TravelGlobe Dicembre 2017

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Federico Klausner direttore responsabile Federica Giuliani direttore editoriale Devis Bellucci redattore Silvana Benedetti redattore Francesca Spanò redattore Paolo Renato Sacchi photo editor Isabella Conticello grafica Willy Nicolazzo grafico Paola Congia fotografa Antonio e Giuliana Corradetti fotografi Vittorio Giannella fotografo Fabiola Giuliani fotografa Monica Mietitore fotografa Graziano Perotti fotografo Emanuela Ricci fotografa Giovanni Tagini fotografo Bruno Zanzottera fotografo Progetto grafico Emanuela Ricci e Daniela Rosato Indirizzo: redazione@travelglobe.it Foto di copertina: SVIZZERA | Giovanni Tagini Tutti i testi e foto di questa pubblicazione sono di proprietà di TravelGlobe.it® Riproduzione riservata TravelGlobe è una testata giornalistica Reg. Trib. Milano 284 del 9/9/2014 Questo testo è realizzato con il font: Carattere ad alta leggibilità per tutti. Anche per i dislessici. www.easyreading.it

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E DITOR IAL E

TRAV E LG LOB E HA COMPIUTO 3 ANNI articolo sullo Champagne, il 1° premio internazionale di Malta Tourism Authority per il migliore articolo del 2016 di Silvana Benedetti (2° Graziano Perotti) e il 1° premio della Stampa Israeliana per il migliore articolo del 2016 consegnato a Giovanni Tagini, conquistati in soli 3 anni di vita. Grazie a voi sono cresciuti anche i numeri: uno per tutti facebook dove la nostra attivissima comunità sfiora 80.000 fan, permettendoci di confrontarci con magazine assai più blasonati e con alle spalle storie molto più lunghe. Questo è stato anche l’anno del Treno del Foliage, di quello splendido pomeriggio che ci ha permesso di conoscere alcuni di voi, emozionandoci nello scoprire che siete i lettori che abbiamo sempre voluto. Quest’anno lavoreremo anche a un libro di 200 pagine per Riso Scotti, che ha scelto di affidarne la realizzazione a TravelGlobe, preferendolo alle più grosse testate nazionali: un grande onore e un grande impegno. Noi siamo sempre gli stessi 17 che hanno iniziato questa avventura. Cresciamo attenti a conservare la preziosa bellezza del nostro giornale e del nostro magazine, legatissimi tra noi e legatissimi a voi cui facciamo i migliori Auguri per un Buon Natale e un Felice Anno Nuovo.

TRAVELGLOBE

Cari lettori, in questo editoriale, che accompagna l’ultimo numero dell’anno, parleremo un po’ di noi. In novembre abbiamo spento le prime tre candeline della nostra breve esistenza. Sono stati anni esaltanti e impegnativi in cui il nostro prodotto, il vostro TravelGlobe, ci è nato tra le mani con cura e pazienza. Siamo stati molto attenti non solo a non rinunciare mai, a nessun costo, alla qualità delle immagini e dei testi, ma anche a proporre un modo originale di vedere le cose e a osare anche argomenti scomodi, sicuri che voi, cari lettori ci avreste seguito. Abbiamo cercato, nel nostro piccolo, di fare Bellezza e Cultura. Di scardinare certezze e abitudini, con la provocazione, la meraviglia e la sorpresa, per sconfiggere le pigrizie, indotte dalla stanchezza e dal poco tempo disponibile. Il risultato è sotto i vostri occhi: un prodotto all’avanguardia - basti pensare che pochi giorni fa Microsoft ha preso in considerazione la startup che ha inventato il carattere EasyReading©, mentre noi ne abbiamo acquistato i font e li utilizziamo da luglio di quest’anno. Ma anche un prodotto raffinato e assai apprezzato, come testimoniano il 3° premio ADUTEI conquistato nel 2015 da Federica Giuliani per un 3


Vinci una Vacanza di 3 giorni a Helsinki all'insegna dell'Arte Cultura nelle Isole Nordiche Vivi una vacanza all'insegna dell'Arte a Helsinki con un solo Pass Vai su visitfinland.com/it/nordicislandsculture e raccontaci cosa vorresti vedere nella terra dei Finlandesi 7

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TO TICKET H NIS 250 FIN MS MUSEU Customer number

Museum Week Card

Date of first use

Full name

List of museums and attractions – Museums.fi

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Ateneum, Museo d'Arte

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Kiasma, Museo di Arte Contemporanea

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HAM, Museo d'Arte di Helsinki

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Museo d'Arte Amos Anderson e nuovo Museo d'Arte Amos Rex

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Sinebrychoff, Museo d'Arte

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EMMA - Museo di Arte Moderna di Espo

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Artsi Museo d'Arte di Vantaa, museo di street art e performance

Per ulteriori informazioni sul Pass settimanale dei Musei finlandesi e sulle vacanze culturali in Finlandia: visitfinland.com/it/nordicislandsculture

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S O M M A R I O

03 11 95 179

06 45 145

EDITORIALE di Federico Klausner SVIZZERA

Crans-Montana Ciao Ciao Jingle Bell Foto e testi di Giovanni Tagini MEDITERRANEO

Là in mezzo al mar ci stan camin che fumano Foto e testi di Giovanni Tagini LA BELLEZZA DELLE PAROLE

Foto e testi di AA.VV.

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NEWS ITALIA

La Genova di De André Foto e testi di Graziano Perotti ITALIA

Maremma per qualche buttero in più Foto e testi di Vittorio Giannella


TÈ DA INDOSSARE

DOLCE NAMIBIA

Tea Sensation è la nuova collezione Premium firmata Equivalenza, catena fondata nel 2011 a Barcellona con più di 200 punti vendita solo in Italia. È composta da 4 fragranze di alta qualità diverse tra loro ispirate al rituale di preparazione e degustazione del tè, un’esperienza strettamente legata a un momento di relax e purificazione. Tea Sensation è un invito a prendersi cura di se stessi e dedicare più tempo al proprio benessere. L’ingrediente principale è il tè nelle sue varianti bianco, verde, azzurro, nero sapientemente mixato con un ingrediente speciale (muschio, zenzero, timo o fava tonka). Questo mix dà vita a 4 profumi unisex legati a quattro sensazioni differenti: purezza, serenità, vitalità o provocazione. INFO

La Namibia è una terra ricca di contrasti con leoni, ghepardi, elefanti, iene, struzzi e antilopi che popolano la savana, dove i panorami sono composti da bollenti dune del deserto, canyon, montagne aspre e insolite formazioni geologiche che dall’alto regalano uno sguardo verso l’infinito. Un Paese che conserva un mondo costituito da affascinanti etnie e che riserva inaspettati incontri che sanno trasformare un semplice tour in un viaggio indimenticabile, ricco di emozioni per rendere la luna di miele ancora più dolce. Scopri questa merarivgliosa terra con Gattinoni Travel Experience che ti permetterà di scoprire il suo lato selvaggio, ma soprattutto quello affascinante e sorprendente, attraverso un tour che ti lascerà senza fiato regalando attimi di romanticismo assoluto. INFO

