Gente Comune Febbraio 2009

Page 1

Periodico di informazione politico-sociale e culturale di Alatri e della provincia di Frosinone Anno XVI n° 2 - Febbraio 2009

Redazione: Corso della Repubblica, 42 Tel: 0775.442588 - Fax: 0775.441344 Email: gente.comune@email.it

Chiuso in tipografia il 16/02/2009 Distribuzione gratuita - Tiratura 12.000 copie

PRIMO PIANO - pag. 5

VALLE DEL SACCO Tutte le novità sul disastro

POLITICA - pag. 9

ALATRI: CASE ATER tutte le posizioni dei partiti politici ad oggi

PROVINCIA - pag. 11

REGIONE LAZIO: Francesco Scalia Ass. al Personale e al Demanio

Siamo anche su Internet: www.gente-comune.it


2

L’Apertura

L’editoriale IN NOME DEL POPOLO ITALIANO…. (NOT IN MY NAME) In numerose proteste contro la guerra o contro la pena di morte abbiamo visto persone contestare il potere con cartelli che recitano "not in my name" ovvero "non in mio nome". Ecco, è questo il senso della mia personale riflessione, che diffondo senza pretese di verità assoluta, ma con tanto dispiacere nel cuore per una vita che non c'è più… e non c'è più per una decisione "legale", della Cassazione, non perché la Natura o Dio l'abbiano chiamata a se. È sempre difficile immedesimarsi in una situazione così tragica se non la si prova, ma alcune cose vanno dette perché non si può essere buonisti e non ci si può arrendere al solo compatimento di un padre che, disperato come pochi, ha preteso e lottato affinchè venisse legittimato il diritto a decidere per la vita della figlia sconfitto dal dolore. Quel dolore non porta certo a scelte riflettute e razionali, ma a noi, allo Stato, alle istituzioni, spetta invece il duro compito di mettere da parte i sentimenti e di decidere cosa è più giusto, cosa è più degno, cosa va fatto e cosa no, far decidere ad un tribunale per un ricorso fatto da un padre disperato, da pochi politici di area radicale e da qualche "illuminato" intellettuale non è certamente la cosa giusta, non in un caso che decide per la vita o la morte di una ragazza. Non ci meravigliamo, poi, se in Cina condannano a morte i titolari dell'azienda che ha contaminato il latte per bambini neonati, non ci scagliamo contro gli Stati Uniti quando eseguono la pena capitale per qualche assassino se poi l'Italia, " in nome del Popolo Italiano", esegue una sentenza capitale possibile solo per la carenza legislativa in merito. I politici a questo punto, che tanto si sono dannati nelle ultime ore per riparare a questa mancanza, cerchino di capire che, forse, più che delle riforme elettorali e delle beghe tra coalizioni, questa nazione ha bisogno di colmare dei vuoti normativi fondamentali. Quello sul diritto a vivere è il primo. L’Editore

ACEA/ATO5 scoperchiato il vaso di Pandora La gestione idrica in provincia fa "acqua" da per tutto. E le Fiamme Gialle scoprono illeciti a bizzeffe.Cominciata la lotta tra gli utenti-consumatori e l'Ente FROSINONE e alla retroattività delle stesse, senza dimenA Ceccano i ticare le quote richieste per la depurazione r u b i n e t t i delle acque anche a chi di tale servizio non s i ng h io z z a no usufruisce. Pian piano, grazie alle indagini da un bel pezzo; a Ceprano la crisi idrica è una svolte dalla Guardia di Finanza, è stato scocostante in quasi tutte le abitazioni; ad perto il coperchio di un vero e proprio vaso di Anagni, le perdite delle condutture sono al- Pandora e sul banco delle critiche (per ora l'ordine del giorno; ad Alatri nessuno dimen- solo di quelle) sono finite l'Acea Ato-5, l'Amtica l'acqua "dura" (perché piena di calcare) ministrazione provinciale, molte amministranelle case della contrada di Collelavena. E ci zioni comunali e tanta parte della classe polifermiamo qui per carità, altrimenti il nostro tica della Ciociaria, tacciata di essere distanarticolo potrebbe ridursi soltanto ad una sem- te dai reali problemi del semplice cittadino. plice sequela di probleMolti amministratomi (irrisolti) e di lamenri, infatti, hanno tele (in crescita) sul teapprovato le delibema che sta infiammando re sulla retroattività da settimane il dibattito e l'aumento delle tain provincia: l'acqua e la riffe senza essere a gestione del servizio da conoscenza degli parte dell'Acea Ato-5. atti e dei dati, menGià, l'acqua: un bene tre la linea dettata che l'utente paga di andall'Amministraziono in anno sempre più ne provinciale ha caro a fronte di un serlegittimato gli auvizio che risulta del tutmenti delle bollette Condotte del trasporto dell’acqua potabile to insoddisfacente. Fino dell'Acea-Ato 5, scaad oggi, però, si era messo tranquillamente tenando le ire di comitati ed utenti. E non va mano al portafogli, nella consapevolezza che qui sottaciuto il fatto che il gestore si è reso dell'acqua non si può fare a meno. Nessuno, responsabile del mancato investimento di ad ogni modo, si attendeva la piega presa ne- milioni di euro che dovevano servire ad amgli ultimi periodi dall'intera vicenda, con gli modernare le reti di distribuzione, a costruire sviluppi di natura giudiziaria che stanno inve- fogne e depuratori, ad eliminare le perdite, a stendo la gestione del servizio idrico e la con- dare la caccia agli evasori, a migliorare in potestazione dei reati di truffa aggravata e a- che parole la qualità del servizio. Insomma, buso d'ufficio in capo ad amministratori pub- da un lato c'è l'Acea-Ato 5 che pretende semblici e vertici dell'ente gestore. Il tutto è nato pre di più, dall'altro c'è la stessa Acea-Ato 5 dalle denunce presentate dai comitati e dalle che non ne vuol sapere di impegnarsi ad ottiassociazioni che si riconoscono nel Coordina- mizzare la propria attività. E tutto ciò succemento provinciale per l'acqua pubblica, i quali de sotto gli occhi di chi è stato chiamato ad hanno sollevato la questione delle bollette amministrare gli interessi della collettività e esageratamente gonfiate che i cittadini a- per la qual cosa ha chiesto ed ottenuto il vovrebbero dovuto corrispondere. I "nodi" erano to. Molte disposizioni, nella lunga "battaglia" (e sono) legati al forte aumento delle tariffe che vede opposti i cittadini all'ente gestore,

! Cassazione: no all'Iva sulla Tarsu Il Codacons ha avviato una maxi azione legale per far ottenere ai cittadini la restituzione di quanto pagato in dieci anni. La Cassazione ha, infatti, stabilito che l'imposta per lo smaltimento rifiuti è una tassa e non una tariffa, sulla quale non può gravare l'IVA. In seguito alla decisione della Suprema Corte, il Codacons ha presentato una nuova iniziativa legale a tutela dei cittadini italiani. Si tratta di una azione collettiva, finalizzata a far ottenere agli utenti la restituzione dell'IVA pagata negli ultimi 10 anni sulla tassa per lo smaltimento rifiuti. (i particolari nella rubrica "Dalla parte della Gente Comune")

sono state già dichiarate illegittime e sono pronti anche i ricorsi per tornare in possesso delle cifre indebitamente intascate dall'ente. Ma di questa storia deve essere ancora scritto più di qualche capitolo, ad iniziare dai risultati dell'inchiesta avviata dalla Procura della Repubblica di Frosinone, che ha ipotizzato i reati sopra citati. Gli esiti potrebbero inchiodare alle loro responsabilità penali sia i dirigenti dell'Acea-Ato 5 che i politici locali ed i loro rapporti con l'azienda. E, mentre si continua a metter mano al portafogli, l'invito è sempre quello: fra pochi mesi si torna alle urne e quella stessa classe politica che ha provocato tale, ennesimo sfacelo per la nostra provincia tornerà a chiedere il consenso ad ognuno di noi... Che tipo di risposta dovremmo dare? Pietro Antonucci

BLIZ ANTIMAFIA A FROSINONE 80 milioni di euro il patrimonio sequestrato dal Comando Provle della GF di Frosinone e sigilli per ben 22 immobili I finanzieri hanno analizzato 33 società messe in piedi da esponenti della malavita comorristica per coprire affari molto redditizi. I reati ipotizzati vanno dall'estorsione, all’appropriazione indebita, alla truffa in danno di privati, frode fiscale, falso in atto pubblico, falso in scrittura privata, fittizie intestazioni di beni e riciclaggio... In provincia di Frosinone il sodalizio criminale avrebbe operato, come a Latina e nella capitale, nel settore dei veicoli. L'attività di contrasto alla criminalità organizzata ha trovato elementi essenziali negli approfonditi controlli operati dai reparti dipendenti dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Frosinone che hanno portato alla contestazione di reati tributari e accertato ingenti evasioni fiscali, tuttora in corso di quantificazione. «C'è da dire ha detto il sostituto procuratore dr. Tonino di Bona titolare dell'inchiesta - che la guardia di Finanza pur operando autonomanente dai carabinieri ha ottenuto gli stessi risultati. Ci tengo poi a sottolineare che l'inchiesta è ancora in corso, le indagini non sono terminate». Soddisfatto il colonnello del comando provinciale della Guardia di Finanza Giancostabile Salato per il traguardo raggiunto. «Ci sono voluti diciotto mesi di indagine per poter smantellare il patrimonio dei camorristi» .


3

Ambiente

Risparmio idrico: alcuni consigli per risparmiare acqua Lavabiancheria e lavastoviglie - Scegliete il ciclo 'economico' ed evitate i 'mezzi carichi': azionando la macchina al massimo carico si possono risparmiare acqua ed energia. - Un carico completo di stoviglie lavato a macchina richiede un minor consumo d'acqua rispetto allo stesso lavaggio fatto a mano. - Per lavare i piatti a mano conviene raccogliere la giusta quantità d'acqua nel lavello e lavare con quella. In questo modo si risparmiano alcune migliaia di litri all'anno. - Fra i diversi modelli in commercio possono esserci differenze notevoli nel consumo di acqua: da 16 a 23 litri a lavaggio per le lavastoviglie e da 50 a oltre 100 litri a lavaggio per le lavabiancheria. Igiene personale: con intelligenza - Quando ci laviamo le mani, i denti o facciamo lo shampoo o ci radiamo la barba, teniamo aperto il rubinetto solo per il tempo ne-

cessario. - Preferiamo la doccia al bagno (per immergerci in vasca sono necessari 150 litri di acqua, per una doccia circa un terzo). - Il frangigetto è un miscelatore di acqua che vi consigliamo di applicare ai rubinetti di casa: sfruttando il principio della turbolenza, miscela aria al flusso di acqua, e crea un getto più leggero, ma efficace. Un frangigetto richiede "solo" 9 litri al minuto per la doccia. Il frangigetto può essere acquistato in un negozio di ferramenta o casalinghi e potete montarlo voi stessi. L'operazione è semplice e costa poco, in più vi farà risparmiare diverse migliaia di litri di acqua ogni anno. Il giardino dei sogni - Il momento migliore per innaffiare le piante non è il pomeriggio, quando la terra è ancora calda e fa evaporare l'acqua, bensì la sera, quando il sole è calato.

- Per terrazzi e giardini scegliete i moderni sistemi di irrigazione a micropioggia programmabili, che possono funzionare anche durante la notte, quando i consumi sono più bassi. Esistono anche gli irrigatori goccia a goccia, che rilasciano l'acqua lentamente senza dispersioni e con un utilizzo ottimale. - Per le piccole innaffiature (le piante d'appartamento, per esempio) potete sfruttare l'acqua che avete già usato per lavare, ad esempio, frutta e verdura. - Meglio spazzare i vialetti con una ramazza che usare la canna dell'acqua. Una manutenzione che non fa acqua Un rubinetto che gocciola o un water che perde acqua non vanno trascurati; possono sprecare anche 100 litri d'acqua al giorno. Una corretta manutenzione o, se necessario, una piccola riparazio-

ne contribuiranno a farvi risparmiare tanta acqua potabile altrimenti dispersa senza essere utilizzata. Una perdita di 90 gocce al minuto corrisponde a circa 4000 litri/ anno. Per controllare, puoi leggere il contatore alla sera prima di andare a dormire, non aprire i rubinetti tutta la notte e verificare il contatore il mattino successivo. Non scaricate la responsabilità Il 20% dei consumi domestici d'acqua finisce nello scarico del bagno. Ogni volta che lo azioniamo se ne vanno almeno 10 litri d'acqua. Non utilizziamo il WC come un cestino della s p a z z a t u ra : adottiamo scarichi "int e l l ige nt i " , quelli a pulsante il cui flusso si può interrompere o, meglio ancora, quelli a manovella.

Un'auto sulla strada del risparmio Troppo spesso ci curiamo di una carrozzeria splendente trascurando il seppur minimo rispetto per l'acqua potabile. Pensate che per il lavaggio dell'auto viene utilizzata acqua per circa 30 minuti, con un notevole spreco di circa 150 litri d'acqua. Bisognerebbe ricordarsi di utilizzare sempre un secchio pieno (vale lo stesso esempio fatto per lavare i piatti). Si potranno risparmiare così circa 130 litri di acqua potabile a ogni lavaggio e si eviteranno sprechi inutili. Ricicliamo l'acqua - Raccogli l'acqua piovana con delle bacinelle, potrai usarla per innaffiare le piante successivamente. - Quando fai scorrere l'acqua in attesa che diventi calda, raccoglila in una bacinella: puoi usarla per innaffiare, lavare i pavimenti, etc. - Quando lavi la frutta e la verdura usa una bacinella e lascia in ammollo, usa l'acqua corrente solo per sciacquare. L'acqua che hai raccolto nella bacinella può essere riutilizzata. P. F.

L'ACQUA CHE DIVENTA ENERGIA…PULITA Tema ambientale legato all'acqua è quello del suo impiego per produrre energia pulita. Abbiamo ascoltato il parere dell' Ing. Federico Tunzio della Technical Partners, esperto in energie rinnovabili, sulle centrali idroelettriche. Il principio: La produzione di energia con impianti iL’Ingegner Federico Tunzio droelettrici è basata sul seguente principio: l'energia cinetica posseduta da una massa d'acqua in movimento può essere trasformata in energia elettrica utilizzando dispositivi appositamente progettati, costituiti essenzialmente dall'accoppiamento di una turbina e di un alternatore. Gli impianti idroelettrici si differenziano in base alla potenza nominale della centrale così come è stato stabilito dalla ESHA (European Small Hydro Association) in: - Micro Impianti: Potenza < 100 kW;

- Mini Impianti: Potenza compresa tra i 100 ed i 1000 kW; - Piccoli Impianti: Potenza compresa tra 1 e 10 MW; - Grandi Impianti: Potenza > 10 MW (per la normativa italiana > 3 MW). Particolarmente interessanti risultano oggi le applicazioni di piccola taglia, dal momento che sono più facilmente integrabili. Gli impianti mini idroelettrici, di potenza massima installata fino a 1000 kW, sono generalmente costituiti da una struttura di captazione delle acque posta ad un livello elevato, da sistemi di convogliamento e trasporto dell'acqua e da componenti, posti al livello più basso, che trasformano l'energia meccanica posseduta dall'acqua in elettrica. Dopo l'utilizzo, l'acqua viene restituita al

di Toti Daniela Via Madonna della Sanità ALATRI (Fr) 0775 434561

suo corso naturale senza sostanziali modifiche al decorso fluviale e sono sufficienti salti geodetici di qualche decina di metri. A differenza degli impianti di potenza maggiore, che richiedono quasi sempre la realizzazione di laghi artificiali dove immagazzinare l'acqua, i mini impianti idroelettrici funzionano come i vecchi mulini (ovviamente con moderne soluzioni tecnologiche) e si integrano nell'ecosistema naturale, utilizzando direttamente la portata del corso d'acqua. In alcune applicazioni sono integrati con altri impianti quali bacini già realizzati per acquedotti, siano essi irrigui o potabili. I principali vantaggi di un impianto micro e mini idroelettrici sono riassumibili nei seguenti punti: - facile collocazione; - brevi tempi di cantiere;

- le opere idrauliche legate alle centraline idroelettriche possono contribuire con le loro attività derivate, come ad esempio la pulizia degli alvei ed il controllo delle acque, a contrastare il dissesto idrogeologico del territorio; - la produzione di energia attraverso impianti mini-idro non provoca emissioni gassose o liquide inquinanti per l'aria o l'acqua; - consente di utilizzare per scopi energetici sistemi idrici già predisposti per scopi irrigui o idropotabili. Il principio di funzionamento degli impianti idroelettrici di piccola taglia è fondamentalmente molto simile a quello degli impianti idroelettrici tradizionali. Il flusso d'acqua che scende mette in rotazione la turbina producendo energia meccanica; tale energia mette in funzione un generatore che la trasforma in energia elettrica. Gli impianti micro e mini idroelettrici sfruttano, quindi, l'energia potenziale posseduta dalla corrente di un corso d'acqua. Un ringraziamento particolare a Diego Capoccitti di Alatri, Ingegnere Petrolchimico e seconda laurea in Ingegneria Ambiente e Territorio per il contributo insostituibile alle nostre informazioni.


4

Primo piano

Scoppia il caso "sfrattati": piano assegnazioni da rivedere La denuncia di Remo Costantini (AN) smuove la vicenda dopo anni di "stasi". Il Sindaco: "Rivedremo le assegnazioni" Il Comune di Alatri è proprietario di 48 alloggi da assegnare alle famiglie che subiscono uno sfratto. Ad oggi, tutti gli alloggi risultano occupati e le relative assegnazioni sono oramai avvenute da diversi anni: ciò comporta che il nostro Comune è nell'impossibilità di far fronte a nuove ed eventuali esigenze dei cittadini che dovessero, purtroppo, trovarsi nella condizione di subire uno sfratto. A questo proposito abbiamo accolto favorevolmente l'invito di Remo Costantini (AN), ad occuparci del caso, cominciando una discussione che seppur preliminare, possa muovere qualcosa sull'argomento e spingere ad una veloce e dettagliata riflessione nelle sedi opportune. Ecco quanto ci ha spiegato l'avvocato Costantini: "La legislazione in materia prevede che dette assegnazioni siano contingentate nel tempo e sino al permanere delle necessarie condizioni

intero e che, stando alle analisi degli esperti, nei prossimi mesi potrebbe acuirsi: anche nella nostra città potrebbero determinarsi nuove richieste di alloggi, richieste a cui il Comune non potrebbe far fronte a causa della mancanza di alloggi liberi per tale destinazione. Proprio per questi motivi, è ne-

Il sindaco Costantino Magliocca

Le case popolari di Colleprata

cessario che in tempi brevi si effettui un monitoraggio delle assegnazioni al fine di appurare ad oggi l'esistenza o meno delle condizioni che hanno determinato a suo tempo la consegna dell'immobile: nel caso di persistenza delle esigenze economico sociali, è evidente e giustissimo che l'assegnazione venga rinnovata, ma nel caso di cessazione delle suindicate condizioni il Comune potrebbe proporre all'occupante un acquisto agevolato dell'immobile, eventualmente L’avv. Remo Costantini

economico - sociali: è arrivato il momento di controllare che esistano ancora queste condizioni economico - sociali per evitare che vi siano abusi e che questi abusi danneggino le famiglie che hanno realmente bisogno e necessità. Tale controllo è ancor più urgente, tanto da essere divenuto orami indifferibile, anche alla luce della crisi economica che sta attanagliando il mondo

sensibilizzando le banche del territorio ad applicare tassi parametrati alla condizione dell'acquirente, e, con i proventi delle vendite, potrebbe acquistare e/o realizzare nuovi alloggi da adibire alle famiglie che dovessero trovarsi nelle condizioni previste dalla legge. In questo modo l'amministrazio-

ne avrebbe diversi vantaggi: regolarizzerebbe la situazione, potrebbe avere a disposizione immobili liberi, anche nuovi, da assegnare a nuovi nuclei familiari, e, infine, non avrebbe in bilancio una grossa voce in uscita per le continue e legittime richieste di ristrutturazione degli immobili assegnati che, avendo ormai decine e decine di anni, necessitano di continui interventi. Ma anche tutti cittadini avrebbero vantaggi: sia chi ha avuto a suo tempo l'assegnazione

ed è ancora nelle condizioni economiche previste dalla legge, perché potrebbe continuare ad usufruire dell'immobile, eventualmente ristrutturato; sia chi, vistosi assegnare l'immobile, ha avuto un miglioramento della propria condizione economica, perché potrebbe ritrovarsi un immobile di proprietà a costi agevolati ed accessibili alla propria situazione economica; e sia chi dovesse malauguratamente subire uno sfratto, perché avrebbe in assegnazione temporanea un immobile dove vivere tranquillamente con la propria famiglia. Sicuramente il tema è socialmente rilevante e, allo stesso tempo, presenta difficoltà da superare: ma è necessario affrontarlo e farsi guidare dal senso di giustizia sociale". A questo riguardo abbiamo ascoltato anche la posizione ufficiale del Sindaco Magliocca che ci ha assicurato di come l'amministra-

zione sia attenta al problema generale degli alloggi popolari su più fronti. "Uno di questi è appunto quello degli alloggi di proprietà comunale assegnati molti anni addietro - ha dichiarato il Primo Cittadino di Alatri - che andrà sicuramente sviscerato e al quale andrà data una rimodulazione in base alle rinnovate esigenze attuali. La proposta di Costantini, infatti, mi pare alquanto costruttiva e volta a mettere mano ad un problema che dal canto nostro stiamo già valutando da qualche tempo. La situazione, infatti, è complicata ma certo è che andranno prima monitorate le situazioni famiglia per famiglia, valutate attentamente per non creare disparità di trattamento, e poi, andranno prese delle decisioni che vengano incontro alla gente, ma che diano una regolamentazione puntuale di questo ambito. Una delle tante soluzioni a cui stiamo pensando, ad esempio è il diritto di prelazione da affidare alle famiglie che non hanno più i requisiti di anni fa ma che magari hanno intenzione di comperare la casa in cui abitano da anni e sulla quale magari hanno anche investito. I dettagli e le soluzioni precise li discuteremo nelle se-di opportune e con i nostri uffici tecnici; su un punto così rilevante ci auguriamo un contributo costruttivo di tutte le forze politiche". Andrea Tagliaferri

