asou geats ... unt cka taivl varschteats!

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Zaiting van Cirkul Kultural va Tischlbong aufprocht is 1984 van Mauro van Cjapitani

A film as bilt darzeiln bi da baibar zua hont ckolfn in Earschn Beltckriag

Ola in doarf unt in da dearfar do umar beisnt bos da baibar hont gatonan in Earschn Beltckriag.

Min schkarpets afta viasa "Suna odar bint, reing odar sghneab, mittar sghbarn af d’ozzl, da pecc in da hentn, miatar unt mentschar sent aufn pis afta heachastn pearga, an hilf unt a guatz boart troong in saldotn, as hont tschlochtat." (Unsara baibar, Laura Plozner van Ganz), da voulan sghbarn cherba af d’ozzl senza abeck gongan gonz vartoos. Hont aufn gatroon ols bos da saldotn hont gameik prauchn unt as afta cklapfa van Paal, van Vraickouvl unt van Promoos sichar nitt is gabesin. In sumar is peisar gabeisn. Da trita sent laichta gongan ibara beiglan aufn. Beiglan as dein baibar sent gabeisn gabent za mochn, asa schtaan vir schtaan hont gachent, asa reacht hont gabist bo nidar sitzn rostn. In bintar honzi viil mear hoarta ckoot. Da zoukl min nagaln nit zan sghlipfn afta glotna ais, da trita an hintarn ondarn in hoachn sghneab, unt lonzn, lonzn baitar gian ona mochnsi darseachn. Nitt zait zan varliarn, in da hentn is schtrickach: is obla vaneatn gabeisn van a noj poar bulana schtimpfa. Hott nia pfalt da petsch, gianantar is boarn dar rosghari a gapetat vir ola da mandar as in ckriag sent gabeisn.

Baibar as, mensa hintar sent ckeman, honza earscht gamuast afta ckindar unt afta oltn drauf schaung. Nor is gabeisn is holz za mochn virn bintar, da ackar zan oarbatn, is viich za viarn hiatn, is hai za mochn, … ols dosto lai mit sojadar

ckroft. Da palanka asa hont darbischt vir aniada raas honza gapraucht a pisl meal za mein chafn, zan mein avn tisch tuan a plenta a zuachn pan sent biani asin is velt hott geim. In ondenck va dein baibar, in vraiti 21 otobar unt in sonsti 22 otobar in sool van cinema, af Tischlbong, ibar 80 mentschar van gonz tool sent in doarf ckeman voarschteilnsi virn film as dar regischt Swan Bergman bilt mochn ibara Portatrices. Da jungan mentschar as sent ckeman, hont darzeilt as biani is boarn ckreit va dein baibar unt asa belnt helfn mochn ckenan bos da mearastn nit beisnt unt as is passiart av unsara pearga unt dearfar voar ibara hundart joar. Da earschn schticklan film sent boarn o ganoman in 9, 10, 11 dicembar unt, nochn biil van regischt, mit aneitlan mentschar van dearfar do umar, unt ckreit in unsara taitscha schprooch.

Min hilf va bearda eipas mearar bast bi ols aus is gongan, bisa sent gabeisn ongleik, bi da haisar sent gabeisn, sent da seen zaitn boarn darzeilt, bosta is passiart unt ona vargeisn berda is leim hott geim.

DAR HAILIGA NIKOLÒ

In vinftn dicembar um sezza tschnochz is ckeman dar Hailiga Nicolò. As bia anias joar, dar sghlita is voula pferbata packlan gabeisn vir da vraida van ckindar: bosa hont ckoot zan ziachn ibara schtreta van Fatt oar saina helfara! Boartn in sool asar aus gipt da schencka sent ckindar gabeisn polda var gonzn belt. Van Fronkraich sent do gabeisn da zba zbindlan van Elvio van Cjapitani, va New York da zba sghbeistarlan van Loredano, da diarlan var Anna van Lombart, zba diarlan as anpflais va Milan sent ckeman unt viil ondara vrema ckindar as aufar ckeman af Tischlbong boartn da schencka va dein Hailin as oln eipas prink sai groas odar cklaan. Miar boartndi dos joar as ckimpt a bidar.

N. 101 - DICEMBAR 2022 Druckarai Cortolezzis Paluc
Guata Bainachtn unt a Glickligis Hailigis Nojs Joar
Vargeltzgot oln seen as zua hont ckolfn. Dar Hailiga Nikolò hott zoma gachlaupt € 250,00 asar in AGMEN hot schickt.

Il trailer di Stelute

Tischlbong, 12 dicembar 2022 Timau, 12 dicembre 2022

Il trailer di STELUTE, che avventura fantastica!

Per un regista in cerca di storie con cui vincere l’Oscar quella delle portatrici carniche è proprio quella giusta: giovani donne, coraggiose in un ambiente ostile che non fa prigionieri, responsabili della sopravvivenza del paese, che con orgoglio e forza di volontà senza pari hanno affrontato un’impresa straordinaria.

Questi sono gli ingredienti giusti per realizzare un film che lasci il segno. Dal casting a Timau per individuare le protagoniste, oggi abbiamo concluso le riprese per realizzare il trailer. Qual è lo scopo del trailer?

A far vedere le nostre intenzioni produttive che sono voler girare dove sono avvenuti i fatti storici e utilizzare il più possibile le persone che appartengono a questo territorio. Siamo rimasti affascinati dall’orgoglio carnico degli angeli che abbiamo incontrato a Timau e che si sono resi disponibili per aiutarci nella produzione. Proviamo ad elencarli tutti (perché dovremmo includere tutto il paese): il sindaco Massimo Mentil, Velia Plozner, Mauro Unfer, Laura Plozner, il Gruppo Storico Portatrici Carniche di Timau, Gaetano Olivieri, Doriana Mentil, Giuseppa Mentil, Sergio Matiz, Diego Matiz, Primus Elia e suo figlio Valerio, Marilena

Mentil, Davide Flora, Ennio Mentil, Gianni Muser, la Parrocchia di Santa Geltrude, Giulio Cuccarini e quanti si sono adoperati per la buona riuscita delle riprese. Senza di loro questi girati, dei quali sono molto soddisfatto, non si sarebbero concretizzati. Personalmente metterò tutto me stesso per onorare l’aiuto che ho ricevuto, l’impegno, la devozione e la professionalità delle nostre attrici protagoniste e delle ragazze che hanno interpretato le portatrici. E sicuramente per tutte le portatrici carniche che si sono sacrificate durante la prima guerra mondiale. L’avventura è iniziata, l’intenzione è di presentare quanto prima il trailer di STELUTE in un bell’evento nel paese e con tutto il paese.

Oggi io e Giovanna partiamo da Timau, la sento nella stanza a fianco fare le valigie.

Solitamente quando le fa, ha un sistema quasi automatico, mi piace pensare ad un meccanismo segreto di alta tecnologia che gliele compone in tre secondi. Ora la sento stranamente lenta…ci sta

Lo scorso 18 novembre presso il Centro Documentazione “Angiolo Mozzoni” di Sabaudia si è svolta la presentazione del libro ANIN di Angela Torri. L’idea dell’autrice di portare questa opera proprio a Sabaudia, si è concretizzata grazie alla disponibilità del Presidente del Fogolâr Furlan di Latina e dell’Agro Pontino Bruno Canciani e dell’amministrazione comunale cittadina che riconoscendo il valore storico e culturale dell’iniziativa, oltre al suo patrocinio ha messo a disposizione la bella sala conferenze del Centro Documentazione “Angiolo Mozzoni”.

E così la Carnia ha incontrato il Lazio, ma perché Sabaudia? Perché fu proprio qui che nel 1973 un centralissimo parco cittadino fu intitolato al valore e alla forza di una donna, Maria Plozner Mentil e a tutte le sue compagne: le Portatrici Carniche. Lei, l’unica vittima caduta sotto il tiro nemico, è diventata il simbolo del coraggio e della determinazione di coloro che risolsero l’urgente problema dei rifornimenti sul fronte carnico appeso su balze rocciose irraggiungibili anche per i muli e dove i due eserciti contrapposti si massacravano. Sabaudia per prima, con la sua cospicua comunità friulana, ne ha riconosciuto il valore realizzando poi nel 1975 il monumento a lei dedicato, il cui basamento è costituito da una pietra estratta dalla parete rocciosa di Malpasso di Promosio, il luogo in cui fu colpita a morte da un cecchino austriaco. Le stesse ruvide pietre provenienti da Malpasso sono state poste ai lati del viale d’accesso al monumento a rappresentare le sue compagne morte prima della consegna del Cavalierato di Vittorio Veneto, a testimonianza perenne del sacrificio e delle sofferenze di quei giorni terribili. “Il legame tra Ti-

mau, il piccolo villaggio al confine con l’Austria, da cui partirono le prime Portatrici e Sabaudia è forte” dice Angela Torri “è stato un onore per me raccontare le loro vicende proprio qui dove anche a distanza di tempo e spazio, il senso di appartenenza alla propria terra di origine è vivo e sentito. Ringrazio il sindaco Alberto Mosca, il presidente del Fogolâr di Latina Bruno Canciani e lo staff della biblioteca per l’impegno profuso affinchè questa vicenda si sia potuta raccontare proprio qui, infine, la mia gratitudine a tutte le persone che con grande empatia mi hanno seguita”. Ad accompagnarla in questa immersione storica, il Direttore del Museo della Grande di Timau, Luca Piacquadio, che ha testimoniato l’importanza della memoria, il costante lavoro di ricerca e catalogazione dei reperti, la divulgazione, e tutto grazie all’assiduo impegno dell’Ass.ne Amici delle Alpi Carniche che gestisce il Museo. Un ulteriore valore aggiunto, la presenza dello storico fiorentino Andrea Bavecchi, esperto del primo conflitto mondiale e autore del cortometraggio “La Portatrice”, in cui si ricostruisce la giornata di una portatrice, proiettato al termine della serata. Il folto pubblico ha seguito con attenzione e commozione le due intense ore in cui si sono avvicendate riflessioni, letture, foto d’epoca e in cui la storia e l’amore per la propria terra sono stati i veri protagonisti.

asou geats . . . 2 Dicembar 2022
mettendo più tempo del solito…sono certo che, come me, non ha voglia di andar via da qui. Gli busso alla porta per fargli fretta, cosa che fa di solito lei con me, giù ci aspettano per portarci a Udine, lei tornerà a Venezia ed io in Svizzera. Apre la porta e dice: “…ma sicuro che dobbiamo partire?” Swan Bergman, regista e Giovanna Zennaro producer per ETD MOVIE
Da Angela Torri reit af Sabaudia van portatrices Le portatrici carniche a Sabaudia con "Anin" di Angela Torri

Don Tarcisio Puntel “Vufzk joar Gaistligar" Don Tarcisio Puntel “cinquant’anni di sacerdozio spesi al servizio delle nostre comunità”

Èstata davvero una grande emozione quest’anno la Festività dell’Assunta per tutta la nostra comunità. In questa giornata di festa, in cui il nostro paese riaccoglie i tanti compaesani lontani, abbiamo voluto stringerci attorno al nostro parroco Don Tarcisio nel festeggiare insieme a lui il traguardo del cinquantesimo anniversario della sua ordinazione sacerdotale, avvenuta il 26 agosto del 1972.

La mattinata ha avuto inizio alle 10,30 con la Santa Messa Solenne di ringraziamento officiata da Don Tarcisio e concelebrata dal Diacono Marco Gerli che ogni anno, in occasione dell’Assunta, è presente in mezzo alla nostra comunità. La Santa messa è stata animata dai canti della nostra corale T.Unfer. Nel corso dell’omelia Don Tarcisio ha ringraziato il Signore per avergli permesso di raggiungere questo importante traguardo. Ha ripercorso le tappe di questi suoi cinquant’anni di ministero sacerdotale, da quando bambino ha varcato le porte del seminario, alle tante giornate di studio da giovane seminarista, alla giornata della sua ordinazione sacerdotale, alla sua prima messa a Cleulis, alle parrocchie che lo hanno visto e lo vedono Pastore in mezzo alle comunità.

Ha ringraziato la Divina Provvidenza per avergli permesso di esercitare il Suo ministero pastorale in mezzo alla sua gente da prima a Treppo Ligosullo poi a Paluzza, Rivo, Cleulis e infine a Timau. Solo una breve parentesi in quel di Gemona negli anni difficili del terremoto.

Era sempre stato il Suo desiderio poter essere Parroco in mezzo alle comunità che lo hanno visto crescere nella vocazione sacerdotale nell’esempio della fede profonda della nostra gente. Ha ringraziato tutti per averlo sempre accolto con entusiasmo, sostenuto e aiutato nella sua attività pastorale a servizio della nostra Chiesa.

Al termine della Santa Messa, Marco Plozner, a nome di tutta la comunità di Timau, ha ringraziato Don Tarcisio per la Sua costante e preziosa presenza in mezzo a noi, non solo nei momenti di gioia ma soprattutto nei momenti di tristezza e sofferenza in cui con l’esempio riesce a donarci consolazione e speranza. Siamo grati alla Provvidenza per la Grazia di un Pastore che conosce e sostiene le nostre tradizioni religiose e ci sprona a tenere sempre vive nella fede le nostre radici cristiane. Anche il nostro Sindaco Massimo Mentil ha voluto esprimere un ringrazia-

religiosità e laicità. Come comunità di Timau abbiamo fatto omaggio a Don Tarciso di una pergamena in cui con semplici parole abbiamo voluto esprimere tutta la nostra riconoscenza:

A Don Tarcisio Puntel

Nel 50mo anniversario dell’ordinazione presbiteriale La comunità cristiana di Timau – Tischlbong con gioia è lieta di tributare un segno di gratitudine e di riconoscenza per la dedizione e la passione con le quali don Tarcisio si è speso e si spende verso questa Parrocchia affidata alle sue cure pastorali, con l’augurio di continuare a donare alla nostra Chiesa per molti anni ancora la sua preziosa missione. A Santa Gertrude affidiamo don Tarcisio che lo protegga e continui ad accompagnarlo e a sostenerlo. Auguri di cuore da tutta la comunità di Timau - Tischlbong

ANNO DOMINI 2022 – 15 agosto 26.08.1972 – 26.08.2022

Accanto alla pergamena abbiamo fatto dono anche di un camice sacerdotale affinché il nostro Grazie possa accompagnalo anche durante le funzioni religiose.

Don Tarcisio, visibilmente commosso, ha espresso ancora il suo ringraziamento a tutta la nostra Comunità esortandoci a mantener vive le nostre tradizioni nella fede dei nostri antenati.

GRAZIE Don Tarcisio per l’esempio e l’affetto che da sempre riservi a tutti noi. “Ad multos Annos”

Dopo gli importanti lavori di digitalizzazione e di ripristino dell’intero sistema di comando delle campane della nostra parrocchiale eseguito, nella primavera del 2020 e di cui Vi abbiamo ampiamente documentato le varie fasi sul nostro bollettino parrocchiale il “Fontanon”, nel coso dell’autunno si è dato corso all’ultimo intervento a completamento della messa in sicurezza del sistema. L’intero progetto di restauro prevedeva un primo lotto relativo al ripristino dei sistemi di comando, eseguito come detto nel corso del 2020, ed un secondo da eseguirsi presso la cella campanaria per la messa in sicurezza dei sistemi di supporto e automazione delle campane che, a causa dei lunghi anni di esercizio, si presentavano ormai in avanzato stato di degrado. Gli interventi

sono stati molteplici, anche perché l'elettrificazione delle campane era avvenuta nei primi anni settanta e a distanza di cinquant'anni tutto è stato rivisto e ripristinato. In primo luogo si è intervenuti sulla struttura metallica di supporto, dove il castello di vecchia concezione, presentava diversi punti di criticità. Sono stati in particolare rinforzati tutti gli elementi in metallo e poste in opera quattro nuove travi in acciaio addossate alle pareti della cella campanaria al fine di formare un anello che saldato agli elementi costituenti il castello con l’ausilio di alcuni tiranti è in grado di ripartire il carico e distribuirlo su tutti i quattro lati della muratura del campanile. É stata eseguita la spazzolatura di tutti degli elementi metallici al fine di eliminare la ruggine e successivamente si è dato corso alla verniciatura

asou geats . . . Dicembar 2022 3
mento a nome dell’Amministrazione Comunale e di tutte le comunità del nostro territorio. Ha rimarcato come Don Tarcisio sappia sempre con intelligenza, semplicità e saggezza, anche nei momenti difficili del suo ministero, coniugare fede,
Hearckrichtat da kloukn var Cklana Ckircha Terminati i lavori di restauro del sistema di automazione delle campane della nostra parrocchiale di Santa Geltrude I distanziali in legno marci delle campane
Il ringraziamento a don Tarcisio don Tarcisio durante l'omelia

con tinta colore grigio scuro che meglio si adatta ai profili visti dal basso sul fondo buio della cella campanaria. Il successivo intervento si è perfezionato sugli elementi di supporto e oscillazione dove da prima sono state calate sul pavimento le campane svincolandole così dai supporti, battagli, tiranti e distanziali. I distanziali in legno sono stati completamente sostituiti perché ormai logori e in parte marci. Sono stati sostituiti totalmente e messi a nuovo anche i tiranti e le staffe di supporto nonché i sistemi di sostegno e oscillazione. Il tutto è stato completato con l'installazione delle campane previa rotazione delle stesse di 60° gradi affinché possano ricevere un nuovo punto di battuta del battaglio. Le campane sono state spazzolate e ripulite

dai tanti elementi e incrostazioni che nel corso degli anni si erano depositate sulla loro superficie. É stato questo in intervento che ha permesso la riscoperta della bellezza degli elementi decorativi e di pregio che le ornano Si è passati poi al restauro del sistema di automazione con la sostituzione dei tre motori elettrici di movimento il cui funzionamento, dopo tanti anni di esercizio, non garantiva più un corretto concerto fra le campane. Sono stati sostituiti tutti i sistemi di trascinamento quali le catene, tiranti di taratura e i rulli su cui agiscono i pignoni dei motori. Il tutto è stato completato con il rifacimento totale dei cablaggi elettrici che dal quadro generale di comando posto al di sotto della cella campanaria, alimentano tutti gli organi di movimento e automazione. Al termine del periodo di rodaggio del sistema, durato circa trenta giorni, si è proceduto al ripristino dell'orologio della torre campanaria. Nel corso dell’intervento di restauro attuato in particolare attraverso la sostituzione di tutti i collegamenti elettrici al quadro pilota delle lancette si è pensato di dotare nuovamente, a distanza di oltre trent’anni, di illuminazione notturna il quadrante dell’orologio. Il tutto è stato realizzato con la predisposizione di nuove linee elettriche e l’utilizzo di fari a tecnologia led a basso consumo così da ridurre i costi di gestione. Le quattro bifore della cella campanaria nel periodo natalizio vengono illuminate da una serie di tubi luminosi che annunciano alla nostra comunità l’Avvento e l'avvicinarsi delle festività del

Santo Natale. Alcuni di questi fasci luminosi col tempo si erano guastati. Visto, che nel corso dei lavori di restauro, tutto l'impianto elettrico della cella campanaria era sottoposto a manutenzione si è provveduto anche alla riparazione dell’illuminazione natalizia. Sono stati rivisti anche tutti i punti luci a servizio della torre così da poter percorrere la scalinata di accesso alla sommità del campanile in sicurezza. Con queste impegnative opere possiamo considerare terminati i lavori di restauro e di messa in sicurezza dell’impianto campanario della nostra parrocchiale. Come ho spesso ricordato, le campane scandiscono le giornate, annunciano funzioni, ricorrenze ed eventi riguardanti la nostra comunità. Per fare questo hanno bisogno di essere “curate”. Questi interventi che con ingente impegno finanziario come comunità di Timau siamo riusciti a portare a compimento non possono che riempirci di orgoglio.

