www.trantran.net | n. 29 mensile | 8 Maggio 2012 | Distribuzione gratuita
con il patrocinio di:
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6 Riflessioni: I nuovi Divi
Natura: Parco dei Colli Briantei
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Musica: Venus Comb, Vittorio Mezza, Nick The NightFly
Cinema: Marco Pozzi racconta il suo film sull’anoressia
ENRICO RUGGERI E I FLUON SUL SET DEL VIDEO DI POLVERE Libri: Osso e la Luna per bambini dai tre ai novant’anni
MAGGIO - 2012
Sommario
Lo strano caso di Enrico Ruggeri e dei Fluon UNA GIORNATA SUL SET DEL VIDEO DI POLVERE Pag. 7
PARCO DEI COLLI BRIANTEI LA BRIANZA COME NON LA AVETE MAI VISTA... Pag. 21
EDITORIALE Non prendete impegni il 7 Luglio
SPUNTI DI VISTA AAA Aspiranti Divi Cercasi
CLOCHART Venus Comb: tra rock, elettronica e melodica raccontiamo le storie di un giovane tra tanti
RACCONTIAMOCI Osso e la Luna Una storia di (stra)ordinario amore, di arte e di virtù.
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4 ACSM-AGAM Insediato il nuovo consiglio di amministrazione
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PENDOLARE
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REALITY
34 IL VETERINARIO RISPONDE
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SPECIALE MATURITà
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BIS
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ALTROVE
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BIS
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BIS
Vittorio Mezza: Il Jazz improvvisazione e libertà…
Speciale lingue
Mare Blu, Verdi Campagne e Bianche città: tutti i colori di Minorca
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VERDISSIMO L’orto “a lasagna”: coltivare senza fatica
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I SEGRETI DELLO CHEF Edizione Speciale: Taste of Milan
In viaggio sulle note con Nick the Nightfly
Marco Pozzi racconta il suo film sull’anoressia
31 BIS Mario Augeri: Il mio disco sono io
Fondatori Marta Migliardi, Elena Gorla, Adriana Colombo, Guido Ber Direttore Alfredo Rossi
Anno III - Numero 29 - 8 Maggio 2012 Editore: Trantran Editore S.r.l. Sede: Via Cesare Battisti 121 Vedano al Lambro C.F./P.I./RIMB 06774520966 REA MB 1864900 Reg. Trib. di Monza n.1995 del 29/06/2010
Capo Redattore Marta Migliardi
Per Contattarci direzione@trantran.net redazione@trantran.net segreteria@trantran.net
Redazione Juri Casati, Guido Caimmi, Gabry, Gaber (UTGaber), Niccolo Rossi, Alberto Zanardo, Francesca Fawn Masperi, Luca Vanni e il misterioso Redo Alfossi.
Vice Capo Redattore Elena Gorla Inviata Speciale Adriana Colombo Grafica e Fotografi Ufficiali Alberto Zanardo e Francesca Fawn Masperi
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PSICOLOGIA OGGI
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SPORTIVAMENTE
40 SPECIALE SALUTE 42
COSA SUCCEDE IN CITTà
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LE SCIURE
IL COMMERCIALISTA RISPONDE
Si ringraziano per questo numero: Anna, Osso, Nessie e la famiglia che lo ha adottato, Don Andrea ed Effe per esserci, Il Gaberozzolo, Parole e Dintorni, Enzo e Mauro Iacchetti, Marina Carlesso, Lorenzo Cazzaniga, Gaetano e tutte le persone che stanno vivendo con noi questa pazza avventura (di cui saprete nel prossimo numero). Ringraziamo i musicisti emergenti per il loro entusiasmo, Juliet, Giorgio Riva e tutta l’Enpa sez Monza e Brianza per averci insegnato così tanto. Ringraziamo, infine, Totò, Spispi, Angelina, Annibale, Lolita, Sibilla, Mela, Asia, Dominga e la bellissima Alice per insegnarci ogni giorno cos’è l’amore. Ringrazio Fabio, Mirko, Silvia e il Cinghio, Roberta e Marcosuo, Oriana, Michela per una giornata di musica, temporali e sole. Foto di Copertina Enrico Ruggeri e i Fluon di Alberto Zanardo Stampa REGGIANI S.p.A. 20126 Gavirate (VA) Tiratura 26.000 Copie
Raccolta Pubblicitaria
Direttore Commerciale Paola Scappatura commerciale@trantran.net Trantran Editore s.r.l. Sede Via Cesare Battisti 121 Vedano al Lambro (MB) trantran@trantran.net
Aprile 2012, trantran 3
EDITORIALE
IL DIRETTORE ALFREDO ROSSI MAGGIO - 2012
Non prendete impegni il 7 Luglio
INSEDIATO IL NUOVO CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ROBERTO COLOMBO NUOVO PRESIDENTE DI ACSM-AGAM “NUOVE SFIDE PER IL NOSTRO GRUPPO” MONZA, 23 aprile 2012 – Oggi, a Monza, il nuovo Consiglio di Amministrazione di ACSM-AGAM S.p.A., ha provveduto alle nomine. A Roberto Colombo è stato conferito l’incarico di Presidente. Umberto D’Alessandro è stato nominato Vice-Presidente. Enrico Grigesi è stato confermato nella carica di Amministratore Delegato.
L’Amministratore Delegato, Enrico Grigesi
Il Presidente, Roberto Colombo
IL PROFILO
LE PRIME DICHIARAZIONI
R
Al termine della riunione consiliare, Colombo, ha rilasciato una prima dichiarazione. “Assumo con entusiasmo e orgoglio la guida di un gruppo che costituisce un saldo punto di riferimento nei nostri territori di appartenenza. Ringrazio i soci per questa scelta di continuità a testimonianza dell’impegno profuso e degli importanti risultati conseguiti; ringrazio il Presidente uscente Umberto D’Alessandro, l’Amministratore Delegato Enrico Grigesi e il Consiglio di Amministrazione uscente per la leale collaborazione prestata in questi anni; e in particolare ringrazio il nuovo Consiglio per la fiducia accordata”.
oberto Colombo, classe 1957, risiede a Monza. Sposato, ha tre figli. È laureato con il massimo dei voti in Scienze politiche con una tesi di politica economica. Imprenditore, ha ricoperto a più riprese cariche associative in Confindustria (componente della Giunta nazionale nel 1996-1997; Vice-Presidente della Giunta di Monza e Brianza, di cui è tuttora membro, dal 1991 al 1997; presidente del Gruppo giovani imprenditori dal 1991 al 1994). Vanta una lunga esperienza manageriale in aziende di primaria importanza e di livello nazionale. È stato sindaco di Monza dal 1997 al 2002. Ha contribuito alla nascita di ACSM-AGAM S.p.A. di cui ha ricoperto sin dalla fondazione il ruolo di VicePresidente.
4 trantran, Aprile 2012
“Da sindaco ho potuto avviare il processo di privatizzazione di Agam e 10 anni dopo ho avuto l’opportunità di poter attuare in prima persona, assieme al Consiglio di Amministrazione uscente, l’ambizioso progetto di fusione tra le
ALFREDO ROSSI Foto di Gabriele Benini
In questa mia pagina non ho mai toccato l'argomento della politica: la "Trantran people", cioè voi che ci leggete, ha altri modi e altri mezzi per informarsi sulla politica. Ma questa volta faccio uno strappo alla regola. Domenica 6 e lunedì 7 a Monza e in altri centri della provincia brianzola ci sono state le elezioni per rinnovare i consigli comunali. E tra quindici giorni da molte parti ci saranno i ballottaggi. Molti, anche tra i miei amici, mi hanno manifestato il loro completo disinteresse per il voto. "Sono andato al mare e ci tornerò". "Ho già detto a mia zia che vado a Piacenza a mangiare da lei". "Non voto più, tanto sono tutti uguali: cercano la sedia per mettere le mani nel portafoglio pubblico. E magari anche nel nostro". Questa una piccola serie delle motivazioni con cui mi hanno comunicato che non sono andati e quindi andranno alle urne. D'accordo, è vero: non hanno tutti i torti, la politica in questo momento non sta dando un bello spettacolo di sé, da diversi anni a questa parte la percentuale dei votanti sta sempre più diminuendo. Insomma, forse i miei amici che hanno scelto altri lidi al posto della cabina elettorale in cui entrare con scheda e matita copiativa, hanno qualche motivazione dalla loro parte, ma non sono d'accordo. Perché penso che se qualcuno viene votato dal 50 o poco più per cento della popolazione, in un certo senso si senta abbandonato, poco controllato e poco
rappresentativo di tutta la comunità che deve amministrare e alla fine, ANCHE per questo motivo, ma NON SOLO per questo, tutto ciò lo porterà a interessarsi più di se stesso, del suo tornaconto e di quello degli amici, visto che comunque quelli che l'hanno messo su quella seggiola sono la metà (e a volte succede che sia anche meno della metà) di chi aveva la possibilità di votare a favore o contro. E allora? E allora non mi resta che dirvi uno slogan che andava molto di moda quando io ero un ragazzino (epoca Beatles, per capirci) e la gente anche allora manifestava una certa voglia di non andare alle urne: votate per chi volete, ma votate. Anche per avere il diritto di indignarsi quando è il caso. Passando ad altro, messaggio a tutta la "Trantran people". Ricordate? Tempo fa abbiamo fatto una campagna contro la droga culminata con una serata al "Binario 7". Questa volta stiamo organizzando qualcosa di più in grande, sempre con un intento sociale. E ne verrà fuori, ne sono sicuro, una giornata memorabile. Anche e soprattutto se interverrete voi della "Trantran people" . Comunque non prendete impegni lontano da Monza per il prossimo 7 luglio. Di cosa si tratta? Un po' di pazienza, via. Prima, andate a votare (per chi volete, ovvio). TT
Alfredo Rossi
Il Vice-Presidente, Umberto D’Alessandro aziende di Monza e Como. In forza delle scelte operate, imperniate sui nuovi investimenti tecnologici e infrastrutturali e sulla razionalizzazione e valorizzazione delle risorse, abbiamo dato vita a una realtà intraprendente e solida, in grado di sostenere la competizione in un mercato sempre più selettivo” ha sottolineato Colombo. “Anche se rimane ancora molto da fare, l’intero percorso – grazie al contributo di tutti - è ormai consolidato e possiamo guardare con ottimismo a nuovi traguardi nel segno della continuità aziendale”. “Gli obiettivi del nostro gruppo sono anzitutto quelli di incrementare la qualità dei servizi assicurati ai clienti e ai cittadini, anche mediante nuovi investimenti tecnologici e infrastrutturali sul territorio, e di produrre ulteriore sviluppo secondo le aspettative dei nostri stake-holders” ha concluso il neo Presidente.
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Aprile 2012, trantran 5
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SPUNTI DI VISTA
L’INNOCENZA DEL PRINCIPIO RELATIVO
CLOCHART
INTERVISTE A VOLTI NOTI IN GIRO PER LA BRIANZA
AAA ASPIRANTI DIVI CERCASI Di - Juri Casati
C
i sono casi in cui, anche se non abbiamo una definizione di una parola chiara in testa, possiamo comunque afferrare il senso. Qual è per esempio la definizione di «divo»? Potrebbero chiedersi quei giovani interessanti ad intraprendere questa nobile professione. Proviamo ad elencare, senza pretese di completezza, alcune caratteristiche che deve avere un divo per essere considerato come tale. La prima, e più ovvia, caratteristica del divo è la «notorietà»: un individuo sconosciuto al grande pubblico non potrà mai essere considerato un divo o una diva. Quindi un giovane che voglia diventare un divo si trova subito davanti un ostacolo enorme, quello cioè di riuscire a diventare famoso. Il divo inoltre deve essere giovane, o deve dare un’immagine giovane di sé, o comunque deve ritirarsi a vita privata prima del decadimento fisico. Infatti nel momento in cui un divo invecchia o si ammala, come è accaduto per il grande Muhammad Alì, ci accorgiamo che perde – per qualche incomprensibile motivo – il suo status di divo (e qui entra in gioco quello che vi dicevo prima, cioè che di certe parole si afferra soltanto il senso, ma non la definizione). Pertanto il giovane che voglia diventare un divo deve darsi da fare subito perché più aspetta e peggio è. Il divo poi deve essere eccentrico. Michael Jackson in questo senso è stato un esempio insuperabile di divo: Luna Park in giardino e bara di cristallo in camera da letto. Beh, insomma, che dire… se uno è riuscito a
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diventare famoso da giovane, poi non può essere così difficile comportarsi in modo un po’ eccentrico. Un’altra caratteristica importante che il divo deve avere è il suo rapporto contrastato con la stampa. Il divo ogni tanto deve litigare con qualche giornalista, magari prendere a sberle un paparazzo, ma saltuariamente – magari dopo un lungo silenzio – deve saper anche concedere lunghe interviste, che poi vengono riprese da altri giornali che con clamore non riportano ciò di cui il divo ha parlato, ma il fatto che il divo ha parlato. Attenzione però, aspiranti divi, a non confondere la fama, la gioventù, l’eccentricità e il rapporto contrastato con la stampa di un vero divo con quelli di un volgare vip perché un vero divo, al contrario di un qualche sordido vip, rimane geloso della propria intimità anche se è un personaggio pubblico; sa circondarsi di un alone di mistero anche se è conosciutissimo; è solo anche se ha una corte intorno a sé; non si siede su un trono anche se abita in una reggia; non ha follower né «amici» anche se ha molti fan. E soprattutto il vero divo ha qualità che non mostra volentieri: se il divo è un cantante, non deve fare concerti (Mina); se è uno scrittore, deve scrivere possibilmente un romanzo solo (Salinger); se è un attore, deve recitare proprio se viene costretto (Brando). A questo punto forse l’aspirante divo potrebbe chiedersi, in un periodo di crisi come questo, quale sia il migliore settore per intraprendere la carriera di divo. È inutile girarci intorno. Il divismo è fatto su
misura per il cinema, perché solo nel cinema sono presenti quelle condizioni che in tutte le epoche hanno reso possibile l’opera di divinizzazione: il predominio dell’immagine su tutti gli altri elementi, e il netto distacco tra l’immagine e il pubblico. La divinizzazione infatti è intimamente legata all’immagine. La divinizzazione in fondo non è altro che il culto di un’immagine. Pensate alla venerazione che un tempo circondava le icone religiose o le effigi dei re. Ebbene: il cinema – soprattutto quello delle origini: il cinema muto – è stato in grado di rievocare e amplificare alla massima potenza questo antico culto delle immagini. Non basta. La divinizzazione si basa anche su di un forte distacco tra il pubblico e l’immagine, in modo tale che l’immagine sia considerata come sacra. Pensate al distacco tra fedeli e Santi, e al distacco tra sudditi e re. Anche in questo caso il cinema è riuscito a riproporre questo distacco in modo nuovo: un divo fa pochi film all’anno – a volte uno solo – rilascia poche interviste, ritira snobisticamente solo alcuni premi. Inoltre talvolta, in rare cerimonie come la notte degli Oscar, il divo concede una passerella pubblica che ricorda molto una sfilata reale o l’ostensione di un Santo. Il divismo insomma è una professione forse in crisi, ma di cui sicuramente ci sarà ancora bisogno in futuro –magari sotto nuove e diverse forme – perché essa risponde al bisogno, che è dentro ogni uomo, di creare e di adorare una divinità. TT
Lo strano caso di Enrico Ruggeri e dei Fluon Una giornata sul set del video di Polvere
Di -Marta Migliardi
Foto Di - Alberto Zanardo e Francesca Fawn Masperi
Non mancano i colori e le bizzarrie, non narrabili, sul set del video di Polvere, canzone del 1983 di Enrico Ruggeri rivisitata dai Fluon. Il singolo, che fa parte dell’ album di Ruggeri Le canzoni dei testimoni (uscito il 24 Gennaio 2012) è parte di un progetto che vede coinvolti vari artisti della nuova scena musicale italiana che si confrontano con la poliedrica musica del cantautore milanese. Il set è in fermento: Rossella Ventroni, la costumista, taglia e cuce abiti catarifrangenti, Daniela Gervasi, la make up artist, alterna tra le sue abili dita, i volti dei protagonisti del video e Roberto Monti, il regista (già autore di video d’eccezione come La Moda di Garbo ) testa la sua attrezzatura all’ avanguardia prima di iniziare le riprese vere e proprie. E’ un brulicare di voci, risate e fluorescenze elettriche che rendono l’atmosfera brillante e vivace: la creatività è nell’aria! Non perdiamo occasione, quindi, di intervistare i protagonisti di questa eccentrica convergenza artistica: Enrico Ruggeri e i Fluon, il trio composto da Andy (ex Bluvertigo), Faber ( Fabrizio Grigolo aka Dott. Kloro) e il chitarrista Fabio Mittino.
