appuntamenti, incontri e attualità trentina
ANNO XXVII N. 330
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AGOSTO 2019
CHE L’ACQUA SIA CON NOI
CON CHI VAI IN VACANZA? DUE TRENTINI SU TRE AFFIDANO I FIGLI AI NONNI
Sembrano cartoline dalla California, ma è il Trentino degli sport acquatici
“CHI L’HA DETTO CHE L’OPERA È ANTICA?” LA RIVANA CECILIA MOLINARI APPREZZATA MEZZOSOPRANO
Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/TN. Contiene i.p. In caso di mancato recapito inviare al CDM di TRENTO per la restituzione al mittente previo pagamento resi.
INCHIESTA ESCLUSIVA LA SCOMPARSA DEGLI INSETTI DAL TRENTINO
LA VIA SACRA DEI SANTUARI DALLA “COMPARSA” DI MONTAGNAGA ALLA MADONNA DELL’AIUTO
I MATRIMONI DEL MESE
DALLA CINA CON AMORE FILIPPO XIA, 55 ANNI, IMPRENDITORE E FILANTROPO VITTORIO GRAZIADEI IL “GENERO FUGGEVOLE“ DI GIUSEPPE GARIBALDI
LUCIANO OLZER INTERRELAZIONI TRA LE ARTI
“IL MASETTO” IL CUORE DELLA CULTURA MONTANA
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RING di Silvia Tarter
verde ostinato VACANZE A CHILOMETRO ZERO: MERAVIGLIE DA SCOPRIRE, MA ANCHE DA RISPETTARE...
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uò capitare di non riuscire ad andare in vacanza per via di imprevisti improvvisi e commissioni da svolgere. La mancata possibilità di partire per il classico mare ad esempio, limitandosi a guardarlo da lontano nelle foto postate ossessivamente sui social da amici e parenti, ha però il vantaggio di costringerci a riscoprire luoghi altrettanto belli, anzi, a volte anche di più. In Trentino, ad esempio, siamo letteralmente circondati di bellezza e tendiamo talvolta a dimenticarlo. Ciascuna valle infatti ha una sua peculiarità tutta da scoprire: le morbide curve della Val di Non spaccate dal canyon di Santa Giustina, la freschissima Val di Rabbi ricca d’acqua, la bella Val di Cembra con i suoi giardini vitati e sentieri boscosi, o ancora la val di Sole attraversata da una bellissima pista ciclabile, per non parlare poi delle valli dolomitiche, dove trionfano sovrane rocce monumentali. Che dire poi dei numerosissimi laghi che puntellano le nostre valli? C’è davvero l’imbarazzo della scelta! La mia “vacanza” quest’anno è stata quindi fare forzatamente la “turista” a casa propria, imparando a conoscere posti dietro l’angolo magari mai visitati, che mi hanno sorpresa positivamente regalandomi ogni giorno un’avventura diversa. E volete sapere la verità? Mi sono divertita tantissimo! Ho conosciuto molta gente interessante, come le due coppie di statunitensi giunti apposta da
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Chicago in quelle 2 misere settimane di ferie annue a loro concesse, per vedere le montagne più belle del mondo; i maratoneti tedeschi e i giapponesi estasiati. Ho poi affrontato vertiginosi ponti sospesi, coccolato asinelli, visitato centri storici e piccoli musei che nemmeno conoscevo... Insomma, alla fine ho vissuto una vacanza davvero ricca di bellezza e incontri di valore, senza allontanarmi troppo, senza quella smania di voler andare chissà dove come se “lontano” significasse automaticamente un luogo migliore. E probabilmente sono stata molto più soddisfatta di altri. Perchè andare in vacanza non vuol dire tanto prendere e partire fisicamente, quanto riuscire a ritagliarsi uno spazio interiore, fare posto dentro di sè per accogliere sensazioni positive, per sentirsi nuovamente liberi, ritrovare le proprie passioni e riempirsi gli occhi di bellezza. E tutto questo, naturalmente, le nostre care e belle montagne ce lo possono offrire. D’altro canto, noi dobbiamo prendere coscienza del patrimonio incredibile di cui abbiamo la fortuna di godere, senza violarlo, senza piegarlo ai nostri capricci. Mi è capitato, purtroppo, di dover raccogliere cartacce e mozziconi nei sentieri del Parco Nazionale dello Stelvio, di vedere gente strappare fiori di montagna dai prati sulle cime, altri di infastidire gli animali al pascolo colpendoli con delle ramaglie e facendoli così irritare e scappare. Questo non è certo lo spirito giusto per vivere la montagna, non è certo il modo di ringraziarla per la sua ospitalità nei nostri confronti. Il turismo e le infrastrutture l’hanno resa sempre più accessibile, ad esempio in certe malghe si può arrivare in macchina senza fare un solo passo a piedi. Ma ciò non è sempre un bene. Le montagne non sono il nostro personale luna park, non sono lì perché noi possiamo giocarci, sporcandole e modificandole a nostro piacimento. Ho guardato con grande amarezza le fotografie del Lagorai, dopo il raduno di centinaia di jeep nella zona di Primiero, veicoli rumorosi e inquinanti che hanno deciso di sporcarsi, e sporcare, i suoi sentieri ancora per poco selvaggi, dove hanno lasciato tracce ben visibili. Ho constatato quante auto affollino i parcheggi dei passi dolomitici, raggiungibili anche con comode navette, e come sia impossibile ignorare dall’alto delle vette il luccicare fastidioso delle loro lamiere sotto il sole. E ho visto anche, con estremo dispiacere la desolazione di migliaia e migliaia di alberi abbattuti dal vento come fiammiferi, testimoni silenziosi di un cambiamento climatico sempre più vicino e sempre più devastante. Naturalmente quest’ultimo è un problema globale ed enorme, ma per affrontarlo occorre partire a risolvere anche le piccole questioni locali. Non si può infatti continuare a fare come si è sempre fatto: è arrivato il momento di chiedersi se è questa la montagna che vogliamo. Se davvero non sia possibile trovare una via più equilbirata, sostenibile, che privilegi il turismo lento, la mobilità dolce, il silenzio e il rispetto delle bellezze naturali. La nostra incredibile fortuna, non solo economica.
Comune di Avio (Trento)
con il patrocinio della
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO
B.I.M. dell’Adige
Comunità della Vallagarina
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RING di Fiorenzo Degasperi
scempi ed esempi ROMINA CHE SA “GUARDARE” IL MONDO E LE COSE CON GLI OCCHI DELL’ANIMA
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osa c’è di più emotivamente forte, per raccontare la morte, di un nudo larice solitario che si staglia in una brughiera, avvolto da una tenue nebbia, i cui rami, come braccia ossute, sono sfiorati dalle ali di un corvo imperiale? L’atmosfera è quella dell’irrimediabilità dell’evento, di una speranza stracciata, lacerata, affidata soltanto al ricordo, alla memoria. Le ali nere dell’uccello non hanno ritegno per la mancanza: sfiorano il destino e con un leggero battito dirigono il volo giù a valle. D’altronde il corvo ingannò anche Apollo, tacendo tradimenti, e la sua maledizione la porta ancora con sé, e la porteranno per millenni i suoi figli, che si dimenticheranno che un tempo le loro penne non erano nere. Romina Zanon sa che quando un corvo vola gracchiando la falce della Dama Nera si abbatte su questa terra, non guardando in faccia nessuno, inerpicandosi con il suo fardello di disgrazie fin nei più nascosti recessi alpestri. Romina è una giovane e valente fotografa di Caldes, val di Sole. Praticare la fotografia oggi vuol dire saper “guardare” il mondo con gli occhi dell’anima, saper progettare una ricerca che attraversando i muri sa cogliere i sottili respiri dei sassi, degli alberi, dell’acqua, della vita e della morte. A quest’ultimo tema, tra i più difficili da “mettere in scena”,
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RING Romina già nel 2015 aveva dedicato un ciclo di fotografie in bianco e nero che narravano la morte di un caro familiare, fotografie che ho visto per la prima volta esposte recentemente in una mostra tenutasi alla Galerie90 di Rio Pusteria, all’interno di un ciclo espositivo che ha coinvolto diverse gallerie ed istituzioni della val Pusteria e della val Badia sul tema “Solitudine e rabbia”(Einsamkeit und Zorn). Ebbene, oltre alla fotografia raffigurante il larice che ha perso gli aghi dorati della vita, altre due foto mi hanno tenuto inchiodato, catturato da un’incredibile capacità di sintetizzare il senso di spaesamento che si prova non solo davanti alla “morte” fisica ma davanti all’incarnazione di questa in semplici gesti e in consuetudini che ora assumono altro significato. Le mani rugose che diventano crepe nel muro, lacerazioni, spaccature, rotture: il senso dell’interruzione dello scorrere del tempo che non è più lineare ma si avvolge su se stesso perdendosi in una spirale le cui tende alle finestre ci impediscono di vederne la fine. L’altra fotografia che ti scarica addosso secoli di devozione è l’immagine di una classica statuina della Madonna, una statuina che tutte le nostre nonne avevano sul comodino o sul comò in camera da letto. Soltanto che questa è consumata, mangiata dal tempo o limata dal passaggio delle mani di una devota che ha capito come una statua possa essere anche un talismano che tiene lontano i mali del mondo. Ma non il male maggiore, la Dama con la falce. Ma chi accarezzava questa statuina sapeva anche che c’è qualcuno, Atropo, che ad un certo punto recide il gomitolo della vita, perché il destino delle persone è già scritto nella grande tavola della vita e le tre Parche ne tirano i fili. Nessun dio potrà cambiare il destino. Non sono un esperto di fotografia ma lo scorrere di queste immagini in bianco e nero - bianca la lattiginosa vita, nero l’abisso senza fine - davanti ai miei occhi ha fatto sì che fungessero da amo recuperando frammenti e ricordi del mio passato, aprendo una sequenza di memorie antropologiche che pensavo dimenticate e invece erano solo avvolte dalla nebbia che in certe giornate attanaglia silenziosamente il mondo delle terre alte, quel mondo liminare dove i confini tra la vita e la morte sono labili e inconsistenti. Vorrei concludere con le belle parole di Romina Zanon che accompagnano la sua ricerca: solo l’insistente preghiera riesce, di tanto in tanto, a coprire d’ombra il morso aguzzino del dolore che feroce ed assillante la insegue e le gravita attorno; solo la fede profonda riesce a far assumere al vuoto, all’assenza e al tormento, il colore dell’attesa. L’attesa di un ritorno, o di un sonno profondo.
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RING di Tiziana Tomasini
di Fabio Peterlongo
a mali estremi L’ESTATE ADDOSSO E LE SUE DIFFICOLTÀ: LA BORSA FRIGO IDEALE E IL SACCO A PELO CHE PROPRIO NON SI PIEGA…
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e ne regalano una – si fa per dire, con un contributo ulteriore di “soli” tot euro – con la rivista. E provi a prenderla. Vedremo. Non si sa mai che sia la volta buona. Sì, perché di borse frigo nella tua discreta frazione di vita ne hai viste parecchie e di tutte le marche. E tutte finite male: aperte sul fondo, senza più i manici, ammuffite per dimenticati residui di cibo; scucite qua e là e quindi non più in grado di trattenere il freddo. Insomma, inservibili. Ne hai avute di tutti i tipi e di tutte le forme: a tracolla, a zainetto, a bauletto. Ti hanno segnato le spalle, le braccia e le mani in maniera praticamente indelebile (con quei bei manici zigrinati) e adesso stazionano in qualche angolo del garage o riposano per sempre nei CRM. Ti avevano consigliato quelle rigide, ma hai detto NO. Occupano uno spazio spropositato, quanto quello di un trolley. O scende qualcuno o si trova un’altra soluzione per bere fresco. Altra situazione altrettanto imbarazzante, tipica del periodo estivo: la piegatura del sacco a pelo e la conseguente operazione di collocazione nella sua sacca. Ti illudevi che se ce l’hanno messo, in qualche modo ce la possano fare anche gli altri, quindi anche tu. E invece il malefico contenitore in tessuto sembra essersi paurosamente ristretto, proprio non riesci a infilarci tutto quel volume lì. Calma, un bel respiro e ragioniamo. Si tratta di ripetere semplicemente l’operazione di piegatura: chiusura cerniere, riduzione a metà e arrotolamento con buon grado di pressione. Senti che questa volta stai per arrivare al traguardo. Peccato che suona sempre il telefono sul più bello o qualcuno ti urla qualcosa dall’altro capo della casa. Ma non ti arrendi e ricominci. Qualche spiritoso che passa da quelle parti ti chiede se serve aiuto e vuoi una mano. Mai! Mentre nessuno ti vede lo pieghi alla bell’e meglio e lo sbatti nell’armadio, con la sua custodia (sopra). Ci penserai al prossimo campeggio. Ti rallegri però di non essere l’unica. Scopri un esilarante forum su Internet di quelli con il tuo problema. C’è chi si siede sopra, chi cambia sacca (naturalmente con una più grande, ma dove la trovi?) chi ti spiega la lunghissima tecnica per far uscire tutta l’aria, chi usa le cinghie. I più preparati mostrano un video tutorial, passo dopo passo. E il più brillante? Quello che dice di infilarlo alla rinfusa, lui ce l’ha fatta. Ah...!
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blues di provincia BOICOTTARE IL TRENTINO IN DIFESA DI M49: LA “MINACCIA” FUNZIONA?
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icenda orso M49, scattano gli inviti a boicottare il Trentino, ma per ora restano numericamente contenuti. Su Twitter gli hashtag che invitano a disdire le vacanze e a rifiutare i prodotti “made in Trentino” attirano l’attenzione. Ma le persone che hanno rilanciato questi messaggi si contano sulle dita di una mano. Resta però la certezza che se la vicenda di M49 dovesse prendere una brutta piega e l’orso finisse ucciso, si assisterebbe ad un loro sostanzioso incremento. Come è avvenuto nel 2014, con la triste fine di Daniza: in quell’occasione, l’invito a rinunciare a mele e vacanze dolomitiche si fece pressante. Con risultati piuttosto deludenti per i promotori: all’epoca si parlò di una decina di prenotazioni annullate. Significativo fu l’appello del sindaco di Cortina che invitava a preferire la “Regina” delle Dolomiti perché, scrisse su Facebook, «qui non si uccidono orsi». Ciò che resta infatti, più che il danno economico, è il danno d’immagine. In un’epoca in cui un’immagine conta più di mille parole, la fotografia dell’orso ucciso condivisa su centinaia di bacheche social rappresenta una pessima pubblicità. Questa riflessione deve essere passata per la mente del presidente Fugatti quando, dopo aver dato indicazioni di sparare a vista, ha cambiato idea: «Cattureremo M49 vivo e gli daremo una casa». Gli amministratori sanno infatti che l’idea di un Trentino “oasi ambientale” è quella che spinge milioni di turisti a visitare questo territorio e a consumarne i prodotti. Un ragionamento probabilmente dettato da un approccio che mette prima il “contenimento del danno” che la salvezza e il benessere dell’animale. Ma tant’è, siamo in un’epoca social e queste sono le regole del gioco. È interessante considerare come l’arma del boicottaggio sia stata utilizzata in passato per battaglie straordinarie: il boicottaggio dei prodotti tedeschi operati dagli ebrei americani nel 1933 per protesta contro le politiche di Hitler, il boicottaggio dei musicisti occidentali contro il Sudafrica dell’apartheid e tantissimi altri episodi celebri. C’è da domandarsi se il Trentino meriti un simile trattamento. Al di là della vicenda orso, sulla cui presenza numerosi trentini restano favorevoli per ottime ragioni, il Trentino resta una delle realtà in Italia in cui le politiche ambientali sono più avanzate. Attendiamo una campagna per il boicottaggio di Roma per la questione rifiuti, della Campania per la “Terra dei fuochi”, del Veneto per le grandi navi che entrano in laguna, della Liguria per lo scempio del territorio, eccetera, gli esempi si sprecano. Ma in questa terribile gara a chi fa peggio, possiamo stare sicuri: il Trentino non vincerebbe.
TRENTO
NEL CUORE DELLE ALPI Attorno a Piazza Duomo Trento ha costruito la sua storia millenaria, fatta di tradizione mitteleuropea e stile italiano. E ora, tra università e centri di ricerca d’avanguardia, progetta il suo futuro nel terzo millennio.
MONTE BONDONE
PARADISO PER FAMIGLIE
VALLE DEI LAGHI SPECCHI D’ACQUA DA FAVOLA
Una decina di incantevoli laghetti alpini, vigneti che regalano aromi e sapori unici, caratteristici borghi e castelli medievali. Venite a trovarci, la Valle dei Laghi vi stupirà in una vacanza da sogno.
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Foto Archivio APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi (N. Angeli, P. Geminiani, Lorenza, M. Miori, R. Nova, A. Russolo)
A pochi minuti da Trento, il Monte Bondone offre fantastiche opportunità per una vacanza a misura di famiglia. Una natura incontaminata e panorami mozzafiato ne fanno una palestra all’aria aperta, che vi aspetta per stupirvi e rigenerarvi.
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RING di Stefano Margheri
caninamente PORTIAMOLO AL MARE E FACCIAMOLO NUOTARE. MA CON LE DOVUTE PRECAUZIONI
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o desideriamo tutto l’anno, in alcuni casi lo sognamo attendendo l’arrivo dell’estate come una benedizione. Dopo molti mesi di freddo e luce ridotta, finalmente potremo sdraiarci al sole, immergerci tra le onde e godere del particolare sapore della salsedine. Il mare, soprattutto per gli abitanti di una città montana è, a tutti gli effetti, un toccasana. E per lui? Per l’amico a quattro zampe, che quotidianamente ci accompagna nelle numerose passeggiate urbane e rurali? Diciamola tutta: il cane non è un animale “acquatico”, trattandosi di un predatore di “terra” ma, allo stesso modo, non disdegnerà un piacevole tuffo in acqua. Almeno per la maggior parte dei casi. Ne deriva che, alla domanda se portarlo con noi in vacanza, in particolare proprio al mare, la risposta sarà affermativa con “riserva”. La riserva deriva da alcuni aspetti che mal si concilierebbero con questo tipo di viaggio, quali il caldo, il sale, la sabbia e il tipico caos vacanziero. Il caldo è, infatti, il principale nemico del nostro amico, non potendo egli replicare alle alte temperature con una corretta sudorazione, ed avvalendosi solamente della respirazione come strumento di raffreddamento dell’aria inspirata. Ne deriva che, se decideremo di portarlo con noi, sarà importante prestare la massima attenzione proprio a tale incidenza termica, garantendo una costante ombra, uscendo nelle ore meno esposte e bagnandolo spesso nelle zone del ventre, sulla testa e all’estremità degli arti. Ugualmente, se decideremo di farlo nuotare, dovremo innanzitutto verificare la sua capacità di “muoversi” in acqua, giacché l’idea che tutto ciò gli sarà scritto nei geni non sarà affatto veritiera. Addirittura, se dovesse ancora imparare questa nuova modalità di spostamento, sarebbe opportuno concedergli le prime esperienze in acque meno “impegnative”, come quelle dei laghi con fondale basso per diversi metri. Sarà, in tale caso, fondamentale attendere che sia lui stesso a lascarsi scivolare, senza insistere in alcun modo con imposizioni fisiche, lanci di bastoni e così via. Al contrario, camminando insieme in orizzontale, e presa confidenza con il nuovo elemento, ci esporremo all’interno sempre di più fino a che, tutto a un tratto, le zampe smetteranno di toccare il fondale muovendosi senza peso come si trovasse ancora sulla terra ferma.
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RING Solo allora, potremo incrementare le abilità natatorie, permettendogli di conoscere le onde e prevenendo la possibilità che l’acqua salata venga accidentalmente ingerita. Se così fosse, il rischio sarebbe quello di possibili disagi intestinali, non essendo il sale facilmente assimilabile. Anche il pelo potrà risentirne, perdendo l’usuale vividezza e divenendo opaco, secco e increspato. Per evitare ciò, conclusa ogni nuotata, potremo risciacquarlo con acqua corrente, cui seguirà un’attenta asciugatura. Infatti, alcuni cani potranno presentare il problema della cosiddetta “coda rotta”, complice un’infiammazione dei nervi caudali dovuta all’alterazione della temperatura dal freddo al caldo. Passando un apposito panno inumidito, tutto ciò potrà essere scongiurato, eliminando anche la sabbia che inevitabilmente si sarà introdotta nel mantello. Una particolare attenzione dovrà essere rivolta anche ai polpastrelli, posto che sassi appuntiti e scogli scabrosi potranno divenire causa di abrasioni e ferite. Infine, i luoghi ove coniugare divertimento, giochi e tranquillità. In questo senso, sono ormai numerosi gli stabilimenti balneari comprensivi di spazi appositi per cani e proprietari e certamente una siffatta scelta sarà funzionale per l’intera famiglia. Dovremo, tuttavia, verificare la presenza di altri cani con i quali il nostro amico potrà andare d’accordo, nella speranza che gli stessi referenti umani abbiano impartito una corretta educazione. Anche in tale ipotesi, sarà opportuno fare attenzione ai giochi prolungati nelle ore centrali della giornata, proponendo numerosi “time out” sotto l’ombrellone. Garantita la presenza dell’acqua da bere, porteremo con noi un tipico “kit di primo soccorso”, composto da bende, pomate cortisoniche, creme anti taglio e pinzette per eventuali zecche. Essendo molte località marittime portatrici di pericolosi parassiti, prima della partenza distribuiremo sul pelo l’antiparassitario ritenuto funzionale, magari con l’aggiunta di qualche spruzzata di citronella per contrastare i pappataci presenti alle prime ore del mattino e al tramonto. Ritornati a casa, somministreremo la pastiglia indicataci in contrasto alla c.d. “filariosi”, in modo da escludere pericolose contaminazioni. Un’altra avvertenza riguarderà il nuotare insieme; onde evitare che per la frenesia della situazione egli ci appoggi le zampe addosso, facendoci perdere la forza delle bracciate, dovremo insegnargli a starci ad una certa distanza, eventualmente con l’uso di una pallina o di altri giochi galleggianti da porre tra noi e lui. In questo modo, fissata una sufficiente separazione, potremo dedicarci ad un galleggiare piacevole e armonico. Ultima indicazione, la preventiva verifica della presenza, in zona, di un presidio veterinario; per qualsiasi evenienza, sapere di poter contare su un supporto qualificato ci farà dormire sonni tranquilli. In compagnia delle note di grilli e cicale. lamiaellie@gmail.com
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UNA MONTAGNA DI NOVITÀ
NEW ESTATE 2019
Rifugio Lo Chalet 2170 m – Parco Avventura Cermis L’Alpe Cermis, comodamente raggiungibile dal centro di Cavalese, è una montagna a misura di famiglia, perfetta per gli amanti delle passeggiate, della mountain bike e del trekking; le escursioni guidate in quota portano a visitare i laghetti di Bombasel dalle acque pure che riflettono i colori del cielo. Da non perdere l’esclusiva CermiSkyline, la ferrata dei laghi dove l’orizzonte viene disegnato contro il cielo. Ecco dove ci porta la nuova CermiSkyline: emozionante, spettacolare, attraversa selvaggi e inaspettati panorami sopra i 2.000 m. E’ perfetta per iniziare a prendere confidenza con l’arrampicata sportiva ma è anche rivolta agli esperti visti alcuni passaggi più tecnici.
photo © Andrea Carpentari
News estate 2019 è il nuovissimo Parco Avventura Cermis. Situato a Doss dei Laresi 1280 m, all’arrivo della prima cabinovia. Azione ed emozione per vivere un’esperienza unica, a stretto contatto con la natura. Il percorso acrobatico sugli alberi è rivolto alle famiglie. Ci sono vari percorsi all’interno del parco adatti a soddisfare ogni aspettativa. L’avventura può durare massimo 2 ore, dipende dall’abilità e da quanto sei avventuroso! Durante la bella stagione i bambini troveranno all’Alpe Cermis un vero e proprio paradiso a loro dedicato: l’animazione del parco giochi “Cermislandia” offre un calendario settimanale ricco di proposte divertenti per giocare all’aria aperta, mentre i simpatici animaletti dell’allegra fattoria Jjjaa Jaa Hoo, aspettano tutti grandi e piccini, al Paion del Cermis. Sole, relax, aria fresca e raffinata gastronomia presso i rifugi in quota con un ricco programma di eventi in quota, per bambini, adulti con aperitivo serale in quota, concerti con i cori in montagna.
02 Agosto What’s up on Friday? Aperitivo serale a pochi passi dal cielo – food&bollicine e raffinati fingerfood e spumante Rotari Trento doc (su prenotazione – posti limitati). L’atmosfera incantata della montagna, la luce magica del tramonto, le bollicine e la raffinatezza del food faranno da romantica cornice ad una meravigliosa serata sotto le stelle presso il Rifugio Paion del Cermis o Lo Chalet. INFO Funivie Alpe Cermis S.p.a. Cavalese - Via Cermis, 2 t. 0462 340490 www.alpecermis.it
RING
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RING di Pino Loperfido
di Denise Fasanelli
perfidie
QUANDO LE SANE ABITUDINI QUOTIDIANE NON TROVANO RISCONTRO IN VACANZA
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erto, uno va in vacanza e ha diritto di pretendere alcune cose: che il posto sia decente, il mare pulito, i vicini silenziosi, il tempo clemente. Quel che invece in vacanza non si può pretendere è di fare come se si fosse a casa propria. Ovvero trasferire tout court sulla battigia abitudini e consuetudini di vita che si seguono nel resto dell’anno solare. Altrimenti si corre il rischio di restare spiazzati e sentirsi improvvisamente una specie di alieni capitati per caso sul classico pianeta sconosciuto. I due esempi che voglio qui riportare li ho vissuti qualche settimana fa sulla mia pelle. Il primo riguarda, naturalmente, il dicorso raccolta differenziata. Perché è bello il resort, pulito, accogliente, a buon mercato, ma quando si tratta di buttare le immondizie, beh, lì cominciano i problemi di comunicazione con i nativi. Sì, perché alla domanda: “Come ci si regola con la differenziata?” si è costretti ad assistere a facce stralunate e sguardi perplessi. La migliore risposta che puoi ricevere in questi casi è: “Certo, l’immondizia, ho capito... Sono quei bidoni lì, li vede?!”. Fai notare che i bidoni non hanno colori e che non vedi nessuna indicazione sul contenuto... E loro, con compassione, ti dicono che i colori non servono, tanto si tratta solamente di immondizia. Una e sola. (Confesso che mi ha fatto un certo effetto vedere umido, plastica, carta e altro ancora desolamente mescolati assieme. Una visione terribile, che a prestare l’orecchio, mi ha sussurrato parole indefinite: qualcosa sul fallimento della razza umana.) La seconda cosa che quest’anno mi ha fatto sentire come un confuso Mersault nella Orano di Camus è stata la macchinosa ricerca dei quotidiani. Certo, chiedere di un’edicola sulla spiaggia è un po’ troppo pretenzioso, va bene, ma farlo in centro paese non mi pareva poi così azzardata come richiesta. Eppure, prima di trovare una minuscola rivendita nascosta tra i palmizi di un oscuro villaggio turistico, ho dovuto sudare le proverbiali sette camicie. Piccolo particolare: non aveva gli inserti domenicali (che poi alla fine erano queli che mi interessavano). “Non ce li portano” è stata la giustificazione del titolare. Ho fatto a meno di domandare se loro li hanno mai richiesti e sono ripartito con la caccia. Dopo molte braccia allargate ho realizzato, che per poter proseguire con la mia abitudine, cartacea, e giornaliera, dovevo farmi circa 500 metri a piedi per raggiungere la stazione ferroviaria. Solo lì – forse – avrei potuto sperare di acquistare l’agognato foglio stampato. Eccolo qui. Ultima copia... Vabbè. Però ora sì che mi sento come fossi a casa... 16
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lost in glocal MEMORIE IN BIANCO
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ulla mensola della vecchia stalla stava il contenitore in alluminio del latte, quello che un tempo usava, terminata la mungitura, per trasportare l’oro bianco delle mucche di suo padre. Mentre lo spolverava la sua mano compì un gesto automatico, ad uscirne furono i ricordi delle due dita di crema sopra al bricco, del carretto che usavano per trasportare i bidoni e su cui spesso sua madre la metteva a sedere quando era stanca per camminare tra le case del paese e si limitava a suonare un campanaccio. Quelli di quando si partiva presto, senza mai dimenticare il prezioso mestolo che misurava circa mezzo litro e con il quale la madre, versava la dose nei contenitori delle massaie. La aiutava, segnava le quantità che le famiglie chiedevano per il giorno dopo, la seguiva, le si attaccava al grembiule e passava le sue giornate tra cucine, bollitori e fieno da rastrellare nelle stalle. I servizi igienici erano ancora esterni, per fare il bagno usavano un catino, a turno dopo aver scaldato l’acqua sulla stufa, e tutto aveva quell’odore di latte e sterco, di legna arsa, mosto ed erba tagliata. Il profumo di quel latte ancora crudo è vivido nella sua mente. Quante volte, non senza i rimproveri del padre, le era stato spruzzato direttamente in bocca durante la mungitura da qualche donna di casa! Era così che, nella sua memoria, l’infanzia aveva sempre avuto il colore bianco del latte, della neve e del fazzoletto che portava sua madre sopra i capelli mentre le sorrideva complice. Quel bianco incorniciava le sue giornate come l’inverno che profumava dei formaggi, del burro o della ricotta calda appena fatta messa sul pane o sulla polenta. E mentre si guardava la pelle rotta dal lavoro nei campi, si ricordò di quanto in fretta era diventata ragazza, di come le cose erano repentinamente cambiate negli anni cinquanta, quando il latte prese ad essere conferito dagli allevatori in una costruzione al centro del paese: il caseificio. Lì, lei e le sue sorelle, nel locale ricevimento con pesa “a stadera” e un bancone per la registrazione, portavano il loro latte. Erano gli anni dove tutto sembrava possibile: arrivarono le radio, le automobili e gli elettrodomestici mano a mano che il bianco scompariva dalla sua vita, mentre il latte iniziava a perdere la sua poesia per diventare un conteggio su dei foglietti, quelli che suo fratello teneva in ordine e che determinavano gioie e dolori della famiglia. Senza aver mai capito quando tutto questo aveva cessato di essere il suo presente per diventare passato, con la consapevolezza che con la poesia era andato perduto un valore; in paese, un ammasso di pochi abitanti e molte vecchie case in rovina dove nemmeno le lucciole e i pipistrelli rallegravano più le serate, era rimasta soltanto la la sua memoria a rianimare un luogo di ombre.
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Latemarium www.latemarium.com LATEMAR.METEO
Percorso tematico che dal Monte Agnello si snoda in direzione di località Tresca e del sentiero geologico del Doss Capel. Lungo il percorso potrete scoprire sperimentando, ascoltando e valutando gli agenti atmosferici e i suoi effetti sul meteo. Theme path that goes from Monte Agnello towards Tresca and the geological trail of Dos Capèl. Along the path you can learn more about atmospheric agents and their effects on the weather.
LATEMAR.ART
Percorso che si snoda in uno dei parchi d'arte tematici più alti al mondo. Opere di grandi artisti e stazioni interattive conducono alla scoperta di arte e natura. Route along one of the highest themed art park of the world. Masterpieces shaped by great artists and interactive points help you discover art and nature.
LATEMAR.ALP
Lungo i verdeggianti prati del Latemar, questo nuovo percorso conduce alla scoperta della gestione dei pascoli e del patrimonio mondiale dell'umanità. In then green meadows of Latemar, a new path teaches you how to keep pastures and world heritage site.
LATEMAR.NATURA
Sentiero naturalistico alla scoperta degli habitat alpini, pensato per le famiglie e gli amanti della natura. Naturalistic route to explore alpine habitats for families and nature lovers.
LATEMAR.PANORAMA
Direttamente sotto il massiccio del Latemar, questo percorso offre un susseguirsi di punti panoramici in cui scoprire affascinati la storia e le favole di questi luoghi. Straight under Latemar, this route offers a sequence of panoramic views where you can listen and feel history and fairy tales about these places.
LATEMAR.UNESCO
Itinerario ideale di media difficoltà si snoda lungo il fantastico labirinto creato dai massi di una gigantesca frana fino al rifugio Torre di Pisa a quota 2.671 metri s.l.m. Perfect medium-difficoult route through the labyrinth created by the rocks of a giant landslide, that lead to mountain hut Torre di Pisa, 2.671 meters a.s.l.
LATEMAR.360°
Paesaggi spettacolari su una distesa di vette alpine; è il panorama offerto da 4 spettacolari piattaforme panoramiche, che evidenziano le cime più alte e importanti. Spectacular views over an expense of alpine tops. It's the wonderful panorama offered by 4 view platforms.
LATEMAR.RELAX
Durante le vostre escursioni in estate, il tempo non deve giocare un ruolo importante; il sentiero Latemar.Relax è stato creato per farvi rallentare e godere la natura. During you summer excursions, time can't ruin your days. Latemar.Relax was is a place to slow down and enjoy nature.
trentinoildialettoinforma di RENZO FRANCESCOTTI
il dialetto in-forma “L’È CRODÀ EN TERA COME EN TAMÀZ!”
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tavolta parliamo di alcuni lemmi che iniziano con la sillaba ”ta” (tamàz, tambur, talambar, tananài…). Oltre alla sillaba iniziale hanno in comune il senso figurato riferito a una persona goffa, ottusa, fata su a gesti, come si dice con una felice espressione trentina. Cominciamo con tamàz che nel suo primo significato, concreto, definisce una trappola per rapaci. Personalmente non ho mai visto un tamàz, non so voi (magari qualcuno me ne può dare notizia…). Lo immagino come una pesante gabbia che cadeva all’alto imprigionando il rapace. In senso figurato, designa una persona pesante, ingombrante, goffa: “L’è en tamàz: l’è crodà en tera come en tamàz!” si dice di una persona ingombrante, uomo o donna che sia. E, di norma, di uno così si ride: più quella persona è grossa, più è grossa la risata. Perché mai? Perché uno grande e grosso ti dà l’idea di stabilità. Se cade scatta la sorpresa, si rompe un equilibrio, si ride (la risata, la comicità nascono sempre da una sorpresa, da un equilibrio che si rompe, da una cosa inattesa…). Di tambur non parliamo qui in senso concreto, ma in senso figurato. In dialetto viene denominato tambur un sciocco, o uno che comunque si è comportato scioccamente: - Te sei propi en tambur! - Chi, mi? - Zerto, ti! - E perché, po? - Se no tel capissi da ti, tel spiego n’altra volta. Entant vàrdete al spegio e pensa: l’è la facia d’en esemenì! A proposito di ‘po, scritto con l’apostrofo prima e non dopo, lo scrivo così perché esistono due tipi di avverbi che in dialetto si scrivono così: uno, di quantità, che significa ‘poco’ e si scrive con l’apostrofo alla fine, dove l’apostrofo segnala un’apocope, ossia la caduta di una lettera o di una sillaba in fine di parola. L’altro è un avverbio di
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tempo e significa dopo e va scritto con l’apostrofo iniziale, dove c’è stata un’aferesi, dato che la caduta della sillaba è lì che è avvenuta… “Ma mi, che me pias lezer el dialet, vedo che quel apostrofo i lo sbalia tuti, anca quei che doverìa esser esperti...”. “Vero. Ma già che ci siamo, e che questa rubrica si chiama Il dialetto in-forma, cerchiamo di scrivere come Cristo comanda…)”. ”Giusto, professor. Ma com’èla che i ciama tambur, un en po’ ensemenì?” “Una spiegazione io l’avrei: ma prima vorrei sapere cosa ne pensi tu…”. “Secondo mi l’è perché un l’è dur com en tambur: come la pèl d’en tambur!”. “Penso anch’io che sia così. Passando a talambar, diciamo che è una parola pre-latina, di probabile origine celtica. Si riferiva all’inizio a una costruzione precaria, fatta con corteccia d’albero…”. “De scorzi…?” “Bravo. Col tempo si è definito in questo modo un soppalco di solito ricavato nelle altane, nei sottotetti, fatto con materiale precario, nel quale si finiva con l’accumulare cose di scarto, pensando che sarebbe venuta l’occasione di riciclarle…”. “Però l’ho sentì dir anca de na persona strana, redicola, fata su a gesti…”. “Sì, un po’ come te… No, sto scherzando. Tu in fondo sei una persona seria… sei un tananài… Insomma, un sempliciotto”. “A mi, professor, tananai? Ma dai, scherzénte?!” “Scherzo: mi sforzo di scherzare… In questo mondo di pazzi, salviamoci coi lazzi!” renzofrancescotti@libero.it
trentinoarte di ROBERTO PANCHERI
taccuino d’arte L’ORSA DI ROMANINO E IL MITO DI CALLISTO Una nuova lettura dell’affresco al Castello del Buonconsiglio
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n’orsa si aggira indisturbata nelle sale del Castello del Buonconsiglio: gli storici dell’arte l’hanno avvistata da tempo, ma non hanno finora indovinato il motivo della sua presenza nella dimora dei principi vescovi di Trento. Si tratta di un dettaglio degli affreschi che ornano il “Revolto sotto la loza”, ossia il vano voltato sottostante la loggia, che mette in comunicazione il giardino del castello con il Magno Palazzo. La decorazione pittorica di questo spazio fu affidata dal cardinale Bernardo Cles al pittore bresciano Girolamo Romanino, che la eseguì nel 1532. Una delle scene maggiormente conservate del ciclo mostra una giovane donna ignuda, adagiata a terra a gambe divaricate, in compagnia di un infante e, appunto, di un piccolo orso: quest’ultimo ha un’aria assai mite e sembra allontanarsi dai due per esplorare l’ambiente naturale in cui le figure sono inserite. Nella vasta letteratura sul Romanino tali
figure sono state finora interpretate come la dea Venere con il figlio Amore (o con un semplice amorino), oppure, più recentemente, come Allegoria della Lussuria, individuando nell’orso un tradizionale simbolo di questo vizio. Non è stata invece mai formulata l’ipotesi che la scena rappresenti il mito di Callisto, così come è stato narrato dal poeta latino Ovidio nelle Metamorfosi. La storia è nota: Callisto era una ninfa del seguito di Diana, dea della caccia, e come tale era tenuta a rimanere casta. Di lei s’invaghì Giove, che la sedusse con l’inganno e la mise incinta. Diana scoprì la gravidanza durante un bagno e scacciò Callisto, che partorì da sola nei
Particolare dell’orsa dipinta da Romanino
boschi. Dopo la nascita del bambino, il cui nome fu Arcade, per vendetta e gelosia la dea Giunone, moglie di Giove, trasformò la ninfa in un’orsa. L’immagine concepita da Romanino appare perfettamente compatibile con questa interpretazione: l’aspetto della giovane donna è quello di una ninfa e la sua posizione sembra alludere a un recente parto, mentre la taglia del plantigrado fa pensare che si tratti di una femmina. Non sono presenti gli attributi iconografici di Venere (le colombe, il carro) e di Amore (l’arco, le frecce, la faretra), mentre la presenza dell’orsa – che con ogni evidenza non costituisce una minaccia per i due umani – basta a qualificare la figura femminile giacente come Callisto e il bambino che a lei si aggrappa come il figlioletto Arcade. La lettura che ho qui illustrato in anteprima necessita certamente di ulteriori approfondimenti. Essa consentirebbe di includere Romanino nel novero dei pittori del Rinascimento che si cimentarono col mito della ninfa trasformata dapprima in orsa e poi nella costellazione dell’Orsa Maggiore: tra questi vanno citati Giorgione e Palma il Vecchio, due maestri che costituirono per il pittore bresciano dei punti di riferimento imprescindibili.
Girolamo Romanino, Callisto e Arcade, affresco, 1532. Trento, Castello del Buonconsiglio 19
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CANDRIAI MONTE BONDONE ASSOCIAZIONE INIZIATIVE TURISTICHE
PROGRAMMA AGOSTO 2019
DOMENICA 4 AGOSTO Malgone - dalle ore 14,30 4° MERCATINO DELLO SCAMBIO E DEL RIUSO A disposizione gratuita, su prenotazione e fino ad esaurimento, un tavolo cm. 200x100. Riservato ai privati. Prenotazione tavolo gratuita entro giovedì 1 agosto c/o APT Candriai - Malgone - Tel. 0461.947128 GIOVEDÌ 8 AGOSTO Malgone - ore 14,30 TORNEO DI BURRACO Iscrizioni entro lunedì 5 agosto c/o PINO 334.6147931 Euro 5,00 a testa Regolamento e modalità sul posto SABATO 10 AGOSTO PRANZO PER SOCI E SIMPATIZZANTI Chalet Rocce Rosse – Vason - ore 13,00 Soci Euro 25,00 Non soci Euro 30,oo Iscrizioni e pagamento quota entro domenica 28 luglio c\o Paolo Curcu VENERDÌ 16 AGOSTO Malgone - ore 14,30 PREMIO DI PITTURA PER BAMBINI DAL 4 AI 12 ANNI Iscrizione gratuita entro mercoledì 15 agosto c/o Apt Candriai - Malgone - Tel. 0461.947128 DOMENICA 18 AGOSTO Malgone - ore 16,00 AMBLET, NUTELLA, MARMELLATA E ZUCKER FIN CHE GHE NÉ… Partecipazione gratuita DOMENICA 25 AGOSTO Malgone - ore 14,30 TORNEO DI BURRACO DI FINE ESTATE Iscrizioni entro giovedì 22 agosto c/o PINO 334.6147931 Euro 5,00 a testa Regolamento e modalità sul posto
CHIESETTA DI CANDRIAI SANTE MESSE dal 30 giugno - all’1 settembre: Domenica e festivi ore 11.00
DOMENICA 11 AGOSTO FESTEGGIAMO SANTA CHIARA PATRONA DI CANDRIAI ORE 11.00 SANTA MESSA Al termine ci ritroviamo al Malgone per un brindisi. SIETE TUTTI INVITATI!
Associazione Iniziative Turistiche Candriai Monte Bondone 38122 Trento – Via Ghiaie, 14 Tel. 3357373294 – paolo@candriai.it - www.candriai.it UFFICIO INFORMAZIONI APT: Ufficio Monte Bondone - Malgone Candriai Tel. +39 0461 947128 / + 39 0461 216000 www.discovermontebondone.it – info@discovermontebondone.it Ufficio Vaneze – Strada di Vaneze, 13 lunedì, sabato e domenica 09.00 - 13.00 e 14.00 - 17.30 Ufficio Malgone – Strada di Candriai, 101 martedì, mercoledì, giovedì e venerdì 09.00 - 13.00 e 14.00 - 17.30
TENNIS
CAMPO IN ERBA SINTETICA 1 ora Euro 10 prenotazioni Hotel Candriai - 0461/947207
BASKET E CALCETTO CAMPO IN SINTETICO Orario diurno - Ingresso libero
Diretto da: Paolo Curcu [ paolo@trentinomese.it ] In redazione: Pino Loperfido, Cristina Pocher [ info@trentinomese.it ] Hanno collaborato a questo numero: Susanna Caldonazzi, Paolo Chiesa, Lara Deflorian, Fabio De Santi, Fiorenzo Degasperi, Denise Fasanelli, Renzo Francescotti, Claudio Marchesoni, Stefano Margheri, Sandra Matuella, Francesca Mazzalai, Roberto Pancheri, Fabio Peterlongo, Silvia Tarter, Nicola Tomasi, Tiziana Tomasini, Daniele Valersi Progetto grafico: Fabio Monauni
[ fabio@curcugenovese.it ]
Redazione: Trentino Mese Via Missioni Africane 17 38121 Trento Tel. 0461.1924988 Editrice: Curcu Genovese S.r.l. Via Missioni Africane 17 38121 Trento Tel. 0461.1924988 Concessionaria Pubblicità: S.E.T.A. Società Editrice Tipografica Atesina S.p.A. Via Sanseverino, 29 - 38122 Trento Tel. 0461.934494 Stampa: Litotipografia Alcione Lavis (TN) Registrazione Tribunale di Trento n. 536 - 21 dicembre 1991
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SOMMARIO AGOSTO 2019 Ring
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6 COMMENTI 16 IL DIALETTO INFORMA 17 TACCUINO D’ARTE
Attualità 20
CHE L’ACQUA SIA CON NOI
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CECILIA MOLINARI
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IN VACANZA CON I NONNI MASSIMILIANO BALSAMO IL GENERO DI GARIBALDI LA VIA SACRA DEI SANTUARI FILIPPO, DALLA CINA CON AMORE LA SCOMPARSA DEGLI INSETTI CUORE DELLA CULTURA MONTANA LUCIANO OLZER
Panorama 56 58 59 60 61 62 64 66 68 69
BOLZANO DANZA CLASSICA D’ESTATE LOTTA CONTRO IL TEMPO TRENTINO DANZA ESTATE CONTRADA LARGA VERSO ORIENTE SUONI DELLE DOLOMITI GARDA JAZZ FESTIVAL TEATRO MAIS MARINA REI E PAOLO BENVEGNÙ
Giorno per giorno
70 MOSTRE 76 APPUNTAMENTI DEL MESE
Scoop&news 86 92 93 95
I MATRIMONI DEL MESE NUOVO CHEF ALLA LOCANDA “COSMO CARTOONS” MAESTRI DI SCIABOLA
Rubriche
100 LIBRI E LIBRERIE 102 FOCUS ON 103 LO SAPEVATE? 104 LA RICETTA 105 #TRENTINOMESE CONTEST
info@trentinomese.it www.trentinomese.it 21
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trentinoattualità SEMBRANO CARTOLINE DALLA CALIFORNIA, MA È IL TRENTINO DEGLI SPORT ACQUATICI. WINDSURF, CANOTTAGGIO, DRAGONBOAT, TRIATHLON, VELA D’ALTURA: SONO SEMPRE PIÙ NUMEROSI GLI APPASSIONATI, GRAZIE SOPRATTUTTO A CUS TRENTO E AL CIRCOLO SURF DI TORBOLE, CHE SUI LAGHI DI GARDA E DI CALDONAZZO ORGANIZZANO EVENTI DI PORTATA INTERNAZIONALE
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trentinoattualità
CHE L’ACQUA SIA CON NOI
di Fabio Peterlongo
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trentinoattualità
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cque dal blu profondo, schizzi di schiuma e brezze di vento da cogliere per solcare le onde. Equipaggi che proiettano un’imbarcazione a colpi di remi lungo le correnti, gridando ritmi scanditi. Potrebbe apparire inaspettato, ma anche questa è una cartolina del Trentino. Non solo sci, snowboard e tutti gli sport invernali che
la fantasia possa suggerire, da diversi anni anche gli sport acquatici stanno avendo un ottimo successo in Trentino, attraendo nel nostro territorio una platea sempre più vasta di professionisti e di appassionati. Tra i principali artefici di questa svolta “adrenalinica” che coinvolge gli specchi d’acqua del Trentino, vi è il Cus Trento, che rappre-
senta lo “spin off” dedicato allo sport dell’Università di Trento. Oltre ad offrire molteplici corsi nei classici sport con la palla, il Cus Trento propone la possibilità di cimentarsi negli sport acquatici, tra i quali spiccano il canottaggio, il dragonboat e il triathlon. Ne abbiamo sentito il responsabile, Alessandro Pontalti, per farci raccontare le dimensioni di questo fenomeno. DRAGONBOAT, L’ECCELLENZA DEL CUS TRENTO Le attività acquatiche del Cus Trento ruotano attorno al Centro nautico “Augsburgerhof” di San Cristoforo al Lago, sul lago di Caldonazzo. È il punto di ritrovo per gli studenti iscritti e gli appassionati, dove possono esercitarsi, compiere le traversate e socializzare. «Nel 2019, gli iscritti al Centro nautico - ha spiegato Pontalti - sono stati 928, in grande aumento rispetto ai 221 del 2016». Un boom che si spiega con il passaparola, con la sempre più nutrita presenza di studenti stranieri a Trento (tra questi, un centinaio sono iscritti al Centro nautico) e con l’organizzazione delle “facoltiadi” che coinvolgono ed elettrizzano la popolazione studentesca.
