SCOPRIAMO IL SIGNIFICATO DI … BABA’ Nome di un tipico dolce napoletano che fa riferimento ad Ali Babà, protagonista della nota storia delle Mille e Una Notte. Leggenda vuole che questo fosse il libro preferito dell'inventore del babà ovvero Stanislao Leszczinski, re di Polonia, vissuto nel XVII secolo, in esilio in Lorena. Questi casualmente aggiunse del rhum ad un dolce tipico della zona: il kugelhupf. Il Babà fu poi introdotto a Parigi, e da qui grazie ai cuochi francesi a servizio presso i nobili di Napoli arrivò nella città dove assunse la forma definitiva, a fungo, e raggiunse la sua consacrazione.
BESCIAMELLA Ha immortalato il nome di Louis de Béchamel, gastronomo, maggiordomo di Luigi XIV, finanziere ed esperto d'arte.
BISMARCK La bistecca guarnita con uova porta il nome del principe Otto von BismarckSchoenhausen, cancelliere del Secondo Reich germanico. In Germania, però, questo illustre nome indica anche una miscela di champagne e birra scura, trangugiata per combattere i postumi dell'ubriachezza.
BUFFET In francese vuoi dire credenza, il mobile ove si tengono cibi, tovaglie, cristallerie. Prese il nome da Pierre Buffet, cuoco di Francesco I durante la campagna d'Italia. Costui s'innamorò del nostro paese al punto che, lasciato il monarca francese, si mise al servizio di monsignor Giovan Matteo Giberti, vescovo di Verona. Buffet divenne presto amico del poeta Francesco Berni, segretario del Giberti, e come lui amante della buona cucina.
CILIEGIA Dal latino cerasum, che a sua volta deriva da Cerasunte, città dei Mar Nero dalla quale Lucullo importò la pianta, nel 71 a. C. Questa è una delle benemerenze di un personaggio di cui ricordiamo i pranzi, sicuramente luculliani. Di lui, però, dimentichiamo che fu anche un eccellente generale e a poco più di trent'anni sconfisse Mitridate. Era, inoltre, assai colto e scrisse libri di storia.
DOM PÉRINON Al frate benedettino Doni Pierre Pérignon, cellerario dell'abbazia di Hautvillers, si attribuisce il metodo di spumantizzazione del vino, mediante fermentazione in bottiglia. Egli scrisse di viticoltura e di enologia. La leggenda vuole che dopo aver assaggiato il "nuovo" vino, cioè lo champagne frutto dei suoi esperimenti, chiamasse i confratelli ed esclamasse: "Io sto bevendo le stelle". Morì nel 1715, lo stesso anno della morte del Re Sole.
FINANZIERA Piatto tipico Piemontese il cui nome rimanda alla giacca, detta appunto finanziera, indossata dai rappresentanti dell'Alta Finanza nella Torino dell'800. Questo riferimento nasce dal fatto che la finanziera era diventata, all'epoca, un piatto da ''ricchi''. Nonostante la ricetta della finanziera appartenesse alla cucina povera, visto che usa degli scarti di macellazione dei bovini e dei polli.
JULIENNE Dinastia votata alla cucina quella dei fratelli Julienne, pasticceri al servizio di Napoleone III. Inventarono il savarin e lo dedicarono all’autore della “Fisiologia del Gusto”. Pur avendo lasciato diversi piatti in eredità ai posteri, la loro fama è legata soprattutto alla speciale presentazione degli ortaggi e delle verdure tagliate in striscioline sottili lunghe circa 5 cm (se l’ingrediente ha forma tonda, prima si ricavano delle rondelle e poi da queste i bastoncini).