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PROMO TRENI SVIZZERI

L’Istanbul Bosphorus Experience è un nuovo programma lanciato da Turkish Airlines per i passeggeri in Business Class. Se l’attesa tra i voli che si collegano a Istanbul è di almeno 7 ore, è infatti possibile trascorrere del tempo in città a bordo di un motoscafo di lusso per ammirare il Bosforo e scoprire i punti di attrazione storici: dalla torre di Maiden al Palazzo Topkapi, dalla Torre di Galata al Palazzo Dolmabahce. Il vettore che vola in più Paesi e destinazioni internazionali rispetto a qualsiasi altra compagnia aerea al mondo, recentemente premiato con quattro Skytrax World Airline Awards *, propone questo programma per consentire ai suoi passeggeri di scoprire la bellezza di Istanbul e del Bosforo, accompagnati da una guida, prima di continuare il loro viaggio verso la meta di destinazione. INFO

Riparte la promozione congiunta di Trenitalia e Ferrovie Federali Svizzere per viaggiare in treno durante il periodo dei mercatini di Natale risparmiando fino al 75%. Un esempio? Milano-Basilea costa 25 euro (invece che 101 euro) in 2a classe e 45 euro (invece che 163 euro) in 1a classe. Occorre acquistare in prevendita a novembre per viaggiare dal 23 novembre al 20 dicembre da Milano a Basilea, Berna, Zurigo, Losanna, Montreux. INFO

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ISTANBUL DI CLASSE

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| CRANS-MONTANA CIAO CIAO JINGLE BELL

Ogni anno sulle nevi della splendida localitĂ sciistica di Crans-Montana si tiene il famoso Caprice Festival, il cui tema musicale varia annualmente. E le canzoni di Natale sono solo un ricordo.

SVIZZERA

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In apertura: un grande pubblico assiste a uno dei numerosi concerti che si svolgono ogni anno nel mese di marzo o aprile sulle piste da sci di Crans-Montana. Il Caprice festival è arrivato alla 14ª edizione e il prossimo appuntamento avrà come tema la musica house e techno. Nelle pagine precedenti: la montagna Trubelstock vista dal comprensorio sciistico di Crans-Montana. In queste pagine: le bellissime e curate piste del Mont Lachaux, raggiungibile da Crans con una comoda e veloce funivia, e la pista di pattinaggio della nota località del Vallese.

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In queste pagine: lo snowpark di Crans-Montana offre a tutti gli appassionati di freestyle ben 10.000 mq di puro divertimento. Oltre a tratti di pista dedicati al border cross, rail e al jump, si trova il piĂš grande half-pipe delle alpi vallesane, con una lunghezza di 150 m. e muri alti ben 6 m, è una delle attrazioni preferite per chi cerca l’estremo.

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Nella pagina precedente e in queste: compresi tra i 1500 m. e i 3000 m. d’altezza, si trovano 140 chilometri di piste adatte a ogni livello, dal principiante al più esperto. 42 impianti di risalita portano velocemente sulle piste dedicate allo sci di fondo, all’alpinismo estremo, allo snowboard e alle piste per lo slittino; non mancano ristoranti e aree relax con musica e angoli dedicati ai più piccoli. Il comprensorio di Crans-Montana è tra i più completi che il vallese possa offrire.

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Sopra: durante il Caprice festival, le vie e le piazze di Crans-Montana si animano e si trasformano per ospitare i giovani accorsi per l’evento. Dopo aver praticato sport durante la giornata, ci si prepara per la lunga notte con i concerti serali, le discoteche e i numerosi pub. Una settimana dedicata allo sport, alla musica e al divertimento.

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Sotto: in rue Centrale al civico 46, si trova uno dei negozi di formaggi più forniti e pregiati di tutta la valle. Non potete sbagliarvi se vi lascerete guidare e consigliare da Vincent, che di formaggi se ne intende e parecchio! Tra i più gettonati e amati, non potete non assaggiare il “Bulle” una sorta di meringa con una crema di gruyère e yogurt.

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Sotto: l’ingresso del ristorante “Le Chalet” che si trova nel centro di Crans. L’ambiente è in stile alpino, caldo e accogliente. Propone una cucina tipica vallesana, con un’ampia scelta di fondute, servite in grandi pagnotte scavate (da non perdere la fonduta allo champagne o la raclette au feu de bois).

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Sopra: con una scelta di oltre 100 ristoranti, Crans-Montana offre la possibilità di scegliere tra le specialità tipiche e quelle intercontinentali con prezzi e menù per tutte le tasche. Non mancano altre attrattive, come la pista di pattinaggio sul ghiaccio, i campi da golf, le aree per praticare il curling e il bowling. Numerosi sono i centri benessere e, per gli amanti del gioco, nel centro del paese si trova un elegante casinò.

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Nelle pagine precedenti: durante il Caprice Festival, Crans-Montana si riempie di giovani amanti dello sport, della buona musica e del puro divertimento. Per quattro giorni e quattro notti la cittĂ si trasforma in un party effervescente.

In queste pagine: alcuni momenti di concerti sulla neve delle scorse edizioni. Ogni anno viene scelto il genere musicale, si è passati dal genere rock al pop, passando per l’hip-hop e la disco music.

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In queste pagine: Crans-Montana non è solo musica, concerti e divertimento, ma un vero paradiso per le famiglie. Insignita come miglior destinazione per le famiglie, è il luogo giusto per passare le vacanze con i figli e i propri animali, grazie alle numerose offerte d’intrattenimento e svago. Ăˆ una location perfetta sia in inverno che in estate.

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Sopra: sono ben 10 i rifugi e ristoranti sulle vette del comprensorio sciistico di Crans-Montana. Si trovano tutti vicino alle piste e regalano una magnifica vista sulle Alpi. Il più alto di tutti è il restaurant Plaine Morte a 3000 m.d’altezza con una vista mozzafiato a 360°. Mentre tra i più antichi c’è il rifugio CAS Cabane des Violettes a 2200 metri, che propone piatti semplici della tradizione vallesana, come il rösti al tegamino, il soufflé di formaggio e la classica fonduta.

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Numerose sono le attivitĂ sulla neve anche per chi non sa sciare. Ogni mercoledĂŹ, per esempio, si possono fare escursioni diurne o notturne con le racchette da neve, o percorrere la lunga pista per lo slittino, o meglio ancora effettuare un giro in mongolfiera, per apprezzare da una prospettiva diversa tutto il comprensorio.

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In queste pagine: alcuni momenti di esibizioni delle passate edizioni. La prossima edizione prevede tre luoghi dove si terranno gli eventi: LA LUNA, una struttura creata appositamente per il festival, che può ospitare fino a 5000 persone ubicata sulla pista di Barzettes, il MDRNTY, dedicato alla musica elettronica, che si trova a 2200 m. sulla terrazza del rifugio Violettes, e per finire CRY D’ER, un nuovo club sulle piste a 2300 m. dove suoneranno DJ di fama mondiale.

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Nelle pagine precedenti e in queste: nelle passate 13 edizioni del Caprice Festival si sono esibiti gruppi e cantanti CELEBRI. Per citarne solo alcuni: Bjork, Mika, Robert Plant, Lou Reed, Iggy Pop, Morcheeba, Deep Purple, Joss Stone ed Erykan Badu. La prossima edizione, con tema la musica elettronica, vedrĂ alternarsi nelle 3 location circa 30 fra deejay e artisti famosi come: Manolo, Marco Faraone, Leon, Riccardo Villalobos e Apollonia.

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La 14° edizione del Caprice Festival si svolgerà da 6 al 9 aprile 2018.

