Top Class Italia Style Magazine - Speciale Francia (Summer 2008)

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SPECIALE FRANCIA

Saint

Tropez di Marco Valentini

U

n villaggio di pescatori e di vip: fashion, glamour e jet set per un angolo di paradiso sognato dai turisti di tutto il mondo. Né venendo dallʼautostrada che percorre tutta la Costa Azzurra, nascosta tra una fitta vegetazione mediterranea, né venendo dal mare, salvo avvistare gli alberi dei panfili in rada, verrebbe mai il sospetto al viaggiatore che fra le verdi colline costellate di pini marittimi si celasse un angolo di paradiso

chiamato Saint Tropez. Perfettamente inserito nel tipico paesaggio provenzale del sud della Francia, protetta alle spalle dalle colline e dal mare da un piccolo golfo, allʼimprovviso appare quel villaggio di pescatori divenuto negli anni ʻ50 lʼombelico del mondo. Coste frastagliate bagnate da un mare cristallino e turchese, spiagge scintillanti di sabbia bianchissima, grandiose ville dai colori ocra, arancio, rosso scuro e beige, dalle persiane verde acqua e

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Saint Tropez

azzurre, immerse in profumati parchi adornati da fiori, edere e pini. Il porticciolo di Saint Tropez dischiude i suoi tesori ai selezionati visitatori che gli fanno ogni anno visita, in una calda accoglienza dai colori della terra e del mare che avvolgono lʼospite come in un abbraccio. Fondato da popolazioni liguri, già frequentato da etruschi e romani (che la chiamavano Heraclea), poi dai saraceni e dai cavalieri di malta, che ne fecero un vero e proprio gioiello architettonico, ospita odiernamente il Jet-Set internazionale ed italiano in particolare. La leggenda narra che proprio da un uomo vissuto al tempo dei romani, chiamato Torpete, la cittadina provenzale abbia preso il nome. Costui, perseguitato dallʼimpero per la sua adesione alla “nuova” fede cristiana, osteggiata dai romani, allʼepoca ancora pagani, una volta tornato a Pisa, fu riconosciuto cristiano dal prefetto della città che, dopo vani tentativi di ricondurlo alla religione pagana, lo condannò a morte. Il suo corpo, abbandonato sopra unʼimbarcazione nel fiume Arno, fu condotto dalle correnti del Mar Ligure sino alle coste dellʼodierno villaggio provenzale, ove gli abitanti lo raccolsero, elevandolo agli altari quale loro Santo Patrono e dandone il nome alla città. Situata in una posizione geografica ideale, tra Monte Carlo e la Provenza, una zona che concentra tra le più belle attrazioni turistiche del mondo nel raggio di poco più di 100 km., quali Cannes e la celeberrima “Croisette”, Antibes, Monaco, il Grand Canyon Verdon, villaggi medievali, lʼabbazia di Thoronet, il “Cassis de Calanques” (splendida costiera di fiordi), Grasse profumerie, ecc., la fama moderna di questo magnifico centro storico, piccolo per dimensione ma grandissimo per prestigio e bellezza, di una sciccheria dʼaltri tempi, non è certo solo merito dellʼillustre concittadina Brigitte Bardot e della “Nouvelle Vague”. La caratteristica preminente di Saint Tropez è il suo saper perfettamente coniugare un ambiente agreste, rilassante e tradizionale proprio di un villaggio di pescatori provenzale, con il lusso più sfrenato, i divertimenti, la mondanità nelle sue espressioni più alte. Spiagge private, aperitiv-bar, locali di prestigio, hotel e ville di lusso, sono gli ingredienti che fanno di questo piccolo centro, la meta preferita dal turismo dʼelite a cui piace apparire e farsi notare. B.B. e molti altri personaggi dello star-system hanno contribuito negli anni sessanta a fare di Saint Tropez il luogo estivo per eccellenza, dove è bene non mancare. Ancora oggi “Saint Trop” vanta di essere una meta prediletta dagli amanti delle notti folli a bordo di superyacht o in ville private da mille ed una notte, a parte i numerosi locali notturni che da anni animano ed affascinano “turisti per caso” o “habitués”. A dispetto dellʼapparente quiete agreste che fa presagire a distanza, allʼarrivo in paese, in un pittoresco tramonto che tinge di giallo il