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trentinoattualità Danielle Elizabeth Parrott
...E THOMAS È ANCORA RE DELLO SCI NAUTICO
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zzurri “d’oro” grazie al trentino Thomas Degasperi agli Europei di sci nautico svoltisi a Seseña in Spagna. Sbaragliata la concorrenza, Degasperi ha commentato: «Il livello è molto aumentato negli ultimi anni, ma finché si regge atleticamente e mentalmente è sempre soddisfacente ottenere successi». L’atleta trentottenne, nato a Trento ma residente negli Stati Uniti, è oramai una leggenda dello sci nautico internazionale, potendo vantare un palmares senza confronti: 2 titoli mondiali, 20 titoli nella coppa del mondo, 7 titoli europei, il primo posto nel ranking mondiale. La vittoria agli Europei corona una stagione stellare con il suo trionfo nel Moomba Master in Australia, la più prestigiosa competizione di sci nautico al mondo, un terzo posto agli US Master ed i podi nella Coppa del Mondo di Orlando (Florida) e in Francia. Thomas si è avvicinato dall’età di cinque anni allo sci nautico, anche grazie all’incoraggiamento del padre, Marco Degasperi, conosciuto ed apprezzato allenatore. Thomas resta incantato da questa disciplina e partecipa a numerose competizioni per giovanissimi, tra le quali il Trofeo Topolino, e a 15 anni vince la sua prima gara internazionale. L’anno decisivo per la sua carriera è il 2006: grazie alle vittorie alla Malibu Open e alla Ski West Pro, oltre ad una serie di ottimi piazzamenti in coppa del Mondo, sale al primo posto nel ranking mondiale dei migliori atleti. I due ori mondiali sono arrivati nel 2007 a Linz e nel 2011 in Russia, mentre ha conquistato l’argento nel 2009 e nel 2015. Nel 2012 ha partecipato al programma televisivo “Ballando con le stelle”.
Sono arrivati anche risultati lusinghieri, ha sottolineato Pontalti: «Per quest’anno stiamo organizzando il “criterium” universitario valido per il titolo di campione italiano universitario di nuoto in acque libere sulla distanza di 5 chilometri. Inoltre daremo il via alla Dracuslonga, una regata di dragonboat alla quale partecipano in media 350/400 atleti all’anno». È infatti il dragonboat la disciplina in cui il Cus Trento si è specializzato; le regate di dragonboat si svolgono su imbarcazioni in vetroresina lunghe più di 12 metri con 20 rematori muniti di pagaia corta, un tamburino che dà il ritmo e un timoniere. Il successo del Dragonboat del Cus Trento è evidente anche dai numeri, spiega Pontalti: «In duemila si sono iscritti agli allenamenti di dragonboat in vista delle facoltiadi. In 75 si allenano presso il nostro Centro nautico in vista della Lion Cup, la regata di dragonboat che si svolge a Venezia». Non solo studenti, dunque, ma anche sportivi che praticano attività agonistica. Le attività “acquatiche” del Cus Trento non si limitano però al dragonboat, ma coinvolgono diverse altre discipline, come la vela, il canottaggio e il triathlon. Pontalti ha spiegato come tutti gli sport acquatici siano in espansione: «Contiamo 500 tesserati alla Federazione Italiana Vela. Negli ultimi due anni abbiamo organizzato una regata all’anno sotto l’egida della Fiv, contando circa 160 partecipanti. Circa 15 atleti ogni anno si impegnano nell’attività di “vela altura”, allenandosi con il nostro cabinato prevalentemente sul lago di Garda. Ma qualcuno partecipa a regate nazionali e internazionali». Il Trentino diventa così una destinazione attrattiva per gli sportivi impegnati ad alti livelli in queste discipline. Non è un caso se il Cus Trento nel 2019 ha ospitato 120
atleti della nazionale italiana di triathlon per gli allenamenti in acque libere: «È stata una grande soddisfazione, il coronamento del nostro lavoro. Contiamo 204 tesserati alla Federazione Italiana Triathlon e ci siamo di recente affiliati alla Federazione Italiana Canottaggio, attività per la quale si contano 31 studenti universitari e circa 57 dipendenti dell’università ed esterni». DANIELLE PARROTT, DAL MISSOURI CON IL CANOTTAGGIO NEL CUORE Danielle Elizabeth Parrott è una giovane studentessa di Scienze cognitive a Rovereto. Originaria del Missouri, si è appassionata al canottaggio durante la sua permanenza di studio nelle università britanniche, che hanno una tradizione secolare in questo sport, come racconta lei stessa: «Lì il canottaggio è molto sentito, come dimostra la rivalità tra gli equipaggi di Oxford e Cambridge.
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trentinoattualità Gianluca Pozzatti
qualsiasi pozza d’acqua». Una delle difficoltà principali del triathlon è partire insieme ad un nutrito gruppo che va dalle cinquanta alle settanta persone, che scalpitano e si strattonano, cercando di stare più avanti di tutti: «Lo “start” è una bella bolgia. Imparare a nuotare insieme a tante persone non è semplice, devi mettere in conto che potrai prendere qualche spinta o qualche manata».
Quando sono arrivata in Trentino, mi sono attivata per portare avanti questa passione. Per fortuna con il Cus Trento siamo riusciti a creare qualcosa che ci permette di allenarci e di avere ottimi risultati nelle gare». Danielle pratica anche il dragonboat («Mi piace il suo retaggio storico»), ma dalle sue parole emerge chiaramente che nel suo cuore è il canottaggio ad avere un posto speciale: «Regala una sensazione irripetibile di libertà. Riuscire a bilanciare la barca, con l’aiuto dei compagni, raggiungendo l’equilibrio perfetto che consente di solcare le onde, è un’emozione indescrivibile». Ed è anche un modo per fare tante nuove amicizie, sottolinea Danielle: «Le persone migliori che ho mai conosciuto le ho incontrate nel mondo del canottaggio. Si crea una sintonia unica». GIANLUCA POZZATTI, “AZZURRO” DI TRIATHLON CON LO SGUARDO A TOKIO Gianluca Pozzatti è campione europeo U23 di triathlon, gareggia con gli “azzurri” e si cimenterà ad agosto nella gara di test in vista delle Olimpiadi di Tokio. Gli chiediamo di spiegarci in cosa consiste questa disciplina: «Il triathlon è uno sport combinato che prevede il nuoto in acque libere, ciclismo e corsa. Ci concentriamo sulla distanza olimpica, che prevede 1,5 chilometri di nuoto in acque libere, 40 chilometri in bicicletta e 10 chilometri di corsa». Una caratteristica del triathlon è l’assenza di interruzioni nel passaggio tra una disciplina e l’altra, spiega Gianluca: «Esci dall’acqua e cominci a pedalare, poi smonti dalla bici e inizi a correre». L’impegno che Gianluca mette nel suo sport è quello dell’atleta professionista: «Ci alleniamo 26
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spesso, anche tre volte al giorno, ma il bello di questo sport è la sua varietà. Tre discipline differenti che consentono di vivere sempre esperienze diverse». La fase acquatica del triathlon si svolge tipicamente in acque libere, sottolinea Gianluca: «Usiamo le piscine solo per allenamento, le gare avvengono tutte in mare o al lago, nel caso del Cus Trento a Caldonazzo o sul Garda. Ma va bene
WINDSURF MONDIALE SUL GARDA TRENTINO, «MA CHE FATICA ORGANIZZARE» Negli ultimi decenni il Garda trentino è diventato una destinazione privilegiata per le regate di windsurf, una disciplina che coinvolge sempre più giovani, persino i bambini dai 9 anni in su. Le acque di Torbole sono il teatro di prestigiose competizioni internazionali, ma le discipline continuano a soffrire la “concorrenza” degli sport invernali,
trentinoattualità Elena Giolai
che monopolizzano l’attenzione mediatica. Ce l’ha spiegato Elena Giolai, giornalista ed atleta portavoce del Circolo Surf Torbole, che ha ospitato dall’8 al 14 luglio la “Torbole 293 Italian Week”: 250 atleti hanno preso parte alle regate in vista del Campionato del Mondo che si svolgerà proprio a Torbole in settembre. «Il windsurf ha avuto una fase di crisi dopo il gran boom degli anni ’90 – sottolinea Giolai. Ma il Garda è rimasto un punto di riferimento per il windsurf internazionale. Il vento è costante e le condizioni climatiche sono ideali». La forza del surf torbolano è l’attrazione che esercita verso i giovanissimi, evi-
denzia Giolai: «Ci sono le nuove leve, con tanti bambini che si avvicinano a questo sport». Le innovazioni tecnologiche facilitano infatti il “primo contatto” con le attrezzature: «Le regatine per i piccoli iniziano a 9 anni, ma si può iniziare anche prima, si può iniziare a “giocare” con vele minuscole già dall’età di 6 o 7 anni. Il windsurf dà al bambino un senso di libertà e di responsabilità. Da un lato c’è il contatto con l’acqua, dall’altra l’obbligo di controllare la propria vela». Insomma, è uno sport che rafforza l’indipendenza e che vede la
partecipazione di una nutrita presenza femminile, ha messo in evidenza Giolai: «Ci sono tante ragazzine che vengono su belle forti, serve grinta». Il windsurf può però regalare grandi emozioni e grandi lezioni a tutte le età: «Ai più grandi questo sport dà la possibilità di entrare in contatto con la natura, di vedere i paesaggi del lago da un’altra prospettiva». Giolai ha notato come il windsurf trentino soffra tuttavia di alcune limitazioni di natura logistica: «Gli sforzi organizzativi per eventi importanti come la “Torbole 293 Italian Week” sono stati massimi. Ma abbiamo spazi insufficienti per ospitare un numero così alto di regatanti». Un problema che però potrebbe rivelarsi un’occasione se le amministrazioni locali volessero investire nelle infrastrutture dedicate agli sport acquatici, ha spiegato Giolai: «Una manifestazione del genere, che attira il vivaio del windsurf giovanile per una intera settimana, potrebbe essere una “classica” che si ripete negli anni, con un’alta partecipazione straniera». Anche l’attenzione dedicata al windsurf dai media locali si rivela spesso insufficiente, ha commentato Giolai: «Abbiamo appena organizzato una gara mondiale di vela e la copertura mediatica è stata ridotta, specialmente se la paragoniamo a quello che accade nel caso di gare di sci. Gli sport invernali in Trentino hanno sempre la precedenza». ■
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trentinoattualità di Fabio Peterlongo
CON CHI VAI IN VACANZA? UNA RICERCA DELL’OSSERVATORIO REALE MUTUA HA MOSTRATO COME DUE TRENTINI SU TRE AFFIDINO AI NONNI I FIGLI PER POTER CONCEDERE LORO UNA VACANZA. MA IL CENTRO ANZIANI “CONTRADA LARGA” DI TRENTO LANCIA L’ALLARME: SONO TROPPI GLI ANZIANI CHE TRASCORRONO L’ESTATE IN SOLITUDINE, DIMENTICATI DA FIGLI E NIPOTI
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onni trentini “super” anche d’estate: per due trentini su tre (67%) affidare i figli ai nonni è la strategia migliore perché possano trascorrere un periodo di vacanza, di fronte ai tanti impegni di lavoro e alle incombenze della vita quotidiana. Insomma, i nonni si confermano un pilastro essenziale nella vita familiare, anche nel momento dello svago e del relax. È il dato che emerge dall’ultima ricerca dell’Osservatorio di Reale Mutua, la quale mostra anche un progressivo miglioramento della qualità di vita degli anziani trentini. Godono di buone condizioni di salute (54%), 28
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hanno maggiore dimestichezza con la tecnologia (42%) e un buon livello di istruzione (29%) e in molti casi vivono la “terza età” come una seconda giovinezza. Sono più propensi a concedersi svaghi e piccoli piaceri (30%), come cene, viaggi e uscite culturali e non rinunciano all’attenzione a loro stessi e al loro benessere (15%). NONNI TRENTINI: UN AIUTO IMPRESCINDIBILE Secondo l’Osservatorio di Reale Mutua, l’impegno principale dei nonni trentini è la cura dei nipoti (56%), badando a loro quando i genitori sono impegnati al lavoro. Un
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trentino su quattro (25%) ha nei nonni un’importante fonte di sostegno economico che integra il reddito familiare. Ciò si è reso indispensabile con l’espansione del precariato giovanile: il 25% degli interpellati riferiscono come le nuove generazioni di genitori si trovino in una condizione economica e sociale molto più difficile di quelle che le hanno precedute, a causa principalmente della difficoltà di raggiungere una stabilità lavorativa (15%), avendo come effetto una maggiore povertà delle famiglie (23%). I nonni trentini si rivelano anche ottimi “casalinghi”: il 19% dei nonni trentini collabora nella gestione della casa e nel disbrigo di mansioni e commissioni che non potrebbero essere portate avanti in altro modo. Il 63% delle famiglie riscontra difficoltà nel conciliare i tempi di lavoro con la cura dei figli e la gestione della casa. Ci sono però alcuni fattori che mettono sempre più a dura prova il ruolo che i nonni oggi svolgono. In primis l’innalzamento dell’età pensionabile (44%), che riduce la disponibilità di tempo ed energie da dedicare alla famiglia, seguito dalle minori risorse economiche a disposizione (29%). A incidere sono anche fattori come la presenza di nonni single o con nuovi partner (19%) e la lontananza da figli e nipoti (8%), magari trasferitisi altrove per motivi di lavoro.
CENTRO ANZIANI: «IN GITA PER COMBATTERE LA SOLITUDINE» Ma la realtà del mondo degli anziani è complessa e contraddittoria. Se da un lato è evidente il miglioramento delle condizioni di vita degli anziani rispetto a qualche decennio fa, è altrettanto evidente come siano numerosi gli anziani che, soprattutto l’estate, soffrono la solitudine: spesso rimasti senza un coniuge, passano estati eterne e frustranti tra le mura di casa, mentre figli e nipoti si “scordano” di loro. Abbiamo sentito i responsabili del Centro servizi anziani “Contrada Larga” in via Belenzani a Trento, punto di riferimento per la socialità degli anziani del capoluogo. Gestito dalla cooperativa Kaleidoscopio, conta 900 iscritti. È un luogo dove gli anziani possono trovare compagnia, giocare a carte, leggere libri e giornali, partecipare a gite e iniziative culturali. Il Centro anziani di via Belenzani organizza numerose iniziative per favorire la socialità dei suoi utenti, sottolinea Francesca: «Per alleviare la solitudine di chi resta qui, ma anche per passare qualche ora in allegria, organizziamo le gite low-cost a bordo dei mezzi pubblici, alla portata di tutte le tasche, con destinazioni non distanti ma che consentano di svagarsi un po’, come Candriai o la Val di Non».
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E LEI COSA FA? SE IL “VIAGGIO IN ROSA” PIACE SEMPRE DI PIÙ...
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na recente indagine svela il nuovo corso delle vacanze più gettonate, che hanno un unico denominatore: il mondo femminile. Sì, è proprio così e gli uomini devono farsene una ragione. Sempre più donne partono da sole, per tanti motivi. Andiamo insieme a scoprire chi va, dove va e perché! Non facciamone una questione di genere. E non andiamo nemmeno a rispolverare troppo tutto il discorso dell’emancipazione e tantomeno quello delle quote rosa. Fatto sta che ancora una volta le donne fanno parlare di sé per una tendenza forse più frivola e leggera, ma che costituisce un importante indicatore sociale su cui ragionare. Le sole traveller italiane – secondo gli ultimi dati Istat – sono ben 1,4 milioni. Sono numeri rilevanti, che portano gli operatori turistici a formulare offerte sempre maggiori quanto diversificate proprio per loro, le donne. E attenzione all’età! A chiusura di questo secondo decennio Duemila, non ci sono limiti anagrafici. Guardiamoci un poco intorno, nel nostro contesto: sempre più spesso sentiamo della nonna ancora in gamba che parte con le arzille amiche ottantenni, della zia che (costi quel che costi) una volta all’anno si spara un viaggetto oltreconfine, delle colleghe d’ufficio o delle amiche di vecchia/nuova data che organizzano spedizioni shopping, corsi di cucina locale o vacanze relax nei centri benessere. Ma cosa è cambiato? Si tratta di un mix esplosivo, in cui possiamo senz’altro mettere la caduta di retaggi culturali ormai obsoleti, l’effettivo allungarsi della vita attiva, l’indipendenza economica femminile e il cambiamento delle situazioni familiari. In caso di separazione, ad esempio, il viaggio rientra nei consigli degli esperti come modalità per ritrovare se stesse e voltare pagina; e le nonne? Una volta dovevano accudire i nipoti praticamente h 24, adesso le strutture come asili nido e scuole materne offrono servizi prolungati, in modo da coprire le esigenze dell’utenza, alleggerendo le richieste di aiuto nell’ambito familiare. E poi, come insegna la miglior letteratura, il viaggio è e rimane, comunque, un’esperienza significativa, un momento di crescita culturale quanto personale. Ma qual è la tipologia più frequente di donna con la valigia in mano? E dove va? Per la viaggiatrice single alle prime esperienze si consigliano mete sicure, in grado di garantire serenità, come il magico
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Giappone o il Canada dei grandi e sconfinati spazi. Le più esperte invece puntano a oriente, individuando come destinazioni privilegiate l’India e tutto il Sudest Asiatico: Thailandia, Malesia e Indonesia. Ma attenzione a non capitare nei paradisi delle coppiette! Anche se, a detta degli esperti, perfino alle Maldive – meta da luna di miele per antonomasia – a ben cercare esistono soluzioni vacanza per amanti del viaggio in solitaria, finalizzate alla ricerca del totale relax. Estremamente interessanti le combinazioni per le amiche: le capitali europee, il Tirolo austriaco un attimo alternativo, con percorsi yoga e benessere; le isole greche e le Baleari, per unire sole e divertimento. Tutte mete facilmente raggiungibili ma di grande soddisfazione, che riescono a declinare la bellezza del paesaggio con il divertimento. Per quelle che si vogliono lanciare su destinazioni più lontane, si consiglia Dubai: nuovo paradiso dello shopping e delle spa super lusso, con tanto di vita notturna e servizio taxi dal tetto rosa, destinati alla richiesta femminile e guidati da donne. E dell’accoppiata mamma/figlia? Vogliamo parlarne? Sfida difficile questa, perché bisogna proprio conciliare le diverse esigenze generazionali in un’unica offerta. Le destinazioni più richieste sono le classiche Londra e New York (dove ancora lo shopping è d’obbligo), ma emergono anche nuove ispirazioni estremamente affascinanti, come Istanbul e Marrakech, tra bazar, spezie, profumi e culture diverse. E le viaggiatrici senior? Le ultra sessantenni – udite udite – sono le più scatenate. Loro vanno dappertutto! Ormai libere dagli impegni familiari e favorite dall’allungarsi della vita, la categoria più tosta non disdegna alcuna meta turistica. In altre parole, “basta andare”, perché il viaggio – in questa fascia d’età – rappresenta un regalo per se stesse, la giusta ricompensa ad una vita passata tra impegni/famiglia/lavoro/ casa. Certo il confort non deve mancare, e allora la soluzione perfetta sembra essere la crociera, che consente di vedere tanti posti senza troppa fatica. Con le classiche mete affiancate anche da proposte più azzardate, come quella lungo i fiordi norvegesi. Esperienze favolose, proposte con modalità che permettono anche di socializzare e fare nuove amicizie. Perché non è mai troppo tardi per mettersi in gioco. E per preparare la valigia. Tiziana Tomasini
trentinoattualità Non tutti gli anziani utenti del centro vivono una situazione di solitudine e sono molti quelli che decidono semplicemente di passare qualche ora di svago insieme a volti amici. «Per loro è come fare un giro in piazza», ci ha spiegato Francesca Chini, educatrice di Kaleidoscopio. Francesca conferma come gli anziani dei tempi moderni siano più attivi e curiosi rispetto al passato: «Abbiamo utenti che non hanno paura di niente. Fanno viaggi incredibili, di recente alcuni di loro sono stati in Iran, nella savana, in Sudafrica. Ma dipende molto dalle condizioni psicofisiche della persona, dalle sue capacità economiche e dalla formazione culturale». Non esiste una sola categoria di anziani, riflette Francesca: «Ci sono quegli abbienti e quelli in maggiore difficoltà, quelli che dopo una vedovanza non riescono a reagire perché vivevano in simbiosi con il coniuge e quelli che hanno una ricca rete relazionale che consente di far fronte al lutto». In questo senso, la presa in carico dei nipoti risponde ad una serie di variabili: «I bambini oggi hanno tante attività estive e spesso non hanno nemmeno il tempo di vedere i nonni. Una situazione che vediamo ricorrere con una certa frequenza è che i genitori lasciano trascorrere ai figli qualche giorno nella casa in montagna o al lago in
Gabriella Rigo
compagnia dei nonni. Ma non è una vera “vacanza”, sono a casa loro». Tra gli anziani assidui frequentatori del Circolo c’è Gabriella Rigo, una vita a contatto con il pubblico come barista, di grande affabilità. Ci racconta il suo punto di vista sulle estati degli anziani: «Sono andata al mare quattro volte, sempre con mia nuora e mio figlio. Vedo però che tanti anziani restano a casa ed il circolo è per loro l’unico luogo per starsi vicini ed andare via con il sorriso». Sulle capacità genitoriali delle nuove generazioni, Gabriella non le manda a dire: «Questi genitori non sono capaci, d’estate “sbolognano” i figli ai nonni perché sono costretti a lavorare in due. D’altronde non sanno dire di no e danno ai figli qualunque cosa». ANZIANI E GIOVANI IN VACANZA INSIEME, «MA PAGA IL NONNO» Anche gli albergatori hanno il “polso” della situazione e ci hanno detto la loro in merito al tema “nonni in vacanza”. Emerge un quadro in cui la condivisione delle vacanze tra nonni, figli e nipoti è diffusa, ma non per le ragioni che ci si potrebbe aspettare. Ce lo ha spiegato Andrea Pedrotti, titolare dell’hotel La Piroga di Calceranica al Lago: «Le famiglie che vanno in vacanza con i nonni ci sono, ma quello che vediamo spesso è una situazione meno “rosea” di quanto vorremmo. Sono gli anziani a sostenere economicamente i giovani di casa: insomma, sono i nonni a pagare la vacanza. Questa dinamica si ascrive al peggioramento delle condizioni di vita delle giovani generazioni, che spesso non hanno una serenità economica. I nonni allora rappresentano un elemento di solidità assolutamente insostituibile, anche durante le vacanze. Ma quando ne hanno la possibilità economica, i ■ giovani vanno da soli».
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Settembre
ROTALIANO 30 agosto - 1 settembre 2019 Mezzocorona ALLA SCOPERTA DEL TEROLDEGO
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“Ma chi l’ha detto che l’OPERA è ANTICA?” di Daniele Valersi foto di Michele Monasta
MEZZOSOPRANO, CECILIA MOLINARI È NATA A RIVA DEL GARDA UNA MANCIATA DI ANNI FA E HA GIÀ OTTENUTO IMPORTANTI CONFERME DI CRITICA E DI PUBBLICO. È DIPLOMATA IN FLAUTO E LAUREATA IN MEDICINA. HA FREQUENTATO L’ACCADEMIA ROSSINIANA DI PESARO SOTTO LA GUIDA DI ALBERTO ZEDDA. INSOMMA, UN CURRICULUM PROPRIO NIENTE MALE... 32
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trentinoincontri “Il Barbiere di Siviglia”
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opo il suo debutto nel 2015, col ruolo di Zaida nel rossiniano “Turco in Italia”, Cecilia Molinari ha iniziato una carriera artistica in costante ascesa e si è ormai affermata tra i più talentuosi giovani mezzosoprani, avendo ottenuto importanti conferme di critica e di pubblico. Nata a Riva del Garda nel 1990, Cecilia Molinari oltre che in Canto è diplomata in Flauto e ha una laurea in Medicina; nello stesso anno del suo debutto ha frequentato l’Accademia Rossiniana di Pesaro sotto la guida di Alberto Zedda esibendosi, per il Rossini Opera Festival, come Marchesa Melibea ne “Il viaggio a Reims”. Pesaro e Rossini sembrano aver portato fortuna a Cecilia, che ritroviamo subito dopo al Teatro Rossini, diretta da Alberto Zedda nel “Barbiere di Siviglia” (Rosina), oltre che come solista nella “Petite Messe Solennelle” e nello “Stabat Mater” in Perù; nell’agosto 2016 è ritornata sulla scena del ROF per una nuova produzione de “Il turco in Italia”. Da allora non le sono mancati gli ingaggi: nella stagione 2016/17 ha cantato in “Falstaff” (come Meg) all’O-
pera de La Coruña, “Adelson e Salvini” (Nelly) a Jesi, “Il Barbiere di Siviglia” a Trieste, “Il turco in Italia” alla Bergen Nasjonale Opera, “Stabat Mater” di Pergolesi al Ravello Festival, “Il viaggio a Reims” al Teatro dell’Opera di Roma e “Le siège de Corinthe” (come Ismene) al ROF di Pesaro. Numerosi anche gli impegni recenti che, oltre al debutto di quest’anno al National Centre for the Performing Arts di Beijing, comprendono presenze in Italia, Oman, Belgio, Norvegia, Olanda, Spagna. Il 2019 è un anno intenso per Cecilia, che abbiamo intervistato; il suo prossimo appuntamento è a Pesaro con il Rossini serio di “Demetrio e Polibio” (il 12 agosto la “prima”). Parliamo di un successo recente, la cantata “Giovanna d’Arco” di Rossini (nella trascrizione per orchestra di Salvatore Sciarrino), con l’Orchestra di Padova e del Veneto. Qualche considerazione su questa esperienza? Per affrontare la Giovanna d’Arco sono necessari tutti gli ingredienti del belcanto: voce, tecnica e stile. È una partitura del Rossini maturo, datata 1832, quando già il Cigno di
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trentinoincontri “La cenerentola”
En travestì
Pesaro aveva abbandonato il mondo del teatro d’opera. Nel 2015 il M° Alberto Zedda mi aveva presentato questa cantata per il concerto conclusivo dell’Accademia Rossiniana, alla fine però si scelse un altro programma e non ebbi la possibilità di cantarla. Riprenderla a distanza di quattro anni è stata una sorpresa: la mia voce è maturata e quello che in passato mi spaventava ora riesco a gestirlo, anche se sono sorti altri quesiti vocali e soprattutto interpretativi. L’arrangiamento del M° Sciarrino rende molto bene la varietà di colori che servono a dipingere la complessa figura della Pulzella d’Orléans e cantare sopra questo tappeto sonoro è molto coinvolgente. Con l’Orchestra di Padova e del Veneto vi è una bella collaborazione, iniziata ancora quando frequentavo il conservatorio di Padova; è un piacere per me tornare nella città dove ho studiato. Questo mese l’aspetta un ruolo “en travesti” in “Demetrio e Polibio”, per il Rossini Opera Festival. Come si trova in una parte maschile? Tornare al ROF è sempre un grande onore. Pesaro fa da cornice alle mie estati da quattro anni a questa parte, è come tornare a casa, alle radici del belcanto. Come mezzosoprano sono abituata a rico34
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prire ruoli “en travesti”; quando per la prima volta ti dicono di “fare l’uomo” non è molto chiaro a cosa si riferiscano, allora si cerca di guardare i movimenti, i gesti, le espressioni maschili per poi riprodurle sul palcoscenico. Dopo un po’ tuttavia ci si rende conto che in realtà gesti, espressioni e movimenti non nascono dal genere del personaggio interpretato, ma da quello che dice, dalle azioni che compie. E non è più importante se è maschio o femmina. Chi ha detto che l’Opera è antica? Come si può intuire, ha risolto già da secoli i problemi di genere che tanto preoccupano la società contemporanea. In autunno toccherà a “Le
nozze di Figaro” al Palau de les Arts di Valencia. Già. Sempre a proposito di “en travesti”, a ottobre mi aspetta uno dei ruoli più divertenti da interpretare per un mezzosoprano: Cherubino, il ragazzo che palpita d’amore per ogni donna che incontra. Sarà un debutto importante e cantare a Valencia è un piccolo sogno che si avvera. Sono molto contenta di cantare Mozart: dopo Annio (La clemenza di Tito) e Dorabella (Così fan tutte), mancava all’appello proprio il “picciol paggio”. Quando non è impegnata nelle prove, come si svolge la sua giornata? Nei giorni liberi mi piace ripo-
sare la mente e dedicarmi a me stessa. Amo leggere, non c’è niente di più rilassante per me che mettermi in giardino con un libro. In assenza di giardino, situazione molto comune quando si è in viaggio, cerco il parco più vicino. Esistono anche giorni liberi da dedicare interamente allo studio, perché finita una produzione ne inizia subito un’altra: in quel caso sostituisco il libro con lo spartito. Quali progetti ha per il futuro? Ho già in calendario alcuni importanti debutti che per la prima volta mi allontanano da Rossini. Penso sia importante esplorare altre vocalità e altri compositori: un cantante non potrà mai conoscere le proprie potenzialità se rimane legato ad un unico autore. Bisogna assecondare la crescita vocale, accompagnandola allo studio di altri repertori. E quali desideri? Se avessi una lampada magica esprimerei questi tre desideri: parlare tutte le lingue del mondo, non ammalarmi mai e il dono del teletrasporto. In assenza della lampada, mi accontento di prendere lezioni di francese ogni tanto, di prevenire le situazioni che aumentano il rischio di contagio e di usare mezzi di trasporto tra i più rapidi per tornare a casa a riabbracciare la mia famiglia. ■
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CON IL CINEMA SI IMPARA QUALCOSA DI SÉ
di Tiziana Tomasini
QUANDO LAVORO E PASSIONE SI FONDONO E TI REALIZZANO: LA SCELTA DI VITA DI MASSIMILIANO BALSAMO. LUI È DIRETTORE DELLA FOTOGRAFIA E VIVE ASSAPORANDO IL MAGICO MONDO DEL CINEMA. VI RACCONTIAMO IN FORMA DI INTERVISTA LA SUA CARRIERA, TRA SOGNI DI GIOVENTÙ E DESIDERI REALIZZATI CON GRANDE SODDISFAZIONE. E CON UN OCCHIO ALLA REGIA…
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on è facile trovarlo, nemmeno per telefono. È sempre impegnato in qualche set cinematografico, in giro per il mondo a svolgere quel lavoro che è stato frutto della sua passione. Ma in un caldo pomeriggio estivo abbiamo raggiunto Massimiliano Balsamo, il nostro direttore della fotografia, e ci siamo fatti raccontare un po’ di lui e un po’ del suo percorso, rispolverando anche qualche bel ricordo delle nostre montagne. Come hai iniziato? Quali sono i tuoi lavori più recenti? Ho iniziato come operatore di cinema in piccole realtà; successivamente mi sono specializzato fino a diventare direttore della fotografia per televisione e cinema. Tra i miei ultimi lavori vanno citati i recentissimi “Exitus”, un thriller medioevale girato proprio in Trentino 36
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e “Il vegetariano”, un film che parla di Italia e India, ispirato a esperienze reali di immigrazione. Qual è l’importanza del direttore della fotografia per la riuscita di un film? Pensiamo solo a quante persone sono coinvolte nella realizzazione di un film,
definibile anche come “piccolo”. Il direttore della fotografia si occupa della parte visiva; l’importante è conoscere molto bene il mondo del cinema. Sapere e studiare, in sostanza, quello che c’è stato prima per costruire bene il dopo. Tu insegni anche all’Accademia delle Belle Arti di Brescia. Sono pronti i giovani di oggi ad imparare? Io insegno “Linguaggi e tecniche dell’audiovisivo”. Attualmente, anche in questo settore, è la tecnologia a dominare il campo, che viaggia in modo rapido e veloce. Pensiamo che circa il 90% dei film sono girati in digitale! Questi mezzi facilitano il lavoro, ma per avere un prodotto finale serio bisogna essere preparati. Oggi le nuove generazioni fanno fatica a comprendere l’importanza di avere delle basi solide su cui costruire. Ad esempio,
trentinoincontri “Il vegetariano” ha un taglio di carattere neorealista, quindi devi conoscere bene il neorealismo… Hai studiato anche all’estero. Che tipo di esperienza è stata? Dopo gli studi di psicologia, ho fatto un master negli USA, a San Diego. E qui, con mia grande sorpresa, ho scoperto che i professori adoravano il cinema italiano. Sapevano tutto, erano più preparati loro degli stessi italiani. E allora ci ricolleghiamo al concetto precedente: non approfondire, non sviscerare in profondità tutto quello che di cinema abbiamo, significa letteralmente buttar via un patrimonio. Quali sono le tue prospettive future? Continuare con l’insegnamento e fare il salto alla regia. Stare dietro alla macchina da presa è una grande responsabilità: significa dare i tempi nonché gestire e saper coordinare tante persone. Questo è il mio obiettivo. Del Trentino hai un intenso ricordo, molto “montanaro”, se così si può dire… Ricordo con grande piacere le estati passate sul Monte Bondone, a Candriai. In particolare le avventure con le nostre piccole telecamere analogiche, a girare e raccontare storie. Ecco, quello soprattutto. C’era proprio la voglia di raccontare, di inventare, di sperimentare. Con i mezzi che c’erano. Ma con qualcosa dentro da tradurre in pellicola. Cos’è il cinema per te? Domanda difficile. Sarebbe altrettanto complesso parlare di musica, di politica, di giornalismo e via dicendo. Le rispondo pertanto come spettatore: forse il lavoro che so fare meglio. Per me il cinema è sempre stata una passione, una via di fuga, un gioco attraverso il quale apprendere un’infinità di cose che forse nessuno mi avrebbe mai detto. Attraverso le storie dei personaggi costruisci anche te stesso, interiorizzando le loro azioni metti le basi per poi fare i conti con il mondo reale. Potrei usare la stessa argomentazione per parlarle di sport o letteratura ma non lo faccio perchè per me il cinema è sempre stato “qualcosa dì più personale”. Forse il punto, per chi fa questo mestiere e non solo, è proprio questo: prendersela un po’ più sul personale. Nessuno si è mai rotto l’osso del collo per essersi appassionato, per aver amato: un film, un libro, o una canzone. Che poi fosse opera propria o di altri questo non conta e non è mai contato, ma questo ovviamente è un altro... film. ■ 37
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C’ERA UNA VOLTA IN TRENTINO
di Claudio Marchesoni
VITTORIO GRAZIADEI (1857-1926) APPARTENENTE AD UNA FAMIGLIA ORIGINARIA DI CALDONAZZO, NEL 1884 SPOSÒ A TORINO CLELIA, FIGLIA DELL’EROE DEI DUE MONDI. IL MATRIMONIO DURÒ POCO E NEL 1889 OGNUNO ANDÒ PER LA SUA STRADA. FU PROFESSORE, PROVVEDITORE AGLI STUDI, LETTERATO, SCRITTORE, SCHIERATO NELLA DIFESA DELL’IDEA NAZIONALE
Ritratto fotografico di Vittorio Graziadei da giovane (Trento, Fondazione Museo storico del Trentino)
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ei pressi del palazzo municipale erano assiepate migliaia di persone in attesa. Verso le 11 uno squillo di tromba annunciò il corteo nuziale: arrivarono in fila otto vetture. Due cavalli neri trainavano la prima, una victoria nuova di zecca. Ne scese la futura sposa, bellissima nel suo abito di raso bianco e con un fiore d’arancio tra i capelli; seguirono la madre della sposa vestita di velluto verde cupo e infine lo sposo. Le fanciulle della Società generale degli operai regalarono alla giovane uno splendido mazzo di rose e camelie, mentre i reduci garibaldini facevano ala sullo scalone. È giunto il momento di rivelare circostanze e identità dei protagonisti di questo evento mondano di 38
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fine Ottocento: ci troviamo a Torino il 26 febbraio 1884, la sposa si chiama Clelia, ha 17 anni, è figlia di Giuseppe Garibaldi, e la stampa cattolica non perde occasione di sottolineare che è atea e non battezzata; la madre è Francesca Armorino, vedova dell’eroe dei due mondi; lo sposo, ventisettenne, è il professor Vittorio Graziadei. Il padre di Vittorio si chiama Daniele, è nato a Caldonazzo nel 1821 da Giambattista ed è lo zio del locale farmacista Damiano. Lasciato il Tirolo e maritato con una nobildonna piemontese, lavora presso il ministero del tesoro del Regno d’Italia; come gli altri membri della famiglia Graziadei rimasti in Valsugana nutre sentimenti filoitaliani: il 6 maggio
VITTORIO, “GENERO FUGGEVOLE“ DI GARIBALDI Copertina di uno spartito musicale dedicato a Clelia Garibaldi Graziadei che in gioventù trascorse dei periodi di vacanza nella località ligure di San Terenzo
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18 agosto Bersntol ring
Clelia Garibaldi con il Presidente Luigi Einaudi nel 1952
un pizzico di compiacimento risorgimentale: “E chi avrebbe mai sognato che la Signora Clelia stia per diventare mia prima cugina?” Il matrimonio durò poco e nel 1889 era già finito. I due si separarono ed ognuno andò per la sua strada (da qui l’espressione genero fuggevole di Giuseppe Garibaldi riferita a Vittorio e apparsa sulla rivista Belfagor). Clelia si dedicò a coltivare la memoria del grande padre e morì ultranovantenne nel 1959. Durante gli anni di matrimonio Vittorio risiedette a Firenze, insegnò poi nei licei di altre città d’Italia, tra cui Siracusa e Palermo. Nell’università del capoluogo siciliano fu nel 1908 anche libero docente di letteratura italiana. Rivestì poi il ruolo di regio provveditore agli studi a Bari, Campobasso e Salerno; nell’ultima delle tre città gli è tuttora dedicata una via. Morì a Napoli nel 1926. Oltre che professore di soda cultura fu homme de lettres, scrittore acuto e “originale, tutto nervi con aggettivi e forme che facevan nodo, e talora parevano sassate” (dal necrologio di Cosimo Bertacchi). Ci ha lasciato alcuni saggi letterari, tra i quali ricordiamo Alma sdegnosa
Ritratto fotografico (circa 1889) (Trento, Fondazione Museo storico del Trentino)
Dopo due edizioni autunnali, torna nella sua originaria veste estiva il Bersntol ring, giro alla scoperta di tradizioni e gastronomia della valle incantata. L’itinerario di questa edizione è inedito con partenza e arrivo a Kamaovrunt nel comune di Frassilongo. Altre novità su gusto e intrattenimenti, vi aspettiamo numerosi. Foto archivio Consorzio Val dei Mocheni
1848, durante la prima guerra d’indipendenza, fa parte per breve tempo della Legione Trentina che si proponeva di conquistare il Trentino entrando dalla Lombardia. Il primo incontro tra Clelia e Vittorio era avvenuto nel 1882. Vittorio, laureato in lettere, insegnava al Collegio Internazionale di Torino, dove un giorno si presentarono donna Francesca e Clelia, intenzionate ad iscrivervi il piccolo Manlio, il figlio più piccolo di Garibaldi. “Fino da quel momento Vittorio piacque a Clelia, ed essa a lui”, scrisse da Caldonazzo il cugino Damiano, in una lettera del 1883. Continuava chiedendosi con
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IL LIBRO
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uesto articolo è tratto dal libro “Cronache dalla Valsugana dell’Ottocento” di Claudio Marchesoni (Curcu Genovese). Attingendo soprattutto alle cronache dei giornali questo libretto lancia sguardi curiosi dentro la Valsugana del XIX secolo. Riporta in vita incontri-scontri con aquile e orsi, stragi di uccelli, donne in marcia su sentieri malagevoli, andirivieni di carrozze, bei paesaggi e abitati trasandati, annegamenti, matrimoni, finte apparizioni di madonne. I grandi temi ottocenteschi (prosciugamento delle paludi, spedizione del generale Medici, alluvione dell’82, crisi economica, ferrovia) sono evocati di sfuggita. Le vicende qui proposte, marginali rispetto alla grande storia, sono state scelte tra le molte perché adatte a restituire atmosfere, luoghi e situazioni ed a recuperare lo spirito del tempo. Pag. 108 - Euro 14,00 www.curcugenovese.it (1889), Il pianto e il riso in Omero (1890), Un sonetto di Vittorio Alfieri (1903), La serva di don Abbondio (1903), Lo sdegno di Dante (1904), Pasquino in Sicilia nel 600 e nel 700 (1907). Dal tedesco tradusse la Storia della Sicilia nell’antichità di Adolf Holm (1896) e degli scritti di Herder. Collaborò per lunghi anni con la rivista Minerva, sulla quale pubblicò innumerevoli argute recensioni, a volte in
Clelia Garibaldi (la prima a sinistra) assieme alla madre Francesca, al padre e ai fratelli Manlio e Menotti in una fotografia del 1875 circa 40
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forma anonima, altre volte con lo pseudonimo Vitige. Proprio su un numero di Minerva del 1912, dedicò un lungo articolo al libro Notizie e documenti su Lavarone e dintorni di Desiderio Reich, uscito nel 1910. In armonia con l’orientamento famigliare e con le passioni patriottiche di quegli anni si impegnò anche nel campo politicoculturale rivestendo il ruolo di rappresentante ufficiale in Italia dell’associazione Pro Patria e collaborando con la Dante Alighieri. In prossimità della prima guerra mondiale e durante il conflitto si distinse per il suo convinto interventismo. Fu “animatore e incitatore di giovani con discorsi d’un calore e di un’eloquenza travolgente, e non si stancò fino da allora di ripetere, anche nei momenti più critici, il fatidico grido: L’Italia al Brennero!…”. Fervido patriottismo ed esasperazioni nazionalistiche a parte, fu un personaggio interessante che “nella sua genialità d’animo e di cuore non prese troppo sul serio la vita…”
Una giovane Clelia in posa con il suo celebre padre
(dal ricordo di Adolfo Faggi) e per questo dopo la morte non ebbe il riconoscimento che si sarebbe meritato. Considerato il clima politico di fine Ottocento con le aspirazioni di parecchi Trentini al ricongiungimento col Regno d’Italia, il matrimonio Garibaldi-Graziadei non poteva non assumere un significato simbolico divenendo fonte di aspre discussioni. Alcuni cittadini filoitaliani di Trento, sprezzantemente chiamati Italianissimi dalla stampa filogovernativa austriaca, avevano spedito alla coppia un indirizzo di felicitazioni, richiamando il sangue di Bezzecca e augurando all’Italia
un luminoso avvenire. La stampa austriaca, in particolare il settimanale Österreichischer Reichsbote, sollecitò l’intervento della Luogotenenza di Innsbruck, ricordando che i pensieri espressi dai filoitaliani non rispecchiavano quelli dell’intero comune e che Trento faceva ancora parte dell’impero austro-ungarico. Il podestà di Trento, barone Giovanni Ciani, dovette prendere le distanze e dissociarsi dal messaggio augurale. Uno strascico, polemico e poco nuziale, per un evento che per un attimo spruzzò di rosso garibaldino anche l’azzurro cielo di Caldonazzo. ■
Il lago di Caldonazzo agli inizi del XX secolo
trentinoitinerari trentinoattualità
LA VIA SACRA DEI SANTUARI
di Fiorenzo Degasperi
DALLA COMPARSA DI MONTAGNAGA ALLA MADONNA DELL’AIUTO PASSANDO DAL LAGO DELLA SERRAIA E DALLE PIRAMIDI DI SEGONZANO
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gni luogo è attraversato da complessi sistemi viari, più o meno visibili, che mettono in collegamento paesi, valli, particolari centri di attrazione naturale e spirituale. Sentieri, mulattiere, tracce diventate strade, uniscono storie diverse e, per chi le valorizza riportandole in superficie dalle profondità del tempo, disvela una ragnatela di cammini perduti. Sono le vie del Sacro. Si incrociano, si sovrappongono, si perdono per poi ritrovarsi. Su queste vie venivano costruite chiese, capitelli lignei e in pietra, tabernacoli, ancone, croci incise nella roccia. La “Via dei Santuari” tracciata sull’altopiano di Pinè e nella limitrofa Valle di Cembra, che unisce il Santuario della Comparsa a Montagnaga con il più discreto e appartato Santuario della Madonna dell’Aiuto presso Segonzano, è la riscoperta di un antico percorso che si snoda per 22 km attraverso le due valli, immerso nel verde e nella tranquillità, elementi questi
che permettono meditazioni accompagnate dalla conoscenza di un territorio che rivela, a chi sa ascoltare, vedere e percepire, luoghi solitari, incantevoli, ricchi di storia e di leggenda. Il percorso ricalca il già ben sperimentato, da almeno diecimila anni, sentiero utilizzato dai cacciatori mesolitici che dai ripari del fondovalle atesino si dipartivano verso le alte praterie del Lagorai a caccia di animali. Cacciatori che hanno lasciato dietro di sé una miriade di micropresenze anche sacrali, legate ai riti compiuti attorno al fuoco per ingraziarsi il Signore e la Signora degli Animali. Ora questi dèi senza nome sono stati sostituiti dal pantheon cristiano, in primis la Madonna, Maria, la madre di Cristo. Ed è proprio a questa figura, che nel tempo ha preso il posto di Cristo e di Dio nel cuore dei fedeli, che è dedicato questo percorso. Infatti all’inizio e alla fine, all’alfa e all’omega dell’itinerario, troviamo due luoghi sacri a lei dedicati.
Il Santuario della Madonna di Caravaggio a Montagnaga di Pinè, o della Comparsa come lo chiamano i trentini per via dell’apparizione della Madonna, in uno splendore grandissimo entrare in chiesa, alla pastorella Domenica Targa, è collocato verso oriente della valle di
INFO
A Montagnaga da visitare il Museo del Turismo Trentino sito nel vecchio Albergo alla Corona. L’Albergo costituisce uno dei primi esempi in provincia di costruzione dedicata esclusivamente ad attività alberghiera. Fondato nel 1883 da Carlo Tommasini senior e da sua moglie Luigia Froner è rimasto attivo, per tre generazioni, sino al 2002. Oggi è sede del museo. Info per visite guidate: Biblioteca Comunale di Baselga di Pinè, tel. 0461.557951, www. visitpinecembra.it.
