TrentinoMese Dicembre 2011

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ISSN 1724-5508

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appuntamenti, incontri e attualità trentina

2011 dicembre

euro 2,00 www.trentinomese.it

Natale

in tempo di crisi

TrentinoMese augura a tutti i lettori di trascorrere delle serene Festività, raccontando i come ed i perché del Welfare trentino, ma dando anche i dettagli dei belllissimi Mercatini di Natale del Trentino. Tra un caffè a casa dell’architetto Lupo e tantissimi e intelligenti consigli per gli acquisti e per il tempo libero.


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trentinocommenti

ring

ring di Pino Loperfido

di Carlo Martinelli

perfidie

social freaks: ecco chi genera i nuovi mostri

L’

arrivo dei tecnocrati al timone dell’Italia è solo una delle conseguenze di quanto sta accadendo al mondo economico. Il miracoloso equilibrio basato sulla legge della domanda e dell’offerta sta traballando paurosamente, rischiando di farci finire tutti a gambe all’aria. Qualcuno, a dire la verità, in quella scomoda posizione ci è già finito. A riprova di ciò, provate ad esempio a digitare “Vendo rene” su Google: l’algoritmo di Mountain View potrebbe portarvi sulla stessa pagina che abbiamo visto noi. Una serie di annunci pazzeschi, di richieste disperate d’aiuto, di gente che si vuol vendere non solo reni, ma anche fegato, midollo osseo e altre parti del corpo, tutto pur di poter disporre, quanto prima, di una somma, anche modesta, di denaro. Che sta dunque succedendo alla nostra moderna società? Chi sono i social freaks del 2011? Qualche centinaio di anni fa con il termine freak si indicavano delle persone deformi, impresentabili, con difetti fisici orribili; erano esseri sfortunati che talvolta venivano portati in giro con i carrozzoni dei luna park. Nell’era digitale il concetto si è giocoforza allargato alla condizione sociale, prova ne sia la lunga teoria di debitori, pignorati, potenziali prostitute/i, falliti o semplicemente tonti che pretendono di trovare chi presti loro 200mila euro in due giorni per restituirli a 50 Euro al mese o “17.600 per poter partecipare il giorno dopo all’asta della propria abitazione...” (sic!). Un’umanità sconvolgente, sotterranea, sconosciuta ai media che sta rosicchiando alle fondamenta la nostra società civile, come un fiume di liquami che scorra impetuoso nel sottosuolo di un meraviglioso museo pieno di bellissime e immortali opere d’arte. A peggiorare la già grave situazione, l’indifferenza e la dabbenaggine di certe aziende (?) o agenzie che istigano con disarmante leggerezza a “giocare in borsa” perché “in meno di un’ora al giorno ti crei il tuo stipendio”... Un tempo, a generare mostri era il sonno della ragione; oggi, a rinfoltire le fila dei social freaks ci pensano i gentili signori del trading-on-line che, come il Gatto e la Volpe, illudono i più deboli, prospettando loro una felicità clamorosamente a portata di mano.

alla carlona TRENTINI E TRENTINAZZI, NON FERMARSI MAI

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n attore e un gruppo rock. L’uno con la saggezza di chi sa navigare tra la risata intelligente e la malinconia, gli altri con la giovanile irruenza di chi affida alla musica stati d’animo e non solo. L’uno che a teatro racconta i trentini e i trentoni e che solo per bontà d’animo ha evitato di aggiungere, ma si può sempre fare, i trentinazzi. Gli altri prima coccolati da una multinazionale discografica, ai tempi della loro fortunata partecipazione ad una di quelle trasmissioni che generano sogni e producono, spesso, disadattati e poi capaci, con un orgoglio e una determinazione che fa loro onore, di essere scaricati dalla medesima multinazionale – par di vederli i manager impegnati in calcoli matematici sulla redditività delle canzoni –, impipparsene allegramente, autoprodursi un nuovo cd, fare concerti a manetta e meritarsi le lodi sperticate della bibbia del rock, la rivista Rolling Stone. Massì, lasciate stare i trentoni e i trentinazzi – ve ne sono e tanti e ben sparsi sul territorio, ma molti di loro possono ancora essere ricondotti alla serena normalità di essere trentini, vedrete – e godetevi dei positivi, intelligenti e creativi trentini. Godiamoci Andrea Castelli e The Bastard Sons of Dioniso. L’uno capace di raccontarci come siamo: “noi sen i mèjo” nella presuntuosa delle ipotesi, oppure “per Trent, l’è anca massa!” nella riduttiva delle ipotesi. La salutare storia di una crisi d’identità che Andrea Castelli ha così riassunto: “Lunga seduta dall’analista per individuare i conflitti interiori che comporta il sentirsi trentini”. Gli altri con un disco il cui titolo, a ben guardare, potrebbe suonare proprio come la quintessenza dei ragionamenti da fare su trentini, trentoni e trentinazzi. Perché i secondi e i terzi sono fermi, da tempo. I primi, invece, cantano a squarciagola le canzoni dei Bastard. Dall’album, guardacaso, “Per non fermarsi mai”. Unico antidoto per evitare di diventare trentinazzi dopo essere stati trentoni. Ed essere, solo e finalmente, trentini. Come i milanesi, i napoletani, i palermitani, i friulani, gli emiliani… 11

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ring di Tiziana Tomasini

a mali estremi GLI ISTINTI PRIMORDIALI E IL benedetto CICALINO

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e parlavamo qualche sera fa. In un momento conviviale – barra (/) goliardico – all’aperto. Discorso ufficiale, applausi e LUI. Il più atteso del tardo pomeriggio. Umidità di autunno ormai inoltrato. Si cominciano a battere alternativamente i piedi a terra per consentire la circolazione sanguigna. Qualcuno occhieggia anzitempo verso lo stand, qualcuno nobilmente abbozza e ascolta interessato (?), qualcun altro passa distratto, si sofferma e scruta. Indagatore. Con un solo, unico, grande interrogativo. SI’, MA QUANDO … Intanto gli sguardi cominciano a orientarsi unicamente all’angolo della piazzetta. Sommesso brusio, al limite dell’impazienza, sulle classiche frasi conclusive: “E per finire…” , “ Salutiamo ancora… “ “Lasciatemi un’ultima battuta … “ SI’, MA QUANDO SI… Intanto un fumo rassicurante si erge verso lo stretto cielo ritagliato tra le case all’imbrunire. Profumo inconfondibile di legna in fase di combustione, mani forti che girano, pile di piatti impilate. Applausi finali, foto di gruppo, televisioni locali. SI’, MA QUANDO SI MANGIA? E finalmente giunge il momento più atteso. Il momento del RINFRESCO. I mestoli cominciano la somministrazione, misurati, inesorabili. La fila è impressionante, si è materializzata in tempo reale. Entra in scena l’ homo erectus, sguardo fisso con un unico, solo obiettivo. CIBO. FAME. MANGIARE. L’homo erectus ed i suoi istinti primordiali. Premeditazione, spontanei crampi di fine meriggio o sostegno concreto alla causa? Non ci è dato saperlo. Guardiamo lo spettacolo della gente che si mette in fila ordinata per ricevere l’assaggio. Tutti improvvisamente seri. Eh, adesso non è il momento di scherzare! È in gioco la sopravvivenza dell’uomo! Siamo in piena fase di distribuzione. Una coppia fulmina con lo sguardo l’affamato a fianco, che si gira trionfante con il piattino colmo. Uno degli invitati soffia , addenta l’addentabile e parla disinvolto di crisi economica; un’altra interviene – masticando educatamente – sulla porzione scarsa, ed elargisce varianti culinarie sul tema. La situazione ricorda vagamente le guerre che non abbiamo mai vissuto, quelle raccontate e minacciate dai nonni quando in tenera età non si finiva quello che c’era nel piatto. Ricorda la fame di un piatto caldo. Caldo e soprattutto GRATIS. Al termine del tanto agognato rinfresco, l’homo erectus si 12

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ritira in buon’ordine. Lasciamo anche noi la piazza ridendoci su. Tra amici si parla sempre di cose serie, ma amabilmente tradotte in simpatia e umorismo. Ridiamo ancora sulle dinamiche sociali, nelle quali possiamo anche – a tratti – riconoscerci. Poi, pensieroso, uno degli amici si ferma. “Ma io parlo spesso di soldi? No, dimmelo, PARLO DI SOLDI?“ “Beh, oggi hai parlato dei tuoi ultimi lavori, delle cifre presenti e future…” “C … Cavolo (…), ci vorrebbe un cicalino…“ “Un cicalino?” “Certo, un segnale acustico lungo, persistente, ad intermittenza che mi avvisi al pronunciare la parola SOLDI, per riportarmi alle questioni che contano veramente, senza schiavitù!” Risata sonora. Per come suona la parola CICALINO – peraltro onomatopeica , di diretta derivazione da CICALA – , per come è straordinariamente concreto il bisogno di non dipendere dal denaro, per come è divertente e paradossale questa trovata, per come si senta l’esigenza di essere svegliati, per come… La risata è spezzata dall’allarme di un famoso negozio. Bip – bip – bip , bip – bip – bip. Il CICALINO! Andiamo al bar per l’aperitivo. Nel bar degli aperitivi non si riesce neanche a entrare. Sono tutti fuori perché dentro non c’è posto. Il bancone è preso d’assalto da un’orda di lupi famelici, abilmente travestiti da cittadini. Armati di ciotole, i lupi si buttano nella mischia, ad iniziare la razzia. A fianco delle classiche patatine e noccioline, un vasto assortimento di pizzette, frittate, panini, tartine, spiedini salati e perfino FAGIOLI CON CIPOLLA, difficilissimi da ingerire in quanto difficilissimi da arpionare con le deboli forchettine in plastica. Tutto GRATIS? Non proprio, visto che le bevande sono piuttosto care … Beh, chi offre? Un giro a testa, senza badare a spese. Senza pensare ai S… Bip-bip-bip, bip-bip-bip.

Le Poste Italiane non centrano. Nell’articolo dedicato al dott. Gino Lunelli, pubblicato sul numero di ottobre 2011 di Trentinomese, si è verificata un’incomprensione tra intervistato e intervistatore in merito alla domanda riguardante il francobollo recentemente dedicato alla Berlucchi. I francobolli italiani, per i quali non è previsto alcun pagamento da parte dei proponenti, sono emessi dallo Stato e commercializzati da Poste Italiane. La risposta del dott. Lunelli riguardava un altro francobollo non italiano. Misunderstanding che capitano e che qui desideriamo rettificare. Paolo Curcu


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M O S T R A

18 novembre 2011 6 gennaio 2012

(2010 - 2012)

Le mascherate invernali di fertilità nel contesto etnografico europeo

Il carnevale europeo affonda le sue radici nel più vasto sedime delle mascherate dell’inverno: la stagione dei riti, che si contrappone a quella naturale del lavoro agreste. Così, dai Santi fino a marzo, una sola volta o anche in più riprese, sotto le mentite spoglie di giovani paesani mascherati, gli antenati tornano a visitare le comunità dei vivi, e a promettere ad esse fertilità e abbondanza. Ancor oggi infatti, nei villaggi di gran parte dell’Europa, dai Balcani all’Iberia passando naturalmente per le Alpi e la Mitteleuropa asburgica, fino alle Isole Britanniche, è dato cogliere le tracce di un antico rito che si ispira al magismo agrario più ancestrale. Carnival King of Europe si propone di riscoprire le vestigia di questo rito antico ai quattro angoli del continente, e di metterle a confronto diretto per rintracciarne e interpretarne le evidenti somiglianze e i denominatori comuni.

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ring

ring di Paolo Chiesa

di Francesca Negri

civiltà trentina

colpo di tacco QUELLI CHE... SI DICE IN GIRO CHE CHIUDONO… E NON è VERO

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irano strane voci a Trento in questo periodo. Soprattutto in merito a numerose chiusure di attività in centro storico. Vi sarà capitato di trovare qualcuno che vi informa sul fatto che la pasticceria Bertelli di via Oriola chiuderà i battenti prima di Natale, oppure che il ristorante Scrigno del Duomo non arriverà a fine anno, o ancora che la Maison du Monde di Via Manci, il negozio della catena francese dove trovare dall’arredamento ai gadget a prezzi friendly, non ha abbastanza clienti da proseguire la sua attività, iniziata circa un anno fa. Sono solo tre esempi dei molti altri esercizi pubblici vittime del chiacchiericcio cittadino. Scrivo vittime perché, almeno per questi tre casi citati, si tratta solo di informazioni che circolano e non corrispondono al vero. La gente mormora e si fa presto a rovinare anni di duro lavoro. Lo sappiamo bene come siamo fatti noi trentini: una “voce” diventa una notizia vera nel giro di poco tempo e senza tanti dubbi, senza prendersi la briga di verificare. È per questo che negli ultimi giorni ho ricevuto alcune telefonate preoccupate. Il primo è stato Andrea Collina, il giovane titolare della pasticceria Bertelli: «C’è in giro la voce a Trento che chiudo, ma non è vero. Dobbiamo fare qualcosa!», mi dice dall’altra parte della cornetta per motivare il motivo della sua chiamata. E spiega: «Guarda che qui ci stiamo preparando per il Natale, abbiamo tante novità, sto lavorando giorno e notte per fare prodotti nuovi, e non riesco a capire come si sia potuta spargere questa chiacchiera». La notizia era arrivata anche a me, in effetti, ma non l’avevo nemmeno presa in considerazione. Molti altri invece sì, tant’è che Andrea racconta: «Ogni giorno mi arrivano clienti preoccupati, che mi chiedono se è vero che chiudo… Non ce la faccio più!». Voci simili girano sul conto dello Scrigno del Duomo di Piazza Duomo e anche il patron, Alessandro Bettucchi, non si dà pace. «Poi vanno in giro a dire che la parte ristorante, al piano interrato, è sempre chiusa, e non è vero: di qui a Natale siamo pieni tutte le sere…», aggiunge Bettucchi. La storia si ripete con la Maison du Monde. La spiegazione? Difficile da dare. Facile parlare di invidia e malelingue, oppure del fatto che c’è uno strano senso di soddisfazione negli italiani a parlare delle disgrazie dei vicini di casa. È tutto chiaro quindi? Scrigno del Duomo, Bertelli e Maison du Monde non chiudono, anzi. E, probabilmente, come loro anche altri negozi di cui vi hanno parlato – male - in questi giorni. Nonostante la crisi, tutti stanno cercando di andare avanti, mettendoci la passione e l’impegno di sempre. Buon Natale a tutti! 14

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Il natale è una carezza: non lasciamola scappare

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ono i primi di dicembre e già si respira l’aria di festa che ci porterà dritti a Natale. In realtà è già dal 26 novembre che a Caldonazzo si è inaugurato “NatalArte a Corte”; dal 19 novembre che a Trento, Arco e Levico Terme sono aperti i mercatini; a Pergine addirittura dal 12. Le luci per strada sembrano esserci sempre state, ma non è di stelle comete fuori stagione o di disfide tra mercatini che voglio scrivere. Voglio soffermarmi invece sul cosiddetto “Spirito del Natale”. Facendo un giro su Internet ho scoperto che questa dicitura può essere usata in vari modi. Eccone alcuni: “Lo spirito del Natale è uno sguardo che si riempie di emozione e di gioia”; “Lo spirito del Natale è una carezza che si scioglie nella felicità”; “Lo Spirito del Natale è un Angelo Solare, è una radiazione immensa, conosciuta anche come Natività”. Ho trovato anche un monito del Papa contro “l’inquinamento commerciale” che rischia di alterare il vero spirito del Natale che per lui è rappresentato dal presepe. Spirito del Natale è anche quello, inteso come fantasma, che fa visita all’avaro Ebenezer Scrooge nel bellissimo “Canto di Natale” di Charles Dickens – che consiglio a tutti sia nella versione letteraria che in quelle cinematografiche. Per me lo spirito del Natale è una percezione. Quella di essere in un periodo (che in automatico faccio partire il primo di dicembre) che riesce a farti vedere e sentire diversamente le cose, le situazioni e le persone. È ovvio che, come tutte le sensazioni vada un po’ coltivata. E non importa se si è credenti o meno, basta lasciarsi conquistare. E i risultati sono veramente “magici”. Rallentano i ritmi, viene posticipato qualche impegno “improrogabile”, ci si arrabbia di meno con chi ti taglia la strada in automobile, ci si commuove vedendo un film o ricordando qualcosa, si trova il tempo per qualche telefonata a persone che non si sentono da un po’. Natale è la vigilia con i nonni. Guardare con i figli la versione con i Muppets di “A Christmas Carol” mangiando i biscotti di pan speziato di Norimberga. Natale è mettere su un disco di Chet Baker e dal divano guardare le luci dell’albero sotto un plaid, con il proprio compagno o compagna. Ognuno ha il proprio modo di farsi possedere dallo Spirito del Natale, fantasma o stato d’animo che sia, l’importante è non dirgli di no. Buone feste a tutti.


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di Fiorenzo Degasperi

scempi ed esempi viote del bondone: L’asfalto sui “resti” dell’arca di noè

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ono passati a decine i cacciatori mesolitici, provenienti dalle terre calde della pianura. Silenziosi, guardinghi, pronti a colpire la moltitudine di caprioli, cervi, camosci, che si aggiravano, un tempo, per le verdi praterie delle Viòte, Monte Bondone. Cacciavano, macchiavano di sangue le erbe aromatiche, ma la prima pioggia puliva l’aria e la terra. Durante il Concilio di Trento il segretario generale del Sinodo, tal Angelo Massarelli, vi salì almeno due volte. La prima volta arrivò assieme a Lodovico Firmian fino in Vasòn. Era il giugno del 1551 e vi trovò neve e durissimo ghiaccio. La seconda volta si fermò sulla montagna alcuni giorni, salendo assieme a Gerolamo di Roccabruna tutte le cime che fanno corona alle distese erbose e alle torbiere che formano la plaga delle Viòte. Salirono anche su quella cima, il Dos d’Abramo, in cui la tradizione vuole che si fosse arenata l’arca di Noè dopo il diluvio. Se l’arca si sfasciò proprio qui, di sicuro il legno ormai è diventato parte integrante della madre terra e gli animali sono quelli rincorsi dai cacciatori del passato e del presente. Comunque, i nostri ospiti del Concilio non lasciarono traccia alcuna. E nemmeno lasciò segno il sanguinario Bernardo Clesio – sanguinario per via delle cacce, ma anche del sangue versato dei contadini in rivolta, e di questo ci dimentichiamo spesso –, che si divertiva assai a scorazzare quassù, proveniente dal villaggio di Sopramonte, chiamato un tempo Oveno. Eppure nemmeno lui, assieme a Carlo V, lasciò segni che potevano alterare o comunque turbare la quiete naturale e ambientale di questo posto paradisiaco. Vi salirono anche i Madruzzo, anche loro principi vescovi. Risalirono le folte boscaglie delle pendici del Bondone, sia dalla parte di Sardagna (l’antica Sardana) che da quella, più selvaggia, che si diparte dall’arcaica e suggestiva dimora atavica, Castel Madruzzo. Quassù,

sul sentiero che conduce alla Rosta e alla Costa dei Cavai, nei pressi di una sorgente, eressero un “castello”, ovvero, a dir la verità, un casotto di caccia. Un’epigrafe, ora presso il rifugio delle Viòte, dice: questa valle si chiama la valle d’Eva – Carlo Madruzzo – per grazia di Dio vescovo e principe tridentino, conte di Challant – nell’anno 1651, il giorno 28 agosto. C.P.M.C.P.M.MIO. Di questo “castelletto” rimangono oggi poche pietre, recentemente restaurate. Ma queste pietre non possono essere chiamate macerie, bensì “rovine” e portano con sé tutto il sapore e l’aroma delle storie e delle leggende narrate attorno al fuoco. Quando arrivò la cosiddetta modernità iniziarono i veri guai. Le Viòte furono svegliate un giorno perché trafitte da decine di pali metallici: l’impianto di risalita durò pochi anni – il tempo di rendersi conto che non era per niente produttivo, non ci voleva tanto per capirlo – mentre di più durarono le macerie di un palazzo montano della stazione di partenza che deturpava la quiete visiva del luogo. Oggi si stanno effettuando diversi lavori di ristrutturazione della piana. Quello che non si capisce è come, nell’anno 2011, dove le sperimentazioni di nuovi materiali sono all’ordine del giorno, qui, nella piana delle Viòte, si debba fare un enorme parcheggio asfaltato di un catrame talmente nero che perfino gli innumerevoli corvi scambiano la terra per la notte. Il nero non dona al verde imperante. Il nero non dona allo sguardo che scorre in questa sorta di Eden per il corpo e lo spirito. Non si poteva almeno scegliere qualche tipo di materiale ecosostenibile? Magari quelle forme di cubetti di cemento dove l’erba riesce a farsi strada attenuando la bruttura dell’asfalto e rendendo il tutto meno scivoloso quando il ghiaccio fa capolino assieme alle nebbie invernali? Non si sarebbe potuto ricavarne di nuovi sottoterra, là dove già ce ne sono e non si vedono, ovvero nei pressi del rifugio e dell’orto botanico? E lasciare, nella piana visibile ovunque, soltanto la baita-ristorante e poi solo prato, prato, prato? Poche decine di metri da fare a piedi fanno bene alla salute, alla digestione, alla mente. 15

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di Alberto Folgheraiter

folgore e saette Ma che vadano sull’olmo!

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hi mangia troppo ha problemi con la bilancia, chi spende troppo li ha con il bilancio. E così il comune di Trento deve aver speso più del consentito (o aver incassato meno del previsto, che è poi la stessa cosa) tanto che l’amministrazione ha annunciato alcuni drastici tagli. Si ridurranno le ore di apertura della biblioteca comunale, si taglieranno 280mila euro alla Galleria Civica (dal 2013, niente finanziamenti) e via discorrendo. Anche perché, per far quadrare i conti, mancano 3 milioni e 800mila euro. Intanto (vedi l’Adige del 23 novembre) il Comune ha speso fior di soldoni per le griglie di ghisa collocate attorno agli alberelli di arredo urbano accanto al restaurato edificio dei frati, ex custodi del cimitero di Trento: tremila euro per ogni griglia, faretti da 900 euro “che restano spenti perché gli edifici sono aperti solo di giorno”. Visto il luogo, il Comune intende, probabilmente, far brillare una lampada perenne. A perenne memoria degli sprechi. Perché, a ben vedere, uno dei tagli che l’amministrazione poteva tranquillamente (!) decidere era quello dell’olmo, non secolare, di piazza Fiera a Trento. Per salvare il quale, è vero, erano state presentate al Comune 500 firme (ma su una popolazione di oltre centomila abitanti non sono proprio il suffragio universale). L’olmo non ha perduto… il tronco sotto la motosega. In compenso l’amministrazione ha speso 130mila euro (ma c’è chi dice che l’esborso sia stato persino superiore) per compiere alcuni lavori e consentire un agevole transito dell’autobus di linea senza pericolo per i passanti. D’accordo, la vita dei pedoni non ha prezzo, ma quella dell’olmo forse sì. L’olmo di piazza Fiera non è il tiglio di piazza Duomo. Il primo è legato all’iniziativa, peraltro benemerita (allora) del prof. Ezio Mosna (1896-1978) il quale aveva avanzato la proposta al sindaco Nilo Piccoli (1911-1996). Perché non abbellire l’angolo di piazza Fiera con la messa a dimora di una pianta? Detto, fatto. Non solo fu piantato l’olmo (erano gli anni Sessanta del secolo scorso, quindi l’albero in questione ha più o meno una cinquantina d’anni), ma già che c’erano, i giardinieri del Comune collocarono pure due rami di glicine in prossimità delle mura merlate della piazza. Furono levate dopo il terremoto del 1976 che sconvolse il Friuli e costrinse a qualche restauro anche le mura di piazza Fiera. Come scrisse, nell’aprile scorso sul giornale “Trentino”, Mauro Lando, alcune piante proposte dal prof. Mosna sono vive e vegete in piazza delle Erbe mentre non c’è più il platano di piazza Italia (oggi Battisti). “Si ergeva maestoso verso l’angolo

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di accesso alla Galleria Garbari. Negli anni in cui erano in voga i comizi in piazza o le manifestazioni sindacali, i rami di quel platano erano utilizzati per fissarvi gli altoparlanti. L’albero fu poi tagliato nel 1997-1998 allorché si avviarono i lavori nel sottosuolo della piazza in collegamento con il restauro del teatro Sociale”. Non risulta che vi siano stati, allora, “movimenti di piazza”. Ben diversa la storia legata al tiglio di piazza Duomo. Sotto quella pianta si radunavano le “ciòde”, povere donne, per la maggior parte provenienti dal bellunese, le quali emigravano a Trento in cerca di un lavoro stagionale. I contadini arrivavano in città dal “contado”, passavano in rassegna le aspiranti collaboratrici che stazionavano, appunto, “soto el teàr de la piaza del Dòm”, e sceglievano quelle che, a loro giudizio, davano maggiore affidamento. Era una “tratta delle bianche” che perdurò sino agli anni Cinquanta del secolo scorso. In attesa di un ingaggio, le giovani donne bellunesi soggiornavano presso “l’Asilo dele Ciòde”, in via S. Maria Maddalena, in uno stabile che si trovava dove oggi c’è il liceo musicale. Aveva settanta posti letto, insufficienti per tutte le “ciòde” e i “ciodéti”, i figli piccoli che spesso le accompagnavano. Arrivavano col treno della Valsugana il 19 marzo, per la fiera di San Giuseppe, e ripartivano verso casa dopo il raccolto autunnale. Se perdevano il lavoro, tornavano sotto il tiglio di piazza Duomo in attesa di un nuovo ingaggio. Quel tiglio, pertanto, è oggi un monumento al lavoro nero e allo sfruttamento del lavoro femminile. La storia non si tocca, ci mancherebbe! Invece, l’olmo di piazza Fiera avrebbe potuto tranquillamente attaccarsi al tram, pardon: all’autobus. Invece c’è sempre qualcuno che geme per una povera pianta abbattuta. Perché il Comune non manda a quei cinquecento difensori dell’olmo le spese sostenute per tenerlo in piedi? Sennò è troppo facile far gli ambientalisti con le tasche altrui.


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sommario dicembre2011

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In redazione: Pino Loperfido, Cristina Pocher

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Hanno collaborato a questo numero: Paolo Chiesa, Antonia Dalpiaz, Lara Deflorian, Fiorenzo Degasperi, Fabio De Santi, Alberto Folgheraiter, Renzo Francescotti, Gianfranco Gramola, Diamante Irti, Carlo Martinelli, Francesca Negri, Tiziana Tomasini

9 commenti

Attualità 18

26 Michelangelo lupo

Grafica: Fabio Monauni Redazione: Via Ghiaie 15 38122 Trento Tel. 0461/362155 Fax 0461/362170

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32 BIGLIETTO, PREGO 38 Pasticceria bertelli 39 Trentinomese Shop

58 Natale a corte 62 tesero e i presepi 64 Sotto i portici di rango 72 “bollicine su trento” 78 Il progetto “together” 80 Dieci anni di periscopio

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Editrice: Curcu & Genovese Associati S.r.l. Via Ghiaie 15 - 38122 Trento Tel. 0461.362122 Fax 0461.362150

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Welfare trentino

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Valentina targa

84 Una gita a... Arezzo 88 Simone tuRRa 90 Ivo Fruet in mostra a Pergine

Panorama

92 Casa d’aste von morenberg 94 Le stagioni dei teatri 98 Orchestra “haydn” 100 Antonella Ruggiero 101 Vinicio capossela 102 le proposte di Hdemia 104 Stagione di danza

Giorno per giorno

110 Mostre 118 appuntamenti del mese

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134 i matrimoni del mese 138 Simone delladio: i miei fumetti 140 il libro di Clara Kaisermann

142 trentino capitale dei diritti umani

122 Massimo dorigoni premiato

Rubriche

146 Libri e librerie 148 Cuochi trentini 149 enogastronomia 153 Fotoromanzo info@trentinomese.it www.trentinomese.it

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trentinoinchiesta di Tiziana Tomasini

welfare trentino la solidarietĂ nei fatti

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trentinoinchiesta Natale è alle porte, con il suo carico di euforia e abbondanza. A dire la verità, quest’anno c’è poco da stare allegri. Tra crisi economica e crisi politica non c’è che l’imbarazzo della scelta. Certo, in trentino, siamo abbastanza tranquilli. Perché? il welfare provinciale è tra i più blindati d’europa. Trentinomese è andato a vedere Quali categorie sociali ricevono il sostegno della Provincia autonoma di trento. Chi ne ha veramente bisogno? non ci sarà qualcuno che se ne approfitta? lo abbiamo chiesto all’ Assessore alle Politiche Sociali Ugo Rossi e a Paolo Cavagnoli, figura emblematica dell’assistenza sociale trentina

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e il comune di trento...

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l Comune di Trento attiva politiche sociali secondo precise aree tematiche. Sono previsti interventi su funzioni proprie del nucleo familiare, con centri di pronta accoglienza, accoglienza di adulti – anche svantaggiati - presso famiglie, assistenza domiciliare (servizio pasti, teleassistenza, servizio di lavanderia), centri diurni per adulti e anziani. A fianco, gli interventi di aiuto e sostegno, che si concretizzano con sussidi economici mensili e straordinari, esenzione dai ticket sanitari, contributi per protesi dentarie, la presenza sul territorio di consultori familiari. Si interviene sulle patologie specifiche della persona, con rimborso e contributo spese per il trasporto e per il riscaldamento delle abitazioni di nefropatici e con il rimborso spese per la dialisi domiciliare. Seguono sussidi per la cura di persone non autosufficienti e contributi per attività in campo sociale e socio – culturale. Altro capitolo di interventi riguarda l’abitazione. Si va dalle locazioni di un alloggio pubblico al contributo integrativo, al canone di locazione nei casi di particolare necessità o disagio, fino alla messa a disposizione, in via temporanea, di una abitazione. Gli interventi definiti trasversali includono progetti lavorativi, segretariato sociale, progetti di prevenzione e promozione sociale e l’inserimento lavorativo tramite collocamento. Il Comune di Trento interviene quindi in maniera corposa e articolata nel settore assistenza sociale, con spese di bilancio che corrispondono circa ad un terzo della spesa totale.

arliamone, perché no. E perché non farlo proprio in questo periodo dell’anno, ricco di luminarie e di mercatini profumati di ghiottonerie e di candele aromatiche? Sì, perché c’è chi certe delizie non se le può concedere. Provocatorio? Forse. Ma il rovescio della medaglia c’è, eccome. E merita più di un’occhiata. Non tutto è così dorato e sfavillante come sembra. C’è chi fa i conti con la crisi. Con la vera crisi. Quella di tutti i giorni. Si lavora, ma non basta. E lo spettro del 27 – giorno di paga ormai sempre troppo lontano – incombe minaccioso. Sono momenti difficili, ammettiamolo. Si lavora – o meglio – è fortunato chi lavora, si stringe la cinghia, si paga a rate, si assaltano i supermercati che propongono sconti impensabili per un cambio di gestione, è cronaca recente. Ore di fila alla cassa per pagare. Per pagare di meno. Ma la nostra, quella trentina, è una terra che storicamente si è sempre dedicata agli altri. E chi è in difficoltà è comunque tutelato. Il residente in Trentino può contare su un sistema sociale ben strutturato, che occhieggia all’Europa più avanzata, verso la salvaguardia ed il sostegno dei valori fondamentali. Ma come funziona? 21

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trentinoattualità Un’occhiata storica al concetto Per un’occhiata storica partiamo paradossalmente dalla definizione attuale: WELFARE. Che cosa significa? Le traduzioni spaziano da “benessere” ad “assistenza pubblica e sociale”, passando per “prosperità” e “previdenza sociale”. Un concetto quindi sicuramente positivo. Eppure, non appena qualcuno – Tizio, Caio o Sempronio, il politico di turno, il sindacalista, l’economista – parla di “assistenza” e “assistenziale”, le discussioni si sprecano, si accendono, si infarciscono di luoghi comuni, di passaparola e di sentito dire. Interventi peraltro legittimi. In periodo di sentita crisi economica ci sentiamo tutti chiamati in causa. Ma è curioso constatare che tutte queste discussioni riguardano – in soldoni – la quantità di denaro che viene erogata. Nessuno si sognerebbe mai di mettere in dubbio capisaldi della democrazia quali previdenza, tutela dei minori, salvaguardia del cittadino e molto altro. Nessuno discute sui fondamenti della società civile e civilizzata. Sui traguardi raggiunti in secoli di storia sociale. Tutti discutono su quanto, come, a chi e perché. E se in clima di generale revisione dei conti pubblici ci lamentiamo del ticket del Pronto Soccorso, possiamo pensare a quei Paesi neo liberisti in cui il cittadino, anche se in gravi condizioni, può accedere al servizio sanitario solo se in regola con le coperture assicurative. Tanto per fare un esempio noto a livello mondiale. In questa sede non possiamo certo ripercorrere – per ovvi motivi di spazio e complessità strutturali – la storia dell’assistenza, ma possiamo affermare con certezza che il percorso dell’assistenza in Italia si è snodato parallelamente alla costruzione del concetto di stato. La giolittiana estensione del voto dei primi del Novecento e la conseguente rappresentanza politica delle forze più deboli, ha creato di fatto lo stato sociale. I soggetti che sono progressivamente divenuti protagonisti di questo stato sociale? I lavoratori, la famiglia, i minori, gli anziani. Tanto per citarne alcuni. E nell’evoluzione storica, geografica, politica e antropologica altre realtà, altre problematiche hanno interessato e interessano il settore delle politiche sociali. L’involuzione negativa del concetto. Ma il mondo – si sa – è dei furbi, e l’escamotage è lì, dietro l’angolo. E gli esempi eclatanti non mancano. I finti invalidi, le 22

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pensioni ritirate per il defunto, i nullatenenti col panfilo e le ville fanno parte della storia d’Italia. La parola chiave inizia per A. ASSISTENZIALISMO. Chiamatela ultima spiaggia, chiamatela come volete, ma c’è. I vocabolari la definiscono letteralmente “eccessivo intervento dello stato a favore di cittadini o di enti” e ancora “degenerazione del sistema di assistenza pubblica e sociale in cui lo stato interviene con l’erogazione a cittadini o enti, anche con lo scopo di ottenere consensi”. Le opinioni in merito meritano almeno un’occhiata. Ci sono gli arrabbiati cronici, che criticano sempre e comunque, che si avventano impunemente su ogni intervento statale e provinciale, motivando che chi lo ottiene è mosso solamente dalla bramosia di ottenere. Dall’altra parte della barricata c’è tutto il popolo che vive grazie all’assistenza sociale, che usufruisce di benefici sulla base di emergenze reali, da sostenere economicamente. Nel mezzo si trovano tutti coloro che per l’assistenza lavorano, anche e soprattutto a livello di volontariato. Gente che si spende e spende il proprio tempo per gli altri, che crede in quello che fa e lo fa con fatica e passione. L’Assessore Rossi: “welfare poggiato su tre pilastri: sanità, povertà e famiglia” Nella saletta d’attesa dell’Assessorato alle Politiche Sociali e alla Salute campeggia la cartina geografica della Provincia Autonoma di Trento. Tutt’intorno, alle pareti, panorami mozzafiato, tratti da scatti rubati alle nostre più belle cime. Ci colpisce in modo particolare quello intitolato “Ai confini del sole”. Forse perché la giornata molto fredda e tersa ci trasmette ancora più chiaramente l’appartenenza a un popolo di confine, che sulla sua peculiarità geografica ha costruito un sistema di vita solido e stabile. L’Assessore alle Politiche Sociali e alla

Sanità Ugo Rossi ci accoglie nell’ufficio situato ai piani alti di Trento Nord. La nostra richiesta – ce ne rendiamo conto – è di un certo spessore e abbraccia tutto il contesto dell’assistenza sociale. Chiediamo in sostanza una sintesi del welfare trentino, per dare chiarezza ad un ambito spesso poco chiaro nelle quotidiane opinioni del cittadino. L’Assessore parte da un dato: il nostro welfare si basa su alcuni pilastri. Il primo pilastro è il servizio sanitario, la sanità. E la prima cosa da sapere (e che molti non sanno) è che questo servizio lo paghiamo noi, con le nostre tasse. Questo per i livelli di base; esistono poi livelli aggiuntivi di assistenza garantiti ad una platea ampia e rivolti ai residenti da almeno tre anni. Il secondo pilastro è il sistema di protezione rispetto alla povertà. È un processo automatico, basato sul reddito di garanzia: una persona, per definirsi autosufficiente, deve avere un reddito di almeno 6.500 euro all’anno; chi scende al di sotto di questo livello, testimonia di cercare seriamente lavoro e dichiara di non trovarlo, ottiene un’integrazione al reddito, quanto occorre per il raggiungimento di quella soglia minima. Questo livello di protezione si monetizza in 18 milioni di euro annui, seguendo gli standard europei (precisamente del Nord Europa). I rischi di assistenzialismo ci sono, è inutile negarlo, ma vengono arginati e corretti dalle misure temporanee degli interventi, dalle politiche attive del lavoro e dai passaggi cosiddetti obbligati. Il cammino è comunque automatico [verificato dalla APAPI, l’Agenzia Provinciale per l’Assistenza e la Previdenza Integrativa] e non è necessario il passaggio attraverso gli assistenti sociali. Questo solo da noi. Il terzo pilastro è quello delle politiche familiari. 16 milioni di euro annui per mettere in atto politiche che valorizzino la famiglia. Perché la famiglia ha un


trentinoattualità

L’Assessore alle politiche Sociali, Ugo Rossi

valore sociale importante, va favorita per un maggior benessere sociale; la famiglia “sana” (intesa nel senso di non problematica, senza disagi, la famiglia di classe media) va sorretta in quanto aiuta la ripresa della natalità. Per quanto riguarda la natalità, noi – con la Provincia di Bolzano – abbiamo l’indice più alto d’Italia, ma è un dato di fatto che, come popolazione, stiamo invecchiando. Con un reale pericolo a livello sociale: in un prossimo futuro avremo pochi trenta/ quarantenni che assistono gli anziani. Va quindi favorito e sostenuto lo sviluppo della famiglia. In che modo? Ad esempio facendo conciliare i tempi e gli orari di lavoro, disponendo capillarmente sul territorio asili nido, dispensando buoni di servizio. Su questa linea, vanno citati i contributi alle famiglie numerose (che nel resto d’Italia sono definite tali dal 4° figlio, da noi già a partire dal 3°) in un contesto senza distinzioni, valutabile con circa 400/500 euro annui. Cifra non risolutiva, ma che consente, ad esempio, il pagamento di qualche bolletta. La logica è quella di dare una mano, [perché, evidentemente, più sono gli elementi del nucleo familiare, più si spende] ed incentivare la crescita demografica. Altro pilastro è il sistema del lavoro, con quelli che vengono definiti gli ammortizzatori sociali. La nostra Provincia affianca alla tradizionale cassa integrazione quote aggiuntive di carattere provinciale. Il quadro è ancora incompleto, specie rispetto ad altri Paesi più avanzati in materia, che riescono a dare risposte efficaci per quanto riguarda il lavoro discontinuo dei giovani. In questo ambito la Provincia riceve dallo stato delega specifica in materia di ammortizzazione sociale. L’obiettivo è quello di costruire un sistema trentino con la collaborazione delle parti sociali (imprenditori, lavoratori, sindacati). Poi ci sono le politiche sociali in senso

Consegna di case Itea a Spini di Gardolo

stretto, per far fronte al bisogno più mirato. In questo campo opera l’assistente sociale. Questo lavoro è attualmente di competenza delle Comunità di Valle, sorte sulle ceneri dei Comprensori. La delega della Provincia alle suddette Comunità, alle quali trasferisce le risorse – 119 milioni di euro – per l’esercizio degli interventi, è motivata dai bisogni specifici del territorio, dalla necessità di azioni mirate e quindi maggiormente efficaci . Oggi le Comunità di Valle elaborano i primi piani sociali di comunità, in linea coerente al piano sociale. Le aree di movimento sono ampie e riguardano la disabilità fisica e psichica, i minori, i non autosufficienti. Alcune funzioni – tipo le non autosufficienze di grande importanza – vengono seguite direttamente dalla Provincia. Sono quelle in cui operano tutte quelle realtà che spaziano dal privato sociale, alle cooperative, al volontariato, con un intervento stimato al 70%. Altra frontiera delle politiche sociali, sul modello delle tendenze del welfare europeo, è proprio il coinvolgimento progressivo di queste forze, finalizzato a dare risposte importanti; in questo settore il Trentino parte comunque molto bene, sono nel nostro DNA l’attenzione, la partecipazione e la dedizione al sociale. Le emergenze sociali si affrontano guardando al futuro. Siamo in fase di crisi economica, che inevitabilmente ha accentuato i problemi connessi ai disagi ed alle emergenze. Ma il fattore che crea maggiormente lo stato di emergenza è l’invecchiamento della popolazione. Ad oggi ci sono 30.000 ultra ottantenni; la previsione per il 2030 è di 50.000. Nel 1981 erano 11.000. La curva progressiva dell’invecchiamento diventa un pericolo per la sostenibilità e per tutto il

sistema produttivo. È necessario attivare strumenti che aiutino in questo senso il sistema pubblico, come l’assegno di cura per le famiglie che hanno a carico persone non autosufficienti. Acquistando servizi di assistenza a carattere territoriale, si creano così occasioni di lavoro per i giovani nelle valli. C’è comunque preoccupazione per la sostenibilità del sistema e sono oggetto di studio possibili soluzioni per aiutare i cittadini a sostenere quella spesa, che diventerà socialmente sempre più importante. Il Trentino quindi investe sull’assistenza sociale. Ci crede. Ed i numeri alti di investimento rispetto al resto d’Italia spiegano quanto noi siamo a rischio assistenzialismo. I margini di miglioramento si orientano verso il proposito di un’assistenza sociale più selettiva, finalizzata a individuare bisogni specifici, orientata a trovare politiche idonee con la costruzione di una rete di protezione sociale. Quello che poi succede è anche responsabilità del singolo, strettamente collegata al senso di responsabilità sociale. È forse questa la sfida più difficile. Sostenuta tuttavia da una grande motivazione: il Trentino può contare su solide basi storiche, è all’avanguardia nella tematica sociale, e si slancia ai migliori modelli europei. Per garantire il futuro. si legge ITEA, Si pronuncia CASA Il concetto di casa popolare si è trasformato nel tempo. Negli anni ’70, emblematiche le edificazioni imponenti, come le Torri di Madonna Bianca. Fatevi oggi una navigata in Internet e alla voce ITEA Il presidente Itea, Aida Ruffini, consegna alcuni appartamenti a Meano

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trentinoattualità sfilano immagini di palazzine luminose e dai colori pastello. Ma è tutto così roseo? Pare di no. La facciata ufficiale presenta – nell’ambito di quella che viene definita “politica della casa” - la fruttuosa collaborazione di ITEA S.p.a., Provincia Autonoma di Trento ed Enti Locali. Il programma di edilizia è contenuto nel “Piano straordinario di edilizia abitativa 2007 – 2016”, stilato secondo un intento preciso: il beneficio della casa pubblica deve avere un ritorno anche sociale, in termini di benessere e di serenità. Ottenere oggi un alloggio ITEA è un passo importante, una conquista che getta solide basi per costruire la tranquillità familiare. Ma come si diventa un inquilino ITEA? Sono indispensabili i requisiti previsti dalla normativa provinciale, che consentono l’inserimento del richiedente in graduatoria. Tali requisiti sono la cittadinanza in Unione Europea, la residenza in Provincia di Trento da almeno 3 anni ed una condizione economica patrimoniale avente come tetto massimo lo 0,23 dell’indicatore ICEF. Con delle eccezioni. Per single, giovani coppie, famiglie con redditi deboli – “impossibilitati ad accedere all’edilizia residenziale pubblica ma meritevoli di rientrare nel più ampio universo dell’housing sociale” – esiste la possibilità di esserci. Il bilancio relativo all’anno 2010 da un lato conferma la tendenza positiva dell’anno precedente, dall’altro conferma, come suo punto di forza, il contributo sostanziale della Provincia nei costi di gestione. Per ragionare su qualche numero, il totale degli alloggi consegnati nel triennio 2007-2010 sono 486, per un totale di 1798 comprensivi di alloggi ancora in progettazione, in appalto, in costruzione. Questa, ripetiamo, la presentazione ufficiale. Il punto di vista dell’inquilino è ben diverso. Il passaggio dell’ITEA da ISTITUTO PER L’ EDILIZIA ABITATIVA a Spa spaventa, e non poco. Si temono aumenti consistenti di canone; non solo: l’idea della privatizzazione fa pensare a tutte quelle altre grandi società ex pubbliche ed alle loro vicissitudini finanziarie e alla possibile vendita degli immobili. Uno scenario poco confortante. Complicato dal fatto che le aree edificabili sono sempre di meno, che l’edilizia richiede poi tutta una serie di servizi, quali parcheggi, scuole, trasporti … Gli inquilini, riuniti in comitato, si stanno facendo sentire. ■ 24

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Paolo Cavagnoli, deuS ex machina dell’assistenza sociale in Trentino

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un mondo articolato, quello dell’assistenza … Sicuri di volerne parlare in un solo articolo? Sarebbe meglio scorporare, e parlare rispettivamente dei minori, degli anziani … “ Paolo Cavagnoli – simbolo indiscusso del welfare locale – ci riceve nell’ufficio della sede dell’APPM [l’Associazione Provinciale per i Minori – ONLUS] di cui è presidente. Ci scoraggia, ma solo temporaneamente, a parole. Dal bagliore che traspare dal suo sguardo, si leggono - come in un libro aperto - la passione, la missione, “l’anima e corpo” dedicate alla causa e il suo desiderio di raccontarle. Cavagnoli parte dalla Legge quadro [n. 13, 14 /91] emanata dalla Provincia Autonoma di Trento, che disciplina l’ordinamento dei servizi socio-assistenziali e sulle politiche sociali. Un grande passo, definisce scopi e finalità del settore. Una Provincia che, alla luce dei suddetti provvedimenti legislativi, è sicuramente organizzata, ben organizzata. Le competenze in materia sociale sono affidate alle 16 Comunità di Valle, ognuna delle quali garantisce e gestisce i servizi specifici sul territorio. Alle varie Comunità di Valle si affiancano enti che operano nel sociale; volontariato e privato sociale sono voci importanti nel vasto panorama delle politiche sociali. Naturalmente, specie in questo settore, fioccano le critiche e le chiacchiere … Cosa si dà, a chi, perché … In realtà, prima di dare soldi a destra e a manca, esistono passaggi obbligati, verifiche puntuali. Certo, il caso del furbastro di turno non è novità di oggi. Ma ogni caso va comunque esaminato. Emblematico l’esempio della Porsche parcheggiata sotto le case ITEA. Scatta la segnalazione, salvo poi scoprire che l’appartamento è intestato alla madre del ganzo automobilista e che la Porsche è di seconda o terza mano, da pagare a rate. Esistono poi misure straordinarie, di emergenza. Stranieri con bambini minori non vengono mai lasciati per strada; esistono “appartamenti di pronto soccorso” da assegnare d’urgenza. I figli di chi arriva da lontano spesso risalgono le graduatorie degli asili … I Trentini brontolano, non c’è posto per tutti! Ma spesso non si considerano sprechi che si consumano ogni giorno, sotto i nostri occhi. Cavagnoli porta l’esempio degli scuolabus che girano per la città semivuoti per la non indispensabile comodità di famiglie che risiedono dietro l’angolo. Esiste la realtà ed esiste l’eccezione; entrambe andrebbero considerate con lucidità, non unicamente dal proprio punto di vista. Cosa sarebbero le ricche aziende del porfido se non ci fossero i “cubettari” stranieri? Esiste il “bello” dell’assistenza, che va oltre il pezzo di cronaca del marocchino. I dati sono buoni, costruttivi. Ma oggi come ieri la gente guarda al particolare, senza considerare tutto quanto esiste dietro. È purtroppo un dramma del nostro tempo. I problemi sociali esistono. Vanno affrontati. E ognuno di noi deve fare la propria parte. Paolo Cavagnoli ci fornisce materiale librario, fascicoli e completa disposizione ad approfondire l’argomento. Non sappiamo cosa dire, se non un semplice “Grazie”. Disponibilità umana, ecco il motore dell’assistenza sociale in Trentino. Davanti a noi in carne ed ossa.


trentinoattualità

di Alberto Folgheraiter

Un piatto per la fame e un letto per la notte

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on ci sono più i “baroni dal sol”, quelle figure che, fino a una trentina d’anni fa, a Trento stazionavano sulle panchine di un parco o al riverbero delle mura di Piazza Fiera. Taluni sono scomparsi per l’avanzare dell’età. Altri, come l’Arturo, sono finiti in casa di riposo. I nuovi “barboni” sono i padri di famiglia separati, o coloro che hanno perso il posto di lavoro. “Arrivano alla chetichella, magari con la valigetta, a domandare un posto letto, disperati per la loro situazione personale o familiare” rivela Mauro Pizzini, responsabile della

Padre Fabrizio Forti

La fame e il freddo marciano in coppia, inseparabile, tra i diseredati del Trentino. Dal “Punto d’Incontro” alla mensa dei frati cappuccini, all’Opera Bonomelli, questi i punti di approdo dell’indigenza prima che la notte sprofondi nel buio i più deboli e i meno tutelati. Non sono soltanto immigrati i nuovi “barboni”. La povertà dilaga anche tra i padri separati e i disoccupati casa di accoglienza notturna di Trento, conosciuta da un secolo come “Opera Bonomelli”. La struttura, al numero 6 di Lung’Adige S. Nicolò, è aperta tutte le notti dell’anno – dalle 19 alle 8 del mattino – con quarantuno posti letto. Per “l’emergenza freddo”, dalla sera del 18 novembre (e sino al 15 aprile del 2012) ai 41 postiletto usuali si sono aggiunti diciotto letti sistemati in un prefabbricato vicino. Altri ventitré posti-letto sono operativi dal 15 novembre in un’abitazione al Briamasco. Complessivamente, consentono il pernottamento a ottantadue senzatetto. Inoltre, dal 7 novembre dieci posti-letto sono disponibili al Belvedere di Ravina, gestiti dal “Punto d’Incontro”. Infine, il 1°

dicembre apre il dormitorio “Pinocchio”, (23 posti-letto) nell’ex mobilificio Piffer di via Brennero, legato ai frati Cappuccini. Ma la domanda supera sempre la disponibilità. “Ieri sera – ha dichiarato (il 18 novembre) a “TrentinoMese” Mauro Pizzini – sono rimaste fuori una quindicina di persone”. Come funziona l’accoglienza? Chi primo arriva primo alloggia? “Non proprio, nel senso che se qualcuno viene inviato dall’Assistente sociale o dalle strutture sanitarie ha la precedenza”. Chi ottiene il posto-letto l’ha garantito per trenta giorni. Poi deve fare uno “stacco” di cinque giorni e rimettersi in fila per ottenere il letto altri trenta giorni, e via di questo passo. La sospensione 25