E
nrico, raccontaci di questo pezzo, Polvere, di cui oggi state girando il video… «E’ uno dei pezzi più rappresentativi, uno dei brani chiave dell’album Le canzoni e i testimoni. Non a caso l’ho scelto come apertura. E un album nel quale 14 cantautori o band della scena indipendente hanno riletto le mie canzoni. La cosa interessante di questo lavoro è che, avendo pescato arbitrariamente a loro scelta tra i 29 album che io ho fatto, ci sono gruppi marcatamente rock come i Linea 77, Marta sui Tubi, The Fire, che hanno scelto il Ruggeri più rock; ci sono quelli più raffinati come Diego Mancino, Dente, Bugo che hanno prediletto il lato cantautorale; e, infine, ci sono quelli che sono andati sul Ruggeri New wave degli anni 80, cito I Serpenti che hanno
fatto Tenax, ma soprattutto i Fluon con Andy che hanno fatto Polvere, che è una canzone che sono contento compaia in quest’album e la versione che loro hanno fatto è “micidiale” »
Li hai scelti tu i testimoni? «No non li ho scelti, sono i primi che si sono presentati, i più entusiasti. A me non piaceva l’idea di album di duetti “classico” in cui l’autore principale va in giro a chiedere collaborazioni... io ho lanciato una provocazione e i più veloci a rispondere ( ovvero i più entusiasti ) meritavano di essere in questo disco, molto eterogeneo. Andiamo dagli Africa Unite ai Linea 77 ai Fluon. Quindi è una scena assolutamente variegata della quale sono orgoglioso perchè, testimonia che in questi anni ho fatto cose molto diverse tra
loro». Fai tante cose diverse anche nella vita a livello artistico, scrivi libri, hai fatto programmi televisivi e poi, chiaramente, sei un musicista… «A me piace raccontare storie, credo sia questa la mia vocazione principale. Naturalmente il territorio che mi è più congeniale è la musica; però mi piace anche scrivere libri e, senza esagerare, anche fare televisione se c’è un’idea che mi stimola». Sappiamo che partirà il tuo nuovo tour, Multimedia tour. Come mai questo nome? Perché credo che l’artista oggi sia una persona che si muove su terreni diversi. Aprile 2012, trantran 7
CLOCHART
Ci sono un sacco di cantautori che scrivono libri, altri che dipingono, altri che fanno film. Questo testimonia il fatto che la canzone non è più in grado di raccogliere tutte le istanze che ha un’artista. Quindi tutti i migliori, quelli più irrequieti che vanno da Battiato che fa Gilgamesh ad Andy che dipinge, a me che scrivo libri si cimentano in varie forme d’arte. Perciò “multimedia” sta a significare che oggi l’artista si confronta con tutti i veicoli di contatto che ci sono nella società». So’ che insieme a illustri colleghi, come ad esempio Franco Battiato, hai fatto una campagna contro la pirateria; però l’uso che si fa’ di internet negli ultimi anni ha fomentato la pirateria; cosa ne pensi? «Sono un po’ disincantato, vedo che la gente non capisce, ho visto anche le risposte che sono state date a questo spot e vedo che molti non hanno capito. La gente pensa che se si scarica gratis un album di Baglioni, per esempio, come danno gli si porta via 1 euro e quindi… chissenefrega! Invece il problema non è questo, ma che le case discografiche non hanno più denaro da investire sui giovani. Quindi, in realtà, se il Fabrizio De Andre’ del 2018, in questo momento sta lavorando alle poste, lo dobbiamo a quelli che hanno scaricato la musica gratis. La cosa curiosa è che gli stessi che si lamentano, (che vengono ogni giorno da me e mi dicono: io suono ma non ho alcuna possibilità) magari poi sono
INTERVISTE A VOLTI NOTI IN GIRO PER LA BRIANZA
quelli che si scaricano la musica gratis. Quindi temo che sia un problema che non avrà soluzione. Sono anche un po’ stanco perché vedo che parlo al nulla e molti ragazzi non capiscono questa cosa. Perciò noi della generazione precedente siamo i beneficiari di questo, perché il fatto che non ci siano nuovi talenti ci avvantaggia. Quindi quello che io dico è a favore di quelli che fanno musica e meriterebbero miglior destino». A proposito di discografia: cosa pensi dei Talent Show? «I talent show sono la diretta conseguenza di quello che ho appena detto. Non avendo le case discografiche soldi da investire, si buttano a raccogliere quelli che escono dai talent show; tra l’altro ho fatto io il giudice in un talent show 2 anni fa’ e so quello che dico. Le case discografiche vanno a cercare quelli che in qualche modo hanno già fatto 10-15 passaggi televisivi. Perché quando uno esce da Amici o X Factor
è già un po’ famoso; quindi risparmia del denaro e fatica a una casa discografica. Naturalmente è un meccanismo prettamente televisivo che difficilmente genererà persone che venderanno 10 album perché i punti dolenti sono due: il primo che appena esce un nuovo talent show i nuovi concorrenti cannibalizzano quelli vecchi, e quindi difficilmente durano nel tempo. Secondo che il talent show, per sua struttura, privilegia quelli che cantano bene. La storia, però, ha dimostrato che non sono arrivati quelli che cantano bene, la gente non va in 60.000 alla volta a vedere Ligabue o Vasco Rossi perche cantano bene; vanno a vederli perché, evidentemente, rispondono a delle domande, a della voglia di condividere che le persone hanno; quindi hanno sempre pagato le linee editoriali e non il bel canto. Credo che Fossati, Paolo Conte, Capossela e De Gregori ed io in primis, saremmo stati bocciati ad un talent show! Perché cantiamo bene in funzione delle cose che vogliamo comunicare». Il pittore Basquiat, prima di morire, ha detto che quando una persona diventa famosa e’ la gente intorno a cambiare atteggiamento. Tu cosa ne pensi? «Sono d’accordissimo. Intanto penso che gli amici veri si vedano nel successo e non nell’insuccesso, che una pacca sulle spalle sono capaci tutti di dartela, mentre
INTERVISTE A VOLTI NOTI IN GIRO PER LA BRIANZA
invece quando le cose vanno molto bene e’ difficile che un amico abbia l’atteggiamento mentale giusto per condividere il tuo successo anche se non e’ il suo. Ho 55 anni e sono famoso da quando ne avevo 22, quindi ho passato quasi tutta la mia vita in uno stato in cui mi sono abituato a questa corsia preferenziale nei confronti della gente. Però è evidente che gli altri hanno un atteggiamento diverso nei tuoi confronti, cambiano loro, io sono sempre stato lo stesso».
come il mio progetto solista, si parla di più di 6-7 anni fa, che non ero mai riuscito a mettere in pratica. Quindi Fluon nasce da un processo evolutivo di come pian piano ci siamo sempre più conosciuti artisticamente».
Una parola su Andy e i Fluon…
Andy «La prima ricerca di indipendenza è fuoriuscire dal grande meccanismo discografico e soprattutto anche fuggire dalla mentalità con la quale si va in studio per sei mesi e si diventa matti per sfornare un album formato da 12 canzoni, quasi fosse un parto. Poi la casa discografica al secondo singolo magari manda al macero tutto il resto delle 10 canzoni; non mi è mai piaciuto questo concetto. Vorremmo ritornare un po’ alla mentalità dei 45 giri, dove ogni singolo viene sviluppato proprio come uscita sul digital download, si può comprare la canzone singola, c’è un videoclip allegato e intanto con questo primo passo si porta in scena lo spettacolo. Svilupperemo i vari singoli man mano, e quindi l’album potrà anche non capitare. Penso questo sia il modo per far conoscere al pubblico questo nuovo suono, cioè attraverso i singoli, attraverso le canzoni».
«Andy è una delle menti pensanti più vive che abbiamo in questo paese. Secondo me, e i fatti lo stanno dimostrando, era la vera anima dei Bluvertigo. Perche la differenza tra avere successo ed essere al centro dell’attenzione è fondamentale, anche nel mondo di oggi. E’ un creativo, un lavoratore, quindi uno che si dedica alla musica, alla pittura, alla comunicazione, all’arte con la voglia di fare. Ma non è quell’artista che per quel motivo si prende tutte le libertà del mondo, è uno che se ti dice ci vediamo alle undici, alle undici è arrivato. Quindi è molto importante». E’ quindi il momento di scambiare due parole anche con i Fluon. Come nascono i Fluon? Andy «A livello musicale io e Fabio abbiamo iniziato a collaborare 3 anni fa circa con un omaggio a David Sylvian e Robert Fripp. Successivamente Faber, che è mio socio da sempre e fautore del laboratorio Fluon per quello che riguarda la Fluon Art Laboratory, è entrato portando la sua coordinata musicale electro minimal. Soprattutto grazie a loro abbiamo concluso quello che era partito
8 trantran, Aprile 2012
Avete scelto per il vostro primo album un percorso di produzione un po’ diverso dall’usuale agendo in maniera totalmente indipendente rispetto alla discografia…
Parliamo proprio del vostro primo singolo Naked; come mai tra tutta la vostra produzione avete scelto proprio questo? Andy «Forse perché era il pezzo che ci è sembrato più di impatto. Il testo è di Claudia Attanasi che lo scrisse 9 anni fa circa, ed oggi finalmente prende piede.
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Soprattutto grazie a Fabio abbiamo avuto un gancio enorme per le batterie perché, conoscendo Pat Mastellotto (che suona con Bert Lams chitarrista dei California )c’è stata la possibilità di avere le sue batterie in Naked. Questo ha dato un grande impulso creativo perché in un certo senso Naked è veramente quello che ha fatto partire tutto il progetto e sulla sua spinta anche tutte le altre canzoni si sono sviluppate molto velocemente e con una sonorità ancor più definita... infatti non vediamo l’ora che esca il secondo singolo! » Andy ha detto che tutto nasce da una sua idea di solista che poi ha trovato un riscontro, un interesse anche in voi. Come vi siete inseriti in questo progetto? Fabio «Credo che quando esiste un progetto di questo tipo, di qualità nel quale più persone vengono coinvolte e hanno lo stesso scopo mettendoci lo stesso grado di impegno, allora questa cosa si può battezzare. Il progetto di Andy, una volta ricevuto il nostro contributo era chiaro che non fosse più solo Andy, infatti eravamo già Fluon, ovvero la commistione di tutto quello che è Andy con il nostro apporto. Lo spirito vissuto per tutta la fase di gestazione dell’album, della creazione del sistema audio nostro, le idee, i momenti, tutto questo è in realtà Fluon». Faber come ha detto Andy, sei suo collaboratore da tantissimo tempo, quindi tu come hai vissuto la trasformazione di un progetto individuale in un progetto Fluon che ti coinvolge in prima linea? Faber «Mi ricordo come fosse ieri quando 9 anni fa Andy è arrivato dicendo di aver Aprile 2012, trantran 9
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INTERVISTE A VOLTI NOTI IN GIRO PER LA BRIANZA
che è un personaggio anomalo rispetto al sistema dei registi: lui collabora nel mettere in atto le nostre idee, non si impone con un suo codice, è un ottimizzatore delle idee e ci mette la sua ottica ma soprattutto ha una grande capacità nell’editing e post produzione. Per cui il tutto nasce da una collaborazione del talento dei Fluon e di Monti». Una domanda a Fabio, chitarrista bravissimo. Perché hai scelto la chitarra?
scritto un pezzo la sera prima, che è poi il brano oggi online. Dopo averlo ascoltato gli dissi: “è proprio un tuo pezzo, ti rispecchia totalmente, sei tu”. In 9 anni è stato preso in mano, rimaneggiato, abbandonato, poi ripreso ancora finché è subentrato Fabio mettendoci il suo suono. Io ho cercato di mettere il mio tocco mantenendo un suono moderno, e il pezzo ha cambiato un po’ faccia, ma il sapore è sempre quello. Per quanto mi riguarda ho aggiunto la modernità del sound electro minimal, una sonorità da cui gli altri erano un po’ distanti perché è un mondo che gli appartiene un po’ meno; invece questo connubio ha ben funzionato». Avete cominciato anche la tournée. Com’è suonare dal vivo come Fluon? Fabio/Faber «La cosa più divertente è questa che per la tournée ci siamo costruiti una postazione che noi chiamiamo totem, l’abbiamo disegnata e studiata a tavolino costruendone inizialmente la sagoma di cartone per vedere l’ingombro, e una volta convinti che potesse funzionare, ci siamo messi in ballo per realizzarla dal vero. È la rappresentazione fisica di tutto quello che c’è alla base del progetto Fluon, ovvero essere un’unità piccola, mobile e si spera intelligente, e riuscire ad avere una propria ragione d’essere in un mondo in totale cambiamento dove il vecchio modo di lavorare non funziona più. Si vede ormai troppo spesso un’incapacità di organizzazione proprio dal punto di vista di produzione, di gestione dei costi e degli spazi; un sistema di questo tipo completamente autonomo ci consente di avere uno show con un audio eccellente usando solo due canali, senza monitor, 10 trantran, Aprile 2012
senza stage manager e senza facchini o schiavi. Entra tutto in tre case compatti ed è efficace al 100%; sicuramente può essere fatto meglio, anche perché la tecnologia ormai permette delle cose realmente incredibili e noi stessi stiamo utilizzando il totem al 40% rispetto al suo potenziale, ogni volta scopriamo qualcosa di nuovo che si può fare». Come siete arrivati a questa collaborazione con Enrico Ruggeri? Andy « ho conosciuto Enrico in occasione di un programma su Raidue Scorie ma non ci eravamo mai frequentati. In realtà l’invito arriva da Mario Riso che collaborava con la Universal e ci ha tenuto ad averci tra i protagonisti di questo disco. Ho fatto subito il nome di Polvere che è il mio pezzo preferito di Enrico e poi era quello in cui, a mio parere, avevamo più elementi e possibilità di ri-arrangiamento». Una curiosità, perché Dottor Kloro? Faber «Ricordo che era l’estate del 2001, dopo l’esperienza dei Bluvertigo a Sanremo, con Andy siamo andati in piscina. Era una di quelle estati con la città vuota e, scherzando, abbiamo detto: prendiamoci un cocktail pesante in piscina sotto il sole e vediamo cosa succede. Io ho allora inventato la teoria del trasportatore di parole: il cloro, grazie al quale, parlando sott’acqua esplodono le bolle ed escono le parole». Partecipate anche a livello registico nella realizzazione dei video? Andy «Innanzitutto abbiamo la fortuna di poter lavorare con Roberto Monti,
Fabio «Perché da piccolo mi sembrava uno strumento un po’ da eroe, Actarus la suonava, forse è stato quello. Era appesa in taverna una chitarra, credo fosse di mio zio, e mi ha sempre affascinato. E’ stato il primo amore. Ho incominciato a suonarla a 11 anni, ma la prima folgorazione è stata guardando su Antenna 2 il recital di George Brassens». Fluon è il nome del tuo gruppo e del laboratorio di arte, mi incuriosiva capire perché avessi dato lo stesso nome al tuo studio d’arte e al tuo gruppo… Andy «Da tanti anni mi occupo di due settori differenti ma paralleli per molti versi che sono la musica e la pittura per questa mia visione di pop art a 360 gradi. Quindi, visto che il quartier generale della creatività è proprio questo capannone, mi piace vedere i Fluon come la forma musicale del laboratorio. Non mi stupirebbe se un domani, così come Faber dipinge con me, Fabio mi desse ispirazione per nuovi soggetti di quadri. Per questo tutto si chiama Fluon, che è poi l’accensione ON dell’influenza FLU e della fluorescenza allo stesso tempo». Assistiamo alle riprese del video, Andy di rosso vestito pattina intorno a Ruggeri. La parete verde elettrico e il testo della canzone, stravagante e geniale, rispecchiano perfettamente l’anima sia dei Fluon che di Ruggeri. La musica, le parole e le immagini, fusi ottimamente insieme, entrano nella nostra testa. Questo pezzo merita davvero: non mi cercare, tu non mi riconoscerai… TT
Per informazioni sugli artisti, i loro tour e le inerenti news: www.enricoruggeri.net / www.fluon.it “Un disco che mi rende orgoglioso. Un gesto di amicizia e ammirazione e tanti incontri che mi hanno arricchito umanamente ed artisticamente…” Enrico Ruggeri
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INTERVISTE A VOLTI NOTI IN GIRO PER LA BRIANZA
Ve nu s C o m b t r a r o c k , e l e t t r o n i c a e m e lo d i c a r a cc o n t i a m o l e s to r i e d i un g i o va n e t r a ta n t i Di - Marta Migliardi Pier (1985, voce), Simo (1983, chitarra e programming), Beppe (1981, batteria) e Fede (1982, basso) sono i Venus Comb. Dall’incontro con il produttore monzese Lorenzo Cazzaniga ( collaboratore, tra gli altri di Enrico Ruggeri, Skin, Irene Grandi e Claudio Baglioni) nasce l’idea di ricercare un modo diverso di strutturare canzoni, che tentino di intercettare le difficoltà ed il malessere giovanili, e di scuotere dal torpore le coscienze individualistiche. Arrivano in redazione in una mattina di sole, accompagnati proprio dal loro produttore. Sanno raccontare la loro storia, sanno sorridere e hanno quella sana umiltà che non nega nè mortifica il loro tangibile talento, ma li rende, senz’altro, brillanti e interessanti sia in parole ed in musica. Dopo qualche giorno mi arriva una mail di Simo in redazione: “…non so se siamo ancora in tempo ma se potessi aggiungere nell’articolo che entro fine maggio uscirà il nostro disco, tutti i riferimenti saranno sul nostro sito www.venuscomb.net.” Siamo in tempo. Il tempo è dalla vostra.
P
er farvi conoscere partiamo allora dalle vostre origini, quindi ho letto che siete nati nel 2004. Come è nata la vostra unione?
Pier Nel 2004 ci siamo conosciuti io e Simo, lui era il mio insegnate di armonia. M ha proposto di tirare su questa idea, questo nuovo progetto che dovesse avere qualcosa di più fresco rispetto a quello che si sentiva in quegli anni in Italia, che fosse più ispirato verso gli Evanescence, o i Linkin’ Park, questo genere di new rock americano, anzi new metal americano, visto che noi ci definiamo new rock. Lui ha incominciato a darmi delle basi che già componeva, io a tirar su melodie, ad abbozzare dei testi, soprattutto in inglese, e abbiamo visto che la cosa funzionava e ci intendevamo già a livello musicale. Poi è arrivato Beppe, anche lui insegnante nella stessa scuola di musica di batteria, e abbiamo iniziato a provare, solo noi tre con un computer che permetteva di utilizzare anche altri strumenti che non potevamo avere suonati da persone fisiche, e quindi abbiamo incominciato anche ed esibirci in giro con questa formazione. Andando avanti abbiamo registrato il primo disco, ancora acerbo ma dove s’intravedevano già le idee di fondo che poi abbiamo sviluppato. Recentemente si è unito Fede .Ci siamo resi conto che l’inglese in Italia non era la lingua più adatta e con l’andare del tempo, prova e riprova, abbiamo tradotto in italiano le prime canzoni. Tutto questo ci ha permesso, oggi, di trovare quella forma in italiano, abbinata 12 trantran, Aprile 2012
pensate di quest’uso d’internet, è un’opportunità o è un limite?
