parte 3 campionati del mondo di sci alpino
opportunitĂ per la val gardena del XXI secolo
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parte 3
i campionati del mondo di sci alpino
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parte 3 mondiali di sci alpino
3.1
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indice parte 0
introduzione
parte 1
stato del territorio
parte 2
piano strategico 2020
parte 3
campionati del mondi di sci alpino
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campionati del mondo di sci alpino i campionati del mondo della Val Gardena 1970 funzione dei mondiali organizzazione dati generali quadro operativo incoming scenari
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3.2
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campionati del mondo di sci alpino I campionati del mondo di sci alpino sono emanazione della FIS, Federazione internazionale sci, organismo nato nel 1910 su ispirazione dell'associazione dello sci norvegese e che vedeva la presenza di 10 nazioni. La Federazione si era costituita attorno alla necessità di individuare e stabilire regole condivise per la pratica dello sci e delle relative competizioni. Va tenuto presente che in quella fase lo sci era praticamente costituito solamente dalle attuali discipline nordiche. E' solo nel 1930, durante il congresso di Oslo che nel quadro delle discipline normate dalla FIS entra anche lo sci alpino su proposta della delegazione britannica. Dal 1924 vengono organizzati "rendez vous", gruppi di competizioni tra atleti invitati dalla federazione. Questi costituiscono l'embrione dei futuri campionati del mondo che daranno svolti a partire dal 1931 con cadenza annuale fino allo scoppio della seconda guerra mondiale. Nel periodo bellico i campionati del mondo FIS non vengono svolti (i campionati di Cortina del 1941 vengono dichiarati nulli al termine della guerra). Le manifestazioni ufficiali FIS riprendono dal 1948 con cadenza biennale. i campionati del mondo della Val Gardena 1970
Fig. 3.1 Campionati del mondo di sci alpino 1970, Logo
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Quando, dopo la seconda guerra mondiale, il desiderio di lasciarsi alle spalle il ricordo di quegli eventi tragici trova sbocco nella ricostruzione, la villeggiatura e l'utilizzo ricreativo del tempo libero si avviano ad assumere un ruolo sociale ed economico di forte rilevanza. In quest'area, dai primi impianti degli anni ‘20, esclusivamente slittovie, si passa a sperimentare sistemi a trasporto aereo, cercando soluzioni più economiche delle funivie: la prima seggiovia mai realizzata fu quella di Collalto a Corvara in Val Badia alla fine degli anni 1940: i sostegni di linea erano in legno e le funi scorrevano su semplici bozzelli metallici. Questo impianto permetteva al pari delle funivie bifuni, ben più costose, di essere a vario grado indipendenti dalla conformazione del terreno. Un altro tipo di impianto a fune aereo era la bidonvia i cui veicoli erano costituiti da ceste metalliche su cui il viaggiatore doveva accedere in corsa. Un altro tipo di impianto impiegato era la manovia, impianto a fune basse, posta all'altezza della vita a cui ci si teneva con una mano ed impiegata essenzialmente su campi scuola per
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l'insegnamento dei rudimento dello sci. Ma all'inizio degli anni 1950 lo sci manteneva ancora molto del suo carattere avventuroso. Ad eccezione degli impianti di arroccamento, la componente escursionistica era ancora molto forte. Il circuito sciistico attorno al massiccio del Sella, detto Sella Ronda o Giro dei quattro passi (Passo Gardena, Campolongo, Pordoi e Sella) era un percorso che prevedeva il pernottamento in rifugio e arrivava a richiedere parecchie giornate (lo stesso circuito richiede una percorrenza allo stato attuale di circa quattro ore). È dalla fine degli anni 1950 che inizia a diffondersi più massicciamente l'impiego di impianti di risalita. Vengono realizzate numerose funivie e molti contadini realizzano sui loro terreni skilift, impianti di facile manutenzione e che richiedono investimenti tutto sommato contenuti1. È invece scarsa la presenza di investitori esterni in quest'area. Ne d'altra parte esistevano aziende nei bacini territoriali di riferimento di dimensioni e di radicamento tali da operare quanto Olivetti aveva fatto per la Vallle d'Aosta o la FIAT per il Sestriere. Se si eccettua per una seggiovia ed una pista da sci fatte realizzate dalle acciaierie Falk 2 per il dopolavoro a Selva di Val Gardena (nonostante le acciaierie abbiano da tempo ceduto l'impianto e la pista ad altri operatori, la pista conserva ancora la denominazione "Falk") il modello di sviluppo è sempre stato strettamente connesso all'imprenditoria locale.3. Sull'onda di questo slancio la Val Gardena si appresta ad ospitare i campionati del mondo di sci alpino ad avviare una stagione di intenso sviluppo L'incarico di organizzare i campionati del mondo di sci alpino alla Val Gardena viene assegnato dal congresso della FIS di Beirut del 1967. Questo rappresenta il reale punto di svolta dello sviluppo turistico della Val Gardena. L'evento è l'occasione per la realizzazione dell'ossatura del sistema sciistico di valle, dato che, per i mondiali, vengono realizzati tutti quegli impianti che mettono in collegamento il centro della valle verso il monte Ciampinoi, cerniera dell'attuale sistema della Sella Ronda. Da questo 1
Mentre in molte aree si sono verificati forti fenomeni di concentrazione della proprietà degli impianti di risalita, in quest'area e soprattutto in Val Gardena la proprietà degli impianti si è mantenuta estremamente diffusa. Basti pensare che nel Comprensorio Val Gardena Alpe di Siusi vi sono poco più di un centinaio di impianti e che gli esercenti d'impianto sono circa un'ottantina. In questo modo oltre ad ottenere una redistribuzione del reddito sono garantite condizioni economiche per permettere ai contadini di montagna di potere continuare un'agricoltura diversamente insostenibile. 2
Le acciaierie Falk avevano aperto uno stabilimento a Bolzano, come molte altre aziende, ad esempio la Lancia, durante il ventennio quando il regime aveva ritenuto funzionale ai propri obiettivi di italianizzazione dell'Alto Adige di immettere nel territorio mano d'opera provenienti da aree depresse del Paese. 3
Fa parzialmente eccezione Gianni Marzola, una delle figure di maggiore riferimento nello sviluppo turistico dello sci alpino, che provenendo da Milano stabilì la sua residenza a Selva di Val Gardena.
