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Alle auto elettriche servono gomme speciali

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Concorso

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Intervista Dino Nodari Foto Lionel Balmer

È da mezzo secolo che il TCS esamina pneumatici auto. Come se la caverebbe oggi il vincitore del primo test svolto nel 1973?

Reto Blättler: Probabilmente ci porterebbe da A a B. La domanda è solo come! Gli odierni requisiti posti alle gomme differiscono in maniera significativa da quelli di 50 anni fa. Non solo le vetture, anche le condizioni ambientali e della viabilità sono cambiate. Oggi, una buona gomma deve essere sicura da guidare su qualsiasi tipo di strada. Deve essere ottimizzata in termini di resistenza al rotolamento e usura, essere silenziosa, sopportare le velocità e pesi delle auto moderne e, non da ultimo, piacere esteticamente.

Nel test comparativo di quest’anno, alcuni prodotti sono stati bocciati. Perché succede tutt’oggi?

Occorrono decenni per sviluppare e perfezionare il prodotto affinché fornisca buone prestazioni in tutti i criteri chiave, e ciò a livello di costruzione, mescola di gomma e disegno del battistrada. Oggi su internet si trova un gran numero di pneumatici no brand. Il nostro test ne mostra le carenze e i pericoli che si corrono acquistando online merce di fabbricanti sconosciuti.

Vi sono delle differenze fra pneumatici per auto elettriche e convenzionali, a benzina e diesel?

I veicoli elettrici pongono requisiti specifici ai pneumatici, innanzitutto perché tendono ad essere più pesanti.

Inoltre, il concetto propulsivo dei veicoli a batteria richiede pneumatici ottimizzati nella resistenza al rotolamento, rumorosità e usura. I primi test sui cosiddetti pneumatici ecologici, paragonabili a quelli attuali destinati ai veicoli elettrici, dimostrano che l’enfasi posta sui fattori anzidetti va purtroppo a scapito della sicurezza.

A prescindere dalla sicurezza, i consumatori danno crescente importanza all’impatto ambientale. L’industria ne tiene conto?

L’inquinamento sta diventando un problema sempre più sentito anche nel settore dei pneumatici, non solo a livello di produzione ma anche nell’utilizzo. Notiamo la crescente sensibilità ecologica nella consulenza ai soci, come pure nel lavoro di pubbliche relazioni. I consumi di elettricità e carburante devono essere ridotti, e lo stesso dicasi del rumore e delle microplastiche da pneumatici. Scegliendo marche rispettose dell’ambiente è possibile risparmiare risorse e limitare le emissioni dannose prodotte dai pneumatici.

Come si svolgono i test?

Sottoponiamo i pneumatici ad una serie di prove su diversi fondi stradali e secondo determinati criteri: innanzitutto la sicurezza che per gli estivi viene rilevata su strada asciutta e bagnata, quella degli invernali e quattro stagioni pure su neve e ghiaccio. I risultati vengono valutati sia oggettivamente che soggettivamente. Il secondo criterio principale – il bilancio ambientale – non riguarda solo l’usura bensì anche il grado di efficienza e rumorosità. Ed infine esaminiamo pure gli aspetti ambientali.

Ogni tanto rivedete tali standard?

Per molti il pneumatico non è altro che un accessorio rotondo e nero. Ma ogni anno vengono compiuti enormi progressi nel settore. Per cui, sì, adeguiamo costantemente i nostri paletti all’evoluzione tecnologica.

In concreto, cosa avete cambiato ultimamente?

Quest’anno abbiamo rafforzato i criteri esistenti di sicurezza, comfort ed economicità, integrando il criterio ad hoc della sostenibilità. Il voto globale si compone dei risultati ottenuti nella sicurezza di guida e del bilancio ambientale. Così, oltre alle prestazioni in fatto di sicurezza, che continuano ad essere centrali, valutiamo anche le caratteristiche del pneumatico.

Cos’è un pneumatico sostenibile?

Perché il pneumatico possa definirsi come sostenibile, il costruttore deve gestire le materie prime in maniera parsimoniosa e consapevole, su tutto il ciclo, dall’approvvigionamento alla produzione. Ciò significa ad esempio che utilizzi plastica PET riciclata, oli e resine vegetali oppure carcasse di vecchi pneumatici recuperati.

A proposito, cosa sono i pneumatici ricostruiti?

Sono gomme come nuove, ovvero ricavate da pneumatici usati, cui viene data una seconda vita: il loro battistrada consumato viene staccato dalla struttura portante e sostituito con uno strato di materiale nuovo, mediante il processo di vulcanizzazione. Finora, i ricostruiti non sono peraltro in grado di rivaleggiare con pneumatici di primo equipaggiamento dei marchi più rinomati.

Di fronte all’offerta sconfinata, come trovare il pneumatico giusto?

Oltre a pubblicare il presente supplemento speciale nel Touring, abbiamo messo online un nuovo strumento di ricerca, unico in Europa: sul sito dedicato pneumatici.tcs.ch l’utente può reperire il modello più adatto con pochi clic. Una volta inserite dimensione e proprietà richieste, il motore di ricerca presenta una selezione di prodotti confacenti.

I quattro stagioni hanno senso in Svizzera?

L’inverno 2022/23 è stato mite. Qui da noi spesso le strade sono innevate soltanto ad altitudini più elevate. Gomme all season potrebbero essere un’opzione nelle aree urbane, da montare sulla seconda vettura oppure per coloro che preferiscono lasciare la vettura nel garage e ripiegare sui mezzi pubblici quando le condizioni stradali sono difficili. Per gli automobilisti che invece percorrono molti chilometri su tutto l’arco dell’anno, abitano in zone montuose o vanno frequentemente a sciare, consigliamo il cambio gomme stagionale da estivi a invernali. •

Ricerca e confronto pneumatici online

Di fronte al compito ricorrente di equipaggiare la loro automobile di gomme adatte, sicure e di qualità, oggi i consumatori si vedono alle prese con una vasta offerta di prodotti molto differenti gli uni dagli altri. Il TCS risponde alle richieste sempre più insistenti di trasparenza e comparabilità integrando nel proprio portale dedicato una nuova e completa funzione di ricerca che comprende circa 15 000 pneumatici dei brand più svariati. Bastano pochi passi per selezionare dimensioni, marche, anno di produzione nonché indici di velocità e carico per poi paragonare direttamente gli articoli trovati e scegliere quindi il modello che meglio risponda ai bisogni individuali. La ricerca può essere affinata inserendo ulteriori criteri quali aderenza, consumo di carburante, usura, comfort o sostenibilità pneumatici.tcs.ch

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