al nostro genere musicale, che, secondo noi, adesso è credibile. Il nome da dove è venuto fuori questo nome Venus Comb? «Ci sono varie risposte, la più semplice che suona mostruosamente bene!» Quindi una questione puramente estetica? «Il pettine di Venere, no?» Ho letto che per voi è molto importante attingere da quelle che sono le vostre esperienze di vissuto personale per i vostri testi… «E’ vero ma fino a un certo punto. E’ vero che in generale quel qualcosa che ti esce da dentro è comunque per forza legato a te, altrimenti non lo scriveresti mai; però è anche vero che quel qualcosa può anche essere l’idea che tu ti stai facendo del mondo che ti circonda o che hai visto vivere negli altri.» Ho visto che voi interagite molto con i vostri sostenitori su facebook. Cosa ne
«Penso che sia un’opportunità perché aiuta, chi magari ha poche possibilità di fare delle serate dal vivo, a farsi conoscere, ad avere la possibilità di proporsi come vetrina. D’altra parte il problema è che su questa piattaforma, su questo mondo virtuale ci capitano tutti, da quelli che come noi hanno fatto negli anni qualcosa di veramente interessante, di un certo livello di spessore, a quelli che magari ballano in mezzo alla sala e pubblicano il video sul web; e che hanno, purtroppo, più click di noi! La cosa è un po’ demoralizzante. Questo mezzo di comunicazione funziona quando la cosa diventa, come dice il buon Lorenzo (ndr Cazzaniga), un fatto virtuale che poi si trasforma anche in un fatto nella vita vera. » Parlando dei video, A piedi nudi rappresenta tanti cantanti molto famosi che cantano la vostra canzone; voi partecipate anche alla realizzazione dei video a livello creativo? È importante anche l’immagine video? «Facciamo proprio tutto noi, dall’idea, al suo sviluppo sulla carta fino alla sua pubblicazione su youtube Ne il mio dicembre abbiamo una collaborazione con gli Olocreative Farm, una casa di produzione video che ha prodotto gli
INTERVISTE A VOLTI NOTI IN GIRO PER LA BRIANZA
ultimi tre video dei Muse, che sono rimasti affascinati dal progetto e si sono proposti di fare loro il video.» Parlateci del vostro nuovo album, la differenza tra un album prodotto nel 2004 e uno nel 2012; cosa è cambiato dentro di voi? «Il miglioramento è palese. Il primo era proprio un sunto delle idee che avevamo all’inizio, e invece adesso siamo molto più consapevoli. Non siamo mai stati superficiali, ma ci andava bene un po’ tutto, qualsiasi idea partorissimo. Mentre fare il secondo album è stato molto più elaborato, innanzitutto sono stati scritti molti brani, circa 40 e solo 7 scelti. Su questi 7 brani abbiamo lavorato moltissimo, uno in particolare lo abbiamo riscritto 14 volte prima di farlo uscire. La cosa bella di Lorenzo (ndr Cazzaniga, il loro produttore) è stata quella di non bruciarci subito, ma di dirci che abbiamo del tempo e di lavorare sopra ai nostri brani, e di volerci insegnare come un professionista lavora, cosa vuol dire avere delle idee, ma non accettarle subito come quelle esatte….» Come avete Cazzaniga?
conosciuto
Lorenzo
«Lorenzo è una persona strana, molto atipica rispetto alla società in cui viviamo. Lui lo fa’ veramente per passione, non ci hai
mai chiesto nulla a dispetto di molti altri, anzi probabilmente ci ha fatto risparmiare molti quattrini, ma questo è il lato meno interessante, ma a livello di gruppo ci ha fatto crescere tantissimo, solo perché ci crede fermamente. Semplicemente la prima volta ci ha invitato a casa sua e cosi ci siamo conosciuti.» Una domanda a Lorenzo è d’obbligo: hai lavorato con moltissimi artisti illustri, come Ruggeri che sarà su questo numero di Trantran, e sentendo i ragazzi sembra che tu abbia un approccio particolare rispetto alle giovani realtà… «L’approccio è uguale per tutti, con i grandi così come per i piccoli. Il concetto è di trovare e lavorare su un contenuto artistico. Oggi in realtà confondiamo sempre di più l’idea della proposta con il renderla popolare, conosciuta dagli altri. In realtà questo è solo l’effetto collaterale delle cose che si fanno. La cosa importante è trovare il contenuto e capire quanto questo contenuto possa essere interessante per chi lo ascolta; allora tu devi intravedere una cosa e mettere chi è il proprietario di questo contenuto nella condizione di esprimerlo al meglio: è questo il lavoro della produzione che diventa, pertanto, un vetro trasparente. Non c’è bisogno di nessun fronzolo. Questo è quello che ho imparato dai grandissimi con cui ho lavorato. Il grave problema, secondo me,
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della musica oggi in Italia, è che figure che sono capaci di fare davvero sintesi d’idee ad altissimo livello non ce ne sono più; appartengono ancora, purtroppo, a una generazione precedente, probabilmente perché per arrivare a questo livello di sintesi, hai bisogno di tanta esperienza. Io sicuramente non ho la presunzione di dire che vado inquadrato in quella dimensione lì, so solo che ho avuto la fortuna di stare al fianco di queste 4 – 5 persone, e alcune di queste non ci sono neanche più. Che sono quelli che hanno fatto la storia, sono ancora loro gli inventori di quel percorso che ha trasformato la musica: da Edoardo Vianello, Orietta Berti, Rita Pavone ai cantautori. Il mio percorso è sempre stato quello di cercare di ridare indietro alla musica quello che mi dava lei, nelle cose nuove. Nei Venus Comb io ho visto non solo un talento potenziale, ma la capacità di sintetizzare quello che va detto oggi ai ragazzi. Secondo me la musica dovrebbe distaccarsi dal conformismo e incominciare a capire che oggi, se parli ai ragazzi dei loro problemi e quindi contestualizzi con questa epoca il fatto di voler dire delle cose, allora hai ancora una chance di non essere solo intrattenimento puro.» TT
?? COSA C’ENTRA CON LA BRIANZA: Il loro produttore, Lorenzo Cazzaniga è di Monza
SPECIALE MATURITà 2012
tempo di maturita’...
SPECIALE LINGUE
CORSI ANNUALI da Ottobre 2012 a Maggio 2013
Corso di preparazione alla I PROVA Preparazione all’analisi del testo, saggio breve o articolo di giornale, tema storico, tema di ordine generale 1, 5 ore tutti i giorni dall’11 al 19/06 Corso di preparazione alla II PROVA Preparazione alla versione d’autore di greco per il Liceo Classico, allo scritto di Matematica per il Liceo Scientifico Tradizionale e PNI, alla produzione in lingua per il Liceo Linguistico 1, 5 ore tutti i giorni dall’11 al 19/06 Simulazione prova d’esame La simulazione si terrà sabato 16/06 dalle ore 9:30 alle ore 12:30 e prevede una valutazione secondo i criteri adottati all’esame. Sarà seguita dalla correzione ragionata. Prenotazione obbligatoria entro il 31/05
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inalmente il lungo percorso della scuola superiore volge al termine ed il faticoso cammino, durato cinque anni, si concluderà con la prima vera prova nella vita di uno studente: l’esame di maturità. La stanchezza e la tensione si fanno sentire ed insieme a quelle cresce il carico di aspettative.... ed è proprio questo il momento di tenere duro e prepararsi nel miglior modo possibile alle prove, cercando di mettere in atto tecniche e competenze acquisite! Come si può procedere ad un ripasso sistematico dei principali argomenti, memorizzare le numerose nozioni indispensabili, insomma acquisire sicurezza e consapevolezza?
Calendario 2012 Le esercitazioni inizieranno lunedì 11/06, una volta finita la scuola e quindi nel momento in cui gli studenti hanno finalmente il tempo e la concentrazione necessari per dedicarsi completamente alla preparazione all’esame, e termineranno martedì 20/06, giorno che precede l’esame e momento in cui sembrano affiorare tutti i dubbi e le incertezze. Preparazione alla I prova: dalle 16:00 alle 17:30 1, 5 ore tutti i giorni Preparazione alla II prova: Matematica: 14:00/15:30 Greco:18:00/19:30 Lingue:12:00/13:30 1,5 ore tutti i giorni Simulazione prova d’esame: Sabato 16/06 dalle 9:30 alle 12:30 Prenotazione obbligatoria entro il 31/05 14 trantran, Aprile 2012
Centro Studi Modus propone agli studenti che affrontano la maturità percorsi di esercitazioni intensive in matematica, latino e lingua straniera, con l’intento di fornire ad ogni singolo studente gli strumenti indispensabili per superare a pieni voti la seconda prova d’esame. Le esercitazioni proposte, caratterizzate da un taglio altamente interattivo, partono dal presupposto che prepararsi alla prova d’esame significhi farsi coinvolgere in un percorso di ripasso e potenziamento, per sentirsi pronti, sicuri di sè e delle proprie conoscenze!!!
CORSI DI LINGUA INGLESE Livello A1 (cod IA1) Lunedì dalle 18:30 alle 20:00 oppure martedì dalle 20:30 alle 22:00 Livello A2 (cod IA2) Lunedì dalle 20:30 alle 22:00 oppure martedì dalle 18.30 alle 20.00 prezzo al pubblico € 550,00 - Promozione Trantran € 385,00 Livello B1 (cod IB1) Giovedì dalle 18:30 alle 20.00 oppure sabato dalle 14:00 alle 15:30 Livello B2 (cod IB2) Mercoledì dalle 18:30 alle 20:00 oppure sabato dalle 16:00 alle 17:30 prezzo al pubblico € 590,00 - Promozione Trantran € 413,00 Livello C1 (cod IC1) e C2 (cod IC2) Mercoledì dalle 20:30 alle 22:00 prezzo al pubblico € 630,00 - Promozione Trantran € 441,00
CORSI DI LINGUA SPAGNOLA Livello A1 (cod SA1) e A2 (cod SA2) Giovedì dalle 20:30 alle 22.00 oppure sabato dalle 11.30 alle 13:00 prezzo al pubblico € 550,00 - Promozione Trantran € 385,00
CORSI DI LINGUA TEDESCA Livello A1 (cod TA1) Venerdì dalle 18:30 alle 20:00 prezzo al pubblico € 550,00 - Promozione Trantran € 385,00
Promozioni valide fino al 31/05/2012 Per prenotazioni:
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Centro Studi Modus di Dott.ssa Francesca Ferrara
Via Achille Varisco, 1 20900 Monza (MB) Italia www.centrostudimodus.com
CORSI DI LINGUA FRANCESE Livello A1 (cod FA1) e A2 (cod FA2) Sabato dalle 18:00 alle 19:30 prezzo al pubblico € 550,00 - Promozione Trantran € 385,00
CORSI DI LINGUA CINESE Base (cod CB) Venerdì dalle 20:30 alle 22.00 oppure sabato dalle 9:30 alle 11:00 prezzo al pubblico € 630,00 - Promozione Trantran € 441,00 Aprile 2012, trantran 15
ALTROVE
RACCONTI E CONSIGLI DI VIAGGIO
tutti i colori di Minorca Mare blu, verdi campagne e bianche città Di - Elena Gorla
L
a stor ia di Minorca affonda le propr ie radici in un’antichità remota, già all’inizio dell’età del Bronzo, infatti, l’isola era abitata da una civiltà che qui ha lasciato molte preziose testimonianze del propr io passaggio, Navetas e Talayots, ossia i resti di edifici pubblici e funerar i. In epoca romana, poi, quest’isola nel cuore del Mediterraneo, divenne terra d’importanza strategica e importantissima rotta commerciale che le costò lunghi secoli di dominazioni e guerre di contesa: romani e cartaginesi pr ima, arabi e inglesi poi. Tutte le civiltà che passarono per questa terra vi lasciarono un segno ancora oggi visibile nei siti d’interesse archeologico come nei bellissimi palazzi e nelle splendide architetture, nella cultura, nelle tradizioni e nella 16 trantran, Aprile 2012
gastronomia locale. Nonostante i segni tangibili di stor ie e culture che qui sono transitate, la vera meraviglia dell’isola resta la natura che si conserva incontaminata e selvaggia. Nella sola Minorca è, infatti, possibile incontrare moltissimi ambienti naturali di grande interesse e bellezza: pinete, dune, grotte terrestr i e grotte mar ine. Anche le coste offrono un’incredibile var ietà di panorami: dalle lunghe spiagge di sabbia bianca delimitate da verdi pinete nella parte a sud dell’isola, alle rocciose coste del nord che si tuffano nel blu profondo del mare. Per i suoi fondali e per la r icca fauna che popola le sue acque nel 1993 l’isola di Minorca è stata dichiarata dall’Unesco Riserva della
Biosfera. Minorca ha saputo proteggere la sua identità dal tur ismo di massa grazie, soprattutto, alla sua popolazione che ha gelosamente custodito le tradizioni isolane in campo gastronomico e le usanze legate alle molte feste tradizionali a carattere stor ico e religioso che animano le cittadine. Minorca è composta da ben otto comuni (Mahon, Ciutadella, Es Mercadal, Alayor, Ferrer ies, Es Migjor n Gran, San Lluis) ma, ovunque sull’isola, si è mantenuta la struttura tipica delle antiche abitazioni isolane con case basse e bianche che s’integrano ar moniosamente all’ambiente naturale circostante. Unica eccezione a questa regola è data dagli antichi edifici che impreziosiscono i centr i maggior i.
ALTROVE
RACCONTI E CONSIGLI DI VIAGGIO
Nel nord dell’isola sorge For nells, un tipico paese di pescator i minorchini, che si contraddistingue per l’aver saputo mantenere inalterato il suo aspetto tranquillo e incantato. Un porto naturale, splendido, che sor prende per la sua tranquillità e autenticità, in un’isola che in estate è r icca di tur ismo. La tranquillità del luogo si r ispecchia negli abitanti del paese, che dalle loro tipiche case in calce bianca vivono in totale r ispetto per l’ambiente naturale che li circonda. Il bianco delle case di For nells si fonde con l’azzurro del cielo e con il blu delle acque cr istalline della baia, protetta perché r iserva mar ina. Lungo la costa della baia di For nells si trovano quattro covas (grotte) ancora inesplorate, e tre piccoli isolotti, habitat naturale della S’argantana Balear, una specie endemica di lucertola che vive solo qui. Sia le grotte che gli isolotti sono raggiungibili solo via mare, e le miniere di sale che si trovano nei bassi fondali al ter mine della baia completano l’unicità di questo luogo. Il porto è protetto da un’imboccatura abbastanza stretta (circa 5 km), e ciò rende possibile praticare nella baia diversi sport acquatici, dal windsurf, alla vela, al kayak e lo scuba-diving. Una vacanza a Minorca, isola dalla forte impronta naturalistica, non è certo la meta ideale per nottambuli incalliti, tuttavia i locali disseminati sull’isola sono moltissimi, soprattutto quelli dedicati all’ottima gastronomia
locale. Moltissimi sono stati r icavati da antiche abitazioni minorchine, caratter izzate dal patio inter no, oppure arr icchiti da terrazze che si affacciano su panorami mozzafiato o aperti su splendidi giardini di bouganville. E se una sera deciderete di tirar tardi vi consigliamo di non perdervi la Cova de’en Xoroi, la discoteca più famosa dell’isola, un luogo davvero unico e spettacolare, creato all’inter no di una grotta naturale a strapiombo sul mare in un luogo impervio e splendido. Ma se propr io non affrontate l’idea di mischiarvi al popolo della notte, visitatela di gior no (r imane aperta
come bar) per ammirare le sue terrazze e la meravigliosa scogliera a picco sul mare. Se vi r itroverete costretti da una scottatura a r imanere per un gior no assenti dalle spiagge, cogliete l’occasione per scopr ire la stor ia del vino e le sue radici locali con una visita alla Bodega Binifadet, un’azienda agr itur istica in cui da sempre si produce e si degusta ottimo vino minorchino, approfittando di una visita fra i vigneti e delle tante var ietà di “tinto” offerte dall’azienda.
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Aprile 2012, trantran 17
VERDISSIMO
CURIOSITà, proprietà e usi delle piante intorno a noi
Trattamento idrocolon
Lettino rigenerante
L’orto “a lasagna” coltivare senza fatica C
reare un orto a lasagna è semplice, in fondo basta impilare vecchi giornali e ricoprirli con ogni tipo di materiale organico vi capiti sotto mano. L’orto “a lasagna” è una tecnica colturale ecologicamente corretta, a costo zero e di facile realizzazione, che si adatta perfettamente agli stili di vita attuali, fatti di spazi ristretti e metropolitani. Se ne possono creare nelle situazioni più disparate: sui terreni più ingrati, nei cortili, su terrazzi e persino sul cemento. Le aiuole a lasagna, oltre a ridurre drasticamente la fatica delle operazioni di lavorazione del terreno, sono ecologicamente corrette e a costo zero: permettono, infatti, di riciclare gli scarti organici che si ricavano dalla cucina e dalla manutenzione del giardino ma anche gli “avanzi” di giornali e imballaggi. I vantaggi sono molteplici: poche le erbacce, una migliore ritenzione idrica, dovuta al fatto che il compost trattiene l’acqua e rilascia le sostanze nutritive a poco a poco. Gli ingredienti? Come accennavamo si
può usare un po’ di tutto: cartoni, giornali, segatura, rametti, foglie, compost maturo, letame, terriccio, paglia. Come procedere? Passiamo al lasagnamento! Bagnare il suolo su cui si stenderà l’aiuola e iniziare a stendere uno strato fitto di giornali (non riviste patinate) e cartoni (non plastificati). Fate attenzione a sovrapporre bene i giornali in modo da bloccare le possibili infestanti presenti nel terreno. Lo strato di carta dovrà avere uno spessore di almeno tre centimetri. Inzuppare bene il tutto. Passiamo quindi ad aggiungere un generoso strato di materia organica sempre a strati: foglie secche, compost domestico, paglia, segatura e, se ne avete, letame e sfalcio del prato. L’unica attenzione da prestare è di rispettare una percentuale di 100/1 – 30/1 di Carbonio: Azoto. E’ più facile a farsi che a dirsi: basta sapere che la materia secca contiene principalmente carbonio mentre quella verde (ad esempio il prato appena tagliato) contiene principalmente azoto. Abbondare con il materiale organico non secco porterebbe a
marciumi e cattivi odori. Tutti gli strati devono sempre essere mantenuti ben umidi, in modo che il nuovo terreno si “crei” facilmente. Continuate il lasagnamento fino a ottenere uno strato complessivo di almeno 30 cm. Terminate con uno strato di terriccio e paccimate accuratamente con corteccia o paglia in modo da evitare la formazione d’infestanti e da rendere l’aspetto dell’aiuola più gradevole alla vista. Seminare direttamente nella lasagna è molto difficile, è quindi preferibile trapiantare in tutta comodità piantine già sviluppate. Mantenete l’aiuola sempre ben umida e… aspettate di raccogliere i frutti! Con il tempo lo spessore della vostra aiuola tenderà a diminuire: continuate ad aggiungere materia organica in superficie e paccimate sempre con cura. Se volete abbellire ulteriormente la vostra aiuola, potete procurarvi della legna riciclata da vecchi pallet e costruire una bella bordura contenitiva che decorerete a piacimento. TT
Una prima terapia per i classici problemi della schiena è l’innovativa applicazione della combinazione fra la pratica dell’antica medicina orientale e le moderne conoscenze della tecnologia occidentale attraverso un lettino che combina scientificamente i principi della chiropratica e dell’agopressione e le proprietà della giada. I raggi infrarossi e il calore sviluppato dal pannello "moxa" e dalle lastre di carbonio forniscono un benessere a tutto il corpo in modo naturale. Infatti, il proiettore interno al lettino massaggia e riscalda uniformemente con movimenti dall’alto verso il basso, eliminando le tensioni dei muscoli e donando grande sensazione di benessere in assoluta sicurezza. Il pannello "moxa" genera raggi ideali per il corpo umano.
Trattamento Kembiki
La terapia ai classici problemi del mal di schiena, specifici della singola persona, trova ulteriore soluzione col trattamento "senso percettivo Kembiki" basato su un'antica tecnica giapponese (appunto il kembiki) che usa lo scollamento dei tessuti per andare a migliorare le contratture fisiche ed emozionali presenti sulla nostra schiena. La schiena viene inoltre intesa come lo specchio di zone riflesse, analogamente alla riflessologia plantare, e genera una sensazione di alleggerimento e di sollievo sin dal primo trattamento.
