#114 The Melting Pot

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#115 THE MELTING POT Cover: Scherer, Doria-Pamphilj, 2021 oil on panel.

MANIFESTO

The Moodboarders is a glance into the design world, capable of capturing, in all of its many facets, what is extraordinary in the everyday. It is a measure of the times. It is an antenna sensitive enough to pick up on budding trends, emerging talents, and overlooked aesthetics. It is an adventure towards discovering the most original creativity. It is a savoury mix of contemporary news acquired through persistent involvement in even in the farthest corners of the design world, as well as an occasional dive into fashion, seeing as the two go hand in hand.

The Moodboarders Magazine è un occhio spalancato sul mondo del progetto, in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale.

È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. È un viaggio avventuroso alla scoperta delle creatività più originali. È una miscela sapida di notizie contemporanee, recuperate grazie alla frequentazione assidua del mondo del design, conosciuto nelle sue più segrete pieghe e, saltuariamente, in quello della moda, poiché le due discipline si tengono per mano.

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www.themoodboarders.com

CONTRIBUTORS

CRISTINA MOROZZI

Journalist, critic and art-director on the border between art, fashion

Giornalista, critica e art director sul confine tra design, arte e moda.

DOMITILLA DARDI

As a historian and curator, I observe design by reading and visiting exhibitions.

Storica e curatrice, osservo e studio il design attraverso libri e mostre.

FRANCESCA TAGLIABUE LI JUN

Moving above the lines as much as needed, I would love to live in tree house designed by Mies van der Rohe

Sopra le righe quel poco che basta, vorrei abitare in una casa sull’albero progettata da Mies van der Rohe.

GENNARO ESPOSITO

It was 1991, and the only thing I knew for sure was that I would never do what other restaurants were doing.

Era il 1991 e l’unica certezza che avevo era che non avrei fatto le stesse cose degli altri ristoranti.

I’d be surrounded by the rich colors of this world, and continue to push the boundaries of design and art.

Vorrei essere circodata dal colore pieno di Memphis e continuare spingere i confini di arte e design.

MELODIE LEUNG

Observing, wondering and creating in between of architecture, art and design.

Tra architettura, arte e design: osservo, mi stupisco, creo.

PETE BREWIS

After over a decade of editing design magazines, I’ve taken to the road for a year, traversing the world in search of wonder

Dopo un decennio trascorso scrivendo per riviste di design, mi sono messo in viaggio per un anno alla ricerca delle meraviglie del mondo.

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EDITORIAL STAFF

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CRISTINA MOROZZI Editor- in-Chief ERIKA MARTINO Founder and Managing Editor LUCA MAZZA Founder and Art Director BENEDETTA ALOISI Editorial Staff MELISSA MARCHESE English Text NOEMI PATRIARCA Graphic and Visual Designer

CONT ENTS

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TANABE CHIKUUNSAI

Japanese artist Tanabe Chikuunsai IV weaves bamboo that has been transformed into delicate threads, creating majestic installations, including the 2017 “The Gate” for New York’s Met, currently on display...

L’artista giapponese Tanabe Chikuunsai IV realizza maestose installazioni, tessendo il bamboo, quasi fosse un delicato filato. Nel 2017 ha costruito una installazione denominata...

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BOTTEGA GHIANDA’S AMORE

Pino Tovaglia’s Amore is a mainstay in Bottega Ghianda’s catalogue, a handcrafted blend of maple, walnut, and pear woods, available in two sizes. The re-edition features letters join together...

L’opera Amore di Pino Tovaglia è ancora nel catalogo di Bottega Ghianda, prodotta manualmente in essenze di legni diversi (acero, noce e pero) e in due dimensioni. Le lettere che si incastrano in un...

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BOTTEGA INTRECCIO

Mogliano-based Bottega Intreccio was founded in 2019, bringing recognition to another generation of weavers with “Carteca”, the first modern institute dedicated educating them. The school inspired...