GENTE COMUNE SBARCA SU FACEBOOK Più di 300 amici registrati in una sola settimana sono il segno dell'attenzione crescente verso la nostra realtà editoriale autonoma e gratuita

Sulla scia del successo ormai inarrivabile del sito www.gente-comune.it che vanta numeri invidiabili per un free press locale e dopo le migliaia di letture online del nostro mensile in versione sfogliabile-web, Gente Comune ha deciso di intraprendere una nuova strada, molto di moda negli ultimi mesi in Italia, per comunicare con i propri lettori: FACEBOOK il social network più grande del mondo. Non potevamo certo ignorare un palcoscenico di così ampia diffusione e che dona visibilità come pochi altri mezzi hanno fatto fin'ora. Per cui è stato creato un profilo Gente Comune, facilmente rintracciabile in Facebook, che contiene informazioni base sul nostro giornale, fotografie, news su eventi e rimandi al sito web, insomma, una vetrina che tenterà di promuovere le iniziative anche al di là dei canali tradizionali che tante soddisfazioni ci hanno dato in questi due anni di rinnovata veste editoriale. Abbiamo registrato una valanga di richieste di amicizia in pochi giorni (quasi 300 nelle prime 36 ore) e abbiamo ricevuto graditi saluti e in bocca al lupo da persone di ogni parte della provincia di Frosinone e oltre. Tra questi vogliamo ringraziare: Francesco De Angelis (Assessore Regionale alla piccola e media impresa), Alfredo Pallone (Consigliere Regionale PDL nonché coordinatore regionale Forza Italia), il Dott. Riccardo Mastrangeli (segretario provinciale DCA-PDL); Stefano Belli (Sindaco di Patrica); Fabrizio Rossi (Commissario provinciale del Movimento per l'Autonomia), Mauro Buschini (coordinatore provinciale PD) e tanti altri amici che per dovere di sintesi non possiamo citare. Invitiamo chiunque sia iscritto a Facebook a contattarci e diventare nostro "amico", a suggerirci tematiche rilevanti da trattare, a inviarci lettere, idee e quant'altro possa costituire uno scambio vicendevole tra la redazione e la cittadinanza. La Redazione


5

Primo piano Intanto dalle api arrivano notizie più confortanti sull'inquinamento dell'aria da metalli pesanti

VALLE DEL SACCO: nuovi allevamenti sequestrati a Ceccano Dopo l'intervento dell'On. Iannarilli, arriva un'altra interrogazione alla Camera da parte dell'On. Realacci Continuano le conseguenze del Programma di sorveglianza della Asl presentato a gennaio alla commissione regionale Sanità dal responsabile di Epidemiologia dell'Asl RmE Carlo Perucci. La relazione sull'inquinamento killer ha coinvolto tutti gli abitanti a un chilometro di distanza dal Sacco nei Comuni di Colleferro, Segni, Gavignano, Sgurgola e Morolo. Nell'Asl RmG e a Frosinone nascerà uno sportello informativo e saranno organizzati incontri con i medici di base. Sempre presso la RmG sarà allestito un ambulatorio centralizzato dove effettuare i controlli e ricevere informazioni sul proprio stato. L'"ospite sgradito", il b-HCH, era il sottoprodotto della produzione di un insetticida, il Lindano, dichiarato fuorilegge dal 2001. E il sottosuolo ne è ancora pieno come provato dai recenti sondaggi condotti su richiesta del Commissario per l'emergenza da alcune aziende sui loro terreni, aziende. Il principale accusato è l'esaclorocicloesano. "Ormai è entrato nel ciclo alimentare - aveva spiegato Perucci in Regione - e non viene metabolizzato dal corpo". Chi l'ha assorbito, insomma, non può espellerlo, se non "mediante allattamento, mettendo così però a rischio i bambini". Perucci ha condotto test su 246 persone e presto ne saranno visitate altre 700, grazie a 500 mila euro dalla Regione: circa il 55% dei casi dovrebbe essere contaminato. I rischi sono disturbi neurologici, della tiroide e del fegato, diabete e alcune forme di tumore".

L'INTERPELLANZA E L'INTERROGAZIONE E' stata sottoscritta da 48 deputati l'interpellanza sulla valle del Sacco presentata dall'onorevole Antonello Iannarilli dopo la diffusione dei risultati dell'indagine epidemiologica. Con l'interpellanza, rivolta ai ministri all'Ambiente, Salute, Economia e Finanze e Agricoltura si chiedeva di predisporre un programma sinergico atto a verificare lo stato dell'emergenza per limitare i rischi

della contaminazione per la popolazione residente attraverso un monitoraggio costante dello stato di salute della popolazione interessata anche mediante azioni sanitarie mirate, la verifica della salubrità dei prodotti alimentari e il monitoraggio degli scarichi nel fiume Sacco. "E' necessario intervenire dove le autorità regionali competenti si sono mostrate latitanti e assolutamente incapaci - ha commentato Iannarilli - per questo abbiamo chiesto al governo la verifica delle azioni finora intraprese dal Commissario

straordinario per l'emergenza della Valle del Sacco nominato dalla Regione Lazio nel 2005 con particolare attenzione al monitoraggio effettuato sugli scarichi nel fiume Sacco e all'utilizzo delle risorse economiche stanziate per l'emergenza". Alla interpellanza alla Camera è stato risposto con una lunga ricostruzione dei fatti dal 2005 ad oggi e dei vari piani regionali e nazionali per l'emergenza Sacco. Relazione conclusa con la comunicazione che si è provveduto all'abbattimento di 6000 capi di bestiame contami-

La riflessione Ospitiamo volentieri questo mese il contributo dell'ing. Giambattista Taboga. Speriamo che altri se ne aggiungano per fare di questa rubrica una palestra di riflessione. di Paolo Fiorenza

GRANELLI DI SABBIA E' largamente nota la parabola evangelica del granello di senapa. Questo chicco, tra i più piccoli in giro, una volta caduto nella terra fertile dà molto frutto, genera un alto albero, ricco di fronde, rifugio di uccelli, generoso di ombra e ristoro. Tutti i cristiani cercano di operare al meglio da sementi di senapa, producendo maggiore o minore frutto e cercando di difendere il seme dalle insidie della terra arida o della vegetazione soffocante, secondo un'altra nota parabola. Ma, a mio avviso, in questo tempo presente i cristiani dovrebbero, con un po' di coraggio, trasformarsi anche in granelli di sabbia. Certo che i granelli di sabbia non fruttificano e non sono fatti per cadere sulla terra più o meno fertile. Se vi cadono sopra non se ne accorge nessuno ed in teoria non servono a nulla. E invece non è proprio così. Servono a disturbare gli ingranaggi ben lubrificati che regolano troppo spesso azioni e comportamenti a noi circostanti. Quante volte ci imbattiamo in "procedure", chiamiamole così, che non condividiamo, che subiamo, che soffriamo, alle quali sentiamo di doverci opporre con ogni forza. Sembra però che esse siano ormai così potenti, ben industrializzate e rese funzionanti con elevatissimo grado di efficienza, che è impresa impossibile solo pensare di fermarle. Un peccato fermarle? No, un peccato non fermarle.

Però non è né così facile, né così rapido, né così indolore. E allora il granello di sabbia ci può venire in soccorso. Il granello, quando si infila, per le cause più svariate, spesso non volutamente, malgrado le schermature e le protezioni che non mancano mai ai sofisticati meccanismi, genera quanto meno disturbo. Non riesce a fermare il meccanismo, generalmente non ne ha la forza, ma dà certamente fastidio. Magari produce inatteso rumore, fa perdere di efficienza, fa surriscaldare il congegno. Insomma è una seccatura, da isolare ed espellere al più presto. E ciò abitualmente avviene, con gran sollievo della macchina che riprende a marciare bene. Allora si lancia una revisione del progetto, si fanno potenziare le protezioni anti sabbia, e si provvede anche a punire severamente quelli che hanno permesso all'imprevisto granello di sabbia di inserirsi nel sistema. Ebbene, fuor di metafora, facciamo da granelli di sabbia, quando e quanto più è possibile, con la chiara consapevolezza di essere prima o poi espulsi, ma di avere intanto contribuito a contrastare un indebito meccanismo. E quanti più granelli saremo, tanto più il sistema farà fatica ad espellerci, perché sarà una tempesta di sabbia alla quale anche le schermature più efficienti non potranno più facilmente resistere. Giambattista Taboga

verno. In Parlamento, comunque, sembra che la vicenda abbia scatenato un vero e proprio interessamento bipartisan. Dopo l'intervento di Iannarilli, infatti, si è registrato quello del Parlamentare PD Ermete Realacci, Presidente Onorario di LegamAlcune mucche morte nel fiume Sacco biente, e di Renzo Carella, nati, al divieto dell'uso agricolo sempre parlamentare del PD, che per 700 metri dalle sponde del chiedono di verificare lo stato fiume, l'apertura di uno sportello delle cose e i risultati raggiunti presso le Asl dedicato all'emer- dal 2005 dal piano di bonifica di genza, e l'erogazione già avvenu- interesse nazionale. ta di ben 7 milioni e mezzo di euro, dei dieci stanziati dal GoAndrea Tagliaferri

NEWS - Martedì 10 la commissione Sanità ha ascoltato la costituenda associazione degli abitanti della Valle che hanno subito il maggior danno dall' inquinamento e dalla contaminazione del territorio. Mentre tre commissioni regionali, Sanità, Ambiente e Agricoltura, si sono riunite martedì 17 febbraio per affrontare congiuntamente il problema dell'inquinamento della valle del Sacco e della contaminazione di parte dei suoi abitanti così come annunciato dal presidente della commissione regionale Sanità Lugi Canali. - A Ceccano il 12 febbraio scorso il Sindaco ha dovuto firmare un'altra ordinanza per convalidare il sequestro di altri allevamenti sui quali erano state effettuate le analisi degli animali e del latte. Dal risultato, infatti, ci sarebbero tracce evidenti di betaesaclorocicloesano. - Sabato 14 febbraio viene divulgato uno studio condotto sulle api posizionate appositamente in alveari distribuiti lungo la Valle del Sacco che dimostra come la situazione vada lentamente migliorando, in particolare i metalli pesanti depositati nell'aria sarebbero diminuiti in percentuali significative nel capoluogo e nelle aree lontane dalla SS Monti Lepini, dove invece i valori sono alti. Il miele di questi piccoli e utilissimi insetti, infatti, avrebbe percentuali inferiori agli scorsi anni.

Le prospettive: da disastro ambientale a distretto agro-energetico Nel novembre del 2006 la Valle del Sacco si è trasformata nel primo Distretto agroenergetico d'Italia con lo scopo di bonificare l'area attraverso l'agricoltura. Quest'ultima non sarà destinata all'alimentazione bensì alla produzione di energia pulita. L'assessore all'Agricoltura, Daniela Valentini, ha avviato al riguardo un progetto con l'Acea per realizzare nella Valle del Sacco un impianto per la produzione di energia elettrica da biomasse, in particolare residui agricoli, rifiuti e letame. L'energia così prodotta andrà ad alimentare le attività industriali, il riscaldamento nelle scuole e negli ospedali della zona e la flotta di mezzi pubblici locali.


6

Vita cittadina

Incrocio di Bitta: inferno costante

La viabilità appena fuori le mura è sempre stato caotico e poco organizzato. Ma con l'aumento delle autovetture la situazione è diventata insostenibile "La veemenza della circolazione è un indice quasi proporzionale al benessere della città, e il compito di chi pianifica l'urbanistica è quello di creare meno problemi possibili alla circolazione". Concetto chiaro quanto banale che non affermiamo noi, bensì uno dei tanti studi recenti di sociologia del traffico urbano. Di proposito ricorriamo a una citazione di questo tipo per introdurre uno dei problemi più sentiti dalla cittadinanza. Un problema "ordinario", "normale", a cui ci si è fatta l'abitudine e che, tranquillamente convive con noi, tanto che se lo si nomina si viene accusati di parlare di "aria fritta". Resta il fatto che, aria fritta o no, Alatri è ormai divenuta un enorme contenitore di automobi-

li che, in alcuni momenti della giornata e in certe zone nevralgiche, sovrastano (almeno questa è l'impressione ottica) il numero dei pedoni. A Bitta, l'inferno delle automobili (che diventano incalcolabili) durante gli orari di entrata e di uscita delle scuole, è divenuto un inferno istituzionalizzato. "Non c'è niente da fare" si dice in segreto il cittadino sconsolato. E come dargli torto? C'è solo da spaventarsi al pensiero del prossimo, vicinissimo futuro, visto che l'aumento del traffico è un fenomeno esponenziale. Come arriveremo al 2010, l'anno in cui secondo il rapporto della Commissione della Comunità Europea su trasporto e ambiente del 1994, i viaggi in auto aumenteranno del 45%, mentre i chilome-

L'incrocio viario di "Bitta"

tri di viaggio aumenteranno del 25%? La relazione indica che aumenteranno i trasporti brevi, interni alle città, una previsione catastrofica. Da più parti si dice che l'obiettivo primario delle politiche locali dovrà essere la limitazione dell'uso privato della vet-

Tribunale: a rischio chiusura la sede di Alatri Il Consiglio comunale ha approvato un documento importantissimo per la sopravvivenza del servizio nella terza città della provincia Se ad Alatri, ormai alle soglie dei 30mila abitanti, togliamo anche la sede distaccata del Tribunale, possiamo dire addio a qualsiasi politica di sviluppo per l'intero comprensorio. Non si capisce perché,

La sede alatrense del Tribunale di Frosinone

dalla sanità agli altri servizi di importanza strategica, la città ernica (che ormai fa da fulcro per circa 50 mila persone residenti a nord di Frosinone) sia continuamente spodestata di servizi fondamentali per la collettività. Questa volta si tratta della sede locale del Tribunale di Frosinone che, con un ordine di servizio datato 16.1.2009 a firma del Presidente, ha stabilito che non verranno più trattati ad Alatri i processi penali di competenza del giudice professionale e che gli stessi saranno trattati presso la sede centrale del capoluogo, a seguito di assegnazione e smistamento dei fascicoli che avrà luogo di volta in volta durante ogni udienza penale già fissata innanzi al tribunale di Alatri.

Considerato che tale provvedimento non ha una durata temporale limitata, ma comporterà di fatto lo svuotamento della sede di Alatri, con la conseguenza che tutti i processi penali di competenza del Giudice professionale si terranno presso la sede centrale di Frosinone, mentre si tratteranno presso il Tribunale di Alatri soltanto una minima parte dei processi penali di competenza dei giudizi onorari, il Consiglio comunale ha votato un documento che chiede l'immediato ripristino delle condizioni necessarie alla sede locale di funzionare come e meglio di prima. In particolare si chiede "di revocare l'ordine di servizio in questione e di dotare il Tribunale di Alatri del personale necessario, magistrati, cancellieri, operatori giudiziari ed ausiliari per il mantenimento ed il miglioramento degli attuali livelli di prestazioni". Ricordiamo, infatti, l'alta qualità delle prestazioni finora assicurate dal Tribunale di Alatri pur in condizioni di oggettivo disagio lavorativo, per l'insufficienza del personale giudiziario ed amministrativo e che la sede distaccata in oggetto ha un elevato carico di ruolo superiore a quello di altre sedi centrali di Tribunale; ha pendenti oltre 1.200 cause civili di contenzioso, oltre ai procedimenti speciali ed oltre ai procedimenti non contenziosi; ha pendenti circa 900 processi penali, così come si legge nel documento approvato dall'assise cittadina. La parola ora passa al Presidente del Tribunale di Frosinone, ma anche al Consiglio Superiore della Magistratura e al Ministro della Giustizia, destinatari della missiva dei Consiglieri comunali. Attì

lotto tabacchi ricariche telefoniche

Via S.S. 155 Maddalena - ALATRI

tura. Cosa più che improbabile ad Alatri dove si parla di vocazione turistica, ma per una sorta di "schizofrenica" volontà si continua a far circolare il traffico all'interno del centro storico commerciale. E va bene! C'è da considerare che il traffico ha effetti negativi difficilmente quantificabili dal punto di vista psicologico, la congestione porta insicurezza nei pedoni perché rende le strade meno vivibili soprattutto per anziani e bambini limitandone l'interazione autonoma ambientale e accrescendone il senso di dipendenza. Tristi e assolutamente inutili, appaiono in tal senso, quelle due panchine piazzate da qualche anno sul minu-

scolo marciapiede della zona di Bitta, dove chi vi sosta resta inesorabilmente esposto agli agenti inquinanti e al rumore assordante di un traffico caotico. Ad aumentare il disagio sono le numerose soste selvagge ai lati di Via Martiri Ungheresi che rendono impossibile il transito delle circolare. Quelle stesse circolari che dovrebbero costituire un deterrente all'uso privato dell'auto. Ma fosse solo questo! In prossimità del transitassimo quartiere, la via Corsa Dei Cavalli (quella che porta a Fumone) è costeggiata da buche profonde che, durante questo inverno caratterizzato dal mal tempo, sono diventate voragini. In questa stessa strada le vetture sfrecciano come se stessero sugli autodromi e pochi sono i controlli. A questo punto, se sulla invincibile tendenza consumistica all'uso sempre più frequente delle vetture non si può evidentemente agire, sulle buche in una strada comunale non ci sembra che sia necessario stare a scomodare studi e decreti della Commissione europea. Abbiamo pur sempre un'ordinaria amministrazione comunale! Mariella Minnucci

XV° concorso "La forza della Vita nella sofferenza" Premiata la toccante lettera di Giulia al cuginetto Down Ecco il tema di Giulia, 9 anni, premiata dalla diocesi di Alatri Anagni per la lettera indirizzata al cuginetto Piergiorgio (entrambi nella foto). Crediamo non abbia necessità di essere commentata. Brava Giulia!


7

Vita cittadina

Alatri dedica la vecchia passeggiata a tre sindaci storici Qualche giorno fa, presso la sala consiliare del Palazzo Comunale, si è tenuta la cerimonia di intitolazione di alcune vie del centro storico agli ex sindaci della città

bocco di via della Repubblica Casa Piacitelli - all' inizio di Largo N. Ricciotti, è stato Carlo Minnocci, ultimo Sindaco prefascista della Città, primo della Liberazione, e stimato educatore e storico. A rappresentare la figura di Carlo Minnocci il professore Giovanni Battista Mantovani, mentre commoventi sono state le parole del figlio senatore Giacinto Minnocci. A ricordare gli altri due insigni alatrensi, Emanuele Lisi e Francesco Priorini, è stato invece l'ex sindaco Carlo Costantini. Al senatore Emanuele Lisi, Sindaco della Città dal 1947 al 1952, Pre-

già Corso Vittorio Emanuele da Largo N. Ricciotti all' imbocco con via del Duomo, mentre a Francesco Priorini, Sindaco della Città dal 1974 al 1985, è stato intitolato il tratto già via Regina Margherita dall' imbocco di via Regina Margherita, angolo Santa Maria Maggiore all'inizio di via

San Francesco. Iniziamo in questo numero di Gente Comune a parlare della vita di uno di questi tre personaggi, Francesco Priorini, rimandando ai prossimi mesi per ricordare anche Carlo Minnocci ed Emanuele Lisi. Carlo Capone

In ricordo di Francesco Priorini...

