Portfolio

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Tommaso Lodi

visual design works

portfolio


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Autore e progetto grafico Tommaso Lodi Copyright 2014, Tommaso Lodi Aprile 2014, Venezia Ottobre 2014, Roma tommyweb@iol.it +39 340 2576253 http://tommasolodi.tumblr.com


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Tommaso Lodi visual design


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Modelli, comportamenti e linguaggi di contrasto culturale alle mafie abstract

“Noi operatori culturali siam costretti a una doppia responsabilità: da un lato dobbiamo approfondire il livello di conoscenza delle mafie e dall’altro essere in grado di recepire le dinamiche interne ad esso e renderle fatto pubblico, fatto parlabile. Si tratta di trovare di volta in volta un linguaggio efficace per comunicare, per rendere permanente la nostra indignazione, sottraendoci a quell’antimafia di maniera che costituisce un atteggiamento diffuso nella retorica politica odierna.” [Claudio La Camera, Il ruolo degli operatori culturali, 5 giugno 2012]

keywords

· linguaggi mafiosi · cantastorie siciliani · pietre d’inciampo ·

competenze

Reperimento e gestione dei contenuti, scrittura, progetto grafico, illustrazioni e comunicazione visiva.

note

Progetto universitario presso Isia Urbino, docente Mauro Bubbico, corso di Progettazione Grafica, con Francesco Delrosso, Saverio Rociola, Chiara Spallotta, Massimiliano Vitti.


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interni

176x250mm (B5).


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interni

176x250mm (B5).


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interni

176x250mm (B5).


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la sovracoperta  estratta dal libro diventa un poster pieghevole di formato 70x100cm.


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ISOLE ABBANDONATE DELLA LAGUNA DI VENEZIA abstract

Venezia è ancora un arcipelago? Che fine hanno fatto le isole minori che circondano la Serenissima? Questo isolario illustrato descrive, attraverso delle mappe espressive, la storia e la geografia di ogni isola presa in analisi. Ho disegnato delle mappe che ci mostrano cosa vi era prima dell’abbandono e cosa oggi è rimasto di quelle antiche costruzioni. Conoscerne quindi la storia vedendo direttamente dalle mappe come era strutturata ogni isola, l’ubicazione degli edifici, la vita e le attività svolte durante i secoli ed i protagonisti di queste storie. Basandomi sugli isolari storici del Coronelli, del Tironi, del Visentini, sulle vedute del Guardi e su antiche cartografie ho potuto risalire (con buona precisione) all’aspetto che queste avevano in passato, ricostruendo delle vedute assonometriche che rievocano i vecchi isolari dei maestri incisori tramite l’uso della tecnica del disegno al tratto. Dunque un isolario, disegnato a mano, aggiornato al 2014 che come scopo non ha più quello di far risaltare la loro semplice bellezza, la sontuosa magnificenza architettonica della Serenissima, ma, al contrario, vuol essere un isolario della rovina.

keywords

·

competenze

Reperimento e gestione dei contenuti, progetto grafico libro, pieghevoli e illustrazioni

laguna di venezia

·

abbandono

·

isolario illustrato

cartografiche. note

Tesi di laurea Magistrale presso Isia Urbino, relatore Mauro Bubbico.

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libro di progetto  17x24cm. Metodo di ricerca e di ricostruzione dell’isola come appariva nel Cinquecento: partendo dalle vedute descrittive dei tre maggiori incisori veneziani, Tirroni, Visentini e Coronelli, e dalle piante del Catasto Napoleonico ho potuto ricollocare in assonometria gli edifici presenti, così da ottenere una vista d’insieme “a volo d’uccello” di come l’isola si presentava un tempo.

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libro illustrato  32,5x23cm. In apertura ad ogni capitolo troviamo una mappa di localizzazione e delle brevissime informazioni geografiche sull’isola descritta. Ogni isola viene illustrata con delle ricostruzioni che ci mostrano a confronto l’aspetto attuale con quello di un tempo.


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pieghevoli   con informazioni storico geografiche, 17x24cm formato aperto e chiuso, fronte.


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pieghevoli   con informazioni storico geografiche, 17x24cm formato aperto e chiuso, retro.