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INFO UTILI Foto e testi di Giovanni Tagini

D OV E M A N G I A R E Ristorante Le Chalet, rue du Prado 5. Tel 00 41 27 481 05 05. La Cabane des Violettes, rue du Pas de l’Ours 41. Tel. 00 41 27 481 39 19. Ristorante Chetzeron, Cry d’Er. Tel. 00 41 27 485 08 08. Burger Lounge, rue Centrale 6. Tel. 00 41 79 936 84 92

D OV E D O R M I R E Hotel Olympic Antille, rue Louis 9. Tel. 00 41 27 481 29 85. Hotel La Prairie, route de la Prairie 34. Tel. 00 41 61 588 04 47. Grand Hotel du Parc, route du Parc 5. La Forêt, route de la Combaz, 19. Tel.00 41 27 485 91 91 INFORMAZIONI UTI L I Sito ufficiale di Crans-Montana Sito del Vallese Sito della Svizzera Programma e prenotazione biglietti

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| LA GENOVA DI DE ANDRÉ

Tra un anno ci sarà il ventennale della morte del grande artista, che una così profonda traccia ha lasciato nella cultura e nella memoria di tutti noi. Ne ripercorriamo i luoghi accompagnati dalle sue canzoni.

ITALIA

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Apertura: Sono la pecora sono la vacca che agli animali si vuol giocare sono la femmina camicia aperta piccole tette da succhiare … [Princesa – Anime salve 1996] A fianco: Via del Campo c’è una puttana gli occhi grandi color di foglia se di amarla ti vien la voglia basta prenderla per la mano e ti sembra di andar lontano lei ti guarda con un sorriso non credevi che il paradiso fosse solo lì al primo piano … [Via del Campo – In direzione ostinata e contraria 2005]


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… Via del Campo ci va un illuso a pregarla di maritare a vederla salir le scale fino a quando il balcone ha chiuso … [Via del Campo – In direzione ostinata e contraria 2005]

… Ama e ridi se amor risponde piangi forte se non ti sente dai diamanti non nasce niente dal letame nascono i fior dai diamanti non nasce niente dal letame nascono i fior. [Via del Campo – In direzione ostinata e contraria 2005] 49


Nei quartieri dove il sole del buon Dio non dà i suoi raggi ha già troppi impegni per scaldar la gente d’altri paraggi … [La città vecchia - In direzione ostinata e contraria 2005]

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Via del Campo c'è una graziosa gli occhi grandi color di foglia tutta notte sta sulla soglia vende a tutti la stessa rosa ‌ [Via del Campo – In direzione ostinata e contraria 2005]

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‌ Mille anni al mondo mille ancora che bell’inganno sei anima mia e che bello il mio tempo che bella compagnia sono giorni di finestre adornate‌ [Anime salve - Anime salve 1996]

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‌ canti di stagione anime salve in terra e in mare sono state giornate furibonde senza atti d’amore senza calma di vento solo passaggi e passaggi passaggi di tempo ore infinite come costellazioni e onde‌ [Anime salve - Anime salve 1996]

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‌ spietate come gli occhi della memoria altra memoria e non basta ancora cose svanite facce e poi il futuro i futuri incontri di belle amanti scellerate saranno scontri saranno cacce coi cani e coi cinghiali saranno rincorse morsi e affanni per mille anni mille anni al mondo mille ancora ‌ [Anime salve - Anime salve 1996]

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‌ Storia diversa per gente normale storia comune per gente speciale cos’altro vi serve da queste vite ora che il cielo al centro le ha colpite ora che il cielo ai bordi le ha scolpite‌. [Una storia sbagliata 1980]

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… É una storia vestita di nero è una storia da basso impero è una storia mica male insabbiata è una storia sbagliata… [Una storia sbagliata 1980]

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Sullo scandalo metallico di armi in uso e in disuso a guidare la colonna di dolore e di fumo che lascia le infinite battaglie al calar della sera [Smisurata preghiera – Anime salve 1996]

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… Coltivando tranquilla l’orribile varietà delle proprie superbie la maggioranza sta come una malattia come una sfortuna come un’anestesia come un’abitudine per chi viaggia in direzione ostinata e contraria. [Smisurata preghiera – Anime salve 1996]

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“Non avrai altro Dio all’infuori di me, spesso mi ha fatto pensare: genti diverse venute dall’est dicevan che in fondo era uguale… [Il testamento di Tito – La Buona Novella 1970]


Umbre de muri muri de mainé dunde ne vegnì duve l’è ch’ané da ‘n scitu duve a l’ûn-a a se mustra nûa e a neutte a n’à puntou u cutellu ä gua [Creuza de mä - Creuza de mä 1984] (Trad.) Ombre di facce facce di marinai da dove venite dov’è che andate da un posto dove la luna si mostra nuda e la notte ci ha puntato il coltello alla gola

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Zona vicino alla Foce dove abitava Fabrizio de AndrĂŠ

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‌ mi sono guardato piangere in uno specchio di neve mi sono visto che ridevo mi sono visto di spalle che partivo ti saluto dai paesi di domani ‌ [Anime salve - Anime salve 1996]


… Quello che non ho sono le mani in pasta quello che non ho è un indirizzo in tasca quello che non ho sei tu dalla mia parte quello che non ho è di fregarti a carte… [Quello che non ho – In direzione ostinata e contraria 2005]

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‌ Quello che non ho di farla franca quello che non ho quel che non mi manca quello che non ho sono le tue parole per guadagnarmi il cielo per conquistarmi il sole ... [Quello che non ho – In direzione ostinata e contraria 2005]

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… Evaporato in una nuvola rossa in una delle molte feritoie della notte con un bisogno d’attenzione e d’amore troppo, “Se mi vuoi bene piangi “ … [Amico Fragile – 1974]

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… perché già dalla prima trincea ero più curioso di voi, ero molto più curioso di voi… [Amico Fragile – 1974]

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… Due famiglie disarmate di sangue si schierano a resa e per tutti il dolore degli altri è dolore a metà … [Disamistade - Anime salve 1996]


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Si sono presi i nostri cuori sotto una coperta scura sotto una luna morta piccola dormivamo senza paura fu un generale di vent’anni, occhi turchini e giacca uguale fu un generale di vent’anni, figlio di un temporale c’è un dollaro d’argento sul fondo del Sand Creek … [Fiume Sand Creek – L’indiano 1981]

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… La radio suona sempre canzoni da ballare lassù lassù nei verdi pascoli niente da scommettere tutto da giocare lassù lassù nei verdi pascoli … [Verdi pascoli – L’indiano 1981]

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… “Come ti senti amico, amico fragile, se vuoi potrò occuparmi un’ora al mese di te” “Lo sa che io ho perduto due figli” “Signora lei è una donna piuttosto distratta.”… [Amico Fragile – 1974]


La chiamavano bocca di rosa metteva l'amore, metteva l'amore la chiamavano bocca di rosa metteva l'amore sopra ogni cosa. Appena scese alla stazione nel paesino di Sant'Ilario tutti si accorsero con uno sguardo che non si trattava di un missionario‌ [Bocca di Rosa 1967]

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Mié che sta cumba bella a stà de lungu a barbaciu che nu m’à posse vèdde à scricchi ‘nte n’âtru niu Nu ghe n’é âtre nu ghe n’è nu ghe n’é âtre nu ghe n’è … [A Cumba – Anime Salve 1996]

