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Il ritorno dei dirigibili

Sulla base delle tante notizie di stampa, si potrebbe pensare che negli ultimi anni i dirigibili stiano vivendo una rinascita. Volano con poche emissioni e grazie alle loro caratteristiche possono essere utilizzati per scopi scientifici. Ma ci sono molti fattori che li limitano.

I giri sopra il Bodanico sono molto richiesti. I voli in Zeppelin restano comunque un mercato di nicchia.

LLa grigia giornata di gennaio a Friedrichshafen non invita proprio a fare un volo panoramico sul Lago di Costanza. Infatti, la stagione inizia solo ad aprile. Nel frattempo i due dirigibili della compagnia armatrice Zeppelin sono in fase di manutenzione. Le membrane sono fissate al soffitto dell’hangar. Gli impennaggi e la navicella sono stati smontati. I quasi 7400 metri cubi di elio di cui ha bisogno un dirigibile sono immagazzinati temporaneamente in lunghi sacchi di plastica. In primavera inizierà la costruzione di un nuovo Zeppelin NT. La richiesta di voli panoramici sul lago e su altre regioni della Germania è enorme, da quando il 15 agosto 2001 uno Zeppelin con passeggeri a bordo è tornato a decollare da Friedrichshafen. Oggi, sono oltre 22 000 le persone all’anno a li­ 00 0 brarsi nel cielo con il dirigibile. Per il 2023 i tour segnano il tutto esaurito, e ciò nonostante un volo di 45 minuti costi 430 euro. C’è quindi urgentemente bisogno di un nuovo Zeppelin.

Ma perché ne vengono prodotti così pochi, se il mercato sembra tanto promettente?

Dal 1997 – quando il prototipo del nuovo Zeppelin NT completò il suo primo volo – ne sono stati costruiti otto esemplari: due volano per la Zeppelin, tre per la società statunitense Goodyear, mentre gli altri tre sono stati messi fuori servizio nel frattempo.

«Anche se i voli panoramici si sono sviluppati con successo, si tratta pur sempre di un mercato di nicchia. I nostri ospiti di solito si concedono un’esperienza così costosa soltanto una volta nella vita», afferma Eckhard Breuer, direttore delle società Zeppelin Luftschifftechnik GmbH e Deutschen Zeppelin­Reederei GmbH, appartenenti al Gruppo Zeppelin. Inoltre in Germania ci sono solamente una manciata di aeroporti adatti a gestire i dirigibili. «Nei grandi aeroporti commerciali, disturberemmo il servizio. A Friedrichshafen invece le aree di atterraggio sono adeguate e il traffico aereo è limitato». Stesso discorso per l’aerodromo di Essen/ Mühlheim dove presto sarà stazionato uno degli Zeppelin. «Inoltre servono percorsi attraenti. Là dove sarebbe interessante, spesso non è possibile, come ad esempio a Ber­ › lino. Qui l’area del distretto governativo è vietata al sorvolo», spiega Eckhard Breuer.

Poche emissioni, ma lento e caro Altri però sembrano essere più avanti. La società britannica Hybrid Air Vehicles (HAV), ad esempio, ha sviluppato il dirigibile Airlander 10, lungo 92 metri e con cento posti a bordo. Uno Zeppelin NT, invece, è lungo 75 metri e può ospitare una quindicina di passeggeri. Il dirigibile a trazione ibridaelettrica dovrebbe raggiungere una velocità di 130 km/h. Nel 2022 è stato annunciato che la compagnia aerea regionale spagnola Air Nostrum noleggerà in leasing dieci Airlander 10, che nel 2026 dovrebbero operare su tratte interne.

Gli esperti sono scettici. «I dirigibili non possono fare concorrenza agli aerei, che vengono costruiti in serie ormai da decenni. Inoltre, la loro velocità in volo è troppo bassa e i costi di sviluppo troppo alti. L’elio, infine, è molto caro e c’è bisogno di moltissimo spazio per decollare e atterrare», afferma Holger Friehmelt, direttore dell’istituto di aeronautica della scuola superiore Joanneum di Graz. «E in caso di maltempo non volano affatto».

I dirigibili volano con una lentezza estrema, a bassa quota e le cabine hanno poche vibrazioni. Ciò li rende adatti per determinate missioni. Sono un mezzo ideale per viaggi lenti, lussuosi e a basse emissioni. Ad

Una trovata pubblicitaria

Rendere omaggio ad un precursore e offrire alla popolazione un battesimo dell’aria originale: nel 2015, per festeggiare i suoi vent’anni, la compagnia aerea svizzera Edelweiss s’era dotata di un dirigibile Zeppelin NT, vestito dei suoi colori e messo a disposizione della popolazione per dei voli a prezzi abbordabili in tutto il paese. Un’operazione pubblicitaria coronata da un bel successo: nell’anno dell’anniversario furono effettuati più di 400 voli durante la bella stagione – da maggio ad agosto –, seducendo in totale oltre 4800 passeggeri.

esempio, la compagnia svedese Ocean Sky

Cruises ha annunciato il sorvolo del Polo Nord nel 2024… per 200 000 dollari a testa. In realtà, secondo un esperto del settore, gli svedesi non starebbero avanzando nella costruzione. Da parte sua, il gruppo americano Lockheed Martin, che voleva costruire dirigibili a scopi militari, ha dismesso il reparto già molto tempo fa.

Elio merce rara

Anche l’approvvigionamento di elio è un problema. Da tempo la domanda supera l’offerta e nel 2022 si è verificata una penuria di elio. USA e Qatar, i maggiori produttori di gas non combustibili, hanno dovuto chiudere gli impianti a causa di problemi. E ora la Russia, ovviamente, non è in grado di sopperire come si prevedeva. «Negli ultimi cinque anni il prezzo dell’elio è quintuplicato», precisa Eckhard Breuer. Ma allora vale la pena costruire dirigibili? I costi per un dirigibile e i due camion con i tralicci necessari per le operazioni di decollo e atterraggio si attestano sui venti milioni di euro. «Con le entrate provenienti dai biglietti, dalla pubblicità aerea (gli Zeppelin recano attualmente i loghi di Goodyear e della società ZF), dai voli charter, dai progetti scientifici e dagli eventi gastronomici che organizziamo nell’hangar, nonché dagli articoli di merchandising, riusciamo nel complesso a fare profitti», dichiara Eckhard Breuer. jl

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