Gente Comune Marzo 2011

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Il primo free press della provincia di Frosinone Distribuzione gratuita - Tiratura 15.000 copie

Anno XVIII n° 3 - Marzo 2011

PRIMO PIANO

NEWS DAL CAPOLUOGO

NOVITÀ AEROPORTI Viterbo (non) si farà nel 2044. Torna in gioco Frosinone? pag. 3

VARIE

SPORTELLO SICUREZZA Tante nuove attività dal Progetto sicurezza urbana partecipata pag. 6

ELEZIONI ALATRI Le ultime novità, gaffes e ripensamenti in vista delle Comunali pag. 10-11 PSICOLOGIA Un affettuoso ricordo della d.ssa Foglietta da poco scomparsa pag. 22

Unica e indivisibile L'Unità d'Italia, al di la di ridicole manifestazioni di dissenso della Lega che ha tentato invano di attirare l'attenzione come i bambini dispettosi, ha ottenuto il suo pieno riconoscimento. Va premiata l'opera del Presidente Napolitano ( e del Governo) che hanno fatto si che gli italiani dimostrassero con piccoli importanti gesti quanto amano la Patria. Speciale foto dal territorio a pag. 2


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Apertura

17 marzo 1861 - 17 marzo 2011 150° dell’UNITA’ D’ITALIA, la Ciociaria ha festeggiato così…

Frosinone - Villa Comunale

Frosinone - Palazzo Gramsci Amministrazione Provinciale

Alatri - Circonvallazione Portadini

Alatri - Scuola materna Basciano

Frosinone - Terrazzo privato

Fiuggi - Le bandiere di piazza Spada Sora - Piazza Santa Restituta

Aperitivo Tricolore

Alatri - Scuola elementare Fontana Scurano

Foto di: Pietro Antonucci, Bruno Sbaraglia, Francesca Ludovici, Giuseppe Gatta, Serena Sperduti, Andrea Tagliaferri


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Primo Piano

Ultim'ora aeroporti

A proposito di aeroporti, le ultime notizie che arrivano da ADR - Aeroporti di Roma - relative al programma di investimenti per la modernizzazione degli scali, mettono la realizzazione dell'aeroporto di Viterbo all'ultimo posto come priorità, tanto che si parla del 2044 per l'inizio dei lavori in merito alla realizzazione di questo scalo. La notizia da una parte è positiva perché vuol dire che Frosinone alla fine non ha perso molto dalla preferenza a suo tempo accordata a Viterbo, dall'altra è negativa: se infatti si raddoppia lo scalo di Fiumicino a che pro un aeroporto regionale che serviva a decongestionare il traffico di Fiumicino? Pa. Fio.

L'aeroporto "decollato", riflessioni su un miraggio FROSINONE - La vicenda dell'aeroporto regionale di Frosinone rischia di diventare una telenovela, nella quale gli unici che alla fine ci guadagneranno saranno come al solito - i politici e gli amministratori: per loro infatti questa vicenda è l'occasione per

una infinita passerella da utilizzare per esprimere opinioni "sagge" e in quanto tali condivisibili, fare proposte e dichiarazioni che un giorno frenano e l'altro accelerare sul progetto, attaccare gli avversari politici ed elogiare i propri rappresentanti, tanto che

alla fine viene da chiedersi: ma i politici nostrani lo vogliono o no questo aeroporto? Le dichiarazioni dei vari esponenti politici sembrano infatti voler aprire la strada ad una rapida attuazione di questo ambizioso progetto, ma subito dopo cominciano gli inviti

alla prudenza ed anche pericolose inerzie burocratiche che basterebbe una firma a sbloccare. Esiste la Società ADF - Aeroporto di Frosinone - che ha anche un sito attualmente in aggiornamento al cui capitale ha partecipato anche la Regione Lazio prima con la

Le implicazioni economiche di un aeroporto a Frosinone FROSINONE - Torniamo ad occuparci questo mese della vicenda relativa all'aeroporto di Frosinone, opera particolarmente interessante per il territorio per le note implicazioni economiche. Come più volte ribadito per essere finanziariamente in pareggio si stima che un aeroporto debba avere come minimo tra i 500mila e il milione di passeggeri all'anno almeno. È ovvio che qualsiasi progetto che non parta da questa che è una vera pre-condizione non è un'operazione seria. Recentemente abbiamo pubblicato un'interessante intervista all'avvocato Gabriele Picano, presidente di Aeroporto Frosinone Spa, nella quale ci spiegava come intendeva attuare le strategie di attuazione dell'opera a partire dagli incontri con gli enti bilaterali della Regione. Le implicazioni economiche generali non potrebbero che essere positive, sia in termini di nuova occupazione diretta e indiretta, di cui Frosinone ha particolare bisogno, che di sviluppo complessivo delle infrastrutture legate alla mobilità regionale verso Roma, con il più volte richiamato progetto di fermata dell'Alta Velocità a Frosinone, cosa che consenti-

rebbe di arrivare a Roma centro in 20 minuti, meno che dalla periferia della città stessa. Come giustamente ha poi recentemente dichiarato il presidente della Provincia Iannarilli, l'Aeroporto consentirebbe di alleggerire il traffico aereo su Ciampino. Aggiungiamo noi che Frosinone ha poi dalla sua notevoli vantaggi infrastrutturali rispetto allo storico rivale scalo di Viterbo (sponsorizzato per ragioni squisitamente politiche, non avendo alcuna infrastruttura pronta e non essendo geograficamente "centrale", come più volte ha giustamente richiamato anche l'ex presidente della Provincia Scalia). Inoltre il nuovo parco Magicland oltre al già affermato Outlet di Valmontone visitati da milioni di persone ogni anno, potrebbero, con una pianificazione degna di tale termine, portare ulteriore traffico all'aeroporto di Frosinone. Per tutte queste ragioni, la causa dell'aeroporto di Frosinone andrebbe secondo noi sostenuta comunque da tutti gli attori in campo, supportata ovviamente da un progetto serio e realistico. Alessandro Arcese

giunta di centrosinistra che ha versato 500.000 €, poi con quella di centrodestra che ha contribuito con 1.350.000 €. Più che valore economico questa partecipazione sembra averne uno politico, di interesse cioè del governo regionale per questa opera, ma c'è da sottolineare che quando fu deliberata la somma di € 500.000 da parte della Giunta Marrazzo il centrodestra la bollò come propagandistica ed altrettanto ora si rinfaccia da parte del centrosinistra alla Giunta Polverini ed a quella Iannarilli di voler solo cavalcare una iniziativa a suo tempo osteggiata. Un balletto politico appunto del quale alla fine rischia di essere vittima proprio quell'aeroporto oggetto del desiderio. Questo progetto è come un'araba fenice: che si farà ognun lo dice ma quando nessun lo sa. Avremo dunque un aeroporto decollato perché sarà partito o decollato perché decapitato dai suoi stessi amanti? Paolo Fiorenza


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Dal Parlamento

Il federalismo visto da Gianfranco Conte On. Gianfranco Conte

"Il federalismo fiscale costituisce la tappa fondamentale di un percorso politico volto alla progressiva responsabilizzazione degli amministratori territoriali e locali. Uno degli obiettivi principali del federalismo, è il passaggio da un sistema di trasferimenti fondato sulla "spesa storica" (ovvero sull'attribuzione di risorse in base alla spesa in precedenza sostenuta, che premia i meno efficienti a scapito di quelli più virtuosi) a una modalità di attribuzione delle risorse basate sull'individuazione dei fabbisogni standard, necessari a garantire sull'intero territorio nazionale il finanziamento integrale dei livelli essen-

ziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali e delle funzioni fondamentali degli enti locali. Nel delineare l'impianto della riforma, il legislatore ha avuto in mente che la responsabilizzazione degli amministratori locali passi attraverso l'autonomia di gestione delle risorse. Con la riforma federalista si assisterà infatti ad una più ampia autonomia di entrata di regioni ed enti locali, con corrispondente riduzione dell'imposizione fiscale dello Stato. In tal modo, si responsabilizza la classe politica locale salvaguardando l'obiettivo di non alterare il criterio della progressività del sistema tributario e di rispettare il principio della capacità contributiva per il concorso alle spese pubbliche. La legge sul federalismo, inoltre, prevede espressamente che siano attivati meccanismi premiali dei comportamenti virtuosi ed efficienti in termini di equilibri di bilancio, qualità dei servizi, contenuto livello della pressione fiscale e incremento dell'occupazione. In particolare, il sistema premiante, riguarda gli enti che: assicurino una elevata qualità di servizi e un livello di pressione fiscale; garantiscano il rispetto di

quanto previsto dal provvedimento in esame e che partecipino a progetti strategici mediante l'assunzione di oneri e di impegni nell'interesse della collettività, compresi quelli di carattere ambientale; incentivino l'occupazione e l'imprenditorialità femminile. Allo stesso tempo sono previste misure sanzionatorie per gli enti che non rispettino gli obiettivi di finanza pubblica: esse possono giungere sino all'individuazione dei casi di ineleggibilità nei confronti degli amministratori responsabili di stati di dissesto finanziario. Il sistema sanzionatorio, che si applica appunto nei confronti degli enti meno virtuosi, comporta: il divieto di procedere alla copertura di posti di ruolo vacanti nelle piante organiche; il divieto di iscrivere in bilancio spese per attività discrezionali; l'attivazione di meccanismi automatici sanzionatori nei confronti degli organi di governo e amministrativi, responsabili del mancato rispetto degli equilibri di bilancio e degli obiettivi economico-finanziari assegnati alla regione e agli enti locali; la previsione che le attività abbiano causato un grave dissesto nelle finanze regionali rientrino tra i casi di grave violazio-

ne di legge di cui all'articolo 126, primo comma Costituzione, che comporta lo scioglimento del consiglio regionale e la rimozione del Presidente della Giunta. Le sanzioni indicate si applicano fin tanto che l'ente non metta in atto i provvedimenti necessari in grado di riportare l'ente stesso in linea con gli obiettivi di finanza pubblica. La riforma federalista, dunque, avvicina i governanti ai governati. Viene decentrata la responsabilità impositiva, contribuendo a eliminare l'inefficienza e consentire un efficace controllo sugli sprechi. Con l'emanazione del decreto legislativo 28 maggio 2010 n. 85, è stata disposta l'attribuzione a comuni, province, città metropolitane, e regioni di un proprio patrimonio, il c.d. "federalismo demaniale". Il decreto prevede in primis l'individuazione dei beni statali che possono essere attribuiti agli enti territoriali e la successiva attribuzione dei beni agli enti stessi. A seguito dell'attribuzione, l'ente dispone del bene nell'interesse della collettività ed è tenuto a favorirne la massima valorizzazione funzionale. In tal modo il cittadino può esercitare un diretto controllo sull'operato

degli amministratori locali e ove l'ente non utilizzi il bene nel rispetto della collettività, le norme prevedono, anche in questo caso, un meccanismo sanzionatorio in base al quale il Governo esercita il proprio potere al fine di assicurare la migliore utilizzazione del bene. Disposizioni volte alla responsabilizzazione degli amministratori sono contenute anche nel decreto sul federalismo municipale, specie sul versante del contrasto all'evasione fiscale. I Comuni, infatti, sono incentivati nell'accertamento e nella riscossione dei tributi: ad essi viene assegnata una quota pari al 50% del gettito derivante dall'attività di accertamento. Altro elemento innovativo per l'autonomia tributaria comunale, è rappresentato dall'istituzione dell'imposta municipale. Introdotta a decorrere dal 2014, sostituirà l'Irpef immobiliare. Il nuovo sistema permette al cittadino di esercitare il controllo democratico sui livelli di governo più prossimi e di orientare di conseguenza il proprio voto". On.le Gianfranco Conte Presidente Commissione Finanze Camera dei Deputati

Ambiente

Frosinone: la Provincia raccoglie la sfida ecologista Si chiama "Patto dei Sindaci" l'iniziativa della Commissione Europea, nata nel 2008, atta a coinvolgere e a sostenere attivamente le città in un impegnativo percorso verso la sostenibilità energetica e ambientale. Duemila città in Europa, di cui 700 italiane, hanno già aderito all'iniziativa e anche la provincia ciociara ha deciso di cogliere questa chance per l'energia pulita organizzando il convegno "Patto dei sinda-

ci, per lo sviluppo sostenibile della Provincia di Frosinone" che si è tenuto lo scorso 5 marzo. L'appuntamento, organizzato dall'assessorato all'ambiente, con il coordinamento scientifico degli ingegneri del Sipe (Studio d'Ingegneria per l'Efficienza Energetica in Edilizia), ha dato il via a un ciclo di seminari finalizzati alla redazione del Piano di Azione per l'Energia Sostenibile (Paes) en-

tro un anno dalla formale ratifica del Patto dei Sindaci. Grazie ai finanziamenti e alle linee guida europee, la Provincia di Frosinone sarà in grado di offrire un valido supporto tecnico ai comuni che potranno così realizzare progetti per lo sviluppo di fonti energetiche rinnovabili e per il contenimento delle emissioni inquinanti. Obiettivo di non secondaria importanza, inoltre, è quello di sensibilizzare i cittadi-

Inquinamento e rifiuti nel Lazio: interviene il Parlamento FROSINONE - Dopo il 2005, quando venne riconosciuto lo stato di emergenza socioeconomico-ambientale della Valle del Sacco, la Regione Lazio istituì un apposito ufficio commissariale. Con il passare del tempo, però, l'inquinamento del basso Lazio e del fiume Sacco continua a preoccupare e a far discutere e il caso, questa volta, è finito sul tavolo della commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti. In una lunga relazione finale è stato ricostruito, passo dopo passo, l'intero ciclo di rifiuti delle province del Lazio e una parte importante è stata dedicata alle attività industriali che per anni hanno caratterizzato la zona a ridosso del fiume Sacco, l'inquinamento e la conseguente contaminazione

umana e animale. La buona notizia è che, almeno, per quanto riguarda il rischio di

L’inquinamento del fiume Sacco

infiltrazioni criminali nel settore del ciclo dei rifiuti, dovuto anche alla vicinanza con

Energie rinnovabili

il territorio campano, "al momento non sono emerse specifiche situazioni patologiche in tal senso". La commissione, però, ha analizzato le profonde problematiche locali, giuridiche, ambientali e geologiche giungendo a una conclusione tutt'altro che rassicurante: "La formale cessazione dell'emergenza rifiuti nel Lazio sembra rispondere più a motivazioni politiche che al superamento delle criticità della gestione del ciclo". Insomma, secondo la commissione l'emergenza c'è ancora e ne è testimonianza, in primis, la bassa percentuale di raccolta differenziata che difficilmente porterà la Regione Lazio a raggiungere l'obiettivo del 60% prefissato per il 2011.

ni e le amministrazioni stesse a un uso più consapevole dell'energia, organizzando appositi eventi e informando periodicamente i media sugli sviluppi del Piano di Azione. "In materia di sviluppo sostenibile - ha dichiarato l'ingegnere del Sipe, Emiliano Gabriele - le amministrazioni locali hanno l'opportunità di raccogliere una sfida che è quella di seguire consapevolmente la strada tracciata dall'Europa per un futuro a bassa emissione di CO2. L'unico modo per intraprendere con successo questo percorso, vincendo le reticenze che la novità della materia può indurre, è la piena conoscenza degli strumenti che l'Ue ha varato nell'ambito della propria politica energetica che pone obiettivi vincolanti per il 2020".

Miriam Minnucci

Miriam Minnucci



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News dal capoluogo

Continuano i successi del progetto Sicurezza Urbana Partecipata Integrazione Culturale e Unità D'Italia al "Tiravanti" Gli alunni nel laboratorio con Sonia Sirizotti

Lo sportello minori gestito dall'associazione "Sorriso in rete",

unitamente agli "animatori della legalità" dello Sportello Sicurezza Urbana nato dal progetto Sicurezza integrata partecipata del Comune di Frosinone, anche quest'anno ha proseguito nel percorso di integrazione multiculturale all'interno dela scuola. Nella prima annualità gli alunni, attraverso la conoscenza di racconti e favole provenienti dal mondo, soprattutto da quelle nazioni che

fanno registrare il maggior numero di emigranti verso il nostro Paese (Albania, Romania, Polonia, Marocco, ecc.), hanno compreso, dalle trame e dalla morale che emergono nelle letture, come i sentimenti, i desideri, i sogni, le ansie e le paure siano comuni a tutti gli uomini, a prescindere dal colore della pelle o dal paese in cui si nasce, portando molti bambini stranieri a riappropriarsi

delle proprie origini,poiché molti di loro pur essendo nati in Italia non sono cittadini italiani sino al raggiungimento della maggiore età ma non sentono neanche il

150 anni dell'Unità d'Italia partendo dallo stesso schema base lettura e disegno i bambini stanno seguendo un percorso che li porta alla conoscenza della costi-

Una "rete" sociale per difendersi dallo Stalking Sempre nell'ambito del Progetto Sicurezza Urbana Partecipata e dello Sportello Sicurezza, è andato in scena un interessantissimo dibattito-incontro

Il convegno sullo Stalking alla Villa Comunale

sullo Stalking, un fenomeno da pochi anni inquadrato normativamente, ma sempre tristemente presente nella vita quotidiana di chi è perseguitato, spiato e molestato da ex compagni, da ex coniugi, o da estranei… è così che il Centro Ri-

cerche Themis di Roma ha organizzato, presso la Villa Comunale lo scorso 16 marzo, una vera e propria tavola rotonda rivolta soprattutto ai ragazzi delle scuole, per informarli sui diversi aspetti del fenomeno. Relatori sono stati il dirigente della squadra Mobile della Questura di Frosinone,il Vice Questore Bianchi; la presidentessa della Themis, prof.ssa Isabella Corradini, docente di Psicologia Sociale e della Personalità all' Università dell'Aquila, con una esaustiva trattazione degli aspetti psicologici e criminali; l'Auser del Frusinate ha illustratto i propri risultati ottenuti a livello territoriale dallo sportello antiviolenza; la titolare di un agenzia investigativa esterna al forum delle legalità ed alla stessa Themis, Simona D'Eugenio. Unica nota stonata l'assenza istituzionale del Comune su un suo stesso progetto che ha lasciato di stucco soprattutto la Presidentessa del centro studi, che in tanti anni di interventi in platee anche internazionali, non ha "mai ricevuto un gesto inqualificabile come questo".