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trentinoitinerari PERCORSO
Montagnaga, chiesa di S. Anna
Pinè, ai confini della sottostante Valsugana. La Comparsa è un luogo fisico, oggi diventato parco dello Spirito, che da sempre ha attirato i devoti, forse ancor prima che la vicina chiesa di S. Anna a Montagnaga (del XVI secolo), vedesse, secondo Domenica Targa – che nacque a Guarda, la longobarda Varda o Guardia, il 9 agosto 1699 e lì morì il 24 ottobre 1764 –, la Madonna per ben tre volte e altre due nei dintorni. Oggi l’edificio religioso dedicato, ad Anna, la madre di Maria, presenta, oltre che alla sepoltura della pastorella, una ricca presenza di ex voto datati a partire dal 1730 e offerti tutt’oggi e molti portano la firma in tedesco a testimonianza dell’importanza del santuario, e sono collocati nella famosa stanza dove venivano rinchiusi gli ossessi durante il rito dell’esorcismo. Nei pressi del Monumento al Redentore con la famosa scala Santa lignea composta da 28 gradini, al cui interno fu posta della terra raccolta in varie località della Terrasanta e che ha messo a dura prova le ginocchia di migliaia di fedeli, nella conca della Comparsa dove, secondo la leggenda, la Madonna apparve per la prima volta, ci sono una sorgente d’acqua che sgorga freschissima e un enorme masso, trasportato dai ghiacciai, che presenta una serie di coppelle di preistorica memoria, elementi che stabiliscono da soli la magia e l’importanza del luogo. Un tempo i pellegrini arrivavano qui non solo per le indulgenze ma anche per la richiesta di intercessione affinché il male oscuro, ovvero l’ossessione, la possessione, venisse scacciato fuori, tramite l’esorcismo. Si chiedeva inoltre la protezione per il bestiame dal contagio e dalle malattie. Il fatto che la Congregazione dei Riti non avesse mai appurato nessuna verità sulla supposta apparizione non servì a distogliere
Dalla Comparsa ci si dirige verso Montagnaga: nei pressi della IV Stazione del “Mistero della Comparsa” si svolta a sinistra passando per la frazione Fregolotti, fino ad incontrare i segnavia del Mesotrekking. D’ora in poi li seguiamo transitando per l’amena località del Laghestel, biotopo, sfiorando la frazione di Vigo, salendo poi a Miola e scendendo al lago di Serraia che costeggiamo ad oriente. Si prosegue sempre sulla riva orientale anche del successivo lago delle Piazze sbucando nei pressi di un albergo. Compiuti una decina di metri sulla strada provinciale per Centrale, troviamo a sinistra della strada il segnavia della pista ciclabile Casei-Varda: la seguiamo toccando il suggestivo capitello del Crocifisso (voto per il colera del 1855) per pervenire in località Centrale (m 1055). Svoltiamo a sinistra per Bedollo e dopo un centinaio di metri, sempre sulla sinistra, troviamo le indicazioni “Sentiero E5” (Sentiero Europeo) e “Piramidi di Segonzano”. Percorriamo questa parte assai suggestiva tra boschi di conifere e frazioni dal fascino antico come Quaras e Luch, per arrivare a Segonzano, senza dimenticarci di guardare le sottostanti piramidi di terra, antichi giganti pietrificati da maledizioni. A Segonzano ci teniamo nella parte alta del paese, attraversando le frazioni di Stedro (m 753), Sabion e Casal. A Stedro abbandoniamo il segnavia E5 per proseguire per stradina asfaltata fino ad immetterci sulla Via Crucis che ci conduce al Santuario della Madonna dell’Aiuto. Punto di partenza/arrivo: Montagnaga, La Comparsa (m 927), arrivo alla Madonna dell’Aiuto (m 877) nei pressi di Segonzano. Tempi: ore 5.30/6 Dislivello: 350 m tra saliscendi
i fedeli dal recarvisi fin dai primi tempi. Il Santuario della Madonna dell’Aiuto, presso Segonzano, in val di Cembra, è stato eretto sull’antica via di collegamento tra la valle, la val di Fiemme e l’altopiano di Pinè. La fondazione di questo santuario si perde nella notte dei tempi. Divenne tale quando, attorno alla metà del Settecento, Ferdinando Francesco a Prato, nativo di Segonzano, viene chiamato a ricoprire la carica di canonico della cattedrale di Passavia in Baviera. In quel luogo si pregava Maria
La magica frazione di Quaras 42
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Hilf, Maria dell’Aiuto, frutto di un voto dei fedeli di Baviera, Austria e Boemia, perché erano stati risparmiati dai pericoli della guerra dei Trent’anni, salvati dalla peste nera del 1634 e dal pericolo dei Turchi nel 1683. L’immagine dipinta tanto venerata che raffigurava la Madonna con il Bambino era una copia del celebre capolavoro di Lukas Cranach il Vecchio. Ferdinando Francesco a Prato ne fece fare un’ulteriore copia e la portò qui. L’antica cappella medioevale fu rinnovata e da quel giorno accolse
trentinoitinerari “IL RISTORO DEL PELLEGRINO” E ALTRI LUOGHI Ci sono diversi ristoranti e alberghi convenzionati con l’APT e facenti parte del progetto Il ristoro del pellegrino che consentono di godere di un prezzo agevolato per il pranzo: a Montagnaga Pizzeria Comparsa, tel. 0461 557006 (giorno di chiusura il martedì, in alta stagione sempre aperto), Cà dei Boci, tel. 0461 557189, www.postahotel1899.it (aperto tutti i giorni), Canè in Fiore, tel. 0461 558270, www.caneinfiore.it (giorno di chiusura il giovedì, in alta stagione sempre aperto), a Baselga di Pinè, fraz. Campolongo, troviamo Albergo Due Laghi, tel. 0461 554074, www.albergoduelaghi.it (giorno di chiusura il lunedì, in alta stagione sempre aperto), Hotel Scoiattolo tel. 0461 557739, www.scoiattolohotel.it (giorno di chiusura il giovedì, in alta stagione sempre aperto) e a Bedollo l’Albergo Miramonti, tel. 0461 556626, www.miramontipine.it (giorno di chiusura il mercoledì, in alta stagione sempre aperto). Nel mese di luglio e agosto, nella splendida e solitaria frazione di Quaras, ci sono due camere in affitto presso la famiglia Casimiri (tel. 3296172625). A Segonzano troviamo l’Hotel Alle Piramidi (tel. 0461.686106, www.piramidihotel.it). Per ogni altra informazione rivolgersi all’APT (www.visitipinecembra.it). Nei pressi del Santuario della Madonna dell’Aiuto, al posto dell’antico albergo ora chiuso, si trova “Il ristoro del Pellegrino”: consiste in una grande stanza riscaldata e aperta in concomitanza dell’apertura del Santuario, con tavoli e sedie esterni ed interni per pic nic, toilette, e distributori automatici di bibite e merendine. centinaia di fedeli. Una leggenda narra invece che fu un pastorello a trovare la sacra icona appesa ad un albero e perché le intemperie non la rovinassero la portò nella chiesa curaziale di Segonzano. La notte però scompariva per essere ritrovata nuovamente nel bosco. Lì era il luogo prescelto dalla Madonna, lì dove regnavano il silenzio e il canto degli uccelli. Così fu deciso di innalzarvi una cappella, curata nel corso dei secoli da vari eremiti. Il santuario è meta di pellegrinaggi il 24 maggio e la prima domenica di settembre con processioni da Faver, sull’altra sponda dell’Avisio, dalle frazioni di Se-
gonzano e dall’intera valle. Quelli di Bedollo e Brusago arrivano invece il primo maggio, ma quest’ultima è un’altra storia che racconteremo in un altro itinerario. La gente veniva a piedi arrivando anche alla sera precedente, bivaccando entro la chiesetta, sotto il gigantesco tiglio o dormendo sul fieno nelle ospitali case di Sabion. Per qualche anno, verso la metà del 1800, il Giudizio di Cembra obbligò la gente a non sostare nel bosco, imponendo a tutti di tornare in paese in processione dove potevano ristorarsi nei pubblici locali o presso le famiglie dei conoscenti, evitando feste, bagordi, risse e comportamenti disdicevoli. Furono
CONSIGLIO DEL VIANDANTE
Montagnaga è raggiungibile con il bus soltanto con una corsa giornaliera, partenza da Trento ore 17.15, arrivo ore 18.28. Quindi si pernotta in uno degli alberghi presenti in loco. Da Segonzano si ritorna a Trento con il bus (diverse le corse giornaliere, controllare orari Trentino Trasporti).
inviati perfino avvisi ai sacerdoti dei paesi della Valle perché non venissero al santuario la prima domenica di settembre visto che le loro chiese si svuotavano. La Via Sacra dei Santuari ci fa camminare dentro la storia e la leggenda. Diverse le chiese che si toccano, anche con piccole deviazioni, facendoci scoprire dei veri e propri gioielli d’arte e d’architettura. Lungo la strada poi, oltre che alle consuete Via Crucis, ci imbattiamo in numerosi capitelli eretti in ricordo del colera che qui, per secoli, ha imperversato, come prima la peste, decimando la popolazione o costringendola all’emigrazione. Anche la natura aiuta a capire il senso stesso dell’essere al mondo. Oltre ai boschi, alle rocce porfiriche, agli scenari spettacolari, è l’acqua il filo conduttore di questo viaggio. Dalla sorgente della Comparsa a quella che sgorga presso la Madonna dell’Aiuto, passando per il Laghestel, biotopo, i laghi di Serraia e delle Piazze, questo elemento ci indica purezza, rigenerazione e ci trasmette una quiete che oggi, nel frastuono della vita contemporanea, è difficile trovare. Poi i sentieri ci conducono al cuore dell’anima delle persone, facendoci incontrare vecchi centri abitati, villaggi e frazioni altrimenti dimenticate, come Quaras (=appezzamento di terra di forma quadrata), vero e proprio gioiello dell’architettura rurale, della solitudine e dell’isolamento. ■ 43
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trentinoattualità trentinoincontri IL NOME È ITALIANO, IL COGNOME È CINESE: FILIPPO XIA, 55 ANNI. IL CUORE, PERÒ, BATTE PER ENTRAMBI I “SUOI” PAESI: QUELLO DI NASCITA, DOVE TORNA OGNI ANNO, E QUELLO DI ADOZIONE. UNA STORIA CHE PARTE DALLA CINA E ARRIVA ALLA ZONA INDUSTRIALE DI ROVERETO. UNA STORIA DI LAVORO, MA ANCHE DI FILANTROPIA
FILIPPO, DALLA CINA CON AMORE di Maurizio Panizza
“P
lego, avanti pel favole”. Trattengo a stento di sorridere nel sentir parlare in questo modo il distinto signore di 55 anni che ho davanti. Del resto – penso – non è che da una persona dell’Estremo Oriente ci si possa aspettare una perfetta pronuncia in italiano, no? Sorride anche lui sornione (mi legge forse nel pensiero?), mentre mi fa accomodare con modi estremamente gentili nel suo ufficio. Siamo a Rovereto, in un enorme magazzino in zona industriale e Filippo Xia è un cinese fuori dal comune, uno, come si diceva una volta, che si è fatto da solo, un personaggio, insomma, che merita di essere intervistato per raccontare ai lettori la sua storia. Filippo è lieve e misurato nelle parole, sembra addirittura dimostrare una certa ritrosia nei miei confronti. In realtà, mi rendo conto che il suo è un particolare senso di discrezione e di riservatezza, un mix tipico, da quanto ricordo, proprio dei cittadini cinesi. Un segnale, questa sua timidezza, che temo possa pregiudicare il nostro colloquio che come tutte le interviste richiede, invece, di poter
contare su di una specie di “nulla osta” delle emozioni per poter scoprire al meglio il personaggio intervistato. Ma mi sbaglio, non è così. Filippo (il suo nome cinese è Rong Hua) mi racconta tranquillamente di essere nato in un piccolo villaggio del nord della Cina che si affaccia sul Mar Giallo, alla stessa latitudine della Corea del Sud, distante in linea d’aria all’incirca 2 mila chilometri. Pochi, tutto sommato, se
Nel magazzino della sua azienda, a Rovereto 44
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pensiamo che fra il suo Paese e il nostro ne intercorrono, invece, quasi novemila. Come a dire, un altro mondo. La sua famiglia era composta dai genitori e da tre figli, due maschi e una femmina. Lui, il secondo in ordine d’età, è stato l’unico in casa a poter studiare e a diplomarsi in una branca della medicina cinese e anche uno dei pochi ragazzi fortunati del villaggio a poter proseguire gli studi superiori. “Del resto – racconta
trentinoincontri Filippo – non posso dire che la mia famiglia stesse male economicamente, così come in generale nessuno, per la verità, a quell’epoca. Per tutti c’era un lavoro, anche se il reddito non era certamente da ricchi. Mio padre, ad esempio, faceva il pasticciere in casa, era molto bravo e aveva una discreta clientela, per cui, forse, noi stavamo un po’ meglio degli altri”. L’epoca di cui parla Xia è quella della Cina comunista di Mao Tse-tung, il “grande timoniere” della Rivoluzione cinese, quello che fra alterne vicende governerà per tre lunghi decenni l’enorme Paese asiatico. In “nostro” Filippo, però, nonostante il relativo benessere di cui godeva la sua famiglia, nel 1997 – poco più che trentenne – decide di partire per l’Europa, più per una sfida personale che per una vera e propria necessità. È così che come tappa iniziale approda a Rotterdam, una grande città portuale del nord Europa, la seconda dell’Olanda, dove si sono stabiliti già da qualche anno dei parenti che vivono all’interno della numerosa comunità cinese. Lì, inizia subito a lavorare nella cucina di un noto ristorante (cinese, ovviamente) fermandosi per otto anni. Nel 2005, sempre grazie a dei contatti di connazionali in loco, arriva quindi in Italia, in provincia di Teramo. Si sposta poi per tre mesi a Napoli, dove frequenta un corso di italiano per imparare una lingua fino a quel momento a lui sconosciuta. In seguito, sempre seguendo le tracce di altri suoi amici, sale al Nord, e si stabilisce a San Bonifacio, nel veronese, dove poco tempo dopo, con i risparmi messi da parte in Olanda, apre il suo primo Bazar, “Un piccolo Bazar – sottolinea Filippo – a conduzione familiare”. In effetti, nel frattempo, Xia si è sposato e ha avuto due figlie: una, che oggi ha 26 anni la quale l’ha già reso nonno, e un’altra, di 23, che sta studiando Economia e Statistica all’Università di Milano-Bicocca. Ma il viaggio non è finito. La tappa successiva, quella che l’ha portato a Rovereto, il “nostro” la compie non molto tempo dopo, aprendo in via Abetone un altro “Super Bazar”, il primo in assoluto in città. Dopo di lui arriveranno altri cinesi, ma sarà lui a farsi ricordare per lungo tempo dalla cittadinanza, e non solo per il Bazar. In effetti, pochi anni dopo, Filippo Xia sale agli onori delle cronache locali per un avvenimento del tutto inconsueto,
Filippo, il giorno della sua donazione alle Case di Riposo di Rovereto
perlomeno per un cittadino straniero. Il fatto lo racconta nel dettaglio il giornale “L’Adige” del 22 dicembre 2014 con un titolo a mezza pagina: “Il cinese Filippo che ama Rovereto”. Ma cosa era accaduto a dimostrazione di tanto affetto per la città? Ce lo spiega subito dopo l’occhiello dell’articolo: “Donazione per gli anziani delle Rsa Vannetti e Borgo Sacco”. È lui stesso a mostrarci il ritaglio di giornale orgoglioso e ancora stupito per quel clamore suscitato, come scrive il giornale, dalla donazione di una “somma importante” alle due Case di riposo per anziani. Ancora adesso dalle parole di Filippo emerge un profondo legame con la comunità che lo ha accolto e fatto sentire come a casa sua fin dall’inizio, alleggerendo le difficoltà insite, come è normale, in ogni progetto di integrazione. Rileggo ad alta voce l’articolo mentre lui ascolta: “Filippo con il suo sorriso disarmante ha voluto ringraziare Rovereto e per lasciare un segno tangibile della
sua riconoscenza ha scelto un gesto di solidarietà a favore degli anziani non autosufficienti di quella che lui definisce la sua città, la città in cui vorrebbe invecchiare e veder crescere i suoi figli e i suoi nipoti”. Lui, l’imprenditore cinese di Rovereto, conferma con il capo e mi sorride ancora. Poi mi dice: “Qui mi sento a casa mia. Se ne ho la possibilità, perché mai non dovrei condividere qualcosa con i miei concittadini?” In effetti il ragionamento non fa una grinza. Semmai ciò che può suscitare meraviglia è il fatto che colui che parla e che fa seguire i fatti (anche con altre donazioni meno “pubbliche” della prima) non è un italiano, né tanto meno un trentino d.o.c. È semplicemente un immigrato giunto da un lontano Paese che fino a non molti decenni fa noi italiani guardavamo con distaccata superiorità e che conoscevamo solo grazie ai racconti di un viaggiatore di nome Marco Polo. Così, osservando Filippo mentre mi avvio verso l’uscita, penso che a volte sono proprio queste cose, molto più di altre spettacolari imprese della vita, quelle che riescono a lasciarci senza parole. Esco dalla porta del capannone: “Grazie, Filippo, per l’intervista e per tutto quello che mi hai trasmesso”. “Plego” – risponde con quel suo modo singolare di parlare l’italiano. Poi mi saluta con un sorriso, mi allunga la mano e me la stringe forte. Vedo che mi segue con lo sguardo mentre raggiungo la mia auto. Entro e metto in moto. Lui è ancora lì, sulla porta: mi fa un cenno alzando la mano e da lontano mi sorride ancora. ■ 45
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trentinoinchiestaspeciale di Silvia Tarter
LA SCOMPARSA DEGLI ANCHE IN TRENTINO GLI INDISPENSABILI (E A VOLTE UN PO’ FASTIDIOSI) ANIMALETTI DANNO SEGNI DI SOFFERENZA. NEI MESI SCORSI GLI SCIENZIATI HANNO LANCIATO L’ALLARME: IL 40% DELLE SPECIE DI INSETTI È IN COSTANTE DECLINO E ALMENO UN TERZO DI ESSI
S
ul Pianeta Terra siamo 7 miliardi di abitanti; 1 su 7 è cinese, 1 altro indiano. Secondo le previsioni la nostra popolazione potrà raggiungere gli 8 miliardi entro il 2025, praticamente domani, e arrivare ai 10 miliardi entro il 2050. Non c’è che dire, siamo una specie prolifica, o meglio ancora, infestante. Ma alla faccia del nostro egocentrismo, non siamo noi, no, i più numerosi. Tre quarti di tutte le specie animali viventi appartengono infatti alla classe degli insetti. Ebbene sì, quei minuscoli esserini, talvolta fastidiosi, con cui spesso ci troviamo a tu per tu anche nelle nostre case. Zanzare che ci tormentano nelle sere d’estate, mosche noiose, moscerini della frutta ma non solo: libellule, farfalle, falene, coleottori, scarafaggi, cimici, api, vespe, bombi... e tanti, tantissimi, innumerevoli animaletti di cui ignoriamo il nome e perfino l’esistenza, ma indispensabili ingranaggi dell’incredibile meccanismo che regola la vita sul pianeta. Si calcola infatti che il numero di specie viventi di insetti arrivi a 950.000 ma secondo le stime degli entomologi, gli studiosi degli insetti, potrebbero ar46
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rivare a 8.000.000, considerando anche le specie non ancora conosciute. Una ricchezza e una biodiversità davvero straordinarie! E una longevità da fare invidia! Gli insetti infatti sono comparsi sulla Terra molto prima di noi, già 300 milioni di anni fa, come dimostrano alcuni esemplari perfettamente conservati nell’ambra ritrovati in diverse aree del mondo, dal mar Baltico al Costa Rica. Naturalmente erano diversi da come appaiono ora, le libellule ad esempio erano grandi come gabbiani. Col trascorrere dei secoli, le condizioni clima-
tiche, ma anche la flora e la fauna della Terra si sono modificate, ma gli insetti hanno mostrato grande adattabilità al cambiamento, sopravvivendo ai secoli successivi. Tuttavia, in quest’epoca strana che un noto biologo ha definito Antropocene, ovvero un’era in cui, per la prima volta le cause principali delle modifiche strutturali, climatiche e territoriali sono attribuibili all’uomo, gli insetti stanno effettivamente lanciando forti segnali di sofferenza, benché siano finora sempre riusciti ad adattarsi. Lo ha comunicato un massiccio studio comparativo che ha raccolto 73 ricerche autorevoli effettuate per lo più in Europa Occidentale, Stati Uniti, – ma qualche ricerca riguarda anche Australia, Cina, Sudafrica e Brasile – uscito sulla rivista specializzata Biological Conservation a febbraio: il 40% delle specie di insetti è in forte diminuzione (contro un declino del 22% delle specie di vertebrati) e un terzo circa di queste, in pericolo, a rischio estinzione. La ricerca evidenzia come il tasso di estinzione della massa complessiva di insetti sia del 2,5% all’anno negli ultimi 25-30 anni. Helictopleurus splendidicollis.| microsculpture.net/ Levon Biss
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Museo collezione Bontadi
INSETTI DAL TRENTINO IN PERICOLO. DI QUESTO PASSO, TRA QUALCHE DECENNIO, QUEST’INTERA CLASSE ANIMALE POTREBBE RISULTARE COMPROMESSA, CON ENORMI RIPERCUSSIONI SULLA PRESERVAZIONE DEGLI ECOSISTEMI E DELLA LORO BIODIVERSITÀ Tra gli ordini più colpiti troviamo in cima alla classifica quello dei tricotteri (noti ai pescatori come “portasassi”, presenti negli ecosistemi d’acqua dolce) minacciati al 68%; i lepidotteri, le nostre care farfalle, al 53%; i coleotteri (49%); le api (46%). Seguono gli efemerotteri, insetti d’acqua dolce, gli anisotteri (libellule); i plecotteri e i ditteri (mosche e zanzare). L’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) ha stilato una lista rossa delle specie minacciate, arrivando, in realtà, a classificare come estinte “solo” 394 specie di insetti. Non è facile infatti determinarne con certezza l’estinzione; alcune specie poi scompaiono senza lasciare traccia, prima ancora di essere state scoperte e classificate. E noi, ovviamente, possiamo tentare di salvare solo ciò che conosciamo. Ma come si fa, ci chiediamo, a dichiarare una specie estinta, ad accertarci che non esista più nemmeno un singolo esemplare? Lo abbiamo chiesto a Mauro Gobbi, entomologo che lavora al Muse di Trento. “È possibile dichiarare una specie estinta quando dopo lunghi studi e osserva-
LE IMMAGINI DI QUESTO ARTICOLO Smartphone e fotocamere digitali hanno reso la fotografia... democratica: chiunque, anche senza essere un professionista, con un po’ di fortuna può ottenere scatti mozzafiato. Non la pensa così il fotografo britannico Levon Biss, che ha voluto realizzare un progetto unico nel suo genere. Ognuna delle foto di insetti che vi presentiamo in questa gallery è infatti un collage di 8-10.000 foto fatte al microscopio. Nell’immagine, Belionota sumptuosa.| microsculpture.net/Levon Biss
zioni svolte con metodi di monitoraggio quantitativi non si osserva più, in un particolare ambiente, una determinata specie”. Spiega. Occorre precisare prima di tutto che va fatta una distinzione tra specie e popolazioni, ovvero il numero di individui rappresentativi di ciascuna specie. A tal proposito, Gobbi ci conferma la gravità della situazione attuale: “Effettivamente, siamo in un periodo storico in cui assistiamo ad una perdita di biodiversità globale, in particolare per quanto riguarda gli insetti, non solo in termini di specie ma anche di biomassa, ovvero quantità di individui”. Aggiunge. Qualche esempio? “Una recente ricerca condotta in Inghilterra ha dimostrato, potendo contare su un’ingente raccolta di dati storici disponibili, come la popolazione di farfalle in Inghilterra si sia letteralmente dimezzata in vent’anni. Un altro studio che ha colpito molto gli addetti ai lavori ha dimostrato inoltre che in Germania, negli ultimi 27 anni, in 96 aree protette la biomassa stagionale di insetti si è contratta del 75%, riducendosi ogni anno sempre un po’ 47
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ANCHE LE API TRENTINE IN CRISI: MA NON È ANCORA TROPPO TARDI
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Mosca, Calliphoridae | microsculpture.net/Levon Biss
di più, specialmente durante l’estate.” La perdita di insetti riguarda naturalmente anche noi. L’Italia, spiega Gobbi, è inoltre il paese europeo che può vantare più specie endemiche, ovvero esclusive di un determinato territorio. “Grazie al suo sviluppo latitudinale, che permette la presenza di habitat sia alpini che mediterranei coesistono ambienti molto ricchi di biodiversità con un alto tasso di specie endemiche, molte delle quali particolarmente sensibili ai cambiamenti climatici e ambientali.” Proprio perché connesse ad un dato luogo, tali specie risultano inevitabilmente più vulnerabili a fronte di importanti mutamenti nel loro habitat. D’altro canto, sempre più spesso troviamo invece specie non autoctone che si diffondono, dimostrandosi più resistenti al cambiamento climatico e ambientale, tanto da finire con l’avere il sopravvento. Non è quindi esatto, precisa Gobbi, parlare di un’estinzione in generale che riguarda tutte le specie di insetti. Alcune infatti saranno enormemente avantaggiate dal riscaldamento globale, riscontrando delle condizioni ambientali più favorevoli, ad esempio specie aliene che entrano in competizione con specie autoctone: “Se una specie trae vantaggio da una situazione mutata o non percepisce delle difficoltà, significa che non ha grandi esigenze ecologiche e quindi è quella che meglio si adatta”. La biodiversità che noi perdiamo è riferita alle specie altamente specializzate a vivere in particolari habitat. Purtroppo stiamo assistendo a una banalizzazione faunistica”. Si assisterà quindi, in misura sempre maggiore, a una diffusione delle stesse specie in più aree del pianeta, e 48
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a scorsa primavera anche nella nostra provincia abbiamo assistito ad una stagione assurda, caratterizzata da eccezionali sbalzi climatici: ad un inverno mite è seguito infatti un maggio con temperature nettamente al di sotto della media stagionale. Ciò ha avuto importanti ripercussioni in particolare sull’apicoltura trentina, compromettendo fortemente la produzione di miele, tanto che molti apicoltori trentini si sono ritrovati con l’intera produzione annuale fortemente compromessa. “Non è stato solamente il ritorno di freddo di maggio, ma anche l’inverno estremamente mite. Il clima favorevole di febbraio-marzo ha spinto le api a moltiplicarsi, ma in assenza di fiori, essendo ancora arretrata la stagione, hanno dovuto intaccare le proprie scorte di nutrimento”, ci spiega Paolo Fontana, apidologo presso la Fondazione Mach di San Michele all’Adige. “Il successivo brusco calo delle temperature ha rovinato le fioriture. Con il freddo le api sono state costrette ad interrompere la covata, rischiando di morire di fame hanno dovuto eliminare i fuchi, finché, quando è tornato finalmente il bel tempo, erano ormai già invecchiate”. La situazione è stata particolarmente grave nelle basse quote, ci spiega il professore, mentre in alta quota, dove la stagione procede più a rilento rispetto al fondovalle, si è riusciti a salvare maggiormente la produzione di miele. Rispetto all’attività d’impollinazione, anche alcune colture sono state danneggiate dal freddo estremo che ha indebolito le api, ad esempio quella del castagno, mentre invece per colture come le mele, si è riusciti a garantire l’impollinazione ricorrendo come di consueto all’introduzione di migliaia di alveari dal Trentino e da altre parti d’Italia. Ad ogni modo una situazione preoccupante quella della stagione appena trascorsa, che rischia di divenire la normalità, dato che ormai i cambiamenti climatici sono all’ordine del giorno. Che cosa possiamo fare dunque? “Dovremmo lasciare che le api si sviluppino più gradualmente, poiché pratiche che spingono eccessivamente l’impollinazione durante la fioritura primaverile ma che poi non riescono ad avere seguito per via delle condizioni climatiche non vanno bene. Gli apicoltori dovrebbero poi lasciare molto più cibo negli alveari durante le stagioni d’autunno e inverno, onde evitare di ricorrere a nutrimenti in extrema ratio a base di sciroppo come è avvenuto nei mesi scorsi. E poi ci sono i consumatori: dovrebbero preferire un miele italiano, per proteggere la nostra apicoltura e la nostra biodiversità.” Diffidare quindi di mieli venduti a prezzi stracciati, a meno di 10 € al kg, specie di provenienza estera, dietro ai quali si nascondono sistemi di produzione di minor qualità, o addirittura basati sull sfruttamento di manodopera. Quali provvedimenti si potrebbero adottare invece dall’alto, lato istituzioni, per mitigare la progressiva moria delle api? “Da un lato, certamente ridurre l’uso di pesticidi, che è solo una delle cause della sofferenza delle api, dall’altro incentivare coloro che seminano piante nettarifere, i comuni che vogliono destinare alcune aree a prato fiorito. In Trentino l’agricoltura è molto avanzata: abbiamo una forte monocoltura, e d’altra parte l’abbandono dei prati che porta al rimboschimento. Servirebbero dunque più superfici seminate a prato. Anche le feste degli alberi ad esempio, potrebbero essere utili occasioni per piantare, anziché i soliti abeti, piante nettarifore come ciliegi, tigli, castagni, pruni... dobbiamo tenere presente il verde non è solo un bel colore, ma la piante rivestono un ruolo fondamentale per la biodiversità.” La situazione trentina però, tutto considerato, è più positiva rispetto ad altre realtà, ci rassicura Fontana, per via di una diffusa apicoltura a conduzione familiare, associazioni molto attive, enti di ricerca, dialogo con i produttori... certo si potrebbe fare ancora meglio”.
trentinoinchiestaspeciale ad una riduzione, per l’appunto, di quelle invece endemiche, le più legate a un preciso luogo e alle sue caratteristiche. Insomma, accadrà, e sta già accadendo, un po’ quanto avvenuto con la globalizzazione, dove i piccoli negozi locali chiudono i battenti col proliferare di grandi catene internazionali, ovunque identiche. Per fare un esempio, una specie particolarmente svantaggiata da questa situazione è il cervo volante, tipico caso che rischia l’estinzione globale. Questo animale infatti dimora in ambienti boscosi e le sue larve hanno bisogno di tronchi marcescenti delle querce secolari per potersi sviluppare. E ad oggi non è così semplice imbattersi in querce secolari dai tronchi marcescenti. Al contrario, specie infestanti e generaliste come la coccinella asiatica, l’Armonia axyridis, si adattano perfettamente al cambiamento ambientale e climatico. La banalizzazione faunistica in conclusione, Gobbi ce la riassume così, paragonandola alle strofe di una bella canzone: “Se le note non più sono al posto giusto, la canzone risulta stonata.” E a tal proposito, come siamo messi in Trentino in termini di biodiversità entomologica? “Come in altre aree a clima alpino si stanno svolgendo degli studi in particolare sugli insetti criofili, ovvero amanti del freddo, quelli che dimorano e sono perfettamente adattati agli habitat glaciali. Chiaramente, col progressivo ritiro dei ghiacciai anche sulle nostre vette si determina anche la scomparsa delle comunità associate a questi habitat, per la maggior parte endemiche. Un patrimonio naturalistico, ma anche economico del nostro territorio che va perdendosi.” Tra i vari studi effettuati è emerso ad esempio il caso dei coleotteri della fami-
Sternotomis | microsculpture.net/Levon Biss
glia dei carabidi, diffusa in tutto il mondo. Alla fine degli anni ’70 alcune specie criofile erano comuni negli ambienti d’alta quota e glaciali; ora, ritornando negli stessi luoghi, a distanza di 20-30 anni nella zona di Passo Rolle e delle Pale di San Martino non vi è più nessuna traccia di tali animali, tanto da dichiararli estinti. In generale però, la perdita di specie riguarda in special modo gli insetti volatori, ci spiega Gobbi, tra questi alcuni hanno anche una rilevanza economica in quanto svolgono l’indispensabile compito di impollinatori. Ebbene, si stima che la popolazione di insetti volatori si sia contratta del 75-80%. Tutti noi sappiamo che buona parte delle piante, e dunque dei prodotti che portiamo a tavola ogni giorno, derivano dall’immane lavoro svolto dagli insetti, completamente gratis. Circa il 70% della produzione globale delle principali colture è dovuta all’instancabile lavoro di impollinazione di api e molti altri animali. Pensiamo alle nostre mele, ma anche pere, fragole, arance... e poi al miele. Per produrre un chilo di miele queste alacri lavoratrici possono visitare anche 22 milioni di fiori! L’impollinazione non è, naturalmente, l’unica funzione degli insetti. Questi animali sono infatti molto utili anche per il loro ruolo di controllo degli infestanti (da
parte di insetti fitofagi); di decomposizione, riciclo di nutrienti e materia organica, ci dice Gobbi. Per comprendere quanto sia sottovalutata in particolare questa loro importantissima funzione pensiamo ad esempio al caso australiano di inizio Ottocento, quando i coloni dovettero importare dal continente una grossa quantità di coleotteri per riuscire a smaltire gli escrementi degli allevamenti bovini da loro introdotti, in quanto meno “digeribili” dagli insetti locali, più avvezzi a decomporre escrementi fibrosi dei marsupiali. Insomma, dovremmo ringraziare davvero ogni giorno gli insetti anche per la loro immane opera di pulizia, altrimenti saremmo letteralmente sommersi di escrementi! Non dimentichiamo poi che gli insetti costituiscono uno dei componenti fondamentali della dieta di moltissimi animali; la loro scomparsa determina di conseguenza una consistente diminuzione di cibo per diverse specie causando una forte alterazione dell’equlibrio degli ecosistemi. Si parla infatti anche di estinzione funzionale: se gli esseri viventi sono troppo pochi si riduce il numero di interazioni con l’ambiente, comportando conseguentemente importanti squilibri al suo funzionamento. Oltre a diminuire in numero di individui, in molti casi gli
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La tecnica per realizzare immagini di questo tipo è tutt’altro che banale: Bliss pulisce accuratamente ogni soggetto e poi illumina con estrema precisione la sezione che vuole fotografare. Dopodiché sposta l’insetto di meno di un millimetro e ricomincia da capo. Infine unisce tra loro le immagini in un unico ritratto ad altissima risoluzione. Nell’immagine, un Exaerete frontalis.| microsculpture.net/Levon Biss
insetti stanno anche riducendo le loro dimensioni, a svantaggio dei loro predatori, il cui dispendio energetico per procacciare la preda non diminuisce, a fronte invece di un bottino sempre meno soddisfacente. Insomma, basta questo a comprendere quanto gli insetti siano determinanti per la vita sul pianeta e quanto dovremmo preoccuparci della loro scomparsa, essendo noi stessi la principale causa di questa moria. “Le quattro variabili che determinano l’estinzione, ci spiega Gobbi, sono fondalmentalmente la perdita di habitat, l’abuso di pesticidi, il cambiamento climatico e l’introduzione di specie alloctone.” L’incremento delle monocolture, come meleti e vigneti in Trentino o in pianura padana, modifica profondamente l’habitat naturale degli insetti. La distruzione delle foreste per lasciare spazio alle monocolture, la scomparsa dei prati da sfalcio, aree umide, inghiottiti dall’avanzare delle attività umane sono la prima causa responsabile della morte degli insetti.
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In secondo luogo vi sono i pesticidi; è risaputo che pesticidi quali i neonicotinoidi, di cui tracce sono state riscontrate anche nel miele, siano particolarmente nocivi per questi animali. Modificazione delle condizioni climatiche e proliferazione di specie aliene fanno il resto. Che fare quindi? È possibile limitare la progressiva scomparsa di specie e popolazioni di insetti dal nostro pianeta o è già tardi? “È necessario intervenire con opere di mitigazione, afferma Gobbi, che possono avere però effetto nel momento in cui la situazione non sia ancora compromessa. Ad esempio, se in una determinata area abbiamo già ridotto fortemente la biodiversità, diviene difficile ripristinarla in tempi brevi. Possiamo però per lo meno rallentare il processo di diminuzione degli insetti creando ad esempio corridoi biologici, piantando siepi, creando aree boscate, implementando aree verdi ma che siano collegate tra loro. Talvolta infatti si incoraggiano iniziative
come coltivare fiori sui balconi in città per favorire gli insetti, ma per gli impollinatori sono azioni pressoché inutili: come fanno loro a sapere che in quella zona scollegata dalle aree verdi ci sono i fiori? Fondamentale poi è poi il ricorso alla tecnologia: ormai le discipline scientifiche non vanno più avanti da sole. È necessario integrarle con l’ingegneria e con l’informatica; per limitare il problema occorre quindi investire nella ricerca.” Secondo lo studioso dell’IUCN Alex Hochkirch i governi dovrebbero investire finanziando un grande centro per la conservazione degli insetti, dove gruppi di esperti entomologi possano studiare e descrivere la loro distribuzione, conservazione e le minacce alla loro specie. Le parti della Convenzione sulla diversità biologica, un trattato internazionale firmato nel ’92 da 192 paesi per tutelare la biodiversità, avevano prefissato l’obiettivo, ambizioso, di fermare la perdita di biodiversità entro il 2020. Forse siamo un po’ in ritardo. È fondamentale allora continuare ad agire sul fronte dell’innovazione, a livello sovranazionale, dato che di un problema globale si tratta. A livello comunitario vi sono già delle strategie per favorire in particolare i processi di impollinazione ma occorre fare di più. Occorre iniziare prima di tutto a smettere di pensare che il problema non ci riguardi, che la scomparsa degli insetti sia solo grattacapo per entomologi. È un problema anche nostro, sì, proprio nostro! Noi che andiamo a cercare forme di vita su Marte quando non sappiamo nemmeno quante specie di insetti esistano sulla Terra. Ma sappiamo che del lavoro enorme, continuo, di questi minuscoli stacanovisti ronzanti ancora poco conosciuti potremmo presto sentire la mancanza.
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trentinoattualità trentinoluoghi di Denise Fasanelli
IL CUORE DELLA CULTURA MONTANA COME DESCRIVERE LA REALTÀ DE “IL MASETTO”? FORSE COME UNA SORTA DI CASA DELLA CULTURA IN MONTAGNA. UN BOSCO DOVE LE RADICI SONO FATTE DI STORIE E PERSONE, È SINONIMO DI CUCINA SCHIETTA, OSPITALITÀ RURALE, WORKSHOP NELLA NATURA DA 0 A 107 ANNI
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isalendo la valle di Terragnolo con le sue 33 frazioni, dopo essere scesi sul fiume Leno a Geroli e risaliti a 850 metri di quota verso il Pasubio, a circa mezz’ora di auto da Rovereto, tra la vegetazione fitta fitta, ci si imbatte in un puntino isolato e vivace, un luogo unico e sorprendente: il Masetto. “La posizione ci pone di fronte a tutta una fila di frazioni, mentre noi siamo piccole luci dove prima c’era solo buio”. È attraverso un aneddoto significativo che Giulia Mirandola ci introduce in quello spazio che ha contribuito ad illuminare: “Un uomo, originario della Valle, trasferitosi in Germania, che qui passa il periodo di villeggiatura, e fin dal principio ha dimostrato attenzione nei nostri confronti, ci ha confidato: “La sera vedo le vostre luci e, siccome sono sempre stato l’ultimo che va a dormire, aspetto che spegniate, solo dopo faccio altrettanto”. Questo è interessante, ci ricorda che non 52
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siamo soli, c’è qualcuno in quelle case che vediamo e che sappiamo essere persone, anche se vengono a trovarci dopo anni. Un contatto dove, anche la più piccola delle frazioni, nonostante l’abbandono, nasconde comunque degli elementi vitali che bisogna attivare in qualche modo”. Questo spazio senza tempo, questo puntino luminoso, unico nel suo genere è un mucchio di cose belle che proverò a raccontarvi ma che
andrebbe semplicemente vissuto, ritrovando la voglia e il tempo per stare e fare insieme. “Qui si impara, si mangia, si dorme, si sperimenta. Non è una scuola ma ci assomiglia, non è un’osteria ma alcune sere lo sembra, non è un ostello ma per certi versi lo ricorda, non è un rifugio ma ci va vicino. È in mezzo alla natura ed è pieno di cultura, è quieto e operoso. Il Masetto cerca di collegare tra loro molte cose che spesso teniamo separate. Il Masetto è un casa che profuma di bosco e di pane”. Così si presenta sul proprio sito questo presidio culturale, officina di idee, iniziativa di due giovani trentini che sorge vicino ad una chiesetta settecentesca sconsacrata, tutelata dalla Soprintendenza dei beni culturali, che ha una serratura a forma di cuore, simbolo della poesia che avvolge questo piccolo mondo fantasioso ed ospitale. Accanto, in anni recenti, è stata costruita una fo-
trentinoluoghi resteria che accoglie chi dorme al masét, termine dialettale che indica un piccolo maso, dotata di 24 posti letto, dove la finestra guarda volutamente gli alberi. L’edificio maggiore, in cui vi sono due ampie aule laboratorio adatte a workshop, conferenze, seminari, mostre, cinema sotto le stelle o sala da concerto all’aperto; ospita la biblioteca con una sua collezione internazionale di libri di immagini, un numero significativo di volumi legati alla montagna e la rassegna “Le librerie in viaggio”. Quest’ultima porta al Masetto una scelta di librerie indipendenti da diverse regioni d’Italia, selezionate in base alla qualità dei propri cataloghi, per un totale di 11 librerie e 16 incontri dedicati a poesia e letteratura. Distribuiti per tutte le pertinenze del maso, ad arredare sia gli interni sia gli esterni, possiamo imbatterci in giochi in legno nuovi ed antichi, alcuni rivisitati ed altri tutti da riscoprire. Molti di questi sono progettati da Klaus Saccardo della libreria de “La seggiolina blu” (Trento) e da Mook (Roma) ed hanno fin da subito rappresentato la chiave attraverso cui abitare il Masetto. Prima di tutto e soprattutto, un progetto, non semplicemente luogo, determinato a creare reti e spostarsi in diverse direzioni, ideando proposte inedite, multidisciplinari, concepite insieme ad artisti, divulgatori scientifici e, da quest’anno, anche architetti e musicisti. Il dialogo
profondo tra esseri umani ed elementi naturali è uno dei valori del Masetto; la proposta culturale il motore dell’attività; mentre le idee e il cuore sono la linfa vitale che ci mettono Giulia e Gianni, i due gestori, senza tralasciare il supporto di Urca, il loro cane. Gianni Mittempergher, è di Folgaria, cresciuto in montagna, ha lavorato da ragazzo in rifugio, sul Catinaccio. È stato pastore, cuoco e cogestore del Rifugio Altissimo (proprietà della SAT-Società Alpinisti Tridentini). La cucina, la cura delle capre e gli incontri con gli scrittori
contemporanei sono di sua competenza. Giulia Mirandola è responsabile della programmazione culturale, comunicazione e segreteria organizzativa. Nata a Rovereto, laureata in Conservazione dei Beni Culturali, si occupa da sempre di editoria e di educazione alla lettura, con particolare riferimento all’illustrazione. Collabora stabilmente con biblioteche, scuole, università, editori, librerie, musei, festival. Da quando, nel 2016, si sono candidati ad un bando dal Comune di Terragnolo (TN) con un progetto che poneva al centro il paesaggio, la cultura, gli esseri
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trentinoluoghi umani, l’ospitalità rurale, la cucina tradizionale, e che prevedeva la valorizzazione di un bene comunale, mai aperto al pubblico, i due ne hanno fatta parecchia di strada. Oggi, il Masetto, è un punto di riferimento non solo locale ma di più ampio respiro, dove l’ospitalità affianca l’offerta culturale. “Non eravamo alla ricerca di un’opportunità di questo tipo - specifica Giulia - ma quando si è presentata abbiamo intuito subito delle potenzialità e così abbiamo iniziato a pensare seriamente che valeva la pena rischiare, anche e soprattutto in una valle poco abitata e frequentata che non ha conosciuto il turismo di massa e lo sviluppo di tipo industriale”. Un rifugio creativo circondato dal bosco, con trenta coperti in una sala con la volta a botte e trenta all’aperto, dove la cucina è più grande della sala da pranzo e ruota attorno all’attenzione per gli ingredienti e la tradizione. “Qui chi viene a rinfocillarsi può trovare piatti dagli ingredienti scelti con cura tra singolari produttori di fiducia attraverso cui conoscere la storia e le tradizioni locali. Si spazia da canederli di carne, rape rosse o porri e formaggio, gnocchi al sugo di porri e caprino, polenta di Storo e coniglio o ancora gli Schlutzkrapfen e spaetzle di grano saraceno e spinaci con speck croccante. Un piatto tipico su cui Gianni si è concentrato è il fanzelto: una sorta di omelette di grano saraceno, che accompagna formaggi, salumi e cavolo cappuccio, usato solitamente come antipasto; un piatto tipico di Terragnolo, la prima valle a coltivare il grano saraceno in Trentino” ci spiega appassionatamente Giulia. Il pane è fatto in casa con la pasta madre, i dolci, preparati da lei stessa, usano ingredienti semplici come mele e cannella, cioccolata, nocciole, marmellata di ribes e la panna cotta è fatta con il latte delle loro capre. Un must che i bambini chiedono affacciandosi festosi in cucina, sono i ghiaccioli artigianali alla fragola, dove la fragola non è solo colore ma ingrediente principale per davvero! Quello che caratterizza e rappresenta però il fulcro di questo piccolo grande puntino tra i boschi sono i tantissimi appuntamenti, troppi per citarli tutti in un articolo: un programma variegato e da leggere con attenzione sul sito, dove ci sono eventi dal forte carattere interdisciplinare e sperimentale, iniziative e laboratori per tutti i gusti e le età. Ed è proprio l’idea originale di puntare su di un turismo d’incontro dove il fumetto 54
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si intreccia alla geografia, l’illustrazione all’alpinismo, la fotografia alle scienze forestali, le scienze naturali alle tecniche di stampa, il gioco alla geologia, l’arte alla mungitura delle capre e che collega tra loro illustrazione, cucina, editoria, allevamento, cura dell’ambiente, divulgazione scientifica; sulla quale molti non avrebbero mai scommesso “una lira”, a rivelarsi una risorsa infinita per una delle realtà più vive e vivaci del Trentino giunto alla sua terza stagione. Giulia Mirandola, ci illustra brevemente il focus della programmazione culturale di quest’anno. “Dopo che il 29 ottobre 2018 la valle di Terragnolo è stata colpita dalla tempesta Vaia, che nel volgere di poche ore ha trasformato il paesaggio di montagna al quale eravamo abituati; dopo la discussione, nella primavera di quest’anno, del progetto di realizzazione di un’autostrada a tre corsie con casello proprio nei pressi del Masetto; si è voluta dedicare la stagione culturale 2019 alla rinascita del bosco e alla conservazione del paesaggio di Terragnolo attraverso un programma che aiuti a riflettere sul valore dei luoghi e della conservazione del patrimonio paesaggistico e architettonico, sulla relazione tra processi di sviluppo culturale e processi di sviluppo econo-
mico. Un modo per incontrarsi e fare su quel suolo che per alcuni è pronto per essere deturpato e che invece esprime e sa esprimere anche altre vocazioni”. Il mese di agosto sarà un mese particolarmente intenso concentrato attorno ad un progetto espositivo “Natura in tutti i sensi” intorno al quale prenderanno vita molti momenti sia di laboratorio, sia di formazione. “Questa iniziativa nasce da una mostra di illustrazione prodotta dal Palazzo delle esposizioni di Roma, collegata ad una collana di divulgazione scientifica per bambini e ragazzi: ”Piccoli Naturalisti Osservatori” (ed. Topipittori) e ha come fulcro la possibilità di essere accessibile a pubblici con bisogni speciali (ad esempio, l’allestimento stesso prevede una traduzione in braille). Un progetto diventato la miccia per far convergere attorno a questa iniziativa tutta una serie di soggetti che operano sia in ambito culturale sia sociale tra cui Mart, Ufficio per il Sistema Bibliotecario Trentino, ENS-Ente Nazionali Sordi sezione di Trento, Irifor, la costituenda cooperativa di comunità TCC-Terragnolo che conta, le librerie Piccoloblu di Rovereto e Il piccolo giardiniere librofficina di Porto Mantovano.” Appuntamenti imperdibili da segnarsi in agenda? “Sicuramente il ciclo di laboratorio che ripetiamo anche quest’anno con molta convinzione: “Masetto bambini fotografia”. Si tratta di 7 giorni di laboratori che coinvolgono fotografi, metereologi, poeti, videomaker atti a coinvolgere i più piccoli per un’esperienza che li conduca ad esplorare il luogo in cui ci troviamo con occhi diversi. Oltre ai due workshop internazionali a cura di Camposaz e del collettivo Urban Reports, un appuntamento imperdibile, diventato quasi una tradizione, è quello di fine stagione: per due sabati di seguito a fine settembre,
trentinoluoghi insieme ai custodi forestali, dedicheremo due serate al bramito del cervo e al suo ascolto dal vivo”. Uno spazio di confronto e aggregazione, sia per abitanti che visitatori. Come immagini Il Masetto di domani? “Ci piacerebbe, conciliando il lavoro di gruppo e di studio, con il vantaggio che ci troviamo a soli 13 km da Rovereto in un contesto che sembra già molto lontano dai ritmi della città, ospitare corsi per scuole ma anche università con maggiore regolarità, soprattutto nei mesi di maggio/giugno e settembre/ottobre, più tranquilli e non di vacanza”. Cosa manca? “La questione principale è legata alla mobilità: chi arriva da fuori, senza auto, non ha la possibilità di raggiungerci facilmente con i mezzi pubblici, essendoci due corse al giorno che, per di più, non arrivano al Masetto ma alla frazione principale, dalla quale ci vuole una mezz’ora a piedi. Pur essendoci ospiti che salgono volentieri a piedi da Rovereto, spesso gli altri si trovano a dover prendere il taxi o li dobbiamo andare a recuperare”. Un episodio significativo appartiene al vissuto di qualche giorno fa e riguardata un workshop internazionale di architettura che ha coinvolto 12 giovani progettisti e progettiste che hanno abitato la Valle per dieci giorni. Ce lo racconteresti?