E' il presidente dell'Associazione "Giorgio La Pira" Dario Ceci, a ricordare con particolare affetto la figura di Francesco Priorini: "Il 21 dicembre 1997, dopo una breve malattia, si spegneva in Alatri il Dottor Francesco Priorini. Sono trascorsi quindi oltre dieci anni da quando è venuto a mancare dalla scena pubblica di Alatri e della provincia di Frosinone uno dei politici ed amministratori più preparati ed attenti alle necessità dei propri concittadini. Giovanissimo militante e dirigente della Democrazia Cristiana, fu di quel partito uno dei punti di riferimento per tanti di noi che intendevamo impegnarci in politica e nella pubblica amministrazione. Rivestì incarichi diversi sino ad arrivare, nel 1984, in seguito ad un animatissimo e memorabile congresso provinciale, ad essere eletto Segretario provinciale della DC. Per moltissimi anni fu amministratore della sua amata Alatri: consigliere comunale, assessore, sindaco, presidente del comitato di gestione dell'allora Usl. Tentò anche l'approdo al Parlamento, che solo per pochissimi voti mancò nelle due occasioni elettorali del 1983 e del 1987. Non temo smentite se affermo che la città di Alatri e la provincia di Frosinone avrebbero Il sindaco Magliocca con gli eredi di Emanuele Lisi avuto sicuro giovamento dalla sua presenza in Parlamento!". Un breve excursus dell'azione amministrativa di Francesco Priorini: "Ma fu soprattutto nello Carlo Minnocci, Emanuele Lisi e svolgere i mandati di Sindaco di Alatri che posso dire: "Egli dette il meglio di sé". Fu infatFrancesco Priorini. ti ininterrottamente primo cittadino dal 1974 al 1985, il più longevo sino ad oggi. Periodo, Un evento che rientra nel proquello, della trasformazione e dello sviluppo di Alatri, con la gran parte delle opere pubbligramma approvato dalla Comche degli Anni settanta ed ottanta furono infatti realizzate durante la sua amministrazione: missione Toponomastica, con la tangenziale Aldo Moro, il palazzetto dello sport, la piscina comunale, il piano urbanistico l'Assessorato alla Cultura guidato con la qualificazione di interi quartieri urbani, la viabilità delle zone esterne, la costruzione dal dottor Giulio Rossi che ha di alloggi popolari, l'asilo nido, il completamento della scuola media "Dante Alighieri" e della messo a punto il programma di "Felice Cataldi" di Tecchiena, il notevole impegno a favore dei disoccupati. Esaltante fu la una serie di giornate che si svolvisita del Santo Padre Giovanni Paolo II per la quale Francesco Priorini si prodigò fortissimageranno anche nei prossimi mesi. mente, fino ad ottenerla il 2 settembre 1984: un evento ancora oggi carissimo nella memoIn questo modo, l'Amministraria degli alatrensi. Alla sua caparbietà amministrativa si deve poi anche l'apertura del nuovo zione comunale ha deciso di ospedale San Benedetto: ricordo ancora il trasloco del mobilio del suo Ufficio di presidente commemorare gli insigni cittadidella Usl utilizzando la sua stessa automobile". ni di Alatri che in passato hanno Conclude Ceci: "Persona dal carattere estroverso, ha dovuto superare momenti anche difficiamministrato il Comune o dato li, come capita di dover fare a ciascuno di noi, mai abbattendosi e sempre con il cuore oltre lustro alla città per motivi persoLa moglie di Priorini, Leandra, con gli amministratori l'ostacolo, forte del sostegno della sua famiglia e di un'intima Fede non ostentata né edulconali, culturali e professionali. rata.Oggi finalmente la civica amministrazione di Alatri Gli rende onore ufficialmente intitoIl primo personaggio ricordato, al sidente della Provincia di Frolandogli un tratto di strada nel cuore della città, annoverandolo tra le personalità più significative della quale è stato intitolato il tratto sinone e Senatore della Repubvita civile, sociale e politica di questa nostra nobilissima Alatri" già via della Repubblica, dall'im- blica, è stato intitolato il tratto

ALATRI DA (RI)SCOPRIRE "Spettabile redazione di Gente Comune, per la vostra bella rubrica Alatri da riscoprire, vi invio questa particolare foto del 1960. Si tratta dell'inaugurazione e benedizione della piccola grotta della Madonna di Lourdes nel cortile della scuola media di Largo Graziosi. Tra i presenti tanti personaggi storici della nostra città tra cui: S.E. il Vescovo Edoardo Facchini, il sindaco Luigi Fiorletta, i prof. Celani, Rivera, Culla e Mantovani e don Antonio Sarandrea". Marisa Giansanti

Ercole Campoli: a tre anni dalla scomparsa ricordo ancora vivo A tre anni dalla scomparsa prematura di Ercole Campoli, compianto Comandante della Polizia Municipale di Alatri, oltre che persona cordiale ed onesta, Gente Comune e il suo editore vogliono ricordare con questo ritratto un personaggio importante per la storia recente della città, invitando amici e conoscenti a partecipare numerosi alla SS. Messa che si celebrerà il 26 febbraio prossimo alle ore 16 presso la cattedrale S. Paolo (Civita). Ritratto di Arnaldo Capone

Fatti conoscere, fai crescere la tua azienda porta il tuo nome nella Provincia con

tel. 0775 442588 - cell. 393 9543894 e-mail: gente.comune@email.it


8

Vita cittadina

Il palio delle quattro porte spiegato da Galileo Galilei Nell'anno dedicato a Galileo Galilei ci preme ricordare il suo lato meno conosciuto, scoperto solo qualche anno fa. Il grande fisico matematico, giovanissimo, era docente all'università di Padova. Si interessò al genere teatrale del Ruzzante, davvero rivoluzionario, tanto da imparare quel composito, difficilissimo dialetto e a esibirsi in commedie ruzzantine e addirittura a proporre dialoghi originali scritti di proprio pugno. Il giovane scienziato, che già manifestava idee nuove a proposito del sistema eliocentrico, spiegato da Copernico proprio nella vicina università di Ferrara, capì subito il pericolo di manife-

stare esplicitamente quei concetti ritenuti blasfemi dal Santo Uffizio, e pensò quindi di maschera-

mo la scoperta di uno di questi canovacci a uno studioso, il professor Vladimir Fava, matematico docente all'università di Bologna. Lo studioso ci spiega le allusioni di certe battute e le relative allegorie mascherate nell'assurdo confronto tra un dottore e un villano. Galileo spiega tutto ricorrendo alla tradizione popolare che ancora resiste in molte parti d'Italia e, nello specifico, ad AAlcuni momenti del lancio del formaggio l a t r i . N e l gioco del re quelle sue intuizioni scientifi- rustico diverbio tra la teoria coche dentro canovacci grotteschi pernicana descritta dal contadino in pavano, alla Ruzzante. Dobbia- e quella tolemaica perorata dallo

Danila Fontana commissario cittadino degli Autonomisti La nomina pochi giorni addietro da parte del commissario provinciale Mpa Fabrizio Rossi Danila Fontana torna a fare politica attiva. Chiusa punto di riferimento per i cittadini ciociari. l'esperienza quale assessore all'ambiente, dopo es- Conoscendo l'esperienza professionale di Danila, sere stata estromessa dalla giunta a causa del con- avendo avuto modo di apprezzare le sue capacità e la sensibilità che la legano alle tetrasto che ha opposto la sua lista di riferimento ("Movimento Futuro per matiche politico-amministrative della sua città, ritengo necessario, in Alatri") a Fi, la Fontana ha aderito questa delicata fase organizzativa da qualche settimana al MpA, ricevendo la nomina di commissario citdel Movimento nella Provincia di Frosinone, chiederle questo ulteriore tadino. L'ex assessore avrà il comimpegno". Dal canto suo, la Fontana pito di organizzare il Movimento ad ha ringraziato il commissario provinAlatri in vista della competizione ciale "Per la stima e la fiducia che ha provinciale. riposto in me, certamente non farò "La diffusione del movimento nella nostra Provincia - ha dichiarato il mancare il mio impegno soprattutto commissario provinciale del MpA, adesso che stiamo per entrare più nel vivo della competizione elettoraFabrizio Rossi -, oltre che di un impegno politico personale, necessita le provinciale. Ho notato grande Danila Fontana interesse attorno al Movimento e di una solida ed efficiente organizzazione che dovrà consentire al MpA di operare con questo è un aspetto decisamente importante per la sollecitudine, competenza ma soprattutto divenire crescita del MpA. In molti hanno manifestato il desiderio di aderire al MpA e di iniziare un nuovo percorso insieme. Da subito organizzerò degli incontri al fine di individuare più compiutamente le istanze dei miei concittadini e portarle all'attenzione dell'Amministrazione comunale". La nomina è stata salutata anche dalla maggioranza che governa il Comune. Giorgio Pongelli ha rivolto all'ex assessore "I migliori auguri a Danila Fontana per il suo nuovo incarico politico di commissario del gruppo comunale del MpA. Durante la sua esperienza amministrativa Danila ha dimostrato brillantemente di essere in grado di porsi al servizio della gente con concretezza e disponibilità. Siamo certi che oggi alla giuda del MpA saprà distinguersi per le stesse caratteristiche con l'augurio di riuscire a percorre un comune cammino di confronto e dialogo, lo stesso che a livello provinciale, è stato avviato con il commissario Fabrizio Rossi". Il Mpa si presenterà all'elettorato partendo con una serie di incontri sul territorio. Pie. Ant.

studioso, si impazzisce per lo spasso. Il rozzo linguaggio pavano, infarcito di terminologie scientifico - astronomiche, crea un'assurda mescolanza soprattutto grazie alle immagini surreal casarecce espresse dal villano a duro contrasto con quelle astrali del sapiente: all'istante appaiono enormi polente rotolanti nel cielo, gigantesche forme di formaggio che turbinano nel firmamento come ruzzole. Cos'è la ruzzola?

Si tratta di una forma di formaggio fortemente stagionato che i contadini lanciano, l'abbrivio roteante viene prodotto da una corda che avvolge la circonferenza del formaggio che così ruzzola per prati e strade a grande velocità. Questo gioco è ancora oggi fa-cente parte della nostra tradizione culturale. Ad Alatri ogni anno si rinnova con il "Palio delle quattro porte". Patrizio Minnucci

Il futuro anteriore Ricordare il passato parlando del presente Durante la celebrazione del Giorno della memoria, svoltasi nella biblioteca comunale con pochi giorni di calcolato ritardo, è accaduto, per un paese come il nostro, l'impensabile: si è parlato (anche) d'altro. Perché il film Hotel Rwanda, proiettato alla fine della mattinata alla presenza del nostro concittadino Luca Salvadori, coautore della colonna sonora, di ebrei, di olocausto e di Shoa non fa mai menzione. Vi si racconta invece un altro genocidio, quello ben più recente (1994) che in Africa ha visto sparire un milione di Tutsi per mano dei rivali Huti. Ci si aspettava Schindler e invece ci si è trovati nel continente nero. Perché parliamo positivamente di questo evento? Perché - rispondiamo prendendo una strada poco asfaltata ma obbligatoria - la democrazia sta morendo. No, non pensate alla magistratura imbavagliata, allo scavalcamento dei poteri, ai conflitti di interessi, alla falsa informazione, alla collusione con la mafia; niente di tutto questo; quand'anche questi fatti venissero meno, noi respireremmo aria di regime: il regime della libertà obbligatoria, quello di un paese che non sa riconoscere altra qualità e peculiarità della propria democrazia se non quella di essere, come diceva Gaber, il sistema più democratico che esista. Basta guardarli i nostri politici, anche quelli migliori: ormai qualsiasi loro intervento contiene un omaggio al sistema di governo che scegliemmo nel '46, come se posassero dei fiori su una tomba; questo perché in esso non credono più neanche loro, non sanno cosa sia, se lo sentono scricchiolare sotto i piedi come legno vecchio; hanno paura, parlano come se ribadissero le parole a sé stessi invece che agli interlocutori; nelle reti televisive scendono i sipari degli applausi ogni volta si riaffermi un principio che dovrebbe essere il postulato stesso di quei dibattiti. È triste, scriveva Cicerone, una vecchiaia costretta a difendersi a parole. E questo è oggi lo stato della nostra democrazia, che non viene metabolizzata perché non c'è altro da mangiare; continuano a masticarla, come quegli animali che riportano il cibo dal rumine alla bocca. Ma spesso anche noi non siamo da meno, e nelle occasione ufficiali sfilano parole sicuramente giuste, ma la cui esattezza è tale nella misura della loro ovvietà. Per quanto tempo ancora i ragazzi nelle scuole saranno costretti a sentir parlare solo dell'olocausto in sé e quando di esempi attuali di stermini e abomini ce ne sono a decine nel mondo? Tutto questo è dannoso. Perché "i giovani" (come si ostinano a chiamarli) queste cose le sanno già, e un ragazzo che per i primi due anni di liceo sente ogni volta la stessa storia, il terzo anno è un alunno che invece di ascoltare sarà probabilmente fuori dalla classe ad accanirsi contro le macchinette che distribuiscono merendine. Qualcuno sicuramente obietterà che invece è giusto insistere solo su questi fatti, proprio perché oggi esiste ancora chi ne mette in dubbio l'esistenza stessa. Ma non è vero forse il contrario, che ciò è possibile perché si continua ossessivamente a ripetere le stesse cose, come se ancora ce ne dovessimo convincere? Diamo la patente di negazionista a chi dovrebbe essere licenziato dal consesso umano. Quando si inizierà a capire che la memoria è tale solo se agisce in un circuito che abbracci anche il presente? Non è vero, come ci dicono spesso, che basti ricordare per far sì che la storia non si ripeta. Perché, raccontata così, "la storia non è magistra di niente che ci riguardi". Per ricordare bisogna prima capire. E affinché una democrazia esista e si rivitalizzi, bisogna continuamente stimolarla, giorno dopo giorno, ora dopo ora. Se nel Giorno della memoria volete insegnare qualcosa ai ragazzi, cari professori, amateli fino a fare a voi delle domande per dare loro delle risposte. Se nel Giorno della memoria volete insegnare qualcosa ai ragazzi, cari professori, parlate anche d'altro e approfondite sull'attualità. Fabrizio Papitto


9

Politica

Alloggi ATER

tutte le posizioni dei partiti politici ad oggi La nuova perizia dei tecnici dell'ente che gestisce le case popolari ha scosso il panorama politico e prodotto reazioni contrastanti tra i diversi attori sociali La posizione della maggioranza è rappresentata chiaramente dalle parole del sindaco Magliocca: "Il problema delle case Ater in progetto per il quartiere Civette ci sta molto a cuore e in qualsiasi modo vogliamo arrivare ad ottenere questi importanti alloggi di cui c'è penuria nel nostro Comune. Alla luce delle ultime novità, infatti, la nostra posizione è chiarissima, siamo favorevoli alla costruzione delle case popolari ma non possiamo che rimetterci alla nuova perizia geomorfologica che l'Ater sta effettuando dopo aver preso atto delle risultanze di una perizia di parte ben dettagliata che individuava

alcune serie problematiche per la zona. Se l'Ater a questo punto, a fine perizia, deciderà che in quel sito non ci sono più le condizioni per procedere alla costruzione degli alloggi, noi saremo ben disponibili a trovare assieme un'altra valida alternativa, il caso dello spostamento dei fondi su un altro Comune non deve neppure essere preso in considerazione. Pertanto siamo d'accordo in linea generale con una parte dell'opposizione che ha fatto questa proposta ma attendiamo senza allarmismi le decisioni e le comunicazioni dell'ATER. Certo è che Alatri ha bisogno di alloggi a basso costo e di edilizia popolare, non solo pubblica. L'amministrazione su questo fronte è schierata a favore dei cittadini e per lo sviluppo".

La vicenda degli alloggi popolari ATER in costruzione nel quartiere Civette, di cui abbiamo già trattato più volte, sembra essere arrivata ad una svolta. Dopo la relazione tecnica del perito di parte che ha individuato delle serie criticità geomorfologiche per quanto riguarda il sito scelto per l'edificazione, il Prefetto sembra abbia segnalato la cosa all'Ater che, visto l'autorevole intervento, si è mossa incaricando dei tecnici per verificare quanto contenuto in quella perizia e per decidere se procedere con la costruzione oppure no. A giorni saranno noti i risultati di questa decisione, e a seguito della proposta dei consiglieri Lisi e Cianfrocca di AN e del consigliere Frusone di Forza Italia, che hanno firmato un ODG per individuare un sito alternativo su cui costruire i famosi alloggi in caso l'ATER decidesse di non poter procedere nel sito prescelto e per non perdere l'investimento su Alatri, Gente Comune ha deciso di ascoltare tutte le posizioni ad oggi, di ciascuno partito e di ciascuna parte, così da fare chiarezza su ciò che i rappresentanti dell'amministrazione, le opposizioni e i "dissidenti" pensano a tal proposito.

La posizione del Partito Democratico diverge, ma non troppo, da quello del resto dell’opposizione. “Sulla questione delle case popolari - ci ha dichiarato Francesca Gatta, coordinatore cittadino - va fatta, innanzitutto, una doverosa premessa: allo stato dei fatti e degli atti, la definizione della pratica non è più nella disponibilità e competenza del Comune che ha già rilasciato la licenza a costruire ed attende solo che l’A.T.E.R. cominci i lavori. Ecco perché i consiglieri di minoranza non hanno partecipato alla votazione di un ordine del giorno che, sia sul piano politico che amministrativo, risultava assolutamente inutile ed inefficace. Fatta questa premessa, ribadiamo di essere molto contenti che, quanto prima, i 36 alloggi popolari possano essere offerti ad altrettante famiglie della città. Anche negli anni addietro ci siamo impegnati per favorire tale realizzazione, nella convinzione che ogni comunità deve sapersi far carico, con responsabilità e, talvolta, con coraggio, dei diritti e delle esigenze delle persone più deboli. E’ ovvio che, se, per ipotesi,

dovesse essere messa in discussione dall’A.T.E.R. l’istruttoria tecnica su cui si è fondata la pratica di costruzione delle case popolari, ravvisando quell’ente che non vi siano più i presupposti di stabilità dei palazzi prospicienti e di sicurezza per i residenti, poiché il valore della vita umana è superiore a qualsivoglia altro interesse della comunità, in tal caso le case non si potrebbero più costruire. Ma, a quel punto, si dovrà avere il coraggio di dire, con estrema franchezza e serietà, che, purtroppo, le famiglie bisognose dovranno attendere ancora molto tempo prima di entrare in una nuova abitazione. Per questo speriamo che i dovuti approfondimenti tecnici in corso presso l’A.T.E.R. confermino la possibilità di realizzare le case popolari nella località di S. Francesco di Fuori e di utilizzare i fondi già destinati dall’ATER, e, nel contempo, diano le più ampie e necessarie rassicurazioni ai residenti della zona”.

