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Anno XX n° 6 - Dicembre 2013
PRIMO PIANO
ECONOMIA
SPECIALE CARCERE Intervista alla direttrice della Casa Circondariale di Frosinone Dott.ssa Luisa Pesante
SPECIALE TASSE ED ECONOMIA Tasse: come sono cambiate e le ultime novità
Riccardo Strambi a pag. 6
Riccardo Strambi a pag. 7
VARIE AMBIENTE - Superstrada abbandonata, foto notizia a pag. 10
CAPOLUOGO - Graffiti dell'Anima commuove ancora a pag. 16
FOTONOTIZIA - Pane e cibo gratis per i più poveri a pag. 17
La seconda “Terra dei fuochi”? La Ciociaria pare essere una seconda "terra dei fuochi", differente dalla prima solo perché mancano i roghi dei rifiuti, ma sotto il terreno sembra ci sia di tutto. Le rivelazioni del pentito Schiavone non salvano neanche il frusinate. Speciale di Andrea Tagliaferri alle pagg. 2 e 3
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Apertura SPECIALE INQUINAMENTO E MALATTIE A cura di: Andrea Tagliaferri, con la collaborazione di Daniela Caliciotti
La Ciociaria in allarme per le rivelazioni del pentito Schiavone L Giancarlo Pizzutelli (Direttore dipartimento Prevenzione ASL): "Monitoriamo la situazione con continue indagini epidemiologiche"
a provincia di Frosinone si trova coinvolta più o meno direttamente nel gravissimo problema delle discariche abusive e dei rifiuti tossici interrati, scaturito dalle dichiarazioni del pentto Schiavone, ma anche per altre vicende prettamente locali come quelle relative all'inquinamento della Valle del Sacco. Viste le prese di posizione di alcuni sindaci della zona e il principio di allarmismo che i media stanno alimentando nella popolazione (a volte giustamente altre meno), abbiamo deciso di ascoltare una voce autorevole nel campo, il dr. Giancarlo Pizzutelli, direttore del Dipartimento Prevenzione della ASL frusinate, per avere un panorama più dettagliato e chiaro delle singole situazioni di rischio. Il dr. Pizzutelli dirige tale Dipartimento dal 2007, dopo anni dedicati al settore della prevenzione sui posti di lavoro, ed ha cominciato fin da subito ad intervenire sulle segnalazioni circa ipotetici aumenti statistici di patologie legate all'inquinamento ambientale,primo caso fra tutti la Valle del Sacco. "E' fin dal 2008/ 2009- esordisce Pizzutelli- che abbiamo avviato un approfondito studio epidemiologico sulla zona che va da Colleferro a Ceprano, seguendo tutto il
percorso del Fiume Sacco, a seguito del rinvenimento di carcasse di animali e
Il Dr Giancarlo Pizzutelli Direttore Dipartimento Prevenzione ASL FR
segnalazioni di malattie particolarmente aggressive nella popolazione locale. Furono coinvolte circa 400 persone, di cui 200 residenti entro un chilometro dalle sponde del fiume, 100 oltre il chilometro, e 100 tra allevatori e coltivatori, direttamente a contatto con gli eventuali agenti tossici rilasciati dall'azienda incriminata di Colleferro (BetaClorocicloesano). Oltre alle persone, testammo anche il latte proveniente
dalla zona e il grasso dei conigli, animali che vivono a stretto contatto con il terreno. Furono scelti questi "target" in quanto quella sostanza -per fortuna- è solubile nei grassi, non nell'acqua, cosa che avrebbe provocato una vera e propria strage tramite le falde acquifere. I risultati, nonostante gli allarmi lanciati, non furono troppo preoccupanti, con circa il 15 delle persone risultate positive alla sostanza, tra cui anche donne in gravidanza alle quali, però, fu consigliato comunque di allattare perché secondo il parere di esperti mondiali e nazionali in materia, i benefici dell'allattamento al seno erano più importanti degli effetti negativi. Queste persone sono tuttora seguite e monitorate dalla Asl di Colleferro. Oggi- continua il dirigente ASL- a seguito delle nuove dichiarazioni del pentito Schiavone, molti sindaci giustamente ci hanno interpellati per avviare qualche altro studio su altre zone indicate come possibili luoghi di sepoltura dei rifiuti tossici. E noi abbiamo immediatamente richiesto finanziamenti per l'avvio di uno screening epidemiologico sui comuni di Anagni, Sgurgola, Paliano a nord; Frosinone, Monte San Giovanni Campano al centro; Cassino, Colfelice, Roccasecca a sud; Pastena verso il mare e
Sora ad Est. A questi comuni va aggiunto Ceccano nel quale fu condotto uno studio a se stante anche a seguito del problema dell'Arsenico nelle condotte dell'acqua, ad oggi sotto controllo. Presto avremo i risultati di questo monitoraggio che abbiamo commissionato all'Osservatorio Epidemiologico Regionale e potremo verificare nell'arco dell'ultimo decennio quali siano le situazioni di emergenza, qualora ve ne fossero. Certamente- conclude il dr. Pizzutelli- questi risultati verranno pubblicamente esposti e spiegati perché sono convinto che educare la gente e renderla consapevole sia il vero modo di combattere tali fenomeni. Vorrei seguire lo stesso metodo che ho sempre seguito per l'aspetto della sicurezza e della prevenzione sul lavoro, visto che siamo alla settima edizione della Giornata della Prevenzione e che questo insieme ad altre attività poste in essere dalla ASL tramite il nostro Dipartimento, ha portato ad un notevole risultato statistico in quel campo. Per quanto concerne tutti gli altri aspetti relativi alle indagini ambientali, non sono competenza della Asl e del mio Dipartimento bensì dell'ARPA Regionale, per cui non possiamo fornire alcun dato ad essi riferiti".
L'inchiesta de "Il Fatto Quotidiano" scatena allarme e precisazioni tra gli esperti
Ass. Retuvasa: "Stare attenti ai dati errati e alle imprecisioni" Il Coordinatore per la provincia di Frosinone della Rete Tutela della Valle del Sacco - Francesco Bearzi sottolinea la necessità di analisi e letture “scevre da pregiudizi e secondi fini”
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seguito dell'uscita dell'articolo su "Il Fatto Quotidiano" circa la cosidetta "Valle della morte", abbiamo ascoltato il parere di una delle as-sociazioni spontanee più attenta e attiva nel nord provincia e nella Valle del Sacco, RETUVASA, per circoscrivere meglio la situazione e le dichiarazioni contrastanti di esperti e giornalisti. "Riguardo ai tumori infantili nella Valle del Sacco, bisogna stare molto attenti a non delegittimare l'indubbia evidenza di alcune anomalie riportando dati inesatti.
Qualche giorno fa, un quotidiano nazionale (si omettono qui altri errori) titola: "salgono del 40% i ricoveri per tumori nel Lazio meridionale". In realtà, un recente studio del Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale relativo al periodo 1998-2008, riporta per i Comuni di Colleferro, Segni, Gavignano un evidente aumento di ricoveri per tutte le cause (ovvero anche non tumorali), che si attesta, per la fascia di età 0-14 anni, sia per i maschi che per le femmine, intorno al 40% rispetto alla media regionale. Per l'a-
Manifestazione Colleferro-Paliano-Anagni ottobre 2012
rea che include i Comuni di Paliano, Anagni, Sgurgola, Morolo, Supino, Ferentino, sempre nella fascia di età 0-14 anni, la percentuale di ospedalizzazione in eccesso rispetto alla media regionale è del 18% per i maschi e del 26% per le femmine. La situazione che però lo studio indica come meritoria di approfondimento è proprio quella dell'area nord del Frusinate. In particolare ad Anagni risulta per i maschi 014 anni un aumento del 281% relativamente al tumore all'encefalo e del 174% relativamente ai tumori maligni del tessuto linfatico ed ematopoietico. Naturalmente va tenuto conto che per quanto ri-
guarda i tumori infantili le percentuali si basano su un numero di casi esiguo. Dati che indubbiamente preoccupano, in attesa di ulteriori riscontri, e invitano a rimuovere le cause di un inquinamento diffuso, che non può non incidere significativamente sulle patologie tumorali. In particolare, va ricordato che nell'area tra Anagni ovest e Castellaccio (Paliano), negli scorsi mesi il Servizio Veterinario della ASL FR Area C, Distretto A, e Arpa Lazio hanno verificato una importante contaminazione da policlorobifenili (PCB) in campioni animali, che potrebbe anche essere molto più estesa di quanto sinora appurato".
Apertura SPECIALE INQUINAMENTO E MALATTIE
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A cura di: Andrea Tagliaferri, con la collaborazione di Daniela Caliciotti
Sora: il sindaco Tersigni chiede indagini a tutto campo Il Primo Cittadino investe Arpa Lazio, ASL e Università per il monitoraggio dell'inquinamento territoriale
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' il più agguerrito di tutti ed è deciso a non fare sconti a nessuno. Pur sempre con il garbo istituzionale che lo contraddistingue, Ernesto Tersigni, Sindaco di Sora, ha preso di petto la situazione dell'inquinamento ambientale sul territorio comunale e ha investito tutti gli enti pubblici e privati che hanno competenze in materia chiedendo analisi e monitoraggi a 360 gradi. Tutto è iniziato con la richiesta, in data 29 luglio, dell'istituzione del "Registro Tumori della Provincia di Frosinone ed altre patologie" da parte del Consiglio Comunale. Successivamente, il 29 ottobre, Tersigni ha scritto al Direttore del Dipartimento Prevenzione della ASL di Frosi-
none, Dr. Pizzutelli, per chiedere "uno studio statistico sulle cause dei decessi avvenuti in città negli ultimi 10 anni. Ciò, allo scopo di conoscere la percentuale dell'incidenza delle varie patologie sui casi di decesso e, qualora necessario, un esame approfondito dell'evoluzione clinica dei vari casi partendo dai dati del passato". Sul fronte delle ricerche specifiche sul territorio, il Primo Cittadino ha scritto ben tre note ufficiali all'ARPA LAZIO, chiedendo dapprima un'analisi dei campi elettromagnetici sull'intero territorio comunale in seguito alle numerose richieste di concittadini, preoccupati dei potenziali effetti nocivi e fattori di rischio sulla salute; successivamente,
in relazione al caso specifico della zona denominata Tofaro, più volte al centro delle polemiche di associazioni e cittadini residenti, ha richiesto con altre due missive all'Arpa e ai relativi dirigenti di settore, degli approfondimenti sulle acque, sul terreno e sull'aria con la predisposizione di centraline mobili e fisse per il rilevamento degli agenti inquinanti. A coronamento di tutti questi interventi, è stata avviata una collaborazione con l'Università del Basso Lazio per carotaggi sul terreno. Quando nelle norme si legge che il Sindaco è il "Responsabile della Salute dei cittadini sul territorio" si dovrebbe intendere proprio questo...
Patrica: registro dei tumori e monitoraggio, le richieste di Lucio Fiordalisio
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e rivelazioni del pentito Schiavone non hanno risparmiato neanche il nord della provincia. Anche a Patrica, infatti, sembrerebbe essere stato attuato un criminale piano di interramento dei rifiuti, che potrebbe essere la causa di un tasso di mortalità per tumori e patologie connesse notevolmente aumentato negli ultimi vent'anni. Questo è l'allarme del consigliere Lucio Fiordalisio che sta combattendo una battaglia per richiamare l'attenzione delle istituzioni sul comune di Patrica. "Non siamo più disposti ad aspettare, il governo con il declassamento della Valle del Sacco ha sancito il
disinteresse per questa nostra terra", ci scrive in una nota nei giorni in cui scoppiava lo scandalo delle dichiarazioni di Schiavone. "La regione Lazio si è messa subito al lavoro, e in questi giorni si sta discutendo e proponendo un interessante piano di recupero denominato Master Plan. Un progetto ambizioso che prevede la bonifica e il recupero di tutta la Valle del Sacco. Piccoli borghi come Patrica, già inchiodata dal passaggio della TAV, dal prossimo Metanodotto Busso-Paliano e da un'area industriale altamente inquinata, necessita di interventi volti alla protezione di quelle ricchezza ambientali che sono
l'unico mezzo per rilanciare la vita sociale, turistica ed economica del nostro piccolo paese. Dopo le dichiarazioni del pentito Schiavone, il tema dell'ambiente ha avvicinato la sensibilità di molti cittadini, preoccupati per un'escalation infinita di disagi ambientali. In merito alla vicenda ho rilanciato e proposto un piano preventivo, a mio avviso l'unico modo per reagire è innanzitutto difenderci. Urge organizzare un piano di controllo e monitoraggio più definito e restrittivo. Basta con interventi a chiamata, è essenziale che vengano istallati una stazione o rilevatori fissi che siano in grado di misurare e calcolare il livello di pericolosità dell'aria che respiriamo. La seconda proposta, già ratificata in Consiglio prevede l'istituzione del Registro dei tumori e patologie.
Materiale rinvenuto a Patrica dai CC del Norm nel 2011
Stipulare una convenzione con la Asl affinche s'intraprenda un percorso di scambio di informazioni e materiale sulle malattie che colpiscono i nostri cittadini".
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Primo Piano
Una giornata all’interno del carcere di Frosinone L La direttrice, dott.ssa Luisa Pesante, ci ha raccontato la vita dei detenuti dentro l’istituto di Via Cerreto
a popolazione detenuta in Italia è cresciuta negli ultimi dieci anni dell'80%. Al contrario, il numero di strutture è rimasto sostanzialmente invariato. Le carceri sono, quindi, sempre più invivibili. Ci sono detenuti stipati in posti in cui si fa una sadica economia dello spazio. C'è un esponenziale aumento dei suicidi tra gli istituti carcerari. Si parla di amnistia, di indulto. Qual è la situazione nel carcere di massima sicurezza di Frosinone? Siamo stati ospiti della direttrice del carcere del capoluogo, la dott.ssa Luisa Pesante, che ha gentilmente risposto alle nostre domande. Partiamo innanzitutto dalla struttura di Via Cerreto. Quali sono le dimensioni del carcere di Frosinone e quali categorie di detenuti ospita? "Parliamo di un carcere di capienza media che conta una presenza attuale di circa 550 persone appartenenti a vari circuiti. In particolare, c'è una buona presenza di detenuti ad alta sicurezza (anche persone condannate all'ergastolo per omicidi, appartenenza ad associazioni mafiose e traffico internazionale di stupefacenti, ndr) e del circuito media sicurezza, cioè i cosiddetti delinquenti comuni, in carcere per piccoli furti, spaccio (se non fermati per l'articolo 74 ovvero quello relativo al traffico internazionale) ed altri reati minori.
Gli stranieri che scontano la pena all'interno del nostro istituto incidono attualmente sul 35%, mentre i restanti sono ovviamente italiani". Parliamo di un tema sempre attuale, quel-
italiani. Anche noi, quindi, abbiamo un sovraffollamento perché il numero di posti a disposizione non è affatto sufficiente rispetto ai 550 detenuti presenti nel nostro carcere. C'è, però, una situazione di legge-
La direttrice Luisa Pesante con la squadra di rugby del carcere
lo del sovraffollamento. È vero che Frosinone può considerarsi migliore sotto questo punto di vista rispetto agli altri istituti nazionali? "No, credo sia giusto dire come premessa che anche qui abbiamo problemi comuni purtroppo agli altri istituti penitenziari
ra migliore vivibilità che in altri istituti perché qui, nella maggior parte delle sezioni, vi erano stanze singole da un letto che sono state adattate in seguito in due posti letto. Chiaramente stare in due persone in una stanza predisposta per accoglierne una è comunque sacrificante, ma non allo stesso livello di quello che accade in quei cameroni, presenti in molti altri istituti, abitati da dieci persone e, purtroppo, la situazione nazionale annovera anche questi estremi". Frosinone, dunque, almeno per questi casi estremi da lei citati si distingue rispetto ad altre realtà? "Qui a Frosinone abbiamo soltanto due sezioni, ovviamente una parte marginale dell'istituto, dove vi sono stanze a sei posti letto e lì, la situazione, è ovviamente non ideale. Del resto, come detto, poco più di 300 posti letto non bastano per 550 detenuti ma è un carcere in ampliamento perché abbiamo un padiglione nuovo che sarà presto consegnato e che porterà ulteriori 200 posti letto". In alcune statistiche emerge che il problema del sovraffollamento potrebbe essere contrastato studiando nuove soluzioni per quelli in carcere in attesa di giudizio. Cosa pensa in merito? "È vero, sono tanti i detenuti in attesa di giudizio. Ce ne sono molti, però, ad esempio con la doppia posizione giuridica e cioè condannati per alcuni reati e in attesa di essere giudicati per altri. Chiaramente i tempi sull'attesa sono eccessivamente lunghi nel nostro paese e questa è una cosa molto negativa perché quando c'è una custodia cautelare in carcere certamente non possiamo parlare di felice attesa. Se ci atteniamo alla burocrazia, conosciamo la situazione italiana e sicuramente si potrebbe fare molto meglio". E rispetto ai provvedimenti paventati come l'amnistia e l'indulto, qual è il suo pensiero? "Tendenzialmente non sono favorevole a questi provvedimenti per una semplice ragione: tendono a fare un calcolo matematico. Mi spiego meglio: si prende un certo tipo di reato che si ritiene possa essere
facilmente spendibile ai fini dell'amnistia e dell'indulto senza creare altri contraccolpi alla società e al sistema penale e quelle persone si mettono fuori. Però, e qui sta l'errore, non si valuta il percorso fatto dal detenuto, le esigenze dello stesso in carcere o che situazione possa trovare fuori dal carcere stesso. Avrebbe più senso ed effetti maggiori, anche e termini di durata, un tipo di azione più coraggiosa e diversa e cioè dire: noi abbiamo tanti detenuti definitivi che hanno già fatto un certo percorso in termini sia comportamentali che nello scontare la pena. Se gli operatori che hanno seguito tale percorso, e quindi non il magistrato di sorveglianza, ritengono che questo percorso sia effettivamente giunto ad una maturità, i detenuti possono comunque continuare ad essere sottoposti alla condanna e ad avere una serie di paletti ma passare all'esterno, tornando nelle famiglie e nella società civile. Possono, altresì, destinare gratuitamente ad esempio ore ai lavori socialmente utili gratuitamente, come "compenso" alla società per il danno fatto. Secondo me questo sarebbe molto più utile, non avremmo le controindicazioni date da scelte come l'amnistia e l'indulto, cioè che tanti escono ma dopo poco tanti rientrano, e si controllerebbe l'ordine pubblico esterno: se io metto fuori una persona che già ha fatto un determinato percorso è un conto, mentre se lascio libere persone per meri calcoli matematici è un altro. Inoltre, si spaventerebbe meno l'opinione pubblica dando un senso maggiore di giustizia alle persone che hanno subito il reato". Lei parla giustamente di percorsi tesi alla rieducazione dei detenuti. Quali sono le attività svolte in tal senso nell'istituto che lei dirige? "Percorsi rieducativi culturali e di istruzione molto importanti. Percorsi scolastici come la scuola dell'obbligo: abbiamo un istituto professionale, abbiamo per chi vuole la possibilità di affrontare da privatista l'università con assistenza e tutoraggio. Abbiamo poi delle attività lavorativeformative e, infatti, stiamo sperimentando con un imprenditore di Frosinone una riparazione dei bancali all'interno dell'istituto in cui si stanno appunto addestrando dei detenuti a questo e poi ci sono le attività sportive: quella del rugby in particolare, per la quale tengo a dare risalto all'associazione di volontariato "Gruppo Idee" che tanto ci sta aiutando in questo senso e che è associata all'ASI. Hanno avviato, di concerto con noi, un processo che fosse particolarmente rieducativo e si è scelto il rugby per quelle qualità di questo sport che tutti conosciamo. Sono state fatte ai detenuti anche lezioni motivazionali per far comprendere agli stessi le difficoltà e la spinta dell'uomo a superare tali difficoltà. Abbiamo iscritto la squadra al campionato di serie C: è un progetto molto più grande della competizione sportiva in sé e le persone detenute inserite in questo progetto stanno rispondendo egregiamente. Si è creato con i detenuti un rapporto di responsabilizzazione e confronto, chiaramente diverso da quello meramente istituzionale che c'era prima". Riccardo Strambi
Approfondimento Economia
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SPECIALE TASSE A cura di: Riccardo Strambi
Valutate le entrate e le tariffe su alcuni servizi ad Alatri, Anagni, Ceccano, Ferentino, Frosinone e Veroli
Trasferimenti dallo Stato ai Comuni e tariffe applicate alle famiglie: la situazione in Ciociaria In soli cinque anni i comuni hanno perso in media circa il 30% delle entrate erariali. Frosinone e Alatri i più colpiti
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entre assistiamo al quotidiano annuncio di forme diverse di tassazione pronte a dare il colpo di grazia agli ormai fragili bilanci di famiglie e imprese, proviamo con un piccolo esempio a capire quanto costano le grandi manovre di politica economica quando arrivano al destinatario finale. Prima di procedere nell'esercizio, partiamo da una considerazione generale sulle entrate degli enti che più direttamente si rapportano con i cittadini: i Comuni. Per farci un'idea molto approssimativa di come stiano cambiando i bilanci comunali, confrontiamo l'andamento negli ultimi anni dei trasferimenti erariali. I valori del 2013 sono ancora provvisori e suscettibili di variazione Precisando che si tratta di un confronto, piuttosto grossolano da un punto di vista esaminare le tariffe direttamente applicate statistico, ma abbastanza immediato per ca- tri comuni della provincia. pire che i comuni sono stati avviati verso Tralasciando i costi indirettamente imputati alle famiglie in quei servizi gestiti dai comuuna maggiore autonomia, osserviamo che dal ai cittadini ad esempio in termini di riduzio- ni e utilizzati, a pagamento, su espressa ri2009 al 2013 (i dati del 2013 sono provviso- ne o eliminazione di servizi, passiamo ad chiesta dell'utente. Scegliamo, in particolare, mensa scolastica e scuolabus ri) c'è stata una riduzione media che interessano, con caratteridel 30% dei trasferimenti. Servizio di Refezione scolastica Frosinone ed Alatri sono stati, stiche diverse a livello locale, tariffa per buono pasto Quota tutte le famiglie con bambini. in termini di valore assoluto, i più falcidiati dai mancati traLa scelta di soffermarsi proprio sferimenti erariali: il capoluogo su servizi di supporto alla scuola nasce dalla considerazione ha perso, dal 2009, oltre 3 midel fatto che, in questa fase di lioni e 800 mila euro mentre, la particolare difficoltà economicittà dei ciclopi, oltre 2 milioni ca, forse i nuclei familiari con e 100 mila euro di entrate dallo figli sono un po' più fragili e più stato. esposti al rischio di non ragNicola Ottaviani e Giuseppe Mogiungere il fatidico traguardo rini, rispettivamente di Frosinodel "fine mese". ne ed Alatri, sono i sindaci - tra Partiamo dalla mensa. Premesso i comuni qui conteggiati che riche ogni comune prevede forme cordiamo essere, oltre ai citati, Anagni, Ceccano, Ferentino e diverse di agevolazione a tutela Veroli - a dover far fronte ad dei nuclei familiari disagiati, un primo dato che emerge palesa una situazione particolarmente una certa difformità nelle tarifdifficile visti i tanti soldi in mefe applicate. Per essere sicuri di confrontare no a disposizione da elargire nei 1 La tariffa indicata si riferisce alla scuola primaria, per la scuola dell’infanzia sono previste 8 rate mensile di dati il più possibile omogenei, prendiamo servizi alle città. Nonostante come riferimento un nucleo familiare con un ciò, almeno ad Alatri, i servizi a 2 € 58,00 La tariffa indicata si riferisce al costo del buono pasto domanda individuale presentati ISEE pari a € 12.000 e notiamo che il costo per la scuola materna. Per la scuola elementare sono in seguito non hanno subito audel buono pasto va da un minimo di € 2,50 previste due tariffe di € 5,00 ed € 7,00 e per la sez. primenti sempre rimanendo nel per Veroli a un massimo di € 3,87 per Frosimavera una tariffa unica di € 4,90. confronto con la media degli alnone con una media di € 3,08 per i comuni
La novità sotto l'albero: nasce la IUC
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'anno sta quasi per terminare ma c'è ancora tempo per qualche sorpresa sotto l'albero di Natale: la IUC, Imposta comunale unica. Le modalità di pagamento dovrebbero restare immutate, con 2 rate a giugno e dicembre. La nuova imposta che arriverà a partire dal 2014 è una tassa che incamera in sè tre differenti tributi: - una parte patrimoniale, corrispondente all'Imu; - una parte relativa ai servizi indivisibili, la Tasi; - una parte relativa allo smaltimento dei rifiuti, la Tari. Per la componente patrimoniale saranno escluse le prime abitazioni, ad eccezione di quelle considerate di lusso, cioè quelle ricadenti nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9. Dovrà quindi essere pagata per le seconde case e per gli immobili aventi destinazione d'uso diversa da quella residenziale. La componente relativa alla Tasi sarà pagata per la gestione dei
cosiddetti servizi indivisibili, cioè quei servizi come la pubblica illuminazione, l'anagrafe o la manutenzione delle strade che non vengono offerti dai Comuni a domanda individuale. Questa componente dovrà essere pagata sia dai proprietari che dagli occupanti degli immobili, come gli inquilini, in 4 rate trimestrali da gennaio ad ottobre. Questi ultimi però dovranno versarne una parte compresa tra il 10%e il 30% del totale. Infine, la componente relativa alla Tari sarà quella che andrà a sostituire la Tares e servirà per la gestione dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Ma attenzione, questo vale come detto per le seconde case, che saranno oggetto di applicazione della IUC, mentre per le prime case TASI e TARI, resteranno come previsto. Alessandro Arcese
elencati. Ovviamente l'impatto della spesa sul bilancio familiare dipende dal numero effettivo di pasti consumati a settimana, diverso a seconda dell'orario scolastico e del numero di figli (peraltro ogni comune prevede sconti per le famiglie numerose), ma è abbastanza immediato vedere quanto può essere impegnativa la spesa già per una famiglia con un solo bambino che frequenta la scuola materna. Prima di passare a considerare il trasporto scolastico, è bene sottolineare quanto questo servizio sia strategico per tutte le famiglie che ogni mattina devono fare i conti con la complessa organizzazione degli spostamenti di genitori e bambini, ciascuno verso il proprio "luogo di lavoro". Nel caso del trasporto scolastico, sempre per rendere il più possibile omogeneo il confronto, prendiamo in considerazione la spesa annuale, precisando che nel caso di tariffe mensili, sono stati stimati circa 9 mesi di utilizzo del servizio.