“L’obiettivo, partendo da un’assemblea pubblica in cui raccogliere le esigenze degli abitanti, era arrivare alla costruzione di manufatti ed oggetti architettonici che rispondessero in qualche modo a queste necessità. Siamo stati testimoni diretti della risposta inaspettata della comunità, in cui ciascuno ha aderito a questo progetto in maniera sempre più intensa, personale ed importante. Mano a mano che i lavori proseguivano, il paese si è messo a totale disposizione: sono state organizzate cene, una signora ha fatto le lavatrici ad un nostro ospite e alla fine, al momento dell’inaugurazione delle 4 installazioni realizzate, la comunità ha voluto omaggiare ogni partecipante con una borsa in tela con la stampa dell’immagine del paese Geroli, mentre i bambini hanno voluto regalare delle medaglie in legno a
ciascuno. Insomma, ognuno ha trovato un suo modo per essere protagonista in questa vicenda e questo è un salto importante”. Il Masetto è tutto questo e molto ancora. Qui si può godere delle passeggiate più semplici che scendono verso il torrente o quelle più impegnative che salgono verso il Pasubio, sperimentare trekking letterari, stare in compagnia delle capre o semplicemente in relax, leggere o giocare, mangiare o partecipare al ricchissimo programma culturale. Una cosa è certa, al Masetto il tempo è relativo, anche se la giornata scorre troppo veloce e per noi è giunta l’ora di rientrare, siamo sicuri di fare presto ritorno. Il programma e ulteriori informazioni sono visibili sul sito www.ilmasetto. com. ■
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traordinaria figura quella del Luciano Olzer, di Pergine (il centro abitato del Trentino, a mio avviso, più ricco d’artisti (Garbari, Senesi, Caron, Girardi, Fruet, Verdini…), fotografo artistico, musicista, videomaker, artista multimediale: di sorprendente tecnica, raffinatissimo, intrigante, ultramoderno… Per sei anni, dal 1987 al 1993, ha frequentato corsi di informatica musicale a Padova, Conegliano, Milano. Così attrezzato si è incamminato nel territorio creativo di interrelazioni tra le arti. Numerose le sue composizioni musicali nell’ambito di festival ed eventi a livello locale e nazionale: ”Esploro i suoni e i rumori della Natura. Essa rivela i sorprendenti dettagli del suo micro e macrocosmo”. Solo per citare qualcuna delle manifestazioni a cui ha partecipato: la realizzazione delle parti video nello spettacolo multimediale Quanti di noi, (2000), con musiche di Massimo Biasioni; lo spettacolo di video, danza e musica live L’inganno delle forme (2000) al Castello di Pergine; l’istallazione video e musica per la mostra Di volo e d’acqua (2005) nella Sala Grande dell’Istituto Trentino di Cultura; collabora con Giacomo Anderle ed Elena Marino nello spettacolo Danza lenta dei sogni portato a Drodesera, a Parma e al Teatro sperimentale S. Chiara di Trento; collabora allo spettacolo multimediale Montagne Migranti al Trento Film Festival (2008); partecipa a Kunstart 2010 con Giorgia Brunelli al Bulart Gallery di Dora Doncheva a Bolzano… È socio della Fida (Federazione Italiana Artisti) con cui ha partecipato a numerose collettive con video e fotografie. Fatta questa necessaria introduzione, andiamo a esplorare il pianeta delle
LUCIANO OLZER LE FOTO “MUSICALI” DI LUCIANO OLZER. SI MUOVE NEL TERRITORIO CREATIVO DI INTERRELAZIONI TRA LE ARTI. NUMEROSE LE SUE COMPOSIZIONI sue foto artistiche, cominciando da quelle in bianco nero. Sappiamo che ci sono grandi fotografi che hanno sempre e solo utilizzato il bianco e nero per le loro immagini, rifiutando l’utilizzo del colore come fosse una sovrastruttura rispetto alla struttura della realtà, come se fosse “fuorviante” rispetto alla struttura del reale. Qualcuno ha affermato che anche il cinema
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muto (come si sa privo del colore, come del sonoro) aveva già detto tutto ciò che col cinema si può dire. Si tratta di posizioni e affermazioni che contengono un’indubbia verità. Tuttavia sono affermazioni riduttive. Con l’avvento del cinema la fotografia è entrata nella dimensione del movimento; con l’avvento del sonoro e del colore il cinema ha conquistato nuovi
territori, superato precedenti orizzonti. E parimenti la fotografia conquistando il colore. Naturalmente sono pienamente legittime le scelte “filosofiche” di quegli artisti del cinema, della fotografia, della pittura, che vogliono continuare a esplorare e interpretare il reale avvalendosi solo del bianco e nero, come di uno strumento che rinuncia ad altri per concentrarsi meglio. L’ideale, a mio avviso, è saper utilizzare nell’arte sia il bianco e nero che il colore, dato che fanno parte della realtà, sono anzi fondamentali componenti della realtà. Ed è quello che fa, alla grande, il nostro Luciano Olzer. Senza colore sono certe sue foto come Riflessi d’inverno, del 2015, Delicato e Poesia all’imbrunire, dell’anno seguente: immagini composte di segni sottilissimi che ricamano l’aria o l’acqua, ricami monocromatici di totale leggerezza. Questo artista multimediale muove sempre dalla natura. Ma anche l’uomo, il mondo animale e minerale fanno parte della natura. Tuttavia Olzer non se ne occupa, li esclude dalla sua ricerca fotografica, vuole con-
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Effimero 1
centrarsi solo sul mondo vegetale, sulle acque e sull’aria. Ma bisogna avere una grande forza mentale per farlo, per non lasciarsi attirare dagli infiniti input del mondo umano e animale: bisogna saper lavorare soprattutto sui dettagli, ricomporli, reimpaginarli, proiettarli in spazi diversi, reinventarli. È quello che, ad esempio, Luciano fa in queste tre opere citate in bianco e nero, sospese tra realtà e “danza lenta dei sogni”, che suggeriscono nuovi percorsi d’immaginazione, inusitati itinerari mentali, disegnano sinapsi, ci regalano immagini figurative spinte verso l’astratto, che potrebbero, in un altro contesto, apparire come grafiche astratte. Passando alla tecnica del colore, che il nostro artista domina con una bravura stupefacente, (ma anche nel bianco e nero siamo in
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presenza di una professionalità spinta al limite), colpiscono per la loro eleganza certe foto come Effimero 1 ed Effimero 3, in cui l’obbiettivo va a catturare volute di fumo: volute che si sovrappongono, si intrecciano, mutano colore, si polarizzano di luce. Tutto all’insegna, appunto, dell’effimero. Se la linea serpeggiante rappresentava l’anima del Liberty si potrebbe parlare qui di una ”nostalgia del Liberty”. …Proseguendo nelle sue avventure cromatiche nella natura, Olzer, dopo quelli nell’aria, va ad inseguire i riflessi sull’acqua. Come in Quartetto d’acqua. O in Riflessi sul lago 3, o anche in Riflessi sul lago 5. Quest’ultima opera, a differenza delle altre, che in maggioranza sono stampate su forex, è stampata su tela adesiva. Ed è un’opera enorme, alta due metri e trenta e larga tre: una grande opera di pittura figurativa e astratta allo stesso tempo. Figurativa perché nasce dalla realtà fotografata e astratta perché diventa una proiezione mentale di splendida valenza estetica e decorativa, in cui l’arista non dipinge col pennello ma con la macchina fotografica, le forme, i colori, la luce. ■
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Riflessi d’inverno 57
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trentinopanorama
Ensemble Chaminade
di Daniele Valersi
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uale omaggio alla creatività femminile, il cd “The other half of music” (Dynamic 2019, disponibile a Trento presso il negozio Del Marco) raccoglie opere di dieci compositrici contemporanee; il prodotto si distingue sia per la qualità dei brani proposti sia per l’accuratezza dell’esecuzione, affidata all’Ensemble Chaminade (Monique Cìola pianoforte, Elisa Metus oboe, Roberta Gottardi clarinetto, Alessandro Valoti corno, Oscar Locatelli fagotto). Il progetto discografico è stato ideato da Monique Ciola, presidente dell’Associazione Chaminade, che da anni sta lavorando alla ricerca e alla divulgazione della produzione delle compositrici di tutte le epoche (e delle eccellenze femminili in musica) con rassegne concertistiche, cicli di conferenze, mostre fotografiche. Accolto positivamente dai media in ambito nazionale e internazionale, il disco è stato presentato recentemente a Bergamo, nella casa natale di Gaetano Donizetti, in un incontro che ha visto anche
Laura Pettigrew 58
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“THE OTHER HALF OF MUSIC” IN UN NUOVO CD LE OPERE DI DIECI COMPOSITRICI CONTEMPORANEE, TRA CUI LA TRENTINA MARINA GIOVANNINI. ESECUTORI: L’ENSEMBLE CHAMINADE
la prima esecuzione assoluta di “Omaggio a Donizetti”, opera di carattere antologico della compositrice trentina Marina Giovannini, autrice dell’adattamento di uno dei brani del cd. A colpire è soprattutto l’ampio spettro di modalità espressive, determinato non solo dalla portata internazionale del progetto, che vede convergere da tutti i continenti la scienza e l’inventiva delle artiste, ma anche e soprattutto dalle singole personalità, da scelte culturali e stilistiche molto diverse tra loro. Non si discosta dall’ambito tonale la poetica della francese Colette Mourey, il Quintetto op. 130 di Teresa Procaccini rimanda al neoclassicismo novecentesco, riferimenti
al Medioevo caratterizzano i brani dell’ateniese Marilena Zlatanou, mentre su un pregnante impressionismo naturalistico unito a spiccato gusto melodico si fonda la pagina della canadese Laura Pettigrew; si aprono quindi le danze: il tango con Adriana Figueroa Mañas (Argentina), la Valse della lettone Dzintra Kurme-Gedroica, dalla Giordania “Ballet Sinbad” di Agnes Dzotsoeva-Bashir. È cinese la venticinquenne Wen Zhang, autrice di “ConVerse”, non mancano nemmeno un’autrice australiana (Rae Howell con “Mind you do”) e una nigeriana, Edewede Oriwoh, che col suo te-
Marina Giovannini
legrafico “Play” chiude la compilazione. Perseguendo lo scopo di dare visibilità al talento femminile, l’iniziativa arricchisce nel contempo lo scarno repertorio per quintetto di pianoforte e fiati (nel quale spiccano due capolavori, quello di A. Mozart e quello di L. V. Beethoven), ora rimpinguato da queste nuove partiture. Il passo necessario per le compositrici di ogni paese, il più arduo, sarà quello di uscire dall’ambito di nicchia e conquistarsi nelle programmazioni degli enti musicali quello spazio finora negato da convenzioni sociali discriminanti e oppressive. ■
UN SORRISO IN 24H Caredent Dental Experts, gruppo di oltre 60 centri dentistici. Fiore all’occhiello della clinica, orientata soprattutto alla chirurgia e implantologia orale, è l’intervento a carico immediato realizzato dal Dott. Matteo Giorgi, che permette a pazienti con completa o parziale edentulia, la riabilitazione del sorriso in poche ore con una soluzione minimamente invasiva dal punto di vista chirurgico. “Quando viene perso un dente afferma il Dott. Giorgi - oppure quando è irrecuperabile o assente, è possibile inserire subito un impianto, cioè una vite endo-ossea che funge da radice artificiale. Su questa nuova radice viene costruito nell’arco di poche ore il nuovo dente, restituendo al paziente estetica e funzione in tempi rapidi e con un post operatorio poco doloroso”. Questo tipo di intervento è indicato sia nei casi di mancanza di singoli denti sia nel caso in cui vi sia necessità di riabilitare un’arcata completa: un’alternativa ideale alla protesi mobile che non comporta particolari controindicazioni di salute generale e permette di migliorare la qualità di vita dei pazienti risolvendo problemi estetici e masticatori. In ogni caso, il primo step è che il paziente venga visitato da un implantologo e che vengano fatti tutti gli accertamenti diagnostici che il medico reputerà necessari: panoramica e all’occorrenza un esame radiografico
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Grigory Sokolov
di Daniele Valersi
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n panorama ricco per qualità e varietà delle proposte si prospetta per gli amanti della musica classica; il pianoforte ai massimi livelli è al centro della programmazione del festival “Omaggio all’arte pianistica di Arturo Benedetti Michelangeli”, che ospita interpreti tra i più quotati a livello mondiale e, assolutamente da non perdere, alcuni prodigiosi artisti di scuola russa d’età compresa tra gli otto e i quindici anni. In Val di Rabbi e in altre località del Trentino si ascolterà il grande Grigory Sokolov (8 agosto), considerato da molti il miglior pianista al mondo, lo sbalorditivo Vitaly Pisarenko (il 4), due mostri sacri del calibro di François-Joël Thiollier (il 12) e Philippe Entremont (il 22), Elisey Mysin (8 anni d’età) e la quindicenne Var-
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CLASSICA D’ESTATE NUMEROSE LE RASSEGNE IN REGIONE. DALL’OMAGGIO A MICHELANGELI A “KAWAI A LEDRO”, A PINÉ MUSICA. SU TUTTI, IL GRANDE PIANISTA GRIGORY SOKOLOV vara Kutuzova il 5, grande attesa per il recital dell’undicenne Aleksandra Dovgan (il 7), lodata da Sokolov per la sua straordinaria maturità interpretativa nonostante i suoi pochi anni. Suonano inoltre il duo Ugo Orlandi e Luisella Conter (mandolino e chitarra, il 3/08), il pianista croato Vladimir Krpan, la giovane Chloe Mun (vincitrice del “Busoni” 2015). Grandi pianisti anche per “Kawai a Ledro”, manifestazione ideata da Roberto Furcht e sostenuta dalla nota casa produttrice di pianoforti, che dal 7 al 23 agosto ospita solisti della tastiera quali Roberto Cominati, Maurizio Baglini, Michele Fedrigotti, Ingrid Fliter, Carlo Guaitoli, Luca Trabucco, Andrea Rebaudengo (col clarinettista Anton Dressler), Luca Schieppati (col mezzosopra no Külli Tomingas), Luca Buratto, oltre alle esibizioni degli allievi del campus estivo. Partico larmente ricca la Ingrid Fliter
Chloe Mun
compilazione di “PiùPiano”: ancora il pianoforte a farla da padrone, dividendo però il ruolo di protagonista con altri strumenti in varie combinazioni; dieci sono gli appuntamenti (dal 1° al 27 del mese) che si dipanano tra Cavalese, Baselga di Pinè, Caldaro, Roncegno, Arco, Bressanone, Pinzolo. La storica rassegna “Piné Musica” giunge quest’anno alla sua 28^ programmazione e in agosto propone quattro concerti legati da tre temi: gli strumenti ad arco, la luna, Clara Schumann e il suo tempo; si ascolteranno il
trio Edoardo Bruni - Fabrizio Crivellari - Peter Lanziner, il Bonporti Antiqua Ensemble, il Trio Frühling, la Piné String Orchestra. Dal 1° al 31 agosto “Ala città di musica” offre alcuni appuntamenti con l’orchestra I Virtuosi Italiani, che ospita anche solisti quali il chitarrista Emanuele Segre e la fortepianista Jin Ju; vi sono inoltre il recital violinistico di Vincenzo Bolognese, un incontro col pianoforte antico (illustrato dal m° Stefano Fiuzzi) e le esibizioni degli allievi dei vari workshop. ■
trentinopanorama
di Fabio De Santi
C’
è anche una delle firme più prestigiose del giornalismo italiano come Ferruccio De Bortoli, fra i protagonisti della rassegna “Agosto degasperiano – Lotta contro il tempo”, che durerà fino al 31 agosto quello organizzato dalla Fondazione Trentina Alcide De Gasperi insieme a oltre 30 realtà del territorio, in diverse località della Valsugana attraverso un programma di incontri con testimoni, pièce teatrali e concerti, tutti ad ingresso libero. Dopo l’edizione dello scorso anno, intitolata “ Solitudini”, continua il viaggio dell’Agosto degasperiano alla ricerca dei temi fondamentali del nostro presente. La rassegna ci porta a fare i conti con il tema del tempo: una risorsa dal valore inestimabile, che tuttavia spesso, nella percezione comune, si trasforma in un tiranno, che ci costringe a continue corse e rincorse, condite da ansia e inappagamento. Di fronte a queste prospettive, l’Agosto degasperiano 2019 recupera l’invito di Alcide De Gasperi a non accontentarsi di passare freneticamente da una preoccupazione all’altra, perdendo il senso profondo delle cose e rinunciando a scegliere le nostre battaglie. Il primo evento di agosto , venerdì 2 a Bieno, è nel segno della scienza: l’astrofisico e abile divulgatore scientifico Amedeo Balbi si cimenterà con “L’ultimo orizzonte”, spingendosi a sfidare la nostra comprensione del tempo. L’ attrice e scrittrice Lella Costa, sabato 3 a Borgo Valsugana, si confronterà con la straordinaria figura di Edith Stein, filosofa e patrona d’Europa, morta nell’orrore di Auschwitz dopo una vita sempre in prima linea. Arte protagonista nell’evento “Elogio della modernità”, il 6 a Castel
“LOTTA CONTRO IL TEMPO”
Simone Cristicchi
“AGOSTO DEGASPERIANO” DURERÀ FINO AL 31. È ORGANIZZATO DALLA FONDAZIONE TRENTINA ALCIDE DE GASPERI. TRA I NOMI, FERRUCCIO DE BORTOLI Ivano, dove il celebre storico e critico d’arte Flavio Caroli accompagnerà gli ospiti in un viaggio sulle tracce di quegli artisti che decisero di non essere più meri cantori della propria società ma di farsi profeti solitari del futuro. Venerdì 9 a Castello Tesino, l’appuntamento è con il teatro di Pino Petruzzelli, che metterà in scena lo spettacolo “Io sono il mio lavoro. Storie di uomini e di vini” mentre il 13 a Civezzano, la rassegna avrà come ospite il procuratore del Tribunale di Catanzaro, Nicola Gratteri, magistrato in prima linea contro la ‘ndrangheta e sotto scorta dal 1989. Grattieri porterà la sua testimonianza nell’incontro “Contro le mafie. La battaglia quotidiana per la legalità”. Martedì 20 agosto, alla Corte Trapp di Caldonazzo, spazio ad uno degli eventi più attesi della rassegna sotto la sigla di “Controtempo. L’informazione tra sfiducia e riscossa civica”: un’occasione per conoscere la visione di un grande giornalista quale Ferruccio De Bortoli sul complesso rapporto tra tempo e informazione, riflettendo sui rischi a cui ci espone Ferruccio De Bortoli
il continuo fluire di notizie in cui siamo immersi, ma anche cercando di afferrare le opportunità creative che questa situazione ci offre. Mercoledì 21 al Castello di Pergine, il botanico, paesaggista e scrittore Antonio Perazzi, appassionato studioso di un rapporto “leale” tra uomo e natura, racconterà la sua esperienza. Martedì 27 a Telve, si parlerà di “Previsione. Il tempo anticipato”: con il suo umorismo colto, avvincente e pieno di invenzioni, Chiara Valerio, giovane matematica, scrittrice e saggista, proporrà un reading per riflettere sulle nostre rappresentazioni del tempo, spaziando tra letteratura, matematica e politica. Ad Arte Sella, giovedì 29, spazio a Luigi d’Elia e al suo spettacolo “Cammelli a Barbiana. Don Lorenzo Milani e la sua scuola”. Il calendario degli eventi dell’Agosto degasperiano si
chiude sabato 31, al Giardino d’Europa di Pieve Tesino, con il concerto di Simone Cristicchi “Abbi cura di me“ realizzato in collaborazione con Lagorai d’InCanto. Anche quest’anno la rassegna si affianca al tradizionale appuntamento della Lectio degasperiana di domenica 18, che darà voce al suo protagonista, Alcide De Gasperi, attraverso le sue lettere. Grazie alla partecipazione dell’attore Andrea Castelli, la Lectio racconterà “L’autobiografia di una nazione nelle lettere di De Gasperi”. ■
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trentinopanorama Cristina Amodio
di Lara Deflorian
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iovani, b ambini e meno giovani anche quest’anno saranno i protagonisti partecipanti di Trentino Danza Estate (TDE), la rassegna giunta oramai alla sua 19esima edizione, che si svolgerà come di consueto a Tesero dal 25 al 31 agosto. Corsi di formazione tenuti da docenti internazionali, ma anche spettacoli e momenti aggregativi e d’intrattenimento, sono gli ingredienti dell’iniziativa organizzata dalla Federazione Trentino Danza, in collaborazione con il Comune e il Centro Danza di Tesero, il Comitato Trentino Danza Estate e l’Azienda di promozione turistica della Val di Fiemme. Gli insegnanti – altamente qualificati – presenti quest’anno: saranno Cristina Amodio e Barbara Protti per la danza classica, Giulio Crocetta per l’acrobatica, mentre per l’hip hop ci saranno N.Ough, Peter Valentin, Patrick Ang e, per la prima volta a Tesero, sarà coinvolto anche Orlando Montoni, fondatore e membro della Buddha G Com-
TRENTINO DANZA ESTATE FORMAZIONE E SPETTACOLO ALLA RASSEGNA GIUNTA ALLA SUA 19ESIMA EDIZIONE, CHE SI SVOLGERÀ COME DI CONSUETO A TESERO DAL 25 AL 31 AGOSTO munity, una comunità solida nella quale artisti possono sentirsi liberi di dare sfogo alle proprie idee. Presente ormai in tutte le edizioni, tornerà a TDE Gianluca Ferrato per il musical, ci saranno poi Mad Mike per la dance hall, Daniele Ziglioli per la danza contemporanea, Caterina Felicioni e Michael Cassan per la danza moderna. Per quanto concerne le serate e i momenti di spettacolo, la creazione della performance di TrentinoDanzaEstate LAB,
Daniele Ziglioli 62
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che andrà in scena il mercoledì 28 agosto al Teatro comunale di Tesero, è affidata al maestro Daniele Ziglioli. Frutto di un progress laboratoriale, la genesi di questo lavoro nasce da una riflessione su un concetto della Meccanica quantistica (questo il titolo) per cui “se due sistemi interagiscono tra loro per un certo periodo di tempo e poi vengono separati – spiega il danzatore e coreografo Daniele Ziglioli – non possono più essere descritti come due sistemi distinti, ma in qualche modo, diventano un unico sistema. In altri termini, quello che accade a uno di loro continua ad influenzare l’altro, anche se distanti chilometri o anni luce.” Il programma della settimana a Tesero all’insegna della danza si struttura attraverso una formula ormai consolidata che prevede domenica 25 agosto, al Teatro comunale, la serata inaugurale con alcune performance di danza e la presentazione di tutti gli insegnanti protagonisti della rassegna; martedì 27 agosto, in piazza, sarà la volta della festa danzante con tutti i partecipanti di TDE 2019. Oltre all’esibizione di alcune scuole di danza trentine mercoledì
28 agosto al Teatro comunale ci sarà la premiere del progetto TrentinoDanzaEstate LAB, con l’obiettivo di valorizzare i giovani talenti trentini, rendendoli protagonisti in un contesto di altissimo livello. Anche quest’anno si svolgerà giovedì 29 agosto, sempre in teatro, l’esilarante e sempre gradito, soprattutto dai giovanissimi, Contest di hip hop e break dance, mentre sabato 31 agosto, al Palazzetto dello sport di Cavalese, Trentino Danza Estate si concluderà, con un momento di spettacolo finale, alla presenza degli insegnanti ospiti, in cui saranno coinvolti tutti gli allievi. Info: 0461 983833. ■
Giulio Crocetta
trentinopanorama
di Daniele Valersi
È
un agosto intenso, quello dell’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, impegnata in un fitto calendario di concerti in numerose località della regione. Primo appuntamento in Trentino è quello di mercoledì 7 a Locca di Concei (Centro Culturale, ore 21) per la rassegna “Kawai a Ledro”; sul podio Nicola Paszkowski, diplomato in direzione d’orchestra con il massimo dei voti al Conservatorio “Cherubini” di Firenze e perfezionatosi in seguito con Ferdinand Leitner a Salisburgo, con Carlo Maria Giulini a Siena, con Emil Tchakarov a Venezia. In programma il Concerto per pianoforte e orchestra op. 33 di Antonín Dvorák, la Sinfonia n. 38 K 504 “Praga” e l’Ouverture da “ La clemenza di Tito” di Wolfgang Amadeus Mozart. Questo stesso programma viene eseguito il giorno successivo (8/08) a Cavalese (Palafiemme). Solista al pianoforte è Roberto Cominati, impostosi all’attenzione della critica internazionale grazie al primo premio al Concorso Busoni di Bolzano nel 1993. In Italia Cominati è ospite di prestigiose istituzioni musicali (Teatro alla Scala, Teatro Comunale di Bologna, Teatro La Fenice di Venezia, Maggio Musicale Fiorentino, Teatro San Carlo di Napoli, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, Accademia Chigiana di Siena, Festival Pianistico di Brescia e Bergamo, Festival dei Due Mondi di Spoleto); di rilievo anche i suoi recital all’estero. Ha inciso per Emi, Suonare News, Acousence e per Amadeus. Un programma settecentesco è previsto il 13 agosto a Predaia (Chiesa parrocchiale di Smarano, per la “Smarano
CONTRADA LARGA AGOSTO INTENSO, QUELLO DELL’ORCHESTRA HAYDN DI BOLZANO E TRENTO, IMPEGNATA IN UN FITTO CALENDARIO DI CONCERTI IN NUMEROSE LOCALITÀ Nicola Paszkowski
Organ Academy”) e il 14 ad Ala (Chiesa di S. Maria Assunta): con Stefano Ferrario quale maestro concertatore, gli archi dell’orchestra regionale eseguono il Concerto Grosso op. VI n. 1 di Arcangelo Corelli, otto Sonate da chiesa di Wolfgang Amadeus Mozart, i concerti per archi RV158 e RV151 (“Alla rustica”) di Antonio Vivaldi e “Burlesque de Quixotte” (Attacco ai mulini a vento) di Georg Philipp Telemann. È quindi l’eclettico direttore anconetano Roberto Molinelli a condurre i concerti del 20 agosto a Trento per “Contrada Larga” (cortile interno del conservatorio
inoltre come solista, esibendosi in sale da concerto tra le più prestigiose, è risultato vincitore in concorsi nazionali e internazionali. Ha diretto l’Orchestra RAI del Festival di Sanremo, è stato membro e presidente della giuria di SanremoLab Accademia per tre anni consecutivi; è Direttore Artistico per l’Innovazione dell’Orchestra Sinfonica “G. Rossini”. ■
“Bonporti”), del 21 a Pinzolo (Paladolomiti) e del 22 a Caldonazzo (Corte Trapp); in programma pagine di Anonimo (Greensleeves), Enrico VIII, William Walton, Edward Elgar (Variazioni “Enigma” op. 36) e Benjamin Britten (Soirées musicales op. 9), affiancate a brani di Andrew Lloyd-Webber (da “Evita” e “Jesus Christ Superstar”), The Rolling Stones, The Beatles, The Queen. Molinelli, che si è diplomato in Viola presso il conservatorio “G. Rossini” di Pesaro con il massimo dei voti e la lode, all’attività di direttore unisce quella di compositore. Ha suonato Roberto Molinelli
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di Lara Deflorian
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a 39esima edizione del Festival Oriente Occidente prosegue anche quest’anno nel suo cammino verso la nuova Via della Seta, con uno sguardo verso ambiti diversi della contemporaneità. Dal 29 agosto all’8 settembre, a Rovereto, s’indagheranno la Cina e i suoi scambi sulla Via della Seta, ma anche l’Europa dell’Est e il rapporto tra creatività e libertà, i cambiamenti climatici e la gestione dei flussi migratori, il mondo contemporaneo, le sue gabbie e le sue prospettive. Come sempre l’offerta, sotto la storica direzione artistica di Lanfranco Cis, è variegata e, a impreziosire gli spettacoli di danza proposta negli spazi teatrali convenzionali, ci saranno performance in
VERSO ORIENTE A ORIENTE OCCIDENTE, DAL 29 AGOSTO ALL’8 SETTEMBRE S’INDAGHERANNO LA CINA, MA ANCHE L’EUROPA DELL’EST E IL RAPPORTO TRA CREATIVITÀ E LIBERTÀ contesti diversi e saranno proposti workshop intensivi, oltre a momenti d’incontro e di dialogo su tematiche attuali inerenti l’uomo, l’ambiente, ma non solo. In apertura, all’insegna della contaminazione dell’hip hop,
dalla Francia tornerà Mourad Merzouki (Zandonai, 29 agosto), creatore di uno stile originale che incrocia mondi diversi come le arti marziali, il circo contemporaneo, la danza, la musica classica e la tecnologia, il tutto viene
mixato e presentato attraverso il linguaggio principale dell’hip hop. A Rovereto porterà il suo ultimo lavoro che esplora nuove prospettive tra terra e cielo. Pietro Marullo (Auditorium, venerdì 30 agosto) è uno dei tre arti-
DARDUST, IL 22 AGOSTO AD ARCO
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l suo è considerato come il primo progetto italiano di musica strumentale, capace di unire il mondo pianistico minimalista all’attuale immaginario elettronico di matrice Nord Europea. Sono queste le credenziali di tutto rilievo di un musicista come Dardust, nome d’arte di Dario Faini, pianista italiano tra i più ascoltati al mondo con all’attivo 35 milioni di riproduzioni, che sarà protagonista il 22 agosto del concerto “Lost in Space” per piano solo, al Castello D’Arco. Quello di Dardust è un progetto multidimensionale che unisce l’emozione della musica in una cornice live di sorprendenti effetti visual. Oltre che per le sue qualità di pianista, Dardust è assai noto anche per il suo ruolo di produttore che lo hanno visto anche al fianco di Mahmudd nel brano “Soldi” – pezzo vincitore di Sanremo – senza dimenticare le recenti collaborazioni con The Giornalisti, Fedez e Fiorella Mannoia. “Lost in Space” è una sorta di concerto-racconto in piano solo dei viaggi musicali legati ai primi due capitoli discografici di Dardust: nel fluire dello spettacolo infatti, “7”, l’esordio scritto e registrato a Berlino, intreccia le proprie note e immaginari in “Birth”, nato tra le nevi e i freddi paesaggi islandesi di Reykjavik. Spazio in scaletta anche alle inedite suggestioni della nuova produzione, registrata tra Londra ed Edimburgo: una ricca anticipazione dell’ultimo capitolo della trilogia discografica di uno dei progetti strumentali di musica neoclassica ed elettronica tra i più interessanti e di successo del panorama italiano ed
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internazionale. Dardust si affaccia alla scena internazionale come uno dei pianisti della nuova generazione, che unisce il mondo minimalista pianistico dai temi pop e mediterranei alle suggestioni electro-ambient nord europee. La sua “Modo Antiquo” musica ha accompagnato eventi di richiamo internazionale come il Superbowl e l’Nba All Star Game. Autore e produttore d’eccezione ha firmato numerosi grandi successi italiani, vantando un palmarés di oltre 40 dischi di Platino.
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Comitato BRAVA PART
sti associati del Festival che presenterà HIVE - our hydrological need of cosmic lines, uno dei progetti vincitori del bando per nuove produzioni promosso da Fondazione Caritro, Servizio attività culturali della Provincia Autonoma di Trento, Coordinamento Teatrale Trentino e Unione Interregionale Triveneta AGIS. Luna Cenere (Teatro alla Cartiera, 30 agosto), altra artista associata, proporrà il work in progress Zoé | appunti sulla nuda vita, nato all’interno del suo progetto Genealogia. L’Oriente in questa edizione sarà rappresentato dalla più antica compagnia di danza moderna della Cina, la Guangdong Modern Dance Company (Zandonai, 31 agosto) protagonista di una creazione della direttrice artistica Liu Qi sulle relazioni umane. A seguire avremo poi un graditissimo ritorno: quello della compagnia sudcoreana Eun-me Ahn (Teatro Zandonai, 2 settembre), con una nuova produzione che indaga, con leggerezza e humor, le similitudini e le differenze artistiche tra Corea del Sud e Corea del Nord, di cui poco si conosce. Gli sviluppi della coreografia tra Ungheria, Repubblica Ceca e Slovacchia sono oggetto di studio di Pál Frenák (Auditorium, 1 settembre) che porterà al Festival una fisicità spinta nata dal tema
del volo, mentre il giovane Martin Talaga (Mart, 1 settembre) presenterà una creazione sull’umanità del corpo maschile. Altra giovane promessa dell’Est Europa è Beatrix Simkó, autrice del duetto con la finlandese Jenna Jalonen (Teatro alla Cartiera, 1 settembre) proposto al Festival, sul tema delle origini e dell’isolamento in Europa dei loro paesi. Gli inglesi Urban Playground: Zoo Humans (Piazza Malfatti, 30 agosto) metteranno in campo il loro parkour di matrice francese, nell’incontro tra il teatro fisico e la danza urbana, in uno spettacolo sul coraggio di fare un salto fuori dalle gabbie di artifici in cui il mondo moderno sembra “proteggerci”. E ancora il coreografo brasiliano attivo in Belgio Claudio Bernardo (Auditorium, 3 settembre, ore 20.30) affronterà, in relazione al suo progetto intorno alle Troiane di Euripide, il tema dell’esilio. Quest’anno il Festival ospiterà un’appendice presentando, a precedere quindi l’avvio di Oriente Occidente, il progetto di studio intorno all’incontro e alla necessità di dialogo umano nella società di Tommaso Monza e Claudia Rossi Valli (Teatro alla Cartiera, 24 agosto). Troverete il resto del programma di Oriente Occidente sul prossimo numero di TrentinoMese. Info: 0464 431660. ■
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GRAN PARATA DI CARRI e GRUPPI FOLKLORISTICI IN COSTUME E MUSICALI
La festa della Strega
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di Fabio De Santi
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i apre, fra il violino e violoncello di Vilde Frang e Nicolas Altstaedt, il mese d’agosto della venticinquesima edizione de “I Suoni delle Dolomiti” una manifestazione che ha raggiunto il traguardo del quarto di secolo di musica in alta quota. Il primo evento, il 4 agosto alle 12 è in Val di Fiemme. Laghi di Bombasèl, Gruppo del Lagorai, con due stelle del firmamento musicale contemporaneo, una violinista e un violoncellista entrambi premiati giovanissimi con il prestigioso Credit Suisse Young Artist Award. Nell’incantevole paesaggio del Lagorai, ci si muoverà in un programma a cavallo tra due secoli, dal Bach della Suite n. 5 in do minore per violoncello solo alla Sonata n. 5 del compositore belga Eugène Ysaÿe per concludere con la complessa figura di Zoltán Kodály, ungherese,
SUONI DELLE DOLOMITI UNA MANIFESTAZIONE CHE HA RAGGIUNTO IL TRAGUARDO DEL QUARTO DI SECOLO DI MUSICA IN ALTA QUOTA. PRIMO EVENTO DEL MESE, IL 4 AGOSTO ALLE 12 È IN VAL DI FIEMME. AI LAGHI DI BOMBASÈL... compositore e anche linguista, filosofo, etnomusicologo ed educatore. Spazio al jazz, il 7 in Val di Fassa al Buffaure, Colac Buffaure, con il Joscho Stephan Trio guidato dalla stella del gipsy-jazz. Dopo l’acclamato debutto “Swinging Strings”, nominato cd del mese dalla rivista americana
Guitar Player, e i primi quattro album, Joscho Stephan si è fatto strada nell’illustre circolo dei migliori musicisti di Gipsy Swing, lo stile nato negli anni Trenta grazie al genio del chitarrista jazz Django Reinhardt. E proprio quella musica è alla base del percorso del chitarrista tedesco che però riesce
a volgere verso strade nuove portandola al massimo livello. Un talento riconosciuto dai tanti che hanno incrociato con lui gli strumenti sul palcoscenico, da Paquito de Rivera a James Carter, da Charlie Mariano a Grady Tate e ribadito in tour e festival che hanno toccato Australia, Slovenia,
ANTEPRIMA PER I NUOVI RACCONTI DI RENZO FRANCESCOTTI
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uanti libri ha pubblicato Renzo Francescotti nella sua lunga e fortunata carriera? Non lo sappiamo con certezza. Nemmeno lui, che ci suggerisce di scrivere “una sessantina”, escluse naturalmente le numerose monografie dedicate ad artisti, grandi e piccoli. Il nuovo nato, nel suo vasto curriculum letterario, è “La bicicletta rossa” (Curcu Genovese), una manciata di racconti, prefati da Sandro Schmid che nel suo apprezzabile testo introduttivo così riassume l’opera: “Valentino Stolfi, con la sua inseparabile bicicletta rossa è il filo, mai così appropriato, rosso, di questa storia. Ma non si può parlare di Valentino senza la sua inseparabile moglie Gina, bionda dagli occhi azzurri, dal carattere dolce ma forte nell’ideale come quello del marito, la compagna della sua vita nella gioia e nel dolore. Una narrazione che si svolge nell’arco di sessant’anni alla
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Busa, un piccolo Renzo rione di Trento. La Francescotti bicicletta l’aveva dipinta lui di rosso in pieno fascismo. Nei sedici, brevi ma intensi, episodi-capitoli del libro, le persone sono magistralmente pennellate dall’autore come ritratti espressionisti dai caratteri indimenticabili. Il libro verrà presentato in anteprima, venerdì 9 agosto (ore 18, Casa della Cultura di Viale Stazione) a Caldonazzo, in collaborazione con il Centro d’Arte “La Fonte”, proprio da Sandro Schmid. A completare il cast, le letture degli immancabili Chiara Turrini e Arrigo Dalfovo del Gruppo Neruda e Enver Rovere con la sua fisarmonica.
trentinopanorama Ursina Braun
Francia, Polonia, Regno Unito e Italia. Il 21 agosto in Val di Fiemme, Località La Porta, Gruppo Cornacci – Monte Agnello, concerto del Quintetto di Fiati dell’Accademia di Santa Cecilia e della Royal Concertgebow Orkest con la loro curiosa “Polifonia di suoni per pascoli alpini”- Flauto, oboe, clarinetto, fagotto e corno: il quintetto di fiati è equivalente per importanza al quartetto d’archi e per i fiati è la formazione più completa a livello sonoro e di repertorio. Ne danno prova i musicisti tutti italiani, di questo quintetto, che in passato hanno collaborato con orchestre come quella del Teatro della Scala di Milano, la Lucerne Festival Orchestra, l’Orchestre National de France o la Mahler Chamber Orchestra. L’idea alla base dell’avventura che unisce Andrea Oliva, Francesco di Rosa, Calogero Palermo, Andrea Zucco e Guglielmo Pellarin è di ricreare, da un lato, tutta la ricchezza dei timbri orchestrali e dall’altro lasciare spazio alle forti personalità individuali muovendosi tra epoche e generi diversi come l’opera della tradizione italiana di Gioachino Rossini – da “L’Italiana in Algeri” e “La Cenerentola” fino al più noto “Barbiere di Siviglia” - e quella di Gershwin con “Porgy and Bess”. Non mancheranno nemmeno le note del sognante, sorprendente e prolifico Nino Rota senza il
quale il cinema italiano sarebbe stato ben diverso. Il 28 sempre in Val di Fassa ma al Rifugio Antermoia, Gruppo del Catinaccio, spazio agli archi con un progetto internazionale che si confronta con Mozart e Brahms. Fra i musicisti anche la violinista Lorenza Borrani che, dopo essersi formata alla Scuola di Musica di Fiesole e al Conservatorio di Firenze, ha seguito un percorso che l’ha portata prima a esibirsi in importanti orchestre del mondo e quindi a fondare nel 2007 il laboratorio di studio per musicisti professionisti Spira Mirabilis. Anche la svizzera Ursina Braun è entrata a far parte del progetto Spira Mirabilis dopo aver suonato il violoncello sin dall’età di 6 anni ed aver vinto premi come la medaglia d’oro al concorso “Mainardi” del Mozarteum di Salisburgo. La grande lirica segna per la prima volta il cartellone dei Suoni delle Dolomiti, con l’evento con l’ensemble Musica a Palazzo che, il 31 in Val di Non al Pian della Nana, Malga Tassulla, Gruppo di Brenta, proporrà “Il Barbiere di Siviglia”. Nato nel 2005 per diffondere ed ampliare la conoscenza dell’opera, l’Ensemble a Palazzo si propone anche di portare questo genere musicale fuori dai teatri. Non ci poteva essere sfida più entusiasmante di questa, ossia un palcoscenico naturale a duemila metri di quota, sul quale annullare come è loro consuetudine la differenza tra artisti, musicisti e pubblico, giocando sull’interazione e offrendo allo spettatore l’emozione di essere e di sentirsi dentro l’opera. Dopo una tournée negli Stati Uniti, Musica a Palazzo ha messo in scena La traviata al 41° Festival Internazionale di Brighton entusiasmando il pubblico e aggiudicandosi il premio della stampa The Argus Angel Award, mentre recentemente ha portato proprio Il barbiere di Siviglia al festival di Potsdam in Germania. ■ 67
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trentinopanorama Janes Senese
di Fabio De Santi
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è anche una delle leggende del sound napoletano come James Senese fra i protagonisti del Garda Jazz Festival, che si è aperto lo scorso 26 luglio e proseguirà fino al 10 agosto. Quattordici serate fra cinque Jazz Cafè e nove date di main programme, nei luoghi caratteristici dell’Alto Garda, in un ideale equilibrio fra l’immensità dell’ambiente e l’inafferrabile ed effimera arte dell‘improvvisazione. Protagonista è Europa, con la presenza di alcune stelle del jazz già affermate affiancate da giovani ma già consolidate promesse. La diciannovesima edizione del Garda Jazz Festival mostra un universo ricco di creatività, di contaminazione
GARDA JAZZ FESTIVAL QUATTORDICI SERATE FRA CINQUE JAZZ CAFÈ E NOVE DATE, NEI LUOGHI CARATTERISTICI DELL’ALTO GARDA. SPICCA IL NOME DI JAMES SENESE e tradizione insieme, dove la materia sonora ribolle incessantemente, portando ad ogni evento nuovi equilibri che diventano un tutt’uno con la natura e, come tra-
dizione, con il fascino della storia e dei bellissimi luoghi che ospitano il Festival. Il primo dei concerti del main programme si terrà giovedì 1, al Castello di Arco, alle 21
con l’Andrea Motis Quartet guidato dalla giovanissima artista spagnola che nonostante la giovane età esprime una maturità musicale incredibile. La Motis
ITINERARI FOLK: HEVIA, LOS PACHAMAMA E ANA CRISMÀN
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rosegue anche nel mese di agosto il viaggio nel mondo latino della rassegna Itinerari Folk giunta quest’anno alla sua la 32^ edizione. Inserito all’interno della programmazione estiva del Centro S.Chiara e curata da Mauro Odorizzi, il festival propone una serie di concerti nel Cortile Crispi Bonporti, tutti alle 21.30, mentre in caso di maltempo si terranno all’Auditorium S. Chiara. Venerdì 2 agosto la rassegna approda in Spagna con Ana Crismàn, giovane artista di Jerez de la Frontera che interpreta il Flamenco con uno strumento inusuale come l’arpa. Un progetto unico nel mondo del flamenco, dato che per la prima volta, uno strumento come l’arpa, affronta le peculiarità tecniche e ritmiche di un genere normalmente prerogativa della chitarra. Arriva sempre dalla Spagna il protagonista dell’appuntamento di lunedì 5 agosto: il pubblico avrà l’occasione di ascoltare Hevia, inventore della cornamusa elettronica, che ha portato la musica popolare oltre i suoi confini naturali dopo aver venduto più di due milioni e mezzo di album in tutto il mondo. José Angel Hevia Velasco nasce a Villaviciosa, nelle Asturie, nel 1967. Inventore della cornamusa elettronica, ha portato la musica popolare oltre i suoi confini naturali dopo aver venduto più di due milioni e mezzo di album in tutto il mondo. Il successo è arrivato sulle note di “Busindre reel” (da “No Man’s Land”), colonna sonora della pubblicità di una vettura tedesca. Hevia incontra la cornamusa (gaita) all’età di quattro anni, quando assiste a una processione in compagnia del nonno.
