Gente Comune Gennaio 2012

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Il primo free-press della provincia di Frosinone, fondato nel 1994 da Filippo Strambi Distribuzione gratuita - Tiratura 20.000 copie

Anno XIV n° 1 - Gennaio 2012

SPORT

PRIMO PIANO

Scandalo scommesse. Esclusiva intervista a Massimiliano Benassi Strambi a pag. 19

VARIE

Speciale "IMU” , tutto sulla nuova ICI Fiorenza a pag. 3

Apertura - Focus "Caro-Benzina" Antonucci, Arcese, Tagliaferri

pag. 2

Capoluogo - Malasanità in provincia. Si muovono i politici pag. 6

Famiglia di Alatri salva per miracolo La tragedia del Costa Concordia ha tenuto in apprensione anche la Ciociaria. Tutti illesi, per fortuna, i componenti della famiglia alatrense a bordo della nave naufragata all'isola del Giglio. L'intervista esclusiva. Strambi a pag. 4


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Apertura FOCUS CARO-BENZINA

A cura di: Alessandro Arcese, Pietro Antonucci, Andrea Tagliaferri

Accise, Iva, speculazione: ecco perché al distributore si paga tanto

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a benzina ormai è davvero diventata un bene di lusso, vicina alla soglia record di 1,8 euro al litro. Non basta non usare l'auto: gli aumenti incidono pesantemente sui costi di trasporto di materie prime e generi alimentari (e quindi sui prezzi al dettaglio), sul riscaldamento, sull'energia. Tradotto vuol dire che il potere d'acquisto dei nostri stipendi, già falcidiato dalle tasse delle manovre

Berlusconi-Monti, è ulteriormente ridotto a causa dell'incremento dei prezzi del petrolio. Anche su questo pesa la speculazione (più volte affrontata in questi mesi) che continua ad avere buon gioco grazie ai mai sopiti venti di guerra che spirano nel Golfo Persico a causa dell'arricchimento dell'uranio da parte dell'Iran. Qua però ci chiediamo: ma come è composto il prezzo della benzina? A parte le ultimissime tasse montiane, con-

tinuiamo a pagare moltissime vecchie accise tra queste (al litro): la guerra di Abissinia del 1935, la crisi di Suez del 1956, 9,5 cent per vari terremoti (Belice, Friuli, Irpinia), 11,7 cent per varie missioni militari all'estero, 2 cent per il rinnovo del contratto dei ferrotranviari del 2004, 4 cent per far fronte all'emergenza immigrati dovuta alla crisi libica del 2011, 8,2 cent di euro per il decreto "Salva Italia" nel dicem-

LE ADDIZIONALI REGIONALI SULLA BENZINA SITUAZIONE AL 1 GENNAIO 2012 TOTALE ACCISA ADDIZIONALE ACCISA + IVA ACCISA ORDINARIA

valori in euro/litro

ABRUZZO BASILICATA CALABRIA CAMPANIA EMILIA ROMAGNA FRIULI VENEZIA GIULIA LAZIO LIGURIA LOMBARDIA MARCHE MOLISE PIEMONTE PUGLIA SARDEGNA SICILIA TOSCANA TRENTINO ALTO ADIGE UMBRIA VALLE D'AOSTA VENETO

0,70420 0,70420 0,70420 0,70420 0,70420 0,70420 0,70420 0,70420 0,70420 0,70420 0,70420 0,70420 0,70420 0,70420 0,70420 0,70420 0,70420 0,70420 0,70420 0,70420

0,02580 0,02580 0,02580 0,05000 0,07580 0,02580 0,02580 0,02580 0,05000 0,04000

EFFETTO ADDIZIONALI SU AUMENTO PREZZI PER REGIONE (Comprensivo dell'effetto IVA) valori in euro/litro

CALABRIA CAMPANIA LAZIO LIGURIA MARCHE MOLISE PIEMONTE PUGLIA TOSCANA UMBRIA

ADDIZIONALE ADDIZIONALE + IVA 0,02580 0,02580 0,02580 0,05000 0,07580 0,02580 0,02580 0,02580 0,05000 0,04000

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u l l e novità, le polemiche e le proposte delle ultime settimane in merito al caro-benzina abbiamo ascoltato l'opinione dell'Unione Petrolifera, in particolare del Presidente Dr. Pasquale De Vita che ci ha gentilmente riassunto il punto di vista dell'Associazione: "E' innegabile che le polemiche di queste ultime settimane, le notizie circolate a volte fondate altre volte meno preci-

0,031 0,031 0,031 0,061 0,092 0,031 0,031 0,031 0,061 0,048

0,70420 0,70420 0,73000 0,73000 0,70420 0,70420 0,73000 0,75420 0,70420 0,78000 0,73000 0,73000 0,73000 0,70420 0,70420 0,75420 0,70420 0,74420 0,70420 0,70420

0,85208 0,85208 0,88330 0,88330 0,85208 0,85208 0,88330 0,91258 0,85208 0,94380 0,88330 0,88330 0,88330 0,85208 0,85208 0,91258 0,85208 0,90048 0,85208 0,85208

bre 2011 per un totale in percentuale di oltre il 52%, ulteriori addizionali per circa 10 cent scattate il 1° gennaio 2012. Questa somma si aggiunge al costo del prodotto (che include i costi di estrazione, trasporto, stoccaggio, raffinazione e distribuzione + il margine di guadagno di petrolieri e distributori) che vale circa il 32% del costo complessivo. Su tutto poi si aggiunge l'Iva al 21% (come se le altre tasse non fosse-

Qualche idea per non lasciare troppi soldi nel serbatoio

S

e la sosta al distributore mette paura, in considerazione del fatto che abbiamo i carburanti più cari d'Europa, allora è necessario aguzzare l'ingegno e mettere in pratica qualche piccola idea che, da un lato ci consentirà di risparmiare qualcosa, dall'altro aiuterà l'ambiente. Piccoli suggerimenti che dovremmo sempre tenere in mente. Ecco il decalogo: 1) Ricorrere alle "pompe bianche" o "no logo": distributori indipendenti che praticano tariffe più basse, anche di 10 centesimi; 2) Usare il self service: quasi tutti i distributori ormai praticano un prezzo più basso rispetto al servito; 3) Tenere il motore pulito aiuta il risparmio ed è utile controllare regolarmente pressione e stato degli pneumatici;

ANDAMENTO DEL PREZZO DELLA BENZINA E INCIDENZA DELLE TASSE DAL 2004 AL 2011

2011 GENNAIO 2010 GENNAIO 2009 GENNAIO 2004 GENNAIO

ro già abbastanza) che pesa fino a ottenere il 100% del prezzo finale. Da settembre l'Iva potrebbe salire al 23%. Salvarsi è praticamente impossibile e difendersi cercando il distributore più conveniente della zona non risolve certo il problema. Alcuni buoni risultati sono stati raggiunti dalla Gdo, ma la strada di ulteriori liberalizzazioni è in salita anche perché le tasse che gravano sono davvero troppe. A.A.

COMPONENTE PREZZO FISCALE INDUSTRIALE 0,807 0,646 0,781 0,524 0,750 0,364 0,733 0,314

PREZZO AL CONSUMO 1,453 1,305 1,114 1,047

fonte Unione Petrolifera Italiana

4) Cercare di mantenere i giri del motore a 2000, senza "tirare" inutilmente le marce: un rapporto troppo basso fa consumare fino al 10% in più; 5) Spegnere il motore durante le soste, anche al semaforo se possibile permette di risparmiare fino al 30% in città; 6) Tenere, quando possibile, spento il condizionatore e di spegnerlo quando si abbassano i finestrini; 7) Evitare le frenate brusche o le accelerate repentine: una velocità moderata e uniforme garantisce minori consumi (e una maggiore sicurezza); 8) I pesi inutili aumentano i consumi, soprattutto nei percorsi cittadini, quindi smontare il portapacchi, se inutilizzato, e sgombrare il vano di carico dalla presenza di mercanzie inutili; 9) Controllare i filtri dell'aria intasati e le candele di accensione, così come le pastiglie dei freni che tendono a bloccarsi, determinando un leggero sfregamento perché fanno consumare di più; 10) Ricordare che dal 1° gennaio sono state eliminate le commissioni per i pagamenti con carte di credito e bancomat fino a 100 euro. Tecnici di aziende specializzate garantiscono che una corretta applicazione di queste idee portano fino ad un massimo del 43% del risparmio del carburante. P.A.

Esclusiva!

L'opinione dei petrolieri

Pasquale De Vita (UP): "Il Self- Service contro il caro-benzina"

se, abbiano allarmato la cittadinanza, ma vorremmo fare un pò di chiarezza. Da marzo ad oggi la tassazione sui carburanti è aumentata di 20 centesimi euro/litro sulla benzina ed oltre 23 sul gasolio. Come Unione Petrolifera non possiamo certo intervenire sulla componente fiscale del prezzo della benzina, che come tutti sanno è esclusiva materia governativa. Se invece guardiamo al prezzo industriale, ossia quello al netto delle tasse, ci si accorge che gli aumenti di queste ultime settimane sono strettamente legati agli anda m e n t i d e i mercati internazionali a causa della complessa situazione del Golfo Persico, dell'IRAN in particolare, e che sono assolutamente in linea con quanto avvenuto nel resto d'Europa. Speriamo che, allo sciogliersi auspicato di queste tensioni, la situazione

possa rientrare nella normalità portando anche ad un aggiustamento del prezzo della benzina per l'utente finale. I recenti aumenti di accisa sui carburanti, di cui si è tanto discusso negli ultimi giorni, contrariamente a quanto si crede, incidono in realtà in misura non significativa sul costo del trasporto dei prodotti a differenza dei mezzi leggeri ad uso privato che risentono anche delle addizionali regionali sulla benzina. E' noto, infatti, che il trasporto merci avviene con mezzi a gasolio i cui aumenti di accisa previsti a livello nazionale - tra cui l'ultimo con il decreto Salva Italia - sono per legge rimborsati agli autotrasportatori con mezzi pesanti. In più mi sento di dare un consiglio a tutti i cittadini, quello di puntare sul Self-Service che, ad oggi, consente un risparmio notevole se osservato sul medio e

lungo periodo. Scegliere il distributore più conveniente deve diventare un'abitudine del guidatore così come avviene per tutte le altre merci acquistate. Vi è, infatti, un'ampia articolazione dei prezzi praticati al pubblico dal gestore in relazione alle modalità del servizio ed alle politiche commerciali. Sono disponibili per il consumatore circa 10.000 punti vendita (sui 23 mila totali) con marchio delle aziende petrolifere, pari quasi alla totalità della rete della Francia o della Gran Bretagna, con prezzi in linea o inferiori alla media europea. Uno degli interventi di più immediato effetto per il consumatore, che le aziende stanno portando avanti, è la progressiva estensione della selfizzazione degli impianti alla totalità della rete". A.T.


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Primo Piano SPECIALE IMU A cura di: Paolo Fiorenza

La nuova Ici: cos'è? ell'Imu - imposta municipale unica sostitutiva dell'Ici - si discuteva già durante il dibattito sul federalismo fiscale e doveva entrare in vigore nel 2013: pertanto non possiamo parlare di una vera e propria novità. Il fatto è che una cosa è parlarne, un'altra è trovarsela davanti bella e pronta per essere pagata e con modalità ben diverse da quelle originarie. Se infatti questa imposta era prima legata alla riforma in senso federale del sistema fiscale, oggi è strettamente legata all'urgenza del risanamento dei conti pubblici, acquisendo così un carattere di urgenza e di gravosità ben differenti da quanto pensato in partenza. Cambiano dunque le modalità di applicazione, con - in alcuni casi - delle sorprese in positivo, anche rispetto alla vecchia imposta. Vediamo di cosa si tratta. Intanto il significato. Se Ici stava per "imposta comunale sugli immobili", Imu significa "imposta municipale unica", perché negli intenti del legislatore dovrebbe racchiudere una serie di

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imposte razionalizzandole. Essa prevede sconti per la casa in cui si vive. In pratica se prima per calcolare il valore su cui applicare l'Ici rivalutavamo la rendita catastale del 5% e moltiplicavamo questo valore per 100, ora dovremo moltiplicare per 160 in caso di abitazioni e loro pertinenze. Gli uffici passano da 50 a 80, i negozi da 34 a 55 e i terreni da 75 a 130. Questo significa che la rivalutazione del valore dell'immobile è utile solo per il calcolo di questa imposta. Se compriamo casa, per esempio, l'imposta di registro o l'Iva si continuano a calcolare come prima!!! Cambiano le aliquote, infatti quella base è fissata a 0,76% da applicare al valore catastale, mentre quella da applicare all'abitazione principale è dello 0,4%. I Comuni hanno facoltà di aumentare o diminuire la prima di 0,3 punti percentuali e la seconda di 0,2 punti percentuali (vedi articolo successivo per i maggiori comuni della zona). Per l'abitazione principale poi è prevista una detrazione di 200

Come si calcola? Le aliquote Imu possono essere fissate da ciascun Comune aumentando o diminuendo l'aliquota ordinaria, secondo il seguente schema.

euro da togliere una volta calco lata l'imposta. Inoltre, è prevista un detrazione di 50 euro per ogni figlio con età non superiore a 26 anni residente nell'abitazione. La detrazione massima riconosciuta è per 4 figli. Esempio: Nelle nostre zone per una abitazione di tipo civile con ad esempio una rendita di 400 euro, si verrebbero a pagare (in caso di prima casa e di un figlio a carico) circa 20,00 euro, che potrebbero diventare 30,00 con la maggiorazione effettuata dai comuni. Con due figli addirittura si azzererebbe. Siamo ben lontani, in questa simulazione, da quanto si pagava - nella stessa situazione - con l'Ici. Case all'estero Con la manovra "Salva Italia" del

governo Monti è stata introdotta una nuova tassa a carico di chi, pur essendo residente in Italia, possiede immobili all'estero. I proprietari dovranno dovranno versare un'imposta dello 0,76 per cento del valore dell'immobile. Tale valore è dato dal costo riportato nell'atto di acquisto dell'immobile o dai contratti o, in

assenza, dal valore di mercato dove è situato l'immobile. L'importo dovuto è proporzionale alla quota di possesso del bene. Per evitare che l'immobile sia tassato due volte, viene riconosciuto un credito d'imposta pari ad eventuali prelievi patrimoniali applicati nello Stato in cui si trova l'immobile.

Aliquote di alcuni comuni della provincia di Frosinone ALATRI ALIQUOTA ORDINARIA ALIQUOTA ABITAZIONE PRINCIPALE categorie catastali A/1, A/8 e A/9 DETRAZIONE PER ABITAZIONE PRINCIPALE categorie catastali A/1, A/8 e A/9 IMPOSTA DI SCOPO

7,00 5,00 103,29 No

Modalità di riscossione ICI effettuata da: EQUITALIA SUD S.p.A. c/c: 88750351 intestato a: Equitalia Gerit S.p.a. Alatri - Fr - ICI

VEROLI ALIQUOTA ORDINARIA ALIQUOTA ABITAZIONE PRINCIPALE categorie catastali A/1, A/8 e A/9 DETRAZIONE PER ABITAZIONE PRINCIPALE categorie catastali A/1, A/8 e A/9 IMPOSTA DI SCOPO

6,50 5,50 103,29 No

Modalità di riscossione ICI effettuata da: Comune tramite c/c postale: 46318044 Intestato a: COMUNE DI VEROLI RISCOSSIONE ICI - SERV.TESORERIA Anno di Decorrenza: 2007

FROSINONE Chi deve pagare l'Imu La nuova imposta interessa i proprietari sia di immobili residenziali, sia di immobili commerciali. La prima casa, quella di abitazione, può beneficiare di una detrazione fissa di 200 euro, più 50 euro per ciascun figlio (fino a 26 anni d'età) che compone la famiglia. La casa concessa in uso gratuito a parenti, a differenza dell'Ici, non viene considerata come abitazione principale. Per chi ha case in affitto, è prevista un dimezzamento dell'aliquota ordinaria, ma solo a partire dal 2015. Ciascun Comune può comunque deliberare una riduzione fino allo 0,4 per cento. Esempio di calcolo Casa di categoria catastale A/3, di circa 100 metri quadrati, con rendita catastale non rivalutata di 945,11 euro, adibita come abitazione principale. - Rendita catastale rivalutata del 5%: 945,11 + 5% = 992,37 - Rendita catastale rivalutata del 60%: 992,37 + 60% = 1.587,78 - Valore catastale: 1.587,78 x 100 = 158.778 - Imu: 0,4% di 158.778 = 635,11 - Detrazione prima casa: 635,11 - 200,00 = 435,11 - Detrazione figli: 435,11 - 50,00 - 50,00 = 335,11 (importo dovuto) Chi non paga nulla: facendo riferimento all'aliquota ordinaria, con una rendita catastale uguale o inferiore a 446,43 euro, una famiglia con due figli non deve pagare nulla. Chi non ha figli può invece arrivare a zero solo con una rendita catastale uguale o inferiore a 297,62 euro, sempre se l'aliquota è quella ordinaria dello 0,4 per cento.