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Hotel Byblos

Hotel “Le Byblos”, uno dei luoghi più affascinanti di Saint Tropez. Situato in un edificio con facciate in blu e ocra che rievocano un fantasioso villaggio di pescatori sul Mediterraneo, con tanto di piazza rustica al suo interno, è assolutamente una residenza di lusso, con palme e ulivi attorno alla piscina decorata in mosaico. A cingere la piazza ci sono le stanze e le suites, incastonate in una rete preziosa di patii e terrazze. Le stanze sono state disegnate individualmente in un moderno stile provenzale, con un tocco di antica eccentricità. La punta di diamante è però la nuova Suite Riviera, che si affaccia direttamente sulla piscina. Il ristorante interno, è, come prevedibile, allʼaltezza della situazione e molti famosi ospiti lo prediligono da quando Alain Ducasse ha aperto, qui al Byblos, il corrispondente del suo celebre ristorante “Spoon”.


La Bastide de Saint Tropez Hotel “La Bastide de Saint Tropez”, tutta lʼeleganza di una tipica dimora estiva provenzale, a pochi minuti dalle celeberrime spiagge di Ramatuelle e dal porto di St. Tropez: 25 camere tradizionali; camere per ragazzi, suite e appartamenti lussuosi immersi in un superbo parco lussureggiante di piante esotiche e fiori.

caratteristico campanile, ci si trova immersi in un mare di umanità, un coacervo di lingue di tutto il mondo, che invade le stradine del porticciolo ed il lungomare. Gente che si affretta verso boutique, ristoranti, gelaterie o che trovi seduta ai tavolini dei bar allʼaperto, magari a gustarsi una “Tropezienne”, tipica prelibatezza pasticcera locale, di zucchero e crema di burro. I ristoranti più blasonati contornano il porticciolo, pronti a deliziare i palati più raffinati e pretenziosi dei ricchi signori che, sbarcati dagli immensi yacht istanti, in sul calar del sole vi si recano a pasteggiare ad aragoste e coquillage. Dopo un notte di festini e libagioni fra Les Caves du Roy, Vip Room e Le Papagayo, le discoteche più chic della località, lʼalba (che da queste parti inizia sempre molto tardi, quando il sole è già alto…) fa capolino sulle famose spiagge di Pampelonne, ove faraonici stabilimenti balneari come il Club 55, La Voile Rouge ed il Nikki Beach sono pronti ad accogliere vip e starlet desiderosi di essere coccolati dal sole e da un servizio alla clientela principesco. Le vacanze a Saint Tropez non finiscono con lʼestate. Questo è un luogo

da visitare tutto lʼanno: infatti Saint Tropez non è solo mare, feste e personaggi famosi. Di questo borgo è anche possibile innamorarsi per la sua tranquillità e la bellezza architettonica, per la sua cultura e le sue numerose manifestazioni che si svolgono durante tutto lʼanno, per la sua cucina mediterranea e selezionata. Durante tutto lʼanno Saint Tropez propone, poi, numerosi eventi internazionali, quali lʼInternational Polo Cup, la Voile de Saint Tropez e la Giraglia Rolex Cup. Anche il “turismo dʼaffari” trova qui, con i suoi numerosi hotel di lusso, la possibilità di ospitare ricevimenti e convegni in locali dallʼindiscutibile fascino provenzale, una meta ideale per organizzare riunioni od eventi, in un contesto affascinate e pieno di stimoli. Saint Tropez: per molti, ma non per tutti… Informazioni turistiche Saint Tropez Rue Gambetta, n. 40 info@ot-saint-tropez.com www.ot-saint-tropez.com

