TrentinoMese agosto 2015

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ANNO XXIII N. 282

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AGOSTO 2015

Castelli

9 771724 550805

ISSN 1724-5508

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appuntamenti, incontri e attualità trentina

I CASTELLI TRENTINI PROTAGONISTI DELL’ESTATE 2015

IL LIBRO DI ALBERTO FOLGHERAITER E GIORGIO LUNELLI NELLE MANI DI SERGIO MATTARELLA

L’ARTE DEL TAGLIA E CUCI I RAVELLI DI GARDOLO: UN SECOLO DI ATTIVITÀ MAURIZIO PASSEROTTI DA PIONIERE DELL’INFORMATICA A CONSOLE ONORARIO


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25-26-27 SETTEMBRE 2015 TRENTO PIAZZA FIERA ore 10.00 - 22.00

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RING

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RING di Pino Loperfido

di Tiziana Tomasini

perfidie

COME IL DENTISTA TI CAMBIA IL SORRISO (E IL CONTO IN BANCA)

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a prima cosa che ti capita di fare una volta nello Studio dentistico, mentre sei in attesa del tuo turno, leggiucchiando riviste di un paio di mesi prima, è una risata. Già, perché – specie nei piccoli paesi – ti capita sempre di incontrare qualche faccia conosciuta e lì scatta la domanda più inutile del mondo: “Anche tu dal dentista?” (“No, sono venuto a vedere se mi vendono un trapano di seconda mano... ecc.”) A questo punto, di ridere non se ne parla più. La parte divertente della cosa finisce qui. È il tuo turno. La faccia del dentista promette poco già da quando ti viene incontro nel corridoio. È strano, ma hai la vaga impressione che stia già facendo di no, quasi a voler dire “No, non ci siamo...”. Così, con questo presentimento, vieni fatto accomodare alla poltrona, con tanto di bavaglino colorato, e comincia l’esplorazione del cavo orale. Seppure di sguincio riesci a guardare l’espressione del medico. Eccola lì. Ancora quel vago ondeggiare da destra e sinistra e da sinistra a destra. Cavolo, non devo essere messo proprio bene... “Dobbiamo fare una panoramica!” ti sentenzia l’imbavagliato. Così parte il selfie della dentatura e tutti si dileguano, medici e assistenti. Scappano proprio, come se la radioattività della panoramica stesse per ucciderli all’istante. “Sì, però io resto qui” ti ritrovi a pensare. Passano alcuni minuti ed il medico torna. Questa volta lo dice proprio ad alta voce: “Non ci siamo, non ci siamo per niente...” “Ah, sì?!” chiedi tu, ignaro del terremoto che sta per subire il tuo conto in banca. In pochi istanti siete ai due lati di una scrivania, sullo schermo del computer una riproduzione monocromatica e ingigantita della tua bocca. Vista così è qualcosa di mostruoso. Ma di mostruoso a questo punto ci sono solo i numeri che il dentista comincia a sciorinarti nemmeno fossimo in una sala bingo: “Cinquecento per questo, settecento per quest’altro, la cura canalare di tua nonna, il perno di tua sorella, l’estrazione dell’anima di...” e via di questa solfa fino a che nello studiolo s’ode l’eco di un numero a diversi zeri: sbatte sulle pareti e poi, una volta incontrata la tua faccia, comincia a schiaffeggiarti. Ma quello che ti impressiona, non è tanto la cifra – “guardi, in duemila rate le vengono solo cinque euro al mese...” – No, non è il nuovo debito a impressionarti, quanto la naturalezza frammista a candore con la quale il preventivo ti viene riferito. Ovvero, il dubbio che tu quei soldi non ce li abbia o non sia intenzionato a sborsarli e che possa decidere di tenerti orgogliosamente tutto quel marciume in bocca fino al resto dei tuoi giorni non è contemplato. Uscendo, con le gambe stranamente molli, incontri un vicino di casa. “Anche tu dal dentista?” Ma va’ a farti un giro, va’!

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a mali estremi ZAPPING RADIOFONICO IN AUTO: DAL TORMENTONE SPAGNOLO AL DOCUMENTARIO SOPORIFERO

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ettersi in viaggio e accendere la radio: cosa c’è di più gradevole e rilassante? Certo occorre cercare di conciliare i gusti di tutti gli occupanti dell’abitacolo e, se le età sono differenti, possono verificarsi veri scontri verbali nonché liti furibonde. Decidiamo, di comune accordo, di alternare democraticamente sulle onde preferite, variando generi e sonoro. Semplice. Beh, insomma, non proprio. Il rap selezionato dal più piccolo – pezzo per giunta lunghissimo, anzi infinito – ha l’effetto di un narcotico: devo subito fermarmi per un caffè. Si passa poi alle ballate spagnoleggianti tanto di voga e ai gruppi usciti vincitori dalle competizioni canore televisive: un leggero mal di testa, ma riesco a proseguire. Adesso tocca a me scegliere, ma non ho le idee chiare: la radio che trasmette solo musica anni Ottanta è decisamente ripetitiva e sa un po’ di patetico, la radio dei grandi dj è spesso in pausa pubblicitaria e quelle altre che hanno per nome un numero presentano conduttori che urlano e parlano l’uno sopra l’altro. Niente. Trovo due radiogiornali, esattamente identici: medesimi commenti asettici alle diverse notizie dal mondo. Finchè non arriva il momento del miracolo, quello che mette tutti in perfetta armonia. Da un canale della radio nazionale trasmettono la vita di un celeberrimo personaggio della storia mondiale: un intreccio avvincente di fatti personali e pubblici, raccontati in fluente ordine cronologico, dalla giovinezza fino ai momenti salienti della sua esperienza. Dopo un generale “Cos’è ‘sta robaaa?” siamo tutti rapiti ed affascinati non solo dai fatti, ma dallo stile della narrazione. Le voci sono quelle di attori noti, in grado non solo di recitare ma anche di interpretare gli eventi con il giusto pathos. Nessuna interruzione pubblicitaria; solo uno scorrere di parole con tonalità pacate, chiare e lineari. Intanto maciniamo chilometri su chilometri, mentre il racconto è ancora in corso. “Interessante eh?!” dico sbirciando con orgoglio la piccola platea stipata nel veicolo. Nessuna risposta. Dallo specchietto retrovisore scorgo un intreccio di teste cadute tra le braccia di Morfeo. Incredibile, dormono. Ma come? Se piaceva a tutti? Rassegnata, termino l’ascolto della biografia e poi mi dedico allo zapping di una radio diventata tutta mia… Col pensiero ringrazio l’ideatore del programma e medito di procurarmi una raccolta di audiolibri e di racconti di vita. Per il prossimo viaggio.


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RING di Gianfranco Gramola

diario rotaliano BELLA L’ESTATE. MA IO NON VEDO L’ORA CHE ARRIVI SETTEMBRE...

“L’

estate – mi diceva un amico – è il periodo in cui la vita sospende le sue durezze. È una pausa di riflessione, ma anche di svago e di allegria. Una pausa che ci dà una mano a ricaricare le batterie. L’estate non è solo una delle quattro stagioni dell’anno, ma è anche una cura dell’anima, perché è necessaria per la nostra ricerca della felicità”. A questo serve l’estate, non solo per abbronzarsi a Ibiza, a fare passeggiate in montagna o a sbirciare i topless in spiaggia”. Le tragiche minacce dell’Isis, che ha dichiarato la guerra santa contro gli infedeli dell’occidente, pesa come un macigno sul nostro paese, ma crisi, minacce e bombardamenti continui di brutte notizie non spaventano gli italiani che per non aggiungere ansie alle tante che già possiedono, fanno finta di niente e nei fine settimana si mettono in fila sulle strade per andare a “tostarsi” sulle spiagge, infischiandosene dei bollini rossi e dei bollini neri. Inoltre

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RING ad incoraggiare le partenze è arrivato anche l’anticiclone africano che quest’anno ha un nome strambo: “Flegetonte”, come l’infuocato fiume infernale, che prevede temperature bollenti da nord a sud. In questa parentesi la nostra penisola si addormenta, si lascia andare e chiude i battenti. Scuole chiuse, le reti televisive trasmettono repliche su repliche e programmi di seconda mano. Negli uffici hai la sensazione che in quei posti tutto vada a rilento. La politica è in vacanza, il calcio pure e tutto viene rimandato a settembre. Solo in Italia cala questo sonno estivo che narcotizza tutto e tutti. Il bello dell’estate, oltre a farci gustare tutto il sapore della vita, è che è la stagione del sano divertimento e di quelle piccole cose che spesso sembrano futili, ma che ci fanno felici perché sono piacevoli e per questo vanno vissute con spensieratezza, con leggerezza. Estate vuol dire discoteche affollate, minigonne e infradito, giornate senza orari, grigliate in giardino, temporali con l’arcobaleno, falò e chitarre in riva al mare al tramonto e poi dentro un sacco a pelo, gavettoni, partite di calcetto e pallavolo on the beach e un ventaglio assai variegato di divertimenti, castelli di sabbia, fette di cocomero, granite al limone… L’estate è anche il momento magico delle cottarelle o la speranza di incontrare l’anima gemella, è la stagione delle passioni, che rendono più bella e ricca di stimoli la vita, estate è fermare il tempo per darci la possibilità di riflettere su quello che ci circonda. Con l’arrivo del periodo vacanziero si fanno largo anche delle profonde malinconie. Parlo degli anziani che vengono lasciati in città o scaricati in qualche istituto per vecchi. Parlo degli animali che vengono puntualmente abbandonati da padroni idioti sui bordi delle strade, come fossero immondizia. Inoltre non mi piace il barbecue dei vicini di casa con affumicazione sistematica di tutto il circondario. Come non mi piace lo stereo a palla alle due di notte, che è la cartolina più classica dell’estate volgare e menefreghista. Odio le sirene degli antifurto che scattano la notte. Mi danno fastidio le mosche e le zanzare che nella bella stagione fanno a gara per innervosire le persone. Ma un’Italia che non scappa, che non va in ferie esiste ed è quella che mi piace. In questo desolante panorama bisogna concedere l’onore e il merito a professionisti che spesso critichiamo. Ad esempio negli ospedali si continua incessantemente a curare i degenti, i giornali escono puntualmente e le forze dell’ordine vigilano continuamente per la nostra sicurezza, gli operatori della nettezza urbana ce la mettono tutta per tenere pulita la città. Per non dimenticare il volontariato. Tante persone quotidianamente sacrificano il tempo libero e operano per il bene della comunità ovviando ai vuoti, alle carenze di tanti servizi resi ai cittadini. È un immagine dell’Italia migliore, quella che vorrei emergesse sempre. Sarà bella l’estate, sarà perché mi sto avvicinando al traguardo dei 60 anni, ma io non vedo l’ora che arrivi settembre, quando questo paese sgangherato ma pur sempre meraviglioso, tornerà alla normalità e tutto comincerà a funzionare (si fa per dire) come prima.


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RING di Fiorenzo Degasperi

scempi ed esempi LA NATURALIZZAZIONE E LA RIAPPROPRIAZIONE DEI TORRENTI DA PARTE DELLA GENTE, DELL’ACQUA E DEI SUOI ARGINI

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lla confluenza del torrente Leno con il fiume Adige, in località Navicello, creando un piccolo canale ricavato con le acque della roggia Paiari appositamente deviata, è stato allestito un parco “acquatico” con l’ormai consueto percorso Kneipp. Per chi conosce il gergo delle acque, qui è stata creata una nuova golena, ovvero uno spazio compreso tra la riva di un corso d’acqua e l’argine. Chi ama consultare le mappe, saprà che qui, un tempo, scorreva il vecchio alveo del Leno. Il promontorio che s’insinua nel fiume Adige permette di ammirare questa parte del fiume rimasta selvaggia, a poche centinaia di metri dall’antico porto di Sacco. L’alta rupe rocciosa della destra del fiume costringe il fiume a compiere un largo giro, bagnando i muri che sostengono le antiche case del borgo, proprio lì dove un tempo si tirava la catena che impediva, se non veniva

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RING pagato il dazio, il passaggio di zattere e barche. C’è qualcosa di interessante anche per i pescatori. Il percorso della roggia, per 100 metri, nella zona umida, è stato adattato per permettere la crescita della trota marmorata. Saranno i pescatori dell’Associazione Pescatori Dilettanti della Vallagarina a posizionare scatole con le uova di trota, che qui si schiuderanno in un ambiente eccellente. L’intervento è stato promosso dall’assessorato all’ambiente della Comunità della Vallagarina presieduto da Roberto Bettinazzi, e questo progetto di valorizzazione delle foci del Leno si accompagna alla creazione – già in avanzato stato di realizzazione e per iniziativa privata – di un ristorante-caffè poco più a monte. Un chilometro più a nord, quando le piogge o i forti prelievi riducono il fiume Adige ad un piccolo corso – in certe parti sembra di poterlo attraversare quasi tutto a piedi –, vengono in superficie penisole sassose, subito prese d’assalto dai bambini del posto o, la sera, dalle coppiette per romantici sguardi a metà strada tra l’acqua e il cielo. Lentamente anche in Trentino sta avvenendo quello che già da qualche anno si verifica nel vicino Sudtirolo: la naturalizzazione dei fiumi e dei torrenti e la riappropriazione, da parte della gente, dell’acqua e dei suoi argini. Avevano iniziato a Bolzano con i prati ricavati dall’argine dell’impetuoso e ribelle Talvera, ben presto diventati veri e propri luoghi di ristoro, d’incontro, di svago. Noi ci stiamo arrivando lentamente. Ma questi


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RING di Astrid Mazzola

il midollo della vita ESSERE A VIVO CONTATTO CON IL CIELO E LA TERRA E TUTTO CIÒ CHE LI ATTRAVERSA

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esempi sono importantissimi affinché ci si riprenda il fiume Adige. Da quando, a metà dell’Ottocento, sono iniziate le bonifiche per volontà dell’impero austroungarico – cercando di risolvere il problema delle numerose esondazioni e per recuperare terreno atto all’agricoltura –, il grande serpente Adige è stato trasformato in un canale. E di questo ne ha tutte le caratteristiche: l’acqua scorre veloce, gli argini, come trincee, lo rinserrano tra le loro mandibole, gli affluenti (anch’essi irreggimentati almeno negli ultimi tratti) scaricano direttamente le acque con potenza e violenza, impedendo un sano mescolamento. Soprattutto sono sparite le centinaia di testimonianze che si trovavano lungo il percorso, atte a raccontare il secolare lavoro degli zattieri, da quelli di Sacco a quelli di Ravazzone, da quelli di Bronzolo agli armatori di Pescantina. Chiuse, catene, approdi orizzontali per i traghetti, magazzini, dogane, dazi, pese, rampe di accesso e di discesa del materiale, tutto un mondo andato perso, assieme alla gentilezza e alla dolcezza di un fiume che diventava palude, con le sue isce territorio di caccia e di pesca dei nobili locali, di contrabbandieri, di pastori transumanti. Un fiume-serpente, con le sue spire, con la corrente che si smorzava ad ogni curva, magari ritornando su se stessa, giocando con i gorghi e i sifoni, creando risorgive – i famosi Laghetti a Trento sud, dove per anni i bambini della città hanno imparato a nuotare –, plasmando isole e isolotti un tempo coltivati (uno grande, coltivato a vite, si trovava proprio tra la chiesa di San Lorenzo e quella di Sant’Apollinare a Trento). Castelli e palazzi vi si affacciavano; ponti ce n’erano, fino ai primi dell’Ottocento, soltanto due: a Castel Firmiano (Bolzano) e a Trento. Riappropriarsi del fiume/torrente vuol dire riportare l’acqua all’interno del ciclo dell’uomo, ricucire lo strappo tra la città e il fiume, recuperarlo dall’abbandono e dalla solitudine a cui è stato relegato per anni, ritornare a viverlo quotidianamente come cosa normale. Già la pista ciclabile del “Sole” (Brennero-Mantova) ci aiuta, se non sfrecciamo rincorrendo il mito della velocità, a riconoscere nelle acque limacciose la nostra sorella di vita. Creare anse, parchi, insenature, baie vivibili, vuol dire fare un passo verso la riscoperta del nostro passato.

ggi, con la piccola Viviana in fascia, siamo arrivati al Rifugio Le Selle, in una parentesi tra due scroscianti piogge. Ora l’aria si sta rischiarando e la pioggia ci lascia sospesi nel silenzio delle rocce e delle vallette eterne, ad attendere la cena. Avremmo potuto prendere la seggiovia e risparmiarci una parte della salita; invece abbiamo fatto tutta la strada a piedi. E la strada si è riempita di chiacchiere ed incontri – scambi di battute, saluti, cammino fatto assieme raccontandosi le proprie vite, e poi vacche, fiori, marmotte e ricordi di soldati passati di qui cento anni fa. Così, quando siamo arrivati, avevamo vissuto, in poche ore, molte altre vite oltre alla nostra. È per questo che adoro i toccanti messaggi lasciati nei libri di vetta: vi si trova la sensazione di questa vita vissuta a stretto contatto, pezzetto dopo pezzetto. Se abitare nei boschi della Valle di Sella è una scelta di vita che fai una volta e ti cambia i giorni a venire, camminare è una scelta di vita che si rinnova ogni giorno. Perché camminare è questo: scegliere di passare nel mondo percorrendone ogni centimetro, senza mediazioni di vetri attraverso cui guardare o macchine che ci facciano risparmiare tempo. Misurare con ogni respiro, con ogni goccia di sudore, con ogni battito di cuore una salita. Essere a vivo contatto con il cielo e la terra e tutto ciò che li attraversa.

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trentinoildialettoinforma di RENZO FRANCESCOTTI

il dialetto in-forma NÉ SORZI NÉ OSÈI: BARBUSTÈI!

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a ragazzi, dopo il tramonto (engualnòt), vedendoli volare abbastanza bassi e con un volo pesante, avevamo la sensazione di poterli abbattere con una sassata. Un’emozione da cacciatori primitivi. Lanciavamo in alto i sassi, accuratamente scelti per peso e forma. Ed ecco che ogni volta ci illudevamo di colpire il volatile, dato che le nostre piccole pietre ogni volta li sfioravano: lo sfioravano e quindi, prima o dopo, avrebbero fatto centro. Invece non succedeva mai. I nostri sassi sfioravano i volatili non perché i nostri lanci fossero particolarmente precisi, ma perché erano loro ad andare incontro ai sassi e, all’ultimo istante, li dribblavano. Si son mai visti volatili che dribblano le pietre scagliate contro di loro in cielo? S’è visto innumerevoli volte se quei volatili non sono uccelli ma chirotteri che si sa, ci vedono poco ma sono in possesso di un sonar, avvertono un qualcosa in aria che vola, gli vanno incontro e, accorgendosi che non è un insetto da papparsi, all’ultimo istante cambiano direzione. Di chirotteri ne vivono nel nostro Paese una

trentina di specie, e solo cinque sono pipistrelli. Di pipistrelli in Trentino ne vivono quattro specie, tra cui il pipistrello nano e il pigmeo, che pesano da 5 a 8 grammi e hanno un’apertura alare di 20-22 centimetri (notevole per il loro piccolissimo corpo). Fuori del nostro Pase ce ne sono di tante altre specie: c’è il pipistrello dalla faccia rugosa, il pipistrello del deserto, il pipistrello dalla coda libera, il pipistrello coda di topo, il pipistrello tricolore. Di quest’ultima specie era un femmina magrebina custodita in gabbia da Berlusconi a Palazzo Grazioli, in attesa di un esperimento mai prima tentato, un incrocio con un maschio di vampiro (per rafforzare la specie) divenendo così la capostipite di una nuova specie. Ma l’esperimento non riuscì perché venne fuori un volatile non con il tricolore di Forza Italia, ma un megachirottero dalla faccia rugosa e la bocca di vampiro, sorprendentemente somigliante al Cavaliere in procinto di festeggiare il suo settantanovesimo lifting. Come tutti sanno (“tutti” si fa per dire, visti i cervelli sempre più disastrati in circolazione, anche per via degli esperimenti di S.B.) i pipistrelli non sono uccelli, ma mammiferi. Il primo loro dito, il pollice è più corto e munito di un unghia a uncino… ”Come el pòles de mé suocera…” Zitto!... Un dito con un’unghia curva con cui si aggrappano anche a testa in giù. Nel dialetto trentino vengono chiamati in vari modi: auzèl dala not (Val di Non), nòtola, fignàpola, scapìn (c’è anche il cognome), ortolàm, barbusèl, barbustèl. Quest’ultimo è il nome più diffuso… “Ma mi ho sentì mé nono che el ciamava ‘barbustèi’ i matèi…” È vero: però nel significato figurato. Si diceva degli adolescenti. Probabilmente perché – come i pipistrelli – non sono né cani né topi, ovvero né bambini né adulti… In cambio, di barbustèi, piccoli mammiferi volanti estremamente utili, quasi non se ne vedono più. “Secondo mi i è tuti a far la movida…” renzofrancescotti@libero.it

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FIORENZO DEGASPERI

malghe 2 in Trentino

andar per

rniana 1. Malga Ve lpiana Va 2. Malga a Bassa ludè o Caldes Pa ga al M 3. vazzè imo 4. Malga La lta Val di Bres malghe dell’A lle de ro Palade o 5. Gi ss Pa s as m al Gampenp 6. Laugenal Malosco di ga al 7. M te Roèn meno sul Mon 8. Malga Ro ssulla 9. Malga Ta dei Reti slon, la malga 10. Malga Ci zzmar Po o tzmauer 11. Rifugio Po ss 12. Malga Sa zorga 13. Malga Ca l de Mez er e malga Co Bo ga al na M . 14 Panna a Moe ga DOP Ronc ac e mal ga al O IL M . 15 GR A SU DEL CCESSONDE èl al Catinac cio VOL 16. Malga Va UME 1 ritur Juribello ag e 17. Malga te (Val Canali) lle malghe al 18 . Il giro de mbroncoi 19. Malga Ca zn -Perg et Pl ga al 20. M on di Sopra gn 21. Malga Ca i di Sopra ca ar M ga 22. Mal lli 23. Malga Va allarsa) lle malghe (V 24 . Il giro de rnafes sa Co e, on hi cc va 25. Maia, La ì SEMPLICI ITINERARI 26. Malga Gu nno isone o di Te M ga al M . 27 ablo St o io ab St 28 . Malga abolone 29. Malga St Euro 15,00 eabà Cl 30. Malga www.curcuegenovese.it

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SILVIA CONOTTER

IL TRENTINO DEI BAMBINI

LA GUIDA

325 voci, suddivise in 11 sezioni, vi porteranno alla scoperta delle passeggiate più suggestive, ma non solo. Parchi naturali, musei, sentieri tematici, laghi, proposte in quota, ma anche fattorie, maneggi, parchi avventura, grotte ed addirittura sorprendenti canyon

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trentinodadonnaadonna di LOREDANA CONT

FA CALDO... NUOVI MOSTRI... E VIA DISCORRENDO

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h... che giornate torride. Una volta boccheggiando si diceva “che calt... che stofec....” Qualcuno più addentro nelle questioni meteorologiche diceva “che brodo” (NB: con la o chiusa) e ricordo che mio nonno aggiungeva “e del brodo se se stufa prest”: ecco data la spiegazione del perchè dopo tre giorni di caldo non ne possiamo più.... Adesso che siamo tutti più moderni nel linguaggio parliamo di bolla di calore, di Caronte che è arrivato, di Circe che arriverà, di aria subtropicale africana che arriva. Insomma dall’Africa non arrivano in Italia solo i migranti, anche il tempo!! E il vecchio buon anticiclone delle Azzorre, che ci ricorda tanto Bernacca con il suo rassicurante “piogge sparse qua e là, bel tempo altrove”, dove è finito? Esodato pure lui? Ognuno cerca disperatamente di salvarsi da questa bolla di calore... c’è chi rimane giornate intere attaccato al ventilatore (lo si individua dai capelli che sembrano pettinati con i petardi), chi si aggira per casa con le tapparelle abbassate (e quello lo riconosci dagli ematomi che si procura battendo su per i muri per via del strof) e chi sta ore e ore al supermercato, girando con il carrello vuoto fra uno scaffale e l’altro, solo per refrigerarsi con l’aria condizionata. C’è gente che si dà appuntamento direttamente nei supermercati “Te me trovi al banc dela verdura che l’è el pu fresc perchè i la tegn bagnada e ariezada... Come?

Meio la zona yogurt-formai-burro? Si, te gai resom.. Meio el banco frigo! Alora en de n’ora ne vedem lì...” Ultimamente si vedono anche degli anziani che si aggirano aggrappati al carrello, chi con aria sperduta chi con aria incuriosita... Sono stati scaricati lì dai figli “Stà chi mama, mi fago en salt en piscina a tor la fiola e dopo vegno... No stà preocuparte se no fago propi prest.... casomai se fago tardi ricordete de tor la pirola per el cor sat?” C’è chi cerca di distrarsi guardando la TV... e a proposito di televisione cossa me toca veder. I nuovi mostri. Ma non il film, che quello è bello e lo guardo sempre molto volentieri. Parlo di questa umanità che si trasforma malamente nel comportamento e nel fisico. En television ghe n’è de tutte le razze. Ci sono le mostre (mostro al femminile) pompate, siliconate, sfigurate: talmente tirade e sgionfade che le gà la facia sgionfa che la par na musina de stiani, e difati i oci par propi le fessure del salvadanaio. Ma quanto sono ridicole le donne che non accettano il passare degli anni... Ma i veri mostriciattoli che mi fanno impressione sono i bambini, ficcati dentro programmi in cui si atteggiano da grandi: mi capita saltando da un canale all’altro di beccare masterchef junior co sti boceti australiani, mericani, canadesi che no i vanza gnanca su da terra e i taia zo zigole meio de na machineta, i spolpa galletti da farghe invidia al Francesco Amadori e i mete ensieme dolci che neanche nonna Papera ci riuscirebbe... E i fa de quei piatti che me domando chi che pol magnarli! “Uau...Io adoro la cucina italiana – spiegano con vocina angelica – sto preparando una lasagna di verza messicana, con ketchup e marmellata di aragosta, su una salsa di grasso di agnello, miele d’anatra, fiocchi d’avena, accompagnato da una tartare di spaghetti in salamoia e aceto balsamico dell’Oregon” E lo chef dice: “Richard, il tuo piatto è fffantastico” “Wow... il mio piatto è fantastico... Quando lo chef ha detto così ho pensato a quanto sarà contenta mia nonna di origini siciliane... E’ lei che mi ha insegnato tutto della cucina italiana”.... Sarà il caldo, sarà Caronte, sarà che do ovi all’occhio di bue i è meio... ma vaffa ‘n brodo... Buon caldo a tutti VOGLIATEVI BENE

Loredana

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Diretto da: Paolo Curcu [ paolo@trentinomese.it ] In redazione: Pino Loperfido, Cristina Pocher, Gennj Springhetti Hanno collaborato a questo numero: Paolo Chiesa, Loredana Cont, Lara Deflorian, Fabio De Santi, Fiorenzo Degasperi, Renzo Francescotti, Flora Graiff, Elisabetta Marinelli, Francesca Mazzalai, Astrid Mazzola, Francesca Negri, Maurizio Panizza, Silvia Tarter, Nicola Tomasi, Tiziana Tomasini, Giada Vicenzi

SOMMARIO AGOSTO2015 Ring

4 COMMENTI 10 IL DIALETTO INFORMA 13 DA DONNA A DONNA

Attualità 16

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Editrice: Curcu & Genovese Associati S.r.l. Via Ghiaie 15 38122 Trento Tel. 0461.362122 Fax 0461.362150 Concessionaria Pubblicità: Südtiroler Studio S.r.l. TRENTO Via Ghiaie 15 Tel. 0461.934494 studiotn@trentinomese.it Direzione pubblicità: Rosario Genovese BOLZANO Via Bari, 15 Tel. 0471.914776 Fax 0471.930743 bazarbz@bazar.it Direzione pubblicità: Giuseppe Genovese Stampa: Alcione Trento Registrazione Tribunale di Trento n. 536 4 aprile 1987

COME ABBONARSI:

(un anno, 12 numeri a Euro 20,00) BOLLETTINO POSTALE c/c N. 11492386 Curcu & Genovese Associati TM Via Ghiaie, 15 38122 TRENTO BONIFICO BANCARIO CASSA RURALE DI TRENTO IBAN IT15 E083 0401 8040 0000 3080 485 CARTA DI CREDITO Telefonando allo 0461.362122 DIRETTAMENTE PRESSO L’UFFICIO ABBONAMENTI Via Ghiaie 15 Trento Tel. 0461.362107 ufficioabbonamenti@trentinomese.it I Suoi dati saranno trattati per dar corso al suo abbonamento; il conferimento dei dati è necessario per perseguire la finalità del trattamento; i Suoi dati saranno trattati con modalità manuali, informatiche e/o telematiche e non saranno diffusi. Lei potrà rivolgersi (anche telefonicamente) al Servizio Privacy presso il titolare del trattamento per esercitare i diritti previsti dall’art. 7 del D.lgs 196/03. Titolare del trattamento dei dati è la CURCU & GENOVESE ASSOCIATI S.r.l., Via Ghiaie, 15 – 38122 Trento Tel 0461.362122 AVVISO AI LETTORI La scelta degli appuntamenti è a cura della redazione. La redazione non è responsabile di eventuali cambiamenti delle programmazioni annunciate.

MAURIZIO PASSEROTTI

I “RAVELLI” DI GARDOLO

24 AURELIO NICOLODI 27 STEFANO PISETTA 30 BEPI POLACCO

Progetto grafico: Fabio Monauni Redazione: Via Ghiaie 15 38122 Trento Tel. 0461/362155 Fax 0461/362170

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L’EPOPEA DI CHARLY GAUL

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“IL SASSO DEI BAMBINI” DIVERTIMENTO ALLO STATO PURO SABRINA BROLL ALLA SCOPERTA DEI CASTELLI

Panorama 47 48 49 50 52 53 54 55 56 56 58 60

PERGINE: ESTATE MAGICA LAGARINA JAZZ ITINERARI FOLK CAPAREZZA GARDA JAZZ FESTIVAL RARITÀ MOZARTIANE FESTIVAL PIÙ PIANO LEVICO BLUES FESTIVAL ORIENTE OCCIDENTE SERATE DA FAVOLA TRENTINO DANZA ESTATE DORIAN GRAY

Giorno per giorno

62 MOSTRE 66 APPUNTAMENTI DEL MESE

Scoop&news 80 82 83 84 85

IL MATRIMONIO DEL MESE IL RIFIUTO DELLA TERRA DOLOMITI SKYRACE RIDENDRO & SCHERZANDRO NUOVO HOTEL A TRENTO

Rubriche

86 LIBRI E LIBRERIE 88 VOLTI NELLA STORIA 90 LA VIGNETTA info@trentinomese.it www.trentinomese.it

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trentinoincontri di Renzo Francescotti e Pino Loperfido

UN CAFFÈ A CASA DI...

MAURIZIO PASSEROTTI: VIVA LA ROMANIA DA PIONIERE DELL’INFORMATICA A CONSOLE ONORARIO DELLA ROMANIA. ECCO IL RACCONTO DI COME, QUESTA SORTA DI STEVE JOBS TRENTINO, DOPO ESSERE DIVENTATO IMPRENDITORE DI SUCCESSO, HA COSTRUITO UNA GRANDE AMICIZIA CON IL POPOLO RUMENO, A CUI HA DATO E DA CUI HA RICEVUTO TANTISSIMO

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icuramente aveva manifestato d’essere un tipo sveglio sin da ragazzo, Maurizio Passerotti, nato a Malé (dove la sua famiglia era sfollata) tre mesi prima che finisse la Seconda Guerra mondiale. È un cognome di origine toscana, di Arezzo quello dei Passerotti. Maurizio scese lungo il Noce e l’Adige, par approdare a Piedicastello, sotto il Doss Trento, prendendo a cal-

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ci rattoppati palloni. Dopo aver assolto (1966) gli obblighi militari a Udine come ufficiale di complemento dell’artiglieria pesante semovente, Maurizio va a studiare matematica all’Università di Padova. All’epoca, nella facoltà di matematica c’erano tre indirizzi: didattica (rivolto a chi voleva insegnare), ricerca e applicativo elettronico. Del gruppo di amici trentini che si erano iscritti alla fa-

coltà padovana di Matematica nessuno scelse il terzo indirizzo. Tranne Maurizio. Fu la scelta che ha fatto la fortuna della sua vita. Ma allora non lo poteva sapere nessuno, neanche lui che, laureatosi nel 1971, insegna in Alto Adige, in Trentino, diviene di ruolo, ha un posto fisso per il resto della sua vita. Ed ecco che dopo undici anni da insegnante, rinuncia al ruolo (una follia a detta di tutti o quasi),


trentinoincontri

MI FA PAURA L’INDIFFERENZA Il libro che sta leggendo? “Come cavalli che dormono in piedi” di Paolo Rumiz (Feltrinelli), che racconta le vicende drammatiche dei soldati giuliani e trentini durante la prima guerra mondiale in Galizia, dove anche mio nonno Francesco (Franz) Marcolla, keiserjägher, ha combattuto, meritando una medaglia d’argento al Valor Militare, prima di finire nei campi di prigionia russi. Il piatto preferito? Il risotto con i funghi porcini e il “tortel de patate”. Il film del cuore? “A qualcuno piace caldo”, di Billy Wilder con Marilyn Monroe, Tony Curtis e Jack Lemmon ma anche “Nuovo cinema Paradiso”, di Giuseppe Tornatore. Cantante, compositore o gruppo preferito? l preferiti (vista l’età) sono quelli degli anni ‘60-’70: Celentano e Mina. Se non avesse fatto quello che ha fatto, cosa avrebbe voluto fare? Il musicista. La cosa che le fa più paura? L’indifferenza. Il sogno ricorrente? Prendo a calci degli aggressori, ma poi finisco per essere svegliato da mia moglie, preoccupata dal movimento effettivo delle gambe sotto le coperte.

Foto di famiglia, Maurizio e Alberto con babbo Marino e mamma Elena

lascia la scuola e, a 37 anni, diventa imprenditore nell’allora pionieristico campo informatico, partendo praticamente da zero. Cosa è successo? È successo che Maurizio è un tipo sveglio, serio, intuitivo, una testa pensante… Sì, ma questa non è una novità, sin da ragazzo… D’accordo: diciamo che è arrivata l’occasione giusta e lui l’ha afferrata al volo. Mentre insegnava Passerotti faceva dei piccoli lavori per suo cognato, Alberto Herthmaier che aveva una piccola azienda di macchine per ufficio, come ad esempio la “IME” che con solo 2 Kbyte di memoria riusciva ad informatizzatare uno studio commerciale. Nel frattempo, Fabio Rosa, compagno di scuola, era divenuto direttore della Cassa Rurale di Cadine, sobborgo di Trento in cui Passerotti andrà ad abitare nel 1988, acquistando casa. Era il dicembre 1982 quando Fabio telefonò a Maurizio. Era disperato: il calcolatore della banca, un Olivetti, si era guastato: poteva Mauro – come viene chiamato Maurizio da amici e famigliari – sviluppargli un programma per il calcolo di fine anno degli interessi dei clienti? “Presi il mio piccolo Questar M della Honeywell e sviluppai quanto richiesto – racconta Passerotti – e lui poté accontentare i clienti. A gennaio, tramite Luigi Piffer, capocentro alla Cassa Rurale di Lavis, riuscimmo a sviluppare ex novo un sistema informativo per le macchine che avevamo. In media ogni sei mesi raddoppiava la potenza del sistema informatico. Così, in quattro, decidemmo di fondare la IBT, l’Informatica Bancaria Trentina: io, Alberto Hertmaier, Luigi Piffer e un amico di Bolzano, Silvano. A quel tempo, il sistema informatico bancario utilizzava macchine ingombranti, costosissime e utilizzabili solo da esperti. Il progetto di centraliz-

zare tutto fallì. Il nostro progetto usava macchine dell’ultima generazione, piccole, maneggevoli e poche costose, sviluppando programmi che potevano finalmente essere utilizzati non da esperti ma da normali bancari…” Maurizio Passerotti, che è estremamente cauto e modesto, non lo dice, ma si trattò di un’autentica “genialata”. E i risultati si videro presto. La IBT si estese nel Trentino e oggi, assieme ad altre due società controllate, conta più di 120 dipendenti e rappresenta il terzo polo informatico italiano nell’ambito delle Banche di Credito cooperativo. Poi l’espansione varcò il confine per arrivare in Romania. Accadde che emissari della CEC (allora la più grande banca della Romania) arrivarono in Italia per studiare come informatizzare la loro banca. Appresero che a Trento c’era la IBT, una piccola ma molto apprezzata azienda. Così i rumeni arrivavano a Trento. La collaborazione va in porto: dal 1993 al 1996 Passerotti fa il pendolare con la Romania e l’IBT, assieme al Consorzio Nazionale per

Alle prese con l’uva fraga 19

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trentinoincontri

La consegna della laurea honoris causa

l’Informatica, partecipa con successo al primo progetto di informatizzazione delle agenzia della CEC. Nel 1998 l’Università di Oradea riconoscendo che questo progetto “ha contribuito in modo significativo allo sviluppo tecnologico della Romania” gli conferisce la laurea ad honorem in Scienze Manageriali e Marketing. È il primo di una serie di prestigiosi riconoscimenti, tra i quali la nomina a commendatore (2007) conferitagli dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e consegnatagli a Oradea, in Romania, dall’ambasciatore d’Italia in Romania, Daniele Mancini. Nel luglio del 2008 viene nominato Console Onorario di Romania per il Trentino Alto Adige durante una cerimonia nel

1964. Aeroporto di Treviso. Pronto per il primo (e ultimo) lancio da paracadutista civile 20

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Giardino del Castello del Buonconsiglio. Passerotti è uno dei quattro consoli onorari di Romania in Italia (gli altri tre sono Treviso, Genova e Napoli). E – anche se Maurizio modesto com’è non lo direbbe mai – il Consolato che ha sede a Trento è il più ricco di iniziative socio-culturali. Per essere esatti la sede del Consolato onorario è nello studio della casa di Maurizio: una villa circondata da tre ettari a prato e bosco, vigilata da due cani di grossa stazza, uno bianco e uno color mogano, Olav pastore maremmano di 9 anni e Maggi, meticcia di 2 anni. Poi ci sono Cook, mini pony di 13 anni e Birba, gatta di 16 anni. Nella villa vive anche la moglie Loredana Birotti, pensionata, e sono cresciute le due figlie, Stella di 38 anni, imprenditrice bio-tecnologa (è stata anche consigliera comunale e Trento), e Aurora (25 anni), segretaria di produzione. Nel grande parco si fanno le feste all’aperto per gli amici rumeni, ma anche per i trentini. Il tutto può essere goduto al meglio anche da Maurizio, che dopo l’enorme lavoro di tutti questi anni, lo scorso anno è andato in pensione, a 69 anni. In pensione per modo di dire perché in effetti continua ad essere Console Onorario di Romania, anche se è in attesa di un successore. Un incarico difficile se si tiene presente che la Romania è un mosaico di 18 etnie a ognuna delle quali è riconosciuto un deputato e in Italia ci sono circa un milione e mezzo di rumeni (la comunità più numerosa) e nel Trentino Alto Adige ci sono quindicimila rumeni di tante etnie diverse. Stimolato dal riconoscimento della laurea ad honorem dell’Università di Oradea,

capoluogo del Bihor, Passerotti, all’inizio del terzo millennio, si diede da fare per far nascere in quella regione della Transilvania, al confine con l’Ungheria, un’azienda tessile, divenendo imprenditore: un modo per sentirsi più integrato nella Romania, una terra di cui si era col tempo innamorato. Allo stesso tempo promuove e presiede un’Associazione che organizza i numerosi imprenditori italiani e anche trentini che nel Bihor si sono insediati. C’è da dire che la prima emigrazione organizzata di trentini che si conosca, che precedette di mezzo secolo quella in Brasile, data al 1821 (ai moti carbonari di Ciro Menotti, tanto per farci un’idea…). Questi imprenditori trentini come Passerotti, che si installano in

Con Hertmaier e con l’assistenza di Fracalossi si festeggiano i 20 anni di IBT, durante il meeting di Barcellona del 2006


trentinoincontri Il matrimonio (8 gennaio 1973) con Maurizio e Loredana al centro e i due testimoni: l’amico Walter per lo sposo e lo zio Enzo per la sposa

La collezione di icone

Transilvania seguono l’esempio, a oltre un secolo e mezzo di distanza, dei loro avi che arrivarono soprattutto dalla Val di Fiemme. È una storia ricostruita nel libro Sulle ali di una rondine, di Marco Felicetti e Renzo Francescotti, di cui il nostro console onorario organizzò la presentazione a Roma, presso la prestigiosa Accademia di Romania, il 3 marzo 2003. L’anno dopo, a Oradea, Passerotti fece nascere il Centro Culturale Italiano, di cui assunse la presidenza. Da allora le manifestazioni socio-culturali organizzate dal nostro Console Onorario sono una catasta. Andando a volo d’uccello diciamo, ad esempio, che nel 2005 l’Istituto di Oradea organizzò un convegno sul tema attualissimo della criminalità organizzata italiana nel Sud-Est Europa, relatore e il trentino Paolo Sartori, attualmente distaccato presso l’Ambasciata Italiana di Bucarest. Della fine del 2006 e dell’inizio dell’anno seguente è una mostra par la cui organizzazione ci fu bisogno di tre anni. Passerotti era divenuto amico del direttore del Museo

di Oradea, Aurel Chiriac, il quale gli aveva fatto scoprire il tesoro delle icone su vetro che il Museo custodisce: una mostra di queste singolari icone, per la prima e unica volta poté così arrivare in Italia, a Trento, al Museo Diocesano. Era successo che, nel 1500, venditori ambulanti tirolesi (in Tirolo, venuta dalla Baviera, era in uso la pittura su vetro) erano arrivati in Romania per vendere le loro immagini religiose dipinte su vetro, sul retro. Ma non erano riusciti a venderle perché le immagini erano cattoliche e non ortodosse. I rumeni non le comprarono, però si misero a dipingerle loro in enorme quantità, favoriti dal fatto che il vetro è molto più economico delle tavole di legno e quelle in vetro potevano quindi essere acquistate da tutti. Un’altra eccezionale mostra, anch’essa unica in Italia, nel gennaio di quest’anno (anch’essa frutto dell’amicizia tra Passerotti e Chiriac) è stata quella presso la Fondazione Caritro di Trento, dal ti-

tolo ”Tra normalità e orrore. Artisti plastici ebrei di Oradea e il dramma dell’olocausto”. Inoltre, alcuni prestigiosi artisti trentini, come il fotografo Flavio Faganello, il pittore Paolo Tait, l’artigiano-artista “Mastro 7”, grazie a Passerotti sono stati esportati e fatti conoscere in Romania, nel Bihor. Ci sarebbe ancora tanto da scrivere. Concludo dicendo che nel maggio scorso, nel parco di Villa Passerotti a Cadine, è stato collocato (trapiantato dal lago di Garda) un olivo. Accanto è stata collocata una duplice targa che porta il testo in italiano e rumeno della poesia L’olivo di Renzo Francescotti, pubblicata in italiano nel 1972 nella raccolta Il grido imbavagliato, tradotta in rumeno nel 1995 da Teodor Capota e compresa nell’antologia di versi Treizeci de ani de versuri. A testimonianza e memoria della storia che ha accomunato e continua a farlo, la gente trentina e quella ■ rumena.