Silvio Tagliaferri (Assessore all'Urbanistica), noto per le sue posizioni a volte poco "allineate" con i suoi alleati, sulla questione ATER tenta di fare chiarezza e va giù duro: "Quello che posso assicurare è che le procedure vanno avanti e che i lavori stanno iniziando. Proprio in questi giorni sono stati posizionati dei sensori geomorfologici che monitorano la situazione durante l'esecuzione degli scavi, segnalando qualsiasi problema con tempestività. Non potrebbe essere altrimenti visto che non solo sia il sottoscritto sia i tecnici comunali che hanno firmato le autorizzazioni non si sarebbero mai presi una responsabilità simile in caso di effettiva pericolosità, poi va anche detto che il Genio Civile ha approvato il progetto, per cui ogni altra discussione è polemica sterile e inutile. Tra l'altro, l'ipotesi fatta da AN di trovare un sito alternativo è pura deUn parere sui possibili sviluppi per la situazione degli alloggi Ater magogia fatta per accaparrarsi le grazie dei residenti del quartiere, in quanto il Conella zona di Civette, arriva anche dai consiglieri Lisi e Cianfrocca mune non ha altri terreni disponibili, e non potremmo, secondo le norme vigenti, eche, assieme a Francesca Frusone del Pdl hanno lanciato una propospropriare un terreno di chicchessia. Cosi come l'Ater non comprerà mai un altro tersta: "Durante l'ultimo consiglio, è stata posta da parte di An, una inreno e sposterebbe subito il finanziamento su altri Comuni più disponibili. Insomma terrogazione al Sindaco sui 36 alloggi Ater in località S. Francesco di basta polemiche, quelle case servono alla città, saranno costruite in sicurezza, il resto Fuori. Questa iniziativa è nata dal fatto che abbiamo preso in considerasono chiacchiere. Vorrei dire a Francesca frusone che non si facesse coinvolgere emozione il risultato della perizia geologica del dott. Torre, dalla quale si evince che tivamente da questi falsi profeti…stia sicura che l'intervento è fatto nel pieno rispetla costruzione degli alloggi nel sito prescelto potrebbe comportare dei seri rischi. Chi, duto di tutte le leggi e in sicurezza". rante la seduta, ha fatto la voce grossa è stato l'Assessore Tagliaferri, che ha prima denigrato la perizia, e ha poi ripercorso tutto l'iter di tale vicenda giungendo alla nostra stesL'UDC di Alatri, per conto di Gianfranco De Santis, ex vice Sinsa conclusione e cioè che, se la perizia del geologo dell'Ater confermasse quella del dott. daco e ex Assessore all'Urbanistica, ha una posizione schietta Torre, le case non potrebbero essere più costruite. In pratica, ha evidenziato tutto il suo e decisa sulla questione: "Se non sono stati ancora costruiti i interesse a che questo intervento venga realizzato il prima possibile. Ma siccome a noi sta 36 alloggi di edilizia popolare alle Civette, la responsabilità è a cuore veramente l'interesse di tante famiglie, abbiamo voluto fare un passo in avanti nel protutta della maggioranza. La colpa è di Magliocca con il suo atporre al Sindaco di trovare un altro sito dove poter dare l'intervento di costruzione degli allogteggiamento equivoco e non certamente del Sen. Tofani, come gi nel momento in cui il geologo dell'Ater dovesse confermare l'impossibilità di procedere". vorrebbe far credere Tagliaferri, il quale fa finta di non ricordarsi quando qualche Continuano i tre consiglieri di maggioranza: "Sarebbe stato opportuno votare l'ordine del mese fa il Sindaco, attraverso una telefonata, ordinò di sospendere l'immissione giorno dal quale, invece, si sono sottratti i consiglieri del centro sinistra non partecipanin possesso da parte dei tecnici dell'Ater. L'assessore dicesse la verità e facesse do, e i consiglieri della maggioranza votando no. Eppure quest'ultimi, non tanto tempo fa, chiarezza all'interno del suo partito, con il Sindaco e con la maggioranza. E' tropvotarono sempre no ad un ordine del giorno per procedere all'intervento in questione. Ora po comodo nascondersi dietro gli altri, sottacendo le responsabilità della maggiohanno cambiato idea o l'Assessore Tagliaferri tiene tutti "sotto botta" ? Una cosa è certa: ranza. Quello che è certo è che continuano a passare mesi, altri anni, e quegli se l'Ater non dovesse procedere con l'intervento e spostasse il finanziamento verso un'alalloggi di edilizia popolare ancora non si costruiscono e le famiglie di Alatri sono tra città - concludono Cianfrocca, Lisi e Frusone - noi avremmo la coscienza a posto, menvent'anni che aspettano. Di questo dovrebbe rendersi conto la maggioranza ed esitre tutti gli altri dovranno assumersi le proprie responsabilità" gere da Magliocca un suo intervento formale, e non ufficioso, presso l'Ater di FroPagina a cura di: sinone chiedendogli il rispetto dei tempi di inizio e ultimazione dei lavori, trattandosi di edilizia sociale pubblica, anzichè continuare a fare chiacchiere" A. Tagliaferri - C. Capone Infine registriamo la laconica dichiarazione di Paolo Santoro della lista civica Futuro per Alatri, da qualche mese Visione più concreta e disincatanta quella di Patrizio Cittadini, leader della lista civica Programpassata all'opposizione, che ha ribadito ma Alatri che ribadisce come fino alla pronuncia dei tecnici Ater non sia il caso di iniziare come quegli alloggi servano e vadano discussioni su eventualità, come quella di cambiare sito per la costruzione, che implicherebcostruiti così come deciso e come approbero degli iter e dei cambiamenti inimmaginabili per la procedura. Per prima cosa, infatti, vato da tecnici e amministratori comunali. Cittadini tiene a sottolineare come il comune non abbia disponibilità di siti alternativi o terIl resto sono solo polemiche messe in piedi da chi fa proreni dove costruire all'infuori da quello e che a quel punto dovrebbe essere messa mano addipaganda o da chi ha altri interessi a che non si costruisca. rittura al piano regolatore, e avviare eventuali procedure di esproprio con allungamento impensabile di tempi e problemi. Per cui la scelta migliore, ad oggi, è risolvere eventuali difficoltà sul sito attuale.


10

Politica

Pongelli (PDL): in Provincia per cambiare

"A nome del coordinamento comunale e del gruppo consiliare del PDL presso il comune di Alatri e in qualità di vice-coordinatore provinciale di Forza Italia, esprimo la massima soddisfazione per la candidatura dell'On.le Iannarilli alla Presidenza della provincia di Frosinone. Tale candidatura è il frutto di un attento ed approfondito dibattito all'interno del partito di Forza Italia ed è stata fortemente voluta dalla base del partito che ha chiesto all'On.le Iannarilli la disponibilità a candidarsi, dimo-

Avv. Giorgio Pongelli

strando questa volontà nelle nutritissime manifestazioni che fino

ad oggi si sono tenute in giro per la provincia e che hanno legittimato la sua "scesa in campo". La scelta della candidatura è stata accolta molto favorevolmente dai cittadini di Alatri e degli altri Comuni ciociari poiché rappresenta un riconoscimento al valore ed al merito di Antonello Iannarilli che ha sempre considerato il rapporto diretto e continuo con i cittadini l'elemento essenziale ed insostituibile per la politica ed una buona amministrazione, fondato su uno stretto legame con la Ciociaria che ha portato al rilancio e

alla rivalutazione della nostra terra. I principi liberali e democratici, che hanno sempre caratterizzato Forza Italia prima, ed il PDL poi, hanno comportato la crescita politica del nostro paese portandolo ad acquisire un ruolo importante nella organizzazione politica territoriale, nelle scelte che segnano il vivere civile di una comunità di persone. Ancora una volta, c'è bisogno di chi si impegna a lottare per proseguire sulla strada della libertà, della modernizzazione, dello sviluppo e del protagonismo dell'azienda

Italia, già tracciata dal Presidente Berlusconi e Iannarilli, già Parlamentare azzurro, è l'uomo forte di cui la nostra Provincia ha bisogno per risollevarsi dal degrado in cui versa dopo tanti anni di cattiva gestione del centrosinistra. Prova ne è la diffusione continua sui media di impietose classifiche che posizionano la nostra provincia, e il Capoluogo in particolare, sempre agli ultimi posti. È ora di cambiare". Giorgio Pongelli Coordinatore cittadino FI Alatri Vice coordinatore provinciale

Fabio Di Fabio (PD): “Iannarilli non è adatto alla presidenza”

Come può Iannarilli assicurare un buon governo nella nostra provincia se ha così palesemente dimostrato di non saper amministrare la nostra città né ha saputo tenere in piedi la coalizione votata dagli alatrensi, tanto da aver "litigato" ed estromesso dalla giunta cittadina tutti i suoi alleati (AN, UDC, Futuro per Alatri)? Penserà di fare altrettanto in Provincia? Certo, il lupo cambia il pelo ma non il vizio!

E però è davvero divertente, ma al contempo pietoso, vedere come diversi personaggi dell'attuale amministrazione cittadina, partendo da Sbaraglia per arrivare al Sindaco Magliocca, passando per Melone e Pongelli, alquanto screditati politicamente agli occhi della pubblica opinione, si affannino a tessere le lodi del candidaFabio Di Fabio to Presidente, Iannarilli, più nel tentativo di compiacere il capo, che per autentico e disinteressato convincimento. Essi affermano che occorre eleggere Iannarilli perché ha sempre dimostrato di saper amministrare bene. Tralasciando le precedenti esperienze in Regione, dove l'Assessore Iannarilli si segnalò soltanto per sagre e feste senza incidere minimamente sulle questioni strutturali dell'agricoltura laziale e tanto meno realizzando qualcosa per la sua città, e l'attuale esperienza in Parlamento, un ruolo nel quale egli stesso dimostra di essere in difficoltà, risultando, nella passata legislatura, tra i parlamentari più assenteisti dell'intera

Assise, vorremmo analizzare il ruolo del candidato Ian- risultati siano sotto gli occhi di tutti. narilli in seno all'amministrazione cittadina. Opere pubbliche inesistenti, rete viaria ridotta ad un colaSul fatto che egli sia, unitamente al Direttore Generale, il brodo, edifici scolastici senza una programmazione di mavero regista delle decisioni e delle scelte amministrative, nutenzione, servizi socio-assistenziali ridotti drasticamennon ci sono dubbi. Partendo da questa necessaria premes- te, totale disinteresse e insensibilità nei confronti delle sa, dovremmo analizzare i risultati della giunta Iannarilli- persone svantaggiate, politiche ambientali scadenti, cenMagliocca sia sotto il profilo politico che amministrativo. tro storico e commercio lasciati al loro destino, finanziaEbbene, politicamente il consuntivo di questi primi tre menti cruciali per la crescita della città letteralmente anni è perlomeno disastroso. Iannarilli, infatti, uscito vit- "bruciati", progettazioni ed opere in corso della passata torioso dalle elezioni del 2006, capeggiando una larga amministrazione abbandonate, strutture sportive comunacoalizione che si rifaceva alla Casa delle Libertà, è riusci- li affidate illegittimamente ad associazioni "amiche" anto in meno di trenta mesi a estromettere tre dei cinque corché morose nei confronti del comune, centinaia di mipartiti che componevano la compagine governativa, e pre- gliaia di euro dilapidati in consulenze esterne di dubbia cisamente AN, UDC e Furturo per Alatri. Ha annesso la Li- utilità, personale comunale discriminato. sta Magliocca nata per raccogliere il consenso di chi non E questo è un elenco certamente non esaustivo dei caposi riconosceva in un partito e, senza rispetto per gli elet- lavori di questa giunta. In conclusione, si può affermare tori, fagocitata da Forza Italia. Ha costretto il Sindaco ad che se come dichiarano gli esponenti della giunta, Sinestromettere dalla sua giunta ben cinque Assessori, di cui daco in primis, occorre eleggere Iannarilli perché riportealmeno quattro, Costantini, De Santis, Fontana e Remolo, rà in Provincia il buon governo di Alatri, riteniamo che gli rei di avere una propria autonomia e quella dignità intel- stessi diano alla città e a tutta la Ciociaria una palese dilettuale ed amministrativa che non consentiva di sotto- mostrazione ed una giusta motivazione per evitare questo stare supinamente alle volontà, spesso inconcludenti, di disastro. chi veramente comanda questa amministrazione. Inoltre, Fabio Di Fabio Capogruppo consiliare PD da un lato prettamente numerico, l'Onorevole è riuscito a trasformare una maggioranza di tredici componenti, potenzialmente quindici, considerando i consiglieri di Progetto Alatri, poi trasferitisi in AN, in una risicata compagine di undici consiglieri, nella quale prevale la logica ricattatoria Periodico di informazione politico-sociale e culturale di chi si sente perennemente l'undicesimo e, dunque, indispensabile, paralizzando ancor più Direttore Responsabile Massimo Panico il Comune. Per quanto concerne, invece, l'operato amministrativo della giunta, oggi composta Editore Filippo Strambi solo da "fiduciari" di Iannarilli, riteniamo che i

Stampa Tipolitografia ACROPOLI ALATRI - Via Mediana Chiappitto, 5 - Tel. 0775 442588 Segretaria redazione Elisabetta Ciancone Responsabile di redazione Andrea Tagliaferri Impaginazione e grafica Elisabetta Ciancone - Gianni Marconcini

Redazione: Pietro Antonucci - Carlo Capone - Mariella Minnucci Paolo Fiorenza - Riccardo Strambi - Simona Leonetti Hanno collaborato Angela Rossi - Giorgio Stirpe - Fabrizio Papitto Arnaldo Capone - Remo Costantini - Marzia Ceccacci Fabio Padovani - Alberto Cianfrocca - Federico Tunzio Bruno Sbaraglia - Patrizio Minnucci - Egidio Fiorelli Marco Corsetti - Davide Mancini - Laura Ascani Numero chiuso in tipografia il 16/02/2009 Autorizzazione Tribunale Frosinone n°232 del 4/10/1994


11

Provincia

Regione Lazio - Rimpasto nella Giunta: dentro Francesco Scalia La presidenza della provincia di Frosinone passa ora al vice Filippo Materiale fino alle elezioni di primavera

Mario Michelangeli Scalia: "Voglio rin(Pdci) e Marco Di Stegraziare il presidente fano (Pd), ormai ex Marrazzo, il mio partiassessori alla Tutela to e il segretario Modei consumatori e al rassut per la fiducia Personale, sono fuori che hanno riposto in dalla Giunta Marrazzo. me. Farò di tutto per Ad annunciarlo sono essere all'altezza del stati loro stessi al tercompito. Porterò nelmine di un incontro la Giunta Marrazzo con il presidente della l'esperienza di 15 anRegione Lazio nel corni di amministrazioFrancesco Scalia so del quale Marrazzo ne, cinque da sindaco ha revocato le deleghe. In giunta e 10 da presidente della Provinsubentrano il presidente della cia. Porterò anche una grande Provincia di Frosinone, Francesco passione, la voglia di lavorare e Scalia (Pd), al posto di Di Ste- l'orgoglio di far parte di una fano e l'avvocato Vincenzo Ma- grande squadra" ruccio (Idv) andrà a sostituire l'u- Vincenzo Maruccio neo assessoscente assessore alla Tutela dei re alla Tutela dei Consumatori: consumatori, Michelangeli (Pdci). "Sono soddisfatto per l'Italia dei Marrazzo, si legge in una nota, Valori che meritava questo ricoha ringraziato gli assessori u- noscimento. L'Idv è sempre stata scenti al Personale, Marco Di Ste- accanto a Marrazzo ed è un partifano (Pd), e alla Tutela dei con- to che ha saputo dimostrare di sumatori, Mario Michelangeli saper governare" (Pdci), "per il prezioso lavoro svolto e la collaborazione dimo- Soddisfatto il capogruppo regiostrata in questi anni". nale del Pd Giuseppe Parroncini: "Sono sicuro che la scelta rafforLe reazioni: zerà la giunta regionale e stabiIl presidente della Provincia di lizzerà il quadro politico in vista Frosinone e neo assessore al Per- delle elezioni del 2010 e ringrasonale, Demanio e Patrimonio zio il segretario regionale Rodella Regione Lazio Francesco berto Morassut che in un momen-

to così delicato è riuscito a dare il suo contributo rivelatosi decisivo per portare a conclusione un rimpasto che si trascinava da troppo tempo".

tico". Per Donato Robilotta, dei Socialisti riformisti: "la cosa migliore da fare in un momento come questo, è staccare la spina e andare subito al voto".

Il capogruppo di Fi in consiglio regionale Alfredo Pallone: "Marrazzo è arrivato ormai al capolinea ed è stato commissariato da una corrente del Partito democra-

Il rimpasto di Marrazzo è stato duramente criticato anche dal deputato e ministro ombra del Welfare per il Partito Democratico Enrico Letta, a cui è legato l'ex

assessore Di Stefano che ha commentato: "L'autolesionismo del Pd laziale lascia senza parole. Vorrei sapere, in questo momento in cui la politica è così screditata, come spiegheranno ai cittadini i motivi di rimpasti a un anno dal voto, che non sono comprensibili se non con logiche antiche di spartizioni di posti tra correnti". A.T.

Frosinone: Legambiente ci tiene d'occhio! La campagna dell'associazione ambientalista boccia ancora una volta il capoluogo ciociaro che in un due mesi ha quasi superato il limite annuale degli sforamenti di pm10 Anche per questo inizio d'anno Frosinone si conferma la città capoluogo di provincia da cigno nero. L'aria irrespirabile, il pericolo per la salute, e una città dominata dalle auto. In questo si traduce il dato emerso dalla campagna di Legambiente Pm10 ti tengo d'occhio. Frosinone presenta, già dopo neanche due mesi dall'inizio dell'anno, 29 giorni di superamento dei limiti di emissioni di polveri nell'aria. Il limite di sforamento in un anno è 35 giorni. Il presidente di Legambiente Lazio, Lorenzo Parlati, ha detto: "Anche se sta piovendo tanto, l'allarme smog continua a destare preoccupazione, ma da parte delle amministrazioni non si vedono interventi per contrastare seriamente questa emergenza". E se a Roma è sparito il pacchetto antismog a Frosinone ci sono già state le prime giornate ecologiche. Il divieto di circolazione in alcune ore della mattina e in altre del pomeriggio. Diverse multe elevate per una città che ha un alto numero di automobili in circolazione tra esigenze di routine, trasporto merci, attraversamenti di tir verso altre destinazioni, mezzi pubblici e quant'altro. Legambiente suggerisce l'immediata approvazione di un piano risanamento dell'aria, in direzione del rafforzamento del trasporto pubblico. L'allarme è purtroppo confermato dal fatto che le zone di Roma e Frosinone sono comprese nelle 132 aree di dieci Paesi europei nei cui confronti è stato aperto un procedimento di infrazione dalla Commissione europea, per non aver rispettato la norma di qualità dell'aria che l'UE ha appunto fissato per il cosiddetto PM10. Entrambe le città, secondo Bruxelles, nel periodo 2005-2007, hanno superato, per le PM10, sia il limite giornaliero che quello annuale. Anche Cassino ed Anagni non sono esenti dall'allarme. Giorgio Stirpe


12

Provincia

Monte San Marino (Alatri) e Trivigliano: due frane ancora intatte Il cedimento del terreno per le piogge di dicembre ha creato due profondi crateri che urgono soluzione, sulla SS155 e nella periferia di Alatri Abbiamo ricevuto due segnalazioni che seppur di diversa provenienza e su due zone differenti, parlano di due temi identici, ovvero l'immobilità degli amministratori locali (siano essi comunali, provinciali o regionali) in merito alle frane che hanno dimezzato due strade, una meno trafficata ma fondamentale per Monte San Marino ad Alatri, e una importantissima tra Tri-

vigliano e Vico nel Lazio, la SR155 per Fiuggi. Entrambi i cedimenti sono avvenuti a dicembre quando la pioggia inclemente ha allagato l'intera provincia e l'Italia intera, ma a differenza del resto della nazione, da noi nessuno si è mosso per risolvere questi problemi. Di Monte San Marino si sono interessati i consiglieri comunali di Alatri di AN, Lisi e Cianfrocca, che hanno incontrato

i residenti disperati. Tale arteria, infatti, è senza uscita e conduce in una zona dove abitano una quindicina di famiglie con anziani e bambini, e queste, nella petizione da loro sottoscritta e rivolta al Sindaco, al Direttore generale ed all'Assessore al Lavori Pubblici, chiedono a gran voce un urgentissimo intervento volto a ripristinare lo stato dei luoghi. In effetti, questa delimitazione

