TrentinoMese Dicembre 2012

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anno XX n. 250

euro 2,00 www.trentinomese.it

dicembre 2012 9 771724 550829

ISSN 1724-5508

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appuntamenti, incontri e attualità trentina

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Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Trento. Contiene i.p.

ulisse marzatico

Un caffè (al bar) con un protagonista della vita culturale e sociale trentina. Parlando di libri, cineforum, laici e democristiani...

dicembre magico tamenti 1000 appun per vivere te intensamen festoso il mese più dell’anno

Ciak, si gira! in Trentino Andiamo a scoprire insieme i film e le fiction girate tra le nostre montagne e nelle località turistiche trentine. Da “Segreto di Stato” del 1950 a “Cliffhanger” con Sylvester Stallone, fino agli ultimissimi ciak di “Vincere” di Marco Bellocchio e “Vino dentro”. Un ruolo insospettato per la nostra provincia che, anche grazie al ruolo svolto dalla Trentino Film Commission, regala scenari indimenticabili ai cinefili e ai telespettatori di tutto il mondo.



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ring

ring di Pino Loperfido

di Tiziana Tomasini

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a mali estremi periodiche “gite” al PRONTO SOCCORSO PEDIATRICO

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eriodicamente, con scadenze che sfiorano la regolarità, faccio il mio ingresso al Pronto Soccorso Pediatrico, tenendo per mano uno dei miei figli. Le statistiche non mentono, anzi confermano: i maschi – estremamente vivaci – riportano spesso sanguinose ferite di guerra, frutto di scorrazzate al parco, di lotte casalinghe e di “normali” infortuni di carattere sportivo. Nella mia carriera di genitore, conto innumerevoli e diversificati tagli lacero-contusi, punti sotto il mento e sulle ginocchia, steccature di dita, slogature e fratture. All’accettazione ormai siamo (o per meglio dire “sono”) noti e conosciuti; le infermiere o gli infermieri di turno – sempre gentilissimi a qualsiasi ora del giorno e della notte – si distinguono per una particolare sensibilità verso l’età infantile… Oltre alle generalità, mentre magari si provvede ad una prima medicazione, lasciano sempre spazio ad un simpatico colloquio con il ferito, sdrammatizzando l’accaduto e catturando immediato consenso. Forti di questo clima positivo, pur nella drammaticità del momento, i bambini si muovono ormai con una certa disinvoltura nell’ambiente ospedaliero… seguono – esperti e senza indugi – la linea colorata che conduce all’area pediatrica e, giunti nella saletta d’attesa, si rilassano nonostante il dolore. Sarà anche l’abitudine, ma gran parte del merito va all’organizzazione della struttura. La saletta d’aspetto per i più piccoli è calda ed accogliente; pensata sullo stile degli asili, presenta tavolini e piccole seggioline per il disegno, con fogli e colori a disposizione dei piccoli infermi; i più grandicelli possono leggere fumetti o guardare la tv presente in sala. Colori pastello, disegni infantili ed un variopinto acquario allietano la vista e smorzano l’ansia dell’attesa. Giunto il momento fatidico dell’entrata in ambulatorio, per sdrammatizzare rispondo con ironia alle domande più ovvie: “Mi faranno male?” “Ma nooo, casomai taglieranno tutto il braccio!” “…E posso andare a judo domani?” “Ah, impossibile! A letto per due mesi fermo e immobile!” In sede di cura, infermieri e medici confermano l’atteggiamento amichevole e, mentre disinfettano, tagliano bende e garze, mettono punti e sfoderano siringhe, distraggono l’infortunato con qualche battuta, senza del resto nascondergli nulla, delle modalità di cura e dei tempi di guarigione. Alla fine, nonostante l’evidente negatività, l’esperienza si rivela paradossalmente positiva. L’infortunato esce trionfante con tanto di bendaggio o steccatura da mostrare dolorante e fiero. “Che bello mamma! Chissà cosa mi diranno domani a scuola?!” 8

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disgrazie della nostra vita: il cenone di fine anno

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coprire di avere una cugina a Piacenza e un paio di zie dalle parti di Brescia può essere una delle cose più piacevoli che può capitare a chi organizza un Cenone di San Silvestro. Molte volte l’unica piacevole... La tradizione gioca brutti scherzi, insomma. La sera del 31 dicembre si rischia di ritrovarsi gomito a gomito con personaggi che non avresti mai detto; una reunion di tale portata da fare invidia ai Deep Purple del 1984. Un programma vero della serata non c’è, se non quello di mangiare-mangiare-mangiare innaffiando con dell’ottimo vino. E proprio qui arriva la prima disgrazia. A fronte di tante signore bottiglie portate dagli invitati, il padrone di casa insiste nel servire un ignominioso vino del contadino che passa tutta la sera ad elogiare, vanamente redarguito dalla moglie. A proposito della signora: è circa dalle sei e trenta del mattino che sta faticando come un minatore del Sulcis, combattendo tra torbidi sughi e manicaretti dalle calorie esagerate. Così, è proprio la stanchezza la principale causa del primo momento di imbarazzo, quando lui e lei cominciano a lanciarsi velenose frecciatine che lasciano presagire una possibile degenerazione del confronto. Non è, insomma, un gran banchettare starsene lì tra la cugina di Piacenza, la zia di Brescia, due fratelli che non si parlano da 7 anni per una questione di eredità e perfino il nipote seminarista in Valtellina, con la nervatura tesa, guardando nervosamente l’orologio che non si schioda dalle 9 e 25. Mancano la bellezza di due ore e mezza alla mezzanotte e già gli argomenti sono terminati. E allora che si fa? Beh, questa è facile: una mitica partitona a tombola. Il televisore, però, rimane rigorosamente acceso, nemmeno fosse una lampada, e manda immagini di ragazzotte scosciate che danzano in attesa della fatidica mezzanotte. L’abbronzatissimo presentatore annuncia che ci siamo quasi... I piccoli che hanno aderito al consesso, eccitati come non mai dalla novità, scorrazzano a destra e a manca, accompagnati – a turno – dai richiami fintamente educati di mamma e papà. Nessuno si sta divertendo, questo è chiaro, ma i sorrisi si sprecano, al punto che le muscolature del viso cominciano a dolere. Non si tratta più di sorrisi, però, quanto di sinistre smorfie prodotte da ominidi costretti a rivedersi dopo secoli e a sperimentare una, seppur breve, convivenza forzata. Occhio, adesso, però, che c’è il conto alla rovescia. Meno cinque, quattro, tre, due, uno... e vai!!! Evviva il 2013, che porti tanti soldi e felicità. Il giovane seminarista si fa il segno della croce. Il nonno, seminascosto in un cantuccio, approfitta del frastuono per mollare un peto da record. È il primo del 2013: il nuovo anno, almeno da questo punto di vista, sembra promettere bene. Saluti e baci, alla fine. È stato bello. A non rivederci mai più.


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ring di Fiorenzo Degasperi

scempi ed esempi Di malga in peggio. L’architettura al servizio di se stessa

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uesta rubrica era stata pensata come un’indagine territoriale sulla qualità dell’intervento umano nell’ambiente, sia esso urbano che soprattutto naturale. Pensavo ad una sequenza di casi emblematici che, attraverso la materializzazione delle idee, offrisse dei parametri da non dimenticare affinché l’armonia tra uomo e natura, in questo precario mondo, fosse esempio di una grande capacità di unire il passato con il presente e il futuro, rispettandone le radici, ma facendo volar alta la fantasia. Purtroppo, mi ritrovo a dover rincorrere la cronaca – oggi più veloce e saettante delle idee stesse – per almeno tentare di salvare quel poco che rimane ancora di storia, natura, valori umani, o a cercare di bloccare la nascita di nuovi golem distruttori di scenografie e di senso. Soprattutto, la penna e la parola cercano di far rallentare quella che dagli anni Sessanta è la vera piaga della nostra terra: l’urbanizzazione materiale e intellettuale della montagna. Ovvero il trasportare e l’applicare le idee nate nella corrida urbana, sottoposte ai ritmi della velocità, verticalità, del consumo immediato, delle mode effimere, là, sulla e nella montagna, dove l’attenzione secolare è sempre stata rispettosa delle modalità lente, orizzontali, del consumo di lunga durata. Oggi ci troviamo, o almeno tentiamo, a difendere la riqualificazione di Malga Fosse di Sopra (Malga Fòsse de sòra), situata nel territorio di Siror, Primiero, al cospetto delle Pale di San Martino, costruita a pochi metri dalla strada provinciale del Passo Rolle. L’Agenzia provinciale delle foreste demaniali della Provincia autonoma di Trento ha pensato bene di indire un concorso di idee per la riqualificazione dell’edificio, per realizzare un locale d’eccellenza: bar, ristorante, con possibilità di pernottamento. Ovvero un albergo. Niente da dire. Ben venga tutto ciò che possa incrementare il turismo intelligente, rispettoso, i posti di lavoro, la presenza in montagna che ne salvaguardi anche l’ambiente curandolo. Ma, come insegnano 10

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ring le decine e decine di esempi riportati nell’ultimo libro di Antonio De Rossi e Roberto Dini, Architettura alpina contemporanea (Edizioni Priuli&Verlucca, Quaderni di Cultura Alpina, 2012), se è vero che non si può più pensare ad un’opposizione tra città e montagna, è anche vero che una “nuova” architettura alpina contemporanea deve sapersi tenere in equilibrio tra le varie culture che frequentano il territorio, deve continuare ad essere simbolo di una realtà diversa con cui confrontarsi. Soltanto in quest’ottica il binomio urbano e non urbano – pensato in termini di mentalità prima ancora che di forme e volumi – può arricchirsi vicendevolmente. Di tutto questo, probabilmente, la commissione selezionatrice, primaria colpevole, non ha compreso il nesso e l’importanza. I progettisti, invece, devono confrontarsi, rapportarsi con le cose che nei secoli si sono sovrapposte in quel luogo, con le leggende, metafore e storie di uomini e di animali, instaurando una dialettica col limite: il limite è il terreno della montagna, la neve, il caldo, le piogge, l’inaridimento della terra, la frequentazione del bestiame, la sovrappopolazione turistica, il fragore automobilistico, ecc. I vincitori del concorso di idee hanno proposto un modello splendido sotto l’aspetto formale, intuitivo per i volumi, con un linguaggio dei materiali studiato con cognizione di causa, ma completamente decontestualizzato rispetto al territorio se vogliamo che ci sia rispetto della tradizione e rispetto dell’ambiente circostante. Malga Fosse, fatta di pietra e legno, diventerebbe un tridente di pietra, legno, vetro che non rispecchia una più secolare costruzione di malghe di quel lembo di territorio. Come dire, questo sarebbe un modello che andrebbe bene in qualsiasi luogo urbano ma che qui non funziona, diventa un “oggetto” impattante, apre uno squarcio nella natura per ospitare un frammento di “urbanità” (già c’è il pesante traffico che globalizza questa terra facendola assomigliare, in certe giornate estive ed invernali, ad una qualsiasi periferia di città). Eppure, se lo sguardo attento di ogni progettista guardasse gli esempi che pullulano in ogni dove – fino agli anni Sessanta in Trentino c’erano 1056 malghe – si accorgerebbe che la forma stessa della malga ben si addice ad essere trasformata in ristorante-albergo, ristudiando la divisione degli spazi interni, riformulando l’uso dei materiali e dell’utilizzo funzionale dell’energia. Senza peraltro stravolgere tutto. Purtroppo pochi oggi leggono ciò che Giovanni Pozzi ha scritto ne La parola dipinta (Adelphi): l’artista sommo non è tanto colui che infrange la regola, quanto colui che varia la consuetudine, così come il buon giocatore non è il baro, ma l’inventore di soluzioni inconsuete nello sviluppo dell’azione ludica.


g Tesero e i suoi Presepi Dall’8 dicembre 2012 al 6 gennaio 2013

Alberto Campanile_Cavalese_Alpe Cermis, vista verso Tesero

In Val di Fiemme, fra le Dolomiti del Trentino, 100 opere sacre si affacciano nelle stalle e nei cortili

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evento natalizio che riscalda il cuore della Val di Fiemme “Tesero e i suoi Presepi” immerge nella tradizione della devozione popolare per più di un mese, dall’8 dicembre al 6 gennaio 2013. Dalle viuzze di Tesero, dai cortili, dalle finestre, dalle stalle e dalle cantine si affacciano cento presepi artigianali, illuminati fino alle 23, nei cortili, nelle stalle, nelle nicchie fra le legnaie e dietro alle inferriate delle finestre. Il paese, con le case a ridosso l’una dell’altra, si trasforma a sua volta in un grande presepe. I visitatori, circa 25 mila ogni anno, passeggiando per le strade acciottolate coperte di neve, divengono figuranti. Un itinerario, da affrontare anche in compagnia di una guida, conduce in alcuni luoghi leggendari, come Casa Jellici che ospita i presepi storici in un’ambientazione poetica (dalle 15 alle 19 e dalle 20.30 alle 22.30), con la mostra “La Natività nella fantasia e nell’arte popolare”. L’evento “NataLegno: il legno, le mani, il presepio” permette di ammirare alcuni maestri intagliatori mentre creano nuovi presepi, attingendo alla saggezza valligiana, dal 26 al 30 dicembre 2012 e dal 2 al 4 gennaio 2013, dalle 15.00 alle 19.00. INFO Apt Val di Fiemme Tel. 0462.341419 - 0462.241111 info@visitfiemme.it www.visitfiemme.it www.presepiditesero.it


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Ring di Francesca Negri

colpo di tacco feste sotto tono e negozi pieni: A NATALE OGNI SONDAGGIO VALE

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n questi giorni i telegiornali sono pieni di previsioni di come sarà il Natale e l’ultimo dell’anno: le prospettive paiono buie e sotto gli alberi di Natale, a sentire i sondaggi, pare ci saranno il 14% in meno di regali. Coloro che non faranno gli acquisti per i regali passa dall’11,8% del 2011 al 13,7%, ma resta comunque molto elevata (86,3%) la quota di chi, invece, continuerà a farli. E se per la metà degli italiani i regali di Natale rappresentano una spesa piacevole da affrontare, diminuisce la percentuale di chi considera questo tipo di acquisti una spesa di cui farebbe volentieri a meno (dal 42,5% al 31,2%), come a dire che aumentano coloro che cercano di compensare un minore investimento economico con un maggiore investimento emotivo, di autogratificazione. Rispetto all’anno scorso, inoltre, si registra in particolare l’aumento del canale Internet (+15,0%) per l’acquisto dei regali, mentre diminuisce invece la propensione all’utilizzo degli outlet (-13,9%). Infine, sono sempre i familiari più stretti i principali destinatari dei regali (per il 50,2%), mentre al secondo posto, prima di parenti, amici e colleghi di lavoro, il 41,4% ha dichiarato che il regalo lo farà a se stesso. Passeggiando per diverse città italiane negli ultimi fine settimana di novembre, con già gli addobbi e le lucine

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ring accese e appese tra le vie e nelle vetrine, ho notato che sì, la gente guardava molto e comprava poco, ma forse era anche naturale, visto che Natale ormai inizia un mese e mezzo prima del 25 dicembre e quindi di tempo per fare acquisti ce n’è fin che si vuole. L’altra cosa che mi ha colpito sono stati gli assalti ad alcuni negozi sicuramente non economici: da Louis Vuitton a Verona c’era la fila fin sulla strada, così come dal noto brand di gioielli Tiffany e da Moncler in via della Spiga a Milano. All’ennesimo tg dell’ora di pranzo hanno appena finito di dire che per il 96% degli italiani sarà un Natale assolutamente molto sotto tono. Evidentemente, il 4% rimanente era tutto a Milano lo scorso week-end, a farsi impacchettare brand di lusso da regalare e regalarsi. Oppure, piuttosto, i telegiornali come al solito esagerano e, se è vero che sarà un Natale più oculato, forse si farebbe meglio a puntare i riflettori più sui valori e sull’investire risorse – se vogliamo anche economiche – per lo stare insieme e per la qualità, invece che dipingere sempre tutto di nero. Il cenone della Vigilia in famiglia, tra le calde pareti domestiche, affetti sinceri e regali altrettanto sinceri e soprattutto utili, dove il superfluo sarà messo da parte, dove spesso si ritroverà il “fatto in casa” e dove soprattutto se ci sarà qualcuno da viziare, lo si farà con i peccati di gola, che fanno bene al corpo e allo spirito. Finché non ripartirà il consueto tormentone del tutti a dieta dopo le feste. Il mio augurio, quindi, è che sia un Natale pieno di cuore e ricco di calorie da bruciare durante il letargo di questo inverno economico che, dicono, nel 2013 finirà.



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trentinocommenti

ring di Paolo Chiesa

di Carlo Martinelli

civiltà trentina

alla carlona

Auguri a tutti: al meccanico, al malato, al capoufficio e ai lettori di trentinomese

BASTA CON LE CLASSIFICHE SULLA QUALITà DELLA VITA (DEGLI ALTRI)

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a come: gli italiani si accapigliano per la classifica del campionato di calcio, per un rigore dato, per un gol non visto, per un fuorigioco non segnalato – o viceversa, ovviamente – e a queste amenità riservano fiumi d’inchiostro ed ore di discussioni e accettano invece in silenzio, senza apparente coinvolgimento, come fosse ineluttabile destino, le “altre” classifiche? Sì, ci riferiamo alle classifiche sulla qualità della vita in Italia. Da decenni, ormai, i quotidiani economici del Bel Paese ci propinano, a scadenza non evitabile, la classifica sulle province dove si vive meglio e di quelle dove si vive peggio. L’ultima, ma solo in ordine di tempo – altre sono certamente in arrivo – è di pochi giorni fa, proposta dal quotidiano economico color salmone. Bolzano la città dove si sta meglio, Trento al terzo posto (ma era prima, pochi mesi fa, nella classifica dell’altro quotidiano economico: quello color giallino). L’ultimo posto in classifica è invece occupato da Taranto. Amara beffa: poche ore dopo la classifica, il drammatico annuncio della chiusura dell’Ilva. Certo, immancabilmente queste classifiche ci mostrano come nei piccoli centri si viva meglio che nelle grandi città e ci ricordano di basare la loro valutazione su diversi settori che definiscono appunto la qualità della vita. Eppure, possiamo dirlo? Basta, per favore. Non ne possiamo più. C’è qualcosa di insopportabile in questo continuo affidarsi alle leggi dei grandi numeri, alla fideistica accettazione della statistica, alla vivisezione di città e paesi rispetto alla quantità degli sportelli bancari o all’intensità dei reati. Torneremo ad appassionarci a queste classifiche quando prenderanno in considerazione i sorrisi, la gentilezza, il modo di preparare il cappuccino nei bar, una certa inclinazione alla lentezza e al colloquio fine a se stesso, i negozi chiusi alla domenica e aperti magari un po’ di più dopo le sette di sera. Perché non occorre citare l’abusata immagine della statistica sul pollo – importa zero della media di quattro polli a testa, se uno se ne mangia tre, il suo amico si pappa l’altro e gli ultimi due si devono accontentare dell’acquolina in bocca – per ribadire che i numeri spesso raccontano bugie. Non piace che siano fredde statistiche elaborate al computer, e con criteri discutibili, a dirci dove e come si vive meglio e si è felici. Ci piacerebbe che a dirci della felicità delle persone fossero le persone stesse. È pretendere troppo?

ccolo, è là. Quasi in fondo al calendario: è segnato di rosso come fosse una domenica. Però, se si guarda con più attenzione, si nota che quel rosso è ancora più acceso. Sì, è proprio lui, il 25 dicembre: il giorno di Natale. È vero che manca ancora un po’ di tempo, ma vi va se proviamo a fare un po’ di auguri? Però di quelli veri, buoni; di quelli positivi insomma, sia per chi è religioso sia per chi non crede. A chi è intollerante verso chi viene da fuori, l’augurio di innamorarsi o diventare amico di una persona straniera, perché capisca che spesso le differenze sono un valore aggiunto. Ai genitori musulmani, l’augurio di accettare se la propria figlia frequenta un italiano, perché la sua felicità è la cosa più importante. All’idraulico e al meccanico, l’augurio di capire che, rilasciando la fattura, permettono agli ospedali e alle scuole di funzionare meglio, anche per loro e per le loro famiglie. Al candidato, l’augurio di comprendere che ogni cittadino è una persona, prima di essere un elettore: anche dopo le votazioni. All’automobilista arrabbiato, l’augurio di essere più paziente con chi non parte subito quando scatta il verde, perché un attimo di distrazione si può accettare e forse è capitato anche a lui. All’automobilista distratto, l’augurio di fare un gesto di scuse quando, per errore, salta una precedenza o dimentica di mettere la freccia, perché prima o poi capita a tutti. All’impiegato, all’infermiere, al cameriere e al negoziante, l’augurio di essere cortesi con le persone, perché questo è un aspetto fondamentale del loro lavoro. Ai clienti dei negozi e a chi entra in un ufficio, l’augurio di chiedere le cose con educazione, perché questo aiuta chi lavora. Al capoufficio e ai titolari delle aziende, l’augurio di dare considerazione ai dipendenti quando fanno bene un lavoro, perché la gratificazione è importante quanto lo stipendio. Agli amici, l’augurio di non distrarsi quando qualcuno gli sta parlando, perché non basta sentire, bisogna anche riuscire ad ascoltare. A chi è malato, l’augurio di trovare un appiglio di positività a cui afferrarsi per non cadere nell’abisso della rassegnazione che certo non aiuta a guarire. A chi si lamenta senza averne in fondo grandi motivi, l’augurio di riuscire a guardarsi intorno e capire chi soffre veramente. A tutti i lettori di Trentinomese, l’augurio di farsi avvolgere dall’atmosfera del Natale e riuscire a traghettarla un poco più in là, in un 2013 che speriamo ci riservi tanta (o almeno un po’) di serenità. 14

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sommario dicembre2012

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In redazione: Pino Loperfido, Cristina Pocher Hanno collaborato a questo numero: Alessia Acampora, Mauro Bonetto, Paolo Chiesa, Silvia Conotter, Lara Deflorian, Fiorenzo Degasperi, Fabio De Santi, Alberto Folgheraiter, Renzo Francescotti, Gianfranco Gramola, Pietro Laino, Carlo Martinelli, Francesca Negri, Tiziana Tomasini, Tina Ziglio

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6 commenti

Attualità 16 Ciak si gira in trentino

28 ulisse marzatico 32 questa casa è un albergo

Grafica: Fabio Monauni Redazione: Via Ghiaie 15 38122 Trento Tel. 0461/362155 Fax 0461/362170 Editrice: Curcu & Genovese Associati S.r.l. Via Ghiaie 15 - 38122 Trento Tel. 0461.362122 Fax 0461.362150 Concessionaria Pubblicità: Südtiroler Studio S.r.l. Trento - Via Ghiaie 15 Tel. 0461.934494 Fax 0461.935706 studiotn@bazar.it Direzione pubblicità: Rosario Genovese Bolzano - Via Bari, 15 Tel. 0471.914776 Fax 0471.930743 Direzione pubblicità: Giuseppe Genovese Stampa: Alcione - Trento Registrazione Tribunale di Trento n. 536 - 4 aprile 1987

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(un anno, 12 numeri a Euro 20,00) BOLLETTINO POSTALE c/c N. 11492386 Curcu & Genovese Associati - TM Via Ghiaie, 15 - 38122 TRENTO BONIFICO BANCARIO CASSA RURALE DI TRENTO IBAN IT15 E083 0401 8040 0000 3080 485 CARTA DI CREDITO Telefonando allo 0461.362122 DIRETTAMENTE PRESSO L’UFFICIO ABBONAMENTI Via Ghiaie 15 - Trento Tel. 0461.362107 ufficioabbonamenti@trentinomese.it I Suoi dati saranno trattati per dar corso al suo abbonamento; il conferimento dei dati è necessario per perseguire la finalità del trattamento; i Suoi dati saranno trattati con modalità manuali, informatiche e/o telematiche e non saranno diffusi. Lei potrà rivolgersi (anche telefonicamente) al Servizio Privacy presso il titolare del trattamento per esercitare i diritti previsti dall’art. 7 del D.lgs 196/03. Titolare del trattamento dei dati è la CURCU & GENOVESE ASSOCIATI S.r.l., Via Ghiaie, 15 – 38122 Trento - Tel 0461.362122 AVVISO AI LETTORI La scelta degli appuntamenti è a cura della redazione. La redazione non è responsabile di eventuali cambiamenti delle programmazioni annunciate.

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La famiglia fa bene alla società

38 il natale del villaggio 40 carlo frenez 43 Trentinomese speciale natale 58 croce bianca di trento 60 antonella malacarne 62 letto e... riciclato 65 tutto un altro mondo

Panorama

67 Gran ballo della città 76 teatro moderno e classico 78 monte bondone happy snow 80 Si aprano le danze 83 perzenland: la valle incantata 84 A caldonazzo c’è “Natalarte” 86 mercatini di trento 90 vigolana all’aria aperta 91 Natale dei popoli a rovereto 92 tesero e i suoi presepi 94 dennis forti e Andrew Basso 98 i pooh e alice in concerto 105 Orchestra «haydn» 108 vacanze in trentino

Giorno per giorno

110 Mostre 114 appuntamenti del mese

Scoop&news

129 “i viaggiatori della valsugana” 130 bentornato caro, vecchio forst! 134 A francescotti il premio “groff”

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138 Libri e librerie

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trentinoattualità Che traccia lasciano i film nei luoghi in cui sono stati girati? Segnano in qualche modo i territori o solo la memoria di coloro che sono stati testimoni delle riprese? O entrambi? Molto prima di diventare un’attività organizzata di promozione del territorio e di opportunità per varie categorie professionali, la presenza di una troupe è un intervento sulla “fisionomia” dei luoghi, su come questi vengono percepiti e riconosciuti, anche da chi in quei luoghi ci vive. Ripercorrere il ruolo che il Trentino ha svolto nella veste di location cinematografica, significa riavvolgere una pellicola lunga oltre sessant’anni (per limitarci al periodo dal secondo dopoguerra ad oggi), sulla quale sono impresse le immagini di un comune passato, ma anche le emozioni di intere generazioni che non hanno vissuto, come le attuali, in una società dominata dalle immagini. E si potrà infine scoprire quali e quanti spunti ha offerto il Trentino, col proprio territorio e la propria storia, per le trame di film di ogni genere.

di Mauro Bonetto

Trentino,

ciak

si gira!

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trentinoattualità

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egli ultimi tempi, non passa settimana senza un articolo o un servizio su qualche nuova iniziativa cinematografica intrapresa in Trentino. Il rapporto tra il Trentino e il cinema data però molto più addietro. Capostipite dei film girati nella nostra Provincia è STATE SECRET, film inglese del 1950 con la regia di Sidney Gilliat: un’avvincente pellicola di fantapolitica, nella quale il protagonista, a conoscenza di un segreto che, se rivelato, sgretolerebbe lo Stato dittatoriale nel quale egli si è recato per meriti scientifici, trascorre tutta la durata del film a cercare di sfuggire alla polizia locale. La perenne fuga conduce Douglas Fairbanks Junior – il protagonista – in vari luoghi di Trento e del Trentino, che regge efficacemente il ruolo di scenografia naturale. Rivedere ora le immagini di STATE SECRET rappresenta per molti trentini un viaggio in un passato che, non di rado, è difficilmente riconoscibile. Alle immagini di una Trento ancora costellata delle macerie del recente conflitto mondiale, si affiancano quelle di Zambana, non ancora diventata “vecchia” e disabitata. Molte, inoltre, le riconoscibili “cartoline” di celluloide in bianco e nero che fanno da sfondo al film di Gilliat: da Piazza Santa Maria Maggiore alla Galleria Garbari, da via Manci a Piazza Duomo, passando per Piazza della Mostra e l’allora Cinema Teatro Sociale. Negli anni successivi il Trentino è stato percorso in lungo e in largo da svariate troupe cinematografiche, italiane e straniere, impegnate a girare film di ogni genere.

Volendo tracciare una sorta di mappa delle location per tipologia geografica, di molti film girati nella nostra provincia, possiamo iniziare dalle montagne: senz’altro uno dei tratti distintivi del Trentino. A parte il “solito” STATE SECRET, dove fanno bella mostra le Torri del Vajolet e Antermoia, possiamo iniziare il nostro viaggio in compagnia di Luis Trenker, che di montagne se ne intendeva, e che girò in Val di Fiemme, nei dintorni di Predazzo, BARRIERA A SETTENTRIONE (1950), con Amedeo Nazzari, Marianne Hold e lo stesso Trenker. Sempre il regista gardenese qualche anno più tardi, nel 1955, tornò in Val di Fiemme per le riprese de IL PRIGIONIERO DELLA MONTAGNA; oltre a Predazzo e Castello di Fiemme, Trenker girò alcune scene anche a Fedaia. Il lago di Fedaia fu anche l’unica location trentina utilizzata dal regista Felix Gary Gray per il remake di THE ITALIAN JOB (2003), scoppiettante pellicola ricca di star: Donald Sutherland, Edward Norton, Mark Wahlberg, Charlize Theron, Jason Statham. Qui, al lago di Fedaia, si girò nel dicembre 2002 una delle scene più complicate: un furgone con a bordo la banda reduce da uno spettacolare colpo a Venezia, esce di strada e si inabissa nelle acque ghiacciate del lago. Le riprese, in questa circostanza, richiesero il dispiegamento di un discreto numero di vigili del fuoco, a prevenire ogni possibile incidente. Non fu però solo il cinema ad interessarsi ai paesaggi trentini. Diverse furono le

troupe televisive impegnate nella ricerca delle migliori location per la realizzazione di sceneggiati e fiction. Nel 1981 iniziarono le riprese del film tv FREDDO DA MORIRE, girato a Moena e sulle nevi del Lusia e del passo di San Pellegrino. La trama, quasi uno spunto narrativo, vedeva il protagonista assistere a un omicidio e trovare nella tasca dell’ucciso un’indicazione per arrivare a un favoloso tesoro. Vi presero parte Catherine Spaak e Luc Merenda, oltre a numerose comparse reclutate a Moena, con un coinvolgimento anche della Guardia di Finanza di Moena.

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trentinoattualità ulla Marmolada, a Vigo di Fassa, furono S realizzate alcune riprese di CLIFFHANGER, film altamente spettacolare, dove la montagna e arrampicate arditissime la fanno da padrone. La pellicola si regge sulle larghe spalle di Sylvester Stallone, che ci mette il fisico, tralasciando la recitazione: in canotta tra le vette innevate sgomina una banda di cattivoni, che lo “assolda”, al fine di recuperare il bottino finito da qualche parte sui monti. Se Stallone, al solito, non si spreca in molte battute nei suoi film, sulle montagne tra Paneveggio e le Pale di San Martino, tra il Primiero e il Vanoi, arrivò nel 1987 un attore ancora più taciturno. Si trattava di Bart, un gigantesco orso kodiak, protagonista del film di Jean Jacques Annaud, L’ORSO. Le straordinarie montagne di questa parte del Trentino, che hanno conservato il loro carattere “selvaggio”, rappresentano l’habitat ideale per ambientare la storia del piccolo Youk, un cucciolo d’orso, e del solitario Bart, che lo ha adottato, e la loro fuga dai cacciatori attraverso i boschi d’alta montagna. Lo spettatore viene rapito da questo stupendo paesaggio e condotto idealmente oltre oceano, sulle catene montuose del Nord America. Nei paesi di Prade e Zortea ancora ricordano il piccolo e originale zoo che accompagnava la troupe. Oltre ai plantigradi (vi erano infatti diversi cuccioli e qualche adulto), facevano bella mostra anche dei puma. Questa parte del Trentino, dopo avere ospitato diversi orsi, ben prima che Life Ursus vedesse la luce, stimola evidentemente l’inventiva cinematografica. Nel

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2008 Alessandro Baricco firma la sua prima regia e realizza LEZIONE 21, con John Hurt e Noah Taylor: un film incentrato sulla nona sinfonia di Beethoven, ricco di citazioni, salti e contaminazioni culturali che, pur non entrando nella categoria degli “indimenticabili”, si fissa nella memoria visiva dello spettatore per la scena spiazzante, misteriosa e di grande fascino, del vascello innevato! Tra la presenza dell’orso Bart e quelle di Baricco vi fu, nel 1996, il fugace set di una grossa produzione americana, infarcita di stelle: AMARE PER SEMPRE (IN LOVE AND WAR), di Richard Attenborough, con Sandra Bullock, che non ha bisogno di presentazioni, e Chris O’Donnell, già visto nella vesti di Robin in Batman Forever. Le sequenze girate in Trentino furono poche e circoscritte al laghetto artificiale di Schener, presso Imer. La trama era tratta da Addio alle armi di Hemingway e O’Donnell impersonava proprio il grande scrittore americano durante la sua esperienza come volontario nella prima guerra mondiale. Ancora i dintorni di San Martino di Castrozza videro l’attività di altre troupe. Una di queste realizzò le sequenze finali di un’originale commedia italiana, PEGGIO DI COSÌ SI MUORE (1995), per la regia di Marcello Cesena, con, tra gli interpreti, oltre allo stesso Cesena, Maurizio Crozza, Ugo Dighero, Carla Signoris. In uno chalet dominato maestosamente dalle Pale di San Martino, si svolge l’epilogo di una trama scoppiettante, ricca di citazioni cinefile e molto divertente.

ochi anni dopo, nel 1998, la Val Venegia P fu una delle numerose location trentine utilizzate per la realizzazione di spessore internazionale: MIRKA. La pellicola, diretta da Rachid Benhadj, tratta un tema purtroppo sempre d’attualità e in quegli anni, con la guerra nei Balcani ancora in corso, caldissimo: quello della guerra etnica e delle violenze “accessorie” ad essa connesse, quali gli stupri sistematici. Il paesaggio straordinario delle Pale di San Martino fa da sfondo, come detto, a numerose sequenze. Ma, in quanto a location, in questo film troviamo luoghi trentini altamente suggestivi. Delle molte scene girate a Trento, oltre a Piazza Duomo, riconoscibilissima, ricordiamo le riprese realizzate nella stanza dei Mesi, al Castello del Buonconsiglio, dove due delle star di questo film, Franco Nero e Vanessa Redgrave, per anni legati sentimentalmente, si trovarono a recitare insieme. Un’altra località “invasa” dalla troupe di MIRKA fu Canale di Tenno: straordinario borgo medievale. E ancora: Fiera di Primiero e Lavarone. Di fronte a questa affascinante scenografia, troviamo una squadra di attrici e attori di livello internazionale: oltre ai citati Vanessa Redgrave e Franco Nero, ricordiamo Gerard Depardieu, Barbora Bovulova, Sergio Rubini; scenografia di Gianni Quaranta e fotografia di Vittorio Storaro! Cambiamo montagna e cambiamo anche genere cinematografico. Nel 1976 fu la volta di Ugo Tognazzi, nei panni del regista e del protagonista nella commedia CATTIVI PENSIERI, con Edvige Fe-


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nech, a immortalare una delle località del Trentino più note e mondane: Madonna di Campiglio. Peraltro, in quegli anni, erano molte le personalità del mondo della celluloide, ma non solo, a frequentare questa elegante località trentina. Nel 1990 i dintorni di Madonna di Campiglio furono trasformati nell’Alaska per ospitare il cast di BUCK AI CONFINI DEL CIELO, con la regia di Tonino Ricci, esperto di questo genere di film avendo all’attivo Zanna Bianca e Zanna Bianca alla riscossa. Tra gli interpreti di BUCK troviamo John Savage già reduce da Hair e Il Cacciatore. La trama si sviluppa nel solco del genere: Buck, un pastore

tedesco, e Tim, il suo giovane padrone, cercano di sgominare una banda di ladri in Alaska. Continuiamo nella nostra perlustrazione tra le location montane. Nel 1997 una troupe cinematografica rievoca alcuni dei momenti più drammatici che, tra i molti, segnarono le tristi vicende del secondo conflitto mondiale. Nel film PORZUS il regista Renzo Martinelli racconta lo scontro avvenuto in Friuli, tra i partigiani rossi, favorevoli ad un’alleanza con gli Sloveni e i partigiani non comunisti, che avevano invece posizioni diverse. A fronte di queste divergenti strategie, si giunse alla tragedia di Porzus, dove partigiani appartenenti alla brigata Osoppo, d’ispirazione cattolica, furono massacrati da un gruppo di partigiani del GAP (Gruppi di Azione Patriottica). La località trentina che si prestò a fare da sfondo a queste drammatiche sequenze, che scatenarono peraltro una feroce polemica, furono la Val di Ledro, in particolare malga Ciappa e il borgo di Biacesa. Anche in questo caso troviamo un grande cast: Gastone Moschin, Gabriele Ferzetti, Lorenzo Crespi, Gianni Cavina, Giuseppe Cederna, Lino Capolicchio e Giulia Boschi. Le montagne trentine, infine, ospitarono nel 2005 le sequenze dell’ultima opera di Luciano Emmer, considerato un maestro, a fronte peraltro di pochi film girati. Il regista era profondamente legato al Trentino. A Molveno, dove trascorreva lunghi periodi di vacanza, abitava in una casa nota a tutti come “la casa delle pannocchie”, per le numerose pannoc-

“Le flame del Paradis” con Andrea Castelli

chie che facevano bella mostra sulla facciata. Lo stesso Emmer si considerava trentino e dichiarava con fermezza che la sua famiglia, originaria dell’Olanda, si era trasferita in Trentino, tra Tuenno e Cles, verso la metà del XII secolo. Proprio in Val di Non Emmer girò LE FLAME DEL PARADIS: una storia vera, ispirata a documenti storici, ambientata nel XVII secolo, che rievoca un processo alle streghe. Le riprese si svolsero tra Andalo, Fai e Molveno, con le sequenze più significative, quelle del processo, girate nel castello di Cles. Particolarità della pellicola fu la lingua utilizzata: il dialetto noneso, elemento questo che irrobustiva ulteriormente la ricostruzione storica con una venatura realistica. Nel cast anche Andrea Castelli. Se le montagne, come abbiamo visto, fanno la parte del leone, in quanto a location cinematografiche, le città, per quanto meno frequentate, hanno rappresentato, con le loro architetture e

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trentinoattualità scorci, soluzioni interessanti per sviluppare trame tra le più diverse alle quali il cinema dona un fascino irresistibile. Cominciamo dal capoluogo. A Trento, già immortalata da STATE SECRET e MIRKA, nel 1995 piazza Duomo fece da sfondo a un matrimonio, nella finzione, che suggellava la storia d’amore tra Ambra Angiolini, nel ruolo di una commessa romana, e Ryan Krause, che impersonava un giovane rampollo di una real casa mitteleuropea. Tutto questo avveniva in FAVOLA, un film per la tv, che passò sugli schermi Mediaset. Oltre ai due giovani protagonisti, il cast comprendeva anche Agostina Belli, Adriana Asti ed Enzo Cannavale. Trento, chiamata a restituire un clima vagamente austroungarico, se la cavò benissimo….

Anche Rovereto ebbe i suoi meritati momenti di gloria. Nel 1983 uno degli edifici più famosi della località della Vallagarina, il teatro Zandonai, ospitò le riprese di un interessante sceneggiato televisivo, LA BELLA OTERO, che ripercorreva la vita di Carolina Otero, famosa ballerina andalusa che in breve tempo divenne l’artista più richiesta nei teatri parigini durante la belle epoque. Angela Molina nel ruolo di Carolina Otero, insieme a Harvey Keitel, Gigi Proietti, Luciano Salce, Vittorio Caprioli, Gianni Cavina, Aurore Clément, Lina Sastri, costituivano il cast davvero importante. Oltre a Rovereto, anche altre località trentine furono utilizzate nelle riprese: Castelpietra, Castel Ivano e anche San Romedio. Diversi anni dopo, nel 1996, Rovereto vide all’opera una vera troupe cinematografica, diretta da Franco Giraldi, durante la lavorazione de LA FRONTIERA. Il film si sviluppa raccontando due storie parallele, due vicende umane vissute in periodi diversi, ma caratterizzate dallo stesso disagio interiore: nel 1941 un ufficiale fascista, originario della Dalmazia divenuta italiana, torna, ferito, nel paese natìo, ma l’appartenenza all’esercito occupante lo tormenta; durante la prima guerra mondiale, un ufficiale dell’esercito austroungarico, di origine dalmata, decide di disertare per unir-

si all’esercito italiano contro l’Austria. Proprio quest’ultima parte della trama si sviluppa su scenari offerti dalla città di Rovereto e dei suoi dintorni. Palazzo Todeschi e il Caffè Due Colonne furono le location cittadine, mentre a Dosso Zuech presso Trambileno, si girarono le scene dei combattimenti. Anche in questa circostanza il cast era di tutto rispetto: Giancarlo Giannini, Raoul Bova, Omero Antonutti, Claudia Pandolfi.

trentino film commission: “valorizzare il territorio”

l

produttore cinematografico Aurelio De Laurentiis, titolare della Filmauro e presidente del Napoli calcio (di cui la provincia di Trento, e in particolare Dimaro, sono partner fino al 2014), pare si stia innamorando del Trentino e stia pensando di trasferire in provincia di Trento una parte dei suoi studi di produzione, da cui dal 1975 a oggi ha sfornato film di ogni genere, da Un borghese piccolo piccolo di Mario Monicelli ad Amici Miei, da Donne con le gonne di Francesco Nudi a tutti i cinepanettoni di Neri Parenti. Se De Laurentiis è arrivato a pensare di traslocare qui un pezzo della sua attività è merito della Trentino Film Commission (TFC), aperta nel 2011 e già con la quinta ingranata. Il ruolo preciso di questa nuova realtà – presente in tutte le regioni italiane (tranne che in Valle d’Aosta) e in tutte le altre nazioni del mondo, in

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Trentino promossa dalla Provincia autonoma di Trento e Trentino Marketing spa in collaborazione con Fondazione Museo Storico e Università degli Studi di Trento - è quello di offrire assistenza gratuita a produzioni cinematografiche, televisive e di documentario, nazionali e internazionali, in grado di valorizzare e diffondere il patrimonio culturale, ambientale e storico del territorio trentino; un territorio che si adatta a scenari diversi e suggestivi. Dalle Dolomiti al Lago di Garda, castelli, borghi, antichi masi, edifici rustici, natura e architettura, storia, sono veramente infinite le possibilità offerte dal Trentino, che si candida ad essere uno scenario versatile, adatto a produzioni di colossal come di fiction tv, di reality show come di documentari. Grazie ad una consolidata rete di rapporti con il territorio, la Film Commission è in grado di ga-

rantire servizi come location scouting, contatti con i professionisti locali, con le istituzioni, pubbliche amministra-

Gianpaolo Pedrotti


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Ancora la prima guerra mondiale protagonista nella miniserie tv dal titolo L’AMORE E LA GUERRA, le cui riprese si svolsero nel 2005 in varie località del Trentino: Lasino, Castel Pietra e Castel Beseno, ma soprattutto a Rovereto dove la troupe girò a Palazzo Fedrigotti, al ponte sul Leno, alla Manifattura Tabacchi e al forte di Pozzacchio. Le riprese ebbero dei momenti drammatici. Durante le scene di combattimenti, dopo alcuni

incidenti di poca entità, vi fu invece un ferimento, che richiese alcuni giorni di ricovero, per una comparsa trentina investita dalla fiammata di una piccola bomba, che doveva simulare un’esplosione. Il regista di L’AMORE E LA GUERRA, che passò sul piccolo schermo nel 2007, era Giacomo Campiotti; protagonisti: Daniele Liotti e Martina Stella. Sempre la Vallagarina e sempre Rovereto in primo piano tra le location scelte

per girare, sul finire del 2005, I FIGLI STRAPPATI, altra miniserie televisiva. La storia si svolge ancora durante una guerra, ma questa volta si tratta del secondo conflitto mondiale. Le vicende belliche separano i genitori dai due figli e solo alla fine del 1945 la famiglia riuscirà a ricomporsi, dopo traversie di ogni tipo. Massimo Spano, regista de I FIGLI STRAPPATI, dirige Daniele Pecci e Antonia Liskova, i due protagonisti, a

zioni, forze dell’ordine, facilitazioni per l’ottenimento dei permessi, ospitalità agevolata, uffici di produzione e supporto nell’individuazione di soluzioni logistiche e tecniche. Al contempo, la TFC – il cui “cuore” è Format, il Centro Audiovisivi provinciale, dislocato in via Zanella a Trento - è impegnata a favorire lo sviluppo dell’industria audiovisiva locale e a proporre momenti formativi che rendano i professionisti del settore presenti sul territorio sempre più qualificati. Ne parliamo con Giampaolo Pedrotti, presidente del Comitato tecnico-scientifico della Trentino Film Commission.

somma, Pedrotti, sta andando alla grande… Diciamo che i risultati si stanno iniziando a vedere. È un percorso che abbiamo affrontato come i montanari affrontano i sentieri di montagna, ovvero un passo alla volta. Ma i passi fatti sono su un terreno solido. La scommessa della TFC è stata giocata in un periodo molto particolare dell’economia generale e dello stato di salute della finanza pubblica, quindi è nata in un momento in cui serviva pensare a strategie anticrisi e in un contesto di difficoltà. Per questo devo dare atto al presidente della PAT Lorenzo Dellai e alla direzionedella Provincia in generale di aver creduto in questa scommessa puntando non risorse enormi, ma comunque significative. Qual è il budget del vostro fondo, ogni anno? Il fondo è di 1,2 milioni di euro all’anno. Il contributo massimo per ogni progetto è di 200mila euro, se poi il prodotto

piace anche in termini di promozione, a quel punto Trentino Marketing può entrare con altri tipi di finanziamenti, ma questo non ci riguarda. E in termini di ricaduta sul territorio, come funziona? Per noi è fondamentale valorizzare il territorio e occupare almeno il 20% di maestranze locali, altrimenti il contributo non viene erogato. Già solo con l’indotto fino ad ora la TFC ha ricavato il doppio di quello che ha speso. Parte del nostro fondo, poi, viene usato per fare scouting e corsi di formazione: il primo è stato quello per Location Manager, ovvero chi si occupa di trovare i posti giusti, idonei alla produzione interessata, il secondo per elettricisti di scena. Sicuramente in questi mesi abbiamo acceso tutta una serie di situazioni. Il motivo che più ci ha spinto a creare una Trento Film Commission è stato proprio il trasformare un’opportunità in un meccanismo che genera indotto per il