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punto infatti si distribuiscono i flussi sciistici di valle verso i passi Sella e Gardena, nodi di uno dei circuiti sciistici attrezzati più famosi al mondo. Va evidentemente anche riconosciuto il ruolo dell'integrazione tariffaria nell'area dolomitica nell'attivazione delle modalità di promozione ed affermazione dell'area, è parte di un progetto organico che comprendeva all'epoca anche i mondiali come veicolo di affermazione nel nascente mercato del turismo. L'allestimento dell'evento richiede prima di tutto che tracciati di pista esistenti vengano adeguati alle moderne esigenze di gara e ne vengano realizzati di nuovi. Le piste devono allo stesso tempo servire alle competizioni, ma devono anche, e soprattutto, rappresentare il punto di partenza per lo sviluppo del sistema sciistico di valle.
Fig. 3.2 Campionati del mondo di sci alpino 1970, Tracciati di gara e piste di riserva.
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Oltre ai tracciati di gara sono stati realizzati impianti di risalita efficaci che ancora oggi costituiscono, seppur ammodernati, la dorsale della mobilità sciistica di valle. L'efficacia sul comparto economico del turismo è stata già ampiamente descritta nella parte relativa all'analisi dello stato del territorio.
Fig. 3.3 Campionati 1970, Pista RONC Slalom
Fig. 3.4 Campionati 1970, Pista CIR DL femminile
Fig. 3.5 Campionati 1970, Pista CIAMPINOI 3 Slalom Gigante
Fig. 3.6 Campionati 1970, Pista SASLONG A DL maschile
funzione dei mondiali I grandi eventi sportivi, culturali, politici hanno assunto la funzione di occasione di interventi programmatici sul territorio in considerazione della capacità di mobilitare risorse finanziarie. Il ruolo dei campionati del mondo di sci alpino quale semplice promotore turistico non è più attuale. La rilevanza di una manifestazione di questo tipo comporta certamente una maggiore visibilità dell'area interessata dallo svolgimento ma sta alla capacità delle amministrazioni locali e degli organizzatori di trasformare l'evento da promotore verso l'esterno a promotore di iniziative verso e dall'interno.
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L'elaborazione di uno studio di fattibilità per lo svolgimento di campionati del mondo FIS di sci alpino in Val Gardena ha in questo senso l'obiettivo di proporre un "acceleratore" di un possibile piano strategico gardenese. La potenzialità strategica dell'organizzazione di campionati del mondo è tra l'altro ormai recepita nei protocolli di candidatura. I fabbisogni funzionali e strategici che potranno essere espressi dal Piano strategico e che sono in linea di massima descritti già nella sezione relativa al Piano possono trovare nell'allestimento di una manifestazione di questa entità l'occasione per attivare le risorse umane e finanziarie fondamentali all'attivazione di progettualità finalizzate al riassetto degli squilibri ed alla predisposizione degli attivatori di processi di innovazione nel quadro di una strategia complessiva. La ristrutturazione della rete di mobilità in senso pubblico, la realizzazione di unità abitative da concedere in affitto come nel caso di molti dei villaggi olimpici, la realizzazioni di poli di formazione ed incubazione d'impresa, la valorizzazione e l'investimento nella produzione culturale e gli interventi sulle maglie urbane sono i nodi centrali attorno ai quali si misura la reale fattibilità dei Campionati del mondo di sci alpino. Quanto illustrato di seguito mostrerà con evidenza che le infrastrutture presenti nella valle sono in linea di massima adeguate alle esigenze di un campionato del mondo di sci e che le opere necessarie a soddisfare le prescrizioni della Federazione internazionale rappresentano in definitiva impatti di ridotta consistenza. Ciò che però più conta è quanto lo sviluppo delle piattaforme organizzative e logistiche possa essere strettamente interconnesso con il Piano strategico della Val Gardena, indicando una fattibilità che va ben oltre la semplice predisposizione di tracciati di gara o l'individuazione di modelli di incoming per soddisfare le domande di alloggiamento o centri servizi. I Campionati del mondo hanno così il compito di sostegno all'attuazione di politiche integrate di sviluppo del sistema insediativo, di crescita della competitività territoriale e di rafforzamento della coesione. Di seguito saranno illustrati dati generali, il quadro operativo dell'evento, le strutture funzionali e gli scenari di svolgimento delle competizioni. Gli scenari di svolgimento delle competizioni affrontano il dimensionamento degli spazi di gara, principali ed accessori, in relazione a diverse soluzioni di allestimento dei tracciati di gara ed in relazione al quadro esecutivo dell'evento vero e proprio.