La prima annualità al Tiravanti con l'allora Assessore Dialmi, Sonia Sirizzotti e le insegnanti

legame con la terra dei propri genitori. Dopo la presentazione del Paese, arrivava il momento della favola, parte centrale dell'incontro. Il silenzio profondo che sempre accompagnava la lettura della favola è l'aspetto forse più emozionante, che ci confermava la correttezza della nostra scelta. Al termine del racconto i bambini erano liberi di intervenire e di commentare per poi passare alla fase successiva realizzando disegni che illustravano la favola. Quest'anno in concomitanza dei

tuzione italiana, gli eroi del risorgimento italiano incluso il nostro conterraneo Nicola Ricciotti ed i diritti e doveri di un bambino partendo dalle regole più elementari di comportamento da tenere in classe sino ad arrivare alla Costituzione che è stata consegnata loro il 16 marzo 2011 visti i festeggiamenti del 17 Marzo 2011, ma l'impegno nel percorso della conoscenza della costituzione prosegue e molti di loro ora sanno che a 18 anni anche loro saranno cittadini italiani. Avv. Sonia Sirizzotti

"In Strada e in Pista vincono le regole" Un coordinamento per la lotta alle mafie Corsi di guida sicura al Fornaci Village il 31 marzo con l'ACI di Frosinone, ACI Sport, Sara Assicurazioni e Polizia Stradale

Riparte il progetto "In Strada e in Pista vincono le regole" per sensibilizzare i giovani sul tema della sicurezza stradale. L'incontro gratuito si terrà il 31 marzo al Fornaci Village (partner ufficiale della manifestazione) con la lezione teorica e i test drive rivolti agli studenti delle classi quinte degli Istituti superiori di Frosinone tenute da piloti esperti e dalla Polizia Stradale di Frosinone. L'iniziativa, voluta ed organizzata da ACI Sport e Sara Assicurazioni con la collaborazione dell'Automobile Club di Frosinone, viene replicata per il quinto anno consecutivo dopo il grande successo delle scorse edizioni che ha visto la partecipazione di oltre 14.000 studenti provenien-

ti da diverse città italiane. Il progetto trae la sua forza dall'incontro di due mondi in cui l'aspetto formativo è prioritario: la scuola e lo sport. L'idea chiave è quella di utilizzare la figura del pilota sportivo che per l'occasione sarà Valentina Albanese come esempio di guida corretta, per testimoniare e dimostrare ai giovani in età di patente, quanto siano importanti la prudenza e l'attenzione al volante, nel rispetto delle regole sulla strada per la sicurezza propria ed altrui. Il progetto "In Strada e in Pista vincono le regole" è finalizzato alla massima sensibilizzazione dei giovani neo patentati o prossimi alla patente, verso la sicurezza stradale. Gli studenti (circa 350) che parteciperanno all'incontro, avranno dunque la possibilità di confrontarsi con il pilota e gli altri relatori. Ad arricchire la manifestazione ci saranno anche esperti della Polstrada di Frosinone, coordinati dal dirigente Dr. Bruno Agnifili, che spiegheranno ai giovani alcuni interessanti argomenti sull'uso dei dispositivi come Telelaser e l'Etilometro digitale. A.T.

Nel numero di febbraio abbiamo illustrato le contromosse che il questore di Frosinone, dottor De Matteis, intendeva mettere in atto contro le infiltrazioni di camorra e ndrangheta in Ciociaria. Nel frattempo il Prefetto ha riunito il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, lanciando un monito alle Amministrazioni. Un vero e proprio vertice quello riunitosi in prefettura dove, oltre alle forze dell'ordine, hanno partecipato i presidenti dei Tribunali e i Procuratori della Repubblica di Frosinone e Cassino. Si sono decisi maggiori controlli negli appalti abbassando la soglia da 5 milioni a 250 mila euro, prevenire facili infiltrazioni camorristiche siglando un accordo di legalità tra i sindaci, classe imprenditoriale e Confindustria e riciclaggio. Il Prefetto ha suggerito la creazione di un "white list" di imprese, ossia di aziende pulite, con tutti i requisiti per partecipare alle gare pubbliche e chi vincerà l'appalto dovrà fornire come "nulla osta" un certificato antimafia alla ditta. C'è una divisione che coordina e concorre alle indagini di particolare complessità nei confronti di organizzazioni criminali mafiose. Svolge compiti di propulsione, raccordo informativo ed investigativo anche in tema di riciclaggio di denaro, ecomafia e infiltrazioni criminali. Svolge altresì adeguate strategie di prevenzione e contrasto concernenti manifestazioni delittuose di abuso sessuale, di contrasto della prostituzione e contrasto al traffico e spaccio di stupefacenti. Patrizio Minnucci

ESCLUSIVA

Un museo e un teatro nei due ex cinema frusinati La Fondazione Gianluigi e Stefano Proia e il movimento d'inziativa popolare Il Cittadino Protagonista, intendono acquisire i due ex cinema cittadini del capoluogo, Excelsior e delle Vittorie, per realizzarvi due interessantissime iniziative: un Centro di promozione culturale-polo museale etnostorico permanente e un Teatro Auditorium urbano con annesso punto d'incontro socio-conviviale e laboratori artistici. La Fondazione assicura che i soldi ci sono e che serve la volontà politica. In bocca al lupo, seguiremo e sosterremo questa iniziativa in ogni modo. Maggiori informazioni nel numero di aprile. Andrea Tagliaferri


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Provincia

Niente finanziamenti Gal, Amministrative di Collepardo scoppia la polemica a Fumone

RETTIFICA

Nel numero di febbraio abbiamo dato per certo il nome di Maurizio Carpentieri, candidato Sindaco di Collepardo, sostenendo che sarebbe stato appoggiato da tutto il centro destra. È doverosa una rettifica, in quanto la coalizione che dovrà affrontare Mauro Bussiglieri il prossimo maggio non ha ancora deciso il nome del proprio candidato. I nostri informatori hanno preso un abbaglio, forse perché la splendida realtà di Collepardo è troppo variegata e dialetticamente viva; e proprio per questo risulta vieppiù interessante ed affascinante. Patrizio Minnucci

Franco Potenziani: ecco i risultati prodotti in cinque anni FUMONE - Franco Potenziani, sindaco uscente di Fumone, è pronto a ricandidarsi. In questa breve intervista riassume il lavoro che ha svolto in questi cinque anni di mandato. La ringraziamo molto per il tempo che ci dedica. Il suo mandato sta giungendo a termine, crede che sia necessario puntualizzare le opere e i progetti portati a termine in questo quinquennio da lei e dalla sua amministrazione? "Credo che sia molto importante fare un re-soconto dettagliato di tutte le opere realizzate e dei servizi posti a disposizione dei cittadini". Bene. Ci può fornire un elenco di ciò che è stato realizzato? "Inizio dagli investimenti effettuati con fondi regionali. Sono stati realizzati con 1.502.086 € il parcheggio a ridosso del centro storico, la scuola materna e elementare in località Pozzi, e la scuola media in località Madonna delle Grazie, dove i lavori sono attualmente in corso. Con l'impiego di fondi comunali, che am-

montano a circa 368mila €, ci sono stati interventi nelle periferia del paese come la sistemazione di strade, la messa in sicurezza di frane e l'illuminazione. Molte altre attività sono state potenziate come lo sport e la cultura che è stata destinataria di numerosi eventi e manifestazioni. Un importante passo avanti è stato ottenuto con la linea adsl, che ha portato Fumone al passo con le avanguardie tecnologiche già ottenute in altri paesi limitrofi. Ulteriori attività come quelle dell'assistenza sociale e della casa famiglia costituiscono un punto forte del paese. Ultimo obiettivo raggiunto con una cifra notevole che ammonta a circa 2 milioni di euro è stato quello della metanizzazione del territorio, che sta raggiungendo anche il centro storico". Un successo e una relazione molto dettagliata. Non ci resta che complimentarci con Potenziani e ringraziarlo nuovamente per il tempo prezioso che ci ha concesso. Giuseppe Gatta

FUMONE - Il comitato "Fumone Futuro per Scerrato sindaco" lamenta il mancato arrivo di finanziamenti per il paese. Il comitato rivolge un plauso a tutte quelle amministrazioni comunali, di qualsiasi colore politico, che hanno saputo sfruttare l'opportunità di usufruire di fondi dell'Ue per lo sviluppo del territorio, attraverso il piano di sviluppo locale della Regione Lazio. Ottimi risultati sono stati ottenuti dal Gal Ernici-Simbruini, presieduto da Giovanni Rondinara, che ha distribuito tra i vari Comuni svariati milioni euro. Purtroppo non c'è Fumone, assente "A causa delle scellerata scelta politica portata avanti dall'attuale sindaco, ha pensato bene di

chiedere l'esclusione dal Gal. Anche in questo caso il sindaco in carica si è distinto per non aver saputo cogliere opportunità che avrebbero permesso lo sviluppo del territorio comunale a costo zero". Inoltre, è di qualche giorno fa l'approvazione della delibera di giunta regionale con la quale sono stati stanziati 6 milioni di euro per il piano di sviluppo locale, sempre a disposizione del Gal Ernici-Simbruini per il territorio di riferimento e, anche da questa distribuzione, il Comune di Fumone resterà escluso. "Amministrare indebitando i Cittadini è semplice. Farlo acquisendo risorse dagli enti superiori è senz'altro più difficile, ma alla portata di amministratori che possono vantare competenza, capacità amministrativa e contatti istituzionali. Questo è uno solo dei motivi che secondo il comitato Fumone Futuro per Scerrato sindaco, rende necessario cambiare. Dopo i mancati finanziamenti per l'illuminazione, quelli per la messa in sicurezza del centro storico; quelli per i servizi sociali e l'assistenza domiciliare, il sindaco uscente ha collezionato un'altra gaffe: quella di uscire dal Gal proprio nel momento in cui questo ente avrebbe iniziato a distribuire risorse. Non c'è che dire, un ottimo risultato...". Pie. Ant.

NOTIZIE FLASH - Abbiamo ricevuto un comunicato da parte del Comune di Fumone in risposta ad un nostro articolo del mese scorso e che, per motivi di spazio, è leggibile sul nostro sito internet (www.gente-comune.it). - Dall'ex sindaco Biava abbiamo avuto una lettera con la quale ci informa che lui, pur avendo a lungo soggiornato a Roma, da anni abita a Fumone in Corso Umberto I.


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Provincia

Stazione Ferroviaria nel caos, urgono interventi FERENTINO - Torna alla ribalta la scottante situazione sullo stato in cui versa la stazione ferroviaria del comune ernico. La protesta arriva direttamente da quei migliaia di

pendolari che, quotidianamente, si servono della stazione ferentinate per recarsi, chi per motivi di studio, chi per motivi di lavoro, presso altre città (generalmente Roma), e che, nell'ultimo anno, ha visto un aumento dell'utenza proveniente dal sorano, grazie all'apertura della superstrada, il cui capolinea dista

circa 200 metri dallo scalo. Si tratta di una struttura che richiede degli interventi di manutenzione urgenti: un ammodernamento e più sicurezza. Allo stato attuale è considerata come un biglietto da visita inquietante: si rende necessaria una sistemazione dell'area che circonda la stazione, tramite la realizzazione di parcheggi poiché, quelli attualmente esistenti sono, oltre che insufficienti, anche di un'agibilità assurda dato che bisogna barcamenarsi tra i vari divieti di sosta posti dai cittadini privati e le buche fangose che vengono a formarsi soprattutto nei periodi di grandi piogge. Occorre un'adeguata illuminazione dato che, la sera, si rischia di essere investiti, sono necessarie ulteriori pensiline per accogliere i molti pendolari in attesa dei treni, creazione di una via d'accesso alla stazione con un'apposita area di sosta per gli autobus e, consentire l'apertura di un bar. Sono mancanze gravi non solo per chi, ogni giorno ha a che fare con una tale realtà, ma anche per l'immagine della stessa città. Daniela Caliciotti

Nasce la "Saletta la Catena delle Arti" FERENTINO - E' stata inaugurata il 17 marzo, in Piazza della Catena, la "Saletta La Catena delle Arti". Il promotore dell'iniziativa Giancarlo Canepa molto soddisfatto, ha dichiarato: "…si è resa necessaria la creazione di un apposito spazio per dare la possibilità ai giovani artisti di poter dare vita alle loro opere, di poterle mostrare in un ambiente appositamente studiato, con un'adeguata illuminazione importante per mettere in risalto i particolari delle creazioni e, allo stesso tempo, per dare modo all'arte e alla cultura più in generale di non necrotizzare, a fronte di ciò, verranno spesso organizzati incontri-eventi nella sala, aperti a tutti gli appassionati di arte e ai giovani artisti emergenti...". La saletta denominata della Catena, non solo in onore della piazza ospitante ma anche come simbolo di un unione fra artisti impegnati, attraverso le loro opere, ad una continua valorizzazione del territorio. L'inaugurazione ha visto l'esposizione di opere di ben 25 artisti e, molte,data la ricorrenza, erano ispirate proprio alla festa nazionale dell'Unità d'Italia. Daniela Caliciotti

Allarme rapine in casa, qualche accorgimento da seguire da parte dei Carabinieri ANAGNI - Nel corso di un incontro, appositamente convocato nella caserma, gli uomini dell'Arma dei Carabinieri di Anagni coordinati dal Cap. Costantino

Airoldi, hanno spiegato ai cittadini del territorio alcuni accorgimenti per evitare di essere bersaglio di ladri e rapinatori,soprattutto in abitazione, come

accaduto troppe volte nelle ultime settimane nel nord ciociaria, con l'ondata di furti e rapine che ha interessato le zone periferiche della città dei Papi e di altri Comuni limitrofi. Tra le altre cose, hanno spiegato i CC "è necessario ricordare sempre che i ladri in genere agiscono dove ritengono vi siano meno rischi di essere scoperti, ad esempio un alloggio momentaneamente disabitato o lasciato temporaneamente in disuso. In tal senso un ruolo fondamentale assume la reciproca collaborazione tra i vicini in modo che vi sia sempre qualcuno in grado di tener d'occhio le abitazioni e le vie adiacenti". Altro suggerimento: è opportuno dotarsi di sistemi di allarme che ormai si trovano anche a prezzi modici. Nella sezione modulistica del sito www.carabinieri.it si possono trovare tutte le indicazioni per collegare l'antifurto al 112 ma è fondamentale non informare nessuno del tipo di apparecchiature di cui ci si dota né della disponibilità di eventuali casseforti. Utilissimo anche adottare un cane: i ladri spesso non vanno dove ci sono animali che fanno la guardia. Nel caso in cui, inoltre, ci si accorga che la serratura è stata manomessa o che la porta è socchiusa, non entrare in casa e chiamare immediatamente il 112, il 113 o il 117. A.T.

In 700 cantano l'Inno d'Italia CECCANO - 700 giovani che insieme cantano l'Inno di Mameli per esprimere la loro gioia di essere Italiani: è stato un momento davvero emozionante quello vissuto dal Liceo di Ceccano nella mattinata di mercoledì 16 marzo. La rievocazione dell'incontro di Teano, la gioia popolare per la nascita dell'Italia, l'Inno di Garibaldi e il Canto degli Italiani, l'intero Liceo avvolto dai nastri tricolori, le grandi imprese sportive, 150 e più cose per sentirsi italiani, la collaborazione di tanti insegnanti, di tanti allievi a rappresentare i 1000, il popolo della terra di Campagna, 700 coccarde tricolori su maglioni e felpe, insomma una bellissima festa d'anniversario per l'alba dell'Italia. Così il Liceo ha voluto celebrare la Festa dell'Unità, nonostante la pioggia minacciasse di far saltare tutto. La manifestazione è iniziata con la proposta di installazioni multimediali nell'aula magna Francesco Alviti: in palestra poi è stato rievocato l'incontro di Teano, con l'esecuzione del Canto degli Italiani, in tutte le strofe e dell'Inno di Garibaldi. Quindi Andrea Querqui, nei panni di Vittorio Emanuele II, ha letto le parole del re all'inaugurazione del Parlamento che proclamava la nascita del Regno d'Italia. Poi festa per tutti con i ritmi popolari dell'organetto e del saltarello in un tripudio di bandiere tricolori, con assaggio di prodotti tipici della nostra terra. Il preside Giacomobono ha augurato a tutti gli allievi un futuro di impegni e di lavoro per l'Italia. Tutta la manifestazione è stata coordinata dai professori Alessandrini, Parente, Langiu, D'Annibale, Zomparelli. Pietro Alviti

"X Factor" al piccolo rifugio FERENTINO - Anche in ciociaria arriva "X Factor". Ma al posto di giudici, cantanti e ballerini del talent show c'erano le persone con disabilità ospiti del Piccolo Rifugio, comunità alloggio che ha sede in via Pettorini. E' successo in occasione della tradizionale Festa di Carnevale organizzata il Martedì Grasso, 8 marzo. Ad accompagnare maschere, stelle filanti e dolci, uno spettacolo comico: una parodia del programma X Factor, in cui le persone disabili stesse hanno interpretato gli aspiranti cantanti, la giuria e persino le ballerine. Ecco allora che, per ridere e per far ridere, Filippo per un giorno è divenuto Morgan, Pino si è travestito da Mara Maionchi, Mauro ha incarnato Anna Tatangelo. E ancora, a fare la parte degli artisti in gara, Domenico, Luigi, Cosimo ed Ernesto esibitisi al canto, Marco e Angelo ballerini di danza classica, Giuliana alla pizzica... Tutto senza mai prendersi troppo sul serio! Da settimane al lavoro per offrire un pomeriggio divertente a tutti gli amici del Piccolo Rifugio, i disabili del centro sono stati guidati nel laboratorio condotto dalla maestra d'arte Renata Mariotti. A.T.