Wallfahrten nach Timau - Pellegrinaggi a Timau

Die guten Verbindungen in vielerlei Hinsichten dies- und jenseits des Plöckenpasses sind hinlänglich bekannt, bei „Al Valico“ und „Bunker“ knurrt vielen GailtalerInnen der Magen, in der Aquarena und den Kötschach-Mauthner Betrieben andererseits ist die italienische Sprache vertraut. So hat auch die Wallfahrt zur Kirche „St. Gertraud“ nach Timau eine schöne Tradition. Nach Wetterunbilden wie „Vaia“ sowie Corona war es heuer nach Jahren endlich wieder möglich, die Reise über den „Passo Monte Croce“ am Samstag zu Fuß und am Sonntag durch den „Kirchenchor Kötschach“ anzutreten. Das Foto zeigt den besonders herzlichen Empfang Samstag-Abend beim neuen Lokal „Gamspritz“ in „Tischlbong“, dank gebührt den Organisatoren für die grenzüberschreitenden Verbindungen und den Geistlichen Don Tarcisio aus Paluzza sowie Dr. Sergius Duru aus KötschachMauthen und Diakon Anton „Toni“ Lanner aus St. Daniel für die geistliche Begleitung!

Carniarmonie af Tischlbong Carniarmonie a Timau

Mercoledì 3 Agosto 2022 alle ore 20:30, presso la Sala parrocchiale della Casa della Gioventù, nell’ambito del Festival di musica denominato Carniarmonie, si sono esibiti Eleonora De Poi violino e viola e Massimiliano Turchi pianoforte. Il TulipDuo che nasce nel 2016 ad Amsterdam, ha vinto vari premi in Concorsi Internazionali e si è esibito in stagioni concertistiche e festival in diversi paesi tra cui Olanda, Italia, Inghilterra, Svizzera e Cina. Nel corso della serata, ad intrattenere gli appassionati di musica presenti, i due giovani artisti hanno presentato i seguenti brani:

M. Ravel Sonata Postuma n. 1 per violino e pianoforte

J. Brahms Scherzo dalla Sonata F.A.E.

F. Schubert Sonata Arpeggione D821 in la min. per viola e pianoforte

G. Fauré Sicilienne per viola e pianoforte op.78

G. Fauré Quattro Melodie per viola e pianoforte

asou geats . . . 4 Dicembar 2022
L'illuminazione del quadrante dell'orologio della torre campanaria Le campane sul pavimento della cella campanaria

Pahiatn in zunt unt is lont In difesa della nostra salute e del nostro ambiente

La notizia che la Società Italiana per l’Oleodotto Transalpino (SIOT) ha l’intenzione di costruire due centrali a gas metano nella stazione di pompaggio di Paluzza è ormai diffusa nella vallata. Il progetto, presentato alla Direzione centrale difesa dell’ambiente energia e sviluppo sostenibile della Regione Friuli V.G., ha la finalità dichiarata di voler produrre energia per riscaldare il petrolio in modo che possa scorrere più velocemente, consentendo un determinato risparmio di energia. Ma questo è solo un pretesto. Tutti gli studi degli esperti che hanno analizzato i dati del progetto invece dicono che:

1. L’aumento di 1-2 gradi del petrolio che scorre nell’oleodotto, dato dichiarato dalla Società, si esaurirà dopo 1.635 metri e quindi il vantaggio sarà praticamente nullo: per rendere l’idea il petrolio riscaldato a Casteons una volta arrivato a Cleulis avrebbe di nuovo la temperatura iniziale!

2. La centrale produrrà e consumerà il doppio dell’energia attualmente utilizzata, consumando annualmente l’equivalente della quantità di gas utilizzata dall’intera popolazione della Carnia per l’uso domestico. In compenso, però:

3. Sulla nostra vallata avremo una nuvola tossica persistente contenente inquinanti quali monossido di carbonio e polveri sottili, che causerà piogge acide dannose per l’ambiente e la popolazione: pensiamo all’aria che respiriamo, agli orti, ai pascoli, alle falde ac -

quifere…

4. Per i residenti vicini all’impianto ci sarebbe anche l’inquinamento acustico dovuto al funzionamento continuo dei motori giorno e notte. Nel progetto è prevista la costruzione di una parete fonoassorbente alta 4,5 metri e lunga 47 metri per mitigare il rumore: innanzitutto la riteniamo assolutamente insufficiente considerando il rimbombo che si avrebbe data la vicinanza della montagna, poi non abbiamo ancora dati precisi su materiale, impatto ambientale…

5. La svalutazione dell’attrattività del territorio dal punto di vista turistico e del valore degli immobili più prossimi (ma non solo).

Alcuni valligiani sono convinti che avremo dei benefici, però noi non riusciamo a capire quali. Il territorio, inteso come Alta Valle del Bût, non avrà compensazioni né in termini di energia né in termini economici, e in ogni caso avrebbero

un costo che non siamo disposti a pagare: la nostra salute non ha prezzo! Riassumendo, la SIOT vuole prodursi da sola l’energia che le serve utilizzando un combustibile fossile, il gas metano, responsabile del riscaldamento globale. Grazie alle attuali normative, che andrebbero perlomeno riviste, potrà usufruire dei cosiddetti “Certificati Bianchi”, cioè consistenti incentivi economici finanziati da contributi europei; soldoni, per capirsi. Gli incassi ammonterebbero a un valore di 4.4 milioni di euro: l’ennesima operazione speculativa di privati interessati esclusivamente al loro profitto ai danni di un territorio fragile. La SIOT ora attinge l’energia elettrica dalla rete nazionale, prodotta da fonti fossili al 58% e da fonti rinnovabili al 42%. Con questi impianti l’energia che produrrà sarà al 100% ricavata da fonti fossili, cioè inquinanti: come fanno ad asserire questi “prestigiatori” che l’inquinamento verrà ridotto? E purtroppo, davanti a questi “magheggi”, non tutti gli enti che dovrebbero salvaguardare gli interessi della popolazione stanno facendo quanto in loro potere. Nelle foto presentate dalla SIOT a corredo del progetto la stazione di pompaggio non si vede e dunque, per loro, non c’è e non ci sarà alcun impatto ambientale. La malafede in questo caso è evidente: è chiaro che dai punti di vista scelti per gli scatti non è possibile vederla, ma noi tutti abbiamo ben presente l’enorme serbatoio che sovrasta la frazione di Casteons.

Come avere fiducia dunque in questi “illusionisti”? Noi continueremo a impegnarci affinché questo ennesimo scempio non ci venga imposto. Il Comitato Alto Bût si è dato l’obiettivo di essere un presidio permanente del territorio, non solo per questa ma per tutte criticità che dovessero presentarsi in futuro. Siamo un gruppo aperto, inclusivo, eterogeneo: chiunque voglia aggiungersi è ben accetto.

Contatti mail: comitatoaltobut22@gmail.com e Facebook per gli aggiornamenti

asou geats . . . Dicembar 2022 5
Queste sono le foto allegate al progetto che la SIOT ha presentato alla Regione con le seguenti didascalie: Vista dalla strada via San Daniele a nord est del paese e della stazione (a destra ma non visibile)
In realtà ciò che noi vediamo è questo:
Vista dalla SS 52 che attraversa Paluzza nei pressi della Stazione SIOT (a sinistra ma non visibile)

Sprachinselfreunde zu Gast im GailtalMuseum Gli amici delle isole linguistiche visitano il GailtalMuseum

28. August 2022

Wir freuten uns sehr über die Gäste aus den Sprachinseln. Velia Plozner aus Timau/Tischlbong kam mit dem Coro und der Kindertanzgruppe Is Guldana Pearl / Das goldene Bärchen. Aus Plodn/ Sappada waren Marcella Benedetti (Kulturverein/Associazone Plodar) und Stefania Piller/Hoffer (Assessorin der Comune) anwesend. Auch konnten wir unsere Partner vom Kanaltaler Kulturverein mit Obmann Alfredo Sandrini aus Tarvis sowie die Vertreterin des „Zahrar Kulturzirkuls“ Lucia Protto aus Sauris begrüßen. Schließlich beehrte uns Otto Tripp mit Gattin, er ist Obmann der Gottscheer Landsmannschaft in Klagenfurt. Furio Treu war aus Triest gekommen und Ernesto Liesch als Vertreter der Faro-Convention aus Udine. Das GailtalMuseum wird damit zur einer Anlaufstelle und Plattform für die Dokumentation der Sprachinsel-Kulturen und wir freuen uns auf weiter Treffen. Wir bedanken uns sehr herzlich für die dargebrachten und liebevoll zusammengestellten Geschenke aus den Sprachinseln. Hans Jost hat den Abend SO zusammengefasst: Das deutschsprachige Eröffnungslied „Am Brunnen vor dem Tore“, vorgetragen vom Gemischten Chor Timau/Tischlbong, wurde vom Publikum als ganz besondere Wertschätzung empfunden und mit entsprechendem Applaus quittiert. Mit leidenschaftlicher Zustimmung aufgenommen wurden auch die Tanz-Vorführungen des Guldanan Pearls aus Timau.

Einen kurzen historischen Rückblick über die Entstehung der Sprachinseln und über den Sprachinsel-Verein lieferte Vereins-Vorsitzende Ingeborg Geyer in ihrem Referat, wobei sich durch die berufliche Querverbindung zu Museums-Kustos Siegfried Kogler noch eine zusätzliche überaus wertvolle Komponente zur Installation und weiteren musealen Pflege der Sprachinsel-Kulturen im GailtalMuseum gezeigt hat. Geyer: „Wir wünschen uns, dass die heutige kulturelle Saat in den nächsten Jahren im Drei-

ländereck Kärnten-Friaul-Slowenien in Form von weiteren Treffen und gemeinsamen Aktivitäten gut gedeihen möge.“

Mit dabei auch Stadtrat Karl Tillian, Borg-Direktor Andreas Schuller, Universitäts-Professoren Peter Jordan und Christian Pongratz, die Gailtaler Künstler Herbert Unterberger und Herta Hofer, Literatinnen Claudia Rosenwirth und Irmi Janschitz, Christian Essl, Kurt Thelesklaf, Helmut Haas u.v.a.

Was sind Sprachinseln? Sprachinseln sind punktuell oder flächenhaft auftretende, relativ kleine geschlossene Sprach- und Siedlungsgemeinschaften in einem anderssprachigen größeren Gebiet. Warum gibt es Sprachinseln? Von Österreich aus wurden wesentlich mehr Sprachinseln in Nachbarländern gegründet als von allen anderen deutschsprachigen Ländern. Verantwortlich dafür waren die Lage im Südosten, herrschaftliche Besitzverhältnisse, politische und religiöse Fragen, Gründer- und Pioniergeist sowie wirtschaftliche Interessen (Bergbau und Rodungen). Die ältesten österreichischen Sprachinseln aus der Zeit um 1100 sind die so genannten zimbrischen Inseln der Sieben und Dreizehn Gemeinden in den Provinzen Vicenza und Verona. Aus dem 13. Jahrhundert stammen die friaulischen Inseln in der Provinz Udine Plodn/ Sappada, Zahre/Sauris und Tischlbong/Timau, sowie das Fersental im Trentino. In Slowenien zählten Zarz (Sorica) und Rut zur älteren Gruppe, Gottschee (Kočevje) zu jener aus dem 13. Jahrhundert. Wegen ihres protestantischen Bekenntnisses wurden die so genannten Landler im 18. Jahrhundert in das heutige Rumänien gebracht. Vor 400 Jahren verließen die Hutterer als Täufergemeinschaft ihre ursprüngliche Heimat im Pustertal und in Oberkärnten und haben in Amerika ihre Sprache (altes österreichisches Deutsch) bis heute erhalten. In anderen Fällen wurden Siedler von fremden Behörden angeworben, so etwa im Falle von Deutsch Mokrain den Waldkarpaten in der heutigen Westukraine oder Pozuzo u. a. in Südamerika.

asou geats . . . 6 Dicembar 2022

Übergabe der volkskundlichen Exponate an das GailtalMuseum Consegna di oggetti tradizionali al GailtalMuseum

Sehr geehrte Damen und Herren, liebe Freunde aus den Sprachinseln, liebe Sprachinselfreunde, sehr geehrter Herr Bezirkshauptmann!

Ich freue mich, dass wir heute hier zu Gast sein dürfen und ich bedanke mich im Namen des Vorstands des „Vereins der Freunde der im Mittelalter von Österreich aus besiedelten Sprachinseln“ ganz herzlich.

Es war uns ein Bedürfnis, den volkskundlichen Schatz des Sprachinselmuseums wieder öffentlich zugänglich zu machen und das gerade hier in Möderndorf, nahe an historisch wichtigen Durchgangsstrassen gelegen und im ehemaligen Herkunftsgebiet der meisten Sprachinselsiedler gelegen.

Es waren die Ortenburger und später die Grafen von Görz, die als Lehensherren der Patriarchen von Aquileia ihre Grenzregionen durch Wachen mit Siedlungen absicherten, ebenso zum Schutz ihrer Wege, aber auch zur Förderung des Bergbaus. So

sind aus dem heutigen Osttiroler und Oberkärtner Raum die Siedlungen von Sappada/Plodn, Sauris/ Zahre, Timau/Tischlbong, das Kanaltal in Oberitalien und Zarz, Deutschruth sowie Gottschee in Slowenien gegründet worden.

Um diese Sprachinseln in ihren kulturellen Aktivitäten zum Erhalt ihrer Sprache unterstützen zu können, hat Professor Eberhard Kranzmayer, ein gebürtiger Klagenfurter, der in Wien Germanistik lehrte und die Sprachinseln in die Lehre miteinbezog, den Verein der Sprachinselfreunde 1973 gegründet. Er wurde von Maria Hornung und seit 2001 von mir weiterfeührt.

Im Rahmen einer großen Ausstellung im Palais Palffy 1980 in Wien hat Maria Hornung Exponate aus allen Sprachinseln zur Verfügung gestellt bekommen. Es sind Erinnerungsstücke, die für die Spender einen persönlichen Bezug zu ihrer jeweiligen Ort haben. Es sind Gegenstände der Alltagskultur aus den Sprachinseln, wie z.B. Trachten, Haushaltsgeräte, Arbeitsgerate, Schnitzereien, Nachbildungen von Häusern und Scheunen.

Museumskonzepte und Kulturvermittlung haben sich in den letzten 30 Jahren weiterentwickelt und so fügt sich dieses museale Erinnern, das hier durch die großzügige Gastfreundschaft aufgebaut werden kann, sehr gut in den Rahmen der „lebendigen“ Sprachinseln. Hier, aber besonders auch vor Ort in Friaul unweit der Grenze kann Einblick genommen werden, wie sich über Jahrhunderte Sprache, Brauchtum und Kultur in den Sprachinseln weiterentwickelt bzw. erhalten hat. Ihre sprache ist inzwischen als immateri-

elles Kulturerbe eingetragen, die Kultivierung der Landschaft, die se mit ihrer alpenländischen Architektur geprägt haben, gehört zu unserem gemeinsamen europäischen Kulturerbe.