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organizzazione Il rapporto conclusivo affronta il livello dei fabbisogni minimi in termini di tracciati di gara e di spazi e servizi accessori. In quest’ottica sono stati elaborati cinque diversi scenari di svolgimento delle competizioni: _
scenario 01: tutte le competizioni femminili e maschili si svolgono sul versante di Ruacia.
_
scenario 02: le competizioni veloci, discesa e super-g, si svolgono sul versante di Ruacia, le competizioni tecniche, slalom gigante e slalom, si svolgono sul versante del campo Freina.
_
scenario 03: le competizioni maschili si svolgono sul versante di Ruacia mentre quelle femminili su quello della Vallunga.
_
scenario 04: la discesa libera maschile si svolge sul versante di Ruacia, la discesa libera femminile su quello della Vallunga e le discipline tecniche sul versante del campo Freina.
_
scenario 05: le competizioni vengono suddivise tra Val Gardena e Val Badia. Lo scenario viene articolato ulteriormente sulla base di due differenti prospettive delle quali la prima prevede che in Val Gardena vengano svolte le gare veloci, sia maschili che femminili, mentre in Val badia quelle tecniche. Una seconda possibilità prevede una ripartizione per genere: le gare maschili in Val Gardena e quelle femminili in Val Badia
Uno scenario che possa vedere lo svolgimento degli slalom speciali sul Ronc, presso ortisei, è da escludere sulla base della scarsa plausibilità: l’area di arrivo è stata tagliata dalla strada statale, mentre le condizioni climatologiche non garantiscono l’innevamento come evidente da quanto emerso nella definizione dello stato del territorio. Di ciascuno degli scenari sono stati esaminati la funzionalità territoriale, i possibili consumi di territorio, la compatibilità delle aree di arrivo con le esigenze funzionali e la compatibilità degli effetti ambientali e territoriali. dati generali Il dimensionamento dei fabbisogni di servizi, di assistenza logistica ed alloggiativa sono stati ricavati dalle esperienze delle ultime 5 edizioni di questo evento. Le presenze ed i fabbisogni di risorse umane stimabili sono:
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_
presenze .squadre squadre accreditate atleti/e accreditati/e
55 1500
.media & stampa produzione televisiva televisioni giornalisti fotografi _
500 800 400 250
risorse umane .organizzazione comitato volontari
400 1500
quadro operativo Il quadro delle questioni che l’organizzazione di Campionati del mondo pone in termini operativi è riassumibile come segue:
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_ _ _
reperimento delle risorse umane allestimento dei tracciati di gara alloggiamento di:
_
predisposizione di centri servizi quali:
_ _
logistica e organizzazione di una rete di trasporti allestimento di aree di arrivo di dimensioni adeguate
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squadre produzione televisiva giornalisti volontari comitato organizzatore centro stampa ceremony plaza courtesy zone palestre ed ambienti fitness
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Il fabbisogno di risorse umane, prevedibile sulla base delle esperienze organizzative precedenti ed in corso, si può valutare in 400 persone di Comitato organizzatore e 1500 volontari da inquadrare nei singoli settori. Il Saslong Classic, organizzatore delle gare di Coppa del Mondo, conta, allo stato attuale, circa 200 membri distribuiti nei diversi settori e con diversi livelli di responsabilità e preparazione. Le altre 200 persone invece devono occupare settori strategici e di responsabilità e sono reperibili solamente in modalità di rapporto professionale. Il reperimento dei volontari, come mostrano le esperienze pregresse non pone particolari problemi, a condizione di avviare l’arruolamento con notevole anticipo. Il quadro emerso dalle analisi del comparto turistico ed in particolare dalle quote di arrivi e pernottamenti nei periodi di svolgimento dei mondiali, fa intuire che le maggiori difficoltà organizzative siano da mettere in relazione a questo aspetto dell’organizzazione. Non va escluso il fatto che la categoria degli albergatori possa assumere un ruolo antagonista allo svolgimento di mondiali in Val Gardena e ciò sulla base di alcune considerazioni. Gran parte degli alberghi della valle lavora ormai con agenzie che richiedono rapporti di esclusività variabile. Inoltre la presenza di una squadra di sci tende a sconvolgere i normali ritmi di gestione degli esercizi alberghieri. In questo senso è opportuno elaborare una strategia diversificata ed appropriata di incoming, coinvolgendo aziende quali Tui, Inghams, ecc. Va anche tenuto presente che la sola presentazione della candidatura richiede che siano messi a disposizione 200 giorni di allenamento ai quali se ne aggiungono altri 600 in caso di assegnazione. incoming I numeri della capacità alloggiativa della Val Gardena sono notevolmente superiori al fabbisogno espresso dall'organizzazione di campionati del mondo di sci alpino. Nonostante ciò la gestione degli alloggiamenti potrebbe essere di notevole complessità. Va tenuto conto in prima istanza del fatto che nel periodo standard di svolgimento dei campionati del mondo l'offerta alberghiera di valle è pressoché satura. La partnership tra organizzatore ed incoming agencies è allo stato attuale un'ipotesi e richiede opportune verifiche di disponibilità e delle possibili condizioni contrattuali (il ruolo di partner organizzativo rappresenta un plus valore pubblicitario che deve essere valutato e proposto alle aziende in questione). Una collaborazione tra agencies e organizzatori può senz'altro garantire un adeguato soddisfacimento dei fabbisogni in termini di posti letto. Un ulteriore vantaggio di una soluzione © 2010, raumfabrik
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di questo tipo è sicuramente rappresentato dal fatto che per gli operatori locali le agenzie rappresentano partner affidabili e che soprattutto in occasione dell'evento, uno dei periodi di massimo affollamento turistico della valle, gli operatori non siano costretti a disdire i contratti con le agenzie stesse. Questo modello di incoming va applicato soprattutto in rapporto alle squadre di atleti. Per quanto riguarda gli addetti alla stampa, la ricerca dell'alloggio è a propria cura con la possibilità di fare a loro volta riferimento privilegiato alle agenzie. _
squadre: le squadre maggiori necessitano, oltre agli alloggi, di spazi accessori sia di servizio che di courtesy e sponsor corner. Molte delle squadre allestiscono poi "case nazionali” per razionalizzare i contatti con la stampa, svolgere eventi ed attività di comunicazione, promuovere prodotti locali, ecc. Una forma innovativa di allestimento delle "case" può essere pensata in forma federativa, raccogliendo alcune case nazionali in un'unica struttura. Il presupposto è che le strutture alloggiative delle squadre maggiori siano vicine tra di loro per non costringere atleti e membri delle squadre ad inutili spostamenti.