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Provincia

16 milioni di euro di danno erariale FIUGGI - La Guardia di Finanza di Fiuggi ha concluso una complessa azione investigativa delegata dalla Corte dei Conti tesa alla verifica dell' esistenza di un danno di natura economica perpetrato nella gestione delle acque minerali fiuggine. È stato così riscontrato un danno erariale imputabile all'amministrazione dell'ex sindaco Bonanni pari a circa 16 milioni di euro. Nel particolare, le fiamme gialle hanno proceduto alla quantificazione ed accertamento del danno erariale causato al Comune in relazione alla non oculata gestione del contratto di affitto del ramo d'azienda, imbottigliamento e commercializzazione dell'Acqua di Fiuggi, stipulato tra la Sangemini spa ed ATF (società interamente partecipata dal Comune di Fiuggi). Dalle indagini svolte e dagli accertamenti

esperiti sono stati rilevati comportamenti "attivi" ed "omissivi" tenuti da amministratori pubblici del Comune di Fiuggi nonché dai vari responsabili dei servizi finanziari e dai segretari comunali generali succedutisi nel tempo, nonché dell'amministratore pro tempore dell'ATF. Nello specifico è stato rilevato, che: il Comune e la società ATF dovevano far applicare gli accordi in vigore in tutta la loro estensione nei confronti di Sangemini, non essendo stato rispettato il contratto posto in essere tra Sangemini e Acqua & Terme Fiuggi, quest'ultima non ha potuto far fronte ai canoni da versare al Comune di Fiuggi e comunque, in nessun caso il comune di Fiuggi ed ATF potevano accondiscendere ad una revisione tacita dei contratti, senza agire in modo economica-

mente autolesionistico. Per i fatti e i comportamenti riferiti, attuati dai soggetti innanzi indicati, è emerso che gli stessi abbiano arrecato un "notevole" danno erariale alle casse del Comune di Fiuggi (mancato introiti in relazione al canone di sfruttamento minerario non pagato da Acqua & Terme Fiuggi), che ricorrano le condizioni di legge perché il comportamento dei presunti responsabili nella vicenda in esame possa qualificarsi come doloso e/o gravemente colposo e quindi idoneo ad ascrivere in capo al loro il danno arrecato quantificabile in €. 15.868.469,54 comprensivi degli interessi legali e rivalutazione monetaria anche questi previsti dal citato contratto. Francesca Ludovici

4 milioni di euro per il palacongressi Arriva un corso di formazione FIUGGI - Individuate le risorse economiche per la realizzazione del pala lamellare che gli opera-

tori economici della cittadina termale attendono da anni. Sarà la regione Lazio con 4 milioni e 200 mila euro, a finanziare la struttura modulabile in legno lamellare, che troverà la sua collocazione nell'area dell'ex campo sportivo di viale IV Giugno. La notizia, diffusa dalla presiden-

te Renata Polverini in occasione del convegno del 19 febbraio tenutosi a Paliano sull'acquisizione de La Selva da parte della regione Lazio, è stata accolta con giubilo da parte degli operatori locali. La storia ha inizio nel mese di settembre, ovvero quando l'assessore regionale Stefano Zappalà, nel corso dell'incontro tenutosi a Fiuggi, per la presentazione del piano triennale sul turismo, evidenzio la necessita che Fiuggi fosse munita quanto prima di una struttura congressuale stabile, realizzabile o con risorse private, oppure recuperando le risorse regionali a ciò preposte. Il tutto però a fronte della presentazione di un progetto idoneo, di facile esecuzione e soprattutto che non comportasse tempi lunghi di realizzazione. ora si attende solo la pubblicazione del bando da parte dell'amministrazione.

Muoversi fa sempre bene. Anche quando si è anziani Hanno preso il via i corsi di ginnastica rivolti alla terza età VEROLI - Sì, è vero: si fatica e si suda. Ma fa bene al corpo e allo spirito, specie se la carta d'identità dice che abbiamo più di qualche anno alle spalle. Va salutata quindi con un plauso sincero l'iniziativa proposta dall'Amministrazione comunale di avviare, dall'inizio di questo mese,dei corsi di ginnastica posturale rivolti agli anziani del territorio iscritti al centro sociale "Beata Maria Fortunata Viti". Fortemente voluti dall'assessore alle politiche sociali e sanità, il dottor Egidio Lombardi, i corsi si svolgono in varie zone del territorio, dal Giglio di Veroli a Casamari a Colleberardi. E per il raggiungimento di questo obiettivo ha espresso grande soddisfazione proprio l'assessore Lombardi. È utile in questa sede ricordare che la ginnastica per gli anziani è concepita appositamente per le persone che vivono nella cosiddetta terza età, per aiutare a favorire la flessibilità, la capacità motoria e la correttezza posturale di persone che per l'avanzato stato dell'età sono meno sciolte nei movimenti. L'attività fisica può allungare la vita, tener vivo l'intelletto, favorire il buon funzionamento degli organi interni ed è anche, il che non guasta, un ottimo antidepressivo. La ginnastica per gli anziani è volta a favorire alcuni aspetti principali, come la respirazione, il rilassamento e l'allungamento degli arti, una postura migliore e una maggiore padronanza del proprio corpo. Grazie alla ginnastica gli anziani potranno sentirsi più sicuri nei loro movimenti, avranno meno timore a spostarsi non accompagnati, e soprattutto saranno meno soggetti a possibili lesioni degli arti e dei muscoli. Chiunque vuole iscriversi o semplicemente avere informazioni circa tali corsi, può rivolgersi all'ufficio dei servizi sociali, sito in Largo La Catena, telefono 0775-230072. Pietro Antonucci

per aiutanti domiciliari

MONTE SAN GIOVANNI CAMPANO - Un nuovo progetto promosso dall'assessorato ai servizi sociali del Comune in collaborazione con l'associazione "Auser" di Frosinone, impegnata da sempre a promuovere la figura attiva dell'anziano all'interno della società. "Formare le persone che accudiscono gli anziani delle nostre comunità che, non lo dobbiamo mai dimenticare, sono i nostri cari, è un obiettivo di politica sociale perseguito dal nostro comune - ci spiega il sindaco Antonio Cinelli - e con questo corso di formazione intendiamo preparare una figura professionale che abbia la competenza necessaria per adempiere a ricoprire il ruolo di badante". Il corso è rivolto a persone adulte che si occupano, con regolare contratto di lavoro, di una persona anziana a domicilio, in possesso della licenza media inferiore e, se straniere, con regolare permesso di soggiorno e con una buona conoscenza della lingua italiana. Con la formazione, oltre a valorizzare e tutelare l'attività svolta dalle badanti, viene data maggiore dignità a tale servizio e contemporaneamente è garantita la qualità, creando una "Banca dati per badanti" dove chiunque può cercare la figura che desidera. Il percorso di formazione di circa 120 ore di lezione si articola in sei moduli al termine del quale una commissione certificherà le competenze previste e a tutti i partecipanti è conferita una certificazione qualitativa delle competenze acquisite. Prossimamente chiunque fosse interessato ad assumere una badante può contattare o collegarsi al sito del Comune dove saranno inseriti i nominativi delle signore che hanno frequentato il corso di formazione. Bruno Sbaraglia


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Alatri: Verso le amministrative...

Morini: "Voglio riprendere il cammino interrotto" L'ex sindaco, alla testa di un'ampia coalizione, si candida 6 anni dopo le sue dimissioni Nel 2005 aveva lasciato il Palazzo comunale in malo modo, tra la sua maggioranza che si era sfaldata e le dimissioni, tra le polemiche e i litigi; nel 2011 si getta di nuovo nell'arena con il preciso intento di "Proseguire la strada che si era fermata, ricucendo con il passato". Il ritorno alla politica attiva dell'ex sindaco Giuseppe Morini si è celebrato in una giornata,

sabato 19, nella quale il centro-sinistra ha lanciato la sua definitiva "sfida" a Costantino Magliocca e, allo stesso tempo, si è tolta in diversi casi qualche sassolino dalle scarpe (era inevitabile) nei confronti di "Programma Alatri". La candidatura di Morini - supportata da Pd, Psi, "Alatri nel cuore", "Uniti per Alatri" e "Alleanza per Alatri" - vuol dire la rinuncia di Fabio

Di Fabio, che ha precisato subito la sua centro-destra"). scelta: "Sono convinto ed entusiasta della Infine lo stesso Giuseppe Morini, che ha candidatura di Morini: è stata avviata una spiegato le ragioni di questa nuova avcampagna di delegittimazione nei miei ventura: "Ringrazio Di Fabio che ha riacconfronti ed ho ravvisato la necessità di ceso in me la fiammella della politica. andare oltre per costruire una nuova gui- Ma ringrazio anche quanti mi hanno interda per Alatri. pellato, mi hanno contattato e mi hanno Siamo pronti ad offrire alla città una rappresentato le esigenze della città: sosquadra competente e motivata per bat- no loro che mi hanno convinto. tere un centro-destra che ha reso Torno per riprendere i progetti ed i piani immobile Alatri". Via via sono poi lasciati incompiuti". sfilati gli interventi dei big del Le ultime parole sono state di fuoco nei centro-sinistra convenuti in città confronti di "Programma Alatri", la storiper la presentazione di Morini: da ca lista civica nella quale il Morini politiLa civica di Patrizio Cittadini sta lavorando ad un'ampia alleanza Lucio Migliorelli ("Vorrei sottoli- co è nato. Alla domanda che tipo di comda SEL a IDV, passando per UDC e dissidenti del PD neare la maturità politica di Di petizione si attende e quali rapporti inChi l'avrebbe detto che proprio sul fronte che sembrava più certo, quello della lista civica ProFabio") a Francesco Scalia ("Do tratterrà con il movimento cittadiniano, il gramma Alatri che aveva annunciato un proprio candidato proveniente dalla società civile, si atto a Fabio Di Fabio del grande candidato a sindaco è stato categorico: tornassero a mescolare di nuovo le carte per affinare il tiro viste le ultime novità sul fronte senso di responsabilità, tirandosi "Per me "Programma Alatri" non esiste: candidati. Eh si, quello che pare evidente, infatti, è che ormai ci sarà una vera e propria resa indietro per creare una coalizione hanno congiurato contro di me e mi handei conti tra i due ex sindaci di Programma Alatri, Morini e Cittadini, con due distinti fronti: più larga e puntare su una candi- no allontanato. uno formato dal PD cittadino e dalle liste civiche ad esso vicine, l'altro con una coalizione che datura condivisa") a Gianfranco La butteranno sulla bagarre, ma io non potrebbe andare addirittura da Programma Alatri a Sinistra Ecologia e Libertà, passando per Schietroma ("Morini è un'ottima scenderò a questo livello cercato da una UDC, Italia dei Valori e dissidenti del PD (soprattutto di Tecchiena). La preside dell'Istituto soluzione e raccoglierà consensi forza malata". comprensivo Egnazio Danti, Maria Grazia Martina, a questo punto appare - come si dice in che andranno oltre i partiti, pe- E la campagna è soltanto agli inizi... gergo - "bruciata" in quanto tirata fuori dal cilindro troppo prematuramente. Nella coalizione scando anche nell'elettorato di Pietro Antonucci che sta tentando di nascere attorno a Programma Alatri, infatti, questa candidatura non sembra essere condivisa da tutti. Non vediamo quale altra scelta più logica rimanga a questa "larga" coalizione oltre alla candidatura dell'ex Sindaco Patrizio Cittadini, unico personaggio politico capace di catalizzare bacini di elettori tra loro molto diversi su un'unica scelta. A quanto pare l'idea delle Primarie non era così sbagliata se tutte queste forze non sono riuscite a mettersi d'accordo per affrontare il sindaco uscente Costantino Magliocca. Il primo turno, dunque, si trasformerà di fatto in una sorta di Primarie nelle quali, se il PDL non farà il colpaccio di vincere al primo turno, si deciderà chi lo affronterà nel ballottaggio. A quel punto ci sarebbe da ridere, visto che per vincere, il fronte dell'opposizione dovrebbe tornare a fonChe nessuno da sinistra si lamenti più del fatto che Alatri sia il bastione del cendersi con evidenti difficoltà dovute ai fortissimi personalismi nati in questa campagna elettotro destra e, in particolare, del PDL e di Iannarilli. Con l'ultimo "Harakiri", ovverale e alla variegata complessità delle forze che lo compongono. Non dimentichiamo che, nel ro con l'ultimo tentativo di suicidio, il Partito Democratico ha consegnato per centro destra, bisognerà tener conto anche del risultato di Progetto Alatri e del suo candidaaltri anni la città agli avversari e non potrà più parlare per chissà quanto senza to Fausto Lisi, che potrebbe rovinare la festa al PDL nel primo turno, per poter far pesare i essere preso a insulti dalla popolazione. È questo che meritano i dirigenti che propri eventuali voti al ballottaggio. Certo è che la campagna elettorale comincia a diventahanno permesso a Fabio Di Fabio di imporre la propria candidatura senza condire davvero interessante e, per la prima volta da anni, molto imprevedibile. Andrea Tagliaferri videre la scelta con nessun altro, con la base e con gli storici alleati in particolare. Ancora più stupefacente il dietro-front ora che Di Fabio vede la battaglia per le comunali troppo rischiosa e ardua, lanciando nel braciere il sempre ottimista Giuseppe Morini. Quest'ultimo dato è quello che più ci fa rimanere allibiti. Invece di ammettere che la lista civica Programma Alatri ha permesso al centro sinistra di amministrare prima con Patrizio Cittadini, poi con Giuseppe Morini la città, catalizzando una marea di voti moderati su candidati della società civile, di cui la gente si fidava proprio perché non immischiati direttamente con la vecchia politica diessina e demoLista civica cristiana, Di Fabio e una parte del partito democratico impongono prima una canper didatura che era già morta prima di nascere, malvista persino dentro il partito Magliocca stesso in particolare a Tecchiena e poi lo strano giochetto fatto nei confronti dell'ex sindaco Cittadini al quale è stato "estorto" un passo indietro in virtù della scelta di un candidato superpartes, per poi, una volta ottenuto il passo indietro, Costantino Magliocca proporre un'alternativa con Giuseppe Morini, proveniente proprio da una diaspoLista civica Lista civica ra interna a Programma Alatri. Va sottolineato che, senza nulla eccepire in meriAlleanza Uniti per to alla persona di Morini, ritenuto leale e capace dai più, il "grande" Partito per Alatri Alatri Democratico ha abdicato definitivamente in favore della società civile, visto che da quasi venti anni va avanti con candidati della lista civica e ora ne propone uno suo ma proveniente sempre da Programma Alatri. Se il buon giorno si vede dal Giuseppe Morini mattino, Costantino Magliocca si farà una bella meritata vacanza all'estero (magari a caccia sua grande passione) invece che fare campagna elettorale in quanto, grazie alla frammentazione delle opposizioni e ai personalismi più scellerati, avrà vita facile e può tenersi strette le chiavi del Municipio. Complimenti, dunque, al PDL che, almeno su questo punto, dimostra ancora una volta un'unità granitica, quantomeno verso l'esterno (che è ciò che più importa quando si va al voto).

Programma Alatri tenta la "Santa alleanza"

La guerra fratricida nel centro sinistra e la consegna delle chiavi al PDL

Fausto Lisi

Paolo Pietrobono

L’Editore


Alatri: Verso le amministrative...

