Trekking Italia Milano - set-dic 2016

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03/2016 SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE

PROGRAMMI, STORIE DI VIAGGIO E VITA ASSOCIATIVA


INDICE

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DAL DESERTO DI LAMPOUL ALLA FOCE DEL FIUME SENEGAL

INSERTO STACCABILE

SENTIERI INNEVATI IN VAL DI FUNES

FESTA SUL SENTIERO TREKKING ITALIA GRANDI TREK TREK DEL WE E GIORNALIERI SCHEDA DI VALUTAZIONE DEI TREK

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EDITORIALE LE SERATE DI TREKKING ITALIA QUAND’ERO PICCOLO L’ANNO DI TREK SCUOLA 9 OTTOBRE, LA GIORNATA DEL CAMMINARE PERCHÉ ACCOMPAGNO MADEIRA, STORIE DI ACQUA E DI VINO FOCUS - S_M: ESERCIZI DI PSICOGEOGRAFIA FOCUS - TREK DEGLI INSEGNANTI: VAL DI MELLO

17 INSERTO STACCABILE FESTA SUL SENTIERO TREKKING ITALIA GRANDI TREK, TREK DI CAPODANNO E EPIFANIA I TREK DEL WE E GIORNALIERI SCHEDA DI VALUTAZIONE DEI TREK

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FESTIVAL DEL NORDIC WALKING CORSO DI TREKKING? LA NASCITA DI UN BEL GRUPPO

ASSOCIATI! Riceverai i programmi dell’Associazione, potrai partecipare ai trek di tutte le sedi, avrai l’assicurazione infortuni durante i trek, utilizzerai le nostre attrezzature, dove previste. La quota ordinaria 2016 è di euro 20, per iscriverti invia la quota tramite: CCP n. 31777204 intestato a Trekking Italia oppure Banca Prossima, IBAN IT76B0335901600100000011868 Per i soci over 80: prima di iscriversi ad un trek contattate le sedi per gli aspetti assicurativi.

COGLI L’ATTIMO APPENNINO DELLE “QUATTRO REGIONI” E L’ OLTREPO PAVESE DAL DESERTO DI LAMPOUL ALLA FOCE DEL FIUME SENEGAL SENTIERI INNEVATI IN VAL DI FUNES EQUIPAGGIAMENTO ORGANIZZAZIONE

ura king e della Nat Amici del Trek Associazione

CARTOLINE

SEZIONE LOMBARDIA 20122 Milano via Santa Croce 2 tel. 02 8372838 - 8375825 fax 02 58103866 da lunedì a venerdì: 10 - 18,30 / sabato: 10 - 12 milano@trekkingitalia.org www.trekkingitalia.org Ringraziamo tutti i soci che hanno contribuito alla stesura di questo catalogo e a donare i pensieri e le immagini delle loro esperienze sui sentieri.

Il marchio FSC® garantisce che i prodotti acquistati derivano da fonti gestite in maniera responsabile secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici. Trekking Italia ha deciso di farne uso.


EDITORIALE

Oggi desidero ringraziare il Sentiero per una lezione che mi ha insegnato, senza quasi che me ne rendessi conto. L’abitudine a percorrere strade non usuali, a farlo camminando, in qualche modo mi ha formata al cambio di punto di vista. Su un Sentiero la prospettiva sul mondo cambia ad ogni passo: quella che prima sembrava una meta lontana diventa vicina, e inďŹ ne raggiunta. E da questo traguardo ci si svelano nuovi panorami e possibilitĂ , altrimenti sconosciuti. Se torno indietro sui miei passi lo stesso percorso appare nuovo, poichĂŠ cambia lo sguardo su di esso: è cambiato il punto di vista, è cambiata la luce, forse sono un po’ piĂš stanca: la lentezza del passo sola ci offre l’opportunitĂ di cogliere queste differenze. E un compagno di trek, sconosciuto al mattino, che ci aveva fatto una prima impressione di un certo tipo, può rivelarsi tutta un’altra persona se ci diamo la possibilitĂ di condividere la fatica, il cammino, i racconti, se cerchiamo di metterci per un po’ nei suoi scarponi. Anche questo può essere importante, ci alleniamo a non fermarci alla prima impressione, ormai siamo abituati a sapere che le persone si svelano piano piano, lungo il percorso. Quanto è utile essere in grado di vedere le cose, un problema ad esempio, da una nuova angolazione? Può voler dire tutto: può voler dire superare l’immobilitĂ , un’empasse, trovare soluzioni sempre nuove: è un vero e proprio allenamento alla creativitĂ . SigniďŹ ca essere aperti a cambiare strada, se serve, a non dare nulla per scontato, a non annoiarsi mai nĂŠ tantomeno lasciarsi vivere per inerzia.

ro, lo sguardo passa continuamente dal basso all’alto, e il corpo tutto si adatta al nuovo. Sperimenta la morbidezza del prato o delle foglie cadute, l’asperitĂ del ghiaione, la cedevolezza della sabbia di un deserto. Quando sarĂ diventato normale passare da un ambiente all’altro ti sarai adattato al cambiamento, e non sarĂ solo una questione escursionistica, stanne certo. Forse come me neanche tu te ne renderai conto ďŹ no a quando ti troverai in una situazione della vita, in cui il trekking non c’entra nulla, a riuscire agilmente a cambiare prospettiva, considerare nuove soluzioni, cambiare strada. E ti ricorderai allora di quello che ti ha insegnato il Sentiero.

Elena Cortellessa Coordinatrice sede Milano

SEGUICI SU FACEBOOK

Ringrazio la vita per l’occasione di crescita che ho camminando, ringrazio me stessa per scegliere di farlo raccogliendo ogni giorno nuovi strumenti per vivere meglio. Una giornata di trek non è mai solo una giornata di trek, il Sentiero ha tanto da insegnare a chi vuole ascoltare.

Su Facebook, nella meravigliosa Community di Trekking Italia Milano, puoi trovare le nostre attività , i nostri sentieri d’incontro e i tuoi compagni di trek, le foto e le storie dei nostri viaggi, tante notizie dal mondo dell’escursionismo ma, soprattutto, tutta la nostra amicizia!

Se non sai da dove iniziare, comincia ad andare piĂš spesso a piedi e datti il tempo di percorrere nuovi percorsi da casa al lavoro, ad esempio. Fai un nostro Sentiero_Metropolitano, lasciati stupire dalla novitĂ che ci può essere dietro l’angolo. Non occorre andare lontano o fare chissĂ che sforzo per vedere le cose da una nuova angolazione. Poi percorri i sentieri di terra, dove il piede non si può adagiare ad un appoggio sicu-

Piace... a tante persone! MILANO

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VITA ASSOCIATIVA

APPUNTAMENTI

LE SERATE DI TREKKING ITALIA Mercoledì 7 settembre ore 19 via Santa Croce 2

I FILM SCELTI DA ENRICO via Santa Croce 2 ore 20

NORDIC WALKING: LEZIONE DI PROVA E APERINORDIC con Rita e Cristiana

Giovedì 27 ottobre IL CAMMINO PER SANTIAGO Giovedì 17 novembre VIAGGETTO SULL’APPENNINO

ore 19 breve lezione-prova al Parco delle Basiliche ore 20 aperitivo autogestito

WALKING IN SYNCHRONICITY continua il ciclo di serate sulla sensorialità per dare Valore alla nostra Consapevolezza e al nostro “cammino” insieme con Cristina Senappi via Santa Croce 2 ore 20,30-22 Giovedì 22 settembre TRASFORMARE LE EMOZIONI

YOGA IN SEDE Serate di pratica con Daniela Gnocchi, istruttrice yoga e socia accompagnatrice via Santa Croce 2 ore 19-20 Mercoledì 28 settembre Mercoledì 12 ottobre

Giovedì 20 ottobre GLI OCCHI DELL’AMORE COME ERAVAMO... SUI SENTIERI Immagini di ieri e di oggi a confronto con Sergio Migliavacca - Fondatore di Trekking Italia

Mercoledì 19 ottobre via Santa Croce 2 ore 19

via Santa Croce 2 ore 19,00 Mercoledì 14 settembre BRETAGNA

MADEIRA, L’ISOLA DELL’ETERNA PRIMAVERA Immagini e racconti dall’isola e presentazione del trek di Capodanno con Giancarlo Corbellini

Mercoledì 5 ottobre CORSICA Mercoledì 9 novembre LAPPONIA tutte gli incontri con aperitivo autogestito Martedì 25 ottobre ore 19,00 via Santa Croce 2 IL PIEDE, FISIOLOGIA E BIOMECCANICA. Problemi posturali? Entità intelligente? Considerazioni e valorizzazione di un Organo dimenticato. con la d.ssa Laura Cadelli e il dott. Antonello Buondonno

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Venerdì 16 dicembre Circolo culturale De Amicis via De Amicis 17 ore 21 FESTA NATALIZIA CON MUSICA E RINFRESCO Tradizionale estrazione di premi tra i soci partecipanti: 1° premio un trek a Pasqua di 4 giorni. Sono gradite le torte dei soci.


VITA ASSOCIATIVA

PROGETTO “PASSO DOPO PASSO”

QUAND’ERO PICCOLO Carmelo Vanadia

Quand’ero piccolo, insieme alle mie sorelle, le campagne che a perdita d’occhio circondavano il nostro paesino nell’entroterra siciliano erano luoghi privilegiati da mio padre e mia madre per educarci alla vita. Un giorno lui venne da noi e ci disse: “Preparatevi, domani partiamo per l’avventura. La nostra destinazione sarà quella” e indicò col dito la collina che, separata da una valle, stava di fronte a casa. Aggiunse: “Se saremo bravi e riusciremo ad arrivare lassù, metteremo questa bandierina in vetta”. Sopra c’era scritto il nostro nome. A me tremavano le gambe, un misto di paura e frenesia. Era un viaggio vero, pieno d’incognite, dovevamo attraversare la natura senza sentieri per raggiungere una destinazione e, soprattutto, quando hai le gambe corte come quelle di un bambino i sentieri si allungano e i cespugli di ginestre diventano alberi giganti. La mattina della partenza, mio padre, sveglio dall’alba, mi trovò accucciato sulla sedia vicino all’ingresso, addormentato, con la zaino pieno sulle spalle. Questo è l’inizio della mia prima, grande avventura. Certo, adesso che con Trekking Italia ho fatto delle avventure vere, come guidare una carovana nel deserto o attraversare un’intera catena montuosa, mi viene un po’ da sorridere. Se dico avventura a cosa pensi? A un’impresa rischiosa e affascinante? A uomini barbuti, indistruttibili e coraggiosi che si assumono il rischio? Pensi a donne dai capelli rossi e un foulard al collo che attraversano l’oceano in solitaria su un biplano? A chi si immerge in luoghi sperduti per poi venirne fuori? Certo. Ma oggi, se penso all’avventura, mi vengono in mente due scene: la bandierina conficcata tra i sassi del Cozzo Tondo (così abbiamo chiamato quella collina infine raggiunta) e il volto di M. accarezzato dalle gocce di pioggia nel pomeriggio del 13 giugno 2016. M. è uno dei ragazzi che ho incontrato grazie a un progetto, “Passo dopo passo”, a cui TrekScuola sta partecipando. Si tratta di una preziosa collaborazione con un’altra associazione, di nome “A braccia aperte”, che da tempo si occupa di integrazione sociale. L’idea preziosa è quella di far vivere l’esperienza del trekking a diversi gruppi di ragazzi, alcuni affetti da autismo, altri invece vittime dell’emarginazione sociale. A questi ragazzi non volevamo far fare una esperien-

za simulata di escursionismo! Così abbiamo scovato i giusti sentieri (lunghi il giusto, difficili il giusto, con le vie di fuga giuste), abbiamo incontrato i ragazzi prima della partenza preparando insieme a loro gli zaini e alimentando con entusiasmo la curiosità e le aspettative, hanno preso in mano ognuno la propria carta del sentiero e li abbiamo accompagnati lungo quella che per loro è stata la prima, grande avventura in natura della loro vita. Ecco come ho conosciuto M. e insieme a lui anche altri 5 fantastici avventurieri con il loro educatore. I miei compagni di viaggio sono stati eccezionali: forti, caparbi, divertenti, curiosi, senza paura di esplorare o esplorarsi. Furiosamente teneri. Nessuno di loro era infastidito dalla pioggia arrivata nel pomeriggio, anzi, potevano bagnarsi senza che nessuno glielo impedisse. Da sotto il suo poncho gocciolante, l’unica ragazza del gruppo, mi dice: “Amo la pioggia, mi fa sentire bene”. A riparo sotto i tetti di Esino Lario, le gocce d’acqua che scivolano sul volto di M. e la sua espressione, di chi ancora non crede di essere arrivato, sono l’immagine emblema dell’avventura che porterò sempre con me, insieme a quella del Cozzo Tondo con la bandiera in vetta. Ad accomunare le due esperienze e a renderle “pure” è la scoperta e la meraviglia che ne consegue. Lo stupore può esistere solo se non sei pronto, se non sai cosa aspettarti. In un certo senso la meraviglia ha bisogno di fragilità, attecchisce meglio quando le solide certezze vacillano. Questa esperienza, certo, è servita ai ragazzi che abbiamo accompagnato e servirà a quelli che accompagneremo ancora per tutta l’estate. Così come al bambino che ero è servita quell’avventura al Cozzo Tondo. Serve a Trekking Italia perché l’idea del progetto “passo dopo passo” combacia alla perfezione con quella che ha fatto nascere Trekking Italia: camminare è per tutti, il mondo è un posto meraviglioso in cui giocare, pronto a farsi scoprire, anche se il viaggio parte da un posto scomodo e lontano che chiamiamo “disabilità”. MILANO

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VITA ASSOCIATIVA

GOOD NEWS

L’ANNO DI TREK SCUOLA Carmelo Vanadia La scintilla che ha fatto nascere la nostra Associazione è stata la promozione del trekking in tutte le sue manifestazioni, cultura del viaggio a piedi e dell’arricchimento che questo sviluppa, e già trentun anni fa questo obiettivo non poteva che coinvolgere anche i ragazzi, studenti delle scuole, camminatori di domani. Oggi la necessità di lavorare sul rapporto tra ragazzi e natura è paradossalmente ancora più urgente. Il gioco, lo studio, le relazioni e le attività ricreative richiedono oggi un alto livello di prestazione e controllo, assomigliando sempre più alle attività degli adulti. Si dimentica invece che i bambini non sono adulti, hanno bisogno di imparare ma anche di essere liberi, hanno bisogno di regole e tecnica ma anche di fare esperienze non filtrate. Camminare in natura è decisamente il mix giusto. Insieme all’urgenza di far camminare i ragazzi capita però che il cosiddetto settore del turismo scolastico negli ultimi anni sia in piena crisi, con nuove leggi che responsabilizzano moltissimo l’insegnante, i fondi scolastici sempre più esigui, il cambiamento delle politiche di trasporto ferroviario (sempre più costoso e scarno nelle tratte regionali), da una sempre più estesa concorrenza sul mercato da parte di altre associazioni o agenzie che promuovono la pratica dell’escursionismo e del viaggio in natura. A questo si aggiunge la difficoltà tutta interna all’Associazione a coinvolgere un gran numero di soci accompagnatori nell’attività della scuola. Appare una salita ripida da affrontare, una tappa lunghissima prima di trovare un rifugio. Consapevole del peso statutario che ha l’attività di Trek Scuola per tutta l’Associazione, il Consiglio Esecutivo Nazionale ha deciso di cogliere la sfida e affrontare il viaggio, investendo energie nel potenziamento del settore, perché riconosce il cammino come potente strumento di conoscenza, con ricadute positive sul benessere degli studenti e sulla qualità delle relazioni tra loro. Inoltre, grazie a lavoro di ricerca e sperimentazione, ogni trek scuola aiuta a costruire un linguaggio comune tra didattica e trekking: camminatori e docenti alleati nella ricerca di un intreccio tra esperienza e conoscenza. Il settore Trek Scuola può essere quindi considerato una vera e propria fucina in cui affinare nuove metodologie di narrazione dei territori, un laboratorio in cui elaborare buone pratiche di collaborazione tra le sedi e una palestra, la migliore, per gli accompagnatori di Trekking Italia. Quest’anno comincia a dare i suoi frutti: oltre ai buoni risultati ottenuti, con circa 4.800 tra ragazzi e docenti in cammino, sono stati avviati dei progetti partecipati, in cui professori e soci di Trekking Italia hanno lavorato insieme per produrre la migliore esperienza possibile, usando il sentiero come un vero e proprio libro esperienziale. Sono stati sviluppati laboratori con bambini delle elementari per aiutarli a scoprire la città e per stimolare la curiosità. Sono stati avviati progetti importanti e di grandi responsabilità che permettono all’associazione di affermare che, sì, il cammino è per tutti!