_
produzione tv: la produzione televisiva richiede un servizio meno complesso. Lo spazio di lavoro è collocato nel tv-compound in area di arrivo delle gare di sci. Il fabbisogno di alloggi può essere soddisfatto alternativamente in strutture ricettive o allestendo villaggi temporanei sulla base di principi di sperimentazione e qualità architettonica.
_
stampa: la ricerca dell'alloggio è propria cura con la possibilità di fare a sua volta riferimento privilegiato alle agenzie.
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volontari: la collocazione dei volontari è più flessibile e può avvenire in maniera più diversificata, realizzando unità abitative da destinare a conclusione dell'evento all'affitto agli aventi diritto, conformemente al piano strategico, alloggiandoli in camere private che mostrano un minore coefficiente di utilizzo rispetto a quelle alberghiere, nei comuni limitrofi (Laion, Barbiano), in un possibilie pensionato studentesco realizzato presso un futuro centro di studi di emanazione della LUB (libera Università, Val Gardena, Bolzano).
strutture operative _
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comitato organizzatore: la sede del Comitato organizzatore deve potersi sviluppare anche in medio periodo, è senz’altro possibile prevedere un strutturazione su più punti decentrati oppure da collocare nel citato possibile centro studi della LUB.
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_
centro stampa: la sala stampa allestita presso la palestra di S. Cristina non è ovviamente in grado di soddisfare le necessità di una manifestazione maggiore. la soluzione più suggestiva è quella di allestire una villaggio della stampa temporaneo, impiegando soluzioni di prefabbricazione a sistemi di container appositamente attrezzati.
_
cereminony plaza: la piazza delle cerimonie può ancora essere piazza Sant’Antonio di Ortisei a condizione di intervenire sugli spazi con un disegno più organico ad accogliere la quantità di personale che è possibile prevedere.
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courtesy zone: sono superfici da mettere a disposizione degli sponsor in area urbana della valle da tematizzare e da sottoporre a protocolli di qualità.
_
palestre ed ambienti fitness: attrezzature di questo tipo sono molto richieste dagli atleti. Si può pensare di proporre un grande centro wellness (terme) che a seguito dei mondiali possa soddisfare le esigenze della popolazione e della clientela turistica senza costringere anche le più piccole unità alberghiere a dotarsi di attrezzature onerose.
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broadcast center: il centro della produzione televisiva va senz'altro interpretato come un'occasione di sperimentazione architettonica per attrezzature temporanee. Il centro produzione può essere allestito in forma di villaggio e dismesso al termine delle competizioni, salvo che non emerga la possibilità all'interno del Piano strategico di individuare contenitori di funzioni innovative che possono, per mezzo di quest'occasione, essere realizzate in via permanente.
_
logistica e organizzazione di una rete di trasporti: il coinvolgimento territoriale della valle richiede che alcune delle funzioni vadano distribuite tra i vari comuni. La capacità di collegare velocemente i vari nodi della rete organizzativa rappresenta una priorità ineludibile. Gli utenti delle reti di trasporto sono ovviamente gli organizzatori, gli atleti, stampa e volontari, soprattutto se alloggiati in posizioni decentrate.
Fig. 3.7,8,9 sistema di container abitabili - lot-ek mobile dwelling unit per la soluzione di fabbisogni di unità allogiative e di ufficio temporanee
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3.12
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_
rafforzamento del trasporto pubblico: il trasporto pubblico di valle deve essere ovviamente rafforzato anche in prospettiva di una riduzione delle sollecitazioni ambientali prodotte dal traffico veicolare. In questo senso va pensato un sistema di mobilità in sede propria attraverso la valle. Si faccia riferimento all'individuazione delle soglie strategiche indicate nella parte 2 Piano strategico del presente lavoro per la predisposizione di sistemi di mobilità in sede propria in relazione alle diverse possibili opzioni.
