TrentinoMese luglio 2012

Page 1

Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Trento. Contiene i.p.

anno XX n. 245

euro 2,00 www.trentinomese.it

luglio 2012 9 771724 550829

ISSN 1724-5508

0 70 1 2

appuntamenti, incontri e attualità trentina

TRENTINOMESE HA SELEZIONATO PER VOI LE LOCALITà, LE ATTIVITà, I LUOGHI E I LOCALI IMPERDIBILI PER LUGLIO E AGOSTO

in regalo con trentinomese il libro di Tiziana Bergamo “Volevo diventare mamma”

al Castello del Buonconsiglio I cavalieri dell’imperatore: tornei, battaglie e castelli

laurea honoris causa a cesare maestri


la grande promozione a n r to

1K DI W =1 P SPE 00€ REGOLI O SA INA ! www.solarplustn.it Installa un impianto fotovoltaico con Solarplus e ricevi subito ricchi buoni spesa da utilizzare in tutti i punti vendita Poli e Regina aderenti all’iniziativa! Ogni kw installato corrisponde a 100€ di spesa ad un biglietto per la grande estrazione finale! Ad esempio: un impianto fotovoltaico da 3kw vale un buono acquisto da 300€ e tre biglietti per l’estrazione finale.

3 1

e

6

ANNO MESI ANNI DI SPESA DI SPESA DI SPESA

equivalenti a 14.400,00€ IN TUTTI I PUNTI VENDITA

POLI E REGINA

equivalente a 4.800,00€ IN TUTTI I PUNTI VENDITA

POLI E REGINA

equivalenti a 2.400,00€ IN TUTTI I PUNTI VENDITA

POLI E REGINA

PUNTI VENDITA: www.superpoli.it SOLARPLUS VIA KUFSTEIN, 1 - 38121 LOC. SPINI DI GARDOLO (TN) - TEL. 0461 994822 - FAX 0461425364 - INFO@SOLARPLUSTN.IT Concorso a premi promosso da SOLARPLUS - Via Kufstein, 1 - Spini di Gardolo (TN) - Valido dal 4/6/2012 al 31/10/2012. Montepremi euro 21.600,00 (Iva inclusa) - Info e regolamento su www.solarplustn.it



dal 30 giugno

Fai un salto da noi

! i d l a s i o n o s Ci

*

CA I N E M D O APERTO SEMPRE

* nei negozi aderenti

PIÙ DI 50 NEGOZI IN UN UNICO CENTRO COMMERCIALE A PERGINE IN VIA TAMARISI, 2

Bra Editor 2012

Aperto il lunedì dalle 14.30 alle 20.00 e tutti gli altri giorni dalle 9.00 alle 20.00

www.shopcentervalsugana.com



trentinocommenti

ring di Fiorenzo Degasperi

scempi ed esempi Strisce di plastica per i nostri “paesaggi della paura”

L

a Conferenza Provinciale per il Turismo ha come finalità principale quella di operare un confronto interno al sistema del turismo trentino che consenta di individuare i nodi strategici e di elaborare elementi utili ad effettuare le future scelte di politica turistica, costituendo le basi per la stesura delle Linee Guida della Politica Turistica Provinciale. La Provincia autonoma di Trento, nelle sue svariate funzioni e nei suoi organismi, teorizza da anni un turismo “intelligente” e “ambientalista”. Però, oltre alle grandi teorizzazioni e spettacolarizzazioni, la qualità del paesaggio e dell’ambiente si vede nelle piccole cose, in quei frammenti di vita quotidiana e di sguardi indiscreti che i nostri occhi e la nostra mente cercano continuamente. L’estetica della geografia, l’architettura del paesaggio, la storia della natura e di chi ci vive, uomini e animali, sono percepiti dalla popolazione e dall’ospite che si sofferma per un periodo nel territorio, in un modo diverso. Ognuno ha un’idea del carattere del paesaggio ben precisa, che nasce dalla funzione, dallo svago, dal romantico approccio, ecc. In poche parole c’è una dimensione “soggettiva”, cioè una percezione personale derivata dalla frequentazione di un luogo, e una dimensione “oggettiva”, fatta di cose, di fenomeni presenti nello spazio geografico. In questa seconda scenografia stiamo assistendo da qualche anno ad un imbarbarimento del territorio, ad una sorta

8

tmluglio

ring di stato abbandonico e precario. L’ospite, rincorrendo una romantica visione della terra, cerca di correggere queste fratture tra la storia e la cronaca, di richiamare l’attenzione sulla realtà che sempre più corrode la romantica idea di un “invisible landscape” antropologico sano, pulito, decoroso, “selvaggio”. L’abitante, viceversa, sembra quasi che sia entrato in uno stato di assuefazione catatonica, assai pericolosa perché porta, come tutte le droghe, ad un’apatia totale, a non riconoscere più ciò che distrugge la propria terra – e i conseguenti valori che sono insiti in questa – da ciò che invece potrebbe essere funzionale ad uno sviluppo coerente, organico, armonico. Parliamo di “plastica”, di quelle maledette strisce bianche e rosse o arancioni che un tempo erano la prerogativa degli spazi cittadini e che contraddistingueva l’urbano dal non urbano. I cantieri stradali e non ne vengono circondati, l’impatto visivo è di quelli inclementi e tristi. Soltanto che da qualche anno queste lunghe strisce le troviamo anche nei paesi, nei villaggi, perfino nei boschi. Plastiche che, con le intemperie e il vento, si spezzano disperdendosi come polline malefico ovunque. Perfino le guardie forestali si sono fatte complici di questo “insozzamento” secolare – ci vogliono moltissimi anni affinché questa materia non dico si distrugga, ma almeno sbiadisca verso l’informe –, utilizzandola per segnare i bocconi per le volpi contenenti il siero per l’antirabbia. Molti giardini alpestri sono circondati non più da steccati di legno come facevano i nostri vecchi – e come continuano a fare i vicini cugini sudtirolesi –, segnando in tal modo la continuità e l’armonia tra il paesaggio umano e quello naturale, ma da palizzate di plastica arancione. Si vedono da chilometri di distanza, si intuisce che ormai c’è una stretta connessione tra l’oggetto plastica che inquina, deturpa e rovina e la mente plastica che si strappa, si corrode, si staglia nel paesaggio come un bubbone che ne intacca la sacralità. A cosa servono allora tutte le tavole rotonde possibili e immaginabili, le goliardiche consulenze di esperti e specialisti, gli spot pubblicitari messi in campo dalla nostra amata Provincia quando, nel piccolo, nel quotidiano, le persone, finora una minima parte per fortuna, remano contro la storia e la memoria stessa del paesaggio trentino? Ogni giorno di più stiamo entrando in quelli che il grande storico Vito Fumagalli, scomparso recentemente, aveva chiamato i “paesaggi della paura”. Soltanto che il termine lo aveva coniato per il medioevo, non per l’oggi. Noi, ovviamente impotenti contro le massime teorizzazioni e le minime intelligenze quotidiane, non possiamo far altro che auspicare quello che hanno raccontato Kit Pedler e Gerry Davis in un famoso romanzo di fantascienza dei primi anni Settanta, Mutant 59. The plastic Eater, ovvero l’invasione della terra di una sorta di lebbra antiplastica, che tutto corrode, corrompe, ingoia e macina. Non sarebbe più semplice cercare di richiudere la forbice tra immagine e realtà della terra trentina?


STUDIO BI QUATTRO

Abbiamo tutti 5 sensi. Chi è buon esempio per i più piccoli ne ha uno in più.

Se hai senso civico, 6 una forza per tutta la società.

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

Più senso civico, più comunità.


trentinocommenti

lettere

lettere la “battaglia” di segonzano

Mi preme comunque evidenziare che le cifre che ho prodotto sono tutte a bilancio e che quindi i dati, essendo pubblici, sono sempre consultabili presso i nostri uffici. Invito pertanto il Dott. Folgheraiter, ogni qualvolta vorrà entrare in possesso di dati amministrativi, a rivolgersi direttamente al personale del Comune che sarà sempre disponibile a fornirgli le informazioni richieste e, vista la professionalità e l’etica che da sempre lo contraddistinguono come scrittore e giornalista, a non dar adito solo alle chiacchiere di quei “taluni”, che penso lui conosca. Il Sindaco di Segonzano Giorgio Mattevi

G

entile Direttore, la ringrazio per la possibilità che mi è stata offerta di poter esprimere un chiarimento in merito all’articolo pubblicato su Trentinomese n. 243 di maggio 2012 a firma di Alberto Folgheraiter.

10

tmluglio

Prendo atto con piacere della sua precisazione che serve anche a tacitare le “chiacchiere di quei taluni” che dovrei conoscere. So solo che ho raccolto tali “chiacchiere” nell’area del ponte sul rio Regnana da “talune” persone non proprio felici nel dover pagare un ticket per salire tra le Piramidi. Non siamo in Egitto ed è gratis persino la visita al British Museum di Londra… Quanto al prezzo del biglietto e ai benefici li ho rilevati con una puntuale telefonata in municipio. Evidentemente, hanno dimenticato di dirmi che la maggior parte del costo è a carico della Provincia anche se, in verità, cambia poco. Restano due posti di lavoro e, in tempi di magra, sono già grasso che cola. Alberto Folgheraiter

tren

tino

attu

alità

si oglio di o org vann evitano o ne dore, nzan r pu ettaSego asi pe . e sv qu ma, rne vanto terra ch affluente di io, a, mena amidi gnan dell’Avis iRe pir og re, le del rio dia valle o geol , Eppu lla valle me men ico, certo a lla ne no ne no non, un fe Non un istra di sin sentano golare. iano di Re ancor rapprevvero sin sull’altip ne vanta consico da perché ga erosioli ben più via, in e tta anch no, analo pinnaco esi. Tu (non gli an Bolza gruppi di segonz tempo òmeni i oggi di quell i che un avano “i molti da i. stenti no, quell na) chiam scono itator Trenti della zo ” costituiologi e vis ità si nti mm idi abita gonzan per ge cui so am mo le pir terdalla de Se richia se rvare un Piné, anni iano di rte) osse come fosla Val di , L’altip o (in pa na vanto passati nifestaon pi e ss me ma po ra, ne ssion In tem diche di ter proprio. e spora to l’impre ritorio ra, trann ne, ha da o. Cemb attenzio ne tropp di zioni curarse n di no

A à

NA L CoR niche mi E e E LA gno No ABE Ch MINI N ni mor o BRA FI Uo Sio hIAM SEM DINI E AgLI o ero RIC ChIo oNTAToI. Son ICURo VALLE S C A i N RAC ILLEN MA DI o NELL endic zano p M n E DEI UNICh oRgoN e erte i Sego S NoN TICo. A SuLL oSSo d IS N eL d TUR REgNA Li d DEL idiona me r

A

Dürer weg

SENTIERO

DEL DÜRE

R – VALLE

2 GIU

Ca st el lo G N O 2 0 1 2 di Se go nz Va l l e d i an o Cemb

ERTO

www.visit

A.p.T.: A.

Enrici; G.

Panfili

pinecem www.dure bra.it rweg.it

in collabora

di Faver

io

Comune

46 magg

tm

di Salorno

Comune

Comune

di Giovo

di Egna

di Segon

zano

. Foto: Archivio

zione con:

Comune

INFO:

A.p.T. Piné tel. 0461 Cembra 683110 infocembra@ visitpin

ecembra.it

A QUoTA

875 metr

i

Ltr Le (a

ir e) p

am

idi

L

IN CONC

Comune

U

No E So DoV

ra – TN – I TA L I A

di Cembra

ttualità

DAL pont e SuL rio

DI CEMBRA

TREKKING CULTURA LE CENA RU STICA artisti di ieri e di og PIERLUIGI COLANTON gi I

Comune

trentinoa

aggio:

folgh

lla ne de costo ologica ido ge sul rip pronta mbra, pe to ibrio equil sono l’im val di Ce tamen ) , lla ut e” cario te de tagna llo sfr egrazion to mon eressan ata da ntribu le sa int izz na n il co più int caratter in “cas , tem a e co e comu rilto tro (or ti, mo rip ral ion en nsivo , ma l ni rec inistraz uto a un alcuni inte rfido. la va molto ed o ad in an l’amm va iò vv lo rpo l io nc pri So de ciale, . Co ha pro cess Il perco comi ll’Avis a provingonzano ero di ac egiati. nta del iaccio cino de ns Tutto il gh vil imme no ba di Se del senti ne pri ni Setta no fra po fa. ncipio fu zio l’inter Una coltre , raggiu stino osserva negli an to pian pia nti In pri mbra e a). pu i ss o e. cia punti cciat di Ce me e Fa in talun ezza. fu las general amidi era X iazio e, glac a da pir so, tra scorso, eresse l XI (Fiem cio ch tri di alt la le de lo iat iac fa, nc seco nel disint già prima A metà stra del di gh i mille me la anni comi ice cin nare perché franate. onda de laggio geva odicimi (che era il suo ap posto a vil sp a i-d il nse nForse parte, l’intera Luch al coli. Poi Diec ürmian in raggiu ) lasciò i comi di na te atti, no, ne W la anni e ni dopo ghiaccia a valle bitato a di pin o duran l lo, inf i ert co gli seco ana, dall’a na sui rono ila an miti, 75mi ricop visita rsa r finire 76 tam più Trascina larono no an pe Regn aràs, erati.tiro al becomp leta ure 19 qu dell’arte mu . e, io piram fotografic perat ritirarsi si accu detriti so siti ggalle qualc i, il Da ndial ma di Sego into idi tem di Qu ion a, giovanni sta Unte a 6 templo,quper po a mo del he onzano uv un ticket che esti rveger e de dura si de utilizz i ron no circa ito Qu le all vani guerr Friistitu are cio dal g. Pavanello Batti iro cia il senti 2 ore ttoli) mecomu non manc , tal ti. ma ibu l uliresch e scola i roc eromattrez ne di Sego a arono di de to co bene oe e45ciominu oi on . Eb la pri contr zato, contr sta are nzano e,i),gratu detrit hi riprendere di Cles oto ibuto di vetro quell silim verti (3 de deve paga porzi e ito per bamb all euro e” av va rem ia, su per nc pro dovre a erc en re me adult ter se i fu ala M bbei un to inifiafino a“mor di sabbi, ch tanea” sulla a singolare “eruz lastra 1e qutalun euro pp servi parte o i ritengono per ss limen ione cutti sei la re gio- la gilla,e per (cheto della sc iogper tapiù ro gru sarà (aranni Do i lavori de di mant rso - dell’Avisio. “pelle” della valle ssi ani resid scenti). l tut att ra incamqu ve do lo enim de ma onero go i ter laterale Da quelle grate e in erato so pagardi lun dalle pubb delposentiiaccia Tale do esse isti aento immagini e l’adde ionale urr sul liche casse deva gh ero anch la o a e Nel che la zona delle si evinc che,riscos a rid esrio tenRegn merid frammantto ana, deisioneiaron . con ... Ad ogni tesalla piram o a punte vello 604 to ne o, si idi era ampi e nc nc iggiata da m sc l va en di quota quan che comp conto bo ni gigbuon ae e lat raggi comi edi pio mille torri. lam a de del fialessiv accom delm. sp o. o diia271 qudal ponna, ,si parte ugli agper o secolo hiscivorepa pagn destr lle L’ultim di diana go atoripudilizterrit glida875dam, nzan lo unge lle ac on ce Escuersion ha da i di visto guida va ment ra di www il ridimensio con o dell’area, ta a) Trentresto. tepia sunuprenocati” ta orio ini del di Se.acco dislica mpag la sp un dalla natazion visio, il rimbo li, Asso trolla iditer 0461 man inconnator coe: to il ino: la robritori ende ra “intac accom dell’A alcun fato.it. La 68311 preinfo@ i se re esto e vallette e la riduz schimento di lare pagn e sc ciazio ne ita0 e sito Ulteri ist ne www it e Comu ori informrso de atorid e), hapinec rtico ione a quatt .visit pi a, ch iterritsin tata da qugrup crescne(indipa peren co aziongn ento principali. Il primo i: an Pinénte di orio.i embr Segosilvestr li, in ro ss - ammerid lue Cemb Re APT ere co , tel.04 61 6861 a.it, mail infoce ionale nella foglie (il pino nzano lav aff int ra: na rio , tel. è parte di è mbra re dominato pin 03 e sito formai al é ed @visi o di tpineen da una lama esse foglie www quei Pin.com gg di anfiteatro; il iò a om cembra. a ncune.s terra che Eppure, èll’odetto secondo egon da . zano. hanno sulla delle comi lare fen gruppo “canne cqua tn.it co sommità lo formato forma sviluppava d’organo” a un cappe parti rte dell’a non si lungo una proprio da e si l- e. di oltre valletta in ua pio o a una pietra si tratta di cope pa ripar o gran parte . Spesso l’acq rta un mass amide edadelle orndi pini nzan azion e di larici. pirpiram regionSego o “sulle vale a dire marz , rena, girverso a att l’alta Il terzo grupp e il ozo idi”. mo 1893 Una ni. vent ta laitré” piegato e Era il tto Mez l- e l’amm , 5 , più mprim valle o, del riore a spigo io, tra coninlatut nale della celle azion aveva parte va respidomainistr te di la ne . Infine rio Regnana, è il e comu -volta, coimpo, nente lo. diffuso rio ndio gagg inferus ntol pe nella un nto (Mon e ile ness Insomma , il quarto richie are, Su la av a unsta a sua Poprese eno ellolle del renon un i il ve nta av una vantaggio gruppo, zo. Le on omcapp o . form sc neo che,“vist a sc “vive” efen di di pinnacoli Meze dall’e iserie di mant Rivell dipaes na che i ha lla va che orreazion ss ridon stero.sistenza e.gh un cons in via di ervat da nte l rioenuto midsecode al conc ttosta noInfatt onte C’era ne ne li fun e di ma di Ca quelle sodi. co un pioraperva zio to oltre no ult imaltri lle li le opiram che o so e M l rio i, ben piram quei ra le pic dal tut ma sit , pinn idi”. basso ri i-da perio te problemi, os lla che, for po cio ratam (un sentiero quei zato parte di ter è in neacoli celeb ngommala mata te, quesdo: la crisiedell’a de , ilinfatt hannno ilare ghiaci, inaffquel a in sonoente, dal ponte attrez47 o perdu amidi grico di Loto ion e for uguFersina-Av cre del baco da tal pochi dece io sulla provi ve ltura, Sorgo ita re, ti il e pir nzano (unAdige “capp ). gg lle lla la ien isio, moria nni sono nciale tto deello”, l’incis Tuttiolo or seta, la filoss di Scanciotmmapoco prima dell’a mode gli ab sino ridott via di Sosghe Sego in Alto naterra rambe, di Segonzano lla via e per i a lame di Nel Tir fenomeni che, sommera della vite. bitato sepa costevia , Au e desti ver), str sempre più possono ), le piram ati alla deva ata. stazione operata osser e So bolzano sco che nate alla rossa sottil idi si AccaSotto sonoscom parsa. nto e pl i avviato verso dall’alluvione, punti di osse vare agevolmen re. e te da due Sopra del rio Fo na di ddechduran aveva te lane prima tere au diale uomini anch l’emigrazione decin no strada comu rvazione ricavati re, gio -ce , quangri letta idi di lungo terra a guerra mone di ques nale che lle alt lor e do la di m Pochi erudi te contrade. e di a Quaràs. da Luch cond la idi zona delle piram e poligono co za de venn pira Il percorso ti idi diuce di tiro al feren no di no piram to che propr erano a conoscenz asfalt il ripido costo bersaglio dei A dif zioni so parte a del fatio quel fenom ri austriaci ne del Doss ato, tagliando sorgo chmilita da . nella valle no (1542 che erano eno geolo o di Sego ati in Val na forma Pusteriadisloc m), del ro stati gico di nzaform Regn l Cembra. a una sorta ana l’attenzion di confine g-InStprece In Va e di un illustr aveva attirato di tra il bosc lsber (1882 denza c’erano state tardo medi formazion o e le sotto linea e viaggiatore a ise , 1885, 1912 le alluvioni i oevo geolo stanti del . Il massimo giche. ), che aveva volto valli, rinascime Ai bambini pittore del no devastato nto tedes di co, albre le montagne scon alle piram pennellò contavano Segonzano, un temp cht idi un cenno la o, racdi piramide dürer fatto un gran di terra non aveva e che quarello “Mon abitate daglfavola che le piram no certo idi erano nell’aci gnomi ti italiani”, Proprio negli bene. viaggio a di quella e che, all’int fores Venezia del fissato nel suo anni segu erno del 1882 gnoto pittor veva un orco ta di funghi pietri 1495. Anch , il Capitanatoiti alla “brentàna” ficati vie di un celeb e l’ispaventoso chiesto al “battaglia ancora la di Trento . In effet comune di “tan di Segonzano re ex voto della Segonzano aveva correre al 1796 tra napo caverna nella a del Blemo”, una ti c’è ” del 2 novem mantenim di “con picco leonic quale bre la i e tirole trovò ento delle tela il profil la prima guerra mond rifugio, durante o delle piram si, fissò sulla opere Sul finire boemo. iale, un milit idi. dell’ottoce Il diser are nto, con lo di Segonzano tore è morto e Trancio di i bambini sviluppo sono diven Quelli sì, tati adult di patate consalmerino in crosta “òmeni de crem Segonzan” i. Petto di farao . e pesto di a di asparagi na al ■