2007. L’Ambasciatore d’Italia in Romania, consegna l’onorificenza di Commendatore dell’Ordine della Stella della Solidarietà conferita dal Presidente della Repubblica

Con il minipony Cook 21

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trentinoincontri di Pino Loperfido

PREMIATA DITTA

L’ARTE DEL TAGLIA E CUCI I RAVELLI DI GARDOLO: QUASI UN SECOLO DI ATTIVITÀ. SONO STATI SELLAI, HANNO FORNITO PER DECENNI DI ZAINI E ACCESSORI PER SCI TUTTO L’ARCO ALPINO, DIVENTANDO UN PUNTO DI RIFERIMENTO PER SCALATORI E ALPINISTI. IN PRINCIPIO FU VITTORIO BIASI, A CUI SEGUIRONO I FIGLI DEL COGNATO LUIGI, BRUNO E PIERINO. OGGI SERGIO NE RACCONTA APPASSIONATAMENTE LA STORIA

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ra le cose che affascinano di un mestiere come quello dei Ravelli è la parsimoniosa lavorazione della materia prima. Il taglio delle pelli, fatto in modo virtuoso, quasi artistico, al fine di sprecare quanto meno cuoio o tessuto possibile. Ricorda un po’ l’arte di tagliare i diamanti. Un sapiente mix di creatività e calcolo che poco ha di artigiano e molto di matematico. La bottega dei Ravelli oggi è sempre a Gardolo, ma in Via Crivelli, a due passi della sede storica di Piazza della Chiesa. 22

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Entrandoci si può avere di primo acchito l’impressione di essere entrati in un piccolo museo degli usi e costumi, tanti sono i “reperti” presenti: stivali, zaini, stampe, cesti, vecchi sci di legno, e molto altro ancora. Il vulcanico Sergio (1955) è l’attuale factotum, il re di questo piccolo regno fatto di ago e filo. Sono passati quasi cento anni da quando, nel 1919, il maestro sellaio Vittorio Biasi (1885-1961) lascia la natìa Coredo, in Val di Non, per aprire il negozio di Gardolo. A 13 anni è

Sergio Ravelli è oggi al timone dell’azienda di famiglia assieme alla figlia Tania


trentinoincontri

LO ZAINO DI SERGIO MARTINI

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o zaino rosso che Sergio Ravelli mostra orgoglioso è lo zainetto che Sergio Martini (Lizzanella, 29 luglio 1949) si è portato sulle spalle nell’ultimo tratto di salita sul Makalù, nel 1985. È stato proprio l’amico Sergio a fornirglielo. Martini è stato il settimo uomo al mondo e il secondo italiano dopo Reinhold Messner ad aver scalato tutte le quattordici vette superiori agli 8000 metri s.l.m. (nel periodo 1976-2000). Nel 1976 incontra le prime vette Himalayane. Nel 1983 scala il K2 dallo spigolo nord, in compagnia dell’amico Fausto De Stefani. Nel 1985 – come detto – scala il Makalu, passando per la parete nord ovest. L’anno seguente conquista il Nanga Parbat lungo la via Kinshofer e l’Annapurna. Il 1987 è l’anno del Gasherbrum II, mentre nel 1988, con soli 12 giorni di distanza tra le due scalate, raggiunge lo Shisha Pangma e il Cho Oyu. Nel 1989 scala il Dhaulagiri. Dopo quattro anni raggiunge la cima del Broad Peak. Con l’Everest, raggiunto nel 2000 passando per il versante nepalese, Martini conclude tutti i quattordici ottomila. Sergio Martini è accademico del CAI, istruttore nazionale di alpinismo e sci-alpinismo, e membro del Gruppo di Alta montagna francese.

L’attuale laboratorio di via Crivelli a Gardolo

stato mandato a Bolzano per imparare il mestiere del tappeziere. Durante la Prima guerra, ha il compito di portare le vettovaglie da Trento al Passo del Tonale. Lì conosce una ragazza: quella che diventerà sua moglie, Dorotea Ravelli (1896-1974) da Mezzana, Val di Sole. Insomma, il Trentino è appena passato al Regno d’Italia e i Ravelli cominciano a fare zaini e a cucire ed assemblare ogni sorta di equipaggiamento. E I RAVELLI TUTTI SCESERO IN CITTÀ La ditta Biasi ha ben tre rappresentanti che coprono l’intero Arco Alpino. L’azienda prende forma, insomma. Al punto che Vittorio si vede costretto a chiamare i rinforzi. Fa arrivare a Gardolo anche Bruno (1915-2009), uno dei due figli di Luigi Ravelli (1881-1964), fratello di Dorotea che rimane a fare il calzolaio a Mezzana. L’altro è Pierino (1923-2005), il papà di Sergio. Un’intera famiglia che si ritrova vocata al mestiere di sellaio, alle prese con finimenti per vacche, cavalli e buoi, intenti a tagliare, assemblare fibbie e rivetti vari per gli sci, con il cuoio e le pelli provenienti dalle concerie di Arzignano e di Santa Croce sull’Arno. “Si producevamo anche moltissimi zaini. Allora non esistevano la grande industria e la grande distribuzione. E lo zaino – il mitico prosac – era strumento indispensabile... Al punto che si facevano i tagliandi, come per le automobili oggi.”

QUARANTA DIPENDENTI, QUATTROCENTO NEGOZI Pierino non si trasferisce subito a Gardolo. Fa il pendolare, parte alla domenica sera per tornare in paese il venerdì e fare il calzolaio assieme a papà Luigi nel weekend. Molto tenero il ricordo legato a quel cagnolino che ogni volta accompagnava Pierino alla fermata dell’autobus e il venerdì, all’ora precisa, si faceva trovare alla fermata. L’azienda cresce fino a contare venticinque dipendenti. Ma i tempi, e con loro abitudini, usi e costumi iniziano a cambiare. Lo zaino, ad esempio, comincia a diffondersi anche a livello sportivo. Guarda caso, zio Bruno è tra le altre cose un esperto alpinista. È sua l’idea

Vittorio Biasi e Dorotea Ravelli, nel 1919 si trasferirono a Gardolo da Coredo e da Mezzana 23

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trentinoincontri

QUEL LOGO SCELLERATO

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l primo logo che la ditta si è data riportava orgogliosamente un piccolo tricolore. La cosa non passò inosservata tra i clienti altoatesini, a cui la cosa evidentemente non faceva molto piacere. Sergio corse subito ai ripari commissionando a Fabio Vettori, il papà delle mitiche Formiche, il nuovo logo, che ricorda il profilo della Presanella, montagna molto amata dal titolare, con il sole che fa capolino. Del tricolore non è rimasta nemmeno l’ombra... Uno dei modelli di zaino numerati prodotti dalla Ravelli. Sullo sfondo uno storico prosac

di riconvertire la produzione. Le selle cominciano ad essere roba per musei. I dipendenti crescono fino a quaranta unità. La Ravelli Sport serve oltre quattrocento negozi dal Friuli al Piemonte. Per usare un gioco di parole, la vendita al dettaglio diventa proprio un piccolissimo dettaglio... GALEOTTA FU LA LETTERA E CHI LA SCRISSE Nel 1967, alla verde età di dodici anni, Sergio comincia a lavorare come stagionale. Per lui cresciuto in quella bottega, cullato dall’odore delle pelli e della colla, è un momento importante. Verrà assunto solo dieci anni dopo, nonostante come lui stesso afferma: “Mi sono sempre portato dentro la passione per questo mestiere”.

Luigi e Piera Ravelli, genitori di Bruno e Pierino 24

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Nel frattempo, il patriarca Vittorio è passato a miglior vita, lasciando l’azienda al figlio Renato che però ha progetti completamenti diversi per la sua vita. Fa il professore di matematica a Milano. Pertanto nel 1971 decide di vendere tutto a Bruno, dacché a Pierino la proprietà non lo interessa. Subito dopo si apre un nuovo laboratorio, in Via Soprasasso, sempre a Gardolo. E si va avanti così, ago e filo lasciano il posto a macchinari sempre più moderni e nel 1983 anche per Bruno arriva il momento di godersi la meritata pensione. Ma ahilui non ha figli. Sergio vorrebbe confidargli qualcosa, ma a voce non ne

ha il coraggio. Così una sera gli scrive una lunga lettera-confessione, in cui gli confida appunto di sentirsi pronto per portare avanti l’azienda. Non solo. Papale papale avvisa lo zio della urgente necessità di un cambio nella struttura e nella tipologia produttiva. Una lettera in cui condensa tutti gli anni passati ad imparare il mestiere assieme al nonno Vittorio, che gli consigliava sempre di “robar coi oci”, ovvero di osservare e imparare. “Alla fine lo zio mi ha detto di sì – gongola ancora oggi, Sergio. Mi sono indebitato a livelli record, ma adesso ero io a tenere il timone”. La soddisfazione del

Gruppo di famiglia. È il 19 settembre 1954 e siamo a Mezzana, in Val di Sole


trentinoincontri

come il dipendente arrivi sempre prima del titolare al mattino.

Un altro grande scalatore-scrittore, Heinz Steinkötter, mostra il suo fedele “Ravelli”

ragazzo la possiamo solo immaginare. Si rivoluziona il laboratorio. Ci si adegua ai tempi e alla tecnologia. Si frequentano le fiere specializzate del settore, dal Mias di Milano all’Exa di Brescia. Si allargano le conoscenze proponendosi a grossi gruppi industriali. Si riparano i teli delle jeep e delle roulotte per la Laverda, che ha una fabbrica anche a Trento. Si producono zaini per la Guardia Forestale. E dal punto di vista umano la situazione è anche paradossale, perché Sergio si trova per sei mesi nella posizione di avere un padre come dipendente. Il quale non perde certo tempo a far notare con puntualità al figlio-proprietario di

Laura Hortopan, lavora in Ravelli dal 2005

DA BERTA CHE “CUCIVA BENDATA” A LAURA, EX BADANTE, APPASSIONATA CUCITRICE I lavoranti a questo punto sono calati a undici. La concorrenza di Taiwan prima e dei cinesi poi comincia a farsi sentire anche in Trentino e in un settore abbastanza specialistico com’è quello della Ravelli. Chi si licenzia non viene più rimpiazzato. Così per anni. Ma com’erano questi dipendenti? “Mi porterò sempre nel cuore la più longeva: Berta Mattedi, con noi per quarant’anni. Espertissima. Riusciva a tenere una cucitura anche se la bendavi...” racconta con un pizzico di commozione Sergio. Insomma, il titolare rimane da solo. La produzione è calata, certo, ma da solo non può proprio farcela. Così, provvidenziale, arriva un annuncio letto sul settimanale Bazar in cui una certa Laura Hortopan, rumena, si offre per il posto di cucitrice. Fa la badante a Pinzolo, ma in Romania ha lavorato per anni nel settore. Sono dieci anni che lavora alla Ravelli e pare che certi capi li cucia ancora con una Singer del 1914...

abili, tascapane. “La Ravelli è da tempo una sorta di campo base per gli appassionati della montagna” dice Sergio. È un lavoro questo che con la modernità ha assunto più i caratteri dell’attività artistica che del lavoro artigiano. Ravelli infatti fa parte del Consorzio Artigianato Artistico e attualmente è allo studio un marchio “Made in Trentino” effettivo e non teorico come oramai accade quasi sempre con l’inflazionato “Made in Italy”. E il futuro? Tania, la terza generazione Ravelli, studia Beni Culturali e non ha ancora deciso cosa sarà del suo futuro lavorativo. Intanto, nel tempo libero dà una mano a papà in negozio. Passano gli anni, cambia tutto, ma certe passioni non muoiono mai. Chissà se nell’anno del centenario, nel 2019, se ne inventerà un’altra delle sue per controbattere ai colpi mancini e a certe ■ degenerazioni del progresso.

CONCORRENZA, MODE, GLOBALIZZAZIONE: LA “RAVELLI” TIENE BOTTA A TUTTO Negli anni Novanta è inutile nasconderselo: gli zaini sono destinati a diventare un prodotto sempre più industriale e a costo sempre più basso. Sergio da questo punto di vista è davvero lungimirante. È grazie a questa vista lunga che comincia a lavorare per due aziende di movimentazione terra e di piastrelle in quarzo, che necessitano di teli speciali per il proprio ciclo produttivo. Si continua anche a fare zaini. Li si fa numerati, in serie e con tessuti speciali, come ad esempio il loden. Ma si producono anche mantelle, ghette imperme25

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trentinoattualità

di Alberto Folgheraiter

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cento anni dalla mutilazione della vista di Aurelio Nicolodi, giovane irredentista trentino, volontario nella Grande Guerra quale ufficiale nell’esercito italiano, varie iniziative, tra cui la pubblicazione di un libro, intendono far conoscere, oltre la cerchia dei 130 mila non vedenti italiani, la figura del fondatore dell’Unione Italiana Ciechi (UIC). Un eroe civile che seppe volgere la sua condizione di cieco di guerra in favore di tutti i “fratelli d’ombra”, anche dei ciechi civili fino a quel momento costretti a mendicare agli angoli delle strade. Il libro, “Aurelio Nicolodi, una luce nel buio dei giorni”, edito da Curcu&Genovese per conto dell’Unione Italiana Ciechi e di Irifor del Trentino, è stato scritto dai giornalisti Alberto Folgheraiter e Giorgio Lunelli. Una versione del libro è stata stampata, a Borgo Valsugana, anche in formato Braille (150 copie) da inviare a ognuna delle sezioni locali dell’Unione Italiana Ciechi ed è stato registrato a Brescia un audio-libro per l’associazione del “libro-parlato”. Una prima presentazione del volume ha avuto luogo il 24 luglio, nel salone di rappreAlberto Folgheraiter

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AURELIO NICOLODI ei gior ni

Una luce nel buio d

UN LIBRO, EDITO DALLA CURCU&GENOVESE, SCRITTO DAI GIORNALISTI ALBERTO FOLGHERAITER E GIORGIO LUNELLI, PROPONE AL PUBBLICO DEI LETTORI LA BIOGRAFIA E L’OPERA DI UN TRENTINO SCONOSCIUTO AI PIÙ: AURELIO NICOLODI, IL FONDATORE DELL’UNIONE ITALIANA CIECHI. DI QUEST’OPERA SONO STATE STAMPATE ANCHE 150 COPIE IN FORMATO “BRAILLE” ED È STATO REGISTRATO UN AUDIO-LIBRO RIVOLTO AI CIECHI CHE UTILIZZANO IL SERVIZIO DEL “LIBRO-PARLATO” sentanza di Palazzo Geremia a Trento, a cento anni esatti dallo scoppio della granata che causò la grave mutilazione ad Aurelio Nicolodi. La presentazione del libro “Aurelio Nicolodi, una luce nel buio dei giorni”, è stata coordinata dal giornalista della Rai, Alessandro Forlani, ipovedente, autore di un volume dal titolo “La zona franca - come è fallita la trattativa segreta che doveva salvare Aldo Moro”. Alla presentazione di Trento (in autunno seguiranno Roma e Firenze) c’erano i rappresentanti nazionali dell’Unione Italiana Ciechi, i vertici delle istituzioni regionali, i nipoti fiorentini

di Aurelio Nicolodi e due cori, il “Dolomiti” di Trento e il “Piramidi di Segonzano”, i quali hanno proposto alcuni brani del loro repertorio. Aurelio Nicolodi nacque a Trento, a mezzogiorno del 1° aprile 1894, domenica in Albis. Venne al mondo, con l’aiuto dell’ostetrica Adele Pegoretti, nell’abitazione di famiglia, al numero 12 della contrada di San Benedetto [oggi via Oss Mazzurana] in centro città. Due giorni dopo fu battezzato nella basilica di S. Maria Maggiore dal cooperatore Domenico Stoffella (1865-1941), della Vallarsa. Com’era usanza, al piccolo furono imposti più nomi: Aurelio, Secondo, Nicolò e Maria. Nell’atto di battesimo fu scritto che il papà Salvatore era figlio del fu Giovanni e di Maddalena Schluifer “pos-

sidente di Roma, sezione Trevi”. Gli fece da padrino Giovanni Paolazzi “ufficiale di Finanza, in piede di [al posto di] Nicola Turrini, possidente di Trento”. La mamma, Pia Brugnara, figlia di Giuseppe e di Maria Loner, nata a Lisignago, in val di Cembra, aveva 26 anni. All’età di vent’anni, essendo ancora “minorenne” (per la legislazione austriaca, le femmine diventavano maggiorenni soltanto a 24 anni) ottenuto il prescritto “assenso paterno” era convolata a nozze con Salvatore Nicolodi, di 29 anni, “abitante in Roma”. Il matrimonio fu celebrato sabato 1° dicembre 1888 nella chiesa di San Biagio, a Lisignago, essendo curato Nicolò Deromedis, da Mechel. Testimoni della coppia furono il sagrestano Carlo Callegari e Modesto Callegari.


trentinoattualità papà aveva avviato i lavori per la costruzione di una cantina. Qui nacquero due figlie: Elisa (il 3 marzo 1897) e Pia (il 1° maggio 1900). Oltre ad Aurelio, Salvatore Nicolodi e Pia Brugnara avevano già avuto altri due figli: Mario e Giuseppina, nati, probabilmente all’estero (in Italia), poiché non si è trovata traccia negli archivi parrocchiali del Trentino.

Quell’anno, nel villaggio c’erano stati soltanto tre matrimoni, e quello della Pia aveva catalizzato l’interesse della piccola comunità di appena 612 anime, anche perché la ragazza era andata sposa a un forestiere (“en furèst”) e per di più figlio di un “possidente terriero” (“en bacàn”, come si diceva nel dialetto della Val di Cembra). Aurelio aveva tre anni, quando la famiglia Nicolodi si trasferì da Trento ai masi Canaci (oggi: Canazzi), a mezza costa tra San Michele e Faedo, in valle dell’Adige, dove il Giorgio Lunelli

Grazie alla condizione agiata della famiglia, Aurelio Nicolodi aveva potuto frequentare le scuole superiori. Conclusi gli studi in Francia e in Belgio, diplomato geometra, si era trasferito per qualche mese a Buenos Aires per lavorare alle dipendenze delle ferrovie argentine. Tornato in Europa, nel 1914 aveva frequentato un corso per allievi ufficiali dell’Esercito Italiano. Alla dichiarazione di guerra contro l’Austria si era offerto volontario per il fronte. Aurelio Nicolodi fu inviato sul Carso, quale sottotenente del 112° Reggimento di fanteria. Due mesi dopo, il 25 luglio 1915, nel corso della seconda battaglia dell’Isonzo, sul monte Sei Busi rimase ferito agli occhi da una granata austriaca. Fu il

Aurelio Nicolodi in divisa da sottotenente, nel 1917

primo ufficiale dell’Esercito italiano a essere insignito sul campo di medaglia d’argento al valor militare. Questa la motivazione: “Colpito agli occhi e perduta la vista, mentre nella notte dava efficaci disposizioni per respingere gruppi di nemici spintisi con bombe a mano fin sotto la trincea da lui occupata, prima di ritirarsi [il sottotenente Nicolodi] dava ancora bella prova di calma e ardimento, incitando il proprio Reparto alla più strenua resistenza – Polazzo, 25 luglio 1915”. Ricordò trent’anni dopo: “Entrai nella mia notte quando ancora il Paese era lungi dall’essersi composto una mentalità di guerra […] fui il primo ufficiale italiano della Grande Guerra colpito da questa mutilazione. Il cieco di guerra riassumeva il vertice del sacrificio e su esso si riversavano, con calda effusione ma con scarso discernimento, fiotti di pietà”. Aurelio Nicolodi era uno degli oltre ottocento irredentisti-interventisti trentini, fuoriusciti in Italia e arruolati volontari contro l’Austria, convinti che

soltanto la guerra avrebbe potuto “redimere” il Trentino. Negli archivi della Fondazione Museo Storico del Trentino sono conservati ottomila scritti di questi volontari partiti per il fronte. Numerose lettere furono indirizzate alla “Famiglia del Volontario Trentino”, un’associazione di patronato, fondata a Firenze nel 1915 da tre donne trentine colà residenti da anni: Emma de Stanchina Bolognini, Giulia Manci Sardagna e Rina Pedrotti Catoni. La “Famiglia del Volontario” aveva “lo scopo di aiutare moralmente e materialmente i Trentini, fuggiti dalla loro terra, volontari nell’esercito italiano”. Altre lettere arrivarono dal fronte alla “Legione Volontari Trentini”, pure questa sorta a Firenze, nel 1917, proprio per iniziativa di Aurelio Nicolodi. Il giovane mutilato trentino si era stabilito nella città del giglio per sottoporsi a dolorose quanto inutili operazioni agli occhi nella speranza di recuperare la vista. Nel 1944, Aurelio Nicolodi avrebbe rievocato così la fondazione della “Legione 27

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trentinoattualità dei Volontari Trentini”: “A Firenze, di famiglie profughe Trentine ce n’erano parecchie; ma poco si sapeva del nostro ardente spirito di italianità e non mancava neppure chi ci guardasse con diffidenza. Sentii ch’era indispensabile raccoglierci in un sodalizio perché nell’unione di tutti, più chiara e palese si mostrasse la decisione di ciascuno. Dal giugno 1917 al novembre 1918, in cui la Legione ebbe sede in Firenze, ne tenni la presidenza. Di poi, la Legione si trasferì a Trento dove, nel culto dei martiri e nella fierezza del sangue versato, mantenne accesa una luminosa fiaccola”. Nel gennaio del 1917, pure a Firenze, Aurelio Nicolodi aveva fondato “l’Associazione nazionale per i ciechi di Guerra”. Nel 1920, avrebbe dato vita alla “Unione italiana ciechi”, fondendo in questa l’associazione dei ciechi di guerra e il sodalizio dei ciechi civili, della quale fu presidente nazionale per venticinque anni. Nicolodi, che nel frattempo e nonostante la menomazione della vista, si era laureato a Roma in Economia e Commercio, fu subito un vulcano di iniziative e di idee. Fondò il “Corriere dei Ciechi”, periodico a caratteri in rilievo con il sistema Braille, edito dalla piccola stamperia del Comitato Fiorentino Ciechi di Guerra. Nel 1921 fu istituita la Federazione Nazionale delle Istituzioni tra ciechi per il coordinamento del lavoro e delle riforme da attuare. Forte del suo prestigio di medaglia al valor militare, Aurelio Nicolodi riuscì a far trasferire dodici Istituti per ciechi dalle dipendenze dal Ministero dell’Interno a quello della Pubblica Istruzione. In tal modo ottenne dal Governo di Mussolini cospicui stanziamenti in denaro per il miglioramento delle strutture e del materiale didattico. 28

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Il presidente della Repubblica Mattarella ha ricevuto il 24 luglio scorso a Roma al Quirinale Alberto Folgheraiter e Giorgio Lunelli, autori del libro “Una luce nel buio dei giorni”, dedicato al fondatore dell’Unione Italiana Ciechi, Aurelio Nicolodi. I due autori erano accompagnati da Ferdinando Ceccato, Presidente della Cooperativa Sociale IRIFOR del Trentino e da Mario Barbuto, Presidente Nazionale Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti. Al Quirinale i due autori hanno presentato, oltre al libro stampato, la prima copia del volume in “Braille” e un CD con audio-libro rivolto ai ciechi che utilizzano il servizio del “libro-parlato”.

L’istruzione ai ciechi divenne obbligatoria. Nel 1924 fondò la stamperia nazionale Braille; quindi la biblioteca circolante (con sede a Monza) con migliaia di opere spedite a domicilio su richiesta dei ciechi. Si era già speso nell’istituzione di cooperative edilizie fra mutilati e invalidi di guerra, mentre nel 1928, a Firenze, aveva fondato l’Istituto Professionale per ciechi, un imponente edificio che fu inaugurato nel 1931. Quell’anno, a New York, al congresso mondiale dei ciechi, Aurelio Nicolodi aveva illustrato il programma della sua opera: istruzione, lavoro, assistenza. In particolare, vista la difficoltà personale di trovare un lavoro per i “suoi” ciechi, aveva ottenuto dal governo fascista l’istituzione dell’Ente Nazionale di Lavoro per i ciechi. Inoltre, lo Stato s’impegnava ad affidare all’Ente il 15% delle proprie commesse militari. A Roma, Firenze, Milano e Biella, furono avviati laboratori di filatura della lana, tessitura meccanica, maglifici, calzaturifici e altro che impiegarono oltre seicento ciechi coadiuvati da altrettanti vedenti.

Si avvicinava nuovamente la guerra. Nicolodi, dopo aver attivato una tipografia professionale presso l’Istituto Nazionale di Firenze, attivò corsi speciali per Marcofonisti e Aerofonisti ciechi per il servizio nella Marina e nell’esercito. Dopo la guerra fu nuovamente impegnato nell’edilizia popolare con la costruzione di centinaia di abitazioni per ciechi. Se come soldato era stato decorato di medaglia d’argento, come organizzatore e imprenditore fu nominato cavaliere del lavoro. Aurelio Nicolodi morì a Firenze il 27 ottobre 1950. Fu

sepolto nel cimitero di S. Stefano, nella tenuta di 400 ettari che aveva acquistato a un’asta fallimentare, a Castiglioni di Rufina, accanto a un’antica pieve (XII secolo) e alla scuola che aveva fatto costruire per i figli dei suoi fattori. L’opera di Aurelio Nicolodi, come egli stesso ricordò, fu davvero “rivoluzionaria” perché non cercò “soluzioni particolari per ogni problema”, ma, disse, “creammo al cieco, attraverso una legislazione adatta, condizioni di vita che gli consentissero la libera esplicazione della sua attività nel consorzio dei vedenti”. ■

Aurelio Nicolodi, in tandem con un collaboratore dell’Unione Italiana Ciechi, mentre pedala per le vie di Firenze


trentinolincontri trentinoattualità di Gianfranco Gramola

STEFANO PISETTA: IL SOGNO DEL TAMBURO IL MUSICISTA TRENTINO RACCONTA LA SUA GRANDISSIMA PASSIONE PER LA MUSICA, I SUOI TOUR CON FIORELLA MANNOIA, L’INCONTRO CON MINA E I SUOI PROSSIMI IMPEGNI NEL TOUR “CAPITANI CORAGGIOSI” DI CLAUDIO BAGLIONI E GIANNI MORANDI

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tefano Pisetta è nato a Trento il 27 agosto 1977 ed ha iniziato fin dalla tenera età lo studio della batteria. “La musica mi è entrata nel sangue molto presto. È una passione che mi ha trasmesso mio padre, appassionato di musica, chitarrista e bassista – racconta Stefano. Ho avuto la fortuna di nascere in una casa dove la musica era il sottofondo costante delle mie giornate. Quindi già all’età di 5 anni sono stato abituato a crescere con musiche molto belle tipo Simon & Garfunkel, i Beatles, i Beach Boys e i dischi di jazz e ho avuto da subito un certo tipo di incontro con un linguaggio se vogliamo già

raffinato. Sono stato fortunato perché ho bypassato tutta quella fase di analisi che alcuni fanno più tardi, perché sono cresciuto con il repertorio e l’ascolto della generazione prima di me grazie appunto a mio padre. Quindi ora mi ritrovo con un bagaglio che altri non hanno e per me è normale sentire brani degli anni ’70, come quelli di Simon & Garfunkel, George Harrison, Eagles, nonostante io sia del 1977”. Come ricorda il debutto in pubblico? In realtà non lo ricordo perché è arrivato prestissimo. Credo di aver suonato la batteria nel gruppo di mio padre, la classica ospitata del tipo:

Un giovane Stefano con Mina

“Facciamo salire mio figlio a suonare un brano”. Il primo evento chiaro importante per me, di cui ricordo ancora la tensione, è stato all’età di 9 anni, quando per la banda di Gardolo, che era la banda

del mio paese, suonai due o tre brani con la batteria, in piazza Duomo alle feste Vigiliane, davanti a tantissima gente. Quello è stato il primo incontro emozionante con il pubblico. 29

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trentinoincontri trentinoattualità Cosa rappresenta per lei la musica? Per me la musica è la vita, la mia vita senza musica sarebbe vuota, vivo costantemente per lavoro e per passione a fianco di questa bellissima arte che secondo me, forse, è l’arte più bella in assoluto e quella che ci dà più emozioni in modo inconscio. Quante ore al giorno dedica alla musica e dove va a fare le prove? Ho tutto il mio materiale in un grande garage che è lo stesso garage dove anche mio padre ha suonato con il suo gruppo. Purtroppo, adesso non riesco più ad allenarmi come 10-15 anni fa in quantità di ore, perché sono molto impegnato. Insegno, suono e quindi il tempo per lo studio c’è, ma molto meno di una volta. Anni fa potevo studiare anche 6-7 ore al giorno, adesso cerco di fare uno studio più di mantenimento, quindi studio solo un’oretta, a volte solo mezz’ora e quando ho tempo posso arrivare alle due ore. Per un musicista è più difficile emergere o mantenere il successo? Sicuramente mantenere il successo, perché una volta che trovi la via per farti conoscere, come è stato nel mio caso, la difficoltà è mantenere alta soprattutto la passione. Ricordarsi fondamentalmente che si tratta di una professione che richiede una grande passione per essere fatto bene. Chi lo fa per vedere quante visualizzazioni ha preso su un video, secondo me non ha capito niente. Uno che vuole vivere di musica deve vivere a prescindere da ciò che questa gli porterà. Un musicista ama la musica e con essa ci sta bene, davanti a due persone come davanti a ventimila. Il mondo della musica era come se lo immaginava o l’ha delusa? Un po’ era come me lo immaginavo, sinceramente. La 30

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musica diciamo che è collegata alla cultura e nel nostro paese è chiaro che la cultura sta morendo e quindi mi delude da questo punto di vista. La musica di per sé non mi ha mai deluso, mi delude invece vedere che stiamo perdendo la passione per quest’arte che ci appartiene da sempre. Ad un ragazzo che volesse avvicinarsi alla musica che consigli darebbe? Di cercare di mantenere sempre forte la passione e capire se veramente una passione c’è. Purtroppo da musica brutta siamo bombardati quotidianamente e ovunque. Quindi è facile che un ragazzo si avvicini, poi deve però capire se veramente vuole investire tutto nella musica che è comunque un lavoro, una passione cui dedicare tutta la propria vita. Deve essere molto sicuro e determinato e deve mettere in preventivo il fatto che studierà per molto

tempo, che avrà problemi di vario genere. Io la conosco come batterista però so che è polistrumentista. La sua è un’esigenza o voglia di scoprire nuove armonie, ed emozioni? Passando tanto tempo a casa, con i dischi, con mio padre che aveva sia la chitarra che il basso, e nonostante avessi avuto come prima passione la batteria, ho voluto, come per gioco, capire come funzionavano gli altri strumenti. Quando a 12 anni ho visto David Gilmour dei Pink Floyd suonare, sono andato fuori di testa: già da adolescente, con alcuni gruppi, suonavo la chitarra. L’80% del mio lavoro lo svolgo sulla batteria, però ho mantenuto questo rapporto anche con gli altri strumenti, come ad esempio con il pianoforte. Ha fatto parecchi tour con Fiorella Mannoia. Ha

un ricordo, un aneddoto? Una volta abbiamo iniziato a fare le prove senza di lei, ovviamente come si fa spesso, solo band. Ero stato scelto grazie al mio carissimo amico Alfredo Golino, batterista, a partecipare, dopo l’esperienza di Mina, a questa tournee con Fiorella Mannoia. Stavamo facendo le prove con una band pazzesca di musicisti bravissimi, ma il produttore non era tanto contento, ci stava mettendo alla prova parecchio. Sembrava che le cose non funzionassero come voleva e quindi c’era una grandissima tensione. C’era addirittura un mio collega che se ne voleva andare via, io che ero al primo vero tour, ho detto: “Cavolo, qua come faccio? Altri due giorni e scoppio e me ne torno a casa”. È arrivata lei, con la sua dolcezza, ci ha salutati, e con il suo modo semplice e gentile ha cambiato l’atmosfera rendendola positiva. Ha partecipato a molte edizioni di “O’ Scià” a Lampedusa, la manifestazione musicale ideata da Claudio Baglioni. Come ha vissuto questa esperienza e con che spirito? Sicuramente con molto entusiasmo, perché grazie a questa iniziativa ho avuto la fortuna di suonare e di conoscere un sacco di artisti, oltre a Claudio Baglioni ovviamente. Claudio è il promotore generale, però tutti gli ospiti e gli artisti che partecipavano alle varie edizioni erano accompagnati da noi, quindi io ho suonato più di duecento brani per vari artisti ed è stata un’esperienza che mi ha messo tantissimo alla prova, soprattutto a livello di ore suonate e di prove. Inoltre, mi ha arricchito a livello artistico perché ho suonato per Branduardi, Max Pezzali, Laura Pausini, Marco Masini, Cochi e Renato, Mariella Nava e per moltissimi altri artisti italiani. Credo che solo Vasco Rossi, Eros Ramazzotti


trentinoincontri e Renato Zero non abbiano partecipato a Lampedusa, tutti gli altri lo hanno fatto. Io ho fatto ben 5 edizioni, quindi conservo tuttora 200 partiture di brani di vari artisti. Quando è nata la sua collaborazione con Baglioni? Proprio a Lampedusa nel 2006. L’ho conosciuto lì e l’incontro è stato positivo. Stavamo provando noi, solo band, poi è arrivato lui tutto vestito di bianco, si è seduto vicino ai tecnici, io stavo suonando, stavo controllando qua e là. Mi dicevo: “Speriamo che vada bene” e mi ricordo che a un certo punto lui si è girato verso un tecnico e ha fatto un cenno come dire: “Ah, però”, lodandomi. E infatti è stato un bell’inizio e da quell’anno non ci siamo più lasciati. Ha collaborato anche con Mina. Sì! Nel 2000, per la registrazione del Dvd “Mina In Studio”. Quello per me è stato il lancio vero nel mondo della musica pop in Italia. È stata un’esperienza pazzesca, ho avuto la fortuna di suonare tre giorni in studio, in diretta con lei presente, è stata un’esperienza indescrivibile. Perché quando ti trovi con una cantante così davanti... ho provato un’emozione esagerata e lì per me è stata la famosa prova del nove. Tra l’altro avevo solo 23 anni, infatti quando è arrivata e mi ha visto mi ha chiesto: “Ma tu quanti anni hai? 23? Cavolo, sembri un bambino”. È stato un approccio simpatico. A novembre dell’anno scorso stava facendo dei ritocchi a un suo disco. A che punto siamo? Si, ho iniziato a novembre dell’anno scorso e adesso spero di chiuderlo. Il problema è che quando si fa un disco da soli si pensa sempre a quando si chiuderà, invece poi parte un tour, parte un’altra cosa e si continua a rimandarne la chiusura. Adesso siamo agli sgoccioli. È un di-

sco strumentale, con brani completamente originali, tutti miei, dove per il 70% suono io, nel senso che suono un po’ tutti gli strumenti, poi ho voluto invitare alcuni personaggi che nella mia carriera mi hanno aiutato, che sono amici in sostanza: i due produttori con i quali ho lavorato di più, che sono Piero Fabrizi, produttore della Mannoia, e Paolo Gianolio che è tuttora il direttore musicale di Baglioni. Franco Testa, che ha suonato con tutti praticamente, sia nel jazz che nel pop italiano. Poi ho chiamato Marco Brioschi, trombettista che suonò insieme a me con la Mannoia in tournee e Andrea Braido il chitarrista di Pergine. Quindi, la voce bellissima di Sara Picone, la mia compagna. Insegna anche al Conservatorio di Trento, vero? Al Conservatorio di Trento ho la fortuna di insegnare dopo esserci stato da studente, prima con le percussioni, poi con la musica jazz. Ora seguo il dipartimento di popular music che è una novità in Italia. Oltre alla musica coltiva qualche altra passione? Amo mangiare alla trentina e portare in giro per la nostra regione i cantanti con cui lavoro. Fiorella Mannoia ad esempio, l’ho portata a mangiare in val di Non. Era il giorno del mio compleanno ed eravamo a suonare in tour con Fiorella a Romeno. Alla fine del concerto siamo andati al mitico ristorante Nerina, dal mio amico Mario. Diciamo che la cucina è un’altra delle mie passioni, mi applico poco ma mi reputo un buongustaio. Mi piacciono anche i nostri vini. Progetti per settembre? Ci troviamo il 30 di agosto per gli allestimenti e le prove finali e a settembre sarò impegnato come batterista nel tour “Capitani Coraggiosi” di Claudio Baglioni e Gianni Morandi. Saranno dieci grandi Concerti dal 10 al 22 settembre al Foro Italico, Campo centrale di ■ Roma.

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di Paolo Chiesa

STORIA DI UN CANTASTORIE GIUSEPPE “BEPI” POLACCO, DI LEVICO TERME, 92 ANNI, HA AVUTO NELLA SUA VITA MOLTI INTERESSI E MOLTE PASSIONI, E MOLTE NE COLTIVA TUTTORA. GRANDE ESPERTO DI ELETTRICITÀ, HA LAVORATO PER ANNI IN AZIENDE ELETTRICHE SIA TRENTINE CHE DELL’ALTO ADIGE; AMANTE DELLA MONTAGNA E DELLO SCI CHE HA PRATICATO FINO A 80 ANNI, QUANDO È SCESO PER LA PISTA NERA DEL PASSO ROLLE. MA BEPI È ANCHE SCRITTORE E POETA E AMA RECITARE LE SUE COMPOSIZIONI CHE CONOSCE TUTTE A MEMORIA. ED È UN PIACERE SENTIRLO RACCONTARE DI STORIE DI UN TEMPO E DECLAMARE VERSI CHE METTONO IN RIMA ALCUNI MOMENTI DELLA SUA VITA

G

iuseppe Bepi Polacco abita a Levico Terme in una casa che fu una chiesa: la chiesa di san Francesco. I muri spessi e la forma di alcune finestrelle ne ricordano l’origine, come l’architrave che sorregge la cappa del caminetto del soggiorno. Il caldo della giornata si avverte meno in compagnia di Bepi, tenuto fuori da questi muri che furono sacri. Sorseggiando una bibita fresca, è un piacere sentirlo raccontare e commentare storie di tanti anni fa che lui fa ritornare attuali. Storie che ha riportato nei suoi racconti e nelle sue poesie, pubblicati su “Strenna Trentina”, sulle monografie del Gruppo Pensionati di Levico Terme: “Sfogliando la memoria 1 e 2”, e soprattutto sul suo libro: “La 32

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ragione del ricordo”, pubblicato nel 2008 a cura della Sezione di Levico della S.A.T. LA MONTAGNA E LO SCI Fin da ragazzo le due grandi passioni di Bepi sono state quelle per la montagna, che lui chiama: “la mia seconda casa” e per lo sci, uno sci veramente d’altri tempi, quando in Panarotta non c’erano gli impianti di risalita e l’attrezzatura era di legno di acacia o di castagno e le lamine erano fissate con delle minuscole viti. Bepi ha centinaia di fotografie delle varie montagne che ha visto e sulle quali ha passeggiato e arrampicato, oltre a molte immagini di sciate sulle molte piste del Trentino e dell’Alto Adige: lo Stelvio, la Marmolada, il passo Rolle. Ma ci sono

Con la moglie Maria e i figli Emma, Claudio e Lucia


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1975. Nel laboratorio mobile per la misurazione dei contatori elettrici

anche ricordi di sciate fuori provincia, come quelle sul Monte Bianco. E questo amore per la montagna lo ha visto nel 1945 tra i soci fondatori della Sezione S.A.T. di Levico Terme. Tanti ricordi e tanti aneddoti, di episodi relativi allo sci, che lo hanno visto scendere per le piste da quando era ragazzo fino all’età di 85 anni, quando è sceso per la pista nera “Paradiso” sul Rolle. Episodi di grandi emozioni in mezzo a una natura incontaminata come era quella degli anni ’40, di grande amicizia con i compagni di avventura anche nei fuoripista, di capitomboli e solidarietà con chi in quei capitomboli si faceva anche male. IL LAVORO Era il 1937 quando un giovanissimo Bepi fece il suo esordio nel mondo del lavoro presso il Laboratorio di taratura contatori dell’ingegner Romanese a Levico Terme. E poi, dopo avere conseguito il diploma presso una scuola elettrotecnica di Torino, lavorò presso l’Azienda elettrica comunale di Bressanone dal 1940 al 1943, quando iniziò il servizio militare a Brunico, in Val Pusteria. E qui si apre la parentesi che dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 vide Bepi e alcuni suoi commilitoni partire per cercare di raggiungere le loro case: lui arrivò a Levico quattro giorni dopo e poté riabbracciare i suoi cari per poi presentarsi al comando tedesco che si trovava presso l’Hotel Bellavista. In seguito Bepi fu assunto prima presso l’Azienda Elettrica di Levico Terme e poi presso la S.I.T. a Trento. Alla nascita dell’E.N.E.L. la sua specializzazione diventò quella di collaudatore di impianti elettrici, per poi passare a gestire il Laboratorio misure. Diventato infine responsabile della squadra verifiche, la sua creatività lo portò a ideare un’avve-

niristica stazione mobile con laboratorio, attrezzato per verificare la funzionalità dei contatori sia degli utenti privati che delle grandi aziende. Apprezzatissimo per la sua competenza e la sua dedizione, Bepi andò in pensione nel 1975. LA FAMIGLIA Non solo l’attività lavorativa è stata la bussola di riferimento di Bepi. Nel 1946 conobbe Maria Moschen, con la quale condivideva la passione per la montagna e per lo sci e che viene ricordata nel suo bellissimo racconto, “L’anello e le campane”, dove scrive che al momento di infilarle l’anello di fidanzamento, i due sentirono suonare le campane. E che non si trattava solo di quelle che si sentono quando si è innamorati, ma anche di quelle della valle sottostante che annunciavano la festa di Pentecoste. Bepi e Maria si sposarono nel 1948 e dalla loro unione nacquero i figli Emma, Claudio e Lucia. LA FOTOGRAFIA E LA PESCA Delle tantissime immagini della montagna abbiamo detto, immagini che rivelano un’altra grande passione di Bepi Polacco: quella per la fotografia, che lo ha visto negli anni immortalare anche altri momenti della sua vita, che ora fa rivedere agli amici con le diapositive proiettate sul telo che tiene sempre pronto all’uso. Ma c’è anche un’altra sua passione della quale ha scritto molto: quella per la pesca, sia nel fiume Brenta che nei laghi e nei torrenti, quest’ultima la sua preferita, sia per la modalità della pesca stessa, sia, ed era facile intuirlo, per l’ambiente in cui si svolge, e cioè quello delle sue amate montagne. LA SCRITTURA Ma c’è un’altra grande passione di que-

sto novantenne che non vive solo di ricordi e che abbiamo finora solo sfiorato: quella per la scrittura. Bepi frequenta da anni l’Università della Terza Età e proprio grazie a una docente di letteratura ha scoperto questa sua dote. Aveva 80 anni quando la professoressa chiese: “tra le ottanta persone presenti, c’è qualcuno che scrive?”. Bepi racconta che nessuno rispose e lui, che prese la domanda come una sana provocazione, la domenica successiva scrisse un racconto, Il racconto del pastore Narciso, che il giovedì successivo la professoressa lesse davanti alla classe. E da qui, Bepi ha iniziato a mettere su carta racconti e poesie che ricorda tutte, rivelando un’ottima memoria e un’altrettanto buona dote oratoria. Peculiarità che lo fanno essere spesso presente alle presentazioni di libri e alle commemorazioni di persone di Levico ormai scomparse, come nel caso dei compianti don Mario Bebber e del compositore e maestro Livio Bosco, suoi amici di un tempo. IL PRESENTE Dicevamo che Bepi non vive solo di ricordi, ma che è sempre attento a quello che succede nel presente. Nel 2013 è scomparsa la sua amata Maria e lui ora si dedica con grande passione alla scrittura che gli permette di usare la sua creatività per fissare i molti momenti della sua vita e di quella di Levico per le generazioni future. Perché come dice lui: “lo spazio si può percorrere e al suo interno puoi cambiare posto e direzione. Il tempo invece no, non si lascia manovrare, la sua direzione è unica: in avanti. Però lo si può fermare. Quando si scrive, quando si ricordano luoghi, persone, avvenimenti, il tempo si ferma. E questo vale anche per chi legge”. ■ 33

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PASSARONO DI QUI...

di Francesca Mazzalai

8 GIUGNO 1956, MONTE BONDONE. UN UOMO SOLO, IN MEZZO ALLA BUFERA, SFIDA LA MONTAGNA CON LA PROPRIA BICICLETTA. UN VERO E PROPRIO CAVALLO D’ACCIAIO CHE PORTERA` CHARLY GAUL ALLA VITTORIA DEL PIU` INCREDIBILE GIRO D’ITALIA CHE LA STORIA RICORDI...