Fig. 3.10 Sistema di mobilità su ferro tra Plan e Pontives, T. Demetz, Tesi di Laurea
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scenari Di seguito sono illustrati i cinque diversi scenari analizzati. La necessità di procedere ad una verifica comparata si pone in relazione all'articolazione del sistema sciistico locale e allo svolgimento dei mondiali 1970. Sono stati verificati sia i tracciati di quella edizione sia tracciati legati ad ipotesi formulate in tempi recenti, quale anche la suddivisione delle gare tra Val Gardena e Val Badia e meritorie di verifica. Le gare miste (super combinata) utilizzano gli specifici tracciati individuati dagli scenari. scenario 01 Lo scenario 01 prevede un unico stadio di arrivo per tutte le manifestazioni. La necessità di predisporre tracciati complementari è data dalla norma FIS secondo la quale i tracciati delle discipline veloci (discesa libera, superG) non possono essere utilizzati anche per le gare tecniche (slalom, slalom gigante). In questo caso sono state elaborate proposte di tracciato quanto più possibilmente interconnesse con le piste da sci esistenti, come la discesa libera femminile che parte dall'incrocio con la pista "Ciampinoi 3" per aprire un nuovo percorso a monte della seggiovia Sochers, attraversando un tratto di bosco, la pista "Saslong B" e poi scorrere lungo un tracciato nuovo. Per le discipline tecniche, slalom e gigante, si pone la necessità di avere un tracciato che non si sovrapponga a quelli per discesa libera e super G. A partire quindi dalla "Saslong B" è stato individuato il tracciato per le gare tecniche tenendo conto delle caratteristiche topografiche ed altimetriche del terreno. Per garantire sezioni di pista conformi alle esigenze di gara la soluzione proposta prevede che per la manifestazione, la pista debba avere un tracciato più largo rispetto all'esercizio diportivo. Una fascia di un decina di metri dovrebbe a conclusione della manifestazione essere tutelata in modo da permette la crescita del manto boschivo. La difficoltà rispetto alla realizzazione di questo tracciato consiste soprattutto nel rapporto con il cavalcavia di imbocco della variante alla statale della Val Gardena.
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3.14
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legenda
partenza gare femminili
partenza gare maschili discesa libera super G slalom slalom gigante
azzurro chiaro piste esistenti azzurro scuro tracciati di gara verde scuro area di riforestazione
Scenario 01 planimetria
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discesa libera femminile partenza: 2.125 mslm lunghezza:2.720 m dislivello: 705 m pendenza media 27% super-g femminile partenza: 1.990 mslm lunghezza:2.160 m dislivello: 570 m pendenza media 25% discesa libera maschile partenza: 2.240 mslm lunghezza:3.350 m dislivello: 820 m pendenza media 25% super-g maschile partenza: 1.995 mslm lunghezza:2.370 m dislivello: 575 m pendenza media 25% slalom gigante femminile partenza: 1.750 mslm lunghezza:950 m dislivello: 330 m pendenza media 38% slalom gigante maschile partenza: 1.810 mslm lunghezza:1.550 m dislivello: 390 m pendenza media 27% slalom speciale femminile e maschile partenza: 1.610 mslm lunghezza:430 m dislivello: 190 m pendenza media 49%
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3.16
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Stadio di arrivo Ruacia
_vantaggi .concentrazione di tutti i servizi in un unico luogo .minori oneri di preparazione e di produzione dell’evento .forte integrazione alla rete di viabilità sovracomunale
fabbisogno totale di superfici piste superfici esistenti superfici di nuova previsione di cui:
_svantaggi .necessità di nuove piste .trasformazione del paesaggio
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466.907 m² 244.980 m² 221.927 m² bosco prati
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204.171 m² 16.197 m²
3.17
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scenario 02 Lo scenario 02 ripropone in parte lo schema dei campionati del mondo del 1970 utilizzando il Freina come arrivo delle discipline tecniche e Ruacia per l'arrivo delle discipline veloci. La necessità di realizzare una pista per le discipline veloci femminili si pone comunque, come si pone la necessità di predisporre sul versante del Ciampinoi tracciati separati per le gare maschili e femminili. In questo caso però le gare maschili possono essere svolte su tracciati esistenti, Ciampinoi 3, mentre per le gare femminili si propone il recupero della vecchia variante della pista Ciampinoi 4. La proposta è integrata anche dalla definizione di un tracciato seggioviario in sostituzione dello skilift Ernesto con stazione a monte posta nei pressi dell'innesto della 4 sulla vecchia variante in corrispondenza della partenza dell'ipotetico gigante femminile. Questa soluzione richiede inoltre che sui campi del Freina debba essere realizzato un secondo stadio di arrivo. Il centro edificato di Selva arriva fino al piede del pendio terminale delle piste da sci ponendo il vincolo di localizzare la linea di arrivo in posizione molto elevata in modo da garantire uno spazio di arresto adeguato. Inoltre la predisposizione degli spazi per il pubblico, hospitality, recinti per atleti e giornalisti comporta impegni tecnici consistenti. Gli spazi all'esterno dei recinti di gara sono residuali presentando anche problemi in termini di sicurezza per gli spettatori. La soluzione proposta per lo stadio di arrivo vede infatti la realizzazione di un tribuna multipiano temporanea in parallelo allo skilift verso nord rappresentando certamente una sfida dal punto di vista tecnologico ed architettonico ma sicuramente di onerosa realizzazione. Il doppio stadio comporta anche un maggiore impegno da parte delle televisioni che devono, soprattutto quelle maggiori, raddoppiare l'attrezzatura.