BUFERA NEL CENTROSINISTRA CASSINATE Il consigliere Attilio Perna si dimette dalla carica di capogruppo del Partito Democratico CASSINO - L'ultima seduta del Consiglio comunale dedicata alla nomina del nuovo collegio dei revisori dei conti ha lasciato sicuramente pesanti strascichi. L'opposizione di centrosinistra, dopo la spaccatura interna sulla scelta del componente che doveva essere indicato proprio dal gruppo consiliare di minoranza, continua a leccarsi le ferite. Il capogruppo del Pd, Attilio Perna, accusando la maggioranza di "scorrettezza politica" e bacchettando i suoi colleghi di partito per la "complicità", ha rassegnato le dimissioni dal suo incarico chiedendo anche l'azzeramento di tutte le cariche di partito. "Quanto accaduto in Consiglio comunale ha scritto in una nota - costituisce un atto di irresponsabilità politica senza precedenti. Il revisore dei conti in quota alla minoranza consiliare è stato eletto anche con il voto dei consiglieri di maggioranza. Un vero e proprio schiaffo alle regole democratiche, di garanzia e di rappresentatività delle minoranze, avvenuto con la consapevole ed irresponsabile complicità di qualcuno dei nostri". Il Presidente del Pd, Andrea Vizzaccaro, chiamato in causa dall'ormai ex capogruppo ha così replicato: "In riferimento all'elezione dei revisori dei conti, non voglio commentare le accuse che l'Ing. Perna ha fatto ad una parte non precisata del gruppo consiliare del Pd. Posso solo affermare che tali accuse non mi toccano minimamente, mi auguro che Perna sia più chiaro magari nel corso di una riunione di partito che mi sembra rappresenti l'unica sede de-

putata ad ospitare un dibattito del genere". Alle dichiarazioni del consigliere Vizzaccaro hanno fatto seguito quelle del consigliere, nonché coordinatore cittadino del Pd, Tullio Di Zazzo che ha dichiarato: "Sono disponibile a rimettere nelle mani del Segretario provinciale la mia designazione come coordinatore cittadino al fine di garantire nel partito la possibilità di una discussione serena e seria. Sicuramente l'anomalia dell'elezione deve essere il motivo di un momento di discussione". Sempre in casa Pd, il consigliere Marino Fardelli, contestando al Presidente del Consiglio comunale, Massimiliano Mignanelli, una conduzione dell'Assemblea consiliare tutt'altro che super partes, ha iniziato (e subito finito) lo sciopero della fame. Sul fronte dei Socialisti, infine, non si può certo dire che le cose vadano meglio. L'esponente del Partito socialista in Consiglio comunale, Alessandro Varone, ha preso letteralmente le distanze dagli altri colleghi di minoranza "vista l'incapacità di poter essere trattata come un 'corpo solo', di non avere una voce unica e soprattutto di non saper parlare alla città con spirito unitario neppure nel corso di un passaggio delicato e importante come quello della nomina dei revisori contabili". Un clima, dunque, di bellum omnium contra omnes che con molte probabilità imporrà, nei prossimi giorni, una calata in città dei vertici provinciali del Pd per imporre una tregua almeno fino alle prossime elezioni provinciali. Marco Corsetti

del fronte stradale ha di fatto procurato disagi fortissimi; basti pensare all'impossibilità che hanno questi nostri concittadini di poter essere raggiunti da mezzi per rifornirsi di gas GPL, visto che la loro zona non è raggiunta dalla condotta di metano, né tantomeno da camion che possano trasportare legna da ardere. Per non parlare dell'evenienza in cui servisse il passaggio per un mezzo di soccorso… Ecco perchè a tutto questo bisogna dare una risposta nel più breve tempo possibile. Identica situazione, anche se influisce ancor di più sul traffico provinciale a nord di Frosinone perché interessa una strada ex statale, è la frana al km 20 della SR155 per Fiuggi, in territo-

rio di Trivigliano, che da un mese e mezzo è percorribile solo su una corsia a causa del precipizio che si è formato con il cedimento del terreno. In più c'è il problema che la fila di automobili che sostano quando il semaforo è rosso si forma in piena curva ed ogni giorno, ad ogni semaforo rosso, si rischia un tamponamento a catena. In questo caso le competenze non sono comunali, ma, supponiamo, dell'Astral. Comunque, chiunque sia il responsabile, la richiesta è per un intervento tempestivo; non facciamole diventare un'attrazione turistica, anche se in effetti potremmo spacciarle come cavità carsiche !!!! Attì

AGENZIA DI FORMAZIONE PROVINCIALE INAUGURATA LA SEDE DI FERENTINO È stata inaugurata la nuova sede del centro di formazione provinciale alla presenza del presidente dell'Agenzia Carlo Di Cosmo, del direttore generale Federico Sisti, del presidente della Provincia Francesco Scalia, dell'assessore provinciale alla formazione Simone Costanzo, del sindaco di Ferentino Piergianni Fiorletta e degli assessori comunali Berretta e Pompeo. A dirigere tale struttura sarà Giuseppe Palombi, che potrà cosi contribuire alla formazione di tanti giovani della provincia di Frosinone attraverso iniziative mirate all'oc- Nella foto, tra gli altri, Carlo Di Cosmo, Simone Costanzo e Federico Sisti cupazione. Ricordiamo che è stato firmato lo scorso anno il protocollo d'intesa tra l'Agenzia Frosinone Formazione, la presidenza della Provincia di Frosinone ed il comune di Ferentino che prevede da parte della Provincia la concessione all'Agenzia in sub-comodato gratuito dello stabile di Via Antica Acropoli, da adibire alle attività formative. L'inaugurazione della sede di Ferentino è il chiaro segno della continua crescita dell'Agenzia che in poco tempo si è ritagliata a livello provinciale un ruolo centrale in tema di formazione, grazie all'offerta formativa sempre più rispondente alle esigenze del territorio nel fluttuare delle richieste di lavoro in un settore sempre in costante e rapida evoluzione. La sede di Ferentino che ospita i corsi per l'adempimento dell'obbligo formativo di acconciatore e i corsi in agricoltura consentirà nuove ed importanti novità per i giovani che vogliono avviarsi ad un mestiere. A.T.


13 Un milione di turisti in meno La crisi non risparmia neanche i Papi... in quindici anni a Fiuggi Provincia

Il lento declino della città termale ciociara segnalato anche dal dimezzamento dei posti letto ricettivi scesi di ottomila unità FIUGGI - Il crollo turistico che si è fatto registrare negli ultimi anni ha di fatto declassato la città termale nella classifica delle principali località turistico-termali d'Italia. Un declino iniziato nel lontano 1993, che però ha mostrato più facce di un'unica medaglia: in quasi quindici anni

debito. Fallimentari le gestioni: basta pensare che l'azienda pubblica Acqua&Terme spa è finita in liquidazione con un procedimento di concordato preventivo in corso; la società Fiuggiterme (controllata del consorzio Gaia e attuale gestore dei parchi termali) è stata inserita il primo agosto

La Fonte Termale di Fiuggi

la città di Fiuggi ha perso ben un milione di visitatori l'anno e dissipato un patrimonio alberghiero che la collocava nella top-ten delle principali località termali d'Europa. Svariati i motivi della crisi: in primis la gestione fallimentare dei parchi termali da parte delle due amministrazioni pubbliche di centrosinistra prima e centrodestra dopo, che nel corso di quindici anni sono riuscite rispettivamente nella grande impresa di generare 130 miliardi di vecchie lire (centrosinistra) e 35 milioni di euro (centrodestra) di

del 2007 nel regime di amministrazione straordinaria, chiudendo il bilancio con 18 milioni di euro di passività. A riguardo, il collasso del settore termale è stato ben più pesante: infatti oltre lo stato negativo del bilancio aziendale, la Fiuggiterme in soli quattro anni dalla sua nascita ha usufruito di 18 milioni di euro di finanziamenti regionali e abbattuto il costo del personale inquadrando i propri dipendenti tramite contratti di solidarietà e cassa integrazione. Dal primo aprile 2008 i 180 dipendenti delle ter-

me di Fiuggi, infatti, sono stati licenziati pur avendo un contratto a tempo indeterminato e riassunti tramite contratti part-time o stagionali per un massimo di otto mesi all'anno. Ma i numeri del totale fallimento della politica locale sono tutti nella diminuzione del patrimonio alberghiero e delle presenze turistiche. Un milione di visitatori ha abbandonato la città termale negli ultimi quindici anni; il turismo congressuale soffre della mancanza di un palacongressi atteso da ben trent'anni; il turismo straniero non è più redditizio a causa della concorrenza degli albergatori che fissano i prezzi a ribasso; e ogni anni decine di alberghi chiudono i battenti. A tal proposito, soltanto negli ultimi quindici anni il patrimonio alberghiero di Fiuggi si è dimezzato, con una perdita di quasi otto mila posti letto e la lenta trasformazione di alberghi in appartamenti sta mutando il volto di una città turistica sempre più residenziale. Numeri imponenti di una crisi che ormai ha toccato livelli allarmanti, con associazioni di categoria incapaci a dare risposte concrete e un'amministrazione comunale ridotta sul lastrico. In queste condizioni pensare a una ripresa dell'economia locale e turistica diventa quasi impossibile.

Quarto premio per i “frascategli” della chef Zirizzotti La cuoca del ristorante “Il Castagneto” di Supino si è ben piazzata al Salone nazionale dell'Agriturismo di Arezzo “AGRI e TOUR” SUPINO - Con il piatto antico "i frascategli" la chef Lucia Zirizzotti, proprietaria dell'agriturismo "Il Castagneto" già insignito di numerosi riconoscimenti da parte delle guide specializzate del settore, si è classificata al 4° posto assoluto del campionato di cucina contadina che si è svolto lo scorso 14 Novembre durante la settima edizione del Salone nazionale dell'Agriturismo "AGRI e TOUR" di Arezzo. Durante l'importante manifestazione, che ha visto la partecipazione di oltre 10.000 visitatori e più di 4.000 operatori, la signora Lucia Zirizzotti ha presentato al pubblico il suo libro intitolato "Gli Antichi sapori della cucina lepina". Il libro nasce con l'intento di recuperare e diffondere la conoscenza delle ricette più antiche della tradizione gastronomica di Supi-

no, tramandate per generazioni da madre in figlia e che, oggi, possiamo assaporare nei menu sapientemente proposti dall'agriturismo "Il Castagneto" (www.il-

Lucia Zirizzotti e Domenico De Meis con Yuri Chechi

castagneto.net), gestito dalla signora Lucia assieme al marito

ing. Domenico De Meis. In questo lavoro, per ampliare la visione del lettore su un territorio dalle innumerevoli sfumature, viene illustrato il paesaggio naturale e le varie attività sportive che è possibile svolgere, i monumenti architettonici e storici nonché le tradizioni della civiltà contadina di una parte della Ciociaria. Nelle foto: alcuni momenti della settima edizione del Salone nazionale dell'Agriturismo "AGRI e TOUR" che si è svolto ad Arezzo dal 14 al 16 novembre 2008. Ma il fulcro del libro è sicuramente costituito dalla descrizione dei piatti principali di Supino e dei Monti Lepini le cui origini affondano nel Medio Evo. Per esempio, dopo un'approfondita ricerca, si è giunti a conoscenza dell'esistenza di alcune piante che si trovano abbondantemente in natura come i "lauri",

Videocon, Rapisarda, Bioprogress, Marangoni e Myers Squibb, un patrimonio industriale e professionale da difendere coi denti

ANAGNI - La crisi mondiale non risparmia certo il territorio della città dei papi, che forse più di altri paga le conseguenze di una situazione economica e finanziaria ai limiti. La deindustrializzazione, le cui premesse erano nell'aria già da alcuni anni, sembra farla da padrone con le ovvie conseguenze negative in termini di occupazione e di tranquillità sociale. Molte sono le vertenze aperte sul territorio, la gran parte delle quali appare di difficile soluzione: migliaia i lavoratori sull'orlo del baratro, tra cassa integrazione guadagni e procedure di mobilità. La "madre di tutte le vertenze", come è stata definita dal segretario provinciale della Filcem Cgil Silvio Campoli, resta senz'altro quella dell'ex Videocolor. A maggio scadrà l'ultima proroga della cassa integrazione per circa 1000 lavoratori che rischiano di trovarsi senza ammortizzatori sociali e, soprattutto, senza un piano industriale di rilancio dello stabilimento, dopo il sostanziale fallimento di quello proposto ormai quattro anni fa dalla multinazionale indiana Videocon. Se non sarà definito un nuovo progetto produttivo e occupazionale per la fabbrica di località Fratta Rotonda, si riLe proteste della Videocon a Roma schia una vera e propria tragedia sociale. Non è di molto migliore la situazione per i lavoratori della Rapisarda: 49 persone per cui, da un giorno all'altro, la proprietà americana ha deciso l'apertura della procedura di mobilità per cessazione dell'attività. Anche questa vertenza è al vaglio delle istituzioni. Nessuna soluzione concreta in vista per la Sistema Compositi, in amministrazione giudiziale con circa 70 lavoratori occupati. Alla Bioprogress, tra cassa integrazione e stipendi non pagati, la situazione delle maestranze non è migliore, per non parlare poi dei circa 200 esuberi annunciati dalla Bristol Myers Squibb e della crisi strutturale della Marangoni Tyre. Insomma, è l'intero territorio a subire i colpi di una recessione senza precedenti. Molte le iniziative messe in atto dai lavoratori e dal sindacato, dai presidi ai sit-in, alle manifestazioni, al coinvolgimento delle autorità istituzionali. Numerosi gli appelli al mondo politico locale che sono stati rivolti dal sindacato affinché il territorio faccia quadrato attorno alle proprie attività produttive, per tutelarle e rilanciarle in una società globale sempre più competitiva. Se questo treno dovesse essere perso, per la città dei papi sarebbe sempre più difficile trovare le basi da cui ripartire e reinventare un futuro diverso. i "rapunzuli", la "pisciacana" e le "cannele" che stavano scomparendo nella memoria dei giovani. Lo scopo di tale libro è proprio quello di tramandare per iscritto le radici culinarie e le tradizioni di questa parte della Ciociaria. Partendo dai racconti delle nonne si è venuto a conoscenza dei "frascategli", un primo piatto molto semplice che si è visto evolvere nel corso dei secoli essendo nato solo come farina cotta per poi evolversi con condimenti che venivano man mano scoperti dall'uomo come il pomodoro. Sempre di origine medievale c'è un dolce molto semplice, tipico di Supino, "i canascionetti": fatto con ingredienti che si potevano trovare facilmente in natura che poi con il passare dei secoli si è trasformato come dolce emblematico e più rappresentativo del Natale.

Un'altra preparazione caratteristica e unica di questo territorio è "gliu sangonato", un pane arricchito con il sangue del maiale e l'uva passa per renderlo gustoso e appetibile anche ai bambini. In questo libro sono ricordate, inoltre, le molteplici feste e manifestazioni che si svolgono durante tutto l'anno a Supino. Degne di essere ricordate sono: la festa di S. Antonio a Gennaio con la sagra della polenta, la mostra delle azalee, che si svolge la prima domenica di maggio e la festa di S. Cataldo il 10 Maggio. Proprio i "frascategli", di cui riportiamo di seguito la ricetta, sono stati preparati dalla nostra Lucia Zirizzotti durante la puntata della trasmissione "Casa Alice" andata in onda il primo dicembre 2008, sul canale 416 di Sky. Davide Mancini


14

Provincia

GUARCINO ha l’aula multimediale Grazie al contributo di 25mila euro della Fondazione Roma. Benefici per tutto il comprensorio

Inaugurata finalmente l'aula e laboratorio multimediale dell'Istituto Comprensivo di Guarcino, grazie al sostanzioso contributo della Fondazione Roma (circa 25.000 euro), realtà che ancora una volta si conferma vicina alle istanze e alle richieste del mondo della scuola attraverso questi tipi di sostegni e supporti, per una didattica più moderna e più consona ai tempi di oggi. Il finanziamento per la scuola di Guarcino è soltanto l'ultimo di una lunghissima serie, che ha già riguardato altre scuole della Provincia, oltre che l'intero panorama nazionale. Volto ad incentivare il percorso tecnologico, con tutti i suoi benefici, tra gli studenti e anche corpo insegnante sta riscuotendo

un successo enorme. Benefici che gente dell'Istituto, quando venne altra sede. Unanime il grazie alla riguarderanno anche Fondazione Roma. Un abbraccio "virle sedi distaccate di Trivigliano, Torre tuale" al quale si è stretto anche il Cajetani e Vico nel Lazio, facenti parte mondo politico lodell'Istituto Comcale e del territorio circostante. prensivo, e che av ra n no a p p u nt o Per Guarcino presente il vice-sindaqueste nuove tecnologie a disposizione co Sara Zomparelli, per Vico nel Lazio nei loro spazi. Una mattinata di festa Claudio Guerriero, anche lui vice-sinper l'intera struttura daco. Inoltre non scolastica. Presenti i vertici dell'Istituto ha mancato di portare il proprio salucon il dirigente Caterina D'Ercole che to, e quello delAula multimediale Istituto Comprensivo Guarcino l'Arma, il comandanha fatto gli onori di casa, la referente del progetto formalizzata l'idea, Alessandro te della locale Stazione, il mareConcetta Giansanti, e l'ex diri- Pellegrini, oggi in servizio presso sciallo Niccolò Vincenzo.

Centrale a olio di Guarcino Il NO del Consiglio di Stato La lunga vicenda della costruzione della centrale di to, sia l'amministrazione provinciale. A congratularco-generazione a olio di palma nel territorio di si per l'accaduto sono stati tra i primi Alessandro Guarcino sembra essere arrivata ad un punto di Gori, consigliere comunale PDL a Guarcino, primo a schierarsi contro la centrasvolta. Il Consiglio di Stale, e l'Assessore all'Amto, infatti, si è espresso in biente del Comune di Alatri merito al ricorso fatto dalla società italo-svizzera BEG, Enrico Pavia. Quest'ultimo, titolare del progetto, avverin particolare, ha voluto insistere su un punto peculiaso la decisione del TAR che re ovvero che il Comune di a metà dicembre aveva eAlatri "benché notevolmenspresso parere favorevole ai Comuni di Guarcino, Alatri, te interessato dalla realizVico nel Lazio e dalla sociezazione dell'impianto, in considerazione dell'esigua tà Filette,decidendo per la sospensiva del permesso distanza che intercorre tra Guarcino e la zona di Colrilasciato dalla Provincia di Panorama di Guarcino Frosinone alla società BEG. lelavena, non è stato mai In questo modo gli attori sociali contrari alla co- invitato a partecipare alla Conferenza dei servizi struzione della Centrale hanno ottenuto di fatto lo convocata dalla provincia di Frosinone, né sono stati condotti studi inerenti le conseguenze amstop al progetto. Questa decisione segna un paletto invalicabile di bientali e sanitarie sul nostro territorio". cui dovranno prendere atto sia i titolari del progetA. T.

Espletati i convenevoli di rito, protagonisti assoluti sono diventati i genitori e soprattutto i ragazzi della scuola che dopo aver aperto con l'Inno di Mameli hanno proseguito con altre canzoni famose, chiudendo il momento canoro con l'inno alla Gioia. Il taglio del nastro del laboratorio è stato un momento emozionante, sia per i dirigenti scolastici che per gli stessi alunni, che ora potranno contare su uno strumento di formazione formidabile in più per la loro crescita. Con la Fondazione Roma anche l'Istituto Comprensivo di Guarcino compie un salto di qualità nella formazione scolastica. P. M.