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autoriflessione & tautologia. un dibattito sulla didattica abstract

Come si è evoluta la concezione di sistema didattico all’interno del Design? Quest’articolo ne vuole percorrere le tappe principali attraverso una selezione di letture critiche, dalla macroscopica situazione mondiale, fino al microscopico, il particolare – nel nostro caso l’Isia di Urbino, che da anni si contestualizza come esperienza unica nel panorama italiano, ma che dialoga di continuo con tutte le esperienze storiche precedenti. La didattica del design è un tema da sempre dibattuto dai suoi teorici e praticanti. Forse è addirittura il punto finale di una linea che congiunge tutti i cardinali momenti di riflessione (o di tautologia?) in cui ritornano ossessivamente le stesse domande, come chimere in uno sfondo di continue transizioni e sforzi di ri-definizione: che differenza c’è tra design e arte? Il design è autosufficiente, contingente? E allora da quali discipline dipende il design? E infine quella che ci poniamo in questo momento: il design si può davvero insegnare, e come?

keywords

·

insegnare il desgin

bauhaus

· nuovi sistemi di didattica · il modello del

· isia urbino ·

competenze

Reperimento e gestione dei contenuti, scrittura artiolo e progetto grafico.

note

Progetto universitario presso Isia Urbino, docente Leonardo Sonnoli, corso di Tecniche di Produzione Grafica, con Federico Conti Picamus, 2013.



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interni 

21x29,7cm (A4).


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storia di marca. brand, antibrand e culture jamming

abstract

La nostra epoca è profondamente legata alla massiccia diffusione del fenomeno del branding, e dalle sue onnipresenti storie, costruite per proporci beni di consumo. Questo articolo percorre le tappe principali di questo fenomeno, dalla sua nascita alla sua diffusione, dal rifiuto alla guerriglia di parte di pochi contro questo bombardamento di informazioni. Informazioni talvolta fasulle, promosse da aziende poco etiche, o in alcuni casi persino criminali. “Noi, i sottoscritti, siamo scossi dal modo in cui l’informazione scorre e dal modo in cui la nostra società produce significati. Abbiamo perso confidenza in cosa vediamo, in cosa sentiamo, in cosa leggiamo: troppo infotainment e non abbastanza news. Troppi discorsi di marca che raccontano le stesse storie, troppi “commercialismi” e troppe montature. Ogni giorno questo sistema d’informazioni distorce la nostra visione del mondo.”... Manifesto Media Carta, Adbusters

keywords

· etica nel graphic design · corpi marchiati · culture jamming ·

competenze

Reperimento e gestione dei contenuti, scrittura artiolo e progetto grafico.

note

Progetto universitario presso Isia Urbino, docente Silvia Sfligiotti, corso di Storia del graphic design, 2013.


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interni 

14,8x21cm (A5).


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interni 

14,8x21cm (A5).


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interni 

14,8x21cm (A5).


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autore

Tommaso Lodi abstract

STORIA DI MARCA

La nostra epoca è profondamente legata alla massiccia diffusione del fenomeno del branding, e dalle sue onnipresenti storie, costruite per proporci beni di consumo. Questo articolo percorre le tappe principali di questo fenomeno, dalla sua nascita alla sua diffusione, dal rifiuto alla guerriglia da parte di pochi contro questo bombardamento di informazioni, talvolta fasulle, promosse da aziende poco etiche, o in alcuni casi persino criminali.

Tommaso Lodi

keywords

corso Cultura della Grafica docente Silvia Sfligiotti studente Tommaso Lodi a.a. 2012/13

STORIA DI MARCA brand, antibrand e culture jamming

etica nel graphic design infotainment discorsi di marca assenza del logo morte del marchio culture jamming gli Adbusters


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libro 

dettagli degli interni.


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museo delle identità trasportabili 50 persone, 150 oggetti, 150 storie

abstract

Abbiamo coinvolto un campione di 50 persone, studenti di età compresa tra i 20 e i 25 anni, al fine di collezionare un totale di 150 oggetti. Ogni partecipante ci ha dato tre oggetti simbolici appartenenti rispettivamente al proprio passato, presente e futuro. Il progetto ha l’intento di promuovere le identità individuali a discapito di quelle collettive, troppo forti per maturare un senso di appartenenza aperto a culture “minori”, più marginali e governate da costumi e sistemi poco condivisi. Lo scopo è ripensare ad un “nomadismo” che vuole mettere in luce le persone, e non solo i luoghi geografici dal quale provengono. Le persone sono il luogo di loro stesse e le esperienze che caratterizzano la loro vita sono i contenuti che riempiono le pareti di quel luogo. Spesso avviene che le persone proiettino le loro esperienze vissute su oggetti per facilitarne la memoria.

keywords

· nomadismo · viaggio · identità · colletività · memoria ·

competenze

Reperimento e gestione dei contenuti, scrittura e impaginazione libro, immagine coordinata, allestimento dell’evento.

note

Progetto universitario presso Isia Urbino, docente Marco Tortoioli, corso di Design della Comunicazione, con Francesco Delrosso, Saverio Rociola, 2013.


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progetto di identitĂ collettiva


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libro 

dettagli degli interni.


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elementi  dell’identità visiva

Il logotipo, così ogni materiale progettato si basa sulla griglia costituita da 50 punti, tanti quanti sono i partecipanti al progetto.