DAL LUSSEMBURGO CON FURORE

C

hi quel giorno c’era, se lo ricorda di sicuro... Questo infatti è un tuffo nel passato. Precisamente all’8 giugno del 1956. Un inizio d’estate anomalo dicono tutti. Tanto che quel giorno sta addirittura nevicando. È venerdì mattina, ma, nonostante il brutto tempo, al Vason si è accalcata una folla di gente. Tutti fermi lungo il bordo della strada. In attesa. Tra quelle persone c’è anche un bambino intirizzito 34

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dal freddo, avvolto in una coperta che gli ha messo addosso il padre. Quel plaid, che doveva servire per sedersi sul prato, si rivela ora provvidenziale e il papà premurosamente lo stringe tutt’intorno al piccolo Giovanni. Anche lui, come gli adulti intorno, guarda giù, verso la strada che sale in pendenza da Trento. E aspetta in silenzio. Finché ad un tratto vede arrivare qualcuno. La telecamera piazzata lì vicino inquadra un uomo. Solo, sfinito,

stravolto dalla stanchezza, ma finalmente in cima al Monte Bondone. È davvero gelido quell’8 giugno del 1956 e la strada appena percorsa, naturalmente priva d’asfalto, è ora letteralmente ricoperta di neve. Incredibile a giugno. Decisamente un giugno tra i più freddi degli ultimi 50 anni, e per fortuna anche dei 50 successivi. Fra gli applausi di tutti, l’uomo taglia il traguardo e intorno a lui si affollano di colpo tifosi e giornalisti, i più

previdenti dei quali protetti da cappotti pesanti. Lui no. Lui è l’unico in mezze maniche, pantaloncini corti neri e cappellino in testa con la visiera girata all’indietro. Ma soprattutto è l’unico a cavallo di una bicicletta, con la quale ha affrontato in un solo giorno 242 terribili chilometri di pioggia e vento. Siamo alla 21esima tappa del giro d’Italia, e l’incredibile eroe del giorno è il lussemburghese Charly Gaul. Lo chiamano l’angelo della montagna, per la sua fama di


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Uno stremato Gaul all’arrivo della mitica tappa

scalatore senza eguali. Pedalata agile, piccolo e magro, il ventitreenne Charly Gaul è un ciclista di poche parole. Per lui parlano i risultati. L’anno precedente, ovvero il 1955, si è infatti aggiudicato senza battere ciglio il titolo di più forte scalatore del Tour de France. Non male per uno che arriva dal Lussemburgo, dove per la verità di ciclisti se ne vedono pochi. Quella mattina dell’8 giugno 1956 la ventunesima tappa del Giro d’Italia prevede la partenza da Merano e l’arrivo a Vaneze, sul Monte Bondone. Quota 1300 metri. Una tappa impegnativa, perché il percorso, lungo 242 km, comprende ben quattro passi da scalare; ma per dei professionisti della bicicletta è tutto sommato una fatica sostenibile. Quello che però nessuno può immaginare è che che quella giornata sta per entrare nella storia del ciclismo

come una delle più dure in assoluto. Solo Gaul sembra avere una premonizione, mentre scruta pensieroso il cielo plumbeo alla partenza. In sella alle bici, i girini (come vengono amichevolmente chiamati i partecipanti al giro d’Italia), lasciano Merano alle 9 del mattino. Il gruppo è compatto, i ciclisti partono tranquilli, anche perché arrivano da una tappa tutt’altro che riposante, che li ha visti affrontare la tremenda scalata dello Stelvio e per gradire anche la relativa discesa. Dai 2757 metri di altitudine della vetta giù fino al Trafoi, 1200 metri più in basso. Sullo Stelvio è stata dura. Una giornata di ciclismo a cui i quotidiani nazionali e locali hanno dedicato pagine e pagine. Racconti appassionati che descrivono il brillante spunto del “brizzolato ma in gamba” – come lo definisce l’Adige – Aurelio Del Rio.

Di origine ligure, il povero Del Rio in realtà di anni ne ha solo 29, ma si sa, nello sport si “invecchia” presto. La fuga di Del Rio ha successo, il ciclista pedala in solitaria per 63 chilometri, fino ad arrivare a Bormio. Un bel po’ di strada. Che però, a guardar bene, gli viene “concessa” dagli avversari, visto che il ciclista (staccato di oltre due ore dalla maglia rosa Fornara) non rappresenta alcuna minaccia per la vittoria del Giro. Chilometro dopo chilometro però il vantaggio di Del Rio sul gruppo si fa sempre più grande, fino a raggiungere i 9 minuti. Qualcuno tenta allora di inseguirlo. Prima il piccolo e biondissimo campione svizzero, Hans Hollenstein. E subito dopo lui, Charly Gaul, a cui si accodano subito lo spagnolo Bahamontes e un ventiduenne originario di Giovo, di nome Aldo Moser. La strada, interamente in terra battuta, si arrampica sulla montagna. I corridori si ritrovano su un fondo ricoperto di polvere, un “raccapricciante labirinto di curve” su una pendenza che non tarda a fare selezione. Il gruppo poco a poco si sgrana, ma in testa, ancora per poco alle spalle di Del Rio, Gaul e Bahamontes pe-

dalano implacabili, decisi a riprendere il ciclista ligure. E in quell’occasione le doti da scalatore di Charly Gaul si fanno sentire. Il lussemburghese, sempre in compagnia di Bahamontes, raggiunge la vetta passando tra alte pareti di neve con appena 1’20’’ di ritardo dall’uomo in fuga. Ma è sul più bello, in discesa, che il destino lo beffa. Sulla dura strada sterrata Gaul fora una prima volta, poi una seconda, e infine una terza, e si vede costretto a rimandare (almeno per quella tappa) le speranze di vittoria. Nulla di fatto insomma. Ma oggi, 8 giugno, è un altro giorno. Siamo alla ventunesima tappa del Giro d’Italia. Si può ancora tentare una rimonta dal ventiquattresimo posto in classifica generale, spera Gaul. Anche se repurerare 16 minuti di distacco da Pasqualino Fornara, il grande ciclista piemontese che si tiene stretta la maglia rosa da ormai 7 giorni, non sarà un’impresa facile. Partita da Merano, la carovana del Giro d’Italia si inerpica una prima volta alle 11 del mattino, fino ai 1753 metri del Passo di Costalunga. Dove, a sorpresa, il gruppo si ritrova in una vera e propria bufera. Cadono i primi

Era il 2005, Monte Bondone: sulla montagna trentina si ritrovano Charly Gaul e Aldo Moser. (Foto Remo Mosna) 35

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fiocchi di neve e il temerario lussemburghese approfitta delle condizioni avverse per prendere lo slancio e passare primo, alle 11.06, sotto lo striscione del Gran Premio delle Dolomiti. La maglia rosa Fornara segue a un minuto di distacco, tallonato a soli 50 metri di distanza dall’idolo di casa, Aldo Moser. Dopo di loro un vuoto di oltre cinque minuti. Moser, mai del tutto in forma in questa edizione del Giro, ma comunque terzo in classifica a soli due minuti da Fornara, è deciso a tentare l’impresa in terra trentina e, nella discesa su Vigo di Fassa, supera tutti e passa al comando della corsa. Ora però bisogna salire al Passo Rolle, a quota 1984 metri, e ancora una volta a transitare per primo, con un vantaggio di 10 secondi sul gruppetto di inseguitori è lui, Charly Gaul. Piove a dirotto e il freddo ghiaccia le gambe dei corridori. Ma Gaul, impassibile, si infila lo spolverino bianco che indossa metodico ad 36

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ogni discesa e si lancia verso San Martino di Castrozza. Se però in salita lui è capace di fare il vuoto, in discesa non si può certo dire la stessa cosa. La fortuna poi non è proprio dalla sua parte. Gaul fora una prima volta. E poi una seconda. Sembra una maledizione. Proprio come nella tappa del giorno prima. Anche i freni lo stanno abbandonando, e per curvare è costretto a mettere giù il piede, come fanno oggi alcuni noti motociclisti in gara, strisciandolo a terra per rallentare la corsa. Gaul non vuole certo rischiare la caduta e quella pioggia violenta lo costringe a scendere a passo d’uomo. Difficile mantenere il vantaggio. E infatti ecco che piomba su di lui il corridore romano Bruno Monti. Classe 1930, il ciclista di Albano Laziale si lancia verso Fiera di Primiero come avesse il diavolo in corpo. E’ il suo momento, e sempre al comando attacca la mitica e durissima salita del Brocon. Forse per qualche

istante si illude di potercela fare. Che Gaul abbia definitivamente ceduto. Ma Monti si sbaglia. Gaul si è già riportato alle sue spalle e ancora una volta in salita riesce a fare la differenza. Il ciclista romano non può far altro che arrendersi al più forte. E il lussemburghese passa per primo in vetta alle ore 14.42. Superato il passo del Brocon, i corridori del Giro scendono verso la Valsugana. La pioggia cade violentissima. E se qualcuno sperava che una volta arrivati in valle la temperatura si alzasse un po’, è immediatamente smentito da un vento gelido che soffia sempre più forte. Per di più contrario al senso di marcia. Intanto a Trento migliaia di persone si affollano lungo le strade, riparate dagli ombrelli. C’è grande emozione. Tutti aspettano di veder passare il gruppo, vogliono sapere chi è in testa, ma gli aggiornamenti sulla tappa sono pochi e confusi. Notizie che arrivano dal Bondone parlano di gente rifugiata sotto gli alberi per

ripararsi dalla neve che scende da ore. Spettatori che hanno pagato 100 lire a testa per accedere a Candriai e ben 400 lire per un posto nell’ambita tribuna sul traguardo di Vaneze stanno letteralmente battendo i denti dal freddo. Nessuno poteva immaginare una situazione simile. Qualcuno, viste le condizioni proibitive del meteo, vocifera di un possibile traguardo alternativo a Trento. Ma per decidere non c’è più tempo, i girini stanno arrivando. Eccoli sfilare per via torre Verde, superare il Cavalcavia di San Lorenzo e imboccare il ponte sull’Adige verso Piedicastello. È il momento della verità. Mancano ormai 17 chilometri all’arrivo. 17 chilometri di pura salita. Il paradiso degli scalatori. Ora bisogna proprio dare tutto. I corridori sono in strada da otto ore, passate quasi tutte sotto una pioggia torrenziale. “Quando c’era lui c’era sempre il sole” pare sussurri qualcuno a mezza voce. Ma viene subito zittito.


trentinostoria Fatto sta che a pochi chilometri dal traguardo, la corsa alla classifica generale è ancora tutta da fare. Anche perché, incredibile a dirsi, il detentore della maglia rosa Pasquale Fornara si è appena arreso al freddo e ha abbandonato la corsa. Definitivamente. Fornara non è il primo a ritirarsi quel giorno e di certo non sarà l’ultimo. Lungo la salita del Bondone infatti, sta succedendo il finimondo. Pioggia, neve e vento aggrediscono i corridori, le ammiraglie che li seguono non sanno che fare, cosa consigliare. Le maglie di lana bagnate dalla pioggia pesano addosso come corazze di metallo. Non esistono tessuti tecnici, guanti, protezioni, niente di niente. Resta solo il coraggio. Intanto la temperatura si abbassa drasticamente a due, tre, quattro gradi sotto lo zero. E lì, nel delirio dei ritiri, ha inizio la storica impresa. Gaul sale leggero sulla strada ricoperta di neve, mentre alle sue spalle qualcuno, come lo svizzero Fritz Schaer, viene soccorso e

trasportato negli alberghi vicini, in preda ai sintomi dell’assideramento. Di alcuni avversari si perdono addirittura le tracce. Ma l‘attenzione è tutta per Charly Gaul. La cronaca dell’epoca inneggia a quel semidio nordico, solitario lottatore contro ogni avversità. Ancora non lo sa, ma Gaul sta scrivendo una pagina della storia del ciclismo. Sfinito, e intontito dal freddo, il campione si arrampica lungo tornanti che sembrano non finire mai, sfila davanti ai tifosi in delirio e infine taglia il traguardo del Monte Bondone dopo 9 ore 7 minuti e 28 secondi dalla

partenza di Merano, entrando nella leggenda. Dopo di lui, staccati di oltre sette minuti, arrivano i primi superstiti. Ma Gaul ha già lasciato Vaneze. Il ciclista viene portato di corsa in albergo e infilato in una vasca d’acqua bollente. I vestiti che gli si sono ghiacciati addosso sembrano quasi incollati e vengono letteralmente tagliati con delle forbici. È la tappa più dura che il Giro ricordi, che dimezza i ciclisti ancora in gara: da 86 (partiti da Merano) a soli 41. Due giorni più tardi, il 10 giugno, la corsa si chiude con la tappa San Pellegrino-Milano e Charly Gaul conquista il

Giro d’Italia senza che nessuno provi a staccarlo. La 39esima edizione della più popolare manifestazione sportiva d’Italia si conclude dunque premiando l’eroismo e passa alla storia come “quella del Bondone”. Un anno dopo, nel 1957, Gaul tenterà di agguantare nuovamente il Giro d’Italia. Mancano poche tappe alla fine, Gaul indossa la maglia rosa del primo in classifica, l’impresa sembra possibile e anzi probabile. Ma un imprevisto gli farà perdere sia la tappa che il Giro, il quale andrà al corridore toscano Gastone Nencini. Ma questa è un’altra storia. ■

LAGO DI CALDONAZZO

Ferragosto col naso all’insù

Venerdì 14 agosto ore 22:00* I tradizionali fuochi pirotecnici della vigilia di Ferragosto saettano dal lago di Caldonazzo verso il cielo, a partire dalle ore 22:00. *In caso di maltempo o forza maggiore lo spettacolo verrà recuperato esclusivamente il giorno 15 agosto MAIN SPONSOR

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DENTRO LA STORIA

di Maurizio Panizza

I BIMBI QUI NON “PIANGONO” PIÙ

AGLI INIZI DEL NOVECENTO, DOVE A TORBOLE FINIVA LA STRADA DEL LAGO DI GARDA, LA ROMANTICA STORIA DEL PITTORE BERLINESE HANS LIETZMANN SI INTRECCIÒ CON QUELLA NON MENO AFFASCINANTE DEL “SASSO DEI BIMBI” CHE LA SUGGESTIONE POPOLARE AVEVA FATTO DIVENTARE LEGGENDA. NON MOLTI ANNI DOPO, QUELLE STORIE TROVERANNO QUI LA LORO FINE. UN SOGNO CULLATO PER SECOLI NELLE ACQUE DEL LAGO, VERRÀ SEPOLTO DALL’AVANZARE DEL PROGRESSO

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uardate bene l’antica fotografia riprodotta sotto il titolo. È stata scattata verso la fine dell’800 a Torbole, sul Lago di Garda. Chi è in grado di riconoscere i luoghi, potrà notare da subito un particolare importante: l’assenza della Gardesana Orientale, la strada scavata nella roccia qualche decennio più tardi e che oggi, costeggiando il grande lago, porta verso la pianura. Questo posto incantato, così ricco di poesia e di silenzi, fino agli anni Trenta del ‘900 rappresentava la fine della strada del Garda trentino. Oltre non si poteva più andare. Come a dire, che chi avesse voluto raggiungere Malcesine, il paese più vicino, avrebbe potuto farlo solo con una barca. Ma qui, poco lontano da questo luogo magico, dove la strada lasciava il posto all’acqua, ai tempi di questo fermo-immagine finiva 38

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“Ninfe al lago presso Sasso dei bimbi” di Hans Wilhelm Schmidt. Fine ‘800

anche l’Impero d’Austria-Ungheria e iniziava il Regno d’Italia. Difatti, Arco, Riva del Garda e Torbole erano le propaggini più a sud del Tirolo ed erano quelle stazioni climatiche dalla temperatura mediterranea che per i nobili austriaci e

germanici erano posti di elegante villeggiatura e di salutari soggiorni terapeutici già dalla seconda metà dell’Ottocento. Il Lago di Garda austriaco, però, non era solo per l’aristocrazia d’Oltralpe. Qui, da sempre, il fascino del lago aveva


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Dipinto di Michael Zeno Diemer. Circa 1900

Il “Sasso dei bimbi”, oggi

richiamato da tutta Europa letterati e pittori. In particolare, durante la Belle Époque le rive del lago avevano visto molti artisti attingere l’ispirazione dalla tranquillità dei luoghi, dalle brume mattutine, dai colori intensi degli olivi, dal lento navigare delle barche a vela dei pescatori. Il 12 settembre 1786, a Torbole giunse pure Wolfgang Goethe, il grande scrittore e poeta tedesco, il quale, stupito per il clima temperato e abbagliato dalla bellezza dei luoghi, esclamò: “Quanto vorrei che i miei amici fossero qui con me e potessero godere della vista che mi sta dinanzi”. Tuttavia, erano i pittori quelli che riuscivano a trarre dall’atmosfera del lago le loro migliori idee. Fra questi, il bavarese Michael Zeno Diemer, l’ungherese Dezsö Köszegi Fangh, e il professore di Weimar, Hans Wilhelm Schmidt (alcuni loro dipinti di queste pagine sono conservati presso la pinacoteca dell’Hotel Benaco a Torbole). Ma chi la-

sciò nella comunità del lago il segno più marcato, fu però Hans Lietzmann, un celebre pittore berlinese che a Torbole prese casa nei primi anni del secolo scorso. In effetti, la fama di Torbole e del suo lago pare avesse raggiunto ben molto tempo prima gli ambienti artistici mitteleuropei. Qualcuno, addirittura, oggi si spinge a sostenere che lo stesso Caspar Friedrich, il grande esponente dell’arte romantica tedesca, prese spunto da un viaggio sul Lago di Garda per dipingere il suo quadro più famoso, quello che passa sotto il nome di “Viandante sul mare di nebbia”. Di quella circostanza, comunque, noi non abbiamo alcun riscontro. Quello che è certo, invece – ritornando a Hans Lietzmann – è che nel 1899 lui acquistò la casa che vediamo nella fotografia di apertura, la ristrutturò, e nel 1907 ne fece un caffè-ristorante a cui diede il nome di “Paradiso”. Dal piano superiore ricavò la sua residenza-ate-

lier, dove fondò una scuola di “nudo maschile all’aperto”, mentre sotto, il caffè alla moda iniziò sin da subito a richiamare numerosi turisti d’oltralpe. Ma fermiamo per un attimo questa storia d’arte e di fascino così da poter fornire ai lettori un doveroso chiarimento. A pochi, credo, sarà sfuggito un particolare strano al centro di tutte le immagini precedenti: un grande masso che sporge dalle acque del lago. Chi non l’avrà notato, ora starà osservando ancora più curioso. Vediamola dunque di nuovo questa roccia misteriosa, stavolta però da un’altra prospettiva fissata nella stupenda cartolina di inizi ‘900 che riportiamo nella pagina seguente. L’edificio, come dicevamo, è il “Café Paradiso” del pittore Lietzmann, con al piano superiore il suo studio – abitazione, che vediamo chiaramente nella foto del titolo. Chi all’epoca ebbe la fortuna di frequentarlo, lo descrisse come un luogo magico, soprattutto durante i tramonti d’estate “quando il sole dipinge Siete curiosi di ammirare la mostra d'arte contemporanea, di gustare il menù d’estate, di scoprire il programma dei concerti e degli eventi del 2015?

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Un tempo qui affiorava dal lago il Sasso dei Bimbi. Confrontando la foto del sasso ripresa nel particolare (pagina precedente), ciò che rimane oggi lo si può scorgere sotto la strada, a sinistra, in corrispondenza di quegli alcuni alberi di fronte al parcheggio del Residence Torbole Il Caffè Paradiso

le pareti di rosso vivo, mentre all’imbrunire la roccia su cui poggia l’edificio inizia piano piano a rilasciare il calore del giorno.” Ma perché mai tutti questi pittori – e si badi bene, ne abbiamo citati solo alcuni – si presero la briga di immortalare nelle loro opere quella roccia tozza e inclinata affiorante dal lago? Cosa si nasconde o si nascondeva dietro a quel bizzarro interesse? Nel rispondere a tale domanda, daremo conto (era ora! dirà qualcuno) del curioso titolo con cui abbiamo aperto questa storia. Dunque, se il luogo era magico, non di meno lo era la leggenda che avvolgeva il “Sasso dei Bimbi”, il masso solitario che si ergeva dal lago e che allora, a Torbole, tutti conoscevano bene. “Sasso dei Bimbi”: ma che significa? Lo strano nome era dovuto ad un altrettanto strano fenomeno naturale. Si racconta, infatti, che le acque del lago, accarezzando quella pietra distesa su di un fianco, provocassero un suono singolare, prolungato, molto simile al vagito di un neonato. Per questo motivo l’immaginario popolare, da secoli indicava qui il luogo in cui le levatrici andavano a raccogliere i neonati, richiamate da quella specie di pianto ininterrotto. Nella tradizione torbolana, i bambini, anziché nascere sotto i cavoli, oppure portati dalla cicogna, venivano infatti al mondo proprio lì, in quel tranquillo specchio d’acqua, cullati dolcemente dalle onde, sotto il sasso baciato dal lago. Suoni e voci, quindi, evocate dalla natura, forse simili a certi fenomeni oggi meglio conosciuti, ma che a quell’epoca, però, avevano avvolto il “Sasso 40

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dei Bimbi” di un alone misterioso e fantastico che si era poi sparso, come tutte le leggende, anche fra gli abitanti e fra i numerosi ospiti del lago, vicini e lontani. Parliamo al passato perché oggi i bambini di Torbole non nascono più in quel luogo incantato. Con molta probabilità lo farebbero ancora volentieri, ma è stato loro impedito di continuare a nascere e a piangere qui. Infatti, attorno agli anni Venti del secolo scorso, avvenne un doppio “delitto”. Il primo, a danno del pittore Hans Lietzmann il quale, come sappiamo, aveva aperto la sua “scuola di nudo” ben presto diventata molto famosa sia in Austria che in Germania. Dopo la guerra, al passaggio del Trentino all’Italia, ma soprattutto con l’avvento del Fascismo, l’artista, presunto omosessuale, fu pre-

Primo Novecento

so di mira dal regime e – forse per debiti non pagati – gli furono espropriati tutti i suoi beni in riva al lago. Così, il “Café Paradiso” venne chiuso per sempre, e con esso il luogo iniziò a perdere parte della sua magia. Il secondo “delitto” accadde anni dopo, quando fu deciso di costruire la strada attorno al lago. Forse si poteva evitare, forse no, fatto sta che il “Paradiso” fu brutalmente abbattuto per lasciare spazio alla nuova via di comunicazione. E con esso, pure il “Sasso dei Bimbi” subì la stessa sorte: come un corpo morto, prima venne in parte coperto dalla strada, più tardi fu definitivamente sepolto sotto un terrapieno (oggi di fronte al Residence Torbole), “uccidendo” di colpo un sogno e facendo scomparire per sempre la memoria di tanti bambini nati e cresciuti in quella dolce illusione. ■



trentinolincontri

DIVERTIMENTO ALLO STATO PURO

di Tiziana Tomasini

STA PER ESPLODERE IN TRENTINO LA BABOOM DANCING, LA DANZA DI GRUPPO CHE HA UN UNICO IMPERATIVO: DIVERTIRSI BALLANDO, INTERPRETANDO LA MUSICA. LA NOVITÀ DI FONDO DI QUESTA NUOVA VERSIONE DANZANTE: LA SEMPLICITÀ, LA LIBERTÀ DI METTERSI IN MOVIMENTO SENZA IL VINCOLO DI DOVER MEMORIZZARE I PASSI...

C

inquanta minuti di ballo senza dover essere ballerini; poco meno di un’ora per trarre tutto il bello della danza senza dover memorizzare coreografie impegnative. Com’è possibile? Semplice. Basta seguire lei. Alessandra Tisi – esperta del settore e punto di riferimento delle danze in linea – assicura che questa nuova declinazione del movimento di gruppo è assolutamente per tutti, nessuno escluso. Assodato il desiderio di muoversi e constatata l’esigenza di stare insieme e condividere, questa recentissima forma dance pare geniale nella sua

semplice immediatezza. Lungi dall’essere una delle tante espressioni del fitness, la BaBoom Dancing è stata pensata e realizzata con un obiettivo specifico e definito:

divertirsi. In una società sempre più gravata da obblighi e doveri, da scadenzari e da orologi, da molteplici impegni su innumerevoli fronti, lo stress rischia di avvelenare

Alessandra Tisi in versione “anni Quaranta” 42

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INFO

A

lessandra Tisi conduce la BaBoom Dancing ad Arco, presso Action Center e a Trento, alla Smallville. Entrambi i percorsi di questa danza di gruppo partiranno da settembre 2015. Per informazioni: • Alessandra Tisi: 345 3986420 (anche pagina Facebook) • Countrywhisper.at@ gmail.com • www.baboom-academy.com


trentinoincontri il gusto della vita e delle sue migliori sfumature. Il tempo libero di cui disponiamo oggi – a volte molto limitato e strappato a forza dai ritmi lavorativi e familiari – merita di essere colmato con sani passatempi, dall’assetto anche ludico e leggero. E cosa c’è di più divertente del ballo, specie quello di gruppo? Alessandra conferma che il riscontro è assolutamente positivo: le versioni collettive del movimento danzato piacciono anche perché non vincolano ad individuare un partner stabilito – indispensabile per tutte le forme più tradizionali di ballo – ma allargano ad un discorso importante di interazione con più interlocutori. A questo tipo di divertente attività partecipano intere famiglie; è un ballo decisamente socializzante, ad alto indice di empatia, tra chi già si conosce e tra chi entra nel gruppo. L’accompagnamento musicale costituisce un elemento importante. Esistono due diverse correnti, per così dire di “genere”: la BaBoom Legends, avente per base sono-

ra tutta la musica che spazia dagli anni Venti agli anni Novanta; la BaBoom Charts, che propone musica recente, dal 2000 ad oggi. Quest’ultima, pensata per una partecipazione più giovane, non è comunque settoriale; anzi, non è raro un interscambio generazionale tra le due forme, anche perché l’attenzione dei ragazzi d’oggi per le musiche del passato è ormai una tendenza. Alessandra, che di danze di

gruppo se ne intende – promoter e first teacher di quella country, altro fenomeno di gruppo – e che presenta un’ampia esperienza in tutto il settore (dalla classica alla moderna, dal liscio al caraibico) ribadisce la novità di fondo di questa nuova versione danzante: l’assoluta semplicità, la totale libertà di mettersi in movimento senza il vincolo di dover memorizzare passi e passaggi più o meno complessi. Seguire in toto l’inse-

gnante consente di godere appieno delle gioie del ballo, creando puro divertimento. Consapevole di essere la prima sul territorio italiano – contattata da un maestro del settore della Norvegia - a proporre questo tipo di ballo di gruppo, che trova radici in Austria, Germania e Olanda, Alessandra ha tra i suoi obiettivi anche quello della formazione, fondamentale per una larga diffusione del fenomeno. Per promuovere la BaBoom occorre farla conoscere al grande pubblico… niente di più facile: basta partecipare alle serate programmate in Trentino per ballare e divertirsi insieme ed il gioco è fatto. Non trattandosi di fitness, non è richiesto abbigliamento specifico: è necessario muoversi secondo comuni criteri di comfort e comodità. Insomma nessun vincolo e tanto, tanto divertimento per ballare insieme. Questo è solo un assaggio della BaBoom Dancing. Il resto è tutto da provare, senza indugio e con la giusta dose di spensieratezza. ■

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trentinobottegad’artista

di Renzo Francescotti

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a sua vita finora si è svolta tra i due maggiori laghi del Trentino (che una volta erano uno) dato che Sabrina Broll è nata a Levico (1971), risiede a Caldonazzo e insegna disegno alla scuole professionali nella cittadina natale. Si è diplomata a Trento all’Istituto d’Arte avendo come insegnanti tre “de” (Debiasi, De Carli, Degasperi), passando poi a Verona, all’Accademia di Belle Arti “Cignaroli” presentando una tesi di laurea singolare,“Arte al Buio”), nella quale ha indagato sulle possibilità delle persone non vedenti di realizzare opere pittoriche. Una tesi di laurea che mette in luce la particolare sensibilità di Sabrina per l’essere umano, per il corpo umano, per l’individuo da solo in comunità con gli altri, temi che percorrono tutta la sua produzione pittorica. La Broll ha esordito a Calceranica a 22 anni nella sua prima collettiva. Da allora, le sue collettive hanno visto parecchie puntate fuori del Trentino, a Verona, Firenze, Perugia, Saronno e un‘uscita in Polonia, nel 2005. Solo otto le personali. Fino ad oggi, nessun critico ha parlato di lei. Verrebbe da pensare che la Broll sia un’artista decisamente modesta (nel signifi-

QUEL CHE RIMANE DOPO IL DOLORE SABRINA BROLL È UN ARTISTA MODESTA NEL SENSO CHE NON AMA ESIBIRSI. HA COMINCIATO DIPINGENDO INSETTI. OGGI È ATTRATTA DA IMMAGINI DI POPOLI IN FUGA… DA QUESTE FIGURE PARTE IL SUO LAVORO... cato di mediocre): e invece, come vedremo, non è così. Sabrina è un’artista modesta nel senso che non si esibisce, è timida. Timida ma non introversa, anzi, con un grande bisogno di comunicare, di colloquiare, salvo a registrare immancabili delusioni: in ogni caso ha fatto parte di associazioni di artisti come l’Event Art diretta dal dinamico Claudio Cavalieri( che purtroppo ha chiuso da poco) e, per un anno, della FIDA. Non è mai però andata a tirare per la giacchetta i critici; non si propone, non si promuove. E questo, in un tempo come il nostro dove se non appari non esisti, risulta perdente.

“L’Africana”, 2003 44

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Comunque la nostra Sabrina, da questo mese, una piccola soddisfazione l’ha avuta, dato che TrentinoMese le dedica queste pagine. Inoltre, figurerà nel libro di prossima pubblicazione “Bottega d’artista 2 - 70 nuovi profili di pittori e scultori trentini”. La Broll cominciò negli anni ’90 col disegnare insetti, coleotteri. Li andava a disegnare “dal vivo” al Museo di Storia naturale di Trento. Ciò che la attraeva erano le somiglianze tra uomo e insetto, il gusto per la materia viva divenuta morta, le metamorfosi da insetto a farfalla; ma anche la bellezza plastica delle forme. Dopo anni a disegnare insetti, Sabrina passa a dipingere esseri umani. Del 2003 è una personale dal titolo “Di guerra in pace”, alla Galleria la Fonte di Caldonazzo. Quelle che lei racconta, come scrive lei stessa: “realtà spezzate, racconto di gente, martiri, santi, caos, disperazione; tutto viene riassemblato in uno spazio artistico contenuto, intimo. Opere oggetto… gli oggetti che restano dopo il dolore. Le cose che perdurano alla desolazione di massacri di anime, si fissano su fogli, stoffe, ferro. Si raccontano

“La gabbia”, 2003

appesi a un filo… I soggetti che scelgo sono protagonisti di guerre; sono attratta da immagini, fotografie di popoli in fuga, sofferenti sfruttati, accampati… Da queste figure parte il mio lavoro, rielaboro il tutto raccontandolo attraverso l’assemblaggio di tanti piccoli pezzi. Pezzi di realtà ormai disgregate, schizzate, al limite dell’umanità”. In quella mostra apparivano opere come “L’africana”, in cui una figura di donna si staglia contro una realtà apparentemente normale (delle case su un fiume) nella parte superiore; mentre in quella inferiore lo spazio è occupato da teschi che affiorano dalla terra. Un’altra opera, “La gabbia”, in una tecnica mista su


trentinobottegad’artista

“Condominio”, 2004

carta, collage e filo di ferro, in una cornice fatta di giri di filo di ferro, affiorano volti umani, frantumi di realtà e di storie, in un sentimento disperato quanto vano di riaccostare i frammenti, di restituire unità e vita a ciò che è stato distrutto. L’anno seguente, il 2004, Sabrina espone con la Renart a Trento, a Torre Mirana: sono lavori a china in bianco e nero su piccoli fogli raccolti all’interno di cornici. Dettagli del corpo, sempre femminile, il suo stesso corpo. Assieme compongono una sorta di fumetto che è autobiografico, ma, allo stesso tempo può appartenere ad altre biografie. Così in “Condominio”, un quadro in orizzontale; altro esempio, in verticale è “Il filo”, in cui i foglietti a china che documentano frammenti di vita sono uniti da un filo. E sulla destra dal buio emerge una mano (riconoscibile in quella della pittrice) che attira a sé i foglietti: il tentativo di illuminare la memoria, di riappropriarsi del proprio passato, di capire chi siamo. L’indagine autobiografica culmina in una grande opera, anch’essa del 2004, larga un metro e alta due metri e dieci, pastelli a olio e collage su cartone, che Sabrina non ha mai esposto. Si è ritratta in piedi, con i suoi occhi miopi dietro le lenti degli occhialetti a mandorla che portava allora, tutta nuda nel suo corpo asciutto con il pic-

colo cespuglio del pube, un corpo fragile, vulnerabile e forte allo stesso tempo. È, a mio avviso, l’opera più importante dipinta da Sabrina Broll: un autoritratto eccezionale, degno di essere esposto in una grande mostra. Del 2011, nella sede della “Claudia Augusta” a Mezzocorona è un’esposizione con acrilici su tela anche di piccole dimensioni. Sono immagini femminili rese a forti macchie di colore, dalle linee diagonali, spezzate, aguzze che si concludono con lunghi piedi (il radicamento sulla terra). Sono espliciti i riferimenti al Picasso primitivista, pre-cubista; o a certi espressionisti del Blaue Reiter. Del resto la Broll ha un’anima germanica (come testimonia il suo cognome), è sostanzialmente una neo-espressionista. Gli ultimi lavori di quest’anno, che si sono visti in una personale al Caffè Matisse di Pergine compongono un ciclo tutto giocato sulla coppia. E qui – finalmente dico io – compaiono per la prima volta immagini maschili, sono abbracci in cui sia lui che lei esibiscono braccia lunghissime, espressionisticamente deformate, tese ad abbracciare l’altro o anche il mondo. Aliene da erotismi, nel nostro mondo di sostanziale solitudine, liberano un inesausto bisogno di tenerezza e di fratellanza. ■ 45

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ALLA SCOPERTA DEI CASTELLI CULTURA E ATMOSFERE D’ALTRI TEMPI PER L’INIZIATIVA CHE SI SNODA SULLA TRATTA FERROVIARIA DELLA TRENTO-MALÉ. QUATTRO LE TAPPE, CHE PERMETTONO DI SCOPRIRE ALTRETTANTI CASTELLI – SAN MICHELE E CALDES IN VAL DI SOLE, VALER E THUN IN VAL DI NON – PER UN VERO E PROPRIO VIAGGIO NELLA STORIA, NELL’ARTE E NEI PAESAGGI. APPUNTAMENTO OGNI SABATO, FINO AL 5 SETTEMBRE

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coprire i manieri più suggestivi delle Valli di Non e Sole, assaporando il territorio a bordo di un treno, come facevano i viaggiatori di un tempo. Un vero e proprio tour che permetterà di immergersi in luoghi e vicende che costituiscono pagine importanti nell’arte e nella storia del Trentino. Un mondo che ogni settimana, fino al 5 settembre, nella giornata di sabato, potrà essere esplorato grazie al Trenino dei Castelli. L’iniziativa è promossa dall’Assessorato alla cultura della Provincia autonoma di Trento e realizzata dalle Apt di Val di Non, Val di Sole in collaborazione con Trentino Marketing nell’ambito dell’attività di valorizzazione della Rete dei Castelli trentini. Quattro i manieri interessati dall’iniziati46

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va (Ossana, Caldes, Valer e Thun), tutti coinvolti da importanti restauri e pronti a svelarsi al pubblico in tutto il loro splendore. Ad impreziosire la giornata, alcuni momenti coordinati dalla Strada della Mela e dei Sapori Val di Non e Val di Sole nei quali sarà possibile assaporare alcune fra le eccellenze enogastronomiche del territorio. A bordo di un treno dedicato della Ferrovia Trento-Malè, alle 8.45 - dopo la colazione proposta da Melinda - si parte da Trento per risalire i pendii delle valli del Noce. Prima tappa il Castello San Michele, ad Ossana, che ha nel suo possente mastio, alto 25 metri, l’elemento architettonico più caratteristico e meglio conservato dell’intero complesso. Quindi si scende

FOTOTECA TRENTINO SVILUPPO SPA – FOTO DI PIO GEMINIANI

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BIKE PARK, I MAGNIFICI SETTE TONALE E PINZOLO LE NOVITÀ DELL’ESTATE 2015 CHE SI VANNO AD AGGIUNGERE ALLE STRUTTURE DI LAVARONE, SAN MARTINO DI CASTROZZA, FASSA, GARDA E PAGANELLA: SONO I SETTE BIKE PARK DEL TRENTINO, DOVE L’ADRENALINA SCORRE SOTTO IL CASCO E LE PROTEZIONI PARACOLPI

L’ in pullman a Castel Caldes, che presenta una tipologia architettonica frutto dell’incontro delle culture veneta, tedesca e lombarda, tipico di questa zona al confine del Principato vescovile di Trento. Terminata la visita guidata, l’atteso momento del pranzo, curato dall’Associazione Trentina Cuochi e arricchito dai vini e dalle bollicine della Cantina Rotari Mezzacorona. La giornata prosegue a Castel Valer, immerso nei frutteti di Tassullo, elegante residenza riconoscibile dall’altissima torre poligonale. Generalmente chiuso al pubblico, il compendio è visitabile per l’occasione grazie alla disponibilità del proprietario, il Conte Ulrico Spaur. Quarta e ultima tappa Castel Thun, a Vigo di Ton. È un esempio fra i più interessanti di architettura castellana trentina e presenta numerosi locali, riccamente arredati e impreziositi da numerose opere. A conclusione del tour, prima del ritorno a Trento in pullman, immersi nelle atmosfere di un tempo si potrà gustare una tisana di erbe officinali. PRENOTAZIONI E TARIFFE La prenotazione è obbligatoria (fino ad esaurimento posti) contattando l’Agenzia Viaggi Guida Vacanze (0463.423002, info@guidavacanze.it), dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 19 e il sabato dalle 9 alle 12. La tariffa, comprensiva di parcheggio alla stazione della Trento-Malè, trasporto, visita guidata e degustazioni, è di 55 euro (ridotta 44 per gli under 18). Inoltre è previsto uno sconto del 20% sulla tariffa libera per i possessori della Trentino Guest Card. Info: www.iltreninodeicastelli.it info@visitvaldinon.it

ultimo è stato da poco inaugurato sul Doss del Sabiòn sopra Pinzolo, terrazza naturale dal panorama mozzafiato che spazia a 360 gradi dalle Dolomiti di Brenta alle cime innevate dell’Adamello e della Presanella. È il Brenta Bike Park e il suo fiore all’occhiello si chiama “Sfulmini”, spettacolare tracciato downhill che si snoda da quota 2100 metri sino a Prà Rodont a 1.500. Una discesa di quasi 4.000 metri che offre emozioni a non finire grazie a sonde, salti naturali ed artificiali, drop e passerelle per tutti i gusti, oltre a un wall-ride, mentre per la risalita è a disposizione una seggiovia quadriposto. Nell’estate 2015 questa non è certo l’unica novità in fatto di Bike Park. A Passo Tonale il nuovo Bike Park Valbiolo, appena testato dagli atleti della nazionale italiana di downhill, propone un percorso lungo 4.5 chilometri ricco di gobbe, paraboliche e northshore particolari. È in preparazione un percorso meno impegnativo, mentre a settembre inizieranno i lavori della linea riservata ai riders più esperti. Questi nuovi bike park si vanno ad aggiungere agli altri cinque esistenti in Trentino, completando in questo modo un’offerta davvero di alto profilo. Il Bike Park Lavarone, nel cuore dell’Alpe Cimbra, offre ben 3 linee downhill attrezzate con 15 trails. La novità 2015 si chiama “Whezzyssghevenait”, un percorso adrenalinico, tecnico e veloce. Nella San Martino Bike Arena il fiore all’occhiello sono i due tracciati downhill Tognola 1 e 2. Il primo si sviluppa per oltre 5 km e 700 metri di dislivello per una full immersion nel panorama spettacolare delle Dolomiti. Quella del Garda trentino è stata la prima Bike Arena sul territorio, voluta da un gruppo di appassionati che si dedicano con professionalità a preparare al meglio il “mitico” tracciato “Val del Diaol”, uno dei più celebri downhill del Trentino: lungo 4.5 chilometri, parte sopra Malga Casina sul Monte Altissimo. Già in attività da alcuni anni, quello sulla Paganella, a Fai della Paganella, è noto anche per aver ospitato importanti gare di downhill, offrendo uno dei percorsi più tecnici e selettivi. Ben quattro i tracciati e di diverso livello a disposizione. Al Fassa Bike Park si lavora per realizzare un nuovo facile track dal Pordoi direttamente a Canazei. Un anno fa è stata aperta la nuova linea “Thecol” con partenza dal Passo Pordoi, molto facile con curve in appoggio e filanti, salti e passerelle che si aggiunge ai tre esistenti. Info: www.visittrentino.it/it/cosa_fare/sport

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PERGINE: ESTATE MAGICA

E

ra il 2010 quando il Copi (Consorzio operatori Pergine Iniziative) decise di rimettersi in moto dopo un periodo di stasi. Da allora non si è più fermato. Questo foltissimo gruppo di commercianti, ristoratori e albergatori in pochissimo tempo ha rivoluzionato l’idea stessa di intrattenimento turistico, trasformando magicamente Pergine Valsugana in un’appetibile meta turistica. Attingendo nell’immaginario della vicina Valle dei Mocheni, e quindi nella storia del territorio, è nata l’idea di “PerzenLand & la Valle incantata” che nel contesto natalizio si è rivelata un’idea vincente, tanto che il Consorzio si è trovato a registrare un numero di presenze costantemente crescente. La partecipazione alle Fiere specializzate del settore e l’investimento in comunicaC.O.P.I. - CONSORZIO OPERATORI PERGINE INIZIATIVE

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IL GRANDE SUCCESSO DI PERZENLAND & LA VALLE INCANTATA HA INDOTTO GLI ORGANIZZATORI A PARTORIRE UNA MANIFESTAZIONE “GEMELLA”: UN ORIGINALE “MERCATINO D’ESTATE”, FINO AL 9 AGOSTO

zione e pubblicità hanno fatto il resto, ripagando ampiamente in termini di notorietà e di numero di arrivi. Un successo talmente grande da indurre gli organizzatori a partorire una manifestazione “gemella”: un originale e pittoresco “Mercatino d’Estate” che si terrà dal 30 luglio al 9 agosto nel centro storico di Pergine Valsugana. Sedici casette in versione estiva, faranno bella mostra in Piazza Fruet, costituendo una sorta di quartier generale della festa nelle undici Serate da favola che coloreranno e riempiranno di musica la località valsuganotta. Tantissime e variegate le proposte, si va dal Country Village alle degustazioni sotto le stelle (percorso enogastronomico per le vie

del centro in collaborazione con La Strada del vino e dei sapori del Trentino), alla Festa Tirolese. Ogni sera in Piazza Municipio si terrà un concerto con band di grido. Un’attenzione particolare sarà riservata ai più piccoli, con i trekking con gli asi-

nelli al Castello. Giunti al castello il castellano aprirà e farà visitare una zona chiusa al pubblico per depositarvi la farina – aperitivo con focaccia di antica ricetta Medioevale e Trento DOC. Ridiscesa alle 21 alla luce delle fiaccole. Non mancherà lo spazio dedicato al sociale: il 9 agosto con la vendita delle fette d’anguria a cura dell’Associazione Sportiva Disabili Periscopio. Il ricavato servirà all’acquisto di una handbike. Insomma, ci pare che gli ingredienti per un nuovo grande successo ci siano tutti. Quindi, dal 30 luglio, tutti a Pergine Valsugana! ■

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www.comune.villalagarina.tn.it

L’

edizione 2015 di Lagarina Jazz, che propone una serie di concerti a Villa Lagarina, Isera, Ala e Mori, concentra il suo flusso di note sul rapporto tra generazioni diverse nel jazz e quindi si focalizza su formazioni che uniscono musicisti di ampia esperienza e giovani talenti. Di assoluto rilievo l’apertura di sabato 8 agosto, Villa Lagarina, Piazza, ore 21, con l’Enrico Rava New Quartet la formazione che accanto ad Enrico Rava (tromba) vede Francesco Diodati (chitarra), Gabriele Evangelista (contrabbasso), Enrico Morello (batteria). Il nuovo quartetto di Enrico Rava mette in scena alcuni tra i più forti musicisti della nuova generazione in Italia. Ancora una volta il fine fiuto di talent-scout del trombettista non si smentisce e dà occasione a Lagarina Jazz di porre una tessera importante

LAGARINA JAZZ DI ASSOLUTO RILIEVO L’APERTURA DELLA RASSEGNA DI SABATO 8 AGOSTO, VILLA LAGARINA, PIAZZA, ORE 21: CON L’ENRICO RAVA NEW QUARTET in questa edizione, dedicata al rapporto tra generazioni. Accanto al nostro musicista più amato e apprezzato nel mondo, c’è il chitarrista Francesco Diodati, splendido talento emerso negli ultimi anni. C’è il contrabbassista Gabriele Evangelista, che abbiamo già avuto modo di apprezzare nel quintetto di Rava con Gianluca Petrella e infine c’è il batterista Enrico Morello, di quella scena

romana che ha visto brillare Roberto Gatto e Fabrizio Sferra. Martedì 11 agosto, Isera, Corte del Municipio, ore 21, spazio al terzetto formato da Enrico Intra (pianoforte), Mattia Cigalini (sax alto) e Paolino Dalla Porta (contrabbasso). La chiusura di Lagarina Jazz, sabato 22, ad Ala, Palazzo Malfatti-Acherer, è affidata a Roberto Ottaviano (sax soprano), Glenn Ferris (trombone), Giovanni Maier

(contrabbasso), Cristiano Calcagnile (batteria). Un quartetto, quello guidato da Roberto Ottaviano, che porta ad Ala il suo progetto “Forgotten Matches. The Worlds Of Steve Lacy”, l’omaggio alla musica del suo maestro. Il disco doppio, in parte realizzato dal quartetto, in parte in duo da Ottaviano con il pianista Alexander Hawkins, è un lavoro di rilievo nel panorama discografico dell’anno. ■

“IL MARTEDÌ DELLE BAND”: SI COMINCIA CON HOT MUSTACHE

P

rosegue per tutto agosto “Il martedì delle band”, la rassegna, promossa dal Centro Servizi Culturali S. Chiara, dal Servizio Cultura del Comune di Trento, dal Centro Musica e dall’Opera Universitaria. Un punto d’incontro per i protagonisti della scena musicale regionale che, dal palcoscenico, desiderano far conoscere la propria proposta, e al tempo stesso per quanti sono disponibili ad ascoltarli, magari anche a criticarli, ma comunque a riservare loro quella particolare attenzione che senz’altro merita chi ha voglia di mettersi in gioco per regalare emozioni. Amplificatori accesi, martedì 4 al Giardino S.Chiara che ospita tutti gli eventi, con gli Hot Mustache, un progetto disco dance nato nel 2013 dalle menti – e dai baffi – di Tommaso Pedrinolli e Marco Scarpa. Dalla comune passione per Cerrone, D’Angelo, Jamiroquai, Chic, Roy Ayers, Moroder, è nata una live band che punta a ricreare dal vivo il cli-

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ma vintage di telefilm come Starsky & Hutch, Magum P.I., Hawaii Five-0, Charlie’s Angels, Miami Vice. Open act affidato ai Backsound. Martedì 11 spazio ai Beavers From Mars, una band di Trento formata l’estate scorsa, mescolando la passione per il garage rock, il blues elettrico e l’alternative. Il gruppo propone cover (Arctic Monkeys, Black Keys, Franz Ferdinand), ma anche pezzi originali. I «Beavers from Mars» sono Federico Jacobitti, Giacomo Turra, Francesco Weber, Daniel Kasal e Giacomo Meroni. Sarà il metal style dei Leathermask ad aprire la serata di martedì 18, che ha come headliner i Malaga Flo gruppo formato da Marco Zuccatti (basso e contrabbasso), Enrico Benedetti (tastiere e pianoforte), Davide Visintainer (batteria e percussioni) e Tommaso Santini (violino e chitarra). Nati nel 2011, a formazione . La formazione attuale è composta da Marco, Davide, Luca, Patrizia, Niccolò, Luca e Stefano.


