CERAMICA:
FATTURATI DELLE AZIENDE ITALIANE
Tékne The art of “know-how”
Urban
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8 NEWS
ECONOMIA
20 Immobiliare italia, positivo il 2022 Milena Bernardi
SHOWROOM a cura di Chiara Poggi
26 Digitalizzazione, economia circolare e nuove figure in rivendita 9° convegno Sercomated
30 Comini: "Servizio e qualità della vendita i nostri punti di forza"
36 Quartarella: "Lavori a regola d'arte, materie prime di alta qualità, aggiornamento continuo"
40 Progettare e vendere gli spazi del vivere Intervista a Alivar: “Design e artigianalità rigorosamente 100% made in Italy”
Intervista:
a cura di Sara Falsetti
50 Aganippe: La riscoperta di cementine e graniglie Chiara Poggi
Progetti:
54 Una perla nel cuore della Parigi del Baltico
58 Una casa NZEB in paglia di riso con sughero a vista
62 Un’azienda agricola tra le Dolomiti Bellunesi
66 Un loft in stile industriale a Eindoven Cantieri:
70 Un patio eco-friendly con Deckofix
74 La Segreta, riserva naturale in Umbria
80 Novità di prodotto
FOCUS CERAMICA a cura di Sara Falsetti
92 Fiere: Aspettando il 40° Cersaie
96 ESCLUSIVA TILE ITALIA: I fatturati 2022 delle aziende ceramiche italiane
114 Progetti: L’avveniristico complesso One Za’abeel, Dubai
118 Novità di prodotto
LA POSA
126 Cantieri: Una nuova pelle per la Torre Velasca
130 Case history: Bordo piscina e muretti in pietra locale a secco in provincia di Bari
132 Novità di prodotto
FRESH TALKS
140 "Sempre a caccia di nuove idee" intervista a Angelo Bagnaro Gibo Borghesani
Pag. 21 - Elenco Inserzionisti
In copertina: Devon&Devon - www.devon-devon.com
Picture by Giancalo Pradelli @ Cersaie 2022
Gian Paolo Crasta - g.crasta@tiledizioni.it
Digitalizzazione, economia circolare e nuove figure in rivendita
SERCOMATED
COMINI
QUARTARELLA
I FATTURATI DELLE AZIENDE CERAMICHE ITALIANE
IL N.2 DI TILE ITALIA È, STORICAMENTE, MOLTO ATTESO PER LA PUBBLICAZIONE IN ANTEPRIMA DEI
FATTURATI DELLE AZIENDE CERAMICHE ITALIANE (CHE TROVERETE A PAG. 96)
MA IN QUESTO NUMERO C'È MOLTO ALTRO!
ALIVAR
CANTIERI
Una nuova pelle per la torre Velasca
NOVITÀ
FRESH TALKS
CHIACCHIERE IN LIBERTÀ CON GLI IMPRENDITORI
INTERVISTA La riscoperta di cementine e graniglie
PROGETTI
Case in lolla di riso; edifici NZEB; vernici effetto corten; Solid Surface...
CANTIERI
Decking nel bosco; un b&B de charme.
NOVITÀ
Una duplice sfida: prestazioni più elevate con meno energia.
Nel corso del 2022 l'azienda, che dal 1972 produce pavimenti, rivestimenti e coperture in cotto nel pieno rispetto della tradizione e dell’ambiente, ha portato a termine un importante progetto di rinnovamento secondo il modello Industry 4.0, con un’attenzione particolare alla riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di CO 2 con l'obiettivo di rendere il processo di cottura più performante ed economico
Come primo step è stata potenziata la fase di riciclo-preriscaldo, è stata quindi migliorata la curva di cottura e completamente rivista anche la fase di raffreddamento.
Tutto il processo di cottura viene ora controllato da un software che, attraverso la visualizzazione delle temperature e di tutta una serie di parametri, permette al tecnico il con-
trollo anche da remoto. Partner di questa importante transizione è stata Marcheluzzo, la cui competenza ha permesso di ridurre notevolmente la quantità di energia impiegata dal forno, aumentando contemporaneamente l’energia termica a disposizione dell’essiccatoio.
Dal punto di vista ambientale Cotto Cusimano è impegnata nell’implementazione di un modello di business attento al benessere del pianeta e delle persone. L’installazione del parco fotovoltaico da 750 kilowattora ha consentito di autoprodurre energia pulita nell’ordine del 25% e, insieme alle migliorie impiantistiche, di ridurre del 12% le emissioni di CO 2 L’azienda ha, inoltre, ridotto lo spreco idrico (-7%) grazie al recupero dell’acqua usata per il taglio del cotto, per il lavaggio degli stampi di formatura e per la bagnatura. Virtuose anche le operazioni di riciclo dei
Ricavi totali in crescita del 4,8% a 11,7 miliardi di dollari, di cui 4,3 miliardi generati dalla divisione Global Ceramic che cresce del 10% sul 2021.
A fronte di un 2021 cresciuto oltre ogni aspettativa (+17,3% sul 2020), l’esercizio 2022 di Mohawk Industries ha evidenziato una certa tendenza al rallentamento.
Un dato che non stupisce, alla luce della pressione inflattiva comune a molti mercati, ai rincari energetici e delle materie prime, oltre all’aumento dei tassi di interesse.
Se il terzo trimestre aveva manifestato segni di debolezza tenendo però il passo, l’ultimo periodo dell’anno ha visto abbassarsi la soglia dei ricavi, scesi a 2,7 miliardi di dollari (-4% rispetto allo stesso periodo al 2021 e -1,3% su base costante).
Grazie al buon andamento del primo semestre, tuttavia, il colosso del flooring è riuscito a chiudere l’esercizio 2022 in crescita del 4,8% (+8,8% su base costante) con vendite a quota 11,7 miliardi di dollari (11,2 miliardi nel 2021). Ripercussioni negative invece sull’utile netto sceso a 25 milioni di dollari (823 milioni al netto di ristrutturazioni e acquisizio-
ni) contro i 1.033 milioni del 2021 (o 1.027 milioni l’utile netto rettificato) e sul risultato operativo passato da 1.335 milioni di dollari a 244 milioni.
“Dopo il forte rialzo dei primi mesi 2022, il mercato immobiliare statunitense ha subito una contrazione sotto il peso dei tassi di interesse e dell’elevata inflazione, così anche in Europa, dove il difficile contesto ha messo in crisi la capacità di spesa dei consumatori”, ha commentato Jeffrey S. Lorberbaum, Presidente e CEO di Mohawk Industries “Nella seconda metà dell’anno il calo delle vendite nel settore residenziale e delle ristrutturazioni ha contratto i volumi nel comparto flooring, compensati in buona parte dal positivo andamento del segmento commerciale che ha continuato a beneficiare dei progetti di costruzione e ristrutturazione”. Nel primo trimestre 2023 Mohawk Industries prevede ancora un po’ di turbolenza sul mercato e, per tale ragione, non aumenterà la produzione come avveniva in passato a inizio anno, in modo da non generare costi non assorbiti. Più favorevoli, invece, le stime per il secondo trimestre.
materiali di lavorazione: gli scarti di argilla cruda vengono miscelati a quella essiccata nella cava durante l’estate, il cotto recuperato nelle fasi di taglio e burattatura viene reimmesso in produzione e l’olio esausto reimpiegato per la lubrificazione delle catene dell’essiccatoio. Di pari passo vanno anche i processi di innovazione tecnologica funzionali alla transizione digitale, come i PLC installati sulle macchine, il gestionale aziendale, il software MES deputato a monitorare la produttività, tutti sistemi che favoriscono una produzione automatizzata e interconnessa.
Secondo Lorberbaum, “le vendite nel periodo dovrebbero migliorare come pure i costi dei materiali e dell’energia spingendo la spesa dei consumatori, specialmente in Europa. L’introduzione in gamma di nuove collezioni, insieme a promozioni mirate, favorirà ulteriormente lo sviluppo del business”.
Nel lungo periodo, la domanda mondiale nel settore real estate richiederà investimenti significativi in termini di nuove costruzioni e ristrutturazioni. Mentre il gruppo di Calhoun è impegnato a gestire l'attuale ciclo economico, sta operando con una prospettiva a lungo termine puntando sulle attività a maggior potenziale di crescita, tra cui LVT, laminati, top in quarzo, oltre a grandi lastre e materiali da isolamento.
Italgraniti Group è la prima azienda ceramica italiana ad aver ottenuto la certificazione UNI/PdR 125:2022* sulla parità di genere, un obiettivo che può senz’altro essere definito storico considerata la netta prevalenza maschile che da sempre caratterizza il settore ceramico, e rappresenta un’altra importante tappa del percorso aziendale che, nel corso del 2022, lo ha portato a diventare Società Benefit e, subito dopo, all’ottenimento della certificazione B Corp
Italgraniti Group considera la parità di genere un elemento chiave per il superamento di qualsiasi forma di discriminazione: valorizzare le capacità tecniche, organizzative, intellettive e relazionali di ogni collaboratore – indipendentemente dal suo genere – è un presupposto fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi del Gruppo. La politica per l’uguaglianza e l’integrazione dei generi adotta, quindi, un duplice approccio: da un lato, analizzare e affrontare le specifiche esigenze delle donne e degli uomini, dall’altro promuovere interventi mirati per consentire loro di partecipare in egual misura alle opportunità che si creano in campo
aziendale. La parità di genere è strettamente legata alla giustizia sociale ed è tra i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU. Attualmente l’Italia si colloca al 14° posto nell’Unione Europea e, nonostante il significativo progresso registrato nell’ultimo decennio, resta sotto la media comunitaria.
Per promuovere un ambiente di lavoro inclusivo e a misura di tutte le persone, il Gruppo ha adeguato la propria governance introducendo opportuni presidi organizzativi e garantendo la presenza del genere di minoranza nel Consiglio di Amministrazione Ha sviluppato procedure per identificare e rimuovere le situazioni potenzialmente critiche per l’inclusione, la parità e un’equa conduzione dei processi in ambito HR. Ha, inoltre, adottato politiche a sostegno della genitorialità, con lo scopo di facilitare il corretto bilanciamento vita-lavoro delle donne con figli in età prescolare. Infine, specifici obiettivi aziendali sostengono la crescita e l’inclusione delle donne e la riduzione delle differenze retributive, compresi benefit e welfare
*La certificazione UNI/PdR 125:2022 Pubblicate a marzo 2022, le linee guida della certificazione sono analoghe, per filosofia e metodologia, a quelle del sistema di gestione della qualità ISO 9001. La valutazione della parità di genere si basa, infatti, su un insieme di indicatori di prestazioni quali-quantitativi che, all’interno dell’ambiente di lavoro, prendono in considerazione l’intero contesto organizzativo. Durante la Milano Design Week 2023, Bureau Veritas – l’organismo di certificazione scelto da Italgraniti Group – ha consegnato ufficialmente a Elisa Giacobazzi, CEO del Gruppo, il certificato UNI/ PdR 125:2022.
L’Istituto tedesco Qualità ITQF, leader europeo nelle certificazioni e il suo Media Partner la Repubblica A&F, hanno conferito a Casalgrande Padana il riconoscimento ‘TOP Qualità - Prezzo 2023’.
L’inserimento in questa classifica si basa sul Customer Convenience Index, la più ampia indagine sulla convenienza dei marchi mai realizzata in Italia, attuata attraverso un sondaggio rappresentativo della popolazione italiana che ha raccolto 861.212 giudizi su 1.384 aziende in 122 settori dell’economia italiana. Il riconoscimento viene assegnato alle aziende/brand che hanno raggiunto un voto superiore alla media del loro settore d’appartenenza.
Nel corso degli ultimi due anni, Casalgrande Padana ha anche ottenuto il riconoscimento "Top Job 2021-2022",
“Digital Star 2022-23 - aziende tecnologiche”, “Green Star 2022” e "Campione del Servizio 2023”.
Gruppo Romani si è reso protagonista a Coverings, il più importante appuntamento fieristico per il settore della ceramica in Nord America, con le nuove proposte sintesi di una ricerca estetica e tecnologica ecosostenibile che asseconda l'evoluzione della progettazione contemporanea. Collezioni esclusive e di tendenza nate da una produzione virtuosa, attenta all'ambiente e all'efficienza energetica.
Successo per le collezioni in gres porcellanato di Serenissima, nate dallo studio dei nuovi trend dell'abitare: "Concreta", un originale effetto cemento che richiama texture naturali ed "Eclettica", interprete di una pietra minimalista e rigorosa.
Proposte inedite che soddisfano le esigenze del lifestyle contemporaneo offrendo spunti creativi per spazi residenziali e commerciali. "Archistone", di Cercom, sottolinea l'equilibrio perfetto tra innovazione tecnica e ricerca estetica: in gres porcellanato effetto pietra naturale, rappresenta uno strumento progettuale completo e versatile per il design di ambienti aperti al pubblico. Lo stile inconfondibile di Cir Manifatture Ceramiche si è svelato nelle collezioni "Tadelakt" ed "Heritage", sintesi di creatività e design made in Italy. Tadelakt, ispirata al piacevole effetto estetico artigianale degli intonaci marocchini, porta negli ambienti atmosfere
Casalgrande Padana ‘Tra le migliori aziende Rapporto Qualità - Prezzo in Italia
esotiche, colori intensi e pattern decorativi. Heritage interpreta in gres porcellanato il fascino antico di un materiale nobile come il travertino di Rapolano, trasformandolo in superficie per l'architettura. Cerasarda ha poi portato a Coverings la nuova collezione "Sughero", in gres porcellanato, dedicata alla bellezza di un materiale naturale considerato preziosa risorsa della Sardegna e riletto attraverso la più avanzata tecnologia ceramica. Poetica nell'ispirazione e affascinante nella texture, la collezione esprime uno stile eco-chic capace di rendere gli ambienti accoglienti sia in ambito hospitality e retail che nei progetti residenziali di pregio.
L’Istituto Tedesco Qualità e Finanza conferisce a Casalgrande Padana Top Qualità - Prezzo2023’
L’Istituto tedesco Qualità ITQF, leader europeo nelle certificazioni Repubblica A&F, conferiscono a Casalgrande Padana il riconoscimento
L’inserimento nella classifica ‘Top Qualità – Prezzo ’ si basa infatti sul la più ampia indagine sulla convenienza dei marchi mai realizzata in sondaggio rappresentativo della popolazione italiana che ha raccolto aziende in 122 settori dell’economia italiana. Il riconoscimento viene che hanno raggiunto un voto superiore alla media del loro settore d’appartenenza
Nel corso degli ultimi due anni, Casalgrande Padana ha anche ottenuto 2021-2022", “Digital Star 2022-23 - aziende tecnologiche”, “Green Servizio 2023”
Cadorin è un’azienda impegnata nella sostenibilità fin dalla sua fondazione e, a partire dal 2014, ha incentrato la propria comunicazione sull’esortazione alla clientela a compiere scelte consapevoli in materia di tipologie lignee e di prodotto che potessero rientrare nel concetto del “minimo impatto ambientale”
L’Azienda, fieramente e totalmente incentrata sul Made in Italy, adotta prassi virtuose per adeguare costantemente sia il ciclo produttivo sia il prodotto finale a scelte di sostenibilità ambientale e contribuire, quanto più possibile, alla neutralità climatica. Nello stabilimento di Possagno i processi produttivi sono basso energivori grazie all’utilizzo di fonti di energia pulita e rinnovabile: fotovoltaico per l’energia elettrica e utilizzo dei trucioli di legno per il termico. Il legno utilizzato per la produzione di parquet proviene da foreste autorizzate al taglio e fruite in maniera corretta e re-
sponsabile e la scelta aziendale è quella di utilizzare legnami provenienti da un raggio di 300 - 1000 km dalla sede aziendale, in modo da ridurre le emissioni legate al trasporto lunga percorrenza. Punta di diamante di questa filosofia sono i prodotti NATUR: il contrassegno con cui Cadorin individua le proprie collezioni più green oriented poichè ricavate da tronchi che non hanno subito eliminazioni inutili o elevati scarti o deselezioni, preservando la bellezza innata della Natura ed esaltando l’intima natura del legno, valorizzando e rendendo elemento di pregio ogni singolo dettaglio del tessuto legnoso. Non meno importanti in questo contesto i collanti e le finiture utilizzate, testati e certificati VOC-free e che rientrano nei parametri delle certificazioni Leed. Anche gli imballi in plastica utilizzati in azienda rientrano in un processo virtuoso di economia circolare in quanto fanno
Cotto d’Este ha partecipato alla Milano Design Week celebrando la bellezza, l’esclusività, il fascino e la versatilità delle proprie collezioni trasformando lo showroom di Via Quintino Sella 5, nella splendida cornice di Piazza Castello, in “The Secret Garden”: un luogo onirico e immaginario, la fucina in cui vengono ideati nuovi modi di concepire il design. Stilizzate sculture ceramiche e scenografiche pareti ispirate alla natura hanno invitato il pubblico ad entrare in un giardino segreto fatto di materia, architettura e creatività. Una metafora delle opportunità progettuali offerte dalle superfici e dai rivestimenti Cotto d’Este e un omaggio alla natura che da sempre è fonte di ispirazione e attenzione per il brand.
The Secret Garden è stata l’occasione per valorizzare due collezioni: “Pura”, omaggio all’equilibrio e alla naturalezza, e “Wonderwall”, tra le serie più eclettiche del brand.
A Wonderwall, la prima collezione ceramica da parati ultrasottile, è stato affidato il compito di caratterizzare l’interno dello showroom con soggetti di ispirazione naturalistica dalle atmosfere eso-
tiche e decorazioni in cui piante e fiori diventano sovradimensionati, catturando completamente lo sguardo dello spettatore e rendendo le pareti protagoniste, tra colore e motivi grafici.
The Secret Garden ha rappresentato anche l’occasione per celebrare i 30 anni dalla fondazione del brand e, con essi, le innovazioni che hanno segnato l’evoluzione del settore ceramico a livello internazionale. Come le lastre ultrasottili: massima espressione di tecnologia, estetica e sostenibilità. Grazie alla riduzione di 2/3 dello spessore tradizionale, consentono risparmio di energia, di materie prime, di consumi di acqua e un minor impatto sui trasporti e rappresentano oggi la prima superficie ceramica 100% carbon neutral. Non solo, con le lastre ultrasottili è possibile sfruttare il rivoluzionario sistema di posa –
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Mapei ha rinnovato la partecipazione al FuoriSalone con l’installazione “Tangibile & Intangibile”, progettata da One Works, società globale di architettura e design fondata nel 2007 da Leonardo Cavalli e Giulio De Carli, e realizzata in collaborazione con ICA Group per la mostra-evento Design Re-Evolution in occasione del Salone del Mobile 2023 di Milano. Materiale e immateriale, visibile e invisibile: l’opera indaga il dualismo in architettura ed edilizia tra ciò che è visibile e può essere sperimentato con i sensi e ciò che non è possibile vedere ma può comunque essere percepito. Un tema noto a Mapei, i cui materiali sono spesso una presenza invisibile in molti interventi di costruzione e recupero. L’azienda ha accolto la proposta con grande entusiasmo, coinvolgendo il laboratorio di Ricerca e Sviluppo e i tecnici per la fornitura dei materiali e prodotti necessari a realizzare il progetto che è stato installato nel Cortile d’Onore dell’Università degli Studi di Milano.
“Siamo molto felici di aver partecipato per la sesta volta al Fuori Salone e di averlo fatto al fianco dello studio internazionale One Works, con il quale condividiamo l’attenzione alla sostenibilità e la spinta all’innovazione - ha dichiarato Simona Giorgetta, membro del CdA Mapei -. L’installazione ci ha interessati e coinvolti da subito perché, in modo diretto, ha messo in mostra il tangibile e intangibile dell’architettura, scomponendoli in un’installazione in
Panariagroup è stata inserita nella classifica stilata da Financial Times e Statista tra le 500 aziende europee più attive nel contenimento del proprio impatto ambientale.
Un riconoscimento prestigioso per Panariagroup, unica azienda ceramica italiana a comparire come Europe's Climate Leaders 2023, ossia le società che più si stanno attivan-
do per ridurre il proprio impatto ambientale. Da tempo, ormai, Panariagroup è seriamente impegnata su questo fronte con un Piano di Sostenibilità a lungo termine e una serie di iniziative, tra cui la pubblicazione del Bilancio di Sostenibilità certificato da terze parti e il nuovo progetto THINk ZERO, grazie al quale riduce al massimo e neutralizza al 100% le emissioni di carbonio relative al ciclo
307.418 le presenze alla 61ª edizione del Salone del Mobile.Milano, che con un +15% rispetto al 2022 sancisce il successo del nuovo format della Manifestazione, confermando la forza catalizzatrice dell’evento.
Più di 2.000 i brand espositori, di cui il 34% da 37 Paesi, tra cui 550 giovani designer da 31 Paesi e 28 Scuole e Università di design da 18 nazioni. In termini di affluenza di visitatori, le presenze regi-
strate sono state 307.418 (+15% rispetto al 2022), in sei giorni, da 181 Paesi. Particolarmente significativo il 65% di buyer e operatori di settore provenienti dall’estero.
La Cina è tornata a essere il primo Paese dopo l’Italia, seguita da Germania, Francia, Stati Uniti, Spagna con Brasile e India a pari merito. Oltre 5.400 i giornalisti accreditati, il 47% dei quali provenienti dall’estero.
cui è stata rappresentata l’essenza di un edificio finito: materiali, ricerca, innovazione, sostenibilità ed esperienza, elementi fondanti del lavoro di Mapei”.
© Photo by SLV - Saverio Lombardi Vallauri - Photo by CPA - Paolo Consaga
di vita delle lastre ultrasottili prodotte. “Siamo fieri di questo primato - ha dichiarato Emilio Mussini, presidente di Panariagroup - e siamo orgogliosi di proporre ai nostri partner commerciali prodotti best in class non solo per massima qualità, affidabilità e pregio estetico, ma anche per quanto attiene i parametri e i valori di sostenibilità, fattori di scelta sempre più prioritari per i clienti e i progettisti in tutto il mondo”
“Da questa edizione abbiamo tratto diverse lezioni importanti: abbiamo imparato che si può riprogettare un evento grandissimo come il Salone per traghettarlo nel futuro, che si può vincere la partita della sostenibilità quando tutto il sistema rimane coeso, che si possono immaginare e utilizzare nuovi contenuti per generare conoscenza, crescita e valore. Siamo soddisfatti di come siamo riusciti a mettere al centro il visitatore, che con facilità
ha gestito i proprio percorsi e incontrato le aziende desiderate; dell’opportunità data agli espositori di presentarsi e raccontarsi non solo al target di riferimento, ma anche ai nuovi interlocutori con cui sono venuti in contatto grazie al nuovo layout; di aver proposto a chiunque si trovasse in fiera momenti di conoscenza e crescita grazie ai tanti talk e tavole rotonde e alle mostre di Euroluce” afferma Maria Porro, Presidente del Salone del Mobile.Milano.
L’estrema attenzione alla componente sostenibile, sia a livello di organizzazione sia di gestione della Manifestazione, porterà il Salone a essere la prima Manifestazione fieristica di settore a ricevere la certificazione ISO 20121 per la gestione sostenibile degli eventi.
Hanno superato le migliori aspettative anche i dati registrati dalla piattaforma digitale durante i giorni del Salone del Mobile.Milano 2023: sito, newsletter, app, push e social network hanno raccontato quotidianamente lo svolgersi della manifestazione, le attività dedicate al pubblico e ai brand, gli eventi e le novità presentate dalle aziende, tra
prodotti, workshop e allestimenti.
La design community internazionale ha risposto con entusiasmo: sul fronte social, sono stati 30 milioni gli account raggiunti e i contenuti hanno registrato oltre 6 milioni di video views e circa 80 milioni di impression.
Sul sito sono stati registrati 1 milione di visitatori e oltre 7 milioni le pagine viste. L’app aggiornata Salone del Mobile.Milano ha triplicato il numero di download dall’inizio dell’anno, grazie anche alla presenza del nuovo servizio di mappa interattiva che ha registrato oltre 350mila sessioni durante la fiera e permesso di effettuare oltre 750mila scansioni con il servizio di matchmaking, supportando l’esperienza dei visitatori e agevolando uno scambio efficiente con gli espositori. Hanno contribuito al racconto su scala globale di quanto successo al Salone anche la pubblicazione sistematica di contenuti dedicati sul canale cinese WeChat, lo streaming dei talk organizzati in
Si è svolto sabato 20 maggio in Florim Gallery l’appuntamento annuale con il Premio Lucchese, iniziativa promossa dall’omonima Fondazione e intitolata alla memoria dell’Ing. Giovanni Lucchese, fondatore di Floor Gres e padre dell’attuale Presidente di Florim Claudio Lucchese. Sette le borse di studio assegnate a 4 ragazze e 3 ragazzi dell’Istituto
di Istruzione Superiore “Alessandro Volta” di Sassuolo che, a conclusione dello scorso anno scolastico, hanno conseguito il diploma di maturità con il massimo dei voti.
La conduzione dell’evento è stata affidata, come di consueto, a Leo Turrini, giornalista e scrittore che ha coinvolto la platea di giovani invitandola a riflettere sulla relazione tra reale e virtuale nel mondo che verrà.
Fra rivoluzione digitale e intelligenza artificiale, Turrini ha chiamato gli adulti di domani ad interpretare il concetto di
fiera e un podcast giornaliero che ha raccolto le voci di alcuni dei protagonisti di questa edizione. Tra le novità da segnalare, il lancio del canale TikTok, che ha visto uno storytelling dedicato, anche attraverso la narrazione di content creator, registrando 4 milioni di visualizzazioni video e oltre 3 milioni di pubblico raggiunto. Sono state sviluppate anche diverse attività in realtà aumentata, tra cui il contest per vincere un esclusivo zaino Piquadro, che ha registrato oltre 10mila sessioni. Durante la Manifestazione è stata, inoltre, ufficializzata la collaborazione con il media digitale Highsnobiety, che ha generato contenuti quotidiani di aggiornamento della Manifestazione destinati a un target inedito per il Salone: una nuova generazione internazionale attenta alle innovazioni culturali e di mercato. In parallelo alla produzione editoriale, una collezione di prodotti in edizione limitata (magliette, felpe e cappellini) ha rimarcato l’assoluta iconicità del Salone del Mobile.
“Phygital”, una nuova esperienza ibrida che nasce dalla coesione dei mondi fisico e digitale, che porterà a ripensare il futuro di tutti. Tra speranze, timori ed emozioni, i ragazzi delle classi IV hanno raccontato con video-pillole la propria visione del mondo del lavoro, immaginando come – e con quali benefici – l’esperienza phygital ri-disegnerà i mestieri del domani.
Questi i premiati:
• MATILDE BORGHI
voto: 100/100esimi e Lode
• SILVIA CASOLARI
voto 100/100esimi
• INES TRUMSHI
voto 100/100esimi
• MARGHERITA NICOLINI
voto 100/100esimi
• ALESSANDRO ROSSI
voto 100/100esimi
• SIMONE MASCITTI
voto 100/100esimi
• THOMAS STIFANELLI
voto 100/100esimi.
Sono passati 80 anni da quando i fratelli Guido e Pietro Pettenon fondarono a San Martino di Lupari (Pd) FILA, acronimo di Fabbrica Italiana di Lucidi e Affini, azienda dedita alla produzione e commercializzazione di lucidi per calzature, cere e detergenti domestici.
Da allora, in anni che hanno visto piccoli e grandi cambiamenti succedersi ad un ritmo sempre più veloce, trasformando società, economia, comunicazioni e rapporti tra i popoli, anche FILA si è evoluta fino a divenire azienda leader nel suo settore a livello internazionale.
La svolta importante arrivò negli anni ’70 su intuizione dell’attuale Presidente Beniamino Pettenon e della sorella Adriana, che, fortemente ispirati dall’obiettivo di voler creare il miglior prodotto sul mercato, mantenendo i valori della propria storia e aprendosi a quelli della contemporaneità, iniziarono la produzione di prodotti professionali per la protezione delle superfici, in particolare quelle di cotto. Azienda già all’avanguardia a quel tempo, FILA pubblicò in quel periodo anche la prima campagna stampa, scegliendo come magazine Casa Vogue.
Quest’anno FILA celebra gli 80 anni dalla fondazione anche entrando a far parte delle Aziende riconosciute come “Marchio Storico di Interesse Nazionale”, prestigioso riconoscimento che testimonia come l’Azienda abbia fatto la storia dell’imprenditoria nazionale e del Ma-
de in Italy e di cui fanno parte aziende d’eccellenza con un marchio registrato, o utilizzato continuativamente, da almeno 50 anni.