Menù di m

oLi ERR nac L A T i pin RI NELo e u A Q LEN zan MIL egon ghI FUN tti, hA DI S LLe A , TUR So e fo er erait

berto

di al

Cembra

ualit

A.p.T. Piné

tren

att tino

Grafica

Nelle pagine dell’attualità è stato dato ampio spazio ad un un servizio di Alberto Folgheraiter sulle Piramidi di Segonzano. Colgo l’occasione per ringraziare il giornalista, originario proprio di questo paese della Valle di Cembra, per aver descritto, con lo stile inconfondibile che lo caratterizza e con il suo linguaggio sempre stimolante, il fenomeno naturale che affascina i numerosi visitatori che giungono ogni anno da gran parte d’Europa. Tuttavia, nel box a p. 47 nel quale specifica le modalità di accesso dei visitatori al sito, ha sollevato alcuni dubbi circa l’istituzione da parte del Comune di Segonzano del ticket d’ingresso al sentiero. In particolare ha scritto che: “tale contributo dovrebbe servire per i lavori di mantenimento del sentiero anche se taluni ritengono sarà più oneroso pagare l’addetto alla riscossione di quanto incamerato dalle pubbliche casse”. A parte il fatto che gli addetti alla riscossione sono due e non uno, per dissipare il dubbio mi preme qui fornire alcuni dati oggettivi, riferiti all’anno 2011, circa il costo di tale personale e le entrate effettive derivanti dal pagamento del ticket cosicchè, anche i “taluni” di cui parla Folgheraiter, possano essere correttamente informati di quanto effettivamente “incamerato dalle pubbliche casse”. Al Comune sono stati assegnati dal Servizio Conservazione della Natura e Valorizzazione Ambientale (L.P 32/90 deliberazione della Giunta Provinciale n.254/05 e ss.mm.) due lavoratori che prestano servizio all’area da circa metà maggio a fine settembre. L’attività è finanziata dalla Provincia con affidamento al Consorzio Lavoro Ambiente. Il comune corrisponde, direttamente al Consorzio Lavoro Ambiente e sulla base di una convenzione, una quota di compartecipazione alla spesa in misura percentuale sul costo totale di ciascun lavoratore assegnato. La quota dovuta è determinata in un importo fisso suddiviso in quote mensili. Tale importo è di 244,00 Euro mensili per il primo addetto e di 488,00 Euro mensili per il secondo. Sommandoli e moltiplicando entrambi per circa 5 mesi, risultano a carico del Comune 3.660,00 Euro + Iva. Le entrate derivanti dal pagamento del ticket sono state invece di 37.034,00 Euro. Penso che i conti, e quindi le relative considerazioni, siano presto fatti. I proventi, oltre a pagare il personale, vengono poi reinvestiti per la valorizzazione e la gestione di tutta l’area i cui costi, non indifferenti, sono a carico del Comune. I tempi del gratis e del tutto dovuto sono finiti…almeno a Segonzano.

crescione Gnocchi di *** primaverili patate alle verdure con ricot e schiuma di ta di capra rose

con sformato fior di sambuco di patate al lardo nostr ano *** Semifreddo al croccante e crema caram di ellata al pinopapavero mugo Prezzo del

Castel Perg

ine

menù con i vini esclusi : Euro 34,00 Euro 45,00 con i vini abbina ti

WWW.CAST ELPE

RGINE.IT

PERGINE VALSUGANA TEL. 0461.5 (TRENTO) 31158 - FAX 0461.531329 verena@cast elpergine.it

49 tmmaggio


trentinocommenti

il ricordo Per tiziana Se avete acquistato Trentinomese in edicola, con la rivista avete trovato allegato gratuitamente il libro di Tiziana Bergamo “Volevo diventare mamma”. È un piccolo regalo ai nostri lettori per un doveroso e sentito omaggio della nostra Casa Editrice a ricordo di Tiziana Bergamo, autrice del libro, scomparsa il 14 giugno scorso. Vogliamo così ricordare, con commozione ed affetto, questa scrittrice per caso, che ha trovato conforto e forza nel trasferire su fogli di carta la sua storia, la sua lotta, felice, per diventare mamma, e la sua lotta, impari, con un male che non le ha lasciato scampo. Il figlio Lorenzo, il suo piccolo Lorenzo per cui ha tanto lottato e sofferto, è, rimane e sarà la testimonianza della determinazione e incrollabile volontà con cui Tiziana, con il marito Willi, ha voluto lasciare testimonianza di sè.

il ricordo IL LIBRO

Una vita normale, come tante: studio, volevo diventare lavoro, innamoramenmamma to, matrimonio e il desiderio di un figlio. Un figlio che non riuscivo ad avere e per questo ho lottato sette anni. Al compimento del primo anno di vita del mio bambino, quando mi sentivo al massimo della felicità, mi sono accorta di avere un nodulo al seno, che si è rivelato un cancro. Su consiglio di una volontaria dell’IEO (Istituto Europeo Oncologico del dott Veronesi) e il mio bisogno di buttare fuori le mie ansie mi ha portata a mettere su carta le mie emozioni. Facevo la chemioterapia che mi inchiodava al divano per due giorni; per passare il tempo scrivevo. Ho arricchito il mio scritto con emozioni forti che ho provato lungo questi anni. Da una vita normale ne è uscita una persona molto forte che nonostante la malattia si sente più completa e felice di quando era giovane e spensierata.” tiziana Bergamo

Una storia vera

Curcu & Genovese

“Volevo diventare mamma” è il racconto di un percorso di dolore e felicità, di tristezza e gioia, di speranza e rassegnazione. Trovate la voglia, il coraggio di leggerlo: non badate alla forma, respirate la sostanza. Quando, nel 2009, l’amico Denis Bertolini mi aveva telefonato pregandomi di considerare il manoscritto di Tiziana, che peraltro lei aveva inutilmente sottoposto ad altre case editrici, ho invitato Tiziana a Trento per incontrarla, conoscerla e valutare la possibile edizione del suo lavoro. Timorosa ma determinata, Tiziana ci ha così affidato la sua storia, scritta come scrive chi non ha mai scritto, ma che abbiamo voluto, proprio per questo, semplicemente impaginare, mantenendone finanche la genuina ingenuità letteraria. “Volevo diventare mamma” ha visto due edizioni, rapidamente esaurite, e questa è la terza. Tiziana non la vedrà, ma la vedranno Willi e soprattutto Lorenzo, il frutto di tanto amore e speranza che Tiziana ha voluto sopra ogni cosa. Paolo Curcu I gentili abbonati che volessero una copia del libro di Tiziana Bergamo possono ritirarlo presso la nostra redazione di Trento. 11

tmluglio



ring

trentinocommenti

ring di Francesca Negri

di Carlo Martinelli

colpo di tacco

alla carlona E SE COMINCIASSIMO A COMBATTERE GLI ERRORI DI STOMPA?

L

o sappiamo. È minore, è questione decisamente minore, fors’anche secondaria, per molti ininfluente. Ma non ci va, all’indomani dei comunque emozionanti Europei di calcio, partecipare al pur comprensibile tiro al bersaglio per le vergognose telecronache della Rai (si è salvato solo l’altoatesino Bizzotto, in odore teutonico, dagli strali che, specie via internet, hanno bersagliato i commentatori, il disastroso Collovati su tutti). Né ci pare produttivo ribadire quel che anche è affiorato alle pur riuscitissime Feste Vigiliane. Da una parte il trionfo, sul versante costume & abbigliamento, del “modello Olgettina”, con molte gentil signore e signorine a girare per Trento (s)vestite come fossero in un club privé e dall’altra battaglioni di ragazzi & ragazze a tutta bottiglia. Birra, vino & vodka quale unico orizzonte culturale, con inevitabile corollario di ubriacature seriali e ricoveri ospedalieri. No. Oggi vogliamo segnalare alla non distratta attenzione di chi ancora intuisce l’importanza delle piccole cose – ne fossero rimasti solo 21 in tutto il Trentino, non importa, a loro ci si deve rivolgere – la centralità della questione ortografica. Pochi giorni fa, in un ristorante del Lagorai, il libro degli ospiti ci ha rivelato i messaggi lasciati da una scolaresca in gita. Una grafia incerta aveva scritto: “Complimenti allo scief”. Ragazzi, rivedibili e perdonabili. Ma altrove l’errore imperversa, sembra coccolato, dilaga. La a con o senza acca è un dettaglio, gli apostrofi vanno a casaccio, qual è (esatto) lo trovate scritto nove volte su dieci qual’è (sbagliato). Gli strafalcioni li trovate nei menù, nei cartelli affissi nei negozi, in talune pubblicità, per non dire degli avvisi lasciati nelle bacheche, a partire da quelle delle università per finire, purtroppo – e con preoccupante tendenza all’aumento – sui giornali, locali o nazionali non importa. La grammatica è diventata una opinione, vinta dalla fretta, dall’ignoranza, dal pressapochismo. Direte: è questione di poco conto. No. L’errore come regola non fa bene, diciamolo. Mettere un freno agli errori di stompa, alla scrittura scritta malo, dovrebbe essere impegno di tutti... Anche di chi firma queste righe.

IL TURISMO TRENTINO DEI PRIVILEGIATI E LA CROCIATA ANTISHOPPING

I

l bello del Trentino è che ti stupisce sempre. Talvolta in positivo, forse un po’ più spesso in negativo. Prendi ad esempio la questione della liberalizzazione delle aperture dei negozi e dei relativi orari, in seguito alle nuove disposizioni del governo Monti. Un coro di no si è alzato all’unisono e c’è stato chi è arrivato a dire, addirittura, che le aperture dalle 6 alle 22 e la domenica sarebbero controproducenti, fino a provocare delle perdite. Mi sono chiesta spesso se fosse davvero giusto avere negozi aperti 7 giorni su 7. È vero, si può andare al supermercato anche il sabato, invece che la domenica, sempre che non si sia una parrucchiera (tanto per citare una professione) e quel giorno si lavori più di altri. Lo shopping? Vorrai mica andarlo a fare a ora di pranzo? O la sera finito il lavoro? Quantomeno a Trento, no di certo, visto che a mezzogiorno i negozi con orario continuato sono solo catene come Intimissimi e Tezenis, e sfido chiunque a riuscire a passare più di un paio di negozi se si timbra il cartellino a fine giornata alle 18 e le saracinesche degli esercizi commerciali si abbassano inesorabilmente alle 19, incuranti del fatto che tu stia spendendo mezzo stipendio con i loro abiti. Comunque, non deve essere davvero poi tanto controproducente essere aperti qualche domenica e qualche ora in più: per fare un esempio su tutti, il famoso centro commerciale Orio Center, alle porte di Bergamo, non chiude praticamente mai e non c’è orario in cui non sia pieno zeppo di gente carica di sacchetti in mano. C’è chi dice che in Trentino non c’è ancora fame, che c’è ancora troppo benessere. Probabilmente è così, se penso anche a un recente dibattito sul turismo enogastronomico a cui ho assistito qualche giorno fa. Era presente un folto gruppo di operatori del mondo del vino e tra i temi sollevati c’era l’apertura delle loro cantine il sabato e la domenica: impossibile, dicevano i più, mica vorrai che ci mettiamo ad accogliere i pullman di beoni… Solo un paio hanno ricordato che il turismo enogastronomico si svolge soprattutto nei fine settimana, tant’è che spesso anch’io ricevo telefonate di amici wine lover che si trovano dalle nostre parti per visitare qualche vignaiolo e, stupiti, si trovano davanti a tutte le porte delle cantine chiuse. È il Trentino, bellezza! Patria di un turismo – fatto di ristoranti, negozi, bar, cantine – per privilegiati: per quelli, cioè, che si possono permettere di prendere ferie e visitare le nostre cose belle e buone soprattutto nei giorni infrasettimanali e negli orari prestabiliti. Gli altri (categoria in cui rientro anch’io), sono solo popolo bue. E pure beone. 13

tmluglio


trentinocommenti

ring

ring di Paolo Chiesa

di Tiziana Tomasini

civiltà trentina

a mali estremi la lunga estate calda dei compiti delle vacanze

L

a scuola è finita. Gli zaini dei figli sono parcheggiati, ancora intatti, sul corridoio di casa. Lanciati come enormi palle da bowling subito dopo il suono dell’ultimo liberatorio campanello, giacciono là, come giganti addormentati. Da genitore scolasticamente stressato, sono finalmente tranquilla. L’incubo dei compiti quotidiani è finito. Ma si tratta di un’illusione passeggera… Dopo qualche giorno di assoluto far niente, emerge una nota stonata che rovina la festa, che fa tremare rispettivamente alunni a riposo e genitori: il testo scolastico per le vacanze. Con calma e lucidità mi sforzo di pensare che questi libretti avranno pur dei lati positivi – quali evitare il totale azzeramento dei concetti scolastici appresi, rinfrescare i percorsi di studio, rinforzare eventuali lacune – ma quelli negativi, chissà perché, assumono una connotazione da stridore di denti … Innanzitutto, sono difficilmente reperibili se non introvabili. Certo, perché la caccia al libro estivo era già cominciata prima della fine della scuola! Per i fortunati e previdenti possessori di libro delle vacanze, comincia il calvario. Che tradotto brutalmente, significa quando costringere i figli a farli e con quali tempi e ritmi; il buonsenso di educatore inviterebbe ad uno svolgimento graduale, diluito per tutto l’arco del lungo (lunghissimo) periodo estivo. La realtà è che la stragrande maggioranza del popolo studentesco ha qualche breve (brevissimo) slancio a giugno, salvo poi rimandare il tutto ai primi di settembre, proprio lì, agli sgoccioli, all’ultimo dannatissimo minuto. Con una ricaduta pesante sul benessere psicofisico di chi li fa (studenti) e di chi li subisce (genitori). Una corsa finale che suona come totalmente improduttiva, snervante e senza alcun significato. Ogni anno provo a stilare un calendario di svolgimento, che puntualmente non viene rispettato. Ed allora cominciano le inevitabili prediche da genitore palloso: “Dai, che poi non ce la fai!” “Se non fai qualche pagina non vai in piscina!” “Studia!” Allora lo studente estivo, minacciato e alle corde, si reca finalmente in libreria a ritirare il libro ordinato. Sull’immenso bancone dedicato al genere, scorro curiosa anche i titoli degli altri testi in esposizione: BUONE VACANZE, VIVA LE VACANZE, TUTTI AL MARE, BUONA ESTATE, EVVIVA LE VACANZE, SPLASH! … E mio figlio, quasi leggendomi nel pensiero, lancia lapidario la sua opinione: “Mamma, ti dicono BUONA ESTATE e ti fanno fare i compiti!” Beh, effettivamente non mi sento di dargli torto… Usciamo dal negozio. Un caldo feroce. Inizia la lunga estate calda dei compiti delle vacanze. 14

tmluglio

quando il lavoro annulla la vita sociale e familiare

T

ra le varie patologie psicologiche che possono colpire la nostra povera razza umana ce n’è una che è stata segnalata anche in Trentino. È la “sindrome da dipendenza dal lavoro” o “sindrome di workaholism”, uno tra i cosiddetti disturbi ossessivo-compulsivi. Si tratta di un comportamento patologico che colpisce le persone dedite troppo appassionatamente al lavoro e che tende a porre in secondo piano la propria vita sociale e familiare, fino a causare danni a se stessa, al coniuge, ai figli. Ci sono degli indicatori acuti di “lavorodipendenza”: persistente e ripetuto abuso lavorativo con dedizione abituale superiore alle otto ore quotidiane, spesso anche nei fine settimana o nei periodi di vacanza; tendenza a non assentarsi mai dal lavoro, né per necessità né per malattia; crisi di astinenza, con sensazione di vuoto, angoscia o irritazione quando si è lontani dal lavoro, come succede nei periodi festivi; manifestazioni o vissuti di paura di perdere il lavoro; preoccupazioni ricorrenti riferite a temi lavorativi; pensieri e fantasie costanti su nuovi modi di risolvere i problemi sul lavoro o di ottenere successi in questo campo; incapacità di staccare, con rarefazione degli svaghi e degli hobby; tendenza a occupare i weekend e i momenti liberi con l’aggiornamento o con letture e piccoli lavori; disprezzo nell’osservare gli altri divertirsi e dedicarsi ad attività di svago abituali; incubi relativi a errori o insuccessi sul lavoro. Come dicevamo, anche in Trentino ci sono dei casi di dipendenza, tanto che esiste un centro dove vengono curate le persone che trascurano ogni altra cosa che non sia il proprio lavoro. La cura, oltre a degli incontri con degli specialisti, prevede anche delle terapie d’urto. La più efficace, finora, sembra essere quella di affiancare il malato ad alcuni “dipendenti tipo” di alcune grosse aziende (pubbliche?) dove pare si sia immuni da questo tipo di scompenso psicologico.