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www.itinerarifolk.it

È

quello di lunedì 3, alle 21 nel cortile delle scuole Crispi con il gruppo africano dei Songhoy Blues, il primo appuntamento di agosto con la ventottesima edizione di «Itinerari Folk» la rassegna di musica acustica etnica e contemporanea proposta dal Centro S. Chiara con la direzione artistica di Mauro Odorizzi. Costretti a fuggire dal loro nativo nord del Mali, a seguito dell’invasione jihadista nel 2012, i giovani musicisti si sono rifugiati nella capitale del Paese, dove hanno incontrato Damon Albarn che li ha invitati a partecipare all’album “Africa Express”. Mercoledì 5, al Giardino S. Chiara, concerto dei SovverSamba l’ensemble, nato a margine dei seminari roveretani di percussioni tenuti da Gilson Silveira, è composto da dieci musicisti di diversa provenienza e formazione artistica. Affascinati dalle molteplici anime della musica brasiliana, i SovverSamba esplorano sia le tradizioni popolari che autori contemporanei come Milton Nascimento, Renata Rosa e Chico Cèsar. Integrando voci e basso con la dimensione percussiva ed utilizzando strumenti tradi-

ITINERARI FOLK APRONO I SONGHOY BLUES, SI PROSEGUE CON GRUPPI DI SPESSORE COME: SOVVERSAMBA, CACI VORBA E JOE DRISCOLL CON SEKOU KOUYATÉ zionali, i SovverSamba presentano un concerto coinvolgente e ricco di sfumature. I suoni dai monti liguri saranno proposti da I Liguriani ad attraversare il cortile delle Crispi lunedì 10. L’intento da cui sono partiti è stata l’idea di ripescare, nell’archivio sconfinato della storia e nella memoria collettiva, musiche e brani che sono espressione del territorio ligure, terra di confine, approdo e incontro di tante diverse culture. Mercoledì 12 si vola invece in Polonia con i Caci Vorba e la loro miscela di carpathian, balkan e gipsy fusion segnata dalla carismatica vocalist e violinista Maria Natanson, considerata una delle più belle voci femminili della musica world polacca. Secondo la

critica è uno dei più dinamici e interessanti gruppi folk dell’Est Europa. Una proposta fortemente radicata nella musica e nei linguaggi della tradizione balcanica, che realizza con spirito e passione innovativi, una fusion molto

accattivante e personale. A chiudere Itinerari Folk, venerdì 14 al Giardino S.Chiara la coppia formata da Joe Driscoll e Sekou Kouyaté che fondono hip hop, funk e soul, rock con afrobeat, reggae e splendidi groove africani. ■

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di Fabio De Santi

“T

utti prima o poi ci siamo imbattuti in una illustrazione di Gustave Dorè. Quelle nella Divina Commedia, per esempio, sono le sue ma molti lo ignorano così come ignorano che il vigoroso culturista da lui dipinto nel fiume Stige (Inferno, canto VIII) sia Filippo Argenti, vicino di casa di Dante. Il sommo poeta distrugge il dirimpettaio con un dissing violentissimo. Ora il microfono passa ad Argenti”. Sono queste le parole che Caparezza ha usato per delineare il suo nuovo video legato al brano “Argenti Vive” con prologo ed epilogo declamati da Pierpaolo Capovilla estratto dall’abum “Museica”. Un disco che è al

CAPAREZZA IL SUO MUSEICA TOUR II – THE EXHIBITION FARÀ TAPPA IN TRENTINO MARTEDÌ 4 AGOSTO AL CLIMBING STADIUM DI ARCO centro del suo “Museica Tour II – The Exhibition” che sta attraversando l’Italia in questa estate 2015 e che farà tappa in Trentino martedì 4 agosto al Climbing Stadium di Arco. Da sottolineare che

per Caparezza, uno degli artisti italiani più amati dai giovani ma non solo, si tratta di un ritorno in Trentino a nove anni di distanza, visto che la sua ultima esibizione nella nostra regione era stata quella

del 2006 a Trento in Piazza Duomo. In quell’occasione il conceto era stato aperto da The Bastard Sons of Dioniso. Il concerto di Caparezza viene organizzato dall’Associazione Sideout di Arco, in-

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MALIKA AYANE

Biglietto a data aperta: consente l’accesso dal 2 maggio al 31 ottobre 2015. Prima di programmare la visita è fortemente consigliato accedere alla sezione MyExpo per convertire il biglietto confermando la data (Clicca qui). Biglietto a data fissa: consente l’accesso esclusivamente nella data selezionata al momento dell’acquisto.

La certezza di avere una privacy da difendere può risultare superflua, quasi ridicola se il nostro interlocutore è... un mentalista, uno che ti legge il pensiero. Un interlocutore davvero interessante, che sa cosa vuoi dire... prima ancora che tu l’abbia pensata: Francesco Tesei torna in teatro con “Mind Juggler”, una serie di giochi, esperimenti volti a farci stupire della potenza e potenzialità della comunicazione subliminale... per scoprire in leggerezza quanto sia importante stare all’erta e lontani dal rischio di essere manipolati.

Accompagnata da una “superband” di undici elementi, Malika Ayane - che ha aperto il suo 2015 conquistando il Premio della Critica al 65esimo Festival di Sanremo e il Disco D’Oro per il brano “Adesso e qui (Nostalgico presente)” tratto dall’ultimo album “Naif” (Sugar Music) - porterà in scena le novità dell’ultimo lavoro discografico insieme alle sue canzoni più amate dal pubblico, e non mancheranno alcune sorprese pescate dal suo personale bagaglio musicale, rivisitate con lo stile unico e raffinato di Malika.

TRENTO Auditorium S. Chiara 10 ottobre 2015 ore 21

TRENTO Auditorium S. Chiara 15 novembre 2015 ore 21.00

MILANO Aperto tutti i giorni dalle 10 alle 23 dal 1 maggio al 31 ottobre 2015

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ANTONELLO VENDITTI Dopo l’evento all’Olimpico, a settembre prenderà il via il tour al quale si aggiungono due nuove date, a Taranto il 10 dicembre e il 12 dicembre a Andria.

PADOVA Arena Spettacoli Padova Fiere pad. 7 21 novembre 2015 ore 21


trentinopanorama sieme a Fiabamusic e Shining production in collaborazione con la Comunità Alto Garda e Ledro e all’Assessorato alle politiche giovanili del comune di Arco. Uno show, quello che propone Caparezza che si annuncia davvero carico di energia che spazia in tutti i generi musicali, un impianto scenico ricco di immaginazione e creatività, pieno di spunti e visioni che sono la formula e l’impronta di tutti i live di Caparezza. Nella scaletta dove non mancheranno le sue hit, ampio spazio alle canzoni che compongono il suo ultimo album di studio “Museica”, un omaggio all’arte, una sua personale galleria da ascoltare e guardare, il suo museo, la sua musica. Con “Museica”, già disco di platino e Targa Tenco 2014 come “Album dell’anno”, Caparezza è al suo sesto lavoro di studio anche se da lui considerato come il suo nuovo “primo” disco, essendone sia autore che produttore artistico. Tra i brani il singolo “Cover” dove partendo da Warhol e grazie agli artisti che hanno permesso alle loro opere di diventare copertine di dischi, compie un viaggio attraverso le più celebri di tutti i tempi o “Mica Van Gogh”, brano dove traccia un parallelo tra la vita tormentata del pittore e una persona qualunque che vive oggi nel nostro tempo. E ancora “Non me lo posso permettere”, brano ispirato al trittico del pittore irlandese Francis Bacon “Tre studi di Lucian Freud”, una delle opere più costose della storia che diventa spunto per sviscerare la frase più pronunciata di questi ultimi

anni e anche “Troppo politico” dove “Il quarto stato” di Giuseppe Pellizza da Volpedo diventa riferimento per affrontare con ironia i suoi detrattori. Ad accompagnarlo sul palco Rino Corrieri (batteria), Diego Perrone (voce), Gaetano Camporeale (tastiere), Alfredo Ferrero (chitarra) e Giovanni Astorino (basso). Tra i brani che si ascolteranno, in una scaletta che comprende oltre venti canzoni, anche Mica Van Gogh, Abiura su di me, Sono il tuo sogno eretico, Teste di Modi, Nessuna razza, Follie preferenziali, Il dito medio di Galileo, Comunque Dada, Cover, China Town, Eroe, Ilaria condizionata, Non me lo posso permettere, La fine di Gaia insieme ai suoi maggiori successi da Vieni a ballare in Puglia, Avrai ragione tu, Vengo Dalla Luna al superhit che lo ha lanciato Fuori dal Tunnel insieme a Goodbye Malinconia. Proprio su questo tour in un’intervista a Rockol l’artista di Molfetta ha raccontato: “Questo show è l’ennesima potenza dei precedenti. Sviluppa un percorso personale che ho iniziato tanti anni fa e che consiste nel non dedicarmi soltanto all’esibizione canora ma di andare oltre, cercare di costruire uno spettacolo, che nel mio caso sconfina a volte in questo tour-musical. Ci sono cambi d’abito, oggetti che entrano ed escono. Un po’ come l’Aida, un’Aida fatta col polistirolo, con pochi mezzi”. Mentre sull’impatto visivo dello spettacolo ha evidenziato come esso sia: “Importante ma non fondamentale. Io parto sempre da un discorso immaginifico, mi piace immaginare prima di scrivere una canzone. Nello stesso modo immagino la performance e cerco di realizzarla. Ci sono un po’ di situazioni che si materializzano sul palco, anche simpatiche: ad esempio c’è un gioco delle tre carte per rappresentare la vicenda delle tre teste di Modigliani”. ■

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di Fabio De Santi

GARDA JAZZ FESTIVAL

C’

è un orsetto in barca sul lago sul manifesto dell’edizione numero quindici del Garda Jazz Festival che si svolgerà dal 2 al 22 agosto con un fitto calendario di concerti ad Arco, Drena, Dro, Nago Torbole, Riva del Garda e Tenno. Si inizia il 5 al Bastione di Riva del Garda con My Accordion’s Concept il live in cui Simone Zanchini propone il suo nuovo cd: un lavoro di grande fascino e suggestione che pone il fisarmonicista fra i grandi e più innovativi del panorama internazionale: ai momenti di improvvisazione estemporanea alterna delle proprie composizioni e brani di grandi compositori quali

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LA QUINDICESIMA EDIZIONE BRILLA SPECIALMENTE DEI NOMI DEGLI AMERICANI KYLE EASTWOOD (PROTAGONISTA DELLA SERATA DI CHIUSURA, IL 22 AGOSTO) E WALDO WEATHERS (IL 7 AGOSTO IN PIAZZETTA LIETZMANN A TORBOLE)

George Gershwin, Charly Parker, Duke Ellington, in un costante flusso creativo e improvvisativo magistralmente ispirato. Giovedì 6 a Canale di Tenno spazio al duo formato da Daniele Bonaviri e Gabriele Gagliarini, mentre venerdì 7 a Torbole concerto di Waldo Weathers and Morblus Band nel segno di Weathers un artista nel senso pieno della parola, conosciuto in tutto il mondo per esser stato membro della band del grande James Brown per 15 anni e per aver lavorato accanto a Charley Pride e Johnny Taylor per tanto tempo, partecipando inoltre a show con grandi star del soul e del pop come Michel Jackson. Sarà la chitarra di Federico Casagrande a segnare la notte di

sabato 8 a Nago mentre domenica 9 al castello di Arco uno dei maggiori eventi del festival con Karima in “Close to you” Omaggio a Burt Bacharach. Un concerto “Close To You” nasce dalla passione per la bella musica e dall’amore di Karima per

questo immenso Artista che ha regalato sogni e momenti meravigliosi a tutto il mondo. Al suo fianco quattro jazzisti d’eccellenza, Pietro Frassi, Max Ionata, Francesco Puglisi e Lorenzo Tucci, con alle spalle già un’importante carriera di solisti e sidemen. Mercoledì 12 a Riva del Garda la New Project Band presenterà un omaggio a Billy Strayhorn, giovedì 13 in Piazzale Segantina ad Arco le note saranno quelle di Helga Plankensteiner & Revensch, mentre venerdì 13 in Piazza Mercato a Pietramurata suoneranno gli RJD collective “Soul power” feat. Stefano Paolini & Massimo Morganti. E così via, fino al 22.


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www.mozartitalia.org

RARITÀ MOZARTIANE GRANDE VARIETÀ DI PROPOSTE MUSICALI CHE L’ASSOCIAZIONE MOZART ITALIA PROMUOVERÀ DAL 9 AL 13 SETTEMBRE A ROVERETO E DINTORNI (ALA, BORGO VALSUGANA, FOLGARIA, MARCO, NOGAREDO, VILLA LAGARINA). BOLLANI SU TUTTI

I

l pianista Stefano Bollani, il flautista Roberto Fabbriciani, l’arpista Jasna Merlak, il pedalpiano di Roberto Prosseda, il Quartetto d’archi M.Nostitz, l’Orchestra Giovanile Trentina diretta da Andrea Fuoli, il Quintetto di fiati Indaco, la soprano Margriet Buchberger con il pianista Corrado Ruzza, i Mozart Boys&Girls italiani e i 100 Mozartkinder tedeschi, saranno i protagonisti dei concerti della Settimana Mozartiana 2015. Basterebbe questo asciutto elenco per convincere della qualità e della varietà delle proposte musicali che l’Associazione Mozart Italia promuoverà dal 9 al 13 settembre a Rovereto e dintorni

INFO Acquisto biglietti Bollani e Prosseda sul sito www.primiallaprima.it Tutti gli altri presso Associazione Mozart Italia Via della Terra, 48 38068 Rovereto tel. e fax 0464 422719 infoami@mozartitalia.org

il pianista Ruzza; e, l’11 settembre, La dolce musica a Mondofrutti con i Mozart Boys&Girls e i 100 Mo zartkinder e una piacevole Rovereto Mozartiana (visita guidata a cura di Fulvio Zanoni e Giorgio Raponi, con intermezzi musicali a cura dei Mozart Boys&Girls e dei 100 Mozartkinder, 10 settembre). ■

(Ala, Borgo Valsugana, Folgaria, Marco, Nogaredo, Villa Lagarina). Il filo conduttore che lega tra loro gli eventi, “Musica rara di Mozart”, renderà gli appuntamenti ancora più intriganti. Darà modo di ascoltare composizioni rare di Mozart (es. il Concerto per flauto, arpa e orchestra), di apprezzarne le rivisitazioni in chiave jazz (Bollani, 10 settembre), di conoscere uno strumento straordinario quale il pedalpiano (Prosseda, 13 settembre). Soprattutto offrirà l’occasione di comprendere meglio il Mozart sperimentatore e innovatore che così tanto sconcertava i

suoi contemporanei (Convegno di studi mozartiani, 12 settembre, con il pianista-musicologo Prosseda, la musicologa del Mozarteum Adriana De Feo, il compositore Armando Franceschini, il violinista-musicologo Giuseppe Calliari, e arricchito da esempi musicali dal vivo a cura di Cotogno, Bussola, Gentilin). A completamento, il calendario proporrà alcuni appuntamenti festosi (la Tafelmusik al Ristorante Novecento del 12 settembre con il Quintetto a fiati Indaco, la soprano Buchberger e Margriet Buchberger

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www.sonoramente.it

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resce anno dopo anno il Festival Più Piano e dal Trentino, dove è nato nel 2008, si allarga sul territorio dell’Alto Adige con un calendario di concerti sempre più ricco e variegato. Quest’anno infatti, anche grazie al contributo della Fondazione Sparkasse Bozen e della Banca Sparkasse Bozen, verranno realizzati quattro concerti sul territorio della provincia di Bolzano (due a Caldaro e due a Bressanone). Gli appuntamenti in pro gramma spaziano dal recital pianistico alle formazioni cameristiche del duo e del trio, ospitando strumenti ad arco, strumenti a fiato ed anche la voce. Proseguono e crescono anche le altre specifiche peculiarità del Festival Più Piano. La rassegna, caratterizzata dalla presenza del pianoforte in ogni concerto, propone ogni anno un concerto speciale dove le tastiere incontrano un’altra arte, che nel 2015 sarà la poesia. Nei concerti del 25 agosto a Pinzolo e del 26 agosto a Dimaro, un attore teatrale (Vito Basiliana) reciterà poesie dei grandi classici dell’Ottocento e Novecento, accostandosi ed intrecciandosi alle esecuzioni musicali del duo Albertini – Bruni (armonica a bocca e pianoforte). Quest’anno verrà dedicata

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VIII FESTIVAL PIÙ PIANO IL FESTIVAL CONCERTISTICO REGIONALE DIRETTO DA MONIQUE CIOLA E EDOARDO BRUNI, IN PROGRAMMA DAL 21 GIUGNO AL 26 AGOSTO

speciale attenzione a uno dei più grandi pianisti e compositori del Novecento, il russo Alexander Scriabin (18721915), di cui ricorre quest’anno il centenario della morte: in numerosi concerti gli verrà re-

so omaggio tramite esecuzioni di sue composizioni (17, 19, 20, 21 agosto); in particolare questo omaggio troverà il suo culmine nella maratona scriabiniana del 19 e 21 agosto a Bressanone, dove il pianista e compositore tedesco Martin Münch, interprete scriabiniano riconosciuto e stimato a livello internazionale, eseguirà in due serate l’integrale delle sonate per pianoforte. Infine, viene mantenuto ed ampliato il livello internazionale: saranno presenti quattro artisti stranieri: Joanna Trzeciak (Polonia) a Roncegno il 4 agosto; Adrian Nicodim (Romania) a Caldaro il 17 agosto; Yevgeni Galanov (Bielorussia) a Cavalese il 20

agosto; Martin Münch (Germania) a Bressanone il 19 e 21 agosto. Saranno presenti anche numerosi artisti trentini (Edoardo Bruni, Monique Ciola, Letizia Grassi, Patrizia Bettotti, Santo Albertini, Vito Basiliana) ed italiani, in modo da permettere la trasversalità geografica (Trentino – Italia – Europa) che da sempre caratterizza il Festival. I luoghi del festival annoverano consolidati legami e nuovi sodalizi, contando in Trentino lo storico Palazzo della Magnifica Comunità di Fiemme a Cavalese, lo splendido Salone delle Feste dell’ottocentesco Palace Hotel di Roncegno in Valsugana, il moderno Paladolomiti di Pinzolo in Val Rendena, lo storico Palazzo dei Panni ad Arco nel Basso Sarca, la sala SOSAT, decorata con splendidi affreschi, a Trento, ed infine, dopo qualche anno di assenza, torneremo di nuovo al Teatro Comunale di Dimaro. In Alto Adige saremo ospitati tra i vigneti dei Giardini del Sudtirolo, presso la scuola musicale di lingua tedesca di Caldaro (Musikschule Eppan), e nell’auditorium dell’Oratorio Don Bosco a Bressanone, sede locale della scuola musicale altoatesina di lingua italiana (Area Musicale Vivaldi). ■


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di Fabio De Santi

L’

energia della musica blue segnerà la cittadina di Levico Terme dal 21 al 23 agosto con l’evento del “Levico Terme Blues Festival”. Un festival organizzato dall’Associazione Commercianti di Levico Terme, vede impegnate le associazioni Blues Made In Italy ed A-Z Blues per il coordinamento artistico. Nei tre giorni dell’evento si esibiranno BB Chris & His One Man Band, Diego Fainello Band, Maurizio Bestetti, Patrick Moschen, Rico Blues Combo, Riki Massini, The Blues Queen e The Indigo Devils. Tra le vie del centro storico, a partire dal mattino, si susseguiranno svariate situazioni musicali che accompagneranno il pubblico in un vero e proprio viaggio nel blues, dalle sue radici alla contemporaneità, dove mercatini e spazi espositivi a tema faranno da cornice ai concerti, rendendo l’atmosfera ancora

LEVICO TERME BLUES FESTIVAL DAL 21 AL 23 AGOSTO, CONCERTI IMPERDIBILI NELLA CITTADINA TERMALE più suggestiva. Fra i protagonisti anche la Diego Fainello Band il nuovo progetto di Fainello che presenterà uno spettacolo potente ma, allo stesso tempo, di classe, costruito grazie ad un repertorio ricercato che getta le basi sulle importanti influenze di derivazione folk-blues e nel sound dei suoi principali artisti di riferimento – come John Mayer, Mark Knopfler,

Eric Clapton con l’orecchio ben sintonizzato sulle onde della musica new country di tutta la West-Coast nordamericana. On stage anche Maurizio Bestetti può essere tranquillamente annoverato tra i “dinosauri” del blues italiano avendo, alle spalle, una lunga carriera iniziata nel 1964. Patrick Moschen vanta, soprattutto negli ultimi anni, collaborazioni importanti con

artisti di rinomata fama, uno su tutti Angelo “Leadbelly” Rossi con il quale suona nel progetto Three Dogs Night. In quest’occasione sarà accompagnato alla chitarra slide da Carlo Cicchini, genuino evocatore di sonorità blues storiche e all’armonica da Marino De Bartolomeo. Al Festival anche il progetto The Blues Queendedito a rievocare storie nate sul delta del Mississippi attraverso suoni crudi nello stile blues e gli Indigo Devils una cover band che adora far ballare il suo pubblico riportandolo agli anni ’50. ■

FESTIVAL DEL BENESSERE SOSTENIBILE Levico Terme > 24-26 luglio

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Pergine Valsugana > 25-26 luglio

LA NOTTE DEL MANGHEN Telve > 29 luglio

LUCI ED OMBRE DEL LEGNO SIMPOSIO DI SCULTURA 2015 Castello Tesino, Pieve Tesino, Cinte Tesino, Bieno > 27 luglio-1 agosto

XVIII° EDIZIONE INCONTRI INTERNAZIONALI MUSICA DI MEZZA ESTATE 2015

Eventi

Caldonazzo > 28 luglio

FESTA DELLA POLENTA

Roncegno Terme > 31 luglio-2 agosto

in Valsugana & Lagorai

ALBE IN MALGA - MALGA CAVALLARA

Passo Brocon > 1 agosto

GIROMALGANDO 2015 - TOUR ENOGASTRONOMICO

Grigno > 8 agosto

FESTA DELLE ERBE OFFICINALI

Roncegno Terme > 8-9 agosto

SPETTACOLO PIROTECNICO

Lago di Caldonazzo > 14 agosto

RITIRO FC BAYERN UNDER 14 Castello Tesino > 17-22 agosto

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Pieve Tesino > 22-23 agosto

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ORIENTE OCCIDENTE LA 35ESIMA EDIZIONE SI SVOLGERÀ DAL 28 AGOSTO AL 6 SETTEMBRE E SI SVILUPPERÀ IN NUOVI E DIFFERENTI SPAZI PERFORMATIVI (28/8). A precedere la performance saranno presentate le creazione dei giovani Andrea Gallo Rosso e Irene Russolillo, artisti che ruotano nel circuito Anticorpi XL di cui Oriente Occidente è partner. La sera come prima presenza internazionale avremo il gradito ritorno della compagnia canadese

dalla poetica guizzante, rivelatrice d’inquietudini e disagi interiori O Vertigo (28/8), che presenterà un’opera interattiva sul caos. Dalla Tunisia i coreografi ormai residenti in Francia Aicha M’Barek e Hafiz Dhaou, con la loro compagnia Chatha (29/30) metteranno in scena

in prima nazionale la “primavera araba”, le tristi vicende politiche tunisine del 2011, attraverso uno sguardo di legittimazione che guarda al futuro. Il coreografo italiano trapiantato in Francia Paco Décina, dopo oltre dieci anni di assenza tornerà con la sua compagnia a Oriente Occiden-

“NOTTE DI FIABA” TORNA CON CAPPUCCETTO ROSSO

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alla foresta di Sherwood al bosco del lupo cattivo. Dalla leggenda popolare britannica alla fiaba francese codificata nel XIX secolo dai Fratelli Grimm. Da Robin Hood a Cappuccetto Rosso, “Notte di fiaba” cambia soggetto ma non filosofia: anche quest’anno, dal 27 al 30 agosto, l’evento di Riva del Garda – all’edizione numero 41 si propone come un saluto allegro, giocoso e divertito all’estate. Spettacoli e narrazioni, musica e intrattenimento, laboratori e giochi, viaggi nella fiaba, per quattro giornate organizzate dal Comitato Manifestazioni Rivane con il patrocinio di Ingarda Trentino e dedicate ai bambini in primis, ma anche alle loro famiglie. La storia di Cap-

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puccetto Rosso sarà reinventata attraverso i tanti laboratori, giochi, racconti e l’immancabile spettacolo teatrale itinerante del viaggio nella fiaba che animeranno le piazze di Riva del Garda dal 27 al 30 agosto e, come sempre, sabato 29 agosto alle ore 22.00 il tradizionale spettacolo pirotecnico illuminerà le acque del Lago di Garda con meravigliosi giochi di luce. Le attività ludiche e ricreative comprenderanno laboratori culinari e creativi, set fotografici e animeranno alcune piazze cittadine ma anche il Chiostro di S Francesco, il Cortile Interno della Rocca e molti altri luoghi toccati dalla caccia al tesoro a squadre Persi nel bosco. Giochi e manualità, ma anche spettacoli e letture animate per bambini. Nella ricca sezione Musica e Intrattenimento spicca Che lupo sei? Lupo femmina, lupo cuoco, lupo invisibile, lupa pagliaccia..., mostra (e storie) di lupi visti dai bambini visitabile dal 27 agosto al 19 settembre nella Biblioteca Civica Riva del Garda. Il MAG (Museo Alto Garda) sarà invece la location della mostra di illustrazioni “La vera storia di Cappuccetto Rosso”, che resterà aperta fino al 6 settembre. www.gardatrentino.it

www.orienteoccidente.it

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a 35esima edizione di Oriente Occidente si svolgerà dal 28 agosto al 6 settembre e si svilupperà in nuovi e differenti spazi performativi sia a Rovereto, dove in aggiunta al Mart e all’Auditorium Melotti troveremo il teatro Zandonai, sia a Trento, dove oltre al teatro Sociale ci sarà il coinvolgimento anche del Muse. La nuova edizione riprenderà la riflessione sul tema del corpo in conflitto, confrontandosi con importanti tematiche che vedono protagoniste diverse aree geografiche e culturali che da oriente si spingono verso l’occidente. Nello specifico il tema sarà “la bellezza della diversità”, come ricerca di un punto d’equilibrio per il superamento dei conflitti. S’inizierà con una coproduzione e prima assoluta che vedrà la compagnia italiana tutta al femminile Cafalelè, protagonista di uno spettacolo aereo sulla metafora della ricerca della felicità


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te con due progetti scaturiti dall’esperienza estrema vissuta in prima persona nelle Isole Crozet nel remoto oceano Indiano (29 e 31/8). Dal Sudafrica la coreografa Robyn Orlin, attiva a Berlino e apprezzata in Francia, presenterà i suoi giovani danzatori nella messa in scena della bellezza, contraddizione ed esuberanza della società sudafricana (30/8). Per la seconda volta consecutiva tornerà a Oriente Occidente la compagnia israeliana dalla poetica prorompente L-E-V (cuore in ebraico), guidata dalla coppia Sharon Eyal e Gai Behar (1/9) e a seguire, sempre dall’Israele, arriverà il coreografo e interprete Arkadi Zaides (2/9), autore di un pezzo che racconta le crudeli azioni nella striscia di Gaza, viste con gli occhi dei palestinesi. Infine, dopo averli

apprezzati a Trento nell’ambito dell’ultima stagione della danza, torneranno gli israeliani Inbal Pinto e Avshalom Pollack (3/9), che riveleranno un microcosmo colorato da bizzarre figure. Dalla Francia la compagnia Lanabel (2 e 3/9) replicherà per ben quattro volte il banchetto-coreografico per un massimo di 64 spettatori per volta, mentre a distanza di parecchi anni, sempre dalla Francia, ritornerà Maguy Marin (5/9), una delle interpeti europee più note della danza contemporanea degli anni ‘80. Vincitore lo scorso anno del concorso coreografico Danz’è, Marco Auggiero (4/9) metterà in scena la coproduzione del Festival OVO/una deviazione dal percorso originale, con cui esplora i concetti di evoluzione-involuzione della specie a partire da un primigenio uovo. Infine, a chiusura di Oriente Occidente, dalla Spagna giungerà La Veronal (6/9), l’eclettica compagnia del catalano Marcos Morau, che presenterà il nuovissimo Voronia, un lavoro, come lo ha definito il giovane danzatore trentino Giacomo Tedeschi impegnato come interprete di questa performance, “esplosivo” che punta a una riflessione sulla caduta dei valori nella società occidentale. Oltre alla possibilità di partecipare a stage, workshop e laboratori condotti da alcuni artisti presenti durante il Festival, e oltre all’organizzazione della consueta sezione di approfondimento culturale Linguaggi, anche quest’anno sarà allestito il Giardino della danza, uno spazio poliedrico che ospiterà le diverse attività che arricchiscono Oriente Occidente come gli incontri e le prove aperte, come Danz’è off, la kermesse dell’esibizione delle compagnie selezionate per il concorso indetto ormai da diversi anni dal Festival, e come la performance finale dei partecipanti al laboratorio del CID, condotto durante l’anno da Franca Zagatti. ■

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iunta alla sua 15esima edizione, la rassegna Trentino Danza Estate mantiene inalterata la sua struttura, con l’aggiunta di una novità che contribuirà a far crescere ulteriormente in termini qualitativi la manifestazione che, come di consueto, si svolgerà a Tesero dal 23 al 29 agosto. Per una settimana quindi, il paese montano della Val di Fiemme sarà meta di giovanissimi, giovani e meno giovani, intenzionati a condividere la passione e la voglia di studiare la disciplina della danza, attraverso stili e generi diversi, grazie alla presenza d’insegnanti riconosciuti anche a livello internazionale. Nello specifico quest’anno lo staff si compone per la danza classica da Ivan Cavallari, Carlotta Zamparo, Barbara Protti, per la danza contemporanea è stata riconfermata Emanuela Tagliavia oltre alla presenza della new entry Francesca Frassinelli; sono stati inoltre coinvolti Giulio Crocetta per l’acrobatica, Tony Stone e Ranaldi Steri per l’hip hop, Caterina Felicioni, Michael Cassan e Dominique Lesdema per la danza moderna, Animal per

TRENTINO DANZA ESTATE PER UNA SETTIMANA, DAL 23 AL 29 AGOSTO, TESERO SARÀ META DI GIOVANISSIMI, GIOVANI E MENO GIOVANI, INTENZIONATI A CONDIVIDERE LA PASSIONE E LA VOGLIA DI STUDIARE LA DISCIPLINA DELLA DANZA il ragga dance hall, Gianluca Ferrato per il musical e infine Giulia Primon per la zumba. La novità dell’edizione 2015 è data dall’organizzazione della prima edizione del concorso di Deha Ballet Competition, un progetto ideato da Camillo di Pompo, direttore creativo di Deha Ballet, in collaborazione con Monica Cagnani, direttrice del Teatro Oscar di Milano, con l’intenzionalità di dare ai partecipanti una nuova opportunità per affacciarsi al mondo del professionismo oltre all’esibizione in un momento di spettacolo. Si tratta quindi di un nuovo concorso di danza che, dopo le selezioni di Milano, Firenze e Trento, porterà nell’ambito di TDE i migliori danzatori prescelti, i quali si sfideranno in occasione della semifinale e finale che si svolgerà il 26 agosto al teatro Comunale di Tesero. I vincitori saranno scelti da una giuria speciale presieduta da Anna Maria Prina, ex direttrice della Scuola di Ballo del Teatro alla Scala e composta da tutti gli insegnati presenti allo stage, con l’aggiunta di alcuni membri esterni. I primi classificati di ogni categoria avranno poi la possibilità di

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esibirsi alla serata del Gran Galà del 27 agosto, sempre al teatro Comunale di Tesero, in cui oltre ai vincitori del Concorso saranno protagonisti in scena anche Claudio Coviello e Nicoletta Manni, primi ballerini del Teatro alla Scala di Milano e testimonial di Deha Ballet. Le serate di spettacolo che prevedono la presentazione degli insegnanti del 23, l’esibizione di alcune scuole di danza trentine attraverso la formula “vetrina” del 24 agosto e la Festa in Piazza all’insegna del ballo, musica e divertimento del 25 agosto sempre a Tesero, proseguiranno poi il 28 agosto con il Contest di hip hop e break dance, organizzato e condotto ormai da diversi anni in collaborazione con Mad 4 Dance e la presenza ironica e sempre apprezzata di Fabrizio Santi e Roberto Blue. TDE si concluderà il 29 agosto al Palazzetto dello sport di Cavalese con l’esibizione finale del lavoro svolto durante la settimana da tutti gli allievi partecipanti alla rassegna. Info: www.trentinodanzaestate.it ■


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L’

estate 2015 verrà ricordata come l’estate dei castelli in Val di Non. Innanzitutto per la fortunata iniziativa del “Trenino dei Castelli” che si snoda sulla tratta ferroviaria della Trento-Malé. Quattro tappe, che permettono di scoprire altrettanti castelli – San Michele a Ossana e Caldes in Val di Sole, Castel Valer e Castel Thun in Val di Non – per un vero e proprio viaggio nella storia e nell’arte che viene riproposto ogni sabato fino al 5 settembre (ad esclusione di Ferragosto) (www.iltreninodeicastelli.it). Accanto al “Trenino dei Castelli” i visitatori della Val di Non potranno godere di altre straordinarie aperture di castelli solitamente chiusi al pubblico. Stiamo parlando di Castel Valer di Tassullo e Castel Belasi di Campodenno. Castel Belasi, con la sua prestigiosa posizione che domina tutta la bassa Val di Non, apre in anteprima le proprie porte ai visitatori mostrando i lavori di restauro che lo coinvolgono. L’appuntamento è con la visita guidata “Castel Belasi: un viaggio nella storia” giovedì 6 agosto e giovedì

L’ESTATE DEI CASTELLI IN VAL DI NON LE APERTURE STRAORDINARIE DI CASTEL BELASI E CASTEL VALER OFFRIRANNO FANTASTICHE ESPERIENZE DI CULTURA E GUSTO DURANTE IL MESE DI AGOSTO Castel Valer

20 agosto (ore 16.00 e ore 18.00). Giovedì 13 agosto l’appuntamento si arricchisce grazie ai prodotti della “Strada della Mela e dei Sapori”. I migliori prodotti locali, musica e racconti accoglieranno gli ospiti

all’imbrunire in un’atmosfera magica e inusuale grazie all’iniziativa-degustazione a castello “Belasi Lounge”, a partire dalle ore 17.00. Dopo il successo della prima edizione del 2014 torna infine anche quest’anno l’iniziativa “Laddove ogni sguardo è una meraviglia! Esperienze di cultura e gusto a Castel Valer”. Venerdì 7, 21 e 28 agosto (orario visite: ore 16.00 e ore 18.30) sarà possibile visitare in esclusiva alcuni ambienti privati di Castel Valer e degustare il meglio della produzione

enogastronomica trentina. Assaggi gustosi dei prodotti del territorio saranno curati della Strada della Mela e dei Sapori con abbinamento di Trentodoc, vini e succhi locali. A seguire ci sarà un accompagnamento narrato fra corti, giardini, affreschi e avvolti. Tanto per le aperture di Castel Belasi che per quelle di Castel Valer è obbligatoria la prenotazione. Per info e prenotazioni: Apt Val di Non Tel. 0463.830133 ■ info@visitvaldinon.it

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F

orse è il primo omaggio ufficiale che le viene dedicato dal giorno della sua tragica scomparsa, avvenuta nell’inverno del 2011. “Chiamatemi Divina” è il titolo della mostra che sarà inaugurata a Riva del Garda il prossimo 22 agosto per riportare alla luce la figura di una grande Diva del cinema italiano degli anni Cinquanta e Sessanta che scelse di vivere in Trentino nel momento in cui, ancora giovanissima, decise di ritirarsi dalle scene. È dedicato a Dorian Gray l’ultimo lavoro di ricerca di Franco Delli Guanti e Ludovico Maillet che in questo modo tornano alla ribalta dopo i positivi risultati del progetto “Quando il Garda era un mare” avviato lo scorso anno, dedicato alla ricostruzione della storia della “Bertolazzi Film”, la piccola Cinecittà gardesana dove negli anni Sessanta venivano girati film di pirati. Su iniziativa del Centro Culturale “La Firma” i due autori trentini ora vogliono portare alla luce un’altra pagina di storia del cinema italiano rendendo omaggio all’attrice Dorian Gray. Nata a Bolzano ma vissuta per quasi cinquant’anni a Torcegno in Valsugana, Maria Luisa Mangini, questo il vero nome, ha girato 32 film insieme ai più grandi attori dell’epoca. Il grande pubblico la ricorda soprattutto per

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CHIAMATEMI DIVINA IL 22 AGOSTO A RIVA DEL GARDA IL CENTRO CULTURALE “LA FIRMA” INAUGURA UNA MOSTRA DEDICATA A DORIAN GRAY

il ruolo della “malafemmina” in “Totò, Peppino e la... malafemmina” (1956). Federico Fellini la chiamò a recitare nella parte di Jessy, l’amante di Amedeo Nazzari in “Le notti di Cabiria”. È però soprattutto con “Il grido” di Michelangelo Antonioni - dove interpreta la benzinaia Virginia - che si impone al grande pubblico come attrice impegnata e drammatica, allontanando da sé l’immagine di bambola

sensuale. Entrata nel cinema d’autore, continua ad essere molto richiesta nel cinema brillante: per il film “Mogli pericolose” di Luigi Comencini (1958) il suo talento è premiato con un Nastro d’Argento come migliore attrice non protagonista. In seguito recita ancora in numerose pellicole di genere farsesco e spionistico, fino a metà degli anni sessanta, quando, in attesa di un figlio, abbandona le scene ritirandosi a vita privata. Mette tragicamente fine alla sua esistenza il 15 febbraio del 2011 nella sua abitazione di Torcegno. In un’intervista degli anni Cinquanta disse che avrebbe voluto chiamarsi “Divina” (giocando sul cognome della madre da nubile): da qui il titolo di questa mostra che vuole sottolineare come - ai tempi del suo massimo successo