STUDIO INFERMIERISTICO MULTIDISCIPLINARE INTEGRATO
reclamizzata ma valida per ogni età è il trattamento “idrocolon” che consiste nel lavaggio profondo dell’intestino con una macchina all’avanguardia che usa acqua
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18 trantran, Aprile 2012
Una delle chiavi per tornare in salute, poco
a temperatura corporea, opportunamente trattata per la pulizia intestinale. Sin dall’epoca egizia, si cominciò a comprenderne l’importanza per varie cure ed oggi la depurazione profonda, anche dai metalli pesanti, è garantita proprio dal trattamento “idrocolon” che produce un lavaggio profondo delle pareti dell’intestino e quindi è ottima terapia per • Stipsi/diarrea • Gonfiore • Stanchezza cronica e/o malessere • Problemi cutanei come eczemi e psoriasi • Disturbi legati allo stress come insonnia, palpitazioni, ansia e attacchi di panico.
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Vi è tutta un’attività dedicata ai piccoli ed ai loro genitori per i primissimi mesi di vita con sostegno al problema della nanna poiché la qualità del sonno si riflette sia sui piccoli che sui grandi. Questo metodo nasce sia dalla letteratura e dagli studi scientifici ma soprattutto dalla nostra esperienza in ambito pediatrico e dalla conoscenza profonda e diretta di questo problema che è anch’esso legato all’equilibrio. Un supporto importante per i genitori.
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BRIGANTIA
STORIA ED ESCURSIONI NEL NOSTRO TERRITORIO
PARCO DEI COLLI BRIANTEI La Brianza … come non l’avete mai vista Di - Marco Monguzzi
L
e ‘Terre Alte’, così storicamente venivano indicati i primi rilievi del Nord Milano e proprio dal termine celtico Brigg (altura) la Brianza stessa ha preso il nome. Quando si pensa a questo territorio vengono in mente le fabbriche, le ciminiere, la nebbia, ma per fortuna la Brianza non è tutta qui. Le colline che si alzano dalla piana del vimercatese verso Montevecchia racchiudono un patrimonio naturale e paesaggistico sorprendente fatto di boschi, campi, visuali, corsi d’acqua. Il Parco Locale di Interesse Sovracomunale (P.L.I.S) dei colli Briantei nasce nel 2007 grazie all’intesa tra le amministrazioni di Arcore, Camparada ed Usmate Velate. L’estensione del parco, prevista a breve,
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Foto di - Luca Fantoni e Danilo Porta
sul territorio di Casatenovo consentirà finalmente di creare un nuovo corridoio ecologico in grado di collegare le aree protette del vimercatese con il parco regionale del Curone, il San Genesio ed il parco regionale del Monte Barro. Di recente il parco in collaborazione con le associazioni locali ha lanciato l’idea di collegare queste aree protette attraverso un sentiero, il sentiero dei quattro parchi, che da Arcore in due giorni di cammino conduce sin sulle sponde del Lario. Molti i punti di interesse presenti nel parco. Ad Arcore la bella corte Durini con il palazzo padronale e la chiesina di San Giacomo dalla quale si diramano i sentieri della parte meridionale del PLIS, una zona di boschi ad alto fusto e di zone umide ricche di biodiversità
come il Laghettone ed il Laghettino. Risalendo per il sentiero principale del parco si arriva a Camparada dove si trova una delle cascine più belle di tutta la Brianza: La cascina Masciocco, un luogo ricco di storia e tradizioni dove ogni anno a ferragosto si tiene una popolarissima sagra. Il vallone di Camparada, scavato dal Rio Molgorana racchiude boschi tra i più belli del parco, habitat ideali per picchi, volpi e scoiattoli. Sempre a Camparada meritano menzione i boschi di Cabella che in primavera ospitano lo spettacolo meraviglioso dei ciliegi in fiore. Il bosco della Cassinetta di Usmate Velate si estende per circa 18 ettari e la sua storia è legata indissolubilmente a quella del volontari del locale circolo di
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BRIGANTIA
STORIA ED ESCURSIONI NEL NOSTRO TERRITORIO
I SEGRETI DELLO CHEF
EDIZIONE SPECIALE
taste of milano.puro godimento! Dal 17 al 20 maggio andrà in scena la terza edizione di Taste of Milano Nuove date per il più grande happening gastronomico Dedicato a tutti gli amanti del bien vivre!
Legambiente che dal 1995 si prendono cura dell’area. L’oasi della Cassinetta è entrata di recente a far parte della rete della Custodia del Territorio, il sistema nazionale di aree verdi gestite da Legambiente. Nella parte Nord del parco, al confine tra Usmate Velate e Casatenovo i boschi lasciano spazio ai pianalti, un paesaggio collinare di grande fascino nel quale si aprono scorci indimenticabili verso Montevecchia, il Resegone e le Grigne. La storia di questi luoghi è legata a quella del principe di Belgioioso, figura emblematica e controversa che lasciò un’ impronta indelebile sul paesaggio della zona, si pensi solo alla Villa Scaccabarozzi, al viale alberato del Mongorio o ancora alla Montagnola, un’altura rialzata artificialmente di qualche metro per far si che, con i suoi 300 mt di altezza totali rappresentasse il luogo più alto della zona, una terrazza naturale dove invitare nobili e re ad ammirare un panorama impagabile. L’ingresso di Casatenovo tra i comuni aderenti al parco porterà con sè la tutela di zone paesaggistiche e naturalistiche di grande pregio come la piana agricola di Rogoredo e la Valle della Nava oasi naturalistica e vero e proprio paradiso per studiosi e birdwatchers. TT
Un Parco da Vivere … con le associazioni del territorio Il parco vive grazie alla collaborazione con le associazioni del territorio, un vero e proprio esperimento di promozione territoriale condivisa. Molte le iniziative in programma nei prossimi mesi: Il 13 Maggio con Legambiente ‘BimbinBici’ e ‘100 strade per giocare’ evento per grandi e piccini alla scoperta del parco e dintorni, il 20 la ‘Camminata nel parco’ manifestazione podistica non competitiva che ogni anno richiama centinaia di appassionati, il 24 e il 28 due serate alla scoperta delle stelle con ASCA Camparada e GAV Villasanta, il 22 Giugno il trekking dei 4 parchi raccontato per immagini con CEA e Proloco Arcore, 22 trantran, Aprile 2012
programma: Il 2 Giugno “Sentierando, Il sogno del principe di Belgioioso”, una camminata sulle tracce dell’estroso principe. In autunno: “Mercanti e Servi” un itinerario tra I luoghi della memoria, dal palazzo dei ricchi mercanti Durini alle cascine, luogo di lavoro e povertà e infine “Storie di contadini e partigiani”, I partigiani e la vita in cascina, Valaperta luogo simbolo della resistenza. Arcoreciclabile e Gruppo Valle Nava. Infine ricordiamo gli eventi storiconaturalistici nel parco, realizzati grazie a Natura & Arte e Sentieri e Cascine associazioni che da tempo propongono percorsi simili. Tre gli appuntamenti in
Sul sito www.parcocollibriantei.it il calendario completo delle iniziative e la cartina del parco con gli itinerari a piedi ed in bici. TT
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opo due edizioni di grande successo che hanno catalizzato oltre 30mila visitatori entusiasti di poter godere en plein air della cucina dei migliori cuochi e ristoranti di Milano, la terza edizione dell’evento gastronomico per antonomasia aprirà quest’anno il calendario degli appuntamenti imperdibili della stagione estiva milanese. Sarà ancora l’Ippodromo del Galoppo di San Siro ad ospitare dal 17 al 20 maggio il festival gastronomico più cool e atteso dell’anno: nella mezzaluna della pista in erba (un’area verde di 38.000 mq) sarà allestito un vero e proprio parco divertimenti per tutti i gourmet e i foodies italiani. Il claim dell’edizione 2012 di Taste of Milano è già tutto un programma: Puro Godimento! Perché Taste of Milano è sì la celebrazione della migliore cucina e l’occasione per gustare, in un colpo solo, le proposte di alcuni fra i più grandi chef della città, ma è anche e soprattutto un happening di cultura enogastronomica a cui possono partecipare non solo i patiti gourmet, ma chiunque abbia voglia di vivere un’esperienza unica ed emozionante nel fantastico mondo del buon cibo. Quest’anno Taste of Milano presenta moltissime novità! A cominciare da un pop-up internazionale di assoluto prestigio: direttamente da Myfair London, Atul Kochhar, due stelle Michelin, con il suo ristorante Benares, cucina indiana di altissimo livello, uno fra gli chef più quotati di Londra. Insieme a lui, 11 importanti chef milanesi lavoreranno “gomito a gomito” divertendosi a cucinare all’aperto per deliziare i palati dei loro estimatori e mettendo a disposizione del pubblico la loro maestria. Tra loro, acclamate “stelle” di calibro internazionale come Davide Oldani, ma anche nuovi talenti e giovani emergenti. Dalla tradizionale cucina italiana a quella tipica regionale, con sconfinamenti esotici nella cucina creativa giapponese. Taste of Milano si conferma il palcoscenico della migliore ristorazione che
e alla buona tavola, un’occasione unica per far scoprire ai bambini gusti e sapori di una cucina sana e di alta qualità. E proprio per promuovere educazione alimentare quest’anno verrà allestito il Taste Hub: una struttura dedicata a workshop e dibattiti con esperti nutrizionisti e alimentaristi per promuovere cultura enogastronomica, in modo leggero e divertente per coinvolgere il pubblico in attività ludiche e stimolarlo a intervenire con ricette, suggerimenti e proprie esperienze.
la città ha da offrire, una celebrazione delle sue eccellenze. Ecco il dream team di Taste of Milano 2012: 1.Alice Ristorante (Viviana Varese) 2.Al Pont de Ferr (Matias Perdomo) 3.Al V Piano (Grand Visconti Palace) (Matteo Torretta) 4.Benares (pop-up internazionale direttamente da Londra) (Atul Kochhar) 5.D’O (Davide Oldani) 6.Finger’s Garden (Roberto Okabe e Gustavo Young) 7.Il Liberty (Andrea Provenzani) 8.Innocenti Evasioni (Tommaso Arrigoni) 9.La Maniera di Carlo (Lorenzo Santi) 10.Ristorante Da Claudio (Filippo Gozzoli) 11.Trattoria Del Nuovo Macello (Marco Tronconi e Giovanni Traversone) 12.Vun (Park Hyatt Hotel) (Andrea Aprea) Ogni Ristorante proporrà un menu di tre portate (ciascuna proposta ad un prezzo simbolico fra i 4 e i 6 euro) e oltre la metà di loro quest’anno presenterà un quarto piatto dedicato ai più piccoli che potranno così divertirsi con mamma e papà a costruire il proprio Menù Kids e dire addio per un giorno a cotoletta e patatine! Un’idea nata per avvicinare le “giovani generazioni” al buon cibo
Anche quest’anno saranno organizzate le numerose attrazioni che formano la sostanza di questo imperdibile appuntamento socialgourmet. Oltre 100 eventi interattivi in quattro giorni fra cui scegliere! Dagli showcooking esclusivi nel Teatro degli Chef, ai corsi “mani in pasta” con l’ausilio di chef trainer nella Scuola di Cucina, con tante attività dedicate ai bimbi; dalle degustazioni di ottimi vini e distillati nella Wine&Spirits Academy sotto la guida di esperti sommelier e wine ambassador, agli incontri ravvicinati con chef, esperti e personaggi dello “star-food system” in una vera e propria cucina mobile attrezzata e professionale, perfetta per accogliere attorno ai fornelli piccoli gruppi di appassionati che potranno così vedere all’opera i propri maestri e chiacchierare con loro sorseggiando un aperitivo. Nuovi orari consentiranno di vivere con più relax l’esperienza serale e notturna. La musica sarà protagonista delle serate nella Premiun Lounge: grazie alla collaborazione importanti locali notturni milanesi si terranno infatti concerti di musica dal vivo e intrattenimento e un momento musicale offerto dall’Auditorium Parco della Musica di Roma che chiuderà il Festival annunciando un’importantissima novità per il prossimo settembre… Taste of Milano diventa così un vero e proprio flavour di tanti aspetti che allietano la vita: buona cucina, buona compagnia, buone ispirazioni, buona musica e buone abitudini. TT
Info, programmi e biglietti su www.tasteofmilano.it Taste of Milano è un evento Brand Events Italy Srl t. +39 0236539650 info@tasteofmilano.it Ufficio stampa Taste of Milano Gloria Ceresa press@tasteofmilano.it m. +39 329 4518215 Aprile 2012, trantran 23
PENDOLARE
IL VIAGGIO QUOTIDIANO è PER ME UNA VOCAZIONE
REALITY
venti domande per vedere la brianza con gli occhi dei brianzoli
Nome: Matteo Età: 43
LA MOBILITÀ DELL’ULTIMO CHILOMETRO Di - Juri Casati
Dove sei nato? Carate Dove vivi? Giussano Vivi da solo o con la famiglia? Da solo
Nome: Gloria Età: 33 Dove sei nato? Carate Dove vivi? Carate Vivi da solo o con la famiglia? Con mio figlio e il suo papà
Di - Juri Casati Destra o sinistra? Sinistra Che lavoro fai? Giardiniere Cosa ti piace di Monza e della Brianza? Il verde Associazione di idee. Se ti dico verde... Brianza cena Casa mia
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e gravi difficoltà incontrate da un disabile per accedere ai binari della stazione di Monza sono state oggetto di un servizio da parte di Striscia la notizia che ha prodotto un immediato incontro tra il Comune di Monza e Rete Ferroviaria Italiana. Per risolvere il problema è stato deciso di rimettere in funzione entro sei mesi l’elevatore per i binari 6 e 7, e di rendere pienamente fruibili entro un anno tutti i montascale della stazione. Non possiamo che rallegrarci per queste decisioni, dato che anche noi di Trantran l’anno scorso ci eravamo occupati dei problemi che incontravano i pendolari portatori di handicap (cfr. Trantran del 1 giugno 2011). Ma non è di questo che vogliamo parlarvi in questa occasione. Infatti la riunione tra Comune di Monza e Rete Ferroviaria Italiana è servita anche per mettere a punto alcuni progetti per integrare meglio il trasporto ferroviario con quello ciclistico. Spieghiamoci meglio. I mezzi di trasporto pubblico potenzialmente più capienti e veloci – metrò e treno – non si trovano proprio sotto casa di tutti. Pertanto, per andare a lavoro utilizzando questi mezzi, bisogna prima arrivare alla stazione del metrò o a quella del treno più vicina e, per farlo, bisogna utilizzare o un altro mezzo pubblico – l’autobus per esempio – o un mezzo privato, che di solito è l’auto. Ciò che sembra facile in teoria non sempre è facile da mettere in pratica. 24 trantran, Aprile 2012
Prendiamo per esempio l’auto. È comoda perché rende un servizio capillare e flessibile – in una parola: personalizzato – che nessun mezzo pubblico potrebbe garantire. C’è però un problema: parcheggiare l’auto vicino alle stazioni è sempre più difficile. I parcheggi gratuiti sono occupati fin dal mattino e spesso non rimane che parcheggiare lontano o utilizzare, sempre che ci siano, i parcheggi a pagamento. Ma anche l’autobus ha i suoi limiti: la frequenza delle corse non sempre è adeguata ai bisogni e la rete non copre capillarmente il territorio. E comunque sia l’autobus che l’auto devono fare i conti con il traffico delle ore di punta. In questo contesto – nel contesto della mobilità che viene chiamata «dell’ultimo chilometro», quella cioè che necessiterebbe di un servizio pubblico molto capillare e quindi molto difficile da fornire – entrano in gioco i nuovi progetti, quelli legati all’uso della bicicletta. La bicicletta infatti è un mezzo di trasporto che può coprire il territorio in modo capillare e che può consentire orari flessibili. Inoltre con la bicicletta si possono evitare gli ingorghi e, in presenza di un’adeguata rete di piste ciclabili, anche i rischi del traffico cittadino. Certo non è un mezzo adatto a tutte le esigenze: per esempio non è un mezzo adatto a chi abita molto lontano dalle stazioni oppure a chi, prima di andare a lavoro, deve accompagnare i figli a scuola. C’è comunque una certa percentuale di utenti per cui la bici potrebbe essere
un’opzione praticabile. Tre sono le decisioni assunte nella riunione tra il Comune di Monza e Rete Ferroviaria Italiana. Punto primo. Verranno installate delle canaline che consentiranno alle biciclette un comodo accesso ai binari. Chi viaggerà in treno portandosi dietro la bici potrà dunque condurre a mano la propria biciletta su per le scale senza alcun sobbalzo e senza doverla sollevare perché le ruote della bicicletta verranno fatte scorrere comodamente su queste canaline che saranno poste a terra a lato delle scale. Punto secondo. Verrà installata una videocamera collegata al sistema di videosorveglianza cittadino in quell’angolo isolato di Porta Castello dove si trova il posteggio bici, teatro di innumerevoli furti. In questo senso abbiamo fatto una verifica giovedì 29 marzo alle ore 17.00: il posteggio per le biciclette di Porta Castello, che potrebbe ospitarne circa un centinaio, ne ospitava soltanto una sola mentre sparse nei dintorni, ma in posizioni molto più visibili e quindi più sicure, erano legate almeno una trentina di bicilette. Punto terzo. Verrà ristrutturato il deposito biciclette in via Arosio. Si tratta del primo passo di un progetto più ampio, cofinanziato dalla Regione Lombardia, che porterà il bike sharing anche a Monza. Ma sul bike sharing permettetemi di tornare il mese prossimo con più calma.
Tu vai qualche volta al parco? Ci sono sempre nei parchi Chi è Dario Allevi? Il Presidente della Provincia di Monza e Brianza. Lo so perché l’ho letto su Trantran. Dai un voto a Monza e alla brianza 7 Trasporti Non li uso Commercio 6 troppo conformato Se non a Monza e Brianza dove vorresti vivere? In Francia a Parigi Esprimi un desiderio. Vivere la vita in barca. Metropolitana a Monza: favorevole o contrario? Favorevole Dimmi un proverbio La mamma degli ignoranti è sempre incinta Dì qualcosa ai nostri lettori Rispettate l’ambiente
Destra o sinistra? Diciamo che ho altri problemi Che lavoro fai? Commessa Cosa ti piace di Monza e della Brianza? La Brianza è bella in generale Associazione di idee. Se ti dico verde... Natura cena Intimità Tu vai qualche volta al parco? Sì, raramente Chi è Dario Allevi? Il Presidente della Provincia di Monza e Brianza Dai un voto a Monza e alla brianza 7 Trasporti Scarsi Commercio Troppo, troppa concorrenza, troppi negozi Se non a Monza e Brianza dove vorresti vivere? Sempre in Italia, probabilmente sulle colline liguri
Esprimi un desiderio. Siccome la mia vita è improntata su mio figlio: la sua serenità Metropolitana a Monza: favorevole o contrario? Favorevole Dimmi un proverbio Chi è causa del suo male pianga sé stesso Dì qualcosa ai nostri lettori Siate Onesti, sinceri e buoni!