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(Trad) … Guardate che questa bella colomba è abituata a cantare in allegria che io non la debba mai vedere stentare in un altro nido non ce n’è non ce n’è non ce n’è…

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… Se ti inoltrerai lungo le calate dei vecchi moli In quell’aria spessa carica di sale, gonfia di odori lì ci troverai i ladri gli assassini e il tipo strano quello che ha venduto per tremila lire sua madre a un nano ... [La città vecchia – In direzione ostinata e contraria 2005]

… Una gamba qua, una gamba là, gonfi di vino quattro pensionati mezzo avvelenati al tavolino li troverai là, col tempo che fa, estate e inverno a stratracannare a stramaledire le donne, il tempo ed il governo … [La città vecchia – In direzione ostinata e contraria 2005]

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… E quando ti troverai in mano quei fiori appassiti al sole d’un aprile ormai lontano li rimpiangerai Ma sarà la prima che incontri per strada che tu coprirai d’oro per un bacio mai dato per un amore nuovo. [La canzone dell’Amore perduto – Canzoni 1974]

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Ricordi sbocciavan le viole con le nostre parole: “Non ci lasceremo mai mai e poi mai”. Vorrei dirti ora le stesse cose ma come fan presto amore ad appassir le rose così per noi … [La canzone dell’Amore perduto – Canzoni 1974]

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Le acciughe fanno il pallone che sotto c'è l'alalunga se non butti la rete non te ne lascia una‌ [Le acciughe fanno il pallone – Anime salve 1996]

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La mitica Esteban di Fabrizio de AndrĂŠ

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“Essere se stessi è una virtù esclusiva dei bambini, dei matti e dei solitari” (Fabrizio de André)


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Pagina precedente: …senza atti d’amore senza calma di vento solo passaggi e passaggi passaggi di tempo ... [Smisurata preghiera – Anime salve 1996] A fianco: ... la maggioranza sta la maggioranza sta recitando un rosario di ambizioni meschine di millenarie paure di inesauribili astuzie… [Smisurata preghiera – Anime salve 1996]

Foto di Graziano Perotti



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Una crociera nel Mediterraneo è una esperienza memorabile. Una formula che riunisce divertimento, relax e cultura. Sulle navi di nuova generazione non ci si annoia mai. E anche i prezzi sono concorrenziali.

MEDITE RRANEO | LĂ€ IN MEZZO AL MAR CI STAN CAMIN CHE FUMANO

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In apertura: una magnifica vista sulla città di Barcellona dalla terrazza del Park Güell, uno dei parchi più amati e frequentati. Fu disegnato dal massimo esponente del modernismo catalano, l’architetto Antoni Gaudì, a carico dell’impresario Eusebi Güell. Fedele al suo stile, Gaudì ha creato un’opera che trae ispirazione dalle forme della natura organica.

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Nella pagina precedente e a destra: Il ponte della Costa Mediterranea subito riconoscibile dagli imponenti camini colorati di giallo con una grande C blu scura. Durante la navigazione diurna il ponte è il luogo preferito per godere del tepore invernale del sole e per ammirare la vicina costa. A sinistra: il ponte di comando, dove il comandante e i suoi ufficiali controllano la navigazione e le fasi di entrata in porto e ormeggio.

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Sotto: Marsiglia è tra le poche città, che si affacciano sul Mediterraneo, ad avere il porto ubicato proprio in centro. Tutti i giorni piccoli pescherecci, rientrando, vendono il pescato direttamente sulla banchina, da sempre centro culturale ed economico.

A destra: il porto turistico di Barcellona visto dal Mirador del Montjuïc, il polmone verde della città. Si può raggiungere a piedi, con i bus turistici o in taxi, ma il mezzo più bello ed emozionante è sicuramente la teleferica, che si prende proprio di fianco al porto nella Torre de Sebastià al Belvedere Miramar.

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Sopra: uno dei monumenti storici di Marsiglia, che non può non essere visitato, è la Vieille CharitÊ, costruito come casa per i poveri della città . Si trova nel popolare quartiere Panier, non lontano dal porto. Al centro del grande cortile si erge la bellissima cappella con la cupola ellittica di gusto barocco e le grandi colonne corinzie in stile impero.

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Sotto: le scalinate e le strette viuzze del Panier, il vecchio centro della città, è oggi tra i quartieri più turistici e amati della città, dove passare le giornate tra locali, botteghe e ristorantini di tendenza.

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Nella pagina precedente: un dettaglio dei balconi coperti di Vieille CharitÊ. Sopra: la bellissima facciata in stile neobizantino con l’inconfondibile bicromia della Cattedrale di Marsiglia, sede dell’arcidiocesi di Marsiglia e inserita nei monumenti storico/ nazionali di Francia nel 1906. A forma di croce e lunga 146 metri, la sua cupola principale raggiunge 70 metri d’altezza e un ha diametro di 18.

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Sotto: forme sinuose ricoperte da un mosaico colorato composto da migliaia di frammenti di mattonelle in ceramica, costituiscono il tetto della Casa del Guarda, che si trova a Barcellona, all’ingresso del Park Güell in carrer d’Oot. Questa casa/museo ospita un’esposizione sule varie fasi della collaborazione tra Gaudì e Güell, dal progetto al termine dei lavori.


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Nella pagina precedente: la vista dell’ingresso di Park Güell, con le famose case disegnate da Gaudì. Sotto: un particolare della sala delle 100 colonne, progettata da Gaudì come se fosse un tempio greco, che sorregge la terrazza del Park Güell. Nel 1984 il parco venne incluso dall’Unesco come patrimonio dell’umanità.

A destra: l’inconfondibile silhouette del Pesce d’Oro di Frank Gehry. Una scultura larga ben 56 metri e alta 35, che si trova sulla La Passeig Maritim e che si vede luccicare sotto i raggi del sole lungo tutta la spiaggia della Playa de la Barceloneta, la spiaggia più antica e famose di Barcellona.

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A sinistra: l’imponente statua di bronzo posta davanti alla torre CMA CGM, che con i suoi 143 metri d’altezza è il più alto edificio di Marsiglia. Progettato dall’architetto di fama mondiale Zaha Hadid è stato inserito nell’area di riqualificazione urbana Euroméditerranée, a un chilometro dal centro, vicino al porto commerciale.

Sopra: la grande vasca rettangolare all’ingresso del Padiglione Tedesco di Barcellona. Fu progettata dall’architetto Ludwig Mies Van De Rohe in occasione dell’Esposizione Universale del 1929 e da allora è uno degli edifici più visitati e ammirati della città. Si trova a due passi dalla Fontana Magia de Montjuic.

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Sotto: un dettaglio delle cabine e della torre Jaime I della teleferica del porto di Barcellona. Percorre una distanza di 1.300 m in poco meno di dieci minuti e unisce il porto con il Miramar di Montjuic.

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Un piccolo giardino con alcune piante di mandarini, in un cortile ben protetto ai piedi del Castell de Bellver di Palma di Maiorca.

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Nelle immagini di sinistra: alcuni prodotti esposti nei banchi del piĂš famoso mercato coperto di Barcellona e probabilmente di tutta la Spagna: La Boqueria. Si trova proprio sulla Rambla e con i suoi 2.600 mq. coperti da una bella struttura di ferro, ospita piĂš di 300 tra bancarelle e piccoli ristoranti dove assaporare le migliori tapas tipiche catalane.