ALIQUOTA ORDINARIA ALIQUOTA ABITAZIONE PRINCIPALE categorie catastali A/1, A/8 e A/9 DETRAZIONE PER ABITAZIONE PRINCIPALE categorie catastali A/1, A/8 e A/9 IMPOSTA DI SCOPO

7,00

No

Modalità di riscossione ICI effettuata da: Comune tramite c/c postale: 66851270 Intestato a: COMUNE DI FROSINONE ICI PIAZZA VI DICEMBRE, 1 - FROSINONE Anno di Decorrenza: 2011

FERENTINO ALIQUOTA ORDINARIA ALIQUOTA ABITAZIONE PRINCIPALE categorie catastali A/1, A/8 e A/9 DETRAZIONE PER ABITAZIONE PRINCIPALE categorie catastali A/1, A/8 e A/9 IMPOSTA DI SCOPO

7,00

Modalità di riscossione ICI effettuata da:

7,00

Comune tramite c/c postale: 17091026 Intestato a: COMUNE DI FERENTINO "RISCOSSIONE ICI" SERVIZIO TESORERIA Piazza Matteotti 17 - Ferentino (Fr) Anno di Decorrenza: 2011

120,00 No

CECCANO ALIQUOTA ORDINARIA ALIQUOTA ABITAZIONE PRINCIPALE categorie catastali A/1, A/8 e A/9 DETRAZIONE PER ABITAZIONE PRINCIPALE categorie catastali A/1, A/8 e A/9 IMPOSTA DI SCOPO

6,00

Modalità di riscossione ICI effettuata da:

5,00

EQUITALIA SUD S.p.A. c/c: 88750898 intestato a: EQUITALIA FROSINONE SPA CECCANO ICI

104,00 No


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ESCLUSIVA!

Speciale naufragio Costa Concordia

“Sembrava un film dell’orrore…”

Il drammatico racconto di una famiglia di alatrensi in viaggio sulla Costa Concordia la notte del naufragio

"

Scene da film, non riuscivo a credere stesse succedendo davvero. Abbiamo visto la morte in faccia senza che nessuno ci dicesse cosa stava accadendo. Le barche di salvataggio, poi, una vera chimera". E' questa la testimonianza diretta di chi, in compagnia della sua famiglia, era tra le 4.234 persone diventate oramai famose, purtroppo, a causa del naufragio della Costa Concordia. La sua voce è bassa. Quasi assente. Il tono, però, è di chi sa di poter essere felice di avere la forza per raccontare quegli attimi. Il primo pensiero va alle persone che non ce l'hanno fatta. E a tut-

modo leggero dentro e la nave e il non essere riusciti a tornare nelle cabine ci ha fatto prendere molto freddo. Comunque niente di preoccupante rispetto a chi non ce l'ha fatta o sta peggio di noi, ci mancherebbe". Da una vacanza da sogno alla tragedia. Che ricordi hai di quei momenti? "Eravamo a cena, nel ristorante 'Milano', sul ponte 3 e sul lato sinistro, ovvero la parte dove la nave ha colpito lo scoglio. Si è sentito prima un rumore assurdo, poi sono iniziati a cadere piatti e bicchieri sino al boato finale che ha mandato tutto e tutti a terra. Non abbiamo capito nulla e la naLo squarcio dello scafo

non conoscevano una parola di italiano e peraltro indossavano tutti i giubbini e i salvagente mentre noi passeggeri non ne avevamo. A quel punto, nonostante continuassero a dirci che tutto fosse sottocontrollo, sono andata io a prendere i salvagente al piano inferiore, anche perché alcuni di noi non sapevano nuotare. Ho visto i piani allagati ed ho inizia-

ti quelli che potevano "non essere censiti, come la ragazza moldava, ma presenti sulla nave e dispersi". A parlarci, in esclusiva, è Sabrina Colella, una delle sette persone di Alatri, tre delle quali peraltro minorenni, presenti sulla nave naufragata. Una persona, insieme alla sua famiglia, che ce l'ha fatta riuscendo ad "atterrare" sana e salva sull'Isola del Giglio. Sabrina, innanzitutto come stai? "Ho la febbre, eravamo vestiti in

ve, per pochi istanti, è tornata in posizione normale. Nessuno ci diceva cosa stesse succedendo ed i black out della luce alimentavano solamente la paura. L'inclinazione è aumentata in modo incredibile, era difficilissimo restare in piedi. Abbiamo raggiunto la prima scaletta per scendere e ci siamo avvicinati alle scialuppe. Del resto io e tutta la mia famiglia avevamo fatto l'esercitazione per l'evacuazione in caso di necessità.

Le prime voci parlavano di una semplice bassa marea, quindi tutto sommato, non potevamo nemmeno immaginare quello che stesse realmente accadendo". Cosa è successo una volta vicini alla scialuppa di salvataggio? "Ricordo un caos totale. Mi è sembrato tutto improvvisato, nessuno che sapesse dove indirizzarci e cosa fare. Non c'era nessuno addetto all'evacuazione, quelli dell'equipaggio erano tutti stranieri e

ancora nessuno dell'equipaggio ci avesse detto cosa stesse succedendo. A raggiungere l'Isola del Giglio, poi, ci abbiamo messo pochissimo". Finalmente l'approdo sulla terra ferma. Che accoglienza avete ricevuto? "Un'accoglienza straordinaria. I residenti sono stati davvero gentilissimi. Ci hanno offerto al più

Gli interni della nave Costa Concordia

to a farmi domande. Come può una semplice bassa marea causare tutto ciò? La gente si accalcava. Le urla erano infinite. Molti mi chiedevano salvagente scambiandomi come una dell'equipaggio. Lì, vedendo le prime persone davvero disperate, è iniziata la vera paura". A quel punto avete raggiunto la scialuppa… "C'erano file interminabili. La gente che scalciava, bambini impauriti che dicevano di non voler morire, tutti provavano a saltare sopra le barche di salvataggio. E poi nuovi problemi: la scialuppa dove io e la mia famiglia siamo saliti, non partiva, era inclinatissima tanto che un anziano con le stampelle non riuscendo a reggersi è caduto di peso. E poi tutti spingevano per salire ma la barca, essendo chiusa, poteva contenere al massimo un 150 persone, ma io credo ce ne fossero di più perché molti erano in braccio a quelli seduti. Tutto questo mentre

presto bibite calde, coperte e cose da mangiare. Persone davvero sensibili". Ora qualcuno dovrà seriamente pagare per quanto accaduto. Tu, che idea ti sei fatta in merito alle responsabilità di questa tragedia? "Si parla solo di Schettino, è in atto una gogna mediatica. Lui è sicuramente il primo responsabile, ma io credo che la colpa sia di tutti. I sottoposti erano inesperti, non sapevano cosa fare. Se il comandante era fuori di sé, qualcuno doveva saper intervenire al suo posto. Invece nessuno si è dimostrato all'altezza in una tragedia che poteva essere evitata". Infine una curiosità. Torneresti in crociera dopo quanto accaduto? "Assolutamente sì. In questa occasione il problema è stato l'uomo, è un vizio di forma poteva succedere con qualunque mezzo. Ma la crociera è un'esperienza che rifarò sicuramente". Riccardo Strambi


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Ambiente

PERONI, Sacchetti biodegradabili: norme e sanzioni più rigorose la birra si fa eco-sostenibile

A

ppena prima di Natale il Consiglio dei Ministri ha approvato nuove norme in materia di sacchetti biodegradabili, con l'obiettivo di rendere più chiaro il campo di applicazione della precendente normativa entrata in vigore il 1° gennaio 2011. Nel Bel Paese, infatti, verrà consentita esclusivamente la commercializzazione dei sacchetti regolamentati dalle norme europee sulla biodegradabilità e di quelli riutilizzabili, mentre sono bandite tutte le buste di plastica, altamente Foto di: Giulio Rossi

inquinanti e dannose per l'ambiente; sono previste, inoltre, sanzioni più severe per chi commercializza shopper non biodegradabili, violando le nuove prescrizioni di tutela ambientale e dei consumatori. Rimaniamo dunque in attesa dell'emanazione di un apposito decreto che tracci in modo definitivo tale regolamentazione e che sensibilizzi concretamente i cittadini verso l'eco-sostenibilità, dando un reale slancio allo sviluppo della green economy italiana. Miriam Minnucci

L

a più famosa azienda italiana produttrice di birra scende in campo a favore della sostenibilità. La Birra Peroni, negli ultimi cinque anni, ha ridotto i consumi: ora, per produrre un ettolitro di birra, risparmia il 25%di acqua, il 13%di energia e ricicla circa il 96%dei rifiuti. Tra le dieci priorità riportate nel primo Bilancio di Sostenibilità di Birra Peroni, ai primi posti ci sono la promozione del consumo responsabile e la tutela dell'ambiente, ma sono previste anche iniziative riguardanti l'ottimizzazione degli imballaggi, il sostegno ai fornitori locali per le materie di prima qualità, tutela dei dipendenti, trasparenza ed etica del Gruppo. L'azienda, dunque, che punta a ridurre del 50 le proprie emissioni di CO2, si fa promotrice di una nuova forma di produzione responsabile, rendendo la sostenibilità uno dei principali metodi operativi della birra italiana, senMir. Min. za modificare l'eccellenza e la qualità dei prodotti.

Ponte di Basciano, allarme crollo

P

ercorrendo il tragitto dell'antica via Pedemontana si può trovare un ponte, un ponte romano ormai privato della sua stessa passerella. Non sappiamo molto di lui, della sua storia, ma lo vediamo oggi, vecchierello e agonizzante, che ancora cerca di portare a termine il suo compito, il suo essere punto di passaggio e d'incontro tra

territori e popolazioni. Aggrappa le radici di pietra al terreno: temprato dalla storia e ostinato com'è, cerca di non darla vinta al fiume che scorre lì sotto. È lui l'antica e tenace testimonianza di una storia lontana che a fatica è giunta fino a noi, biasimevoli eredi. Chissà se il vecchierello ponte di Basciano riuscirà ancora una vol-

ta a vincere, sfidando il fiume Cosa e le piene d'acqua di inizio primavera. Forse sarebbe il caso che gli "infermieri" di zona intervenissero al più presto con cerotti e suture… o lasceremo ancora una volta che parte della nostra storia venga trascinata via dalle acque, ridotta a un cumulo di macerie qualsiasi? Miriam Minnucci


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News dal capoluogo

La nota

Riordino della sanità, caos in provincia di Frosinone… di Giuseppe Paliotta* Tante sono le incongruenze del Piano Sanitario del Lazio. I centri di eccellenza si trovano concentrati esclusivamente a Roma. L'inglobamento della ASL di Frosinone nella Macroarea 1 con il Pol. Umberto I, ha determinato per la provincia non solo una riduzione di posti letto ma altresì minori prestazioni, rendendo la nostra sanità sempre più dipendente da Roma. La qualità dell'offerta sanitaria della nostra provincia è insoddisfacente e non si capisce, perché sia stato scelto l'Umberto I e non il Policlinico di Tor Vergata, territorialmente molto più vicino alla Ciociaria. Sembra emergere una malcelata volontà di sfruttare i modesti indici della Provincia di Frosinone (2,1 posti letto per mille abitanti) per compensare gli esuberi riscontrati dalle aziende della Capitale. Nella Macroarea 1 gli abitanti sono 1.455.872, ed i posti letto di terapia intensiva 86 di cui 66 a Roma. A Frosinone gliene spetterebbero 30, ed invece sono 20. L'offerta dei posti letto di Neurochirurgia al Policlinico Umberto I è di 18 posti letto, a Frosinone 0. Il debito per abitante medio in tutta la macroarea è di € 192,30, mentre il debito per abitante a Roma è di € 284,99 ed a Frosinone di € 6,94. I posti letto per acuti in provincia di Fro-

"

sinone sono 2,1 ogni 1000 abitanti, mentre a Roma A sono 7,53 ogni 1000 abitanti. Perdita da bilancio 2008, Frosinone ha inciso per l'1,2%, Roma per il 98,8%. Occorrerebbe quindi per la Provincia di Frosinone, l'adeguamento dei posti letto agli standard nazionali, l'istituzione concreta dei presidi territoriali di prossimità, il potenziamento delle attività di specialistica, la promozione della demedicalizzazione delle risposte a problemi di altra natura, tipicamente sociali, la riduzione dei tempi di degenza ospedaliera, la promozione di una standardizzazione ed omogeneizzazione dei costi, la definizione in termini di qualità, efficienza, efficacia dei costi che le tariffe devono remunerare, la ridefinizione delle macroaree almeno nella parte che interessa la Provincia di Frosinone. Altrimenti dovremo sopportare, ma è proprio dura, di continuare a compiere i "viaggi della speranza" verso Roma. Questa è una condizione inaccettabile, e dovremo arrivare, prima possibile, a separare il nostro destino da quello di Roma. Il movimento MPL sta raccogliendo un dossier sui numerosi casi di malasanità che si stanno registrando in ciociaria e invita tutti i cittadini a segnalare, se a conoscenza, episodi di disfunzioni, superficialità, mancanza di attrezzature e di personale specialistico, all'indirizzo di posta elettronica presidente@mcllazio.it oppure tramite il profilo Facebook Giuseppe Paliotta”.

La drammatica situazione della sanità ciociara Lanciato l'allarme dai cittadini ma anche da politici e amministratori

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o scorso numero abbiamo pubblicato un piccolo boxino con due casi di malasanità clamorosi che, ahinoi, stanno diventando la normalità in tutti i nosocomi della provincia di Frosinone. Depotenziati i piccoli ospedali locali lo Spaziani nel capoluogo si è "ingolfato" e la carenza di medici, infermieri, macchinari e posti letto sta diventando drammatica. Se ne sono accorti anche alcuni politici "coraggiosi" dell'una e dell'altra parte che stanno promuovendo azioni nei confronti della Regione Lazio per sollevare il problema della sanità ciociara al collasso. Primo tra tutti l'assessore provinciale Giuseppe Paliotta dell'MPL (movimento province del Lazio) che, sebbene della stessa macroarea politica della Polverini, sta portando avanti la creazione di un fitto dossier contenente tutti i casi di inefficienza e le segnalazioni dei cittadini da L’ospedale di Frosinone consegnare alla Giunta Regionale che ancora fa finta di nulla davanti ad una situazione ormai fuori controllo. Dall'altra parte il consigliere regionale PD Francesco Scalia, che ha chiesto chiarimenti formali alla Governatrice Polverini poche settimane addietro. "La governatrice - ha dichiarato Scalia in occasione della presentazione dell'interrogazione - appena insediata parlò di una rivoluzione del sistema sanità. Ebbene, tale rivoluzione, se c'è stata, ha creato più problemi di quanti ne avrebbe dovuti risolvere. Ricordo che da Presidente della Provincia contestai, insieme ai sindaci ciociari, il piano sanitario Morlacco ai tempi di Marrazzo. Quest'ultimo, a differenza dell'attuale Presidente, ci ricevette con l'allora vice presidente Montino. Ci confrontammo per trovare una soluzione adatta alle esigenze del nostro territorio".