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3.18
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legenda
partenza gare femminili
partenza gare maschili discesa libera super G slalom slalom gigante
azzurro chiaro piste esistenti azzurro scuro tracciati di gara
Scenario 02 planimetria
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3.19
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I tracciati di gara per le discipline veloci maschili e femminili sono gli stessi dello scenario 01
slalom gigante femminile partenza: 1.905 mslm lunghezza:990 m dislivello: 335 m pendenza media 35% slalom gigante maschile partenza: 2.040 mslm lunghezza:1.545 m dislivello: 460 m pendenza media 31% slalom speciale femminile partenza: 1.755 mslm lunghezza:425 m dislivello: 175 m pendenza media 45% slalom speciale maschile partenza: 1.800 mslm lunghezza:645 m dislivello: 220 m pendenza media 45%
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3.20
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Stadio di arrivo Freina Lo stadio di arrivo di Ruacia è illustrato allo scenario 01
_vantaggi .i tracciati di gara sono quasi totalmente esistenti .minori impatti paesaggistici _svantaggi .realizzazione di un secondo stadio di arrivo .maggiori costi di preparazione e presentazione .minore integrazione alla rete di viabilità .difficoltà alla predisposizione di superfici di servizio adeguate
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fabbisogno totale di superfici piste superfici esistenti superfici di nuova previsione di cui:
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512.988 m² 346.370 m² 166.618 m² bosco prati
parte 3 mondiali di sci alpino
148.352 m² 17.658 m²
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scenario 03 Lo scenario 03 elabora un'ulteriore riproposizione parziale dello schema dei campionati del mondo del 1970 utilizzando la Vallunga come arrivo delle gare femminili e Ruacia per l'arrivo delle gare maschili. Le difficoltà che questo scenario fa emergere sono interamente legate all'ambito territoriale delle gare femminili. Parte del tracciato dei mondiali del '70, in area di partenza, non è allo stato attuale utilizzabile. L'area si trova a valle delle pietraie del gruppo Cir. Il terreno è disaggregato e acciottolato di pezzatura estremamente variabile e ha parzialmente cancellato il tracciato. L'utilizzo del tratto iniziale della pista Cir allo stato di fatto è egualmente problematico. Gli interventi di sistemazione della pista esistente hanno richiesto la realizzazione di imponenti opere in terre armate. La presenza del pilone della cabinovia richiede per il raggiungimento di adeguati standard di sicurezza per le atlete che vengano eseguite opere ancora più consistenti. Ad impedire il recupero dell'estenione iniziale del tracciato di gara o interventi lungo il tracciato attuale è il fatto che qualsiasi intervento sia incompatibile con le condizioni ambientali, paesaggistiche, geologiche dell'area che è stata per il suo valore riconosciuta quale sito ambientale di interesse comunitario Natura 2000. Al di la della necessità di svolgere una valutazione di incidenza, ciò che maggiormente contrasta il recupero della pista è la filosofia del piano strategico. Per quanto riguarda l'area di arrivo si pongono altri problemi, quali la strada di accesso, le dimensioni contenute della conca, il fatto che vi sia sul fondo di essa un'area umida e come tale di particolare pregio, confermano l'impraticabilità della soluzione. La valutazione di incidenza sarebbe necessaria anche per l’area l'arrivo delle gare femminili, ma soprattutto la predisposizione di una strada di accesso adeguata alle esigenze di una manifestazione di rango mondiale comporterebbe una profonda incisione nel paesaggio agrario tradizionale della Val Gardena e come tale quindi inaccettabile. Le caratteristiche dei tracciati di gara sono quindi illustrate a beneficio d'inventario.
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legenda
partenza gare femminili
partenza gare maschili discesa libera super G slalom slalom gigante
azzurro chiaro piste esistenti azzurro scuro tracciati di gara
Scenario 03a planimetria
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legenda
partenza gare femminili
partenza gare maschili discesa libera super G slalom slalom gigante
azzurro chiaro piste esistenti azzurro scuro tracciati di gara
Scenario 03b planimetria
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I tracciati di gara per le discipline maschili sono gli stessi dello scenario 01
discesa libera femminile partenza:2.180 mslm lunghezza 2.300 m dislivello: 560 m pendenza media 25% super G femminile partenza: 2.150 mslm lunghezza:2.100 m dislivello: 530 m pendenza media 26% slalom gigante femminile partenza: 1.935 mslm lunghezza:1.350 m dislivello: 315 m pendenza media 24% slalom speciale femminile partenza: 1.770 mslm lunghezza:785 m dislivello: 150 m pendenza media 20%
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Stadio di arrivo Cir Lo stadio di arrivo Cir è impraticabile
_vantaggi i tracciati di gara sono quasi totalmente esistenti _svantaggi .forti impatti ambientali in relazione all’area natura2000 .area di arrivo di dimensioni inadeguate .realizzazione di un secondo stadio di arrivo .maggiori costi di preparazione e presentazione .scarsa integrazione alla rete di viabilità .impossibilità alla predisposizione di superfici di servizio adeguate
fabbisogno totale di superfici piste superfici esistenti superfici di nuova previsione di cui:
