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LOGISTICAMENTE

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DALLA STRADA

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la quinta edizione di Logisticamente On Food ha delineato quelle che potrebbero essere le linee guida della logistica alimentare di domani

di Valeria di rosa

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Il futuro della logistica del food è TECNOLOGICO

Quello della logistica del food è un settore che presenta molte criticità, legate al possibile deperimento dei prodotti, alla difficoltà nella pianificazione della promozione e del fabbisogno del pubblico, all’eterogeneità dei soggetti che operano in questo settore e alla presenza di canali di vendita differenti. Partendo da questa consapevolezza, la quinta edizione di Logisticamente On Food, l’appuntamento di Logisticamente.it dedicato proprio alla logistica alimentare, ha cercato di ragionare su quali possano essere le prospettive di un settore cruciale per la crescita di un Paese. Ad aprire i lavori, Paolo Azzali, esperto consulente logistico e Founder di AB Coplan, società di consulenza di direzione e organizzazione aziendale specializzata nelle aree Logistica e Supply Chain Management, secondo il quale la strada da seguire è quella di razionalizzare i processi organizzativi, affidarsi a sistemi informativi e tecnologici all’avanguardia e adottare modalità logistiche differenti a seconda dei diversi canali di vendita (GDO, piccola distribuzione, e-commerce). Ma quali potrebbero essere le linee guida per una logistica agroalimentare sostenibile e al passo con i tempi?

L’AUTOMAZIONE DELLA LOGISTICA DEL FOOD

Uno degli elementi sui quali fondare la logistica alimentare del futuro è l’automazione dei processi logistici. Come ha spiegato Luca Canali, Head of Market Operations di SYSTEM LOGISTICS, automatizzare la logistica vorrebbe dire garantire efficienza energetica, sicurezza dei lavoratori, flessibilità e scalabilità.

SOFTWARE E SUPPLY CHAIN

Anche l’adozione di software pensati per il controllo della supply chain diventa uno strumento necessario per snellire un settore fatto di mille criticità: in tal senso la reportistica per il controllo della supply chain gioca un ruolo fondamentale all’interno di tutta la catena logistica. Case history interessante è quella di Thinking Pack, software house dedicata alla progettazione, sviluppo e implementazione di soluzioni software per la pianificazione della domanda e l’ottimizzazione delle scorte. L’OUTSOURCING LOGISTICO Ossia l’esternalizzazione di alcuni servizi logistici ad aziende competenti e competitive. Questo è un altro degli elementi che permetterebbe alla logistica alimentare di essere più snella e flessibile. STEF, azienda che si occupa di trasporto e logistica in campo agroalimentare, per esempio, gestisce la supply chain della logistica di alcune aziende, anche importanti. Una scelta che, come illustrato da Simona Barbieri e Fabio Cipolla, Direttrice Commerciale e Direttore Vendite BU Logistica di STEF Italia, permette

I relatori della quinta edizione di Logisticamente On Food che si è tenuta il 25 ottobre in occasione di Cibus Tech a Fiere di Parma. alle aziende di aumentare l’efficienza dei magazzini e dei processi logistici e di ridurre l’impatto ambientale. L’IMPORTANZA DELLA FORMAZIONE AL CENTRO DELLA TAVOLA ROTONDA Le conclusioni dell’evento sono state affidate a una tavola rotonda in cui, oltre ai relatori della mattinata, si sono aggiunti Vanes Fontana, Direttore Generale Grissin Bon e Lovepreet Singh, Amministratore Unico The best IL MONDO. Al centro del dibattito il ruolo cruciale che la formazione assume nell’evoluzione del concetto stesso di logistica. I cambiamenti, sempre più veloci e numerosi, ai quali il settore è chiamato a rispondere richiedono, infatti, una nuova concezione di operatore logistico, che si sposta sempre più verso un vero e proprio tecnico della logistica. In questo cambiamento, la formazione, sia aziendale sia culturale, è un elemento sul quale le aziende del futuro che vorranno operare in questo settore dovranno investire sempre più. œ

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