grafica: www.artigrafichelongo.it

CCIAA concessa


Diretto da: Paolo Curcu [ paolo@trentinomese.it ]

sommario luglio2012

In redazione: Pino Loperfido, Cristina Pocher Hanno collaborato a questo numero: Alessia Acampora, Paolo Chiesa, Lara Deflorian, Fabio De Santi, Alberto Folgheraiter, Renzo Francescotti, Gianfranco Gramola, Carlo Martinelli, Francesca Negri, Tiziana Tomasini Grafica: Fabio Monauni Redazione: Via Ghiaie 15 38122 Trento Tel. 0461/362155 Fax 0461/362170 Editrice: Curcu & Genovese Associati S.r.l. Via Ghiaie 15 - 38122 Trento Tel. 0461.362122 Fax 0461.362150 Concessionaria Pubblicità: Südtiroler Studio S.r.l. Trento - Via Ghiaie 15 Tel. 0461.934494 Fax 0461.935706 studiotn@bazar.it Direzione pubblicità: Rosario Genovese Bolzano - Via Bari, 15 Tel. 0471.914776 Fax 0471.930743 Direzione pubblicità: Giuseppe Genovese Stampa: Alcione - Trento Registrazione Tribunale di Trento n. 536 - 4 aprile 1987

COME ABBONARSI:

(un anno, 12 numeri a Euro 20,00) BOLLETTINO POSTALE c/c N. 11492386 Curcu & Genovese Associati - TM Via Ghiaie, 15 - 38122 TRENTO BONIFICO BANCARIO CASSA RURALE DI TRENTO IBAN IT15 E083 0401 8040 0000 3080 485 CARTA DI CREDITO Telefonando allo 0461.362122 DIRETTAMENTE PRESSO L’UFFICIO ABBONAMENTI Via Ghiaie 15 - Trento Tel. 0461.362107 ufficioabbonamenti@trentinomese.it I Suoi dati saranno trattati per dar corso al suo abbonamento; il conferimento dei dati è necessario per perseguire la finalità del trattamento; i Suoi dati saranno trattati con modalità manuali, informatiche e/o telematiche e non saranno diffusi. Lei potrà rivolgersi (anche telefonicamente) al Servizio Privacy presso il titolare del trattamento per esercitare i diritti previsti dall’art. 7 del D.lgs 196/03. Titolare del trattamento dei dati è la CURCU & GENOVESE ASSOCIATI S.r.l., Via Ghiaie, 15 – 38122 Trento - Tel 0461.362122 AVVISO AI LETTORI La scelta degli appuntamenti è a cura della redazione. La redazione non è responsabile di eventuali cambiamenti delle programmazioni annunciate.

tm

Ring

6 commenti

Attualità 16 trentino estate 2012

24 dottor cesare maestri 26 renzo francescotti 30 annegati per un giorno 32 sfasciando si guadagna 34 Andrew basso 39 reina moncada

41 il sound di evok 42 gianni turella 44 da predoi a monteneve 48 cinque terre, un paradiso

Panorama

52 i suoni delle dolomiti 54 il gioco degli specchi 56 trento summer festival 56 mostra al buonconsiglio 58 un’estate da grigliare 62 drodesera 66 Ancora “più piano” 68 miss italia 69 il deserto dei tartari 70 itinerari folk

Giorno per giorno

80 Mostre 84 appuntamenti del mese

Scoop&news

94 I matrimoni del mese 98 festa al rifugio potzmauer 101 La nuova facoltà di lettere 104 “trentino book festival” 106 Una nuova sede per la bauer

Rubriche

110 Libri e librerie 111 Fotoromanzo 112 enogastronomia

info@trentinomese.it www.trentinomese.it

tm


trentinoattualità

di Francesca Negri

E MES à, TRENTINOZIONATO ELE HA S OI LE LOCALIT GHI O U L V ,I ILI PER VITà PERDIB IM LE ATTI LUGLIO E I LOCALI IL VOSTRO IN TRENTINO PER E AGOSTO

Lago di Garda 18

tmluglio


trentinoattualità

T

anto lago, tanta montagna, mille sport e anche divertimento. Sono questi gli ingredienti dell’estate 2012 in Trentino, dove non mancano le novità. Ecco una guida su tutto il meglio da fare a luglio e agosto dal Lago di Garda alle Dolomiti di Brenta. IN CITTà: PISCINA, PARCHI E APERITIVI CON MUSICA SOTTO LE STELLE Le piscine cittadine e i tanti parchi regalano il refrigerio e la tintarella per trascorrere una giornata fuori dalle mura di casa, rimanendo in città. Dalle piscine Fogazzaro a quelle di Gardolo, serve solo mettere in borsa asciugamano e costume da bagno e concedersi qualche ora di sole, fino all’ora dell’aperitivo. A Trento, in alternativa allo Spritz, il cocktail dell’estate 2012 sarà l’Hugo, intrigante mix di sciroppo di sambuco, menta, ghiaccio tritato e Trentodoc. L’origine di questa piacevolissima bevanda da aperitivo è altoatesina, ma lo spumante di casa nostra gli regala quel quid in più che lo rende ancora più seducente. Dove berlo? Trento – bisogna ammetterlo - non offre un gran che come locali

trendy da un punto di vista estetico o della qualità del servizio, al bando locali chic o easy chic, atmosfere eleganti o qualsivoglia “tono”. Gli aperitivi in città si fanno in bar abbastanza comuni, spesso con la musica troppo alta, spesso con camerieri frettolosi e distratti. E talvolta anche un po’ scortesi. Ma tant’è. E così, i trentenni e oltre si rifugiano in una manciata di locali, da anni sempre gli stessi. Il bar Carducci di Largo Carducci è un must per tutti i modaioli che qui si ritrovano per l’aperitivo che con 5 euro offre anche un po’ di buffet. Poi c’è il Randrè, a due passi da lì, la cui clientela tipo è rappresentata da giovani imprenditori (dai 26 ai 40 anni circa), che qui approdano spesso sempre di rientro da un viaggio di lavoro – Milano, New York, Barcellona, Johannesburg -, con i vestiti senza una piega e i capelli sempre perfetti. Nonostante questo, il Randrè a loro non offre, a mio avviso, un aperitivo all’altezza: 4 euro per un bicchiere (hugo, bollicine, vino fermo, etc.) e niente buffet, solo qualche patatina confezionata. C’è di tutto un po’, invece, al Caffè Città, sotto i portici di Piazza Cesare Battisti: ragazzi e adulti,

19

tmluglio


trentinoattualità

Albere

imprenditori e nonni, non c’è distinzione e tra uno Spritz e un Ugo c’è anche il tempo di gustare i due tramezzini e croissant salati che vengono offerti in abbinato. L’alternativa, a cinque metri da qui, è il Marchiodi, altra meta chic dei trentini, con dehors estivo e terrazzino. In piazza Duomo, invece, il posto più di moda resta sempre lo Scrigno del Duomo, che oltre alla ristorazione, offre anche aperitivi: qui ci si va per bere un vino al bicchiere, accompagnato da qualche focaccia farcita e un po’ di salumi e formaggi nostrani. Spesso il servizio è un po’ confuso e non sempre sorridente, ma certo l’ambiente è il più elegante della città e piazza Duomo regala un contesto di grande charme. Allo Scrigno ci trovate stranieri, uomini d’affari – trentini o di passaggio – qualche coppia di amici, un po’ di negozianti del centro che, una volta abbassate le saracinesche, fanno un salto prima di ritirarsi a casa. Novità in città è il Plan, aperto da poco sempre in Largo Carducci: buoni vini a 4 euro, qualche tortina e un piccolo buffet al banco offerti a una clientela variegata che va dai 25 ai 45 anni. Altra new entry dell’ultimo minuto sono gli aperitivi alle Albere, ripristinati per l’estate 2012 non senza polemiche. L’appuntamento è il mercoledì dalle 21 in poi, con aperitivo e musica sul prato soprastante il nuovo sottovaso, con vista cantiere di Renzo Piano.. VALSUGANA: LA MOVIDA Più COOL DEL TRENTINO Il lago di Caldonazzo e quello di Levico sono gli ombelichi del mondo di aperitivi glamour, cene con musica e dj-set. Al Lido di Levico ci si può andare fin dalle prime ore del mattino: la spiaggia attrezzata con tanto di scivolo d’acqua, animazione per i bambini, corsi di yoga, tornei di beach volley, balli latino-americani e animazione per bambini, è infatti aperta 20

tmluglio

dalle 9 fino alle 23. Ma il posto cult è l’annesso Sunset bar Buena Onda, pieno zeppo di gente a cui piace salutare il tramonto dai gazebo balinesi degustando cocktail e spuntini dal sapore esotico (a partire dalle 18), al ritmo della musica più attuale del momento. Sempre a Levico, ma al Parco Belvedere, c’è anche il nuovo ristorante Prime Rose, che per quest’estate offre serate a tema focalizzate sulle grigliate e sulla musica fino a tarda notte, con fiumi di TrentoDoc Altemasi a rinfrescare dalla calura. Sul lago di Caldonazzo, invece, la parte da leone la fa il Lido di San Cristoforo: di giorno stabilimento balneare, di sera (venerdì e sabato) discoteca frequentatissima e battuta anche da dj-star. Poco più in là c’è una delle new entry dell’estate 2012. Si tratta del prato del Valcanover, dove tutti i giovedì dalle 18 si fa l’aperitivo e poi si prosegue fino a tarda sera, ballando. Poi, poco distante, c’è il Ciolda, che è sicuramente una delle mete più gettonate, specie la domenica sera: il futuristico cubo di vetro regala un bello scenario dove sorseggiare un aperitivo a partire da 3 euro con la possibilità di cenare, visto che il ricco buffet abbinato all’aperitivo prevede pasta, risotto, pizzette e molto di più. Il venerdì e il sabato sera c’è sempre musica dal vivo e in qui giorni il Ciolda è il locale pre-serata per tutti quelli che frequentano le serate over del Lido di San Cristoforo. Per gli amanti della musica, un altro indirizzo è il Bistrot di Pergine Valsugana, che il martedì offre intrattenimenti live di rock band e affini e il giovedì pianobar. Il locale è diviso tra la zona bar e quelSunset bar Buena Onda

la ristorante, con un piccolo dehors: la clientela è mista, dai 25 ai 50 anni e i prezzi per un bicchiere molto friendly (2 euro una birra, 2,50 euro uno Spritz). ANDALO E MOLVENO: TRA SPECCHI BLU E ICE RACING KART Il lago di Molveno è il più grande lago alpino di origine naturale situato in territorio italiano ad una quota superiore agli 800 metri, uno specchio turchese incastonato fra le Dolomiti di Brenta premiato con le 5 Vele Blu di Legambiente. Le rive del lago di Molveno sono caratterizzate nella parte settentrionale da una bellissima spiaggia a prato inglese e da un’attrezzata zona sportiva che offre piscine, campi da tennis, bocce, campi da basket e pallavolo, beach volley, parco giochi per i bimbi e noleggio barche a motore o a remi.La parte est della spiaggia è aperta anche ai cani, che devono comunque essere tenuti al guinzaglio (per maggiori informazioni, contattare il Comune di Molveno al nr 0461/586936 o visitare il sito www. comune.molveno.tn.it ). Il perimetro del lago di Molveno è completamente percorribile a piedi, in bicicletta o a cavallo lungo un sentiero denominato circumlacuale lungo circa 12 chilometri. Ma non solo, nelle acque azzurre e profonde del lago trovano la loro ideale dimora i rappresentanti del mondo ittico delle acque dolci: il persico reale, la trota marmorata, il salmerino, la carpa, la tinca, il barbo, il cavedone, e via via le specie minori. In queste condizioni la pratica della pesca sportiva rappresenta una attrazione irresistibile per gli


trentinoattualità

Molveno

appassionati. Per chi vuole, invece, rilassarsi e prendere un po’ di sole, il Lido di Molveno mette a disposizione dieci ettari di prati e parco attrezzati con strutture sportive e giochi per bambini: non mancano nemmeno campi da tennis, da calcio, da basket e pallavolo, piscina olimpionica scoperta e piscina ludica, palestre di arrampicata naturale o artificiale, campo da bocce, minigolf, nonché la possibilità di partecipare a escursioni in mountain-bike con noleggio in loco, oppure di affittare barche e canoe. Gli impianti di risalita verso le guglie delle Dolomiti di Brenta consentono inoltre di intraprendere facili escursioni verso i rifugi o per un allenamento sportivo al parco avventura Forest Park, dotato anche di fattoria didattica (a Malga Tovere). Lasciandoti andare come un bambino, si potrà provare provare quel senso di libertà che le mille responsabilità del quotidiano fanno perdere. Poi, c’è l’Ice Racing Kart. Cos’è? Go kart elettrici, di media grandezza, alimentati da batterie elettriche, utilizzate su fondo ghiacciato naturale o sintetico: l’Ice Racing Kart è un’idea innovativa che coniuga il divertimento legato alla guida dei classici kart a motore con i vantaggi derivanti dall’utilizzo di veicoli alimentati ad energia elettrica. Uno sport divertente, innovativo, sicuro, e soprattutto ecologico, visto che non viene prodotta alcuna emissione inquinante. Il tutto all’insegna di un divertimento sicuro (i kart elettrici sono tra i più avanzati rispetto ai veicoli di pari

dimensioni, ossia tripla cintura di sicurezza, dispositivo di sicurezza in caso di rovesciamento, disabilitazione automatica dell’acceleratore in caso di frenata, radio comando a distanza che consente lo spegnimento o il rallentamento del kart in caso di guida spericolata o incidente. Info: www.iceracingkart.com). Se dopo tutta questa adrenalina vi rimane ancora un briciolo di energia, allora il posto giusto è lo Shuttle La Flaca, storica discoteca di Andalo, dove divertirsi fino a notte inoltrata. Sempre ad Andalo, c’è un altro posto da non perdere. Si chiama Paradise Club Center, un po’ Spa, un po’ wellness center, un po’ palestra. In altre parole, il tempio di chi vuol stare in forma e ritemprarsi. Aperto da luglio del 2004, è uno dei centri più grandi e rinomati del Trentino e dell’altipiano della Paganella, con oltre 1200 mq di ambienti arredati e curati in modo elegante e funzionale. Circondato da ettari di prati ai piedi della Paganella, in estate è disponibile il grande giardino per un relax completo con bagni di sole disintossicanti e pieni di energia, ma anche piscina, beauty farm, palestra, saune, solarium. Inoltre, per i più attivi, vengono organizzati numerosi corsi di nuoto, di acqua fitness, di “body tonificazione”, di “water trekking”, pilates e postural training. LAGO DI CEI: UN BIOTOPO D’ALTRI TEMPI Il Biotopo “Pra dell’Albi - Cei” è situato alla testata del Rio di Cimone, affluente

di destra del Fiume Adige. L’area protetta è costituita da due ampie conche di forma vagamente ellittica, parallele tra di loro e alla sottostante Valle Lagarina. La prima e maggiore conca è anche la più occidentale: accoglie due laghi, il Lago di Cei e quello più piccolo detto Lagabis, e, prolungandosi nella parte della valletta di Cei che scende a nord verso Cimone e Aldeno, si trovano anche due zone torbose, una detta semplicemente “valletta di Cei”, l’altra detta “Prà del Moro”. La seconda conca è più piccola e più orientale, e ospita una palude-lago di grande interesse naturalistico, nota col nome di “Prà dell’Albi” o “Lago di San Martino”. A piedi, in bicicletta o in moto, questo luogo ancora intatto vi regalerà momenti corroboranti a pieno contatto con la Natura più vera. TORBOLE E RIVA DEL GARDA: SPIAGGE MONDANE E NOTTI LOUNGE A Torbole, la spiaggia - bella, ampia e ben dotata di servizi - si stende tra la Sega e la Foce del Sarca. È stata costruita qualche anno fa, con materiali di riporto, ed ha sostituito i vecchi stabilimenti balneari con le cabine di legno su palafitte e l’immancabile trampolino. Lungo la spiaggia si trova anche il Parco Pavese, ricco di piante dalle grandi chiome ombrose, il porticciolo chiamato un tempo “dei pescatori”, bar, servizi e il grande prato di Villa Cian con campo di pallavolo, al quale si può accedere 21

tmluglio


trentinoattualità anche con l’automobile da Via Sarca Vecchio (possibilità di parcheggio). Nei mesi estivi la spiaggia è molto affollata, anche di surfisti, che però hanno a loro disposizione un’area, segnata, per le partenze e gli approdi con le tavole a vela. Ma la spiaggia più “calda” e cool dell’estate 2012 si chiama Spiaggia Olivi ed è a Riva del Garda, restaurant lake club, stabilimento balneare e insieme luogo di incontri mondani che ai richiami liberty intreccia elementi più classici e mediterranei. Un locale poliedrico di 3500 mq (interno da 380 mq , terrazza da 600 mq, Lake Club da 2500 mq) che si trasforma durante tutto l’arco della giornata, con un’offerta ricettiva a 360 gradi: dalle colazioni artigianali all’EcoBrunch, dal caffè gastronomico alla gelateria ad impatto zero, dall’aperitivo alla Dinner Gourmet, sino al Post Dinner all’insegna di cocktail e long drink e caratterizzato dalle serate live, dove si alternano artisti di fama internazionale. Il tutto in un’atmosfera davvero mondana e internazionale, disegnata da Marco Lucchi, già firma di locali prestigiosi quali Club Pineta di Milano Marittima, Billionaire di Porto Cervo e Courmaclub di Courmayer. In alternativa, si segnala il Riva Bar in Largo Medaglie d’Oro, locale top per gli aperitivi con dj-set. ARCO: TERME E CASINò Garda Thermae, ad Arco, è la nuova struttura termale che sfrutta la fonte Linfano, situata nei terreni del parco circostante. L’acqua che vi sgorga proviene da una falda profonda, confinata e ben protetta, la cui ricarica avviene mediante un circuito che attraversa rocce calcaree e dolomitiche ed è classificabile come oligominerale, fredda, bicarbonato-calcio-magnesiaca, ricca in fluoro. Le peculiari caratteristiche chimico-fisiche e la purezza microbiologica fanno di quest’acqua un mezzo terapeutico termale che viene impiegato sia per balneoterapia che per idropinoterapia. Poi, tre piscine (di cui una di acqua salata e una per i bimbi), un ampio ventaglio di saune, frigidarium, argillarium, docce emozionali, percorso kneipp, area beauty, sala fitness e, all’esterno, un parco con biolago dove camminare e rilassarsi, un percorso ciclabile collegato ai circuiti dell’Alto Garda e un’area giochi all’aperto per i bambini. Per quanto riguarda l’intrattenimento serale, invece, i due locali giusti sono il Noirlab Caffè oppure il Casinò, dove l’offerta va dalla colazione alla cena fino alla movida 22

tmluglio

notturna: al calare della notte, infatti, si accendono le luci del Caffè Casinò e i dj propongono la migliore musica, mentre il piacere continua nell’after dinner con intriganti e coinvolgenti cocktail. VALLE DI NON: TREKING, RAFTING E NON SOLO MELE. ECCO IL GIARDINO DELLA ROSA E LA FUNICOLARE Più ANTICA D’EUROPA La Val di Non è una delle terre trentine più ricche di corsi d’acqua e di incantevoli laghi. I torrenti, che percorrono il territorio e ne segnano la fisionomia con profondi canyon e strette gole, si abbandonano dolcemente in placidi specchi d’acqua che abbelliscono il paesaggio: tra questi, alcuni rappresentano dei veri e propri gioielli naturalistici incastonati in cornici da sogno, come il Lago di Tovel immerso nel Parco Naturale Adamello Brenta, mentre altri, come il Lago di Santa Giustina, sono invece importanti testimoni dell’attività dell’uomo sull’ambiente. Molti sono i laghi balneabili: il lago Smeraldo di Fondo, quello di Santa Maria di Tret oppure i laghetti di Coredo e Tavon. Tra le tante attività sportive che Lago di Tovel