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Venerdì 9 agosto, invece, spazio ai messicani Los Pachamama uno dei più interessanti gruppi messicani di musica tradizionale. Con quasi trent’anni di esperienza, il gruppo si caratterizza per l’utilizzo degli strumenti a corda più tipici, come requinto e jarana jarocho, arcaiche chitarre a cinque o otto corde. A questi si aggiungono poi le percussioni come il cajon e il pandero jarocho (un tamburello anche di forma ottagonale) e i flauti di origine indigena. Con quasi trent’anni di esperienza il gruppo, guidato da Roberto Sobrino García e dal fratello Fernando Angel, si è costruito una solida reputazione legata allo stretto legame col mondo popolare e alla capacità di allargare lo sguardo alle musiche più rappresentative e tradizionali dell’America Latina. Ana Crismàn
trentinopanorama Andrea Motis Quartet
anni
Comune di Cles
alterna la tromba, il canto e la composizione, e viene considerata una stella luminosa del jazz contemporaneo, tanto che “ascoltarla è come aprire una finestra sulla primavera”. Venerdì 2, alle 21, nella cornice del borgo medievale di Canale di Tenno, sarà proposto il progetto Silent Room, con il trombonista Filippo Vignato e la rivelazione francese Enzo Carniel. Sabato 3 alle 18, nella suggestiva visione medievale del Castello di Drena, il Garda Jazz ospita Daniele D’Agaro, musicista di grande solidità e dai mille slanci creativi, con il “Solo – Solissimo – Solitario”. Lunedì 5 alle 21, la Piazza Mercato di Pietramurata – Comune di Dro ospita il Jemm Music Project, che si muove dalla world music al tribalismo ancestrale e alla contemporaneità dell’improvvisazione e della musica dance, rendendo il pubblico parte attiva del concerto. Martedì 6 e mercoledì 7, due appuntamenti al cortile interno della Rocca di Riva del Garda rispettivamente con Double Cut di Tino Tracanna e Massimiliano Milesi e con i Living Room Trio. Double Cut è un progetto nato dall’incontro tra Tino Tracanna e Massimiliano Milesi, frutto di un confronto generazionale tra
Comunità della Val di Non
i due musicisti, dove si legge il loro pensiero musicale che si muove liberamente fra rielaborazioni di classici del jazz passando ad evocazioni popolari ed a brani originali. Col Living Room Trio Alfonso Santimone al pianoforte, Giordano Grossi al contrabbasso e Gioele Pagliaccia alla batteria, affrontano il repertorio di Misha Mengelberg con freschezza e voglia di sorprendersi, caratteristiche evidenti anche nella personalità di Mengelberg stesso. Giovedì 8 alle 21 uno degli appuntamenti più attesi, realizzato in collaborazione con Sideout Eventi, di tutto il festival: James Senese, uno dei più grandi musicisti italiani degli ultimi 50 anni, nella Piazzetta Lietzmann di Torbole, presenterà il suo doppio cd “Aspettanno ‘o tiempo” con la sua band, Napoli Centrale. Venerdì 9, alle 21.30, presso la Veranda di Du Lac et Du Parc Grand Resort di Riva sarà protagonista la Sugarpie & The Candymen band con le sue sonorità fra swing, gipsy jazz, blues, soul e pop. Sabato 10 al Palazzo dei Congressi di Riva, alle 21, Il festival chiude in bellezza con il live del duo formato dal trombettista Till Brönner e dal bassista Dieter Ilg che presenteranno il loro ultimo ■ album “Nightfall. 69
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trentinopanorama
di Fabio De Santi
H
a la sigla di “Teatro Mais 2019. Festival 50” la serie di appuntamenti che si terranno in questo mese di agosto nello spazio in loc. Piano Lomaso di Comano Terme (In caso di maltempo chiostro del Convento di Campo Lomaso). Il Teatro Mais, nato da un’idea di Pietro Amorth propone quest’anno l’iniziativa “Festival 50” con il progetto di Elena Trovato che si lega all’intensa attività del Gruppo Caronte. Quello del Teatro Mais è davvero un progetto curioso: dietro questa sigla c’è infatti un teatro mobile che dipende quasi completamente dalle condizioni climatiche. Per questo il materiale che viene usato per la sua realizzazione è al 90% biodegradabile, il restante 10% è di natura strumentale: quindi viene tolto alla fine del festival e riusato. Si tratta quindi, per quanto è dato sapere, dell’unico teatro al mondo dentro un campo di mais e ciò che propone, oltre alle
Sabrina Olivieri 70
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TORNA LA SERIE DI APPUNTAMENTI EN PLEIN AIR, NELLO SPAZIO IN LOC. PIANO LOMASO DI COMANO TERME. INCONTRI, CONCERTI E MOLTO ALTRO speciali performance degli artisti che vi si esibiscono, è un’atmosfera completamente immersa nella natura, Il primo appuntamento è quello di lunedì 19 agosto, alle ore 21.30, con “Guarda che luna. 50 anni dall’Allunaggio” una conversazione con l’astrofisico Fabio Peri accompagnata da musica a tema suonata da Alberto Martinelli violino, Gabriele Miglioli violoncello, Elena Trovato arpa e Luigi Signori pianoforte/voce. Mercoledì 21 agosto alle 17 spazio al concerto “HIts 1969” con brani tratti dal repertorio di alcune leggende della musica rock e leggera italiana quali Nada, Lucio Battisti, Dik Dik, Camaleonti, Equipe 84 ed altri proposti dalla voce di Matt Mazzoli e dal pianoforte di Luigi Signori. Domenica 25, alle 11, l’evento “Let it Be” ovvero i Beatles a 50 anni dal loro ultimo concerto, nelle note di Sabrina Olivieri voce jazz, Alberto Martinelli violino, Gabriele Miglioli, violoncello, Elena Trovat, arpa e Luigi Signori pianoforte voce. Mercoledì 28 agosto alle 5 del mattino, un orario davvero suggestivo e magico, “Flower Power”. 50 anni
da Woodstock” con alcuni dei grandi classici di alcuni degli artisti e delle band che segnarono I leggendario evento rock negli Stati Uniti. In scaletta anche pezzi di Baez, Joplin, Hendrix, Santana e Creedence Clearwater Revival. Venerdì 30 agosto, alle ore 21, l’appuntamento “50 anni dalla morte di Kerouac: conversazione sulla Beat Generation” con il giornalista Giuliano Beltrami accompagnato dalle letture a cura di Gabriella
Tanfoglio e dalle musica a tema suonata dal pianista Luigi Signori. L’ingresso a tutti gli eventi, riservato al massimo a cento persone, ha un costo di € 10 con i biglietti disponibili su www. primiallaprima.it. Al termine degustazione e conversazione con l’Associazione Donne Rurali del Bleggio. Per ulteriori info e dettagli su Teatro Mais: tel. 348.2257382, gruppocaronte@libero.it; www.gruppocaronte.info/ teatromais. ■
WORLD MUSIC FESTIVAL
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ingoli tormentone come “Forever Young” degli anni insieme a “Big in Japan”e “Sounds Like a Melody” hanno segnato l’immaginario degli anni ‘80 fra electro pop e new wave. A firmare quei brani la band tedesca degli Alphaville che sarà in concerto l’8 agosto ai Giardini di Castel Trauttmansdorff a Merano per il World Music Festival 2019 organizzato dalla Showtime Agency. Al centro di questo show il loro ultimo album uscito nel 2017 “Strange Attractor” in cui la voce di Marian Gold, da sempre leader e anima degli Alphaville, ha mantenuto la stessa freschezza di un tempo. L’album è una miscela di rock, pop, funk e soul in stile Frankie Goes To Hollywood, Abba e Pink Floyd. Nel 1984 gli Alphaville realizzarono il singolo di debutto, Big In Japan , inserito anche nell’album Forever Young, uscito nello stesso anno. I successivi due singoli, Sounds Like a Melody e Forever Young furono dei veri successi della top 10 europea Due anni dopo pubbli-
trentinopanorama Marina Rei e Paolo Benvegnù
di Fabio De Santi
È
una calendario di live davvero ricco di spunti quello proposto anche in agosto dalla terza edizione del festival “Lagorai d’InCanto”. Una rassegna musicale in acustico, con concerti tutti ad ingresso libero, che si sta facendo strada con una proposta di qualità nell’estate trentina e punta alla valorizzazione e promozione del territorio a ridosso della catena del Lagorai e del Gruppo di Cima D’Asta. Sabato 3 agosto, a Cinque Valli di Sopra – nel Comune di Roncegno Terme – si esibiranno due cantautori come Marina Rei e Paolo Benvegnù. Il loro “Canzoni contro la disattenzione in box” è un progetto musicale nato per restituire una narrazione unica e disarmante, fatta di canzoni del passato, del presente e del futuro. Marina e Paolo giocano e sperimentano, come fosse un dialogo confidenziale tra due amici: un concerto di esposizione della memoria, di disobbedienza verso la disattenzione e di gioiosa appartenenza, che si sviluppa tra brani inediti, riletture
LAGORAI D’INCANTO UN CALENDARIO DI LIVE DAVVERO RICCO DI SPUNTI: MARINA REI E PAOLO BENVEGNÙ, N.A.N.O. E ALBERTO BIANCHI, RICCARDO SINIGALLIA E SIMONE CRISTICCHI di classici della canzone italiana e momenti più significativi dei rispettivi repertori. Proseguendo con il programma, il 17 agosto, alle 11, il duo N.A.N.O. e Alberto Bianchi avrà modo di cimentarsi in un concerto acustico nella splendida cornice del Panarotta a Pergine Valsugana (in caso di pioggia Teatro di Pergine alle 17). Emanuele Lapiana, in arte N.A.N.O. punterà sui brani del suo ultimo cd “Bionda
carono il loro secondo album “Afternoons on Utopia” trascinato da un singolo come “Dance with me” che divenne una grande hit internazionale. Il 22 agosto il World Music Festival propone l’evento “The Legend of Morricone”. Diretta dal Maestro Giacomo Loprieno, l’Ensemble Symphony Orchestra si avvicina alla musica di Ennio Morricone dopo importanti collaborazioni nazionali ed internazionali. Con oltre seicento concerti tra Italia ed Europa l’orchestra presenta una grande versatilità e attenzione per ogni tipo di musica, con un repertorio che spazia dalle arie d’opera più conosciute alle colonne sonore di film di fama mondiale (come Frozen ed Harry Potter). Sul palco si alterneranno solisti, prime parti di importanti teatri e istituzioni sinfoniche italiane, come il violoncello del Maestro Ferdinando Vietti e la tromba del Maestro Stefano Benedetti. Ospiti speciali il soprano Anna Delfino, beniamina del pubblico europeo dell’opera, che farà rivivere l’emozione del Deborah’s Theme da “C’era una volta in America” e il violinista del Circle du Soleil Attila Simon, che eseguirà
e Disperata” è un lavoro che si presenta senza la pretesa di essere applaudito: puro, crudo, così come lo stato d’animo che lo accompagna. Penultimo appuntamento quello con il cantautore romani Riccardo Sinigallia che 25 agosto sarà protagonista al Lago Cece di Predazzo, alle 15. Nel suo “Ciao Cuore Tour” Riccardo Sinigallia, ripercorrere dal vivo i suoi maggiori successi e le can-
zoni dell’ultimo lavoro “Ciao Cuore”, eletto miglior disco dell’anno al ‘Top 2018’, il referendum sui migliori album italiani del 2018. A chiudere Lagorai d’Incanto il cantautore Simone Cristicchi: il quarantaduenne cantautore romano si esibirà il 31 agosto, alle 15, nel Giardino d’Europa a Pieve Tesino, in un evento organizzato in collaborazione con l’Agosto degasperiano. ■
il concerto interrotto per violino da “Canone Inverso”. Ad accompagnare il pubblico dando voce ai personaggi e alle ambientazioni la bravura dell’attore Matteo Taranto.
Marian Gold, leader dei mitici Alphaville 71
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trentinomostre
1000 REPERTI PROVENIENTI DA TUTTO IL MONDO
C’
è una mostra assolutamente imperdibile:
Lost&Found. Archeologia in Alto Adige prima del 1919,
aperta nelle sale del Museo Archeologico di Bolzano – quello di Ötzi per intenderci – fino al 17 novembre. Il motivo per cui è un obbligo visitarla è molto semplice. Sono qui riuniti 1000 reperti provenienti da tutto il mondo, rinvenuti a sud delle Alpi nei secoli e nei decenni precedenti alla prima guerra mondiale e oggi disseminati in molti musei e collezioni private. Inoltre la maggior parte degli oggetti non è mai stata esposta prima d’ora. I curatori, gli archeologi Andreas Putzer e Günther Kaufmann, con pazienza certosina hanno radunato questi piccoli e grandi capolavori della cultura del passato, dal neolitico all’alto medioevo, dandoci l’opportunità di compiere un vero e proprio viaggio tra la vita quotidiana, tra il sacro e
CENTRO JUDICARIA: “ARTE DISEGUALE”
A
ttraverso le opere pittoriche di ROSALINDA AZZOLINI, MARA BIGNOTTO, LINA BURATTI, LORETTA TOMASI (dal 3 all’11 agosto, a Tione) il Centro Studi Judicaria vuole presentare una selezione di linguaggi espressivi utili alla comprensione delle dinamiche della comunicazione visiva contemporanea. Le quattro artiste capaci di ricerche polidirezionali, lontane fra loro sia per qualità formalistica, sia per destinazione di significati, poco hanno in comune se non la necessità di elaborazione di materie figurative alle quali attribuiscono contenuti considerati “necessari” per una esistenza evoluta ed esaustiva. Mentre Rosalinda Azzolini intuisce proprietà di benessere interiore attraverso il colore rilasciato come elemento dalla timbrica assoluta, quasi in sintesi originale per la “via della purezza” attraverso il sentimento della semplicità trasognata, Mara Bignotto muove mediante una folgorante azione dove la gestualità partecipa alla determinazione delle immagini cariche di tensione di natura interiore; Lina Buratti invece pare disporsi dentro una vocazione biunivoca che reclama strategie di raffinatezza figurativa nel disegno; infine Loretta Tomasi rivolgendo sguardi riflessivi di natura neoclassica opera nella esclusiva pratica del disegno iperrealista, traducendo visioni oggettive di “nostre realtà” e culture riconosciute e vicine.
il profano, al cospetto di gioielli che poi, come il vento, sono finiti nei luoghi più disparati d’Europa. L’idea dei curatori è quella di ricordare l’assegnazione all’Italia del territorio
ungarico in quanto appartenenti al Kronland Tirol che
tra il Brennero e Ala, per via del Trattato di pace di Parigi,
comprendeva le tre regioni che oggi fanno parte dell’Euregio
smembrando così una storia comune quasi millenaria: si è
(Trentino, Alto Adige e Nordtirol).
voluto ricostruire, almeno in parte, il patrimonio archeologico
La tragedia del passaggio dell’Alto Adige e del Trentino
che allora vantavano i musei all’interno dell’impero austro-
dall’impero austro-ungarico allo stato italiano – una vera e propria annessione unilaterale – si è ripercossa notevolmente anche sulle ricerche archeologiche e sulle conseguenti scoperte compiute per anni in questo lembo di terra alpina: cambiarono le competenze delle autorità preposte alla tutela dei beni culturali, i reperti dovettero essere restituiti, i musei si riorganizzarono, molti pezzi finirono nel mercato antiquario o conclusero la loro storia nei salotti dei collezionisti privati di tutto il mondo. Si è tentato quindi di ricucire il filo rosso che univa una ricerca che non conosceva confini facendoci conoscere elementi, fatti e reperti ormai dimenticati, come la storia del primo uomo che ebbe l’iniziativa di cercare, trascrivere e interpretare le scritte romane, un certo Aventinus, studioso e insegnante dei principi bavaresi:
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trentinomostre recatosi a Roma nel Seicento per perlustrare la città alla ricerca di lapidi con iscrizioni in latino e trovatosi qui, in Trentino e Alto Adige, nel suo viaggio di ritorno a Monaco di Baviera, si interessò dei reperti locali, riuscendo perfino a trovare una pietra miliare all’altezza di Prato Isarco con la netta incisione del nome Maxentius, imperatore romano tra il 306 e il 312 d.C.. Ma dovettero passare altri cento anni prima che il padre dell’archeologia sudtirolese, il bibliotecario nordtirolese Anton Roschmann, raccogliesse l’intuizione umanista di attribuire un valore culturale ai ritrovamenti di oggetti vari nei campi agricoli, sempre avvenuti sin dai tempi antichi. Scrisse quindi un compendio, arricchendolo di disegni molto precisi, simili a fotografie (ha vissuto fino alla metà del Settecento e la fotografia non era stata ancora inventata), che in seguito avrebbero permesso di rintracciare tali oggetti preziosi. Purtroppo anche lui non fece scuola e soltanto agli inizi dell’Ottocento, nel 1823, nacque a Innsbruck l’idea di fondare un museo apposito per raccogliere, catalogare ed esporre i reperti per mano del duca Giovanni: la sua realizzazione avvenne soltanto vent’anni più tardi, dando così luogo al Ferdinandeum (sotto il diretto patrocinio del duca aspirante al trono, Franz Ferdinand, la cui uccisione nel 1914 fu la scintilla che fece scoppiare la prima guerra mondiale), tuttora istituzione pregevole sita nello stesso capoluogo oltre il Brennero. Non dimentichiamo che il primo Museo Civico a costituirsi nella nostra regione attuale fu quello di Rovereto, che nel 1851 si dotò di un luogo espositivo dei reperti raccolti. Seguiranno Trento (1856), quindi Bolzano (1882-1905), Merano (1900) e Bressanone (1901). Nella mostra segnalo in modo particolare la presenza di un corposo numero di bronzetti “retici” che ci aiutano a meglio comprendere la cultura retica nei nostri territori, aprendo uno squarcio sulla vita dei nostri avi e sull’alto livello raggiunto nell’ambito dell’estetica artistica. La mostra ci restituisce quindi un’interessante fotografia della storia dell’archeologia di questo lembo di terra, un tempo vero e proprio crocevia di culture che sono oggi riportate in superficie al di là della pesante patina che il fascismo e tanta cultura del secondo dopoguerra hanno cercato di depositare per cancellarne il ricordo. La mostra è aperta tutti i giorni dalle ore 10.00 alle 18.00, nei mesi di settembre, ottobre e novembre; chiuso il lunedì. Il costo del biglietto è quello dell’entrata al museo stesso. Info: www.iceman.it
ARCO Mostre NUOVI OSPITI IN GALLERIA Apertura: fino a domenica 15 settembre. Galleria Civica G. Segantini, Via Segantini 9, Arco (Tn). Le opere di Segantini della Cassa Rurale Alto Garda ospiti d’eccellenza negli spazi dedicati all’artista arcense. Accanto alle sale con gli originali di Segantini e le postazioni interattive, rimane visitabile il percorso espositivo Segantini e i suoi contemporane i. Temi e figure dell’Ottocento. Apertura: ore 10.00-18.00 (lunedi chiuso). Informazioni: http://www.museoaltogarda.it.
BORGO VALSUGANA Mostre L’URLO DI VAIA Apertura: fino a mercoledì 2 ottobre. Malga Costa. Opera sonora creata dagli artisti Vera Bonaventura e Roberto Mainardi di Officinadidue. È la testimonianza della forza della tempesta che ha sradicato in 5 ore 14 milioni di alberi tra il 28 e 29 ottobre 2018: riviverla in uno spazio comune e protetto consente di condividere un trauma e poterlo comunicare, esternare trasformandolo in memoria collettiva. www.artesella.it. Mostre CASTELLI INTERIORI. LIBERE VISIONI DEL TRENTINO Apertura: da martedì 9 luglio a sabato 3 agosto. Spazio Klien, piazza Degasperi. Mostra di pittura. Acquerelli di Stefania Riccadonna”. Informazioni: www.valsuganacultura.it.
BRENTONICO Mostre IL VIAGGIO DI MONTE BALDO Apertura: da sabato 22 giugno 2019 a domenica 31 maggio 2020. Palazzo Eccheli Baisi. Esposizione a cura di Rodolfo Taiani e Anna Vittoria Ottaviani. Ingresso gratuito. Per informazioni su aperture e orari www.museostorico.it, www.comune.brentonico.tn.it, 0464 395059.
CADINE Mostre FORTE CADINE - BUS DE VELA Apertura: fino a sabato 30 novembre. Il Forte Cadine-Bus de Vela, recentemente insignito del Marchio per il patrimonio europeo, sarà aperto al pubblico da aprile a novembre. Dal 20 aprile al 3 novembre aperto tutti i giorni (ore 10.00-18.00) tranne il lunedì. Informazioni: http://fondazione. museostorico.it.
CALDES Mostre COLLEZIONE CAVALLINI SGARBI Apertura: fino a domenica 3 novembre. Castel Caldes. Esposizione, «80 capolavori, da Niccolò dell’Arca a Francesco Hayez, rivelano la storia di una infinita e appassionante caccia amorosa.» Apertura da martedì a domenica ore 10.00 - 18.00 / Tutti i Venerdì di luglio e agosto ore 10.00 - 22.00 / La biglietteria chiude un’ora prima (ultimo ingresso). www.buonconsiglio.it .
CAMPITEL DI FASSA Mostre OH! MOSTRA DI SCULTURE Apertura: da sabato 10 a domenica 25 agosto. Comune di Campitello. Mostra di sculture plastiche a cura di Inge Detomas. www. fassa.com.
CANDRIAI Mostre LACRIME DI RESINA (C) | FORESTE FERITE IN TRENTINO Apertura: da mercoledì 26 giugno a domenica 1 settembre. Presso il Malgone di Candriai, Strada di Candriai 101, Candriai, Monte Bondone. MOSTRA FOTOGRAFICA E POETICA DI ALBERTO PATTINI. 55 scatti fotografici che raccontano la desolazione provocata in Trentino dalla tempesta Vaia nella notte del 29 ottobre 2018 e le emozioni struggenti suscitate da questo evento. Info: APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi, tel. 0461 216055-216000..
CARANO Mostre LO SCI DI UN TEMPO Apertura: fino a domenica 15 settembre. Casa Begna, Museo della Gente. Esposizione sul mondo dello sci di un tempo e sulle diverse attività militari, lavorative e quotidiane ad esso collegate. www. museocasabegna.it.
CLES Mostre OBIETTIVO LUNA Apertura: da sabato 6 luglio a sabato 3 agosto. Palazzo Dal Lago, Piazza Municipio. Mostra, apertura lun: 14.30 - 18.00, mar - sab: 10.00 - 12.00 / 14.30 - 18.00. Inaugurazione sabato 6 luglio. PRO LOCO DI CLES - UFFICIO TURISTICO, 0463 421376, info@prolococles. it - prolococles.it. Mostre URSUS - STORIE DI UOMINI E DI ORSI Apertura: da domenica 7 luglio a domenica 3 novembre. CLES (TN) - PALAZZO ASSESSORILE.
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“LUTERO PER VIA” A PIEVE TESINO UNA MOSTRA SU IMMAGINE E PROPAGANDA AI TEMPI DELLA RIFORMA
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abato 13 luglio ha aperto al pubblico la nuova mostra del Museo Per Via di Pieve Tesino, che grazie a prestigiosi prestiti dall’Italia e dall’estero fa rivivere l’epocale battaglia di idee combattuta ai tempi della Riforma luterana anche a colpi di immagini. Il giorno dell’inaugurazione è previsto un momento di festa con visite guidate e un concerto tematico. La mostra sarà visitabile fino al 3 novembre. La distribuzione di stampe luterane, diffuse “per via” dai venditori ambulanti, fu uno dei veicoli propagandistici principali della Riforma protestante. Attraverso parole e immagini riprodotte a stampa e commerciate per le strade, nelle piazze e nelle locande dell’epoca, le idee di Lutero si disseminarono rapidamente tra il popolo, coinvolgendo tutte le classi sociali, fino a fare di questo fenomeno il primo vero “evento mediatico” della storia occidentale. Se oggi le immagini circolano rapidamente grazie alle nuove tecnologie, all’epoca della Riforma la loro propagazione fu resa possibile solo dal coraggio dei venditori ambulanti di libri e stampe: una categoria nascente che nei secoli a venire avrebbe riscritto anche la storia dell’altipiano del Tesino, facendone la terra per eccellenza degli “uomini dell’immagine” a cui il Museo di Pieve Tesino è dedicato. Sfidando i divieti imposti dagli editti del Sacro Romano Impero e dell’Inquisizione romana, furono loro il motore della grande operazione comunicativa orchestrata da Lutero, che riuscì a far penetrare le istanze della Riforma nelle piazze di tutta Europa e perfino in Valsugana, grazie alla protezione garantita da alcune famiglie feudali tirolesi.
Inaugurazione 06 luglio, ore 18.00. Ingresso libero. PRO LOCO DI CLES - UFFICIO TURISTICO, 0463 421376, info@prolococles.it - prolococles.it.
FONDO Mostre CAMMINAMENTE Apertura: fino a domenica 29 settembre. Palazzo comunale. Sarà la ridente Val di Non, la prossima tappa della mostra “Camminamente sulle scarpe e storie dei camminatori e pellegrini”, nata nel Vicentino e ideata dal giornalista-artista Antonio Gregolin. Tutti i giorni 10.00 - 12.30 / 16.00 19.30. Ingresso libero. www.centroculturaledanaunia.it.
ISERA Mostre YES PEACE Apertura: fino a sabato 10 agosto. PALAZZO de PROBIZER. Una mostra d’arte collettiva dedicata al difficile tema della pace. Espongono le loro opere gli artisti Franco Albino, Sergio Bernardi, Silvio Cattani, Mirta de Simoni Lasta, Elena Fia Fozzer, Bepi Leoni, Luigina Lorenzi, Paolo Tomio. La mostra è organizzata dall’associazione Cartello degli Artisti e dal gruppo culturale Uct di Trento. Informazioni: 0464 433792.
LEVICO TERME Mostre LA LOGISTICA IN VALSUGANA Apertura: fino a domenica 13 ottobre. Forte delle Benne. Mostra storico-documentaria frutto di un lavoro d’archivio alla scoperta della preparazione logistica operata dall’Austria-ungheria nei decenni che precedettero la grande guerra. Orario: da martedì a domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 14 alle 18. E’ possibile visitare l’esposizione con normale pagamento dell’entrata al Forte. Informazioni: www. visitvalsugana.it. Mostre GRAINES (SEMI) Apertura: fino a giovedì 31 ottobre. Anfiteatro naturale, Parco delle Terme. Lo spunto per la mostra fotografica è dato dall’omonimo libro pubblicato da 5 Continents Editions nel 2016. Il volume raccoglie 200 fotografie di semi realizzate da Paul Starosta, biologo e fotografo di fama internazionale. Info n. 0461.706824 (Parco di Levico) o n. 0461.496123 (segreteria), parco.levico@provincia.tn.it . Mostre FORTE PURA SALUBRE ACQUA Apertura: fino a giovedì 31 ottobre. Villa Paradiso, Parco delle Terme. Esposizione In collaborazione con la Fondazione Museo storico del Trentino e la Biblioteca
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comunale di Levico Terme. Info n. 0461.706824 (Parco di Levico) o n. 0461.496123 (segreteria), parco. levico@provincia.tn.it. Mostre CORRISPONDENZE Apertura: da sabato 13 luglio a giovedì 31 ottobre. Forte Colle delle Benne. Collettiva d’arte a cura di Davide Barbini. www.visitvalsugana.it.
LUSERNA Mostre FRATELLO LUPO Apertura: fino a domenica 3 novembre. Museo Centro Documentazione Luserna. L’alleanza uomo/ cane per la vita. La mostra è stata pensata con una particolare attenzione ai bambini e ai ragazzi, per sensibilizzarli su questa tematica e orientarli a un corretto e rispettoso rapporto con il mondo animale. Informazioni: 0464 789638, info@ lusern.it, www.lusern.it. Mostre 1919. IL RITORNO DEI PROFUGHI Apertura: fino a domenica 3 novembre. Centro documentazione Luserna. La mostra è dedicata al ricordo dei profughi trentini, in particolare dei profughi di Luserna, che proprio un secolo fa, al principio del 1919, fecero ritorno nei paesi dai quali erano stati allontanati anni prima a causa del conflitto tra Austria e Italia. Attraverso suggestive immagini d’archivio, diverse delle quali inedite, si racconta così un capitolo importante, per quanto doloroso, della storia locale trentina. 0464 789638, info@lusern.it, www.lusern.it.
MONTE BONDONE Mostre UNA MONTAGNA DI VITA Apertura: fino a lunedì 30 settembre. Giardino Botanico Alpino, Viote. Le fotografie, ospitate in un suggestivo allestimento circolare, raccontano degli ecosistemi di alta quota e di cambiamenti climatici (progetto NextData - Consiglio Nazionale delle Ricerche). Informazioni: www.muse.it.
NOMI Mostre QUADRINOMI Apertura: da sabato 24 agosto a domenica 8 settembre. Granaio di Nomi. Quattro artisti in mostra: Matteo Boato, Barbara Cappello, Lome e Antonello Serra. Esposizione curata da Claudio Mattè.
PERGINE Mostre E-VENTO DI GIULIANO ORSINGHER Apertura: fino a lunedì 4 novembre. Castel Pergine, Via al Castello 10. Mostra delle opere di Giu-
trentinomostre liano Orsingher a cura di Cristina Pagliaro. Informazioni: www.fondazionecastelpergine.eu, www. castelpergine.it.
PIEVE TESINO Mostre LUTERO PER VIA Apertura: da domenica 14 luglio a domenica 3 novembre. Museo Per Via. Ambulanti e stampe in Trentino e in Valsugana al tempo della Riforma a cura di Alessandro Paris e Massimo Rospocher. Informazioni: www.museopervia.it. Mostre SCULTURE AD ALTA QUOTA Apertura: da sabato 3 a domenica 4 agosto. Scultori del legno al lavoro presso il Rifugio Brentari di Cima d’Asta. Sabato e domenica tutto il giorno. Info: Rifugio tel. 0461 594100.
POZZA DI FASSA Mostre MOSTRA MINERALOGICA Apertura: fino a sabato 31 agosto. Sèn Jan di Fassa, Ciasa de Noscia Jent. Minerali delle Dolomiti. A cura del Circolo Mineralogico e Naturalistico di Fassa e Fiemme. Entrata gratuita. www.fassa.com. Mostre LA GESTIONE FAUNISTICA DELLA VAL DI FASSA Apertura: fino a sabato 31 agosto. Sèn Jan di Fassa, Ciasa de Noscia Jent. Mostra. Entrata gratuita. www.fassa.com. Mostre ALPACA E ARTE S’INTRECCIANO SULLE ANDE Apertura: da sabato 10 a sabato 24 agosto. Oratorio parrocchiale. Mostra e vendita di opere di tessitura, maglieria e ricamo a cura dell’Organizzazione Mato Grosso. www.fassa.com.
PREDAZZO Mostre 10 LIBRI PER RACCONTARE LE DOLOMITI Apertura: da sabato 22 giugno 2019 a venerdì 10 gennaio 2020. Museo Geologico delle Dolomiti, Piazza SS. Filippo e Giacomo 1. Una mostra in dieci tappe racconta la cronaca di una scoperta: quella del territorio dolomitico. In collaborazione con la Biblioteca Comunale di Predazzo. Fino al 10 gennaio 2020. tel. 0462.500366 (in orario di ufficio) / museo.predazzo@muse.it. Mostre IL MONDO MISTERIOSO DELLE GROTTE NELLE DOLOMITI Apertura: da sabato 22 giugno 2019 a venerdì 31 gennaio 2020. Museo Geologico delle Dolomiti, Piazza SS. Filippo e Giacomo 1. Un
suggestivo allestimento presenta gli studi sulle principali grotte nelle Dolomiti e racconta delle creature mitiche che le abitano. In collaborazione con il Museum Ladin Ursus ladinicus di San Cassiano. Prenotazione obbligatoria t. 0462 500366 - museo.predazzo@muse.it.
RIVA DEL GARDA Mostre LA FORMA DELLO SPORT Apertura: fino a domenica 3 novembre. Museo Riva del Garda, piazza Cesare Battisti 3/a, Riva del Garda (Tn). Architetture e imprese sportive a Riva del Garda nella prima metà del Novecento. A cura di Chiara Del Senno, Daniela Pera. Una nuova mostra dedicata alle architetture e attività sportive che hanno caratterizzato la costruzione dell’identità della città di Riva del Garda fin dall’inizio del secolo scorso accoglierà i visitatori del MAG durante la stagione 2019 del Museo Alto Garda. Il progetto espositivo incrocia trasversalmente due dei principali fondi delle collezioni del MAG: quello dedicato all’architetto Giancarlo Maroni e quello dello scultore rivano Silvio Zaniboni, entrambi molto attivi tra gli anni Venti e Trenta del Novecento. Informazioni complete: www. museoaltogarda.it. Mostre LA FERITA DELLA BELLEZZA. ALBERTO BURRI E IL GRANDE CRETTO DI GIBELLINA Apertura: da sabato 22 giugno a domenica 3 novembre. Museo Riva del Garda, piazza Cesare Battisti 3/a. Al MAG di Riva del Garda, una rilettura del percorso dell’artista a partire dall’opera di Land Art più grande al mondo. Mostra a cura di Massimo Recalcati. In collaborazione con Mart Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto. www. museoaltogarda.it.
RONZONE
RENATO E ALDO PANCHERI AL PALAZZO DELLE ALBERE VISITABILE FINO AL 25 AGOSTO
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iaggio nel colore e nel segno» è il titolo della prestigiosa esposizione allestita a Palazzo delle Albere, Trento, dedicata a due importanti artisti del panorama trentino: Renato Pancheri, a dieci anni dalla sua scomparsa, e Aldo Pancheri, figlio di Renato. La mostra è stata inaugurata lo scorso 12 luglio alla presenza di Waimer Perinelli, curatore dell’evento, stimato giornalista, critico d’arte e Presidente del Centro d’Arte La Fonte di Caldonazzo, e di Corrado Bungaro, assessore alla cultura del Comune di Trento, con intervento critico dell’apprezzata poetessa e curatrice Annachiara Marangoni. Sarà visitabile fino al 25 agosto nei seguenti orari di apertura: 10-18. Il luogo che accoglie il percorso espositivo, il cui allestimento è stato seguito da Nicola Cicchelli, è tanto suggestivo quanto emblematico, la villa cinquecentesca, edificata per volontà della famiglia Madruzzo, nell’immaginario collettivo ha da sempre rappresentato un pezzo di storia della nostra città, ne è da sempre un simbolo (le persone hanno bisogno di simboli in cui riconoscersi, hanno bisogno di identificarsi con i luoghi che custodiscono le tracce del loro passato). Daniela Larentis
Mostre FRANK BORZAGE. DALLA VAL DI NON A HOLLYWOOD Apertura: fino a giovedì 31 ottobre. Musei. Ronzone festeggia con una mostra e l’intitolazione di una strada il suo concittadino vincitore di due Oscar. La mostra sarà curata dall’arch. Roberto Festi con la consulenza scientifica del dott. Gianluigi Bozza. Informazioni: info@giardinodellarosa.it.
ROVERETO Mostre PASSIONE. 12 PROGETTI PER L’ARTE ITALIANA Apertura: fino a domenica 8 settembre. Mart - Corso Bettini, 43. Mostra A cura di Daniela Ferrari e Denis Isaia, in collaborazione con Fondazione VAF. Per un inte-
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AI NE
trentinomostre ro semestre, la mostra occuperà entrambe le gallerie dedicate alle esposizioni temporanee, al primo e al secondo piano. www. mart.trento.it. Mostre COME UN FILM. IL CINEMA POST FUTURISTA DEGLI ANNI ‘30 Apertura: fino a domenica 20 ottobre. Casa D’Arte Futurista Depero, Via dei Portici 38. Mostra a cura di Nicoletta Boschiero e Federico Zanoner. Informazioni: www.mart. tn.it/comeunfilm. Mostre FOCUS - SARA ENRICO. THE JUMPSUITE THEME Apertura: da martedì 9 luglio a domenica 10 novembre. Mart, Corso Bettini. Esposizione a cura di Denis Isaia. Informazioni: www. mart.trento.it. Mostre SIRIO GALLI. TACCUINO GRIGIOVERDE 1940-42 Apertura: da venerdì 12 luglio a domenica 10 novembre. Museo Storico Italiano della Guerra, via Castelbarco 7. Mostra fotografica dedicata a Sirio Galli, artista originale da poco riscoperto grazie alla figlia Loretta che ha donato proprio al Museo di Rovereto il suo “Taccuino grigio-verde” insieme ad altri appunti, documenti e fotografie che documentano la sua permanenza in Albania tra il 1940 e il 1942. Informazioni: www.museodellaguerra.it.
sa degli Artisti, Canale di Tenno. Un viaggio tra le carte geografiche delle Grandi Alpi attraverso la preziosa collezione di Laura e Giorgio Aliprandi. Informazioni: Casa degli Artisti, 0464502022, www.casartisti.it.
TERRAGNOLO Mostre NATURA IN TUTTI I SENSI Apertura: da giovedì 1 agosto a domenica 1 settembre. IL MASETTO, Località Maso San Giuseppe, Frazione Geroli 33. Mostra di illustrazione. Un progetto di Palazzo delle Esposizioni Roma e Topipittori in collaborazione con Comunità di Valle della Vallagarina, Comune di Terragnolo. Presso la Segheria Veneziana (Frazione Sega). Informazioni: www.ilmasetto.com, scrivi@ilmasetto.com.
TORBOLE SUL GARDA Mostre ARMATE IN MINIATURA Apertura: da sabato 20 aprile a mercoledì 30 ottobre. Ex Colonia Pavese. Collezioni del Museo della Guerra di Rovereto. Orario di apertura Martedì-Domenica | ore 16-22. La mostra, ospitata negli spazi dell’ex colonia Pavese a Torbole sul Garda, racconta i diversi impieghi dei modelli nel settore militare, attraverso oggetti e documenti provenienti dalle collezioni del Museo della Guerra di Rovereto, con importanti prestiti da parte di associazioni e privati. In primo piano il rilievo culturale del modellare, che esce dal contesto tecnico ed entra in quello del gioco e del tempo libero. Informazioni: www.museodellaguerra.it.
TRENTO Mostre SALVATORE CAPOSSELA Apertura: fino a martedì 31 dicembre. Centro Commerciale Bren Center di Trento, all’interno del Caffè Zurigo. La mostra permanente contiene opere raffiguranti alcuni Scorci di Trento riprodotti in atmosfere sognanti con giochi di luci ed ombre che aggiungono un tocco di romanticismo e calore alle piazze e le vie più belle di questa nostra città. Lo potete trovare presso il suo studio/atelier
PROGRAMMA AGOSTO 2019
AMBIO E DEL RIUSO SAN prenotazione avolo cm. 200x100. Mostre
MICHELE ADIGE
PAOLO TOSCHI.
a entro giovedì 1 agosto c/o l. 0461.947128L’ETNOGRAFO FELICE
Apertura: fino a sabato 31 agosto. Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina, Via Mach 2. Il Museo di San Michele dedica una mostra allo studioso delle osto uro 5,00 a testa tradizioni appassionato del Trenul posto tino. Informazioni: www.museosanmichele.it.
PATIZZANTI SANZENO on - ore 13,00 Mostre Euro 30,oo ta ZANONI - L’ETÀ DEL FERRO \o Paolo Curcu Apertura: fino a domenica 13 ot-
tobre. Casa de Gentili. Le opere di Luciano e Ivan Zanoni dialogano con la storia d’Anaunia. Un percorso espositivo dedicato a Luciano 2 ANNI e al figlio Ivan Zanoni, fabbri sculrcoledì 15 agosto tori di Caldes ed al recupero del- Tel. 0461.947128 le suggestioni - reinterpretate dal genio dei due artisti - del passato che rappresentano, oggi, uno stimolo incessante per la creatività. informazioni: www.centroculturaledanaunia.it.
TENNO
Mostre FINE ESTATE VIANDANTI DELLE ALPI Apertura: da sabato 22 giugno agosto a domenica 15 settembre. Ca-
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ETTA DI CANDRIAI
TIONE DI TRENTO
Mostre ARTE DISEGUALE CENTRO STUDI JUDICARIA. Apertura: dal 3 all’11 agosto. opere pittoriche di Rosalinda Azzolini, Mara Bignotto, Lina Buratti, Loretta Tomasi. Info: Tel. e Fax 0465.322624 centrostudi@ judicaria.it.
all’imbocco di Via S. Bernardino n. 30/1 a Trento. Per informazioni telefonare al numero 347 2413964 o andare sul sito www.salvatorecapossela.it oppure salvatorecapossela@live.com. Mostre LA VOCE DELLE DOLOMITI Apertura: da venerdì 19 aprile a domenica 1 settembre. Palazzo delle Albere. Mostra fotografica di Alessandro Gruzza. Informazioni sul sito http://trentofestival. it; Tel. 0461.986120; info@trentofestival.it. Mostre FABIO BUCCIARELLI: IMMAGINI DELLE GUERRE ATTUALI Apertura: fino a domenica 29 settembre. Le Gallerie Piedicastello. Mostra fotografica di Fabio Bucciarelli. Iran, Birmania, Sud Sudan Libia e Siria: 70 fotografie suddivise in 5 reportages, un excursus sui conflitti che hanno attanagliato il mondo durante gli ultimi anni. Da martedì a domenica, ore 9.00-18.00, ingresso libero. Informazioni: http:// fondazione.museostorico.it. Mostre CAVE CANEM Apertura: fino a sabato 7 settembre. Boccanera Gallery, via Alto Adige, 176. Mostra dedicata alla figura del cane. La mostra raccoglie, infatti, le opere di trentasei artisti, che provengono dalla collezione privata Lucchi Boccanera, e di alcuni collezionisti e di alcune gallerie o di alcuni artisti ai quali è stato chiesto di un lavoro che raffiguri il proprio amato animale domestico come una estensione del proprio se’, pronto a dialogare con le altre rappresentazioni e con la sorpresa del visitatore accolto in questa speciale “Esposizione Internazionale Canina”. 0461 984206 / 340 5747013, info@arteboccanera.com. Mostre EVERYDAY LIFE Apertura: da giovedì 30 maggio a domenica 1 settembre. Galleria Civica Trento, Via Belenzani 44. A cura di Gabriele Lorenzoni e Carlo Sala / In collaborazione con Festival dell’Economia 2019. Everyday Life accoglie e declina il tema dell’edizione 2019 del Festival dell’Economia: globalizzazione, nazionalismo e rappresentanza. La mostra presenta parte di quella ricerca fotografica contemporanea che indaga fenomeni e mutamenti socioeconomici. www.mart.tn.it/everydaylife. Mostre WILDLIFE Apertura: fino a domenica 12 gennaio 2020. MUSE, Corso del lavoro e della scienza. Le monumentali sculture animali di Jürgen LinglRebetez. La prima mostra italiana dello scultore tedesco Jürgen Lingl-Rebetez, che ritrae con una originale tecnica di intaglio specie
trentinomostre animali tanto carismatiche quanto fragili. Informazioni: www.muse.it. Mostre USAVAMO LA CINEPRESA: STORIE IN FORMATO RIDOTTO Apertura: fino a domenica 3 maggio 2020. Le Gallerie, Piazza di Piedicastello. Un viaggio nel passato attraverso gli sguardi della gente comune. Immagini, oggetti, suoni del cinema amatoriale accompagnano il visitatore lungo la storia del Novecento. Informazioni: www.museostorico.it. Mostre PASSEGGIATA: UNA SERRADA INASPETTATA Apertura: da lunedì 8 luglio a lunedì 26 agosto. Impact Hub, Via Sanseverino 95. Fotografie di Danila Dondi. Informazioni: https://trento. impacthub.net. Mostre SIDIVAL FILA. OPERE Apertura: da sabato 13 luglio a lunedì 4 novembre. Museo Diocesano Tridentino, Piazza Duomo 18. Mostra personale dell’artista brasiliano Sidival Fila, frate minore francescano e voce tra le più autorevoli dell’arte contemporanea a livello internazionale. Artista dalla straordinaria capacità creativa, Sidival Fila è presente con l’opera Golgotha anche alla 58ˆ Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, attualmente in corso nella città lagunare. Ulteriori info: www. museodiocesanotridentino.it. Mostre FILI D’ORO E DIPINTI DI SETA. VELLUTI E RICAMI TRA GOTICO E RINASCIMENTO Apertura: da domenica 14 luglio a domenica 3 novembre. Al Castello del Buonconsiglio la mostra che racconta la storia dei tessuti sacri attraverso quadri e preziosi velluti e ricami tra Quattro e Cinquecento. Informazioni: www.buonconsiglio.it. Mostre COSMO CARTOONS Apertura: da domenica 21 luglio 2019 a domenica 14 giugno 2020. MUSE, Corso del lavoro e della scienza. L’esplorazione dell’Universo tra scienza e cultura pop. Mostra originale che racconta l’esplorazione spaziale e l’allunaggio, con rimandi all’arte e in particolar modo al fumetto. Info: tel. +39 0461 270311, www.muse.it. Mostre VIAGGIO NEL COLORE E NEL SEGNO Apertura: fino a domenica 25 agosto. Palazzo delle Albere. Esposizione di opere di Aldo e Renato Pancheri a dieci anni dalla sua scomparsa. L’esposizione, curata dal giornalista e critico d’arte Waimer Perinelli, con il patrocinio della Provincia autonoma di Trento e del Comune di Trento. Info: www.ufficiostampa.provincia.tn.it.
Mostre MOSTRA FILATELICA Apertura: da lunedì 2 a domenica 8 settembre. Palazzo Geremia. Esposizione per il centenario di fondazione della Società filatelica Trentina. Orario 9.30 - 12.30/15 - 19.
VAL DI SELLA Mostre ARTE SELLA - PERCORSI ESPOSITIVI Apertura: fino a martedì 31 dicembre. L’Area di Malga Costa è visitabile dalle ore 10 alle ore 17. Ingresso all’area di Malga Costa: 8 euro / Il giardino di Villa Strobele ed il Percorso ArteNatura non sono visitabili / Nonostante la riapertura dell’Area di Malga Costa, il lavoro di ricostruzione di Arte Sella è ancora lungo ed impegnativo, in particolare per quanto riguarda il giardino di Villa Strobele e il Percorso ArteNatura. È possibile aiutare concretamente la ricostruzione di Arte Sella effettuando una donazione con bonifico bancario c/c bancario presso Cassa Rurale Valsugana e Tesino intestato ad Associazione Sostenitori di Arte Sella IBAN IT36W0810234401000041050846 Sito web: www.artesella.it.
VALLE DI FIEMME Mostre ZHDAT’ - PAESAGGI DI OGGI STORIE DI IERI Apertura: da sabato 13 luglio 2019 a domenica 26 gennaio 2020. Palazzo della Magnifica. Fabio Pasini presenta ed interpreta i luoghi della memoria della Prima Guerra Mondiale. Venerdì 26 agosto alle ore 17.30 incontro con l’autore. www.palazzomagnifica.eu.
VIGO DI FASSA
QUADRINOMI QUATTRO ARTISTI MOLTO RICERCATI AL “GRANAIO” DI NOMI
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uattro artisti raggruppati da Claudio Mattè curatore della mostra QuadriNomi, al Granaio di Nomi che esalta ancora di più il loro lavoro, uniti da caratteri diversi ma da una conoscenza nell’esprimere il proprio pensiero attraverso l’arte poco comune. Il forte legame alle terre di origine di Antonello Serra espressi con i segni arcaici dell’isola sarda, un lavoro il suo alla scoperta della simbologia con colori vivi che danno spazio alla fantasia di ognuno di noi nel trovare in questi segni una propria interpretazione. Interpretazione che invece Barbara Cappello da del corpo della sua metamorfosi nascondendo e scoprendo in modo mai banale o volgare la figura umana con l’inserimento di elementi di impatto visivo che ne trasformano la figura originaria. Figura originaria che ben presente a, Matteo Boato nel diario della sua vita che trasforma in tela convertendo gli studi di ingegneria e chitarra, in musica dei colori per rappresentare le sue città e la natura ad esso circostanti, realizzando il suo vero sogno, quello di fare arte. Attento alle persone Lome, le guarda in faccia le descrive ad uno a uno,le raggruppa in modo colorato esaltandone la loro l’importanza. Usa la pittura per comunicare la sua bontà di carattere, l’amore verso il prossimo il suo genio, raffigurando il vulcano di idee e creatività dando voce ai suoi pensieri con i propri inconfondibili colori, sempre in evoluzione,alla ricerca di ciò che viene dopo. Tutto questo a Nomi dal 24 agosto giorno dell’inaugurazione, ore 18 all’8 settembre,al suo interno Claudio Mattè in collaborazione con Distretto Famiglia, Pro loco di Nomi, Comune di Nomi e Comunità di Valle e F.I.D.A (federazione italiana degli artisti) ha organizzato una serie di eventi.
Mostre SEN JOEGN Apertura: da lunedì 29 luglio a domenica 4 agosto. Sen Jan di Fassa. Ciasa Marmolada. Mostra fotografica dei giovani artisti fassani. www.fassa.com.
VIGO DI TON Mostre À LA MODE FRANÇAISE. STILE, MODELLI E MODISTE PER LE CONTESSE THUN Apertura: da sabato 15 giugno a domenica 27 ottobre. Castel Thun. Introdotta dal rosso cinabro di un elegante abito da pomeriggio, la mostra, realizzata in collaborazione con l’Archivio provinciale della Soprintendenza per i beni culturali della Provincia Autonoma di Trento, si concentra su quel particolare settore della biblioteca Thun dedicato alle riviste di moda illustrate del XIX secolo. www.buonconsiglio.it.
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trentinoappuntamenti 1 GIOVEDÌ
L’ESTATE TRENTINA: INCONTRI, CONCERTI E...
S
i apre, fra il violino e violoncello di Vilde Frang e Nicolas Altstaedt, il mese d’agosto della
venticinquesima edizione de “I Suoni delle Dolomiti” una manifestazione che ha raggiunto il traguardo del quarto di secolo di musica in alta quota. La 39esima edizione del Festival Oriente
Occidente prosegue anche quest’anno nel suo cammino verso la nuova Via della Seta, con uno sguardo verso ambiti diversi della contemporaneità. Dal 29 agosto all’8 settembre, a Rovereto, s’indagheranno la Cina e i suoi scambi sulla Via della Seta, ma anche l’Europa dell’Est e il rapporto tra creatività e libertà, i cambiamenti climatici e la gestione dei flussi migratori, il mondo contemporaneo, le sue gabbie e le sue prospettive. C’è anche una delle firme più prestigiose del giornalismo italiano come Ferruccio
De Bortoli, fra i
protagonisti della rassegna “Agosto degasperiano – Lotta contro il tempo”, che durerà fino al 31 agosto quello organizzato dalla Fondazione Trentina Alcide De Gasperi insieme a oltre 30 realtà del territorio, in diverse località della Valsugana. Un panorama ricco per qualità e varietà delle proposte si prospetta per gli amanti della musica classica; il pianoforte ai massimi livelli è al centro della programmazione del festival “Omaggio all’arte pianistica di Arturo
Benedetti Michelangeli”, che ospita interpreti
tra i più quotati a livello mondiale. È un agosto intenso, quello dell’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, impegnata in un fitto calendario di concerti in numerose località della regione. Primo appuntamento in Trentino è quello di mercoledì 7 a Locca di Concei (Centro Culturale, ore 21) per la rassegna Kawai
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Ferruccio De Bortoli
a Ledro.
Cultura ALLA SCOPERTA DEI TESORI DI BORGO VALSUGANA Borgo Valsugana. Ore 17. Passeggiata con Accompagnatore di Media Montagna alla scoperta del centro storico di Borgo Valsugana, con il suo Ponte Veneziano, il Museo della Grande Guerra, l’oratorio San Rocco e la Sala De Gasperi. Informazioni: Apt Valsugana Tel. 0461.727700, 0461.727799. Cultura SCRITTURA FESTIVAL SULLE DOLOMITI Campitello di Fassa. Mazzin. Grandi autori si raccontano in un weekend interamente dedicato alla letteratura. www.fassa.com. Cultura SPECCHIO E LETTERATURA: L’INTRIGO DEL DOPPIO Castello Tesino. Ore 21. Biblioteca. CONFERENZA CON ROMEO GALASSI. Info Biblioteca tel. 0461 593232. Musica CLARINETTO E VIOLONCELLO... PIÙ PIANO Cavalese. Ore 21. Magnifica Comunità. Concerto con: Volha Karmyzava, pianoforte / Simone Ceppetelli, violoncello / Miljan Minic, clarinetto. In collaborazione con: Conservatorio “Nicolini” di Piacenza, Comune di Cavalese, Magnifica Comunità Fiemme. Info: www.arsmodi.it/piu-piano-2019. Musica OPEN FRONTIERS PROJECT Levico Terme. Ore 21. Anfiteatro naturale, Parco delle Terme. Concerto con: John Helliwell, sassofoni / Raimondo Meli Lupi, chitarra / Max De Aloe, armonica cromatica / Gianmarco Scaglia, contrabbasso / Paul Wertico, batteria. In caso di maltempo il concerto si tiene nella rimessa del parco / Info n. 0461.706824 (Parco di Levico) o n. 0461.496123 (segreteria), parco.levico@provincia.tn.it . Musica TITTI CASTRINI & IL SUO QUINTETTO Pozza di Fassa. Ore 12. Buffaure. Concerto Gipsy swing con: Titti Castrini, fisarmonica, voce / Daniele Richiedei, violino / Martino De Franceschi, contrabbasso / Davide Veronese, tromba, voce / Cesare Valbusa, percussioni. Info c/o APT Val di Fassa, Canazei (Tn), tel. 0462.609500, info@fassa.com / In caso di maltempo il concerto si terrà presso il padiglione manifestazioni di Pozza di Fassa alle ore 14.30. Musica ARTE NELL’ARTE - NELLA NOTTE DEI MUSEI Riva del Garda. Ore 21.30. Cortile della Rocca. Mietta Sighele pre-
senta i giovani talenti. Informazioni: www.musicarivafestival.com. Musica ANDREA MOTIS QUARTET Arco. Ore 21. Castello di Arco. Ciclo IL CASTELLO DELLE MERAVIGLIE. Garda Jazz Festival . Concerto di apertura. A pagamento - per informazioni: SMAG Scuola musicale Alto Garda, gardajazz@ smag.coop. Musica I COLORI DEI FIATI Rovereto. Ore 21. Vicolo Messaggero - Cortesela Bontadi. Concerto per quintetto di fiati. Musiche di F. Haydn, F. Danzi, F. Farkas, J. Ibert, W.A. Mozart. In caso di maltempo Sala Filarmonica. Informazioni: www.comune.rovereto.tn.it. Teatro 3 PORCELLINI Trento. Ore 17.30. Giardino Aleksandr Isaevi Sol enicy (ex Parco S. Chiara). Ciclo Il giardino d’estate ragazzi. Spettacolo di I Teatri Soffiati. www.centrosantachiara.it. Teatro DONDE VIENE LA NOTTE... E LE STELLE? Terragnolo. Ore 21. Rifugio Passo Borcola. Spettacolo di e con Associazione Teatro-Musica “2GiGa” di Rovereto. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it.