“L’80° anniversario di fondazione – dichiara il Presidente Beniamino Pettenon – è un momento di festa e un momento di riflessione sulle difficoltà superate negli anni, sui successi raggiunti con un gruppo di persone di valore e personalmente anche con mia moglie Anna, che è sempre stata al mio fianco sia nella vita sia nel lavoro. Con impegno ed entusiasmo continuiamo un cammino di innovazione e di sviluppo”. La storia dei prodotti FILA è un lungo percorso evolutivo che ha accompagnato la cultura dell’abitare fino all’attuale, improntato alla salubrità, l’igienizzazione e la protezione delle superfici in tutto il mondo. Ne sono un esempio i prestigiosi interventi eseguiti negli anni in location quali il Palazzo della Ragione di Padova, del Tempio Canoviano di Possagno o più internazionali come il Presidential Palace negli Emirati Arabi, il Louvre di Abu Dhabi o l’International Airport in Bahrain e in Qatar.
La propensione al futuro dell’azienda non conosce arresto ed è così che FILA, oggi, grazie al nuovo e sofisticato Innovation Center in cui R&D e Dipartimento Tecnico si confrontano quotidianamente con i migliori centri universitari e di ricerca internazionali, continua a sviluppare prodotti innovativi sia in termini di prestazioni, sia in materia di sostenibilità e
minore impatto ambientale.
“La progettazione dell’Innovation Center FILA nasce dalla fiducia nella ricerca, nella tecnologia e nelle infinite possibilità del valore umano, che è l’unico e vero asset intangibile che possa rinforzare le radici per assicurare una stabilità lungimirante” – afferma Alessandra Pettenon, AD di FILA.
Il rispetto per l’ambiente e l’impegno dell’Azienda sui temi green sono alcuni dei valori intrinsechi che coinvolgono tutte le divisioni aziendali e le certificazioni ambientali avvalorano l’attenzione del Gruppo FILA al benessere della persona, ovunque essa sia.
“L’Azienda ha ottenuto nel tempo importanti riconoscimenti, tra cui il Sustainability Award di Forbes Italia ed EcoVadis che certifica i valori di FILA in ambito di aspetti ambientali, sociali e di governance, nei quali l’Azienda è all’avanguardia come impresa sostenibile – dichiara con orgoglio Francesco Pettenon, AD del Gruppo FILA –. Da tempo abbiamo intrapreso un percorso accuratamente pianificato, per raggiungere traguardi sempre più avanzati”. In continua e costante espansione, l’Azienda conta oggi 104 collaboratori, tra l’Headquarter e l’Innovation Center e l’area logistica di San Martino di Lupari (Pd), il Centro di Sperimentazione a Fiorano Modenese, nel cuore del distretto ceramico di Sassuolo e le sedi commerciali estere in Germania, Spagna, USA, Gran Bretagna e Emirati Arabi.
Per FILA comunque il passato non va dimenticato. È il motivo per cui l’Azienda ha creato un Museo interno che ripercorre la propria storia attraverso una serie di fotografie, grafiche, documenti unici e prodotti iconici. Dai lucidi da scarpe utilizzati dall’Esercito durante la guerra, per passare, negli anni ’70, ai primi prodotti specifici per la pulizia a regola d’arte dei pavimenti e delle superfici in cotto; fino ad arrivare all’attuale offerta di soluzioni professionali ecosostenibili per la pulizia, il mantenimento e la protezione di tutte le superfici, anche quelle più delicate.
raimondispa.com
the rescue clip
Primo sistema livellante frangibile “di emergenza” per completare il livellamento delle piastrelle in caso di rottura accidentale di una base del “sistema principale”
rottura accidentale base del sistema livellante principale
infilare una o più basi SOS nella fuga (minimo 1,5 mm) al posto della base rotta
ruotare le basi SOS di 90° rispetto alla posizione di inserimento nella fuga e serrarle agendo sulla ghiera
rimovibile ad adesivo in presa
rimozione semplice e rapida non sbecca le piastrelle non graffia le piastrelle
rimuovere le basi colpendole in direzione parallela alla fuga
La location milanese di Dolce&Gabbana, un progetto esclusivo ad opera di Eric Carlson dello Studio Carbondale di Parigi, regala una nuova veste sfavillante alla “casa da nobile con giardino” abitata nel 1680 dal marchese Gabrio Recalcati: il bar-bistrot dei milanesi riparte dal rosso grazie a un mare di tessere mosaiche. Il rivestimento, realizzato da Friul Mosaic, è veramente suggestivo: un manto rosso che ricopre interamente la sala del forno della pizzeria dove l’inconfondibile rosso Martini viene esaltato da 25 metri quadri di tessere in smalto veneziano, tagliate a mano in dimensioni diverse di circa 10 cm di altezza, e realizzate per Friul Mosaic da Smalti Morassutti ,tutto rigorosamente fatto a mano e su misura.
Grazie all’esperienza di Friul Mosaic ed
all’elevata capacità di venire incontro a ogni esigenza di customizzazione, è possibile scegliere colori, materiali e dimensioni del mosaico, pur mantenendo le caratteristiche di continuità o ripetibilità modulare peculiari di questo materiale. Il progettista è, dunque, libero di esprimere al massimo la sua creatività nel modo che più si addice al cantiere, ottenendo superfici personalizzate, senza interruzioni e irripetibili.
Italcer ha siglato un accordo con Renovit (piattaforma italiana avviata da Snam e CDP Equity per promuovere l’efficienza energetica di aziende, condomini, terziario e pubblica amministrazione e favorire lo sviluppo sostenibile e la transizione energetica del Paese) per garantirsi un approvvigionamento di energia elettrica da fonti rinnovabili per oltre il 30% del fabbisogno. In particolare, l’accordo prevede la fornitura, installazione e gestione di oltre 6.800 pannelli fotovoltaici per una superficie di oltre 18.500 metri quadrati e una potenza complessiva aggiuntiva di circa 3,2 MWp, che saranno posizionati all’interno dei siti produttivi del Gruppo, che ha già installato nel 2022 circa 2 MWp di impianti, con l’obiettivo di arrivare ad un totale di circa 10MWp nei prossimi due anni. L’accordo con Renovit conferma l’impegno di Italcer verso l’innovazione e la sostenibilità, ambito in cui ha investito oltre 20 milioni di euro negli ultimi due anni per venire sempre più incontro alle rinnovate esigenze dei consumatori, sempre più attenti alle tematiche green.
Oggi la società, che in soli 5 anni è diventata un player di riferimento* nelle superfici di design con ricavi consolidati di circa 360 milioni di euro nel 2022 e un tasso di crescita superiore al 30% ne-
gli ultimi tre anni, investe in Ricerca e Sviluppo oltre il 3% dei ricavi ed utilizza oltre il 50% di materie prime riciclate nella propria produzione. Renovit accompagnerà il Gruppo Italcer in questo ulteriore percorso di transizione verso fonti di energia rinnovabile, consentendo di ridurre l’impatto ambientale degli stabilimenti e ottimizzando la spesa energetica attraverso interventi in infrastrutture che consentano di stabilizzare i prezzi energetici e la gestione dei rischi legati alla volatilità delle commodities.
Graziano Verdi, Amministratore Delegato e co-founder di Italcer Group (nella foto), spiega: "Stiamo proseguendo nella strategia di costruire un gruppo leader in Europa innovativo e green. Negli ultimi anni abbiamo fatto importanti investimenti in industria 4.0 per rendere i nostri stabilimenti e processi produttivi, sia in Italia che all’estero, sempre più efficienti, tecnologicamente avanzati e sostenibili. Grazie a ciò siamo in grado oggi di avviare ad attività di recupero di circa il 99,8% degli scarti di produzione. L’accordo di oggi con Renovit del Gruppo Snam rafforza significativamente il nostro impegno verso l’ambiente e i nostri solidi valori di sostenibilità”. Italcer, infatti, si è aggiudicata nel 2022 il Sustainability Award, importante riconoscimento per il percorso di con-
tinuo miglioramento dell’azienda in termini di sostenibilità ed efficienza dei processi produttivi, grazie ad un uso più efficiente dei materiali, un sempre maggiore risparmio energetico, una riduzione delle emissioni inquinanti e una gestione dell’acqua e dei rifiuti sempre più consapevole.
*Il Gruppo Italcer, controllato dal Fondo di Investimento Mindful Capital Partners, conta circa 1100 dipendenti, vanta centinaia di progetti realizzati e 15.000 clienti nel mondo. Oggi opera attraverso marchi di alto di gamma e storiche realtà industriali nel settore ceramico che realizzano prodotti d’eccellenza per interni ed esterni. Ne fanno parte: Fondovalle, La Fabbrica, AVA, Elios Ceramica, Devon&Devon, Ceramica Rondine, Cedir, Bottega ed Equipe Cerámicas.
si è rivelato un altro anno turbolento in termini di sfide politiche ed economiche che hanno avuto un
impatto non indifferente su numerosi mercati.
Nonostante le varie implicazioni, il settore immobiliare in Italia e nella
maggior parte dei paesi CEE ha registrato incrementi rispetto agli anni precedenti, dimostrando resilienza e attrattività per gli investitori.
IL REAL ESTATE ITALIANO VALE
12 MILIARDI DI EURO (+20%)
Nel 2022 il volume degli investimenti immobiliari in Italia ha sfiorato i 12 miliardi di euro, in rialzo del 20% sul 2021.
Il favorevole andamento è stato guidato dai primi tre trimestri che hanno generato circa 9,7 miliardi di euro (quasi l’intero volume del 2021), a cui è seguito un quarto trimestre a quota 2,2 miliardi, in contrazione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
I dati emergono dal recente rapporto stilato dal Team Research di Dils, azienda leader in Italia nel settore real estate. L’asset class preferita dagli investitori sia domestici che internazionali si conferma quella degli Uffici, che totalizza nel 2022 transazioni per 4,6 miliardi di euro e una crescita del 103% rispetto al 2021, di cui circa 800 milioni investiti nell’ultimo trimestre.
La Logistica si colloca al secondo posto attraendo il 24% dei volumi totali investiti (2,9 miliardi di euro), in crescita del 6%
rispetto al 2021. I primi tre trimestri hanno fatto registrare il record storico degli investimenti nel settore, seguiti da un Q4 in netta flessione. La principale causa è da ricercarsi nella situazione di incertezza, volatilità e attendismo che ha caratterizzato i mercati finanziari da fine luglio. Stabile l’Hospitality con un totale di 1,5 miliardi di euro, mentre il Living ha generato investimenti pari a 1 miliardo di euro, con un incremento del 35% sul 2021. A livello nazionale, il mercato residenziale delle compravendite nei primi nove
mesi del 2022 ha realizzato il miglior risultato dal 2007 in termini di volumi transati (circa 576.000 NTN), in crescita del +7,4% sullo stesso periodo 2021. Il terzo trimestre mostra una sostanziale stabilizzazione delle transazioni (+1,7%) rispetto allo stesso periodo 2021 e volumi allineati ai record storici del 2006-2007.
Il settore sul quale il periodo di incertezza ha influito maggiormente è il Retail, in particolar modo out of town, che nel 2022 ha registrato un volume di investimenti pari a 850 milioni di euro, in calo del 32% rispetto al 2021.
Infine, il settore degli Alternative tota-
lizza investimenti complessivi per 1 miliardo di euro, rappresentati per lo più da importanti deal che riguardano aree in fase di sviluppo, strutture sanitarie e centrali di telecomunicazione.
“Nonostante lo scenario internazionale complesso, i crescenti tassi di interesse, l’impennata inflattiva e la volatilità dei costi energetici, il mercato immobiliare italiano ha confermato la propria resilienza anche nel 2022”, ha dichiarato Giuseppe Amitrano, CEO di Dils “Secondo le previsioni del nostro Team Research, i segnali di incertezza che abbiamo osservato di re-
cente sul mercato si tradurranno, soprattutto nei primi mesi del 2023, in una stabilizzazione dei volumi investiti sia in ambito commerciale che residenziale. I trend indicano un crescente interesse degli utilizzatori per gli immobili best in class per sostenibilità, capacità di contenere al massimo i consumi e rispetto dei criteri ESG. Prevediamo un consolidamento di questa tendenza, anche per gli investitori, soprattutto nel medio-lungo periodo, durante il quale assisteremo a un nuovo ciclo immobiliare che sarà contraddistinto da tre fattori principali: rigenerazione urbana, ibridazione degli spazi e sostenibilità.” ✕
Dal 2023 MaterialiCasa si rinnoverà completamente, presentandosi con tre mag-book monografici da collezione:
1. Home & Collective spaces
2. Ho.Re.Ca,
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! un Collectible Book in inglese
In questo nuovo progetto i materiali più innovativi - elemento centrale di ogni paginasono messi in risalto dal nuovo formato della pubblicazione (quadrato), da una grafica di impatto, un linguaggio visivo dinamico e un efficace storytelling.
Ogni mag-book si compone di “storie” - o “capitoli” - che, svincolati dal classico concetto di rubrica, raccontano in modo contemporaneo il valore tecnico ed estetico dei materiali, gli ambiti di applicazione, la ricerca tecnologica e creativa “behind the scene”, le aziende che li hanno prodotti e i professionisti che li hanno utilizzati per realizzare progetti unici.
Le descrizioni di progetti di architettura, le interviste a produttori e la presentazione di nuove collezioni si alternano a conversazioni e confronti con noti studi di architettura italiani e stranieri, reportage da eventi e design week per rimarcare i temi più attuali: dalle nuove esigenze dell’abitare e della fruizione di spazi pubblici, alle tendenze design, al lifestyle sempre più orientato verso il nuovo, il bello, il sostenibile.
HOME & COLLECTIVE SPACES.
APRILE
MATERIALICASA 1/2023
Superfici trasversali: dal residenziale agli spazi pubblici, dalla nautica al retail design
LUGLIO
MATERIALICASA 2/2023
HO.RE.CA.
Materiali e soluzioni per le nuove tendenze dell’hospitality
OTTOBRE
MATERIALICASA 3/2023
GREEN BUILDING.
Superfici, tecnologie e materiali per l’edilizia sostenibile
DICEMBRE “SURFACES”
COLLECTIBLE BOOK (in inglese)
THE BEST OF 2023.
I migliori contenuti dell’anno, in un book da collezione rivolto ad un pubblico internazionale
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I GRANDI SI RACCONTANO: COMINI
FOCUS RIVENDITA: QUARTARELLA
PROGETTARE E VENDERE GLI SPAZI DEL VIVERE: INTERVISTA AD ALIVAR
Molto da fare e molto da guadagnare. In questa nuova era post-bonus il mondo delle rivendite è chiamato a compiere un cambio di passo importante, per
“La nostra categoria deve assolutamente portare avanti dei progetti innovativi”, sottolinea Giuseppe Freri, presidente Federcomated, dopo i saluti di benvenuto. “Oggi entriamo in un altro mondo: la digitalizzazione”.
“Come Sercomated sentiamo una forte responsabilità in termini di visione del futuro, siamo cambiati molto negli ultimi 15 anni fino a essere motore propulsore di un rinnovamento tangibile" continua il presidente di Sercomated Luca Berardo, introducendo i lavori. "Sercomated e Federcomated hanno avuto un ruolo determinante nel proporre iniziative e stimolare idee. Il valore dell’associazionismo diventa oggi centrale perché arriviamo da
abbracciare una visione di futuro in cui digitalizzazione e sostenibilità non sono più solo dei trend da intercettare bensì driver di sviluppo. A tracciare la rotta verso questa
un momento di mercato favorevole, nel quale siamo cresciuti a doppia cifra, ma la sfida, adesso, è continuare a crescere. Dobbiamo essere noi a guidarla!”.
La prima parte del convengo, dedicata alla digitalizzazione, si è aperta con l’intervento di Lorenzo Bellicini, direttore di Cresme.
“Nel mercato delle costruzioni, che nel 2022 vale 230 miliardi di euro, il costo dell’errore si aggira intorno al 30%, pari a 69 miliardi di euro e, se riuscissimo a recuperare anche solo il 15% dell’errore e dell’inefficienza, avremmo un margine di 34,5 mi-
nuova sfida sono stati i relatori del IX Convegno Nazionale Sercomated, andato in scena lo scorso 24 maggio nella sede di Confcommercio a Milano.
liardi di euro. Credo che il processo di digitalizzazione, come dice il titolo di questo convegno, potrebbe aiutare il settore a guadagnare”.
E, ancora: “I prossimi 10-15 anni, saranno quelli del grande cambiamento anche nel mercato delle costruzioni - prosegue Bellicini -, qualcuno parla già di quinta rivoluzione industriale, la “rivoluzione delle teste” e, con l’intelligenza artificiale, il mercato entrerà in una fase incredibile di cambiamento. Eppure, la torta della digitalizzazione oggi è ancora piccola, i vari soggetti si fanno concorrenza fra di loro mentre il messaggio dovrebbe essere che questa torta si deve allargare”.
Ma l’innovazione e il digitale fatica-
no a penetrare nel settore delle costruzioni e il ritardo evidente della digitalizzazione nel comparto è esplicitato anche dai dati Eurostat 2022 mostrati da Cresme: l’84,5% delle imprese dell’edilizia con meno di dieci dipendenti ha un livello di digitalizzazione basso o bassissimo, peggio fa solo il settore del tessile.
D’altronde, come sottolinea Bellicini: “Nel 2022 la produttività oraria nel settore delle costruzioni per addetto è stata di 25,9 euro contro i 37 euro nel manifatturiero e i 71,9 nella finanza, però è anche vero che la produttività delle costruzioni in questi ultimi anni è cresciuta meglio che in altri settori: nel triennio pre-pandemico è stata del +1,5% mentre negli altri settori è stata del +0,4".
I motivi del rallentamento del processo di digitalizzazione in edilizia sono
molteplici: il basso livello di internazionalizzazione, le caratteristiche delle imprese come la dimensione media ridotta e la scarsa cultura del management nelle imprese famigliari; il problema di un ricambio generazionale difficoltoso e poi la complessità della filiera
Nuove competenze, una nuova mentalità collaborativa e condivisione dei dati sono essenziali per la reale digital trasformation del settore delle costruzioni e per l’efficientamento del comparto in ottica di una maggiore competitività nei processi di gestione e vendita.
Esempio di questo nuovo approc-
cio che unisce gli attori della filiera è il progetto DPRICE, patrocinato da Sercomated.
DPRICE è un software SaaS che consente agli oltre 12.000 rivenditori edili italiani, progettisti ed imprese, di accedere e consultare i listini caricati dai produttori al fine della diffusione coerente delle informazioni, della gestione delle vendite e formulazione di computi/preventivi.
DPRICE, infatti, consente a documenti e gestionali redatti in maniera differente di comunicare univocamente, all’unisono, semplificando di molto la consultazione e la redazione di preventivi.
A presentarne gli aggiornamenti, a meno di un anno dalla sua ideazione, è stato Ferdinando Napoli, ceo di Edilportale.
Non solo digitalizzazione: l’altro importante driver per la crescita delle costruzioni è la sostenibilità. L’attenzione all’ambiente, come sottolineato anche da Lorenzo Bellicini, non è più solo un tema culturale ma si è trasformato in strategie e obiettivi di intervento che condizionano fortemente gli investimenti e di conseguenza il mercato. Ma come portare il green in rivendita e trasformare l’economia circolare in un business?
A spiegarlo sono stati Francesco Freri, presidente Consorzio Rec (Recupero Edilizia Circolare), Giovanni Scalia, direttore generale Cartiere Saci, Roberto Di Molfetta, vicedirettore Comieco ed Ernesto Erali, direttore vendita Italia Mapei, in una tavola rotonda che ha portato all’attenzione della platea il progetto “Fai la differenza, un sacco dopo l’altro” per il riciclo e recupero della carta dei packaging dei prodotti per l’edilizia, attualmente sperimentato con dieci rivendite nell’area di Milano.
L’Italia è fortissima nel riciclo "Con un tasso di riciclo del 72% contro una media europea del 53%. Anche nell'utilizzo in materia circolare siamo al 21% contro una media europea del 12% e, nello specifico, nel riciclo di carta abbiamo raggiunto nel 2021 il tasso del 85%, che era il target dato dall’Europa per il 2030. Stesso trend per gli imballaggi: nel 2021 eravamo al 73% su un obiettivo europeo al 2030 del 70% mentre per il recupero dei rifiuti inerti dalla costruzione e demolizione, i dati mostrano un 77,9% nel 2020” racconta l’architetto Francesco Freri, presidente di Consorzio REC “Si tratta di una grande opportunità e di un settore dai grandissimi numeri: più di 70 milioni di tonnellate di rifiuti da costruzione e demolizione".
In crescita a doppia cifra, con 10 miliardi di fatturato e 80mila addetti, l’industria del riciclo offre anche soluzioni tecnologiche avanzate che arrivano dall’intelligenza artificiale per semplificare l’attività della rivendita.
Partner del progetto di riciclo del sacco sono Comieco (Consorzio nazionale recupero e riciclo degli imballaggi a base cellulosica), GIPSAC (Gruppo Italiano Produttori Sacci Carta) e Cartiere Saci
Oltre alle rivendite, fondamentale l’apporto dei produttori di materiali da costruzione, in questo caso Mapei, soprattutto per la campagna di comunicazione dell’iniziativa “Fai la differenza, un sacco dopo l’altro. Fai la scelta giusta, scegli l’edilizia
circolare”.
Quello del riciclo, oltre ad essere un’operazione virtuosa, si rivela anche un’opportunità economica. Infatti, come sottolinea Freri: “Nelle zone fortemente urbanizzate il magazzino edile che offre questo servizio di raccolta compete meglio e cresce fino al 10% in fatturato”.
“Passare dall'emergenza-rifiuto all'eccellenza del rifiuto, con anche un’evidenza economica del processo, è stato uno dei grandi risultati dell’Italia che è tra i Paesi più virtuosi, con 8 imballi su 10 che vengono riciclati”
A dirlo è Roberto di Molfetta, vicedirettore di Comieco.
A dare un’idea di quali siano i fattori su cui è necessario lavorare maggiormente per migliorare le performance di vendita è stata Veronica Verona, CEO di L’Accademia dello Showroom (società di consulenza e formazione verticale nel mondo delle finiture per l’edilizia) che ha presentato i risultati dell’Osservatorio 2022 sull’esperienza di vendita. L’indagine, che ha preso in esame 137 realtà, nella maggior parte showroom e una piccola percentuale di magazzini con vendita a banco, ha fatto emergere come nel nostro Paese il tasso di conversione medio da preventivo a ordine sia decisamente basso: 3,7 preventivi su 10.
Analizzando alcuni dati inerenti a questo tema è emerso come, per esempio, solo 1 addetto su 10 si presenti al cliente tramite una semplice stretta di mano, e solo 1,5 chiede esplicitamente quale sia il budget a disposizione, mentre il restante 8,5 procede per tentativi. Altro elemento critico è il numero di proposte presentate per categoria di prodotto, la cui media è pari a 5, numero ritenuto non performante: più informazioni riceve il nostro cervello più questo andrà in stallo, rimandando il momento della scelta e complicando, di fatto, l’iter di acquisto. È stato poi rimarcato come, in un processo di vendita ben strutturato, alla consulenza debba seguire un’adeguata attività di follow
up, come l’argomentazione in presenza del preventivo inviato via mail (eseguita da 2 addetti su 10) e il ricontatto del cliente per sapere se la proposta è stata presa in esame (solo 1 addetto su 10 procede in questo modo).
Tutti questi fattori sono determinanti per convertire un preventivo in vendita: il 95% delle scelte che compiamo come consumatori sono inconsce mentre solo il 5% sono razionali, per cui è chiaro come il mondo della distribuzione debba investire per creare un’esperienza d’acquisto ottimale che è determinata non solo dall’ambiente e dalla qualità espositiva ma anche dalle persone, dai metodi e dagli strumenti di vendita utilizzati.
Per questo, l’Accademia dello Showroom ha messo a punto un “rito di vendita” certificato, in grado di convertire 8 preventivi su 10, basato su sei fasi: l’accoglienza memorabile, l’analisi dei bi-sogni, la proposta ipnotica, la resistenza all’acquisto, la guida alla firma, cross selling & fidelizzazione, e su tips e tecniche capaci di influenzare il momento della scelta, semplificandolo. "Raggiungere la decisione finale" ha sottolineato Veronica Verona "è il punto più delicato di una trattativa di vendita ed è anche il momento in cui i venditori perdono performance: è perciò importante arrivare alla fase decisionale con una formula che guidi la chiusura dell’ordine, lavorando sul momento delle obiezioni oltre che sul miglioramento del cross selling e sulla fidelizzazioni". Per migliorare le performance di vendita è necessario quindi investire anche in formazione e competenze specializzate per far fronte a un mercato che, con il boom delle ristrutturazioni, è diventato sempre più caotico. Uno scenario che ha messo in evidenza il bisogno di figure che si occupino dell’intero processo, professionisti capaci di offrire adeguata consulenza tecnica, in grado di risolvere problemi, occuparsi della fase progettuale e anche di accogliere e assistere il cliente finale direttamente in rivendita indirizzandolo, insieme allo staff, verso le soluzioni più adeguate, come ha spiegato Massimiliano Bergamaschi di Fsb Architettura.
Un’esigenza, questa, che ha portato Sercomated a sviluppare il corso "Il Progettista Sistemico", giunto ora alla seconda edizione. Come ha spiegato Riccardo Fiorina, giornalista e consulente formatore, il corso si sviluppa in un programma di 40 ore ed è dedicato alla formazione di una figura professionale direttamente impiegabile nella distribuzione edile che potrà, attraverso di essa, offrire un servizio aggiuntivo alla propria clientela.
Il Gruppo Comini nasce nel 2006 e da allora è in costante e continua crescita. Il fondatore ed attuale presidente Renato Comini è affiancato dal figlio Alberto alla guida del Gruppo, di cui la propria famiglia è maggior azionista. Forte di una struttura gerarchica e manageriale che garantisce alle singole società autonomia e dinamicità in tempi in cui il controllo, ha come solide basi l’efficienza e la capacità di adattamento.
Abbiamo parlato con Fabio Cardinetti, Responsabile Divisione Sanitario e Showroom Gruppo Comini
TILE ITALIA: Come è stato raggiunto il vostro obiettivo di fatturato e quali sono i vostri prossimi piani di sviluppo?
FABIO CARDINETTI: Nel 2022 abbiamo chiuso con un fatturato di circa 500 milioni, raggiunto grazie ai 59 punti vendita distribuiti tra centro e nord Italia. Di questi, i 18 che hanno anche uno showroom dedicato all’arredo bagno e che sono operativi in tutto il centro nord, hanno generato un fatturato di circa 28 milioni di euro. L’impegno per l’immediato futuro è quello di consolidarci sul mercato italiano: stiamo per aprire nuovi store e contiamo di incrementare la parte dedicata a pavimenti e rivestimenti, un settore per noi molto importante e in crescita.
TILE ITALIA: Come vengono gestiti i vostri showroom?
F. CARDINETTI: Ogni showroom è gestito autonomamente da un responsabile, che ha la gestione
dei numeri del fatturato dei fornitori e dei venditori. Ha piena libertà operativa, sia in termini di aggiornamento dell’esposizione che della gestione del personale, in collaborazione con il direttore della filiale di competenza. Queste figure ricevono direttamente da me a inizio anno le macro indicazioni di Gruppo. Esiste poi un coordinatore degli showroom, che ha il compito di far sì che tutto ciò che viene indicato nella strategia aziendale (compresi i budget) venga rispettato, ovviamente in base alle specifiche di ogni caso e ai territori di riferimento.
TILE ITALIA: Qual è la dimensione media delle vostre sale mostra, e come vengono organizzate?
F. CARDINETTI: I nostri showroom non sono di dimensioni enormi, variano dai 500 ai 700 metri quadrati. Siamo dell’idea che esporre 100 prodotti o esporne 30 non cambierebbe molto in termini di volumi di vendita, in quanto riteniamo che la differenza sostanziale la faccia la qualità del personale. Per questo motivo ci avvaliamo di un numero ristretto e molto fidelizzato di fornitori, coi quali realizziamo il 99% delle vendite. In ogni sala mostra abbiamo un responsabile, i venditori ed una
figura di reception che, nella maggior parte dei casi, si occupa di progetti 3D oltre che alla gestione degli appuntamenti e del servizio pre e post vendita. E poi ci sono i venditori, che solitamente sono due. A livello di struttura degli spazi, il responsabile di showroom ha una libertà quasi totale di scegliere come organizzarli. Ogni spazio espositivo viene arredato al 100% per simulare un bagno, così che il cliente possa vedere già qualcosa di completo, e immaginarlo in casa propria.
TILE ITALIA: Avete registrato regioni con migliori performance rispetto ad altre? Se sì, perché?