è possibile praticare ci sono la pesca oppure la canoa e il rafting, esperienze da non lasciarsi sfuggire lungo le sponde del Lago di Santa Giustina e nel suo immissario, il torrente Noce. Ma in Val di Non si può andare anche a caccia di curiosità, come ad esempio la funicolare più antica d’Europa, che copre il tratto dal Passo della Mendola fino a S. Antonio, nei pressi di Caldaro: ancora funzionante, ha un dislivello di 854 metri e impiega 12 minuti per compiere il tragitto. La pendenza media è del 40%, ma nell’ultimo tratto raggiunge addirittura un 64%. Ad oggi è ancora la più ripida del Tirolo. Fu progettata dall’ingegnere svizzero Emil Straub, un vero specialista nel settore degli impianti a fune. Originariamente impiegava 32 minuti a compiere il tragitto, nel 1983 era già scesa a 18 minuti, oggi solo 12. L’iniziativa della costruzione partì da Caldaro nel 1898 ed è veramente stupefacente come un’opera tanto ardita e tecnicamente avanzata sia stata portata a termine in così poco tempo. Dall’idea all’inaugurazione passarono infatti poco più di 5 anni: entrò in funzione il 19 ottobre 1903 e da allora funziona ininterrottamente,


trentinoattualità ad eccezione degli anni 1983 –1988, in cui fu completamente rinnovata (info www.sii.bz.it, possibilità di collegamento in pullman fino a Bolzano). Ma ce n’è anche per gli appassionati di orologi. A Fondo, infatti, proprio nel centro della piazza del Paese, c’è un idrocronometro astronomico con idrosuoneria, ideato dagli orologiai Zanoni e realizzato dal Mestro Alberto Gorla. È costituito da due meccanismi distinti e collegati, fatti funzionare dall’acqua: il primo (idrocronometro) è preposto alla misurazione del tempo, il secondo è destinato a far funzionare la suoneria, in grado di scandire l’ora e la mezza con funzionamento a ripetizione. I due meccanismi sono posizionati nella zona centrale della torretta. Nella parte superiore della torretta sono posti i meccanismi astronomici e le ruote di quadratura che mettono in funzione le lancette dei quattro quadranti, i quali rappresentano le ore e i minuti, l’aspetto e i giorni della luna, il calendario con indicazione del giorno del mese e della settimana, il mese e la posizione del sole nello zodiaco. Nella parte inferiore della torretta sono posizionate le due ruote idrauliche che fanno funzionare la suoneria, il carillon e il movimento dell’automa.Ma la novità dell’estate 2012 in Val di Non, e a dire il vero per tutto il Trentino e l’Italia, è il “Giardino della Rosa”, inaugurato il 21 giugno. Si trova a Ronzone e altro non è che un grande parco dove trovare centinaia di varietà di rose con la loro storia, i loro profumi e il loro fascino: quattrocento varietà e migliaia di rose, botaniche, antiche, ibridi inglesi, autoctone dell’arco alpino formano l’essenza di questo giardino, accompagnate da aiuole monocromatiche, specie rare e lontane. Gran parte delle rose provengono dalla famosa collezione di David Austin, uno dei più rinomati vivai d’Inghilterra. Altra peculiarità è il fatto che un roseto a mille metri di altitudine è una vera e propria rarità. In tutto, questo splendido giardino, si estende su quattrocento metri di solo pergolato e mille metri di vialetti, che permettono di avvicinare le rose una ad una, apprezzarne colori e fragranza, conoscerne provenienza e storia. Al centro del giardino c’è poi un’area verde, un piccolo palco con la valle e le catene montuose delle Dolomiti di Brenta e delle Maddalene come sfondo. È questo il luogo magico in cui, immersi nel profumo delle rose, quasi storditi da colori e forme, si potrà assistere durante l’anno a eventi, manifestazioni artisti-

che, appuntamenti culturali (ingresso adulti 3 euro, www.giardinodellarosa.it). MADONNA DI CAMPIGLIO: IL MOUNTAIN CHIC TRA NATURA E MOVIDA È una mondanità di classe quella che si respira a Madonna di Campiglio. Qui, le cose urlate lasciano spazio alla qualità, in ogni più piccolo dettaglio, e le paillettes – quando ci sono – servono a impreziosire il carattere verace di una montagna dove si respirano ancora le tradizioni e il fascino di un tempo e dove ancora un po’ aleggia lo spirito di quella corte asburgica portata fin lassù dalla Principessa Sissi, innamorata di quei picchi dolomitici oggi patrimonio dell’Unesco, di quei boschi protesi fin quasi al centro dell’abitato, di quel profumo di prati in fiore o di neve piccante, mentre dai camini che fumano si sprigionano aromi e sentori di golosi cibi cotti a legna, capaci in un istante di mettere allegria e riempire anima e corpo. Madonna di Campiglio è fatta così. Piste da sci che accontentano tutti i gusti e che si spingono fino al mito (basti pensare alla 3Tre), percorsi da trekking e per veri scalatori, costellata di rifugi (come il 12 Apostoli), sbrilluccicanti ristoranti e lounge bar in alta quota come lo Chalet Fiat, punto di ritrovo in primis diurno di tutta la movida campigliese; e angoli ancora incontaminati e selvaggi dove rifugiarsi riempendosi gli occhi di verde e di azzurro, come capita passeggiando sul sentiero della Vallesinella e della Val Genova con le imponenti Cascate del Nardis. Lì, la forza della natura stupisce ancora, come la sua struggente bellezza. Poi c’è lo shopping e tutte le più prestigiose griffe di alta moda con cui divertirsi, disponibili nei negozi affacciati sulle vie dello struscio che convogliano tutte in piazzetta Righi, ombelico del mondo mondano dove l’aperitivo – champagne, TrentoDoc o Hugo, – è un must e così il tirar tardi, la sera, tra un cocktail al Suisse o al Pasquini e due balli al Des Alpes o all’Ober1. Poi si rientra in albergo, dove ad accogliervi ci saranno sempre letti morbidi e guanciali avvolgenti, spa ritempranti e trattamenti rigeneranti che attingono al sapere antico delle genti di montagna. VALLE DI CEMBRA E ALTOPIANO DI PINè: VIGNE E LAGHI PER GLI SPORTIVI Tra la Valle dell’Adige e la Valle di Fiemme, immersi in un paesaggio caratteriz-

zato da boschi rigogliosi, specchi lacustri e terrazze di vigneti, l’Altopiano di Piné e la Valle di Cembra si distinguono per la varietà dei loro ambienti naturali. L’Altopiano di Piné si fa ricordare per la bellezza dei suoi suggestivi laghi, ideali per camminate estive e per una sosta al sole, per la vivacità del suo abitato principale, il paese di Baselga, e per la possibilità di assaporare la storia, la cultura e la spiritualità locali attraverso itinerari che toccano borghi antichi, chiese e Santuari (il Santuario di Montagnaga di Piné è noto e venerato a livello nazionale e internazionale). Per i più sportivi, poi, non c’è che l’imbarazzo della scelta: sede notoria dei campionati mondiali di pattinaggio, Baselga di Piné vanta una delle principali piste da ghiaccio italiane ed offre la possibilità di praticare, tra gli altri, tiro con l’arco, equitazione, mountain bike e nordic walking, oltre che di compiere impegnative passeggiate in vetta o di scoprire i più rilassanti sentieri tra le malghe alpine. Colline e terrazzamenti fanno invece da sfondo ai numerosi abitati della Valle di Cembra, i cui tipici terrazzamenti sono noti per i pregiati vini che producono. Chi visita questa valle, non potrà perdere la visita ad un vera e propria perla naturalistica: le piramidi di Segonzano, pinnacoli di terra alti decine di metri, alcuni dei quali sovrastati da un grande masso, prodotti dall’erosione secolare dei fianchi delle montagne. Qui natura ed enogastronomia si fondono con cul23

tmluglio


trentinoattualità tura, spiritualità e tradizioni: il Santuario della Madonna dell’Aiuto, l’Ecomuseo dell’Argentario, il Roccolo del Sauch danno un’immagine della molteplicità delle esperienze che si possono vivere in questo contesto variegato, accontentando anche il palato con un bicchiere di vino e un sano piatto di formaggi e salumi. Il territorio dell’Altopiano di Piné e della Valle di Cembra è costellato anche di ben sei specchi d’acqua, tutti balneabili: si tratta dei laghi di Serraia, Piazze (sempre affollatissima la spiaggia a disposizione), Buse sull’Altopiano di Piné e Santa Colomba, Lases e Santo in Valle di Cembra. Sono frequentati non solo dagli amanti della tintarella, ma anche da chi ama la pesca, nonché dagli appassionati di windsurf e di vela. MONTE BONDONE: ESTATE A MISURA DI FAMIGLIA Natura incantevole, relax, sentieri escursionistici, vie ferrate, voli con il deltaplano, percorsi con la mountain bike per i più sportivi. Ecco l’estate proposta dal Monte Bondone, a due passi da Trento. Dal nuovo parco giochi per i più piccoli realizzato tutto con elementi naturali al ricchissimo giardino botanico, dalle passeggiate nelle pinete all’osservazione dei cieli alla terrazza delle stelle, c’è di tutto per regalare all’intera famiglia un’esperienza davvero unica. Ma c’è pane anche per i denti dei ciclisti: quella del Monte Bondone, infatti, è “la” salita del ciclismo, nota a livello Canazei

24

tmluglio

MART, Rovereto

internazionale per l’impresa del grande scalatore Charly Gaul. Certo, non serve essere campioni provetti per inforcare una bici: i percorsi sono variegati e di diverse difficoltà. A luglio, poi, ci sono interessantissimi campi estivi (Montagna dell’esperienza 2012) per i ragazzi: dai corsi di inglese a quelli di musica, per trascorrere giornate di pausa scolastica divertendosi ma continuando a imparare, immersi nella natura. VAL DI FASSA E FIEMME: IN BICI E IN CONSOLLE Falsopiano, discesa e pochissima salita: l’itinerario ideale per molti ciclisti. In Val di Fassa il desiderio di affrontare un gradevole percorso che va dai 40 ai 100 chilometri sulle due ruote, senza faticare, si realizza lungo la pista ciclabile che unisce la terra ladina alla vicina Val di Fiemme (3-4 ore circa il tempo medio di percorrenza stimato). Tutti i

giorni, eccetto il sabato, dal 24 giugno al 9 settembre, grazie al servizio Bike Express Fassa-Fiemme (un autobus da 30-50 posti dotato di rimorchio per l’attrezzatura), si va in bici da Canazei (1.465 mt) a Molina di Fiemme (965 mt), i due capolinea delle valli, e al ritorno si risale con il comodo shuttle. In alternativa, ça va sans dire, potrete scegliere tra una delle infinite escursioni a piedi, oppure dedicarvi alla raccolta dei funghi e a qualche passeggiata a cavallo. La sera, poi, la gente della notte si ritrova tutta a Canazei, all’Hexen Club, discoteca tutto pepe, modaiola e dal programma intrigante, e a Moena, al Kusk, pub disposto su tre livelli, tutto legno centenario proveniente da vecchie baite della zona, che offre musica dal vino o dj (ritmo house, afrocubani, anni Settanta e, il mercoledì, latino-americano), ma anche pizza e ristorante. ROVERETO E DINTORNI: TRA FESTIVAL E VINO Rovereto e la Vallagarina sono il tempio degli eventi e delle sagre estive. Si va dall’appena concluso festival di musica e comunicazione, Rafanass, al Festival internazionale W.A. Mozart, dalle mostre al Mart alla festa dell’anguria (13-15 luglio a Villa Lagarina), dalla Magnalonga di Calliano (2 settembre) a Uva e dintroni di Avio (30 agosto-2 settembre), fino ai numerosi festival di cucina, come “Vivo vegetariano” (Nogaredo, 26 agosto) e “Alimenta. Festival del buon mangiare e del buon vivere” (Rovereto, 14-16 settembre), senza dimenticare le ormai consolidate kermesse “Oriente Occidente” e “Ala città di velluto”. Il tutto immerso tra i vigneti di Marzemino e Moscato Giallo, di Cabernet ed Enanzio, di Chardonnay e Pinot, tra gli imponenti castelli medievali e tra località di montagna, come Lavarone o Folgaria, dove gustare passeggiate tra i boschi, qualche tiro di golf e una visita in malga. ■



trentinoattualità di Carlo Martinelli

DOTTOR CESARE MAESTRI L’Università di Verona ha conferito la laurea honoris causa al grande alpinista trentino. Ai ragazzi che l’hanno applaudito ha detto: “Nella vita conta la voglia di raggiungere il traguardo”. E ha aggiunto: “Sì, la mia vita tra le rocce è stata meravigliosa. Ho fatto il mestiere più bello del mondo”

D

ottor Maestri. O, se si preferisce, il maestro dell’alpinismo è diventato dottore. Riuscendo a trasformare una cerimonia per la consegna della Laurea “honoris causa” in un momento dove commozione, orgoglio e memoria l’hanno fatta da padrone. E’ accaduto il 22 maggio all’università di Verona, dove al ”Ragno delle Dolomiti” – così l’ambiente dell’alpinismo ha battezzato Cesare Maestri, scalatore dal 1948 – il rettore Alessandro Mazzucco ha conferito la laurea “honoris causa” in Scienze motorie e sportive. Dedizione allo sport, all’ambiente e ai giovani, le motivazioni. Una laurea che Maestri, con le lacrime spesso a fare capolino, ha significativamente deciso di dedicare “a tutte le guide alpine”, rivendicando la passione per la montagna, per l’ambiente, contro le tentazioni del facile successo e della carriera a tutti costi. Non solo: ha ricordato, tra gli applausi, la giovane Melissa uccisa nell’attentato di Brindisi e ha ricordato la lettera della nipote Carlotta, portata sull’Himalaya insieme ad una bandiera della pace: “Ricordati, nonno, che a qualsiasi altezza tu porterai questa bandiera, sarà sempre una vittoria”. Nell’aula magna dell’università scaligera ha portato il saluto del Trentino il vicepresidente della Provincia autonoma, Alberto Pacher: “Il tuo, caro Cesare, è un patrimonio di serietà, preparazione e senso del limite, ed è facilmente intuibile quanto servirebbero oggi al nostro 26

tmluglio

Paese queste doti. Non possiamo che dirti: grazie”. Il dottor Cesare Maestri ha trasformato la consegna della Laurea in un emozionante omaggio alla montagna, alla fatica di tanti alpinisti, al “mestiere più bello del mondo: che è quello della guida alpina”. E così ha voluto chiamare accanto a sè, al momento della consegna della laurea honoris causa – si tratta di un riconoscimento, vale la pena ricordarlo, assegnato con “parsimonia e cautela per meritata fama e singolare perizia” – gli amici di una vita, le guide, gli alpinisti, gli uomini delle “sue” montagne: Armando Aste, Egidio Bonapace, Carlo Claus, Roberto De Martin, Mariano Frizzera, Franco Giovannini, Umberto Martini, Piergiorgio Motter, Ferruccio

Vidi, Claudio Zeni. Così come non è mancato il saluto e il grazie a Bruno Sanguanini, il sociologo di Trento che per anni è stato docente proprio alla facoltà di Scienze Motorie e che ha istruito la pratica che ha portato al prestigioso riconoscimento. Riconoscimento ad un atleta straordinario: temperamento, coraggio e resistenza eccezionali, uniti ad una notevole originalità tecnica, lo hanno portato sulle vette più alte e impervie delle Dolomiti. Alpinista dal 1948 e guida alpina dal 1953, lo scalatore nato a Trento nel 1929 - i fratelli attori di vaglia - non si è limitato alle montagne della sua terra ma ha partecipato a spedizioni in Patagonia, sull’Himalaya, e in Africa. Tutte imprese entrate nella cronaca giornalistica, immortalate da reportage d’au-


trentinoattualità tore, documentari e film. Durante la sua lunga carriera si è distinto come campione di scalata ed è stato pioniere dell’arrampicata in solitaria. Ma Maestri rivendica con orgoglio anche l’impegno civile e sociale. A quella dello sportivo si aggiunge in lui infatti la vocazione dell’ecologista e il talento per la scrittura. La lotta per la difesa della montagna, nell’ottica di un turismo ecosostenibile, l’ha indotto a descrivere la sua vita di alpinista in svariati libri. Sue le riflessioni sui valori della montagna, suo il personale dialogo con le vette inviolate e con se stesso. La montagna come palestra di umanità e umiltà. Lo dimostra additando alla pubblica ammirazione non i suoi meriti, ma il coraggio dei compagni. Ma al cronista che era a Verona al cospetto del dottor Maestri, è toccata anche l’emozione finale: l’alpinista circondato dagli studenti di Scienze Motorie, tutti in maglietta azzurra, per la foto di gruppo. Con il ”neo dottore” a chiedere scusa: un filmato d’epoca proiettato in aula magna grazie al Filmfestival della montagna e dell’avventura di Trento, ha mostrato un giovanissimo Cesare Maestri che, per esigenze filmiche, coglieva un fiore dalla roccia.

