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di Renato Marengo

A tu per tu con Franco Bixio, presidente della Cinevox Record, etichetta discografica che ha pubblicato numerose colonne sonore del Maestro. Tra cui, i grandi successi Giù la testa e Metti, una sera cena

«Una grande eccellenza italiana» Ennio Mo

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La Cinevox Record, l’etichetta discografica italiana specializzata nella produzione di musica da film, ha realizzatomoltedellecolonnesonorepiù celebri di Ennio Morricone.

Abbiamo chiesto al Presidente Franco Bixio, di raccontarci del rapporto tra Cinevox e il premio Oscar perlamusica2016. «Io ero un ragazzo di belle speranze, avevo appena 19 anni nel 1969, anno in cui abbiamo editato le musiche del primo film che Ennio Morricone ha realizzato per la nostra azienda. Il film di cui avrebbe dovuto scrivere le musiche era Metti, una sera a cena, regia di GiuseppePatroniGriffi, pellicola molto particolare perché il tema era un po ’ come una sorta di inno alla incomunicabilità e quelli erano proprio gli anni delle grandi lotte e delle grandi frizioni sociali. Il ‘68, come è noto, è stato un periodo importante per l’Italia, pieno di fermenti sociali e mutazioni perfettamente descritti all’interno del film. Occorreva quindi una musica di grande coinvolgimento che sottolineasse ed evidenziasse quelle sensazioni, quei fermenti, quelle turbolenze. Morricone realizzò per noi una delle sue colonne sonore più apprezzate nel mondo del ci-

orricone

nema. Da allora, e dopo quel grande successo, col Maestro inizia una proficua collaborazione, soprattutto grazie al rapporto che si crea tra lui e mio fratello Carlo, il quale, dopo che per anni lo aveva fatto mio padre, iniziava a occuparsi dell’ azienda editoriale, dedicandosi soprattutto allo sviluppo del settore delle colonne sonore. Ennio Morricone era già senz'altro tra i più apprezzati musicisti di riferimento dell’ epoca, un vero e proprio mito della musica da film. Ed è stato proprio mio fratello Carlo a intrattenere con lui quel rapporto che avrebbe portato, con straordinari risultati, alla produzione di parecchie colonne sonore. Voglio aggiungere, a proposito dei miei 19 anni, che proprio in quell’ anno avevo cominciato a muovere i miei primi passi come musicista, come compositore di colonne sonore e non c

’è dubbio che la figura di Morricone, la sua musica, il suo stile, che erano arrivati lì tra noi, nella nostra azienda, nei nostri studi, mi ha fortemente influenzato e aiutato a crescere professionalmente. Grande punto di riferimento, mitico, inarrivabile, Ennio Morricone comunque in quegli anni era già un personaggio cult per noi giovani, era già molto famoso avendo realizzato grandi co-

In apertura: Ennio Morricone con l’Oscar. Sotto: Franco Bixio, presidente della Cinevox Record

lonne sonore, ma soprattutto era un piacere ascoltare la sua capacità di composizione e la capacità di caratterizzare il suo stile armonico. E l’ esperienza musicale, la ricerca del Gruppo di Improvvisazione Nuova Consonanza, di cui abbiamo stampato il primo disco, ne sono testimonianza. Era solo l’inizio».

Dopo quella sua prima colonna sonora ce ne furono tante altre.

Metti, una sera a cena fuunodei primi grandi successi discografici, vendette tanto sia il 45 giri che il 33. Allora le colonne sonore, che noistampavamoconl’etichettaCinevox Record, erano molto apprezzate dal pubblico che seguiva con grande attenzione il tema musicale del film e usciva molto spesso dal cinema quasi canticchiandoloofischiettandolo.Questo veniva tenuto in conto, in qualche modo, nella composizione anche dellecolonnesonorestesseperché, al di là della necessità di commento,normalmentesichiedevaai musicistiuntemaricorrentechepotesseesserelacifrastessadelfilm.

È vero che molti film con la colonna sonora di Morricone si ricordano proprio grazie alla musica?

Sì, è vero.Anche se spesso sono i grandi film che contribuiscono al successodellacolonnasonora,Tuttavia,puòancheavvenireilcontrario.Inalcunicasi,infatti,lacolonna sonorahaaiutatoafarconoscereun filmehacontribuitoadecretarneil successo. Successo, che probabilmente il film nel lungo termine avrebbe ottenuto lo stesso, ma che grazie alla colonna sonora è stato certamenteanticipato.