Bottega Intreccio è una realtà marchigiana. Il marchio è nato a Mogliano nel 2019 con l’obiettivo di restituire vitalità alla tradizione locale dell’intreccio, istituendo anche “Carteca”, la prima scuola...

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SOMMARIO

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A MEMOIR: FERNANDO CAMPANA

At only 61, Fernando left us (8 p.m. Brazilian time). My relationship with both Fernando and Humberto was never simply professional. The relationship was based in family. Fernando insisted that I was...

Fernando non c’è più, se ne è andato il 16 novembre 2022 alle ore 20:00 (Brasiliane). Aveva solo 61 anni. Il mio rapporto con Fernando e Humberto non è mai stato solo professionale, ma sempre...

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DUTCH SATELLITE MATTER

The Salone Satellite spaces, dedicated to young designers, hosted the fifth edition of Matter, dedicated to Holland’s newest talent. Pieces revolved around innovative materials, sustainable solutions...

Al Salone Satellite, lo spazio espositivo dedicato alle nuove promesse del design, c’era Matter, la quinta edizione del padiglione olandese, nata dalla volontà di promuovere il giovane design...

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RAFFAELE SALVOLDI

Simple wood blocks and planks take on new life through Raffaele Salvoldi’s unique architectural installations; he kept his hands busy throughout the pandemic, sculpting his most recent pieces...

Raffaele costruisce installazioni di architetture fantastiche, realizzate con semplici blocchi e listelli di legno. Le sue opere più recenti sono nate durante la pandemia per tenere allenate le mani. Utilizza il Kapla...

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PARADISE PAINTING

Brooklyn-based Gretchen Scherer meticulously replicates Baroque frescoes using oil or acrylics. She’s fallen in love with architectural details that define angles and niche spaces, or objects that...

Gretchen Scherer, artista americana, residente a Brooklyn, nelle sue grandi pitture riproduce meticolosamente, a olio, o con colori acrilici, interni storici, enfatizzando i soffitti affrescati, le nicchie...

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In questo numero di The Moodboarders alcuni assaggi assieme a progetti inediti raccolti in giro per il mondo, seguendo il filo rosso della sorpresa. Si tratta di una miscellanea che privilegia la manifattura per sottolineare come il virtuoso lavoro manuale possa dare dei punti agli algoritmi.
This issue of the Moodboarders features design from recent international projects and Milan’s Salone del Mobile bound by their ability to surprise, a blend focused on handcrafted pieces that could easily outshine any algorithm

EDITORIAL

MELTING POT THE

Milan’s Salone del Mobile set records this year, with a 15% increase in visitors, a total of over 300,000. The city was buzzing with events spanning showrooms, historic buildings, and unusual locations, including viale Pasubio’s ex Macello, where Joseph Grima and Valentina Ciuffi’s Alcova collective was on display. This issue of the Moodboarders features design from recent international projects bound by their ability to surprise, a blend focused on artisanal pieces crafted by hand, pieces that could easily outshine any algorithm. Now, more than ever, artisans and designers are choosing traditional materials like wood, straw, and marble, valuing the time required to manually shape these elements.

La settimana del design a Milano si è appena conclusa con risultati da record. Il Salone alla fiera ha registrato 300.000 visitatori, il 15% in più dell’ultima edizione pre Covid. In città è stato un pullulare di eventi: negli showroom, nei palazzi storici e in sedi inedite, come l’ex Macello in viale Pasubio che ha ospitato l’edizione 2023 della collettiva Alcova, curata da Joseph Grima e Valentina Ciuffi. In questo numero di The Moodboarders alcuni assaggi assieme a progetti inediti raccolti in giro per il mondo, seguendo il filo rosso della sorpresa. Si tratta di una miscellanea che privilegia la manifattura per sottolineare come il virtuoso lavoro manuale possa dare dei punti agli algoritmi. Forse, mai come in questo momento, sono comparsi sulla scena tanti designer/artigiani che utilizzano materiali tradizionali, come legno, paglia, marmo e che ci tengono a sottolineare il plus valore del numero delle ore di lavoro manuale.