2 VENERDÌ EMANUELE DELUCCHI E TATIANA LARIANOVA Locca di Concei. Ore 21. Centro culturale. Concerto del duo. Informazioni: www.vallediledro.com. Cabaret CIÒ CHE POSSIAMO FARE Borgo Valsugana. Ore 20.45. Auditorium polo scolastico. Incontro con Lella Costa, attrice, autrice e scrittrice. Informazioni: www.degasperitn.it. Cultura TERRAZZA DELLE STELLE Monte Bondone. Presso la Terrazza delle stelle alle Viote del Monte Bondone. Osservazioni notturne ogni venerdì sera. Informazioni 0461 270311, www.muse.it. Cultura FESTIVAL SULLE DOLOMITI Campitello di Fassa. Mazzin. Grandi autori si raccontano in un weekend interamente dedicato alla letteratura. www.fassa.com. Cultura ERRI DE LUCA Moena. Ore 21. Aula Magna Polo Scolastico. Presentazione del libro Il Peso della Farfalla - Editore Feltrinelli. Informazioni: 0462/602466, www.fassa.com.
trentinoappuntamenti Cultura L’ESPLORAZIONE SPAZIALE Ivano Fracena. Ore 21. Castel Ivano. 50 anni fa, uomini sulla Luna. E poi? Futuro dell’esplorazione spaziale. Conferenza a cura dell’Unione Astrofili Tesino e Valsugana con il prof. Roberto Battiston. www. visitvalsugana.it. Cultura L’ULTIMO ORIZZONTE Bieno Valsugana. Ore 18. Anfiteatro del Parco fluviale. Incontro con Amedeo Balbi, astrofisico. In caso di maltempo l’evento si terrà presso il Teatro tenda di Bieno, all’interno del Parco fluviale. Informazioni: www.degasperitn.it. Cultura CONCETTO VECCHIO Terme di Comano. Ore 17. Palazzo delle Terme. “Cacciateli! Quando i migranti eravamo noi”. L’ingresso è libero. A dialogare con gli autori saranno Alberto Faustini, direttore dell’Adige e dell’Alto Adige e Fausta Slanzi, giornalista dell’ufficio stampa della Provincia. Informazioni: 0465 702626, info@visitacomano.it. Musica SUBSONICA Villalagarina. Ore 21. Parco delle Leggende - Castellano. Il progetto “Stif Sound” è un’innovativa iniziativa creata dal comitato Castelfolk che offrirà per tutta l’estate 2019 a tutti gli appassionati di musica una serie di eventi-concerto di diverso genere musicale e con una line-up di artisti di fama nazionale ed internazionale. Informazioni: Associazione Castelfolk Castellano info@ castelfolk.it, www.castelfolk.it/. Musica ANA CRISMÁN Trento. Ore 21.30. Cortile CrispiBonporti. Concerto per Itinerari Folk 2019. Info: Centro Servizi Culturali S: Chiara info@centrosantachiara.it; n. verde 800.013952. Musica CREPUSCOLO SUL GARDA / EVERGREENS OF POPCLASSIC Riva del Garda. Ore 20.45. Spiaggia Sabbioni. Indr Anankait , soprano / Eung Kwang Lee, baritono / Leonardo Bartelloni, pianoforte. Informazioni: www.musicarivafestival.com. Musica APOCRIFI Lavis. Ore 21. Parco Urbano. Concerto con gli Apocrifi (Tributo De Andrè). Informazioni: 0461.248140. Musica SILENT ROOM Canale di Tenno. Ore 21. Borgo medievale. Concerto con il trombonista Filippo Vignato e la rivelazione francese Enzo Carniel. Informazioni: www.gardajazz.com.
Musica IL MONDO DELL’OPERA NELLE 6 CORDE Rovereto. Ore 21. Vicolo Messaggero - Cortesela Bontadi. Celebri arie d’opera composte da Giuseppe Verdi e Gioacchino Rossini interpretate con la chitarra classica dal M° Federico Quercia. Informazioni: www.comune.rovereto.tn.it. Musica MUSICALLOPERA Rovereto. Ore 20. Campana dei Caduti. Venerdì sera alla Campana. La musica come strumento di pace dall’opera al musical. Informazioni: www.comune.rovereto.tn.it. Musica MUSICA DELLE STELE Monte Bondone. Ore 21. Terrazza delle Stelle, Viote. La musica del conservatorio Bonporti di Trento accompagna nell’emozione di una notte stellata. A seguire osservazioni del cielo con i telescopi. Informazioni: www.muse.it. Musica CERCA IL MIO SGUARDO Cagnò. Ore 20.45. Giardino Casa Bolego. Parole e musica oltre la solitudine di M. Marcantoni. In caso di maltempo: Teatro parrocchiale. Informazioni: www.centroculturaledanaunia.it. Per i più piccoli TEATRO PER BAMBINI Bezzeca. Ore 17. Biblioteca, Via Cesare Battisti. Letture animate, spettacoli, magia, animali, burattini e fantasia! Spettacoli per bambini a cura della Biblioteca Valle di Ledro, in collaborazione con il Coordinamento Teatrate Trentino e il Comune di Ledro. Ingresso libero / Durata: 1 ora / Min. 3 anni / Info Biblioteca Bezzecca n. 0464.592790, ledro@biblio.infotn.it. Teatro BOSCO DA REMI Pergine Valsugana. Ore 19.30. Canezza. Visita guidata al Museo degli attrezzi agricoli di Canezza e poi una passeggiata verso le Roste dove alle ore 21.00 verrà messa in scena Bosco da remi di e con Paola Brolati e con le musiche dal vivo di Andrea Da Cortà e Sandro Del Duca. Info: info@teatrodipergine.it t. 0461 534321.
3 SABATO Cultura SCRITTURA FESTIVAL SULLE DOLOMITI Campitello di Fassa. Mazzin. Grandi autori si raccontano in un weekend interamente dedicato alla letteratura. www.fassa.com. Cultura UNO SCRITTORE AL MASETTO Terragnolo. Ore 18. IL MASETTO, Località Maso San Giuseppe, Frazione Geroli 33. Lo scrittore e alpinista Enrico Camanni dialoga con il sociologo Christian Arnoldi
In collaborazione con La Piccola Libreria di Levico Terme. Informazioni: www.ilmasetto.com, scrivi@ ilmasetto.com.
Brubeck, Jobim, Gardel, Piazzolla. In collaborazione con Piné Musica. Ingresso gratuito. Informazioni: www.arsmodi.it/piu-piano-2019.
Famiglia VISITA GUIDATA ALLA GROTTA DEL CALGERON Grigno Valsugana. Ritrovo presso la stazione Fs di Grigno alle ore 08:45 di ogni sabato. Circa 3 ore complessive. Costo 15,00€ a persona. Per visite fino a sei persone € 90,00. Il materiale tecnico (canotto e casco) viene fornito dall’organizzazione. Per informazioni e prenotazioni telefonare a Mirco 327.9184910.
Musica MARINA REI E PAOLO BENVEGNÙ Roncegno Terme. ore 11.00. Cinque Valli di Sopra. Concerto all’interno della Rassegna Lagorai d’Incanto. In caso di pioggia Casa Raphael a Roncegno Terme alle ore 17. Info: Apt Valsugana Tel. 0461.727700, info@lagoraidincanto.it.
Musica ONDA D’URTO Malé. Ore 21. Piazz Regina Elena. Musicisti di rottura. Brani di : The Clash, Sex Pistols, Nirvana, AC/DC, The Doors e altri violino, violoncello, arpa, pianoforte/voce. Proposta all’interno dell’evento “Girovagando in Musica. Itinerari turistici e musicali in Trentino, 28ª edizione”. Info: gruppocaronte@libero.it , tel. 348 2257382. Musica LE DIMORE DEL QUARTETTO: QUARTETTO NOÛS Val Sella. ore 15 e ore 18. Malga Costa. Ospite speciali di Arte Sella, il Quartetto Noûs: formatosi nel 2011, si è affermato in poco tempo come una delle realtà musicali più interessanti della sua generazione. Le sue coinvolgenti interpretazioni sono frutto di un percorso formativo nel quale la tradizione italiana si fonde con le più importanti scuole europee. Prenotazione obbligatoria chiamando il numero 0461.751251 dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 12 ed il giorno dell’evento. Ingresso € 15,00. Informazioni: http://www.artesella.it. Musica JAZZ... PIÙ PIANO Baselga di Piné. Ore 21. Auditorium. Concerto con: Edoardo Bruni, pianoforte / Fabrizio Crivellari, flauto / Peter Lanziner, basso. Musiche di Bolling, Bollani, Bruni,
Musica FLYING TO THE MOON Piné. Ore 21. Sala Pinè Mondiale. JAZZ...PIÙ PIANO. Edoardo Bruni pf Fabrizio Crivellari fl Peter Lanziner percussioni su musiche di Bolling, Bollani, Bruni, Brubeck, Jobim, Gardel, Piazzolla . In collaborazione con il Festival Più Piano . infopine@visitpinecembra.it, www.visitpinecembra.it Musica FUNKY BEAT BAND LevicoTerme. Ore 21. Piazza della Chiesa. Concerto, dir. Demetrio Bovecchio. Ingresso gratuito. In caso di maltempo il concerto di svolgerà presso il teatro dell’Oratorio di Levico. info@valsuganajazztour. it, www.valsuganajazztour.it. Musica OMAGGIO ALLA CITTÀ Riva del Garda. Ore 21.30. Concerto in piazza Cesare Battisti. Evento all’interno di Musica Riva Festival. Informazioni: www.musicarivafestival.com. Musica AFTER THE MOON Calceranica al Lago. Ore 17.30. Malga Zochi. Il gruppo, fondato da Piergiorgio Pessina e Cristiano Demattè, nasce nel 1998 con l’intento di dar vita ad una cover band in tributo ai grandi artisti della musica Fusion. Info: 342/1286471.
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trentinoappuntamenti Musica DANIELE D’AGARO Drena. Ore 18. Castello di Drena. Concerto. Musicista di grande solidità e dai mille slanci creativi, con il “Solo - Solissimo - Solitario”. Informazioni: www.gardajazz.com. Per i più piccoli JACK E IL FAGIOLINO MAGICO Pergine Valsugana. Ore 17.30. Teatro di Ischia. Di Mirko Corradini, con Irene Buosi e Andrea Deanesi. www.teatrodipergine.it.
4 DOMENICA Cultura SCRITTURA FESTIVAL SULLE DOLOMITI Campitello di Fassa. Mazzin. Grandi autori si raccontano in un weekend interamente dedicato alla letteratura. www.fassa.com. Cultura ENRICO CAMANNI LevicoTerme. Appuntamento letterario nel parco nell’ambito della rassegna estiva di montagna, vita e poesia “Levico incontra gli autori”. In caso di maltempo l’incontro si terrà presso Villa Paradiso nel Parco di Levico. Info: 0461706824, parco.levico@provincia.tn.it. Musica ONDA D’URTO Sella Giudicarie. Ore 05.00. Malga D’Arnò. Musicisti di rottura. Brani di : The Clash, Sex Pistols, Nirvana, AC/DC, The Doors e altri violino, violoncello, arpa, pianoforte/voce. Proposta all’interno dell’evento “Girovagando in Musica. Itinerari turistici e musicali in Trentino, 28ª edizione”. Info: gruppocaronte@libero.it , tel. 348 2257382. Musica VILDE FRANG E NICOLAS ALTSTAEDT Val di Fiemme. Ore 12. Gruppo del Lagorai / Laghi di Bombasèl (Tn). Concerto. Violino e violoncello: quando il talento vola in alto. Due stelle del firmamento musicale contemporaneo, una violinista e un violoncellista entrambi premiati giovanissimi con il prestigioso Credit Suisse Young Artist Award. Ingresso gratuito / In caso di maltempo: ore 17.30, Palafiemme, Cavalese / I biglietti per l’accesso in sala sono in distribuzione, fino ad esaurimento posti, dalle ore 15.30. Informazioni: www.isuonidelledolomiti.it. Musica BANDANERA AFROBEAT Col Rodella. Ore 12. Rifugio Friedrich August. Concerto World music con: Mafal Diaw, percussioni / Stefano Ottogalli, chitarra / Alvise Seggi, basso / Moulaye Niang, batteria. Info c/o APT Val di Fassa, Canazei (Tn), tel. 0462.609500, info@ fassa.com / In caso di maltempo
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il concerto si terrà all’interno del rifugio Friedrich August . Musica INCANTO A CASTELLO Stenico. Ore 17. Castello di Stenico. Concerti corali a cura della Federazione Cori del Trentino. Il programma completo si può trovare su: www.federcoritrentino.it. Musica LA LEGGENDA DI SAN ROMEDIO Amblar Don. Ore 20.45. Bocciodromo di Amblar. Racconto in musica con il gruppo bandistico Clesiano, direttore Pierapolo Albano. Informazioni: www.centroculturaledanaunia.it.
5 LUNEDÌ Musica ZADENO TRIO Comano Terme. Ore 21. Grand Hotel Terme. Concerto jazz del Zadeno Trio con: Claudio Jr De Rosa, sax; Alessio Bruno, contrabbasso; Jacopo Zanette, batteria. Info: www.arsmodi.it/giudijazz-2019. Musica HEVIA Trento. Ore 21.30. Cortile CrispiBonporti. Concerto per Itinerari Folk 2019. Info: Centro Servizi Culturali S: Chiara info@centrosantachiara.it; n. verde 800.013952. Musica JEMM MUSIC PROJECT Pietramurata. Ore 21. Piazza Mercato. Concerto. Informazioni: www.gardajazz.com. Teatro SENTIERI SILENZIOSI Paneveggio. Ore 10. Forte Dossaccio. Trekking teatrale silenzioso, spettacolo itinerante nell’ambito della rassegna “Sentinelle di Pietra” a cura della Compagnia “I Teatri Soffiati”. Info: www.visitfiemme.it.
6 MARTEDÌ CLAIR LOUISE HILES: RECITAL PIANISTICO Roncegno. Ore 21. Salone delle Feste, Casa Raphael / Palace Hotel, P.zza de Giovanni 4. Concerto con Clair Louise Hiles, pianoforte. Musiche di Chopin, Schumann, Beethoven. Ingresso gratuito con offerta libera. Informazioni: www. arsmodi.it/casa-raphael-2019. Cultura INCONTRO CON L’AUTORE Cavareno. Ore 21. Piazza. Rassegna letteraria-culturale del Comune di Cavareno. Incontro con ELENA STANCANELLI e il suo libro “Venne alla spiaggia un assassino”.Per informazioni: Proloco Cavareno, 0463 831115 proloco.cavareno@virgilio.it , APT Val di Non 0463-830133 info@visitvaldinon.it.
Cultura ELOGIO DELLA MODERNITÀ Castel Ivano. Ore 18. Salone del castello. Incontro con Flavio Caroli, storico e critico dell’arte. Informazioni: www.degasperitn.it. Musica LET IT BE Passo del Tonale. Ore 21. Tensostruttura. I Beatles a 50 anni dal loro ultimo concerto violino, violoncello, arpa e pianoforte/voce. Proposta all’interno dell’evento “Girovagando in Musica. Itinerari turistici e musicali in Trentino, 28ª edizione”. Info: gruppocaronte@libero.it , tel. 348 2257382. Musica MUSICABANDA LevicoTerme. Ore 21. Piazza della chiesa. La banda cittadina di Levico Terme organizza la rassegna: Musicabanda, un concerto di una banda trentina o da altre regioni d’Italia. Informazioni: http://www. visitvalsugana.it. Musica RICORDANDO BANANA REPUBLIC Pozza di Fassa. Ore 21. Sen Jan di Fassa. Concerto, tributo a Lucio Dalla e Francesco De Gregori. www.fassa.com. Musica DOUBLE CUT Riva del Garda. Ore 21. Cortile interno della Rocca. Progetto nato dall’incontro tra Tino Tracanna e Massimiliano Milesi. Informazioni: www.gardajazz.com. Musica IN VIAGGIO CON L’ODISSEA Sarnonico. Ore 21. Palazzo Morenberg cortile. In caso di maltempo: sala interna massimo 70 posti. Informazioni: www.centroculturaledanaunia.it. Teatro ragazzi IL SOGNO DI TARTARUGA Vattaro. Ore 16. Teatro di Vattaro. Spettacolo della compagnia Baule Volante. Informazioni: www.vigolana.com.
7 MERCOLEDÌ Cultura DRINK ‘N’ THINK. L’APERITIVO CHE ISPIRA Trento. Ore 18. MUSE, Corso del lavoro e della scienza. Un frizzante aperitivo nel giardino del MUSE con proiezione di video che aprono la mente, tra scienza e musica. www.muse.it. Musica NICOLA PASZKOWSKI Locca di Concei. Ore 21. Centro Culturale. Concerto Orchestra Haydn di Bolzano e Trento. Roberto Cominati, pianoforte. Nicola Paszkowski, direttore. Musiche di Dvo ák, Mozart. Informazioni: www.haydn.it.
Musica JOSCHO STEPHAN TRIO Val di Fassa. Ore 12. Colac Buffaure / Buffaure (Tn). Concerto per I Suoni delle Dolomiti, pura energia e libertà con la stella del gipsy-jazz. Ingresso gratuito. In caso di maltempo: ore 17.30, Teatro Navalge, Moena. I biglietti per l’accesso in sala sono in distribuzione, fino ad esaurimento posti, dalle ore 15.30. Informazioni / Come arrivare: www.isuonidelledolomiti.it. Musica ENSEMBLE STRUMENTALE CONSERVATORIO BONPORTI Trento. Ore 21. Cortile interno scuole Crispi-Bonporti. Concerto all’interno della manifestazione Contrada larga. Info: ufficio.cultura-turismo@comune.trento.it. Musica FESTIVAL INCANTO POPOLARE LevicoTerme. Ore 21. Centro storico di Levico Terme, Piazzetta ex cinema. In caso di pioggia i concerti si terranno presso la Sala Consiliare del Comune di Levico Terme. Per info: APT Valsugana ufficio di Levico Terme Tel. 0461.727700; info@visitvalsugana.it. Musica LIVING ROOM TRIO Riva del Garda. Ore 21. Cortile interno della Rocca. Alfonso Santimone al pianoforte, Giordano Grossi al contrabbasso e Gioele Pagliaccia alla batteria. Informazioni: www.gardajazz.com. Musica CANTACLES Cles. Ore 21. Piazza Municipio. Ritorna l’immancabile appuntamento con il concorso musicale dell’estate! 15a edizione. OspitI d’eccezione della serata il cantautore Gatto Panceri e la cantautrice Charlotte Ferradini. Pro Loco di Cles - Ufficio Turistico, 0463 421376, info@prolococles. it - prolococles.it. Musica RASSEGNA ANTICHI ORGANI E STRUMENTI DELLA VALSUGANA 2019 Pergine Valsugana. ore 21.00. Chiesa S. Maria, Castagnè di Pergine. Per info: APT ufficio di Pergine Tel. 0461.727760.
8 GIOVEDÌ Cultura LELLA COSTA Terme di Comano. ore 17.00. Palazzo delle Terme. “Ciò che possiamo fare”. L’ingresso è libero. A dialogare con gli autori saranno Alberto Faustini, direttore dell’Adige e dell’Alto Adige e Fausta Slanzi, giornalista dell’ufficio stampa della Provincia. Informazioni: 0465 702626, info@visitacomano.it.
trentinoappuntamenti Musica PIANO... PIÙ PIANO Cavalese. Ore 21. Concerto con: Ivana Marija Vidovic e Tatjana Ognjanovi , pianoforte a quattro mani. Musiche di Schubert, Debussy. In collaborazione con il Comune di Cavalese e la Magnifica Comunità Fiemme. Informazioni: www.arsmodi.it/piu-piano-2019. Musica NON SOLO TANGO Vigo di Fassa. Ore 12. Ciampedie. Concerto Classica-Tango con: Raffaella Zagni, pianoforte / Angela Palfrader, violino. Info c/o APT Val di Fassa, Canazei (Tn), tel. 0462.609500, info@fassa.com / In caso di maltempo il concerto si terrà presso la sala consigliare del comune di Vigo di Fassa alle ore 14.30 . Musica CARLOS GARDEL TRIO: EST E OVEST A CONFRONTO PampeagoTesero. Ore 12. Teatro del Latemar, nei pressi dello Chalet Caserina. Il concerto proposto mette a confronto le tematiche armoniche e di stile tra le più popolari melodie, dall’est europeo alla pampa argentina. In caso di maltempo recupero presso la taverna dello Sporthotel Pampeago alle ore 14.30. Per informazioni: tel. 0462/813265 mail info@latemar.it. Musica JAMES SENESE Torbole. Ore 21. Piazzett a Lietzmann. Uno dei più grandi musicisti italiani degli ultimi 50 anni presenterà il suo doppio cd “Aspettanno ‘o tiempo” con la sua band, Napoli Centrale. Informazioni: www.gardajazz.com. Musica NICOLA PASZKOWSKI Cavalese. Ore 21. Palafiemme. Concerto Orchestra Haydn di Bolzano e Trento. Roberto Cominati, pianoforte. Nicola Paszkowski, direttore. Musiche di Dvo ák, Mozart. Informazioni: www.haydn.it. Musica IN VIAGGIO CON L’ODISSEA Nanno. Ore 21. Castel Nanno cortile. In caso di maltempo: sala interna massimo 70 posti. Informazioni: www.centroculturaledanaunia.it. Teatro MIC CIRC FRATILOR Trento. Ore 17.30. Giardino Aleksandr Isaevi Sol enicy (ex Parco S. Chiara). Ciclo Il giardino d’estate ragazzi. Spettacolo di Teatro Telaio/ Samovar Teatro. www. centrosantachiara.it.
9 VENERDÌ Cabaret CIRC SAMOVAR Pergine Valsugana. Ore 21. Spiaggia Valcanover. Samovar Teatro, di Davide Salata, con Luca Salata e Davide Salata. Annullato
in caso di pioggia. www.teatrodipergine.it.
zioni del cielo con i telescopi. Informazioni: www.muse.it.
Cabaret CIRCEN DOLOMITES FESTIVAL Val di Fassa. Il nuovissimo Circen Dolomites Festival, proposto dal gruppo di giocolieri fassani di Circensema, colorerà di allegria e riempirà di festa le piazze e gli angoli più suggestivi dei paesi di Vigo e di Pozza e delle splendide montagne della Val di Fassa con spettacoli di strada, eventi e laboratori circensi. www.circendolomitesfestival.com.
Musica IL CORO BONDONE RICORDA PADRE EUSEBIO IORI Rovereto. Ore 20. Campana dei caduti. Venerdì sera alla Campana. Informazioni: www.comune. rovereto.tn.it.
Cultura TERRAZZA DELLE STELLE Monte Bondone. Presso la Terrazza delle stelle alle Viote del Monte Bondone. Osservazioni notturne ogni venerdì sera. Informazioni 0461 270311, www.muse.it. Cultura OMAGGIO A MARIO BERNARDO Bieno Valsugana. Ore 21. Teatro tenda al Parco Fluviale. Evento culturale e commemorativo per ricordare la figura di Mario Bernardo, recentemente scomparso. Info: Comune di Bieno 0461 596166. Musica GRAN GALÀ KAWAI Locca di Concei. Ore 21. Centro Culturale. Concerto del Roberto All Star Piano Team: Maurizio Baglini, Roberto Cominati, Michele Fedrigotti, Ingrid Fliter, Carlo Guaitoli, Luca Trabucco. Ingresso gratuito. Informazioni: www.vallediledro.com. . Musica LOS PACHAMAMA Trento. Ore 21.30. Cortile CrispiBonporti. Concerto per Itinerari Folk 2019. Info: Centro Servizi Culturali S: Chiara info@centrosantachiara.it; n. verde 800.013952. Musica TRIO ANDREA PALLADIO Ranzo. Ore 20.45. Chiesa parrocchiale. Concerto di Enrico Zanovello, organo, Michele Antonello, oboe, e Steno Boesso, fagotto. Nell’ambito della sesta edizione della rassegna “I suoni del tempo nella Valle dei Laghi” organizzata dall’Associazione culturale Madruzzo.500. Info: madruzzo.500@ libero.it .
Musica JACKSON ONE - MICHEAL JACKSON TRIBUTE BAND Torbole sul Garda. Ore 20.30. Piazzetta Lietzmann. Concerto con Micheal Jackson Tribute Band. Informazioni: www.gardatrentino.it. Teatro IO SONO IL MIO LAVORO Castel Tesino. Ore 21. Teatro S. Giorgio. Spettacolo con LO STORICO PINO PETRUZZELLI. Info: Biblioteca di Castello Tesino, tel. 0461 593232. Teatro CLASSE DE FER Lavarone. Ore 21. Cinema Teatro “Dolomiti”. Spettacolo di Aldo Nicolaj - traduzione e adattam. dialettale di Pietro Runggatscher. Filodrammatica “S. Floriano” di Lavarone. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www. cofas.it. Teatro IO SONO IL MIO LAVORO STORIE DI UOMINI E DI VINI CastelloTesino. Ore 20.45. Cinema Teatro San Giorgio. Spettacolo teatrale di e con Pino Petruzzelli produzione Teatro Ipotesi. In collaborazione con il Consorzio Vignaioli del Trentino. Informazioni: www. degasperitn.it.
10 SABATO Cabaret CIRCEN DOLOMITES FESTIVAL Val di Fassa. Il nuovissimo Circen Dolomites Festival, proposto dal gruppo di giocolieri fassani di Circensema, colorerà di allegria e riempirà di festa le piazze e gli angoli più suggestivi dei paesi di Vigo e di Pozza e delle splendide montagne della Val di Fassa con spettacoli di strada, eventi e laboratori circensi. www.circendolomitesfestival.com.
Musica SUGARPIE & THE CANDYMEN BAND Riva del Garda. Ore 21.30. Veranda di Du Lac et Du Parc Grand. Concerto. Informazioni: www.gardajazz.com.
Cultura SILVIO “GNARO” MONDINELLI. Moena. Ore 21. Aula Magna Polo Scolastico. Estratti e narrazione delle esperienze personali dal film documentario: Oltre i quattordici 8000. Informazioni: 0462/602466, www.fassa.com.
Musica MUSICA DELLE STELE Monte Bondone. Ore 21. Terrazza delle Stelle, Viote. La musica del conservatorio Bonporti di Trento accompagna nell’emozione di una notte stellata. A seguire osserva-
Cultura UNO SCRITTORE AL MASETTO Terragnolo. Ore 18. IL MASETTO, Località Maso San Giuseppe, Frazione Geroli 33. Lo scrittore Claudio Morandini presenta Gli
oscillanti in collaborazione con La Piccola Libreria di Levico Terme. Informazioni: www.ilmasetto.com, scrivi@ilmasetto.com. Famiglia VISITA GUIDATA ALLA GROTTA DEL CALGERON Grigno Valsugana. Ritrovo presso la stazione Fs di Grigno alle ore 08:45 di ogni sabato. Circa 3 ore complessive. Costo 15,00€ a persona. Per visite fino a sei persone € 90,00. Il materiale tecnico (canotto e casco) viene fornito dall’organizzazione. Per informazioni e prenotazioni telefonare a Mirco 327.9184910. Famiglia ALL’ARMI, ALL’ARMI! Besenello. Ore 10. Castel Beseno. Tende e soldati, armi e stendardi, abbigliamento e attrezzature d’epoca riporteranno all’oggi la vita quotidiana del Cinquecento. Evento all’interno della rassegna DICASTELINCASTELLO. Info: Centro Servizi Culturali S: Chiara info@centrosantachiara.it; n. verde 800.013952. Musica FLOWER POWER Madruzzo. Ore 16.30. Parco Lagolo (Calici di stelle). 50 anni da Woodstock, brani di Hendrix, Santana, Creedence Clearwater, Janis Joplin ed altri violino, violoncello, arpa, pianoforte/voce. Proposta all’interno dell’evento “Girovagando in Musica. Itinerari turistici e musicali in Trentino, 28ª edizione”. Info: gruppocaronte@libero.it , tel. 348 2257382. Musica BONPORTI ANTIQUA ENSEMBLE Baselga di Piné. ore 11.00. Antica Pieve di Baselga. Concerto del Dipartimento di Musica Antica del Conservatorio “F. A. Bonporti” di Trento. Informazioni: 0461 557028, 0461 557028, infopine@ visitpinecembra.it. Musica CONCEPT TRIO Calceranica al Lago. ore 17.30. Malga Zochi. Nato dall’amicizia e dall’affinità musicale di Andrea Pimazzoni, Marco Carlesso e Roberto Caon, Concept Trio si distingue per le scelte artistiche ambiziose e raffinate. L’assenza di uno strumento armonico viene vissuta come una risorsa per aprirsi a improvvisazioni polifoniche e per ricercare nuovi equilibri corali, nei quali emerge un unico solista. Info: 342/1286471. Musica NIGHTFALL Riva del Garda. Ore 21. Palazzo dei congressi. Il festival chiude in bellezza con il live del duo formato dal trombettista Till Brönner e dal bassista Dieter Ilg che presenteranno il loro ultimo album. Informazioni: www.gardajazz.com.
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trentinoappuntamenti Musica HISTORIE DU SOLDAT Sporminore. Ore 20.45. Giardini dei Palazzi Nuovi, Piazza Anaunia. Informazioni: www.centroculturaledanaunia.it. Teatro PIANTALA, EMMA! PergineValsugana. Ore 21. Parco Canzolino. Teatro delle Quisquilie. Canzoni, drammaturgia e regia Massimo Lazzeri / con Andrea Coppi, Massimo Lazzeri e Adele Pardi. www.teatrodipergine.it. Teatro ragazzi I CUOCHI PASTICCIONI Centa S. Nicolò. Ore 17. Area Manifestazioni. Spettacolo con la compagnia ReBibo. Informazioni: www.vigolana.com.
11 DOMENICA Cabaret CIRCEN DOLOMITES FESTIVAL Val di Fassa. Il nuovissimo Circen Dolomites Festival, proposto dal gruppo di giocolieri fassani di Circensema, colorerà di allegria e riempirà di festa le piazze e gli angoli più suggestivi dei paesi di Vigo e di Pozza e delle splendide montagne della Val di Fassa con spettacoli di strada, eventi e laboratori circensi. www.circendolomitesfestival.com. Famiglia ALL’ARMI, ALL’ARMI! Besenello. Ore 10. Castel Beseno. Tende e soldati, armi e stendardi, abbigliamento e attrezzature d’epoca riporteranno all’oggi la vita quotidiana del Cinquecento. Evento all’interno della rassegna DICASTELINCASTELLO. Info: Centro Servizi Culturali S: Chiara info@centrosantachiara.it; n. verde 800.013952. Musica DIVINA EUTERPE COMPOSITRICI A CORTE Levico Terme. Ore 21. Anfiteatro naturale, Parco delle Terme. Concerto con: Michele Favaro, flauto traversiere / Marlise Goidanich, violoncello barocco / Emma Bolamperti, clavicembalo. In caso di maltempo il concerto si tiene nella rimessa del parco / Info n. 0461.706824 (Parco di Levico) o n. 0461.496123 (segreteria), parco.levico@provincia.tn.it . Musica OLIVIA TRUMMER E NICOLA ANGELUCCI Moena. Ore 12. Chalet Valbona, Lusia. Concerto Jazz con: Olivia Trummer, pianoforte, tastiere, voce / Nicola Angelucci, percussioni. Info c/o APT Val di Fassa, Canazei (Tn), tel. 0462.609500, info@fassa.com / In caso di maltempo il concerto si terrà all’interno dello Chalet Valbona .
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Musica DIVINA EUTERPE LevicoTerme. Ore 21. CONCERTI “PARCO DI NOTE”. Info: Apt Valsugana - Tel. (0039) 0461 727700.
12 LUNEDÌ Cultura INCONTRO CON L’AUTORE Cavareno. Ore 21. Piazza. Rassegna letteraria-culturale del Comune di Cavareno. PAOLO DI PAOLO chiuderà la rassegna con una serata dedicata ai giovani. Per informazioni: Proloco Cavareno, 0463 831115 proloco.cavareno@virgilio. it , APT Val di Non 0463-830133 info@visitvaldinon.it. Cultura ALESSANDRO BURBANK LevicoTerme. Ore 12. Piazza della Chiesa. ALESSANDRO BURBANK, introduce Julian Zhara “Salutarsi dagli aerei” (Interlinea, 2019). In caso di pioggia Grand Hotel Imperial. Per maggiori informazioni: La Piccola Libreria | info@ lapiccolalibreria.it | 0461 701914. Musica ENSEMBLE GARNERAMA Comano Terme. Ore 21. Grand Hotel Terme. Concerto jazz e tango con: Fabrizio Crivellari, flauto / Edoardo Bruni, pianoforte / Peter Lanziner, contrabbasso. Ingresso libero. Informazioni: www.arsmodi.it/ght-2019/. Teatro ragazzi I CUOCHI PASTICCIONI Vigolo Vattaro. Ore 20.45. Teatro. Spettacolo con la compagnia Finisterrae Teatri (Anderle e Kogoi). Informazioni: www.vigolana.com.
13 MARTEDÌ Cultura CONTRO LE MAFIE LA BATTAGLIA QUOTIDIANA PER LA LEGALITÀ Civezzano. Ore 20.45. Civezzano - Giardino Borsieri. Incontro con Nicola Gratteri, magistrato, procuratore della Repubblica di Catanzaro. In caso di maltempo l’evento si terrà presso il Teatro comunale di Civezzano. Informazioni: www.degasperitn.it. Musica MUSICABANDA LevicoTerme. Ore 21. Piazza della chiesa. La banda cittadina di Levico Terme organizza la rassegna: Musicabanda, un concerto di una banda trentina o da altre regioni d’Italia. Informazioni: http://www. visitvalsugana.it. Musica JAZZ... PIÙ PIANO Roncegno. Ore 21. Salone delle Feste, Casa Raphael / Palace Hotel, P.zza de Giovanni 4. Concerto Trio Garnerama con: Edoardo Bruni, pianoforte / Fabrizio Crivellari, flauto / Peter Lanziner, contrab-
basso. Musiche di Bolling, Bollani, Bruni, Brubeck, Jobim, Gardel, Piazzolla. Informazioni: www. arsmodi.it/piu-piano-2019. Musica CONCERTO PER OCCHI E ORECCHIE Pergine Valsugana. Ore 21. Castel Pergine. Concerto con proiezioni e disegni dal vivo. Con: Candirù voce, chitarra; Pianoforte, cori Dodicianni; Gouache, pennelli Giorgia Pallaoro. Info tel. 0461.531158, cultura@fondazionecastelpergine.eu, info@castelpergine.it . Musica CORPO BANDISTICO DELLA VALLE DI LEDRO Locca di Concei. Ore 21. Centro Culturale. Concerto del Corpo Bandistico della Valle di Ledro, Andrea Rabaudengo, pianoforte, Anton Dressler, clarinetto. Misiche di Gershwin, improvvisazioni e altri autori americani. Informazioni: www.vallediledro.com. Musica STEFANO FERRARIO Smarano. Ore 21. Chiesa parrocchiale. Stefano Ferrario, maestro concertatore. Orchestra Haydn di Bolzano e Trento. www.haydn.it. Musica RASSEGNA ANTICHI ORGANI E STRUMENTI DELLA VALSUGANA 2019 Tenna. ore 21.00. Forte Austroungarico in caso di pioggia presso il teatro oratorio. ENSEMBLE GIROLMO FESCOBALI “Antiche musiche al Forte” Dialohi e Musica. Informazioni: prolocotenna@gmail.com.
14 MERCOLEDÌ Teatro FILARMONICANDO ALLA FONTANA Rumo. Ore 20.30. Spettacolo di e con Associazione Teatro-Musica “2GiGa” di Rovereto Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it.
15 GIOVEDÌ Musica LET IT BE PIEVE DI BONO-PREZZO. Ore 05.00. Malga Baite. I Beatles a 50 anni dal loro ultimo concerto violino,violoncello,arpa e pianoforte/voce. Proposta all’interno dell’evento “Girovagando in Musica. Itinerari turistici e musicali in Trentino, 28ª edizione”. Info: gruppocaronte@libero.it , tel. 348 2257382. Musica G. CAMPI: “IL CAMPIONE SULL’ALPE... DI NUOVO!” Pampeago Tesero. Ore 12. Teatro del Latemar, nei pressi dello Chalet Caserina. Gianluca Campi è un virtuoso della fisarmonica:
non soltanto riesce ad eseguire un numero impressionante di note nel più breve tempo possibile, ma conduce il fraseggio in modo da tenere sempre alta la tensione emotiva... fa cantare e parlare il suo strumento sfruttandone tutte le possibilità agogiche e dinamiche. Per maggiori informazioni: tel. 0462/813265 mail info@latemar.it. Musica TESINO GOT TALENT Castel Tesino. Ore 21. Cinema Teatro San Giorgio. GARA TRA ARTISTI DILETTANTI. Per informazioni: Azienda per il Turismo Valsugana - Ufficio di Castello Tesino Tel. 0461 727730. Musica ALBA AL CASTELLO Arco. ore 05.30. Castello di Arco. Ingresso a pagamento, prenotazione al n. 0464 583656. Ciclo IL CASTELLO DELLE MERAVIGLIE. A colazione con DOLOMITI HORN ENSEMBLE. Informazioni: www. comune.arco.tn.it.
16 VENERDÌ Cultura GIOVANNI GRASSO Terme di Comano. Ore 21. Palazzo delle Terme. “”Il caso Kaufmann”. L’ingresso è libero. A dialogare con gli autori saranno Alberto Faustini, direttore dell’Adige e dell’Alto Adige e Fausta Slanzi, giornalista dell’ufficio stampa della Provincia. Informazioni: 0465 702626, info@visitacomano.it. Musica LUCA SCHIEPPATI E KÜLLI TOMINGAS Locca di Concei. Ore 21. Centro culturale. Concerto con Luca Schieppati, pianoforte e Külli Tomingas, mezzosoprano.Musiche di Liszt, Gershwin. Informazioni: www.vallediledro.com. Musica CANTACLES Cles. Ore 21. Piazza Municipio. Ospite d’eccezione Rossana Casale accompagnata al pianoforte da Emiliano Begni e dal Teatro dell’Opera di Brema il baritono Alberto Gallo. I finalisti si esibiranno con un brano in italiano, accompagnati da un’orchestra di 12 elementi. Pro Loco di Cles Ufficio turistico, 0463 421376, info@prolococles.it - prolococles.it.
17 SABATO Cultura M. ZANOLLA - “MANOLO” Moena. Ore 21. Aula Magna Polo Scolastico. Le Mie Cime - Filosofia di vita di un grande alpinista. Informazioni: 0462/602466, www. fassa.com. Cultura SERATA DI POESIA E MUSICA Castello Tesino. Ore 21. Palazzo Gallo. Serata d poesia e musica
trentinoappuntamenti con Giuseppe Patti e Cristina Andreatta, con la partecipazione del pianista maestro Nello Pecoraro e danzatrice del ventre. Ingresso libero. Info: Apt Valsugana uff. di Castello Tesino, tel. 0461 727730. Cultura SCRITTORE AL MASETTO Terragnolo. Ore 18. IL MASETTO, Località Maso San Giuseppe, Frazione Geroli 33. Lo scrittore Filippo Tapparelli presenta L’inverno di Giona In collaborazione con La Piccola Libreria di Levico Terme. Informazioni: www.ilmasetto.com, scrivi@ilmasetto.com. Famiglia VISITA GUIDATA ALLA GROTTA DEL CALGERON Grigno Valsugana. Ritrovo presso la stazione Fs di Grigno alle ore 08:45 di ogni sabato. Circa 3 ore complessive. Costo 15,00€ a persona. Per visite fino a sei persone € 90,00. Il materiale tecnico (canotto e casco) viene fornito dall’organizzazione. Per informazioni e prenotazioni telefonare a Mirco 327.9184910. Famiglia DELL’ARTE DELLA CACCIA E FALCONERIA Castel Stenico. Ore 14. Esibizioni di falconieri e dimostrazioni di addestramento dei volatili. Ci saranno nella corte interna del Castello gli antichi giochi e nello spazio esterno un campo dove si potrà cimentarsi nel tiro con l’arco. Evento all’interno della rassegna DICASTELINCASTELLO. Info: Centro Servizi Culturali S: Chiara info@centrosantachiara.it; n. verde 800.013952. Musica FLOWER POWER Andalo. Ore 15. Rifugio Paganella. 50 anni da Woodstock, brani di Hendrix,Santana,Creedence Clearwater,Janis Joplin ed altri violino,violoncello,arpa,pianoforte/ voce. Proposta all’interno dell’evento “Girovagando in Musica. Itinerari turistici e musicali in Trentino, 28ª edizione”. Info: gruppocaronte@libero.it , tel. 348 2257382. Musica JEMM MUSIC PROJECT Cles. Ore 21. Corso Dante. Concerto. Ingresso gratuito / In caso di pioggia: Aula Magna delle Scuole Medie. www.trentinojazz.com. Musica N.A.N.O. E ALBERTO BIANCO Pergine Valsugana. ore 11.00. Concerto acustico all’interno della Rassegna Lagorai d’Incanto, nella splendida cornice del (in caso di pioggia Teatro di Pergine alle ore 17). APT VALSUGANA | Tel.: 0461 727700, info@lagoraidincanto.it. Musica VIOLINO E VIOLONCELLO... PIÙ PIANO Baselga di Piné. Ore 21. Auditorium. Concerto con: Vittorio Costa,
pianoforte / Renata Sfriso, violino / Andrea Bellettini, violoncello. Musiche di Haydn, Beethoven, Clara Schumann. In collaborazione con Piné Musica. Ingresso gratuito. Informazioni: www.arsmodi.it/ piu-piano-2019.
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Ufficio Registro imprese: CCIAA BZ, Numero di iscrizione 02754960215 • Eintragung in die Handelskammer Bozen, Eintragungsnummer 02754960215 Musica CF & P.IVA 01535160210 St.Nr. & MwSt.Nr. Banca Cassa di Risparmio di Bolzano CF &Cap. P.IVA 01133050219 St.Nr. & MwSt.Nr. Banca Cassa Rurale di Bolzano Ag.3 LEVICO TERME BLUES soc. 100.000 € Ges. Kap. Bank Sparkasse Bozen Cap.Ufficio soc. 500.000 i.v. - v.e.CCIAA Ges. Kap. Raiffeisenkasse 3 Registro €imprese: BZ, Nr. d. iscr. 01535160210 BankIBAN IT 39 T 06045Bozen 11616Ag. 000000021000 FESTIVAL Uff. reg. impr. C.C.I.A.A. BZ 01133050219 Eintr. HK BZ IBAN: IT 86 Y 08081 11603 000303000702 LevicoTerme. In piazza della chiesa dei concerti accompagneranno il pubblico in un vero e proprio viaggio nei ritmi della musica Blues, dalle sue radici alla contempora-
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trentinoappuntamenti neità. Per maggiori informazioni: APT Valsugana ufficio di Levico Terme | 0461 727700 . Teatro IL MISTERO DI GOCCIOLINO Pergine Valsugana. Ore 21. Parco di Costasavina. Spettacolo di Andrea Visibelli / con Simona Perrone e Andrea Deanesi. www.teatrodipergine.it.
18 DOMENICA Cultura LECTIO DEGASPERIANA Pieve Tesino. Ore 17. Teatro tenda. Lectio Magistralis a cura della Fondazione Trentina Alcide De Gasperi in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Pieve Tesino. L’AUTOBIOGRAFIA DI UNA NAZIONE NELLE LETTERE DI DE GASPERI. Info: Casa Museo Alcide De Gasperi tel. 0461 5954382 oppure 366 6341678. Cultura LETTERE DI DE GASPERI PieveTesino. Ore 17. Teatro tenda. Lectio degasperiana con la partecipazione di Andrea Castelli, attore. Informazioni: www.degasperitn.it. Famiglia DELL’ARTE DELLA CACCIA E FALCONERIA Castel Stenico. Ore 10. Esibizioni di falconieri e dimostrazioni di addestramento dei volatili. Ci saranno nella corte interna del Castello gli antichi giochi e nello spazio esterno un campo dove si potrà cimentarsi nel tiro con l’arco. Evento all’interno della rassegna DICASTELINCASTELLO. Info: Centro Servizi Culturali S: Chiara info@centrosantachiara.it; n. verde 800.013952. Musica INNO ALLA GIOIA Nago Torbole. Ore 06.30. Castel Penede. Rock progressivo europeo brani di: Yes, Genesis, Jethro Tull, Kim Crimson e altri flauto, violino, violoncello, arpa e pianoforte/voce. Proposta all’interno dell’evento “Girovagando in Musica. Itinerari turistici e musicali in Trentino, 28ª edizione”. Info: gruppocaronte@libero.it , tel. 348 2257382. Musica SCARAFAGGI & REGINE Lavarone. Ore 18. Lago di Lavarone. Pop rock in veste classica violino, violoncello, arpa e pianoforte/voce. Proposta all’interno dell’evento “Girovagando in Musica. Itinerari turistici e musicali in Trentino, 28ª edizione”. Info: gruppocaronte@libero.it , tel. 348 2257382. Musica CANTI DAL VIVO Alba di Canazei. Ore 12. Ciampac. Concerto canoro polifonico e strumentale di e con Camilla Dell’Agnola e Valentina Turrini. Info c/o APT Val di Fassa, Canazei (Tn), 84
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tel. 0462.609500, info@fassa.com / In caso di maltempo il concerto si terrà all’interno del Rifugio Crepa Neigra . Musica SOLO... PIÙ PIANO Arco. Ore 21. Palazzo dei Panni, Via Segantini. Concerto con un allievo selezionato dal Conservatorio di Trento. Programma da definire. In collaborazione con il Conservatorio “Bonporti” di Trento. Informazioni: www.arsmodi.it/piu-piano-2019. Musica INNO ALLA GIOIA Lavarone. Ore 18. Lago di Lavarone. Rock progressivo europeo brani di : Yes, Genesis, Jethro Tull, Kim Crimson e altri flauto, violino, violoncello, arpa e pianoforte/voce. Info: gruppocaronte@libero.it, tel. 348 2257382, www.gruppocaronte.info. Musica LEVICO TERME BLUES FESTIVAL LevicoTerme. In piazza della chiesa dei concerti accompagneranno il pubblico in un vero e proprio viaggio nei ritmi della musica Blues, dalle sue radici alla contemporaneità. Per maggiori informazioni: APT Valsugana ufficio di Levico Terme | 0461 727700 . Teatro FILARMONICANDO ALLA FONTANA Mori. Ore 17.30. Valle San Felice. Spettacolo di e con Associazione Teatro-Musica “2GiGa” di Rovereto. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it.