La Messardière In una collina da dove domina lʼintero golfo, a soli tre minuti dalle spiagge di Pampelonne e dal centro del porticciolo di St. Tropez, lʼhotel “LeChâteau de la Messardière” è uno dei veri gioielli di Saint Tropez. Castello di fama internazionale, albergo quattro stelle lusso, costituisce parte integrante del mitico villaggio provenzale di fama mondiale. Lʼhotel attrae una clientela internazionale esigente, in cerca di unʼalternativa ai moderni alberghi senzʼanima e qui trova un ambiente pieno di storia e personalità, che sa donare loro riposo e serenità, insieme al piacere del lusso ne lle sue più alte espressioni.

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Air France

La musica

è nell’aria

Nuova partnership tra Air France e Fnac

di Marco Valentini

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ibrarsi sopra le nuvole cullati dalle colonne sonore più significative nella vostra vita oppure dai ritmi musicali che preferite: è un sogno divenuto realtà, grazie alla nuova partnership tra Air France, oggi collocata tra le più importanti compagnie aeree in Europa, e la Fnac, leader nella distribuzione di prodotti culturali e tecnologici in Francia e presente nei principali paesi europei e in Sud America.Air France, infatti, introduce sulle sue rotte a lungo raggio, un nuovo programma di intrattenimento musicale, sempre più ricco e tutto da scoprire che consentirà ai passeggeri di comporre e ascoltare il proprio album personalizzato e realizzare la propria compilation di titoli preferiti. Che cosa significa concretamente? Eʼ presto detto: ciascuno degli ospiti della compagnia aerea avrà a disposizione, in volo, oltre ai successi del momento, una selezione di album, divisi in 15 diverse categorie musicali che saranno aggiornate ogni mese. Lʼiniziativa muove dallʼidea di creare un filo conduttore in nome del multiculturalismo musicale,

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un valore che accomuna Fnac ed Air France: ecco perché il nuovo servizio comprende una selezione di 200 cd per un totale di tremila tracce musicali, che spazia dal Jazz al Rock, dalla musica classica agli ultimi grandi successi nel mondo, senza trascurare la musica per ragazzi. Ogni mese, inoltre, sarà redatta una vera e propria “top list” di Fnac. Seguendo la sua filosofia volta a promuovere costantemente la creatività musicale, la selezione Fnac includerà anche artisti emergenti come “The Do”, “Asa”, “Vampire Weekend”, “MGMT”, e altri ancora. La rosa di brani musicali, selezionata per i passeggeri, comprenderà gli ambiti musicali dei grandi artisti internazionali del Rock, Soul, Rap, Electro, Jazz, Classica, Variety: Jimi Hendrix, Beatles, Aretha Franklin, Bob Marley, Natalie Dessay, Philippe Jaroussky, John Coltrane, Miles Davis, Jacques Brel, Charles Aznavour, Raphael, Camille, Radiohead, Coldplay, Justin Timberlake, REM, Amy Winehouse, Madonna, Air, Justice. E ancora: Ali Farka Tou-

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re, Salif Keita, Cheikha Rimitti, Ravi Shankar, Nusrat Fateh Ali Khan, Buika, Tito Puente, Raul Paz, Lhasa, and Ray Barretto, tanto per citarne alcuni.I passeggeri possono informarsi sui loro artisti preferiti consultando le news Fnac allʼinterno di Air France Magazine ed, a breve, anche sul sito www. airfrance.com.“Sui nostri voli a lungo raggio - ha dichiarato Patrick Roux, Direttore Marketing - i passeggeri internazionali raggiungono i due terzi del totale. Lʼampia scelta musicale messa a disposizione da Fnac incontra le esigenze più disparate. Air France è la prima compagnia aerea ad elaborare il proprio programma musicale affidandosi alla competenza e alla professionalità di una società leader nella distribuzione di prodotti culturali e di svago” ha aggiunto. Sempre Air France - va sottolineato - è la compagnia aerea europea che offre il maggior numero di poltrone equipaggiate con video individuali in tutte le classi, per un totale di 23.000 video, ed è lʼunica ad offrire il sistema audio digitale Arkamis.