Es würde uns sehr freuen, wenn dies heute der Beginn einer neuen Zusammenarbeit, Erfahrungsaustausch und Wissenschaftsvermittlung sowie Nachbarschaftspflege werden könnte, über die derzeitigen und historischen Grenzen hinaus.

Nojarickaitn var Gamaan - Notizie dal Comune

Aseguito della segnalazione da parte dell’On. Franco Corleone, venuto in Municipio il 15 Ottobre scorso e ha comunicato al sottoscritto che il Disegno di legge del 30 Aprile 2022 (P.N.R.R.) all’art. 43 disponeva l’istituzione del Fondo per il ristoro dei danni subiti dalle vittime di crimini di guerra e contro l’umanità dalle forze del Terzo Reich con le regole per l’accesso al Fondo di ristoro e i termini di decadenza.

L’On. Corleone ha subito suggerito di intraprendere un’azione giudiziaria per il risarcimento ai familiari delle vittime dell’Eccidio di Promosio e della Valle del Bût.

Purtroppo i termini per la decadenza dell’Istanza di citazione presso il Tribunale Civile erano molto ristretti, infatti scadevano il 27 di Ottobre, quindi i tempi per riunire tutti i familiari, recuperare i documenti necessari e stendere l’azione legale erano alquanto ristretti.

L’Amministrazione comunale ha subito contattato l’A.N.P.I. della Valle del Bût per un supporto organizzativo nel contattare i familiari e l’Avvocato Andrea Sandra del Foro di Udine si è reso disponibile per stendere l’Istanza che poi andava tradotta anche in lingua Tedesca. Sabato 22 Ottobre nella Sala consiliare di Paluzza abbiamo riunito tutti i familiari delle vittime di Promosio e della Valle del Bût per spiegare l’opportunità a 78 anni dall’Eccidio di avere almeno un risarcimento economico, che ovviamente non può colmare il dolore delle famiglie che hanno subito la violenza nazifascista dell’epoca, ma almeno poteva saldare parzialmente l’atrocità compiuta. La riunione molto partecipata, circa 60 persone, gestita dal sottoscritto in qualità di Assessore alla Cultura del Comune di Paluzza e coadiuvata dalle Consigliere comunali Paola Monai, Lucia Puntel e Rosa Puntel, assieme al Segretario dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia Aulo Maieron e con la presenza dell’Avvocato Andrea Sandra che ha spiegato l’opportunità, i termini e i costi dell’Istanza ha suscitato giusto stupore perché le istituzioni nazionali (Parlamentari del Friuli Venezia Giulia) non hanno mai segnalato nei tempi dovuti questa norma che con la tempistica necessaria avrebbe permesso un’azione legale completa e più approfondita. Ciò premesso, dopo aver ricevuto l’adesione di molti familiari, abbiamo avuto due giorni di tempo per reperire i documenti necessari. É stata data

disposizione di priorità assoluta all’Ufficio Anagrafe di Paluzza per l’autentificazione dei certificati necessari e per il recupero nell’archivio storico comunale di dei certificati necroscopici delle vittime. Nell’archivio storico del Comune di Paluzza abbiamo rinvenuto i certificati necroscopici e le relazioni per i residenti a Paluzza e deceduti sul territorio comunale di Paluzza, mentre certificati necroscopici o relazioni inerenti alle altre vittime non sono in possesso al nostro Comune e i tempi per il loro recupero non c’erano.

L’avvocato quindi nei due giorni successivi ha steso l’atto di citazione con l’istanza dei familiari delle vittime per quali c’erano documenti inconfutabili che davano prova dell’eccidio.

L’Istanza di citazione, tradotta obbligatoriamente in lingua tedesca è stata depositata presso il Tribunale Civile di Udine e promossa dai seguenti eredi: Giovanni Muser (Paluzza), Gervasio Mentil (Timau), Carlo Puntel (Cleulis), Cristina Unfer (Timau), Giordano Maieron (Cleulis), Anna Maria De Franceschi (Paluzza), Silvio Puntel (Timau), Oreste Candotti (Paluzza), Romeo Englaro (Paluzza), Susanna Brunetti (Paluzza), Silvia Vanino (Paluzza), Floreano Plazzotta (Paluzza), Daniele Englaro (Paluzza), Gina Di Ronco (Rivo) e Bruna Pittino (Paluzza) con la quale chiedono al Giudice di accettare i crimini di guerra e contro l’umanità compiute dalle forze nazifasciste inh Promosio e nella Valle del Bût L’udienza di accettazione o respingimento dell’Istanza è fissata per il giorno 6 Febbraio.

Se l’istanza verrà accettata partirà il processo civile dove inevitabilmente verranno coinvolti anche i familiari che nella promozione dell’istanza sono stati esclusi per mancanza di completa documentazione. Infine, sensibilizziamo i parlamentari del Friuli Venezia Giulia e il Ministro della nostra Regione Sen. Luca Ciriani affinché si adoperino per riaprire i termini della decadenza al fine di poter recuperare i documenti necessari anche per le vittime residenti in altri Comuni e stilare una seconda istanza che completi e renda giustizia per lìintera vicenda dell’eccidio della Valle del Bût.

Dorbolò – Assessore alla Cultura del Comune di Paluzza

asou geats . . . Dicembar 2022 7

Da alpins unt da oarbatn in GroasnPaal Gruppo Alpini M.Te Freikofel - “L’acquedotto di Pal Grande di Sotto”

Quest’anno attraverso le pagine di Asou Geatz, desideriamo come Gruppo Alpini di Timau, rendervi partecipi sull’impegno che da diversi anni dedichiamo alla manutenzione ordinaria e straordinaria dell’acquedotto del complesso di Pal Grande di Sotto, acquedotto che garantisce per tutto il periodo estivo l’approvvigionamento idrico sia alla casera omonima che al complesso di Pal Piccolo e Passo Cavallo sede logistica dell’Associazione Amici delle Alpi Carniche. É sempre piacevole, ma nello stesso tempo importante, quando si effettuano escursioni sulle nostre montagne e quando si raggiungono casere e bivacchi, sentire lo scorrere dell’acqua nelle vasche degli abbeveratoi. Se questo è possibile, lo si deve alle Amministrazioni Locali su ci insistono le

reti idriche per il loro fondamentale contributo in termini economici, ma soprattutto lo si deve alle tante persone di buona volontà che ogni stagione, in primavera ed in autunno, provvedono alla manutenzione delle rete idrica. Appena le condizioni meteorologiche lo permettono e la neve in quota ormai si è sciolta e non vi è più il pericolo di gelate, una squadra di alpini della nostra comunità con in testa il nostro Capogruppo Matiz Rosalino sale in quota presso la Casera di Pal Grande di Sotto e raggiunge sul sentiero che porta a Pal Grande di Sopra, la cisterna di accumulo dell’acquedotto. Il ripristino avviene attraverso la riapertura della presa di carico dove l’acqua del rio Gaier, dopo essere stata filtrata da una rete metallica in grado

di trattenere eventuali impurità, si riversa nella cisterna. Prima però di procedere alla riapertura della presa di carico, attraverso una botola ricavata sulla copertura della cisterna un addetto si introduce al suo interno e provvede alla pulizia e alla rimozione di eventuali impurità, nonché alla verifica di eventuali criticità tali da comprometterne la tenuta stagna. La cisterna di accumulo ha ormai una "certa età" e quindi necessita all'inizio di ogni stagione di una revisione certosina al fine di preservarne le funzionalità anche perché è di fondamentale importanza che non vi siano perdite proprio per garantire un’adeguata pressione e far si che l’acqua nelle tubature possa superare i vari dislivelli lungo il percorso e raggiungere anche Passo Cavallo. Scendendo poi lungo il percorso in cui scorre la tubatura si provvede alla chiusura di tutte le saracinesche di scarico e allo sfiato dell’impianto sino al primo abbeveratoio di Casera Pal Grande di Sotto, dove se non si sono verificate rotture della tubazione dovute al distacco di valanghe o massi durante il periodo invernale l’acqua inizia a fuoriuscire e a scandire l’arrivo dell’estate. É sempre un’emozione per tutti noi quando l’acqua inizia a sgorgare dal rubinetto, segno che il nostro impegno è fonte di ristoro e sollievo per i tanti escursionisti che amano le nostre montagne. L’opera prosegue con la verifica che anche presso il complesso di Pal Piccolo e di Passo Cavallo vi sia l’approvvigionamento idrico e che tutta la conduttura lungo i circa 5 chilometri del percorso sia ermetica e non presenti perdite. Non manca poi durante la stagione estiva la verifica e la pulizia costante della presa di carico, che soprattutto dopo

i temporali deve essere liberata da eventuali detriti che il rio Gaier deposita all’ingresso della bocca di presa. Al termine della stagione, con l’avvicinarsi dell’autunno e del freddo, nel mese di ottobre il nostro Gruppo Alpini provvede a mettere in sicurezza e a scaricare dall’acqua l’intera rete idrica. Da prima si procede alla chiusura della presa di carico e quindi allo scarico di tutta l’acqua contenuta nella cisterna di accumulo. Scendendo poi lungo il percorso della tubazione si provvede all’apertura di tutte le saracinesche di scarico, posizionate quest’ultime nei punti in cui la tubazione raggiunge il massimo dislivello, proprio per permette il totale svuotamento ed evitare così rotture dovute al gelo. Lo svuotamento e la pulizia della vasca dell'abbeveratoio di casera Pal Grande di Sotto e il controllo finale che tutta la rete idrica sia scarica, permette a noi tutti di rientrare a valle in serenità certi che alla primavera successiva sarà possibile ripristinare l'acquedotto. Accanto a questo importante impegno come alpini di Timau con passione cerchiamo di mantenere al meglio e salvaguardare tutto il complesso di casera Pal Grande di Sotto e la Chiesetta Alpina. Ci piace pensare che il nostro impegno ed esempio possa trasmettere alle nuove generazioni la gioia che ognuno di noi prova nel rientrare a casa al termine di una giornata dedicata alla crescita e alla salvaguardia della nostra comunità.

Grande la partecipazione alle cerimonie del 3° raduno del battaglione “Tolmezzo” nella caserma "Manlio Feruglio" dell'Ottavo Alpini, a Venzone, dove lo scorso 8 e 9 ottobre la sezione ANA di Gemona del Friuli ha riportato i tanti alpini che negli anni hanno svolto il servizio militare tra le fila del "Tolmezzo", i cui reparti furono per tanti anni ospitati anche nella caserma di Paluzza.

La manifestazione è stata preceduta da una serata storico-culturale con cui si sono voluti riannodare i fili della memoria e della storia alpina, riportando l’attenzione su tre Medaglie d’Oro al Valore Militare legate alla storia del reparto ed a cui furono intitolate caserme sedi del battaglione e delle sue compagnie:

- Maria Plozner Mentil, una portatrice carnica caduta nel 1916 a Casera Malpasso mentre portava a spalla rifornimenti alle linee del “Tolmezzo” (alla sua memoria fu dedicata nel 1955 la caserma di Paluzza, ora dismessa, l’unica ad essere intitolata

a una donna);

- Umberto Tinivella, combattente nella Grande Guerra, nella campagna d'Africa e nella Seconda guerra mondiale, caduto alla guida del “Val Tagliamento” a Mali Topojanit (fronte greco) l'8 gennaio

del 1941 (a lui fu dedicata la caserma di Moggio Udinese, già sede della 12^ compagnia durante il terremoto del 1976);

- Renato Del Din, Sottotenente del "Gemona", promotore della lotta partigiana in Carnia e tra i fondatori delle Brigate partigiane "Osoppo-Friuli", caduto a Tolmezzo nel 1944 (a cui fu intitolata la caserma di Tolmezzo ora dismessa, già sede dell'8° alpini fino al 1975).

In particolare, il coraggio ed il sacrificio delle portatrici carniche sono stati ricordati dalla maestra Velia Plozner mentre la corale “Teresina Unfer” ha scandito i vari momenti della serata attraverso l’esecuzione di brani che toccavano i diversi momenti storici. All’indomani, in una cerimonia che ha radunato oltre duemila alpini e sempre alla presenza dei familiari discendenti, a queste tre eroiche figure sono state intitolate altrettante palazzine della caserma di Venzone, dove sono state apposte targhe commemorative.

asou geats . . . 8 Dicembar 2022
Luigi
In ondenck va drai Guldana
A ricordo di tre medaglie d’oro
Teot
madaias
Fasi del rifacimento della copertura della chiesetta alpina Estate 2021 Controllo finale Pal Grande di Sotto - termine dei lavori Scarico delle acque

Verti a joarzait - Chiusura di una stagione

La vita associativa ci ha visti impegnati anche quest’anno su piú fronti: museo a valle e museo all’aperto ed eventi vari. Purtroppo, il 22 del mese di agosto, ci ha lasciati la nostra amata Jole, compagna di una vita del nostro padre fondatore Lindo Unfer, anch’essa colonna portante del Museo della Grande Guerra.

Pochi giorni dopo, il 28 del mese di agosto, era già in programma una commovente cerimonia nel nostro bel museo, durante la quale si è ufficializzata l’intitolazione della Sala delle Portatrici al compianto Comm. Lindo Unfer, a tre anni dalla sua scomparsa.

Come da sue volontà, la Sala delle Portatrici è a lui intitolata e così doveva essere, considerato quanto, in questi lunghi anni, Lindo si sia battuto per divulgare la storia di queste eroiche donne in Guerra. Alla fine della cerimonia è stata proiettata, nella Sala Multimediale, l’interessante docu-film ideato e girato nel 2019 dal Gruppo Speleologico di Varese, avente ad oggetto il Museo all’Aperto: oltre alla qualità ed importanza del documentario, all’interno ha la particolarità di contenere l’ultima intervista fatta a Lindo, una settimana prima della sua dipartita.

La giornata è stata davvero toccante, perché si è ricordato il nostro Lindo e anche perché, pochi giorni prima, la sua amata Jole lo ha raggiunto… la cerimonia si è svolta alla presenza dei nostri compaesani, di quanti gli hanno voluto bene, dei con-

Nel mese di ottobre, invece, l’associazione è stata invitata nella sede di Udine della Brigata Alpina Julia per la chiusura dei festeggiamenti del 150° anno di fondazione degli Alpini; anche questa giornata, cui hanno presenziato il Direttore, insieme a Ivana e Dino, da sempre soci attivi del Museo, è stata un vero riconoscimento per la nostra realtà e per il nostro impegno.

La nostra attività di divulgazione continua, costante e capil-

lare della storia e

ci sta portando lá dove non avremmo mai lontanamente sperato: addirittura fino a Sabaudia… Questa visita è stata fortemente voluta dal nostro Direttore Luca Piacquadio che, tramite e anche per merito della nostra fedele amica, famosa scrittrice, Angela Torri, si è recato proprio a Sabaudia, dove – si ricorda – è stato eretto, nella metà degli anni ’70, il primo monumento dedicato alle Portatrici Carniche.

É pertanto necessario riannodare il filo che ci lega con questa grande realtà dell’Agropontino ove, quasi novanta anni fa, molti friulani scesero per bonificare quelle terre, fino ad allora paludose ed incolte, portando con sé le nostre tradizioni ed i nostri ricordi, tra cui quello di Maria Plozner Mentil, come simbolo delle donne friulane.

La presentazione del libro di Angela Torri e la testimonianza del Direttore Piacquadio hanno reso la giornata a Sabaudia un vero successo; il tutto si è svolto presso la Biblioteca Comunale di Sabaudia, alla presenza del Sindaco, dott. Alberto Mosca e del Presidente del Fogolar Furlan Bruno Canciani, insieme ad altri personaggi di rilievo della comunità che hanno molto apprezzato la nostra iniziativa che speriamo porterà ad un rinsaldamento dei legami con la loro terra d’origine.

Ora i contatti del Comune di Sabaudia sono stati girati alla nostra Amministrazione Comunale di Paluzza, che si occuperà di rinsaldare istituzionalmente e mantenere vivi i reciproci legami.

La missione della nostra Associazione è appunto questa, di ambasciatori e divulgatori della storia di Maria Plozner Mentil, delle portatrici. Anche per questa stagione il nostro impegno è stato ampiamente premiato e Lindo Unfer sarebbe fiero del nostro lavoro.

Altra bella notizia di questo ultimo trimestre è stata la costituzione ufficiale del Gruppo storico di rievocazione Maria Plozner Mentil M.O.V.M., altro traguardo per il quale il Museo si è sempre battuto, al fine di dare la giusta, corretta e reale importanza delle nostre donne in guerra.

Riteniamo che la costituzione di questo gruppo rappresenti anche l’opportunità di unire ulteriormente gli abitanti del nostro piccolo paese dal grande cuore.

La stagione museale si è ufficialmente chiusa nel mese di ottobre, con un rilevante numero di visitatori a valle ed importanti lavori in quota.