F. CARDINETTI: Faccio una premessa: in Lombardia, Veneto, Friuli, oggi si lavora ancora molto con quella che è una figura cardine del nostro core business, l'idraulico. È lui che veicola i propri clienti privati all'interno dei nostri showroom, dove vengono presentati prodotti che magari il cliente non aveva in mente, come bagni con zone wellness o carte da parati di alta qualità. Colui che veicola la vendita è l'installatore. La stessa cosa non avviene in altre regioni del centro Italia, dove il privato ci conosce attraverso il passaparola o la pubblicità
Quando il cliente è nel punto vendita sta a noi presentare al meglio la nostra idea progettuale. Chiaramente, quindi, non si tratta né dello stesso approccio, né dello stesso metodo di lavoro, ma i prodotti e le idee su come proporre la vendita sono i medesimi e per questo motivo, a livello di performance, non riscontriamo particolari differenze tra una zona e l’altra. L’unico caso che si differenzia fra tutti è quello di Civate, sede del nostro Gruppo (oltre che dell'omonima Società Comini srl), dove abbiamo avuto dei risultati molto importanti. In questo contesto siamo leader indiscussi. Ci siamo trasferiti qui da Malgrate, dove eravamo posizionati precedentemente, e godiamo ora di uno spazio più bello e più strutturato, che ha funzionato come un incredibile traino alle vendite, già precedentemente ottime. In generale, cerchiamo di avere un controllo abbastanza maniacale su tutto, dai numeri alla gestione dei budget. Se riscontriamo situazioni che non vanno come previsto interveniamo tempestivamente per capire qual è il problema e risolverlo, perché il nostro interesse è quello di mantenere lo stesso livello di servizio e di qualità della vendita in ognuno dei nostri negozi.
TILE ITALIA: Avete intenzione di aprire nuovi punti vendita?
F. CARDINETTI: Assolutamente sì. Alcune delle nostre realtà sono già in fase di realizzazione e inaugureranno con certezza nell'arco dei prossimi 12/24 mesi, mentre altre ancora stanno iniziando a svilupparsi.
TILE ITALIA: Cosa vi aspettate dal periodo post-bonus?
F. CARDINETTI: Abbiamo accusato il colpo su determinate categorie di prodotti, che sono principalmente i più tecnici, co-
me quelli legati all’aspetto energetico, rispetto al settore dell'arredamento per il bagno, che invece ha mantenuto una crescita costante. Quello che io ritengo essere un enorme problema è legato all’aumento del costo dei materiali. Fino a che ci sono stati i bonus a tamponare i costi tutto continuava apparentemente a funzionare, ma oggi i prezzi fuori controllo si ripercuotono direttamente sul cliente privato, che si trova davanti a preventivi più alti di quelli che si aspettava. La casa per gli italiani è, infatti, un argomento sempre molto delicato, per il quale il cliente ha aspettative estremamente elevate alle quali molto difficilmente rinuncia. Nella scelta dei materiali, quindi, il cliente si orienta istintivamente al bello, per il quale però a volte è complicato giustificare i listini ora imposti dalle aziende. Proprio per questo motivo offriamo il massimo del servizio, nel tentativo di tenere alto il livello delle vendite.
TILE ITALIA: Quali sono, a livello nazionale, le categorie merceologiche che hanno visto i maggiori incrementi di vendita?
F. CARDINETTI: I prodotti che hanno avuto una maggio crescita nel mio settore, che è la divisione sanitario, sono sicuramente l'arredobagno e le finiture (intese come pavimenti e rivestimenti). Si richiedono prodotti sempre più ricercati, con formati un po’ più grandi rispetto al passato e finiture più dettagliate. Anche il mondo della rubinetteria ha avuto una crescita esponenziale.
TILE ITALIA: In che percentuale i vostri clienti sono privati e quanti imprese/artigiani?
F. CARDINETTI: Nella maggior parte dei casi, circa il 90%, il
nostro è un cliente privato. Come dicevo all'inizio, è un installatore a portarlo da noi, per fargli vedere quello che è possibile realizzare presso la sua abitazione. Abbiamo poi anche alcune imprese a portafoglio che, però, indirettamente, sono sempre collegate a un installatore ed è difficile che l’impresa sia il nostro unico referente.
TILE ITALIA: Che tipo di formazione offrite ai dipendenti, e cosa vorreste migliorare in materia?
F. CARDINETTI: Abbiamo un programma molto organizzato sulla preparazione dei nostri venditori. Non abbiamo un'infinità di fornitori all’interno della nostra proposta, cerchiamo di convergere la vendita su pochi. Questo ci permette sicuramente di avere dei contatti più forti con loro, poterli conoscere in maniera molto più approfondita per essere competitivi sul territorio.
Organizziamo dei corsi di formazione nelle nostre sedi in stretta collaborazione con i fornitori , che si prestano come formatori oppure ci mettono in contatto con le loro agenzie o i loro funzionari commerciali sul territorio. Vengono poi organizzati, in maniera puntuale e strutturata, dei corsi di formazione presso i nostri fornitori, quindi in sede da loro, anche all’estero, dove possiamo, tra le altre cose, vedere i loro showroom e prendere spunto su come migliorare l'aspetto espositivo all'interno dei nostri spazi. Possiamo inoltre osservare la produzione, che è un momento importantissimo: un venditore che ha visto come si fa a produrre un qualcosa riesce sicuramente a trasmetterlo meglio a un cliente.
Questo ci permette di evitare problemi nel post-vendita, anche perché le problematiche maggiori si riscontrano proprio in caso di scarsa conoscenza del prodotto. Sicuramente la formazione è anche un momento di coesione tra tutte le figure che ci sono nel gruppo, per stare insieme e confrontarsi su determinate esigenze o per creare nuove opportunità.
TILE ITALIA: Avete intenzione di implementare i servizi digitali offerti o la comunicazione via social? Come?
F. CARDINETTI: L’argomento dei social media è piuttosto sentito anche se, al momento, non siamo particolarmente concentrati su questo segmento: oggi cerchiamo attraverso di essi di comunicare le novità di prodotto che i nostri fornitori ci inviano regolarmente, ma al momento non siamo strutturati con un ufficio dedicato. A livello digitale quello su cui ci stiamo concentrando è incrementare il servizio di renderizzazione dei progetti e tutta la parte informatica dedicata alla semplificazione del processo di vendita.
TILE ITALIA: Quali sono i materiali più richiesti attualmente?
F. CARDINETTI: Dipende molto dal territorio. Per esempio, nell'area Veneto/Friuli c'è molta richiesta dell’effetto legno; in Lombardia o in Liguria c’è, invece, richiesta di pavimenti e rivestimenti con effetto cemento, effetto marmo, in tinta unita, che si sposa molto bene con le grandi lastre. Stiamo migliorando le performance anche sul settore della carta da parati che rende l'interno di un bagno o di un'abitazione insolito e colorato ed è un dettaglio che oggi viene apprezzato molto. Inizialmente eravamo un po’ scettici, essendo abituati a lavorare con i materiali classici come il legno e la piastrella… Assistiamo, inoltre, a una sempre crescente domanda sia di grandi formati, ma allo stesso tempo si assiste a un ritorno del piccolo formato
TILE ITALIA: In questo periodo storico ci sono esigenze diver-
se da parte del cliente?
F. CARDINETTI: Mi vengono in mente le già citate carte da parati, che solo quattro/cinque anni fa assolutamente non erano in voga, soprattutto per il loro utilizzo nell'arredo bagno, dove ci si aspettava che la piastrella fosse più resistente. Un altro dettaglio da rimarcare è il sempre crescente grado di informazione e consapevolezza del cliente che, grazie a social media come Pinterest o alle ricerche fatte su internet, arriva già con delle idee molto chiare, mentre prima si affidava a terzi per decidere cosa fare.
TILE ITALIA: Potete parlarci di una case history nel settore alberghiero?
F. CARDINETTI: Abbiamo realizzato recentemente una struttura nel centro storico di Mandello del Lario (che è il paese dove è nato il nostro Presidente) sul Lago di Como, che si chiama Locanda Alberti (foto in questa pagina. NDR). All’interno di ogni camera abbiamo realizzato un bagno esclusivo,
ognuno con un nome differente, sanitari dedicati e una rubinetteria con la finitura dedicata. Le docce sono tutte su misura e strizzano l’occhio al mondo del wellness, quindi con cascate/soffioni e cromoterapia. Abbiamo poi proposto sanitari con azione antibatterica integrata, dettaglio molto importante che abbiamo trasmesso al cliente visto che la struttura alberghiera, per sua natura, ogni giorno ospita persone diverse. TILE ITALIA: Ci sono differenze generazionali nella vostra clientela? Cosa acquista il giovane e cosa la persona più adulta?
F. CARDINETTI: La persona più matura che entra nel nostro showroom sicuramente ha già avuto esperienze su altre ristrutturazioni e, dunque, sa già cosa vuole e quali siano le sue esigenze.
Per questo tipo di cliente si assiste al ritorno alla vasca e al sanitario non compatto ma di misura standard: questo tipo di clientela cerca il comfort e di solito gode di spazi più ampi. Laddove poi ci siano da arredare due bagni, capita sovente che il cliente più maturo ce ne chieda uno con doccia e uno con vasca , mentre il più giovane richieda invece in entrambi la doccia. Sicuramente però i giovani dimostrano una più spiccata attenzione al risparmio energetico e idrico.
TILE ITALIA: Che aspettative avete per le prossime fiere di settore, finalmente tornate in presenza?
F. CARDINETTI: Noi abbiamo il confronto tra tre importanti fiere del settore che ci riguardano: ISH Francoforte per quanto concerne il mondo dell'idraulica a livello internazionale, il Salone del Mobile, che definire fiera è sbagliato, perché per ormai è da considerarsi più un evento internazionale, e poi Cersaie, che ultimamente abbiamo trovato molto tecnica e meno di rappresentanza per le aziende. Per noi sarebbe bello portare lo stile del Salone del Mobile anche a Bologna. ✕
Quartarella, da più di 70 anni retail di riferimento per il mercato pugliese e lucano, collabora con le più prestigiose aziende italiane accompagnando i clienti nell’allestimento dei propri spazi abitativi.
Fiore all’occhiello dell’azienda è lo showroom di 3.000 metri quadrati: uno spazio composto di 564 pannelli sinottici e 70 box espositivi, pensato per ispirare i visitatori e toccare con mano la grande vivacità di idee che permea il lavoro del team.
Negli ultimi anni l’azienda si è associata ad Assoposa, offrendo al cliente ulteriori plus: lavori eseguiti a regola d'arte e aggiornamento continuo e preparazione tecnica sia su tecniche e materiali classici sia sulle novità del mercato.
Abbiamo incontrato Nicola Quartarella, presidente del CdA e Direttore Commerciale.
TILE ITALIA: Nel periodo del lockdown e in quello immediatamente successivo, nel quale si è affermato l’home working, gli spazi abitativi hanno dovuto rispondere a nuove necessità. Vedete ora un ritorno alla “normalità” o la strada della commistione degli spazi è ormai tracciata?
NICOLA QUARTARELLA: Da quel periodo in poi, in un percorso che continua ancora oggi, abbiamo esteso lo spazio espositivo dedicato all’outdoor, perché abbiamo percepito la necessità, tra i clienti privati così come per le strutture ricettive, di veder esposti in maniera più importante questo tipo di prodotti, che hanno bisogno dei loro spazi e vanno adeguatamente ambientati.
Siamo riusciti a ricavare una nuova area interna dedicata all’outdoor collegata alla sala mostra, in modo da avere questa merceologia esposta 365 giorni l’anno. Dalle superfici per gli esterni, ai prati sintetici, pergole, tende bioclimatiche, sedie, divani, barbecue, parasole, docce: tutti elementi che ormai sono diventati parte integrante dei progetti dedicati agli esterni. Abbiamo notato che i clienti stanno cer-
cando di dedicare più attenzione anche al balcone, non solo a livello di arredamento ma anche di pavimentazione, con i sistemi galleggianti, modulari, flessibili alle diverse esigenze e semplici da posare.
Trattando l’edilizia a 360° promuoviamo questo tipo di sistemi con vari fornitori, come la Schlüter-Systems, per proporre un pacchetto completo.
TILE ITALIA: Siete coinvolti anche nella progettazione di strutture ricettive? Quanto incide il settore hospitality sul vostro fatturato?
N. QUARTARELLA: Grazie alla vicinanza con Matera, il canale del turismo sta avendo un bell’eco anche nella nostra zona. I numeri non si avvicinano ancora a quelli delle regioni settentrionali, ma si parla comunque di un mercato che prima non esisteva. Anche ad Altamura si stanno sviluppando situazioni fino ad
All’interno del vecchio deposito abbiamo ricavato uno spazio dedicato all'outdoor, dove il cliente può recarsi dopo la sua visita in showroom.
Lì si possono trovare, oltre a tutte le superfici per gli esterni, prati sintetici, pergole, tende da esterno, sedie, divani, barbecue, prendisole.
Abbiamo notato che i clienti stanno cercando di dedicare più attenzione anche al balcone.
oggi più inusuali, stiamo assistendo ad esempio alla nascita di vari b&b luxury e ci capita sempre più spesso di arredare bagni completi con vasche idromassaggio particolari, minipiscine su misura, hammam, saune.
TILE ITALIA: Potete parlarci di una case history in questo settore?
N. QUARTARELLA: Interessante è il progetto Villa GF, struttura situata sulle pen-
dici del Monte Vulture (foto nelle prossime pagine. NDR).
Tema centrale dell’intero progetto è la continuità tra l’interno e l’esterno, garantita sia in termini visivi, tramite le finestre a tutto vetro, sia grazie ai pavimenti e rivestimenti che scorrono senza apparenti interruzioni dall’interno all’esterno dell’abitazione.
La selezione di un numero limitato di finiture calde e materiche, la ricerca di iconici elementi di arredo, hanno creato uno spazio ricercato ma confortevole, che permette a chi lo vive di ritrovare una dimensione intima e serena all’interno dell’abitazione.
Il “nastro” del rivestimento laccato nero, omaggio e rimando all’ossidiana tipica dei territori vulcanici, come una guida, accompagna i vistatori attraverso gli ambienti della zona giorno e della zona notte, passando dalla dimensione priva-
ta della vita familiare alla dimensione sociale e conviviale. La ricerca progettuale degli architetti Fabio Sgaramella e Daniela Petrone, si coniuga con il basso impatto ambientale dell’edificio, che si configura come un Nearly Zero Emission Building (NZEB).
TILE ITALIA: Avete riscontrato una flessione nelle vendite visto il ritardo con cui sono state chiarite le sorti degli incentivi fiscali per il 2023? Se poteste fare una richiesta diretta al Governo, quali sarebbero le vostre proposte in merito?
N. QUARTARELLA: Per adesso no, non abbiamo riscontrato flessioni. La proposta che vorrei fare al Governo è quella di spalmare in 6/8 anni gli incentivi fiscali. Interromperli bruscamente non è stata una scelta molto sensata.
TILE ITALIA: Ci sono differenze generazionali nella vostra clientela? Cosa preferisce la clientela più giovane, sia in termini estetici sia di materiali, e cosa invece quella più adulta?
N. QUARTARELLA: I giovani di oggi sono più attenti alle nuove tendenze. C’è più interesse all’utilizzo delle grandi lastre, prima si cercava di stare un po’ distanti da questo prodotto che era difficile da trasportare e da posare. I nostri clienti più giovani non si pongono limiti nell’utilizzo dei vari materiali. C’è aper-
tura nelle nuove generazioni alla conoscenza, all'informazione, anche sui prodotti edili.
TILE ITALIA: Che tipo di formazione offrite al vostro personale di sala mostra? E cosa manca, a vostro parere, nel mondo della formazione per venditori di showroom?
N. QUARTARELLA: La formazione per noi è un elemento distintivo. Abbiamo sempre creduto che possa essere quella leva sulla quale agire per poter continuare ad essere di riferimento sul mercato. I venditori, oltre alla formazione, in maniera costante partecipano anche a visite in azienda per confrontarsi, toccare con mano la realtà. Formiamo su vendita, accoglienza, gestione del cliente, gestione del reclamo, cercando di mantenere alto il loro livello in modo che il cliente si senta non solo accolto, ma compreso a fondo nei sui bisogni e nelle sue esigenze estetiche/funzionali.
L’elemento essenziale e vincente è l’apporto delle nostre risorse umane. A dimostrazione di questo pensiero, c’è la testimonianza che nell’ultimo mese abbiamo organizzato un calendario di incontri dedicati alla Psicologia dell’Abitare, con un fomatore-picologo specializzato. A questi incontri ha partecipato tutto lo staff vendite, poiché riteniamo prioritario il lavoro
TILE ITALIA: Come ha conosciuto Assoposa?
N. QUARTARELLA: In passato avevamo avuto contatti con l’associazione, e abbiamo poi deciso di aderire come showroom con l’avvento di Luca Berardo. Abbiamo temporeggiato per vedere come Assoposa poteva rispondere alle esigenze del mercato, e siamo felici della scelta poi fatta e, anzi, stiamo facendo capire ai nostri posatori quanto sia importante associarsi: improvvi-
sare in un settore particolare come la posa - soprattutto con l’avvento delle grandi lastre - rischia di diventare un serio problema per lo svolgimento della professione. Serve essere qualificati non solo per evitare contestazioni, ma anche per garantire un risultato eccellente.
TILE ITALIA: Perché ha deciso di diventare uno showroom associato ad Assoposa?
N. QUARTARELLA: Volevamo garantire al cliente
di squadra che si instaura fra cliente finale-professionista-venditore e che sviluppa sinergie virtuose.
TILE ITALIA: Che tipo di strategia visual utilizzate?
N. QUARTARELLA: La sala mostra è organizzata in varie aree che cambiano stagionalmente. In questo momento, come dicevo, il focus è sui prodotti da esterno. Poniamo attenzione sulla stagionalità del prodotto. In showroom abbiamo una settantina di box che permettono al cliente di conoscere le tendenze più attuali del mercato. Per quanto riguarda i rivestimenti, si va dal micro-formato alla lastra, mentre per i pavimenti va per la maggiore il formato in cm 120x120. Per le finiture lavoriamo soprattutto su quelle opache L’effetto legno rimane, nonostante la sua età, un punto di riferimento. Per quanto riguarda i vinilici ancora le nostre zone sono indietro, non c’è una forte percezione del prodotto. Il parquet è un mercato che attira molto, per scelta aziendale portiamo avanti un profilo che si rivolge a un mercato medio alto, con aziende di produzione italiana che non fanno importazione.
TILE ITALIA: Che tipo di consulenza nella vendita offrite?
N. QUARTARELLA: Lavoriamo molto sulla relazione e professionalità. Contestualmente, cerchiamo di capire a fondo qua-
li siano bisogni del cliente. Se necessario, proponiamo un sopralluogo ed eventualmente mettiamo in campo il servizio di progettazione render che il cliente può visualizzare sia a monitor sia tramite stampe. Da parte dei venditori, insomma, c’è tutta la consulenza possibile. Essere sempre aggiornati su tutti i fornti non è però facile, anche perché ci sono infinite soluzioni sul mercato.
TILE ITALIA: Cosa vi aspettate dalle prossime fiere di settore, sia come novità di prodotto sia come servizi proposti dalle aziende produttrici per la rivendita?
N. QUARTARELLA: Al Cersaie abbiamo visto un po’ di appiattimento, mentre dal Salone del Mobile abbiamo preso degli spunti interessanti. Già da un po’ di tempo rifletto sul fatto che fare il Cersaie ogni anno sia difficile, perché anche i tempi di recepire le novità, di esporle, non è rapido. Spero che ques’anno si veda qualcosa di nuovo.
TILE ITALIA: Se aveste la bacchetta magica e nessun limite di budget, cosa accadrebbe alla vostra sala mostra?
N. QUARTARELLA: Potremmo adeguare gli spazi espositivi alle nuove tendenze, cambiando quasi quotidianamente la sala mostra. ✕
la possibilità di trovare non solo il prodotto più giusto, ma anche il personale qualificato per il montaggio
Cerchiamo di portare avanti una nuova cultura legata ai materiali, spiegando come il mercato sia cambiato e come ci siano strumenti tecnici nuovi. Poi, c’è tutto l’aspetto legato all’assistenza o alla consulenza, e la gestione dei problemi legati al cantiere. Per questo motivo ci consultiamo anche tra associati, e cerchiamo di dare il nostro feedback al fine di contribuire all'obiettivo comune.
TILE ITALIA: Come riesce a trasmettere questi benefici al cliente finale?
N. QUARTARELLA: Spieghiamo che, al di là delle scelte estetiche, c’è un mondo che deve essere strutturato nel modo più opportuno affinché i materiali non presentino problemi. Cerchiamo di trasmettere al cliente una conoscenza complessiva del nostro operato, anche per quanto riguarda, per esempio, la fugatura e la pulizia, ed i prodotti specifici per la manutenzione.
Alivar racconta una storia lunga più di 30 anni, in cui il brand è riuscito a raggiungere l'obiettivo di essere riconosciuto come uno dei principali attori nella produzione di arredi d'alta gamma, in Italia e nel mondo. La filosofia di Alivar ha come elementi cardine praticità e funzionalità che si esplicitano nella purezza delle forme, prive di elementi decorativi eccessivi, creando uno stile contemporaneo, minimale e raffinato.
Le scelte stilistiche e progettuali di ogni singolo prodotto, l’accurata selezione dei materiali più pregiati e la qualità di un artigianato 100% Made in Italy rappresentano la chiave di volta su cui si regge l'azienda. Abbiamo incontrato il CEO, Marco Gazziero.
TILE ITALIA: Alivar, 100% made in Italy e perfetto connubio fra industria, design e artigianato come proprio marchio di fabbrica.
Ci parla della nascita e dell’evoluzione di questo progetto industriale?
MARCO GAZZIERO: Alivar assume l'attuale identità evolvendosi negli anni, prestando particolare attenzione ai cambiamenti del mercato. La svolta definitiva oltre 10 anni fa quando, nel segmento di alta gamma, a causa della grande crisi successiva al default di Lehman Brothers tante aziende pensarono di recuperare terreno rendendo la propria offerta più aggressiva impoverendo -inevitabilmente- il prodotto sia dal punto di vista progettuale sia qualitativo.
È in quel momento storico che, condividendo la scelta con la direzione creativa dell'azienda, abbiamo deciso di accentuare il connubio tra design e artigianalità rigorosamente 100% made in Italy, grazie anche alla possibilità, essendo in Toscana, di poter contare su artigiani d'eccellenza in ebanisteria lavorazione del marmo e del cuoio ecc., tutti componenti che caratterizzano le nostre collezioni.
TILE ITALIA: La sua è una family company alla secon-
“DESIGN E ARTIGIANALITÀ RIGOROSAMENTE 100% MADE IN ITALY”
da generazione. Cosa significa per lei fare parte di questo processo?
M. GAZZIERO: Quando ci penso per qualche secondo mi sale l'ansia, ma è talmente profondo il piacere di lavorare con la mia famiglia che immediatamente tutto passa. Poi il pensiero di poter proseguire quello che è sempre stato il sogno dei miei genitori mi riempie di orgoglio, sperando di esserne sempre all'altezza.
TILE ITALIA: Alivar e la collaborazione con grandi progettisti, tra cui Giuseppe Bavuso. Con quali criteri scegliete i vostri designer e come curate la delicata evoluzione fra il progetto e la sua ingegnerizzazione?
M. GAZZIERO: Per noi Giuseppe Ba-
vuso non è stato un semplice designer. Abbiamo collaborato per oltre 20 anni realizzando importanti collezioni. Da lui abbiamo imparato tanto, dall'ingegnerizzazione del prodotto alla "esperienza estetica”, ovvero la mise en place dei layout espositivi I progettisti vengono selezionati non solo per le loro creatività ma anche per la loro capacità di adattarsi alle esigenze di mercato e alla filosofia aziendale
TILE ITALIA: Come gestite l’interazione fra i legnami, le laccature, i marmi, gli oltre 100 tessuti e le 60 tipologie fra cuoio e pellami, i molti i metalli con le loro finiture… A cosa vi ispirate?
M. GAZZIERO: Per avventurarsi tra ma-
teriali e finiture è necessario avere una sensibilità creativa. È l'anima femminile dell'azienda, capitanata dalle mie sorelle con i nostri collaboratori interni, a svolgere questo compito fondamentale nel determinare il successo di un prodotto. L'ispirazione? Sicuramente il mondo della moda, che funge sempre da faro.
TILE ITALIA:Quali sono le finiture dei vostri complementi di arredo che vanno per la maggiore?
M. GAZZIERO: Negli ultimi anni la scelta è sempre più indirizzata nell’abbinare lo stesso materiale delle superfici e del top cucina. Il materiale di gran lunga più utilizzato è il grès porcellanato effetto marmo. L’intrinseca qualità tecnica della ceramica garantisce la massima libertà applicativa. I materiali ad effetto marmo sono resistenti praticamente a tutto e riproducono l’aspetto della pietra naturale sia nei colori e nelle venature che nelle finiture, in più si puliscono molto facilmente con qualsiasi tipo di detergente.
TILE ITALIA: Chi si rivolge maggiormente al vostro servizio custom made, e per quale tipologia di prodotto è maggiormente richiesta una personalizzazione?
M. GAZZIERO: Ormai da diversi anni il target di mercato in cui operiamo richiede personalizzazioni con unicità di prodotto che solo attraverso la sartorialità delle lavorazioni si può raggiungere. Direi che tutti i prodotti legati al comfort hanno richieste in tal senso, ed i divani sono la tipologia di prodotto che più personalizziamo.
TILE ITALIA: Gli artigiani, cuore pulsante della qualità Alivar e nodo focale per la garanzia di un prodotto veramente sartoriale. È evidente che esiste un futuro per queste professionalità che nessuna AI potrà mai imitare, come gestite la crescita delle nuove leve e il necessario passaggio generazionale di competenze?
M. GAZZIERO: Questo è un tema delicatissimo: credo sia una problematica che debba coinvolgere non solo il mondo imprenditoriale ma anche quello poli-
tico. Ad oggi quasi tutto è lasciato all'iniziativa dei singoli. Stiamo cercando di creare dei collegamenti tra il nostro mondo e quello degli istituti scolastici del territorio per coinvolgere coloro che sono affascinati da queste professionalità, così da poter assicurare il necessario passaggio generazionale. Sono settori di alto artigianato nei quali il lavoro è garantito, la remunerazione adeguata alle competenze e vi è la concreta possibilità di essere imprenditori veri, padroni del proprio spazio e del proprio tempo. Probabilmente è proprio per questo che, dopo la pandemia, stiamo registrando con piacere una rinnovata attenzione da parte dei giovani verso questo tipo di professionalità, interesse che fino al 2019 era drammaticamente scemato.
TILE ITALIA: Mobili fatti per durare nel tempo, passando di generazione in generazione, e materiali di elevata qualità che non temono il passare delle mode… In un mondo dove il consumo di massa si caratterizza per essere “fast”, ci parla dell’etica ambientale secondo Alivar?
M. GAZZIERO: Per Alivar l'etica ambientale è sempre stata una prerogativa prioritaria. Vernici all'acqua, colle vegetali biologiche, produzioni di legnami da aziende a bassissime o addirittura a zero emissioni di Co 2 . Abbiamo vissuto un periodo dove "l'usa
e getta" nell'arredamento della casa stava iniziando ad inquinare anche il Luxury, e il consumatore tendeva a privilegiare realtà come Ikea. Negli ultimissimi anni vi è stata una inversione di tendenza già a partire dagli appartenenti alla generazione X, e poi successivamente la Z, verso un prodotto di qualità non influenzato dalle mode, che ha visto la nascita di realtà importanti nel "second hand" dove i giovani preferiscono acquistare, anche se usato, un prodotto di qualità. Questo è sicuramente è un trend in grado di migliorare l'impatto ambientale in termini di utilizzo di suolo, risorse idriche impiegate ed emissioni di carbonio e azoto.
TILE ITALIA: Il progetto Mvsevm: 159 prodotti d’elite al di là delle mode e delle tendenze. Un progetto ambizioso nato nel 1984 che trova però le sue radici nella filosofia Bauhaus… ce ne parla?
M. GAZZIERO: Mvsevm sta vivendo una nuova giovinezza. Dieci anni fa, sempre a seguito della crisi finanziaria del 2008, abbiamo avuto un momento di perplessità rispetto allo spazio che il mercato potesse continuare ad offrire a questa collezione. Successivamente, proprio perchè
Mvsevm rappresenta l'unica collezione ampia e coerente dei "Classici del mobile moderno" tutta rigorosamente 100% made in Italy, abbiamo reinvestito e aggiornato i pezzi più significativi, sulla ba-
se di ricerche e studi. Ad oggi Mvsevm racchiude, ripeto, in un’unica collezione, le opere dei più noti designer del '900. Negli ultimi anni la collezione si è ulteriormente ampliata con prodotti di Bruno Rainaldi, Noti Massari, Renato Toso e Roberto Pamio.
TILE ITALIA: Un’azienda con basi così solidamente artigianali che rapporto ha con le tecnologie?
M. GAZZIERO: Oggi è impossibile parlare di artigianalità senza tecnologia. L'artigiano moderno usa la tecnologia quotidianamente, in quasi tutte le sue lavorazioni, ed il grande vantaggio rispetto al passato è che questa permette di ottimizzare i processi nei tempi e metodi, pur conservando tutti quei dettagli che differenziano le collezioni a lavorazione artigianale, come le nostre, da tutte le produzioni di serie presenti sul mercato.