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interni libro 

17x24cm.


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libro 

17x24cm.


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cartellini contenitori  Cartellini di descrizione degli oggetti, formato A7 (7,4x10,5cm) stampati fronte/retro. Appesi sotto la scatola presentano una breve descrizione del partecipante riguardo le motivazioni della scelta dell’oggetto personale.


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frigidaire 1980. STORIA DI una RIVISTA rivoluzionaria

abstract

Frigidaire è il nome di una marca di frigoriferi. Fu proposto da Stefano Tamburini per indicare un contenitore dove mettere di tutto. Come confidò ridendo a Scòzzari, si sarebbe potuta chiamare anche “Cassetta de frutta”. La rivista, fondata nel 1980 e in edicola fino al 1988, rinasce nel 2001. Negli anni ‘80 e ‘90 è stata il punto di riferimento della controcultura giovanile. Alex, il protagonista di Jack Frusciante è uscito dal gruppo passa le ore di scuola seduto all’ultimo banco a leggere “Frigidaire”. Ogni 25 aprile a Frigolandia, la prima repubblica marinare di montagna, si svolge la festa della liberazione Frigoriferi Intelligenti. Lo slogan è sempre lo stesso: “Portatevi tutto, non aspettatevi nulla”.

keywords

· fumetto italiano · avanguardia artistica · rivoluzione ·

competenze

Reperimento e gestione dei contenuti. Scrittura, progetto grafico e impaginazione

note

dell’articolo. Progetto universitario presso Isia Urbino, docente Leonardo Sonnoli, corso di Progettazione per l’Editoria, 2013.


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interni 

libro 20x28cm.


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interni 

libro 20x28cm.


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interni 

libro 20x28cm.


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phobos, le forme della paura abstract

Di che cosa si occupa la casa editrice? Ogni epoca della storia si è differenziata dalle altre per aver conosciuto forme particolari di paura; queste definizioni erano delle interpretazioni latenti, nel senso che informavano su dove erano collocate le radici profonde delle minacce e dei timori, su cosa si doveva fare per evitarle, o sul perché non si potesse fare nulla per proteggersi. Dunque paure fisiche, paure sociali, ma anche paure psicologiche di fronte a minacce inesistenti (es. la paura del buio del bambino) ed infine paure metafisiche che competono al mondo dell’inconoscibile. La nostra casa editrice offre una raccolta di testi di tensione e/o paura. Questi testi sono caratterizzati dall’appartenenza a una determinata categoria di paura/fobia, derivante da particolari minacce reali o da creazioni dell’immaginario collettivo. Anche per le collane gli spunti di partenza per la progettazione di un’identità visiva si baseranno sul nome della casa editrice che fa da suffisso al nome delle collane. Questo richiamando la nomenclatura delle fobie, che deriva anch’essa dal greco antico, e usa come prefisso il nome dell’elemento oggetto della paura.

keywords

·

casa editrice phobos

coordinata

competenze

·

·

collana editoriale

forme della paura

·

horror

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immagine

·

Progetto editoriale, immagine coordinata, normative editoriali, design delle copertine e degli interni libro. Logo e logotipi.

note

Progetto universitario presso Isia Urbino, docente Alberto Lecaldano, corso di Grafica Editoriale, 2013.


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68 elementi dell’identità

Logo, logotipo e glifi tematici delle 5 raccolte di testi.

1 Ricalcare i tratti di costruzione del glifo del Palatino.

2 Ricostruire l’anello del glifo, diminuendo il contrasto.

3 Ricostruire l’asta del glifo, assottigliando la parte bassa.

4. Risultato della semplificazione del glifo.


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essia Gazzola

con la faccia a a superare i le questioni 70 rsi. In questa un istituto di a conosciuto Giulia Valenti, odipendente. ce è convinta che tassello. ola. La morte ccasione per

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L’ALLIEVA SCIENCE

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Alice Allevi è una giovane specializzanda di medicina legale. La sua vita è costellata di piccoli inferni quotidiani Nell’istituto in cui lavora non è vista di buon occhio da quella volta in cui si incise per sbaglio un pollice nel tentativo di sezionare un bulbo oculare. Da allora la direttrice l’ha presa di mira e Alice rischia di ripetere l’anno. In aggiunta a ciò deve anche tentare di capire se il suo collega e superiore Claudio, un belloccio dal ciuffo importante e con la faccia da tombeur de femmes, ha deciso o meno di aiutarla a superare i suoi piccoli problemi professionali, lasciando fuori le questioni sentimentali in cui lei ha così tanto talento nell’impelagarsi. In questa routine si inserisce un omicidio. Tutto normale per un istituto di medicina legale, se non fosse per il fatto che Alice ha conosciuto la vittima il giorno prima che morisse. Si tratta di Giulia Valenti, figlia della buona borghesia romana, bella, chic e tossicodipendente. Sembrerebbe ruotare tutto intorno a un cliché, ma Alice è convinta che ad un puzzle così ben congegnato manchi qualche tassello. Pare infatti che la ragazza non si fosse bucata da sola. La morte di Giulia diventerà un’ossessione per Alice e, forse, l’occasione per un riscatto professionale.

