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Intervista

«Per noi, terreno sconosciuto»

Il responsabile marketing della gamma 911, Patrick Gebhardt, ricorda i retroscena del progetto 911 Dakar.

Reinterpretare una leggenda automobilistica: un’autentica sfida? Patrick Gebhardt: È stato un sentimento forte, ma anche una grande sfida. Questo perché volevamo sviluppare una vettura performante, senza però imitare il modello originale.

In queste condizioni, qual è stata la sfida più importante da assumere? Quella di concepire un’auto che non avesse soltanto un portamento rally rialzato, ma che fosse pure efficace sul pietrisco e nella sabbia. Era un terreno sconosciuto e abbiamo dovuto fare dei miglioramenti nel corso del progetto. Ad esempio rinforzando il filtro dell’aria per sopportare meglio gli impatti sulla pista.

In che misura la 911 Dakar rispecchia il modello originale? Soprattutto a livello estetico, specialmente grazie al pack Rally con il suo look da fuoristrada. Abbiamo sviluppato l’auto sulla base della 911 GTS, tentando di mantenere il meglio del modello iniziale. Chiaramente è difficile paragonarla alla sua antenata a causa dei molteplici sistemi elettronici presenti ora. Ne conserva però le qualità di base, come la leggerezza e le performance, dimostrando al tempo stesso una polivalenza inusuale. moh

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