– chiedendo alla gente chi fosse Dorian Gray nessuno avrebbe risposto che si trattava di un personaggio letterario ma tutti avrebbero fatto riferimento ad una delle più grandi Dive dell’epoca. L’esposizione di Riva del Garda – inaugurazione sabato 22 agosto alle 18 alla Galleria Civica “G. Craffonara” – presenterà al pubblico una serie di manifesti e locandine originali dell’epoca dove l’attrice è ritratta insieme ai grandi attori del tempo. In mostra anche le riviste dove la Diva è ritratta in copertina. Autentico gioiello dell’esposizione saranno le fotografie, molte delle quali inedite, che ritraggono Dorian Gray per i più importanti settimanali dell’epoca, attraverso l’obiettivo di Chiara Samugheo, figura cardine nella storia della fotografia italiana, la prima e più importante fotografa del dopoguerra, che da tempo ha lasciato l’Italia per ritirarsi in Costa Azzurra. Colta, raffinata, bellissima, Chiara Samugheo declina la sua arte al reportage, alla pubblicità, al cinema, sempre in modo innovativo e peculiare. La mostra rimarrà aperta a Riva del Garda fino al 9 settembre. Per informazioni: Franco Delli Guanti, 330 239131, info@ ■ mediaomnia.it


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LA MAGNALONGA

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itorna anche quest’anno “La Magnalonga”, tradizionale passeggiata enogastronomica, la prima e la più longeva del Trentino, arrivata quest’anno alla sua 20a edizione. Si snoda su un percorso di otto chilometri con partenza da Parco Legat di Volano con arrivo a Castel Beseno passando da Castel Pietra. Faranno da cornice alla manifestazione anche i vigneti dell’Alta Vallagarina, zone del Moscato DOC Superiore Castel Beseno e del Marzemino Superiore dei Ziresi DOP. Domenica 6 settembre, dalle 9.30 alle 13.30, si partirà da Parco Legat di Volano a gruppi di 100 partecipanti ogni 10 minuti circa. Lungo tutto il percorso sarà possibile gustare piatti, vini e altri prodotti tipici trentini come di consueto anche gluten free forniti esclusivamente da aziende autoctone. L’abbinamento dei vini alle varie pietanze è stato affidato agli intenditori delle cantine locali: Cantina Salizzoni di Calliano con il Perlato Rulüander, la Cantina Vivallis di Villagarina con il Marzemino, la Cantina di Aldeno con il Castel Beseno, la Cantina Maso Salengo di Volano con il Salengo, e la Cantina Concilio di Volano con il Lilium. “Castelli d’incanto, fra magia e realtà” è il tema scelto per il ventennale della manifestazione. Il tutto sarà

UNA PASSEGGIATA TRA VIGNETI E CASTELLI DELL’ALTA VALLAGARINA, DOMENICA 6 SETTEMBRE. “CASTELLI D’INCANTO, FRA MAGIA E REALTÀ” È IL TEMA SCELTO PER IL VENTENNALE DELLA MANIFESTAZIONE. IL TUTTO SARÀ ANIMATO DA ARTISTI CHE SI ESIBIRANNO CON MUSICA E SPETTACOLI VARI animato da artisti che si esibiranno con musica e spettacoli vari all’interno dei castelli e durante il tragitto fantastiche sorprese allieteranno grandi e piccoli ospiti con un finale da favola. Ogni anno questa manifestazione porta sul territorio e nel cuore dell’Alta

Vallagarina oltre 2300 partecipanti, (la maggior parte provenienti da fuori provincia). Questo è il numero massimo di iscritti che vengono accettati, per poter così garantire la qualità offerta dalla gastronomia. Sarà organizzato un parcheggio per pullman

ed auto in zona industriale a Volano, con un servizio di bus navetta gratuito per il rientro da Besenello a Volano. La manifestazione si svolgerà anche in caso di maltempo. Hli organizzatori consigliano di munirsi di abbigliamento comodo per affrontare il percorso che, causa leggeri dislivelli, è sconsigliato a passeggini e carrozzine. Inoltre, nei due manieri è vietato l’accesso ai cani. Molti gli sponsor che sostengono da anni l’evento, e i volontari (oltre 300) che con il loro impegno e cordialità garantiscono a tutti i partecipanti il meglio dell’ospitalità che l’Alta Vallagarina sa offrire. Il costo della Magnalonga è stato fissato in € 22 per gli adulti e in € 10 per i bambini fino a 12 anni. Chi invece provvederà ad iscriversi entro venerdì 4 settembre potrà usufruire di uno sconto e pagare € 20 per adulti ed € 9 per ogni bambino. È possibile iscriversi anche domenica mattina, dopo le 11. Per informazioni e modalità d’iscrizione consultare il sito: www.lamagnalonga.org. Tel. 0464.387111-346.6859667; info@lamagnalonga.org. ■ 63

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trentinomostre

VENDITORI DI STAMPE E LIBRI

C’

era un tempo in cui le merci viaggiavano sulle spalle degli uomini, su quelle degli animali, su carri e battelli. Sulle spalle si spostava anche

la cultura: libri venivano acquistati, trasportati e venduti da uomini che si spostavano di valle in valle, di villaggio in villaggio, di maso in maso. Portavano con sé stampe (nelle quali si narrava, iconograficamente, battaglie e vite di Santi e eroi), libri di preghiera, Bibbie, qualche timido romanzo famoso. Queste cose le sanno bene i tesini che per anni hanno viaggiato a piedi per i paesi della mitteleuropa portando le famose stampe dei remondini di Bassano del Grappa. E non poteva esserci terra migliore del Tesino per raccontarci, oggi, i tempi in cui la commercializzazione di libri e stampe avveniva attraverso i venditori ambulanti. Così è approdata in questa parte del Trentino, al Museo delle Stampe e dell’Ambulantato “Per Via” di Pieve Tesino, questa inedita e intrigante mostra proveniente dalle raccolte del

MERLETTI RACCONTANO LA STORIA

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ino al 2 novembre, a Luserna rivivono i fasti della Belle Époque tra abiti sontuosi e preziosi merletti confezionati dalla comunità cimbra trentina. L’originale mostra, del Centro Documentazione Luserna, ripercorre epoche e mode per farci riscoprire il fascino e la vitalità del settore tessile del piccolo borgo trentino di Luserna attraverso fili, tessuti, abiti e merletti. Suddiviso in due sezioni, il percorso espositivo rievoca la storia della moda tra il XIX e XX secolo, interrogandosi sull ’evo luzi o n e sociale, economica, politica ed artistica della comunità germanofona cimbra. Nella prima sezione troviamo un assortimento di capi d’abbigliamento ed accessori di rara bellezza risalenti al periodo 1890-1918 che riconsegnano a filati e stoffe il loro prestigio. La seconda sezione “L’arte del merletto a fuselli a Luserna – ’S gekhnöppla ats Lusérn” ha invece carattere permanente e presenta la tradizione locale della lavorazione del merletto a fuselli, detta anche “tombolo”; vi si ricostruisce l’ambiente della storica scuola di merletto riconosciuta nel 1883 quale polo formativo dal Ministero dell’Istruzione di Vienna.

Castello Sforzesco di Milano e intitolata Colporteurs:

i venditori di stampe e libri e il loro pubblico. In collaborazione con la Raccolta delle

La mostra, ideata da Alberto Milano, ricostruisce attraverso

Stampe “Achille Bertarelli”, con la Fondazione Trentina Alcide

le stampe quella che era l’immagine dei venditori ambulanti

De Gasperi e con il Comune di Milano (Direzione Cultura),

di libri popolari, di stampe sacre e profane, di avvisi, giornali,

fino al 30 agosto sono esposte decine e decine di stampe

ventole, ma anche di coloro che vendevano altri oggetti quali

che raccontano, appunto, la commercializzazione di libri e

busti in gesso e proponevano spettacoli di vedute ottiche e

stampe tra il XVI e al XX secolo.

lanterna magica. La raffigurazione di coloro che scelsero il mestiere di diffondere libri e stampati ci è stata tramandata in numerose versioni; qualsiasi fossero gli oggetti in vendita tutti i venditori erano accomunati dai lunghi spostamenti percorsi a piedi, per raggiunger il pubblico nelle località più lontane ed isolate, con tutti i pericoli e le incertezze di una vita che poteva essere segnata da tragici incontri, oltre che dalla durezza quotidiana. Il mestiere del venditore fu comunque esercitato con dignitosa professionalità, tanto da permettere, in alcuni casi, un’ascesa sociale, l’acquisto di un negozio e addirittura di una casa editrice. Non deve quindi essere confuso con il sempre mobile gruppo dei ciarlatani e truffatori, oppure mendicanti che numerosi percorrevano le stesse strade e visitavano

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trentinomostre gli stessi mercati. Le immagini permettono di ricostruire visivamente un fenomeno sociale di ampia rilevanza, in riferimento alla diffusione e alla creazione di un immaginario collettivo europeo. I colportori, oltre che vendere libri e opuscoli dal prezzo contenuto, destinati ad alimentare la fantasia e l’immaginario collettivo, erano intenti a suggerire consigli pratici o modelli di vita edificanti. Spesso rappresentavano gli intermediari della diffusione di edizioni clandestine nel secolo dei Lumi, delle battaglie politiche in piena Rivoluzione, della propaganda dell’Italia Risorgimentale, della diffusione della fede cristiana. Nella Francia rivoluzionaria il terreno fu preparato dalla diffusione di testi clandestini, miranti a desacralizzare la figura dei sovrani, e a delegittimare la cultura dominante. Si trattava dei mauvais livres, di opuscoli proibiti, stampati oltre i confini, e giunti in patria nascosti nelle borse dei colportori. E furono ancora dei colportori-cantastorie a sostenere gli eventi che caratterizzarono gli anni rivoluzionari. Più che i catechismi politici e i giornali, furono le canzoni, impresse sui fogli volanti, e accompagnate dalla musica del violino, a modellare, grazie alla loro forza comunicativa, la pubblica opinione. Anche in Italia durante le guerre d’indipendenza che condussero all’Unità, ai colportori fu affidato l’incarico di diffondere programmi ed iniziative promosse da associazioni patriottiche. Infine, questi librai ambulanti, contribuirono alla diffusione della cultura evangelica nell’Italia del secondo Ottocento. I colportori evangelici in Italia, all’indomani dell’Unità, e con essi varie società e organizzazioni protestanti, tentarono di far conoscere una cultura religiosa “diversa” rispetto a quella tradizionale cattolica, egemone nel paese. La costituzione di società bibliche, di una casa editrice, come la Claudiana, di una rete slegata dai canali di commercio tradizionali, costituirono i gangli di un circuito di diffusione del libro, che considerava come suo perno principale il colportore: venditore ambulante ed evangelista. Orario: martedì-giovedì 14.30-18.30, venerdì-domenica 10-13, 14.30-18.30. Lunedì chiuso. Info: tel. 0461 594726 oppure 366 6341678, www.museopervia.it

ARCO Mostre SEGANTINI E ARCO Apertura: fino a giovedì 31 dicembre. MAG Arco, Galleria Civica G. Segantini. Mostra a cura di Alessandra Tiddia, Mart. Info: www. museoaltogarda.it.

BASELGA DI PINÉ Mostre TULLIO GASPERI Apertura: da sabato 1 a sabato 8 agosto. Spazio alla Cultura al Centro Congressi Piné 1000. Mostra di pittura dell’artista pinetano Tullio Gasperi. Orario: 10-12/17-19. Info: Biblioteca Tel. 0461.557951. Mostre 18^ MOSTRA DEI FUNGHI ADRIANO PRETTI Apertura: da venerdì 14 a sabato 15 agosto. Sala Pubblica di Miola. Tradizionale mostra dei funghi di Ferragosto, allestita dalla micologa Daniela Andreazzi Barbato. Orario: 10-12/16-19. Info: Biblioteca Tel. 0461.557951.

BORGO VALSUGANA E ANTICA PIEVE DI GRIGNO Mostre ARTISTI IN VALSUGANA Apertura: da sabato 11 luglio a domenica 16 agosto. Spazio Klien. Info: www.visitvalsugana.it.

CALDES Mostre DONI PREZIOSI Apertura: fino a domenica 18 ottobre. Castel Caldes. Immagini e oggetti dalle collezioni del Castello del Buonconsiglio di Trento. Dopo la prima tappa che si è tenuta al Castello del Buonconsiglio di Trento ora la rassegna, dedicata al tema del dono nell’arte, approda in Val Di Sole nel maestoso Castello di Caldes. La rassegna propone un’articolata selezione di preziose opere d’arte provenienti dalle collezioni museali del Castello del Buonconsiglio, accomunate da un comune filo conduttore: il dono nell’arte. Info: Azienda Turismo Val di Sole Tel. 0463.901280; info@vldisole.net.

CANAZEI Mostre LE RESIDENZE NELLE DOLOMITI DELLA PRINCIPESSA SISSI 26 mercoledì. Piaz G. Marconi. “Le residenze nelle Dolomiti della principessa Sissi” Licia Campi Pezzi e Mauro Valentini, evento a cura della biblioteca comunale. In caso di maltempo lo spettacolo verrà fatto nella Sala consiliare del comune di Canazei. Info: APT Val di Fassa - Ufficio turistico Canazei Tel. 0462.609600; infocanazei@fassa.com.

CASTEL TESINO Mostre MOSTRA DI PITTURA Apertura: da domenica 2 a domenica 16 agosto. Atrio della Biblioteca comunale. Mostra di pittura a cura della pittrice Roberta Spigolon. Info: Biblioteca di Castello Tesino Tel. 0461.593232.

CLES Mostre FIORI E COLORI Apertura: da sabato 4 luglio a domenica 23 agosto. Centro storico. L’evento trasforma il centro della borgata in uno spettacolare e grande giardino, lussureggiante di verde, di piante, di fiori. Una quindicina di orti e giardini, con installazioni sorprendenti, sono stati affidati a fiorai ed aziende locali, ma anche a giardinieri comunali di alto prestigio. Info: Pro Loco Cles, Tel. 0463.421376; info@prolococles.it. Mostre TACCO QUINDICI Apertura: fino a domenica 27 settembre. Palazzo Assessorile. “Tacco Quindici” è una mostra evento dedicato alla calzatura, ai personaggi, alle storie ad essa legate ed all’evolversi del gusto e della moda che l’hanno eletta a proprio baluardo. Orario: ore 10-12/15-19. Aperture serali: ore 20-22, durante le manifestazioni di piazza. Chiuso il lunedì. Entrata libera. Info: Comune di Cles Tel. 0463.662091; info.cles@visitvaldinon.it.

DRENA Mostre IL TESORO DI KAS Apertura: da martedì 14 luglio a venerdì 21 agosto. Castello, sala espositiva. Storia di una mitica città sepolta raccontata da un artista contemporaneo 100 opere: oli, disegni, incisioni, manoscritti, gioielli, sculture, frammenti di roccia incisi formano una suggestiva mostra che esamina e racconta la storia di una civiltà sepolta sotto una grande frana. Orario. 10-19. Info: Castello di Drena Tel. 0464.541220; francopivetti@tin.it.

GRUMES Mostre I CONFINI Apertura: da domenica 12 luglio a domenica 9 agosto. Sala mostre Le Are. Mostra delle mappe storiche e di antichi documenti relativi alle nostre comunità e alle “beghe” per i confini a cura del dott. Roberto Bazzanella e dott. ssa Elena Dalprà dell’Università degli studi di Trento. Info: Tel. 0461.688003, info@vivigrumes.it.

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trentinomostre Mostre CONFINI: LINEE DI DIVISIONE, PUNTI DI INCONTRO Apertura: da venerdì 7 a lunedì 31 agosto. Sala leAre. La mostra mira a mettere in luce proprio tali elementi: mappe storiche ed antichi documenti relativi alle nostre comunità e alle beghe per i confini vi guideranno alla scoperta della nostra storia. A cura del dott. Roberto Bazzanella con la collaborazione del dott. Davide Allegri e la dott.ssa Elena Dai Prà (Università di Trento). Orari di apertura: tutti i giorni ore 20-22. Info: Sviluppo Turistico Grumes info@vivigrumes. it; 346.2799154. Mostre LA GUERRA SUI CONFINI Apertura: da martedì 11 agosto a venerdì 11 settembre. Sala mostre Le Are. In occasione del centenario della Grande Guerra mostra che ricorda gli avvenimenti della 1a Guerra Mondiale nell’area trentina e che mette in luce l’aspetto drammatico della lotta per i confini ed i territori. Info:Tel. 0461.688003, info@vivigrumes.it.

LUSERNA Mostre ABITI E MERLETTI RACCONTANO LA STORIA Apertura: fino a lunedì 2 novembre. Centro Documentazione. La mostra è articolata in due sezioni. La prima, “Abiti e Merletti raccontano la Storia” temporanea per l’anno 2015, che occupa tutte le sale dell’ultimo piano, è di carattere generale. Obiettivo della mostra è di presentare, attraverso un’esposizione di abiti antichi, completi di diversi accessori, le trasformazioni a livello sociale, economico, politico ed artistico, degli anni tra il 1890 ed il 1918. L’altra sezione, “’S gekhnöppla ats Lusérn - L’arte del Merletto a fuselli a Luserna”, che occuperà due locali al secondo piano ed avrà carattere permanente, presenta un elemento culturale caratterizzante la comunità cimbra di Luserna, ossia la tradizione della lavorazione del merletto a fuselli (chiamata anche “tombolo”). Orario: tutti i giorni ore 10-12/14-18. Info: Centro Documentazione Luserna Tel. 0464.789638; www.lusern.it.

MOENA Mostre 1914-1918 “LA GRAN VERA” LA GRANDE GUERRA: GALIZIA, DOLOMITI Apertura: da venerdì 26 giugno a domenica 13 settembre. Teatro Navalge. La mostra tematica sulla Grande Guerra, farà riferimento al fronte austro-russo, alla guerra in montagna sulle Dolomiti di Fassa e al suo impatto sulle popolazioni locali. Verrà esposta al pubblico la collezione “Fedespiel-Caimi” che

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comprende uniformi, cimeli, reperti, album fotografici, arricchita da ulteriori reperti appartenenti a collezioni private. Orario: tutti i giorni 10-12.30/16-19; giovedì e domenica anche 21-22.30. Info e prenotazioni: ingressi e visite guidate 331.8029886; 0462.565038; attività didattica 0462.760182. Mostre IL FASCINO DEI LEGNI ANTICHI Apertura: fino a lunedì 31 agosto. Stalla de l Janac - Piaz de Ramon. Esposizione dell’artista del legno Vigilio Jellicho. Orario: ore 10-12/17-19. Info: Apt Val di Fassa - Ufficio turistico Moena Tel. 0462.609770; infomoena@ fassa.com.

MONTE BONDONE Mostre ORTI DI MONTAGNA Apertura: da sabato 22 a domenica 23 agosto. Una mostra per imparare a distinguere le diverse varietà di funghi e riconoscere quelle velenose. Info: MUSE Tel. 0461.270311; www.muse.it. Dalle 9.30 alle 18.

OSSANA Mostre FINESTRE DEL MONDO Apertura: da sabato 1 a venerdì 14 agosto. c/o Atrio Scuola Media. Mostra fotografica di Tiziano Mochen. Orario: ore 16-19/20.3022.30. Info: Ufficio Informazioni Ossana Tel. 0463.751031; info_ ossana@virgilio.it.

PALÙ DEL FERSINA Mostre “LEM DER BÒLT (=VIVERE IL BOSCO)” - STORIA E SAPERI DEL BOSCO NELLA COMUNITÀ MÒCHENA Apertura: fino a sabato 31 ottobre. Mostra allestita dall’Istituto Culturale Mòcheno - Bersntoler Kulturinstitut sul tema del bosco. Approfondisce alcuni aspetti del rapporto della comunità mòchena con i boschi della Valle del Fèrsina, considerati sia come fonte di preziose risorse per il sostentamento che come scenario di un patrimonio di conoscenze tramandate di generazione in generazione. Info e orari su www.bersntol.it.

PERGINE VALSUGANA Mostre GRAVITÀ SOSPESA Apertura: da sabato 18 aprile a domenica 8 novembre. Castello. Mostra di sculture di Robert Schad. Più di venti grandi opere in ferro massiccio sono esposte lungo il percorso tra le due cinta murarie e prima del parcheggio grande. Altre sono collocate nella Sala d’entrata, nella Cantina Rosa e nella Prigione della Goccia. Inoltre alcuni grandi quadri si trovano

nelle Sala d’entrata. Mostra a cura di Theo Schneider e Verena Neff, coordinatore Riccardo Cordero. Entrata libera. Orario: da martedì a domenica ore 10.30-22.00. Lunedì ore 17-22. Info: Castel Pergine Tel. 0461.531158; verena@castelpergine.it; www.castelpergine.it.

PIEDICASTELLO Mostre LA GRANDE GUERRA SUL GRANDE SCHERMO Apertura: fino a domenica 6 settembre 2015. Le Gallerie. Due gallerie, una bianca e una nera, due tunnel stradali in disuso. Una superficie di oltre 6.000 metri quadrati diventata sede espositiva originale e suggestiva gestita dalla Fondazione Museo storico del Trentino. Info: www.museostorico.it.

PIEVE TESINO Mostre MOSTRA COLPORTEURS: I VENDITORI DI STAMPE E LIBRI E IL LORO PUBBLICO Apertura: fino a domenica 30 agosto. Museo Per Via. Info: Tel. 0461.594726. Mostre TRACCE DI UN PASSATO PRESENTE - MOSTRA FOTOGRAFICA Apertura: da venerdì 10 luglio a mercoledì 30 settembre. Museo Casa De Gasperi. L’esposizione, frutto della passione del fotografo Renato Orsingher e della collaborazione tra la Fondazione Trentina Alcide De Gasperi e l’Assessorato alla Cultura del Comune di Pieve Tesino, racconta attraverso scatti inediti “le cicatrici” che la Grande guerra ha lasciato nei magnifici panorami della catena del Lagorai. Orario: da martedì a giovedì ore 15-18; da venerdì a domenica ore 10-12/15-18. Lunedì chiuso. Info: Casa Museo Alcide De Gasperi Tel. 0461.594382 - cell. 366.6341678.

REVÒ Mostre LA GUERA DEL CATORDES Apertura: fino a domenica 13 settembre. Casa Campia. Testimonianze della Grande Guerra nei documenti pubblici e nelle memorie private dei paesi della Val di Non. Nell’ambito del macroprogetto provinciale di commemorazione della Grande Guerra in occasione del “Centenario”. Orari: dal mercoledì alla domenica dalle 15.00 alle 18.30. Su richiesta visite guidate per gruppi. Info: Biblioteca di Revò Tel. 0463.432715; revo@ biblio.infotn.it; Comune di Revò Tel. 0463.432113; Centro culturale d’Anaunia Casa de Gentili, Tel. 0463.510050.

RIVA DEL GARDA Mostre IL TEMPO E L’ISTANTE. PAESAGGI FOTOGRAFICI DEL GARDA 1870-2000 Apertura: fino a domenica 1 novembre. MAG Riva del Garda, Museo. Mostra a cura di Layla Betti, Claudia Gelmi, Sara Vicenzi. Info: www.museoaltogarda.it. Mostre NATURA/OLTRE Apertura: fino a domenica 1 novembre. Museo. Mostra a cura di Claudio Cerritelli. Il pittore milanese proporrà una serie di opere inedite ispirate ai luoghi gardesani. Orario: agosto e settembre: aperto tutti i giorni ore 10-18. Info: Museo Alto Garda Tel. 0464.573869; info@museoaltogarda.it. Mostre IL TEMPO E L’ISTANTE Apertura: fino a domenica 1 novembre. Museo. Mostra dedicata ai Paesaggi fotografici del Garda da metà Ottocento fino al Duemila. Orario: 10-18. Info: Museo Alto Garda Tel. 0464.573869; info@museoaltogarda.it. Mostre ASSORTI NEL PAESAGGIO - PITTORI NORDICI SUL GARDA TRA ‘800 E ‘900 Apertura: fino a domenica 1 novembre. Museo. Mostra a cura di Annalisa Bonetti. Info: Tel. 0464.573869; info@museoaltogarda.it; www.museoaltogarda.it. Mostre OLTRE IL CONFINE DELLA TELA (FONTANA, BURRI, MANZONI, DADAMAINO, BONALUMI, SCHEGGI) Apertura: da sabato 18 luglio a domenica 1 novembre. Museo. Mostra a cura di Daniela Ferrari. Info: Tel. 0464.573869; info@ museoaltogarda.it; www.museoaltogarda.it. Mostre ALBERTO FIORENZATO Apertura: da sabato 1 a mercoledì 19 agosto. Sala civica G. Craffonara. Mostra personale. Orario: Ore 10-18. Info: Amici dell’Arte di Riva del Garda Cell. 339.5245896; amicidellarteriva@libero.it. Mostre CHIAMATEMI DIVINA: DORIAN GRAY Apertura: da sabato 22 agosto a mercoledì 9 settembre. Galleria Civica “G. Craffonara. Storia di un’attrice dimenticata a cura di Franco Delli Guanti e Ludovico Maillet. Orario: 10-13.30/17-22. Info: Centro culturale La Firma Cell. 339.5245896; infolafirma@ gmail.com; Franco Delli Guanti 330.239131, info@mediaomnia.it.


trentinomostre RONZONE Mostre CANDIDO MARCHES Apertura: da sabato 1 a lunedì 31 agosto. Museo - Sala Espositiva. Mostra personale. Info: www.visitvaldinon.it.

ROVERETO Mostre LA GUERRA CHE VERRÀ NON È LA PRIMA. GRANDE GUERRA 1914-2014 Apertura: da sabato 4 ottobre 2014 a domenica 20 settembre 2015. Mart. Commemorazione del centenario della Prima guerra mondiale, in collaborazione con importanti istituzioni culturali nazionali, costituisce la colonna portante di un grande progetto Mart/Grande guerra 1914-2014 che si sviluppa nelle tre sedi del Museo e si completa con un programma collaterale di eventi, incontri, convegni, appuntamenti. Info: Mart Rovereto www.mart.trento.it/guerra. Mostre MORIRE PER TRENTO Apertura: da domenica 22 marzo 2015 a domenica 31 gennaio 2016. Museo Storico Italiano della Guerra - Castello di Rovereto. Soldati Italiani ed austro-ungarici sul fronte trentino della Prima guerra mondiale. Orario: da martedì a domenica ore 10-18. Info: Museo Storico Italiano della Guerra - Via Castelbarco,. 7 Tel. 0464.438100; www.museodellaguerra.it.

SANZENO Mostre TECNONART Apertura: fino a lunedì 31 agosto. Casa de Gentili, Piazza Centrale. TecnoNart potrebbe considerarsi una mostra-evento in cui rappresentare Tecnologia, Natura e Arte perfettamente coniugate e integrate tra loro nel rispetto dell’ambiente, della sua rappresentazione, del suo utilizzo e dei progetti ecosostenibili su di esso realizzati, compreso il reimpiego dei materiali. Info: www.tecnonart.it.

SARNONICO Mostre “LEGGENDARIA... NATURA - REALTÀ TRA MITO E LEGGENDE” Apertura: da sabato 1 a lunedì 31 agosto. Mostra dello scultore Giacomo Valorz, a cura dello storico dell’arte Elsa Gipponi. La mostra sarà aperta tutti i giorni dalle ore 16 alle 20. Info: roberta.covi@ gmail.com.

TIONE Mostre IL TRENTINO CHE SORRIDE - MOSTRA ANTOLOGIA DI LIVIO OBER Apertura: da venerdì 24 luglio a domenica 2 agosto. Sale Expo del Centro Studi Judicaria. Orario d’apertura: tutti i giorni dalle 16 alle 19. Info: Tel. 0465.322624.

TRENTO Mostre I TRENTINI NELLA GUERRA EUROPEA 1914-1920 Apertura: fino a domenica 30 dicembre 2018. Le Gallerie, Piedicastello. Una mostra che racconta il dramma dei trentini nel corso del primo conflitto mondiale. Orario: da martedì a domenica ore 9.0018.00 (lunedì chiuso). Ingresso libero. Info: www.fondazione.museostorico.it. Mostre L’EUROPA IN GUERRA TRACCE DEL SECOLO BREVE Apertura: da sabato 18 aprile a domenica 6 settembre. Castello del Buonconsiglio, via Bernardo Clesio 5. La mostra - realizzata nell’ambito delle iniziative nazionali per il Centenario - indaga le cause e gli interessi che hanno scatenato il conflitto e sulle condizioni di assoggettamento di contadini e operai morti a milioni nella prima guerra mondiale. Orario: fino al 4 maggio 9.30-17; dal 5 maggio 10-18. Info: www.buonconsiglio. it; tel. 0461.492803; info@buonconsiglio.it. Mostre AFFIDARSI AL CIELO. ARTE E DEVOZIONE A MONTAGNAGA DI PINÉ. GLI EX VOTO Apertura: da venerdì 24 aprile a lunedì 7 settembre. Museo Diocesano Tridentino. Info: www.museodiocesanotridentino.it. Mostre FULVIO DI PIAZZA VIAGGIO VERSO TERRE MISCONOSCIUTE Apertura: da giovedì 21 maggio a venerdì 25 settembre. Studio d’Arte Raffaelli. Saranno in mostra una quindicina di opere inedite su tela e su tavola, e una selezione di disegni su carta. Info: Tel. 0461.982595; studioraffaelli@tin. it; www.studioraffaeli.com. Mostre COLTIVIAMO IL GUSTO Apertura: da mercoledì 27 maggio a venerdì 30 ottobre. Palazzo delle Albere, via R. da Sanseverino.Tutto il buono della Terra trentina. Una mostra che mette in luce il tema della tipicità dei prodotti trentini attraverso una rappresentazione delle loro relazioni con le specificità del territorio, con la storia ed evoluzione delle coltivazioni e pro-

duzioni locali negli ultimi 70 anni. Gli allestimenti saranno arricchiti dalla presenza di opere d’arte e reperti provenienti dal Castello del Buonconsiglio, dal Museo degli usi e costumi della genteTrentina e dal Museo Ladino di Fassa, dal Mart di Rovereto. Nel parco antistante il palazzo verranno allestiti coltivi caratteristici del Trentino. Orario: 10-19. Ingresso libero. Info: www. muse.it; Tel. 0461.270311. Mostre IL SOSIA - ARTISTI E COLLEZIONI PRIVATE Apertura: da sabato 30 maggio a domenica 11 ottobre. Galleria Civica, via Belenzani 44. Otto artisti, scelti tra i più significativi nel panorama nazionale, si confrontano con alcune opere d’arte moderna e contemporanea provenienti da prestigiose collezioni private. Orario: da martedi a domenica 10-13 e 14-18. Info: www.mart.trento. it/galleriacivica; Tel. 0461.985511. Mostre PASTORI DELL’ALPE: 100 STORIE 100 VOLTI PER NUTRIRE IL PIANETA Apertura: da venerdì 19 giugno a lunedì 24 agosto. Palazzo Roccabruna, Via Santissima Trinitá, 24. Viaggio per immagini da Expo alle malghe del Trentino. Mostra a cura di Roberta Bonazza. Testi di Franco De Battaglia, Alessio Bertolli. Orario: martedì e mercoledì 9-12/1416, giovedì e venerdì 9-12 e 14-19, sabato 17-19. Info: www.palazzoroccabruna.it; Tel. 0461.887101; info@palazzoroccabruna.it. Mostre SCUOLA DI NUDO Apertura: da sabato 20 giugno a domenica 1 novembre. Castello del Buonconsiglio, via Bernardo Clesio 5. Giulia Thun alla British Academy di Roma. Orario: da martedì a domenica 10-18; da metà luglio a fine agosto aperto anche il lunedì. Info: www.buonconsiglio.it; Tel. 0461.492803; info@buonconsiglio.it. Mostre CITTÀ FORTEZZA: TRENTO 1915-1918 Apertura: da venerdì 10 luglio 2015 a domenica 10 luglio 2016. Gallerie di Piedicastello. Trento e la Grande guerra. Il percorso della mostra porta i visitatori in una Trento trasformata in un’enorme caserma, una città fortezza governata dai militari, dove gli edifici pubblici e privati sono usati come ospedali per i soldati e i cittadini rimasti vedono limitate le loro libertà, devono convivere con i soldati e con i prigionieri, stretti dalla paura e dalla carestia. Orario: da martedì a domenica 9-18 (chiuso il lunedì, il 25 dicembre e il 1° gennaio). Ingresso libero. Info: fondazione. museostorico.it; Tel. 0461.230482; info@museostorico.it.

Mostre EX AFRICA. ESPLORAZIONI TRA ARTE E SCIENZA DI JONATHAN KINGDON Apertura: da sabato 18 luglio 2015 a domenica 10 gennaio 2016. Muse. Corso del Lavoro e della Scienza, 3. La mostra racchiude la lunghissima esperienza di ricerca e produzione scientifica e artistica del massimo esperto di mammiferi africani, Jonathan Kingdon, dall’iniziale approccio documentativo di morfologie ed anatomie, all’indagine sulla comunicazione visiva negli animali, alla libera interpretazione artistica. Info: Muse Tel. 0461.270311; prenotazioni@muse.it. Mostre FREGIO SILENTE Apertura: da sabato 25 luglio a martedì 4 agosto. Torre Mirana (sala Thun) - Via Belenzani 3, angolo via Manci, 2. l progetto si articola attraverso l’esposizione di una serie di tele una ventina circa, disegni dodici e sculture cinque o sei il cui tema è il corpo. Le tele in questione esposte sull’intero perimetro dello spazio espositivo, configurano un fregio in divenire, che fa da cornice ad una serie di elementi scultorei, in un’idea di sintesi formale che ha come oggetto la figura umana.Orario di Apertura: da lunedì al sabato 10-13/16-18 e domenica 16-19.. Mostre ELIO ROBERTI Apertura: da sabato 1 a domenica 30 agosto. Complesso “Le Albere” - via Olivetti, 16. Mostra personale. Orario: 10-12/15-18. Chiuso il lunedì. Info: 334.1028483.

VERMIGLIO Mostre LAURINA PAPERINA / NICOLA ECCHER - DA UN’OPERA RITROVATA Apertura: da domenica 2 agosto a mercoledì 30 settembre. Forte Strino. Laurina Paperina è intervenuta su una foto di Nicola Eccher. Anche le opere del fotografo saranno simultaneamente in mostra presso il Forte. Fino al 31/08 orario continuato 9.30-18.30; settembre ore 9.30-12.30/14.30-17.30. Info: www.vermigliovacanze.it - www. studioraffaelli.com - www.buonannoac.com.

VIGO DI FASSA Mostre MONTAGNA: TRA LA VITA E LA FAVOLA Apertura: da mercoledì 29 luglio a domenica 9 agosto. Scuola Elementare. Mostra fotografica dedicata alla selvaggina e ai volatili delle Dolomiti. Ingresso libero. Orario: ore 16-19.00/20.30-22.30 Info: APT Val di Fassa - Ufficio Turistico Vigo di Fassa Tel. 0462.609700; infovigo@fassa.com.

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trentinoappuntamenti

SALGONO ALTI I SUONI DELLE DOLOMITI

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e montagne del Trentino, che per l’occasione si trasformano in straordinario palcoscenico naturale, e la musica si danno appuntamento ogni estate, dal 1995, per dar vita a un festival davvero originale: “I Suoni delle Dolomiti”. Un titolo semplice, ma che nel contempo ne sintetizza come meglio non si potrebbe contenuti e intenti: ospitare colori musicali differenti, provenienti da ogni parte del pianeta, in uno scenario ambientale di

grande, irresistibile fascino, fatto di rocce, erba, boschi, vento, tra le montagne definite da Le Courbusier “le

NICOLA PIOVANI

N

icola Piovani nasce a Roma, nel quartiere Trionfale, il 26 maggio 1946. Il padre, Alberico Piovani, originario di Corchiano (in provincia di Viterbo), è un musicista dilettante: suona la tromba nella banda del paese. Sua zia Pina Piovani è un’attrice, che ha lavorato nelle maggiori compagnie teatrali romane: Ettore Petrolini, Aldo Fabrizi, Romolo Balzani. Da bambino comincia a studiare inizialmente la fisarmonica, poi il pianoforte. Sono gli anni della “contestazione”, e all’università Piovani entra in un collettivo, del quale fa parte fra gli altri il regista Silvano Agosti. Nel 1968 il gruppo produce una serie di cinegiornali, che documentano il movimento studentesco, e a Piovani viene affidato l’incarico di realizzare il commento musicale: sarà la sua prima colonna sonora. L’esordio in un lungometraggio arriva l’anno successivo. Silvano Agosti gli chiede di lavorare a N. P. Il segreto, protagonista Irene Papas. Nel frattempo Piovani continua a studiare e a fare diverse esperienze professionali. Per guadagnarsi da vivere suona in un locale di cabaret, dove una sera ha l’occasione di accompagnare Vittorio De Sica, che canta Parlami d’amore Mariù. Incontra il grande compositore greco Manos Hadjidakis, per il quale si offre di lavorare come “negro” (cioè come orchestratore anonimo) allo scopo di carpire i segreti della composizione e della scrittura orchestrale.

più belle architetture naturali del mondo” e nel 2009 nominate dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità. Nell’agosto de “I Suoni delle Dolomiti” spiccano i concerti di Nicola

Piovani (5 agosto a Pian della Nana in Val di Non), il progetto “Voci di donna nella terra che cambia”, ideato dal compositore trentino Armando Franceschini,

l’ensemble di fiati che il 28 agosto, al Rifugio Roda di Vaél in Val di Fassa, porrà il sigillo alla XXI edizione de “I Suoni delle Dolomiti”. La world music sarà rappresentata anche dai SIGNUMfive (11 agosto, Rifugio Boè,

Val di Fassa), e dal violoncellista olandese Ernst

Reijseger, uomo di punta della musica improvvisata europea (19 agosto, Rifugio Rosetta Giovanni Pedrotti,

corale e un ensemble

invece nei concerti acustici di due esponenti della canzone

strumentale (17 agosto,

San Martino di Castrozza). Parole e musica si fonderanno italiana: Nina

Zilli (21 agosto, Camp Centener, Fabi (24 agosto, Malga

Busa del Cancanù,

Val Rendena) e Niccolò

Altopiano della Paganella).

Canvere, Val di Fiemme). Info: 0462 609620.

In tema di musica classica il violinista austriaco

Thomas Zehetmair, con i “capricci” di Paganini (3 agosto al Rifugio Vajolét, in Val di

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Chamber Soloists,

che coinvolgerà Petra

Magoni, un gruppo

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Fassa) ed i Mahler

Per informazioni: www.isuonidelledolomiti.it facebook.com/isuonidelledolomiti.it twitter.com/isuonidolomiti


trentinoappuntamenti 1 SABATO Cultura DRODESERA Dro. Centrale Idroelettrica di Fies. Performing Art Festival - le ultime produzioni di realtà artistiche emergenti del nuovo teatro italiano. Per programma dettagliato visitate il sito www.centralefies. it/festival/drodesera.html; Uffici del Festival - Centrale Fies Tel. 0464.504700. Cultura UNA SERA CON FIORENZO DEGASPERI E ALBERTO FOGHERAITER Candriai. Ore 20.45. Malgone. Due impareggiabili e pluripremiati autori trentini a singolar tenzone. Dalle vie del sale a san Romedio, dalla guerra fra parenti al Trentino da riscoprire: un duetto da non perdere. Info: www.candriai.it. Cultura MALEDETA LA SIA QUESTA GUERA Segonzano. Ore 21. Castello. Spettacolo con musica e teatro sulla Grande Guerra con il Coro San Biagio di Albiano, il Coro Vox Cordis di Fornace e la Filodrammatica San Martino di Fornace. Lo spettacolo sarà preceduto da un’introduzione storica del giornalista Alberto Folghareiter e dall’intervento del Sindaco di Segonzano Pierangelo Villacci, che proporranno le due opposte visioni di quel periodo storico. Info: www.corosanbiagio.eu.

cultura e spiritualità. Ore 20.30: Visita guidata gratuita a cura di Anastasia Val di Non. Ore 21.40: Proposta spirituale a cura dei frati dell’eremo e “Sottofondo musicale” a cura di Cori e Gruppi. Partecipazione gratuita. Info: Anastasia Val di Non www.anastasiavaldinon.it; Apt Val di non Tel. 0463.830133; info@visitvaldinon.it. Famiglia A TAVOLA CON L’UNIVERSO Monte Bondone. Dalle ore 19.30 alle 23.00. Un menù astronomico al rifugio Alpino Viote, con pillole di astronomia durante la degustazione e per concludere un viaggio fra le stelle all’osservatorio. Info e prenotazioni: MUSE Tel. 0461.270311; www.muse.it. Folklore FINALE REGIONALE MISS ITALIA Mezzano di Primiero. Ore 21. Piazza Municipio. Info: Soleo Show Tel. 0461.239111; www. soleoshow.com. Laboratorio PANE DI MONTAGNA Monte Bondone. Ore 14.30. Conoscere i diversi tipi di cereali coltivabili in montagna per poi macinare, impastare e cuocere delle gustose pagnotte. Tariffe: intero € 2,50 - ridotto € 1,50 (oltre al biglietto di ingresso). Durata: 3 ore. Info e prenotazioni: MUSE Tel. 0461.270311; www.muse.it.

Cultura TRENTINO D’AUTORE Terme di Comano. Ore 17. Sala Congressi. Lella Costa presenta il libro “Che bello essere noi”. Info: Tel. 0465.702626; info@visitacomano.it; www.visitacomano.it.

Musica PINÉ MUSICA Baselga di Piné. Ore 21. Centro Congressi Piné 1000. Concerto con Trey Lee, violoncello Bruno Canino, pianoforte. Musiche di Beethoven, Debussy e Janaceck. Ingresso a pagamento. Info: A.p.T. 0461.557028; www.visitpinecembra.it; www.distrattamusa.it.