In un anno e mezzo di vita, la Trentino Film Commission ha portato in provincia dieci progetti cinematrografici nazionali e due internazionali, due fiction, cinque programmi tv di intrattenimento, sei documentari, un progetto di animazione. In-

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trentinoattualità Borghetto, Ala, alla Manifattura di Sacco e anche nella chiesa di San Marco e all’ex Montecatini di Rovereto. Nel 1970 Riva del Garda vide la breve apparizione della troupe guidata dal Dino Risi, alle prese con uno dei dodici episodi che compongono NOI DONNE SIAMO FATTE COSÌ. La pellicola sembra quasi un pretesto per mettere in luce l’immensa verve comica di Monica Vitti, che nel film è la protagonista assoluta, interpretando appunto dodici “tipi” femminili. L’episodio girato a Riva, precisamente a bordo del battello “Italia”, appositamente attraccato al porto cittadino, vede Monica Vitti nei panni di una giovane visagista romagnola che confessa le sue pene sentimentali a un non più giovane professore, interpretato da Enrico Maria Salerno, il quale si mostra partecipe e paziente. Il divertente incontro tra i due si svolge sul battello, mentre sullo sfondo sfilano i panorami del Garda, e finirà, meno poeticamente, nella stanza di un motel. Nel 1985 fu la volta di uno sceneggiato televisivo, in quattro puntate, diretto da un regista trentino, Marcello Baldi, il quale oltre che a Riva del Garda, girò anche a Rovereto, in Valsugana, Val di Rabbi, Val di Sole e a Mezzolombardo. Nella città lagunare le sequenze furono numerose e diversi abitanti di Riva vennero impiegati come comparse. Lo sce-

territorio: fare cinema e televisione non è solo un’operazione culturale, ma anche aziendale, economica, industriale. È una filiera organizzata che muove una gamma ampia di professionisti: dalla parrucchiera agli autisti, dalle guide alpine ai falegnami, dai cameramen agli assistenti alla regia, ai costumisti, ai fotografi… E poi c’è l’indotto, giusto? Beh, ogni produzione ha molti addetti ai lavori che vengono da fuori regione, che devono mangiare, dormire, fare shopping… Come è organizzata la Trentino Film Commission? Io sono a capo di un Comitato tecnicoscientifico, formato nell’ottica di valorizzare le esperienze di diversi comparti pubblici che si sono occupati di produzioni cinematrografiche e televisive prima che la film commission nascesse. Il comitato è composto da 6 persone, in rappresentanza di Trentino Marke-

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neggiato, dal titolo LO SCOMPARSO, è un giallo imperniato sulle losche trame ordite da una donna che tenta in tutti i modi di impossessarsi del patrimonio del marito e non esita a uccidere. Nel cast troviamo Lorenza Guerrieri, Laura Troschel, Giancarlo Zanetti, Michele Rocher. Come abbiamo visto il Trentino ha offerto molteplici soluzioni in quanto a location cinematografiche. Tra queste

ne troviamo una che è a sua volta una caratteristica tipica della nostra Regione: i castelli. Due grandi registi decisero di utilizzare la scenografia originale di altrettante fortezze trentine. Nel 1980 Michelangelo Antonioni diresse IL MISTERO DI OBERWALD, tratto da L’aquila a due teste, un racconto di Jean Cocteau, il quale lo aveva già adattato per il cinema nel 1947. Il film del maestro ferrarese si svolge intera-

ting, Trentino Sviluppo, Incarico speciale Grandi Eventi, Università, Ufficio stampa della PAT. Sotto quest’ultimo è incardinata la Film Commission, che ha il compito di essere una cabina di regia e porre delle regole ben precise. La TFC quanti dipendenti ha? Nessuno. Il comitato tecnico scientifico lavora con un inquadramento in altre strutture, i dirigenti e i loro sostituti che partecipano alle riunioni e seguono vari processi per la TFC fanno parte di altre realtà che li stipendiano. Abbiamo tre collaboratori specializzati, a progetto, dietro la quale c’è una struttura garantita dall’ufficio stampa PAT che mette a disposizione la segreteria e l’apparato amministrativo. Insomma, è una struttura leggera, snella. Le aziende del trentino hanno capito l’opportunità di sfruttare l’indotto che crea questo meccanismo? Piano piano lo stanno capendo, anche perché siamo nati da poco e comun-

que le produzioni importanti che già siamo stati in grado di attirare ci hanno dato via via sempre più credibilità. Ma ci sono tante cose da sapere: ad esempio esistono dei meccanismi finanziari che consentano sgravi fiscali per quei privati che investono in produzioni cinematografiche… Una film commission, comunque, regala sempre una promozione d’immagine al suo territorio, e questo è un altro aspetto importantissimo. Assolutamente. Per la fiction Sposami, ad esempio, il Trentino è intervenuto con un contributo basso, non in un’ottica di promozione. L’immagine che esce nella fiction, infatti, è piu triestina (città dove è stato girato per la maggiore), cionondimeno la prima puntata che ha segnato oltre 4 milioni di telespettatori ha fatto vedere un castello, un paesino di montagna, che era Castel Campo, in Trentino, e le Apt sono state som-


trentinoattualità mente a Castel Thun: location ideale per sviluppare la trama ambientata in una località mitteleuropea verso la fine dell’Ottocento. In realtà, per Antonioni IL MISTERO DI OBERWALD era solo un pretesto per poter fare un po’ di sperimentazione col colore: il film fu infatti girato in video, proprio per potere intervenire elettronicamente sul colore e quindi fu riversato in pellicola. Il film, opera senz’altro originale e meno nota tra quelle del regista ferrarese, poteva contare su un grande cast: Monica Vitti, Franco Branciaroli, Paolo Bonacelli e Elisabetta Pozzi. Nel 1986 Ermanno Olmi, reduce da una malattia che lo aveva fortemente debilitato, decise di tornare alla regia, scegliendo una storia da realizzarsi senza dovere affrontare gli sforzi degli esterni. A Castel Ivano, in Valsugana, girò LUNGA VITA ALLA SIGNORA!, realizzato con un cast composto da giovani attori alla loro prima esperienza e che gli fece vincere il Leone d’argento al Festival del cinema di Venezia nel 1987. Il film, vasta metafora sul potere, ma anche sull’adolescenza, racconta l’esperienza di sei studenti di una scuola alberghiera che fanno il praticantato in un antico castello tra le montagne per un banchetto in onore di una vecchia signora. Gli invitati sono personalità della finanza, della politica, della cultura. La cena si svolge

merse di chiamate ed email per sapere dove fosse quel castello bellissimo. Immaginiamoci quando usciremo con Una buona stagione, altra fiction di sei puntate di 100 minuti l’una, completamente girate in Trentino, con le località citate etc., oppure con Colpi di Fulmine, con Christian De Sica nei panni di un prete di un paesino del Primiero, e con Vinodentro, ambientato sotto la cupola del Mart piuttosto che a Isera. Quanto calcoliamo il valore di questa promozione? È inestimabile. L’unica discriminante è che sia un prodotto che piace, perché se il prodotto non piace anche il discorso di promozione territoriale è minore. E per il 2013 ci può già dare delle anticipazioni su nuove produzioni che approderanno in Trentino? Abbiamo sentito parlare addirittura di un thriller… Non possiamo dire niente finché non saremo autorizzati a poter ufficializza-

“Quantum of solace”

secondo il cerimoniale previsto e gradito all’anziana donna, ma uno dei giovani studenti appare sempre più frastornato dal fasto e dalla ricchezza. Dopo tanto girovagare per location, rilassiamoci con una gita in macchina lungo la gardesana; possiamo immaginare di sedere nel taxi in compagnia di Douglas Fairbanks Junior, ancora una volta inseguito dalla polizia. Sarà un’esperienza meno spettacolare, ma certamente

re i progetti dalle singole case cinematografiche. Certo è che arriveranno cose interessanti, c’è un grosso interesse, in particolare da parte di alcune case di produzione grosse, che lavorano con Rai e Mediaset. Detto questo, però, ci tengo a sottolineare anche che son vogliamo nemmeno trascurare le produzioni locali o le piccole produzioni, perché è importante che cresca tutto il comparto locale. Quando la macchina avrà il suo ritmo, infatti, dovrà trovare in loco le professionalità adeguate: in quest’ottica stanziamo anche delle borse di studio che incentivino i professionisti locali a formarsi in modo nazionale e internazionale, frequentando stage, corsi, eventi.. In altre parole, aprendosi e facendo qualche esperienza importante, per poi essere pronti a fornire la loro forza lavoro qualificata qui in Trentino. Francesca Negri

più sicura di quella di viaggiare su una delle tre Aston Martin finite nel lago durante le riprese di QUANTUM OF SOLACE, film del 2008 per la regia di Marc Foster, con Daniel Craig nell’ennesima incarnazione di quello che è un vero e proprio genere cinematografico a se stante: James Bond. Tornando alle location, parliamo adesso di quei film girati in Trentino, ma che utilizzano luoghi e ambienti trentini per quello che sono, senza camuffarli per luoghi “altri”, traendo anzi proprio dalla storia di questi luoghi gli spunti per le loro trame. Una delle personalità più importanti e note del Trentino contemporaneo è senz’altro Cesare Battisti. Sulla sua vita e la sua vicenda umana e politica la Rai realizzò uno sceneggiato dal titolo ALTO TRADIMENTO, per la regia di Walter Licastro. Ad impersonare l’irredentista trentino fu scelto Franco Branciaroli; Aurore Clément vestiva i panni della moglie, Ernesta Bittanti. Lo sceneggiato si svolgeva lungo la vita di Battisti e si innestava sull’ambiente che Battisti visse. Le riprese, realizzate nel 1977, si svolsero quindi in molte località trentine: Caldonazzo, Pergine e naturalmente Trento. Le scene più toccanti furono quelle che ricostruivano il processo, la condanna e infine l’impiccagione, svoltasi nel fossato del Castello del Buonconsiglio. Lo sceneggiato fu seguitissimo dal pubblico trentino e scatenò discussioni talora molto accese. Un altro momento fondamentale nella storia del Trentino e d’Europa fu indub-

“Alto tradimento”

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trentinoattualità

biamente il Concilio di Trento. Difficile pensare che un tale evento potesse restare estraneo agli interessi della cinematografia. DEL CONCILIO E DELLE VIE D’EUROPA è un film che, oltre a ricostruire le vicende storiche del Concilio, fu anche realizzato dalla trentina Lia Giovanazzi Beltrami. Le riprese, che si svolsero nel 1995, si realizzarono, ovviamente, interamente a Trento, col Duomo a fare la parte del leone. Nel film, tra gli interpreti, Massimo Girotti, a impersonare il vescovo Gerolamo Regazzoni e l’indimenticabile Lucio Dalla, nelle vesti del cardinal Cervini. Tra le personalità trentine quella che è

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stata immortalata più volte su pellicola è senza dubbio Alcide De Gasperi. Senza ripercorre la filmografia sullo statista trentino, ricordiamo l’opera più recente realizzata sulla sua vita: DE GASPERI, L’UOMO DELLA SPERANZA, un film per la televisione diretto nel 2005 dalla famosa regista Liliana Cavani. Anche in questa circostanza quindi, Trento e le località trentine furono chiamate a interpretare se stesse, contribuendo, attraverso la ricostruzione del mondo in cui crebbe, a una comprensione più completa della personalità di De Gasperi. Naturalmente Sella Valsugana, dove lo statista visse, fu una location obbligata, ma la troupe girò anche all’aeroporto di Mattarello, a Rovereto, a Roncegno, e a Lasino. Moltissime le sequenze realizzate a Trento in via Belenzani, via Verdi, Vicolo Colico, Via Manci, Piazza Fiera e Via San Giovanni Bosco. Ad impersonare Alcide De Gasperi c’è un bravissimo Fabrizio Gifuni; Sonia Bergamasco, moglie nella vita di Gifuni, lo diventa anche nella fiction, vestendo i panni della moglie di De Gasperi. Tra gli altri interpreti ricordiamo Mattia Sbragia, Andrea Tidona e Andrea Castelli. In anni ancora più recenti, nel 2008, il cinema si interessò ad una storia trentina dai contenuti e con implicazioni che vanno bel al di là dei confini provinciali. Marco Bellocchio, uno dei più grandi registi italiani, dirige VINCERE, un film tratto da un fatto di cronaca realmente accaduto e che vede come protagonisti Benito Mussolini e una giovane trentina, Ida Dalser. I due si conobbero a Sopramonte nel 1909, quando il futuro Duce si trovava in Trentino e scriveva su “Il Popolo”, il quotidiano diretto da Cesare Battisti. La passione tra i due scoppiò qualche anno dopo, nel 1913, a Milano, dove la Dalser gestiva un avviato salone di bellezza. Dalla relazione nacque un figlio, Benito Albino. Gli sforzi disperati della Dalser per vedere riconosciuto il proprio matrimonio con Mussolini e la paternità di questi nei confronti di Albino, sono strazianti e resi inutili dalla terribile decisione del Duce di fare internare moglie e figlio in manicomio dove moriranno: Ida Dalser nel 1937 all’ospedale psichiatrico di Venezia e il figlio, a 27 anni, nel manicomio di Mombello, presso Milano, nel 1942. Straordinarie le interpretazioni di Giovanna Mezzogiorno nei panni di Ida Dalser e di Filippi Timi in quelle di Mussolini. Molte ovviamente le location trentine: Trento, con Piazza Duomo, Piazza D’Arogno, Via Cavour,

il Doss Trento; alcune location anche in Valle dei Laghi, in particolare Lasino, nell’ex proprietà Ciani Bassetti. Tra le pellicole che hanno utilizzato il Trentino senza finzione, senza trasformarlo in altre località, ne troviamo una particolare. Ne IL POMICIONE, film del 1976, con la regia di Roberto Montero, Trento è veramente Trento e Riva del Garda, altra location, è veramente Riva del Garda. Ma c’è un elemento straniante: eccezion fatta per il protagonista, che parla in romanesco, la lingua utilizzata è il veneto! Stranezze di una commedia sexy che, in quegli anni, comincia ad avere il fiato grosso. La trama: il protagonista, impersonato da Francesco Mulè, indimenticabile voce dell’orso Yogi, lavora come rilegatore, è sposato e padre di un figlio; quella che potrebbe essere una placida routine quotidiana, tutta casa e lavoro, viene sistematicamente scardinata dalla moda di quegli anni che vede molte donne vestite molto succintamente e il nostro protagonista cede, senza opporre molta resistenza per la verità, al rito della mano morta. Per uno scherzo del destino si ritroverà improvvisamente ricco, la qual cosa gli permetterà di iniziare una relazione


trentinoattualità “Colpi di fulmine”

“Fratelli neri”

con una giovane donna, ma, come è facilmente intuibile, è un rapporto destinato a non durare e vi sarà quindi il mesto ritorno dalla moglie. Il film come detto fu girato a Trento, con riprese in Via Galilei e in Piazza Duomo, ma anche ad Arco e a Riva del Garda, dove furono utilizzati locali pubblici molto noti all’epoca. Oltre a Francesco Mulè, ricordiamo tra gli interpreti anche Rosalba Neri, Gabriella Lepori e Venantino Venantini; numerose le comparse locali assoldate dalla produzione. Immortalate anche le indimenticabili corriere dell’Atesina, uno dei principali luoghi di “caccia” del pomicione. Negli ultimi anni, l’attenzione da parte dell’ente pubblico per le produzioni cinematografiche girate in loco, è diventata sempre più forte. L’impegno economico della provincia di Trento nella produzione di DE GASPERI, L’UOMO DELLA SPERANZA, e prima ancora di MIRKA

e in seguito con VINCERE, è la prova di questa nuova considerazione per il prodotto cinematografo o televisivo. Il risultato è senz’altro quello di avere una maggiore promozione del territorio, in termini di immagine e quindi anche fungere da richiamo. Ma non va dimenticata l’azione di amplificazione culturale e di rafforzamento di un’identità. Non secondaria inoltre, la ricaduta positiva per molte professionalità locali, che possono sfruttare le opportunità offerte dalla presenza di una produzione cinematografica o televisiva in Trentino. La logica evoluzione di questa attenzione è sfociata nella Trentino Film Commission, che si è rapidamente messa in luce per una grande vitalità. Citiamo qualche titolo di film e serie tv, alcuni ancora in lavorazione, che vede la presenza della Trentino Film Commission: UNA BUONA STAGIONE, serie tv, con Ottavia Piccolo, Jean Sorel, Ivano Marescotti

e Luisa Ranieri; COLPI DI FULMINE, regia di Neri Parenti, con Christian De Sica, Gregg e Lillo, Luisa Ranieri; VINO DENTRO, con Giovanna Mezzogiorno e Vincenzo Amato; IL TURNO DI NOTTE LO FANNO LE STELLE, con Nastassja Kinski, Enrico Lo Verso, Julian Sands, Erri De Luca; DER STILLE BERG, con Claudia Cardinale e William Moseley; “Sposami”

“Il turno di notte lo fanno le stelle” 27

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trentinoattualità “Itaker”

SPOSAMI, serie tv, con Daniele Pecci e Francesca Chillemi; ITAKER, con Michele Placido; IL VOLTO DI UN’ALTRA, regia di Pappi Corsicato, con Laura Chiatti e Alessandro Preziosi. Terminiamo questo rapida escursione tra le location trentine ricordando un regista poco noto, Angio Zane, morto nel 2010 e che, nella sua lunga carriera di regista e documentarista ha mostrato proprio in Trentino come la forza immaginativa del cinema possa trasformare i luoghi. Zane, nato a Salò, si specializzò in film per ragazzi e con ragazzi protagonisti; sono filmati con una forte “Vino dentro”

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impronta didattica, che ai giorni nostri fanno sorridere, ma che non scadono mai nella facile retorica e sono costruiti con grande maestria ed equilibrio. In seguito, Zane si avvicinò a nuovi generi, dimostrando sempre grande curiosità e vivacità intellettuale. Nel 1975, in anticipo sui tempi, dirige DIVIETO DI SCARICO, un film d’inchiesta ecologico sulla provincia di Brescia. Negli ultimi anni iniziò un sodalizio col filologo, traduttore, poeta, attore rivano Franco Farina, i cui frutti furono la trasposizione filmata di vari soggetti letterari tratti da D’Annunzio, Goethe e altri, e che vide

anche la realizzazione di un film con protagonisti dei gatti “recitanti”. Tornando alle location trentine e il loro rapporto con Angio Zane, dobbiamo risalire alla fine degli anni Cinquanta, quando girò, nel 1960, PIPPO, BRICIOLA E NUVOLA BIANCA, anche questo un film con protagonisti dei ragazzi e, come spesso accade nelle pellicola di Zane, gli animali; in questo caso si tratta di un cavallo, che richiamava esplicitamente un altro cavallo reso famoso da Zane, Brigliadoro, protagonista di molti film. Le sequenze di PIPPO, BRICIOLA E NUVOLA BIANCA furono realizzate a Castel Penede. Ma dove l’inventiva di Zane si manifestò appieno fu nell’utilizzo del paesaggio delle Marocche di Dro. Qui, nel 1958, girò GLI AVVENTURIERI DELL’URANIO, altra avventura con protagonisti dei ragazzi e un cane, che sventano il pericoloso piano di uno scienziato e di un malfattore. Pochi anni dopo, sempre nello stesso paesaggio roccioso delle Marocche, Zane lanciò quello che viene considerato il “proto” western all’italiana, inventandosi la saga dello sceriffo della valle d’argento, che darà vita, nel 1963, al film OK SCERIFFO e che altro non era che una fortunata serie di filmati per Carosello, destinati a pubblicizzare una nota marca di salami. Il motivetto “le stelle sono tante, milioni di milioni…” vive ancora di grande notorietà. Zane firmò molti altri caroselli di grandissimo successo, ma l’idea di ricreare tra le Marocche i paesaggi di film che avevano John Wayne per protagonista, resta la sua invenzione più geniale. ■


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trentinoattualità di Carlo Martinelli

un caffè a “casa” di...

libri e montagna: Il film di ulisse Questa volta il “caffè” è un po’ speciale: lo prendiamo in piazza Duomo, a Trento, in compagnia di Ulisse Marzatico, protagonista indiscusso della vita culturale e sociale della città, che ricorda – senza rinunciare alle sue taglienti considerazioni – I cineforum, i laici, i democristiani, la storica libreria “Disertori”, il ministro Andreatta e altro ancora

U

no che per tutta la vita non ha mai rinunciato all’irriverenza, e men che meno all’esercitazione dello spirito critico e alla caustica (ri)visitazione dei vizi e delle virtù altrui (cercando anche di non prendersi sempre troppo sul serio), può cambiare solo perché l’età anagrafica segna 84 anni? Niente sconti. Ulisse Marzatico è ancora e sempre l’Ulisse. Ora pensionato, prima studen30

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te universitario, responsabile di una zincografia, uomo di cultura, ambientalista, libraio, socialista, radicale. Sempre e comunque l’Ulisse, voce e spirito libero. Per questo – v’è di che scommettere – tanto amato e rispettato da taluni quanto inviso (per non dire peggio) ad altri.

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a niente. Eccolo l’Ulisse. Poteva il “caffè a casa di...” essere un caffè normale, liscio? Macché. Di aprire le porte di casa sua, il suo sancta santorum di buone letture e di affettuosi ricordi, non se ne parla proprio. Epperò – e TrentinoMese” non può che ringraziare per questo, sapendo quanto sia ambita una intervista a tutto campo con l’Ulisse


trentinoattualità

Il libro che sta leggendo in questo momento? “L’Odissea” di Omero Film preferito? “Roma città aperta” di Roberto Rossellini Piatto preferito? Puntine di maiale ai ferri. Se non avesse fat to quello che ha fatto… Quello che ho fatto. Paura più grande. La stupidità. Sogno ricorrente Emma Bonino presidente della Repubblica. – il caffè con noi lo sorseggia ugualmente... al bar di piazza Duomo, nel cuore della “sua” Trento che conosce e viviseziona come pochi. Prima sorpresa. Lo aspetti in sella alla sua immancabile bicicletta ed eccolo invece spuntare a piedi. “Sono dovuto venire in auto, odiata quanto mai. Ma qualche giorno fa mentre ero in bici sono stato tamponato, maledizione. E la sapete la più bella? Sono stato tamponato da un’altra bici”. Non male per uno che da decenni pratica – e non solo predica – le virtù (innumerevoli) della due ruote. E che gongola, letteralmente, nel constatare come la bicicletta sia più che mai sulla cresta dell’onda, amata ed usata sempre di più.

L’Ulisse che racconta di come, la sera prima, abbia divorato il libro sull’arrivo della flotta cinese in America, a quanto pare almeno 71 anni prima che ci pensasse il Cristoforo Colombo. Che alla domanda – la trovate nell’apposito box – sul sogno ricorrente risponde, in maniera ufficiale, come leggerete. Ma che in maniera ufficiosa e non riferibile augura invece un destino non propriamente benevolo ad un potente (o presunto tale, verrebbe da dire). Non chiedete di più al cronista, ancora convinto – povero illuso – che i fatti vadano separati dalle opinioni. Però una bella risata ce la siamo fatta, al tavolino del bar. L’Ulisse che al vedere raccogliere appunti sull’iPad esclama: “Non ce la faccio, non riesco a concepirlo. Per me la carta resta la stella polare. Sfogliare libri veri, di carta, dà piacere fisico, psichico, cutaneo, extracutaneo, orgasmico. Lasciatelo dire ad uno che a casa ha praticamente tutta la vecchia Bur, i volumetti grigi, i classici di una vita intera”. L’Ulisse che deve anche essere fotografato. E che dal cilindro estrae una citazione castelliana: nel senso di Andrea Castelli, uno che i trentini li ha tagliati e soppesati come pochi, ammette Marzatico. E che dice il “trentino classico” davanti all’obiettivo? “Saronte petenà?” dice, ecco cosa diavolo dice. Traduzione, sarò pettinato. Ma ci voleva la traduzione? L’Ulisse di una passione grande, incancellabile, ineliminabile. Il cinema. Quando a Trento c’era ancora il cinema Italia (ex Littorio) di piazza Silvio Pellico, vicino alla vecchia stazione della Trento Malè, la vaca nonesa. “Un edificio in legno che se oggi ci fosse ancora sarebbe meta turistica di primo livello. Ed invece cosa hanno fatto i geni? Giù il cinema e giù la

stazione. Da non credere”. L’Ulisse che torna da Padova, nel 1950, forte di una laurea da ss (superstronzo, parole sue) in chimica. Lui, che nel cuore aveva già il tarlo della lettura e dei classici (nomen omen, è l’Ulisse omerico il suo faro sempre acceso, l’uomo che ha visto e raccontato tutto degli uomini e dei loro accadimenti) quando sbarca all’ombra delle Dolomiti è già posseduto anche dal cinema. Fonda il Circolo cinematografico universitario trentino, il padre di tutti i cineforum. Come una pellicola che ancora aggredisce il rullo, gira il film della memoria, scorrono i titoli di testa e quelli di coda. L’Ulisse racconta: “Le comiche americane e Tom Mix, il neorealismo, la cinematografia impegnata, i film d’avventura. Il cinema è stata parte di me, lo è tuttora. Perché dall’America ci arrivava un modo nuovo, mai visto prima, di raccontare. Ed è allora che conosco il genio di Giuseppe Sebesta, i suoi pupazzi che evocavano quelli geniali di Jiri Trnka, la scuola cecoslovacca. È allora che in una città profondamente cattolica e (demo) cristiana si organizza e cresce una fronda che è politica ma anche culturale. Democratici liberali, allora attorno ai socialisti, così come, anni dopo, sarò con i radicali e con Neue Linke per non dire dei tanti anni di impegno con Italia Nostra, dalla parte dell’ambiente, contro il cemento”. L’Ulisse che ricorda personaggi indimenticabili: “Riccardo Gasperi, professore di italiano e latino, tanto era piccolo di statura quanto gigante di cultura. Non 31

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trentinoattualità

ho mai badato alle appartenenze politiche, quando la serietà e l’impegno non erano alibi per gli affari propri. E poi Bruno Betta, la famiglia di Cesare Battisti, Bice Rizzi, Daonella Trener della Fidapa. L’anima laica di Trento. Oggi, mi spiace dirlo, ma non vedo – né in cultura e men che meno in politica – la stessa tensione ideale, la stessa ricchezza di argomenti.” L’Ulisse degli anni alla guida della libreria Disertori, in via Diaz. Vi arrivò, come direttore, quasi per caso, nel 1976. “Era stata la creatura di un altro gigante del laicismo trentino, Beppino Disertori. La rilevarono Dodo Bacchi, l’editore della Temi e mio fratello Arturo. Vi trasferii quasi naturalmente le mie passioni, dalla lettura al cinema. Ed ebbi l’intuizione di puntare su alcuni settori: la montagna, le pubblicazioni locali, la Grande guerra, le cartine geografiche. Con in più la fortuna di avere avuto al mio fianco del personale

straordinario. Su tutti “la Gloria, l’Angela e la Loreta” e poi dei commessi che un po’ di strada l’avrebbero fatta, a partire da Giorgio Rigo, senza dire di uno che sarebbe diventato giornalista e che oggi è qui a farmi queste domande. E che soddisfazione quando su “Il Messaggero” lo scrittore Niccolò Ammaniti scrisse che quando veniva a Trento la prima cosa che faceva era andare a vedere le vetrine della libreria Disertori. Oggi se dovessi indicare un libraio che mi piace, direi il Simone Berlanda dell’Ancora”. L’Ulisse che - se vuoi parlare di giornali e di editoria – cita il Luigino Mattei, il Degasperi della distribuzione, la coraggiosa meteora di Eugenio Pellegrini, l’editore che si schiantò contro Cirino Pomicino (non è descrivibile la faccia dell’Ulisse al nominargli l’ex potente democristiano), l’Enzo Postal pionieristico, capace di portare la televisione nei bar del Trentino con anni di anticipo. L’Ulisse che nel Sessantotto e dintorni, socialista, conosce i contestatori del momento. Curcio, Rostagno, Sorbi: stupiti del fatto che qualcuno, un po’ più avanti negli anni, dialogasse con loro e forse, ancor più, offrisse loro qualche panino.

Grand Hotel Trento, 1960: da sinistra Ulisse Marzatico, Mario Rigoni Stern e Ermanno Olmi

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L’Ulisse che oggi, tutte le mattine, dalle nove a mezzogiorno, lo trovate dentro una sauna e a farsi vasche su vasche a nuoto e che – quando la stagione è propizia – non è difficile sorprendere sulle acque del lago di Caldonazzo, intento a pagaiare e a scivolare con la sua canoa. L’Ulisse che usa parole come “stilemi” ed “icastico” per vedere l’effetto che fa, che frequenta assiduamente la biblioteca comunale, che ricorda quelle improvvise telefonate da Roma. “Signor Marzatico, domani il ministro Beniamino Andreatta sarà al Grand Hotel di Trento e avrebbe piacere di fare colazione con lei”. Il compagno di scuola che non dimenticava i compagni di scuola. “Uomo di grande intelligenza, io certo non mi capacitavo di come potesse parlare bene di uno come Amintore Fanfani, ma se oggi guardo allo scenario politico che abbiamo davanti, non posso che rivalutare persino Fanfani. Ci siamo capiti?”. L’Ulisse del Filmfestival della montagna (anni e anni nella commissione che sceglieva le pellicole) e delle montagne percorse in lungo e in largo. L’Ulisse della Pro Cultura, altro fenomeno culturale che ha segnato Trento negli anni Sessanta e Settanta. “Quante discussioni, che fervore: non a caso avevamo voluto che fosse uno come Bruno Betta a dirigerla. Un giorno mi auguro possa essere riletta la vicenda culturale della città a partire proprio da esperienze come i cineforum e i circoli. Oggi mi sembra tutto spento, posticcio. Oggi senti gente dire piuttosto che e per quelli ci vorrebbe una bella lezione”. L’Ulisse mai democristiano e mai comunista. L’Ulisse che di una sola cosa ha paura: la stupidità degli esseri umani, contro la quale “nulla si può, nulla”. L’Ulisse che si congeda, lascia il bar, ringrazia per il “caffè a casa di... ”, attraversa piazza Duomo e si imbatte in un gazebo dove un partito invita i cittadini a firmare su un tema che ha a che fare con gli immigrati. L’Ulisse che non rinuncia – e


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trentinoattualità

tutto un altro mondo

di Silvia Conotter

è n o n a s a c questa

o g r e b l un a

alma Villotti racconta la sua vita da albergatrice a Segonzano, tra fornitori ambulanti, notti in piedi a cucinare e l’arrivo della tv per l’intero paese. E quanta fatica per consegnare gli avvisi telefonici...

«H

o lavorato in questo albergo per 53 anni, tutti i giorni. Pulivo, cucinavo, rassettavo senza sosta. Mai un giorno di malattia, gravidanze escluse. Ho cinque figli, otto nipoti e cinque pronipoti. A gennaio festeggerò 93 anni e mi sembra siano volati, tanto sono passati in fretta». Alma 34

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Villotti scandisce date e aneddoti della sua vita in maniera sorprendente, mentre i suoi familiari sorridono spiegando che non ha mai parlato tanto come in questi ultimi anni. Forse perché allora si addiceva più il silenzio a tante fatiche, ed ora le parole hanno finalmente trovato un posto in cui poter stare.

Partiamo dal 1946, quando avete avviato l’attività della Locanda “Alle Piramidi” a Segonzano. Ero tornata in paese dopo molti anni, poiché avevo prestato servizio come governante in alcune famiglie in tutta Italia fin da quattordicenne. Incontrai Silvio ed accettai di sposarlo anche se ero di

poco più grande di lui: fino ad allora cercavo un uomo maturo, che sapesse darmi sicurezza, visto che mio padre era emigrato in America e avevo vissuto un’infanzia di stenti. Silvio chiese ed ottenne la licenza per somministrare alcolici in una piccola struttura di Segonzano, lungo la provinciale, con una bella


trentinoattualità vista sulla Val di Cembra. Era anche ristorante? In breve tempo divenne anche un luogo in cui poteva mangiare chi era di passaggio per ragioni lavorative. Fino al 1953 la gestione è stata molto familiare: gli ospiti mangiavano alla tavola in cucina assieme a noi, al caldo della stufa. A volte si ragionava anche di argomenti a noi estranei, dandoci modo di conoscere realtà diverse dalla nostra senza spostarci. Negli anni avete effettuato parecchi ampliamenti della struttura. Sì, il primo fu nel 1953. Ci avevano detto che potevamo ottenere delle agevolazioni, però, quando ormai il progetto era pronto, risultò che Segonzano non era considerato “zona turistica” e quindi non ne avevamo diritto. Però ormai lo sforzo era fatto e decidemmo di procedere lo stesso, aggiungendo così una stella a quella che c’era già. Chi si fermava a dormire? Commessi viaggiatori, forestali, piccoli commercianti. Poi, dalla fine degli anni Sessanta, cominciò a diffondersi l’abitudine delle ferie, per lo più nei mesi di luglio e agosto, tra chi aveva parenti o conoscenti da queste parti. Venivano da Milano, dalla pianura padana, dal Veneto, e da

qui visitavano tutto il Trentino. Nel 1966 effettuammo un secondo importante investimento, per dare un minimo di comfort alle dieci camere: installammo in ognuna il riscaldamento – una novità per allora – e l’acqua corrente. Il bagno però era ancora comune, solo nel 1972 ogni stanza ne fu provvista. Com’era la sua giornata? Io ero una “tuttofare”: mi svegliavo alle 5 e alle 6 aprivo il bar per chi aspettava, al freddo, la corriera per Trento. Nel frattempo svegliavo i bambini e li preparavo per la scuola. Quando mio marito mi dava il cambio al bar, andavo a riassettare le stanze e cominciavo a preparare i pasti. Allora non esisteva la mezza pensione, si faceva sempre pranzo e cena. E’ vero che i suoi figli hanno tutti studiato? Sì, alcuni hanno frequentato anche l’università. Anche se venivano da un paese piccolo e decentrato, sentivano la necessità di studiare. Gli anni Settanta ed Ottanta sono stati caratterizzati da una certa crescita economica, c’era la voglia di lavorare ed emanciparsi da quella povertà che aveva decimato la nostra valle con l’emigrazione. L’attività alberghiera crebbe ulteriormente e si allungò da giugno fino

a settembre, mentre quella del bar si manteneva viva, visto che era uno dei principali punti di ritrovo del paese. Ora non è più così, è solo un luogo di passaggio veloce. Come funziona ora l’attività alberghiera? Dal 1986 è subentrato mio figlio Fabrizio, che ha frequentato la scuola alberghiera, e nel Duemila ha portato la struttura a tre stelle, ampliandola e realizzando una piscina ed un centro benessere. L’albergo è ora convenzionato con importanti agenzie straniere contattate durante le maggiori fiere in Europa. Quest’anno abbiamo registrato circa 14.500 presenze, con un turismo estero che sfiora l’80%. Arrivano in pullman da Germania, Belgio, Francia, rimangono qui come base una settimana e visitano tutto il Trentino, dalle Dolomiti al lago di Garda. Torniamo agli inizi. E’ vero che la locanda era anche il centralino telefonico del paese? Sì, fino alla metà degli anni Settanta tutte le telefonate transitavano attraverso un apparecchio che ora farebbe ridere: in legno, con degli spinotti e una manovella, serviva per mettere in contatto la rete di Segonzano con quella di Cembra e a sua volta quella di Cembra con Trento. La società nazionale si chiamava Telve, poi evoluta in Sip e quindi in Telecom. Il sistema di distribuzione telefonica avveniva attraverso questi passaggi:

ogni chiamata in arrivo squillava da noi, che effettuavamo il collegamento con i 12 numeri attivi in paese, cioè: carabinieri, il municipio, il medico, le segherie più importanti e le poche famiglie benestanti. Per tutti gli altri funzionava il sistema degli avvisi: ci veniva richiesto di avvertire la persona interessata dell’arrivo di una telefonata loro destinata. Poteva essere “per subito” o per un’ora prefissata. Compilavamo quindi un modulo che i miei figli provvedevano a consegnare alla persona richiesta. Quindi bisognava andarli a cercare immediatamente. Certo, si diventava matti se erano nei campi o da qualche familiare. All’inizio i miei figli lo consideravano divertente, poi capimmo che non lo era così tanto: le frazioni più distanti si trovavano a qualche chilometro, che in Val di Cembra significa parecchie salite e discese da fare in bici. Di macchine ce n’erano pochissime, fino agli anni Settanta. Il destinatario vi pagava il servizio? Un piccolo importo. La nostra era piuttosto una funzione sociale per il paese e in cambio la compagnia telefonica ci riconosceva un contratto di favore. I miei figli consideravano il loro compito molto seriamente, perché erano consapevoli che quelle comunicazioni avevano uno scopo preciso: comunicare morti, urgenze, problemi, esigenze professionali. Le telefonate 35

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non si facevano tanto per chiacchierare. Non erano tante, potevano passare anche giornate intere senza avvisi telefonici. Diceva che nessuno aveva la macchina. Nel nostro paese solo poche famiglie la possedevano. Anche noi, che per l’attività svolta ne avremmo avuto la necessità, la acquistammo solo nel 1970. Molti acquisti li facevamo sul posto, dai commercianti ambulanti che vendevano frutta, dolci, bevande, articoli da bar, e che transitavano frequentemente in valle fermandosi di paese in paese. Ricordo addirittura un signore di Treviso che arrivava fin qui per vendere del pesce. Ora l’approvvigionamento viene fatto presso i centri commerciali all’ingrosso specializzati. Mi sembra di capire che tramite la vostra famiglia sono arrivate sempre delle novità in paese. Era mio marito quello che si lanciava in nuove avventure, io ero più prudente perché avevo il terrore dei debiti ed ero sempre preoccupata di non avere abbastanza soldi per la famiglia. Mi ricordo un giorno – era il 1957 – che sentii al piano inferiore delle voci sconosciute e chiesi a mio marito chi fosse. Silvio rispose che aveva portato a casa un televisore per provare a vedere come funzionava. In realtà l’aveva già comprato. Dove l’avevate messo? Nella sala da pranzo, che non era molto grande. Quello era un marchingegno volumetricamente impressionante e ben presto si sparse la voce della sua presenza. Tra le 17 e le 18 arrivavano tutti i ragazzi del paese per vedere le trasmissioni a loro dedicate, con grande orgoglio da parte dei miei figli. Poi, fine delle trasmissioni fino alle 20, quando c’era il telegiornale e Carosello. Nel 1963 la Rai cominciò ad allargare la programmazione dal pomeriggio fino a mez36

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zanotte. La sera arrivavano invece gli adulti per vedere qualche film, i teleromanzi, il Festival di Sanremo, qualche cronaca sportiva, gli scrutini del presidente della Repubblica. Il massimo affollamento fu nel 1972, per la vittoria dell’Italia contro la Germania durante i Mondiali in Messico. Nel bel mezzo della notte, visto il fuso orario, qui c’era una grande baraonda. Era obbligatoria la consumazione? La visione della TV aveva una funzione sociale, non la si guardava tanto per i contenuti quanto per commentare e stare insieme. A quei tempi non giravano molti soldi, quindi ci chiedevano semplicemente di entrare e noi non abbiamo mai detto no a nessuno. La vita di paese era molto solidale, allora. Mio marito raccomandava ai figli di tenere sempre segnate le consumazioni, ma non esigeva mai il pagamento immediato e sinceramente credo che, in alcuni casi, di quei soldi se ne sia volutamente dimenticato. Cosa si consumava allora al bar? Soprattutto vino. I caffé erano richiesti raramente negli anni Cinquanta e Sessanta, quindi sono arrivate le bibite gasate, i cappuccini, i primi gelati. Allora era un luogo frequentato quasi esclusivamente dagli uomini, le donne entravano di rado e solo se invitate in qualche occasione particolare. La loro presenza sarebbe stata considerata sconveniente. Quanto tempo si fermavano i clienti? C’era chi nei giorni festivi rimaneva tutto il pomeriggio a giocare a carte, dalle 14 alle 19. Ogni tanto le compagnie si dividevano e passavano dalla briscola al tresette. Nei giorni normali gli avventori si trattenevano dopo cena un paio d’ore, mio marito chiudeva verso le 23. Ricordo partite interminabili e una folta coltre di fumo.

Quali elettrodomestici avevate? Solo il frigorifero. Mi “arresi” alla lavatrice solo nel 1972, grazie ad un nuovo blitz di mio marito in compagnia del mio futuro genero Guido. Fino ad allora lavavo tutto nella fontana dell’avvolto interno, sia in inverno che in estate. Adesso tutto è cambiato, ci sono le macchine che fanno le minestre, il pane, la pasta; quelle che pelano le patate, anche se fanno un gran baccano; l’abbattitore per congelare la carne. Per me era meglio prima. Io non avevo neanche la lavastoviglie. E nemmeno ho mai comprato qualcosa di preparato: sono sempre stata contraria. Facevo la pasta sfoglia, le lasagne, la pasta, i tortellini, i canederli, la polenta, i crauti, gli strangolapreti. Solo ogni tanto avevo una signora che mi aiutava quando i bambini erano piccoli. Come faceva quando partoriva? La nascita dei miei figlioli è stata l’unica “malattia” che ho avuto in tanti anni di lavoro. L’ostetrica mi diceva di star ferma almeno sette giorni, a cui si aggiungeva una convalescenza di quaranta. Per me era impossibile, c’erano troppe cose da fare e dopo qualche giorno ero in piedi. Non era infrequente che cominciassi a mezzanotte a preparare gli gnocchi e la pasta fatta in casa. Ricordo che per i pranzi nuziali, per oltre 50

persone, stavo sveglia tutta la notte e finivo di preparare le lasagne alle 5 del mattino. D’altra parte avevo un unico fuoco in cucina. Non ero molto attrezzata, ma preparavo qualsiasi cosa. Poi mi lavavo velocemente e ricominciavo con le pulizie. Quando al bar non avevo da fare preparavo maglie di lana e vestitini per i piccoli. Dall’albergo non uscivo mai, se non la domenica mattina per la Santa Messa. C’erano diverse locande nei dintorni. Ogni paese lungo la provinciale ne aveva una con qualche stanza: Albiano, Lases, Lona, Sover, Piscine. Erano il luogo adatto dove trovare una stanza pulita mangiando a prezzi davvero modesti. Chi veniva per motivi di lavoro ritornava anche per anni, non c’erano case in affitto e spesso si trattava di uomini che facevano una specie di convenzione anche per i pasti. Queste locande oggi sono scomparse quasi tutte ed è un peccato perché erano un focolare sicuro, un buon approdo dove fermarsi. Che giudizio dà ai tanti cambiamenti che ci sono stati? Penso che il mondo sia cambiato in bene, però mi ricordo tempi sereni in cui si era contenti con poco e si andava d’accordo con tutti. Quella era la normalità, non ci si domandavano troppi perché. Era semplicemente così. ■



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di Paolo Chiesa

N

on passa giorno nel quale in televisione e sui giornali non si senta parlare di famiglia. Soprattutto nei periodi preelettorali quando i vari schieramenti fanno a gara nel trovare argomenti che possano attirare voti e simpatie (più i primi che le seconde). Recentemente a Riva del Garda si è svolto anche un Festival dedicato alla famiglia, nel corso del quale gli oratori hanno detto la loro e dato le ricette più utili al consolidamento di quello che è il nucleo primario dove gli individui sperimentano l’aiuto e la socialità. Molte parole, buoni intenti e qualche iniziativa. Alla fine, molto spesso, le famiglie, che siano piccole, grandi, allargate, mononucleari e via elencando, si trovano a fare i conti da sole con la realtà che le circonda. Il lavoro, quando c’è, ti toglie il tempo per stare con i figli e, quando non c’è, non ti dà le risorse per mantenerli. Le corse, lo stress, la mancanza di riferimenti sul territorio a parte quelli rappresentati dai nonni e dalle scuole per l’infanzia. Diciamo che anche le famiglie i loro problemi li hanno. A Pergine Valsugana, per aiutarle, c’è ora qualcosa di concreto. Si chiama proprio Centro Famiglie e si trova al numero 68 di via Maier: una settantina di metri quadrati divisi in due belle sale. È un punto di incontro per mamme, papà, nonni etc., che vuole dare ascolto e valorizzazione alle famiglie con bambini dai 0 ai 6 anni, e non solo. L’apertura del Centro è il frutto dell’attività dell’Associazione Gruppo Famiglie Valsugana che dal 2010 promuove l’incontro tra famiglie e cerca di favorire il confronto fra madri e coppie su allatta38

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la famiglia fa bene alla società In un momento storico in cui non si fa che parlare (spesso a sproposito) di FAMIGLIa, siamo andati a visitare i 70 mq. del centro famiglie di pergine Valsugana. un punto di incontro per mamme, papà, nonni...