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trentinoattualità è stata introdotta per consentire una rotazione dei disperati. Chi può paga 50 centesimi di pigione a notte. Se non li ha, pazienza. La sera, gli ospiti possono mangiare un pasto caldo perché la struttura è attrezzata con una cucina. Le vettovaglie sono fornite da “Trentino solidale”, un’organizzazione di volontariato sociale che ogni giorno ottiene derrate alimentari dai supermercati della regione. Si tratta di merce di buona qualità, prossima alla scadenza per cui non può restare sugli scaffali. Viene ritirata tutti i giorni dai volontari e smistata alle strutture del “terzo settore” ma anche a famiglie indigenti. In particolare, se ne avvalgono il “Punto d’Incontro” di via Travai, aperto dalle 9 alle 17, e la “Mensa della Provvidenza”, allestita dai frati Cappuccini in via della Cervara, pure a Trento e che garantisce un pasto caldo alla sera, dalle 17.15 alle 18.30. Padre Fabrizio Forti, 62 anni, da Gardolo, ne è l’animatore fin dal 1998. Quell’anno furono distribuiti 14.958 pasti. Dapprima una ventina al giorno, ma dopo nove mesi la media era attestata sugli ottanta. Nel 2011 si sono raggiunti picchi oltre i duecento pasti giornalieri, con 225 l’ultimo giorno di ottobre. Se nel 2010 sono stati forniti 45.200 pasti, alla fine dell’anno in corso si sfioreranno i cinquantamila. I frati hanno sempre dato un piatto di minestra a chi bussava alla loro porta. Negli anni Settanta del secolo scorso i “clienti” erano una decina al giorno, prevalentemente vagabondi, i “barboni” storici della città. In precedenza la mensa del convento si apriva per qualcuno che dalle valli arrivava in città e si rivolgeva ai frati per un pernottamento o un pasto. Di solito erano persone che avevano allacciato un rapporto con qualche frate

Welfare, il privato sociale

“I

n Trentino va riscritta la nuova legge di riordino del welfare”. Non usa mezze parole, Fabio Folgheraiter, 56 anni, professore all’Università Cattolica di Milano, contitolare di una casa editrice (la Erickson, 900 titoli in catalogo) specializzata nel sostegno alla “disabilità”. Negli anni Ottanta del secolo scorso, ha ricordato al settimanale “Vita trentina”, il Trentino ha “anticipato quel fenomeno che poi si sarebbe affermato dappertutto, anche se non sempre in maniera virtuosa, conosciuto con il nome di liberalizzazione societaria che qualcuno chiama anche sussidiarietà”. Certo ci furono alcuni pionieri: don Dante Clauser, don Valerio Piffer, il gesuita Livio Passalacqua, l’avvocato Ivo Dario Gerola, don Francesco Malacarne, padre Guglielmo Cestonaro, il cappuccino Fabrizio Forti, la signora Francesca Kirchner e altri. Sul piano politico-amministrativo si segnalarono, allora, l’avv. Flavio Mengoni e Tarcisio Grandi che condussero in porto la legge provinciale 35 del 1983. Riformata nel 2007, con la legge 13, “si è rivelata un esercizio giuridico infecondo – avverte Fabio Folgheraiter – dato che, a quattro anni dalla sua approvazione risulta ancora inapplicata”. E ancora: “Saremo capaci di lasciare in eredità ai nostri poveri venturi nipoti una cultura del welfare degna di quel nome, incardinata nell’intelligenza e nella premura civica piuttosto che sul denaro”? Secondo il cattedratico che insegna a Milano, se negli anni Ottanta la Provincia seppe responsabilizzare la società civile, oggi l’Ente pubblico dovrebbe uscire dall’angolo e chiedere “umilmente” a quella stessa società civile un contributo di energie intellettuali per poter elaborare le politiche sociali e non soltanto per erogare servizi. Parole come pietre che in Piazza Dante, probabilmente, non hanno digerito. che “batteva” le valli per la questua delle uova, del burro o del letame. Anzi, una o due volte l’anno, i fornitori di materia prima erano invitati al convento per gustare il celebre baccalà dei frati. Con la crisi delle vocazioni e lo spopolamento dei conventi anche la questua si

L’Opera Bonomelli nel 1933

Volontari alla mensa per i poveri dei Padri Cappuccini

è rarefatta. Contestualmente ha cominciato a crescere il numero degli indigenti e dei disoccupati. La dilatazione del servizio è cartina di tornasole dell’aumento della povertà. “E questo non è un segnale che fa ben sperare” commenta P. Fabrizio Forti. “Non sai mai quanti arrivano alla men26

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trentinoattualità sa della Provvidenza. Noi prepariamo centocinquanta coperti e magari arrivano duecento persone. Comunque, non abbiamo mai mandato via nessuno affamato. Uno è dare la minestra, ma non possiamo fermarci qui. Si devono sollecitare la politica e le istituzioni a creare posti di servizio alla comunità”. Il 70% di coloro che si rivolgono alle mense del Punto d’Incontro, dei Cappuccini e all’alloggio notturno della “Bonomelli” sono immigrati (magrebini, albanesi), ma sono in crescita anche i Trentini che hanno perso la famiglia o il lavoro. Ironia del destino, l’Opera Bonomelli sorse nel 1900 come “Opera di assistenza agli operai italiani emigrati all’estero, principalmente in Europa”. L’aveva ideata il bresciano Geremia Bonomelli (18311914) divenuto vescovo di Cremona nel 1871. Un ospizio della Bonomelli fu aperto a Bolzano nel 1921, a Trento l’anno seguente. Tuttavia - come ha documentato Luciano Imperadori nel bel volumetto “Fatti e non parole” (1997) – un “Asilo notturno per Immigrate Italiane” era attivo a Trento prima della guerra 1914-1918. “Si trattava dell’asilo delle Ciòde, luogo dove soggiornavano le donne regnicole provenienti per lo più dalla provincia di Belluno per i lavori stagionali agricoli. […] L’ospitalità era gratuita solo per tre notti consecutive, poi si domandavano 5 centesimi per notte, allo scopo di stimolare le operaie a trovarsi un nuovo lavoro”. L’asilo notturno femminile (“l’asilo delle ciòde”) fu aperto nel 1908. La “Bonomelli”, attivata subito dopo la prima guerra mondiale per dare assi-

La mensa del Punto d’Incontro

Don Dante Clauser durante un incontro

stenza ai profughi che tornavano a casa, fu riservata ai maschi. In una lettera del 1921 si chiedeva al comune di Trento un immobile “per crearvi un ospizio per emigranti e operai in transito per questa importante stazione ferroviaria”. Dietro un affitto annuo di ottomila lire, il comune di Trento concesse (1922) all’Opera Bonomelli il fabbricato della ex caserma di S. Lorenzo, dove oggi sorge la stazione delle Autocorriere. Una sezione dell’Opera Bonomelli fu avviata anche a Rovereto. Nell’Ospizio di via Pozzo, nel 1922 transitarono 5.849 persone. “Il Nuovo Trentino” di Alcide Degasperi (maggio 1924) ricordava, per esempio, che “dopo aver riposato nei locali dell’Opera Bonomelli, partirono per il Messico 154 contadini provenienti per lo più dalla Valsugana”. Altri 150 contadini di Bersone e Daone partirono di lì a qualche mese. Fu un’emigrazione folle e sfortunata. Quanto alla “Bonomelli”, l’Opera fu sciolta nel 1928 per mancanza di aiuto economico da parte del governo fascista. Nel 1933, demolito l’ex convento-caserma di S. Lorenzo per far posto alla “Casa del Balilla”, il comune di Trento fu costretto a rendere disponibile un fabbricato in Lungadige destro “dopo aver scartato il progetto di sistemazione del vecchio Lazzaretto di corso Buonarroti”. Nel dopoguerra (1948) l’asilo notturno cominciò ad affollarsi di operai e derelitti. Negli anni Cinquanta la gestione fu

assunta dal Comune tramite l’ECA (ente comunale di Assistenza) che la tenne fino al 1978. Quell’anno la “Bonomelli” fu affidata alla Fondazione Charitas Tridentina. Un asilo notturno femminile fiu aperto nel 1986 in via Borsieri, a Trento, ma durò poco. Nel 1992, alla Fondazione Charitas subentrò l’ATAS (Associazione Trentina Accoglienza Stranieri). Due anni prima era stata aperta una Casa di Accoglienza anche a Rovereto. Il “Punto d’Incontro” di via Travai, a Trento, fu fondato da don Dante Clauser, assieme ad altri nove amici, il 13 febbraio 1979. Il più noto prete trentino degli emarginati (che il 7 dicembre compie 88 anni) aveva lasciato la cura pastorale nella parrocchia di S. Pietro a Trento nel 1977. Voleva andare sulla strada “per essere amico di coloro che non hanno amici”. Il “Punto d’Incontro” è aperto dalle 9 alle 17 e si struttura in varie attività, compreso un laboratorio di restauro. Vi lavorano una ventina di persone e ogni giorno, dalle 12.30 alle 14.30 offrono il pranzo a più di 150 ospiti. Nelle ultime settimane di autunno l’affluenza media è aumentata a circa 170 persone al giorno. “Segno, dicono, di una maggiore instabilità sociale e del mercato del lavoro”. Per tornare ai frati, P. Fabrizio ha un sogno nel cassetto: “Sogno di chiudere la mensa… per mancanza di persone che vengono a chiedere un pasto. Ma credo sia un’utopia”. ■ Un sogno, appunto. 27

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trentinoincontri di Francesca Negri e Paolo Curcu

un caffè a casa di...

L’ARCHITETTO DEL QUIRINALE E DEL VATICANO MICHELANGELO LUPO è DI CASA A ROMA, MA IL SUO CAMPO BASE è A TRENTO. FAMOSO RESTAURATORE, ESPERTO EGITTOLOGO, COLLEZIONISTA DI LIBRI ANTICHI E D’ARTE, ECCO LA CASA E LA VITA DI UNO DEI Più FAMOSI ARCHITETTI DEL TRENTINO, E NON SOLO

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orme nel letto di Camillo Benso Conte di Cavour, i suoi vasi sono ottocentesi e cinesi e vengono dritti dal film L’ultimo imperatore e come sedia ha niente popò di meno che quella dove si è seduto Giovanni Paolo II nel

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Duomo di Trento, durante la sua ultima visita in città in occasione del Giubileo. Lui è l’architetto Michelangelo Lupo, 64 anni il prossimo 3 febbraio: la sua specialità sono i restauri, dall’archeologia alle antiche dimore, ed è il più importan-

te egittologo d’Italia. Da sempre lavora per il Vaticano e per il Quirinale (dove è di casa), per regine e vip, per istituzioni e musei (come il Metropolitan Museum di New York), con i quali cura svariate mostre di grande rilievo. Torinese di na-


trentinoincontri

Il libro che sta leggendo in questo momento? Il fondamento degli incurabili di Joseph Brodsky. Al 90% leggo dei saggi che mi servono per il lavoro. Oppure amo i libri antichi. Il piatto preferito? Da torinese dico il fritto misto alla piemontese. Il film preferito? Non ricordo qual è ultimo film che ho visto. Ho una tv ed è in cucina, guardo solo i tg. Da tanto non vado al cinema, non ce la faccio ad andare da solo. Se non avesse fatto quello che ha fatto, cosa avrebbe voluto fare? Penso la stessa cosa. A 16 anni ero stato operato alle tonsille e mia madre mi aveva portato dei plichi di riviste di architettura: fu amore a prima vista. Mamma, però, voleva che facessi il medico e quando scoprì che mi ero iscritto alla Facoltà di Architettura non mi parlò per un mese. La cosa che le fa più paura? In questo momento il futuro. Di notte ogni tanto mi sveglio con un po’ di angoscia, perché non si capisce chi dice la verità e cosa sta condizionando il mondo. Non si riesce a comprendere cosa di debba fare. Il suo sogno ricorrente? Sogno di essere sempre lì che catalogo delle cose, che sposto oggetti e faccio mostre.

Architetto, il trasloco non sarà stato facile con tutti questi mobili antichi e i libri che ha, giusto? Non me ne parli. È vero, è stato un dramma, perché avrò migliaia e migliaia di libri, una biblioteca vastissima di volumi di storia dell’arte, architettura, pittura, scultura. Anche lei ha scritto molti testi. Si tratta di libri di cultura artistica trentina, ma non solo. Sono arrivato a Trento nel 1974, poi sono stato funzionario dei Beni culturali e direttore del Castello del Buonconsiglio e Palazzo delle Albere dal 1979 al 1984, quindi ho lasciato questi incarichi per fare il libero professionista. Ho lavorato molto all’estero: ho fatto restauri in Egitto, in Libia, in Giordania. Lavoro per restauri e mostre da molti anni anche al Quirinale e al Vaticano: forse è per questo che tutti pensano che io viva a Roma, invece non è vero. Quindi la sua prima casa è qui, a Trento? Certo, ma nessuno crede che sia così, forse perché non faccio molta vita sociale in Trentino: la sera preferisco scrivere e studiare, leggere i saggi che mi servono per il mio lavoro. Probabilmente, la gente non mi vede in giro e quindi pensa che io sia in giro per il mondo. E come è arrivato a Trento da Torino? Ho vinto un concorso alla Sovrintendenza. Venivo da una realtà geografica diversa, ho dovuto studiare molto per

entrare in maniera decente in una realtà non mia, però devo dire che mi sono trovato subito bene. Nel 1974 Trento era una città completamente diversa, grigia, triste, era da pochissimo tempo che l’assessorato ai Beni culturali aveva preso possesso della realtà trentina: la vera attività di restauro è incominciata in quel momento. Una volta arrivato a Trento ho preso anche una specializzazione in storia dell’arte, nel 1976, a Padova.

scita, la sua casa di proprietà è a Roma, nel magico Campo dei Fiori, ma anche a Trento ha un quartier generale in cui trascorre molto del suo tempo, quando non è in giro per il mondo. In Vicolo degli Orbi, nell’antica dimora cinquecentesca della famiglia Gentilotti che un tempo ospitò alcuni padri conciliari, oggi Michelangelo Lupo ha casa e “bottega”. «Oggi questo palazzo è di proprietà della Contessa Pompeati, che qualche anno fa mi diede incarico di restaurarlo. Dovendo lasciare la mia precedente abitazione in piazza Pasi, dove ero, come qui, in affitto, ho pensato che qui avrei potuto trovare un’ottima soluzione abitativa e lavorativa. Del resto, io amo troppo vivere in centro storico», spiega Lupo. 29

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Mentre racconta la sua storia, Graziano, uno dei suoi collaboratori, ci serve il caffé. L’occasione è buona per guardarci un po’ attorno ed ammirare la collezione di libri antichi, l’ottocentesca stufa a olle fatta a Sfruz in Valle di Non, i preziosi soprammobili, gli antichi carteggi, i mobili pieni di cose da raccontare e i quadri appesi alle pareti. Tornando alla vita sociale, come ha trovato l’accoglienza dei trentini? Devo dire che ero introdotto nella società trentina da quando sono arrivato in città a quando me ne sono andato dal mio posto in Provincia, dopo è finito tutto: prima, insomma, era tutto un fiorire di

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richieste per farmi entrare nei Lions, nel Rotari, nell’Accademia italiana della cucina, mentre il giorno in cui sono finiti i miei incarichi pubblici è finito tutto. Ho sempre avuto buoni rapporti con le persone, ma penso che questo sia indice del fatto che un ruolo a livello pubblico ha un grosso impatto nella possibilità di essere chiamato o meno a far parte della società trentina. Certo, ho alcuni amici qui, ma ne ho molti di più a Roma e in altre parti del mondo. Quando sono a Roma non c’è sera in cui non abbia un impegno di carattere sociale. Ci racconti dei suoi viaggi. Sono stato tanti anni andando e venendo dall’Egitto e ho lasciato la Libia pochi

giorni prima della guerra: giuro che non mi sono mai accorto che sarebbe successo qualcosa con Gheddafi e il suo popolo, non si percepiva affatto. In Libia ero consulente dell’Eni, che in cambio di gas e petrolio dava finanziamenti per ospedali, scuole e restauri di carattere archeologico. A Leptis Magna ho tolto dalle sabbie un edificio romano e recuperato dei meravigliosi mosaici, ma ho anche restaurato il museo romano di Cabrata. Io, poi, sono un topo da biblioteca: sono andato all’archivio di Tripoli e ho trovato i disegni originali del museo di Cabrata e di lì sono riuscito a capire i materiali con cui era stato costruito originariamente. Ne è uscito un bel lavoro, davvero.


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I suoi ultimi impegni lavorativi, invece, quali sono stati? Ultimamente ho lavorato in Giordania. Quando Rania di Giordania e il marito hanno fatto visita al Quirinale, ho curato la mostra dedicata alla loro accoglienza per conto di Napolitano, che si chiamava “Giordania crocevia di culture”: ho portato da Petra e da Amman dei reperti archeologici per far capire come quella terra fosse al centro di attività artistiche di un certo tipo. Il re e la regina sono stati molto contenti di questa esposizione tanto che la zia del re mi ha chiesto di occuparmi del restauro di una villa ad Amman, i cui lavori sono terminati a giugno scorso. L’ultimo lavoro bellissimo, che forse è il più bello che ho fatto in

tutta la mia vita, è stato il restauro e il riarredo della Villa della regina Margherita a Bordighera per conto della Fondazione Terruzzi. Ho potuto scegliere tra le cose più belle della collezione e ho avuto mano libera. Lei a suo tempo ha definito strabiliante la parcella di 25 milioni (ma c’è chi parla di 38 milioni) di Renzo Piano per Le Albere. Dopo aver visto il progetto prendere forma, come giudica il suo lavoro? Parlando di parcelle alle stelle ho semplicemente fatto un paragone tra quella di Piano e quella di altri architetti famosi. Il lavoro è molto complesso anche se ho molte riserve. Con la più grande stima per il personaggio e per tutte le sue opere architettoniche, posso dire che il complesso mi pare un po’ troppo affollato. E poi, la spina nel cuore che ho è il Palazzo delle Albere: anni fa avevo fatto un progetto che isolava il palazzo in una sorta di orto chiuso, di giradino segreto. Anche oggi credo che andrebbe protetto con una cortina di alberi, ma fortunatamente quelli si possono piantare in ogni momento, quindi siamo ancora in tempo a farlo. Capita spesso in Trentino che i grandi lavori, di architettura ma anche in altri ambiti, vengano affidati ad esterni. Come mai secondo lei? Devo dire che anch’io sto soffrendo molto per questo ed è vero che gli architetti trentini non lavorano più a livello locale. È come se le istituzioni avessero perso la fiducia nei professionisti del luogo… E a chi si lamenta degli affreschi

schiariti di Palazzo Geremia, cosa risponde? La Sovrintendenza aveva scelto di togliere le cere che ospitavano montagne di batteri. Tutto qui. Non è accaduto nulla, e il restauro degli affreschi è stato fatto da illustri esperti internazionali, non certo da me. Il suo giudizio complessivo su Trento sotto l’aspetto architettonico? Oggi mi piace molto. Secondo me non dovrebbero mettere troppi arredi urbani all’interno della città, perché è gia bella così, curata, mi pare che ultimamente sia molto ben tenuta e apprezzata dai turisti. Il problema di Trento, stranissimo, è che i palazzi del centro storico non sono vissuti perché in tutti gli androni hanno fatto dei negozi o delle banche. Poche città sono così. Su dieci palazzi, nove portoni sono utilizzati come negozi. Poi, io ogni tanto mi sono lamentato per la movida notturna: qui sotto casa mia c’è Vino e Sensi, dove la gente sta fino alle 4 di mattina per 5 giorni alla settimana, a urlare per la strada: uso tappi per le orecchie di tutti i generi, ma non servono a niente nemmeno le doppie finestre e

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sia io che i miei vicini non sappiamo più come fare. Lei è l’architetto dei vip trentini, nazionale e internazionali. Qualche cliente speciale? Ho lavorato tanto per Bruno Vespa, in Trentino ho fatto la Locanda Margon e Villa Margon per i Lunelli… A Roma mi sono occupato della casa dell’attore Andrea Giordana… Sono tutti speciali per me, anche se il rapporto con i clienti è sempre difficile. Alcuni ti lasciano più libero di lavorare e accettano consigli, ma i più, invece, vogliono fare di testa loro…

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Che rapporti ha con gli altri architetti? Non ho grandi rapporti, sono tutte persone assolutamente stimabili, ma per mia natura mi chiudo, come dicevo prima, nei miei studi. Forse ho più rapporti con gli storici dell’arte. Nel tempo libero quindi studia e basta? Quasi. Quando posso viaggio. Questo mese vado in Giordania ad accompagnare degli amici romani in tour. Ma le meravigliose case che restaura non le sente un po’ tutte come figlie sue? Non le dispiace lasciarle quando le finisce? Certo! Però, sa, poi di tanto in tanto torno a vederle, non le abbandono. Ha ancora qualche sogno nel cassetto? Continuare sempre a lavorare, perché di pensione non ne voglio sentir parlare. Per me il mio lavoro è un piacere e un divertimento È il momento di salutarci, ma non prima di fare ancora due passi all’interno dello spazioso appartamento di Michelangelo Lupo, guardare i tetti del centro storico sbirciando dalle sue finestre, “esaminare” la cucina – spartana ma funzionale – e

parlare delle foto incorniciate con cura e tra le quale spicca quella che Rania di Giordania gli ha inviato dopo aver fatto la sua conoscenza a Roma. Così, finiamo ancora a parlare di Egitto e del monastero di Sant’Antonio Abate, 300 chilometri a sud del Cairo, affogato nel deserto: «Una meraviglia sconosciuta ai più – racconta Lupo – a ridosso di una montagna e con il deserto tutto intorno, mentre dentro le mura della struttura si trova un giardino di rara bellezza. Il restauro mi ha portato a frequentare questo luogo per cinque anni». C’è un po’ di nostalgia in queste parole, che però viene subito scacciata via dal pensiero della prossima avventura, viaggio o restauro che sia. ■



trentinoattualità di Carlo Martinelli

Il collezionista

BIGLIETTO, PREGO

Ha assistito a quattrocento concerti rock & jazz, in trent’anni. Di tutti Marco Deromedis conserva i relativi tickets. Una collezione che racconta una vita, dagli Who ai Rolling Stones, da Frank Zappa a Patti Smith che, una volta...

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apisci subito che l’uomo che hai davanti è posseduto da una incontenibile passione. Che diamine, non succede solo a Marco Deromedis, 58 anni, volto giovanile, professione segretario comunale, credere che il rock – e il jazz, va da sè – sia una delle cose capaci di renderti la vita molto, molto più sopportabile. Capace di regalarti emozioni, di

accompagnarti attraverso il cammino – ora facile, ora accidentato – di Sua Signora La Vita Quotidiana. Però... Però Marco una storia un po’ particolare, rispetto al rock e ai suoi dintorni, ce l’ha da raccontare. Eccome se ce l’ha. Altrimenti mica ti accoglierebbe, sulla porta di casa sua, indossando una felpa grigia che – lo capisci subito e lui, sorridendo, conferma –


trentinoattualità

non ha mai lavato e mai laverà. Per forza. Su quella felpa grigia, con un grande simbolo del movimento pacifista sul retro, lo potete leggere bel bello l’autografo che gli ha lasciato, nell’estate 2010, a Rezzato, provincia di Brescia, una signora che risponde al nome di Patti Smith e che è, guardacaso, la sacerdotessa del rock, la Musa ispiratrice di mille canzoni e mill’altre emozioni. “Il concerto era a Villa Fenaroli – ricorda Marco – e la incontrai per caso in un locale lì vicino, prima che salisse sul palco. Fu gentile, io non avevo un foglio dove farle fare l’autografo, però indossavo quella felpa, acquistata ad un suo concerto a Bologna bel 2008, mi venne istintivo chiederle di lasciare il suo nome sul petto, vicino al cuore”. Vabbé, vi chiederete. Questa è la rubrica del collezionista, che diavolo colleziona dunque Marco? Ammettiamolo: questa è una collezione a suo modo unica. Perché coincide in tutto e per tutto con il suo possessore. Già. Marco, in album solitamente destinati a conservare

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le fotografie, ci mostra la sua collezione. Tutta sua e solo sua. Circa quattrocento biglietti di altrettanti biglietti di concerti rock. Sì, avete intuito bene: i “suoi” concerti. Questi sono i biglietti che lui ha acquistato e quelli sono i concerti che lui ha visto. Racconta: “La collezione copre quasi trent’anni, a partire dal 1982. Si apre con il biglietto del concerto di Frank Zappa allo stadio Druso di Bolzano. Il mitico live del 3 luglio 1982 dal quale fu anche ricavato uno dei bootleg più rari e ricercati della storia del rock”. Prosegue: “Sono circa 400 biglietti, per la precisione la matrice che rimane allo spettatore, di altrettanti concerti da me vissuti in prima persona. La collezione si alimenta solo ed esclusivamente con

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LE VILLE, IL FANGO E LE ZANZARE

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quattrocento biglietti e passa di Marco Deromedis testimoniano anche delle diverse, diversissime “location” dei concerti. La stragrande maggioranza fuori regione, ovviamente (anche se fa capolino il ricordo del concerto per Stava al Briamasco di Trento con un Zucchero agli esordi, quasi) e spesso in prestigiosi contesti di pregio artistico, architettonico storico. Si va dall’Arena di Verona a Villa Conti Manin di Codroipo, dal Vittoriale di Gardone Riviera – Lou Reed fu grande protagonista – al Teatro Olimpico di Vicenza, da Villa Reale di Monza a Villa Arconati di Bollate. Collezione che racconta una vita, come poche altre. Ogni biglietto rinvia a spostamenti, spesso in macchina, per raggiungere le località dove si svolgevano i concerti. Centinaia di chilometri percorsi tra andata e ritorno spesso nello spazio temporale di un pomeriggio, sera, notte. 400 concerti, 400 storie. Marco le sintetizza quasi con incedere musicale, sincopato. “Piazzole di sosta, autogrill, osterie, eventi artistici colti al volo. Tanta pianura Padana, caldo e zanzare d’estate, nebbia avvolgente in inverno. E tanti sconfinamenti all’estero. Nizza per i Genesis, Locarno per gli Who (uno dei concerti degli Who...), Saint Malo in Bretagna per “La route du rock”, festival di più giorni dove, per l’occasione, venne coniata una sorta di moneta da usare per gli acquisti in loco e, ancora, Saalfenden, Willisau, Antibes per i festival jazz. Sole cocente, pioggia e fango come ad Imst in Austria per i Rolling Stones. Incontri estemporanei, autografi conquistati a fatica, persone le più diverse: come sfuggire al fascino della presenza dark ai concerti dei Cure?”.

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la frequentazione dei concerti da parte del sottoscritto. Nessun acquisto da terzi, spettatori o collezionisti”. Chiaro, no? Puntualizza: “Il 1982 come anno d’inizio della raccolta è del tutto casuale. La mia frequentazione dei concerti rock, nell’accezione più ampia, risale infatti agli anni Settanta. Il primo concerto, ospite di mio cugino, è stato quello dei Colosseum, formazione progressive rock jazz, a Genova, il 18 febbraio 1971, e il gruppo spalla erano i Delirium di Ivano Fossati. Ma non posso dimenticare i mitici Van der Graaf Generator, al Lem di San Martino Buonalbergo, nel veronese. Non ho purtroppo il biglietto,

ma ricordo come fosse ora: 13 febbraio 1972. E così rammento, erano i nostri battesimi all’acqua santa del rock, i Ten Years After del leggendario Alvin Lee, chitarrista, a Bolzano il 28 marzo dello stesso anno, in Fiera. E sempre in quel magico 1972, con Maurizio, oggi noto ristoratore a Rovereto, andammo al Palaeur. Era il 14 settembre, suonavano i mitici Who. Conservo ancora la tessera dell’ostello dove avremmo dovuto



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SCONFINAMENTO DI GENERI

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a cosa troviamo dunque nella collezione di Marco Deromedis che è anche, allo stesso tempo, racconto di una vita, di una passione, di cento e cento concerti live? La collezione è molto variegata e si articola nei più diversi filoni dell’universo rock, sconfinando nel pop e toccando anche il jazz ed il blues. Ciò sottende curiosità d’ascolto e apertura mentale, rifiutando il fossilizzarsi su un genere. Si passa, così, a solo titolo esemplificativo, da Frank Zappa a Rod Stewart, da Neil Young a Tina Turner, dai Pink Floyd a Sade, da Van Morrison a Steve Wonder, da David Bowie a Luca Carboni( Rovereto 1990), da Robert Fripp a Lucio Dalla, dai Rolling Stones a Ligabue( Cles 1993), da Sting a Pat Metheny, dagli U2 a Vasco, dai Genesis a Sakamoto, da George Benson a Pino Daniele, da Patti Smith a Jamiroquai, dai Cure ad Al Jarreau, da Dave Matthews Band a John Mayall, dai Coldplay a Bryan Ferry, dai King Crimson a Dido, dai Radiohead a Madonna, da Miles Davis a Paul Mcartney. Fra i concerti più recenti i cosiddetti post classici: Dustin O’ Halloran e Olafur Arnalds. Una curiosità: il concerto degli Stones - anzi, uno dei concerti degli Stones che Marco ha visto - è quello del luglio 1982, nella serata che portò l’Italia a vincere il Mundial spagnolo di calcio. A Torino, Mick Jagger. A Madrid, Pablito Rossi.

dormire: in realtà dopo quel concerto - avevamo ascoltato “My Generation”, per me la canzone simbolo dell’intera storia del rock - vagammo tutta la notte per Roma. Indimenticabile”. Continua: “Sono solo alcuni nomi, molti altri si sarebbero susseguiti negli anni ribollenti dell’università (giurisprudenza) a Bologna e su tutti i Genesis di Peter Gabriel a Reggio Emilia nel 1974. E poi, formidabile, Patti Smith a Firenze il 10 settembre del 1979, ottantamila spettatori”. Uno era lui, Marco, cui anni dopo la signora di “Because the night” avrebbe lasciato un segno indelebile - lavatrici 38

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permettendo - sulla felpa ormai famosa di cui sopra. Negli anni Marco, accanto all’attività professionale e ad una raffica di concerti visti in Italia e in Austria, Germania, Svizzera, Francia – l’elenco sarà lungo, vedrete – svilupperà poi anche la sua passione per il cinema (recente l’ideazione ed il coordinamento dell’iniziativa “cinemamusicstories” all’Astra di Trento) e per l’allestimento di concerti con artisti del rock indipendente. Ma noi torniamo indietro, dove tutto era cominciato. Ricorda: “Negli anni Settanta l’impegno politico mi assorbiva moltissimo e la raccolta dei biglietti dei concerti è iniziata solamente nel 1982, chissà, forse figlia del riflusso. Comunque c’è stato un momento in cui ho sentito l’esigenza di non lasciare alla sola memoria l’onere del ricordo

dei concerti che vivevo, ma di testimoniarli, pro futuro, con i biglietti d’ingresso. D’altronde, anche per altri periodi della mia vita ho delle testimonianze preziose, ad esempio i modellini Matchbox (ora non sono più in commercio ) legati alla mia infanzia. Certo, ritornando ai biglietti dei concerti, anche la grafica, il corredo fotografico, il loro essere talvolta piccoli pezzi di carta di assoluta suggestione, hanno avuto la loro parte nello spingermi alla raccolta. L’intuizione che avrebbero potuto testimoniare un’epoca irripetibile si è rivelata azzeccata, in considerazione dell’assoluto anonimato dei biglietti elettronici che da dieci anni a questa parte hanno soppiantato quelli tradizionali. Le immagini dai ticket sono infatti sparite e rimangono patrimonio, per lo più, di sparuti biglietti per concerti organizzati dall’associazionismo”. Qualcuno, forse, lo ricorda. “Il rock mi ha salvato la vita” canta Lou Reed nei Velvet Underground. “Decisamente, con peculiarità diverse, lo è stato e lo è per me, tuttora”. Si congeda così Marco. Un attimo prima aveva aggiunto qualche tassello al suo racconto: il biglietto dei Pink Floyd, a Modena, del “The Momentary Lapse of Reason Tour (1988) con la paranoide immagine di tutti quei lettini d’ospedale incolonnati in doppia

corsia su una strada collinare; il biglietto consunto dei Depeche Mode a Bologna (1998), acquistato da un bagarino all’ultimo minuto sotto una pioggia fittissima; quello dei Beach Boys a Milano nel 2003; quello degli Oasis a Bolzano nel 2009, poco prima dello scioglimento. Il concerto mai visto che sarebbe stato indimenticabile? “Jimi Hendrix!”. Stop. Anzi, no. Ultimissima domanda. 400 biglietti per 400 concerti. E foto, quante foto scattate ai concerti? “Nessuna. Io ai concerti andavo e vado per ascoltare musica e vivere il flusso delle emozioni”. Lunga vita al rock. ■


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di Nicola Zeni

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ille ne pensa e altre mille ne fa, per accontentare la sua nutrita clientela che tutti i giorni affolla il suo locale. Stiamo parlando di Andrea Collina, il giovane titolare della rinomata quanto storica pasticceria Bertelli, in via Oriola a Trento, e dei suoi panettoni e pandori artigianali. Collina è una fucina d’idee in continuo fermento e così per il Natale 2011, accanto ai classici pandori e panettoni propone il panettone con i frutti di bosco canditi, elogio a uno dei simboli del Trentino, e quello al cioccolato, un concentrato di golosità con tanto di copertura di cioccolato e scaglie di cioccolato al latte, ripieno di cioccolato. Ma non solo. Tra le tante novità c’è anche il panettone ai marron glacé e cioccolato, a cui i più golosi non potranno davvero resistere. Il segreto della produzione artigianale di questi dolci tipici del Natale risiede anzitutto nelle materie prime: «Burro, farine e uova sono freschissime», racconta Collina. Poi c’è la lavorazione. Un procedimento lentissimo e paziente che richiede 18 ore per confezionare un panettone e ben 22 ore per il pandoro. «Il panettone – spiega Collina – viene preimpastato la sera e lasciato in lievitazione naturale per 12 ore, a temperatura ambiente, quindi la mattina vengono

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CESTI E PANETTONI GOURMET LA PASTICCERIA BERTELLI PER IL NATALE 2011 PROPONE UN’INFINITà DI NOVITà, TRA CUI IL PANETTONE AI MARRON GLACè E CIOCCOLATO

aggiunti i rimanenti ingredienti con uvetta e canditi, lasciato riposare per altre quattro ore e finalmente infornato per un’oretta. Il pandoro, invece, richiede molto più lavoro». Cinque ore di lievitazione con il primo impasto parziale

– fatto con una parte degli ingredienti – quindi rimpastato con gli ingredienti rimanenti, lasciato lievitare per altre due ore, poi spezzettato nelle varie pezzature e quindi lasciato in camera di lievitazione per 12 ore. Solo dopo tutta questa lavorazione può essere messo in forno a cuocere. I pandoro e i panettoni firmati Bertelli hanno varie dimensioni, da 100 e 500 grammi e da chilo. Altri grandi classici della pasticceria natalizia di Bertelli sono lo Zelten, i basini de Trent (dolcetti simili ai baci di dama, di cui praticamente è l’unico produttore) e il torrone mandorlato morbido. Quello che i trentini ed i turisti comprano di più? «I pandori ed i panettoni di piccolo formato, per assaggiarli.

INFO Pasticceria Bertelli Via Oriola, 29 Trento Tel. 0461.984765 Poi però tornano a comprare quelli grandi», dice Collina sorridendo soddisfatto. Per Natale 2011, inoltre, Collina ha predisposto tutta una serie di confezioni, con il meglio della sua produzione, arricchite anche da proposte enologiche: eleganti scatole che contengono le sue dolcezze artigianali accompagnate da spumanti e vini dolci firmate da Cavit, frutto della nuova partnership siglata da pochi ■ mesi da Collina.


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SE SIETE TRA QUELLI CHE PENSATE CHE NATALE NON È NATALE SENZA UN DONO SOTTO L’ALBERO, ECCO QUALCHE IDEA REGALO di Nicola Zeni

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e siete tra quelli che pensate che Natale non sia Natale senza un cadeaux da fare a moglie, marito, fidanzati ed amici, nelle pagine che seguono troverete una bella carrellata di idee regalo. Per i tipi romantici il must è la Lovestone, una tessera di marmo da 5x5 cm che sarà posizionata sulla Terrazza degli innamorati a Verona, di fronte al balcone di Giulietta: la compri su www.lovestone.it, la versione luxury costa 39 euro. Per le shopping addict, invece, ecco il pacchetto di tre o più ore in compagnia di un personal shopper esperto in shopping therapy che vi accompagnerà a fare shopping per le vie della vostra città. Al termine dello shopping, un massaggio rilassante in un centro benessere (400 euro, prenotalo su www. elation.it/shopping-therapy_xp2264.htm). Come stupire gli sfegatati di hi-tech e cravatte? Ma con Tie Rack, il portacravatte elettronico: in pochi centimetri è in grado di contenere ben settanta cravatte e due doppi ganci porta cinture. Si monta velocemente sull’asta portaabiti dell’armadio e con la semplice pressione dei tasti, potrai far girare le cravatte da destra a sinistra o viceversa. La luce incorporata si accende automaticamente ogni volta che premi un tasto e ti permette di visionare le tue cravatte comodamente, scegliendo così la più adatta in pochi secondi. E i bambini? Per loro non c’è che l’imbarazzo della scelta: da Hello Kitty ai giocattoli in legno, dai vestitini bio alle magliette personalizzate, ce n’è per tutti i gusti e per tutte le tasche.


25 novembre ✷ 31 dicembre 2011 ✶ centro storico di rovereto

i luoghi del natale

gli eventi del natale

sabato 17 dicembre ore 17.30 auditorium melotti

Il Mercatino di Natale

venerdì 25 novembre ore 18.00 Piazza battisti

Musiche e sapori dalla Palestina

via roma

Il Giardino dei Presepi giardino cobelli, via roma

La Via della Pace corso bettini

Il Presepe di Betlemme chiesa di san marco

La Casa del Natale Piazza loreto

Inaugurazione del Mercatino sabato 26 novembre ore 18.00 Piazza rosmini

Accensione dell ’Albero domenica 27 novembre 4, 11 e 18 dicembre ore 17.00 Piazza battisti

Canti d ’Avvento da sabato 3 a sabato 10 dicembre centro storico

sabato 17 dicembre ore 20.00 chiesa di san marco

Veglia alla Luce domenica 18 dicembre ore 17.00 da Piazza battisti a Piazza erbe

Lucia Tag °

sabato 24 dicembre ore 16.00 giardino dei PresePi, via roma

Auguri di Natale

31 dicembre ore 17.00 Incontro con Lampedusa sabato via roma Auguri di Capodanno e Festa del Sud

Unione Commercio, Turismo, Servizi Professioni e Piccole Medie Imprese

Sezione Autonoma di Rovereto e Vallagarina

comune di rovereto

Confcommercio

tel 0464 430363 info@visitrovereto.it www.visitrovereto.it


NATIVITÀ IN LEGNO. Disponibile in tre dimensioni: piccola: € 20 – media: € 30 – grande: € 70 Vista da: Casa Arredo Zanini, Rovereto – Via Bezzi, 22 Tel. 0464.431902 Vi aspettiamo al mercatino di Natale in Via Roma a Rovereto LEGNO MAGIA 50x9x72 albero senza clip – € 31,50 Clip a partire da € 4,30 OROLOGIO ROBIN Arti e Mestieri colore rosso in metallo 34cmx51cm/h – € 64 62cmx92mm/h – € 149. Disponibile anche in alluminio, nero goffrato, viola Visti da: Sirio Trento – Via Mantova, 37 Tel. 0461.239883

Fiorenzo Degasperi I VECCHI DEI NOSTRI VECCHI ERANO PASTORI I veies de nes veies i era pastres La transumanza dei pastori fassani LIBRO IN DUE LINGUE ITALIANO / LADINO Edizioni Curcu&Genovese pagine 304, formato 24x30 – € 30 Nelle migliori librerie o su www.curcuegenovese.it DISPONIBILE DAL 15 DICEMBRE

Wii BIANCA O NERA con Mario Kart a € 129,90 Mario Kart Wii Pack è l’allestimento adatto a tutti coloro che amano la velocità e l’adrenalina… ma anche a tutti quelli che semplicemente apprezzano il divertimento che solo Wii è in grado di offrire. CONSOLE Wii NERA CON BALANCE BOARD e Software WiiFit Plus a € 199,90 Il nuovissimo WiiFit Plus Pack è l’ultimo bundle di Nintendo dedicato a chi desidera mantenersi in forma divertendosi. Visti da: Opengames Trento Trento – Via G. Galilei, 29 – Tel. 0461.091465

SET COMPLETO PER 50 “MAGICI GIOCHI” per entrare nell’affascinante mondo della magia ed imparare i trucchi dei maghi. – € 17,00 Visto da: Giochimpara Pergine Valsugana V.le Dante, 56/C Tel. 0461.534266

BAIXA ACCESSORI MODA Accessori moda a partire da € 3,90 Si realizzano confezioni personalizzate con prodotti per capelli. Idea originale per uomo o donna anche con minima spesa. Visti da: Megal Chic Accessori e prodotti per capelli Rovereto – Via Bezzi, 1 (angolo Via Paoli) Tel. 0464.425521 www.megalchic.it

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ZANELLATO LINEA EVERGREEN Realizzata interamente in pelli di toro dal tatto borotalco, gli accessori sono in ottone invecchiato e martellato, mentre gli interni sono in vero suede scamosciato. Linea in edizioni numerate. A partire da € 210,00. Vista da: Eurocart Trento – Via Mantova, 20 Tel. 0461.263303

COLLANA E ORECCHINI UNICI ED ORIGINALI Utilizzo fili in bagno d’argento, fili in argento, fili rodiati e in bagno d’oro; mentre i fili colorati sono in rame plastificato senza nichel e quindi di ottima durata. Visti da: Alchimie Artigianali - Luigi Bertoldi Levico Terme – Via Regia, 40 Tel. 339.5780888 alchimieartigianali@alice.it

NEGOZIO SPECIALIZZATO TOMMY HILFIGER Abbigliamento uomo-donna Visto da: Charme Levico Terme – Via Dante, 21 Tel. 0461.706135

LOCHERBER HOME THERAPY multisensoriale naturale. Scatola regalo “germe di riso”: sassi profumati, marmo di carrara, diffusore d’essenza con bacchetti di bambù, eau de parfum. – € 38,00 ...e tante altre confezioni regalo, fragranze a partire da € 20,00. ...prodotti singoli a partire da € 5,00. Visti da: Pianeta Terra - Olistica Garuda Caldonazzo – P.zza Vecchia, 10 Tel. 0461.724654

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ÖGON. L’originale portacarte in alluminio, leggero, compatto e colorato. Protegge le carte dalla smagnetizzazione. – € 30,00 Visto da: Alba Calzature Trento - Via Galileo Galilei, 28 Tel. 0461.981840

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MONTBLANC CARLO COLLODI LIMITED EDITION. Capolavori. Oggi più importanti che mai. Disponibile solo in una tiratura strettamente limitata. Il numero di edizione inciso sul cappuccio documenta l’unicità di ciascun esemplare. Sfera € 600,00 – Roller € 650,00 – Stilo € 760,00. Vista da: Eurocart Trento – Via Mantova, 20 Tel. 0461.263303

POSATE e accessori inox per la tavola, pensata per un target eterogeneo e informale, ma esigente e trend con nuovi colori. Lavabile in lavastoviglie fino a 65° C. A partire da € 5,70. Viste da: Angelica Trento – Top Center entrata est Via Brennero, 320 Tel. 0461.830650

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OMBRELLO MOSCHINO modello Adeline Metal Frame dal divertente disegno. Simpatiche varianti a partire da € 69,00 Visto da: Alba Calzature Trento - Via Galileo Galilei, 28 Tel. 0461.981840

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PIUMINO Add € 300,00 MAGLIA Almeria € 170,00 PANTALONI € 164,00 BERRETTO in cashmere € 89,00 GUANTI in cashmere € 49,00 SCIARPA in cashmere € 125,00 BORSA Armani € 219,00 BALLERINE Armani in vernice € 190,00 Visti da: Lana Moda Levico Terme - Via Regia, 19 Tel. 0461.706406 lanamoda@libero.it

WALL-STICKER “CUCKOO” dotato di orologio e lancette attraverso le quali potrete scandire con divertimento le ore della giornata. – A partire da € 29,00 Visto da: Babla Casa Levico Terme – Via Garibaldi, 93 Tel. 0461.1918124

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PENNA MONTEGRAPPA di dimensioni medio-grandi ma snella ed elegante in due colorazioni, nera e cromata. – € 95,00 Vista da: Giochimpara Pergine Valsugana - V.le Dante, 56/C Tel. 0461.534266 Renzo Francescotti IL DIALETTO INFORMA Una cavalcata storico-linguistica dentro il dialetto trentino Edizioni Curcu&Genovese pagine 152, formato 15x21 - € 14 Nelle migliori librerie o su www.curcuegenovese.it

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MAPPAMONDO DA SCRIVANIA con struttura in plexiglass e base in acciaio o legno. Disponibile anche nella versione con led. A partire da € 159,00. Visto da: Eurocart Trento – Via Mantova, 20 – Tel. 0461.263303

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Informazione pubblicitaria

dolcecreolo@gmail.com

“D

olce creolo” ha inaugurato un anno fa, a dicembre. È impossibile definirlo con un unico termine. Laboratorio artigianale, pasticceria, gelateria, cioccolateria. In sintesi un luogo di delizie, creato per affascinare quelli che amano gustare il croccante, il morbido, il fragrante, il dolce. Ana Roman Popovici ha le idee chiare e parla della sua nuova idea di pasticceria, che si concretizza – alla percezione dei sensi – negli aromi leggeri e inebrianti del locale. L’idea realizzata è quella di una pasticceria autentica e di alto

livello qualitativo, nella quale gli ingredienti principali sono freschezza e qualità. Nella preparazione del prodotto dolciario non viene usato liquore o altro tipo di conservante; le torte – tutte le torte, dalla tradizionale millefoglie al pan di Spagna - vengono realizzate su ordinazione, a testimonianza della genuinità e del rigoroso impiego di elementi semplici e naturali, quali ad esempio la farina certificata senza veleni e senza additivi, la marmellata senza aromi aggiunti, il burro fresco di latteria, la frutta fresca. Inoltre, la pasticceria ha un occhio di riguardo per i gentili clienti celiaci e diabetici dando loro la possibilità di ordinare dolci “su misura”. Il cioccolato merita un capitolo a parte, gli intenditori lo sanno. Soggetti, tortini e ta-

DITELO CON INFINITA DOLCEZZA Belli e possibili, oltreché squisiti. Paste, creme, torte, biscotti, cioccolato e gelati. Praticamente tutto quello che si può desiderare di immensamente sweet… volette artigianali che hanno per protagonisti semi di cacao selezionati e provenienti dalle migliori piantagioni. Tanto per risvegliare la voglia di dolcezza intensa. A completamento del panorama dolciario, il gelato. 365 giorni all’anno. Nell’imponente bancone old style, trovano posto nuovo e tradizione, gusti classici e tendenze moderne. Anche in questo settore, il prodotto artigianale vanta la presenza di ingredienti eccelsi, quali le nocciole del Piemonte, il pistacchio di Bronte, la frutta fresca e biologica.

Info

L

a pasticceria gelateria cioccolateria “Dolce Creolo” si trova a Trento, in via A. Abondi angolo via E. Maccani, 1. Accanto alla tradizionale pasticceria fresca si preparano torte per ogni ricorrenza (gradita la prenotazione), biscotti e prodotti da forno, cioccolato e gelati artigianali. “Dolce creolo” è aperto dalle 9 alle 20; la domenica dalle 9 alle 13. Chiuso il lunedì.

Nell’ultimo e piovoso fine settimana sono stati venduti duecento chili di gelato; i gusti più richiesti? Quelli stagionali: castagna, caco, mandarino. Da provare subito, senza indugi. La nuova idea della pasticceria di Ana – e dei suoi collaboratori pasticceri Fiorella e Andrea – è anche, diciamo così, “razionale”. Esiste concretamente la possibilità di lavorare in nome della leggerezza, senza caricare in maniera esagerata il prodotto dolciario, per assecondare tutte le esigenze – incluse quelle di linea - senza dover rinunciare ai veri piaceri del gusto. Le dolcissime novità di Ana riguardano anche l’aspetto sociale e comunicativo, il rapporto con il cliente. Ana non ama le barriere; niente banconi alti, pedane, scalini e divisorie; si è ritenuto opportuno favorire il rapporto diretto, lasciare tutto sullo stesso piano, creando una naturale ed immediata successione tra laboratorio e vendita. Mentre si concordano gusti e strati, il

cliente è coccolato tra profumi e assaggini dal sapore di biscotto. Per il periodo natalizio, si confezionano pacchi tutti da gustare. Il periodo magico lo richiede, è piacevole scartare e scoprire tra le carte scricchiolanti la leggera e consistente dolcezza di una creazione artigianale, pensata per affascinare e deliziare i sensi. La qualità – quella autentica – si riconosce. Anche solo dal profumo. La qualità è il primo valore che ispira le deliziose creazioni dolciarie di “Dolce creolo”. Assaggiare per credere. ■

Per contatti: Tel./fax 0461.824489 Cell. 340.2946874 dolcecreolo@gmail.com

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tmdicembre


3-4-8-9-10-11-17-18 dicembre Mercatino

di Natale di Santa Massenza 3-4-17-18 dicembre Degustazioni teatrali itineranti 8-9-10 dicembre La Notte degli Alambicchi Accesi 11 dicembre RinCorri Babbo Natale In attesa del Santo Natale la Valle dei Laghi accoglie grandi e piccini alla ricerca di tradizioni, emozioni, sapori e aromi antichi. “Spirito artigiano nel borgo della grappa” è la grande novità del 2011 per celebrare la cultura, la tradizione, l’arte del teatro, i prodotti tipici, la storia di S. Massenza, delle sue distillerie e per vivere appieno la magia del Mercatino di Natale. Vi aspettano appuntamenti culturali, laboratori creativi per bambini e degustazioni teatrali itineranti di prodotti tipici della Valle dei Laghi. Il calendario delle iniziative di punta di “Spirito artigiano nel borgo della grappa” è ricco e variegato: si va dalle degustazioni teatrali itineranti, a “La notte degli alambicchi accesi”, a “RinCorri Babbo Natale”, passando per l’escursione guidata nella Valle dei Laghi fino alle attività per tutta la famiglia in collaborazione con il Museo delle Scienze di Trento. info:

Vi aspettiamo a Santa Massenza!

APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi - Ufficio di Vezzano c/o Consorzio Pro Loco Valle dei Laghi Trento Monte Bondone via Roma, 63 38070 Vezzano (Trento) - Tel. 0461/216050 - 864400 - vezzano@apt.trento.it - www.apt.trento.it


Libri! Le novità Curcu&Genovese 2011

WWW.CURCUEGENOVESE.IT

Matteo Scoz

CICATRICI

romanzo

curcu & genovese

I villaggi dai camini spenti Diciannove capitoli, 250 persone intervistate, seicento fotografie in 336 pagine, duemila chilometri percorsi. È la sintesi di un viaggio-inchiesta, tra cronaca e storia, nel Trentino del terzo millennio. Un reportage dai villaggi della periferia. È il racconto di comunità che si vanno assottigliando, con le case sprangate dall’esodo e dalla frammentazione ereditaria e sulle quali spuntano i cartelli “vendesi”. L’inchiesta, che è stata condotta tra il 5 febbraio e il 14 ottobre 2011, ha preso le mosse da un raggio di sole, atteso invano all’alba di inizio febbraio in mezzo ai campi della Val di Gresta. Il viaggio-inchiesta ha toccato la Vallarsa e Terragnolo, Valfloriana e le frazioni di Segonzano, la Val dei Mocheni e Luserna, i masi di Roncegno e di Castello Tesino, Sagron-Mis e il Vanoi, Peio e Rabbi, Braila e Troiana, la val di Ledro e di Concei, Riccomassimo e Bagolino, Ranzo e Margone, Medìl di Moena e Verra di Penia. Non solo camini spenti, evidentemente. Si sono trovate comunità vive che propongono riflessioni e offrono spunti di ottimismo. Il Trentino del terzo millennio è più vivace di quanto non appaia, più maturo di come si dipinge, più serio di certi suoi “rappresentanti”. È una terra che ha saputo fare da sé ben prima delle ricche provvidenze dell’autonomia ed è un popolo che sa rimboccarsi le maniche nelle difficoltà proprie e pure in quelle degli altri. Perché le donne e gli uomini dei villaggi sanno ancora andare a piedi. Sono ancora capaci di fare fatica. Ogni capitolo è corredato da un apparato iconografico inedito. Sono due storie parallele, una scritta l’altra fotografica, due racconti che procedono di pari passo e si completano l’un l’altro. Ne è scaturito un grande affresco del Trentino contemporaneo pur restituendo, come in un caleidoscopio, immagini di vita vissuta e di memorie condivise.

ALBERTO FOLGHERAITER FOTOGRAFIE DI GIANNI ZOTTA

I VILLAGGI DAI CAMINI SPENTI

Viaggio nella periferia del Trentino del terzo millennio PAGINE 336, 575 FOTOGRAFIE FORMATO 24x30 CM. ISBN 978-88-96737-42-2 - EURO 35,00


DISPONIBILE DAL 15 DICEMBRE

ROSANNA CAVALLINI PAOLO DE CARLI LAURA GASPERI

IL LEGNO IN GIOCO

Storia dei giocattoli in legno delle produzioni alpine dal XVIII al XX secolo PAGINE 128, FORMATO 28X28 CM. ISBN 978-88-96737-46-0 - EURO 29,00

Il legno in gioco

Castelli del Trentino Alto Adige Il libro racconta il paesaggio fortificato, dalla preistoria al basso medioevo, in Trentino Alto Adige. A partire dai castellieri preistorici, passando attraverso i castra romani, fino alla realizzazione delle architetture – talvolta veri e propri nidi d’aquila –, si indaga la geografia castellana, utilizzando la storia, i documenti, le leggende, le antiche vie, gli orientamenti e il sistema di comunicazione ottico e visivo. Nessuna regione delle Alpi conta, rispetto alla sua estensione, un numero sì elevato di castelli quale il Trentino Alto Adige. Una storia da cui emerge uno spaccato storico spirituale oltre che materiale che, nel corso dei secoli, si è arricchito dal mondo della fantasia e dell’immaginario. Pensiamo alle innumerevoli leggende nate al cospetto di castelli, torri, residenze nobili fortificate. 87 itinerari, 41 in Alto Adige, 46 in Trentino ci aiutano a percorre vie arcaiche, ripidi sentieri, un tempo calpestati da soldati, eserciti, cavalieri e dame, ora dai fantasmi e dalle storie sussurrate attorno al fuoco nelle notti di tempesta. Il libro, di 712 pagine, ci guiderà lungo i sentieri, descrivendone le tappe, i tempi, i dislivelli, i manufatti d’arte che s’incontrano e finanche gli eventuali orari per le visite. Facendoci riscoprire territori dove la storia ha lasciato tracce indelebili. Un ricco apparato fotografico rende avvincente il percorso, assieme ad una ricerca iconografica che testimonia, nel corso dei secoli – incisioni, dipinti, affreschi, schizzi, piantine, araldica – la ricchezza di queste “ruine”, un tempo castelli, sedi di potere ma anche corti dove cultura aristocratica e popolare s’incontravano. FIORENZO DEGASPERI

CASTELLI DEL TRENTINO ALTO ADIGE PAGINE 712, FORMATO 23X27,5 CM. ISBN 978-88-96737-37-8 - EURO 39,00

Gli oggetti, i giocattoli e le stampe pubblicati in questo libro provengono interamente da collezioni private trentine. Lo stimolo per i collezionisti ad intraprendere l’avventura editoriale, oltre la sensibilità dell’editore, è il desiderio di condividere l’emozione provata nell’osservare queste piccole meraviglie di ingegno e sapienza manuale. Se inizialmente l’emozione riguardava il piacere del ritrovamento, per Rosanna Cavallini, Paolo De Carli con la moglie Katia Pustilnicov, e per Laura Gasperi, la ricerca e la conoscenza per tappe successive di notizie riguardanti i creatori di giocattoli hanno svelato una storia sorprendente da condividere con bambini e adulti. Inoltre per gli autori l’immagine di uomini, donne e bambini chini al tavolo di lavoro nella "stua” del maso, intenti all’intaglio e alla coloritura dei giocattoli, possiede una straordinaria forza evocativa e morale. Una pubblicazione che riguardi i giocattoli di un tempo, oltre che affetto e curiosità, suscita in noi un momento di riflessione sul mondo del gioco infantile, su ciò che è e ciò che è stato.

FIORENZO DEGASPERI

I VECCHI DEI NOSTRI VECCHI ERANO PASTORI I veies de nes veies i era pastres

La transumanza dei pastori fassani

LIBRO IN DUE LINGUE ITALIANO / LADINO

DISPONIBILE DAL 15 DICEMBRE

PAGINE 304, FORMATO 24X30 CM. ISBN 978-88-96737-41-5 - EURO 30,00

La pastorizia in Val di Fassa era un cardine dell’economia e scandiva il tempo e lo spazio della comunità ladina. Attorno a questa economia si è sviluppata una cultura stagionalmente “nomade” che vedeva le greggi transumare, per la stagione invernale, dalle terre alte del Passo Fedaia ai paludosi terreni tra Bolzano e Merano o nella bassa Atesina. Il libro ripercorre i sentieri locali e quelli extracomunali che conducevano ai pascoli e i toponimi che riflettono l’economia pastorale. Attorno a questa economia nacque tutta una serie di attività produttive – lana, latte, formaggio – e di strumenti funzionali, i quali entrarono nella cultura materiale e nell’immaginario fantastico.


CLARA KAISERMANN

ENRICO GASPERI

LEONARDO PEDROTTI

VOCI D’AMORE DA UNA LOCANDA

IL LEGNO STORTO romanzo

LA FORZA DELL'ABBANDONO

PAGINE 64, FORMATO 14X20 CM. ISBN 978-88-96737-49-1 - EURO 10,00

PAGINE 456, FORMATO 15X21 CM. ISBN 978-88-96737-48-4 - EURO 18,00

PAGINE 80, FORMATO 14X20 CM. ISBN 978-88-96737-47-7 - EURO 8,00

RENZO FRANCESCOTTI

ETTORE FRANGIPANE

IL DIALETTO IN-FORMA

Una cavalcata storico-linguistica dentro il dialetto trentino PAGINE 152, FORMATO 15X21 CM. ISBN 978-88-96737-45-3 - EURO 14,00

ANTONELLA BRAGAGNA

LA MORTE CI COLSE VIVI ANTOLOGIA DEL LENO

Ritratti ispirati al Libro dei Morti della Chiesa Arcipretale di San Marco in Rovereto - secoli XVII - XVIII - XIX

A COME ALPINI

PAGINE 96, FORMATO 18X18 CM. ISBN 978-88-96737-44-6 - EURO 9,00

MARIA ANNITA BAFFA

GLI ANGELI NON SI POSSONO DISEGNARE romanzo

PAGINE 144, FORMATO 15X21 CM. ISBN 978-88-96737-43-9 - EURO 12,00

LUISA GRETTER ADAMOLI

TRE PUNTI DI ROSSO

ETTORE FRANGIPANE

BOLZANO SCOMPARSA 3

L’affascinante e misconosciuta vita di Alfonsina Gonzaga Madruzzo

La città e i dintorni nelle vecchie cronache

PAGINE 272, FORMATO 15X21 CM. ISBN 978-88-96737-39-2 - EURO 14,00

PAGINE 200, FORMATO 17X24 CM. ISBN 978-88-96737-38-5 - EURO 14,00

PAGINE 112, FORMATO 14X20 CM. ISBN 978-88-96737-40-8 - EURO 12,00

Mauro Lando

dizionario trentino 1976-2000

dei fatti, dei personaggi, delle storie del

ALBERTO FOLGHERAITER

IL TRENTINO DEI SECOLI DANNATI

ALESSANDRO DE BERTOLINI CON ROBERTO DELLA MARIA

IL GIRO DELLA FARFALLA

Epidemie e sanità dal XIV al XX secolo

9 tappe e 9 circuiti in bicicletta sulle terre di confine. 2.000 km, 50.000 metri di dislivello e 50 passi alpini

PAGINE 336, FORMATO 21X27 CM. ISBN 978-88-96737-35-4 - EURO 35,00

PAGINE 208, FORMATO 14X20 CM. ISBN 978-88-96737-34-7 - EURO 15,00

volume II

1976-2000

Curcu&Genovese

MAURO LANDO

DIZIONARIO

dei fatti, dei personaggi, delle storie di Trento e del Trentino (19762000) - volume 2 PAGINE 696, FORMATO 17X24 CM. ISBN 978-88-96737-30-9 - EURO 39,00


RENZO FRANCESCOTTI

RACCONTI DAL TRENTINO PAGINE 240, FORMATO 15X21 CM. ISBN 978-88-96737-27-9 - EURO 14,00

VOLKER JESCHKEIT

IL FRONTE ORIENTALE DELLA FORTEZZA DI TRENTO

La cintura di difesa interna, dal monte Celva fino alla Vigolana, attraverso Cimirlo, Marzola e Maranza PAGINE 416, FORMATO 17X24 CM. ISBN 978-8896737-08-8 - EURO 26,00

VALENTINA MUSMECI

DOVE PENSANO GLI ASINI Breve storia di un trekking diverso: camminare con gli asini sulla catena del Lagorai

PAGINE 80, FORMATO 22X22 CM. ISBN 978-88-96737-28-6 - EURO 12,00

Matteo Scoz

CICATRICI

romanzo

curcu & genovese

STEFANO OSS

COSE DA NON CREDERE medium, extraterrestri, oroscopi, medicine alternative e altri argomenti discutibili

PAGINE 176, FORMATO 15X21 CM. ISBN 978-88-96737-29-3 - EURO 12,00

MATTEO SCOZ

CICATRICI romanzo

PAGINE 192, FORMATO 15X21 CM. ISBN 978-88-96737-31-6 - EURO 12,00

FRANCESCA NEGRI

SEX AND THE WINE L’altra metà del vino

PAGINE 136, FORMATO 15X21 CM. ISBN 978-88-96737-24-8 - EURO 12,00

Andrea CAstelli

Scusi, il teAtro? Zinghenant travels e fogli persi

Curcu&Genovese

FOTO DI ARTURO ROSSI TESTI DI SANDRO ZANGHELLINI

ANDREA CASTELLI

ROBERTO PANCHERI

FAUNA ALPINA

SCUSI, IL TEATRO?

Zinghenant travels e fogli persi

LA VENERE DI HAYEZ

PAGINE 192, FORMATO 28X28 CM. ISBN 978-88-96737-22-4 - EURO 35,00

PAGINE 144, FORMATO 15X21 CM. ISBN 978-88-96737-21-7 - EURO 12,00

PAGINE 104, FORMATO 15X18 CM. ISBN 978-88-96737-19-4 - EURO 9,00

Incontri ed emozioni

Cronaca di uno scandalo

NUOVA EDIZIONE IN GRANDE FORMATO! ANCHE IN INGLESE

VOLKER JESCHKEIT

LE LINEE AVANZATE DELLA FORTEZZA DI TRENTO La difesa della Valsugana e le vie di collegamento agli altipiani PAGINE 280, FORMATO 17X24 CM. ISBN 978-88-96737-14-9 - EURO 24,00

FIORENZO DEGASPERI

I CASTELLI DELLA VAL DI NON Rocche, manieri e ruderi dell’Anaunia PAGINE 132, FORMATO 21X21 CM. ISBN 978-88-96737-09-5 - EURO 15,00

GIAN MARIA RAUZI

IL VOLTO DI TRENTO NEL CORSO DEI SECOLI Luoghi, momenti e protagonisti nella storia e nella cultura

PAGINE 296, FORMATO 24X30 CM. ISBN 978-88-87534-06-1 - EURO 39,00


PAOLO DOMENICO MALVINNI

LA MAGNIFICA INTRAPRESA GALEAS PER MONTES CONDUCENDO PAGINE 88, FORMATO 14X12,5 CM. ISBN 978-88-96737-17-0 - EURO 10,00

MIRIAM LENZI - GIAN MARIA RAUZI

LE STRAORDINARIE VITE DEI GESUITI MARTINO MARTINI, EUSEBIO CHINI, ANDREA POZZO

Fede, scienza e arte dal Trentino al mondo PAGINE 64, FORMATO 15X21 CM. ISBN 978-88-96737-48-4 - EURO 18,00

MICAELA BERTOLDI

UN FILO DI ARIANNA, DI MANO IN MANO

Bambini raccontati tra fiaba e realtà PAGINE 112, FORMATO 14X20 CM. ISBN 978-88-96737-25-5 - EURO 10,00

fabio marcotto

maledetta bicicletta

racconti

curcu & genovese

FABIO MARCOTTO

ENNIO LAPPI

Racconti

Storia del vetro in trentino

PAGINE 136, FORMATO 15X18 CM. ISBN 978-88-96737-23-1 - EURO 10,00

PAGINE 256, FORMATO 21X27 CM. ISBN 978-88-96737-15-6 - EURO 18,00

MALEDETTA BICICLETTA

EUGENIA KESSLER

LA LUCERTOLA È VERDE Commedia

PAGINE 104, FORMATO 14X20 CM. ISBN 978-8896737-04-0 - EURO 12,00

VETRO

WALTER VETTORI

LA PIETRA DI SAN MARTINO PAGINE 72, FORMATO 14X20 CM. ISBN 978-88-96737-11-8 - EURO 8,00

GIORGIO NICOLETTI

VALLE DI NON Guida

PAGINE 200, FORMATO 12,5X20 CM. ISBN 978-8896737-06-4 - EURO 12,00

TIZIANA RUSCONI - MAURO BONETTO

STATE SECRET - SEGRETO DI STATO Storia e fotografie del film Inglese girato tra le location di trento, trentino alto adige e dolomiti PAGINE 216, FORMATO 21X21 CM. ISBN 978-88-96737-13-2 - EURO 20,00

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MIRIAM BETTI PEDERIVA

ITALO GHIRIGATO

Romanzo

17 storie rubate

PAGINE 192, FORMATO 15X21 CM. ISBN 978-88-96737-18-7 - EURO 12,00

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SOTTO I CIELI DI FIEMME

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trentinopanorama

www.nataleacorte.it

L’arte, la Corte, il Natale... Non un mercatino di Natale, ma l’occasione di perdersi in un’atmosfera d’altri tempi, in una vera corte medievale... coro La Tor di Caldonazzo, la Banda di Folgaria; e ancora, balletti figurati della tradizione trentina e mostra degli antichi mestieri a cura del Gruppo Folk di Caldonazzo. Da non perdere anche l’esibizione della cantante Cristina Plancher e l’allestimento del classico Presepe vivente. A NatalArte, artisti e artigiani creeranno occasioni di incontro con il pubblico per mostrare la ricchezza di esperienze di bottega, tradizioni tramandate e riportate alla vita, abi-

lità manuali e innovazioni. Un bel modo per rispolverare e far conoscere una cultura popolare che è ancora viva e rappresenta una delle massime espressioni culturali del territorio. Decoupage, ceramiche, creazioni floreali, lavorazione del legno, del feltro, del vetro e tante altre tecniche, con un unico ingrediente comune: la creatività. Nello spazio dedicato agli hobbisti, un’ampia varietà di opere e creazioni. Non mancherà l’angolo

FOTO PROMOEVENT

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n mercatino di Natale ospitato in una corte medievale? Un evento all’insegna del made in Trentino, che senza dimenticare la Tradizione, dedichi anche un importante spazio all’arte? Bene, allora non potete perdervi “NatalArte a Corte”, l’attesissima manifestazione che, per 4 weekend, accoglie i visitatori e gli appassionati a Caldonazzo. Forse sono in pochi a saperlo, ma “Natale a Corte”, negli anni Ottanta del secolo scorso, è stato il primo evento nel suo genere a venire proposto in Trentino. Quest’anno avrà luogo fra le mura e le caratteristiche arcate dei portici della Magnifica Corte Trapp, conosciuta anche come “Castello di Caldonazzo”. Scoprire questo gioiello architettonico d’altri tempi è un ulteriore buon motivo per visitare l’esposizione. Ogni giorno vi saranno laboratori didattici per i bambini e l’esibizione di gruppi come il coro Stella Alpina di Lavarone, della Banda di Caldonazzo, il

enogastronomico dedicato al recupero delle tradizioni trentine con vin brulè, strudel, strauben, polenta e crauti, caldarroste e tante ottime proposte per scaldarsi tra una bancarella e l’altra, gustando e degustando in compagnia. Ad organizzare l’evento, il neonato Consorzio CentriAMO Caldonazzo. Costituito nel 2010, è un consorzio d’imprese che raggruppa gli operatori economici del centro storico di Caldonazzo e delle immediate vicinanze. Lo scopo di questa sinergia è promuovere e organizzare iniziative volte alla rivalutazione e alla salvaguardia del centro commerciale naturale del paese. NatalArte fa parte ■ di queste.

È Già tempo di sci sul Monte Bondone

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o Skipass stagionale Monte Bondone, quest’anno si presenta con una formula ricca di novità. Nel prezzo dello stagionale infatti, saranno incluse le serate di sci notturno “happy ski”, che prevedono l’illuminazione delle piste “Diagonale Montesel” e “Cordela” per un lunghezza totale di 3 km, compresa l’area Snowpark e la possibilità di sciare 1 giornata nel comprensorio di Folgarida Marilleva con la formula Treno + Sci partendo dalla stazione di Trento con il treno Dolomiti Express. I residenti nel Comune di Trento potranno acquistare lo stagionale a tariffa agevolata grazie al contributo del Comune e degli sconti di Trento Funivie Spa. Nella stagione 2011/12 sarà inoltre possibile estendere lo stagionale Monte Bondone anche sulle piste di Folgarida Marilleva e Peio con un supplemento di € 50 (bambini nati dal 01/12/2003) e € 90 per le altre categorie. È previsto per il “pacchetto famiglia” rivolto ai nuclei fa-

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miliari risultanti dal certificato di famiglia che prevedono: 2 ADULTI + 1 GIOVANE (nato dal 01/01/93) = € 640; 2 ADULTI + 2 GIOVANI (nati dal 01/01/93) = € 690; 2 ADULTI + 3 O PIÙ GIOVANI (nati dal 01/01/93) = € 740. Da lunedì 21 novembre fino a venerdì 2 dicembre compreso è possibile acquistare lo skipass stagionale in città presso il punto informativo dell’Apt di Trento Monte Bondone Valle dei Laghi in Piazza Fiera, dalle ore 10.00 alle ore 19.00. Sarà quindi possibile ritirare il buono per lo sconto giovani e pacchetto famiglia all’anagrafe di Piazza Fiera ed acquistare lo stagionale presso la postazione di Trento Funivie spa. Con l’apertura della stagione invernale il 3 dicembre 2011 sarà possibile acquistare lo skipass stagionale scontato, solo se muniti di buono sconto, direttamente presso le biglietterie sul Monte Bondone. Per informazioni telefonare al numero verde del Comune di Trento 800-017615.


Mercatino con presentazione e vendita di prodotti di artigianato artistico e dell’enogastronomia Esposizione della mostra d’arte “Sfogliando la Pace” e votazione del pubblico Spazio al gusto con ristorazione tipica dolce e salata Laboratori per bambini (dopo le ore 14.00)

Sabato 3

Domenica 4

ore 15.30 ore 15.30 Esibizione Coro la Tor Esibizione del Corpo Bandistico di Caldonazzo di Caldonazzo

Giovedì 8

Venerdì 9

ore 15.30 Esibizione del Gruppo Folk di Caldonazzo Balli e rievocazione degli antichi mestieri

Domenica 11

Sabato 10 ore 15.30 FairyRing Spettacolo di danza celtica

Sabato 26

Domenica 27

ore 10.00 Inaugurazione NatalArte a Corte

ore 15.30 Esibizione del Coro Stella Alpina di Lavarone

Sabato 17

dal 8 Dicembre al 6 Gennaio ITINERARIO DEI PRESEPI Presepi da ammirare e votare per le vie del paese

Lunedì 12 Dicembre

ARRIVO DI SANTA LUCIA

dalle 18.00 alle 20.00 per le vie del centro storico di Caldonazzo

Venerdì 23 Dicembre ore 24.00 Concerto in chiesa del Coro la Tor di Caldonazzo e del Coro Voci Bianche della Civica Scuola di Musica di Borgo, Levico e Caldonazzo

Sabato 24 Dicembre

ore 17.00 Apertura degli stand gastronomici allestiti dalle Associazioni Locali in via della Polla a Caldonazzo (fino le 23.00) ore 24.00 Concertino Natalizio in chiesa a fine messa con il Gruppo Ottoni del Corpo Bandistico di Caldonazzo

Mercoledì 28 Dicembre ore 20.30 Concerto di Natale in chiesa del Corpo Bandistico di Caldonazzo

da non perdere la mostra d’arte

Sfogliando la pace Fino a domenica 18 puoi votare anche tu l’opera che preferisci. Riceverai un simpatico omaggio di NatalArte a Corte

ore 16.00 Coro di Voci Bianche della Corale Polifonica di Calceranica

Programma completo sul sito

ore 16.30 Note di Natale Concerto di Cristina Plancher

ore 14.30 Esibizione del Gruppo Folk di Caldonazzo

ore 15.30 Premiazione della mostra “Sfogliando la Pace” ore 18.00 Partenza del Presepio Vivente da Corte Trapp e animazione nel centro storico di Caldonazzo

il Natale continua con...

Albergo alla Torre

ore 16.00 Corale Polifonica di Calceranica

Venerdì 23

ore 10.30 Spettacolo della Scuola Elementare di Caldonazzo ore 14.00 Spettacolo delle Scuole d’Infanzia di Caldonazzo

Sabato 24

ore 15.30 Esibizione Banda Folk di Folgaria

Domenica 18

Giovedì 22

A Caldonazzo oltre il mercatino

ore 16.30 Note dell’infanzia Concerto per bambini con Cristina Plancher

L’organizzazione declina ogni responsabilità su eventuali variazioni al seguente programma, che saranno tempestivamente comunicate

Tutti i weekend dal 26 novembre al 24 dicembre apertura della Corte dalle ore 10.00 alle 19.00




trentinopanorama

www.presepiditesero.it

L’

evento natalizio “Tesero e i suoi Presepi” immerge nella tradizione della devozione popolare per più di un mese (dal 3 dicembre all’8 gennaio). Dalle viuzze di Tesero, dai cortili, dalle finestre, dalle stalle e dalle cantine si affacciano cento presepi artigianali, illuminati fino alle 23, nei cortili, nelle stalle, nelle nicchie fra le legnaie e dietro alle inferriate delle finestre. Il paese, con le case a ridosso l’una dell’altra, si trasforma a sua volta in un grande presepe. I visitatori, 25mila nella passata edizione, passeggiando per le strade acciottolate coperte di neve, divengono figuranti. “Tesero e i suoi Presepi”, con il patrocinio dell’assessorato alla cultura della Provincia di Trento, invita a scoprire i diversi volti di Gesù, le opere d’arte storiche, le fantasiose interpretazioni degli artisti lo-

Presepi in terra santa La 25° edizione dell’evento natalizio “Tesero e i suoi Presepi” esporterà a Betlemme e Gerusalemme la tradizione della Val di Fiemme cali. Un itinerario, da affrontare anche in compagnia di una guida, conduce in alcuni luoghi leggendari, come Casa Jellici che ospita trenta presepi storici (dalle 15 alle 19 e dalle 20.30 alle 22.30). Qui è possibile ammirare maestri intagliatori mentre creano nuovi presepi, attingendo alla saggezza valligiana. L’associazione Amici del Presepio

di Tesero, come ogni anno, sarà impegnata in trasferta per promuovere la sua antica tradizione e l’unicità del paesaggio fiemmese. Dopo gli allestimenti in Vaticano, a Cracovia, a l’Aquila, ad Assisi, a Istanbul, nel Natale 2011 esporrà i suoi presepi a Betlemme e Gerusalemme. Con l’allestimento del presepe a grandezza naturale

nel chiostro della Basilica di Santa Caterina a Betlemme, delle mostre di Natività nella Custodia di Terra Santa e il Patriarcato Latino di Gerusalemme e del pellegrinaggio che si svolgerà dall’8 al 12 febbraio 2012, la Comunità trentina rende omaggio alla Terra Santa e dona a se stessa un’occasione di condivisione. ■

natale dei popoli: a rovereto il tema è la pace Betlemme, Lampedusa e la Svezia si incontrano

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l Natale a Rovereto è un Natale speciale, espressione di una città aperta al mondo e a culture diverse, città accogliente e solidale, “città della pace”. È il Natale dei Popoli che nell’edizione 2011 si declina attraverso l’invito a tre località simbolo: Betlemme, la patria di tutti i Natali del mondo; Lampedusa, la “porta” del Mediterraneo sul nord Africa e il medio Oriente; la Svezia, terra delle tradizioni più antiche legate a personaggi molto noti anche da noi, come Santa Lucia. Punto d’incontro delle realtà ospiti è un mercatino internazionale, collocato nella rinnovata cornice di via Roma, cuore pulsante del centro storico di Rovereto. Il percorso tra le allegre casette di legno diventa così un viaggio dalla Palestina al Sud Italia, passando per il Nord Europa. Al mercatino di Rovereto si potranno trovare originali oggetti in legno di olivo in arrivo dalla Terra Santa: angeli, natività, figure per i presepi e altre decorazioni natalizie. Ospiti anche gli artigiani di Lampedusa che assieme al loro sindaco daranno vita ad una grande festa del Sud dedicata alle tradizioni natalizie siciliane. Una delegazione di ragazzi del centro artistico di Betlemme sarà a Rovereto per proporre prodotti artigianali in legno e madreperla. Si tratta di un’oc-

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casione unica per veder nascere dalle mani degli artigiani locali quegli oggetti che ci ricordano la Terra Santa. Da non perdere anche la visita alla chiesa di San Marco, anima della Rovereto veneziana, dove sarà esposto uno tra i più antichi presepi del Museo Internazionale della Natività di Betlemme. Rovereto renderà omaggio alla Svezia attraverso la celebrazione della notte di Santa Lucia: in programma un concerto con canti natalizi e degustazione di dolci tipici svedesi. Tante le iniziative dedicate ai bambini, come la casetta e il giardino di Babbo Natale, dove i più piccoli potranno divertirsi con trenini e animazioni, spedire la loro letterina, partecipare a laboratori a cura del MART per la creazione di decorazioni natalizie. Per tutti, spettacoli attraverso strade e piazze della città, per immergersi in atmosfere magiche nei luoghi più caratteristici di Rovereto. Per chi vuole respirare la profonda vocazione alla pace di Rovereto, immancabile una passeggiata lungo corso Bettini, la via del MART ribattezzata per l’occasione “via della pace”, dove verranno riproposte le ottantanove bandiere del viale d’accesso alla Campana dei Caduti.


Tesero e i suoi Presepi Dal 3 dicembre 2011 all’8 gennaio 2012 Dalle finestre, dalle legnaie e dalle stalle del paese si affacciano 100 presepi, altri saranno esposti a Betlemme e a Gerusalemme

L’

itinerario natalizio “Tesero e i suoi presepi” accompagna alla scoperta di originali natività artigianali illuminate fino alle 23. A Casa Jellici la mostra dei presepi più prestigiosi e la creazione di presepi dal vivo. L’associazione Amici del Presepio di Tesero, come ogni anno, sarà impegnata in trasferta per promuovere la sua antica tradizione e l’unicità del paesaggio fiemmese. Dopo gli allestimenti in Vaticano, a Cracovia, a l’Aquila, ad Assisi, a Istanbul, nel Natale 2011 i presepi di Tesero saranno esposti a Betlemme e Gerusalemme. La Comunità trentina renderà omaggio alla Terra Santa, grazie all’allestimento del presepe a grandezza naturale nel chiostro della Basilica di Santa Caterina a Betlemme, alle mostre nella Custodia di Terra Santa e nel Patriarcato Latino di Gerusalemme. Per coronare quest’esperienza sarà organizzato un pellegrinaggio dall’8 al 12 febbraio 2012.

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I

l 4, 8, 9, 10, 11, 17 e 18 dicembre un borgo di fiaba, racconta la più magica delle storie: il Natale. Sugli antichi vicoli e le piazze di Rango – gioiello trentino tra “I Borghi più Belli d’Italia”– calano atmosfere di ieri. Luci sfavillanti, aromi delle feste, jingle e antiche note fanno da coreografia ai Mercatini di Natale. Non le solite bancarelle dell’Avvento, ma un vero inno alla tradizione con artigiani, artisti e maestri del gusto rigorosamente locali, accolti nelle corti, nelle cantine e sotto portici di un borgo immutato nel tempo. Il 18 dicembre a grande richiesta torna anche “Il Natale dei Bambini”. Negli hotel speciale pacchetto di soggiorno tra gola e nostalgia. Nell’antico borgo-cameo di Rango – incastonato nell’altopiano del Bleggio, alle spalle del Garda e ai piedi delle Dolomiti di Brenta – a dicembre si alza il sipario sul Natale più autentico. Qui a regnare sovrana è ancora la tradizione, che aggiunge la magia pura del Natale e un pizzico di nostalgia all’incanto di questo piccolo borgo silente, le cui pietre antiche trasudano atmosfera tutto l’anno e si sono guadagnate

la festa più dolce si accende il borgo trentino di Rango con sapori, suoni e tradizioni di ieri. E il 18 dicembre torna il Natale dei Bambini

l’ingresso nella schiera de “I Borghi più Belli d’Italia”. In un tratto di Trentino mite e bellissimo, Rango – stretto pugno di case addossate le une alle altre e collegate dai tipici vòlt (androni) come vuo-

le l’antica architettura rurale delle Giudicare – è ancora custode di storie e umanità perdute, che nel periodo natalizio si scaldano di un nuovo tepore. Stretti vicoli in salita, ampi androni, vecchie

legnaie, piazzette inattese, cortiletti e porticati si accendono delle luci del Natale e si impregnano dei profumi della festa il 4, 8, 9, 10 e 11 dicembre, quindi di nuovo il 17 e 18 dicembre. Tornano i tradizionali mercatini di Natale, con le loro bancarelle di prelibatezze enogastronomiche della Strada del Vino e dei Sapori dal Garda alle Dolomiti e di artigianato di esclusiva produzione locale. Niente casette di legno, stand o gazebo ma tavoli colmi di sorprese, da scovare negli angoli più impensati: sotto i vòlt, nelle cantine, in legnaia, nei cortili, nelle stalle… al suono di zampogne, fisarmoniche, canti di pastori e cori.

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nei Borghi più belli d’Italia di Rango nel Bleggio e Canale di Tenno 4, 8, 9, 10, 11, 17 e 18 dicembre 2011

Luci, profumi, sapori e colori che conquistano il cuore!

“Locanda dei Bambini”: un pittoresco vòlt gestito dai piccoli in autonomia per offrire a tutti una cioccolata calda e qualche bel racconto. Per un altro tuffo nella magia delle feste, appena scavalcato il non lontano Passo del Ballino, in direzione del Garda, ecco un’altra bolla sospesa nel tempo: l’antico borgo di Canale di Tenno, i cui mercatini –in programma nelle stesse date – sono gemellati con quelli di Rango. A chi li visiterà entrambi è mbre riservato un regalo. Il 18 dice tale dei Per il soggiorno è possibile a speciale Na Rango prenotare lo speciale paci in b Bam chetto “I mercatini di Natale to con un fatali Elfi nei borghi”, con tariffe a parg e d Villaggio tire da 132 euro in hotel per 3 giorni/2 notti con trattamento di mezza pensione. Inclusi nel forfait, nel periodo 7-11 dicembre, la visita guidata al territorio dell’Ecomuseo delMERCATINI NELLE ANTICHE CASE CONTADINE le Judicarie. Riduzioni bimbi. un’atmosfera unica, con piccole meraviglie In B&B, garni o agriturismo di artigianato e specialità gastronomiche! la tariffa parte da 108 euro (pernottamento e colazione). In occasione del ponte dell’Immacolata (7-11 dicembre), lo stesso pacchetto costa a partire da 248 euro Informazioni e programma in hotel e 180 in B&B o agriwww.visitacomano.it - Tel. 0465.702626 turismo per 5 giorni/4 notti. Per informazioni e prenotazioni: APT Terme di Comano-Dolomiti di Brenta, tel. 0465.700108, www.visitacomano.it e info@visitaco■ mano.it.

®Foto R. Caliari e S. Michelotti

Quest’anno Santa Lucia, accompagnata dal suo fedele asinello e carica di doni e dolciumi, arriva in anticipo, l’11 dicembre ma con la magica atmosfera di sempre che accompagna l’attesa. A grande richiesta, poi, il 18 dicembre torna lo speciale “Natale dei Bambini”. Il borgo si trasforma in un paese di fiaba e fantasia, una sorta di villaggio degli elfi con tanto di casa di Babbo Natale, rumorosamente popolato di giullari, musici e giocolieri, tutti pronti ad accogliere i più piccoli con favole, spettacoli itineranti e micro-magie. Durante tutto il periodo nelle Osterie del Borgo si degustano specialità genuine, piatti tipici, dolci di una volta (prima fra tutte la torta di noci), caffè d’orz e vin brulé. Visitare Rango in occasione dei Mercatini significa avere occasione di gustare i sapori autentici del territorio. Nella sobria rielaborazione dello chef Marcello Franceschi, si potrà assaporare il meglio della cultura gastronomica locale, capace di sposare tradizione e creatività. Durante i mercatini è inoltre disponibile un servizio di miniclub, dove affidare i bambini a personale esperto che li intratterrà con giochi e laboratori a tema. Se invece si preferisce portarli con sé, tappa obbligatoria alla

Visita entrambi i Mercatini, riceverai un regalo

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LA MAGIA DEL NATALE PERVADE TUTTO IL TRENTINO Grazie alle caratteristiche casette la provincia si veste a festa: protagonisti l’artigianato, i prodotti tipici e le specialità enogastronomiche. Trento, Arco, Levico, Caldonazzo e Rovereto da quest’anno sono unite per immergere l’intera zona in un’atmosfera unica

A

nche quest’anno, a Natale, tutto il Trentino si immergerà nei profumi, nei sapori e nelle luci soffuse che creano l’atmosfera della festa. In diversi angoli della nostra provincia le classiche costruzioni di legno, punto di incontro fra leccornie, artigianato, decorazioni, prodotti tipici e idee regalo, porteranno una ventata di allegria. Un territorio da sempre compatto nel far vivere lo spirito

natalizio, ma che da quest’anno si arricchisce di una nuova collaborazione fra i quattro mercatini storici di Trento, Levico, Arco e Rovereto. Quattro angoli della nostra provincia diversi fra loro ma uniti nella promozione delle proprie peculiarità. Per l’occasione sono stati creati pacchetti vacanza ad hoc: una serie di proposte che comprendono due notti in agriturismi, hotel o bed&breakfast, una cena a base di prodotti tipici ed una serie di possibilità per scoprire meglio il territorio. Nel capoluogo, ad esempio, si può visitare Palazzo Roccabruna, la Casa dei prodotti trentini, e brindare con il Trentodoc, mentre la «Trento Card 48 ore» offre l’ingresso gratuito a tutti i musei della città ed anche a Castel Thun, a Castel Beseno ed al Museo degli Usi e dei Costumi di San Michele all’Adige, oltre alla possibilità di usufruire gratuitamente di biciclette e mezzi pubblici per spostarsi fra le

vie di Trento. A Rovereto, oltre al pernottamento ed alla possibilità di degustare i sapori del territorio, si potranno compiere delle visite al Mart, alla Casa d’Arte Futurista Depero e alcune degustazioni in enocioccoteca. Grazie alla card «Rovereto musei One», al prezzo di soli 15 euro si potranno visitare i principali luoghi di cultura della città della Quercia. Al Mercatino di Levico, invece, la cena sarà caratterizzata da un menù asburgico dedicato alla principessa Sissi, mentre la «Levico Card» offrirà sconti in negozi e in ristoranti convenzionati, oltre ad un ingresso alla suggestiva Arte Sella, rassegna di arte contemporanea caratterizzata da opere con elementi naturali come sassi, rami, foglie e terra, immerse nel verde della Val di Sella. Spostandoci sulle rive del lago di

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I tradizionali Mercatini colorano il territorio con le luci della festa


Garda, ad Arco, il pacchetto prevede una merenda asburgica al Casinò ed una visita a Riva ed alla Casa di Babbo Natale. Le peculiarità che valorizzano le proposte Il Natale in Trentino vestirà un abito classico, grazie ad un appuntamento consolidato ma che anno dopo anno si arricchisce di qualcosa di nuovo. A Trento, all’ombra delle storiche

mura di Piazza Fiera, le tradizionali 70 casette torneranno a dar vita ad uno dei mercatini più famosi e frequentati di tutto l’arco alpino. La grande novità riguarda il periodo di apertura: quest’anno l’area rimarrà aperta sino al 30 dicembre e non più sino all’Antivigilia di Natale, mentre l’inaugurazione è fissata per il 19 novembre. Vi si troverà un po’ di tutto, dagli addobbi per il presepe e per l’albero fino agli oggetti dell’artigianato, ma anche specialità culinarie ed articoli per un regalo in grado di stupire. Non mancherà un’intera sezione dedicata ai sapori, dove sarà possibile gustare diversi piatti della tradizione. Anche quest’anno, per agevolare l’afflusso dei visitatori provenienti da fuori provincia, saranno organizzati dei viaggi con treni speciali, che collegheranno direttamente la Città del Concilio con città quali Milano, Brescia e Bergamo. Ogni anno oltre 500 mila persone raggiungono il capoluogo trentino per immergersi nell’atmosfera natalizia. Spostandoci verso sud fino a Rovereto, epicentro di un interscambio di culture, il Mercatino tornerà protagonista nelle vie del centro storico dal 26 novembre al 31 dicembre all’interno

del «Natale dei popoli», dove si unirà l’arte artigiana del Sud Italia a quella dei tipici addobbi natalizi del Nord Europa. Un abbraccio di tradizioni e culture che permetterà di toccare con mano due mondi distanti, ma che a Rovereto trovano un prezioso punto di contatto. Sulle rive del lago di Garda il Natale troverà invece dimora ad Arco, dove dal 18 novembre fino al 23 dicembre oltre una quarantina di casette ospiteranno il meglio dell’artigianato locale e nazionale. Tutto intorno canti e spettacoli faranno da cornice a questo evento, con la possibilità di gustare, presso il Casinò Municipale, i piatti della tradizione trentina. Una giornata davvero particolare sarà quella dell’8 dicembre, quando si potrà osservare un enorme calendario dell’Avvento proiettato sulle antiche mura dei palazzi. Uno show che creerà l’atmosfera giusta per il gran finale, uno spettacolo pirotecnico con i fuochi d’artificio che illumineranno a giorno la notte gardesana. Anche quest’anno si terrà il raduno nazionale dei trenini Dotto Trains. In Valsugana il Natale batterà nel cuore di Levico Terme, dove dal 19 novembre al 6 gennaio si potrà compiere un viaggio alla scoperta della cultura popolare trentino-tirolese, attraverso una quarantina di casette, sulle orme

della più nobile tradizione asburgica. Sotto le stanze che ospitarono il soggiorno della principessa Sissi si potrà passeggiare all’ombra delle maestose piante dell’arboreto. Durante questo periodo la Valsugana sarà teatro anche di altre manifestazioni di grande richiamo. Un intero territorio unito dal Natale Tutto il Trentino ogni anno si immerge nell’atmosfera magica del Natale, con le tradizionali casette che popolano nel periodo invernale tantissimi borghi della nostra provincia, ciascuno con le proprie caratteristiche e peculiarità. Dagli elfi e gnomi di Pergine alle viuzze del centro storico di Rango, uno dei Borghi più belli d’Italia, da Vezzano, alla scoperta delle locali produzioni di grappa, a Siror, tra fienili ed affreschi. Per arrivare a Caldonazzo, negli spazi della magnifica Corte Trapp, e poi ancora Andalo nella cornice delle Dolomiti di Brenta e della Paganella, Bosentino con prodotti artigianali e Vigo di Fassa, con lo scenario delle Dolomiti Patrimonio naturale dell’Umanità. Le informazioni su tutte queste proposte sono disponibili sul sito www.visittrentino.it/it/mercatinidi-natale-trentino.


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Il territorio punta su sinergie e comfort

IMPIANTI ALL’AVANGUARDIA E PIÙ TECNOLOGIA SULLE PISTE Si rinnova la veste dell’offerta trentina: la nuova Ski Area di Campiglio - Val Rendena - Val di Sole, la più grande del Trentino, offre maggiori opportunità di divertimento ed un importante punto di riferimento in fatto di mobilità “alternativa”

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opo i “fuochi d’artificio” dello scorso anno, con le inaugurazioni in serie della DoloMitica e della Tulot a Pinzolo, di Pejo 3000 e delle nuove quattro piste di Folgaria - Lavarone e Luserna, il Trentino continua la propria strada fatta di innovazione e di servizi sempre migliori con tanti aggiornamenti e novità. Quella di maggiore interesse, per quanto riguarda la stagione 2011/12, è la creazione, tramite il nuovo collegamento funiviario, della ski area Madonna di Campiglio Pinzolo - Folgarida Marilleva, che riunisce oltre 150 km di piste, la più estesa del Trentino e una delle

più ampie d’Italia. Oltre a creare un grande carosello sciistico dove poter sciare senza soluzione di continuità, esso rappresenta anche un importante esempio di mobilità alternativa, che limiterà l’utilizzo delle automobili per gli spostamenti.

La nuova skiarea Campiglio Val Rendena - Val di Sole

Dal Doss del Sabion di Pinzolo alle piste di Madonna di Campiglio, fino a Folgarida - Marilleva: un continuum di 150 km di piste per ogni ordine di difficoltà che danno vita al comprensorio più esteso di tutto il Trentino, con al centro la “Perla delle

Dolomiti” e tutto intorno uno scenario dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. È questa la nuova Skiarea Campiglio - Val Rendena - Val di Sole: un progetto grandioso, di quelli destinati ad aprire un nuovo capitolo nella storia già ricca di successi di questo paradiso dell’Arco alpino. La telecabina Pinzolo - Campiglio Express, che entrerà in funzione nella stagione invernale 2011-2012, lunga complessivamente 4.727 metri, è suddivisa in quattro stazioni: una di partenza e arrivo in località Puza dai


Pejo, ecco la “nuova” pista Valle Mite

I numeri della nuova Ski Area: ✔ 150: i chilometri di piste ✔ 1: lo skipass ✔ 62: gli impianti di risalita ✔ 95: le piste, delle quali 44 blu, 36 rosse, 15 nere ✔ 5: gli snowpark ✔ 95%: la superficie sciabile con innevamento programmato ✔ 850 - 2500 m: la quota Fò (a quota 1.664 m), una intermedia in località Plaza (1.140 m), una seconda intermedia in località Colarin (1.512 m) e una di arrivo a Patascoss (1.753 m), pochi metri a monte del Canalone Miramonti. Le cabine, che viaggeranno ad una velocità di 6 metri al secondo, potranno ospitare fino a 8 passeggeri. Complessivamente si andrà da Pinzolo a Madonna di Campiglio e viceversa in soli 20 minuti.

La nuova seggiovia e la nuova pista Boch

Tante novità anche sulle piste di Madonna di Campiglio. Ad essere interessata da nuovi impianti e miglioramenti strutturali è una delle zone “storiche” dello sci campigliano, quella dello Spinale. In particolare è stata ampliata e migliorata la sciabilità della “Nube d’Oro”. Per quanto riguarda un’altra pista molto conosciuta di media difficoltà, quella del “Boch”, è stato realizzato un nuovo tracciato con la costruzione, a

suo servizio, di una nuova seggiovia quadriposto “Boch”, in una delle zone più suggestive del comprensorio, ai piedi del Grosté.

Folgarida - Marilleva, arriva il nuovo snowpark

Sorge ai 1.850 metri di quota della splendida località Malghet Aut il nuovo snowpark di Folgarida - Marilleva: la struttura, ideata per i salti e le evoluzioni dei rider principianti, ha una lunghezza di 80 metri oltre a 60 metri dello skiweg di ingresso, un dislivello di 20 metri, una pendenza media del 19% ed una larghezza media di 30 metri. La nuova area è attrezzata con uno o due salti e con delle strutture ancora da definire, quali box e rail.

La grande novità per l’inverno 2011/12 è rappresentata dall’ampliamento della pista Valle della Mite: grazie alla nuova funivia da 100 posti “PEJO 3000” (inaugurata lo scorso anno), che in pochi minuti conduce dalla località Tarlenta (2000 m. di quota) sino ai 3000 metri di altitudine nel cuore del gruppo dell’Ortles - Cevedale, ci si può tuffare in una meravigliosa ed emozionante discesa di 8 km sino a Peio Fonti. La nuova Funivia ha permesso di ripristinare, con un tracciato sciistico ancora più lungo e di maggior dislivello, la mitica pista Val della Mite, inserita nel fantastico scenario del Parco Nazionale dello Stelvio. Un percorso di 4 km che, partendo dalle pendici del famoso monte Vioz, porta fino ai 2.000 metri di quota della località Tarlenta. Nel primo tratto di pista ci si trova immersi in una splendida vallata, che presenta diversi cambi di pendenza, un anfiteatro naturale per tutti i tipi di sciatori e rider. Il secondo tratto è invece più ampio, consentendo di arrivare con meno difficoltà nell’ampia zona della stazione di partenza della funivia.


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o are il tuo sogn z iz al re i st i re t Da oggi po ura mangiare t it ir d ad e a mucc adottare una n il suo latte! co ga al m in i ott formaggi prod ica tti una simpat fa in è a” cc u m a “Adotta una del Lagorai nat e a n ga su al V ata iniziativa della ura incontamin at n la re e sc o me si per farti con r insegnarti co e p , e n ag t n o di queste m etodi antichi m o d n co se o aggi ga produce il form ere in una mal iv v a ic if gn si sa e per capire co io. ucche all’alpegg m le e ar rt o p e

Come si adotta una mucca?? Per adottare una mucca è sufficiente un boni fico bancario di 60 euro: 50 euro vengono destinati alla mal ga per il mantenimento es tivo in quota della “tua” mucca , mentre 10 andranno in bene ficenza per progetti dedicati ai bambini.

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dal 26 novembre al 24 dicembre

Magnifica Corte Trapp www.nataleacorte.it

Mercatino di Natale LEVICO TERME

dal 19 novembre al 6 gennaio

Parco secolare degli Asburgo www.levicotermeincontra.com

Il villaggio delle meraviglie PERGINE VALSUGANA Vie del Centro Storico

www.ilvillaggiodellemeraviglie.com

dal 12 novembre all’ 8 gennaio

Foto: ŠLucillo Carloni

per gli orari di apertura consultare i siti dei Mercatini Azienda per il Turismo VALSUGANA Parco delle Terme, 3 38056 Levico Terme (TN) Tel. 0461 727700 info@valsugana.info

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no degli appuntamenti clou, in Trentino, nelle settimane che precedono il Natale, è quello consacrato a Trentodoc, un evento che cresce di anno in anno ed attira nel capoluogo appassionati, addetti ai lavori e giornalisti di settore. Stiamo parlando di «Bollicine su Trento», manifestazione organizzata dalla Camera di Commercio e dalla Provincia autonoma di Trento. A ospitarla saranno ancora una volta le sale di Palazzo Roccabruna, la casa del vino e dei prodotti trentini, un gioiello architettonico del sedicesimo secolo, la cui eleganza ben si presta a fare da cornice alle eccellenze enogastronomiche

LA GRANDE FESTA DELLE BOLLICINE Dal 24 novembre all’11 dicembre il metodo classico di montagna protagonista

della nostra terra. Il periodo prescelto per la settima edizione è quello compreso fra il 24 novembre e l’11 dicembre, diciotto giorni nei

quali le sale dell’enoteca proporranno al pubblico le degustazioni di 56 etichette, portate in via Ss. Trinità da 35 aziende diverse. L’e-

dizione 2011 rappresenta anche l’occasione per dare il benvenuto nella grande famiglia di Trentodoc a tre nuove case spumantistiche, ovvero Cantina Rotaliana di Mezzolombardo, Gaierhof e Concilio. Il piatto forte saranno naturalmente le degustazioni aperte al pubblico, che si terranno dal 24 novembre all’11 dicembre con questi orari: il giovedì e il venerdì dalle 17 alle 22, il sabato, la domenica e l’8 dicembre, giorno festivo, dalle 11 alle 22. A dare lustro all’edizione 2011 di «Bollicine su Trento» sarà anche l’iniziativa Ma non finisce qui perché fino all’11 dicembre la proposta gastronomica d’abbinamento continuerà con la pregiata ■ cucina trentina.