Un caro e sincero saluto da tutto il Direttivo della nostra Associazione.

asou geats . . . Dicembar 2022 9
giunti più prossimi di Lindo e di Jole (in particolare, Daniela e Luca) e del Sindaco del Comune di Paluzza che, assieme al Presidente ed al Direttore del Museo della Grande Guerra, ha speso bellissime parole per il nostro padre fondatore, cui tutti noi siamo riconoscenti. degli eventi della Grande Guerra
asou geats . . . Trimestrale del Circolo Culturale «G. Unfer» Iscrizione al Tribunale di Tolmezzo n. 5 / 85 del 7.6.1985 Direttore responsabile - Alberto Terasso Redazione Piazza S. Pio X n. 1 33020 Timau - Tischlbong (Ud) e-mail: circoloculturalegunfer@gmail.com Offerte: C.C.P. n. 18828335 Hanno collaborato: Velia Plozner, Alessandra Primus van Polak, Marta Vezzi, Marco Plozner, Comitato Alto Bût, Sigfried Kogler, Fabrizio Dorbolò, Barbara Carnelutti, Velia Plozner van Lutn, Sara Tavoschi, Giordano Muser, Fabiana Donato, Direttivo Pro Loco, Valentina Unfer, Nice Matiz, Swan Bergman e Giovanna Zennaro, Luca Piacquadio, Laura Plozner, Martha Alberta Muser, Alessandro Piacquadio,
e
Peter
Mosè Puntel, Ingeborg Geyer
Luigi Teot,
Krall. Asou geats... è realizzato dal Comune di Paluzza anche con i finanziamenti regionali (L. R. 20/2009)
Tipografia C. Cortolezzis - Paluzza

Da vraida virn singan - Il piacere di cantare

La sfida al Covid: questo si può definire l’anno che si sta concludendo.

Abbiamo creduto già dall’inizio che non dovevamo spaventarci per le notizie delle attività sospese a causa del Covid, anche perché sapevamo che “chi si ferma è perduto”…!

Con attenzione, costanza e pazienza abbiamo iniziato le prove a febbraio per programmare alcune manifestazioni, come il tradizionale Concerto estivo e la Santa Messa dell’Assunta, riprendere quei vecchi canti che avevamo messo in un angolino, grazie anche alla rinnovata collaborazione con il maestro Dario Scrignaro.

Ai canti vecchi si è aggiunto il progetto per un nuovo canto con relativo video per il Centenario della morte di Arturo Zardini che ci vede coinvolti assieme al Coro Marmolada di Venezia ed al nipote Riu Giuliano che verrà presentato a Pontebba nei primi mesi del 2023, unitamente ad un libro contenente tutta la sua musica.

E poi… come spesso accade, abbiamo ingranato la marcia ed alle due manifestazioni si sono aggiunti altri impegni che abbiamo cercato di onorare al meglio con le nostre ugole, iniziando con la Santa Messa domenica 3 luglio in occasione del centenario+1 del Gruppo Alpini di Paluzza, un onore cantare per la memoria di tutti quegli alpini che in “cento+1” anni hanno fatto parte di questa associazione.

Il 13 agosto ci ha visti in trasferta a Sella Nevea, nella splendida cornice del Montasio, su invito del Coro di Chiusaforte, dove abbiamo portato i “nostri canti”, i canti in timavese per far conoscere una delle comunità Germanofone presenti in regione, con la sua lingua e le sue tradizioni.

La Messa dell’Assunta ci ha permesso di ringraziare Don Tarcisio per il suo 50° di sacerdozio e siamo così arrivati al 20 di agosto con il tradizionale concerto “I nostri canti” dove ci hanno fatto compagnia i cori “Voci nell’aria” di Chiusaforte e il “Primetor” di Gemona del Friuli.

L’invito per l’8 settembre da parte del Gailtal Museum presso il Castello Moderndorf vicino ad Hermagor, ci ha visti protagonisti unitamente alle altre associazioni di Timau, (Circolo Culturale, Gruppo Focloristico Da Jutalan) ai rappresentanti delle comunità di Sauris, Sappada e della Val Canale, alla dott.ssa Geyer, all’inaugurazione della sezione dedicata alle Comunità germanofone.

A Prato Carnico, su invito dell’associazione “Festival Frattempi - Passeggeri del Tempo” per un concerto, assieme ad altri cori di minoranze linguistiche, alla Rassegna “Incjants in Cjanal” che si é tenuta il 18 settembre presso l’Auditorium di Pieria, dove abbiamo avuto il piacere di ascoltare la “Klapa San Lorenzo” – Istria e i “Nediski Puobi” delle Valli del Natisone.

Il 2 ottobre, come da tradizione, non potevamo

mancare alla Santa Messa di Ringraziamento in Austria.

Sabato 8 ottobre, nell’ambito della manifestazione per il 3° Raduno Battaglione Alpini “Tolmezzo” a Venzone, abbiamo animato con canti a tema la serata dedicata alla presentazione delle vicende delle 3 Medaglie d’oro al valor militare, (Maria Plozner Mentil, Umberto Tinivella, Renato Del Din) a cui sono state intitolate 3 diverse palazzine.

Concludiamo questo intenso periodo con il Concerto organizzato dal Comune per il 17 dicembre nella Chiesa di Santa Geltrude dove animeremo anche la Santa Messa della Vigilia di Natale.

Colgo l’occasione di questo spazio per ringraziare tutti i Timavesi che ci seguono nelle nostre esibizioni, ci incoraggiano a non arrenderci: sapete sembra facile ma l’età avanza anche per noi coristi e senza ricambi generazionali sarà difficile resistere ancora per molto.

Comunque auguro a tutti Voi un Santo Natale di serenità e salute e che il 2023 sia migliore di quello trascorso.

Palio das cjarogiules 2022

Tutti i sudditi del Granducato di Casali Sega, infanti e fanciulli compresi, hanno partecipato con frenesia ed energia muscolare da vendere al Palio das Cjarogiules di Paluzza del 2022. La sfilata di apertura ci ha visti capofila, dietro gli sbandieratori e tamburi, ben vestiti nonché con geis, scarpetz e cjarogiules.

Ognuno sventolava o ingroppava la bandiera del Granducato con rappresentato il Fischiosauro avanti al grande pubblico attonito anche per la numerosa presenza di bambini e bambine.

IL Granduca ad ogni nato nel Granducato conferisce cittadinanza su pregiata carta pergamenata con sigillo in ceralacca e cornice dorata nonché immancabile bandiera con il simbolo del Fischiosauro.

La presentazione del gruppo granducale è stata fatta da me Granduca Giordano 1° Muser var Taischa preceduto dal vessillifero Ufficiale Diego Puntel con vestimenta del proprio rango sottolinea la presenza dei partecipanti alle varie competizioni di olimpionici del calibro di Giacomo Matiz van Beec. I partecipanti si sono distinti con un rilevante terzo posto nel Palio das Cjarogiules con la squadra formata da: Michele Sulli, Ruben Del Negro, Simone Unfer, Daniel Mentil. Un ringraziamento speciale ai sudditi che

hanno caricato la cjarosule, Tiziano Di Ronco e Del Negro Ruben, e ai giovani sudditi Johanna Di Ronco, Fabio Pistis che hanno partecipato con onore al gioco dei bambini.

A tutti i partecipanti il Granduca ha conferito una benemerenza con particolare riguardo ai giovani che sono la nostra proiezione nel futuro ed imparano dagli esempi.

Agli spettatori che mi chiedevano sulla nostra partecipazione a tutte – o quasi- le gare nonostante l’esiguo numero di sudditi nel Granducato ho risposto con semplicità ma limpidamente che i nostri avi hanno sempre spiegato e dimostrato che nella vita la via per imparare è lunga se si va per regole, breve ed efficace se si procede per esempi, e così diceva anche un filosofo.

Di certo è che i partecipanti del Granducato al Palio di Paluzza che sono saliti sui podi, si sono fatti ben vedere ma specialmente ben sentire, in particolare, i freschi d’anni, con strilli e strepiti da spolmonarsi riscuotendo empatici consensi e battimani a crepapelle.

Vi aspettiamo anche il prossimo anno e, come sempre, a fine gare il Granduca rifocillerà adeguatamente i suoi atleti!!

Giordano 1° Muser var Taitscha

asou geats . . . 10 Dicembar 2022
Sara Tavoschi, presidente Corale Teresina Unfer

Da Jútalan unt is

Dopo due anni di paralisi totale dovuta all’emergenza COVID finalmente abbiamo potuto riprendere la nostra attività.

Nuovi volti hanno arricchito i nostri gruppi, nuovi “cuccioli”: Puntel Emerich e Christel, Puntel Daniel, Puntel Gemma e Matilde, Moschitto Iole, Mentil Alessia, Di Ronco Malvina, Johanna e Zeno e nuovi “grandi”: Benedetti Vivienne e Vuerli Davide, un cucciolo cresciuto che, dopo 10 anni, passa dalla formazione dei piccoli a quella dei grandi.

BENVENUTI A TUTTI!!!

Piano piano siamo ripartiti proprio da Timau, nel pomeriggio di sabato 13 agosto, sotto il Tendone allestito per i festeggiamenti del Ferragosto timavese. La nostra è stata un’esibizione di beneficenza a favore dell’Associazione ANFASS ALTO FRIULI.

Il 15 agosto, invece, di buon mattino, siamo partiti per l’Austria, invitati dalla Banda di Birnbaum in Lesaschtal che festeggiava i suoi 70 anni di attività.

L’8 settembre abbiamo accolto l’invito giunto da Möderndorf (Hermagor) dove abbiamo danzato nella splendida cornice dello Schloss Möderndorf.

una volta

Péarl bidar ola zoma a bi a mool Da

ditional and Modern music from F.V.G.” da cui, appunto, il nome del gruppo “Tradmod” .

L’attività dei musicisti si basa sullo studio e sulla diffusione della musica tradizionale e della sua evoluzione naturale attraverso la pratica del violino popolare detto “fiddle” in lingua inglese, nonchè sull’ aggregazione e sulla riunione di tutti gli appassionati dello strumento in Friuli, in Italia e all’estero. Il gruppo vanta una cinquantina di iscritti in regione di cui alcuni più assidui e altri meno; circa 10/15 musicisti partecipano in media ad ogni incontro e sono, diciamo, gli “abituali“.

Il repertorio varia da brani tradizionali della Carnia e Friulani, spesso registrati da anziani suonatori, fino a suggestioni provenienti da diverse regioni europee come Bretagna o i Paesi dell’Est o Irlandesi , ma anche brani antichi o qualche composizione ispirata.

A Timau si sono esibiti i violinisti: Giulio Venier, Giulia Andreetto e Gianpiero Taddio di San Daniele, Tommaso Fracassi di Sacile, Fabio Polo di Casarsa, Alberto Occhi di Meduno, Carlo Lo Cascio di Udine, Annalisa De Martin di Maniago, Cedric Catalogne di Udine ma originario della Normandia, e infine Paolo Manfin al contrabbasso, il “liron” in Friulano, di Cavasso Nuovo.

Noi JÚTALAN e GÚLDANA PÉARL ci siamo alternati con loro. Il pubblico ha gradito molto la loro esibizione e non avrebbero voluto che finisse mai. Grandi! La loro musica è quella che fa da sottofondo ai nostri DVD in lingua timavese, destinati ad un pubblico di piccoli e grandi e finalizzati al mantenimento della nostra parlata timavese, sottotitolati in italiano e realizzati da Giorgio Primus, il nostro fisarmonicista il quale, come ogni anno ha tenuto il CORSO DI DISEGNO E PITTURA IN LINGUA TIMAVESE.

Il 9 ottobre abbiamo proposto un pomeriggio presso la Casa della Gioventù di Timau, un insolito appuntamento musicale come facevamo per la nostra mitica NOTTE D’ESTATE, SÚMARNOCHT; così infatti abbiamo intitolato il nostro spettacolo: SÚMARNOCHT ‘22, seppure non fosse più estate ma la nostalgia era tantissima… Con noi, ad allietare ed estasiare il pubblico c’era Giulio Venier, violinista di enorme talento, con il suo gruppo, i Tradmod

Il gruppo è nato circa una ventina di anni or sono da una idea del violinista Giulio Venier e della compianta Mariarosa Pizzo che assieme al papá di Giulio hanno fondato l’Associazione culturale “Tra-

asou geats . . . Dicembar 2022 11
Is
Foto da pagina web di radio studio nord
Ennia Matiz Anno 1957/1958 Fine anno scolastico Insegnante di ginnastica avviamento professionale Isabella De Cillia
Gúldana
Jutalan e
Guldana Pearl di nuovo insieme come
Ricordi

Zoma plaim vir Madona d’avoscht Ferragosto… per stare insieme

Il mese di agosto è sicuramente il periodo più movimentato nel nostro paesino che Inizia, piano piano, a brulicare di gente: compaesani “emigrati” che fanno rientro, chi abita fuori e viene a passare le vacanze nel paese di origine, con amici, parenti e quest’anno bisogna dire anche tanti turisti.

É sempre bello vedere come in queste settimane di agosto il paese inizia a “vestirsi” a festa in procinto dei festeggiamenti di Ferragosto: sulle finestre, le terrazze e fuori dalle case iniziano a comparire le tipiche bandierine colorate delle varie borgate, (quest’anno, con orgoglio, possiamo dire di avere anche le bandierine personalizzate della Proloco e, se interessati, potete passare nella nostra sede o chiedere a uno dei nostri volontari). Immancabile punto fermo che caratterizza questo periodo è l’arrivo del tendone in piazza!!! Così partono ufficialmente i preparativi per la nostra tradizionale sagra di paese: il 58° FERRAGOSTO TIMAVESE. Diciamo “ufficialmente” perché

Venerdì 12 agosto 2022

Al pomeriggio si sono svolti i giochi per i bambini: due ore in allegra compagnia delle “donzelle” del Circolo Culturale per divertirsi con giochi in lingua Timavese, il tutto concluso da una gustosa merenda. Purtroppo, a causa del meteo, invece di passare il pomeriggio al parco giochi e all’aria aperta,

aperti anche per pranzo, allietati da musica tradizionale, durante la giornata è stata allestita l’annuale rassegna “della RICOTTA DI MALGA”, che proponiamo come ogni anno per far conoscere il nostro territorio.

Al pomeriggio, alle ore 14.00, vesperi e processione per le vie del paese; chioschi aperti anche a cena e serata danzante, ore 21.00, con i nostri immancabili amici dei “Roby Music Folk”.

Possiamo ritenerci soddisfatti della buona riuscita della festa, grazie all’aiuto di tutti i volontari che, come ogni anno, si rendono disponibili, delle nuove leve, di chi ci sostiene e dei nuovi amici che sono entrati a far parte di questa grande famiglia. Anche se il paese è piccolo e siamo sempre di meno, purtroppo, questi giorni sono un momento conviviale da tenere vivo, perché ci si ritrova tutti assieme in allegria.

Con il passare degli anni e con il susseguirsi delle varie edizioni, vediamo come le colonne portanti della nostra Proloco e del paese, via via stanno

il tendone, essendo molto grande, è un elemento che si distingue facilmente al centro del paese, ma i preparativi sono già iniziati più di un mese prima con le varie riunioni e distribuzione dei compiti tra i volontari.

Ricordiamo che, purtroppo, nel 2020 le normative non hanno permesso il regolare svolgimento della sagra. L’anno scorso, pur di ripartire, ci siamo avvalsi del Green pass e di tutti i controlli normativi del caso, mentre quest’anno, finalmente, possiamo dire di essere tornati alla normalità, eliminando questa “benedetta” distanza di 1 m e siamo potuti tornare a ballare tutti insieme!!

Anche quest’anno, come al solito, oltre ai chioschi di cucina tipica e le serate musicali, abbiamo avuto diversi eventi in collaborazione con le associazioni locali,all’insegna della cultura timavese. Il programma si è così svolto:

siamo stati costretti a ritirarci sotto il tendone. Alla ore 20.30 - Serata culturale “Lustigar Oubarlont” purtroppo, anche per questo evento, visto il meteo incerto, si è pensato di svolgere la serata sotto il tendone, così da poter rimanere all’asciutto. Serata molto importante, con la presentazione della quarta edizione del libro della collana delle ricette culinarie, la premiazione del primo concorso video ”Tischlbong in ckurz…” e soprattutto la presentazione del nr. 100 del periodico “Asou Geats”.

Sabato 13 agosto 2022

Ore 11.00 – Apertura ufficiale dei chioschi, pranzo di beneficenza a favore di ANFAS Alto Friuli “D. Collavino” ONLUS, alle ore 14.00, per questo evento, si è esibito il nostro gruppo folkloristico “da Jutalan” con balli e musiche tradizionali.

Alla sera, serata danzante con la musica di “Fausto Zarabara e Marika Zossi”.

Domenica 14 agosto 2022

A pranzo ci siamo presi una pausa per ricaricare le pile e sistemare il tutto; alle ore 18.00 apertura chioschi e, dalle 21.00, serata musicale in compagnia del gruppo di giovani ragazzi “SOS BAND” che ci hanno fatto ballare e cantare, coinvolgendo tutti con canzoni che spaziavano, dagli anni 80 ai 2000. Lunedì 15 agosto 2022

La giornata più importante per tutti noi si è aperta con la tradizionale Santa Messa dell’Assunta, cantata dalla nostra corale “Teresina Unfer”; dopo, tutti insieme sotto il tendone per un aperitivo, festeggiare e stare insieme. Chioschi

invecchiando: sta ai giovani portare avanti queste belle tradizioni. Cogliamo l’occasione per dire che se qualcuno fosse interessato ad unirsi a noi come direttivo, come aiutante o semplicemente fosse curioso di sapere come funziona il mondo delle Proloco, si faccia avanti anche in vista delle elezioni del nuovo direttivo che avranno luogo nel 2023! Ringraziamo ancora di cuore tutti i volontari e, da tutto il direttivo della Pro Loco, l’ augurio di un sereno Natale e di un Felice Anno Nuovo.