Trasporto scolastico contributiva per l’a.s. 2013/14
Riferendoci sempre all'ipotetico nucleo con un ISEE di € 12.000, le tariffe annuali vanno da un minimo di € 165,00 a un massimo di € 360,00 con alcune differenze nelle modalità di pagamento e di rateizzazione. Per una corretta lettura dei dati, occorre precisare che le differenze, a volte nette, tra le tariffe applicate dalle amministrazioni dipendono anche da inevitabili differenze nei costi. Basti pensare nel caso specifico del trasporto, alla necessità di tener conto delle caratteristiche del territorio comunale nell'organizzazione del servizio e nella definizione dei percorsi ottimali. In generale, per tutti i servizi erogati, la fissazione delle tariffe da imputare agli utenti risponde non certo a logiche di mercato, ma comunque all'esigenza di garantire una copertura, sia pure parziale, dei costi sostenuti dall'amministrazione. Pertanto, la revisione delle tariffe dipende spesso dalla variazione dei prezzi delle materie prime impiegate (alimenti, carburante, ecc…) e risponde sempre all'esigenza di garantire il pieno rispetto delle norme e livelli qualitativi e di sicurezza adeguati. Riccardo Strambi
Ambiente 10 Lo scandalo immondizia lungo la superstrada Sora - Ferentino
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e strade della nostra provincia sono ogni tanto teatro di eventi prodigiosi. I nostri lettori ricorderanno che qualche anno fa, all'altezza delle quattro strade di Supino, migliaia di persone credettero di vedere riflessa sulla finestra di una casa il volto di Nostro Signore. Nulla, in confronto, a quanto avviene sulla superstrada Sora-Frosinone: sono anni che migliaia di persone che giornalmente transitano lungo quell'importante arteria credono di non vedere i cumuli di immondizie di ogni genere che stazionano, provocatorie, nelle piazzole di sosta e addirittura ai bordi del manto stradale. Qualcuno che vive lontano da questi luoghi dirà: "Va bé. Evidentemente lì ci transitano soltanto persone incivili che hanno preso per pattumiera una strada regionale!". Macché, possiamo rassicurarli: di lì ci passano governanti e amministratori pubblici, autorità sanitarie, responsabili dell'ordine pubblico… insomma ci passano tutti. Soprattutto ci passano persone che hanno responsabilità istituzionali. E sono proprio queste persone che credono di non vedere quell'indecoroso spettacolo. Questo è il "miracolo": non si tratta di fervida immaginazione o di suggestione collettiva come nel caso della finestra. Qui la cosa ha i contorni del soprannaturale: tante
di quelle immondizie stanno lì da anni, ormai hanno acquisito diritto di cittadinanza; addirittura fanno proselitismo! E tutto sotto gli occhi di chi crede di non vedere. Sembra irrazionale una cosa del genere, ma una spiegazione razionale forse c'è. E per cercare di comprenderla è opportuno riferirsi ad un aneddoto sempre in voga in ambito rurale: la storia dell'Asino di Cammillone. Tanti anni fa, in un luogo della Ciociaria non meglio identificato viveva il contadino Cammillone che aveva un magnifico asino. Lo nutriva e lo puliva ogni giorno e la bestia ripagava tante cure con la sua giornaliera operosità. Sopravvennero anche a quei tempi ristrettezze che indussero Cammillone alla Spending Review (lui, da povero contadino ignorante, la chiamava "contenimento delle spese"). Pensò bene allora di condividere l'operosità del suo asino con compari, parenti e amici con questo sottile intendimento: io gli presto l'asino, a dargli da mangiare ci penseranno loro. Peccato che ognuno dei fruitori dell'asino, anch'essi in difficoltà economiche, coltivasse segretamente lo stesso intendimento. Sta di fatto che in poco tempo l'asino deperiva vistosamente, giorno dopo giorno. Ma nessuno provvedeva e anzi, sopravvenne la tigna: "Che sciagurati!" - l'uno pensava degli altri - "'sta
L'orso bruno marsicano rischia di sparire Il ministro dell'Ambiente rafforza gli interventi di tutela È l'estinzione il nemico numero uno dell'orso bruno marsicano: bracconaggio, avvelenamento e i numerosissimi incidenti stradali sono solo alcune delle cause che concorrono ad avvicinare la temutissima scomparsa per questa popolazione animale, simbolo dei nostri boschi, che popola le montagne del Parco d'Abruzzo, Lazio e Molise. Lo scorso novembre, al fine di affrontare la preoccupante situazione, il ministro dell'Ambiente Andrea Orlando ha convocato e presieduto una riunione per rafforzare gli interventi di tutela e il monitoraggio degli organismi di controllo: "L'allarmante ripetersi di uccisioni di orsi marsicani va affrontato come un fenomeno non più occasionale - ha sottolineato il ministro -. Quello che serve è un'azione in tempi rapidi (…). Entro un mese dovremo giungere alla stipula di un protocollo d'intesa per la tutela dell'orso marsicano tra tutti gli enti e gli organismi preposti. Un'intesa chiara e precisa che non lasci spazio ad ambiguità su responsabilità e competenze". La tutela dell'orso marsicano è sottoposta anche alla sorveglianza dell'Unione Europea che nel corso degli anni ha stanziato più di dieci milioni di euro, ma i piani di tutela e ripopolamento si sono rivelati un buco nell'acqua, spesso per la cattiva gestione dei fondi da parte delle amministrazioni e degli enti attuativi. Tuttavia il problema è serio: con la scomparsa dell'orso marsicano la biodiversità del territorio verrebbe totalmente sconvolta, con conseguenze Miriam Minnucci incalcolabili.
L'oggetto della scommessa con i lettori del prof. Sevi
povera bestia è moribonda e non si decidono a dargli da mangiare. E che so' fesso io…". Forse è proprio questa la squallida spiegazione "razionale" del fenomeno Superstrada: l'ostinazione a credere di non vedere. Un'ostinazione tanto radicata, che nessuno si decide a prendere l'iniziativa. E allora assistiamo ad una singolare gara di inciviltà tra chi scarica l'immondizia in strada e chi, potendo provvedere, lascia che essa ... faccia parte del paesaggio. Concludiamo mestamente proponendo una Scommessa: "Scommettiamo che il grosso pneumatico da tir (per non parlare di altre scandalose presenze prendiamo "lui" come esempio) che da mesi fa bella mostra di sé vicino al ciglio della strada nella foto che pubblichiamo starà ancora lì tra sei mesi?". Conservate questa copia del giornale e ne riparliamo a tempo debito. Per la regolarità della scommessa chiariamo: se però un evento naturale, tipo un uragano, una bufera di vento scaraventa in mezzo alla strada quel paraurti, che magari colpisce una macchina in transito e ci scappa pure l'incidente, beh, allora in questo caso subentra l'imprevisto, l'imprevedibile, l'imponderabile che sovrasta la vicenda umana. E gli ottimisti non avranno titolo a vantarsi di aver vinto la scommessa. Nando Sevi
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Ferentino
Casello A1 sotto inchiesta: indaga la magistratura FERENTINO - Lo svincolo di Ferentino, inaugurato il 23 dicembre 2009 vede tramontare, per ora, la sua funzione. E' così dal 6 novembre scorso quando, la Procura della Repubblica di Roma ne ha predisposto un sequestro per presunti vizi costruttivi. La società Autostrade per l'Italia ha infatti comunicato che il casello autostradale resterà chiuso al traffico in entrata verso Napoli e in uscita con provenienza da Roma a causa di accertamenti necessari da parte della magistratura; sotto la lente d'ingrandimento si trovano ora tutti i documenti
relativi alle procedure di aggiudicazione della gara per la realizza-
zione del cavalcavia che permette l'immissione in autostrada in
Corsi di Pronto Soccorso per amici a quattro zampe FERENTINO - Si è svolto a Ferentino, grazie all'ausilio della Dott.ssa Lara Picchi, educatrice cinofila, il primo corso aperto a tutti a tutti coloro che vogliono approfondire le proprie conoscenze in campo cinofilo. E' un corso di informazione sul Primo Soccorso dei nostri amici a quattro zampe. Vengono affrontati argomentim interessanti, come: varie forme d'intossicazioni e avvelenamento, assideramento, punture di insetto diarrea, vomito, shock, colpo di calore, colpo di sole, crisi convulsive, massaggio cardiaco e respirazione artificiale, fratture e lussazioni, ecc... Con il supporto di video e foto, vengono illustrate le tecniche che si utilizzano in queste situazioni, tecniche e manovre fondamentali per salvare la vita del nostro amico fido. Il corso, visti i numerosi argomenti è stato realizzato in due giornate presso la Scuola Cinofila "L'ANTICA AMICIZIA" situata in via Fresine Vasciotte 131, zona Stazione/Cartiera a Ferentino. Durante le lezioni il teorico si mescola con il pratico ed al termine delle due giornate viene rilasciato un attestato di partecipazione nominativo riconosciuto a livello nazionale. Date le molte le richieste di partecipazione nel mese di gennaio si replicherà per la gioia degli amanti degli amici a quattro zampe. Daniela Caliciotti
Pro Loco, Luigi Sonni è stato confermato presidente FERENTINO - Luigi Sonni, presidente della Pro Loco ferentinate da ben 39 anni, è stato confermato alla guida del sodalizio di Piazza Mazzini. È questo il dato saliente della riunione del direttivo seguita alle elezioni di ottobre che hanno portato al rinnovo delle cariche. Negli ultimi tempi, lo "storico" presidente della Pro Loco aveva adombrato la possibilità di passare la mano, adducendo comprensibili motivi di stanchezza, ma la sua esperienza e la sua capacità hanno convinto gli altri eletti che lui fosse ancora la persona giusta al posto giusto. Completano il direttivo Leda Virgili, nominata vice-presidente, Angela Principali, nel ruolo di segretario, e Pietro Scerrato, in quello di tesoriere; consiglieri sono Vincenzo Ludovici, Vincenzo Affinati, Franco Marinelli, Vittorio Celani e Francesco Porretti. Il nuovo direttivo parte con la ferma volontà di proseguire il lavoro svolto fin qui e tutta indirizzata alla crescita turistica e culturale di Ferentino, nell'augurio anche di stabilire un proficuo rapporto di collaborazione con l'assessore comunale al ramo, Luca Bacchi. La competenza di Sonni, unitamente al valore di altri elementi come il vice-presidente Leda Virgili, guida turistica della città, costituisce motivo di garanzia per raggiungere risultati prestigiosi. Pietro Antonucci
direzione Napoli e l'uscita con provenienza da Roma. Sconcerto e sgomento tra i cittadini ferentinati totalmente all'oscuro della situazione e rabbia anche da parte degli automobilisti provenienti dai centri limitrofi della Media Valle del Liri che in questi quattro anni avevano risolto il dramma del traffico. In effetti, la profonda ripercussione sulla viabilità stradale è emersa fin da subito in tutta la sua gravità, specie per i Comuni di Anagni e Frosinone che, sono tornati ad essere le naturali destinazioni dopo la chiusura dello svin-
colo di Ferentino. Ricordiamo che il casello in questione, ha legato la sua nascita alla realizzazione del tratto della superstrada Frosinone-Ferentino, che fu inaugurato invece nel marzo 2010 realizzando un prolungamento che aveva accorciato di molto i costi ed i tempi di percorrenza per la capitale. Continuano in questi giorni i sopralluoghi da parte della Procura e della società Autostrade, ma ancora non trapelano notizie circa le tempistiche di intervento sulla struttura del cavalcavia. Daniela Caliciotti
Ferentino - Ceccano - Veroli 12 Pronto soccorso Giornata dedicata alle pronto… a riaprire donne afghane FERENTINO - Giovedì 28 Novembre 2013, si è tenuto presso l'Itis "Don Giuseppe Morosini" di Ferentino, un importante convegno promosso dal Punto Pace di Pax Christi del Dott.Luigi Triboli, con la fattiva e importante partecipazione degli operatori dell'Associazione "Insieme si Puo'" Onlus-Ong di Belluno, dedita alla finalizzazione di importanti progetti umanitari in molte nazioni del mondo. Appuntamento accolto con favore dal Preside Ing. Livio Sotis e dal Prof. Francesco Battisti, che hanno saputo, insieme agli insegnanti, ben preparare i ragazzi all'importante e forte tema affrontato nella mattinata. Tema del convegno "La drammatica situazione delle donne che vivono in Afghanistan". Lodevoli i ragazzi dell'Itis, sensibili a questa particolare tematica umanitaria, che hanno saputo egregiamente interagire con i relatori presenti. Presente al convegno, tra i relatori, il consigliere comunale Maurizio Berretta, delegato all'attuazione dei progetti didattici, il quale durante il suo intervento ha tenu-
to a ben rimarcare due punti focali, la forza del volontariato italiano, che si sa distinguere su tutti nella progettualità e nella solidarietà in ogni parte dell'emisfero e la drammatica situazione che vivono le donne afghane nel loro vivere quotidiano, ogni singolo giorno, dalla nascita alla morte, subendo una violenza fisica e psicologica oltre ogni normale soglia di sopportazione umana. Da parte degli organizzatori, forti e toccanti sono stati i racconti delle testimonianze vissute direttamente in loco, un sesso destinato da anni a subire regole legittimate dal governo locale, ingiuste, immorali e malsane, la testimonianza emblematica è la seguente " dichiarano illegale tenere animali in gabbia, ma imprigionano le donne entro le quattro mura delle loro case, non hanno importanza agli occhi dei talebani se non per fare bambini, soddisfare i bisogni sessuali degli uomini o fare i lavori domestici. Daniela Caliciotti
Se verrà confermato quanto deciso nella risoluzione della Regione Lazio, l'Ospedale di Frosinone potrebbe beneficiare del decongestionamento del proprio P.S. CECCANO - Il consiglio regionale del Lazio ha approvato, con il voto contrario del movimento 5 stelle e l'astensione di Sel e di due consiglieri del Pd, la risoluzione proposta da Francesco Storace, capogruppo de La Destra, che impegna il presidente della regione a ripristinare il pronto soccorso dell'ospedale di Ceccano, per evitare il continuo intasamento dello Spaziani di Frosinone e i disservizi che ne vengono all'utenza. La risoluzione è stata firmata anche da tutti i consiglieri eletti in Ciociaria Buschini, Fardelli, Bianchi e Abruzzese. Grandissima soddisfazione per la risoluzione approvata a maggioranza presso la Regione Lazio anche dal Comitato per il P.S.: "un risultato storico che premia la tenacia, la preparazione, l'attenzione verso i problemi delle persone". Così il portavoce provinciale del comitato,
Ing. Emiliano Fabi, il presidente locale Antonio Diana e la vicepresidente Giorgia Adinolfi. La struttura, oltre ad essere una risposta importante in termini di urgenza ed emergenza per la città Fabraterna, infatti, potrebbe avere un ruolo importante per un possibile decongestionamento del pronto soccorso dello Spaziani di Frosinone ormai al collasso come dimostrato anche dalla nostra recente inchiesta e da quelle di altre testate locali. Il pronto soccorso della città di Ceccano potrebbe rispondere ad un'utenza pari a 70-80mila persone, contribuendo senz'altro a ridurre drasticamente il congestionamento dello Spaziani che potrebbe vedere migliorare il rapporto tra ricoveri e posti letto, ad oggi davvero ingestibile. Andrea Tagliaferri
Raccolta differenziata al 60%, soddisfatto Lombardi VEROLI - Da pochi mesi la raccolta differenziata dei rifiuti è stata estesa all'intero territorio comunale ed incoraggianti sono i risultati fin qui ottenuti.