Cultura CREPUSCOLO AL SANTUARIO DI S. ROMEDIO San Romedio. Ore 20.30. Nella suggestiva cornice del Santuario illuminato, una proposta di storia,

Musica CONCERTO A BALLO Rovereto. Ore 21. Piazza Malfatti. Concerto a ballo con il gruppo musicale Suonabanda di Modena. Info: Tel. 0464.452253 - 452256;

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cultura@comune.rovereto.tn.it; www.comune.rovereto.tn.it. Musica XVIII° EDIZIONE INCONTRI INTERNAZIONALI MUSICA DI MEZZA ESTATE - SULLE ALI DEL CANTO Caldonazzo. Ore 21. Lungolago Lido. Pervin Chakar, Soprano; Corrado Ruzza, Pianoforte. Celebre repertorio Italiano d’opera. Info: 338.3246226. Musica NOMADI IN CONCERTO Vermiglio. Ore 21. Loc. Laghetti. Apertura concerto a cura della cover band “I Gatti Randagi”.Info. Vermiglio Vacanze Tel. 0463.758200; info@vermigliovacanze.it. Musica CREPUSCOLO AL SANTUARIO DI SAN ROMEDIO Sanzeno. Ore 20.30. Santuario di San Romedio. Nella suggestiva cornice del Santuario illuminato, una proposta di storia, cultura e spiritualità. Info: Anastasia Val di Non; www.anastasiavaldinon.it; APT Val di Non Tel. 0463.830133; info@visitvaldinon.it. Musica CONCERTO DI CHITARRE E VOCE Malosco. Ore 21. Centro Civico. Concerto con F. Morone e R. Luna. Info: Pro Loco Malosco Tel. 0463.831559. Musica ITINERARI MUSICALI D’ANAUNIA Predaia. Ore 21. Fraz. Coredo. Polo scolastico. “In... canto d’estate”. Rassegna dei cori alpini. Info: Scuola musicale C. Eccher Tel. 0463.424310. Musica MARIMBA RECITAL Ronzone. Ore 18. Giardino della Rosa. Daniele Palma, attraverso le musiche di Eric Sammut, Paul Smadbeck, Kevin Bobo e Johann Sebastian Bach, vi accompagnerà

in un viaggio alla scoperta delle avvolgenti sonorità della marimba. Ritmi accattivanti, melodie coinvolgenti ed anche alcune armonie jazz in un concerto affascinante esplorando le qualità comunicative dello strumento. Info: Giardino della Rosa cell. 349 9453352 info@giardinodellarosa.it. Musica PERZELAND IN ESTATE Pergine Valsugana. Ore 21-23. Piazza Municipio. Concerto della Sweet River Country Band. Info: www.ilvillaggiodellemeraviglie.com. Teatro I BURATTINI DI LUCIANO GOTTARDI Flavon. Ore 21. Palazzetto Spaur. L’Amore delle Tre Melarance. Info: www.burattini.it;Tel. 340.9600847. Teatro LA GRANDE GUERRA MESCHINA - MOENA Moena. Teatro Navalge. Genere teatro di narrazione musicale. Una produzione Aissa Maissa. Info: Moena Perla Alpina Tel. 0462.565038; perla@moena.it. Teatro RIEVOCAZIONE STORICA “LA GUERRA RUSTICA DEL 1525” Ossana. Ore 21. Castel San Michele. Uno spettacolo teatrale in costume d’epoca. Info: Ufficio Informazioni Ossana Tel. 0463.751301; info_ossana@virgilio.it. Teatro ragazzi VIGOLANA TEATRO RAGAZZI - HANSEL E GRETEL Centa S. Nicolò. Ore 17. Teatro. Spettacolo con la Compagnia”MULTIVERSOteatro” di Trento. Ingresso libero. Info: Consorzio turistico della Vigolana Tel. 0461.848350; www.vigolana.com. Tradizione FESTA DELLA POLENTA Roncegno Terme. Vie del centro. Info: www.visitvalsugana.it.

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trentinoappuntamenti Tradizione NOTTE BIANCA Cles. Dalle ore 21. Centro. La prima notte bianca clesiana. Dalle ore 21 alle 24 negozi aperti, dalle 24 alle 3 musica dal vivo. I vari spazi espositivi verranno suddivisi in “zone” colorate, contraddistinte da luci e abbigliamento in tema alla tinta di riferimento. Info: Pro loco Cles Tel. 0463.421376.

2 DOMENICA Enogastronomia VECI SAORI VIGOLANI Vigolo Vattaro. Quest’anno la nona edizione ripropone la tradizionale cena all’aperto con la grande tavolata nel centro storico di Vigolo Vattaro: antichi sapori, piatti di un tempo e buon vino, accompagnati dall’allegra atmosfera tipica del “far filò”, con chiacchierare e racconti in compagnia. Info: www. vigolana.com. Famiglia OSSERVATORIO APERTO Monte Bondone. Dalle 14 alle 18 e dalle 21 alle 23. Porte aperte alla Terrazza delle Stelle per l’osservazione del cielo diurno e notturno. Entrata gratuita. Info: MUSE Tel. 0461.270311; www.muse.it. Laboratorio NATURALMENTE BELLI Monte Bondone. Ore 14.30. Prodotti cosmetici realizzati con le erbe del Giardino per una bellezza 100% naturale. Tariffe: intero € 2,50 - ridotto € 1,50 (oltre al biglietto di ingresso). Durata: 3 ore. Info e prenotazioni: MUSE Tel. 0461.270311; www.muse.it. Musica A BANDA LARGA Trento. Ore 21. Giardino S. Chiara. Coro Monte Calisio. Info: Centro Servizi Culturali S. Chiara n. verde 800.013952; info@centrosantachiara.it. Musica VOLANO JAZZ BIG BAND Candriai. Ore 17.30. Malgone. Orchestra diretta da Flavio Zanon “... da Count Basie a Bob Mintzer...”. Info: www.candriai.it. Musica ITINERARI MUSICALI D’ANAUNIA Cles. Ore 21. Piazza Municipio. Concerto bandistico “Echi di lontane battaglie - Gruppo Bandistico Clesiano direttore PierPaolo Albano, Violino Sergio LaVaccara. Info: Scuola musicale C. Eccher Tel. 0463.424310. Musica SMARANO ORGAN ACADEMY: STAGIONE CONCERTISTICA 2015 Predaia. Ore 20.45. Fraz. Smarano. Chiesa di S. Maria Assunta. Concerto d’organo: Roberto Antonello. Entrata libera. Info: www. smaranoacademy.com; smaranoacademy@gmail.com.

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Musica CONTARDA LAMIERONE Grumes. Ore 14. Rifugio Potzmauer. Musica oltre i confini. Con Nicole Fabbri: fisarmonica e glockenspiel; Andrea Branchetti: organetto diatonico, clarinetto e percussioni; Davide Peroni: violino; Francesco Bucci: trombone. Info: Sviluppo Turistico Grumes info@ vivigrumes.it; www.vivigrumes. it cell. 346.2799154. Musica JAZZ CAFÉ - ORGAN TRIO EXPLORATION Mori. Ore 18.30. Cantina Mori Colli Zugna. L’incontro tra la chitarra di Matteo Turella con l’organo Hammond di Lösch e la batteria di Tommasini genera un’intimità particolarissima che libera appieno un potenziale espressivo nell’affrontare i temi della tradizione americana in chiave jazz. Info: SMAG - Servizi Musicali Alto Garda Tel. 333.7434452. Programma dettagliato su: www.gardajazz.com. Musica PERZELAND IN ESTATE Pergine Valsugana. Ore 21-23. Piazza Municipio. Concerto spettacolo della Jolly Joker Band. Info: www.ilvillaggiodellemeraviglie.com. Teatro I BURATTINI DI LUCIANO GOTTARDI Carisolo. Ore 21. Piazza. Il tesoro dei nani. Info: www.burattini.it; Tel. 340.9600847. Tradizione FESTA DELLA POLENTA Roncegno Terme. Vie del centro. Info: www.visitvalsugana.it. Tradizione IL BANCHETTO A CORTE Caldes. Castel Caldes. Rievocazione storica dei fasti a corte con spettacoli, danze e canti. Lo spettacolo ripropone i fasti a corte con danze, spettacoli di focoleria, recita di canto della Divina Commedia e molto altro... Info: Azienda Turismo Val di Sole Tel. 0463.901280; info@ valdisole.net.

3 LUNEDÌ Cultura CONFERENZA Baselga di Piné. Ore 21. Centro Congressi Piné 1000. Serata che parlerà di “Allergie e intolleranze alimentari”. La serata sarà introdotta dal dottor Morelli che parlerà delle proprietà medicinali del timo serpillo. Info: A.p.T. 0461.557028; www.visitpinecembra.it. Laboratorio IL GRANPREMIO DELLE FORMICHE CON FABIO VETTORI Moena. Ore 16. Giardinetti Strada R. Löwy. Laboratorio artistico per bambini e ragazzi. Impara a disegnare le formiche con Fabio

Vettori. Tutti i bambini sono invitati. L’attività è a pagamento (7 euro il primo bambino, 5 euro il secondo) ed è necessaria l’iscrizione da fare presso il negozio in Strada R. Löwy. In caso di maltempo presso Teatro Navalge. Info: Apt Val di Fassa - Ufficio Turistico Moena Tel. 0462.609770; infomoena@ fassa.com. Musica I SUONI DELLE DOLOMITI THOMAS ZEHETMAIR Val di Fassa. Ore 13. Rifugio Vajolet. Un virtuoso del violino interpreta i Capricci di Paganini. Info: www.isuonidelledolomiti.it; APT Val di Fassa Tel. 0462.609670; www.fassa.com. Musica ITINERARI FOLK FESTIVAL Trento. Ore 21. Cortile scuole Crispi. Songhoy Blues - Mali. Musica in esilio. In caso di pioggia il concerto si svolgerà presso il Teatro Auditorium. Info: www.itinerarifolk.it; Centro Servizi Culturali S. Chiara n. verde 800.013952; info@itinerarifolk.it; info@centrosantachiara.it. Musica VIOLINO... PIÙ PIANO Dimaro. Ore 21. Teatro Comunale. Patrizia Bettotti, violino; Edoardo Bruni, pianoforte su musiche di Brahms, Schumann, Dvorak. Info: www.sonoramente.it. Musica SMARANO ORGAN ACADEMY: STAGIONE CONCERTISTICA 2015 Sanzeno. Ore 20.45. Basilica SS. Martiri. Concerto d’organo: William Porter. Entrata libera. Info: www.smaranoacademy.com; smaranoacademy@gmail.com. Musica JAZZ CAFÉ - GOOD VIBES Nago. Ore 21. Ristorante Al Fortino. Good Vibes, formazione di Trio ricercato e inusuale dove il vibrafono, la tromba e il contrabbasso si mescolano alla ricerca di una combinazione timbrica particolare, fatta di sonorità morbide e rilassate, frugando nel repertorio della tradizione jazzistica. Info: SMAG - Servizi Musicali Alto Garda Tel. 333.7434452. Programma dettagliato su: www.gardajazz.com. Musica PERZELAND IN ESTATE Pergine Valsugana. Ore 21-23. Piazza Municipio. Concerto di Mauro e Catia Borgogno Live. Info: www.ilvillaggiodellemeraviglie.com. Teatro ragazzi VIGOLANA TEATRO RAGAZZI - LE SORELLASTRE Vigolo Vattaro. Ore 21. Teatro. Spettacolo con la Compagnia “Teatro delle Quisquilie” di Trento. Ingresso ridotto € 3,00, intero € 5,00. Info: Consorzio turistico

della Vigolana Tel. 0461.848350; www.vigolana.com.

4 MARTEDÌ Cultura CONFERENZA Castello Tesino. Ore 21. Palazzo Gallo. Conferenza di astronomia: L’Osservatorio del Celado compie 5 anni. A cura dell’Unione Astrofili Tesino e Valsugana con il prof. Giancarlo Favero. Ingresso libero. Info: APT Valsugana ufficio di Castello Tesino Tel. 0461.593322. Cultura TRENTINO D’AUTORE Terme di Comano. Ore 17. Sala Congressi. Piero Badaloni presenta il libro “In nome di Dio e della patria”. Info: Tel. 0465.702626; info@visitacomano.it; www.visitacomano.it. Musica CONCERTO Rovereto. Ore 20.45. Piazza S. Marco. Musica Cittadina Riccardo Zandonai. Info: Tel. 0464.452253 - 452256; cultura@comune.rovereto.tn.it; www.comune.rovereto.tn.it. Musica I MARTEDÌ DELLE BAND HOT MUSTACHE Trento. Ore 21. Giardino S. Chiara. Opening Band: Backsound. Info: Centro Servizi Culturali S. Chiara n. verde 800.013952; info@centrosantachiara.it. Musica SOLO... PIÙ PIANO Roncegno. Ore 21. Palace Hotel.Joanna Trzeciak, pianoforte (Polonia) su musiche di Beethoven, Chopin, Szymanowsky. Info: www.sonoramente.it. Musica CAPAREZZA IN CONCERTO Arco. Ore 21. Clambing Stadium. Prevendita biglietti anche presso la redazionale di Trentinomese - Via Ghiaie, 15 - Trento. Musica JAZZ CAFÉ - TEMPO REI TRIO Riva del Garda. Ore 21. Hotel Luise. Un viaggio nel cuore del Brasile, tra i classici della bossa-nova, del samba e della musica popolare. Info: SMAG - Servizi Musicali Alto Garda Tel. 333.7434452. Programma dettagliato su: www. gardajazz.com. Musica PERZELAND IN ESTATE Pergine Valsugana. Ore 21-23. Piazza Municipio. Concerto di Niky Mouse Band. Info: www.ilvillaggiodellemeraviglie.com. Teatro ragazzi VIGOLANA TEATRO RAGAZZI - IL PICCOLO PRINCIPE Vattaro. Ore 16. Teatro. Spettacolo con “Bakim Baum Company” di Trento. Ingresso ridotto € 3,00, intero € 5,00. Info: Consorzio turisti-


trentinoappuntamenti co della Vigolana Tel. 0461.848350; www.vigolana.com.

5 MERCOLEDÌ Cabaret SPETTACOLO COMICO CON CRISTIANO MILITELLO Vigo di Fassa. Cristiano Militello, volto notissimo del programma tv “Striscia la notizia” presenta il suo spettacolo al padiglione manifestazioni di Vigo. Info: APT Val di Fassa - Ufficio Turistico Vigo Tel. 0462.609700; infovigo@ fassa.com. Musica I SUONI DELLE DOLOMITI NICOLA PIOVANI Val di Non. Ore 13. Pian della Nana, Malga Tassulla. Un concerto da Oscar. Info: www.isuonidelledolomiti.it; APT Val di Non Tel. 0463.830133; www.visitvaldinon.it. Musica ITINERARI FOLK FESTIVAL Trento. Ore 21. Giardino S. Chiara. SovverSamba - Italia. Couros e cordas. In caso di pioggia il concerto si svolgerà presso il Teatro Auditorium. Info: www.itinerarifolk.it; Centro Servizi Culturali S. Chiara n. verde 800.013952; info@itinerarifolk.it; info@centrosantachiara.it. Musica PIANO... PIÙ PIANO Trento. Ore 21. Sala Sosat. Roberto Metro ed Elvira Foti, pianoforte a quattro mani su musiche di Liszt e Strauss. Info: www.sonoramente.it. Musica GARDA JAZZ FESTIVAL SIMONE ZANCHINI SOLO Riva del Garda. Ore 21. Bastione. In caso di pioggia Auditorium del Conservatorio. Info: SMAG - Servizi Musicali Alto Garda Tel. 333.7434452. Programma dettagliato su: www.gardajazz.com. Musica PERZELAND IN ESTATE Pergine Valsugana. Ore 21-23. Piazza Municipio. Concerto del Duo Ephonia. Info: www.ilvillaggiodellemeraviglie.com. Per i più piccoli C’ERA UNA VOLTA... IL BOSCO DELLE STELLE Monte Bondone. Ore 21. Osservatorio Astronomico Terrazza delle Stelle. Un’emozionante attività per bambini e famiglie: sotto il chiarore del cielo stellato, il racconto delle incredibili avventure di Luna, Sole e timide stelle. A seguire osservazione del cielo con la guida di esperti astronomi. Attività per bambini dai 4 agli 8 anni. Biglietto: € 4,00 prenotazione obbligatoria. Info: MUSE Tel. 0461.270311; www.muse.it.

Teatro I BURATTINI DI LUCIANO GOTTARDI Sant’Antonio di Mavignola. Ore 20.30. La fata Morgana. Info: www.burattini.it;Tel. 340.9600847. Tradizione PINÉ SOTTO LE STELLE 2015 Baselga di Piné. Ore 21. Centro storico. Le vie del centro storico di Baselga di Piné si accenderanno di luci, colori e ritmi ballerini! Un ricco programma di intrattenimenti e un mercatino di prodotti locali consentiranno a grandi e piccini di trascorrere una serata all’insegna del divertimento e della compagnia. Info: A.p.T. 0461.557028; www.visitpinecembra.it.

6 GIOVEDÌ Folklore CONCERTO IN PIAZZA Baselga di Piné. Ore 20.45. Piazzale Costalta. Sfilata e concerto bandistico. In caso di maltempo il concerto si terrà giovedì 13 agosto. Info: info@gbfp.it. Mercato MERCATO DELL’ECONOMIA SOLIDALE Trento. Dalle 7 alle 14. Piazza della Portella. Mercato di prodotti biologici certificati, vestiario biologico, cooperazione sociale e prodotti ecologici per la casa e la persona. Info: http:www.trentinoarcobaleno.it; trentino.arcobaleno@globalcert.it. Musica I SUONI DELLE DOLOMITI PAOLO FRESU, DANIELE DI BONAVENTURA, I VIRTUOSI ITALIANI Primiero Pale di San Martino. Ore 13. Villa Welsperg. Un Paolo Fresu particolarmente poetico e intimista, questo di Vinodentro, concerto che riprende le musiche dell’omonimo film di Ferdinando Vicentini Orgnani, con il quale il trombettista di Berchidda ha più volte collaborato in passato, anche in occasione di un documentario dedicato alla giornalista Ilaria Alpi. Vinodentro è ispirato all’omonimo romanzo di Fabio Marcotto che mette insieme il mito del Faust e la passione per il vino. Di conseguenza, anche le musiche - eseguite con il bandoneonista Daniele di Bonaventura e gli archi de I Virtuosi Italiani - sono state generate da un mix di vari ingredienti: jazz, musica classica, tango e profumi mediterranei. Info: www.isuonidelledolomiti.it; APT San Martino di Castrozza, Passo Rolle, Primiero e Vanoi Tel. 0439.62407; www. sanmartino.com. Musica CONCERTO CORALE Segonzano. Ore 20. Concerto del Coro Le Piramidi. Info: www. coropiramidi.it.

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trentinoappuntamenti Musica PIANO... PIÙ PIANO Cavalese. Ore 21. Palazzo della Magnifica Comunità di Fiemme. Roberto Metro ed Elvira Foti, pianoforte a quattro mani su musiche di Liszt e Strauss. Info: www.sonoramente.it. Musica GARDA JAZZ FESTIVAL - DANIELE BONAVIRI IN CONCERTO FEAT. GABRIELE GAGLIARINI Canale di Tenno. Ore 21. In caso di pioggia Casa degli artisti. Ingresso libero. Info: SMAG - Servizi Musicali Alto Garda Tel. 333.7434452. Programma dettagliato su: www. gardajazz.com. Musica APERITIVANDO ALLA LUNA San Michele all’Adige. Ore 18. Giardino del Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina. Musica pop/rock anni ‘70/80/90 con i “Lokeda”. Durante la serata sarà attivo stand delle bevande con birra artigianale Libertina, spritz, hugo e ricco buffet. . Musica PERZELAND IN ESTATE Pergine Valsugana. Ore 21-23. Piazza Municipio. Concerto della band Ostello California. Info: www. ilvillaggiodellemeraviglie.com.

Teatro I BURATTINI DI LUCIANO GOTTARDI Gardolo. Ore 21. Corte Palazzo Pedrolli. Il tesoro dei nani. Info: www.burattini.it;Tel. 340.9600847. Teatro ragazzi LA GRANDE SFIDA TRA IL RICCIO E LA LEPRE Trento. Ore 17.30. Giardino S. Chiara. Spettacolo regia di Matthias Träger con Enzo Cozzolino. La storia dei fratelli Grimm raccontata con l’aiuto dei burattini e il delicato accompagnamento della fisarmonica. In questo spettacolo conosceremo una simpatica famiglia di ricci e una lepre altezzosa e arrogante, ma il lieto fine è assicurato come la morale che in queste favole popolari non manca mai: nessuno può permettersi di prendere in giro un’altra persona (o animale) perché ognuno ha delle qualità o capacità che altri non hanno. Età consigliata dai 3 anni. Info: Centro Servizi Culturali S. Chiara n. verde 800.013952; info@centrosantachiara.it.

7 VENERDÌ Cultura METTI UNA SERA... AL MUSEO DEL TURISMO Baselga di Piné. Ore 21. Albergo-Museo Alla Corona di Monta-

gnaga. Narrativa, poesia e musica. Ingresso libero. Info: Biblioteca Tel. 0461.557951. Cultura TRENTINO D’AUTORE Terme di Comano. Ore 17. Sala Congressi. Andrea Vitali presenta il libro “La bella Cece”. Info: Tel. 0465.702626; info@visitacomano. it; www.visitacomano.it. Cultura CREPUSCOLO AL SANTUARIO DI S. ROMEDIO San Romedio. Ore 20.30. Nella suggestiva cornice del Santuario illuminato, una proposta di storia, cultura e spiritualità. Ore 20.30: Visita guidata gratuita a cura di Anastasia Val di Non. Ore 21.40: Proposta spirituale a cura dei frati dell’eremo e “Sottofondo musicale” a cura di Cori e Gruppi. Partecipazione gratuita. Info: Anastasia Val di Non www.anastasiavaldinon.it; Apt Val di non Tel. 0463.830133; info@visitvaldinon.it. Enogastronomia ESPERIENZE DI CULTURA E GUSTO A CASTEL VALER Tassullo. Ore 16 e 18.30. Castel Valer. È possibile visitare in esclusiva alcuni ambienti privati di Castel Valer e degustare il meglio della produzione enogastronomica trentina. Il Castello è raggiungibile a piedi con una piacevole

info@lunatik.it · www.lunatik.it Comunicazione per uscite discografiche, tour, festival a 360° si web, radio, tv.

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passeggiata di circa 10 minuti parcheggiando nella piazza di Tassullo o nella piazzetta di Sanzenone. Info e prenotazioni obbligatorie: Azienda per il Turismo Val di Non Tel. 0463 830133; info@visitvaldinon.it; www.visitvaldinon.it. Famiglia A TU PER TU CON LE STELLE Monte Bondone. Dalle 21 alle 23. Osservatorio Astronomico Terrazza delle Stelle. Osservazioni astronomiche con la guida degli esperti del museo. Grazie a potenti telescopi ed alla guida di esperti operatori, le finestre dell’Universo si aprono per tutti. Ingresso libero. Info: MUSE Tel. 0461.270311; www.muse.it. Famiglia MUSICA DELLE STELLE Monte Bondone. Ore 20.30. Osservatorio Astronomico Terrazza delle Stelle. Concerti serali in collaborazione con il conservatorio F.A.Bonporti di Trento. Un piacevole connubio di suggestioni in musica e relax alla luce del tramonto. Suoni e melodie classiche e moderne, incantevoli incontri nella fresca atmosfera alpina per una notte dedicata alla contemplazione del cielo e all’ascolto dell’Universo. Info: MUSE Tel. 0461.270311; www.muse.it.


trentinoappuntamenti Musica PINÉ MUSICA Baselga di Piné. Ore 21. Centro Congressi Piné 1000. Concerto con Alberto Nones, pianoforte e Laura Pontoni, voce recitante accompagnati dalla compagnia di danza polacca “Mali Gorzowiacy”. Ingresso a pagamento. Info: A.p.T. 0461.557028; www.visitpinecembra.it; www.distrattamusa.it. Musica I SUONI DELLE DOLOMITI - DANUSHA WASKIEWICZ, EDICSON RUIZ Val di Fiemme. Ore 13. Laghi di Bombasèl. Musica classica: viola e contrabbasso si specchiano nell’acqua. Info: www.isuonidelledolomiti.it; APT Val di Fiemme Tel. 0462.241111; www.visitfiemme.it. Musica CONTRADA LARGA FUORIDITANGO Trento. Ore 21. Cortile Scuole Crispi. Info: Centro Servizi Culturali S. Chiara n. verde 800.013952; info@ centrosantachiara.it. Musica CREPUSCOLO AL SANTUARIO DI SAN ROMEDIO Sanzeno. Ore 20.30. Santuario di San Romedio. Nella suggestiva cornice del Santuario illuminato, una proposta di storia, cultura e spiritualità. Info: Anastasia Val di Non; www.anastasiavaldinon.it; APT Val di Non Tel. 0463.830133; info@visitvaldinon.it. Musica CORO CORONELLE Mazzin. Piazza S. Maria Maddalena. Concerto. Info: Apt Val di Fassa - Ufficio Turistico Mazzin Tel. 0462.609650; infomazzin@ fassa.com. Musica SMARANO ORGAN ACADEMY: STAGIONE CONCERTISTICA 2015 Predaia. Ore 20.45. Fraz. Smarano. Chiesa di S. Maria Assunta. Concerto d’organo e tromba naturale: Antonio Frigè e Gabriele Cassone. Entrata libera. Info: www. smaranoacademy.com; smaranoacademy@gmail.com. Musica GARDA JAZZ FESTIVAL - WALDO WEATHERS & MORBLUS BAND Torbole sul Garda. Ore 21. Piazzetta Lietzmann. In caso di pioggia: Teatro Casa della Comunità di Nago. Ingresso libero. Info: SMAG - Servizi Musicali Alto Garda Tel. 333.7434452. Programma dettagliato su: www.gardajazz.com. Musica PERZELAND IN ESTATE Pergine Valsugana. Ore 21-23. Piazza Municipio. Concerto della band tradizionale Tirolese. Info: www.ilvillaggiodellemeraviglie.com.

Teatro I BURATTINI DI LUCIANO GOTTARDI Montagnaga di Pinè. Ore 21. Museo turismo. Il principe di pietra. Info: www.burattini.it; Tel. 340.9600847. Teatro TRENTINO NATURA Ronzone. Ore 20.30. Giardino della Rosa. Nella splendida cornice del Giardino della Rosa di Ronzone uno spettacolo teatrale che combina le logiche dell’intrattenimento con la scrupolosità delle scienze naturali. Info. Giardino della Rosa cell. 347.7308270 - Tel. 0463.880551; info@giardinodellarosa.it. Teatro ragazzi VIGOLANA TEATRO RAGAZZI - SHOOTIN’ BUBBLES (MI, TI E LE BÒLE) Bosentino. Ore 21. Teatro in Piazza XXIV Maggio Spettacolo con la Compagnia “Clown Girasole” di Revò. Ingresso libero. Info: Consorzio turistico della Vigolana Tel. 0461.848350; www.vigolana.com.

8 SABATO Cultura ONE DAY A(U)CTION Baselga di Piné. Albergo-Museo Alla Corona di Montagnaga. Asta di arte contemporanea il cui ricavato sarà devoluto in beneficienza. Programma: alle 17 aperitivo e visita guidata con prenotazione delle opere d’arte contemporanea. Alle 18 asta di arte contemporanea. Per poter visionare le opere il Museo sarà aperto tutti i giorni da sabato 1 a sabato 8 agosto dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19. Info: Boccanera Gallery 340 5747013; www.arteboccanera.com. Famiglia A TAVOLA CON L’UNIVERSO Monte Bondone. Dalle ore 19.30 alle 23.00. Un menù astronomico al rifugio Alpino Viote, con pillole di astronomia durante la degustazione e per concludere un viaggio fra le stelle all’osservatorio. Info e prenotazioni: MUSE Tel. 0461.270311; www.muse.it. Musica CONCERTO CORO BIANCHE ZIME Rovereto. Ore 21. Giardino Ostello Via Scuole. In caso di pioggia presso Sala Filarmonica. Info: Tel. 0464.452253 - 452256; cultura@ comune.rovereto.tn.it; www.comune.rovereto.tn.it. Musica MAURO OTTOLINI L SMASHING TRIAD(S) Sega di Ala. Ore 15. Malga Revoltel. Un quartetto esplosivo e travolgente guidato da Mauro Ottolini, tra i più apprezzati e originali jazzisti del panorama italiano, che per questa formazione si è ispirato al grande musicista e compositore Thomas “Fats” Waller e al suo ca-

risma goliardico e vulcanico. Con Mauro Ottolini, il suo sousaphone e la sua grancassa, sul palcoscenico ci sono la cantante Vanessa Tagliabue Yorke, alle prese anche con le pentole cromatiche, Guido Bombardieri al clarinetto ed Enrico Terragnoli al banjo, chitarra e charleston. Programma completo sul sito www.lessiniafest.it. Musica ENRICO RAVA NEW QUARTET Villa Lagarina. Ore 21. Piazza. Enrico Rava (tromba), Francesco Diodati (chitarra), Gabriele Evangelista (contrabbasso), Enrico Morello (batteria). Programma dettagliato e info su: www.trentinojazz.com. Musica CONCERTO LIRICO E MUSICA D’ALTRI TEMPI Predaia. Ore 20.30. Fraz. Tres. Centro ricreativo Prà del Lac. Concerto con il coro “Opere House” di Verona e solisti lirici. Info: Pro Loco Tres Tel. 0463.467072. Musica ITINERARI MUSICALI D’ANAUNIA. TRA TERRA E CIELO Ruffrè - Mendola. Ore 21. Salone imperiale al Passo Mendola. Cantiamo l’anima di un popolo. Coro San Romedio Anaunia di Romeno - diretto da Luigi Deromedis. Coro Valsella di Borgo Valsugana diretto da Maurizio Zottele. Info: Scuola musicale C. Eccher Tel. 0463.424310. Musica SMARANO ORGAN ACADEMY: STAGIONE CONCERTISTICA 2015 Predaia. Ore 20.45. Sala concerti dell’Accademia di Smarano. Concerto d’organo e cembalo: Lorenzo Ghielmi. Entrata libera. Info: www. smaranoacademy.com; smaranoacademy@gmail.com. Musica GARDA JAZZ FESTIVAL FEDERICO CASAGRANDE SOLO Nago. Ore 21. Chiesa SS. Trinità. Ingresso € 8,00 (ridotto € 6,00). Info: SMAG - Servizi Musicali Alto Garda Tel. 333.7434452. Programma dettagliato su: www. gardajazz.com. Musica PERZELAND IN ESTATE Pergine Valsugana. Ore 21-23. Piazza Municipio. Concerto della band tirolese Schweinhaxen. Info: www.ilvillaggiodellemeraviglie.com. Tradizione FESTA DELLE ERBE OFFICINALI 2015 Roncegno Terme. Parco delle Terme e Masi di Roncegno. Le erbe officinali protagoniste di questo week end nel Parco delle Terme di Roncegno. Info: Apt Valsugana Tel. 0461.727700; info@visitvalsugana.it.

9 DOMENICA Cultura ORTI DI MONTAGNA Monte Bondone. Dalle 10 alle 18. Mostra mercato con dimostrazioni, laboratori, degustazioni e vendita di prodotti a tema per conoscere, progettare, vivere e assaporare l’orto di montagna in tutta la sua varietà. Tariffa: € 1,00 (ingresso al Giardino compreso) - gratuito per bambini fino ai 6 anni. Info e prenotazioni: MUSE Tel. 0461.270311; www.muse.it. Famiglia OSSERVATORIO APERTO Monte Bondone. Dalle 14 alle 18 e dalle 21 alle 23. Porte aperte alla Terrazza delle Stelle per l’osservazione del cielo diurno e notturno. Entrata gratuita. Info: MUSE Tel. 0461.270311; www.muse.it. Folklore FINALE REGIONALE MISS ITALIA San Lorenzo in Banale. Ore 21. Impianti sportivi. Info: Soleo Show Tel. 0461.239111; www. soleoshow.com. Musica ZUGNA - 1915 SUONI DI GUERRA 2015 - SUONI DI PACE Rovereto. Ore 13. Località Vasconi. Concerto con il coro S. Ilario e il coro dei bambini composto dai coristi del coretto di Marco. Presenta Francesca Velardita. Info: Tel. 0464.452253 - 452256; cultura@ comune.rovereto.tn.it; www.comune.rovereto.tn.it. Musica A BANDA LARGA Trento. Ore 21. Giardino S. Chiara. Coro Euphonia. Info: Centro Servizi Culturali S. Chiara n. verde 800.013952; info@centrosantachiara.it. Musica SMARANO ORGAN ACADEMY: STAGIONE CONCERTISTICA 2015 Predaia. Ore 20.45. Sala concerti dell’Accademia di Smarano. Concerto di clavicordo: Ulrika Davidsson e Joel Speerstra. Entrata libera. Info: www.smaranoacademy.com; smaranoacademy@ gmail.com. Musica GARDA JAZZ FESTIVAL - KARIMA “CLOSE TO YOU” OMAGGIO A BURT BACHARACH Arco. Ore 21. Castello. In caso di pioggia Cantiere 26 Centro giovani. Ingresso € 12,00 (ridotto € 9,00). Info: SMAG - Servizi Musicali Alto Garda Tel. 333.7434452. Programma dettagliato su: www. gardajazz.com. Musica PERZELAND IN ESTATE Pergine Valsugana. Ore 21-23. Piazza Municipio. Concerto con la

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trentinoappuntamenti band Jolly Joker Band. Info: www. ilvillaggiodellemeraviglie.com. Teatro I BURATTINI DI LUCIANO GOTTARDI Livo. Ore 16. Palazzo Aliprandini Laifenthurn. La fata morgana. Tesero. Ore 21. Corte de Tiezer. La fata morgana. Info: www.burattini.it; Tel. 340.9600847. Info: www.burattini.it;Tel. 340.9600847. Teatro NON CI RESTA CHE RIDERE Candriai. Ore 21. Malgone. Spettacolo con Loredana Cont. Una serata all’insegna della leggerezza. Ingresso gratuito su prenotazione fino ad esaurimento posti. Info e prenotazioni: APT Candriai Malgone - Tel. 0461.947128. Tradizione FESTA DELLE ERBE OFFICINALI 2015 RoncegnoTerme. Parco delle Terme e Masi di Roncegno. Le erbe officinali protagoniste di questo week end nel Parco delle Terme di Roncegno. Info: Apt Valsugana Tel. 0461.727700; info@visitvalsugana.it.

10 LUNEDÌ Cultura AVVENTURE NEL MONDO: VIAGGIO IN IRAN Castello Tesino. Ore 21. Palazzo Gallo. Racconti di viaggio tra millenni di storia, da Shiraz a Teheran, passando per il deserto del Kalut, le grotte troglodite di Maymao e la piccola Bam. A cura della prof.ssa Marisa Fistarollo. Ingresso libero. Info: Apt Valsugana Tel. 0461.727700; info@visitvalsugana.it. Famiglia LE NOTTI DELLE STELLE CADENTI Monte Bondone. Dalle 21 alle 23. Osservatorio Astronomico Terrazza delle Stelle. Osservazione delle meteore di agosto. Intero: € 3.50 - ridotto: € 2.50; gratuito per bambini sotto i 6 anni. Info: MUSE Tel. 0461.270311; www.muse.it. Famiglia MUSICA DELLE STELLE Monte Bondone. Ore 20.30. Osservatorio Astronomico Terrazza delle Stelle. Concerti serali in collaborazione con il conservatorio F.A. Bonporti di Trento. Un piacevole connubio di suggestioni in musica e relax alla luce del tramonto. Suoni e melodie classiche e moderne, incantevoli incontri nella fresca atmosfera alpina per una notte dedicata alla contemplazione del cielo e all’ascolto dell’Universo. Info: MUSE Tel. 0461.270311; www.muse.it. Musica ITINERARI FOLK FESTIVAL Trento. Ore 21. Cortile scuole Crispi. I Liguriani - Italia. Suoni dai mondi liguri. In caso di pioggia il

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concerto si svolgerà presso il Teatro Auditorium. Info: www.itinerarifolk.it; Centro Servizi Culturali S. Chiara n. verde 800.013952; info@itinerarifolk.it; info@centrosantachiara.it. Musica CORSO... PIÙ PIANO Arco. Ore 20.30. Palazzo Panni. Alessandro Valoti, corno; Simone Pagani, pianoforte su musiche di Mozart, Schumann, Brahms, Poulenc. Info: www.sonoramente.it. Musica SMARANO ORGAN ACADEMY: STAGIONE CONCERTISTICA 2015 Sanzeno. Ore 20.45. Basilica SS. Martiri. Concerto di clavicordo: Edoardo Bellotti e Nathan Laube. Entrata libera. Info: www.smaranoacademy.com; smaranoacademy@gmail.com. Musica JAZZ CAFÉ - RUDI SPERI JAZZ TRIO “OMAGGIO A CHET BAKER” Riva del Garda. Ore 21. Villetta Annessa. Tromba, chitarra e basso in brani del grande Chet Baker. La tromba e il flicorno di Beppe Zorzella ricordano la calda eleganza del fraseggio di Chet Baker che unita agli arrangiamenti originali rende sempre attuali e moderni i classici standard della tradizione musicale afroamericana. Info: SMAG - Servizi Musicali Alto Garda Tel. 333.7434452. Programma dettagliato su: www.gardajazz.com. Teatro I BURATTINI DI LUCIANO GOTTARDI Ziano. Ore 21. L’Amore delle Tre Melarance. Info: www.burattini. it; Tel. 340.9600847. Teatro ragazzi VIGOLANA TEATRO RAGAZZI - DUO Vigolo Vattaro. Ore 21. Teatro in Piazza XXIV Maggio Spettacolo con “I Teatri Soffiati” di Trento. Ingresso ridotto € 3,00, intero € 5,00. Info: Consorzio turistico della Vigolana Tel. 0461.848350; www. vigolana.com.

11 MARTEDÌ Cultura CONFERENZA Fondo. Ore 21. Piazza S. Giovanni, sala Cassa Rurale Novella. “Dalla fine dell’Impero austroungarico al secondo dopoguerra nella vita di Fondo e di Pia Laviosa Zambotti. Fra dramma e ricerca”.Conferenza di don Fortunato Turrini e del dott. Franco Nicolis, direttore dell’Ufficio beni archeologici della Provincia autonoma di Trento. Info: Biblioteca Comunale Fondo Tel. 0463.832430 - Soprintendenza per i beni culturali - Ufficio beni archeologici Tel. 0461 492161.

Famiglia LE NOTTI DELLE STELLE CADENTI Monte Bondone. Dalle 21 alle 23. Osservatorio Astronomico Terrazza delle Stelle. Osservazione delle meteore di agosto. Intero: € 3.50 - ridotto: € 2.50; gratuito per bambini sotto i 6 anni. Info: MUSE Tel. 0461.270311; www.muse.it. Folklore FESTIVAL TALENT SHOW + FINALE REGIONALE MISS ITALIA Andalo. Ore 21. Palacongressi. Info: Soleo Show Tel. 0461.239111; www.soleoshow.com. Musica I SUONI DELLE DOLOMITI SIGNUMFIVE Val di Fassa. Ore 13. Rifugio Boé. Musica dal mondo: ritmi e melodie balcanici per quattro sax, fisarmonica e percussioni. Info: www. isuonidelledolomiti.it; APT Val di Fassa Tel. 0462.609600; www. fassa.com. Musica I MARTEDÌ DELLE BAND BEAVERS FROM MARS Trento. Ore 21. Giardino S. Chiara. Info: Centro Servizi Culturali S. Chiara n. verde 800.013952; info@ centrosantachiara.it. Musica APPARIZIONI CONCERTO E WORKSHOP Riva del Garda. Ore 21.30-23. Chiesetta del parco Miralago. Con Anna-Maria Hefele/ voce, nikelarpa, digeridoo, flauti e Florian Zack/ fisarmonica. Un emozionante ed originalissimo concerto dal vivo, attraverso diverse culture musicali: dagli yodels delle Alpi, alle canzoni della tradizione folk mitteleuropea, alla melodie barocche, fino alle composizioni originali e alle incredibili improvvisazioni polifoniche per la voce. Il tutto immersi nella riverberante suggestione di una chiesetta sconsacrata, a lume di candela. Info: Compagnia delle Nuvole Tel. 0464.573916; info@ compagniadellenuvole.it. Musica ENRICO INTRA TRIO Isera. Ore 21. Enrico Intra, Mattia Cigalini, Paolino Dalla Porta. Programma dettagliato e info su: www.trentinojazz.com. Musica OGNI RICCIO UN CAPRICCIO Stenico. Ore 21. Castello. Duo viola e pianoforte con musiche di Schumann e Brahms. Info: Tel. 0465.702626; info@visitacomano. it; www.visitacomano.it. Musica CLARINETTO... PIÙ PIANO Roncegno. Ore 21. Palace Hotel. Giuseppe Bonandrini, clarinetto; Simone Pagani, pianoforte su musiche di Brahms, Schumann, Bernstein. Info: www.sonoramente.it.

Musica SMARANO ORGAN ACADEMY: STAGIONE CONCERTISTICA 2015 Predaia. Ore 20.45. Fraz. Smarano. Sala concerti dell’Accademia di Smarano e Chiesa di S. Maria Assunta. Concerto degli Allievi dell’Accademia d’Organo di Smarano 2015. Entrata libera. Info: www. smaranoacademy.com; smaranoacademy@gmail.com. Teatro I BURATTINI DI LUCIANO GOTTARDI Sarnonico. Ore 21. Piazza Centro Sportivo. I Capelli dell’Orco. Info: www.burattini.it;Tel. 340.9600847.

12 MERCOLEDÌ Famiglia LE NOTTI DELLE STELLE CADENTI Monte Bondone. Dalle 21 alle 23. Osservatorio Astronomico Terrazza delle Stelle. Osservazione delle meteore di agosto. Intero: € 3.50 - ridotto: € 2.50; gratuito per bambini sotto i 6 anni. Info: MUSE Tel. 0461.270311; www.muse.it. Folklore FINALE REGIONALE MISS ITALIA Fiera di Primiero. Ore 21. Piazza Municipio. Info: Soleo Show Tel. 0461.239111; www.soleoshow.com. Cultura PRESENTAZIONE LIBRO Riva del Garda. Ore 10.30. Fraglia Vela Riva. Via Maroni 2. “Doveva essere per sempre” di Irene Cocco (Edizioni Curcu & Genovese). Presenta Pino Loperfido. Letture: Loredana Cont. Info: tel. 328.2160471. Musica ITINERARI FOLK FESTIVAL Trento. Ore 21. Cortile scuole Crispi. a i Vorba - Polonia. Carpathiam, bakkan e gypsy fusion. In caso di pioggia il concerto si svolgerà presso il Teatro Auditorium. Info: www.itinerarifolk.it; Centro Servizi Culturali S. Chiara n. verde 800.013952; info@itinerarifolk.it; info@centrosantachiara.it. Musica GARDA JAZZ FESTIVAL “STRAY HORNS” OMAGGIO A DUKE ELLINGTON NEW PROJECT BAND Riva del Garda. Ore 21. Cortile interno della Rocca. In caso di pioggia Auditorium del Conservatorio. Ingresso € 10,00 (ridotto € 8,00). Info: SMAG - Servizi Musicali Alto Garda Tel. 333.7434452. Programma dettagliato su: www. gardajazz.com. Teatro IO NON GIURO Campitello di Fassa. Teatro parrocchiale - Piaz de Ciampedel.


trentinoappuntamenti Spettacolo di teatro, musica e immagini. La toccante vicenda di un piccolo eroe sudtirolese, con schegge di memoria sul passato della regione. Info: Apt Val di Fassa - Ufficio Turistico Campitello Tel. 0462.609620; infocampitello@fassa.com. Tradizione PINÉ SOTTO LE STELLE 2015 Baselga di Piné. Ore 21. Centro storico. Le vie del centro storico di Baselga di Piné si accenderanno di luci, colori e ritmi ballerini! Un ricco programma di intrattenimenti e un mercatino di prodotti locali consentiranno a grandi e piccini di trascorrere una serata all’insegna del divertimento e della compagnia. Info: A.p.T. 0461.557028; www.visitpinecembra.it.