I numeri

Air France opera con 1.700 voli giornalieri in Francia, Europa e nel resto del mondo. Ha una flotta di 254 aeromobili di cui quasi 100 aeromobili lungo raggio. Nel maggio 2004 Air France e KLM hanno dato vita al 1° gruppo di trasporto aereo in Europa. Oggi le due compagnie aeree offrono ai loro clienti tutti i vantaggi dei rispettivi networks, volando su un totale di 237 destinazioni in 104 paesi. Air France è tra i fondatori dellʼalleanza Skyteam, che comprende 11 compagnie aeree e 4 compagnie associate.


Come in un film Festival Internazionale del Cinema di Cannes 2008

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ra glamour e arte, si è appena conclusa la 61esima edizione del prestigioso Festival Internazionale del Cinema di Cannes che, pur assegnando la palma dʼoro ad un film francese, “Entre le murs” di Laurent Cantet, ha portato bene ai paladini dellʼarte cinematografica nostrana. Grand Prix al film “Gomorra” di Matteo Garrone, tratto dallʼomonimo romanzo pluripremiato di Roberto Saviano; Premio della Giuria a quello di Sorrentino su Giulio Andreotti, definito dal regista “incredibilmente cinematografico”. Due bellissimi film, che hanno colpito ed emozionato la platea del Festival, accomunati da un volto solo: quello di Toni Servillo, artista poliedrico che ha dato grande prova di sé, giustamente un poʼ deluso per non essere stato anchʼesso premiato quale miglior attore (il premio è andato a Benicio del Toro protagonista nella vita del “Che” di Steven Soderbergh). Lʼattore può, comunque, “consolarsi” col “Da-

vid” appena ricevuto in Italia, per la miglior interpretazione nel film “La ragazza del lago”. Il Festival Internazionale del Cinema di Cannes, che si tiene ogni anno sulla Costa Azzurra francese, è il più grande evento cinematografico del mondo, con più di 4.000 giornalisti internazionali, tra circa 30.000 accreditati rappresentanti di tutte le professioni del settore del cinema. La manifestazione, che ha avuto il proprio esordio presso lʼex Casinò di Cannes nel lontano 1946, quale primo grande evento culturale internazionale del dopoguerra, è giunta con successo sino ai giorni nostri animata da una duplice natura, propria dello stesso cinema, lʼarte e lʼindustria ad esso sottesa: valorizzare le nuove rivelazioni cinematografiche in termini di opere e di artisti, ed al contempo, promuovere incontri commerciali tra i professionisti del settore. La notizia di questʼedizione, come anticipato, è data dalla grande affermazione del cinema italia-

no. Il nostro cinema, dopo la debacle dellʼanno scorso e la crisi che opprime il settore oramai da qualche anno, ha messo a segno una doppietta vincente e i due giovani autori nazionali riportano lʼItalia nellʼalbo dʼonore del festival, dopo la Palma dʼoro del 2001 assegnata a Nanni Moretti e al suo “La stanza del figlio”. “Eʼ un ritorno del cinema italiano ai momenti gloriosi della sua storia”, ha commentato il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Invero, non accadeva dal 1972, con il film “La classe operaia va in Paradiso” e il “Caso Mattei”, aggiudicatisi ex aequo la Palma dʼOro, che lʼItalia interpretasse la parte del leone (ma sarebbe meglio dire “della palma”, atteso che il leone è il simbolo di altro festival, quello di Venezia) alla più celeberrima manifestazione cinematografica internazionale. Italiani sono, poi, anche “Sanguepazzo”, con la regia di Marco Tullio Giordana ed interpretato da Monica Bellucci e Luca Zin-