Pagina a cura di: Andrea Tagliaferri

*Giuseppe Paliotta: Assessore provinciale al riordino istituzionale (Movimento Province del Lazio)

TURNI FARMACIE FROSINONE a cura della Farmacia della Stazione

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TURNO Farmacia Moderna Palleschi Sorda Madonna Della Neve Della Stazione Centrale Mastrangeli Cavoni America Latina De Matthaeis Del Corso Piacitelli Moderna Palleschi Sorda Madonna Della Neve Della Stazione Centrale Mastrangeli Cavoni America Latina De Matthaeis Del Corso Piacitelli Moderna Palleschi Sorda Madonna Della Neve Della Stazione

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News dal capoluogo

Trasporti Lazio: abbonamenti agevolati fino a 30 anni

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uest'anno ci sono importanti novità nel campo delle agevolazioni per i titoli di viaggio per studenti e lavoratori residenti nella regione Lazio. Adesso infatti, tutti coloro, studenti o lavoratori con età compresa da 10 a 30 anni possono iscriversi sul sito www.melomerito.regione.lazio.

it, compilare il modulo di iscrizione inserendo i propri dati personali (o quelli di un genitore, in caso di studente o lavoratore minorenne), l'isee (fino a 20.000,00 € e tra 20.000,00 e 35.000,00 €) e il motivo di richiesta per la riduzione (da selezionare tra quelli presenti sul sito). Le riduzioni possono essere fino al 90%.

Successivamente sarà inviata una mail di conferma. Dopo aver stampato la domanda; bisogna consegnarla insieme alla fotocopia del documento d'identità in corso di validità, alla fotocopia del codice fiscale, alla dichiarazione isee (con dichiarazione sostitutiva unica, pacchetto DSU, da richiedere presso un

CAF), e al certificato di iscrizione, in caso di scuola/università o l'attestato di servizio, in caso di lavoratore rilasciato dal datore di lavoro al proprio comune di residenza. (Per i cittadini di Alatri, tutta la documentazione deve essere presentata al secondo piano dell'edificio presso piazza le Caduti di

Nassiriya; zona Civette). Ulteriori informazioni potranno essere reperite sul sito o possono essere richieste all'indirizzo mail info.melomerito@regione.lazio .it, o al numero verde 800 001 133, dal Lunedì al Venerdì dalle ore 09.00 alle ore 17.00. GGatta

Quanto sono bravi questi ragazzi: da "Pagella d'oro"!

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nche quest'anno Frosinone ha premiato gli allievi più meritevoli delle scuole elementari e medie del capoluogo. Un'iniziativa, quella della "Pagella d'oro", giunta alla sua edizione numero 14 e diventata ormai un appuntamento storico: ad organizzarla il comitato di quartiere "Amici della Pescara" in collaborazione con il Comune di Frosinone. Il premio è da sempre un momento importante dal punto di vista didattico, educativo e sociale dell'intera vita cittadina, come ha inteso sottolineare pure il sindaco, Michele Marini: "Lavorando tutti insieme e mettendo in atto una fattiva collaborazione si raggiungono grandi risultati. Iniziative come questa hanno permesso alla città di Frosinone di essere ai primi posti della classifica nazionale per ciò che concerne le politiche giovanili. Quest'amministrazione ha già realizzato una nuova

scuola elementare, nel quartiere Cavoni, una ne nascerà a Selva Piana e presto prenderanno il via i lavori per le nuova elementare a Madonna della Neve. Le nuove generazioni - ha aggiunto Marini - sono al

piano di crescita culturale collettiva che veda impegnati in sinergia amministrazione, scuole, famiglie e associazioni. Se i giovani di oggi saranno adulti ben preparati ci sarà la sicurezza di un grande futu-

centro dei nostri interessi. Vanno però educate ai valori autentici per attuare un

ro". Questi, infine, i ragazzi che sono stati premiati: Chiara Boccadamo (V A della pri-

maria "Radice"); Lorenzo Bosco De Giacco (V B della primaria "Maiuri"); Paolo Cefaloni (III B della Media "Moro"); Michela Cervoni (III D della Media "Moro"); Alessandro Diana (V A della primaria "Giovanni XXIII"); Aurora Ferrante (V A della primaria "Madonna della Neve"); Ludovica Iacovissi (III F della Media "Pietrobono"); Riccardo Lisotti (V A della primaria "De Matthaeis"); Fiorin Costier Malatesta (della Media Frosinone III); Francesco Nanni (della Media Frosinone III); Elia Ranieri (V A della primaria Via America Latina); Elisa Tiberi (V A della primaria "De Matthaeis"); La "Pagella d'oro" è stata conferita a Claudia De Caris (V A della primaria di Via Marittima) e ad Andrea Patrizi (III C della Media "Pietrobono"). A loro vanno i nostri complimenti e... ad maiora! Pietro Antonucci


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Provincia

Il Castello tra Una nuova scuola dell'infanzia per i bimbi di Scifelli Arte e lamentele FUMONE - Varcando Porta Romana, accesso principale del centro storico, s'erge uno spettacolo a dir poco memorabile, il picco-

Il giardino del castello

lo borgo di Fumone, olimpo di Ciociaria s'arrocca completamente attorno alla sua perla, custodita con gloria e gelosia: il Castello Longhi De-Paolis. Da secoli sede d'arte, storia e mito il Castello è conosciuto al mondo intero per la morte di Papa Celestino V nel 1295. L'intrigante storia delle sette sorelle e Francesco Longhi, il bambino imbalsamato lo rendono un punto d'attrazione turistica molto gettonato. Anche in questo Castello, come ogni Castello che si rispetti ci sarebbero presenze inquietanti. Trovata pubblicitaria o modo per incrementare il numero delle visite non sta a noi dirlo, sta di fatto che

il Castello negl'ultimi anni ha fatto molto parlare di se, e non solo per i fantasmi. Raccogliendo opinioni tra i turisti nel periodo estivo, cì sono state infatti molte lamentele per l'elevato prezzo del biglietto d'ingresso, e la trascuratezza del castello stesso e del giardino pensile, che si trova a 813 m. d'altezza e risulta con i suoi 3500 mq, secondo per estensione in Europa. L'ultimo intervento sarebbe stato fatto intorno al 1600, quando furono abbattute le due torri che erano al posto del giardino,e fu realizzato appunto, il giardino pensile. Da questo periodo in poi il Castello, da proprietà della chiesa passa a residenza privata. Passeggiando ultimamente nei dintorni della proprietà s'innalza uno scenario non proprio adeguato al valore storico-culturale del Castello. Nel periodo natalizio sono state messe delle impalcature e le dicerie popolari si soffermano sull'eventualità di qualche intervento di manutenzione, soprattutto per quanto riguarda il tetto. Novità in arrivo? Vì terremo comunque aggiornati nei prossimi numeri di Gente Comune. GG

VEROLI - Anche la contrada di Scifelli, una delle tante realtà periferiche di cui è costituita Veroli, ha da oggi la sua nuova scuola materna. Con una cerimonia officiata sabato 7 gennaio scorso, il sindaco Giuseppe D'Onorio ha tagliato il nastro tricolore della struttura, tra gli applausi e la soddisfazione del corpo docente, non docente, dei genitori e dei bambini, che saranno i primi fruitori del plesso scolastico. I lavori per la realizzazione delle aule, alla fine, sono costati quasi mezzo milione di euro, di cui 125mila a carico dell'ente comunale, mentre quasi 300mila sono arrivati da un fondo della Regione Lazio. L'edificio, restaurato, che ospita la nuova materna di Scifelli, era invece già di proprietà del Comune di Veroli. Lo "start up" dell'intervento è stato curato dall'ex assessore Giampiero Rotondi, la cui eredità è stata raccolta da pochi mesi dal giovane assessore Germano Caperna, ugualmente compiaciuto per il completamento dell'opera. Lo stesso Caperna, durante la cerimonia, ha inteso sottolineare un fatto importante: "Grazie all'ultimazione di questa struttura, tutte le scuole sono di proprietà dell'ente comunale". Il che vuol dire meno spese in affitti da privati, come accadeva sino a qualche anno fa. Pie. Ant.

Tra neve che manca e superstizioni La leggenda dell’impresario che maledisse Campocatino GUARCINO - Vogliamo raccontare, con questo articolo, un aneddoto che ci arriva dagli "Amici della montagna" e spesso motivo di discussione. Il fatto risale agli inizi degli anni '80, quando un impresario di Jesolo ebbe la brillante idea di investire parte del suo patrimonio su Guarcino e Campocatino. Tutto sembrava filare liscio: impianti all'av a ng ua rd ia , forti investimenti e un'organizzazione perfetta, lasciando presagire un futuro ricco di sviluppo per la stazione sciistica. L'ingegner Attura - questo il nome dell'imprenditore - si era esposto notevolmente con il suo capitale, fiducioso degli accordi sottoscritti con l'amministrazione guidata allora da Pietro Gori. Sembrava un idillio inscindibile, ma qualcosa non andò nel verso giusto e l'incantesimo si frantumò, portando alla paralisi degli impianti della stazione sciistica. L'imprenditore Attura fu costretto ad abbandonare Campocatino in condizioni economiche fallimentari, lasciò Guarcino e si racconta di una fine indecorosa della sua esistenza. Gli sciatori più anziani ricordano che da quel momento in poi si sono verificate condizioni meteo inspiegabili, ma soprattutto che le giornate sciabili si sono ridotte drasticamente. Tutto questo si attribuisce alla "maledizione di Attura" ingiustamente defraudato e allontanato dalla stazione sciistica. Siamo andati a Guarcino per saperne di più e le persone più anziane ricordano perfettamente l'imprenditore, una persona che ge-

stiva 12 impianti di risalita compresa una slittovia. Fu il primo gestore che mise a disposizione degli sciatori un fuoristrada per raggiungere Campocatino da Guarcino; mise a disposizione una mensa per gli operai che lavoravano sugli impianti e procurò loro una sistemazione in comode camere riscaldate per la notte. "Voleva investire sul territorio - ci dice Massimo Falcone - creando residence, alberghi, negozi per far decollare Campocatino ai massimi livelli, invece la burocrazia di allora non ha tenuto conto della lungimiranza di questo imprenditore perdendo per sempre quel treno che ci avrebbe portato benessere. Purtroppo, per Campocatino è iniziato un progressivo declino perché ogni anno sorgono problematiche inaspettate e gli sciatori che scelgono i nostri impianti sono sempre meno". Perché ci siamo interessati a questo aneddoto di 30 anni fa? Perché oggi, con la stazione sciistica e gli impianti di risalita al top, sembrava dovesse auspicarsi una stagione da favola, con il Comune rientrato in possesso degli impianti assegnati in gestione alla "Virtuosa 360 srl". Ma ecco nuove problematiche inaspettate, climatiche e burocratiche: che la "maledizione di Attura" abbia colpito ancora? E non è che un caso che il Consiglio di Stato abbia dato ragione, di recente, al vecchio gestore, la società "Appennino" opposta al Comune... Bruno Sbaraglia


9 Sperando che il 2012 sia un momento di crescita per la città dei Papi Provincia

ANAGNI - Chiuso un 2011 giudicato positivo sotto molti aspetti (anche se non manca qualche nota di difficoltà), il nuovo anno viene visto dagli amministratori locali come un momento di propositi, tenendo conto che è necessario "Far quadrare i conti nella complessa e importante realtà amministrativa". Nella città dei papi, insomma, il sindaco Carlo Noto pensa a tutti quei temi che, in questo 2012, terranno banco. E si tratta di questioni scottanti che spesso hanno portato la città alla ribalta delle cronache. Quali, dunque, i temi da affrontare? Su tutti: ambiente e sanità. Lo scorso anno è stata portata avanti una lunga battaglia a difesa del territorio, sentita e determinata:

Il portico del Comune di Anagni

il Tar ha riconosciuto le ragioni del Comune sull'adeguamento di un impianto di termovalorizza-

zione di pneumatici fuori uso alla termovalorizzazione-gassificazione di Asr (car-fluff), ma l'azione

Torna "l'acqua" nella città termale e non solo FIUGGI - Finalmente l'acqua dello storico marchio nostrano tornerà sugli scaffali dei supermercati italiani. Dopo 7 mesi di blocco della produzione l'imbottigliamento di via Spalagato è stato riaperto il 13 gennaio, dopo la ratifica dell'accordo tra le mae-

stranze e la Sangemini. A dare notizia della ripresa dell'attività la stessa società umbra che in una breve nota stampa ha dichiarato: "Sangemini comunica ufficialmente la ripresa dei lavori presso lo stabilimento di imbottigliamento di Fiuggi. In due settimane saranno pronte le prime bottiglie. La società esprime grande soddisfazione e apprezzamento per l'impegno e il senso di responsabilità dimostrato da tutti i lavoratori e dai sindacati.

Auspichiamo ora che le polemiche vengano accantonate e che si lavori tutti insieme per il bene e il prestigio di Fiuggi e di tutto il comprensorio. Le prime bottiglie di Acqua Fiuggi saranno consegnate e disponibili entro febbraio". Termina così una vicenda che ha tenuto con il fiato sospeso l'intera cittadinanza. Il segnale più importante, che ha contraddistinto l'epilogo della controversia tra lavoratori e Sangemini, è stato registrato non tanto nel momento in cui i dipendenti, dopo più di un mese di sciopero ad oltranza hanno varcato i cancelli dello stabilimento per riprendere l'attività lavorativa, quanto dal fatto che sono spariti i numerosi striscioni di protesta, che contornavano il recinto dell'impianto produttivo. "Finalmente siamo arrivati alla conclusione - ha sottolineato il sindacalista della UIL Angelo di Paola - di questa triste vicenda. Ha prevalso il buonsenso sia dei lavoratori che dell'azienda. "L'accordo siglato - ha aggiunto il sindacalista della CISL Mauro Tucciarelli - ha riguardato anche il famoso art 2, in uso dal 1975, e che riguarda l'assunzione dei figli dei dipendenti deceduti prima di percepire la pensione. Tale consuetudine ora è diventato un obbligo per la Sangemini. Per quanto riguarda la ripresa del mercato - ha concluso Tucciarelli - la richiesta di acqua Fiuggi non si è mai interrotta, riceviamo continuamente chiamate da parte degli utenti che ci chiedono quando riprenderà l'attività e dove reperire il prezioso bene. Credo pertanto che si riacquisteranno importanti fette di mercato già a partire dalla fine di febbraio quando stimo che la produzione avrà raggiunto gli 8-10 milioni di pezzi". F.L.

prosegue con la piena attivazione di un ufficio per il monitoraggio ambientale e per la raccolta dati, in collaborazione con la Regione Lazio. Un risultato che fa il paio con il successo della raccolta differenziata, salita al 53% nel secondo semestre dell'anno. Altra importante questione, quella relativa all'ospedale. Con i sindaci dell'area nord è stata stabilita una sinergia seguendo parallelamente due canali per scongiurare la chiusura del nosocomio: quello tecnico, con il supporto dei legali, in previsione della fase di merito che spetta al Tar e in cui i Comuni si costituiranno in giudizio; e quello politico, sollecitando la governatrice regionale affinché riveda il piano sanitario.