SCIENCE

SCIENCE

PHOBOS

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8.50 euro

SCIENCE

5 L’ALLIEVA Alessia Gazzola

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L’ALLIEVA Alessia Gazzola

Alessia Gazzola

Alessia Gazzola

L’ALLIEVA

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elementi dell’identità Applicazione del glifo scalato per le illustrazioni di copertina: il sistema è progettato per essere applicato dal software Processing così da generare una costante per tutte le immagini elaborate.

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K: 70%

C: 70%


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LE MEMORIE DELLO SQUALO Hall Steven

Un uomo si risveglia sdraiato a terra in preda a tosse e convulsioni come se i suoi polmoni incontrassero l’ossigeno per la prima volta. Non ricorda chi sia, non riconosce la stanza in cui si trova... non sa nemmeno come si chiami il gattone fulvo che gironzola per la cucina. Un portafogli contentente dei documenti gli rivela la sua identità: pare si chiami Eric Sanderson. La conferma - se di conferma si può parlare - arriva da una lettera nell’ingresso dell’appartamento a firma “Il primo Eric Sanderson”: il precedente se stesso gli consiglia di rivolgersi alla Dottoressa Randle per iniziare a dipanare la matassa degli eventi che l’hanno sprofondato in quella situazione. La ragione, gli spiega la psicologa che lo ha in cura da tre anni, è la cosiddetta fuga dissociativa, una turba psichica conseguente al trauma della morte di Clio, la sua adorata fidanzata, morta accidentalmente durante una vacanza in Grecia. Da allora Eric soffre sempre più spesso di amnesie totali.

BIO

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Hall Steven

LE MEMORIE DELLO SQUALO

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2 EX OBLIVIONE Howard Phillips Lovecraft

Quando gli ultimi giorni scesero su di me, e l’orrenda futilità dell’esistenza cominciò a farmi impazzire come delle goccioline d’acqua lasciate cadere senza sosta su un punto preciso del corpo di una vittima, mi abituai al meraviglioso rifugio del sonno. Nei miei sogni trovavo un po’ di quella bellezza che invano avevo cercato nella vita, e vagavo tra antichi giardini e boschi incantati.Una volta che il vento era particolarmente dolce e profumato sentii il richiamo del sud e salpai languido, senza meta, sotto costellazioni ignote.

PHOBOS

8.50 euro

TECH PHOBOS

8.50 euro

TECH

Howard Phillips Lovecraft

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EX OBLIVIONE


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METRO

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SEX AND VIOLENCE IN HOLLYWOOD Ray Garton

Ore 23:15 Lucy Fox, un’insignificante comparsa nel modno del cinema riceve una inquietante telefonata dal signor Michelle Black, un noto produttore di Hollywood. Le viene proposta una inquietante parte dal realismo estremamente crudo: deve morire. Morire realmente sul fondo di una scena. Decide incuriosita e esterefatta di incontrare il regista, Kevin Black, fratello gemello del produttore. Quello che ne uscirà fuori è una serie di relazioni morbose con i signori Black. Dopo un week-end passato nel più sfrenato lusso hollywoodiano e mescolato a proposte macabre riescono finalmente a convincere Lucy a girare la sua ultima scena.

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Ray Garton

SEX AND VIOLENCE IN HOLLYWOOD

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DARK

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DARK

copertine  12,6x18cm.

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8.50 euro

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1 DRACULA Bram Stoker

Il 3 maggio, Bistrita. Lasciata Monaco alle 20.35 del 1° maggio, giunto a Vienna il mattino dopo presto; saremmo dovuti arrivare alle 6.46, ma il treno aveva un’ora di ritardo. Stando al poco che ho potuto vederne dal treno e percorrendone brevemente le strade, Budapest mi sembra una bellissima città. Non ho osato allontanarmi troppo dalla stazione, poichè, giunti in ritardo, saremmo però ripartiti quanto più possibile in orario. Ne ho ricavato l’impressione che, abbandonato l’Occidente, stessimo entrando in Oriente, e infatti anche il più occidentale degli splendidi ponti sul Danubio, che qui è maestosamente ampio e profondo, ci richiamava alle tradizioni della dominazione turca. Siamo partiti quasi in perfetto orario, e siamo giunti a buio fatto a Klausenburg, dove ho pernottato all’albergo Royale. A pranzo, o meglio a cena, mi è stato servito pollo cucinato con pepe rosso, buonissimo, ma che mi ha messo una gran sete. Ne ho parlato con il cameriere, il quale mi ha spiegato che si chiama paprika hendl, e che, essendo un piatto nazionale, avrei potuto gustarlo ovunque nei Carpazi. Ho trovato assai utile la mia infarinatura di tedesco; in verità, non so come potrei cavarmela senza di essa.