Alla fine dello scorso mese di novembre, infatti, la quota della differenziata ha toccato il 60% per la soddisfazione dell'assessore Egidio Lombardi, contento per il tra-
guardo raggiunto, anche se non ci si arresta di certo qui. "Non è un'opinione, stiamo parlando di dati certi a cui tutti possono accedere - ha detto Lombardi -. Anzi, andiamo ben al di là del 60% se a tale dato aggiungiamo la quota di compostaggio domestico, praticato da circa 750 famiglie del territorio, nonché le Raee (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche), che vengono ritirate gratuitamente su tutto il territorio comunale. Stiamo migliorando la qualità dei rifiuti conferiti e questo significa che si sta sviluppando nei cittadini una buona cultura ecologica". La maggior parte dei cittadini, dopo un periodo di adattamento, riesce a differenziare bene e meglio i rifiuti: carta, plastica e vetro, il cui riciclo viene gestito direttamente a Veroli, il che comporta un notevole risparmio per le casse comunali e in futuro, ammortizzate le spese iniziali
per l'ampliamento del "porta a porta", si arriverà sicuramente ad una riduzione dell'imposta a carico dei cittadini. L'obiettivo dell'Amministrazione comunale resta comunque quello di aumentare la percentuale raggiunta: la Polizia municipale sta così intensificando i controlli per punire i trasgressori, mentre per quanto riguarda l'isola ecologica, dove poter conferire ad esempio oli esausti, batterie, vernici, ecco che a gennaio, ottenute le autorizzazioni, partiranno i lavori per la sua realizzazione. "Ci tengo a precisare - ha concluso Lombardi - che sono orgoglioso di come la maggior popolazione sta praticando la raccolta differenziata, e di buon grado si sta prodigando per la diffusione di una vera e sana coscienza ecologica. È proprio a loro che voglio rivolgere un ringraziamento particolare". Pietro Antonucci
Fiuggi - Anagni 13 Crisi del Turismo Continua l'emorragia nella maggioranza Moro: "Superare la voglia di frammentazione" del sindaco Martini FIUGGI - Il Presidente Regionale dei Comunisti Italiani, Ugo Moro, interviene sulla crisi del turismo nella città termale: "Fiuggi Terme, polo turistico fondamentale regionale e nazionale, ancora non riesce a riprendersi da una crisi che, pur attanagliando il settore a livello nazionale, deve essere risolta. Indispensabile ed improrogabile un intervento deciso della Regione anche mediante una nuova stesura dell'ormai celebre "accordo di programma" per agire efficacemente e concretamente su Fiuggi ed il suo comprensorio, iniziando dalle opere di ammodernamento ed aggiornamento delle terme. Fiuggi attende da troppo e gli interventi, sovente di stampo assistenzialista e senza programmazione non possono rappresentare alibi rispetto alle responsabilità attuali. Contemporaneamente all'intervento istituzionale va disegnata una reale rete di imprese, coordinata e solidale, che sia in grado di competere nel difficile ed in continua evoluzione mercato attuale, liberandosi finalmente dei diversi attriti, tipici delle fasi di recessione, ma che impediscono di
raggiungere le sintesi indispensabili allo sviluppo di qualsiasi progettualità di rilancio. Da superare le spinte isolazioniste e di frammentazione. Ad iniziare da quella alberghiera, autentico architrave della proposta di soggiorno, alla cui mancata unità si continua a pagare un prezzo enorme. In questo settore le eccellenze e le attività qualificate sono talvolta preda della concorrenze sleali di pochi spregiudicati che, in maniera improvvida, non rispettano le regole e praticano tariffe indegne a tutto danno del servizio, non più riconducibile alla storia dell'ospitalità fiuggina. Per questo nuovo corso siano il Comune di Fiuggi, l'Acqua & Terme e la Fiuggi Turismo Convention Bureau a sollecitare la Regione ed a procedere, contemporaneamente, organizzando una proposta iniziale e destinando le risorse adeguate, formando la base su cui confrontarsi - termina Moro - ad ampio raggio onde arricchirla ed ampliarla, procedendo chiaramente per la ripresa e la partecipazione." Francesca Ludovici
FIUGGI - L'amministrazione comunale perde pezzi. Dopo l'uscita dalla maggioranza di Bruno Ludovici avvenuta nello scorso mese di marzo, ora ad uscire dallo schieramento della Fiuggi unita, guidata da Fabrizio Martini, è il consigliere Marco Girolami che era entrato proprio in sostituzione di Ludovici. Ecco le motivazioni addotte da Girolami al coordinamento della Fiuggi Unita: "Con la presente, sulla scorta delle difficoltà emerse nell'ambito della Maggioranza in Consiglio Comunale, nel mantenere corretti rapporti politici, nel rispetto delle propria individualità e dignità delle persone. Messi da sempre nell'impossibilità di poter svolgere una sana e corretta azione politica, negli interessi della Città di Fiuggi, nel rispetto degli impegni assunti con i nostri elettori. Preso atto della volontà unanime del Consiglio Direttivo dell'Udc di Fiuggi: Con la presente vi informo che, il nostro consigliere comunale Girolami Marco, esce dal il gruppo di maggioranza Fiuggi Unità. Resta nel suo incarico - termina la nota- di consigliere comunale, con nostro gruppo autonomo in sede dello stesso Consiglio Comunale, tra i banchi dell'opposizione". Puntualmente appresa la notizia delle dimissioni è arrivata la replica della Fiuggi unita: Egregio Consigliere, considerato l'Atto Fondativo della Fiuggi Unita Democrazia e Libertà anche da te sottoscritto; considerato lo Statuto della Fiuggi Unita Democrazia e Libertà anche da te sottoscritto; considerato il Programma Amministrativo ed allegato Statuto anche da te sottoscritto e depositato, rilevato che nei mesi del tuo mandato hai condotto una linea di totale distacco dal progetto politico e di completa latitanza rispetto agli organismi politici della Fiuggi Unita, venendo meno a tutti gli impegni elencati e da te sottoscritti; rilevate le numerose assenze dal Consiglio Comunale; il Comitato di Coordinamento della Fiuggi Unita, all'unanimità, ti invita a rassegnare le dimissioni da Consigliere Comunale, al fine di ripristinare la giusta sintesi ed il corretto equilibrio politico - termina la nota - della nostra rappresentanza in seno al Consiglio Comunale". Francesca Ludovici
Pro Loco tra elezioni e polemiche ANAGNI - Più di qualche settimana è trascorsa dalle elezioni della Pro Loco anagnina e dalla nomina del nuovo direttivo, ma non si spegne l'eco di considerazioni critiche che ha aperto uno squarcio sulle modalità con le quali si è giunti al rinnovo delle cariche. Precisazione d'obbligo: tutto regolare dal punto di vista tecnico, ma i ruoli sarebbero
stati distribuiti secondo logiche ed accordi stabiliti a tavolino e non tenendo conto di tanti fattori oggettivi. A denunciarlo, con forza, è stata la consigliera Simona Tavani, prima degli eletti ma rimasta clamorosamente fuori da ogni incarico. Delusione personale e sconcerto da parte dei tanti soci (un terzo dei votanti) che l'hanno sostenuta, ma non solo: Tavani ha parlato di "giochi di palazzo", di direttivo "confezionato ad hoc". Insomma, sono state trascurate voglia di rinnovamento e grande partecipazione democratica, con la politica che si sarebbe introdotta in maniera invasiva, con intese anche tra poli estremi per raggiungere un equilibrio forse ideato prima e ricomposto dopo gli esiti, non pienamente previsti, delle votazioni. Simona Tavani ha motivato le sue dichiarazioni parlando di atto dovuto nei confronti dei soci "legittimamente confusi e pieni di interrogativi" di fronte al "trattamento ingiusto riservato" alla sua persona (e fuori da tutto è rimasto anche il secondo degli eletti, Moreno Oddi). Infine, ricordiamo la composizione del nuovo direttivo: Pierlorenzo Fini è presidente, Armando Petitti vicepresidente, Valentina Sperti e Simone Onofri responsabili dell'ufficio turistico, cui vanno comunque gli auguri di un proficuo lavoro. Speriamo che le divisioni interne non pregiudichino l'operato di una realtà tra le più importanti in provincia. Pietro Antonuci
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DISTRETTO SOCIO-aSSISTEnzIalE "a" (PROVInCIa DI FROSInOnE) - l. 328/2000
Comune Capofila Alatri
Comuni di: Acuto, Alatri, Anagni, Collepardo, Filettino, Fiuggi, Guarcino, Paliano, Piglio, Serrone, Sgurgola, Torre Cajetani, Trevi nel Lazio, Trivigliano, Vico nel Lazio. Azienda Sanitaria Locale, Terzo Settore, Provincia di Frosinone
Dal silenzio alla parola… dalle parole ai fatti
L
unedì 25 novembre 2013 alle 17.00 nella sala Universitaria del Palazzo Conti Gentili di Alatri, in occasione della giornata internazionale contro il femminicidio, il Distretto Socio Assistenziale "A" ha provveduto alla sottoscrizione del protocollo di intesa con le Associazioni
all'interno del Piano di Zona dal 2014. Con grande convinzione e determinazione da parte di tutti gli operatori e gli Amministratori del Distretto, si è voluto rispondere in maniera chiara e concreta ad un dilagare di violenza, di soprusi e di maltrattamenti nei confronti delle donne, che molto spesso e sempre di più vivono in totale solitudine questo problema. Il Distretto Socio Assistenziale "A" ha voluto così dotarsi di una serie di azioni significative che possano mettere in
Alcuni momenti della giornata internazionale contro il femminicidio
"La Caramella Buona e Calcutta Onlus" per promuovere interventi in favore delle donne vittime di maltrattamento. Il Distretto già da tempo è impegnato su tale problematica ed orientato ad individuare le misure più adeguate per rispondere al fenomeno della violenza di genere, per fornire un valido punto di riferimento a tutte quelle donne che in solitudine subiscono e vivono il problema. E proprio in occasione della giornata Internazionale contro il femminicidio si è voluto dare risalto alla iniziativa intrapresa dal Distretto insieme alle Associazioni La Caramella Buona e Calcutta Onlus per promuovere una serie di interventi in favore delle donne vittime di maltrattamento e poter portare questa progettualità
condizione sia i servizi sociali dei territori di intervenire concretamente e che solitamente raccolgono le segnalazioni, sia le donne stesse di potersi realmente rivolgere ed affidare alle istituzioni. Con la sottoscrizione del protocollo si sono volute individuare intanto azioni molto concrete di intervento, come un primo supporto legale e psicologico che verrà
fornito dalla Ass Calcutta Onlus di Fiuggi, ed in secondo luogo, proprio per poter garantire sicurezza alla donna che necessita di allontanarsi dalla sua famiglia o meglio ancora dal proprio partner la Ass. La Caramella Buona con sede ad Acuto provvederà a mettere a disposizione un alloggio di pronta emergenza. Il Distretto, grazie alla sensibilità dimostrata alla unanimità da tutti gli Amministratori che lo compongono, provvederà a mettere a disposizione delle borse lavoro da destinarsi proprio alle donne vittime di violenza per sostenerle nel percorso di autonomia e di indipendenza. Anche se da tempo il Distretto sta lavorando a questi tipi di interventi, si è voluto proprio in occasione della giornata contro il femminicidio procedere alla sottoscrizione del protocollo da parte del Sindaco di Alatri capofila del Distretto nella persona dell'Ing. Giuseppe Morini insieme ai Presidenti delle Associazioni coinvolte Dr. Roberto Mirabile per la Caramella Buona e la Dr.ssa Sevi Michaela per la Caclutta Onlus. Nonostante le condizioni del tempo particolarmente critiche, l'evento si è svolto all'interno di una gremita Sala Universitaria del Palazzo Conti Gentili di Alatri, dove si sono succeduti brevi ma intensi interventi da parte dei sottoscrittori del
protocollo, a cui si sono aggiunti quelli della già consigliera Provinciale Sara Giansanti, del Maresciallo dei Carabinieri di Alatri Dr. Raffaele De Somma, del comandante della polizia locale Dr. Dino Padovani, e della Dr.ssa Pina Bonaviri Ricercatrice in Neuroscienze e delegata Provinciale per un patto di solidarietà sociale. Il Vice Sindaco del Comune di Alatri nonché Assessore ai servizi sociali distrettuali Dr. Fabio Di Fabio, nel suo intervento conclusivo ha espresso grande soddisfazione per questo altro traguardo raggiunto dal Distretto. Molti gli Amministratori del Distretto presenti quali il Sindaco di Guarcino Ing. Giuseppe Di Vico, Sindaco Guerriero di Vico nel Lazio, Sindaco Augusto Agostini di Acuto, l'Ass. Cristiana Cristini ed il Cons. Mauro Venzelini di Collepardo, il Vice Sindaco di Fiuggi Ing. Alberto Festa, il Cons. A.Maria Lanzi di Torre Cajetani. Alla chiusura dei lavori nonostante impegni istituzionali inderogabili, hanno voluto comunque essere presenti l'On. Nazzareno Pilozzi ed il Cons. Regionale Mauro Buschini. Numerosa la presenza degli operatori sociali del Distretto e dei Comuni ma anche di operatori provenienti dalla ASL nonchè Medici di Medicina generale, ma anche significativa la presenza di insegnanti. L'evento si è articolato all'interno di una ricca e significativa cornice artistica resasi possibile grazie alla collaborazione dele pittrici Sabrina Faustini, Roberta Fanfarillo, Gianna Pietrobono e Agnese Mannino, nonché della mostra fotografica AMOR(T)E di Collettivo Cinque quale progetto itinerante "l'Arte contro il femminicidio", con lo struggente e intenso accompagnamento musicale curato da Luciano D'Abruzzo.
Un progetto veramente innovativo: il pronto intervento in famiglia affidataria
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l Distretto Socio-Assistenziale A a breve inaugurerà il Progetto di Pronto Intervento in Famiglia Affidataria, un intervento innovativo rivolto ai minori in situazione d'emergenza residenti nei Comuni del Distretto. Questo progetto si fonda sul ruolo centrale svolto dalla famiglia affidataria, quale risorsa maggiormente idonea ai bisogni dei minori, rispetto alle tradizionali risposte istituzionali come, ad esempio, il collocamento in casa famiglia. Questa particolare forma di affidamento familiare, infatti, oltre a garantire un intervento di tutela, rappresenta un contesto di accoglienza più adeguato ai bisogni di accoglienza e accudimento propri dell'età, anche in contesti traumatici e/o di forte pregiudizio.
Gli ambiti di intervento tipici possono essere lo stato di abbandono, l'abuso e il maltrattamento, le situazioni di alta conflittualità familiare, minori stranieri non accompagnati, problemi abitativi e quanto altro possa mettere in situazione di grave pregiudizio un minorenne. L'intervento è riservato ai bambini di età compresa tra 0 e 10 anni e ha una durata massima di 14 giorni. Il servizio è organizzato H24, ovvero anche al fuori degli orari d'apertura degli uffici e nei giorni festivi, in modo da poter intervenire sempre e in tutte le situazioni. Grazie ad un Numero Verde, che ha il compito di coordinare l'intervento, le forze dell'Ordine o le strutture sanitarie che si trovano a gestire una situazione di crisi con la presenza di uno o più bambini possono individuare un Famiglia Affidataria che, entro 6 ore dalla ri-
chiesta, può occuparsi di lui offrendo accoglienza e supporto. Il Progetto si basa sull'importanza di un positivo rapporto di collaborazione tra Ente Locale e Forze dell'Ordine, basato su interessi comuni, ma anche su chiare differenze di ordine istituzionale, nel rispetto dei diversi ruoli e compiti. Per questo motivo si procederà in tempi brevi alla stesura di uno specifico Protocollo d'Intesa tra tutti gli Enti e Forze dell'Ordine che potrebbero essere coinvolte nelle situazioni previste dal presente progetto: Carabinieri, Ufficio Minori della Questura, Polizie Municipali dei Comuni del Distretto, Scuole, Ospedali, ASL.
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Prende l'avvio il primo corso di autonomia per persone down
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ella Assemblea dei Sindaci del 30.10.2013 è stato approvato alla unanimità l'avvio del primo corso di autonomia presentato dalla Associazione Italiana persone Down di Roma da anni specializzata ed impegnata in tale settore con lo scopo di fornire chiare ed efficaci indicazioni perché i soggetti affetti da sindrome di Down possano attraverso un percorso educativo-riabilitativo guidato da personale altamente specializzato, raggiungere un adeguato livello di autonomia personale, relazionale, così da consentire loro il miglioramento qualitativo del livello di vita, e consentire laddove si creassero presupposti adeguati anche forme di inserimento lavorativo. L'Assessore Di Fabio precisa che tale occasione appare idonea perché sul nostro territorio attraverso una Associazione come quella citata, si possa organizzare uno o più eventi formativi per dare da una parte possibilità agli utenti di raggiungere gli obiettivi di autonomia e quindi migliorare le loro condizioni di vita e dei loro familiari, dall'altra offrire questa possibilità di formazione in particolare rivolta a giovani provenienti dal territorio Distrettuale e che intendono impegnarsi nell'ambito della disabilità. Il primo corso organizzato a partire dal mese di gennaio 2014 sarà rivolto in parte ad alcuni operatori individuati dalle Cooperative sociali accreditate presso il Distretto per il servizio di assistenza domiciliare ed in parte agli assistenti familiari inseriti nell'albo distrettuale apposito, per consentire, afferma l'Assessore Di Fabio, soprattutto visto il particolare periodo di crisi che si sta attraversando, di sostenere i costi della formazione che tale personale è tenuto a soddisfare, dall'altra di offrire ai giovani anche eventuali e future possibilità di occasioni lavorative. La Associazione Insieme di Alatri che ha già avuto per i propri iscritti rapporti di collaborazione con la Associazione Italiana persone Down, ha offerto la propria collaborazione a titolo gratuito, mettendo a disposizione i locali per lo svolgimento del corso e la segreteria organizzativa. Un'altra iniziativa insomma che gli Amministratori del Distretto hanno inteso assumere alla unanimità, per cercare di offrire risposte nel fronteggiare la situazione di grave crisi economica e di precariato che avvilisce il nostro territorio.
AGRICOLTURA SOCIALE: pronti-partenza-via… Riprende l'innovativo percorso che si arricchisce sempre di più di aziende e di formazione
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l Distretto Socio Assistenziale "A" ha riattivato il secondo percorso di agricoltura sociale dove l'attività agricola coniuga la sua specifica funzione produttiva con lo svolgimento di una funzione sociale, generando benefici a favore di gruppi vulnerabili della popolazione, di soggetti a rischio di esclusione sociale. La conoscenza dei processi del lavoro agricolo, l'ambiente, i tempi e i ritmi della campagna, appaiono un'occasione facilitante, una concreta possibilità per intervenire su tante forme di disagio. Fortunatamente il tavolo di lavoro con le aziende si è arricchito sempre di più di preziose collaborazioni, grazie alla infaticabile attività di animazione territoriale intrapresa e tenuta costante dagli operatori del Distretto. Infatti decine di aziende e di realtà rurali, cooperative sociali del nostro Distretto (attraverso l'orticoltura, l'allevamento di animali, la trasformazione dei prodotti, la cura del verde) hanno dato la loro collaborazione nell'avviare pratiche formative (per l'acquisizione di conoscenze professionali) e di inclusione (accoglienza e inserimento, recupero, integrazione lavorativa). Per favorire tale conoscenza grazie al significativo contributo dell'Arsial di Frosinone, partner del progetto, e in particolare nella persona del funzionario Arsial Luigi Maliziola referente del progetto stesso, sono stati organizzati degli incontri tecnici, teorici e pratici sulla coltivazione dell'olivo rivolti a 23 beneficiari della seconda fase del progetto. Gli incontri si sono svolti nelle giornate del 5 e 6 novembre 2013, per la parte teorica presso gli uffici di-
strettuali e per la parte tecnica e pratica presso l'Azienda Rossi di Alatri. Le lezioni programmate sono state tenute dai tecnici Arsial Monti Luciano e De Angelis Salvatore. Ha partecipato all'incontro tecnico e pratico anche la signora Palella Mimma già campionessa Regionale della Potatura dell'Olivo allevato a vaso policonico
semplificato. Per l'anno 2013 alla ripresa del progetto di agricoltura sociale, hanno fornito la loro disponibilità e collaborazione e stanno già provvedendo ad accogliere i ragazzi organizzati in gruppi di lavoro, le seguenti aziende: Rossi Teresa di Alatri, Case Cesarilli di Alatri di Giuseppe Rolletta, Agriturismo l'Arco di Paola Lenzini di Guarcino, Agrifrancesca di Gianluca Cori di Acuto, Leonardo Sarandrea di Collepardo, Cooperativa Ali Verdi di Paolo Brigo di Piglio.
Il Distretto "A" dà la parola ai ragazzi
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l Distretto socio-assistenziale "A" di cui Alatri è Comune capofila, tra le varie attività sociali ha in questi anni rivolto particolare attenzione ai giovani quale attività di prevenzione, cercando di avviare una "cultura giovanile" attraverso gli strumenti della peer education cioè giovani che coinvolgono i giovani, promuovendo così da diversi anni su vari comuni del Distretto un Progetto chiamato "La parola ai ragazzi". In questo momento i centri sono attivi sui Comuni di Acuto, Collepardo e Alatri. Il gruppo attivo ad Alatri si chiama "Cantieri aperti"... un nome molto particolare a cui i giovani però si sono affezionati. A seguire i ragazzi di Alatri ci sono due operatrici: Cristina Atzori e Tamara Del Vescovo, coordinate da Andrea Pinto della cooperativa sociale "Arcobaleno" di Colleferro, che è l'ente gestore di tutto il progetto distrettuale. Le attività che i ragazzi propongono e che le operatrici aiutano a realizzare non sono fini a se stesse. L'obiettivo principale è sempre stato quello della PREVENZIONE: combattere il DIS...AGIO giovanile promuovendo il BEN...ESSERE, aiutandoli cioè a prendere coscienza che "possono scegliere", sempre, il meglio di sé. Dorina, una delle ragazze che frequentano il centro ama descrivere il progetto di cantieri aperti così: "per noi il progetto è una catena di montaggio dove ognuno di noi
imprime e regala una parte di sé. Non tutti i pezzi vanno al posto giusto immediatamente e in maniera naturale, per questo per raggiungere l'obiettivo, per essere singolo nel gruppo c'è bisogno di "volare". Volare oltre le apparenze. E creare qualcosa di unico dove ognuno è parte del tutto".