Sopra: nelle strette e deliziose viuzze nel centro storico di Palma di Maiorca, si trovano i ristoranti e i locali piĂš trendy della cittadina. Vicino alla chiesa di Santa Clara si trova Es Rebost, un piccolo localino gestito da una simpatica e dinamica signora, che prepara con le sue mani prodotti da forno, dolci e torte salate veramente squisite!

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Nella pagina precedente: le cabine della nave, con balcone vista mare, offrono spazio, funzionalitĂ e un arredamento in stile moderno, con aria condizionata, tv satellitare, connessione Wi-Fi, frigobar e un servizio in camera 24 ore su 24.


In queste pagine: alcuni locali e negozi che si possono incontrare durante le escursioni giornaliere. In senso orario: De Plime en Bulles di Ajaccio dove trovare oggetti d’artigianato locale; Cup of Tea di Marsiglia, una sala da thè in una deliziosa libreria; l’Es Rebost di Palma di Maiorca e un negozio di antiquariato ad Ajaccio.


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Nella pagina precedente: posto su un’altura appena fuori città, si trova il Catello di Bellver, un magnifico e imponente edificio a pianta circolare in stile gotico catalano. Da qui si gode di una spettacolare vista sulla città e la sua baia. Costruito nel 1300 come residenza estiva del re di Maiorca, successivamente venne utilizzato come zecca e in seguito divenne una prigione. Oggi è tra gli edifici storici più visitati e ammirati della città.

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A sinistra: in cinque sale interne del castello Bellver, è ospitato il museo della storia della città, che raccoglie oggetti che datano dall’età del bronzo fino ai giorni nostri. Una sezione è dedicata a statue e busti di marmo, di rara bellezza e manifattura. Sotto: decori lignei, raffiguranti delle cariatidi, si possono ammirare sui cornicioni nel Palazzo del Municipio di Palma di Maiorca, in Plaza de Cort.

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Sotto: nel cuore storico della città , in Carrer de Can Serra a Palma di Maiorca, si possono ammirare i bagni arabi, uno dei piÚ preziosi monumenti dell’epoca araba, perfettamente conservati. Nella foto la sala centrale, circondata da colonne, dedicata ai bagni di vapore.

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Sopra: il padiglione tedesco progettato da Van Der Rhoe, in occasione dell’Esposizione Universale del 1929 a Barcellona, è tra gli edifici a pianta libera più innovativi dell’epoca. Permette ai visitatori di spaziare attraverso i vari ambienti, concepiti senza confini. Piacque così tanto che non fu mai smontato e ancora oggi è molto amato e visitato.

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Nella pagina precedente: un dettaglio della biblioteca comunale di Ajaccio, all’interno del palazzo Fesch, risalente al XIX secolo. Fu realizzata da Luciano Bonaparte per contenere 12.000 volumi provenienti dalle congregazioni religiose parigine. Sotto: la luminosa scalinata che conduce alle stanze della biblioteca di Ajaccio.

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Sopra: in rue Zevaco Maire, e nelle vie adiacenti, si trovano numerosi antiquari e artigiani di Ajaccio. Al numero civico 4 c’è Aaron Antiquités, specializzato in quadri, statue e elementi d’arredo del XVII e XVIII secolo. Più che un negozio sembra di entrare in un museo.

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Nella pagina precedente: ln Place De Gaulle ad Ajaccio, si può ammirare, in tutto il suo splendore, la statua equestre di Napoleone Bonaparte e dei suoi quattro fratelli. Napoleone è raffigurato a cavallo con la testa coronata di alloro in segno di trionfo, ai lati le statue che raffigurano i suoi fratelli.


In queste pagine: l’ingresso, la terrazza e due sale interne del Es Baluard, il museo d’arte moderna e contemporanea di Palma di Maiorca. Fondato nel 2004 sul sito di un’ex fortezza militare, questo museo combina architettura moderna ed edifici medioevali. Tre piani e una superfice espositiva di 5.000 mq. ospitano collezioni di dipinti, sculture, ceramiche e oggetti d’arte dal XIX al XXI secolo.


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In alto a sinistra: l’imponente Cattedrale di Palma di Maiorca, vista dalla terrazza del museo Es Baluard. In basso a sinistra: un monumento dedicato ai pescatori fa da cornice alla piccola cattedrale di Ajaccio in stile barocco progettata dall’architetto italiano Giacomo della Porta.

Sopra: le mura di cinta e l’alto doglione del castello della Cittadelle di Ajaccio, si affacciano direttamente sul porto e sulla spiaggia Saint-Françoise la più frequentata e amata dai cittadini e dai turisti.

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Nella pagina precedente: Palma di Maiorca vista dal piazzale del castello di Bellver. Sopra: la prua della Costa Mediterranea ormeggiata nel porto di Marsiglia, pronta per la navigazione notturna in direzione di Barcellona. Lunga 292 metri e larga 32 metri ha una stazza di 86.000 tonnellate e può ospitare 2680 passeggeri. Con 12 bar, 10 ristoranti, 4 piscine un campo polisportivo, un teatro, un casinò e una discoteca è tra le più belle e lussuose dell’intera flotta Costa.

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Sotto: gli arredi della Costa Mediterranea riprendono l’architettura classica dei palazzi nobiliari italiani in stile barocco del diciottesimo secolo e riflettono il motto della nave: “mai visto niente di simile�.

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Sotto: un bel palazzo nel centro di Ajaccio visto attraverso lo specchietto di un motorino.

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INFO UTILI Foto e testi di Giovanni Tagini

Marsiglia Barcellona Maiorca Ajaccio

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| MAREMMA PER QUALCHE BUTTERO IN PIĂ™

Un viaggio nel Far West italiano, dove i cow boy si chiamano butteri. E dove, al posto delle piste riarse e delle rocce spoglie, ci sono colline dolci e sentieri nella macchia mediterranea, abbracciati dal mare.

ITALIA

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In apertura: Ermanno, buttero doc, si prepara per la quotidiana uscita di controllo alle mandrie brade delle vacche maremmane. Sella a scafarda, l’uncino in mano, i pantaloni di velluto a coste larghe e il cappello ben calcato in testa, cavalca al mattino fra le nebbie umide alla ricerca di vitelli dispersi. Doppia pagina precedente: la campagna maremmana dolce e ondulata coltivata a grano. Sopra: terre coltivate a girasoli nei dintorni di Alberese.

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Prodotti dell’azienda agrituristica La Pulledraia di Alberese, che coltiva frutta bio, olio di oliva extravergine e produce ottimi vini.

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A sinistra: gita con il carro trainato da cavalli organizzata alla Spergolaia (l’azienda agricola regionale), che permette di percorrere i numerosi sentieri della Maremma, tra gigantesche querce.

Sopra: pagaiare in canoa è un modo salubre e divertente per conoscere angoli suggestivi del fiume Ombrone, vicino alla foce largo e placido. Per organizzare un’uscita basta telefonare all’ente parco.

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Sotto: in splendida posizione, la torre di Collelungo domina la sottostante pineta Granducale. In fondo la foce dell’Ombrone.

A destra: per emulare il lavoro dei butteri e addentrarsi nella fitta boscaglia animata da una ricca e variegata fauna, l’ente parco organizza escursioni con cavalli maremmani, per osservare, senza disturbarle, le mandrie brade disseminate nelle vaste praterie a pochi passi da Marina di Alberese.