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Fausto Lisi: "i miei primi obiettivi? turismo e lavoro per i giovani" Motivi della candidatura ? Innanzitutto l'amore verso la mia città: Alatri. Il vederla ridotta in queste condizioni non può far altro che alimentare verso chi la ama un sentimento di profonda delusione, ma allo stesso tempo mi ha dato la motivazione giusta per mettermi in gioco in prima persona, per dire basta alle solite facce, ai soliti interessi, alle solite promesse, al solito modo di fare politica. Motivi per mandare a casa questa amministrazione. Di motivi ce ne sono tanti ma alla base di tutto sicuramente la mancanza di progettualità, l'incapacità di portare avanti qualsiasi iniziativa; un'azione amministrativa inappropriata ai fini dello sviluppo economico e sociale del territorio, che ha determinato la regressione di Alatri sotto tutti i punti di vista: sociale, culturale, amministrativo. Nulla è stato fatto per quello che riguarda la politica giovanile, bistrattata soprattutto quando si sono predisposti i bilanci annuali di previsione nei quali, nelle poste ad essa riferite, sono stati attribuite somme ridicole ed assolutamente insignificanti. Stesso discorso vale per il turismo. Tutti hanno sempre parlato e parleranno sicuramente del turismo ma puntualmente ai

tanti progetti, alle tante iniziative proclamate non sono seguiti i fatti concreti: il settore è rimasto sempre al palo e quello che dovrebbe essere la fonte primaria della nostra economia rappresenta ancora oggi il settore più trascurato. Punti cardine del programma. Innanzitutto la salvaguardia del nostro Acropomonumento più importante ossia l'A li. Diventa indispensabile provvedere alla creazione di un parco archeologico che sia fruibile da tutti i cittadini e dai turisti con una attenzione particolare alla istituzione di un servizio quotidiano di vigilanza, manutenzione e cura del verde. Cito di nuovo il turismo perché credo fortemente in questo progetto teso alla valorizzazione di tutto il patrimonio archeologico, culturale e religioso che caratterizza la nostra città. Noi sul turismo investiremo seriamente con fondi ma soprattutto con idee e progetti realizzabili nell'immediato, ripeto, per dare occupazione ai giovani. Prioritario poi è adottare gli strumenti urbanistici necessari per dare alle zone periferiche della città vere opportunità di sviluppo, sfruttando soprattutto la nuova superstrada che taglia in due la piana di Tecchiena. Un altro aspetto che sicuramente curerò è quello di coinvolgere direttamente la cittadinanza nelle scelte amministrative che si presentano di volta in volta. Organizzeremo incontri frequenti tra la giunta, i consiglieri e tutte le realtà del nostro territorio perché è giusto e doveroso ascoltare i nostri concittadini, non solo quando si

è in campagna elettorale,e instaurare con loro un rapporto diretto e frequente, insomma una sorta di consiglio comunale aperto a tutti per una vera partecipazione popolare. Altro nodo fondamentale è la sicurezza: di fronte ai numerosi atti criminosi anche gravi, bisogna investire in maniera determinata per mettere in atto tutti gli stru-

nell'immediato le condizioni per dare occupazione soprattutto a molti giovani. Darò informazioni dettagliate in merito, sul numero di posti che si renderebbero eventualmente disponibili, sui settori di occupazione, sui tempi di attuazione, nei primi giorni di maggio. Bando a promesse generiche e aleatorie… occorrono i fatti.

menti necessari affinché questo fenomeno possa essere combattuto, con la giusta concertazione con tutte le forze dell'ordine. "La sicurezza non ha prezzo" Come ritieni che dovrebbe funzionare la macchina comunale? A mio avviso, affinchè la macchina comunale renda al meglio, occorre creare una forte sinergia tra gli amministratori e i dipendenti dei quali bisogna essere capaci di sfruttare le professionalità e ai quali occorre riconoscere i giusti meriti. Primo impegno nel caso in cui… Con il programma da me proposto, creare

Conclusioni. Stiamo allestendo una squadra vincente con tanti giovani preparati ed entusiasti che si caratterizza per il fatto che ognuno si occupa di settori specifici in modo da offrire alla cittadinanza una proposta nuova, sganciata da logiche partitiche, che non deve rispondere a nessuno all'infuori degli elettori. Il che è già un grosso vantaggio ed una garanzia per chi avrà fiducia in noi. Il nostro slogan? Per una città di tutti


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Vita alatrense

Ernica Tv, un nome Nuovo piano per la raccolta dei rifiuti ed una storia che ritornano Intanto l'isola ecologica del Cosciano apre anche di mercoledì pomeriggio per venire incontro alle richieste

Venerdì 4 marzo, nella sala consiliare di Alatri, il sindaco Magliocca e l'assessore all'Ambiente Enrico Pavia hanno illustrato il nuovo piano per la raccolta dei rifiuti. Il sindaco si è rallegrato per la vittoria nel ricorso al Tar, intentato per "bloccare" il progetto della "raccolta differenziata" ed ha dichiarato che questa si svolgerà porta a porta su tutto il territorio della città. Non negando le iniziali difficoltà di attuazione - la differenziata partirà a maggio - Magliocca ha chiesto la collaborazione di tutta la cittadinanza oltre a quella del comandante della Polizia locale Dino Padovani, al comandante della Polizia provinciale Belli, al comandante dei Carabinieri della Compagnia di Alatri, alla Guardia Forestale, alla Guardia di Finanza e, non ultime, le associazioni della Protezione civile. L'ingegnere Rossi, in collaborazione con la ditta appaltatrice De vizia, ha presentato il manifesto di sensibilizzazione del progetto - icona con bambino e dicitura vir-

golettata VOGLIO UN FUTURO DIFFERENZIATO -. Il Sindaco ha altresì evidenziato senza mezzi termini l'aumento delle bollette che però saranno decurtate "a medio o lungo termine". Si chiede un ulteriore sforzo alla cittadinanza che per il nuovo servizio avrà l'imposta a suo carico al 100%. Notizia allarmante quest'ultima vista la già pesante pressione fiscale. Rallegra tuttavia l'apertura anche del mercoledì pomeriggio dell'isola ecologica: l'Amministrazione comunale ha risposto alle numerose richieste dei cittadini impegnati al mattino e quindi impossibilitati a fruire del servizio dell'isola sita nei pressi del Cosciano. Un'altra isola ecologica sta per essere aperta a Cavariccio, così da coprire anche la parte sud del territorio alatrense. Quindi il progetto sta per partire e noi vi daremo conto degli sviluppi, sperando che siano positivi. Patrizio Minnucci

È stata per molti anni compagna - i primi anni unica - di tantissimi telespettatori con la sua programmazione semplice ed accattivante, molto vicina alle esigenze ed ai gusti della gente. Poi, dopo un glorioso servizio, cancellata dall'etere e data per finita. Il suo spirito è rimasto nei suoi programmi storici che via via venivano inseriti nei palinsesti di altre emittenti con ritorni e chiusure che sembravano solo ritardare nel tempo la sua scomparsa. Ma la tenacia di Antonio e Massimo Fiorenza alla fine ha recuperato quello che sembrava perso: con l'avvento del digitale prima abbiamo avuto ETV Alatri (che nel nome richiamava la vecchia denominazione) e dopo pochi mesi il traguardo che sembrava irraggiungibile: riottenere cioè la piena titolarità del canale e addirittura il vecchio e glorioso nome Ernica Tv, con in più il riconoscimento da parte

del Ministero di emittente storica (avendo alle spalle 30 anni di storia). Una grandissima soddisfazione alla quale naturalmente sta facendo seguito un rinnovato impegno dei proprietari e dei collaboratori per il rafforzamento ed ammodernamento delle strutture ed il potenziamento della programmazione. Ernica Tv non vuol entrare in competizione con le altre emittenti sul terreno dei programmi; non vuole conquistare telespettatori con studi avveniristici o Tg di grande interesse. Il suo segreto rimane l'originalità della programmazione fatta di un mix fatto di familiarità e di professionalità (questa sì che sarà un terreno di confronto) che sono stati la sua carta vincente nel passato. L'augurio di tutti noi è che presto torni ad essere quel punto di riferimento per tanti telespettatori desiderosi di buoni programmi e di cose belle che diano anche più speranza in un contesto dell'informazione troppo pieno di cose inutili e di brutte notizie. Ernica Tv si vede in tutto il Lazio sul canale 655. Paolo Fiorenza

Nuovo look e nuove mostre per il museo civico

In occasione della XIII settimana della cultura (9-17 aprile), è previsto un doppio appuntamento culturale al Museo civico. Il 17 aprile avverrà l'inaugurazione della sezione dei "Viaggiatori di scoperta" e, per valorizzare meglio i singoli reperti e in omaggio alle sempre più moderne tecniche di esposizione museale, questi ultimi saranno corredati da singole schede descrittive e integrati da pannelli didattici al fine di fornire, in maniera semplice e dettagliata delle informazioni fruibili anche a visitatori giovani ed inesperti. Sempre lo stesso giorno sarà inaugurata la mostra sul tema "Archeologi nelSe in quel di Trastevere, oltre che per gli abbondanti piatti tipici romani che l'800 e 900 - città e monuoffre, è famoso il ristorante La Parolaccia, per via degli insulti, improperi e menti riscoperti fra Etruria e parolacce rivolti ai clienti dal personale di servizio e dall'animatore, ad AlaLazio Meridionale". La mostra tri di un servizio simile si può godere sicuramente presso La Conca. è stata realizzata dall'amminiNaturalmente grazie ad Ugo, cameriere e personaggio, ormai famoso, che, strazione del Comune di Alatri ad ogni piatto, elargisce agli avventori di turno, apprezzamenti non proe dall'assessorato alla cultura prio sottili, ma tanto simpatici ed originali che il cliente non saprebbe più in collaborazione con la Sorinunciarvi. Anzi, a volte il cliente ci va apposta presso quel ristorante, printendenza dei beni archeoperché vi si respira un' atmosfera allegra, spensierata, casareccia. logici di Lazio e Toscana, con Ed è stato proprio un affezionato cliente de La Conca a redigere il Decaloil Museo civico di Lanuvio go di Ugo (sottotitolato: "absit iniuria verbis") che da qualche giorno si (Roma), il Museo delle navi di può trovare appeso nel Ristorante come monito eloquente per tutti quelli Nemi (Roma), l'Antiquarium comunale di Guidonia Montecelio che ancora non avessero ben compreso chi sia il cameriere più originale del territorio. (Roma) e il Museo civico "I Fanchi" di Castiglion della Pescaia Riportiamo pertanto i 10 punti del decalogo, sicuri così di potervi strappare un sorriso, oltre che di mettervi in (Grosseto). La mostra sarà un omaggio a quelle figure che hanno guardia da eventuali mosse avventate che potrebbero rendervi bersagli delle rispostacce di Ugo. contribuito a formare le ricchezze del nostro paese, costituirà un 1) Dopo l'elenco delle specialità fornitevi non chiedete mai se c'è altro; eviterete risposte del tipo "na zampata 'n pett" evento unico, originale, imperdibile. La mostra-evento resterà a2) Non arrivate mai dopo le ore 13.00 o le ore 12.00: rischiate un'energica esortazione a desinare alle vostre perta fino al 3 luglio: sarà un'occasione imperdibile per ammiracase (iatevenne all cas vostre ch'è tardi): re oggetti unici ed originali e per valorizzare il nostro patrimonio 3) Non chiedete mai una minestrina in brodo; rischiate di passare per cagionevoli di salute o assidui frequen- artistico e culturale, unico nel mondo. Gius. Gatta tatori di cliniche (che t' senti mal? Che tè la roa?) 4) Non portate mai i cani con voi; Ugo: (i cani tetena sta ' a casa , attaccati alla catena) 5) Non dite mai che i cibi sono ottimi ; vi aumenta il conto (si magnat ben? Allora paga no!); ma non dite neanche il contrario (magnat a casa vostra - sarà la risposta - i n'ci unate più); 6) Non chiedete il posacenere ; c'è una conca per spegnere le cicche (tant' sempr a mì tocca raccollele): 7) A fine pasto chiedete solo frutta rotondeggiante; eviterete commenti scurrili (il sacci je che ci faciaria cussa cosa); 8) Non prenotate mai un determinato tavolo: vi verrà assegnato il più scomodo (purchè alloc n'stai ben? I allora forza, no?); 9) Non lamentatevi mai del freddo sala; vi verrà eliminata anche l'unica stufetta ('ndo stà l'fridd?) e d'estate non lagnatevi per una o due mosche: ve ne porterà altre ('ndo stò le mosche? Tè, ecchen n'atra); 10) Non lo criticate mai; la risposta sarà "ci si unut? O te c'ho mannat? N'stavi ben a caseta?"

Ugo e La Conca fanno concorrenza alla Parolaccia romana…

Insomma: tutta una risata!

Mariella Minnucci


13 ALATRI DA (RI)SCOPRIRE Blocco del traffico e giornate ecologiche… anche in collina! Torniamo in campo e proviamo a fare canestro Vita alatrense

Ormai, come in tutte le città italiane, anche Alatri, classificata "inquinata", si adegua,

Partiamo come sempre dalla foto pubblicata nell'ultimo numero: la classe elementare della "Luigi Ceci", 1949-50. Si riconoscono Laura Tarquini, Olga Ferraris, Assunta Bianchini, Mimì Tofani, Giovanna Santucci, Elvira Daranghi, Carla Pulcinelli, ma la ricerca continua! E non è finita: grazie a Gente Comune queste eterne ragazze hanno deciso di rivedersi per una rimpatriata davanti una buona pizza. Questo mese vi proponiamo una formazione della squadra di basket, anno 1968, gentilmente fornitaci da Gianni Minnucci. Chi sono i giocatori presenti? Se volete ricevere la foto via e-mail per ingrandirla e vederla meglio sul vostro computer, potete contattare la redazione di "Gente Comune" (0775-442588, email: gente.comune@email.it) oppure guardatela sul nostro profilo Facebook. Pie. Ant.

adottando il piano di risanamento della qualità dell'aria, utilizzando i blocchi del traffico. Le rilevazioni dei PM10 (particelle composte da polvere e fumo), che sono legati ai processi di combustione dei motori a scoppio, degli impianti di riscaldamento, delle attività industriali, degli inceneritori e delle centrali termoelettriche, sono state rilevate in varie zone del paese. Tra i punti principali: località Bitta è stata dichiarata la più inquinata ma, bisogna specificare che questi prelievi sono stati acquisiti durante l' uscita dei ragazzi delle scuole medie Dante Alighieri dove, gruppi di genitori con le loro "macchinine" occupavano gran parte

dell' area. Il problema fondamentale di Alatri è che le strade sono a "circolo chiuso"e Bitta, purtroppo, è la zona che collega le vie principali. Per risolvere il problema, non basta eliminare il passaggio alle autovetture euro 0, euro 1 e euro 2 ma, trovare una soluzione è davvero difficile! Domenica 20, intanto, "blocco del traffico totale per tutte le auto". Cosa ne pensa la cittadinanza di questa chiusura generale? Le voci mormorano: "a che serve chiudere il passaggio un giorno l'anno? Non risolve di certo l' inquinamento!" Il mandato sancito dai Vigili Urbani invita la cittadinanza ad utilizzare le biciclette e i mezzi pubblici"… Per un momento immaginiamo di dover andare a fare la spesa in bicicletta, oppure, pensiamo ad una mamma che prende la Circolare con il bambino in braccio, il passeggino nell' altra mano, borsa a tracolla e borsone con il necessario per il piccolo: per andare a fare la passeggiata al centro storico! Sicuramente, l'inquinamento non si deve sottovalutare, ma… Alatri, essendo un paese non abbastanza organizzato, è pronto per questo cambiamento? Erika Rossi


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Vita alatrense

Parcheggi abusivi o no? Le Iene scatenano una "bufera" Il 23 febbraio, nella puntata del programma televisivo "Le Iene", Matteo Viviani, con lo scoop sui "parcheggi blu abusivi" ha sconvolto gli italiani. Il codice della strada Art. 7 comma 6, cita: "Le aree destinate al parcheggio devo-

no essere ubicate fuori della carreggiata e, comunque, in modo che i veicoli parcheggiati non ostacolino lo scorrimento del traffico". Per chi non lo sapesse, la carreggiata è parte della strada destinata allo scorrimento dei

veicoli; essa è composta da una o più corsie di marcia ed, in genere, è pavimentata e delimitata da strisce di margine. Si specifica che: "le strisce devono essere obbligatoriamente bianche come quelle di margine"… e non solo: il codice prevede che in piazze o "zone" con strisce blu, nella stessa area, devono essere metà blu a pagamento e metà bianche ad orario. Ad Alatri invece sembra che questo codice non si rispetti molto. In via Duca D' Aosta anche se indubbiamente è una "carreggiata" le strisce sono abusivamente blu! In Piazza Regina Margherita i parcheggi sono diventati tutti a ticket mentre alcuni anni fa c'erano anche bianchi gratuiti. Peccato che le leggi cambiano e si modificano a discapito del comune

cittadino; infatti, chiunque volesse fare ricorso per una multa acquisita in queste due zone, si

sato. C è di più… se per sfortuna si dovesse perdere il ricorso si pagherebbero altri 78 euro, oltre

troverebbe a pagare 38 euro per il ricorso, che guarda caso fino a pochi anni fa era gratuito! Il colmo è che anche se si dovesse vincere non verrebbe rimbor-

i 38. Insomma… legge giusta o sbagliata, parcheggi abusivi o no, la multa purtroppo bisogna pagarla!