Quali altre musiche di successo ha fatto con voi Morricone?

La produzione di Morricone che ci riguarda direttamente come Gruppo Editoriale Bixio è senz ’altro quella relativa ai film d’amore,aifilmintimistimaanche alla commedia italiana. Tra questi film La cosa buffa, Così come sei, Il gatto, Il giocattolo. Poi anche filmdrammaticicome Quattro mosche di velluto grigio, L’uccello dalle piume di cristallo, Indagine

su un cittadino al di sopra di ogni

In alto: Morricone con Cesare A. Bixio. Qui sopra: la cover dell’edizione speciale per il 35° anniversario di Giù la testa. Pagina accanto: i dischi d’oro della Cinevox

sospetto.L’ unicacolonnasonoradi film western, anche se atipico, che il Maestro ha realizzato per la nostra edizione è stata quella di Giù la testa diSergioLeone,del1971, chefuunsuccessoenormeel'ellepì della Cinevox vinse il disco d’oro, proprio come Metti, una sera a cena.

C’è un episodio legato al successo di questa colonna sonora?

PaoloFrajese,alloratitolaredella Domenica Sportiva,utilizzòiltema di Giù la testa,appenauscitonelle sale,quandoGustavThoenivinse la sua prima coppa del mondo in slalom parallelo con Stenmark. L’evento,soprattuttograzieallatelevisione, divenne famoso in tutto ilmondo.La DS sonorizzòladiscesa in slow motion di Thoeni con la musica del Maestro. Sicuramente il film di Leone ha contribuito al successodellacolonnasonora.Ma è indubbio che questo particolare utilizzodapartedellatvnehafatto subitounsuccessopopolare.Inquel periodoerafrequentechetveradio suonasserolecolonnesonore.Tutto ciòcreavaunmercatodiscografico che alimentava anche il successo del film. Le colonne sonore realizzateinquelperiodo,inprimisquelle diMorricone,godonodilongevità. Lemusiche,inizialmentecomposte per un film e ad esso indissolubilmente legate, nel corso degli anni hannoiniziatoadavereunaseconda vita. Infatti, ancora oggi vengono spessosuonateinradioeutilizzate in programmi televisivi o spot. Un esempioinquestosensopuòessere dato dalle musiche composte da Morricone per il film Indagine su

un cittadino al di sopra di ogni so-

spetto diElioPetri.Iltemaprincipale, Indagine, ancora oggi viene utilizzato in programmi televisivi oservizigiornalistici,infilmodocumentariconparticolareriferimento a storie di delitti e indagini della polizia. Non c’è dubbio che il successo di tali utilizzi sia il risultato di azioni editoriali che un editore musicale normalmente pone in essere per far continuare a vivere le produzioni, ma è anche vero, per esempio,chequeltipodimusicain particolare si presta perfettamente a sottolineare il momento dell’“indagine” .

Morricone è riuscito a realizzare grandissimi temi popolari per film d’autore, drammatici, western e, senza particolari complessi, si è cimentato anche nella realizzazione di musiche per le commedie.

Sì,perlenostreedizionimusicali harealizzatoneglianniOttanta,ad esempio,lecolonnesonoredeifilm Bianco, Rosso e Verdone e Un sacco bello diCarloVerdone.Ma voglio ricordare anche un altro film: Il Gatto di Luigi Comencini conMariangelaMelatoeUgoTognazzi.Unacommediacongiallo! Inquelparticolarecaso,Morricone

Sopra: Ennio Morricone, in primo piano, con Cesare Andrea Bixio e Giuseppe Patroni Griffi era riuscito con la ricerca orchestraleadarelasensazionediquello cheerailsimbolodelfilm:ilgatto. Ascoltandolamusicadiquellacolonna sonora, infatti, sembra quasi disentirepasseggiareungattosornionenellesueposeemovenzefeline. E questa è proprio una delle carte vincenti di Morricone: riuscire, senza strumenti elettronici e spesso solo con l’ utilizzo di una voce,acrearedeterminatieffettisonori che danno impronte caratteristicheeoriginaliechetrasmettono perfettamente la sensazione di quellochepoièlascena.Bastipensare all’armonica straziante di C’era una volta il West,suonatadal compiantoFrancoDeGemini,che ha dato la cifra alla musica di quel film.O,ancora,in Metti, una sera a cena, all’ utilizzo della voce di Edda Dell’Orso, protagonista in tantissime colonne sonore sia di Morriconechedialtricompositori.