L’inaugurazione del Centro Famiglie

mento, svezzamento e crescita dei bambini, oltre a offrire un sostegno alle famiglie nella gestione degli impegni familiari e lavorativi con l’attivazione di servizi specifici che vedano il coinvolgimento attivo dei genitori stessi. Ma si sa che non di soli aspetti pratici vivono le famiglie e per questo l’associazione promuove anche l’ascolto reciproco e il mutuo aiuto, oltre a offrire momenti di formazione e informazione tra genitori. Ora, dopo due anni di attività e con un centinaio di

soci, l’Associazione, con i locali di via Maier ha una sede e di conseguenza molte più possibilità di mettere in atto queste iniziative. Eccolo, dunque, il numero 68 di via Maier. Entriamo e, dopo avere indossato i soprascarpe azzurri per evitare di sporcare il luogo in cui i piccoli gattonano e giocano, facciamo un giro e vediamo cosa c’è. Nella sala più interna un angolo morbido promette relax e coccole per i bimbi che ne avessero bisogno. Tavoli e sedie sono attrezzati per chi ha

voglia di disegnare e giocare. Una cucinetta in miniatura permette ai bambini di sfornare torte di fantasia, ma non per questo meno buone. Ci sono libri e giochi vari. Nel bagno è attrezzato un fasciatoio per il cambio pannolino; tra l’altro, qui i piccoli possono anche essere allattati in tranquillità dalle loro mamme. Nella sala posta all’ingresso ci sediamo attorno a una scrivania con la presidente dell’Associazione Cristina Violi e la psicologa Orietta Nadalini della Cooperativa Sociale CS4 di Pergine, che divide gli spazi e i costi della sede con il Gruppo Famiglie in una collaborazione che sembra molto interessante. Partiamo

Orietta Nadalini e Cristina Violi


trentinoincontri

dal Gruppo Famiglie. Cristina Violi ci parla delle iniziative di una settimana tipo, che qui dura tutti e sette i giorni: “Ci sono momenti settimanali dedicati allo Spazio genitori e bambini rivolto a genitori, nonni e adulti di riferimento con bambini fino ai 3 anni e lo Spazio grandi e piccoli dedicato ai bambini fino a ai 6 anni”. Di iniziative ce ne sono per tutti i gusti e le età: dal momento dedicato all’ascolto e al confronto delle mamme che hanno bambini da allattare e ai relativi problemi, al corso di massaggio infantile. Dallo yoga per gestanti e per neo mamme ai laboratori e alle attività per genitori e figli, fino ai momenti di informazione e di formazione sui temi legati alla genitorialità. Dalla danza creativa africana alla consulenza psicologica per le richieste di sostegno alla genitorialità. Gli spazi sono a disposizione delle famiglie anche per incontri e feste di compleanno e altro.

Con Orietta Nadalini ripercorriamo invece il percorso che ha fatto incontrare l’Associazione Famiglie con la Cooperativa CS4, una realtà che da anni si occupa di disabilità con vari Centri Socio educativi e Laboratori, oltre a elaborare progetti educativi e di custodia all’interno delle scuole della Valsugana. “Nel dicembre 2011 abbiamo avuto modo di incontrarci e subito è nata l’idea di collaborare in quello che poteva essere un percorso parallelo tra infanzia e disabilità. Una collaborazione che si fonda sulla condivisione rispetto alla promozione dell’inclusione

sociale. Per questo è nato il progetto Cresciamo Insieme, che offre l’opportunità di sperimentare attività educative ludiche e di apprendimento individuali e di gruppo a bambini con disabilità psicofisica, garantendo spazi aperti all’integrazione con un gruppo di pari”. È molto bella quest’idea che permette ai bambini diversamente abili di stare con i loro coetanei in un ambiente di uguaglianza che, purtroppo, non sempre trova riscontro nell’età adulta. A questa collaborazione si aggiunge anche il progetto Spazio CiSinforma: il lunedì e il mercoledì dalle

contatti e informazioni

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er l’associazione famiglie Valsugana si può consultare il sito: www.famiglievalsugana.it o scrivere una mail a info@famiglievalsugana-2011.it o contattare il numero 329/6638868. Per la Coopereativa Sociale CS4 il numero dello sportello informativo è 320/4799410 e quello degli uffici 0461/534225.

FREE STYLE SALONE UNISEX

10 alle 11,30 la sede di via Maier diventa uno sportello informativo, dove le famiglie con persone disabili possono avere un luogo che offra notizie e informazioni sui servizi offerti dalla Cooperativa CS4, su altre realtà che operano sul territorio, sulle normative in materia di disabilità ma, soprattutto, uno spazio di confronto per le famiglie e tra le famiglie su aspetti particolari rispetto alla gestione di un familiare diversamente abile. La responsabile dello Sportello è Rosaria Vallecupa, vicepresidente di CS4. Un luogo importante per due proposte che sono viste di buon occhio dal Comune di Pergine che paga una parte dell’affitto dei locali e dalla Cassa Rurale di Pergine che sostiene l’iniziativa tramite la sua associazione “Collaborazione Reciproca”. Il resto dei costi e delle spese è diviso tra l’Associazione Famiglie e la Cooperativa CS4 in una partnership molto efficace. Insomma: niente male questa doppia proposta per famiglie con bambini piccoli e per famiglie con persone diversamente abili, in un momento nel quale si sente parlare più di tagli che di investimenti. ■

di Sara Condini

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trentinoincontri

di Tiziana Tomasini

I

n questo piacevole autunno inoltrato – con punte di gelo e tratti quasi primaverili – restiamo un poco attoniti alla vista delle prime luminarie lungo le vie della città, degli alberi magicamente già addobbati a festa, delle vetrine che invitano agli acquisti natalizi. Ma è già Natale? Non proprio, tuttavia la preparazione quest’anno è scattata con un consistente e congruo anticipo, tanto da disorientare e far perdere l’orientamento sulle tradizionali date canoniche e sui classici momenti di avvio al periodo forse più caratteristico e sentito dell’anno. E mentre si avvolgono i primi pacchetti e si scrivono le letterine – anche al computer, da inviare in allegato ad una mail, ma non importa – all’intramontabile Babbo Natale, riflettiamo un po’ oltre le nostre case e mandiamo un pensiero a quelli, soprattutto bambini, che trascorrono le festività in famiglie non proprio solide, con tante difficoltà, magari economiche ed affettive; e non dimentichiamo quanti passano questo periodo in

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IL NATALE DEL VILLAGGIO Com’è il Natale fuori dalle famiglie tradizionali? Come lo vivono i bambini del Villaggio SOS di Trento? Ne abbiamo parlato con il presidente, giuseppe Demattè, che ha tracciato le generali linee organizzative ed educative della struttura, tra ieri e oggi, tra passato e presente, anche in vista di una data importante: il cinquantesimo anno dell’attività… modo totalmente diverso dal nostro immaginario familiare, per esempio all’interno di contesti educativi particolari, senza per questo vivere meno intensamente il significato che la ricorrenza racchiude. E proprio partendo dal concetto che “Natale” si associa istintivamente a “famiglia”, abbiamo voluto parlare con il presidente, Giuseppe Demattè, di quella che stata definita la più grande famiglia al mondo e che porta il nome di SOS Villaggi dei Bambini. Per i trentini, l’ampia ed assolata collinetta di Gocciadoro rimane uno dei luoghi più cari nella memoria recente e passata, in quanto facilmente raggiungibile a piedi – grazie anche alle famose scalette che tagliano in verticale la salita e che aprono panorami boschivi davvero unici in contesto cittadino – ed estremamente piacevole per la tranquillità che vi si respira da subito, non appena lasciato il traffico caotico del centro. In questo piacevole luogo, sorge dal 1963 il centro che ha dato tanto alla Comunità: da quasi cinquant’anni – nel

2013 si celebrerà questo importante anniversario – apre le sue porte a bambini e ragazzi in situazione di difficoltà familiare, offrendo loro l’opportunità di crescere serenamente in un contesto solido, in quel clima di affetto che definisce per antonomasia la famiglia.

Non solo: pur considerando come determinante il fattore gruppo e l’aggregazione, per ogni individuo – valutato il vissuto, le esperienze e la storia personale – viene realizzato un peculiare percorso educativo, che ha cura di definire la fase di crescita del singolo. Parallelamente, si persegue


trentinoincontri l’obiettivo di mantenere – ove possibile – i contatti con le famiglie d’origine, per conservare le proprie radici anche in prospettiva di un futuro riavvicinamento. Un anno, il 2013, che consente di realizzare un’ampia inquadratura sul lavoro svolto e che permette di riflettere sull’impegno del Villaggio nei decenni, anche e soprattutto alla luce degli importanti cambiamenti antropologici e sociali. La società – anche per effetto dei considerevoli movimenti umani degli ultimi decenni – si è in qualche modo trasformata, creando un ampio ventaglio di culture diverse. L’impegno di quanti prestano la loro opera al Villaggio – educatori ed educatrici con approfondita preparazione e formazione continua – deve necessariamente tener conto dell’evoluzione sociale; i bambini ed i ragazzi di culture diverse crescono seguendo la loro cultura, nel rispetto della loro storia e delle loro origini. In questa ampia e diversificata panoramica culturale, le feste che appartengono alla tradizione vengono celebrate con attenta considerazione all’altro e con rinnovata sensibilità per le diverse espressioni che il singolo porta con sé. Il Natale rimane sempre un grande ed importante momento di festa, che la

comunità del Villaggio celebra sia nell’intimità delle singole case, sia tutti insieme; nell’ottica di questo nuovo tipo di accoglienza che favorisce i rapporti ed i ricongiungimenti con i nuclei d’origine, bambini e ragazzi possono trascorrere – nei casi in cui sia possibile - questo periodo con le famiglie. Ma la ricchezza del Villaggio consiste anche nell’aprirsi al territorio, favorendo l’integrazione e la socializzazione: i fanciulli frequentano corsi sportivi e praticano attività ricreative al di fuori della struttura, per accrescere la consapevolezza di appartenere, a tutti gli effetti e sotto tutti gli aspetti, alla società. Anche il Natale sarà allora vissuto da questa angolazione, per un’integrazione reale nella comunità. Un Villaggio dalle tante sfaccettature, che da quasi cinquant’anni si dedica all’educazione ed alla crescita dei più piccoli, senza dimenticare quelli che sono diventati grandi… Periodicamente gli “ex” si ritrovano, a dimostrazione dei buoni rapporti e dei legami instaurati. Un Villaggio che appare come un quadro dalle tante sfumature, nelle quali celebrare il Natale della tradizione e dei tempi nuovi, con chi chiede e con chi dà affetto, per crescere e diventare cittadini del mondo. ■

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di Renzo Francescotti

“Impressioni” lungo il noce Carlo frenez. uno che sul suo album di appunti disegna dal vivo, direttamente sul cavalletto, “en plen air”. Come gente che si chiamava Monet, Pissarro e sisley

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Mezzolombardo, nella parte nuova dell’abitato che si è sviluppata verso la campagna dei vigneti di Teroldego, all’ultimo dei tre piani di una palazzina, vive e dipinge Carlo Frenez. Sta a poca distanza della casa dove – nei suoi ultimi trent’anni di vita – ha abitato Angelico Dallabrida; e nei pressi del laboratorio-capannone in cui opera il suo compaesano (tra i più importanti artisti trentini viventi) Paolo Tait. Classe 1941, Carlo è nato ed ha sempre abitato in questa borgata famosa per il suo vino. C’è stato per la verità un momento – quando aveva poco più di vent’anni – in cui avrebbe potuto abbandonare

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il suo paese tra i monti, per andare stare in pianura, tra le nebbie di Carpi, a giocare come calciatore nel ruolo di mediano, in Serie C. Ma, malato di campanile, fece il gran rifiuto, continuando a giocare in Serie D, con la Rotaliana di Mezzolombardo e col Merano. Sino ai 29 anni, quando appese le scarpette al chiodo. Secondo di quattro figli, suo padre si chiamava Marco e faceva il calzolaio; sua madre aveva nome Anna. Sua moglie, Rita, è di Faedo. È una signora vivace e carina: le piace parlare d’arte, seguire alle mostre suo marito. Carlo ha studiato alle Medie; per trent’anni ha lavorato nel

Mulino Moreni del suo paese. Quando lo hanno chiuso, per un paio d’anni ha lavorato come colorista alla Tessitoria Tamanini. Poi è andato in pensione, dedicandosi completamente alla pittura. Il disegno lo appassionava sin da ragazzo; col tempo è passato alla pittura ad acquerello e olio. Del 1980 è la sua prima personale a Palazzo Zeni di Mezzolombardo. Sono seguite una ventina di personali e alcune collettive. Ha anche vinto primi premi in concorsi, come a Marano d’Isera nel 1987 e l’importante Premio Giovanni Segantini, l’anno seguente. Frenez ha sue opere in permanenza gestite dalla Galleria Fedrizzi di Cles; da poco è stato ammesso nello storico grup-

po di pittori de “La Cerchia”. Ma che tipo di pittore è Carlo Frenez? È uno che sul suo album di appunti disegna dal vivo (scorci di paesaggio e, in


trentinobottegad’artista

qualche caso, anche figure), che dipinge direttamente le tele sul suo cavalletto, “en plen air”: “Come gli impressionisti?” “Diciamo meglio, come i tardo-impressionisti”. “Che differenza c’è?” È successo, nell’ultimo ventennio dell’800, che artisti come Gauguin o Cézanne, che avevano esposto nelle mostre degli Impressionisti, prendessero altre vie (e furono definiti Postimpressionisti); mentre altri (come lo stesso caposcuola Monet, o Sisley, o Pissarro) tra fine ‘800 e primi del ‘900 continuassero a dipingere da Impressionisti, ma con una pittura sempre meno definita, sempre più franta, più sfatta. È a questi artisti che mi piace accostare Frenez, nei suoi dipinti – come dirò – più interessanti; ovvero nei quadri dalla pennellata più volatile, più fuggente. Mi vengono in mente tele come “Le rive della Senna: colpo di vento” (1894) di Alfred Sisley, dai tocchi di pennello fuggenti (Sisley è uno degli artisti di culto di Frenez) o “Il Louvre in un mattino di neve” (1902) di Camille Pissarro, dai segni sfuggenti che si confondono nel bianco (alcuni paesaggi invernali sono tra le cose migliori di questo pittore di Mezzolombardo). Per stare nella cerchio dei suoi pittori prediletti, le tele fitte dei segni di colore in fuga, dei segni visionari e talvolta allarmati di Dallabrida (il cui fantasma è di casa lungo il Noce, nei pressi dell’ edifi-

cio dove abita Carlo), hanno indubbiamente suggestionato Frenez. Questo artista “tardo-impressionista” ama ambientare i propri quadri nel suo paese e nella Piana Rotaliana: ma anche nei villaggi della Val di Non (di cui Mezzolombardo è la porta), nel capoluogo di Trento, scendendo poi per la Valsugana sino a Venezia. A questa, che è la città più dipinta de mondo ( e come tale, a mio avviso, una città che i pittori dovrebbero “temere”) Carlo ha dedicato molti suoi oli e acquerelli. Lo ha fatto sulla scia di tanti eccezionali artisti trentini: come Moggioli, Garbari, Gino Pancheri, Polo, Colorio, Pizzini e lo stesso Dallabrida… Questo pittore dipinge oscillando ( a mio avviso anche per ragioni di mercato, volendo cioè accontentare gusti diversi o più facili) tra una pittura naturalistica e una “tardo-impressionistica”. Sul fatto che sia questa la sua vena più vera, non ci piove. Così come a chi scrive appare persino scontato che gli riesca di rendere meglio le cose del suo territorio più prossimo: come ad esempio la tela “Riposo al fiume “ (in cui riconosci, analogamente alla Senna cara agli Impressionisti, il Noce, che scorre nei pressi di casa sua). O il trittico a olio dedicato al Castello di San Gottardo (Carlo alza gli occhi e, diruto in una grande caverna, ce l’ha lì sopra…), còlto al mattino, a mezzogiorno e la sera. In questo trittico Frenez fa propria la grande lezione di Monet con la “sua” cattedrale di Rouen, che il francese dipinse più di cinquanta volte, sempre in modo diverso. Vale a dire, ha capito che le cose, viste anche dallo stesso punto di osservazione, cambiano continuamente a seconda delle condizioni di luce, mutando con le atmosfere diverse. E ogni volta donandoci emozioni diverse. ■ 43

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Rivestiti con tessuto antiacaro, lavabili in lavatrice fino a 95°, studiati per tornare sempre in forma anche dopo ripetuti lavaggi. Traspiranti e regolabili in altezza. Disponibili in versione classico ed ergonomico, in super offerta fino a Natale: classico da € 30 a € 22,50 ergonomico da € 42 ad € 31,50. Visti da: Allergosystem Rovereto – Via del Garda 46/Q Tel. 0464.439407 www.allergosystem.it

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Per le feste di fine anno, Lampe Berger vi trasporta nella meravigliosa favola delle Mille e una notte. Le mille e una stella e un irresistibile Parfum de saison – Orange de Cannelle – illumineranno con calore le feste di fine anno. – € 39,00 Viste da: Eurocart Trento – Via Mantova, 20 Tel. 0461.263303

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Libri! Idee regalo Curcu&Genovese

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FlorAlpina Ogni anno sulle nostre montagne va in scena lo stesso, meraviglioso spettacolo: migliaia di fiori diversi in migliaia di diverse combinazioni. Per la Natura è soltanto una strategia riproduttiva, per noi è soprattutto un regalo che – immancabile e imperdibile – la dea Flora dispensa con generosità. Fiori enormi o minuscoli, solitari o in distese infinite, quasi domestici o di ambienti “impossibili”… Fiori mitici e magici, divini e diabolici, benefici o velenosi… Fiori sublimi, da vedere, da conoscere, da amare.

antonio sarzo

FlorAlpina

I fiori più belli delle Alpi

pagine 276, 450 FOTOGRAFIE formato 28x28 cm. ISBN 978-88-96737-77-4 - Euro 39,00

d s el co tes la ll sa an a

foto di arturo rossi testi di sandro zanghellini

fauna alpina

Incontri ed emozioni pagine 192, formato 28x28 cm. ISBN 978-88-96737-22-4 Euro 35,00


IN TRE LINGUE

Foto di Sagr afie v Sa r t e r i O ori

saverio sartori con Pino Loperfido

caldonazzo

Cuore azzurro del Trentino

Caldonazzo

pagine 168, formato 26x26 CM. ISBN 978-88-96737-80-4 - Euro 25,00

Cuore azzurro del Trentino

Trekking dello spirito in Trentino Camminare, passo dopo passo, attraverso valli, paesi, cappelle e chiese, calpestando sentieri, strade asfaltate, arcaiche mulattiere, per imparare a stare con se stessi, con gli altri, riscoprendo un mondo fatto di ospitalità, relazioni, di cui stiamo perdendo la dimensione umana. L’uomo, da sempre, è un “nomade”: mettersi in cammino vuol dire riportare in superficie i diversi aspetti dell’animo umano. Attraversare luoghi noti e meno conosciuti, toccare con lo sguardo castelli, palazzi, chiese, santuari e cappelle, è un modo per conoscere il territorio, per impossessarsene, per non essere turisti ma ospiti. Oggi ai santuari ci possiamo andare per scoprire un modo diverso di fare turismo, di capire e di capirsi, di condividere un sentimento che non è solo strettamente religioso. Andare a piedi è un modo trasversale di spezzare il ritmo frenetico della vita moderna, prendendone le distanze e affinando tutti i sensi, nella gioiosa fruizione del tempo con la libertà di fermarsi o di continuare. I trekking dello Spirito non sono semplici escursioni nei luoghi sacri del Trentino e dintorni. Il camminare non conosce confini fisici e nemmeno mentali. L’entrare in contatto con i luoghi sacri – e lo erano già in età preistorica come evidenziano le continue sovrapposizioni culturali – ci permette di leggerne l’aspetto mistico, in termini di leggende, agiografie di Santi, ma anche di una natura in armonia con l’uomo. Per tutto questo il libro vuole essere una riscoperta della nostra storia passata, dei sogni e delle speranze dei nostri avi, dei pellegrini che si sono succeduti nei secoli e di chi frequenta la nostra terra, della sua bellezza naturale, artistica, spirituale. Itinerari dello “stupore”, intendendo con questo la capacità di “sorprendersi” e di “meravigliarsi” ancora, riscoprendo la nostra dimensione spirituale attraverso l’ambiente naturale e culturale. FIORENZO DEGASPERI

Trekking dello spirito in Trentino

Camminare nelle valli trentine e dintorni pagine 128, formato 21x21 CM. ISBN 978-88-96737-83-5 - Euro 15,00

Un fotografo e uno scrittore sono vicini di casa, stessa strada, stesso paese. La nascita di questo volume si è rivelata ben presto “inevitabile”. Alle immagini suggestive e originali di Saverio Sartori, si sono abbinate alla perfezione le poetiche didascalie di Pino Loperfido. Il risultato è un libro che racconta, attraverso un percorso emozionale, tra parola scritta e parola visiva, il paese di Caldonazzo e il suo Lago, il più grande del Trentino, uno dei più estesi d’Italia. Gli elementi della Natura e le opere dell’uomo si prestano molto bene al filo del racconto, con i colori accesi dell’estate così come con quelli più neutri, ma non meno coinvolgenti, dell’inverno. La trama di questa sorta di romanzo civico si snoda elegantemente attraverso tutti gli aspetti della vita sociale e culturale del paese: dal lavoro all’arte, dallo sport all’ospitalità. Dando anche uno sguardo alla Caldonazzo che fu, prima e dopo le tragedie della Prima Guerra mondiale. Il resto lo fanno gli elementi architettonici e naturali che testimoniano la storia: la Torre dei Sicconi, la Magnifica Corte Trapp, e poi le piazze, i porteghi, fino ai sentieri e ai dintorni, tornando, infine, a lui: il lago. Un libro tutto da scoprire e da centellinare, come si fa con le cose a cui si tiene di più.

fiorenzo degasperi

Le vie del sale nel Tirolo storico Luoghi, storie e leggende dell’oro bianco

pagine 200, formato 21x27 cm. ISBN 978-88-96737-62-0 - Euro 29,00

Su queste vie transitavano gli eserciti romani, poi quelli che scesero dal nord, chiamati “barbari”, assieme alle loro famiglie, alla ricerca del sole, di una nuova vita, di nuovi orizzonti. Vie calpestate da dèi, santi e missionari, attraversate da artigiani e, soprattutto, da commercianti. Quest’ultimi portavano le loro merci dal nord al sud, dal sud al nord, dall’oriente all’occidente, collegando il misterioso ed esotico mondo delle Indie con le terre dove il sole tramonta. E, dopo la scoperta dell’America, dall’occidente all’Europa, attraversando il grande oceano, considerato un tempo il confine estremo della vita. Le Alpi, da qualsiasi parte le si osservi, sono una cerniera con cui fare i conti...


fiorenzo degasperi

Andar per Malghe in Trentino 30 semplici itinerari per grandi e piccoli

pagine 176, formato 21x21 cm. ISBN 978-88-96737-59-0 - Euro 15,00

Andar per Malghe in Trentino

Naturalmente

trentino Naturalmente trentino è un volume fortemente voluto dalla Società degli Alpinisti Tridentini e dalla sua Commissione Tutela Ambiente Montano per ricordare nel migliore dei modi i 140 anni di vita del Sodalizio e per celebrare la vera natura del Trentino. Quest’opera, che a qualcuno farà venire in mente i primi annuari della SAT, è stata scritta, come in un abbraccio fraterno, da satini, da appassionati, da liberi professionisti e da alcuni ricercatori dei due principali musei naturalistici trentini. Naturalmente trentino è un lavoro innovativo, che colma un vuoto nella produzione editoriale. L’intero territorio provinciale è infatti descritto sotto vari punti di vista (geografia, geologia, vegetazione, flora e fauna), con un linguaggio semplice e comprensibile ma con, alla base, un solido contenuto scientifico. Il testo è arricchito dalla descrizione di 44 luoghi particolarmente significativi dal punto di vista naturalistico e da immagini corredate da ampie didascalie. Il lettore, già dalle prime pagine, viene trascinato in un affascinante viaggio alla scoperta di un Trentino, forse insolito per i turisti dei grandi parchi di divertimento estivi ed invernali, ma autentico per la gente locale che vuole tramandare ai posteri le bellezze paesaggistiche e naturalistiche, a volte più nascoste e mutevoli di quelle legate alle identità culturali. Naturalmente trentino descrive uno straordinario territorio incastonato tra il Garda, le Prealpi, le Dolomiti e le Alpi, dove fiori ed animali comuni e rari convivono, a volte favoriti dall’intervento estensivo dell’uomo, a volte invece fortemente minacciati da azioni antropiche non sempre avvedute e lungimiranti che, soprattutto negli ultimi anni, si affiancano agli effetti dei cambiamenti climatici. Il lettore potrà imbattersi con profonda meraviglia, nella genziana del Brenta e nella primula di Recoaro, di recente scoperta, e ancora nell’orso, da poco reintrodotto, oppure nel lupo o nella lince, ricomparsi in Provincia di Trento dopo anni di assenza.

Le malghe sono state costruite a metà strada tra la terra e il cielo. L’habitat risulta essere dolce, idilliaco, ameno. Per questo una gita ad una malga è sempre l’occasione per intraprendere un divertente viaggio nella natura, a contatto con gli animali, con una professione antica quanto l’uomo, con paesaggi attraenti e riposanti. I percorsi di questo libro sono stati studiati e scelti, tra i tanti, affinché le famiglie, i bambini, le persone che amano conoscere e divertirsi, possano trovare un equilibrio e un’armonia. I tempi e i dislivelli degli itinerari permettono gite tranquille e rilassanti, passo dopo passo, a stretto contatto con il mondo delle storie antiche, delle leggende, della cronaca di personaggi, i pastori, i malgari, i casari, che sanno ancora “resistere” in quota. E non ultimo, saper gustare i sapori della terra: il latte di cui si è perso il gusto, le formaggelle le cui forme sono rimaste uguali nei secoli, la ricotta, la primierota “tosela”, il “puzzone di Moena”, i formaggi freschi e quelli stagionati. In alcune malghe e agritur si può anche partecipare alla lavorazione del latte, entrando così in possesso di antichi saperi altrimenti dimenticati. Un vero e proprio mondo si apre di fronte al camminatore che si accinge a raggiungere queste mete. Un’immersione in un paesaggio privo di difficoltà e di pericoli, studiato per grandi e piccoli, giovani ed anziani che intendono fare quattro passi in ambienti naturali incontaminati, ricchi di interessi paesaggistici e culturali.

Naturalmente trentino con 616 immagini, 80 mappe, 11 disegni, 29 box di approfondimento, oltre 1.000 voci in indice analitico, lancia una sfida per la conservazione di un territorio, così prezioso ed unico nel panorama nazionale, nella quale possano essere partecipi e diventare parte attiva tutte le componenti della Comunità, operando, non per salvaguardare gli interessi o i privilegi di pochi, ma per pianificare il Trentino mettendo sullo stesso piano gli aspetti naturalistici e socio-economici.

AUTORI VARI

NATURALMENTE TRENTINO I paesaggi, la natura, i luoghi

pagine 640, formato 24x28 CM. ISBN 978-88-96737-55-2 - Euro 45,00


Castelli del Trentino Alto Adige Il libro racconta il paesaggio fortificato, dalla preistoria al basso medioevo, in Trentino Alto Adige. A partire dai castellieri preistorici, passando attraverso i castra romani, fino alla realizzazione delle architetture – talvolta veri e propri nidi d’aquila –, si indaga la geografia castellana, utilizzando la storia, i documenti, le leggende, le antiche vie, gli orientamenti e il sistema di comunicazione ottico e visivo. Nessuna regione delle Alpi conta, rispetto alla sua estensione, un numero sì elevato di castelli quale il Trentino Alto Adige. Una storia da cui emerge uno spaccato storico spirituale oltre che materiale che, nel corso dei secoli, si è arricchito dal mondo della fantasia e dell’immaginario. Pensiamo alle innumerevoli leggende nate al cospetto di castelli, torri, residenze nobili fortificate. 87 itinerari, 41 in Alto Adige, 46 in Trentino ci aiutano a percorre vie arcaiche, ripidi sentieri, un tempo calpestati da soldati, eserciti, cavalieri e dame, ora dai fantasmi e dalle storie sussurrate attorno al fuoco nelle notti di tempesta. Il libro, di 712 pagine, ci guiderà lungo i sentieri, descrivendone le tappe, i tempi, i dislivelli, i manufatti d’arte che s’incontrano e finanche gli eventuali orari per le visite. Facendoci riscoprire territori dove la storia ha lasciato tracce indelebili. Un ricco apparato fotografico rende avvincente il percorso, assieme ad una ricerca iconografica che testimonia, nel corso dei secoli – incisioni, dipinti, affreschi, schizzi, piantine, araldica – la ricchezza di queste “ruine”, un tempo castelli, sedi di potere ma anche corti dove cultura aristocratica e popolare s’incontravano. FIORENZO DEGASPERI

castelli del trentino alto adige

I villaggi dai camini spenti Diciannove capitoli, 250 persone intervistate, seicento fotografie in 336 pagine, duemila chilometri percorsi. È la sintesi di un viaggio-inchiesta, tra cronaca e storia, nel Trentino del terzo millennio. Un reportage dai villaggi della periferia. È il racconto
di comunità che si vanno assottigliando, con le case sprangate dall’esodo e dalla frammentazione ereditaria e sulle quali spuntano
i cartelli “vendesi”. L’inchiesta ha preso le mosse da un raggio di sole, atteso invano all’alba di inizio febbraio in mezzo ai campi della Val di Gresta. Il viaggioinchiesta ha toccato la Vallarsa e Terragnolo, Valfloriana e le frazioni di Segonzano, la Val dei Mocheni e Luserna, i masi di Roncegno e di Castello Tesino, Sagron-Mis e il Vanoi, Peio e Rabbi, Braila e Troiana, la val di Ledro e di Concei, Riccomassimo e Bagolino, Ranzo e Margone, Medìl di Moena e Verra di Penia. Non solo camini spenti, evidentemente. Si sono trovate comunità vive che propongono riflessioni e offrono spunti di ottimismo. Il Trentino del terzo millennio è più vivace di quanto non appaia, più maturo di come si dipinge, più serio di certi suoi “rappresentanti”. È una terra che ha saputo fare da sé ben prima delle ricche provvidenze dell’autonomia ed è un popolo che sa rimboccarsi le maniche nelle difficoltà proprie e pure in quelle degli altri. Perché le donne e gli uomini dei villaggi sanno ancora andare a piedi. Sono ancora capaci di fare fatica. Ogni capitolo è corredato da un apparato iconografico inedito. Sono due storie parallele, una scritta l’altra fotografica, due racconti che procedono di pari passo e si completano l’un l’altro.
Un grande affresco del Trentino contemporaneo. Alberto Folgheraiter fotografie di Gianni Zotta

I villaggi dai camini spenti Viaggio nella periferia del Trentino del terzo millennio pagine 336, 575 FOTOGRAFIE formato 24x30 cm. ISBN 978-88-96737-42-2 - Euro 35,00

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trentinoassociazioni

di Tiziana Tomasini

U

n’associazione storica, con tanti buoni propositi e concreti obiettivi programmatici… senza mai dimenticare che ci sono in gioco le vite delle persone. Nel corso della nostra conversazione – nell’ampia e luminosa sede di via IV Novembre a Gardolo di Trento – è stato ribadito più volte e a chiare lettere, senza incertezze ed esitazioni: nello svolgimento della loro importante azione di intervento sul territorio, i volontari hanno in

al servizio di tutti UNA compagine CHE PERSEGUE UN UNICO GRANDE OBIETTIVO: SALVARE LA VITA DELLE PERSONE. NELLA NUOVA SEDE DELLA CROCE BIANCA ABBIAMO ASCOLTATO STORIE E COLTO SPERANZE mano la vita di una persona. Questo concetto primo, unico ed immutabile è il motore costante dell’attività della Croce Bianca. I 120 tra uomini e donne che dedicano il loro tempo a questo basilare servizio sociale - “ma ne servirebbero almeno 350!” fa notare il direttivo – lo sanno bene… Per prestare attività in questo settore viene richiesto un impegno continuativo: è necessaria la frequenza ad

un corso annuale, che va da settembre a maggio e che si compone di una parte teorica e di un monte ore (ottanta per la precisione) per il tirocinio sul campo, nello specifico sull’ambulanza. Superate le due sessioni di prove, si ottengono progressivamente le due qualifiche di soccorritore di base e soccorritore avanzato, idoneo alle attive operazioni di soccorso. Questo a sottolineare che il volon-

tariato in ambito medico non è una scherzo: chi interviene nell’emergenza deve essere preparato, anche a livello mentale. Si riesce a costruire un profilo del volontario tipo? La missione è praticamente impossibile: si va dallo studente universitario al pensionato, dall’operaio al panettiere (agevolato anche dall’orario di lavoro), dall’infermiere allo studente in ambito sanitario,

Una certezza fin dagli anni Settanta

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a Croce Bianca nasce negli anni Settanta (1975/76) e diventa operativa con due ambulanze, quando ancora chi doveva recarsi in ospedale sventolava fuori dal finestrino il fazzoletto bianco … Con una legge nazionale dei primi anni Novanta, viene istituito il numero unico del 118, che gestisce tutte le entità operative sul territorio a livello di soccorso. La struttura logi-

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stica della nostra regione, che presenta morfologicamente caratteristiche geofisiche particolari, ha reso possibile la presenza capillare dei servizi di soccorso. Nella storia dell’associazione, il periodo del servizio civile – alternativo a quello militare – è stato certamente il più fiorente a livello di partecipazione; attualmente, specie in città, manca una marcata partecipazione della popolazione all’attività di volontariato, forse causata dalla comodità delle strutture ospedaliere, che tuttavia non possono essere sul territorio a prestare il primo soccorso. Nelle zone di valle e periferiche il problema dell’intervento sanitario è molto più sentito e partecipato, per l’oggettiva distanza dai centri forniti di ospedali. Per info e contatti sul mondo della Croce Bianca, www. CroceBiancatn.org e info@CroceBiancatn.org


trentinoassociazioni

dal professionista all’impiegato. Con la presenza di molte donne! A confermare questa diversificata provenienza dall’ambito lavorativo di ognuno, il fatto che l’attività di soccorritore può seriamente entusiasmare anche chi non ha “le mani in pasta” nel settore sanitario… Prova lampante e caso clamoroso quello dell’ingegnere, che – sperimentata la vita in ambulanza – ha deciso di ricominciare ed intraprendere gli studi in ambito medico, convinto che quella era effettivamente la sua strada… Il fatto è che supportare i pazienti ha l’effetto di un soddisfacente appagamento, che si caratterizza anche per un gradito feedback di ritorno: dare agli altri corrisponde ad uno straordinario accrescimento personale; come a dire, mi impegno per gli altri ma con un forte ritorno anche per me stesso … Nel discorso di benvenuto agli aspiranti volontari si presenta l’attività, si parla ancora una volta in termini chiari ed espliciti e si scoraggiano quindi quanti aspirano solo al gusto di salire in ambulanza. E se il mezzo a sirene spiegate attira più dell’opera di soccorso, lo si capisce subito, dalle domande (“Sì, ma quando si sale?” “Posso guidare?”) e dai numeri: da ottanta che si presentano, mediamente sono solo una ventina quelli che diventano

effettivamente soccorritori. I turni di servizio sono naturalmente flessibili e rispettano le esigenze lavorative dell’operatore; si richiede di tenere un ritmo regolare e diluito, anziché concentrare gli interventi in poco produttive full immersion, sia per la Croce Bianca, sia per l’individuo, che rischia di sovraccaricarsi di impegni sull’onda dell’entusiasmo e poi magari, stremato, abbandonare. Oltre al soccorso per infortuni, esistono altre attività che impegnano l’associazione: la presenza obbligata alle manifestazioni sportive, il trasporto del materiale biologico (come organi per trapianti), la raccolta di fondi, la formazione dei volontari, l’aggiornamento, il presidio agli stand nelle fiere… L’esigenza attuale di questo importante braccio sanitario è la legittima volontà di appartenere ad una Federazione, in grado di riunire tutte quelle realtà che operano sul territorio con gli stessi obiettivi. Il successo delle operazioni di soccorso è infatti garantito dall’omogeneità della preparazione; manca in Trentino questa grande struttura capace di riunire e coordinare le forze del soccorso, per ottimizzare gli interventi, per condividere proposte e richieste, per offrire un servizio migliore. Perché in cima alla lista delle priorità c’è sempre lui, l’essere umano. ■

Menu degustazione Un percorso di sette portate, tra antipasti e primi piatti, scelti quotidianamente dalla cucina tra i piatti della carta e le proposte del giorno, che si conclude con un piccolo assortimento dei nostri dolci. Ne risulta un menu completo, in grado di soddisfare la vostra curiosità e dare a noi la possibilità di presentarvi nel modo migliore la nostra cucina. € 30,00 bevande escluse € 38,00 con 3 flute di Trento doc (Endrizzi Brut Riserva e Rosè, Maso Martis Demi-sec)

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di Gianfranco Gramola

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ntonella Malacarne è nata a Trento il primo di giugno del 1987. Dieci anni di studi classici presso la Scuola Musicale delle Giudicarie di Tione di Trento (dal 1992 al 2002). Tra le tappe più significative la vittoria al Cantazzurro Festival Vicentino 2004, quella al “Cantadisco 2005” nella finale di Sanremo del giugno 2005. Ha vinto “Trentoincanta” 2007, oltre ad essere fra le finaliste in moltissime altre manifestazioni. A lei piacerebbe definirsi cantautrice, ma in effetti non lo è, perché nei pianobar spesso esegue canzoni scritte da altri. Ha scritto qualche brano, però ancora non se la sente di definirsi cantautrice. Per diventare cantautrice serve una scuola, un diploma? Ho scritto sia il testo che la musica di alcune canzoni, ma non è che ci sia un pezzo di carta che ti dice che sei cantautore. Cos’è per lei la musica? Per me la musica è tutto. La

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le canzoni sono come i fiori per la cantautrice Antonella Malacarne Una vita senza musica non ha senso. Le canzoni ti fanno vivere le cose in maniera diversa. Ed è d’accordo con Vasco Rossi quando dice che le canzoni... musica è sfogo e anche libertà. Una vita senza musica non ha senso. Le canzoni ti fanno vivere le cose in maniera diversa e se non ci fossero non riuscirei a vivere certe emozioni in un determinato modo. Le doti di una brava cantante? La cosa più importante è riuscire ad emozionare le persone. Quando una persona si ferma ad ascoltarti e viene a farti un complimento, è la più grande soddisfazione.

Oltre a cantare, lei cosa fa? Studio giurisprudenza, vorrei fare la cantante, ma sono consapevole che è difficile. Mi piace anche l’arte in generale e amo molto anche disegnare. Quante ore al giorno dedica alla musica? Se, come adesso, devo studiare per il diploma, al massimo un paio di ore mentre, se devo fare delle serate, qualcuna in più. L’ambiente in cui vive influenza il suo estro artistico? Sono molto legata alla mia terra. A volte mi viene voglia di buttare giù delle righe, delle note, anche mentre passeggio o semplicemente osservando gli alberi con le foglie colorate dell’autunno. I miei posti mi ispirano molto, come mi ispira anche l’ambiente famigliare. Inconvenienti durante una sua esibizione? Al mini Festival di Pinzolo di quest’anno, è capitato che ai piccoli coristi si spegnesse il microfono. Mi è venuto d’istinto di offrire il mio. Poi qualche stonatura può succedere, come a volte succede di essere crescente o calante e quindi a non essere molto precisi con la nota. Però la regola è che lo spettacolo deve

andare avanti ugualmente. Ho visto alcune sue foto su Facebook dove è in compagnia di Gigi D’Alessio, Irene Grandi e tanti altri artisti. In che modo li ha conosciuti? Ho avuto il piacere di aprire il concerto di Gigi D’Alessio all’Auditorium Santa Chiara di Trento e l’ho saputo solo la mattina prima. Quel giorno, tra l’altro, avevo anche un esame di giurisprudenza. Ho fatto l’esame e dopo sono corsa a cantare... Irene Grandi, invece, l’ho conosciuta durante un suo concerto. E la foto con Povia? Sono andata a “Mezzogiorno in famiglia”. Mi hanno chiamata per cantare e lì ho incontrato Povia e ho fatto una foto con lui. Il complimento più bello che ha ricevuto? Uno dei più belli è stato sicuramente quello di Irene Fornaciari, la figlia di Zucchero. C’era un concorso a Levico, a cui io non ero iscritta, però sono stata invitata a cantare con il mio gruppo “Sesto senso”. Ho cantato in spiaggia e come ospite speciale c’era Irene, che poi faceva il suo concerto. Alla fine dello spettacolo mi ha detto: ”Mi hai rapito con la voce”. Com’è nata la sua band


trentinoattualità “Sesto senso”? Il fondatore è mio padre, batterista, il bassista è mio zio, mentre il chitarrista è Eugenio, un collega di mio zio, è autista di pullman. Con le tastiere mi arrangio io. Poi ho suonato anche con i Blue Mirrors. Prima di una esibizione ha un rito scaramantico? Prima di salire sul palco, prendo l’arnica, quelle pillole omeopatiche per le corde vocali, anche se l’ideale sarebbe di prenderle dopo l’esibizione, e poi cerco un po’ di silenzio per concentrarmi, per pensare. A volte mi capita di farmi il segno della croce, ma sono cose che ti vengono d’istinto, non è un rito vero e proprio. Poi, quando sono davanti al piano, mi fermo un attimo per sistemare il microfono, l’asta e il seggiolino. E questo lo faccio anche se il microfono, l’asta e il seggiolino sono a posto... È un modo per scaricare la tensione. Quando non lavora ha qualche hobby? Mi piace molto disegnare e dipingere. E faccio tantissime fotografie. Una volta giocavo anche a pallavolo, però ho dovuto lasciar perdere per dedicarmi alla musica. Quando ho del tempo libero, però, lo dedico principalmente alla mia famiglia. Vivo con mio padre, perché io miei genitori sono divorziati, e ho dei cugini a cui sono molto affezionata. Ha un manager?

Non ancora, purtroppo. Sto cercando qualcuno che mi rappresenti, qualcuno che creda in me, nella mia potenzialità. Qualcuno che sappia muoversi nel campo musicale, perché io mi sento pronta per il gran salto, anche se mi manca poco al diploma al Conservatorio. So che le piace anche la musica lirica. Mi sono appassionata dopo essere entrata in Conservatorio. Lì c’è uno studio più complesso, perché è un modalità canora per la quale non sarei ancora matura. Ha un sogno artistico? Ne ho tanti. Quello, classico, è di fare la carriera che ha fatto Elisa, quindi di riuscire come cantante a quel livello. Un altro sogno è quello di interpretare Esmeralda, nel Notre Dame de Paris di Cocciante. Lo chiamano Musical, ma non lo è perché c’è il recitativo, ci sono i motivi ricorrenti e c’è tutta una serie di cose che rimandano tutto all’opera. Ha dei progetti? A parte il diploma, fare un concerto da solista, quindi piano e voce, della durata di un’ora e mezza. Chiaramente ci metterei anche le mie canzoni. Quante ne ha scritte? Quelle che ho registrato alla SIAE sono solo tre: “Prigione fragile”, “Parte di te” e “Per sempre”. Si tratta di brani autobiografici e raccontano di realtà che ho visto da vicino. Scrive prima la musica o il testo? Scrivo sempre prima la musica, perché faccio molta fatica a scrivere il testo. Ho in mente le cose, però fatico molto a esprimere quello che sento in quel momento, nella maniera giusta. Mi viene d’istinto una piccola parte, poi però ci devo lavorare per fare tutto il contorno e dare un senso a quello che scrivo. Vasco Rossi ha ragione quando dice che le canzoni sono come i fiori, bisogna coglierle subito, altrimenti poi appassiscono. ■

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di Tina Ziglio

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ei si chiama Elisa Nicoli ed è giornalista/scrittrice, documentarista, educatrice ambientale ed alimentare di Bolzano. La tesi del suo ultimo libro (“Questo libro è un abat jour”, ed. Ponte alle Grazie) è che i nostri nonni e bisnonni lo sapevano bene... Loro che avevano fatto la guerra, loro che avevano patito anche la fame – quella vera, non il sottile languore dello snack al pomeriggio – loro che avevano fatto i conti con i razionamenti alimentari conoscevano bene l’arte di riutilizzare un oggetto nel momento in cui era esaurita la sua funzione primaria. Noi invece, figli consapevoli-inconsapevoli del consumismo siamo un po’ cresciuti nell’età dell’usa-e-getta, delle tante confezioni di plastica, del nuovo acquisto piuttosto che della riparazione. E non a caso, il problema dello smaltimento dei rifiuti è sempre vivo e dibattuto. Tuttavia, ad oggi, i segnali di una maturata consapevolezza sono visibili e tangibili, frutto di una cultura attenta all’ambiente, delle poco confortanti previsioni a livello mondiale sulle condizioni di salute del pianeta e di quella crisi che pare abbia

Letto e… riciclato un prontuario per lettori svegli, con tanta voglia di fare e con serie intenzioni di vivere al meglio nell’ambiente MONDO… parola di elisa nicoli almeno il vantaggio di aver progressivamente risvegliato dal torpore l’iniziativa personale. Prova reale e concreta, la vendita di un alto numero di copie di questo manuale, attualmente in fase di ristampa. Praticato con più slanci fuori dall’Italia, il concetto di recycling comincia ad interessare anche il suolo italico, ricco di spunti originali ed effettivamente, su alcuni fronti, altamente economici. Si pratica per ideologia convinta, si prova anche per sentito dire, si fa proprio semplicemente come “moda”. Per qualsiasi di queste motivazioni può allora succedere che i tappi di sughero diventino – opportunamente assemblati

– un funzionale sottopentola; che le cassette di legno per la frutta, verniciate e impilate, siano quella libreria che da anni sognavate; che i guanti di plastica bucati possano trasformarsi – tagliando strisce sottili lungo la parte del polso – in robusti elastici… Quello che serve, fondamentalmente, è la fantasia. Mi manca qualcosa? Prima di lanciarmi al supermercato sotto casa, vedo che cosa ho in casa, quali elementi potrebbero scatenare la mia creatività, permettendomi di risolvere il problema. Alla soddisfazione di creare, si affianca il fattore risparmio e si ode il tacito assenso di un ambiente che vive ancora co-

me problematico il discorso “rifiuti.” A monte, l’attenzione ragionata e consapevole nel momento in cui si getta qualcosa per eliminarla: mi potrà servire? Cosa ne potrei fare? Tra i recuperi più gettonati, Elisa cita quello della tavoletta di legno appesa al muro con le forchette a testa in giù, funzionale portaoggetti nonché utilissimo scolabottiglie. Insomma, da cosa nasce cosa… ogni strumento può divenire fonte di ispirazione; in barba a questa società che fa trovare tutto pronto, in un “clic”. E per il prossimo Natale, optiamo per un regalo a “km 0” o fatto da noi con materiale di recupero; del resto, anche i bambini a scuola preparano il “lavoretto” con le loro manine, assemblando quanto è a loro disposizione… Forse ci possiamo provare anche noi, partendo dalla considerazione che il rifiuto non è un problema, ma una ■ risorsa.