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©Tanabe Chikuunsai

Tanabe Chikuunsai

Japanese artist Tanabe Chikuunsai IV weaves bamboo that has been transformed into delicate threads, creating majestic installations, including the 2017 “The Gate” for New York’s Met, currently on display in Paris’ Guimet. Tanebe insists that technique and talent are important, but soul supersedes technology. He uses a traditional material and an ancient approach to sculpt innovative pieces.

L’artista giapponese Tanabe Chikuunsai IV realizza maestose installazioni, tessendo il bamboo, quasi fosse un delicato filato. Nel 2017 ha costruito una installazione denominata “The Gate” al Metropolitan Musuem di New York, esposta poi anche a Parigi al Museo Guimet. “La tecnica e la competenza sono importanti - dichiara Tanabe - ma lo spirito è ancora più importante della tecnologia. Io cerco di utilizzare un materiale tradizionale, come il bamboo, e tecniche antiche per creare delle opere e delle installazioni innovative”.

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©Tanabe Chikuunsai
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©Tanabe Chikuunsai

Japanese artist Tanabe

Chikuunsai IV weaves bamboo that has been transformed into delicate threads, creating majestic installations

17 L’artista
giapponese Tanabe Chikuunsai IV realizza maestose installazioni, tessendo il bamboo, quasi fosse un delicato filato
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BOTTEGA GHIANDA'S AMORE

Pino Tovaglia’s Amore is a mainstay in Bottega Ghianda’s catalogue, a handcrafted blend of maple, walnut, and pear woods, available in two sizes. The re-edition features perfectly packaged letters that join together in a cube. For 2023, Bottega Ghianda celebrates Tovaglia’s 100th birthday with this version measuring 98 cm per letter, presented in their Milan-based Via Pisoni boutique, where Irene Tovaglia joined the bottega’s artisans.

L’opera Amore di Pino Tovaglia è ancora nel catalogo di Bottega Ghianda, prodotta manualmente in essenze di legni diversi (acero, noce e pero) e in due dimensioni. Le lettere che si incastrano tra loro formano un cubo perfetto e sono inserite in un prezioso cofanetto. Nel 2023, anno del centenario dalla nascita di Pino Tovaglia, Bottega Ghianda commemora il lavoro dell’importante grafico italiano, realizzando un esemplare dell’opera con lettere alte cm 98. La presentazione dell’opera è stata occasione per un evento nello spazio di Bottega Ghianda, in via Pisoni a Milano, che ha visto la partecipazione di Irene Tovaglia assieme agli artigiani di Bottega Ghianda.

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AMORE

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Pino Tovaglia’s Amore is a mainstay in Bottega Ghianda’s catalogue, a handcrafted blend of maple, walnut, and pear woods, available in 2 sizes

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L’opera Amore di Pino Tovaglia è ancora nel catalogo di Bottega Ghianda, prodotta manualmente in essenze di legni diversi (acero, noce e pero) e in due dimensioni
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To celebrate Tovaglia’s 100th birthday, Bottega Ghianda created version measuring 98 cm per letter, inaugurated in their Milan-based Via Pisoni boutique

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Nel 2023, anno del centenario dalla nascita di Pino Tovaglia, Bottega Ghianda commemora il lavoro dell’importante grafico italiano, realizzando un esemplare dell’opera con lettere alte cm 98
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bottegaInTrECCIo

Mogliano-based Bottega Intreccio was founded in 2019, bringing recognition to another generation of weavers with“Carteca”,the first modern institute dedicated to training them. The school inspired the Bottega Intreccio brand, and Angeletti Ruzza Studio took on Creative Design. The company leans on a strong sense of territory, tradition, and technique, all of which seem to be disappearing, now being taught to the young, along with the value and satisfaction of manually crafting works of art. This “resurrection” has included design greats, including Elena Salmistraro.