Da evidenziare anche il protocollo d'intesa siglato con la Guardia di Finanza: un accordo mirato ad avviare un rapporto di collaborazione stretta in materia di vigilanza sulla legittima percezione delle prestazioni sociali agevolate erogate dall'ente locale. Non aumenteranno le tasse e, infine, il Comune sta cercando di trovare agevolazioni per il pagamento dell'Imu: "La nostra - ha detto Noto - è una programmazione mirata e oculata che, siamo certi, nei prossimi mesi e nell'anno appena iniziato darà i suoi importanti frutti e riserverà, lo diciamo con convinzione, piacevoli novità per la nostra splendida Anagni". Pietro Antonucci

Le Terme in mano agli inglesi, a breve il piano industriale FIUGGI - Le terme in mano agli inglesi a partire dalla stagione 2012. La notizia della cessione del comparto terme e golf Fiuggi alla Vikay financial services ltd, fu annunciata prima di natale dal presidente della società di gestione uscente, la terme di Fiuggi spa e golf srl Emilio de Paolis. Ma all'epoca si trattava solo di una trattativa dagli esiti incerti, nelle ultime settimane invece la suddetta trattativa ha subito un'improvvisa accelerazione con la firma di un contratto preliminare tra la Vikay e la terme di Fiuggi. A dare notizia dell'avvenuto accordo è stato lo stesso amministratore delegato della Vikay financial services Ltd, Felice di Gennaro. "Dal 9 gennaio - si legge nella nota - è iniziata la fase due che porterà, entro il mese di febbraio prossimo, all'insediamento della società inglese nella gestione dei parchi termali più importanti d'Italia". Da mesi stiamo lavorando a questa operazione ha dichiarato l'amministratore delegato Felice Di Gennaro - e a breve presenteremo il nostro piano industriale, nei modi e nelle forme concordante, dandone contezza al Comune di Fiuggi, alle categorie economiche ed a tutte le parti sociali. Un lavoro degno del blasone di quella che a nostro avviso, resta la più importante città termale d'Italia e tra le prime nel mondo". A seguire con la dovuta attenzione la cessione in atto è l'amministrazione comunale. "La maggioranza - si legge nella nota del primo cittadino - segue con la massima attenzione la cessione della Terme di Fiuggi SPA & Golf, considerando con la dovuta prudenza quanto non è riscontrabile in comunicazioni ed atti ufficiali. L'imminenza della nuova stagione termale, comunque, impone ai soggetti coinvolti razionalità e tempismo nella definizione ormai irrinunciabile dei piani di sviluppo dell'azienda, che riguardano l'intera economia turistica cittadina, ma anche la competenza del Commissario di Fiuggiterme srl, Dott. Andrea Lolli. Pertanto, sarà opportuno a breve coinvolgere in un confronto intenso sulla questione tutti i relativi portatori d'interesse, anche al fine di evitare inutili tensioni sociali e disservizi per gli utenti". Francesca Ludovici


Provincia 10 Costruzione alloggi popolari, ok alla proroga dei lavori CECCANO - L'emergenza abitativa riguardante la disponibilità e l'assegnazione di alloggi popolari nel comune fabraterno è una delle problematiche più sentite da buona parte della cittadinanza. Le difficoltà economiche e la crisi industriale del nostro territorio, infatti, non fanno altro che acuire tale emergenza. L'amministrazione comunale insieme al governo regionale e all'Ater, sta facendo molto in tal senso, come testimonia la consegna di venticinque alloggi popolari nel quartiere Di Vittorio del marzo scorso. Oggi novità importanti giungono ancora una volta grazie alla sinergia tra Comune e Regione. A spiegare di cosa si tratta è l'assessore Giulio Conti: "Esprimo soddisfazione per essere riuscito ad ottenere la proroga per l'esecuzione degli interventi che porteranno la costruzione di nuovi alloggi popolari. Proroga richiesta da oltre un anno dall'ente comunale alla Regione Lazio". Va ricordato

che il finanziamento era stato concesso dalla Regione Lazio il 25 settembre del 2009. Conti ha voluto porre l'accento su come abbia avuto "effetto determinante per la soluzione della problematica l'incontro svolto presso la Regione Lazio tra l'assessore Regionale Buontempo e il sottoscritto. Infatti, in quella sede alla presenza di dirigenti regionali e comunali, dopo una fase di acceso confronto, si è individuato un percorso per la soluzione della problematica, nello spirito di leale collaborazione tra l'ente regionale e il comune di Ceccano. La ripresa della procedura amministrativa consentirà nel corso del prossimo anno 2012 di avviare i lavori per la costruzione di venti alloggi e di dare risposte nei prossimi anni alle emergenze abitative del territorio". Un passo avanti importante, dunque, per porre rimedio a una problematica che nel corso degli ultimi mesi sembra allargarsi sempre più. Marco Pirri

Dal sorano per vincere la malaria in Uganda SORA - È in procinto di partire la seconda missione sanitaria alla volta di Luweero, cittadina nel Nord dell'Uganda, presso l'ospedale diocesano "Asili Caesar Bishop". A guidarla è un gruppo di sanitari sorani che, con l'aiuto dell'Ong "Family of Africa" di Kampala e delle associazioni locali "Amici degli scout", "Ado" e "Slow Food Sora", stanno portando avanti delle attività sul nostro territorio per la preparazione di questa missione in terra ugandese. Tre sono i progetti attorno ai quali si sta lavorando per la loro riuscita: il principale scopo resta quello della formazione e dell'educazione sanitaria del personale locale, alla quale sono state affiancati due nuovi piani, altrettanto importanti: il primo è il supporto alla prevenzione e alla cura della malaria, ancora principale causa di morte per le popo-

lazioni africane, attraverso la donazione gratuita di "Bad Net" (zanzariere medicalizzate) a tutte le donne in attesa che giungono in ospedale per partorire e la cessione, sempre gratuita, di un ciclo di terapie per un attacco di malaria; il secondo è la creazione di un orto all'interno dell'ospedale, in collaborazione con "Slow Food Sora", per garantire uno stabile approvvigionamento di alimenti sani prodotti in loco. Per raccogliere fondi, è stata avviata una campagna apposita: per aderire, occorre contattare i seguenti numeri telefonici: 389/9922513 e 320/4381556; oppure scrivere ai seguenti indirizzi e-mail: ruma48@libero.it o agoscout1@virgilio.it. Il gruppo di sanitari è composto dai chirurghi Roberto Abbruzzese e Antonietta Bellone, dall'anestesista Augusto Vinciguerra, dal

cardiologo Renato Del Vecchio, dal pediatra Ivo Tanzi e dall'infermiera Lina Mollicone. Pie. Ant.

Centro storico da illuminare FERENTINO - Tra pochi giorni avverrà l'inaugurazione del nuovo impianto di illuminazione lungo la via Pio IX, in quel tratto di strada che costeggia le mura poligonali che da Porta Sant'Agata arriva a Porta Sanguinaria. Da mesi sono state posizionate le lanterne ma, nessuno accennava ad una lo-ro messa in funzione, costringendo i tanti residenti al buio. A tal proposito, si vuole mettere in evidenza anche la scarsa illuminazione che regna in altre aree del centro storico della cittadina ernica e che necessitano di un celere intervento, poiché è una situazione che crea non pochi disagi alla cittadinanza, dato che si tratta di zone residenziali ad alta intensità di traffico anche durante le ore serali. In particolare, necessitano di un'azione di ripristino, la famosa Piazza Mazzini, dove, la scarsa illuminazione, ha favorito atti vandalici nei confronti di alcuni importanti reperti archeologici, tra cui la colonna miliare di Traiano. Inoltre, dovrebbe essere potenziata l'illuminazione in zone quali: Collepero, Via di Porta Maggiore, Via Croce Tani, Via Alfonso Bartoli, Via Sant' Agata e anche le due vie d'accesso alla città: via Casilina sud e via Casilina nord. Si spera in una risoluzione del problema, che si rende necessaria anche per rendere più ospitale ed incantevole la città. Daniela Caliciotti

Dai chihuahua ai dobermann: ecco il raduno cinofilo FERENTINO – Domenica 26 febbraio, presso l’agriturismo “Le Spighe” in Via Croce Tani, si svolgerà, per la gioia dei tantissimi appassionati degli animali a quattro zampe, il “Raduno cinofilo amatoriale Città di Ferentino”, aperto a tutti i cani, di razza e non. Ad organizzare l’evento, sulla scia dei successi dei raduno/mostra ottenuti domenica 30 ottobre ad Anagni e domenica 11 dicembre a Ferentino, l’animalista del “Gruppo dei Castelli Romani”, Annalisa Di Magno, appassionata di razze canine. La manifestazione, che sarà aperta anche ai “meticci”, verterà principalmente sullo speciale di razza dei “Bull terrier”. A giudicare i cani, il competente giudice Csa, Ignazio Neglia. Molto importante è che la mostra canina sia aperta a tutti i cani, di razza e non, e si avrà la presenza di esemplari che spaziano dai minuscoli “chihuahua” e “pinscher nani”, ai giganteschi “San Bernardo”, “dobermann”, “pastori maremmani e tedeschi” e “terranova”, oltre a razze assai rare, quali: “chinese cresred dog”, “australian cattle dog” e sicuramente un “bloodhound”, il famoso cane molecolare. L’esperto presentatore Oreste Datti, in arte “Il Califfo Ciociaro”, sarà lo speaker d’eccezione del raduno cinofilo. Attestati di partecipazione e riconoscenza verranno rilasciati a tutti i partecipanti e, nelle premiazioni del “Best in show” e del “Super best in show finale”, per i cani vincitori, ci saranno premi artistici. Un ringraziamento particolare l’organizzatrice lo rivolge alla direzione de “Le Spighe” per la disponibilità alla realizzazione del raduno. Per info e iscrizioni: 349-5885359.



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Vita alatrense

... le speranze

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l centro storico di Alatri sta morendo? Forse sì. Ma non sta certamente morendo il coraggio di chi vuole rimettersi in gioco economica che si sta vivendo, molti privati si sono rimboccati le maniche e hanno deciso di rischiare. Contando le attività preesistenti e quelle sorte di recente, tutta la zona che va da Porta S. Pietro a Piazza S. Maria Maggiore, passando per Viale Duca D'Aosta, è costellata da locali graziosi, accoglienti, ognuno avente una sua caratteristica particolare. Si va dal ristorante più sofisticato, alla paninoteca all'americana, alla raffinata enoteca, fino al pub che offre birra e cibo nordico. Ma non finisce qui. Anche presso il Colle, nella suggestiva Via Roma, è spuntato un ristorante nuovo. Molti i punti di ristorazione anche nella zona del Trivio, verso la piazzetta di Santa Lucia, in Via Duomo (dall'inizio fino quasi all'imbocco con l'Acropoli). Scendendo verso la zona di S. Francesco, oltre ad un ristorante, si può ammirare il cosiddetto "quartiere degli artisti", con botteghe

Centro storico aperte fino a sera inoltrata, vetrine espositive, studi illuminati. Tra qualche tempo in Via Regina Margherita, dentro i locali dell'ex collegio stampa, aprirà i battenti la scuola di musica di Musicapolis che offrirà anche un servizio di doposcuola e la possibilità di frequentare vari laboratori artistici ed artigianali. Insomma: il "privato" ce la sta mettendo tutta. Quanto l'amministrazione comunale possa, in qualche modo, influire sulle sorti del nostro amato centro storico è difficile dirlo. C'è da auspicarsi che, perlomeno, si crei una sorta di complicità e che si trovino accordi su tematiche quali i parcheggi o i divieti di circolazione automobilistica, a tutto vantaggio delle attività commerciali e culturali. Noi di Gente Comune auguriamo ai tanti giovani che si sono messi in gioco con le proprie risorse di farcela a vincere questa " sfida" contro lo spopolamento e la decadenza della parte più bella e più antica della città. Mariella Minnucci

... le criticità

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ipopolare il centro storico di Alatri è stata e rimarrà la sfida di ogni sindaco e di ogni forza politica insediata di anno in anno. Da 15 anni a questa parte è stato costatato un calo drastico della vita culturale, sociale e lavorativa di questo centro una volta tanto "apprezzato". Nel corso degli anni, purtroppo sono stati fatti degli se sbagli, ed ora, per recuperare quanti altri anni dovranno passare? Questa è la domanda che tutti si pongono e in contrapposizione a questa vediamo nascere ogni giorno nuove attività commerciali: bar, ristoranti, agenzie, paninoteche e negozi… lungo il viale della… "solitudine"! Tra la crisi economica e i nuovi centri commerciali nati in periferia, parcheggi fantasma e poche attività culturali, gruppi di giovani, si tirano su le maniche (con la speranza che le cose un giorno cambino) e aprono attività, rischiando il tutto e per tutto. Da un po' di anni, nel centro storico è usanza fare scommesse su quando chiuderà un' attività appena aperta… in graduatoria, al primo posto: "un anno o poco più"! Nel frattempo, gli enti comunali, tentano di trovare delle soluzioni a questa lunga agonia: proposte riprese in fondo a qualche cassetto impolverato, riadattate, modificate ma poco attuabili. Chiudere il centro alla viabilità durante le ore notturne dalle ore 20:00 è l' argomento del momento. Ma chi lavora nelle ore serali? Non serve una risposta, basta pensare che il 70% sono attività di ristoro! I commercianti sono il traino del centro e senza la loro presenza non esisterebbe! Durante la notte, tra atti vandalici e disturbo della quiete, chiudere il passaggio non risolverebbe di certo il problema… adottare una sorveglianza notturna? Creando anche posti di lavoro? I parcheggi non ci sono o sono quasi tutti a pagamento… adottare il pagamento a giorni alterni? Invitiamo la cittadinanza ad esprimere le proprie proposte, inviando un e - mail a propostealatri@yahoo.it, le più interessanti verranno pubblicate. La partecipazione al quesito, dimostrerebbe l' amore che tutti abbiamo per la nostra città. Erika Rossi

Biblioteca comunale in "rete" per una maggiore efficienza

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ella città di Alatri, la biblioteca comunale "L. Ceci" si trova nel centro storico, all'interno del Palazzo Conti Gentili con accesso su Via Roma ed è aperta al pubblico dal lunedì al venerdì, il mattino dalle 8:00 alle 14:00 e il pomeriggio dalle 15:00 alle 19:00, il sabato mattina dalle

8:00 alle 13:00. La biblioteca comunale di Alatri è sicuramente un luogo dedicato alla consultazione dei testi che offre spazi riservati alla lettura con possibilità di assistenza agli studenti, ma è anche il punto di accesso ad un sistema di biblioteche che raccoglie e mette in rete un patrimonio librario e audiovisivo vario,

ampio e costantemente aggiornato. A dispetto di un'immagine consolidata e diffusa che rimanda al passato e sa di antico, la biblioteca comunale si tiene al passo con i tempi offrendo agli utenti la possibilità di consultare on line il catalogo e verificare sul sito le iniziative promosse. Collegandosi all'indirizzo www.bibliotechevalledelsacco.it è possibile, infatti, accedere ad una sorta di bilbioteca virtuale diffusa creata grazie al Sistema Bibliotecario e Documentario della Valle del Sacco che attualmente riunisce 20 biblioteche comu-

ALATRI DA (RI)SCOPRIRE Anni 1950, a passeggio con i cacciatori: chi spara?

nali della Provincia di Frosinone e le biblioteche dell'Istituto di Storia e Arte del Lazio Meridionale con sede ad Anagni, dell'Associazione Colli di Monte S.Giovanni Campano e l'Associazione Oltre l'Occidente di Frosinone, per un totale di circa 300.000 abitanti e con un patrimonio di oltre 400.000 documenti tra libri e audiovisivi. Ovviamente accedere alla bilbioteca significa condividerne e rispettarne le regole prima fra tutti la puntualità nella restituzione dei testi, ma con la consapevolezza di poter contare su una durata del prestito alla portata di tutti i lettori, anche i più pigri. Le biblioteche che fanno parte del Sistema hanno come obiettivo primario la promozione della lettura attraverso iniziative rivolte ai bambini ed ai ragazzi, ma anche destinate a recuperare

quei lettori che, una volta diventati grandi, avevano smesso di entrare in biblioteca e sono tornati a farlo accompagnati dai figli. L'appartenenza al sistema permette ad ogni biblioteca aderente di offrire una più ampia possibilità di scelta ai propri utenti che, attraverso il servizio del prestito interbibliotecario possono accedere ai libri disponibili nei diversi cataloghi. Lo scambio di libri attivato con le altre biblioteche cooperanti rende, infatti, ogni biblioteca capace di soddisfare in maniera efficace le esigenze dell'utente che, non trovando nella sua biblioteca di riferimento il libro cercato, tramite il catalogo collettivo on line ne può verificare la disponibilità e ottenerlo in prestito nel giro di qualche giorno. Riccardo Strambi

Viale Trento e Trieste, strada pericolosa e abbandonata

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Partiamo dalla foto pubblicata nell'ultimo numero: i ragazzini al campo della Sanità, anno 1964. Ci sono: Giorgio Volpari, Antonio Piccirilli, Massimo Malappioni, Cesare Papitto, Riccardo Cerica, Pietro Polidori, Franco Rossi, Vincenzo Colazingari, Giancarlo Rossi, Mario Rossi, Vincenzo Cerica, Franco Cerica, Gianni Ceci, Mauro Desiato, Alfio Scerrato, Roberto Rossi, Ennio Mazzocchia, Guido Santachiara, Bruno Tagliaferri, Livio Mangiapelo, Giulio Rossi, Aldo Paniccia, Franco Dell'Orco, Mario Pelloni e Marco Scerrato. Grazie alla collega Mariella Minnucci, ad Antonio Piccirilli e a Giulio Rossi per la collaborazione. Questo mese vi proponiamo uno scatto degli anni '50', dove sono immortalati diversi cacciatori: chi si riconosce? Se volete ricevere la foto via e-mail per in-grandirla e vederla meglio sul vostro computer, potete contattare la redazione di "Gente Comune" (0775-442588, e-mail: gente.comune@email.it) oppure guardatela sul nostro profilo Facebook. Pie. Ant.