Quanto tempo impiegava Morricone nella realizzazione delle sue colonne sonore?

Prendeva il giusto tempo. Così forse lui ti risponderebbe. Comporre colonne sonore non è una cosa da poco: ci vuole una propria ispirazione al servizio dell’ispirazione stessa che il film ti dà. È molto complesso. Devi entrare nella sensibilità del regista e in quello che le immagini ti comunicano.Devisentirequellochetisuggerisce il regista ma allo stesso tempo devi esserne svincolato. Ci vuole del tempo per maturare quello che può essere poi scritto magarianchevelocemente.

Nei vostri Studi Trafalgar c’è una sala grande con schermo gigante e c’è spazio per l’orchestra. Morricone aveva l’abitudine di guardare le scene e di dirigere l’orchestra?

Morricone non sempre dirigeva inprimapersona,avoltesiaffidava alladirezionediBrunoNicolai,ma questo proprio per seguire meglio la realizzazione della colonna sonora. Si registrava con l’orchestra schierata in sala mentre, grazie ai proiettoricondispositivispeciali,la scenavenivaproiettataincontinuazione come fosse un “anello” , fino a che non veniva la versione perfetta. Si realizzava la registrazione vedendo le scene del film in “diretta” e si perpetuava quell’antica alchimia che ha avuto origine nel 1930 con il primo film sonoro italiano.Anche in quel caso eravamo coinvolti, visto che la canzone del primofilm sonorolacomposemio padre e la sua storia musicale si è sviluppatamoltospessonell’ utilizzare la colonna sonora come trampolino di lancio di moltissime sue canzoni.

Quale era questo film ?

Il titolo del film era La canzone

dell’amore e la canzone, dal titolo omonimo, era quella che “faceva” ...Solo per te Lucia va la canzone mia... Quel film è interessante non solo in quanto primo film sonoro, maperchégrazieadessolospettatorescoprecomesiregistravanoallora le colonne sonore e come si realizzavanoiprimi78giri.Hovoluto fare questo accenno a mio padre, CesareAndrea Bixio, perchélasuastradaequelladiMorricone si sono intrecciate anche artisticamente, grazie a Giuseppe Patroni Griffi, che nel 1975 realizzò un film dal titolo Divina Creatura conunasplendidaLaura Antonelli, un fantastico Marcello MastroiannieunperfettoTerence Stamp. La musica nel film conteneva non solo la colonna di commento realizzata da Morricone ma anche molti brani di mio padre rivistieriarrangiatidallamatitadiun grande orchestratore quale è il MaestroEnnioMorricone.

C’è stata quindi una collaborazione particolare tra l’editore e il musicista.

Fu una cosa molto bella. Parliamo del 1975, quasi al termine della vita di mio padre, un riconoscimentoinpiùallasuabellaefortunatacarrieraartistica.

Ennio Morricone nel 2007 ha vinto un Oscar alla carriera che lo ha ripagato di tanti film approdati alla notte degli Oscar e per i quali già avrebbe meritato di vincere.

Credo che lui meritasse di vincerel’Oscarpiùvolte.Sicuramente, e lo dico con certezza perché ne sonoinnamorato,avrebbemeritato divincerloperlacolonnasonoradi C’era una volta inAmerica,ultimo film di Sergio Leone, tra l’altro compagno di scuola di Morricone. Secondo me rimane uno dei suoi capolavori.

Possiamo dire allora che fu riparatorio da parte di Hollywood quell’Oscar alla carriera?

Beh sì, io credo di sì. Come spessoavviene,l’Oscarallacarriera alla fine si dà quando ci si accorge diaversbagliatoinpassato.

E quindi veniamo al secondo Oscar, che lui vince quest’anno con un film di Quentin Tarantino, con un vero e proprio trionfo e un riconoscimento da parte di tutto il mondo del cinema nei confronti di questo grandissimo compositore.

Da parte del mondo intero! Non solo del cinema ma anche del mondo culturale, dei media, delle personecheabbianogustoartistico echehannoamatoecontinuanoad amare le musiche scritte da Ennio Morricone, una grande eccellenza italiana.

In alto: uno dei pannelli allestiti per la Mostra C.A. Bixio musica e cinema nel ‘900 italiano, con una carrellata di immagini delle copertine di alcune colonne sonore pubblicate negli anni dalla Cinevox Record. Qui sopra: Ennio Morricone con la statuetta dell’Academy Awards

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