TILE ITALIA: Ci parla dell’internazionalizzazione dell’azienda e della vostra catena di distribuzione?
M. GAZZIERO: Siamo presenti ormai sui principali mercati esteri e, dal 2018, abbiamo posto attenzione nel coprire anche
mercati minori, con agenzie dedicate. Ad oggi i nostri clienti sono punti vendita multimarca ma, soprattutto abbiamo contatti praticamente quotidiani con studi di progettazione internazionali, che sono il motore principale delle nostre vendite. L'elasticità produttiva di cui siamo capaci sta consolidando il rapporto con i progettisti che operano nel mondo del luxury e che sono sempre di più alla ricerca di unicità di prodotto e sartorialità.
TILE ITALIA: Qual è la sfida più immediata in agenda per il futuro?
M. GAZZIERO: Abbiamo una sfida immediata da risolvere, che ormai è diventata una vera e propria necessità: la pandemia ha prodotto un'accelerazione delle esigenze digitali sia all'interno dell'azienda che all'esterno, sorprendendoci.
Credo di aver inizialmente sottovalutato questo aspetto, ma so di poter contare su collaboratori preziosi che, quando c'è da “rimboccarsi le maniche”, non si tirano mai indietro… anche questa volta ce la faremo!
Marco Gazziero: il contract è stato un business solo sfiorato negli anni da Alivar. In effetti abbiamo da sempre partecipato alla realizzazione di arredamenti anche molto prestigiosi, ma sempre con i nostri prodotti di serie.
Dal 2019 abbiamo strutturato la divisione contract con un responsabile dedicato, con competenze specifiche. Non è stato semplice affacciarsi a questa realtà ma possiamo già vantare realizzazioni "chiavi in mano" con prodotti progettati dal committente e realizzati da Alivar.
Per quanto riguarda una case history, mi fa piacere citare quella che ha legato il nostro brand al leggendario Hard Rock Hotels and Cafes, nello splendido scenario dell’isola di Ibiza: Alivar ha firmato infatti l’esclusiva fornitura di arredi per le Suites Presidenziali e le camere VIP dell’Hard Rock Hotel di Ibiza, primo Hotel in Europa della rinomata catena. I prodotti scelti per questa collaborazione sono: il divano componibile ORTOFINO, i tavolini T-GONG e HARPA, il tavolo RADAR.
nel
DI REALTÀ AUMENTATA IN GRADO DI SOSTITUIRE
PAVIMENTI
FOTOGRAFIE
DI NUOVE POSSIBILI ALTERNATIVE.
Da oltre 30 anni Maticad immagina e sviluppa soluzioni software dedicate al mondo dell’Interior Design, pensate per produttori, rivenditori, progettisti e clienti finali. A fianco di DomuS3D, software professionale di progettazione d’interni,
sono nate negli anni Web App innovative che, sfruttando le più moderne tecnologie, permettono di visualizzare in anteprima gli spazi arredati in cui vivremo. Parliamo quindi di Web App utili per sviluppare la propria vetrina virtuale, alleate senza dub-
bio decisive per far crescere un qualsiasi business nel settore dell’Interior Design.
RealityRemod rappresenta una di queste soluzioni. Si tratta di una Web App che, grazie all’Intelligenza Artificiale applicata alla Realtà Aumentata, permette
di sostituire i materiali da rivestimento direttamente sulle fotografie di casa tua. RealityRemod riesce a riconoscere pavimenti e pareti presenti in una immagine fotografica, facilitando l’applicazione di nuovi materiali con un semplice click. In questo modo, partendo da una semplice foto, è possibile visualizzare in anteprima tante possibili alternative di posa con grande realismo. Inoltre, l’utente è in grado di impostare lo schema e l’orientamento della posa, oltre a scegliere il colore e lo spessore della fuga che preferisce.
RealityRemod può essere facilmente integrato su un sito
web aziendale, personalizzato con il proprio brand e catalogo, permettendo ai visitatori di simulare diverse soluzioni di posa. Sarà più facile, in questo modo, far conoscere i propri prodotti e indurre gli utenti a visitare il punto vendita più vicino.
La libreria dei prodotti presente su RealityRemod viene curata nei minimi dettagli, così da enfatizzarne la qualità riproducendo qualsiasi superficie con estremo
realismo. Un altro importante plus garantito da RealityRemod è la possibilità, da parte dell’azienda che lo integra sul proprio sito web, di avere a disposizione le statistiche di utilizzo della Web App, in modo da monitorare costantemente i prodotti più utilizzati e quindi le preferenze degli utenti. In un mondo in cui la stragrande maggioranza dei consumatori consulta il web per informarsi sui prodotti da acquistare e sui punti vendita più vicini a casa, RealityRemod si propone, quindi, come un innovativo strumento digitale al servizio del marketing. Si tratta di uno dei mezzi a disposizione di un’azienda per coinvolgere nuovi potenziali clienti direttamente a casa propria, grazie alla sua facilità d’uso e all’effetto wow in grado di suscitare in chi lo utilizza.
RealityRemod
Dalle interviste ai protagonisti del settore alle nuove proposte per l’interior design, passando per i più interessanti progetti degli ultimi tempi con focus sulle superfici non ceramiche
TILE ITALIA: Quali sono le principali tipologie di materiali che trattate?
DAVIDE AGANIPPE: Produciamo esclusivamente piastrelle e complementi in graniglia quali scale e top, decorati e non, oltre alle classiche cementine di inizio Novecento.
TILE ITALIA: Quali sono i formati e prodotti più richiesti?
D. AGANIPPE: Attualmente il mercato si sta orientando sempre più verso quelli che per noi sono i grandi formati, come il cm 40x40 e il 60x60 di “Passato Prossimo”, una serie che si ispira alle classiche pavimentazioni in seminato alla veneziana, ma che garantisce al tempo stesso la praticità e la velocità di posa di un pavimento tradizionale. La serie ha un forte impatto visivo, in grado di valorizzare tutti gli ambienti di case, ville, casali ma anche negozi alla moda e grandi superfici. Resta sempre
vivo anche l’interesse per le graniglie, dove i classici decori tradizionali la fanno da padrone, realizzati ancora oggi secondo la tradizionale tecnica manuale.
TILE ITALIA: Cosa vi ha spinto a orientarvi verso prodotti più di nicchia come graniglie e cementine?
D. AGANIPPE: La nostra azienda nasce nel 1910 come piccolo opificio per la realizzazione di piastrelle e manufatti in cemento. Negli anni Novanta, sull’onda di una tendenza architettonica volta alla riscoperta di suggestivi materiali classici e naturali, abbiamo deciso di concentrarci esclusivamente sulla produzione di pavimentazioni in graniglia e cemento, sfruttando l’apporto di nuove tecnologie, ma anche e soprattutto il prezioso contributo dei maestri di vecchia scuola, con cui abbiamo riscoperto l’arte interamente manuale della realizzazione
persone, le aziendeGraniglia
“C’è una bellezza intramontabile nell’anima delle piastrelle in cemento, quella bellezza che ti fa entrare per la prima volta in una casa e avvertire un senso di familiarità”.
Parola di Davide Aganippe, titolare di Aganippe Pavimenti, che abbiamo incontrato nel suo showroom di Lanciano, in provincia di Chieti.
Con 110 anni di esperienza nella produzione di piastrelle in graniglia, oggi Aganippe Pavimenti ripropone una parte della storia del pavimento decorato Italiano a cavallo tra l’800 ed il ‘900, con i loro motivi eleganti, geometrici e floreali: le cementine.
La produzione delle cementine è tutt'ora interamente manuale; ogni singola piastrella racchiude l’impegno costante, l’inenarrabile pazienza, e quando occorre l’intransigenza di maestri artigiani guidati dall’esperienza e dalla tradizione.
dei decori. Tutto ciò che esponiamo e commercializziamo nel nostro showroom e nei negozi affiliati è frutto della produzione interna alla nostra azienda, che parte dalla materia prima e arriva al prodotto finito. Inoltre, la ricerca dei colori, che si ritrovano spesso nei paesi caldi dell’Africa e nella zona della Provence francese, danno ai nostri decori un atmosfera fresca ma dal sapore antico.
TILE ITALIA: Per quanto riguarda la manutenzione, questo tipo di pavimenti richiede degli accorgimenti particolari?
D. AGANIPPE: I pavimenti in graniglia, per caratteristiche di resistenza meccanica, resistenza agli agenti chimici e di assorbimento, sono del tutto paragonabili ai marmi e alle pietre naturali. Pertanto, questo materiale è sensibile al lavaggio acido: gli acidi, anche se diluiti, tendono ad aggredirlo e non van-
no perciò utilizzati per la pulizia iniziale dopo la posa. Non vanno nemmeno utilizzati prodotti deceranti, o alcalini, che possono a loro volta intaccare la lucidatura. Per la normale pulizia quotidiana è sufficiente l’uso di un detergente neutro o comunque che riporti chiaramente la dicitura del tipo “per marmi e pietre naturali”. Per le graniglie consigliamo, inoltre, di eseguire un trattamento protettivo con prodotto oleo-idrorepellente ad effetto neutro generico per marmi e pietre. Per le cementine della linea "Provence", invece, raccomandiamo il nostro prodotto specifico "Sealer Plus".
TILE ITALIA: Possiamo affermare che l’artigianalità sia il vostro grande punto di forza?
D. AGANIPPE: Sicuramente sì, oltre che per i già citati decori in graniglia, realizzati a mano e su specifica di ogni cliente, an-
che tutta la produzione è seguita dai nostri artigiani che, grazie alla loro maestria, garantiscono un prodotto di alta qualità, il vero Made in Italy.
TILE ITALIA: Vi occupate anche di progetti custom?
D. AGANIPPE: Sì, la nostra flessibilità aziendale ci consente di andare incontro a tutte le esigenze del cliente o progettista. Siamo in grado di personalizzare disegni, cornici e centri pavimentali grazie a diverse tecnologie quali, ad esempio, il taglio waterjet, per realizzare intarsi e disegni su richiesta. Gli schemi e le proposte presenti nei nostri cataloghi non devono costituire un limite all’inventiva. Tutt’altro: vanno intesi come spunti, suggerimenti per entrare in contatto con l’universo della graniglia, con le sue infinite combinazioni di forme e colori.
TILE ITALIA: La vostra ricerca sul prodotto sembra pressoché continua…
D. AGANIPPE: Lo è: e rappresenta la volontà di innovare ma rimanendo sempre nel solco della tradizione. La Graniglia è un materiale estremamente flessibile, che diventa area di confronto soprattutto con architetti e progettisti che ci spingono a trovare sempre nuove soluzioni, a volte ardite e a volte convenzionali. È in questo modo che colori, dimensioni, forme hanno campo libero.
TILE ITALIA: La vostra clientela è essenzialmente privata oppure abbraccia anche la cantieristica?
D. AGANIPPE: Principalmente privata.
TILE ITALIA: Sul fronte dei servizi al cliente, quali offrite?
D. AGANIPPE: Oltre alla vendita nel nostro showroom, dove ci occupiamo di indirizzare il cliente verso le scelte più adeguate, abbiamo da poco attivato un ufficio di progettazione interno che si occupa di realizzare progetti e rendering.
Sfruttiamo l’apporto di nuove tecnologie, ma anche e soprattutto il prezioso contributo dei maestri di vecchia scuola, con cui abbiamo riscoperto l’arte interamente manuale della realizzazione dei decori.
Uno degli ultimi lavori realizzati è la nuova sede di Bari della storica pizzeria “Da Michele”, celebre locale, tappa fissa dei più influenti uomini al mondo in visita a Napoli.
Il progetto è stato curato dall’Architetto Antonio Di Maro che ci spiega brevemente le linee che lo hanno guidato nel lavoro:
“Il design degli interni plasma con garbo creativo i tratti e la genomica della storica sede di Napoli in Via Cesare Sersale, celebrando con l’architettura il tempio della tradizione pizzaiola napole-
tana. Rivisitato in chiave contemporanea, le ampie fasce verdi alle pareti, unite alle graniglie Aganippe a quadrotti bicromatici, sono un chiaro riferimento stilistico alla storica sede Lungo le pareti, lingue di specchi scandiscono il perimetro del locale e ampliano il cono prospettico ingannando l’occhio del fruitore con molteplici riflessi di luce.
Il progetto di interni dell’antica pizzeria da Michele di Bari vuole essere un racconto di semplicità stilistica ottenuta mettendo a nudo ogni singolo materiale per assaporarne a pieno la propria essenza”.
HOTEL LE CHEVALIER. RIGA. UN HOTEL DE CHARME NEL CUORE DELLA CAPITALE LETTONE, CONIUGA
ELEMENTI DI DESIGN ULTRAMODERNO - COME VETRO E ACCIAIO - CON IL CALORE DEL LEGNO E UNA RAFFINATA SCELTA DEGLI ARREDI. IL RISULTATO È UN AMBIENTE UNICO, ESCLUSIVO, DAL GRANDE FASCINO.
In raffinato stile francese, l’hotel si caratterizza per gli arredi di design, scelti secondo i trend contemporanei.
La palette cromatica accoglie il visitatore in un piano terra blu luminoso con bagliori oro pallido (colore simbolo dell’hotel, che ritroviamo in tutte le parti comuni), si dipana al 2° piano con protagonisti il beige e il nero, risale al 3° piano con arancioni accesi e fucsia vibranti, passando poi al 4° con una tinta blu intenso ed avvolgente, per finire con l’ultimo piano, che si accende dell’energia del giallo e del verde. L'innegabile charme de Hotel Le Chevalier è frutto del lavoro dalla designer Elisabetta De Strobel.
In questo prestigioso contesto si inseriscono da assolute protagoniste le pavimentazioni Parkemo, sviluppate dalla designer in collaborazione con con la stessa storica maison trentina. Insieme hanno declinato in tre versioni diverse un legno di rovere dall'inconfutabile fascino:
Fiore all’occhiello del progetto ed elemento di assoluto primo piano nell’ingresso, in grado di stupire ogni visitatore fin dal suo primo impatto con la struttura ricettiva, i
“Quadroni” in rovere verniciato neutro a campione e marmo bianco perlino, ingresso Listone in rovere “Versus Classic”, rooftop sala colazioni
“Quadroni” in rovere verniciato neutro a campione e marmo bianco perlino, anticato. Espressione del perfetto connubio fra il fascino antico e il concetto di un'ospitalità immersa nel design d'avanguardia, tale da coinvolgere l'ospite con continui richiami alla storia grazie ai dettagli dal forte impatto visivo, è una collezione che fonde maestosamente due elementi simbolo della massima eleganza in architettura: il legno e la pietra naturale.
• Il listone in rovere “Versus Classic”, spazzolato decapato bianco e verniciato che, installato nella sala colazioni con vista sui tetti della capitale lettone, le conferisce ariosità e luminosità anche nelle lunghe giornate invernali;
• La spina francese in rovere massello “Retrò”, spazzolato
decapato bianco e verniciato, è un pavimento dal fascino antico ma fortemente contemporaneo nelle colorazioni e nelle finiture, regala un sapore fresco seppur nostalgico, a ricordo di un’era passata in cui i padroni indiscussi erano lo stile e l’eleganza senza tempo.
In questo progetto Parkemo ha espresso al massimo la sua potenzialità mostrando, ancora una volta, la propria capacità e volontà di guardare avanti tenendo sempre ben ancorate le proprie radici a valori quali la lunga esperienza e l'indiscussa professionalità, elementi che l'hanno resa una tra le aziende italiane produttrici di pavimenti in legno più solide e apprezzate del tessuto artigianale italiano.
Spina francese in rovere massello “Retrò”, spazzolato decapato bianco e verniciato, camere
L'hotel boutique Relais le Chevalier si trova nella zona pedonale del centro storico di Riga in via Kaļķu, strada menzionata per la prima volta nel 1407. La ristrutturazione del palazzo, risalente alla fine del XVII sec., è stata avviata nel 2017 ed ha previsto un restauro conservativo che preservasse l’originaria bellezza della facciata - i cui bassorilievi ricordano l’antica funzione di farmacia di questo edificio - e del portale d'ingresso, con il cartiglio in lingua tedesca. L’accuratezza dell’opera di restauro, perfettamente congrua con le caratteristiche architettoniche del centro storico cittadino, è stata insignita del Riga Architecture Award
L'idea dei proprietari dell'hotel era quella di creare un boutique-hotel che combinasse il fascino e l'ospitalità del centro storico con il design contemporaneo, richiamando la storia e sorprenden-
do con i dettagli interni. Gli elementi di interior design evocano il savoir vivre francese e la straordinaria eleganza degli interni evoca all'obiettivo principale dell'hotel: fornire agli ospiti un'atmosfera esclusiva e un'emozione indimenticabile. In questo contesto affascinante e ricercato si inseriscono alla perfezione le pavimentazioni in legno pregiato di Parkemo che, grazie alle caratteristiche tecnico-estetiche elevate ed alla capacità di customizzazione dell’azienda trentina, sono state in grado di arredare con grazia e ricercatezza sia gli ambienti pubblici (reception, sala colazioni, rooftop...), sia i luoghi più intimi e privati, come stanze e suites. I designer, italiani, hanno infatti lavorato secondo la filosofia per cui il design non deve essere solo bello ed efficace, ma anche generare emozioni positive. Per questo motivo è stata prestata grande attenzione anche ai colori, dedicando ad ogni piano una palette specifica
VINCITRICE DEL WOOD ARCHITECTURE PRIZE 2023, IL PREMIO PIÙ AMBITO DELL’ARCHITETTURA SOSTENIBILE
ASSEGNATO AL KLIMAHOUSE 2023 A BOLZANO, È UNA COSTRUZIONE NATURALE CON LEGNO, RISO, SUGHERO CHE CONSACRA L’IMPIEGO VIRTUOSO DEI MATERIALI COMPLETAMENTE NATURALI NELL’ARCHITETTURA SOSTENIBILE. L A COSA PIÙ SORPRENDENTE DI QUESTO EDIFICIO NZEB SONO LE SUE PRESTAZIONI: OLTRE AI CONSUMI ENERGETICI IRRILEVANTI, QUESTO FABBRICATO FORNISCE UN COMFORT ABITATIVO LETTERALMENTE STRAORDINARIO, DALLA PERCEZIONE COMPLESSIVA DEL CLIMA INTERNO FINO ALL’ACUSTICA.
Questa casa ecologica e sostenibile è stata progettata dall’architetto Luca Compri, dello studio LCA architetti di Varese ed ha una superficie di circa 190 mq sviluppata su due piani: cucina e zona giorno al piano terra; una stanza da letto per gli ospiti, una piccola palestra ed un bagno al piano mansardato.
L’architettura dell’edificio è ispirata alla forma delle antiche case rurali tipiche del territorio lombardo e il tetto a due falde inclinate, senza sporti di gronda, conferisce alla casa in legno una forma contemporanea, essenziale ed elegante.
La struttura portante dell’edificio è stata realizzata nello stabilimento produttivo No-
vellocase con la tecnologia a telaio di legno: l’isolamento utilizzato per le pareti a telaio è la paglia di riso, materiale naturale e ad alte prestazioni energetiche.
La scelta dei materiali è perfettamente in linea con l’approccio sostenibile all’architettura tipico dello studio LCA: la paglia di riso, sottoprodotto di scarto dell’agricoltura, assume una nuova vita e diventa l’isolante perfetto per questa casa in bioarchitettura; il cappotto in sughero, lasciato a vista, completa la struttura garantendo un ottimo livello efficienza energetica. Dal punto di vista dell'impiantistica, è stato concordato l'uso dell’innovativo impianto con aggregato compatto, un sistema di ventilazione meccanica a basso consumo energetico, con recupero di calore e riscaldamento dell’acqua calda sanitaria, ideale per edifici nZEB (near Zero Energy Building, edifici ad energia quasi zero).
La prefabbricazione delle pareti in legno e paglia nello stabilimento produttivo consente non solo di ridurre notevolmente le tempistiche di costruzione delle case in legno chiavi in mano, ma anche di limitare l'insorgere di errori ed imprecisioni durante le fasi di cantiere, garantendo così una perfetta qualità di esecuzione.
La scelta di finiture di pregio, quali serramenti in legno alluminio doppio vetro e i pavimenti in parquet di rovere naturale, unita ad un sapiente studio degli spazi e dell’illuminazione, garantiscono ai proprietari di questa abitazione un elevato livello di comfort: la zona giorno è dotata ampie vetrate, che riscaldano gli spazi interni con luce naturale regalando, al contempo, una splendida vista sul giardino circostante. 5
La lolla di riso (le foglioline ricche di lignina che avvolgono il chicco di riso destinato all’alimentazione umana) è un materiale di scarto della filiera alimentare, ed è utilizzata da Novellocase come materiale d'eccellenza nella coibentazione all’interno delle pareti a telaio. Ha un alto contenuto di silice che non la rende efficiente per la termovalorizzazione ma. da 100 kg di risone. si ottengono in media solamente 60 kg di riso raffinato: impiegare lolla di riso come isolante per la costruzione di case di riso significa quindi fare una scelta etica che dà valore a questo materiale proveniente da filiera corta e riduce gli scarti e gli sprechi, favorendo lo sviluppo di un’economia circolare
La piccola dimensione di questa fogliolina fa sì che nell’accumulo interno alla parete raggiunga una densità elevata, garantendo una prestazione di coibentazione pressoché ineguagliabile con altri materiali di natura industriale, garantendo al contempo alta traspirabilità delle pareti delle case in legno, evitando la formazione di muffe e condensa Può essere utilizzata anche per la costruzione di massetti e di termointonaci in calce e lolla, con caratteristiche isolanti. Non solo, quindi, si sottrae alla filiera alimentare un prodotto fastidioso da smaltire, ma si conferisce agli edifici una prestazione energetica letteralmente fuori dal comune, che si ac-
compagna
Paglia e lolla di riso sono un ottimo materiale da costruzione anche grazie alla loro composizione chimica: il riso cresce in acqua, dunque le piantine vantano un’ottima resistenza all’umidità ed hanno un altissimo contenuto di silice
L’alta percentuale di questo minerale (la paglia ne contiene circa 80% del suo peso) rende svantaggiosa la termovalorizzazione dei prodotti secondari, come paglia e lolla ma, altrettanto, li rende immarcescibili se adeguatamente protetti dalla pioggia.
NELLA CORNICE NATURALE DI PONTE NELLE ALPI, CON UNA VISTA
SUGGESTIVA SUL PARCO NAZIONALE
DELLE DOLOMITI BELLUNESI, SORGE L’AZIENDA
AGRICOLA E AGRITURISMO LA GIASENA , IMPEGNATA NELLA COLTIVAZIONE BIOLOGICA
DI FRUTTA E NEL CONDIVIDERE CON I SUOI
OSPITI L’AMORE PER LA MONTAGNA, IL RISPETTO DEL TERRITORIO E LA PASSIONE PER IL TURISMO RESPONSABILE.
La struttura, realizzata in bioedilizia, si distingue per un design che unisce l’aspetto rustico del legno e dei colori caldi, elementi tipici negli ambienti delle zone alpine, con uno stile moderno dalle linee semplici e pulite L’impatto visivo, in totale comunione con la bellezza dei boschi, emerge subito dalle superfici esterne dell’edificio, ristrutturate nel 2022.
È stato il titolare a occuparsi di ogni dettaglio dell’opera di rinnovamento: dalla scelta accurata dei materiali più fedeli al territorio fino alla selezione dei migliori fornitori. Un atto che
dimostra la grande dedizione verso la propria azienda.
La nuance chiara del legno che avvolge le pareti esterne della struttura contrasta scenograficamente con il colore del rivestimento “Oxydecor Rust”: appartenente alla linea di pitture decorative Oxydecor di Isoplam, la finitura ricrea l’effetto materico dell’acciaio Corten donando un look deciso e contemporaneo. Applicata sulle facciate aggettanti che circondano la sala panoramica adibita per colazioni e merende, è stata utilizzata anche sulla parte posteriore dell’agriturismo con un motivo ornamentale che ricorda le cime delle montagne, ideato e disegnato proprio dal proprietario de La Giasena.
Molto resistente impermeabile e dalla forte aderenza, “Oxy-
decor Rust” può rivestire ogni supporto preesistente sia interno che esterno, senza necessità di rimuoverlo, ottenendo una superficie continua dall’alto impatto estetico. Grazie alla sua formulazione, ricrea l’effetto ruggine anche su quei materiali che per le loro caratteristiche chimiche e fisiche non subiscono il processo di ossidazione, come il legno, la plastica o l’intonaco.
Nel caso de La Giasena, le inconfondibili tonalità marrone-rossastro tipiche del Corten utilizzate a rivestimento hanno permesso di scaldare e impreziosire in modo esclusivo l’intera struttura esterna, ottenendo un effetto visivo emozionante e impeccabile, in armonia con le suggestioni cromatiche e materiche presenti nell’ambiente. 5
FOCUS PRODOTTO:
effetto Corten, zinco, rame e verderame
Oxydecor è la linea di pitture decorative Isoplam capaci di ricreare l’effetto di materiali molto richiesti in architettura e nel design contemporaneo come l’acciaio corten, l’acciaio zincato, il rame e il verderame.
Utilizzabili in superfici verticali collocate in interno come in esterno, è disponibile nelle seguenti declinazioni e può essere applicato anche a mobili e oggetti di arredo
• Oxydecor Rust, effetto ruggine, permette di realizzare superfici del tutto simili nell’aspetto ai pannelli ossidati di acciaio corten.
• Oxydecor Zinc consente di realizzare pareti simili nel risultato estetico e visivo ai pannelli di acciaio zincato.
• Oxydecor Copper simula in modo estremamente fedele l’aspetto dei pannelli in rame.
• Oxydecor Verderame, realizzata in tre diverse varianti – Verderame, Verderame Brunito o Verderame Antico –dà vita a graffianti effetti di corrosione.
Ricreando l’effetto corten, zinco o rame con la pittura decorativa al posto delle originali lastre metalliche è possibile ottenere un notevole risparmio sui costi di materiale e installazione, con tempi di realizzazione molto rapidi. Inoltre, con Oxydecor è possibile creare un effetto arrugginito, zincato o ramato anche su materiali non metallici, come il legno, la plastica o l’intonaco.
IDESIGNER FRANÇOIS HANNES, EGON DEUZE E LO STUDIO DI INTERIOR DESIGN WILLUKS
HANNO FIRMATO LA REALIZZAZIONE
DI QUESTA CASA SITUATA A EINDHOVEN, CAPITALE DEL DESIGN OLANDESE, LA CUI PROGETTAZIONE HA RAPPRESENTATO
UNA VERA E PROPRIA SFIDA: L’OBIETTIVO
ERA QUELLO DI CREARE UN AMBIENTE CALDO E ACCOGLIENTE, IN GRADO DI CONTROBILANCIARE LA RIGOROSITÀ DEI DETTAGLI INDUSTRIALI TIPICI DEI LOFT.
La realizzazione di questo obiettivo, quello di scaldare l’atmosfera spiccatamente industrial del luogo, ha reso cruciale la scelta di materiali, arredi, accessori e illuminazione, motivo per cui i progettisti hanno vinto la sfida scegliendo il legno come materiale principale: il suo calore e la bellezza naturale si uniscono in perfetta armonia con la natura “fredda” e moderna delle travi in cemento a vista.
Nella zona cucina, la grande isola e gli elettrodomestici di colore scuro condividono lo spazio con arredi impiallacciati in rovere, conferendo un aspetto moderno e accogliente. I due tavoli, posizionati alle due estremità dell'isola centrale, danno continuità alla stanza, collegandola alla sala da pranzo e creando un piacevole spazio di aggregazione all’interno della residenza.
Grazie alle grandi finestre, che rendono questo loft luminoso e di ampio respiro, gli interior designer hanno potuto orientare le proprie scelte sia su un impiallacciato in rovere chiaro per la zona cucina, sia un colore più scuro per la camera da letto e la zona lettura, situata dietro la sala da pranzo. Fiore all'occhiello della sala lettura è la libreria realizzata su misura e caratterizzata da “tocchi” di luce calda che donano un aspetto accogliente ed elegante.
Per controbilanciare la “freddezza” dello stile industrial della casa, i progettisti hanno poi sfruttato le texture avvolgenti di materiali morbidi e caldi come il velluto, il pile sherpa e la lana per cuscini e tappeti, sia nella camera da letto sia nella sala da pranzo.
CREDITS:
Location: Eindhoven, Paesi Bassi
Design: François Hannes, Egon Deuze
Fabbricazione: Willuks Interieurprojecten B.V. Egon Deuze
Fornitore HIMACS: Baars & Bloemhoff
Materiale: HIMACS Alpine White S028
Anche l'illuminazione artificiale è stata oggetto di particolare attenzione: pur disponendo di uno spazio con molta luce naturale, la scelta delle lampade è stata fondamentale per ottenere l'atmosfera accogliente e familiare cui si aspirava per questo loft.
IL BAGNO: UN'OASI DI BENESSERE
La stanza da bagno è stata progettata come una vera spa personale, comprensiva di Jacuzzi e sauna, oltre a un'ampia doccia a tutta altezza.