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TEATRO, MUSICA ED EVENTI
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TEATRO, MUSICA ED EVENTI
VITTORIO MEZZA
Jazz, improvvisazione e libertà… Di - Adriana Colombo
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ncontriamo Vittorio Mezza, giovane pianista jazz già molto conosciuto sia in Italia che all’estero, all’indomani dell’uscita del suo ultimo lavoro Life Process. Vittorio ha partecipato a molti eventi e ha alle spalle numerose collaborazioni musicali tra cui segnaliamo quella alla realizzazione de I Promessi Sposi di A. Manzoni, per la regia di Michele Guardì (Ndr. Vedi Trantran n. 14) presso lo Stadio G. Meazza di Milano, come consulente musicale. Lavora ormai dal 2005 come consulente musicale presso la RAI..
Ho anche inserito un brano di Pino Daniele Quando quando di cui mi innamorai, quando lo ascoltai nei primi anni ’90 e che è legato ad un film di un altro grande: Massimo Troisi (Ndr. Pensavo fosse amore invece era un calesse, Italia 1991); rappresenta anche uno periodo, tra i migliori di Pino Daniele. L’ho inciso dopo 20 anni e, credo di averne rispettato la bellezza melodica. Chissà che non riesca anche a farla ascoltare a Pino Daniele». Che rapporti hai con la tv? Come coniughi la tua arte con le esigenze più commerciali del mezzo televisivo?
Come definiresti Life Process? In cosa questo tuo nuovo lavoro si differenzia rispetto ai tuoi lavori precedenti? «In questo disco sono da solo con il mio pianoforte; è un disco un po’ più introspettivo; c’è un diverso tipo di rapporto tra lo strumento e l’artista rispetto a quando si interagisce con altri. In questo lavoro ho cercato di fare una fotografia dell’equilibrio del rapporto che c’è tra me e il mio pianoforte». Come è nata in te la passione per la musica? E per il jazz in particolare? «Ero ragazzino, mia madre mi iscrisse a una scuola, mi appassionai alla musica e col tempo quella passione si è sviluppata in lavoro e professione. Il Jazz mi ha affascinato dalla prima volta che lo ascoltai perché si basa sull’improvvisazione e esprime libertà. Il jazz ha la caratteristica di poter sviluppare e creare un percorso improvvisativo logico nella totale libertà e coerenza cosa che, avviene un po’ di meno in altri generi. Nel Jazz è particolare anche il rapporto che si ha con gli altri strumenti perché deve esserci interazione totale altrimenti, si sarebbe accompagnati anziché suonare insieme». Perché proprio il piano forte? «Il mio primo strumento fu il sassofono poi, per una serie di cause ignote sono passato al pianoforte, strumento che mi è sempre interessato molto, quegli 84 tasti non stanno lì solo per essere suonati ma sono un’orchestra completa a disposizione. È 26 trantran, Aprile 2012
uno strumento che sfida molto l’esecutore un po’ come la batteria perché, come lo tocchi suona subito ma, per fare uscire il suono vero ce ne vuole e, soprattutto, per mantenerlo: è come una bestia che va domata. Altri strumenti sono meno immediati, come i fiati: puoi soffiare ma, se non li sai suonare restano muti. Trovo il pianoforte uno strumento eccezionale dal punto di vista orchestrale e compositivo». Come hai scelto i brani non tuoi da inserire del disco? «Nei miei dischi mi piace sempre inserire qualche rielaborazione di Monk (Ndr. Thelonious Sphere Monk pianista e compositore jazz statunitense) e di Coltrane (Ndr. John William Coltrane sassofonista statunitensetra i più importanti innovatori del jazz negli anni 60) che sono pilastri del jazz, del linguaggio improvvisativo. Scelgo pezzi che sono plasmabili che, posso ristrutturare, conservandone dei parametri; ne conservo delle molecole per poi rielaborarle e rendere viva una struttura che mi rispecchi. Il mio interesse è in primis la melodia poi la struttura.
«Io lavoro alla Rai come consulente musicale lo faccio da qualche anno con entusiasmo. Riesco a scindere molto bene la parte artistica con quella meramente lavorativa poi, in televisione la musica ha un ruolo ma, di un altro tipo, difficilmente si ascoltano interi brani, difficilmente c’è spazio o attenzione per il Jazz e c’è sempre meno musica dal vivo. La Televisione un po’ brucia la musica, diciamo così». In quale paese del mondo, a tuo avviso, oggi è dato più spazio alla musica jazz? «Oggi con la tecnologia e in genere con l’apertura alla globalizzazione ci sono sempre più Paesi che danno spazio. Probabilmente in passato sono stati gli Stati Uniti: il grosso dei musicisti jazz, i dischi storici sono stati fatti lì. Oggi l’asse si è un po’ spostato verso l’Europa, sta risalendo l’Estremo Oriente in cui sono molto attenti alle nuove sonorità; anche se, forse, c’è ancora una supremazia degli Stati Uniti». Mi dici con tre parole cos’è per te la musica? «La musica è libertà, è uno stargate di accesso ad una nuova dimensione». TT
Per ulteriori informazioni: www.vittoriomezza.com
?? COSA C’ENTRA CON LA BRIANZA: Vittorio ci confida: «Sono un grande appassionato di F1 sono stato a Monza per assistere a Gran Premio e Prove».
In viaggio sulle note con Nick The Nightfly Di - Elena Gorla
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ive in Italia dal 1982 ma è nato a Glasgow, in Scozia. E’ conosciuto per il programma radiofonico di nuove musiche e tendenze che ha introdotto in Italia vent’anni fa e che conduce tuttora, ma è anche un affermato cantante, suona la chitarra e compone brani di grande valore artistico. Alla radio ha ospitato e intervistato molti personaggi di grande prestigio: Sting, Pat Metheny, Peter Gabriel, Brian Eno, Herbie Hancock, Caetano Veloso e tanti, tanti altri... E’ la voce suadente che ogni notte ci incanta ai microfoni di Radio Monte Carlo con il suo Monte Carlo Nights: È Nick The Nightfly. Il 27 marzo, per Sony Music, è uscita la sua ultima compilation The Nightfly Suite vol. 1, composta da tre cd, tre “mondi musicali” diversi: i suoni che danno spazio alla fantasia di Ocean View (cd 1), le atmosfere vacanziere di Royal Suite (cd 2) e i ritmi da club di Penthouse (cd 3). In questo tuo ultimo lavoro l’idea del viaggio, quasi della fuga, sembra un’idea portante…una tua esigenza o semplicemente lo specchio dei tempi che stiamo vivendo? «Effettivamente il viaggio è una mia esigenza. E’ il mio hobby preferito, è una cosa che cerco di fare appena posso. Vedere posti che non si sono mai visti è molto stimolante. In questa raccolta la musica ha una forte carica legata al viaggio, il mio
intento era proprio quello di fare viaggiare con la fantasia, soprattutto per quanto riguarda il cd Ocean View. Qui ho raccolto musiche lounge, chill out, world music in modo che quando uno è imprigionato in questo spazio di mondo che viviamo tutti i giorni possa sognare di viaggiare in lungo e in largo per questi luoghi meravigliosi che le musiche evocano». Come nasce una compilation? «Nasce, questa come le altre che l’hanno preceduta, dalla mia grande passione per la musica e dal mio grande desiderio di fare conoscere anche agli altri tutte le nuove meravigliose sonorità in cui m’imbatto. Che poi è ciò che faccio da ventitré anni in radio con Montecarlo Night: cerco di fare conoscere e amare tanti bravissimi artisti e musiche che ci portano a mondi lontani. Metto insieme il meglio di ciò che incontro, cerco di offrire una piattaforma per le nuove scoperte agibile anche da chi non lavora con la musica come ho la fortuna di fare io». Sei in Italia da tantissimi anni ma come sei “capitato” qui? Per scelta o per caso? «Per caso! Vivevo a Londra e ho incontrato molti italiani che mi parlavano dell’Italia, ho incontrato molte belle ragazze italiane e la voglia di partire è nata così, per caso, senza un motivo preciso…e da caso nasce caso».
Fra i tantissimi artisti, spesso veri e propri mostri sacri della musica contemporanea, con cui hai collaborato o che ti è capitato di intervistare, chi ti ha colpito particolarmente e perché? «Tanti artisti mi hanno colpito ed emozionato nel corso di questi anni ma probabilmente l’incontro che ha lasciato in me il ricordo più indelebile è stato quello con Sting. Quando l’ho conosciuto è stato davvero straordinario! Mi ha invitato a casa sua, in Toscana, per intervistarlo ed è una cosa che non dimenticherò mai. Ho trascorso a casa sua una mezza giornata e mi ha trattato come se fossi un amico di vecchia data: mi ha mostrato il suo studio di registrazione e mi ha invitato a trattenermi a pranzo con i suoi amici e i suoi familiari…è stata una cosa indimenticabile!» Cos’è per te la radio? «La radio è soprattutto una mia grandissima passione. La radio è musica e dunque è libertà: è la possibilità di conoscere sempre nuova musica. Quando sono in giro per il mondo io ascolto sempre la radio perché mi piace tantissimo sentire come si fa radio in altre parti di mondo! La radio è, poi, anche il mio lavoro ed è un ambiente in cui si lavora bene perché vi è moltissima professionalità, ci sono davvero moltissime persone in gamba che lavorano al suo interno e questo fa della radio un mezzo davvero straordinario». Aprile 2012, trantran 27
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Nella tua lunga carriera hai lavorato anche in tv, quale influenza credi abbia oggi la tv sulla musica? «Credo abbia pochissima influenza perché di musica in tv praticamente non ne passa! Fatta eccezione per i canali prettamente musicali la televisione generalista quasi non offre alle persone la possibilità di conoscere nuova musica. Questo è un peccato, a me piacerebbe molto portare nuova musica in Tv ma sembra non ce ne sia lo spazio. Questo non è solo un problema italiano, in tutto il mondo le cose vanno un po’ così, sembra che la musica in televisione debba essere trattata solo in certi modi…ci sono i reality ma non sono un tipo di show per cui io vado matto! Credo che questi programmi non rappresentino minimamente la musica». Oggi spesso si sente dire, soprattutto dai musicisti più giovani e agli inizi, che mancano gli spazi per la musica dal vivo. Tu, quale direttore artistico di un “tempio” della musica live quale il Blue Note di Milano, cosa pensi di quest’affermazione?
«Se lo dicono i giovani, è sicuramente vero! Non dubito che per i giovani sia molto difficile farsi strada nel mondo della musica e arrivare a suonare nei locali anche perché ci sono abbastanza locali in giro, ma i costi di gestione di una serata sono tali per cui se un gruppo non dà la certezza di riempire difficilmente viene chiamato. Nonostante questo io consiglio di non mollare: non ci si arriva subito a certi traguardi, bisogna farsi le ossa, fare gavetta nelle cantine, suonare in ogni occasione e dove si può…se si merita, alla fine, sono convinto che ce la si fa!» Dopo tanti anni trascorsi lavorando di notte che rapporto hai sviluppato con il giorno? «A me piace molto la mattina, quando riesco cerco di alzarmi presto, verso le sette e mezza, proprio per godermi tutta la mattinata…perché il mattino ha un altro profumo, un’altra aria, soprattutto in primavera! Alzarsi presto, soprattutto nel week end, è molto bello perché la città ha un altro aspetto, è più silenziosa, più poetica».
Hai un sogno nel cassetto che ancora devi realizzare? «Ma certo! Come tutti! Ho un armadio pieno di sogni! Il mio sogno più prossimo è legato al disco che sto preparando. Dopo la pubblicazione nel 2010 di Nice One, un mio disco di brani inediti, ho scritto molti altri nuovi brani e adesso il mio sogno è di uscire con questo nuovo disco, insieme al mio quintetto, entro quest’anno!»
Un male fluido e appiccicoso chiamato anoressia Maledimiele, il film di Marco Pozzi, ce lo racconta Di - Elena Gorla
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?? COSA C’ENTRA CON LA BRIANZA: Fra i musicisti della sua Montecarlo Nights Orchestra si annoverano molte partecipazioni ai Festival Jazz sparsi per la Bianza
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ncontriamo Marco Pozzi, regista di Maledimile, film girato nel 2010 che solo oggi, dopo importanti riconoscimenti ai principali festival cinematografici, è finalmente presente nelle sale italiane. Maledimiele non è la storia di un’anoressica. E’ la storia di Sara, un’adolescente di quindici anni che si ammala di anoressia. Sara conduce una doppia vita: quella alla luce del sole, dove recita la parte della brava ragazza, diligente e apparentemente senza problemi e quella segreta fatta di costrizioni, di autodisciplina e di regole ferree per imporre al suo corpo un irraggiungibile peso ideale. Inizialmente nessuno sembra accorgersi di niente: sia i genitori che le amiche del cuore faticano a vedere l’evolvere della malattia. Sara riesce, infatti, a nascondere le sue abitudini: i digiuni forzati, le corse nel parco spinte fino allo sfinimento, le ore in palestra, i pranzi e le cene occultati sapientemente nel bidone dell’immondizia sotto casa. Allo stesso tempo Sara costruisce la sua “camera dei segreti”, dove stare tranquilla e agire indisturbata. Mentre dimagrisce Sara, si sente sempre più forte, potente, invincibile. Tutto sembra procedere senza problemi fino al momento in cui sviene durante una gita scolastica. A quel punto i suoi problemi con il cibo, fino a quel momento invisibili, diventano evidenti a tutti. Un tema complesso e scomodo per una pellicola che senza voyeurismo e senza gratuiti moralismi affronta un problema dilagante nella società contemporanea: è la scansione numerica, che scandisce ogni blocco narrativo e che indica il peso della protagonista, ad accompagnare, passo dopo passo, lo spettatore nell’evolversi della malattia e dentro la dimensione mentale della stessa. Perché il tema anoressia? Come è nato in te l’interesse per questo problema?
«Mi è capitato di tenere alcuni seminari di regia nelle scuole medie superiori e nel corso di uno di questi seminari abbiamo fatto un lavoro incentrato sul video racconto. Rivedendo poi i materiali realizzati mi sono 28 trantran, Aprile 2012
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TEATRO, MUSICA ED EVENTI
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la propria sagoma su di un lenzuolo bianco, sempre più sottile: questo è il simulacro dell’immagine ideale che lei ha di sé e ricorda fortemente la sagoma di un morto, proprio come una sindone. Questa immagine è figlia di altre immagini che ho trovato in rete nei blog, in particolare pensavo alle immagini realizzate da una ragazza che prendeva le foto scattate alle modelle durante le sfilate e le “allungava” con Photoshop per sfinarle ulteriormente, trasformandole quasi in statue di Giacometti. Quelle immagini incarnavano così il suo immaginario, un immaginario disumano». Secondo te perché l’anoressia è un male così radicato e dilagante nella società odierna?
accorto che emergevano con forza le narrazioni di quattro adolescenti. L’adolescenza è già di per sé una terra di mezzo, un’età inquieta, proprio perché si è sospesi tra il “non più” e il “non ancora”. E’ un periodo della vita molto complesso. Riflettendo su questi materiali è nata in me la voglia di scrivere un film che trattasse proprio di una ragazza di quindici anni. Quello che ancora mi mancava era la chiave interpretativa della storia. Un giorno ho per caso rivisto Paola Rota, che è colei che poi ha scritto, insieme a me, la sceneggiatura di Maledimiele, che mi ha fatto leggere un progetto per un documentario che parlava proprio di anoressia. Da quello io le ho proposto di lavorare invece su film di “finzione” e quindi sulla stesura di una sceneggiatura. Da quel momento è iniziato un assiduo lavoro di documentazione sia presso istituti clinici e terapeutici sia tramite internet attraverso l’esperienza dei siti e dei blog pro-anoressia che sono una realtà davvero impressionante. Nel film ricorre un’immagine molto forte, quella di Sara, la protagonista, che mano a mano che dimagrisce disegna
«Le cause, dal punto di vista della genesi della malattia sono molteplici: sicuramente l’ambiente familiare ha un suo peso ma non è il solo. Rivestono un ruolo importante anche gli stimoli esterni: le immagini che passano, la moda, la pubblicità, tanti fattori culturali! Mi sono accorto che il dilagare di questa malattia è proprio indice di un’incrinatura che sta vivendo la società contemporanea: anoressia e bulimia sono la prima causa di morte fra gli adolescenti in tutti i paesi occidentali. Più di alcol, droga e incidenti stradali. Questo vorrà pur dire qualcosa! Come vorrà dire qualcosa il fatto che di questo problema si tenda sempre a non parlare e, se ne parla, lo si fa solo in termini voyeuristici, senza una reale riflessione e presa di coscienza mentre questa “dolce voglia di scomparire” esiste e ci chiama tutti in causa. Oggi spesso abbiamo tutto, tutto ciò che si può ottenere, ciò che si può desiderare. Il troppo che pervade la nostra società si manifesta con violenza in un “troppo di niente”che tende a inghiottirci. Forse è questo il nocciolo della cosa. Io nel mio film ho cercato di portare luce dentro questo vuoto». Quale la novità narrativa del film nel trattare il tema? «Innanzi tutto io non ho fatto un film Aprile 2012, trantran 29
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TRANTRAN CONSIGLIA
TEATRO, MUSICA ED EVENTI
MARIO AUGERI sull’anoressia, il mio film parla di una ragazza di quindici anni. Non ho incentrato il film sulla parte più “mitica” della malattia, il corpo che si scarnifica, anzi ho evitato del tutto questo approccio più voyeuristico, l’ho proprio bandito! La mia intenzione era di far compiere allo spettatore un viaggio che coincidesse con il punto di vista della protagonista. Ho cercato di raccontare la dimensione mentale e psichica di questa malattia: il modo in cui questo malessere, che presto diventa un male, s’insinua in modo dolce e fluido nei pensieri fino a diventare un pensiero tanto denso e pervasivo da totalizzare la mente e l’esistenza. E’ un male che si attacca addosso e diventa sempre più compulsivo e totalizzante fino a raggiungere delle forme di controllo e autocontrollo inimmaginabili. Da qui deriva il titolo del film». Com’è nata la decisione di portare il film nelle scuole? «Alla prima presentazione nelle scuole, il film è entrato in un progetto sostenuto da Agis Scuola e verrà presentato negli istituti superiori fino alla fine dell’anno scolastico 2012/2013, mi sono subito accorto che è un “cavallo di Troia” molto utile per fare
affiorare e vedere queste problematiche». Sara è un personaggio difficile da interpretare, che effetto può avere un personaggio così su di una giovane attrice? Durante le riprese non eri preoccupato per Benedetta Gargari intenta a rivestire i panni di Sara? «Sara è un personaggio difficilissimo, per questo ho faticato tantissimo a trovare l’interprete giusta! Ero oramai pronto per partire con le riprese del film e ancora mi mancava la protagonista! Ma questo non dipendeva solo da una questione interpretativa, in realtà ho incontrato anche un paio di altre attrici che potevano darmi la garanzia “artistica” della giusta interpretazione ma io volevo assolutamente essere sicuro che la ragazza scelta fosse
anche emotivamente all’altezza del personaggio: che non se ne facesse soggiogare. Solo con Benedetta mi sono persuaso che potevo fidarmi e assegnarle il personaggio. Lei, oltre ad essere un’attrice molto brava, è anche emotivamente molto forte, molto salda. In ogni caso, lavorare con una protagonista che ha compiuto i quindici anni sul set, è comunque un impegno molto particolare: è molto divertente, inevitabilmente anche il lavoro assume maggiormente i connotati del gioco, ma, nel contempo, è un aspetto che mi ha fatto per tutto il tempo avvertire un forte stato di responsabilità». TT
Maledimiele è al cinema Mexico di Milano da maggio fino a settembre. Per gli aggiornamenti di tutte le sale in cui è presente la pellicola si veda la pagina facebook Maledimiele
?? COSA C’ENTRA CON LA BRIANZA: Presto anche nelle sale brianzole!