19 LUNEDÌ Cultura GUARDA CHE LUNA - 50 ANNI DALL’ALLUNAGGIO Comano Terme. Ore 21.30. Loc. Piano Lomaso. Conversazione con l’astrofisico Fabio Peri, musica a tema. Alberto Martinelli violino Gabriele Miglioli violoncello, Elena Trovato arpa - Luigi Signori pianoforte/voce. In caso di maltempo chiostro del Convento di Campo Lomaso. Info: Gruppo Caronte tel. 348 2257382 - gruppocaronte@libero.it - teatromais. Cultura ESPLORAZIONE DEL SISTEMA SOLARE Castello Tesino. Ore 21. Cinema Teatro San Giorgio. 50 anni fa, uomini sulla Luna. E poi? L’epopea dell’esplorazione del sistema solare. Conferenza a cura dell’Unione Astrofili Tesino e Valsugana con il prof. Luigi Bignami. Ingresso libero. www.visitvalsugana.it. Musica STEFANO FERRARIO Ala. Ore 20.30. Chiesa S. Maria Assunta. Stefano Ferrario, maestro concertatore. Orchestra
Haydn di Bolzano e Trento. www. haydn.it.
Informazioni: www.arsmodi.it/ casa-raphael-2019.
Teatro FISH & BUBBLE Ore 17.30. Giardino Aleksandr Isaevi Sol enicy (ex Parco S. Chiara). Ciclo Il giardino d’estate ragazzi. Spettacolo con Michele Cavaggi. www.centrosantachiara.it.
Musica ROBERTO MOLINELLI Trento. Ore 21. Parco Crispi. Orchestra Haydn di Bolzano e Trento. Informazioni: www.haydn.it.
20 MARTEDÌ Cabaret NUDA E PER POCHI SOLDI Lavarone. Ore 21. Cinema Teatro “Dolomiti”. Spettacolo di Loredana Cont. Filodrammatica “S. Floriano” di Lavarone. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it. Cultura HYPERVISION Trento. Ore 21.30. Teatro Sanbàpolis, Via della Malpensada, 82. Evento per Università estate 2019. Conferenza - spettacolo di e con TOMMASO ROSI / musiche di Giovanni Formilan. Informazioni: https://www.sanbapolis.tn.it. Cultura FERRUCCIO DE BORTOLI Caldonazzo. Ore 18. Magnifica Corte Trapp. Modera Fausta Slanzi, giornalista. “CONTROTEMPO L’INFORMAZIONE TRA SFIDUCIA E RISCOSSA CIVICA”. Informazioni: www.degasperitn.it. Cultura STEFANO ZURLO Terme di Comano. Ore 17. Palazzo delle Terme. “Quattro colpi per Togliatti”. L’ingresso è libero. A dialogare con gli autori saranno Alberto Faustini, direttore dell’Adige e dell’Alto Adige e Fausta Slanzi, giornalista dell’ufficio stampa della Provincia. Informazioni: 0465 702626, info@visitacomano.it. Musica ORCHESTRA HAYDN DI BOLZANO E TRENTO Trento. Ore 21. Cortile interno scuole Crispi-Bonporti. Concerto all’interno della manifestazione Contrada larga. Info: ufficio.cultura-turismo@comune.trento.it. Musica MUSICABANDA LevicoTerme. Ore 21. Piazza della chiesa. La banda cittadina di Levico Terme organizza la rassegna: Musicabanda, un concerto di una banda trentina o da altre regioni d’Italia. Informazioni: http://www. visitvalsugana.it. Musica NYCKELHARPA - OUD BANDONEON Roncegno. Ore 21. Salone delle Feste, Casa Raphael / Palace Hotel, P.zza de Giovanni 4. Concerto con Corrado Bungaro: viola d’amore a chiavi, Helmi M’hadhbi: liuto arabo, Luca Degani: bandoneon.
Teatro CARO GOLDONI Pergine Valsugana. Ore 21. Castel Pergine. Spettacolo di Augusto Zucchi con Costanza Maria Frola e Pierpaolo Congiu / Aiuto regia Sara Santolini / Regia di Giulio Federico Janni / Produzione CrabTeatro - Raumtraum. Info e prenotazioni n. 0461.531158, cultura@fondazionecastelpergine.eu, info@castelpergine.it .
21 MERCOLEDÌ Cultura DRINK ‘N’ THINK. L’APERITIVO CHE ISPIRA Trento. Ore 18. MUSE, Corso del lavoro e della scienza. Un frizzante aperitivo nel giardino del MUSE con proiezione di video che aprono la mente, tra scienza e musica. www.muse.it. Cultura L’INSOSTITUIBILE INUTILITÀ DI UN BENE INDISPENSABILE Trento. Ore 21.30. Teatro Sanbàpolis, Via della Malpensada, 82. Evento per Università estate 2019. L’insostituibile inutilità di un bene indispensabile: la musica, conferenza - spettacolo di e con MARCO UVETTA, in collaborazione con Alberto Delama. Informazioni: https://www.sanbapolis.tn.it. Cultura PAOLO MORANDO Levico Terme. Ore 21. Grand Hotel Imperial. Levico incontra gli autori. PAOLO MORANDO con Marco Boato e Fernando Orlandi “Prima di piazza Fontana. La prova generale” (Laterza, 2019). Per maggiori informazioni: La Piccola Libreria | info@lapiccolalibreria.it | 0461 701914. Cultura IL PARADISO È UN GIARDINO SELVATICO Pergine Valsugana. Ore 17.30. Castello di Pergine. Incontro con Antonio Perazzi, botanico, paesaggista e scrittore. Informazioni: www.degasperitn.it. Musica ORCHESTRA HAYDN DI TRENTO E BOLZANO PInzolo. Ore 21. Paladolomiti, Piazza S. Giacomo. Roberto Molinelli, direttore. Musiche di Elgar, Britten, Webber, Rolling Stones, Beatles, Queen. Informazioni: www.arsmodi.it/giudijazz-2019/.
trentinoappuntamenti Musica QUINTETTO DI FIATI DI S. CECILIA E... Val di Fiemme. Ore 12. Gruppo Cornacci - Monte Agnello / Località La Porta (Tn). Da Rossini a Nino Rota, il respiro della musica in quota. Ingresso gratuito. Informazioni/come arrivare: www.isuonidelledolomiti.it. Musica KAWAI LIBERI 2 Ledro. ore 15.00. Rifugio Nino Pernici, Bocca di Trat, Via di Gornoa 9. Concerto dei pianisti del Campus estivo al Rifugio Pernici. Informazioni: www.vallediledro.com. Musica LE HITS DEL 1969 ComanoTerme. Ore 17. Loc. Piano Lomaso. Brani di Nada, Battisti, Dik Dik, Camaleonti, Equipe 84 ed altri Matteo Mazzoli voce - Luigi Signori pianoforte/voce. In caso di maltempo chiostro del Convento di Campo Lomaso. Info: Gruppo Caronte tel. 348 2257382 - gruppocaronte@libero.it - www.gruppocaronte.info/teatromais. Musica ROBERTO MOLINELLI Pinzolo. Ore 21. Paladolomiti. Orchestra Haydn di Bolzano e Trento. Informazioni: www.haydn.it.
22 GIOVEDÌ Cabaret FISICA SOGNANTE Trento. Ore 21.30. Teatro Sanbàpolis, Via della Malpensada, 82. Evento per Università estate 2019. Conferenza - spettacolo di e con FEDERICO BENUZZI. Informazioni: https://www.sanbapolis.tn.it. Musica SAXOFOLLIA Passo San Pellegrino. Ore 12. Col Margherita. Concerto Musica classica - jazz con: Fabrizio Benevelli, sax soprano / Giovanni Contri, sax alto / Marco Ferri, sax tenore / Alessandro Creola, sax baritono. Info c/o APT Val di Fassa, Canazei (Tn), tel. 0462.609500, info@ fassa.com / In caso di maltempo il concerto si terrà presso l’Hotel Arnika al Passo San Pellegrino alle ore 14.30 . Musica IL FLAUTO MAGICO Levico Terme. Ore 18. Serra, Parco delle Terme. Spettacolo per bambini e famiglie / Tratto dall’Opera di Wolfgang Amadeus Mozart. Info n. 0461.706824 (Parco di Levico) o n. 0461.496123 (segreteria), parco.levico@provincia.tn.it . Musica DARTDUST - LOST IN SPACE Ore 21. Castello di Arco. Ciclo IL CASTELLO DELLE MERAVIGLIE. Dario Faini in concerto. In collaborazione con Sideout / A pagamento - prevendita biglietti su www. primiallaprima.it e su TicketOne .
Musica PINÈ STRINGS - L’OFFICINA DEL QUARTETTO Baselga di Piné. Ore 19. Lago di Serraia. I Quartetti per gli alberi. Concerto aperitivo al calar del sole. Informazioni: 0461 557028, 0461 557028, infopine@visitpinecembra.it. Musica GRAN GALÀ DELL’OPERA Mazzin. Ore 21. Campestrin Paladolomites. Concerto di musica lirica. www.fassa.com. Musica ROBERTO MOLINELLI Caldonazzo. Ore 21. Corte Trapp. Orchestra Haydn di Bolzano e Trento. Informazioni: www.haydn.it. Musica PHILIPPE ENTREMONT Cles. Ore 21. Auditorium Polo Scolastico. CONCERTO PIANOFORTE. PRO LOCO DI CLES - UFFICIO TURISTICO, 0463 421376, info@prolococles.it - prolococles.it. Musica LUCA BURATTO Locca di Concei. Ore 21. Centro Culturale. Concerto con Luca Buratto al pianoforte. Musiche di Janá ek, Bernstein. Informazioni: www.vallediledro.com. Musica PHILIPPE ENTREMONT Cles. Ore 20.45. Auditorium polo scolastico B. Russel. Concerto pianistico. Informazioni: www. centroculturaledanaunia.it. Teatro TEMPI MODERNI Castello Tesino. Ore 21. Teatro san Giorgio. Spettacolo con la Compagnia Teatrale “I ragazzi di Cesare” di Pieve Tesino. Info: Biblioteca di Castello Tesino, tel. 0461 593232.
23 VENERDÌ Cabaret LUCIO GARDIN SHOW Campitello di Fassa. Ore 21. Padiglione manifestazioni. Il noto attore e comico trentino sale sul palco per uno spettacolo capace di ironizzare con arguzia sui difetti degli italiani. Ingresso gratuito. www.fassa.com. Cultura Cultura TERRAZZA DELLE STELLE Monte Bondone. Presso la Terrazza delle stelle alle Viote del Monte Bondone. Osservazioni notturne ogni venerdì sera. Informazioni 0461 270311, www.muse.it. Cultura FERRUCCIO DE BORTOLI Terme di Comano. Ore 17. Palazzo delle Terme. “Ci salveremo?”. L’ingresso è libero. A dialogare con gli autori saranno Alberto Faustini, direttore dell’Adige e dell’Alto Adige e Fausta Slanzi, giornalista
dell’ufficio stampa della Provincia. Informazioni: 0465 702626, info@ visitacomano.it. Enogastronomia FESTIVAL DEL MIELE LevicoTerme. Presso vie del centro storico di Levico Terme. Per maggiori informazioni: Consorzio Levico Terme in Centro | info@visitlevicoterme.it. Musica CONCERTO FINALE (CICLO “KAWAI A LEDRO”) Locca di Concei. Ore 21. Centro Culturale. Concerto maratona del Campus estivo Kawai a Ledro. Informazioni: www.vallediledro.com. Musica SOLO... PIÙ PIANO / NOTE PER SILVIA Pinzolo. Ore 21. Chiesa di San Vigilio. Recital in memoria di Silvia Fostini Garini IV edizione. Lena Yokoyama, violino - Diego Maccagnola, pianoforte. In collaborazione con la Biblioteca di Pinzolo. Musiche di Brahms, Ravel, Sarasate. Informazioni: www.arsmodi.it/piupiano-2019. Musica MANUEL SCHIABELLO E FLORA VEDOVELLI Ranzo. Ore 20.45. Chiesa parrocchiale. Nell’ambito della sesta edizione della rassegna “I suoni del tempo nella Valle dei Laghi” organizzata dall’Associazione culturale Madruzzo.500. Ingresso libero. Info: madruzzo.500@libero.it . Musica PINÈ STRINGS - LE VIE DEL QUARTETTO Baselga di Piné. Ore 09.30 12.30. Trekking tra le Chiese dell’Altopiano. Ore 9.30 Chiesa di Rizzolaga, ore 10.30 Antica Pieve di Baselga, ore 11.30 Chiesa di Vigo. Informazioni: 0461 557028, 0461 557028, infopine@visitpinecembra.it. Musica NEW ORLEANS STYLE ALLA MUSICA ITALIANA E OLTRE Ruffrè - Mendola. Ore 20.45. Passo Mendola, salone Imperiale. Concerto. Informazioni: www. centroculturaledanaunia.it. Teatro “CIÒ CHE NON SI PUÒ DIRE. IL RACCONTO DEL CERMIS” Comano, Località Panoramica, parco comunale, ore 21. Monologo di Pino Loperfido, con Mario Cagol. Musiche originali di Alessio Zeni. Serata culturale della Pro Loco del Casale. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
24 SABATO Cultura GIANCARLO SIGNORE Moena. Ore 17. Aula Magna Polo Scolastico. Presentazione del libro: Storia delle abitudini alimentari. In-
formazioni: 0462/602466, www. fassa.com. Cultura VIVIAN LAMARQUE LevicoTerme. Ore 18. Installazione Sequoia, Parco di Levico. “La voce della poesia per i bambini”. In caso di pioggia biblioteca comunale. Per maggiori informazioni: La Piccola Libreria | info@lapiccolalibreria.it | 0461 701914. Cultura SCRITTORE AL MASETTO Terragnolo. Ore 18. IL MASETTO, Località Maso San Giuseppe, Frazione Geroli 33. Colore Inferno. Artisti spezzati dalla Grande Guerra Con l’autore Ariel Macchi e l’illustratrice Cecilia Valagussa intervengono Giorgio Gizzi di Libreria Arcadia e Museo Storico Italiano della Guerra. Informazioni: www.ilmasetto.com, scrivi@ ilmasetto.com. Danza TOMMASO MONZA E CLAUDIA ROSSI VALLI Rovereto. Ore 20.30. Teatro alla Cartiera. Annotazione per un Faust / Sabbia ed evocazioni. NATISCALZI DT - ITALIA. ANTEPRIMA. In collaborazione con Komm Tanz - Compagnia Abbondanza/ Bertoni. Informazioni e dettagli: www.orienteoccidente.it. Enogastronomia FESTIVAL DEL MIELE LevicoTerme. Presso vie del centro storico di Levico Terme. Per maggiori informazioni: Consorzio Levico Terme in Centro | info@visitlevicoterme.it. Famiglia VISITA GUIDATA ALLA GROTTA DEL CALGERON Grigno Valsugana. Ritrovo presso la stazione Fs di Grigno alle ore 08:45 di ogni sabato. Circa 3 ore complessive. Costo 15,00€ a persona. Per visite fino a sei persone € 90,00. Il materiale tecnico (canotto e casco) viene fornito dall’organizzazione. Per informazioni e prenotazioni telefonare a Mirco 327.9184910. Musica LADY SOUL Borgo Chiese. Ore 05.00. Loc. Brione - Malga Rive. Omaggio a Aretha Franklin e alle donne della black music voce jazz, violino, violoncello, arpa e pianoforte. Proposta all’interno dell’evento “Girovagando in Musica. Itinerari turistici e musicali in Trentino, 28ª edizione”. Info: gruppocaronte@libero.it , tel. 348 2257382. Musica PINÈ STRINGS ORCHESTRA Baselga di Piné. Ore 21. Centro Congressi Pinè Mille. Concerto conclusivo. Informazioni: 0461 557028, 0461 557028, infopine@ visitpinecembra.it.
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trentinoappuntamenti Musica STEFANO MENATO E RUDI SPERI Calceranica al Lago. ore 17.30. Malga Zochi. Una piacevole e divertita escursione tra melodie di brani originali e armonie di famosi standard jazz, alla ricerca di nuove emozioni e in esplorazione di nuovi sentieri. Info: 342/1286471. Per i più piccoli TEATRO PER BAMBINI Bezzeca. Ore 17. Biblioteca, Via Cesare Battisti. Letture animate, spettacoli, magia, animali, burattini e fantasia! Spettacoli per bambini a cura della Biblioteca Valle di Ledro, in collaborazione con il Coordinamento Teatrate Trentino e il Comune di Ledro. Ingresso libero / Durata: 1 ora / Min. 3 anni / Info Biblioteca Bezzecca n. 0464.592790, ledro@biblio.infotn.it.
25 DOMENICA Cultura VOLI SULLA VALLE Nomi. ore 11.00. Granaio di Nomi. Presentazione del libro di Bruno Coveli. Cultura UNO SCRITTORE AL MASETTO Terragnolo. Ore 17. IL MASETTO, Località Maso San Giuseppe, Frazione Geroli 33. Presentazione del fumetto Lorenzo Guetti. Informazioni: www.ilmasetto.com, scrivi@ ilmasetto.com. Danza TRENTINO DANZA ESTATE Tesero. Un paese, fra le Dolomiti del Trentino, si trasforma in un palcoscenico per 400 ballerini di danza classica, moderna, contemporanea, acrobatica, raggae dancehall animal, musical e zumba. Informazioni e programma dettagliato: www.visitfiemme.it www.trentinodanzaestate.it. Enogastronomia FESTIVAL DEL MIELE LevicoTerme. Presso vie del centro storico di Levico Terme. Per maggiori informazioni: Consorzio Levico Terme in Centro | info@visitlevicoterme.it. Musica DISASTER E SILVIA MICHELOTTI & BAND Moena. Ore 12. Teatro Navalge. Concerto Ensemble jazz della scuola di musica di Lana Concerto con: Silvia Michelotti (Friuli) voce, chitarra / Leo Virgili, tastiere, percussioni / Leonardo Duranti, chitarre / Marco D’Orlando, percussioni. Info c/o APT Val di Fassa, Canazei (Tn), tel. 0462.609500, info@fassa.com. Musica RICCARDO SINIGALLIA Predazzo. ore 15.00. Lago Cece. Concerto all’interno della Rassegna Lagorai d’Incanto. In caso di pioggia Auditorium Casa della Gio-
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ventù di Predazzo alle ore 17. APT VALSUGANA | Tel.: 0461 727700, info@lagoraidincanto.it. Musica INCANTO A CASTELLO Caldes. Ore 17. Castello di Caldes. Concerti corali a cura della Federazione Cori del Trentino. Il programma completo si può trovare su: www.federcoritrentino.it. Musica SOLO... PIÙ PIANO Pinzolo. Ore 21. Paladolomiti. Recital pianistico in memoria di Silvia Fostini Garini.Programma ed artista da definire. In collaborazione con la Biblioteca di Pinzolo. Informazioni: www.arsmodi.it/ piu-piano-2019. Musica I BEATLES A 50 ANNI DALL’ULTIMO CONCERTO ComanoTerme. Ore 11. Loc. Piano Lomaso. Sabrina Olivieri voce jazz - Alberto Martinelli violino Gabriele Miglioli violoncello Elena Trovato arpa - Luigi Signori pianoforte/voce. Info: Gruppo Caronte tel. 348 2257382 - gruppocaronte@libero.it - www.gruppocaronte.info/teatromais. Musica DUO ALAMBIC Baselga di Piné. Ore 18. Serre Ioriatti Sternigo. Margherita Berlanda fisarmonica- Nicolò Nigrelli violoncello. Informazioni: 0461 557028, 0461 557028, infopine@ visitpinecembra.it. Musica CORO S. ROMEDIO ANAUNIA Romeno. ore 11.00. Malga. Concerto testimonianza. Alle ore 13.00 pranzo. Info e prenotazioni: novella@ciaspolada.it.
26 LUNEDÌ Danza TRENTINO DANZA ESTATE Tesero. Un paese, fra le Dolomiti del Trentino, si trasforma in un palcoscenico per 400 ballerini di danza classica, moderna, contemporanea, acrobatica, raggae dancehall animal, musical e zumba. Informazioni e programma dettagliato: www.visitfiemme.it www.trentinodanzaestate.it. Musica CHORO DE RUA Comano Terme. Ore 21. Grand Hotel Terme. Concerto musica brasiliana del Choro de Rua con: Barbara Piperno, flauto / Marco Ruviaro, chitarra a sette corde. Informazioni: www.arsmodi.it/ ght-2019/.
27 MARTEDÌ Cultura PREVISIONE IL TEMPO ANTICIPATO Telve. Ore 20.45. Teatro comunale. Incontro con Chiara Valerio,
matematica, scrittrice e saggista. Informazioni: www.degasperitn.it. Danza TRENTINO DANZA ESTATE Tesero. Un paese, fra le Dolomiti del Trentino, si trasforma in un palcoscenico per 400 ballerini di danza classica, moderna, contemporanea, acrobatica, raggae dancehall animal, musical e zumba. Informazioni e programma dettagliato: www.visitfiemme.it www.trentinodanzaestate.it. Musica GRAN CONCERTO MUSICALE MUNICIPALE CITTÀ DI FRANCAVILLA FONTANA Trento. Ore 21. Cortile interno scuole Crispi-Bonporti. Concerto all’interno della manifestazione Contrada larga. Info: ufficio.cultura-turismo@comune.trento.it. Musica MUSICABANDA LevicoTerme. Ore 21. Piazza della chiesa. La banda cittadina di Levico Terme organizza la rassegna: Musicabanda, un concerto di una banda trentina o da altre regioni d’Italia. Informazioni: http://www. visitvalsugana.it. Musica PIANO... PIÙ PIANO Roncegno. Ore 21. Salone delle Feste, Casa Raphael / Palace Hotel, P.zza de Giovanni 4. Concerto con: Carla Aventaggiato e Maurizio Matarrese, pianoforte a quattro mani. Musiche di Debussy, Ravel, Faurè. In collaborazione con Casa Raphael. Informazioni: www. arsmodi.it/piu-piano-2019. Teatro MASTER SHAKESPEARE Pergine Valsugana. Ore 21. Castel Pergine. Versione in inglese. By Giulio Federico Janni and Mario Giorgi. Info e prenotazioni n. 0461.531158, cultura@fondazionecastelpergine.eu, info@castelpergine.it .
28 MERCOLEDÌ Cabaret DARIO CASSINI Canazei. Ore 21. Piazza G. Marconi. Direttamente da Colorado Cafè e Zelig, una serata tutta da ridere. Ingresso libero. www.fassa.com. Cultura DRINK ‘N’ THINK. L’APERITIVO CHE ISPIRA Trento. Ore 18. MUSE, Corso del lavoro e della scienza. Un frizzante aperitivo nel giardino del MUSE con proiezione di video che aprono la mente, tra scienza e musica. www.muse.it. Cultura NANUK L’ESQUIMESE Pergine Valsugana. Ore 21.30. Parco Tre Castagni (in caso di pioggia si terrà al teatro comunale) ospita Alessandro Boratti (piano-
forte, percussioni, effetti) e Fabio Soldi (chitarra, percussioni, effetti) che musicano dal vivo le imprese e la vita di Nanuk l’esquimese ritratte nel film muto (USA, 1922) di Robert J. Flaherty. www.effettonotte.com, info@effettonotte.com. Cultura FUGA DOPO LA GRANDE GUERRA I NOSTRI PROFUGHI Nomi. Granaio di Nomi. Francesco Frizzera provveditore del museo della guerra di Rovereto. Musica LORENZA BORRANI, RIIKKA REPO, URSINA BRAUN, CARLA MARIA RODRIGUES, MATS ZETTERQVIST Val di Fassa. Ore 12. Gruppo del Catinaccio / Rifugio Antermoia (Tn). Archi senza confini là dove la montagna si fa essenza. Ingresso gratuito. Informazioni/come arrivare: www.isuonidelledolomiti.it. Musica FLOWER POWER - 50 ANNI DA WOODSTOCK ComanoTerme. Ore 05. Loc. Piano Lomaso. Brani di Baez, Joplin, Hendrix, Santana, Creedence Clearwater ed altri Alberto Martinelli violino - Gabriele Miglioli violoncello Elena Trovato arpa - Luigi Signori pianoforte/voce. Info: Gruppo Caronte tel. 348 2257382 - gruppocaronte@libero.it - www.gruppocaronte.info/teatromais.
29 GIOVEDÌ Cabaret SPAVENTATI PANETTIERI Trento. Ore 17.30. Giardino Aleksandr Isaevi Sol enicy (ex Parco S. Chiara). Ciclo Il giardino d’estate ragazzi. Collettivo Clown con il Duo Meroni Zamboni. www. centrosantachiara.it. Cultura EACH2ALL Pergine Valsugana. Ore 19.30. Ciclo “Storie d’acqua, memoria narrata e cantata lungo la Fersina”. ACQUEDOTTO BUSNECK, visita guidata. CENTRALE IDROELETTRICA DI CANEZZA, ore 21 (anche in caso di pioggia) Each2All, musica composta ed eseguita da Luca Vianini, performance di danza a cura di Elisa Libardi. info@teatrodipergine.it . Cultura CAMMELLI A BARBIANA DON LORENZO MILANI E LA SUA SCUOLA Arte Sella . Ore 17. MALGA COSTA. Spettacolo teatrale di Francesco Niccolini e Luigi D’Elia. Informazioni: www.degasperitn.it. Cultura RICCARDO BERTOLDI Terme di Comano. Ore 17. Palazzo delle Terme. “Resti?” . L’ingresso è libero. A dialogare con gli autori saranno Alberto Faustini, direttore dell’Adige e dell’Alto
trentinoappuntamenti Adige e Fausta Slanzi, giornalista dell’ufficio stampa della Provincia. Informazioni: 0465 702626, info@ visitacomano.it. Danza TRENTINO DANZA ESTATE Tesero. Un paese, fra le Dolomiti del Trentino, si trasforma in un palcoscenico per 400 ballerini di danza classica, moderna, contemporanea, acrobatica, raggae dancehall animal, musical e zumba. Informazioni e programma dettagliato: www.visitfiemme.it www.trentinodanzaestate.it. Danza MOURAD MERZOUKI: VERTIKAL Rovereto. Ore 20.30. Teatro Zandonai, Corso Bettini. Centre Chorégraphique National De Créteil Et Du Val-De-Marne Compagnie Käfig - Francia. Prima Nazionale. Informazioni e dettagli: www.orienteoccidente.it. Musica OPERETTA & CANZONI Malè. Ore 21. Piazza Regina Elena. Soprano, tenore e pianoforte. Proposta all’interno dell’evento “Girovagando in Musica. Itinerari turistici e musicali in Trentino, 28ª edizione”. Info: gruppocaronte@libero.it , tel. 348 2257382.
30 VENERDÌ Cabaret PENTOLINA, PENTOLETTA, PENTOLACCIA PergineValsugana. Ore 21. Scuola elementare, Canale. I burattini di Luciano Gottardi. www.teatrodipergine.it. Cultura TERRAZZA DELLE STELLE Monte Bondone. Presso la Terrazza dOSSERVAZIONI NOTTURNE OGNI VENERDÌ SERAelle stelle alle Viote del Monte Bondone. OSSERVAZIONI NOTTURNE OGNI VENERDÌ SERA. Informazioni 0461 270311, www.muse.it. Cultura RICORDO DI KEROUAC ComanoTerme. Ore 21. Loc. Piano Lomaso. Conversazione sulla Beat Generation. Conversazione con Giuliano Beltrami; letture a cura di Gabriella Tanfoglio, musica a tema - Luigi Signori pianoforte/ voce. Info: Gruppo Caronte tel. 348 2257382 - gruppocaronte@ libero.it - www.gruppocaronte. info/teatromais. Cultura IRENE BORGNA LevicoTerme. Ore 21. Piazza della Chiesa. IRENE BORGNA con Fausta Slanzi “Il pastore di stambecchi” (Ponte alle Grazie, collana CAI, 2018). In caso di pioggia Grand Hotel Imperial. Per maggiori informazioni: La Piccola Libreria | info@lapiccolalibreria.it | 0461 701914.
Cultura 100 ANNI + 1 LA MEMORIA DELLA GRANDE GUERRA Nomi. Ore 20.30. Granaio di Nomi. Conferenza. Giuseppe Ferrandi, direttore della Fondazione Museo Storico delTrentino. Intervento di Lia Torboli e compagnia teatrale “Prove di teatro” di Calliano. Danza TRENTINO DANZA ESTATE Tesero. Un paese, fra le Dolomiti del Trentino, si trasforma in un palcoscenico per 400 ballerini di danza classica, moderna, contemporanea, acrobatica, raggae dancehall animal, musical e zumba. Informazioni e programma dettagliato: www.visitfiemme.it www.trentinodanzaestate.it. Danza MALIK DIOUF, MIRANDA HENDERSON: ZOO HUMANS Rovereto. Ore 16 e ore 18. Piazza Malfatti. Spettacolo, THE URBAN PLAYGROUND TEAM - REGNO UNITO. PRIMA NAZIONALE. Informazioni e dettagli: www.orienteoccidente.it. Danza LUNA CENERE: ZOÈ APPUNTI SULLA NUDA VITA Rovereto. Ore 16 e ore 18. Teatro alla Cartiera. Spettacolo. Primo studio. Coproduzione Oriente Occidente. Arista Associata. Informazioni e dettagli: www. orienteoccidente.it. Danza DAVIDE VALROSSO: WHO IS JOSEPH? Rovereto. Ore 20.30. Teatro alla Cartiera. PRIMA ASSOLUTA. COPRODUZIONE ORIENTE OCCIDENTE. ARTISTA ASSOCIATO. Informazioni e dettagli: www.orienteoccidente.it. Danza PIETRO MARULLO Rovereto. Ore 20.30. Auditorium Melotti, Corso Bettini. HIVE - our hydrological need of cosmic lines. Informazioni e dettagli: www. orienteoccidente.it. Enogastronomia FESTIVAL DEL MAIS E DEI CEREALI Levico Terme. Levico Terme, vie del centro storico. Per maggiori informazioni: APT Valsugana | 0461 727700 | info@visitvalsugana.it.
31 SABATO Cultura LEVITAS - LA TERZA MONTAGNA Borgo Valsugana. ore 11.00. Arte sella. IAN RITCHIE PRESENTA LA NUOVA ISTALLAZIONE “LEVITAS - LA TERZA MONTAGNA” e Lectio Magistralis. Info e prenotazione obbligatoria: Arte Sella tel. 0461 751251 - artesella@yahoo.it.
Cultura UNO SCRITTORE AL MASETTO Terragnolo. Ore 17. IL MASETTO, Località Maso San Giuseppe, Frazione Geroli 33. La scrittrice e antropologa Irene Borgna presenta Il pastore di stambecchi In collaborazione con La Piccola Libreria di Levico Terme. Informazioni: www.ilmasetto.com, scrivi@ilmasetto.com. Danza TRENTINO DANZA ESTATE Tesero. Un paese, fra le Dolomiti del Trentino, si trasforma in un palcoscenico per 400 ballerini di danza classica, moderna, contemporanea, acrobatica, raggae dancehall animal, musical e zumba. Informazioni e programma dettagliato: www.visitfiemme.it www.trentinodanzaestate.it. Danza UNA CITTÀ PER BALLARE Rovereto. Ore 16 e ore 19. Centro storico. Spettacolo con Solò Diedhiou, Silvia Bertoncelli, Michele Merola. Informazioni e dettagli: www.orienteoccidente.it. Danza LIU QI: SUMERU Rovereto. Ore 20.30. Teatro Zandonai, Corso Bettini. GUANGDONG MODERN DANCE COMPANY - CINA. PRIMA NAZIONALE. Informazioni e dettagli: www.orienteoccidente.it. Danza MARTIN TALAGA: SOMA Rovereto. Ore 19. Mart, Corso Bettini. Informazioni e dettagli: www.orienteoccidente.it. Enogastronomia FESTIVAL DEL MAIS E DEI CEREALI Levico Terme. Levico Terme, vie del centro storico. Per maggiori informazioni: APT Valsugana | 0461 727700 | info@visitvalsugana.it. Famiglia VISITA GUIDATA ALLA GROTTA DEL CALGERON Grigno Valsugana. Ritrovo presso la stazione Fs di Grigno alle ore 08:45 di ogni sabato. Circa 3 ore complessive. Costo 15,00€ a persona. Per visite fino a sei persone € 90,00. Il materiale tecnico (canotto e casco) viene fornito dall’organizzazione. Per informazioni e prenotazioni telefonare a Mirco 327.9184910. Musica CONCERTO DI MUSICA BAROCCA - PROGETTO TIED & NYCKLED Levico Terme. Ore 18. Anfiteatro naturale, Parco delle Terme. Concerto con: Jurgen De Bruyn, tiorba / Didier Francois, viola d’amore a chiavi (nyckelharpa) / Clémence Schiltz, viola da gamba. Info n. 0461.706824 (Parco di Levico) o n. 0461.496123 (segreteria), parco.levico@provincia.tn.it .
Musica IL BARBIERE DI SIVIGLIA Val di Non. Ore 12. Gruppo del Brenta / Pian della Nana (Tn). Grande opera per teatro naturale a un passo dal cielo. Regia di Patrizia di Paolo. Informazioni/come arrivare: www.isuonidelledolomiti.it. Per i più piccoli TEATRO PER BAMBINI Bezzeca. Ore 17. Biblioteca, Via Cesare Battisti. Letture animate, spettacoli, magia, animali, burattini e fantasia! Spettacoli per bambini a cura della Biblioteca Valle di Ledro, in collaborazione con il Coordinamento Teatrate Trentino e il Comune di Ledro. Ingresso libero. Durata: 1 ora. Min. 3 anni. Info Biblioteca Bezzecca n. 0464.592790, ledro@biblio.infotn.it. Teatro SIMONE CRISTICCHI Pieve Tesino. ore 15.00. Giardino d’Europa a Pieve Tesino, Il quarantaduenne cantautore romano si esibirà in un evento organizzato in collaborazione con l’Agosto Degasperiano (in caso di pioggia, Centro polifunzionale di Pieve Tesino alle ore 17). Apt ValsuganaTel. 0461.727700, info@lagoraidincanto.it.
GLI APPUNTAMENTI DI SETTEMBRE 1 DOMENICA Danza TRENTINO DANZA ESTATE Tesero. Un paese, fra le Dolomiti del Trentino, si trasforma in un palcoscenico per 400 ballerini di danza classica, moderna, contemporanea, acrobatica, raggae dancehall animal, musical e zumba. Informazioni e programma dettagliato: www.visitfiemme.it www.trentinodanzaestate.it. Danza MARTIN TALAGA: SOMA Rovereto. Ore 19. Mart, Corso Bettini. Informazioni e dettagli: www.orienteoccidente.it. Danza LONG TIME NO SEE! Rovereto. Ore 22. Teatro alla Cartiera. Jenna Jalonen / Beatrix Simkó - Finlandia / Ungheria. Prima Nazionale. Informazioni e dettagli: www.orienteoccidente.it. Danza BIRDIE Rovereto. Ore 20.30. Auditorium Melotti, Corso Bettini. COMPAGNIE PÁL FRENÁK - UNGHERIA. PRIMA NAZIONALE. Info e dettagli: www. orienteoccidente.it. Enogastronomia FESTIVAL DEL MAIS E DEI CEREALI Levico Terme. Levico Terme, vie del centro storico. Per maggiori informazioni: APT Valsugana Tel. 0461.727700; info@visitvalsugana.it.
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trentinomatrimoni Servizio fotografico: Trintinaglia Wedding Photo www.trintinaglia.com
Matrimonio: Data: Luogo celebrazione: Invitati: Banchetto: Anelli: Torta: Allestimenti Floreali: Video: Bomboniere: Viaggio di nozze: Durata: Andranno a vivere: 90
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Religioso 1 giugno 2019 Chiesa Parrocchiale Volano 180 Berry House - Vigolo Vattaro Mastro 7 - Mattarello Pasticceria Bronzetti - Lavis Fioreria Bruseghini - Besenello Silvio Maestrelli Amalia Guardini - Rovereto New York, Miami, Aruba 2 settimane Besenello
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Nome: Chiara Anni: 27 Nata a: Rovereto Residente a: Volano Vestito: Atelier Romeo & Giulietta - Verona Scarpe: Calzature Due Leoni - Trento Parrucchiere: Salone Morena & Monica - Rovereto Truccatrice: Belle Naturalmente - Rovereto Testimoni: Francesca e Leana Occupazione: Infermiera
Nome: Nicola Anni: 31 Nato a: Rovereto Residente a: Besenello Vestito: Baratto - Lavis Scarpe: Baratto - Lavis Barbiere: Barber Factory 1975 - Rovereto Testimoni: Stefano a Massimo Occupazione: Operaio
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Nome: Anna Anni: 34 Nata a: Szcsecinek, Polonia Residente a: Cavedine Vestito: Shalia Sposa - Arco Scarpe: Anniel Parrucchiere: Vanessa Salone Unisex - Sarche Truccatrice: Veronica Novello Testimoni: Alessandra e Daniela Occupazione: Commessa
Nome: Andrea Anni: 39 Nato a: Trento Residente a: Cavedine Vestito: Bermax - Lavis Barbiere: Salone Sciandra - Trento Testimoni: Barbara e Alessandro Occupazione: Agente immobiliare
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trentinomatrimoni Servizio fotografico: Davidson Diego Agostini FNS&Safet Qamo K.O.D Studio
Matrimonio: Data: Luogo celebrazione: Invitati: Banchetto: Anelli: Torta: Allestimenti Floreali: Video: Bomboniere: Damigella: Animazione: Andranno a vivere:
Civile 22 giugno 2019 Comune di Cavedine 80 Agritur Dosila - Lasino Mosele Gioielli - Trento Tecchiolli - Trento Arte in Fiore - Cavedine K.O.D. Studio - Rovereto Ingrosso e risparmio Giulia Mattia Nardin e Alessandro di Infinity Dj Cavedine 93
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BOTTI: AD AVIO LA FINALISSIMA NAZIONALE ALLA LOCANDA MARGON ARRIVA FUMAGALLI
LA CITTÀ DEL VINO OSPITA L’EVENTO CLOU DEL SIMPATICO PALIO
IL BRIANZOLO, CLASSE 1989, SBARCA ALLA CORTE CULINARIA DEI LUNELLI
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alla Locanda del Notaio, una Stella Michelin di Pellio Interlvi, località alpina a quasi mille metri di quota sul livello del mare, tra Svizzera e lago di Como, alla Locanda Margon di Ravina di Trento: viene da qui il nuovo chef del ristorante due Stelle Michelin di Cantine Ferrari, Edorado Fumagalli, classe 1989, brianzolo. A metà luglio ha preso ufficialmente in mano le redini dei fornelli di Locanda Margon, regno indiscusso dal 2010 del trentino Alfio Ghezzi, che qui era approdato a 40 anni e dopo una lunga esperienza come sous-chef di Andrea Berton a Milano, oltre che con Gualtiero Marchesi. Appena un anno dopo essere sbarcato a Ravina, nel 2011, era arrivata l’incoronazione della prima Stella Michelin, e cinque anni più tardi, nel 2016, arrivava la seconda. Anche Fumagalli, nonostante la giovane età (30 anni), ha un curriculum di tutto rispetto e un percorso fatto di umiltà e dedizione nei più grandi ristoranti del mondo: dal Marchesino di Milano al leggendario Le Taillevent di Parigi, dal Danieli di Venezia a Sergio Motta (tempio della carne a due passi da Milano) fino al prestigioso Daniel di New York. I suoi piatti, precisi e preziosi, lo hanno portato a rappresentare l’Italia nella finale internazionale del premio San Pellegrino Young Chef 2018, dove non ha vinto per un soffio. Che menu trovate, quindi, alla Locanda Margon di Fumagalli? Ce lo racconta lo stesso chef: «I piatti saranno tutti nuovi, quindi tutti da scoprire anche da parte della clientela consolidata del ristorante. Porto qui il mio concept di cucina, sia per il Salotto gourmet sia per la formula più smart della Veranda. La mia è una cucina leggera, pulita e creativa, con materie prime d’eccellenza lavorate con fantasia, ma riconoscibili. Propongo una semplicità che mi 94
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egustazione vini, visite ai vigneti e cena nelle corti dei sapori con musica, teatro di strada, tamburini e personaggi fantastici a pochi chilometri da Verona. Con “Uva e dintorni” il Trentino festeggia l’inizio della vendemmia. L’appuntamento è il primo weekend di settembre a Sabbionara d’Avio, il borgo del castello del FAI. Qui potrai immergerti nell’atmosfera di un tempo, tra scorci di vita medievale e antichi mestieri. Scopri il mercatino degli hobbysti e quello dell’artigianato e partecipa al corso del pane con i contadini di Matilde o alle visite guidate ai vigneti della zona con degustazione dei vini locali o alle dimore storiche di Avio. Per cena ti consigliamo di gustare i menù tipici proposti nelle corti dei sapori con arrosticini, stinco, salumi e formaggi locali, dolci fatti in casa, vino, grappa e caffè. Spettacoli itineranti e musica animeranno le vie del centro storico durante tutta la festa. Cuore dell’evento enogastronomico, la finalissima del Palio Nazionale delle Botti tra le Città del Vino, in programma domenica pomeriggio. Gran finale, la sera, con il tradizionale spettacolo pirotecnico “Incanto”, che ben conosce chi da anni frequenta questo vivace appuntamento di fine estate. piace definire complessa, perché alle spalle di questa semplicità che trasmettiamo al cliente c’è un lavoro lungo e molto impegnativo. Oltre al menu alla carta ci saranno due proposte di degustazione: “Iridescenze e bollicine” sarà un percorso cromatico e gustativo in abbinamento alle bollicine Ferrari con piatti signature come il risotto con estratto di erbe e crema di Ferrari Perlé o il petto di piccione arrosto, kamquat senapati, coscette di piccione con crema la tartufo nero (squisite, ndr); “Esperienze” è invece il menu che racconta il mio percorso da New York a Parigi, da Edimburgo a Milano e qui si potranno gustare piatti come il mio apprezzato gambero carabiniere e animelle di vitello; “Straordinario Trentino” infine è un omaggio alle eccellenze del territorio, con piatti come l’uovo barzotto di montagna marinato al Ferrari Perlé Rosé, rape e Trentingrana (altro piatto da non perdere, ndr)». Francesca Negri
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SCOUT DI ROVERETO VANNO NEGLI USA AL MUSE INAUGURA “COSMO CARTOONS”
RICEVUTI DAGLI AMMINISTRATORI DI ROVERETO E ISERA
LA NUOVA MOSTRA TARGATA MUSE DEDICATA ALL’ESPLORAZIONE SPAZIALE TRA SCIENZA E CULTURA POP, DAL 21 LUGLIO AL 14 GIUGNO 2020
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essere umano ha sempre guardato allo spazio con curiosità e ammirazione, timore e desiderio di conquista, e il fumetto (la nona arte) racconta attraverso storie e immagini questi fantascientifici sogni ad occhi aperti. La mostra ha un carattere fortemente interattivo e multimediale e proprio il fumetto, e più ampiamente la cultura popolare, creano un filo rosso narrativo nel percorso espositivo, al fine di rispecchiare la varietà di materiali che sono stati prodotti sullo spazio, inserendo opere cinematografiche e disegni animati: dai film di Meliès di fine Ottocento a “Interstellar”, da “Star Trek” ad “Alien”, da “Spazio 1999” a “The Martian”, da “Capitan Harlock” a ”Il Pianeta Selvaggio”. Non mancano le illustrazioni, dai volumi di Verne e de Parville alle riviste statunitensi dove nacque ufficialmente la fantascienza, fino ai copertinisti di “Urania” (Caesar, Jacono, Karel Thole, Victor Togliani...) senza dimenticare la fantascienza per i più giovani, dal Corriere dei Piccoli a Topolino e gli importanti contribuiti dell’arte orientale. Un focus particolare sarà dedicato alla Luna e allo sbarco dell’Apollo 11 – in occasione del 50° anniversario
li Scout Cngei della sezione di Rovereto sono partiti per il West Virginia, destinazione il 24° World scout Jamboree (raduno) mondiale in programma dal 22 luglio al 2 agosto. La delegazione è composta da 8 esploratori, 1 rover e 1 capo. Sono giovani di Rovereto e Isera e, nei giorni scorsi, hanno incontrato gli amministratori comunali. L’evento vedrà la partecipazione di 45.000 Scout, provenienti da tutto il mondo. Martedì 16 il gruppo era dal sindaco di Rovereto Francesco Valduga, che si è detto orgoglioso per una così ampia rappresentanza della città al Jamboree. Ha inoltre affermato di sentire i temi del raduno molto vicini alla comunità e alla situazione attuale del mondo ed espresso l’auspicio che il modo di fare degli Scout, le loro azioni e le loro abitudini riescano davvero a creare un positivo cambiamento globale. Il giorno dopo l’incontro è stato in municipio a Isera, per ricevere il saluto della sindaca Enrica Rigotti e dell’intero consiglio comunale. L’amministrazione ha fatto riferimento al piacere dell’avventura, ai valori dell’amicizia e dell’apertura a nuove culture, oltre che alla sostenibilità, all’essere leader nel senso di saper essere trascinatori rispetto ai grandi temi dell’esistenza umana e dello scoutismo. dell’allunaggio – attraverso un suggestivo salotto degli anni ‘60 tutto da esplorare. Si parlerà dei protagonisti umani e meccanici dell’esplorazione spaziale, dagli astronauti alle astronavi e si potranno pilotare due rover su un terreno lunare e marziano, oppure fare una “corsa” verso la Luna. Si guiderà il visitatore nell’esplorazione del Sistema Solare, della ricerca di vita aliena e delle strumentazioni usate dagli enti spaziali internazionali per esplorare l’Universo. Si affronterà il tema della colonizzazione dello Spazio, mostrando le riproduzioni di colonie spaziali sia fantascientifiche che futuribili. Quindi una grande area sulla fantascienza, come anticipatrice della realtà e proiezione di future tecnologie e infine uno spazio dedicato al gioco e al videogioco (l’ottava arte) che tante meraviglie ha regalato al tema dell’esplorazione spaziale. Il pubblico verrà invitato a interagire con installazioni tridimensionali, schermi touch, postazioni audio e angoli lettura tematici, fino a concludere il percorso in una vera e propria area giochi per tutte le età. La mostra svilupperà un allestimento con disegni e pubblicazioni originali, ma anche riproduzioni e ingrandimenti di qualità. 95
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PER I CASTELLI ARRIVA IL TRENINO VINTAGE “PAPPAMI PIATTO DI PANE” VINCE L’ETHICAL FOOD
IN VAL DI NON E IN VAL DI SOLE A BORDO DI CARROZZE DEL 1909 PER UN VIAGGIO DAL PROFUMO D’ANTAN
AGRARIA RIVA, FORMAGGIO CRUCOLO E CANTINA PIAN DELLE VETTE: RICCO IL BOTTINO TRENTINO ALLA PRIMA EDIZIONE DEL CONTEST
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Milano, martedì 9 luglio, sono stati assegnati i premi della prima edizione di Ethical Food Design – il premio che intende promuovere l’etica tra le aziende del Food: le aziende di montagna (trentine, feltrine, alto atesine) si sono distinte per l’attenzione profusa da tempo nell’essere etici. Oltre 80 le candidature a livello nazionale, dalle quali solo 23 hanno ottenuto la Nomination e, fra queste, i vincitori. Ad aggiudicarsi l’Opera Multipla realizzata dall’architetto, designer e artista Ugo La Pietra sono state 5 realtà molto diverse tra loro, ma con la medesima, forte attenzione ai temi dell’eticità. Una di queste è Pappami, il piatto di pane di Rovereto, produttore del piatto e gestore dei due punti ristorazione a Trento e Rovereto per l’apprezzabile obiettivo di contribuire a un nuovo modo di rispettare l’ambiente attraverso la capacità di rendere organico ed edibile il contenitore. La giuria ha poi deciso di assegnare una delle quattro Menzioni d’Onore a Agraria Riva del Garda - Cantina Frantoio dal 1926 per la Linea di produzione olio extra vergine d’oliva; Crucolo srl di Scurelle - Valsugana con Formaggio Crucolo Saporito e la Società agricola Pian Delle Vette. Anche l’Alto Adige ne è uscito vincitore: Mark Up, media partner dell’Award, ha assegnato un Premio Speciale ad Alce Nero per il prodotto Yogurt con “Latte fieno STG” Biologico prodotto da Mila in Alto Adige.