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di Natale di Santa Massenza 24 novembre, 2-9-16 dicembre Escursione guidata con degustazioni itineranti 7-8 dicembre La Notte degli Alambicchi Accesi 16 dicembre RinCorri Babbo Natale In attesa del Santo Natale la Valle dei Laghi accoglie grandi e piccini alla ricerca di tradizioni, emozioni, sapori e aromi antichi. “Spirito artigiano nel borgo della grappa” celebra la cultura, la tradizione, l’arte, i prodotti tipici, la storia di S. Massenza, delle sue distillerie e vi farà vivere appieno la magia del Mercatino di Natale. Vi aspettano appuntamenti culturali, laboratori creativi per bambini e degustazioni di prodotti tipici della Valle dei Laghi. Il calendario delle iniziative di punta di “Spirito artigiano nel borgo della grappa” è ricco e variegato: si va dalle escursioni con degustazioni itineranti, a “La notte degli alambicchi accesi”, a “RinCorri Babbo Natale”, passando per l’escursione guidata nella Valle dei Laghi fino alle attività per tutta la famiglia in collaborazione con il Museo delle Scienze di Trento. info:

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di Tina Ziglio

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dire il vero potrebbero bastare le splendide immagini, talmente mozzafiato da lasciare senza parole, per rendersi immediatamente conto e quindi far conoscere il peculiare “modus viaggiandi” ideato da Simone, Responsabile Commerciale della ditta Villotti ma con la passione per lo sport estremo. Un hobby forte, che avvolge fisicamente ed empaticamente il suo tempo libero, che – esperienza dopo esperienza – lo coinvolge a tal punto da farne un lavoro, o meglio una piacevole e sentita attività. Partendo dalla constatazione che la sua non è un’agenzia viaggi, “4FREEWORLD” si può sintetizzare come un emozionante canale di comunicazione, una modalità estremamente attiva per stabilire contatti umani spaziando attraverso tutti i campi dell’outdoor. I suoi adrenalinici progetti non sono pensati e studiati solo per gruppi di sportivi che vogliono vivere nuove esperienze, ma sono soprattutto rivolti a team di aziende, ditte e società interessate a sviluppare clima positivo e buone relazioni all’interno del gruppo di lavoro. Basato sulla semplice e logica constatazione che le persone sviluppano abilità ed instaurano legami amichevoli in situazioni piacevoli e positive, “4FREEWORLD” si traduce in intense giornate di istruzione e formazione sportiva ed in dinamici meeting , finalizzati al raggiungimento degli obiettivi previsti. Volendo sfogliare anche solo alcune delle esperienze vissute, Simone racconta del gruppo dei dirigenti d’azienda in fase di arrampicata sportiva sulla neve… tra cordate e ramponi, le gradite soste alla struttura alberghiera pre-

TUTTO UN ALTRO MONDO Una modalità tutt’altro che consueta di scoprire il nostro pianeta nei suoi aspetti più veri ed autentici… Simone Villotti, titolare di “4FREEWORLD”, ha convogliato tutte le sue esperienze in un’attività veramente speciale...

scelta, dalle caratteristiche notevolmente socializzanti: comfort e relax ma non troppi intrattenimenti, proprio per favorire il contatto umano. E allora possiamo immaginare questi colletti bianchi che dopo le fatiche della giornata sportiva, davanti ad un crepitante caminetto, scambiano opinioni e raccontano sensazioni. Altra perla della sua programmazione – divenuto uno dei

punti forti del progetto, forse tra i più richiesti – consiste nella reale conoscenza guidata del deserto. A bordo di attrezzatissimi fuoristrada, gli amanti dell’avventura possono vivere “da dentro”, per più giorni, il sole dell’Africa e le dune di sabbia, percorrendo paesaggi da sogno. Ma non è tutto… si può vivere anche l’emozione di attraversare una vera oasi con acqua termale, a piedi e con i dromedari.

Indimenticabili anche le uscite strabilianti con i kite-surf nelle isole più belle e ventose, le immersioni nei coloratissimi fondali del mar Rosso, le discese impressionanti in neve fresca. Le mete – naturalmente selezionate per finalità – sono circa una decina; ogni gruppo di viaggio, sempre numericamente contenuto per motivi di aggregazione, può vivere fantastiche esperienze. Così coinvolgenti da volerci riprovare, magari in tutt’altro luogo, sperimentando nuove sensazioni. Del resto è lo stesso Simone a comunicare la magia dei suoi viaggi: “Vivo viaggiando… Vivo emozionandomi per ciò che mi circonda, cercando di racchiuderlo nel frame di una fotografia. Vivo esplorando me stesso e il mondo… E 4Freeworld è il mezzo migliore per farlo ■ percepire a tutti…”

4FREEWORLD INFO AND… Le attività di “4FREEWORLD”: • organizzazione di giornate istruzione, formative e ricreative in qualsiasi ambiente e situazione: acqua, aria, terra, fuoco • organizzazione di meeting sportivi • organizzazione di weekend e viaggi in tutti gli ambienti • organizzazione giornate di Team Building, Incentive, Formazione in attività outdoor

• servizi fotografici “4FREEWORLD” produce anche una linea di costumi da bagno, “4FWBIKINIS”, NATI PER ESSERE LIBERI, secondo la filosofia del marchio. Tutto, ma proprio tutto sui viaggi straordinari organizzati da Simone si trova su www.4freeworld.it; per saperne ancora di più, info@4freeworld.it, Simone Villotti 348.7560344.

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trentinopanorama

di Fabio De Santi

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ra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900 si svolgevano presso il Teatro Sociale di Trento eventi culturali denominati “Gran ballo” i cui protagonisti erano le orchestre più all’avanguardia dell’epoca, ovvero le bande. Il grammofono era stato appena inventato e, in attesa dei primi dischi che sarebbero arrivati nel dopoguerra, toccava alle bande suonare la musica più attuale (per quei tempi). I generi più eseguiti erano il valzer, la polka, ma soprattutto la mazurka, che ai primi del ‘900 diventò il ballo di tutte le feste. A Trento i bandisti non si risparmiavano e facevano ballare, dalle 9 della sera fino alle 5 del mattino, i fortunati cittadini che riuscivano a procurarsi il biglietto d’ingresso per una di quelle affollatissime serate al Teatro Sociale, culla della cultura, della mondanità e del costume trentino. Sono queste le premesse del “Gran

Gran Ballo della Città L’evento del 22 dicembre riprende in chiave moderna la tradizione, rinnovando la celebrazione culturale e artistica trentina Ballo della Città”, realizzato nell’ambito del Festival di Musica e Arte “EX”, che consiste nell’organizzazione di un evento che riprende in chiave moderna questa tradizione, rinnovando la celebrazione culturale e artistica trentina. La location di questo evento sarà secondo tradizione, il Teatro Sociale di Trento che, sabato 22 dicembre, dalle 9 della sera alle 5 del mattino, (come da tradizione) verrà trasformato in un grande dancefloor, magicamente avvolto da luci, colori e scenografie suggestive e immerso nella

musica di artisti internazionali come i DJ Highpass (n. 1 in Inghilterra), Spankox (remixer di Vasco Rossi), Stefan Dabruck (remixer di Lenny Kravitz) e ospiti speciali che si esibiranno con il supporto di vari artisti e musicisti trentini. Per sottolineare il legame con la tradizione, ci saranno anche un’intera banda e un’orchestra che interagiranno con la musica dei DJ, mentre performer, ballerini, VJ e installazioni artistiche inedite renderanno ancora più unica la serata. L’evento, con la direzione artistica di

Agostino Carollo, è organizzato da Everness con la collaborazione del Centro Servizi Culturali Santa Chiara. Da sottolineare anche come in occasione del “Gran Ballo della Città” saranno esposte all’ingresso del Sociale le locandine originali dei “Gran Balli” di un secolo fa e sarà presente un folto gruppo di ballerini in costume da ballo originale dell’epoca. Informazioni e biglietti (Euro 20) : Cassa del Teatro Sociale dalle 16 alle 19 da lunedì a sabato e all’Auditorium dalle 10 alle ■ 19 da lunedì a sabato.

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l Natale 2012 sarà all’insegna del green. E allora una delle idee migliori da mettere sotto l’albero non può che essere qualche prodotto enogastronomico a chilometro zero, meglio ancora se prodotti in strutture eco-friendly come quella della Cantina Mori Colli Zugna, che ormai da un’anno ha traslocato nella nuova sede in località Formigher, dove è stata realizzata una struttura completamente “assorbita” nel paesaggio grazie a un progetto all’avanguardia, sia in merito alla sostenibilità dell’insediamento e del processo, sia sotto il profilo del ciclo produttivo, in particolare per quanto riguarda il risparmio delle risorse idriche. È qui che trova spazio anche la nuova enoteca della cantina, Le More del Gelso, 300 metri quadri inneggianti a Bacco e Cerere (ma anche a Uke-Mochi, la dea del cibo nella religione shintoista del

NATALE CON BACCO E CERERE ALL’ENOTECA LE MORE DEL GELSO DELLA CANTINA MORI COLLI ZUGNA NON C’è CHE L’IMBARAZZO DELLA SCELTA: PRELIBATEZZE A CHILOMETRO 0 DA METTERE SOTTO L’ALBERO PER TENTARE I BUONGUSTAI DI OGNI ETà Giappone) dove poter degustare – e acquistare – tutti i vini firmati Mori Colli Zugna e una bella selezione di conserve di frutta, frutta sciroppata, aceto e aceto balsamico, sciroppi e succhi di frutta, sali e spezie, the e infusi, olio extravergine di oliva, dolciumi, cioccolato, sottoli, grappa e distillati, specialità di pesce, tartufi e prelibatezze territoriali. Una gamma estesa, capace di soddisfare anche il più smaliziato gourmet, ideale per un cadeaux natalizio che unisce classe, buon gusto (in tutte le accezioni) e golosità. Per gli amanti dell’enologia “fai da te”, l’enoteca riserva un apposito spazio dove si trovano vini – bianchi, rossi e rosati – sfusi alla spina o in bag in box da destinare alla tavola

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Info LE MORE DEL GELSO MORI (TN) SP 90 - Loc. Formigher, 2 Tel. e Fax: 0464.913040 - enoteca@cantinamoricollizugna.it Orari dall’1 al 24 dicembre: dal martedì alla domenica 9-19. Lunedì 13-19. L’enoteca e la Cantina si collocano nelle vicinanze dell’uscita autostradale A22 di Rovereto Sud (direzione Riva del Garda – prima uscita destra per Mori proseguendo poi per direzione Avio - entrata sulla destra a 200 mt.) con ampio parcheggio coperto riservato ai clienti. Coordinate GPS da impostare sul navigatore: N 45.84225 - E 10.9933

quotidiana o all’imbottigliamento (magari personalizzato con il proprio nome o quello del destinatario). All’interno dell’enoteca il cliente può degustare in tranquillità i vini accomodandosi attorno al grande banco bistrot o godendosi un momento di relax nel salottino riservato dove al vino è accostata la lettura e la buona musica. Questo mese, poi, ci sono anche degli appuntamenti speciali da non perdere, in programma per quattro domeniche a partire dal 2 dicembre dalle 10 alle 17. Il 2, appunto, si parte con la degustazione del passito “Ego è” della Cantina Mori Colli Zugna, abbinato alle nuovissime praline di cioccolato ripiene dello stesso vino che l’enoteca si è fatta creare in esclusiva da un mastro cioccolataio. Durante la giornata, inoltre, sarà presente l’artista Alberto Pollet

che realizzerà oggetti e opere in legno. Il 9 dicembre sarà la volta del Trento doc Terre S. Mauro, perla dell’azienda e per questo abbinato a una mostra mercato di gioielli, mentre il 16 dicembre la presenza di un’artista del vetro darà l’opportunità di farsi decorare le bottiglie acquistate e anche bocce di Natale a disposizione dei clienti. Ad allietare il palato ci penseranno le castagne di Castione e vin brulè. Dulcis in fundo, il 23 dicembre gran finale con gli “auguri sotto il vigneto”, accompagnati da musica e da un mega panettone di 5 chili. Per i vostri acquisti l’enoteca rimane aperta tutte le domeniche di dicembre con orario continuato dalle 9.00 alle 18.00. Inoltre sempre la domenica alle ore 11.00 sarà possibile effettuare la visita guidata alla cantina. ■ 71

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locale tipico

bar - ristorante SPECIALITÀ DELLA CASA • risotti • lumache alla trentina • selvaggina • trippe in brodo • baccalà con polenta • tortel di patate con affettati • carne di allevamento locale • entrecote e tagliata di angus argentino • cucina tipica trentina con diversi prodotti di produzione propria • cucina espressa

Orari cucina: 12.00-14.00 / 19.30-21.30 Lunedì chiuso Martedì sera su prenotazione Mercoledì sera chiuso È gradita la prenotazione CIMONE (TN) - Via Gazi, 21 Tel. 0461 843278 Cell. 380 3582158 alvolt@alice.it - www.alvolt.it


trentinomese

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

L’

ultima declinazione dell’olio extravergine d’oliva trentino è il panettone, una creazione ideata per l’Agraria di Riva dalla pasticceria Bertelli di Trento, che nell’impasto ha aggiunto anche le susine di Dro, l’uvetta bagnata nel Moscato giallo trentino e altre materie prime tutte a chilometro zero. Chi lo ha assaggiato, ne dice meraviglie e non c’è da stupirsi perché ormai da tempo abbiamo imparato ad apprezzare l’arte dolciaria di Andrea Collina, il giovane titolare della rinomata quanto storica pasticceria Bertelli, dal 1920 nel centro storico di Trento e dal 1933 nell’attuale sede di via Oriola. Collina ogni anno propone nuove creazioni che interpretano la tendenza del momento per suggellare le occasioni più tradizionali e i momenti più dolci della vita trentina: una fucina d’idee in continuo fermento che per il Natale 2012 propone, accanto ai classici pandori e panettoni e al già citato panettone all’olio d’oliva, il panettone con i frutti di bosco canditi, elogio a uno dei simboli del Trentino, e quello al cioccolato, un concentrato di golosità con tanto di copertura di cioccolato e scaglie di cioccolato al latte, ripieno di cioccolato. Ma non solo. Tra le tante novità c’è anche il panettone ai marron glacé e cioccolato nel formato da 3 chili, a cui i più golosi non potranno davvero resistere, e le creazioni di cioccolato e cioccolatini artigianali. Il segreto della produzione artigianale di questi dolci tipici

INFO Pasticceria Bertelli Via Oriola, 29 Trento Tel. 0461.984765

olio, susine di dro, AMORE E FANTASIA Questi gli ingredienti del NUOVO PANETTONE CHE BERTELLI HA IDEATO INSIEME AD AGRARIA DI RIVA. MA LA STORICA PASTICCERIA DI TRENTO HA MOLTE ALTRE NOVITà DA METTERE SOTTO L’ALBERO...

del Natale risiede anzitutto nelle materie prime: «Burro, farine e uova sono freschissime», racconta Collina. Poi c’è la lavorazione. Un procedimento lentissimo e paziente che richiede 18 ore per confezionare un panettone e ben 22 ore per il pandoro. «Il panettone – spiega Collina – viene preimpastato la sera amalgamando insieme farina, uova fresche, lievito

madre, burro e acqua. Il tutto è lasciato in lievitazione naturale per 12 ore, a temperatura ambiente, quindi la mattina seguente, al preimpasto ormai lievitato vengono aggiunti la farina, le uova, lo zucchero, il burro ed infine uvetta e canditi, lasciato riposare per altre quattro ore e finalmente infornato per un’oretta. Il pandoro, invece, richiede molto più lavoro». Cinque ore di lievitazione con il primo impasto parziale – fatto con una parte degli ingredienti – quindi rimpastato con gli ingredienti rimanenti, lasciato lievitare per altre due ore, poi spezzettato nelle varie pezzature e quindi lasciato in camera di lievitazione per 12 ore. Solo dopo tutta questa lavorazione può essere messo in forno a cuocere. I pandori firmati Bertelli hanno varie dimensioni da 100, 500 grammi e da chilo,

mentre i panettoni vengono prodotti nei formati da 100, 500 e 750 grammi, nonché da chilo. Altri grandi classici della pasticceria Bertelli sono pasticcini, biscotti, brioches, le famose meringhe e gli ancor più rinomati Gigli, per non parlare dei Basini de Trent, antica ricetta scomparsa, se non fosse per Collina. A Natale, invece, i must di Bertelli sono, oltre al pandoro al panettone, lo Zelten con lievito madre a lunga conservazione e il torrone mandorlato morbido. Non mancano nemmeno le confezioni, arricchite anche da proposte enologiche: eleganti scatole che contengono le sue dolcezze artigianali accompagnate da spumanti e vini dolci firmati da Cavit (che saranno vendute anche nell’Enoteca della cantina, a Ravina), frutto dell’oramai consolidata partnership siglata tra le due realtà trentine. ■

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l’esposizione Da non perdere le di Fiabe” ta a “N re e p o lle e d I sabati di dicembre il mercatino sarà aperto fino alle 22.30 con proposte enogastronomiche ed intrattenimento musicale. VI ASPETTIAMO NUMEROSI!


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Alfio Ghezzi

NATALE SI FA IN DUE ALLA LOCANDA MARGON VERANDA O SALOTTO GOURMET, CASUAL O D’HAUTE CUISINE: LO CHEF ALFIO GHEZZI NE HA PER TUTTI I GUSTI. CON UNA CERTEZZA: NEL PIATTO AVRETE UN NATALE INDIMENTICABILE

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lla Locanda Margon, ristorante delle Cantine Ferrari, immerso nei vigneti sopra Ravina e guidato da due anni da Alfio Ghezzi, anche il Natale si fa in due: casual o d’haute cuisine, ovvero Veranda o Salotto gourmet (due aree separate, una più easy chic, l’altra con proposte più raffinate) che, se volessimo parlare in termini fashion, sarebbe come dire jeans e sneacker o tacchi a spillo. Un ristorante che può essere tranquillamente definito un punto di riferimento per qualsiasi tipo di desiderio gastronomico, che si dipana in proposte multiformi e dinamiche dove da non perdere ci sono sicuramente il menu “Suggestione bollicine”, cinque portate accompagnate da un’escalation di etichette Ferrari, dal Perlé al Giulio e il menu “Suggestione terroir”, nel quale le materie prime del territorio trentino si lasciano interpretare dalla creatività dello chef. Alfio Ghezzi è uno chef ca-

INFO LOCANDA MARGON TRENTO Via Margone di Ravina, 15 Tel. 0461.349401 contact@locandamargon.it www.locandamargon.it Chiuso la domenica sera e martedì tutto il giorno pace di sfogare il suo estro creativo con grandi innovazioni, ma anche di sublimare la sua arte attraverso piatti tradizionali in cui riscoprire tutto il sapore di ricette di un tempo. E a Natale il suo must, che propone tra i fornelli della Locanda Margon di Ravina, è tipicità: «A differenza di altre festività in cui mi sento più libero di utilizzare prodotti diversi e quindi di dare un’interpretazione personale al menu, per il Natale sento invece la forte esigenza di attenermi a determinate materie prime che da sem-

pre segnano questa festività, come pesci di acqua salmastra tendenzialmente grassi (come l’anguilla e lo storione), ravioli di gallina, il brodo ristretto, il cappone farcito, lo zelten e il panettone sono le preparazioni che animano la nostra proposta natalizia». Ecco quindi, per tutto il mese di dicembre, il menu “Natale in Veranda” che a 32 euro propone ravioli di gallina, Trentingrana e burro nocciola; cappone farcito con castagne, carote e pancetta; zelten della tradizione con gelato allo zenzero e crema inglese al Ferrari Maximum Demi-Sec. «Si tratta di un menu – spiega Ghezzi – che cerca di declinare, col sapore natalizio, la formula che caratterizza la nostra proposta veloce nella zona Veranda, tre portate che si chiama Menu 52’ (perché servito in 52 minuti) a 32 euro. Sia in Veranda che nel Salotto Gourmet,

nella realizzazione dei piatti poniamo molta attenzione ai prodotti, ai gusti ed alle cotture pur rimanendo in un ambito di cucina tradizionale e tendenzialmente semplice». Tradizionale, ma non certo semplice, sarà invece il menu che il cuoco di Tione, approdato a Trento dopo tante esperienze di alto livello – da Gualtiero Marchesi ad Andrea Berton –, proporrà per il pranzo del 25 dicembre: terrina di porri tartufata con toast al burro di arachidi, anguilla affumicata e zenzero; tortelli di gallina, perle di tuorlo d’uovo e dragoncello in consommé; bianco e nero di storione con emulsione allo Chardonnay; petto di cappone farcito con fegato grasso e tartufo, carote, barbabietole e tubero del prezzemolo; torta Sacher con gelato al rosmarino e crema allo yogurt; panettone artigianale. Un menu che i golosi vorrebbero avere nel piatto fin d’ora. ■ 75

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barca sul mercato in questi giorni, giusto giusto per essere stappato il 25 dicembre, il nuovo TrentoDoc Brut Riserva 2008 di Cantina d’Isera, «ennesimo esempio di un brut gentile, elegante, all’insegna dello Chardonnay 100%, affinato per 40 mesi sui lieviti – spiega il direttore Fausto Campostrini. Al naso, la nostra nuova etichetta sprigiona profumi nitidi, varietali ed espressione della migliore collina di Isera. È il prodotto che completa la gamma di metodi classici di Cantina d’Isera, che oltre alla Riserva Brut si compone di un Brut base e di un Extra Brut». Ma la realtà cooperativa della Vallagarina è rinomata soprattutto per il suo Marzemino, che da qualche mese ha lanciato anche nella versione biologica, frutto di anni di sperimentazioni, sublimati nella vendemmia 2011: «È stata l’annata che ci ha dato il risultato atteso in campa-

novità alla Cantina d’Isera Esce a Natale la terza bollicina della cantina lagarina: un brut intenso, espressione della migliore collina d’Isera. Ma non è l’unica novità annunciata dal direttore Fausto Campostrini… gna – racconta Campostrini – e quindi poi in cantina, da cui è nato Marzemino Biologico. È un vino sicuramente accattivante, certamente curioso e un po’ diverso rispetto ai Marzemini di Isera della Cantina, un vino leggermente “scorbutico” che si porta dentro il carattere intatto del vitigno». Anche il packaging è all’insegna del bio e utilizza solo materiali riciclabili o riciclati. «La gamma dei Marzemini, oggi a quota sei etichette, si è ora completata, andando a costituire una vera e propria piramide della qualità che parte dal prodotto classico del Marzemino Trentino Doc, per passare attraverso il Marzemino d’Isera Doc “Etichetta verde”, al Biologico e ai crù (Sanzèl, Corè, Vignetti), punte di eccellenza della vocazione territoriale,

Andrea Moser

testimoniata da una presenza secolare di questo vitigno in questi siti, ambiente che nel Marzemino d’Isera è il vero valore aggiunto». E allora, se sotto l’albero e a tavola nei giorni di festa si vuole mettere un vino rosso tradizionale, amabile e piacevole, che ben si abbina a molte ricette invernali, il Marzemino può essere la scelta giusta. In Cantina d’Isera, invece, sotto l’albero metteranno un enologo nuovo nuovo: si tratta di Andrea Moser, trentenne con un curriculum internazionale, che entrerà in forza alla cantina a partire da gennaio. «L’aspetto che ci preme evidenziare – chiosa il direttore – e che gratifica degli sforzi fatti la Cantina e la sua base sociale, alla ricerca di una propria identità caratterizzata dal binomio qualità-territorio, è che un enologo appassionato e professionalizzato come Andrea Moser, oggi impiegato in una prestigiosa azienda

altoatesina, abbia deciso di investire la sua professione su Cantina d’Isera, cooperativa trentina, riconoscendone da un punto privilegiato di osservazione, evidentemente, il lavoro svolto negli ultimi anni, i risultati ottenuti e le potenzialità ancora inespresse che non tarderanno a palesarsi. Si chiude in questo modo un periodo di ricerca in cui la Cantina ha voluto ristrutturare per potenziare fortemente il reparto cantina, introducendo quel carattere di spinta propulsiva e innovazione indispensabile per continuare a crescere nella qualità del suo prodotto». ■

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di Antonia Dalpiaz

Teatro classico moderno Le notti bianche

“Le troiane” È considerata “la più radicale denuncia dei disastri sulla guerra” che Euripide scrisse nel 415 a .C. Dal 6 al 9 dicembre a Trento, appuntamento di spicco della stagione

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i apre con una grande opera tragica il mese di dicembre a teatro. Dal 6 al 9 dicembre all’Auditorium saranno in scena gli attori dello Stabile di Bolzano, diretti da Marco Bernardi, con “Le troiane”, considerata “la più radicale denuncia dei disastri sulla guerra”, che Euripide scrisse nel 415 a .C. Un’opera che per contenuti e struttura drammaturgica è tra le più rappresentate al mondo. L’autore comincia la tragedia là dove “L’Iliade” di Omero finisce, mettendo in scena l’orrore e lo strazio dal punto di vista delle vittime. Ecuba, Andromaca, Cassandra, Ele-

Radio Argo Le troiane

Era destino

na ed il Coro ne sono i protagonisti assoluti. Tre i piani narrativi su cui Bernardi ha costruito l’allestimento: gli dei, la storia raccontata da

Euripide ed un intervento in video, proiezione relativa alla cronaca contemporanea. Patrizia Milani sarà Ecuba, Carlo Simone interpreterà

Poseidone. In scena anche Sara Bertelà, Corrado D’Elia e Gaia Insenga. Scene di Gisbert Jaekel e costumi di Roberto Banci. Per la rassegna TrentoOltre, promossa da Portland presso il centro di Via Papiria, il Teatro dei Borgia di Barletta presenta, il 14 dicembre, il lavoro “Le notti bianche” di Fedor Dostoevskij di e con Christian Di Domenico. Un impiegato narra le proprie vicende in prima persona, a partire dall’incontro con una donna che gli apre il proprio cuore e gli racconta della fine di un amore disperato. Il dialogo dura quattro notti, nelle quali i due sembrano trovare un

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Buone Feste


trentinopanorama inspiegabile punto di contatto. Ma il ritorno dell’amante della donna riporterà tutto alla normalità e l’uomo dovrà nuovamente fare i conti con la sua solitudine ed i suoi sogni. Per quanto riguarda Palcoscenico trentino, sabato 1 dicembre al Cuminetti è di scena la compagnia T.I.M. Teatro Instabile di Meano con il testo “Era destino” di Roberto Volcan. La regia è di Sergio Bortolotti. E’ la storia di Alfredo che, per un banale incidente, si trova costretto a fermarsi in un piccolo paese di montagna. Nella casa che lo ospita troverà una strana atmosfera: i suoi inquilini, infatti, si divertono a rifare famosi processi storici come quello a Socrate, a Gesù, a Galileo Galilei.

Toccherà anche a lui salire sul banco degli imputati con un finale imprevedibile. Domenica 2 dicembre la Filo Toblino di Sarche diretta da Dario Zanlucchi si propone con “Ulisse Prinot farmacista de not” di Amendola e Corbucci. La vita del dottor Prinot ruota attorno ad alcune figure, la madre, il nipote un po’ tonto, l’amico Luigi e soprattutto la dottoressa Pochettino, di cui è innamorato. Concluderà la rassegna sabato 8 dicembre il gruppo Poi.mus di Cognola che presenterà un viaggio nella cultura popolare trentina attraverso la musica, il canto, la poesia ed il teatro. Un collage divertente ma non nostalgico di una terra fra il passato ed il presente. ■

“Bastiano e Bastiana”

I

l primo dicembre al Teatro alla Cartiera è di scena “Seigradi”, concerto per voci e musiche sintetiche, una produzione di Santasangre. Quale potrebbe essere il disastro ambientale che distrugge la terra ? Una possibile, elevata emissione di CO2, con l’aumento dell’effetto serra. L’acqua diventa dunque la protagonista assoluta. Lo spettacolo è una realizzazione in cui le fonti luminose ed i suoni rendono il luogo della scena una lanterna magica. Corpo e voce di Roberta Zanardi. Mercoledì 5 dicembre, altro appuntamento originale: “Bastiano e Bastiana” un Mozartoons da un’idea di Giacomo Fornari e Nicola Ulivieri che hanno ideato uno spettacolo per il grande schermo con disegni animati di Saul Darù. Verrà raccontato un thriller misterioso accompagnato dalle musiche del grande compositore di Salisburgo. Lunedì 10 e martedì 11 lo Stabile di Bolzano diretto da Marco Bernardi presenta “Le Troiane” di Euripide. Il 19 dicembre per la rassegna Altro Palco, Paolo Nani porta in scena uno spettacolo che da ben 18 anni sta affascinando molti paesi del mondo. È intitolato “Lettera”: l’attore entrerà sul palco con una valigia da cui farà uscire 15 micro-storie. Tutte contenenti la medesima trama, interpretata però in modo diverso.

Vi aspettiamo a Perzenland - il villaggio delle meraviglie con i nostri artigiani e le nostre proposte culinarie. Ogni sabato, previa prenotazione, è possibile visitare il Museo Pietra Viva di Sant'Orsola Terme con pullman da Pergine e partecipare ai laboratori di “microesperienze” imparando ad esempio “il filò delle mamme” tra merletti e storie di un tempo o a preparare i biscotti di Natale. Per i più piccini visite guidate e ricerca dei denti di pescecane. Nei pomeriggi di sabato e domenica vengono organizzati dei “minitrekking” durante i quali si possono coccolare gli asinelli, condurli e cavalcarli. Quando (e se) arriverà la neve, al sabato sera sarà possibile effettuare delle passeggiate notturne con le ciaspole e conseguente cena in quota, a rotazione tra malghe ed agritur della valle. Info: eventivalledeimocheni.blogspot.com Tel. 0461 551440

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trentinopanorama

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C’

è chi ricorda il Monte Bondone come il miglior campo scuola del Trentino, dove imparare a fare le prime curve sulla neve percorrendo l’ampissima “Cordela” da destra a sinistra, e chi ha ancora vivo il ricordo della passata stagione con la città vista di notte da Cima Montesel. Sci e snowboard acquistano forse ancora qualcosa in più se praticati di notte, sotto la luce della luna e sotto un romantico cielo stellato; sul Monte Bondone, la giornata non finisce mai! Ogni giovedì e sabato sera dalle 20 alle 22.30 a partire dal 27 dicembre 2012, i 38 globi illuminanti posizionati a bordo pista rischiareranno la neve per per-

MONTE BONDONE? HAPPY SNOW! Festa di sera, sul monte bondone. Ogni giovedì e sabato sera dalle 20 alle 22.30 a partire dal 27 dicembre, 38 globi illuminanti rischiareranno la neve. Sciate da ricordare Bondone, che l’anno scorso ha riscosso un grande successo con una media di 3500 passaggi a serata, pari a oltre 700 sciatori con picchi in due serate (quella inaugurale e “la Notte Bianca del Monte Bondone” del 23 febbraio) di oltre 1000 sciatori. Una proposta di Trento Funivie Spa accolta e vissuta con entusiasmo dalla città di Trento e dintorni, dal momento che l’80% dei frequentatori è rappresentato proprio da giovani, famiglie con bambini al seguito, sciatori, snowboarder, freestyler di tutti i livelli che hanno riscoperto ed apprezzato la

loro montagna in questa nuova veste incantata. Dunque… HAPPY SNOW! Non solo sci, ma un vero e proprio evento delle serate cittadine invernali. I non sciatori potranno divertirsi nel grande aprés ski all’aperto della piana di Vason, una tappa obbligata nella serata, ritrovo ideale di sciatori e non per raccontare agli amici le emozioni della discesa notturna, ascoltare buona musica, ballare con gli scarponi ai piedi e riscaldarsi con un buon Bombardino. Chi invece vuole rilassarsi al caldo, tante le opportunità per riunirsi con gli amici nei

NOVITà: CON LO STAGIONALE SI SCIA ANCHE IN PAGANELLA E FOLGARIA

mettere agli appassionati di continuare le discese anche sotto le stelle. Raddoppiato l’appuntamento dunque, ma ampliata anche l’offerta: oltre alle piste “Cordela” e “Diagonale Montesel” e lo Snowpark Monte Bondone, quest’anno sarà illuminata anche la pista “Lavaman”, per permettere agli sciatori più esperti di elevare la pendenza ed il divertimento. Un’esperienza unica, che contraddistingue l’offerta NIGHT&DAY del Monte 80

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o Skipass Stagionale Monte Bondone quest’anno include: accesso allo sci notturno “Happy Snow” – ogni giovedì e sabato sera a partire dal 27 dicembre 2012; 1 giornaliero valido nella skiarea di Folgarida-Marilleva comprensivo di una corsa a/r con Treno Dolomiti Express; 3 giornalieri validi nella skiarea di Andalo-Fai della Paganella e di Folgaria-Lavarone grazie all’ accordo tra le società Paganella Ski, Trento Funivie e Skipass Folgaria Lavarone. Gruppi familiari e minori residenti avranno diritto a skipass a prezzo agevolato. Questo grazie alla convenzione stipulata da Trento Funivie Spa con il Comune di Trento. Molto vantaggiosa anche la speciale tessera Light per i residenti in Trentino Alto Adige: ghiotte condizioni, con prezzi equiparabili a quelli dello sciatore di Trento. Info e prezzi: www.ski.it - bondone@ski.it tel. 0461/948187 FACEBOOK Monte Bondone.

ristoranti, pizzerie, skibar e centri benessere aperti fino a tarda sera. Il Monte Bondone by NIGHT potrà essere anche l’occasione per avvicinarsi allo sci o perfezionare la tecnica grazie ai corsi in notturna che si svolgeranno per 3 serate consecutive a partire dal 17 gennaio 2013. L’offerta comprende 3 giorni di skipass notturno, 3 giorni di noleggio, 6 ore di scuola di sci (o snowboard) ed un buono consumazione presso gli skibar convenzionati al prezzo di 99,00 € tutto incluso, che viene ridotto a 89,00 € per i tesserati Uni.Sport grazie alla collaborazione con l’Opera Universitaria. A partire dal 27 dicembre quindi, ogni giovedì e sabato sera appuntamento sul Monte Bondone, raggiungibile anche con il servizio pullman di linea in partenza alle 18 da Trento Autostazione e con un Transfer dedicato in partenza da Vason alle ore 23.15, con capolinea allo studentato di S. Bartolomeo. Lo skipass serale ha un costo di € 12,50 per gli adulti e senior ed € 10,00 per i bambini e ragazzi. Sono validi anche gli skipass stagionali Monte Bondone e Superskirama, oltre ai plurigiornalieri nominativi a partire dai 4 giorni. ■


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iò che caratterizza gli appuntamenti rag gruppati in un circuito provinciale della danza che coinvolge alcune realtà teatrali periferiche, è la presenza di compagnie e coreografi italiani tra i più rappresentativi di una realtà nazionale impegnata in una ricerca contemporanea, ma anche nella messa in scena della tradizione. In questo mese sono previsti cinque appuntamenti rientranti in questo stesso circuito. Ad aprire letteralmente le danze spetterà quindi al teatro Valle dei Laghi di Vezzano che ospiterà l’8 dicembre la compagnia di danza contemporanea abruzzese Gruppo E-Motion, interprete di Trans-u-mare, una creazione di Francesca La Cava, dalla gestualità ampia ed espressiva contaminata dal teatro, centrata sulla vita pastorale che rievoca le nostre radici e il nostro legame con l’ambiente, fra tradizione e folclore, passato e presente, città e campagna, uomo e ambiente. A seguire, al teatro Cuminetti di Trento sono previsti due appuntamenti con la maratona denominata Danza la notte: il primo caratterizzato da una presenza “al maschile” e il secondo da una “al femminile”. Mentre per quest’ultima, prevista per il 18 dicembre, non si ha ancora certezza sul nominativo della compagnia, per quanto concerne l’appuntamento dell’11 dicembre, da Reggio Emilia giungerà a Trento la MM Company, portavoce di una cultura contemporanea e vincitrice lo scorso anno del premio Danza&Danza come “miglior compagnia emergente”. In scena porterà La metà dell’ombra, un lavoro di Michele Merola, danzatore e coreografo di formazione 82

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si aprano le danze GLI APPUNTAMENTI DEL CIRCUITO PROVINCIALE: Trans-u-mare, una creazione di Francesca La Cava, Kaos - Balletto di Firenze e la compagnia sanremese Ariston Proballet classica, in cui cinque entità maschili, corporee e spirituali al contempo, rievocano un viaggio rituale, antico, ideale e impalpabile nella sacralità. Sempre l’11 dicembre, altra protagonista, che presenterà ancora coreografie di artisti maschili, sarà la compagnia Kaos - Balletto di Firenze, caratterizzata da un’espressività corporea che mira a manifestare l’esuberanza fisica dei danzatori, senza per questo tralasciare le emozioni più

complesse d’introspezione. Al Palacongressi di Riva del Garda, il 19 dicembre, tornerà Laura Corradi con la sua compagnia Ersiliadanza. Presenterà Cappuccetto Rosso, una nuova creazione rivolta a bambini, sopra i cinque anni, e adulti, che vedrà in scena due danzatori impegnati nel dare un nuovo significato a una delle fiabe europee più antiche e raccontate di tutti i tempi. I due personaggi dovranno così

essere pronti ad affrontare le incognite di una strada che si presenta sempre più difficile, disseminata di insidie e metafora dell’esistenza stessa. Sull’esito di questo nuovo spettacolo la sua artefice, Laura Corradi, scrive: “Viene lasciato molto spazio al divertimento, grazie alle rapide metamorfosi dei due attori, ad un lupo molto speciale, ad un dinamico Cappuccetto Rosso che viene dal Giappone e a volte capisce una cosa per l’altra, ai cambi di scena e di atmosfera repentini, l’ironia in abbondanza, i ribaltamenti di situazioni e le soluzioni sorprendenti”. L’ultimo appuntamento di questo mese con il circuito provinciale sarà ancora al teatro Valle dei Laghi di Vezzano, dove la compagnia sanremese Ariston Proballet proporrà, il 21 dicembre, un insieme di pezzi, realizzati da Marcello Algeri, tratti dallo Schiaccianoci, lo spettacolo natalizio per antonomasia. Dalla rappresentazione originale musicata da Ciaikovski, ne è stata creata una suite per modernizzare l’opera, senza però cambiare o tralasciare i temi attuali centrati sulla differenza di razza, sul ruolo della famiglia e sulla conservazione dei valori, e sull’amore come forza dominante per cambiare la socie■ tà.




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la valle incantata

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randi numeri per Perzenland & La Valle Incantata. I primi due week-end della terza edizione della manifestazione perginese hanno infatti registrato un boom di presenze, le cui conseguenze hanno avuto notevoli ripercussioni positive sull’economia locale: oltre 25 mila visitatori nei due fine settimana di inaugurazione (circa 15mila soltanto nella giornata di domenica 18 novembre.) Nel penultimo weekend di novembre erano presenti a Perzenland circa un centinaio di camper e oltre un migliaio di turisti di passaggio, di cui qualche centinaio ospitati nelle strutture ricettive sparse sul territorio da Pergine, Caldonazzo, fino a Levico Terme e Pinè, questo grazie al duro lavoro dell’ufficio ospitatiltà e incoming guidato da Sandra Paoli) Il progetto Perzenland na-

Perzenland fa bene a Pergine. la ricaduta economica dell’evento culturale solleva la Valle: oltre 25mila visitatori nei due fine settimana di inaugurazione sce nel 2009 da un’idea di Luigi Ochner (presidente COPI e titolare dello storico negozio perginese L. Ochner Confezioni dal 1821) e Gigi Soriani (Magic Pubblicità), che insieme hanno intuito quanto potesse far bene alla comunità la creazione di un appuntamento culturale che fondesse tradizione e voglia di innovare, per suscitare interesse dall’esterno e riunire sotto un’unica insegna l’intera Valle: meglio ancora, per iniziare alla grande, sotto il vischio natalizio. Ochner e Soriani hanno poi materialmente messo insieme i pezzi del progetto e, con l’indispensabile aiuto dei volontari della Pro loco

di Pergine e di molte realtà volontaristiche perginesi, coordinate nelle attività di scelte stilistiche e di arredo urbano dall’architetto Pier Dalrì, ecco nascere Perzenland & La Valle Incantata, mercatino di Natale che, come ribadito più volte, non è che una delle conseguenze del progetto stesso. Infatti, tra non molto verranno presentati ulteriori nuovi sviluppi del progetto che consolideranno più incisivamente le attrattive turisticoculturali ed aggregative peculiari della valle del Fersina e della Valsugana, anche oltre le festività natalizie.