KIWI Nome con il quale è comunemente chiamato questo frutto, il cui nome è in realtà actinidia. Il nome comune rimanda all'uccello simbolo della Nuova Zelanda: il kiwi. Questo riferimento è dato dal fatto che in Nuova Zelanda, nel 1900, ebbe inizio la coltivazione intensiva del kiwi, originario in realtà della Cina, dove è noto come yang-tao. Tra il XIX e XX secolo la pianta fu introdotta in Europa, dove la sua coltivazione ebbe fortuna soprattutto in Italia. Difatti, il nostro paese è tra i maggiori produttori mondiali.
KRAPFEN Frittella rotonda, ripiena di marmellata, inventata dalla fornaia viennese Veronika Krapf.
MACEDONIA Mescolanza di frutta varia, con liquore e zucchero: scherzosa allusione alle stirpi eterogenee che popolano la regione macedone.
MAFALDINE È un formato speciale di pasta lungo, a nastro, arricciata. Si dice che il mastro pastaio, che le ha inventate, si sia ispirato ai capelli lunghi e ondulati di una bella fanciulla di nome Mafalda. Secondo la versione più accreditata tale formato è stato così chiamato in onore della regina Mafalda di Savoia.
MAIONESE Salsa che, secondo l'opinione comune, fu creata in ricordo della conquista della città di Mahón (Baleari, 1757), assediata da Louis-Francois-Armand de Vignerot du Plessis, duca di Richelieu.
MELBA Nelly Melba, celebre cantante australiana, passò alla storia del teatro per le sue interpretazioni e a quella della gastronomia per la coppa Melba: una
pesca sciroppata su un gelato di vaniglia, inventata in suo onore, all'Hotel Carlton di Londra, dal non meno celebre Auguste Escoffier.
MARGHERITA La pizza margherita nasce a Napoli dall'inventiva del grande Pizzaiolo Raffaele Esposito, in occasione di una visita della regina d'Italia, Margherita appunto, moglie di Re Umberto I. Esposito pensò ad una pizza che celebrasse la recente Unità d'Italia sotto i Savoia e per fare questo volle richiamare attraverso i colori dei semplici ingredienti pomodoro, mozzarella e basilico, la bandiera tricolore. La pizza fu molto apprezzata dalla regina Margherita e da lei prese il nome. MENTA
Il termine, secondo il mito, deriva dal nome della ninfa Minta. Di questa Ninfa si era innamorato Plutone, dio degli Inferi. Proserpina, moglie di Plutone, per gelosia aveva tramutato la ninfa in pianta, di menta appunto, permettendole così di danzare tra i boschi solo mediante il suo profumo. Attualmente tale parola indica una pianta aromatica nota per le sue proprietà salutari, e usata anche in cucina.
PAILLARD Lombatina di manzo ai ferri. In ricordo del ristorante di monsieur Paillard, a Parigi.
PRALINE Mandorle tostate nello zucchero. Inventate nel XVII secolo dal cuoco del duca César de Choiseul, duca di Plessis-Praslin. Passando dall'araldica all'arte dolciaria, Praslin divenne praline.
SAINT-HONORÉ Nome della via parigina dove abitava il pasticciere Chiboust, inventore del dolce (1879). Altra interpretazione: dedicato a sant'Onorio, protettore dei fornai e pasticcieri.
SANDWICH Il nome di questo panino deriva dal suo ispiratore, un nobile vissuto nel'700: John Montague, conte di Sandwich. Questi era un accanito giocatore di carte, tanto da non mangiare pur di non abbandonare il tavolo da gioco. Perciò il suo cuoco ideò per lui un cibo che si potesse mangiare anche giocando a carte. Si trattava di due fette di pane con una pietanza nel mezzo, quello che in italiano è detto tramezzino.
SAVARIN Dolce che si prepara in uno stampo circolare con cupola arrotondata e ampio foro centrale, chiamato a sua volta savarin. Il nome venne dato dai creatori, i fratelli Julienne pasticceri al servizio di Napoleone III, per ricordare che lo sciroppo con cui si bagna il dolce era stato probabilmente ideato dal celebre gastronomo Brillat-Savarin.
SUSINA Proviene da Susa, città della Persia.