bbiamo ricevuto una segnalazione accorata da parte del Sig. Fortunato Pica, attivo novantenne, in merito allo stato di abbandono e di pericolosità della strada in cui abita e vive con la sua famiglia, a due passi dal centro storico. Si tratta di viale Trento e Trieste, per intenderci la stradina che collega porta S. Pietro alla Stazione, e che è diventata un vero e proprio "Far West". Oltre alla più volte segnalata situazione di carenza di sicurezza che ogni notte da anni porta a danneggiamenti di autovetture, illuminazione pubblica e privata, portoni, contatori elettrici e quant'altro, infatti, da più di due anni non vengono effettuati lavori di manutenzione di alcun tipo, a cominciare dal manto stradale che pare ormai una strada di montagna con buche, rattoppi maldestri, ghiaia… Come se non bastasse, la pericolosità è aumentata dal vecchio dilemma sulla percorribilità nei due sensi della strada che prima era a senso unico "a scendere", poi "a salire" ed oggi viene utilizzata, a torto o a ragione, sia in un senso che nell'altro ma senza che vi si acceda dalla parte superiore. Spieghiamo meglio: essendo posizionato nello sbocco superiore della via (quello che affaccia su porta S. Pietro) un divieto di Transito ma non essendo specificato altrove il Senso Unico (in particolare nella parte inferiore dalla Stazione ex FS) chi parcheggia in salita, poi, per necessità fa manovra e scende anche perché altrimenti non si potrebbe fare visto che uscire dalla parte superiore è davvero arduo sia per la posizione dello sbocco sia per l'inclinazione molto accentuata dell'ultimo tratto di salita. Insomma, la situazione di questa strada centrale è divenuta insostenibile, urge un intervento a cui noi di Gente Comune ci accodiamo sperando che non cada nel dimenticatoio, così come accaduto negli anni passati. La Redazione



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Vita alatrense

La chiesa di S. Matteo è tornata a splendere

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ono stati presentati, lo scorso 7 gennaio, i lavori di ristrutturazione della Chiesa S. Matteo di Alatri, voluti espressamente dal Priore della confraternita Arcangelo Gabriele Cataldi (foto in basso) e dai molti fedeli che da anni ne fanno un punto di riferimento ec-

servata sino ai nostri giorni. Poco distante dall'odierna Porta di San Francesco, essa prima era officiata dai Padri Crociferi (ordine di frati risalente all'epoca delle crociate) che dirigevano l'ospedale insito nella Chiesa in questione. La soppressione di questo ordine di frati, voluta da Papa Alessandro VII nel 1656, ha fatto sì che l'Ospedale e la Chiesa venissero abbandonati e forse devastati dalle orde nemiche che infestavano il territorio 'alatrino'. In seguito, per circa cento anni, la chiesa versò in stato d'abbandono, fino a quando nel 1778 venne istituita la Confraternita della Passione e Morte di Nostro Signore Gesù Cristo alla quale la stessa chiesa fu affidata e dopo dieci anni definitivamente donata. Questa fu dedicata all'Apostolo ed Evangelista San Matteo, vista la devozione cresciuta verso il Santo Apostolo sin dal secolo XI, quando Roberto Guiscardo trasferì il corpo di San Matteo nel duomo di Salerno e nella nostra Chie-

sa di San Francesco si conservava razione compiuti grazie ai sacrifi- veroso ringraziamento alle autonel 1700 l'insigne reliquia della ci dei confratelli supportati per rità civili e religiose che hanno Mascella di San Matteo. Da lì, una parte da alcuni istituti di presenziato l'evento. una serie d'interventi sull'edificio credito e dal Senato della Repub- La cerimonia è servita anche per con l'ultimo dei quali terminato lo scorso dicembre, ne hanno dato la veste attuale. Gelosamente, la chiesetta, custodisce tesori sacri preziosi e tra questi, l'opera più antica, è l'immagine della Madonna della Misericordia risalente al XVIII secolo. E' bene anche ricordare come, una delle tradizioni più remote della città di Alatri, la processione del Venerdì Santo che vede sfilare la statua del Cristo Morto e della Madonna Addolorata entrambe custodite nella chiesetta, nasca proprio dalla Chiesa di S. Matteo. Attualmente la Venerabile ConfraLa nuova facciata della Chiesa di San Matteo clesiastico importante. ternita, è formata da centodieci Si potrebbe parlare tranquillafedeli che portano avanti attività blica, emerge la piena disponibili- la presentazione di un opuscolo, mente di secoli. La Chiesa di San ed opere benefiche come le nu- tà alla cura della preziosa Chiesa. originariamente edito nel 1931 Matteo, infatti, nasce nel lontano merose adozioni a distanza di Tornando alla recente inaugura- dalla Tipografia Strambi, scritto 1400 quando vi fu effigiata la mibambini nati nelle favelas brasi- zione, oltre ai numerosi presenti da Don Antonino De Cesaris e riracolosa traslazione del corpo di liane. Quello che era l'ospedale in accorsi, hanno preso parola l'Ar- stampato con gli aggiornamenti San Sisto, fatta poi ritirare a bucui venivano elargite elemosine chitetto Andrea Capretti che ha effettuati sino ai nostri giorni. lino da Mons. Danti, e così conai poveri, è divenuto un luogo illustrato i lavori operati sulla Un concerto di musica classica e dove organizzare Chiesa e l'architetto Annamaria sacra tenuto dal trio Anxur Musivisite ai malati o Ciavardini delle Belle Arti, soddi- ca, ha intrattenuto i presenti sidistribuire pacchi sfatta del mantenimento esegui- no al brindisi finale. dono a famiglie in- to. Anche il Priore Arcangelo Ga- La Chiesa di San Matteo, con la digenti. Peraltro, briele Cataldi, orgoglioso per la rinnovata veste esterna, torna a come dimostrano i bontà dell'opera, ha parlato al disposizione dei fedeli. Riccardo Strambi i è costituita quest'estate, ad Alatri, l'associazione culturale "MalaMente". Ne lavori di ristruttu- pubblico presente facendo il dofanno parte un gruppo di ragazze e ragazzi che si dedica con passione alla diffusione della cultura sul nostro territorio comunale, in ogni suo aspetto. Come ci spiega uno dei suoi membri fondatori, il nome scelto per l'associazione può essere interpretato in diversi modi, a seconda che esso venga letto come la fusione di tre parole, di due oppure come un unico vocabolo. Andia'Associazione Culturale "Coro Ernico" di Alatri, in collaborazione con la Regione Lamo con ordine: Ma la zio, il Comune di Alatri, Assessorato alla Cultura, e con la Diocesi di Anagni-Alatri, mente, da intendersi coParrocchia San Paolo Apostolo, ha organizzato anche per questo 2012 un Concorme la seconda parte di so/Mostra di Fotografia (4° Concorso Nazionale) sul tema: "I segni della devozioun enunciato più ampio, ne: tra fede e tradizione" - La "devozione" quale dimensione pubblica della fede per sottintende un concetto rendere presente Dio nel mondo. del tipo: il corpo è imOccasione del concorso, come per gli altri tre che lo hanno preceduto, è la celebrazione portante, ma la mendella ricorrenza del miracolo dell'Ostia Incarnata che - tra le altre iniziative - vede anche te…; Mala mente, per quella del concorso/mostra di fotografie. Idea risultata vincente perché nelle passate ediindicare una mente fuori zioni il concorso ha visto un nutrito numero di partecipanti unitamente ad una elevata dagli schemi consueti, qualità delle foto. I soci della Malamente come quella che cercano Il tema di quest'anno trae spunto da un pensiero di Don Giuseppe Capone - indimenticadi sviluppare e tener viva i membri dell'associazione; Malamente, avverbio che assuto amico e collaboratore del Coro Ernico - dedicato all'Ostia Incarnata e che di seguito me una valenza antifrastica per indicare come l'associazione intende procedere nella riportiamo: programmazione e nella realizzazione delle manifestazioni e degli eventi che si pre"Orma di Dio nella storia figge. L'associazione ha già al suo attivo due manifestazioni che hanno arricchito il ... il fatto miracoloso diventa un segno panorama culturale offerto dalla nostra città nella seconda metà dello scorso 2011: che indica che Dio non è lontano ad agosto, presso il Chiostro di San Francesco, ha dato vita a "InChiostro: L'altro … è tutto ciò che Dio compie viaggio", un percorso di letture dell'Inferno dantesco articolato in tre serate che ha per richiamare la nostra attenzione riscosso un ottimo successo di pubblico, mentre a fine novembre nei locali dell'Au… è come una parola che egli ci rivolge" la Magna del Conti Gentili ha allestito "Lamericalatina", tre serate di storia, musiDon Giuseppe Capone ca e poesia di un continente, che ha visto la partecipazione di diversi relatori di Il concorso/mostra ha infatti lo scopo di riscoprire, far conoscere e trasmettere quegli rilievo nonché l'esecuzione live di alcuni dei capolavori musicali di quel territorio aspetti della religiosità e della devozione popolare che affondano le radici nella tradizioed una lettura con esegesi di alcuni tra i testi più importanti di Pablo Neruda, la ne cristiana e culturale del territorio. Ha anche lo scopo di favorire e sollecitare una riflescui poesia è stata il filo conduttore delle serate. Anche per il 2012 l'associazione ha sione sul significato e il valore della devozione popolare per l'uomo contemporaneo. Quegià in cantiere diversi progetti che spera di poter realizzare anche grazie al preziosto perché nel corso dei secoli, la devozione popolare ha lasciato molti e diversi segni so contributo del Comune di Alatri, "Perché anche in un momento così difficile per tangibili sul nostro territorio sia attraverso la realizzazione, spesso a costo di grandi sacriil nostro paese, come quello che stiamo vivendo - ci ha detto il presidente dell'Asfici, di santuari, piccoli oratori, cappelle, edicole, "icone" o altre immagini - in modo che sociazione Vincenzo Mastracco -, dobbiamo ricordare che abbiamo bisogno di cultuci si potesse sempre sentire, anche negli angoli più sperduti, protetti e vicini al proprio ra, soprattutto in Italia, che non è solo il luogo dello spread, della crisi, delle difDio - sia attraverso le tradizioni quali processioni, pellegrinaggi, venerazione di reliquie, ficoltà economiche e sociali, ma è anche la patria di uomini come Michelangelo, ex voto, etc. Dante, Leonardo, Fabrizio de André". E poiché è proprio nei momenti di maggior difRicordiamo che il termine per la presentazione delle foto è il 3 marzo 2012. ficoltà che le energie migliori devono venir fuori, per stimolarle sarà meritoria anche Per ogni ulteriore informazione e per il testo integrale del bando di concorso con la schel'operazione di chi semplicemente contribuisce a ricordarci di chi siamo figli, perché, da di adesione ci si può rivolgere ai seguenti recapiti: Biblioteca Comunale - Via Roma per dirla con il Foscolo, A egregie cose il forte animo accendono l'urne de' forti. - 03011 Alatri - info@coroernico.it Pa. Fi. Bruno Sbaraglia

E’ nata l'associazione culturale "MalaMente"

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Miracolo dell'Ostia Incarnata IV concorso/mostra fotografica

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Storie e personaggi

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Il vescovo Rainaldi, censore del miracolo eucaristico di Alatri La storia controversa dell’amministratore ecclesiastico che fece sparire tutti gli scritti sull’Ostia Incarnata

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aolo Rainaldi (1312 1342), canonico della chiesa alatrina fu eletto quando era ancora negli ordini minori. Inizialmente la sua elezione non fu ratificata dal sommo pontefice non essendosi presentato a rendere omaggio alla sede apostolica. In seguito, dopo un diligente esame esperito nei suoi confronti, fu convalidata. Ad Avignone, nuova sede del papato, avevano capito che il vescovo di Alatri era un ottimo amministratore ecclesiastico e straordinario censore. Tra i documenti che Rainaldi fece sparire

con il benestare e la protezione del soglio pontificio, siamo abbastanza certi ci fossero le testimonianze sul miracolo dell'Ostia Incarnata (avvenuto ad Alatri nel 1227 - 28), troppo pericolosi se qualcuno avesse potuto interrogarli con la necessaria perizia. La corte avignonese e i rappresentanti delle diocesi censuravano tutto ciò che doveva rivolgersi alle masse e trascurare i ceti colti e intellettuali. Il vescovo Rainaldi ammirava ed applicava la propaganda avignonese atta a livellare la memoria che, se ravvivata, poteva

essere di impaccio alla corte pontificia. Tale propaganda non perseguiva mezze verità, ma presentava in blocco i nemici (presenti e futuri) come ricercatori, liberi pensatori, storici, filosofi laici o eretici, come barbari sanguinari. Rainaldi nel sinodo diocesano del 1326, radunato nel palazzo di Santa Maria Maggiore, promulgò, con l'assenso e il beneplacito del Capitolo, una nuova costituzione che regolava la vita ecclesiastica. Il nostro vescovo è ricco e mette in pratica subito le sue nuove leggi: per aumentare i suoi possedimenti si applica in attività di

Lazzaro Liberatori, l'eroe di Collepardo morto in Catalogna

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a partecipazione di soldati italiani alla Guerra Civile in Spagna è argomento che ancora oggi appassiona e divide gli storici. A loro il compito di fornire giudizi e la lettura più appropriata: qui, vogliamo ricordare la breve ma straordinaria vicenda di un giovane soldato collepardese, Lazzaro Liberatori, che in quel conflitto perse la vita, combattendo accanto ai suoi commilitoni contro le milizie repubblicane. Lazzaro era nato a Collepardo il 10 giugno 1903, figlio di Alfredo e Carolina Cioé. Apparteneva al II Reggimento CC.NN. "Battaglione Lupi" e prese parte alle operazioni militari nella zona della Catalogna. Cadde il 16 gennaio del 1939, a 35 anni, nella cittadina di Santa Coloma de Queralt, nella provincia di Tarragona. Fu protagonista di un eroico episodio che gli valse la medaglia d'oro al valor militare alla memoria. Nel corso di una battaglia particolarmente violenta, infatti, notando che i suoi compagni stavano perdendo la speranza,

Lazzaro Liberatori uscì dalla sua posizione e si lanciò contro il nemico. In piedi, da solo, facile bersaglio delle armi avversarie e sotto il lancio delle bombe a mano, già ferito, col mitragliatore decimava il gruppo più minaccioso, obbligandone altri a fuggire, sorpresi da tanta audacia. "Cadeva poi colpito a morte - è riportato nella motivazione per il conferimento della medaglia -, mentre i compagni infiammati da tanto sublime eroismo, scattavano al contrattacco che determinava la definitiva sconfitta dell'avversario". Le spoglie del giovane soldato collepardese vennero quindi sepolte nel Sacrario Militare Italiano di Saragozza. Nello stesso anno, a ricordo di quel sacrificio, l'Amministrazione comunale di Collepardo gli ha intitolato la piazza centrale del paese, sulla quale si affacciano il palazzo del Municipio e la chiesa parrocchiale. Pietro Antonucci

speculazione diventando usuraio. Nel 1331 unì alla cattedrale la vetusta chiesa di San Leonardo di Casegensole in Tecchiena. Nel circondario alatrino Rainaldi, che dirigeva anche le uniche scuole dell'epoca, faceva e faceva fare dai suoi chierici prestiti a interesse agli studenti bisognosi trattenendo sovente in pegno i libri. Questi venivano riletti e riscritti senza quelle notizie che potevano destare dubbi sui valori mistici e taumaturgici delle reliquie. Ed ecco che spariscono tutte le cronache sul fatto prodigioso di Alatri. Dovevano essere molti i

cronisti del tempo. Abbiamo testimonianza della presenza in Alatri di centinaia di scrittori, poeti, cantori, cantastorie, giullari e saltimbanchi che realizzavano rappresentazioni sacre nelle quali non mancava mai un testo scritto o uno spettacolo teatrale che avesse per oggetto il miracolo dell'Ostia Incarnata. Ebbene è tutto scomparso. Tranne la bolla papale di Gregorio IX, custodita negli archivi della cattedrale. Potete approfondire nel mio libro "L'Ostia Incarnata… Storia vera o falsa che sia". Patrizio Minnucci, storico


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Arte e Cultura

Una pinacoteca dedicata al costume ciociaro L'idea del professor Santulli, che pensa all'ex sede della Banca d'Italia