Ckindar toog 2022

Venerdì 12 agosto, in occasione del Ferragosto timavese, il Circolo culturale G. Unfer ha organizzato un pomeriggio di giochi in lingua per i bambini. Purtroppo, a causa del maltempo, l’incontro si è svolto sotto il tendone ma il divertimento non è di certo mancato. Diverse sono state le attività proposte che ruotavano principalmente intorno al tema degli animali, tra queste “rubabandiera” e “attacca la coda alla capra”. Alla fine è stato improvvisato anche un quiz a premi per chi ricordava i nomi degli animali in timavese. Il pomeriggio si è concluso a ritmo di musica con una squisita merenda offerta dal panificio Silverio e con i crostoli preparati in collaborazione con la Pro Loco. Il Circolo ringrazia i bambini che hanno partecipato con l’augurio di rivederli tutti la prossima estate con nuovi giochi!

asou geats . . . 12 Dicembar 2022

Ad aprire il tradizionale Ferragosto Timavese, il 12 agosto di quest'anno è stata la giornata organizzata dal Circolo Culturale G. Unfer di Timau in collaborazione con la Proloco Timau-Tischlbong.

Il programma prevedeva un pomeriggio di giochi a tema con i bambini e la tipica serata culturale "Lustigar Oubarlont" dalle ore 20.30. L'aria di festa si è sentita fin da subito quando, verso le 16.00, sono arrivati i primi bambini, forse nessuno si aspettava tanta partecipazione considerato il mal tempo ma, fortunatamente, grazie al tendone messo a disposizione dalla Proloco, Valentina e Marta hanno potuto svolgere tutte le attività previste, facendo divertire i bambini con giochi originali e avvincenti ma, soprattutto, incentrati sulla lingua timavese. Lo scopo della giornata infatti è stato quello di richiamare l'attenzione dei giovani sulla lingua e la cultura di Timau, obiettivo che il Circolo Culturale si è prefissato ormai da inizio anno segnando sul calendario diversi eventi promossi per questo fine. Tra questi progetti alcuni sono stati proposti nella serata culturale che si è aperta con la presentazione del numero 100 dell'Asou Geats, un traguardo non da poco e di cui siamo molto orgogliosi. All'interno del nuovo giornalino, uscito come consuetudine a metà del mese di agosto, sono state dedicate alcune facciate alle prime pagine di tutti i numeri passati per rispolverare vecchi ricordi, soprattutto per chi ha dedicato tempo e passione a scrivere ed impaginare i materiali anche in tempi meno fortunati dal punto di vista sia economico che normativo. Durante la presentazione sono intervenuti i precedenti presidenti del Circolo Cultare ai quali è stato consegnato un poster di ringraziamento con la scritta "Vargelzgot" composto dalle prime pagine selezionate ogni 10 numeri. È stato interessante e simpatico ascoltare i racconti e gli aneddoti ricordati al microfono nei quali è emerso l'enorme lavoro svolto da parte dell'associazione e la determinazione a continuare la produzione di questo giornalino in lingua locale nato perché rimanesse traccia del timavese oltre che di Timau stesso. Tra le varie voci è spiccata quella del nostro Peppino che ha deciso, purtroppo, di lasciare la redazione del giornale e i suoi compiti come consigliere per

Lustigar Oubarlont

dedicarsi ad altri progetti.

La serata è poi continuata con la presentazione del nuovo libro di ricette dal nome "Siasickaitn vir aniada Joarzait - Leccornie per ogni stagione”. Il fascicolo è stato realizzato con i racconti delle nostre nonne e gli insegnamenti delle nostre mamme che potevano imparare il mestiere solo guardando e “rubando con gli occhi”. Le dosi che ci sono state tramandate parlano di “un pizzico” “un pugno” “un goccio” e questo ha creato non poche difficoltà nella definizione delle quantità precise. Eddie ci ha raccontato che all’epoca c’erano uova, burro, farina e poco altro, quindi, niente andava sprecato ed è per questo che da piccola aspettava che la mamma andasse a lavorare lontano da casa per preparare lo “zukarprust”: un caramello indurito che si succhiava come una “caramella”. Un altro dolce molto apprezzato consisteva in una semplice fetta di pane raffermo che, inzuppata prima nel latte e poi nell’uovo, veniva fritta in padella e cosparsa di zucchero. Altre leccornie di cui si parla nel ricettario erano le frittelle di mele in autunno e di fiori di sambuco in primavera oppure la polenta con lo zucchero. D’inverno si era soliti cucinare i tradizionali “Kraschtalan” mentre nelle occasioni speciali c’era la “pincia” della quale se ne preparava un buon numero per poi portarle a cuocere tutte al forno. L’augurio che possiamo farci è che con queste pubblicazioni resti memoria delle vecchie ricette con ingredienti semplici ma con risultati gustosissimi. Riallacciandomi a quello che è stato detto in precedenza sulla volontà di interagire di più con i giovani per diffondere la culturale del paese, parliamo ora della premiazione di "Tischlbong in Ckurz- Timau tra storia, cultura e natura": un concorso video pensato per i giovani e di cui si è parlato già negli scorsi numeri. L'obiettivo è stato quello di invogliare ragazzi ed adulti a girare un breve video sui temi proposti in cui comparisse almeno un dialogo in Timavese. Cogliamo l'occasione per ringraziare nuovamente i partecipanti al concorso che hanno dedicato il proprio tempo per la realizzazione dei loro cortometraggi anche se, purtroppo, la commissione ha valutato che tre dei sei video consegnati non ottemperavano al punto 3 del regolamento in quanto sforavano la durata massima ammessa e

A groasa vraida - Una grande passione

Fiorindo Matiz sin da giovanissimo ha manifestato interesse e passione per la lavorazione del legno. Dopo aver frequentato dei corsi professionali in cui ha potuto ulteriormente affinare tecniche e uso dei materiali, ha scoperto il mondo della pirografia su legno. La pirografia gli ha offerto sin da subito la possibilità di riprodurre animali, stemmi, volti, … Inizialmente usava compensato di pioppo, ora usa legni più pregiati come la betulla, il tiglio, il cedro ed altre essenze tenere. Col tempo la sua tecnica si è sempre più affinata e i soggetti che riproduce attualmente sono motociclette, vista la sua grande passione per le due ruote. Dal 6 al 26 agosto 2022, al castello di Ragogna, sono state esposte alcune delle sue opere.

V.P.

quindi non sono stati inseriti nella graduatoria finale. La commissione preposta alla valutazione degli elaborati multimediali partecipanti era composta da Nicole Matiz, i consiglieri del Circolo Valentina Unfer, Mauro Unfer e Andrea Bonanni, l'assessore alla cultura del Comune di Paluzza Fabrizio Dorbolò. Gli elaborati sono stati valutati sull'originalità e creatività del video, sulla qualità del dialogo in timavese, sulle qualità tecniche di esecuzione del video e sulla pertinenza al tema.

I vincitori del concorso hanno ricevuto un premio in denaro, rispettivamente di 100€,150€ e 250€ da spendere in un negozio di elettronica. Di seguito la classifica finale:

1. Da liandlan van a mool, Matiz Fabiola

La mamma Fabiola, incalzata dalle domande del figlio Erik, racconta alcune filastrocche, conte e canzoni della tradizione popolare.

2. Pan haai, Plozner Laura van Ganz

Una mini intervista a Beppina Mentil van Voglon sui lavori della fienagione di un tempo e di oggi.

3. Giochi di una volta con la nonna, Driusso Nicole

La nonna insegna alle nipoti i giochi che si facevano una volta quando era bambina lei.

La serata si è conclusa con la proiezione del documentario girato nell’ambito del progetto “LOST IN MACONDO” dell’Associazione Collettivo L’Amalgama, cui hanno partecipato diversi compaesani che si sono cimentati nel rispondere ad alcune domande inusuali e simpatiche che hanno divertito tutti i presenti.

Per concludere, vogliamo ringraziare coloro che hanno partecipato alle iniziative proposte, sperando possano esserci sempre maggiori adesioni. In merito a questo vogliamo ricordarvi che il 24 dicembre, verso le ore 19.00 tornerà “Bainachtn zoma”, il presepe vivente per le vie di Timau. Sarete immersi in alcune scenette in timavese che riportano a vecchie usanze, mestieri e tradizioni adattate al tema del viaggio di Giuseppe e Maria verso Betlemme. Quindi spargete la voce, invitate parenti ed amici perché vi aspettiamo numerosi a questo appuntamento!

asou geats . . . Dicembar 2022 13
Per il Direttivo del Circolo Culturale, Nice

A “Schkampanotador” … va Tischlbong Un scampanotador furlan … va Tischlbong

Ii biil padonckn da Velia van Ganz asmar obla vrok eipas zan darzein. (Vorrei ringraziare la signora Velia Plozner che mi chiede sempre di raccontare qualcosa).

Ero poco più che una ragazzina, quando salivo sul nostro campanile per imparare a suonare le campane a festa. In quegli anni non erano ancora iniziati i lavori di restauro, le scale erano pericolanti e don Attilio aveva sempre molta paura:”Se cadi, mi mettono in prigione” mi diceva ma poi, capendo che avevo una grande passione, con mille raccomandazioni mi lasciava salire. Le nozioni basi le avevo apprese ma dopo la sua morte non ho più voluto continuare.

Ido Primus, sapendo che sapevo suonare mi disse: “Silvana, du ckonst laitn, geamar mit miar pis as ii pin!” (Silvana tu sai suonare vieni con me finchè ci sono io!”). Anche lui poi ci ha lasciato e, per la seconda volta, ho nuovamente abbandonato.

Il giorno dell’Ascensione del 2019, ero presente al rito del Bacio delle Croci a S. Pietro in Carnia e casualmente mi è capitato tra le mani un depliant in cui la Scuola degli Scampanotadors Furlans illustrava la propria attività… di lì a poco sarebbe partito l’annuale corso di formazione e così mi sono iscritta! Quattro domeniche con lezioni di pratica presso la scuola della Polse di San Pietro in Carnia, ma anche nozioni di teoria, sicurezza, incolumità e comportamento.

Nel 2020, causa Covid, il corso non si è tenuto ma è poi ripreso nel 2021 e proseguito nel 2022; dopo tre anni, a luglio di quest’anno, ho conseguito il diploma di Scampanotador Furlan iscrivendomi regolarmente all’associazione. Sono già operativa! Sul campanile, però, non salgo mai da sola. I maestri ci hanno sempre insegnato che per questioni di sicurezza o di incolumità si sale almeno in due o tre.

Ho suonato a S. Pietro di Carnia in svariate occasioni: il giorno di Capodanno, all’Ascensione, durante la cerimonia del “Baston di San Pieri”, la vigilia dell’Assunta, la seconda domenica di ottobre in occasione della fine del 12° Cammino delle Pievi e del cinquantesimo di sacerdozio di don Giordano Cracina. In una di queste occasioni ho conosciuto l’amica Marta Vezzi che ha scritto in friulano un bellissimo articolo sulla mia attività che è stato pubblicato su “Patrie dal Friul”: la ringrazio perchè mi ha fatto un bellissimo regalo.

Il due di ottobre poi ho suonato assieme all’amico Celso Roseano, che ringrazio per la fiducia, alla Pieve di Santa Maria di Gorto per il Pardon dal Rosari. Ho dato il massimo, volevo fare bene ma soprattutto rendere felici coloro che mi stavano ascoltando. “Tu âs scampanotât propit ben, e brave a tignì duta la procession!” mi è stato detto, ma lo faccio volentieri, “con il cuore” come dice don Giordano, un Servizio a Gloria di Dio! “Una donna tra le campane”… fa un certo effetto. Non ce ne sono molte! Come ha scritto nel suo bellissimo post la signora Gina di Agrons che ringrazio di vero cuore per le bellissime parole di stima e gratitudine che ha avuto nei miei confronti, che mi hanno fatto emozionare. É la nostra tradizione friulana, va mantenuta e coltivata questa nostra identità. Ringrazio i Mastri che con tanta bravura e disponibilità ci seguono durante i corsi, sacrificando il loro tempo libero, il Presidente dell’Associazione Renato Migotti e don Giordano Cracina che mi hanno sempre dimostrato fiducia e infine un “vargelzgoot “ a mia sorella Daniela che mi segue nelle trasferte. Aa schian gruas oln Alessandra van Polak.

Un caro saluto a tutti Alessandra Primus van Polak

Alessandra Primus da cuant che a ere frute à simpri vût la passion pas cjampanas “Finîti di servî messe i mi gjavavi dourman i vistîts da chirichet e i lavi su di corse tal cjampanîl! I disubidivi don Attilio parcè che in chê volte il cjampanîl nol ere a norme e tocjave meti man par sistemâlu. Ma l’om al viodeve che i vevi passion e a mi diseve ‘Va, ma sta atente!’ Muart don Attilio a son cambiâts i preidis tal timp, jo i no vevi plui coragjo e no sei mai tornade sul tor. Ido Primus, il cjampanâr di Tamau a mi diseve di lâ, ma jo no sei tornade plui. Dopo lui al è muart e mi sei domandade ce che i varessin fat cence di lui. I mi sei dete ‘cumò al va dut pierdût!’

Tal 2019 i sei lade a San Piêri di Zui a bussade das crous (propit in chel an a tocjave a mê famee puartâ la crous) e mi è capitât in man il gjornalut da Polse di Cougnes indulà che a si cjacarave encje da scuele dai scampanotadôrs. Me sûr gimule mi à pocade a lâ. La referent pa Cjargne a ere Gladis Craighero che i conos benon e cussì i ai tacât a fâ i cors. Gladis mi a simpri coinvolte a lâ a sunâ intas varias ricorenças (marce da pâs e âtas manifestazions). Mi impensi che ta ultime marce da pâs al ere saltât l’implant eletric, i erin 3 feminas sul tor indute la not e Gladis a tirave la cjampane grande a man… ad un cert moment Gladis a mi à det: ‘Va ju a dî che a scurtino la roube parcè che i no rivi plui i sei strache!’ Trei feminas intun cjampanîl l’ultime not da l’an invece di iessi a cjâse a fâ da mangjâ: esperience uniche!” Gladis a è dimetude e Alessandra Primus à cjapât il so puest. Il desideri di pre Giordano Cracina, responsabil da Polse di Cougnes, al è chel di formâ un grop di scampanotadôrs cjargnei che al podi girâ e lâ intai paîs che an bisugne. In Friûl al esist già chest grop, ma achì da nou

a stente a partî. “Cumò – a continue Alessandra - il gno compit al sarà chel di contatâ ducj i preidis da Cjargne par viodi se a ‘nd è personas interessadas a fâ la scuele. Jo i continui simpri a lâ ai cors parcè che i ai simpri poure di pierdi e di dismenteâ ce che i ai imparât. I maestris a nus insegnin che a no tocje vantâsi di savei sunâ las cjampanas, ma a tocje pensâ che i sunin parcè che la tradizion a lêti indevant e a no si pierdi.”

Intun cors a son proviodudas 4 lezions indulà che oltri a pratiche cu las cjampanas a vegnin fatas encje lezions di teorie su diviers argoments (cemût che a vegnin fatas la cjampanas, las normativas di sigurece, metodos di sons, spiritualitât e valôrs dal son das cjampanas inta culture furlane, ritmiche pal son a slancio das cjampanas…). Il prin cors al covente par fâ la vorêle, già cul secont a si pos cjacarâ di entrâ come scampanotadôr… ma, come che a dîs Alessandra, a tocje tegnisi in allenament pa no pierdi ce che a si à imparât!

Par iscrivisi e par cualsiseti informazion a si pos viôdi sul sito http://www.scampanotadors.org/index.php e encje su pa pagjne Facebook https://www.facebook. com/campanarifriulani

“Jo i sei l’uniche di cjâse che a scampanote. – a conclût Alessanda - Chest an a Scense mi son vignudas ju la âgrimas pa grande emozion e i ai encje sbagliât (mê sûr a si è incuarte e dopo a mi lu à pandût). Cuant che i suni a mi si vierç il cûr! No sai cemût spiegâti. Pre Giordano al dîs che nou i sunin pa glorie di Diu. Jo i dîs encje par cui che a nol è plui e par cui che al è lât da Diu. Chest an a Scense il gno pinsîr e la mê dediche a è stade par don Pierluigi Di Piazza. A marce da pâs al vegnive simpri a fânus i compliments.”

La luna, una notte senza dormire

Una notte, una luce nella stanza filtrava, andava e tornava.

Io, mi sono chiesta, chi è lei? La soluzione l’avevo capita, è il colmo della luna che non mi lascia dormire. Nella nuvola è entrata, e dopo un po’ è tornata.

Potente è il suo splendore, è romantica, contagiosa e trasmette serenità.

Pare che rida, è dispettosa, dice ai giovani: “Voletevi bene”, è bella così.

Ricordiamoci, che con il suo cambiamento (luna piena), il nostro umore è variato, che poi si dice: “Hai la luna, oggi?”. Sì, oggi non parlo e non rido.

La luna per farsi perdonare dice: “Il mio calore vi trasmetterò finchè potrò”. Sto aspettando mattina, a momenti si fa giorno.