A campiglio arriva il “Villaggio di Natale”

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l 2 dicembre a Madonna di Campiglio la locale Associazione Commercianti apre i battenti del “Villaggio di Natale” alla sua prima edizione. Grande entusiasmo tra gli Operatori per i 16 piccoli chalet di legno contornati da un’atmosfera fiabesca, fatta di addobbi raccolti nei nostri boschi, dalle luci tradizionali del Natale, dalle fiammelle delle candele e da musica allegra. In vendita prodotti tipici del territorio e idee regalo originali che si possono trovare solo nei migliori negozi della nostra località. Dall’artigianato in legno al tovagliato nei tipici tessuti, dagli accessori moda nei vari materiali all’oggettistica più curiosa, dai mieli, speck, grappe del territorio alla cioccolata delle migliori marche e punti di ristoro con canederli fatti in casa, torte e dolci che potrete degustare sul posto o acquistare per un regalo. Insomma qualunque cosa voi cerchiate siamo sicuri che qui potrete

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trovarla. Il mercatino rimarrà aperto fino al 26 dicembre tutti i giorni con orario dalle 16,00 alle 20.00 e se nevica e non si può sciare... apriamo anche al mattino per farvi trascorrere più piacevolmente le ore della vostra vacanza. Il tutto accompagnato da spettacoli e musica.


DAL 24 NOVEMBRE ALL’11 DICEMBRE PALAZZO ROCCABRUNA - ENOTECA PROVINCIALE DEL TRENTINO via SS. Trinità, 24 - Trento Tel. 0461.887101 Scopri il programma su www.trentodoc.com


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di Fabio De Santi

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ono due gli eventi di dicembre proposti al Palalevico dall’associazione Piattaforma Eventi: il 16 con il concerto dei True Voice Gospel Singers e il 26 con il musical “La sirenetta” in una sorta di strenna natalizia per i più piccini. Quella dei True Voice è una formazione costituitasi nel 2003 a seguito della collaborazione tra artisti provenienti da diverse esperienze musicali, con l’intento di trasmettere e diffondere il messaggio Gospel. Il gospel contemporaneo proposto da True Voice Singers, essenzialmente mutuato dai grandi artisti americani, si inserisce in uno spettacolo musicale intriso di tessiture corali complesse, ritmi e sonorità coinvolgenti, tipiche della musica Soul, R’n’B, Pop. Il gruppo ha pubblicato due CD, il primo dal vivo nel 2006, ed il secondo, registrato in studio, a settem-

True singers il 16 con il concerto dei True Voice Gospel Singers e il 26 con il musical “La sirenetta” in una sorta di strenna natalizia per i più piccini bre 2010, dal titolo “Looking for...”. La versatilità delle voci, sempre in numero inferiore alla ventina, tutte microfonate singolarmente, l’elevato numero di solisti nel gruppo, la qualità della band strumentale, costituita da musicisti di grande esperienza e tecnica, a loro volta autori ed arrangiatori, fanno di Truevoice un mix musicale assolutamente particolare e peculiare. A dirigere la corale Alejandro Saorin Martinez musicista argentino.

Dal profondo del mare governato da Re Tritone arriveranno le suggestioni del musical “La Sirenetta”. Prodotto dalla SDT MUSIC (la stessa de Il Libro della Giungla), “La Sirenetta il Musical”, propone le musiche di Tony Labriola e Stefano Covoni accanto alla coreografia Valentina Bordi, supervisione alla coreografia Gillian Bruce. Dedicato ai bambini di tutte le età, il musical “La Sirenetta” è rivolto a chi ha voglia di sognare

ad occhi aperti, lasciandosi catturare dal fascino di questa storia senza tempo. La Sirenetta è interpretata da Simona Pulvirenti, che è già stata Tamara ne Il mondo di Patty mentre il principe ha il volto di Daniele Carta Mantiglia, che a poco più di vent’anni è giù un veterano dei musical, dopo aver interpretato Romeo nell’opera popolare Giulitta e Romeo di Cocciante e John Darling nel musical di Bennato ispi■ rato a Peter Pan.

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Gli eventi di Dicembre 1 dicembre Serata Greca 15 dicembre I Bolliti

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trentinoattualità di Paolo Chiesa

E Adesso... tocca a noi TOGETHER

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uante volte si dice o si sente dire a proposito dell’amministrazione di un Comune: “io farei/avrei fatto così” oppure “certe cose le dovrebbero lasciare decidere ai cittadini”? A Pergine Valsugana un progetto promosso dal Consiglio d’Europa ha dato modo ai cittadini di dire la loro e di fare delle proposte relative al posto dove vivono. Si tratta del progetto “Together”, che in inglese vuol dire “insieme”. Abbiamo chiesto di cosa si tratta all’assessore alle politiche sociali Renato Tessadri. “Stiamo seguendo le indicazioni europee creando un processo condiviso con l’obiettivo di portare alla luce i problemi sociali presenti a Pergine. Poi, con le risorse pubbliche disponibili, le risorse sociali condivise e la partecipazione dei cittadini, puntiamo a uno sviluppo sociale della comunità verso un migliore tenore di vita sociale per tutti”. Il primo passo è stato quello di individuare un gruppo di diciotto persone che facevano già parte del Tavolo di lavoro del piano giovani e della Commissione per l’attuazione del piano sociale. All’in80

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A Pergine Valsugana il progetto “together”, promosso dal Consiglio d’Europa, per la prima volta offre ai cittadini la possibilità di dire la loro e di fare delle proposte concrete per migliorare la qualità della vita terno del gruppo c’erano amministratori e funzionari pubblici, operatori del sociale, educatori, impiegati, studenti e un religioso. Ogni partecipante, da solo o in collaborazione con altri, ha poi contattato e coinvolto altre persone in base alle proprio conoscenze personali e al proprio ruolo lavorativo e sociale. Totale: cento persone che sono state divise in 12 focus group composti da 8-12 unità. C’erano il focus group degli anziani, degli uomini lavoratori, delle donne lavoratrici; tre gruppi per i giovani (oratorio, centro giovani comunale e associazione provinciale per i minori), uno per le casalinghe e le pensionate e uno per gli ambientalisti;

quello degli operatori scolastici, quello del gruppo scambio in Bulgaria, quello delle donne del Marocco e quello degli uomini della Macedonia. I gruppi dovevano rispondere a delle domande su argomenti generali come la percezione di benessere e malessere e su cosa le persone possono fare per migliorare le cose che ci circondano. Uno speciale software ha poi elaborato le risposte uscite dai focus group, individuando le aree di azione emerse che sono risultate: l’accesso alle risorse primarie (salute e lavoro); l’equilibrio sociale (rispetto e solidarietà); l’equilibrio personale (stabilità fisica e mentale, libertà


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COS’È IL PROGETTO TOGETHER

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Uno dei focus group

La casa veneziana di Pergine

personale, indipendenza, presenza nella società; le relazioni (famiglia e amici); le iniziative e gli atteggiamenti personali; la sensazione di benessere e malessere (paura, tranquillità); l’ambiente; le istituzioni. Da queste sono poi state individuate due aree principali. La prima riguarda l’accesso alle risorse primarie da parte della popolazione: è ovvio che se ho un buon lavoro e sono in salute il mio benessere è alto. La seconda area riguarda le relazioni e la socialità: le proposte degli intervistati per migliorare il loro equilibrio personale e sociale sono state: essere socievoli, solidali, responsabili e impegnati. Risultati che tra l’altro erano già emersi nelle indicazioni del Piano Sociale Territoriale volto a favorire l’integrazione e la coesione sociale: migliorare la qualità urbana (servizi, ambiente, orari) e promuovere la relazione tra i cittadini. Rispetto al Piano Sociale una maggiore importanza è stata data al problema del lavoro che in questo periodo rappresenta una preoccupazione enorme per molti e su di esso si innestano poi le ricadute sociali e di relazione personali. Dai focus group sono anche uscite molte proposte per aiutare gli abitanti di Pergine a socializzare e impegnarsi: l’organizzazione di una festa o di un’attività con

la partecipazione di un buon numero di associazioni locali; la realizzazione di orti collettivi e intergenerazionali (coltivati magari da anziani o disoccupati); la creazione di una serra per fiori con i quali abbellire Pergine; l’allestimento di una sala da ballo; la realizzazione di un pub analcolico (con uno spazio aperto d’estate per suonare e ballare); la raccolta di dati relativi a lavori e commissioni da compiere per i giovani a favore di adulti (piccole spese, babysitter); un concorso fotografico per realizzare cartoline di Pergine; l’ organizzazione di un servizio di Tagesmutter; la creazione di un centro di raccolta e di scambio di apparecchi elettronici destinati alla rottamazione; l’utilizzo di cibo in scadenza; la creazione di un centro per scambi intergenerazionali di abilità manuali. Tutte belle idee. Ma, abbiamo chiesto all’assessore Tessadri, come si potrebbero mettere realmente in pratica? “All’interno delle proposte abbiamo cercato delle linee comuni traducendole poi in tre possibili azioni pilota che cercheremo di realizzare compatibilmente con le risorse economiche che in questo periodo non sono molte”. Eccole allora le tre azioni pilota. Realizzazione di un pub analcolico/ sala da ballo che possa essere usabile sia in inverno che con la bella stagione. La struttura potrebbe essere gestita da una o più associazioni a turno e potrebbe essere luogo per iniziative culturali. Uno dei luoghi proposti potrebbe essere la “Casa veneziana” che si trova all’interno del Parco tre Castagni. Creazione di un centro di raccolta e scambio di oggetti e apparecchiature elettroniche integrando la politica della raccolta differenziata. Questo luogo potrebbe diventare anche luogo di interazione e scambio di informazioni e consigli su attività manuali. Realizzazione di orti collettivi con uso “sociale” dei prodotti raccolti. In tutte e tre ci sarebbe la collaborazione tra il

l progetto “Together for territories of coresponsibility” (insieme per creare territori di corresponsabilità) deriva da Urbact II, il programma europeo di cooperazione interregionale finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR). Il suo scopo è quello di favorire lo scambio di esperienze tra città europee, diffondendo le conoscenze acquisite in materia di sviluppo urbano sostenibile. Urbact II è il proseguimento di Urbact I del 2002 che prevedeva di mettere in rete le città beneficiarie di programmi europei a carattere urbano e di consentire lo scambio di esperienze grazie alla definizione di reti tematiche. Tra il 2003 e il 2006 sono stati sviluppati 38 progetti, tra i quali figurano gruppi di lavoro, studi, programmi di formazione nei nuovi Stati Membri. Questi progetti hanno coinvolto 290 città di 29 Paesi. Il Programma Urbact II ha come obiettivo generale il miglioramento dell’efficacia delle politiche per lo sviluppo integrato urbano allo scopo di attivare la strategia di Lisbona-Goteborg. Nello specifico il progetto “Together” prevede per Pergine Valsugana la condivisione e la collaborazione con altre sette città europee: Mulhouse (Francia), Braine-L’Alleud (Belgio), Salapils (Lettonia),Covilhã (Portogallo), Kavala (Grecia), Botkyrka (Svezia) e Dubica (Polonia).

pubblico che procura il luogo (cosa che potrebbe comunque fare anche un privato) e la cittadinanza che ci mette il lavoro e la gestione. Tre belle idee che coinvolgerebbero alcune delle aree tematiche uscite dalle indicazioni dei focus group: il lavoro, la salute, le relazioni e l’equilibrio sociali, l’ambiente, l’educazione e perché no, il divertimento. Assessore, quanto ci vorrà per mettere in pratica queste belle idee? “Mi sto già muovendo per quanto riguarda gli orti collettivi, forse già qualcosa si potrà combinare nei prossimi mesi ”. Speriamo davvero sia possibile. Sia per le ricadute sociali sulla cittadinanza sia perché per una volta alla frase: “io farei/avrei fatto così” si potrebbe sostituire un: “a questo progetto ci ho lavorato anch’io con altri: together, insieme”. ■

L’assessore Renato Tessadri 81

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di Tiziana Tomasini

un “periscopio” sullo studio Una solida esperienza educativa, un progetto ponte tra l’istituzione scolastica e lo scolaro. Un’esperienza finalizzata a sostenere, orientare ed aiutare i ragazzi nel loro grande compito quotidiano, lo studio

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anno festeggiato il loro primo decennio ridendoci su. Bravi, così si fa, per tener alto il morale. Una serata a teatro per assistere a “La penultima cena”, monologo storico – comico – gastronomico di Paolo Cevoli, noto comico del cabaret televisivo “Zelig”. Una serata per loro, che è stata anche un’altra implicita conferma : a “Periscopio” i ragazzi sono sempre protagonisti, in prima linea. Il gioco delle similitudini svela prontamente il nome, ovvero la possibilità di esplorare, da sotto coperta, l’intero orizzonte, proprio come lo stru82

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mento ottico. La possibilità di esplorare il mondo dello studio. Per il decennale si sono susseguiti incontri, convegni e la possibilità di visitare la mostra “Il lavoro e l’ideale. Il ciclo delle formelle del campanile di Giotto”, allestita alla Sala della Tromba, in via Cavour a Trento. E questo centro di aiuto allo studio ne ha fatta di strada. Nel concreto e nello spessore. Geograficamente parlando, “Periscopio” si è recentemente dilatato verso due importanti bacini di utenza regionali, quali Rovereto e Cavalese. Se-

gnale rilevante di un’idea che piace, che raccoglie consensi, che funziona. Funziona sotto tanti aspetti. Funziona perché l’ attuale impostazione sociale ed economica della società – che porta noi genitori tanto fuori casa, carichi (e spesso sovraccarichi) di impegni – riduce all’osso, ostacola e sovente rende addirittura materialmente irrealizzabile quel necessario accompagnamento allo studio richiesto dai ragazzini in periodi particolarmente delicati della crescita, quali i passaggi (ma anche nella permanenza!) alla scuola media e alla scuola superiore. Funziona perché non sempre va tutto liscio… Le materie di studio sono tante, ogni materia di studio richiede costante applicazione; e organizzarsi, seguendo un planning efficace e produttivo, non è proprio così semplice! Il rischio di disperdere le proprie forze è pericolosamente alto e le insufficienze sono dannatamente dure da recuperare. “Periscopio” interviene in questi casi rapido ed efficace, una sorta di farmaco la cui posologia indica dosi e modalità di somministrazione dei medicamenti. Certo – come in medicina – è di fondamentale importanza prevenire, prima di curare. E la prevenzione inizia con un’accurata osservazione del soggetto (studente), delle sue specifiche esigenze; con l’in-


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dividuazione delle finalità. E quello che ci si propone è in realtà l’insegnamento del metodo di studio, di valenza interdisciplinare. L’acquisizione di un sistema efficace di studio è infatti un macro – obiettivo che si conquista giorno per giorno, con costanza, pazienza e magari - perché no - con una mano esperta. Spesso le difficoltà scolastiche nascono proprio non dal “cosa” ma dal “come”. Come si fa a studiare? A “Periscopio” c’è tempo per imparare a studiare , c’è quel tempo materiale che inevitabilmen-

Info L’associazione “Periscopio” via Zambra 11 - Trento www.periscopio.tn.it segreteria@periscopio.tn.it Cell. 328.0381737 - 329.7483035 Tel.: 0461.407050

te manca in classe, esiste la possibilità di dialogo con i docenti. E non è poco. Senza l’incubo del voto e della media numerica, senza l’ansia della valutazione, si procede verso l’acquisizione di quegli strumenti che consentono di giungere all’autonomia. “Riassumendo” (per usare un termine tecnico) il supporto nello svolgimento dei compiti e nella preparazione alle verifiche (tante!) racchiude questo duplice obiettivo. Lo svolgimento concreto e guidato degli esercizi e il progressivo allenamento a svolgerli da soli. Un’attività non facile, chiaro. Un percorso che da tortuoso diventa lineare, con situazioni e dinamiche sempre diverse, mai uguali. L’attività che ha come substrato un’organizzazione perfezionata ed affinata nel tempo, sul campo. Ogni centro “Periscopio” ha un coordinatore che cura i rapporti con i genitori, ha un’equipe di docenti che programma regolarmente intenti ed interventi. E naturalmente esistono percorsi delineati anche per i bisogni educativi speciali – come la dislessia – condotti da insegnanti e logopedisti che utilizzano materiali specifici (librari ed informatici), in collaborazione con la facoltà di Scienze Cognitive di Rovereto. Abbiamo capito che studiare non è una missione impossibile. Sul programma della celebrazione decennale di “Periscopio”, spicca un passaggio di Luigi Giussanti: “Non si impara per ciò che uno ci insegna: occorre anche attenzione, costanza, apertura d’animo o simpatia verso ciò che si insegna, occorre lealtà, umiltà di accettazione. Cioè, per imparare occorrono anche condizioni in cui entra in gioco la libertà”. Una fotografia nitida dell’accompagnamento allo studio di “Periscopio”.

Magazzini

Ferrai

“Tutti a bordo” istruzioni per il viaggio Il centro di aiuto allo studio “Periscopio” è rivolto a ragazzi della scuola secondaria di primo e secondo grado. Non si tratta di lezioni private, il lavoro non è individuale ma si svolge per piccoli gruppi, a seconda delle dinamiche e delle specifiche caratteristiche di ciascun elemento. Un colloquio iniziale accerta la volontà e la motivazione del soggetto a partecipare. Colloqui in itinere con i genitori sono previsti non solo per informare, ma anche per tessere quel filo di alleanze tra famiglie e docenti. L’utente paga – grazie al sostegno unificato di Provincia e Comune - una quota di circa 80 euro a quadrimestre; cifra irrisoria, se paragonata alle carissime ripetizioni private. Logopedisti ed esperti intervengono per difficoltà specifiche di apprendimento (dislessia). Nel periodo estivo si organizzano pacchetti di 40 ore (per 4 settimane di frequenza) rivolte agli studenti stranieri, corsi di recupero per il “recupero” dei debiti ed una colonia estiva. Il lavoro sul campo viene condotto da insegnanti, docenti in pensione, studenti universitari. Un terzo di loro interviene da volontario. ■

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di Ferrai Bellucco Alessandra

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trentinoattualità

di Gianfranco Gramola

Dalla passerella alla tv Valentina targa: Una vera Miss, intelligente, dolce, spiritosa, con un sorriso meraviglioso e una montagna di sogni, fra questi portare su un’isola deserta Tom Hanks

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alentina Targa, nata a Trento il 26 giugno del 1991, vive a Pergine Valsugana (che ha già sfornato Claudia Andreatti...) “I concorsi di bellezza – racconta Valentina – non sono mai stati una mia priorità. Un giorno, una responsabile mi propose di partecipare alle selezioni per Miss Italia, ma rifiutai. L’anno seguente la stessa proposta. Decisi di fare una serata soltanto e andò bene, perché vinsi”. Come ricorda quel giorno? Ricordo quel giorno come una calda sera di giugno, un bellissimo abito da sera a strascico, firmato Cavalli e la nuova sensazione di sfilare davanti a molte persone. Non avrei mai pensato di essere incoronata proprio io quella sera, invece così è stato. Ma, dopo aver provato l’esperienza a Salsomaggiore, ho rifatto la valigetta, ho sostituito i tacchi con delle comode ballerine e mi sono ritirata. 84

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Dopo l’esperienza di Miss Trento, com’è cambiata la sua vita? Sono entrata nel mondo della televisione regionale, dove ho trovato delle persone straordinarie. Ho imparato che stare di fronte ad uno schermo è bello, ma che riuscire a dare una buona impressione e trasmettere ciò che si è e ciò che si pensa non è affatto semplice. Ho avuto la possibilità di condurre alcuni programmi, ho fatto svariate pubblicità ed ho presentato aste di beneficenza e manifestazioni dal vivo. So che lavora per RTTR e TCA. Di cosa si occupa? Ho lavorato a Rttr per due anni, iniziando con la trasmissione condotta da Stefano Mura “Domenica Sport”. Ho imparato a lasciare la timidezza a casa. Ho presentato poi “Regali sotto l’Albero” nel 2009 e nel 2010, una simpatica rubrica che mi ha permesso di girare il Trentino. Alcuni mesi fa Tca mi ha proposto la conduzione del programma Trendy. L’idea di un programma al femminile mi piaceva molto. Infatti Trendy è una rubrica cucita sulle esigenze delle donne, dall’acquisto dell’abito giusto e degli accessori, alla cura del corpo.

Quali sono i suoi progetti per il mese di dicembre? Trendy è andato in onda a ottobre e novembre. Ora il progetto più imminente è dare l’esame di Psicologia Sociale, poi trascorrerò il Natale con la famiglia e gli amici, preparando qualche mia specialità, adoro cucinare! Il complimento più bello che ha ricevuto? “Tu non piaci, tu fai innamorare.” La popolarità crea più vantaggi o fastidi? La popolarità è una lama a doppio taglio. Inevitabilmente diventando un personaggio pubblico, se così si può dire,

devi essere consapevole di dover accettare ogni tipo di critica, costruttiva o distruttiva che sia. La televisione è un’ottima propugnatrice di immagini e anche se abbiamo il telecomando, la maggior parte delle volte vediamo cose che preferiremmo non vedere. I suoi genitori che futuro sognano per lei? Sono sempre stata una persona determinata, sin da bambina: se decidevo una cosa, doveva essere quella. Determinata ma non viziata; non ho mai preteso nulla dai miei genitori. Però avevo un gran coraggio e volevo fare


trentinoattualità tutto da sola. Se devo ringraziarli di qualcosa, è certamente d’avermi dato molta sicurezza. Anche se molto probabilmente mi reputano un lupetto solitario, non ho mai voluto che interferissero nelle mie scelte. E poi, se sbaglio di testa mia, so con chi andare a prendermela! Frequenta la scuola? Ho fatto il Liceo scientifico a doppia lingua Marie Curie, ho fatto gli esami di maturità. È stato impegnativo, ma ne è valsa la pena, perché lo studio ti arricchisce e nessuno te lo può togliere. Ora sono iscritta all’università, una nuova avventura. Quali sono i suoi tabù? Non ho tabù, ho alcune leggi morali da seguire. Mi piacerebbe che nel mondo ci fossero più buon senso, più decenza e più pudore. Ormai il corpo è una vetrina utile per vendere la merce, non c’è più nulla da cercare, è già tutto esposto, scontato. Mi chiedo cosa può scoprire un ragazzo, in una ragazza che ha già mostrato tutto. Vorrei davvero che ritornassero i veri valori nell’animo di alcune persone. Quali sono i suoi hobby preferiti? Adoro cucinare, dalla pasta al pesto alla torta Sacher. Amo viaggiare, in moto, in nave o in aereo che sia, l’importante è andare lontano. Poi leggo molto. L’ultimo libro è stato “La masseria delle

Allodole” di Antonia Arslan, sul genocidio degli armeni: tragicamente bello. Ma da brava romanticona al primo posto sta “I passi dell’amore” di Nicholas Spark. Qual è il suo punto debole? Sono troppo ingenua. Penso bene di chi invece pensa male. Un capriccio che vorrebbe togliersi? Per ora gli stivaletti che ho visto in una vetrina e, appena avrò la possibilità, adottare un bambino meno fortunato di noi. Chi porterebbe con lei su un’isola deserta? Tom Hanks, in “Cast Away” se l’era cavata bene, no? Una sua gaffe? Un giorno dovevo prendere un cucciolo da un allevatore. Quando è venuto ad aprirmi ero talmente entusiasta che gli ho stretto forte la mano e l’ho abbracciato, solo che non era lui l’allevatore, ma quello della porta accanto. Il regalo più bello che ha ricevuto e da chi? Una fedina. Da chi? Prova ad indovinare... Ha un sogno nel cassetto? Io ho un armadio a cento ante, non un cassetto. Ci sono molti sogni in questi cassetti ed ogni giorno se ne aggiungono di nuovi. Ci sono quelli fondamentali, per i quali mi impegnerò al massimo ed i piccoli pensieri, ancora idee, che voglio far crescere.

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Altri progetti per il futuro? Presentare mi piace molto e spero di avere altre possibilità di farlo e conseguentemente di migliorarmi. Le esperienze che ho fatto finora sono state utili e varie. Mi hanno permesso di crescere come persona, perché, oltre a presentare, si impara a parlare con i clienti, capire che genere di pubblicità si aspettano, gestire le interviste, rispettare i tempi e persino ad utilizzare una telecamera. Imparare queste piccole “regole” della televisione mi ha permesso di migliorare e di apprezzare il grande lavoro di chi sta dietro lo schermo. C’è stato un incontro che le

ha cambiato la vita? Un produttore cinematografico, che mi ha proposto un film osè con il quale sarei stata sistemata a vita... No, sto scherzando, nulla del genere... Potrei dirti che ogni persona che ho incontrato, ha cambiato un po’ la mia vita. Potrei forse dirti in mio ragazzo, con il quale sto ormai da tre anni e mezzo, o magari mio nonno, anche se non c’è più, purtroppo: una figura importantissima per me. L’ultima cosa che fa prima di dormire? Penso a cosa fare il giorno dopo, poi mi accarezzo i capelli fino a quando mi addormen■ to.

Prezzi speciali per un Natale speciale 85

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di Diamante Irti

Arezzo,un fine settimana nell’arte e nella storia

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eneralmente si pensa alla Toscana come destinazione solo per le stagioni calde o nei colori dell’autunno. Ma questa meravigliosa regione italiana in realtà è ospitale ed accogliente in ogni periodo dell’anno ed anche l’inverno offre spunti e motivi per sceglierla. In particolare, tra le tante città e borghi sempre capaci di regalare belle emozioni, in Toscana vi è una città che, se non conoscete, merita un fine settimana. A poco più di tre ore di auto da Trento, superata Firenze ad una manciata di chilometri verso sud troverete appunto Arezzo. Lasciata l’autostrada dovrete percorrere ancora pochi chilometri prima di arrivare alla città che, fino a che non si arriva nel suo centro storico, non riesce a comunicare appieno la sua bellezza e ricchezza di storia e cultura. Appena lasciata la “cintura” esterna e parcheggiata la vostra vettura, vi troverete immersi in un centro storico che riporta alla storia e ad una ricchezza culturale di rara importanza. 86

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un centro storico che riporta alla storia e ad una ricchezza culturale di rara importanza. Il tutto in una meravigliosa regione ospitale ed accogliente in ogni periodo dell’anno Solo il percorrere le strade pedonali, la parte centrale della città, ammirare il Duomo e fermarsi nelle piccole e grandi piazze di Arezzo sarà un vero piacere. Mentre vi aggirate per il centro storico ricordatevi spesso di alzare gli occhi per scoprire ed ammirare facciate di palazzi, dettagli artistici e scorci unici e preziosi. Dedicate alla parte culturale di Arezzo la gran parte del tempo e organizzatevi un percorso alla scoperta di preziosi ambienti, chiese, mostre. Scoprirete cosi una città di origine antichissima, importante centro etrusco e poi romano, sede di Diocesi cristiana già nel IV secolo,occupata dai Longobardi alla fine del VI sec d.C.. Arezzo nel Me-

dioevo divenne un potente libero Comune, spesso guidato dai suoi vescovi, che erano Conti del Sacro Romano Impero. L’attuale centro storico conserva ancora tutto il fascino di questo passato. Assolutamente da non perdere, infatti il Duomo, intitolato ai Santi Donato e Pietro, capolavoro dell’architettura gotica in Toscana, realizzato nel 1278. La facciata, rimasta incompiuta, fu realizzata agli inizi del Novecento, mentre il caratteristico campanile, fu costruito tra il 1857 e il 1937. Le tre eleganti navate dividono armoniosamente gli slanciati spazi interni, che culminano misticamente nell’abside, con grandi finestroni ogivali e dal pregevole altare marmoreo gotico. Di


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Pieve di Santa Maria

Duomo di Arezzo

notevole interesse la Maddalena, il prezioso affresco di Piero della Francesca. Passate poi alla visita della Piazza e Chiesa di San Domenico, una delle più belle piazze di Arezzo. Di forma trapezoidale, in leggero pendìo, circondata da piante e pavimentata da mattoni rossi, emana un fascino tutto particolare, esaltato anche dalla facciata della chiesa, con la sua vela campanaria, che spicca nel fondo, in un contrasto incantevole di luci e ombre e, sulla destra, un suggestivo scorcio della cinta muraria medievale.
In fondo alla piazza, la chiesa di S. Domenico, di impianto gotico. L’opera senza dubbio più significativa, però, è il mirabile crocifisso di Cimabue. In questo tour della storia di Arezzo non fatevi mancare la Basilica di San Fran-

cesco. Avviata agli inizi del Trecento, si presenta sul modello della basilica madre di Assisi, articolata in una chiesa superiore ed in una inferiore. La chiesa superiore ha una semplice struttura gotica, tipica delle costruzioni francescane, ad un’unica, ampia navata, terminante con tre luminose cappelle. L’esterno, rimasto incompiuto, si affaccia su piazza S. Francesco, la più affollata e frequentata dalla città. Ma la Basilica di S. Francesco è nota nel mondo soprattutto per il ciclo pittorico del coro, raffigurante la Leggenda della Croce, affrescato da Piero della Francesca: un autentico capolavoro del Rinascimento italiano. La chiesa inferiore, spartita a tre navate, di architettura gotica, è sconsacrata e serve da cornice per mostre ed esposizioni. Anche la Pieve di Santa Maria non può mancare alla vostra visita aretina. Splendido esemplare di architettura romanica, tra i più suggestivi in Italia, è l’edificio sacro più rappresentativo del medioevo aretino. Si ritiene sia sorta sui resti di un tempio romano e di probabile origine paleocristiana. Nel 1330 fu elevata la

Dove dormire

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e cercate un luogo davvero unico, sulla collina ai margini della città: la Badia di Pomaio. Da qui si gode un panorama fantastico dell’intera Arezzo, sia di giorno che la sera, godendo di tutte le magiche luci del tramonto e delle stelle che illuminano il cielo della città che sembra da qui ai vostri piedi. Un agriturismo con stanze comode, romanticamente arredate, ed una ospitalità davvero cordiale. Se invece volete una soluzione più vicina al centro della città e decisamente più di design, la troverete nel Vogue Hotel, che si trova nel cuore di Arezzo. Tutte le stanze hanno un arredamento e design moderno e diverso.

Dove mangiare

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a tradizione enogastronomica della zona vi accompagnerà in ogni vostra scelta sul “dove cenare” garantendo grandi emozioni. Segnaliamo per chi cerca un ambiente tradizionale ma ricercato nel cuore della città, il ristorante La lancia d’oro, che si trova in un palazzo monumentale di Piazza Grande. Un ricco menu basato sui prodotti tipici della zona saprà soddisfare i gusti più esigenti (da provare gli antipasti) con specialità bistecche di carne chianina, assolutamente da non perdere. Sempre nel cuore della città da provare il ristorante Tre Bicchieri (Piazzetta Sopra I Ponti), se siete amanti del pesce e dei sapori mediterranei, cucinati con pregevole maestria. Per vivere invece un’esperienza poco fuori dal centro provate il ristorante Lo Stecchetto, a Marciano della Chiana, in Via dell’Esse, 6. E’ un luogo insolito ma davvero unico. Si può scegliere se sedersi nella zona ristorante e cenare con un ricco menu à la carte, dove dovete provare assolutamente il fritto di verdure ed ovviamente la bistecca alla fiorentina, oppure se accomodarvi nella zona Easy Food, dove troverete un’apparecchiatura più informale ed un menu di piatti unici davvero incredibile. E se avete occasione, chiedete di cenare nella sala Marilyn…

Basilica di San Francesco 87

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La Bussola Trento - Arezzo

Km. 388 Ore 3,30 Autostrade A22 e A1

Casa Vasari

possente torre, detta il “campanile dalle 100 buche”, per le numerose bifore suddivise in 5 ordini. Le sculture del portale maggiore di facciata, raffiguranti i 12 mesi, hanno ritrovato, dopo un lungo restauro, la loro originaria bellezza. Ma questa città è custode non solo di straordinari esempi di architettura ma anche di opere d’arte uniche, infatti i suoi principali monumenti sono arricchiti dalle opere di grandi artisti medievali e rinascimentali, come Cimabue, Piero della Francesca, Andrea della Robbia e Giorgio Vasari.
Arezzo, città natale anche del grande poeta Francesco Petrarca, ha conosciuto una fama internazionale pure come palcoscenico naturale di un famoso film: gli angoli più suggestivi della sua zona monumentale sono stati il set cinematografico di alcune scene del film di Roberto Benigni “La vita è Bella”. Affreschi di Piero della Francesca. Tra il 1452 e il 1459, Piero della Francesca, colto ed affermato pittore di Borgo S.Sepolcro, lascia, nella decorazione del coro di S. Francesco, un vero e proprio capolavoro dello stile rinascimentale ed una delle più alte realizzazioni d’ogni tempo della pittura, non soltanto italiana. Questi affreschi non sono una semplice illustrazione della ‘Leggenda della Croce’, bensì un trattato teologico sull’umana salvezza, un appello all’unità della Chiesa, rotta dallo scisma orientale. La Leggenda della croce, si ispira alla ‘Legenda Aurea’ di Iacopo da Varagine, molto nota nel Medioevo. Piero della Francesca fu incaricato di illustrare questo tema dalla 88

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ricca famiglia aretina dei Bacci. Questo patrimonio artistico è stato restituito al mondo intero, in tutto il suo splendore, da un recente e accurato lavoro di restauro. Crocifisso di Cimabue. Il magnifico Crocifisso, tornato al massimo del suo splendore dopo recenti lavori di restauro, fu eseguito dal giovane Cimabue tra il 1260 e il 1270, circa vent’ anni prima di quello di Santa Croce a Firenze. Piazza Grande, denominata nel 1911 piazza Giorgio Vasari, in occasione del V centenario della nascita dell’artista, è una delle più belle piazze d’Italia. Oggi valorizzata dalla Fiera Antiquaria (prima domenica di ogni mese e il sabato precedente) e dalla Giostra del Saracino, nel passato è sempre stata animata dal mercato cittadino. Nella parte più bassa, dove c’è la fontana, si svolgeva il mercato del pesce. Un piano urbanistico, probabilmente risalente al progetto del Vasari stesso, prevedeva che tutta la Piazza, ad esclusione del lato con l’abside della Pieve e il palazzo di Fraternità, fosse sistemata a logge.
Nella parte più alta di Piazza Grande, il Palazzo delle Logge, progettato da Giorgio Vasari nel 1573, grandioso nella sua struttura, pur nella semplicità dello stile architettonico, e armonioso per l’effetto prospettico del loggiato, rimanda all’altro capolavoro del Vasari: il complesso degli Uffizi di Firenze. Casa Vasari. Giorgio Vasari (1511- 1574), insigne architetto, letterato e artista aretino, acquista questa casa, oggi sede del Museo e dell’Archivio vasariano, nel

1540, quando era ancora in costruzione. Su un disegno da lui stesso concepito, la sistema con cura e la decora mirabilmente, come mostra la Sala del Camino, l’ambiente più spazioso e interessante della lussuosa residenza, testimonianza viva del suo ingegno creativo. Ma una delle sensazioni da vivere certamente per chi trascorre qualche giorno ad Arezzo, è il coinvolgimento che in maniera naturale vi farà sentire non turisti ma ospiti in questa città e quindi non perdetevi la visita ai piccoli e caratteristici negozi che trovate in centro, qualsiasi sia la merceologia. Il solo entrare e seguire i dialoghi tra i gestori e gli avventori, possibilmente del luogo, vi farà vivere momenti di grande simpatia e divertimento. Annaffiate il tutto con un ricco aperitivo in uno dei tanti locali del centro preparandovi così alla cena, da consumare in uno dei tanti ristoranti in cui potrete assaporare il meglio della cucina Aretina e Toscana. Non perdetevi certamente la classica “fiorentina”, la famosa bistecca tipica di questa regione, l’olio ed il vino. Ma Arezzo non è solo centro storico, a due passi dalla città molte colline, dolci pendii e una natura ancora capace di trasferire serenità e silenzio potranno accompagnarvi in passeggiate che, anche se nel periodo invernale, vi regaleranno piacevoli emozioni. Vi troverete immersi in aree verdi, oliveti e vigneti con panorami in grado di mutare in poche centinaia di metri offrendovi scenari da incorniciare nei vostri ricordi. ■


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isali il torrente Cismon dalla Valsugana, attraversi siti ingrati, forre di rocce annerite, marcite dall’umidità, bucate di recente da provvidenziali gallerie e finalmente il budello della valle si allarga, rivedi il sole, di faccia in alto (come da un sipario che si è finalmente aperto) luminosamente si rivelano le Dolomiti delle Pale di San Martino: sei nel Primiero. Qui per secoli la gente ha scavato minerali nelle montagne (venendo dalla Germania e portandosi un cognome tedesco che ha mantenuto), ha tagliato alberi nei boschi: per riscaldarsi, per lavorarli in manufatti e costruzioni, per ricavarne attrezzi e mobili, per intagliarli o scolpirli. Le forme dei tronchi, delle rocce sono entrati nel DNA degli uomini, sono divenuti archetipi. A Transacqua, 42 anni fa, è nato Simone Turra, che risiede e ha la sua bottega-studio nel confinante paese di Tonadico. Qui, a 25 anni, Simone si è messo in mostra nella sua pri-

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Simone turra Viene dal primiero, dove da secoli la gente vive in simbiosi con la natura e con il legno degli alberi. La prima personale a 25 anni. Poi, accanto al legno, la pietra e altri materiali. Opere percorse da un’ansia metafisica ma personale dopo aver studiato all’Istituto d’Arte di Pozza di Fassa e all’accademia di Belle Arti di Brera a Milano, da cui sono usciti tanti prestigiosi artisti trentini. È attorno ai trent’anni, nel 2000, che con la sculturina “San Sebastiano”, alta 58 cm, Simone varca la soglia di una conquistata maturità. L’opera è in legno policromo. Simone ama

colorare, patinare i suoi legni a differenza di tanti scultori in legno che lasciano, invece, in vista la materia lignea con i suoi colori naturali, i nodi e le vene. Gli scultori delle ultime generazioni – come il gardenese Willy Verginer, che ha qualche anno più di Simone, o il fassano Matthias Sieff, più giovane di lui di una quindicina d’anni, – usano di regola i legni policromi. Del resto, erano policrome molte sculture della Grecia antica e anche del Romanico; così come gli artigiani della cerchia alpina dipingevano il legno dei mobili e gli artisti le sculture lignee. E Turra ama ricoprire di patine anche le sue sculture in pietra. Di legno policromo è il piccolo gruppo scultoreo “Omaggio a Piero della Francesca” (2001): ricavato da un unico blocco è un gruppo di elementi lignei che fanno pensare a un piccolo bosco di piante tagliate, sramate, levigate anche se, volutamente, un po’ rozzamente. La dimensione orizzontale è rappresentata dalla base; quella verticale dagli elementi vegetali aggettanti: ma ci sono anche elementi obliqui, a rappresentare la direzione diagonale, da sempre

utilizzata nella storia dell’arte a far scattare la tensione drammatica. Piero della Francesca era ossessionato dal bisogno della simmetria, della chiarezza geometrica, dell’ordine rigoroso; ma le sue opere d’arte sono percorse anche da un’ansia metafisica. Da queste componenti è evidentemente attratto Simone in questo “omaggio”. Lo scultore è poi progressivamente passato da una rappresentazione quasi informale a figure antropomorfe, immerse in un’atmosfera mitica. È noto che il primitivismo, in pittura e scultura, sta alle origini dell’arte moderna: dai primi del ’900 quando Picasso, guardando alla scultura africana e oceanica, dipingeva le “Demoiselles d’Avignon” inaugurando il cubismo. Da allora ha continuato a farlo


trentinobottegad’artista

e ha suggestionato artisti e movimenti, dall’espressionismo alla Transavanguardia… Se sono il legno e la pietra i materiali “sottomano” prediletti da Turra, da scultore completo egli ha dimostrato di saper usare anche la ceramica, il bronzo, il litocemento. Di quest’ultimo materiale è il gruppo plastico “Melusina“ (2006), in cui in un’atmosfera metafisica, mitica, “recitano” tre elementi: un corpo maschile sdraiato, un busto sospeso e un tronco d’albero. Mentre di marmo è il gruppo scultoreo “Il Mercato” in cui un torso umano in orizzontale ricorda i torsi classici, ma anche quelli lignei del grande Augusto Murer, scultore di Falcade, ovvero anche lui dolomitico: mentre i busti femminili e maschili – nella potenza fisiognomica dei volti oltre che nel loro materiale – mi ricordano quelli della grande ritrattistica romanoimperiale. In bronzo è il gruppo scultoreo “Adamo ed Eva” (2001-2002) in cui si alzano, ad altezza di poco meno di due metri,

tre figure plastiche (un uomo, una donna, un tronco d’albero): tre blocchi misteriosi e potenti inscritti nell’archetipo del tronco d’albero, con Eva che si appoggia al tronco col suo braccio-ramo che finisce con una grande mano. Le grandi mani, accorciate delle ultime falangi delle dita, come rami potati affinché spuntino nuovi polloni, nuovi germogli sono un “topòs” nelle sculture di Simone. E vogliamo concludere questo profilo di un artista che sa coniugare l’humus della sua terra montanara con le suggestioni solo apparentemente lontane di altri territori (geografici, antropologici, artistici), parlando di quella che è a tutt’oggi la sua realizzazione più impegnativa e più ampia, ovvero il gruppo plastico “Piazza San Marco” (2006-2008) nell’omonima nuova piazza di Transacqua (la potete vedere varcando il ponte sul Cismon). In marmo verdello, su una platea larga due metri e sessanta e lunga oltre sette metri, recitano la loro parte quattro elementi: due umani (un uomo e una donna che potrebbero essere, ma non necessariamente, Adamo ed Eva) e due vegetali (un ceppo e un tronco d’albero). C’è un’atmosfera di forza serena, di vitalità composta, di quotidianità che diventa mito. L’uomo è sdraiato, ma con il busto che si alza, la grande testa di macrocefalo con gli occhi che guardano lontano. Anche la donna, addossata al tronco, ha gli stessi occhi. In questo nostro tempo così lacerato, che cosa vedono, a che cosa guardano? ■

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ivo fruet

di Giovanna Nicoletti

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bbiamo chiesto a Ivo Fruet di accompagnarci nel percorso espositivo per conoscere da cosa è nata la sua ricerca all’interno del mondo dell’arte, la sua sensibilità, il suo pensiero. La prima domanda, dunque, di fronte ai lavori viene spontanea: come nasce la passione per l’arte, la necessità di comunicare attraverso un linguaggio fatto prevalentemente di segni? In realtà non nasce. Perché io ho disegnato da sempre, fin da quando ero piccolo. Posso invece dire che l’innato desiderio di disegnare è diventato razionale fino a trasformarsi in attività permanente. Il mio “tutto” del vivere quotidiano. Spesso racconti del tuo incontro con Aldo Caron e degli anni vissuti con lui a Roma. Cosa ha rappresentato per il tuo lavoro questo momento? Aldo Caron aveva uno studio a Roma. Finita la scuola d’arte a Trento lo ho incontrato e lui vedendo il mio lavoro mi ha portato con sé. Ho vissuto a Roma e ho condiviso, in un primo momento, lo stesso studio e sono stato introdotto nella scena culturale e artistica romana. È stato un momento molto importante non solo dal punto di vista umano, ma anche per la possibilità di acquisire un linguaggio diverso 92

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Pergine valsugana ospita la mostra personale dedicata a Ivo Fruet - Attese. Le opere sono esposte in Sala Maier e nella Sala esposizioni del nuovo Teatro Comunale

nel confronto con artisti come Guttuso, Gentilini, mio maestro all’Accademia, ma anche con musicisti e scrittori. Era stimolante partecipare attivamente all’incontro con la pittura americana che si vedeva per la prima volta, dall’action painting alla pop art. Per me voleva dire avere la possibilità di sviluppare, in un tempo

molto ridotto, una prospettiva diversa rispetto a quello che avevo imparato, anche tecnicamente, fino ad allora. Nella tua formazione c’è anche il soggiorno in Danimarca Avevo esposto al Palazzo delle Esposizioni e l’ambasciatore della Danimarca aveva notato il mio lavoro e mi aveva invita-

Fading II, 2011, acrilico su tela, 140 x 130 cm

to. La mia ricerca è stata molto apprezzata e ha interessato alcune gallerie danesi. Per me è stato molto interessante venire a contatto con il gruppo Cobra. Dopo questa effervescenza di incontri e di sperimentazioni rientri in Trentino e insegni per un breve periodo all’Istituto d’arte di Trento, ma poi decidi di passare all’insegnamento alle scuole medie. Ci racconti questo passaggio che coincide anche con una concentrazione del tuo lavoro? Volevo essere prima di tutto professionista di me stesso. L’idea della “carriera” con i suoi legami e condizionamenti forzati, perché quello dell’arte può essere un mestiere come gli altri, mi era stretta. Quindi sono rientrato in Trentino e ho mantenuto lo studio a Roma. Bruno Colorio mi aveva inviato all’Istituto d’arte e ho trascorso un paio di anni in quella scuola insegnando con grande entusiasmo. Il tempo necessario per realizzare che agli studenti delle superiori si può trasmettere la tecnica, il mestiere, ma a me interessava soprattutto la dimensione umana della formazione. So-


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IVO FRUET - attese Dal 26 novembre all’11 dicembre Pergine Valsugana 1. Sala Maier, Piazza Serra 2. Nuovo Teatro Comunale

scelta, lo fai perché devi farlo, senza comprenderne la ragione. È una necessità interiore. È un po’ come fare le cose al limite dell’incoscienza. Mentre parliamo hai usato il termine poesia e non arte o artista La parola artista è riduttiva. L’azione del fare con arte applicato al campo del disegno o della scultura è limitativo. Il poeta dice qualcosa di ampio. Il suo mondo non è quello dello scrittore. Il poeta mette al mondo qualcosa di suo, di personale, di differente. Forse sono pensieri apparentemente inutili che possiamo immaginare e che riproduciamo sulla carta, ma tutte queste idee sono delle molle per muovere il mondo e diventare vita. È un agire che diventa interessante, indispensabile, necessario. Una delle uniche cose che possiamo fare liberamente è quella di poter immaginare qualche cosa di altro, la qualità del nostro vivere. L’immaginazione è un dono, è una distinzione da ogni altro essere e da questa nasce il resto. Quali sono gli strumenti che prediligi per rappresentare queste immagini che spingono per uscire fuori in maniera non condizionata? La matita e il foglio bianco sono superiori a tutto. Il bianco che smargina dal campo visivo è lo strumento principe. È la prima superficie sulla quale mettere qualcosa. Certo, poi

Verso il nulla, 1986, acrilico su tela, 100 x 90 cm

nasce l’esigenza di fare volume e allora fai sculture. Mi sono innamorato della ceramica perché è come disegnare sulla sabbia, metti insieme forme che cotte diventano oggetto e la loro trasformazione non è più ripetibile. Ogni volta non possiedo l’opera ma la contemplo e quell’opera, allora, diventa mia quando la contemplo e la guardo. Cosa pensi che possa ancora raccontare il linguaggio dell’arte? L’arte nasce da esigenze interiori. A volte è racconto, al-

tre è potere delle immagini. Forse una volta il linguaggio dell’arte era didascalico, oggi lo definirei informativo. Un tempo l’artista doveva seguire il desiderio, la volontà di un committente e descrivere la sua potenza. Ora l’immagine elettronica descrive il tutto: per ogni circostanza c’è una immagine. Siamo circondati da una tempesta di immagini che riguarda anche l’arte e con l’arte il tutto. Ma rimane ancora la necessità di emozionarsi per sentire e soprattutto per accorgersi di essere vivi. ■

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stenevo, e sostengo tutt’oggi, la poesia del fare arte come la parte più vera. Non volevo incoraggiare una poesia sopraffatta dalla abilità. Il disegno, ad esempio, ha bisogno dell’immaginazione e i ragazzi sono certo più liberi nell’esprimersi, privi di condizionamenti che arrivano con gli anni, possono “fare con arte al meglio”. Come descriveresti la situazione trentina negli anni sessanta? C’erano rapporti diversi tra la provincia e il centro. A Trento si percepiva il fermento portato dalle ricerche di Schmid e Senesi, sulla ricerca astratta del colore. Ma non posso dire di aver avuto molti rapporti con le associazioni locali. Come si potrebbe spiegare il mestiere dell’artista? Non credo ci sia un “mestiere” o non so cosa voglia dire. Non c’è una strada. Molti diventano professionisti come nel campo musicale: anche le canzoni hanno una maniera simile per essere cantate e trasmesse al grande pubblico. Credo piuttosto che si nasca con i disegni e questo qualcosa è dentro di te. Non è una

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La cappella del Simonino

solo Al miglior offerente Per tutti, l’appuntamento è per sabato 3 e domenica 4 dicembre, sia mattina che pomeriggio alLa casa d’aste von morenberg: luogo di vera e propria dialettica culturale

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così dopo dieci anni la Casa d’Aste Von Morenberg di via Malpaga (Palazzo Bortolazzi ma con entrata anche su via del Simonino) raggiunge la sua cinquantesima asta anticipata da un’intera settimana di esposizione. Per tutti, l’appuntamento dell’asta è per il 3 e il 4 dicembre, sabato e domenica sia mattina che pomeriggio. In questi dieci anni sono stati battuti migliaia e migliaia di pezzi di antiquariato, di gioielli, di quadri, di sculture e, non ultime, di armi antiche e di “militaria”, ovvero ogni tipo di espressione della storia militare. Al di là del successo commerciale ottenuto, ciò che il presidente della Von Morenberg, Paolo Pamelin, tiene a sottolineare è il ruolo culturale che questa realtà imprenditoriale interpreta nella nostra città, accostandosi e implementando senza supponenza ma con determinazione altre realtà culturali, certamente più blasonate. Avendone tutti i numeri, vuoi per la posizione centrale in città, vuoi per l’importanza delle opere d’arte esposte, vuoi per la preparazione ed esperienza specifiche dei suoi addetti, questa casa d’aste ambisce, dunque, a ritagliarsi sempre più nettamente una sua identità pro94

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mozionale per l’arte antica, contemporanea e moderna. “Vorrei – continua Paolo Pamelin – che i trentini riconoscessero nella Von Morenberg non un semplice luogo espositivo e commerciale, ma un luogo di dialettica culturale, di confronto di idee, un piccolo ma significativo cenacolo rivolto non soltanto agli studiosi più preparati, ma anche a chi, curioso e attento, voglia entrare nel mondo dell’arte, chi come collezionista, chi come piccolo attore di un investimento finanziario.” Velleità? “Nemmeno per sogno – insiste il presidente – lo dimostrano alcuni semplici elementi. Innanzi-