In tutti questi anni (Cantieri aperti è ormai attivo dal 2009) i giovani hanno realizzato mostre fotografiche, un cortometraggio intitolato "controcorrente", cineforum, calendari, brochure, tornei di calcetto, d'estate i giochi senza frontiere tra vari paesi, murales, laboratori arti-
gianali, la pittura della sala e in quest'ultimo anno un'attività molto impegnativa iniziata con un corso di fumetto chiamato "Boomumble". Le due operatrici, Cristina e Tamara, oramai veterane del centro sono sempre più convinte di come sia stata importante la scelta di valorizzare e far esplodere in positivo i pensieri dei ragazzi, proseguendo poi con l'ideazione e la realizzazione di un vero e proprio fumetto (ancora comunque in "cantiere") intitolato "La sfida dell'isola Knocksus". Questo è quanto è stato rappresentato il 30 novembre 2013 presso l'Associazione Musicapolis, come una sorta di "trailer di un film" a cui hanno assistito entusiasti moltissimi giovani (e non!), e con una vera e propria colonna sonora curata da Samuele, insomma un anteprima del lavoro che entro il 2014 verrà ultimato! I giovani di Cantieri aperti si incontrano ogni martedì, giovedì e venerdì dalle 15.00 alle 18.00 presso la sala che il Distretto ha messo loro a disposizione al piano di sotto della palazzina dei servizi sociali di Alatri. L'invito a partecipare alle attività del Centro, sempre disponibile ad accogliere nuovi ingressi, è quindi principalmente rivolto a tutti i giovani dai 12 ai 21 anni per far loro sapere che, usando le parole dei ragazzi, "INSIEME SI PUO'".
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News dal Capoluogo
“Battaglia per contrastare la povertà nella nostra provincia”
L
'incessante perdita di posti di lavoro, risulta essere uno dei fattori, anche se il più importante, di un più diffuso disagio economico della popolazione, come possiamo rilevare nella vita quotidiana delle tante famiglie che riducono i loro consumi rinunciando persino ai beni di prima necessità come cure preventive e sanitarie. Una situazione che rende il nostro territorio simile alle province del sud italiano dove, attualmente, diventa persino difficile rilevare
la gravità dello stato di disagio che si vede solo in occasione di luttuosi fatti di cronaca. Drammaticamente ci sono stati sottoposti in queste settimane due dati, dai quali non si può sfuggire. Il primo è che la nostra regione è quella che fra il II trimestre del 2012 ed il corrispondente 2013 ha subito il più alto incremento di persone in cerca d'occupazione, quelli che chiamiamo disoccupati, fra tutte le regioni del centro-nord: + 2,4%, superata di pochi decimali dalle regioni del
Mezzogiorno, mentre la crescita della media nazionale è stata dell'1,5%. Il secondo dato: l'Istat ha pubblicato i dati sulla povertà nel nostro Paese dai quali emerge che, nel 2012 erano 3.232.000 le famiglie in condizioni di povertà (assoluta e relativa), interessando il problema 9.563.000 persone - che equivale al 15,8% della popolazione-. E' considerato povero un italiano su quattro con l'aggravante che nei paesi del sud la situazione è nettamente in
"Graffiti dell'Anima", successo e commozione al polo Artistico-IPSIA La manifestazione itinerante nazionale, già sperimentata più volte in ciociaria, concludeva il progetto "Esci dal Silenzio, il Comune di ascolta"
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utto come da aspettative per la conferenza-dibattito organizzata dall'Automobile Club Frosinone nell'ambito del progetto interistituzionale "Esci dal silenzio il Comune di ascolta", al quale partecipano il Comune di Frosinone quale ente capofila, la cooperativa Osa e l'associazione Auser del frusinate sulla legalità e il rispetto del prossimo, oltre ovviamente all'ACI. La conferenza si è tenuta martedì 10 dicembre alla presenza dell'ideatrice d.ssa Angela Gio Ferrari, infermiera professionale degli Spetali Civili di Brescia, Reparto Neurochirurgia, che da diversi anni gira l'Italia con questa iniziativa emotiva e toccante, nata dalla raccolta di fotografie scattate alle scritte di speranza e di dolore lasciate lungo le scale di emergenza dell'ospedale bresciano da Conferenza Graffiti dell'anima parenti e amici di persone vittime di incidente stradale durante il loro ricovero. A presentare la mattinata, presso l'aula magna multimediale dell'Istituto Ipsia in via del Casale a Frosinone, il dr. Andrea Tagliaferri, responsabile comunicazione e sicurezza stradale dell'ACI di Frosinone assieme alla d.ssa Chiara Camperi, psicologa e psicoterapeuta incaricata dall'AC Frosinone per l'organizzazione del progetto. La conferenza, infatti, nasceva come momento conclusivo di un percorso svolto in alcune classi (quarte e quinte) del Liceo Artistico e dell'IPSIA di Frosinone, che hanno aderito volentieri all'iniziativa voluta dal Comune e dall'ACI per contribuire alla formazione civica e morale dei ragazzi in età di patente. Lungo le settimane da ottobre a dicembre, infatti, i ragazzi sono stati coinvolti dalla psicologa in momenti di aggregazione e confronto sui temi del rispetto delle regole, del rispetto delle diversità, in strada e non. I lavori prodotti durante questi laboratori, tra l'altro, sono stati esposti, proiettati e premiati durante la conferenza "Graffiti dell'Anima" alla quale erano presenti anche referenti scolastici, quelli dell'ACI e degli altri attori coinvolti nel progetto Ey "Esci dal silenzio il Comune di ascolta...".
crescita. Ovviamente la causa della condizione di povertà, in Italia, è per il 36% originata dalla perdita di lavoro. Non vi sono dati provinciali ufficiali su queste statistiche ma non è difficile trarre conclusioni che appaiono assai preoccupanti per la nostra terra, ove parte della popolazione che ha perso il lavoro vive con dignità in uno stato d'indigenza. E' questa la ragione per la quale la Rete La Fenice vuole aderire alla "Proposta per un patto aperto contro la povertà" delle Acli e della Caritas Italiana che chiede l'inserimento, nella legislazione italiana, del Reddito d'inclusione sociale affinché nessuna famiglia viva al di sotto di un livello di vita "minimamente accettabile". Alla facile obiezione che in tempi di tagli alla spesa pubblica questa sarebbe un insostenibile aggravio bisogna opporre la forza di una battaglia di civiltà che giudica insopportabile una situazione che da ormai più di dieci anni vede l'Italia (unica nazione con la Grecia) destinare alle famiglie in povertà la più bassa percentuale di risorse: lo 0,1% del Pil mentre i quindici paesi che aderiscono all'euro vi destinano, in media, lo 0,4%. Il percorso attuativo di questa politica ha preso in esame l'ammontare delle risorse che attualmente spende (male) il nostro Paese e, in riferimento a quanto speso nella media europea, pre-
vede uno stanziamento addizionale di 6.062 milioni ripartiti in prestazioni monetarie: 4.982 mln per servizi alla persona e 1.078 mln, poco più di due milioni, per l'indispensabile monitoraggio e valutazione delle risorse destinate al progetto. Va rilevato che nella modalità di attuazione di questa politica volta ai bisogni delle famiglie, tutto il sistema del welfare italiano ne trarrebbe vantaggio. Un primo risultato, è negli scopi della "Proposta": realizzare l'"infrastruttura nazionale del welfare locale" ovvero dotare il territorio, attuando il principio di sussidiarietà orizzontale, di un sistema unitario che metta fine alla segmentazione attuale prevedendo la co-progettazione ed attuazione degli interventi fra enti locali, strutture pubbliche (i servizi socio-sanitari, i Centri per l'impiego, la scuola e la formazione professionale) e Terzo settore. Non di minore valore è poi la scelta di commisurare le soluzioni alle caratteristiche delle diverse aree per le molte differenze -per reddito ed opportunità di servizi e lavoro- esistenti sul territorio italiano. Ciò imporrà ai diversi attori di misurarsi con esse stimolandone la conoscenza e l'autonomia. Noi siamo pronti per questa ulteriore battaglia di civiltà da portare anche in ciociaria. di Giuseppina Bonaviri
News dal Capoluogo 17 Omofobia e Bullismo, successo per Inaugurata la nuova sede de l'incontro al circolo culturale "Ithaca" "I BRIGANTI"
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nteressante incontro-dibattito quello tenuto presso il circolo culturale "Ithaca" di Frosinone a tema "Omofobia e il bullismo". Ad organizzarlo la Cooperativa OSA con l'avv. Sonia Sirizzotti e Pino Taddeo, ed il supporto scientifico della d.ssa Maria Grazia Oropallo, psicologa. Ospite d'eccezione Andrea Pini, autore del libro "Quando eravamo froci" edizioni "Il Saggiatore", che ricostruisce con foto d'epoca e con interviste a protagonisti e testimoni diretti un periodo storico della condizione omosessuale, e insieme denuncia l'atteggiamento cinico e oppressivo della società circostante. Il tema era quello legato ai casi di cronaca che si sono registrati negli ultimi mesi, ovvero il suicidio di numerosi giovani che si sentivano oppressi dal peso di questa condizione "naturale", vista ancora con sospetto (per usare un eufemismo) nella società attuale. Vista l'esperienza dei relatori del dibattito nel campo della scuola (Andrea Pini è un insegnante a Da sx Avv. S. Sirizzotti; Prof. Andrea Pini; Roma Sud, l'Osa porta avanti proD.ssa M.G. Oropallo; Dr. Taddeo getti da anni nelle scuole su questi temi),il discorso si è incentrato molto sugli adolescenti e su cosa dovrebbe fare il mondo scolastico, istituzionale e la famiglia per evitare che un disagio diventi una tragedia. Il pubblico era numeroso e gli interventi interessanti e "vissuti". Unico neo di queste iniziative è il solito: essere piccolissime gocce in mezzo all'oceano. Su questo tema, comunque, sembra si stia muovendo qualcosa anche in provincia di Frosinone. Nascerà a breve, infatti, per iniziativa di un gruppo di volontari, una Help Line anonima per giovani in disagio, in particolare per la tematica dell'omosessualità. Vi terremo aggiornati fin dal prossimo numero di Gente Comune. Andrea Tagliaferri
Successo del conservatorio Refice al Festival del Cinema di Torino Vincenzo Core vince il premio speciale della Giuria con il corto No More Lonely Nights
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n altro straordinario successo per il Centro di Ricerca ed Elaborazione Audiovisiva del Conservatorio di Frosinone (CREA) grazie al suo compositore Vincenzo Core. Al 31° Festival del Cinema di Torino, il trentunenne allievo del M° Alessandro Cipriani, è stato proclamato vincitore del Premio Speciale della Giuria nella sezione cortometraggi con l'opera audiovisiva No More Lonely Nights (Italia, 2013), realizzata in collaborazione con il regista Fabio Scacchioli. A consegnare il prestigioso riconoscimento a Vincenzo Core il regista di Ovosodo e de La prima cosa bella Paolo Virzì, direttore dell'edizione 2013 del Torino Film Festival. Al successo di Vincenzo Core al Torino Film Festival si aggiunge un ulteriore importante risultato conseguito da un altro allievo del Conservatorio di Frosinone. Infatti, la composizione originale, dal titolo Come Morso in Corpo, scritta per violino ed elettronica da Valerio De Bonis, laureando in Musica elettronica presso il "Licinio Refice", sarà eseguita il 22 dicembre a Roma da Marco Rogliano, uno dei più importanti violinisti di musica contemporanea. Grande orgoglio e soddisfazione sono stati espressi dal direttore del Conservatorio di Frosinone M° Raffele Ramunto, dal presidente prof. Marcello Carlino e dall'intero istituto. Andrea Tagliaferri Fonte Uff. Stampa Conservatorio Refice - dr. Luca Fontana
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Il 6 gennaio tutto pronto per la Motobefana in favore della casa famiglia delle Suore Agostiniane
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abato 30 novembre è stata inaugurata la Club House dei Briganti di Frosinone, un'associazione che raduna gli appassionati di biker e fedeli ai valori del libero motociclismo, come la fratellanza, i viaggi avventurosi, i motoraduni. Il locale è situato in via Armando Fabi sottostante l' Aci e nei pressi dell' aeroporto militare. La serata è stata allietata da un complesso musicale che a suon di Creedence Clearwater Revival e Jimi Hendrix ha reso unico un avvenimento che era atteso dagli appassionati da mesi. Massiccia la risposta del mondo Biker italiano, con la presenza di rappresentanti dei piu importanti club presenti in Italia, oltre a svariati Free Biker che ben consapevoli della qualità offerta da sempre dai Briganti nelle loro feste o raduni, si sono ben guardati dal perdere un appuntamento di questo livello. Nel corso della festa è stato possibile assaporare i vari prodotti tipici messi a disposizione degli appartenenti al club. Per accedere all'interno dei locali è necessario il tesseramento presso AICS. Vista la costante attenzione dei "Briganti" di Frosinone alla solidarietà, parliamo volentieri di un evento che è arrivato alla 17ma edizione, la MOTOBEFANA in favore dei bambini ospiti della Casafamiglia delle Suore Agostiniane di Frosinone. Il programma prevede: ore 9 ritrovo presso lo sponsor People Caffè di Ferentino; ore 11 partenza verso la casa famiglia; ore 12,30 aperitivo offerto dallo sponsor; ore 13 pranzo presso Agriturismo Nonna Luisa Ferentino. Per info www.brigantisullastrada.org Andrea Tagliaferri
SOLIDARIETA’ SENZA TANTO CLAMORE
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iamo capitati per caso in una pizzeria rosticceria nei pressi della stazione FS di Frosinone e mentre mangiavamo ci siamo soffermati su un cartello che all’inizio poteva sembrare uno scherzo ma, a ben guardare, non lo era affatto. Il testo recitava: “Se non hai i soldi per comprare il pane lo puoi prendere gratis” ed era posizionato sotto un cesto che, evidentemente lo conteneva. Ma non è finita lì. Pochi istanti e vediamo entrare nell'esercizio commerciale due rom vestiti da Babbo Natale in cerca di elemosina. Il titolare della pizzeria a quel punto ha gentilmente risposto che non poteva dargli denaro, ma che se volevano potevano prendere qualcosa dal famoso cesto. Ci siamo domandati se un pezzo di pane potesse sfamarli ma con nostra sorpresa abbiamo visto uscire dal cestino due confezioni di ravioli al sugo che i due stranieri hanno preso molto volentieri, ringraziando e augurando buone feste al titolare del negozio. Non credo ci siano parole per descrivere una iniziativa del genere che, se riprodotta in larga scala, risolverebbe il problema della fame per gli indigenti. Abbiamo deciso di non citare il nome del negozio per non creare disagi, file e quant'altro davanti alla pizzeria, ma prendiamo l'impegno di andare presto ad intervistare il titolare straniero (molto probabilmente nord africano). Davvero complimenti da tutti noi. Andrea Tagliaferri
I Campionati nazionali di Numismatica ad Alatri Il coordinatore del circolo alatrense Francesco Ciavardini è riuscito nell'impresa di organizzare l'evento, che si terrà dal 22 al 28 Febbraio, in Ciociaria
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a città di Alatri diventerà, dal 22 al 28 febbraio 2014, il centro nevralgico nazionale per quel che concerne la numismatica: i campionati italiani di categoria, infatti, si svolgeranno nella città dei ciclopi. Non sarà un evento capitato nella ridente cittadina ciociara per caso. Esiste un antefatto: l'elezione, avvenuta nella scorsa primavera, di Francesco Ciavardini a neo coordinatore del circolo numismatico alatrense, associazione che potrà così festeggiare gli appena compiuti 30 anni di vita con un'iniziativa unica nel suo genere e con in carica, anche, il Dott. Filippo Belli in qualità di segretario e Vincenzo Marocco alla presidenza. Il brillante giovane Ciavardini, del resto, ha dalla sua una predisposizione naturale nell'organizzazione di eventi di alto rango, come dimostrato dalla lunga lista di personaggi famosi giunti ad Alatri in occasione del "Memorial Mario Ciavardini", che annualmente Francesco ripropone in onore del papà scomparso riuscendo sempre ad inanellare successi straordinari. Fresco di nuova carica, non si è limitato all'ordinaria amministrazione del circolo cittadino. Ha puntato più in alto, ed ha fatto centro. I più importanti collezionisti a livello nazionale e tra i più importanti periti numismatici professionisti
dei vari tribunali italiani saranno, dunque, ad esporre ed a giudicare la caratura delle monete presso i prestigiosi locali del Chiostro di San Francesco. Il programma della manifestazione è ampio, variegato e non limitato alla mera gara tra collezionisti. Il giorno 22 Febbraio, si svolgerà una conferenza che avrà come tema centrale "La Numismatica: investire nella Cultura", durante la quale interverranno figure di spicco della numismatica italiana e vari direttori di banche specializzate. Domenica 23 Febbraio, invece, avrà luogo il campionato nazionale diviso per le seguenti categorie: "monete antiche", "stati pre unitari", "regno d'Italia", "Repubblica italiana" e "stati esteri". Dal 24 al 28 Febbraio, le collezioni vincenti per ogni categoria, saranno esposte presso il Chiostro di San Francesco, dove personale specializzato illustrerà ai visitatori le caratteristiche delle varie sezioni. "Appena nominato al coordinamento del circolo filatelico e numismatico alatrense - ha raccontato l'organizzatore Francesco Ciavardini -, ho pensato subito di voler
organizzare una manifestazione che desse risalto in ambito nazionale alla nostra città, trovando terreno fertile sia nel presidente Marocco che nel segretario Belli, che mi hanno appoggiato e sostenuto nel corso dell'organizzazione. Dal primo di Agosto le mie energie e quelle dei miei collaboratori Alessandro Settanni e Michele Bricca sono tutte rivolte all'organizzazione di questa manifestazione, che spero con tutto me stesso riesca nel migliore dei modi. Voglio ringraziare il delegato alla cultura Calo Fantini, che si dimostra sempre sensibile alle mie iniziative, e spero di non deludere l'amministrazione comunale e il consiglio direttivo del circolo che hanno voluto affidarmi questo incarico. Per il resto, tecnicamente parlando, si tratta di un'organizzazione difficile, impegnativa, e piena di responsabilità, non fosse altro che per la sicurezza delle importanti collezioni che giungeranno ad Alatri nella settimana della manifestazione e per gli innumerevoli sponsor che hanno aderito all'iniziativa credendo in noi". In bocca al lupo! Riccardo Strambi
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ARCOBALENO “Caro Francesco ti scrivo...” Le lettere dei ragazzi del Centro Diurno a Papa Francesco Caro Papa Francesco Sei bello e sei molto bravo stai vicino alla gente più povera. Tu vuoi stare insieme (SARA F.) con noi? Ciao papa! Caro papa mi chiamo VALENTINA ti vedo in televisione e ho imparato a volerti bene vorrei tanto venire a Roma e incontrarti. Caro papa Francesco, sono un ragazzo disabile molto grave. Non parlo non cammino non muovo le mani, ma mi esprimo con gli occhi ho fatto capire agli operatori che mi assistono che ho un desiderio grande di incontrarti e abbracciarti, ti ho visto pure in televisione. Con affetto. CAMPOLI AMEDEO Ti penso molto sei un papa buono e gene-
roso io prego per te in modo che aiuti tutti ANNAMARIA con amore. Caro papa mi piacerebbe incontrarti e parlare con te sentirti predicare. Io voglio che predichi per la pace nel mondo e che non GIULIA S. ci sia la guerra.
passare dei momenti di preghiera insieme NADIA CIOTTI a te. Con affetto.