San Sisto e i lavori di inizio Novecento COOPERATIVA ALLEVATORI CIOCIARI Le proposte per soddisfare "L'ardente devozione degli Alatrini" Il 4 giugno 1904, tramite un manifesto pubblico, venne data notizia alla popolazione della costituzione del comitato per l'innalzamento di una cappella votiva in onore di San Sisto. La decisione fu presa dal vescovo Benedetto Spila per "Sodisfare (con una sola "s", ndc) l'ardente devozione degli alatrini", sia essi residenti in città che emigrati. Infatti, in quegli anni di inizio '900 si pose il problema delle tante offerte che arrivavano dagli Usa e che finivano spesso per essere usate nel solo acquisto di ceri, peraltro di pessima qualità, il cui cattivo odore dava fastidio e che potevano creare danni agli arredi e ai metalli della Cattedrale. Fu così che venne accolta la proposta di erigere una nuova cappella per San Sisto che fosse "Decorosamente ornata e nella quale il prezioso e sacro simulacro del Santo Protettore dovrà ricevere in perpetuo la sua speciale venerazione". Contemporaneamente, fu lanciato l'appello a tutti i devoti affinché con le "Loro oblazioni ne affrettino l'esecuzione". Scendendo nei particolari, il comitato che si formò ebbe come presidente il vescovo diocesano; le offerte, sia individuali che collettive, dovevano pervenire al cassiere nominato dal Vescovo nella persona del canonico don Silverio Alviti o in via diretta o mediante le Casse Rurali e la Banca Popolare di Alatri; gli emigrati furono esortati a costituirsi in sottocomitati per rendere più agevole la spedizione delle offerte personali. Inoltre, fu deciso che una speciale sacra funzione venisse celebrata nell'altare di San Sisto nelle principali ricorrenze dopo l'officio del Vespero e furono stabiliti anche i giorni in cui tale funzione avesse luogo: il giorno di Pasqua, l'ultima domenica di ottobre e l'ultima domenica di novembre. Il manifesto era sottoscritto dal cassiere don Silverio Alviti, dal segretario canonico teologo Adamo Testa e dai rappresentanti del comitato i canonici Pacifico De Andreis, Alfonso Pietrobono, Salvatore Pelagalli, Raffaele Rossi, dal parroco Antonio Ciaralli e da Filippo Stampa e Francesco Molella. (3 - continua) Pietro Antonucci

DI COLLELAVENA

Vent'anni di tradizione e qualità Da quasi un ventennio la Macelleria "Cooperativa Allevatori Ciociari" sita in via Collelavena 22, a ridosso della SR.155 per Fiuggi, svolge un' accurata selezione di carni e prodotti locali che propone con notevole successo ai suoi affezionati clienti. L'azienda propone, oltre a una vasta gamma di carni locali certificate, freschissime e sempre disponibili, anche una selezione di confetture, marmellate, miele, spezie e prodotti agricoli locali. La "Cooperativa Allevatori Ciociari" rappresenta la soluzione per ogni esigenza, per organizzare cene con amici, eventi e cerimonie, ma anche e semplicemente per riscoprire vecchi sapori, da molto tempo perduti e sopraffatti da una cucina sempre più internazionale che tende a sminuire le tradizioni della nostra terra. Un altro servizio esclusivo viene offerto dall'azienda ai suoi clienti: la preparazione delle carni, che vengono affettate e confezionate al momento come richiesto dal cliente. In mancanza di tempo a disposizione viene offerto un ulteriore servizio, quello telefonico, che permette di effettuare prenotazioni e di ritirare direttamente ciò che è stato richiesto senza fare la fila. Approfittate per prenotare il pranzo di Pasqua e Pasquetta! Per prenotazioni potete chiamare il numero 0775/480936, troverete serietà e professionalità sempre a vostra disposizione. La cooperativa augura una felice Pasqua a tutti i suoi clienti. G. Gatta

ALATRI - Via Basciano, 44 Tel. 0775 407680 - Fax 0775 403021


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Arte e Cultura

CANALE MUSSOLINI, molti ciociari artefici della bonifica pontina

Tutti i pionieri che bonificarono Borgo Bainsizza a Latina

Canale Mussolini, vincitore del premio Strega 2010, racconta l'e-

popea di una delle 3000 famiglie che negli anni '30 lasciarono la

foce del Po per venire a bonificare l'Agro Pontino finendo col trasformarsi in un nuovo e distinto gruppo etnico: i "veneto-pontini". L'autore, Antonio Pennacchi, figlio di coloni, è nato e vive a Latina. Conosce bene quindi la storia della bonifica e la racconta in modo obiettivo e appassionato (“ognuno ha le sue ragioni a questo mondo e io - sia chiaro - non ho pretesa di starle qui a contare la verità di Dio"). Per tutto il libro lo sguardo dei mezzadri è rivolto ai nostri Monti Lepini anche se, ovviamente, stiamo parlando del versante opposto alla Ciociaria. All'inizio si instaura un rapporto di diffidenza e antipatia con la gente dei Lepini I nuovi arrivati

FAI, ecco l'appuntamento con i monumenti "invisibili" Sabato 26 e domenica 27 visite ai siti di Anagni, Atina, Fontechiari e Vicalvi Torna la giornata del Fai di primavera e torna la possibilità di conoscere ed apprezzare un'importante "fetta" del patrimonio storico-artistico della nostra provincia, "Espressioni pittoriche e monumentali di un territorio carico di storia millenaria spesso dimenticata" per dirla con le stesse parole usate da Pio Roffi Isabelli, presidente della delegazione ciociara del Fai. Così, sabato 26 e domenica 27 monasteri, chiese, castelli, dimore storiche, tesori d'arte tra i più belli e molti ancora nascosti, spesso inaccessibili perché privati, potranno essere visitati gratuitamente grazie al Fai, che si propone di tutelare il patrimonio culturale e naturalistico italiano. Quattro le città e ben 15 i siti che sono stati scelti per l'appuntamento 2011 (l'edizione numero XIX a livello nazionale e VII a livello locale) lungo un percorso che da Anagni porterà il visitatore nella Valle di Comino, ad Atina, a Fontechiari e a Vicalvi. Nella città dei papi, grazie alla disponibilità dell'Inpdap, potremo ammirare lo stupendo ciclo pittorico della chiesa di San Pietro in Vineis, recentemente restaurato. Ad Atina

sono quattro i luoghi che attendono il visitatore: la "Ferriera", la ricca industria manifatturiera del Regno delle Due Sicilie, con una riproduzione di documenti grazie all'ausilio di macchinari d'epoca; la cantina "Visocchi", in località Ponte Melfa, con una mostra sugli usi e i costumi atinati; la domus romana in località San Marco; lo storico Palazzo Cantelmo in Piazza Saturno. Da qui ci si può spostare a

Cimitero napoleonico a Fontechiari

Fontechiari, dove saranno aperti il cimitero napoleonico, quasi un "unicum" nel panorama italiano, il romitorio di Sant'Onofrio, la Torre Boncompagni, il Palazzo Agostini, la chiesa dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista, il giardino pensile della famiglia Messercola e Petrosino. A Vicalvi, infine, sosta necessaria per ammirare il castello longobardo, il convento di San Francesco, le chiese di San Nicandro e dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista. Notevole, anche per questa edizione del 2011, l'impegno profuso dal presidente della delegazione frusinate del Fai, Pio Roffi Isabelli, che spera di migliorare i risultati ottenuti negli anni precedenti: visti le località e i siti individuati, sicuramente sarà così. Buona giornata di primavera a tutti! Pietro Antonucci

sono visti come ruba-poderi e vengono definiti con disprezzo Cispadani. Loro manco sanno che significa ("casso signifìchelo cispadàn?" "Casso vòtu che ne sàpia mì?") e per ripicca chiamano i nativi Maruchìn (sud italia uguale Africa) soprannome beffar-

i bonificatori portavano alla luce una pianura fertile. Al massimo veniva gente da Alatri, Ceccano, Ferentino a lavorare come operai sui cantieri e sui canali, stagionali e non stanziali. Pennacchi spiega: "…all'Opera servivano mezzadri o coltivatori

Il Canale Mussolini oggi

do che anticipa di pochi anni l'arrivo dei veri Marocchini. Pennacchi nel finale i goumiers li chiama proprio così, "quelli veri", mentre quelli dei Lepini, generosi con i cispadan sfollati sui monti, diventano "i nostri maruchìn". L'astio dei nativi era ingiustificato poiché nessuno di loro, prima, si sarebbe sognato di andare a vivere in mezzo alla palude malarica. La fame e la povertà che spinsero i veneti a venir giù c'era anche qui ma si preferiva cercar fortuna in America, ciechi alla grande opportunità che stava a pochi passi. I dollari guadagnati oltreoceano venivano investiti in terra scoscesa e dirupata dei Lepini e degli Ausoni mentre, 60 km più avanti,

diretti, che sapessero fare tutti i lavori e che risiedessero stabilmente sul podere. Questi qui invece erano abituati a tornare ogni sera al paese loro. Chi ce li faceva restare di notte - con la paura della malaria - appresso alle bestie nella stalla? La mezzadria era praticata in Toscana Umbria Marche e Valpadana. Nel Lazio negli Stati della chiesa - c'era solo e sempre stato il feudalesimo…" Delle pene dei nostri emigranti ci rimangono lettere, foto e racconti. La terra l'abbiamo venduta comprandoci magari una casa a Terracina o a S. Felice. Insomma abbiamo attraversato l'Oceano per arrivare comunque in Agro Pontino. Serena Sperduti

Da Londra a Montecassino il messaggio di pace di San Benedetto La fiaccola benedettina, simbolo di pace e unità dal 1964 - quando San Benedetto fu proclamato patrono d'Europa - è stata accesa per la prima volta il 3 marzo a Londra. Da lì ha iniziato un pellegrinaggio attraverso il continente, con destinazione Montecassino. La cerimonia, tenutaL'Abbazia di Westminster si presso l'Abbazia di Westminster, è stata preceduta il 2 marzo dal convegno Cassino 1944-2011. Peace and Reconciliation. Una delegazione composta dall'Abate di Montecassino padre Vittorelli e da numerosi veterani di guerra, oltre che da rappresentanti di Stato, Regione, Provincia, Confindustria e della città di Cassino, è stata accolta presso l'Istituto di Cultura Italiana. Toccanti gli interventi dello storico James Holland, dello scrittore e docente Peter Caddick-Adams e del veterano ed ex sindaco di Cassino Antonio Grazio Ferraro i quali, da prospettive diverse, hanno rievocato le quattro battaglie che, tra il gennaio e il marzo del 1944, furono combattute dagli alleati per far breccia nella Linea Gustav e liberare l'Italia dalla morsa del nazismo. Stefania Del Monte


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Storie e personaggi

Una cerimonia per ricordare il Generale Cerica a 50 anni dalla sua morte ALATRI - Una solenne cerimonia sarà organizzata martedì 11 aprile da parte dell'Associazione nazionale carabinieri presieduta da Nello Stirpe per ricordare la figura del Generale Angelo Cerica, Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri dal 23 luglio all'11 settembre 1943. Imponente e nutrita sarà la partecipazione da parte di autorità politiche e militari enti e associazioni presenti con vessilli, stendardi e gonfaloni che sublimeranno l'incontro con una coreografia maestosa. Per la città di Alatri saranno presenti il sindaco Costantino Magliocca con tutta la giunta, il presidente della Provincia di Fro-

sinone On. Antonello Iannarilli, il comandante della compagnia Capitano Massimiliano Mengasini, il comandante della Stazione Mar. Raffaele De Somma e il coordinatore provinciale dell'Anc Brig. Antonino Papa in rappresentanza della presidenza nazionale Gen. Libero Lo Sardo. Sarà una giornata densa di significati, di ricordi e di slanci umani che verranno illustrati nel corso degli interventi da parte del sindaco della città e dal rappresentante provinciale dell'Associazione oltre che dal presidente Nello Stirpe. Vogliamo ricordare che il Generale Cerica dopo gli studi nel Liceo "Conti Gentili" intraprese l'Accademia

Il Generale Angelo Cerica

militare, prese parte alla Prima Guerra Mondiale e, dopo, tra il 1940 e il 1941, fu comandante superiore dei Carabinieri nella spedizione dell'Africa Orientale e Settentrionale. Nel 1945 era a Firenze e dopo la Liberazione, dall'aprile a giugno dello stesso anno, fu, a nome del Governo, comandante militare dell'Emilia Romagna. Insignito di numerose medaglie al merito militare, tra cui la statunitense "Metal for Freedon Silver Palm" assegnate nel 2005 dalla famiglia alla sede dell'Associazione carabinieri cittadina. Dopo il congedo dall'Arma fu eletto senatore della Repubblica per tre legislature consecutive

nelle file della Democrazia Cristiana, ricoprendo l'incarico di presidente della Commissione Difesa. Nel 2005 su segnalazione dell'Anc l'Amministrazione Comunale decide di intitolargli la Circonvallazione della città e dove verrà posto un sert di alloro durante la cerimonia. Alle ore 11, dopo gli interventi il corteo si sposterà presso la chiesa di S. Maria Maggiore dove sarà celebrata una Santa messa in suffragio. Nella stessa giornata verrà allestita nella Chiesa dei Scolopi una mostra documentale sulla vita del Generale Angelo Cerica aperta l'intera giornata. Bruno Sbaraglia

Delio Onnis, il goleador vissuto all'ombra di Kempes Originario di Giuliano di Roma, segnò gol a ripetizione in Francia negli anni 70 e 80 sunse la cittadinanza del posto. Dal fisico possente ma agile, Delio cominciò a tirare i primi calci ad un pallone nelle fila dell'Almargo, una piccola società dove rimase dal 1963 al '68. Le sue qualità tecniche non sfuggirono agli occhi attenti dei dirigenti del Gimnasia La Plata, che acquistarono il ventenne Onnis permettendogli di giocare nel massimo campionato argentino: in tre anni, disputò 113 partite segnando 64 reti. Un buon palmarès che spinse la squadra francese dello Stade de Reims ad assicurarsi le sue prestazioni: a 23 anni, nel 1971, Onnis tornava così in Europa. In due stagioni collezionò 69 match e 39 gol, incontrando più di qualche difficoltà d'ambientamento. Ma l'esplosione calcistica sarebbe avvenuta dal 1973, quando si trasferì al Monaco Fc: in 8 stagioni nel Principato, Delio Onnis divenne il beniamino dei tifosi dello stadio "Louis II" mettendo a segno ben 223 reti in 280 presenze, vincendo un campionato (nel Periodico di informazione politico-sociale e culturale '78) e una Coppa di Francia ('80). Un litigio Direttore Responsabile Riccardo Strambi

GIULIANO DI ROMA - Una domanda per i calciofili: qual è il giocatore che ha segnato il maggior numero di reti nel campionato di Ligue 1 (corrispondente alla nostra serie A) in Francia? Il pensiero potrebbe correre ai nomi di Michel Platini, Alain Giresse, Jean-Pierre Papin, Yannick Stopyra o, per andare ancora più lontano nel tempo, a Bernard Lacombe e Just Fontaine. Nessuno di questi: il record (299 gol in 449 gare) spetta a Delio Onnis. Mai sentito nominare? Eppure è una delle glorie sportive tra gli anni '70 e '80, conosciutissimo a Giuliano di Roma, dove Delio nacque il 24 marzo del 1948. La sua è una storia particolare, già dall'inizio: il padre era sardo di origine greca, mentre la madre Lucia De Cesaris - era nativa anche lei di Giuliano di Roma. Dopo la nascita del piccolo Delio, la famiglia si trasferì in Argentina per ragioni di lavoro ed il bambino as-

Editore Filippo Strambi Stampa Tipolitografia ACROPOLI ALATRI - Via Mediana Chiappitto, 5 - Tel. 0775 442588 Segretaria redazione Elisabetta Ciancone Responsabile di redazione Andrea Tagliaferri Coordinamento Pietro Antonucci Impaginazione e grafica Elisabetta Ciancone Redazione: Pietro Antonucci, Carlo Capone, Mariella Minnucci, Paolo Fiorenza, Bruno Sbaraglia, Andrea Tagliaferri, Riccardo Strambi, Daniela Calicciotti, Serena Sperduti, Patrizio Minnucci, Miriam Minnucci, Angela Rossi, Chiara Camperi, Giuseppe Gatta, Alessandro Arcese, Fabio Padovani, Erika Rossi, Davide Strambi, Franco Malandruccolo, Stefania Del Monte, Alfredo Salomone, Francesca Ludovici Numero chiuso in tipografia il 21/03/2011 Autorizzazione Tribunale Frosinone n°232 del 4/10/1994

con il presidente monegasco Campora lo portò ad altri trasferimenti, al Tours e al

Delio Onnis

Tolone, dove segnò ancora gol a grappoli, prima del definitivo ritiro avvenuto nel 1986 all'età di 38 anni. Giocatore molto dotato tecnicamente, attaccante prolifico e corretto (giocava sempre con i calzini abbassati e senza parastinchi), nella Nazionale argentina non si impose come avrebbe meritato a causa di un'agguerrita e talentuosa concorrenza e "pagando" in parte le sue origini straniere (era sopran-

nominato "El Tano", cioè l'italiano). Di fatto, venne snobbato dall'Albiceleste, che in quel periodo contava su giocatori come Mario Kempes e Carlos Bianchi, oltre a dare spazio al genio nascente di un giovane Diego Armando Maradona. Non poté essere preso in considerazione neanche dalla Nazionale italiana, in quanto le disposizioni del tempo impedivano di utilizzare gli oriundi in maglia azzurra. Sempre per questioni legate al suo status di straniero, caddero i tentativi messi in atto dal Cagliari e dal Napoli di tesserarlo a cavallo degli anni '70, dato che in quel tempo era vietato l'acquisto di giocatori provenienti da federazioni estere. Appese le scarpette al chiodo, provò l'esperienza da allenatore negli anni '90 sulle panchine del Tolone e del Parsis Fc, ma i risultati non gli arrisero. Attualmente, ricopre l'incarico di talent-scout per il Monaco Fc ed è uno dei principali osservatori monegaschi per l'area del Sud America. Ancora oggi, Delio Onnis si incontra spesso con i suoi amici e parenti lasciati a Giuliano di Roma, ricordando i fasti di un tempo, ma tra quasi 300 marcature quale sarà stata la più bella? Pietro Antonucci