“Non lo rifarei mai più” ha detto ai ragazzi “i fiori si devono lasciare dove sono”. E i ragazzi lo hanno riempito di applausi quando, ancora solido come una roccia benché appoggiato ai bastoni (di quelli da passeggiate in montagna...) ha scherzato: “Mi hanno dato la laurea in Scienze Motorie, ma il motore è in panne”. E negli occhi che brillavano c’erano tutte le montagna della sua lunga, straordinaria esistenza: quella di un alpinista che rivendica l’orgoglio di essere guida alpina e di avere avuto accanto a sè tante persone che gli hanno voluto bene e a cui ha voluto bene. Parola di chi ha fatto tremila scalate, delle quali almeno mille in solitaria. Poi, a ruota libera, sincero, l’occhio un po’ lucido, a dirci che “la laurea di Verona più che rendermi orgoglioso, mi commuove, tantissimo. Mi hanno reso onore per quello che ho fatto, non per le arrampicate, ma per quello che ho fatto per i ragazzi, per i ragazzi portati in montagna. L’alpinismo è una forma bellissima di attività motoria. Io ho cominciato nel 1949 con Gino Pisoni e da quando ho messo le mani in parete mi sono accorto che arrampicare era meraviglioso , dava un senso alla mia vita. Un senso che allora non avevo: ero reduce dalla guerra, senza studi. Mi sono reso conto, dopo i primi passi in parete, che questo risolveva la mia vita. Mi sono detto: voglio diventare guida alpina. Ho fatto il portatore a Molveno, partivo alle quattro del mattino con uno zaino di 40 chili, sei ore di camminata fino al rifugio

Pedrotti. Poi attaccavo la roccia e non sempre trovavo compagni, allora ho iniziato ad arrampicare da solo. Nel 1951 sono diventato guida e da quel momento ho arrampicato con l’idea fermissima che avrei voluto diventare il più forte alpinista al mondo. Non so se lo sono diventato, lo spero. Sono stato il primo al mondo a fare un sesto grado superiore, sulla Marmolada. Poi, ho sempre avuto l’idea che ad ogni alpinista corrisponde un alpinismo e dunque a mille alpinisti corrispondono mille alpinismi. È un principio che ho sempre rispettato, che ho cercato di trasmettere a tutti quelli che ho portato con me ad arrampicare. Oggi purtroppo l’alpinismo non è più quello delle conquiste ma degli exploits. Io me ne sono tirato fuori, non perché non sono più protagonista, ma perché convinto che se oggi facessi alpinismo sarei un runner. Montagna non vuol dire portare in quota meno gente, ma portarvi gente più educata. Difendere la montagna è difendere l’ambiente e per farlo c’è unico modo: evitare la speculazione eccessiva. L’alpinismo è una cosa stupenda. Arrampicare per me è stato vivere, vivere intensamente, in modo meraviglioso. Sì, la mia è stata una vita meravigliosa. E ai ragazzi di Verona ho voluto dire: nella vita non conta la fortuna, conta la voglia di raggiungere il traguardo, conta la determinazione”. Si potrebbe scrivere poi dei suoi libri, di “Arrampicare è il mio mestiere”, di Dino Buzzati che ha scritto di lui in termini entusiastici, di imprese e avventure che hanno fatto la storia dell’alpinismo, dei mille titoli di giornale che in tutto il mondo gli hanno dedicato, della maledizione del Cerro Torre (“avessi una bacchetta magica lo cancellerei”), della moglie oggi malata che assiste con amorevole dedizione, delle passeggiate attorno a Madonna di Campiglio, del piccolo Museo delle guide alpine dove spesso fa tappa. Sì, ne ha fatto di strada e ne ha scalate di montagne, Cesare Maestri. E al ragno è riuscita persino un’impresa che non aveva messo in conto: ghermire una laurea. Ne scriverà nel libro cui sta lavorando. Il titolo dovrebbe essere “Una montagna di emozioni”. Nel titolo, c’è molto. Forse, tutto. ■ 27

tmluglio


trentinoincontri 1976: “La Guerra dei Carneri”

Per il noto scrittore e poeta trentino, storico collaboratore di trentinomese, È arrivato il momento di festeggiare le nozze d’oro con la scrittura. L’occasione è buona per ricordare i tempi andati, ma anche per discorrere del presente. E di internet...

L’ultimo libro pubblicato da Francescotti è “Il Dialetto InForma” (Curcu & Genovese, 2011)

di Pino Loperfido

renzo Francescotti: cantore degli sconfitti

S

ono cinquant’anni tondi quelli passati dalla sua prima raccolta di poesie. Era il 1962 e Renzo Francescotti insegnava a Tione in una scuola media. Erano gli anni di Moravia e di Buzzati; pubblicare un libro non era un’attività amena, frequente e, tutto sommato, banale come avviene oramai al giorno d’oggi, nell’era del self-publishing. Sfornare un volume col proprio nome inciso in copertina costituiva una discesa in campo che poteva costare anche parecchi soldini, oltre che una certa 28

tmluglio

dose di dignità. Francescotti aveva sempre scritto poesie, sin dall’adolescenza. In particolare dopo la prematura scomparsa del padre. Qualche anno dopo comincia a sfornare racconti su alcune riviste letterarie. A proposito – gli chiediamo – perché non esistono quasi più? “È cambiata la dimensione dello spazio e del tempo. In alcuni luoghi, come la Russia, le riviste erano l’unico modo per arrivare anche nei villaggi più sperduti.” E poi, a mutare è stato anche l’uso del tempo. Il ritmo lento della lettura forse ben

si adattava allora a quello della vita. “Il ritmo della narrativa stessa era quello dell’esistenza” dice Francescotti. Un talento naturale, il suo. Quello di poeta, anzitutto, che con i suoi versi tende a sublimare la realtà. E poi non esistono poeti grandi o piccoli, ma poeti autentici o meno. Quella di scrivere in poesia è grosso modo una malattia, sostiene lo scrittore trentino, una cosa unica. Qualcosa che non puoi ereditare come avviene nelle altre arti, in cui – pensiamo alla musica, alla pittura, alla


trentinoincontri

in 30 righe

R

enzo Francescotti è nato a Cles , in Val di Non (Trentino), il 22 settembre 1938. Suo padre, originario della Val Giudicarie, era controllore zootecnico nelle valli di Non e di Sole; sua madre, maestra in un paese non lontano da Cles, era di Pedersano, paese nei pressi di Rovereto (Tn). Ha 22 mesi quando la sua famiglia si trasferisce a Trento, la città dove ha sempre abitato. A 17 anni perde il padre molto amato, per cui ha scritto poesie incluse nella sua prima raccolta di versi “Niente e qualcosa è la vita”, pubblicata a Milano. Ha meno di 18 anni quando si diploma all’Istituto Magistrale; poco più di 22 anni quando si laurea in Materie Letterarie a Padova. Nel febbraio del 1968, con un gruppo di studenti dell’Istituto “Tambosi” di Trento fonda il Gruppo Interpretativo Giovanile che si intitolerà a Pablo Neruda. Del 1968 è il suo primo libro diversi in dialetto, “El ritorno”, primo di tre poemetti il dialetto trentino sul tema dell’emigrazione, che saranno ripubblicati in unico volume, “Emigranti” (1988), un unicum poetico su questo tema nel panorama nazionale. Il suo ultimo libro è “Il Dialetto InForma” (Curcu & Genovese, 2011). Hanno scritto su di lui, tra gli altri, Giorgio Bàrberi Squarotti, Tullio De Mauro, Cesare Vivaldi, Giacinto Spagnoletti. scultura – in cui le dinastie di artisti si sprecano – persiste una forte componente artigianale legata alla manualità. “Non esiste nella Storia, a parte rarissimi casi, come ad esempio i Dumas, che il figlio abbia ereditato dal padre l’arte dello scrivere”. Vero. A patto che dall’assioma si escluda il presente, sempre gravido di sgradite sorprese, con tutti questi nomi altisonanti che si ripetono ad oltranza, figli di giornalisti che fanno il mestiere del padre, figli di vittime del terrorismo che diventano direttori di quotidiani, figli di politici che fanno i politici e poi attori, scrittori, presentatori, opinion leaders, tronisti qualificati dal solo cognome che vanno sbandierando nella realtà culturale attuale. Invece, quelli erano gli anni Sessanta e, soprattutto, Settanta. Contestazione e perbenismo si sfidavano continuamente in tenzoni combattute a colpi di riunioni,

7 dicembre 1978: “La Morte di Manitou”. Da sinistra, Fulvio Bertoldi, Arrigo Dalgovo, Renzo Francescotti, Laura Moser, Mauro Giongo, Gianni Falci.

manifestazioni e eventi culturali. Come quello del febbraio 1968, con Sociologia occupata, quando un gruppo di studenti del Tambosi propone, assieme al professor Francescotti, un recital di Bertolt Brecht. Cacciati dal Teatro Nuovo, i ragazzi trovano rifugio al Centro Clesio, grazie a don Mario Bebber. Nasce così quello che alla morte del poeta cileno si chiamerà proprio Gruppo Interpretativo “Neruda” che ad oggi ha al suo attivo oltre 700 spettacoli, recital e letture, in Italia e all’estero. Altre esperienze culturali di Francescotti sono la militanza e la lunga Presidenza della Pro Cultura, sodalizio citato per la prima volta il 14 novembre del 1900. L’ideazione del Premio nazionale per giovani cantautori, intitolato a “Paolo Pavanello”, dedicato allo sfortunato cantautore trentino morto in giovane età. “Sono tempi veloci, in cui crediamo di aver capito tutto” ci dice Renzo, e invece… In mezzo allo sfacelo, l’urgenza di scrivere. Quella stessa esigenza primaria che lo ha portato in cinquant’anni a scrivere oltre cinquanta libri e... a quest’intervista. “Se dovessi dire cosa mi dà la scrittura, mi vengono in mente talmente tante cose che… non saprei cosa rispondere. Mi ritengo un romantico idealista, uno che non pensa al mercato e si illude che qualcosa riuscirà a sopravvivere all’uomo e alla sua morte. Non solo per l’autore. Fra trent’anni, quando qualcuno leggerà una mia riga e proverà le emozioni che io stesso ho provato nello scriverle, allora potremo dire di trovarci di fronte a una specie di miracolo”. Come nascono le sto-

rie di Renzo Francescotti? Sarebbe come chiedere al suo ideatore la ricetta della Coca Cola. Ebbene, Renzo non ha segreti per il nostro microfono. “Ho sempre narrato vicende di vinti, di personaggi apparentemente sconfitti: dalla vita, da un nemico, da qualcosa insomma”. Per lui l’artista vero è come un insetto che con antenne vibranti capta le cose in anticipo, le decanta – come in una sorta di elettrolisi artistica – e quindi le mette sulla carta, dando al tutto una forma. “Vi sono tantissimi aspetti della realtà che è possibile cogliere solo se visti attraverso la lente e il filtro dell’arte”. E vediamoli, allora, alcuni di questi personaggi francescottiani. Li incontriamo

29

tmluglio


trentinoincontri

Con Maria Giovanna Elmi al Premio “Pavanello”

come durante un viaggio in una selva di pagine, Nino, lo spazzacamino che sfidò il Duce; il reduce di “Ghibli”; e poi quasi tutti i protagonisti del suo ultimo libro di novelle “Racconti dal Trentino” (Curcu & Genovese, 2011). La sua scrittura si propone su piani di lettura diversi, da un velato neorealismo al realismo magico di marqueziana memoria. Con piccoli pro-

le sue poesie

D

efinito da critici nazionali “Il poeta in lingua e dialetto più rappresentativo del Trentino e tra i poeti dialettali maggiori in campo nazionale”, Renzo Francescotti festeggia quest’anno i suoi 50 anni di produzione letteraria: ha infatti pubblicato in italiano il suo primo libro di versi, “Niente e qualcosa è la vita”, a Milano nel 1962, per le edizioni del Cavalluccio. Quattro dei suoi libri di poesia sono stato tradotti negli USA, in Messico e Romania. In queste settimane due riviste letterarie nazionali hanno pubblicato suoi testi: si tratta di “Nuovo Contrappunto” e “Soglie”: la prima, edita a Genova, ha pubblicato la lirica “Melodiosa mente”; la seconda, edita a Pisa, ha pubblicato tre testi poetici: “Odorosa mente”, Estatica mente”, “Idilliaca mente”. Già qualche anno fa “Soglie” – che pubblica testi di importanti poeti italiani e stranieri – aveva pubblicato poesie di Francescotti, con una scheda informativa sull’autore. Queste poesie inedite, pubblicate in anteprima nelle due riviste citate, fanno parte di una nuova raccolta in uscita a novembre.

digi che ogni tanto ci fanno saltare sulla sedia. Il mistero della creazione di cui ci parla Flannery O’Connor, in Francescotti si dota anche di veggenza, allorquando, ad esempio, non volendo, azzecca i veri nomi di alcuni personaggi “inventati” o ne trascrive medianicamente le parole (come ad esempio avviene per la predica del parrocco ai funerali di Fumo, ne “Il battaglione Gherlenda”). Ma cosa pensa Francescotti della realtà dei social network e dei tam tam su Internet? “Credo che siano la prova di come l’indignazione sia mutata irrimediabilmente in moda, in atteggiamento vacuo e superficiale”. Già, tutto il feticismo che aleggia attorno a computer, smartphone e tablet; questa pretesa di avere sempre e dappertutto una risposta su ogni cosa ci rivela così vulnerabili e infantili. “Invece, nell’arte non tutto può essere razionalizzato, esistono zone d’ombra non controllabili” afferma Francescotti. Cinquant’anni di libri e di versi a cui si affiancano quasi otto lustri da critico d’arte. In tutti questi anni, Francescotti ha recensito centinaia di artisti e pubblicato numerose monografie, tra gli altri su Carlo Sartori, Remo Wolf, Marco Berlanda, Elena Fia Fozzer e Paola de Manincor. Con “Bottega d’artista”, pluriennale rubrica di questa rivista, sta attuando il più completo monitoraggio del territorio artistico trentino. E oggi? “Oggi non c’è un critico che non sia sul libro paga di qualcuno”, dice sornione. “Nell’arte contemporanea, poi, assistiamo a scelte che ormai non hanno più niente a che vedere con le opere stesse. Ogni possibile valutazione oggettiva è saltata in maniera definitiva”. Vogliamo toglierci una curiosità, in chiusura di intervista, su cosa faccia di un artigiano un vero artista. “Ogni grande artista è stato in qualche modo artigiano. Pensiamo alla saliera di France-

La passione per il volo

I

l piccolo Renzo ha cinque anni quando allo Scalo Filzi di Trento vede un piccolo aereo sollevato in aria da una gru. Un’emozione che per lui è un “trip” . È l’inizio di un grande amore che lo porterà a imparare a pilotare alianti e a scrivere due romanzi d’aviazione. (nella foto, particolare della copertina del romanzo Ghibli).

Renzo Francescotti, oggi

sco II realizzata da Benvenuto Cellini.” Ben vengano, dunque, esperimenti con ogni tipo di materiale, ma evitiamo di sopravvalutare l’arte concettuale, volta alla provocazione, che dimentica ogni volta di come “la bellezza dell’uomo si sia manifestata quando la prima scimmia si è messa in posizione eretta, scoprendo che le avanzavano due zampe”. La bellezza che commuove, che fa gridare al miracolo, che ti inchioda un ricordo nel cervello e nessuno riuscirà più a cavartelo, finché campi. ■

28 settembre 1980: “La Cantada dei Emigranti” in Piazza Duomo a Trento. La cantante, seduta, è Iva Berasi. 30

tmluglio


Vi aspetta ad una serata magica e raffinata, che non può mancare nell’estate coredana...

SPOSA SOTTO LE STELLE Sfilata di abiti da sposa e abiti moda

COREDO

sabato 11 agosto 2012 P.zza della Chiesa - ore 21

Tel. 0461 262242


trentinoattualità

di Tiziana Tomasini

ANNEGATI PER UN GIORNO

CRONACA BREVE DI UN SALVATAGGIO (SIMULATO) NEL FIUME ADIGE

A

ppuntamento al ponte di San Michele all’Adige. Un pomeriggio caldo, con un vento forte che dispensa anche qualche intensa raffica, che solleva nuvole di limo sottile e qualche piacevole goccia d’acqua di fiume. Sono già attivi gli stand tematici; da una riva all’altra ondeggia sospesa una fila di bottiglie di plastica vuote, a

32

tmluglio

ricordare l’evento, “Àdes en festa”. La manifestazione – una due giorni organizzata dagli enti locali e supportata dall’impegno del volontariato – snocciola una serie di appuntamenti per grandi e piccini, tutti centrati sul tema dell’acqua, bene primario e elemento fisico di fondamentale importanza soprattutto per un paese come San Michele all’Adige, che sorge

e vive lungo le sue sponde. All’appello sono presenti il Nucleo Cinofilo di salvataggio in acqua di Cavedine, il Nucleo operativo soccorso in acqua Nuoto Rendena Rescue, i Discesisti Fluviali Faedo, i Vigili del Fuoco di San Michele all’Adige, i Nuotatori Fluviali “Nodar en l’Ades” della Rari Nantes Nuoto Trento, gli operatori CRI di Trento “Opsa”.


trentinoattualità www.id-creativstudio.it

texelbahn

Alle 17 è prevista la dimostrazione di salvataggio che ci vede coinvolti come figuranti, ossia come esseri umani da salvare. Si tratta della simulazione di più recuperi in acqua di uomini e donne da parte di cani guidati dai relativi conduttori. Impossibile non notarli, difficilissimo non sentirli. Gli animali, preparati con una speciale imbracatura dotata di maniglie, abbaiano con impeto, rivolti verso l’acqua veloce dell’Adige; in questo preciso momento, sanno già qual è il loro importantissimo ruolo. Pur senza una specifica conoscenza del mondo canino da parte di chi scrive, si può senz’altro affermare che tra i cani da salvataggio presenti in loco, quelli che ci hanno più impressionato – nel senso positivo del termine – sono i terranova. Di grandi dimensioni e di pelo lungo, ispirano istintivamente fiducia. Sì, vogliamo essere salvati proprio da loro. Al via degli addetti ai lavori attrezzati con mute spesse, calzari e guanti – ci spostiamo poco più a nord. Entriamo in acqua uno o due per volta, ci portiamo verso il centro del corso d’acqua e ci lasciamo trasportare dalla corrente. Giunti in prossimità del punto concordato, agitiamo le braccia per richiamare l’attenzione dell’animale… il conduttore si lancia in acqua con il cane e ci recupera. L’animale ubbidisce deciso

alle indicazioni dell’esperto, e nuota rapidissimo verso la riva. La forza del terranova è sorprendente! Aggrappati al punto di presa, veniamo portati in salvo. Gli applausi del folto pubblico presente sono tutti per gli eroi dal pelo lungo. Arrivati sulla sponda, a dimostrazione conclusa, i cani scrollano l’acqua e si lasciano asciugare controvento, con un divertentissimo “effetto phon” che suscita l’ilarità dei presenti. Le simulazioni si ripetono a ritmo regolare, con varianti che implicano il recupero in acqua con l’uso del motoscafo e della moto d’acqua e lo spettacolare recupero di due “finti annegati” da parte di due vigili del fuoco volontari scesi con le corde dal ponte nel fiume; i reparti dei nuclei di salvataggio coinvolti nell’operazione alternano consecutivamente operazioni da terra ad acqua e da acqua ad acqua. Concluse le manovre, i cani – adeguatamente abbeverati – riposano placidi sul prato asciutto; per noi figuranti, the, pane e crema di nocciole. La festa continua con altre attività in acqua e sull’acqua. I saluti tra i partecipanti e, ancora da lontano, l’episodico e profondo abbaiare di questi stupendi animali. Un’esperienza significativa dal lato umano e dal lato… canino. ■