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DURATA DEI TREK

I 2014

4

I 2015

3

I 2016

4

20 11 13

TREK DA 4 GIORNI

19 24 24

TREK DA 3 GIORNI

I 2015

170

129

TREK DA 2 GIORNI

TREK DA 1 GIORNO

DALLO STATUTO DELL’ASSOCIAZIONE

9.606

I 2014

162

124

PARTECIPANTI/GIORNO

9.131

159

116

9.227

I 2016

TREK EFFETTUATI

(...) Art. 3 - L’Associazione ha lo scopo di promuovere il trekking in tutte le sue manifestazioni, quale mezzo per avvicinarsi, conoscere, rispettare, difendere la natura e l’ambiente anche nei suoi aspetti culturali. L’Associazione si propone, quindi, di educare a muoversi nella natura e nell’ambiente, a valutare e a valorizzare al meglio le proprie risorse fisiche e psicologiche (...). L’Associazione persegue tali scopi mediante attività di promozione sociale, di cui si elencano, a titolo meramente esemplificativo e non esaustivo, le seguenti: - la promozione dell’andar per sentieri, mediante l’organizzazione per i propri soci di escursioni in Italia e all’estero; - l’organizzazione di incontri esplicativi e di escursioni adatte ai giovani ed alunni delle scuole di ogni grado; - l’organizzazione di attività, incontri ed escursioni rivolti alle persone portatrici di handicap e diversamente atte; (...)

ORDINE SCOLASTICO DEI PARTECIPANTI AI TREK SCUOLA 170

8

162 158

PRIMARIA

92

I 2014

I 2015

SECONDARIA PRIMO GRADO

68

SECONDARIA SECONDO GRADO

I 2016

Fonte: elaborazione dati interni Trek Scuola delle attività effettuate fino al giugno 2016

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VITA ASSOCIATIVA

GOOD NEWS

9 OTTOBRE GIORNATA NAZIONALE DEL CAMMINARE

Accogliamo con favore l’invito di Federtrek alla Giornata Nazionale del Camminare ad organizzare iniziative promozionali che, in modo creativo, possano far crescere la cultura del camminare. Città più a misura di pedone permettono anche la crescita di un turismo slow: vivere l’esperienza stimolante e benefica del camminare nella dimensione urbana diffonde anche la promozione del trekking in natura. Trekking Italia, da 30 anni, ce la mette tutta! Con le 1.488 proposte annuali, di trek da 1 a 21 giorni in Italia e nel mondo, e i 2.805 giorni di trek... l’Associazione ce la mette tutta! Non siamo stanchi e sappiamo che dobbiamo insistere: la cultura del camminare sul sentiero non basta, dobbiamo farla esplodere in tutti i suoi aspetti e nei diversi ambienti. Le tendenze dimostrano sempre più come la corrente avversa sia forte. Di seguito l’estratto dell’articolo scritto da Paolo Barbieri (Responsabile Comunicazione di Trekking Italia) che cita: “(...) le Linee Guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per l’attività fisica 2016-2025. Il documento “Strategia per l’attività fisica OMS - 2016/2025” ribadisce che la mancanza di movimento è uno dei principali fattori di rischio per la salute, responsabile del 10% dei decessi in Europa e a cui sono imputabili il 5% delle affezioni coronariche, il 7% del Diabete di tipo 2, il 9% dei Tumori al seno e il 10% dei Tumori del colon, oltre l’aumento generalizzato e diffuso di sovrappeso o Obesità, che affligge quasi la metà degli adulti nella grande maggioranza (87%) dei paesi Europei. Purtroppo l’Italia primeggia per sedentarietà, con un 60% di nostri connazionali che dichiara di non fare mai sport o attività fisica, contro una media europea del 42%. A fronte di questa preoccupante situazione, l’OMS raccomanda agli adulti di praticare almeno 150 minuti a settimana di attività fisica di tipo aerobico, mentre bambini e giovani dovrebbero praticare un totale di almeno 60 minuti al giorno di attività fisica (...)”. Il 9 ottobre vieni a camminare!

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ECCO LE NOSTRE PROPOSTE PER LA GIORNATA NAZIONALE DEL CAMMINARE 9 OTTOBRE 2016 S_M#4: IL SENTIERO DELLE VOCI DEL MONDO A SPASSO CON LA LORY UN OMAGGIO A VECCHI E NUOVI SOCI LE VIE D’ACQUA: PORTO D’ADDA-BRIVIO BOSCO DELLE QUERCE E OASI LIPU LAGO ANGELOGA: RIFUGIO CHIAVENNA VALLE DI PIETRA: COLORI D’AUTUNNO IN VALMALENCO


VITA ASSOCIATIVA

ACCOMPAGNARE IN ASSOCIAZIONE

PERCHÈ ACCOMPAGNO Ivana Vanelli

In molti mi fanno questa domanda, spesso seguita da: “Sei accompagnatrice escursionista? Vuol dire che vai sui monti?” No, o meglio, non solo! Io accompagno negli “ambienti naturali” che sia un bosco a mille metri di altezza o un promontorio affacciato al mare: io accompagno per condividere con le persone queste avventure. È stato grazie ad un laboratorio che ho seguito negli anni universitari che mi è venuta questa idea. Era un’esperienza pratica sulla conservazione del paesaggio della durata di una settimana nel Parco Nazionale delle Cinque Terre in Liguria. Ho sentito narrare le bellezze della natura dai contadini locali, ho lavorato con loro nei terrazzamenti e ho visto i “frutti” del loro lavoro. Il loro impegno e la loro gioia nel farlo mi hanno fatto capire che erano storie da raccontare e condividere. Così... eccomi a fare la guida! Lo ammetto: in passato non ero stimolata o incuriosita da ciò che avevo attorno, apprezzavo solo la meta perché c’era la merenda ad aspettarmi. Ma da quando mi sono resa conto della complessità del nostro pianeta, non potevo che restarne attratta. Sapere perché e com’è “nato” un monte, scoprire quali sono gli animali che vivono in un determinato territorio e capirne le relazioni con gli altri esseri viventi, sono aspetti che mi affascinano e di cui solo ora riesco a coglierne la bellezza. Condividere queste curiosità con chi ancora non ne è consapevole e trasmettere messaggi educativi di sostenibilità sono i miei obiettivi. E chi meglio degli studenti per iniziare questa esperienza? Perché il trekking non è da considerarsi solo come un’attività sportiva, ma è soprattutto un’attività educativa, sociale e culturale! Ho iniziato ad accompagnare ragazzi adolescenti nei trekking a partire da quest’anno e ammetto che non è sempre stato tutto facile. Ottenere da

loro l’attenzione e la concentrazione necessarie su quello che stiamo raccontando non sempre riesce alla perfezione, ma quando si trova il modo di comunicare, di entrare nella loro testa, di trasmettere la conoscenza di un luogo, vedendo che capiscono e s’incuriosiscono, tutto ciò rende il mio impegno estremamente più gratificante! Già dalla mia prima esperienza in Val di Mello ho potuto provare questa sensazione. Parlando con i ragazzi sulla strada del ritorno ho chiesto loro se gli era piaciuta la giornata. Uno studente è riuscito a ripetermi, utilizzando le sue parole, la storia geologica della Val di Mello che gli avevamo raccontato in mattinata! In un’altra occasione un gruppetto di ragazze si è voluto fermare con me davanti ad una carta turistica. Erano curiose e volevano capire l’evoluzione che ha avuto il delta del Po nei secoli, come poteva aver cambiato nel tempo la sua morfologia e influenzato la vita dei pescatori. Ecco, è proprio questo che mi piace ed emoziona: rivedere nei ragazzi la faccia stupita della scoperta nell’aver compreso come si è formato un territorio e come esso abbia influenzato la vita della popolazione locale negli aspetti storici, sociali e culturali. Passeggiare quindi lungo un sentiero, fermandosi di tanto in tanto per spiegare agli studenti quello che stanno guardando, è più di una lezione sui banchi di scuola. I ragazzi riescono a capire meglio ciò che gli si sta spiegando perché “guardano direttamente la spiegazione”, riuscendo così a comprendere quanto sia importante e stimolante stare nel verde! Accompagno quindi perché vorrei che tutti i miei accompagnati portino per sempre con sé l’esperienza vissuta insieme, sperando che anche per loro arrivi il momento in cui ci si rende conto della grandiosità della natura. MILANO

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RACCONTO

MADEIRA, STORIE DI ACQUA E DI VINO Giancarlo Corbellini

Madeira, una storia d’acqua. E non solo perché è una piccola isola vulcanica circondata dall’Oceano Atlantico. Ma perché all’acqua è legata la sua storia, la sua economia e anche, come vedremo, la possibilità di effettuare trek particolari. Madeira: un microcosmo dalle caratteristiche climatiche tipiche di un continente. Il versante nord, dalle colate laviche che scendono ripide sull’oceano a formare scogliere, è soggetto agli umidi alisei che si condensano con nebbie e piogge sulle montagne interne alte più di 1.800 metri. Il versante meridionale, più soleggiato e secco, è invece da sempre vocato all’agricoltura, soprattutto alla coltivazione della canna da zucchero che nel XV e XVI secolo fece di Madeira uno dei principali fornitori di zucchero per l’Europa. Le piantagioni richiedevano però molta acqua che è presente in abbondanza solo sul piovoso versante settentrionale. Ed ecco allora nascere quel miracolo di ingegneria che sono le levadas, i canali che catturano l’acqua alle sorgenti montane e la portano anche a decine di chilometri di distanza per distribuirla sui terrazzi coltivati. Le più antiche risalgono al XV secolo e sono state costruite dagli schiavi importati dal Golfo di Guinea per lavorare nelle piantagioni. Le incontriamo già il primo giorno di trekking che ci porta a Queimadas, una stazione forestale formata da due edifici dal caratteristico tetto di paglia. Ambiente idillico impregnato di umidità, con laghetto avvolto da una rigogliosa vegetazione formata da rododendri arborei e da cespugli di azalee. Vi si allevano anche

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maiali di una razza originariamente selvatica, liberata nei boschi nel XV secolo dai primi colonizzatori per i quali costituivano l’unico cibo. Una tradizione che resiste anche oggi, come dimostrano i monumentali arrosti che possiamo gustare nelle festività natalizie. A Queimadas ci inseriamo sulla levada del Caldeirao Verde che seguiremo per sette chilometri. Il sentiero laterale, dapprima ampio, diventa presto più stretto ed esposto. Si cammina in piano a fianco del canale, accompagnati dal rumore dell’acqua corrente e dal gocciolio di rivoli che precipitano dalla montagna facendosi strada tra muschi e felci arboree. Siamo immersi in una foresta sempre verde simile a quelle pluviali dei tropici, una “rain forest” formata in prevalenza da lauri, resa ancora più suggestiva e misteriosa dalla nebbia che avvolge tutto. Gli studiosi la chiamano “laurissilva”, un fossile vivente dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO in quanto residuo delle grandi foreste dell’Europa centrale sparite durante l’era glaciale. La levada prosegue serpeggiando negli anfratti della montagna, ne supera alcuni su


ponti e poi sparisce in una serie di tunnel che tagliano il verticale e roccioso versante della valle. Le grida dei trekker amplificate dalle gallerie non son dovute a strani incontri nel buio, ma alle zuccate contro speroni rocciosi che ne riducono all’improvviso l’altezza. L’ultimo tratto scavato nella roccia strapiombante ci porta infine nella conca del Caldeirao Verde dove una cascata alta un centinaio di metri si getta in un laghetto nel quale vediamo la solita tedesca misurarsi, senza apparenti conseguenze, con la sua gelida acqua. La levada continua ancora nelle gole della valle fino al Caldeirao do Inferno, ma il nostro programma ci impone la lunga, ripida e scivolosa discesa fino al paesino di Ilha (350 abitanti!). L’appuntamento al quale non possiamo mancare è con il bus delle 17 che ci riporterà al nostro hotel a Santana. Lo aspettiamo comodamente seduti su 13 sedie che la proprietaria del “Gran Cafè”, preavvisata dal nostro taxista, aveva preparato apposta per noi pensandoci stanchi per la lunga camminata. Una sorprendente ospitalità, come sarà anche sorprendente “a conta” finale: solo un euro le birre medie e 60 centesimi il caffè espresso. I giorni seguenti ci aspettano altre levade, ognuna con la sua diversa personalità essendo tracciate in ambienti sempre differenti. Le più frequentate sono quelle che tagliano a diversi livelli la Ribeira da Janela il cui fiume, il più lungo di Madeira, sfocia nell’oceano poco a est di Porto Moniz. I pullman dei turisti giungono fino al parcheggio sulla R 105 dal quale un servizio di taxi porta alla sottostante stazione forestale di Rabacal. Siamo al centro di un sistema di cinque levadas la cui costruzione, iniziata nel 1824, terminò soltanto nel 1969. Le loro acque, attraverso grosse tubature e due lunghi tunnel, vanno ad azionare una centrale idroelettrica per poi essere utilizzate nell’ irrigazione dei campi. La prima meta è la bella cascata che alimenta la levada do Risco, poi la sottostante conca dove 25 rivoli d’acqua (chissà chi li ha contati!) formano un laghetto dal quale parte la levada das 25 fontes. Per gustare in perfetta solitudine l’ambiente della Ribeira da Janela scendiamo per una ripida traccia al livello della più bassa delle levade della valle, la levadas Vermelha, costruita negli anni Sessanta per azionare una centrale idroelettrica. Qui sotto i turisti non si spingono e possiamo quindi passeggiare in pace lungo un largo sentiero punteggiato di magnolie che alla fine, quando la levada entra nel tunnel, ci costringe ad una avventurosa risalita. Madeira: storie d’acqua abbiamo detto, ma, e non è da poco, anche storie di vino. E’ il motivo conduttore della levada che scende dalla frazione Santa verso Porto Moniz. Dalla “caxia divisoria” si dipana una raggiera di canaletti che si diramano tra i terrazzamenti ricavati su di una ripida colata lavica e coltivati a vite da cui si produce il famoso Madeira. Il frutto del duro lavoro di generazioni di contadini che ricorda quello delle Cinque Terre. Sotto di noi però spumeggiano le onde dell’Atlantico che si infrangono su scogli lavici e i vigneti, a basso pergolato, sono protetti dalla salsedine portata dal vento da rami di erica arborea. E il vino non può certo mancare a cena, ad accompagnare i piatti di terra e di mare dell’isola, dall’espetata, monumentale spiedino di manzo, all’espada con banana, lo spaventoso ma saporito pesce sciabola. Insomma, un caleidoscopio di sensazioni, di emozioni, di sapori che anche in questo momento riassaporo sorseggiando la bottiglia di Madeira - 15 anni, regalo dei miei compagni di viaggio. Madeira in realtà è molto di più e merita senz’altro un’altra visita, con la speranza di trovare un gruppo di soci simpatico e coeso come quello che ho guidato. MILANO