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erché non realizzare una pinacoteca dedicata al costume ciociaro? L'idea è del professor Michele Santulli, appassionato d'arte e autore di numerosi libri su un aspetto non secondario delle nostre tradizioni. In sostanza, il professor Santulli pensa a quella che è la struttura analoga dei pittori macchiaioli nei musei di Firenze e di Livorno o quella della scuola napoletana al Museo di Capodimonte. Insomma, una pinacoteca che possa celebrare il costume ciociaro e la sua importanza, di cui "Ne ignoriamo l'esistenza! dice Santulli -. E mentre tutte le città italiane onorano e valorizzano le loro cose che hanno dato prestigio contribuendo altresì all'incremento del turismo, da noi non si fa nulla. E non è che l'iconografia del personaggio in costume ciociaro nell'arte dalla fine del 1700 alle prime decadi del 1900 sia una fisima del sottoscritto, ma è storia, con questo soggetto pittorico ritratto da tutti gli artisti europei". Santulli ri-

Monumento equestre di Giovanna d'Arco in Place des Pyramides a Parigi (la modella è Marianna Mattiocco di Cassino)

corda molte opere di Manet, Degas, Cézanne, Corot, Van Gogh, Picasso, Sargent, Leighton, Briullov con tema il costume ciociaro e sottolinea come musei senza bisogno di presentazione (Louvre o d'Orsay) conservino oltre 50 opere raffiguranti questo sogget-

to. Cosa impedisce allora l'istituzione di una pinacoteca qui da noi, dice Santulli? Che sia una questione di fondi economici, sempre più scarsi? Secondo Santulli, questo è un falso problema, un alibi. E segnala una soluzione pratica: "Dando spazio alla speranza, non è inutile suggerire che l'ex Banca d'Italia oppure una parte del prestigioso Palazzo Pietro Tiravanti entrambi nel nostro capoluogo possano rappresentare un inappuntabile luogo di raccolta sia della pinacoteca ciociara e sia di un luogo di commemorazione della civiltà ciociara e sia un luogo di raccolta delle opere dei grandi artisti ciociari passati e contemporanei". Fattibile o meno che sia la proposta, l'augurio è che le riflessioni di Santulli aprano un dibattito serio e un confronto vero e proprio, in quanto su un aspetto il professore ha pienamente ragione: "Arte e cultura sono i primi ingredienti di una società che vuol dirsi civile". E che vuol crescere. Pietro Antonucci

Una "Musica per Vivere" Interessante progetto del Conservatorio Licinio Refice per i ragazzi autistici Asperger

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unedì 16 Gennaio si è tenuta, presso il Conservatorio di Musica "Licinio Refice" di Frosinone, la conferenza stampa di presentazione del progetto "La Musica per Vivere". Hanno presenziato alla e sono intervenuti il Presidente del Conservatorio, dott. Tarcisio Tarquini; il Direttore

del Conservatorio, M° Antonio D'Antò; il Direttore della Fondazione Roma - Terzo Settore, dott. Gabriele Di Bella; l'Assessore alla cultura della Provincia di Frosinone, Antonio Abbate; il Responsabile scientifico del progetto, dott. Ettore Del Greco; il Presidente dell'Associazione Pianeta Giovani, dott. Palmerino Capaldi; l'Educatrice musicale, Viviana D'Ambrogio e la Neuropsichiatra infantile, dott.ssa Natalìa Prete. Periodico di informazione politico-sociale e culturale L'iniziativa è volta all'inserimento in Conservatorio di alcuni giovani Fondatore Filippo Strambi autistici Asperger, con la finalità di facilitare i processi di integrazione Direttore Responsabile Riccardo Strambi interna e l'arricchimento delle relaEditore Davide Strambi zioni sociali attraverso lo studio della musica. Il progetto, il primo Stampa Tipolitografia ACROPOLI ALATRI - Via Mediana Chiappitto, 5 - Tel. 0775 442588 ad essere attivato presso un Conservatorio di Musica, è realizzato grazie ad un finanziamento della Segretaria redazione Elisabetta Ciancone Fondazione Roma - Terzo Settore, Responsabile di redazione Andrea Tagliaferri alla disponibilità di docenti e perCoordinamento Pietro Antonucci sonale amministrativo del Conservatorio Licinio Refice, all'adesione Impaginazione e grafica Elisabetta Ciancone delle famiglie e al supporto del Comune, dell'Amministrazione ProvinRedazione: ciale e della ASL di Frosinone, con i Pietro Antonucci, Mariella Minnucci, Paolo Fiorenza, Bruno Sbaraglia, Andrea Tagliaferri, Riccardo Strambi, quali il Conservatorio ha sottoscritDaniela Caliciotti, Serena Sperduti, Patrizio Minnucci, to un Protocollo di intesa. Musical Centro di Fiorenzo Rossi ha Miriam Minnucci, Angela Rossi, Chiara Camperi, messo a disposizione gli strumenti Giuseppe Gatta, Alessandro Arcese, Fabio Padovani, necessari per la prima fase del proErika Rossi, Franco Malandruccolo, Stefania Del Monte, getto. Alfredo Salomone, Francesca Ludovici, Serena Proietti Andrea Tagliaferri Numero chiuso in tipografia il 23/01/2012 Autorizzazione Tribunale Frosinone n°232 del 4/10/1994

(Fonte Ufficio Stampa Conservatorio Dr. Luca Fontana)

FEDE E RAGIONE

L'urgenza di un dialogo

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el dare inizio a questa serie di articoli sul tema del rapporto tra fede e ragione, è doveroso spiegare perché si tenta un approccio ad un tema così arduo (o che tale può apparire) su un giornale come il nostro free press, Gente Comune, che normalmente è destinato a tematiche che potrebbero sembrare di più stringente attualità. I motivi principali sono tre: 1. Questo rapporto (sia esso stato nel corso della storia conflittua le o armonico) è alla radice del nostro essere italiani ed europei; 2. La sua crisi ha determinato esiti negativi sia per il cristianesimo che per la società civile 3. Le incomprensioni (sia da una parte che dall'altra) hanno recato solo impoverimento culturale ed umano di cui oggi si avvertono forti i segnali e si vedono le tristi conseguenze. E' allora doveroso chiedersi se anche su questo giornale sia giusto affrontare questi temi, in maniera chiara, semplice e discorsiva, attivando canali di dialogo che possono poi avere sbocchi ben oltre i confini di una rivista. Io penso di sì e penso anche che questo tema possa interessare (e perché no coinvolgere) più persone di quanto si pensi. Si diceva al punto 2 - sotto altra forma - che le radici culturali dell'Italia e dell'Europa sono quelle ebraico-cristiane, della classicità greco-romana, delle correnti di pensiero umanistiche che hanno attraversato la nostra storia. Proprio per questo vorrei iniziare questo cammino andando alla radice delle radici, cioè all'inizio di tutto, a quel Libro della Genesi che racchiude significati più profondi di quanto si pensi e che spesso è stato alla base delle incomprensioni tra chi crede e chi non crede. Perché? Partiamo da un dato di fatto: i primi libri della Genesi sono quelli presi a pretesto da chi critica le ragioni della fede, a motivo del loro contenuto: la Creazione del mondo in sette giorni, Adamo ed Eva, il peccato originale, il Paradiso Terrestre ed altro ancora, sono infatti considerati favole, racconti leggendari che offendono la ragione umana e fanno passare per retrogradi ed ignoranti quelli che vi prestano fede. E' dunque la Genesi il paradigma di tutte le critiche che vengono fatte alla fede cristiana (e che verranno approfondite e discusse in altra serie di incontri). Ma come contestare queste accuse a prima vista - anche agli occhi di credenti non ingenui o creduloni - fondate e ragionevoli? Svilupperemo questo tema in più appuntamenti, ma in questo poniamo subito in evidenza un particolare che è la chiave di lettura di tutto quello che diremo dopo: la Genesi ha un'origine non favolistica o leggendaria ma mitica. Dove sta la differenza? Essa è fondamentale: le favole e le leggende parlano di cose inventate, i miti invece di fatti realmente accaduti ma trasformati nel loro raccontarsi dando a loro una dimensione duratura e non contingente. Se nella mitologia greca - ad esempio - invece di parlare di Giasone alla conquista del vello d'oro (con tutto il contorno di avvenimenti raccontati), si fosse parlato del fatto storico della conquista di nuove terre e delle esplorazioni ad essa collegate, non si sarebbe avuto lo stesso effetto di memoria duratura creato dal mitizzarsi di quegli accadimenti. Qui sta la profonda e radicale differenza ed è quella che approfondiremo nei prossimi articoli. Paolo Fiorenza

Hai fatti, disservizi, iniziative, foto notizie, eventi da segnalare? Scrivi a Gente Comune: gente.comune@email.it Oppure chiama o invia un fax allo: 0775441344


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Moda & Tempo libero

Sognando gli anni 20…

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Dalla sfilata autunno inverno di John Galliano

n America esplodeva la musica jazz, il cinema muto esplorava il sonoro, nascevano le suffragette (le antesignane del femminismo) e la moda "alla garçonne". I seriosi e rigidi bustini sono un lontano ricordo, gli orli delle gonne si accorciano e Coco Chanel, come di lei scrisse la rivista Vogue nel 1926, creava "la nuova divisa della donna moderna". I Twenties hanno segnato l'avvento delle prime bad girl, emancipate, amanti del divertimento, libere di ballare il fox trot, fumare sigarette con bocchini. E sempre elegantissime: mini-dress, capelli corti curatissimi e trucco carico. Sono le Flapper girls, le ragazze degli anni 20' . E il revival pare essere tornato di grand moda. Solo negl'ultimi mesi il cinema ha reso omaggio ai

favolosi Anni ruggenti con tre premiatissimi film: The Artist piccolo film in bianco e

nero nominato a ben sei Golden Globe, Midnight in Paris ultima fatica di Woody

Allen e W.E, diretto da Madonna nei panni di regista per la seconda volta, ambientato in un'Inghilterra prebellica. La tendenza è così dilagante che ha contagiato anche le passerelle. Ralph Lauren, che da sempre si ispira ai nostalgici anni del proibizionismo, propone tessuti impalpabili e punto vita appena accennato, pizzo e lunghezze frastagliate, blazer maschili in gabardine bianco con cravatte, tanto che le modelle sembrano essere uscite fuori dal romanzo "Il Grande Gatsby", di Francis Scott Fitzgerald, il più americano di tutti gli scrittori americani. Dior accosta piume e frange ad abiti leggeri e svolazzanti. Le scarpe must sono sandali gioiello e peep toe con cinturino modello Mary Jane, mentre gli accessori servono a enfatizzare il look: cloche, orecchini chandelier, sciarpe di seta e maxi collane. Tutto in perfetto stile Charleston. Voi siete pronte per miniabiti, piume e cappellini? Serena Proietti

L'arte ti fa' gli auguri Ingresso gratuito nei musei il giorno del proprio compleanno, anche per il 2012

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isto il grande successo ottenuto nel 2011 in occasione dei festeggiamenti del 150 anno d'unità d'Italia, anche quest'anno il Ministero dei beni culturali nel giorno del proprio compleanno permette di entrare nei musei statali gratuitamente. Questa promozione è chiamata "L'arte ti fa gli auguri", che, fino a dicembre 2012, regala a tutti i cittadini dell'Unione Europea l'occasione di festeggiare il proprio compleanno in compagnia della cultura. Basterà, presentarsi alle casse il giorno del proprio compleanno muniti di un documento d'identità, che attesti la data di nascita, per poter beneficiare dell'ingresso

gratuito. Nel caso in cui il giorno del compleanno coincida con la chiusura dei luoghi, l'ingresso omaggio sarà valido per il giorno successivo. Altre giornate utili per entrare nei musei a costo zero saranno: la festa delle donne (riservata al gentil sesso), la settimana della Cultura (16-25 aprile, ingresso gratuito per tutti), il 1 Maggio (biglietti a un 1 euro), la notte dei Musei (musei aperti gratuitamente dalle 20.00 alle 2.00); le giornate Europee del Patrimonio (25-26 settembre ingresso gratuito per tutti). Ulteriori informazioni e altre iniziative potranno essere reperite sul sito www.beniculturali.it. GGatta


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Cinema & Attualità

Al cinema ARCI di Frosinone tante pellicole interessanti

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Una volta un saggio alla domanda Chi o cosa siamo noi? rispose così: siamo la somma di tutto quello che è successo prima di noi, di tutto quello che è accaduto davanti ai nostri occhi, di tutto quello che ci è stato fatto, siamo ogni persona, ogni cosa la cui esistenza ci abbia influenzato o con la nostra esistenza abbia influenzato, siamo tutto ciò che accade dopo che non esistiamo più e ciò che non sarebbe accaduto se non fossimo mai esistiti!” (Almanya - la mia famiglia va in Germania). La citazione calza a pennello a questa seconda tranche del programma del cinema d'essai dell'ARCI di Frosinone. La Befana ha regalato agli amanti del Cinema l'esordio alla regia di Ivan Cotroneo, scrittore molto amato e popolare per la serie tv "Tutti pazzi per amore". La kryptonite nella borsa ci riporta agli anni 70 con piccole storie di vita ordinaria di una famiglia napoletana. Il film mette a nudo ciò che avviene e viene tenuto nascosto nelle mura domestiche tra figli scapestrati dal guardaroba a fiori e un canzoniere d'antan che risuona fra mobili di modernariato. Anche se ambientato ai

giorni nostri Miracolo a Le Havre ha un'atmosfera anch'essa d'antan. Il terzo film in programmazione doveva essere The artist ma il grande successo di critica e di pubblico ed i tanti premi ricevuti tra Golden Globe e Bafta, gli Oscar europei, hanno fatto sì che la distribuzione lo ritirasse dal mercato, in attesa della proclamazione dei vincitori degli Oscar 2012 che avverrà il prossimo 26 febbraio. La sostituzione è un panchinaro di lusso: Le idi di marzo di e con George Clooney, film di apertura dell'ultima Mostra del Cinema di Venezia. Clooney ci porta all'interno di una campagna elettorale per le primarie viste dalla propria parte, I democratici, e ci mostra tutto il campionario di mezzi e sotterfugi cui ricorrono lo staff e il candidato stesso. Con la grande sorpresa al botteghino "Almanya, la mia famiglia va in Germania" si va in una Germania vista dalla parte dei turchi immigrati e integrati dalla mai sopita voglia di tornare al proprio paese natale. D'altronde si dice che Berlino sia la seconda città per abitanti turchi. Dalla stessa Germania torna a casa il protagonista di Cirkus Columbia poco prima che scoppi

La locadina “Le idi di marzo”

il conflitto fratricida serbo-bosniaco-croato. Danis Tanovic torna a parlare dei conflitti in terra balcanica, dopo il pluripremiato No man's land. Anche se ambientato

in Germania ha ormai assunto un valore universale il Faust di Goethe che il regista Sokurov rilegge in combinazione con la stesura di Thomas Mann e che ha vinto il Leone d'oro all'ultima Mostra del Cinema di Venezia. All'ansia di conoscenza di Faust, corrispondono le nostre ansie quotidiane nel mezzo di questa crisi. Tra queste c'è l'esubero dei posti di lavoro che è l'inizio de Le nevi del Kilimangiaro che Robert Guédiguian ha tratto da un poema di Hugo "La povera Gente", utilizzando il titolo di una nota canzone di Pascal Danel del 1967. Michel, rimasto disoccupato, trascorre il tempo tra la famiglia e gli amici, dopo una vita passata tra l'impegno sindacale, all'insegna della solidarietà. Una rapina interrompe il suo sogno di fare un viaggio in Africa. Si troverà a fare i conti tra gli ideali che lo hanno sempre guidato e la realtà della ricerca facile del denaro. E sarà l'etica a fornirgli la chiave di volta per risollevare il morale nella morale. Avviamoci verso il quartiere Scalo di Frosinone, prendiamo posto e buio in sala. Buona Visione Alfredo Salomone

Sul naufragio della Costa Concordia…

O Capitano mio capitano, che ciài mannato a mollo la speranza, cor salvagente messo su la panza, e 'n ber salvacondotto de coscienza. E io a mi fijo 'n braccio je dicevo: ''tranquillo a papà tuo che è la vacanza. È n gioco sto macello de fa a gara a chi se salva. È 'n gioco, tocca mantenè la calma!''

che hai fatto come Ulisse su la nave. Te sei turato tutt'e due l'orecchie pe' nun sentì er rimorso e i pianti 'n mezzo ar finimondo. Pe' nun sentì er dovere der comando ner mentre quela nave annava a fondo. E io a mi fijo: '' còri a papà tuo, mettite er giubbottino e lo zucchetto, presto che salìmo sur canotto. A sto quadro er mare è er mostro, co' sto ponte che traballa.. e pe' ammazzallo serve restà a galla. Pe' vince serve solo restà a galla. " O Capitano mio capitano,

E io a mi fijo 'n braccio je strillavo, ''còri a la scialuppa d'emergenza chi ce sale vince er turno dopo. È 'n gioco bimbo mio soltanto 'n gioco." O capitano mio capitano

che hai finito de finì i valori der vessillo d' italiano, che i santi sò iti 'n bianco pe' lo zozzo.. e li poeti ar verde 'n' ponno 'n cazzo.. E mò co' te che scappi, a sti colori...