Perzenland & La Valle Incantata è resa possibile grazie alle aziende aderenti al COPI (Consorzio dei commercianti di Pergine), al Comune e alla pro loco di Pergine Valsugana, al Consorzio delle pro loco della Valle dei Mòcheni, insieme a Pergine Spettacolo Aperto e Magic Pubblicità, con il contributo finanziario della Provincia Autonoma di Trento (attraverso la Legge Olivi) e della Cassa Rurale di Pergine. Per maggiori info www.ilvillaggiodellemeraviglie.com Segui Perzenland e Il Villaggio delle Meraviglie anche su Facebook e Twitter ■ 85

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nche, e soprattutto, in dicembre a Caldonazzo il Natale viene vissuto con intensità. Il paese è addobbato a festa, le tradizionali casette punteggiano il borgo illuminato a festa, un luogo in cui ogni dettaglio può essere utile a infondere in tutti la gioia e la serenità della Festa più bella dell’anno. Il momento dei bilanci, ma

Una festa sotto l’albero A caldonazzo, tantissime le proposte di “Natalarte”, il mercatino di natale allesTito nel centro storico. Attorno alle tradizionali casettE, laboratori, spettacoli, concerti, passeggiate con i pony e molto altro ancora anche della spensieratezza, della revisione degli affetti più veri, dell’esplorazione di quanto ognuno si porta segretamente dentro al cuore. A Caldonazzo, a pochi passi dal Lago, dieci minuti da Trento, c’è uno dei più antichi mercatini di Natale del Trenti-

no. Un evento che quest’anno presenta una ghiottissima novità: le tradizionali casette e le manifestazioni che vi si svolgono attorno sono in piazza, nel centro storico del paese, tra i caratteristici porteghi e le vie più frequentate. La sensazione è, dunque, quella di

trovarsi in un villaggio festoso che annuncia la solennità natalizia. Tante, naturalmente, le occasioni per acquistare i consueti doni natalizi, scegliendo magari nell’offerta artigianale o enogastronomica che arricchisce NatalArte,

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questo il nome del Mercatino. Nutritissimo il programma degli eventi di contorno. Sabato 1 dicembre, Magia, clowneria, bolle di sapone giganti e giocoleria vi intratterranno per un pomeriggio all’insegna del divertimento. Alla sera, in occasione dell’apertura serale, un dj set direttamente in piazza. Domenica 2, “Decoriamo con i fiori”, un laboratorio floreale per bambini a cura di Sonia, di “Fiori Incanto”. Nel pomeriggio, truccabimbi e sculture palloncino con Cristiana. Inoltre, si potranno ammirare l’artigiana della creta e ceramica, lo scultore del legno e l’artigiano del rame e del ferro. Sabato 8 dicembre, nel pomeriggio laboratorio didattico a cura del mastro orafo Fiorenzo Scartezzini e alle 20 i successi del Natale nello stile Trio Radiomarelli. Uno spettacolo per grandi e piccini che scalda a ritmo di swing. Domenica 9, ancora laboratori, truccabimbi e alle 16 uno spettacolo di burattini. Da segnalare, ancora, dome-

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nica 22 dicembre, “Angeli e Pon pon”, imparare a realizzare gli angioletti con i cartocci di mais ed i pon pon di lana per addobbare l’albero di Natale. Alla sera, Dj set. Tutti i giorni del mercatino, per i più piccoli, c’è la possibilità di vivere un’esperienza unica: cavalcare un pony lungo le vie del centro storico di Caldonazzo. Sarà inoltre visitabile il Museo degli Antichi Mestieri, a cura del Gruppo Folkloristico di Caldonazzo. Ma non finisce qui. Perché “Arte” è un suffisso che sta ad indicare anche qualcos’altro: il binomio oramai consolidato tra questa festa e le diverse espressioni artistiche. Da visitare, inoltre, la mostra-concorso intitolata “Natale di Fiabe”, sul tema: “Per ognuno di noi il Natale è legato ad una particolare storia che ci ha affascinato e lo ha reso magico”. Ma quest’anno c’è anche un’altra opportunità per chi decide di visitare NatalArte: ovvero il concorso “Pronti, partenza… e VINCI!” che mette in Palio centinaia di premi, tra cui una fiammante utilitaria! Bastano 5 euro di acquisto in quattro negozi per poter concorrere all’estrazione finale. Le schede verranno raccolte fino al 19 dicembre; la cerimonia di premiazione è prevista invece per il 23 Dicembre, in occasione dell’ultimo giorno di mercatino. Una volta ottenuti i quattro timbri, che dovranno necessariamente essere stati conseguiti in quattro negozi differenti, il cliente è tenuto ad “imbucare” la sua cartolina nell’apposita urna (nell’atrio del Municipio) e, quindi, parteciperà all’estrazione finale dei numerosissimi premi in palio: automobile compresa. Insomma, le premesse ci sono tutte per trascorrere un Natale – anzi un NatalArte – che lasci in tutti un bel ricordo indelebile, di momenti trascorsi assieme a chi ci vuole più bene. ■

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Trento, città del Natale P

resepi intagliati nel legno e angioletti forgiati dalla pietra, addobbi soffiati nel vetro, gnomi e fatine dei boschi in resina dipinta a mano, burattini ricavati dai rami di pino… E nell’aria l’invitante profumo di canederli trentini, strudel appena sfornati, zelten locale, polenta, spezzatino di cervo e vin brulè. Il Paese delle Meraviglie? No, questo è un luogo ancor più magico e incantato… È il Mercatino di Natale di Trento, uno dei più rinomati e frequentati dell’area alpina, giunto alla 19a edizione. Una miniera di tesori che da sabato 24 novembre a lunedì 24 dicembre (con orario dalle 10:00 alle 19:30) in Piazza Fiera trasformerà il capoluogo trentino in un villaggio da fiaba dove aspettare il Natale

il Mercatino di Natale tra i più pittoreschi delle Dolomiti: capolavori di artigianato locale, enogastronomia, cultura e antiche tradizioni per rivivere un’atmosfera d’altri tempi per grandi e piccini nella più suggestiva delle atmosfere. Immerse nello storico scenario delle antiche mura cittadine, centinaia di piccole casette di legno che racchiudono le meraviglie dell’artigianato tipico e della gastronomia locale, frutto delle tradizioni più antiche e del minuzioso lavoro delle botteghe alpine: dall’arredamento all’oggettistica in tutte le sue forme, dai tessuti ai giocattoli, fino alle splendide e famose decorazioni natalizie impossibili da trovare altrove. Creazioni originali che rac-

contano la storia e l’identità del Trentino, superbamente realizzate con i semplici frutti della natura: dal legno dei boschi millenari, alla pietra delle Dolomiti, fino alla resina degli abeti e ai petali di fiori secchi, passando per la lana cotta, gli acini di uva, i noccioli di ciliegie, le pigne, le bacche e le cortecce. Nel cuore del Mercatino protagonisti saranno anche i prodotti dell’enogastronomia regionale: una prelibata passeggiata tra le casette dei dolci e delle mele cucinate con mille ricette, della polen-

ta, dei formaggi e delle zuppe. E ancora, i richiami gustosi di strangolapreti, canederli, salumi e selvaggina, crostate, confetture e miele intervallati da sorsi di infusi, grappe e liquori per tutti i gusti. A far da cornice luci e suoni del folklore più genuino, con il vapore che sale profumato delle tazze di vin brulé gustate in piazza, gli addobbi degli abeti, giri di danze nei tipici costumi, canti alpini e cori natalizi agli angoli delle vie. Per i più piccoli non mancheranno il Trenino di Babbo

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Natale, la Casetta di Babbo Natale e degli Elfi del Bosco, dove ricevere un simpatico omaggio in cambio delle letterine natalizie, e l’Albero CreAttivo, concorso di decorazioni sostenibili ideati dai bambini e realizzate con materiali di riciclo. E ancora, per l’accoglienza e la solidarietà l’appuntamento e con il Mercatino di Natale del volontariato e della solidarietà in Piazza Pasi, dove associazioni e organizzazioni senza scopo di lucro offriranno prodotti artigianali per autofinanziare le proprie attività e i diversi progetti seguiti. Imperdibile Bollicine su Trento a Palazzo Roccabruna: una serie di appuntamenti ad alto livello con le bollicine trentine, all’insegna della cultura del gusto; info www. palazzoroccabruna.it – www. enotecadeltrentino.it). Inoltre, TRENTODOC on the roads, le bollicine TRENTODOC saranno protagoniste tra le Strade del vino e dei sapori del Trentino nella calda atmosfera di festa. Creazioni enogastronomiche, sfiziosi aperitivi, brindisi, visite in cantina ed incontri con i produttori… una festa “on the roads” a tutto TRENTODOC. Dunque, un vera e propria immersione nel cuore del Tren-

tino e delle sue meraviglie, che oltre ai tesori di Trento sarà un’occasione per scoprire luoghi e tradizioni della Valle dei Laghi grazie ai suoi numerosi appuntamenti:dallo Spirito Artigiano nel Borgo della Grappa alla Notte degli Alambicchi Accesi a Santa Massenza, fino agli splendidi Presepi di Vezzano e il Presepe Vivente di Calavino. Uno scenario indimenticabile dove anche quest’anno SPIRITO ARTIGIANO NEL BORGO DELLA GRAPPA celebra la cultura, la tradizione, l’arte del teatro, i prodotti tipici e la storia di S. Massenza nei suoi luoghi storici, individuati e tematizzati. Nel piccolo borgo, situato a poca distanza dalla città di Trento, la preparazione della grappa e del Vino Santo Trentino è il frutto di antichi saperi, di storia e tradizioni lontane. Un patrimonio prezioso che si può ancora oggi conoscere e apprezzare grazie alla passione di sapienti distillatori che da generazioni si dedicano a queste produzioni e regalano emozioni per i nostri sensi. Un viaggio che per gli appassionati più distanti dal capoluogo inizierà con una emozionante sorpresa: la possibilità di raggiungere Trento a bordo di uno SPECIALE TRENO STORICO che collegherà direttamente le stazioni di Milano Lambrate, Bergamo e Brescia alla città. E durante il tragitto di ritorno degustazioni di mele trentine. Da alcuni anni è nato il circuito dei Mercatini di Natale del Trentino. È stato realizzato uno speciale pacchetto soggiorno con possibilità di pernottare a scelta in diverse località del Trentino visitando tutti i Mercatini. Il Mercatino di Natale di Trento è un evento organizzato e gestito da Trento Fiere Spa e promosso dall’Azienda per il Turismo Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi. ■

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l Natale a Rovereto è un Natale speciale, certamente molto differente rispetto a quanto si respira e si vive in altre città. “Mentre altre località si rincorrono una con l’altra sul terreno del marketing sempre più spinto” conferma il sindaco Andrea Miorandi “noi abbiamo scelto ormai da qualche anno una strada diversa. Il Natale dei Popoli è ormai un brand che si sta facendo conoscere anche al di fuori dei confini provinciali, caratterizzando la nostra città nel segno della scoperta di altre culture, dell’apertura al mondo e della solidarietà”. Questi temi vengono declinati anche nell’edizione 2012 (in programma fino al 6 gennaio 2013), in una sorta di fil rouge che lega la Città della Quercia alla Palestina, la terra di Gesù, la terra per antonomasia identificata da

NATALE DEI POPOLI a rovereto, il mercatino è UN’OCCASIONE DI FESTA E DI RIFLESSIONE. Accanto alle tradizionali casette in legno con addobbi natalizi e prodotti tipici trentini, perfino una tenda in stile beduino sempre nella tradizione cristiana con il Natale. “Al di là dell’aspetto puramente commerciale, nel lanciare questo ponte ideale con la Terra Santa abbiamo voluto rafforzare quello che è il leit motiv del Natale dei Popoli” spiega ancora il sindaco. “Un Natale cioè che recuperi lo spirito autentico di questa ricorrenza: la voglia di sentirsi e di fare comunità, sia all’interno dei propri confini che abbracciando altre comunità del mondo”. Il tema dell’apertura al mondo e dell’accoglienza – tema “natalizio” per eccellenza – viene così declinato sia in termini spirituali e religiosi, sia sotto una prospettiva più laica. La crisi economica che investe ormai da tempo tutto

l’Occidente è anche una crisi culturale e di valori: festeggiare il Natale deve dunque contribuire anche a stimolare una riflessione sul nostro modo di fare comunità, in una prospettiva aperta, accogliente, solidaristica. Sono questi gli aspetti che fanno di Rovereto una “eccellenza” di livello nazionale nel campo della pace, della solidarietà, dei rapporti internazionali e che trovano nel Natale un’ulteriore occasione di impegno e di promozione. Il cuore di tutto questo sarà il tradizionale Mercatino, che anche quest’anno viene ospitato nelle vie del centro storico, offrendo ai suoi visitatori un’atmosfera ancora più calda ed emozionante. Dietro a tutto questo c’è uno

sforzo organizzativo che – con l’impulso e il coordinamento del Consorzio Rovereto InCentro – coinvolge davvero tutta la città: le sue istituzioni, il mondo del commercio e dell’artigianato, le piccole imprese, gli sponsor pubblici e privati, l’associazionismo e il volontariato, i giovani. ■

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Vigolana: BENESSERE ALL’ARIA APERTA INVERNO IN VIGOLANA: all’insegna del benessere en plein air e all’insegna di un simbolo noto: la stella cometa

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tagione tradizionalmente dedicata al riposo, l’inverno in Vigolana si anima di energia... Apre la stagione Artigiani a Bosentino, il Mercatino di Natale, dove in un’atmosfera calda, curata ed accogliente si potranno trovare gli oggetti più disparati, frutto della creatività e della passione degli espositori. Tante le iniziative di contorno. Sabato 1 dicembre, alle 20, inaugurazione del Mercatino con un buffet curato dalla Condotta Slow Food Valsugana. Domenica

2 dicembre ore 14.30 Laboratorio “Come costruire un presepe”. Venerdì 7 dicembre ore 17.00 Passeggiando sotto le stelle con aperitivo finale al Bar Bios. Sabato 8 dicembre ore 15.00 Laboratorio “Come costruire ceste e cestini”. Domenica 9 dicembre ore 16.00 Frittelle di mele per tutti offerte dalla Pro Loco di Bosentino. In clima natalizio l’iniziativa dei Presepi di Stelle: passeggiate nei nostri paesi e scoprite dietro un angolo, su un balcone o all’interno di un

portico un presepe artigianale, piccolo o grande, antico o moderno, tradizionale o innovativo. Visto il successo estivo del Centro sotto le Stelle l’appuntamento diventa anche invernale: il centro storico di Vigolo Vattaro si anima il pomeriggio per le famiglie con negozi aperti e animazione e la sera per i giovani con tanta musica. Sabato 8 e 15 dicembre dalle 16 alle 19 il centro storico si anima con spettacoli per bambini e musica itinerante e dalle 20.30

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alle 24 concerti di musica dal vivo all’interno dei locali. Ma l’inverno è anche e soprattutto natura, con o senza neve: ecco lo spirito di benessere in movimento. Guidati da un esperto si potranno ammirare i movimento di varie specie di uccelli in migrazione o stanziali o seguire la rotta degli uccelli migratori. Oppure passeggiare dal lago verso l’Altopiano o ancora passeggiare nel bosco di notte, per assaporare panorami inconsueti, suoni e silenzi della notte. ■

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evento natalizio che riscalda il cuore della Val di Fiemme “Tesero e i suoi Presepi” immerge nella tradizione della devozione popolare per più di un mese (dall’8 dicembre al 6 gennaio). Dalle viuzze di Tesero, dai cortili, dalle finestre, dalle stalle e dalle cantine si affacciano cento presepi artigianali, illuminati fino alle 23, nei cortili, nelle stalle, nelle nicchie fra le legnaie e dietro alle infer-

riate delle finestre. Il paese, con le case a ridosso l’una dell’altra, si trasforma a sua volta in un grande presepe. I visitatori, circa 25 mila ogni anno, passeggiando per le strade acciottolate coperte di neve, divengono figuranti. “Tesero e i suoi Presepi”, con il patrocinio dell’assessorato alla cultura della Provincia di Trento, invita a scoprire i diversi volti di Gesù, le opere d’arte storiche, le fantasiose interpretazioni degli artisti locali. Un itinerario, da affrontare anche in compagnia di una guida, conduce in alcuni luoghi leggendari, come Casa Jellici che ospita i presepi storici in un’ambientazione 94

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tesero, il paese dei cento presepi In Val di Fiemme, fra le Dolomiti del Trentino, 100 opere sacre si affacciano nelle stalle e nei cortili, dall’8 dicembre 2012 al 6 gennaio 2013 poetica (dalle 15 alle 19 e dalle 20.30 alle 22.30), con la mostra “La Natività nella fantasia e nell’arte popolare”. L’evento “NataLegno: il legno, le mani, il presepio” permette di ammirare alcuni maestri intagliatori mentre creano nuovi presepi, attingendo alla saggezza valligiana, dal 26 al 30 dicembre 2012 e dal 2 al 4 gennaio 2013, dalle 15.00 alle 19.00. L’associazione Amici del Presepio di Tesero lo scorso anno ha reso omaggio alla Terra Santa esponendo le sue natività a Betlemme e Gerusalemme. INFO: Apt Val di Fiemme tel. 0462.341419-0462.241111 info@visitfiemme.it www.visitfiemme.it www.presepiditesero.it OFFERTA: COGLI LA PRIMA NEVE, CON UNA GIORNATA DI SCI GRATUITA Dall’1 al 22 dicembre 2012, in Val di Fiemme (Trentino), 4 giorni di vacanza al prezzo di 3. A partire da 205 euro a persona: 4 notti in Hotel (mezza pensione); 4 giorni di skipass valido per le cinque ski area del comprensorio Val di Fiemme-Obereggen; 10% di sconto sul noleggio sci o snowboard; ingresso

gratuito allo Stadio del ghiaccio e alle piste di pattinaggio. A partire da 390 euro: 7 giorni di hotel al prezzo di sei e 6 giorni di skipass al prezzo di 5, con gli stessi servizi inclusi. INFO: Azienda per il Turismo della Val di Fiemme tel. 0462.341419 - 0462.241111 booking@visitfiemme.it ■ www.visitfiemme.it

altri eventi PAMPEAGO, PROVE LIBERE SKI TEST 1-2 dicembre 2012 La prima neve è un’occasione irresistibile per testare gli sci di ultima generazione. E così il tour di Prove Libere farà tappa a Pampeago, nello Ski Center Latemar, il primo weekend di dicembre. Ospitando Prove Libere Tour, Pampeago offre l’occasione unica e irresistibile di testare gli sci che saranno commercializzati nella stagione invernale 2012-13. Tutti potranno confrontare sul campo modelli di sci molto diversi, di aziende concorrenti, sciando accanto ai loro migliori professionisti sulla pista Agnello che gode di una preparazione specifica per l’agonismo. La partecipazione al test è totalmente gratuita. Il tour permette di scoprire anche caschi, occhiali, protezioni, guanti e bastoni di altre aziende fra le più innovative. Info: www. provelibere.com CAMPIONATO ITALIANO ASSOLUTO DI FONDO FISI Sabato 22 dicembre 2012 CENTRO DEL FONDO LAGO DI TESERO: Gara unica del Campionato Italiano Assoluto di Fondo FISI - Trofeo Federico Deflorian (partenza ore 9.30). Info: Luigi Zanon, tel. 0462 341129 – cell. 349 5835096


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ono due storie quelle degli artisti Dennis Forti ed Andrew Basso (l’uno manager dell’altro) che sono unite dalla stessa origine trentina, ma anche dal susseguirsi di grandi successi lavorativi, sia come artisti che come produttori. Molte volte abbiamo sentito parlare delle loro conquiste di palchi importanti nel mondo e molte volte ci è scappata la frase “Se lo spettacolo fosse più vicino, lo andrei a vedere molto volentieri”...ed ecco l’occasione ghiotta: gli spettacoli programmati in Trentino! Prima di Natale (20 e 21 dicembre, ore 21. Trento, Auditorium Santa Chiara) si potrà percorrere il sottile confine fra illusione e realtà con Andrew Basso nel suo show Artista dell’Impossibile, la versione adattata delle sue performance nel tour mondiale con “The Illusionist” la più grande produzione artistica di Magia mai portata in scena nel mondo, che nel 2012 ha registrato il tutto esaurito in Australia, Singapore, Messico, Colombia, Ecuador, Panama e che nel 2013 vedrà nuovamente l’Australia e poi Brasile, Argentina, USA e probabilmente anche l’Italia in una settimana di spettacoli a Roma. In questo adattamento di spettacolo Andrew ripercorrerà la sua vita artistica in maniera ironica e frizzante ma soprattutto magica. Uno show adatto per famiglie; affascinerà i bambini, stupirà gli adulti e lascerà tutti a bocca aperta dinanzi al grande talento di questo giovane artista già affermato anche in trasmissioni televisive come “Italia’s Got Talent” o “Amici” e confermato nella futura produzione Mediaset “La Grande Magia” che lo vedrà come 96

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Eventi imperdibili dennis forti e Andrew Basso, l’uno manager dell’altro, ARTISTI TRENTINI “PRESTATI” AL MONDO, FINALMENTE si esibiscono IN TRENTINO. Il primo con il suo show, il secondo in un emozionante tributo ai mitici Blues Brothers consulente e performer. Lo spettacolo del pluripremiato artista (World Escape Champion, USA 2005 e Campione Italiano di Magia, Italia 2012) vede anche la regia di un altro trentino d’eccezione ovvero Mariano de Tassis che sicuramente è marchio di garanzia per questo tour italiano che finalmente vede anche Trento come tappa importante. Nota interessante, tutte le musiche dello show saranno suonate live!

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tente pellicola di J.Landis, il cult ineguagliabile dove le gesta di Jack ed Elwood Blues sono un irriverente pretesto per ripercorrere i grandi successi del soul e rithm’n’blues della storia americana. Lo spettacolo sarà quindi una carrellata di successi quali “Everybody needs somebody to love”, “Sweet Home Chicago”, “Minnie the Moocher”, “Rawhide”, con continue sorprese, interazioni di balli e video con spezzoni del film…assolutamente da non perdere. I “Brothers in Black” hanno collezionato vari premi della critica, hanno aperto il “Tribute Festival” di Lucca ed hanno ricevuto i riconoscimenti della città di Senigallia per la partecipazione alla “Festa Europea della Musica”. Molti gli apprezzamenti anche dagli “addetti ai lavori” del mondo dello spettacolo: “Siete pazzeschi… veramente un concerto che mi ha impressionato…precisi e divertenti” - Roby Facchinetti, voce leader dei Pooh (spettatore nel gennaio 2011). Biglietto unico € 12. Prevendite www.fondazioneaida.it Info artisti www.facebook. com/BrothersInBlack ■


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TU SEI... L’UNIKA PER ME conformazione del territorio, – soleggiato, accogliente ed al tempo stesso contenuto – favorisce quanti intendono avvicinarsi alle attività sciistiche, anche muovendo i primi passi. Grandi e bambini possono avvicinarsi a questo sport invernale con assoluta tranquillità, senza i pericoli dati dal sovraffollamento delle piste, che incutono fondati timori a quanti si avvicinano alla disciplina. In questo scenario reale, ritagliato in questi monti che conoscono onde gentili e morbide curve, è possibile praticare lo sci alpino, lo sci nordico e naturalmente lo

snowboard. I bambini hanno a loro disposizione una pista attrezzata per cimentarsi nelle angolature dello slalom ed un ampio panorama di intrattenimenti giocoso/sportivi, che va sotto il nome di Predaia Park e Nevelandia: un parco divertimenti a 360°, che corrisponde a tutte le aspettative dell’immaginario infantile. Grazie ad un magico tappeto che conduce in

alta quota, la scivolata verso valle è un brivido unico, da provare… A disposizione dei più piccoli, slittini e bob per diversificare la discesa ed il divertimento, peraltro assicurato. Per i più spericolati e per quanti amano le sensazioni forti e le nuove esperienze ludico – sportive, c’è la pista di tubbing, che si percorre a bordo di particolari gommoni da neve. L’inverno però può essere apprezzato anche da punti di vista diversi, con attività altrettanto accattivanti ed affascinanti, tutte da provare: i volteggi del pattinaggio sul ghiaccio e le romantiche gite sulle carrozze trainate da cavalli… un’offerta d’altri tempi, che affascina da sempre grandi e piccini e che consente di rivivere le tradizioni del passato. Gli allettanti e diversificati intrattenimenti invernali vengono esaltate dalle invitanti proposte tariffarie: gli stagionali partono dai 69 euro e consentono di godere appieno del lungo periodo invernale; i bambini fino agli otto anni sciano gratuitamente se accompagnati da adulto pagante. Una grande opportunità, un peccato non approfittarne… E scese le ombre della sera, il divertimento continua… Le piste sulla stazione del monte Nock si illuminano in notturna, per discese ancora più emozionanti, sotto la volta stellare.Una vacanza completa, un’offerta varia, interessante e divertente. Assolutamente da considerare. ■

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di Fabio De Santi

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na delle loro canzoni più famose portava come titolo “Chi fermerà la musica”, ma ora a molti viene da chiedersi davvero “Chi fermerà i Pooh”? con tanto di punto interrogativo. Eh sì, perché i Pooh sembrano non fermarsi mai e anche dopo l’abbandono del loro batterista storico hanno proseguito, alla faccia delle voci di scioglimento e, anzi, sono tornati in azione con un nuovo disco e un nuovo tour ancora più ambizioso. Gli orsetti del pop tricolore infatti si ripropongono nei teatri con il loro “Opera Seconda Tour” che li vedrà il 15 dicembre sul palco dell’Auditorium S. Chiara di Trento. Per questo spettacolo Roby Facchinetti, Dodi Battaglia e Red Canzian, con Danilo Ballo alle tastiere e Phil Mer alla batteria, sono in concerto con le grandi canzoni della loro carriera, per la prima volta accompagnati da un’orchestra sinfonica: la Ensemble Symphony Orchestra diretta dal maestro Giacomo

chi fermerà la musica? Gli orsetti del pop tricolore, i pooh, si ripropongono nei teatri con il loro “Opera Seconda Tour” che li vedrà il 15 dicembre sul palco dell’Auditorium S. Chiara di Trento Loprieno. Iniziato a fine ottobre da Modena, il tour sta già dando molto soddisfazioni alla band : «Ora che il tour è definitivamente decollato – raccontano Roby, Dodi e Red – possiamo dirlo con grande certezza: questo è il più bel concerto dei Pooh, il più emozionante, il più maturo, il più appassionato, ma la cosa fantastica è che queste cose le dice anche la gente, all’unisono, tutte le sere... quasi si fossero messi d’accordo per usare le stesse parole! E in un momento non certo facile per il nostro

paese, stiamo raddoppiando le date in molte città, in assoluta controtendenza positiva! Grazie a tutti quelli che hanno creduto e continuano a credere alla nostra musica». E infatti sono i loro fan a mantenere sempre vivo l’entusiasmo in questa band e a dare entusiasmo ai tre musicisti che hanno realizzato il nuovo

disco “Opera Seconda” con la collaborazione di un’orchestra sinfonica di 67 elementi (formata da musicisti dell’Orchestra Sinfonica della Rai di Torino, del Teatro Regio di Torino, e delle migliori sinfoniche d’Italia). L’album contiene undici brani della carriera dei Pooh riarrangiati appunto con l’orchestra, undici “storie”

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Alice, a rovereto il 9 dicembre

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a dimensione di un’artista come Alice è sempre stata in qualche modo a metà strada fra la voglia di aprirsi al grande pubblico, suggellata da una serie di successi, e quella decisamente più di nicchia e di ricerca grazie anche all’amicizia profonda con Franco Battiato. Alice, al secolo Carla Bissi, ora ritorna con un nuovo progetto discografico, Samsara, che è uscito a ben quattordici anni di distanza dal suo ultimo album “Exit” che molti avevano interpretato, evidentemente sbagliando, come il lavoro dell’addio alle scene. Una lunghissima attesa che rende ancora più interessante il suo concerto del 9 dicembre all’Auditorium Melotti di Rovereto per la rassegna live “Trentino in Musica” organizzata da Sonora. Un ritorno sulle scene, che il suo pubblico attendeva

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da anni, con un live che intreccerà il presente con il passato e in cui non potranno certo mancare i suoi maggiori successi. E qui l’elenco è lungo e parte da “Il vento caldo dell’estate” e “Per Elisa”, passando per “A cosa pensano”, “Chanson égocentrique” fino a “I treni di Tozeur” e “Prospettiva Nevskij”. Samsara nasce come un disco che trova la sua forma nell’ispirazione e nell’accuratezza con cui si è definito nel corso del tempo, canzone dopo canzone, collaborazione dopo collaborazione. È un album che schiera un team di lavoro composto di eccellenze famose e sorprendenti, in grado di offrire a queste canzoni tutta la bellezza e la grazia che meritano, facendole al tempo stesso suonare come il più consapevole e raffinato dei dischi “pop”. Impegnati con Alice nella realizzazione di questo


trentinopanorama che compongono una sorta di concept album”. “Un film dalla trama aperta, dove gli interpreti si rincontrano e ad ognuno viene data una seconda possibilità di ribadire il proprio ruolo nella vita – raccontano i tre. Una musica scritta ieri e riscritta oggi, arricchita da nuove parti inedite, pensate per meglio ambientare ogni racconto”. Fra questi ci sono anche “Sara Nel Sole”, “Canterò Per Te”, “Maria Marea” con Claudio Baglioni, “È Bello Riaverti”, il primo singolo “Ci Penserò Domani” con Mario Biondi, “Pierre”, “Se C’è Un Posto Nel Tuo Cuore” e “Quaderno Di Donna”. Tutte canzoni che si ascolteranno all’Auditorium insieme ad una selezione dei

loro più grandi successi ad una serie di chicche che da tempo non infilavano nei loro live set. Il tutto con quello spirito da eterni ragazzini del pop: “Abbiamo sempre cantato storie fatte di piccoli e grandi sogni intrecciati alle voglie e alle passioni della gente comune – hanno raccontato in occasione della presentazione del disco. – In tanti si sono riconosciuti, e tanti cuori che potevano sembrare lontani tra di loro sono riusciti a convivere sotto lo stesso cielo. Per questo abbiamo pensato ad un’opera dove il cuore guida la mente, e le parole non possono aggiungere nulla a quell’impatto emozionale che solo la musica può dare”. ■

disco troviamo, infatti, Franco Battiato, Mino Di Martino, Francesco Messina, Tiziano Ferro che ha scritto per lei la canzone “Nata ieri” ed il primo chitarrista dei Bluvertigo, Marco Pancaldi. Nel disco compaiono anche altri nomi illustri della musica italiana, come quello di Lucio Dalla, di cui Alice riprende una delle canzoni più significative, “Il cielo”; di Giuni Russo, con la versione-studio di una rilettura della sua messa in musica della poesia di Totò “A cchiù bella“; e dei Califfi, la cui essenziale cover di “Al mattino” chiude idealmente il disco. Proprio su queste collaborazioni la cantante romagnola ha raccontato: “Da tempo lavoro con molti dei musicisti che hanno preso parte alla realizzazione del disco, artisti con cui sono totalmente in sintonia. So che hanno un certo tipo di gusto che mi è affine. Volevo che l’album partisse da tante prospettive, per poi trovarne una sola. Di base sono un’interprete, e quello che cerco è di cogliere l’essenza delle composizioni, avvalendomi anche di musicisti e produttori che conoscono quel che sento e sanno dove voglio arrivare. Il mondo musicale che mi rispecchia è fatto di certe sonorità, in continua evoluzione”.

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di Fabio De Santi

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itorna anche quest’anno l’evento di Capodanno “ HOP! “ proposto al Palameeting di Riva del Garda. La proposta, per quella che si preannuncia come una serata/nottata all’insegna della musica e del divertimento, troverà collocazione in questa location allestita per l’occasione in modo speciale con un palco di grande impatto, un progetto luci realizzato dal lighting designer Mariano Detassis e con un cartellone artisti di livello internazionale. Un proposta risultato dell’impegno organizzativo di Riva del Garda Fierecongressi che, nell’ottica di voler restituire al territorio su cui opera qualcosa di significativo per i giovani, ne è il promotore e che vede la collaborazione dei Comuni di Riva del Garda, di Arco e di Nago-Torbole, oltre che della Comunità Alto Gar-

S. silvestro elettrico “HOP!” lunedì 31 dicembre, palameeting riva del garda: musica, luci e tanta allegria per chiudere in bellezza il 2012 da Ledro e di alcuni sponsor privati. L’evento ha come titolo “HOP!” e la scelta di questo nome deriva dal fatto che in inglese hop significa salto e passare da un anno all’altro è in qualche modo come fare un salto. Lo show avrà inizio alle 21,30 e l’apertura sarà affidata a Guruflex, un gruppo di musica elettronica formato dalla vocalist Katja Ma-

run e dal beatmaker Nicola “Amon” Micheletti. Il progetto musicale dei due musicisti unisce le sonorità jazz, soul e funk con elementi triphop, hiphop, dubstep e drum n’bass. “A seguire – come ci ha raccontato Paolo Fanini direttore artistico dell’evento – il dj set di Chloe Martinez, artista ispanico-francese, nominata recentemente da Emi

Music France tra le cinque migliori DJ di Francia e che si sta affermando sempre più per il suo talento sulla scena internazionale. Il suo stile spazia dalla house all’electro e ciò che la caratterizza è una presenza scenica, la sua in consolle, davvero trascinante”. Il clou della nottata è preannunciato verso le 01,00 del 2013 quando salirà sul palco un’autentica star della consolle, la londinese Lottie. Il suo sound, di grande potenza, è caratterizzato da una devozione totale per la musica tech house che da anni la guida nei suoi dj set in giro per il mondo. ■

FOto: renzo bortolini

È festa per i bambini alla libreria mobydick

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n pomeriggio o una sera in libreria per parlare, recitare, ascoltare: avviene da qui a Natale alla Libreria Mobydick Libri&Giocattoli di Caldonazzo, dove Rita Moratelli e Pino Loperfido hanno cucinato un programma fitto e variegato. Si è partiti venerdì 23 novembre con “Il figlio di Bukoswki”, Layla Betti e Luigi Segnana hanno letto poesie scelte di Charles Bukowski e Simone Cattaneo. Ma è ai bambini che il programma di Mobydick si rivolge. Primo appuntamento per i più piccoli, sabato 8 dicembre con “5 minuti sul lettone”, con Chiara Lombardo e Matteo Boato (ore 16.30). Ingresso rigorosamente gratuito. Sabato 15, verrà presentato il volume “Caldonazzo. Cuore azzurro del Trentino” (Curcu & Genovese), con le splendide fotografie

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di Saverio Sartori. Gran finale, sabato 22 con i “Canti di Natale” di Antonia Dalpiaz (ore 16), coinvolgenti letture ispirate alla magia del Natale, oramai prossimo. Da gennaio, in collaborazione con la Banca del Tempo dei Laghi, Corso di Scrittura Creativa e Realista. Tre incontri serali per imparare ad amare la scrittura, attraverso la lettura e l’accettazione di sé. Con Pino Loperfido. Info: tel. 0461.718117 - libreria@mobydick.tn.it




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i chiude con gli ultimi due eventi di dicembre la Stagione concertistica della Società Filarmonica di Trento, che ha offerto agli appassionati di musica classica una serie di appuntamento di grande rilievo nazionale ed internazionale. Martedì 4 protagonisti saranno Alessandro Carbonare, clarinetto, Monaldo Braconi, pianoforte e Francesco De Palma, contrabbasso con programma di sala che prevede l’esecuzione anche di composizioni targate C. Parker “Yardbird Suite”, M. Garson “Variazioni Jazz su un tema di Paganini”, A.G. Priolo “Tango Escondido”, J. Pastorius “Improvvisazioni per contrabbasso solo” , D. Gilman “Klezmer – Freilach”

magia barocca Si chiude la stagione 2012 della FILARMONICA TRENTO con gli ultimi due appuntamenti di DICEMBRE e F. Zappa “Dog meat”. Primo Clarinetto dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia dal 2003, Alessandro Carbonare ha vissuto a Parigi, dove per quindici anni ha occupato il posto di Primo Clarinetto solista all’Orchestre National de France. Ha registrato gran parte del repertorio per Harmonia Mundi e JVC Victor e ha dato grande impulso alla musica contemporanea per clarinetto, commissionando

nuovi concerti a Ivan Fedele, Salvatore Sciarrino, Luis De Pablo e Claude Bolling. Monaldo Braconi è nato a Roma dove ha studiato al Conservatorio di Musica Santa Cecilia. Lunedi 10, arriva un altro ensemble barocco di altissimo livello, per concludere la Stagione. Ad accompagnare l’Orchestra Barocca di Venezia sarà la mezzosoprano Romina Basso, fra composizioni di A. Vivaldi, G.F. Ha-

endel, T. Albinoni e A. Marcello. L’Orchestra Barocca di Venezia – internazionalmente nota come Venice Baroque Orchestra (VBO) – è nata nel 1997 dall’incontro tra Andrea Marcon e l’Accademia di San Rocco. L’orchestra dispone di musicisti attivi da anni nel campo della musica antica ed è specializzata nell’esecuzione su strumenti originali. Diretta da Andrea Marcon, la VBO ha tenuto concerti in tutto il mondo, esibendosi in sale quali la Royal Albert Hall di Londra, Théâtre du Châtelet di Parigi, Konzerthaus di Berlino e ricco è il suo catalogo discografico realizzato con Sony e Deutsche Grammophon. ■

APPUNTAMENTI DI NATALE CON LA DANZA

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raziati quest’anno dalla solita e obsoleta rappresentazione dello Schiaccianoci, nel corso delle festività natalizie la stagione InDanza, pur rimanendo nell’ambito dei grandi classici dell’arte tersicorea, ospiterà per due giorni al teatro Sociale di Trento il Balletto del Sud. Vanto della cultura salentina, questo ensemble è stato fondato nel 1995 ed è diretto dal coreografo Fredy Franzutti. Con un organico di 16 solisti di diversa nazionalità, annovera inoltre un vasto repertorio di produzioni della tradizione classica e non. Il 25 dicembre il Balletto del Sud sarà quindi protagonista de La bella addormentata, in cui Fredy Franzutti presenta una personale versione della fiaba di Perrault, su musica di Caikovskij e scene di Francesco Palma, ambientata nel Salento. Un lavoro quindi pregno di tutti gli aspetti magici appartenenti a questo lembo di terra, tra cui la sostituzione della puntura del consueto fuso con il morso della tarantola salentina. Ancora la compagnia leccese del Balletto del Sud sarà poi interprete, il 26 dicembre, di Carmen, questa volta una fedele trasposizione, sempre ad opera di Franzutti, del melodramma di Bizet, arricchito da altre musiche di autori

come Albeniz, Chabrier e Massenet, che vedrà una fusione di esotismo gitano e creatività contemporanea. La stessa critica definisce così questa versione di Carmen: “Opera, al tempo stesso, violenta e limpida, per quel suo porsi al confine tra destino e verità, di cui è prova la brutalità regale di Carmen, emblema del mito della passione distruttrice, la Carmen della tradizione letteraria francese, la versione di Fredy Franzutti si legge come un affresco carico di vitalità, aneddotico e pittoresco.” Dopo il successo dello scorso anno tornerà a Trento il 31 dicembre e l’1 gennaio la compagnia torinese Sonics, composta da danzatori-acrobati interpreti di Duum, uno spettacolo all’insegna di movimenti plastici e acrobatici, nell’illusionismo ispirato alla leggenda della civiltà sotterranea di Agharta. Il titolo di “Duum” rappresenta quindi il rumore del salto liberatorio che dalle viscere della terra potrebbe riportarne in superficie gli abitanti. La compagnia torinese, guidata dall’ex-ginnasta Ileana Prudente e dal manager creativo Alessandro Pietrolini, festeggerà a Trento l’arrivo del nuovo anno con uno spettacolare show. Lara Deflorian

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di Alessia Acampora

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er l’ultimo appuntamento in programma della Stagione concertistica 2012, Ensemble Zandonai si avvale della collaborazione del coro “Voci Roveretane” diretto da Rudy Parisi e della brava soprano Johanna Klisowska, esp er t a di musica ba rocca. L a scelta del repertorio è di grande interesse storico ed estremamente accattivante sotto il profilo della fruibilità. Si è voluto rendere omaggio alla scuola napoletana barocca con la presentazione di autentici capolavori della musica sacra del periodo. La prima

Cullati da note barocche Il programma di dicembre dell’ensemble zandonai, comincia sabato 1 dicembre parte del programma con musiche di Leonardo Leo e di Alessandro e Domenico Scarlatti, per coro a cappella, sarà diretta dal m° Rudy Parisi, direttore del coro Voci Roveretane. La seconda parte del concerto prevede il celebre Salve Regina di G. B. Pergolesi, per soprano, archi e continuo, il concerto grosso in Fa minore di Alessandro Scarlatti per archi e conti-

nuo, il Pange Lingua di Leonardo Leo per coro archi e continuo e le Litanie per la Beata Vergine di Francesco Durante per soprano, coro, archi e continuo. La concertazione e direzione delle composizioni per orchestra, coro e soprano spetta al m° Giancarlo Guarino. Il concerto è inserito nella manifestazione Polyphonia 2012 e si terrà sabato 1 dicembre, alle 21.00, presso la Chiesa

di S. Marco a Rovereto (ingresso libero) Altro appuntamento dell’Orchestra da Camera di Trento, mercoledì 5 dicembre, Rovereto auditorium Melotti ore 20.30 (Bastiano e Bastiana Singspiel KV 50 Musica Wolfgang Amadeus Mozart - opera da camera). Quindi venerdì 14 dicembre, alle 20.30, e domenica 16 dicembre, alle 16.00, a Trento presso il Teatro Sociale, sarà suonato il dittico: “Notte di un Nevrastenico” di N. Rota e “Il segreto di Susanna” di W.Ferrari (operine del ‘900). ■

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e origini della Terza Sinfonia beethoveniana sono tuttora avvolte nel mistero: non sono noti né l’epoca precisa a cui risalirebbero né il preciso disegno programmatico da cui nascerebbe. Arcinoto, al contrario, è l’aneddoto che racconta l’allievo e assistente Ferdinand Ries, secondo cui Beethoven, appresa la notizia dell’(auto)incoronazione a imperatore di Napoleone, avrebbe strappato il foglio di dedica della Sinfonia. Sotto la direzione di Massimo Quarta, l’”Eroica” beethoveniana sarà proposta dall’Orchestra Haydn mercoledì 12 dicembre all’Auditorium di Trento (ore 20.30) nell’ambito della 53. Stagione Sinfonica. Il celebre violinista italiano si esibirà anche nel ruolo di solista nel Concerto per violino e orchestra n. 3 in sol maggiore K 216 di Wolfgang Amadeus Mozart. In apertura di serata l’Ouverture del Coriolano di Beethoven. Mercoledì 19 dicembre, sempre all’Auditorium cittadino (alle 20.30), si segnala l’esecuzione di tre rarità di Ermanno Wolf-Ferrari (1876-1948), compositore italo-tedesco (per la precisione veneziano-bavarese), le cui origini

Un’Haydn “Eroica” e sensuaLe mercoledì 12 dicembre c’è Massimo Quarta, nel duplice ruolo di direttore e violinista. In programma l’Eroica di Beethoven. Il 31 dicembre, di scena Stefanie Irányi

suggeriscono di propagarne l’opera proprio in una terra di confine come il Trentino e l’Alto-Adige. Si tratta della Suite-Concertino per fagotto e orchestra in fa maggiore, op. 16 (solista Flavio Baruzzi, primo fagotto della Haydn), del Concerto per violoncello e orchestra in do maggiore, op. 31 “Invocazione” (soli-

sta Robert Nagy) e dell’Ouverture tratta da “Le donne curiose”. Sul podio dell’Orchestra Haydn salirà per la prima volta l’austriaco Friedrich Haider, Lunedì 31 dicembre si chiuderà il 2012 con il tradizionale Concerto di Fine Anno. All’Auditorium S. Chiara di Trento (ore 19.30) debutterà

alla direzione dell’Orchestra Haydn l’israeliano Asher Fisch. L’artista collabora regolarmente con i maggiori teatri europei e americani e con complessi sinfonici di prestigio fra cui la Israel Philharmonic Orchestra, la Chicago e la Cleveland Symphony Orchestra, la NHK Symphony Orchestra, i Münchner Philharmoniker, l’Orchestre Philharmonique de Radio France. Assieme a lui la voce solista di Stefanie Irányi per un programma che comprenderà pagine di J. Strauss, F. Lehár, E. Kálmán, L. Bernstein (da “Candide” e “West Side Story”). Si replica il 3 gennaio alle 21 al Palacongressi di Cavalese. ■

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l terzo appuntamento della Stagione di concerti TEMPORUM MIRACULA, organizzata dall’associazione Labirinti Armonici avrà luogo sabato 22 dicembre, alle 18, presso la sala delle Marangonerie al Castello del Buonconsiglio di Trento. Il concerto sarà incentrato sul doppio significato celato nel titolo stesso: l’attesa dell’ “Arcangelo” Gabriele che annuncia la nascita di Gesù e l’arrivo dell’anno che celebra i 300 anni dalla morte di “Arcangelo” Corelli, compositore e violinista importantissimo per l’evoluzione della storia della musica. Il programma musicale si baserà, oltre che sull’opera di Corelli, su com-

d’antico suono

positori suoi contemporanei, testimoniando come la musica del ‘600 sia di straordinaria bellezza: la grande creatività in essa espressa lascia piena libertà interpretativa ai musici, rendendo ogni esecuzione sempre di piacevole ascolto e assolutamente attuale. Gli esecutori proporranno il repertorio barocco con strumenti originali o copie fedeli per ricreare le atmosfere sonore e i colori timbrici dell’epoca: saranno utilizzati violini barocchi, violetta barocca,

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violoncello barocco, liuto, tiorba, clavicembalo. I musici coinvolti saranno Andrea Ferroni e Stefano Roveda ai violini, Luca Martini alla violetta, Ivo Brigadoi al violoncello, Pietro Prosser alla tiorba, Davide Lorenzato al clavicembalo. La scelta del Castello del Buonconsiglio è avvenuta per creare una cornice adeguata a questo tipo di musica che è nata proprio all’interno di corti e palazzi. Questo ambiente elegante e suggestivo sarà

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ulteriormente arricchito dalle scenografie dell’architetto Alessandro Passardi, che darà forma e colore ad ogni ambiente sonoro. La serata sarà completata da una degustazione enogastronomica. I vini saranno a cura di Vilar, azienda agricola di Villalagarina, appartenente al gruppo dei Dolomitici, undici viticoltori uniti dall’amicizia, dalla solidarietà e da una visione comune: la valorizzazione dell’originalità e della diversità della viticoltura trentina nel rispetto di un’etica produttiva condivisa. La gastronomia De Gustibus di Riva del Garda stupirà con stuzzicanti prelibatezze. Per informazioni dettagliate scrivere a labirintiarmonici@gmail. com. ■

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le mille possibilità dell’inverno

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La bellezza del paesaggio, due grandi caroselli e numerose applicazioni tecnologiche rendono indimenticabile la vacanza in Trentino nel Dolomiti Superski sono la Val di Fassa, Moena - Tre Valli, Val di Fiemme, e San Martino di Castrozza - Passo Rolle. Anche per la stagione 2012/13 il carosello propone una serie di novità per rendere sempre più piacevoli e fruibili le giornate sulla neve. Nuove proposte allettanti, come l’estensione al biglietto giornaliero dell’offerta “Skipass a costo zero per i bambini fino a 8 anni” (se acquistato contestualmente allo skipass per adulti) e lo skipass “5 giorni a scelta su 6” si aggiungono alle ormai consolidate offerte speciali “Dolomiti Super Première”, “Dolomiti Super Kids” e “Dolomiti Super Sun”. Skirama rappresenta da sempre uno dei comprensori sciistici più importanti dell’arco alpino. Quasi 400 km di piste per il carosello che raggruppa le più belle stazioni sciistiche del Trentino occidentale, fruibili attraverso un unico skipass. Un tour tra gli imponenti massicci dell’Adamello – Presanella, dell’Ortles –– Cevedale e le splendide cime delle Dolomiti di Brenta.