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ITINERARI

FOCUS LOMBARDIA, sabato 1 e domenica 2 ottobre

S_M & PARCO MEDIA VALLE DEL LAMBRO ESERCIZI DI PSICOGEOGRAFIA Una 2 giorni di esplorazione guidati da Gianni Biondillo lungo tutta l’ampiezza del Parco della Media Valle del Lambro, il neonato parco metropolitano sul fiume Lambro di 6,6 milioni di mq. Gli Esercizi di Psicogeografia sono momenti di esperienza di luoghi e narrazioni lungo un viaggio a piedi che attraversa, da Monza a Milano, il PMVL. Grazie alla partecipazione di figure provenienti dall’arte visiva, dalla letteratura e dal campo accademico universitario questo cammino diventa un’occasione concreta per dilatare i nostri sensi e ampliare i nostri orizzonti: costringerci a guardare “dritto negli occhi” ciò a cui abbiamo sempre voltato le spalle. Sperando che la somma delle esperienze in cammino riconduca il tutto in consapevolezza e progetto. Il Sentiero tracciato si allaccerà alla rete di Sentieri_Metropolitani attualmente in sviluppo: una infrastruttura culturale fruibile da tutti a costo zero. Protagonisti di Esercizi di Psicogeografia saranno: Gianni Biondillo (scrittore, progettista di Sentieri_Metropolitani e Docente del Corso di Psicogeografia all’Accademia di Architettura di Mendrisio), Luca Ceccattini (Architetto), Canio di Ruggiero (ex operaio e sindacalista dell’Innocenti), Giulio Calegari (Docente Accademia di Brera), Antonio Longo, Gianni Dapri e Matteo Bolocan (Docenti al Politecnico di Milano), Paolo Righetti (Docente nel corso di laurea specialistica in Psicologia del Benessere all’Università Cattolica di Milano), Lodovico Gualzetti (Designer). Trek di 1+1 giorni ITINERARIO Parco Media Valle del Lambro Nord, Monza, Mulino di Occhiate, San Maurizio al Lambro, la Gobba, Milano 2, Cascina Molino San Gregorio, quartiere Feltre, Conte Rosso, Parco Maserati media tappa 4,30 ore (escluse le soste) ascesa: 105 metri - discesa: 130 metri sviluppo: 15 km Valutazione: facile Viaggio con mezzo pubblico

FACILE

EVENTI Sabato 1 ottobre - pomeriggio RIFLESSIONI AL TERMINE DELL’ESPERIENZA Proiezione: Il Parco (In)Visibile Dialogo con Marco Troiano Presidente del parco Sede: Molino San Gregorio o Cascina Biblioteca WWW.SENTIERIMETROPOLITANI.ORG se vuoi saperne di più. Sei un esploratore metropolitano. Segui la traccia e costruisci con noi la narrazione di questo sentiero. Come? Quando troverai delle storie interessanti, condividile: tracce@sentierimetropolitani.org

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Domenica 2 ottobre - pomeriggio CLOWN e ACROBATI Spettacolo itinerante e gran finale Sede: Parco Maserati SEGUICI PER CONOSCERE TUTTI I DETTAGLI Sentieri_metropolitani Esercizi Di Psicogeografia


COME GLI SCARTI INDUSTRIALI DIVENTANO PARCO Luca Ceccattini, architetto e per oltre 5 anni presidente del Parco Media Valle Lambro, ci condurrà lungo un percorso che partirà dal Mulino di Occhiate raccontandoci le trasformazioni che nel tempo hanno permesso a zone considerate di risulta per la Città di trasformarsi in un parco. Un parco strano che è stato costruito su colline di scarti industriali, che ha al suo interno uno dei più grossi depuratori e un inceneritore, che ingloberà a breve una cava esaurita; eppure nonostante tutto un parco che sta crescendo e che è un’autostrada verde (parallela alla Tangenziale est) per chi vorrà muoversi a piedi o in bicicletta da Monza al parco sud di Milano lungo il fiume Lambro.

IL FIUME IGNORATO Tre docenti del Politecnico ci accompagneranno alla riscoperta di uno dei fiumi di Milano, quei fiumi che la circondano ma che la Città, e la sua metropoli, ignorano. Insieme a Antonio Longo, Gianni Dapri e Matteo Bolocan percorreremo il Lambro accorgendoci che la città volta le spalle al suo fiume. Come far diventare il Lambro un fiume di Milano e della sua metropoli? Questo il filo del ragionamento che guiderà il cammino e che partirà dietro la RCS Editore... uno dei centri della cultura milanese la cui sede, anche lei, da proprio le spalle al “povero” fiume.

CASCINA BIBLIOTECA E CASCINA MOLINO SAN GREGORIO San Gregorio Vecchio... una storia piccolissima ma significativa: ancora adesso arando i campi di tanto in tanto vengon fuori le ossa... Siamo alla fine del ‘400 e Milano ha bisogno di un lazzaretto. Le epidemie di peste sono frequenti e colpiscono migliaia di persone ogni volta. L’Ospedale Maggiore ha un progetto nel cassetto ma naturalmente mancano i soldi per realizzarlo. Succede però che il conte Galeotto Bevilacqua morendo lasci in eredità all’Ospedale una grossa somma a patto che il Lazzaretto venga costruito a San Gregorio. Gli amministratori pensano che finalmente sia la volta buona, l’unico problema è l’ubicazione: San Gregorio è troppo lontano dalla città, troppo complicato sarebbe portarvi centinaia di malati al giorno in caso di epidemia... Come finirà la storia?

PRIMO TURNO: DA CASA ALLA FABBRICA Da Fernandino Innocenti una storia lunga e travagliata che ha condizionato questa porzione dell’area milanese. Al limitare di Milano, vicino agli scali ferroviari, le immagini di un’epoca che a fatica vengono contenute da una semplice cornice. Tubi, Lambretta e auto inglesi. Baschi e tute blu, nebbia, sirene e cassa integrazione. Con Canio Di Ruggiero, ex operaio e sindacalista dell’Innocenti, percorreremo i sentieri invisibili, quotidiani, verso la fabbrica che non c’è più. O meglio, che si è trasformata in una “fabbrica di vegetazione” e dove i nuovi esploratori metropolitani si aggirano a caccia di ricordi. SOSTENGONO SENTIERI_METROPOLITANI

RICETTE ATMOSFERICHE Giulio Calegari, artista-scienziato si divide tra spedizioni archeologiche e innovative sperimentazioni di matrice situazionista. Solitamente le città vengono presentate attraverso il loro patrimonio artistico, storico-culturale, paesaggistico, economico, con tanto di topografia dei luoghi dello svago e dello shopping: percorsi obbligati per visitatori e abitanti distratti. Lungo il percorso ci condurrà alla ricerca di “ricette”: situazioni realizzabili con ingredienti che si possono raccogliere in vari angoli dei luoghi attraversati, implicando una sorta di sinestesia, trattandosi di ricette atmosferiche. Queste ricette... questi materiali “cucinati” dalla sensibilità di ognuno permetteranno di scorgere in modo inedito la città, e di entrare in empatia con essa, assaggiandola con un nuovo sguardo.

MILANO

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ITINERARI

FOCUS PER INSEGNANTI LOMBARDIA, sabato 10 Settembre

NEL CUORE DELLA VAL DI MELLO Trekking Italia Scuola ha programmato un’escursione interamente dedicata agli insegnanti che si terrà sabato 10 settembre. Da diversi anni ormai questo è un appuntamento imperdibile: riteniamo infatti sia fondamentale rendere partecipi gli insegnanti del nostro progetto prima ancora di coinvolgere gli studenti, come in una tavola rotonda in cammino. Gli obiettivi a cui puntiamo con questa giornata sono due: innanzi tutto far sperimentare agli insegnanti in prima persona il nostro stile di accompagnamento basato su un dialogo profondo tra didattica ed escursionismo. Abbiamo un’idea e vogliamo raccontarvela. L’altro obiettivo è portare in primo piano un concetto ormai provato: camminare da benessere! I risultati sul corpo, sull’umore e sull’emotività sono sorprendenti. Negli adulti, così come nei ragazzi, il cammino agisce come potente stimolo ampliando la curiosità, la voglia di conoscere e la profondità ma anche la leggerezza, il gioco e il piacere di stare insieme. Tutti ingredienti necessari alla crescita dell’individuo. Trek giornaliero ITINERARIO San Martino (m 937), Ca’ di Carna (m 1.061), Rifugio Ràsega (m 1.164), Contrada Piana (m 1.102), San Martino (m 937)

RIFUGIO RASEGA CA’ DI CARNA

CONTRADA PIANA

SAN MARTINO

media tappa ore 3 (escluse le soste) ascesa: 250 metri - discesa: 250 metri sviluppo: 13 km FACILE Valutazione: facile Viaggio in pullman

m 937

SAN MARTINO

m 1.061

m 1.164

m 1.102

m 937

Chiesa di San Martino: comincia il trek! Sul piazzale della chiesa che da il nome alla frazione avremo modo di capire dove ci troviamo. Con l’aiuto delle carte fornite dall’Associazione creeremo un nesso tra la posizione geografica della valle e il suo incredibile sviluppo sociale ed economico: da valle di ricchi pascoli a meta turistica. Guardatevi intorno! Il protagonista è il paesaggio alpino. In un solo colpo d’occhio si vedono ben quattro livelli di paesaggio: l’alta quota, con pareti nude e desertiche, i ghiacciai con tutto il loro potere modellante, i fitti boschi che cambiano colore al variare dell’altezza e sotto il fondovalle, ombroso e denso di profumi oppure aperto in verdissime radure solcate dal fiume! La valle chiusa: uno scrigno da esplorare Per capire come la forma di questa valle abbia influito sul modo in cui noi oggi la percepiamo non è sufficiente leggere queste due righe: molto più efficace sarà sperimentarlo con i propri sensi. Una breve deviazione sul percorso principale ci porterà di fronte a una vera muraglia che ci impedisce il passaggio. La valle chiusa non sarà solo un concetto astratto ma una realtà concreta di fronte ai nostri occhi.

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La meraviglia e la paura si mescolano: leggenda e mito Nel cuore del bosco, ci toglieremo gli abiti di uomini contemporanei per metterci quelli di chi questi luoghi li ha attraversati e vissuti nel corso dei secoli. Proveremo ad afferrare i loro pensieri cercando di capire perché da queste valli sono saltati fuori personaggi leggendari come il Gigiat. A scuola dal larice! Giunti in una verde radura incontriamo i primi larici. Attraverso la loro osservazione scopriremo le caratteristiche salienti della pianta ma da queste amplieremo lo sguardo e finiremo per leggere il paesaggio circostante. Molto più importante della singola emergenza di un luogo (come un larice o una vetta) è la relazione esistente tra queste. In ogni stagione il mutamento del larice è netto e ognuno di questi mutamenti dice qualcosa. Lo scopo è comprendere che tutti gli elementi del paesaggio sono legati tra loro e insieme raccontano una grande storia. I trovanti Nei pressi del Rifugio Ràsega, ci fermeremo ai piedi di un grosso sasso. La Val di Mello è molto conosciuta anche col nome di Valle dei Sassi. Questi enormi massi saltano immediatamente all’occhio, nonostante siano inglobati nel paesaggio con armonia. Scopriremo perché un mucchio di pietre sia stato elevato a simbolo di una intera valle! Con le nostre mani toccheremo le pareti rocciose e avremo la sensazione di trovarci in posti per noi off-limit e questo contatto ci permetterà di conoscerne i segreti. Il bosco e il benessere Non andiamo in giro a camminare solo per conoscere le cose che ci circondano, lo facciamo anche per ricavarne benessere. Il cammino permette a tutti di riprendere un ritmo che oggi facciamo fatica a ritrovare nella vita quotidiana. Andiamo a camminare in natura per riscoprirlo ma anche per cercare di riportare questa piacevole sensazione quando rientriamo nelle nostre case. La lentezza, il silenzio, la possibilità di avvicinarsi o allontanarsi dagli altri, la stimolazione sensoriale sono tutti elementi che vanno esercitati. Questo è uno dei nostri principali obiettivi in cammino. Il rifugio Luna Nascente L’atto conclusivo del nostro trek si svolgerà al rifugio Luna Nascente: il meritato riposo avrà un sapore gustoso. Sarà anche l’occasione per conoscere una realtà positiva che fa ben sperare per il futuro dell’economia di montagna. Non è solo quindi una tappa ristoratrice durante un trek ma fa parte a tutti gli effetti delle cose belle da vedere. Ci racconta di come sia possibile integrare l’antichissima vocazione agreste di questi luoghi con la più recente attività di fruizione turistica in modo armonico e rispettoso. MILANO

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DAL 1926 LA BOTTEGA DEGLI ALPINISTI MILANESI

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ITINERARI

ITINERARI

VITA ASSOCIATIVA

ITINERARI

I TREK DI CAPODANNO

I TREK DELL’EPIFANIA

SCHEDA DI VALUTAZIONE DEI TREK

I GRANDI TREK

lunedì 26, 8 gg. Sicilia, ISOLE EOLIE trek residenziale. martedì 27, 9 gg. Marocco, ERG DI MERZOUGA E LE GOLE DEL TODRA E DEL DADES trek con bagaglio trasportato

giovedì 29, 8 gg. Puglia, IL CAMMINO DI SAN MICHELE MARE E MONTI DEL GARGANO trek con bagaglio trasportato giovedì 29, 6 gg. Croazia, CAPODANNO ISTRIANO trek residenziale

martedì 27, 7 gg. Malta, ISOLE DI MALTA E GOZO trek residenziale

giovedì 29, 5 gg. Germania, BIANCA FORESTA NERA trek residenziale con racchette da neve

mercoledì 28, 9 gg. Portogallo, ISOLA DI MADEIRA trek residenziale

giovedì 29, 5 gg. Emilia Romagna, RIMINI E LE ROCCHE DEI MALATESTA trek residenziale

mercoledì 28, 6 gg. Campania, SENTIERI DI AMALFI E CAPRI trek residenziale

giovedì 29, 4 gg. Marche, CONERO E GROTTE DI FRASASSI trek residenziale

mercoledì 28, 5 gg. Toscana, ISOLA D’ELBA, giovedì 29, 4 gg. PARCO NAZIONALE DELL’ARCIPELAGO TOSCANO Francia, LES CALANQUES trek residenziale trek residenziale mercoledì 28, 5 gg. Alto Adige, ORTISEI, SENTIERI DELLA GARDENA trek residenziale con racchette da neve

giovedì 29, 4 gg. Piemonte, ALPE DEVERO trek residenziale con racchette da neve.

mercoledì 28, 5 gg. Alto Adige, VAL SARENTINO, TRA LE STREGHE DEL TIROLO trek residenziale con racchette da neve.

giovedì 29, 4 gg. Liguria, LE TRE PERLE: MONTE DI PORTOFINO, ISOLA PALMARIA E CINQUE TERRE trek residenziale

mercoledì 28, 5 gg. Molise, TRATTURI D’INVERNO DALLA MONTAGNA AL MARE trek residenziale

giovedì 29, 4 gg. Lombardia, VALMALENCO QUOTA 2000 AI PIEDI DEL PIZZO SCALINO trek residenziale con racchette da neve

mercoledì 28, 4 gg. Francia, HYERES E LE SUE ISOLE trek residenziale

giovedì 29, 4 gg. Toscana, MASSA MARITTIMA E I LITORALI DELLA MAREMMA trek residenziale

giovedì 29, 9 gg. Marocco, CAROVANA DEL DESERTO trek con bagaglio trasportato giovedì 29, 8 gg. Spagna, ISOLA DI MINORCA trek residenziale

venerdì 30, 9 gg. Grecia, ISOLA DI CRETA trek residenziale

giovedì 5, 4 gg. Toscana, PARCHI DELLA VAL DI CORNIA E GOLFO DI BARATTI trek residenziale

FACILE

FACILEMEDIO

MEDIO

MEDIOIMPEGNATIVO

IMPEGNATIVO

DISTANZA PERCORSA

< 10 km

10/15 km

15/20 km

> 20 km

> 25 km

ORE DI CAMMINO

< 4 ore

< 5 ore

4/6 ore

5/7 ore

7 ore

DISLIVELLO IN SALITA

< 300 m

300/600 m

600/900 m

900/1200 m

1200 m

IMPEGNATIVO+

OTTOBRE

giovedì 5, 4 gg. Austria, SEEFELD, SENTIERI BATTUTI DEL BIANCO TIROLO trek residenziale su sentieri innevati giovedì 5, 4 gg. Alto Adige, SENTIERI INNEVATI DEL PARCO ODLE PUEZ trek residenziale su sentieri innevati