... accesso diretto all’Alta Via di Merano

Ad oltre 1.500 m di quota E RIDUZIONPPI nel cuore del parco U R G ER naturale Gruppo di Tessa P accesso diretto all’Alta Via di Merano discesa a Valle passando per la cascata di Parcines escursioni nella Val di Tel alla “Zielalm” ed al Rifugio Cima Fiammante ascensione alla vetta della Cima di Tel (Zielspitze - 3.006 m) escursione circolare all’Orenknott (2.258 m)

Rifugio Cima Fiammante

Cascata di Parcines

FUNIVIA TEXEL Via Ziel 11 · I-39020 Parcines · Tel. +39 0473 968295 info@texelbahn.com · www.texelbahn.com

33

tmluglio


trentinoattualità

di Paolo Chiesa

Sfasciando si guadagna Pare incredibile vedere quanto materiale si riesca a ricavare da un elettrodomestico in rottamazione. in VALSUGANA C’è l’unica azienda TrentinA che si occupa del loro recupero e smaltimento

N

el capannone c’è un’atmosfera irreale con solo la musica di una radio portatile in sottofondo. Le gabbie metalliche sono stipate di piccoli elettrodomestici: aspirapolvere, frullatori, telefoni di casa. Nei vari scatoloni sono visibili i componenti interni dei personal computer: hard disk, floppy, ram, schede varie. Da sacchi enormi spuntano i cavi elettrici, tagliati da migliaia di elettrodomestici: messi uno dietro l’altro chissà quanti chilometri sarebbero. Ci sono bancali di monitor, di 34

tmluglio

frigoriferi e di computer. E anche qualche chicca: vecchi Nintendo, qualche telefonino e un compressore d’epoca. Su alcuni banchi da lavoro sono appoggiati gli attrezzi che servono per aprire gli involucri delle apparecchiature: niente di sofisticato: martelli e grandi cacciaviti. Dal capannone adiacente arrivano i rumori di gente che lavora. Vado a dare un’occhiata: cinque persone in tuta da lavoro si danno da fare come matti: c’è un camion enorme da caricare. Dai teli del rimorchio si vedono spuntare i paraurti

Roberto Zanetti di Telve e Alessandro Bertoldi di Carzano, titolari dell’O2 Saving di Castelnuovo

in plastica di qualche centinaio di automobili. Siamo a Castelnuovo Valsugana e i due capannoni fanno parte della O2 Saving, l’unica azienda in Trentino che si occupi della lavorazione, del recupero e dello smaltimento dei rifiuti di apparecchiature elettriche e di elettrodomestici. E da quello che vediamo anche dei paraurti delle macchine. I titolari sono Roberto Zanetti di Telve e Alessandro Bertoldi di Carzano. Roberto ha un diploma di geometra, una laurea in Tecnologie e industrie del legno e un passato da responsabile della logistica in una fabbrica di cucine in Toscana; Alessandro ha fatto l’Istituto Agrario di San Michele e ha lavorato come idraulico. Nel 2009 i due, che sono amici e coetanei, hanno pensato bene di aprire un’azienda. Ma come, viene da dire: proprio in questo periodo di crisi vi siete buttati nel mondo dell’impren-

ditoria? E la candida risposta di Roberto è che la crisi per loro non è stata la novità ma la normalità, visto che ci si sono trovati già dentro… Comunque, sarà la voglia di mettersi in gioco, sarà stato l’aver un settore, quello dei rifiuti, che forse meno di altri ha segnato il passo in questo periodo buio, fatto sta che loro, alla veneranda età di 26 anni si sono presi il loro bel rischio di partire. E qual è il business, fateci capire... Il punto di partenza è questo: per ogni elettrodomestico acquistato in negozio, ognuno di noi paga una tassa per il suo smaltimento finale: un “eco contributo” che va ai Consorzi nazionali che gestiscono il ritiro, il trattamento e il recupero del “rifiuto”. Roberto e Alessandro hanno sbrigato le pratiche necessarie per averne i requisiti e poi si sono messi a partecipare alle gare per l’aggiudicazione degli appalti di questo tipo di attività. Hanno


trentinoattualità

costituito la ditta e, con le provvidenziali firme dei genitori, hanno acceso un mutuo e preso in affitto un capannone. Quindi, l’acquisto di un “macinatore” di materiali che è costato la bellezza di 300mila Euro, (avendo cura di stabilire con il costruttore un “patto di riacquisto” in caso di … problemi). E via si parte... All’inizio, Roberto e Alessan-

dro da soli. Poi sono arrivati i contributi provinciali. E meno male, perché all’inizio ci sono state solo spese: per dirne una, quella di 18mila euro per l’acquisto di un muletto. Ma cerchiamo di capire in soldoni come funziona quest’attività? Roberto me lo spiega mentre mi fa fare un giro nel loro capannone. Le isole ecologiche raccolgono gli elettrodomestici “rotta-

I RIFIUTI IN AFRICA

A

lla O2 Saving di Castelnuovo Valsugana le apparecchiature elettriche ed elettroniche si recuperano, ma nel resto del mondo questa non è la regola. Abbiamo visto tutti in televisione quelle navi piene di personal computer, di televisori, di stampanti, di telefonini che vengono scaricate in Africa. Sono i “rifiuti tecnologici” europei, oggetti arrivati alla fine della loro vita che vengono “smaltiti” nel continente africano. Uno studio che Greenpeace ha svolto tempo fa in due discariche del Ghana, ha prodotto risultati sconvolgenti. Questi oggetti tecnologici sono stati definiti “armi di distruzione di massa”. Infatti, per estrarre i metalli preziosi contenuti nei componenti che sono al loro interno, questi rifiuti vengono bruciati (di solito da bambini: a mani nude e senza alcuna protezione) producendo diossina e quindi scorie radioattive e cancerogene. Ci vuole poco a capire quale sia il danno subito non solo dai bambini che fanno questo lavoro ma dall’intero pianeta. Purtroppo per la criminalità organizzata il traffico dei rifiuti verso il Continente Nero è un affare estremamente conveniente e quindi difficile da bloccare. La manodopera costa praticamente zero a si ricavano fino a due dollari ogni cinque chili di materiale estratto. Il lato negativo è che dai campioni prelevati da Greenpeace, nelle discariche è risultata la presenza di vari metalli inquinanti, tra cui piombo (trovato in quantità cento volte superiore alla normale concentrazione nel suolo), cadmio, antimonio e composti organici a base di cloro e bromo.

mati” che poi finiscono qui. E sono svariate tonnellate al mese. I monitor e i frigoriferi non vengono trattati a causa della pericolosità dei loro componenti e la O2 Saving si limita a stoccarli per poi cederli ad altre ditte specializzate. Le altre apparecchiature vengono messe in sicurezza togliendo le parti inquinanti come i toner o le batterie e gli altri pezzi che hanno un mercato. Ad esempio, per quanto riguarda i computer vengono tolti schede, ram, cpu, alimentatore, hard disk, floppy e cd rom. Ognuno di questi componenti avrà un suo percorso specifico di recupero in altre ditte. Per dire: da una tonnellata di schede dei computer, le aziende specializzate recuperano 21 grammi di oro. Anche l’argento viene recuperato, come il rame dei motori elettrici. Qui a Castelnuovo le parti rimanenti vengono versate nel macinatore che le riduce in pezzi di 4 centimetri. Una calamita attira le parti in ferro, mentre il resto viene fatto passare su un nastro trasportatore dove un addetto controlla che non ci siano altri elementi da togliere. Poi una piccola scarica elettrica fa saltare letteralmente l’alluminio in un apposito contenitore, mentre il rimanente cade in un altro. Riassumendo: dell’elettrodomestico iniziale rimangono una serie di componenti che verranno trattati in altre aziende e degli enormi sacconi pieni di piccoli pezzi di rame, alluminio, plastica etc. Ecco, la plastica: dai frammenti usciti dal macinatore verranno ricavati, in seguito, oggetti di uso comune come mobili da giardino o bidoni per l’immondizia. Il lavoro ha iniziato a esserci da subito, ma Roberto e Alessandro non hanno visto il becco di un euro per un anno e mezzo perché quello che entrava veniva subito reinvestito nell’azienda e loro non mettevano via nien-

te. E per questo paradosso a settembre del 2011 sono stati assunti tre operai per stare dietro all’arrivo del materiale, mentre i due titolari erano ancora a secco. “Da un po’, per fortuna qualcosa riusciamo a mettere via anche noi” dice Roberto. Alessandro conferma. I Consorzi nazionali dicono comunque che la flessione nel recupero c’è stata perché segue la minor vendita degli elettrodomestici nei negozi. Ma i due valsuganotti vanno avanti spediti e il loro obiettivo è quello di avere un giorno dei capannoni di proprietà. La giusta ambizione, sommata a un sano senso pratico dopo aver corso dei moderati rischi d’impresa. Tra spread e crisi economica, tra licenziamenti e casse integrazione, c’è dunque spazio per belle storie come quella che abbiamo appena ■ raccontato. 35

tmluglio


trentinoattualità

di Gianfranco Gramola

A

ndrew Basso è nato a Trento nel 1985. Fin da piccolo ha dimostrato interesse in tutto ciò che è spettacolo, mentre l’incontro ravvicinato con un mago gli farà nascere un sogno: quello di diventare un grande illusionista. Si definisce un illusionista, un mago, un prestigiatore o qualcos’altro? Al momento, la definizione più corretta è artista dell’impossibile, perché in realtà quello che faccio racchiude diverse capacità. Ossia le capacità di un mago, quelle di un illusionista, quelle di un prestigiatore e le peculiarità di un escapologo, che hanno tutte un filo comune. Vuole spiegare ai lettori il significato della parola “escapologia”? In realtà escapologia è una traduzione anche un po’ malfatta dell’inglese “to escape”, cioè fuggire, scappare, liberarsi da condizioni impossibili. Ed è stata tradotta in italiano in escapologia, che sembra il nome di una malattia... Invece è l’arte inventata dal grande Harry Houdini.

36

tmluglio

Andrew basso Uno degli escapologi più premiati del mondo, ossia l’uomo dalle imprese impossibili, cresciuto con il mito di Houdini, il vanto di aver conosciuto David Copperfield e il rimpianto di non essere andato sull’Isola dei Famosi Mi racconta di questa sua passione per Houdini. La passione per la magia è nata quando avevo circa sette anni e, inevitabilmente, in qualsiasi libro che leggevo, incontravo il nome del grande Harry Houdini. Attorno ai 12 anni mi sono reso conto che Houdini è stato il più grande mago di tutti i tempi. Allora mi sono chiesto:”Per diventare come lui, cosa bisogna fare?”. Ho studiato la sua biografia e mi sono reso conto che la chiave del suo suc-

cesso è stata quella di differenziarsi dagli altri. Aldilà del carisma, del magnetismo e della personalità sicuramente uniche. Così, leggendo e studiando libri di magia, ho scoperto il mito Houdini, il mio mito, la mia fonte di ispirazione. Oltre ad Houdini, chi sono stati i suoi maestri? Il primo è di Trento e si chiama Sergio Molinari. Da ragazzino vivevo a Borgo Valsugana e mio padre, ogni settimana, la sera mi accompagnava da questo mago. È stato mio padre il primo a credere in me. Ha capito che la mia testardaggine su questo argomento non era una semplice esaltazione. Ricordo con molta emozione i primi libretti e le prime scatole di magia, i primi spettacolini in cui lui mi faceva da assistente. Devo dunque assolutamente ringraziare i miei genitori che all’inizio mi hanno lasciato volare con le mie ali, stando nell’ombra ma sempre pronti a raccogliermi se fossi caduto. Quanto conta l’andrenalina durante le sue esibizioni? L’adrenalina è una necessi-

Harry Houdini

tà. È proprio per questo bisogno che, ad esempio, sabato scorso all’Arena di Verona ero davanti a 12mila persone, con Maria De Filippi, appeso a testa in giù dentro una vasca d’acqua, inchiodato. Certe situazioni mi fanno senire il sangue che bolle. Come tutte le cose, anche l’adrenalina va controllata e gestita. Quante ore si allena al giorno? Diciamo che dipende dall’esercizio che devo preparare. Se ho “la Pagoda della morte” mi devo fare almeno cinque ore al giorno. Gran parte del lavoro, però, è anche mentale e occupa gran parte della mia giornata: potrei dirti otto ore secche


trentinoattualità Dovevamo fare uno spettacolo in un’arena e per lanciare lo spettacolo abbiamo inscenato questo evento in cui la polizia locale mi ammanettava, incatenava prima che io saltassi nelle acque del Mar Rosso, liberandomi in pochi minuti. La polizia locale era più preoccupata rispetto a me! Sono stati carini. Ha mai pensato di scrivere un libro sulle sue imprese? Per avere solo 25 anni ho vissuto talmente tante cose e a volte quasi le dimentico... Sarebbe bello poter mettere su carta questi 10 anni di esperienza che sono stati straordinari. Sono partito dai vari spettacolini a Borgo Valsugana, nella mia piazzetta con il mio Cantatu e il mio microfono, con un compagno di classe ed un vicino di casa, per trovarmi adesso a essere in tour mondiale con i più grandi maghi del mondo con folle oceaniche che pagano biglietti di 100 euro per vederci. È pazzesco, una grande soddisfazione. Ha fatto mai spettacoli di beneficenza? Certamente. Credo che dietro la mia attività ci sia una missione morale ed etica, prima di tutto. Al di là dei soldi, regalare divertimento, spensieratezza, serenità, emozioni e fare anche un po’ di bene: questo è fondamentale. Ha ricevuto numerosi premi. A quale è più legato? L’ultimo me l’ha consegnato niente meno che il mitico Uri Geller, il sensitivo che piegava i cucchiaini con la forza del pensiero. Il premio a me più caro è il campionato mondiale di escapologia del 2005: era totalmente inaspettato e c’era gente con tanti anni in più di esperienza di me. Hai sogni nel cassetto e progetti che intende ancora realizzare? Di cassetti ne ho tanti, e li apro uno alla volta… Ho tanti progetti, diciamo che adesso sono già coinvolto in un sogno: il tour mondiale di

Meran

200

dedicate allo studio delle mie cose, che si differenzia tra studio specifico da testi, video e quant’altro, a pianificazioni di allenamento tecnico manuale. Gli stessi spettacoli che faccio sono, di per sé, anche ulteriori allenamenti. Qualche incidente di percorso? Di grandi flop grazie a Dio, ai miei angeli, ai miei nonni e a chiunque mi assista, al momento non ne ricordo neanche uno, perché mia madre mi ha sempre insegnato che in una maniera o nell’altra devi sempre portare a casa il risultato... Quindi, magari non porti a casa l’obiettivo prefissato, però ci vai il più vicino possibile. Ricordo qualche piccolo incidente di percorso durante i primi anni, ma solo perché mi circondavo delle persone sbagliate. I rischi, invece, quelli sì. Ad esempio, una volta a Trento è esplosa una Pagoda della morte. Fortuna che eravamo distanti e non s’è fatto male nessuno. Il complimento che più le ha fatto piacere? Me l’ha fatto una signora sulla settantina. In uno spettacolo mi sono fatto incatenare, chiuso dentro una cassaforte e altre cose complicate, coinvolgendo un bambino, che ho trasformato in mago, nel senso che, pur senza rendersene conto, faceva delle magie. Alla fine la signora mi ha detto che ero riuscito a farle rivivere la sua infanzia. Bello, no? Tuttavia, per me il complimento più grande è quando la gente prova un’emozione, si stacca dal mondo materiale, dalla quotidianità e in quel momento fluttua in una realtà diversa. Ho letto che nel settembre 2005, a Sharm El Sheik, viene ammanettato e incatenato dalla polizia locale e gettato nelle acque del mar Rosso. Cos’ha combinato? In realtà era tutto concordato.

Sempre emozione è.

37

tmluglio


La miglior difesa non è l’attacco. è l’attaccamento al territorio.

Il 95% dei risparmi che ci affidate lo investiamo nel nostro territorio. Perché preferiamo scommettere sulle imprese locali e nella nostra economia che giocare d’azzardo sugli altri mercati. E siamo la banca sicura che non specula sui vostri interessi, ma investe in essi. Perché, dalla salute del territorio, dipende il benessere vostro ed anche il nostro.

La tua banca a chilometri zero.

Anche oggi al tuo fianco. Dove siamo sempre stati.

www.cassaruraleditrento.it


trentinoattualità

Menù d’estate:

The Illusionists; in luglio sarò a Città del Messico in un teatro da 9mila posti a sedere. Presto mi piacerebbe concretizzare un tour mondiale mio personale; è meraviglioso essere accanto a dei professionisti miei miti, però uno show tutto mio sarebbe un’altra cosa. Lei ha conosciuto David Cooperfield?