In questo spazio, particolarmente ben distribuito, rivestimenti semplici si affiancano a complementi “caldi” e naturali, come arredi impiallacciati in rovere e dettagli decorativi nei toni dell'oro.
In questo contesto, per la realizzazione custom made del doppio lavabo, la scelta del materiale è risultata fondamentale: la pietra acrilica HiMacs, qui scelta nella tonalità Alpine, ha contribuito al raggiungimento di un’incredibile bellezza e pulizia formale unita a funzionalità e resistenza nel tempo.
Per questo angolo dedicato al benessere era infatti fondamentale garantire igiene, pulizia e un’estetica adeguata, tutte caratteristiche peculiari del Solid Surface HiMacs: la termoformabilità apre infinite possibilità progettuali, mentre la superficie non porosa e priva di giunti visibili impedisce la proliferazione di germi e batteri. 5
Nascosta tra campi e vigneti, avvolta da una cornice di luce e tranquillità, Casa dei Racconti si trova a Ceggia, a pochi chilometri da Venezia e Treviso, ed è un piccolo relais di campagna con
sei camere, una cucina locale e un’elegante piscina a sfioro all’aperto. Questo splendido rifugio, lontano dal caos della vita quotidiana, offre agli ospiti un’esperienza all’insegna del
relax e della serenità. La struttura è stata ricavata da una casa di campagna di inizio ‘900 e trasformata in un piccolo hotel che evoca le locande dei tempi passati.
Casa dei Racconti è circondata da un bosco, dove gli ospiti possono fare piacevoli passeggiate alla scoperta della flora e fauna locali , da un orto, dal quale provengono le verdure utilizzate nelle ricette del ristorante, e da una bellissima piscina a sfioro.
L’intervento in questo luogo immerso nel verde ha riguardato la realizzazione di un patio di 125 mq nei pressi della piscina. Uno spazio pensato per i momenti di relax degli ospiti, con arredi outdoor, ma allo stesso tempo dedicato all’utilizzo in occasioni di feste ed eventi che presuppongono un maggior calpestio
Il proprietario, particolarmente attento alle tematiche ambientali e desideroso di rispettare al massimo la filosofia progettuale del luogo, ha deciso, invece di utilizzare metodi tradizionali che richiedono l’uso di calcestruzzo come base, di installare il supporto “Deckofix” di Impertek per pavimenti sopraelevati, sul quale posare successivamente una pavimentazione in Ipe Lapacho.
“Deckofix” è un supporto che si installa direttamente nel terreno e garantisce la perfetta planarità della pavimentazione grazie alla testa livellante.
Ciascun supporto ha una portata di 800 kg ed è regolabile in altezza da 35 a 250 mm, oltre alla vite che può andare in profondità nel terreno per ben 70 cm.
Per questo progetto sono stati utilizzati 120 “Deckofix”, perfettamente installati grazie agli strumenti dedicati quali l’avvitatore “Deckodriver” e il posizionatore “Deckotool”, utensili indispensabili alla perfetta realizzazione delle pavimentazioni e resi disponibili a noleggio da Impertek
Questo metodo non solo riduce l’impatto ambientale, ma rende l’in-
stallazione più facile, veloce e facilmente rimovibile. Infatti “Deckofix”, una volta rimosso, non lascia alcun segno nell’ambiente e può essere completamente riciclato.
I vantaggi nella scelta di “Deckofix” sono numerosi: in primo luogo, è una valida alternativa all’utilizzo di calcestruzzo che richiede maggiori risorse e può danneggiare l’ambiente. Permette poi una migliore permeabilità del suolo, consentendo all’acqua piovana di drenare naturalmente nel terreno, contribuendo a preservare l’ecosistema e promuovere la salute degli alberi e delle piante circostanti.
Dopo aver installato i supporti “Deckofix” nel terreno, l’azienda Pavilegno ha creato una sottostruttura con un travetto in legno lamellare impregnato in autoclave sul quale, successivamente, ha installato una struttura in abete trattata direttamente sul luogo con catramina.
Per una maggiore stabilità e resistenza del pavimento sopraelevato, utilizzato anche in occasione di eventi con un maggior afflusso di persone, è stata realizzata anche una sottostruttura con magatelli in alluminio L’intervento è stato ultimato con la posa di doghe in legno naturale da esterno Ipe Lapacho.
Il risultato è una splendida pavimentazione sopraelevata circondata da frassini meridionali, in perfetta armonia con l’ambiente circostante. ✕
• IMPERTEK
Dal 1985 Impertek produce componenti per l’impermeabilizzazione e la pavimentazione sopraelevata, utilizzando materie prime selezionate.
Con sede direzionale e produttiva a Ceggia (VE), dove è proprietaria di 27.000 metri quadrati di terreno, dei quali quasi 10.000 coperti, sui quali svolge l’attività produttiva interamente Made in Italy.
Dal 2008 il fiore all’occhiello dell’azienda è costituito dalla produzione di supporti per pavimenti sopraelevati per esterni, destinati sia alla nuova edilizia che alle ristrutturazioni.
La gamma Pedestal Line comprende supporti fissi e regolabili che coprono altezze da 3 mm a 1025 mm e si distinguono per innovazione, qualità e facilità d’uso. Queste peculiarità si arricchiscono con un servizio al cliente completo volto a supportarlo nelle fasi di progettazione e messa in opera corretta dei prodotti, ma anche un’organizzazione dal basso in grado di rispondere con semplicità, facilità e soprattutto rapidità di consegna.
“La Segreta” si trova in Umbria, in una riserva naturale di 70 acri. I proprietari, di origine italo/ americana, acquistarono la tenuta circa 20 anni fa, ponendosi come obiettivo il restauro del
piccolo borgo in pietra per finalità turistico/ricettive e la creazione di un’azienda agricola a vocazione biologica. Oggi l'azienda si chiama Agri Secretum e produce olio e vino biologico di ottima
Il complesso è stato oggetto di un restauro consapevole e rispettoso che ha coinvolto, da ultimo, la nuova struttura “La Casetta”, una residenza con due camere da letto caratterizzata da un cenno stravagante al design italiano degli anni '70. La casa dispone di due camere da letto, due ampi bagni, una cucina abitabile con travi in castagno e pavimenti e banconi in terrazzo. È corredata di biancheria raffinata, letti personalizzati e bagni finemente ristrutturati con pavimenti riscaldati e docce a pioggia che esprimono lo stile complessivo de La Segreta.
I giardini, arricchiti da splendidi terrazzi privati cui si accede direttamente da casa, sono piantumati con rosmarino, salvia,
qualità per l'Italia e per l'estero. Luogo dal fascino antico, curato nei dettagli dall’amore di chi descrive la propria attività con: “Se cercate casa lontano da casa”.
gelsomino e lavanda e vi si i trova una cucina rustica all'aperto con camino con vista sulla vallata. Al livello successivo c'è la una piscina nascosta, con un panorama mozzafiato che si estende nel cuore verde dell'Italia.
La Casetta ha tre livelli interni e scale esterne per raggiungere la piscina.
Nella realizzazione dei nuovi bagni de La Casetta il committente ha deciso di eseguire un lavoro eco-bio compatibile che garantisse la salubrità negli ambienti interni dell’edificio. Questo tipo di intervento è stato reso possibile grazie all’impresa Gabriele Nizzo e al suo sistema esclusivo Calceviva Nizzo®
che, utilizzando tecniche tradizionali, materiali naturali e leganti di pura calce, rende gli ambienti completamente puri e liberi da composti volatili dannosi, rendendo lo spazio sano, igienizzato, tra-
spirante e a basso consumo energetico.
Per completare adeguatamente l’opera si è però reso necessario l’utilizzo di un sistema di riscaldamento sotto-pavimento in grado di ga-
• Schlüter-Systems
Tutto nacque da un semplice profilo in ottone, il celeberrimo Schlüter-SCHIENE".
Oggi l'azienda è, da oltre quattro decenni, in tutto il mondo, il punto di riferimento per soluzioni di posa e lavorazione di piastrelle e pietre naturali.
Con oltre 2.000 dipendenti, 7 filiali operative in Europa e America e un fatturato di oltre 500 Mln di Euro, Schlüter Systems è la conferma di un successo globale nato dalla dedizione, lo studio, l’intuizione di un uomo che non ha mai smesso di immaginare, semplificare, ingegnerizzare, innovare.
rantire altrettanto benessere abitativo agli ospiti.
Per questo motivo la scelta dell’Arch. Simon Filler è stata quella di installare su tutta la superficie calpestabile del bagno, compreso il piatto doccia a filo pavimento, il sistema di riscaldamento elettrico Schlüter®-DITRA-HEAT, adatto anche per finiture di superfice non obbligatoriamente in ceramica o pietra naturale.
Schlüter-DITRA-HEAT è una guaina in polipropilene con struttura a sottosquadro, rivestita sul retro con un tessuto non tessuto. È una membrana che svolge anche le funzioni di desolidarizzazione, impermeabilizzazione e sfogo della pressione del vapore, oltre a permettere l’alloggiamento dei cavi scaldanti del sistema di riscaldamento elettrico.
DITRA-HEAT, inoltre, si è rivelata la scelta perfetta anche per la sua alta resistenza alle soluzioni saline, acide ed alcaline La bassa inerzia termica di DITRA-HEAT consente di riscaldare l’ambiente in tempi molto brevi, permettendo di accendere il riscaldamento al “bisogno”, contenendo in tal modo anche i costi di gestione.
Una volta terminata l’installazione del riscaldamento elettrico, è stato scelto un rivestimento di superfice in cemento/graniglia, levigato in opera dopo la posa per evidenziarne l’estetica anni ’70 che contraddistingue tutto l’interior design della struttura.
Per completare il piatto doccia a filo pavimento si è poi scelto d’installare la canalina Schlüter®-KERDI-LINE, con griglia a scomparsa, anch’essa rivestita in cemento/graniglia, dando così continuità al pavimento di tutto il bagno.
Al termine dei lavori attraverso il dispositivo NUVAP* è stato valutato positivamente lo stato di salubrità ambientale in abitazione: il sistema costruttivo Calceviva Nizzo®, abbinato ai sistemi Schlüter-Systems, ha permesso la realizzazione di una struttura ricettiva interamente eco-bio compatibile, dove
ogni ospite godrà di un profondo benessere abitativo e potrà interfacciarsi, grazie al sistema “NFC”, perfino con la muratura dell’edificio, ottenendo informazioni sul progetto, sull’ecosostenibilità e la biocompatibilità, semplicemente avvicinando lo smartphone all’icona del brand “Calceviva Nizzo®”.
* Nuvap è una start up italiana dedicata allo sviluppo di sistemi per la gestione e la certificazione della qualità dell’aria indoor.
Il coinvolgimento di ingegneri, fisici, informatici e importanti Università ha portato allo sviluppo di un brevetto internazionale e di soluzioni innovative che forniscono un’analisi dinamica della salubrità dell’aria sviluppando tecnologie per il rilevamento e l’analisi dei dati ambientali.
Nel 2021 è stata nominata fra le 10 tecnologie di IAQ più interessanti dall’analista indipendente Verdantix. Nel 2019 ha vinto il premio eHealth4all, come migliore tecnologia per la prevenzione.
Nel 2017 Nuvap si è aggiudicata il premio Pulse di Edison ‘Best Smart Home Technology’.
Il lab di ingegneria dell’azienda è a Pisa e gli uffici commerciali a Milano.
La collezione Legni Impregnati rappresenta una delle fondamenta della gamma aziendale; il Rovere naturale viene trattato con colori creati appositamente per riprodurre i toni di certe essenze come il Noce o il Wengè, oppure per dare la possibilità di scegliere un pavimento in legno dal colore di design o che propone una tendenza del momento.
“A Mare” è una rivoluzionaria collezione di pavimenti e rivestimenti continui con spessore 3-4 millimetri composti per l’60% da prodotti derivati da fonti rinnovabili: è infatti costituita da gusci di conchiglie marine che, spiaggiandosi, diventano rifiuto. Una volta recuperati, i gusci vengono purificati e macinati, trasformandosi in un rivestimento molto resistente realizzato combinando queste polveri con innovativi polimeri a base acqua e derivati dall’olio di girasole, quindi anch’essi ricavati da fonti rinnovabili. Il benessere indoor è un tema centrale nella filosofia Oltremateria®, motivo per cui le proprie superfici, compresa “A MARE”, sono trattate con Ecopur®, eco-resina protettiva in grado di purificare l'aria. Anche nella produzione di Ecopur® l'ispirazione viene dalla natura: l’osservazione scientifica ha dimostrato come, con i temporali, l'aria si purifica grazie allo scatenarsi di ioni negativi in grado di abbattere le particelle disperse nell’aria (smog, pm10 o particolato, batteri…). Oltremateria® ha, dunque, pensato di studiarne l’applicazione alle superfici, e poi brevettare, questa reazione naturale scatenata da alcuni sali minerali, senza l’utilizzo del biossido di titanio Ecco come Ecopur® migliora la qualità dell’aria 24 ore su 24, prevenendo anche la proliferazione batterica e virale, garantendo un benessere abitativo certificato.
Loris Casalboni, ceo Oltremateria®, già nel nome dato alla sua azienda indica la sua volontà di “andare oltre”, spostare lo sguardo più in là, per leggere le tendenze future e dare vita ai materiali innovativi. Con headquarter a S. Giovanni in Marignano (RN), Oltremateria ® nasce con l’obiettivo di impattare il settore dei materiali innovativi e dei rivestimenti in resina attraverso soluzioni a basso impatto ambientale, ispirate all’economia circolare e capaci di migliorare la salute delle persone.
La nuova collezione di parquet proposta da Stile è basata sul concetto del “saper fare”, espresso nel modo migliore con una parola ereditata dal greco antico, TEKNE (Τέχνη).
Geometria e linee si fondono insieme ai nuovi gusti estetici e alla ricerca di nuove combinazioni decorative.
La gamma di pavimenti "Tekne" mira alla linearità, sinonimo di coerenza, pulizia e ordine da mettere in accostamento con fantasia, sperimentazione e immaginazione. Logica e irrazionalità si fondono così in un parquet dal sapore spiccatamente contemporaneo, pensato per decorare sia ambienti residenziali che commerciali.
“Texture & More” è una collezione di finiture decorative nata dalla collaborazione fra Novacolor e il centro creativo di design milanese Studio Salaris. Dieci Ambassador, personalità di spicco nel mondo del design che hanno prestato il loro estro creativo a queste superfici, hanno offerto una personale interpretazione delle intuizioni concettuali dello Studio Salaris, trasformandole in texture ricreate attraverso le più pregiate finiture del brand:
HYPERION by PETER WU con Wall2Floor Rasal, Marmorino KS - racchiude in sé l’intento di rendere contemporanea ed attuale la geometria fatta di scanalature, chiari e scuri, ombre e di luce.
INARI By FRANCESCO PIAZZA con Marmar Fine, CalceCruda, Eclat_Wall Painting
L’immagine che questo pattern racchiude ha origini antiche: Inari, dio del riso e della compenetrazione umana con la natura, è il ritratto di una volontà, di un segno preciso che si imprime come un solco.
CLORI by LORIS CINTIO con CalceCruda e Fase Silossanica
Clori omaggia il ciclo infinito della natura, il suo rinnovamento, le sue ispirazioni. Clori, dal nome della ninfa che protegge la primavera, è una finitura ispirata alla rigenerazione.
TETII by NATALINO MELONI con CalceCruda, Metallo_ Fuso Ottone, Swahili, Fase Silossanica
Tetii è un pattern che nasce dall’unione di due elementi naturali in contrapposizione tra di loro: l’acqua e l’aria.
TULIP by JORN THIEDE con Marmur Medio, Era A Pennello
Il tulipano è simbolo delle relazioni perfette ed equilibrate. Il colore delle fasce dei tulipani coltivati permane come trama in contrapposizione al grigio cementizio ed insieme convivono in armonia.
AEBE by MONICA MICHELA ZUCCO CON Archi+ Fondo, CalceCruda
Questo pattern ricrea pieni e vuoti sinuosi che, come in una danza, si muovono lungo le pareti accompagnando lo sguardo dell’osservatore.
TANIT by ZACHARY BARLOW con Archi+ Concrete, Eclat_ Wall Painting
Tanit è la dea del deserto, il ricordo di questa texture rimanda a tutto ciò che è il mondo della pietra.
ECATE by LORIS CINTIO con CalceCruda, MATmotion
La trama che si sussegue viene intervallata da una banda dorata che rappresenta proprio la volontà di raggiungere la consapevolezza.
EUCALIPTO by ANTONIO MANNA con Archi+ Concrete, Fase Silossanica, CalceCruda, Marmorino KS
Fantasie sinuose si uniscono formando quello che sembra essere uno dei pattern più attraenti che la natura quotidianamente ci presenta.
SIDUS by JÖRN THIEDE con CalceCruda, Fase Silossanica
Il ferro unisce il cielo alla terra, con la pioggia si trasforma. Sidus racchiude tutti questi concetti, cercando di conferire forza e carattere alle superfici.
La collezione “Rovere Termotrattati” si caratterizza per essere sottoposta a un trattamento termico ad alta temperatura che espone il legno a processi igrotermici, togliendo umidità e migliorandone alcune caratteristiche fisiche come, ad esempio, la resistenza al deterioramento biologico causato da funghi, muffe ed insetti. Original Parquet, attraverso una continua ricerca e sperimentazione, ha ingegnerizzato una nuova tecnologia esclusiva che permette di utilizzare, per sviluppare questi termotrattamenti, solamente acqua e nessun altro additivo chimico, come invece accadeva in passato. Grazie a questo processo esclusivo il legno viene ora disidratato, così che tutte le sue componenti organiche fuoriescano per evaporazione oppure si cristallizzino all’interno. In questo modo, all’interno del legno, non rimane alcuna sostanza soggetta a deterioramento, ed il materiale diventa più durevole.
Il termotrattamento conferisce inoltre all’intero spessore della lamella di legno nobile una colorazione leggermente brunita, naturale e gradevole.
I principali vantaggi che si ottengono con il processo di Termotrattamento del legno sono quindi:
• Eliminazione della materia organica presente nel legno così da evitare di creare nel materiale un habitat idoneo agli attacchi di funghi xilofagi e muffe ed al loro proliferare.
• Il legno diventa più stabile e durevole e si riducono drasticamente rigonfiamenti e restringimenti.
La collezione è disponibile nei formati: “Doga” di grande formato (180/190 mm di larghezza, da 1.700 a 2.200 mm. di lunghezza); “Spina Italiana”, in due formati diversi (70x490 mm. e 90x700 mm.); “Spina Francese” (90x610 mm.).
Le finiture proposte sono: Neutro Vissuto, Spazzolato Verniciato e Oliato Naturale.
La collezione di carta da parati “Bourgeon”, design Federica Baruffi, è disponibile in tre varianti colore e si caratterizza per il suo aspetto che richiama un pizzo naturale costituito di intrecci e sfumature di colore, tono su tono, dove l'armonia delle forme e dei colori neutri uniforma gli spazi con eleganza. Le colorazioni del design ricordano i toni tenui dell’inverno e la sua luce candida. La trama raffinata della carta da parati si compone di rami e germogli che si protendono verso la luce, pronti e impazienti per la stagione delle fioriture. Formato: fino a cm 960 x 320.
Disponibile nei materiali a scelta tra Living, Pro o Fibra di vetro:
• "Pro": resistenti al traffico intenso e lavabili.
I supporti PRO sono l’ideale per ambienti residenziali come ingressi e corridoi e perfetti per spazi commerciali e professionali. Possiedono un’eccellente stabilità dimensionale e si applicano e rimuovono con facilità. Donano un effetto autentico alle decorazioni grazie ai rilievi dettagliati, materici e caratteristici.
Materiale: fondo a contatto con la colla TNT, superficie in PVC.
Certificazioni: B-52, D0, CE.
• "Living": prive di sostanze chimiche, traspiranti e raffinate, sono l’ideale per ambienti residenziali come camere da letto, mansarde e soggiorni.
Possiedono un’eccellente stabilità dimensionale e si applicano e rimuovono con facilità. Donano un elegante effetto naturale e pregiato alle decorazioni e impreziosiscono le tonalità piatte.
Materiale: fondo a contatto con la colla TNT, PVC free.
Certificazioni: C-S1, D0, CE.
• "Fibreglass": in fibra di vetro, resistenti allo strappo e alla trazione, sono l’ideale per ambienti umidi residenziali (come cucine, stanze da bagno, terrazzi coperti) oppure professionali (spa, ristoranti…). La finitura goffrata dona rilievi caratteristici e, accoppiata a un supporto acustico, permette di migliorare il comfort acustico degli spazi.
Materiale: fibra di vetro.
Certificazioni Wet: B-S1, D0, CE.
Certificazioni Acoustic: C-52, D0, CE.
“Olmo de Casera”, un effetto tridimensionale declinato dai colori di un legno nostrano, appartiene alla prestigiosa collezione Listoni D’Epoca, tavolato di tre strati di legno massiccio di grandi dimensioni: da 10 a 30 cm di larghezza per lunghezze fino a oltre i 3 metri (spessore 13 o 21 mm), tutte ricavate dal taglio della stessa frisa. Si caratterizza per essere prodotto con legnami ricavati da vecchie piante selvatiche di Olmo… un Olmo che, quindi, “salva un Rovere”, l’essenza più massicciamente utilizzata nella produzione di parquet. Il risultato è un listone dalle evidenti venature, numerose ed estremamente variegate, in grado di dar vita a un effetto cromatico significativo, declinato nelle sfumature dal marrone chiaro al bruno, fino al grigio, esaltate dalla finitura superficiale a olio naturale o da vernici all’acqua.
Il meraviglioso risultato di profondità visiva è poi esaltato alle fibrature curvilinee che, unite alle fiammature presenti in questo tipo di legno, creano un effetto tridimensionale, ulteriormente arricchito dalla brillantezza che è l’elemento peculiare di questa essenza legnosa.
“Olmo De Casera” è fra i listoni appartenenti alla linea NATUR, il contrassegno con cui Cadorin individua le proprie collezioni più green oriented: ricavati da tronchi che non hanno subito eliminazioni inutili o elevati scarti o deselezioni, preservando e valorizzando la bellezza innata della Natura esaltando l’intima natura del legno e valorizzando ogni singolo dettaglio del tessuto legnoso, rendendolo elemento di pregio.
La scelta di un acquisto di listoni contrassegnati NATUR attesta quindi che il legno è stato lavorato in modo responsabile e sostenibile, nel massimo rispetto del tronco e con un’attenzione privilegiata alla riduzione degli sprechi e degli sfridi per un impatto ambientale minimo ed un uso efficiente delle risorse.
“Chalet” è la nuova collezione di pavimenti in legno dall’aspetto rustico, caratterizzata da nodi importanti e da lavorazioni superficiali ben visibili, particolarmente adatte all’arredo in un contesto di design montano estremamente ricercato.
Prefinita e prodotta in tre diverse essenze (rovere, larice e abete) e con un particolare formato multi-larghezza, è trattata con una verniciatura invisibile a base di acqua che ha l’obiettivo di esaltare la naturale bellezza del legno.
Questi listoni, grazie alla lavorazione di artigiani esperti, ricordano le antiche pavimentazioni con i loro segni di usura lasciati dal tempo, ma allo stesso tempo risultano perfetti anche in contesti dallo stile rustico più moderno.
“F.30 Monoparquet ECO S” è un adesivo monocomponente di nuova generazione a base di polimeri sililati, esente da solventi e da acqua, specificatamente realizzato per la posa di tutti i tipi di pavimenti in legno prefiniti multistrato e di pavimenti in legno massiccio di medio formato, particolarmente indicato per l’utilizzo su massetti riscaldanti.
È un prodotto silanico pronto all’uso, igroindurente (indurisce semplicemente grazie all’umidità presente nell’ambiente e nel sottofondo) che può essere riutilizzato qualora il materiale contenuto in una confezione non sia stato interamente consumato. Caratterizzato da facile applicazione e ottima tenuta della riga, presenta un’elevata scorrevolezza alla spatola e resa superiore del 20-30% rispetto agli adesivi bicomponenti tradizionali.
Oltre a disporre della marcatura EMICODE EC1PLUS (prodotto a bassissima emissione di sostanze organiche volatili) “F.30 Monoparquet ECO S”, rispetto agli adesivi per parquet della generazione precedente, è esente da indicazioni e simbologia di rischio e pericolo, non causa reazioni allergiche agli applicatori (essendo privo di ammine, resine epossidiche e di isocianati) e il suo eventuale smaltimento risulta molto meno oneroso.
Le soluzioni di Abet Laminati pensate per il top cucina sono pratiche, resistenti, facili da pulire e donano un tocco di design e colore a tutta la cucina.
Per la cucina l’azienda propone prodotti specifici come Print HPL, Stratificato HPL e Lamishield, che garantiscono ottime caratteristiche tecniche di resistenza all’usura, al calore, ai graffi, all’urto e all’umidità
• “Print HPL” è considerato tra i prodotti da rivestimento più utilizzati soprattutto nell’ambito dell’arredo d’interni. Igienico, resistente, di facile manutenzione e con un’ampia potenzialità estetica, è la soluzione ideale per applicazioni sia verticali che orizzontali.
• “Stratificato HPL” è un laminato decorativo a con un forte spessore che garantisce ottime qualità funzionali ed estetiche. È resistente all’usura e al vapore, è idoneo al contatto con gli alimenti, e assicura un’ottima combinazione di caratteristiche meccaniche.
• “Lamishield” è l’HPL antimicrobico che, grazie alla tecnologia BioCote®, unitamente all’impiego delle corrette pratiche igieniche e di pulizia, è in grado di inibire la crescita di un ampio spettro di microbi.
Oltre alle collezioni, il mondo di Abet Laminati si compone anche di un’ampia gamma di decori e colori, per rendere la scelta aperta a ogni possibilità: per il 2023 ne propone una selezione esclusiva, così finiture come “Geo” o “Ostuni” si combinano con i decori strutturati “1475 White Moon” o “472 Forest Green”, per donare nuova profondità alle superfici che occupano il cuore della casa.
Proprio questi ultimi, con le loro interessanti texture, si prestano bene per inediti accostamenti con tinte unite della “Colours Collection”, come il “861 Blu notte”, ma anche con nuance che richiamano i toni dell’acciaio, come i decori “Metal Effect”.
Ph. credits: Gierredue Arredamenti/ Arredamenti De Rosso
SEYRASODUR 1.10 è l’autolivellante cementizio di Seychelles, per livellare rapidamente superfici orizzontali prima della posa di ceramica, pietre naturali, parquet, resilienti, moquette... E, come ogni prodotto Seychelles, è pensato per rendere più semplice ed efficace il tuo lavoro ed esprimere al meglio la tua professionalità nell’edilizia di qualità, dove competenza ed esperienza fanno la differenza.
Essere sostenibile è la condizione naturale della ceramica, ma produrla in modo sostenibile è una scelta: la nostra.
Casalgrande Padana interpreta il ruolo di player internazionale nel mercato della produzione ceramica facendosi carico della responsabilità che da questo ruolo deriva.
Con un processo produttivo a ciclo chiuso, certificazioni di settore, politiche energetiche e innovazioni di prodotto, le ceramiche Casalgrande Padana sono il perfetto punto di incontro tra estetica, qualità della vita e rispetto. casalgrandepadana.com
La manifestazione si terrà a Bologna dal 25 al 29 settembre 2023. La presentazione del nuovo logo e la conferenza stampa di primavera hanno dato il via al countdown.
Cersaie si conferma il più prestigioso luogo di incontro su scala mondiale per la scoperta delle tendenze e delle ultime novità nel mondo della ceramica e dell’arredobagno, elementi in grado di ridefinire lo spazio architettonico. In quattro decenni di percorso, Cersaie ha sempre più assunto il ruolo di riferimento globale per gli specialisti del settore e costituisce l’occasione d’eccellenza per confrontarsi, ritrovarsi, fare affari e
andare a caccia di trend. Cersaie 2023 si pone l’obiettivo di accompagnare i visitatori in un percorso ideale di attraversamento dei risultati raggiunti in questi quaranta anni: un viaggio nel cammino compiuto e, soprattutto, l’apertura di una porta verso il futuro.
Proprio per questo l’idea dell’attraversamento spaziotemporale, alla base della campagna di comunicazione di quest’anno, racchiude in sé il senso di un’edizione in grado di avvalersi dei ri-
sultati del passato per fare un balzo netto nel futuro, ripensando e riconfigurando lo spazio architettonico grazie a materiali innovativi, frutto della ricerca più avanzata.