Gens Ciociara

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"Come a Via Fani, strage a Frosinone" Questo è il titolo de "Il Corriere della Sera" del 9 novembre 1978, con il quale veniva data la notizia del massacro del Procuratore della Repubblica di Frosinone Fedele Calvosa, dell'agente di scorta Giuseppe Pagliei e del suo autista Luciano Rossi. Il giudice Calvosa, 59 anni, figlio di un vetturino e di una casalinga calabrese era nato a Castrovillari. Qui aveva iniziato la sua carriera, per, poi, trasferirsi a Catanzaro, Pretore a Ceccano e, poi, a Roma. Ma "…Calvosa non ha aspirazioni di carriera, non vuole stare nella capitale, preferisce tornare a lavorare in provincia. Chiede il trasferimento a Frosinone dove dal 1972 è il procuratore capo. Qui ha costruito il suo mondo. Una villetta immersa nel verde della campagna laziale a qualche chilometro da Patrica. …un calabrese diventato ciociaro. ..Sulla sua scrivania… qualche rapina, l'omicidio occasionale lottizzazioni abusive... l'unica istruttoria politica... è un mandato di comparizione per 19 operai di una fabbrica tessile della zona accusati di violenza privata. A rileggere il documento di rivendicazione dell'omicidio questa è la motivazione della sua condanna a morte.. Alle 08.30 dell'08 novembre di un mattino freddo e pungente ma con il cielo limpido a un incrocio

...una 125 beige è ferma sul lato destro della strada. Tre giovani parlano tra loro un quarto è al volante …la 128 di Stato avanza verso i killer. ...Il commando ha calcolato che un segnale di precedenza farà rallentare l'auto del magistrato. Sbucano dal lato sinistro i killer e sparano all'impazzata Muoiono il Procuratore capo e l'autista Rossi. Pagliei tenta di onorare il suo compito esce dall'auto e cade, crivellato dai colpi, in un fosso coperto d'erba..." (in Toghe Rosso Sangue di D. Leporace). Nell'agguato muore anche Roberto Capone, 24 anni, un componente del commando, ucciso dai suoi stessi complici per errore, come riporterà la perizia medico-legale (Pagliei non fece in tempo nemmeno ad estrarre la propria pistola dalla fondina), da "una delle persone di scorta", come, invece, sosterrà Renato Curcio nel proprio Progetto Memoria. A quel punto, gli stragisti caricano sulla loro auto, il compagno in fin di vita ed, imboccato un sentiero di montagna, lo lasciano nella Fiat 125, ormai esanime, in un boschetto, località Illori, a qualche chilometro di distanza dall'agguato. "…Un elicottero della Polizia avvista la 125 beige rubata a Frosinone e usata dai terroristi ...i primi agenti scorgono il corpo di un ragazzo

A Pasqua L'ultimo dono di Don Giuseppe Capone alla Città di Alatri:

e-mail:filippostra.editor@alice.it

dai capelli rossi e stempiato. Si perde del tempo prezioso aspettando gli artificieri che non servono a nulla… solo nel tardo pomeriggio si scopre il terrorista …in una tasca i suoi compagni hanno lasciato il portafogli con una ricevuta con i suoi dati anagrafici…. Due testimoni quando vedono le foto segnaletiche riconoscono Roberto Capone e riferiscono di aver-

chiavi di una Fiat 131, molto utili alle indagini. Viene identificata la fidanzata di Roberto Capone, Maria Rosaria Biondi nonché un amico, Nicola Valentino. Infine, un insospettabile, un esponente della nobiltà romana Paolo Ceriani Sebregondi, figlio del conte Giorgi, capo delle F.C.C., che viene catturato, quando, a tre giorni dall'attentato, ritorna alla Fiat 131, usata

La targa ricordo di Calvosa in tribunale

lo visto sul luogo della strage insieme a una donna con un berrettino con la visiera a scacchi..." (ibidem). Alle 17.15, giunge alla redazione di Frosinone de "Il Tempo" la rivendicazione della strage e le indicazioni per ritrovare una busta contenente tre copie di un volantino dattiloscritto. Poco dopo arriva un'altra telefonata all'ANSA di Napoli, indicando le munizioni usate, nessun dubbio, dunque, sulla paternità dell'eccidio: sono state le Formazioni Comuniste Combattenti. Le indagini portano, ad Avellino, ove abita la famiglia di origine di Roberto Capone, lo stragista ucciso nel'agguato, ed al suo covo a Napoli: qui i carabinieri di Dalla Chiesa trovano tre

come auto staffetta ed abbandonata alla stazione di Latina, per recuperare una borsa lasciata al suo interno, con indirizzi utili per individuare altri latitanti. Segue una sparatoria, con le teste di cuoio, perché tenta di fuggire, ma viene ferito. Tutti gli indagati si avvarranno della facoltà di non rispondere, ma mentre i primi due non appelleranno la sentenza che li condannerà all'ergastolo, per aver partecipato alla strage, per Ceriani Sebregondi, solo una sentenza definitiva stabilirà che non vi fu la prova di aver fatto parte del commando. Diversa anche la loro vicenda umana: mentre Nicola Valentino, risulta lavorare nella casa editrice di Renato Curcio, ed

ha anche scritto un libro sulla condizione degli ergastolani, Ciriani Sebregondi, dopo essere fuggito dal centro medico carcerario di Parma, prima nel Togo, poi nel Senegal, sarà condannato all'ergastolo per l'assassinio di Carmine De Rosa, un carabiniere in congedo, capo della sicurezza alla Fiat di Cassino, avvenuto pochi mesi prima della strage di Patrica, il 4 maggio del 1978. Viene arrestato il 20 maggio 1987, insieme alla sua compagna, in Francia, ma, oggi, insegna alla Sorbona, perché non è stata mai concessa la sua estradizione all'Italia. Solo nel 2005, a 27 anni dalla sua morte, verrà consegnata una medaglia d'oro al merito civile alla vedova dell'agente Giuseppe Pagliei, mentre il Presidente della Repubblica Azeglio Ciampi, in occasione della sua visita a Frosinone, ha scoperto nel nuovo Tribunale, una lapide in ricordo dell'eccidio di Patrica. Anche per la strada che conduce al Tribunale, ne è stata cambiata, di recente, la denominazione: da Via Selva Polledrara a Via Fedele Calvosa. Questo, perché non accada più l'amara constatazione nel prologo del libro citato: "In Italia sono ventisei i magistrati uccisi... Fatta eccezione per Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, per gli altri, non c'è memoria nazionale o ricordo collettivo del loro tragico esempio, compiuto nell'esercizio della loro funzione… ammazzati... sono stati spesso rimossi per sempre…". Avv. Fabio Padovani

Hai fatti, disservizi, iniziative, foto notizie, eventi da segnalare? Scrivi a Gente Comune: gente.comune@email.it Oppure chiama o invia un fax allo: 0775 441344


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Sport

Veroli in calo, ma i tifosi sognano la serie A tramite i playoff Intanto continuano le voci sulla rivoluzione delle leghe: la Prima ripescata d'ufficio? La seconda sconfitta di fila della Prima Veroli - in precedenza fermata dai Crubs di Rimini - maturata sul parquet del PalaOlimpia, sede casalinga della Tezenis Verona, conferma il passo indietro della squadra ciociara rispetto ai grandi risultati ottenuti nell'ultimo periodo antecedente a questi due stop consecutivi. Stop che, in qualche maniera, fanno quanto meno affievolire i sogni di gloria per la squadra giallorossa: visti anche i risultati delle concorrenti nelle ultime settimane, i ciociari, a sei giornate dalla conclusione, dovrebbero terminare la regolar season oscillando tra la sesta e la settima piazza. Certo l'involuzione, e il modo in cui è maturata, dovrebbe far scattare un rapido campanello d'allarme, specie dopo le parole del coach Cavina che, non proprio tra le righe, ha chiesto alla società di intervenire sul mercato (aperto sino al 31 marzo) in modo di allungare il roster a disposizione. La rotazione forzata dei soliti sei o sette cestisti verolani, che da qualche tempo tirano la carretta, spiega in qualche modo la flessione degli ultimi tempi. In queste condizioni è normale che

un periodo no ci possa stare e vista la maggior consistenza quantitativa delle squadre avversarie (Casale Monferrato, Venezia e altre dispongono di rotazioni

ulteriormente una formazione che dopo il periodo delle undici vittorie consecutive, coppa compresa, cullava forti i sogni dell'approdo in serie A. Gli inguaribili ottimi-

Coach Demis Cavina

da nove o dieci giocatori), questi problemi numerici potrebbero anche palesarsi in maniera più evidente. "Stile" Montegranaro. Eppure questi passi indietro degli uomini di Cavina devono sì far riflettere, ma non per forza scoraggiare

sti allora ricordano quanto fatto dal Montegranaro nella stagione 2005-2006. La formazione marchigiana, finita al settimo posto nella fase regolare della Legadue e partita con la testa di serie numero sei nei playoff, fu capace di raggiungere in Serie A sovver-

tendo lo svantaggio del fattore campo in tutti i tre turni. A livello qualitativo gli uomini di coach Demis Cavina hanno dimostrato di avere le carte in regola per ripetere un exploit del genere. La Prima sarebbe costretta a partire sin dal primissimo turno con uno scontro intenso con una tra, assai probabilmente, Venezia e Casale Monferrato, in altre parole le altre due grandi sorelle peraltro entrambe battute di recente. La prospettiva che Gatto e compagni debbano compiere imprese a ripetizione nella post season si sta facendo strada sempre di più, nell'ottica di centrare il tanto ambito obiettivo della massima serie. Serie A d'ufficio? Continuano però a circolare conferme - anche se del tutto ufficiose - su quanto fatto trapelare dal Corriere dello Sport in merito a una rivoluzione clamorosa nella struttura dei massimi campionati di basket italiano. Rivoluzione che avrebbe effetti immediati soprattutto sulla Prima Veroli che, beneficerebbe di una sorta di accordo tra Fip, Lega A e Legadue per venire incontro all'esigenza di quest'ultima di passare al dilettantismo

per la crisi economica che sta attanagliando parecchi suoi club. Le squadre senza garanzie economiche passerebbero così al dilettantismo mentre le pochissime società più forti sarebbero direttamente dirottate in Serie A, che passerebbe da sedici a venti o ventidue squadre. I club solidi a livello finanziario e che possono ambire al grande salto sono Venezia, Casale Monferrato, Reggio Emilia e, appunto, Veroli, che può contare sull'invidiabile solidità economica assicurata dal presidente Zeppieri e dai suoi soci. La riforma, essendo applicata già dalla prossima stagione, annullerebbe, di fatto, il discorso delle promozioni in Serie A di questa stagione in corso: emulare l'escalation del Montegranaro diverrebbe di fatto inutile o quanto meno rimarrebbe meramente un'azione gloriosa senza ulteriori benefici dettati da quelli che già d'ufficio abbraccerebbero la Prima. Con queste possibilità, anche l'ultimissimo scarno periodo a proposito dei risultati della Prima, passerebbe di conseguenza in secondo piano. Riccardo Strambi

EURONICS CUP Gaetano D’Aponte

SQUADRA

PUNTI

Happy Hour/SIAL Costruzioni Graziani System Ke Taglio Ledifer RA.EL Ca5 Carpatian Devils Eurogold Bar 155 Street Coop. Stile Libero Atl. Mica Tanto F.C. Ambrosiana New Runt I Canarini Pupetti 05 (-1) Shopping FC Re Di Coppe

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Sport

Frosinone, a questa salvezza credici sino alla fine! Il Frosinone è ancora vivo e dopo la grande affermazione con il Toro punta dritto alla salvezza diretta. Tre punti pesantissimi, frutto del lavoro di una formazione che molti davano già per spacciata e che invece ha saputo reagire dimostrando come, il "de profundis" intonato da molti dopo lo scivolone di Modena, sia stato un gesto quantomeno affrettato: a quota trentadue i giallazzurri restano a un punto dai playout, ma vedono avvicinarsi incredibilmente la salvezza diretta che oggi è lontana solamente tre lunghezze. Certo, a dieci gare dal termine, c'è poco da festeggiare e bisogna subito rimboccarsi le maniche per tenere vivo un sogno che ap-

passiona il tifo ciociaro da cinque anni. Le vittorie di Portogruaro e Ascoli non erano auspicate da nessuno, ma battere una big come il Torino (bissata peraltro l'impresa dell'andata) fa comunque sempre un certo effetto e i giallazzurri ora vedono in graduatoria da più vicino molte formazioni che potrebbero ritrovarsi presto invischiate nella lotta per non retrocedere. Continuità. Ora serve continuità. Lo spirito di sacrificio mostrato contro il Toro deve avere seguito nelle prossime sfide, in primis nella trasferta contro la Triestina, oggi fanalino di coda. Problema non da poco saranno le numerose assenze. Biasi, eroe di giornata con il Toro, a causa di

uno stiramento ne avrà per circa un mese. Cariello (distorsione alla caviglia dopo pochi secondi dal suo ingresso in partita) sarà out per Trieste così come Minelli, Bianco e Pestrin che saranno fermati per un turno dal giudice sportivo. L'assenza di Stellone passa clamorosamente in secondo piano: il glabro attaccante è oramai un habitué dell'infermeria. Panchina salda. Scrosciano forti gli applausi per Sasà Campilongo. L'allenatore campano era finito sul banco degli imputati solo una settimana fa: i fischi sono divenuti consensi perché il Frosinone non ha mollato un centimetro proprio come richiesto dai tifosi della Nord, encomiabili come sempre nelle gare interne dei

Ciociari. Campilongo si è detto sicuro che non avrebbe rischiato l'esonero anche in caso di un passo falso contro il Toro, pur sempre una nobile del calcio italiano anche se decaduta. Il suo lavoro con risultati altalenanti ha delle discriminanti valide: subentrato a Carboni, ha trovato una rosa in piena evoluzione e far quadrare il cerchio con molti volti nuovi in squadra non è mai semplice. Stirpe rinfrancato. Il primo tifoso dei canarini è convinto che questo Frosinone possa raggiungere la salvezza. I "crampi" a fine gara di Biso, uno conosciuto per essere bravo a cantare ma di certo non a portare la croce, sono lo specchio

fedele del nuovo atteggiamento assunto dai calciatori canarini, vogliosi quanto il presidentissimo di raggiungere l'agognata salvezza. Trieste rappresenterà un banco di prova importante per i ciociari in quello che sembra essere un vero spareggio salvezza. La possibilità di giocare per il doppio risultato non dovrà in nessun modo far sì che i canarini ripropongano l'atteggiamento remissivo adottato nelle ultime trasferte. Sarebbe controproducente e metterebbe fine a questa splendida avventura iniziata un lustro fa. Stirpe, la squadra e i tifosi tutti, vogliono continuare a sognare. Riccardo Strambi

