RUEDI BAUR
Anatome a Milano IRuedi love Milton Baur - Glaser Adaptable Langueges
Manuele Molla Thomas Daleffe matricola 747668
SCUOLA FACOLTĂ€DEL DELDESIGN DESIGN Corso di laurea in Design della Comunicazione Tesi di Laurea Laboratorio di Sintesi Finale a cura di: Gianfranco Torri, Fulvia Bleu, Francesco E. Guida Relatore: Francesco E. Guida A.A. 2011/2012 Co-relatori: Gianfranco Torri, Fulvia Bleu A.A. 2010/2011 Milano, 21 26 luglio 2011 2012
RUEDI BAUR
RUEDI BAUR anatome a milano Pensando a un’ipotetica trasposizione in terra italiana della galleria francese, nello specifico immaginandola a Milano, il primo passo è stato quello di creare un logo per la sede staccata che potesse trasmettere l’idea di galleria di arte grafica. Lo spunto iniziale è quello tipografico, partendo dalle iniziali di Anatome Milano l’intento è stato quello di trovare un segno che rispecchiasse i concetti base di: • tipografia • grafica • centralità • galleria
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segnaletica la mostra
RUEDI BAUR il logo Il marchio è ottenuto sezionando la lettera M e traslandola a cavallo della A ottenendo una forma che, ruotata quattro volte di 90° va a formare il segno. Il logotipo viene allineato a bandiera a sinistra sotto il segno completando cosÏ il logo istituzionale proposto.
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RUEDI BAUR il logo Il marchio è rappresentabile in negativo, utilizzando unicamente il colore bianco per ogni sua parte. Questa versione è utilizzabile anche per sfondi neri o fotografici molto scuri. Lo spessore delle linee e il calcolo degli spazi tra le lettere sono studiati per permettere la riproduzione del marchio in dimensioni minime corrispondenti a 2 cm di larghezza per 1,5 cm di altezza, senza comprometterne la leggibilità. Il font utilizzato è il “SWISS 721 BdRnd BT” nella sua versione Rounded Bold, usato sia per le lettere di costruzione che per il logotipo stesso.
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RUEDI BAUR il logo Prendendo in considerazione i “vuoti” del marchio, è stato possibile creare 4 diverse texture che sono state applicate successivamente per la comunicazione della mostra, più precisamente come sfondo del manifesto e dello stendardo in modo da conferire una maggior coerenza visiva agli artefatti.
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RUEDI BAUR l’autore Ruedi Baur, nato a Parigi nel 1956, si è diplomato in graphic design alla Zurich School of Applied Arts. Nel 1989 ha fondato “Intégral Ruedi Baur et associés” a Parigi, che unito ad altri studi come quello di Zurigo fondato nel 2002 costituisce un gruppo di studi partner indipendenti in grado di intervenire congiuntamente su ogni tipo di progetto interdisciplinare. Intégral Ruedi Baur lavora in svariati campi della comunicazione visiva: identità, orientamento e programmi di informazione, mostre di design, design urbano.
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RUEDI BAUR gli studi associati La volontà di rispondere alla richiesta di un forte segno di identificazione da parte delle grandi aziende a livello mondiale, unendo teorie comunicative e di marketing, ha permesso il nascere, dalla seconda metà del XX secolo, di studi associati che uniscono diverse figure professionali per avere un approccio progettuale il più multidisciplinare e completo possibile. Uno dei primi è il Landor Associates, fondato negli anni Quaranta a San Francisco, che ha il merito di aver sdoganato il concetto di identità dalle aziende ai luoghi culturali e di massa. In Europa lo studio che seguì le orme del Landor Associates fu lo studio Pentagram, fondato a Londra nel 1972 e che vide poi la nascita delle sedi di New York e San Francisco.
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RUEDI BAUR Intègral Ruedi Baur Baur sostiene che l’interdisciplinarità dei progettisti sia direttamente collegata alla capacità di rispondere ad ogni tipo di richiesta del committente. Con questa convinzione alla base di ogni sviluppo progettuale, l’immediata conseguenza è la creazione di interi sistemi visivi composti da una serie di elementi che concorrono a identificare l’identità unica di ogni produzione, occupandosi di volta in volta della creazione di font specifici, di sistemi di segnaletica complessi e di elementi grafici che permettono di arrivare a un linguaggio visivo specifico per ogni contesto affrontato.
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RUEDI BAUR IRB e la segnaletica Uno degli aspetti di cui lo studio Intégral si occupa con notevoli risultati è quello dell’identità dei luoghi, siano essi edifici, spazi di smistamento, culturali, singoli quartieri o campus universitari. Nella definizione dell’identità di un luogo, la segnaletica ricopre un ruolo di primaria importanza.
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RUEDI BAUR wayfinding system Un sistema di segnaletica è molto più di un semplice insieme di indicazioni e simboli. Oltre alla sua applicazione pratica, esso aiuta a creare l’identità di un luogo e può aggiungere un tocco decorativo a qualsiasi spazio. I sistemi di segnaletica differiscono da altri metodi di presentazione delle informazioni perché vengono in genere utilizzati per guidare il passaggio delle persone attraverso il mondo fisico
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RUEDI BAUR la luce Uno degli elementi di un sistema segnaletico completo è sicuramente la luce. Non si tratta solamente di insegne luminose o display informativi, ma è necessario considerare il fenomeno luminoso nella completezza delle sue proprietà fisiche e visive.