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Bram Stoker

DRACULA

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Normativa ›Sviluppo esterno XX

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xx TITOLO Nome Cognome Autore

Il 3 maggio, Bistrita. Lasciata Monaco alle 20.35 del 1° maggio, giunto a Vienna il mattino dopo presto; saremmo dovuti arrivare alle 6.46, ma il treno aveva un’ora di ritardo. Stando al poco che ho potuto vederne dal treno e percorrendone brevemente le strade, Budapest mi sembra una bellissima città. Non ho osato allontanarmi troppo dalla stazione, poichè, giunti in ritardo, saremmo però ripartiti quanto più possibile in orario. Ne ho ricavato l’impressione che, abbandonato l’Occidente, stessimo entrando in Oriente, e infatti anche il più occidentale degli splendidi ponti sul Danubio, che qui è maestosamente ampio e profondo, ci richiamava alle tradizioni della dominazione turca. Siamo partiti quasi in perfetto orario, e siamo giunti a buio fatto a Klausenburg, dove ho pernottato all’albergo Royale. A pranzo, o meglio a cena, mi è stato servito pollo cucinato con pepe rosso, buonissimo, ma che mi ha messo una gran sete. Ne ho parlato con il cameriere, il quale mi ha spiegato che si chiama paprika hendl, e che, essendo un piatto nazionale, avrei potuto gustarlo ovunque nei Carpazi. Ho trovato assai utile la mia infarinatura di tedesco; in verità, non so come potrei cavarmela senza di essa.

Nome Cognome Autore

TITOLO

PHOBOS

Nome Cognome Autore Abraham Stoker detto Bram nasce a Clontarf l’8 novembre 1847, è sta to uno scrittore irlandese, divenuto celebre come autore di Dracula, uno fra i più conosciuti romanzi gotici del terrore. In vita era conosciuto in particolare per essere l’assistente personale dell’attore Henry Irving e il direttore economico del Lyceum Theatre di Londra, di proprietà del lo stesso Irving.Stoker arricchiva i suoi guadagni scrivendo un gran numero di romanzi e racconti sen sazionali, tra cui la storia di vampi ri intitolata Dracula pubblicata nel 1897. L’ispirazione gli era stata fornita dall’incontro avvenuto nel 1890 con il professore unghere se Arminius Vambéry, il quale gli aveva raccontato la leggenda del principe rumeno Vlad Ţepeş Dracul, meglio conosciuto come Dracula. Questo personaggio venne trasfi gurato da Stoker nel Conte Dracula. Bram Stoker morì il 20 aprile 1912 a Londra dove fu sepolto.

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Normativa›Quarta ›Quartadidicopertina copertinaeedors dor Normativa 5

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TITOLO TITOLO TITOLO Robert Louis Stevenson

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TITOLO TITOLO TITOLO Robert Louis Stevenson

Il 3 maggio, Bistrita. Lasciata Monaco alle 20.35 del 1° Il 3 maggio, Bistrita. Lasciata Monaco alle 20.35 del 1° maggio, giunto a Vienna il mattino presto; saremmo maggio, giunto a Vienna il mattino dopodopo presto; saremmo dovuti arrivare il treno aveva un’ora dovuti arrivare alle alle 6.46,6.46, ma ilma treno aveva un’ora di di ritardo. Stando al poco chepotuto ho potuto vederne dal treno ritardo. Stando al poco che ho vederne dal treno e percorrendone brevemente le strade, Budapest e percorrendone brevemente le strade, Budapest mi mi sembra bellissima ho osato allontanarmi sembra una una bellissima città.città. Non Non ho osato allontanarmi troppo stazione, poichè, giunti in ritardo, saremmo troppo dalladalla stazione, poichè, giunti in ritardo, saremmo ripartiti quanto più possibile in orario. ho ricavato peròperò ripartiti quanto più possibile in orario. Ne hoNericavato l’impressione abbandonato l’Occidente, stessimo l’impressione che,che, abbandonato l’Occidente, stessimo entrando in Oriente, e infatti anche più occidentale entrando in Oriente, e infatti anche il piùiloccidentale deglidegli splendidi sul Danubio, è maestosamente splendidi pontiponti sul Danubio, che che qui èqui maestosamente ampio e profondo, ci richiamava tradizioni ampio e profondo, ci richiamava alle alle tradizioni delladella dominazione turca. dominazione turca. Siamo partiti in perfetto orario, e siamo giunti Siamo partiti quasiquasi in perfetto orario, e siamo giunti a a a Klausenburg, ho pernottato all’albergo buiobuio fattofatto a Klausenburg, dovedove ho pernottato all’albergo Royale. A pranzo, o meglio a cena, è stato servito Royale. A pranzo, o meglio a cena, mi è mi stato servito pollopollo cucinato con pepe rosso, buonissimo, ma mi chehamimesso ha messo cucinato con pepe rosso, buonissimo, ma che una gran Neparlato ho parlato il cameriere, il quale una gran sete.sete. Ne ho con ilcon cameriere, il quale mi mi ha spiegato che si chiama paprika hendl, e che, essendo ha spiegato che si chiama paprika hendl, e che, essendo un piatto nazionale, potuto gustarlo ovunque un piatto nazionale, avreiavrei potuto gustarlo ovunque nei nei Carpazi. Ho trovato assai la mia infarinatura Carpazi. Ho trovato assai utileutile la mia infarinatura di di tedesco; in verità, noncome so come potrei cavarmela senza tedesco; in verità, non so potrei cavarmela senza di essa. di essa.