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Doppia pagina precedente: solitaria e abitata da gufi e barbagianni, la torre Uccellina, con le altre quattro (Cala di Forno, Bella Marsilia, delle Cannelle e Capo de’Uomo) sono testimonianze dell’antico sistema difensivo e di avvistamento contro le incursioni saracene. Tutt’intorno una ricca e profumata macchia mediterranea. Sotto: la costa frastagliata e rocciosa tra il borgo di Talamone e Cala di Forno. Questa parte di scogliera è inaccessibile via terra; ma nel piccolo porticciolo di Talamone si possono affittare gommoni e gozzi per godere delle trasparenze marine ricche di pesci multicolori. A destra: Il golfo ben protetto dai marosi di Porto Ercole dominato dalla possente rocca aldobrandesca del XIII secolo, nota più comunemente come Rocca Spagnola, costruita per difendere il promontorio del monte Argentario dalle incursioni piratesche.

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Sopra: il golfo ben protetto dai marosi di Porto Ercole, dominato dalla possente rocca aldobrandesca del XIII secolo, nota piÚ comunemente come Rocca Spagnola, costruita per difendere il promontorio del monte Argentario dalle incursioni piratesche. Pescatore di lunga data, Paolo Fanciulli svolge la sua attività sotto costa, seguendo antiche pratiche rispettose dell’ambiente marino. Con Paolo si passano quattro ore sulla sua barca per scoprire e godere di visioni uniche, oltre che per carpire i segreti della vita marina, delle sue bellezze e dei suoi problemi. Pioniere del pescaturismo a Talamone dal 1992, Paolo affascina con i suoi racconti e con le sue ottime grigliate di pesci appena pescati.

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Il lungomare di Porto Santo Stefano visto dall’alto della fortezza spagnola. In fondo il tombolo di Giannella che racchiude e separa la laguna di Orbetello dal mare.


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In alto: cestino di polpo verace su crema di ceci. Sotto: cruditè di crostacei e pesce in uno dei numerosi ristoranti sul lungomare di Porto Santo Stefano.


In alto: prelibato piatto di pesce San Pietro con patate e pomodorini. Sotto: raffinata terrina di rana pescatrice con mele caramellate del ristorante La Fontanina a Porto Santo Stefano.


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Foto pagina precedente: lo chef del ristorante I pescatori di Orbetello. Sopra da sinistra: un raffinato piatto di filetto di tonno al sale e patate sabbiate. Un gustoso piatto a km 0 di linguine alla bottarga di muggine del ristorante I pescatori a Orbetello.

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Tortino di patate ripieno di pesce spada in olio d’oliva extravergine aromatizzato, pomodorini e barbabietola.

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A sinistra: fenicottero rosa nell’oasi WWF di Orbetello, la zona umida più importante del Tirreno. Grazie alla sua posizione, sulle rotte migratorie, accoglie migliaia di uccelli specialmente nel periodo invernale: cavalieri d’Italia, cormorani, spatole e molte altre specie limicole, che qui si ristorano prima di intraprendere il lungo viaggio migratorio. Tra i mammiferi più comuni c’è la volpe, facilmente visibile nella macchia.

Sopra: le dune di Portovecchio lungo la costa di Marina di Alberese. Qui la vegetazione è formata da piante Ammophile, che, grazie al loro apparato radicale esteso e fitto, trattengono la sabbia consentendo la formazione di dune estese, baluardo difensivo della pineta dalla salsedine, rifugio di daini, cinghiali, istrici.

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Foto pagina precedente: la Maremma era una zona tormentata, malarica, da evitare. Ma già Cosimo de’ Medici, a metà del 500, cominciò a bonificarla e oggi tutto è mutato. Nella foto uno dei grandi canali di bonifica che “asciuga” le terre attorno al fiume Ombrone periodicamente allagate. Sotto: dal centro visita di Alberese, una navetta che parte ogni ora, dalle nove alle 15, porta gli escursionisti all’inizio dei sentieri segnati con la lettera A, da dove è vietato assolutamente allontanarsi: qui gli animali sono numerosi e trovarsi a tu per tu con una famigliola di cinghiali appartata nel folto della boscaglia potrebbe rivelarsi un’avventura poco piacevole.

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Sopra: i butteri, con grande maestria in sella ai loro cavalli, controllano grandi estensioni dell’Uccellina alla ricerca di eventuali vitelli dispersi. A volte quelli di un anno di età, i più esuberanti, sfondano le staccionate e si perdono nella pineta. Qui si ha la conferma che è ancora possibile una convivenza pacifica tra uomo e natura, tra animali domestici e fauna selvatica, e qui si trova l’anima più autentica di questa terra di Toscana.

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Da sinistra: il palazzo delle Poste e Telegrafi a Grosseto fu fatto costruire da Mussolini nel 1930, che diede l’incarico all’architetto Angiolo Mazzoni nel 1930. Una scultura in Piazza Dante, la principale piazza di Grosseto.

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Il Duomo di Grosseto è il più interessante monumento della città maremmana. Intitolato a San Lorenzo, patrono cittadino, fu eretto sui resti di un’antica basilica e fu sede vescovile dal 1138. Restaurato più volte, (ultimo il campanile nel 1911) conserva al suo interno notevoli opere di diversi pittori e scultori.

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Foto pagina precedente: paludi lungo il sentiero A7 della foce del fiume Ombrone, allagate nel tratto terminale del fiume. Questo itinerario, facile e alla portata di tutti, che parte dal parcheggio di Marina di Alberese, consente di osservare le diverse specie di uccelli che popolano l’area. Qui si comprende il secolare rapporto sofferto, tra l’uomo che voleva conquistare queste terre allagate, malariche, e la natura. Gli ultimi metri del sentiero terminano sull’argine che contiene le acque melmose dell’Ombrone. Qui sotto: ciclisti a Marina di Alberese.

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INFO UTILI Foto e testi di Vittorio Giannella CO M E A R R I VA R E In auto si segue A1, A15/E33 e la E80. Si esce al bivio per Alberese al Km 167 dell’Aurelia, a 7 km da Grosseto. In treno si scende a Grosseto e con autobus di linea si raggiunge il centro visita ad Alberese.

D OV E M A N G I A R E Il Mangiapane, Strada centrale 9. Alberese Tel. 0564 407263. Frank e Serafico Strada Spergolaia, Alberese Tel.0564 418491. INFORMAZIONI il sito ufficiale del parco fornisce tutte le curiositĂ e informazioni pratiche.

D OV E D O R M I R E Agriturismo Poggio degli ulivi a Rispescia. Tel. 0564 405909. Agriturismo La Fata ad Alberese. Tel. 0564 407162.

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LA BELLEZZA DELLE PAROLE Quello che segue è un reportage sui generis. Una provocazione e uno stimolo intellettuale, più che un reportage. È nato così: chiacchierando durante una delle nostre pantagrueliche riunioni di redazione, i nostri bravissimi fotografi si sono lamentati per il tempo impiegato a scrivere ottimi testi “che tanto tutti guardano le foto”. Quindi l’idea: e se per un reportage invitassimo i nostri colti lettori, a spostare l’attenzione dalle abituali splendide foto a testi altrettanto belli, scambiandone importanza e dimensione? La accetterebbero come provocazione intellettuale per vincere una celata pigrizia? Starebbero al gioco riconoscendo a TravelGlobe quell’originalità che lo rende unico? Detto fatto: ogni componente della nostra redazione, fotografi, giornalisti, grafici e photo editor, ha riempito una pagina con un suo testo del cuore, utilizzando come didascalie delle foto thumbnail, rovesciando la consuetudine. Ne è uscito il lavoro collettivo che vi proponiamo e siamo curiosi di sapere cosa ne pensate. (A sinistra: “Tavoletta dei messaggeri” di argilla, in cuneiforme sumerico. Provenienza: Lagash, terza dinastia Ur (2065-2005 a.C.)