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tutto i ricchissimi cataloghi che attraverso un notevole sforzo economico precedono e accompagnano tutte le aste, cataloghi sui quali vengono riportati i dati essenziali di ciascun oggetto posto all’asta. Poi vi sono la selezione preventiva delle opere e la loro cura espositiva che mettono in luce l’indubbia grande preparazione professionale degli addetti. Che, poi, il nostro sforzo sia anche fortemente culturale è dimostrato dal restauro conservativo della Cappella del Simonino restituita ai cittadini nella sua architettura e decorazioni pittoriche settecentesche.” “Noi tutti della Von MoIl presidente della Von Morenberg, Paolo Pamelin

renberg – conclude Paolo Pamelin – abbiamo l’orgoglio di aver fatto conoscere e di continuare ad allargare la conoscenza della nostra città a migliaia di connazionali e stranieri attirati dalle nostre aste. Ciò non perché esse raggiungano per alcuni pezzi cifre ragguardevoli, ma perché riflettono uno spettro di interesse sia economico che storico-scientifico molto vasto. Insomma, stiamo conquistando uno spazio culturale aperto a tutti, spazio che una città come Trento, crocevia e crogiuolo di diverse culture storiche, ha il diritto e il dovere di prospettare a tutti i trentini e ai visitatori della nostra città”. ■


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unedì 5 dicembre al Teatro Cuminetti torna Sebastiano Lo Monaco che, tolti i panni dei personaggi pirandelliani, veste quelli del procuratore nazionale Antimafia Pietro Grasso nel monologo “Per non morire di mafia”, tratto dal libro scritto dallo stesso Grasso per la regia di Alessandro Pizzech. Il lavoro porta in palcoscenico la testimonianza umana e professionale di un uomo che ha sempre ribadito quanto sia importante avere la percezione esatta della pericolosità della mafia, per saperla così contrastare. La riduzione drammaturgica fatta da Nicola Fano plasma la narrazione in allestimento di teatro civile, per far parlare, discutere, reagire. Mercoledì 14 dicembre al Cuminetti Arditodesìo propone “Tonight Lenny Bruce-colpevole” testo di Andrea Brunello (che ne è anche interprete), Davide Colavini e Michele Ciardulli (che cura anche la regia). Benny Bruce è stato il più influente comico americano. Il 3 agosto del 1966 fu trovato morto per overdose nel bagno della sua casa ad Hollywood. Brunello realizzerà in scena un dialogo intimo sulla

Benvenuti a teatro Da Trento a Rovereto, passando per gli altri palcoscenici, entra nel vivo la stagione. Tra i titoli, “Per non morire di mafia” con lo monaco e “mistero Buffo 2.0” di paolo rossi

società, sulla morale e sul suo cambiamento, denunciando un sisterma ipocrita e discutibile. Giovedì 15 dicembre all’Auditorium la Compagnia del Teatro Vittoria è in scena con “Trappola per topi” di

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Agatha Christie, con il bravo Stefano Altieri. Un capolavoro del genere giallo che, trasferito in palcoscenico, è riuscito a mantenere intatto il suo fascino fatto di ironia e suspance, fin dal 1952

quando ebbe il suo debutto a Londra e rimase in cartellone ininterrottamente per 55 anni, stupendo addirittura la sua stessa autrice che lo definì una commistione fra dramma, spettacolo dell’orrore e commedia brillante. Sabato 31 dicembre e domenica 1 gennaio, per rallegrare il Capodanno, al Teatro Sociale si esibiranno i Sonics in “Meraviglia”. Gli artisti della compagnia, nata nel 2001, si esibiranno appesi alla graticcia del teatro, volteggiando sopra il pubblico, affascinandolo con le loro acrobazie. QUi ROvereto Sarà la danza ad aprire il mese di dicembre a Rovereto con

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trentinopanorama “Le vergini”, coreografia di Matteo Levaggi. È un progetto multidisciplinare che ha il suo culmine nella messa in scena teatrale delle “Vergini” con il Balletto del Teatro di Torino diretto da Loredana Furno. La coreografia nasce da una riflessione sul valore della bellezza e sulla sua possibile condanna. È ispirato a due pellicole: “Picnic at Hanging Rock” di Peter Weir e “The Virgin Suicides” di Sofia Coppola. Le musiche di Tchaikovsky, tratte dalla Bella Addormentata, conferiscono al tutto un valore aggiunto. Mercoledì 28 e giovedì 29, ecco arrivare uno dei più simpatici e graffianti artisti a livello nazionale: Paolo Rossi, che, dopo un periodo di ritiro dalle scene, è più in forma che mai. Presenta “Il mistero buffo nella versione Pop 2.0”, da lui scritto, che vuole essere un omaggio a Dario Fo. Il monologo si allontana il più possibile dalla versione originale, diventando un contenitore unico dove i misteri originali e quelli nuovi si merscolano. I titoli del coordinamento teatrale Giovedì 1 dicembre al Teatro Comunale di Tesero la compagnia Donati-Olesen presenta “Buonanotte brivido” per la regia di Giovanni Calò. Sabato 3 dicembre al Centro Culturale di Concei Marina Thovez e Mario Zucca sono gli interpreti di “L’insostenibile leggerezza...” mentre a Brentonico al Teatro Monte Baldo Marco Vaccari cura la regia di “Toccata e fuga” con la compagnia Fama Fantasma. Lo spettacolo sarà replicato al teatro comunale di Cavalese martedì 13 dicembre. Lunedì 5 dicembre al Teatro Comunale di Tione Giuseppe Pambieri , Giancarlo Zanetti e Lia Tanzi saranno gli interpreti di “Cena a sorpresa” di Neil Simon. Martedì 6 dicembre al Palazzo dei Congressi di Riva, Marina

Massironi presenta il monologo “La donna che sbatteva nelle porte”. Mercoledì 7 dicembre al Teatro comunale di Riva viene proposto un film- concerto musicale intitolato “Ho appena sparato a John Lennon” con il gruppo Contaminarte. Sempre il 7 dicembre ad Ala Iaia Forte e Daniela Piperno saranno in scena con “Due vecchiette vanno a nord” di Pierre Notte. “Finchè c’è salute” è il titolo del lavoro proposto da Cochi e Renato venerdì 9 dicembre all’Auditorium. La compagnia Teatri Possibili presenta “Don Chisciotte” di Miguel de Cervantes, interpretato da Corrado D’Elia, sia al Centro Scolastico di Borgo il 9 dicembre, sia al Teatro comunale di Sarnonico il 10 dicembre. Lucio Gardin con il suo nuovo spettacolo “Lucio Gardin 2012” sarà al teatro comunale di Aldeno sabato 10 dicembre. Giovedì 15 dicembre nel Salone delle feste di Arco Toni Capuozzo e Vanni De Lucia presentano lo spettacolo “Pateme tiene cient’anne (papà ha cent’anni e l’Italia unita 150 anni). Venerdì 16 dicembre la Barcaccia è in scena al teatro Paladolomiti di Pinzolo con “I Rusteghi” di Carlo Goldoni. Sabato 17 dicembre al Centro Culturale di Concei Natalino Basso presenta il monologo comico “Ercole in Polesine, ovvero il mito greco fra i fumi della Val Padana” “Trentini & Trentoni” è il titolo del nuovo lavoro di Andrea Castelli in scena sabato 17 dicembre al Teatro Comunale di Sarnonico, mentre al Teatro Monte Baldo di Brentonico, nello stesso giorno, Loredana Cont è la protagonista del suo testo “Le casalinghe... le casalingue...”. Lo spetatcolo sarà in scena anche al teatro comunale di Taio il 23 dicembre. Lunedì 19 dicembre l’Arca Azzurra Teatro si propone con “Mandragola” per la regia di Ugo Chiti presso il Palacongressi di Riva. ■

Speciale Natale Piccolo aperitivo della casa *** Insalata di carciofi al dragoncello e carne salada di cervo Rotolo di crespelle ai funghi su fonduta di Casolét Tortellini al ripieno di brasato di manzo *** Filetto di salmerino ai sapori Spiedino di maiale in mantello di pancetta al Pinot e patate al forno *** Dolcetto al panettone su salsa vaniglia *** Caffè

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rosegue la rassegna “Specchi Riflessi” al Teatro Valle dei Laghi con tre nuovi e imperdibili appuntamenti a dicembre. In chiusura dell’anno che celebra il 150° dell’Unità d’Italia, sabato 3 dicembre alle 20.45 Bruno Gambarotta insieme alle Sorelle Suburbe, daranno vita a una sorta di cabaret storicopolitico, a un recital divertito e irriverente che racconta caratteri della vita del nostro Paese dagli anni in cui l’Italia era appena stata unificata fino ai giorni nostri. I tre artisti rileggeranno testi proposti sulle pagine del quotidiano «La Stampa» da Fruttero&Gramellini: si tratta di cronachette di politica e di costume che raccontano caratteri della vita del nostro paese in quegli anni della

i tre appuntamenti di dicembre della rassegna “Specchi Riflessi” al Teatro Valle dei Laghi di Vezzano seconda metà dell’Ottocento quando l’Italia era appena stata unificata. La verve dei due scrittori e la loro capacità di saper cogliere esempi paradigmatici dei difetti e delle debolezze nazionali, consente di far diventare quei raccontini di microstoria lontana degli straordinari reportage di sconsolante attualità, tra lampi di sarcasmo e gusto per il paradossale: e dunque di capire meglio il senso che ha oggi, per la nostra identità, il processo risorgimentale. Sabato 10 dicembre (ore 20.45) l’appuntamento è con Oh Boy!, la nuova produzione di Fondazione Aida. Maurizio Nichetti torna alla regia tea-

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trale scrivendo la riduzione teatrale del romanzo omonimo di Marie-Aude Murail. Un testo dirompente per i temi e i messaggi che hanno subito appassionato e convinto il noto regista. Oh, Boy! affronta con un linguaggio leggero e sorridente la problematica dell’abbandono dei minori, dell’adozione. Temi delicati, spesso sorvolati o marginali al dibattito sia pubblico che educativo-scolastico. In scena non assisteremo a un lacrimevole racconto di fine ottocento, ma a un ironico viaggio tra i luoghi comuni con cui spesso ci difendiamo ed esorcizziamo paure e tabù. Una storia semplice che coinvolge tre bambini orfani

e i tentativi di un giudice di mediare tra l’adozione “accettabile” della sorellastra e quella più problematica del loro fratellastro. Non poteva infine mancare un appuntamento tipicamente natalizio con il gospel, che quest’anno vede in scena al Teatro Valle dei Laghi la Bassano Bluespiritual Band. Giovedì 22 dicembre (ore 20.45) i suoi 75 componenti, che la rendono una delle più numerose formazioni gospel d’Italia, offriranno un concerto fresco e fruibile che spazierà dagli Spirituals tradizionali ai brani Gospel di ultima generazione, ai Blues e Rhytm & Blues... portando in Valle dei Laghi un po’ di essenze “black”. Per i ragazzi si segnala lo spettacolo La freccia azzurra in programma giovedì 8 dicembre alle 16.30 tratta dall’opera omonima di Gianni Rodari. ■

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Aline Kutan

bellissima musica classica due rare pagine dell’autore spagnolo Juan de Arriaga saranno proposte dall’Orchestra Haydn mercoledì 7 dicembre

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uan Crisóstomo de Arriaga può essere considerato, senza tema di smentite, una delle più grandi promesse della storia della musica. Una promessa purtroppo mantenuta solo in parte, poiché Arriaga morì a soli vent’anni, ancora più giovane di Pergolesi, Schubert, Mozart e Bizet. Nato a Bilbao nel 1806, bambino prodigio come violinista, andò a perfezionarsi a Parigi, dove studiò al Conservatorio con Baillot e Fétis, morendovi il 17 gennaio 1826, dieci giorni prima di compiere vent’anni. La sua opera comprende tre bellissimi Quartetti d’archi, pubblicati a Parigi nel 1824, una Messa, uno Stabat Mater, un’opera teatrale, Los esclavos felices, rappresentata a Bilbao nel 1820, e una

Sinfonia. Se l’ouverture di Los esclavos felices, composta a soli tredici anni, pur accogliendo echi rossiniani, è ancora informata agli stilemi settecenteschi, la Sinfonia in re maggiore, nei classici quattro tempi, con i suoi chiaroscuri è uno splendido esempio di un (pre)romanticismo sui generis che può solo far rimpiangere la crudeltà di un destino che spezzò prematuramente uno dei più grandi talenti mai affacciatisi alla ribalta internazionale. Le due pagine dell’autore spagnolo saranno proposte dall’Orchestra Haydn mercoledì 7 dicembre (Auditorium di Trento, ore 20.30) sotto la direzione di Jesus LópezCobos. Una settimana più tardi (mercoledì 14 dicembre, ore

20.30), sempre all’Auditorium S. Chiara, l’orchestra regionale proporrà per la prima volta l’esecuzione della Prima Sinfonia di Ciajkovskij. Una partitura che rivela fin da subito il sinfonista nato: composta nel 1866, ad appena ventisei anni, un anno dopo il diploma conseguito al Conservatorio di San Pietroburgo, conquista fin dalle prime battute, da cui si sviluppa poi un denso intreccio di temi e motivi, assai orecchiabili, che confermano Ciajkovskij maestro assoluto di atmosfere romanticamente appassionate. La Sinfonia reca un sottotitolo, “Sogni d’inverno”, da cui si intuiscono due delle fonti d’ispirazione del compositore, il mondo onirico (ben pochi musicisti hanno avuto una fantasia più accesa

di Ciajkovskij, semmai ce ne furono) e la sua terra, amatissima, la cui spessa coltre di neve si raffigura come un simbolo della sua indole malinconica; il secondo tempo, Adagio cantabile ma non tanto, struggente, può essere letto come un anticipo della Sinfonia estrema, la “Patetica”, e racchiude le virtù del miglior Ciajkovskij: un’inventiva melodica che forse non ha pari tra i suoi contemporanei e una sapienza d’orchestratore che lo pone ai vertici della scuola russa e non solo. La locandina della serata prevede inoltre l’esecuzione di alcune celebri arie mozartiane (soprano solista Aline Kutan) e l’Ouverture romantica di L. Thuille. Sul podio della Haydn sale per la prima volta Johannes Debus. ■

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rosegue la rassegna teatrale “Materiale Non Conforme” presso il Teatro Portland, la Stagione di Teatro Civile organizzata da Arditodesìo in collaborazione con Portland Nuovi Orizzonti Teatrali. Il 9 dicembre sarà il turno degli Ilinx, giovane compagnia di Treviglio (BG) che porterà in scena Dittico della Fame. In scena due attrici che interpretano i due personaggi principali dell’opera. Due attori, invece, in video, interpretano i due “provinanti”, o “dottori dell’istituto”, personaggi che intervallano ed accompagnano, coi loro dialoghi, il “provino” e la relazione fra le due sorelle. Terzo appuntamento della Stagione TrentOOltre, la Stagione di Portland al Teatro Cuminetti. Mercoledì 14 dicembre si assisterà a Tonight Lenny Bruce. Colpevole, coproduzione della Compagnia Arditodesìo di

Al teatro portland, in scena il “Dittico della Fame”, 9 dicembre, e “Tonight Lenny Bruce. Colpevole”, il 14 Trento e del Piccolo Teatro Pratico di Inverigo (MB). Lenny Bruce e il suo Giudice. Dialogo intimo sulla società, la sua morale, il suo cambiamento. Uno scontro fra la salvaguardia della società ed il suo equilibrio e la denuncia di un sistema ipocrita e discutibile. Una partita a scacchi senza vincitore. Nessuno escluso. Lenny Bruce è stato il più influente comico americano di sempre. Con le sue battaglie civili ha spianato la strada a tutti gli artisti e i commentatori sociali che dopo di lui hanno voluto aprire gli occhi sulle ipocrisie della società. Il suo impegno, sul filo rosso della parola scorretta, lo ha condotto più vol-

te all’arresto anche in alcune delle maggiori e più “liberal” città americane. Collegato a questo spettacolo, un laboratorio condotto da Davide Colavini, intitolato “Siamo non recitiamo - dal teatro comico al cinema ma sempre reali”. Il 10 e 11 dicembre 2011 (collegato allo spettacolo del 14 dicembre 2011) sabato dalle 10 alle 18 con un’ora di pausa e domenica dalle 10 alle 18 con un’ora di pausa – totale 16 ore di lavoro. Questo seminario vuole aiutare a capire i meccanismi, i dettagli, il rigore personale che guidano la performance creativa nello sviluppo del senso del reale e della verità. Indirizzare l’at-

tore a conservare esperienze emotive di vita e utilizzarle nel processo creativo del proprio personaggio o testo invece di recitarlo: questo è uno dei tratti che valorizza lo stile di un comico o un attore di cinema italiano. Davide Colavini, dopo aver sperimentato e vissuto l’improvvisazione teatrale a metà degli anni ’90, ha lavorato sulla capacità di fornire infinite repliche conservando però lo stesso stato emozionale iniziale: ha studiato presso il laboratorio dell’attore di Milano, sotto la guida di Raul Manso. ■

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È

legata alla voce di Antonella Ruggiero la strenna natalizia proposta quest’anno dalla Stagione di Musica d’Autore. L’appuntamento è per la sera del 22 dicembre al Teatro Auditorium, dalle 21, con lo spettacolo “I Regali di Natale” con la voce dell’ex anima dei Matia Bazar che rinsalda con questo live il suo rapporto con il Trentino. “I regali di Natale” (uscito su etichetta “Libera”) è anche il titolo del nuovo doppio album di Antonella Ruggiero, interamente dedicato alla rilettura dei canti della tradizione natalizia nazionale e internazionale. Con questo disco la Ruggiero intraprende, così, un cammino attraverso la tradizione storica del Natale, ripercorrendone le varie fasi, dal preludio al più grande evento della Cristianità, sino ai momenti successivi alla

voce angelica L’appuntamento con Antonella RUggIero è per il 22 dicembre al Teatro Auditorium, con lo spettacolo “I Regali di Natale” nascita di Cristo. L’Avvento, l’Annunciazione, le figure di Giuseppe e Maria, la nascita di Gesù, gli Angeli, i pastori, la proclamazione, le ninnananne e poi i canti dell’inverno e di ringraziamento animano “I regali di Natale”, proposti con modernità ed eleganza della sua inimitabile voce. La scelta del repertorio che verrà proposto anche in questo spettacolo, guarda dunque ad una tradizione

millenaria e spazia dal Medio Evo al XX secolo, con brani in italiano, latino e un omaggio al dialetto sardo. In questo nuovo progetto musicale la strumentazione è è composta da: pianoforte, contrabbasso, percussioni e fisarmonica; vibrafono, marimba e saxofono/flauto; duo di chitarre classiche e violoncello; quartetto d’archi, vibrafono o pianoforte; chitarra classica, uniti ad un utilizzo

appena accennato dell’effettistica elettronica di Roberto Colombo. Un progetto questo che dimostra la curiosità e la voglia di mettersi in gioco di un artista come Antonella Ruggeri ormai considerata come una delle interpreti italiane maggiormente conosciute ed apprezzate al mondo. Genovese, la Ruggiero ha legato per anni, fino al 1989 ad essere precisi, il suo nome a quello dei Matia Bazar. ■

Sorprese di san silvestro a RIVA DEL GARDA

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a la sigla di “Hop! 2012” l’evento a Riva del Garda destinato a segnare in musica il passaggio verso il 2012. Quello che verrà proposto – per quella che si preannuncia come una serata da non perdere – troverà collocazione nello spazio del Palameeting e sarà diretta da Paolo Fanini. Molto spesso, e non a torto, si parla di assenza di iniziative di rilievo per giovani. Per cercare di sovvertire questa tendenza, un importante ente come Riva del Garda Fierecongressi ha deciso di garantire un impegno importante, in accordo con il Comune e nell’ottica di voler restituire al territorio su cui

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opera qualcosa di significativo, organizzando un evento per la notte dell’ultimo dell’anno. “La scelta del nome deriva dal fatto che in inglese, hop significa salto e passare da un anno all’altro è in qualche modo come fare un salto – spiega Fanini –. Ma un’altra ragione di questo nome è anche che se ad hop si aggiunge una sola lettera, il significato della parola che ne deriva è speranza e mai come ora, i giovani hanno bisogno di affrontare l’avvento di nuovo anno con la speranza che le loro prospettive future possano davvero essere migliori.” L’evento avrà inizio alle 21.30 nello spazio del Palameeting, allestito in modo speciale per l’occasione con un palco di grande impatto e con nomi di grande interesse nell’ambito della musica elettronica. L’inizio della serata sarà affidato al gruppo Rap’n’ Bass, un progetto ideato dal beatmaker Ceri (MindFu) che coinvolge Ares Adami (Personaggi Scomodi), Santiago e Fresco Fred come Mc’s. Attorno alle 23 salirà in consolle Alessio Bertallot, uno dei Dj più conosciuti in Italia. Oltre a essere Dj, Bertallot è uno straordinario conduttore radiofonico e musicista dalla carriera poliedrica, da sempre attento alle nuove frontiere dei linguaggi musicali. Dal 2010 conduce RaiTunes su Radio 2, programma basato anche sulla forte interazione con gli ascoltatori tramite il web. A Riva, lascerà il posto, dopo la mezzanotte, al Dj inglese Will White.


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er me questo è uno spettacolo importante . Evoca molto di più della mia vita di cantautore e chi vi prende parte accetta di compiere un viaggio e di uscire un po’ diverso da come è entrato. C’è chi in questo mio omaggio al mare ha dedotto che io lo preferisca alla montagna, ma non è così”. Così in una recente intervista Vinicio Capossela ha delineato i contorni del live legato al disco “Marinai, profeti e balene” con cui approderà il 12 dicembre all’Auditorium di Trento nell’ambito della Stagione di Musica d’Autore organizzata da Centro Santa Chiara insieme a Sonora. Un lavoro, quello del cantautore che ha vinto fra l’altro anche la Targa Tenco a quale migliore disco del 2011. La giuria composta da membri di differenti settori dell’informazione, ha premiato questo disco visionario e coraggioso.

Capitan Vinicio VINICIO CAPOSSELA con “Marinai, profeti e balene” approda il 12 dicembre all’Auditorium di Trento Opera sul fato, sul destino, sul mare come mitologia e scenario del folle volo umano verso “virtute e canoscenza” come l’ha definito Capossela. “Marinai, profeti e balene” doppio disco di inediti pubblicato lo scorso 26 aprile (La Cupa/ Warner) - è uno dei dischi italiani di maggior successo di quest’anno: disco d’oro a due mesi dall’uscita, a poche miglia da quello di platino. Lo spettacolo che Vinicio Capossela presenta dal vivo ripercorre le rotte di un album

che trova ispirazione nei grandi libri di mare, da Omero a Melville, a Conrad. Una scenografia ridotta all’osso, che di volta in volta si trasforma in ventre di balena, veliero, abisso, antro del Ciclope, calotta stellata, e che invita il pubblico a “mettere sé nell’alto mare aperto” della letteratura, luogo immaginario dove risuonano infinite voci di marinai, profeti, balene, spettri e sirene. Un doppio album di inediti in cui il cantautore ha trovato un’ispirazione nel

mondo marino in quel mare come lui ha scritto: “Simbolo di mitologia, canzone di gesta, simbolo del fato, sfida al destino, scenario di passioni umane, organismo vivente, acquario abissale, spettri, presagi, voci di marinai, uragani, naufragi”. Sul palco la ciurma che segue Capitan Capossela: Mauro Ottolini (trombone, conchiglie, ottoni, flauti, kalimba, temporale), Achille Succi (flauti, shehnai, tin whistle), Alessandro “Asso” Stefana (chitarre, banjo, baglama, armonio), Glauco Zuppiroli (contrabbasso), Zeno De Rossi (batteria, conga), Francesco Arcuri (campionatore), Vincenzo Vasi (theremin, marimba, voce, glockenspiel) e il Coro degli Apocrifi. ■

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a Banca del Tempo di Pergine presenta i percorsi della Hdemia Cosciente, un gruppo di naturopati e operatori olistici organizzati attorno alla Banca del Tempo che scambiano gratuitamente il proprio tempo all’interno della rete. A distinguerlo da un normale corso universitario (della Terza Età) o da una scuola la filosofia stessa su cui si reggono le Bdm: lo scambio cosciente del proprio tempo e la passione per un sentire alternativo che rifugge certi dettami, artefatti e commerciali, della modernità. Le lezioni sono cominciate all’inizio di novembre e andranno avanti fino a giugno 2012 inoltrato. Un’occasione per avvicinarsi gratuitamente (i docenti vengono pagati in ore...) al mondo delle Banche del Tempo e quindi della condivisione. Uno scambio non utilitaristico ma basato sull’etica e sul rispetto reciproco. In un’epoca in cui la

il baratto dei saperi Si chiama Hdemia, ma è una sorta di corso para universtario di naturopatia e olistica, basato sul libero scambio delle conoscenze pessima congiuntura economica sta spingendo sempre di più le persone a rintanarsi in casa, a rifuggire ogni possibile tipo di socialità, la proposta di Hdemia suona davvero come una bella novità, piena di ottimismo e permeata da quella curiosità che circonda di solito, come una benefica aura, le cose belle e fatte bene. Gli appuntamenti di dicembre cominciano venerdì 9, con

una lezione sui microorganismi effettivi tenuta da Fausto Nicolussi. Il giorno dopo, Hdemia offre una vera e propria full immersion che spazierà dalle costellazioni familiari (Cesare Dossi e Elisa Zerlottin) al Secondo Chakra (Luciano Stella e Claudio Caliari) per finire alla Meditazione di Osho (Carlo Pallaoro). Il 15 dicembre, ci saranno trattamenti Reiki assieme ad

“La Carezza Alpina”

Adriana Bertoldi. Venerdì 16, Roberto Locatelli disserterà sui misteri della coscienza: verità e segreti svelati con il test kinesiologico. Il 2011 si chiuderà con il Corso di Nuova Medicina Germanica tenuto da Massimo Zaninelli. Gli incontri e i corsi si terranno tra Caldonazzo, Trento, Sant’Orsola e Serso di Pergine. Per informazioni telefonare allo 0461.724591 oppure al 348.5226209. È possibile anche inviare una mail a mteresa51@virgilio.it. La partecipazione agli incontri non comporta l’obbligo di iscrizione alle Banche del Tempo che viene solo proposta dopo il primo incontro. ■

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Danza mania LE RIVISITAZIONI DEI CLASSICI DELLA DANZA E LE ACROBAZIE DEI SONICS. Ma dicembre offre agli appassionati della danza anche una ghiotta sorpresa di fine anno

L

e proposte della danza per queste mese a Trento si concentrano soprattutto nell’arco delle festività natalizie, in cui inevitabilmente la tradizione la fa da padrona. Ed ecco quindi la presentazione al teatro Sociale di due grandi e conosciuti classici: Lo schiaccianoci, in scena nel pomeriggio e nella sera del giorno di Natale, e

Cenerentola, atteso il 26 dicembre. Attenzione però, poiché le due rappresentazioni poco hanno a che vedere con lo stile classico di repertorio e quindi l’aspettativa del pubblico dovrà andare al di là di punte, tutù bianchi, pas de deux e fuetté. Il Balletto di Roma sarà la compagnia che interpreterà queste due originali coreografie. Fondata

51 anni fa grazie al sodalizio tra due artisti come Franca Bartolomei e l’ètoile Walter Zappolini, attualmente direttore artistico di quest’ensemble, il Balletto di Roma si è esibito in oltre cento creazioni portati in scena sia in Italia che all’estero. La prima rivisitazione che vedremo sarà quella di Cenerentola, la cui versione mo-

derna più nota è senza’altro quella creata 22 anni fa, che vedeva il volto dei danzatori coperto da maschere di bambole, dalla francese Maguy Marin. Quella in scena a Trento è stata invece realizzata dal coreografo e regista Fabrizio Monteverde, di cui è stata appena presentata al Sociale Coppelia. La fiaba dei fratelli Grimm che

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trentinopanorama vede Cenerentola umile e tormentata dalla rivalità delle sorelle e sempre pronta a donare amore e perdono, si intravede a tratti in questa versione dall’atmosfera buia e misteriosa, che cela le angosce dei soprusi familiari. Caratterizzata inoltre dal contrasto fra la sua superficiale semplicità e la sua sostanziale complessità, i veri valori rimangono e alla fine trionfano. Il disegno coreografico si basa inoltre su una continua alternanza di scene corali, duetti, terzetti, quartetti, sestetti, attraverso i quali il coreografo mostra tutta la sua poetica improntata verso uno stile classico corrotto. Per quanto concerne la musica, la scelta non è caduta sull’originale di Prokofiev, bensì su di un’accurata selezione di musiche di Händel (il genere barocco è molto caro a Monteverde), con estratti da sinfonie e concerti, e arie, poco o affatto note al grande pubblico. La seconda rappresentazione in programma è Lo schiaccianoci, l’opera di repertorio

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più rivisitata nella storia della danza, attraverso i più diversi generi e stili. Dal 2 dicembre al cinema ne potremo anche vedere una nuova versione in 3D. Interpretato sempre dal Balletto di Roma, questo lavoro coreografico è stato ideato da Mario Piazza su un nuovo libretto del regista e drammaturgo Riccardo Reim. Più che mai infatti questa fiaba, in cui l’ambiente e i personaggi famigliari in sogno lasciano posto ad un mondo fantastico, contiene

numerosi risvolti psicologici, poiché in sintesi tratta, metaforicamente parlando, una sorta di “tragedia dell’infanzia”, il doloroso e traumatico atto del crescere e il passaggio verso le tortuosità dell’adolescenza attraverso un continuo atto di fede finalizzato al raggiungimento di una porzione di felicità. Non ci si trova quindi di fronte a una fiaba dai toni dolci. L’unico aspetto tradizionale si ritrova nelle musiche originali di Ciaikovski, mentre

TRENTO TRENO

la scenografia di “segno barocco” appare poco colorata e l’albero di Natale, generalmente presente nelle rappresentazioni classiche, è sostituito da un triangolo di lampadine. Tra gli interpreti di questo Schiaccianoci troviamo Andrè De La Roche, passata star televisiva, nel ruolo dello “Schiaccianoci” nel primo atto, e quello della “Fata confetto” entravesti nella seconda parte. Il pubblico trentino sarà infine catapultato in un altro mon-

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do fantastico per chiudere e aprire in bellezza il vecchio e il nuovo anno. Il 31 dicembre e l’1 gennaio, il teatro Sociale ospiterà Meraviglia, una pérformance concepita dalla creatività visionaria e onirica di Alessandro Pietrolini fondatore, insieme a Ileana Prudente dei Sonics, una compagnia di acrobati tutta italiana protagonista di eventi magici di grande effetto. Macchine sceniche imponenti, adrenalina, ma anche stupore per le cose semplici al limite tra sogno e realtà in una sorta di evasione dalla quotidianità, sono alcuni degli elementi caratterizzanti dello show che contiene nella sua denominazione la sua stessa definizione. Sulle punte in tutTo il trentino, da tione a cimego opo alcuni anni di sperimentazione, il Circuito provinciale della danza è ormai conosciuto e consolidato e si caratterizza per la collaborazione di realtà teatrali locali e di diversi Comuni trentini. In particolare l’offerta di dicembre è particolarmente ricca e vede la presenza di compagnie italiane dall’originale imprinting coreografico e performativo. Per gli amanti del tango s’inizierà con l’appuntamento al Teatro comunale di Cimego il 3 dicembre con Tango x 3, in cui quattro musicisti eseguiranno tanghi moderni e più tradizionali con l’aggiunta dell’esibizione di due ballerini argentini. Centrato invece sulla contemporaneità, Le Vergini, creato dal coreografo Matteo Levaggi in collaborazione con gli artisti di Corpicrudi, sarà presentato all’Auditorium Melotti di Rovereto il 7 dicembre. Rappresentato dal Balletto di Teatro di Torino, ospite lo scorso agosto di Trentino Danza Estate, questo progetto multidisciplinare nasce, per quanto concerne

D

l’allestimento coreografico, da una riflessione visiva su due pellicole di culto, Picnic at Hanging Rock di Peter Weir e The Virgin Suicides di Sofia Coppola, nelle quali delle giovani spariscono o tentano il suicidio. Il teatro Valle dei Laghi di Vezzano ospiterà il 9 dicembre lo spettacolo I Bislacchi: omaggio a Fellini, in programma anche al teatro comunale di Tione il 23 dicembre. La compagnia Artemis sarà interprete di un tributo al grande regista italiano, creato da Monica Casadei Ersiliadanza di Laura Corradi, altra realtà conosciuta e più volte protagonista in Trentino, sarà in scena il 12 dicembre al Palacongressi di Riva del Garda, con una versione originale e contemporanea del Lago dei cigni in cui tutto inizia là dove la versione tradizionale finisce. Come d’incanto il tempo si ferma e Odette e Sigfried si trovano ingabbiati e alla ricerca di una nuova felicità. Un altro classico della danza è il punto di partenza dello Schiaccianoci Suite messo in scena il 15 dicembre al teatro S. Pietro di Mezzolombardo. Su coreografia di Marcello Algeri, la compagnia Ariston Proballet interpreterà una suite modernizzata del noto Schiaccianoci in cui vengono però mantenuti integri i valori e gli intenti originari. Infine, il 19 dicembre, al Cuminetti di Trento potremo assistere allo spettacolo diretto e coreografato dall’Associazione Sosta Palmizi e il Collettivo 320CHILI che prende ispirazione da un album fotografico. Ai Migranti, questo è il titolo della rappresentazione, si sviluppa in profondità, nella dimensione del tempo; si caratterizza inoltre in forme e azioni che trasportano lo spettatore in un viaggio altrui, rimettendo in discussione alcune convinzioni sulla base di un sen■ timento.


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he Rovereto, laboratorio della sperimentazione avanguardista di Fortunato Depero, ospiti una mostra dedicata a quanti, negli anni Ottanta, vollero recuperare la lezione impartita più di sessant’anni prima dal Maestro, è di per sé un fatto importante. Che a farlo non sia soltanto l’istituzione museale di cui la Città della Quercia più si pregia – il MART – in quella Casa Depero che è fiore all’occhiello dell’attività espositiva locale,

L’iniziativa di “Zona F”, fondata un anno e mezzo fa da cinque aziende artigiane. In nome del grande Fortunato depero ma anche la città stessa, è fattore in qualche modo forse ancora più interessante. Rovereto mette in mostra “I Nuovi Futuristi”, eredi delle teorie espresse da Giacomo Balla e Fortunato Depero nel “Manifesto della ricostruzione futurista dell’Universo” del 1915, e lo fa, fino al 26 febbraio, nelle sale della galleria di via Portici, dove sono esposti una trentina di quadri, scultu-

i Nuovi Futuristi

FUORI MOSTRA: Zona F espone i Nuovi Futuristi. Fino al 5 gennaio 2012 1. Bottega d’arte Paolo Gabbana, via Rialto 30, cortile interno, espone UMBERTO POSTAL

6. Ristorante Al Trivio, Campiello del Trivio 11, espone ANDREA CROSA

2. Ferrario Arte e Antiquariato, via Rialto 40, espone MARCO LODOLA

7. MOAB art, via Santa Maria 26, espone CLARA BONFIGLIO

3. Atelier Foto Paolo Aldi, via Rialto 47, espone BATTISTA LURASCHI

8. Corniceria S. Maria, via S. Maria 47, espone GIANANTONIO ABATE 9. Corniceria e legatoria Manfredi, via Portici 34, espone INNOCENTE

4. La Bottega della Pasta, via Rialto 56, espone PLUMCAKE

10. Kilim, via Portici 28, espone GIANNI CELLA

5. Terzo Fuoco, Campiello del Trivio 1, espone DARIO BREVI

11. Pontara Luce, via Mercerie 13, espone LUCIANO PALMIERI

Info Associazione Zona F Via Rialto 47 38068 Rovereto (TN) info@zonaf.it re, installazioni di Gianantonio Abate, Clara Bonfiglio, Dario Brevi, Gianni Cella, Andrea Crosa, Innocente, Marco Lodola, Battista Luraschi, Luciano Palmieri, Plumcake e Umberto Postal. Contemporaneamente (fino al 5 gennaio), “Zona F espone i Nuovi Futuristi”: in un’operazione inedita – promossa, coordinata e realizzata dall’associazione fondata un anno e mezzo fa da cinque aziende artigiane (oggi vi hanno aderito quasi venti realtà) –, tanti studi, laboratori e botteghe quanti sono gli esponenti del movimento fondato e teorizzato da Luciano Inga Pin e Renato Barilli (curatore dell’evento del MART), ospitano una “mostra diffusa” delle opere degli stessi artisti. L’occasione è ghiotta. Da una parte è l’opportunità di avvicinare il movimento, di

andare a fondo del gioco delle filiazioni, di conoscere le ragioni del revival futurista e di individuare, contestualmente, i momenti di novità della corrente più recente. Dall’altra è un insolito pretesto per passeggiare per il centro storico di Rovereto: la mappa di questa singolare “caccia all’opera” conduce, attraverso la centralissima via Rialto, a piazza San Marco, per poi scendere per via della Terra, spingersi in via Santa Maria e ritornare, oltrepassando il torrente Leno e superando via Portici, nelle grandi piazze Malfatti ed Erbe, e ancora nella vivacissima via Mercerie. È, infine, un motivo in più per visitare le attività che accolgono, presso di sé, le espressioni del Nuovo Futurismo: per scoprire, o riscoprire, un mondo in cui la creatività è sempre in movimento. E ha la forma di una stampa d’arte, di una tarsia in panno di lana, di una commode dalle fantasie psichedeliche; ha le magiche proporzioni della ■ sezione aurea…

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trentinomostre

Quando la natura è tutt’uno con l’arte

P

er chi quest’estate si era trovato a transitare per l’antica strada del Passo del Tonale, sicuramente non gli è sfuggito la mostra che si teneva presso

Forte Strino, a metà via tra Vermiglio e il passo. Nelle sale del forte si dilungavano le 25 opere evanescenti di

Pierluigi Pusole, predisposte appositamente

per il luogo della memoria. Opere racchiuse sotto il titolo di “Figli

dei Monti”. A distanza di qualche

mese queste opere approdano allo Studio d’Arte Raffaelli assieme ad un ciclo di ulteriori acquerelli e acrilici su carta eseguiti durante il corso di quest’anno. Giovedì 15 dicembre, alle 18, il portone della galleria si apre sui lavori di quest’artista che non ha mai abdicato all’uso sapiente del

Il ritorno di Nani TEDESCHI ad ISERA

È

stata inaugurata venerdi 25 Novembre ad Isera, al Museo della Cartolina”S.Nuvoli”, la mostra del maestro Nani Tedeschi di Reggio Emilia, già conosciuto ad Isera e nell’ambito provinciale, per la sua mostra personale del Don Chisciotte, tenutasi a Palazzo de Probizer nel mese di aprile 2006. Ora la mostra, dal titolo”Il Mondo di Nani Tedeschi” offrirà la possibilità ai visitatori di ammirare grafiche, manifesti e cartoline del famoso artista apprezzato in Italia e all’estero. Lavoratore instancabile, Tedeschi collabora come grafico a numerose riviste e ad importanti quotidiani. Nel 1957 inizia a frequentare la Facoltà di Medicina, coltivando sempre il suo amore per la pittura, ed elabora molti disegni anatomici. Nel 1962 conosce Piacesi e da lui apprende le tecniche dell’incisione ad Urbino. Nel 1972 è invitato alla XXXVI° Biennale di Venezia e comincia una intensa attività di ricerca nel campo grafico che lo porta, fra l’altro, ad illustrare diversi libri. Dal 1964 ha partecipato a importanti rassegne internazionali, alla Maison de la Culture di Nevers, all’Istituto di Cultura di Vienna, a Spalato, ad Hannover, a Berlino, ad Amburgo, New York, Tokio, San Paolo del Brasile. Sue mostre personali si sono tenute nelle principali città italiane, da noi è stato presente a Trento, Madonna di Campiglio e ad Isera. La mostra resterà aperta fino al 31 marzo 2012 con il seguente orario: da lunedì a venerdì 9.00-12.00 / 14.30-17.30; chiusa il 24 e 31 dicembre e il 6 gennaio. Tel. 0464-420840.

affrontata nei suoi aspetti formali. “Io voglio entrare in competizione con il sistema formale più complicato e gesto e del segno pittorico. Pur prendendo le distanze dalle

aperto, quello che rielabora sempre nuove informazioni. Le

esperienze informali Fusole punta la lente d’ingrandimento

mie immagini sono innaturali, anzi sono una sfida contro la

sulla velocità del suo operare: “ci metto cinque minuti a

natura. Il risultato è una sorta di esperimento di ingegneria

dipingerli, per l’asciugatura dura ore”. In questo assomiglia

genetica perché lui non fa altro che ricreare la natura filtrata

molto, più che agli storici informali americani ad un artista

attraverso la sua visione onirica delle cose.

storico italiano: Schifano.

Il secondo ciclo di opere si rifanno ad un progetto chiamato

Ciò che lo distanzia è quella sorta di atmosfera antinaturale

“Herbarium”, presentato in occasione del Festival

che traspare da ogni suo lavoro. L’uso di colori acidi rende

di Filosofia tenuto in diverse città emiliane in settembre, e

i suoi paesaggi un pretesto, puntando invece sul cuore

portato avanti assieme a Sara Conforti.

della natura al di là delle effimere e suggestive apparenze,

In esso campo scientifico e artistico si fondono mettendo

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trentinomostre in pratica sottili equilibri, dove stilemi e concetti mutuati dalle scienze naturali vengono metabolizzati in un sistema pittorico in grado di elaborare i codici della rimaterializzazione. Le composizioni, realizzate con moduli standard di 60 x 50 cm, si propongono come tasselli di una struttura tassonomica in divenire. “Herbarium” è composto da una serie di forme eleganti: cellule, felci, fiori alpini, sistemi differenti che prendono vita da un incontro di esperienze visive e processuali, accogliendo anche elementi di casualità e coniugando processo e forma attraverso un paesaggio che si perde nella consistenza di ambienti paralleli e differenti. Continua fino al 15 gennaio, presso la Galleria Civica di

Arco, a Palazzo Panni, la mostra personale di Federico Pietrella, a cura di Giovanna Nicoletti. L’artista romano mette in scena i suoi grandi paesaggi monocromi assieme a lavori in cui vengono raffigurate immagini. In ambedue i casi i soggetti delle sue opere sembrano sporgere dalle pareti dipinte. Sono il risultato di un’originale combinazione di pittura e fotografia, modalità espressiva che l’artista ha sperimentato a partire dalla fine degli anni Novanta. Da allora il suo stile si è mosso verso esiti più materici ed espressionisti, evidenziando il gusto per la trascrizione mimetica della realtà, ma soprattutto mostrando una sensibile capacità a impiegare tempo e continuità d’azione nella costruzione dell’immagine e nella sua traduzione pittorica. Nei suoi lavori si mescolano gli aspetti salienti del suo percorso artistico: il rapporto con il tempo, la dimensione illusionistica, l’utilizzo mai banale di strumenti e materie semplici. Questa scelta gli permette di mettere in discussione lo scopo della pittura di rappresentare lo spazio per prediligere la concretizzazione del tempo stesso con cui l’immagine si manifesta allo sguardo dello spettatore. La percezione del lavoro si attua secondo un principio di reversibilità tra la presenza “qui ed ora” dell’opera e il suo costante rimandare al processo e alle situazioni che la sottendono e dalle quali prende avvio. In particolare il tempo diviene elemento centrale della sua ricerca, definendone tanto la poetica quanto le dinamiche e le tecniche operative.

Albiano Mostre MOSTRA DI PRESEPI ARTIGIANALI Apertura: da venerdì 23 dicembre 2011 a venerdì 6 gennaio 2012. Casa della Cultura. Tradizionale mostra di presepi artigianali. I presepi esposti sono circa 80 e sono realizzati dagli abitanti e dai ragazzi di Albiano. Ingresso libero. Info: A.p.t. 0461.683110. Ore 15-18.

Arco Mercati Mercatino di Natale ad Arco Apertura: da sabato 19 novembre a venerdì 23 dicembre. Souvenir natalizi come presepi, ma anche candele e prodotti naturali, pantofole in stile tirolese, maglioni d’alpaca, caldissime sciarpe, guanti e cappelli. L’8 dicembre apertura fino alle 21.30 con animazioni e degustazioni e con spettacolo pirotecnico dal Castello. Info: www. nataletrentino.it. Mercati MERCATINI DI NATALE Apertura: da giovedì 1 a giovedì 22 dicembre. Centro storico. 7, 21 e 22 dicembre dalle 10 alle 19; martedì 7 dicembre apertura straordinaria fino alle 21.30. Info: tel. 0464-516161.

Baselga di Piné Mercati EL PAÉS DEI PRESEPI: MERCATINO DEI PRODOTTI LOCALI Apertura: da giovedì 8 dicembre 2011 a domenica 8 gennaio 2012. Piazza San Rocco a Miola. Nei fine settimana: 8-11 dicembre; 17-18 dicembre; dal 26 dicembre all’8 gennaio. All’interno del Paés dei Presepi mercatino dei prodotti enogastronomici e dell’artigianato dell’Altopiano di Piné e della Valle di Cembra. Info: Apt. 0461.557028. Dalle ore 14 alle 18.30. Mercati EL PAÉS DEI PRESEPI: LA CARROZZA A CAVALLI Apertura: da giovedì 8 dicembre 2011 a domenica 8 gennaio 2012. Centro di Miola. Nei fine settimana: 8-11 dicembre; 17-18 dicembre; dal 26 dicembre all’8 gennaio. El Paés dei Presepi vi porterà indietro nei secoli. Un vero cocchiere vi accompagnerà tra i presepi, lungo le viuzze e nelle piazzette dell’antico borgo, comodamente cullati da una lussuosa carrozza a cavalli al costo di € 4,00 per gli adulti e € 2,00 per i bambini fino a dieci anni non compiuti; per i bambini da 0 a 2 anni gratis. In caso di maltempo la carrozza non sarà presente. Info: Apt. 0461.557028. Dalle ore 14 alle 17.

Mostre MASCHERE APOTROPAICHE E PAESAGGI SILENTI: CERAMICHE E PITTURE DI FABRIZIO MARIZZA & ADRIANA ROMANA MOSCHEN Apertura: da giovedì 8 dicembre 2011 a domenica 8 gennaio 2012. Centro Congressi Piné 1000. Mostra delle opere pittoriche e delle ceramiche degli artisti Fabrizio Marizza e Adriana Romana. La mostra sarà visitabile tutti i giorni ore 10-12 / 16-19 e in concomitanza di spettacoli presso il Centro Congressi Piné 1000 dalle ore 20 alle 23. Info A.p.t. 0461.557028. Mostre STAGIONI DI ANNA MARTANI Apertura: da giovedì 8 dicembre 2011 a domenica 8 gennaio 2012. Hotel Olimpic a Miola. Mostra delle opere dell’artista Anna Martani. Nei suoi paesaggi naïf esplodono bouquet di fiori variopinti, volano rondini in cieli argentini e piccole case colorate racchiudono caldi segreti. Info: Hotel Olimpic 0461.558422. Mostre 6X6 IN ESPOSIZIONE Apertura: da giovedì 8 dicembre 2011 a domenica 8 gennaio 2012. Sala pubblica della Canonica di Miola. 8-11 dicembre; 17-18 dicembre; dal 26 dicembre all’8 gennaio. Mostra di tutte le opere realizzate nei primi tre anni del Progetto Internazionale di Scultura 6x6, che ha visto impegnati oltre venti artisti provenienti da tutto il mondo. Info: Apt. 0461.557028. Ore 16-19. Mostre I LAVORI DELLE MANI E DEL CUORE Apertura: da lunedì 26 a sabato 31 dicembre. Sala incontri dell’Ice Rink Piné a Miola. Prima edizione della mostra di oggetti di artigianato artistico dell’Altopiano di Piné e della Valle di Cembra. Sei artisti e artigiani locali metteranno in mostra e in vendita i propri lavori fatti a mano. Alla mostra parteciperanno gli artisti Patrizia Giovannini, Chiara Tonini, Reihold Roncat, Chiara Anesin, Maria Rosa Pedot e Bruno Todeschi. Info Apt 0461.557028. Ore 10-12/14-18.

BONDO Mostre Natale nell’antica chiesa di San Barnaba Dal 18 dicembre all’8 gennaio. La seicentesca Chiesa di San Barnaba a Bondo ospiterà dal 18 dicembre fino all’8 gennaio la mostra “Il tempo e l’arte del Natale”, esposizione dedicata al tema del sacro e del mistero della nascita con opere degli artisti Viveka Assembergs, Franco Chiarani, Lamberto Correggiari, Lino Mannocci, Giuseppe Rivadossi, Gianluigi Rocca, Antonio Stagnoli, Francesco Tabusso, Ivan Zanoni, Luciano Zanoni.

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LUCI E SEGRETI DELL’AMBIENTE ALPINO

Borgo Valsugana Mostre ATTITUDES Apertura: da sabato 26 novembre a domenica 18 dicembre. Spazio Klien. Mostra di Maria Giovanna Speranza e Viviana Puecher. Orari: da martedì a sabato: 10-12/16-19; domenica: 10-12. Lunedì chiuso.

CALAVINO

L’

ambiente alpino è ricco di bellezze naturali, patrimonio collettivo da conoscere, apprezzare, e, soprattutto, da rispettare. La Natura, mostrandoci la magia delle sue luci, e confidandoci i suoi più preziosi segreti, ci mette in contatto con il nostro IO più profondo, aiutandoci a ritrovare la pace interiore. Boschi dai colori mutevoli secondo le stagioni, acque generatrici di vita, creature coraggiose e selvagge, cieli incantati, tutto questo ci trasmette emozioni uniche. La montagna chiede fiducia e coraggio, fatica e perseveranza, mentre ci accompagna nelle nostre salite. Una volta raggiunta la vetta, veniamo ripagati da un panorama meraviglioso, senza confini per la nostra fantasia. Le immagini fotografiche di ALESSANDRO GRUZZA riescono a trasmettere tutto questo. LUCI E SEGRETI DELL’AMBIENTE ALPINO, la mostra in corso presso il CENTRO CULTURALE LE MURA di Trento, afferra e trascina il visitatore in un mondo incantato di luci, seguendo sentieri immersi nella natura, tra boschi ed acque dai colori dell’arcobaleno. La cura nel selezionare i soggetti, l’attenzione nel cogliere il momento migliore della giornata, l’accurata scelta delle inquadrature, hanno premiato l’autore. Alessandro Gruzza, ingegnere quarantenne, avvicinatosi alla fotografia nel 2002, già possiede una nutrita partecipazione a mostre e concorsi fotografici. Suoi articoli ed immagini sono stati pubblicati su Asterisco, Tutti fotografi, Fotografia Reflex, Naturae Magazine. L’esposizione in corso fino a metà Dicembre, al Centro Culturale Le Mura, a Trento, in via Dietro Le Mura B, al n.4, nel salone Patton e Pedron, è visitabile, dal martedì al sabato, con ingresso libero.