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RUEDI BAUR la tipografia Altro aspetto fondamentale è la progettazione o la scelta della tipografia. In generale, è bene considerare ogni singolo font ponendo particolare attenzione alla sua versione bold (il grassetto ha un impatto maggiore e può risaltare contro sfondi colorati), agli spazi tra le singole lettere (che ne aumentano la leggibilità, tenendo presente che non è necessaria a corpi più piccoli), alla differenza tra graziati e bastoni (l’aspetto principale su cui soffermarsi è la chiarezza del messaggio comunicato, quindi un font sans serif risulta più adatto in quanto è generalmente più semplice e diretto) e al contesto architettonico all’interno del quale tutta la segnaletica troverà posto.
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RUEDI BAUR i colori L’apetto cromatico di un sistema di segnaletica ha la principale funzione di organizzare le informazioni in modo gerarchico. Ricordandosi sempre che alcuni colori hanno associazioni socio-culturali differenti da Paese a Paese, ci sono alcune regole di base che aiutano alla scelta di una scala cromatica per un sistema di orientamento e che valgono a livello globale. Oltre alla tonalità e alla satuazione, per aumentare la leggibilità si valuta il contrasto cromatico tra i segni visivi (lettering, pittogrammi) e lo sfondo.
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RUEDI BAUR i pittogrammi I pittogrammi sono usati per avvertire, proteggere e guidare, e devono essere immediatamente decifrabili. Devono essere di comprensione istantanea e in grado di comunicare visivamente il maggior numero di informazioni indispensabili tali da non poter essere mal interpretate, e devono inoltre avere una forza visiva riconoscibile a livello internazionale e indipendente dalle differenze culturali.
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RUEDI BAUR i pittogrammi Gli esempi migliori per valutare l’evoluzione storica dei sistemi di pittogrammi la troviamo all’interno della segnaletica per la varie olimpiadi. Il primo esempio di concetto moderno di pittogramma lo si trova nelle olimpiadi di Tokyo del 1964 quando forme astratte e sistematicamente geometriche furono usate per comunicare ai visitatori le informazioni sulle gare e i diversi sport. Nel 1972 tale concezione vide l’aggiunta in fase di progettazione di una griglia di costruzione che rendesse omogenei tutti i singoli elementi.
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RUEDI BAUR i pittogrammi Un pittogramma, per essere considerato tale, deve essere valutato come somma di diversi elementi quali l’icona, il simbolo, lo sfondo e il contesto.
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RUEDI BAUR i pittogrammi Una volta che si è trovato il modo di comunicare un particolare messaggio, è necessario elevare il più possibile il livello di astrazione del simbolo per fare in modo che questo sia immediatamente e senza possibilità di errore riconoscibile. In altre parole, la necessità imprescindibile è quella di togliere tutti i dettagli lasciando solo le qualità visive che rendono chiaro il messaggio da trasmettere. Maggiore è il grado di astrazione, maggiormente uniformi saranno le immagini.
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RUEDI BAUR i pittogrammi Per rendere uniformi i vari pittogrammi appartenenti allo stesso sistema, è necessario che tutti abbiamo lo stesso linguaggio formale, divisibile in struttura, qualità delle linee, riempimento e stile.
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RUEDI BAUR Anatome a Milano Con l’idea di allestire una mostra dedicata a Ruedi Baur, sono stati progettati un sedicesimo, un manifesto destinato all’ambiente cittadino, uno stendardo interno alla mostra, un invito da spedire per via postale e, infine, una cartella stampa.
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RUEDI BAUR il sedicesimo Il sedicesimo destinato ad accompagnare il visitatore all’interno della mostra analizza l’autore prestando particolare attenzione alle scelte tipografiche adottate nei suoi lavori.
ADAPTABLE LANGUAGES
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RUEDI BAUR il sedicesimo Il sedicesimo destinato ad accompagnare il visitatore all’interno della mostra analizza l’autore prestando particolare attenzione alle scelte tipografiche adottate nei suoi lavori. QUARTIER DES SPETACLES
DESIGN DESIGN interventions interventions to to HIGHLIGHT HIGHLIGHT the the existence existence of of the the district district
TYPOGRAPHY TYPOGRAPHY becomes becomes PICTOGRAMS PICTOGRAMS
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RUEDI BAUR il manifesto Il manifesto è pensato per essere appeso in spazi cittadini pubblici.
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RUEDI BAUR il manifesto Il manifesto è pensato per essere appeso in spazi cittadini pubblici.
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RUEDI BAUR lo stendardo Lo stendardo accoglie i visitatori all’ingresso della mostra. Ipotizzando come location della mostra l’edificio N della sede del Politecnico di Milano, lo stendardo dovrebbe sostituire quelli già esistenti nello spazio centrale.
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RUEDI BAUR l’invito L’invito è un cartoncino piegabile che riporta le informazioni essenziali riguardanti l’inaugurazione della mostra.
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RUEDI BAUR l’invito L’invito è un cartoncino piegabile che riporta le informazioni essenziali riguardanti l’inaugurazione della mostra.
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RUEDI BAUR la cartella stampa La cartella stampa è composta da una busta plastificata riportante il marchio dell’Anatome Milano, un comunicato stampa e un cd inserito in un apposito spazio interno alla busta.
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RUEDI BAUR la cartella stampa La cartella stampa è composta da una busta plastificata riportante il marchio dell’Anatome Milano, un comunicato stampa e un cd inserito in un apposito spazio interno alla busta.
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