Un’altra luce filtra dalla finestra, per dire, adesso sono qui, sono il sole che viene a darvi, il Bondì, Bondì.

asou geats . . . 14 Dicembar 2022
Alessandra Primus. Vir da vriaulara “schkampanotadors" Alessandra Primus. Referent da Cjargne dai scampanotadôrs furlans

Nel corso della festa del Granducato di Casali Sega — Par Soga — da Sieia, dell’Agosto 2022, tenutasi, per cause eccezionali e straordinarie, presso la magione del Saggio Mauro Unfer van Cjapitani, Noi Granduca Giordano 1° Muser var Taitscha abbiamo salutato, ringraziato ed omaggiato i Sudditi tutti, gli amici ed i viandanti presenti, nonché, e da qui il carattere straordinario della citata festa, inaugurato l'opera prima del nostro regno, ossia il monumentale Fischiosauro ligneo realizzato dalla suddita Martha Alberta Muser var Taitscha. La splendida opera, che suscita l'interesse di tutti coloro che, transitando, ne godono la vista, è particolarmente ammirevole in quanto, nell'ottica del riuso e del riutilizzo è stata realizzata, esclusivamente, con materiale recuperato sui greti dei fiumi, ed è figlia, soprattutto, della distruttiva tempesta Vaia del 2018. Abbiamo dimostrato

Hearckrichtat dar pruna var Soga La fontana del Granducato di Casali Sega, luogo di antiche liende Hearckrichtat da Prina

che nel Nostro illuminato Regno non c’è spazio per la lamentela bensì c'è la possibilità di rivalutare anche ciò che avrebbe altrimenti costituito un rifiuto. In questa Nostra visione del futuro abbiamo dovuto altresì redarguire il suddito nonché Saggio, Granciambellano e Tetrarca della borgata del Mot, ossia Sergio Matiz van Beec, per non aver ben vigilato sullo stato di conservazione della fontana sita dirimpetto alla sua magione che versava in condizioni ancorchè disastrose con seria minaccia per la pubblica incolumità ed altresì fonte di spreco idrico di notevole entità. Detto Sergio, tuttavia, colto da spirito di altruistica abnegazione e comunitaria filantropia, che da sempre lo contraddistingue, ha deciso, nella stagione autunnale, di proporre un restauro integrale della fontana. L'acqua è da sempre fonte di vita e da tempi immemori scorre dalle nostre sorgenti; acqua che ha dissetato anche le legioni romane che si trovavano a transitare nella via Julia Augusta e merita un altare degno del suo valore. E così, demolita la pericolante e percolante fonte, Esso suddito, ottenuti i permessi da parte dell'amministrazione comunale, ha coinvolto Giuliano Plozner van Sghnaidar e Primus Guido var Moorn i quali, con sapiente uso degli strumenti da costruzione, hanno dato forma alle pietre fornite dalla ditta Ivo e Massimo Bertacco e ricostruito la fontana preesistente dandole il vero ruolo di fonte, di sorgente, e rinnovata possibilità di sgorgare da una parete, seppur artificiale, di roccia, a perenne ricordo da dove nasce la nostra vita. Insomma, Noi Granduca siamo qui a ringraziare e rendere i pubblici onori a coloro, in particolare al committente Sergio Matiz van Beec, che hanno contribuito a restituire alla Nostra fontana il ruolo sociale, storico e culturale che nei secoli ha ricoperto.

In otobar monat, dar Giuliano van Sghnaidar, peschteilt var Gamaan va Palutsch, hott hear ckrichtat in pruna as voar da Unckircha iis. Min schtana hottar a maiarli aufn gamocht unt ols pfloschtart nidaroon. Verti seem, tschbint darnooch, isar oar in Oubarlont seem pan Krot hottar aa a schiana oarbat gamocht unt an nojan pruna auftschteilt. An groasn vargelzgoot in Giuliano vir saina vraida unt pravickait in aniada oarbat asin beart ainckendigat zan varschianarn da eikalan van doarf.

Un Ricordo

Una mattina, di un giorno di primavera, mi soffermai a guardare il cielo. Il suo colore celeste era talmente forte, sembrava turchese.

Alcuni giorni prima, la neve, aveva coperto il monte, Crete di Culinete, che faceva da contrasto. Uno spettacolo!

Bellissimo da vedere, e da non dimenticare.

Perfino l’aria che respiravo, sembrava più forte e sana.

Bianchissime nubi si stavano avvicinando, e con il loro movimento, si intrecciavano, formando così dei bellissimi disegni. Altri disegni si vedevano, grappoli d’uva sembravano. Uno spettacolo della natura, che non finiremo mai di ammirare.

Lei e Lui

Dai monti bellissimi, scendeva con l’amore che aveva nel cuore, Lei.

In un paesino poco lontano, la stava aspettando “Lui”, aveva sempre sperato che il loro amore si fosse realizzato. Una corona, composta da fiori rossi di campo, aveva preparato.

E con un forte abbraccio, il suo sogno si è avverato.

Ragazzo

Nelle torbide acque del mare eri caduto. Hai nuotato, hai faticato, la tua vita hai salvato altrimenti saresti affogato. Ed ora, più che mai, riprenditi e guardati intorno. Ammira le bellezze che il buon Dio ci ha regalato.

E non dimenticare mai, con una preghiera, puoi dire grazie a te, Dio. D’ora in poi, sarò più bravo anch’io.

La nostalgia

È un sentimento che ti fa soffrire. Dal cassetto della memoria, è difficile da eliminare. Purtroppo la vita non te la fa risparmiare, e le belle cose ora sono da ricordare, e tutto con rassegnazione devi accettare.

L’emozione mi prende è meglio non continuare. Ora, ho tante cose belle da ammirare. La bellezza della natura è da osservare, meraviglia delle meraviglie.

L’uomo con la sua pazienza e fatica, ti sa gratificare.

Ho tanta nostalgia del mio paese, di tutte le persone, in particolare quelle del borgo Scholeit, dove abitavo.

Le persone che incontravo, un saluto, uno scambio di idee, e qualche risata, per poi passare una bella giornata.

Ringrazio Velia, per avermi dato spazio sul giornale Asou Geats, e a tutti coloro che lo sostengono.

Si passa un momento di buona lettura, così non ci dimentichiamo di come eravamo e come siamo ora. Tantissimi auguri a tutti per Natale e l’anno nuovo, con la speranza che sia migliore.

asou geats . . . Dicembar 2022 15
Il Granduca Giordano 1° Muser var Taitscha Dar noja pruna var Unckircha Dar noja pruna var Krot Velia Plozner van Lutn

Da schkultura van Fischiosauro La scultura del Fischiosauro

Si narra che una mostruosa creatura serpiforme, con pericolosi artigli, alito caustico, possenti ali e cagione di sibili e lancinanti versi, infesti gli acquitrini della piccola ma orgogliosa frazione di Casalisega.

Questo sparuto gruppo di case, adagiate sul versante est dell’Alta Valle del But, tra Cleulis e Timau, si è fieramente autoproclamato Granducato ed ha scelto come soggetto principale di stemmi araldici, bandiere e moneta il misterioso essere, che proprio in virtù dell’orribile fischio che emette nella stagione degli amori, viene chiamato Fischiosauro. Nel maggio 2021 il Granduca di Casalisega Giordano I Muser Var Taitscha ed il Granduca emerito Nicolino I Puntel Van Pecciar, mi hanno commissionato “una scultura lignea a grandezza naturale del Fischiosauro” in quanto era “urgente e inevitabile che il Granducato” avesse l’effige del noto mostro.

Nella richiesta era specificato che suddetto drago sputabrace avrebbe dovuto incutere timore ai malandrini e tenerezza ai bambini. Questa idea mi è subito piaciuta, in quanto adoro le leggende locali e la riqualifica del territorio.

I suggerimenti datomi su materiali, collocazione e misure non erano adatti alla realizzazione di una scultura a grandezza reale, ho quindi chiesto al Saggio nonché guardaconfini Mauro Unfer Van Cjapitani, se volesse mettere a disposizione il terreno a confine tra il Granducato e la vicina marca di Cleulis, e di poter usufruire delle ceppaie già presenti. Queste radici di abete mi hanno suggerito il “ritmo” da imprimere alla scultura. Dopo aver disegnato diversi bozzetti con le posizioni che più mi affascinavano ho scelto la forma

che ritenevo più adatta e l’ho riprodotta nelle dimensioni effettive, sfruttando il vasto capannone messomi a disposizione dalla Diron Lavori di Sutrio. Ho quindi realizzato una struttura in listelli di abete autoctono e nelle vicine ferramenta Da Tite e Da Candido ho trovato tutto il materiale necessario per fissarli in modo robusto. È quindi cominciata la fase di ricerca, selezione e assemblamento di materiale di scarto: ceppaie sradicate dalla furia della tempesta Vaia sono diventati testa e criniera del Fischiosauro; i rami, tralasciati dalle pinze degli Harvester durante l’esbosco contenitivo del bostrico, sono diventati pelle squamosa; le radici levigate dal tumultuoso incedere

dell’acqua si sono trasformati in creste e baffi. Mentre le prime fasi di lavoro si sono svolte nella solitudine necessaria a pensare e progettare e nel silenzio dei boschi, l’ultima settimana, dedicata al trasporto nel luogo prescelto ed al montaggio di collo e testa, è stata all’insegna della condivisione e della compagnia! Gli abitanti della frazione sono passati a scambiare due parole, portare qualcosa da bere o adoperarsi per la costruzione! Mentre Laura Plozner Van Ganz, Elio Di Vora, Patrizia Craighero e molti bambini, hanno aiutato al reperimento di materiale. Carlo Puntel Van Pecciar e Giordano Muser Van Taitscha hanno aiutato a scortecciare i rami ed intrattenere i numerosi turisti che si fermavano a curiosare, domandando cosa stessimo facendo. In previsione della futura realizzazione del tratto pedonale/ciclabile che collegherà Cleulis e Timau abbiamo realizzato una panchina, che offra riposo ai viandanti e dia il benvenuto ai foresti.

Devo ringraziare Paolo Forgiarini, Giuliana Matiz ed i loro partner per aver gentilmente collaborato a realizzarla. Sul retro dello schienale si può leggere la leggenda del Fischiosauro e trovare copia de “la Domenica del Corriere” in cui si parla del portentoso essere.

Un grazie particolare va anche a nonne e zie che, nonostante i loro impegni, hanno curato i miei bambini, mentre io ero impegnata.

Il 9 agosto, durante la tradizionale festa del Granducato, è stata quindi inaugurata la scultura, alta fino a due metri e mezzo e lunga complessivamente più di venticinque.

asou geats . . . 16 Dicembar 2022
asou geats . . . Dicembar 2022 17 Aneitlan cichtlan vir an schenck vir da Bainachtn gamocht af Tischlbong Tante idee a tema natalizio per un piccolo pensiero ... Made in Timau

Van ckastlan van gadanckna - Dal cassetto dei ricordi

asou geats . . . 18 Dicembar 2022
a cura di Valentina Unfer Tschriftar ausar gazouchn va “LA VITA CATTOLICA” Articolo pubblicato da “LA VITA CATTOLICA”
nel maggio 1963 1963 1944
Tschriftar ausar gazouchn va “IL POPOLO DEL FRIULI” Articolo pubblicato da
"IL
POPOLO DEL FRIULI".
17
marzo: la morte di don Tita Bulfon Archivio Igino Dorissa

Va deen tschrift untartschriim va Renato Fioretti ckentmar lai in toog, 16/01/1967, nitz basmar var zaiting bodar ausar is boarn ganoman. Leisnz deis aa bosa hont gadenckt van unsarn doarf voar vufzk joar: da schianickait van tool, da liandlan van Fontanon unt is sega van Silverio asuns in haintigis toog in ckopf ckimpt aniada mool as da Musgha oar geat.

Di questo articolo a firma di Renato Fioretti conosciamo solo la data (16/01/1967), ma non il giornale sul quale è stato pubblicato. Ve lo proponiamo per farvi capire cosa si scriveva del nostro paese una cinquantina di anni fa. In primo piano le bellezze naturali della nostra vallata, le leggende che nei secoli hanno raccontato il Fontanon e quella del Silverio che ancor oggi ci sovviene quando la Muse scende minacciosa a valle.

RICHIESTA DI COLLABORAZIONE. Qualora foste interessati ad argomenti particolari da sviluppare o vogliate segnalare qualche fatto da pubblicare potete scrivere alla seguente mail: vale.unfer@gmail.com.

asou geats . . . Dicembar 2022 19
1967

SENT NIAMAR MITT UNS

LIDINO ROSEANO n. 6 ottobre 1946 m. 9 ottobre 2022

Hai scelto di vivere mandando sempre avanti il CUORE, affinchè fosse lui a decidere tutto, perché ogni tuo pensiero, ogni gesto parlasse di te, lasciasse qualcosa del tuo animo amorevole, generoso, buono. Hai saputo accogliere e far sentire parte della famiglia chi si è avvicinato a te, a noi, aggiungendo un posto in più, il tuo frico con la polenta, i tuoi aneddoti e qualche barzelletta, ma soprattutto il tuo sorriso e il calore di un abbraccio, perché potesse sentirsi “a casa”. Questa è l’eredità che hai trasmesso a noi figli, ai nipoti, ai familiari e a tutte le persone che hai incontrato nel tuo cammino. Il tuo era un cuore che sapeva gioire, piangere e infervorarsi per le cose che non gli piacevano. E così ogni BATTITO della tua vita ha avuto un senso. È stato lui a decidere poi di fermarsi, perché, probabilmente, sentiva di aver già dato tutto.

Adesso vai avanti, prosegui il tuo viaggio altrove, lasciandoci orfani della tua presenza fisica, ma non certo di quella più importante, di quell’abbraccio materno, fraterno, amichevole che continuerà ad avvolgerci sempre. Voglio pensare che adesso sei lì con l‘Amore della tua vita, papà, coi tuoi genitori e tutti quelli che amavi e sono andati via prima di te.

GRAZIE PER QUELLO CHE SEI STATA E PER TUTTO L’AMORE CHE CI HAI DATO. MANDI MAMMA!

GIOIGGI IOLE n. 8 ottobre 1930 m. 22 agosto 2022

Lettera a mamma Iole

E così te ne sei andata anche tu cara mamma Iole, fedele e amata compagna di VIAGGIO di VITA TERRENA di mio papà LINDO.

Te ne sei andata a distanza di 3 anni da lui nello stesso mese di agosto e non vedevi l’ora di raggiungerlo mi dicevi spesso, immaginandoti di volare con papà sulle sue amate cime. Cime che hai imparato anche tu ad amare. Per chi non sapesse, mamma era la moglie di LINDO UNFER, il fondatore del MUSEO di TIMAU dedicato alla PRIMA GUERRA MONDIALE e in particolare (ora anche a lui) a MARIA PLOZNER MENTIL, una delle valorose e numerose DONNE “SOLDATO” della CARNIA, denominate “PORTATRICI”. DONNE reclutate dall’esercito per portare sulle loro spalle, pesantissime gerle, cariche di viveri, munizioni e medicinali ai soldati dopo ben 4 ore di cammino per i monti sia all’andata che al ritorno…

Tengo a precisare quanto, perché come molti di voi sapranno, la vita mi ha portato ad ampie prove di come tutto sia già scritto, come l’incontro tra mamma e papà qui a BUSTO ARSIZIO, ricca di industrie vicino a MILANO. Il destino o fato, ha voluto che si incontrassero in una sala da ballo la “PROBUSTO”, che c’è ancora e, ogni volta che passo non posso non ricordare quel “magico” incontro. È una sala, dove vicino se ne trovava un’altra “LA CAPANNINA”, storico ritrovo sempre di ballo, nonché galeotto di incontri di VITA o di DESTINI, programmati dalla notte dei tempi da “ESSERI SPECIALI”, come suggerisce FRANCO BATTIATO nella sua straordinaria canzone “LA CURA”. HO citato il grande cantautore non a caso perché BATTIATO si è esibito per la prima volta qui a BUSTO alla CAPANNINA quando aveva 20 anni e il manager di allora ancora vivente abita qui, in questa magica città, destinata all’incontro con IOLE e LINDO: DUE GRANDI ALTRETTANTO ANIME permettetemi, che avrebbero dato origine

In vargonan naintn otobar iis tschtoarmu unsadar veitar Dino, dar moon var muam Lisn van Glosar. Mandi veitar, rosta in rua unt van himbl schaug af daina lait. Lo scorso 9 ottobre é mancato nostro zio Lidino Roseano, marito della zia Elisa Unfer. Mandi zio, riposa in pace e dal cielo veglia sui tuoi cari.

GABRIELLA

GIACOBBO

in Muser van Mazut n. Milano 21 agosto 1937 m. Monza 8 ottobre 2022

Il Nostro Angelo, moglie e madre indimenticabile, è volato in Cielo. Il marito Luciano e la figlia Silvia.

a UNA GRANDE OPERA, con il fine di RICORDARE il sacrificio di molte, molte VITE. FRANCO BATTIATO, lanciato qui, è per me l’ennesima prova di quanto rilevato: TUTTO (devo ripetermi scusatemi) È GIÁ SCRITTO e, questo GRANDE UOMO, POETA o semplicemente ESSERI SPECIALE aveva il compito di paladino o difensore della VITA OLTRE LA VITA, dove i miei cari sono certa che continuano a VIVERE, spero l’uno accanto all’altra volando spesso sulle loro AMATE CIME.