L’Alatri raggiunge la finale di Coppa Lazio: affronterà il Veroli L'Alatri ha un piede in Promozione. Il raggiungimento della finale di Coppa Lazio, che si disputerà presumibilmente allo stadio Matusa di Frosinone il 29 maggio, garantisce buone possibilità di ripescaggio nella categoria superiore. E' bene precisare che chi la spunterà tra l'Alatri e i cugini del Veroli sarà matematicamente protagonista del grande salto, ma nonostante la differenza di valori tecnici (a oggi l'Alatri terza in classifica dispone in graduatoria del doppio dei punti rispetto ai cugini) una finale non è mai scontata ed è quindi saggio ragionare su entrambi gli esiti. Fatto sta che il progetto Tagliaferri va avanti a vele spiegate, a dimostrazione che i giovani imprenditori alatrensi le promesse le mantengono e come. Peraltro un saggio delle difficoltà che gli uomini di Ceci incontreranno in finale si è avuto dall'"anticipo" andato in scena al Chiappitto nell'ultimo turno di campionato: i verderosa, non proprio agevolmente, si sono imposti solo allo scadere contro un Veroli che ha mostrato una grande organiz-

nuto in Coppa Lazio. Quanto è importante per questa società? Era uno degli obiettivi all'inizio della stagione. Lo ritengo un traguardo fondamentale per le ambizioni della società. Mi complimento con lo staff tecnico e con tutti i giocatori per la finale raggiunta, ma vorrei anche ringraziare chi dietro le quinte lavora con dedizione ed impegno senza mai avere le luci della ribalta. Mi riferisco a tutti i collaboratori della società passando da Antonio Greco a Patrizio Giovannetti, dall'inossidabile Pica Luigi, al preziosissimo Francesco Ciancone sino a Fernando Mazzocchia e a Peppe Cerica. È chiaro che dietro una buona riuscita c'è sempre da rinClaudio Pantano D.g. dell’Alatri graziare molte persone. Successo che però zazione di gioco. dovrà maturare nella finale del 29 maggio Della finale raggiunta, del campionato, e di contro il Veroli. qualche scelta societaria non proprio osan- Potenziale di squadra un po' stravolto in nata dal vasto pubblico dei ciclopici, ha corso d'opera. Ci sono state spesso deciparlato Claudio Pantano, il Direttore Gene- sioni impopolari da parte vostra. rale della formazione guidata da Fabio Ceci. Questa è una polemica che ho sentito Direttore impossibile non spendere spesso e sulla quale vorrei fare un po' di qualche parola sul grande risultato otte- chiarezza. La nostra è una società giovane che ha bruciato le tappe di avvicinamento a campionati più prestigiosi. All'inizio della stagione ci si pongoManca un mese al termine del campionato, ma i le sconfitte con il Latina, il Napoli e la Nocerina, no degli obiettivi e si conti sono ancora tutti da fare nel girone G degli trova la sua prima vittoria proprio contro la squa- fanno delle scelte in funAllievi Nazionali. Sono sei le candidate in lizza dra della cittadina in cui è nato, Isola Liri, ma zione degli stessi mettenper le prime quattro posizioni, ci si contende ciò non basta ad invertire la marcia. La scossa do su un organico che posl'accesso alle fasi finali. Nella lotta ai play off vera arriva in casa, il 27 Febbraio scorso. I cana- sa rispondere alle aspettaanche il Frosinone di Nando Tasciotti nonostante rini scendono in campo contro la Paganese, e ri- tive. Non sempre le scelte un inizio 2011 da dimenticare. filano ai campani un secco poker. Si ripetono risultano essere quelle giuSuccede tutto nella seconda settimana di gensette giorni dopo sul campo minato della Virtus ste e definitive. naio, nel giro di pochi giorni. Complice il moLanciano: è ancora 4 a 0. Il Frosinone, il 20 mar- Con questa precisazione, mento delicato della prima squadra, la società zo, si impone sugli avversari con un 4 a 2 contro non voglio sottrarmi alle decide di sollevare dall'incarico di mister Guido la quotata Avellino. Sarà stato il preludio della critiche e ai dissapori che Carboni, e di affidare la panchina a Salvatore primavera, saranno stati i mandorli in fiore che tali decisioni hanno portaCampilongo. Segue un riassetto dello staff tecniallietano lo sguardo mentre si percorre il viale to all'interno dei nostri soco e tra conferme e addii, spunta anche il nome che conduce al campo di gioco, il Selvotta di Su- stenitori, ma rilevare con di Teore Grimaldi. Al suo posto, alla guida dei pino, soprattutto sarà il fatto che i giovani leoni forza il modus operandi '94, viene chiamato in panchina Nando Tasciotti, si sono svegliati, ed ora hanno fame davvero. Il della nostra società alla già mister dei Giovanissimi Provinciali Fascia B. traguardo è uno solo: la post season. Una man- quale farebbe piacere che La società adotta una scelta di continuità, Taciata di punti separa Frosinone, Cavese, Nocerina queste critiche fossero afsciotti infatti è già conosciuto ed apprezzato dai e Juve Stabia. A quattro giornate dal termine la frontate con le persone giuste. Pertanto questo giocatori, è lui la persona adatta a contenere l'ecorsa ai play off resta più aperta che mai. Romina Vinci vuole essere un ringraziamotività dello spogliatoio. Nando Tasciotti, dopo mento al gruppo ULTRAS

Gli Allievi del Frosinone avanti a suon di poker

per lo stimolo e il sostegno continuo alla squadra ma anche un invito cordiale al confronto con il sottoscritto e con tutta la società per una distensione che non potrà che fare bene ai colori verderosa. In campionato la squadra ha incontrato maggiori difficoltà. Come vede questo finale? Il raggiungimento della finale di coppa potrebbe recitare un ruolo fondamentale anche per il campionato. Un campionato difficile. La classifica dice che c'è un Techna in salute e che finalmente ha trovato la quadratura del cerchio, un Broccostella che non molla e noi che a corrente alternata riusciamo a stare in scia. È da ipocriti nasconderci, ci aspettavamo qualcosa in più a questo punto del campionato ma nello stesso tempo vorrei spezzare una lancia a favore di una squadra costruita e ricostruita strada facendo, imbottita di giovani. Il nostro obiettivo era e resta quello di lottare per il vertice, non ci sentiamo appagati dalla coppa (ancora da vincere) e cercheremo di onorare nel migliore dei modi un finale di campionato che si annuncia incandescente. A prescindere dall'eventuale salto di categoria. Quali sono i progetti societari futuri? In primis ringrazio i fratelli Tagliaferri, Giorgio e Marco per tutto quello che hanno fatto e stanno facendo per portare in alto il nome dell'Alatri calcio. È indiscutibile che il loro impegno faccia da volano a tutta l'attività dell'asd Alatri calcio. Tornando alla domanda, è opportuno rilevare che un progetto è già partito con il riassetto societario e con delle linee guida d'indirizzo che già da quest'anno stanno portando conferme e gratificazioni. Mi riferisco alla linea verde sposata a pieno dalla società e che conferma la volontà di valorizzare il potenziale umano del comprensorio e di guardare il calcio a 360° gradi. È chiaro che un salto di categoria della prima squadra darebbe un'iniezione di entusiasmo e un apporto motivazionale importantissimo per progettare al meglio la stagione futura. Riccardo Strambi


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Moda & Cinema

Vestire come un cartoons Ecco le ultime novità della moda Walt Disney per grandi e piccini

Il marchio Walt Disney nel 2011 crea l'abbigliamento, per gli adulti. La linea casual Disney Couture, disegnata per ragazzi e ragazze propone capi stampati con immagini dei cartoni animati più amati: la Carica

R U B R I C A

dei 102 con Crudelia De Mon; Biancaneve e sette nani; Topolino; Minnie e Paperina… Per l' estate sono in arrivo T-shirt e tute da ginnastica con nuovi personaggi delle favole. Per le giovani donne: maglie, tute, felpe e vestitini con stampe coloratissime e prettamente glitterate. Questo marchio che ormai non si dedica solo alla moda per piccini, propone per i ragazzi una linea divertente e spiritosa con personaggi come: Mickey Mouse, Paperino, zio Paperone, Pluto e Bugs Bunny; dai colori accesi e stampe giganti. Gli stilisti, comunque, non si accontentano e, per le appassionate di borse e portafogli, realizzano modelli stampati e cuciti a mano facendo soprattutto attenzione ai particolari decorati con paillettes. Borse con raffigurati: Biancaneve, Nani, Minnie, Cenerentola, Crudelia De Mon…

Sempre parlando di accessori, arriva la "Disney couture Gioielli", Snow White

Spring: fantastici braccialetti e collane decorate da ciondoli a forma di mela dedicati a Biancaneve. L'azienda Disney, con quest'iniziativa, si colloca ai primi posti tra le aziende di moda e si autodefinisce "life style brand" (un marchio, uno stile di vita), infatti è stato classificato tra i 100 Brand di moda più prestigiose e con uno stile inconfondibile. Anche le grandi star, rimaste affascinate da questo nuovo stile, come Christina Aguilera e Nicole Ritchie, posano per le riviste con le T-shirt firmate Disney. D'altra parte, chi non ama i cartoni animati? Indossare Cucciolo, il più piccolo dei sette nani, fa tornare un pò bambini e genera ricordi d'infanzia nascosti, ed oltre a rendere glamour rende sicuramente anche più allegri! Erika Rossi

“IL CINEASTA” Film, cortometraggi, anteprime e interviste…

Rango eroe solitario del Far West per grandi e piccini Esordio alla grande nel mondo cartoon di Gore Verbinsky, regista dei Pirati dei Caraibi Nel 1928 il linguista russo Vladimir Propp pubblicò lo scritto Morfologia della Fiaba, in cui studiò la struttura delle fiabe nelle società tribali e ne trasse uno schema nel quale codificare ogni narrazione. Sicuramente il regista Gore Verbinski lo conosce bene perché tutta la storia del suo primo film d'animazione "Rango" ripercorre in tutto e per tutto quello schema. L'eroe, nella sua ricerca dell'obiettivo finale, entra in conflitto con il suo antagonista che dovrà combattere nella sua ricerca. Quando lo raggiunge ottiene la ricompensa cioè l'amore di Borlotta, la lucertola femmina che incontra per prima al suo arrivo a Dusty (Polvere). Da sottolineare la scelta di non cedere al 3D, ormai di prassi per

catturare gli spettatori più facilmente, che gli ha permesso, ad esempio, di poter sfruttare delle immagini in chiaroscuro, che al-

ve sta viaggiando e si ritrova in mezzo al deserto, un ambiente completamente all'opposto a quello nel quale ha fino ad allora

trimenti non sarebbe stato possibile apprezzare. La trama é presto detta. Un camaleonte, vissuto sempre in un acquario, viene sbalzato fuori dalla macchina do-

vissuto. Arriva per caso nel paese Dusty dove creandosi il nome di Rango, cattura la fiducia di tutti gli abitanti, spacciandosi per pistolero, In un attimo lo nominano sceriffo con la promessa che gli risolva i loro problemi, anche se il problema principale e l'improvvisa siccità che sta svuotando il paese. La coraggiosa lucertola Borlotta, tra i pochi rimasti, è l'unica convinta che l'improvvisa mancanza d'acqua sia dovuta a motivi non chiari. Rango ormai completamente immerso nel suo ruolo di sceriffo comincia ad indagare ma solo per caso riuscirà a spiegare il mistero. Come in tutte le fiabe e nei car-

toni i cattivi vengono sconfitti ed il bene trionfa. Alternando momenti di puro western alla John Ford con i cappelloni e le pistole, ad altri più crepuscolari sul progresso che avanza a scapito degli ideali del vecchio West, alle torte in faccia o a momenti più romantici, condendo tutto sempre con citazioni cinematografiche o con rimandi anche spirituali: in banca si depositano i liquidi, giocando sull'equivoco di denaro liquido e liquidi veri e propri, con richiami ecologici all'importanza ed al valore sempre maggiore che sta assumendo la nostre fonte di vita principale: l'acqua! Dal punto di vista tecnico va ricordato che il film é stato girato utilizzando la motion capture, o come l'ha definita il regista emotion capture, cioé Johnny Depp, come gli altri attori, hanno effettivamente recitato la loro parte che poi é stata trasferita, attraverso dei sensori, ad un computer che ha riversato i suoi movimenti al cartone. Fondamen-

tale è stata la collaborazione con la Industrial Light & Magic, divisione della Lucas Film, creata da George Lucas per gli effetti speciali della saga di Guerre Stellari e che poi ha vinto ben 14 Oscar per gli effetti speciali per altre produzioni da Indiana Jones a Harry Potter. Non è possibile tralasciare i godibilissimi intermezzi musicali suonati da un quartetto mariachi con sonorità fortemente influenzate da Morricone. Nel gioco dei rimandi si noti che già il nome del protagonista Rango è una crasi tra Rambo e Ringo e l'inizio, ai più anziani che ricordano Carosello, rammenterà la pubblicità di una nota marca di carne in scatola, girata in pieno periodo degli spaghetti western. Tralasciate manuali d'amore e pseudo commediole romantiche, e tornate bambini lasciandovi sedurre dal mito della Frontiera, magari con la scusa di accompagnare i bambini a vedere il cartone. Alfredo Salomone

Vi ricordiamo, in ultimo, la programmazione del cinema

ARCI di Frosinone 18 e 19 marzo: Stanno tutti bene con Robert De Niro; 25 e 26 marzo: Scott Pilgrim vs the World 1 e 2 aprile: Biutiful di Alejandro Gonzalez Inarritu con Javier Bardem 8 e 9 aprile: La donna che canta di Denis Villeneuve 15 e 16 aprile: Another Year di Mike Leigh 22 e 23 aprile: Io sono con te di Guido Chiesa


Dalla parte della...

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Il costo della corruzione e dell'evasione fiscale in Italia Vorrei soffermarmi anche questo mese su temi di cui quasi nessuno parla: quale impatto hanno la corruzione e l'evasione fiscale sulle nostre tasche. A parte le considerazioni morali, radicalmente cambiate dai tempi di Tangentopoli, quando la gente comune era schierata dalla parte della Magistratura e contro il nauseante livello di ruberie cui si era arrivati (cose accadute nel 1992, non troppo tempo fa dunque), si possono monetizzare i costi per ciascun cittadino, anche quelli che oggi sono viceversa schierati contro i giudici (e quindi a favore dei ladri). Secondo recenti stime della Corte dei Conti, la corruzione, cioè le ruberie della classe politica e dei funzionari della pubblica amministrazione ammonta alla bella somma di 60 miliardi di euro all'anno e sono dovuti soprattutto al vastissimo e variegato mondo degli appalti pubblici. In pratica le varie cricche emerse (e dimenticate) lo scorso anno che hanno visto i Bertolaso, gli

Anemone e atri coinvolti in inchieste giudiziarie per enormi sprechi in occasione

del G8 della Maddalena e del terremoto dell'Aquila, non fanno altro che arricchirsi con i soldi pubblici (cioè nostri) a scapito delle imprese serie escluse dagli appalti oltre che dei cittadini seri, vessati da tasse particolarmente alte (quelli che le pagano). E qua veniamo al secondo punto: l'evasione fiscale, che vale secondo recenti stime vale tra 150 e ben 300 miliardi l'an-

SOS CONSUMATORI

Tumore al seno: prevenzione informata Di solito ogni due anni la Asl di residenza spedisce una lettera con la quale chiede a tutte le donne di una certa fascia di età di effettuare un esame ai raggi X del seno (lo screening mammografico), per diagnosticare un eventuale cancro. La

comunicazione che arriva a casa è accompagnata da una brochure informativa che esalta i vantaggi dell'esame: è veloce, poco doloroso, sicuro e consente di individuare un tumore anche se ancora molto piccolo. Gli inconvenienti? Non ci sono o, più spesso, vengono minimizzati e citati solo di sfuggita. Lo screening risponde a obiettivi ben precisi. 1) fare in modo che la mortalità per il tumore al seno si riduca in un arco di tempo ragionevole (gli effetti non si vedono subito). 2) anticipare la diagnosi a quando i tumori sono ai primi stadi, per consentire di intervenire prima e aumentare le possibilità di guarigione, riducendo nel tempo anche i casi di tumore avanzato. 3) ridurre gli interventi più invasivi, di rimozione di una parte importante o anche totale della mammella: se si interviene prima, basterà rimuovere una piccola parte del tessuto. C'è da dire però che gli inconvenienti della mammografia non sono privi di peso e possiamo riassumerli nei seguenti: a) Falsi positivi. Sono

tumori individuati dall'esame, che in realtà risultano poi inesistenti (ma lo stress e la paura intanto la donna se li è passati). Il numero dipende dalla specificità (cioè capacità di cogliere solo i casi reali di malattia) del test: la mammografia ha una specificità intorno al 97% per cento. Questo vuole dire che su 100 esami, tre individuano falsi casi di tumore. Sembrano tanti, ma le donne intervistate nell'ambito degli studi sullo screening si dicono disposte ad accettare anche un rischio di errore più alto. b) Sovradiagnosi e sovratrattamenti. Per quanto possa sembrare strano (e sia anche poco noto) ci sono tumori che non daranno mai alcun fastidio e magari spariranno da soli. La paziente è così sottoposta a una cura che può avere effetti collaterali anche pesanti (radio o chemio terapia), per un tumore che in realtà non sarebbe mai diventato un pericolo. Le stime sui casi di sovradiagnosi sono estremamente variabili. c) Falsi negativi. Un termine medico che è esattamente il contrario del falso positivo; invece di dire che c'è un tumore mentre non c'è, l'esame può indicare che è tutto a posto, mentre invece il cancro c'è. L'effetto è quello di dare una falsa rassicurazione alla paziente e di rendere inutile la mammografia stessa, in quanto l'esame manca il suo obiettivo principale: far iniziare tempestivamente una terapia. d) False speranze. Purtroppo la diagnosi precoce non sempre si traduce in una guarigione: se il cancro è aggressivo e veloce, scoprirlo subito significa solo anticipare una brutta notizia. Detto questo per dovere di informazione, va però ribadito che gli aspetti positivi della mammografia sono di gran lunga superiori alle criticità evidenziate, per cui resta un esame fondamentale nella lotta al tumore al seno. Paolo Fiorenza

no. Come dire che se tutti pagassero, le tasse sarebbero molto molto più basse di quello che sono oggi perché gli onesti non dovrebbero più farsi carico dei ladri. L'Italia è al primo posto in Europa: oltre la metà del reddito non viene dichiarata per cui ci sono milioni di nostri amati concittadini che non contribuiscono per i servizi e le opere pubbliche che i contribuenti onesti finanziano. Nel 2010 sono stati beccati circa 9mila evasori totali, che da soli hanno evaso 20 miliardi di euro. In generale si stima che l'evasione di imposte dirette sia di 115 miliardi di euro, l'economia sommersa sottrae 105 miliardi, la criminalità organizzata 40 miliardi e 25 miliardi chi ha il secondo o terzo lavoro (sempre in nero). Passi pure il secondo lavoro e, considerando difficilmente scovabile l'economia della criminalità, sul resto c'è materiale per poter agire. Viceversa nonostante i proclami la lotta latita, l'incrocio dei dati tra Agen-

zia delle Entrate, GdF e altri enti viene osteggiata (perché troppo efficace a scovare gli evasori) per cui torniamo ancora alla classe politica che oltre a prosperare per se stessa non agisce. Il privato, si sa, fa sempre i suoi interessi, ed è naturale che lo faccia. È la legge del mercato. Ma quando l'interesse pubblico viene accantonato per privilegiare gli interessi privati, dietro pagamento o per scambi di favori, questo è un crimine. La corruzione danneggia tutti, ed è la tassa più iniqua che ci sia, perché ricade per la maggiore parte sulle classi disagiate e sui contribuenti onesti e perché rende poco efficiente la gestione dello Stato. Contro questa iniquità la classe politica ha, finora, agito in modo insufficiente. Oggi più che mai, in un periodo di profonda crisi, bisogna attaccare questa malcostume italico. Alessandro Arcese