Sì, Cooperfield è un personaggio incredibile. Diciamo che dopo Houdini, lui è quello che ha messo l’impronta nella storia della magia mondiale. L’attraversamento da parte a parte della Muraglia cinese, la sparizione della statua della Libertà, il volo sul Grand Canyon, sono solo alcuni dei suoi capolavori d’illusionismo. Averlo conosciu-

Frittatina di uova mochene e verdure dell’orto con crema di taleggio e croccante di grana *** Ravioli ripieni di ricotta al timo con salsa di foglie di nasturzio e ribes rosso

to per me è un grosso vanto. Le hanno mai proposto dei reality? Sì! Ero stato chiamato per l’Isola dei famosi nelle edizioni precedenti. La trovavo un’esperienza interessante, perché l’escapologia è una forma di sport estremo dove fondamentalmente metto in test il mio corpo. Andare all’Isola dei famosi è una condizione anomala, cioè il fatto che sei lì, non hai possibilità di mangiare, ecc… Perciò sarebbe stato forte per me fare questa esperienza e anche per mostrare attraverso un reality le mie abilità, gli allenamenti senza le mie attrezzature. La mia testa si era già sintonizzata su questa nuova avventura, poi non ho partecipato per vari motivi. Qualche consiglio a chi volesse avvicinarsi al mondo della magia? Il consiglio che posso dare è quello di trovare qualcuno che fa magia, professionista o no, avere un aggancio e avvicinarsi a quello che può essere un club o un circolo vicino alla propria città. Ho aperto a Roncafort di Trento la Prestige Magic Accademy, un’accademia di magia, proprio per dare l’opportunità alle persone di qualsiasi età, che si vogliono avvicinare alla magia, di conoscere questo mondo, approfondirlo, crescere, studiare, divertirsi e quant’altro. Quindi il mio con-

siglio più grande è “vieni alla Prestige Magic Accademy”, ovviamente. Qual è il suo motto? Volere è potere”, oppure: “Se ci credi veramente niente è impossibile”, perché con una buona dose di fiducia in se stessi si può raggiungere qualsiasi cosa, è solo questione di tempo. Qualcuno ci mette di meno, qualcuno un po’ di più, però se uno tiene duro e ci crede veramente, impegnandosi arriva all’obiettivo. Io non è che abbia avuto il tappeto rosso, anzi agli esordi tanti hanno messo in dubbio quello che stavo facendo... Adesso è chiaro che ho più pubblico che mi sostiene, ma, ripeto, all’inizio era tutt’altra cosa. Ho sempre creduto in quello che stavo facendo, ed oggi sto raccogliendo i frutti del mio impegno. ■

Cappel del prete di vitello bollito nel succo di mele con insalata di cipollotti, mirtilli, spinacini e patate *** Spuma di lamponi con crema di caprino fresco, pepe nero e cioccolatino morbido al cardamomo

Prezzo del menù con i vini esclusi: Euro 34,00 - Euro 45,00 con i vini abbinati

Castel Pergine

David Copperfield

WWW.CASTELPERGINE.IT

PERGINE VALSUGANA (TRENTO) TEL. 0461.531158 - FAX 0461.531329 verena@castelpergine.it

39

tmluglio


trentinoincontri

Tanti ruoli, molti interessi, grandi progetti… pensati e realizzati da questa bella ragazza con radici trentine

di Tiziana Tomasini

Sull’onda del successo

È

sabato. I tavolini dei bar all’aperto rumoreggiano di voci e di tazzine, di chiacchiere rilassanti e di prime bibite rinfrescanti. Reina – madre colombiana e padre trentino (Castelnuovo Valsugana) sorseggia un the freddo, controlla il telefono, sistema i capelli. Decisamente, si fa notare; o, meglio, impossibile non osservarla, non darle almeno un’occhiata. Vestito rosso, spalle 40

tmluglio

scoperte e un bellissimo sorriso, di quelli che non si dimenticano. Ma la bellezza, se pur aiuta, non è tutto. E poi al giorno d’oggi non basta più. Scorrendo sulla grande rete le informazioni sulla sua carriera – già brillante e ben avviata nonostante la piena giovinezza – scopriamo le tante esperienze maturate nel mondo dello spettacolo; tutte conquiste, intuiamo, ottenute a suon di

sacrifici, di studio e di costante impegno. Già dalle prime battute la ragazza denota un carattere forte, lascia trasparire quella determinazione indispensabile per affrontare l’intricata e complessa sfera delle luci e della notorietà. Essere famosi non è una garanzia: si tratta di una strada tortuosa, che necessita di continue conferme, di crescita personale, di esperienza maturata sul campo.


trentinoincontri

6 DOMANDE A BRUCIAPELO Colore? Bianco Nella borsa mai senza? Il mio telefono ultima generazione (bianco) Vorrei essere come? Un gatto randagio (che a volte diventa una tigre) Partirei subito per? Miami Vip più simpatici? Tanti... Edoardo Raspelli, Gabriele Cirilli, Christian de Sica, ecc. Vip più antipatici? Tanti (i tronisti).

Ti definisci attrice, playmate, dj, producer. Da dove nasce questo particolare mix artistico e quale di questi ruoli preferisci? Concluso il ciclo di studi superiori a Borgo Valsugana, ho scelto di trasferirmi a Verona, per frequentare la facoltà di scienze dell’educazione; in questo periodo, ho iniziato la mia carriera artistica, facendo la fotomodella, recitando (compare nel cast di “Incantesimo”), compiendo studi di regia e recitazione. Parallelamente è emersa con forza la mia passione per la musica: sono sempre stata una “discotecara”, amo la movida notturna e quindi ho sempre avuto notevoli conoscenze musicali. Ho imparato a usare la consolle, ho acquisito

quelle basi tecniche che mi hanno permesso di essere scelta a rappresentare l’Italia come dj. In questo ruolo, sono stata in Bahrein, in India, in Spagna. Una volta entrata nel mercato mondiale, ho creato canzoni che ho anche cantato … A completare brillantemente questo percorso, il ruolo di dj alla serata di capodanno trasmessa da Canale 5 e condotta da Barbara d’Urso. Un grande successo. La bellezza è sufficiente, oggi come oggi, per decidere di fare il tuo lavoro? La bellezza è indubbiamente un ottimo biglietto da visita, ma se sei vuota dentro, fai la fine di fiore che appassisce … Certo, io ho ereditato dalla mamma colombiana il culto del benessere, la cura del corpo prima di tutto; nei paesi latino – americani anche le donne che non hanno molte possibilità si dedicano con particolare dedizione alla bellezza. Da piccola ero incantata da Pamela Anderson, dal suo fascino e dalla sua avvenenza. E poi …” mens sana in corpore sano”! Quali aspetti del tuo carattere ti hanno consentito di farti strada nel mondo dello spettacolo? La tenacia e la consapevolezza di non essermi mai sentita arrivata … ricordo che a Borgo Valsugana, quando raccontavo i miei sogni, mi dicevano: “Cosa pensitu de far?” Invece, poco tempo dopo, facevo già la pubblicità per un noto marchio di jeans! Cosa fai di giorno (e di notte)? Non ho una giornata “normale” da descrivere … se non lavoro, “cazzeggio” e mi riposo; se lavoro, sveglia alle sei, trucco, ripasso copione e in studio fino all’una di notte! Quando faccio la dj a qualche evento, preparo i brani il giorno prima, poi carico i miei 40 kg di dischi e via! Di notte esco solo per motivi di lavoro; a casa guardo la televisione (telegiornali e la mia sitcom preferita, “Big”) Attualmente vivi a Verona. Come trovi Trento? Hai mantenuto contatti a Castelnuovo in Valsugana? Trento mi piace molto, è una città pulita, colta, che trasmette senso di benessere e tranquillità. Non sono a conoscenza dell’esistenza di agenzie sul territorio trentino per fare il mio tipo di lavoro … ma se ci fossero, sarei disponibile a collaborare! A Castelnuovo incontro sempre la mia migliore amica, Chiara. Gli aspetti più duri e gli aspetti più piacevoli di questo lavoro. È difficile convivere con la cattiveria e

l’invidia delle persone, con quelli che iniziano non solo a dire cose false sul tuo conto, ma arrivano a rubare le tue idee musicali … Dal punto di vista fisico, non c’è sforzo che non sia stato ricompensato; le alzatacce e le tirate sono sì stressanti e distruttive, ma regalano felicità! Gli aspetti piacevoli sono le gratificazioni del pubblico che ti viene incontro, l’appoggio degli amici e infine sentirsi dire: “Sì, è una bella ragazza ma è anche brava” Progetti futuri? Un singolo musicale, viaggi di lavoro in India e in Thailandia, e poi … non si sa mai … possono sempre arrivare nuove proposte! Reina ci ringrazia, chiede di ricordare – in calce all’intervista – tutte le persone che hanno creduto in lei; spera ardentemente di poter lavorare anche in Trentino, e anche se “nemo propheta in patria”, non si sa mai … Da oggi in avanti, facciamoci caso, magari a qualche evento musicale troviamo la dj Reina alla consolle … ■ 41

tmluglio


12 E 0 2 AL o o li IEV acol g lu ED pett 6 2 A M de s N gran E C on

Feste Medievali c

2 1 0 2

LUGLIO venerdĂŹ 27 sabato 28 domenica 29

Pergine Valsugana Per informazioni APT Valsugana Ufficio di Pergine: +39 0461 727760 - pergine@valsugana.info


trentinoincontri

di Alessia Acampora

un sound irresistibile IN ARTE SI CHIAMA EVO-K E LA SUA è UNA MUSICA ELETTRONICA CAPACE DI INFIAMMARE LE CONSOLLE D’EUROPA. E CHE ORA SCENDE IN CAMPO ANCHE PER UN TOUR DI SENSIBILIZZAZIONE AMBIENTALE E SOCIALE, IL SAVE THE WORLD TOUR

L

a musica Electro House per la prima volta in Italia è donna. La trentina Kam in arte Evok è una delle pochissime Dj&producers della scena femminile italiana. Sempre sensibile ai temi sociali e ambientali, si è lanciata ultimamente con il suo team in un progetto che si svolgerà in Trentino coinvolgendo Triveneto ed Emilia: il Save the world tour. Prime date in definizione proprio in questi giorni, è un evento che donerà parte dei ricavati dei live che saranno programmati e parte delle vendite del merchandising ufficiale alle popolazioni in Emilia colpite dal grave sisma, il team di DJ-producers coinvolti nel progetto Evo-K dichiara: «È da molto che desideriamo compiere un gesto d’aiuto concreto attraverso la forza della nostra musica, ma da soli, soprattutto in veste di artisti emergenti, è veramente

un’impresa difficile da realizzare, per non dire impossibile! Vedremo se finalmente il 2012 sarà l’anno in cui riusciremo a concretizzare anche questo piccolo, grande sogno, magari grazie al supporto dei gestori di locali, associazioni culturali e organizzazioni di eventi della regione Trentino Alto Adige, che hanno voglia di mettersi in gioco insieme a noi per realizzare qualcosa di veramente significativo!». Kam aveva già dimostrato la sua attenzione ai temi di attualità con il singolo Miracle, un brano particolare, che parla, in parte attraverso le melodie, dei problemi climatici e ambientali, con riferimenti metaforici anche all’attuale crisi globale. Il suo genere è l’house music ma si è lasciata piacevolmente contaminare anche dalle nuove tendenze dell’Electro House e del Dubstep che insieme a lei hanno conquistato anche i clubbers più accaniti in giro per il mondo. Arricchito dalle sonorità dell’EDM (musica elettronica prodotta principalmente per la discoteca) e della Techno, il suo sound fluido, solido e facile da ascoltare è un mix originale e ben dosato dove confluiscono armoniosamente tutte queste sonorità. Kam, con due album alle spalle e quattro singoli

pubblicati per compilations, è riuscita a superare i confini nazionali. L’amore per la musica nasce e cresce in Trentino: a solo quattordici anni decide di puntare tutto sulla sua grande passione, una scommessa vincente che la porterà fuori dall’Italia a esibirsi negli Stati Uniti, Russia, Francia, Germania (sul grandioso palco della Porta di Brandeburgo a Berlino, debuttando per la prima volta davanti a un pubblico di oltre 500mila persone), Egitto, Italia e Inghilterra. Evo-K propone un DJ set/ live act arricchito con synth, linee di voce e groove box che ha infiammato le consolle d’Europa. Prima endorser e ambasciatrice italiana della Reloop (Germany) e delle loro attrezzature per Dj e testimonial della linea di abbigliamento Vioel, Evo-k è un progetto a tutto tondo. La ricetta del successo e quello che rende unico il suo lavoro è lo spirito con cui Kam vive la musica nella

quale riversa, come afferma lei stessa, «tutte le mie emozioni, gli stati d’animo, le fasi della vita, i momenti che attraverso quando scrivo e con i quali vesto ogni mia singola nota». Dopo il successo del primo album “L’Apparenza” del 2008, oggi Kam decide di rivoluzionare tutto il suo modo di fare e vivere la musica, dallo stile ai testi. A consacrare questo cambiamento il secondo album in uscita quest’anno “Diverse (We are)”: «Un lavoro – spiega Kam – da cui trasudano ottimismo e libertà, dal sound più genuino, intimo, puro, attuale, diretto, e introspettivo, sintomo di una rivoluzione non solo musicale ma anche personale». Una donna intraprendente e all’avanguardia che non ha avuto paura di mettersi in gioco e che, mossa dalla passione e dal coraggio, ha raggiunto grandi traguardi, senza mai dimenticarsi di aiutare il prossimo. ■ 43

tmluglio


trentinobottegad’artista

di Renzo Francescotti

Figura, 1964

D

a Trento, varcando il ponte di Ravina, prendi la destra Adige e, seguendo il percorso della strada Romana, attraversi paesi annidati tra le colline degradanti sul fiume: paesi uno più bello dell’altro, di antiche case contadine e palazzotti aristocratici spesso di stile veneto: Nomi, Pomarolo, Villa Lagarina, Isera, Mori…Isera, affacciata sull’Adige in vista di Rovereto, cercata sin dall’epoca romana per il fascino del luogo (e la sua Villa Romana è lì a documentarlo) è uno degli abitati più belli, abbracciato dai vigneti del Marzemino dal retrogusto di fragola. Così,

44

tmluglio

Figure, 1998

Con amore, per la natura Gli inizi di Gianni Turella sono di uno stile si potrebbe definire tardo-impressionista; oppure di uno stilizzato figurativismo. Ma è il paesaggio il suo grande amore: quello della sua vallagarina e di isera, ad esempio se vai a trovare Gianni Turella – pittore che abita in una di queste antiche case, quella dei suoi, un po’ ampliata (per farci stare il suo laboratorio, la sua bottega d’artista), restaurata una trentina di anni fa con amore, con l’aiuto di quattro amici (in un anno, quattro mesi e un giorno) come ama dire Gianni), capisci perché questo artista da tutta la vita declini il suo amore per la natura. E che ne sia cosciente lo apprendi anche titoli dei suoi quadri: “Il canto della natura” (1998), “Natura che vive” e “Natura composta” (2004), “Il cantico delle creature” (una grande tela del

2003, larga oltre due metri e mezzo). Solo per citare alcune tele degli anni più recenti. Gianni Turella a Isera è nato nel 1930 e vi ha sempre vissuto. Suo nonno aveva studiato a Rovereto alla Scuola Elisabettiana, facendo il restauratore a Roma, Innsbruck e Vienna; suo padre era “pittore della domenica” e pittore decoratore per mestiere: lo stesso Gianni iniziò a dipingere aiutandolo nelle sue decorazioni, anche dopo che si era diplomato “maestro” all’Istituto d’Arte di Trento, dato che a Rovereto ancora non c’era. La sua prima personale a Riva del Garda, alla galleria della Rocca, nel 1963, a 23 anni. Da allora esposizioni nelle città italiane (Trento, Bolzano,Genova, Verona, Ravenna, Milano, Ferrara, Venezia, Urbino , Roma…); e all’estero, a Basilea, Zurigo, Berna, Innsbruck, New York… Turella si è sposato piuttosto tardi, a 46 anni, con una ragazza padovana, Fernanda, 18 anni più giovane di lui. Coi suoi guadagni di pittore è riuscito a far laureare due figli; un maschio che è sposato in Inghilterra e una femmina (madre di Sofia, una delizio-

Il canto della natura, 2012

sa bambina), docente in inglese a Rovereto. Quando la piccola arriva in casa Gianni lascia i pennelli ed è tutto per la bambina. Coi bambini ha un tatto particolare: vengono a trovarlo intere scolaresche e lui libera per loro dei tavoli per disegnare; ha dipinto una grande tela (Turella ama le grandi dimensioni), un quadro informale in cui però certe macchie di colore astratte celano forme di uccellini. Lui loda chi riesce a scoprirne di più nel tempo più breve: è un addestramento all’osservazione, ma anche alla capacità di capire come il figurativo si celi nell’astratto e viceversa.


trentinobottegad’artista

Crocefissione, 2002

Turella è uno dei non molti artisti trentini che è sempre e solo vissuto di pittura, dopo essersi fatto conoscere e apprezzare dalla comunità del territorio per la sua disponibilità, oltre che per la sua bravura: “Giani, dai, fame en quadro, che se sposa na me cosina!” Mai però assecondandone il facile gusto, ma educando il pubblico, facendolo crescere. I suoi inizi sono di uno stile si potrebbe definire tardoimpressionista; oppure di uno stilizzato figurativismo. Soprattutto lo attrae il paesaggio: lui che si è costruito con le sua mani un terrazzinobelvedere sul tetto della sua casa, da cui può godersi a 360 gradi il paesaggio lagarino: di dolci colline , di linee curve (mai acute, mai angoloCantiere, 1988

se, mai drammatiche, meno che mai angosciate). Guarda caso, sono le linee delle sue figurazioni pittoriche. La sua sensibilità al colore, alla luce si rivela già nelle sue prime tele: come, ad esempio in Facciate (1969), un olio su tela in cui le spatolate luminose di biacca irrompono sulle case. Qui i volumi sono ancora solidi ma si smangeranno – così come i segni – nei lavori, degli anni seguenti in cui le figure umane sempre stilizzate, tutte ridotte a puro colore, si alternano con segni della natura. Questo artista approda progressivamente all’informale, che si dilata su tele ad acrilico di ampie misure. Tuttavia i richiami figurativi raramente spariscono del tutto: avviene che Turella, a volte, si diverta a nasconderli; altre volte li fa ricomparire con straordinaria naturalezza. Che è una delle qualità da apprezzare di più in Turella. Nella sua cinquantennale produzione (Gianni ha raggiunto gli 83 anni in invidiabile forma) non molti i critici si sono occupati di lui; con maggior continuità lo ha fatto Mario Cossali, che ha la sua casa a pochi passi da quella di Turella. Non mi pare però che questi critici, nel sottolineare giustamente il suo lirismo coloristico, abbiano evidenziato a sufficienza due sue caratteristiche a mio avviso fondamentali: l’eredità del colorismo veneto intriso di luce (in una terra come quella roveretana dove i Veneziani sono stati fisicamente, col loro Leone di San Marco sulle piazze, per oltre un secolo); e le sue sorprendenti capacità compositivo-decorative (a mio avviso ereditate dal padre e dal nonno), modernamente declinate nell’action painting (Turella cita esplicitamente Pollock e altri espressionisti astratti…) Il che fa di Gianni Turella un artista della tradizione più alta e, allo stesso tempo, del ■ contemporaneo.