garetti, “Il resto della notte” di Francesco Munzi (Saimir), inserito nella “Quinzaine”. Un pò dʼItalia anche in “The Palermo Shooting” di Wim Wenders con lʼaffascinante Giovanna Mezzogiorno. Trattandosi non solo di concorso cinematografico, ma altresì di evento turistico e mondano, la settimana del festival si è conclusa, oltre che tra immancabili polemiche, critiche (e qualche delusione) cinematografiche, con numerosi party modaioli, “bellavita” e tanti personaggi dello star system in evidenza. In proposito, una citazione particolare merita, da ultimo, la singolare iniziativa di Aicon Yachts che, per tutta la durata del festival, ha ormeggiato un esemplare dellʼammiraglia della sua flotta, lʼAicon 85 Fly, di fronte alla croisette, trasformando il bellissimo yacht di oltre 26 metri in un centro benessere esclusivo per soli vip, con tanto di jacuzzi posta sul “Flybridge” dellʼimbarcazione, riempita di acqua minerale Evian. Come in un film.

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Parigi

Hotel Le Placide Un nuovo gioiello nel cuore di Saint-Germain

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pochi passi dal Bon Marché, nel cuore storico della riva sinistra di Parigi, è sorto un nuovo punto di riferimento per gli amanti del bello: un piccolo hotel a cinque piani, che ha tutto di un grande hotel di lusso, chiamato “Le Placide”. Vecchia casa di famiglia acquistata dallʼimprenditore Jean-Pierre Bansard, questo hotel molto riservato ed esclusivo, coniuga al fascino di una casa tipicamente parigina di fine ʻ800 un arredamento interno dalle linee asciutte e contemporanee. Lʼallestimento, pensato per coloro che desiderano il fascino quanto lʼarte di vivere, è stato affidato al designer Bruno Borrione, fedele collaboratore di Philippe Starck, autore tra lʼaltro dei famosi “Jardin des Sens” dei fratelli Pourcel. Appena varcata la soglia dellʼhotel (che si presenta con una facciata bianca decorata da rivestimenti di legno grigio talpa), il visitatore è sorpreso per la fusione di materiali, linee pulite e toni caldi. Accolto da una scultura in porcellana di Astrid Dahl, che

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è percepita da fuori come unʼintrigante pianta carnivora, lʼospite è immediatamente sedotto dallʼatmosfera ovattata del salotto. Qui, i sedili di velluto color bisonte sono impreziositi dalle righe multicolore di cuscini Missoni. Il camino, i tavoli e i pannelli di palissandro dove si staccano dei delicati bouquet, riscaldano sottilmente il pavimento di pietra e i dettagli in calcestruzzo. Che si trovi sul lato cortile con vista sul patio o sul lato città dove le finestre si affacciano sulla via, il visitatore si sente a suo agio. Più luminosa la reception, che confina col salone e brilla in virtù dei suoi mobili a specchio e legno laccato bianco incastonato da colori puri. Intimo e di lusso, il pianoterra dà il tono di undici appartamenti - tra cui uno doppio - che si affacciano sulla via. Un posto per pochi privilegiati che in ogni piano si declina in un colore diverso: grigio talpa al primo, mandorla verde, bianco e nero, perla e ocra ai piani che seguono, secondo lʼumore e il gusto dellʼospite. In ogni