Caro papa Francesco mi piacerebbe incontrarti tanto, voglio la benedizione per il mio cuore. Vorrei parlarti dei problemi della mia famiglia e chiederti di pregare insieme per la mia mamma e mio fratello. Spero di conoscerti presto. GIANLUCA
Carissimo papa, sei sempre tra la gente e vuoi tanto bene alle persone, ai bambini e visiti anche gli ammalati. Spesso visiti quelli meno fortunati per questo ti voglio bene. Ti chiami Francesco come il mio nipotino. Ciao papa. ENZO MAGLIOCCHETTI
Caro papa ti ho visto in televisione che parlavi alla gente, sei molto buono. Vorrei venire a Roma per incontrarti, baciarti e
Ciao papa Francesco quando sei stato eletto dal balcone di Piazza San Pietro ho seguito con la mia famiglia a cena in televi-
I ragazzi del centro diurno
sione la prima parola che hai detto: "Buona sera". Ho pensato che potessi fare qualcosa per il mondo intero. Ti ho seguito anche quando sei andato a Rio specialmente mi sono commossa quando dopo aver salutato le persone dalla macchina sei sceso per salutare le persone diversamente abili con tutto l'amore che hai nel cuore. Spero che questo desiderio si avveri e che accada con il centro diurno del quale faccio parte con affetto SIMONA IANNARILLI Rubrica a cura dei ragazzi del Centro Diurno
Struttura ex San Benedetto pericolosa: Lisi scrive a Zingaretti
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a struttura sita in Piazza Regina Margherita è fatiscente e pericolosa per la salute dei cittadini: si richiedono per questo interventi urgenti e, l'attuale presidente del Consiglio comunale di Alatri Fausto Lisi, ha chiesto, attraverso una missiva, aiuto al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti: "Con
la presente - si legge nella lettera - voglio portare alla sua attenzione e conoscenza il degrado in cui versa la struttura ormai fatiscente dell'ex-ospedale San Benedetto (di proprietà della ASL) situato ad Alatri in Piazza Regina Margherita. Tale degrado ha creato - e continua a farlo - serie situazioni di pericolo in quanto la suddetta strut-
ALATRI DA (RI)SCOPRIRE Anno 1995, chi si riconosce?
tura, ormai abbandonata da quasi trenta anni, non ha mai visto interventi atti a risolvere le molteplici criticità che essa presenta. Se a questo si aggiunge che nel 2008 su denuncia del sottoscritto, in seguito a sopralluogo dell'ARPA LAZIO e del Comando dei Carabinieri, veniva accertata la presenza di amianto esposto in fibre (cancerogeno per l'uomo), si riesce a capire quanto questo edificio sia pericoloso e dannoso per la salute dei cittadini. A tutto ciò hanno fatto seguito ordinanze e incontri tra ASL e Comune che però non hanno portato a nulla. Non è più tollerabile avere nel cuore del
nostro centro storico e della nostra città una struttura così decrepita e pericolosa, considerato che ad oggi nulla è stato fatto. Poiché ritengo di avere, come Presidente del Consiglio Comunale, il dovere morale prima che istituzionale e politico di tutelare la mia città e i cittadini di Alatri, chiedo alla S.V. di prendere in considerazione quanto su esposto, con l'augurio di vedere quanto prima attivate tutte le procedure necessarie per eliminare questo vergognoso stato di cose che ormai da troppi anni i miei concittadini devono subire". Riccardo Strambi
Restrizioni del governo per le attività al centro storico Il consigliere Rossi: "Va cambiata subito"
" Uno foto (di Bruno Gatta) del 1995 scattata in piazza Santa Maria Maggiore durante la festività del patrono San Sisto. Chi si riconosce in questo scatto? Sicuramente in tanti. Ma un pensiero va a quanti, invece, non sono più con noi. Concittadini che, nel proprio campo hanno dato lustro alla città. Tra le personalità si notano l’attuale vice presidente della Commissione europea Antonio Tajani, il senatore Romano Misserville già vice presidente del Senato della Repubblica, il senatore Oreste Tofani, il già sindaco Patrizio Cittadini e tanti altri. Se volete ricevere la foto via e-m mail per ingrandirla e vederla meglio sul vostro computer, potere contattare la redazione di “Gente Comune” al numero 0775442588 oppure scrivere all’indirizzo mail: riccardo.strambi@gmail.com
Vogliono la botte piena e la moglie ubriaca". È questa la sintesi del consigliere comunale di Alatri Massimiliano Rossi riferendosi alla nuova legge che regola le attività commerciali nei centri storici. "Questo nostro proverbio popolare si adatta perfettamente a quanto stabilito dal c.d. Decreto Legge Cultura per ciò che riguarda le zone di pregio. Il decreto suddetto, convertito nella L. 7.10.2013 n.112, prevede infatti maggiori restrizioni per tutte quelle attività commerciali che si svolgono nelle aree pubbliche aventi particolare interesse archeologico, storico, artistico e paesaggistico. Per farla breve, le restrizioni si applicano in tutti i centri storici dei comuni italiani considerata la loro origine, la loro storia, la loro ubicazione. Quindi le attività commerciali (bar, pub, ristorantini, gelaterie, birrerie, pizzerie, ecc), non potranno più mettere fuori tavolini, sedie, ombrelloni, fioriere o altri servizi rivolti al cliente di turno. Assurdo. Non facciamo altro che parlare di morte dei centri storici, che occorrono idee per incrementare il turismo, che i commercianti debbono darsi da fare e poi, cosa fa il governo? Cala la mannaia che mortifica e spegne ogni iniziativa tendente a queste finalità. Ma quante volte tra amici raccontando visite fatte in altre città, dal sud al nord d'Italia, ci soffermiamo a ricordare il caffé, il gelato, l'aperitivo o la pizza gustata stando seduti al tavolo in quella bellissima piazza del centro storico? Diciamo sempre che l'Italia potrebbe vivere di solo turismo ma allora facciamo in modo che le nostre bellezze artistiche, storiche, archeologiche e paesaggistiche possano essere da traino per le iniziative commerciali e non da freno. È chiaro che le iniziative debbano essere oggetto di accurato controllo, che non possono essere selvagge, ma questo controllo và affidato ai Sindaci che sono i primi responsabili della città e non, come prevede questa legge, alle direzioni regionali e alle soprintendenze, cioè a funzionari che non sapranno conciliare le necessità di crescita economica con la salvaguardia delle bellezze della città. Quindi, facciamo in modo di rimediare al famoso proverbio che, certamente, non è benevolo nella sua essenza". Riccardo Strambi
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Un albergo diffuso per rilanciare il centro storico?
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'idea è quella di rilanciare il centro storico e l'idea, forse, è l'unica che si può attuare in assenza di altri specifici interventi, sempre annunciati e mai attuati, per la parte vecchia della città. Un gruppo di professionisti di vari settori da architetti ad esperti di legislazione e del turismo - sta infatti valutando l'ipotesi di realizzare
un "albergo diffuso" all'interno di Alatri. Ma di cosa si tratta? La formula dell'albergo diffuso, nata in Friuli e in Sardegna, è un'impresa atta a recuperare e valorizzare vecchi immobili, situati in un unico centro abitato ed adibiti a funzioni di hotel vero e proprio: è dotato di reception e sale comuni, ma le "stanze" sono disposte in un centro abitato, in
edifici contigui tra loro; la differenza in sostanza è che si sviluppa in orizzontale anziché in verticale, come ogni più classico hotel, ma il ruolo è identico. Per il momento, il progetto è alle sue basi di partenza, ossia ad uno studio di fattibilità che possa far capire se abbia o meno possibilità di successo, ma intanto l'ipotesi è stata prospettata a diversi
Eventi natalizi ad Alatri Il ricco programma derivante dall’iniziativa “Calendario Alatri in miniatura”
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olti sono gli eventi previsti per i festeggiamenti del Santo Natale ad Alatri. E così come ogni anno viene riproposta oltre alla mostra dei presepi, i mercatini e le mostre d'arte. Ecco un elenco completo delle manifestazioni e dei prossimi eventi proposti nella città dei Ciclopi iniziati già dal 7 dicembre. 15 Dicembre ore 16 - Centro Sociale Anziani Concerto di canto natalizi del coro "Canta che ti passa"; 15 Dicembre ore 17.30 - 6 Gennaio 2014 - Sede "Musicapolis"- Inaugurazione Mostra "Cromatismi" a cura dell'Associazione ACTA - Sezione Artisti; 15 Dicembre ore 18,30 - Sede "Musicapolis" - Concerto Mauro Bottini 4et; 21 Dicembre ore 16,30 - Via Sisto Vinciguerra - Circolo "Amici di Alatri", 11° Torneo provinciale "Natale Burraco"; 21 Dicembre ore 17 - Ospedale "San Benedetto" Il suono delle zampogne ed il Comitato "Pro San Benedetto" portano gli auguri ai degenti; 21 Dicembre ore 20 - Località Maddalena comitato "La Maddalena" - Concerto di zampogne e recite dei bambini; 24 Dicembre ore 16.30 - Campo Le Fraschette - IV edizione della Luminaria della Chiesa delle Fraschette e II edizione della Natività a cura del Gruppo "Gocce di memoria"; 27 dicembre ore 17.30 - Chiesa La Donna - Concerto del Coro "In
Laetitia cantus" diretto da Elisabetta Scerrato; 27 Dicembre ore 21.15 - chiesa degli Scolopi - Associazione "Malamente" - Racconti di Natale; 28 Dicembre ore 17 - Rione I Scurano - Fiera del dolce multietnico al ritmo dei "Trillanti"; 2 gennaio 2014 ore 16.30 - Sede "Musicapolis - Associazione "Cesare Zavattini", la professoressa Rita Galuppi racconta "Cesare Zavattini e Alatri". 3 Gennaio ore 18 - chiesa degli Scolopi - Gruppo folk " Gli Paes mei" - concerto di musica e canti popolari; 4 Gennaio ore 17 - chiesa degli Scolopi - Inaugurazione della mostra di documenti e pubblicazioni a 882 anni dalla traslazione ad Alatri delle reliquie di San Sisto I P.M. a cura della Confraternita di San Sisto; 4 Gennaio ore 18 - chiesa di San Silvestro - Concerto del Complesso bandistico "Città di Alatri"; 5 Gennaio ore 16 - Giardini di viale Duca d'Aosta - Presepe romano a cura della Legio I Alatrensis; 5 Gennaio ore 17 - località Carano - Presepe Vivente; 6 Gennaio ore 12 Ospedale "San Benedetto" - La Befana del comitato "La Maddalena" e del Comitato "Pro San Benedetto" al reparto pediatrico del nosocomio alatrense; 6 Gennaio ore 17 - Località Carano - Presepe Vivente. Giuseppe Gatta
Vi ricordate del pane fatto anche con le patate?
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ra tutti i tipi di pane fatto in casa in Ciociaria prevaleva il pane con le patate perché era economico (si aggiungevano patate anche quando non c'era farina a sufficienza perché questa veniva venduta per soddisfare i bisogni delle famiglie spesso numerosissime) e poi si poteva conservare a lungo. Le donne almeno una volta a settimana, sia d'estate che d'inverno, si alzavano alle 2 del mattino per impastare il pane che poi doveva lievitare per il resto della notte ed essere cotto nel forno a legna al mattino in modo da essere servito in tavola per l'ora di pranzo. Molto spesso nell'impasto base di acqua, farina, lievito madre e sale venivano aggiunte delle patate lessate e schiacciate, questo gli conferiva un gusto ed un profumo dolciastro molto particolari e una crosta scura e croccante, soprattutto manteneva il pane morbido per più giorni. Era una sorta di conservante naturale! Il pane con le patate era conosciuto e apprezzato in varie regioni d'Italia, ma in Ciociaria era considerato un pane tipico della tradizione e ancora oggi ci sono delle persone che in onore dei vecchi tempi lo preparano in casa e dei panifici tradizionali e artigianali in cui viene prodotto e commercializzato ed etichettato come prodotto tipico della Ciociaria. Bruno Sbaraglia
Tesseramento 2014 e programmi futuri per l'Associazione Insieme
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i è svolta, lo scorso 1° dicembre, la giornata dedicata al tesseramento 2014 per l’Associazione Insieme, che si è aperta proprio in questa occasione e proseguirà per tutto il periodo delle feste natalizie. “C'è stata la collaborazione di tutti e in particolare dobbiamo dire il nostro grazie al Coro del C.A.I. della Sezione di Frosinone che ci ha allietato nel pomeriggio con i canti di montagna in occasione del 150° anno dalla fondazione del Coro stesso – ha raccontato Gianni Ricciotti -. La giornata è servita per presentare le numerose attività svolte nel 2013 e i nostri progetti futuri: un corso di informatica, a cui il Comune di Alatri compartecipa, un corso globale di integrazione dal nome "Dalla terra alla tavola" composto da laboratori di cucina, orto e informatica e un progetto di Autonomia in collaborazione con il Distretto Socio Assistenziale A e l'AIPD (Associazione Italiana Persone Down). Si tratta di un progetto innovativo che partirà con la formazione degli operatori e poi con il corso vero e proprio dei ragazzi, un punto di partenza verso l'autonomia dei ragazzi con disabilità intellettive”.
privati di Alatri, che hanno manifestato un certo interesse per l'idea. Certamente, vi sono accorgimenti tecnici e passaggi burocratici che non è possibile evitare, ma altrove, anche in paesi più piccoli di Alatri e in aree turistiche forse meno appetibili, la proposta "albergo diffuso" ha attecchito, contribuendo e non poco a ridare vita e valore a zone completamente spopolate ed abbandonate (pensiamo all'Abruzzo, nel caso specifico). I tempi? Non immediati, in quanto su alcuni edifici che potrebbero fare al caso dell'albergo diffuso sono in corso dei lavori di restauro, ma intanto il gruppo che si è incari-
cato di portare avanti l'idea continua a sondare il terreno dei proprietari privati nel centro storico per reperire ulteriori soluzioni abitative che possano ingrandire il complesso. “Ad Alatri si respira storia - ha spiegato Paolo Galuppi uno dei protagonisti dell’iniziativa -. Questa nostra esclusività ci impone di provare a fare tutti insieme un albergo orizzontale: l’auspicio è che questa iniziativa porti ricchezza esogena e ci insegni ad apprezzare quello che abbiamo. Ci troverete nel Rione Fiorenza, Corso Vittorio Emanuele (via delgi Artisti, per info 392 - 0340271)”. Pietro Antonucci
L'albero dei desideri
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L'albero dei desideri", così si chiama la manifestazione natalizia prevista ad Alatri dal 7 dicembre al 6 gennaio 2014. Gli organizzatori di questo evento sono gli stessi che ogni Sabato e Domenica popolano la piazza di Santa Maria Maggiore con il mercatino, che con la loro disponibilità e passione, quest'anno, vogliono creare qualcosa di diverso e suggestivo per i bambini. In collaborazione con il comune di Alatri, l'Ass. al Commercio Mario Belli e l'Associazione ARS, i commercianti abbelliranno l'albero di Natale con l'aiuto dei bambini. Dal 7 Dicembre, infatti, ogni bimbo potrà appendere all'albero la sua letterina dei desideri, la lista dei regali, poesie e qualsiasi cosa nasca dal cuore! La letterina più bella vincerà un premio. Da Dicembre ogni Sabato e Domenica il "Mercatino" organizzerà giochi ed eventi, per i bambini e le famiglie, con curiosità antiche e moderne e con tanta gioia, spirito di pace e bontà! Erika Rossi
Ricordo del Maestro Gino Gatta di Alessandro Cola "Fino alla fine tu. Autoritario, dispotico, stentoreo. Integro, intero. Sfilacciata appena la scorza. La buccia d'uomo. Quella, segnata. Quella, nient'altro. Ordini dati a occhi, rimproveri fatti con le sopracciglia. Richieste comandate con un dito puntato. Fino alla fine tu. Gigante che la vita non consuma. Nemmeno a letto. Nemmeno ranicchiato. Sfibrato, non sfinito. Provato, non arreso. Della vulnerabilità persino, hai fatto modo di potere. Come un reduce di guerra: ogni ferita, ogni colpo, ogni aggressione del tempo era grado maggiore. Fino alla fine tu. Un ammonimento fatto col viso, un'ironia della col silenzio. Più la vita ti toglieva arnesi per dirla, più tu ne trovavi altri. Fino alla fine, che ti bastava un rombo di voce per dire stelle e dolore. Hai circondato Dio. Lo hai accerchiato. Filosofia, matematica, poesia, arte. Con ogni modo del pensiero lo hai pedinato. Lo hai aggredito di scienza, circuito di teologia. Con la parola gli hai intimato presenza. Negandolo mettevi l'esca all'amo. E se non abboccava non ti scomponevi. Pazientavi. Se non abboccava non era per inesistenza. Al limite per poca fame. Fino alla fine tu. Gino Gatta. Il maestro, il padre, il nonno. Impunito, insolente, bruciante. Intatto. Come il ferro, che, dicevi tu "si piega ma non si spezza". E tu, piegato lo eri un poco. Appena appena. Per scelta d'adattamento, non per peso. Per filosofia di trincea, ché l'aqquatto è resistenza, non nascondiglio. Che l'aqquatto è rimanere in piedi pure inginocchiato, senza farsi bersaglio. Fino alla fine tu. Gino Gatta. Che l'Epica persino s'è tolta il cappello e s'è prestata... immane Anchise. Con quattro Enea a caricarti sulle spalle mentre bruciava la città, e il tempo. Infinito capostipite. E perenne certificato di senso. Perenne. Hai accerchiato Dio, col pensiero, in tutti i modi. Messo sotto assedio di intelligenza: filosofia, matematica, scienza... coscienza. L'hai indagato fino a costringerlo. Fino a costringerlo a quel venerdì. Che ha alzato le mani, lui. Che ha abboccato. Il giorno che hai vinto la pesca più assurda e potente, quella in cui per esca all'infinito, devi infilarci in amo la vita stessa. Ed hai vinto. Rimasto tu. Accresciuto tu. Pronto. Pronto per le rimostranza che t'appuntavi da anni. Pronto per presentare tu il conto all'eterno creditore. Pronto per ricominciare a iniziare. il dolore enorme è poca cosa rispetto all'amore, e l'esistenza persino, rispetto all'eternità, sembra sorella minore. Fino alla fine tu. Oltre ogni fine. Grazie per l'ennesimo insegnamento, Maestro, Padre, Nonno Gino".