Bruno Zanzottera

MASCHERE “Le maschere parlano. Ascoltano gli uomini e la loro sete di vivere eternamente. mentre sanno di essere dei comuni mortali. Allora per dominare paure e speranze si trasformano in uomini-maschera”. Al crepuscolo, fra lagune e foreste di mangrovie, escono danzando le maschere Zangbeto. Covoni di rafia provvisti di corna compiono acrobatiche evoluzioni al ritmo dei tamburi. Entità selvagge, spiriti della notte, proteggono i villaggi da possibili malfattori. Ballano gli Hegungun per commemorare i defunti. Un guardiano, bastone in mano, veglierà che nessuno si faccia toccare dalle vesti colorate degli spiriti dei morti.

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Fin dai tempi del teatro greco la maschera è trascendenza, trasforma l’identità del portatore che da attore diventa personaggio. Anche in Africa il “portatore di maschera” perde la propria identità per incarnare quella dello spirito che lo possiede usando il suo corpo per manifestarsi agli uomini. Il portatore della maschera può morire, ma non la maschera: “Un uomo può lasciarmi, (morire) e sarà rimpiazzato. Ma mai una maschera morirà. Non si vedrà mai la tomba di una maschera. Noi siamo al di sopra degli uomini”.

Foto e testi di Bruno Zanzottera

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Devis Bellucci

Testo di Devis Bellucci Foto di Bruno Zanzottera ed Emanuela Ricci

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Come quando cammini per le vie piane del sonno, e t’accontenti di poco, dell’ansia sottile e leggera regalata dalle ombre che ti seguono e ti danno quel po’ di compagnia. Questo si vuole vivere certi momenti, due passi e basta sulla strada solitaria, sul porfido strappato via dal mondo rimasto tale e quale come l’anima di un uomo. Anche solo per vedere di lontano lo stoppino e al di sotto la candela, senza la bella fiamma stanca, che nuota nella stanza e la svuota della notte.


Emanuela Ricci

L’immaginazione è l’unica arma nella guerra con-

tro la realtà. Alice rise: «È inutile che ci provi», disse; «non si può credere a una cosa impossibile.»
«Oserei dire che non ti sei allenata molto», ribatté la Regina. «Quando ero giovane, mi esercitavo sempre mezz’ora al giorno. A volte riuscivo a credere anche a sei cose impossibili prima di colazione.» Se io avessi un mondo come piace a me, Là tutto sarebbe assurdo. Niente sarebbe com’è: perché tutto sarebbe come non è!

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E viceversa... Ciò che è, non sarebbe e ciò che non è, sarebbe. In un Paese delle Meraviglie essi giacciono,
Sognando mentre i giorni passano,
Sognando mentre le estati muoiono;
Eternamente scivolando lungo la corrente
 indugiando nell’aureo bagliore…
 Che cos’è la vita se non un sogno?

(Da: Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie e Attraverso lo specchio e quello che Alice vi trovò - Lewis Carrol)

Foto di Emanuela Ricci


Fabiola Giuliani

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Per un giorno, la corte del principe invita una danza-

trice accompagnata dai suoi musicisti. Ella fu presentata alla corte, poi danza davanti al principe al suono del liuto, del flauto e della chitarra. Ella danza la danza delle stelle e quella dell’universo; poi ella danza la danza dei fiori che vorticano nel vento. E il principe ne rimane affascinato. Egli la prega di avvicinarsi. Ella si dirige allora verso il trono e s’inchina davanti a lui. E il principe domanda:

Foto di Fabiola Giuliani


“Bella donna, figlia della grazia e della gioia, da dove viene la tua arte? Come puoi tu dominare la terra a l’aria nei tuoi passi, l’acqua e il fuoco nel tuo ritmo?” La danzatrice s’inchina di nuovo davanti al principe e dice: “Vostra Altezza, io non saprei rispondervi, ma so che: L’anima del filosofo veglia nella sua testa. L’anima del poeta vola nel suo cuore. L’anima del cantante vibra nella sua gola. Ma l’anima della danzatrice vive in tutto il suo corpo.”… (La danzatrice - Gibran Khalil Gibran)


Federica Giuliani

Foto e testi di Federica Giuliani

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IL TEMPO DEL SAMBUCO È il tempo del sambuco. Uno di quei giorni illuminati da qualche fioco raggio di sole, ma profumato di fiori che fa pensare ci sia ancora speranza. Sono trascorsi giorni ritmati da lacrime, ma anche da sorrisi; di silenzi e pensieri vacui; da sguardi assenti, ma anche da lampi vivaci negli occhi; da amore incondizionato. Se dovessi scegliere un colore per queste ore senza tempo, penserei al bianco che per me significa tristezza, ma anche serenità. Bianco come le lenzuola di cotone spesso che piacciono a te, bianco come il cielo coperto da uno strato sottile di nuvole, bianco come i fiori di sambuco. Nessun suono, invece, mi ricorderà i giorni impazienti. Solo il silenzio che mancava e che avrei voluto per te, per me. Ora è tutto nuovo e questi fiori, che simboleggiano la compassione, hanno contribuito a rendere i ricordi meno amari.


Federico Klausner

SOTTO UN CIELO DI NUVOLE STRETTE E tu a me sotto un cielo di nuvole strette squarciato da lampi di luce racconti i tuoi giorni selvaggi. Abbracciato al tuo corpo sottile li ascolto frusciare scomposti nei capelli di seta e oro. La tua voce trafigge le fughe inchioda il mio tempo a qui e ora.


Foto e testi di Federico Klausner

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Francesca Spanò

UN ANGOLO DI CUORE AI CONFINI DEL MONDO Ho provato, in un caldo mattino di luglio, ad abbracciare con lo sguardo le mille sfumature di turchese del mare tropicale della Polinesia. Ho osservato all’orizzonte la silhouette di giganteschi Moai, che mostrano il loro profilo al sole, ascoltando leggende locali, che si perdono nella notte del tempo. Ho contato le stelle sotto il cielo nero di Tenerife, in una cornice di rocce vulcaniche a formare il Monte Teide. Ho nascosto gli occhi lucidi di emozione, di fronte ai disegni perfetti delle donne del Madagascar,

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che ricamano i loro tessuti ascoltando il canto delle onde. Ho trovato la gioia negli occhi festanti dei bambini del Kenya trepidanti per una caramella, in quelli dei piccoli del Sudafrica, desiderosi di un abbraccio, e nei ragazzi dell’Egitto, che nuotano nel Nilo solo per stringere la mano a distratti turisti, che mai piÚ rivedranno. Ho attraversato il mondo, volando tra i continenti, in equilibrio tra bellezza e sentimenti e ho rubato tutto con l’anima, per custodirlo gelosamente nel mio cuore.