Bottega Intreccio è una realtà marchigiana. Il marchio è nato a Mogliano nel 2019 con l’obiettivo di restituire vitalità alla tradizione locale dell’intreccio, istituendo anche “Carteca”, la prima scuola contemporanea per formare nuove generazioni di intrecciatori. Il concept della scuola è stato utilizzato per creare il marchio Bottega Intreccio, la cui direzione creativa è stata affidata allo studio Angeletti Ruzza. Bottega Intreccio nasce con un forte senso di appartenenza al territorio e a un’antica tradizione artigiana, che si stava perdendo, per dare la possibilità ai giovani di scoprire quanto sia gratificante lavorare, utilizzando le proprie mani per creare meraviglie. Bottega Intreccio ha coinvolto nella resurrezione della tradizione anche noti designer, come Elena Salmistraro.

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Bottega Intreccio è una realtà marchigiana. Il marchio è nato a Mogliano nel 2019 con l’obiettivo di restituire vitalità alla tradizione locale dell’intreccio, istituendo anche “Carteca”, la prima scuola contemporanea per formare nuove generazioni di intrecciatori

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Mogliano-based Bottega Intreccio was founded in 2019, bringing recognition to another generation of weavers with Carteca, the first modern institute dedicated to training them
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Bottega Intreccio nasce con un forte senso di appartenenza al territorio e a un’antica tradizione artigiana, che si stava perdendo. L’azienda ha coinvolto nella resurrezione della tradizione anche noti designer, come Elena Salmistraro

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The company leans on a strong sense of territory, tradition, and technique, all of which seem to be disappearing, and this resurrection has included design greats, including Elena Salmistraro
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A MEMOIR: FERNANDO

At only 61, Fernando left us (8 p.m. Brazilian time). My relationship with both Fernando and Humberto was never simply professional. The relationship was based in family. Fernando insisted that I was his Italian “sister”, and called me whenever he needed a shoulder to lean on. They invited me to Brasilia and explained how Oscar Niemeyer followed Don Bosco’s prophecy while founding the city. The Cathedral is dedicated to the latter. The brothers taught me to appreciate Brazil’s lush flora, and the country’s myriad contradictions. When we first met, they were working with recycled materials, creating pieces like the Favela chair. Massimo Morozzi called on them to work with Tuscan-based Edra, introducing them to the world of Italian design. Fernando excelled in the field, but pursued his art, something that became clear to me when he sent a series of images entitled “Macacos y Robots” via WhatsApp in August 2017, sketches of monkey faces and robots with no written explanation. His intent to move forward became clear with Rome’s Galleria Giustina Stagetti’s 2018 exhibition entitled “Il design onirico dei fratelli Campana”, where the brother’s iconic design was joined by Fernando’s illustrations. For the 2023 Salone del Mobile, Milan’s Triennale hosted the Campana brothers 2010 exhibition, paying homage to Fernando’s resin and birch projects, a collection of memories encapsulating president Stefano Boeri, Humberto’s brother, and every design expert that knew them well.

Fernando non c’è più, se ne è andato il 16 novembre 2022 alle ore 20:00 (Brasiliane). Aveva solo 61 anni. Il mio rapporto con Fernando e Humberto non è mai stato solo professionale, ma sempre fraterno. Fernando mi ripeteva spesso che ero la sua sorella italiana e spesso, quando era triste, mi telefonava. Con loro sono stata a Brasilia e loro mi hanno raccontato la storia di questa città, costruita nel “nulla” da Oscar Niemeyer, grazie a una profezia di Don Bosco, cui è stata dedicata la cattedrale. Loro mi hanno insegnato a amare la rigogliosa natura brasiliana e questo paese immenso, ricco di contraddizioni. Quando li ho conosciuti ancora costruivano con le mani i loro oggetti, come la sedia Favela, utilizzando materiali di recupero. Il mondo del design italiano li ha adottati, grazie anche a Massimo Morozzi che li ha chiamati a collaborare con Edra, azienda toscana, per la quale hanno creato pezzi icona. Nonostante il successo nel design, Fernando ha iniziato progressivamente a interessarsi d’arte. Me ne sono resa conto il 14 agosto del 2017, mentre ero in vacanza a Monte Rosso, quando Fernando mi mandò su Whatsapp una serie di immagini, titolata “Macacos y Robots”, volti di scimmie, e piccoli robots, disegnati a penna senza una parola di accompagnamento. Mi resi conto che quella serie di opere annunciava la volontà di Fernando di accreditarsi come artista. L’ufficializzazione di questa vocazione fu la mostra alla Galleria Giustini Stagetti a Roma nel 2018 “Il design onirico dei fratelli Campana”, dove assieme ai pezzi di design erano esposti i minuziosi disegni di Fernando. Durante il Salone del mobile 2023, il 19 aprile la Triennale, che ospitò una mostra dei fratelli Campana nel 2010, ha dedicato un omaggio a Fernando Campana, esponendo alcuni pezzi in resina e rami di betulla e accogliendo le memorie del presidente Stefano Boeri, del fratello Humberto e di esperti di design che lo conoscevano bene.

