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IL “CALDO” MONDO DELLA TEMPERATURA CONTROLLATA

Rispettare la catena del freddo

e garantire consegne sicure è la priorità di un settore che è diventato il cardine sul quale costruire ogni

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pianificazione futura

Uno studio americano pubblicato a febbraio 2019, “Truck Refrigeration Unit Market by Type, Industry, Bus Length, Trailer Size, Application, Vehicle Type and Region – Global Forecast to 2025”, stima che nel 2025 il mercato dei veicoli isotermici raggiungerà i 15 miliardi di dollari (nel 2018 il suo valore era stimato a 10,5 miliardi di dollari). La sua crescita è strettamente legata ai cambiamenti sociali che si sono verificati negli ultimi anni, come ad esempio l’esplosione dell’e-commerce e l’aumento della domanda di prodotti surgelati e freschi nei centri cittadini, che hanno inesorabilmente trainato la diffusione di furgoni e veicoli commerciali leggeri isotermici. Se a questo si aggiunge la richiesta di medicinali esplosa nell’ultimo anno a causa della pandemia e, oggi, il piano vaccinale che prevede il trasporto del vaccino fino a temperature di -70°C, diventa evidente come quello della catena del freddo sia uno dei settori destinato a diventare sempre più cruciale nel trasporto.

TRUCK REFRIGERATION ON UNIT MARKET, BY REGION (USD BILLION) UN VEICOLO GIUSTO PER OGNI PRODOTTO Quello della temperatura controllata può essere considerato una specializzazione del trasporto, all’interno del quale rientrano veicoli diversi, in base alle diverse esigenze. Un mezzo di trasporto si definisce isotermico quando è caratterizzato da una carrozzeria termoisolante, incluse porte, pavimento e tetto, in grado di garantire il minore scambio possibile tra le superfici interne e l’esterno. Alla base della classificazione dei mezzi isotermici c’è il coefficiente K, ossia un coefficiente globale di trasmissione termica che valuta la differenza tra temperatura interna ed esterna dei mezzi di trasporto. Si parla di mezzo di trasporto isotermico normale, se il coefficiente K è uguale o minore di 0,7 W/m2K oppure mezzo di trasporto isotermico rinforzato, se il coefficiente K è uguale o minore di 0,4 W/m2K. A loro volta i mezzi isotermici si dividono in mezzi refrigerati, ossia mezzi che, con temperatura esterna di +30°C e con l’ausilio di una fonte di freddo, come ad esempio ghiaccio naturale, piastre eutettiche, ghiaccio secco o gas liquidi, consentono di abbassare la temperatura interna della carrozzeria fino a -20°C in base alla classe del veicolo; mezzi frigorifero, dotati di impianti di raffreddamento, come gruppi meccanici a compressione o impianti ad assorbimento,

Thermo King sviluppa soluzioni per il trasporto a temperatura controllata per furgoni, autocarri, semirimorchi, vagoni ferroviari, container aerei, marittimi e intermodali.