DISLIVELLO IN DISCESA

< 500 m

500/800 m

800/1000 m

1000/1500 m

> 1500 m

CARATTERISTICHE TERRENO

pianeggiante non sconnesso (strade bianche)

pianeggiante/sconnesso (mulattiere, sentieri ben battuti)

sconnesso (sentieri tracciati con gradoni e breccia libera)

diversi tipi di fondo: da sconnesso, sdrucciolevole, fangoso, con neve

sdrucciolevole, scivoloso, roccette, neve

ZAINO E LOGISTICA

zaino in giornata

zaino in giornata

zaino da 2/3 gg a stella

zaino grande itinerante

itinerante con zaino in spalla; pernottamento in tenda o bivacco

ALLENAMENTO NECESSARIO AUTOVALUTAZIONE

venerdì 6, 3 gg. Valle d’Aosta, RIFUGIO FERRARO trek residenziale con racchette da neve

per iniziare, buona salute

minimo, buona salute

“cammino regolarmente ho effettuato del dislivello”

“sono allenato e posso percorrere trek di più giorni/dislivello”

“ho un buon allenamento, ho l’attrezzatura necessaria e sono disposto a condizioni impegnative”

sabato 1, 8 gg. Puglia, SENTIERI DEL SALENTO trek con bagaglio trasportato possibilità di: catene, corde, cenge, scale, passaggi su roccia

mercoledì 5, 4 gg. Germania, SENTIERI_METROPOLITANI BERLINO, IL CROCEVIA DEL 900 trek residenziale

SETTEMBRE

“non soffro di vertigini ne ho timore di passaggi più complicati”

sabato 10, 9 gg. Sicilia, ISOLE EOLIE trek residenziale

Tabella di valutazione per aiutare i soci a meglio comprendere l’itinerario e a valutare la propria preparazione fisica per affrontare il trek.

venerdì 6, 3 gg. Piemonte, VALLE STRETTA, DAI RE MAGI CON LA BEFANA trek residenziale con racchette da neve

PLANNING GRANDI TREK DELL’AUTUNNO E DELLE FESTE TREK DEL WE E GIORNALIERI FESTA DEGLI AMICI DEL TREKKING E DELLA NATURA

A OGNUNO IL SUO TREK

Alla scoper ta della natura

Alla scoperta della natura

2016

Amici Associazione

g e della Natura del Trekkin

TREK ITINERANTE prevede ogni giorno una diversa tappa (albergo o rifugio). Bisogna quindi portare lo zaino con tutto l’equipaggiamento richiesto per l’intera durata del trek.

TREK CON RACCHETTE DA NEVE per continuare a camminare anche d’inverno! Un’esperienza priva di difficoltà nella suggestiva cornice dell’innevamento montano.

TREK RESIDENZIALE si tratta di escursioni ogni giorno diverse che hanno come base un solo albergo o rifugio. Basta avere uno zaino per le proprie esigenze quotidiane.

VIAGGIO & TREK proposta che unisce al trek la visita di luoghi di alta valenza ambientale, storica, artistica, che arricchiscono la qualità della conoscenza di un territorio con un approccio più ravvicinato al paesaggio. Le differenti tipologie delle attività sono: Viaggio & Trek itinerante Viaggio & Trek residenziale Viaggio & Trek con bagaglio trasportato

Il SENTIERO TREKKING ITALIA è il primo sentiero dell’Associazione. Il suo sostegno è stato indirizzato alla ricerca dei temi e delle narrazioni, al coinvolgimento delle Amministrazioni, al tracciamento, marcatura e manutenzione.

INCONTRI PREPARATORI In corrispondenza della partenza di alcuni Grandi Trek può essere previsto un incontro preparatorio, organizzato dalla sede promotrice: è il momento in cui il gruppo si incontra e si prepara al trek. Infatti, il socio-accompagnatore, o la guida prescelta, darà in questa occasione tutte le informazioni riguardo il territorio che si andrà a scoprire, le difficoltà dell’itinerario, l’equipaggiamento e gli appuntamenti principali.

VIENI CON NOI A SCOPRIRLO!

TREK CON BAGAGLIO TRASPORTATO trek itinerante di più giorni in cui il bagaglio (preferibilmente una borsa molle) dei partecipanti viene trasportato ad ogni posto tappa. È necessario avere uno zaino per le proprie esigenze quotidiane. TREK DELLA SCOPERTA trek composto da un ristretto numero di soci che hanno partecipato, nei mesi precedenti, alla progettazione e organizzazione del viaggio coadiuvati da un esperto dell’Associazione. Una serie di incontri, organizzati dalla sede proponente, viene indirizzata dal tutor alla costruzione del trek e del suo Pre-libro. Al rientro il gruppo dovrà redigere una relazione, il definitivo Libro del Trek, che consentirà al trek stesso di entrare, l’anno successivo, nella programmazione dell’Associazione.

CONSULTA IL CATALOGO GRANDI TREK O IL SITO WWW.TREKKINGITALIA.ORG

MILANO

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mercoledì 7 - domenica 11 dicembre Molise

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SENTIERO TREKKING ITALIA Quale miglior occasione per festeggiare la tradizionale Festa degli Amici del Trekking lungo il “Sentiero Trekking Italia”? Un progetto dell’Associazione divenuto realtà nel 2015 per valorizzare il sorprendente territorio dell’Alto Sannio. Un originale itinerario escursionistico che tocca antichi centri e luoghi di maggior interesse ambientale e culturale nella millenaria terra del Molise. Il “Sentiero Trekking Italia” si sviluppa per oltre 100 km fra monti e valli dell’Appennino Sannita tra i fiumi Sangro e Trigno. Il cammino del nostro speciale evento, pur non seguendo l’itineranza estiva, percorre alcuni tratti rappresentativi del STI: l’avvincente paesaggio montuoso, praterie, foreste, tratturi... l’ambiente che caratterizza il territorio sannita e che si rivela per la bellezza e varietà dei luoghi, la vitalità artigianale e di tradizioni popolari, elementi che definiscono la vera identità di una terra semplice, ricca di fascino e dimenticata: il Molise.

sabato 10, 8 gg. Molise, NELL’ALTO SANNIO SUL NUOVO SENTIERO TREKKING ITALIA trek con bagaglio trasportato mercoledì 14, 4 gg. Inghilterra, SENTIERI_METROPOLITANI LONDRA LA WORLD CITY trek residenziale sabato 17, 8 gg. Grecia, SENTIERI DELL’ISOLA DI ANDROS trek residenziale mercoledì 21, 4 gg. Francia, SENTIERI_METROPOLITANI PARIGI, LES TRAVERSÉES DE PARIS trek residenziale sabato 24, 8 gg. Malta, MALTA E LE SUE ISOLE trek residenziale

sabato 8, 4 gg. Piemonte, LANGHE: DAL BAROLO AL BARBARESCO trek con bagaglio trasportato. sabato 15, 8 gg. Spagna, LA PALMA: TRA I VULCANI DE L’ISLA BONITA trek residenziale sabato 15, 8 gg. Sicilia, ISOLE DI LAMPEDUSA E LINOSA trek residenziale giovedì 20, 4 gg. Campania, SENTIERI_METROPOLITANI NAPOLI DA UN CAPO ALL’ALTRO trek residenziale giovedì 26, 4 gg. Portogallo, SENTIERI_METROPOLITANI LISBONA, LA CITTÀ DELLA LUCE trek residenziale venerdì 28, 5 gg. Germania, ROMANTICA BAVIERA trek residenziale sabato 29, 9 gg. Giordania, SULLA VIA DI PETRA E IL WADI RUM viaggio & trek sabato 29, 4 gg. Trentino, Alto Adige, TORGGELEN TRA CASTELLI E BOSCHI INCANTATI trek residenziale

Itinerario: Isernia, Passo tre Termini, Pietrabbondante, Pesche, Miranda, Vastogirardi, Capracotta Trek residenziale Valutazione facile/medio Viaggio in pullman riservato Pernottamento in albergo

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sabato 29, 4 gg. Marche, Umbria, ANCONA-ASSISI: DAL CONERO AL MONTE SUBASIO trek con bagaglio trasportato sabato 29, 4 gg. Friuli-Venezia Giulia, TRIESTE, IL CARSO E IL MARE trek residenziale sabato 29, 4 gg. Trentino, Alto Adige, SENTIERI DELLA CONCA MERANESE trek residenziale lunedì 31, 20 gg. Cile, Argentina, PATAGONIA, LA FINE DEL MONDO viaggio & trek.

NOVEMBRE venerdì 11, 10 gg. Senegal, DAL DESERTO DI LOMPOUL ALLA FOCE DEL FIUME SENEGAL viaggio & trek con bagaglio trasportato

DICEMBRE mercoledì 7, 5 gg. FESTA DEGLI AMICI DEL TREKKING NELL’ALTO SANNIO SUL NUOVO SENTIERO TREKKING ITALIA mercoledì 7, 5 gg. Germania, HEIDELBERG: I MERCATINI DI NATALE trek residenziale


SENTIERO REGINA: DOMASO-SORICO

SABATO 12 / DOMEN. 13 - EMILIA/ROMAGNA

FERRARA: A PASSEGGIO CON BASSANI, ANTONIONI E DE CHIRICO

CRINALE DEL TRIANGOLO LARIANO

DOMENICA 6 - PIEMONTE

LE STREGHE DI CROVEO

TREK DEL WE E GIORNALIERI

DICEMBRE

Valutazione: facile S.A. carlobotta42@gmail.com

MERCATINI DI NATALE IN OSSOLA

DOMENICA 11 - PIEMONTE

Valutazione: facile S.A. enrico.ferrari@trekkingitalia.org

VALLE DEL SILENZIO TREK CON RACCHETTE DA NEVE

DOMENICA 11 - SVIZZERA

Valutazione: facile S.A. in definizione

GRAVEDONA E LE SUE FRAZIONI

SABATO 10 - LOMBARDIA

Valutazione: facile S.A. Valentino / valegalb@gmail.com

MONTEVECCHIA E VAL CURONE

GIOVEDÌ 8 - LOMBARDIA

Valutazione: facile S.A. son.cipriani@gmail.com

MONASTERO DI TORBA CON IL FAI

DOMENICA 18 - LOMBARDIA

Valutazione: facile S.A. riccardo / ricccerr1@tin.it

RIFUGIO ALPE GRANDA

DOMENICA 18 - LOMBARDIA

Valutazione: facile / medio S.A. Claudio / claotre@tin.it

MONTE LESIMA Valutazione: medio S.A. Alfredo / margalit@libero.it

DOMENICA 18 - LOMBARDIA

Valutazione: medio S.A. chiarablaso@gmail.com

BORMIO, SENTIERO DELLA PACE

SABATO 17 - LOMBARDIA

VIGNETI DI MAROGGIA VIA DEI TERRAZZAMENTI

Valutazione: medio S.A. Claudio / claotre@tin.it

BALCONATA DEL CERVINO CHAMOIS-LAVORÈ TREK CON RACCHETTE DA NEVE

Valutazione: facile / medio S.A. paolo.canova.milano@gmail.com

PRANZO DEGLI AUGURI ALLE PIRAMIDI DI REZZAGO

MERCOLEDÌ 14 - LOMBARDIA

DOMENICA 4 - LOMBARDIA

Valutazione: facile S.A. giuly.trek@yahoo.it

PERCORSO VOLTIANO TRA COMO E BRUNATE CON MERCATINI DI NATALE

DOMENICA 4 - LOMBARDIA

MERCOLEDÌ 7 / VENERDÌ 9 - VALLE D’AOSTA

FESTA DEGLI AMICI DEL TREKKING MOLISE - SENTIERO TREKKING ITALIA NELL’ALTO SANNIO Valutazione: facile S.A. chiarablaso@gmail.com / Patrizia

MERCOLEDÌ 7 / DOMENICA 11

ACQUARELLO AL LAGO D’ORTA

Valutazione: medio S.A. Alfredo / margalit@libero.it

ANELLO DEL SASSELLA

DOMENICA 13 - LOMBARDIA

Valutazione: medio S.A. Cristina / crisenappi@gmail.com

MEDITAZIONE E TREK SESTRI LEVANTE-RIVA TRIGOSO

DOMENICA 13 - LIGURIA

Valutazione: medio S.A. chiarablaso@gmail.com

TRAVERSATA ESINO-LERNA

PERIPLO MONTE MUGGIO Valutazione: facile / medio S.A. Claudio / claotre@tin.it

DOMENICA 20 - LOMBARDIA

DOMENICA 13 - LOMBARDIA

Valutazione: facile / medio S.A. Claudio / claotre@tin.it

PIANI D’ERNA CULMINE SAN PIETRO-MAGGIO Valutazione: medio S.A. danielagtrek@gmail.com

DOMENICA 20 - LOMBARDIA

PARCO DI PORTOFINO SAN FRUTTUOSO CON IL FAI

Valutazione: facile S.A. Giuliana / giuly.trek@yahoo.it

PARCO REGIONALE DELLA SPINA VERDE

DOMENICA 20 - LOMBARDIA

Valutazione: medio S.A. teruzzi.massimo@gmail.com

GRESSONEY, TREK E DANZE

SABATO 19 / DOMENICA 20 - VALLE D’AOSTA

Valutazione: medio S.A. chiarablaso@gmail.com

SABATO 12 / DOMENICA 13 - LIGURIA

Valutazione: facile S.A. Pietro / massud2000@gmail.com

SABATO 3 - PIEMONTE

Si paga solo il viaggio Valutazione: facile S.A. loredana.comotti@trekkingitalia.org

A SPASSO CON LA LORY UN OMAGGIO A VECCHI E NUOVI SOCI LE VIE D’ACQUA: BRIVIO-GARLATE

DOMENICA 6 - LOMBARDIA

Valutazione: facile S.A. Pietro / info@sentierimetropolitani.org

PARCO DELLA VETTABBIA DALLA ROGGIA ALL’ABBAZIA DI CHIARAVALLE, IL BRUTTO ANATROCCOLO CHE SI FECE CIGNO

DOMENICA 6 - LOMBARDIA

Valutazione: facile S.A. enrico.ferrari@trekkingitalia.org

Valutazione: facile S.A. in definizione

SABATO 12 - LOMBARDIA

SABATO 5 / DOMENICA 6 - LOMBARDIA Valutazione: medio / impegnativo S.A. Maurizio / maumau52@alice.it

Valutazione: facile S.A. chiarablaso@gmail.com / Patrizia

SENTIERI_METROPOLITANI

PENNE BIANCHE

BATTELLO

FUNIVIA

TRENO

AUTOBUS DI LINEA O RISERVATO

AUTO

TREK DEL WE E GIORNALIERI

NOVEMBRE

Valutazione: medio S.A. paolo.canova.milano@gmail.com

SENTIERO REGINA, SAMOLACO-SORICO

MERCOLEDÌ 30 - LOMBARDIA

Valutazione: facile S.A. ettore.trek@gmail.com

CALANCHI DI NIVIONE

DOMENICA 30 - LOMBARDIA

Valutazione: facile S.A. giuly.trek@yahoo.it

SENTIERO LIGURIA, LA VIA DEL TRENO

DOMENICA 30 - LIGURIA

Valutazione: facile / medio S.A. chiarablaso@gmail.com

SUL SENTIERO DEI BALABIOT

DOMENICA 30 - SVIZZERA

Valutazione: medio S.A. Giovanni / schiavig@libero.it

VIA FRANCIGENA FORNOVO-PONTREMOLI TREK ITINERANTE

SABATO 29 / LUNEDÌ 31 - EMILIA / TOSCANA

Valutazione: medio S.A. enrico.ferrari@trekkingitalia.org

SENTIERI E SAPORI SULLA LINEA CADORNA

SABATO 29 / DOMENICA 30 - LOMBARDIA

Valutazione: facile S.A. chiarablaso@gmail.com

VENEZIA DISEGNARE L’ARTE IN CITTÀ D’ARTE

SABATO 29 - VENETO

RIFUGIO MURELLI

Valutazione: medio S.A. peppo.ravazzani@hotmail.it

MERCOLEDÌ 26 - LOMBARDIA

TREK DEL WE E GIORNALIERI

SETTEMBRE

Valutazione: medio / impegnativo S.A. paolo.canova.milano@gmail.com

RIOMAGGIORE, PORTOVENERE, MONTEMARCELLO

MERCOLEDÌ 28 / GIOVEDÌ 29 - LIGURIA

20122 Milano via Santa Croce 2 tel. 02 8372838 - 8375825 / fax 02 58103866 da lunedì a venerdì: 10 - 18,30 / sabato: 10 - 12 milano@trekkingitalia.org www.trekkingitalia.org