ADSL A VICO ANCORA UN MIRAGGIO Mentre in Umbria sperimentano il WI-Max, il Comune ernico naviga ancora a 56k! Tramite GENTE COMUNE, diamo voce alle insistenti richieste di cittadini del comune di Vico nel Lazio che ancora oggi, agli inizi del 2009, non possono usufruire dell' ADSL (Asymmetric Digital Sbscriber Line), la tecnologia che permette l'accesso ad Internet ad alta velocità (si parla a tal fine di banda larga). Peculiarità della tecnologia ADSL è, infatti, la possibilità di usufruirne senza dover cambiare i cavi telefonici e senza dover usare linee separate per i dati e le comunicazioni-voce normali: sul doppino telefonico in rame, è possibile far viaggiare contemporaneamente sia i dati digitali che il segnale telefonico analogico. Una carenza notevole per gli utenti di Internet che vedono "rallentare" le loro comunicazioni, la trasmissione dei dati e la ricezione delle informazioni. Spesso ci viene detto che la mancata copertura non dipende esclusivamente da un vincolo tecnico, cioè dal fatto che molte centrali telefoniche non dispongono di collegamento ADSL a causa di apparati posti dalla vecchia SIP vent'anni fa, che dovrebbero essere rimossi, oppure per la mancanza di un collegamento in fibra otticaad una centrale vicina all'interno di una rete di centrali collegati in fibra fino al centro Telecom più vicino, ma a questo vincolo se ne deve aggiungere un altro, ossia quello economico che dipende dalle scelte dell'operatore che richiede un minimo di utenze collegate per coprire una centrale. Nel caso Telecom tale vincolo è più stringente, infatti vengono coperti i comuni con una densità di popolazione maggiore, rispetto a quelli con densità minore, come appunto il comune di Vico nel Lazio. Questo però non spiega come i comuni limitrofi di Vico nel Lazio, sebbene di densità di popolazione inferiore, accedano ad Internet utilizzando la tecnologia ADSL. Numerosi sono ormai i cittadini che lamentano tale carenza, con questo articolo, voglio, infatti, raccogliere tali lamentele e sperare che a breve anche i cittadini di un piccolo comune, possiamo usufruire di tale tecnologia o quanto meno avere una spiegazione accettabile. Laura ASCANI


Dalla Regione 15 I DISTRETTI INDUSTRIALI Il Lazio chiude le porte alle mafie BANDOVIAPERLIBERA ALLA PROROGA

"Il Lazio ha chiuso e chiuderà sempre le porte alle mafie". Con questa frase il Presidente Piero Marrazzo ha Piero Marrazzo aperto il consiglio regionale straordinario sulla criminalità organizzata. "Non si tratta di un'emergenza ha proseguito il presidente della Regione - ma esiste un pericolo reale, reso ancora più insidioso dalla profonda crisi che stiamo attraversando. In tempo di crisi, infatti, le mafie moltiplicano i loro affari". Marrazzo ha indicato tre emergenze su cui concentrare gli sforzi: usura (Roma è la provincia che detiene il record italiano delle vittime, il Lazio è il secondo nella Penisola), presenza di imprese legate alla camorra nel settore degli appalti pubblici ed infiltrazioni criminali nel basso Lazio. Il Presidente ha ricordato, a quest'ultimo proposito, che nel giugno scorso la Direzione nazionale antimafia ha individuato i comuni di Fondi, Terracina, Formia e Gaeta come centri in cui le mafie sono attive e hanno "pericolose contiguità con la politi-

ca". Per questo il governatore ha sollecitato l'approvazione rapida in Consiglio della proposta di legge sugli appalti approvata in settimana in Giunta. In momenti di debolezza, secondo Marrazzo, anche la pubblica amministrazione entra nel mirino delle mafie. "Il Lazio ha già fatto grandi passi: siamo la Regione con il più alto coefficiente di trasparenza in Italia". Annunciata al proposito la costituzione di un comitato - costituito da magistrati penali, contabili e amministrativi - per modificare dei sistemi di spesa dell'amministrazione regionale al fine di renderla impermeabile a ogni infiltrazione malavitosa. Riferiti poi da Marrazzo alcuni dati dell'Osservatorio sui reati nel Lazio: a Roma nel primo trimestre del 2008 i reati sono calati del 21%. "Questo dimostra - ha precisato – che nella nostra regione non esiste un'emergenza mafie. Tuttavia, a fronte di un calo generale, sono in crescita gli illeciti riconducibili alla criminalità organizzata: +14,8% associazioni a delinquere, +17% spaccio, +13,4% per sfruttamento della prostituzione. Aumentano le denunce per estorsione. E l'operazione conclusa ieri dai Ros del Carabinieri ha messo in luce la presenza di un impressionante giro di affari imperniato su Ro-

ma. Sarebbe pericoloso non considerare con la massima serietà questi dati, che devono spingerci dar vita ad un ulteriore sforzo di coordinamento tra gli enti territoriali, seguendo il modello positivo del Patto per Roma sicura". Anche il Presidente dell'Osservatorio regionale sulla sicurezza, Enzo Ciconte ha ribadito che il dibattito di oggi rappresenta un "importante segnale di attenzione, a un fenomeno non solo criminale ma anche economico, sociale e politico. Un fenomeno in forte e rapida evoluzione. Il punto fondamentale è l'enorme liquidità di cui dispongono le organizzazioni mafiose: enorme liquidità in una situazione in cui interi settori produttivi hanno il problema opposto. Questo rappresenta una possibilità enorme per la mafia. Un fenomeno da non sottovalutare, ma a cui bisogna guardare con realismo". Due le caratteristiche a cui fare attenzione ha concluso Ciconte - intanto, oggi, nel Lazio, sono dominanti 'ndrangheta e Casalesi. E poi esiste una sorta di "camera di composizione" dei contrasti fra queste organizzazioni. Ci sono accordi precisi fra le cosche. Ci sono pezzi di territorio che rischiano di essere sotto il controllo delle mafie, per questo è importante dire, come ha fatto Marrazzo, che il Lazio chiude le porte alla mafia.

Su indicazione dell'Assessore alla piccola e media impresa, commercio e artigianato Francesco De Angelis, la Direzione regionale attività produttive ha concesso una proroga di 20 giorni per la presentazione delle domande in relazione al bando di contributi a favore dei distretti industriali (Decreto 28 dicembre 2007 del Ministero dello sviluppo economico di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze). "La chiusura del bando, ha spiegato L’ass. Francesco De Angelis l'Assessore, era prevista per il 12 febbraio, ma - come è già accaduto per il bando sull'internazionalizzazione a seguito delle richieste da parte delle associazioni di categoria, abbiamo deciso di concedere altri venti giorni di tempo per dare modo alle aziende partecipanti di portare a compimento i progetti da presentare a Sviluppo Lazio". Il bando sui distretti industriali rimarrà quindi aperto fino al 4 marzo 2009. "Il bando, precisa De Angelis, stanzia 3 milioni e 500 mila euro, risorse provenienti dallo Stato e dalla Regione, per finanziare i progetti presentati dalle imprese di quattro poli produttivi del Basso Lazio: il distretto del tessile della Valle del Liri, il sistema produttivo del chimicofarmaceutico del Lazio meridionale, il sistema produttivo agroindustriale pontino ed il distretto del marmo e del lapideo dei Monti Ausoni e dell'area tiburtina".

RAPISARDA DI ANAGNI: DE ANGELIS AL TAVOLO DI CONFRONTO A ROMA "La situazione è certamente difficile e non possiamo di fatto nascondere la nostra preoccupazione. La mia presenza è il segno di un impegno, di una volontà di intervento e della solidarietà della Regione Lazio al fianco dei lavoratori della Rapisarda". Queste le parole dell'assessore regionale alla piccola e media impresa, Francesco De Angelis, di fronte ai lavorati della Rapisarda di Anagni che ha incontrato nella sede dello stabilimento anagnino poco prima della tavola rotonda organizzata per il 13 febbraio scorso a Roma. De Angelis ha subito individuato due priorità per affrontare la situazione: intanto il riconoscimento del periodo di cassa integrazione necessario ai lavoratori. E poi capire, nel più breve tempo possibile, le reali intenzioni della proprietà, verificare se ci sono possibili acquirenti per un piano di rilancio, di ripresa occupazionale, attivando anche gli strumenti della Regione Lazio di sostegno e di accompagnamento alla crisi.


16

Nazionale

Crisi Economica

Conte (PdL): “Garantire la stabilità del sistema creditizio” Il Presidente della Commissione Finanze ha illustrato ai colleghi le motivazioni "prudenziali" del decreto per salvaguardare le banche italiane

La VI Commissione Finanze della Camera si è riunita per esaminare il disegno di legge C. 1762, per la conversione del decreto-

L’On. Gianfranco Conte

legge n. 155 del 2008, recante misure urgenti per garantire la stabilità del sistema creditizio e la continuità nell'erogazione del credito alle imprese e ai consumatori, e, congiuntamente, il disegno di legge C. 1774, per la conversione del decreto-legge n. 157 del 2008, recante ulteriori misure urgenti per garantire la

stabilità del sistema creditizio. Al riguardo, a margine della riunione, è intervenuto nuovamente il Presidente della Commissione Finanze, On. Gianfranco Conte, che ha precisato: "Il decretolegge n. 155 del 2008 riveste innanzitutto natura prevalentemente prudenziale, precostituendo il contesto normativo necessario per consentire al Ministero dell'Economia e delle Finanze l'eventuale adozione di misure di natura straordinaria volte a fronteggiare le possibili ricadute sul sistema creditizio nazionale della grave crisi che sta investendo i mercati finanziari e l'intera economia mondiale. Secondo le indicazioni contenute nella relazione illustrativa allegata al disegno di legge, l'intervento legislativo trova uno specifico riferimento costituzionale nell'articolo 47, primo comma, della Costituzione, il quale stabilisce il principio della tutela del risparmio in tutte le sue forme e della disciplina, coordinamento e controllo dell'esercizio del credito da parte della Repubblica".

"Passando al contenuto specifico del decreto-legge, - ha continuato il Deputato del PdL - l'articolo 1, comma 1, autorizza il Ministero dell'Economia e delle Finanze, anche in deroga alle norme di contabilità di Stato, a sottoscrivere o garantire aumenti di capitale deliberati da banche italiane che presentino una situazione di inadeguatezza patrimoniale accertata dalla Banca d'Italia". "L'articolo 4, invece, autorizza il Ministero dell'Economia a rilasciare garanzia statale in favore dei depositanti di banche italiane, per un periodo di 36 mesi dalla data di entrata in vigore del decreto-legge, ad integrazione ed in aggiunta agli interventi dei sistemi di garanzia dei depositanti riconosciuti ai sensi dell'articolo 96 del Testo Unico Bancario. Si ricorda che il predetto articolo 96 prevede che le banche italiane aderiscano ad uno dei sistemi di

garanzia dei depositanti, i quali hanno natura di diritto privato e sono finanziati dalle banche aderenti. In base all'articolo 96-bis del TUB, tali sistemi rimborsano,

nei casi di liquidazione coatta amministrativa delle banche autorizzate in Italia, i crediti relativi ai fondi acquisiti dalle banche con obbligo di restituzione (in forma di depositi o sotto altra forma), nonché agli assegni circolari, fino ad un limite massimo per ciascun depositante di 103.291 euro". "Per quanto riguarda, invece, il decreto-legge n. 157 del 2008, adottato dopo il vertice di Parigi del 12 Ottobre 2008 a cui hanno

partecipato i Capi di Stato e di Governo dell'area Euro, c'è da dire che esso si pone l'obiettivo di ampliare gli strumenti per favorire la disponibilità di liquidità da parte delle banche, contrastando in tal modo le difficoltà nel reperimento di mezzi finanziari sui mercati internazionali emerse nel corso delle ultime settimane". "In particolare - ha concluso il Presidente della Commissione Finanze - il decreto-legge amplia gli strumenti a disposizione del Ministro dell'Economia per facilitare il reperimento di liquidità da parte delle banche, sia attraverso la messa a disposizione delle banche di titoli di elevata qualità, sia attraverso la prestazione di garanzie statali che facilitano l'acquisizione di tali titoli o il collocamento sul mercato di titoli di debito propri. In questo senso il decreto-legge costituisce, dunque, una prosecuzione ed integrazione delle misure già previste dal sopra descritto n. 155 del 2008". Marco Corsetti


17

Arte, cultura e tradizioni

Perchè il Museo Civico stenta a decollare... Intervista all'ex direttore Gianfranco Manchìa sullo stato della struttura museale cittadina a 6 anni dal suo allontanamento

Prima l'intervento sull'affresco 31 dicembre 2002. Dopo il redel Chiostro di San Francesco, ora stauro del mosaico romano e deluna disamina sul museo civico. A la collezione epigrafica, ho fatto parlare è sempre il dottor Gian- realizzare la riproduzione scala franco Mandel Tempietto chìa, già dietrusco-italirettore di Paco. Visitatori lazzo Gote scuole hantifredi, che no cominciato interviene di ad affluire ed nuovo sulle apprezzare la nostre pagiriapertura. Tra ne per espriil 1998 ed il mere ciò che 2000 il Comupensa delne ha usufruil'importante to di fondi struttura mucomunitari ed seale che soril museo è ge al Trivio. stato adeguaIn che situato alle normazione trovò tive di accesil museo al sibilità e sicumomento rezza. Le coldel tuo inlezioni sono sediamento? state ampliaPalazzo Gottifredi "Ho firmato te con l'acquiil 15 aprile del 1996 la conven- sizione di reperti archeologici e zione con il Comune. Allora il mu- demoantropologici di notevole seo era chiuso da anni e carente significato". sotto il profilo edilizio e di con- Come giudica le politiche per il sistenza e collocazione dei reper- museo attuate in questi anni? ti archeologici". "Negli anni d'oro del museo la Quanti anni è rimasto e quali giunta Cittadini ha bloccato un iniziative sono state prodotte regolare concorso per il posto di in quel lasso di tempo? direttore di museo con l'avvallo "Il mio incarico è durato fino al di funzionari vari. Ho dovuto ri-

correre al Tar. A quel punto sono stato sostituito con un archeologo dopo un avviso pubblico pro forma". Dopo di lei sono arrivati altri tre direttori (compreso l'attua-

le): come commenta il loro operato? "Dopo il primo incarico la situazione è sempre più peggiorata. Il museo si è fermato anche perché sono stati incaricati archeologi già dipendenti di altri enti locali. Il colmo è stato quando lo scorso anno è stato rimosso l'allestimento permanente dei reperti provenienti dal

territorio di Alatri per una mostra di reperti archeologici rubati di provenienza ignota". Cosa pensa occorra fare per trasformare il museo in un vero e proprio polo culturale, cittadi-

no e provinciale? "Riprendere il lavoro interrotto nel 2002. Diciamolo forte e chiaro: l'unico vero Direttore del Museo di Alatri sono stato io".

Gens Ciociara

Dal numero di Gennaio 2009, abbiamo inaugurato una gustosa rubrica che ci guiderà in un viaggio affascinante nella storia della terra ciociara, dalle sue origini ad oggi, alla ricerca di personaggi, dati, fonti e notizie su chi siamo e da dove veniamo…

Sisto Fanfarillo, il protagonista di una triste pagina di storia Il Carabiniere alatrense fu tra le vittime dell'affondamento del piroscafo "Santa Lucia"

Era il mattino del 24 luglio 1943, una splendida giornata di sole scaldava l'isola di Ponza e attraccato al molo vi era il piroscafo "S. Lucia", un traghetto di 450 tonnellate appartenente alla società Partenopea Anonima di Navigazione: era in procinto di partire per raggiungere Gaeta via Ventotene. Salirono a bordo 105 persone molti uomini, donne, neonati, una coppia di sposi in viaggio di nozze - tra cui il carabiniere alatrense Sisto Fanfarillo, alle dipendenze della stazione Carabinieri di Ponza, in licenza per raggiungere la famiglia ad Alatri. Mentre il piroscafo giungeva in prossimità dell'isola di Ventotene, improvvisamente nel cielo comparve una squadriglia di 7 aerei dell'aviazione alleata inglese, che iniziò a mitragliare il piroscafo centrando il "S. Lucia" e facendolo affondare in 28 secondi con tutti i passeggeri. Da quella catastrofe si salvarono 5 persone che, aggrappati ai resti del traghetto, furono portati in salvo da imbarcazioni tedesche, delle quali 4 morirono qualche giorno dopo per le ferite riportate. A subire la triste sorte ci fu anche il nostro concittadino e carabiniere Sisto Fanfarillo, che serviva la Patria e per la Patria immolò la sua giovane esistenza. L'inchiesta sulle cause dell'affondamento venne condotta dalla Capitaneria di porto

di Gaeta ma, complici i giorni difficili della guerra, non venne mai conclusa. Successivamente altre ipotesi contribuirono ad aumentare il mistero di quell'episodio e si parlò della presenza sul piroscafo di personaggi politici di spicco: gli alleati sapevano che la poltrona del Duce traballava e credevano che in quelle ore Mussolini potesse essere a bordo per essere trasferito al carcere di Ventotene. In realtà l'imbarcazione non ospitava personaggi influenti e Mussolini fu effettivamente recluso a Ponza, dopo aver raggiunto via mare Ventotene, ma tutto questo avvenne tre giorni dopo la tragedia del "S. Lucia". Dopo tantissimi anni, l'anno scorso è stato rintracciato l'unico superstite, ancora in vita, del quale si ignorava completamente l'esistenza. Si tratta dell'ex carabiniere Vincenzo Moretti, un arzillo vecchietto di 89 anni che per tutto questo tempo si è chiuso nel riserbo più assoluto, preferendo dimenticare quel tragico evento di cui era rimasto vittima. I familiari del nostro carabiniere da oltre mezzo secolo si recano ogni anno, il 24 luglio nello specchio di mare che si affaccia nel porticciolo di Ventotene per offrire al mare un fascio di rose rosse in memoria del nostro concittadino. Bruno Sbaraglia


18

Storie e personaggi

BERNARDINO CACCIANTE: il mistero di un grande umanista Bernardino Cacciante nacque ad Alatri intorno al 1475. Non può non riconoscersi, usando le sue stesse parole "Il merito di aver fatto conoscere per la prima volta a tutti gli studiosi e comunque ad un pubblico più vasto e interessato alcune opere…" di tale grande umanista, a Mario Martini, Autore del libro "Bernardino Cacciante Aletrinate", presentato il 24 giugno 1982, dall'illustre, oggi nostro concittadino, Ch.mo Prof. Giovanni Battista Mantovani. In effetti, quest'opera, edita dal Centro Studi Sorani Vincenzo Patriarca, costituisce il primo studio su un grande scrittore della nostra terra ed, in particolare, su alcune sue opere fino ad allora "..pervenute fino a noi (dopo oltre quattro secoli e mezzo) in codici cartacei manoscritti autografi e mai pubblicate a stampa...". L'origine del suo soprannome, Bernardino la spiega egli stesso in una sua lettera indirizzata ad un tale Nevolo Longobardo che, per tale motivo, lo aveva deriso: "Devi sapere che molto tempo fa il primo ad essere chiamato Cac-

avremmo potuto, certamente, attingere maggiori notizie sulla sua vita. Tuttavia, dalle sue opere possiamo, senza dubbio, ricostruirne le tappe più importanti. Trascorse i primi anni della sua vita in Alatri dove, con ogni probabilità, "...frequentò una di quelle scuole pubbliche nelle quali, però, si istruivano solo i ragazzi appartenenti alla piccola e media borghese provinciale essendo tutti gli altri avviati fin dai più teneri anni ai duri lavori agricoli e pastorali...". Molto poco sappiamo di questi anni e della sua famiglia di origine: tuttavia dai suoi scritti traspare sempre un certo astio nei confronti dei propri concittadini additati, addirittura, una volta, ad esempio di scostumatezza e di ignoranza né sembra mai avere nostalgia della propria città. Successivamente, si trasferì in Roma, forse per frequentare anch'egli la scuola di Pomponio Leto ove arricchì, senza dubbio, le sue conoscenze della cultura classica e della lingua latina, senza, tuttavia, disdegnare quella lingua "cortese" che an-

Il castello estense di Ferrara

ciante fu un mio antenato di nome Abano. E questo prestigioso soprannome gli fu conferito ufficialmente dai suoi concittadini come Corona Civica dopo che Alatri sua città natale fu da lui liberata dall'assedio strettissimo, dal quale era cinta sconfiggendo e mettendo in fuga il nemico…". È, purtroppo, andato perduto un compendio biografico scritto a Venezia nel 1543 dal quale

dava pian piano, in quel momento, formandosi, se egli riteneva che "…i trattati in lingua volgare non sono sempre da posporre a quelli in lingua latina, in quanto essi non poca arguzia e vigore racchiudono e le stesse regole della retorica rispettano..". Agli inizi del secolo 1500, partì per Bologna ove nella locale università portò a termine i propri studi in diritto. Qui o ad Urbino, dove si

Arnaldo Capone Studio: Alatri (Fr) - Largo Guido Graziosi Tel. 0775 434075 - 339 6429974

Grafica - Acquerelli - Tempera - Ritratti Segnaposto - Tableau matrimoniali - Diplomi

trasferì subito dopo, nel 1503-4, compose il Libretto apologetico, dedicato alla duchessa di Urbino Elisabetta Gonzaga, moglie di