13 GIOVEDÌ Cultura TRENTINO D’AUTORE Terme di Comano. Ore 17. Sala Congressi. Sveva Casati Modignani presenta il libro “La vigna di Angelica”. Info: Tel. 0465.702626; info@visitacomano.it; www.visitacomano.it. Cultura CREPUSCOLO AL SANTUARIO DI S. ROMEDIO San Romedio. Ore 20.30. Nella suggestiva cornice del Santuario illuminato, una proposta di storia, cultura e spiritualità. Ore 20.30: Visita guidata gratuita a cura di Anastasia Val di Non. Ore 21.40: Proposta spirituale a cura dei frati dell’eremo e “Sottofondo musicale” a cura di Cori e Gruppi. Partecipazione gratuita. Info: Anastasia Val di Non www.anastasiavaldinon.it; Apt Val di non Tel. 0463.830133; info@visitvaldinon.it. Enogastronomia BELASI LOUNGE DEGUSTAZIONI A CASTELLO Campodenno. A partire dalle ore 17. Castel Belasi. Fraz. Segonzone. I migliori prodotti locali, musica e racconti accoglieranno gli ospiti all’imbrunire in un’atmosfera magica e inusuale. Sarà inoltre possibile visitare la chiesetta dei SS. Filippo e Giacomo di Segonzone decorata con gli affreschi dei fratelli Baschenis. Info e prenotazioni obbligatorie: Azienda per il Turismo Val di Non Tel. 0463 830133; info@visitvaldinon. it; www.visitvaldinon.it. Laboratorio IL GRANPREMIO DELLE FORMICHE CON FABIO VETTORI Moena. Ore 16. Giardinetti Strada R. Löwy. Laboratorio artistico per bambini e ragazzi. Impara a disegnare le formiche con Fabio Vettori. Tutti i bambini sono invitati. L’attività è a pagamento (7 euro il primo bambino, 5 euro il secondo) ed è necessaria l’iscrizione da fare presso il negozio in Strada R.

Löwy. In caso di maltempo presso Teatro Navalge. Info: Apt Val di Fassa - Ufficio Turistico Moena Tel. 0462.609770; infomoena@ fassa.com. Musica VIOLONCELLO... PIÙ PIANO Cavalese. Ore 21. Palazzo della Magnifica Comunità di Fiemme. Sergio Patria, violoncello; Elena Ballario, pianoforte su musiche di Cassado, Boelmann, Chopin, Martinu. Info: www.sonoramente.it. Musica GARDA JAZZ FESTIVAL HELGA PLANKENSTEINER & REVENSCH Arco. Ore 21. Piazzale Segantini. In caso di pioggia Cantiere 26 Centro giovani. Ingresso libero. Info: SMAG - Servizi Musicali Alto Garda Tel. 333.7434452. Programma dettagliato su: www.gardajazz.com. Teatro I BURATTINI DI LUCIANO GOTTARDI Pellizzano. Ore 21. L’Amore delle Tre Melarance. Info: www.burattini.it; Tel. 340.9600847. Tradizione MERCATO DELL’ECONOMIA SOLIDALE Trento. Dalle 7 alle 14. Piazza della Portella. Mercato di prodotti biologici certificati, vestiario biologico, cooperazione sociale e prodotti ecologici per la casa e la persona. Info: http:www.trentinoarcobaleno.it; trentino.arcobaleno@globalcert.it.

14 VENERDÌ Cultura METTI UNA SERA... AL MUSEO DEL TURISMO Baselga di Piné. Ore 21. Albergo-Museo Alla Corona di Montagnaga. Narrativa, poesia e musica. Ingresso libero. Info: Biblioteca Tel. 0461.557951. Famiglia A TU PER TU CON LE STELLE Monte Bondone. Dalle 21 alle 23. Osservatorio Astronomico Terrazza delle Stelle. Osservazioni astronomiche con la guida degli esperti del museo. Grazie a potenti telescopi ed alla guida di esperti operatori, le finestre dell’Universo si aprono per tutti. Ingresso libero. Info: MUSE Tel. 0461.270311; www.muse.it. Famiglia STARS ON ICE Baselga di Piné. Ore 21. Stadio del Ghiaccio. Grande spettacolo corale di pattinatori ed artisti di fama internazionale, che terranno col fiato sospeso tutto il pubblico. Ingresso a pagamento. Info: Tel. 0461.554167.

Musica CONTRADDANZE Rovereto. Ore 21. Teatro R. Zandonai. 28° WAM Festival Mozart. Concetto e coreografia di Monica Farnè e Ilaria Sainato. Ensemble La Girometta - Gruppo Slapstick. Info: wolfgang@wamrovereto. com; www.wamrovereto.com. Musica ITINERARI FOLK FESTIVAL Trento. Ore 21. Giardino S. Chiara. Joe Driscoll & Sekou Kouyaté - USA - Guinea. Hp-hop tinto di folk. In caso di pioggia il concerto si svolgerà presso il Teatro Auditorium. Info: www.itinerarifolk.it; Centro Servizi Culturali S. Chiara n. verde 800.013952; info@itinerarifolk.it; info@centrosantachiara.it. Musica TY LE BLANC Belvedere Canazei. Ore 14. Rifugio Fredarola. Ty Le Blanc, Michele Bonivento, Alvise Seggi, Moulaye Niang. Arriva dal cuore degli States, e da qualche tempo incanta le platee italiane con la sua voce inconfondibile. Tyneshia LeBlanc, per gli amici Ty, grintosa cantante soul/blues texana, presenta il suo entusiasmante show accompagnata da tre musicisti di grande talento, vere “groove machines”... Programma dettagliato e info su: www.trentinojazz.com. Musica GARDA JAZZ FESTIVAL - RJD “SOUL POWER” FEAT. STEFANO PAOLINI & MASSIMO MORGANTI Loc. Pietramurata. Ore 21. Piazza Mercato. In caso di pioggia Teatro oratorio parrocchiale. Ingresso libero. Info: SMAG - Servizi Musicali Alto Garda Tel. 333.7434452. Ingresso gratuito. Programma dettagliato su: www.gardajazz.com. Teatro I BURATTINI DI LUCIANO GOTTARDI Massimeno. Ore 21. Piazza. La fata Morgana. Info: www.burattini.it; Tel. 340.9600847.

15 SABATO Cultura SPETTACOLO ITINERANTE “LA GRANDE GUERRA DELLE DONNE” Trincee di Castelberto. Ore 7-13. Malga Lessinia. La coreografa Silvia Bertoncelli, ispirandosi agli scritti di Dacia Mariani e Alessandro Gualtieri, ha realizzato questo spettacolo itinerante, presentato dalla Compagnia Naturalis Labor. Cinque danzatrici evocano l’atmosfera euforica della Belle Epoque, la mobilitazione civile, la trasformazione dei costumi, il lavoro di fabbrica, i rifornimenti al fronte, la vita di estrema povertà. Le performance, accompagnate dal vivo da una fisarmonica, si svolgeranno sui pascoli e le “cit-

tà di roccia” dell’alta Lessinia, lungo un itinerario che ripercorre i luoghi della Grande Guerra, accompagnati nel cammino dalla narrazione di Alessandro Anderloni. Partecipazione libera. In caso di maltempo l’evento si terrà domenica 16 agosto con gli stessi orari. Programma completo sul sito www.lessiniafest.it. Laboratorio TINTURE NATURALI Monte Bondone. Ore 14.30. Un laboratorio per sperimentare la tintura dei tessuti con colori di origine vegetale. Tariffe: intero € 2,50 - ridotto € 1,50 (oltre al biglietto di ingresso). Durata: 3 ore. Info e prenotazioni: MUSE Tel. 0461.270311; www.muse.it. Musica ITINERARI MUSICALI D’ANAUNIA Predaia. Ore 21. Fraz. Smarano. Sala dei concerti ore 21.00. Concerto premiati concorso nazionale Roberto Melini con l’Ensemble Zandonai” direttore Giancarlo Guarino in collaborazione con la Smarano Academy. Info: Accademia Eccher mail@eccher. it - Scuola musicale C. Eccher Tel. 0463.424310. Musica SMARANO ORGAN ACADEMY: STAGIONE CONCERTISTICA 2015 Predaia. Ore 20.45. Fraz. Smarano.Sala Concerti dell’Accademia di Smarano. Ensemble Zandonai (pianoforte e archi), dir. Giancarlo Guarino. Ingresso libero su invito da ritirare gratuitamente fino all’esaurimento dei posti disponibili. Info: www.smaranoacademy.com; smaranoacademy@ gmail.com. Musica GARDA JAZZ FESTIVAL - SONGS FROM M.T. IN RICORDO DI MARCO TAMBURINI - CECCHETTO, ONORATI, SENNI E PAOLI Riva del Garda. Ore 21. Cortile interno della Rocca. In caso di pioggia Auditorium del Conservatorio. Ingresso € 10,00 (ridotto € 8,00). Info: SMAG - Servizi Musicali Alto Garda Tel. 333.7434452. Programma dettagliato su: www. gardajazz.com.

16 DOMENICA Famiglia OSSERVATORIO APERTO Monte Bondone. Dalle 14 alle 18 e dalle 21 alle 23. Porte aperte alla Terrazza delle Stelle per l’osservazione del cielo diurno e notturno. Entrata gratuita. Info: MUSE Tel. 0461.270311; www.muse.it. Laboratorio CHI TROVA UNA PIANTA TROVA UN TESORO Monte Bondone. Ore 14.30. Orientati all’interno del Giardino

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trentinoappuntamenti grazie ad una mappa e supera le prove per raggiungere il tesoro! Tariffe: intero € 2,50 - ridotto € 1,50 (oltre al biglietto di ingresso). Durata: 3 ore. Info e prenotazioni: MUSE Tel. 0461.270311; www.muse.it. Musica GUARDO AVANTI Vigo di Fassa. Spettacolo di musica, teatro ed immagini al Padiglione Manifestazioni di Vigo. Info: APT Val di Fassa - Ufficio Turistico Vigo Tel. 0462 609700, infovigo@ fassa.com.

Musica GARDA JAZZ FESTIVAL ALMA SWING Drena. Ore 18. Castello. Ingresso € 8,00 (ridotto € 6,00). Info: SMAG - Servizi Musicali Alto Garda Tel. 333.7434452. Programma dettagliato su: www.gardajazz.com.

17 LUNEDÌ Cultura ESCURSIONE LETTERARIA “MUSIL EN BERSNTOL” Palù del Fersina. Partenza ore 9.30. Ritrovo presso la sede dell’Istituto culturale mòcheno Bersntoler Kulturinstitut. Passeggiata

e letture nei luoghi e nei paesaggi descritti dallo scrittore Robert Musil, in compagnia di Massimo Libardi, esperto di letteratura e di Martin Toller, accompagnatore di territorio. Info e prenotazioni: kultur@kib.it; 0461550073; www. bersntol.it. Musica I SUONI DELLE DOLOMITI PETRA MAGONI, I VIRTUOSI ITALIANI, CORO DA CAMERA TRENTINO - MUSICHE DI ARMANDO FRANCESCHINI Altopiano della Paganella, Monte Gazza. Ore 13. Busa del Cancanù. La donna raccontata nei

canti tradizionali e nella musica di oggi. Info: www.isuonidelledolomiti.it; APT Dolomiti Paganella Tel. 0461.585836 - 585836; www.visitdolomitipaganella.it. Musica CONTRADA LARGA JANOSKA ENSEMBLE Trento. Ore 21. Cortile Scuole Crispi. Info: Centro Servizi Culturali S. Chiara n. verde 800.013952; info@ centrosantachiara.it.

18 MARTEDÌ Cultura TRENTINO D’AUTORE Terme di Comano. Ore 17. Sala Congressi. Isabella Bossi Fedrigotti presenta il libro “Quando il mondo era in ordine”. Info: Tel. 0465.702626; info@visitacomano. it; www.visitacomano.it. Musica I MARTEDÌ DELLE BAND MALAGA FLO Trento. Ore 21. Giardino S. Chiara. Opening Band: Leathermask. Info: Centro Servizi Culturali S. Chiara n. verde 800.013952; info@centrosantachiara.it. Musica SOVVERSAMBA Moena. Ore 11.30. Barbara Saiani, Luca Penasa, Paola Comin, Elisa Amistadi, Nicola Pandini, Renza Tavernini, Federica Giulia Marchi, Chiara Bertoni, Luna Pauselli, Michele Bazzanella. Programma dettagliato e info su: www.trentinojazz.com.

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Musica OBOE... PIÙ PIANO Roncegno. Ore 21. Palace Hotel. Stefano Angius, oboe; Michele Nurchis, pianoforte su musiche di Ravel, Poulenc, Dutilleux. Info: www.sonoramente.it.

19 MERCOLEDÌ Spedire a SOLEOSHOW Via S.S. Trinità, 1 - 38121 TRENTO | Tel. 0461 239111 Oppure iscrizione via mail a: info@soleoshow.com

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Danza BALLANDO CON WOLFGANG TRA PIZZICA E DANZE DEL MEDITERRANEO Rovereto. Ore 18.30. Giardino Bridi De Probizer. 28° WAM Festival Mozart. Khaossia Etno Ensemble Salentina. Info: wolfgang@ wamrovereto.com; www.wamrovereto.com. Mercato MERCATO DELL’ECONOMIA SOLIDALE Trento. Dalle 7 alle 14. Piazza della Portella. Mercato di prodotti biologici certificati, vestiario biologico, cooperazione sociale e prodotti ecologici per la casa e la persona. Info: http:www.trentinoarcobaleno.it; trentino.arcobaleno@globalcert.it.


trentinoappuntamenti Musica I SUONI DELLE DOLOMITI ERNST REIJSEGER San Martino di Castrozza, Pale di San Martino. Ore 13. Rifugio Rosetta - Giovanni Pedrotti. Musica jazz: l’arte dell’improvvisazione. Info: www.isuonidelledolomiti. it; APT San Martino di Castrozza, Passo Rolle, Primiero e Vanoi Tel. 0439.62407; www.sanmartino.com. Musica CONCERTO Canazei. Cinema Teatro Marmolada Canazei. Concerto di pianoforte del maestro Paolo Bernard con musiche di Bach, Mozart e Schumann. Info: Apt Val di Fassa - Canazei Tel. 0462.609600; infocanazei@fassa.com. Musica BOZEN BRASS QUINTET IN CONCERTO Vigo di Fassa. Concerto di ottoni al Padiglione Manifestazioni di Vigo. Il repertorio del gruppo spazia dal barocco al blues, per poter raggiungere un pubblico il più ampio possibile. Musicisti: Norbert Fink (corno), Martin Psaier (trombone), Robert Neumair (tromba), Toni Pichler (tuba) e Anton Ludwig Wilhalm (tromba). Info: APT Val di Fassa - Ufficio Turistico Vigo di Fassa Tel. 0462.609700; infovigo@ fassa.com. Musica TRIO AMADEI Lusia. Ore 14. Chalet Valbona. Liliana Amadei, Antonio Amadei, Marco Amadei. Programma dettagliato e info su: www.trentinojazz.com. Musica GARDA JAZZ FESTIVAL “STEP BY STEP” GIORDANO GROSSI TRIO Nago. Ore 21. Chiesa SS Trinità. Ingresso € 8,00 (ridotto € 6,00). Info: SMAG - Servizi Musicali Alto Garda Tel. 333.7434452. Programma dettagliato su: www. gardajazz.com. Per i più piccoli C’ERA UNA VOLTA... IL BOSCO DELLE STELLE Monte Bondone. Ore 21. Osservatorio Astronomico Terrazza delle Stelle. Un’emozionante attività per bambini e famiglie: sotto il chiarore del cielo stellato, il racconto delle incredibili avventure di Luna, Sole e timide stelle. A seguire osservazione del cielo con la guida di esperti astronomi. Attività per bambini dai 4 agli 8 anni. Biglietto: € 4,00 prenotazione obbligatoria. Info: MUSE Tel. 0461.270311; www.muse.it. Tradizione PINÉ SOTTO LE STELLE 2015 Baselga di Piné. Ore 21. Centro storico. Le vie del centro storico di Baselga di Piné si accenderanno di luci, colori e ritmi ballerini! Un

ricco programma di intrattenimenti e un mercatino di prodotti locali consentiranno a grandi e piccini di trascorrere una serata all’insegna del divertimento e della compagnia. Info: A.p.T. 0461.557028; www.visitpinecembra.it.

20 GIOVEDÌ Folklore FINALE REGIONALE MISS ITALIA Cles. Ore 21. Piazza Municipio. Info: Soleo Show Tel. 0461.239111; www.soleoshow.com. Musica 28. FESTIVAL INTERNAZIONALE W.A. MOZART A ROVERETO Ala. Ore 21. Palazzo Azzolini. In forma di danza Claudio Marinone, flauto; Marco Bronzi, violino; Andrea Repetto, viola; Lucio Labella Danzi, violoncello. Ingresso € 10,00. Info: Festival Mozart Rovereto info@festivalmozartrovereto. it; Tel. 388.3738980. Musica SOLO... PIÙ PIANO Cavalese. Ore 21. Palazzo della Magnifica Comunità di Fiemme. Yevgeni Galanov, pianoforte (Bielorussia). Concerto premio per il migliore allievo pianista del Conservatorio di Bolzano su musiche di Bach, Scriabin, Musorgskj. Info: www.sonoramente.it. Musica GARDA JAZZ FESTIVAL GEGÈ TELESFORO QUINTET “SOUNDZERO” Torbole sul Garda. Ore 21. Piazzetta Lietzmann. In caso di pioggia Teatro casa della comunità di Nago. Ingresso libero. Info: SMAG - Servizi Musicali Alto Garda Tel. 333.7434452. Programma dettagliato su: www.gardajazz.com. Teatro ragazzi IO MANGIO! Trento. Ore 17.30. Giardino S. Chiara. Spettacolo di e con Monica Contini e Deianira Dragone. Come si deduce dal titolo, il tema è il cibo, argomento attualissimo in questa estate dedicata all’ Expò di Milano. Due deliziose fatine, Angelina e Violetta, ci accompagneranno in un viaggio alla scoperta di cosa mangiamo in un candido nonsense, ma con concreta attenzione al tema estremamente delicato. Uno spettacolo che vuole aiutare i bambini a intraprendere un cammino di consapevolezza per una sana scelta alimentare attraverso il racconto di splendide favole. Età consigliata dai 4 anni. Info: Centro Servizi Culturali S. Chiara n. verde 800.013952; info@centrosantachiara.it.

21 VENERDÌ Cinema PINÉ MUSICA Baselga di Piné. Ore 21. Centro Congressi Piné 1000. Proiezione cinematografica del film “Una fragile armonia” di Yaron Zilberman. Ingresso a pagamento. Info: A.p.T. 0461.557028; www.visitpinecembra.it; www.distrattamusa.it. Cultura TRENTINO D’AUTORE Terme di Comano. Ore 17. Sala Congressi. Davide Sapienza presenta il libro “Camminando”. Info: Tel. 0465.702626; info@visitacomano.it; www.visitacomano.it. Cultura CREPUSCOLO AL SANTUARIO DI S. ROMEDIO San Romedio. Ore 20.30. Nella suggestiva cornice del Santuario illuminato, una proposta di storia, cultura e spiritualità. Ore 20.30: Visita guidata gratuita a cura di Anastasia Val di Non. Ore 21.40: Proposta spirituale a cura dei frati dell’eremo e “Sottofondo musicale” a cura di Cori e Gruppi. Partecipazione gratuita. Info: Anastasia Val di Non www.anastasiavaldinon.it; Apt Val di non Tel. 0463.830133; info@visitvaldinon.it. Danza DANZA IN GIOCO Rovereto. Ore 20. Campana dei Caduti. 28° WAM Festival Mozart. Orchestra Il Divino Sospiro. Regia di Cristina Fernandes. Info: wolfgang@wamrovereto.com; www. wamrovereto.com. Enogastronomia ESPERIENZE DI CULTURA E GUSTO A CASTEL VALER Tassullo. Ore 16 e 18.30. Castel Valer. È possibile visitare in esclusiva alcuni ambienti privati di Castel Valer e degustare il meglio della produzione enogastronomica trentina. Il Castello è raggiungibile a piedi con una piacevole passeggiata di circa 10 minuti parcheggiando nella piazza di Tassullo o nella piazzetta di Sanzenone. Info e prenotazioni obbligatorie: Azienda per il Turismo Val di Non Tel. 0463 830133; info@visitvaldinon.it; www.visitvaldinon.it. Famiglia A TU PER TU CON LE STELLE Monte Bondone. Dalle 21 alle 23. Osservatorio Astronomico Terrazza delle Stelle. Osservazioni astronomiche con la guida degli esperti del museo. Grazie a potenti telescopi ed alla guida di esperti operatori, le finestre dell’Universo si aprono per tutti. Ingresso libero. Info: MUSE Tel. 0461.270311; www.muse.it. Musica I SUONI DELLE DOLOMITI NINA ZILLI Val Rendena, Dolomiti di Brenta. Ore 13. Camp Centener. La voce

nera della canzone italiana. Info: www.isuonidelledolomiti.it; APT Madonna di Campiglio, Pinzolo, Val Rendena Tel. 0465.447501; www.campigliodolomiti.it. Musica XVIII° EDIZIONE INCONTRI INTERNAZIONALI MUSICA DI MEZZA ESTATE 2015 Caldonazzo. Ore 21. Chiesa San Sisto. Orchestra Haydn di Bolzano e Trento. Direttore: Min Chung. Musiche di Stravinskij - Dvorak Haydn. Info: Apt Valsugana Tel. 0461.727700. Musica CREPUSCOLO AL SANTUARIO DI SAN ROMEDIO Sanzeno. Ore 20.30. Santuario di San Romedio. Nella suggestiva cornice del Santuario illuminato, una proposta di storia, cultura e spiritualità. Info: Anastasia Val di Non; www.anastasiavaldinon.it; APT Val di Non Tel. 0463.830133; info@visitvaldinon.it. Musica ROBERTO OTTAVIANO: INCONTRO CON L’ARTE DEL MART Rovereto. Ore 18. Mart. Programma dettagliato e info su: www. trentinojazz.com. Musica CONCERTO Mori. Ore 21. Parco Villa Annamaria. Gianluigi Trovesi (sax alto, clarinetti), Marco Remondini (violoncello, sax). Un duo collaudato, che riunisce due musicisti straordinari scaturisce dalla felice esperienza dell’ottetto di Trovesi, del quale Remondini faceva parte. E che rinnova la propria energia e la propria empatia ad ogni nuova esibizione. Programma dettagliato e info su: www.trentinojazz.com. Musica ITINERARI MUSICALI D’ANAUNIA Ruffrè - Mendola. Ore 21. Salone imperiale al Passo Mendola. Concerto con i “Vicenza Brass” direttore Marco Pangrazzi. Info: Scuola musicale C. Eccher Tel. 0463.424310. Musica BLUES FESTIVAL Levico Terme. Tra le vie del centro storico, a partire dal mattino, si susseguiranno svariate situazioni musicali che accompagneranno il pubblico in un vero e proprio viaggio nel Blues, dalle sue radici alla contemporaneità, dove mercatini e spazi espositivi a tema faranno da cornice ai concerti, rendendo l’atmosfera ancora più suggestiva. Per programma dettagliato e info: www.visitlevicoterme.it.

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trentinoappuntamenti Musica GARDA JAZZ FESTIVAL “SQUARING THE CIRCLE” CLAUDIO FILIPPINI TRIO Riva del Garda. Ore 21. Du Lac et Du Parc Grand Resort. Ingresso libero su prenotazione obbligatoria Tel. 0464.556774. Info: SMAG - Servizi Musicali Alto Garda Tel. 333.7434452. Programma dettagliato su: www.gardajazz.com.

22 SABATO Danza IL PIANO DANZANTE: PETRU KA E SCHIACCIANOCI Rovereto. Ore 21. Sala Filarmonica. 28° WAM Festival Mozart. Leonardo Colafelice, pianoforte. Info: wolfgang@wamrovereto. com; www.wamrovereto.com. Enogastronomia “SHOW COOKING” CON CRISTIAN BERTOL Ronzone. Ore 16. Giardino della Rosa. Il cuoco “di casa”, Cristian Bertol, chef del Ristorante e di Villa Orso Grigio di Ronzone, dai successi della “Prova del cuoco” di RaiUno, promette un frizzante “one man show” con i prodotti tipici del Trentino. Info: cell. 347.7308270; Tel. 0463.880551; info@giardinodellarosa.it. Musica LAGARINA JAZZ FESTIVAL Ala. Ore 21. Cortile di Palazzo Malfatti-Scherer. In caso di maltempo presso il Teatro Sartori. Roberto Ottaviano Quartet in concerto. (Roberto Ottaviano, sax soprano; Glenn Ferris, trombone; Giovanni Maier, contrabbasso; Cristiano Calcagnile, batteria). Ingresso € 10,00. Info: Scuola Musicale dei Quattro Vicariati Operaprima Tel. 0464.680000; info@operaprima.org . Musica BLUES FESTIVAL Levico Terme. Tra le vie del centro storico, a partire dal mattino, si susseguiranno svariate situazioni musicali che accompagneranno il pubblico in un vero e proprio viaggio nel Blues, dalle sue radici alla contemporaneità, dove mercatini e spazi espositivi a tema faranno da cornice ai concerti, rendendo l’atmosfera ancora più suggestiva. Per programma dettagliato e info: www.visitlevicoterme.it. Musica GARDA JAZZ FESTIVAL KYLE EASTWOOD BAND Riva del Garda. Ore 21. Palazzo dei Congressi. Ingresso € 16,00 (ridotto € 12,00). Info: SMAG Servizi Musicali Alto Garda Tel. 333.7434452. Programma dettagliato su: www.gardajazz.com.

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23 DOMENICA Danza IL CORPO CHE PARLA Rovereto. Ore 11.30. Sala Conferenze della Fondazione Caritro. 28° WAM Festival Mozart. Spettacolo-aperitivo con Klaus Abromeit e gli studenti della masterclass di danza barocca. Info: wolfgang@ wamrovereto.com; www.wamrovereto.com. Danza FLAMENCO! Rovereto. Ore 21. Corte Palazzo della Giustizia. 28° WAM Festival Mozart. Pepe Romero e Los Romeros. Info: wolfgang@wamrovereto.com; www.wamrovereto.com. Famiglia OSSERVATORIO APERTO Monte Bondone. Dalle 14 alle 18 e dalle 21 alle 23. Porte aperte alla Terrazza delle Stelle per l’osservazione del cielo diurno e notturno. Entrata gratuita. Info: MUSE Tel. 0461.270311; www.muse.it. Folklore FESTIVAL TALENT SHOW Malé. Ore 21. Piazza. Info: Soleo Show Tel. 0461.239111; www.soleoshow.com. Musica A BANDA LARGA Trento. Ore 21. Giardino S. Chiara. Corale S. Barnaba di Bondo. Info: Centro Servizi Culturali S. Chiara n. verde 800.013952; info@centrosantachiara.it. Musica BLUES FESTIVAL Levico Terme. Tra le vie del centro storico, a partire dal mattino, si susseguiranno svariate situazioni musicali che accompagneranno il pubblico in un vero e proprio viaggio nel Blues, dalle sue radici alla contemporaneità, dove mercatini e spazi espositivi a tema faranno da cornice ai concerti, rendendo l’atmosfera ancora più suggestiva. Per programma dettagliato e info: www.visitlevicoterme.it. Teatro CROCEVIA DELLE COSCIENZE - STORIA DI UN DISERTORE Rovereto. Ore 20. Colle di Miravalle. Campana dei Caduti. Spettacolo teatrale. Info: Tel. 0464.452253 - 452256; cultura@comune.rovereto.tn.it; www.comune.rovereto.tn.it.

24 LUNEDÌ Musica I SUONI DELLE DOLOMITI NICCOLÒ FABI Val di Fiemme, Gruppo Viezzena - Bocche. Ore 13. Malga Canvere. Canzoni in solitudine. Info: www.isuonidelledolomiti.it; APT Val di Fiemme Tel. 0462.241111; www.visitfiemme.it.

Musica CONCERTO CORO RIO BIANCO DI PANCHIÀ Moena. Aula Magna del Polo Scolastico . Info: Moena Perla Alpina Tel. 0462.565038; perla@moena.it.

25 MARTEDÌ Musica CONCERTO SINFONICO Rovereto. Ore 21. Corte Palazzo della Giustizia. 28° WAM Festival Mozart. Orchestra Haydn di Bolzano e Trento. Direttore Min Chung. In caso di pioggia presso Sala Filarmonica. Info: wolfgang@ wamrovereto.com; www.wamrovereto.com. Musica I MARTEDÌ DELLE BAND THE RUMPLED FOLK BAND Trento. Ore 21. Giardino S. Chiara. Opening Band: Mondo Frowno. Info: Centro Servizi Culturali S. Chiara n. verde 800.013952; info@ centrosantachiara.it. Musica GRETA MARCOLONGO “ACOUSTICAMORE” Val di Fassa. Ore 14. Funivie Buffaure. Greta Marcolongo, Mattia Margotti, Roberto Tubaro, Paolo Bega, Tommaso Zamboni. “Acousticamore” è un viaggio nei sentimenti e nel tempo. Percorrendo gli ultimi cento anni attraverso le melodie e le atmosfere di brani iconici della musica leggera con tema l’amore. Programma dettagliato e info su: www.trentinojazz.com. Musica POESIA E ARMONICA... PIÙ PIANO Pinzolo. Ore 21. Paladolomiti. Santo Albertini, armonica; Edoardo Bruni, pianoforte; Vito Basiliana, voce su musiche di Bach, Schubert, Schumann, Massenet, Offenbach, Debussy, Satie... Poesie di Neruda, Merini, Cardarelli, Hikmet, Ungaretti, Trilussa, Saba, Prevert.. Info: www.sonoramente.it.

26 MERCOLEDÌ Cultura SERATA DI POESIA Rovereto. Ore 20.30. Sala Conferenze Palazzo Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto. Piazza Rosmini, 5. Presenta Giuliana Bonassi. Info: Tel. 0464.452253 - 452256; cultura@ comune.rovereto.tn.it; www.comune.rovereto.tn.it. Cultura IL CAFFÈ LETTERARIO Baselga di Piné. Ore 10.30. Albergo-Museo Alla Corona di Montagnaga. Incontri culturali. Ingresso libero. Info: Biblioteca Tel. 0461.557951.

Folklore FESTIVAL TALENT SHOW Taio. Ore 21. Piazza. Info: Soleo Show Tel. 0461.239111; www.soleoshow.com. Musica POESIA E ARMONICA... PIÙ PIANO Dimaro. Ore 21. Teatro Comunale. Santo Albertini, armonica; Edoardo Bruni, pianoforte; Vito Basiliana, voce su musiche di Bach, Schubert, Schumann, Massenet, Offenbach, Debussy, Satie... Poesie di Neruda, Merini, Cardarelli, Hikmet, Ungaretti, Trilussa, Saba, Prevert... . Info: www.sonoramente.it. Teatro I BURATTINI DI LUCIANO GOTTARDI S. Martino di Castrozza. Ore 17.30. Sala Congressi. L’Amore delle Tre Melarance. Info: www. burattini.it; Tel. 340.9600847. Tradizione PINÉ SOTTO LE STELLE 2015 Baselga di Piné. Ore 21. Centro storico. Le vie del centro storico di Baselga di Piné si accenderanno di luci, colori e ritmi ballerini! Un ricco programma di intrattenimenti e un mercatino di prodotti locali consentiranno a grandi e piccini di trascorrere una serata all’insegna del divertimento e della compagnia. Info: A.p.T. 0461.557028; www.visitpinecembra.it.

27 GIOVEDÌ Mercato MERCATO DELL’ECONOMIA SOLIDALE Trento. Dalle 7 alle 14. Piazza della Portella. Mercato di prodotti biologici certificati, vestiario biologico, cooperazione sociale e prodotti ecologici per la casa e la persona. Info: http:www.trentinoarcobaleno.it; trentino.arcobaleno@globalcert.it. Musica CONCERTO A RICORDO DEL M° RENATO DIONISI Rovereto. Ore 21. Chiesa di Borgo Sacco. Con il Gruppo Strumentale R. Dionisi Arpa, viola, flauto. Su musiche di: R. Dionisi, J.G. Graun, J. Ibert, M. Amorosi, G. Donizetti, A. Bax, C. Debussy. Info: Tel. 0464.452253 - 452256; cultura@ comune.rovereto.tn.it; www.comune.rovereto.tn.it. Tradizione NOTTE DI FIABA CAPPUCCETTO ROSSO Riva del Garda. Viaggi nella fiaba, laboratori creativi, racconti, spettacoli, giochi, truccabimbi. Ingresso gratuito. Info: www.gardatrentino. it; Comitato Manifestazioni Rivane Tel. 0464.554444; www.nottedifiaba.it.


trentinoappuntamenti 28 VENERDÌ Cinema PINÉ MUSICA - I FIATI SOLISTI DELL’ORCHESTRA Baselga di Piné. Ore 21. Centro Congressi Piné 1000. Concerto dei fiati solisti dell’Orchestra Haydn: Francesco Dainese, flauto, Gianni Olivieri, oboe, Stefano Ricci, clarinetto, Flavio Baruzzi, fagotto e Andrea Cesari, corno. Ingresso a pagamento. Info: A.p.T. 0461.557028; www.visitpinecembra.it; www.distrattamusa.it. Cultura TRENTINO D’AUTORE Terme di Comano. Ore 17. Sala Congressi. Giacomo Sartori presenta il libro “Rogo”. Info: Tel. 0465.702626; info@visitacomano. it; www.visitacomano.it. Cultura CREPUSCOLO AL SANTUARIO DI S. ROMEDIO San Romedio. Ore 20.30. Nella suggestiva cornice del Santuario illuminato, una proposta di storia, cultura e spiritualità. Ore 20.30: Visita guidata gratuita a cura di Anastasia Val di Non. Ore 21.40: Proposta spirituale a cura dei frati dell’eremo e “Sottofondo musicale” a cura di Cori e Gruppi. Partecipazione gratuita. Info: Anastasia Val di Non www.anastasiavaldinon.it; Apt Val di non Tel. 0463.830133; info@visitvaldinon.it. Cultura PRESENTAZIONE LIBRO Grumes. Ore 20.30. Teatro Le Fontanelle. “Un popolo due patrie” di Alberto Folgheraiter ed. Curcu&Genovese. Info: Sviluppo Turistico Grumes info@vivigrumes. it; www.curcuegenovese.it. Danza ANDREA GALLO ROSSO IRENE RUSSOLILLO (ITALIA) Rovereto. Ore 18. Auditorium Melotti. Nell’ambito di Oriente Occidente. Info: Tel. 0464.452253 452256; cultura@comune.rovereto. tn.it; www.comune.rovereto.tn.it. Danza FEDERICA MADEDDU, ELEONORA MERISIO E LUCIA TAIETTI CAFELULE (ITALIA) Rovereto. Ore 20 e 22.30. Piazza del Mart. Nell’ambito di Oriente Occidente. Info: Tel. 0464.452253 452256; cultura@comune.rovereto. tn.it; www.comune.rovereto.tn.it. Danza GINETTE LAURIN O VERTIGO (CANADA) Rovereto. Ore 20.30. Teatro Zandonai. Nell’ambito di Oriente Occidente. Info: Tel. 0464.452253 452256; cultura@comune.rovereto. tn.it; www.comune.rovereto.tn.it. Enogastronomia ESPERIENZE DI CULTURA E GUSTO A CASTEL VALER Tassullo. Ore 16 e 18.30. Castel Valer. È possibile visitare in esclu-

siva alcuni ambienti privati di Castel Valer e degustare il meglio della produzione enogastronomica trentina. Il Castello è raggiungibile a piedi con una piacevole passeggiata di circa 10 minuti parcheggiando nella piazza di Tassullo o nella piazzetta di Sanzenone. Info e prenotazioni obbligatorie: Azienda per il Turismo Val di Non Tel. 0463 830133; info@visitvaldinon.it; www.visitvaldinon.it. Famiglia A TU PER TU CON LE STELLE Monte Bondone. Dalle 21 alle 23. Osservatorio Astronomico Terrazza delle Stelle. Osservazioni astronomiche con la guida degli esperti del museo. Grazie a potenti telescopi ed alla guida di esperti operatori, le finestre dell’Universo si aprono per tutti. Ingresso libero. Info: MUSE Tel. 0461.270311; www.muse.it. Musica I SUONI DELLE DOLOMITI MAHLER CHAMBER SOLOISTS Val di Fassa, Dolomiti. Ore 13. Rifugio Roda di Vaèl. Musica classica: otto fiati da Gesualdo a Stravinskij. Info: www.isuonidelledolomiti.it; APT Val di Fassa Tel. 0462.609700; www.fassa.com. Musica SFILATA E CONCERTO DELLA BANDA MUSICALE DI ALDINO (BZ) Pozza di Fassa. Sfila per le vie del paese la banda musicale di Aldino (BZ) con partenza dalla chiesa di San Nicolò e concerto finale presso il Padiglione Manifestazioni di Pozza. Info: APT Val di Fassa - Ufficio Turistico Pozza Tel. 0462.609670; infopozza@fassa.com. Musica CREPUSCOLO AL SANTUARIO DI SAN ROMEDIO Sanzeno. Ore 20.30. Santuario di San Romedio. Nella suggestiva cornice del Santuario illuminato, una proposta di storia, cultura e spiritualità. Info: Anastasia Val di Non; www.anastasiavaldinon.it; APT Val di Non Tel. 0463.830133; info@visitvaldinon.it.

29 SABATO Cultura POESIE D’AGOST: PREMIAZIONI Bedollo. Ore 20.30. Nuovo Teatro Comunale di Centrale. Premiazione del 41° Concorso di Poesia Dialettale Pinaitra “Poesie d’Agost”. Durante la serata concerto del Coro Abete Rosso. Ingresso libero. Info: Tel. 0461.556942. Esposizione FESTIVAL DEL MIELE E DELLE ERBE OFFICINALI Terme di Comano. Parco. Degustazioni, approfondimenti, incontri, mercatino e speciali menu dedicati al miele e alle erbe spontanee e officinali. Info: Tel. 0465.702626; info@visitacomano.it; www.visitacomano.it.

Laboratorio PANE DI MONTAGNA Monte Bondone. Ore 14.30. Conoscere i diversi tipi di cereali coltivabili in montagna per poi macinare, impastare e cuocere delle gustose pagnotte. Tariffe: intero € 2,50 - ridotto € 1,50 (oltre al biglietto di ingresso). Durata: 3 ore. Info e prenotazioni: MUSE Tel. 0461.270311; www.muse.it. Musica SYMPHONIA 2015 Ala. Ore 20.45. Parco Pizzini (Via Gattioli), in caso di maltempo presso il Teatro Sartori. Sfilata lungo le vie del centro storico e concerto del Corpo bandistico Città di Lavagna (Ge). Ingresso libero e gratuito. Info: Banda Sociale di Ala bandasociale.ala@libero.it Tel. 340.5956659. Musica KICCA & LICAONES Col Rodella. Ore 14. Rifugio Salei. Kicca, Mauro Ottolini, Francesco Bearzatti, Oscar Marchoni, Paolo Mappa. Programma dettagliato e info su: www.trentinojazz.com. Tradizione FUOCHI D’ARTIFICIO Riva del Garda. ore 22-22.30. Spettacolo pirotecnico sul golfo. Info: Comune di Nago-Torbole info@gardatrentino.it .

30 DOMENICA Danza ROBYN ORLIN - MOVING INTO DANCE COMPANY (SUDAFRICA) Rovereto. Ore 20.30. Teatro Zandonai. Nell’ambito di Oriente Occidente. Beauty remained for just a moment then returned gently to her starting position... prima nazionale. Info: Tel. 0464.452253 - 452256; cultura@ comune.rovereto.tn.it; www.comune.rovereto.tn.it. Escursionismo DÜRERWEG. TREKKING CULTURALE IN VALLE DI CEMBRA Valle di Cembra. Tekking culturale, con numerosi punti ristoro, lungo il sentiero del Dürer, per ripercorrere il viaggio del grande artista del Rinascimento tedesco, che dedicò alla Valle di Cembra e al Castello di Segonzano numerosi splendidi acquarelli. Partecipazione a pagamento. Info e iscrizioni: A.p.T. Piné Cembra Tel. 0461.683110. Esposizione FESTIVAL DEL MIELE E DELLE ERBE OFFICINALI Terme di Comano. Parco. Degustazioni, approfondimenti, incontri, mercatino e speciali menu dedicati al miele e alle erbe spontanee e officinali. Info: Tel. 0465.702626; info@visitacomano.it; www.visitacomano.it.

Famiglia OSSERVATORIO APERTO Monte Bondone. Dalle 14 alle 18 e dalle 21 alle 23. Porte aperte alla Terrazza delle Stelle per l’osservazione del cielo diurno e notturno. Entrata gratuita. Info: MUSE Tel. 0461.270311; www.muse.it. Laboratorio UNA TAVOLOZZA DI COLORI VEGETALI Monte Bondone. Ore 14.30. Spremere, pestare, centrifugare foglie, fiori e frutti per dipingere con i pigmenti naturali. Tariffe: intero € 2,50 - ridotto € 1,50 (oltre al biglietto di ingresso). Durata: 3 ore. Info e prenotazioni: MUSE Tel. 0461.270311; www.muse.it. Musica A BANDA LARGA Trento. Ore 21. Giardino S. Chiara. Corpo musiale Città di Trento. Info: Centro Servizi Culturali S. Chiara n. verde 800.013952; info@centrosantachiara.it. Musica CONCERTO DELLE 4 BANDE Pozza di Fassa. Concerto in Val San Nicolò delle 4 bande della Val di Fassa per il centenario della Grande Guerra. Info: APT Val di Fassa - Ufficio Turistico Pozza Tel. 0462.609670; infopozza@ fassa.com. Teatro LE CASALINGHE Larido. Teatro. Spettacolo teatrale di Loredana Cont. A cura dell’Associazione Valorizzazione Rango. Info:Tel. 0465.702626; info@visitacomano.it; www.visitacomano.it.

31 LUNEDÌ Danza PACO DECINA CIE POSTRETROGUARDIA (FRANCIA) Rovereto. Ore 20.30. Auditorium Melotti. Nell’ambito di Oriente Occidente. La douceur perméable de la rosée. Info: Tel. 0464.452253 - 452256; cultura@comune.rovereto.tn.it; www.comune.rovereto.tn.it.

GLI APPUNTAMENTI DI SETTEMBRE 1 MARTEDÌ Musica I MARTEDÌ DELLE BAND NEXT POINT Trento. Ore 21. Giardino S. Chiara. Opening Band: Candirù. Info: Centro Servizi Culturali S. Chiara n. verde 800.013952; info@centrosantachiara.it.

2 MERCOLEDÌ Danza ORIENTE OCCIDENTE Rovereto. Ore 20.30. Auditorium Melotti. Arkadi Zaides (Israele). Archive. Per programma dettagliato

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trentinoappuntamenti e info visitate il sito www.orienteoccidente.it.

3 GIOVEDÌ Danza ORIENTE OCCIDENTE Trento. Ore 18 e 21. MUSE. Museo delle Scienze. Annabelle Bonnéry con la Compagnia Lanabel (Francia). Exquises prima nazionale. Per programma dettagliato e info visitate il sito www.orienteoccidente.it. Danza ORIENTE OCCIDENTE Rovereto. Ore 20.30. Teatro Zandonai. Inbal Pinto & Avshalom Pollak Dance Company (Israele). Wallflower prima nazionale. Per programma dettagliato e info visitate il sito www.orienteoccidente.it.