che permettono di mantenere, con temperatura esterna costante a +30°C, la temperatura interna fino a -20°C per almeno 12 ore; mezzi caloriferi, se dotati di dispositivi di riscaldamento che consentono di elevare la temperatura e mantenerla per almeno 12 ore a un livello costante di +12°C. Esistono poi i veicoli con carrozzeria coibentata omologata all’interno che sono quei veicoli di dimensioni e pesi contenuti, impiegati per trasporti su brevi e lunghi tragitti per la piccola e media distribuzione. L’evoluzione tecnologica dei mezzi di trasporto, legata a quella sociale e alla richiesta sempre maggiore di prodotti che necessitano di un trasporto a temperatura controllata ha influenzato la ricerca di nuove forme di allestimento e trasporto. Nascono così, ad esempio, i veicoli multiscomparto, omologati con due celle interne separate da una paratia divisoria che può essere scorrevole e amovibile oppure fissa e che deve sempre essere installata rispettando le specifiche di omologazione. GRUPPI FRIGO E PIASTRE EUTETTICHE Come detto, i veicoli isotermici possono essere dotati di gruppi frigorifero che permettono di mantenere una temperatura costante adeguata al trasporto di prodotti deperibili. I gruppi frigo possono essere autonomi, se funzionano con un nuovo motore, diesel o elettrico, oppure non autonomi, se il compressore è azionato direttamente dal motore del veicolo mediante un sistema di cinghie. Anche le piastre eutettiche possono essere utilizzate come dispositivo refrigerante. Si tratta di dispositivi, privi di parti in movimento, che contengono una miscela di due o più sostanze che, inizialmente congelate, riescono a garantire il freddo all’interno del veicolo grazie al loro passaggio dallo stato solido a quello liquido. Da Eurofrigo a Thermo King, passando per Carrier Transicold, Tisseli e Zanotti, sono molte le aziende che offrono soluzioni altamente tecnologiche, cercando di rispondere alle richieste di un mercato in continua evoluzione. LA RIVOLUZIONE DELL’ULTIMO MIGLIO L’evoluzione del mercato ha riguardato soprattutto, come già anticipato, l’esplosione dell’e-commerce e, di conseguenza, delle consegne dell’ultimo miglio. Per questo motivo è aumentata la domanda di furgoni e veicoli commerciali leggeri in grado di poter garantire le consegne cittadine. Anche in questo caso si distingue tra furgoni frigorifero, furgoni coibentati e furgoni isotermici. Grandi case costruttrici come IVECO con Daily, Renault con Kangoo, Fiat con Ducato e Doblo, Ford con Transit, Courier e Connect hanno iniziato a produrre veicoli idonei al trasporto di alimenti e prodotti freschi e surgelati. Questi veicoli, che esteriormente non si differenziano molto dai loro fratelli utilizzati per il trasporto tradizionale, sono dotati di vano di carico coibentato secondo le varie classi e, laddove necessario, possiedono un impianto di refrigerazione. SISTEMI E APP DI CONTROLLO DELLA TEMPERATURA Uno dei principi sui quali si basano le norme sul trasporto dei prodotti a temperatura controllata, siano questi farmaci, vaccini oppure alimenti, è il corretto funzionamento dei sistemi di rilevamento della temperatura. I mezzi a temperatura controllata, infatti, sono dotati di termometri a minima/massima o dataloger per la registrazione continua della temperatura, che devono essere periodicamente tarati. I dataloger sono strumenti di raccolta e registrazione dei dati con tempo di prelevamento programmabile, non richiedono la presenza costante dell’operatore, sono di piccole dimensioni, leggeri e con limitata manutenzione. Sono utilizzati per il controllo della temperatura di conservazione, distribuzione e trasporto di alimenti refrigerati, congelati e surgelati. In alternativa possono essere usati termometri a minima/massima da inserire nel contenitore al momento del trasporto. In questo caso, però, l’operatore deve verificare periodicamente (ad esempio alla fine di ogni trasporto) il range di temperatura registrato durante il trasporto (considerando i rialzi termici ammessi dalla legge) e segnare su apposito modulo eventuali non conformità verificatesi ed eventuali azioni intraprese. Nel caso del trasporto alimentare, ad esempio, le norme prevedono che le condizioni di temperatura controllata devono sussistere durante il periodo del trasporto sia dei prodotti freschi sia di quelli congelati e surgelati. Le registrazioni delle temperature devono essere datate e conservate dall’operatore almeno per un anno e devono rispondere alle procedure HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points) per il controllo dei punti critici nella catena della produzione e distribuzione alimentare. #

Nel 2016 nasce in Italia l’OITA che si ripropone di “indagare e approfondire le tematiche connesse al trasporto del cibo, dei prodotti freschi in genere, e di quelli che necessitano di una conservazione a temperatura controllata (farmaceutici e cosmetici)”. Si tratta di un vero e proprio polo consultivo e propositivo del quale fanno parte esperti del settore che hanno il compito di individuare eventuali problematiche e definire i programmi e l’attività dell’OITA. Con l’esplosione della pandemia l’Osservatorio (diventato OITAf – Osservatorio Interdisciplinare del Trasporto Alimenti e Farmaci) ha istituito un tavolo di lavoro sulla logistica dei vaccini Covid-19 dal quale è scaturita una lista di nove punti critici che l’OITA ha condiviso con il Governo al fine di agevolare la campagna vaccinale.

Quello dell’ultimo miglio è uno dei settori che ha registrato la crescita maggiore nel trasporto merci. Furgoni coibentanti, o nel caso dotati di impianti di refrigerazione, hanno alimentato le flotte delle aziende che si occupano di trasporto a temperatura controllata.

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