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›Prima di copertina 75

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Abraham Stoker detto Bram nasce a Clontarf l’8 novembre 1847, è stato uno scrittore irlandese, divenuto celebre come autore di Dracula, uno fra i più conosciuti romanzi gotici del terrore. In vita era conosciuto in particolare per essere l’assistente personale dell’attore Henry Irving e il direttore economico del Lyceum Theatre di Londra, di proprietà dello stesso Irving.Stoker arricchiva i suoi guadagni scrivendo un gran numero di romanzi e racconti sensazionali, tra cui la storia di vampiri intitolata Dracula pubblicata nel 1897. L’ispirazione gli era stata fornita dall’incontro avvenuto nel 1890 con il professore ungherese Arminius Vambéry, il quale gli aveva raccontato la leggenda del principe rumeno Vlad Ţepeş Dracul, meglio conosciuto come Dracula. Questo personaggio venne trasfigurato da Stoker nel Conte Dracula. Bram Stoker morì il 20 aprile 1912 a Londra dove fu sepolto.

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Nome Cognome Autore

biografia

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autore

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normative   editoriali

Copertina, quarta di copertina, dorso, bandella e segnalibro.

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76 12,6x18cm. Sotto, la raccolta completa dei visual per Science Phobos.

copertine

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che quello alle miniere del Botswana sarà l’ultimo incarico. Non ha più tempo da perdere. Per lui non c’è più speranza. La diagnosi del suo medico non concede aspettative: tumore al polmone. C’è una sola cosa che Christophe Douvier vuole fare: assicurare un avvenire sereno a Isabeau, l’amata sorella. Come le altre volte ritira il prezioso carico, stavolta però con l’obiettivo di farlo sparire. Prima di lasciare il Sudafrica però Douvier, surfista appassionato, vuole realizzare un ultimo desiderio. Una spiaggia di Durban è il posto giusto per l’ultima sfida alle onde. Ma il destino si materializza sotto forma di uno squalo, pronto a sovvertire ogni verità creduta e ad accendere la miccia di un complotto che vede coinvolti gli spietati vertici della De Weld, una branca deviata dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, il popolo di un’isola misteriosa della Polinesia e uno spietato mercenario Chimera al soldo del miglior offerente.

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A. Novelli e G. Zarini

IL PAZIENTE ZERO

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7 IL PAZIENTE ZERO A.Novelli e G.Zarini

Douvier è un corriere di diamanti per la multinazionale JoyceChristophe Carol Oates olandese De Weld. Dopo anni di irreprensibile lavoro ha deciso

SCIENCE 8.50 euro

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John Katzenbach

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È la storia di uno scienziato ginevrino, Victor Frankestein, che affascinato dalle nuove possibilità della scienza, riesce a dar vita ad una nuova creatura gigantesca fatta con pezzi di cadaveri. Inorridito di fronte alla mostruosità di ciò che ha creato, Frankenstein fugge. Il mostro, rimasto solo, si allontana alla scoperta del mondo, pieno di speranze e di buoni sentimenti fino a quando, resosi conto dell’orrore che il suo aspetto suscita negli altri, trasforma l’amore per l’umanità in odio. e pur frustrato nei suoi sentimenti dall’ostilità degli uomini, chiede a Frankenstein di creargli una compagna. Il dottore accetta, ma poi, in un impeto di orrore, uccide la sua nuova creazione. A quel punto l’odio che provava il mostro verso l’umanità si trasforma in desiderio di vendetta nei confronti del suo creatore che egli perseguita colpendolo negli affetti più intimi, uccidendogli dapprima il fratello più piccolo, poi l’amico più caro e infine la donna che ama e che ha appena sposato. Tra i due si viene a creare un ambiguo rapporto di amore e odio, di pietà e vendetta che li porta a inseguirsi a vicenda lungo le Alpi e il nord dell’Europa, fino al Polo Nord dove entrambi trovano la morte.