Ne fanno parte le stazioni sciistiche di Madonna di Campiglio e Pinzolo in Val Rendena, Folgarida - Marilleva, Peio, Passo del Tonale in Val di Sole, Andalo - Fai della Paganella, Monte Bon-

done e Folgaria - Lavarone - Luserna. Stazioni note per la qualità degli impianti di risalita, per piste di ogni grado di difficoltà quasi totalmente servite da impianti per l’innevamento programmato, per

IN INVERNO, IL GRANDE SPORT ABITA QUI Sono decine gli eventi organizzati in Trentino da dicembre a marzo

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nche nel prossimo inverno il Trentino ospiterà una lunga serie di eventi sportivi di alto livello. Si comincia il 14 dicembre con la tappa fassana della Coppa Europa di slalom speciale, che si disputerà sotto le luci dello “Ski Stadium Aloch” di Pozza. Martedì 18 dicembre Madonna di Campiglio ospiterà in notturna una delle gare cult nella storia dello sci alpino, la mitica «3Tre», uno slalom speciale. Pochi giorni dopo, il 20 dicembre, l’Altopiano della Paganella ripropone un evento capace di unire lo spettacolo agonistico offerto degli atleti con la musica rock, un mix originale chiamato Alpine Rockfest. Prima di Natale si accenderanno Fiemme 2013_Lukas Runggaldier_Ph.Newspower

on i suoi oltre 800 km di piste da sci (per una superficie totale di area sciabile di oltre 1.500 ettari), il Trentino è una delle mete europee predilette dagli amanti degli sport invernali. Sia i praticanti sia i semplici appassionati possono godere di un’offerta vastissima (sono circa 500 le piste disponibili con un dislivello complessivo di 65.500 metri), che comprende anche alcuni tracciati diventati ormai un vero e proprio cult per gli sciatori e una serie di competizioni di livello internazionale in grado di regalare emozioni e spettacolo. La quasi totalità (circa il 90%) delle piste della nostra provincia è attrezzata inoltre per l’innevamento artificiale programmato, che garantisce la sciabilità da dicembre fino ad aprile, anche in situazioni di scarso innevamento naturale. Sono 242 invece gli impianti di risalita, rinnovati e all’avanguardia per garantire il massimo comfort e la massima sicurezza. Due i caroselli, che comprendono quasi tutte le piste del territorio. Dolomiti Superski (www. dolomitisuperski.com) è il più grande comprensorio sciistico al mondo, un vero paradiso per gli amanti della neve e degli sport invernali. Situato nelle Alpi sud-orientali, si estende tra l’Alto Adige, il Trentino e la provincia di Belluno e comprende dodici zone sciistiche che si distinguono per la varietà dei tracciati e sono particolarmente indicate per la vacanza di tutta la famiglia. Propone 450 impianti di risalita usufruibili con un unico chip-skipass e 1.200 chilometri di piste, 350 dei quali in territorio trentino. Le aree sciabili trentine inserite


Fototeca Trentino Marketing S.p.A.- FOTO DI Pierluigi Orler Dellasega

trentinopanorama

anche i riflettori dell’anello ghiacciato di Baselga di Piné, che il 22 e 23 dicembre ospiterà i Campionati Italiani Assoluti di pattinaggio (velocità). Il 2012 dei grandi eventi sportivi si concluderà il 30 dicembre con i Campionati Italiani di sci alpino, organizzati in Val di Fassa, scelta da tempo dalla nazionale italiana per i propri allenamenti. Il 5 e 6 gennaio lo spettacolare Tour de Ski di sci nordico approderà in Val di Fiemme. Il giorno della Befana, in Alta Val di Non, è anche quello della

to il periodo invernale. Per chi decide di concedersi una vacanza in Trentino, preziose si rivelano le possibilità offerte in ambito tecnologico dalle cosiddette app: da Skitrentino, l’applicazione per smartphone (iPhone e Android) a Visittrentino

Tourist Guide, la nuovissima applicazione gratuita per Iphone e Android, passando per ARound Trentino, per ora riservata ai possessori di Iphone. Le app si possono scaricare gratuitamente dal portale del Trentino www. visittrentino.it/mobile. ■

Ciaspolada, il principale appuntamento a livello europeo per gli amanti delle racchette da neve. Un ambiente assai diverso è invece quello si crea a Madonna di Campiglio, che dal 14 al 19 gennaio ospita Wrooom, che ha come protagonisti i piloti della Ferrari e della Ducati. Spazio ai giovani talenti mondiali dello sci nordico, invece, il 19 e 20 gennaio con il Trofeo Topolino, di casa a Lago di Tesero, in Val di Fiemme. Il 27 gennaio toccherà invece ai “bisonti” degli sci stretti grazie alla Marcialonga, settanta chilometri di neve tracciati tra Moena e Canazei, in Val di Fassa. Il 20 febbraio 2013, con una spettacolare cerimonia d’apertura in programma a Trento, scatteranno Mondiali di sci nordico, salto e combinata, che fino al 3 marzo assegneranno gli allori nelle tre discipline. Nel mese di marzo l’attenzione sarà invece rivolta ai giovani campioni dello sci alpino, che da venerdì 8 a sabato 9, si daranno appuntamento a Folgaria e sui vicini Altipiani di Lavarone e Luserna per dare vita al 52º Trofeo Topolino. Alpine Rockfest_Archivio Apt Dolomiti di Brenta

di Campiglio e i 3.000 metri al Passo del Tonale, garantisce la possibilità di sciare da novembre fino a primavera inoltrata. Inoltre il sistema di innevamento programmato, di cui è dotata pressoché la totalità delle piste, assicura una perfetta sciabilità per tut-

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le diverse proposte sportive legate alla neve e per lo straordinario ed inconfondibile paesaggio naturale. L’elevata altitudine delle piste dello Skirama Dolomiti - Adamello Brenta (www.skirama. it), che raggiungono i 2.500 metri di quota a Madonna

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vita ed opere di un maestro di Fiemme

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ercoledì 26 dicembre, alle 17.30, al Centro Arte Contemporanea (Piazzetta Rizzoli, 1), il Comune di Cavalese e l’intera valle di Fiemme

– sicuramente arriveranno anche estimatori dalle valli limitrofe –, inaugurano la prima grande antologica di un artista che segna ancor oggi, a ben ottantasette anni, l’immaginario figurativo di questo lembo di montagna:

Gino Bellante. La mostra, accompagnata da un corposo catalogo – 160 pagine, più di 100 immagini e diversi interventi critici, a cura di Elio Vanzo e Luigi Trentin –,

rimarrà aperta

fino al 30 marzo, permettendo

così agli amanti dell’arte e non solo di assaporare la pittura paesaggistica di un artista che ha sempre colto il cuore e l’anima delle cose, siano esse nature morte, en plein air, a contatto con il mondo. Collateralmente, diverse iniziative

omaggio a Robotti

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ino al 9 dicembre, nelle sale della galleria civica «Giuseppe Craffonara» una mostra curata dal centro culturale «La firma» e dal titolo «La vita in un quadro» rende omaggio all’artista che ha trasformato in arte le lotte femministe: Andreina Robotti (19131996). L’esposizione è inaugurata sabato 24 novembre alle ore 18; quindi prosegue fino al 9 dicembre tutti i giorni dalle 10.30 alle 14 e dalle 15 alle 18.30 con ingresso libero. Nata nel 1913 ad Iseo, toscana per vocazione, veronese d’adozione, Andreina Robotti è stata un’artista che ha avuto il consenso della critica più attenta (da Buzzati a Marchiori, da Mozzambani a Mussa, a Neri Pozza) e negli anni roventi dell’azione politica femminista, ha stretto un sodalizio con figure come Gina Pane, Ketty La Rocca, Marina Abramovich, Rebecca Horn. Con il nome di Andreina Antonioli, ha passato l’infanzia e la gioventù a Siena, dove ha frequentato l’Accademia di Belle Arti e ha imparato a conoscere Duccio, Simone Martini, Lorenzetti e dove ha conosciuto e sposato Pietro Robotti diventando per tutti Andreina Robotti.

didattiche aiuteranno anche gli studenti, grandi e piccoli, a cogliere le particolarità di questo artista che ancor oggi è impegnato a cantare le lodi di una natura che, pur assalita dalla frenesia della modernità, sa ancora mantenere i suoi aspetti selvaggi e affascinanti. Il Museo realizzerà, infine, un video contenente una inedita intervista al pittore, oltre a documenti e immagini d’epoca che, proiettato in contemporanea nelle sale del museo, presenterà la vita e l’opera di questo amato, grande maestro di Fiemme. Gino Bellante, nato a Cavalese nel 1925, ha iniziato a dipingere a 16 anni e da quel momento non ha mai smesso

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di indagare le sfumature cromatiche di una natura che in certe stagioni dell’anno, come l’autunno, sa dare il meglio di sé. Ha frequentato, passo dopo passo, le fasce naturali del fondovalle e quelle di mezza montagna, le campagne, i piccoli nuclei abitati che formano ancora una sorta di villaggio a misura d’uomo, i campi e le macchie di latifoglia che caratterizzano il paesaggio naturale e quello culturale della valle di Fiemme, tralasciando le montagne e le


trentinomostre conifere del paesaggio più in quota che divengono, nei suoi scorci, pure campiture di colore che si digradano in soluzioni ricche di atmosfera visionaria. La scoperta di Paul Cézanne, l’impressionista francese che tramite la sua ricerca pittorica ha creato le basi per la rivoluzione cubista, ha poi determinato in Gino Bellante una sua personale ed originalissima fase sperimentale, in particolare nel tema della natura morta: gli oggetti spesso delineati con pochi segni pittorici appaiono nella composizione, come tipicamente nella fase precubista, portati in un unico piano: nel dipinto viene esclusa la profondità e gli elementi pur mantenendo la loro riconoscibilità vengono forzati verso una realtà parallela fatta di forma e colore, indipendente ed autonoma dall’ obbligo limitativo di rappresentare il reale. Si aggiunge la scoperta dei macchiaioli, durante una visita a Firenze di una mostra su Fattori e i macchiaioli toscani, dai quali ha tratto la maniera stilistica della costruzione pittorica dell’immagine mediante l’uso di ampie pennellate di colore ed il suo tipico formato orizzontale, in cui il paesaggio si assottiglia in poche strette fasce cromatiche. E poi lo splendore delle nature morte, piccole gocce cromatiche depositate sulle tavole e sulle tele, dove la luce comporta una trasfigurazione delle forme, concentrandosi sulla facoltà immaginativa. Si oscilla da un modo tutto

Albiano Mostre MOSTRA DI PRESEPI ARTIGIANALI Apertura: da domenica 23 a lunedì 31 dicembre. Chiesa vecchia di San Biagio. Tradizionale mostra di presepi artigianali. I presepi esposti sono circa 80 e sono realizzati dagli abitanti e dai ragazzi di Albiano. Ingresso libero. Info: A.p.T. Tel. 0461.683110. Ore 15-18.

Arco Mostre Koen van der Broek Apertura: fino a domenica 9 dicembre. Palazzo dei Panni. La pittura di Koen van der Broek (Belgio, 1973) trascrive i bordi degli spazi urbani così come il paesaggio costruito e decostruito. Nascono tele semi astratte dalle tinte appiattite e dai confini degli elementi non definiti. Forme interrogative sulla visione prospettica e sulle profondità dei luoghi traducono la struttura compositiva di uno spazio ambientale divenuto quasi evanescente. Privata dalla presenza di figure, di monumenti, di riferimenti riconducibili ad una identificazione caratterizzante, la scena è come sospesa e in attesa di essere evocata. Info: www.museoaltogarda.it.

corporale di percepire le cose ad un suono dolce e penetrante: tutto brilla nell’aria e questa luce sfiora il paesaggio astratto, assoluto. È uno sguardo, quello di Gino Bellante, che vive sul contrappunto di un ascolto dolcissimo e perduto. La mostra presenterà in sintesi il percorso di Gino Bellante nella alternanza delle sue fasi temporali e stilistiche, con alcuni momenti dedicati all’opera grafica ed al ritratto, in modo da offrire una panoramica il più possibile completa della sua vita ed opera, estremamente apprezzata, ma finora mai raccolta in un unico caratterizzante evento espositivo. Intanto l’artista continua ad operare, come un sapiente alchimista dei colori, dei toni, dei volumi e delle forme, nel suo labirintico studio, immerso tra tavole e libri, pennelli e tubetti schiacciati e svuotati dal desiderio di ricomporre il mondo naturale.

Baselga di Piné Mercati EL PAÉS DEI PRESEPI: IL GIOCO DELL’OGGETTO MISTERIOSO Apertura: da venerdì 7 a lunedì 31 dicembre. Vie del paese di Miola. Visitando i presepi di Miola potrete partecipare a un simpatico gioco. Se riuscirete a scovare almeno 15 dei 30 oggetti misteriosi nascosti riportati nelle fotografie della cartina, marcando con il punzone nell’apposito spazio sulla cartina il simbolo corrispondente all’immagine di ciascun oggetto misterioso, riceverete un simpatico omaggio (max 1 per famiglia). A chiusura della manifestazione, domenica 6 gennaio, fra tutti i partecipanti al gioco, verrà estratto il vincitore di un prezioso presepe in ceramica offerto dalla Gioielleria Obrelli di Lavis. Info: A.p.T. Tel. 0461.557028.

Mercati EL PAÉS DEI PRESEPI: TRADIZIONI E MERCATINI NATALIZI DI PINÉ Apertura: da venerdì 7 a domenica 9 dicembre. Centro di Miola. Nel periodo natalizio Miola si trasforma in un grande presepe. Passeggiando per le vie del paese potrete ammirare oltre 100 presepi artigianali realizzati dalle famiglie sotto casa, negli antichi portici, nelle finestrelle. La mostra dei presepi sarà arricchita da un mercatino della solidarietà, spettacoli natalizi, un punto ristoro, la carrozza dei cavalli, il gioco dell’oggetto misterioso, gli animali del presepe, il presepe mobile di Mario e Chiara Anesin, i presepi del mondo, le “Case del Mondo”, la piazza delle stelle, la mostra “I lavori delle mani e del cuore”, laboratori didattici preso la Fattoria Didattica NATURAalTROTTO e, per chi vuole trascorrere ancora qualche ora nella magica atmosfera natalizia dell’Altopiano, vi aspetta un itinerario del gusto per una cena genuina e originale in un ristorante locale. Info A.p.T. Tel. 0461.557028. Dalle ore 14.

Caldonazzo Mercati AMICI DEI PONY - AZIENDA AGRICOLA MIO RANCH Apertura: da sabato 1 a domenica 23 dicembre. Tutti i giorni del mercatino per i più piccoli la possibilità di vivere un’esperienza unica: cavalcare un pony lungo le vie del centro storico di Caldonazzo! Orari servizio: venerdì 15.30 - 19.00; sabato e domenica: 10-19 . Mostre DON IDO FONTANARI FOTOGRAFIE Apertura: da venerdì 23 novembre a mercoledì 5 dicembre. Ex Caseificio. Mostra fotografica. Info: www.comune.caldonazzo.tn.it.

Cavalese Mostre Gino Bellante Apertura: da mercoledì 26 dicembre 2012 a sabato 30 marzo 2013. Centro Arte Contemporanea (Piazzetta Rizzoli, 1). Mostra a cura di Elio Vanzo e Luigi Trentin. La mostra presenterà in sintesi il percorso di Gino Bellante nella alternanza delle sue fasi temporali e stilistiche, con alcuni momenti dedicati all’opera grafica ed al ritratto, in modo da offrire una panoramica il più possibile completa della sua vita ed opera estremamente apprezzata ma finora mai raccolta in un unico caratterizzante evento espositivo.

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trentinomostre Civezzano Mostre PRESEPE A GRANDEZZA NATURALE Apertura: da sabato 1 a lunedì 31 dicembre. Piazza di Seregnano. Le statue, realizzate dall’associazione “Tut en Piaza”, sono a grandezza naturale. Presso il presepe è a disposizione dei visitatori un librone dove scrive commenti e pensieri sul Natale. Il presepe è visitabile tutti i giorni in qualsiasi orario con offerta libera. Info Associazione “Tut en Piaza”; ass. tutenpiaza@virgilio.it.

Fornace Mercati I PRESEPI DE FORNAS Apertura: da sabato 8 a lunedì 31 dicembre. Vie del paese. 8^ edizione della mostra di presepi per le vie del paese di Fornace. Gli abitanti di Fornace preparano lungo le vie del paese dei presepi. Inoltre una quarantina di presepi saranno allestiti all’interno del “volt”. Per poter visitare tutti i presepi del paese si potrà ritirare una cartina presso il tabacchino Da Serena o presso El Volt. Info: Marco Antonelli Cell. 347.3104518.

Riva del Garda Mostre Andreina Robotti La vita in un quadro Apertura: da sabato 24 novembre a domenica 9 dicembre. Sale della galleria civica «Giuseppe Craffonara». Mostra curata dal centro culturale «La firma», rende omaggio all’artista che ha trasformato in arte le lotte femministe. Orario: tutti i giorni dalle 10.30 alle 14 e dalle 15 alle 18.30 con ingresso libero.

Mostre Achtung Banditen. La Resistenza nel Basso Sarca. 1943-1945 Apertura: da giovedì 27 dicembre 2012 a domenica 6 gennaio 2013. MAG Piazza Cesare Battisti. Immagini dell’epoca scattate nelle vie delle città e dei paesi del Basso

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Sarca, mentre i tragici fatti della guerra e della Resistenza (ma anche quelli successivi, con i danni, non solo materiali, la ricostruzione e i processi ai collaborazionisti) si compivano; inoltre documenti storici, installazioni e anche la ricostruzione dell’ufficio della Geheime Staatspolizei, la tristemente nota Gestapo, la polizia politica del Terzo Reich, ufficio presente anche in città. Orario: da martedì a domenica, dalle 10 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 18.

Rovereto Mostre PASUBIO 1915-1918 Apertura: fino a venerdì 1 novembre 2013. Castello. Orario: dal martedì alla domenica ore 10-18. Info: www.trentinograndeguerra.it; www.museodellaguerra.it. Mostre Un altro tempo. Tra Decandentismo e Modern Style Apertura: da sabato 22 settembre 2012 a domenica 13 gennaio 2013. Mart. A cura di Lea Vergine. Una mostra di Lea Vergine che mette a nudo uno più interessanti fenomeni artistici e culturali del Novecento: un crocevia di artisti, poeti, scrittori e fotografi attivi tra Londra, Parigi e l’Italia tra la fine degli anni Dieci e gli anni Trenta del novecento. Aperto dal martedì alla domenica 10-18; venerdì 10-21. Lunedì chiuso (eccetto festivi). Info: www. mart.trento.it; n.verde 800397760; Tel. 0464.438887. Mostre La magnifica ossessione Apertura: fino a domenica 6 ottobre 2013. Mart. Il Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto celebra i suoi primi dieci anni di vita attraverso una mostra che ridisegna la relazione delle sue collezioni con il pubblico, riflette sul proprio patrimonio e intraprende un modo inedito di osservarlo. Info: www.mart.tn.it. Mostre David Claerbout Apertura: fino a domenica 13 gennaio 2013. Mart. A cura di: Saretto Cincinelli. Realizzata in stretta collaborazione con l’artista, la la prima personale italiana dedicata a David Claerbout (Kortrijk, Belgio, 1969) offre un’importante panoramica di videoinstallazioni, a partire da “Untitled (Single Channel View)”, 1998-2000, fino a “The Quiet Shore”, 2011. Info: www.mart.tn.it.

quadri, arazzi e molto di più… Paolo De Carli in “Se… menti”: un mondo d’arte e una dedica

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ontestualmente al paesaggio che lo circonda – le morbide curve di Besenello e gli ampi quanto soleggiati scenari della Vallagarina – e coerentemente alle ispirazioni naturalistiche, Paolo De Carli ha allestito la sua personale in loco, in quel caratteristico borgo ai piedi del castello. Non le grandi finestre espositive contemporanee ma un dismesso vano destinato alle scorte agrarie, in piena tradizione rurale. Individuato l’originale spazio per l’expo – grazie anche al sentito coinvolgimento dell’amministrazione ed alla collaborazione della cantina Vivallis – l’autore (originario di Trento che ha preferito la tranquilla dimensione naturale) presenta e propone la sua produzione artistica, dagli anni Settanta ad oggi. Nessun intento di retrospettiva, nessuna ricostruzione temporale, nessuna progressione cronologica; piuttosto una miscellanea di esperienze, che si concretizza e si materializza in arte, da mostrare in questa singolare location. Un intento espositivo finalizzato a cogliere le sensazioni del paese, motivato dal desiderio di creare e confermare appartenenze attraverso l’opera d’arte. Gli elementi portanti dell’esposizione sono gli arazzi, vere e proprie costruzioni artistiche finemente interpretate sul tessuto. E se a De Carli si attribuisce il merito di studiare e realizzare quello che in gergo degli addetti ai lavori viene definito “cartone”, la compiutezza dell’opera si deve senz’altro attribuire alla moglie Katia Pustilnicov, francese con origini russe. Utilizzando lane d’Oltralpe e servendosi di una strumentazione tipicamente originale – un vero telaio dell’Ottocento, di provenienza parigina, sopravvissuto al passare del tempo – la consorte artista realizza linee e tratti, idee e pensieri espressi dal marito su carta. A fianco del tessuto artistico, il visitatore può ammirare la poliedrica produzione dell’autore, che spazia dai quadri alle incisioni, fino ad includere dettagliati e ragionati progetti di studio per fontane. Accanto alla personale – ma volontariamente inserita nello stesso contesto artistico – il partecipato omaggio al fratello artista e scultore, scomparso nel 2008. Insomma c’è tutto un mondo intorno allo spazio espositivo di De Carli e Pustilnicov; sapientemente traslato ed interpretato nel luogo in cui hanno scelto di vivere.


trentinomostre SANTA MASSENZA Mercato mercatino di natale Santa Massenza. Apertura: fino a domenica 16 dicembre. Il Mercatino di Natale di S. Massenza si colloca all’interno del ricco programma di “Spirito artigiano nel borgo della grappa” e si sviluppa tra di vòlti storici del paese, dove antico e moderno si fondono in maniera unica. Esso prevede la presenza di espositori qualificati che propongono una vasta gamma di articoli di artigianato locale e prodotti dell’enogastromonia trentina. Info: www.apt.trento.it.

Orario: giovedì e venerdì ore 1722; sabato e domenica ore 11-22. Rassegna dedicata al prodotto principe della vitivinicoltura trentina, lo spumante metodo classico TRENTODOC. Tre settimane di degustazione, incontri, laboratori enogastronomici, appuntamenti culinari, abbinamenti. Ingresso libero con degustazione a pagamento. Info: Palazzo Roccabruna; Tel. 0461/887101; info@palazzoroccabruna.it.

Sanzeno Mostre RICCARDO SCHWEIZER Forme e colore Apertura: da venerdì 12 ottobre 2012 a domenica 6 gennaio 2013. Casa de Gentili. Orari: dal 20 ottobre al 23 dicembre: sabato ore 15-18; domenica ore 10-12 e 1518. Dal 26 dicembre al 6 gennaio: tutti i giorni ore 15-18; domenica ore 10-12 e 15-18. Chiuso: lunedì, Natale e Capodanno.

Tesero Mostre PRESEPI DI TESERO Apertura: da sabato 8 dicembre 2012 a venerdì 6 dicembre 2013. L’evento natalizio che riscalda il cuore della Val di Fiemme “Tesero e i suoi Presepi” immerge nella tradizione della devozione popolare per più di un mese. Dalle viuzze di Tesero, dai cortili, dalle finestre, dalle stalle e dalle cantine si affacciano 130 presepi artigianali, illuminati fino alle 23, nei cortili, nelle stalle, nelle nicchie fra le legnaie e dietro alle inferriate delle finestre. Il paese, con le case a ridosso l’una dell’altra, si trasforma a sua volta in un grande presepe. I visitatori (25 mila in media), passeggiando per le strade acciottolate coperte di neve, divengono figuranti. Info: www.presepiditesero.it.

trento Mostre AIR MAIL Apertura: fino a domenica 3 marzo 2013. Museo dell’Aeronautica Caproni - Via Lidorno 3. Mostra di dipinti dell’artista Giorgio Ramella. Orario: dal martedì alla domenica con orario 10-13 e 14-18. Chiuso il lunedì non festivo, i giorni di Natale e Capodanno. Info: www. mtsn.tn.it Fiere Bollicine su Trento, incontri e suggestione con sua eccellenza TrentoDoc Apertura: fino a domenica 9 dicembre. Palazzo Roccabruna - Via SS. Trinità, 24 - Trento

Mercati Mercatino di Natale a Trento Apertura: fino a lunedì 24 dicembre. Piazza Fiera. Il Mercatino di Natale di Trento, giunge quest’anno alla sua 20a edizione. Nella tradizionale cornice di Piazza Fiera, gli espositori mettono in mostra i loro rinomati prodotti artigianali: addobbi per l’albero di Natale, presepi, candele, palline di vetro soffiato, sculture in legno e ceramica dipinta a mano. Al centro della piazza, come ogni anno, il polo enogastronomico, con vendita diretta e degustazione delle varie specialità trentine. Orario: tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 19.30. Il 24 dicembre 2012 chiusura anticipata alle ore 17. Info: www. mercatinodinatale.tn.it. Mercati Mercato contadino Apertura: da domenica 1 dicembre 2013 a domenica 23 dicembre 2012. Via Garibaldi. Esclusi i giorni 8 e 9 dicembre. Dalle ore 10 alle 19.30. Le aziende agricole vendono prodotti della nostra terra con somministrazione di prodotti tipici. In contemporanea, come al solito, si terrà il Mercato Contadino di Piazza Dante il sabato mattina e il Mercato Contadino di San Giuseppe, in Via Filzi, il mercoledì mattina. Info: Coldiretti Tel. 0461.915575. Mostre VUOTO DI MEMORIA - La riscoperta del quartiere del Sas di Trento Apertura: fino a domenica 6 gennaio 2013. Spazio archeologico sotterraneo del Sas. Fonti e documenti d’archivio vengono esplorati dallo spettatore attraverso un percorso immersivo. Le installazioni multimediali rivelano immagini, intrecciano voci e documenti d’archivio che raccontano il quartiere perduto. Orario: 9-13/14-18.00. Ingresso libero.

Mostre Homo sapiens. La grande storia della diversità umana Apertura: da venerdì 21 settembre 2012 a domenica 13 gennaio 2013. Museo delle Scienze - Via Calepina. Seguendo un ordine cronologico di eventi e situazioni ed analizzando le tracce lasciate dai nostri antenati camminatori fino all’invenzione dell’agricoltura e alle epoche storiche più recenti, la mostra racconta da dove veniamo e come siamo riusciti a popolare l’intero pianeta. Il filo conduttore è lo spostamento, l’esplorazione, la dispersione degli umani in uno spazio ecologico instabile e frammentato. Orario: 10-18. Lunedì chiuso. Info: Museo delle Scienze, Tel. 0461.270311; www.mtsn.tn.it. Mostre FRANCESCO GUARDI NELLA TERRA DEGLI AVI - Dipinti di figura e capricci floreali Apertura: da sabato 6 ottobre 2012 a domenica 6 gennaio 2013. Castello del Buonconsiglio. Orari: dal 6 ottobre al 18 novembre 1018; dal 20 novembre al 6 gennaio 2013 9.30-17. Giornate di chiusura: tutti i lunedì non festivi, domenica 25 dicembre 202 e mercoledì 1 gennaio 2013. Info: www.buonconsiglio.it. Mostre MARGHERITA MANZELLI - GELITIN - JONATHAN PYLYPCHUK Apertura: da giovedì 25 ottobre a venerdì 7 dicembre. Studio d’Arte Raffaelli - Palazzo Wolkenstein - Via Marchetti, 17. Info: www.studioraffaelli.com. Mostre Roberto De Pol Whatever works Apertura: fino a domenica 9 dicembre. Upload Art Project. Via del Suffragio. Mostra a cura di Giulia Corradi, Chiara del Senno e Federico Mazzonelli. Info: visite su appuntamento - 349.3865792. Mostre Ski Past. Storie nordiche in Fiemme e nel mondo Apertura: fino a domenica 30 giugno 2013. Museo Le Gallerie - Piedicastello. Storia di una valle e della magnifica comunità di Fiemme, delle origini nordiche dello sci, dell’età dell’esplorazione e dell’evoluzione tecnica delle specialità nordiche. Info: Le Gallerie Tel. 0461.230482; info@museostorico.it . Mostre Oli ed acquerelli recenti Apertura: da sabato 1 dicembre a mercoledì 15 febbraio. Sala Thun. Torre Mirana Via Belenzani. Mostra di Diego Bridi. Orario: 10-12 / 16-19.

Mostre Il Bosco dentro il Palazzo Apertura: da sabato 1 a domenica 23 dicembre. Sala Thun di Torre Mirana, via Belenzani n. 3. Un originale incontro artistico tra Carlo Scantamburlo, scultore che racconta la natura utilizzando come alfabeto il legno del bosco, e Matthias Schilling, pittore che nei suoi acquerelli la impreziosisce con un tocco delicato e fantastico. Orario: dal martedì al venerdì ore 14-18;sabato e domenica ore 10-18. Info: URP Tel. 800 017615, www.trentocultura.it.

Mostre MISTER... DOLLARO Apertura: da sabato 1 a venerdì 21 dicembre. Studio d’Arte Andromeda - Via Malpaga, 17. Orario: 17-19.30, domenica chiuso. Ingresso libero. Mostre Un Vescovo, il suo tesoro, la sua cattedrale. La committenza artistica di Federico Vanga (1207-1218) Apertura: da venerdì 14 dicembre 2012 a domenica 7 aprile 2013. Museo Diocesano Tridentino Piazza Duomo 18. La mostra, organizzata in occasione dell’ottavo centenario dalla fondazione della Cattedrale di Trento, intende focalizzare l’attenzione su Federico Vanga, ispiratore del nuovo edificio di culto. Info: Museo Diocesano Tridentino. Tel. 0461-234419; info@museodiocesanotridentino.it. Mostre I SILENZI DELLA NEVE Apertura: da lunedì 24 dicembre 2012 a domenica 3 marzo 2013. Torre Vanga, Piazza della Portèla, 1. Mostra curata da Alberto Groff. Quaranta immagini offriranno una visione insolita della neve, carica di poesia e di suggestione, e un’opportunità culturale in più per i turisti della stagione invernale trentina, dagli sciatori ai visitatori dei mercatini natalizi, ai partecipanti dei Mondiali di Sci Nordico Fiemme 2013. Orario: 10-18. Chiuso il lunedì, il 25 dicembre e il 1° gennaio. Ingresso gratuito. Info: sopr. storicoartisti@provincia.tn.it; tel. 0461.492101 - 499388.

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trentinoappuntamenti

un mese che nasce sotto una buona stella

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rriva Dicembre, con le feste del Cuore e con esse i Mercatini

Natalizi della

tradizione Mitteleuropea e germanica: atmosfere

indimenticabili in Trentino, con le numerose proposte. Da Trento, in Piazza Fiera, a Rovereto, passando per il Villaggio delle Meraviglie di Pergine, quindi Levico e Caldonazzo, dove “Natalarte” è allestito nel centro storico

del paese. Attorno alle tradizionali casette, laboratori, spettacoli, concerti, passeggiate con i pony e molto altro ancora Musica classica, mercoledì 12 dicembre c’è Massimo Quarta, nel duplice ruolo di direttore e violinista, con l’Orchestra «Haydn». In programma l’Eroica di Beethoven. Il 31 dicembre, di scena Stefanie Irányi.

euripide “pacifista”

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e troiane, o Le troadi (Τρωαδες in lingua originale), è una tragedia di Euripide, rappresentata per la prima volta nel 415 a.C.. L’opera venne messa in scena nell’ambito di una trilogia legata alla guerra di Troia, di cui facevano parte anche le tragedie Alessandro e Palamede (oggi perdute). Alla fine della trilogia venne rappresentato anche il dramma satiresco Sisifo (anch’esso perduto). La trama parte dal momento in cui la città di Troia, dopo la lunga guerra, è infine caduta. Gli uomini troiani sono stati uccisi, mentre le donne devono essere assegnate come schiave ai vincitori. Cassandra viene data ad Agamennone, Andromaca a Neottolemo ed Ecuba ad Odisseo. Cassandra predice le disgrazie che attenderanno lei stessa e il suo nuovo padrone una volta tornati in Grecia, ed il lungo viaggio che Odisseo dovrà subire prima di rivedere Itaca. Andromaca subisce una sorte terribile, poiché i greci decidono di far precipitare dalle mura di Troia Astianatte, il figlio che la donna aveva avuto da Ettore, per evitare che un giorno il bambino possa vendicare il padre e per porre fine alla stirpe troiana. Successivamente Ecuba ed Elena si sfidano in una sorta di agone giudiziario, per stabilire le responsabilità dello scoppio della guerra.

Per l’Opera lirica, mercoledì 5 dicembre, altro appuntamento originale: “Bastiano

e Bastiana”, di Mozart, da un’idea di Giacomo Fornari e

Andrew Basso, l’uno manager dell’altro, artisti trentini “prestati” al mondo, che finalmente si esibiscono

Nicola Ulivieri che hanno ideato

proprio qui. Il primo con il suo show, il secondo in un

uno spettacolo per il grande

emozionante tributo ai mitici Blues Brothers.

schermo con disegni animati di Saul Darù.

Gli orsetti del pop tricolore, I

Pooh, si ripropongono nei teatri con il loro “Opera Seconda

Per la danza ecco gli appuntamenti del circuito provinciale:

Trans-u-mare, una creazione di Francesca La

Cava, Kaos - Balletto di Firenze e la compagnia sanremese Ariston Proballet. Per il teatro, si apre con una grande opera tragica il mese

Tour” che li vedrà il 15 dicembre sul palco dell’Auditorium

di dicembre a teatro. Dal 6 al 9 dicembre all’Auditorium

S. Chiara di Trento.

saranno in scena gli attori dello Stabile di Bolzano, diretti da

Alice, al secolo Carla Bissi, ritorna in Trentino con un nuovo progetto discografico, Samsara, che è uscito a

più radicale denuncia dei disastri sulla guerra” che Euripide

ben quattordici anni di distanza dal suo ultimo album “Exit”.

scrisse nel 415 a .C. Un’opera che per contenuti e struttura

Una lunghissima attesa che rende ancora più interessante

drammaturgica è tra le più rappresentate al mondo.

il suo concerto del 9 dicembre all’Auditorium Melotti

Marco Bernardi, con

“Le Troiane”, considerata “la

Infine, festa di sera, sul Monte

Bondone. Ogni

di Rovereto per la rassegna live “Trentino in Musica”

giovedì e sabato sera dalle 20 alle 22.30 a partire dal 27

organizzata da Sonora.

dicembre, 38 globi illuminanti rischiareranno la neve. Sciate

Curioso l’abbinamento Dennis 116

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Cabaret TECNICHE CACCIA STRESS Aldeno. Ore 20.45. Teatro Comunale. Una serata... “terapeutica” di e con Mario Cagol. Musiche live di Andrea Lelli. Info: www.trentinospettacoli.it. Famiglia BOLLE, BOLLE, BOLLE Santa Massenza. Azienda agricola e distilleria Francesco Poli. Dalle 14.30 alle 16.30. In un mare di bolle sarà possibile sperimentare come creare bolle grandi e piccole, provocando e realizzarne una non sferica. Info: Apt Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi - Ufficio Info Vezzano tel. 0461.216050 864400; www.apt.trento.it. Famiglia visita alla centrale di S. Massenza Santa Massenza. Ore 16.30. Visita guidata alla centrale idroelettrica di S. Massenza. Un viaggio tra le specificità del borgo alla scoperta del suo “cuore pulsante”, la fascinosa centrale idroelettrica Hydro Dolomiti Enel. Partecipazione gratuita, prenotazione obbligatoria. Info: Apt Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi - Ufficio Info Vezzano tel. 0461.216050 - 864400; www.apt.trento.it. Musica seigradi Rovereto. Ore 20.45. Teatro alla Cartiera. Concerto per voce e musiche sintetiche di Santasangre. Corpo e voce Roberta Zanard. Info: www.comune.rovereto.tn.it. Musica Musica sacra napoletana del XVIII secolo Rovereto. Ore 21. Chiesa di S. Marco. Concerto di chiusura della Stagione Concertistica 2012. Con l’Ensemble Zandonai con la collaborazione del coro “Voci Roveretane” diretto da Rudy Parisi e della brava soprano Johanna Klisowska. Ingresso libero. Teatro ERA DESTINO Trento. Ore 20.45. Teatro Cuminetti. Commedia di Roberto Volcan (liberamente ispirato a “La panne. Una storia ancora possibile” di Friedrich Dürrenmatt) con T.I.M. Teatro Instabile Meano per il Concorso Premio Mario Roat. Info: Tel. 0461.237352; www.cofas.it. Teatro AMLETO IN SALSA PICCANTE Roncegno. Ore 20.45. Teatro. Commedia di Aldo Nicolaj. Con il Gruppo Teatrale “Gianni Corradini” di Villazzano. Per il 2° Festival Nazionale Uilt. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it.

Teatro PU DE QUA CHE DE LA’ Pergine Valsugana. Ore 20.30. Oratorio. Commedia di Brunetto e Lucio Binelli. Con la Filo “Tra ‘na roba e l’altra” di Cavrasto. Per la Rassegna Teatrale “Autunno a Teatro”. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it.

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Teatro PURGA E CIOCCOLATO Civezzano. Ore 20.45. Teatro Comunale “Luigi Pirandello”. Commedia di Gian Carlo Pardini. Con la Filodrammatica di Telve Valsugana. Per la Rassegna Teatrale “Bruno Palaoro”. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it. Teatro ULISSE PRINOT FARMACISTA DE NOT Povo. Ore 21. Teatro “Concordia”. Commedia di Amendola e Corbucci. Con la Filo “Toblino” di Sarche. Per la 25° Festival del Teatro Umoristico “Isidoro Trentin”. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@ cofas.it; www.cofas.it.

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Teatro EL BANDOL DE LA MATASSA Cognola. Ore 20.45. Teatro Auditorium. Commedia di Antonia Dalpiaz. Con la Filodrammatica di Sopramonte. Per la Rassegna “Teatroincollina”. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it. Teatro STANZE COMUNICANTI Taio. Ore 20.30. Teatro. Commedia di Alan Ayckbourn - traduzione Pino Tierno. Con l’Associazione Culturale “La Baraca” di Martignano. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it. Teatro IL SABATO DEL VILLAGGIO Giovo. Ore 20.45. Teatro parrocchiale di Verla. Nell’ambito del progetto delle politiche giovanili della Comunità di Valle della Valle di Cembra rappresentazione teatrale in dialetto trentino del testo di Lorenzo Dalmonech, tratto dall’omonima poesia di Giacomo Leopardi, presentata dalla Filodrammatica di Verla con i ragazzi di Giovo. Ingresso: € 2,00. Info: Cristian Monauni Cell. 349.5005728. Teatro ‘70 MI DÀ TANTO Romeno. Ore 21. Teatro Parrocchiale. Spettacolo musicale con Pappazzum. Drammaturgia e regia di Eugenio Allegri. Info: www. trentinospettacoli.it. Teatro DUE ALLEGRI VAGABONDI Spiazzo. Ore 21. Teatro Parrocchiale. Commedia di e con Marco Artusi, Gianluigi (Igi) Meggiorin. Regia di Maril Van Den Broek. Con La Piccionaia I Carrara - Teatro Stabile di Innovazione. Info: www.trentinospettacoli.it.

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trentinoappuntamenti Teatro ragazzi ROMANZO D’INFANZIA Trento. Ore 16. Teatro Auditorium. È uno spettacolo dedicato a tutti coloro che non possono fare a meno dell’amore, che danza e parla della relazione tra genitori e figli. Commuove gli adulti e fa ridere i bambini. Una creazione nata esplicitamente per un pubblico giovane, ma che rapisce e affascina anche gli adulti. Vincitore di numerosi riconoscimenti fra cui il Premio “Stregagatto” per le produzioni della stagione 1997/98, è considerato uno spettacolo cult della Compagnia Abbondanza/ Bertoni. È stato tradotto in quattro lingue e rappresentato in tutto il mondo con oltre seicento repliche. Saranno in scena Michele Abbondanza e Antonella Bertoni. Info: Centro Servizi Culturali Santa Chiara Tel. 0461/213834 - n. verde 800-013952; www.centrosantachiara.it. Tradizione natalarte 2012 - Berta e Bice - magiche atmosfere Caldonazzo. Ore 15.30. Magia, clowneria, bolle di sapone giganti e giocoleria vi intratterranno per un pomeriggio all’insegna del divertimento. Info: www.centriamocaldonazzo.it.

2 domenica Cultura Guidati da una stella. Il racconto del Natale nell’arte Trento. Ore 16. Museo Diocesano Tridentino - Piazza Duomo, 18. Analisi del tema natalizio attraverso le diverse opere esposte nel museo. Alla fine del percorso i partecipanti riceveranno un piccolo dono. Ingresso e percorso guidato gratuiti. Info: Tel. 0461-234419; info@museodiocesanotridentino.it.

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Escursionismo s. massenza, prodotti d’eccellenza! Santa Massenza. Ore 14.30 e 15.30. Escursione guidata per le vie del borgo alla scoperta dei suoi prodotti d’eccellenza. Visita alla Mostra dedicata al mondo della grappa e dell’olio extravergine d’oliva, la cui coltivazione viene qui considerata come al confine estremo, all’acetaia per scoprire l’aceto di mosto d’uva cotto e alle aziende agricole locali che producono grappe e Vino Santo. Info: Apt Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi - Ufficio Info Vezzano tel. 0461.216050 - 864400; www. apt.trento.it. Musica CORO GARDA TRENTINO Calceranica al Lago. Ore 16. Chiesa S.Rosario. Per la rassegna “Dicembre in musica”.

Per i più piccoli natalarte 2012 truccabimbi e sculture palloncino con Cristiana Caldonazzo. Ore 15.30. Info: www.centriamocaldonazzo.it. Teatro ULISSE PRINOT FARMACISTA DE NOT Trento. Ore 16. Teatro Cuminetti. Commedia di Roberto Volcan. Con T.I.M. - Teatro Instabile Meano. Per il Concorso - Premio Mario Roat. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it. Teatro SEGRETI, BOSIE E SCONDIROLE Campodenno. Ore 20.30. Teatro. Commedia di Alberto Maria Betta. Con la Filo “Arcobaleno” di Arco. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it. Teatro I TRE PORCELLINI Tione di Trento. Ore 15. Teatro Comunale. Adattamento, interpretazione e regia di Maurizio Corniani. Commedia tratta dall’omonima fiaba di Jacobs Joseph. Con il Centro Teatrale Corniani. Info: www.trentinospettacoli.it. Teatro ragazzi PENTOLINA, PENTOLETTA, PENTOLACCIA Faver. Ore 16. Molin de Portegnach. Spettacolo per bambini con i burattini di Luciano Gottardi. Ingresso: € 5,00. Info Sorgente ‘90 Celòl. 328.1344805, info@sorgente90.it, www.sorgente90.it. Teatro ragazzi ROMANZO D’INFANZIA Trento. Ore 16. Teatro Auditorium. È uno spettacolo dedicato a tutti coloro che non possono fare a meno dell’amore, che danza e parla della relazione tra genitori e figli. Una creazione nata esplicitamente per un pubblico giovane, ma che rapisce e affascina anche gli adulti. Vincitore di numerosi riconoscimenti fra cui il Premio “Stregagatto” per le produzioni della stagione 1997/98, è considerato uno spettacolo cult della Compagnia Abbondanza/Bertoni. Saranno in scena Michele Abbondanza e Antonella Bertoni. Info: Centro Servizi Culturali Santa Chiara Tel. 0461/213834 - n. verde 800-013952; www.centrosantachiara.it. Teatro ragazzi NEVE Vezzano. Ore 16.30. Teatro Valle dei Laghi. Viaggiando in parallelo alla fiaba “La regina della Neve” di Andersen abbiamo voluto raccontare una storia diversa che però contenga tutti gli elementi di impostazione presenti nella fiaba. Il linguaggio dei due personaggi, le loro paure, le loro incomprensioni, la loro magia prendono spunto da ogni avvenimento e personag-


trentinoappuntamenti gio raccontato da Andersen. Info: www.fondazioneaida.it. Tradizione natalarte 2012 - gli artigiani in strada Caldonazzo. Ore 15.30. Nel centro storico di Caldonazzo ammiriamo l’artigiana della creta e ceramica, lo scultore del legno e l’artigiano del rame e del ferro. Info: www.centriamocaldonazzo.it.

3 lunedì Teatro NARRENSCHIFF Pergine Valsugana. Ore 20.45. Teatro Don Bosco. Due atti unici sulla follia con la Compagnia ariaTeatro. Drammaturgia di Chiara Benedetti, Alberto Basaluzzo, Denis Fontanari e Carlo Orlando. Con Chiara Benedetti e Denis Fontanari. Musiche eseguite dal vivo da Chiara Benedetti - regia di Carlo Orlando. Info: www.trentinospettacoli.it.

4 martedì Cultura presentazione libro Rovereto. Ore 17. Mart - Sala “Ricerca” al secondo piano, all’interno del percorso espositivo de “La magnifica ossessione”.“Case del Balilla: Architettura e Fascismo”.Un libro di Rinaldo Capomolla, Marco Mulazzani, Rosalia Vittorini, Edizioni Electa, 2008. Il libro, introdotto da Emilio Gentile, esamina la storia delle case dell’Opera Nazionale Balilla, realizzate in tutta Italia con la volontà di instaurare un rapporto tra innovazione tipologica, adesione ai linguaggi della modernità e ricerca di un vero e proprio “canone” per l’architettura del fascismo. Introduce Paola Pettenella. Sarà presente Marco Mulazzani. Info: www.mart.tn.it Musica Stagione 2012 Filarmonica di Trento Trento. Sala Filarmonica. Alessandro Carbonare, clarinetto; Monaldo Braconi, pianoforte; Francesco De Palma, contrabbasso. Su musiche di C. Parker, M. Garson, A.G. Priolo, J. Pastorius, D. Gilman, C. Boccadoro, L. Bernstein, M. Gould, P.D’Rivera, G. Gershwin, F. Zappa. Info: Società Filarmonica - Tel. 0461/985244. www. filarmonica-trento.it. Teatro NARRENSCHIFF Pergine Valsugana. Ore 20.45. Teatro Don Bosco. Due atti unici sulla follia con la Compagnia ariaTeatro. Drammaturgia di Chiara Benedetti, Alberto Basaluzzo, Denis Fontanari e Carlo Orlando. Con Chiara Benedetti e Denis Fontanari. Musiche eseguite dal vivo da Chiara Benedetti - regia di Carlo Orlando. Info: www.trentinospettacoli.it.

5 mercoledì Cultura C’È STORIA E STORIA... Cembra. Ore 20.30. Sala Consiliare del Municipio. “Tre punti di rosso”. Incontro con l’autrice Luisa Gretter Adamoli. Presentazione del libro Tre punti di rosso (Curcu&Genovese 2011). La storia vera, affascinante e misconosciuta, di Alfonsina Gonzaga Madruzzo. Presentazione di Luciana Grillo (giornalista ed autrice di Scrivere con mani di donna). Info: Biblioteca Comunale di Cembra tel. 0461.683096. Cultura Archeo Live - Quello che le ossa raccontano Trento. Ore 18. Museo Tridentino di Scienze Naturali - Via Calepina 15. Archeolive propone un filo diretto con la vita del ricercatore attraverso l’osservazione di reperti originali normalmente non esposti al pubblico e la simulazione di alcune fasi della ricerca. Info: Museo Tridentino di Scienze Naturali Tel. 0461.270311; receptionmtsn@ mtsn.tn.it. Musica Bastien und Bastienne Bastiano e Bastiana MOZartoons Rovereto. Ore 20.30. Auditorium Melotti. Questo Singspiel di Mozart, che trae ispirazione dall’opéracomique Le devin du village di Jean Jaques Rousseau, offre lo spunto per l’originalissimo progetto, firmato da Nicola Ulivieri e Giacomo Fornari, che hanno ricamato uno spettacolo per il “grande schermo” con i coloratissimi disegni animati di Saul Darù e i cortometraggi di Armin Ferrari, raccontando un thriller particolarmente misterioso.. Info: www. comune.rovereto.tn.it. Musica Orchestra da Camera di Trento Rovereto. Ore 20.30. Auditorium Melotti. Con Bastiano e Bastiana. Su musiche di Singspiel KV 50 Musica Wolfgang Amadeus Mozart.