L’iconografia identificativa di Cersaie 2023 si sviluppa, quindi, attorno all’immagine altamente simbolica di un portale, idealmente oltrepassato dai visitatori della fiera: un attraversamento che permette di proiettarsi nel futuro e immergersi in uno spazio architettonico che è intersezione di saperi, vi-
sioni e materiali. La combinazione tra lo spazio interno ed il volume del costruito, l’interconnessione costante tra gli ambienti interni e quelli esterni, apre nuove prospettive e si traduce in uno sguardo nuovo sui materiali: strutture e colori che entrano a far parte di un pensiero complessivo e sfidante sullo spazio, la qualità dell’esistenza, la sostenibilità. Cersaie 2023 sarà ancora una volta animato da una ricca offerta culturale e, come in passato, da grandi mostre (‘Top Star’ o ‘Bologna Arte Architettura’), dalle Lectio Magistralis dei 12 Premi Pritzker di ‘Costruire Abitare Pensare’, dalle conversazioni de ‘I Cafè della Stampa’, fino all’esperienza di cantiere realizzata dei workshop che avranno luogo nella Città della Posa
Gli account dei social network ed i canali digitali di Cersaie racconteranno le tappe dell’avvicinamento all’appuntamento di
settembre in un percorso emozionante in cui i segni e i ricordi del passato diverranno tracce di futuro: protagonisti, prodotti e racconti restituiranno al settore e al grande pubblico il senso di un cammino quarantennale della manifestazione.
La conferenza stampa di presentazione di Cersaie 2023 ha visto la presenza di Giovanni Savorani, Presidente di Confindustria Ceramica, di Gianpiero Calzolari, Presidente di BolognaFiere, di Emilio Mussini, Vice Presidente di Confindustria Ceramica, dell’architetto Massimo Iosa Ghini e di Matteo Lepore, Sindaco di Bologna, moderati dalla giornalista del TG1 Giorgia Cardinaletti
Doverosa l’apertura dedicata ai recenti fatti alluvionali che hanno duramen-
te colpito l’Emilia Romagna e che hanno coinvolto anche alcune aziende del comprato ceramico. “Abbiamo ricevuto una solidarietà enorme – ha dichiarato commosso Giovanni Savorani – con volontari provenienti da ogni parte della Regione e non solo. In Romagna stiamo già dando segnali di ripartenza, anche se la situazione rimane critica: a Faenza, un abitante su cinque ha la casa inagibi-
Ripensare lo spazio architettonico è stato il fulcro dell’intervento dell’architetto Massimo Iosa Ghini.
“La vera sfida è quella di prosperare nell’armonizzazione, ovvero riuscire a generare sviluppo mantenendo la capacità di preservare l’ambiente. La ceramica è un prodotto del territorio sia sul piano geografico che soprattutto concettuale, che ha vissuto un’evoluzione straordinaria grazie anche all’innovazione tecnologica”.
La ceramica e l’arredobagno non vivono più in una dimensione autonoma, ma grazie alla ricerca e all’innovazione entrano di diritto nelle nuove destinazioni d’uso dell’edilizia, avviando nuove sfide sullo spazio, sulla qualità dell’esistenza e sulla sostenibilità.
La ceramica è il prodotto principe delle superfici perché consente di interpretare diverse esigenze estetiche e di utilizzo, nel pieno rispetto dell’ambiente.
le e ci si aiuta tra parenti e amici. Non essendoci acqua corrente, molti vanno a fare la doccia addirittura in ufficio. Una situazione complessa anche per le aziende dove mancano i lavoratori, impossibilitati a raggiungere i luoghi di lavoro per via dei danni alle infrastrutture e delle molteplici frane nei paesi collinari. Ai clienti che ci hanno chiesto cosa potevano fare per noi, ho risposto: fare ordini”.
Il Presidente di Confindustria Ceramica, dopo aver ricordato che nel 2022 l’intera industria ceramica ha superato gli 8 miliardi di euro di fatturato chiudendo in forte crescita, ha rilevato come i primi mesi di quest’anno abbiano invece registrato una flessione nei fatturati nell’ordine del 10% “Cersaie è una fiera internazionale ed è una vetrina mondiale del Made in Italy – ha ricordato Savorani. - A rimarcare questa importanza strategica annunciamo come questa 40° edizione vedrà la partecipazione, in qualità di relatore del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, di Adolfo Urso" (lunedì 25 settembre alle ore 11.00 al Palazzo dei Congressi. NDR).
“Nei momenti di difficoltà, le fiere sono un’occasione di ripartenza per tutto il tessuto economico locale – ha aggiunto Gianpiero Calzolari – e Cersaie rappresenta la fiera leader del settore ceramico e la più importante del nostro territorio. Il quartiere fieristico di Bologna prosegue nel programma degli investimenti e, nel giro di pochi anni, vedrà il completamento di tutti gli ammodernamenti previsti”.
“A 4 mesi dall’apertura di Cersaie, possiamo dire che sarà una edizione da tutto esaurito – ha affermato Emilio Mussini - Nei 15 padiglioni disponibili quest’anno, che hanno una superficie complessiva di 145.000 metri quadrati interamente occupata, registriamo un incremento di alcune migliaia di metri quadrati rispetto all’edizione 2022. Anche gli espositori sono in crescita rispetto ai 624 presenti scorso anno. Le aziende di ceramica presenti sfiorano il 57% del totale, mentre l’arredobagno rappresenta il 15%. Di assoluto rilievo è la componente estera, nell’ordine del 40%, che conferma ancora una volta l’internazionalità di Cersaie”.
Sulle iniziative volte a celebrare il quarantennale di Cersaie, Emilio Mussini ha illustrato il percorso espositivo in fiera composta da 5 stazioni, la prima delle quali, al Centro Servizi, rappresenterà un teaser delle restanti 4 situate nella Galleria 21/22, due nella Galleria 25/25 e l’ultima nella Mall del padiglione 37.
Ognuna di esse sarà caratterizzata da una grafica che rappresenterà i prodotti e i personaggi del decennio di riferimento, unitamente ad uno o più video con immagini di applicazione di prodotti, contesto storico ed eventi a Cersaie e con musiche del tempo.
Cersaie ha, inoltre, avviato da aprile una campagna sui propri account social che coinvolge tutti gli espositori italiani ed internazionali e basata sulla riproposizione dei prodotti, dei progetti e degli eventi che, nel corso di quattro decenni, hanno fatto la storia della manifestazione e delle aziende stesse.
Confermato il programma culturale ‘Costruire Abitare Pensare’, che vedrà la partecipazione di nomi di primo piano nel mondo dell’architettura contemporanea.
I 18 Cafè della Stampa si terranno nella nuova Agorà dei Media, nella mall 29/30 (nuova collocazione anche per lo stand Tile Edizioni. Ndr), e saranno anticipati – la settimana prima della fiera – da un roadshow digitale in collaborazione con 5 editori stranieri.
Confermata anche l’iniziativa "Cersaie Disegna la tua Casa". Le novità di questa 40° edizione di Cersaie non trascureranno poi il mondo della posa, con uno sguardo rivolto alle future generazioni e alla sempre più importante alta formazione tecnica: 6 giovanissimi ragazzi, di età compresa tra i 17 e i 23 anni, si cimenteranno nella creazione di un manufatto, con l’utilizzo di piastrelle di diversi formati.
Come ogni anno TILE ITALIA pubblica in anteprima i FATTURATI 2022 dei maggiori produttori italiani di piastrelle ceramiche.
Per maggiore completezza, prima degli approfondimenti forniti direttamente dalle imprese, apriamo l'articolo con un elenco che contiene le aziende/gruppi ceramici italiani fino a 13 mln. €.
I dati 2021 sono estrapolati da fonti pubbliche e forniti da MECS (www. mecs.org) su dati Orbis, mentre i dati 2022 sono stati indicati alla redazione dalle Aziende.
Nelle pagine successive proponiamo al lettore i box di approfondimento dedicati alle singole aziende che hanno risposto direttamente al nostro questionario. Il form è stato ampliato rispetto alle passate edizioni con l'obiettivo di fornire un quadro più dettagliato dello stato del settore, specie riguardo al sempre più importante tema della Green Economy
Gli approfondimenti comprendono dunque solo le imprese che hanno autonomamente inviato i dati, e contengono esclusivamente le informazioni che le stesse hanno scelto di condi-
videre con i nostri lettori, ed escludono quanti non hanno accolto la richiesta della redazione.
Solo due precisazioni.
In apertura e fuori graduatoria riportiamo i risultati di Mohawk Industries Global Ceramics, il maggiore produttore mondiale di piastrelle ceramiche, che dal 2013 è proprietario del Gruppo Marazzi e dal 2017 di Emilceramica
Inoltre, non dimentichiamo che il Gruppo Concorde, assente in elenco per l’indisponibilità dei dati, mantiene certamente una posizione di assoluto rilievo.
FATTURATI 2022 Copyright Kairos Media Group - div. Tile Edizioni
È vietata la riproduzione anche parziale senza espressa autorizzazione dell'editore - Tutti i valori sono espressi in mil/€.
Il fatturato è stato realizzato con le seguenti aziende e/o marchi: • MARAZZI (Tutti i mercati)
• AMERICAN OLEAN (Nord America)
STABILIMENTI PRODUTTIVI IN ITALIA: 6
DAL-TILE (Nord America)
FLAGSHIP STORE IN ITALIA: 4: Milano, Sassuolo
KAI GROUP (Bulgaria e Romania)
FLAGSHIP STORE NEL MONDO: 11: Castellon, Madrid, Londra, Cannes, Parigi, Lione, Varsavia, Atene, Amburgo, Spalato, Dubai
SISTEMI DI EFFICIENTAMENTO ENERGETICO DI CUI DISPONE L'AZIENDA: Impianti di cogenerazione.
STIMA RIDUZIONE CO 2: -29.000 tons
CERTIFICAZIONI AMBIENTALI: ISO 17889-1
BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ: ✔ Mohawk Industry Corporate Sustainability Website > mohawkind.com/corporate-sustainability/ > 2021 ESG Report
Il fatturato è stato realizzato con le seguenti aziende e/o marchi:
• FLORIM CERAMICHE SPA SB (FLORIM, CEDIT- Ceramiche d'Italia - FLORIM stone)
• FLORIM USA INC. (MILE@stone)
PRODUZIONE: 33 MLN. MQ
STABILIMENTI PRODUTTIVI IN ITALIA: 1 Fiorano Modenese (MO) 1 Mordano (BO)
FLAGSHIP STORE IN ITALIA: FLORIM: 1 a Milano e 1 a Roma CEDIT: 1 a Milano
DIPENDENTI: N° 1510
STABILIMENTI PRODUTTIVI
NEL MONDO: 1 stabilimento produttivo e centro logistico in Tennessee (USA)
FLAGSHIP STORE NEL MONDO: Mosca - New York City - Singapore - Francoforte - Londra - Abu Dhabi - Parigi - Los Angeles
EXPORT SULLA PRODUZIONE 73% (dato calcolato sul valore dell’attività diretta, escludendo il fatturato della produzione conto terzi)
SISTEMI DI EFFICIENTAMENTO ENERGETICO DI CUI DISPONE L'AZIENDA:
Con due cogeneratori di potenza pari a 14,4 Mwe e 64mila mq di pannelli fotovoltaici da 12,3 MWp complessivi, nelle giornate di luce gli impianti FLORIM sono in grado di produrre fin al 100% del fabbisogno di energia elettrica necessaria al funzionamento delle sedi italiane.
Quando l'energia autoprodotta non basta, FLORIM SPA SB dal 2021 acquista energia elettrica proveniente solo da fonti rinnovabili certificate
STIMA RIDUZIONE CO 2 :
Nel corso del 2022 la CO 2 non emessa è pari a 18.346 ton
CERTIFICAZIONI AMBIENTALI:
BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ: ✔
Da 15 anni Florim redige il bilancio di sostenibilità.
UNI EN ISO 14001 per la gestione ambientale UNI EN ISO 50001 per la gestione energetica B Corp per la sostenibilità complessiva.
Varie Certificazioni di prodotto.
ALTRE INIZIATIVE AZIENDALI A TEMA GREEN: Nelle sedi italiane è iniziato un progetto di decarbonizzazione che prevede la misurazione dell'impatto delle attività aziendali e l'impostazione di una strategia di riduzione progressiva delle emissioni.
Nel 2022 l'azienda ha portato a termine uno studio sulle fonti alternative di alimentazione dei mezzi di trasporto per la movimentazione delle merci e per la logistica interna. Un progetto pilota di e-mobility per la movimentazione delle lastre tra gli stabilimenti di Mordano e Fiorano è operativo da metà 2023 con due camion 100% elettrici alimentati con l'energia autoprodotta dai pannelli fotovoltaici e dagli impianti di cogenerazione
A fine 2022 FLORIM ha avviato una evoluzione nel processo industriale trasformando tutta la produzione tradizionale da 10mm a 9mm di spessore con un impatto rilevante in termini di sostenibilità.
Dal 2020 Florim ha introdotto Florim Connections, una innovativa tecnologia digitale per promuovere la comunicazione a distanza e permettere all'azienda di ridurre i viaggi della forza commerciale, diminuendo di conseguenza le emissioni derivanti dagli spostamenti.
NOTIZIE:
Florim ha conquistato il primo posto al concorso internazionale "La Fabbrica nel Paesaggio", il contest di progettazione urbanistica e riqualificazione paesaggistica promosso dalla Federazione italiana dei Club UNESCO di Modena con la seguente motivazione: "Fabbrica di ultima generazione che ha raccolto e vinto, in una difficle contingenza, la sfida della tranizione ecologica, limitando fortemente l'impatto con il paesaggio, nel rispetto delle matrici ambientali, secondo i canoni dello svilupèpo sostenibile".
FATTURATI 2022 Copyright Kairos Media Group - div. Tile Edizioni
È vietata la riproduzione anche parziale senza espressa autorizzazione dell'editore - Tutti i valori sono espressi in mil/€.
FATTURATI 2022 Copyright Kairos Media Group - div. Tile Edizioni È vietata la riproduzione anche parziale senza espressa autorizzazione dell'editore - Tutti i valori sono espressi in mil/€.
PRODUTTIVI
1500
MONDO: Porcelaingres (Germania) - Stonepeaks Ceramics (USA)
EXPORT SULLA PRODUZIONE 85%
BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ: ✔
CERTIFICAZIONI AMBIENTALI: ISO 14001 ISO 50001 ISO 45001 LEED/BREEAM GreenGuard e GreenGuard Gold per i materiali Cradle to Cradle
Certified® Silver per le superfici Made in Italy
• EcoVadis.
Inoltre, è stata eseguita un’analisi del ciclo di vita (LCA – Life Cycle Assessment) pubblicata all’interno della Environmental Product Declaration - EPD® di nostra proprietà esclusiva dal 2017.
ALTRE INIZIATIVE AZIENDALI A TEMA GREEN: Il Gruppo sta mettendo a punto una fabbrica alimentata a idrogeno verde, H2 Factory™, che consentirà di realizzare la Ceramica 4D.
•
FATTURATI 2022 Copyright Kairos Media Group - div. Tile Edizioni È vietata la riproduzione anche parziale senza espressa autorizzazione dell'editore - Tutti i valori sono espressi in mil/€. ITALCER GROUP SPA
è stato realizzato con le seguenti aziende e/o marchi: •
•
PRODUZIONE: 20.3 MLN. MQ - 14,3 Mln prodotti in Italia, 6 Mln. in Spagna (Equipe)
cui: 80% pavimento 20% rivestimento
STABILIMENTI PRODUTTIVI IN ITALIA: 7 in Emilia-Romagna
DIPENDENTI: N° 1064 di cui: 36% donne 60% laureati e/o tecnici specializzati
Previsione nuove assunzioni: ✔
STABILIMENTI PRODUTTIVI
NEL MONDO: 4 in Spagna
EXPORT SULLA PRODUZIONE 72%
DESTINAZIONE EXPORT E TOP 3 PAESI PER MACRO-AREA
TREND
PREVISIONE MERCATO ITALIANO 2023
TREND
PREVISIONE MERCATO ESTERO 2023
SISTEMI DI EFFICIENTAMENTO ENERGETICO DI CUI DISPONE L'AZIENDA: Pannelli fotovoltaici e impianti di cogenerazione
BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ: ✔
CERTIFICAZIONI AMBIENTALI: A+ > emissioni COV atmosfera • Certificato EPD • UE EMAS
• ISO 14001 • Attestazione Contenuto Riciclato - ISO 50001
ALTRE INIZIATIVE AZIENDALI A TEMA GREEN: Installazione di nuovi pannelli fotovoltaici e inserimento nel parco macchine aziendale di automezzi elettrici
NOTIZIE:
Il Gruppo ha acquistato Fondovalle a Ottobre 2022.
Ha ottenuto il brevetto Advance per l'omonima collezione in gres porcellanato, certificata come antibatterica, antivirale e MOCA per il contatto diretto con gli alimenti. Questa rivoluzionaria tecnologia, basata su un sofisticato sistema di fotocatalisi applicato alla ceramica, permette di ottenere superfici in grado di eliminare i virus, combattere i batteri, ridurre l'inquinamento, lo sporco indoor ed attenuare gli odori.
Il Gruppo ha effettuato investimenti in R&S e ammodernamenti nel campo dell'Industria 4.0 ed inoltre si è impegnato in campo sociale e di welfare aziendale. Italcer si è classificata 1° al Sustanability Award 2022 a Ottobre 2022 e, a Dicembre 2022, è risultata tra le TOP 100 eccellenze nazionali.
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ESCLUSIVA
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Il fatturato è stato realizzato con le seguenti aziende e/o marchi: • LAMINAM STABILIMENTI
36,4% donne Previsione nuove assunzioni: ✔ (information technology, sales, technical department)
FLAGSHIP STORE NEL MONDO: 2
N° SHOWROOM CLIENTI NEL MONDO: 50
EXPORT SULLA PRODUZIONE 79%
(Tokyo E Osaka) - 2 Cina (Quanzhou E Shanghai) - 1 Israele (Tel Aviv) - 1 Polonia (Varsavia)
DESTINAZIONE EXPORT E TOP 3 PAESI PER MACRO-AREA
MACRO-AREA
1° PAESE PER AREA
2° PAESE PER AREA
3° PAESE PER AREA
EUROPA UE 34,3% Spagna Polonia Francia
EUROPA EXTRA UE 22,9% Csi Turchia Inghilterra
NORD AMERICA 9% Usa Canada
SUD AMERICA 4% Brasile Messico
ASIA 26,8% Cina Israele Corea Del Sud
AFRICA 1,5% Marocco
OCEANIA 1,5%
TREND
PREVISIONE MERCATO ITALIANO 2023
TREND
PREVISIONE MERCATO ESTERO 2023
SISTEMI DI EFFICIENTAMENTO ENERGETICO DI CUI DISPONE L'AZIENDA: Pannelli fotovoltaici; forni ibridi (elettrici al 75%); logistica interna elettrica al 100%; sistemi di abbattimento delle emissioni a carboni attivi; impianti di tri-generazione in corso di installazione.
BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ: ✔
CERTIFICAZIONI AMBIENTALI:
EPD per tutti i prodotti (tutti gli spessori, tutti i formati) • ISO 14001 per gli stabilimenti italiani di Borgo Val di Taro e Fiorano Modenese • ISO 14064-1 relativa alla quantificazione del carbon footprint di organizzazione • ISO 20400 per gli acquisti sostenibili.
ALTRE INIZIATIVE AZIENDALI A TEMA GREEN: Progetti relativi alla riduzione degli scarti in fase di lavorazione e attuazione di pratiche per limitare l’utilizzo di acqua nel ciclo produttivo; materiali e soluzioni di confezionamento sostenibili; ottimizzazione dei processi logistici durante le operazioni di picking in magazzino con conseguenti risparmi nel consumo di materiali plastici
Sono in fase avanzata gli studi sul processo di abbattimento della CO2 nei processi di produzione.
Brevettata una nuova macchina termica elettrica per la produzione di atomizzato che permette di aumentare l’efficienza e ridurre l’impatto ambientale. Attività di R&S finalizzate al miglioramento delle condizioni di fusione dell’impasto, con vantaggi dal punto di vista dei consumi energetici.
NOTIZIE:
Nel 2022 Laminam ha acquisito il 100% di Best Surface, marchio spagnolo che produce e commercializza superfici di grandi dimensioni. In aprile è nata Laminam Benelux BV centro di distribuzione per le superfici Laminam in Olanda. A fine agosto, è stato firmato l’accordo per l'acquisizione del 50% del proprio distributore polacco, di cui già deteneva una quota del 29%, portando quindi al 79% la propria partecipazione. Si è concluso il grande piano di investimenti per aumentare la capacità produttiva degli stabilimenti del Gruppo, che ha previsto in particolare il raddoppio dell’impianto a Borgotaro. La tecnologia IN-SIDE, punta di diamante di Laminam, permette di superare il concetto di fronte-retro nel prodotto ceramico, ottenendo l’omogeneità del materiale tra corpo e superficie anche dopo le lavorazioni dtaglio, foratura, realizzazione bordo. Nell’ottica di promuovere il welfare per i propri dipendenti, Laminam ha promosso LAMINAM CARES, un progetto che raccoglie una serie di iniziative: la prevenzione attraverso screening per incentivare la diagnosi precoce; l'erogazione di buoni spesa e carburante; la stipula a favore di tutti i dipendenti di una lista di convenzioni (scontistiche e agevolazioni) attinenti ad un’ampia gamma di attività e servizi.
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ITALIA: 1 Finale Emilia (MO) - 1 Fiorano modenese (MO) - 1 Solignano Nuovo (MO)
FLAGSHIP STORE IN ITALIA: 1 Trento - 1 Corigliano Calabro
DIPENDENTI: N° 689
Previsione nuove assunzioni: ✔
STABILIMENTI PRODUTTIVI
NEL MONDO: 1 Luovroil (Francia)
EXPORT SULLA PRODUZIONE 75%
DESTINAZIONE EXPORT E TOP 3 PAESI PER MACRO-AREA
fatturato è stato realizzato con le seguenti aziende e/o marchi:
STABILIMENTI PRODUTTIVI IN ITALIA: 1 San Clemente (RN) - 1 Savignano sul Panaro (MO)
DIPENDENTI: N° 644
STABILIMENTI PRODUTTIVI
NEL MONDO:
1 Tennessee (USA) - 1 Faetano (San Marino)
EXPORT SULLA PRODUZIONE 88,5%
SISTEMI DI EFFICIENTAMENTO ENERGETICO DI CUI DISPONE L'AZIENDA: Pannelli fotovoltaici, impianto di cogenerazione e impianto di recupero termico.
ALTRE INIZIATIVE AZIENDALI A TEMA GREEN: Il Gruppo ha avviato un nuovo impianto di produzione Hydrogen-Ready.
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NOTIZIE: Fatturato al 31/3/2023 (anno fiscale Victoria dal 1/4/2022 al 31/3/2023).
PRODUTTIVI IN ITALIA: 1 Rubiera (RE) - 1 Roteglia (RE) - 1 Olbia (SS)
N° SHOWROOM CLIENTI IN ITALIA: 1 Olbia (SS) - 1 Modena (MO)
nuove assunzioni: ✔
DESTINAZIONE EXPORT E TOP 3 PAESI PER MACRO-AREA
TREND
PREVISIONE MERCATO ITALIANO 2023
TREND
PREVISIONE MERCATO ESTERO 2023
SISTEMI DI EFFICIENTAMENTO ENERGETICO DI CUI DISPONE L'AZIENDA: Pannelli fotovoltaici e impianti di cogenerazione
STIMA RIDUZIONE CO 2 Nel 2022 vi è stata una riduzione del 20%
CERTIFICAZIONI AMBIENTALI: In ottenimento ISO 14001 e ISO 50001
BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ: ✗ Si prevede di pubblicarlo nel 2023
Nel corso del 2023 l'azienda sostituirà completamente il sistema WMS.
stato realizzato con le seguenti aziende e/o marchi:
Kairos
STABILIMENTI PRODUTTIVI IN ITALIA: 1 San Martino in Rio (RE)
FLAGSHIP STORE IN ITALIA: 1 Milano (MI)
DIPENDENTI: N° 242
24% donne 31% laureati e/o tecnici specializzati Previsione nuove assunzioni: ✔ (reparto commerciale e area tecnica)
EXPORT SULLA PRODUZIONE 75%
TREND
PREVISIONE MERCATO ITALIANO 2023
TREND
PREVISIONE MERCATO ESTERO 2023
SISTEMI DI EFFICIENTAMENTO ENERGETICO DI CUI DISPONE L'AZIENDA: Impianti di cogenerazione
BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ: ✔
CERTIFICAZIONI AMBIENTALI: EMAS • ISO 14001 • ISO 14064-1 • ISO 14021
NOTIZIE:
La società è diventata società benefit ottenendo la certificazione B CORP e la certificazione della Parità di Genere Nel 2022 è stato installato un nuovo macchinario per la produzione: la pressa Sacmi PH 8200.
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PRODUZIONE: 9.1 MLN. MQ di cui: 90% pavimento 10% rivestimento
STABILIMENTI PRODUTTIVI IN ITALIA: 1 Pavullo nel Frignano (MO)
DIPENDENTI: N° 340 di cui: 16% donne 52% laureati e/o tecnici specializzati
Previsione nuove assunzioni: ✔ (tecnici, grafici e operai)
EXPORT SULLA PRODUZIONE 58%
DESTINAZIONE EXPORT E TOP 3 PAESI PER MACRO-AREA
TREND
PREVISIONE MERCATO ITALIANO 2023
TREND
PREVISIONE MERCATO ESTERO 2023
SISTEMI DI EFFICIENTAMENTO ENERGETICO DI CUI DISPONE L'AZIENDA: Pannelli fotovoltaici e impianto di cogenerazione
STIMA RIDUZIONE CO 2: Nel 2022 vi è stata una riduzione del 10% BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ: ✔
CERTIFICAZIONI AMBIENTALI: ISO 14001 • EPD • SMETA • UNI EN ISO 14001:2015 Environmental Management System
ALTRE INIZIATIVE AZIENDALI A TEMA GREEN: Direzionale uffici e sala mostra in classe 4A. L’azienda si è dotata di un codice etico e di un Organismo di Vigilanza ESG che ne controlla e certifica la compliance. Produce internamente energia elettrica attraverso impianti fotovoltaici e cogeneratori, grazie ai quali l'autoproduzione di energia elettrica è pressoché totale. In particolare, lo stabilimento di Pavullo nel Frignano risulta prossimo all’autosufficienza.
Gli investimenti produttivi, in linea con l’etica aziendale, sono tutti orientati verso la così detta green technology e la digitalizzazione. Le macchine e gli impianti sono 4.0 e consentono pieno controllo e programmazione. Inoltre, la società pone estrema cura anche nella selezione delle materie prime e degli imballaggi. Sono proseguiti gli sforzi volti a ridurre le emissioni in atmosfera di CO2 attraverso l’utilizzo di energie rinnovabili, a massimizzare il riutilizzo produttivo dell’acqua nel processo di lavorazione ed a sottoporre ad accurata depurazione le limitate residue acque reflue.
NOTIZIE:
Il 2022 è stato per l’azienda all’insegna di un’ulteriore crescita, pur smorzata dagli eventi bellici e dalle conseguenti ricadute sulle economie dei Paesi europei. È stata completata la linea produttiva“Continua Plus” per grandi lastre che ha permesso di implementare la capacità produttiva di circa 2 milioni di mq. annui Attraverso la controllata Winter S.p.A sono state acquisite ulteriori aree edificabili, comprensive di immobili industriali fatiscenti e dismessi, per ampliare il polo logistico di Maranello. Il recente acquisto ricomprende anche un'area edificabile ad uso logistico/industriale, sita in Via Trebbo, sempre a Maranello.
Grazie alle nuove acquisizioni l'azienda dispone degli spazi necessari per l’immagazzinamento e la movimentazione delle grandi lastre nelle immediate vicinanze al sito produttivo.
E’ in avanzato stato di ultimazione la costruzione di una palazzina direzionale nell’area che si affaccia sulla Via Giardini Nord e che sarà ultimata entro il primo semestre 2023, favorendo l’efficientamento di tutte le attività non produttive e il benessere di chi vi lavora. Sul tetto della palazzina verrà installato un impianto fotovoltaico che la renderà indipendente, mentre per il riscaldamento verrà convogliato il calore prodotto dagli impianti di cottura del materiale ceramico.
Sono stati mantenuti i trattamenti favore a tutti i lavoratori tramite premi di produzione e l'assegnazione di buoni pasto del valore di € 5 per ogni giornata lavorativa. L'azienda ha curato la crescita tecnico-professionale del personale attraverso corsi di formazione, allineando la preparazione alla tecnologia sempre più sofisticata utilizzata nella produzione. Per scelta etica l'azienda non ricorre a formule di lavoro precario, garantendo invece al personale dipendente la stabilità del posto di lavoro, al termine di un adeguato periodo di apprendistato e formazione.