IL MIO DISCO SONO IO
Foto e Testo di Francesca Fawn Masperi
C
he bello! Le persone hanno il potere di cambiarti la giornata! Oggi sono con Mario Augeri, il Cantattore in uscita con il disco Un nuovo look che ha recitato anche con Tony Renis, Luca Ward e Lando Buzzanca. Siamo intorno al tavolo per l’intervista, io, altre intervistatrici e lui, che ci ha accolto con aria felice e curiosa. Il clima è da subito disteso, e dopo le presentazioni si comincia a parlare dell’album. Ci racconta che nasce tra Milano, Venezia e Roma, con la produzione artistica di Danilo Minotti (che già lavora con Claudio Baglioni, Gianni Morandi e Elio e le Storie Tese) che si occupa del missaggio, delle chitarre e della scrittura dei fiati e degli archi dell’Orchestra di Roma. In che modo è nato questo album? «I pezzi sono di diverso genere, creati in tempi diversi. Poi ne ho scelti alcuni e con il maestro Minotti li abbiamo messi insieme secondo un filo conduttore unico: i rapporti interpersonali. Ho scelto questi perché ad alcuni sono affezionato e ad altri per il ritmo accattivante. Non amo appartenere ad un genere, mi piace avere sonorità diverse in un disco. E’ come lo stato umorale delle persone, che cambia durante la giornata! Prima di salire sul palco, qual è il pubblico che t’immagini avrai davanti? «Non saprei...I brani sono usciti fuori così,
i pezzi più recenti, ho cercato di stigmatizzare tutto questo con ironia. » Tra cinque anni ti vedi attore o cantautore?
senza sapere a chi indirizzarli… L’importante è che a chiunque possa arrivare qualcosa, una melodia da canticchiare durante la giornata, un suono che ti arriva in testa nei momenti difficili o in quelli belli, che ti faccia vivere meglio il giorno! Questo sta mancando un po’ in Italia… noi siamo un popolo che ha dentro tanta melodia, ma a cui ultimamente sembra quasi brutto tirarla fuori. Un nuovo look, l’apparenza inganna, c’è bisogno di ripeterlo o ce n’è ancora più bisogno? «Stiamo andando verso l’eccesso. Bisognerebbe trovare una giusta misura. Certo, la prima cosa che ti colpisce è l’apparenza, però poi possiamo andare anche verso la sostanza. Il bello sta nel mezzo. Questo è ancora più esplicito nei social network, dove ti perdi sorrisi, voci, sguardi, gesti. Poi ci sono persone che invece riescono ad emergere attraverso questi mezzi, però poi deve seguire un rapporto reale, altrimenti ti perdi tutto il bello. In un nuovo look, che è tra
«In effetti mi vedo un po’ tutti e due, non mi sento limitato nella scelta. L’arte esiste perché tu possa esprimere qualcosa a qualcuno e fare in modo che chi ti guarda si diverta: lo spettatore è importante tanto quanto chi sta sul palco. » Oltre che nei negozi di dischi, dove ti possiamo trovare? «Dal 26 marzo il cd è stato distribuito su I Tunes. Poi sono su www.facebook.com/ MarioAugeri. A breve anche il sito, ma per ora mi piacerebbe che parlasse la musica… » Oggi l’arte è sempre più mercato, però ci sono voci che cominciano a parlare di amore, contatto, bisogno di comunicare la propria verità. Tu sei una di queste... «Si, c’è bisogno di qualcosa di diverso, e si sente. Ci sono persone che hanno una bravura impressionante e voglia di emergere, rimango senza parole quando vedo persone con in braccio una chitarra e a cui volano le dita. Una volta Lucio Dalla disse questa cosa molto bella: tutti nella vita dovrebbero avere almeno una possibilità. Io già credo nella seconda! » TT
...continua sul sito www.trantran.net
FABIO CINTI esce l’11 Maggio, su iTunes e nei negozi distribuito da Venus, Minuto secondo, il nuovo incantevole album di Fabio Cinti, il cantautore poeta già autore de L’esempio delle mele. Sul prossimo numero intervista esclusiva, per ora buon ascolto…
SAL DA VINCI è uscito il 24 aprile E’ così che gira il Mondo. Anticipato dal singolo Fin Dove c’è vita, l’album continene 15 brani tra cui due duetti illustri, uno con Ornella Vanoni e uno con la cantante brasiliana Ana Carolina, e un brano con la partecipazione del chitarrista Maurizio Solieri.
LIGHEA
La cantautrice marchigiana ritorna sulle scene con un nuovo album, TEMERARIA, già disponibile nei negozi tradizionali e nei principali digital store. L’album contiene sei inediti e le versioni riarrangiate di quattro brani che hanno segnato la carriera musicale di Lighea, tra cui il successo sanremese Rivoglio la mia vita. 30 trantran, Aprile 2012
ZU-GROOVES
Andrea Zuppini esce con la sua compilation: un progetto musicale che fonde la migliore musica dance degli anni ’70 e ’80 con il jazz, la musica lounge, alla bossanova, la house-music e alla new-age.
EVA (ex Prozac +)
è uscito il suo primo disco da solista: DURAMADRE. Una voce fuori dal coro nel panorama musicale italiano. www.evamusic.it
Aprile 2012, trantran 31
IN CUCCIA
DUE CHIACCHIERE A QUATTRO ZAMPE
Festa degli Amici Cucciolotti 2012, sabato 12 maggio Di Gabriella in collaborazione con ENPA sez. Monza e Brianza Sabato 12 maggio sarà una giornata molto speciale per tutti i bambini che amano gli animali: è la prima Festa degli Amici Cucciolotti! Apriranno le porte ai bambini e alle loro famiglie 13 rifugi ENPA in tutta Italia, tra cui anche il canile di Monza!
S
arà un pomeriggio ricco di divertimenti e sorprese, a partire dal cagnolone gigante Westie, un vero e proprio pupazzo vivente, con il quale i bambini potranno anche farsi fotografare. Poi ci sarà il maxi gioco dell’oca con il dado gigante in gommapiuma per insegnare ai bambini, giocando, come si deve accudire un quattrozampe. E ancora il truccabimbi, tanti regali per i più piccoli (palloncini “I love Enpa”, zainetti, magliette …), e naturalmente un mega “Ce l’ho, mi manca!” per scambiare le figurine per poter completare la vostra collezione di figurine dell’album Amici Cucciolotti 2012 di
La vivisezione è scienza?
La vivisezione, ovvero qualsiasi tipo di sperimentazione sugli animali, causa sempre sofferenze sia fisiche sia psichiche: gli animali dai 200 ai 400 milioni ogni anno - vengono mutilati, avvelenati, schiacciati, accecati, affamati, ghiacciati, decerebrati, ustionati, infettati con malattie o assoggettati a stress, shock e privazioni. Al di là degli aspetti morali, vengono portate sempre più prove dell’inaffidabilità della sperimentazione sugli animali per testare prodotti destinati all’uomo, perché diverso è il loro modo di reagire e di metabolizzare. La letteratura scientifica abbonda di casi in cui il risultato ottenuto sugli animali e quello ottenuto sugli esseri umani è stato discordante e in questi ultimi ha provocato malattie
bambini proprio grazie all’acquisto delle figurine Amici Cucciolotti. Non mancherà Isotta, l’ambulanza degli animali, acquistata l’anno scorso grazie all’album Amici Cucciolotti edizione 2011, oltre naturalmente al gazebo ENPA presso cui saranno disponibili tutte le informazioni sulle attività della Protezione Animali. Vi aspettiamo numerosi a Monza in via Buonarroti 52 dalle 14,30 alle 18,00! Pizzardi Editori. Dulcis in fundo, tutti potranno conoscere Filippa (nella foto), la simpatica capretta salvata dall’ENPA monzese un anno fa, una delle 13 mascotte dell’iniziativa, e adottabile a distanza dai
Per ulteriori info sull’iniziativa e sugli altri canili ENPA partecipanti: www.comunicazionesviluppoenpa.org.
e decessi. Ecco solo quattro esempi dei numerosi disastri della sperimentazione animale:
legge, ancorata a sistemi antiquati, impone la sperimentazione animale; e perché i ricercatori non sono incentivati all’utilizzo di nuove tecnologie e all’apprendimento di specifiche conoscenze.
Esperimenti effettuati su ratti, criceti, cavie, topi, scimmie e babbuini non rilevarono alcun legame tra fibra di vetro e cancro. Solo nel 1991, grazie a studi compiuti su esseri umani, la fibra di vetro fu classificata come cancerogena. - Il Clioquinol, un farmaco antidiarroico, diede risultati positivi nei test effettuati su topi, gatti, cani e conigli. Nel 1982 fu però ritirato in tutto il mondo perché responsabile di cecità e paralisi negli esseri umani. - Studi condotti sugli animali avevano previsto che i beta-bloccanti non avrebbero abbassato la pressione e il loro sviluppo fu di conseguenza interrotto. Persino i ricercatori che praticano esperimenti su animali hanno ammesso il fallimento di modelli animali per quanto riguarda l’ipertensione, ma nel frattempo ci sono state migliaia di vittime di ictus. - Il Suprofen, una medicina contro l’artrite, fu ritirato dal mercato quando i pazienti cominciarono a soffrire di tossicità renale, eppure, prima del suo rilascio, i ricercatori dichiaravano: “Eccellente profilo di sicurezza. Nessun effetto a livello cardiaco, renale o del sistema nervoso centrale in nessuna specie.”
Al posto della sperimentazione animale
I metodi sostitutivi sono molteplici. Oltre a essere più morali ed etici, danno maggiore affidamento poiché più veloci e sicuri. Non vengono adottati semplicemente perché non godono di sussidi governativi; perché la
Aggiornamenti sulla giornata monzese sul sito www.enpamonza.it. TT
Le tecniche che non impiegano animali si dividono in: - biologiche: fanno uso di colture di batteri, cellule, tessuti o organi di origine umana; - non biologiche: fanno uso di scienze quali l’epidemiologia, la statistica, l’informatica, la chimica e l’ingegneria. Secondo Stefano Cagno, dirigente medico all’Ospedale Civile di Vimercate e tra i maggiori sostenitori dell’abolizione della sperimentazione animale in Italia, sono i vivisettori stessi che mancano di volontà di cambiare. Cita come esempio il Test di Bettero che consiste nel mettere una lacrima umana a contatto con la sostanza in esame. «Se questa è irritante provocherà la rapida liberazione di altre sostanze, chiamate mediatori chimici. I vivisettori, invece, continuano a utilizzare il Draize Test, una prova inventata nel 1944, in cui si spalma la sostanza in studio negli occhi dei conigli, immobilizzati, e successivamente si valutano le reazioni che posso arrivare alla distruzione stessa degli occhi. Insomma - conclude Cagno - si preferisce un test vecchio, non scientifico e crudele, a un altro moderno, scientifico, eticamente ineccepibile e personalizzato, cosicché ogni persona può valutare la sua risposta a una data sostanza.» TT
Per approfondire: www.lav.it; www.agireora.org; www.novivisezione.org; www.enpa.it > Ufficio Antivivisezione Aprile 2012, trantran 33
IL VETERINARIO RISPONDE
PAESI, PAESINI, CITTà DI MONZA E BRIANZA
IL CONIGLIO
To r n iamo a Sovi co pe r i l Ve r d iamoci !
COME ANIMALE DA COMPAGNIA Rubrica a cura della Dott.ssa Sciaula Gardini, Medico Veterinario
I
con scadenze generalmente semestrali, per le due malattie virali più diffuse: la Mixomatosi e la Malattia Emorragica Virale trasmesse da zanzare, pulci e altri insetti.
l coniglio nano è un animale sempre più diffuso nelle nostre case come “PET” cioè animale da compagnia. E’ socievole, intelligente e discreto. Per queste sue caratteristiche si adatta bene alla vita in appartamento e alla convivenza con l’uomo e con i bambini. Per garantire al coniglio una buona qualità di vita si deve fare attenzione alla gestione quotidiana e rispettare poche ma importanti regole: DIETA: a base di fibra: Fieno di buona qualità e acqua sempre a disposizione. Verdure fresche lavate e asciutte date preferibilmente il mattino presto o la sera. Frutta, poca, utilizzata principalmente come premio. Pellettati o cilindretti, molto diffusi in commercio, vanno anch’essi utilizzati più come snack o premio, e non come base dell’alimentazione. Alimenti vietati: pane, cereali, cioccolato, frutta secca e uva. ATTIVITA’ FISICA: giocare a nascondino, scavare buche e correre sono le attività preferite. Il coniglio deve poter uscire dalla gabbia per fare movimento, ma sempre sotto sorveglianza. Posizionare la gabbia in un luogo tranquillo e facilmente raggiungibile, così che possa essere utilizzata per riposare, mangiare e sporcare. L’attività fisica impedisce al coniglio di annoiarsi e manifestare comportamenti inappropriati come rosicchiare fili.
34 trantran, Aprile 2012
TT
COMPORTAMENTO: apprezza essere accarezzato e pettinato. In natura vive in gruppi numerosi e utilizza il leccamento sia per pulirsi che per creare legami sociali L’“allo-grooming” (leccamento del compagno) viene utilizzato dai conigli appartenenti allo stesso gruppo, per creare legami affettivi. Lo stesso comportamento rivolto al proprietario è segno del buon legame affettivo che state creando. Essendo preda, non va spaventato sollevandolo, bensì preferire il gioco a terra.
Dott.ssa Sciaula Gardini, Medico Veterinario
SALUTE: effettuare visite periodiche da un Medico Veterinario specializzato in animali non convenzionali, per verificare lo stato di salute generale, valutare la possibilità di sterilizzare i soggetti adulti, oltre che per testare una possibile infezione ad un parassita chiamato Encephalitozoon cuniculi, che può portare a danni neurologici anche gravi, oltre che essere una zoonosi. Anche il coniglietto va vaccinato, soprattutto in considerazione dell’ultima epidemia di mixomatosi verificatasi nelle zone nord di Milano e Brianza nella fine estate 2010, che ha portato a numerosissimi decessi,
Dott. ssa Sciaula Gardini Via Monte nevoso 16/18 20092 - Cinisello Balsamo (MI) Tel. 02.612.912.11 Orari: lun-ven 9-13 / 15-19,30 sab-dom 9-17 FESTIVI chiuso al pubblico info@clinicaveterinariacinisello.com www.clinicaveterinariacinisello.com
NONSOLOMONZA
F
orte del successo di pubblico e critica ottenuto dalla prima edizione del 2011, “Verdiamoci a Sovico” si ripresenterà al territorio il prossimo 19-20 maggio come un evento particolarmente originale ed eclettico.
Solidale della Brianza, e riportare a casa qualcosa per loro più utile. Durante la manifestazione, quest’anno verrà dato particolare risalto al tema del “car pooling”, ovvero l’utilizzo condiviso dell’auto. E’ previsto infatti il lancio del progetto “Autoinsieme”, promosso da Verdiamoci insieme ad altre associazioni del territorio ed al Comune.
Sabato dalle 16 alle 23 e domenica tutto il giorno, il Vicolo Brianza e le aree limitrofe ospiteranno la mostra, dedicata alle tematiche ambientali in senso lato: dal miglioramento del verde pubblico e privato alla valorizzazione delle attività agricole superstiti, dalla difesa dell’ambiente naturale alla promozione degli stili di vita più sobri ed ecocompatibili, dalla gestione ottimale dei rifiuti alla promozione di una maggiore cultura ambientale sia tra i giovani che tra i meno giovani. Anche quest’anno oltre 100 espositori ed animatori stupiranno la cittadinanza, ed in particolare i bambini, che troveranno moltissime attrazioni gratuite (arrampicata sugli alberi, fattoria degli animali, giro in calesse, giochi “d’epoca”, preparazione di piantine e “bombe di semi”, scivoli gonfiabili, per citarne solo alcune). Ma anche per gli adulti non mancheranno molti spunti di interesse. Consigli su come curare il proprio giardino o orto, su come potare le piante da frutto, informazioni sul fotovoltaico, massaggi shiatsu, sfilata di auto d’epoca, artigiani di qualità. Da segnalare anche l’allevamento del baco
Il programma preciso della manifestazione, con il calendario delle attrazioni e l’elenco degli espositori, è consultabile sul sito www.verdiamociasovico.it.
da seta, che risveglierà teneri ricordi in molti brianzoli “d’annata”. Non mancherà come ovvio un’ampia offerta di prodotti eno-gastronomici di qualità, prodotti dalle migliori aziende agricole del territorio. Presenti anche vivaisti e A.DI.P.A. Lombardia (Associazione per la diffusione di piante tra amatori). Tutti, grandi e piccini, potranno portare da casa qualcosa che non gli serve più (libri, giochi, DVD, oggetti, abiti…) da affidare al banchetto del “baratto”, organizzato dalla “lista cerco/offro” del Distretto di Economia
“Verdiamoci a Sovico” gode del sostegno convinto del Comune di Sovico e della Proloco di Sovico, ma anche del patrocinio e del sostegno indiretto di molti altri Enti (Provincia di Monza e Brianza, Parco Valle del Lambro, Camera di Commercio) ed Associazioni locali, che stanno aiutando il Comitato organizzatore nella pre-vendita dei biglietti della ricchissima lotteria messa in piedi per l’autofinanziamento della mostra Altra importante novità dell’edizione 2012: quest’anno la mostra sarà aperta anche al sabato sera, fino alle 23, e ci sarà un grande concerto jazz, con la “Swingtime big band”, in Piazza del Municipio. TT
Per informazioni: 345-8010455, verdiamociasovico@gmail.com.
