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#89 PORTRAITS Cover: Sabine Pigalle, Dutch Last Supper
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MANIFESTO The Moodboarders is a glance into the design world, capable of capturing, in all of its many facets, what is extraordinary in the everyday. It is a measure of the times. It is an antenna sensitive enough to pick up on budding trends, emerging talents, and overlooked aesthetics. It is an adventure towards discovering the most original creativity. It is a savoury mix of contemporary news acquired through persistent involvement in even in the farthest corners of the design world, as well as an occasional dive into fashion, seeing as the two go hand in hand.
The Moodboarders Magazine è un occhio spalancato sul mondo del progetto, in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. È un viaggio avventuroso alla scoperta delle creatività più originali. È una miscela sapida di notizie contemporanee, recuperate grazie alla frequentazione assidua del mondo del design, conosciuto nelle sue più segrete pieghe e, saltuariamente, in quello della moda, poiché le due discipline si tengono per mano.
www.themoodboarders.com
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CONTRIBUTORS CRISTINA MOROZZI
DOMITILLA DARDI
MELODIE LEUNG
Journalist, critic and art-director on the border between art, fashion
As a historian and curator, I observe design by reading and visiting exhibitions.
Observing, wondering and creating in between of architecture, art and design.
Giornalista, critica e art director sul confine tra design, arte e moda.
Storica e curatrice, osservo e studio il design attraverso libri e mostre.
Tra architettura, arte e design: osservo, mi stupisco, creo.
FRANCESCA TAGLIABUE
LI JUN
Moving above the lines as much as needed, I would love to live in tree house designed by Mies van der Rohe
I’d be surrounded by the rich colors of this world, and continue to push the boundaries of design and art.
Sopra le righe quel poco che basta, vorrei abitare in una casa sull’albero progettata da Mies van der Rohe.
Vorrei essere circodata dal colore pieno di Memphis e continuare spingere i confini di arte e design.
GENNARO ESPOSITO It was 1991, and the only thing I knew for sure was that I would never do what other restaurants were doing. Era il 1991 e l’unica certezza che avevo era che non avrei fatto le stesse cose degli altri ristoranti.
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PETE BREWIS After over a decade of editing design magazines, I’ve taken to the road for a year, traversing the world in search of wonder Dopo un decennio trascorso scrivendo per riviste di design, mi sono messo in viaggio per un anno alla ricerca delle meraviglie del mondo.
EDITORIAL STAFF
CRISTINA MOROZZI Editor- in-Chief
MELISSA MARCHESE Translator
ERIKA MARTINO
LUCA MAZZA
ELENA BERTOLINI
ALESSANDRO CARBONI
Founder and Managing Editor
Editorial Staff
Founder and Art Director
Web Content Editor
NOEMI PATRIARCA Graphic Designer
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CONT ENTS SOMMARIO
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ANDREW VIANELLO Within a Parisian warehouse in Bon Marché, on Rue du Bac in the 6th arrondissement, one can have a portrait taken by Italian native and Paris resident Andrew Vianello He's invented... A Parigi al Bon Marché, il magazzino alto di gamma, in rue du Bac, nel 6 arrondissement, è possibile farsi fare un ritratto da Andrew Vianello, di origini italiane ormai di casa a Parigi...
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OYE DIRAN New York photographer Oye depicts women of colour with the intent of highlighting the truth of their diverse forms of beauty, power, and ideology. His solitary subjects are posed in deep... Oye, fotografo di New York, ritrae, perlopiù, donne di colore “per trasmettere,” come afferma, “le molte verità e la bellezza delle persone di colore, il loro potere e le loro ideologie di vita"...
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VICTORIA VILLASANA Textile artist Victoria chooses black and white photography of celebrities as “canvas” for her embroidery, adding decorative motifs in colored threads to the images. Her modification... Victoria, artista tessile messicana, ha scelto fotografie in bianco e nero di personaggi celebri come “tela” per i suoi ricami che intervengono sulle immagini, creando con fili...
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THE REDEMPTION Photographer and artist Tawny Chatmon celebrates the beauty of the afro in her “The Redemption” series, with children of color in golden garments inspired by Austrian... Nella serie “The Redemption”, il fotografo-artista Tawny Chatmon, celebra la bellezza delle pettinature afro, mediante una serie di ritratti di bambini abbigliati con abiti ornati in dettagli...