Edizioni
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EXPORT SULLA PRODUZIONE 79%
FATTURATI
laureati e/o tecnici specializzati
nuove assunzioni: ✔ (reparto tecnico e produttivo)
DESTINAZIONE EXPORT E TOP 3 PAESI PER MACRO-AREA
TREND
PREVISIONE MERCATO ITALIANO 2023
TREND
PREVISIONE MERCATO ESTERO 2023
SISTEMI DI EFFICIENTAMENTO ENERGETICO DI CUI DISPONE L'AZIENDA: Impianto di cogenerazione
STIMA RIDUZIONE CO 2: Nel 2022 vi è stata una riduzione del 10% BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ: ✗ Si prevede di redigerlo in futuro
CERTIFICAZIONI AMBIENTALI: L'azienda ha ottenuto la certficazione ECOVADIS. In corso di ottenimento, invece, sono FDES e UNI ISO 17889-1
ALTRE INIZIATIVE AZIENDALI A TEMA GREEN: E' in previsione l'installazione di un impanto fotovoltaico
COEM
• CERAMICA FIORANESE
PRODUZIONE: 5,1 MLN. MQ
STABILIMENTI PRODUTTIVI IN ITALIA: 1 Roteglia (RE) - 1 Fiorano Modenese (MO)
DIPENDENTI: N° 279
EXPORT SULLA PRODUZIONE 75%
SISTEMI DI EFFICIENTAMENTO ENERGETICO DI CUI DISPONE L'AZIENDA: Recuperi di cascame di calore su tutti i forni
STIMA RIDUZIONE CO 2: Nel 2022 vi è stata una riduzione del 6% BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ: ✔
CERTIFICAZIONI AMBIENTALI: ISO 14001 • EMAS • verifica da parte terza sulla nuova norma relativa alla sostenibilità delle superfici ceramiche ISO 17889-1.
ALTRE INIZIATIVE AZIENDALI A TEMA GREEN: Formazione su tutti i livelli (produttivi, impiegati, responsabili) dei temi di sostenibilità ambientale.
NOTIZIE:
Continuano gli investimenti di rinnovo impiantistico al fine di migliorare l'impatto ambientale ed aumentare la produzione ed il servizio al cliente.
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fatturato è stato realizzato con le seguenti aziende e/o marchi:
PRODUTTIVI IN ITALIA: 1 Roteglia (RE)
CLIENTI IN ITALIA: 180
Previsione nuove assunzioni: ✔ (area produzione)
N° SHOWROOM CLIENTI NEL MONDO: 1100
EXPORT SULLA PRODUZIONE 88%
SISTEMI DI EFFICIENTAMENTO ENERGETICO DI CUI DISPONE L'AZIENDA: Impianto fotovoltaico potenza KWP 830 in fase di realizzazione; impianto di cogenerazione con potenza 4,4 MW.
e/o tecnici specializzati
STIMA RIDUZIONE CO 2: Nel 2022 vi è stata una riduzione di 500 TONS. BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ: ✗ Si prevede di redigerlo in futuro
ALTRE INIZIATIVE AZIENDALI A TEMA GREEN: L'azienda è dotata di un impianto di recupero dell'acqua piovana per ridurre i consumi idrici.
NOTIZIE:
La società ha investito in R&S acquistando un impianto di stoccaggio, macinazione ed atomizzazione dell'argilla, che entrerà in funzione entro la fine del 2023.
Da Gennaio è in funzione una nuova pressa + essiccatoio "superfast", in grado di ottenere lastre lunghe 240 cm con spessore da 6 mm a 30 mm.
Inoltre, Novabell ha realizzato a proprie spese una nuova strada sul terreno aziendale, intitolata al sig. Silvio Bellei, che consente di togliere automezzi pesanti alla viabilità ordinaria, con un notevole sollievo per la cittadinanza. Questa strada è stata donata alla comunità.
2023
TREND PREVISIONE MERCATO ESTERO 2023
SISTEMI DI EFFICIENTAMENTO ENERGETICO DI CUI DISPONE L'AZIENDA: Impianti di cogenerazione
BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ: ✗ Si prevede di redigerlo in futuro
NOTIZIE:
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senza espressa autorizzazione dell'editore
TUSCANIA SPA € 89,6 milioni (consolidato)
Il fatturato è stato realizzato con le seguenti aziende e/o marchi:
• TUSCANIA CERAMICHE SPA • IL CAVALLINO CERAMICA ARTISTICA SPA
PRODUZIONE: 7 MLN. MQ
STABILIMENTI PRODUTTIVI IN ITALIA: 2
DIPENDENTI: N° 257
18% donne
Previsione nuove assunzioni: ✔
laureati e/o tecnici specializzati
STABILIMENTI PRODUTTIVI
NEL MONDO: 1 stabilimento produttivo in Polonia, specializzato nella produzione di pezzi speciali.
EXPORT SULLA PRODUZIONE 43%
DESTINAZIONE EXPORT E TOP 3 PAESI PER MACRO-AREA
TREND
PREVISIONE MERCATO ITALIANO 2023
TREND
PREVISIONE MERCATO ESTERO 2023
SISTEMI DI EFFICIENTAMENTO ENERGETICO DI CUI DISPONE L'AZIENDA: Pannelli fotovoltaici, impianti di cogenerazione, riciclo della acque reflue e degli scarti di produzione.
BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ: ✔
CERTIFICAZIONI AMBIENTALI: ISO 17889-1 - US GREEN MEMBER
È vietata la riproduzione anche parziale
- Tutti i valori sono espressi in mil/€.
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Il fatturato è stato realizzato con le seguenti aziende e/o marchi:
• SAVOIA ITALIA
PRODUZIONE: 11,5 MLN. MQ
STABILIMENTI PRODUTTIVI IN ITALIA: 2
N° SHOWROOM CLIENTI IN ITALIA: 1600
DIPENDENTI: N° 190 di cui: 40% donne 40% laureati e/o tecnici specializzati Previsione nuove assunzioni: ✗
N° SHOWROOM CLIENTI NEL MONDO: 2200
EXPORT SULLA PRODUZIONE 50%
TREND
PREVISIONE MERCATO ITALIANO 2023
TREND
PREVISIONE MERCATO ESTERO 2023
SISTEMI DI EFFICIENTAMENTO ENERGETICO DI CUI DISPONE L'AZIENDA: Pannelli fotovoltaici sullo stabilimeno di Sassuolo
RIDUZIONE CO 2:
2022 vi è stata una riduzone pari a 28o,303 tonn
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dell'editore - Tutti i valori sono espressi
ITA-ITILES SPA € 40,7 milioni
Il fatturato è stato realizzato con le seguenti aziende e/o marchi:
• ITA-I.TILES SPA
PRODUZIONE: 5,2 MLN. MQ di cui: 100% pavimento
STABILIMENTI PRODUTTIVI IN ITALIA: 1 Fiorano Modenense (MO)
DIPENDENTI: N° 84
Previsione nuove assunzioni: ✔
EXPORT SULLA PRODUZIONE 50%
TREND
PREVISIONE MERCATO ITALIANO 2023
TREND
PREVISIONE MERCATO ESTERO 2023
SISTEMI DI EFFICIENTAMENTO ENERGETICO DI CUI DISPONE L'AZIENDA: Impianto recupero calore forni ad alto rendimento
BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ: ✗ Si prevede di redigerlo in futuro
CERTIFICAZIONI AMBIENTALI: EPD Settoriale
ALTRE INIZIATIVE AZIENDALI A TEMA GREEN: L'azienda implementerà un impianto di cogenerazione alimentato a gas naturale
NOTIZIE:
Proseguono secondo il business plan le operazioni di efficientamento ed ottimizzazione industriale volte alla qualificazione dell’offerta prodotti. Ulteriori sviluppi sono in corso sulle aree sales e marketing per potenziamento della rete commerciale ed implementazione della nuova brand identity.
FATTURATI 2022 Copyright Kairos Media Group - div. Tile Edizioni
Il fatturato è stato realizzato con le seguenti aziende e/o marchi:
È vietata la riproduzione anche parziale senza espressa autorizzazione dell'editore - Tutti i valori sono espressi in mil/€.
FATTURATI 2022 Copyright Kairos Media Group - div. Tile Edizioni
È vietata la riproduzione anche parziale senza espressa autorizzazione dell'editore - Tutti i valori sono espressi in mil/€.
CERAMICHE SETTECENTO
VALTRESINARO SPA € 13,0 milioni (consolidato)
Il fatturato è stato realizzato con le seguenti aziende e/o marchi: •
CERAMICA CRONOS
STABILIMENTI PRODUTTIVI IN ITALIA: 1 stabilimento produttivo a Scandiano (RE)
N° SHOWROOM CLIENTI IN ITALIA: 200
DIPENDENTI: N° 70
60% donne 10% laureati e/o tecnici specializzati Previsione nuove assunzioni: ✔ (reparto commerciale e produzione)
N° SHOWROOM CLIENTI NEL MONDO: 400
EXPORT SULLA PRODUZIONE 80% In ordine di grandezza: UE+Extra UE, a seguire Nord America, Asia, Medio Oriente e Oceania
TREND
PREVISIONE MERCATO ITALIANO 2023
TREND
PREVISIONE MERCATO ESTERO 2023
LA TORRE ONE ZA’ABEEL THE RESIDENCES OSPITA 264 APPARTAMENTI EXTRALUSSO , SUPPORTANDO I COMMITTENTI CON SOLUZIONI E APPLICAZIONI SU MISURA.
L ’AVVENIRISTICO COMPLESSO ONE ZA’ABEEL RAPPRESENTA LA NUOVA VETTA NEL CIELO
DI DUBAI: UN PROGETTO UNICO NELLA SUA
COMPLESSITÀ , SPETTACOLARE NELLA SUA RESA ESTETICA E CAPACE DI RAPPRESENTARE L’EVOLUZIONE DELL’ARCHITETTURA
CONTEMPORANEA, ASSET IMMOBILIARE
STRATEGICO A LIVELLO GLOBALE DI ITHRA DUBAI LLC, SOCIETÀ CONTROLLATA DA INVESTMENT CORPORATION OF DUBAI (ICD).
Situato nel cuore della città e nelle vicinanze dell’International Financial Centre, non lontano dal Dubai Mall, dal Burj Khalifa e dall’aeroporto, si estende su un’area complessiva di 530.000 mq e porta la firma di Nikken Sekkei, prestigioso studio giapponese di architettura, ingegneria e pianificazione urbana con all’attivo più di 25.000 progetti in 50 Paesi.
Ulteriore simbolo di ambizione, innovazione e spirito pionieristico in una delle città più dinamiche al mondo - concepito per fondere alla perfezione business e leisure, luxury e lifestyle - One Za’abeel è costituito da due grattacieli posti ai lati di un’autostrada frazionati da una futu-
ristica passerella panoramica, un cantilever concepito “fuori” dalle torri, sotto cui scorrono le carreggiate: un progetto visionario che spinge all’estremo i limiti del design e dell’ingegneria e che prende il nome di “The Link”.
Lungo oltre 226 metri e disposto in orizzontale e a sbalzo a quasi 100 metri di altezza dal suolo costituisce il cuore pulsante del progetto, ospita bar e undici ristoranti esclusivi oltre a boutique, spazi benessere, una spettacolare piscina a sfioro e una terrazza panoramica.
Le due torri - One Za’abeel Tower e One Za’abeel The Residences - alte rispettivamente 300 e i 235 metri per 68 piani la prima, e 58 la seconda, offrono molteplici servizi extralusso con l’obiettivo di attrarre un pubblico internazionale di alto profilo, oltre a proporre esperienze e comfort di ogni tipo.
In questo contesto d’eccellenza si inseriscono le superfici tecnologicamente evolute di Fiandre, scelta per la sua capacità di determinare soluzioni ceramiche, anche customizzate, per progetti ad alto valore aggiunto e di supportare i committenti nell’espressione identitaria di progetti di tale portata, posizionandosi sempre più nella fascia alta del mercato.
La One Za’abeel Tower accoglie workspaces all’avanguardia, attici esclusivi, il resort One&Only, le soluzioni residenziali One&Only Private Homes, oltre al SIRO Hotel che integra il concetto di ospitalità con proposte olistiche di fitness avanzato.
Un design ricercato e un’eleganza contemporanea distinguono invece i 264 appartamenti panoramici ed extralusso - di diverse tipologie e dimensioni, anche duplex, fino a una penthouse con 5 camere da letto - all’interno della torre One Za’abeel The Residences.
Qui l’expertise di Fiandre si mostra declinandosi in applicazioni innovative e nella capacità di soddisfare la richiesta di soluzioni su misura tramite lavorazioni ad hoc, come decori e intarsi in ottone, oltre che nella consulenza per la realizzazione di applicazioni in volume.
Coordinando l’intero processo insieme al partner distributore Arteco Ceramics* , Fiandre ha realizzato la fornitura delle superfici ceramiche “Calacatta Statuario” e della collezione “Marble Lab”, la cui bellezza è esaltata dal color bianco-avorio solcato da lievi venature grigie.
L’intera area accoglienza e della lobby della torre One Za’abeel The Residences è stata realizzata con “Calacatta Statuario” in cm 120x60 a finitura lucidata e impreziosita da inserti in ottone a forma di foglia. Ispirato alla classicità, lo stesso materiale è stato poi utilizzato in tutte le pavimentazioni dei piani e delle parti comuni della torre residenziale, dai corridoi fino agli interni e agli sbarchi degli ascensori.
Per donare raffinatezza e un senso di continuità estetica all’in-
tero progetto, la tonalità “Calacatta Statuario” è stata utilizzata anche nei 264 appartamenti nei pavimenti, rivestimenti, piatti doccia e piani lavabo dei bagni, sviluppati in diverse configurazioni e dotazioni.
Per impreziosire la scenografia degli ambienti, in cui si è raggiunto un sofisticato effetto total-look, in alcune docce sono stati realizzati decori con motivo “a spina di pesce”.
In linea con l’obiettivo degli Emirati Arabi Uniti di azzerare le emissioni nette di carbonio entro il 2050, One Za’abeel mira a offrire i più alti standard di sostenibilità, implementando i requisiti della certificazione Gold LEED in ogni aspetto progettuale e funzionale.
In questa visione di rispetto e tutela del patrimonio ambientale si inserisce, tra le altre, la scelta di utilizzare le superfici di Fiandre: le superfici in ceramica tecnica made-in-Italy dei brand Iris Ceramica Group, incluso Fiandre Architectural Surfaces, hanno infatti ottenuto la Cradle to Cradle Certified® Silver, rilasciata da “The Cradle to Cradle Products Innovation Institute”, uno degli standard globali più ambiziosi per la progettazione e la realizzazione di prodotti sicuri, circolari e responsabili.
* Fondata ad Abu Dhabi, come società specializzata nella fornitura di materiali edili di alta qualità per progetti negli Emirati Arabi Uniti e nei paesi arabi del Gulf Cooperation Council (GCC), Arteco Ceramics, con sede an-
che a Dubai, è una realtà di servizi architettonici dedicati al settore design che dal 2008 si focalizza su materiali di alta gamma, realizzati con tecnologie ecocompatibili.
In un’ottica di recupero dei materiali e minimizzazione degli scarti, nelle realizzazioni customizzate previste per creare i piani e i decori, Arteco ha fatto sì che le superfici impiegate generassero il minor spreco possibile di materiale.
FOCUS PRODOTTO:
Collezione: Marble Lab
Finitura: Lucidata / Semilucidata / Satin / Matt antislip
Formati: 120x60 - 60x60 cm
Spessore: 8 mm
Colori: Alpi Chiaro Venato, Arabescato Orobico, Bardiglio
Sublime, Breccia Mirabile, Calacatta Bellissimo, Calacatta
Dorato, Calacatta Statuario, Dark Marquina, Glam Bronze, Lepanto Rubino, Pietra Grey, Premium White, Royal Marfil, Taxos, Travertino e White Beauty
CREDITI:
Developer: Ithra Dubai LLC
Architecture and Design Firm: Nikken Sekkei LTD
Main contractor: ALEC Engineering and Contracting LLC
Ceramics distributor: Arteco Ceramics LLC
Ceramics manufacturer: Fiandre Architectural Surfaces
Photo: Fiandre Architectural Surfaces
“Fusion” reinterpreta con creatività colori e nuances tipici dei metalli. Composta da sei tonalità che vanno dal rame ossidato alla lamiera nera cerata, aggiungendo sfumature giocate sul grigio (Copper, Graphite, Black, Green, Grey e White), è disponibile in superficie naturale nei formati di cm 60x60, 60x120 e 120x120, tutti a spessore di 9 mm. A questi formati si aggiunge la lastra ‘XL’ in cm 120x278 a spessore 6 mm. Riflessi di luce e suggestioni materiche, cui si uniscono le elevate prestazioni del gres porcellanato, la rendono perfetta per differenti possibilità di utilizzo in tutti gli ambienti sia come rivestimento orizzontale calpestabile, sia come rivestimento parietale, ma anche come materiale da impiegarsi nei complementi d’arredo per mobili su misura, pareti divisorie e quinte sceniche. “Fusion” esprime la sinergia tra estetica e funzione nella realizzazione di progetti contemporanei in ogni settore applicativo: dal contract all’hospitality , dall’hotellerie al retail, a tutti gli ambienti domestici.
Duratura, inassorbente, anallergica, ignifuga, antibatterica (grazie alla tecnologia Bios Antibacterial® disponibile su richiesta), resistente alla flessione, facile da posare e da pulire, “Fusion” è ottenuta con un processo produttivo a ciclo chiuso in cui sofisticate apparecchiature antinquinamento consentono il riciclo e il recupero completo di tutte le componenti con emissioni e dispersioni sostanzialmente nulle.
“Sensi Roma” riproduce, in gres porcellanato a tutta massa, una delle varietà più pregiate e apprezzate di una celebre pietra naturale italiana, il Travertino Navona, in un concept esclusivo che unisce stile e tecnologia. Declinata in tre nuance caratterizzate dall’ andamento direzionato (vein cut) e sfumature tono su tono: White, la colorazione più fredda; Ivory, la tonalità intermedia; Cream, la più calda e avvolgente. Completano la collezione le originali proposte decorative in formato 60x120 cm: WAVE, che riproduce l’effetto visivo di una scanalatura a rilevo e CUBE, che ricrea un moderno effetto geometrico tridimensionale.
SENSI ROMA è disponibile nelle due finiture Antique3D e P.tech: la prima, grazie alla tecnologia 3DTech, ricrea l’aspetto materico del foro aperto, caratteristico del materiale naturale d’ispirazione; mentre la seconda migliora la resistenza allo scivolamento con il coefficiente R10 C, pur mantenendo una facilità di pulizia che la rende ottimale anche nei progetti commerciali.
“3D Deco” si ispira alle boiserie in legno naturale, elementi decorativi che fungono da rivestimento delle pareti rendendole protagoniste della stanza, e permettono di differenziare, pur con un fil rouge progettuale, differenti zone della casa.
Pensate per l’utilizzo in contesti residenziali e retail, si caratterizzano per resistenza, durabilità e design raffinato. Disponibili in tre diverse tonalità (Silver, Arce e Roble), rendono l’ambiente naturale, luminoso e caldo adattandosi con semplicità a qualsiasi stile decorativo.
“3D Deco”, prodotta nel formato di cm 59,6x150, è disponibile in quattro diverse decorazioni: Diamond
3D, Line 3D, Arrow 3D e Stone 3D.
Grazie alla tridimensionalità accentuata ed alle elevate performance decorative, la collezione è ideale in contesti che vogliano distinguersi e si completa con la possibilità di aggiungere un profilo luminoso tra le fughe.
“Hollstone” è una collezione in gres porcellanato nata per rendere liberi di immaginare nuove forme di eleganza nell’interior design. Contraddistinta da un dettagliatissimo effetto pietra, “Hollstone” rappresenta la combinazione perfetta tra ricercatezza e armonia.
Perfettamente adattabile all’outdoor come all’indoor grazie alla disponibilità della superficie in spessori differenti (9 e 20 mm), è disponibile in cinque varianti di colore e nei seguenti formati:
• Rettificato: cm 120x120 - 60x120 - 80x80 - 60x60;
• Outdoor TH2: cm 60x120 - 80x80 - 60x60.
“Pura” si caratterizza per la capacità di evocare sensazioni tattili inedite, per la presenza di texture materiche e minerali, per i colori caldi e per le performance tecniche fuori dal comune.
Ispirata alla pietra limestone, ha trama di fondo caratterizzata da una struttura a grani, tipica delle pietre calcaree. Prodotta in gres spessorato 14 mm, gres per outdoor 20 mm e nelle grandi lastre Kerlite, ultrasottili e fiore all’occhiello della proposta di Cotto d’Este. La collezione si compone di 4 colori: Ivory, che ricorda il caldo color mandorla, tra il beige e l’avorio; Sand, un grigio chiaro riscaldato dai toni nocciola e tortora; Pearl, un grigio chiaro dal tono acceso; Grey, un grigio medio dal tono decisamente neutro. I prodotti in 14 mm presentano sia la variante
Honed - lappata, patinata - e Rolled - una superficie estremamente morbida al tatto, semplice da manutenere ed estremamente pulibile ma con performance antiscivolo degne di una superficie Grip - quelli in Kerlite 6 plus hanno la nuova finitura Chiseled, dalla texture fortemente materica ma non ruvida né sporcabile e perfettamente assimilabile alle lavorazioni con cesello tipiche delle pietre. Infine, le varianti in 20 mm presentano una superficie ruvida e strutturata – Hammered - che ricordano un effetto di bocciardatura.
Inoltre, la collezione gode di una garanzia di 20 anni e della tecnologia PROTECT, un sistema che garantisce alle superfici igiene e protezione massima grazie ad uno scudo antibatterico agli ioni d’argento incorporato nelle piastrelle, che elimina fino al 99,9% dei batteri dalla superficie.
“Blue Tempest”, appartenente alla collezione MaxFine, rende omaggio a un marmo policromo brasiliano di grande suggestione: maestoso e sorprendente, la sua superficie incorpora, in un ritmo incostante, contrasti intensi e sfumature color blu cobalto, bruno-rossastro, grigio e bianco. Un’alchimia di toni che racconta la mutevole essenza del materiale lapideo, la continua ed eterna metamorfosi degli strati geologici.
I formati in cui è realizzato - cm 300x150, 150x150, 150x75, 75x75, 75x37,5, tutte a spessore di 6 mm - con le ampie dimensioni e la presenza minima di fughe, consentono al pattern di dispiegarsi nello spazio, esprimendo al massimo la sua sontuosa bellezza. La finitura Lucidato in cui è prodotto ne potenzia ulteriormente la magnificenza della texture.
Dalla posa a pavimento e a rivestimento alla creazione di complementi di arredo di design come top cucina, tavoli e quinte scenografiche, “Blue Tempest” permette di creare soluzioni coordinate e dal grande impatto.
Per una continuità visiva ed evitare il ricorso a placche e interruttori antiestetici, FMG, Brand parte di Iris Ceramica Group, mette a disposizione dei progettisti “Hypertouch”: una superficie capacitiva che, grazie a un sistema integrato di sensori domotici, permette l’accensione e lo spegnimento di impianti di illuminazione, di termoregolazione, audio-video e serramenti, con il semplice sfioramento della lastra. Inalterabile, dalla bellezza autentica e dalle elevate prestazioni tecniche, “Blue Tempest” può diventare ancora più performante e sicura con Active Surfaces®, che trasforma la lastra ceramica in un materiale eco-attivo con importanti proprietà antibatteriche e antivirali, antinquinamento, anti-odore e autopulenti.
“La Marmoteca” è una collezione in gres porcellanato a tutta massa disponibile in ben 16 differenti soggetti ispirati ai marmi, riprodotti in grande formato per trasferire su pareti e pavimenti le trame meravigliose che la natura ha creato nei millenni, con il contributo delle più avanzate tecnologie ceramiche. Un progetto ambizioso ed unico nel suo genere, che, grazie alle diverse dimensioni, spessori e finiture di superficie disponibili, è in grado di proporre l’eleganza contemporanea del marmo in tutti i contesti progettuali indoor, sia residenziali che commerciali.
“La Marmoteca” è disponibile a superficie Naturale, Lux e Soft e nei formati di cm 120x280 - 120x120 - 60x120 - 40x120 (tutte a spessore di 6 mm) e nei formati di cm 120x120 e e30x120 (a spessore di mm 8,5).
“KlinkDeck” è un innovativo, e unico, decking ceramico sul mercato italiano che combina la resistenza e l’eleganza del gres porcellanato estruso con un sistema di posa facile e veloce, rappresentando la soluzione ideale per tutti coloro che desiderano realizzare pavimenti esterni pratici e di grande effetto.
La rivoluzionaria tecnologia di “KlinkDeck” consiste in lastre ceramiche ad alta resistenza, posate su listelli e fissate in opera con clip removibili, grazie alle quali è possibile rimuovere e riposizionare le lastre in qualsiasi momento.
Questo sistema è estremamente facile da installare e, allo stesso tempo, rimovibile: un vantaggio ineguagliabile per chi necessita di un pavimento accessibile, sotto il quale nascondere reti e tubazioni.
“KlinkDeck” offre un’ampia gamma di vantaggi: è in classe A1 di resistenza al fuoco, garantendo massima sicurezza in caso di incendio; realizzato in gres porcellanato estruso, è estremamente resistente alla rottura, all’abrasione, alle macchie, al gelo e agli sbalzi di temperatura; è un prodotto estremamente durevole e a bassissima manutenzione; l’assenza di assorbimento d’acqua lo rende igienico e antibatterico, mentre la sua superficie antiscivolo garantisce sicurezza e stabilità anche in condizioni di bagnato. Tutte queste proprietà lo rendono ideale per l’utilizzo in ambienti esterni quali terrazze, piscine e giardini.
È disponibile in quattro colori ispirati all’estetica del legno: Natural, Maple, Oak e Teak.
È, inoltre, completo di un sistema completo di accessori e pezzi speciali per le finiture. Tra questi, i battiscopa, che assicurano un’estetica impeccabile, e i pezzi per la realizzazione di gradini e bordi vasca, che consentono di creare soluzioni su misura per ogni tipo di ambiente.
Dopo 18 mesi di lavori le facciate dell’iconica Torre Velasca, edificio simbolo di Milano in stile brutalista, progettato dallo studio
BBPR e recentemente oggetto di un approfondito intervento di restauro e riqualificazione sia in interno sia in esterno, sono
tornate a colorare lo skyline milanese con l’originale tinta, cangiante al variare della luce nelle diverse ore del giorno.
Lo straordinario risultato, che ha riportato all’originale splendore le facciate, è stato ottenuto grazie all’utilizzo dell’intonaco confezionato con il “Legante Velasca”, appositamente sviluppato nei laboratori R&S Mapei, e un mix di aggregati di diverse granulometrie e colorazioni.
L’intervento, curato da Hines in qualità di development manager, ha riguardato anche le facciate, esposte per oltre 60 annisenza interventi di manutenzione - a inquinamento e agenti atmosferici, ed ha visto Mapei in prima linea in costante coordinamento con anche la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio, gli studi Asti Architetti e CEAS e l’Impresa esecutrice ARS Aedificandi.
In primo luogo, è stata preparata la superficie rimuovendo il calcestruzzo carbonato ed ammalorato per ottenere una superficie scabra.
Le armature ossidate sono state idroscarificate e protette con la malta anticorrosiva Mapefer 1K, prima di applicare la malta da ricostruzione Mapegrout 430.
Questa malta, grazie alle sue caratteristiche meccaniche e di lavorabilità, è stata utilizzata per ricostruire le parti mancanti del calcestruzzo.
Il processo ha incluso anche la tassellatura di controllo delle geometrie originali.
IL LEGANTE VELASCA PER RIPRISTINARE LA TONALITÀ ORIGINALE
Dopo aver eseguito il risanamento e la ricostruzione del calcestruzzo, Mapei è intervenuta per ripristinare la tonalità originale delle facciate. Questo intervento ha richiesto analisi scientifiche e materiche, prove di laboratorio, individuazione degli inerti, scelta della granulometria e dei colori e sviluppo di un legante ad hoc, appositamente studiato per la Torre Velasca, da cui prende il nome.
Si tratta di un intonaco decorativo a base di cemento bianco appositamente formulato con specifici polimeri per poter essere miscelato con gli aggregati, di cui sono stati ricostruiti tipologia e granulometria originaria dell’epoca, fino all’ottenimento di una formula in grado di avvicinarsi quanto più possibile al colore autentico dell’intonaco costituente le facciate della Torre.
Il Legante Velasca, ottenuto con le relative granulometrie di aggregato proveniente da Cave Bellamoli e Ferrari, è frutto di svariati test eseguiti sia in situ che in laboratorio, volti ad ottemperare le richieste espresse della Soprintendenza per definire colore e texture al fine di realizzare il miglior risultato sotto il profilo del restauro conservativo.
Il Legante Velasca è stato formulato secondo una miscela di leganti di colore chiaro, additivi speciali e cariche minerali fini per ottenere un prodotto fortemente adesivo, idrofuga-
to ed esente da fessurazioni capace di garantire la massima durabilità possibile alla superficie esposta agli agenti atmosferici ed aggressivi dell’ambiente urbano, la massima compatibilità con il supporto di applicazione nonché soddisfare le esigenze estetiche di progetto.