4 VENERDÌ Cultura TRENTINO D’AUTORE Terme di Comano. Ore 17. Sala Congressi. Luigi Sardi presenta il libro “Il Trentino nella Grande Guerra” ed. Curcu&Genovese. Info: Tel. 0465.702626; info@visitacomano.it; www.visitacomano. it; www.curcuegenovese.it. Danza ORIENTE OCCIDENTE Rovereto. Ore 20.30. Auditorium Melotti. Marco Auggiero - Labart Contemporary Dance Company (Italia). Ovo - prima nazionale e coproduzione del festival. Per programma dettagliato e info visitate il sito www.orienteoccidente.it. Famiglia A TU PER TU CON LE STELLE Monte Bondone. Dalle 21 alle 23. Osservatorio Astronomico Terrazza delle Stelle. Osservazioni astronomiche con la guida degli esperti del museo. Grazie a potenti telescopi ed alla guida di esperti operatori, le finestre dell’Universo si aprono per tutti. Ingresso libero. Info: MUSE Tel. 0461.270311; www.muse.it. Folklore L’APE-PALIO Trento.Piazza Duomo. Ore 19.30. Aperitivo in Piazza del Duomo: veneziano e macadam. Info: www.amicitta.com; camitica@tin. it; Cell. 331.1738849 Musica RELENDO CHORO Val di Fassa. Ore 14. Funivie Ciampedié. Emilio Galante, Simone Zanchini. Programma dedicato alla musica brasiliana, in particolare al choro, la musica popolare originaria che ha poi nutrito samba e bossanova, in un duo strumentale dal carattere inedito. Il flauto è dagli esordi una voce caratteristica del choro, grazie soprattutto alla figura mitica di Pixingunha, all’ inizio del 900. Programma dettagliato e info su: www.trentinojazz.com.

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Musica MEDITATION TRIO Riva del Garda. Ore 21. Kristal Palace. Giordano Grossi, Matteo Turella, Andrea Pimazzoni. Il trio propone un percorso musicale attraverso i classici brani della tradizione jazzistica riarrangiati in chiave moderna. Programma dettagliato e info su: www.trentinojazz.com.

5 SABATO Danza ORIENTE OCCIDENTE Rovereto. Ore 20.30. Teatro Zandonai. Marco Maguy Marin - Compagnie Maguy Marin (Francia). Bit. Per programma dettagliato e info visitate il sito www.orienteoccidente.it. Folklore 15° PALIO DELLE CONTRADE CITTÀ DI TRENTO Trento. Ore 16.30. Sfida arcieristica e di balestra tra la Contrada vincitrice il Palio 2014 e le Città nazionali ed internazionali. Ore 20.30. “Aspettando il Palio”. Cena propiziatoria delle Contrade. Info: www.amicitta.com; camitica@tin. it; Cell. 331.1738849 Musica CONCERTI NEL PARCO 2015 DUO VARIANDO Brentonico. Ore 16.30. Parco ASPS. Concerto con Irene Malizia, violino e Angelo Tatone, chitarra su musiche di Giuliani, Paganini, W. A. Mozart, Pablo De Sarasate, Elgar, Monti. Info: www.mozartitalia.org.

6 DOMENICA Danza ORIENTE OCCIDENTE Rovereto. Ore 20.30. Auditorium Melotti. Marcos Morau - La Veronal (Spagna). Voronia - prima nazionale. Per programma dettagliato e info visitate il sito www. orienteoccidente.it. Enogastronomia MAGNALONGA DELL’ALTA VALLAGARINA Passeggiata enogastrononica tra vigneti e castelli dell’Alta Vallagarina. Partenza da Volano con arrivo a Besenello. Info e iscrizioni: www. lamagnalonga.org. Folklore ARCO ASBURGICA: CULTURA, ARTIGIANATO E TRADIZIONE Arco. Ore 18.30-23. Centro storico. Rievocazione storica. Arco si trasforma in cittadina asburgica per rivivere l’atmosfera romantica e lo sfarzo di metà ‘800. Info: Comitato Tradizioni Usi e Costumi Arcensi Tel. 0464 519636; info@ arcoasburgica.it. Folklore 15° PALIO DELLE CONTRADE CITTÀ DI TRENTO Trento. Ore 16.30. 3° Festival nazionale dell’antica Arte della ban-

diera. Info: www.amicitta.com; camitica@tin.it; Cell. 331.1738849 Musica DOMENICASTELLO Pergine Valsugana. Ore 17.30. Castello. Concerto con aperitivo a Bassa Voce. Claudia Valtinoni, voce; Toni Moretti, basso a 6 corde; Giovanni Principe, percussioni. Una rielaborazione in chiave acustica dei più bei brani degli ultimi decenni, dal jazz al pop ai classici della musica del film. Entrata € 10. Info: Castel Pergine Tel. 0461.531158. Musica CONCERTO Grumes. Ore 14. Rifugio Potzmauer. Concerto con il coro Sat Bindesi. Info: Roberto Leonardi rifugioleo@gmail.com; Cell. 333.7771211.

7 LUNEDÌ Folklore ARCO ASBURGICA: CULTURA, ARTIGIANATO E TRADIZIONE Arco. Ore 18.30-23. Centro storico. Rievocazione storica. Arco si trasforma in cittadina asburgica per rivivere l’atmosfera romantica e lo sfarzo di metà ‘800. Info: Comitato Tradizioni Usi e Costumi Arcensi Tel. 0464 519636; info@ arcoasburgica.it.

8 MARTEDÌ Folklore ARCO ASBURGICA: CULTURA, ARTIGIANATO E TRADIZIONE Arco. Ore 18.30-23. Centro storico. Rievocazione storica. Arco si trasforma in cittadina asburgica per rivivere l’atmosfera romantica e lo sfarzo di metà ‘800. Info: Comitato Tradizioni Usi e Costumi Arcensi Tel. 0464 519636; info@ arcoasburgica.it.

9 MERCOLEDÌ Folklore ARCO ASBURGICA: CULTURA, ARTIGIANATO E TRADIZIONE Arco. Ore 18.30-23. Centro storico. Rievocazione storica. Arco si trasforma in cittadina asburgica per rivivere l’atmosfera romantica e lo sfarzo di metà ‘800. Info: Comitato Tradizioni Usi e Costumi Arcensi Tel. 0464 519636; info@ arcoasburgica.it. Musica ORCHESTRA GIOVANILE TRENTINA Folgaria. Ore 20.45. Chiesa di S. Lorenzo. Direttore, Andrea Fuoli; flauto solista, Roberto Fabbriciani; arpa solista, Jasna Corrado Merlak. Info: www.mozartitalia.org.


IL NUOVO LIBRO DI

ALBERTO FOLGHERAITER

Un popolo, due patrie Il Trentino nel vortice della Grande Guerra (1914-1918)

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TRENTO Via Ghiaie, 15 lunedì-venerdì 8.30-12.30/14.00-18.00 BOLZANO Via Bari, 15 lunedì-venerdì 8.30-12.30/14.30-18.30 chiuso il mercoledì pomeriggio

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IL MATRIMONIO DEL MESE Lei

Nome: Sara Anni: 27 Nata a: Trento Residente a: Aldeno Vestito: Mariages Atelier Sposi Scarpe: Pedrotti Calzature - Trento Parrucchiere: “Un diavolo per capello” - Aldeno Truccatore: Estetica “il risveglio” - Villa Lagarina Occupazione: Insegnante

Lui

Nome: Daniel Anni: 28 Nato a: Trento Residente a: Aldeno Vestito e scarpe: Marchi Abbigliamento Barbiere: “Un diavolo per capello” - Aldeno Occupazione: Geometra

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PER I NOSTRI LETTORI, LE NOZZE DI SARA CON DANIEL


trentinomatrimoni Servizio fotografico a cura di: Roberta Pisoni www.robertapisoni.it

Matrimonio: Data: Luogo: Invitati: Ricevimento: Cuoco: Fiori e bouquet: Torta nuziale: Lista nozze: Viaggio: Durata: Vivranno a:

Religioso 30 maggio 2015 Chiesa S. Modesto - Aldeno 80 al pranzo + 50 alla torta Castel Pietra - Calliano Gianluca Oliana (amico degli sposi) Arte del Fiore - Aldeno Filippi & Gardumi Agenzia Viaggi del Sogno - Trento New York, Washington, Playa dec Carmen 13 giorni Aldeno

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I GIOVEDÌ DELLE FAMIGLIE AI MUSEI IL RIFIUTO DELLA TERRA IL GIOCO DEGLI SPECCHI PARTECIPA AL PROGETTO IN RETE CON NUMEROSE ALTRE ASSOCIAZIONI ATTIVE NEL CAMPO DELLE TEMATICHE DEL CLIMA

L

e fuoriuscite di petrolio sono di solito visibili, quando avvengono in grandi quantità e nel “primo” mondo, l’impatto sull’ambiente è sotto gli occhi di tutti, le fotografie di uccelli morti ricoperti di petrolio riempiono gli schermi televisivi e i giornali; lo stesso possiamo dire dello scioglimento dei ghiacciai, di anno in anno gli alpinisti della domenica ne possono verificare l’arretramento. Molti altri fenomeni meno evidenti si manifestano in tutto il mondo e molto dipende dalle attività dell’uomo, anche il riscaldamento del pianeta. Sono problemi di livello globale, che ci riguardano tutti nella nostra vita quotidiana, come cause e come effetti. Per questo Il Gioco degli Specchi li propone alla comune riflessione. “Il rifiuto della terra” è il corposo progetto che l’associazione intende realizzare e portare avanti dal 2015 al 2017 in rete con numerose altre associazioni attive nel campo delle tematiche del clima, dell’ambiente e dei flussi migratori. I cambiamenti climatici rendono invivibili molte zone della Terra. Paesi segnati dalla desertificazione o dall’innalzamento del livello del mare costringono gli uomini che li abitano a migrare; lo stesso succede quando attività devastanti e non sostenibili in agricoltura, nella pesca, nell’allevamento e nel settore minerario, depredano il territorio rendendo impossibile continuare a viverci oppure quando si scatenano conflitti per il controllo delle risorse con analoghi drammatici effetti sulle popolazioni. Le associazioni locali coinvolte con il Gioco degli Specchi sono Amnesty International Trento, ATAS Onlus, l’Agenzia di stampa giovanile, Ingegneria Senza Frontiere, Associazione 46° parallelo e Yaku e ognuna contribuisce al progetto mettendo in campo la propria specifica competenza. Oltre a momenti ad alta densità di

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PER TUTTA L’ESTATE 2015 AL MUSEO CASA DE GASPERI E AL MUSEO PER VIA DI PIEVE TESINO IL GIOVEDÌ SARÀ IL GIORNO DEDICATO ALLE FAMIGLIE

S

i è tenuto giovedì 9 luglio l’incontro della rassegna “I giovedì delle famiglie ai Musei” la proposta della Fondazione Trentina Alcide De Gasperi pensata per far vivere in un modo diverso i due musei di Pieve Tesino. La storia di De Gasperi da un lato, l’epopea del commercio girovago e delle stampe tesine dall’altro condurranno i visitatori in un appassionante viaggio nella storia che saprà incuriosire e divertire anche i più piccoli. “I giovedì delle famiglie ai Musei” nasce dal tentativo di accogliere e coniugare le esigenze specifiche di adulti e bambini (di almeno 6 anni), ai quali saranno proposti due momenti forti. Nel primo, a partire dalle ore 17, “grandi e piccoli” saranno invitati a scoprire insieme i musei che la Fondazione gestisce a Pieve Tesino (posti a pochi metri l’uno dall’altro), attraverso percorsi di visita mirati, snelli ma significativi al tempo stesso. Successivamente, dalle ore 18.30, i più piccoli potranno continuare ad imparare divertendosi, attraverso attività giocose e didattiche, mentre genitori e adulti potranno ritrovarsi davanti ad un calice di vino della Valsugana con l’opportunità di approfondire la loro esperienza di visita tra storia e sapori. L’intero pomeriggio è offerto ai visitatori al solo prezzo del biglietto ridotto pari a 4 (sono inoltre previste le riduzioni Family). A chi aderisce all’iniziativa è inoltre offerta la possibilità di cenare nei ristoranti del Tesino usufruendo degli sconti del vantaggioso menù turistico riservato ai visitatori dei musei. eventi, come le due settimane “Il rifiuto della Terra” previste nel novembre 2015 e nel novembre 2016, con conferenze, tavole rotonde, mostre fotografiche e proiezioni di video, nell’arco dei due anni molte proposte gratuite sono dedicate alle scuole. Testimonianze sulle conferenze internazionali sul clima e le loro decisioni, sulle comunità minoritarie impoverite e private di diritti fondamentali, la riflessione sul rapporto esistente tra guerre in atto e consumo delle risorse, incontri con testimoni diretti, la cui migrazione è dipesa dai cambiamenti climatici e dall’eccessivo sfruttamento dell’ambiente, esperienze dirette riguardanti la condizione degli spostamenti forzosi degli abitanti e lo stretto legame tra sfollamenti e megaprogetti minerari o idroelettrici. Ogni associazione affronta qualcuno di questi aspetti dei problemi ambientali che ci troviamo ad affrontare oggi e che sono strettamente connessi con i movimenti di persone nel mondo. I migranti aumentano di numero ed aumenteranno sempre di più: per affrontare questo futuro il Gioco degli Specchi e le altre sei associazioni cominciano coll’esaminare le cause degli spostamenti e analizzare “perché non restano nel loro paese”. Info: tel 0461.916251 340.2412552 info@ilgiocodeglispecchi.org


trentinoscoop&news

DOLOMITI SKYRACE, TRA LE PIÙ IMPORTANTI E SPETTACOLARI GARE

CANDIDO MARCHES, IL PITTORE DELLA VAL DI NON NELLA SALA ESPOSITIVA DEI MUSEI DI RONZONE

MA SU “TAPIS ROULANT” SI PARLA ANCHE DI CASTEL BESENO

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apis Roulant” in onda domenica 9 agosto alle 9.45 circa su RAI3 ed in replica sul canale 103 del Digitale Terrestre alle ore 22.30, questo mese propone: Domenica 19 luglio la Val di Fassa è tornata ad essere l’ombelico del mondo per quanto riguarda le corse in quota, grazie ad una competizione fra le più apprezzate e suggestive al mondo, per la tipologia del suo percorso e per la bellezza del contesto paesaggistico. Si tratta della Dolomiti Skyrace, gara inserita anche quest’anno nel circuito più importante al mondo, ovvero le Skyrunner World Series. Gli incantevoli 22 chilometri di percorso, con partenza da Canazei, hanno toccato Passo Pordoi, Forcella Pordoi, Capanna Piz Fassa, Piz Boè, Val Lasties e Pian de Schiavaneis, per un totale di 3500 metri di dislivello. Un programma , realizzato dalla Sede Rai di Trento, condotto da Gianfranco Benincasa con la partecipazione

andido Marches arriva a Ronzone per la prima volta con una personale con la quale continua il suo viaggio nel mondo fantastico di una pittura caratteristica e unica, circondata da delicate tonalità di colori che esaltano i soggetti tradizionali. Contadini occupati nei lavori nei campi, scene agresti e momenti di feste paesane e poi paesaggi nonesi, tanti paesaggi suggestivi in maxi quadri nei quali ha maturato una sensibilità di messaggio in una tecnica davvero pregevole scaturita da ricerche ed esperienze per arrivare ad amalgamare il figurativo con un moderno assai piacevole, armonico e calibrato. Il pittore della Val di Non dunque, è un pittore genuino che dipinge rifacendosi alla realtà che ha intorno, osservata a modo suo pur nelle variazioni di prospettive che hanno l’influenza della modernità e della fantasia comunque regolata con attenzione e con intento naturale dell’artista. La personle nei Musei di Ronzone rimarrà per l’intero mese di agosto. (C.R.)

del runner Andrea Cappelletti, fa rivivere le suggestioni e le emozioni di questa sfida. Il cortometraggio “Castel Beseno. Storia di una fortezza” tenta di ricostruire l’evoluzione architettonica del maniero, attraverso un suggestivo percorso tridimensionale, dal sorgere del primo piccolo nucleo fortificato, fino allo sviluppo della grande fortezza rinascimentale che si propone oggi ai nostri occhi. Domenica 23 agosto, sempre alla stessa ora, un programma, condotto da Luca Bindi, è una sintesi di due importanti eventi mondiali di vela svoltisi sul Garda e cioè Il 17° Torbole Europe Meeting e il 33° Lake Garda Meeting Optimist, eventi che hanno richiamato migliaia di partecipanti da oltre 30 paesi stranieri. Momenti di gara e interviste, esprimono la passione di centinaia di ragazzini e non per la vela che, oltre ad essere uno sport, è soprattutto una scuola di vita. 85

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ISABELLA TURSO PREMIATA A FIRENZE A DRO VINCE MICHELE GALLUCCI

FRA GLI ILLUSTRI PREMIATI DELLA XVII EDIZIONE DEL PREMIO APOXIOMENO

LA DECIMA EDIZIONE DI “RIDENDRO & SCHERZANDRO”. PREMIATO DA LUCIO GARDIN E ADRIANA VOLPE

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rande successo per la decima edizione di “RidenDro&ScherzanDro”, il festival nazionale di cabaret che da giovedì 16 a domenica 19 luglio ha riempito di risate Piazza Repubblica a Dro, registrando quattro serate di tutto esaurito. Il pubblico ha dimostrato di apprezzare la nuova formula che porta sul palco, oltre ai grandi “big” della risata, anche gli astri nascenti della comicità italiana, in sfida fra loro a colpi di sketch. Con un totale di 304 voti, è Michele Gallucci ad aggiudicarsi il titolo di “miglior cabarettista di domani” e il primo premio da 1.500 euro in gettoni d’oro. Ad incoronarlo sul palco, il Sindaco di Dro e Senatore della Repubblica Vittorio Fravezzi, che ha lodato il Comitato Carnevale, organizzatore della manifestazione, e la folta schiera di volontari che hanno gestito con professionalità le quattro serate, dando

appuntamento al 2016. Secondo posto, con 283 punti, per I Toni Marci, gli unici rappresentanti in gara della comicità trentina, che si sono portati a casa un premio da 1.000 euro in gettoni d’oro. Terzo Andrea Fratellini, il comico ventriloquo di Bari ma residente a Monza, che chiude a 266 voti. Quarto il veronese Diego Carli, con 177 voti, premiato da Carlo Pedergnana, vicepresidente della Comunità di Valle. Albert Canepa di Cagliari, esibitosi nella serata di sabato 18 luglio, si aggiudica invece il premio istituito da L’Adige per il testo più originale. Per tutti, anche una cesta di prodotti del territorio. Ad animare la serata, presentata da Adriana Volpe insieme al direttore artistico Lucio Gardin, è salito sul palco anche Gianluca Frizzi, noto e amato comico locale nonché Sindaco di Tenno, che, con le sue esilaranti barzellette, ha scaldato il pubblico per l’esibizione dei comici di Zelig Maurizio Lastrico e Giorgio Verduci. 86

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C’

era anche la pianista trentina di fama internazionale Isabella Turso, il 9 luglio scorso, sul podio del premio Apoxiomeno, la manifestazione che ha portato a Firenze personaggi importanti del mondo del cinema, della letteratura e della tv legato alle attività delle Forze dell’Ordine. A promuoverlo l’Associazione omonima e PSA Group. L’appuntamento è per le 19 al teatro Puccini di Firenze con l’attrice Palma d’Oro a Cannes Helen Mirren, il regista presidente della Directors Guild of America, Taylor Hackford, lo scrittore Robert Edsel, fondatore della associazione Monuments Man, nata per ricordare coloro che durante la seconda guerra mondiale si sono spesi per salvaguardare i tesori artistici, Abel Ferrara attore e regista americano, Richard Chavez, autore di Yo Mimo Soy, già successo di pubblico in Perù. Come ogni anno le categorie del Premio Apoxomenio sono sei e suddivise in Sport, Giornalismo, Musica, Cinema e Televisione, Letteratura, Teatro e Arte. Tanti anche gli italiani che verranno premiati: da Massimo Perla e AKI/ REX a Domenico Fortunato e Francesco Arca, dall’atleta delle Fiamme Azzurre pluricampione del mondo nella specialità del pattinaggio artistico Silvia Marangoni alla speaker radiofonica Rosaria Renna, all’attore Massimo Poggio, dallo scrittore Comandante Alfa a Antonio Fusco a Ilaria Rastrelli per il mondo della musica fino al cappellano della Polizia di Stato Don Paolo De Grandi. Per Isabella Turso un’occasione speciale che l’ha vista protagonista accanto a grandi nomi del cinema. Durante la premiazione ho avuto occasione di esibirmi al pianoforte, eseguendo alcune mie musiche tratte dall’album “Omaggio a Donaggio”.


trentinoscoop&news

NUOVO DIRETTORE ALLA CR DI PERGINE NH HOTEL GROUP: NUOVO HOTEL A TRENTO

DA MAURO DE MANINCOR A PAOLO CARAZZAI

IL 52ESIMO HOTEL DEL GRUPPO IN ITALIA INAUGURATO A MAGGIO NEL QUARTIERE DELLE ALBERE

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H Hotel Group sceglie Trento e il nuovo quartiere green Le Albere per aprire il 27 giugno scorso il suo 52° hotel, l’NH Trento – un edificio che si inserisce nel nuovo quartiere e nell’ambiziosa opera di nuova concezione, ideata e progettata dall’architetto Renzo Piano. L’area lungo il fiume Adige, dapprima importante centro di produzione della Michelin, è stata oggetto di un significativo intervento di riqualificazione urbana mai realizzato in Trentino che offrirà 300 unità abitative, 18 mila metri quadrati di uffici, 9 mila metri quadrati dedicati ai negozi, 28 mila di spazi aperti – viali, piazze e canali – e cinque ettari di parchi. L’NH Trento, 4 stelle, offre il massimo comfort a tutti gli ospiti che desiderano provare i servizi e l’ospitalità che solo NH sa offrire sia per soggiorni di lavoro che di piacere. L’hotel sarà, infatti, uno dei più grandi della città con 89 camere doppie di cui 6 junior suite con terrazzo con vista sulle montagne, un ristorante con 150 coperti aperto anche alla città, una palestra, sale convegni modulabili fino a 100 persone e un parcheggio interrato direttamente collegato all’albergo. Il nuovo albergo fa parte del brand NH Hotels che comprende strutture urban confortevoli e funzionali per chi cerca la miglior location e i migliori servizi a tariffe competitive nelle città più importanti in Italia e nel resto del mondo. Disponibili per tutti gli ospiti i Brilliant Basics, che comprendono easy Wi-Fi gratuito, televisori LED, docce emozionali effetto pioggia, letti extra comfort, nuove amenities e molte altre facilities. L’NH Trento grazie alla sua posizione strategica a pochi minuti dal centro storico e dalle principali attrazioni della città tra

l mese di luglio inizia con una novità alla Cassa Rurale di Pergine. Cambia il direttore: Mauro de Manincor passa il testimone a Paolo Carazzai. Il primo ha completato il suo lungo percorso all’interno dell’istituto di credito cooperativo perginese. “Nominato direttore sette anni fa, succedendo a Elio Carlin, - osserva il presidente Franco Senesi - ha preso in mano le redini della banca e l’ha condotta con competenza e professionalità fino ai giorni nostri. Nell’occasione auguro buon lavoro al nostro nuovo direttore, Paolo Carazzai, che ha raccolto con entusiasmo una nuova sfida professionale. Una fase che si presenta impegnativa ma in grado, ne sono sicuro, di dare grandi soddisfazioni”. Nel suo saluto, de Manincor, ha ricordato che quando fu assunto “nel 1988 mai avrei potuto immaginare il percorso che poi ho fatto. Un percorso agevolato dalla fortuna di essere guidato da due maestri quali Luigino Beber ed Elio Carlin e dall’aver trovato tanti colleghi così bravi, preparati e impegnati come ho avuto modo di sperimentare e verificare in tutti questi anni”. Paolo Carazzai, 57 anni, è nato a Bormio. La sua attività di bancario ha preso avvio nella prima metà degli anni Ottanta alla Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto. cui il MUSE, è il luogo ideale dove pernottare, nel cuore di uno dei principali centri di aggregazione socio-culturale e di interesse collettivo dei cittadini e dei turisti in visita in città. “Crediamo fortemente nelle potenzialità di questo nuovo hotel situato in una città che in questi ultimi anni ha investito molto sulla propria offerta culturale e turistica per renderla sempre più attraente, interessante e competitiva”, commenta Chema Basterrechea, Amministratore Delegato di NH Hotel Group Italia. “Dopo l’apertura dell’NH Collection Venezia Palazzo Barocci e dell’NH Collection Torino Piazza Carlina, questo nuovo hotel situato in un quartiere così all’avanguardia sia dal punto di vista ambientale che architettonico, riconferma ancora una volta il ruolo centrale dell’Italia nel nostro piano strategico di sviluppo internazionale che vede il Gruppo impegnato in un progetto quinquennale lanciato agli inizi del 2014”, conclude Basterrechea. 87

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trentinolibreria

IL LIBRO DEL MESE

ESORDIO TRAVOLGENTE PER IRENE COCCO GRANDE SUCCESSO PER IL ROMANZO “DOVEVA ESSERE PER SEMPRE”

IN UN NUOVO VOLUME, LUIGI SARDI CI RACCONTA I CASI DI CRONACA NERA CHE HANNO SCOSSO IL TRENTINO. DALLA STRAGE DI VETRIOLO AI “FEMMINICIDI” DI CAMPIGLIO E ZIVIGNAGO

E

ra il giugno del 2001, dunque 14 anni fa, quando uscì la prima edizione di Delitti & Misteri esaurita in pochissimi giorni. Scrissi allora che una parte, certamente non minima, comunque intensa, della storia del Trentino, era passata attraverso le stazioni dei Carabinieri, gli uffici della questura, le aule dei tribunali. Nel Trentino, terra sicuramente e solidamente tranquilla, sono accaduti dalla fine della guerra in poi, delitti che per la loro singolarità e per l’impatto che hanno avuto sull’opinione pubblica possono essere definiti straordinari e che, sicuramente, hanno segnato un’epoca. Appunto un’epoca. Però tutto è cambiato in una manciata di anni. Fino al Duemila i processi si dibattevano nelle aule di giustizia e quello penale, per il suo carattere altamente drammatico, ha interessato il pubblico, soprattutto quello presente in aula, dividendolo in fazioni. Come era accaduto fin dai tempi di Demostene e di Cicerone. Con una parentesi durante l’Era Fascista che cassando ogni libertà aveva vietato la pubblicazione sui giornali di notizie relative a crimini. In quel pugno di anni i mezzi di informazione sono enormemente cresciuti. Cinquant’anni fa ci si cominciava a interrogare

L’

autrice si chiama Irene Cocco, trentina, 36 anni, ha pubblicato il suo primo romanzo per i tipi di Curcu & Genovese. “Doveva essere per sempre”, questo il vocativo titolo del libro. Un lavoro uscito solo nel maggio scorso, ma che ha già creato attorno a sé un interessantissimo dibattito. Merito anche delle prime tre affollate presentazioni delle settimane scorse (la prossima a Riva del Garda, il 12 agosto), ma soprattutto della struggente storia che la Cocco snocciola nelle 160 pagine del romanzo. Una storia ambivalente, l’ha definita qualcuno; da leggere sia secondo una modalità classica, ad un livello tematico, ma pure – eventualmente ad una seconda o ad una terza lettura – ad un livello puramente simbolico. È una storia d’amore, ma non è certo un romanzo rosa. È una storia degli anni Duemila, ma evoca scenari ottocenteschi. È un libro di fiction, ma ci parla degli aspetti più censurati e censurabili della condizione umana: il dolore, il distacco, la malattia, senza per questo trasmettere cupezza e rassegnazione, bensì un vago e inspiegabile afflato consolatorio. Info: www.curcuegenovese.it 88

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trentinolibreria Bice Moser Una grande famiglia nata da un piccolo seme Nuove Arti Grafiche

Testi di Sandro Gottardi Illustrazioni di Emanuela Gottardi Storia di Ernesto il fuco maldestro Publistampa

Bice Moser è riuscita a realizzare il suo sogno, e all’età di 85 anni con l’aiuto dei nipoti, ha imparato ad usare il computer e trascrivere tutti i suoi appunti rigorosamente a mano, e trasformare in un libro le vicende vissute della sua numerosa famiglia, che se oggi vedesse vivo ancora il suo capostipite il papà Ernesto, conterebbe 15 figli, 41 nipoti, 78 pronipoti e 9 trisnipoti. Il libro ricco di particolari e correlato di fotografie racconta uno spaccato di vita di una delle tante e nostre famiglie rurali, numerosa, e che handovuto arrangiarsi nel dopoguerra, tra difficoltà e stenti ma sempre uniti. Partendo dal fine ‘800, Bice Moser, oggi maestra a riposo a Zambana, racconta la storia della sua famiglia originaria di Palù di Giovo fino ai nostri tempi.

Nell’alveare vivono tre tipi di api: c’è una regina, madre di tutte le altre api, il cui compito principale è quello di deporre le uova. Ci sono poi le api operaie, tutte femmine, che svolgono i lavori necessari per la vita della famiglia. Infine ci sono i fuchi, maschietti di casa, che hanno un unico scopo: nel “volo nuziale” il più forte di loro deve “fidanzarsi” con la nuova regina permettendole così di poter deporre uova fecondate per tutta la sua vita. Per il resto i fuchi vivono da veri e propri fannulloni facendosi perfino nutrire dalle api operaie e prima dell’inverno vengono allontanati a forza dall’alveare. Questa nuova storia parla di Ernesto, un fuco un po’ maldestro che alla fine farà vedere a tutti quanto vale. I patchwork sono realizzati in stoffa e altri materiali dal Laboratorio “Il tempo buono” (Emanuela e Silvia Gottardi, Giulia Fedrizzi).

sul ruolo della stampa quotidiana e periodica, soprattutto sulla radio e la televisione all’epoca ancora fenomeno nascente, che trovava nella cronaca nera e quindi giudiziaria, uno degli argomenti più seguiti. Data la notizia del delitto, i giornalisti si impegnavano a informare il pubblico anche, e soprattutto, nelle fasi che secondo la legge, dovevano e dovrebbero rimanere segrete. Da quel momento, il titolare delle indagini – il pubblico ministero e il giudice istruttore, figura quest’ultima scomparsa – diventavano personaggi di primo piano, seguiti, vigilati, spiati, fotografati, adulati, intervistati, indicati con vezzeggiativi, (ricordiamo Antonio Di Pietro che al tempo di Mani Pulite veniva chiamato Tonino e ogni aspirante cronista di giudiziaria lo citava come esempio da imitare a tutti i costi), creando un sistema che può aver anche turbato la loro serenità e, soprattutto, il loro equilibrio. Così la fase istruttoria era venuta a prendere sempre più il sopravvento al punto da dominare la fase pubblica. Già negli anni Sessanta si avvertì il rischio di uno squilibrio perché l’istruttoria assumeva sempre maggior valore rispetto al dibattimento pubblico che sembrava sempre più svuotato del suo reale contenuto rischiando di diventare una cerimonia. Adesso il processo, grazie ai nuovi riti che bloccano l’ingresso al pubblico nelle aule della giustizia, persino ai corridoi che conducono in quei siti, si fa nelle tribune televisive, sotto gli obbiettivi delle telecamere in luoghi dove pullulano persone che sembrano maghi dell’anima, guru della comunicazione, esperti in ogni settore e per ogni delitto. Famoso nel Trentino lo spettacolo d’intelligenze nei processi per i disastri di Stava e dei due Cermis destinato a restare

Claudio Vergati Cuore inquieto Edizioni Forme Libere Agosto 1944. Corrado, un tredicenne narcolettico che vive in uno sperduto paese delle Alpi Apuane, sfugge per caso alla strage nazista di Sant’Anna di Stazzema che annienta l’intera comunità. Si rifugia alla Colonia, che si rivela essere un ospedale psichiatrico militare abbandonato dopo l’armistizio dell’otto settembre. Qui i malati rimasti si sono riorganizzati per sopravvivere, fondando una comunità autonoma e autosufficiente che ha proclamato proprie regole improntate all’uguaglianza e al rispetto reciproco. Col passare dei giorni e con l’arrivo di Angelina, una ragazza scampata alla strage, Corrado si renderà conto che la Colonia non è il castello incantato delle favole ma un luogo pericoloso e ambiguo come alcuni dei suoi occupanti. Il segreto è tutto nel riuscire a mantenere un ritmo. Uno. Due. Tre. Respiro. Uno. Due. Tre. Soffio. Uno. Due. Tre. Respiro. Uno. Due. Tre. Soffio. Corro. Non mi prenderanno. Mai.

memorabile ma abbondantemente dimenticato. Aspetti utili, per non usare il superlativo, per scongiurare future catastrofi poiché il perito deve stabilire da cosa sia dipeso l’evento letale, indicare le cause, elencare le trascuratezze, dissipare i dubbi, crearne di nuovi. Se è necessario. Processo viene da procedere; procedere vuol dire camminare. Il cammino del processo è dal sospetto alla verità. Ma i logici sanno che a un certo punto, quando si tratta di risolvere il dubbio, decidendo per il sì o per il no, l’intelletto non ce la fa più; ormai non è più in gioco il pensiero ma la volontà. C’è sempre una frattura che il pensiero da solo non è capace di colmare. Il processo perciò somiglia a un ponte, senza il quale il viandante non riuscirebbe a passare oltre la valle dell’ignoto. Lo scrisse nel 1955 sul “Corriere della Sera” Francesco Carnelutti, eminente avvocato e giurista, maestro del diritto civile e penale, fondatore dell’Unione Giuristi Cattolici italiani – dieci anni più tardi Sandro Canestrini, un altro grande avvocato sarà fra i fondatori dell’Associazione Giuristi Democratici – docente alla Bocconi, poi nelle Università di Catania, Padova, alla Statale di Milano e alla Sapienza di Roma. Ecco il ponte giudiziario: il giudice è colui che deve varcare il crepaccio e le parti, ai due lati, gli reggono il passaggio diventando i personaggi destinati a colmare il pensiero.

Luigi Sardi

Delitti e misteri in Trentino

Curcu & Genovese (Euro 16,00)

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Volti nella Storia

la frase

Per saperne di più:

«Qui a Vienna debbo lottare colla lingua che conosco, ma che non mi scorre né dalla penna né dal labbro così spontanea...»

Bibliografia: Enrico Brol (a cura di), Lettere inedite di Antonio Salvotti degli anni 1844-1852. Maria Garbari, Il risorgimento come scontro generazionale. Antonio e Scipione Salvotti, Atti Acc. Rov. Agiati, a. 263 (2013), ser. IX, vol. III, www.agiati.it

ANTONIO SALVOTTI (1789-1866) ETÀ

anni di vita del giudice, lui e il figlio si rivedranno, in Trentino. Ottenuta la grazia da Francesco Giuseppe, dopo la sua liberazione, Scipione Salvotti si laureò in medicina a Berlino e lavorò tutta la vita come medico.

Antonio Salvotti nacque nel paese di Mori, al tempo sotto il dominio austriaco, il 10 dicembre 1789.

GLI STUDI

Dopo gli studi in Trentino si iscrisse all’università di Innsbruck, dove frequentò la facoltà di giurisprudenza, per proseguire poi la sua formazione a Landshut, in Baviera, prendendo lezioni dal maestro Federico Carlo de’ Savigny, fondatore della scuola storica del diritto, che rimase un suo grande amico per tutta la vita. Terminata l’università, nel 1810, tornò a Milano, dove iniziò il tirocinio come avvocato.

UN’INTENSA CARRIERA

Superati gli esami da avvocato, rifiutò una posizione come sostituto regio procuratore a Milano, nel regno d’Italia, per tornare nel suo Trentino. Nel 1813, a soli 24 anni era già stato nominato giudice ed entrò subito a far parte della Corte di Giustizia di Trento, presieduta allora da Filippo Consolati e con procuratore generale Antonio Mazzetti. Ma Salvotti non rimarrà per sempre in Trentino: in pochi anni divenne infatti consigliere presso il tribunale di Innsbruck e lavorò come magistrato prima a Venezia, nel 1819, poi a Milano da 1822, e due anni dopo a Verona, dove rimase fino al 1846.

IL CASO “MARONCELLI-PELLICO”

Nel periodo veneziano fu incaricato di seguire le istruttorie contro i cospiratori della Carboneria. Tra queste, si occupò anche del celebre caso di Pietro Maroncelli e Silvio Pellico, nel 1821, accusati, insieme ai complici Angelo Canova, Adeodato Ressi, Giacomo Alfredi Rezia, di

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GLI ULTIMI ANNI alto tradimento. Nella sua sentenza, il giudice Salvotti condannò Pellico e Maroncelli alla pena di morte, convertita infine in un lungo periodo di reclusione da scontare al castello dello Spielberg, in Moravia.

INQUISITORE A MILANO

La sua fama lo portò alla nomina di consigliere presso il tribunale di Milano, nel 1822, dove portò avanti altri processi contro i membri delle società segrete, tra i quali Federico Confalonieri e Giorgio Pallavicini, destinati anch’essi a finire rinchiusi nel temibile carcere dello Spielberg.

CONTRASTO COL FIGLIO

Di idee completamente opposte, il figlio maggiore Scipione(1830-1883) che fin da giovanissimo aveva sposato la causa del Regno d’Italia. Convinto mazziniano, finì per essere incarcerato alla corte marziale austriaca per due volte. Nonostante la sua posizione, Salvotti non cercò mai di adoperarsi per farlo liberare, perché contrario ai suoi principi di legalità. Si limitò pertanto ad assicurargli un trattamento umano nelle prigioni. Solo negli ultimi

Dopo un ventennio trascorso a Verona come consigliere aulico presso il Senato veneto, Salvotti fu presidente alla Corte d’Appello a Innsbruck, e qualche anno dopo, nel 1850, rientrò a Trento dove lavorò alla Corte d’Appello. A titolo di riconoscimento per il suo operato, e il suo contributo, tra l’altro, alla riforma giudiziaria, l’imperatore Francesco Giuseppe lo nominò Barone di Eichenkraft, assegnandogli la commenda di San Leopoldo e la gran croce dell’Ordine della Corona Ferrea. Papa Pio IX, invece, per ringraziarlo di aver portato a buon fine il concordato tra Austria e Santa Sede, nel 1855, gli conferì il Supremo ordine di Cristo e nel 1863 lo nominò Conte Romano.

LA FINE

Antonio Salvotti morì a Trento, il 17 agosto del 1866, poco dopo l’inizio della Terza Guerra d’indipendenza contro l’impero Austriaco.

hanno detto di lui La fama di Salvotti è stata alquanto controversa. Per la sua opera di inquisitore fu a lungo considerato negli ambienti milanesi un “geniale aguzzino al soldo dell’Austria”, per la sua fedeltà all’impero Austroungarico, e anche la storiografia non è stata molto benevola nei suoi confronti, nonostante avesse dichiarato più volte il suo senso di appartenenza alla madre patria italiana.


trentinoscoop&news

NUOVAMENTE ORO PER VILLA CORNIOLE IL NUOVO COMITATO SCIENTIFICO DEL MART FRANCESCO CASETTI, BICE CURIGER, JOÃO FERNANDES, SEVERINO SALVEMINI E CARLO SISI. A UN MESE DALL’INSEDIAMENTO DEL DIRETTORE GIANFRANCO MARANIELLO, SI COMPONE IL TEAM SCIENTIFICO PER PROGETTARE IL NUOVO MART

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l Comitato Scientifico del Mart, come riportato nel Regolamento del Museo, ha compiti di consulenza tecnicoscientifica e, in particolare, è chiamato “a contribuire alla definizione degli indirizzi generali dell’attività scientifica del Museo; a esprimere pareri e valutazioni in merito al programma annuale e pluriennale di attività nonché a singole iniziative scientifiche o operazioni di scambio culturale; a esprime pareri e valutazioni in merito anche a singole iniziative scientifiche o operazioni di scambio culturale”. Nominato dal Consiglio di Amministrazione su proposta del Direttore, il Comitato è composto da un minimo di tre persone a un massimo di cinque, scelte tra esperti di comprovata preparazione, competenza ed esperienza nell’ambito scientifico di riferimento. Proposto dal direttore Gianfranco Maraniello al CdA del Mart (Ilaria Vescovi, presidente; Matteo Lunelli, vice presidente; Stefano Andreis e Maria Concetta Mattei, consiglieri) il nuovo Comitato Scientifico si riunirà dopo l’estate ma sarà già operativo nei prossimi giorni per collaborare al delineamento dei futuri programmi del Mart. Francesco Casetti, Bice Curiger, João Fernandes, Severino Salvemini eCarlo Sisi sono i cinque professionisti dal solido curriculum internazionale e dalla profonda conoscenza della realtà culturale italiana chiamati al Mart.

MÜLLER THURGAU PETRAMONTIS E PINOT GRIGIO RAMATO PETRAMONTIS SI AGGIUDICANO LA MEDAGLIA D’ORO AL PREMIO DOUJA D’OR

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Cembrani DOC Villa Corniole arricchiscono oggi il già corposo medagliere con altri due riconoscimenti per due vini bianchi Müller Thurgau Petramontis e Pinot Grigio Ramato Petramontis, che sono il fiore all’occhiello dell’azienda della famiglia Pellegrini. Sui 982 vini italiani in concorso, sono 550 i vini italiani che quest’anno possono fregiarsi del “Premio Douja d’Or” bandito dall’Azienda speciale della Camera di Commercio di Asti, sotto l’egida del Ministero per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. I vini inviati da 387 aziende coprono l’intero panorama nazionale. Il Piemonte conferma la leadership con 448 campioni, sul podio per numero di campioni inviati salgono il Veneto (84) e la Lombardia (77). Sono 66 i campioni inviati da cantine del Trentino Alto Adige e 62 dall’Emilia Romagna; 38 i campioni pervenuti rispettivamente da Liguria e Sicilia 37 dalla Sardegna. Completano la top ten la Campania (24 campioni), la Valle d’Aosta (20) e il Lazio (15). “Le aziende che hanno aderito al Concorso sono in aumento del 4,6% rispetto alla passata edizione: abbiamo ricevuto campioni da tutte le regioni, nessuna esclusa. Per 10 giorni la Douja d’Or farà di Asti la capitale nazionale del vino, un richiamo forte per le centinaia di migliaia di turisti che negli stessi giorni visiteranno l’Expo di Milano”. Congratulazioni a Villa Corniole per il nuovo successo conseguito, a pochi giorni da un altro riconoscimento internazionale quale la medaglia d’Argento IWSC (International Wine and Spirit Competition) sempre per Müller Thurgau Petramontis 2014.

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Le lune di Kako / di Flora Graiff

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er una vita equilibrata, nella giornata tipo di Fido, oltre al cibo, non possono mancare due cose: attenzioni dal proprio “padrone” e relazioni con gli altri cani. Purtroppo non sempre è così. In tal caso Fido sviluppa sentimenti negativi: frustrazione, rabbia, gelosia, noia. A farne le spese lo ha dimostrato una recente ricerca di SquareTrade – sono per lo più cellulari, smartphone e tablet. Negli ultimi cinque anni, i dispositivi elettronici messi fuori uso da Fido sono stati ben 8 milioni per un danno stimato in 2 miliardi di euro. Il conto più salato è toccato agli inglesi, a seguire gli italiani. Morale: se il vostro cane vi chiede di uscire, non fatelo aspettare troppo...

FLORA GRAIFF

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artoonist e giornalista pubblicista, vive fra Merano e Trento. Dopo aver studiato restauro a Firenze e xilografia con Remo Wolf, crea Kako, bimbo protagonista di una strip seriale lanciata dalle riviste Linus e Snoopy e poi approdata sul web. Artista eclettica,

ha al suo attivo anche radiodrammi per la Rai, vignette satiriche per quotidiani, tavole per l’Atlante delle Guerre e pastelli per plaquettes di poesie inedite di Alda Merini, Ezra Pound, Salvatore Quasimodo e Marina Cvetaeva. Tra i critici che hanno scritto di lei Enrico Crispolti e Luca Beatrice.


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