suite, comunque, uno stesso tono, uno stesso spirito è presente: delle camere molto luminose, dove imperano comfort ed eleganza. Alle pareti bianche, che incorniciano un dipinto di Cole & Son, fanno da contrappunto i generosi divani in pelle bianca, il vetro, il cromo e il cristallo del tavolinetto rotondo. I bagni, con vista sul patio e separati dalle camere solo da un pannello di vetro e una tenda di velluto, sono qualcosa di assolutamente unico, spaziosi e al contempo luminosissimi. Unʼarte del piccolo dettaglio, (raffinatissima), la si ritrova nel vano scala verde mela, caratterizzato da una rampa antica in ferro battuto, sulle maniglie delle porte, nellʼarte della tavola. Lʼhotel “Le Placide” è un albergo al contempo di design e caloroso, tradizionale nel senso nobile del termine, moderno, per il lusso senza precedenti, e la progettazione avveniristica che sfoggia. Un piccolo albergo a misura dʼuomo, un grande albergo intimo e di lusso. Crediamo che non ci sia nulla da aggiungere per descrivere compiutamente lʼhotel “Le Placide”: già il nome riassume tutta la filosofia che ispira questo luogo da mille e una notte.

www.leplacidehotel.com

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Parigi

Hotel Daniel H

otel scrigno, unʼoasi di pace nel cuore di Parigi, lʼhotel Daniel è situato in una posizione ideale, a pochi passi dagli ChampsElysees e Rue du Faubourg Saint-Honore. Al crocevia della moda, degli antiquari, del business e delle notti infinite parigine, per offrire un contrappunto al moto frenetico della città, è stato concepito come un “Palace” in miniatura dove ancora si coltiva la dolcezza della vita. I visitatori curiosi, amanti dellʼarte e della buona cucina, si danno appuntamento in questa armonia di influenze orientali, tra epopee favolose e la Via della Seta. Eʼ come trovarsi in Francia e contemporaneamente altrove... Essere a Parigi e ai suoi antipodi. Lʼhotel Daniel, ispirato alla moda delle cineserie e fedele alla tradizione decorativa del XVIII secolo, offre allʼospite di passaggio come un diario di viaggio con cui navigare sprofondato sui suoi divani satin. Armonie di mandorla verde e sfumature di colore grigio perla. Appositamente realizzati a mano in Cina dallʼatelier De Gournay, gli sfondi floreali ricreano la delicata freschezza di un giardino cinese. Lʼhotel dispone di 26 camere di cui 9 suites, che declinano la passione per i viaggi in tutte le tonalità di colore, esplorando la gamma dei verdi mandorla, dei grigio blu e rosa morbido. Ogni camera è allestita con pezzi cinesi unici al mondo. Scatole cinesi, scrivanie e comodini intarsiati di madreperla, casse di legno prezioso, porcellane cinesi, armadi cesellati, tappeti orientali. Situato su 6 piani, le lussuose camere offrono il fascino di un pied-à-terre con vista sui tetti di Parigi. Ogni camera è diversa dallʼaltra. Situata al 5° piano, la suite “Daniel” è la più grande di tutte. Dal suo balcone, ai primi raggi di sole, potrete assaporare la prima colazione ammirando la guglia della Tour Eiffel, con un sapore molto parigino! Anche il ristorante dellʼhotel è riflesso di scelte esigenti, con unʼofferta amplissima di pietanze che si collocano allʼincrocio delle tradizioni culinarie francesi, mediterranee ed asiatiche, traendo il meglio da ciascuna. È questa la grande abilità (dovremmo dire “Lʼarte”) del suo chef Denis Fetisson, che eccelle in questi matrimoni sottili di gusto. LʼHotel Daniel è stato già eletto dalla rivista “Conde Nast Traveler” nella “Hot List 2005”, selezione molto esclusiva e ricercata dei migliori alberghi dellʼanno, così come lo chef Denis Fetisson ha ricevuto il trofeo “Jacquart” quale stella nascente della gastronomia 2006. Crediamo che lʼhotel Daniel di Parigi meriti ora anche il premio di una vostra visita.

Top Class International (Speciale Francia) è lʼallegato di Top Class Italia Style Magazine - Summer 2008 Top Class Italia Style Magazine è una pubblicazione edita e realizzata da Top Class Magazine Editore

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