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©Fernando Lazlo
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©Fernando Lazlo
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©Fernando Lazlo
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Il mio rapporto con Fernando e Humberto non è mai stato solo professionale, ma sempre fraterno. Loro mi hanno insegnato a amare la rigogliosa natura brasiliana e questo paese immenso, ricco di contraddizioni
My relationship with both Fernando and Humberto was never simply professional; the Campana brothers taught me to appreciate Brazil’s lush flora, and the country’s myriad contradictions
Cristina Morozzi
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©Fernando Lazlo
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T.Couwenberg, TII Austral Chair render by Nicolai Haas

DUTCH SATELLITE MATTER

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The Salone Satellite spaces, dedicated to young designers, hosted the fifth edition of Matter, dedicated to Holland’s newest talent. Pieces revolved around innovative materials, sustainable solutions, social inclusion, and artisanal-focused training. The four participating artists set their own “stage” within the space, featuring diverse takes on the span of Dutch design culture.

Al Salone Satellite, lo spazio espositivo dedicato alle nuove promesse del design, c’era Matter, la quinta edizione del padiglione olandese, nata dalla volontà di promuovere il giovane design olandese a Milano. I temi indagati dai lavori presentati sono stati: la ricerca di materiali innovativi, di soluzioni legate alla sostenibilità, all’inclusione sociale e all’educazione, a partire dalla rivisitazione di tecniche e materie tradizionali. I partecipanti sono stati quattro e hanno collaborato anche all’allestimento dello spazio. Con i loro lavori eterogeni hanno rappresentato le diverse anime della cultura olandese del progetto

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Envisions | Rē by Michael Wolf.
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C.Cherigie, Dawn to dusk midday ph.Marcel Bednarz

The Salone Satellite spaces, dedicated to young designers, hosted the 5° edition of Matter, dedicated to Holland’s newest talent

Al Salone Satellite, lo spazio espositivo dedicato alle nuove promesse del design, c’era Matter, la quinta edizione del padiglione olandese, nata dalla volontà di promuovere il giovane design olandese a Milano

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Previous page: A.Potgieter, Ahadi Side table, this page: A.Potgieter, Urithi Dining Chair - ph.Martijn Roos.

raffaele salvoldi

Simple wood blocks and planks take on new life through Raffaele Salvoldi’s unique architectural installations; he kept his hands busy throughout the pandemic, sculpting his most recent pieces. Kapla wood, discovered by a Dutch antiques dealer in 1960, is his preferred material, and he works with blocks that have the look of bricks. His first piece included 1000, and from there, his work grew in numbers and complexity, as well as the addition of enchanting lighting. His towers spiral, his domes made of multiple “weaving”, make a for a vast repertoire of arches, totems, and other monuments spanning floor to ceiling. Salvoldi founded Wood Arc. in 2022, a place where he carries out his architectural and structural research.