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Mercati Natale in Valle dei Laghi: il Presepe Vivente di Calavino Calavino. Apertura: dal 25 dicembre al 6 gennaio. Nel periodo Natalizio la Pro Loco di Calavino, in collaborazione con le altre associazioni di paese, ripete nei caratteristici androni del “Rione Mas” ossia il nucleo più vecchio del paese, la rappresentazione del Presepe Vivente. Durante i due appuntamenti nelle viuzze e nei piccoli slarghi, su cui si aprono tipici avvolti di tipo agricolo-artigianale di un tempo, saranno rappresentati antichi mestieri artigianali; non mancherà l’immancabile richiamo al canone natalizio dei pastori con gli animali e l’evento della natività. Info: Pro Loco Calavino; info@prolococalavino.it; www.prolococalavino.it.

Caldonazzo Mostre Sfogliando la Pace Apertura: da sabato 26 novembre a sabato 24 dicembre. Magnifica Corte Trapp, piazza della Chiesa. Esposizione delle opere concorrenti all’omonimo concorso, abbinato al mercatino di Natale “NatalArte a Corte”. 20 artisti hanno accolto con entusiasmo la sfida creativa esprimendo la propria visione del concetto di pace. Fra sculture, pitture, mosaici e addirittura abiti e monili, la pace è stata rappresentata con tecniche diverse e originali. Il risultato è la variegata esposizione in mostra tra i portici della Corte, che i visitatori possono ammirare e votare per aiutare la giuria tecnica, presieduta dal critico trentino Fiorenzo Degasperi, a decretare il vincitore di questa edizione, nella speranza possa diventare la prima di una lunga serie. Per votare l’opera preferita, basta compilare l’apposita cartolina distribuita all’info point di Corte Trapp o negli spazi dedicati alla mostra. In cambio si avrà un simpatico omaggio di “NatalArte a Corte”. Ore 10-19. Info: tel. 0461-706101.

Fornace Mostre I PRESEPI DE FORNAS Apertura: da venerdì 23 dicembre 2011 a venerdì 6 gennaio 2012. Vie del paese. 7^ edizione della mostra di presepi per le vie del paese di Fornace. Gli abitanti di Fornace

preparano lungo le vie del paese dei presepi. Inoltre una quarantina di presepi saranno allestiti all’interno del “volt”.Per poter visitare tutti i presepi del paese si potrà ritirare una cartina presso il tabacchino Da Serena o presso El Volt. Info: Marco Antonelli 347.3104518.

Isera Mostre Il Mondo di Nani Tedeschi Apertura: da venerdì 25 novembre 2011 a sabato 31 marzo 2012. Museo della Cartolina “S.Nuvoli”. Offre la possibilità di ammirare grafiche, manifesti e cartoline del famoso artista apprezzato in Italia e all’estero. Info: da lunedì a venerdì 9-12 / 14.30-17.30; chiusa il 24 e 31 dicembre e il 6 gennaio. Tel. 0464.420840.

Levico Terme Mercati MERCATINI DI NATALE A LEVICO Apertura: da sabato 19 novembre 2011 a venerdì 6 gennaio 2012. Parco Asburgico. Apertura: 2-34, dal 7 all’11 e dal 16-18 dicembre ore 10-19. Dal 26 dicembre al 6 gennaio 2012 ore 14-19. Info: Apt Valsugana Tel. 0461.727700; www.valsugana.info.

Pergine Valsugana Mostre Gli Attraversamenti raccontati da Ivo Fruet Apertura: da venerdì 25 novembre a domenica 11 dicembre. Sala Maier e Sala esposizioni del Teatro Comunale. Mostra personale dedicata a Ivo Fruet di Giovanna Nicoletti. Ivo Fruet ci accompagna nel percorso espositivo per conoscere da cosa è nata la sua ricerca all’interno del mondo dell’arte, la sua sensibilità, il suo pensiero. Mostre Ivo Fruet. Attraversamenti Apertura: da sabato 26 novembre a domenica 11 dicembre. Sala Maier, piazza Serra 10 e Sala Esposizioni del Teatro Comunale, piazza Garibaldi 5/H. Mostra personale dedicata a Ivo Fruet. Il percorso espositivo, curato da Giovanna Nicoletti, raccoglie una selezione di opere che tracciano sensibilmente la ricerca del maestro nato a Pergine Valsugana nel 1942. Ore 10-12/16-19.

Rango e Canale di Tenno Mercati Mercatini di Natale a Rango, nel Bleggio e Canale di Tenno Apertura: da domenica 4 a domenica 18 dicembre. 4, 8, 9, 10, 11, 17 e 18 dicembre 2011. Luci,


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Riva del Garda Mostre FEDERICO PIETRELLA Apertura: fino a lunedì 5 dicembre. Galleria Civica Segantini. A cura di Giovanna Nicoletti. I grandi paesaggi monocromi o le figure ammiccanti che sembrano sporgere dalle pareti dipinti da Federico Pietrella (Roma, 1973) sono il risultato di un’originale combinazione di pittura e fotografia, modalità espressiva che l’artista ha sperimentato a partire dalla fine degli anni Novanta. Nei suoi lavori si mescolano gli aspetti salienti del suo percorso artistico: il rapporto con il tempo, la dimensione illusionistica, l’utilizzo mai banale di strumenti e materie semplici.. Orario: 15.30 - 22.00, chiuso il lunedì, ingresso libero. Mostre Olivi a confronto Apertura: fino a martedì 13 dicembre. Sala della Comunità. Mostra itinerante nel paesaggio del Garda. Info: Tel. 0464.554444 - info@gardatrentino.it - www.gardatrentino.it. Mostre RICORDI MAGICI DI LELE LUZZATI Apertura: da sabato 19 novembre a sabato 10 dicembre. Galleria Craffonara. Opere edite ed inedite - a cura di Natasha Pulitzer. Il mondo magico di un grande protagonista dell’arte del Novecento. Info: www.gardatrentino.it. Mostre ICONOGRAFIA DEL NATALE Apertura: da mercoledì 7 dicembre 2011 a venerdì 6 gennaio 2012. Astoria Park Hotel. Interpretazione della natività e del presepe. Info: www.gardatrentino.it. Mostre Testimonianze figurative tra il XIV e il XIX secolo Apertura: da martedì 27 dicembre 2011 a domenica 8 gennaio 2012. Museo La Rocca - Archeologia dell’Alto Garda - Storia: il lago, gli uomini, i tempi. Info: Tel. 0464 554444 - info@gardatrentino.it www.gardatrentino.it.

Rovereto Mostre Look today. Gli ultimi sessant’anni Apertura: da venerdì 1 aprile 2011 a domenica 12 febbraio 2012.

Mart corso Bettini 43 - a cura di Gabriella Belli. Orari: mart-dom 10-18, ven 10-21. Numero verde 800 397760. Mostre la guerra dI Libia 1911-1930 Apertura: fino a sabato 30 giugno 2012. Castello. Il museo storico Italiano della guerra, ricorda i cento anni dall’inizio della guerra italoturca (1911-12) per il controllo della Libia con una mostra di fotografie, materiali e cartoline di propaganda. La mostra ripercorre le vicende del conflitto e illustra l’immaginario coloniale popolare attraverso l’iconografia riprodotta nelle cartoline illustrate e con altri materiali. Orari: tutto l’anno da martedì a domenica 10-18. Info: Museo Sorico Italiano della Guerra; Tel. 0464 438100; www.museodellaguerra.it. Mostre Gino Severini 1883-1966 Apertura: da sabato 17 settembre 2011 a domenica 8 gennaio 2012. MartRovereto, Corso Bettini, 43. Coproduzione del Mart e dei Musées d’Orsay e de l’Orangerie di Parigi. Infoline 800 - 397760 0464 438887. Orari: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, sabato e domenica 10:00 - 18:00, venerdì 10:00 - 21:00. Ingresso: Intero: 8 Euro Ridotto: 5 Euro. Ridotto scolaresche: 1 Euro a studente. Mostre Carlo Valsecchi. San Luis Apertura: da sabato 19 novembre 2011 a domenica 26 febbraio 2012. Mart. A cura di Gabriella Belli. La mostra presenta 36 grandi opere fotografiche realizzate tra il 2007 e il 2008 in alcuni dei luoghi più sperduti dell’Argentina. Carlo Valsecchi (Brescia 1965), tra i maggiori fotografi italiani, ha concepito questa serie come “una sorta di Land Art”: gli scatti fotografici veri e propri sono stati il punto di arrivo di un intenso lavoro di ricerca e analisi sui segni, tracce, spostamenti minimi generati dal passaggio umano e animale in un territorio sconfinato. Info: n. verde 800397760, tel 0464.438887, info@mart.trento.it. Mostre Diango Hernández. Living Rooms, a Survey Apertura: da sabato 19 novembre 2011 a domenica 26 febbraio 2012. Mart. A cura di Yilmaz Dziewior. Prima retrospettiva mondiale dedicata all’artista cubano Diango Hernández. Nelle sue installazioni una fusione inedita di riflessioni socio-politiche e indagine interiore. Info: Numero verde 800397760, tel 0464.438887, info@mart.trento.it.

Mostre LUISA BIFULCO, MAURIZIO CESARINI, ORNELLA FALAVIGNA, PIERLUIGI NEGRIOLLI Apertura: da sabato 19 novembre a sabato 10 dicembre. Sede AereoplaninoAdElastico. Viale della Terra, 52. Ora: sabato e domenica ore 15-18. Per visite in altri giorni su appuntamento cell. 329.1555454. Mostre Luciano Civettini. Nessun bosco è immobile Apertura: da venerdì 25 novembre 2011 a sabato 25 febbraio 2012. Studio 53 Arte. A cura di Francesca Piersanti. È una mostra in cui i lavori dell’artista (tele, tavole resinate e i famosi libri della serie Blur), sono accompagnati da disegni e vinilici colorati a parete che trasformano lo spazio espositivo in pagine di una narrazione fantasticache presenta gli ultimi tre anni dell’attività artistica di Luciano Civettini. Mostre Il presepe di Betlemme Apertura: da sabato 26 novembre a sabato 31 dicembre. Chiesa di San Marco. La Chiesa di San Marco esporrà un presepe in arrivo dal Museo Internazionale della Natività di Betlemme. Il museo, patrocinato dall’Unesco, accoglie oltre 200 rappresentazioni della Natività, realizzate da artisti dei cinque continenti per trasmettere un messaggio di pace e convivenza universali. Info: www.visitrovereto.it. Mostre carlo Fait (1877 - 1968) - il sogno di uno scultore Passatista Apertura: da giovedì 1 a sabato 31 dicembre. palazzo alberti, corso bettini 41. Esposizione permanente delle sculture di Carlo Fait a cura del Museo Civico di Rovereto. Dalle 9-12/15 -18. Lunedì chiuso. Mostre MOSTRA DI... SCRITTURA “PAROLE PER STRADA” Apertura: da venerdì 2 dicembre 2011 a sabato 7 gennaio 2012. Viale del MART, Corso Bettini. Le parole escono dai libri e vanno incontro al lettore: esposizione dei dieci racconti selezionati nel concorso ad inviti Parole per Strada. Orario continuato.

San Michele all’Adige Mostre Carnevale re d’Europa II (2010-2012) Apertura: da venerdì 18 novembre 2011 a venerdì 6 gennaio 2012. Le mascherate invernali di fertilità nel contesto etnografico europeo. Orario: 9-12.30/14.30-18 (chiuso il lunedì). Info: Tel. 0461.650314; www.museosanmichele.it.

Mostre BENI COMUNI, PROPRIETA’ COLLETTIVE E USI CIVICI IN TRENTINO TRA ‘700 E ‘900 Storia - cartografia - documenti - oggetti della cultura materiale Apertura: da mercoledì 12 ottobre 2011 a venerdì 6 gennaio 2012. Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina. Mappe, documenti, oggetti della cultura materiale illustrano le trasformazioni delle secolari pratiche di utilizzo collettivo dei boschi e dei pascoli appartenenti alle comunità trentine intervenute nel corso dell’Ottocento e fino alla legge sugli “usi civici” del 1927. A cura di Mauro Nequirito. In collaborazione con la Soprintendenza per i beni librari, archivistici e archeologici della Provincia Autonoma di Trento. Info: Tel. 0461 650314 - www.museosanmichele.it. 9.00 - 12.30 / 14.30 - 18.00 - chiuso il lunedì.

Sanzeno Mostre NATURA INCANTATA Apertura: fino a domenica 8 gennaio 2012. Casa de Gentili. Mostra personale di Paolo Vallorz e Luciano Zanoni. Info APT Val di Non. Tel. 0463.830133. info@visitvaldinon. it - www.visitvaldinon.it.

SCURELLE Mostre MOSTRA DI RICAMI A cura dell’Associazione Dipingere con l’Ago. Apertura: dal 3 all’11 dicembre 2011. Orari: sabato 3 dicembre dalle 15-19; domenica 4, giovedì 8 e domenica 11 dicembre dalle ore 10-12/14-19; lunedì 5, martedì 6, mercoledì 7, venerdì 9 e sabato 10 ore14-18.

Sover Mostre I PRESEPI DE MONT Apertura: da venerdì 23 dicembre 2011 a venerdì 6 gennaio 2012. Vie del paese di Montesover. Mostra di presepi artigianali per le vie del paese di Montesover. Gli abitanti costruiscono all’esterno delle loro abitazioni dei presepi artigianali che decorano le vie del centro. All’inizio della gradinata della chiesa sarà presente una mappa, che vi farà da guida per trovare anche i presepi più nascosti. I presepi presenti sono circa trenta. Info: Apt. 0461.683110.

Telve di Sopra Mostre Museo etnografico della memoria storica e culturale di Telve di Sopra Apertura: da lunedì 24 ottobre 2011 a domenica 8 gennaio 2012. Collezione e donazione Tarcisio

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trentinomostre Trentin. Aperta tutte le domeniche e festivi dalle 15.00 alle 18.00. Apertura su richiesta per gruppi e scolaresche.

Tione Mostre ARTISTI GIUDICARIE ESTERIORI Apertura: da sabato 26 novembre a domenica 11 dicembre. Sale expo del Centro Studi Judicaria. Mostra collettiva. Aperto tutti i giorni ore 15.30-18.30 - chiuso giovedì 8 dicembre.

Trento Fiere Bollicine su Trento Apertura: da giovedì 24 novembre a domenica 11 dicembre. Palazzo Roccabruna - Incontri e suggestioni con sua eccellenza il Trentodoc. Tre settimane di degustazioni, approfondimenti, abbinamenti in compagnia del Trentodoc. Tel: 0461 887101. Mercati Mercatino di Natale a Trento Apertura: da sabato 19 novembre a venerdì 30 dicembre. Piazza Fiera - le casette di legno avvolgeranno la città in una magica atmosfera, con le luci, la musica, le decorazioni, i prodotti artigianali dal sapore antico, con le golosità enogastronomiche e il vin brulè. Info: www.apt.trento.it. Mostre Willy Verginer Apertura: fino a sabato 3 dicembre. Arte Boccanera, via Milano. La teoria di scultori gardenesi hanno saputo, in questi ultimi anni, aggiornare il proprio alfabeto iconografico senza tradire il proprio passato, le radici e la memoria che hanno fatto di questa valle uno dei luoghi privilegiati della lavorazione del legno. A questo non sfugge nemmeno Willy Verginer, già noto alle cronache dell’arte trentine. Info: 0461.984206, www.arteboccanera.com. Mostre PAESAGGI DI GUERRA Apertura: fino a domenica 29 gennaio 2012. Le Gallerie - Piedicastello. Mostra fotografica che conclude il progetto promosso dalla Rete Trentino Grande Guerra per ricordare e documentare il difficile 1919, il primo anno di pace e la prima stagione della ricostruzione. Ore 9-18. Chiuso il lunedì. Info: Fondazione Museo Storico del Trentino, tel. 0461 230482, www.museostorico.it. Mostre ETRUSCHI IN EUROPA Apertura: fino a lunedì 9 gennaio 2012. Museo delle Scienze. Mostra multimediale in 3D realizzata da Historia - Associazione per la Divulgazione e la Conservazione dei Beni Culturali d’Italia. Comple-

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tamente multimediale, la mostra si avvale della tecnologia anaglifica (occhialini bicolore) per consentire agli utenti di fare esperienze 3D dei principali siti archeologici etruschi, ricostruiti con puntualità così come sono nei siti originali. Ore 10 - 18. Chiuso il lunedì. Info: Museo delle Scienze - tel. 0461 270311, www.mtsn.tn.it. Mostre Nedko Solakov Apertura: da venerdì 7 ottobre 2011 a domenica 5 febbraio 2012. Fondazione Galleria Civica Trento, via Cavour 19 - mostra a cura di Andrea Viliani. All in (My) Order, with Exceptions. Orari: mar-dom 10-18. Lun chiuso. Ingresso gratuito. Tel: 0461 985511. Mostre MARCO CASENTINI Apertura: da lunedì 17 ottobre a giovedì 22 dicembre. Buonanno Arte Contemporanea, Via Roggia Grande, 5 - Mostra dal titolo “Day Dream”. L’artista italiano Marco Casentini, (La Spezia 1961), che si divide fra l’Italia e la California, sarà presente con una sua personale. Lun-giov 16-19.30, venerdì, sabato e altri orari su appuntamento. Info: 0461.262534 - Cell. 333.9133314 - buonannoac@virgilio.it - www.buonannoac.com. Mostre PADIGLIONE ITALIA DEL TRENTINO - ALTO ADIGE Apertura: da domenica 23 ottobre a giovedì 8 dicembre. Palazzo Trentini. Via Giannantonio Manci, 27. L’esposizione sarà divisa in due periodi. Nel primo periodo dal 23.10 al 13.11.2011 sarà presente un’opera di Mastro 7. La prestigiosa iniziativa promossa da Padiglione Italia, alla 54^ Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, per il 150° dell’Unità d’Italia, a cura di Vittorio Sgarbi, vedrà la presentazione degli artisti più rappresentativi del Trentino Alto Adige, scelti da un’apposita commissione di studio. Mastro 7, con il suo fondatore Settimo Tamanini, è stato scelto con la nuova opera Crateri Erranti. Info: Tel. 0461 213111. Mostre AFRICA da NOBEL volti che fermano i deserti Apertura: da venerdì 4 novembre a domenica 4 dicembre. c/o al Porteghet. Passaggio Dorigoni, 3. Mostra fotografica itinerante di Marco Pontoni, Laura Ruaben e Paolo Michelini. Orario: da martedì a sabato 7-20,domenica 8-20. Info: www.africadanobel. wordpress.com. Mostre WATERLIFE Apertura: da lunedì 21 novembre a domenica 4 dicembre. Trento Fiere. Via Briamasco, 5. Water e bidet dismessi, riciclati e trasfor-

mati dalla creatività di 70 artisti trentini in mostra. Orario: 9-12 / 16-20. Ingresso gratuito. Mostre VISITATE LE DOLOMITI! CENTO ANNI DI MANIFESTI Apertura: da mercoledì 23 novembre 2011 a domenica 4 marzo 2012. Palazzo Roccabruna. Un percorso attraverso un secolo di grafica pubblicitaria. Orari: martven.: 10-12; 15-18; sab-dom: 1018. Lunedì chiuso. Ingresso libero. Info: www.palazzoroccabruna.it. Mostre Scrivere con la luce. Dal particolare all’universale Apertura: da venerdì 25 novembre 2011 a domenica 8 gennaio 2012. Museo delle Scienze. L’esposizione nasce da un progetto sulla fotografia che, con l’aiuto di due fotografi dell’Associazione Trento Asa, ha affrontato il tema dell’ambiente “in macro”: ossia dell’osservazione e conoscenza della natura attraverso i dettagli che la rendono unica. Info: www. mtsn.tn.it.

Mostre KURT MAIR Apertura: da venerdì 25 novembre a sabato 24 dicembre. Galleria d’arte moderna e contemporanea “Fogolino” stamperia d’arte - Via SS. Trinità, 30. Orario: 10-12 / 1619. Chiuso festivi e lunedì mattina. Info: Tel. 0461.234482. Mostre OLTRE IL CONFLITTO Apertura: da martedì 29 novembre 2011 a venerdì 6 gennaio 2012. Gallerie di Piedicastello. Mostra fotografica di Marco Longari e tavola rotonda sul tema del conflitto. A cura di Thomas Pilati. Orari: da martedì a domenica 9-18.Ingresso libero. Info: www.legallerie.tn.it. Mostre PRESENTE REMOTO: UNA FUTURA ARCHEOLOGIA DELL’OGGI Apertura: da giovedì 1 dicembre 2011 a domenica 29 gennaio 2012. Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas. Piazza Cesare Battisti. Mostra a cura di il Funambolo. Cosa accadrebbe se in un futuro imprecisato senza memoria del nostro tempo un gruppo di archeologi si imbattesse nei resti della nostra civiltà? La mostra è visitabile da

martedì a domenica ore 9-13/1417.30. Info: Tel. 0461.230171; www.trentinocultura.net/archeologia.asp. Ore 18.30. Mostre LUCI E SEGRETI DELL’AMBIENTE ALPINO Apertura: da giovedì 1 a giovedì 15 dicembre. Centro Culturale Le Mura, a Trento, in via Dietro Le Mura B, 4, nel salone Patton e Pedron. La cura nel selezionare i soggetti, l’attenzione nel cogliere il momento migliore della giornata, l’accurata scelta delle inquadrature, hanno premiato l’autore. La mostra è visitabile dal martedì al sabato, con ingresso libero. Mostre CHARTA, CHARTAE Apertura: da sabato 3 dicembre 2011 a sabato 28 gennaio 2012. Galleria d’arte il Castello - Via degli Orbi 25 - I piano. Mostra collettiva. Orari: 10-12.30 / 16-19.30. Lunedì mattina chiuso, domenica su appuntamento. Info: Tel. 0461.090223. Mostre Being Human: I luoghi della presenza Apertura: da venerdì 9 a domenica 18 dicembre. Palazzo Lodron. Mostra di Matteo Boato e AleDima. Info: www.matteoboato.net; www.aledima.it. Mostre OPERA CIVICA (TN) Apertura: da sabato 10 a martedì 27 dicembre. Spazio foyer Centro Servizi Culturali Santa Chiara - Via S. Croce. 67. David Aaron Angeli “Conus Elaphus”,Federico Lanaro “Home Sweet Home”, Francesco Mattuzzi “The Weight of Dreams”, Matteo Rosa “Passeggero”.Orari di apertura: martedì-domenica, 10-12 e 13-18. Info: www.fondazionegalleriacivica.tn.it, Tel. 0461.985511. Mostre MOSTRA FOTOGRAFICA Apertura: da venerdì 16 dicembre 2011 a domenica 8 gennaio 2012. Castello del Buonconsiglio. Mostra fotografica di Sabrina Gasperini. Orario: 9.30-17. Entrata libera. Mostre Difesa e governo del Paese. Il Landlibell trentino-tirolese del 1511 Apertura: da sabato 17 dicembre 2011 a sabato 31 marzo 2012. Castello del Buonconsiglio. Nell’inverno 2011-2012 al Castello del Bonconsiglio di Trento si potrà ammirare la mostra dedicata al “Landlibell” che compie 500 anni. Questo “Libello del Paese” fu un patto sottoscritto dalla Dieta di Innsbruck il 23 giugno 1511. Con esso si prevedeva l’obbligo di leva della Contea del Tirolo (compreso il principato vescovile di Trento) durante le guerre d’Italia. Orario: 9.30-17.00. Lunedì chiuso. Info: tel. 0461 233770; www.buonconsiglio.it; info@buonconsiglio.it.



trentinoappuntamenti

la magia del natale affascina tutti

I

l duemilaundici si chiude alla grande, con grandi appuntamenti musicali e, soprattutto con la magica tradizione dei Mercatini di Natale che fa del

Trentino oramai un’attrazione a livello europeo. Ma vediamo dunque cosa ci riservano le sette note. L’appuntamento con Antonella

Ruggiero,

storica voce dei Matia Bazar, è per il 22 dicembre al Teatro Auditorium, con lo spettacolo “I Regali di Natale”, in cui rivisiterà tutti i più grandi classici natalizi. Altro genere e altro personaggio il 12 dicembre:

Vinicio Capossela con “Marinai, profeti e balene” approderà il 12 dicembre all’Auditorium di Trento. A Levico Terme, segnaliamo, il

paolo rossi

N

asce a Monfalcone, si trasferisce, durante l’età adolescenziale, a Ferrara dove consegue il diploma di perito chimico. Considerato milanese d’adozione, Paolo Rossi spazia da trent’anni dai club ai grandi palcoscenici, dal teatro tradizionale al cabaret, dalla televisione al tendone da circo. Il proprio stile è caratterizzato dall’immergersi appieno nelle tematiche dell’oggi e dall’insegnamento dei classici antichi e moderni: da Shakespeare a Molière a Bertolt Brecht, alla amatissima commedia dell’Arte. Apprendista comico sulle pedane dei club, esordisce come attore nel 1978 in Histoire du Soldat per la regia di Dario Fo. A lungo con la compagnia del Teatro dell’Elfo, nel 1984 interpreta Nemico di Classe diretto da Elio De Capitani e, nel 1985, Amanti e Comedians diretti da Gabriele Salvatores; veste poi i panni di Ariel ne La Tempesta con Carlo Cecchi. Presto emerge il suo personale modo di fare teatro: si produce in Recital, Chiamatemi Kowalski, The Times They Are a-Changin …Un’altra Volta …Again!, cui seguono spettacoli dalla struttura originale che li fa definire “antimusical sociali”, tutti con la regia di Giampiero Solari: tra questi, Le Visioni di Mortimer (1988); La Commedia da due lire (1990), esperienza di rilettura di un particolarissimo classico come L’opera del Mendicante di John Gay; C’è quel che c’è e contemporaneamente il monologo Operaccia Romantica del 1991, con cui Rossi offre un quadro irriverente dell’Italia.

16 dicembre, il concerto dei True Voice Gospel

Portland di Trento, in scena il “Dittico della Fame”,

Singers e il 26 la

9 dicembre, e “Tonight Lenny Bruce. Colpevole” il 14.

messa in scena

Da Trento a Rovereto, passando per gli altri palcoscenici,

del musical “La

entrano nel vivo le stagioni ufficiali dei grossi centri: tra i

Sirenetta”, in una sorta di strenna natalizia per i più

titoli, “Per non morire di mafia” con Sebastiano Lo Monaco

piccini.

e “Mistero Buffo 2.0” di e con Paolo

Ma come dicevamo, torna il Natale, il momento più

dall’arcinota pièce satirica di Dario Fo.

bello dell’anno! In Trentino la festa è davvero speciale:

Non resteranno a bocca asciutta nemmeno gli appassionati

scopri i profumi e i colori delle feste nei più bei

di danza. Le rivisitazioni dei classici della danza e le

Mercatini di Natale del Trentino.

Rossi,

acrobazie dei Sonics saranno una delle attrazioni. Ma

Giungere qui nel periodo natalizio significa immergersi

dicembre offre anche la ghiotta e consueta sorpresa di fine

in un’atmosfera magica e familiare fatta di profumi,

anno.

di sapori e di luci soffuse. Trento, Caldonazzo, Levico

Fino all’11 dicembre, il metodo classico di montagna

Terme e poi Rango, Arco e tutti gli altri aspettano residenti e ospiti per celebrare il magico rito del Natale. Per il teatro, cominciando dal cartellone del teatro 120

tmdicembre

protagonista a Palazzo Roccabruna con Bollicine

su Trento: incontri, degustazioni e molto altro per celebrare tutte i produttori e le etichette di Trentodoc


trentinoappuntamenti 1 giovedì Cultura Conferenza Cavalese. Ore 20.30. Biblioteca. La paura di decidere: l’angoscia di Kierkegaard. Un percorso tra le paure e le angosce dell’individuo moderno, atterrito dalla solitudine di fronte alle grandi scelte e alle decisioni quotidiane, intimidito dalla necessità di ritrovare il senso della vita. A cura di Alessandro Genovese e Nicola Zuin. Info: tel. 0462.231150, cavalese@ biblio.infotn.it. Cultura La memoria del cibo Riva del Garda. Ore 17.30. Biblioteca civica. Video installazione a cura di Sara Maino con letture a cura del Gruppo di lettura “Il tè delle letture”. Info: Ingarda Trentino 0464.554444. Teatro BUONANOTTE BRIVIDO Tesero. Ore 21. Teatro Comunale. Di e con Giorgio Donati, Jacob Olesen, Ted Keijser. Regia di Giovanni Calò. Con la Compagnia DonatiOlesen. Info: biglietteria del Teatro Comunale (tel. 0462.815040 oppure 348.3200766).

2 venerdì Cultura Zucche, zuppe e pan di zenzero: la cucina mostruosa di Tim Burton Varone. Ore 20.30. Centro Civico ex Chiesa Santa Maria del Pernone. In collaborazione con la rassegna “Tutti nello stesso piatto” con la coop. Mandacarù. Con Francesca Rosso e Maria Teresa Di Marco. Info: Ingarda Trentino 0464.554444. Cultura Convegno Trento. Ore 10. Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas. Piazza Cesare Battisti. “Matrimoni misti: una via per l’integrazione fra i popoli”. Un incontro di studio coordinato dal Progetto Alteritas per studiare come l’integrazione sociale mediante matrimoni misti sia una modalità che l’uomo sperimenta da sempre. Nel corso del convegno multidisciplinare e internazionale si cercherà di capire quali sono i meccanismi che regolano tale fenomeno nel passato e nel presente. Info: Tel. 0461.230171; www.trentinocultura.net/archeologia.asp. Cultura Presentazione libro Rovereto. Ore 16. Urban Center Corso Rosmini. Presentazione del libro “Donne in città”- edito da Zandonai Editore saranno presenti le autrici a cura delle Formichine. Info: tel. 0464-452253, www.comune.rovereto.tn.it.

Cultura PAROLE PER STRADA Rovereto. Ore 20.30. Sala delle conferenze del Mart. Performance di Andrea Castelli con Francesca Velardita a cura dell’Associazione Il Furore dei Libri. Info: tel. 0464-452253, www.comune.rovereto.tn.it. Cultura Conferenza Trento. Ore 17. Aula Magna Liceo Classico “Giovanni Prati” - Via SS. Trinità, 38. “Educazione e scuola nella tradizione proverbiale antica”. Relatore: prof. Renzo Tosi. Cultura SERATA INAUGURALE Rovereto. Ore 20.30. Sala Conferenze MART, Corso Bettini. Il libro perduto: performance teatrale di di Andrea Castelli. Distribuzione delle antologie omaggio Il libro perduto. I racconti svelati: proclamazione dei dieci racconti selezionati. Famiglia LA FAMIGLIA IMMIGRATA. LA DOMANDA DI SALUTE DEL BAMBINO E DELL’ADOLESCENTE Vigolo Vattaro. Ore 20.30. Auditorium. Percorso di conoscenza della realtà della famiglia nel contesto odierno e locale “Famiglia come”. Interverrà il dott. Carmelo Fanelli. Musica Concerto Trento. Ore 20.45. Sala Verdi. Con Géza Hosszu-Legocky, violino; Steve Smonora, cimbalom. Brahms/Bakaleinikoff: Variations on Hungarian Dance; B. Bartok: Romanian folk dances Sz56; P. de Sarasate: Gypsy Airs; V. Monti: Czardas; G. Dinicu: Hora staccato Skylark; J. Hubay: Variations about an Hungarian Theme; Hungarian Traditional: Whistle Hora - Kuruc; Songs - Doina and Hora - Csardas Music; Gershwin/Heifetz: Porgy & Bess: Summertime, A; Woman Is A Sometime Thing, It Ain’t Necessarily So, Bess, You Is My Woman Now.. Info: Tel. 0461.985244, www.filarmonica-trento.it, info@ filarmonica-trento.it. Teatro ragazzi LA FIABA DELL’INVENTORE SCIENZIATO Taio. Ore 16.45. Teatro Cinema Comunale. Commedia di Sergio Manfio. Con Sergio e Francesco Manfio. Con la Compagnia “Gli Alcuni”. Info: Biblioteca di Taio Tel. 0463.467189.

3 sabato Cultura La voce dell’anima Dro. Ore 20.30. Chiesa di Sant’Antonio. Serata dedicata all’ascolto, con poesia e musica. Spunti di riflessione sulla vera essenza del vivere. Annalia Costantini con la

Sala per banchetti e cerimonie Trento c/o Aeroporto “G. Caproni” tel. 0461/944999 sua poesia ci guiderà nel mondo delle emozioni con accompagnamento musicale di arpa e violino. Le poesie saranno portate all’ascolto delle persone attraverso la voce di Patrizia Perini con Alexandra Selleri all’arpa e Sergio La Vaccara al violino. Info: 349.5224292 - 338.3253316; www.ass-andromeda.ea29.com. Cultura Asta n. 51 Trento. Ore 15. Casa d’Aste von Morenberg - Via Malpaga, 11. Gioielli e orologi. Info: 0461 263555. Cultura Asta n. 50 Trento. Ore 11. Casa d’Aste von Morenberg - Via Malpaga, 11. Tassidermia. Info: 0461 263555. Cultura presentazione libro Stedro di Segonzano. Ore 20.30. “I Villaggi dai camini spenti” di Alberto Folgheraiter (Curcu & Genovese). Sala Parrocchiale. Ingresso libero. Info: tel. 0461.362155. Danza Tango x 3 Cimego. Ore 20.45. Teatro Comunale. Quattro musicisti eseguiranno tanghi moderni e più tradizionali con l’aggiunta dell’esibizione di due ballerini argentini. Con Luca Degani (bandoneòn), Leonardo Sapere (violoncello), Giannantonio Mutto (pianoforte) e Sante Braia (contrabasso) e con Elena Garis e Marcelo Balonzo. Ingresso gratuito. Folklore La festa del Sud Rovereto. Centro Storico e Piazza Erbe. Settimana all’insegna delle magiche atmosfere del sud d’Italia. Ospiti d’onore gli amici di Lampedusa che inaugurano la settimana dedicata alla loro isola con incontri a tema, gastronomia, musica, racconti e riflessioni. Piazza erbe, allestita con i simboli delle loro tradizioni, diventa punto di incontro con la musica e le prelibatezze siciliane. Info: www.visitrovereto.it. Folklore NatalArte a Corte Caldonazzo. Magnifica Corte Trapp, piazza della Chiesa. ore 14.30. Angeli...in un soffio. Laboratorio per bambini a cura dell’EcoMuseo Vanoi. ore 15.30. Esibizione del Corpo Bandistico di Caldonazzo. Info: tel. 0461-706101.

Musica Trento. Ore 20.30. Badia di S. Lorenzo. Coro Altreterre in concerto, in favore dell’Associazione diabete giovanile del Trentino. Opera lirica apri le tue ali Rovereto. Ore 20.30. Audiorium Melotti - con la Compagnia Amici dell’operetta. Info: Tel. 0464 452253 - 452256 - cultura@comune.rovereto.tn.it - www.comune. rovereto.tn.it. Per i più piccoli TA-KA-DI-DUM! Trento. Ore 17.30. Sala Filarmonica. Tamburi? Batteria? Timpani? Piatti?? Finalmente i nostri musicisti potranno lasciare a casa i loro pesanti ed ingombranti strumenti! E sapete perché? Scopriranno di averli già incorporati! Con Stephane Gourlay, Elisa Romeo, Francesca Righi, Michele Filosi. Info: Società Filarmonica - Tel. 0461/985244. www.filarmonicatrento.it. Teatro IL BUGIARDO Trento . Ore 20.45. Teatro Cuminetti. Ovvero l’arte dell’invenzione di Carlo Goldoni con la Compagnia Kalambur Teatro di Venezia. Spettacolo fuori concorso. Serata conclusiva e premiazioni per la 15ª Edizione di “Palcoscenico Trentino”. Info: tel. 0461-237352 info@cofas.it. Teatro METI, NA SUOCERA EN CASA Civezzano. Ore 20.45. Teatro Comunale “Luigi Pirandello”. Con l’Associazione Teatrale “Dolomiti” di S. Lorenzo in Banale per la Rassegna Teatrale “Bruno Palaoro”.Info: tel. 0461-237352 info@cofas.it. Teatro BENIAMINO CIOPETA APALTATOR Sopramonte . Ore 21. Teatro Parrocchiale. Commedia di Artemio Giovagnoni - trad. e adatt. in dialetto trentino di Carlo Giacomoni con la Filo “Concordia ‘74” di Povo. Per la 21ª Rassegna Teatrale a Sopramonte. Info: tel. 0461-237352 info@cofas.it. Teatro REFUGIUM PECCATORUM Nave S. Rocco. Ore 20.45. Teatro Parrocchiale. Commedia di Gabriele Bernardi con la Compagnia Teatrale “El Feral” di Primiero per la Rassegna Teatrale organiz-

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trentinoappuntamenti Teatro ragazzi AMICO NUOVO Cognola. Ore 16.30. Teatro Auditorium. Commedia con la Compagnia “Argento Vivo” di Cognola. Per la 9ª Rassegna Provinciale di Teatro Amatoriale per Ragazzi. Info: tel. 0461-237352 info@cofas.it.

zata dalla Filo “S. Rocco” di Nave S. Rocco. Info: tel. 0461-237352 info@cofas.it. Teatro NE VEDEN DA LA LULU’ Povo. Ore 21. Teatro Parrocchiale. Commedia di Massimo Brusasco - trad. e adatt. in trentino di Lina Lisciotto con la Compagnia Teatrale “Strapaes” di S. Giacomo di Laives. Per la XXIV Rassegna Teatrale “Isidoro Trentin”. Info: tel. 0461-237352 info@cofas.it. Teatro COSSA EN FENTE DEL NONO? Avio. Ore 20.45. Teatro Parrocchiale. Commedia di Adriana Zardini con la Filodrammatica “I Rusteghi” di Avio. Per il 6° Memorial “Alberto Salvetti”. Info: tel. 0461237352 info@cofas.it. Teatro SPETTACOLO DI VARIETà Cognola. Ore 20.45. Teatro. Di e con Loredana Cont. Per la Rassegna Teatrale “Teatroincollina”.Info: tel. 0461-237352 info@cofas.it. Teatro STORIA D’ITALIA IN 150 DATE Vezzano. Ore 20.45. Teatro Valle dei Laghi. Per la rassegna “Specchi Riflessi”. Bruno Gambarotta insieme alle Sorelle Suburbe di Carlo Fruttero e Massimo Gramellini, daranno vita a una sorta di cabaret storico-politico, a un recital divertito e irriverente che racconta caratteri della vita del nostro Paese dagli anni in cui l’Italia era appena stata unificata fino ai giorni nostri. Info: Tel. 0461.340158; info@teatrovalledeilaghi.it; www. teatrovalledeilaghi.it. Teatro RESTERÀ EN ÒM CHE ‘L SARÀ BÒN DE DIR DE NO!!! Faver. Ore 21. Spettacolo di e con Dialin e Livio Andreatta alla voce, Massimiliano Rizzoli al contrabbasso, Mattia Nardin alla chitarra, Stefano Nardon Babol alle percussioni, Vera Rossi e Michele Dallagiacoma lettori, foto di Claudio Gottardi e opere di Claus Soraperra. Info: Sorgente ‘90, Cell. 328.1344805, info@sorgente90. it, www.sorgente90.it. Teatro L’INSOSTENIBILE LEGGEREZZA... Ledro. Ore 21. Centro Culturale Locca di Concei. Commedia di Marina Thovez. Con Marina Thovez e Mario Zucca. Con l’”Associazione Culturale Ludus in Fabula”. Info: Comune Tel.0464.592711oppure 0464.592722. Teatro TOCCATA E FUGA Brentonico. Ore 21. Teatro Monte Baldo. Commedia di Derek Benfield. Con Gigi Sammarchi, Patrizia Rossetti,Vera Castagna,Marco Vaccari, Gloria Anselmi. Regia di Marco Vaccari con la Compagnia

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Sala riunioni - Sala Banchetti TRENTO Via Pomeranos, 2 Loc. Mattarello Tel. 0461/944545 www.adigehotel.it

Fama Fantasma. Info: Biblioteca Comunale Tel. 0464.395059. Teatro ragazzi A.A.A. CERCASI BEFANA!!! Vigolo Vattaro. Ore 20.30. Teatro S. Ermete. Commedia con la Compagnia Teatrale “Appunti & Scarabocchi” di Gardolo. Per la 9ª Rassegna Provinciale di Teatro Amatoriale per Ragazzi. Info: tel. 0461-237352 info@cofas.it. Teatro ragazzi VOGLIO LA LUNA Trento. Ore 15.30 e 17.30. Teatro S. Marco. Teatro d’attore e figura. Ideazione e regia Simone Guerro, Lucia Palozzi. Con Ilaria Sebastianelli, Fabio Spadoni, Simone Guerro. Età consigliata: dai 4 anni. Info: Centro Servizi Culturali Santa Chiara Tel. 0461/213834 - n. verde 800-013952.

4 domenica Cultura Asta n. 52 Trento. Ore 10. Casa d’Aste von Morenberg - Via Malpaga, 11. Oggetti d’arte. Dipinti, arredi. Arte moderna e contemporanea. Info: 0461 263555. Folklore La festa del Sud Rovereto. Centro Storico e Piazza Erbe. Settimana all’insegna delle magiche atmosfere del sud d’Italia. Ospiti d’onore gli amici di Lampedusa che inaugurano la settimana dedicata alla loro isola con incontri a tema, gastronomia, musica, racconti e riflessioni. Piazza erbe, allestita con i simboli delle loro tradizioni, diventa punto di incontro con la musica e le prelibatezze siciliane. Info: www.visitrovereto.it. Folklore NatalArte a Corte Caldonazzo. Magnifica Corte Trapp, piazza della Chiesa. ore 14.00.Il Truccabimbi. Face-Painting e sculture di palloncini con Cristiana. ore 15.30. Esibizione Coro la Tor di Caldonazzo. Info: tel. 0461-706101.

Opera lirica apri le tue ali Rovereto. Ore 20.30. Audiorium Melotti - con la Compagnia Amici dell’operetta. Info: Tel. 0464 452253 - 452256 - cultura@comune.rovereto.tn.it - www.comune. rovereto.tn.it. Teatro IL TESORO DEI NANI Civezzano. Ore 16. Teatro comunale Luigi Pirandello. All’interno della rassegna teatrale per ragazzi “Il Grillo Parlante” spettacolo con i burattini di Luciano Gottardi. Ingresso: adulti € 4,00, ragazzi € 3,00. Info: filocivezzano@libero.it, www.filocivezzano.altervista.org. Teatro GLI INGANNATI Grumes. Ore 16. Tatro Le Fontanelle. all’interno della 6^ rassegna teatrale “Rassegnamoci al meglio” rappresentazione teatrale in due atti del testo dell’Accademia Intronati di Siena, adattato da Luigi Lunari, presentato dalla Filodrammatica Gad Città di Trento. Ingresso a pagamento. Info: A.p.T. 0461 683110.

Teatro ragazzi LE AVVENTURE DI GASPAROTTO Moena. Ore 16.30. Teatro Parrocchiale. Commedia con l’Associazione “Amici del Teatro” di Moena. Per la 9ª Rassegna Provinciale di Teatro Amatoriale per Ragazzi. Info: tel. 0461-237352 info@cofas.it. Teatro ragazzi VOGLIO LA LUNA Trento. Ore 15.30 e 17.30. Teatro S. Marco. Teatro d’attore e figura. Ideazione e regia Simone Guerro, Lucia Palozzi. Con Ilaria Sebastianelli, Fabio Spadoni, Simone Guerro. Età consigliata: dai 4 anni. Info: Centro Servizi Culturali Santa Chiara Tel. 0461/213834 - n. verde 800-013952. Teatro ragazzi STORIA DI UNA GABBIANELLA E DEL GATTO CHE LE INSEGNÒ A VOLARE Tione di Trento. Ore 15. Teatro Comunale. Spettacolo di teatro d’attore e video tratto dall’omonimo racconto di Luis Sepúlveda. Di Carlo Presotto e Titino Carrara. Con Carlo Presotto, Giorgia Antonelli,Matteo Balbo. Regia di Titino Carrara con la Compagnia La Piccionaia / Carrara - Teatro Stabile di Innovazione. Info: Biblioteca di Tione Tel. 0465.322018 e presso il Consorzio Turistico Giudicarie Centrali di Tione Tel. 0465.323090 ore 8.30-12.30 / 15-18.30 nei giorni di apertura (da lunedì a sabato).

5 lunedì Folklore La festa del Sud Rovereto. Centro Storico e Piazza Erbe. Settimana all’insegna delle magiche atmosfere del sud d’Italia.


trentinoappuntamenti Ospiti d’onore gli amici di Lampedusa che inaugurano la settimana dedicata alla loro isola con incontri a tema, gastronomia, musica, racconti e riflessioni. Piazza erbe, allestita con i simboli delle loro tradizioni, diventa punto di incontro con la musica e le prelibatezze siciliane. Info: www.visitrovereto.it. Teatro ALTRI PERCORSI - Per non morire di mafia Trento. Ore 20.30. Teatro Cuminetti. Di Pietro Grasso. Regia Alessandro Pizzech. Il monologo, affidato alle capacità attorali di Sebastiano Lo Monaco, porta in palcoscenico la testimonianza umana e professionale, le riflessioni e gli interrogativi che il Procuratore Nazionale Antimafia, Pietro Grasso, si pone nel suo libro dal titolo omonimo. Partendo dall’assunto, teorizzato da Falcone e Borsellino, che per combattere la mafia è necessario conoscerla, Grasso sostiene che oggi, per contrastarla, è indispensabile avere anche la percezione esatta della sua pericolosità. Nasce da questi presupposti la scrittura scenica di Nicola Fano che punta a collocare l’esperienza della lotta alla mafia nel rito collettivo dell’incontro fra il teatro e la società civile: per far parlare, discutere, reagire.. Info: Centro Servizi Culturali Santa Chiara Tel. 0461.213834 - n. verde 800-013952. Teatro CENA A SORPRESA Tione diTrento. Ore 21. Teatro Comunale. Commedia di Neil Simon. Con Giuseppe Pambieri, Giancarlo Zanetti, Lia Tanzi. Regia di Giovanni Lombardo Radice con la Compagnia Lux Teatro. Info: Biblioteca di Tione Tel. 0465.322018 e presso il Consorzio Turistico Giudicarie Centrali di Tione Tel. 0465.323090 ore 8.30-12.30 / 15-18.30 nei giorni di apertura (da lunedì a sabato).

6 martedì Cultura Letture di poesie Trento. Ore 16.45. Società “Dante Alighieri”, via Dordi, 8. “La casa delle fiaccole” - Poesie di Gino Pastega - Presentazione critica di Italo Bonassi, Letture di Giuliana Raffaelli, chitarra di Stefano Cattoni.. Info: tel. 0461-239994. Folklore La festa del Sud Rovereto. Centro Storico e Piazza Erbe. Settimana all’insegna delle magiche atmosfere del sud d’Italia. Ospiti d’onore gli amici di Lampedusa che inaugurano la settimana dedicata alla loro isola con incontri a tema, gastronomia, musica, racconti e riflessioni. Piazza erbe, allestita con i simboli delle loro tradizioni, diventa punto di incontro con la musica e le prelibatezze siciliane. Info: www.visitrovereto.it.

Teatro ALTRI PERCORSI - Per non morire di mafia Trento. Ore 20.30. Teatro Cuminetti. Di Pietro Grasso. Regia Alessandro Pizzech. Il monologo, affidato alle capacità attorali di Sebastiano Lo Monaco, porta in palcoscenico la testimonianza umana e professionale, le riflessioni e gli interrogativi che il Procuratore Nazionale Antimafia, Pietro Grasso, si pone nel suo libro dal titolo omonimo. Partendo dall’assunto, teorizzato da Falcone e Borsellino, che per combattere la mafia è necessario conoscerla, Grasso sostiene che oggi, per contrastarla, è indispensabile avere anche la percezione esatta della sua pericolosità. Nasce da questi presupposti la scrittura scenica di Nicola Fano che punta a collocare l’esperienza della lotta alla mafia nel rito collettivo dell’incontro fra il teatro e la società civile: per far parlare, discutere, reagire.. Info: Centro Servizi Culturali Santa Chiara Tel. 0461.213834 - n. verde 800-013952. Teatro LA DONNA CHE SBATTEVA NELLE PORTE Riva del Garda. Ore 21. Palazzo dei Congressi. Di Roddy Doyle. Con Marina Massironi. Regia di Giorgio Gallione. Con il Teatro dell’Archivolto. Info: Servizio Attività Culturali Intercomunale di Arco e Riva del Garda - Sede di Riva del Garda - Tel. 0464.573916.

7 mercoledì Cultura NUMEROLOGIA Dro. Ore 20.45. Centro Eco Prisma & Salute. Laboratorio esperenziale condotto da Marzio Sommavilla. Un viaggio affascinante e stimolante attraverso alcuni dei più familiari simboli con i quali ci incontriamo ogni giorno: i numeri. Info: 349.5224292 - 338.3253316; www.ass-andromeda.ea29.com. Cultura VIAGGI@NDO: YEMEN Faver. Ore 20.30. Molin de Portegnach. Serata in compagnia di Mario Paolazzi con immagini e racconti alla scoperta dello Yemen, della sua cultura e delle sue tradizioni. Ingresso libero. Info: Sorgente ‘90 328 1344805, info@sorgente90.it, www.sorgente90.it. Danza Le Vergini Rovereto. Ore 20.45. Auditorium Fausto Melotti, Corso Bettini, 43. Coreografia Matteo Levaggi. Danzatori Kristin Furnes, Manuela Maugeri, Viola Scaglione, Giuseppe Cannizzo, Gert Gijbels, Vito Pansini. Produzione Balletto Teatro di Torino, direttore artistico Loredana Furno. Balletto Teatro di Torino, Matteo Levaggi, Corpicrudi. Info: tel. 0464-452253, www.comune. rovereto.tn.it.

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trentinoappuntamenti Folklore La festa del Sud Rovereto. Centro Storico e Piazza Erbe. Settimana all’insegna delle magiche atmosfere del sud d’Italia. Ospiti d’onore gli amici di Lampedusa che inaugurano la settimana dedicata alla loro isola con incontri a tema, gastronomia, musica, racconti e riflessioni. Piazza erbe, allestita con i simboli delle loro tradizioni, diventa punto di incontro con la musica e le prelibatezze siciliane. Info: www.visitrovereto.it. Musica Orchestra “Haydn” Trento. Ore 20.30. Auditorium. Jesús López-Cobos, direttore. Juan Crisóstomo de Arriaga. Los esclavos felices: Ouverture. Sinfonia in re minore. Francis Poulenc sinfonietta. Info: tel. 0461-213811.