Je rimane Er rosso de vergogna 'n faccia pure a li navigatori. Je rimane solo l'imbarazzo. E io a mi fijo: ''no ninè è 'no scherzo, Quei signori mòrono pe' finta, 'na volta che è finito er gioco, loro ce lo sanno.. Pure che hanno perso, vedi.. Li ripescheranno. Al massimo staranno fermi 'n turno. Tu tie l'occhietti aperti e resta pronto.. Chi vince qui è chi vede prima er giorno. Chi vince qui è chi ariva a vedè er giorno. O capitano mio capitano che te la sei fatta tutta addosso.. Pe' lasciacce a noi ' mezzo a la merda rinfacciatte chi nun sei nun posso.. E nun te posso rinfaccià la sciolta. Nun te posso rinfaccià la scelta

Ma solo sappi questo.. Che mentre te ne stavi sano e salvo a quer pupetto mio su quer canotto co 'n fil de voce io je ho detto 'perdo' je ho detto: ''papà tuo finisce il gioco.. Però vai avanti te pe' tutti e due.. E credime Ninè che nun è poco''. E allora Capitano de sto cacchio mò che vivi famme sto favore.. Mò che lo vedrai, 'na volta a tera mò che lo vedrai, si cià paura a nun vedè tornà più er genitore.. Daje quer cappello che ciài 'n testa, che je lo manno io pe' faje festa ché poi, si veramente l'ho convinto.. Te risponna solo '.. avemo Vinto!


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Sport Intervista esclusiva al portiere ciociaro del Lecce Massimiliano Benassi

"Io sono il calcio pulito. La verità uscirà fuori"

U

na premessa innanzitutto: "Possono giudicare le mie prestazioni sul campo e ci mancherebbe altro, ma sulla mia professionalità e serietà non transigo. Andrò a fondo in tutte le sedi legali per far chiarezza su questa storia che di vero non ha nulla e anzi ringrazio voi di Gente Comune, periodico che conosco, per la possibilità che mi concedete di parlare più vicino a tutta la Ciociaria, la mia terra d'origine, così da ribadire ancora una volta che io faccio parte del calcio pulito". La firma della dichiarazione è d'autore. A parlare, infatti, è Massimiliano Benassi, portierone del Lecce ma nato ad Alatri (il suo paese di "crescita" è Trivigliano), tirato in ballo da Carlo Gervasoni, durante l'interrogatorio presso la Procura di Cremona nell'ambito dell'inchiesta sul calcioscommesse. "Essere chiamato in causa da uno che io definisco 'ipotetica persona' mi ha fatto male - ha spiegato Benassi a Gente Comune -. Se dovessi incontrarlo per strada nemmeno lo riconoscerei, ed essere sulle

pagine dei giornali per questioni che poco hanno a che vedere con

serie A dopo anni di gavetta e sacrifici. De Canio (l'allora allena-

Max Benassi

il calcio vero mi manda in bestia. La mia coscienza mi fa rimanere comunque sereno e tranquillo, e percorrerò tutte le sedi legali affinché venga tutelata la mia onorabilità". Sogno Serie A. E pensare che quel Lecce-Lazio della scorsa stagione, uno dei match sotto osservazione dalla Procura per presunta combine, è stato il giorno più felice, calcisticamente parlando, per l'attuale primo portiere dei salentini. "Era il mio esordio in

tore dei giallorossi pugliesi ndr) mi disse che avrei giocato e non stavo più nella pelle. A 18 anni paravo in Interregionale e dopo oltre dieci anni mi sarei trovato al cospetto di tanti campioni. Portai tutta la mia famiglia allo stadio - ha raccontato Massimiliano Benassi - e a fine gara feci entrare i miei figli sul terreno di gioco. Un giorno indimenticabile che nessuno deve neanche lontanamente permettersi di rovinare. Gli attestati di stima di tutti

quelli che mi conoscono, comunque, mi stanno aiutando moltissimo. In tanti ci ridono su, ma io voglio mettere al più presto la parola fine su questa ignobile storia". Max numero uno. Un altro giudice, intanto, la sua sentenza l'ha già data. Per una questione vera, stavolta. E' il campo, dove chi merita la spunta, prima o poi. In quanti si sarebbero aspettati Julio Sergio, il portiere ex Roma, come guardiano inamovibile dei pali leccesi? E, invece, è venuto fuori Max, con i suoi 181 centimetri, il 'bassotto' tra i portieri della serie A. Buttato nella mischia per l'infortunio del brasiliano Julio Sergio con un problema muscolare accusato contro il Cagliari da Di Francesco e confermato numero uno anche dopo l'arrivo di Serse Cosmi. Una serie di grandi interventi e così, il portiere ciociaro, si è preso la serie A, dove era arrivato dopo il fallimento del Perugia, nell'estate 2010. "Sono 'bassotto'? - ha scherzato con noi Benassi, uno dei pochi ai quali la Serie A non ha tolto il grande pregio dell'u-

miltà -. Sì, è vero. Pensa che a Genova, in campionato, l'arbitro cercava il portiere, per il riconoscimento. Non si convinceva che potessi essere io: "eccomi, anche se sono basso", così gli tolsi i dubbi. Sono felice di come stanno andando le cose. Il lavoro ha pagato e a me, voglio precisarlo, non mi ha mai regalato nulla nessuno". Progetti futuri. Il suo Lecce, comunque, è in difficoltà. La salvezza sembra una meta difficile da conquistare. "Quest'anno è dura, molti infortuni hanno condizionato le nostre prestazioni, ma daremo il massimo fino alla fine. Il mio obiettivo è rimanere per tanto tempo nella massima serie, specie visto il troppo tempo impiegato per raggiungerla". E al Frosinone, non hai mai pensato? "Un giorno chissà, del resto io sono orgoglioso delle mie origini, mi sento un vero ciociaro. Intanto - chiosa l'ex 'superman' di Perugia - auspico che i canarini tornino presto in Serie B. Dalle nostre parti, si sa, il calcio ha un seguito importante". Riccardo Strambi

Olympo fitness, un anno di successi Prima Veroli: oggi sarebbe retrocessione

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l centro Fitness "Olympo" di Ennio Benassi, nato ad Alatri nel settembre 2010, si è ben presto affermato con successo nel territorio alatrense. Molte sono le dotazioni del centro: dalla sala isotonica e cardio di ultima generazione, passando per una sala adibita per svariati corsi tenuti da personale altamente qualificato con lauree in Scienze Motorie, Fisioterapia e Posturologia affinché ogni movimento sia corretto e studiato, e concludendo, con un grazioso centro estetico corredato da sale massaggio. Tutte le strutture, di ultima generazione e in continuo aggiornamento, sono inserite dentro locali accoglienti e climatizzati. I risultati, del resto, appaiono evidenti: poco più di un anno di attività è bastato a far sì che, alcuni atleti dell'Olympo, abbiano conquistato quattro premi nella competizione di "sollevamento panca piana". Loris Arcese si è classificato primo nella competizione regionale FIPE. Medesimo risultato, nella graduatoria italiana IPF, è stato ottenuto da Antonio Malzone. Sempre nella stessa competizione nazionale IPF, Francesco Giovanetti si è piazzato sul secondo gradino del podio mentre la medaglia di bronzo è stata conquistata da Angelo Scaccia, che ha chiuso un anno di grandi risultati per il "Centro Fitness Olympo".

U

na Prima Veroli mai così in basso in cinque campionati (compreso chiaramente quello in corso) di Legadue. La sconfitta subita domenica a Bologna nella seconda giornata di ritorno della regular season ha, infatti, fatto precipitare i gial-

minimo effetto sperato. Giusto, comunque, non fasciarsi la testa prima di essersela rotta del tutto. In fondo ci sono da giocare tante gare, ci sono anche altre tre formazioni che un vantaggio di due sole lunghezze nei confronti del terzetto di coda. Ma qualche altra cosa va rivista e cambiata. In panchina o in seno al roster non sta a noi dirlo, certo è che ormai il periodo delle "prove", è bello che terminato e se non si vuole rovinare in un sol colpo quella favola chiamata Veroli e conosciuta ormai da tutta Italia, patron

Nando Gentile coach PrimaVeroli

lorossi all'ultimo posto di classifica in compagnia di Sant'Antimo e Bologna stessa, ma con una peggiore situazione negli scontri diretti rispetto a campani e emiliani. Morale della favola, se il campionato fosse finito adesso, la compagine del presidente Leonardo Zeppieri sarebbe mestamente retrocessa nella Divisione nazionale A (e pensare che l'obiettivo di inizio stagione era quello di puntare a una massima serie sfuggita di un soffio negli ultimi tre anni). Una situazione di classifica, quindi, che mette paura ma, soprattutto, che deve far riflettere. Innanzitutto conferma che non erano certo del solo Demis Cavina le colpe di un inizio stagione con più bassi che alti, ma anche che i correttivi apportati nell'ultimo periodo al roster, non hanno avuto il benché

Ivan Gatto

Zeppieri e la sua dirigenza devono assolutamente prendere qualche importante decisione e, questa volta, non sbagliarla. Martina Apruzzese



Dalla parte della...

La mancata consumazione del matrimonio canonico: la dispensa pontificia

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coniugi che abbiano contratto un matrimonio canonico trascritto agli effetti civili, e che per i diversi casi della vita non abbiano consumato l'atto coniugale dopo le nozze, possono continuare a vivere il loro legittimo rapporto di coniugio o possono - entrambi o uno di loro - chiedere al pontefice la dispensa dal matrimonio rato e non consumato. Si tratta di un atto di grazia con cui il pontefice, ricorrendo una giusta causa (ad es. l'astensione dall'esercizio della sessualità di coppia, per decisone unilaterale o comune), può sciogliere il matrimonio non consumato tra battezzati o tra una parte battezzata e una non battezzata. Di contro, secondo l'ordinamento canonico, un matrimonio rato e consumato (ossia allorquando i coniugi hanno compiuto tra loro l'atto coniugale per sé idoneo alla generazione della prole) non può essere sciolto da nessuna potestà umana e per nessuna causa, eccetto la morte. Così, all'indissolubilità assoluta del matrimonio rato e consumato, salvaguardata dal diritto canonico, si affianca l'eventualità che, in caso di mancata consumazione, per esplicita richiesta dei coniugi - o anche di uno solo - e sempre che ricorra una giusta causa documentabile, il pontefice possa concedere la predetta dispensa. Onde accertare l'esistenza dei presupposti, la dispensa può essere concessa al termine di una com-

plessa procedura, che si articola in due fasi: quella probatoria, diretta al raccoglimento delle prove, si svolge dinanzi il vescovo diocesano competente; quella decisoria è di competenza del Tribunale della Rota romana (organo della Sede apostolica). Se la dispensa viene negata perché da quanto prodotto non consta l'inconsumazione del matrimonio, lo iurisperitus di parte (ossia il difensore) può prendere visione, presso il tribunale diocesano competente, degli atti del processo al fine di valutare l'esistenza di un presupposto che possa legittimare il rinnovo della domanda. Se, invece, la dispensa viene concessa, il Tribunale della Rota romana trasmetterà al vescovo interessato il rescritto del pontefice affinchè provveda a notificare l'atto alle parti, ed a chiedere al parroco competente di annotare la dispensa nei registri dei matrimoni. Preme, altresì, rammentare che la legge istitutiva del divorzio (L.898/1970) statuisce che entrambi i coniugi possono far valere la mancata consumazione del matrimonio dinanzi al giudice civile ai fini dell'ottenimento dello scioglimento del vincolo o della cessazione degli effetti civili del matrimonio canonico trascritto. Nota è la prassi di utilizzare, dinanzi i giudici civili, il rescritto pontificio come elemento probatorio (certamente da valutarsi di volta in volta dal giudice) per ottenere il divorzio civile.

l'ultima e più esplicita conferma: l'agenzia è la massima espressione, la punta di diamante della finanza liberista conservatrice della destra repubblicana made in Usa, quella che specula su tutto e tutti per massimizzare i profitti salvo poi suggerire di nazionalizzare il salvataggio delle prede di turno (banche, Stati, ecc.). Vale la pena ricordare che questi oscuri personaggi della S&P sono gli stessi che garantivano la tripla A (il massimo grado di affida-

SOS CONSUMATORI Visura catastale: capire i documenti di case e terreni

Q

uando dobbiamo compilare documenti fiscali riguardanti la nostra casa, ci capita di imbatterci in richieste di "foglio", "particella" o "subalterno". Per i non addetti ai lavori non è facile capire cosa siano e soprattutto dove possiamo reperire questi dati. Vogliamo allora proporvi un modo immediato e semplice per poterli leggere e capire. Per motivi di privacy, dove necessario, sono stati omessi i dati sensibili o utilizzati dati fittizi... Quelle che seguono sono le diverse parti del documento catastale (visura o certificato) 1. Dati identificativi

Avv. Angela Rossi - Mediatrice familiare studio@avv-angelarossi.it

Se è il malato a sparare sulla Croce Rossa... Q ualche mese fa, avevo concluso un mio articolo dicendo che secondo me dietro la speculazione contro l'Area Euro c'è la mano della finanza anglosassone (Usa-UK); ebbene la bocciatura di questi giorni del debito di molti importanti Paesi Europei ad opera della sempre più famigerata agenzia di rating "Standard & Poors" ne è

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bilità finanziaria) alla povera Lehman Brothers solo una settimana prima il suo fallimento che ha innescato la grave crisi finanziaria che ci portiamo appresso dal 2008. La stessa tripla A era garantita anche per molti fondi Usa pieni di titoli spazzatura (i famosi "subprime"), per cui dare BBB+ all'Italia oggi e declassare tutta l'Europa tranne Olanda, Germania e satelliti è come se a sparare sulla Croce Rossa (cioè l'Europa e l'Euro) fosse lo stesso malato che ha causato la malattia (cioè gli Usa) attraverso il loro massimo rappresentante nel mondo della finanza (cioè S&P). Tra le motivazioni del declassamento ci sono ragioni di affondamento dell'Euro per favorire il dollaro e far preferire così l'astronomico debito Usa a quello europeo (ad alcuni fondi di investimento infatti è vietato per statuto investire in titoli con rating finanziario inferiore ad A). Inoltre impoverire l'Europa vuol dire arricchire tutti gli altri, a cominciare dalla Gran Bretagna, che campicchia ormai ai margini d'Europa con la sola finanza, in declino in tutti i settori economici, ben più di Francia e Italia.