Raffaele costruisce installazioni di architetture fantastiche, realizzate con semplici blocchi e listelli di legno. Le sue opere più recenti sono nate durante la pandemia per tenere allenate le mani. Utilizza il Kapla, una varietà di legno scoperta da un antico commerciante olandese nel 1960. Salvoldi utilizza i blocchi di legno al pari dei mattoni. La sua prima opera era composta di 1000 blocchi. Progressivamente le sue costruzioni sono diventate più voluminose e complesse. Spesso le su opere, per creare effetti quasi magici, sono internamente illuminate. Le sue torri hanno pinnacoli; le sue cupole sono formate da complessi intrecci di listelli. Il suo vario repertorio comprende anche archi, baldacchini e alti totem, che dal pavimento s’innalzano sino ai soffitti. Nel 2022 Salvoldi ha fondato il progetto Wood Arc, mediante il quale prosegue le sue ricerche architettoniche e strutturali.

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Simple wood blocks and planks

take on new life through Raffaele Salvoldi’s unique architectural installations

Raffaele costruisce installazioni di architetture fantastiche, realizzate con semplici blocchi e listelli di legno

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Le sue torri hanno pinnacoli; le sue cupole sono formate da complessi intrecci di listelli. Il suo vario repertorio comprende anche archi, baldacchini e alti totem, che dal pavimento s’innalzano sino ai soffitti

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Salvoldi’s towers spiral, his domes endlessly woven, all making a for a vast repertoire of arches, totems, and other monuments spanning floor to ceiling

PARADISE painting

Brooklyn-based Gretchen Scherer meticulously replicates Baroque frescoes using oil or acrylics. She’s fallen in love with architectural details that define angles and niche spaces, or objects that define those who chose them. The artist insists that instead of making an exact image of the original, she takes note of initial details, elaborating and innovating her memory of spaces or details that she’s not yet experienced. She paints empty areas filled with intricacies, that as the title hints, are simply heavenly.

Gretchen Scherer, artista americana, residente a Brooklyn, nelle sue grandi pitture riproduce meticolosamente, a olio, o con colori acrilici, interni storici, enfatizzando i soffitti affrescati, le nicchie barocche e i sontuosi salotti. E’ affascinata dai dettagli architettonici e dagli oggetti che rivelano il carattere degli abitanti. “Non riproduco esattamentedichiara l’artista - ma invento molto, rendendo meno immediata l’ispirazione originaria. Le mie pitture rappresentano il mio ricordo di un determinato spazio, o l’immagine che si prefigura nella mia mente prima di visitarlo”. Gli spazi che raffigura sono sempre vuoti, ma le presenze aleggiano nei dettagli. Sebbene verosimiglianti, le sue opere rivelano un’aura onirica che le rende, come denuncia il titolo di questa serie, quasi paradisiache.

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Gretchen Scherer: The Round Hall
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GS-Burghley, House Blue Silk Dressing Room
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Scherer Sir John Soanes Museum Library and Dining Room, oil on panel

Brooklyn-based Gretchen Scherer meticulously replicates Baroque frescoes using oil or acrylics, having fallen in love with architectural details that define angles and niche spaces, or objects that define those who chose them

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Gretchen Scherer, artista americana, residente a Brooklyn, nelle sue grandi pitture riproduce meticolosamente, a olio, o con colori acrilici, interni storici, enfatizzando i soffitti affrescati, le nicchie barocche e i sontuosi salotti
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Scherer, Doria Pamphili, oil on panel
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GS Osborne House Dining Room

“Non riproduco esattamente - dichiara l’artista - ma invento molto, rendendo meno immediata l’ispirazione originaria. Le mie pitture rappresentano il mio ricordo di un determinato spazio, o l’immagine che si prefigura nella mia mente prima di visitarlo”

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The artist insists that instead of making an exact image of the original, she takes note of initial details, elaborating and innovating her memory of spaces or details that she’s not yet experienced
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GS Wilton House Cloisters
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Tulip, design by Marc Sadler Battery Powered Lamp - h. 38 cm Ph. Thomas Pagani

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