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Teatro IL MITO IERI E OGGI EDIPO A HIROSHIMA. UN URLO DI PACE Trento. Ore 17.30. Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas. Piazza Cesare Battisti. Dal testo di Luigi Candoni. Recital a cura di Alfonso Masi. Con Ester D’Amato, Mariabruna Fait, Michele Comite, Alfonso Masi, Emanuele Pianta, interventi mimici di Sonia Dalfovo, interventi fonici di Germano Wolf. Ingresso libero. Info: Tel. 0461.230171; www.trentinocultura.net/archeologia.asp. Teatro DUE VECCHIETTE VANNO A NORD Ala. Ore 21. Teatro Giacomo Sartori. Commedia di Pierre Notte. Con Iaia Forte e Daniela Piperno. Regia di Marcello Cotugno. Doppia Effe production S.r.l. Info: Ufficio Attività Culturali, Turistiche e Sportive del Comune di Ala (tel. 0464.674068); presso il Teatro Giacomo Sartori (tel.0464.671633) il giorno dello spettacolo dalle ore 18.

8 giovedì Folklore La festa del Sud Rovereto. Centro Storico e Piazza Erbe. Settimana all’insegna delle magiche atmosfere del sud d’Italia. Ospiti d’onore gli amici di Lampedusa che inaugurano la settimana dedicata alla loro isola con incontri a tema, gastronomia, musica, racconti e riflessioni. Piazza erbe, allestita con i simboli delle loro tradizioni, diventa punto di incontro con la musica e le prelibatezze siciliane. Info: www.visitrovereto.it. Folklore NatalArte a Corte Caldonazzo. Magnifica Corte Trapp, piazza della Chiesa. Ore 14.30. I gioielli monelli. Laboratorio per bambini a cura del Mastro Orafo Fiorenzo Scartezzini. Ore 15.30. Esibizione del Gruppo Folk di Caldonazzo. Balli e rievocazione degli antichi mestieri. Info: tel. 0461-706101. Folklore Santa Massenza: la notte degli alambicchi accesi Santa Massenza. Ore 18 e 21. Le distillerie storiche di Trentino Grappa al centro di uno spettacolo itinerante nelle vie del borgo Info: www.visittrentino.it/alambicchiaccesi. Info: tel. 0461-216000. Musica 9° CONCERTO DELL’IMMACOLATA Baselga di Piné. Ore 20.30. Santuario di Montagnaga. All’interno della rassegna Natale in Armonia in occasione della festa dell’Immacolata concerto del Coro Co-


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9 venerdì Cultura PRESENTAZIONE LIBRO Trento. Ore 17.30. Palazzo Geremia. “Dialetto informa” di Renzo Francescotti (Curcu&Genovese). Presentano: Pino Loperfido e Pierangelo Giovanetti. Cabaret CABARET AMORE MIO Trento. Ore 21. Auditorium, via S. Croce, Trento. Con “Finché c’è la salute”, Cochi e Renato ci catapulteranno in un mondo di comicità intrisa di assurdo, quasi in stile “british”. Una cascata di gags, canzoni, modi di dire, gesti che nell’arco degli anni sono entrati a far parte del nostro modo di vivere saranno gli ingredienti dello spettacolo. I due cantastorie riproporranno veri cavalli di battaglia e nuove trovate dalla forte denotazione comica. Nel titolo è racchiuso un messaggio che conferma il forte desiderio di Cochi e Renato di continuare a intrattenere, divertire, commuovere e far sognare il pubblico finché la “salute lo permetterà”.Forse un messaggio che è anche scongiuro scaramantico. Ad accompagnare i due comici una band di altissimo livello. Cultura Hdemia - Scuola olistica Caldonazzo. Ore 20.30. Biblioteca. Presentazione Microoganismi effettivi con Fausto Nicolussi. Info: tel. 348.5226209. Danza I Bislacchi: omaggio a Fellini Vezzano. Ore 20.30. Teatro Valle dei Lahi. Compagnia emiliana Artemis di Monica Casadei - Sulle celebri note di Nino Rota, questa coreografia s’ispira all’universo dell’indimenticabile cineasta, attraverso rievocazioni e creazioni d’immagini, scene e personaggi di alcuni suoi film. Info: www. centrosantachiara.it - n. verde 800 013952. Folklore La festa del Sud Rovereto. Centro Storico e Piazza Erbe. Settimana all’insegna delle magiche atmosfere del sud d’Italia. Ospiti d’onore gli amici di Lampedusa che inaugurano la settimana dedicata alla loro isola con incontri a tema, gastronomia, musica,

racconti e riflessioni. Piazza erbe, allestita con i simboli delle loro tradizioni, diventa punto di incontro con la musica e le prelibatezze siciliane. Info: www.visitrovereto.it. Folklore NatalArte a Corte Caldonazzo. Magnifica Corte Trapp, piazza della Chiesa. Ore 15.00. I gioielli monelli. Laboratorio per bambini a cura del Mastro Orafo Fiorenzo Scartezzini. Ore 16.30. Note dell’infanzia Concerto per bambini con Cristina Plancher. Info: tel. 0461-706101. Folklore Santa Massenza: la notte degli alambicchi accesi Santa Massenza. Ore 18 e 21. Le distillerie storiche di Trentino Grappa al centro di uno spettacolo itinerante nelle vie del borgo Info: www.visittrentino.it/alambicchiaccesi . Info: tel. 0461-216000. Teatro ALTRI PERCORSI - Per non morire di mafia Trento. Ore 20.30. Teatro Cuminetti. Di Pietro Grasso. Regia Alessandro Pizzech. Il monologo, affidato alle capacità attorali di Sebastiano Lo Monaco, porta in palcoscenico la testimonianza umana e professionale, le riflessioni e gli interrogativi che il Procuratore Nazionale Antimafia, Pietro Grasso, si pone nel suo libro dal titolo omonimo. Partendo dall’assunto, teorizzato da Falcone e Borsellino, che per combattere la mafia è necessario conoscerla, Grasso sostiene che oggi, per contrastarla, è indispensabile avere anche la percezione esatta della sua pericolosità. Nasce da questi presupposti la scrittura scenica di Nicola Fano che punta a collocare l’esperienza della lotta alla mafia nel rito collettivo dell’incontro fra il teatro e la società civile: per far parlare, discutere, reagire. Info: Centro Servizi Culturali Santa Chiara Tel. 0461.213834 - n. verde 800-013952. Teatro COCHI E RENATO Trento. Ore 21. Teatro Auditorium. Di e con Cochi Ponzoni e Renato Pozzetto con Band dal vivo. Ritorna il divertente mondo di Cochi e Renato con la sua comicità intrisa di assurdo. ˝Finché c’è la salute˝ è uno spettacolo andato in scena per alcune date nella scorsa stagione ma che ritorna ˝On Stage˝ con nuovi pezzi abilmente miscelati a pezzi d’annata. Sul palco vengono riproposti quindi cavalli di battaglia ma anche nuove trovate dalla forte denotazione comica. Caratteristica tipica dei due interpreti è l’umorismo graffiante e il non-sense. Info: Centro Servizi Culturali Santa Chiara Tel. 0461.213834 - n. verde 800-013952.

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1 dicembre alle 18.00: La fisica delle bollicine Presso il Museo delle Scienze in via Calepina 14 (ingresso gratuito) 2 dicembre alle 11.00: Il lancio del bouquet A cura di Pedrotti Spumanti - Nomi (TN) 3 dicembre alle 18.00: Abate Nero: interpretazione di un territorio A cura di Abate Nero - Trento 1 dicembre alle 18.00: La prima di Opera a Palazzo Roccabruna A cura di opera vitivinicola in Valdicembra - Giovo (TN) A TAVOLA CON IL TRENTODOC Sabato 3 dicembre dalle 19.00 alle 22.00: Menù a cura del ristorante Pineta Hotel di Coredo (TN) Domenica 4 dicembre dalle 12.00 alle 15.00: Menù a cura del ristorante la Cantinetta di Varena (TN) Sabato 10 dicembre dalle 19.00 alle 22.00: Menù a cura dell’Osteria Morelli di Pergine (TN) Domenica 11 dicembre dalle 12.00 alle 15.00: Menù a cura dell’agritur Solasna di S. Giacomo di Caldés (TN)

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10 sabato Cultura Hdemia - Scuola olistica Caldonazzo. Biblioteca. Costellazioni familiari sistemiche e organizzative con Cesare Dossi e Elisa Zerlottin (ore 9); Il secondo Chakra con Luciano Stella e Claudio Caliari (ore 14.30) e Meditazione di Osho con Carlo Pallaoro (ore 17.30). Info: tel. 348.5226209. Folklore La festa del Sud Rovereto. Centro Storico e Piazza Erbe. Settimana all’insegna delle magiche atmosfere del sud d’Italia. Ospiti d’onore gli amici di Lampedusa che inaugurano la settimana dedicata alla loro isola con incontri a tema, gastronomia, musica, racconti e riflessioni. Piazza erbe, allestita con i simboli delle loro tradizioni, diventa punto di incontro con la musica e le prelibatezze siciliane. Info: www.visitrovereto.it.

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Folklore NatalArte a Corte Caldonazzo. Magnifica Corte Trapp, piazza della Chiesa. Ore 14.00. Realizziamo addobbi natalizi in legno. Laboratorio didattico per bambini a cura dell’Eco-Museo del Lagorai. Ore 15.30. FairyRing: Spettacolo di danza celtica. Info: tel. 0461-706101. Folklore Santa Massenza: la notte degli alambicchi accesi Santa Massenza. Ore 18 e 21. Le distillerie storiche di Trentino Grappa al centro di uno spettacolo itinerante nelle vie del borgo Info: www.visittrentino.it/alambicchiaccesi . Info: tel. 0461-216000. Musica FOUR FINGERS LIVE Baselga di Piné. Ore 22. Chalet de la Mot. Dopo il delirio di ballerini scatenato nell’ultima serata, allo Chalet tornano i Four Fingers con pezzi propri e arrangiamenti rock/beat eseguiti con precisione e carica. Info: Chalet de la Mot pivastefano@yahoo.it, Gruppo Chalet de la Mot in Facebook. Musica CONCERTO DI NATALE Rovereto. Ore 21. Chiesa di San Marco. Con il Coro Bianche Zime, Coro Monti Pallidi di Laives e Gruppo Vocale La Noghera di Nogaredo. Info: tel. 0464-452253, www. comune.rovereto.tn.it. Teatro ULISSE PRINOT FARMACISTA DE NOT Sarche. Ore 20.45. Teatro Parrocchiale. Commedia con la Filodrammatica di Sopramonte. Per la 19ª Rassegna Teatrale “Amici del Teatro”. Info: tel. 0461-237352 info@cofas.it. Teatro EL CONGRESSO DE LE SUOCERE Povo. Ore 21. Teatro Parrocchiale. Commedia di Guido Chiesa con la Filo “Segosta ‘90” di Bedollo. Per la XXIV Rassegna Teatrale “Isidoro Trentin”. Info: tel. 0461-237352 info@cofas.it. Teatro PAREVA ‘NA BELA IDEA Preore. Ore 20.30. Teatro. Commedia di Loredana Cont con la Filo “Ce.Dro” di Dro. Per la 7ª Rassegna Teatrale “Preore a Teatro” 2011-2012. Info: tel. 0461-237352 info@cofas.it. Teatro Oh Boy! Vezzano. Ore 20.45. Teatro Valle dei Laghi. Per la rassegna “Specchi Riflessi”. L’appuntamento è con la nuova produzione di Fondazione Aida. Maurizio Nichetti torna alla regia teatrale scrivendo la riduzione teatrale del romanzo omonimo di Marie-Aude Murail. Un testo dirompente per i temi e i messaggi


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11 domenica Folklore NatalArte a Corte Caldonazzo. Magnifica Corte Trapp, piazza della Chiesa. Ore 14.00. Realizziamo addobbi natalizi in legno. Laboratorio didattico per bambini a cura dell’Eco-Museo del Lagorai. Ore 15.30. Esibizione Banda Folk di Folgaria. Info: tel. 0461-706101. Musica Concerto Trento. Ore 20. Auditorium S. Chiara. Concerto “I tre tenori” con Giuliano Ansalone, Giorgio Pederzoli, Salavatore Sanna, maestro Andrea Bicego al pianoforte, presenta Samantha. Entrata libera. Musica DUE PASSI TRA I PRESEPI Bolognano. Ore 17. Chiesa Parrocchiale. Trio di chitarre. Concerto di Natale. Teatro ragazzi A.A.A. CERCASI BEFANA!!! Moena. Ore 16.30. Teatro Parrocchiale. Commedia con la Compagnia Teatrale “Appunti & Scarabocchi” di Gardolo. Per la 9ª Rassegna Provinciale diTeatro Amatoriale per Ragazzi. Info: tel. 0461-237352 info@cofas.it. Teatro ragazzi EN SAC DE... CONFUSIONI! Dro. Ore 16.30. Teatro Parrocchiale. Commedia con la Filo “S. Genesio” di Calavino e Ass. Oasi. Per la 9ª Rassegna Provinciale di Teatro Amatoriale per Ragazzi. Info: tel. 0461-237352 info@cofas.it.

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12 lunedì Cultura Conferenza Cavalese. Ore 20.30. Biblioteca. Incontro con l’antropologia. Il bisogno del Sacro - Le origini della spiritualità. Incontro con immagini e filmati seguiti da dibattito aperto. Conduce David Bellatalla. Info: tel. 0462.231150, cavalese@ biblio.infotn.it. Danza Ersiliadanza Riva del Garda. Ore 20.30. Palacongressi. Di Laura Corradi, con una versione originale e contemporanea del Lago dei cigni in cui tutto inizia là dove la versione tradizionale finisce. Come d’incanto il tempo si ferma e Odette e Sigfried si trovano ingabbiati e alla ricerca di una nuova felicità. Info: n.verde 800 013952; info@ centrosantachiara.it; www.centrosantachiara.it. Musica VINICIO CAPOSSELA in concerto Trento. Ore 21. Teatro Auditorium. Lo spettacolo che Vinicio Capossela presenta dal vivo ripercorre le rotte di un album che trova ispirazione nei grandi libri di mare, da Omero a Melville a Conrad. Una scenografia ridotta all’osso, che di volta in volta si trasforma in ventre di balena, veliero ottocentesco, abisso sottomarino, antro del Ciclope, calotta stellata, invita il pubblico a ˝mettere sé nell’alto mare aperto˝ della letteratura, luogo immaginario dove risuonano infinite voci di marinai, profeti, balene, spettri e sirene. Info: Centro Servizi Culturali Santa Chiara Tel. 0461.213834 - n. verde 800013952.

13 martedì Cultura Conferenza Trento. Ore 16.45. Società “Dante Alighieri”, via Dordi, 8. “Anniversari: due scrittori a confronto” - Italo Svevo (1861-1928) - Presentato da Giovanna Sartori Devigili - e Emilio Salgari (1862-1911) - Presentato da Luciana Grillo Laino. Info: tel. 0461-239994.

Cultura Conferenza Cavalese. Ore 20.30. Biblioteca. Incontro con l’antropologia. Il bisogno del Sacro - Le origini della spiritualità. Incontro con immagini e filmati seguiti da dibattito aperto. Conduce David Bellatalla. Info: tel. 0462.231150, cavalese@ biblio.infotn.it. Cultura Hdemia - Scuola olistica Serso di Pergine. Ore 20.30. Microoganismi effettivi con Ivan Visintainer. Info: tel. 348.5226209. Teatro TOCCATA E FUGA Cavalese. Ore 21. Teatro Comunale. Commedia di Derek Benfield. Con Gigi Sammarchi, Patrizia Rossetti,Vera Castagna,Marco Vaccari, Gloria Anselmi. Regia di Marco Vaccari con la Compagnia Fama Fantasma. Info: Azienda Municipalizzata Tel. 0462.231036.

14 mercoledì Cultura Conferenza Cavalese. Ore 20.30. Biblioteca. Incontro con l’antropologia. Il bisogno del Sacro - Le origini della spiritualità. Incontro con immagini e filmati seguiti da dibattito aperto. Conduce David Bellatalla. Info: tel. 0462.231150, cavalese@ biblio.infotn.it. Musica Orchestra “Haydn” Trento. Ore 20.30. Auditorium. Johannes Debus, direttore. Aline Kutan, soprano. Ludwig Thuille, Ouverture romantica. Wolfgang Amadeus Mozart. Mia speranza adorata! Recitativo e Rondò per soprano e orchestra, K 416. Vorrei spiegarvi, oh Dio! Aria per soprano e orchestra, K 418 Pëtr Il’ic Cajkovskij. Sinfonia n. 1 in sol minore op. 13, “Sogni d’inverno”. Info: tel. 0461-213811. Musica STAGIONE DEI CONCERTI Rovereto. Ore 20.45. Auditorium Melotti. Orchestra filarmonica Belgrado. Charles Olivieri direttore, Stefan Milenkovich violino. Info: tel. 0464-452253. Teatro TRAPPOLA PER TOPI Pergine Valsugana. Ore 20.45. Teatro Don Bosco. Commedia di Agatha Christie. Traduzione di Edoardo Erba con Stefano Altieri, Annalisa Di Nola, Stefano Messina,Carlo Lizzani, Massimiliano Franciosa, Roberto Della Casa, Claudia Crisafio, Elisa Di Eusanio. Regia di Stefano Messina con la Compagnia “Attori & Tecnici”. Info: Biblioteca comunale di Pergine Tel. 0461.502390 - www.comune. pergine.tn.it.

Teatro TONIGHT LENNY BRUCECOLPEVOLE Trento. Ore 21. Teatro Cuminetti. Regia Michele Ciardulli. Con Davide Colavini e Andrea Brunello. «La verità è ciò che è, non ciò che dovrebbe essere. Ciò che dovrebbe essere è una porcata». Lenny Bruce è stato il più influente comico americano di sempre. Il 3 agosto del 1966 fu trovato morto per overdose nel bagno della sua casa ad Hollywood. Lenny Bruce e il suo Giudice. Dialogo intimo sulla società, la sua morale, il suo cambiamento. Uno scontro fra la salvaguardia della società ed il suo equilibrio e la denuncia di un sistema ipocrita e discutibile. Una partita a scacchi senza vincitore. Nessuno escluso.. Info: Centro Servizi Culturali Santa Chiara Tel. 0461/213834 - n. verde 800-013952.

15 giovedì Cultura Conferenza Cavalese. Ore 20.30. Biblioteca. La paura di essere se stessi: Zarafhustra di Nietzsche. Un percorso tra le paure e le angosce dell’individuo moderno, atterrito dalla solitudine di fronte alle grandi scelte e alle decisioni quotidiane, intimidito dalla necessità di ritrovare il senso della vita. A cura di Alessandro Genovese e Nicola Zuin. Info: tel. 0462.231150, cavalese@biblio.infotn.it. Cultura PRESENTAZIONE LIBRO Trento. Ore 19.30. Grand Hotel Trento. Con il prof. Vincenzo Iannuzzi “L’uomo e il Determinismo cosmico” Entrata libera. In occasione della serata Natalizia Associazione Mafalda Donne Trento. Cultura Hdemia - Scuola olistica Caldonazzo. Ore 20.30. Biblioteca. Trattamenti Reiki rilassanti antistress con Adriana Bertoldi. Info: tel. 348.5226209. Danza Schiaccianoci suite Mezzolombardo. Ore 20.30. Teatro S. Pietro. Su coreografia di Marcello Algeri, la compagnia Ariston Proballet interpreterà una suite modernizzata del noto Schiaccianoci in cui vengono però mantenuti integri i valori e gli intenti originari. Info: www.centrosantachiara.it - n. verde 800 013952. Musica Concerto di musica classica Nago Torbole. Ore 20.30. Forte Alto. A cura della Scuola Musicale Alto Garda. Teatro TRAPPOLA PER TOPI Trento. Ore 20.30. Teatro Auditorium. Di Agatha Christie. Tra-

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trentinoappuntamenti duzione di Edoardo Erba. Regia Stefano Messina. Con la Compagnia del Teatro Vittoria. Info: Centro Servizi Culturali Santa Chiara Tel. 0461.213834 - n. verde 800013952. Teatro PATEME TIENE CIENT’ANNE PAPÀ COMPIE 100ANNI E L’ITALIA UNITA 150 ANNI Arco. Ore 21. Salone delle Feste del Casinò municipale. Con Toni Capuozzo e Vanni De Lucia e la fisarmonica del maestro Sandro Paradisi e l’Associazione Liberarte Orvieto. Info: Servizio Attività Culturali Intercomunale di Arco e Riva del Garda Tel. 0464.583608.

16 venerdì Cultura Conferenza Dro. Ore 20.30. Centro Eco Prisma & Salute. Conferenza teorica-pratica “Campane di cristallo/ violino/diapason - la proprietà risanatrice del suono e della musica” - di Luca Vignali. Info 349.5224292 - 338.3253316; www.ass-andromeda.ea29.com. Cultura Hdemia - Scuola olistica Trento. Ore 20.30. Via Perini, teatro comunale. I misteri della coscienza: verità e segreti svelati con il test kinesiologico con Roberto Locatelli. Info: tel. 348.5226209. Cultura VALENTINO BRAITENBERG Rovereto. Ore 18. Aula Magna Facoltà Scienze Cognitive C.so Bettini 84. Arte, scienza e filosofia nella vita di un innovatore CIMeC. Info: tel. 0464-452253, www.comune.rovereto.tn.it. Musica MUSICA IN BIBLIOTECA Rovereto. Ore 18. Biblioteca civica. Con la Scuola Musicale Jan Novák. A cura dell’Associazione Filarmonica di Rovereto, Comune di Rovereto in collaborazione con le Civiche Scuole Musicali della Vallagarina. Info: tel. 0464-452253. Musica True Voice Gospel Singers LevicoTerme. Ore 21. Palalevico. Info: numero verde 800.018925. Teatro Trentini&Trentoni Lavis. Ore 20.30. Auditorium. Monologo di e con Andrea Castelli.. Teatro TRAPPOLA PER TOPI Trento. Ore 20.30. Teatro Auditorium. Di Agatha Christie. Traduzione di Edoardo Erba. Regia Stefano Messina. Con la Compagnia del Teatro Vittoria. Info: Centro Servizi Culturali Santa Chiara Tel. 0461.213834 - n. verde 800013952.

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Teatro I RUSTEGHI Pinzolo. Ore 21. Teatro Paladolomiti. Di Carlo Goldoni. Con Laura Benassù, Kety Mazzi, Roberto Puliero, Giuseppe Vit, Fernanda Vettorello, Nicola Cancian, Davide Valieri, Elisabetta Tescari, Franco Cappa, Giorgio Rosa. Regia di Roberto Puliero con la Compagnia La Barcaccia. Info: Biblioteca Comunale Tel. 0465.503703. Teatro ragazzi biancaneve Taio. Ore 16.45. Teatro Cinema Comunale. Commedia di e con Bruno Cappagli e Fabio Galanti e con La Baracca scarl. Info: Biblioteca di Taio Tel. 0463.467189.

17 sabato Cultura PICCOLI BRUCHI MAI SAZI DI STORIE NagoTorbole. Ore 10. Biblioteca. Letture per bambini di Elisabetta Parisi. Info: www.gardatrentino.it. Cultura L’ora delle storie Riva del Garda. Ore 10.30. Biblioteca civica. “Favole al telefono” di Gianni Rodari. Info: www. gardatrentino.it. Cultura Hdemia - Cucina Germanica Caldonazzo. Ore 9. Biblioteca. Corso di Nuova Medicina Germanica tenuto da Massimo Zaninelli. Info: tel. 348.5226209. Folklore NatalArte a Corte Caldonazzo. Magnifica Corte Trapp, piazza della Chiesa. Ore 14.30. Conosciamo i minerali. Laboratorio per bambini a cura dell’Eco-Museo Argentario. Ore 16. Coro di Voci Bianche della Corale Polifonica di Calceranica. Info: tel. 0461-706101. Musica Festival Corale Trento. Ore 21. Santuario del Seminario Minore Capolavori sacri del Romanticismo tedesco Coro

Laboratorio del Festival Corale direttore: Davide Lorenzato. Musica CONCERTO DI NATALE Cembra. Ore 20.30. Chiesa parrocchiale. Tadizionale concerto di Natale compagnia del Coro Novo Spiritu. Ingresso libero. Info A.p.T. 0461.683110. Musica Concerto Nago Torbole. Ore 21. Chiesa di S. Vigilio. Concerto con il Coro Martinella Serrada. Info: www. gardatrentino.it. Musica concerto Tenno. Ore 20.30. Chiesa di Ville del Monte. Concerto Coro Lago di Tenno. Info: www.gardatrentino.it. Musica CONCERTO DI NATALE Borgo Sacco. Ore 20.30. Chiesa di San Giovanni Battista. Con I CCameristi di Roverto. Italo Rizzi direttore, Joanna Kisowska soprano, Maria Grazia Nardelli cembalo, Francesca Temporin violino e l’Associazione Mozart Italia. Info: tel. 0464.452253, www.comune. rovereto.tn.it. Teatro Trentini&Trentoni Sarnonico. Ore 21. Teatro Comunale. Monologo di e con Andrea Castelli. Info: Ufficio cultura del Comune - Tel. 0463.831263. Teatro TRAPPOLA PER TOPI Trento. Ore 20.30. Teatro Auditorium. Di Agatha Christie. Traduzione di Edoardo Erba. Regia Stefano Messina. Con la Compagnia del Teatro Vittoria. Info: Centro Servizi Culturali Santa Chiara Tel. 0461.213834 - n. verde 800013952. Teatro TROPPA GRAZIA SANT’ANTONI Spera. Ore 20.30. Teatro. Commedia di Edoardo Scarpetta - trad. e adattam. di Riccardo Gottardi con la Filo “Doss Caslir” di Cembra. Info: tel. 0461-237352 info@cofas.it.

Teatro IL GRANDE VIAGGIO Molveno. Ore 20.45. Sala Congressi - via Lungolago. Gli attori Roberto Macchi, Marco Zoppello e Lorenzo Bassotto ci raccontano la scoperta dell’America da parte di un “cafone”, un “vilan”, o come direbbe lo stesso Dario Fo, uno “zanni”, inteso come un popolano un po’ truffatore ma anche altruista. La storia da voce agli ultimi della ciurma, per offrire una visione dal basso della storia alta, un punto di vista inusuale e privilegiato degli avvenimenti che hanno cambiato l’andamento del mondo. Per la rassegna di prosa alla Sala Congressi di Molveno. Info: Fondazione Aida, Tel. 045 8001471; fondazione@faida.it; www.fondazioneaida.it. Teatro ERCOLE IN POLESINE ovvero: Il mito greco tra i fumi della Val Padana Ledro. Ore 21. Centro Culturale Locca di Concei. Monologo comico di e con Natalino Balasso con Teatria Srl. Info: Comune Tel. 0464.592711 oppure 0464.592722. Teatro LE CASALINGHE... LE CASALINGUE... Brentonico. Ore 21. Teatro Monte Baldo. Di e con Loredana Cont. Regia di Mauro Calliari con la Filodrammatica I DiAlettanti. Info: Biblioteca Comunale Tel. 0464.395059. Teatro ragazzi racconti in mezzo ai fiori Nago Torbole. Ore 16.30. Casa della Comunitò. Teatro per bambini. Info: www.gardatrentino.it.

18 domenica Cultura Hdemia - Cucina Germanica Caldonazzo. Ore 9. Biblioteca. Corso di Nuova Medicina Germanica tenuto da Massimo Zaninelli. Info: tel. 348.5226209. Folklore Notte di luce Rovereto. Ore 17-19. Centro Storico. La Svezia, paese che festeggia la tradizione di Santa Lucia, partecipa al Natale dei Popoli attraverso la voce del Coro St. Nicolai Sångensemble di Stoccolma. Il concerto che animerà le vie del centro storico si concluderà in Piazza Erbe dove sarà possibile assaggiare “glögg”, brioches allo zafferano, biscotti speziati ed altri tradizionali dolci svedesi. Info: www.visitrovereto.it. Folklore NatalArte a Corte Caldonazzo. Magnifica Corte Trapp, piazza della Chiesa. Ore 14. Il Truccabimbi. Face-Painting


trentinoappuntamenti e sculture di palloncini con Cristiana. Ore 16. Corale Polifonica di Calceranica. Ore 18. Votazione della mostra d’arte. “Sfogliando la Pace” a cura della giuria critica. Info: tel. 0461-706101.

ricordare, poter lasciarci trasportare in un viag gio altrui magari rimettendo in discussione alcune convinzioni sulla base di un sentimento piuttosto che di un calcolo.. Info: Centro Servizi Culturali Santa Chiara Tel. 0461.213834 - n. verde 800-013952.

Musica MUSICA E POPOLI Borgo Sacco. Ore 17.30. Auditorium Melotti. Concerto con l’Orchestra Fiati del Liceo Rosmini. Info: tel. 0464-452253, www.comune.rovereto.tn.it. Teatro TRAPPOLA PER TOPI Trento. Ore 16. Teatro Auditorium. Di Agatha Christie. Traduzione di Edoardo Erba. Regia Stefano Messina. Con la Compagnia del Teatro Vittoria. Info: Centro Servizi Culturali Santa Chiara Tel. 0461.213834 - n. verde 800-013952. Teatro RUMORI FUORI SCENA Grumes. Ore 16. Teatro Le Fontanelle. All’interno della 6^ rassegna teatrale “Rassegnamoci al meglio” rappresentazione teatrale del testo di Michael Frayn presentato dalla Filodrammatica Amicizia di Romeno. Ingresso a pagamento. Info: Apt. 0461.683110. Teatro TRAPPOLA PER TOPI Mezzolombardo. Ore 21. Teatro S. Pietro. Di Agatha Christie. Traduzione di Edoardo Erba. Regia Stefano Messina. Con la Compagnia del Teatro Vittoria. Info: Biblioteca Comunale Tel. 0461.602648. Teatro ragazzi AMICO NUOVO Moena. Ore 16.30. Teatro Parrocchiale. Commedia con la Compagnia “Argento Vivo” di Cognola. Per la 9ª Rassegna Provinciale di Teatro Amatoriale per Ragazzi. Info: tel. 0461-237352 info@cofas.it. Teatro ragazzi NATALE STA ARRIVANDO Calceranica. Ore 16.30. Teatro S. Ermete. Commedia con la Compagnia Teatrale “Appunti & Scarabocchi” di Gardolo. Per la 9ª Rassegna Provinciale di Teatro Amatoriale per Ragazzi. Info: tel. 0461-237352 info@cofas.it.

19 lunedì Danza Scappo a Danza AI MIGRANTI Trento. Ore 20.30. Teatro Cuminetti. Età consigliata: dai 14 anni. Ai migranti è un album fotografico. Ogni foto si sviluppa in profondità e nella dimensione del tempo. Guardandola ci accorgiamo di cosa c’era prima e cerchiamo i passi di chi ha dovuto abbandonare le proprie radici, attraverso il tempo e le nazioni. Colori e scenari di coloro che hanno sognato, sono partiti, hanno ricominciato, abbandonato e a volte ritrovato la loro vita. Ai migranti si serve dei materiali piut-

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tosto che delle forme, delle azioni piuttosto che delle parole, perché non racconta la storia di un viaggio preciso, non è un viaggio politico, non vuole informare o giudicare. Lo spettacolo vuole riportarci qui nel presente, coscienti di poter decidere, di poter credere, di poter ricordare, poter lasciarci trasportare in un viag gio altrui magari rimettendo in discussione alcune convinzioni sulla base di un sentimento piuttosto che di un calcolo.. Info: Centro Servizi Culturali Santa Chiara Tel. 0461.213834 - n. verde 800-013952. Teatro MANDRAGOLA Riva del Garda. Ore 21. Palazzo dei Congressi. Di Niccolò Machiavelli. Con Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali,Massimo Salvianti, Lucia Socci. Regia di Ugo Chiti con Arca Azzurra Teatro. Info: Servizio Attività Culturali Intercomunale di Arco e Riva del Garda - Sede di Riva del Garda Tel. 0464.573916.

20 martedì Cultura Conferenza Trento. Ore 16.45. Società “Dante Alighieri”, via Dordi, 8. “Ferruccio Busoni: trascrivere in musica l’infinito” - Saggio di Giuseppe Calliari - Sarà presente l’autore, introdotto da Paolo Ghezzi.. Info: tel. 0461-239994. Danza Scappo a Danza AI MIGRANTI Trento. Ore 14.30. Teatro Cuminetti. Età consigliata: dai 14 anni. Ai migranti è un album fotografico. Ogni foto si sviluppa in profondità e nella dimensione del tempo. Guardandola ci accorgiamo di cosa c’era prima e cerchiamo i passi di chi ha dovuto abbandonare le proprie radici, attraverso il tempo e le nazioni. Colori e scenari di coloro che hanno sognato, sono partiti, hanno ricominciato, abbandonato e a volte ritrovato la loro vita. Ai migranti si serve dei materiali piuttosto che delle forme, delle azioni piuttosto che delle parole, perché non racconta la storia di un viaggio preciso, non è un viaggio politico, non vuole informare o giudicare. Lo spettacolo vuole riportarci qui nel presente, coscienti di poter decidere, di poter credere, di poter

Cultura SERATA DI PREMIAZIONE Rovereto. Ore 18. Sala Cassa di Risparmio, Piazza Rosmini. Premiazione degli autori ospiti de Il Furore dei Libri. La parola agli autori: interviste di Maria Serena Tait (RAI Trento). Intermezzi con Antonio Maria Fracchetti al pianoforte. Distribuzione delle antologie omaggio Il libro perduto..

22 giovedì Cultura Conferenza Cavalese. Ore 20.30. Biblioteca. La paura degli dei, del dolore e della morte: il quadrifarmaco di Epicuro. Un percorso tra le paure e le angosce dell’individuo moderno, atterrito dalla solitudine di fronte alle grandi scelte e alle decisioni quotidiane, intimidito dalla necessità di ritrovare il senso della vita. A cura di Alessandro Genovese e Nicola Zuin. Info: tel. 0462.231150, cavalese@biblio.infotn.it. Folklore NatalArte a Corte Caldonazzo. Magnifica Corte Trapp, piazza della Chiesa. Ore 10.30. Spettacolo della Scuola Elementare di Caldonazzo. Ore 14. Spettacolo delle Scuole d’Infanzia di Caldonazzo. Info: tel. 0461-706101. Musica ANTONELLA RUGGIERO in ‘’I regali di Natale’’ Trento. Ore 21. Teatro Auditorium. La scelta del repertorio spazia dal Medio Evo al XX secolo, con brani in italiano, latino, e un omaggio al dialetto sardo. In questo nuovo progetto musicale la strumentazione è minimale ed è composta da: pianoforte, contrabbasso, percussioni e fisarmonica; vibrafono, marimba e saxofono/flauto; duo di chitarre classiche e violoncello; quartetto d’archi, vibrafono o pianoforte; chitarra classica, uniti ad un utilizzo appena accennato dell’effettistica elettronica di Roberto Colombo. Info: Centro Servizi Culturali Santa Chiara Tel. 0461.213834 - n. verde 800013952. Musica Concerto gospel Vezzano. Ore 20.45. Teatro Valle dei Laghi. Con la Bassano Bluespiritual Band. I suoi 75 componenti, che la rendono una delle più numerose formazioni gospel d’Italia, offriranno un concerto fresco e fruibile che spazierà dagli Spiri-

tuals tradizionali ai brani Gospel di ultima generazione, ai Blues e Rhytm & Blues... portando in Valle dei Laghi un po’ di essenze “black”. Info: Tel. 0461.340158; info@teatrovalledeilaghi.it; www. teatrovalledeilaghi.it. Musica CONCERTO DI NATALE Civezzano. Chiesa arcipretale. Concerto di Natale per Musikkappelle e organo antico in compagnia della SK Musikkappelle Kalisberg. Info: Mario Caldonazzi skkalisberg@gmail.com.

23 venerdì Cultura PORTE APERTE ALL’ACCOGLIENZA Borgo Sacco. Ore 21. Urban Center Corso Rosmini. Il tempo della Festa. Racconti balcanici e musica Klezmer. Lettura Scenica-Musicale con Roberta Biagiarelli, autrice e interprete Max Jurcev, fisarmonica. Info: tel. 0464-452253, www. comune.rovereto.tn.it. Danza I Bislacchi: omaggio a Fellini Tione di Trento. Ore 21. Teatro Comunale. Compagnia emiliana Artemis di Monica Casadei - Sulle celebri note di Nino Rota, questa coreografia s’ispira all’universo dell’indimenticabile cineasta, attraverso rievocazioni e creazioni d’immagini, scene e personaggi di alcuni suoi film. Info: www. centrosantachiara.it - n. verde 800 013952. Folklore NatalArte a Corte Caldonazzo. Magnifica Corte Trapp, piazza della Chiesa. Ore 15. I gioielli monelli. Laboratorio per bambini a cura del Mastro Orafo Fiorenzo Scartezzini. Ore 16.30. Note di Natale. Concerto di Cristina Plancher. Info: tel. 0461-706101. Musica CONCERTO DI NATALE Arco. Ore 20.45. Chiesa Collegiata. Concerto con coro, soli e docenti Scuola Musicale. Info: www.gardatrentino.it. Musica Coro la Tor Caldonazzo. Ore 24. Chiesa parrocchiale. Con il Coro Voci Bianche della Civica Scuola di Musica di Borgo, Levico e Caldonazzo. Info: tel. 0461-706101. Teatro LE CASALINGHE... LE CASALINGUE... Taio. Ore 21. Teatro Monte Baldo. Di e con Loredana Cont. Regia di Mauro Calliari con la Filodrammatica I DiAlettanti. Info: Biblioteca di Taio Tel. 0463.467189.

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trentinoappuntamenti Teatro ragazzi IL TESORO DEI NANI Taio. Ore 16.45. Teatro Cinema Comunale. I Burattini di Luciano Gottardi. Info: Biblioteca di Taio Tel. 0463.467189.

24 sabato Folklore NatalArte a Corte Caldonazzo. Magnifica Corte Trapp, piazza della Chiesa. Ore 14.30. Esibizione del Gruppo Folk di Caldonazzo con balli e rievocazione degli antichi mestieri. Ore 15.30. Premiazione della mostra d’arte “Sfogliando la Pace”. Info: tel. 0461-706101.

25 domenica Danza LO SCHIACCIANOCI Trento. Ore 16 e ore 20.30. Teatro Sociale. Una versione thriller, contemporanea, del celebre balletto natalizio. Mario Piazza - coreografo di fama internazionale - ha creato una partitura di danza su un nuovo libretto ideato con Riccardo Reim che trasporta nel presente la favola di Clara e Fritz, i due fratellini tedeschi che attendono con ansia il Natale sotto l’albero. Clara sta crescendo e il suo passaggio dall’infanzia all’età adulta è tempestato di sogni e incubi. Una versione ˝dark˝, e un po’ irreverente di Schiaccianoci, che ha conquistato un pubblico vastissimo in quattro anni di programmazione.. Info: Centro Servizi Culturali Santa Chiara Tel. 0461.213834 - n. verde 800-013952.

26 lunedì Danza CENERENTOLA Trento. Ore 20.30. Teatro Sociale. Esiste una ˝Cenerentola˝ senza la musica di Prokof’ev? Sì, quella di Fabrizio Monteverde creata per il Balletto di Roma. Un eccellente selezione di musiche di Haendel accompagna infatti questa rilettura danzata della ˝fiaba delle fiabe˝ in pieno stile Monteverde: un ˝classico corrotto˝ - come ama definirlo l’autore -, personalissimo, lirico e virtuoso. La narrazione è intensa, la coreografia ricca di inventiva e basata su una continua alternanza di scene corali, duetti, terzetti che interagiscono con l’essenziale scenografia. Come scrive Donatella Bertozzi sul Messaggero: “Elegante, intelligente e originale, la Cenerentola di Monteverde è una creazione di scintillante qualità”.. Info: Centro Servizi Culturali Santa Chiara Tel. 0461.213834 - n. verde 800-013952. Musical La sirenetta Levico Terme. Ore 17. Palalevico. Il musical propone le musiche di Tony Labriola e Stefano Covoni accanto alla coreografia Valentina Bordi, supervisione alla coreografia Gillian Bruce. Teatro IL TESORO DEI NANI Gardolo. Ore 16.30. Sala Teatro Comunale. I Burattini di Luciano Gottardi. Per la 25ª Edizione della Rassegna “Alegra Ribalta”. Info: tel. 0461-237352 info@cofas.it.

28 mercoledì Musica Corpo Bandistico di Caldonazzo Caldonazzo. Ore 20.30. Chiesa parrocchiale. Concerto di Natale. Info: tel. 0461-706101. Teatro Il mistero buffo nella versione pop 2.0 Rovereto. Ore 20.45. Auditorium Fausto Melotti, Corso Bettini, 43. Di Paolo Rossi. Con Paolo Rossi e Lucia Vasini. Regia Carolina De La Calle Casanova. Info: tel. 0464-452253, www.comune.rovereto.tn.it.

29 giovedì Teatro Il mistero buffo nella versione pop 2.0 Rovereto. Ore 20.45. Auditorium Fausto Melotti, Corso Bettini, 43. Di Paolo Rossi. Con Paolo Rossi e Lucia Vasini. Regia Carolina De La Calle Casanova. Info: tel. 0464-452253, www.comune.rovereto.tn.it.

31 sabato Danza MERAVIGLIA Trento. Ore 20.30. Teatro Sociale. Conosciuti dal grande pubblico nel 2006 in occasione della Cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici a Torino, i Sonics sono specializzati in spettacoli e performance volanti per piccoli e grandi eventi. Si esibiscono appesi alla graticcia del teatro, alle americane o a qualsi-

asi supporto aereo che permetta loro di volteggiare e stupire. Il pubblico con i Sonics rimane con il ˝fiato sospeso˝ e gode della meraviglia prodotta dai numerosi danzatori-acrobati che compongono la compagnia nata nel 2001 da un’idea di Ileana Prudente, ex ginnasta di ginnastica artistica, oggi coreografa e interprete, e Alessandro Pietrolini, la mente organizzativa e registica del gruppo.. Info: Centro Servizi Culturali Santa Chiara Tel. 0461.213834 - n. verde 800-013952. Folklore spettacolo pirotecnico mezzanotte magica sul lago Riva del Garda. Ore 24. Punta Lido - Ar...Riva il Natale. Info: 0464.560113; consorziorivaincentro@gmail.com. Folklore CAPODANNO ALLO CHALET Baselga di Piné. Ore 22. Chalet de la Mot. Nella serata più incredibile dell’anno festa allo Chalet della Mot con cena e Triplo dj set per far ballare tutti in attesa dell’anno nuovo. Ingresso esclusivamente con prevendita e cena solo su prenotazione. Info: Chalet de la Mot piva-stefano@yahoo.it, Gruppo Chalet de la Mot in Facebook. Tradizione “Hop” - capodanno per i giovani Riva del Garda. Ore 21.30. Palameeting. Fino alle ore 5.00. Info: www.gardatrentino.it.

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trentinoattualità anche questo mese due matrimoni nella rubrica dedicata ai fiori d’arancio

i matrimoni del mese

il matrimonio di isabella e andrea

Lei Nome: Isabella Anni: 33 Nata a: Rovereto Residente a: Trento Occupazione: Impiegata Vestito di: Max Mara Scarpe di: Roberto Festa - Pedrotti Calzature (Trento) Parrucchiere: Salone Equipe 2001 di Nicolodi Maria Estetista: Estetica Elisir (Trento)

Lui Nome: Andrea Anni: 33 Nato a: Roma Residente a: Trento Occupazione: Informatico Vestito di: Calvin Klein Collection CMI Factory Store (Mattarello) Scarpe di: Prada 136

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Servizio fotografico a cura di: Lucio Tonina www.fototonina.com

Matrimonio: Religioso Data: 25 settembre 2011 Luogo: Chiesa di San Pietro, Trento Fiori: Rose Anthurium Lisianthus Toni dei Fiori - Villazzano Lista di nozze: Giovannini Casa Self Agenzia di Viaggi “Liberi tutti” Anello per lei/lui: Erreuno Invitati: 105 Ricevimento: Castel Toblino Catering: Pasticceria Bologna Bomboniere: Artigianato Artistico di Pedrotti Dolores Viaggio: Tour di California e Messico Durata: Tre settimane Vivranno a: Trento


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trentinoattualità il matrimonio di Martina e Nicola Un matrimonio che ha voluto unire il fascino della tradizione all’allegria di una giornata particolarmente emozionante, che ha coinvolto parenti e amici. Una festa in cui l’amore brillava talmente negli occhi degli sposi da lasciare il segno in ogni presente. Dalla chiesa all’hotel, il ricevimento, la torta e poi la cena per tutti gli amici sono state accompagnate sempre dalla musica fino a mezzanotte. Una curiosità: le nozze sono state celebrate nel terzo anniversario di fidanzamento.