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6 giovedì Cultura M. FOUCAULT: LA CURA DI SÈ Baselga di Piné. Ore 20.30. Biblioteca. All’interno del ciclo di letture filosofiche “La cura di sé” incontro con la dottoressa Laura Franceschi su “La cura di sé” di Faoucalt, conversazione legata alla parresia, il parlar franco. Info: Biblioteca Tel. 0461.557951. Cultura Conferenza Trento. Ore 17. Associazione Culturale “Antonio Rosmini” - Via Dordi, 8. “La grande fuga dei trentini verso “le Americhe”. Relatore:

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trentinoappuntamenti Renzo Maria Grosselli - esperto di problemi emigratori. Info: www. associazrosminitrento.it. Teatro TROIANE - La più radicale denuncia dei disastri della guerra Trento. Ore 20.30. Teatro Auditorium. Regia di Marco Bernardi con Patrizia lani, Carlo Simoni, Sara Bertelà, Corrado d’Elia. A sedici anni di distanza dalla sua intensa e moderna Medea, Marco Bernardi torna a confrontarsi con una tragedia classica. Rappresentata nel 415 a.C. all’indomani del massacro della città di Milo da parte di Atene, la tragedia porta in scena la guerra vista con l’occhio degli sconfitti e ne urla una denuncia radicale. A partire dal materiale mitico della tradizione arcaica, la drammaturgia di Euripide presenta nelle Troiane lo spettacolo dei crimini di guerra e la deriva di una popolazione devastata. Il destino dei vinti si articola in un defilé di figure femminili travolte dalla spirale della violenza. Info: Centro Servizi Culturali Santa Chiara Tel. 0461/213834 - n. verde 800-013952; www.centrosantachiara.it.

7 venerdì Enogastronomia EL PAÉS DEI PRESEPI: PINÉ CON GUSTO Baselga di Piné e Bedollo. Piccola rassegna gastronomica su misura per la famiglia per gustare i piatti della tradizione trentina, pensati dai nostri ristoratori per le famiglie che vogliono provare ricette originali, realizzate con ingredienti semplici e genuini. L’occasione ideale per passare una serata al calduccio gustando ricette genuine e originali e concludere la visita ai presepi in maniera gustosa. Fino al 9 dicembre. Info A.p.T. Tel. 0461.557028.

Folklore la notte degli alambicchi accesi Santa Massenza. Ore 18 e 21. Questo spettacolo teatrale itinerante racconta gli aspetti fisici, storici e antropologici dell’arte della distillazione della grappa. Un evento in cui si rivive il passato, si celebra la finezza della grappa di oggi e si brinda al suo futuro. Lo spettacolo è itinerante e lo spettatore, dotato di radio e cuffie, viene guidato lungo le vie del paese per assistere a vere e proprie scene teatrali, a canti lirici in cui si distilla la poesia e a sobri brindisi in cui la grappa può svolgere ancora la sua funzione sociale. Prenotazione obbligatoria euro 5,00 a persona. Info: Apt Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi - Ufficio Info Vezzano tel. 0461.216050 - 864400; www.apt.trento.it. Musica BRAKE DRUM PERCUSSION Rovereto. Ore 20.45. Sala Filarmonica - Corso Rosmini 64. Con Pietro Bertelli, Enrico Bertelli e Luca Carrara percussioni; Marco Dalpane pianoforte, pianoforte preparato, toy piano, percussioni; su musiche di J. Cage, G. Scelsi. Info: www.filarmonicarovereto.it. Musica Concerto cori piccole colonne Trento. Ore 17.30. Sala Cooperazione Via Vannetti. Info: www. piccolecolonne.it. Teatro AL CAVALLINO BIANCO Tesero. Ore 21. Teatro Comunale. Operetta in due atti di Ralph Bénatzky con Silvia Felisetti, Fulvio Massa,Giuliano Scaranello, Elena Rapita, Alessandro Brachetti, Claudio Corradi,Martina Pezzoli, Francesco Mei con la partecipazione del Corpo di ballo “Accademia” e dell’Orchestra “Cantieri d’Arte” diretta da Stefano Giaroli. Regia di Silvia Felisetti. Info: www.trentinospettacoli.it.

Teatro TROIANE - La più radicale denuncia dei disastri della guerra Trento. Ore 20.30. Teatro Auditorium. Regia di Marco Bernardi con Patrizia lani, Carlo Simoni, Sara Bertelà, Corrado d’Elia. A sedici anni di distanza dalla sua intensa e moderna Medea, Marco Bernardi torna a confrontarsi con una tragedia classica. Rappresentata nel 415 a.C. all’indomani del massacro della città di Milo da parte di Atene, la tragedia porta in scena la guerra vista con l’occhio degli sconfitti e ne urla una denuncia radicale. A partire dal materiale mitico della tradizione arcaica, la drammaturgia di Euripide presenta nelle Troiane lo spettacolo dei crimini di guerra e la deriva di una popolazione devastata. Il destino dei vinti si articola in un defilé di figure femminili travolte dalla spirale della violenza. Info: Centro Servizi Culturali Santa Chiara Tel. 0461/213834 - n. verde 800013952; www.centrosantachiara.it. Teatro IL BAMBINO DELLE STELLE Taio. Ore 16.45. Teatro Cinema Comunale. Commedia di e con Maurizio Cornani. Con il Centro Teatrale Corniani. Info: www.trentinospettacoli.it. Tradizione natalarte 2012 - natale in strada Caldonazzo. Ore 15.30. Due trampolieri con cammelli più un terzo artista a terra con carretto musicale a tema natalizio e bolle di sapone giganti animeranno le vie per due ore. Info: www.centriamocaldonazzo.it.

8 sabato Sala riunioni - Sala Banchetti TRENTO Via Pomeranos, 2 Loc. Mattarello Tel. 0461/944545 www.adigehotel.it

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Danza TRANS-U-MARE Vezzano. Ore 20.45. Teatro Valle dei Laghi. Spettacolo con la Compagnia Gruppo E-motion. Trans-umare ci immerge nella vita pastorale rievocando le nostre radici e il

nostro legame con l’ambiente, con i cicli della vita e della natura, con la tradizione e il folclore: tra passato e presente, tra uomo e ambiente. La transumanza è un viaggio in solitudine che include tre momenti importanti nella fondazione dell’individuo: la partenza e la separazione, la transizione e l’arrivo e l’incorporazione. Info: www.fondazioneaida.it. Folklore la notte degli alambicchi accesi Santa Massenza. Ore 18 e 21. Questo spettacolo teatrale itinerante racconta gli aspetti fisici, storici e antropologici dell’arte della distillazione della grappa. Un evento in cui si rivive il passato, si celebra la finezza della grappa di oggi e si brinda al suo futuro. Lo spettacolo è itinerante e lo spettatore, dotato di radio e cuffie, viene guidato lungo le vie del paese per assistere a vere e proprie scene teatrali, a canti lirici in cui si distilla la poesia e a sobri brindisi in cui la grappa può svolgere ancora la sua funzione sociale. Prenotazione obbligatoria euro 5,00 a persona. Info: Apt Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi - Ufficio Info Vezzano tel. 0461.216050 864400; www.apt.trento.it. Folklore FIERA DI SANTA LUCIA Trento. Vie della città. Dalle ore 8 alle ore 19. Figuranti in costume tradizionale della Santa percorreranno le vie della Fiera distribuendo caramelle. Info: Consorzio mercati e fiere del Trentino, tel. 0461.434200. Musica Concerto dell’Immacolata Arco. Ore 18. Chiesa Collegiata. Concerto dell’Immacolata Camerata musicale Città di Arco. Musica natalarte 2012 - “Natale in casa Marelli” - Babbo Natale, la Renna e la Befana in concerto! Caldonazzo. Ore 20. I successi del Natale nello stile Trio Radio-


trentinoappuntamenti marelli. Uno spettacolo per grandi e piccini che scalda a ritmo di swing. Info: www.centriamocaldonazzo.it. Musica NATALE IN ARMONIA: CORO COSTALTA Baselga di Piné. Ore 20.30. Santuario di Montagnaga. All’interno della rassegna Natale in Armonia 10° Concerto dell’immacolata in compagnia del Coro Costalta. Ingresso libero. Info: A.p.T. Tel. 0461.557028. Musica La Musica Dei Popoli Rovereto. Ore 17. Mart. L’Orchestra di Fiati Liceo Antonio Rosmini si esibirà in occasione del tradizionale concerto di Natale nell’ambito della manifestazione Natale dei Popoli. Il gruppo proporrà al pubblico un programma curioso e piacevole portando in anteprima nazionale due brani di notevole complessità. Ingresso libero. Info: segreteria@fiatiliceo.com Per i più piccoli 5 minuti sul lettone Caldonazzo. Ore 16.30. Libreria Mobydick, Via Roma 8. Con Chiara Lombardo e Matteo Boato. Ingresso libero. Info: tel. 328.2160471. Teatro PROSA, POESIA E MUSICA Trento. Ore 20.45. Teatro B. Cuminetti. Con il Gruppo “Poe.Mus” di Cognola. Serata delle premiazioni per il Concorso - premio Mario Roat. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it. Teatro SEGRETI, BOSIE E SCONDIROLE Sarche. Ore 20.45. Teatro Parrocchiale. Commedia di Alberto Maria Betta. Con la Filo “Arcobaleno” di Arco. Per la 20ª Rassegna di Teatro Amatoriale “Amici del Teatro”. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@ cofas.it; www.cofas.it. Teatro LA VALIS DE CARTON Sopramonte. Ore 21. Teatro Parrocchiale. Commedia di Antonia Dalpiaz. Con la Filo “Bastia” di Preore. Per la 22ª Rassegna Teatrale a Sopramonte. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it. Teatro RECE, CORNI E CORNETI Povo. Ore 21. Teatro “Concordia”. Commedia di Stefania Turra. Con la Compagnia Teatrale “El Feral” di Primiero. Per la 25° Festival del Teatro Umoristico “Isidoro Trentin”. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it. Teatro PRIMA CHE SIA MASSA TARDI Taio. Ore 20.45. Teatro. Commedia di e con Loredana Cont. Con la Filodrammatica “I Dialettanti” di Rovereto. Info: Co.F.As.Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it.

Teatro TROIANE - La più radicale denuncia dei disastri della guerra Trento. Ore 21. Teatro Auditorium. Regia di Marco Bernardi con Patrizia lani, Carlo Simoni, Sara Bertelà, Corrado d’Elia. A sedici anni di distanza dalla sua intensa e moderna Medea, Marco Bernardi torna a confrontarsi con una tragedia classica. Rappresentata nel 415 a.C. all’indomani del massacro della città di Milo da parte di Atene, la tragedia porta in scena la guerra vista con l’occhio degli sconfitti e ne urla una denuncia radicale. A partire dal materiale mitico della tradizione arcaica, la drammaturgia di Euripide presenta nelle Troiane lo spettacolo dei crimini di guerra e la deriva di una popolazione devastata. Il destino dei vinti si articola in un defilé di figure femminili travolte dalla spirale della violenza. Info: Centro Servizi Culturali Santa Chiara Tel. 0461/213834 - n. verde 800013952; www.centrosantachiara.it. Teatro I TRE PORCELLINI Borgo Valsugana. Ore 16.30. Teatro di Olle. Adattamento, interpretazione e regia di Maurizio Corniani. Commedia tratta dall’omonima fiaba di Jacobs Joseph. Con il Centro Teatrale Corniani. Info: www.trentinospettacoli.it. Teatro AL CAVALLINO BIANCO Brentonico. Ore 21. Teatro Monte Baldo. Operetta in due atti di Ralph Bénatzky con Silvia Felisetti, Fulvio Massa,Giuliano Scaranello, Elena Rapita, Alessandro Brachetti, Claudio Corradi,Martina Pezzoli, Francesco Mei con la partecipazione del Corpo di ballo “Accademia” e dell’Orchestra “Cantieri d’Arte” diretta da Stefano Giaroli. Regia di Silvia Felisetti. Info: www.trentinospettacoli.it.

9 domenica Escursionismo s. massenza, prodotti d’eccellenza! Santa Massenza. Ore 14.30 e 15.30. Escursione guidata per le vie del borgo alla scoperta dei suoi prodotti d’eccellenza. Visita alla Mostra dedicata al mondo della grappa e dell’olio extravergine d’oliva, la cui coltivazione viene qui considerata come al confine estremo, all’acetaia per scoprire l’aceto di mosto d’uva cotto e alle aziende agricole locali che producono grappe e Vino Santo. Saranno gli stessi produttori a presentare e a far degustare i loro prodotti d’eccellenza. Un viaggio tra armonie, profumi, tradizione e storia in un luogo che dedica il cuore a queste primizie. Partecipazione gratuita, prenotazione obbligatoria (max 20 persone per gruppo). Info: Apt Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi - Ufficio Info Vez-

Fino al 9 dicembre 2012 Degustazioni di Trentodoc e sapori di montagna da giovedì a venerdì dalle 17.00 alle 22.00, sabato e domenica dalle 10.00 alle 22.00

INCONTRI CON IL TRENTODOC 1 dicembre, ore 18.00 TRENTODOC DI MONTAGNA A cura di Cantina di Cembra (Cembra - TN)

6 dicembre, ore 18.00 BUCHI E BOLLE: IL MONDO DEI FORMAGGI TRENTINI A cura di Onaf - Trentino

7 dicembre, ore 18.00 REDOR: BOLLICINE D’ORO A cura di Cantina rotaliana - Mezzolombardo (TN)

8 dicembre, ore 18.00 A TUTTO TONDO, A TUTTO PASTO: ISTRUZIONI PER L’USO A cura di Marco Larentis, presidente ASPI - TN

A TAVOLA CON IL TRENTODOC Menù di territorio abbinati alle bollicine

1 dicembre, dalle 19.00 alle 22.00 DA PRACORNO UNA MONTAGNA DI SAPORI A cura di agritur Ruatti (Rabbi - TN)

2 dicembre, dalle 12.00 alle 15.00 I PIATTI DELLA MEMORIA A cura del ristorante Elda (Lenzumo di Concei - TN)

8 dicembre, dalle 19.00 alle 22.00 I SAPORI DEL LAGORAI A PALAZZO A cura di agritur Rincher (Roncegno - TN)

9 dicembre, dalle 12.00 alle 15.00 L’AUTONOMIA DI UN TEMPO A cura di Ostaria del Filò (Smarano - TN)

COME NASCE IL TRENTODOC? Fino al 9 dicembre: giovedì e venerdì alle 17.30, 18.30, 19.30 sabato e domenica anche alle 11.30 e alle 12.30 Un tour nella cantina storica di Palazzo Roccabruna per scoprire e degustare il Trentodoc in tutte le fasi della sua preparazione

Per scoprire le altre iniziative www.palazzoroccabruna.it Via SS. Trinità, 24 - 38122 Trento Per info e prenotazioni: tel. 0461/887101 in orario di ufficio

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trentinoappuntamenti zano tel. 0461.216050 - 864400; www.apt.trento.it. Folklore FIERA DI SANTA LUCIA Trento. Vie della città. Dalle ore 8 alle ore 19. Tradizionale distribuzione e degustazione gratuita di dolci trentini dalle ore 11.00 alle 12.00. Info: Consorzio mercati e fiere del Trentino, tel. 0461.434200. Musica EL PAÉS DEI PRESEPI: CORO PICCOLE COLONNE Baselga di Piné. Ore 16. Piazza San Rocco a Miola. All’interno de El Paés dei Presepi concerto del Coro Piccole Colonne, dirette da Adalberta Brunelli, che propone il concerto in attesa del Natale con un repertorio che spazia dalla più belle canzoni natalizie alle melodie internazionali classiche. Info: A.p.T. Tel. 0461.557028. Musica ALICE in concerto Rovereto. Ore 21. Auditorium Fausto Melotti. Per la rassegna live “Trentino in Musica”.

tradizione arcaica, la drammaturgia di Euripide presenta nelle Troiane lo spettacolo dei crimini di guerra e la deriva di una popolazione devastata. Il destino dei vinti si articola in un defilé di figure femminili travolte dalla spirale della violenza. Info: Centro Servizi Culturali Santa Chiara Tel. 0461/213834 - n. verde 800-013952; www.centrosantachiara.it. Teatro PIPPI ALLA RICERCA DEL TESORO Romeno. Ore 16. Teatro Parrocchiale. Spettacolo teatrale musicale per bambini. Testo e musiche originali di Giovanni Giusto con Emanuela Zaro. Con l’Associazione Culturale Tipi da Teatro. Info: www.trentinospettacoli.it. Teatro ragazzi natalarte 2012 - Fiabe e Leggende delle Dolomiti Caldonazzo. Ore 16. Spettacolo tradizionale di burattini. Info: www. centriamocaldonazzo.it.

10 lunedì Musica Stagione 2012 Filarmonica di Trento Trento. Sala Filarmonica. Orchestra Barocca di Venezia e Romina Basso, mezzosoprano. Su musiche di A. Vivaldi, G.F. Haendel, T. Albinoni, A. Marcello, A. Vivaldi. Info: Società Filarmonica - Tel. 0461/985244. www.filarmonicatrento.it.

Musica MUSICA SOTTO L’ALBERO Tiarno di Sopra. Ore 20.30. Teatro. Per la rassegna “Dicembre in musica”. Per i più piccoli natalarte 2012 truccabimbi e sculture palloncino con Cristiana Caldonazzo. Ore 15.30. Info: www.centriamocaldonazzo.it. Teatro TROIANE - La più radicale denuncia dei disastri della guerra Trento. Ore 16. Teatro Auditorium. Regia di Marco Bernardi con Patrizia lani, Carlo Simoni, Sara Bertelà, Corrado d’Elia. A sedici anni di distanza dalla sua intensa e moderna Medea, Marco Bernardi torna a confrontarsi con una tragedia classica. Rappresentata nel 415 a.C. all’indomani del massacro della città di Milo da parte di Atene, la tragedia porta in scena la guerra vista con l’occhio degli sconfitti e ne urla una denuncia radicale. A partire dal materiale mitico della

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Teatro Troiane - La più radicale denuncia dei disastri della guerra Rovereto. Ore 20.30. Teatro Lirico. Con Patrizia Milani, Carlo Simoni, Sara Bertelà, Corrado d’Elia. Regia Marco Bernardi. Info: www. comune.rovereto.tn.it. Teatro PRIMA CHE SIA MASSA TARDI Ziano. Ore 20.30. Teatro. Commedia di e con Loredana Cont. Con la Filodrammatica “I Dialettanti” di Rovereto. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it.

11 martedì Danza La metà dell’ombra Trento. Teatro Cuminetti. Da Reggio Emilia giungerà a Trento la MM Company, portavoce di una cultura contemporanea e vincitrice lo scorso anno del premio Danza&Danza come “miglior compagnia emergente”. In scena porterà un lavoro di Michele Merola, danzatore e coreografo di formazione classica, in cui cinque entità maschili, corporee e spirituali al contempo, rievocano un viaggio rituale, antico, ideale e impalpabile nella sacralità. In-

fo: www.centrosantachiara.it - n. verde 800 013952. Teatro Troiane - La più radicale denuncia dei disastri della guerra Rovereto. Ore 20.30. Teatro Lirico. Con Patrizia Milani, Carlo Simoni, Sara Bertelà, Corrado d’Elia. Regia Marco Bernardi. Info: www. comune.rovereto.tn.it.

12 mercoledì Cultura presentazione libro Rovereto. Ore 17. Mart - Sala “Ricerca” al secondo piano, all’interno del percorso espositivo de “La magnifica ossessione”.“Adolf Loos e Vienna”. Un libro di Marco Pogacnik Quodlibet Studio. Città e paesaggio, 2012. Il volume raccoglie numerosi documenti e disegni inediti di Adolf Loos, il più importante architetto e pubblicitario di Vienna dei primi decenni del XX secolo. Loos viene considerato come un eroe solitario della modernità, tra coloro che hanno lasciato un’impronta duratura sul proprio tempo pur rimanendone ai margini. Introduce l’architetto Giovanni Marzari. Ne parlerà con l’autore Fulvio Irace, professore di Storia dell’Architettura Contemporanea presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano. Info: www.mart.tn.it Musica «Orchestra Haydn» Trento. Ore 20.30. Auditorium. Con Massimo Quarta, direttore e violinista. Info: www.haydn.it.

13 giovedì Cultura Conferenza Trento. Ore 17. Associazione Culturale “Antonio Rosmini” - Via Dordi, 8. “Dalla protoemigrazione alla fuga dei cervelli”. Relatore: Alberto Folgheraiter - giornalista e scrittore. Info: www.associazrosminitrento.it. Cultura Conferenza Trento. Ore 16.30. Barycentro. Un invito ad affrontare il cambiamento nelle relazioni familiari. “La nuvola non sparisce, diventa pioggia” Buddha. Con la Dott.ssa Mariella Petrillo - Psicologa Psicoterapeuta. Info: www.barycentro.coop. Cultura Presentazione libro Trento. Ore 20. Barycentro. Presentazione del libro: “Sperare oggi”di Franco Mosconi e Salvatore Natoli. Casa editrice Il Margine. Si tratta di un serrato confronto tra un teologo, Franco Mosconi, e un filosofo, Salvatore Natoli, sul tema oggi quanto mai controverso: la speranza. Sarà presente Francesco Ghia. Info: www.barycentro.coop.

Musica SERATA CONVIVIALE Riva del Garda. Ore 20.30. Auditorium Scuola Musicale. Per la rassegna “Dicembre in musica”. Musica Concerto per la città Trento. Ore 21. Sala Conferenze della Fondazione CaRiTro, Via Garibaldi 33. Info: tel. 0461 884169 numero verde 800017615 - ufficio_turismo@comune.trento.it. Musica concerto guidato alla scoperta di M.Reger e E. Grieg Trento. Ore 21. Sala Conferenze Fondazione CaRiTro Via Calepina 1. Concerto guidato alla scoperta di M.Reger - andante lirico; E. Grieg Melodia op. 34 n. 2. Ingresso libero. Teatro SPARLA CON ME Mezzolombardo. Ore 21. Teatro S. Pietro. Commedia di e con Dario Vergassola con i “Remi in barca”. Info: www.trentinospettacoli.it. Teatro THE PERFECT CRIME SHERLOCK HOLMES Trento. Teatro Cuminetti. Commedia con Simon Edmonds, Eddie Roberts, Francesco di Gennaro. Regia Enzo Musicò. Lo spettacolo è stato costruito per rispondere alle esigenze di un progetto di formazione mirato all’approfondimento delle lingue straniere. Utilizzando livelli di inglese rapportati ai vari livelli di conoscenza degli studenti, il testo si ispira agli emozionanti racconti di Sir Arthur Conan Doyle, tra cui Il mastino dei Baskerville e La valle della paura. Sherlock Holmes e il suo fidato assistente, il dottor Watson, sono chiamati a risolvere il mistero della morte di Sir Charles, trovato senza vita nella brughiera. Lo spettacolo prevede momenti interattivi per gli spettatori, chiamati ad unirsi all’azione e aiutare a risolvere il mistero. Info: Centro Servizi Culturali Santa Chiara Tel. 0461/213834 - n. verde 800-013952; www.centrosantachiara.it. Teatro UN TRENO CARICO DI FILASTROCCHE Vezzano. Ore 10. Teatro Valle dei Laghi. Un viaggio a bordo di un treno magico porta Irene in luoghi reali e fantastici che Gianni Rodari ha inventato nelle sue filastrocche. Irene è in viaggio verso il mare, contro voglia, accompagnata da un capotreno che la conduce nei luoghi più diversi, dal pianeta degli alberi di Natale al paese delle favole a rovescio. La curiosità di Irene viene stuzzicata a tal punto che decide di proseguire alla ricerca di nuove avventure. Info: www. fondazioneaida.it.


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trentinoappuntamenti Teatro Oh mio dio! Riva del Garda. Ore 21. Sala Mille Palazzo dei Congressi. Commedia di Anat Gov; traduzione e adattamento di Enrico Luttmann e Pino Tierno con Viviana Toniolo, Vittorio Viviani e Roberto Albin. Regia di Nicola Pistoia.

14 venerdì Cultura presentazione libro Rovereto. Ore 17. Mart - Sala “Ricerca” al secondo piano, all’interno del percorso espositivo de “La magnifica ossessione”. “Vaf Stiftung”. La collezione. Catalogo generale. A cura di Daniela Ferrari – Silvana editoriale, 2012. La collezione della Fondazione VAF è fra le più vaste raccolte di arte contemporanea italiana. Spazia dagli inizi del XX secolo fino a oggi. Il catalogo è introdotto da testi critici e corredato da immagini a colori di tutte le opere. Introduce Daniela Ferrari. Ne parleranno Klaus Wolbert e Flaminio Gualdoni con Volker W. Feierabend, ospite della serata. Info: www.mart.tn.it Musica Orchestra da Camera di Trento Trento. Ore 20.30. Teatro sociale. Dittico: “Notte di un Nevrastenico” di N. Rota e “Il segreto di Susanna” di W.Ferrari** (operine del ‘900). Musica CONCERTO DI NATALE Baselga di Piné. Ore 20.30. Centro Congressi Piné 1000. Cconcerto di Natale con Il Coro Costalta diretto da Paolo Zampedri e l’orchestra della Scuola Musicale Pergine - Baselga di Piné MusicaAtelier, composta da una ventina di elementi e diretta dal Maestro Fabio Mattivi. Verranno eseguite musiche di Mozart, Beethoven, Mendelsshon, oltre a musiche del repertorio popolare e tradizionale natalizio. Ingresso libero. Info: A.p.T. Tel. 0461.557028. Musica DITTICO Trento. Ore 20.30. Teatro Sociale. Il segreto di Susanna - La notte di un nevrastenico. La nuova produzione del Centro Servizi Culturali S. Chiara vede rappresentato per la prima volta in regione un piacevole e curioso dittico novecentesco, che accosta gli atti unici “Il segreto di Susanna” di Ermanno Wolf Ferrari e “La notte di un nevrastenico” di Nino Rota. Due gioiellini lirici accomunati drammaturgicamente dalla messa in scena di un piccolo sotterfugio, che trova come contraltare la paura di essere gabbati. Wolf Ferrari e Rota, con impareggiabile humor teatrale e musicale, mettono in ridicolo piccole paure e sottili nevrosi, che nella vita reale perdono proporzione, apparendoci come veri e propri drammi. In-

fo: Centro Servizi Culturali Santa Chiara Tel. 0461/213834 - n. verde 800-013952; www.centrosantachiara.it. Teatro i rusteghi Borgo Valsugana. Ore 20.45. Teatro del Centro Scolastico. Commedia di Carlo Goldoni con Laura Benassù, Kety Mazzi, Roberto Puliero, Giuseppe Vit, Fernanda Vettorello, Nicola Cancian. Regia di Roberto Puliero. Con la Compagnia La Barcaccia di Verona. Info: www.trentinospettacoli.it. Teatro LA VERSIONE DI BARNEY Ala. Ore 21. Teatro Giacomo Sartori. Commedia di Massimo Vincenzi - dall’omonimo romanzo di Mordecai Richler. Con Antonio Salines e l’Associazione Culturale Diritto e Rovescio. Regia di Carlo Emilio Lerici. Info: www.trentinospettacoli.it. Teatro STORIE DI ELFI E FOLLETTI Taio. Ore 16.45. Teatro Cinema Comunale. Testo e riallestimento di Valeria Frabetti. Con Giovanni Boccomino, Luciano Cendou e Giada Ciccolini. Regia di Bruno Cappagli. Info: www.trentinospettacoli.it.

15 sabato Pooh IN CONCERTO opera seconda tour Trento. Ore 21. Teatro Auditorium. Con la partecipazione dell’Ensemble Symphony Orchestra. Info: Centro Servizi Culturali Santa Chiara Tel. 0461.213834 - n. verde 800-013952; www.centrosantachiara.it.

Cabaret SI SLANCIAN NEL CIELO... Sarnonico. Ore 21. Teatro Comunale. Con Lucio Gardin. Info: www.trentinospettacoli.it. Escursionismo CIASPOLATA AL RIFUGIO TONINI Baselga di Piné. Ore 10. Rifugio Tonini. Camminata con le ciaspole o i bastoncini da trekking accompagnati da una guida alpina fino al Rifugio Tonini, dove si potrà degustare un piatto tipico a prezzo promozionale. Partenza ore 10 da Malga Stramaiolo, da Brusago e dal Passo del Redebus. Possibilità

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trentinoappuntamenti di pranzo con piatto unico, dolce, acqua o vino al Rifugio al costo di € 15,00 da pagare in loco, prenotando ai numeri Tel. 0461.683022 o Cell. 348.3683836. Info: A.p.T. Tel. 0461.557028.

Musica Concerto cori piccole colonne Trento. Ore 16. Centro Commerciale Bren Center. Info: www.piccolecolonne.it.

Famiglia verso le stelle Santa Massenza. Azienda agricola e distilleria Francesco Poli. Dalle 14.30 alle 16.30. Osservazione del cielo sotto la cupola del planetario. Info: Apt Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi - Ufficio Info Vezzano tel. 0461.216050 - 864400; www.apt.trento.it.

Teatro I DUE SIGNORI DELLA SIGNORA Roncegno. Ore 20.45. Teatro. Serata finale e delle premiazioni. Commedia di Felix Gandera - traduzione di Luigi Motta. Con il Gruppo Teatrale Giovanile di Roncegno. Per il 2° Festival Nazionale Uilt. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it.

Musica Mozart Boys&Girls 2012 Rovereto. Ore 18. Concerto di S. Lucia con Mozart B&G Orchestra, direttore Italo Rizzi. Info: Associazione Mozart Italia www.mozartitalia.org. Musica IL MONDO DEL NATALE Dro. Ore 20.30. Sala Centro Culturale. Per la rassegna “Dicembre in musica”. Musica Coro della Sosat, concerto di Natale Trento. Ore 21. Badia del SS. Sacramento. Info: tel. 0461 884169 numero verde 800017615 - ufficio_turismo@comune.trento.it. Musica Concerto di Natale per Amnesty International Trento. Ore 20.45. Badia di S. Lorenzo. Brani corali natalizi a cura del Coro Laboratorio Musicale di Ravina e Coro Voci Bianche Laboratorio Musicale dei Minipolifonici di Trento. Info: tel. 0461 884169 numero verde 800017615 - ufficio_turismo@comune.trento.it. Musica Coro Altreterre aspettando il natale Martignano. Ore 20.30. Chiesa. Concerto con canti provenienti da tutto il mondo. Info: tel. 0461 884169 numero verde 800017615 ufficio_turismo@comune.trento.it. Musica Coro paganella Trento. Ore 18. Chiesa di S. Pietro. Repertorio di canti natalizi popolari e della tradizione corale. Info: tel. 0461 884169 numero verde 800017615 - ufficio_turismo@comune.trento.it. Musica Coro C. Eccher Val di Non e Val di Sole Trento. Ore 15.30. Piazza Duomo. Rassegna cori Voci Bianche. Info: tel. 0461 884169 numero verde 800017615 - ufficio_turismo@comune.trento.it.

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Teatro ULISSE PRINOT FARMACISTA DE NOT Viarago. Ore 20.45. Teatro Parrocchiale. Commedia di Amendola e Corbucci. Con la Filodrammatica “Toblino” di Sarche. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it. Teatro NON SPARATE SUL POSTINO Giustino. Ore 21. Teatro Auditorium. Commedia di Derek Benfield. Con la Compagnia Teatrale “Virtus in Arte” di Malè. Per la 15ª Rassegna Teatrale 2012/2013 “’Nsema a far Filò”. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it. Teatro STANZE COMUNICANTI Valfloriana. Ore 20.45. Teatro di Casatta. Commedia di Alan Ayckbourn - traduzione Pino Tierno. Con l’Associazione Culturale “La Baraca” di Martignano. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@ cofas.it; www.cofas.it. Teatro CHI DICE DONNA COSSA DISELO? Samone. Ore 20.30. Teatro di Casatta. Commedia di e con Loredana Cont. Con la Filodrammatica “I Dialettanti” di Rovereto. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@ cofas.it; www.cofas.it. Teatro STORIE DI ELFI E FOLLETTI Pergine Valsugana. Ore 16. Teatro Don Bosco. Testo e riallestimento di Valeria Frabetti. Con Giovanni Boccomino, Luciano Cendou e Giada Ciccolini. Regia di Bruno Cappagli. Info: www. trentinospettacoli.it. Teatro TUTTI A BORDO... DESTINAZIONE MUSICAL Pinzolo. Ore 21. Teatro Paladolomiti. Con la partecipazione dei ballerini e cantanti dell’Associazione danze sportive “Des Étoiles” con Mattia Inverni e regia di Mauro D’Alessio. Info: www.trentinospettacoli.it.


trentinoappuntamenti 16 domenica Cultura Guidati da una stella. Il racconto del Natale nell’arte Trento. Ore 16. Museo Diocesano Tridentino - Piazza Duomo, 18. Analisi del tema natalizio attraverso le diverse opere esposte nel museo. Alla fine del percorso i partecipanti riceveranno un piccolo dono. Ingresso e percorso guidato gratuiti. Info: Tel. 0461-234419; info@museodiocesanotridentino.it. Escursionismo s. massenza, prodotti d’eccellenza! Santa Massenza. Ore 14.30 e 15.30. Escursione guidata per le vie del borgo alla scoperta dei suoi prodotti d’eccellenza. Visita alla Mostra dedicata al mondo della grappa e dell’olio extravergine d’oliva, la cui coltivazione viene qui considerata come al confine estremo, all’acetaia per scoprire l’aceto di mosto d’uva cotto e alle aziende agricole locali che producono grappe e Vino Santo. Saranno gli stessi produttori a presentare e a far degustare i loro prodotti d’eccellenza. Un viaggio tra armonie, profumi, tradizione e storia in un luogo che dedica il cuore a queste primizie. Partecipazione gratuita, prenotazione obbligatoria (max 20 persone per gruppo). Info: Apt Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi - Ufficio Info Vezzano tel. 0461.216050 - 864400; www.apt.trento.it. Musica Orchestra da Camera di Trento Trento. Ore 16. Teatro sociale. Dittico: “Notte di un Nevrastenico” di N. Rota e “Il segreto di Susanna” di W.Ferrari** (operine del ‘900). Musica PENSIERI... DI NATALE Riva del Garda. Ore 17. Chiesa S.Giuseppe di Rione Degasperi. Concerto per la rassegna “Dicembre in musica”. Musica DITTICO Trento. Ore 16. Teatro Sociale. Il segreto di Susanna - La notte di un nevrastenico. La nuova produzione del Centro Servizi Culturali S. Chiara vede rappresentato per la prima volta in regione un piacevole e curioso dittico novecentesco, che accosta gli atti unici “Il segreto di Susanna” di Ermanno Wolf Ferrari e “La notte di un nevrastenico” di Nino Rota. Due gioiellini lirici accomunati drammaturgicamente dalla messa in scena di un piccolo sotterfugio, che trova come contraltare la paura di essere gabbati. Wolf Ferrari e Rota, con impareggiabile humor teatrale e musicale, mettono in ridicolo piccole paure e sottili nevrosi, che nella vita reale perdono proporzione, apparendoci come veri e propri

drammi. Info: Centro Servizi Culturali Santa Chiara Tel. 0461/213834 - n. verde 800-013952; www.centrosantachiara.it. Teatro CANTO DI NATALE Calceranica al Lago. Ore 16.30. Teatro “S. Ermete”. Commedia di Michele Pandini. Con l’Associazione Culturale “LupusinFabula” di Volano. Per la 10ª Rassegna Provinciale di Teatro Amatoriale per Ragazzi. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it. Tradizione rincorri babbo natale Santa Massenza. Ore 10. P.zza S. Vigilio. Partenza della corsacamminata a passo libero aperta a tutti. È obbligatorio indossare il berretto fornito dall’organizzazione. Percorso: 5 km. fra i rinomati e panoramici vigneti. Info: Apt Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi - Ufficio Info Vezzano tel. 0461.216050 - 864400; www. apt.trento.it.

17 lunedì Musica EASY GOING Arco. Ore 20.30. Palazzo Panni. Concerto per la rassegna “Dicembre in musica”. Teatro IL MERCANTE DI VENEZIA Cavalese. Ore 21. Teatro Comunale. Commedia di William Shakespeare con Mino Manni - Shylock con l’Associazione Teatro Libero. Regia di Alberto Oliva. Info: www. trentinospettacoli.it. Teatro DON GIOVANNI Pergine Valsugana. Ore 20.45. Teatro Don Bosco. Commedia di Molière - traduzione di Cesare Garboli. Con Alberto Giusta, Filippo Dini, Massimo Brizi, Alessia Giuliani, Mariella Speranza, Alex Sassatelli. Regia di Antonio Zavatteri. Info: www.trentinospettacoli.it.

18 martedì Cultura Carmine abate Borgo Valsugana. Ore 20.30. Sala della Comunità di Valle. “Da Hora alla Collina del Vento”. Presenta: Pino Loperfido. Info: tel. 328.2160471. Danza danza la notte Trento. Teatro Cuminetti. Info: www.centrosantachiara.it - n. verde 800 013952. Musica MERRY ROCXMAS Riva del Garda. Ore 20.45. Auditorium Comprensoriale. Concerto per la rassegna “Dicembre in musica”.

Musica Coro paganella Trento. Ore 20.30. Chiesa di S. Chiara, via S. Croce. Repertorio di canti natalizi popolari e della tradizione corale. Info: tel. 0461 884169 numero verde 800017615 ufficio_turismo@comune.trento.it.

19 mercoledì Cultura Prose, poesie e suoni attendendo il Natale Trento. Biblioteca comunale di Trento. Sede centrale - Via Roma 55 - Sala degli Affreschi. Incontro a cura di Alfonso Masi. Con Mariabruna Fait e Alfonso Masi e Stefano Cattoni alla chitarra. Info: Biblioteca Comunale di Trento; Tel. 0461.889521; info@bibcom.trento.it; www.bibcom.trento.it. Danza Cappuccetto rosso Riva del Garda. Palacongressi. Laura Corraadi tornerà con uno spettacolo di danza con la Compagnia Ersiliadanza: una nuova creazione rivolta a bambini, sopra i cinque anni, e adulti, che vedrà in scena due danzatori impegnati nel dare un nuovo significato a una delle fiabe europee più antiche e raccontate di tutti i tempi. Musica «Orchestra Haydn» Trento. Ore 20.30. Auditorium. Con Friedrich Haider, direttore; Flavio Baruzzi, fagotto; Robert Nagy, violoncello. Info: www.haydn.it. Teatro la Lettera Rovereto. Ore 20.45. Auditorium Fausto Melotti. Da 18 anni questo spettacolo è in perenne rappresentazione ai quattro angoli del globo. L’hanno visto in Groenlandia e in Giappone, in Argentina e in Spagna, in Norvegia e in Italia... oltre 800 repliche per questo piccolo, perfetto meccanismo che continua a stupire, anche dopo averlo visto decine di volte, per la sua capacità di tenere avvinto il pubblico alle sorprendenti trasformazioni di un formidabile artista. Paolo Nani, solo sul palco con un tavolo e una valigia di oggetti, riesce a dar vita a 15 micro-storie, tutte contenenti la medesima trama, ma interpretate ogni volta in modo diverso. Info: www.comune.rovereto.tn.it.

20 giovedì Musica FORTEPIANO Nago. Ore 20.30. Forte. Concerto per la rassegna “Dicembre in musica”. Musica Concerto Trento. Ore 18.30. Barycentro. A conclusione del corso al Barycentro con il maestro Santo Albertini dell’associazione “Amici dell’armonica a bocca”.Ingresso libero. Info: www.barycentro.coop.

Show Andrew Basso - Artista dell’Impossibile Trento. Ore 21. Auditorium Santa Chiara. Si potrà percorrere il sottile confine fra illusione e realtà con Andrew Basso nel suo show “Artista dell’Impossibile”, la versione adattata delle sue performance nel tour mondiale con “The Illusionists”.Info: www.andrewbasso. com e www.centrosantachiara.it. Teatro Crossover. Incroci di teatro Trento. Ore 21. Centro Teatro del Comune di Trento - Viale degli Olmi 24. Occasione per incrociare artisti ed autori di teatro di fama nazionale ed internazionale, conoscere e confrontarsi con i loro singolari percorsi nell’arte della scena e dar voce all’invisibile. Ingresso libero. Info: Politiche giovanili Tel. 0461 934888; centroteatro.tn@gmail.com. Tradizione Alpine Rockfest 2012 Andalo. Alpine Rockfest è un mix di spettacolari performance atletiche da parte dei campioni dello sci mondiale ed olimpico e di uno straordinario concerto di musica rock.Verrà abbinata l’ottima musica dal vivo proponendo tre band tutte trentine dal curriculum interessante con il reggae dei Rebel Rootz, il rock made in Italy de Le Origine della Specie ed il ritmo forsennato dei Bastard Sons of Dioniso. Info: www.alpinerockfest.com.

21 venerdì Danza SCHIACCIANOCI SUITE Vezzano. Ore 20.45. Teatro Valle dei Laghi. La Compagnia Ariston Proballet propone lo spettacolo natalizio per antonomasia, Lo Schiaccianoci. Dalla rappresentazione originale con la meravigliosa musica di Tchaikovsky, la compagnia ha creata una suite per modernizzare l’opera senza però tralasciare i temi di grande attualità trattati al suo interno come la differenza di razza, il ruolo della famiglia e l’amore come forza dominante per cambiare la società. Info: www.fondazioneaida.it. Show Andrew Basso - Artista dell’Impossibile Trento. Ore 21. Auditorium Santa Chiara. Si potrà percorrere il sottile confine fra illusione e realtà con Andrew Basso nel suo show “Artista dell’Impossibile”, la versione adattata delle sue performance nel tour mondiale con “The Illusionists”.Info: www.andrewbasso. com e www.centrosantachiara.it. Teatro RIMBOCCHIAMOCI LE NATICHE Ledro. Ore 21. Centro Culturale Locca di Concei. Spettacolo per attore comico e apocalisse di Marco Melloni, Ugo Dighero ed

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trentinoappuntamenti Enzo Costa. Con Ugo Dighero e Sosia&Pistoia / Mismaonda. Info: www.trentinospettacoli.it. Teatro NATALÌ Taio. Ore 16.45. Teatro Cinema Comunale. Con Roggero Rizzi. Info: www.trentinospettacoli.it. Teatro UN PRETE A CAVALLO... Padre Eusebio Chini detto Kino Tione di Trento. Ore 21. Teatro Comunale. Musical con Silvia Salvaterra e Luca Buonacunto. Con la partecipazione dei cantanti e musicisti del Gruppo musicale Artegiovane. Regia di Tiziano Salvaterra. Info: www.trentinospettacoli.it. Teatro Palle di Natale Trento. Ore 21. Centro Teatro del Comune di Trento - Viale degli Olmi 24. Serata di improvvisazione comica con gli Improvedibili. Ingresso libero. Info: Tel. 0461.934888; centroteatro.tn@gmail.com.

22 sabato

800017615 - ufficio_turismo@comune.trento.it. Musica CONCERTO DI NATALE Civezzano. Ore 20.30. Teatro comunale. Tradizionale concerto di Natale con LA Corale Altreterre. Ingresso libero. Info: Sandro Dorigoni Tel. 0461.858274. Musica Temporum miracula Trento. Ore 18. Sala delle Marangonerie al Castello del Buonconsiglio. Il concerto sarà incentrato sul doppio significato celato nel titolo stesso: l’attesa dell’ “Arcangelo” Gabriele che annuncia la nascita di Gesù e l’arrivo dell’anno che celebra i 300 anni dalla morte di “Arcangelo” Corelli, compositore e violinista importantissimo per l’evoluzione della storia della musica. Il programma musicale si baserà, oltre che sull’opera di Corelli, su compositori suoi contemporanei, testimoniando come la musica del ‘600 sia di straordinaria bellezza: la grande creatività in essa espressa lascia piena libertà interpretativa ai musici, rendendo ogni esecuzione sempre di piacevole ascolto e assolutamente attuale. Info: labirintiarmonici@gmail.com.

Escursionismo CIASPOLATA AL RIFUGIO TONINI Baselga di Piné. Ore 10. Rifugio Tonini. Camminata con le ciaspole o i bastoncini da trekking accompagnati da una guida alpina fino al Rifugio Tonini, dove si potrà degustare un piatto tipico a prezzo promozionale. Partenza ore 10 da Malga Stramaiolo, da Brusago e dal Passo del Redebus. Possibilità di pranzo con piatto unico, dolce, acqua o vino al Rifugio al costo di € 15,00 da pagare in loco, prenotando ai numeri Tel. 0461.683022 o Cell. 348.3683836. Info: A.p.T. Tel. 0461.557028.

Musica BUON NATALE IN SWING Vezzano. Ore 20.45. Teatro Valle dei Laghi di Vezzano. La magia del nuovo anno, una scintillante macchina del tempo e un pizzico di fantasia: ecco la ricetta della New Project Swing Orchestra per riportarvi indietro di 60 anni e farvi assaporare le atmosfere che hanno ispirato Duke Ellington, Glenn Miller e Benny Goodman. Info. www.fondazioneaida.it.

Per i più piccoli Canto di natale Caldonazzo. Ore 16.30. Libreria Mobydick, Via Roma 8. Con Antonia Dalpiaz. Ingresso libero. Info: tel. 328.2160471.

Musica CORO GARDA TRENTINO Riva del Garda. Ore 16.30. Chiesa S.Pietro e Paolo a S.Alessandro. Concerto per la rassegna “Dicembre in musica”.

Folklore Gran Ballo della Città Trento. Ore 21. Teatro Sociale. Fino alle 5 del mattino. L’evento, con la direzione artistica di Agostino Carollo, sarà magicamente avvolto da luci, colori e scenografie suggestive e immerso nella musica di artisti internazionali come i DJ Highpass (n. 1 in Inghilterra), Spankox (remixer di Vasco Rossi), Stefan Dabruck (remixer di Lenny Kravitz) e ospiti speciali che si esibiranno con il supporto di vari artisti e musicisti trentini. Folklore Confraternita degli stellari di Faedo Trento. Ore 17. Percorso itinerante nel centro storico della città, con partenza da Piazza Dante. Info: tel. 0461.884169;numero verde

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Musica AUGURI IN MUSICA Arco. Ore 20.30. Chiesa Collegiata. Concerto per la rassegna “Dicembre in musica”. Musica Concerto cori piccole colonne Borgo Valsugana. Ore 17. Info: www.piccolecolonne.it. Teatro I SEGRETI NEL COR Sarche. Ore 20.45. Teatro Parrocchiale. Commedia di Alberto Maria Betta. Con la Compagnia “I Sarcaioli” dell’Alto Garda. Per la 20ª Rassegna di Teatro Amatoriale “Amici del Teatro”. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it.