Valutazione: facile / medio S.A. in definizione

TREK DEGLI AUGURI AI CORNI DI CANZO, TRADIZIONALE POLENTATA AL RIFUGIO TERZ’ALPE

LUNEDÌ 26 - LOMBARDIA

Valutazione: medio S.A. in definizione

NATALE SUI SENTIERI DI LEVANTE

VENERDÌ 23 / LUNEDÌ 26 -LIGURIA

Valutazione: medio S.A. ettore.trek@gmail.com

ABBAZIA DI SANT’ALBERTO DI BUTRIO

DOMENICA 27 - LOMBARDIA

Valutazione: medio S.A. Pietro / info@sentierimetropolitani.org

S_M AI BORDI DELLA VIA EMILIA STORIA E ALTRE STORIE: DA SAN GIULIANO A MELEGNANO

DOMENICA 27 - LOMBARDIA

Valutazione: facile S.A. chiarablaso@gmail.com

COLLI E FORTI DI COLICO

DOMENICA 27 - LOMBARDIA

Valutazione: medio S.A. Cristina / crisenappi@gmail.com

TREK DEL CORBEZZOLO MONEGLIA-LEVANTO

SABATO 26 / DOMENICA 27 - LIGURIA

Valutazione: facile S.A. luigisironi47@gmail.com

MONTE GRUMELLO TREK DELL’AGRIFOGLIO SENTIERO ROTARY

SABATO 26 - LOMBARDIA SABATO 19 - LOMBARDIA

Valutazione: medio S.A. paolo.canova.milano@gmail.com

ANELLO DELLA VAL D’INTELVI

MERCOLEDÌ 23 - LOMBARDIA

Valutazione: facile S.A. Pietro / massud2000@gmail.com

LODI E L’ADDA LOD, LAUS POMPEIA, LAUS NOVA

DOMENICA 23 - LOMBARDIA

Valutazione: medio S.A. peppo.ravazzani@hotmail.it

MONTE TRE CROCI E PARCO SACRO MONTE DI VARESE

DOMENICA 23 - LOMBARDIA

Valutazione: facile S.A. enrico.ferrari@trekkingitalia.org S.A. Cristina / crisenappi@gmail.com

MEDITAZIONE E TREK L’ORO DELL’OSSOLA

DOMENICA 23 - PIEMONTE

Valutazione: medio S.A. in definizione

COLORI DELL’ENGADINA

SABATO 22 / DOMENICA 23 - SVIZZERA

BERGAMO ALTA DISEGNARE L’ARTE IN CITTÀ D’ARTE

Valutazione: medio S.A. paolo.canova.milano@gmail.com

FRANCIACORTA: BRESCIA-RODENGO

MERCOLEDÌ 16 - LOMBARDIA

Valutazione: medio S.A. Riccardo / ricccerr1@tin.it

MONTE CHIAPPO, LESIMA SUL SENTIERO DEI NIDI DI RAGNO LE TRACCE DELLE LOTTE PARTIGIANE NELL’ALTO PAVESE

DOMENICA 16 - LOMBARDIA

Valutazione: medio S.A. ettore.trek@gmail.com

VIA FRANCIGENA MALASPINA IN VAL STAFFORA

DOMENICA 16 - LOMBARDIA

Valutazione: medio S.A. Claudio / claotre@tin.it

VAL TALEGGIO

DOMENICA 16 - LOMBARDIA

Valutazione: facile / medio S.A. danielagtrek@gmail.com

COLLI EUGANEI VILLA DEI VESCOVI CON IL FAI

SABATO 15 / DOMENICA 16 - VENETO

Un incontro per crescere e divertirsi

PONTE DI CARASC

TREK DEGLI ACCOMPAGNATORI IN VAL CURONE

Valutazione: medio S.A. teruzzi.massimo@gmail.com

SABATO 22 - SVIZZERA

SABATO 15 - LOMBARDIA

Valutazione: medio S.A. paolo.canova.milano@gmail.com

DA ARONA AL LAGO D’ORTA

MERCOLEDÌ 19 - PIEMONTE

Valutazione: impegnativo S.A. peppo.ravazzani@hotmail.it

RESEGONE PER IL CANALE BOBBIO

DOMENICA 25 - LOMBARDIA

Valutazione: medio S.A. in definizione

SENTIERO BALCONE

DOMENICA 25 - LOMBARDIA

Valutazione: facile S.A. enrico.ferrari@trekkingitalia.org

CRODO, IL PAESE DELL’ACQUA E DEL CRODINO

DOMENICA 25 - PIEMONTE

Valutazione: facile S.A. danielagtrek@gmail.com

FIORI E FRUTTA A CELLE LIGURE CON IL FAI

SABATO 24 / DOMENICA 25 - LIGURIA

SABATO 12 - LOMBARDIA Valutazione: facile S.A. danielagtrek@gmail.com

VILLA BOZZOLO CON IL FAI

SABATO 5 - LOMBARDIA

Valutazione: facile/medio S.A. valentino / valegalb@gmail.com

MONTE BOGLIA

Valutazione: medio S.A. paolo.canova.milano@gmail.com

MERCOLEDÌ 9 - LOMBARDIA

SENTIERO MANZONIANO CON POLENTATA

Si paga solo il viaggio Valutazione: facile S.A. loredana.comotti@trekkingitalia.org

A SPASSO CON LA LORY UN OMAGGIO A VECCHI E NUOVI SOCI LE VIE D’ACQUA: PORTO D’ADDA-BRIVIO

DOMENICA 9 - LOMBARDIA

Valutazione: facile S.A. Gianluca/info@sentierimetropolitani.org

LA GIORNATA DEL CAMMINARE S_M#4: IL SENTIERO DELLE VOCI DEL MONDO

DOMENICA 9 - LOMBARDIA

Valutazione: facile S.A. giuly.trek@yahoo.it

BOSCO DELLE QUERCE E OASI LIPU

DOMENICA 9 - LOMBARDIA

Valutazione: medio S.A. Giovanni / schiavig@libero.it

LAGO ANGELOGA: RIFUGIO CHIAVENNA

DOMENICA 9 - LOMBARDIA

Valutazione: medio S.A. Alfredo / margalit@libero.it

VALLE DI PIETRA: COLORI D’AUTUNNO IN VALMALENCO

SABATO 8 / DOMENICA 9 - LOMBARDIA

Valutazione: medio S.A. in definizione

MARTEDÌ 1 - LOMBARDIA

TREK DEL WE E GIORNALIERI

OTTOBRE

Valutazione: medio S.A. peppo.ravazzani@hotmail.it

MONTE FAIE

DOMENICA 2 - PIEMONTE

Valutazione: medio S.A. Giovanni / schiavig@libero.it

RIFUGIO ROSALBA

DOMENICA 2 - LOMBARDIA

Valutazione: facile S.A. Gianni /info@sentierimetropolitani.org

S_M & P M V L ESERCIZI DI PSICOGEOGRAFIA

SABATO 1 / DOMENICA 2 - LOMBARDIA

Valutazione: medio S.A. Andrea / aparlangeli@gmail.com

CRINALE DEI TRAMONTI

SABATO 1 / DOMENICA 2 - LIGURIA

Valutazione: facile S.A. danielagtrek@gmail.com

TRAVERSATA ESINO-PASSO DI AGUEGLIO-BELLANO

SABATO 8 - LOMBARDIA

LE ISOLE DI VENEZIA

SABATO 1 / DOMENICA 2 - VENETO

Valutazione: facile S.A. valentino / valegalb@gmail.com

UN GIRO DI ...SOGNO Valutazione: medio S.A. carlobotta42@gmail.com

MERCOLEDÌ 12 - LOMBARDIA

SENTIERO RESTELLINI

Valutazione: facile S.A. giuly.trek@yahoo.it

MONTE DI BRIANZA

DOMENICA 18 - LOMBARDIA

Valutazione: facile S.A. Pietro / massud2000@gmail.com

VICENZA E IL PALLADIO

DOMENICA 18 - VENETO

Valutazione: facile / medio S.A. chiarablaso@gmail.com

GHIACCIAIO DEL MORTERATSCH

DOMENICA 18 - SVIZZERA

Valutazione: medio S.A. Claudio / claotre@tin.it

PARCO NAZIONALE GRAN PARADISO FESTA DI CHIUSURA STAGIONALE DEL RIFUGIO SELLA

ALTA VAL GEROLA Valutazione: medio S.A. Claudio / claotre@tin.it

SABATO 24 / DOMENICA 25 - VALLE D’AOSTA

SABATO 17 / DOMENICA 18 - LOMBARDIA

SPITZHORN

SABATO 24 -SVIZZERA Valutazione: medio S.A. teruzzi.massimo@gmail.com

MERCOLEDÌ 5 - PIEMONTE

9 OTTOBRE, GIORNATA DEL CAMMINARE

Valutazione: facile S.A. Pietro / info@sentierimetropolitani.org

S_M & MATER CULT FESTIVAL “TRA CASCINE E ABBAZIE” A CHIARAVALLE

DOMENICA 11 - LOMBARDIA

Valutazione: facile S.A. Umberto S.

DA STRESA A LESA SULLE TRACCE DEL MANZONI

DOMENICA 11 - PIEMONTE

Valutazione: facile / medio S.A. Umberto C.

VAL VERZASCA

DOMENICA 11 - SVIZZERA

Valutazione: medio S.A. enrico.ferrari@trekkingitalia.org

LAGO MAGGIORE: VAL VEDDASCA

SABATO 10 / DOMENICA 11 - LOMBARDIA

Valutazione: medio S.A. elena.cortellessa@trekkingitalia.org

SENTIERO VERDEAZZURRO FRAMURA-MONTEROSSO

SABATO 10 / DOMENICA 11 - LIGURIA

Valutazione: facile S.A. Valentino / valegalb@gmail.com

CANTINE APERTE A PALLANZO

SABATO 10 - LOMBARDIA

Valutazione: facile / medio S.A. Sonia / info@sentierimetropolitani.org

IVREA E I SUOI LAGHI

S_M: MI-LU DA MALNATE A CAGNO

Valutazione: medio S.A. paolo.canova.milano@gmail.com

MERCOLEDÌ 21 - PIEMONTE

MONFERRATO, COLLI DIVINI

Valutazione: facile S.A. elena.cortellessa@trekkingitalia.org

SABATO 17 - PIEMONTE

SABATO 10 - LOMBARDIA

Valutazione: facile S.A. chiarablaso@gmail.com

ACQUARELLO IN VIGNA

SABATO 1 - LOMBARDIA

Valutazione: facile S.A. chiarablaso@gmail.com

CHIAVENNA LA SAGRA DEI CROTTI

DOMENICA 4 - LOMBARDIA

Valutazione: facile S.A. giuly.trek@yahoo.it

SENTIERO GEOLOGICO DEL FINALESE

DOMENICA 4 - LIGURIA

Valutazione: medio / impegnativo S.A. Claudio / claotre@tin.it

MONTE GIOVE: UN 3000 PER SOGNARE

SABATO 3 / DOMENICA 4 - PIEMONTE

Valutazione: facile S.A. teruzzi.massimo@gmail.com

PENISOLA DEI POETI CON BAGNO

SABATO 3 - LIGURIA

Valutazione: facile / medio S.A. Sonia / info@sentierimetropolitani.org

MONTISOLA

MERCOLEDÌ 14 - LOMBARDIA Valutazione: facile / medio S.A. Valentino / valegalb@gmail.com

VAL GEROLA

S_M: MI-LU DA RHO A LEGNANO Valutazione: medio / impegnativo S.A. paolo.canova.milano@gmail.com

MERCOLEDÌ 7 - LOMBARDIA

SABATO 3 - LOMBARDIA


ITINERARI

FESTIVAL DEL NORDIC WALKING Tra i vigneti con le nostre bacchette vorticanti! Rita Mantovani

Dall’1 al 3 luglio si è svolto il Festival del Nordic Walking in un’atmosfera di calma e di pace su una collina circondata da vigneti inanellati con precisione certosina. Gli iscritti sono arrivati a gruppi, vecchie conoscenze e tante facce nuove che si sono avvicinate per la prima volta. Nel pomeriggio ritrovo in piazza con la consegna delle sacche di partecipazione alla manifestazione, ma di cosa si tratta? Cosa è il Festival del Nordic Walking? Lo capirete presto... In questa tre giorni a Nizza Monferrato e dintorni a fare da padroni sono state la bellezza dei paesaggi collinari, il caldo torrido e tanti, tanti colori, salite e discese, sorrisi e fatica... e quanta fatica per gli organizzatori, gli istruttori, i volontari dell’associazione che ci ha ospitati. Centinaia e centinaia di persone da gestire e “Capitan Contardo” multitasking organizzatore, accompagnatore, presentatore, cantante, ballerino... “Capitan Contardo ti sei ripreso dalla tre giorni di fuoco??” Pranzo del venerdì e subito si respira una bella aria: nel tavolo a fianco al nostro, gente del posto “attacca simpaticamente bottone”; ascoltiamo storie di luoghi e tradizioni, di cura del territorio e del patrimonio vinicolo che ne scaturisce, storie di duro lavoro che hanno portato queste zone ad essere dichiarate Patrimonio dell’Umanità. Ci scappa anche la bottiglia di vino offerta al nostro tavolo... cominciamo bene! Il venerdì pomeriggio inizia con pillole di Nordic Walking per i neofiti, e prosegue con la camminata fra i vigneti intervallata dalla tradizionale “merenda sinora” (pane, salame e... vino), una doccia veloce e poi la cena in piazza organizzata dalla proloco con tanti giovani, guidati dal parroco del paese, all’opera come camerieri: la musica, i balli, l’immancabile vino locale, si respira una “sana aria di antico”. Sabato mattina ritrovo nel parcheggio della cantina sociale di Vinchio, un giretto fra gli scaffali dove fra decine di bianchi, rossi e spumanti non saprei proprio cosa scegliere. Oggi incontreremo anche la madrina dell’evento Stefania Belmondo (vi ricordate vero quali sono le origini del Nordic Walking?). Si cammina nel Parco Naturale della Val Sarmassa fra fossili marini e cercatori di tartufi. Il caldo è veramente torrido ma ecco il punto di ristoro: ci aspettano anguria e bevande. Si cammina ancora un po’ e in fondo alla discesa ci aspetta il pranzo al sacco. Ah però: alla faccia del pranzo al sacco! Tovaglietta per pic-nic, salame, formaggio,

insalata di pasta, acciughe sott’olio e di qualcosa mi sarò sicuramente dimenticata... Ah, scusate, dimenticavo il vino... Nel pomeriggio relax in piscina per i “pigroni” (me compresa), visita alla città, orienteering fotografico e convegno sui benefici della nostra disciplina per i più “arzilli”. Alla sera cena con qualche “facciamo presto c’è la partita”. Va bene, va bene facciamo presto che c’è la partita! Nascono nuove amicizie e per finire la serata qualcuno scende a Nizza a far tardi nella notte bianca. Domenica. Anche oggi caldo torrido, gli organizzatori hanno previsto sul cammino volontari con l’acqua per rinfrescarci, bella passeggiata fino alla Distilleria Berta e rientro fra le viti e le colline. Arrivo un po’ dopo gli altri al B&B e cosa vedo? Tutti insieme attorno a un tavolo a bordo piscina, mangiano, ridono, scherzano... due giorni e già c’è il gruppo. Che bello! Dimenticavo! Qualcuno è rimasto alla domanda che cosa sia il Festival del Nordic Walking? Il Festival è un modo per avvicinarsi al Nordic Walking. È un momento di incontro fra istruttori e walkers che provengono da tutta Italia ma anche dal resto d’Europa: è un luogo di abbracci fra amici di lunga data e di nuove conoscenze, è un modo per immergersi a piedi nei territori. È esperienze da condividere: convegni, camminate, cibo, vino e quando sei stanco relax. Il Festival, ovunque si svolga, è “fare squadra” per chi organizza, è amicizia e sorrisi. Ed è un po’ come “tornare a casa” per tutti gli altri... Chissà, magari fra qualche anno la “casa a disposizione” potrebbe essere la nostra, per ora l’augurio di buon lavoro è per gli organizzatori del prossimo festival 2017. PER TUTTE LE NOSTRE INIZIATIVE E ATTIVITÀ: NORDIC.WALKING@TREKKINGITALIA.ORG o SEGUICI SU MILANO