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orreva l’anno 1909 quando l’attuale ferrovia elettrica a scartamento ridotto Trento-Malé (ora uno dei capolinea è Marilleva) inaugurava il suo primo viaggio inserendosi in una rete di collegamenti, strutturata per connettere con agio tutte le residenze asburgiche con le città più importanti dell’impero. Era un altro mondo, che da lì a pochi anni, con lo scoppio della prima guerra mondiale, sarebbe cambiato per sempre, lasciando, forse, definitivamente dietro di sé una particolare allure fatta di stile, senso dell’eleganza e bellezza. A dispetto dei cambiamenti epocali che accompagnarono i due conflitti e videro annettere il Trentino-Alto Adige all’Italia, la ferrovia continuò il suo servizio che ancora oggi, come allora, congiunge il capoluogo trentino con le valli del Noce. Fortunatamente, di quel mondo, rimangono ancora alcune testimonianze, non solo simboliche, che danno la possibilità di fare un po’ un percorso a ritroso nel tempo. E un’occasione d’oro, per fare un salto nel passato, sarà quella offerta dai due viaggi speciali de “Il trenino dei castelli vintage”, in programma tra la Val di Non e la Val di Sole, il 4 e 11 agosto, a bordo di un convoglio costituito da una motrice/carrozza del 1939 e da una carrozza del 1909, restaurate e riportate a nuova vita con i loro sedili in legno tirati a lucido e le finiture in ottone ritornate fiammanti. Questa eccezionale iniziativa è stata resa possibile grazie alla sinergia con la società con Trentino Trasporti che ha restaurato il treno ed è sempre pronta a collaborare alla creazione di progetti turistici pensati per la valorizzazione del territorio, scoperto da un punto di vista insolito, nonché sostenibile. Per ulteriori informazioni: Tel. 0463 830133 - www.visitvaldinon.it
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CERVINO CINEMOUNTAIN IN GARA DUE TRENTINI MAESTRI DI SCIABOLA, UN CORSO A TRENTO CON SABRAGE ACADEMY, A PARTIRE DAL 5 SETTEMBRE
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i svolgerà a Trento il prossimo 5 settembre, a partire dalle 19.30, negli spazi dello Scrigno del Duomo, il primo corso italiano di Sabrage promosso dalla neonata Sabrage Academy, accademia amatoriale per imparare l’arte del Sabrage, la sua storia e lo straordinario mondo dello Champagne e delle altre grandi bollicine metodo classico del mondo, dal Franciacorta al Trentodoc, dal Cava al Méthode Cap Classique. Nasce con questo obiettivo la prima e unica Sabrage Academy italiana, da un’idea della giornalista e wine tutor trentina Francesca Negri, da sempre impegnata nella comunicazione “unconventional & enthusiast” del mondo del vino e conosciuta dal grande pubblico come Geisha Gourmet (il suo blog) e i suoi libri, dai romanzi Sex and the wine (edito da Curcu Genovese) e Tutta colpa di un Ruinart Rosé a VINO prêt-à-porter (Rizzoli). Il corso per diventare provetti sciabolatori dura circa due ore e, dopo una full immersione di teoria ed esercitazioni pratiche, si riceve il Diploma di Sabreur. Prima di scoprire tutti i segreti della sciabolata, si scopriranno storie e aneddoti legati sia al sabrage sia al mondo delle bollicine: «Sabrage Academy nasce dalla voglia di divulgare il rito del Sabrage, farne capire il significato e il valore, in un momento storico in cui sciabolare è diventato più che altro uno spettacolo se non un “fenomeno da baraccone”,
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aola Rosà e Antonio Senter con “Keno City, Yukon” sono i registi trentini in gara alla XXII edizione del Cervino CineMountain, il festival internazionale del cinema di montagna più alto d’Europa. Storie, avventure, emozioni a tutto tondo: dal 3 all’11 agosto Cervinia e Valtournenche si trasformano in palcoscenico trasportandoci nei territori dell’avventura e dell’immaginazione. Le vette come metafora di difficoltà, di grandi ostacoli da affrontare, ma anche di sfide e limiti da superare, territori impervi che plasmano le vite e la cultura dei popoli che le abitano, e il cambiamento climatico che ne riduce gli spazi, ne cambia il profilo fino a rendere impossibile la sopravvivenza di uomini e animali. Queste altre storie sono le protagoniste delle 68 pellicole selezionate alla XXII edizione del Cervino CineMountain, il festival del cinema di montagna più alto d’Europa, in programma dal 3 all’11 agosto a Cervinia e Valtournenche. Tra le novità di quest’anno la formula itinerante, che porterà le proiezioni anche nelle vicine Antey, Chamois e Torgnon, sempre nella suggestiva cornice del Cervino. racconta Negri. Il Sabrage, infatti, è una cosa seria, è una cerimonia, un rito e anche qualcosa di più. Chiudete gli occhi e immaginate questa scena. Un manipolo di valorosi combattenti che hanno appena finito una battaglia per difendere la propria terra e i propri cari. Hanno vinto e sono ancora in vita, stanno rientrando all’accampamento militare sul loro cavallo, con la divisa sporca di fango e sangue, pieni di adrenalina ma felici: per questo sguainano la loro sciabola da combattimento e con un colpo secco, deciso, unico e autoritario staccano il collo della bottiglia di Champagne, giusta ricompensa per la loro fatica, della vittoria, di un altro giorno da sopravvissuti. Il Sabrage, ossia l’arte di sciabolare lo Champagne, arriva fino ai giorni nostri dall’epoca Napoleonica, quando la sabre – l’arma della cavalleria leggera di Napoleone Bonaparte – veniva usata, appunto, per stappare le bottiglie e festeggiare una battaglia conclusa con successo. Per questo il Sabrage è una cosa seria, da conservare per momenti speciali da suggellare con un gesto unico come questo, un rito da compiere con la sciabola e con nient’altro. Un gesto da conoscere e praticare con cautela, eleganza, rispetto e felicità. Per iscriversi al corso di sabrage, sfogliare gli altri corsi a disposizione e scoprire tutto il programma del viaggio Champagne Adventure, basta visitare il sito www.sabrageacademy.it oppure scrivere a info@sabrageacademy.it. 97
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SURGIVA E MART SONO “S-COLLECTIVE” BENTORNATO A CASA, PETER BRUNEL
COLLABORAZIONE TRA L’ACQUA MINERALE DEL GRUPPO LUNELLI E IL MUSEO DI TRENTO E ROVERETO
APRE I BATTENTI IL SUO RISTORANTE GOURMET AD ARCO
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tili e atmosfere in mutazione, il cui fil rouge è il concetto dannunziano di “Piacere”, sia alla vista sia nel gusto. Un ambiente di aspetto minimale in cui il gioco del colore è affidato a pochi elementi appesi, appoggiati, talvolta nascosti. Oggetti colorati, temi vegetali, soprammobili appartenenti alla storia personale dello chef e a culture ed epoche lontane che fanno capolino in luoghi e modi accorti. Nulla è lasciato al caso.L’ispirazione madre è senz’altro il Vittoriale, richiamato in primis dalla cucina che campeggia in una delle sale, copia rivisitata di quella che il Vate ha voluto per la sua residenza gardesana. Peter Brunel, il telentuoso cuoco trentino che per sei anni ha lavorato a Firenze alla corte della famiglia Ferragamo dove ha conquistato per la seconda volta nella sua carriera la Stella Michelin ai fornelli del ristorante Borgo San Jacopo (la prima era arrivata a 28 anni a Villa Negri, a Riva del Garda), torna in Trentino e lo fa in grande stile. Dal 22 luglio ha aperto i battenti il suo Peter Brunel Ristorante Gourmet ad Arco, in via Linfano: dopo lunghi mesi di ristrutturazione di quella che un tempo era conosciuta come Ca’ Rossa, oggi sorge un locale elegantissimo, dalle atmosfere “di casa”, dove design e creatività imperano. La proposta culinaria propone sia un menu à la carte, sia due menu degustazione, tutti accomunati dalla filosofia di sperimentazione e rispetto delle materie prime propria dello Chef. Piatti inequivocabilmente gourmet, che raccontano i suoi viaggi e gli anni di ricerca. Per il lunch è inoltre possibile scegliere un’esperienza culinaria più veloce con un menù a 2 o 3 portate, che coniuga il suo pensiero di velocità e qualità, con due o tre ingredienti nel piatto. La pasticceria si divide in due: una prima parte firmata dallo chef Brunel, con una matrice di cuoco, dove gli ortaggi trovano spesso una collocazione di primo piano ed una seconda, firmata dalla grande mano della pastry chef Loretta Fanella, già sua grande amica e collaboratrice, nonché pasticcera di fama internazionale, che vanta grandi premi e riconoscimenti. (F.N.) 98
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È
stato presentato l’8 luglio, nell’iconica sede museale progettata da Mario Botta, il frutto del progetto che, con il workshop fotografico, ha segnato l’inizio della partnership pluriennale tra l’acqua Surgiva e il Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto. Oltre 200 fotografie sono state realizzate dai quindici partecipanti che – selezionati mediante call pubblica tra le ottantacinque candidature pervenute – hanno lavorato sui temi comuni dell’acqua, della trasparenza e del vetro, che caratterizzano l’identità di Surgiva e l’architettura del Mart, con il tutoring di Luca Andreoni, fotografo e docente di consolidata esperienza. Durante il workshop, ai giovani fotografi è stato proposto di lavorare prendendo spunto da due grandi periodi della storia della fotografia americana. La giornata al Mart si è focalizzata sugli aspetti architettonici del museo e ha avuto come riferimento la Street Photography. Quella condotta in montagna si è ispirata alla Straight Photography di fine ‘800 e inizio ‘900 e ha avuto come scenario alcune delle cascate più spettacolari del Parco Naturale Adamello Brenta. Proprio all’interno di quest’area incontaminata sgorga Surgiva, con cui esiste una collaborazione consolidata. Da un punto di vista creativo, i partecipanti hanno agito in modo sia corale durante il seminario, come se avessero scattato con gli occhi di un unico fotografo, sia individuale nella fase di post-produzione, in modo da creare una doppia prospettiva negli elaborati. Da qui nasce il nome S-Collective, che richiama la S di Surgiva, e indica il collettivo temporaneo composto da Nicola Biagetti, Giovanni Borga, Mara Callegaro, Valentina Ciprian, Giacomo Colombo, Giulia Costenaro, Giulia Dari, Igor Londero, Cesare Lopopolo, Valeria Olivo, Camilla Pizzini, Alessio Righi, Harit Srikhao, Marta Tonelli e Anna Vezzosi.
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UNA BIBLIOTECA DI LIBRI SUL VINO UNA SALA DEI MUSEI ALL’ING. ARTURO RECLA
APRE A TRENTO: È DEDICATA A BRUNO LUNELLI Da sinistra, Franco Lunelli, Guido Vigna e Marcello Lunelli
A RONZONE, PER UN PIONIERE DELLA RADIO E DELLA TELEVISIONE
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ra i tecnici italiani che proseguirono l’impegno di Guglielmo Marconi nel campo della radio, apportando contributi spesso determinanti, un posto di rilievo va assegnato all’ing. Arturo Recla. Pioniere della radio e della televisione era nato a Ronzone, il 14 ottobre 1906. Sempre a Ronzone frequentò le sue prime scuole sotto la guida del padre maestro, dal quale ereditò la passione per l’insegnamento esercitato poi per tanti anni con abnegazione e serietà impareggiabili. Dovette lasciare la sua terra natale per poter accedere, alle scuole superiori, prima a Trento e poi a Milano dove cominciò la sua attività nell’industria e nella scuola, due settori complementari: della sua vasta opera.
Morì a Milano il 12 marzo 1984 e, come suo desiderio riposa nel piccolo cimitero di Ronzone. Nel 1930 entra a far parte come progettista della “Allocchio Bacchini“ e come insegnante di laboratorio, all’ Istituto Radiotecnico. L’opera del ing. Recla è stata incisiva nel periodo 1930 - 1950; quando gli apparati civili, professionali, militari da lui progettati hanno fatto scuola e si riconoscono per un’inconfondibile “stile”, quasi la sua creatività fosse quella di un artista. Nel 1949 entrò nella “ABC Radio”, dove sviluppò nuovi progetti di televisori, quando ancora non esisteva una stazione emittente, e portò avanti il discorso dei gruppi di sintonia per radioricevitore, sfruttati alcuni suoi brevetti relativi alla sintonia mediante nuclei a permeabilità variabile (anziché condensatori variabili). Dopo oltre quarant’anni di instancabile attività decise di staccarsi dall’azione industriale per dedicarsi, profondendo tutta la sua esperienza, nella stesura di testi di istruzione per il servizio tecnico di una nota Casa Italo-tedesca. È ricordato da quanti lo conobbero sul lavoro per la sua semplicità e la modestia con cui affrontava i più difficili
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runo Lunelli è uno dei grandi nomi delle bollicine italiane, è stato lui a dare il via alle fortune di casa Ferrari e, più in generale, del metodo classico in Italia. Riconoscendo i suoi meriti, il comune di Trento gli ha dedicato, qualche decennio fa, una piazzetta del centro storico della città. Il figlio Franco e il nipote Marcello hanno invece voluto dedicargli una biblioteca, BBL, acronimo che sta, appunto, per Biblioteca Bruno Lunelli nel cui catalogo figurano e figureranno soltanto libri che abbiano come argomento il grande mondo del vino italiano, dalla terra alla cantina, con titoli di natura sia scientifica sia letteraria. La BBL parte con un catalogo di quasi 2.000 libri; tra essi, grazie anche a un importante lascito fatto da Italo Roncador, uno dei grandi della viticoltura trentina, a Marcello Lunelli, si trovano titoli non facilmente rinvenibili nonché la raccolta più completa delle guide enologiche italiane, dalla prima, giusto cinquant’anni fa, e che si ritiene essere il Catalogo Bolaffi dei vini d’Italia curato da Luigi Veronelli, alle ultime datate 2019. Ospitata nel complesso di Villa Margon, a Ravina di Trento, la BBL, grazie alla convenzione con la biblioteca della Fondazione Mach, partecipa al Cbt, Catalogo Bibliografico Trentino. E questo vuol dire che i suoi volumi sono a disposizione di chiunque, e di qualsiasi parte del mondo, voglia consultarli. Basterà una prenotazione telefonica (Lucia 0461.912666 ) o per e-mail (brunolunellilibrary@ gmail.com) www.brunolunellilibrary.it
problemi, in cui profondeva la sua intuizione ed esperienza in un settore che tanto ha fruito della sua magistrale competenza. A questo illustre concittadino, al quale il Comune aveva già intitolato una via del paese, ha dedicato una sala dei Musei di Ronzone ricca di oltre un centinaio di radio d’epoca di ogni tipo, frutto dell’ appassionata ricerca di anni di Mario Larcher, che le ha volute regalare proprio a Ronzone per dare ulteriore prestigio e importanza ad un complesso museale che già offre alcuni motivi di interesse culturale. 99
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PASSATO & PRESENTE. MATTARELLO & DINTORNI DAL BUONCONSIGLIO A GEMMA DE GRESTI
UN PROGETTO ARTISTICO FATTO DI TENTATIVI E MOLTEPLICI SCATTI
IL PALINSESTO DI RAI REGIONE
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cco, come di consueto, la programmazione televisiva prevista per il mese di agosto da “TAPIS ROULANT” in onda domenica 4 alle 9.45 circa su RAI3 (ed in replica sul canale 103 del Digitale Terrestre alle ore 22.30). “ALLA SCOPERTA DELLA LUNA”. Da Giulio Verne, a Melies da Ariosto ai Pink Floyd, l’uomo ha sempre guardato alla luna con un misto di ammirazione e stupore. “NOBILE SOLIDARIETA’. LA STORIA DI GEMMA GUERRIERI GONZAGA”. La chiamano “l’Angelo” dei prigionieri trentini che combatterono all’inizio della Grande Guerra con la divisa austroungarica. È Gemma de Gresti in Guerrieri Gonzaga, Marchesa della Tenuta San Leonardo ad Avio, che si adoperò attraverso canali diplomatici e burocratici per la liberazione di prigionieri trentini in Russia, Cina e Giappone, per la ricerca dei dispersi, il recupero di feriti, il loro reinserimento lavorativo alla fine delle ostilità. Una storia di nobile solidarietà e umanità. “PASSIONE”. Passione-12 progetti per l’arte italiana, è il titolo della ricchissima mostra del Mart che racconta la grande storia di amore e passione della Fondazione germanica VAF per l’arte italiana di tutto il Novecento. “L’ORRIDO DI PONTE ALTO”. Viaggio alla scoperta di questa forra che per secoli è stata meta di visitatori attratti da uno spettacolo di grande potenza e bellezza. Domenica 18 agosto, si apre con “IL CASTELLO DEL BUONCONSIGLIO”, raccontato in una nuova veste, sembra impossibile eppure succede, grazie ad un progetto in computer grafica che ricostruisce le evoluzioni degli esterni del complesso monumentale attraverso i secoli. ”TRAVERSARA A.D. 1500”, dedicata alla manifestazione: “Traversara AD 1500: en dì e na nòt co i mistièri 100
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Gemma de Gresti in Guerrieri Gonzaga
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l desiderio è quello di far riscoprire alcuni luoghi e scorci di Mattarello attraverso la sensibilità di Arnaldo Roncher e I’elaborazione di opere, con tecnica a china, acquerello ed a olio, di luoghi rurali. Punti di frequentazione a lui cari, del periodo adolescenziale, esaltando un proprio periodo di vita quasi incontaminato, assaporando un mondo di tradizioni semplici, di gente umile, genuina. Riproposti ai giorni nostri dall’occhio fotografico di Andreas Tamanini, attraverso una propria interpretazione. Dando una visione creativa del luogo immortalato nella consapevolezza dell’inesorabile scorrere del tempo. Da qui nasce una nuova sinergia tra arte pittorica e fotografica, tra due generazioni differenti del paese, ma accumunate dall’amorevolezza per il proprio paese e territorio. 42 opere di cui 21 quadri per rendere omaggio all’unicità di Mattarello, nel ricordo del passato e delle tradizioni. 21 foto per aprire gli occhi sul presente e sensibilizzare le nuove generazioni. Il tutto sapientemente esposto grazie anche alla vena artistica e creativa dell’allestitrice Caterina Sega. Mentre responsabile del progetto sarà Andreas Tamanini con la partecipazione di Arnaldo Roncher. Si segnala infine lo scopo benefico dell’iniziativa, alcune delle opere esposte potranno infatti essere acquistate tramite un’offerta minima. Tutti i proventi saranno destinati alla Parrocchia San Leonardo di Mattarello. da ‘n bòt..”, che si terrà il 10 e l’11 agosto nella frazione di Traversara di Brez. In programma rievocazioni storiche, animazioni per i più piccoli e mercatini… “ARRIVA L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE”. A Riva del Garda si è svolto il meeting di MAQC: un gruppo di scienziati, ricercatori e studiosi si è cimentato in un avvincente confronto con il mondo dei Big Data, cioè con tutte quelle informazioni che, grazie all’intelligenza artificiale, una volta elaborate, possono poi condurci a risultati straordinari e altrimenti impensabili. È il caso della medicina predittiva che, grazie a questi studi avveniristici, sta compiendo passi da gigante.
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L’ARTE DELLA FILATELIA A RONZONE LA SAGRA DELLA CIUIGA PREMIATA A ROMA IL 22 LUGLIO LA CONSEGNA DEL MARCHIO “SAGRA DI QUALITÀ”
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ono 21 le sagre organizzate dalle Pro Loco aderenti all’Unpli che hanno ottenuto la certificazione “Sagra di qualità” nel 2019. Un marchio distintivo, voluto dall’Unione Nazionale delle Pro Loco, per contraddistinguere le sagre rappresentative della storia e tradizione, le manifestazioni che vantano un passato di legame con il territorio e che abbiano come obiettivo la promozione e creazione di sinergie con le attività economiche locali. La cerimonia di premiazione, nel corso della quale sarà consegnato il marchio “Sagrà di qualità”, si è svolta il 22 luglio al Senato; è intervenuta anche una delegazione dal Trentino, composta dal presidente della Pro Loco di San Lorenzo in Banale, Samuele Aldrighetti, dal segretario della Pro Loco Federico Zambanini, e dal vicesindaco, Rudi Margonari. L’istituzione del marchio punta alla valorizzazione dei prodotti tipici (Doc, Dop, o inseriti nelle banche dati dei prodotti agroalimentari tradizionali regionali) e alla promozione del cibo e dei piatti tipici della cucina tradizionale e contadina. Attività che è stata riconosciuta anche dal protocollo siglato con il ministero delle Politiche agricole; al centro dell’azione dell’Unpli i prodotti tipici dei territori ed anche la tutela della cultura, del folklore, delle tradizioni, del turismo e dell’economia del territorio. Fra i requisiti necessari all’attribuzione
NEGLI AMPI SPAZI CHE OFFRONO I MUSEI DELLA LOCALITÀ NONESA
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arie e di interesse le proposte che Ronzone offre nel corso dell’estate per fare da cornice all’evento “cinematografico” della rassegna dedicata a Frank Borzage, il regista vincitore tra l’altro di due Oscar, la cui famiglia era originaria di Ronzone. Una sala degli ampi spazi che offrono i Musei di Ronzone è dedicata al collezionismo minore ed alla filatelia, ed è curata da Luciana Recla, appassionata collezionista iscritta al Circolo Filatelico e numismatico Clesiano del presidente Mascotti. Luciana Recla, tra l’altro vincitrice di premi nazionali giunti grazie ad un preciso e continuo aggiornamento per arrivare a risultati oltremodo concreti, propone anche quest’anno uno dei suoi lavori più interessanti di collezionismo che a questo punto diventa arte e cultura laddove valorizza una tematica quanto mai varia e ricercata con pazienza certosina e profonda conoscenza degli argomenti. “Quell’anno avvenne” parla attraverso personali ricerche di avvenimenti che si sono verificati negli anni che terminano con la cifra “9” come l’anno in corso. Sport, arte, scienza, letteratura “rinfrescano” la mente con un tuffo nel passato ed a questo punto la filatelia diventa cultura e desiderio di sapere. Quest’anno Luciana Recla ha riservato particolare interesse ad alcuni importanti date che riguardano i 500 anni dalla morte del grande Leonardo da Vinci, i 200 anni dall’ apertura del Museo del Prado, i 110 anni dalla morte di Giovanni Segantini, i 100 anni dalla nascita di Fausto Coppi e i 90 anni dalla morte di Giacomo Bresadola. (c.r.)
del riconoscimento, la promozione degli operatori locali del settore enogastronomico e turistico (quali produttori, ristoratori, artigiani, albergatori) come attività economiche correlate alla cultura del cibo, la storicità di almeno 5 anni; inoltre, la richiesta di valutazione deve essere inviata almeno 180 giorni prima dell’evento, cui seguono un’analisi della documentazione e una verifica sul campo a cura di una commissione nazionale. 101
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IL LIBRO DEL MESE
FRONTIERE-GRENZEN 2019 L’EDIZIONE DEI RECORD QUASI 300 I RACCONTI, PROVENIENTI DA 6 PAESI, PER IL PREMIO LETTERARIO DELLE ALPI. LA GIURIA AL LAVORO PER SCEGLIERE I VINCITORI
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ecima edizione per Frontiere - Grenzen, il Premio letterario delle Alpi: ed è una edizione da record. Quasi trecento infatti - per la precisione, 292 - i racconti inviati per essere sottoposti al giudizio della giuria, già al lavoro. Sei i Paesi rappresentati. 102 i racconti in lizza per la sezione editi, che assegnerà 4 mila euro al vincitore. 190 invece i racconti inediti tra i quali verrà scelto quello vincitore, cui andranno 2 mila euro. 19 i racconti “locali” che concorrono al Premio Cassa Rurale Dolomiti di Fassa Primiero e Belluno. Comprensibile la soddisfazione degli organizzatori, anche perché è il carattere “europeo” del Premio ad uscire decisamente rafforzato dai numeri. Se infatti, come era ovvio, è sempre l’Italia il Paese con il più alto numero di partecipanti (221), sono raddoppiati, quando non triplicati, i numeri degli altri Paesi. 20 gli autori che hanno inviato i loro racconti dall’Austria, 19 dalla Germania, 17 dalla Francia, 13 dalla Svizzera e 2 dalla Slovenia. Una curiosità: 153 i maschi in lizza, 139 le femmine. Ricordiamo che da questa edizione - oltre all’italiano e al tedesco - erano ammesse al Premio anche la lingua francese e slovena: una particolarità che rende unico, nel panorama dei concorsi letterari, Frontiere - Grenzen. Da bilingue, come è stato per nove edizioni, il Premio è diventato quadrilingue, per superare ancora meglio frontiere e confini, per camminare verso l’incontro di popoli e culture. E dunque se sono 216 i racconti in lingua italiana in concorso, sono ben 55 quelli in lingua tedesca (di cui uno anche in tedesco e romancio), 19 quelli in francese e 2 quelli in sloveno (più uno italo - sloveno). Trento la provincia più rappresentata seguita da Milano, Belluno e Bolzano. La premiazione è in programma sabato 9 novembre a Primiero San Martino di Castrozza, dove sarà presente l’intera giuria – Carlo Martinelli (presidente), Helena Janeczeck, Pietro De Marchi, Lisa Ginzburg e Stefano Zangrando. Spicca la nuova presenza di Helena Janeczek (foto sopra), Premio Strega 2018, una delle scrittrici più conosciute e amate, dentro e fuori dal nostro Paese. 102
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REMO ALBERTINI, NEGLI ANNI ‘50 DEL NOVECENTO È STATO PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI TRENTO. NEL 1943 È STATO PROTAGONISTA DI UNA STORIA CHE SUA FIGLIA ELENA HA VOLUTO RACCONTARCI IN QUESTO LIBRO
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erché pochi giorni dopo l’8 settembre 1943 arrivarono in Valle di Primiero decine di prigionieri inglesi, alcuni fermandosi, modificando il destino di coloro che diedero loro accoglienza, molti passando oltre, cercando di arrivare in territorio veneto? Arrivarono da soli o li condusse qualcuno? Quanti erano? Quanti riuscirono a sfuggire ai nazisti? Conosciamo i loro nomi? Chi furono i primierotti che li aiutarono, pagando un pesante scotto per tale gesto di umana solidarietà? Se a distanza di tanti anni alcune di queste domande hanno trovato risposta nelle ricerche e pubblicazioni degli storici, rimangono pur tuttavia inevasi due quesiti fondamentali per la ricostruzione veritiera ed esaustiva dell’evento: perché arrivarono nel Primiero i prigionieri inglesi e, secondariamente, come poterono arrivare da soli, come sostengono le ricostruzioni fin qui fatte, se nessuno di loro conosceva a tal punto la Valle di Primiero da districarsi fra boschi, vallate, dirupi, montagne che la caratterizzano, considerando ancor più, che dal luogo dove erano tenuti prigionieri, ossia Bellamonte, era quasi impossibile avere una conoscenza preventiva della via da percorrere
trentinolibreria Nadia Beber Vivere la parentesi Publistampa
Fernando Orlandi - Massimo Libardi L’ultimo giornale dell’imperatore Reverdito
“È praticamente da sempre che amo scrivere ma negli ultimi anni è divenuta sempre di più la modalità che dà la parola alla mia esistenza. Scrivere è il mio culto, ciò che coltivo con religiosa dedizione, perché mi spinge a pormi in una relazione aperta, disponibile, percettiva, se pure talvolta impegnativa e faticosa, con me stessa e con le altre persone. Credo di avere davvero esperito quello che si dice “trasformare il dolore o la gioia in espressione”, perché dolore, gioia e molto altro, li scrivo e dopo non sono uguale a prima. Sono convinta infatti che scrivere può essere un’esperienza intima oppure di coesione e di condivisione molto intensa con le altre e gli altri: condividere un evento, andare all’unisono, sono un esercizio di ascolto profondo del proprio intimo in modo attento e profondo. E quando lo faccio mi emoziona, a prescindere dal risultato ottenuto e dall’eventuale giudizio degli altri”. (Nadia Beber)
Nell’anno finale della Grande Guerra il comando supremo austro-ungarico diventa consapevole della necessità di disporre di un efficace e bene organizzato apparato di propaganda indirizzato alle proprie truppe. Così, nel marzo 1918 il viennese Quartiere della stampa di guerra incarica Robert Musil, che a Bolzano aveva già diretto la SoldatenZeitung, di dirigere il nuovo settimanale “patriottico” Heimat. Il progetto è oltremodo ambizioso: in aggiunta all’edizione tedesca dovranno essere pubblicate altre edizioni nelle principali lingue dell’impero. Non verrà portato a compimento, poiché vedono la luce, in sempre In questo libro/intervista, cui perdirette la daprima Musil, soloricordi le edizioni in lingua ceca, volta biografici si intrecciano croata e ungherese. Obiettivi die Heimat con riflessioni sull’esistenza sul sono la pubblicazione di servizi periodici presente del mo sulla salute economica e militare della Duplice monarchia e la lotta contro le correnti disfattiste che attraversano il corpo dell’Impero, nutrite dal recente mito della rivoluzione d’ottobre. È un giornale che si propone di dare risposte e instillare nei cuori la fiducia nella prossima, sicura vittoria.
per raggiungere la meta. Il fatto è che quanto accaduto in Primiero non si sarebbe mai potuto svelare nella sua reale dinamica se, dopo la morte di mio padre, Remo Albertini, non avessi trovato nell’archivio personale, cinque fogli ingialliti nei quali, scritto di suo pugno, era minuziosamente raccontato cosa accadde nel campo prigionieri di guerra di Bellamonte quando, nella confusione seguita all’8 settembre, prese da solo l’iniziativa di salvare gli inglesi dai nazisti. Non avendone mai parlato in famiglia, il racconto mi era sconosciuto, come mi era sconosciuta la conclusione, mancando il foglio finale della relazione. Chi aveva ospitato i prigionieri? Quanti si erano salvati, raggiungendo il fronte alleato? Quanti erano stati ripresi? Vuoto che mi tormentò a lungo fintanto che, attraverso le ricerche promosse dal Laboratorio di Storia di Rovereto, riuscii a recuperare il numero telefonico di una testimone indiretta, Maristella Daldon. Avevo finalmente una traccia da seguire per trovare le risposte che cercavo, così tentai immediatamente di contattarla in orari diversi, ma inutilmente. Nei primi giorni di luglio 2017 ero a Folgaria e, come ultimo tentativo, pensai di chiamarla verso sera, già pronte le parole di scusa per il disturbo. Il telefono squillò a lungo mentre la delusione iniziava ad inondare la mente e il cuore. Senza più speranza, stavo per riagganciare quando una voce femminile chiese: “Chi parla?”. Io, non so dire se più felice o più agitata, risposi: “Sono Elena Albertini, mi scuso per l’orario.
Ulrich Lardschneider Il Cavallino Bianco Da locanda di posta a Grand hotel Athesia All’inizio del XIX secolo Josef Anton Sanoner da Costa e 25 anni dopo suo nipote Johann Peter Lardschneider da Larciunëi de sëura di Selva di Val Gardena cercarono la fortuna avviando le loro locande a Ortisei. Avevano riconosciuto i segni del tempo, comprendendo che il futuro della Val Gardena si doveva cercare nel turismo, quel turismo che prese poi il via nel 1857 con la realizzazione della strada a pedaggio che da Ponte Gardena aprì la vallata al mondo. Con l’aiuto finanziario della giovane moglie, una ragazza di buona famiglia, figlia di un oste di Chiusa, Lardschneider acquistò infatti la “locanda zu Oberuhr con l’insegna del cavallino bianco” sul colle nel centro di Ortisei, il luogo da cui il paese avrebbe cominciato ad espandersi. Ma fu più di tutti suo figlio, Josef Lardschneider senior, a sviluppare quello che ormai si chiamava “Locanda della Posta al Cavallino bianco”, trasformandolo in un noto albergo delle Dolomiti...
Avrei bisogno di parlare con la signora Daldon Maristella”. Non avevo neppure finito di pronunciare il nome che seccamente la voce rispose: “Qui non c’è. Ha sbagliato numero”. A quel punto mi cadde il mondo addosso e, ormai rassegnata a non sapere quello che disperatamente cercavo, sentii la voce soggiungere repentinamente: “Perché la cerca?” Rianimata da quella imprevista domanda, trovai la forza di rispondere: “Sono la figlia dell’ex Presidente della Provincia di Trento, Remo Albertini, e avrei bisogno di parlare con lei di 200 prigionieri inglesi…” Giusto il tempo di terminare la frase e disse: “Sono io, mi scusi, avevo il timore fosse un tentativo di vendita…” e con la voce spezzata dal pianto continuò: “Lei, forse, sa perché mia nonna, Maria Broch, finì in campo di concentramento a causa dei tre prigionieri che aveva accolto nell’inverno del ’43 nella sua povera casa? Non mi dica che lei conosce il perché a mia mamma e a mio zio fu inflitta la sofferenza di vedere portar via la loro mamma dalle SS. Per tutta la vita ho cercato di sapere in che modo e perché l’intrecciarsi dei destini di tre prigionieri inglesi e di mia nonna, avesse potuto sconvolgere così tanto la vita della nostra famiglia”... (E.A.) Elena Albertini
Destini incrociati. Una storia di coraggio e solidarietà, in Trentino, dopo l’8 settembre 1943 Curcu Genovese (pag. 80 - Euro 12,00)
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Trentino visto dall’alto Coordinate: 46°03’18.46’’N 10°58’02.72’’E Altitudine: 245 m s.l.m.
LA PENISOLA DI CASTEL TOBLINO
MOSTRA FOT 100 m.
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LEGAMI
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MATTARELLO Centro Civico San Vig Sala Polivalente “A. Perini” via G.P 26 agosto 2018 ore 18 - 22
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dal 27 al 31 agosto 2018 ore 20 - 2
dal 1 al 2 settembre 2018 ore 10 MATTARELLO Centro Civico San Vigil 3 settembre 2018 ore 20 - 22 Sala Polivalente “A. Perini” via G.Po INAUGURAZIONE DOMENICA 26 AGO 26 agosto 2018 ore 18 - 22
dal 27 al 31 agosto 2018 ore 20 - 22
dal 1 al 2ALESSANDRA settembre 2018 ore 10•- AL 22 BELLO
3 settembre ore 20 - 22 MORENO2018 GEREMETTA • NICO
SESSA •A INAUGURAZIONEANTON DOMENICA 26 AGOS ALLESTITRICE:CATERINA Il Castello di Toblino Il Castel Toblino è un raro esempio di castello lacustre. Situato nella valle dei Laghi, tra Padergnone e Sarche, nel territorio comunale di Madruzzo, in provincia di Trento. La struttura è arroccata su una piccola e protetta penisola bagnata dall'omonimo lago. La sua collocazione ha evidenti motivi di strategia difensiva che qui sfrutta sia le condizioni naturali del terreno, sia la presenza dell'importante nodo stradale di collegamento tra Trento e le valli
del Sarca e del Chiese. La forma quadrangolare del complesso trova uno dei segni di maggior interesse nel grande mastio di forma circolare, certamente la più evidente delle preesistenze medievali. L'ampia cinta merlata che circonda l'intero complesso e il grande parco circostante la residenza aggiungono un ulteriore carattere distintivo. Attualmente il castello è proprietà privata. È possibile la visita, previa prenotazione, nonché il pernottamento e la ristorazione.
SOSTENITORI PROGETTO: CIRCOSCR
ALESSANDRA BELLO • ALE GEREMETTA • NICOLO A FAVOREMORENO DI PARROCCHIA ANTON SESSA • AND S. LEONARDO
SPONSOR
ALLESTITRICE:CATERINA SE
SOSTENITORI PROGETTO: CIRCOSCRIZ
MATTARELLO
A FAVORE DI PARROCCHIA S. LEONARDO
SPONSOR
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SPEDIZIONI - GRAFICA - STAMPA
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TRENTO - VIA PERINI 159
VIVAISMO e GIARDINAGGIO
Ruggero Pal
MOSTRA FOTOGRAFICA
IL NATURALE CORSO DEGLI EVENTI MOSTRA FOTOGRAFICA MOSTRA FOTOGRAFICA MOSTRA FOTOGRAFICA
PASSATO LEGAMI DOLOMIT TOGRAFICA & MOSTRA FOTOGRAFICA LEGAMI DOLOMITICI LEGAMI DOLOMITICI MOSTRA FOTOGRAFICA LEGAMI DOLOMITICI PRESENTE
40 FOTOGRAFIE • 10 FOT
4040FOTOGRAFIE •SISTEMI 10FOTOGRAFI FOTOGRAFI • 3 REGIONI • FOTOGRAFIE9• 10 99SISTEMI LINGUE SISTEMI•• 33 REGIONI REGIONI ••44LINGUE 40 FOTOGRAFIE • 10 FOTOGRAFI 1 FOND MATTARELLO & DINTORNIDOLOMIT OGRAFICA MOSTRA FOTOGRAFICA I DOLOMITICI LEGAMI FONDAZIONE 1 FONDAZIONE 9 SISTEMI • 3 REGIONI • 4 LINGUE LEGAMI DOLOMITICI
MATTARELLO Centro Civico San Vigilio 0 FOTOGRAFIE • 10 FOTOGRAFI MATTARELLO Centro Civico Vigilio“A. Perini” via G.Poli 640 FOTOGRAFIE • 10 FOT MATTARELLO Centro Civico SanSan Vigilio Sala Polivalente
1 FONDAZIONE 40 FOTOGRAFIE • 10•FOTOGRAFI 9 SISTEMI 3 REGIONI •
LEGAMI DOLOMITICI 1 FONDAZIONE I DOLOMITICI Sala “A. Perini” via G.Poli 9 SISTEMI • 3Polivalente REGIONI • 4viaLINGUE Sala Polivalente “A. Perini” G.Poli 66
26 agosto 2018 ore 18 - 22 9 SISTEMI • 3 REGIONI • 4 LINGUE 26 agosto 2018 ore 18 MATTARELLO Centro Civico 26 agosto 2018 ore 18 - San 22- 22Vigilio dal 27ore al 31 2018 ore 20 - 22 dal 27 al 31 2018 20 agosto - 22 Saladal Polivalente “A.agosto Perini” 27 al 31 agosto 2018 via ore G.Poli 20 - 226 MATTARELLO Centro Civico San Vigilio 40 • 10 dal2018 1FOTOGRAFIE alore 2 settembre 2018 oreFOTOGRAFI 10 - 22 dal 1 al 2 settembre 10 - 22 gilio Centro San Vigilio 26 agosto ore 18 - 2018 22 MATTARELLO SalaCivico Polivalente “A. Perini” via G.Poli 6 dal 1 al2018 2 settembre ore 10 22 9Sala SISTEMI •“A.3ore REGIONI •64 LINGUE Poli 6 3 settembre 20183ore 20 - 22 settembre 2018 20 via - 22G.Poli Polivalente Perini” 26 agosto 2018 ore 18 - 22 di MATTARELLO dal 27 al agosto 2018 ore 3 settembre 2018 ore• 20420 - DALLA 22- 22 CIRCOSCRIZIONE 9 SISTEMI •31 3ORGANIZZATA REGIONI LINGUE INAUGURAZIONE DOMENICA 26 AGOSTO ORE 18 1agosto FONDAZIONE 26 agosto 2018dal ore27 18al- 22 INAUGURAZIONE DOMENICA 26 AGOSTO ORE 31 2018 ore 20 - 2218 dal 1 al 2 settembre 2018 ore 10 22 INAUGURAZIONE DOMENICA 26 AGOSTO ORE 18 22 dal 27 al 31 agosto 2018 ore 20 22 Allestitrice QuadriCentro Civico San Vigilio dal 1 alFOTOGRAFI: 2 settembre 2018 ore 10 - 22 MATTARELLO 3 settembre 2018 ore 20 22 dal 1 al 2 settembre 2018 ore 10 - 22 SEGA FOTOGRAFI: - 22 CATERINA ARNALDO RONCHER Sala Polivalente “A. Perini” via G.Poli 6 3 settembre 2018 ore 20 -•22ALESSANDRO CAON ALESSANDRA BELLO • ALESSIA BORTOLAMEOTTI FOTOGRAFI: lio 3 settembre 2018 ore 20 22 INAUGURAZIONE 26 AGOSTO ORE 18 BELLO ALESSANDRA • ALESSIA BORTOLAMEOTTI 26 agosto 2018 oreDOMENICA 18 - 22 INAUGURAZIONE DOMENICA AGOSTO ORE 18 CAON MORENO GEREMETTA •• NICOLO’ MIANA • PATRICK ODORIZZI • FRANCO OLIVERI• ALESSANDR oli 6 ALESSANDRA BELLO ALESSIA BORTOLAMEOTTI •26ALESSANDRO INAUGURAZIONE DOMENICA 26 AGOSTOprogetto ORE 18 Sostenitori dalFoto 27 al 31 agosto 2018 ore 20 - 22 OSTO ORE 18 ANTON SESSA • ANDREAS TAMANINI • GEORG TAPPEINER MORENO GEREMETTA • NICOLO’ MIANA PATRICK ODORIZZI • FRAN MORENO GEREMETTA • NICOLO’ MIANA • PATRICK ODORIZZI ••FRANCO OLIVERI Coordinatore Progetto Co.PAG di Mattarello FOTOGRAFI: FOTOGRAFI: dal 1 al 2 settembre 2018 ore 10 - 22 CATERINA SEGA ANTON SESSA TAMANINI • GEORG• ALESSANDR TAPPEINE ALLESTITRICE: COORDINATORE PROGETTO: ANDREAS TAMANINI FOTOGRAFI: ANTON SESSA • ANDREAS TAMANINI •ANDREAS GEORG TAPPEINER 2 ANDREAS TAMANINI AVIS di•Base di •Mattarello ALESSANDRA BELLO ALESSIA BORTOLAMEOTTI FOTOGRAFI: 3 settembre 2018 ore 20 22 ALESSANDRA BELLO • ALESSIA BORTOLAMEOTTI • ALESSANDRO CAON ALESSANDRA • ALESSIA•BORTOLAMEOTTI ••ALESSANDRO CAON • FRAN SOSTENITORI PROGETTO: CIRCOSCRIZIONE DIBELLO MATTARELLO diMIANA MATTARELLO MORENO GEREMETTA •Co.PAG NICOLO’ PATRICK ODORIZZI 2LESSIA BORTOLAMEOTTI •ALLESTITRICE: ALLESTITRICE: CATERINA COORDINATORE PROGETTO: ANDREAS TAMANIN CATERINA SEGA COORDINATORE PROGETTO:SEGA ANDREAS TAMANINI ALESSANDRO CAON INAUGURAZIONE DOMENICA 26 AGOSTO ORE 18 MIANA MORENO GEREMETTA • NICOLO’ • PATRICK ODORIZZI • FRANCO OLIVERI MORENO GEREMETTA • NICOLO’ MIANA ••PATRICK ODORIZZI • FRANCO OLIVERI ANTON SESSA ANDREAS TAMANINI • GEORG TAPPEINE SOSTENITORI PROGETTO:•CIRCOSCRIZIONE DIMEDIA MATTARELLO • TAMANINI Co.PAG di OLO’ MIANA •A PATRICK ODORIZZI FRANCO OLIVERI SOSTENITORI PROGETTO: CIRCOSCRIZIONE DI MATTARELLO • Co.PAG di MA FAVORE DI ANTON PARTNER ANTON SESSA •• ANDREAS • MATTARELLO GEORG TAPPEINER SESSA • ANDREAS TAMANINI GEORG TAPPEINER ALLESTITRICE: CATERINA SEGA COORDINATORE PROGETTO: ANDREAS TAMANIN FOTOGRAFI: ANDREAS GEORG TAPPEINER 24 agosto 20.30PROGETTO: - 22.30 STO ORE 18 TAMANINI •PARROCCHIA ALLESTITRICE:CATERINA SEGA COORDINATORE ANDREAS TAMANINI
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INAUGURAZIONE DOMENICA 25 AGOSTO 18.00
ALESSANDRA BELLO • ALESSIA BORTOLAMEOTTI • ALESSANDRO CAON TAMANINI SOSTENITORI PROGETTO:ANDREAS CIRCOSCRIZIONE DI MATTARELLO • Co.PAG di MA ALLESTITRICE: CATERINA SEGA COORDINATORE PROGETTO: S. LEONARDO A FAVORE DI MEDIA PARTNER A FAVORE DI SOSTENITORI MEDIA PARTNER 25 agosto 18.00 - 22.30 A SEGA COORDINATORE PROGETTO: ANDREAS TAMANINI PROGETTO: CIRCOSCRIZIONE DIOLIVERI MATTARELLO • Co.PAG di MATTARELLO MORENO GEREMETTA • NICOLO’ MIANA • PATRICK ODORIZZI • FRANCO MATTARELLO SOSTENITORI PROGETTO: CIRCOSCRIZIONE DI MATTARELLO • Co.PAG di MATTARELLO FOTOGRAFI: PARROCCHIA dal 26 al 30TAPPEINER agosto 20.30 - 22.30 RIZIONE DI MATTARELLO • Co.PAG MATTARELLO PARROCCHIA A FAVORE MEDIA PARTNER ANTON SESSA •diANDREAS TAMANINI •DIGEORG SPONSOR S. LEONARDO A FAVORE DI MEDIA PARTNER ESSIA BORTOLAMEOTTI • ALESSANDRO CAON S. LEONARDO dal 31 agosto al 1 settembre 10.00 22.30 PARROCCHIA ALLESTITRICE:CATERINA SEGA COORDINATORE PROGETTO: ANDREAS TAMANINI PARROCCHIA MATTARELLO O’ MIANA • DI PATRICK ODORIZZI • FRANCO OLIVERI S. LEONARDO A FAVORE MEDIA PARTNER MEDIA PARTNER settembre 20.30 - 22.30 MATTARELLO SOSTENITORI PROGETTO: CIRCOSCRIZIONE MATTARELLO •2 Co.PAG di MATTARELLO S. DI LEONARDO
DREASSPONSOR TAMANINI • GEORG TAPPEINER PARROCCHIA SPONSOR
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LO STRUDEL ALLE PESCHE
in libreria o sul sito www.curcugenovese.it
con salsa di pesche al Trentodoc Ingredienti per 2 strudel Per la massa gr 1.000 pasta base per lo strudel Per il ripieno gr 500 pesche a pasta gialla (non troppo mature) gr 70 zucchero gr 20 distillato di pesche vanillina q.b. gr 70 pane leggermente tostato in burro
Per la salsa al Trentodoc gr 40 zucchero di canna gr 40 burro gr 200 pesche a pezzettoni dl 2 Trentodoc
Procedimento per il ripieno Amalgamare gli ingredienti senza comprimere troppo. Tirare la pasta frolla sottilmente in un rettangolo da 40 cm per 25. Sistemare nel centro il ripieno ed accartocciare. Lucidare con tuorlo mescolato a poco latte e decorare con la forchetta. Cuocere in forno preriscaldato a 160 °C. per 35 minuti. Procedimento per la salsa allo spumante classico trentino Cuocere lo zucchero in burro senza caramellare, rosolare le pesche deglassando poi con il Trentodoc. Servire la salsa tiepida. Presentazione Tagliare lo strudel a fetta spessa ed accompagnare con salsa alle pesche tiepida. Decorare con foglia di menta e zucchero a velo.
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#TRENTINOMESE CONTEST: QUELLA BAITA COSTRUITA SULLA ROCCIA OGNI MESE, LE TRE FOTOGRAFIE PIÙ VOTATE VERRANNO PUBBLICATE QUI. PARTECIPA ANCHE TU AL CHALLENGE DEL NOSTRO MAGAZINE!
@f_i_s_h_87 Al secondo posto: Lago di Tovel
@_marcelsiebert
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Al primo posto: Southtyrol
Al terzo posto: Rifugio M.A. Ai Brentei
IL REGOLAMENTO DEL NOSTRO CONCORSO
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eguire la pagina @trentinomese su Instagram; la foto vincitrice sarà pubblicata sulla nostra rivista cartacea il mese seguente alla pubblicazione online; per decretare la foto vincitrice si terrà conto dei “mi piace” ricevuti, dal primo del mese al venti del mese (per esigenze di stampa); solo le foto che saranno selezionate da noi e
pubblicate sulla nostra pagina Instagram @trentinomese potranno partecipare al concorso; per esser selezionati vi ricordiamo di utilizzare il nostro hashtag; ricordatevi di segnalare il luogo o localizzare la foto, saranno valide solamente le foto scattate in Trentino Alto Adige. Grazie a tutti anticipatamente!
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