Il problema dell'Italia è che circa la metà del debito è detenuto all'estero; se invece fossimo come il Giappone (che ha un debito doppio del PIL) che detiene in patria il 95% del debito, potremmo allegramente infischiarcene di quello che dicono le agenzie Usa. A questo punto è necessario che la BCE possa fare come la FED (banca centrale Usa) stampando moneta ed emettendo obbligazioni europee che renderebbero sterili gli attacchi speculativi a questo o a quel paese della zona Euro. Ma la Germania si oppone a tutto ciò perché ci sono le elezioni alle porte e la Merkel teme la batosta. Le conseguenze per l'Italia sono che tutte le banche e gli enti pubblici scenderanno a BBB+ per cui anche per loro collocare obbligazioni sul mercato sarà più difficile e quindi più oneroso, mentre i titoli pubblici in portafoglio subiranno una svalutazione. Ci auguriamo che il Governo non faccia il gioco dei barbari alle porte e cioè ancora manovre restrittive che finirebbero per uccidere il malato in nome del rigore fine a se stesso (se il PIL cala il rapporto debito/PIL non può che salire, è matematica, se scende il denominatore, il numeratore sale…). Alessandro Arcese

Il catasto suddivide il territorio di un comune in fogli, particelle (o mappali) e subalterni (appartenenti ad una stessa particella). Questo vale sia per i fabbricati che per i terreni. In questo modo case e terreni vengono localizzati geograficamente con precisione. 2. Dati di classamento Sono quelli che riguardano il valore (o meglio la base per il calcolo del valore catastale) dell'immobile. Saranno utili per il calcolo dell'IMU (di cui si parla in apertura di questo numero)

3. Intestati

Sono le persone fisiche (cognome, nome, luogo e data di nascita, codice fiscale) o giuridiche (denominazione, sede legale, codice fiscale) intestatarie dei beni iscritti al catasto. Nella parte "diritti e oneri reali" è indicato il diritto (proprietà, nuda proprietà...) vantato sul bene e la quota posseduta. Ricordiamo che le visure catastali si richiedono negli uffici Provinciali dell'Agenzia del Territorio, negli sportelli decentrati gestiti dai comuni, per via telematica. Per maggiori informazioni collegarsi con il sito dell'Agenzia del Territorio. Paolo Fiorenza


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Almanacco

Figli… dopo la coppia Q

ualche mese fa ho dedicato questa rubrica alla crisi di coppia e ad eventuali percorsi per affrontarla. Nel frattempo, oltre a coppie felici e progettuali, nella pratica professionale sono venuta a contatto con diverse giovani coppie che si trovano in situazioni di crisi profonda e vicine alla rottura. Oltre alla conflittualità tra i coniugi, alla tristezza per la fine di una storia importante su cui si è investito moltissimo, uno dei nodi più difficili da affrontare per tutti è la gestione di eventuali figli, soprattutto se piccoli. Prima di arrivare a parlare di accordi per l'affidamento, trattati spesso in questo giornale per gli aspetti legali (la mediazione), quello che spaventa e mette in difficoltà quasi tutti i genitori è la stessa comunicazione ai figli dell'intenzione di separarsi; per molti rappresenta il dolore più grande, l'accettazione pratica del fallimento di un progetto nel suo frutto più importante o meglio davanti agli affetti più profondi che si sono creati, la propria prole. In tutti i percorsi di sostegno psicologico, di qualsiasi approccio, le coppie in fase di separazione vengono aiutate nel difficile compito di restare coppia genitoriale efficiente, anche quando la coppia "coniugale" finisce. Trovare dei comportamenti per mettere in pratica questo obiettivo non è sempre facile, anche a partire dalla famosa comunicazione della separazione, che per quanto formulata con linguaggio adatto all'età dei figli e attento non potrà essere indolore. Questa è una consapevolezza dura ma fondamentale per dei genitori che vogliano continuare a prendersi cura autenticamente dei figli, la scelta di separarsi porta delle conseguenze talmente grandi nella quotidianità che è impossibile pensare non abbiano un effetto sulla vita dei propri figli. Come d'altra parte possono averle convivenze forzate, vite tristi e storie trascinate; è un bilancio impegnativo da fare, anche dopo decenni in cui il

divorzio è una strada ampiamente sperimentata, nessuno ha trovato la ricetta per sopravvivere indenni alla fine di un amore. Quando si decide di mettere al mondo un figlio si è consapevoli che sulla sua strada incontrerà anche il dolore; quello che spaventa i genitori che si stanno separando è la sensazione di esserne loro stessi la causa. Vivere questa sorta di paradosso genera spesso forti sensi

di colpa, che sicuramente non aiutano a porsi in modo spontaneo e fruttuoso coi propri figli. La coppia è sicuramente anche "sacrificio", ma non dovrebbe mai diventare abnegazione, ipocrisia, mancanza di rispetto e amore-affetto; quando dei bambini vivono tutto ciò quotidianamente e per lungo tempo non crescono sicuramente in un clima positivo per loro. Augurandovi buone scelte, seppur sofferte vi saluto col le parole di una canzone molto significativa, che vi invito a rispolverare per intero, "Costruire" di Niccolò Fabi: "…nel mezzo c'è tutto il resto e tutto il resto è giorno dopo giorno e giorno dopo giorno è silenziosamente costruire e costruire è sapere e potere rinunciare alla perfezione..."

Pillole di storia

L'Ostia Incarnata e la damnatio memoriae

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n una recente ricerca abbiamo tentato di ricollocare il fatto prodigioso avvenuto ad Alatri nel 1227-28 dell'ostia diventata carne nel contesto storico in cui avvenne. Abbiamo altresì riprodotto e riesaminato le indignate testimonianze dei posteri sulla mancanza di memoria storica che vige da secoli. Abbiamo tentato di individuare i maggiori responsabili di tale situazione e concluso con il riportare una legge nata nell'antica Roma, che può essere stata applicata anche sul miracolo eucaristico di Alatri e sui suoi protagonisti: la damnatio memoriae. La locuzione in lingua latina indica un tipo di condanna consistente nell'eliminazione di tutte le memorie e i ricordi destinati ai posteri. La condanna comportava tra l'altro la cancellazione del nome nelle iscrizioni di tutti i monumenti pubblici. L'istituto continuò anche nel medioevo, giungendo persino a colpire la memoria di alcuni papi. Ma la pratica di questa legge si accentuò soprattutto verso i deboli, le classi povere ed inferiori. A ben guardare la vicenda si colloca in un'epoca in cui il cristianesimo non si era depurato dai retaggi del paganesimo. Nel dipinto che ammiriamo nella cattedrale di San Paolo il fuoco, che vediamo nella scena della casa della veggente dove si consuma il patto, simboleggia il male e il sacrificio nella cultura pagana. Ed il cristianesimo per vincere ha bisogno di eliminare definitivamente tali simboli, quindi del nostro miracolo non esiste il "nomen" dei protagonisti: né quello della ragazza e della veggente, né il nome del parroco e della chiesa dove è avvenuto il furto dell'ostia. Rimangono i potenti come il papa, il vescovo, altri alti prelati che fanno da contorno. Le protagoniste, il popolo minuto, la storia sono scomparse e con loro la linfa vitale del fatto prodigioso… è scomparsa la vita. Patrizio Minnucci, storico

Rubrica

IL PILLOLARIO

Rubrica di psicologia e benessere personale a cura della

D.ssa Chiara Camperi - Psicologa chiaracamperi@libero.it

CARTA CANTA consigli per le letture di Serena Sperduti

ANDREA VITALI

Zia Antonia sapeva di menta Genere: Narrativa Voto dei lettori su aNobii: Incipit: "Invisibile ma presente. Inconfondibile. Solo lui era così. E sembrava impossibile che fosse lì dentro. Eppure... Non c'era da sbagliarsi, era odore di aglio."

H

o cercato in tutti modi di rallentare la lettura interrompendola mille volte con pretesti futili e faccenduole casalinghe non urgenti ma non c'è stato niente da fare... il libro è finito lo stesso troppo presto. Un pò perché è corto e un pò perché la vicenda è semplice e poco affollata. Vitali, invecchiando, risparmia sui personaggi. Manca anche l'odore penetrante di fango e di lago che contraddistingue il paese di Bellano, sopraffatto da altri odori più intensi, più o meno piacevoli. Storiella deliziosa e simpatica con i soliti personaggi di paese dai nomi improbabili ma amabili e gentili; un piccolo sorprendente finale che arricchisce il sorriso con un'alzata di sopracciglia: mi è dispiaciuto dover chiudere la parentesi vista-lago e ritornare con i piedi per terra a casa mia.

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(curiosità linguistiche)

TAUTOLOGIA: se la conosci la eviti arola altisonante che sembra indicare qualcosa di ragguardevole, in realtà si tratta di una figura retorica in cui è meglio non incappare. Il termine deriva dal greco tauto (= stesso) e logos (= discorso) e indica la ripetizione inutile di un concetto già implicito. Può trattarsi di un aggettivo ovvio (es. pugno chiuso) o di una definizione che non aggiunge niente di nuovo (es. i quadrilateri hanno quattro lati) o ancora di un predicato che esprime, con parole simili, quanto già espresso dal soggetto (es. il guidatore che guida). Insomma si tratta di una affermazione che non offre nuove informazioni a chi la ascolta e si può evitare con un pò di "parsimonia" linguistica ovvero non esagerando con le definizioni. Per estensione assume il significato anche di ripetizione, circolarità viziosa di un ragionamento. Divertitevi a considerare l'inutilità dell'aggettivo o dell'avverbio nelle seguenti definizioni tautologiche di uso comune, protagonista principale (non esistono protagonisti secondari); breve cenno (se è un cenno non sarà mai lungo); uscire fuori (qualcuno di voi è capace di uscire dentro?); una reciproca stretta di mano (a meno che non siate abituati a stringervele da soli, le strette di mani sono per forza reciproche); indagine conoscitiva (a cos'altro può servire un'indagine se non a conoscere qualcosa?). Alcune locuzioni o modi di dire tautologici sono ormai consolidati nell'uso comune come nel caso di suicidarsi, verbo derivato dal latino (sui, sé stesso e caedere, uccidere) che significa letteralmente omicidio di sé e quindi non necessiterebbe della forma riflessiva che è invece diventata la norma. Serena Sperduti

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Extras - Di tutto di più

Intervallo Le montagne della ciociaria sono ricche di posti suggestivi e poco conosciuti. Da questo numero vi suggeriremo alcune località da visitare per praticare un po' di turismo nostrano.

CAMPO DEL POPOLO (Casalattico)

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a Casalattico ci si dirige verso la frazione di Montattico, da dove partono le indicazioni per Campo del Popolo. La strada da percorrere è lunga circa 7/8 km, panoramica e stretta, per cui bisogna usare prudenza nelle curve. All'arrivo c'è un'attrezzata area pic-nic dove sostare (comprensiva di barbecue). Dall'area pic-nic, attraverso uno sbrecciato facilmente transitabile, si può giungere fino alla suggestiva Madonnina del rifugio La Sella (foto) a ridosso del quale si trova un'altra area pic-nic. Sulla strada del ritorno, se avanza del tempo, si può passare per Casalvieri a visitare la Collegiata di S. Giovanni Battista e il centro storico. Poco prima del paese, all'altezza di Casal delle Mole, facendo una piccola deviazione c'è da vedere un antico ponte romano sul fiume Melfa. Se. Sp.

SPAZIO INPS

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'INPS avvisa i pensionati e i beneficiari di prestazioni a sostegno del reddito, che riscuotono pagamenti superiori a 1000 euro, che entro febbraio 2012 dovranno dotarsi di conto corrente. Tra le misure previste nel Decreto Salva Italia c'è il divieto per la Pubblica Amministrazione di effettuare pagamenti in contanti superiori alla suddetta cifra. Nello stesso decreto ha disposto la soppressione dell'INPDAP e dell'ENPALS dal 1° gennaio 2012. La circolare n. 3/2012 stabilisce che entro 60 giorni dall'approvazione dei Bilanci consuntivi degli Enti soppressi, verranno emanati i decreti che regolamenteranno il passaggio delle funzioni all'INPS. E' attivo sul sito "Il Portale dei pagamenti" un punto unico dove si possono trovare tutti i servizi abilitati per eseguire il pagamento dei bollettini online, stampare i bollettini MAV, acquistare i buoni lavoro o voucher online, visualizzare i pagamenti effettuati e avere notizie e aggiornamenti sulle nuove modalità di pagamento. Il Portale è diviso in tre aree: Area pagamenti, Area informazioni sui pagamenti, Area contatti. Il cittadino può utilizzare i servizi di interesse semplicemente cliccando <<Entra nel servizio>> all'interno del quale la navigazione sarà possibile dopo aver provveduto all'autentificazione. Le modalità di accesso sono riportate nell'area stessa. Alfredo Salomone

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PAROLE NEL TEMPO... Rubrica di curiosità linguistiche e sull'origine delle parole a cura del prof. Claudio Pasotti

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nizia oggi una rubrica che vuole familiarizzare i lettori con il mondo dei Greci e dei Latini. L'obiettivo è quello di mostrare che queste due culture, vecchie di duemila anni o più (si scrissero opere letterarie dall'VIII secolo a.C. al VI d.C., approssimativamente), tutto sommato poi tanto vecchie non lo sono, se è vero che ad esse si fa continuamente riferimento anche oggi, quando si devono rintracciare non solo le origini di parole e modi di dire, ma anche (e soprattutto) le radici di tanti nostri valori, di usi pratici come di istituzioni politiche, ecc. E si potrebbe continuare a lungo. Oggi iniziamo solo con l'etimologia di due gruppi di parole italiane, quelle che finiscono in -archia e quelle invece in -crazia. Ebbene, esse hanno significato affine, indicando rispettivamente il "comandare" e "avere potere", perché in greco i due verbi àrko e kratèo significano appunto ciò. Queste terminazioni, unite ad altre parole greche, danno origine alla monarchia (quando a comandare è uno solo), all'aristocrazia, alla democrazia, ma anche all'anarchia (con un prefisso iniziale negativo, ad indicare l'assenza di comando). Si potrebbe continuare, ma visto il periodo che viviamo spieghiamo anche due parole che qualche volta, ultimamente, si sentono: la gerontocrazia è il sistema in cui hanno potere i vecchi, mentre la plutocrazia è il sistema in cui ad avere potere è la ricchezza e chi la detiene. Se qualche malpensante volesse applicare queste due parole al nostro panorama politico italiano, e poi al dominio del capitale finanziario su scala globale, ora può farlo con ancora maggiore cognizione di causa… Ad maiora…

Netiquette ovvero il galateo su internet D

opo quelle di carattere generale vediamo ora qualche regola specifica per l'utilizzo corretto della posta elettronica. Per quanto riguarda la forma tenete presente quanto segue:  Scrivere in maiuscolo equivale a gridare, per cui, a meno che non stiate digitando un titolo, utilizzate sempre il minuscolo.  Non richiedete indiscriminatamente la ricevuta di ritorno da parte del destinatario, utilizzate questo strumento solo se avete effettivamente bisogno di un'attestazione di recapito.  Particolarmente sconveniente è l'inoltro contemporaneo di una email a più persone tramite il campo "To:" (o "A:"). In questo modo tutti i destinatari visualizzano gli indirizzi altrui con una implicita violazione della privacy. In caso di necessità utilizzate il campo "Bcc" (o "Ccn:") che vi permette di inserire più indirizzi non visibili fra loro.  Non inoltrate mai ad altri il contenuto di un messaggio privato senza l'esplicito per messo dell'autore. E ora qualche indicazione sul contenuto di una email:  Ricordate che ci sono persone capaci di violare le caselle di posta elettronica. Evitate quindi accuratamente di indicare dati riservati quali il numero di carta di credito, password, numeri di telefono altrui, dati sensibili personali, ecc.  Se fate una battuta associatela sempre ad uno smiley per evitare di essere fraintesi.  In calce a un messaggio di posta elettronica si puo' inserire una signature ovvero qualche riga (ma non più di quattro) che riporti informazioni sul mittente quali nome, cognome, indirizzo, numero di telefono, di fax e di email. Non ne approfittate però per inserire elementi pubblicitari.  Non diffondere spam e catene di S.Antonio. Serena Sperduti

Avvenne... a febbraio l 27 febbraio 1859 nacque ad Alatri Luigi Ceci. Dopo aver frequentato il ginnasio in città e il liceo a Savona dai Padri Scolopi, si laureò in lettere a Firenze. La sua vita e le sue opere straordinarie hanno consegnato il Ceci alla storia della letteratura non solo alatrense. Dalla sua prima opera del 1882 "Scritti glottologici", riscosse moltissime lodi da riviste italiane e straniere che lo resero famosissimo. Tale fama andò via via accrescendosi con la pubblicazione di testi per le università dove esercitava l'attività di libero docente: ricordiamo "Trucioli glottologici e filologici", "Il vocalismo nel dialetto di Alatri", "Appunti glottologici" e "Grammatica della lingua latina". Negli ultimi anni di vita rivolse gli studi al mondo slavo e scrisse persino una piccola "Grammatica serbo croata" che rimase inedita. Un male che da molti anni lo travagliava, il 22 giugno 1927, lo portò alla morte in Alatri. Ebbe esequie solenni a spese del Comune e un luogo "onorevolissimo" al cimitero. A distanza di tanto tempo Alatri sente questo suo degnissimo figlio vivo in essa. Patrizio Minnucci, storico

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