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VITA ASSOCIATIVA

CORSO DI TREKKING? LA NASCITA DI UN BEL GRUPPO Il Corso, in fondo, è tutta una scusa. Argomenti altisonanti, un martedì via l’altro, “a domanda risposta”, hanno lasciato il campo a quello che possiamo considerare come il vero “Corso”: l’applauso scherzoso per i ritardatari, i sorrisi e le fronti corrucciate davanti a qualche immagine o parolona, il respiro un po’ affannato sul sentiero con il paesaggio che si dipana, qualche costina e bicchiere di troppo alla Capanna Mognone, la stretta di mano a fine Sentiero. Alla fine quindi il Corso di Trekking è stato questo: una miscela tra tecnicità e simpatia, scoprendo come è bello stare insieme e camminare. L’ESPERIENZA Verusca Petruolo La giornata ha inizio con uno zaino troppo stretto nel girovita; si ha la sensazione di non respirare e il sentiero verso l’altitudine della montagna è appena imboccato. Il provvidenziale intervento del Socio Accompagnatore porrà fine a quell’inspiegabile sofferenza: allentati gli spallacci, sistemata correttamente la cinghia sui fianchi, e qualche esercizio di respirazione, si riprende il percorso senza ulteriori indugi. Nel cammino i pensieri si affollano sull’inspiegabile episodio accaduto un attimo prima. “Ho indossato cinture più strette di quella”, mi ripeto, “senza mai alcun manifesto segno di soffocamento”. Ciò mi ha portato a sospettare, con ilarità, che, probabilmente, una certa intolleranza verso ogni forma di “restrizione” e “costrizioni convenzionali”, sviluppatasi negli ultimi anni, abbia potuto avere, nel

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tempo, una estensione anche corporale. Parlo della stessa intolleranza che, tutto sommato, mi ha spinto sempre di più verso la ricerca di qualcosa di reale, non artefatto, spontaneo, vero: la natura. Quella natura che adagio e silenziosa aiuta a riconciliarsi con il mondo, a mettere in ordine i pensieri più sconnessi, a tollerare ogni forma di cinismo e disincanto che inevitabilmente insidiano il quotidiano, senza lasciarsi trasformare, volente o nolente, in qualcosa in cui non ci identifichiamo. Proseguendo il cammino si raggiunge la meta: due capanni attrezzati e accoglienti ci attendono per il ristoro. Nel bel mezzo della serata, durante la convivialità del desinare, discorrendo allegramente, mi fermo a riflettere che per la prima volta riscontro una complice armonia tra persone che si conoscono a malapena. Si percepisce un’allegra sensazione di familiarità come quando si fa ritorno a casa


dopo una lunga assenza e si viene travolti dalla festosa accoglienza dei familiari in trepida attesa. Il giorno seguente si riprende il cammino, lasciandoci alle spalle, con prematura nostalgia, i capanni che tanto hanno allietato il nostro soggiorno. Il percorso si fa leggermente impervio per chi come me non ha dimestichezza con simili sentieri. Proseguo con un certo timore, ponendo la massima attenzione ad ogni singolo passo. Il sentiero si rivela stretto e scivoloso per la presenza di fogliame sul tracciato. È una fitta e meravigliosa faggeta quella che ci accingiamo ad attraversare. Dritti e imponenti faggi ci circondano in tutte le direzioni, sembra quasi di essere avvolti in un soave abbraccio. A mano a mano, però, le preziose indicazioni del Socio Accompagnatore mi permettono di proseguire con maggiore sicurezza. Ed è così che a un certo punto si apre al nostro sguardo una fiabesca visuale. Descriverla è impossibile, qualsiasi aggettivo risulterebbe vano e inappropriato a decantare tanta bellezza. Ed è in quell’istante che avverto con stupore uno strano e insolito senso di benessere, un misto di gratificazione e sollievo, e poi la leggerezza, quella leggerezza che catturandoti, in un attimo, ti fa dimenticare che oltre esiste anche un’altra parte di mondo. Superato un iniziale principio di perplessità, proseguiamo il cammino a piedi nudi su un tappeto di foglie giallastre, integrandoci in quella benevole natura che senza alcun segno di ostilità ci offre cordiale ospitalità fino a raggiungere un nuovo luogo di ristoro. Al nostro passaggio i maestosi alberi appaiono osservarci e sorriderci; si ha la sensazione di essere in un racconto di Tolkien, anche se gli arbusti che ci circondano hanno uno stile meno goffo e fattezze più gentili. Arrivati, è un momento esilarante quello in cui con il resto delle provviste avanzate improvvisiamo un bizzarro e variegato banchetto, da suscitare, tuttavia, l’approvazione dei palati più raffinati. Al termine di un meritato e distensivo riposo, intraprendiamo l’ultimo e impegnativo tratto di sentiero che ci condurrà fino all’arrivo e, inevitabilmente, alla fine di una incredibile e indimenticabile giornata. Ma è appena varcato l’ultimo tratto di bosco, abbagliata da una luce bianca e accecante, il momento in cui mi accorgo, con lieve malinconia, che l’incanto, compagno di un intero cammino, è rimasto immobile, fermo alle mie spalle, mentre io avanzo oltre, e mi ritrovo nel punto in cui ha inizio l’altra parte di mondo. Dunque, è così che un gruppo eterogeneo di persone è partito alla volta di una nuova esperienza, caratterizzato solo da un unico comune denominatore: il desiderio di lasciarsi trasportare.

ONORATA MILITANZA Paola Travaini Dopo un lunghissimo periodo di... “onorata militanza” tra le fila di Trekking Italia, incominciata nel 1992, anni in cui mi sono solo lasciata condurre, senza preoccuparmi di nulla e godendo solo del gusto per il camminare, diventato, nel tempo, una passione irrinunciabile, quest’anno ho deciso di cogliere l’opportunità offerta dall’Associazione e di partecipare al Corso di Trekking, il secondo dopo l’esordio vincente dello scorso anno. Un corso ben strutturato: otto lezioni teoriche, spaziando dall’abbigliamento alla cartografia, dal pronto soccorso all’orienteering, dall’organizzazione di un trek allo spirito dell’associazione, dei suoi valori e dei suoi intenti e tre uscite sul campo, due di un’unica giornata e l’ultima un weekend di autogestione nella bellissima cornice dei panorami svizzeri, sempre seguiti da docenti e tutor preparati, entusiasti e, soprattutto, pronti a trasmettere il loro bagaglio di esperienza, accumulato in anni e in passi! Mi sono iscritta quasi d’istinto, senza aver ben chiare le motivazioni, ma queste si sono definite con il tempo, rivelando, da una parte, un desiderio di più consapevolezza e di maggiore conoscenza rispetto all’esperienza del camminare e la voglia di trasformarla, dopo tanti anni al traino, in qualcosa di più attivo e partecipato, e, dall’altra, un tentativo, per quanto timido e scettico all’inizio, di mettermi in gioco su un terreno noto ed amato, ma, per alcuni versi, ancora sconosciuto. Perché, se il cammino è – come ci hanno insegnato e come ho personalmente sperimentato – una metafora dell’esistenza, un corso sul trekking diventa, inevitabilmente, molto di più: è un’esperienza di condivisione con altre persone che hanno fatto la stessa scelta, ma non necessariamente con le stesse motivazioni, è un’occasione di “ascolto” di sé, è un’opportunità per misurarsi con i propri limiti, ma anche per testare le proprie potenzialità, è un modo per vincere paure, ritrosie e timidezze e capire le attitudini personali, chi da leader e chi da gregario, ma apprezzabili entrambi nella stessa misura, ed è, last but not least, l’offerta di entusiasmo e disponibilità, in un futuro più o meno prossimo, a condividere tutto questo attraverso l’azione più concreta dell’accompagnare, rendendo altri camminatori partecipi di quanto vissuto ed appreso. Ed in questo senso, per quanto mi riguarda, l’esperienza è stata un successo, per quello che ho imparato, per quello che ho scoperto, per quello che ho condiviso! Grazie, quindi, a Trekking Italia e a chi lo ha reso possibile.

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VITA ASSOCIATIVA

COGLI L’ATTIMO di Patrizia Incerti

“L’acquarello è la tecnica più difficile nelle arti pittoriche, l’acqua se ne va dove vuole lei e si asciuga in fretta senza possibilità di rimediare, il vento che rovescia il barattolo, il gabbiano che lascia un suo tocco sul foglio: guarda: il colore si abbina! Tutto questo, tra una risata e l’altra, circondati da una natura rigogliosa, ha dato un senso a questa ripetibile esperienza. Grazie!” Tutto ebbe inizio in una caldissima domenica di luglio dell’anno scorso, sui 2.000 dell’Engadina per sfuggire la canicola: i luoghi e i sentieri di Segantini; i monti e le atmosfere di Segantini. Mentre si avanza con fatica in salita e si prende fiato, lo sguardo vaga intorno: sulla vallata e sul lago di Sils, sul susseguirsi dei monti sopra al Maloja, sui gruppi di baite lontani, su questo splendido Parco Nazionale Svizzero, considerato uno dei più belli del mondo. Una foto non basta per immortalare tutto questo, le sensazioni e le emozioni di ogni singolo momento non restano sulla pellicola, solo nella mente e nel cuore. Nasce un’idea: l’unico modo per mettere un’emozione in un’immagine è dipingerla. Se ne parla con Chiara, la nostra Socia Accompagnatrice: perché non pensare e organizzare uscite nella natura con matite, colori e pennelli? L’entusiasmo è tanto e ci aiuta. Si aspetta la primavera nel pieno della sua fioritura, ed ecco che il nostro entusiasmo si contagia a tutto lo staff di Trekking Italia e a tutti quei soci che vogliono cogliere l’attimo. Le sensazioni davanti a un paesaggio o a un fiore, un gruppo di baite o un’abbazia, sono interpretate in modo diverso da ognuno: i colori diventano un messaggio del proprio io, della propria creatività. Ed ecco che lo stesso soggetto è visto in modo diverso, a volte sembra un luogo differente dall’originale: un luogo del cuore e della mente.

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C’è chi scopre di avere un talento naturale, chi continua a dipingere anche a casa e chi preferisce l’uso del colore alla matita, ma sicuramente tutti i partecipanti hanno scoperto un lato di loro stessi che avevano assopito.

PROSSIME INIZIATIVE CON CARTA E PENNELLO SABATO 1 OTTOBRE - LOMBARDIA ACQUARELLO IN VIGNA SABATO 29 OTTOBRE- VENETO VENEZIA: DISEGNARE UNA CITTÀ D’ARTE SABATO 12 NOVEMBRE - LOMBARDIA BERGAMO ALTA: DISEGNARE UNA CITTÀ D’ARTE SABATO 3 DICEMBRE - PIEMONTE ACQUARELLO AL LAGO D’ORTA S.A. chiarablaso@gmail.com / Patrizia


Di seguito alcuni dei commenti dei partecipanti al Corso di Acquarello: L’esperienza di unire trekking + acquarello ha dato molto più di quanto mi aspettassi. Non parlo della scolaresca di ridenti ragazze entusiaste, né delle appassionate e indiscusse leader Patrizia e Chiara e neppure dell’associazione a delinquere di pennelli, colori, acqua, vento, cartoncino, studiati con il preciso intento di azzerare l’autostima. Parlo di fare trekking in un’altra dimensione: guardandoti attorno e chiedendoti: come faccio a rendere, con l’aiuto dell’associazione a delinquere, l’ambiente che sto attraversando? Non tanto renderne i colori ma interpretare l’”impressione” che sento? E come le ciliegie vengono le altre domande: che cosa dice a me e solo a me questo paesaggio? E come posso renderlo in luci e colori? Come posso esprimere il mio rapporto con “questo” ambiente? E alla fine ai colori si uniscono luci e suoni, fruscii e silenzi. Forse mi conosco un po’ meglio. Domenico

Spesso avevo sognato di imparare l’acquarello. Mi vedevo viaggiare per l’Italia, attraversare Liguria e Toscana, imitando poetesse e ritrattiste inglesi del secolo appena passato. Con me una borsa capace (forse assomiglia un po’ troppo a quella della Mary Poppins di Disney) da cui escono pennelli e colori che rapidamente schizzano sulla carta poche impressioni intense con grande facilità... Così, letta la mail del Trekking, mi sono iscritta subito. Arrivo in sede dove c’è già un gruppo numeroso che chiacchiera. Alcune sembrano conoscersi e preparano ciò che serve per la lezione con un sapere che non mi appartiene. Col passare dei minuti comincio a capire che non è un corso principianti, anche se ve ne sono. L’insegnante Patrizia è simpatica, alcune di loro la conoscono da tempo perché seguono i suoi corsi. Inizia la lezione, Patrizia propone di copiare un lavoro. Tutte lavorano veloci e, con l’ansia di rimanere indietro, mi affretto a tracciare le linee che serviranno come base per l’acquarello, mentre tendo l’orecchio alle istruzioni che vengono date. Faccio dei pasticci e mi sento sempre più depressa e frustrata. Patrizia si aggira veloce tra noi, correggendo i lavori ora qui ora là, con poche, sapienti pennellate... Butto qualche occhiata alle altre, per consolarmi, sperando, in fondo al mio cuore, che abbiano fatto delle schifezze come me. Ma in quel momento sento la sua voce squillante che dice ad un paio di novelline, che non sono io: “ma tu hai un dono!” e felice, fa alzare il foglio, perché tutte lo vedano e possano apprezzarlo. Mi ci è voluto tutto il corso per riprendermi. Per fortuna alla fine c’è stata una lunga lezione di recupero, alcune brave mancavano, con mia gioia. Patrizia ci ha dedicato tanta attenzione ed io ho cominciato ad essere un po’ più contenta di ciò che producevo. Inutile che racconti che passeggiare tra i boschi è fantastico!!! Ho dei ricordi molto vividi; girare in gruppo è proprio divertente, ogni compagna è una scoperta. Chiara, la nostra accompagnatrice, è stata di una pazienza infinita, un vero sostegno alla crescita del nostro gruppo così eterogeneo. Ora guardo ai cieli con occhi diversi, riesco a immaginare sfumature di acqua e nuvole, fotografo alberi, prati e fiorellini sperando poi di ricreare in qualche modo l’emozione che ho provato. Ripetiamolo! Maria Michelazzo MILANO

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ITINERARI

AMBIENTI SCONOSCIUTI Alla scoperta dell’Appennino delle “quattro regioni” e dell’Oltrepo Pavese Ettore Puppo