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SABINE PIGALLE French photographer and artist Sabine, born in Rouen in 1963, studied in Sorbona before working with Helmut Newton for four years as a fashion photographer. She now dedicates... Sabine, fotografa e artista francese, nata a Rouen nel 1963, studi alla Sorbona, ha lavorato con Helmut Newton per quattro anni, occupandosi di fotografie di moda, prima di dedicarsi...
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SIMONE SAUNDERS Before the death of George Floyd brought the American “Black Lives Matter” movement to the forefront, Simone Saunders was only one of the artists bringing awareness to the... Prima dell’uccisione di George Floyd, che portato in primo piano, a livello internazionale, il movimento “Black Lives Matter”, c’era già grande attenzione all’irrisolta questione razziale...
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TIM OKAMURA Brooklyn based, hyper-realistic painter Tim Okamura explores Women of Color’s racial identity through portraits, each posed differently. He portrays these decisive images of determined... Tim è un pittore iperrealista, basato a Brooklyn che, attraverso ritratti di donne di colore, riprese in diverse pose, intende sviluppare una ricerca sulla presa di coscienza della loro...
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Piano B’s Milano
In&Out
exhibition journeys through how
strongest form of emotive communication;
photography is the
I’ve selected a series of international artists that present a wide array of portraits
La mostra “Milano In&Out” di Piano B, evidenzia come la fotografia sia lo strumento di comunicazione che meglio tocca le corde della nostra emotività. Ho selezionato una serie di opere di artisti internazionali che hanno scelto i ritratti come soggetto delle loro creazioni
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EDITORIAL by Cristina Morozzi
PORTRAITS Piano B’s “Milano In&Out” exhibition, curated by Guido Morozzi, documents “Milano che auita” (Milan helping) and “Milano dentro le case” (Inside Milan’s homes), through the eyes of 13 photographers. The images, unveiled in a preview within Casa Emergency’s gardens on Milan’s Via Santa Croce, depict the Milanese as they lent a hand to the city and stayed home during Italy’s springtime lockdown. The mobile “Milano In&Out” was hosted by the Casa degli Artisti from October 16 to 21, the Triennale the 22 to 28, and starting from November 4 to 10, the Rotonda della Besana. This exhibition journeys through
La mostra “Milano In&Out”, prodotta da Piano B, curata da Guido Morozzi, presentata in anteprima l’8 ottobre 2020 nel giardino di Casa Emergency a Milano in via Santa Croce 19, ha documentato con le immagini di 13 fotografi la “Milano che aiuta” e la “Milano dentro le case”: ritratti di persone che distribuivano aiuti e ritratti di persone segregate in casa, durante il lock down a Milano. Milano In&Out è stata 16 al 21 ottobre alla Casa degli Artisti in Via Tommaso da Cazzaniga; dal 22 al 28 ottobre alla Triennale e sarà dal 4 al10 novembre alla Rotonda della Besana.
how photography is the strongest form of emotive communication. Inspired by this reportage, I’ve selected a series of international artists who express their creations through portraiture; each, whether anonymous or renowned, enrich their work with decorative inspiration. The result is a wide array of artistic and athropological choices.
Questa mostra itinerante evidenzia come la fotografia sia lo strumento di comunicazione che meglio tocca le corde della nostra emotività. Partendo da questi reportage, ho selezionato una serie di opere di artisti internazionali che hanno scelto i ritratti come soggetto delle loro creazioni, spaziando dalla scelta dei personaggi, noti e anonimi, arricchendoli con decorazioni collegate alle fonti d’ispirazione. Ne deriva un repertorio variegato, antropologico e artistico.
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Andrew Vianello Within a Parisian warehouse in Bon Marché, on Rue du Bac in the 6th arrondissement, one can have a portrait taken by Italian native and Paris resident Andrew Vianello. He’s invented a new sort of portraiture that has taken the public by storm. Whether in person or through a photo, the subjects are redefined in shiny metallic thread, and perfectly replicated. It didn’t take long until a line of clients appeared outside, waiting for a portrait, and many were looking to put their pets in the limelight. The luxe silver portraits are available on beech wood or black backgrounds, with a singular face, a couple, or a family enclosed in a glass cloche. In addition, 3D silver, bronze, or coloured models of cars are available until January 2021 as part of the Edizioni Le Bon Marché Rive Gauche.