PALADINO anche di altre realtà di cui ci suggerisce sempre la sua meravigliosa LA CURA, che invito a conoscerla o a riascoltare con grande CURA. Ma torniamo a mamma IOLE, che ho voluto ricordare durante il suo ultimo saluto in una chiesa della città sita accanto a vie dedicate al FRIULI, come DONNA di spessore e di GRANDE SUPPORTO per papà nella sua OPERA a VOI lasciata anche come DONO PREZIOSO.

DONNA, ricordata anche china per molte ore e giorni, sulla sua macchina da cucire a confezionare un numero infinito di BANDIERE piccole o grandi per il museo.

Tornata a casa, sul cellulare ho trovato da parte di LUCA PIACQUADIO, il nuovo direttore del MUSEO, un filmato o immagini, dove papà elogiava tra le varie cose il supporto della mamma e il suo grande lavoro di cucito ricordato durante la sua funzione.

Vorrei dire molte altre cose e raccontarvi molte altre COINCIDENZE che mi hanno dato prova di una VITA OLTRE LA VITA e di SEGNI che ci vengono inviati dai NOSTRI CARI e DA ESSERI SPECIALI, ai quali devo dire, ogni tanto viene voglia di tirare loro le orecchie o di litigare, come canta MINA un’altra grande della canzone o ESSERE nata guarda caso qui in questa MAGICA CITTÁ. MAGICA come ho definito TIMAU nell’ultimo incontro del 27 AGOSTO nella SALA DEDICATA a papà LINDO e caratterizzata da un altrettanto speciale NUMERO IL 14, trovato con mio stupore ai piedi di un manichino vestita da PORTATRICE.

È un NUMERO il 14, di cui mamma, aveva avuto visione in ospedale. Un accadimento con le coincidenze del caso che ho raccontato in quella occasione. Ora, la mamma riposa accanto a papà in un posto contraddistinto da tale NUMERO e, accanto

MUSER FULVIO n. 16 gennaio 1935 m. 17 novembre 2022

Fulvio aveva solo 17 anni quando ha lasciato Timau per recarsi a lavorare in Francia. Per ragioni di lavoro si è poi trasferito in Svizzera dove ha conosciuto Ingrid che qualche tempo dopo è diventata sua moglie. Nel 1989, dopo una vita da emigrante, è rientrato in paese.

Gli ultimi anni li ha trascorsi serenamente nella sua casetta ad inizio paese. Nelle giornate di bel tempo, amava sostare sulla panchina e salutare chi passava dopo averne accertato l’identità ponendo la domanda: “Chi sei?”.

Sentite condoglianze ai familiari.

anche al suo papà ENRICO, mio nonno, nato un 14 settembre.

Mamma, aveva contribuito a cucire il vestito di quella PORTATRICE.

C’è una piccola, ma significativa FOTO conservata nel MUSEO, ovvero si può vedere il nonno, vestito da soldato con altri suoi compagni della prima GUERRA MONDIALE e indovinate un po’ dove è stata fatta… in alto, mamma aveva scritto non a caso o ispirata, “SUTRIO, BATTAGLIONE REGINA 1916”. Pensate Nonno ENRICO nato a BUSTO che si è trovato soldato in quei luoghi, dove 10 anni dopo sarebbe nato il suo futuro genero LINDO.

Ma, altra cosa straordinaria è che vicino al nonno, un cagnolino preciso alla mia cagnolina di nome NERINA, che amo immaginare accanto al nonno, a mamma e a papà.

Bene, credo di aver detto tutto, ma non posso non ricordarvi che Sabato è stato inaugurato in piazza SAN PIETRO il BELLISSIMO PRESEPE fatto con tanto AMORE da artigiani di SUTRIO.

COSA NE DITE? MOLTI SONO CERTA DIRANNO CHE NON È UN CASO, PERCHÉ GIÁ SCRITTO E, IN UN PERIODO DI TEMPO COSÍ TRAVAGLIATO, BISOGNOSO DI SEGNI DAL CIELO E SOPRATTUTTO IN QUESTO MAGICO PERIODO CHE È IL NATALE, BISOGNOSO SOPRATTUTTO DI AMORE PER TUTTO E TUTTI.

BUON NATALE MAMMA … il primo NATALE senza di te … e a te PAPÁ, ovunque voi siate! Daniela

Un sentito ringraziamento a TUTTI COLORO che con abnegazione e amore, collaborano a proseguire l’OPERA di papà, nonché i nostri migliori AUGURI DI NATALE e proseguo.

CON AFFETTO A TUTTI VOI E CHE QUEL QUALCOSA DI GIÁ SCRITTO O PIANIFICATO CI PROTEGGA IL PIÚ POSSIBILE INSIEME O CON LA COLLABORAZIONE DI MAMMA IOLE E PAPÁ LINDO.

…Augurandovi un SERENO NATALE, NUOVO ANNO E PROSEGUO DI VIAGGIO DI VITA.

asou geats . . . 20 Dicembar 2022
LICIA BRAVO vedova di Duilio Mentil van Koka n. 4 luglio 1936 m. 16 marzo 2022 ERNESTA

Is Ceachn

1 avoscht – suna unt schian boarm

2 avoscht – suna, ovar da nocht schtoarcka rein

3 avoscht – suna unt boarm. Um holba naina tschnochz, in sool van cinema, is a koncert gabeisn va Carniarmonie. Eleonora De Poi min violin unt Massimiliano Turchi min pianoforte hont untar holtat da lait as sent ckeman lisnan sojara schiana musik

4 avoscht – schia toog mit suna unt hizza Um sezza tschnochz, par Unchircha, “Il silenzio e la rivolta. Portare (la muart tal gei). Carlo Tolazzi, Matteo Ermacora hont ckreit bos da baibar hont gatonan in earschn Beltckriag. Giulia Cosolo hoot oar gleisnt aneitlan schticklan van teatro as dar Carlo Tolazzi voar joar hott tschriim ibara Portatrices

schteons geant abeck da lafara vir da gara in ondenck van Erwin, suun van Marino unt var Lin. 5/7 setembar – suna

8 setembar – eibli. Um sezza nochmitoog zoma min Plodara unt min Zarara pachmearsi af Hermagor, in Museo. Dar Koro unt da Jutalan tuant voarschteiln unsara zancklan unt tanzlan.

9 setembar – indarvria suna unt nochmitoog eibli unt rein

10 setembar – schia toog boarma suna

11 setembar – afta Musghn pachemanzi zoma ola da lafara. Gapeart, af Schunvelt, is piabl van Giulio Plozner, suun van Denis van Sghnaidar Da Eddie, da Doriana, da Velia unt da Valentina geant af Dosoledo avn radun van Alpins, ongleik va Portatrices.

12 setembar – schia beitar. Heipt on da schual

13 setembar – aneitlan eibalan

14/16 setembar – eibli

17 setembar – reink. Afta pearga hott oartschniim

18 setembar – suna

19 setembar – suna pi sum mitoog nor ckimpt ausar a ckoltar schtoarckar bint as odeckt is haisl in kampo

20/22 setembar – suna

23 setembar – eibli

24 setembar – eibli. Af Zahre beart voartschteilt is puach as in da schualn beart gapraucht zan learnan da olta taitscha schprooch

25 setembar – eibli. Da nocht hott ckreink. In gonzn toog sent da votazions zan bezzl in governo 26 setembar – eibli

27 setembar – reink 28/30 setembar – eibli

1 otobar – eibli. Dar rain is nidar

4 novembar – reink

5/9 novembar – suna, ovar toog vir toog da nocht is obla mear ckeltar. Afta autos is da raifa, da bisn sent gonz bais unt da poatschn sent min ais.

10 novembar – reink

11 novembar – schia beitar

12 novembar – eibli. Ckimp is ckraiz va Mauthen. Um holba sima Meis van pilgara.

13 novembar – schia beitar unt boarm. Groasar sunti in doarf vir da schutz vrau Santa Geltrude: Groasa Meis indarvria zungan van ckirchn koro va Kötschach, umagon mittar hailin unt mochmitoog da veischpar

14 novembar – reink

15 novembar – holba unt holba. Afta pearga hott oartschniim

16 novembar – reink

17 novembar – eibli. Pa toga mochzi aus. Af Schunvelt schtearp dar Fulvio Muser van Lecka

18 novembar – eibli

19 novembar – suna

20 novembar – suna unt bint

21 novembar – schia beitar

22 novembar – reink. Afta pearga hott oartschniim pis avn viartn

23 novembar – eibli ovar nitt ckolt

24/25 novembar – schia beitar unt ckolt. Indarvria ols pfroarn

26/28 novembar – schia beitar unt a ckoltar luft

29 novembar – da nocht hott zba vingar tschniim. Ckoltar luft unt eibi

30 novembar – ckoltar luft unt eibli

1/5 dicembar – vaina rein. Um sezza tschnochz as bia anias joar ckimpt dar Hailiga Nicolò.

5/11 avoscht – suna unt hizza

12 avoscht – eibli. Um holba naina tschnochz, Lustigar Oubarlont untarn tendon. Beart voartschteilt is puach “Siasickaitn vir aniada joarzait”, dar numar 100 van unsara zaiting Asou Geats unt premiat dein as in film hont gamocht virn konkors

2 otobar – schiana suna. Haintan da tischlbongara geant af Roasnckronz. Um holba zeichna da Meis unt, noch da Meis in umagon.

3 otobar – suna

4 otobar – holba unt holba 5/7 otobar – suna unt boarm 8 otobar – suna. Sunti in Alp Da Proloco varchaft roasn virn WWF Af Vencon, um holba naina tschnochz, in da ckasarm van saldotn sink dar koro.

2 dicembar – aneitlan tischlbongara sent a af Ruam gongan vir da inauguarzion van presepio gamocht van sghnitzlara va Sudri, as is boarn auftschteilt in plotz var groasn ckircha van San Peatar af Ruam.

13 avoscht – eibli unt ckoltar bint

14 avoscht – schia toog suna. Af Palutsch beart gloufn dar Palio van Cjarogiulas. Da seen var Soga ckemant dritl.

15 avoscht- schia toog suna. Groasar sunti in doarf: a schiana Groasa Meis zungan van Koro, in umagon nochmitoog mittar Mutargotis, tonz untarn tendon. Dareimst da Meis beart padonckt dar don Tarcisio vir saina 50 joar gaistligar

16/17 avoscht – schia beitar unt boarm 18/19 avoscht – vaina rein

20 avoscht – eibli. Um ochta tschnochz, par unckircha singant, zoma mit unsarn koro, da koros “Voci nell’aria” va Chiusaforte unt “Primetor” va Glamaun ola zba diret var Enrica Scorza

21/29 avoscht – suna

30 avoscht – eibli

31 avoscht – reink

1 setembar – holba unt holba

3 setembar – suna

4 setembar – suna unt eibli nochmitoog. Va Te-

9 otobar – eibli. Um holba zeichna indarvria in da ckasarm van saldotn af Vencon an gapaut nempt in nomat var Maria Plozner Mentil

Um holba draia nochmitoog “Sumarnocht” in sool van cinema.

10/20 – schia beitar unt boarm

21 otobar – dar rain i snidar

22 otobar – rein. In gonzn toog haintan unt moarn, in sool van cinema, junga mentschar tuanzi voartschteiln virn fil as beart gamocht afta Portatrices.

23 otobar – ols noos

24 otobar – eibli

25/31 otobar – suna

1 novembar – suna.

Par Unchircha geat abeck da fiakkola as in viartn novembar is vojar onzintat avn vraitouf va Redipuglia

2 novembar – suna

3 novembar – dar rain is nidar

6 dicembar – suna. Dar Hailiga Nicolò geat hansuachn da ckindar in asilo unt in da schual.

7/8 dicembar – suna unt schian ckolt. Indarvria da tavl van autos sent gonz pfroarn.

8 dicembar- um 8 tschnochz, in sool van cinema beart voartschteilt dar video as dar regischt Swan Bergman hott gamocht. Mon ols verti is gabeisn, homar gachoustat is proat as dar chouch Stefano mocht mittar ainbendiga schintl van pama. 9/10/11 dicembar –

Af Tischlbong bearnt oganoman da earschn schticklan van film van Portatrices.

asou geats . . . Dicembar 2022 21
Tischlbongara af San Peatar af Ruam

Carnico Story: Flavio Mentil (tratto da www.carnico.it)

Èpassato esattamente un decennio dall’uscita di “60 anni di Carnico”, libro che scrissi assieme a Renato Damiani.

In quell’occasione incontrai tanti personaggi che hanno scritto pagine importantissime del campionato; ne uscirono ricordi, aneddoti, curiosità, gioie e amarezze, un autentico tuffo nella storia del calcio dell’Alto Friuli.

A distanza di 10 anni molti di questi racconti sono ancora attuali ed allora, come Redazione di Carnico.it, abbiamo pensato di riproporli, un modo per ripensare al Carnico che fu, ora che il campionato, suo malgrado, è fermo.

Iniziamo con lo storico presidente del Timaucleulis Flavio Mentil, che si raccontò in prima persona. Io quando arriva un dirigente federale o una personalità al campo di Timau mi sento in dovere di accoglierlo con calore ed ospitalità. Non è servilismo ma il rispetto istituzionale che merita chi ha deciso di ricoprire una carica che richiede impegno e passione. Fatta questa premessa, vediamo di scavare nella memoria per cercare i ricordi di una vita in biancazzurro. All’inizio mi nominai da solo a capo della società.

Mi spiego meglio: la Provincia aveva pensato per molti paesi della Carnia di istituire un “Comitato Turistico”. Questo Comitato aveva il compito di coordinare le varie attività turistiche all’interno del paese. Mi proposi come responsabile dello spazio per lo sport e la creazione della squadra di calcio fu la prima idea che mi venne in mente: la chiamammo “Italiana Marmitimau” e subito dopo ne affidai la gestione al maestro Venturini, un insegnante di Venzone che aveva avuto l’incarico a Timau. Dopo di lui vennero Gino Unfer, Graziano Silverio, Giovanni Ebner ed infine io. Nel frattempo la società si trasformò in Polisportiva, prevedendo, oltre al calcio, anche la corsa in montagna e lo sci di fondo. E’ inutile dire che la mia grande passione rimase il calcio e devo ammettere che quando me lo fanno notare hanno ragione da vendere! La difficoltà tra la gestione di un settore ed un altro è sicuramente diversa: il calcio è più complesso a livello organizzativo, mentre per quanto riguarda la corsa e lo sci, sport individuali, si trova molta più collaborazione a livello delle famiglie che non perdono una gara dei loro ragazzi. Cerco sempre di essere presente quando sono impegnati atleti della nostra società ma, per quanto riguarda il calcio, non sono di certo un presidente da spogliatoio: non sopporto un giocatore con una birra o una sigaretta in mano, per-

ché non offrono l’immagine di atleta. Siccome non posso impedire loro di bere o di fumare, preferisco non vedere e basta! Occhio non vede cuore non duole. E’ una questione di buon senso, insomma, lo stesso buon senso che mi suggerì di cambiare la denominazione societaria: “Italiana Marmitimau” prima e “Marmitimaucleulis” poi mi creavano non pochi problemi a livello giornalistico, perché ogni volta che un nostro atleta faceva qualcosa di importante il nome della Società non compariva mai nel titolo, per ovvi motivi di spazio. Decisi per Timaucleulis, che è più corto ma tiene conto delle due diverse realtà che compongono la nostra zona. Timau e Cleulis hanno poco in comune, se non la caratteristica di dover essere “conquistati”. Se entri nelle simpatie delle persone però ti fai dei veri, grandi amici. Per il resto, il timavese, forte di una tradizione di emigrazione, ha assorbito modi di vivere diversi, portati da quelle persone che dopo tanti anni all’estero tornano sotto la “crete”. Aver fatto un pezzo di generazione lontano da Timau conferisce quasi un grado di emancipazione. Il clevolano, invece, è uno attento alle tradizioni, geloso dei propri usi e della propria cultura. Il suo paese è al centro del mondo ed in questo, forse, è più carnico del timavese. Convivere con due modi tanto diversi di intendere la vita non è facile: ho imparato che a volte bisogna far finta di non vedere, di non sentire e tirare avanti per la propria strada, senza abbattersi nelle sconfitte od esaltarsi nelle vittorie. Nell’anno in cui ottenemmo la promozione in Prima categoria, per esempio, ero molto contento, ma a rendermi orgoglioso più che il risultato sportivo (di certo prestigioso!) fu la gratificazione che ricevetti dalla gente del paese. L’unica volta, in tutta la mia vicenda presidenziale, che mi lasciai andare ad un entusiasmo un po’ meno controllato fu nel 1989, quando ricevetti, a Roma, la benemerenza

per lo sport. Vissi quella vicenda davvero come un grande evento. Arrivai nella Capitale in aereo, poi un taxi sino all’albergo “Albani”, un cinque stelle, naturalmente, perché la circostanza non poteva richiedere un alberguccio normale … Ricordo ancora l’emozione quando il presidente federale Matarrese mi chiamò per ritirare l’onorificenza: elegantissimo, con la cravatta di seta, mi presentai davanti a lui, battendomi le mani. Lui, sorridendo, mi chiese: «Perché si è battuto le mani, presidente?» ed io risposi: «Perché oggi è un giorno importante, per me e per il mio paese!».