Come il 99% degli italiani non conoscevo l’Oltrepo Pavese. Grave lacuna per un escursionista che, da sempre, ha camminato su sentieri di mezza Italia. Per me, ligure montanaro, esisteva solo e soltanto l’Appennino Ligure-Piemontese ed Emiliano. Catena montuosa lunghissima che tocca tutte le regioni, montagna che, per la sua posizione così vicina al mare, le altre nazioni europee ci invidiano, montagna snobbata dai più a favore delle Alpi. Monti come il Mongioie, il Penna, il Maggiorasca, l’Antola, il Cusna, l’Alpe di Succiso, il Parco dei Cento Laghi non hanno niente da invidiare ai tanti rinomati monti delle Alpi e sono, soprattutto, raggiungibili in ogni giorno dell’anno. Per me l’andare per sentieri era l’attraversata di Portofino, la Punta Mesco, l’Isola della Palmaria, la salita al monte Antola, mete facili da raggiungere e che offrono stupende visioni sulle zone circostanti o sul mare che appare come un’immensa tovaglia blu stesa ai nostri piedi. Poi, un bel dì, sono rimasto colpito da quanto Paul Krafel aveva scritto nel suo “Sillabario della natura” a proposito del camminare: “L’apprendimento è la spirale di cambiamento che mi è più familiare. Ogni piccola lezione cambia il modo di pensare e il comportamento. A sua volta i cambiamenti nel comportamento portano a fare nuove esperienze che portano a nuove piccole lezioni. Il sommarsi di queste piccole lezioni fa di una vaga consapevolezza una padronanza cosciente. Imparare a camminare è un esempio di tale spirale”. Lo scrittore prosegue dicendo che inizialmente il suo modo di fare escursionismo era concentrato sull’asperità del sentiero che stava percorrendo e la sua attenzione era solamente attratta dal terreno irregolare senza riuscire a prendere coscienza del mondo che lo circondava. Poi, pian piano, piccoli cambiamenti lo hanno portato a guardare sempre più avanti e mentre i piedi avevano imparato a camminare sul terreno sconnesso i suoi occhi, sempre più esercitati, avevano imparato a valutare me-

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glio le difficoltà del percorso e nello stesso tempo a prendere sempre più coscienza del mondo che lo circondava. Ed è così che, dopo questa interessante lettura e spronato dall’amico Virginio, grande conoscitore dei luoghi, finalmente ho scoperto l’Oltrepo Pavese: terra di vini, ma anche terra di sentieri poco frequentati che portano l’escursionista alla riscoperta di paesini minuscoli arroccati sotto dirupi scoscesi oppure verso boschi talmente fitti da sembrare impenetrabili ma che poi si rivelano freschi e piacevoli da attraversare anche nelle più calde giornate estive. Come non rimanere ammaliati dalla grandiosa via del Sale che ti porta dall’Oltrepo al mare dopo aver percorso 80 chilometri? Come non rimanere ammaliati dopo aver percorso il “Sentiero della Quattro Regioni” che permette all’escursionista di attraversare, in cinque giorni, quattro regioni diverse, di entrare in contatto con quattro dialetti, usi e costumi diversi, di assaporare la gastronomia di quattro cucine completamente diverse. E poi c’è la “Via del Sale” che spesso mi viene in mente, immutata nel ricordo delle mie prime esplorazioni quando non esisteva ancora un tracciato escursionistico. Già, la mitica Via del Sale, il trek che consente all’escursionista di raggiungere, partendo dalla pianura padana, l’azzurro del mar ligure attraverso monti e valli rimaste disabitate. Quante volte ho percorso questo itinerario! Quasi una trentina: ho perso il conto, ma lo rifarei. Il pensiero va a vent’anni fa quando per la prima volta due sprovveduti l’hanno affrontato per la prima volta. E, mentre un nodo si ferma in gola, il ricordo ritorna all’amico Mario Panizza col qua-


le iniziai a scrivere un piccolo libro intitolato proprio “La Via del Sale”. Così ci esprimemmo nella nostra prefazione: “C’era nello sguardo di quei due, seduti sulla panchina della stazione, l’irrequieta gioia di una imminente novità. Saliti sul primo bus del mattino, si sedettero tentando invano di addormentarsi. Partiti nell’oscurità, cercarono, attraverso i finestrini, tutte le luci note dei paesi della valle, come un lento sgranare di rosario al cui termine era Varzi. Lesti scesero, con agile rotazione del busto, si addossarono lo zaino dileguandosi rapidamente nel buio. Dopo un’ora di marcia si volsero per un ultimo sguardo a Varzi che l’alba disvelava, acciambellato, nella sua conca. Una malcelata fretta rendeva il passo veloce. Passavano i piccoli borghi e le case sparse, i sentieri noti, per salire sempre più su verso itinerari sconosciuti, segnati frettolosamente a matita su una sgangherata cartina rimediata chissà dove. Giunti alle case del Brallo, sostarono solo qualche minuto per bere un poco d’acqua e poi via: la mulattiera di Annibale li aspettava per condurli, in ripida e lunga salita, alle radure di Cima Colletta e al rifugio Nassano. Qui, nel tardo pomeriggio, seduti su un tronco, stettero ad osservare la vallata: la pianura lontana avvolta in una bruma sottile, il manto dei faggi dorati che diventava una potente massa scura nel versante di Cegni, già in ombra. Ed ancora una volta volsero lo sguardo lento, intorno, per inventariare, in successione, le cime, i colli ed i luoghi alti, chiamandoli con il loro toponimo come in uno scolastico appello. Il giorno seguente sarebbero ripartiti per il Monte Lesima, il sentiero del Giovà e Capannette di Pei e poi oltre, verso il monte Carmo, verso il monte Antola, verso sentieri ormai abbandonati e non più percorsi, alla riscoperta dell’antico itinerario percorso dai contrabbandieri di sale, timorosi dell’incognito che li attendeva, ma sospinti dalla passione per l’avventura e dal desiderio di portare a conoscenza di coloro che li seguiranno questa nuova via verso il mare”. Ma ci sono ancora altri itinerari meno lunghi e non impegnativi se si vuole sperimentare “con passo dolce” l’insegnamento di Paul Krafel: I Calanchi di Nivione o l’Abbazia di Sant’Alberto di Butrio, la Via Francigena Malaspina. La visita ai tanti borghi che costellano la Valle Staffora o la Val Curone con i loro castelli ancora abitati, con le viuzze strette, i palazzi in pietra va, ci riporteranno indietro nel tempo. In ogni trek, indipendentemente dalla sua durata, “ogni dolce fatica” potrà essere ricompensata con una piacevole sosta gastronomica in uno dei tanti agriturismi delle zone attraversate!

PROSSIME INIZIATIVE IN QUESTE TERRE VIA FRANCIGENA IN VAL STAFFORA domenica 16 ottobre Valutazione: medio MONTE CHIAPPO, LESIMA: SUL SENTIERO DEI NIDI DI RAGNO LE TRACCE DELLE LOTTE PARTIGIANE NELL’ALTO PAVESE domenica 16 ottobre Valutazione: medio CALANCHI DI NIVIONE domenica 30 ottobre Valutazione: facile ABBAZIA DI SANT’ALBERTO DI BUTRIO domenica 27 novembre Valutazione: medio Viaggio con mezzi pubblici o pullman riservato S. A. Ettore Puppo e Riccardo Cerastico

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SENEGAL - SAINT LOUIS Dal deserto di Lompoul alla foce del fiume Senegal Babacar Diakatè e Alberto Del Re

Il Senegal è uno dei paesi africani dove l’ospitalità “teranga” è ancora viva nelle abitudini e nelle tradizioni culturali della popolazione, come testimoniano le sue accoglienti città ricche di storia: Dakar, Saint Louis e Touba. Spettacolari sono i paesaggi della regione del nord ovest dove il Lago Rosa rappresenta un vero regalo della natura. Il deserto di Lompoul, con le sue dune alte 30 metri, permette suggestivi percorsi anche sul dorso di dromedari per assistere a infuocati tramonti. Il Parco di Djoudj lungo la Langue de Barbarie, stretta striscia di terra di 40 chilometri tra il fiume Senegal e l’oceano, è il terzo sito ornitologico mondiale di uccelli migratori. Gli attraversamenti in piroga delle lagune offrono scenari mozzafiato. In un ambiente soleggiato, ma mitigato dal vento, cammineremo sui sentieri saheliani dei villaggi di Koba e Gandiole, incontrando i pastori nomadi intenti ad abbeverare il loro bestiame nelle grandi pozze d’acqua. Troveremo Saint Louis, l’antica capitale, intatta nella sua architettura coloniale e immagineremo il rombo delle prime sorvolate aeropostali di Jean Mermoz e Antoine de Saint-Exupéry. Scendendo verso Dakar, visiteremo la città santa di Touba che ospita una delle moschee fra le più grandi dell’Africa occidentale. Passeremo poi da Thies con il suo coloratissimo mercato e raggiungeremo, infine, l’Isola di Gorée, centro della tratta degli schiavi: tappa irrinunciabile per comprendere la drammatica storia di un intero continente. — GIORNO 1 Dakar - Lac Rose - Lompoul Atterrati, la sera precedente, a Dakar, il giorno successivo si abbandona la capitale in direzione nord est per raggiungere il Lac Rose, caratteristico per la sua intensa colorazione dovuta alla presenza di alghe dal pigmento rosso. Il lago è noto anche per la sua alta concen-

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trazione di sale che permette un facile galleggiamento. Si percorreranno a piedi tratti di dune sabbiose lungo il percorso di arrivo del famoso Rally Parigi-Dakar. Sono previsti incontri con i raccoglitori di sale e con gli orticoltori. Trek: Escursione sulle piste sabbiose del Rally Parigi-Dakar nei dintorni del Lac Rose. — GIORNO 2 Anello del Deserto di Lompoul Suggestivo itinerario alla scoperta del paesaggio incontaminato del deserto e dei suoi silenzi. Le alte dune, dal colore arancione, evocano il paesaggio dei deserti sahariani e mauritani. Le ore del tramonto saranno animate da uno spettacolo di “djembè”, musica e balli della tradizione senegalese. Si dormirà in confortevoli tende, tipicamente arredate e disposte nel cuore di un’oasi verdeggiante. Trek: Escursione ad anello nell’area interna del deserto. — GIORNO 3 Lompoul - Gandiole - Saint Louis L’itinerario si sposta verso aree agricole di fertili sabbie, irrorate da un sistema di pozzi e canalizzazioni. Si potranno visitare gli orti delle coltivazioni intensive. Giunti sulla fascia costiera, in prossimità del porto


che ospita le coloratissime piroghe da pesca, si assisterà alla compravendita di pesce fresco che sta alla base dell’alimentazione di ogni senegalese. Proseguendo verso le rive del fiume Senegal si potrà sostare al fresco delle sue acque e all’ombra di fitte acacie. Trek: Escursione dall’interno del deserto verso il litorale. — GIORNO 4 Saint Louis e i suoi quartieri coloniali Saint Louis conserva ancora intatte le testimonianze di un passato coloniale ancora visibile nell’architettura dei suoi edifici e nei villaggi di pescatori. Centro della tratta degli schiavi e del commercio della gomma arabica, fu la capitale dell’intera Africa Occidentale Francese. Oggi è una città pittoresca, caotica, multietnica. Tra i quartieri più caratteristici e frequentati spicca quello di Sor con l’antica stazione e il grande mercato centrale, impressionante per il suo dedalo di viuzze e dove è possibile acquistare splendidi tessuti. Trek urbano lungo le vie e i quartieri più importanti di Saint Louis. — GIORNO 5 Saint Louis - Rao - Djoudj L’escursione attraverserà Nguéguélakh, un tempo tra i villaggi più poveri del territorio e oggi all’avanguardia, dove alcuni abitanti hanno saputo creare importanti attività generatrici di reddito, quali l’allevamento, la tintura e la meccanica. La giornata sarà dedicata a un primo attraversamento del Parco di Djoudj, riserva avifaunistica e “santuario nazionale degli uccelli” che ospita numerose specie migratorie, molte delle quali hanno attraversato il deserto del Sahara per raggiungere il delta del fiume. Trek: Escursione nel Parco di Djoudj all’interno delle aree della savana. — GIORNO 6 Djoudj - Lago di Guiers - Koba L’escursione sarà preceduta da una visita guidata in piroga nel cuore del Parco di Djoudj. Da novembre ad aprile transitano circa tre milioni di uccelli di oltre trecento specie: fenicotteri rosa, pellicani, aironi, spatole. Nascosto dietro una cortina di dune rosse, dolci e ondulate, si apre il delta del fiume Senegal: sedicimila ettari di laghi e canali, guadi e banchi di sabbia, offrono riparo ad anatre, fenicotteri e cormorani. Orde di cavalieri combattenti e squadre di aironi si incrociano in questi luoghi bagnati e nutriti dalla piena del fiume. Trek: Escursione nel Parco di Djoudj all’interno dell’area fluviale e lagunare. — GIORNO 7 Koba - Touba - Thies - Dakar Si attraverseranno alcuni villaggi nomadi dove sarà possibile incontrare i pastori impegnati nelle loro attività e visitare i bacini di raccolta idrica lungo i quali sono soliti abbeverarsi le numerose mandrie di bovini e di ovini. Il viaggio proseguirà in jeep verso Touba, città santa della pacifica Confraternità Mourid di tradizione “sufi”, per visitare la splendida moschea. E’ prevista anche una sosta al grande mercato di Thies dove è possibile trovare molti prodotti tipici dell’economia artigianale. Trek: Escursione nelle aree destinate alla pastorizia nomade. — GIORNO 8 Dakar e Isola di Gorée Giornata dedicata alla scoperta della capitale senegalese, della sua architettura e della sua storia. La mattinata sarà impiegata in una visita, a piedi, al centro storico. Le strade affollate e caoticamente affascinanti, i negozi colorati dell’artigianato locale, le esposizioni di una miriade di oggetti si inseriscono nella cornice storica del Senegal coloniale. Si attraverseranno alcuni dei mercati più antichi e animati nel cuore della città per poi proseguire verso l’Isola di Gorée. Trek urbano lungo le vie più importanti di Dakar e all’Isola di Gorée.