A Parigi al Bon Marché, il magazzino alto di gamma, in rue du Bac, nel 6 arrondissement, è possibile farsi fare un ritratto da Andrew Vianello, di origini italiane, ormai di casa a Parigi. Andrew ha inventato una modalità di ritrattistica inedita, che ha catturato il pubblico. In presenza, o mediante una foto, modella il profilo in leggero filo metallico lucido, cogliendo alla perfezione somiglianza e carattere dei personaggi. In breve tempo aveva la fila di clienti che desideravano farsi ritrarre. Sono molto richiesti anche i profili degli animali domestici. I ritratti possono essere impreziositi da dettagli in argento e sono proposti su base in legno di faggio, o nera. Si possono richiedere anche profili di coppia e profili di famiglia racchiusi in cloche di vetro. Fino a gennaio 2021 sono disponibili (Edizioni Le Bon Marché Rive Gauche) modelli di automobili realizzati a mano in 3D in filo di metallo nero, colorato, o bronzo.
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Within a Parisian warehouse in Bon MarchĂŠ, on Rue du Bac in the 6th arrondissement, one can
have a portrait melded by Italian native Andrew Vianello
A Parigi al Bon MarchÊ, il magazzino alto di gamma, in rue du Bac, nel 6 arrondissement, è possibile farsi fare un ritratto da Andrew Vianello, di origini italiane, ormai di casa a Parigi
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Whether in person or through a photo, the subjects, singles, couples, or families, are redefined in shiny
metallic thread, and perfectly replicated
In presenza, o mediante una foto, modella il profilo in leggero filo metallico lucido, cogliendo alla perfezione somiglianza e carattere dei personaggi che possono essere impreziositi da dettagli in argento e sono proposti su base in legno di faggio, o nera
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Oye Diran New York photographer Oye depicts women of colour with the intent of highlighting the truth of their diverse forms of beauty, power, and ideology. His solitary subjects are posed in deep thought, never looking towards the camera, always focused on something outside the lens. He pays immaculate attention to how his models are styled. He dresses them in pastel tones, often using flowing tool, and poses them against monochrome backdrops. He’s strongly inspired by natural colours and light when designing his sets, and his poses are taken from filmography. The glossy scenography transforms his models of colour, giving them an air of Renaissance portraiture. It’s as if Oye designs and depicts these women to shed any form of discrimination, infusing a romantic touch into normally static poses. New York photographer Oye depicts women of colour with the intent of highlighting the truth of their diverse forms of beauty, power, and ideology, depicting these women to shed any form of discrimination.
Oye, fotografo di New York, ritrae, perlopiù, donne di colore “per trasmettere,” come afferma, “le molte verità e la bellezza delle persone di colore, il loro potere e le loro ideologie di vita”. Le sue donne sono pensierose, solitarie e non guardano mai l’obiettivo, ma punti lontani, indefiniti. Cura con particolare lo styling delle sue modelle. Le abbiglia con vestiti dai colori pastello, spesso in tulle, fluidi e fluttuanti, stagliati su sfondi monocromi. La sua fonte d’ispirazione per comporre i set è, prima di tutto, la natura con i suoi colori e le sue luci, mentre le pose artefatte sono rubate alla filmografia. La scenografia patinata pare studiate per attribuire alle sue modelle di colore un’aura da ritratto rinascimentale, quasi a volerle riscattare da qualsiasi forma di discriminazione, intrisa da un tocco romantico che umanizza la staticità delle posa.
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He pays immaculate attention to how his models are styled. He dresses them in pastel tones, often using flowing tulle, and poses them against
monochrome backdrops
Oye, fotografo di New York, cura con particolare attenzione lo styling delle sue modelle. Le abbiglia con vestiti dai colori pastello, spesso in tulle, fluidi e fluttuanti, stagliati su sfondi monocromi
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VICTORIA VILLASANA Textile artist Victoria choose black and white photography of celebrities as “canvas” for her embroidery, adding decorative motifs in colored threads to the images. Her modification of the images varies from geometric backgrounds, complex clothing patterns, and exaggerated makeup. Marylin has yellow eyelids, and Bob Dylan is crying a rainbow, dressed in a harlequin jacket. There is a portrait of a woman, eyes almost hidden by a floppy hat, with a yellow and orange collar, and another woman in a polychrome dress crying rainbow tears. Frida Kahlo wears a traditional Mexican shawl and again, cries fuchsia, blue, orange, and violet tears. Queen Elizabeth is pictured with closed eyes, a golden crown, dressed in a diamond-embroidered patterned jacket, complete with an ermine collar dotted with red and yellow.