Lei Nome: Martina Anni: 27 Nata a: Trento Residente a: Trento Occupazione: impiegata Vestito di: Maggie Sottero - “Lo Specchio Sposi” S. Martino di Buonalbergo (Vr) Parrucchiere: Salone Equipe 2001 Truccatrice: Salone Equipe 2001

Lui Nome: Nicola Anni: 36 Nato a: Trento Residente a: Trento Occupazione: Impiegato Vestito di: Canali - Sorelle Ramonda Barbiere: Sciandra Hair - Trento 138

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vuoi vedere il tuo matrimonio pubblicato in questo spazio? scrivi a redazione@trentinomese.it


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Servizio fotografico a cura di: Ivo Gentilini www.fotoivo.com

Matrimonio: Religioso Data: 16 ottobre 2011 Luogo: Chiesa di Santa Maria Assunta - Baselga del Bondone Fiori: Centro Fiore Romagnano Anello per lui: Unoaerre, Comoda Anello per lei: Unoaerre, Comoda Invitati: 70 Ricevimento: Hotel Astoria - Riva del Garda Bomboniere: Idee Regalo - Trento Intrattenimenti: Musica, karaoke e balli con Fabio Libardi & Co. Viaggio: Crociera Costa nel Mediterraneo Agenzia “Le Marmotte” - Trento Durata: Una settimana Vivranno a: Baselga del Bondone 139

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Andreotti sulla strada del vino e dei sapori Il fumetto è il mio mestiere. e il mio sogno il perginese SIMONE DELLADIO e la sua passione per il disegno

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oco tempo fa, in edicola è uscito un fumetto edito dalla casa editrice Star Comics che è stato disegnato da un ragazzo di Pergine Valsugana. Ne parliamo un po’ di questo trentino che disegna i fumetti? Simone ha frequentato la scuola d’arte di Rovereto dove ha studiato grafica pubblicitaria, ma lui aveva già chiaro in mente che da grande avrebbe fatto il disegnatore di fumetti. Ma uno che ha in mente una cosa del genere cosa fa dopo le superiori? La facoltà di fumetto non la trovi in nessuna università. E allora? C’è l’Accademia di belle arti di Urbino dove, dice sinceramente Simone, “non sono riuscito a entrare”. E con il senno di poi mi sa che per lui è stato meglio così, perché a Urbino avrebbe imparato a fare il pittore o il decoratore, ma non il fumettista. Ok, allora dove si impara a farlo, il fumettista? “Appena finite le superiori, mi sono iscritto alla Scuola del fumetto di Milano, una scuola privata che non è riconosciuta come corso di studi ma che è l’unico posto dove si può imparare a fare questo lavoro. Simone riconosce il sostegno dei genitori in questo impegnativo progetto, anche dal punto di vista economico, visto che, oltre al costo annuale della scuola, c’era anche quello di un appartamento in affitto a Milano. E poi? Poi a Milano Simone ha veramente imparato cosa vuol dire creare un fumetto, ma ha anche conosciuto Laura di Voghera, appassionata di fumetti come lui e che è diventata la sua compagna. “Poi arrivati in 3a fumetto, ci hanno chiesto di fare delle prove per delle case editrici”. Sì, perché tra quelli che escono dalla “Scuola del fumetto” ci sono alcuni ragazzi che hanno i numeri, come si dice. E

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nominato nuovo coordinatore per Trento e la Valsugana

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tefano Andreotti, 29 anni di Trento, è il nuovo coordinatore della Strada del Vino e dei Sapori di Trento e Valsugana. Dopo aver seguito il Master of Tourism Management della Trentino School of Management e due esperienze lavorative all’estero – in Grecia e Nuova Zelanda –, si è occupato di ricerca e consulenza nell’ambito del marketing e management del turismo sia sul territorio locale, sia all’estero. Andreotti è stato scelto dalla Commissione Esaminatrice della Strada del vino dopo una selezione che ha coinvolto una rosa di candidati per le proprie competenze nel campo del marketing territoriale, per la conoscenza approfondita del patrimonio enogastronomico trentino e dei suoi attori e per la volontà di intraprendere con passione la sfida di portare la Strada del vino verso nuovi ed importanti traguardi. Al nuovo coordinatore il compito sfidante di continuare il lavoro realizzato in questi anni dalla Strada del Vino e dei Sapori di Trento e Valsugana e di portare a termine, in partnership con le altre Strade del Vino e dei Sapori del Trentino, il processo di unificazione che dovrebbe concludersi nel corso dell’estate 2012.

assicurarsi un disegnatore magari alle prime armi, magari entusiasta, magari pieno di idee e aggiungerei a basso costo, per una casa editrice è come vincere alla tombola. E non sono in molti quelli che hanno i numeri. Simone dice che dei 50 ragazzi che hanno iniziato quel triennio, nell’ambiente lavorano in quattro…e due di questi sono Simone e Laura. Vai avanti Simone: poi che succede in questa storia? “Succede che inizi a girare con il tuo Portfolio dove ci sono i lavori che hai fatto”. E allora via con le telefonate e gli appuntamenti nelle case editrici e nelle fiere del fumetto dove, se i direttori artistici apprezzano le tue cose ti fanno fare delle prove e poi magari ti ordinano una tavola e si inizia a entrare nel giro. Sì, perché la gavetta è tanta e devi essere deciso e paziente e accettare anche qualche porta chiusa in faccia. Simone dice che si inizia a guadagnare qualcosa a trent’anni e nel frattempo fai del tuo meglio per proseguire la tua strada. Ma dice anche che è bello avere questo sogno e averlo insieme alla tua compagna. Perché Simone e Laura lavorano in coppia e questo sodalizio sta dando i suoi frutti, non solo dal punto di vista sentimentale. Simone confessa che all’inizio rischi di non tenere i piedi per terra e ti capita di non impegnarti come si deve, poi capisci che questo lavoro va fatto con


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Cinquemila euro per salvare i bambini disciplina. E in questo sembra di capire che Laura è, dei due, quella che “richiama all’ordine”. Infatti, se è vero che come dicevano gli insegnanti della “Scuola del fumetto”, per avere una base “discreta” bisogna disegnare cinque ore al giorno per cinque anni, bisogna che l’ordine ci sia. “Se ti chiedono di disegnare un alieno, l’alieno deve essere credibile e non fare ridere. E se ti chiedono di disegnare un’intera città, devi essere in grado di farlo”. Ed è per questo che sui tavoli dove Simone e Laura lavorano ci sono libri aperti di ogni genere: di anatomia, di armi, di geografia. Ma anche altri fumetti e disegni di ogni tipo, magari come quelli di Alberto Breccia e di Dino Battaglia, due mostri sacri del fumetto mondiale ai quali Simone vuole ispirarsi. E com’è la giornata tipo di questi due ragazzi? “La sveglia è alle 8. Durante la colazione facciamo il programma della giornata, decidiamo a cosa lavorare e in che tempi. Poi un po’ di burocrazia: leggiamo le mail e ne spediamo”. E poi si lavora sul serio: fino a mezzogiorno giù la testa e via andare. Si disegna e si inchiostra fino a ora di pranzo. Che alla fine non può essere altro che un pranzo “di lavoro”, perché è impossibile non parlare di quello che è sì il tuo lavoro, ma è anche la tua passione. “Un caffè e poi riprendiamo fino alle 19,30, poi si cena e, se ci sono lavori urgenti da consegnare, magari lavoriamo anche dopo”. Alla faccia della vita d’artista ma, come dice Laura, adesso è così, domani magari potrebbe cambiare “ e io cerco di godermi questa situazione fino in fondo”. E in Trentino ce n’è lavoro per un trentino come Simone? “Qualcosa sì: ho fatto dei lavori come grafico per i Comuni Riuniti del Bondone e per il Comune di Grumes, per il Rifugio Potzmauer e per il coro Calicantus di Pergine”. E Simone ci torna ogni tanto in Trentino, per passare da casa e per rivedere gli amici, ma ormai la sua vita è lì dove batte più forte il cuore del fumetto italiano: Milano, Torino, dove puoi proporre le tue cose e devi farlo di persona perché non basta disegnare, ma devi anche

Lo sport e la solidarietà dell’U.s. Sportinsieme di Ronzone in collaborazione con l’unicef

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n’intensa stagione di sport, bocce e tennis, per confermare il legame di amicizia che l’Us Ronzone Sportinsieme ha iniziato anni fa abbinando lo sport alla solidarietà concreta. Una stagione che si è conclusa con la tradizionale “giornats del ricordo e della solidarietà” iniziata con la Santa Messa per gli sportivi scomparsi e proseguita poi con il pranzo sociale nelle sale dell’hotel “Bel Soggiorno” di Malosco. Nel pomeriggio, il momento clou dell’intero apparato organizzativo (i tornei di bocce sono iniziati già nel maggio scorso, per concludersi ad ottobre) con l’incontro con i rappresentanti dell’Unicef, il dirigente nazionale Giuseppe La Motta venuto da Messina e Monica Franch del comitato provinciale di Bolzano, ai quali è stato consegnato un assegno di 5mila Euro per il Progetto “Vogliamo Zero” che punta a ridurre drasticamente, fino a cancellarli del tutto, i motivi che ancor oggi causano ogni anno la orte di circa otto milioni di bambini, per fame e malnutrizione. I due rappresentanti dell’Unicef hanno rinnovato la loro viva ammirazione per l’iniziativa intrapresa dall’Us Ronzone Sportinsieme che da oltre trent’anni parla di solidarietà attraverso lo sport e hanno consegnato il più classico simbolo dell’Unicef, la pigotta, ai bocciofili che si sono distinti per fedeltà alle 17 gare: Noris Cremonese, Fernanda Liotto, Luigi Manfrin, Jolanda Zanetti, Bruno Muzzatti, Rosa Zucol e Bruna Osler. (c.r.)

essere manager e addetto alle pubbliche relazioni di te stesso. E poi dove ti piacerebbe arrivare Simone? “Il mio sogno nel cassetto è poter lavorare a fianco di coloro che considero maestri, ma di questo se ne parlerà più avanti”. Te lo auguriamo di cuore Simone. Anche per l’umiltà con cui lo dici. Simone ha voluto salutare i lettori di Trentinomese con un disegno originale ispirato alle tavole “De la vita mondana di due cocciuti disadattati sociali” che si possono trovare, insieme a molte altre vignette, sui blog di Simone e Laura agli indirizzi: simonedelladio.blogspot.com lauraspianelli. blogspot.com Paolo Chiesa 141

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Con il diploma arriva il riconoscimento Quelle voci d’amore da una locanda

premiati otto studenti, figli o nipoti di Maestri del Lavoro

PRESENTATO con successo IL LIBRO DI POESIE DI CLARA KAISERMANN

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a storica “Pro Cultura” ha presentato nella Sala del “Centro Rosmini” a Trento il libro di Clara Kaisermann “Voci d’amore da una locanda”, edito da Curcu&Genovese. Davanti a un numeroso pubblico, Renzo Francescotti, poeta e critico, prefatore del libro, ha spiegato come questa raccolta di 45 liriche rappresenti una sorprendente salto di qualità rispetto alla precedente silloge dell’autrice, pubblicata quattro anni fa. A cominciare dall’originalità del titolo che si stacca significativamente da quello della raccolta precedente (“Pensieri in poesia”). Un titolo che muove dalla citazione di un brano di Fernando Pessoa riportato all’inizio, che comincia così: “considero la vita una locanda, dove fermarmi sino all’arrivo della diligenza dell’abisso…” Che cosa è successo in questi quattro anni per giustificare questo persino clamoroso salto di qualità, si è chiesto Francescotti? È successo che la Kaisermann in questo periodo ha lavorato duro su due fronti: su quello delle letture intelligenti, selettive di maestri della poesia come: oltre che Pessoa, i lirici greci, i poeti antichi cinesi come Po Chu-i, i poeti giapponesi come la Okiko Yosano, non imitandoli ma tenendoli a modello, perfettamente metabolizzandoli. Inoltre, decisiva è stata la sua frequenza (da sei anni) dei corsi di poesia tenuti da Francescotti a 142

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lcuni giorni or sono, la tradizionale festa autunnale è stata palcoscenico di una simpatica e partecipata cerimonia: otto studenti, figli o nipoti di Maestri del Lavoro, sono stati premiati per aver ottenuto al termine dell’anno scolastico 2010/2011, il diploma con un punteggio superiore ai 75 cent.mi. Ecco i nomi dei fortunati: BARBIERI CHIARA (maturità classica - Liceo Ginnasio Rosmini Rovereto); BRIDAROLLI MATTEO (maturità scientifica Liceo Maffei - Riva del Garda); ENDERLE ANNA (maturità scientifica Liceo Da Vinci - Trento); FAUSTINI SARA (maturità scientifica Liceo Galilei - Trento); GRISANTI SARA (maturità classica - Liceo Ginnasio Galvagni - Bologna); TECCHIOLI MARZIA (maturità scientifica - Liceo Galilei - Trento); VENTURA BEATRICE - maturità scientifica Liceo La Rosa Bianca - Cavalese); VIVIANI GIULIA (maturità scientifica con doppia lingua straniera - Istituto Lorenzo Guetti di Tione). È stata una cerimonia pregna di sensibilità e vicinanza verso questi giovani che, completato degnamente un primo ciclo di studi, sono ora disponibili ad integrarsi positivamente nella società civile.

Villa S. Ignazio, a Trento. In questo corsi ha imparato ad asciugare la sua vena poetica che appariva esondante nella raccolta precedente, ha affinato il suo stile acquisendo rigore e tecniche. La raccolta vede nella prima parte una collana d’una ventina di poesie che raccontano una storia d’amore: liriche di un eros caldo, avvolgente (una novità assoluta nel panorama trentino della poesia al femminile), un eros che non scade mai nell’esibito, nel volgare, nel morboso. Poi le poesie dedicate alla natura e al ricordo del padre perduto traumaticamente quando lei era adolescente. La stessa poetessa e Laura Moser (anch’essa frequentatrice di corsi di poesia di Villa S. Ignazio) hanno letto magistralmente – l’hanno imparato ai corsi – dodici poesie.


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i quadrati: Decimetri cubici di poesia Costruire letteratura... “emigra” IN AUSTRIA

un’idea di antonella bragagna

Lunedì quattordici novembre il volume di Luciana Grillo, edito da Curcu&Genovese, ha varcato con successo il confine del Brennero...

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opo aver percorso in lungo e in largo il territorio nazionale, la pubblicazione, giunta alla sua seconda edizione, è arrivata - su invito - ad Innsbruck, all’ombra del Goldenes Dachl, nel cuore più antico della città enipontana. Una prestigiosa istituzione come l’Università, si è tanto interessata a “Costruire letteratura con mani di donna”, da inserire il tema trattato all’interno di un proprio progetto specifico: offrire, in collaborazione con altre istituzioni internazionali collegate, un panorama ad ampio raggio sulla letteratura femminile, espressa dai primi anni del ‘900 ad oggi: Ringforlesung“ FrauenWeltLiteratur”. Luciana Grillo, autrice del libro, ha tenuto, alla presenza di un pubblico per la maggior parte giovane e molto attento, una conferenza davvero esaustiva, calibrata perfettamente sul tema, scevra da divagazioni forvianti o eccessi di informazione. I numerosi presenti hanno potuto seguire senza troppa difficoltà la lezione (tenuta in italiano, pronunciato con chiarezza ), attraverso la partecipazione

n contemporanea all’uscita del suo nuovo libro “La morte ci colse vivi - Ritratti ispirati al Libro dei Morti della Chiesa Arcipretale di San Marco in Rovereto” (Curcu & Genovese), l’autrice trentina Antonella Bragagna sforna un’originalissima plaquette poetica: i Quadrati, poesia in formato per forare “Un decimetro cubo di poesia”. Dei veri e propri libretti d’arte strutturati su un progetto lungo dieci numeri. In libreria ci sono già i primi tre, incentrati su temi come viaggio ed esplorazione, il dono dei giorni e l’attesa (in vendita a Euro 3,00 cadauno). Per quanto riguarda il tema dei prossimi Quadrati, ci saranno “Il poeta ha un passo umile”, “Un tavolo e le sedie”, ovvero l’accoglienza; un numero sul Lavoro; poi “Dicono la fine del mondo”; un tema da definire ed un numero “fuoristagione”. I titoli sono però, per ora, provvisori.

delle organizzatrici dell’incontro: la dott.Barbara Tasser, responsabile dell’ Italien Zentrum nonché presentatrice della serata, e la dott. Carla Festi Leidlmair che ha guidato gli interventi del pubblico. Inoltre, su di un grande schermo appariva la traduzione dei passaggi più significativi. Nella sala dell’antico palazzo, dedicata a Claudia de’ Medici moglie di Leopoldo V d’Asburgo, un’ora è trascorsa senza guardare l’orologio. Attenzione, interesse. Numerose e varie le domande, rivolte anche in italiano. Non solo di cortesia il prolungato applauso. (Elisabetta Postal) Luciana Grillo 143

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Dal taglio del vetro all’opera d’arte il Trentino capitale dei Diritti umani

Le belle creazioni artistiche di Alessandro Fontale

Tre incontri, tra cui quello con il dissidente cinese Harry Wu

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rento ed il Trentino, luoghi per antonomasia di cooperazione e solidarietà, hanno ospitato, in 20 giorni, persone di particolare spessore umano e culturale che hanno raccontato ad un pubblico sempre folto, attento e interessato, diverso per età e formazione, vicende di luoghi lontani, vicende drammatiche che spesso ignoriamo, o – peggio – non vogliamo vedere. Il 24 ottobre scorso, due operatrici AMREF, invitate dal Soroptimist international club di Trento, hanno parlato della condizione femminile in alcuni Paesi africani ed hanno mostrato un video in cui ragazze giovani e, all’inizio, un po’ spaventate, si sono cimentate in uno spettacolo teatrale, dimostrando quanto, la condivisione di progetti e la frequentazione di persone “altre” le abbiano aiutate ad acquistare sicurezza e consapevolezza di sé. Il 10, 11 e 12 novembre, invitato dalla Fondazione Caritro, dalla Coldiretti, dall’Associazione Artigiani, ancora dal Soroptimist, dall’Associazione La Torre e dalla “Laogai Research Foundation”, è stato fra noi il dissidente Harry Wu, detto il Sozenytzin cinese. In incontri vari, davanti a studenti e adulti sempre colpiti dalle sue parole, ha raccontato con dolorosa pacatezza l’orrore dei campi di lavoro forzato – laogai - , la crudeltà della politica del figlio unico, la violenza inconcepibile dell’aborto selettivo che consente di vivere solo al feto di genere maschile . Lo stesso Wu ha vissuto per diciannove anni in un laogai, costretto in condizioni al limite della sopravvivenza a lavorare per produrre prodotti che spesso noi compriamo, sui quali possiamo leggere “made in China” e sui quali dovrebbe essere scritto, a chiare lettere, “made in prison”.

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Harry Wu

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utto nasce in Costarica, dove ha vissuto per molti anni, creando oggettistica destinata ai turisti e lavori permanenti come specchiere per bagni e pannelli decorativi per hotel. Stiamo parlando di Alessandro Fontale che dopo anni di esperienza ha affinato l’arte del taglio del vetro, fino ad essere in grado oggi di eseguire lavori ricchi di particolari per soddisfare qualsiasi richiesta. Il mosaico in vetro prende vita quando il suo autore ha la capacità di coglierne l’essenza, le sfumature ed il colore formando un insieme che, come in un’opera artistica, dà all’ambiente qualche cosa in più che una semplice decorazione. Per ammirare alcune opere di Fontale basta andare a Levico Terme al negozio “La Piazzola” di via Marconi 8. Info: www.fontale.com Il 14 e 15 novembre, a conclusione di questo denso periodo di incontri assai significativi, è arrivato a Trento il piccolo gruppo di fotogiornalisti afghani (4 studentesse, un studente, un professore) che, provenienti dall’Università di Herat, si trovano in Italia sponsorizzati dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e dalla Fondiaria Assicurazioni, per frequentare uno stage alla RAI, al Corriere della Sera, ad Avvenire, nell’ambito di progetti di formazione e cooperazione internazionale. Nell’andare da Roma a Milano, invitati dall’Associazione di volontariato internazionale “SogniSolidali” e con il patrocinio del Consiglio delle Donne del Comune di Trento, ospitati dall’Opera Universitaria, hanno visitato realtà culturali trentine, la città, il Comune; hanno inoltre presentato alcuni video girati nella loro terra nel corso di un incontro con la cittadinanza, nel palazzo Calepina. Il loro tutor è la fotoreporter cileno-trentina Ada Francesca Rizzoli che, su invito della Società Dante Alighieri – comitato di Trento, ha spiegato il progetto che dovrebbe svilupparsi a Herat, un Women Media Center, per affidare proprio ai giovani studenti afghani (di cui il 55% donne) gli strumenti del riscatto del proprio Paese. Luciana Grillo


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con la rai, Su e giù per la val di fiemme UN ROSSO SPECIALE COMe IL NATALE

“Bianco & Nero” con il trio morandini, Ghedina, zorzi

VIGNETTI, IL CRU DI MARZEMINO NATA IN VALLAGARINA, RACCHIUDE TUTTA L’ESSENZA DEL TERROIR DA CUI NASCE

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ignetti è un vino speciale. Un cru di Marzemino frutto della collaborazione tra Cantina d’Isera e de Tarczal, vignaioli in Vallagarina da lunga data. «Tutto nasce dalla grande amicizia che lega Fausto (Campostrini, direttore della Cantina d’Isera, ndr) e me ancora prima che lui entrasse nel mondo della cooperazione vitivinicola. Insieme abbiamo pensato che i tempi fossero maturi per fare un prodotto a quattro mani. Un’iniziativa che ha molti significati», spiega Ruggero de Tarczal, che da più di 35 anni porta avanti la sua cantina. «Vignetti – prosegue - in questo momento sicuramente è la prova che cantina sociale e cantina privata posso lavorare assieme fattivamente. Il nostro nuovo vino fatto in comune, vuole valorizzare il Marzemino». Così, dalle migliori uve di Marzemino coltivate da Cantina d’Isera e da de Tarczal è nato Fausto Campostrini e Ruggero de Tarczal Vignetti: «Il nome è stato ripreso dal toponimo della località riportata in mappa catastale del 1854, storicamente conosciuta come zona altamente vocata alla coltivazione delle uve di questo antico vitigno», spiega Campostrini. Prima annata 2008, 6mila bottiglie di cuveè (per il 70% distribuite dalla cantina sociale) impreziosite da un packaging accattivante e distribuite nel canale tradizionale Ho.re.ca (hotel, ristoranti, enoteche), dove sarà venduto a 18 euro. Chi firmerà il vino? La nuova associazione Produttori storici Marzemino d’Isera, fondata per l’occasione sempre da Campostrini e da Ruggero de Tarczal e presieduta da Sergio Turella (presidente di Cantina d’Isera). L’obiettivo dell’associazione è quello di offrire il meglio di questo vitigno associando le eccellenze produttive di ciascuna realtà fino ad arrivare alla produzione/creazione di un vino, vero simbolo della qualità di questo territorio.

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aranno due le puntate di “Terra di Montagna”, in onda sul palinsesto regionale della Rai. Nella prima puntata, in onda l’11 dicembre (ore 9.45), da segnalare “Bianco & Nero”, programma sportivo condotto da Claudia Morandini, con la partecipazione di Cristian Zorzi e Kristian Ghedina approda in Valle di Fiemme, riservando un’anteprima speciale ai trentini sullo sviluppo delle infrastrutture sportive realizzate in funzione dei Mondiali di Sci Nordico del 2013. Seguono “Eco-logica: filiera legno energia” e “33 trentini: storie di vita dalla cooperazione”: Gemma Pallaoro: latte, lamponi e un sogno possibile”. Il giorno di Natale, Rai Regione propone da Palazzo Roccabruna Andata & Ritorno, la trasmissione della RAI di Trento in collaborazione con La Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura, ci accompagna alla scoperta delle bollicine del TRENTODOC: eleganti e raffinate, con uno stile deciso e inconfondibile, sono il capolavoro della viticoltura trentina. Da non perdere anche “All souls. Insieme per lo Zimbabwe”, un film che documenta un progetto di cooperazione sanitaria realizzato nell’estate 2011 in Zimbabwe, nell’ospedale di Mutoko, diretto dal chirurgo roveretano Carlo Spagnolli. Il progetto, realizzato dal neurochirurgo Michele Conti, dell’ospedale Santa Maria del Carmine di Rovereto, prevedeva la formazione di 11 medici dello Zimbabwe, provenienti da altrettanti ospedali rurali del paese, per il trattamento dell’idrocefalo, una malattia molto diffusa fra i neonati che se non curata porta alla morte o comunque ad accusare danni cerebrali irreversibili. Nello spazio di appena una settimana si è riusciti in questo modo a formare i medici per l’intervento, lo scopo infatti non è quello di creare meccanismi di dipendenza dall’Occidente ma di rendere i beneficiari dei progetti quanto più possibile autonomi. Il documentario racconta questa esperienza, patrocinata dall’Assessorato alla solidarietà internazionale e convivenza della Pat e dall’associazione Lifeline Dolomites, attraverso le testimonianze dei medici coinvolti e delle mamme dei bambini curati.

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in trentino, adesso LE DONNE FANNO RETE i nostri Giovani cantanti crescono

Trentino Network Donna è la nuova rete femminile

esce la Compilation VarTalent ’11: il sogno canoro continua

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l Concorso Canoro VarTalent ‘11, dopo il successo delle finali a Mezzolombardo durante la manifestazione Vart 2011 – IL FESTIVAL DELL’ARTE, presenta la compilation con i brani incisi dai dieci finalisti della seconda edizione, dalla vincitrice della prima edizione oltre a quattro ospiti. Il cd VarTalent ’11 con le voci dei 15 TALENTI TRENTINI è uscito alla fine di novembre. VarTalent nasce come progetto musicale che ha come obiettivo la valorizzazione dei giovani talenti del canto e cantautorato. Il loro talento, le loro speranze, la loro caparbietà e la voglia di lavorare e lottare per farsi ascoltare si trovano condensati nelle quindici tracce del cd. Ma chi sono questi ragazzi? Alcuni di loro hanno già saputo confrontarsi con una realtà nazionale, ottenendo ottimi risultati. Tra i ragazzi troviamo, ex vincitori di Talent di Mediaset, ex concorrenti di “I Raccomandati” di Rai Uno, ospiti di “Mezzogiorno in Familia”, “X Factor”, Amici e tante altre realtà musicali nazionali, come “SanremoLab” e “l’Accademia di Mogol”. La Compilation VarTalent ‘11 presenta una guest star: Federico Fattinger che per la prima volta in assoluto registra un suo brano. Fattinger è una delle rivelazione di Italia’s Got Talent su Canale

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i chiama Trentino Network Donna ed è la nuova rete provinciale femminile aperta a tutte le donne - artigiane, imprenditrici, dipendenti, libere professioniste, rappresentanti politiche e istituzionali, casalinghe, mamme, studentesse – e finalizzata al business e al benessere, creata per accrescere il successo di donne e aziende, attraverso eventi di visibilità e contatto, incontri e convenzioni, informazione e formazione, in un sistema attuale e dinamico. Nato da un’idea di Anna Ciech, titolare di Trentino Eventi&Turismo www.trentinoeventieturismo.it, di FD FABER Srl, TNetWo ha creato dunque un gruppo di lavoro in pieno sviluppo, che accoglie l’energia di qualunque donna abbia voglia di mettersi in gioco, informarsi e conoscere, per creare e cogliere opportunità di sviluppo sociale e professionale e quindi di benessere personale. Oltre che promuovere l’attività femminile, la rete pensa anche alla formazione e al benessere delle donne: per questo propone corsi di autostima, comunicazione, PNL, team building, corsi di autodifesa, workshop esperienziali, aperitivi culturali, cene e serate a tema, occasioni ed eventi di sport e svago, momenti di relax salute e benessere, weekend B&B (business e benessere), vacanze e serate motivazionali. Per scoprire come aderire e iscriversi al network basta cliccare su www.trentinonetworkdonna.it. 5, ed ha partecipato anche alla trasmissione Amici di Maria de Filippi. Il Produttore del Progetto VarTalent (marchio VART), Marco Consoli, commenta con entusiasmo la conclusione delle registrazioni: “È la prima volta che nella nostra provincia viene prodotta una compilation di giovani talenti solisti; cercheremo di sostenerli e di dare loro l’opportunità per farsi conoscere”. Luiz Henrique Belmiro (25), giovane cantante arrivato terzo all’edizione VarTalent ’10 ed ora presentatore ufficiale, nonché direttore artistico del Progetto VarTalent ’11, si dichiara entusiasta: “Soprattutto adesso che si avvicinano le vacanze Natalizie, vorremmo dare la possibilità a tutti di regalare un prodotto del nostro territorio, il prodotto dei sogni dei nostri ragazzi”. Info: tel: 340-7312634.


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Quando la legalità vince sulle mafie Cantare gioia e amicizia con katia ricciarelli

incontro organizzato dal Club Trento Castello Inner Wheel

Giuseppina e i suoi mitici “incontri”

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on la consueta gioia di vivere, Giuseppina ha portato gli amici a Feltre, al Santuario dei SS. Vittore e Corona, ove il vescovo della città ha indetto un giubileo per gli anni 2011-2012 in occasione dell’ottenimento in prestito per un anno, dalla Siria, le reliquie di San Vittore e Santa Corona, martirizzati per non aver voluto abiurare la religione cristiana. Molto emozionante è stata la cena, con ospite d’onore la grande soprano Katia Ricciarelli, che ha prima offerto a tutti gli amici presenti brani del suo repertorio. Anche la Ricciarelli ha detto qualcosa sull’amicizia: lascia sempre un ricordo che nessuno può rubare.

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1. Katia Ricciarelli, Patrizia, Cesira, Claudio, Giuseppina e l’attore Zanetti 2. La signora Franca Tonini e Giuseppina 3. Denyse, Elisa, Giuseppina e Loredana 4. In compagnia dell’amico Giorgio 5. Con Silvana

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l 10 novembre scorso si è tenuto al Grand Hotel Trento un significativo incontro organizzato dal Club Trento Castello Inner Wheel, che ha fatto riflettere i presenti sul tema “Mafia: la legalità vince”. Moderatrice della serata la Presidente del Club Marina Cesarini Sforza e relatore Luca Prioli, funzionario di Polizia e Segretario Generale del Veneto del Sindacato della Polizia di Stato, il COISP. Prioli, che ha scortato tutte le più alte cariche dello Stato, è referente territoriale della sicurezza per il programma di protezione dei collaboratori e dei testimoni di giustizia. Argomento della serata è stato il tema: “cos’è la mafia, come agisce e come riconoscerla”. L’intervento del relatore si è incentrato sulla possibilità di combattere la mafia e la criminalità, scegliendo sempre la strada della legalità, anche di fronte al sacrificio che le forze dell’ordine e la magistratura hanno testimoniato negli anni. Grande affluenza di pubblico in sala e molte le autorità pubbliche presenti: il Questore Giorgio Iacobone, il Vice Presidente del Consiglio della Provincia Autonoma di Trento Claudio Eccher, il direttore della Banca d’Italia Giorgio Salvo, il difensore civico Raffaello Sampaolesi e molti altri. Sono stati proiettati due brevi filmati: nel primo venivano ricordati i principali delitti di mafia, a partire dal 1992 quando fu ucciso Carlo Alberto Dalla Chiesa, agli eccidi di Paolo Borsellino e di Giovanni Falcone e dei tanti agenti di scorta; il secondo video ha ricordato la decisa risposta dello Stato con i principali arresti di numerosi capi mafia. È stato quindi affrontato il problema dei collaboratori di giustizia e dei costi sostenuti dallo Stato per i programmi di protezione. Dalla relazione di Prioli è emerso un forte senso di appartenenza alle Forze di Polizia, attaccamento alle Istituzioni e il suo impegno ad educare i ragazzi alla legalità con numerosi incontri nelle scuole. Molte le domande al termine di una serata toccante ed intensa per un argomento di grande interesse e di attualità.

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Il libro del mese

cercasi nuovi e talentuosi scrittori il PREMIO LETTERARIO “La giara”: testi da inviare entro fine anno

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a Rai-Radiotelevisione italiana bandisce il Premio letterario “LA GIARA” aperto ai nuovi talenti della narrativa. Con questo Premio, la Rai intende individuare e valorizzare i giovani scrittori ampliando la ricerca al di fuori delle sedi e dei circuiti culturali tradizionali. La capillare diffusione della Rai nel territorio rende possibile un’ampia partecipazione all’iniziativa. Rai metterà a disposizione dei vincitori il suo potenziale comunicativo, che permetterà loro di essere conosciuti e valutati da un vasto pubblico. Al vincitore del Premio sarà garantita la pubblicazione della sua opera da parte di Rai Eri. I membri della commissione della sede di Trento della Rai, coordinata dal direttore Sergio Pezzola, sono il prof. Enrico Corni (Professore Ordinario di Storia Contemporanea Facoltà di Lettere e Filosofia Università di Trento), Enrico Franco (Direttore del Corriere del Trentino e dell’Alto Adige), Pierangelo Giovanetti (direttore de l’Adige), Giuseppe Ferrandi (Direttore Fondazione Museo Storico del Trentino, nella foto) e dall’editore Roberto Keller. Al Premio “La Giara” possono partecipare i residenti in Italia di età compresa tra i 18 e i 39 anni, con un romanzo inedito di almeno 180mila caratteri. Le opere dovranno essere inviate con raccomandata postale in formato cartaceo (sei copie) ed in formato elettronico (documento word su CD) entro e non oltre il 31 Dicembre 2011 alla Sede Regionale Rai del comune di residenza dell’autore. Tutti gli inediti saranno valutati e selezionati dalle Commissioni istituite nelle 21 Sedi regionali Rai. A fine giugno 2012 saranno resi noti i nomi dei 21 semifinalisti, tra cui verrà successivamente scelta dalla Commissione nazionale la rosa dei tre finalisti. Il vincitore verrà proclamato a fine luglio con un evento televisivo che si svolgerà ad Agrigento, nei luoghi natali di Pirandello. Per tutte le informazioni rivolgersi a info.premiolagiara@rai.it o consultare il sito Rai www.rai.it Premio letterario La Giara. 148

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cinque domande all’autore del volume “IL DIALETTO INFORMA”, il poeta e scrittore RENZO FRANCESCOTTI. Una proposta editoriale che vuole dare nuovo lustro al dialetto trentino Professor Francescotti, come si è arrivati a questo libro? Direi per forza naturale delle cose. Oltre un anno fa il direttore de “l’Adige”, Pierangelo Giovanetti, mi propose di collaborare al quotidiano con una rubrica. Con questo quotidiano avevo collaborato per anni, dopo averlo fatto con l’Alto Adige, con articoli che avevano generato vari libri, sette per la precisione: sui trentini combattenti in divisa austroungarica nelle Grande Guerra; sui combattenti repubblicani della Guerra di Spagna; sugli antichi rioni di Trento; sui suoi sobborghi; sulle dinastie trentine di artigiani e imprenditori. Libri per altro che sono stati saccheggiati (senza citare la fonte); che hanno inaugurato filoni storici e giornalistici su cui molti vivono di rendita a distanza di decenni… Un’idea che mi frullava nella testa da qualche tempo: una rubrica dal titolo “Il dialetto-informa” (nella duplice accezione di informare e di essere in forma), in cui il dialetto fosse inteso come un linguaggio diverso, una lingua in più, una marcia in più. Doveva essere una rubrica con cadenza settimanale precisa, attesa dai lettori, in colloquio con loro. Giovanetti, che è un ragazzo intelligente, mi disse: partiamo subito! È una rubrica che ha avuto successo? Un successo che è andato oltre le più rosee aspettative (quanto meno dalle mie). I dialetti sono dati da molti per spacciati, sempre meno parlati e parlati male, sempre più marginalizzati. Pensavo che la rubrica avrebbe interessato i lettori di una certa età, magari solo i lettori anziani. Invece non è stato così: ha interessato anche i lettori diciamo sui quarant’anni, ma ha anche incuriosito i più giovani. La prima email con cui qualcuno si complimentava mi è arrivata già il primo giorno: era di Carlo Alessandrini, già presidente provinciale delle Acli e consigliere provinciale. Dopo di che la posta elettronica si è moltiplicata assieme alle telefonate e soprattutto ai contatti e colloqui fisici: “Vedo


trentinolibreria Luciano Navarini Guida di sci alpinismo dei Lagorài Cima d’Asta Edizioni 31 Questa nuova pubblicazione è un aggiornamento profondo della “Guida di sci alpinismo Lagorài - Cima d’Asta” pubblicata nel 1988: sono stati inseriti nuovi itinerari ed informazioni e, soprattutto, sono stati descritti i cambiamenti avvenuti in questi ultimi anni: nuove strade forestali, i nuovi limiti dei pascoli e dei boschi, la nuova fisionomia di questi ultimi, nuovi impianti sciistici, rinnovamenti di rifugi e malghe, l’istituzione di nuove oasi e riserve naturali che hanno mutato radicalmente il paesaggio e l’approccio scialpinistico a questa zona meravigliosa e per certi versi ancora selvaggia. Nuove anche le foto per poter gustare questa meravigliosa “palestra” dello sci alpinismo nei gruppi montuosi dei Lagorài e Cima d’Asta. A corredo del volume è stata realizzata una nuova carta topografica.

Renata D’Amico Chi di noi due? Absolutely Free

Alfredo Nepi I sogni non hanno scadenza tgbooks

La separazione è una legge della vita. C’era un ragazzo chiamato Michele, come l’arcangelo, nato senza il mignolo del piede e soprannominato per questo l’Incompleto. Era cresciuto con suo nonno a Villa Paradiso e da grande voleva fare il poeta viaggiatore. C’era poi Iris la matta, quella che parlava con gli angeli e che Michele, da bravo eroe, voleva liberare e portare con sé. Iris viveva a Villa Paradiso. Rosetta la sarta, mamma di Michele, aveva una certa abitudine: cuciva, cuciva, ma non levava mai il filo dell’imbastitura, un po’ come se lasciasse le cose a metà. Rosetta era sposata con Giovanni, un uomo grezzo come il sale che scavava. Giovanni voleva che Michele facesse il giudice. Non avrebbe mai capito suo figlio. Il nonno di Michele non si arrabbiava mai e aveva tanta pazienza, quella pazienza che nasce in chi ha a che fare con la natura, perché sa che per ogni cosa ci vuole il suo tempo.

Ci sono storie che sanno spiegare quanto sia difficile per un uomo e una donna stare assieme, trascorrere uno accanto all’altra quelle poche decine di anni a cui, convenzionalmente, si dà il nome di “vita”. Jacopo, potrebbe reputarsi un uomo soddisfatto. Dalla vita ha quasi tutto, eppure, non è felice. Gli manca qualcosa, ma non sa esattamente cosa. Trova la sua vita insignificante e spesso ripetitiva. Come uomo è alla ricerca di conferme, di qualcosa che lo sorprenda fino a regalargli nuove emozioni. L’occasione gliela offrirà Giulia, una ragazza più giovane di lui. Per entrambi, nascerà una storia d’amore, fuori dai soliti schemi e dai noiosi legami coniugali. Jacopo e Giulia vivranno la loro relazione clandestina, dimenticandosi delle insoddisfazioni personali e alimentando il loro sogno di amarsi liberamente. Fino a quando, quel rapporto d’amore, li condurrà a una svolta sorprendente…

sul giornale i to artìcoi sul dialèt. I me pias: Brao, va avanti!” così innumerevoli volte, da gente che in molti casi non conoscevo ma che si è fatta conoscere. Una cosa sorprendente… Quali le ragioni di questo successo? Direi che sono molte: un desiderio di identità in risposta a un mondo sempre più globalizzato, più spersonalizzato, più disumanizzato: un bisogno di scoprire, di recuperare il nostro passato, le nostre radici; il riscoprire un linguaggio autentico, colorito sanguigno non inquinato, banalizzato dai media. Inoltre, questi pezzi sul dialetto come linguaggio e cultura, pur nel loro rigore di studi e ricerche sul campo durati una vita, hanno un taglio giornalistico, si avvalgono di citazioni popolari così come di quelle colte, sono ariosi e persino divertenti. Sono concentrati in tremila battute ( spazi compresi), innescano emozioni, ricordi,memorie, li leggi in meno di cinque minuti. Aggiungi che (aspetto apparentemente marginale, ma che concretamente non lo è) essendo collocati a piè pagina, sono ritagliabili con due o tre colpi di forbice (e in molti lo fanno). Così si è arrivati al libro? Già sin dall’inizio incontravo qualche conoscente che mio diceva: “Lezo i to artìcoi e i taio fora.Te farai ben en libro?” E così tanti altri che conoscevo o si facevano conoscere. Incrociavo il primo conoscente che mi diceva: “Varda che son stuf de taiar fora i to artìcoi…Gli rispondevo che si era deciso di farne un libro e che non occorreva che ritagliasse più i pezzi: “No no” era la risposta “i taio fora lostéss!” Il libro è ormai in libreria; si tratta di un’edizione agile di 152

pagine, con la prefazione del direttore de “l’Adige”, Pierangelo Giovanetti, e venti freschi disegni della giovane pittrice e disegnatrice Michela Rigotti. Inoltre, ha anche una breve appendice con le lettere di botta e risposta tra l’autore e Franco Marzatico, direttore al Castello del Museo del Buonconsiglio; sempre fra l’autore e Giovanni Kezich, direttore del Museo degli Usi e Costumi della gente trentina di San Michele; in più, una lettera in dialetto di un lettore, scelta a rappresentare tante altre. Gli articoli del giornale appaiono con nuovi titoli (non giornalistici) e sono riveduti e integrati. Quando sarà presentato ufficialmente il libro “Il dialetto-informa” ? Sarà presentato a Trento, nella Sala Falconetto di Palazzo Geremia dalla storica “Pro Cultura”, Venerdì 9 dicembre alle ore 17,30. Relatori Pierangelo Giovanetti, direttore de “l’Adige” e Pino Loperfdo (Curcu & Genovese), scrittore, con letture di Arrigo Dalfovo e Chiara Turrini del Gruppo “Neruda. Il sindaco Alessandro Andreatta ha assicurato la sua presenza. Roberto Antolini

Renzo Francescotti

Il dialetto inForma Una cavalcata storico-linguistica dentro il dialetto trentino

Curcu & Genovese (Euro 14, pagine 152)

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trentinoricette

NEI

I SAPORI MEDITERRA

IL FILETTO DI BRANZINO PESCATO ALL’AMO IN CROSTA DI FRUTTA SECCA, SU LETTO DI SPINACINI NOVELLI, PATATE DEL LOMASO ALLO ZAFFERANO E CIPOLLE CANDITE RICETTA PER 4 PERSONE INGREDIENTI: Filetti di branzino pescato all’amo n°4 Patate del Lomaso allo zafferano gr.280 Spinacini novelli gr.200 Frutta secca gr.160 (nocciole, mandorle, pinoli, pistacchi) Cipolle candite gr.60 Olio Extra Vergine “Uliva” Agraria del Garda q.b. Sale e pepe di macinino q.b. Lavare le patate, con l’ausilio di uno spelucchino dare la forma alle patate di botticella e in seguito tagliarle a metà, cuocerle in abbondante acqua salata con l’aggiunta di zafferano, a fine cottura aggiungervi un pò di aceto così da fermare la cottura ed evitare la rottura delle patate.

Lavare accuratamente gli spinacini, scolarli bene e poi saltarli in un saltiere precedentemente riscaldato con l’aggiunta di un filo di olio d’Uliva, aggiustare di sapore con sale e pepe di macinino e per finire grattugiarvi un pò della buccia di un limone. Togliere la pelle del branzino tagliarlo a metà salandolo e pepandolo , passarlo nella frutta secca e posizionarlo in una placca da forno foderata con della carta da forno con sotto un filo di olio, cuocere in forno preriscaldato ad una temperatura di 185° gradi, la cottura varierà dallo spessore del filetto. Posizionare nel piatto preselto gli spinacini spadellati al centro, attorno posizionarvi le patate allo zafferano e le falde di cipolle candite, per ultimo appoggiare sopra gli spinaci i

due pezzi incrociati del branzino, guarnire con una foglia di pomodoro essicata e un rametto di un erba aromatica, per finire condire con delle gocce di olio d”Uliva”. Ricetta dello Chef Stefano Goller

I TAGLIOLINI AL NERO DI SEPPIA, SPADELLATI CON SEPPIOLINE, LIME, BOTTARGA DI MUGGINE E POMODORI DATTERINI RICETTA PER 4 PERSONE INGREDIENTI: Per i tagliolini: Farina bianca gr.150 Semola per pasta gr.150 Uova intere n°3 Nero di seppia gr.20 Aceto di vino gr.15 Sale gr.5 Per il condimento: Seppioline piccole gr.200 Pomodorini Datterini gr.150 Bottarga di Muggine gr.30 Lime n°2 Olio Extra Vergine “Uliva” Agraria del Garda q.b. Sale e pepe di macinino q.b.

Per prima cosa impastare la pasta posizionando a fontana la farina e la semola, aggiungervi il resto degli ingredienti e impastare il tutto fino ad ottenere un impasto liscio e omogeneo, coprire con della pellicola trasparente e lasciar riposare almeno due ore prima di stenderla e tagliarla a strisce creando dei tagliolini. Tagliare a metà le seppioline, lavare i pomodorini datterini e tagliarli anch’essi a metà, riscaldare un saltiere, aggiungervi un filo di olio d’Uliva, le seppioline e i pomodorini, aggiustare di sapore con sale e pepe di macinino, aggiungervi i tagliolini cotti in precedenza in abbondante acqua salata, per ultimo grattugiarvi la bottarga di muggine, un po di lime a cubetti e anche

una piccola grattatina della buccia del lime e per finire un filo di olio. Posizionare i tagliolini nei piatto prescelto e guarnirlo con due mezze fette di lime essicate. Ricetta dello Chef Avi Giuliano


trentinoenogastronomia

ristoranti

in ogni numero trentinomese vi propone due ristoranti provati per voi I ristoranti presentati in questa rubrica sono una libera scelta redazionale. Il nostro giudizio anche se critico, è espresso in “cuori” perchè, comunque, il difficile lavoro del ristoratore merita rispetto.

Segnalazioni e commenti: redazione@trentinomese.it

3Portoni

Castel Ringberg INNOVAZIONE E TERRITORIO A CASA DELLA VIGNAIOLA ELENA WALCH

PIZZA E PESCE AI 3PORTONI Locale dall’atmosfera un po’ confusionaria, certo non da cene romantiche o di lavoro, ma comunque un indirizzo in più dove poter andare fuori a cena a Trento con gli amici. I 3Portoni è pizzeria e ristorante, con una proposta accattivante che va dalle insalate fantasiose al pesce, proposto secondo il mercato, giorno per giorno. Davvero niente male l’antipasto della casa: un piattone misto con capesante gratinate, insalata tiepida di polipo, qualche sardina fritta, una bruschetta di pesce piccantissima e cozze con il pomodoro. Buona anche la crema di cannellini con le capesante e sfilacci di pomodori secchi, così come l’orata gratinata (certo non per i puristi del pesce, perché con il gratin il sapore un po’ si perde, ma comunque simpatica). Sciovolone, invece, sul risotto con i calamari spillo (scotto e con poco gusto di mare) e poco convincente il pesce spada all’acquapazza. La carta delle pizze è interessante e quella che ho assaggiato io, ovvero bufala, pomodorini e prosciutto crudo, era davvero buona. Nel menu, come dicevo, trovate anche altri piatti, come il risotto al Teroldego Rotaliano con cuore di gorgonzola, i tagliolini con code di gamberi, pomodorini e rucola, le verdure alla piastra con formaggio, e una bella selezione di dolci, tra cui spicca il calzoncini Nutella e mascarpone. Il conto? Tre piatti di pesce a testa, una pizza in due, una bottiglia di vino, acqua e caffè, 50 euro a persona, ovvero i piatti di mare si aggirano in media attorno ai 12 euro.

Castel Ringberg, immerso nei vigneti e con vista sul lago di Caldaro, venne costruito nel 1652 e dal 1932 appartiene alla famiglia Walch di Termeno, produttrice di vini. Oggi è un ristorante dove la giovane coppia di gastronomi Claudia Pischeider e Stefan Unterkircher porta una ventata di innovazione tra le sue antiche mura. In estate è la spettacolare terrazza panoramica che invita, mentre in inverno, invece, si banchetta nelle sale accoglienti del castello. La cucina di Stefan Unterkircher è eclettica e varia, mediterranea e creativa. Ai dolci, invece, pensa Claudia Pischeider. Il menu è diviso in due: pesce di mare, dove le spezie esotiche la fanno da padrone, e piatti con ingredienti del territorio. La mia esperienza a Castel Ringberg è iniziata assaggiando due antipasti: una tartare di vitello con cubetti di testina fritti (interessante) e capesante in tre variazioni (altrettanto buona). Poi ho proseguido con degli squisiti gnocchi con fonduta di formaggio Graukaese e un altrettanto gustosa crema di topinambur e tartufo nero (quest’ultimo poco saporito, ma si sa, questa per il prezioso tubero è un’annata incerta). Infine, un secondo di gran classe: gamberoni in tempura, con verdurine stufate e speziate. Appena arrivati al tavolo, inoltre, sarete accolti da panini morbidi e croccanti accompagnati da burro e ricotta locale emulsionata con pomodoro secco e dal saluto della cucina, un tris di assaggini su cui primeggia un canederlo mignon al formaggio. Il servizio è caloroso, attento e accogliente. Il prezzo piuttosto alto se ordinate alla carta: gli antipasti sono intorno ai 17 euro, i primi dai 10 ai 17 euro, i secondi intorno ai 30 euro. Il consiglio è quello di buttarvi sui menu degustazione a sorpresa: quello da quattro portate costa tra i 50 e i 55 euro, quello a sei 65 euro. La carta dei vini potrebbe “fare” un po’ di più.

3PORTONI Via Cristoforo Madruzzo, 76 38122 Trento tel. 0461. 261375 Chiuso la domenica

CASTEL RINGBERG St.Josef am See 1 39052 Kaltern (BZ) Tel. 0471.960010 Chiuso il martedì

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trentinoscoop&news

Successi portoghesi Il Natale di Argo

Confraternita della Vite e del Vino e Cantine Ferrari premiate al congresso Europeo

l’avventura del cane meticcio della dr. Silvana Holzhauser

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ià da bambina, la dr. Silvana Holzhauser, raccoglieva gli animaletti ammalati e sperduti, gli uccellini caduti dai nidi, li curava e nutriva, li custodiva nella cucina di casa a Rovereto per poi liberarli a pericolo scampato. Ed oggi l’Ambulatorio Dr. Silvana Holzhauser in Via Pasubio a Rovereto è punto di riferimento qualificato per le malattie dei piccoli animali e sostegno per la cura e poi l’affido dell’ENPA sezione di Rovereto. Ma la storia che vogliamo raccontare è l’avventura di Argo, il cane meticcio della dr. Silvana Holzhauser, salvato da morte sicura ed oggi cane affezionato e felice. È la storia de “L’Albero dei Limoni”, brevissimo racconto già pubblicato dalla Fondazione Famiglia Materna di Rovereto nel libro “Cuori di Donne”, una raccolta di piccoli racconti il cui ricavato sarà devoluto interamente al nuovo Centro Sociale e Occupazionale per donne in difficoltà a Rovereto. Il piccolo cucciolo randagio fu trovato morente, dalla dr. Silvana Holzhauser, durante una vacanza nella bellissima Pantelleria, affetto da una forma grave e generalizzata di “rogna demodettica”. Il cucciolo si trascinava affamato lungo gli arsi muretti a secco alla ricerca di cibo e affetto sostando sotto l’Albero dei Limoni del dammuso pantesco. Fu un colpo di fulmine dal quale scaturì la decisione di un salvataggio rocambolesco del cucciolo che fu trasportato 152

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i è svolto ad Albufeira nell’Algarde in Portogallo il 9° Congresso Europeo del Consiglio di Europa delle Confraternite Enogastronomiche. Vi hanno preso parte più di 100 Confraternite Europee, provenienti da Spagna, Francia, Italia, Estonia, Germania, Grecia, Ungheria, Belgio, Lussemburgo e Portogallo oltre ad una delegazione Coreana ed una di Macao. Nel corso del Congresso sono stati assegnati ben due riconoscimenti alla nostra provincia: le Cantine Ferrari sono state premiate come “European Winery 2011” e la Confraternita della Vite e del Vino di Trento come “European Brotherhood 2011”. I due ambiti titoli sono stati consegnati dal Presidente delle Confraternite Europee Carlos Martin Cosme, dal Sindaco di Albufeira, Desiderio Silva, dal Vicepresidente italiano, Arnaldo Semprebon, e dal Presidente del Comitato Organizzatore, José Manuel Alves e ritirati da Franco Lunelli per le Cantine Ferrari e dal Gran Maestro Enzo Merz per la Confraternita. La Confraternita della Vite e del Vino, con la fattiva collaborazione dell’Istituto del TRENTODOC ha avuto modo di far degustare a tutti i partecipanti, oltre 600, una selezione di TRENTODOC che hanno suscitato grande apprezzamento tra i presenti. Da sottolineare il fatto che tra i fondatori della Confraternita della Vite e del Vino, nell’aprile del 1958, figurava Bruno Lunelli, figura fondamentale nella storia delle Cantine Ferrari. morente in aereo fino alla nuova casa roveretana. Arrivò il Natale di qualche anno fa ed iniziò subito il suo lungo percorso di cura. Fu chiamato Argo, come il più famoso cane isolano Omerico ed ora Argo è un cane segnato fisicamente ma felice ed affettuoso come solo chi ha visto la morte in faccia può essere. Argo riposerà guarito ed al caldo sotto un diverso albero luccicante anche questo suo nuovo Natale. Forse questa storia, alla fine felice, potrà convincere qualcuno a salvare un cucciolo per accudirlo ed amarlo…questo si un vero regalo. Info: Tel. 0464.438510. Tel. 348.6998286 veterinario@holzhauser.tn.it www.holzhauser.tn.it


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trentinofotoromanzo di Carlo Martinelli

IN PRIMA PAGINA, IN TUTTA ITALIA

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uesta fotografia racconta una storia dentro un’altra storia. In un tempo contrassegnato da radicali contrapposizioni, quando una generazione - la meglio gioventú l’ha chiamata qualcuno - viveva, qualunque fosse il fronte scelto, l’impegno politico in modo totale. Alle brevi. Quel ragazzo con i capelli lunghi e l’eskimo, quasi “schiacciato” tra i poliziotti, é un trentino. Si chiama Arturo Quaglierini, al tempo di quella foto - finita in prima pagina su tutti i quotidiani italiani l’1 di marzo del 1975: noi l’abbiamo attinta da “La Stampa”, primo giornale italiano a mettere on line, gratis, il suo intero archivio (autentico gioiello editoriale) - era uno studente dell’ITI, l’Istituto tecnico industriale di Trento. Oggi, per la cronaca, è impiegato all’Inps. In prima pagina, in tutta Italia, Arturo Quaglierini finì per uno strano caso del destino. Era a Roma in gita scolastica. In quel 28 febbraio 1975 la capitale era percorsa da tensioni violente, estreme. C’era il processo per la strage di Primavalle: due giovani missini – i fratelli Mattei – uccisi, bruciati vivi. Davanti al tribunale e poi per le vie della città si scatenano scontri tra gruppi di estrema destra e di estrema sinistra. Davanti ad una sede del Msi un colpo di pistola uccide Mikis Mantakas, un giovane di origine greca, militante del Fronte della Gioventù, organizzazione della destra. Ne seguono scontri durissimi. I giovani

fascisti – per vendicare Mantakas – se la prendono con tutti coloro che mostrino “sembianze” di sinistra, che possano essere indicati come “comunisti”. È il caso di Arturo Quaglierini. Capelli lunghi, eskimo: nell’iconografia dell’epoca, uno di sinistra. Ovvio che non c’entrasse nulla con gli incidenti, ma ugualmente la foto lo coglie mentre i poliziotti lo dividono dai fascisti. C’è un altro particolare: all’epoca, niente telefonini, niente internet, niente social network. La foto uscì il giorno dopo sui giornali e quando, a Trento, familiari ed amici realizzano che sì, proprio di Arturo si tratta, non è propriamente semplice mettersi in contatto con lui ed appurare, prima di tutto, che non gli fosse successo niente. Che erano volati insulti e slogan, e nient’altro. Appunto: una storia, a lieto fine, dentro una storia di odio e di morte.

La memoria restituisce persone e cose che pensavamo dimenticate per sempre o delle quali neppure sospettavamo l’esistenza. Questo è FOTOromanzo. Una immagine che ritorna. Dentro la memoria delle storie.

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