Se ho potuto dedicarmi al Timaucleulis con tanto impegno e tanta passione devo anche ringraziare la mia famiglia che mi ha sempre assecondato: mio figlio Massimo è attaccato al Timaucleulis esattamente quanto me: come calciatore è uno dei tanti uno nella media insomma, ma lui mi ha sempre detto che non si sarebbe ma visto con una maglia diversa da quella del Timaucleulis e questo me lo fa sembrare un fuoriclasse! Mia moglie Silva ha “sopportato” in silenzio questa mia passione condividendola se non per amore, per forza … Ma non mi ha mai fatto scenate. Solo una volta, ebbe una reazione un pochino più sopra le righe: eravamo andati con Massimo a vedere una partita in Friuli. Eravamo partiti la mattina, pranzato fuori, vista la partita, commentata la partita, cenato fuori, tornati a Timau e prima di tornare a casa ancora qualcosa da bere al bar di Timau. Rientrammo a casa e non appena aperta la porta, mia moglie ci accolse dicendoci “Drogats!”, perché per lei solo dei drogati di calcio potevano dedicare una giornata intera ad una partita.

Infine, vorrei ricordare alcune persone che mi hanno lasciato dentro ricordi speciali: Alberto Bearzi, per esempio, che quando giocava a Timau veniva su in corriera il sabato, dormiva a casa mia, giocava e poi la sera lo riportavo giù io. E’ da 25 anni il nostro sponsor e ogni anno non serve nemmeno rinnovare la sponsorizzazione: è un contratto che si rinnova da solo, per l’affetto reciproco ed il ricordo di quegli anni meravigliosi. Come non ricordare Daniele Primus? Uno che al Timaucleulis ha dato veramente tanto: non lo dico perché non c’è più, ma perché in oltre venti anni è stato, per me e la polisportiva, un punto di riferimento. Sempre ed in qualsiasi momento. E poi Otello Petris (al quale mi onoro di assomigliare per il modo di intendere il calcio e la vita), Claudio Bellina, uno di noi, un ragazzo che ho visto crescere e che anno dopo anno ho modo di apprezzare per le doti umane davvero di spessore.

A guata joarzait - Una stagione positiva

Con una bella e sofferta vittoria, per due reti ad una, il 09 ottobre sul campo della Moggese si è chiusa brillantemente l’annata agonistica 2022 per la nostra Prima Squadra. Dopo due interi anni di completa inattività le incognite erano tante, così come le preoccupazioni, via via dipanate dinanzi alla determinazione ed alla voglia di partecipazione dimostrata dall’intera rosa alla ripresa dell’attività agonistica, già negli allenamenti iniziati nel mese di marzo e quindi nelle partite ufficiali dal mese di maggio.

Come già anticipato nelle precedente edizione le novità in organico erano moltissime, ad iniziare dal Mister, Massimiliano Martina, accompagnato da ben 12 volti nuovi; la necessaria ricerca del miglior assetto di squadra e della miglior forma fisica hanno determinato, nel girone di andata, dei risultati assolutamente poco confortanti, con sole tre vittorie, ben otto sconfitte ed un solitario terz’ultimo posto in classifica; la musica è però decisamente cambiata nel girone di ritorno, una sola sconfitta, cinque pareggi e cinque vittorie; un ruo-

lino di marcia, nel periodo, al pari delle squadre che sono poi state promosse; da sottolineare come anche le due prime della classe, La Stella Azzurra di Gemona del Friuli e La Delizia di Priuso, siano state bloccate sul nostro campo al termine di partite davvero entusiasmanti: con i gemonesi è finita 4 a 4 con la nostra Squadra, ridotta in nove per due espulsioni, capace di rimontare ben 2 gol; con La Delizia è finita 2 a 2 al termine di una partita dagli alti contenuti agonistici, su un campo reso oltremodo pesante da una pioggia incessante; il pareggio rappresenta per noi un piccolo motivo di vanto, considerato che gli ospiti hanno vinto tutte le altre partite dalla terz’ultima di andata.

Il Campionato si è quindi chiuso al 7° posto, con 29 punti a fronte di n. 08 vittorie, n. 05 pareggi e n. 09 sconfitte; in perfetta parità i gol fatti con quelli subiti: 55 (4° miglior attacco, 7° difesa). Sul fronte marcatori il migliore della squadra è stato il nuovo arrivo Nicola di Lena con 13 reti, al secondo posto il nostro veterano Giuliano Candoni ed al terzo posto Gaetano Mortaruolo, anche lui nuovo arrivato,

con n. 08 realizzazioni.

Considerate le difficoltà iniziali, derivate anche da due anni di inattività, e considerato soprattutto l’allungo del girone di ritorno c’è comunque da essere ottimisti per l’anno prossimo, anche – e soprattutto - per la coesione, la partecipazione, la voglia agonistica sempre dimostrata dai ragazzi; possiamo infatti essere veramente contenti del clima sano che si è creato negli spogliatoi.

Un sentito ringraziamento a tutta la componente dirigenziale e collaborativa che con la propria opera ha concretamente permesso di realizzare la stagione agonistica, nelle persone di Andrea Bonanni, Massimo Morocutti, Mauro Chiapolino, Michele Broglio, Steve Concina, Giordano Maieron, Filippo Esposito, Fabiano Puntel e Giacomo Matiz. Un ringraziamento particolare anche ad Alissa e Rebecca, nostre addette al chiosco.

Voglio chiudere con un sincero Augurio a Voi ed alle Vostre Famiglie di un Buon Natale 2022 e Buone Feste. Sempre Forza Caprioli.

asou geats . . . 22 Dicembar 2022
12 Maggio 2020 di MASSIMO DI CENTA

Da

schportiva gabint in da Region unt is in da earschn platza La polisportiva conquista titoli regionali e primeggia nei circuiti dalla strada alla montagna

Gli allenamenti di adolescenti e bambini non si sono mai interrotti dalla primavera, con sessioni di corsa, skiroll e preatletismo per i più grandi e attività motoria, propedeutica anche alle gare estive, e pre sciistica dai 5 agli 11 anni, con diversi allenatori e collaboratori nelle varie discipline, a partire da Elio Ferigo, il Presidente Luciano Bulliano, il vice Mosè Puntel, Claudio Baschiera, Gabriele Primus, Daniela e Marco Primus, Federica Bulliano e Valentina Unfer.

Vi proponiamo una carrellata dei grandi risultati che i nostri atleti hanno conquistato durante l’estate e l’autunno: le migliori performance nel circuito di Coppa Friuli, conclusosi in ottobre, le ha portate Marco Nardini con 6 vittorie di categoria come a Bertiolo, Tolmezzo, Zuliano, Teor, Cormons, e altri podi assoluti o di categoria come quello di Alessandro De Antoni nella prova di Tolmezzo e Chiara Di Lenardo a Feletto.

Al Vertikal das Lastris del 3 agosto a Gemona del Friuli, primo posto per Cristina Treu e quarto per Marta Nardini nella categoria Ragazze, la Treu ha vinto quasi tutte le prove del circuito young, classificandosi prima nella graduatoria finale dopo 5 prove.

Nel Trofeo Gortani 2022 sono risultati vincitori finali di categoria dopo 9 prove: Cristina Treu nelle Ragazze e Marco Primus nei Master B. Sono saliti sul podio delle rispettive categorie: al terzo posto Fabio Puntel negli Esordienti, Andrea Nodale nei Ragazzi, Fabrizio Cortolezzis negli Amatori B e Marco Nardini in seconda posizione negli Amatori A. Hanno conquistato una medaglia in una o più prove: Cristopher Primus, Stefano Nascimbeni, Marta Nardini, Fabrizio Cortolezzis, Moro Matteo, Chiara Di Lenardo, Carla Spangaro, Moro Aldo. Ci siamo aggiudicati la terza posizione nel Trofeo Gianni Mirai che premia le categorie giovanili maschili. Nella giornata di domenica 11 settembre a Cleulis di Paluzza, in occasione dell’ottava prova del Trofeo Gortani di corsa in montagna facente parte del Circuito CSI Comitato provinciale di Udine, 195 sono stati gli atleti che si sono cimentati sui percorsi predisposti e ripuliti dai numerosi volontari. I vincitori della prova assoluta sono stati Carla Spangaro (Timaucleulis) e Giulio Simonetti (Atl. Moggese) questo ultimo si è imposto nettamente sugli avversari sin dal primo giro mentre in campo femminile la Spangaro l’ha spuntata sul finale. Tra i nostri portacolori hanno primeggiato anche la solita Cristina Treu nelle Ragazze e Marco Nardini tra gli Amatori A, mentre Marco Primus per i B è giunto secondo. É stato assegnato il 3° Trofeo “Giobattista Bellina” dedicato a “Tite” e vinto dall’Aldo Moro di Paluzza sui padroni di casa della Polisportiva Timaucleulis ed al terzo posto della classifica generale per le società si è classificato il G.S. Natisone. Un doveroso ringraziamento va fatto alla famiglia Bellina, agli sponsor, alle associazioni locali delle due frazioni di Timau e Cleulis. Oltre 20 kg di pasta sono stati distribuiti dal Gruppo Alpini di Cleulis. Immancabile l’aiuto fornito da genitori, atleti a riposo e familiari che si sono prodigati, distribuiti lungo i sei diversi per-

corsi, per garantire lo svolgimento della manifestazione in sicurezza: lo speaker Sergio Matiz ha scandito i tempi della manifestazione e rallegrato la giornata “promettendo” un giorno di vacanza in più agli scolari. Il Presidente della Polisportiva Luciano Bulliano ha ringraziato l’amministrazione comunale per la concessione dei locali scolastici e tutti i collaboratori, il Sindaco Massimo Mentil ha ricordato “Tite” come allenatore, dirigente ma anche tifoso della società sportiva che seguiva il settore calcio in estate, quello dello sci con l’arrivo della neve e la corsa durante tutto l’anno in giro per la campagna friulana con i cross invernali e poi anche in altura con la corsa in montagna. Il consigliere regionale Luca Boschetti ha menzionato i percorsi di quando era atleta che riguardavano la parte alta del paese ed il responsabile del settore corsa Adriano Zanchetta ha portato il saluto del Centro Sportivo italiano. La moglie Elena ha consegnato i riconoscimenti ai rappresentanti delle prime cinque società classificate ed il trofeo dedicato al marito “Giobattista Bellina”. Domenica 31 luglio, a Sigilletto di Forni Avoltri, Mirco Romanin con il suo secondo posto ed Antonio Puntel con il nono, hanno conquistato la classifica del 17° Memorial Ruggero Gerin con solo 11 secondi di vantaggio sulla formazione dell’Aldo Moro Paluzza. Sia in campo giovanile che in quello femminile abbiamo ottenuto due successi grazie a Carla Spangaro e Cristopher Primus. Nel pomeriggio di sabato 6 agosto, a Piano d’Arta, si è disputata la marcia delle 4 Chiese con la partecipazione di 3 nostri atleti tutti a podio, Melissa Peresson si è fregiata nella vittoria di categoria, mentre Andrea Nodale e Marco Primus hanno conquistato il secondo posto delle rispettive categorie, quest’ultimo complessivamente ha ottenuto 5° tempo assoluto della manifestazione.

A Ravascletto, domenica 7 agosto, si è svolta la 28a edizione della Staffetta delle vette con il 4° posto della formazione A composta da Antonio Puntel, Nardini Marco e Stefano Nascimbeni, 14a la formazione B con Emilio Mazzilis, Alessandro De Antoni e Max Vergendo; in campo giovanile le coppie formate da Nicole Morandini e Marta Nardini, con Cristopher Primus e Nodale Andrea hanno ottenuto due medaglie d’argento.

La Corsa di Sant’Osvaldo a Cima Sappada, è tornata nel mercoledì pomeriggio del 10 agosto 2022, con la 22ª edizione, grazie all’Atletica Sappada. Quasi trecento i partecipanti che si sono sfidati tra la borgata e i prati di Cima. I vincitori nella categoria Ragazzi: i nostri Cristina Treu e Andrea Nodale. Domenica 21 agosto 2022, 59a staffetta Tre Rifugi a Collina di Forni Avoltri, sesto posto sia per la formazione maschile che per quella femminile con: SPANGARO Carla, BERGAGNIN Rebecca, FUCCARO Sara e ROMANIN Mirco, DEL FABBRO Luca, PUNTEL Antonio.

Vittoria di Chiara Di Lenardo nella classifica delle Master B femminili e di Alessandro De Antoni tra i Senior, alla 22a edizione del Volo dell’aquila –Memorial Erwin Maier che si è tenuta domenica 4 settembre.

Domenica 18 settembre a Forni Avoltri ha preso il via l’ottava edizione del Vertikal “Monte Chiadin” con la vittoria in campo femminile di Irene Maieron in 1h. 06 e di Mirco Romanin in 51’52” in quello maschile, inoltre c’è il 4° e 5° posto tra gli Over 45 di Emilio Mazzilis e Sergio Dassi. Stessa domenica, ma nelle competizioni su strada, Fabrizio Cortolezzis ha partecipato alla Maratonina di Udine con il tempo di 1h.31.20 ed ha ottenuto la 111a posizione.

Sono stati Tiziano Moia in 38’27” e Rosy Martin in 48’09” i più veloci al Vertikal che da Cercivento ha raggiunto il Plan das Stries del Monte Tenchia, domenica 9 ottobre 2022. Il percorso prevedeva un

dislivello di 1000 metri con uno sviluppo di 4100 metri e partenza dal paese di Cercivento in via Latarie passando per la “Maine da di Sot” per poi imboccare il sentiero CAI 154. L’arrivo era posto sulla strada del Monte Tenchia al km 8,5 circa. Una sessantina gli alteti al via delle due gare, campionato regionale FIDAL e Memorial Candido Pitt, con partenza unica ma classifiche distinte in base al tesseramento. Sono stati assegnati i titoli FIDAL del Campionato regionale di chilometro verticale, per i nostri portacolori: Carla Spangaro nelle SF35, Chiara di Lenardo nelle SF60, Sergio Dassi negli SM60, Gian Paolo Englaro negli SM65. Il Memorial Candido Pitt è stato appannaggio di Tiziano Moia della Gemona Atletica seguito da Fabrizio Puntel per l’Atletica Sappada e Paolo Di Bernardo, mentre in campo femminile Flavia Bordon dell’ANA Pulfero ha prevalso su Irene Maieron Timauleulis e Meggie Cumini della Mac (UK). Il sodalizio tra Pro Loco Cercivento e Polisportiva Timaucleulis ha permesso l’organizzazione di questa ed altre 3 competizioni sportive di corsa, nel paese, assieme alle altre associazioni locali, la protezione civile, il servizio sanitario garantito dalla Sogit di Rigolato e dal dr. Claudio Albertini oltre al Soccorso Alpino e quello della Guardia di Finanza ed i numerosi volontari che si sono adoperati nella pulizia del percorso, nella segnaletica e nella logistica e che sono stati ringraziati durante la cerimonia di premiazione dal Sindaco di Cercivento Valter Fracas, dal Presidente della Polisportiva Luciano Bulliano, dal Consigliere regionale Luca Boschetti, dal rappresentante della Fidal regionale Lucio Poletto. Assieme a loro si sono alternati nella consegna dei premi l’assessore Doris Matiz, il vice sindaco Elio Ferigo, ideatori delle manifestazioni podistiche assieme a Lorenzo Della Pietra ed il consigliere Mauro Borchia. Appuntamento al 2023, sempre a Cercivento, con altre importanti iniziative per gli appassionati della corsa in montagna e non. Si è disputato il 16 ottobre, a Forni di Sopra, il Trail delle Malghe, organizzato dal Gs Stella Alpina, con oltre cento partecipanti. Secondo posto in campo femminile per la nostra Carla Spangaro dopo 16 km e 1200 mt di dislivello. Numerosi i nostri atleti che hanno partecipato al Memorial Incardona, domenica 23 ottobre a Ligosullo, sull’anello di 15 km con arrivo e partenza a Castel Valdajer. In campo femminile: 4° Sara Fuccaro e prima nella propria categoria Seniores ,mentre in quello maschile: 22° Emilio Mazzilis in 1h e 34’29°, Elio Ferigo in 1h e 40’50°, Sergio Dassi che si è posizionato 5° tra i Master B, 53° Christian Palladino e 4° nei giovani, 60° Ermes De Rivo, in coppia Paolo Silverio e Alex Palladino in poco più di 2h e 40′.

Per il ponte di Ognissanti, gli Under 14 e gli Under 16, accompagnati dal Presidente Luciano Bulliano, hanno raggiunto i coetanei al raduno del Comitato regionale FISI FVG a Planica in Slovenia per la prima sciata della stagione nel tunnel sotterraneo innevato, in attesa dell’innevamento delle piste regionali e delle prime competizioni.

asou geats . . . Dicembar 2022 23
Raduno a Planica Ultimo allenamento
asou geats . . . 24 Dicembar 2022 6 ottobre 2022. Tanti auguri a Gianbattista Silverio e Seema Leschiutta 10 settembre 2022, Tanti auguri a Tommaso Plozner di Giulio e Maria Esposito Basilea, 22 settembre 1962 – Zoppola 22 settembre 2022 Tanti auguri per i 60 anni di matrimonio di Virgilio Matiz van Raitl e
17 settembre 2022. Auguri alla classe 1955
fatto 1.500 km per
dalla
in
ai
e nonni Marie Claire e Elvio Unfer, per prendere i nostri regali Auguri ai nati nel 1942 per i loro 80 anni Ols guats... Tanti auguri a... 9 settembre 2022. Tanti auguri a Velia Plozner van Lutn per i suoi 90 anni EVEN ELSA
Bertolla Maria Bianca
Abbiamo
venire
Francia
occasione del San Nicolò assieme
nostri genitori

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