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535.764 m² 204.766 m² 166.618 m² bosco prati
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166.618 m² 0 m²
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scenario 04 Lo scenario 04 verifica un'organizzazione degli eventi quanto più possibile simile ai mondiali del 1970: discipline veloci maschili sulla pista Saslong, discipline veloci femminili sulla pista Cir e discipline tecniche femminili e maschili sulla pista Ciampinoi Freina. Questo scenario raccoglie in definitiva la somma degli svantaggi emersi nei casi precedenti e presenta l'unico aspetto positivo del minore consumo di territorio. La verifica era però necessaria in considerazione dei presupposti legati alla precedente edizione dei campionati del mondo. fabbisogno totale di superfici piste superfici esistenti superfici di nuova previsione di cui:
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363.366 m² 312.665 m² 50.701 m² bosco prati
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48.501 m² 2.200 m²
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scenario 05 Lo scenario 05 è sicuramente quello più controverso perché prevede che le gare possano essere suddivise tra Val Gardena e Val Badia secondo due possibili sotto.scenari. In prima istanza si osserva che la suddivisione tra le due vallate pone una serie considerevole di problemi di ordine logistico che riguardano tutti i comparti della struttura organizzativa, dagli alloggi alberghieri, alla stampa, sia in termini di collocazione dei centri stampa che degli alloggi, della produzione televisiva che non deve semplicemente allestire due o più diversi stadi, ma addirittura due centri di produzione. La situazione infatti non è quella dei mondiali di Bormio dove le gare si svolgevano in due località diverse, ma che disponevano di attrezzature ed impianti di servizio unici. I costi in termini finanziari sono evidenti e lo sono anche quelli in termini di risorse umane, data al necessità di raddoppiare il numero dei volontari, in considerazione del raddoppio di numerose strutture operative. Vanno inoltre considerate anche le risorse ambientali. Le linee guida della FIS in materia di tutela ambientale in rapporto allo svolgimento dei Campionati del mondo richiedono espressamente che l'organizzazione si attenga alle direttive per il rilascio delle certificazione EMACS (Environmental Management and Audit Scheme) indicate dai protocolli delle norme ISO 14001. Tra i vari indirizzi espressi vi sono quelli dell'individuazione di reti di percorsi che privilegino la percorrenza pedonale, che accentrino il quanto più possibile le strutture organizzative ed alloggiative, che vengano abbattute le emissioni inquinanti. E' quindi evidente un'incompatibilità di massima per una candidatura a due valli. Gli indirizzi espressi nella parte relativa al Piano strategico forniscono le linee per guida per rendere maggiormente compatibile il secondo degli sotto scenari.
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scenario 05.a Una prima suddivisione delle gare prevede che alla Val Gardena siano assegnate le gare veloci ed alla Val Badia le gare tecniche sulla falsariga della Coppa del Mondo di sci alpino. La soluzione comporta la necessità per gli atleti di essere costantemente in viaggio tra Val Gardena e Val Badia per raggiungere le piste dagli alberghi per le prove e gli allenamenti, sia che facciano base in Val Gardena o in Val Badia. E' facile immaginare che la stessa FIS si possa opporre ad uno scenario che sia decisamente faticoso per gli atleti. Se poi si tiene conto del fatto che la stampa si muove costantemente al seguito delle squadre e considerati i numeri del mondiale, i volumi di traffico generati possono essere facilmente incompatibili a cavallo di una strada di alta montagna, senza ovviamente considerare che l'area al di sotto del Sella è a rischio di valanghe in condizioni di medio innevamento. Una messa in sicurezza della strada, sotto le pareti del Murfreit, comporta in ogni caso interventi paesaggisticamente onerosi e in una più attenta valutazione di plausibilità dimostrerebbe tutta la sua inconsistenza. La complessità gestionale della manifestazione è eccessiva ed aperta ad un numero di variabili eccessive a garantire adeguati standard di qualità. scenario 05.b Una seconda suddivisione delle gare prevede che alla Val Gardena siano assegnate le gare maschili ed alla Val Badia le gare femminili. Non è possibile pensare ad una ripartizione contraria in considerazione del fatto che in Val Badia mancano i dislivelli per approntare una discesa libera maschile. Lo scenario rappresenta alcune opzioni che però vedono necessariamente le gare veloci femminili sulla pista di discesa a valle del Boè e le gare tecniche allestibili sulla Gran Risa o verso San Cassiano. Anche in questo caso la complessità gestionale per quanto minore, prevedendo di alloggiare le squadre femminili totalmente in Val Badia e le maschili in Val Gardena, è elevata e con costi diretti ed indiretti consistenti. Se l'obiettivo è invece rappresentato dall'intenzione di predisporre un'infrastruttura di trasporto pubblico radicalmente innovativa delle relazioni di valle, tra la Val Gardena e la Val Badia e © 2010, raumfabrik
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con le reti di mobilitĂ regionale e continentale lo scenario 5b costituisce un importante occasione di mobilitazione di risorse finanziarie.