La violazione dell'obbligo di assistenza morale ai fini della pronuncia di separazione giudiziale L'art. 151 c.c. al primo comma stabilisce che la separazione giudiziale può essere chiesta quando si verificano "fatti tali da rendere intollerabile la prosecuzione della convivenza...". L'intollerabilità della prosecuzione della convivenza trova la sua causa nella violazione degli obblighi nascenti dal matrimonio: l'obbligo dell'assistenza morale si profila come primario rispetto agli altri, come fulcro e sostegno di quella comunione spirituale e materiale sulla cui completa realizzazione poggia il rapporto coniugale. Una manifestazione della violazione dell'obbligo di assistenza spirituale deve ravvisarsi nel comportamento ingiurioso di un coniuge nei confronti dell'altro, in quanto le ingiurie, offendendo l'onore, il decoro, la dignità, l'amor proprio, rendono intollerabile la convivenza, violano i vincoli di rispetto, di affetto e di sostegno imposti dal matrimonio. Inoltre, tutto ciò che può palesare ai figli il dissidio, la disistima di un coniuge nei confronti dell'altro, il suscitare violenti litigi, deve ritenersi in contrasto con il dovere di assistenza morale. Anche le minacce proferite contro il coniuge rappresentano una ipotesi di violazione del predetto obbligo, consistendo nella rappresentazione di un male ingiusto, tale da non trovare giustificazione nella tutela del buon ordine della famiglia. Peraltro, non è necessaria una reiterazione delle minacce essendone sufficiente una sola qualora questa sia stata idonea a destare gravissimo timore ed a rendere ormai intollerabile la prosecuzione della convivenza. La sistematica esternazione di giudizi offensivi, ingiustamente denigratori e svalutanti nell'ambito del rapporto coniugale, infergono un duro colpo all'autostima e all'identità personale dell'altro. Manca, dunque, nel soggetto che pone in essere simili condotte, un'esatta determinazione dei valori etici e dei limiti voluti dalla convivenza familiare, per cui v'è una attuazione distorta dei diritti-doveri imposti dal matrimonio. Le ingiurie, le minacce, le percosse costituiscono violazioni talmente gravi da fondare, di per sé sole, non solo la pronuncia di separazione personale, in quanto cause determinanti della intollerabilità della convivenza, ma anche la dichiarazione della sua addebitabilità all'autore di esse. La giurisprudenza ha precisato che in tema di addebitabilità della separazione personale, ove i fatti accertati a carico di un coniuge costituiscano violazione delle norme di condotta imperative ed inderogabili - traducendosi nell'aggressione a beni e diritti fondamentali della persona, quali l'incolumità e l'integrità fisica, morale e sociale dell'altro coniuge, ed oltrepassando quella soglia minima di solidarietà e di rispetto comunque necessaria e doverosa per la personalità del partner - essi sono insuscettibili di essere giustificati, legittimando, dunque, l'addebitabilità nei confronti del coniuge che li ha posti in essere. Non da ultimo, le forti pressioni esercitate onde costringere l'altro, anche con violenza, ad abbandonare la casa familiare, configurano una grave lesione della dignità personale. Pertanto, gli atteggiamenti di mero rifiuto dell'impegno solidaristico assunto con il matrimonio, le condotte aggressive, vessatorie e persecutorie nei confronti del coniuge, rappresentano una violazione dell'obbligo di assistenza morale, precludendo ogni possibilità di comunicazione e di intesa con l'altro nonché rendendo definitivamente intollerabile la prosecuzione della convivenza. Avv. Angela Rossi mediatrice familiare- studio@avv-angelarossi.it


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Almanacco

In ricordo di Grazia Cari lettori, questo è per me un numero particolare, in cui non vi parlerò di teorie psicologiche o strategie utili ad affrontare problemi, ma di una persona che ha dedicato tutta la sua vita alla psicologia e agli altri. Circa un mese fa è venuta a mancare la Dott.ssa MariaGrazia Foglietta, conosciuta ad Alatri e in tutto il distretto socio-assistenziale corrispondente, per aver prestato il suo operato presso i servizi sociali e le scuole del territorio per molti anni. Essendo tra le persone che ha avuto la fortuna di conoscere Grazia non solo professionalmente, posso portare a voi il ricordo di una persona straordinaria con il grande dono dell'ascolto incondizionato, della sensibilità verso qualsiasi disagio, in particolare del mondo infantile; a lei ad esempio va il merito di aver introdotto nelle scuole e nei servizi della zona i primi progetti sulla prevenzione dell'abuso sui

minori. Credo che uno dei doni più importanti che Grazie lascia a chi ha collaborato con lei è la forza e la costanza di mettere sempre il bene dell'utente come obiettivo del proprio lavoro, concetto affatto scontato in un ambiente estremamente vulnerabile come quello del sociale e del terzo settore, dove quasi sempre si è mal pagati e poco tutelati rispetto alle grandi responsabilità di cui ci si fa carico, soggetti ad avvicendamenti politici che spesso sfruttano populisticamente le tematiche del disagio. Oltre che per l'insegnamento di coerenza e professionalità, ho per lei un ringraziamento personale che riguarda la forza e il coraggio con cui ha affrontato la malattia, con cui ha dovuto combattere per anni, ma sempre con dignità e con una serenità di fondo quasi disarmante. In questo percorso doloroso e faticoso Grazia ha avuto sicuramente la fortuna di avere affetti im-

L’OTTOVOLANTE

portanti vicino, il marito e la figlia, e una grande fede. Non per tutti è così, ma io ho sempre visto in lei una forza che va al di là della religione di appartenenza, che mi ha ricordato a tratti alcune riflessioni di Tiziano Terzani, uno spirito vitale "laico" animato da un grandissimo amore per l'umanità, da lei molto conosciuta e praticata, anche nei meandri del dolore e delle brutture, ma pur sempre amata. Vi saluto con una poesia molto intensa che qualche mese fa proprio Grazia ha utilizzato per salutare alcuni amici….

E voleranno con le loro frecce Verso il freddo arcipelago. Immobile, con vita segreta Come una città sotterranea perché scivolino i giorni come gocce incontenibili: nulla si sciupa o muore fino alla nostra resurrezione, fino a ritornare con i passi della primavera sepolta, di ciò che giaceva perduto interminabilmente immobile e ora sale dal Non Essere ad Essere un Ramo Fiorito.

Stagione Immobile Voglio non sapere né sognare Chi può insegnarmi a non essere A vivere senza continuare a vivere? Come continua l'acqua? Qual è il cielo delle pietre? Immobile, finché arresteranno Le migrazioni il loro apogeo

(Pablo Neruda)

Rubrica di psicologia e benessere personale a cura della D.ssa Chiara Camperi - Psicologa chiaracamperi@libero.it

Pillole di storia

Rubrica "sui generis" di letteratura, a cura di Franco Malandruccolo

Eugenio Scalfari "Per l'altro mare aperto" La disunità d'italia nella ciociaria Questo libro è proprio un viaggio, per l'alto mare aperto, nel quale Scalfari, novello Odisseo, si fa accompagnare da Denis Diderot, scelto come suo Virgilio, per raccontare quattro secoli di modernità, da Montaigne a Nietzsche. Scalfari getta una serie di occhiate su quattrocento anni di cultura europea, di letteratura, filosofia, musica e pittura, per scoprire come si ponessero i singoli autori, filosofi, compositori di fronte ai grandi temi della verità, della tolleranza, dell'assoluto in metafisica, della libertà dell'uomo. Nel filosofo dei Lumi Diderot, scelto come guida, l'autore intravede l'illuminista più spregiudicato e imprevedibile nel quale in parte identificarsi, pur sentendosi allo stesso modo attratto anche da Proust. Tra l'800 e il '900 ci imbattiamo nella figura dirompente di Nietzsche, che chiude l'era della modernità con la sua radicalità, portando all'estremo le premesse dell'Illuminismo: l'abolizione di dio, la negazione di Platone e degli archetipi, la fine dell'idea di assoluto come qualcosa che precede l'umanità. Nietzsche arriva a trasformare il linguaggio e con lui si chiude la tradizione dei saggi, degli Zibaldoni, delle raccolte di pensieri sul mondo, iniziata con Montaigne. In seguito, scrive Scalfari, nel '900 sopravvivono ancora alcune isole di modernità nel mare dell'età contemporanea: Italo Calvino e Eugenio Montale vengono accostati al termine di questo viaggio perché entrambi ebbero coscienza della fine di quell'epoca. Montale se ne rendeva conto, quando scriveva: Il varco è qui (…) Ed io non so chi va e chi resta. Quel varco era la fine della modernità, con le sue varianti razionaliste e romantiche, e da quella soglia si usciva nel nuovo mondo, il contemporaneo, pieni di incertezza. La forma del viaggio, che dà a questo libro, pur denso nei suoi contenuti, la sua piacevolezza, il suo fascino discorsivo, la sua capacità di comunicazione con il lettore, che ne segue, perfino divertito, lo scorrevole andamento.

"antimazziniana"

La Ciociaria divisa durante il Risorgimento in due: la parte nord legata allo Stato pontificio e il sud al Regno borbonico, è una delle zone chiave per la comprensione di una pagina storica ancora tutta da leggere. Infatti qui più che in altre regioni della penisola si scorge il primo guasto del Risorgimento, che nasce dal distacco tra la classe dirigente e il popolo. La Ciociaria era per lo più indifferente all'Italia e chiedeva soltanto un'esistenza più umana. Le esigenze, le aspirazioni dei poveri e quelle degli idealisti non avevano niente in comune. La gente chiedeva il pane, mentre gli intellettuali volevano la Costituzione, ritenuta un balsamo per ogni male. Gli intellettuali erano pronti a battersi per l'indipendenza e l'unità, senza capire che, al Nord come al Sud, l'unico elemento comune era la povertà. Sul popolo non si poteva contare finchè non si fosse affrontato il nodo della miseria e dell'arretratez- La battaglia di Bauco di Guglielmo Bevacqua za. Neppure i più progressisti, rivoluzionari e repubblicani, vollero accorgersi che il popolo era affamato. Proprio Mazzini commetteva un errore grave, illudendosi che la "questione sociale" si sarebbe risolta, presto e bene, una volta liquidata la "questione nazionale". Un altro motivo, non meno importante, gli impedì di conquistare consensi e risultati soprattutto nella Ciociaria cattolica: la sua visione laica dello Stato, la sua aperta opposizione al potere temporale del papa. Per la maggior parte degli italiani e per i ciociari in toto era un tabù: potevano immaginare un'Italia libera dagli stranieri, potevano spingersi anche a pensarla unita, ma non avrebbero mai potuto immaginarla orfana del potere del papa. Era un'idea che ripugnava al popolo, alla sua psicologia e al suo narcisismo: perché, nel bene come nel male, la presenza sulla Penisola del papa - e del suo potere - aveva sempre reso gli italiani diversi dagli altri, unici nel mondo intero. Patrizio Minnucci, storico


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Extras - Di tutto di più Rubrica "Non tutti sanno che"

Rubrica

IL PILLOLARIO

La festa dell'Unità d’Italia? A pagarla è il cittadino comune La festa dell'Unità d'Italia? Forse non ci sarà festa più antipatica del 17 marzo in 150 anni di storia. La ragione è presto detta: i cittadini hanno dovuto pagarsela da sé. Fabbriche, uffici e scuole chiusi ma a costo zero per lo Stato. Per finanziare le perdite infatti il Governo ha deciso di traslare la retribuzione aggiuntiva prevista per il 4 novembre, che come è noto è una festività lavorata. Una partita di giro che ha sottratto soldi ai cittadini lavoratori. Facciamo un esempio: un metalmeccanico che rimasto a casa il 17 marzo avrà perso sei ore e 40 minuti di retribuzione aggiuntiva, che per uno stipendio di 1.300 euro netti (frequente nella categoria) vale in questo caso 50 euro in meno. Per i lavoratori pubblici invece la festività soppressa del 4 novembre è stata sostituita con uno dei giorni di permesso compensativo. Quindi, in pratica, per chi non ha lavorato il 17 marzo sarà come aver usufruito in quel giorno di uno dei permessi annui (a costo zero per datore e lavoratore, che però avrà lo svantaggio di non poter decide-

re il giorno in cui usufruire di quel permesso). Morale: alla fine la festa più importante dei suoi 150 anni di storia, tra gli auspici a non stare a casa di Confindustria, l'ammuina dei leghisti e gli strilli dei sudtirolesi, gli italiani l'avranno pagata di tasca loro, come se fosse una tassa. Introducendo tra l'altro una differenza di trattamento tra lavoratori pubblici e privati. Ecco sì: hanno ridotto il 17 marzo a una sorta di gabella patriottica, una tassa del macinato delle commemorazioni se si pensa, oltre tutto, che chi in quell'occasione avrà lavorato avrà un non indifferente vantaggio salariale. Se l'azienda, magari per stare dietro alle commesse, avrà chiesto al dipendente di lavorare, essendo il 17 un giorno di festa, verrà pagato con una maggiorazione del 50 per cento. Insomma: se il metalmeccanico suddetto fa festa, ci perde 50 euro, se lavora ne guadagna cento. E' proprio il caso di dirlo: "pagata" la festa, gabbato lu santo, in questo caso il cittadino (fonte www.famigliacristiana.it) Paolo Fiorenza

SPAZIO INPS L'INPS comunica che il saggio degli interessi legali, a partire dal 1° gennaio 2011, è pari all'1,5%. Tale saggio d'interesse si applica ai contributi con scadenza di pagamento a partire dal 1° gennaio 2011. Attraverso il rinnovato sito dell'INPS, nella sezione Servizi On-Line", tramite il link "Al Servizio del Cittadino" o dal menu "Per tipologia di utente", dal link "Cittadino" è possibile presentare anche on line la dichiarazione ISEE. Il servizio è accessibile ai cittadini possessori di utenza specifica (PIN). Le informazioni per ottenere il PIN sono consultabili sul portale www.inps.it al link "Richiesta PIN". Con la Circolare 1 del 10.1.2011 sono stae rese note le nuove tabelle per la corresponsione degli assegni familiari ai lavoratori ed ai pensionati. La Circolare 169 ha disposto la completa telematizzazione delle domande di prestazione e servizio. Al fine l'accessibilità a questo servizio anche ai soggetti impossibiliti ad utilizzare tale canale, si potrà chiamare il numero verde 803164 che compilerà la domanda inserendola nei flussi telematici dell'Istituto. Infine con Messaggio 32661 del 27,12,2010 è stato precisato che le agevolazioni contributive per assunzioni dei lavoratori, iscritti nelle liste di mobilità, hanno una durata massima di dodici mesi. Alfredo Salomone

(curiosità dall'italiano)

SERENDIPITA’ Il termine è un neologismo dall'inglese SERENDIPITY e indica la scoperta fortuita di una cosa mentre se ne sta cercando un'altra (ma con una componente di intuito e creatività nel saper riconoscere il valore di elementi ed esperienze che non corrispondono alle originarie aspettative). Deriva da Serendip, l'antico nome persiano di Sri Lanka e fu coniato nel 1754 dallo scrittore Horace Walpole. E' usato soprattutto nel campo della ricerca scientifica dove spesso scoperte importanti si sono ottenute in maniera imprevista, un esempio famoso è la scoperta della penicillina da parte di Flemming. Una simpatica definizione la fornisce il ricercatore biomedico americano J.H.Comroe: La serendipità è cercare un ago in un pagliaio e trovarci la figlia del contadino.

PETTINARE LE BAMBOLE E' una simpatica espressione di probabile origine romanesca che indica lo svolgersi di un'attivitá ludica fine a se stessa, priva di utilità. Dire "mica stiamo a pettinà le bambole" equivale a dare importanza al proprio operato, ovvero che si sta lavorando in maniera efficiente e valida. Frase equivalente e altrettanto divertente è "Smacchiare i giaguari”. Serena Sperduti

Scaloppine al vino bianco e prezzemolo Le ricette consigliate da Gente Comune Ingredienti per 4 persone: 4 fettine di Vitello (magro) 80 gr di burro Brodo di carne 100 ml 40 gr di farina vino bianco 100 ml prezzemolo tritato (un ciuffo) sale e un pizzico di pepe Preparazione: La prima cosa da fare per preparare le scaloppine è la preparazione della carne che va battuta e infarinata per bene da entrambi i lati. In una padella capiente fate sciogliere 50 gr di burro, unite le scaloppine e fatele rosolare da entrambi i lati a fuoco vivace. Salate le scaloppine e, una volta cotte, toglietele dalla padella e tenetele in caldo, quindi, utilizzando la padella dove avrete fatto cuocere la carne, stemperate il fondo di cottura con il vino bianco e fate poi restringere il sugo sempre tenendo il fuoco allegro. Quando il vino sarà evaporato aggiungete il mestolo di brodo e, mescolando, unite il restante burro. Una volta che il sugo si sarà addensato aggiungete il prezzemolo tritato; fate cuocere per qualche minuto. aggiustate di sale e di pepe e poi spegnete il fuoco. Riportate le scaloppine cotte in precedenza nella salsa, cuocete per 3 minuti e servite! Consiglio: Se il sughetto delle scaloppine risultasse troppo liquido, aggiungete un cucchiaino di farina preventivamente sciolto in poca acqua fredda, lentamente e mescolando energicamente, per evitare il formarsi di grumi. Se nonostante tutto i grumi si formassero, passate tutto il sugo al setaccio. E.R.



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