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Victoria, artista tessile messicana, ha scelto fotografie in bianco e nero di personaggi celebri come “tela” per i suoi ricami che intervengono sulle immagini, creando con fili colorati e punti variegati decorazioni di vario genere: da interventi di tipo geometrico sullo sfondo, a complesse decorazione dei capi d’abbigliamento, a make-up, quasi carnevaleschi, sul volto. Marylin ha le palpebre cucite con il filo giallo, mentre Bob Dylan ha lacrime colorate e una giacca da Arlecchino; c’è il ritratto di una donna con grade cappello calzato fin sugli occhi, con alto collier, tipo masai, in giallo e arancio; una donna di colore con abito policromo, anch’essa con lacrime multicolori; Frida Kahlo ha lacrime colorate e uno scialle messicano rigato, fucsia, blu, arancio e viola; c’è persino la Regina Elisabetta ad occhi chiusi, con la corona ricamata in oro, vestita con una giacca fantasia ricamata a rombi, con tanto di colletto d’ermellino punteggiato di rosso e giallo.
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Textile artist Victoria choose black
and white photography of
celebrities as canvas for her embroidery, adding
decorative motifs in colored threads to the images
Victoria, artista tessile messicana, ha scelto fotografie in bianco e nero di personaggi celebri come “tela� per i suoi ricami che intervengono sulle immagini, creando con fili colorati decorazioni di vario genere
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THE
REDEMPTION Photographer and artist Tawny Chatmon celebrates the beauty of the afro in her “The Redemption” series, with children of color in golden garments inspired by Austrian painter Gustav Klimt’s works. When presenting her project, she notes that every child’s portrait represents nonconformist individuality, something that never tires, something that every mother and father see as precious. She strives to ensure that every portrait, outfit, and accessory reveals myriad aspects of diverse and stunning beauty
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Nella serie “The Redemption”, il fotografo-artista Tawny Chatmon, celebra la bellezza delle pettinature afro, mediante una serie di ritratti di bambini abbigliati con abiti ornati di dettagli in oro 24 Karati, ripresi dai dipinti del pittore austriaco Gustav Klimt. Il suo rifarsi agli eleganti dipinti di Klimt esprime la voglia di riscattare, con i suoi ritratti, la razza nera, sottolineandone la bellezza. Nella presentazione del progetto scrive: “La bellezza è rappresentata da ogni ritratto di bambino. Si tratta di una bellezza individuale, non conformista. Tawny ci tiene a evidenziare “che la bellezza è qualcosa che non ci si stanca mai di ammirare e che la maternità e la paternità sono bellezza”. Il differente aspetto dei bambini ritratti, enfatizzato dall’abito e dagli ornamenti, rivela che per lui tante e varie sono le forme di bellezza.
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She strives to ensure that every child’s portrait represents
nonconformist individuality,
something that never tires, something that every
mother and father see as precious
Tawny ci tiene a evidenziare “che la bellezza è qualcosa che non ci si stanca mai di ammirare e che la maternità e la paternità sono bellezza”
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Sabine Pigalle French photographer and artist Sabine, born in Rouen in 1963, studied in Sorbona before working with Helmut Newton for four years as a fashion photographer. She now dedicates her time to personal artistic endeavors. She creates a hybrid of photographic and historic painting techniques, creating provocative compositions suspended between past and present. Sabine has a particular predilection for Flemish Renaissance culture. Sabine takes notable paintings and alters their identity, removing or substituting elements of the image, modifying hairstyles or facial features. She modified the “Last Supper”, replacing Christ and the Apostles with women.
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Sabine, fotografa e artista francese, nata a Rouen nel 1963, studi alla Sorbona, ha lavorato con Helmut Newton per quattro anni, occupandosi di fotografie di moda, prima di dedicarsi completamente ai suoi personali progetti artistici. Nelle sue opere la tecnica fotografica s’ibrida a dipinti storici, creando composizioni provocatorie, sospese tra passato e presente. Sabine rivela una particolare predilezione per la cultura fiamminga rinascimentale. Partendo dall’opera pittorica storica Sabine interviene, alterandone l’identità, mediante la sostituzione parziale o completa di elementi essenziali della composizione, quali il volto, modificando l’acconciatura e addirittura, come nell’opera “Last Supper” operando una sostituzione di genere dove donne abbigliate con costumi d’epoca sostituiscono Cristo e gli apostoli.