Foto e testi di Francesca Spanò

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Giuliana & Antonio Corradetti

DA: VIAGGIO IN MOTO IN ROMANIA Sibiu è già alle nostre spalle. È una delizia sorpassare clacsonando i carri trainati dai cavalli. Ci accompagna il rumore secco degli zoccoli sull’asfalto, la visione fuggente di nappe, fiocchetti rossi e criniere sfilacciate e il suono di sonaglini e voci di saluto che si perdono nella distanza. La strada per Agnita corre tra i pioppi, crivellata di buche e pozzanghere, come è logico che sia per uno sterrato fuori mano, sul quale mucche, muli, asini e oche rivendicano un assoluto diritto di precedenza. Insieme al volo dei corvi, il silenzio si posa sull’oro pallido dei campi d’avena, sull’oro vecchio dei campi di stoppie. Calessi carichi di paglia e di contadini, con puledrini e cani al seguito, incedono lenti verso lo sciame variopinto delle case, verso i villaggi addormentati cresciuti all’ombra di rudi e poderose fortezze paesane dalle mura spesse.

Foto e testi di Giuliana & Antonio Corradetti

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E di nuovo una campagna ancestrale e magica torna a galla nel nostro cuore, come se avessimo scoperto una chiave segreta per aprire una scatola di latta arrugginita sepolta sotto una vecchia quercia, di cui avevamo perso il ricordo. In quel povero scrigno ritroviamo il profumo del fieno e della pioggia, il silenzio dei campi sotto il sole, i colori perduti dei fiori di campo e il canto delle lavandaie giù al fiume. La nostra moto ora si arrampica, agile, su per una strada sempre più dissestata che sale sui colli dove non resta che lo spazio per qualche minuscolo campo di granturco al confine dei boschi scuri e fitti. Il sole corre insieme a noi sul crinale delle colline, lungo il tagliente profilo a denti di sega del bosco che lo taglia a metà prima di inghiottirlo. L’aria si fa fresca e azzurrina, porta profumo di pini e di fossi umidi. Dietro una curva compare all’improvviso il miraggio gotico dei tetti di Sighisoara.

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Graziano Perotti

Esiste una stanchezza dell’intelligenza astratta

ed è la più terribile delle stanchezza. Non è pesante come la stanchezza del corpo, e non è inquieta come la stanchezza dell’emozione. È un peso della consapevolezza del mondo, una impossibilità di respirare con l’anima.

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La letteratura come tuta l’arte è la confessione che la vita non basta. A forza di occuparmi di ombre io stesso mi sono trasformato in un’ombra: in ciò che penso,in ciò che sento, in ciò che sono.…

(Da: Fernando Pessoa. Libro dell’inquietudine)

Foto di Graziano Perotti

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Silvana Benedetti

PAPÀ AIUTAMI A GUARDARE IL MARE …

«Diego non conosceva il mare. Suo padre,

Santiago Kovadloff, lo condusse a scoprirlo. Se ne andarono al sud. Il mare stava al di là delle alte dune, in attesa. Quando padre e figlio, dopo un lungo cammino, raggiunsero finalmente quei culmini di sabbia, il mare esplose davanti ai loro occhi. E fu tanta l’immensità del mare, e tanto il suo fulgore, che il bimbo restò muto di bellezza. E quando alla fine riuscì a parlare, tremando, balbettando, chiese a suo padre: – Aiutami a guardare!»… (Edoardo Galeano - Il libro degli abbracci)


Foto di Giovanni Tagini

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Isabella Conticello

Foto di Federico Mauro

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Qualche volta il destino somiglia a

una tempesta di sabbia che muta incessantemente la direzione del percorso. Per evitarlo cambi l’andatura. E il vento cambia andatura, per seguirti meglio. Tu allora cambi di nuovo, e subito di nuovo il vento cambia per adattarsi al tuo passo. [...]Perché quel vento non è qualcosa che è arrivato da lontano, indipendente da te. È qualcosa che hai dentro. Quel vento sei tu. Perciò l’unica cosa che puoi fare è entrarci, in quel vento, camminando dritto e chiudendo forte gli occhi per non far entrare la sabbia. Attraversarlo, un passo dopo l’altro. Non troverai sole, né luna, nessuna direzione, e forse nemmeno il tempo. Soltanto una sabbia bianca, finissima, [...] che danza in alto nel cielo. (Da: Kafka sulla spiaggia - Murakami Haruki)


Monica Mietitore

Girare il mondo significa passare da

una provincia all’altra, ognuna delle quali è una solitaria stella a se stante. Per la maggior parte delle persone che vi abitano il mondo reale finisce sulla soglia di casa, al limite del villaggio, al massimo al confine della valle. Il mondo che sta oltre è inesistente e addirittura inutile, mentre quello intorno a loro e che l’occhio riesce ad abbracciare assurge alle dimensioni di un grande cosmo che oscura tutto il resto. Spesso gli abitanti di un luogo e chi viene da fuori hanno difficoltà a trovare un linguaggio comune, poiché ognuno di loro guarda il posto da un’ottica diversa: chi viene da fuori usa un grandangolare, che rimpicciolisce l’immagine ma allarga l’orizzonte, mentre la persona del posto ha sempre usato il teleobiettivo, se non addirittura il telescopio, che ingigantisce i minimi dettagli.… (Da: Ebano - Ryszard Kapuscinski)


Foto di Monica Mietitore

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Paola Congia

Dipende dal fatto che il contrabbasso, dal pun-

to di vista storico-evolutivo, è un ermafrodito. Sotto è come un grande violino, sopra come una grande viola da gamba. Il contrabbasso è lo strumento più disgustoso, tozzo, inelegante che sia mai stato inventato. Non è uno strumento, è un mostro. A volte vorrei fracassarlo. Segarlo a pezzi. Spaccarlo. Triturarlo, schiacciarlo e polverizzarlo e… farlo fuori in un camion col carburatore a legna! - No, proprio non posso dire di amarlo. E poi è orribile da suonare. Per tre semitoni occorre usare tutto il palmo della mano. Per tre semitoni! Così ad esempio… (Da: P.Suskind- Il contrabbasso)


Foto di Paola Congia 205


Paolo Renato Sacchi

Qui de la Caccia dilettosa e bella

L’origin s’ode, e ‘l suo principio vero: Di far la razza vaga, forte, e snella De’ Cani si descrive il modo intiero: Indi de le lor patrie si favella Dove più scelti son; poi del Levriero Le doti rare, il gir veloce e lieve, E ‘l modo s’apre, onde nutrir si deve. (Da: La Caccia poema di Erasmo da Valvasone)


Foto di Paolo Renato Sacchi

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Vittorio Giannella

Foto di Vittorio Giannella

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In questa cascata, l’acqua non

sembra soggetta alle leggi comuni ma pare piuttosto una creatura vivente, piena della forza delle montagne, della loro immensa gioia selvaggia. Sotto il pulsante precipitare di spume il fiume riemerge in rivoli tormentati che corrono a ventaglio fino a tornare a riunirsi in un unico fragoroso torrente, a dimostrazione della sua gloriosa vitalità. Per un giorno trascorso in mezzo a questa divina meraviglia vale la pena vivere e soffrire la fatica e la fame.… (Da: La mia prima estate sulla Sierra -John Muir)


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ITALIA Margherita di Savoia: solo sale

ARABIA SAUDITA Oltre il petrolio

ITALIA Inverno in Valsassina

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