L’ANALISTA

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8.50 euro

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1 FRANKENSTEIN Mary Shelley

L’ANALISTA John Katzenbach

York Frederick Starks riceve il giorno del ran brutta lettera che l’accusa di essere una persona. Starks potrà salvarsi se trovare il misterioso Mr. R., l’autore della ne. In caso contrario potrà scegliere tra native: il suicidio o la morte di un parente.

ZOMBIE Joyce Carol Oates

per i suoi genitori, anche se naturalmente accusa di molestia sessuale mossa nei suoi un enigma anche per il suo psichiatra, che a apprezzando le potenzialità sempre più i cui parla tanto apertamente. Per la nonna, agazzo dolcissimo, cui è impossibile dire di à, è il più terrificante e credibile psicopatico stato messo su pagina. Joyce Carol Oates a la fa parlare in prima persona, ne registra versa. Questo libro ci porta per mano nella che non ha neanche l’ombra di ciò che per eramente orribili, però, non sono tanto le ma i tratti che in lui ci paiono troppo familiari sabile, accettare l’inaccettabile, descrivere n era mai stato descritto: la sfida di una coraggiosamente nelle tenebre del male.

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Mary Shelley

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FRANKENSTEIN


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SCIENCE

PHOBOS

SCIENCE

PHOBOS

DR. JEKYLL & MR. HYDE

vita è un disastro: suo padre è morto suicida, la madre è alcolizzata, il fidanzato l’ha lasciata e lei ha scoperto di aspettare un figlio. Ma la catastrofe avviene al ritorno da una gita nel bosco che Lois aveva organizzato per i suoi allievi. All’appello manca un bambino. Uno strano, cattivo bambino, quel James Walker, sempre pronto a gioire se un compagno si fa male… Il bosco viene setacciato. Ma James non si trova. Qualcosa ha invece trovato lui. È l’inizio dell’incubo. L’inizio della peggiore epidemia mmaginabile: il virus non risparmierà nessuno.

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SCIENCE

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Sarah Langan

VIRUS

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SCIENCE 5

VIRUS Sarah Langan

DR. JEKYLL E MR. HYDE Robert Louis Stevenson

Corpus Christi, cittadina del Maine. Lois Larkin, entomologa Robert Stevenson ventinovenne, insegna alle elementari nella scuola locale. La sua

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8.50 euro

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L’ALLIEVA

3 THE KEEPER Sarah Langan

L’ALLIEVA Alessia Gazzola

Alessia Gazzola

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Alcuni credono che la cittadina di Bedford, nel Maine, sia maledetta. Il suo passato sanguinoso, la sua pioggia senza fine, e la sua decadenza, fanno presagire un futuro senza speranza. Con la morte della sua cartiera, a Bedford i residenti disoccupati ben presto si ritrovano con troppo tempo per soffermarsi sui pensieri di Susan Marley. Una volta quella che era la bellezza del locale, e ‘ora la prostituta locale. Silenziosamente si aggirano per le strade fangose, lei guarda stranamente dall’ombra, in attesa di qualcosa. Un inquietante sonno di tutti, con visioni mostruose di violenza e di orrore. Coloro che possono, lasciano Bedford prima che il buio salga completamente.

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8.50 euro

Sarah Langan

THE KEEPER


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59 a festa dell’aquilone di urbino. abstract

Con questo progetto ho voluto creare un codice visivo legato all’immaginario iconografico di questo tema. Ho progettato delle immagini che rievocano, con delle metafore, il contesto e la tradizione di questa manifestazione popolare urbinate. Le 10 contrade rappresentano dieci zone distribuite nel centro storico e nella periferia di Urbino. Ho ricercato i simboli principali di questi luoghi attraverso sopralluoghi e interviste (in particolare a Sirto Sorini, capo contrada San Polo) così da ottenere una piccola raccolta di icone e di piccole storie di ciascun luogo. Questa festa rappresenta l’unione tra le 10 contrade che insieme partecipano a questa manifestazione e riempiono di colore il cielo di Urbino. Festa ricordata anche nei versi di Pascoli.

keywords

· urbino · tradizione araldica · stemmi · aquiloni ·

competenze

Progetto grafico, immagine coordinata, design della comunicazione, loghi e logotipi.

note

Progetto universitario presso Isia Urbino, docente Roberto Pieracini, corso di Progettazione grafica, 2013.