Alatri 24 Straordinario successo per l'iniziativa "Alatri in miniatura"
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rte, musica, letteratura, folklore, sagre: il tutto per un fine unico, quello della beneficenza. E ancora: oltre 30 associazioni alatrensi coinvolte e numerosi artisti locali implicati nell'iniziativa. Un quadro particolarmente variegato, dunque, quello che emerge dal "progetto" "Alatri in miniatura", che ha visto la realizzazione di un calendario stampato presso la Tipografia Acropoli di Davide Strambi, e composto di magnifici scatti di fotografi locali (Angelo Bianchi, Riccardo Ceci, Francesco Celani, Tonino Colella, Maria Novella De Luca, Antonello Fratarcangeli, Mauro Muraglia, Laura Rossi, Enzo Sarandrea, Peter Zagar) sulle opere in miniatura di Maurizio Cianfrocca, l'ideatore, insieme a Giulio Rossi, di questa
bellissima iniziativa. Parlavamo di beneficenza: il ricavato della vendita dei calendari, che stanno andando letteralmente a ruba grazie anche alla promozione durante i diversi eventi organizzati da oltre 30 associazioni del territorio, sarà, infatti, devoluto ai banchi alimentari che operano presso la città di Alatri. "Voglio subito ringraziare Giulio Rossi dal quale è partita la proposta di realizzare un calendario con i miei plastici - ha spiegato Maurizio Cianfrocca -. Tutto quello che è venuto dopo non era stato assolutamente pensato all'inizio né tanto meno si poteva immaginare una risposta così positiva e costruttiva da parte di tutti. Non avrei mai creduto che dieci fotografi, di cui alcuni professionisti, potessero lavorare in-
torno ad un progetto, mettendosi in discussione per la realizzazione del Calendario curato in maniera professionale dall'amico
Un'immagine della presentazione del calendario 2014
SPETTACOLO DI SOLIDARIETA' "FOR AFRICA"
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Angelo Bianchi. Mi sono chiesto, all'inizio, a quali associazioni rivolgermi, ma la risposta è stata eccezionale ed incredibile. La co-
'associazione culturale Music School con i Trillanti (gruppo di musica popolare e etnica), organizza per il 27 dicembre alle ore 20,30 presso il Paladance di Nonna Pina, una serata di musica e divertimento in favore del Teacher's College di Mafinga in Tanzania, realizzato in memoria di Luisa ed Andrea scomparsi nel 2009 nella strage ferroviaria di Viareggio. L'ingresso costa soli 10% che andranno in beneficenza per le dotazioni di questa scuola in Africa. Ingresso gratuito per bambini fino 10 anni. Andrea Tagliaferri
sa che più mi rende orgoglioso, però, è quella che tutti si sono sentiti, giustamente, protagonisti e tutti hanno raccolto l'idea di organizzare un evento. E ne è venuto fuori un programma di oltre trenta appuntamenti che ci accompagnerà fino al 26 gennaio, una cosa inimmaginabile, ma allo stesso tempo non esagero a dire commovente: il tutto per aiutare i banchi alimentari ai quali è rivolto lo scopo benefico dell'inte-
ra iniziativa. Voglio quindi ringraziare indistintamente tutti". Della splendida iniziativa, ha parlato anche Giulio Rossi: "L'idea di proporre a Maurizio Cianfrocca la realizzazione di un calendario con i suoi plastici è scaturita da un'emozione, quella che ho provato alla vista di alcune foto che mostravano i lavori di preparazione di una delle sue ultime creazioni. Soltanto allora mi sono reso conto di aver inconsapevolmente trascurato questo autentico scrigno, da tempo presente in Corso Vittorio Emanuele nel cuore del centro storico, rappresentato dai locali che ospitano la mostra permanente di Alatri in miniatura. Per questo è nata l'idea di farla conoscere a tutta la popolazione con modalità da me già sperimentate attraverso la precedente iniziativa di 'Gocce di memoria'. Sorprendente e commovente - ha chiosato l'organizzatore - è stata inoltre l'adesione di numerosi altri concittadini, fotografi e rappresentanti delle associazioni, che si sono immediatamente messi a disposizione per aiutarci a concretizzare, insieme a quello culturale, anche il non trascurabile fine benefico dell'iniziativa”. Riccardo Strambi
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Arte e Cultura
L'origine delle antiche collane di Alatri
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ecentemente è rinato dell'interesse attorno a due gioielli antichi, due collane in oro rinvenute ad Alatri nell'800 e conservate nel Museo Etrusco di Villa Giulia a Roma. Secondo gli appassionati le due collane potrebbero gettare luce sulla storia antica della città. In effetti è possibile rilevare qualche elemento, utile tassello nella ricomposizione di un quadro complesso. Apparentemente diversissimi per materiali e tecniche di lavorazione, i due monili hanno in realtà una medesima derivazione. Andiamo per ordine. La prima collana è realizzata in oro e faience (ceramica azzurra) e secondo gli studiosi d'inizio '900 essa risalirebbe al V secolo a.C. La datazione venne ipotizzata dall'archeologo Giuseppe Pinza sulla base di una foto mostratagli dall'orafo Augusto Castellani. Nel 1976 gli esperti dell'Accademia dei Lincei, Cesareo ed Hase, analizzarono nuovamente il monile con la tecnica della fluorescenza X eccitata da radioisotopi. L'analisi venne condotta su una serie di oreficerie etrusche rinvenute nell'area laziale (Palestrina e Cerveteri). Gli esperti presero in considerazione la presenza di elementi estranei nell'oro con cui erano state realizzate. Vi trovarono piccole percentuali di impurità per cui dedussero che si trattava di oro naturale, greggio e non purificato: ciò consentì una datazione alla fine dell'VIII secolo a.C. ovvero prima che l'oro "allegato" con argento e rame prendesse piede nel Mediterraneo. La collana è caratteriz-
zata anche da perline di faience. Si tratta di grani in una ceramica smaltata di blu, antichissima. Sebbene l'Egitto producesse la faience in quantità rilevanti, essa non ebbe grande diffusione in Italia mentre era particolarmente
Collana di Alatri - Musei Capitolini Roma
apprezzata in Medio Oriente e a Creta. Dunque l'elemento colorato della collana rimanda ad un'origine "esotica", forse alla mano di un maestro proveniente dall'Oriente mediterraneo o forse più semplicemente essa fu il risultato di uno scambio con le popolazioni di quelle aree. A questo punto sarebbe interessante indagare la provenienza della collana. Sostenne Pinza (perché riferitogli da Castellani) che essa venne rinvenuta in un sepolcro ad Alatri ma non ne specificò l'esatta localizzazione. Se ritenes-
simo che il gioiello potesse far parte del corredo funebre di qualche domina, allora avvalleremmo l'ipotesi di intensi rapporti commerciali che la locale popolazione degli Ernici intratteneva con gli Etruschi dai quali acquistavano i prodotti più lussuosi e raffinati. Ed agli Etruschi rimanda anche la seconda collana. Il gioiello per il tipo di elementi caratterizzanti (6 pendenti in ambra a forma di scimmietta seduta ed un'anforetta centrale) è databile tra la fine dell'VIII e gli inizi del VII secolo a.C. dunque grosso modo coevo al precedente. Sia il materiale in cui è realizzato (la preziosa ambra proveniente dalle sponde africane del Mediterraneo) che gli stilemi erano frutto di scambi e commerci ed erano abbastanza comuni nei corredi femminili più ricchi dell'Etruria meridionale. Da qui si diffusero in tutto l'ambito laziale e soprattutto a Palestrina si sono avuti rinvenimenti analoghi a quelli di Alatri. Dunque questo materiale archeologico potrebbe avere una provenienza culturale comune. Le due collane giunsero ad Alatri a seguito degli Etruschi. D'altro canto sono noti i lunghi rapporti commerciali intercorsi tra Ernici ed Etruschi, l'influenza stilistica sul tempietto, il comune culto per la dea Bellona e per la Fortuna Pantea. Questi sono solo alcuni elementi che meriterebbero un approfondimento per delineare un profilo degli antichi fondatori della città. Maria Scerrato
Fatti Paesani - “Pappalitto”
Avvenimenti, vicende, aneddoti di cronaca nera, rosa e altro dell'Alatri di ieri e di... oggi a cura di ER-L LL
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nizia, con questo numero, una nuova rubrica con lo scopo di raccontare, in maniera semplice ma essenziale, avvenimenti e aneddoti di un tempo che fu, legati alla storia minore della nostra città. Una storia ricca di personaggi e fatti che hanno costituito la parte attiva del nostro tessuto territoriale e sociale. Storie, fatti, vicende e quant'altro di una città, Alatri, che quando Frosinone non era che un piccolo borgo, poteva ben definirsi la capitale di quel vasto territorio che portava il nome di Ciociaria. Poi negli anni trenta la caotica e urbanisticamente disordinata provincia di Frosinone, con paesi e cittadine fino a Cassino, strappate per ragioni politiche alla vastissima provincia di Caserta nel vecchio ex regno di Napoli. Supererà con il tempo, per numero di abitanti, la vetustissima e fidelissima Aletrium, ma le sarà sempre inferiore per storia, monumenti antichi e medievali, reliquia dei tempi che furono gloriosi. Per lo più si tratterà di argomenti e personaggi legati al primo cinquantennio del secolo ventesimo, molti dei quali sono tratti da appunti di Padre Mariano Berni raccolti nel suo scritto "Ricordi e nostalgie per un'antica città Ciociara". Ci piace iniziare con un personaggio semplice, di un tempo passato, ma di cui molti hanno sentito parlare: Di Vico Giuseppe detto Pappalitto. Lo "strano" incontro tra Pappalitto e il Generale Graziani “Con questo nome era scolpita una sagoma di carrettiere che spesso con il suo "biroccio" dalla sua stalla e casa in S. Silvestro, percorreva la strada fino ad Anticoli (Fiuggi) trasportatore di cose e di… uomini.
Come tutti i carrettieri vestiva ancora con la sua colorita fascia protettrice dei reni negli sforzi.Adorava Bacco, ed era conosciuto dovunque il tintinnio dei campanelli, avesse annunziato la sua presenza e quella dei muli robusti e … intelligenti. Si perché, Pappalitto, li aveva educati così intelligentemente a fermarsi ad osterie note durante il settimamale o giornaliero viaggio non conoscendo ancora quelle strade il tumulto automobilistico odierno, stanco, schiacciava qualche pisolino volentieri: sicuro delle sue bestie, lo conobbi anziano di età e di … commercio, ma ancora vegeto, ilare, specie sotto l'influsso di qualche bicchiere di vino genuino. Sempre in compagnia a cassetta, della moglie, una Corona, sorella di Severa (Severo) il vecchio scarpellino al Vicolo S. Silvestro. Una donna eccezionale per maestà e bellezza non scompariva certo in gioventù all'aitante e longilineo marito: ma anche in vecchiaia con il suo costume antico,al collo l'antico e doppio vezzo di autentici coralli del dì di nozze, con lunghi orecchini, tintinnanti su un prezioso e smagliante corsee sembrava un'antica Madonna sul trono in processione! Turbava un po' il quadro il beffardo Pappalitto a fianco, non olezzante di profumo di fiori … ma di quello non meno profumato di conosciute osterie!! Un episodio storico, nella vita di Pappalitto. Percorrendo il solito itinerario, un giorno lontano, vide un ragazzo smarrito e con gli occhi in cerca d'aiuto… autocarrettiere Stico fu accolto con gioia in serpa e sarebbe stato compagno di viaggio, ma non di bevute, fino ad Alatri. Il giovane declinò a Pappalitto le sue generalità: figlio di un medico condotto di Jenne, paesino del subblacense. Era sceso con il suo fagotto dal paese per
prendere il trenino delle vicinali, con mezzi di fortuna, ma era giunto con ritardo per prendere l'ultima corsa. Era desolato, dovendo raggiungere il Conti Gentili, dove frequentava il Liceo. Il "biroccio" raggiunto con un salto era stata la sua salvezza. Presa in mano la "martininga" da tirar nelle frequenti discese, arrivo puntuale alla sospirata meta profondendosi in scuse e saluti, chiedendob il suo doveroso compenso… all'autista. Si puo' immagginare Pappalitto, uomo di cuore, l'avrebbe accettata. Felice dell'opera buona compiuta, lo saluto con l'affetto, augurandogli ogni bene da Dio. Passano gli anni: molti. Pappalitto invecchia con lo spavento di un'alatra guerra. Il Duce conquista l'Abissinia con un risultao felice. L'aumentata popolazione italiana avrà un nuovo, e magari antipatico sbocco al lavoro: alla vita. Un Generale condottiero si fa onore insieme a Badoglio e gli succede come vicerè di Etiopia. Grandi feste in Italia per la vittoria e oneri sovrani ai reduci e comandanti. Una voce si sparge anche ad Alatri. Quel Vicerè è nativo di jenne (Filettino ) e visiterà Alatri dove studiò al Liceo negli anni giovanili. Figurarsi i preparativi per quel trionfale ritorno e per il conferimento della cittadinanza onoraria. All'eroe Graziani, creato Maresciallo d'Italia! Al vecchio Pappalitto quel cognome diceva qualcosa di confuso alla propria memoria di carrettiere. Graziani! Ripeteva e insieme a tanti cittadini, sotto il balcone del Municipio in Piazza S. Maria per applaudire. E il Generale Graziani, con il petto fregiato di medaglie sulla divisa sfolgorante di Maresciallo D'Italia, apparve come un Dio, al popolo, accolto da scroscianti applausi e uragani di evviva.
Pappalitto: quasi stordito da tanto clamore, mirava quell'omome decorato, con una certa insistenza, mentre narrava, non tanto episodi di guerra, ma ritornato bambino per qualche attimo, sciorionava al commosso uditorio episodi inediti della sua giovinezza spensierata tra le mura del vecchio Conti Gentili e le peripezie per raggiungerlo tra le quali quella che aveva avuto protagonista con un allegro carrettiere chiamato Pappalitto!... Forse oggi non presente in questa bella giornata. Un grido di gioia si levava tra la folla. Era quella di Pappalitto che fendendo la massa di popolo si portava sotto il balcone piangendo di gioia e gridando: sono ancora vivo, Eccellenza. E rivide quel giorno lontano, quando a quel giovincello, ora idolo d'Italia aveva posto in mano la cordicella della"martininga": dicendogli vieni con me: non aver paura. Lascio alla fantasia del lettore l'affascinante incontro tra questi due omoni: un vecchio e sempre semplice l'altro aitante nel fulgore della sua gloria umana: con l'occhio fisso di entrambi al ponte "Porpureo" in quel giorno lontano che mai avrebbe presagito il presente. Ultima nota su questo personaggio. Una cara figliola era andata in sposa ad un uomo del luogo. Cerica, che gli diede in regalo un nipote dal nome da tutti conosciuto per la sua precoce intelligenza, intraprendenza incredibile. Quel nome apparteneva ad un vero GianBurrasca, il caro e mai dimenticato Rizziero Cerica, al tempo abitante in un curioso vicolo cieco vicino a Porta S. Pietro”.
(Storia interamente riportata appunti di Padre Mariano Berni)
dagli
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Storie e Personaggi 28 In ricordo del carabiniere Felice Evangelisti, immolatosi a Culqualber
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l 21 novembre scorso l'Arma dei Carabinieri ha celebrato, oltre alla patrona "Virgo Fidelis", anche la battaglia di Culqualber per il 72° anniversario di quello che fu un eccidio di massa. Non è intenzione di questo articolo parlare di quell'episodio. Scopo di questo scritto è ricordare quegli italiani, giovani o meno giovani, che si sono trovati coinvolti in quelle lontane vicende belliche e sono oggi ricordati su una stele commemorativa. Eroi spesso sconosciuti e dimenticati, deceduti per aver eseguito il compito a loro imposto dallo Stato fino all'estremo sacrificio personale. Tra di essi figura il nostro concittadino Felice Evangelisti, carabiniere sconosciuto a tanti pure se il suo nome figura nell'elenco dei caduti per la Patria. La famiglia Evangelisti ha dato alla Patria quattro figli e tutti hanno prestato servizio nell'Arma dei Carabinieri. Il nostro Felice era nato in Alatri l'8 novembre del 1915, si arruolò come soldato di leva e nel 1935 passò nelle file dell'Arma dei Carabi-
nieri: dopo il corso venne trasferito prima a Cittaducale e poi a S. Vito Romano, come riportato fedelmente nel suo foglio matricolare provvisorio, da noi reperito presso il Comando Generale, perché l'originale andò perso. Durante la II Guerra mondiale fu inserito nel 1° Gruppo mobilitato del Corpo Carabinieri "Gondar" e inviato in Africa Orientale dove prese parte a quelli che furono definiti "I Cento giorni di Culqualber". Il gruppo contava poco più di 330 uomini agli ordini di un ufficiale di vecchio stampo, Alfredo Serranti, poco incline al compromesso e fortemente legato ai suoi uomini da un sentimento di affetto. Lo scenario in cui il gruppo operò era il "costone dei roccioni", non lontano dal lago Tana e compreso in una serie di alture terminanti a cono e attraversate da profondi burroni. Dal 6 agosto al 21 novembre, oltre 3 lunghi mesi, più di 100 giorni di rinunce, di sacrifici e di martirio scorsero lentamente fra lavori, scoppi di artiglieria e attacchi da terra e dal cielo.
Felice Evangelisti insieme a tutto il gruppo, causa l'assedio, si dovette accontentare di precarie porzioni di granaglie macinate, impastate e cotte sulla brace. Le condizioni igieniche erano pessime e gli uomini laceri e smagriti: oltre al fuoco nemico dovevano combattere le malattie tropicali che giornalmente ne riducevano il numero ma nello stesso istante si consolidò la convinzione che il doversi misurare "corpo a corpo" oltre all'onore dell'Arma e la sopravvivenza personale imponeva la resistenza a oltranza. Fra assalti e contrassalti, nel corso dei quali i posti scoglio, anche se superati, continuavano a resistere, i militari dell'Arma restarono padroni delle loro posizioni e l'avversario, perduta ogni speranza di superare le nostre difese, desistette dall'attacco e sgombrò perfino alcune alture antistanti. L'indomabilità dei Carabinieri rafforzò il desiderio di rivincita degli Inglesi e il 1° gruppo mobilitato fu costretto a battersi in un rapporto di 1 a 15, ma grazie alla determinazio-
Parigi dedica una targa alla modella ciociara Agostina Segatori PARIGI - La Ville Lumière ha dedicato una targa commemorativa per omaggiare la modella ciociara Agostina Segatori. È stata questa la decisione assunta poche settimane fa dal consiglio del 18esimo arrondissement parigino, che ha apposto una targa all'altezza del numero 62 di Boulevard de Clichy a ricordare il luogo dove vi era il Café du Tambourin in cui lavorò questa modella che fu musa di grandi artisti, su tutti Van Gogh, Degas e Corot. Agostina Segatori, originaria dell'area simbruina, è stata una delle tante protagoniste di quel grande universo femminile che, a metà '800, partì per la capitale francese alla ricerca di maggior fortuna e una sorte più benigna: dopo aver posato per pittori dell'Accademia di Francia a Roma, si trasferì a Parigi attorno al 1860, dove fece parte di quel "marché aux modèles" che si muoveva tra Place Pigalle e Place des Vosges e che fu a lungo elemento essenziale, motore della vita artistica parigina. Dopo aver inizialmente legato con l'artista Eduard Dantan, posò per Corot e per Van Gogh, che la dipinse in due ritratti e in numerosi nudi ad olio: e proprio nel café il pittore di Amsterdam terrà la sua prima esposizione parigina. Il rapporto di lavoro con l'artista olandese si trasformò in vera e propria relazione, che si protrasse tra alti e bassi per qualche anno fino al 1887. Dopo la rottura, la Segatori tenne per sé tutte le opere in cui Van Gogh la dipinse e che erano esposte nel suo celeberrimo café. Trascorse gli ultimi anni della sua vita in povertà e si spense a Parigi, nel 1910, dopo una serie di difficoltà finanziarie che portarono alla chiusura del café. Con l'apposizione della targa, la capitale francese ricorda e riconosce il ruolo di questa modella tra le più apprezzate nella seconda metà del'800 per le sue qualità fisiche: di media statura, magnificamente modellata nel fisico, le sopracciglia accentuate, lunghe e folte, gli occhi grandi, vivi e indagatori, la bocca dritta, le labbra carnose ma non evidenti, il volto tondo, il corpo formoso e vigoroso, non dubitiamo che catturò l'attenzione di tanti artisti. Pietro Antonucci
ne di un nostro sottufficiale, il brigadiere Ponticelli, che nel mezzo di un massiccio assalto inglese, uscì allo scoperto con quattro uomini e fece saltare tre mine che misero in fuga il nemico. Il comportamento dei nostri Carabinieri fu superiore ad ogni elogio ma purtroppo il nemico partendo da una vecchia pista con aerei aggirò il nostro caposaldo impegnato in un'intensa attività di fuoco, giudicata senza precedenti: niente poté contrastare le raffiche di 57 aerei che martellarono Culquaber. Costretti a una lotta impari, dovettero soccombere a quello che è stato definito un eccidio di massa. Era il 21 novembre del 1941, il giorno della "Virgo Fidelis" patrona dei Carabinieri. Per quell'evento, in cui perse la vita anche il nostro concittadino Felice Evangelisti, che ora riposa nel cimitero militare di Adigrat, unitamente a tutto il gruppo il Ministero dela Difesa ha insignito la bandiera dell'Arma dei Carabinieri della Medaglia d'Oro al Valor Militare. Bruno Sbaraglia
Periodico di informazione politico-sociale e culturale
Fondatore Filippo Strambi Direttore Responsabile Riccardo Strambi Editore Davide Strambi Stampa Tipolitografia ACROPOLI ALATRI - Via Mediana Chiappitto, 5 - Tel. 0775 442588 Segretaria redazione Elisabetta Ciancone Responsabile di redazione Andrea Tagliaferri Coordinamento Pietro Antonucci Impaginazione e grafica Elisabetta Ciancone Redazione: Pietro Antonucci, Paolo Fiorenza, Bruno Sbaraglia, Andrea Tagliaferri, Riccardo Strambi, Daniela Caliciotti, Serena Sperduti, Patrizio Minnucci, Miriam Minnucci, Angela Rossi, Chiara Camperi, Massimo Papitto Giuseppe Gatta, Alessandro Arcese, Erika Rossi, Alfredo Salomone, Francesca Vari, Francesca Ludovici, Mauro Macciocca, Martina Apruzzese Numero chiuso in tipografia il 12/12/2013 Autorizzazione Tribunale Frosinone n°232 del 4/10/1994
Hai fatti, disservizi, iniziative, foto notizie, eventi da segnalare? Scrivi a Gente Comune: gente.comune@email.it Oppure chiama o invia un fax allo: 0775 441344
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Cinema
C'è cinema oltre Zalone? In chiusura dell'anno proviamo a vedere che ci aspetta sugli schermi a Natale
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d eccoci qua a Natale. Passata la bufera Zalone nella sua fase acuta di occupazione delle sale e dei posti a sedere nelle stesse, con ripercussioni epatiche da parte di tutti i suoi colleghi, che venderebbero l'anima al diavolo per realizzare una piccola percentuale dei suoi incassi, ci ritroviamo nel pieno delle festività natalizie. E cominciamo a celebrare la scomparsa dagli schermi cinematografici dei cinepanettoni del tipo "Natale a..... ". Il genere ormai era consunto da tempo, non riusciva più ad assicurare le entrate che tanto benessere avevano assicurato a produttori, attori, esercenti, per molti anni. Da qualche tempo il genere film natalizio si è trasformato in molti rivoli. Christian De Sica, con la regia di Neri Parenti, propone "Colpi di Fortuna", coinvolgendo oltre alla coppia Lillo & Greg, anche l'altra coppia comica Luca e Paolo. Struttura ad episodi, questa volta tre, storie che rimandano a situazioni classiche della commedia italiana: il biglietto vincente della Lotteria perso; due fratelli dai caratteri opposti,
uniti da un'improvvisa eredità; l'imprenditore che deve concludere un affare importante con degli stranieri e si fa aiutare da uno iettatore, interpretato da uno dei soliti idioti, Francesco Mandelli. Risponde Fausto Brizzi con "Indovina chi viene a Natale" con Abatantuono, Bisio, Raul Bova e la Capotondi sul Natale nelle famiglie allargate, con complicazioni tra parenti naturali ed acquisiti, in virtù delle nuove relazioni sentimentali. Al menù natalizio non manca anche la commedia americana con Ben Stiller che dirige ed interpreta "I sogni segreti di Walter Mitty". Dall'esame delle uscite natalizie che, solitamente, sono tra i periodi più redditizi per le sale cinematografiche emerge un altro elemento: la programmazione di pellicole, provenienti da Festival, destinate al circuito culturale, composto da pubblici meno numerosi. A Cannes era stato presentato il bel film di Steven Soderbergh, 'Behind the Candelabra, con uno strepitoso Michael Douglas, nei panni di Wladziu Valentino Liberace (in arte Liberace), pianista abbastanza famo-
so nella Las Vegas degli anni '50. A quei tempi era difficile fare outing e il suo rapporto con il
te Judi Dench. Tratto dal libro "Il figlio perduto di Philomena Lee", il film racconta la ricerca, che
giovane Scott Thorson, interpretato da Matt Damon, durò molti anni, lasciando nel silenzio la sua natura affettiva. La fine del loro rapporto sarà segnata da una lunga querelle giudiziaria, che accompagnerà l'artista fino alla morte per AIDS nel 1987. A Venezia 2013 è stato presentato "Philomena", per molti giorni in odore di premi, sia per il registra Stephen Frears che per l'interpre-
durerà tutta la vita, da parte della protagonista del figlio strappatole in gioventù. Non era in concorso nella selezione ufficiale, bensì nella sezione Orizzonti, l'opera seconda di Uberto Pasolini che, dopo aver proseguito la sua attività di produttore indipendente raggiungendo il successo con Full Monthy, è passato dietro la macchina da presa. In "Still life"ci parla del lavoro di
un metodico impiegato dell'anagrafe di Londra che si ostina a cercare i familiari di persone deceduti in solitudine. Si rimane colpiti dalla delicatezza che questo civil servan mette nello svolgere il proprio lavoro e da come persegue il proprio scopo, affrontando drammi familiari lontani nel tempo. Chiudiamo questo breve excursus sugli schermi natalizi con il secondo capitolo de "Lo Hobbit" di Peter Jackson. Se fosse una serie tv si parlerebbe di spin off. Jackson sta raccontando le avventure di Bilbo Beggins, da noi conosciuto da vecchio come custode dell'Anello nella saga del Il Signore degli Anelli. In questa seconda paite lo hobbit, da giovane, dovrà riuscere a prendersi il tesoro del popolo dei Nani, sconfiggendo il terribile drago Smaug. L'uscita del film è stata anticipata al 13 dicembre per evitare sovrapposizioni con i cartoni animati di Natale.