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French photographer and artist Sabine Pigalle dedicates her time to personal artistic endeavors, creating a hybrid of
photographic and historic painting techniques
La fotografa e artista francese Sabine Pigalle dedica il suo tempo alla realizzazione di personali progetti artistici creando una nuova tecnica fotografica che s’ibrida a dipinti storici
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Sabine has a particular predilection for Flemish
Renaissance culture, taking notable
paintings and altering their identity, removing
or substituting elements of the image
Sabine rivela una particolare predilezione per la cultura fiamminga rinascimentale. Partendo dall’opera pittorica storica Sabine interviene, alterandone l’identità , mediante la sostituzione parziale o completa di elementi essenziali della composizione
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SAUNDERS Before the death of George Floyd brought the American “Black Lives Matter” movement to the forefront, Simone Saunders was only one of the artists bringing awareness to racial inequality. She creates multi-colored carpets depicting leaders in art, music, sport, and justice, covering a gamut of sectors. Simone serves the cause not only with artistic talent, but artisan expertise that requires hours of dedication to complete these portrait-bearing carpets.
Prima dell’uccisione di George Floyd, che portato in primo piano, a livello internazionale, il movimento “Black Lives Matter”, c’era già grande attenzione all’irrisolta questione razziale americana, come rivela il lavoro dell’artista Simone Saunders. I suoi tappeti sono ritratti di persone rilevanti del movimento. “Creo”, dichiara Simone, “ritratti policromi di neri leader nel loro settore, nell’arte, nella musica, nello sport, nella giustizia, perché credo sia importante che il messaggio raggiunga ambiti diversi”. Simone mette al servizio della causa, non solo il suo talento artistico, ma anche la sua perizia artigiana e il tempo, speso nella realizzazione manuale dei suoi veristici tappeti –ritratto.
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Simone Saunders is only one of the artists bringing awareness to
racial inequality with multi-colored carpets depicting leaders in art, music, sport, and
justice
Simone Saunders è uno dei tanti artisti che ha contribuito con la sua arte a riportare l’attenzione sull’ irrisolta questione razziale americana. E lo fa con ritratti policromi di neri leader nel loro settore, nell’arte, nella musica, nello sport, nella giustizia
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Simone serves the Black Lives Matter cause not only with artistic talent, but
artisan expertise
that requires hours of dedication to complete these
portrait-bearing carpets
Simone mette al servizio della causa, non solo il suo talento artistico, ma anche la sua perizia artigiana e il tempo, speso nella realizzazione manuale dei suoi veristici tappeti –ritratto
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TIM OKAMURA Brooklyn based, hyper-realistic painter Tim Okamura explores Women of Color’s racial identity through portraits, each posed differently. He portrays these decisive images of determined women on brush-stroked backdrops. All of his subjects have full lips, large eyes, and many wear knotted wax head scarves. Their hair has been left natural, from dark ebony curls to an albino woman with a red mane. Tim’s mission is to capture Women of Color, bringing them into a spotlight that has excluded them for centuries.
Tim è un pittore iperrealista, basato a Brooklyn che, attraverso ritratti di donne di colore, riprese in diverse pose, intende sviluppare una ricerca sulla presa di coscienza della loro identità razziale. Su sfondi diversi, disegnati al tratto, oppure dipinti a pennellate irregolari, ritrae donne volitive, dai lineamenti marcati, enfatizzando i loro tratti somatici. Tutte le sue donne hanno labbra tumide, grandi occhi, molte portano foulard sulla testa, in tessuti tipici wax, annodati in modo creativo. Le capigliature folte e ricce sono protagoniste, c’è persino la negra, quasi albina con una criniera riccia rossa. Tim motiva la sua scelta di fotografare solo donne di colore, perché le considera trascurate dall’iconografia tradizionale.
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Brooklyn based, hyperrealistic painter Tim Okamura explores Women of Color’s racial
identity through portraits posed on brush-stroked backdrops
Tim è un pittore iperrealista, basato a Brooklyn che, attraverso ritratti di donne di colore, riprese in diverse pose, intende sviluppare una ricerca sulla presa di coscienza della loro identità razziale
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photo: Thomas Pagani
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