SENEGAL DAL DESERTO DI LOMPOUL ALLA FOCE DEL FIUME SENEGAL Spettacolari i paesaggi del Lago Rosa, del deserto di Lompoul, con le sue dune alte 30 metri, il Parco di Djoudj lungo la Langue de Barbarie. Gli attraversamenti in piroga e il cammino sui sentieri saheliani con l’incontro dei pastori nomadi. Trek itinerante con bagaglio trasportato di 10 giorni da venerdì 11 novembre Itinerario: Dakar, Saint Louis, Lago Rosa, Parco di Djoudj, Koba, Gandiole, Touba, Thies, Isola di Gorée Valutazione : facile-medio Viaggio in aereo e pulmino riservato Pernottamento in albergo e case locali S.A. Alberto Del Re

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PARCO PUEZ-ODLE Sentieri innevati in Val di Funes patrimonio mondiale dell’Unesco Roberto Monguzzi

In lingua tedesca son chiamati winterwanderweg: piste forestali o sentieri dove la neve viene battuta per favorire, senza ciaspole, il cammino sul manto innevato. Le escursioni risalgono la conca della Val di Funes percorrendo le piste battute della Schwarzwald o seguendo i panoramici sentieri ai piedi del gruppo dolomitico delle Odle. Regina dell’escursionismo invernale la Val di Funes è diventata un modello alternativo all’industria dello sci di pista e l’unica velocità consentita è la pista-slittini che dalle malghe in quota scende alla chiesetta di San Giovanni e al trecentesco maso Ranui. Icona della Val di Funes è proprio la chiesuola di San Giovanni Nepomuceno che campeggia nella grande foto e con la stella del campanile che gioca tra il Furchetta e il Sas Rigais, le guglie più alte delle Odle. Mi affido alla felice penna della giornalista e nostra socia Valentina Scaglia, che nella rivista n. 77 di Meridiani Montagne - Puez-Odle, così scrive: “San Giovanni a Ranui, in Val di Funes, è la sintesi di questo paesaggio dolomitico. Chi passa non può fare a meno di sostare davanti a questo luogo-simbolo. Isolata nello spazio aperto la chiesetta dà la misura del paesaggio intorno, in cui giace in un inserimento perfetto. La chiesetta pare una navicella ancorata qui da sempre, in realtà fu costruita nel 1774. Qui si scopre che San Giovanni è parte integrante del maso, più antico dell’edificio sacro: risale almeno al 1300! Nel 1665 la proprietà passò all’oste e commerciante Michael Von Jenner, che la usò come residenza di caccia, e furono i suoi discendenti a erigere la chiesetta”. Il maso ci riporta alla tradizione e alla recente memoria di pochi decenni fa, luoghi poveri e dimenticati. La regola del “maso chiuso”, voluta da Maria Teresa d’Austria, attribuiva l’eredità a un solo figlio (gli altri figli se restavano a lavorare nel maso erano considerati dei servi) e preser-

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vando così terreni, proprietà, boschi, pascoli, dalla frammentazione e dall’abbandono. Ora è cambiato: il maso può ereditarlo la figlia o figli più giovani o, se nessuno degli eredi è interessato, lo si può affittare, importante non abbandonarlo. Inoltre ogni maso è oggi raggiunto da fibra ottica e teleriscaldamento ma ai tempi di Messner non era così. In un reportage del 1972 si documentava la vita dei masi più solitari del Sud Tirolo, luoghi dimenticati dove non arrivava la strada, la corrente elettrica, dove ammalarsi era vietato e per gli scolari occorrevano tre ore di cammino per recarsi a scuola. “La Val di Funes, la mia valle”, racconta Reinhold Messner, “abitavamo a San Pietro e mio padre era preside di scuola e per arrotondare allevava galline e conigli. Compito di noi bambini era andare a raccogliere la legna nel bosco e pulire le gabbie degli animali. A 5 anni mio padre mi portò sul Sas Rigais. Fu una sorta d’iniziazione e, così, la montagna divenne con i miei fratelli il nostro mondo”. Anche se non abita più in valle, Messner ogni anno raggiunge la malga della sua infanzia ai prati di Casnago (ai piedi delle Odle e vicino al celebre Munkelweg) dove or-


ganizza una festa per incontrare gli amici e per raccoglier soldi utili a finanziare l’agricoltura. Dimenticati gli anni difficili delle genti della Val di Funes, oggi la valle è Patrimonio dell’Unesco, oltre che un modello di sviluppo alternativo e tra i fondatori della rete Alpine Pearls, un consorzio di località alpine che puntano sull’ecoturismo, rispettose delle risorse naturali e pressione antropica. A preservare il parco è l’equilibrio dinamico dove agricoltura e turismo vanno sottobraccio, felice organizzazione tra i contadini dei masi (chi fa il fieno e il pascolo, chi il latte e formaggio, chi alleva animali selezionati come la vacca grigia alpina o la pecora dagli occhiali, chi ospita i turisti nel proprio maso). Inoltre il Parco Puez-Odle fa parte della Rete Ecologica Europea Natura 2000 il cui scopo è la tutela dell’habitat naturale, delle specie animali e vegetali. Esempio di valorizzazione e promozione del territorio sono il moderno Centro Visitatori del Parco a Santa Magdalena e il nuovo Info-Point dell’Unesco a Malga Zannes che ricorda vagamente una conchiglia, adagiata sull’antico mare da cui nacquero le Dolomiti 250 milioni di anni fa. Tormentata, invece, la nascita del Parco Puez-Odle perchè contesa da un progetto di sviluppo sciistico nella testata della valle e collegato agli impianti della Val Gardena. Siamo nel 1975 e contro il nascente carosello-ski si mobilitano le associazioni protezioniste e il gruppo locale sorto a difesa della Val di Funes (promosso anche dal padre di Messner) che raccolsero 7000 firme capaci di far naufragare il progetto. Qualcuno si disperò vedendosi sfuggire il ghiotto affare. Si sorride oggi e, soprattutto, le genti di Funes che proprio perchè prive del carosello-ski han potuto conservare la bellezza, il pregio ambientale e promosso una frequentazione consapevole con i valori della montagna. Un modello di sviluppo alternativo dove in inverno si cammina lungo i sentieri battuti, i silenziosi winterwanderweg, oppure con le ciaspole, lo scialpinismo, lo sci da fondo, e l’unica velocità consentita è lo scivolare a valle degli slittini, il popolare sport del Tirolo. Nell’incanto della magia invernale, a dominare il paesaggio è l’anfiteatro roccioso delle Odle d’Eores con il Sas de Putia e le Odle di Funes con il Sas Rigais e l’impressionante dedalo di cime. Delusi che della bellezza delle Odle si scriva così poco? Spiace ma son finite le 6000-battute-compresi-gli-spazi! Ma, come ben sappiamo, i luoghi speciali non si raccontano, si vedono! Buona visione.

TRENTINO ALTO ADIGE SENTIERI INNEVATI NEL PARCO ODLE-PUEZ In lingua tedesca son chiamati winterwanderweg: piste forestali o sentieri dove la neve viene battuta per favorire, senza ciaspole, il cammino sul manto innevato. Regina dell’escursionismo invernale è la Val di Funes chiusa dall’anfiteatro delle Odle. Trek residenziale di 4 giorni (5-8 gennaio e 2-5 marzo) Itinerario: Santa Magdalena, Malga Dusler, Zannes, Gampen Alm, Rifugio Odle, Sentiero Panorama, San Pietro Valutazione: medio (stima con buon innevamento) Viaggio in treno e bus di linea Pernottamento in albergo

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VITA ASSOCIATIVA

EQUIPAGGIAMENTO

lo zaino (30 litri per un giorno e 40 - 60 litri per i trek itineranti) va preparato limitandosi all’essenziale, alle cose strettamente utili al trek!; - riempirlo in modo omogeneo ed equilibrato: uno zaino ben caricato “sta in piedi da solo”; - mettere sul fondo e contro la schiena le cose pesanti e sopra quelle leggere

gli scarponi e le calze sono a volte snobbati, eppure sono le attrezzature che garantiscono maggiore sicurezza sui sentieri, minor affaticamento al cammino e cura dei nostri piedi. Particolare importante è allacciare le stringhe in modo che piede-scarpa siano corpo unico (l’inosservanza è spesso causa di slogature, lussazioni, cadute)

l’abbigliamento corretto è a strati per assecondare le variazioni di temperatura, sia esterna che corporea. Consigliamo magliette tecniche traspiranti, pile, pantaloni comodi, giacca e pantaloni in materiale impermeabile e traspirante, mantellina impermeabile, borraccia, guanti, berretto, coltello milleusi, occhiali da sole

i bastoni telescopici li possiamo considerare come il prolungamento artificiale degli arti superiori. Rappresentano un valido supporto perché favoriscono il perfetto equilibrio, ed il bilanciamento del corpo, durante la camminata. Per una maggiore stabilità e l’uso corretto è bene utilizzare due bastoncini

Scegliere lo zaino: - spallacci larghi ed imbottiti - schienale ergonomico, rigido per aderire il più possibile alla schiena - tasche laterali - cintura ventrale che scarichi il peso sul bacino Come va usato: - va indossato ed equilibrato su entrambe le spalle - regolare gli spallacci in modo che lo zaino non scenda sui glutei per evitare un effetto leva e gravare sulla zona lombare - allacciare sempre la cintura ventrale perché “scarica” il peso sul bacino e quindi sulle gambe, alleggerendo il carico della schiena.

SBAGLIATO

CORRETTO

Una buona “educazione al cammino” prevede di camminare in gruppo seguendo il passo e le indicazioni del socio accompagnatore che avrà premura di adottare un passo di gruppo capace di dare continuità e respiro al cammino. Fermarsi inutilmente, abbandonare i sentieri, tapparsi le orecchie con auricolari d’ogni genere, utilizzare il cellulare, oltre che segno d’estraneità al gruppo, possono pregiudicare la sicurezza e il buon esito dell’escursione.

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VITA ASSOCIATIVA

ORGANIZZAZIONE Essere soci di Trekking Italia vuol dire essere in sintonia con i principi che lo statuto definisce ed essere soggetti che hanno intenzione di curiosare nella natura ed approfittare del trek per aprire, o ristabilire, rapporti di amicizia orientati alla creazione di socialità. Conviene ricordare che Trekking Italia non è un’agenzia viaggi e che gran parte dell’organizzazione poggia sul contributo responsabile di soci volontari; il suo obiettivo è quello di educare chi la frequenta a camminare sui sentieri del mondo, accentuando in loro la capacità di autorganizzarsi un viaggio a piedi. L’iscrizione all’Associazione permette, oltre che di partecipare alle sue attività, di riceverne la programmazione attraverso il catalogo annuale Grandi Trek e il quadrimestrale Week End delle sedi. Le attività dell’Associazione vengono sviluppate solo ed esclusivamente per i propri iscritti. L’iscrizione è annuale, con apertura dei rinnovi dal 1° dicembre di ogni anno, ed include la copertura assicurativa. Trekking Italia è iscritta nel Registro Nazionale delle Associazioni di Promozione Sociale. IL CARATTERE DEI NOSTRI TREK Alle definizioni statutarie, possiamo aggiungere che i nostri sono VIAGGI A PIEDI: puntano a creare un bagaglio di emozioni, percorrendo i sentieri del mondo, incoraggiando la curiosità, il desiderio di conoscere e di incontrarsi. Non è detto che questi siano solamente immersi nella natura e che il trek si svolga solo in montagna: la nostra avventura è un girovagare per la Terra nei suoi aspetti naturali, culturali e antropici e tra le sue contraddizioni. Questo lento viaggio è volto all’incremento della conoscenza, alla creazione di uno stile di vita che rispetti le risorse della Terra e le culture del mondo. È fondamentale, dunque, che i nostri soci si dimostrino aperti all’incontro e che si dispongano serenamente allo scambio delle idee e sensazioni che “l’andare a piedi” promuove e, nel momento in cui risultasse necessario, dimostrino capacità di affrontare costruttivamente i disagi che si potrebbero presentare in condizioni avverse o in paesi lontani, molto diversi dal nostro. Il nostro viaggio a piedi è quindi l’occasione per valutarsi in situazioni non domestiche, incrementando la propria autostima in condizioni d’impegno fisico e di autosufficienza. IL GRUPPO Tutti i nostri trek si svolgono in gruppo perché questa entità favorisce la circolazione delle idee, delle esperienze - quelle proprie della vita, quelle legate all’attività dell’Associazione ed ai viaggi intrapresi - il reciproco aiuto: in gruppo si crea amicizia e solidarietà utili alla ricostruzione/costruzione di una nuova cittadinanza. Ebbene sì! Il trekking è un’attività che, nella stragrande maggioranza, viene praticata da cittadini. E le sedi urbane, con le loro attività, oltre alle opportunità che indubbiamente forniscono rischiano tuttavia di orientare i rapporti verso aridità e solitudine. Il nostro gruppo, in cammino sui sentieri del mondo, è un antidoto a questa possibile tendenza, se in grado di reimportare, nelle relazioni della vita cittadina, la stessa tensione amicale e la stessa curiosità presenti durante l’esperienza del camminare nei diversi ambienti, naturali e culturali. Questa sintonia si fonda sulla disponibilità di ogni socio partecipante ad essere attore di tale progetto, ad accettare le limitazioni presentate dalle situazioni per l’armonia generale: entusiasmo e disponibilità sono le doti efficaci per il superamento delle difficoltà che l’individuo, da solo, raramente affronterebbe. DATE & ORARI DI EFFETTUAZIONE Ogni socio, o chiunque ne faccia richiesta, potrà verificare le date definitive tramite il sito o telefonando nelle sedi dell’Associazione. Gli orari dei treni, pullman (riservati o di linea) delle iniziative del week-end e giornalieri saranno riportati nei rispettivi programmi-trek e consultabili sul sito una settimana prima della partenza oppure richiesti in sede al momento dell’iscrizione. Per queste iniziative i Soci

devono prenotarsi entro le ore 12 del venerdì prima della partenza, telefonando a: 02 8372838 o per email a: milano@trekkingitalia.org. Non sarà quindi possibile presentarsi direttamente alla partenza senza la preventiva iscrizione al trek e il Socio Accompagnatore non potrà accogliere chi non si è attenuto a questa indicazione. Confidiamo nella collaborazione dei Soci. Le date delle proposte, compresi i Grandi Trek, possono comunque variare a seguito della disponibilità dei vettori o eventi imprevedibili, ma vengono definite con il Programma Definitivo. L’Associazione si riserva la facoltà di non effettuare le escursioni, qualora non venga raggiunto il numero minimo di 6 / 8 partecipanti. QUOTA DI PARTECIPAZIONE Le proposte qui contenute non definiscono la quota di partecipazione per motivi legati all’impossibilità di preventivare, con anticipo, la quantità dei trek proposti. Ogni socio, o chiunque ne faccia richiesta, verrà aggiornato sulle quote di partecipazione tramite il sito dell’Associazione. Per quanto riguarda le iniziative del week-end e giornalieri in caso di iscrizione e rinuncia alla partecipazione al trek, verranno addebitate al socio iscritto le spese di viaggio e, se previsto, le spese del pernottamento. Per quanto riguarda i Grandi Trek al momento dell’iscrizione il socio provvederà a versare un acconto pari al 25% della quota di partecipazione e il saldo entro la data specificata prima della partenza. La quota di partecipazione è stabilita per le partenze dalle località definite dal Programma Definitivo e può includere: _trasporti treno in seconda classe, pullman turistici o pulmini ad uso esclusivo del gruppo o bus pubblici. Alcuni trek prevedono il noleggio di veicoli. L’Associazione non è responsabile di eventuali ritardi o annullamenti da parte delle compagnie aeree; _pernottamenti se non precisato diversamente, i pernottamenti si intendono in alberghi, ostelli, rifugi o gîte d’étape, case locali, con sistemazioni variabili dalla camera doppia o tripla solitamente dotate di servizi, alla camerata con più letti. In alcuni pernottamenti bisogna essere dotati di sacco a pelo o sacco lenzuolo e di salviette personali. _pasti solitamente il trattamento è di mezza pensione con pasti e colazioni presso la struttura di pernottamento. Altre volte sono previsti pasti al di fuori della struttura; altri trek prevedono il solo trattamento di Bed & Breakfast; altri ancora non comprendono il trattamento di mezza pensione per motivi organizzativi o di trasferimento e questo viene risolto mediante l’utilizzo della Cassa Comune: ciò viene specificato nel Programma Definitivo.

Durante i bivacchi l’attrezzatura per la cucina da campo e le stoviglie vengono fornite in loco; in alcuni itinerari è prevista una tenda refettorio, in altri no. L’Associazione può fornire le tende e i fornelletti. LA QUOTA NON INCLUDE Tutti i servizi che non possono essere preventivati e comunque che non sono esplicitati nelle voci precedenti o non compresi nel Programma Definitivo. In linea indicativa possiamo così sintetizzarli: visti d’ingresso, contratti di assistenza sanitaria, assicurazioni di viaggio integrative, estensione polizza assicurativa noleggio auto, i supplementi treni, delle cuccette e delle cabine, le camere singole e ogni tipo di bevande. ALTRE UTILI INFORMAZIONI Per la variegata proposta risulta molto difficile essere esaustivi: oltre alle informazioni sopra scritte e a quelle che seguiranno, chiediamo ai nostri soci di contattare le sedi organizzatrici per integrare le lacune con i corretti ragguagli. Assicurazione Tutti i soci dell’Associazione sono coperti da polizze per i casi di morte, invalidità permanente conseguente ad infortunio occorso durante il trek. Le polizze sono consultabili presso le diverse sedi. Per i soci partecipanti ai Grandi Trek all’estero, l’Associazione prevede un’estensione assicurativa tramite contratto di assistenza Allianz. Questo ulteriore servizio in genere è escluso dalla quota di partecipazione ed il suo costo varia a seconda della destinazione e verrà versato, dal socio partecipante, al momento dell’iscrizione al trek. L’assistenza decorre dal giorno di partenza dall’Italia e termina il giorno di rientro in Italia. Al momento della partenza verranno consegnate, a ciascun socio partecipante, le condizioni generali e particolari dell’assistenza. Itinerari Gli itinerari dei trek possono essere modificati per avverse condizioni meteorologiche, per interruzioni di sentieri o eventi non prevedibili.

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