Pino Loperfido e Carmine Abate Borgo Valsugana, 18 dicembre Tradizione natalarte 2012 - angeli e pon pon Caldonazzo. Ore 15.30. Verranno realizzati gli angioletti con i cartocci di mais ed i pon pon di lana per addobbare l’albero di Natale. Info: www.centriamocaldonazzo.it.

23 domenica Musica MATINÉE IN CASA MOZART Rovereto. Alle 11 e 17. Casa Mozart Via della Terra 48. Concerto di Natale con Valeria Kukushkina, pianoforte (Russia) e Mozart Boys&Girl (Italia) - Associazione Mozart Italia. Musica CONCERTO DI NATALE Giovo. Ore 16.30. Teatro dell’oratorio. Tradizionale concerto di Natale della Banda Piccola Primavera. Ingresso libero. Info: A.p.T. Tel. 0461.683110. Tradizione natalarte 2012 Caldonazzo. Ore 11. Premiazione concorso “Pronti, attenti e... VINCI!” con accompagnamento Banda Caldonazzo. Info: www. centriamocaldonazzo.it.

25 martedì Danza la bella addormentata Trento. Ore 16 e 20.30. Teatro Sociale. Balletto in un prologo e tre atti coreografie Fredy Franzutti su musiche Piotr Il’ic Cajkovskij. Scene Francesco Palma. Info: Centro Servizi Culturali Santa Chiara Tel. 0461.213834 - n. verde 800-013952; www.centrosantachiara.it.

26 mercoledì Danza CARMEN Trento. Ore 20.30. Teatro Sociale. Balletto in due atti. Coreografia di Fredy Franzutti op.28/FF -2008. Da un racconto di Prosper Mérimée su musiche di Georges Bizet, Isaac Albéniz, Emmanuel Chabrier, Jules Massenet. Scene di Francesco Palma. Info: Centro Servizi Culturali Santa Chiara Tel. 0461.213834 - n. verde 800-013952; www.centrosantachiara.it.

Musica Concerto cori piccole colonne Cles. Ore 20.30. Info: www.piccolecolonne.it. Teatro Il famoso “Canto di Natale” di Charles Dickens raccontato dagli orfanelli del Pio Ospizio Marshalsea Trento. Ore 15.30 e 17.30. Teatro San Marco - Via Bernardino 8. Tra rimandi, citazioni, commenti, scherzi e dispetti, il racconto di Dickens si intreccia alle vicende di due orfanelli, moltiplicandosi in scena in un continuo gioco di specchi, sospeso tra le parole del grande autore inglese e i gesti dei due narratori, culminando in una notte di Natale che lascerà il segno nel cuore di tutti. Info: Tel. 0461 233522; promozione@teatrosanmarco.it.

27 giovedì Musica CONCERTO DI NATALE Sover. Ore 20. Piazza di Montesover. Tradizionale concerto di Natale con Coro Parrocchiale di Montesover. Ingresso libero. Info: A.p.T. Tel. 0461.683110. Teatro Il famoso “Canto di Natale” di Charles Dickens raccontato dagli orfanelli del Pio Ospizio Marshalsea Trento. Ore 15.30 e 17.30. Teatro San Marco - Via Bernardino 8. Tra rimandi, citazioni, commenti, scherzi e dispetti, il racconto di Dickens si intreccia alle vicende di due orfanelli, moltiplicandosi in scena in un continuo gioco di specchi, sospeso tra le parole del grande autore inglese e i gesti dei due narratori, culminando in una notte di Natale che lascerà il segno nel cuore di tutti. Info: Tel. 0461 233522; promozione@teatrosanmarco.it.

28 venerdì Musica NATALE IN ARMONIA Civezzano. Ore 20.30. Chiesa parrocchiale di Seregnano. All’interno della rassegna Natale in Armonia concerto del Coro Costalta e della Corale Polifonica di Fornace. Ingresso libero. Info A.p.T. Tel. 0461.557028.


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trentinoappuntamenti Musica Dennis Forti - Brothers in Black Vezzano. Ore 21. Teatro Valle dei Laghi. Dennis Forti nei panni di front-man nel musical concerto “Brothers in Black - tribute to Blues Brothers”. Dodici musicisti e dieci ballerine per ripercorrere la divertente pellicola di J.Landis, il cult ineguagliabile dove le gesta di Jack ed Elwood Blues sono un’irriverente pretesto per ripercorrere i grandi successi del soul e rithm’n’blues della storia americana.Info: www.fondazioneaida.it. Teatro Il famoso “Canto di Natale” di Charles Dickens raccontato dagli orfanelli del Pio Ospizio Marshalsea Trento. Ore 15.30 e 17.30. Teatro San Marco - Via Bernardino 8. Tra rimandi, citazioni, commenti, scherzi e dispetti, il racconto di Dickens si intreccia alle vicende di due orfanelli, moltiplicandosi in scena in un continuo gioco di specchi, sospeso tra le parole del grande autore inglese e i gesti dei due narratori, culminando in una notte di Natale che lascerà il segno nel cuore di tutti. Info: Tel. 0461 233522; promozione@ teatrosanmarco.it.

Musica Concerto di Natale: Ricordando Luciano Chailly Ledro. Ore 21. Centro Culturale di Locca. Il tributo al maestro, ledrense d’adozione, nel decennale della sua scomparsa, sarà il quinto e ultimo atto dell’ 8a edizione della rassegna “Kawai a Ledro”. Info: www.ledroinmusica.it. Teatro ragazzi IL PRINCIPE DI PIETRA Taio. Ore 16.45. Teatro Cinema Comunale. Spettacolo con I burattini di Luciano Gottardi. Info: www.trentinospettacoli.it.

29 sabato Escursionismo CIASPOLATA AL RIFUGIO TONINI Baselga di Piné. Ore 10. Rifugio Tonini. Camminata con le ciaspole o i bastoncini da trekking accompagnati da una guida alpina fino al Rifugio Tonini, dove si potrà degustare un piatto tipico a prezzo promozionale. Partenza ore 10 da Malga Stramaiolo, da Brusago e dal Passo del Redebus. Possibilità di pranzo con piatto unico, dolce, acqua o vino al Rifugio al costo di € 15,00 da pagare in loco, prenotando ai numeri Tel. 0461.683022

o Cell. 348.3683836. Info: A.p.T. Tel. 0461.557028. Musica Dennis Forti - Brothers in Black Vezzano. Ore 21. Teatro Valle dei Laghi. Dennis Forti nei panni di front-man nel musical concerto “Brothers in Black - tribute to Blues Brothers”. Dodici musicisti e dieci ballerine per ripercorrere la divertente pellicola di J.Landis, il cult ineguagliabile dove le gesta di Jack ed Elwood Blues sono un’irriverente pretesto per ripercorrere i grandi successi del soul e rithm’n’blues della storia americana.Info: www.fondazioneaida.it. Teatro ragazzi CHI HA RAPITO BABBO NATALE? Trento. Ore 16. Teatro Sociale. Opera da camera in un Prologo e tre Atti. Regia e coreografia Anna Redi. In un paesaggio nordico, Babbo Natale insieme a fate, elfi, gnomi e a tutti gli animali del bosco, lavora per preparare i doni che porterà nelle case dei bambini. Non tutti però attendono con gioia quel momento magico. Nella foresta qualcuno trama per ostacolare Babbo Natale e fermare, una volta per tutte, l’abbuffata di felicità che la notte di Natale porta con se. Nella concertazione di voci, scene e

strumenti musicali, prende vita un mondo magico dalle atmosfere fatate e di meraviglia, dove a trionfare sarà, alla fine, la fantasia dei bambini. Un’esperienza, condotta a livello territoriale, di teatro musicale per i più piccoli. Info: Centro Servizi Culturali Santa Chiara Tel. 0461.213834 - n. verde 800013952; www.centrosantachiara.it.

31 lunedì Danza Sonics, duum Trento. Ore 20.30. Teatro Sociale - Via Oss Mazzurana, 19. Un’immersione nella plasticità dei corpi, nell’acrobazia, nel teatro e nell’illusionismo ispirata alla leggenda della civiltà sotterranea di “Agharta”.Ingresso a pagamento. Creato e diretto da Alessandro Pietrolini. Testi e regia di Antonio Villella e Alessandro Pietrolini. Costumi di Ileana Prudente e Irene Chiarle. Info: Tel. 800.013952 oppure 0461.213834 (dalle 10 alle 19 dal lunedì al sabato); puntoinfo@centrosantachiara.it. Tradizione “Hop” - capodanno per i giovani Riva del Garda. Ore 21.30. Palameeting. Fino alle ore 5.00. Info: www.gardatrentino.it.

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Trento – Via Ghiaie 15 Tel. 0461 362111 – annunci@bazar.it

Orario: lunedì-venerdì 8.30-12.30/14.00-18.00

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Orario: lunedì-venerdì 8.30-12.30/14.30-18.30

Pooh e Ensemble Simphony Orchestra

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FRANCO BATTIATO

I Pooh sono un gruppo musicale Italiano di genere pop, rock progressive e pop rock artefice di alcuni dei più grandi successi discografici della nazione. Il complesso è tra i più longevi nella storia della musica mondiale ed ha venduto più di 50 milioni di dischi.

Annunciate nuove date di “Tutto suo padre... e un po’ sua madre”, il nuovo spettacolo di Enrico Brignano.

“Passacaglia”, la prima canzone da “Apriti Sesamo” il nuovo album di inediti di Franco Battiato uscito il 23 ottobre, in radio e nei negozi digitali. Musica di Franco Battiato testo di Battiato-Sgalambro, libero adattamento della composizione classica. “Passacaglia della vita” del sacerdote e compositore seicentesco Stefano Landi, uno dei progenitori dell’opera.

Prosegue il successo di “Dannato Vivere” e dei Negrita. Dopo aver affrontato palasport sold-out e un infuocato tour estivo, la rock band si esibirà per la prima volta in assoluto nei teatri italiani. Trenta concerti su e giù per lo stivale, in cui i Negrita eseguiranno non soltanto i classici cavalli di battaglia e quelli dell’ultimo album “Dannato Vivere”, ma anche brani che da anni non vengono eseguiti dal vivo, il tutto riarrangiato e rivisitato in chiave teatrale per regalare uno spettacolo inedito e dal sound rinnovato, in una situazione intima e raccolta.

TRENTO Teatro Auditorium Santa Chiara giovedì 15 dicembre 2012 ore 21.00

BOLZANO Palaonda sabato 12 gennaio 2013 ore 21.00

verona - Teatro Filarmonico lunedì 11 febbraio 2013 ore 21.00

verona - Teatro Filarmonico lunedì 25 marzo 2013 ore 21.00

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Negrita


trentinoscoop&news

I viaggiatori della valsugana Le bocce di ronzone a fianco dell’unicef Conclusa la classica maratona bocciofila. raccolti 5.000 Euro

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rentadue edizioni oramai in archivio e nell’ultima ben diciotto appuntamenti tra Amblar, sede ufficiale, Bolzano, Sinigo, Laives, Bronzolo e Caldaro. Ecco la “maratona bocciofila”, organizzata dall’U.S. Ronzone Sportinsieme a favore del progetto Unicef “Vogliamo Zero”, mirato a ridurre drasticamente la mortalità infantile e la malnutrizione. Un’edizione record che ha fatto registrare ben 836 presenze di bocciofili “dal cuore buono” che hanno giocato da maggio a ottobre per essere più che mai “dalla parte dei bambini”. Una maratona che ha vissuto il suo momento più bello nella giornata del ricordo e della solidarietà, iniziata con una Messa celebrata da don Ernesto Diaz, nella chiesetta

di Malosco, per ricordare i bocciofili che “sono andati avanti” e proseguita con il pranzo sociale nell’hotel “Bel Soggiorno”. La giornata si è conclusa con la cerimonia di premiazione dei campioni sociali 2012 e la consegna di 5000 Euro per l’Unicef, somma ritirata dal suo presidente nazionale Giacomo Guerrera, per la prima volta in Val di Non con Monica Franch, presidente del Comitato Alto Adige, fervente sostenitrice della manifestazione che da anni riesce a coniugare lo sport delle bocce con la solidarietà concreta. Infine, alla presenza del presidente del Coni provinciale, Torgler, del presidente della Comunità di Valle, Menapace e di Perottino, presidente del Comitato Provinciale Bocce, sono stati premiati con targhe Fib, Roano Brusco (categoria maschile, davanti a Bruno Muzzatti, Bruno Zanolini e Bruno Bazzanella) e tra le donne, oro ex equo per Bruna Zatta e Bruna Osler, davanti a Carmen Minotti, Jolanda Zanetti e Fernanda Liotto.

Il libro presentato a Levico terme, dal rotary valsugana

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l Rotary club è un’associazione di persone che decidono di aderire ad un organismo mondiale del quale condividono principi e finalità. I Rotariani si occupano di solidarietà, di formazione, di cultura; gli iscritti rappresentano la società civile nel suo complesso, dal momento che ciascun socio è esponente di una categoria lavorativa. Naturalmente il Rotary club Valsugana, sempre attento al suo territorio, non si è lasciato sfuggire l’occasione di parlare della Valsugana nel passato, invitando Claudio Marchesoni, originario di Caldonazzo e residente a Rovereto, autore di un testo che è insieme una dichiarazione d’amore per la Valsugana e ricerca storica attenta e rigorosa. Lo ha presentato Luciana Grillo, che ne ha delineato la figura soffermandosi soprattutto sull’abilità dello scrittore e sottolineando l’appassionato studio della storia e delle tradizioni valsuganotte. Ha preso la parola poi Marchesoni, che ha presentato la sua ultima fatica letteraria e storica dal titolo “I viaggiatori della Valsugana” (Curcu & Genovese). Il relatore ha descritto i viaggiatori che hanno attraversato la Valsugana dal ‘400 all’‘800, raccontando quali siano stati e perchè abbiano percorso la Valle, soffermandosi soprattutto su alcune figure quali gli ambasciatori nordici diretti a Venezia oppure i condannati “al remo”, cioè i galeotti provenienti dai Paesi del Nord Europa venduti alla Repubblica di Venezia per essere impiegati come rematori delle galee veneziane. Ha descritto le carovane dei pellegrini che attraversavano le Alpi per arrivare a Venezia, dove avrebbero trovato le imbarcazioni per raggiungere la Terrasanta. Ha ricordato anche le varie “Stazioni di Posta” dislocate sul territorio della valle e le locande che ospitavano i viaggiatori, molti dei quali, sorpresi e rapiti dalla bellezza dei luoghi, si fermavano anche più a lungo del previsto: tra questi alcune signore che accompagnavano gli sposi e che spesso disegnavano con delicatezza le vette, i laghi, i fiori che segnavano il percorso. Marchesoni ha citato infine tanti piccoli interessanti episodi ed aneddoti descritti nel suo libro, polarizzando l’attenzione dei presenti che hanno seguito in perfetto silenzio e con grande attenzione. E, tornando a casa, forse hanno guardato con occhi diversi “la” Brenta, i monti, i forti ... Pietro Laino

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trentinoscoop&news

Le date salienti BENTORNATO caro, vecchio FORST! RIAPRE I BATTENTI lo storico locale DI VIA OSS MAZZURANA A TRENTO. ANTICHI SPELNDORI E TANTA TRADIZIONE PER UN LOCALE STORICO CHE PROMETTE DI DIVENTARE NUOVAMENTE IL SALOTTINO DEI TRENTINI

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a riaperto i battenti al grande pubblico lunedì 12 novembre lo storico Forsterbaeu Trento di via Oss Mazzurana, importante luogo di convivio trentino a partire dagli inizi del Novecento dislocato nell’antica Casa Pilati Donati. Oggi, dopo una lunga chiusura per ristrutturazione, il locale torna alla ribalta con tutto il suo sapore antico, frutto di una ristrutturazione attenta e sapiente, curata da Cellina von Mannstein, nipote di Margarethe Fuchs, attuale presidente – a novant’anni – di Birra Forst e artefice della prima ristrutturazione del

UNA BIRRA TUTTA ROSA Le eredi dell’imprenditore Luis Fuchs sono oggi tutte donne: lo scettro è nelle mani di Margherita Fuchs von Mannstein, amministratore delegato della società, ancora presieduta dalla madre Margarethe. Ma è tutta la storia di Forst che è costellata di una presenza femminile fondamentale, a partire da Filomena, moglie di Josef, che mentre il marito si occupava della fabbrica di birra appena acquistata e dei terreni agricoli, amministrava le proprietà immobiliari di famiglia, tra cui l’Hotel Habsburgerhof di Merano, meta della nobiltà internazionale che lì trascorreva le vacanze. Fanny, moglie di Hans, mostrò invece le sue capacità imprenditoriali nella gestione dell’azienda nei 16 anni tra la morte del marito e l’indebitamento del figlio Luis in Forst, tra il 1917 e il 1933: anni certamente molto difficili sia per l’economia mondiale, sia per via di un momento storico che conobbe la prima guerra mondiale e si apprestava a iniziare la seconda. In ultimo, ma solo per questioni temporali, Margarethe Fuchs, vedova di Luis, che ha dimostrato la tenacia di voler proseguire una tradizione famigliare in un momento di facili acquisizioni e fusioni con multinazionali. Forst è l’ultimo grande brand rimasto indipendente in Italia e attualmente produce 700mila ettolitri all’anno di birra (ma con la nuova sala cottura appena inaugurata si arriverà a 900mila), che per il 50% finisce nei fusti, mentre il resto viene imbottigliato. Impiega 300 dipendenti e il mercato di pertinenza è per l’85% rappresentato dall’Alto Adige.

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1857. La birra Forst viene fondata, dove si trova ancora oggi, da due imprenditori meranesi: Johann Wallnoefer e Franz Tappeiner. 1863. Fabbrica con terreno annesso vengono acquistati da Josef Fuchs e anche grazie al sostegno della moglie Filomena l’azienda inizia a dare i suoi frutti. 1892. L’azienda passa nelle mani del figlio Hans Fuchs che arriva a produrre 22.500 hl nel 1901. 1917. Muore Hans, gli succede la moglie Fanny, che poi lascia la guida al figlio Luis nel 1933. 1989. La presidenza va a Margarethe Fuchs, moglie di Luis, tutt’ora in carica. 1991. Forst acquista la Menabrea di Biella. 2012. Con Margherita Fuchs von Mannstein, la famiglia è alla IV generazione alla guida di Forst. ristorante nel 1959. I nuovi ambienti esaltano quel che c’era del passato, in primis il grande bancone d’entrata, rimasto intatto e ricollocato in un’atmosfera tirolese fatta di sassi, travi a vista colorate nei toni caldi tirolesi e una pavimentazione creata in esclusiva per tutti i locali Forst (sette, compreso Trento). Non da meno, i lampadari, cosiddetti “Poliedri di Venini” in vetro di Murano degli architetti Tobia e Afra Scarpa, che sono stati restaurati e hanno ritrovato tutto il loro valore, alla stessa stregua del tappeto a tutta sala del piano rialzato, dove sono stati minuziosamente recuperati anche i due grandi affreschi di un tempo. Se al primo piano lo spazio sarà dedicato solo alla ristorazione, il piano terra accoglierà i clienti – dalle 7 alle 23.30, sette giorni su sette – a partire dall’ora della colazione, da consumare al bancone, ma anche nella nuova sala interrata tra stufe in maiolica, caldi cuscini in loden, sedute ricavate da vecchi barilotti in legno, artistici decori

Da sx, Walter Botto e Nicola Malossini


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Cembrani d.o.c.: in alto i calici! alle pareti. E il menu? Scordatevi la pizza, che nella precedente gestione del Forst (di Franco Oppici, alla guida del locale per 46 anni) era in menu. I due nuovi – ma di lunga esperienza - gestori, Nicola Malossini e Walter Botto, proporranno un menu tipico regionale, tra canederli, goulash, wurstel, stinco, ma con una forte impronta trentina specie per quanto riguarda la materia prima. «Avremo la carne salada, il salame del Bleggio, l’olio del Garda e così via. Tutti prodotti locali – spiega Malossini – e il più possibile artigianali. Pasta e pane saranno fatti in casa, mentre la scelta di togliere la proposta pizza è dovuta al fatto che non rientra nella filosofia Forst. Pizza e birra, del resto, sono il peggiore abbinamento che ci possa essere». A pranzo, ci saranno sei menu fissi che cambieranno ogni giorno e andranno dai 9 ai 13 euro tutto incluso, ma non mancheranno nemmeno i piatti unici a 18 euro (su cui spicca il vero piatto Forst, un tripudio di succulenti carni) e menu ad hoc per i più piccoli, che ad attenderli troveranno anche la nuova volpe-mascotte. Ai fornelli del locale c’è il trentino Massimiliano Petralia, che tutti i giorni aprirà i fuochi della cucina alle 12 per chiuderli alle 23.30: questo significa che al nuovo Forst si potrà mangiare continuativamente, seppur con una lista ridotta, anche dalle 14.30 alle 18.30. La carta vini? Risicata e solo trentina, «perché puntiamo sugli abbinamenti cibo-birra. Del resto, qui, abbiamo a disposizione otto tipologie diverse, tutte spillate, a parte la 1857, nata per essere bevuta direttamente dalla bottiglia», conclude Malossini.

Premiate due bollicine prodotte in Valle di cembra

È davvero il caso di dire “in alto i calici!” per inaugurare il nuovo sito di vendita e-commerce del consorzio cembrano www.cembranidoc.it. È di questi giorni, infatti, la notizia che per uno dei concorsi internazionali di maggior importanza, ovvero Vinitaly, le bollicine migliori siano prodotte in Valle di Cembra: Gran Menzione per Trentodoc Brut Millesimato 2008 di Opera Vitivinicola in Valdicembra e per Trentodoc Brut Millesimato “For4Neri” 2008 di Zanotelli. Le due aziende si sono recentemente consorziate con altre sei realtà a conduzione famigliare della Valle di Cembra, ovvero Azienda Vitivinicola Villa Corniole, Azienda Agricola Simoni Ferruccio, Azienda Vitivinicola Nicolodi Alfio, Azienda Agricola Pelz, Distilleria Pilzer e Distilleria Paolazzi. L’obiettivo è di mettersi in rete per promuovere la Valle di Cembra e i suoi prodotti, che racchiudono non solo la passione di intere generazioni, ma anche la storia di un territorio coltivato a vite sin dai tempi degli Etruschi, come lo testimonia il ritrovamento della Situla sul Doss Caslir a Cembra, scoperta che fa della Valle di Cembra la culla più antica della coltivazione della vite in Trentino. L’architettura stessa del paesaggio, plasmato nei secoli con oltre settecento chilometri di muretti a secco, ne è testimone e anima stessa della Valle. Il suo profilo è stato scelto come portavoce del consorzio. Il logo dei Cembrani D.O.C., infatti, rappresenta la stilizzazione di un bicchiere di vino composto dalle iniziali C e D riempito con i profili dei muretti a secco, rigogliosi di viti e lambiti dal fiume Avisio che nei secoli ha eroso i declivi. Per scoprirne di più, www.cembranidoc.it.

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1800 visitatori ai musei di ronzone UN MONDIALE SU DUE RUOTE in Trentino “Terra di Montagna” della rai di trento e le sue proposte

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a Struttura Programmi della sede RAI di Trento torna a proporre, domenica 9 dicembre, “Terra di Montagna” (9.45 circa su RAI3). In questa puntata, il numero 13 per gli scaramantici è un numero che può essere fortunato o al contrario portatore di indicibili iatture. Il 2013 sarà invece per il Trentino un anno fortunato, sarà un anno “Mondiale”, iniziando dai Campionati del Mondo di sci Nordico che prenderanno il via il 20 febbraio per arrivare alle Universiadi di dieci mesi

La presentazione della “Leggendaria Charly Gaul”

più tardi. Grazie poi alla “Leggendaria Charly Gaul”, che verrà corsa il 21 luglio e sarà prova di Campionato del Mondo dell’UCI, a settembre Trento, il Monte Bondone e la Valle dei Laghi diventeranno teatro delle finali mondiali del circuito amatoriale internazionale delle due ruote strette, con due prove: una cronometro di 20 km. e la classica salita del percorso Trento-Bondone. Segue una breve cronaca del convegno «Sport, turismo, territorio: schema vincente?», organizzato da Trentino Marketing insieme a rappresentanti del territorio, dirigenti sportivi e tre presidenti di altrettante Federazioni nazionali: Dino Meneghin, numero uno della Federbasket, Renato di Rocco, alla guida della Federciclismo, e Flavio Roda, al vertice della Federazione italiana sport invernali. Altro argomento con “Caratteri di montagna” è un documentario che ripercorre i quarant’anni del premio Itas, che diviene pretesto per fare un’indagine sui cambiamenti sociali del nostro territorio. Attraverso testimonianze di scrittori, giornalisti ed intellettuali e con materiale filmato “E la matta sarei io?”. di repertorio, si indaga sul binomio Film festival della Montagna e Premio Itas, quindi due linguaggi, cinema e letteratura, differenti ma fra loro complementari. 134

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a Natale la mostra si trasferisce a Mezzolombardo

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illeottocento passaggi nelle sale dei Musei di Ronzone per visitare un’inedita quanto originale rassegna che ha suscitato un particolare interesse, tanto da coinvolgere anche l’Assessorato alla Cultura del Comune di Mezzolombardo che l ’ h a richiesta quale contorno per le proposte del calendario natalizio. Gli “Cheiben”, ovvero i bersaglio dipinti di Claudio Menapace per la prima volta a Ronzone, hanno costituito certamente il “valore aggiunto” per puntare al successo della rassegna, ma un interesse particolare è stato riservato alla “finestra aperta sui castelli della Val di Non”, grazie alle stupende formelle in bronzo a cera persa, opera artigianale di Vincenzo Allotti, che pure rappresentavano una novità per Ronzone, alla decina di cartoline d’epoca della ricca collezione di Luciana Recla e alle acqueforti dell’artista trevigiano Luigi Marcon. Infine, da ricordare “Le rose nelle cartoline e nell’arte” e “Avvenne quell’anno”, accurate ricerche degli avvenimenti curiosamente occorsi in tutti gli anni terminanti con la cifra due. Domenica 23 dicembre, in onda “E la matta sarei io?”. Da un laboratorio teatrale avviato dal Servizio di Salute Mentale di Trento, è nato uno spettacolo dal titolo intrigante in cui il principio ispiratore è lo stesso delle altre attività del Servizio, ovvero quel “fare insieme” che costituisce il segno distintivo che da diversi anni viene portato avanti nel percorso terapeutico del primario dott. De Stefani. Infine, per scoprire le varietà dell’artigianato trentino, il documentario “Uscio e bottega” ci porta a Lavarone, frazione Gionghi, in un piccolo laboratorio dove vengono creati degli oggetti con una tecnica originale di lavorazione della stoffa. «Sport, turismo, territorio: schema vincente?»


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camminare comodi e in modo esclusivo a trento Un infopoint di vero prestigio

Lo stile unico delle calzature, nel centro storico di Trento

AL TORRIONE L’ECCELLENZA TRENTINA OSPITE DELL’APT TRENTO, MONTE BONDONE, VALLE DEI LAGHI

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nche quest’anno l’APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi riapre le porte dell’ufficio informazioni e accoglienza turistica affacciato sulla piazza del Natale. La Fondazione Crosina Sartori Cloch ha, infatti, rinnovato la fiducia all’APT, consentendole di utilizzare nuovamente il Torrione di Piazza Fiera come infopoint. In anteprima all’apertura del Mercatino di Natale, la nuova sede ha aperto i battenti il 15 novembre, per permettere agli ospiti di avere qualche anticipazione sugli eventi che saranno organizzati in vista delle festività. Ma, quest’anno, al Torrione turisti e visitatori non troveranno soltanto materiale promozionale e

informativo, bensì una vera e propria vetrina sulle eccellenze della provincia. Lo spazio informativo ospiterà, infatti, la mostra “Neve” organizzata dagli Orafi dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia Autonoma di Trento. Un tema da sviluppare, unico per tutti gli artisti Orafi, la Neve; simbolo delle festività natalizie e omaggio alle innevate montagne del Trentino. Otto gioielli realizzati appositamente per l’occasione che potranno essere acquistati direttamente presso gli uffici di Piazza Fiera e Via Manci; un’occasione unica per fare un regalo di Natale davvero originale. Ospite d’onore sarà Trentodoc. Lo spumante metodo classico che rappresenta una vera e propria eccellenza del territorio, verrà messo in risalto in uno spazio apposito, tramite le immagini dei produttori e le bottiglie istituzionali con il marchio collettivo che rappresenta oggi ben 41 aziende.

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edrotti calzature presenta la linea invernale con la consueta classe… Per coniugare moda, qualità ed eleganza nella comoda consapevolezza del marchio italiano. Conviene dare più che un’occhiata alla collezione di Pedrotti calzature, che presenta le novità della stagione con un’unica, reale ispirazione: camminare nel canone della comodità e dell’esclusività, con il gusto tradizionale per l’eleganza da calzare sempre, in ogni occasione. La sintesi in pelle – rigorosamente made in Italy, a conferma dell’ accurata e precisa scelta di pellami di qualità – consente di muoversi con gusto e classe in tutte quelle circostanze di vita che lo richiedono: dall’ufficio alla cerimonia, dalla riunione alla serata esclusiva, dal colloquio di lavoro all’impegno importante. Il desiderio di garantire lo stile è un concetto che fonda solide radici, confermato dal quinto anniversario di apertura e sostenuto dalla trentennale esperienza nel settore con la calzatura Madras. Nel cuore storico di Trento, il negozio – condotto e diretto con passione dal titolare, dai figli e da un’esperta collaboratrice – offre quanto di meglio si possa desiderare in tema di comoda eleganza. Un impegno costante, un aggiornarsi continuo su tendenze e linee, finalizzato alla ricerca di quanto si possa veramente desiderare in fatto di calzature. Un acquisto che è simultaneamente garanzia di successo, da portare con quella spontanea disinvoltura che definisce nel mondo il marchio italiano. Perché coniugare moda e qualità è realmente possibile, basta saperle riconoscere.

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Mestieri dell’altro mondo Renzo Francescotti vince il premio «Groff» Quinta edizione del Concorso triveneto di poesia dialettale

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abato 10 novembre, presso la splendida sala affrescata della SOSAT In Via Malpaga 17 a Trento, ha avuto luogo la cerimonia di premiazione della quinta edizione del concorso triveneto di poesia dialettale intitolato a «Bruno Groff», emerita figura di cittadino e di docente scomparso nel gennaio del 2004. I figli Claudio e Fabrizio – presenti alla cerimonia – per onorarne la memoria patrocinano il concorso che è organizzato dal «Cenacolo trentino di Cultura dialettale». La sala dell’incontro era affollata di poeti e di appassionati di poesia dialettale e la cerimonia ha visto la presenza dell’assessore provinciale alle attività culturali Franco Panizza e dell’assessore comunale alle attività Culturali Lucia Maestri. I due rappresentanti istituzionali hanno sottolineato l’importanza delle manifestazioni che abbiano come obiettivo la salvaguardia e la promozione della cultura popolare e dialettale, facendo riferimento all’opera meritoria che sotto questo profilo da 23 anni svolge il «Cenacolo trentino di Cultura dialettale». La Giuria del concorso interregionale era formata da Lilia Slomp Ferrari (Trento), Elio Fox (Trento), Vasco Senatore Gondola (Caprimo Veronese, presidente della Giuria), Bepi Sartori (Volargne) e Eusebio Vivian (Bassano del Grappa), che nella riunione del 29 settembre aveva stilato la

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Successo per la mostra

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a mostra fotografica “Mestieri dell’altro mondo”, promossa e organizzata da Franco Bampi, dal 22 al 31 ottobre, nei locali concessi dall’Associazione Culturale Hortus Artieri in vicolo dei Birri 7 a Trento, a favore di Emergency è stata un vero successo. Grazie al suo impegno, e al sostegno di moltissime persone, sono stati raccolti in totale 930 euro che saranno destinati al Centro Maternità di Emergency ad Anabah (Afghanistan). I volontari del Gruppo Emergency di Trento hanno ringraziato di cuore tutti coloro che hanno appoggiato e partecipato all’iniziativa e soprattutto Franco Bampi, per la generosità e l’entusiasmo con cui, ancora una volta, ha scelto di supportare Emergency, dedicando a questo progetto il suo talento, il suo tempo e le sue risorse. L’ospedale di Emergency a Goderich in Sierra Leone (foto Mattia Velati)

graduatoria indicando vincitori e segnalati del concorso. Nel corso della cerimonia – presentata con garbo e competenza da Antonia Dalpiaz – il presidente del «Cenacolo», Elio Fox, ha letto il verbale della Giuria, mentre Lilia Slomp Ferrari, vice presidente del «Cenacolo», ha letto le motivazione dei premi ai vincitori. Dalla lettura del verbale si è evinto che vincitore assoluto di questa quinta edizione del concorso, era il nostro concittadino Renzo Francescotti con la poesia «Nel respiro dei ànzoi»; seconda classificata Antonietta Angela Guzzo di Schio (Vicenza) con la poesia «Carso», e terzo vincitore Silvio Ornella di Fiume Veneto (Pordenone) con la poesia «Marlìn de fén». Segnalati a pari merito sono risultati Giorgio Brentari di Trento con la poesia «Passàrla, quela porta?», Fabio Franzin di Motta di Livenza (Treviso) con la poesia «III» e Monica Maran di Malborghetto Valbruna (Udine) con la poesia «Figio mio». Ai vincitori sono andati rispettivamente 800, 500 e 300 Euro e a tutti una targa ricordo della partecipazione. Il primo premio è stato consegnato al vincitore dall’assessore Lucia Maestri. La manifestazione è stata allietata dalla musica del complesso «Progetto Aires» diretto da Ivano Chistè, dell’Associazione il «Tamburo del Sole» di Mattarello.


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un negozio di Natale per Emergency “Su quel ramo del Lago di Como”

A trento, nella sala concessa dalla Fondazione Caritro in via Garibaldi

Giuseppina in visita ala mostra Artextil, a villa olmo

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uesta volta Giuseppina, ha dedicato il suo tempo – tempo che ritiene sempre molto prezioso – ai suoi amici di Como. La sua amica Nazzarena e Mimmo, come di consuetudine annuale, hanno organizzato una favolosa mostra intitolata "Artextil" nella splendida villa Olmo sul lago di Como. Anche in questa località Giuseppina ha proseguito sempre con la convinzione che l'ingrediente della felicità è il vivere allegramente in amicizia. Le foto, d’altra parte, parlano da sole...

Nel 2011, più di 50mila persone hanno visitato i punti vendita che a dicembre hanno ospitato il Natale per Emergency, nella foto uno dei negozi

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5 1. Giusy e Maria (alle loro spalle, un’opera in esposizione). 2. Giusy con Carla e Olga. 3. Franca, Rosette, Giusy, Nazzarena e Mimmo 4. Giusy con Sara 5. Marta, Barbara,Marco, Giusy e Alby

mergency è un’associazione indipendente e neutrale, nata nel 1994 per offrire cure medico-chirurgiche gratuite e di elevata qualità alle vittime delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà. Grazie al contributo di migliaia di volontari e di sostenitori, in 18 anni ha curato oltre 4 milioni e mezzo di persone. Da vari anni Emergency apre nel periodo natalizio in varie città italiane, veri e propri negozi dove fare i regali di Natale è utile due volte: a chi li riceve e ai programmi umanitari di Emergency. Anche Trento ospiterà quest’anno un negozio di Natale di Emergency, nella sala concessa dalla Fondazione Caritro in via Garibaldi. Il negozio sarà gestito dai volontari dei gruppi di Trento, dell’Alto Garda e di Rovereto e rimarrà aperto dal 16 al 24 dicembre, dalle 14.30 alle 19 nei giorni feriali e dalle 9 alle 19 nel sabato e nei giorni festivi. Si troveranno in vendita oggetti provenienti dai paesi in cui opera Emergency e prodotti offerti da imprese, aziende e negozi che desiderano contribuire all’attività umanitaria dell’associazione, come giocattoli, prodotti di bellezza, bigiotteria, vini e prelibatezze alimentari, oltre, naturalmente, ai gadgets di Emergency. Tutti i proventi dei negozi di Natale saranno destinati all’ospedale di Emergency in Sierra Leone. In Sierra Leone, la guerra civile terminata nel 2001 ha distrutto le già scarse infrastrutture sanitarie del paese. Il tasso di mortalità infantile, fino al 2007 il più alto al mondo, è determinato principalmente dalla diffusione di malaria, diarrea, malnutrizione e infezioni. Nel 2001 Emergency ha avviato a Goderich, un villaggio alla periferia di Freetown, un centro chirurgico destinato alle vittime di guerra, successivamente ampliato alla cura dei pazienti ortopedici e di tutte le emergenze chirurgiche. Nel 2002, accanto all’ospedale è stato costruito un centro pediatrico presso cui vengono curati circa 1.300 bambini ogni mese. Per ulteriori informazioni: emergencytrento@yahoo.it o cell. 349 3552150.

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Libri in quota Ai mercatini di Campiglio protagonisti anche i libri trentini

PRESENTATE LE “OMBRÌE” DI LILIA SLOMP FERRARI A palazzo geremia di trento

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ella sala di rappresentanza, gremita, di Palazzo Geremia a Trento la Pro Cultura ha presentato l’ultimo libro di versi di Lilia Slomp Ferrari, “Ombrìe” (Edizioni del Leone, Spinea-Venezia 2012). Questa raccolta di una sessantina di liriche in dialetto trentino, con la prefazione di Elio Fox e la postfazione di Paolo Ruffilli (uno di più famosi poeti italiani contemporanei) segue di un decennio la precedente silloge dialettale dell’autrice (“Striarìa”, 2002), che raggiunge così i dieci libri di poesia pubblicati, ripartiti esattamente tra lingua italiana e dialetto. Introdotti dal presidente della Pro Cultura, Renzo Francescotti, hanno parlato del nuovo libro della Slomp, Elio Fox e Nadia Scappini. Il primo ha ripreso ciò che ha scritto nella prefazione, mettendo l’accento sul tessuto lirico dell’autrice che esige molta attenzione di lettura e che si pone in modo nuovo rispetto al passato. La Scappini ha tracciato un confronto tra poesia dialettale e quella italiana, soffermandosi in particolare su una poesia come “A Lucia”, dedicata alla moglie, scomparsa, del poeta bergamasco Ermellino Mazzoleni, della quale Lilia è stata molto amica, citando i versi finali: “Ancora no savén se le farfale / sen noi spegiadi dentro na striarìa / oltra le raze de orolòi trucadi / o se le è lore quei che è za nà via.” Dodici poesie sono state lette alternativamente da Lilia e Antonia Dalpiaz, del “Cenacolo”, intervallate da canzoni cantate e suonate con la chitarra da Piergiorgio Lunelli. Ha chiuso l’intensa serata l’intervento di Lucia Maestri, assessore alla Cultura del Comune di Trento,che non si è limitata a portare i consueti saluti, ma si è congratulata con la Pro Cultura per le serate di alta qualità che regala alla città, dicendo anche qualcosa di efficace sul dialetto trentino e sul suo fascino. 138

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razie alla collaborazione fra L’APT di Madonna di Campiglio e l’Associazione Editori Trentini, nei mesi di dicembre e gennaio, in uno dei bellissimi igloo installati nel centro della prestigiosa stazione sciistica trentina, troveranno spazio e visibilità

anche alcuni appuntamenti culturali. Non solo, dunque, mercanzie varie ed enogastronomia ma, finalmente, anche momenti di riflessione e, appunto, di cultura. Il presidente della locale APT, Marco Masè, ha lanciato a fine settembre la proposta, accolta immediatamente e con grande entusiasmo dai soci dell’Associazione, concretizzatasi quindi in una serie di presentazioni. Gli Autori avranno a disposizione una capiente, moderna e confortevole struttura, con circa 50/60 posti a sedere, dove presentare e commentare i loro lavori, quasi tutti di recentissima pubblicazione. Vario ed interessante il ventaglio delle proposte: si parlerà di grande storia, di natura e Trentino, di montagne, senza dimenticare la cucina. Naturalmente trentina. Questi gli appuntamenti di dicembre: Sabato 15 Dicembre 2012 ore 17,30 La Casa Editrice Temi presenta: LA GRANDE GUERRA E IL TRENTINO Fra neutralismo e interventismo - di Luigi Sardi Venerdì 21 Dicembre 2012 ore 17,30 La Casa Editrice Reverdito presenta: OSPITI ALLA CORTE DI SISSI - di Silvano Faggioni THEODOR CHRISTOMANNOS - Geniale pioniere del turismo nelle Dolomiti - di Silvano Faggioni Mercoledì 26 Dicembre 2012 ore 17,30 La Casa Editrice Il Margine presenta: DENTRO E FUORI LE CIME - di Alberto Bregani


trentinolibreria Ernst Weiss La prova del fuoco Silvy Edizioni

Susann Pásztor Un favoloso bugiardo Keller Editore

È con un incipit perentorio e sorprendente, in un impeccabile stile giornalistico, diretto, efficace e circostanziato, che Ernst Weiss ci introduce nel suo “poliziesco dell’anima”, come il protagonista stesso definisce questo romanzo. Fin dalle prime righe della Prova del fuoco il protagonista, che è anche voce autoriale della narrazione, introduce al lettore la materia di cui si parlerà, fornisce le coordinate spazio temporali in cui si apre la vicenda e ne indica il protagonista, un uomo, una persona, chiunque, il lettore stesso, che è subito dopo chiamato in causa, invitato a immedesimarsi, a comprendere quel che il protagonista stesso non comprende, ad avvertirlo sulla propria pelle. Perché quest’uomo può essere ciascuno di noi, come Gregor Samsa, il protagonista della Metamorfosi di Kafka, che un mattino si sveglia in forma di enorme scarafaggio...

Joschi Molnár ha avuto cinque bambini da altrettante donne diverse, ha perso due figli e la seconda moglie ad Auschwitz ed è stato imprigionato a Buchenwald. Ha voluto farla finita in un albergo, a settant’anni, pagando solo per due ore. Troppo poco per riuscire nell’intento. Per cui morirà in un ospedale lasciando dietro di sé uno strascico di storie incredibili e menzogne spudorate. Sì, perché quel favoloso bugiardo ha regalato ai propri figli molte versioni diverse della propria vita. Trent’anni dopo la sua morte, nel centesimo anniversario dalla sua nascita, tre di loro e la nipote Lily di sedici anni che deve scrivere una relazione sul campo di concentramento di Buchenwald - si ritrovano assieme per la prima volta a Weimar. Ognuno ricorda un padre diverso: traditore, assente, inventore di storie.

Giovedì 27 Dicembre 2012 ore 17,30 La Casa Editrice Curcu & Genovese presenta: NATURALMENTE TRENTINO I Paesaggi, la Natura, i Luoghi FLORALPINA I fiori più belli delle Alpi - di Antonio Sarzo Introduce Fiorenzo Degasperi Sabato 29 Dicembre 2012 ore 17,30 La Casa Editrice Valentina Trentini, Editore presenta: CUCINA TRENTINA: le ricette della tradizione a cura di Andrea Bassetti, chef e sommelier

Alessandro Tamburini Italo Allodi. Ascesa e caduta di un principe del calcio PeQuod Se il calcio è “dubbio costante e decisione rapida”, come ha ben scritto Osvaldo Soriano, e quindi “arte dell’imprevisto”, secondo quanto suggerisce Eduardo Galeano, non a caso Italo Allodi (1928-1999) ne è diventato un grande protagonista. Geniale innovatore, capace di vedere prima e più lontano degli altri, e brillante stratega, dotato di un talento e di uno stile che nel mondo calcistico hanno avuto pochi uguali, Allodi è stato innanzitutto un uomo capace di farsi dal niente, un tipico self-made man del “miracolo italiano” degli anni Sessanta. Nato e cresciuto in provincia da una modesta famiglia, interrotti presto gli studi per fare il calciatore, al termine di una non brillante carriera di mediano ha saputo inventare un mestiere nuovo, per sé e per il calcio, creando la figura del general manager che sarebbe diventata un modello per tutti.

Menzione d’onore per Degasperi

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a giuria del premio “Caterina De Cia Bellati Canal”, promosso dall’Istituto Bellunese di Ricerche Sociali e Culturali, ha assegnato una menzione d’onore al libro “Pastori. I veies de nesc veies i era pèstres” (I vecchi dei nostri vecchi erano pastori, in ladino) di Fiorenzo Degasperi, pubblicato da Curcu & Genovese. Il riconoscimento è stato consegnato all’autore il 24 novembre, nel corso di una cerimonia a Belluno. Il volume, di 300 pagine, riguarda la Val di Fassa fin dalla copertina, che presenta la foto d’epoca di una donna di Gries ritratta assieme a due pecore in località Soracrepa. Degasperi, dopo lunghe ricerche, ha descritto con accuratezza i vari aspetti della vita pastorale nella valle ladina, dove fino a qualche decennio fa l’allevamento era la principale risorsa economica, tanto che il simbolo della valle è il “pester”. Il libro si compone di sei capitoli, in italiano e ladino, tradotti da Luciana Detomas, arricchiti da immagini anche d’epoca, fornite dall’archivio fotografico di Guido Bernard.

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Fate i bravi che è meglio

Questo libro ha come unico scopo darvi qualche “dritta” percorrendo il terribile, eterno, buio gorgo della crescita dei pargoli. Scrivo per assicurarvi: i figli sono come i diamanti... per sempre. Una cosa però li differenzia, il diamante lo metti quando ti fa piacere. Tata Maria

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