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icone di urbino  Rappresentano i simboli principali di ogni contrada. Sono disegnate all’interno di una griglia di base che vuole richiamare alla forma dello scudo araldico, e alla geometria dell’aquilone.


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libro 

Formato 17x24cm.


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manifesto 

70x100cm.


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illustrazioni

abstract

Qui a seguire presento una raccolta di disegni di diverso genere, realizzati con varie tecniche e stili. Il disegno per me è stato il primo approcio al mondo della rappresentazione grafica, ed ha sempre influenzato le mie creazioni ed i miei progetti come graphic designer. É una disciplina che mi ha permesso di scoprire nuove tecniche e quindi nuovi modi di espressione. Il mio segno varia a seconda del progetto che affronto, e di che tono voglio usare per esprimermi con le immagini. Non mi piace usare solamente una tecnica, è limitante, come se nel linguaggio parlato mantenessimo sempre lo stesso tono, oppure, se per scrivere scegliessimo sempre lo stesso carattere o colore. In altre parole il disegno, il segno, per me ha una natura mutevole che si adatta sempre al contesto in cui lo devo usare, e che viene scelto quindi per la sua efficacia espressiva in quel determinato momento.


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apollo e marsia

Illustrazioni per un trentaduesimo formato orizzontale. Cartoncino bianco ritagliato su cartoncino nero.


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una gazza 

Illustrazioni per un sedicesimo formato A4, tecnica mista. Storia, testi e disegni personali.


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una gazza


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carneval  Sagome illustrate da collocare nelle finestre dei palazzi veneziani durante il periodo del Carnevale. Progetto Tesi di laurea triennale presso Iuav Disegno Industriale, Treviso.


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la vecchia scorticata

Illustrazioni dalla fiaba popolare di G. Basile. Ideazione, testi e disegni personali. Matite e pastelli a cera su carta.


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depero a newyork

llustrazioni a china e matita per il trentaduesimo Fortunato Depero, viaggio a New York.


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di un sedicesimo per l’infanzia formato A5. una

gallina  llustrazioni


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miscellanea

abstract

Una raccolta di svariati lavori di comunicazione visiva, realizzati durante gli anni di formazione, riordinati per tipologia.


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96 collettiva giovani artisti studi per manifesto ed invito alla mostra collettiva presso la fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia.


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FONDAZIONE BEVILACQUA LA MASA

COMUNE DI VENEZIA

Sabato 15 novembre alle ore 11:30 presso la Fondazione Bevilacqua La Masa Galleria di Piazza San Marco 71/c Venezia

20 > 30 novembre 2012 apertura da mercoledĂŹ a domenica dalle 10:30 alle 17:30


font:

106 proposta 1: BOX

griglia griglia

— Qui il visual proposto è una scatola intesa come pacco regalo, che vuole richiamare all’iniziativa che promuove questo logo. É una scatola aperta come se stesse uscendo una sorpresa dal suo interno. Il logo ed il logotipo si integrano insieme: in primo piano il logotipo premia e sullo sfondo il pacco regalo, hanno lo stesso disegno delle linee che li costituiscono. La font scelta, il Lucida Handwriting, è un carattere calligrafico, tra i suoi simili è il più funzionale in quanto a leggibilità e scalabilità. Esprime bene un gusto di semplicità, di allegra genuinità, ma senza cedere al banale o alla scarsa serietà che tanti altri calligrafici dimostrano.


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ROLL UP

MATERIALI CONCORSO TOTEM

PROPOSTA 1

ARTOLINE PER SPECCHIETTO

ROPOSTE

CARTOLINE PROPOSTA 1


108 loghi e logotipi

ell’azienda

tipo

dalle forme contenute nel gioco ram è stato composto un geometrico e irregolare, di ratteristiche di interruzione e etezza richiamano la componibilità del rompicapo giapponese.

2. identitĂ del committente

3. progetto


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proposta 1: BOX — Qui il visual proposto è una scatola intesa come pacco regalo, che vuole richiamare all’iniziativa che promuove questo logo. É una scatola aperta come se stesse uscendo una sorpresa dal suo interno. Il logo ed il logotipo si integrano insieme: in primo piano il logotipo premia e sullo sfondo il pacco regalo, hanno lo stesso disegno delle linee che li costituiscono. La font scelta, il Lucida Handwriting, è un carattere calligrafico, tra i suoi simili è il più funzionale in quanto a leggibilità e scalabilità. Esprime bene un gusto di semplicità, di allegra genuinità, ma senza cedere al banale o alla scarsa serietà che tanti altri calligrafici dimostrano.


idoL osammoT

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