Lo stemma della famiglia Estensi

Guidubaldo da Montefeltro, donna colta ed intelligente, da lui chiamata "perpetua mia veneranda signora….di tutte le doti de l'animo redimita…". Bernardino visse, infine, a Mantova, Ferrara e Venezia. In effetti, proprio sotto il ducato di Mantova, ove viveva l'altra mecenate del tempo, marchesa Isabella, egli intraprese la scrittura del Dialogus inscriptus Lamentatio dedicato al nobile Giovanni Pietro Gonzaga che già aveva accolto presso la sua corte l'altro dotto umanista ciociaro del tempo, Mario Equicola di Alvito. Il Dialogo venne scritto, come l'autore riferisce, nel 1510 a Lendinara, in provincia di Rovigo: esso costituisce un trattato sulla tematica umanistica della libertà e delle dignità dell'uomo, scritto in forma di dialogo tra due amici, Filetero (sotto il cui nome può riconoscersi lo stesso Cacciante) e Filatete che, incontratisi per strada, passeggiando, iniziano a chiacchierare degli argomenti più vari ed, in particolare della fortuna., dell'amicizia e dell'umile condizione cui sono costretti gli uomini di cultura: temi tutti, sempre, trattati con una forte ispirazione classica latino-greca. Il tema della fortuna, fu già affrontato alcuni anni prima nel De inconstantia fortunae, libello andato, purtroppo, perduto. Senza dubbio, però, il tema più interessante ivi affrontato è quello dell'amicizia ove l'autore ricorda l'insegnamento avuto dal

vecchio padre, in Alatri, negli anni della sua fanciullezza: ""…l'unica vera ed indissolubile amicizia è quella che ha per fondamento la virtù…". L'Amicizia intesa come vincolo morale, valore autonomo desiderabile per i suoi pregi interiori e non per nutrita debolezza, interesse, bisogno. "Amicizia aequalitas quaedam est et eadem anima et amicus alter ipse..": l'Amicizia è un'uguaglianza, il medesimo sentire, l'amico è un altro te stesso. Trascorso un decennio a Mantova, Bernardino Cacciante andò a vivere a Ferrara: ne abbiamo testimonianza in virtù di un atto di donazione di alcuni suoi beni in Alatri ad un suo concittadino, tal Antonio Campagna, sottoscritto nel 1521. Qui a Ferrara, regnante la famiglia degli Estensi, declamava i versi dei suoi Canti il poeta Ludovico Ariosto e non si può escludere che i due si conobbero. Non si hanno più tracce del nostro fino al 22 ottobre 1543, quando da Venezia scrisse al nobile romano Latino Giovenale un'epistola nella quale giudicava sé medesimo ormai vecchio e stanco e non più in grado di affrontare un lungo viaggio fino a Roma che, tuttavia, avrebbe rivi-

sto volentieri, se non altro, per stare di nuovo in compagnia dei vecchi amici. Riguardo ad Alatri, egli scriveva, che i suoi concittadini dovevano ritenerlo ormai morto e sepolto, non avendo più fatto visita nella sua città natale da moltissimi anni. Nel 1547 scrisse un ultimo trattato De Geniis, dedicato a Prospero Santacroce, andato anch'esso perduto. Non si hanno notizie dell'anno della morte di Bernardino Cacciante, ma possiamo finire come Mario Martini, nella parte finale dell'introduzione al suo libro: "Mi piace concludere con una testimonianza del dott. Giorgio Ferrari, già direttore della Bibl. Marciana di Venezia… Davvero stupisce che il vostro non certo minimo umanista di Alatri Bernardino Cacciante venga trovarsi tra i dotti in veste di Carneade; probabilmente per essere egli rimasto tanto pretermesso, per difetto di acquisite fonti biografiche, nella repertologia umanistica... mentre riuscirebbe tosto così proficua, ed anche in sede significante, una caccia delle scritture inedite di lui e sin dai primi sforzi d'una ricognizione codicografica ordinaria…". Avv. Fabio Padovani

Il ritratto Bellamora - L'ultima volta che l'ho incontrato era seduto sulle scale della chiesa di S. Francesco. Salutava i passanti, ha salutato anche me. Poi è svanito nel nulla… anche lui: Bellamora, un altro dei personaggi alatrensi che il nostro Arnaldo Capone ha reso immortale grazie al bel ritratto qui pubblicato. Bellamora abitava a "Gli Urg", la caratteristica e antica zona del centro storico. Lì si aggirava libero e particolare, ricevendo accoglienza e amicizia un po' da tutti, perché ai suoi tempi, quando le porte delle case restavano spalancate dalla mattina alla sera, si poteva vivere anche così, per una precisa scelta, andando incontro alla propria natura. Io me lo ricordo negli anni settanta, quando passeggiava presso gli ex Giardinetti e s'intratteneva con me e i miei amici con discorsi sconnessi ma genuini. "M' bev l'acqua e m' sent' mal, m' bev… l'vin e m' sent ben'!" Ritratto di Bellamora lo ripeteva come un ritornello e, tutti noi giù a ridere a crepapelle. Tanti anni della sua mansueta vita li ha passati così, all'aria aperta, sui gradini di una chiesa, protetto dalla sua stessa città e generoso di moniti per tutti, tipo: "l'acqua fa male, il vino fa cantare!". La sua voce diceva cose diverse, ma era pur sempre una voce che ti strappava un sorriso. Ecco. Noi ce lo ricordiamo così, con il suo berretto di lana calato fin sul naso, il suo vecchio e consumato paltò e i suoi buffi motti cui mescolava sempre una bella risata. Mariella Minnucci


Moda & Cinema

19

IN o OUT? DIPENDE DA COSA INDOSSI…

Ecco alcune semplici regole per ciò che deve "abitare" nel guardaroba di una donna alla "moda" Dopo essermi dilettata ad intrufolarmi nel guardaroba del sesso forte, come ho fatto il mese scorso, in questo numero torno felicemente ad occuparmi di voi lettrici e ad elencare tutti quei consigli che una donna dovrebbe seguire nello scegliere il suo look per non essere tremendamente fuori moda. Dunque, vediamo un po'… Quali sono gli indumenti e gli accessori che le donne non dovrebbero mai indossare, secondo alcune regole e nel pieno rispetto della fisicità e dello stile o, quantomeno, dovrebbero farlo solo per andare a gettare la spazzatura a tarda notte? Esistono dei must del "non lo

-

-

indossare mai". Ed ecco un elenco dei peggiori in assoluto: - I pantaloni a vita bassa,

-

ormai passati di moda da un pezzo, e ancora più orribili gli slip in vista; Gli stivali bianchi, dentro o fuori i pantaloni; Le camicie nere trasparenti durante il giorno; Il trucco troppo pesante, soprattutto per andare in ufficio; Abolite anche i pantaloni e le gonne di pelle nera, sia di mattina che di sera; Non sovraccaricate il vostro corpo con orpelli griffati e pendants di ogni genere, perché correreste il rischio di assomigliare alla vecchia abat jour della nonna; Non infagottatevi dentro montoni, pellicce, piumini e piu-

moni di ogni genere, perdereste la vostra femminilità anche indossando una sotto veste o l'intimo di seta. E invece nell'armadio di una donna che vuol essere sempre IN in questa stagione non dovrà mancare:

- Un pantalone o una gonna a vita alta, con annesse cinturone;

- Scarpe con tacco alto e lacci; - Vestiti e gonne plissè; - Giacchine con mezze maniche oppure corte fin sotto il seno; - Cardigan molto lunghi e ampi, magari da utilizzare anche come vestiti; - Colori accesi, come il rosso vivo, il viola, il vinaccio, il bluette. Basterà seguire questi consigli e lasciare nell'armadio i vecchi twin set, le giacche sportive e gli abiti troppo dritti per essere glamour anche sotto il cappotto. In attesa che la bella stagione ci faccia "spogliare" un pochino.

A cura di: Simona Leonetti

REVOLUTIONARY ROAD: un altro “naufragio” per Leonardo e Kate Dopo l'affondamento del Titanic questa volta e' il matrimonio ad affondare per Di Caprio e Winslet

Dopo ben dodici anni riappare sugli schermi internazionali la coppia cinematografica per eccellenza. Leonardo Di Caprio e Kate Winslet, dal Titanic fino alla Revolutionary road. Diretti da un abile Sam Mendes, la coppia torna a far sognare milioni di telespettatori con un nuovo (melo)dramma ricco di suspence e di colpi di scena. Revolutionary Hill, 1955. Frank e April Wheeler sono una giovane coppia middle class che coltiva noia e anticonformismo in un sobborgo benestante e benpensante di New York. April partecipa con modesti risultati alle recite della filodrammatica locale e Frank indugia in un lavoro ordinario in attesa di "trovare la sua strada" e il suo essere straordinario. Belli e colti, intelligenti e sofisticati, i Wheeler sono ammirati dai più ovvi vicini di casa e da un'inopportuna agente immobiliare. Nel privato, invece, la coppia prova a resistere all'amore finito e ai silenzi infiniti, alle notti bianche e ai bicchieri pieni. Frank inizia

una squallida liaison impiegatizia, April si inventa una vita a Parigi, dove vorrebbe trasferire la sua famiglia e la sua inquietudine. L'idea romantica della fuga riaccende la passione nel talamo e la fiducia nel futuro ma la "rivoluzione" cova sulla Revolutionary road. Ambientato a metà degli anni Cinquanta, nella provincia del Connecticut, immerso in colori, musiche, oggetti, toni e bigottismi dell'America più conservatrice e moralista, Revolutionary road è un melodramma trasposto con ossessiva fedeltà dal romanzo omonimo di Richard Yates del 1961. Sam Mendes trasforma l'infiammabilità inesplosa e trattenuta di una giovane coppia di coniugi in un film che scoppia nel momento in cui sfiora la realtà. La Revolutionary road è percorsa da un'energia (in)controllata, che pulsa sotto la compostezza della messa in scena, suggerendo ciò che si deve assolutamente tacere. Dietro alla casetta a due piani, il giardino, l'automobile, due figli e un'agente immobiliare che racconta ai suoi clienti questa perfezione, c'è l'assordante tristezza che deriva dalla solitudine della protagonista, costretta a misurarsi

FERRAMENTA FILARDI

con la mostruosa normalità che l'assedia dentro e fuori le mura domestiche. Soltanto il figlio folle e alienato della signora Givings intuisce la consunzione dell'amore coniugale e il deperimento della

legate alla cura della forma, questa volta Mendes si concentra anche sui contenuti. Scegliendo Richard Yates come territorio della sua analisi dell'America degli anni Cinquanta, Revolutionary road non è un salto indietro nel tempo compiuto con la consapevolezza degli anni trascorsi e delle rivoluzioni vissute, quanto una messa in discussione del presente attraverso uno sguardo già posato. I Wheeler di ieri sono uguali a quelli di oggi, soltanto meno consapevoli della propria mediocrità. Abitano un sogno (e una casa bianca) compromesso dal fallimento di relazione con l'altro ma sopratUna scena tratta dal film “Revolutionary Road” tutto dall'impossibilità stessa cartolina dentro la quale vivono i Wheeler, di uscire fuori da sé. Frank e April, morbocostretti a recitare in continuazione una samente addolorati e incapaci di amarsi sicurezza che non hanno. un'altra volta, rappresentano con estrema E un po' ciò mi ricorda la Mulholland Drive chiarezza la crisi dell'individuo nella sociedi David Lynch… un'altra strada, percorsa tà e permettono allo spettatore di riflettequesta volta da Rita/Camilla e Betty re sulla farraginosa complicatezza della /Diana, dove nulla è come appare. vita affettiva. Se American Beauty, altro film di Mendes, Dopo l'amore smisurato sulla prua del Tiera pieno di stile e poco di vita, Revolu- tanic Rose/April e Frank/Jack naufragano tionary road si confronta con la crudezza sulla Revolutionary road, dove sperimentadella vita, lontano dal paradiso e in bilico no la vertigine del guardarsi negli occhi, sulla vertigine. prima di sprofondare, di nuovo soli, nel Competente nel costruire estetiche che so- fondo dell'abisso. migliano a racconti e a produrre emozioni Questa volta terreno.


20

Sport

Finalmente sfatato il tabù “trasferta” In casa del Treviso i canarini vincono la prima partita lontano dal "Matusa"

Finalmente torna il sereno in casa del Frosinone. La prima vittoria esterna ottenuta sul campo del temibile Treviso, pur non avendo allontanato in modo sostanzioso i canarini dalla zona calda dei play-out, ha senza dubbio portato un'ondata di quiete

Il Presidente Maurizio Stirpe

tra i giocatori del Frosinone tornati al sorriso dopo una serie di

inaspettate sconfitte. Passando ai resoconti della squadra canarina nelle precedenti giornate, scoviamo che i primi sintomi di una vera e propria aria di crisi, si manifestavano già dalla sconfitta interna degli uomini di Braglia contro il Mantova. Il Matusa, il terreno di gioco dove i ciociari per anni avevano costruito le loro fortune, si mostrava incredibilmente terreno fertile per i lombardi che passavano grazie ad una doppietta del bomber Corona. Ad un rigore molto dubbio concesso ai mantovani, rispondeva Eder da azione di calcio d'angolo. I vani tentativi dei canarini di centrare la vittoria risultano inutili ed anzi controproducenti: il solito Corona dopo un contropiede batteva Frattali e regalava i tre punti ai biancorossi. La sconfitta al Matusa precedeva la terribile trasferta in casa della capolista Bari. Finiva male per il Frosinone, che lasciava senza punti il terreno del San Nicola dopo una partita in cui non aveva assolutamente meritato di perdere. Un mix di amnesie cio-

ciare e soprattutto di errori arbitrali sancivano una gara dove il risultato di parità sarebbe stato quantomeno giusto per non dire stretto ai ragazzi del presidente Stirpe. La squadra frusinate passava in vantaggio con il gol dell'ex Cavalli, ma veniva rimontata poco dopo dal gol di Lanzafame, con una rete viziata da una chia-

Angelo Antonazzo

ra posizione di off side dell'attaccante barese. La nuova verve della squadra pugliese si dimostrava efficace: Caputo su cross dell'ex terzino messinese Parisi gonfiava la rete della porta difesa dall'incolpevole Frattali. Quando tutto sembrava definito, all'ultimo mi-

nuto di recupero ecco il nuovo tema per le recriminazioni del Frosinone. Eder seminava il panico in area barese, e dopo ubriacanti dribbling veniva clamorosamente steso in area di rigore. Rigore solare per tutti tranne che per l'arbitro Pinzani che lasciava incredibilmente proseguire l'azione. Il risultato finale di 2 a 1 per il Bari lasciava un grande rammarico e molte proteste al seguito soprattutto del digì Graziani. Tutto faceva presagire ad una netta reazione dei giallazzurri in casa contro la Salernitana, ma una prestazione infingarda faceva capitolare nuovamente tra le mura amiche il Frosinone. Partita astuta dei campani. Il Frosinone, impacciato e timoroso, cadeva sotto i colpi di Fava e Ciaramitaro. La sconfitta sanciva crisi e silenzio stampa che veniva ordinato ai giocatori dal presidente Stirpe. Ed ecco dunque che arrivava, importante più che mai, la prima vittoria esterna della stagione. Prima la rete di Antonazzo e poi quella di Diogo Tavares intervallate dall'inutile rete del tre-

Diogo Tavares

vigiano Smit, sancivano una vittoria figlia di una prestazione gagliarda e convincente anche sul piano del gioco. Il presidente Stirpe, chiamerà a raccolta il suo pubblico abbassando i prezzi dei tagliandi per la gara casalinga contro il Parma che si disputerà nel turno infrasettimanale martedì 17 gennaio. Con la speranza che un Matusa gremito possa far uscire il Frosinone dalla zona calda, troppo calda.

Pagina a cura di:

Riccardo Strambi

L’ASD Aletrium manca il match point contro il Paliano La squadra del presidente Tagliaferri mantiene comunque 10 punti di vantaggio dal Trivigliano

C o n t i n u a prio semplice come potrebbe far pensare il risultato. Al scialba e povera di occasioni. La classifica vede l'Aletrium la marcia Chiappitto contro il Filettino, i ragazzi del presidente Ta- a 45 punti, con dieci lunghezze di vantaggio sulla seconsolitaria in gliaferro hanno vinto per 4 a 1 ma non senza affanni. La da che al momento è Trivigliano. La società verderosa con vetta alla doppietta finale di Ambrosi ha messo a tacere le speranze il presidente Tagliaferri e il mister Ceci, possono cominciaclassifica degli ospiti solo nel finale. La partita, causa anche un am- re a preparare la nuova stagione con largo anticipo. per i ver- pio turnover attuato da derosa gui- mister Ceci, sempre atdati dal tento ad inserire i ramister Fa- gazzi delle giovanili, è bio Ceci. stata molto accesa fiLega Pro Seconda Divisione Serie D In un cam- no, appunto, ai gol di p i o n a t o Ambrosi nel finale. Da ISOLA LIRI Punto d'oro dell'Isola Liri nella MOROLO Nell'ultimo turno di campionato Il Prresidente Marco Tagliaferri dove, alme- segnalare comunque il difficile trasferta in casa del Cosenza. Non rocambolesco 3 a 3 per i ragazzi di Santolano per il primato della graduatoria sembra non ci sia più mancato match point rubano nulla gli isolani guidati dal tecnico mazza. Con in panchina il bravissimo tecninulla da dire, l'ASD Aletrium Città dei Ciclopi continua a nell'ultima giornata diZecchini e tornano dall'ultima trasferta caco Paluzzi a causa della squalifica di Santofar parlare di sé per essere l'unica squadra ancora imbat- sputata in casa della labrese con un prezioso 0 a 0. Rimane comlamazza, i lepini hanno pagato a caro preztuta. Il presidente Marco Tagliaferri di EDIL GIMA COSTRU- seconda della classe plicata la posizione di classifica dei ciociazo alcune amnesie difensive venendo ragZIONI, può ritenersi assori che rimangono immischiati nella lotta giunti nel finale di gara e dovendo così rilutamente soddisfatto per per non retrocedere. nunciare a 3 punti fondamentali. il lavoro svolto dalla sua squadra. Nella prima giorCASSINO Nell'ultima gara di campionato BOVILLE Nella trasferta di Arzachena il nata del girone di ritorno, ennesimo pari al Boville torna alla vittoria con il risultato gli alatrensi hanno rifilato sei reti al Patrica. Salveti per gli azfinale di 1 a 2. In casa della quinta in Il risultato netto di 6 a 0 zurri. Lo 0 a 0 conclassifica, i ragazzi di Perrotti hanno incasta a testimoniare una tro il Gela smuove merato 3 punti fondamentali e prestigiosi gara dominata dai verdela classifica ma non che permetto di guardare con maggiore rosa e senza storia dal accontenta in pieno fiducia al futuro visto il bel balzo fatto in primo al novantesimo mii cassinati che classifica. nuto. Nella giornata sucmantengono coASD Aletrium Città dei Ciclopi cessiva i ciclopici hanno munque un discreto FERENTINO I ragazzi di mister Castiello fatto visita al Pantanello vantaggio rispetto cadono in Sardegna contro il Budoni ed Anagni. Campo ostico e terreno insidioso potevano rap- Paliano. Terreno di gioVincenzo Patania alla zona calda dei ora la classifica fa paura davvero. Tornati presentare serie insidie per i ragazzi di Ceci che, no- co improbabile e grantecnico del Cassino play out. Peccato, al quart'ultimo posto nella graduatoria, gli nostante tutto hanno fatto ancora bottino pieno con un de agonismo da parte amaranto dovranno rimboccarsi le manirisultato secco di 3 a 0. Le reti di Tagliaferri Stefano, sem- dei padroni di casa, perché contro il Gela falcidiato dalle asche e provare l'impresa di uscire dalla pre in vena di giocate spettacolari, un autogol e la mar- hanno sullo 0 a 0 l'ASD senze, si è sprecata una grande occasione catura finale di Fanella, hanno deciso un match non pro- Aletrium in una gara per fare bottino pieno. zona retrocessione.

IN BREVE


21

Sport

Brutta sconfitta contro Monferrato ma nulla è perso Riorganizzazione in vista del prossimo scontro con Venezia. Trinchieri: "Serve più cattiveria"

VEROLI - Quella di sabato scorso doveva essere la partita della definitiva consacrazione per la Prima Veroli, che nel caso in cui a-

Afik Nissim

vesse vinto, oltre ad acquisire il vantaggio degli scontri diretti con una corazzata come la Fastweb Casale Monferrato, avrebbe dato un segnale importante al campionato, lanciandosi definitivamente nelle posizioni di verti-

ce. A sentir parlare coach Trinchieri, sempre con il freno a mano più che tirato, questi discorsi non sarebbe neanche da farli, ma rimaniamo convinti che questa squadra abbia tutte le potenzialità per rimanere lassù fino alla fine, e giocarsi poi le proprie chances (magari con qualche innesto importante nell'ultima finestra di mercato!) nelle ultime delicate sfide della regular season. Del resto, una Prima reduce da tre sconfitte nelle ultime cinque uscite, è rimasta ancora agganciata al treno della prima posizione, e in un campionato nel quale tutto è veramente possibile, ci saranno tutte le possibilità per cercare di rifarsi nelle prossime settimane. Certo, già dalla prossima sfida contro Venezia, la compagine di Andrea Trinchieri dovrà dimostrare un pò di cattiveria in più di quella mostrata contro Casale Monferrato, se vorrà cercare di rimanere li nei primissimi posti, e non dover invece accontentarsi di lottare soltanto (per le ambizioni del

PROGRAMMA LOCALITA’ DATA

: :

ORGANIZZATORE:

BOVILLE ERNICA (FR) 28/02/2009 – 01/03/2009. S.C. RANDOM TEAM – Piazza Berardi, 32 – 03023 CECCANO (FR) Segreteria Rally Telefono e fax 0775-625123 – fax 0775-822005 Recapiti: Tnino Di Cosimo 3384352213 Agostino Pizzuti 3394282564

APERTURA ISCRIZIONI: GIOVEDI 29 GENNAIO 2009. CHIUSURA ISCRIZIONI:

LUNEDI 23 FEBBRAIO 2009.