Aprile 2012, trantran 35
RACCONTIAMOCI
PSICOLOGIA OGGI
LA NOSTRA ESPERTA RISPONDE
LIBRI, RACCONTI, SCRITTURA E POESIA
“FUORI DAL MIO GIARDINO” Come aiutare i bambini a difendersi dalle molestie?
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OSSO E LA LUNA Una storia di (stra)ordinario amore, di arte e di virtù Una storia di ordinaria amministrazione al canile di Monza. Una storia come tante, che diventa speciale nel cuore di Anna Cerantola, responsabile del canile: la storia di Osso, il cane magro arrivato in canile da chissà dove, forse dalla Luna. Già, perché Osso ama la Luna, la notte e la quiete, spaventato com’è dal mondo che, alla luce del sole, gli si presenta pieno d’insidie. Quello fra Osso e Anna, che si è presa cura di lui e lo ha aiutato, giorno dopo giorno, a superare le sue paure e riconquistare la fiducia nell’uomo e nel sole, è un rapporto fatto di silenzi e sguardi: piccoli avvicinamenti, stelle, luna e lucciole. La storia di Osso, delicata e toccante come lo sguardo di questo anomalo cane “lunare”, diventa oggi un libro, il primo libro edito da Trantran Editore. Un libro per bambini, dai tre ai novant’anni, in cui il racconto è arricchito dai bellissimi disegni di Andy 36 trantran, Aprile 2012
(Fluon), nostro concittadino pittore (ma anche musicista) che ha esposto le sue tavole dai toni marcatamente pop nelle principali gallerie di tutto il mondo. Il testo di Anna e i disegni di Andy conducono attraverso la magia d’immagini e parole verso la consapevolezza del rispetto che è dovuto a ogni essere vivente. In questa piccola, grande storia s’incontrano amore e arte, lungo un cammino per immagini che condurrà anche i più piccoli in un viaggio alla scoperta della profonda sensibilità degli animali. In appendice la breve storia del terribile Chiazzanera e la sua fuga nel Lambro, sempre illustrata da Andy, per raccontare ai bambini la primaria importanza della risorsa acqua e l’importanza della tutela ambientale. Animali e ambiente, dunque, per la nostra prima pubblicazione. Una scelta doverosa da parte di una casa
editrice che, come noi, ha sempre dato, anche attraverso le pagine di questo giornale, massima importanza a questi temi. E questo è solo l’inizio… TT
Trantran Editore
Osso e la Luna In uscita a fine maggio!
Per saperne di più e per acquistare la tua copia vai sul sito www.trantran.net Parte dei proventi della vendita sarà devoluto in favore dell’ Enpa (sez. Monza e Brianza), la onlus che gestisce il canile di via Buonarroti a Monza.
entile dott.ssa Convertino, mi rivolgo a lei perché penso che la mia storia possa interessare molti genitori. Mia figlia Rebecca ha 8 anni, frequenta la terza elementare e usufruisce dello spazio del dopo scuola, gestito da insegnanti e personale scolastico. Dunque, un luogo sicuro, apparentemente! Un pomeriggio, mentre Rebecca mi aspettava è rimasta in compagnia di un bidello, che l’ha avvicinata a se con parole “dolci” e improvvisamente l’ha baciata sulle labbra stringendola. Al momento Rebecca non ha raccontato nulla dell’accaduto, ma ricostruendo la situazione, mi sono ricordata che nei giorni successivi all’accaduto, Rebecca era molto arrabbiata, a tratti assente e a tratti nervosa, la mattina lamentava mal di pancia e mi implorava di non farla andare a scuola. Capivo che qualcosa non andava: mia figlia era sempre stata spensierata e amante della scuola! Ho cercato di indagare cosa la turbasse, ma Rebecca era impenetrabile! Una notte Rebecca ha fatto un incubo, è corsa nel lettone spaventata e ci ha raccontato l’accaduto. Non riesco a descriverle il dolore che abbiamo provato io e mio marito! La scuola è stata informata ed è in atto un’indagine. Ciò che più mi preme è che mia figlia superi questo terribile trauma e che sia pronta a proteggersi se ciò dovesse riaccadere e che comprenda l’importanza di comunicare subito un fatto così grave. Come possiamo aiutare i nostri figli a difendersi e riconoscere il pericolo? E come possiamo aiutarli a superare fatti così gravi? Sono ancora molto scossa per l’accaduto, ma spero che lei mi possa tranquillizzare con qualche consiglio.
Grazie, Tiziana
Cara Tiziana, è stata molto coraggiosa a raccontarci la sua storia. Purtroppo questi fatti gravi accadono e i bambini sono indifesi. Quando i nostri figli non sono con noi ci assicuriamo che siano al
“Giochi e parole aiutano i nostri bambini a riconoscere gli adulti pericolosi, a difendersi e a chiedere aiuto” sicuro e protetti, ma spesso il pericolo è dietro l’angolo, purtroppo a volte anche nel contesto familiare. Il tema che riporta interessa tutti i genitori ed è molto complesso. E’ importante insegnare ai bambini, già dall’età dei cinque anni, a riconoscere le situazioni di rischio e a difendersi oltre che a chiedere aiuto ad una persona fidata. Cara Tiziana, è necessario per la bambina un intervento psicologico che la possa aiutare a superare questo trauma. Affinché non accadano mai più questo tipo di situazioni, è importante che ogni bambino impari a difendersi attraverso un corsogioco. La mia équipe ed io proponiamo da anni il corso “Fuori dal mio giardino” rivolto a bambini di età compresa tra i 5 e gli 11 anni per insegnare loro come difendersi dalle molestie, fornendo gli strumenti per riconoscere quei comportamenti degli adulti inadeguati e pericolosi. Cosa fanno i bambini nel corso? I bambini fanno diversi tipi di giochi mirati ad individuare i segnali di pericolo che
provengono dagli incontri con gli adulti conosciuti o estranei che siano. Gli esercizi proposti allenano il bambino a riconoscere in maniera sempre più veloce e precisa gli ambienti rischiosi e i modi di fare di certi adulti mal intenzionati. I giochi allenano i bambini a difendere il loro spazio personale, che è come un giardino, ed imparano a dire di “NO!”, agli adulti o ragazzi pericolosi. In questa direzione ai bambini viene insegnato a distinguere tra gesti buoni e cattivi, e come l’intenzione altrui possa essere mascherata dietro carinerie e false parole affettuose. Alcuni altri giochi stimolano i bambini ad individuare gli adulti di riferimento ai quali affidarsi in caso di bisogno. Tutte queste attività sono svolte da professionisti psicologi esperti attraverso giochi di ruolo, esercizi esperenziali e disegni. Con il programma “Fuori dal mio giardino”, il bambino impara a riconoscere e affermare il suo spazio intimo, unico e privato, imparando gli strumenti per proteggersi. Una parte del programma è rivolta anche ai genitori, per suggerimenti e confronto su come comunicare e affrontare l’argomento con i propri figli. Lascio a lei Tiziana, e ai lettori, il compito di riflettere su questo delicato argomento, invitandovi a considerare la prevenzione e la possibilità reale di aiutare i nostri bambini. TT
Psicologa psicoterapeuta da 26 anni
Per chi volesse contattare la dott.ssa Ornella Convertino: Gentilissima dott.ssa
Convertino, SEDE: Monza-Lissone | Tel: 039.2301179 | ornella.convertino@libero.it | www.studio-convertino-pellegrini.it sono Debora, ho 32 anni e scrivo per chiedere aiuto. Da qualche mese ho
SPORTIVAMENTE
MONZA E BRIANZA IN MOVIMENTO
psi o 4500 psi. Questo parametro insieme alla capacità in volume della bombola influenzano l’autonomia di tiro, che mediamente per un marcatore elettronico si aggira sui 1200 tiri con una bombola da 1,1 l caricata a 4500 psi. Inoltre per poter giocare serve un abbigliamento consono in quanto le “palline” scagliate a quella velocità posso causare ferite, abrasioni e danni. Per questo motivo si utilizzano protezioni su tutto il corpo, pantaloni in sintetico, una maschera con una particolare lente per proteggere il viso e gli occhi. Per l’occasione abbiamo conosciuto Elia Pozzi, presidente del ASD Paintballforum.
PAINTBALLS
SPORTIVAMENTE
MONZA E BRIANZA IN MOVIMENTO
Da quanto tempo esiste questo sport a Monza? Abbiamo inaugurato il campo di Viale Lombardia 17, a gennaio del 2011. Dopo poco più di un anno, il resoconto è più che
soddisfacente e abbiamo superato i mille iscritti e ogni settimana ci sono sempre più persone che incuriosite provano a fare una partita.
regolamento e un arbitro. In alternativa si possono trovare campi detti “Scenari” che possono essere foreste, campi incolti o sabbiosi.
Entriamo nel dettaglio. Quali sono le regole base di questo sport? Il gioco di per sé non è difficile e in poche parole consiste nel colpire l’avversario con il proprio fucile. Una volta colpito, il giocatore viene eliminato e vince la squadra che alla fine del tempo resta con più giocatori. Ci sono diversi tipi di partite come quello a tempo o ad eliminazione . Normalmente, per le partite ufficiali, si giocano partite di 5 contro 5, ma ci sono specialità dove i partecipanti sono in numero maggiore. Anche il campo da gioco può variare a seconda delle circostanze. A Monza abbiamo un campo da “SpeedBalls” ossia campo assimetrico, di dimensioni delineate, con un proprio
Qualche curiosità riguardante questa disciplina? È uno sport particolare ma molto divertente. Sembra uno sport violento ma giocando con le protezioni e il giusto abbigliamento non ci si fa del male. Ci sono addirittura gruppi di donne che si sfidano settimanalmente. Io consiglio di provarlo anche perché ogni volta che vedo un principiante finire la propria partita, lo vedo sorridente in volto. Anche se con qualche macchia colorata addosso. TT
si veda sito : www.paintballmonza.it
ci si spara ma per sport! Di - Luca Vanni
Le origini
il primo campionato a squadre.
I
Oggi il paintball è diventato un vero e proprio sport con regole specifiche, arbitri e campionati, è praticato nel mondo da circa 14 milioni di giocatori in oltre 100 paesi, quasi altrettanti sono gli spettatori che lo seguono con interesse. Il paintball sportivo, che viene praticato in campi piani e simmetrici attrezzati con apposi ostacoli gonfiabili, prende il nome di speedball. La Lega Europea di paintball è conosciuta come EPBF -European Paintball Federation-, mentre il torneo più importante che si svolge in Europa si chiama The Millennium Series.
l Paintball nasce lo scorso secolo, agli inizi degli anni ottanta, nei boschi del Canada, dove i tagliaboschi erano soliti utilizzare dei marcatori che lanciavano palline di vernice per contrassegnare gli alberi che successivamente sarebbero stati tagliati. Un giorno, più per caso che per altro, un tagliaboschi decise di fare uno scherzo ad un suo collega e ritenne alquanto divertente “marcarlo” con una di queste palline piena di vernice. Come potete intuire il tagliaboschi marcato decise di ripagare il suo collega con la stessa moneta. Fu allora che venne disputata la prima e vera partita di quello che anni dopo sarebbe diventato uno degli sport più affascinanti, dinamici e coinvolgenti del nostro secolo. Il 27 Giugno del 1981, Hayes Noel, Charles Gaines e Bob Gurnsey testarono il primo e vero marcatore da paintball ad uso sportivo. Nella prima partita di paintball, nella modalità “conquista la bandiera” presero parte 12 persone e successivamente nel 1983 in New Hampshire venne intrapreso
38 trantran, Aprile 2012
Per poter giocare e praticare in modo corretto questo sport bisogna prima conoscere alcuni termini fondamentali come:
Marcatore Il marcatore è quell’attrezzo che viene comunemente chiamato “pistola” o “fucile” e consiste in un lanciatore di
capsule macchianti. Il marcatore per funzionare usa come gas propellente CO2 o aria compressa a 3000 o 4500 psi che nel gergo del paintball viene chiamata HPA (High Pressure Air).
Caricatore Il caricatore, detto anche loader è il serbatoio delle paintballs agganciato sopra il marcatore. Il loader può essere a gravità o elettronico. Nel primo caso le paintballs scendono nel marcatore per azione della forza di gravità, nel secondo le paintballs vengono spinte verso il marcatore grazie a dei motori elettrici.
Bombola La bombola è il serbatoio per il gas propellente ed è solitamente avvitata dietro al marcatore. Le bombole per aria compressa possono essere in alluminio o in alluminio e materiali compositi come fibra di vetro o carbonio, la distinzione principale che si fa tra le bombole è la pressione che possono contenere 3000 Aprile 2012, trantran 39
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Il nostro centro si preoccupa costantemente di fornire ai propri pazienti PREVENTIVI con visita e conoscenza diretta del Medico Odontoiatra. Il preventivo è sempre TUTTO COMPRESO cioè nelle tariffe non si troveranno mai costi aggiuntivi tipo anestesia, presa impronta, denti su protesi, etc.
Family Day 2012
Il piano straordinario di potenziamento del trasporto pubblico provinciale i servizi aggiuntivi in programma per il 2 e 3 giugno In occasione del VII incontro mondiale delle Famiglie 2012, che si svolgerà a Milano dal 30 maggio al 3 giugno, la Provincia ha definito un piano straordinario di potenziamento del trasporto pubblico per permettere ai pellegrini provenienti dalla Brianza di raggiungere con i mezzi pubblici le celebrazioni presiedute dal Papa Benedetto XVI presso l’Aeroporto di Bresso. Infatti, considerando che per ragioni di sicurezza tutta l’area che circonda l’aeroporto - circa 4 km - sarà completamente interdetta al traffico privato, la Provincia ha illustrato ai Comuni
della Brianza il piano straordinario di potenziamento del trasporto pubblico per sabato 2 e domenica 3 giugno, considerato che solo tali mezzi potranno arrivare vicino alla destinazione finale. Corse straordinarie dei mezzi pubblici - treni, metropolitane, autobus - si affiancheranno ai normali servizi festivi ed è possibile consultare tutte le tratte e i percorsi consigliati su www.provincia. mb.it Il piano straordinario elaborato dalla Provincia è inserito tra le attività di coordinamento generale dell’evento che fanno capo alla Prefettura di Milano, ed è
stato concordato in sede regionale con tutti gli altri soggetti coinvolti. Si sta lavorando, inoltre, alla predisposizione di un biglietto “speciale evento” che consentirà di viaggiare su ogni mezzo pubblico per tutto il giorno. Il biglietto speciale sarà distribuito, solo in pre-vendita, con modalità in corso di perfezionamento. TT
E’ possibile richiedere ulteriori info in merito agli autobus della Provincia, scrivendo a trasporti@provincia.mb.it
PER INFO TARIFFE E PRESTAZIONI VISITATE IL SITO: www.dentalcentermonzese.com Lasciamo che siano le tariffe applicate, sempre chiare e prive di “sorprese” a parlare dei vantaggi del Dental Center Monzese!
Protesi Fissa: Corona provvisoria in resina Corona in lega preziosa o ceramica Corona in ceramica integrale Zirconia Perno moncone fusa in lega preziosa Intarsio in composito Impianto + abutment (monconi) + corona in ceramica Impianto + abutment (monconi) + corona ceramica zirconia
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Protesi mobile parziale in resina con ganci a filo
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Protesi mobile scheletrata con ganci
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40 trantran, Aprile 2012
Numerosi appuntamenti nelle biblioteche MB
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cosa succede in città
La Fiera di Monza e Brianza è in Autodromo Confermata l’apertura dal 24 al 27 Maggio presso l’Autodromo Nazionale di Monza e confermati i saloni tematici con le loro principali attrazioni. MotorMonza, tradizionale vetrina motoristica del territorio Brianzolo Case e Dintorni e Saperi e Sapori sono i saloni dedicati alla casa e ai sapori della tradizione culinaria brianzola, insieme con l’artigianato locale. Energia e Ambiente è il salone che vede come protagonisti quegli enti pubblici e privati che si occupano di Energia, Gas, Metano, Depurazione d’acqua e d’aria, impianti e servizi di antinquinamento, macchine e forniture, smaltimento rifiuti e molto altro. Sarà inoltre presente dentro Fiera di Monza e Brianza Aria Nuova, una manifestazione divenuta il punto di riferimento nel mondo della mobilità sostenibile, del trasporto e delle energie alternative. Inoltre FMB ospita Bidas: La Borsa italiana di Arte e Spettacolo, fiera di settore che porterà circa 100 espositori e darà vita alla prima “Borsa Mercato” rivolta al mondo dello spettacolo. L’obiettivo di FMB, come si è detto, resta quello di allinearsi agli standard degli altri paesi europei e, per farlo, ospita il dipartimento francese della regione Champagne-Ardenne.