In attesa che la rivoluzione del digitale, che condannerà alla chiusura tutte le sale che vogliano usare ancora la pellicola, vi giungano gli auguri da Alfredo Salomone
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Sport
FROSINONE CALCIO
Garanzia Zappino: "Possiamo ripetere la stagione del 2006"
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n Frosinone che può vantare una rosa di squadra di primissimo alla quale l'estremo difensore "regala" tanta qualità ed esperienza. Quello presente nell'attuale campionato di Prima divisione è senza ombra di dubbio un Frosinone con tutte le carte in regola per centrare una nuova promozione in serie B dopo quella indimenticabile del 2006. Una rosa di squadra di primissimo ordine, quella sulla quale può contare il tecnico Roberto Stellone, che tra i suoi maggiori punti di forza ha sicuramente l'estremo difensore Massimo Zappino. L'unico dei canarini di oggi, già protagonista nella prima storica ascesa nella serie cadetta da parte dei giallazzurri. "Se devo fare un paragone - dice - tra quel-
la squadra e questa, non ho dubbi nell'affermare che dal punto di vista della qualità l'attuale rosa è leggermente superiore. Ma, di contro, la squadra del 2006 aveva una qualità fondamentale per vincere qual-
siasi tipo di campionato: la continuità. In questo girone di andata è accaduto spesso che siamo scesi in campo al massimo della concentrazione e cattiveria agonistica, e in quel caso abbiamo superato con grandissime prestazioni qualsiasi avversario ci siamo trovati di fronte. Qualche volta, però, questo non è accaduto e abbiamo lasciato per strada qualche punto. Come ad esempio nella gara interna contro il Benevento o a Salerno. Ma alla resa dei conti possiamo essere soddisfatti del nostro cammino fino a oggi. L'importante era stare lì tra le primissime alla fine del girone d'andata. A questo punto dobbiamo soltanto migliorare leggermente nel ritorno e sono convinto che in questo modo la serie B può essere conquistata".
Per l'estremo difensore canarino la vittoria in campionato deve arrivare al termine della regular season senza dover poi giocarsi il tutto per tutto nella lotteria dei play off. "Abbiamo ampiamente dimostrato che quando giochiamo al meglio delle nostre indiscusse capacità siamo in grado di vincere anche contro corazzate come ad esempio il Lecce, (tanto per rimanere a una delle ultime gare giocate). Per cui dobbiamo credere tutti fermamente sul fatto che si può arrivare primi al termine della stagione regolare. Perché se così non fosse, con i play off a otto squadre ci troveremmo a giocare un'altra sorta di mini campionato dove tutto può accadere". Martina Apruzzese
BASKET FERENTINO
FMC Ferentino, coach Gramenzi: "Per il nuovo anno obiettivo playoff"
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rosegue bene la marcia della Fmc Ferentino nella sua seconda stagione consecutiva in Legadue. In compagnia del coach Franco Gramenzi (in foto), abbiamo fatto il punto di questi primi mesi di campionato della squadra amaranto, con un occhio anche al prossimo anno che oramai è alle porte: "Il nostro è un gruppo rinnovato per 8/10 con dei giovani under interessanti - ha spiegato a Gente Comune il tecnico Gramenzi . Purtroppo abbiamo avuto l'infortunio di Mosley che ci ha un po' penalizzati, ma siamo riusciti comunque a tamponare l'emergenza con l'ingresso in squadra di Mortellaro che si è dimostrato molto utile". Quale traguardo vi siete posti come squadra per questo nuovo anno? "Abbiamo un gruppo che sta facendo sicuramente una gran bella figura. Il nostro obiettivo non è vincere il campionato, non siamo una squadra costruita per arrivare primi. Noi speriamo di far bene e migliorare i risultati della
scorsa stagione". Com'è il rapporto tra Gramenzi e l'ambiente amaranto? "L'ambiente è molto buono e mi sento a casa. Sono qui da
Trail Running - Tre ciociari si preparano alla scalata del Monte Bianco
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molti le parole Trail Running non diranno nulla. Per Giancarlo Paniccia, Francesco Filardi e Tonino Laurenzano significano natura, bellezza, sport: la realizzazione di un sogno. Ma andiamo con ordine. Il Trail Running è una specialità della corsa a piedi che si pratica in natura: montagna, bosco, deserto, pianura. I tratti in asfalto non possono superare il 20% del totale del percorso. La corsa avviene in semi-autosufficienza o autosufficienza idrica ed alimentare, nel rispetto di valori cardine dell'etica sportiva come onestà e solidarietà e con la massima considerazione dell'ambiente in cui si corre. L'uomo e la natura, nient'altro. Questa disciplina sportiva, particolarmente impegnativa, sta diventando sempre più popolare in Europa e in Italia. Nel nostro Paese è nato un vero e proprio circuito di EcoMaratone che si tengono in alcuni dei parchi naturali più suggestivi. Anche tre nostri concittadini, i già citati Paniccia, Filardi e Laurenzano, si sono appassionati a questo sport unico, praticato in paesaggi davvero mozzafiato. L'obiettivo dei tre è partecipare nel 2015 all'Ultra Trail del Monte Bianco: un percorso di 168 km attorno al massiccio passando per Italia, Francia e Svizzera. La gara, con partenza da Chamonix e a cui potranno partecipare non più di 2300 concorrenti, ha una durata limite di 46 ore (i primi ne impiegano circa 20). Per prendervi parte è necessario aver ottenuto almeno 7 punti di qualifica. Gli atleti ciociari si allenano da oltre un anno sulle vi-
cine vette dei monti Ernici e hanno già preso parte a diversi Trail ottenendo 1 punto all'EcoTrail di Celano
Giancarlo Paniccia, Francesco Filardi e Tonino Laurenzano durante una gara
(45 km) e 2 punti all'EcoTrail Le vie di San Francesco (66 km). In queste ore stanno preparando l'Ultra Trail Le tre cime di Lavaredo: se riusciranno a completare i 119 km del percorso nel tempo limite otterranno i 4 punti necessari per l'iscrizione al Trail sul Monte Bianco. E realizzare così un sogno, affrontare una sfida, vivere un'avventura. Riccardo Strambi
tre anni e questo è il quarto campionato a Ferentino. Mi trovo benissimo e spero di continuare qui per molto tempo." Si è giocata una residua parte di stagione, ma si può tranquillamente affermare che è un campionato molto equilibrato. Quali sono secondo lei le squadre candidate alla promozione? "Quest'anno ci sono squadre molto forti. Per il salto di categoria, sicuramente le aspiranti saranno Trento, Verona, Barcellona, Torino, Napoli e anche Brescia. Capo d'Orlando potrebbe essere la vera sorpresa, sta giocando un grande basket e si trova nelle parti altissime della classifica. In modo particolare se riuscirà a centrare i playoff, ne farà vedere delle belle. Noi chiaramente ci impegneremo, se riusciremo a centrare il settimo posto (ultimo utile per i playoff, ndc) sarebbe come aver vinto il campionato, inutile dire e promettere ai nostri tifosi che ce la metteremo tutta". Massimo Papitto
PALLAVOLO
ASD Alatri, in campo ben 8 squadre
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a società ASD Pallavolo Alatri, dopo la pausa estiva, torna sui campi della provincia con ben 8 squadre: all'Under 12 mista, Under 14 e Under 16 femminile si affiancano le ormai collaudate Under 17 e Under 19 maschile e l'Under 18 femminile, per arrivare alla Prima Divisione ma-
schile e alla Seconda Divisione femminile. L'inzio del campionato della Prima Divisione maschile non è stato dei migliori: quattro sconfitte in quattro partite; le ragazze dell' Under 14 al contrario sono partite decisamente meglio con una sconfitta ed una vittoria e l' allenatrice Dell'Orco sa di poter contare su un gruppo affiatato e volenteroso; dovranno invece attendere le prime settimane di Dicembre per tornare in campo le ragazze dell'Under 16 e Under 18 allenate da mister Fiorini; Il campionato dell'Under 17 maschile allenata da mister Mastrofrancesco avrà inizio i primi di Dicembre mentre per l'Under 19 maschile di mister Celani lo start è fissato per il 19 Dicembre. Per quanto riguarda il campionato delle ragazze della Seconda Divisione l'inizio è fissato per l'8 Dicembre in casa del Ripi: mister Verrillo può contare su nuovi innesti che andranno a rafforzare un gruppo già ben assortito ed affiatato! Forza ASD Pallavolo Alatri e in bocca al lupo!
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Dalla parte della...
Cibo&Salute Rubrica di informazione alimentare e benessere a cura della d.ssa Francesca Vari, Biologa Nutrizionista*
Stress natalizio? attenti all'alimentazione
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l Natale è alle porte inizia la corsa ai regali, chiudono le scuole, i bimbi a casa, bisogna pensare al cenone della vigilia, al pranzo di Natale, e poi il Capodanno… aiuto! Certo le feste sono belle ma attenzione a non stressarci troppo, o quanto meno, a non aggiungere altri stress a quelli che già la vita di tutti i giorni ci riserva. In questi periodi, ovviamente piacevoli per molti versi, siamo soggetti ad un aumento dei livelli di un ormone chiamato cortisolo. Questo ormone anche detto "ormone dello stress" viene secreto dalle ghiandole surrenali e la sua secrezione aumenta in condizioni di stress psico-fisico. Se al giorni d'oggi il cortisolo è un ormone da temere, da un punto di vista evolutivo ha avuto un ruolo assolutamente positivo. Il cortisolo era l'ormone che predisponeva ad un'azione fulminea: quando si avvertiva la minaccia di un animale feroce, la secrezione di cortisolo permetteva all'uomo primitivo di stare in allerta pronti a scappare o ad affrontare la belva. Il cortisolo: • permette un repentino afflusso di zuccheri nel sangue, indispensabili all'azione esplosiva. • Aumenta la pressione arteriosa in modo da far affluire il sangue agli organi vitali ed evitare dispersione di energie. • Stimola l'azione anti-infettiva e anti-infiammatoria del sistema immunitario. • Permette una minor percezione del dolore. • Stimola il sistema nervoso centrale a prendere decisioni rapide senza farsi paralizzare dall'ansia o dall'indecisione. Gli effetti del cortisolo sono positivi solo se bilanciati dall'azione di altri ormoni dal DHEA, dall'insulina e dal testosterone. Purtroppo però al giorno d'oggi il cortisolo viene secreto ad ogni minima condizione di stress e non viene bilanciato dall'azione di altri ormoni; questo comporta un aumento continuo degli zuccheri nel sangue che purtroppo determina l'insorgenza di un'insulino resistenza, di infiammazione tissutale con abbassamento delle difese immunitarie, perdita di massa minerale ossea, diminuzione della funzione tiroidea, irritabilità angoscia e ansia che possono spingersi fino alla depressione. Dal punto di vista del peso corporeo, l'eccesso di cortisolo determina l'aumento del grasso viscerale a livello dell'addome (il più pericoloso per la salute cardiovascolare) e una forte difficoltà a dimagrire. Nelle donne l'azione negativa del cortisolo associata ad una prevalenza di estrogeni rispetto al progesterone determina anche ritenzione idrica e cellulite. Il cortisolo infatti, come ho detto, determina un continuo afflusso di zuccheri nel sangue: finchè sono disponibili gli zuccheri il nostro corpo non andrà mai ad attingere energie dal tessuto adiposo, ed anzi andrà a trasformare questo eccesso di zucchero, in un ulteriore riserva di grasso. Oltretutto il sovrappeso è una condizione che aumenta la secrezione di cortisolo stesso, instaurando un meccanismo perverso. Alla luce di tutto questo mi sorge un dubbio... chissà se il pancione di Babbo Natale è il risultato del forte stress dovuto alla consegna di tutti i suoi doni in una sola notte? Buon Natale a tutti e siate sereni se ci tenete alla linea!
SOS CONSUMATORI Farmaci, cosa significa il nuovo triangolo nero
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ono in circolazione alcuni farmaci con il simbolo del triangolo nero rovesciato. Significa che sono nuovi o che ci sono ancora pochi dati sulla loro sicurezza. Se li usate e notate uno o più effetti collaterali inaspettati rivolgitetevi all'Aifa (Agenzia italiana del farmaco). Potreste aver già visto sui foglietti illustrativi di alcuni farmaci il nuovo simbolo recentemente introdotto dall'Agenzia europea dei medicinali (Ema), comparso proprio da questo autunno: un triangolo nero rovesciato con a fianco l'indicazione che vedete nell'immagine in basso. Si tratta di farmaci a cui prestare particolare attenzione. Ecco perché.
Lo scopo del simbolo e i farmaci in lista Tutti i farmaci che riportano il simbolo - inseriti in un elenco completo che viene aggiornato ogni mese hanno - queste caratteristiche. Contengono nuove sostanze. Sono disponibili solo pochi dati sulla loro sicurezza. Sono medicinali biologici, come ad esempio i vaccini. Lo scopo del simbolo, quindi, è di incoraggiare operatori sanitari e pazienti a senalare sospette reazioni avverse osservate con l'uso del medicinale, da tenere più sotto sorveglianza proprio perché sono nuovi e i dati sono ancora pochi. In un video pubblicato recentemente, l'Ema spiega tutti i dettagli di questo simbolo.
Serve ogni segnalazione, come farlo La procedura (che secondo il nostro parere andrebbe semplificata) è regolamentata dalle norme sulla farmacovigilanza. Per inviare la segnalazione, bisogna andare nella sezione "sicurezza" del sito dell'Agenzia italiana del farmaco e seguire la procedura indicata. Vi verrà chiesto di compilare una scheda (specifica per i cittadini o per gli operatori sanitari come farmacisti, medici e infermieri) che dovrà poi essere inviata via mail al responsabile di farmacovigilanza della propria Asl di residenza. In ogni caso, ricordiamo che l'attività di farmacovigilanza, con cui tutti siamo chiamati a fare queste segnalazioni alle autorità sanitarie, è una forma di controllo e un importante mezzo per raccogliere più informazioni sempre, indipendentemente dalla presenza del triangolo nero sul farmaco. E la modalità di segnalazione resta sempre la stessa. Paolo Fiorenza Fonte: Altroconsumo
Lo sport e il movimento fondamentali per i bambini
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o sport, per i bambini, è un "elemento fondamentale" e le Nazioni Unite lo approvano con l' Art. 31 della Convenzione sui diritti dell' infanzia: “Gli Stati riconoscono al fanciullo il diritto al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età e a partecipare liberamente alla vita culturale ed artistica…" Lo sport, le arti creative, i passatempi di carattere scientifico, tecnico, artigianale, agricolo sono passatempi che
aiutano il bambino alla formazione fisica, mentale e psicologica. L'UNICEF si impegna a "promuovere una vita sana" e il Direttore esecutivo AnnVeneman dichiara: "l'attività fisica promuove non violenza, tolleranza e pace". Quale attività meglio dello sport insegna la disciplina e il rispetto per se stessi e per gli altri? La difficoltà più grande è quella di scegliere lo sport giusto, che riesca a far crescere il bambino… il modo migliore? Far scegliere la disciplina al proprio figlio, provare diverse attività fino a scegliere quella più idonea. In questa scelta difficile l'importante è non obbligare il bambino a fare uno sport che non ama… se piace alla mamma non significa che per il figlio sia giusto!
Lo sport è davvero importante ma bisogna fare attenzione usato nel modo sbagliato può essere nocivo. Se lo sport occupa, nell' arco della giornata troppo tempo e distoglie l' attenzione dalle attività scolastiche o dalla famiglia si rischia di avere un processo inverso. Equilibrare le cose è impegnativo e complicato ma necessario per la crescita completa del fanciullo. Tanti sono gli sport: calcio, ginnastica, tennis, basket, nuoto, pallavolo, Karate… e attività come la danza, aiuteranno il bambino a rapportarsi con gli altri bambini, a mettersi in gioco, conoscerà l' importanza del gioco di squadra e se è vero che "lo sport è disciplina" anche a migliorare le relazioni con gli adulti… ricordandoci sempre che non esiste sport se non c' è divertimento … questo prima di tutto! Erika Rossi
Hai fatti, disservizi, iniziative, foto notizie, eventi da segnalare? Scrivi a Gente Comune: gente.comune@email.it Oppure chiama o invia un fax allo: 0775 441344
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Rubriche
Mio figlio è Gay! Aiuto sono Gay!
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uesta rubrica arriva alla lettera G dell'immaginario ordine alfabetico con cui stiamo affrontando tematiche di interesse psicologico proprio in un momento in cui torna alla ribalta della cronaca il problema dell'omofobia (es. suicidi/aggressioni di giovani omosessuali) o più semplicemente della non accettazione del diverso orientamento sessuale. Mi piacerebbe iniziare ad offrire spunti di riflessione e linee guida su come affrontare l'eventuale "scoperta" o meglio presa di coscienza dell'essere gay-lesbica, sia per i diretti interessati, sia per i familiari più vicini, consapevole di affrontare una tematica complessa e che richiederà approfondimenti. Spesso sia nelle credenze popolari che in alcuni vecchi modelli psicoanalitici il genere e l'orientamento sessuale sono sovrapposti e confusi, così che un uomo che desidera un uomo viene considerato "femminile" e come tale patologizzato e stigmatizzato, analogamente una donna che desidera una donna viene considerata "maschile" e stigmatizzata. Il termine identità di genere indica quello in cui la persona si identifica, uomo/donna; il ruolo di genere ne indica l'espressione esteriore, è legata a fattori culturali-sociali; l'orientamento sessuale si riferisce al genere dell'oggetto di attrazione erotico-affettiva. Alcuni atteggiamenti omofobici subiti dalle persone gay e lesbiche sono diretti contro ruoli di genere non conformi alle aspettative sociali; a volte i bambini che subiscono le prepotenze legate al genere dai coetanei (più frequenti tra i maschi) possono formarsi un'immagine corporea debole, convincersi di avere un fisico sbagliato, comportamenti che possono perpetrarsi fino ad arrivare al bullismo omofobico. Le situazioni in cui sono gli adolescenti ad essere colpiti dalle angherie omofobiche sono tra le più pericolose, perché si sovrappongono a periodi di grande difficoltà della propria affermazione e identità, durante i quali spesso i figli non hanno ancora comunicato la loro omosessualità ai genitori-familiari e vivono in solitudine e angoscia la non accettazione da parte degli altri e anche di se stessi. Credo che ogni individuo abbia diritto a vivere un'esperienza di sé autentica e integrata e nel momento in cui diventa complesso individuare un tale percorso da soli, debba poter usufruire di un adeguato sostegno, con facilità di accesso (penso ai giovani che non possono permettersi una psicoterapia privata e non hanno ancora trovato il coraggio di parlare ai propri genitori) senza pregiudizi, soprattutto da parte dei professionisti dell'aiuto (psichiatri e psicoterapeuti). Credo sia utile per chiunque sia interessato affettivamente da questa tematica liberarsi da alcuni stereotipi diffusi su persone gay e lesbiche: l'omosessualità è una "scelta", è colpa della madre, avere un figlio omosessuale è una sciagura, l'omosessualità si può curare, i gay sono immorali e senza religione, i gay sono tutti molto sensibili e modaioli, i gay sono tutti effeminati e le lesbiche tutte mascoline, non tutti i lavori sono adatti ai gay e alle lesbiche, le lesbiche non hanno senso materno, gli omosessuali che vogliono avere figli sono pedofili, l'AIDS è una malattia degli omosessuali, i gay odiano gli eterosessuali e si riuniscono in lobby politico-culturali molto potenti … la verità è che i gay e le lesbiche sono persone e non un agglomerato di luoghi comuni e restano figli, fratelli, sorelle al di là dell'orientamento sessuale. In attesa di riflessioni, domande e anche idee che possano costituire un appoggio, una rete di sostegno per i giovani omosessuali della provincia, vi auguro delle feste autentiche, circondati dagli affetti per voi più importanti.