DISTRIBUZIONE RADAR: VENERDI 27.02.2009 PRESSO SEGRETERIA RALLY C/O MUNICIPIO DI BOVILLE ERNICA (FR). RICOGNIZIONI: SABATO 28.02.2009 DALLE ORE 14,45 ALLE ORE 18,00 TIPO DI FONDO:

ASFALTO.

CHILOMETRAGGIO TOTALE DEL PERCORSO KM CHILOMETRAGGIO PROVE SPECIALI:

KM.

177,57

44,00

NUMERO PROVE SPECIALI: 1 DA RIPETERE QUATTRO VOLTE VERIFICHE SPORTIVE ANTE GARA :

Ivan Gatto

sodalizio di via Parco della Rimembranza e per i denari investiti l'avverbio ci sembra azzeccatissimo) per acquisire la miglior posizione possibile in ottica play off. Parliamo di cattiveria, o di un atteggiamento diverso che sarebbe stato necessario sul campo, perché è stato palese come la Fastweb abbia dimostrato di essere più squadra rispetto ai gial-

lorossi. "La Fastweb - spiega il coach Andrea Trinchieri - ha dimostrato che vuole vincere il campionato facendo una signora partita. Ogni sconfitta è dolorosa e brutta, ma credo che questa non lo sia più delle altre. Abbiamo perso di quattro punti combattendo, facendo degli errori, avendo cambiato assetto per l'ennesima volta in questa stagione. Eccessivo parlare di brutta sconfitta". Un match che ha visto il ritorno dopo quattro mesi di Dawan Robinson: "Dawan molto bene a livello individuale, meno a livello di organizzazione di gioco, anche se devo dire che si è battuto benissimo in difesa. Avevamo trovato un equilibrio ben preciso, ed è normale aver fatto un pò di fatica". Per carità comunque, nonostante quelli che potrebbero essere dei campanelli d'allarme anche in chiave futura, la squadra ha reagito, limitando il passivo e anzi, arrivando anche molto vicina al ribaltone finale. Segno di grande squadra, che deve però convincersi di esserlo e presentarsi come tale in qualsiasi

campo giochi. Si è persa una battaglia, ma la guerra è ancora lun-

Di Lucente

ga, e Veroli ha tutto per recitare il ruolo da protagonista assoluta. Già da domani nell'infuocato Taliercio di Venezia.

Pagina a cura di:

Carlo Capone

ASD Alatri Basket: Terzo Stop consecutivo Per la società Verde-Rosa si prospettano tempi difficili in bassa classifica Altra brutta sconfitta per l'Asd Alatri di coach Fiorini, che nello scorso weekend è stata costretta ad alzare bandiera bianca sul campo del St Charles con il punteggio di 91-76. Il terzo stop consecutivo per gli alatrensi, che dopo lo scivolone interno contro l'Eurobasket, non sono riusciti a trovare punti ne contro il Torvaianica ne contro il St Charles. Un momento nero per il sodalizio verderosa, che, a otto giornate dalla fine della regular season, è ripiombato nelle zone basse della classifica. Quelle che dovevano essere infatti le settimane per la consacrazione definitiva dopo il periodo positivo coinciso con il cambio alla guida tecnica della squadra, si stanno purtroppo trasformando in un incubo. Ancora una volta le ottime individualità a disposizione dello staff tecnico, non si sono trasformate in gioco di squadra, concretezza e cattiveria sul parquet, fattori imprescindibili in un campionato difficile ed equilibrato come la C Regionale. Purtroppo il leit motiv della stagione, questo, per il quale bisogna a tutti i costi trovare una soluzione in breve tempo, se si vogliono ancora cullare sogni di play off. Sarà necessario fare quadrato, e fare del tutto per tornare alla vittoria già da oggi pomeriggio, quando a scendere sul parquet del Palasport di via della Sanità sarà il Cecilia Contigliano. RISULTATI 5^ GIORNATA DI RITORNO: Giocobasket Sabaudia-Griff Smit Roma Centro 93-79, Monterotondo-Bull Basket Lt 82-63, San Paolo Ostiense-Alfa Omega 85-80, Marino-Torvaianica 81-89, Fortitudo-Colleferro 20-0, Cecilia Contigliano-Pool Eurobasket 88-79, St Charles-Asd Alatri 91-76 CLASSIFICA: Monterotondo 34, Griff Smit Roma Centro 28, Torvaianica, St Charles 22, Pool Eurobasket, Cecilia Autotrasporti Contigliano, Giocobasket Sabaudia 20, San Paolo Ostiense, Fortitudo, Alfa Omega 16, Asd Alatri 14, Bull Basket, Marino 12, Colleferro -2 PROSSIMO TURNO (6^ giornata di ritorno - 21/02): Asd Alatri-Cecilia Contigliano, Alfa OmegaMonterotondo, Torvaianica-St Charles, Griff Smit Roma Centro-Marino, Bull Basket Latina-Giocobasket Sabaudia, Colleferro-San Paolo Ostiense, Pool Eurobasket-Fortitudo

28 FEBBRAIO 2009.

PRESSO IL MUNICIPIO DI BOVILLE ERNICA

DALLE ORE 09,00 ALLE ORE 13,00

VERIFICHE TECNICHE ANTE GARA :

28 FEBBRAIO 2009

PRESSO LAVATOIO-BOVILLE ERNICA

DALLE ORE 09,30 ALLE ORE 13,30

INGRESSO PARCO PARTENZA: 28 FEBBRAIO 2009 ALLE ORE 18,30 PRESSO VIA CESARE BATTISTI - BOVILLE ERNICA (FR).

depliants brochure libri

Tipolitografia di Davide Strambi

cataloghi riviste manifesti

PARTENZA PRIMA VETTURA: 28 FEBBRAIO 2009 ALLE ORE 19,30 PRESSO PIAZZA S. NICOLA – BOVILLE ERNICA (FR). ARRIVO PRIMA VETTURA: DOMENICA 01 MARZO 2009 ALLE ORE 18,00 PRESSO PIAZZA S. NICOLA – BOVILLE ERNICA (FR). PREMIAZIONE: DOMENICA 01 MARZO 2009 SULLA PEDANA D’ARRIVO.

ALATRI - Via Mediana Chiappitto, 5 - Tel./Fax 0775 441344 e-mail: tipografiaacropoli@email.it


22

Dalla parte della...

L’assegnazione della CASA FAMILIARE nelle separazioni deve avvenire nel prioritario interesse dei figli L'affermazione secondo cui “il godimento della casa familiare è attribuito tenendo prioritariamente conto dell'interesse dei figli”, contenuta nell'art. 155 quater cod.civ., introduce un concetto del tutto nuovo rispetto al passato. La precedente disposizione così recitava: “l'abitazione nella casa coniugale spetta di prefenza e ove sia possibile, al coniuge cui vengono affidati i figli”. L'espressione “casa familiare” in luogo di “casa coniugale” evoca una diversa nozione, spostando l'attenzione dai genitori, in sé considerati, come autori ed attori principali della famiglia, alla famiglia composta anche dai figli: l'interesse di costoro sarà comunque prevalente e nessun vantaggio potrà derivare, in linea puramente teorica, al genitore con essi convivente. Il giudice, dunque, deve attribuire il godimento della casa in funzione del provvedimento adottato per l'affidamento: pertanto, se viene disposto che i figli trascorrano la maggior parte della giornata con uno dei genitori, la casa potrà essere allo stesso assegnata, per consentirne l'uso alla prole. Nel caso ulteriore in cui i figli trascorrano il loro tempo in parti uguali tra i genitori, la casa potrà essere assegnata alla parte economicamente più debole, per consentire alla stessa di svolgere la sua funzione genitoriale, potendo l'altra sopperire diversamente, grazie alle sue potenzialità economiche. In ogni caso, il giudice deve tener conto del valore della casa come centro di relazioni affettive e di stabilità psicologica per i figli. Peraltro, anche ai fini della regolamentazione dei rapporti economici tra i coniugi, discende una diversa previone a seconda che la casa familiare sia di proprietà

comune (o di uno solo di essi) oppure sia di proprietà del genitore cui è riconnesso il godimento dell'immobile. Nel primo caso, il giudice deve tener conto del sacificio reddituale che deriva alla parte esclusa dal godimento: quest'ultima, infatti, contribuisce al mantenimento dei figli con riferimento alla somma dovuta per l'alloggio che avrebbe potuto risparmaire se avesse utilizzato il bene per sé o l'avesse ceduto a terzi. Diversa l'ipotesi in cui il genitore assegnatario della casa ne sia anche il proprietario: costui concorre al mantenimento della prole con il reddito ricavabile (in prospettiva) dal bene stesso. “Il diritto al godimento della casa familiare viene meno nel caso che l'assegnatario non abiti o cessi di abitare stabilmente nella casa familiare o conviva more uxorio o contragga nuovo matrimonio”: la prima ipotesi non si configura in ogni caso in cui il genitore abbandoni, per un certo periodo, l'immobile; la legge, infatti, richiede che l'abbandono sia stabile e, quindi, che la casa non costituisca più la residenza abituale del nucleo genitore-figli. L'assolutezza della previsione normativa circa la perdita del godimento in caso di nuove nozze o di convivenza more uxorio non lascia luogo a margini interpretativi: in tale ultima ipotesi, la convivenza deve consistere in un'unione e comunione di vita stabile, analoga a quella che si realizza con il matrimonio. In definitiva, l’assegnazione della casa familiare ha come fine quello di tutelare gli interessi dei figli, minorenni o maggiorenni (non autonomi) ma conviventi, sia sotto il profilo personale sia sotto il profilo patrimoniale, garantendo loro il

sostegno economico, l’equilibrio psicofisico e la continuità delle abitudini di vita. Ove non vi sia prole convivente, questo tipo di tutela non ha più ragione di esistere, nè l’assegnazione della casa familiare - sia nell’ipotesi di comproprietà fra i coniugi sia nell’ipotesi di proprietà esclusiva di uno solo - può essere disposta

a titolo di componente degli assegni di mantenimento allo scopo di sopperire alle esigenze economiche del coniuge più debole. Il giudice, dunque, nel determinare le modalità di vita del minore, in relazione alla sua nuova condizione di figlio di genitori separati o divorziati, deve innanzitutto tener presente il suo

interesse e deve delineare una situazione nella quale, oltre al fondamentale valore della bigenitorialità, sia salvaguardata l'esigenza di avere punti di riferimento stabili e di conservazione delle abitudini di vita. Avv. Angela Rossi Mediatrice familiare studio@avv-angelarossi.it

Occhio alla scadenza Nel prossimo numero continueremo con l'approfondimento delle principali detrazioni di imposta e degli oneri deducibili. In questo numero, attenendoci alla stretta attualità, parleremo del Bonus Straordinario di aiuto ai pensionati ed alle famiglie, a condizione che abbiano conseguito solo redditi di lavoro dipendente, assimilato o di pensione, redditi fondiari non superiori a € 2.500 o da attività commerciali o autonome non esercitate abitualmente, riferito all'anno 2007 o all'anno 2008.

GLI SCAGLIONI SI DIVIDONO IN SETTE FASCE: 1) euro 200,00 nei confronti dei soggetti titolari di reddito di pensione ed un componente del nucleo familiare, qualora il reddito complessivo non sia superiore ad euro 15.000,00; 2) euro 300,00 per il nucleo familiare di due componenti, qualora il reddito complessivo familiare non sia superiore ad euro 17.000,00; 3) euro 450,00 per il nucleo familiare di tre componenti, qualora il reddito complessivo familiare non sia superiore ad euro 17.000,00; 4) euro 500,00 per il nucleo familiare di quattro componenti, qualora il reddito complessivo familiare non sia superiore ad euro 20.000,00; 5) euro 600,00 per il nucleo familiare di cinque componenti, qualora il reddito complessivo familiare non sia superiore ad euro 20.000,00; 6) euro 1.000,00 per il nucleo familiare di oltre cinque componenti, qualora il reddito complessivo familiare non sia superiore ad euro 22.000,00; 7) euro 1.000,00 per il nucleo familiare in cui vi siano figli a carico del richiedente portatori di handicap ai sensi dell’art. 3 comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, qualora il reddito complessivo familiare non sia superiore ad euro 35.000,00. Le domande devono essere presentate al datore di lavoro, di pensione o agli intermediari autorizzati (Commercialisti, CAF) entro il 28/02/2009 se ci si riferisce ai redditi 2007, entro il 31/03/2009 se ci si riferisce ai redditi 2008. Per ulteriori informazioni: Studio Rag. Alberto Cianfrocca - Alatri - tel. 0775/434739 e-mail cianfrocca.a@libero.it

SOS CONSUMATORI

TASSA SUI RIFIUTI: CHIEDETE IL RIMBORSO DELL'IVA!!!! Controllate attentamente la bolletta dell'acqua: se vi è stata applicata l'Iva (nella misura del 10%) sulle voci di raccolta e smaltimento rifiuti, potete richiederne il rimborso immediato!! Ad esempio, se pagate una tassa di 900 euro l'anno, il Comune vi sta sottraendo 90 euro di IVA illegittima che, moltiplicati per 10 anni (il massimo che si può richiedere), sono 900 euro buttati nell'immondizia! La Corte di Cassazione, in linea con l'orientamento comunitario, ha stabilito che il corrispettivo che i cittadini devono pagare per la raccolta e smaltimento dei rifiuti, e' una tassa e non una tariffa. Se fosse una tariffa l'Iva sarebbe applicabile, ma essendo una tassa questo non e' legittimo!

SE AVETE PAGATO L'IVA SULLA TASSA SUI RIFIUTI, ORA LA POTETE RECUPERARE! Il Codacons offre una consulenza gratuita a tutti coloro che vogliono recuperare il 10%

di Iva sulla tassa sui rifiuti pagato negli ultimi anni ai Comuni e/o alle società appaltatrici che per essi gestiscono il servizio. Se volete agire anche voi, inviate: - un foglio con i vostri dati anagrafici, recapiti telefonici, eventuale indirizzo di posta elettronica e codice fiscale; - copia dell'atto di richiesta della tassa sui rifiuti per cui richiedere il rimborso e delle relative ricevute di avvenuto pagamento (per tutti gli anni dal 1998 ad oggi) in busta chiusa a:

CODACONS Azione Iva rifiuti - Via Filippo Corridoni, 25 - 00195 Roma Il Codacons darà tutte le indicazioni e le condizioni necessarie per il proseguimento del ricorso. Paolo Fiorenza


23

Almanacco LO CHEF MARZIA* CONSIGLIA… Dolcetti carnascialeschi

NUVOLETTE DI RICOTTA FRITTA INGREDIENTI:

100 gr di ricotta - 15 gr zucchero semolato 10 gr di farina - 4 scorze di arancia - vaniglia 1 tuorlo - olio per frittura - zucchero vanigliato - sale PREPARAZIONE:

Montare il tuorlo con lo zucchero, unire la ricotta e profumare con la vaniglia, poi unire il sale e la farina. Nel frattemmpo portare l'olio a temperatura e friggere monoporsioni (una noce fatta col cucchiaio senza compattarla). Ridurre le scorze di arancia in filetti sottili e friggere per 30 secondi. Lasciar raffreddare e decorare le nuvolette con una spolverata di zucchero e le fettine di arancia fritte. Buon appetito.

* Marzia Ceccacci è di Alatri ma lavora come Chef a Ferrara

Pillole di medicina

L’anguria al posto del Viagra

Una ricerca del Texas A&M's Fruit and Vegetable Improvement Center ha dimostrato che mangiare cocomero potrebbe aumentare la libido alla stessa maniera della famosa pillola blu del "Viagra".Questo frutto contiene all'interno licopene, betacarotene, il fitonutriente citrullina che una volta convertiti in arginina, (un amminoacido che svolge le sue funzioni sul cuore e sul sistema circolatorio e mantiene attivo il sistema immunitario), aiutano i vasi sanguigni a rilassarsi.Non è un vero è proprio sostituto del viagra ma può essere una ottima maniera per rilassare i vasi sanguigni senza gli effetti collaterali delle medicine.Il Licopene, tuttavia, è una sostanza liposolubile, il che significa che ha bisogno di alcuni grassi nel sangue per essere maggiormente assorbito dal corpo. Quindi utile sarebbe abbinare una insalata di verdure con olio di avocado o spinaci. Fonte Sciencedaily A cura di Attì

In ogni numero di Gente Comune proporremo ai nostri lettori un indovinello, una frase da completare, una domanda che ha sempre e comunque a che fare con Alatri e la Ciociaria. Chiunque pensi di avere la soluzione scriva a gente.comune@email.it o invii un sms al numero di cellulare 3803679601, il primo ad indovinare avrà una gradita sorpresa. L'indovinello dello scorso mese ha messo a dura prova le conoscenze dei nostri lettori, ma Massimiliano Sarra si è aggiudicato un omaggio da ritirare presso la tipografia Acropoli in via Mediana Chiappitto ad Alatri, rispondendo correttamente: Provincia di Terra di Lavoro. Questo mese, invece, premieremo la traduzione non letterale di una frase in dialetto che più convincerà la nostra redazione per correttezza formale, schiettezza e originalità. La frase da tradurre è:

'Na wocca risa guadagna più de 'na léngua sciòta’

Pillole di storia

Alatri nell’immaginario degli artisti mondiali Durante tutto il XIX secolo la nostra città è stata visitata da numerosi artisti, italiani e stranieri, alla ricerca di immagini e luoghi ancora incontaminati. Alatri, sino al XVIII secolo, era sconosciuta ai viaggiatori anche perché non faceva parte del Grand Tour, l’itinerario compiuto per l’Europa dai giovani rampolli delle famiglie nobili, viaggio che aveva Roma quale meta principale. L’opera “Viaggio in alcune città del Lazio che diconsi fondate dal re Saturno”, di una giovane Marianna Candidi Dionigi, ha avuto il merito di portare la nostra città all’attenzione di studiosi, appassionati e viaggiatori: dal 1809, anno di edizione dell’opera della Dionigi, numerosi furono i “turisti” che scelsero Alatri come meta dei loro viaggi. Tra i tanti artisti che hanno im"Interno Porta Maggiore dell'Acropoli" mortalato nelle loro opere la noEdward Lear - 1841 stra città, regalandoci immagini di una bellezza mozzafiato, merita sicuramente un posto di rilievo Edward Lear che è riuscito nell’impresa di racchiudere l’anima della nostra città in una sola e bellissima litografia. Il famoso illustratore inglese ha ritratto Porta Maggiore, il monumento principale di Alatri, mettendone in risalto il monolite che funge da architrave e poi, tramite i personaggi, ha delineato sia gli aspetti etnografici dei nostri avi, quali il classico costume con il caratteristico copricapo maschile, che le attività economiche a cui erano dediti: c’è infatti la donna che fila, il mercante che promuove il famoso e pregiato panno di Alatri ed il pastore. In una sola immagine il Lear è riuscito a racchiudere la vita della nostra città alla metà del XIX secolo. Remo Costantini

VERSI inVERSI E' uscito "Occhio sul confine della memoria", edito da Montedit , collana "I Gigli". Seconda opera per il concittadino Felice Giovannetti la prima raccolta poetica è "Segmenti di attesa" edito da Aletti questa seconda raccolta si può comprare mettendosi direttamente in contatto con la casa editrice (MONTEDIT). Mariella Minnucci Ti sento nello sdoppiamento di uno sbalzo potente Annuire disfatta all'improvvisa prevedibile incoerenza Nella frattura certa di un gioco ad incastro Di cui nessuno riesce a trovare la soluzione finale Ti sento afferrare sguardi diversi Nell'assedio fitto di facce evanescenti Quasi a polverizzare il calore della fiamma che ti consuma Facendone complicata trama con finale a sorpresa Ti sento valicare foreste impenetrabili di pensieri amorfi Spargendo inchiostro sulle storie visitate dal quotidiano Da sempre protagonista di una leggerezza immobile Mentre ostenti miraggi finali nonostante l'ombra che si avvicina Ti sento superare ogni cancello come litania d'acqua sorgiva Per oscillare sorniona tra la necessaria risacca plaudente

E l'afrore selvatico di ritorno incompiuto Che indica e afferma leziosità a te sconosciute Ti sento rilucere mentre pronunci sentenze tra specchi difformi O sali indisturbata incontro alla primavera che arriva Dimenticando altri odori che improvvisi ritornano Per accompagnare il latrato ancestrale che ti richiama alla vita Ti sento limare le labbra come ferite di fuoco Nella tana eterna abitata per gioco Dove fantasmi arsi giocano a rimpiattino Disputandosi sovente i pezzi delle tue alterne vite passate Ti sento presagire incorruttibile tra parentesi ruvide Un'altra improbabile storia di misteri insoluti Nel quotidiano sbocciare di foglie rugose Mentre giustifichi le variopinte tue innominabili storture



Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.