MONZA Teatro Binari 7, Via Turati 9 (Piazza Castello) Monza
Con Corrado Accordino, Ornatelli, Alessia Vicardi
eventi in giro per la brianza
Daniele
Per informazioni e prenotazioni: biglietteria@teatrobinario7.it , telefono : 039 2027002
VIMERCATE Vimercate e Vino 2012 Dal 09 maggio 2012 al 19 maggio 2012 L’evento Vimercate e Vino 2012 si svolgerà a Vimercate (Monza e Brianza) dal 09 maggio 2012 al 19 maggio 2012. La manifestazione intende inoltrarsi nel vasto patrimonio vitivinicolo italiano e territoriale, attraverso una conferenza con un esperto, un incontro con musiche e letture, giri per le cantine della città di Vimercate e limitrofe e manifestazioni di piazza. L’obiettivo primario è quello della sensibilizzazione al consumo di bevande alcoliche, secondo la filosofia del “bere meno e bere meglio”, soprattutto per le nuove generazioni. Organizzato da: CIRCOLO CULTURALE VIMERCATESE Sito web dell’evento contatto telefonico: 3928841503
GIUSSANO Prima Camminata enogastronomica Dal 20 maggio 2012 al 20 maggio 2012 L’evento Prima camminata enogastronomica si svolgerà a Giussano (Monza e Brianza) dal 20 maggio 2012 al 20 maggio 2012. IN OCCASIONE DEI 40 ANNI DI FONDAZIONE LA CROCE BIANCA MILANO SEZIONE GIUSSANO ORGANIZZA LA PRIMA CAMMINATA ENOGASTRONOMICA DI GIUSSANO
Dal 10 al 13 Maggio andrà in scena Perfavore niente Eroi, ispirato ai racconti di Raymond Carver. La drammaturgia e la regia sono firmate da Corrado Accordino. “ Finito il tempo degli eroi, delle vite esemplari e delle prime pagine, resta la vita di tutti i giorni…” 42 trantran, Aprile 2012
Organizzato da: CROCE BIANCA MILANO SEZIONE GIUSSANO contatto telefonico: 3487640174
MEZZAGO Dal 27 Aprile 2012
al 25 maggio 2012 Appuntamento gastronomico con il tipico ristorante della sagra situato in Palazzo Archinti, gestito dai volontari della Pro Loco, dove si può degustare il tradizionale Asparago rosa di Mezzago oltre ad un ricco menù tradizionale. info: Pro Loco di Mezzago tel/fax/segreteria 039.6020288 e-mail: info@prolocomezzago www.prolocomezzago.it
MEZZAGO
Bloom Venerdì 11 maggio 2012 Ore 22.00 ingresso libero
GOD SAVE THE BLOOM! PUNKREAS - SECRET GUEST DEROZER - VALLANZASKA & OTHERS Tutto gratis! Apertura porte: 22.00 - Ingresso libero Grande tendone con griglieria, birreria, patatine. Non potevamo festeggiare meglio quest’anno, tantissimi amici prima ancora che Artisti e Band. Siamo felici di continuare a cantare, pogare e sudare con loro. Ripartiamo da questo Festival per altri 25 anni ON THE ROAD AGAIN... Sempre al grido di GOD SAVE THE BLOOM!!!
NOVA MILANESE MercaNova L’Amministrazione Comunale, in collaborazione con l’ associazione novese Olis organizza il MercaNova in Piazza Marconi nelle domeniche 13 maggio, 10 giugno e 8 luglio. Per passare una giornata diversa passeggiando tra le bancarelle dove potrai trovare: bio e
eventi in giro per la brianza
naturale, hobbystica, bric & brac, libri, abbigliamento, alimentazione, cosmesi, prodotti equo solidali, etnici e bigiotteria
cosa succede in città
Una corsa sul prato, tra Villa, Parco e città di Monza
SEREGNO Nell’ambito del mese della cultura L’Associazione Culturale Bmovies propone al Museo Vignoli di Seregno l’evento dal titolo “Ciak: si cambia! Contaminazioni tra cortometraggio e territorio”. Una selezione delle esperienze e degli incontri significativi in forma di video, installazioni e performance. Oltre a presentare una panoramica delle principali attività nelle quali è impegnata, l’associazione condivide lo spazio del Museo con artisti con cui ha stretto un legame importante a partire dalla data della sua nascita nel 2007. “I rottami in rivolta” di CHIARA GEROSA invaderanno lo spazio accompagnati dalle stampe in bianco e nero di STRAMBETTY e le fotografie di LUCA LIGHTREAPER. Barbara Brugola propone “Kiss_Bike_ Kiss”, opera video che mette in scena lo scambio di un bacio fra ciclisti urbani, i videoartistici TIME LAPSES di PEPPINO e faranno da contrappunto alla selezione di cortometraggi di Brianza Film Corto Festival. Inoltre: il progetto multimediale di Stefano De Felici “Mano d’Opera” che si propone come un affresco sul mondo del lavoro. Infine performance e improvvisazioni collettive.
BESANA IN BRIANZA APPUNTAMENTO CON VERDI SABATO 12 MAGGIO h. 15.30 - Incontro con Verdi 1a parte “Verdi e la storia d’Italia” Testimonianze epistolari e passi operistici prof. Angelo Morellini Sala Consiliare del Municipio - Villa Borella Besana in Brianza SABATO 26 MAGGIO h. 15.30 - Incontro con Verdi 2a parte “Verdi e la storia d’Italia” Testimonianze epistolari e passi operistici prof. Angelo Morellini Biblioteca Civica Peppino Pressi - Villa Filippini - Besana in Brianza Per informazioni: Ufficio Cultura lunedì, martedì e giovedì 9.00 / 12.00 - 14.00 / 17.30 mercoledì e venerdì 9.00 / 12.00 Tel. 0362.922058 cultura@comune.besanainbrianza.mb.it
“Una corsa sul parto” è il titolo di un bellissimo film sui cavalli e sull’educazione dei giovani con protagonista una giovanissima Tatum O’Neal, che potrebbe davvero richiamare la giornata del Primo maggio, vissuta a Monza attraverso una spettacolare ricostruzione e concorso ippico. E’ la proposta messa in campo dal Centro documentazione Residenze Reali Lombarde, istituto che annovera tra gli Enti associati il Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale dei Beni Librari, Istituti Culturali e Diritto d’Autore e il Comune di Monza. Tra i suoi obiettivi vi è quello di valorizzare con ricerche e proposte le residenze reali lombarde (Palazzo reale e Villa reale di Milano, Parco e Villa reale di Monza) per renderle note al pubblico nei loro caratteri tangibili e intangibili, sia colte singolarmente che in rapporto tra loro. Tra le manifestazioni che concorrono alla diffusione della conoscenza della Tenuta di Monza (così si definisce ufficialmente in età umbertina l’insieme di beni che comprendevano la Villa, i Giardini e il Parco reale) quest’anno si è inserito un evento particolare: la presentazione di “Attacchi di eleganza - concorso internazionale di carrozze d’epoca”, che si intende ora far divenire una costante, sia per la suggestione che ha condotto in sé, sia per la cornice, altrettanto indicata dell’ambiente del Parco, della Villa reale e della città. Il programma ha previsto, attraverso la presentazione d’una trentina di modelli differenti che spaziano dall’età umbertina ai primi anni di regno di Vittorio
Emanuele, una sfilata dei mezzi e degli equipaggi in costumi storici, affiancando all’aspetto scenografico e ricostruttivo una vera e propria competizione sul terreno. Questa, tenuta anche sul prato tra le Ville Mirabello e Mirabellino, è stata a sua volta preceduta nella mattinata da un saggio di monta all’amazzone e seguita da un concorso legato ai cappellini femminili e al servizio da déjeuner sur l’herbe, ovvero al necessario per predisporre il .. picnic o luncheon, a volte ricordato così anche nelle carte dell’Amministrazione della R. Casa. Tutte caratteristiche curiose, che senza necessariamente addentrarsi in ambiti specialistici hanno permesso a un vastissimo pubblico di ogni età l’accostamento con sincero stupore e intrinseco divertimentoad alcuni aspetti di un costume che investiva non solo di corte, ma anche i ceti alto borghesi, e collocabile tra la fine dell’Ottocento e i primi del Nove. L’iniziativa è stata realizzata in collaborazione con Assessorato al Parco; Assessorato al Turismo, Sport e Eventi del Comune di Monza, Consorzio Parco e Villa Reale, Società Milanese Redini Lunghe. Si inserisce nell’ambito del ciclo di Assaggi di Corte, giunto alla seconda edizione, che vede inoltre la collaborazione di Camera di Commercio di Monza e Brianza e dell’Unione Commercianti di Monza e Circondario, dell’Università Popolare di Monza, oltre al Patrocinio di numerosi enti ed istituzioni. Paolo Paleari
Aprile 2012, trantran 43
APPUNTAMENTO DAL COMMERCIALISTA
B Mo s t r a Foto g r af ica Internazionale Itinerante “WoMen in Africa – No Color One Color” di Ludovico Maria Gilberti 4 MAGGIO - 3 GIUGNO 2012 presso l’Arengario di Monza inaugurazione 3 maggio ore 18.30 preview per la stampa 3 maggio ore 13
D
opo le tappe di Milano (Aeroporto di Malpensa), Nairobi (Istituto Italiano di Cultura) e Malindi (White Elephant) la mostra di Ludovico Maria Gilberti fa tappa a Monza all’Arengario. La rassegna, organizzata in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e l’Associazione Culturale «fuoriSerrone», si inserisce nell’ambito delle iniziative organizzate in occasione dell’Anno Internazionale per le Persone di Discendenza Africana. Ludovico Maria Gilberti, con i suoi quadri fotografici, vuole far emergere la poesia dell’Africa quale “Paradiso Terrestre” con immagini capaci di emozionare. Fotografie a colori di grandi dimensioni riproducono figure in controluce: bianchi o neri hanno tutti lo stesso colore della pelle, a significare l’uguaglianza dell’uomo nelle diverse razze. Emozioni che hanno l’obiettivo di evidenziare “come – afferma Ludovico Maria Gilberti - ognuno di noi ha un patrimonio culturale, una storia, un’identità e peculiarità che sono influenzate dal contesto in cui si nasce e si vive e non dal colore della pelle: No color. One color, that of the soul - Nessun colore. Un solo colore, quello dell’Anima”. Il percorso della mostra fotografica si articola in sei capitoli: Costruzione dell’Eden, Origine, Incontro, People, aMare e Anima. L’evento è stato inserito nel calendario di “UNITED NATIONS – Human Rights – Alto Commissario per i Diritti Umani” e ha ottenuto l’autorizzazione all’utilizzo 44 trantran, Aprile 2012
Foto Di - Ludovico Maria Gilberti dell’emblema speciale realizzato per l’anno 2011.Ha inoltre il patrocinio di: Ministero Affari Esteri | Ambasciata d’Italia in Kenya | Consiglio Regione Lombardia Provincia di Milano | Provincia di Varese | Provincia di Monza e Brianza Catalogo con testi a cura di Luca M. Venturi realizzato da Silvana Editoriale S.p.A.. Le Poste Italiane, in occasione dell’inaugurazione del 24 novembre presso l’Aeroporto di Milano Malpensa hanno emesso un “annullo filatelico” dedicato all’evento “WoMen in Africa – No Color One Color”. Analogamente un secondo annullo verrà emesso anche in occasione dell’inaugurazione del 3 maggio 2012 presso il Palazzo dell’Arengario di Monza.
TT
WoMen in Africa – No Color One Color Arengario, Piazza Roma, Monza dal 4 maggio al 3 giugno 2012 Orari: da martedì a venerdì, 15.00-19.00; sabato, domenica e festivi 10.00-12.00/15.00-19.00; giovedì apertura serale 21.00-23.00 lunedì chiuso. Ingresso libero. Catalogo Silvana Editoriale Info: 039.366.38 mostre@comune.monza.it
uongiorno a Voi tutti, cari lettori. Iniziamo con qualche accenno di economia; gli imprenditori, di cui la Brianza è piena, dovrebbero investire di più nelle proprie aziende. Un’impresa si sviluppa se il flusso di cassa in uscita per investimenti in impianti e macchinari ed in acquisizioni societarie è più alto delle risorse generate dalla gestione interna e viene coperto con indebitamento o nuovo apporto di capitali dei soci. Se invece il flusso di cassa in uscita è più basso, si crea liquidità che se non reinvestita, provoca, nel tempo, declino. Negli ultimi anni, sono stati effettuati pochissimi investimenti, che hanno prodotto maggiore liquidità che è stata prelevata dai soci. Sempre più spesso, nei bilanci, si legge la voce “ prelevamento soci “. Ciò vuol dire, addirittura, che è stato prelevato di più di quanto disponibile a titolo di utili o riserve, o finanziamento soci precedente. Questo inficia anche sul buon esito di richieste di affidamenti bancari. Non investendo, il livello occupazionale si è mantenuto stabile per qualche tempo e poi ha cominciato a cadere, ed in più, essendo i macchinari sempre più obsoleti, sono aumentati gli incidenti sul lavoro. Quel poco credito erogato dalle banche và alla ristrutturazione del debito, poi al finanziamento di scorte e quasi per nulla ad investimenti, fusioni, acquisizioni e ristrutturazioni societarie. Investire è un’ottima
IL COMMERCIALISTA INFORMA
reazione anti crisi! Veniamo alle scadenze fiscali più diffuse ed ora imminenti, visto che tale numero uscirà il giorno 08 maggio 2012. Al 16 maggio scade: L’IVA mensile per il mese di aprile 2012 L’IVA trimestrale per il I trimestre 2012 L’INPS per la gestione commercianti ed artigiani Le ritenute d’acconto effettuate nel mese di aprile 2012 I contributi sugli stipendi di aprile 2012 Inoltre, al 29 aprile, tenuto conto dell’anno bisestile, scadeva il termine di approvazione del bilancio d’esercizio 2011 per le società di capitali (SRL e SPA). Da quel momento si hanno 30 giorni e cioè massimo fino al 29 maggio, per il deposito del bilancio stesso e dei relativi allegati, presso il Registro Imprese. Il mese di maggio è anche il periodo in cui scade la presentazione del modello 730/2012 per i redditi 2011. Tale dichiarazione và consegnata ad un C.A.F. o ad un professionista abilitato. Il 730 è utilizzato da dipendenti e pensionati, soprattutto se nel corso del 2011 hanno sostenuto spese che permettono deduzioni o detrazioni d‘imposta. Tali spese, come ad esempio, gli interessi passivi sul mutuo prima casa, le spese mediche, le assicurazioni sulla vita e contro gli infortuni, i fondi pensione,
le ristrutturazione edilizie o le spese per il risparmio energetico, potrebbero produrre dei rimborsi in quanto le imposte trattenute in busta paga durante l’anno 2011, sono state maggiori di quelle effettivamente dovute. Tali rimborsi verranno effettuati nella busta paga del mese di luglio, per i dipendenti, e nella busta paga del mese di agosto, per i pensionati. Nel modello 730 è anche possibile effettuare la scelta per il 5 per mille o per l’8 per mille. In un momento di crisi come l’attuale, fare offerte benefiche è quasi un dovere civico. Preciso una cosa ai più sconosciuta; devolvere il 5 o l’8 per mille significa dire allo stato di prendere parte delle imposte già pagate e destinarle all’ente prescelto, e non dover pagare ulteriori somme. E’ dunque importante, e ripeto, non costoso, aiutare gli enti che fanno ricerca, o la chiesa per chi è interessato alla religione. Al 16 giugno c’è poi la scadenza della famosa IMU che, però al momento, resta ancora lacunosa ed “avvolta” da una nebbiosa interpretazione, che non ci permette di chiarirne l’applicazione e le modalità di calcolo. Abbiamo toccato svariati argomenti, vista la prossima scadenza degli stessi, e visto il largo interesse dei “contribuenti”. Nel salutare, vi auguro una serena “primavera” all’insegna della ripresa e dell’ottimismo. TT
Umberto Grasso Scrivete al commercialista
LE SCIURE
LA REDAZIONE RISPONDE
LE SCIURE L E VO S TRE L ETTERE Spett.le Redazione, provo a mandarvi una mia poesia in dialetto brianzolo. se vi piacerà sarò felice se nò s’ciàu.
La murunera Frecc l'è genar là in del pràa un murum biut el barbela. Un alter genar la mia mama la derva i gelusji là in del lòeuch una branca de murum... la murunera. La murunera buschett pulverus la par l'usteria
di pasarit pien de frecc. In primavera sbilzen foeura i gemm ...fracass de zacurott un rosc de bagaj che giuga ai quater cantum. D'estàa pòeu cunt i mori se impiastren ul mus ...a la matina bunura i merli fan fòeu quej che vanzàa. I murum trepilen de la paura
riva chi Luisin cunt ul gerlu el catarà i foeuj per i cavalee "...inscì resterem amò biut disen sottvus i murumm." " Oh murunera te ghe se pùu cumè la mia inucenza i mè dì in pù istess adess ch'el vegn pù sira quantu te me manchet o murunera." Bruno Zanacca
Risposta: Come si dice ai tempi di facebook: ci piace! Grazie Bruno,scrivicene altre. Un bacio. Le Sciure
Aprile 2012, trantran 45
CI VEDIAMO PRESTO
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Chi smette di fare pubblicità per risparmiare soldi è come se fermasse l’orologio per risparmiare tempo (Henry Ford, imprenditore statunitense)
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D O V E T R O VA R E L A R I V I S TA Viene distribuita tramite hostess la mattina dell’uscita nelle stazioni ferroviarie di Monza, Lissone, Arcore, Desio, Meda , Seregno, Seveso e presso la fermata MM di Cologno Monzese/Brugherio Nelle 13 sedi presenti sul territorio provinciale di APA Monza e Brianza Confartigianato Imprese
Monza via GB Stucchi, 46 Carate Brianza via Matteotti, 19 Cesano Maderno via Matteotti, 16 Desio via Garibaldi, 258 Giussano Largo Europa, 7 Lissone via San Rocco, 97 Meda viale Francia, 15 Muggiò via I° Maggio ang. via San Rocco Nova Milanese via Berlinguer, 2 Seregno via Rismondo, 28 Seveso via Solferino, 16 Triuggio viale Rimembranze, 3 Vimercate via Ronchi, 12
Bar La Piazzetta via San Bernardo, 5 - Carate Brianza EXPO Cafè via E. Toti, 41- Carate Brianza Vista Caffè via John Kennedy, 2 - Correzzana Tennis Concorezzo via Libertà, 1 Concorezzo Enoteca Brambilla via C. Cattaneo, 57Lissone Bar Borgo Caffè via Bergamo, 9 - Monza Buffetti c.so Milano, 38 - Monza Edicola Siria via Solferino (davanti Ospedale Vecchio)- Monza Info Point Comune di Monza Piazza Roma - Monza Speedy Bar via Appiani, 22 - Monza Tabacchi Ambrosini piazza Carducci, 2 Monza Turné trattoria e bistrot via Bergamo, 3 Monza Baby College-Oxford Group via Verdi, 83 Seregno Edicola Enrico via Cavour, 12 - Seregno Osteria dei Vitelloni via Garibaldi, 25 Seregno Pescheria Satalino c.so del Popolo, 94 -
Seregno Studiofluido via Leonardo da Vinci, 30 Seregno Tambourine via C. Tenca, 16 - Seregno Bar Boulevard viale C. Battisti, 121 - Vedano al Lambro Ottica Mottadelli via Preda, 13 - Verano Brianza Panetteria Duca via IV Novembre, 33 Zoccorino (Besana) Cosval via Porta D’Arnolfo, 87/89, Biassono In tutte le biblioteche Comunali di Monza e in tutte le biblioteche locali della rete provinciale Brianza Biblioteche. All’interno della Galleria Auchan di via Lario a Monza, collocate in appositi espositori, a disposizione dei numerosi clienti che vi transitano. … e inoltre presso principali bar, parrucchieri, studi medici di base dei comuni di Monza, Vedano al Lambro, Lissone, Desio, Seregno, Brugherio
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Polizia municipale di Monza | 039 28161
Emergenza sanitaria | 118
Polizia stradale Arcore | 039 617333
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Polizia stradale Seregno | 0362 239077
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Protezione civile | 039 28161
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