Scenario 05.b schema
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conclusioni La fattibilità di campionati del mondo di sci alpino in Val Gardena si basa sui seguenti capisaldi: _
disponibilità della capacità alberghiera di valle in riferimento ai fabbisogni alloggiativi
_
plausibilità relativa alla realizzazione dei centri servizi
_
compatibilità territoriale ed ambientale dell'evento
_
capacità dell'evento di farsi motore di innovazione
_
plausibilità dei consumi di territorio in rapporto ad altri vantaggi economici ed ambientali
La verifica è stata condotta su 4 scenari ad elevato grado di verosimiglianza con l'integrazione di un quinto scenario che si è dimostrato essere scarsamente plausibile, ma di suggestivo interesse se si modificano i presupposti di mobilità orientandosi verso il potenziamento del trasporto ferroviario. In riferimento agli specifici capisaldi di verifica, la disponibilità della capacità alberghiera e delle possibilità di anticipazione dei possibili conflitti tra operatori, la soluzione individuata tende a minimizzare la conflittualità tra le aspettative degli albergatori, gli obblighi contrattuali con le agenzie e le necessità organizzative. Ovviamente, in assenza di un percorso organizzativo avviato, la percorribilità della collaborazione con le agenzie non può essere definitivamente chiarita, ma allo stato attuale non paiono emergere difficoltà diverse da quelle risolvibili nel quadro di una procedura di definizione contrattualistica. La plausibilità dei centri servizi va verificata in rapporto agli specifici interlocutori che nella realizzazione di questi potrebbero essere coinvolti. In ogni caso le già citate linee guida ambientali della FIS auspicano che le strutture realizzate possano a seguito dell'evento ottenere funzioni di pregio dal punto di vista sociale, ambientale e culturale. Allo stato attuale non appare comunque impossibile coinvolgere istituzioni ed enti su progetti significativi. La compatibilità territoriale dei Campionati del mondo si misura soprattutto nella capacità di attivare quei processi di pianificazione individuati nella seconda parte "Piano strategico" ed
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allo stesso modo si misura l'attivazione di processi di innovazione territorialmente connotati. I consumi di territorio che emergono dal confronto degli scenari sono decisamente variabili. Se consideriamo che l'ambito di pianificazione individuato dal Piano di Settore impianti di risalita e piste da sci indica in circa 800 ettari le superfici di pista programmate, gli interventi proposti dallo scenario 01, maggiormente incisivo da questo punto di vista, con gli incrementi di superfici sciabili che si attestano al 2,5%, pari a 22 ettari di cui 20 destinate a bosco. Gli altri scenari mettono in gioco via via minori nuove superfici, ma comportano allo stesso tempo maggiori sollecitazioni verso il sistema ambientale ed insediativo. Va precisato che nel quadro complessivo delle analisi, le necessità organizzative sono state tenute in secondo piano rispetto agli effetti territoriali.
sintesi
Sulla base della compatibilità del sistema territoriale e del potenziale di effetti collaterali lo scenario che maggiormente si presta ad essere attuato nel caso di mondiali di sci alpino è indubbiamente il numero 01 che fa gravitare l'aspetto sportivo integralmente sulla conca di Ruacia. La rete infrastrutturale allo stato di progetto produce uno sfalsamento di livello tra la soglia locale e quella sovracomunale evitando di sollecitare eccessivamente il sistema insediativo. Tab.3.1 Consumi di suolo per la predisposizione di piste da sci per scenario scenario 01
scenario 02
scenario 03
scenario 04
scenario 05b
fabbisogno totale di superfici piste
466.907 m²
512.988 m²
535.764 m²
363.366 m²
454.210 m²
superfici esistenti
244.980 m²
346.370 m²
204.766 m²
312.665 m²
319.940 m²
superfici di nuova previsione
221.927 m²
166.618 m²
169.512 m²
50.701 m²
134.270 m²
di cui:
bosco
204.171 m²
148.352 m²
166.618 m²
48.501 m²
107.280 m²
prati
16.197 m²
17.658 m²
0 m²
2.200 m²
26.990 m²
scenario 01
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Sulla base della compatibilità del sistema territoriale e del potenziale di effetti collaterali lo scenario che maggiormente si presta ad essere attuato nel caso di mondiali di sci alpino è indubbiamente il numero 01 che fa gravitare l'aspetto sportivo integralmente sulla conca di Ruacia. La rete infrastrutturale allo stato di progetto produce uno sfalsamento di livello tra la soglia locale e quella sovracomunale evitando di sollecitare eccessivamente il sistema insediativo. La capacità di accoglienza del pubblico che si può stimare in numeri fino a 10.000 Arch. Thomas Demetz
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spettatori è molto articolata e permette la realizzazione di numerose strutture temporanee senza gravare su elementi di pregio ambientale significativi. In definitiva la collocazione è di tipo periurbana quindi ben radicata al sistema insediativo. scenario 02
scenario 03 scenario 04
Lo scenario 02 a minor consumo di superficie (6 ettari) e con l'indubbio vantaggio di riqualificare la funzionalità sciistica della parte terminale del Ciampinoi, entra però in conflitto con una rete di viabilità puramente locale e prevedibilmente incapace di assorbire i carichi di traffico ed i conflitti con la viabilità pedonale derivanti dalla collocazione. Lo scenario 03 interferisce con aree di tutela ambientale e come tale non è praticabile, al pari dello scenario 04. La conca all'ingresso della Vallunga non è in grado per sensibilità ecosistemica di assorbire carichi di pubblico fino a 10.000 persone. E soprattutto è la rete di accessibilità a non essere compatibile con tali numeri sia per i caratteri del luogo che per la necessità di attraversare molta parte del centro di Selva con prevedibili sollecitazioni in termini di emissioni inquinanti, acustiche ed atmosferiche. In conclusione si può affermare che nel quadro di un'azione di pianificazione strategica lo svolgimento di campionati del mondo di sci alpino è compatibile con il sistema territoriale gardenese; tra le opzioni analizzate è lo scenario 01 quello con migliore efficacia pur a maggior consumo di territorio in un ottica di valle. Investimenti infrastrutturali capaci di ristrutturare in maniera radicale la mobilità di valle e l'interconnessione con le reti sovralocali, come descritto nel piano strategico, vanno messe in relazione con lo scenario 5b. Scelte orientate in quel senso rendono quest'ultimo scenario non solo percorribile ma anche assolutamente strumentale. Arch. Thomas, M. Demetz magma re_search Bolzano 012007
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v 2.1
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