Al fine di assicurare un’adeguata adesione del nuovo intonaco di finitura, si è resa necessaria l’applicazione di uno strato di malta cementizia a base di leganti a reattività pozzolanica, fibrorinforzata e a elevata duttilità quale Planitop HDM Maxi distribuita sull’intera superficie con spatola dentata in uno spessore minimo di 5 mm.
A completamento del ciclo è stato applicato su tutte le facciate trattate Planiseal WR 100, un protettivo idrofobizzante che, grazie alla sua composizione, riesce a penetrare in profondità proteggendo il calcestruzzo da fenomeni di degrado e mantenendo invariata la componente estetica delle superfici e le tonalità delle stesse.
Grazie all’importante riduzione di assorbimento d’acqua delle superfici trattate, Planiseal WR 100 evita il degrado dovuto all’azione del gelo-disgelo aumentandone conseguentemente la durabilità.
La lavorazione è stata eseguita da Giuseppe Marinotti di Locorotondo (Bari), posatore qualificato associato Assoposa.
« Nell'ambito della riqualificazione degli esterni di un immobile di pregio, siamo stati chiamati a eseguire i lavori a regola d'arte per il ripristino della piscina e la realizzazione degli spazi outdoor, dei camminamenti nel giardino. Il materiale utilizzato è una pietra locale caratteristica, dal colore caldo e tipica pugliese: la Pietra di Trani.
Per la posa in opera del massetto cementizio abbiamo innanzi tutto installato una rete elettrosaldata, per avere più stabilità. Abbiamo aspettato il tempo necessario per l’asciugatura e poi è stata impermeabilizzato, con la guaina Schlüter-DITRA, una parte di pavimento per proteggere il vano tecnico piscina.
Per il pavimento in pietra di Trani, abbiamo consigliato la posa
di una lavorazione bocciardata, dall'intrinseca caratteristica antiscivolo, anche grazie all'utilizzo di fuga larga.
Prima della messa in opera del pavimento abbiamo provveduto alla posa del bordo piscina, con adesivo. La sigillatura tra il bordo piscina e il rivestimento interno è stata effettuata con silicone Mapesil AC di Mapei, dall’elevata elasticità e resistente alle muffe.
Come adesivo abbiamo applicato il Keraflex di Mapei, che garantisce adesione perfetta, e per la stuccatura delle fughe abbiamo invece utilizzato Keracolor FF e GG, con il lattice Fugolastic di Mapei per migliorare l'adesione e la resistenza. Per i giunti di dilatazione è stato applicato Mapesil LM, sempre Mapei, che resiste a intemperie, sbalzi termici e acqua.
I muretti, sempre in Pietra di Trani, sono stati posati a secco, ovverosia in assenza di collanti / malte, come da tradizione locale: le pietre vengono preparate sul posto, partendo da blocchi
di pietra più grandi. Serve professionalità, esperienza e tanta pazienza.
Da ultimo abbiamo realizzato un gazebo con travi in legno lamellare e il tetto in canne di bambù, mentre i pilastri sono stati rifiniti con la resina ».
La nuova linea “Zero” si arricchisce di nove prodotti per l’edilizia, tutti caratterizzati dal fatto che le emissioni di CO2 misurate lungo il ciclo di vita sono state compensate per il 2023 con l’acquisto di crediti di carbonio certificati per supportare progetti di energia rinnovabile e protezione delle foreste*
"Zero” arriva quindi ora a offrire ben 14 prodotti tra malte cementizie e soluzioni per la posa di ceramica.
Mapei propone alla filiera delle costruzioni soluzioni sostenibili e durevoli per molteplici tipologie di applicazione: protezione dei ferri d’armatura, ripristino
corticale, strutturale ed ancoraggio attraverso malte tissotropiche, colabili, a presa normale o rapida.
Diventano Zero: Mapefer 1K, Mapegrout 430, Planitop Rasa & Planitop Rasa&Ripara R4, Mapegrout Colabile, Mapegrout Ripara Facile, Mapefill e Mapegrout Easy Flow. La compensazione delle emissioni residue di CO2 dei prodotti è l’ultimo step di un processo che coinvolge il team Corporate Environmental Sustainability e i laboratori di Ricerca Mapei. La linea Zero di Mapei comprende anche quattro adesivi e un fugante per la posa di ceramica e materiali lapidei.
*Con "impatto zero sui cambiamenti climatici" Mapei intende che le emissioni di CO2 misurate lungo il ciclo di vita dei prodotti della linea Zero per l’anno 2023 tramite la metodologia LCA, verificate e certificate con le EPD, sono state compensate con l’acquisto di crediti di carbonio certificati per supportare progetti di energia rinnovabile e protezione delle foreste. Un impegno per il pianeta, le persone e la biodiversità. Per maggiori dettagli sul calcolo delle emissioni e sui progetti di mitigazione climatica, finanziati tramite i crediti di carbonio certificati, visita la pagina: zero.mapei.it
Con l’arrivo dell’estate si torna a pensare a come sfruttare al meglio gli spazi esterni per vivere piacevoli momenti di relax all’aria aperta. Il desiderio di rinnovare le zone outdoor, tuttavia, può essere frenato dal timore di affrontare costose demolizioni o lavori di ristrutturazione complessi.
A sciogliere ogni esitazione ci ha pensato Progress Profiles, azienda leader mondiale nella produzione di profili tecnici e decorativi di finitura nonché di sistemi di posa, da cui arriva una soluzione innovativa e semplice per creare pavimentazioni sopraelevate in totale sicurezza e in poco tempo: “Prosupport Tube System”.
Il sistema modulare si compone di una base, una ghiera, una vite, due teste con alette rimovibili di spessore di 2 o 4 mm e una serie di tubi regolabili per il raggiungimento dell’altezza desiderata.
Grazie a questi ultimi, consente di personalizzare in modo pratico e veloce verande, terrazze e giardini posando rivestimenti sopraelevati da 29 a 1.000 mm, senza dover demolire o rimuovere quelli sottostanti e permettendo di ridurre i costi di questa operazione. La possibilità di realizzare una posa autolivellante o fissa semplifica, infine, l’installazione, rendendola pratica e intuitiva.
Non solo: per posare pavimentazioni sopraelevate da 10 a 40 mm, Progress Profiles mette a disposizione “Prosupport Slim System”, composto da due basi alte 10 mm, dischi antirumore e antiscivolamento e livellatori con uno spessore di 2 mm.
I due sistemi “Prosupport Tube System” e "Prosupport Slim System” possono essere utilizzati in combinazione con “Prorail System”; quest’ultimo garantisce la perfetta stabilità e resistenza dei rivestimenti in ceramica, marmo, legno, WPC e materiali compositi di qualsiasi formato.
“PP Level Duo Maxi” è una nuova gamma di supporti regolabili per pavimenti sopraelevati da esterno in grado di soddisfare ogni esigenza di posa, dai pavimenti in ceramica ai listoni mono e multi formato, passando per il decking.
Con “PP Level Duo Maxi”, Profilpas offre un sistema completo di soluzioni per compensare piccole e grandi pendenze (fino al 5%) e ottenere superfici perfettamente stabili e in piano. Inoltre, grazie a “Fixed Head Ring”, il pratico anello integrato direttamente nella base, il supporto può diventare da basculante a fisso, in un attimo: basterà staccarlo dalla base e posizionarlo nell’apposito alloggiamento per bloccare la testa, a seconda delle necessità di posa.
“PP Level Duo Maxi” è davvero maxi in tutto: garantisce, infatti, la massima flessibilità, tenuta e versatilità, assicurando una posa agevole e veloce ed un risultato finale a regola d’arte. La testa del supporto, dotata di gomma antirumore integrata, ha una superficie d’appoggio di 130 mm di diametro. Quest’ultima, insieme alla vite da 100 mm di diametro e la base liscia con superficie di 330 cmq assicurano la massima stabilità e resistenza, rendendo la pavimentazione sopraelevata solida e sicura. La gamma, composta da quattro supporti estensibili e una apposita prolunga, si caratterizza per l’elevato range di altezze disponibili in grado
di compensare qualsiasi dislivello. Inoltre, grazie all’apposita chiave di regolazione, è possibile regolare l’altezza al millimetro dall’alto e garantire una planarità perfetta, anche a pavimento già posato. “PP Level Duo Maxi” è in grado di soddisfare qualsiasi esigenza di posa grazie alle diverse teste disponibili: testa per pavimenti in ceramica, con alette removibili per fughe da 2, 3 o 4 mm; testa per pavimenti in decking, idonea per il fissaggio a vite di tutti i tipi di travetto; testa per listoni in ceramica mono e multi formato, da utilizzare con appositi travetti in alluminio dotati di binario per il distanziatore. Con questi travetti è possibile creare una sottostruttura capace di aumentare ancora più la stabilità e la portata. A completamento della gamma, Profilpas offre un sistema completo di accessori complementari per tutte le linee di supporti, pensati e realizzati per soddisfare ogni tipo di esigenza. Tali accessori comprendono clip di tamponamento verticale, distanziatori perimetrali, chiave di regolazione, tappetini in gomma e profili perimetrali verticali metallici. Molteplici soluzioni per compensare imperfezioni e pendenze di piani di posa per realizzare pavimentazioni versatili, stabili, e piane.
Le due nuove collezioni di placche di scarico proposte dall’azienda si caratterizzano per il design ricercato e l’ottima funzionalità.
“TECEsquare”, dedicata ad architetti e progettisti grazie al design purista e lineare e i materiali di pregio, è ora disponibile in nuovi colori metallici e superfici in cristallo ispirati allo stile industriale.
Particolari le due nuove superfici "acciaio effetto ruggine" e "nickel spazzolato” la cui finitura è realizzata artigianalmente rendendo ogni pezzo un pezzo unico.
Disponibili poi quattro nuove superfici in cristallo: bianco, nero, grigio e beige effetto sabbia, tutte satinate e caratterizzate da un impressionante
effetto di profondità ottica, efficiente rifrazione della luce e da un aspetto leggero e trasparente. Le superfici in cristallo satinato bianco e nero sono disponibili anche nella collezione di canaline doccia “TECEdrainline”, appositamente coordinate per creare una perfetta armonia.
Come tutti i modelli esistenti, anche quelli appartenenti a “TECEsquare” si basano sul principio modulare: qualsiasi placca WC può essere abbinata a qualsiasi cassetta ad incasso TECE, anche quelle in versione elettronica.
Seconda novità è “TECEsolid” che non solo è una delle placche WC più robuste della gamma TECE ma, grazie alle sue nuove finiture si colloca ai vertici del design: forma e funzione sono pensate sin nei minimi dettagli
per adattarsi ad ambienti pubblici così come a sofisticati bagni privati grazie alla ricercata combinazione di qualità, perfezione tecnica, robustezza ed eleganza della superficie
“TECEsolid” viene proposta in quattro nuove varianti con superfici in rilievo spazzolate: grafite e nichel con struttura lineare, ottone e bronzo con una struttura a diamante. Queste superfici testurizzate sono piacevoli al tatto e, allo stesso tempo, esprimono visivamente un alto livello di robustezza.
Queste nuove superfici 3D vanno, dunque, a completare l'attuale gamma base, disponibile in: acciaio inox spazzolato (con o senza trattamento antimpronta), cromato lucido, bianco opaco, bianco lucido e nero opaco.
“Seyrasodur 1.10” e “Seyrasodur Maxi” sono autolivellanti cementizi premiscelati ideali per livellare a strato sottile o maggiorato in modo veloce ed efficace sottofondi prima della posa di ceramica, pietre naturali, parquet, moquette e linoleum.
Caratterizzati da alte resistenze meccaniche a flessione e compressione, ottima adesione e scorrevolezza, sono studiati per facilitare il lavoro di livellatura su supporti cementizi tradizionali o su massetti riscaldanti in modo rapido e senza ritiri.
Disponibili in colore grigio, sono caratterizzati da ottimo scorrimento, indurimento ed essiccamento rapidi, alte resistenze meccaniche a flessione e compressione, assenza di ritiri, ottima adesione su supporti cementizi tradizionali e sono idonei per un utilizzo sia in interno sia in esterno per livellare superfici orizzontali con spessori compresi tra:
• 1-10 mm con “Seyrasodur 1.10”
• 3-40 mm in una sola passata con “Seyrasodur Maxi”.
Possono essere utilizzati su massetti cementizi normali, massetti riscaldanti, calcestruzzo stagionato, pavimenti esistenti.
“Seyrasodur Maxi” è classificato CT-C35-F7 ed ha, pertanto, le seguenti
Un’abitazione privata nei pressi di Monteberico, zona collinare di Vicenza, caratterizzata da una cura particolare per il design, ha visto la realizzazione del bagno padronale con lastre ceramiche di grandi dimensioni Atlas Concorde, per la posa delle quali sono stati utilizzati prodotti Profilitec.
La collezione “Showertec” è, infatti, una famiglia di prodotti dedicata specificatamente alla realizzazione di docce piastrellabili a filo pavimento: un vero e proprio sistema completo che consente la totale impermeabilizzazione dell’ambiente doccia con prodotti pronti per la posa e di facile installazione.
La realizzazione di questo specifico progetto è cominciata con la posa del sifone piatto della canalina “Showertec STL”, che è stato fissato al tubo di scarico e successivamente cementato tramite massetto. L’installazione è proseguita con la posa di “STL-TRAY”, il piatto doccia piastrellabile prependenzato e impermeabilizzante, che era stato precedentemente tagliato a misura e incollato direttamente sopra al massetto disponendo anche l’apposita prolunga, opportunamente tagliata, per raggiungere la lunghezza desiderata, mantenendo sempre la pendenza del 2%.
Successivamente è stata posizionata la canalina di scarico lineare “STL-BS”, in questo caso nella versione invisibile piastrellabile. Questa canalina Profilitec, infatti, è disponibile
in numerose finiture che consentono di ottenere fino a 270 diverse combinazioni estetiche, per soddisfare qualsiasi esigenza e creare, per chi lo desidera, interessanti contrasti cromatici e piacevoli abbinamenti con la rubinetteria.
Lo scarico della canalina è stato fatto combaciare con il sifone posizionato sotto al piatto e successivamente la membrana impermeabilizzante “Foiltec”, preincollata, è stata fissata al tray con la colla cementizia, per garantire la perfetta tenuta di tutto il sistema di scarico.
Per rendere l’ambiente doccia al 100% impermeabilizzato “Foiltec” è stata poi posata anche sulla parete della doccia, raccordandola con l’apposita bandella in corrispondenza della linea di giunzione tra piatto e prolunga e lungo tutto il perimetro del piatto doccia. In corrispondenza degli angoli, in particolare, sono stati utilizzati gli angolari “Foiltec/I”, per una perfetta e rapida tenuta.
In fase di posa delle piastrelle, a pavimento e a rivestimento, infine, sono stati utilizzati i profili doccia portavetro: “STKV” e “STKPV”.
Il primo, installato a rivestimento, è un profilo a “U” ideato per accogliere il vetro e garantire un montaggio sicuro. Il secondo, installato invece a pavimento, è caratterizzato da una pendenza del 2%, uguale a quella del piatto doccia, che consente non solo di installare in maniera sicura la parete di vetro, ma funge anche da transizione tra piatto doccia e pavimento, andando a rifinire con eleganza il lavoro.
“RLS S.O.S” è il primo sistema livellante frangibile per completare il livellamento della piastrella in caso di rottura accidentale di una base del “sistema principale”.
Durante l’utilizzo di un qualsivoglia sistema livellante, sia esso “a cuneo” o “a vite”, può infatti accadere che una delle basi si rompa durante la fase di serraggio del cuneo o della ghiera, a seconda del sistema utilizzato. Considerando che sulla stessa piastrella si utilizzano generalmente non meno di due basi, spesso tre o anche più, se, ad esempio, si rompe l’ultima base inserita non rimangono che due alternative: rinunciare a livellare la piastrella in quel punto (ma, se si pensa ad esempio ad una lastra di cm 100x300 di basso spessore è chiaro che questo può essere un serio problema) oppure rimuovere tutte le basi precedentemente inserite e serrate.
“RLS S.O.S.” risolve questo problema consentendo di completare il livellamento della piastrella senza dover rimuovere le basi già installate. La base S.O.S. si inserisce
nella fuga (minimo 1.5 mm), si ruota e serrando la ghiera effettua il livellamento.
Una volta maturato l’adesivo, la base si rimuove semplicemente “spezzandola” alla pari di una base di un comune sistema livellante. Ciò conferisce al sistema “RLS S.O.S.” innumerevoli vantaggi rispetto ad altre potenziali soluzioni: è semplice e rapido da utilizzare, si può rimuovere anche quando l’adesivo ha fatto completamente presa, non vi è rischio di sbeccare le piastrelle. Ma non solo: “RLS S.O.S.” garantisce anche di non danneggiare mai la superficie delle piastrelle, anche le più delicate. Infatti è provvisto dell’esclusiva rondella antigraffio bicomponente Raimondi -brevettatache annulla ogni sfregamento sulla piastrella preservando al contempo la massima praticità di utilizzo ed ergonomia. “RLS S.O.S.” è disponibile in un kit contenente 100 basi, 30 ghiere di serraggio e 30 rondelle antigraffio oppure in versione ricarica, con un blister da 130 basi. “RLS S.O.S.” è utilizzabile anche qualora si voglia aggiungere in un secondo momento (ma naturalmente prima che l’adesivo faccia presa) un’ulteriore base per perfezionare il livellamento delle piastrelle.
“Schlüter®-DITRA”, guaina desolidaridizzante per eccellenza, deve il suo successo alla continua evoluzione tecnologica ad essa applicata. Quest’anno sono state introdotte ulteriori novità tecniche che riguardano materiale, geometria quadratini e conformazione guaina:
• per quanto riguarda il materiale, “Schlüter®-DITRA” è ora prodotta in polipropilene, scelta già collaudata per il sistema “DITRA-HEAT”. Questo tipo di materiale consente la realizzazione di geometrie particolarmente articolate, offre una maggiore resistenza in fase di stoccaggio e di posa ai raggi UV, ed è dimensionalmente più stabile in caso di cambiamenti di temperatura durante la posa (foto 1);
• il protagonista della nuova geometria rimane il quadratino a coda di rondine, ma sono stati aggiunti ulteriori quadratini ad ogni angolo che fungono da sfiati d’aria per una stesura più rapida “EASY-FILL” dell’adesivo con minor passaggi di spatola (foto 2).
La tradizionale coda di rondine è stata integrata con labbri rientranti, a ulteriore supporto dell’ancoraggio meccanico dell’adesivo sopra la guaina;
• una griglia di linee d’incisione “EASYCUT” permette ora un taglio più lineare e preciso della guaina e diminuisce l’effetto “memory” del rotolo (foto 3).
“Schlüter®-DITRA” una guaina, 5 funzioni:
• DESOLIDARIZZAZIONE: compensa la forza di taglio tra rivestimento e supporto evitando distacchi e fessurazioni nel manto ceramico;
• IMPERMEABILIZZAZIONE: sistema completo di una vasta gamma di accessori per l’impermeabilizzazione in interno ed esterno;
• SFOGO PRESSIONE VAPORE: i canali intercomunicanti consentono la compensazione dello sfogo della pressione del vapore derivante da supporti con elevata umidità residua;
• DISTRIBUZIONE DEL CARICO: distribuisce in modo omogeneo i carichi presenti sul pavimento sulle cavità riempite di colla e separate da nervature cave, trasferendoli direttamente al supporto;
• DIFFUSIONE UNIFORME DEL CALORE: grazie ai canali d’aria garantisce una rapida ed uniforme distribuzione del calore di un pavimento riscaldato.
Angelo Bagnari è una persona che guarda avanti con la luce negli occhi di chi vede nel futuro opportunità, vive il presente con chiarezza e dal passato ha imparato (e fatto sue) molte lezioni.
Il suo ingresso nella Ravaioli Legnami risale al 2005 ma la storia dell’azienda parte a metà degli anni Ottanta del secolo scorso quando il padre, Elio, rileva quella che, ai tempi, era una piccola realtà che realizzava cornici in legno per quadri, per avviarla verso il mercato edile, realizzando battiscopa e cornici per porte e finestre. Negli anni Duemila avviene la nuova svolta che porta l’azienda a collocarsi tra le leader nel settore dei rivestimenti in legno.
La nostra chiacchierata avviene a pochi giorni dall’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna. Anche la sede di Ravaioli Legnami, vicino a Ravenna, ha subito danni e la produzione sta riprendendo, anche se un po’ a rilento.
Ci stiamo rialzando. La produzione è ripartita in buona parte ma è ancora molto complicata… La zona colpita è molto estesa. Ce la stiamo mettendo tutta.
I DANNI SONO INGENTI?
Lei provi a immaginare vedere scomparire tutto ciò che è di uso quotidiano per una famiglia. Pensi solo alle auto. Sono da buttare. E da ricomprare. Non sarà facile.
SI DICE CHE I ROMAGNOLI NON SI ARRENDANO MAI. E sarà così anche questa volta.
LA STORIA DELLA VOSTRA AZIENDA LO INSEGNA… Reinventarsi e crescere è nel nostro Dna. Ci sono momenti difficili ma bisogna tenere duro e guardare oltre.
COME SIETE ARRIVATI AI RIVESTIMENTI?
Con tantissimo lavoro e molta creatività. Quando abbiamo rilevato la filiale di Rimini si è aperta l’opportunità di entrare nel mercato del turismo, occupandoci di outdoor. Nei tempi del Covid questa linea di business si è sviluppata ulteriormente, vista la necessità di distanziamento e il conseguente forte potenziamento delle aree esterne. Siamo stati in grado di rispondere rapidamente, ed efficacemente, alle richieste di privati, commercianti ma anche di enti pubblici per consentire una maggiore vita all’aperto.
NEGLI ULTIMI ANNI È ARRIVATO A ESSERE USATO
MOLTISSIMO ANCHE NELLE SUPERFICI VERTICALI…
Uno degli scogli più complessi che abbiamo dovuto affrontare è stato quello di portare l'utilizzo del legno in verticale da prodotto “semplice” (qualcuno ricorda il perlinato anni '70, simbolo per eccellenza di un'estetica cheap e desueta?) fino al mondo del “luxury”, dove ora è applicato in architetture di assoluta eccellenza e rappresenta un vero e proprio plus.
Per farlo abbiamo voluto distinguerci dalla massa e punta-
re sull’ingegnerizzazione, ideando moltissimi brevetti e sistemi di posa che ci hanno permesso di ottenere risultati inaspettati. Siamo arrivati a potere usare il legno in modo estremamente versatile.
COMPLICATO?
Molto. Ma ci ha dato la possibilità di andare oltre al vecchio concetto del legno. Quando sei vincolato a delle regole devi trovare le soluzioni che le rispettino.
VOI LAVORATE MOLTO ANCHE CON L’ESTERO.
QUAL È IL PAESE PIÙ COMPLICATO?
In termini di regole sicuramente l’Inghilterra: dopo il devastante incendio delle Grenfell Tower di Londra è obbligo, dal secondo piano in poi, che ogni rivestimento sia inerte. Per cui ci siamo trovati da un giorno all’altro a doverci reinventare.
E COSA AVETE STUDIATO?
Abbiamo riconquistato il mercato inglese grazie ai nostri sistemi di posa, implementando anche l’aspetto ignifugo dei materiali e individuando e realizzando tecniche che, con vernici o impregnazioni specifiche, rientrano nelle certificazioni.
LEI SUL MERCATO ESTERO HA SCOMMESSO MOLTO…
E la scommessa, anche se difficile, è vincente. Per tre anni ho dovuto cercare quale fosse il filone giusto. Ragionavo in modo convenzionale per presentare i nostri prodotti. Poi ho capito che dovevo rivolgermi ad architetti e designer per raccontare tutte le soluzioni che siamo in grado di offrire.
UN MONDO NON FACILE.
Un mondo molto chiuso nel quale abbiamo dovuto costruirci una reputazione, dimostrare la nostra affidabilità e la capacità di realizzare migliaia di soluzioni diverse. Questo ci ha salvato durante il Covid.
PERCHÉ?
Ci conoscevano già. Sapevano cosa eravamo in grado di fare e anche quello che avremmo potuto sviluppare. Abbiamo investito molto nell’online e, a volte, era sufficiente una videochiamata. Anche se l'essere tornati alla normalità ci permette, ovviamente, di lavorare molto meglio.
QUALI SONO I MERCATI STRANIERI PIÙ INTERESSANTI?
L’Arabia Saudita sta puntando e investendo molto nel turismo con strategie di marketing e la realizzazione di infrastrutture importanti. Ma anche l’Africa è un Paese che ogni anno cresce. Soprattutto il Nord e il Senegal.
IL CONFLITTO TRA RUSSIA E UCRAINA PER VOI È UN DANNO?
Erano due paesi che crescevano costantemente ogni anno, nei
nostri target, a doppia cifra. Sono luoghi nei quali abbiamo contatti con molte realtà che sono diventate anche amiche. È un danno ma, soprattutto, un dolore.
LO SCORSO ANNO È STATO ELETTO ALL’UNANIMITÀ PRESIDENTE DEL GRUPPO GIOVANI IMPRENDITORI DI CONFINDUSTRIA ROMAGNA. COM’È L’AVVENTURA?
Tosta. È molto interessante il contesto di relazioni: un luogo nel quale potersi confrontare. Io credo molto nel fare rete. Certo richiede tempo. È importante rendere partecipi gli associati e fare conoscere in modo approfondito il mondo di Confindustria nel quale io credo molto.
PERCHÉ?
Rappresenta l’imprenditore al 100%. Non lo lascia solo. Il mio ruolo, per esempio, mi permette di occuparmi di temi diversi in modo trasversale.
A volte mi capita di affrontare situazioni che nella mia azienda, probabilmente, non capiteranno mai, ma diventa esperienza personale. Crescita.
LAVORARE PER UN’AZIENDA DI FAMIGLIA SIGNIFICA PORTARE IL LAVORO A CASA?
Cerco di tenerlo lontano. Mi alzo presto la mattina e faccio sport. Per scaricarmi e ricaricami per affrontare la giornata con lucidità. In quest’epoca ormai è chiaro che bisogna scindere il lavoro dalla vita. Altrimenti ne risentono entrambe. In questo mi aiuta molto il fatto di avere una figlia piccola. Ho dovuto imparare a lasciare il lavoro in azienda: è una bam-
bina, ha richieste precise, e io voglio essere in grado di rispondere adeguatamente.
COSA SOGNAVA DI FARE QUANDO ERA BAMBINO?
O il contadino o il muratore. Vivo in campagna e ancora adesso, ogni tanto, mi diletto tra piante e fiori.
QUAL È LA QUALITÀ CHE DEVE AVERE CHI LAVORA CON LEI?
Non essere invidioso. Essere ambizioso e non avere fretta.
CHE RAPPORTO HA CON LA MODA?
Mi affascina moltissimo. Mi vesto con attenzione. Per me è molto importante. Mi affascinano i brand che hanno saputo creare innovazione.
Credo che l’alta moda abbia quel potere di creare un prodotto che, all’inizio, fa storcere il naso perché è fuori dalle convenzioni. Poi, in poco tempo, lo trovi declinato anche sulle bancarelle del mercato. Capita anche a noi.
INTENDE AI SUOI PRODOTTI?
Non è così diverso. Tante cose le abbiamo inventate noi e adesso le vedo nella grande distribuzione. La grande soddisfazione è sapere che è nato da una tua idea. Il nostro mestiere è legato alla cultura.
Devi stare attento a colori e tendenze, alle novità. Devi fare delle scelte che colpiscano il cliente.
A me piace pensare che, chi acquista i nostri prodotti, quando li vive e guarda un tuo pavimento o un rivestimento gli arrivi quel
pezzettino di felicità che ti dà la bellezza.
COS’È PER LEI LA BELLEZZA?
Può essere dappertutto. Va ricercata. E non deve spaventarti la novità. Guardare le cose con curiosità. Noi abbiamo dei prodotti nuovi che sono ancora nel cassetto. Perché capisco che, per adesso, è ancora presto. Bisogna lanciarli nel momento in cui possano essere capiti.
QUAL È IL SUO PEGGIOR DIFETTO?
Pensare troppo. Ho il cervello che non sta fermo. Sono sempre a caccia di nuove idee e pensieri. Ma a volte capisco che sono acerbi. Allora li lascio lì, a maturare e decantare.
COSA LA INFASTIDISCE?
L’invidia e il giudizio. Non mi piacciono le etichette. Le faccio un esempio molto recente.
L’altra mattina ero in palestra dove, spesso, ho sentito frasi infelici nei confronti dei profughi. Dei quali noi non conosciamo la realtà dalla quale stanno fuggendo o le ragioni che li portino a farlo.
Bene.
Mentre mi stavo allenando ho sentito la stessa persona che spesso esprimeva queste opinioni per me non condivisibili lamentarsi del fatto che, durante l’alluvione, si fosse sentita un profugo. E ha un tetto sulla testa.
Vede: nessuno di noi conosce il futuro. Non sappiamo come sarà il domani. Io credo che un po’ di empatia nei confronti degli altri ci aiuterebbe a essere persone migliori. ✕
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