Rubrica di psicologia e benessere personale a cura della
D.ssa Chiara Camperi - Psicologa chiaracamperi@libero.it
La donazione obnuziale
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a donazione obnuziale (donatio propter nuptias), che trova le sue origini nel diritto romano classico, è rubricata nel codice civile, all'art. 785, come "Donazione in riguardo di matrimonio" e può essere effettuata sia dagli sposi tra loro, sia da altri, a favore di uno o entrambi gli sposi o dei figli nascituri da questi. Il matrimonio, cui l'atto di donazione fa riferimento, deve essere ben individuato, ossia "determinato" e "futuro": è pertanto esclusa la sussistenza di donazione obnuziale allorquando la donazione sia fatta in contemplazione di nozze generiche o imprecisate. Nell'atto di donazione devono essere indicati gli sposi, ancorché non generalizzati con tutti i dati anagrafici. La legge non configura alcun termine per la celebrazione del matrimonio, dovendosi ritenere caducata la donazione quando si ha la certezza che il matrimonio non avverrà. La donazione obnuziale si perfeziona senza biso-
gno di accettazione da parte di chi la riceve, realizzandosi un negozio unilaterale la cui causa donandi è costituita dal futuro matrimonio, ma non produce gli effetti traslativi fin quando quest'ultimo non venga contratto. Trattasi, dunque, di liberalità sottoposta alla conditio iuris della celebrazione del matrimonio. Se il matrimonio non viene celebrato oppure viene annullato, anche l'attribuzione è nulla, con il ripristino della proprietà del bene donato in capo al donante, come se non fosse mai stato trasferito. Di contro, non determinano la nullità della donazione obnuziale la cessazione degli effetti civili del matrimonio o la morte del coniuge, in quanto la condizione sospensiva cui sono legati gli effetti, ovvero la celebrazione del matrimonio, si è comunque verificata. La donazione obnuziale rappresenta, dunque, un valido strumento offerto dal nostro ordinamento giuridico al fine di "assecondare" quelle tradizioni familiari ancora in essere, nonostante l'abolizione dell'istituto della dote nuziale. Avv. Angela Rossi - Mediatrice familiare studio@avv-aangelarossi.it
di Serena Sperduti FABIO BARTOLOMEI
FRANCESCO FORMAGGI
IL CASALE
WE ARE FAMILY
Genere: Noir bucolico
Genere: Humor tenero
Voto dei lettori su aNobii:
Voto dei lettori su aNobii:
Regalo adatto per lettori tra i 20 e i 40 anni.
Regalo adatto per lettori dai 15 ai 90 anni.
Una vacanza estiva in campagna si trasforma pian piano in un incubo per il protagonista che, attraverso una serie di avventure paradossali, vede le sue paranoie trasformarsi in una realtà senza scampo. Nella "corte dei miracoli" del Casale si salva solo chi fa in tempo a scappare. L'autore è un esordiente che non ha nulla da invidiare ai professionisti: la sua scrittura magistrale ti cattura spingendoti a leggere la storia tutta d'un fiato.
Una favola moderna la cui voce narrante è un ragazzino geniale ma ingenuo che racconta la storia della sua vita a cavallo tra gli anni '80 e oggi. Personalmente lo considero il libro più bello letto quest'anno, una autentica, straordinaria scoperta. L'autore è un virtuoso della scrittura creativa che vi farà sciogliere di emozioni e di risate per poi sorprendervi con un finale che non vi aspettate.
MARIOLINA VENEZIA
COME PIANTE TRA I SASSI Genere: Giallo humor Voto dei lettori su aNobii: Regalo adatto per donne intelligenti e anticonformiste. Ovvero come vivere bene in questo nostro mondo superficiale e finto. Tataranni Immacolata, sostituto procuratore di Matera se ne frega del giudizio altrui, persegue ostinatamente la legalità ignorando serena-mente la disonestà e la vanagloria dei suoi provincialissimi concittadini (siamo nel sud Italia), salvo poi chiudere un occhio sulle regole quando ha a che fare con extracomunitari o con povera gente. Un'altra donna "con le palle" che mi ricorda tanto Petra Delicato, la protagonista dei romanzi di Alicia Giménez-Bartlett: mi piacerebbe incontrarla e scongiurarla di essere mia amica.
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Almanacco
CIOCIARIA PARANOICA
PAROLE NEL TEMPO...
Rubrica di curiosità linguistiche e sull'origine delle parole a cura del prof. Claudio Pasotti
di Antonio Coletta
Neo-paganesimo alla ciociara Nuova puntata di Ciociaria Paranoica, tesa a "svelare" alcuni misteri (con la solita pungente ironia..) relativi alle origini della città di Alatri.
Alatri è sempre stata al centro dei principali misteri italiani. Solo negli ultimi anni si è parlato di Alatri per vicende oscure che vanno dalla strage di Ustica alla P2, dal rapimento di Emanuela Orlandi alla convocazione in nazionale di Borini per gli europei del 2012. Per comprendere meglio la centralità di questa cittadina ernica nella storia del nostro Paese abbiamo bisogno di conoscere le sue origini. Romana? Preromana? Egiziana? Sumera? Un raggio di Sole? O non ci sarà dietro qualche civiltà aliena? Approfitto di questo spazio per ringraziare Roberto Giacobbo, non solo per avermi avvisato che il mondo sarebbe finito quasi un anno fa (d'accordo, non è successo, ma se fosse accaduto non mi sarei trovato impreparato), ma, soprattutto, per aver finalmente fatto svanire quell'alone di mistero ed omertà che circondava fino a pochi anni fa la storia di Alatri - il paese di circa trentamila anime dove sono nato e cresciuto. Da bambino mi spiegarono che Alatri era nata dal primo raggio di sole del solstizio d'estate migliaia di anni prima. Per quanto potesse sembrarmi fantasiosa tale teoria (perché un raggio di sole dovrebbe costruire una città?), l'ho sempre data per buona, fino alla famosa puntata di Voyager su Raidue. Appena giunto a lavoro - giornata di pioggia, era l'inverno a cavallo tra il 2010 e il 2011 - un collega mi fa "Oh, ho visto Alatri in televisione, non sapevo che fosse di origine mesopotamica e che ci fossero stati i templari". Cosa rispondere? "No, guarda, in realtà Alatri è nata da un raggio di sole"? Utilizzai l'unica altra informazione che avevo: "sai, ad Alatri ci sono state anche altre popolazioni, ad esempio i nonni di un mio amico che ripara i computer avevano un tempio etrusco nel loro giardino, poi arrivarono i fascisti, lo smontarono pezzo per pezzo e lo riassemblarono a Villa Giulia". Arrivò poi il 2012 e la mia attenzione sulla storia di Alatri fu ridestata da un altro fatto. Centinaia di persone si ritrovarono spontaneamente, all'alba del 21 giugno di quell'anno, sulla sommità dell'acropoli di Alatri per salutare l'arrivo del primo raggio di sole, rinnovando la propria devozione al (raggio) creatore. Eppure negli anni bisestili, si sa, il solstizio d'estate va a cadere esattamente un giorno prima. Errore! Sacrilegio! Chi o cosa aveva tratto in inganno tante persone? Da allora, causa rinnovata disoccupazione, non ho mai smesso di cercare la verità sulla storia di Alatri. Pur sapendo che autorevoli colleghi, tra cui anche alcuni acchiappafantasmi, sostengono altre rispettabilissime teorie, personalmente ritengo che il mio paese sia stato fondato da una civiltà aliena: perché mai un gruppo di esseri umani, quasi tremila anni fa - dunque senza autoveicoli né elicotteri e con tanto territorio edificabile ancora a disposizione -, si sarebbe dovuto spingere fino a questa valle, così lontana dal mare e bagnata dal fiume Cosa, per fondare una città? Pieno di dubbi, da novello Fox Mulder, mi sono dedicato alla ricerca della verità. Chiudo elencandovi alcune delle mie scoperte: - Il tragitto di via Circonvallazione Portadini riflette la posizione della Luna alle 22 e 17 del 24 luglio 1913 - Le palazzine di edilizia semi-popolare costruite dietro la piazzetta di Tecchiena seguono la rotazione di Plutone attorno al sole - Un cugino di secondo grado per parte di madre di Galileo Galilei, tale Galileo Promutico, nel 1600 fu costretto ad abiurare la sua teoria di un universo alatricentrico (così risulta dagli scritti del celebre storico Gregorovius) - La struttura al centro di un'aiuola in località Bitta è di origine marziana - La verità sulla nascita di Alatri è il terzo segreto di Fatima - Aldo Moro fu rapito dalle Brigate Rosse per non permettere il compromesso storico tra i sostenitori del raggio di sole e quelli dell'origine mesopotamica. Si narra fosse nascosto alle Fraschette. In un memoriale distrutto dai servizi segreti vaticani, Moro svelò la verità sulla presenza dell'Arca di Noè sul fondo del lago di Canterno. - L'Area 51 si trova all'altezza delle cinque strade di Collelavena - Nella raffigurazione del "Cristo nel Labirinto", il labirinto, in realtà, sarebbe quello del Minotauro. Alatri, dunque, sarebbe stata fondata da Teseo ed Arianna. Questa ipotesi sarebbe suffragata dal mito del filo di Arianna (spago di Arianna?) che spiegherebbe finalmente il senso della ciociara che quando si sposa ad alcuni dà lo spago e ad altri la ciocia - Alatri si trova posizionata esattamente a metà dell'asse che va da Alpha Centauri al pianeta di Eta Beta
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ari lettori, oggi per parlare prendiamo spunto da una trasmissione (dal latino "trans-mitto",alla lettera un "mandare oltre, dall'altra parte", perché in effetti in ogni azione di trasmissione c'è un mandare qualcosa da un mittente verso un destinatario) televisiva nella quale si mostrava (stessa radice di "mostro": questa parola ci rimanda subito a qualcosa di brutto, di orrendo, ma per i Latini un "monstrum" era perlopiù semplicemente un "avvertimento divino", una cosa non naturale ma miracolosa, in quanto condivideva la stessa radice del latino "moneo" e poi dell'italiano "ammonire") come la Reggia di Caserta (città che ai tempi dei Romani si chiamava "Saticula") sia uno dei tanti tesori (dal latino "thesaurus", ma già in greco esisteva "thesaurus") artistici e culturali che l'Italia, detentrice (dal latino "detineo", con lo stesso significato che poi la parola ha in italiano) da sola di metà del patrimoni artistico mondiale, non riesce a valorizzare (tutti i verbi che finiscono in -izzare indicano un "rendere": così "valorizzare" significherà "rendere, far diventare valore") le sue bellezze (in latino "bello" si diceva "pulcher"; esisteva anche "bellus", ma non col valore estetico del nostro "bello": da ciò, e anche da quanto detto prima, si conferma il fatto che le parole hanno un percorso, una storia che non è sempre lineare, ma spesso devia, fino a far cambiare di significato, o anche tout court a perdersi ). Incuria, mentalità, scarsa cultura civica? Dove affondano le radici dei mali di un Paese che ormai, è evidente, ha una sua specificità? Perché per esempio se l'economia non cresce noi siamo quelli che crescono comunque (ancor) meno degli altri? Nell'ambito di tendenze che pure sono globali, ci segnaliamo spesso come una preoccupante anomalia (parola greca, che indica fin dall'inizio "ciò che non è regolare"). E' che essendo un Paese vecchio forse non riusciamo più a mettere in ciò che facciamo quell'energia (dal greco "èrgon" che indica "lavoro, opera, azione": è la stessa radice dell'inglese work) che è il segreto di ogni successo? Un ospite diceva di non abbandonarsi comunque al pessimismo ma di essere comunque ottimisti (dai superlativi latini "pessimus" e "optimus", che già in latino come adesso in italiano non avevano un aggettivo di grado positivo corrispondente). Difficile, di fronte ad un accumularsi di dati che non sono più frutto di nostre individuali (e quindi opinabili) percezioni, ma sembrano piuttosto un'emorragia (dal greco "àima" e "rhègnumi": è il "sangue" che letteralmente si "rompe") inarrestabile. Ad maiora (è davvero il caso oggi di dirlo)
LO SCATTO DEL MULTIVISIONARIO
S PE Z IA N D O Rubrica sull'uso delle erbe e delle spezie a cura di Giuseppe Gatta
Ecco alcuni rimedi "naturali per l'inverno"
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gni anno si sa il film è sempre lo stesso. Con l'arrivo dell'autunno e dell'inverno si manifestano sempre i soliti sintomi influenzali, raffreddamento, tosse, mal di gola. Escludendo casi più gravi, per le situazioni lievi possiamo rievocare alcuni rimedi delle nostre nonne sempre validi. E così torna di gran moda per il mal di gola il famoso latte e miele, preferibilmente di acacia, ma va bene anche millefiori, di lavanda o di castagno. Ancora per il mal di gola si può optare per un bicchiere di vino caldo aromatizzato. L'infuso si ottiene facendo bollire per pochi secondi un po di vino, preferibilmente rosso con l'aggiunta di qualche spezia a piacere come cannella, chiodi di garofano, anice stella, scorzette di arancia, limone o per i palati più raffinati anche di bergamotto. L'infuso, con l'aggiunta di zucchero a piacere è un ottimo rimedio per mal di gola e sintomi pre-influenzali. E ancora se durante la notte avete freddo può essere utile ricordare il vecchio trucchetto del mattone; le nostre nonne infatti quando non esistevano coperte termiche e plaid facevano riscaldare un mattone in mezzo alla cenere del camino, che poi avvolgevano a un panno e mettevano sotto le coperte per riscaldarle o sulla schiena, nel caso di dolori articolari. Ancora di gran moda sono i classici tè, tisane ed infusi che possono essere realizzati anche a casa da soli con erbe, spezie e aromi raccolti e fatti essiccare durante l'estate.
i Disegn nto su del ve lo Agnel e t n o M ) Catino o p m (Ca
Extras - Di tutto di più METODI DI CORREZIONE Un dibattito aperto
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ecenti episodi di cronaca - con conseguenti azioni giudiziarie - hanno riportato in luce uno dei temi che più dovrebbe stare a cuore della società ai fini di una crescita equilibrata dei bambini e degli adolescenti: quello dei metodi educativi. La vicenda del padre condannato ad un mese di reclusione per abuso dei metodi educativi a seguito di uno schiaffo dato al figlio minorenne, è emblematica di come questo tema venga discusso solo in occasioni del genere quando invece dovrebbe diventare un argomento di evidenza continua. C'è innanzitutto da considerare che la percezione dell'abuso dei metodi "di correzione o disciplina" (come è più esatto dire da un punto di vista sociale e giuridico) varia con il variare della società: quello che era tollerato fino a pochi anni fa oggi non lo è più, ma la percezione cambia anche da persona a persona e da luogo a luogo. Questo sta a dimostrare l'estrema delicatezza dell'argomento. Intanto cosa dice la legge al proposito. Ne parla l'articolo 571 del codice penale: "Commette il delitto di abuso dei mezzi di correzione o disciplina chiunque abusa dei mezzi di correzione o di disciplina in danno di una persona sottoposta alla sua autorità, o a lui affidata per ragione di educazione, istruzione, cura, vigilanza o custodia, ovvero per l'esercizio di una professione o di un'arte (art. 571 c.p.)." Già, ma in che cosa consiste questo abuso? In parte ci soccorre la giurisprudenza di merito, che interpreta quelle che ad una attenta lettura rimane una norma comunque generica nella sua definizione. Ma non basta a chiarirci le idee. Quando infatti c'è abuso? Quando questo abuso è tale da comportare la presenza di una azione definibile delittuosa? Uno schiaffo dato al figlio rientra in questa definizione? Solo alcuni anni fa un ceffone od una sculacciata non facevano gridare allo scandalo. Ed in verità non sembra che le generazioni che hanno vissuto metodi educativi più severi siano cresciute con sensi di colpa o frustrazioni. Anzi, oggi che l'educazione sembra più libera, vediamo adolescenti fragili ed insicuri e nello stesso tempo arroganti o prepotenti. Dipende tutto dalla severità dell'educazione o anche da altri fattori? La famiglia, la scuola ed altre realtà educative sembrano oggi disarmate di fronte all'indisciplina ed all'atteggiamento di ribellione delle giovani generazioni. E' a questo punto che entra in gioco un altro elemento di discussione. Forse un tempo c'era più autoritarismo ma c'era anche più autorità. Oggi mancano entrambi, ma quello di cui si sente veramente bisogno è l'autorità: un'autorità data dall'esempio, dal comportamento, dallo stile di vita. E' più che mai attuale una frase di Paolo VI, che seppur nata in ambito religioso secondo me è molto valida anche in ambito sociale: "L'uomo contemporaneo ascolta più volentieri i testimoni che i maestri, o se ascolta i maestri lo fa perché sono dei testimoni". Paolo Fiorenza
Pillole di storia
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Avvenne... a dicembre
l 12 dicembre 1969 è stato definito "il nostro venerdì nero". In un Paese che dopo il fascismo e la guerra civile si credeva innocente, quattro esplosioni lacerano il pomeriggio invernale, una a Milano e tre a Roma. Per la più grave, alla Banca nazionale dell'agricoltura di piazza Fontana a Milano, moriranno in diciassette. I feriti sono in tutto centocinque. Comincia la strategia della tensione, comincia la stagione dei sotterfugi e delle manipolazioni, della corruzione e dei soprusi: la stagione che dura ancora oggi. Dura perché l'Italia non sembra voler guardare in faccia la sua storia. Oggi in piazza Fontana ci sono due lapidi collocate nell'aiuola davanti alla BNA, a ricordare la morte di Pino Pinelli, l'anarchico ingiustamente accusato della strage e precipitato dal quarto piano della questura meneghina. Parlare di "verità condivisa" non significa certo auspicare una facile "conciliazione", con il grave rischio che si imponga un superficiale e onnicomprensivo pensiero unico, basato su una cancellazione effettiva della nostra memoria storica. Tutti - e soprattutto i giovani - dovrebbero invece aver cura, interesse, attenzione per una storia di misteri e nefandezze. La vicenda di un paese in cui è stato assassinato il più importante dirigente industriale, Enrico Mattei; assassinato il più importante uomo politico, Aldo Moro; assassinato l'uomo delle forze dell'ordine più rappresentativo, il generale Dalla Chiesa; assassinato uno dei giornalisti più capaci di penetrare la trama del potere, Mino Pecorelli; assassinato uno dei banchieri "cerniera" tra mondo laico e Vaticano, Roberto Calvi; assassinato l'intellettuale più schiettamente geniale, Pier Paolo Pasolini; in cui si è tentato di uccidere il papa più eminente del secolo scorso, Giovanni Paolo II - e c'è chi sospetta fortemente dell'uccisione del suo predecessore, Giovanni Paolo I. Ecco, cari giovani e meno giovani, Predrag Matvejevic ricorda: "Bisogna voltare pagina, ci si ripete. Prima di voltare pagina, però, bisogna leggerla". Patrizio Minnucci
Saluti da Toronto
A
d ogni uscita della nostra rivista, è diventata una piacevole abitudine spedire copie tramite il servizio postale ai molti conterranei residenti all'estero che ce ne fanno richiesta. È un modo, per loro, di rimanere in contatto con la propria terra e questo ci rende orgoglio-
Millennii
I
ntorno all'anno Mille gli abitanti di Alatri si trovavano letteralmente circondati da gruppi organizzati di potere. D'altra parte nell'intera penisola i conflitti per assumere il potere e i diritti di investitura di vescovi e valvassori sono all'ordine del giorno. Gli imperatori della metà dell'XI secolo si trovano in continuo conflitto con la Chiesa, pretendono di eleggere i papi che, a loro volta, impongono il loro diritto alla consacrazione degli imperatori e dei re, e anche dei marchesi e dei conti. I vescovi e gli abati diventano conti, i conti diventano vescovi e cardinali. L'eco di tali vicissitudini si risente anche ad Alatri, dove ai minores e ai villani vengono imposti sfruttamento e servitù coatta. Gli imperatori minacciano il clero tutto, aggrediscono fisicamente il papa e talvolta lo gettano in catene dentro galere. Il papa, a sua volta, appena libero scomunica a rotta di collo re e imperatori e, quando gli gira storto, anche vescovi e cardinali. Ad Alatri gli unici che si salvano sono i poveri cristi. Scomunicarli significherebbe accorgersi di loro! Al tempo di Enrico III ed Enrico IV (dal 1039 al 1105), ci troviamo con due papi e prima, con Ottone III (imperatore dal 996 al 1002), addirittura i papi sono tre, ma tanto per gradire quasi ogni città, compresa Alatri, ha un vescovado vacante e un consiglio interdetto. L'unica istituzione che funziona imperterrita è la forca. In questo bailamme, come abbiamo accennato, nella nostra città gli umili populares si ritrovano vessati e battuti come animali finché, a un certo punto, non cominciano a prendere coscienza e a ribellarsi. Le sommosse, le rivolte e i tumulti si susseguono nell'XI secolo con violenza inaudita. Esplodono rivolte organizzate da movimenti ereticali contro lo strapotere dei milites e dei possessores feudali, che ad Alatri esercitavano insieme ai grandi chierici una spudorata simonia, e in particolare contro il grasso clero che oltretutto si teneva mogli e amanti facendone pure sfoggio. Questa indignazione, invero moralistica, era in parte pretestuosa; oltre la moralità, i movimenti ereticali attaccavano l'arraffo dei potenti e il loro fare e disfare regole e leggi a proprio esclusivo vantaggio. Questo ci fa pensare a quel che accade oggi. Il medioevo a volte è specchio della quotidianità del nostro tempo. Patrizio Minnucci
si. La signora Anna Stirpe, partita da Alatri per il Canada da oltre 40 anni con alcuni familiari, ha voluto inviarci il suo personale ringraziamento attraverso una foto mentre legge Gente Comune. La soddisfazione di essere seguiti anche "oltreoceano" ci ha spinti a pubblicare la foto dei saluti e approfittiamo dell'occasione per inviare i nostri migliori auguri di Buon Natale e Buon Inizio Anno anche ai nostri lettori più lontani. La Redazione
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