SUSHI PER TUTTI Glossario di cucina giapponese
Dango: palline di riso cotte al vapore che si mangiano infilate su uno spiedino e condite con una salsa dolce. Kamaboko: pasta di pesce bollito compressa in tavolette. Kamonamban: soba o udon con I cipollotti, il tutto bollito in un brodo d’anatra. Mirin: alcol di riso a debole gradazione, dolce, che si usa come condimento. Miso: pasta di fagioli di soia bolliti e fermentati, usata anche per preparare una minestra molto comune. Mochi: pasta ottenuta pestando nel mortaio riso glutinoso caldo molto cotto. Si usa sia come dolce, sia come aggiunta allo zoni. Ha una consistenza gommosa che ne rende piuttosto difficile la masticazione. Nigiri: grosse polpette di riso bollito, ricoperte di alghe secche, all’interno delle quali si possono mettere diversi ingredienti (pesce, umeboshi, verdure varie). Si porta solitamente in viaggio. Sake: alcol di riso che raggiunge la gradazione di 14 o 15 gradi. Si beve caldo o freddo, anche per accompagnare i pasti. Sashimi: fettine di pesce crudo. Shiruko: brodo di fagioli rossi con mochi.
Soba: pasta di grano saraceno di forma simile ai tagliolini, ma di colore più scuro. Solitamente i soba si mangiano in brodo caldo. Takuan: sorta di rapa sott’aceto. Tempura: misto di verdure e pesce fritto in una pastella di acqua, uova e farina. Tofu: cagliata di fagioli di soia, di colore bianco. Lo si può mangiare crudo o in brodo. Udon: grosse tagliatelle di farina di grano, simili ai nostri strozzapreti, che si mangiano in brodo con vari altri ingredienti. Umeboshi: prugne in salamoia. Wasabi: sorta di mostarda di colore verde, molto forte. Yokan: gelatina molto compatta, per forma e consistenza simile alla cotognata; può essere ai fagioli dolci, al tè verde, alle castagne o ad altri gusti. Zarusoba: soba che si mangiano freddi. Si servono su un vassoi etto di legno e bambù, accompagnati da una salsa in cui intingerli. Zoni: zuppa in brodo i cui ingredienti variano a seconda di quanto si ha in casa: pezzetti di porro, di funghi, di pollo, e mochi. È una zuppa che rappresenta il piatto tipico di Capodanno.