LAVORAZIONE ARTISTICA CORNICI VENDITA DIPINTI E GRAFICA D’AUTORE STAMPE DI TIPO ANTICO E POSTER MODERNI SPECCHI E SPECCHIERE SU MISURA LE PIÙ BELLE RIPRODUZIONI SU TELA

ROVERETO (TN) - Via Rialto, 30 (cortile interno) Tel. 0464.436454 www.cornicigabbana.it

45

tmluglio


trentinoaltoadige

di Fiorenzo Degasperi

Vedere le piante dalla parte delle radici Predoi, Cadipietra, Masseria, Monteneve: viaggio nel mondo delle miniere, tra storia, leggenda ed arte

46

tmluglio

U

na leggenda sussurrata per secoli attorno ai fuochi invernali nei masi della val Ridanna raccontava la storia di un ragazzo della valle, costretto ad entrare in miniera per lavorare, visto che la vita nei masi alti era ardua e correva sul filo del rasoio della fame

perenne. Dopo la prima giornata trascorsa dal ragazzo nelle viscere della Moarer Spitze, alla domanda della madre su cosa avesse visto lÏ sotto, nel regno della non luce e dell’indeterminatezza, rispose candidamente: ho visto gli alberi dalla parte delle radici.


trentinoaltoadige

info museo

S

ono quattro i musei provinciali che l’Alto Adige dedica alla secolare cultura mineraria: due interessano la grande miniera di Monteneve e le rispettive valli dei due versanti: quello della val Ridanna ad oriente, presso Vipiteno, e della val Passiria a mezzogiorno, tra le possenti montagne Breonie. Gli altri due musei riguardano il bacino minerario dell’alta val Aurina, valle laterale della val Pusteria, tra le scoscese montagne dei Tauri. Museo di Monteneve: l’area mineraria di San Martino Monteneve, la più alta d’Europa, è costituita da un villaggio di minatori a 2.355 metri di altitudine, raggiungibile solo a piedi dalla val Passiria, sulla strada per il Passo Rombo (diversi i percorsi) o, più lungamente, dalla val Ridanna. Di questa ardua vita condotta, tutto l’anno, in condizioni estreme, rimangono il rifugio, l’esposizione e la miniera d’avventura a testimoniare la storia del più importante giacimento di piombo e zinco di tutto il Tirolo. Da San Martino si diramano una serie di sentieri e percorsi esplorativi all’aperto e sotto terra. Da una di queste strutture è stato ricavato il Rifugio Monteneve, con 100 posti letto, mentre la vecchia fucina ospita una sala video. Molteplici possono essere le visite guidate e le escursioni, particolare attenzione è rivolta ai bambini e alle scolaresche. Il museo e le visite all’interno delle miniere, visto l’altitudine, sono possibili dal 15 giugno al 15 ottobre, dal martedì alla domenica. Prezzi: tour piccolo, € 9 adulti, € 4 bambini; tour grande, € 26 adulti, € 12 bambini. Info: 0473 647045, www.monteneve.org Museo di “Mondo delle miniere” di Ridanna (Masseria): la località è raggiungibile da Vipiteno risalendo la suggestiva e arcaica val Ridanna fino alla sua testata, dove si trovano gli impianti a valle della miniera. Nella galleria di Monteneve sul versante della val Ridanna, lunga 200 m, vengono illustrati i metodi di estrazione del metallo dal medioevo fino all’epoca moderna. L’impianto originale, risalente agli anni Venti, tuttora in funzione, offre al visitatore e alle moltissime scolaresche in visita, una panoramica realistica dei metodi di lavorazione dei materiali. Nella casa delle maestranze sono documentate la storia e la vita dei minatori. Vi è la possibilità di effettuare in loco una visita sotterranea di circa 7 ore o un’escursione giornaliera a Monteneve, della durata di 10 ore. Il museo è aperto dal 1 aprile al 4 novembre, dal martedì alla domenica con orario 9.3016.30, agosto e festivi anche il lunedì. Prezzi: programma compatto € 9 adulti, € 4 bambini, € 3 solo visita esposizione al museo, programma avventura (prenotazione obbligatoria) € 23 adulti, € 15 bambini fino ai 14 anni, anziani e disabili, programma miniere € 35 adulti, € 20 bambini fino ai 14 anni, € 15 bambini con genitori, programma junior (prenotazione obbligatoria, minimo 10 partecipanti) € 7 fino ai 14 anni. I tour avventuroso e il mondo delle miniere è sconsigliato a chi soffre di claustrofobia o allergia alle muffe. Info: 0472 656364/347 2632328, www.museominiere.it Museo di Cadipietra: in questa ridente località della val Aurina dalle antiche radici, raggiungibile con deviazione nei pressi di Brunico, val Pusteria, si trovava il centro amministrativo minerario. Dall’autunno del 2000, nelle sale restaurate del “Granaio”, ovvero il grande magazzino dei generi alimentari della miniera, è allestito il Museo delle Miniere di Cadipietra, che presenta una ricca collezione di oggetti relativi all’attività mineraria della famiglia Enzenberg. Il museo, dove ferve anche un’intensa attività didattica, affiancata da mostre temporanee a tema, riguardanti sia la storia mineraria della valle che quella sociale e religiosa, è aperto dal 1 aprile al 31 ottobre, dal martedì alla domenica dalle 9.30 alle 16.30, il giovedì con orario continuato dalle 9.30 fino alle 22. Il mese di agosto è aperto anche il lunedì. Dal 26 dicembre al 31 marzo il museo è aperto il martedì e mercoledì dalle 9 alle 12, il giovedì dalle 15 alle 22, il sabato dalle 15 alle 18, la domenica dalle 14 alle 18. Prezzi: museo di Cadipietra+galleria € 11, 22 per le famiglie (2 adulti, bimbi fino ai 14 anni). Solo museo: € 4 gli adulti, € 2,50 i bambini. Info: Tel. 0474 651043, www.museominiere.it Museo di Predoi: alla testata della splendida val Aurina, distante 15 chilometri da quello di Cadipietra, è la logica prosecuzione nel mondo sotterraneo. Si può infatti visitare, a bordo di un trenino, una tra le 20 gallerie che contrassegnano ancor oggi la Montagna dei Minatori. Ci si inoltra nella galleria Sant’Ignazio, lunga ben 1100 m, dalla quale ancora oggi si estrae il rame di cementazione e dove nel 2001 è stata realizzata una stazione climatica per la terapia dell’asma e di altre affezioni delle vie respiratorie. La miniera è aperta dal 1 aprile al 31 ottobre, con orario martedì/domenica dalle 9.30 alle 16.30, ultimo viaggio alle ore 15. Nel mese di agosto è aperto anche il lunedì. Prezzi: museo di Cadipietra+galleria € 11, € 22 per le famiglie (2 adulti, bimbi fino ai 14 anni). Per la visita della sola galleria, € 9, € 4 per i bambini oltre i 7 anni. Info: Tel. 0474 654298, www.museominiere.it

La miniera è viva perché custodisce anche i frutti più antichi, quelli che ricordano la nascita del mondo. La pietra, i minerali, racchiudono al proprio interno l’eco di quando la terra era deserta e disadorna e v’era tenebra sulla superficie dell’oceano e lo spirito di Dio era sulla superficie delle acque, come ricorda la Genesi. Nel buio e dentro il buio si compie un viaggio verso l’origine. Strisciando lungo i cunicoli, alti e larghi soltanto quel che basta per far passare un ragazzo o un uomo di piccola statura, trascinandosi dietro la lucerna e il martello/ piccone, il percorso di dolore, sfruttamento e violenza si stempera in storie, leggende, miti e archetipi. Lì sotto, gli dèi sono diventati nani, Signori delle viscere della Terra e padroni della magia del fuoco che trasforma un anonimo minerale in lucente metallo. Con le miniere nascono anche nuove vie, nuove strade che permettono di commerciare il minerale scavato, di portarlo vicino ai forni fusori, lontano ai porti di mare. Vie talvolta sovrapposte ad altre ancora più antiche, sentieri e mulattiere attraversate da storie e leggende, miti e fiabe. Il periodo delle miniere significò, per l’Alto Adige, la presenza di genti provenienti 47

tmluglio


trentinoaltoadige

il responsabile

A

d Hermann Schölzhorn, dinamico e accogliente responsabile del Museo delle Miniere di Ridanna-Monteneve, abbiamo posto le domande di rito sul mondo sotterraneo sudtirolese. Il Sudtirolo è stata, storicamente, una terra ricca di miniere che hanno concorso ad arricchirla economicamente e artisticamente. Oggi è diventata anche una risorsa turistica, dimostrando che la cultura è comunque sempre un investimento. Nel 1985, la miniera di Monteneve, dopo una gloriosa storia più che secolare, chiuse i battenti per i costi di scavo e di produzione troppo alti, nonostante che di minerale c’è ne fosse ancora tanto. Comunque, già nel 1986 sono state le prime iniziative per trasformare la miniera in un museo, in una miniera da visitare. Proprio per questo siamo riusciti, anche con grandi investimenti dalla parte della provincia di Bolzano, a salvare questo, direi, unicum tra le tante strutture e impianti minerari in Europa. Le nostre miniere sono in gran parte ancora funzionanti; se volessimo, potremmo ricominciare l’attività mineraria anche domani. E proprio per questa sua completezza il visitatore si può immergere proprio nel mondo delle miniere, toccando con mano, e se vuole anche esercitando, il duro lavoro dei minatori. L’intera catena produttiva della miniera è rimasta intatta. Può essere illustrato, infatti, l’intero processo, dall’estrazione, attraverso il problematico trasporto, fino all’arricchimento del minerale, unitamente alle innovazioni tecnologiche degli ultimi 800 anni. Quindi la visita alla miniera si distingue molto da una visita ad un museo. Diventa un’appassionante esperienza, un’avventura, dove il visitatore può essere anche attivo e vieno attrezzato col pieno equipaggiamento da minatore: stivali, mantella, casco e lampada frontale. Quali sono le peculiarità dei musei minerari di Masseria/Monteneve in val Ridanna e di quello di Predoi/Cadipietra in Val Aurina? Sono due bacini minerari che oggi attirano più di 100.000 visitatori all’anno. Pur nelle differenze strutturali tra i due territori, si può constatare che i musei minerari sono diventati un notevole fattore economico e culturale in Sudtirolo. Attirano ogni anno tanta gente che in questo modo viene per la prima volta in Sudtirol, vede e conosce per la prima volta il nostro paese e ritorna per fare vacanze. Quindi un’aspetto molto importante del turismo. Così, la storia del settore economico più importante del passato per il Sudtirolo viene salvata e trasmessa in modo vivo e autentico alle nostre generazioni presenti e future. Tra le 60 e 70 persone lavorano oggi nei musei minerari, diverse ditte vengono impegnate per lavori di manutenzione, di sicurezza e per la realizzazione di nuovi progetti. Non solo miniere. Quali sono le attività culturali che “sfruttano” il mondo sotterraneo? La vasta zona della miniera di Monteneve, che si estende dalla Val Ridanna fino alla Val Passiria, ci permette di offrire al pubblico un ricco e vario programma di visite guidate, escursioni avventurose, sia sopra che sotto terra, viaggi in trenino e programmi speciali per bambini, famiglie e scuole. Possono durare da 1,5 ore fino a due giornate intere. La visita guidata di base Monteneve compatto è addirittura agibile anche ai portatori di handicap. Inoltre, da marzo a novembre, nel comprensorio Monteneve-Masseria vi si organizzano concerti (14 e 21 luglio e 5 agosto Musica in miniera), mostre di approfondimento, sfilate alla cappella di S. Barbara (8 luglio), la notte in miniera (22 settembre), e tante altre iniziative. Ogni informazione si può trovare sul sito internet www.ridanna-monteneve.it, sulla pagina Guide&Percorsi.

da diversi paesi. Canopi e signori, tra i quali famiglie potenti come i Fugger, concorsero a creare la ricchezza che si riversò nei palazzi, nella costruzione di un sistema viario nuovo, nelle chiese, nei castelli, nella presenza diffusa di un folklore che ha accomunato questi uomini a tanti altri dispersi nelle valli più impervie delle Alpi, nati e morti per estrarre dalle viscere della terra quella ricchezza che ha concorso a formare la 48

tmluglio

storia di questi luoghi. La Provincia di Bolzano, intelligentemente, ha saputo raccogliere l’eredità di queste storie, allestendo alcuni musei legati strettamente al lavoro in miniera, permettendo a valli altrimenti dimenticate di essere alla ribalta della cultura e del turismo, convogliando un pubblico proveniente da tutta Europa che vuol conoscere le miniere e entrarvi dentro, vivendo quella magica esperienza, un tempo tragica, di


trentinoaltoadige

un viaggio nel mondo ctonio, sotterraneo, terra “altra” dove la fantasia dell’uomo ha dato vita a popoli leggendari come quelli dei nani e dei Norggen, delle Salige e di un bestiario scolpito nelle molte chiese erette con i risparmi dei minatori. Il bacino minerario di Monteneve, il più alto d’Europa con i suoi 2355 m, situato tra le imponenti montagne della val Passiria e della val

Ridanna, era conosciuto già in età preistorica: le buche del rame nella parete sud dell’Himmelreich (Paradiso) ne sono una testimonianza. Le numerose leggende che circondano questo luogo parlano di argento, di oro, di ricchezze e tesori nascosti. La prima citazione la troviamo nel 1237 dove si parla di un pagamento effettuato con l’argento estratto nella miniera di Monteneve. Deci-

da non perdere!

T

ra le moltissime iniziative organizzate nelle quattro sedi museali, soprattutto con un occhio di riguardo per le scolaresche di tutte le età e indirizzi scolastici, spicca la novità messa in campo dalla Miniera di Monteneve a Masseria, nella val Ridanna. Nella casa delle maestranze è allestita, per quest’estate, la mostra Lo sviluppo dell’arte di rilevamento, un nuovo percorso, con brevi filmati, spiegazioni ed oggetti da esposizione, dove è possibile far vedere al visitatore la misurazione in miniera dall’epoca medioevale fino ad oggi. Per le scuole tecniche o gruppi interessati, vengono organizzate delle visite guidate, che offrono una panoramica straordinaria e concreta delle tecniche antiche e moderne della misurazione in miniera. Da non perdere inoltre la cappella di S. Barbara a Colle Isarco, la chiesa dei minatori di S. Maddalena in val Ridanna e quella di S. Spirito a Predoi. Per ogni approfondimento riguardante il tema delle miniere e della cultura da queste espresse, consigliamo la lettura dei seguenti libri: Rudolf Tasser, La miniera di Monteneve in Sudtirolo, Museo Provinciale delle Miniere, Edizioni Athesia, Bolzano, 1996; Harald Haller-Hermann Schölzhorn, Monteneve in Sudtirolo, Museo delle Miniere Alto Adige, 2000. Fiorenzo Degasperi, Cavae. Miniere e canopi del Trentino Alto Adige tra storia e leggenda, edizioni Curcu&Genovese, Trento, 2006, con 40 itinerari a piedi tra le miniere della regione.

ne e decine sono le gallerie che si aprono nelle viscere della montagna – più di 70 gallerie nel periodo di splendore attorno al 1500 –, alcune di queste recuperate e rese visitabili, altre in attesa di essere trasformate in musei sotterranei. La miniera cessò la lavorazione (si dice “coltivazione” nel gergo minerario) nel 1979, lasciando dietro di sé una storia millenaria che ha inciso profondamente il territorio e la cultura. Il bacino minerario dell’alta val Aurina si sviluppava prevalentemente attorno alla Montagna dei Minatori (Knappenberg): decine e decine di bocche, ognuna dedicata ad un Santo diverso, conducono nelle viscere alla ricerca del rame. Si va dai 1525 m della prima galleria fino ai quasi 2080 dell’ultima presso la Croce della Val Rossa. Nelle località di Predoi e di Cadipietra sorsero gli edifici minerari,

diventati oggi in parte museo, che raccontano la storia di queste miniere e dei suoi lavoratori e signori fino al 1894, quando Hugo von Enzenberg, l’ultimo imprenditore dell’azienda mineraria, chiuse l’attività, ripresa solo per qualche anno tra il 1959 e il 1971. Quello di Predoi era un rame particolarmente ricercato perché puro e privilegiato per la fusione di campane e di sculture di bronzo, come quelle della cappella di corte di Innsbruck. Il trenino che ci conduce dentro il cuore della montagna tocca 16 stazioni: ognuna di esse narra la storia e il funzionamento della miniera. Da non perdere, nella chiesa di San Valentino a Predoi, il bellissimo ex voto eseguito su rame da Josep Schöpf nel 1805, come ringraziamento al santo patrono, per la protezione concessa durante i 44 anni dello scavo del pozzo mine■ rario di Sant’Ignazio. 49

tmluglio


trentinoattualità

Manarola vista dal sentiero “Via dell’Amore”

di Corrado Tononi

Cinque terre un solo paradiso Il paradiso naturale della Liguria, le Cinque Terre L’incontro tra mare e terra, il fascino intramontabile di questo luogo unico

P

ensi alla Liguria, alle Cinque Terre ed hai ancora negli occhi le drammatiche immagini del 25 ottobre scorso, quando la furia della natura si portò via tutto, sradicando anche delle vite umane, oltre ad edifici, abitazioni, esercizi commerciali. Dolore, tristezza, lutti ed un grande senso di impotenza e rabbia. Vedi la Liguria, oggi, le Cinque Terre in particolare, e se non fosse per alcuni lavori di ristrutturazione ancora in corso e fotografie a monito di quanto accaduto, mai pense50

tmluglio

resti che solo pochi mesi fa tutto era seppellito dal fango. Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza, Monterosso. In ciascuno dei paesini sono ancora più o meno evidenti i segni dell’alluvione, ma in tutti si realizza che i liguri hanno fatto davvero miracoli per ripartire, e per poter offrire ai turisti la qualità ed il paesaggio da sempre riconosciuti e famosi. Già, le Cinque Terre, famose nel mondo per la loro bellezza, per essere un angolo d’Italia, dove si rimane letteralmente

affascinati da quanto la natura ha creato. Qui l’incontro tra i monti scoscesi ed il mare, tra il verde degli alberi, dei vigneti, ed il blu intenso del mar Mediterraneo è uno uno spettacolo davvero unico e indimenticabile. Sarà perché è complesso raggiungere i vari paesini di que-

Levanto

sto tratto frastagliato di costa ligure di levante che si spinge fino a La Spezia, sarà perché la gente del posto ha con il turismo un rapporto serio ed onesto, ma le Cinque terre ed i territori ad esse collegate ti fanno respirare un’aria di vacanza realmente diversa ed un romanticismo inatteso.


trentinoattualità

La spiaggia di Monterosso

A piedi, in treno, in battello, come si vuole... ma ogni scorcio, ogni metro regala un’emozione piena e viva. Impossibile cadere nella noia del paesaggio, che anzi ti incalza e ti regala suggestioni, in ogni momento del giorno, dal mattino sino al momento più suggestivo, il tramonto. Visitare le Cinque Terre è sicuramente un’emozione, adatta a tutti, da chi ha allenamento fisico e quindi vuole viverle a piedi, alla famiglia anche con bambini piccoli, che può serenamente visitarle in treno o in battello. Dichiarato dall’Unesco Patrimonio dell’umanità, questo lembo di paradiso ha saputo grazie ai suoi cittadini rialzarsi dall’alluvione dello scorso autunno, con dignità e con la forza di chi non si arrende. Eccole dunque queste terre così selvagge e dolci allo stesso momento, con i loro prodotti, con la loro gastronomia che sanno unire terra e mare in un

info Agenzia Regionale In Liguria www.turismoinliguria.it Hotel consigliato: Park Hotel Argento, Levanto: www.parkhotelargento.com Ristoranti consigliati: a Levanto: Ristorante Trattoria Da Rino a Monterosso: Ristorante il Moretto

connubio sorprendente e in grande evoluzione grazie alla preparazione di molti giovani chef che, dall’esperienza dei più maturi, riescono ad interpretare tendenze e nuove esigenze di un turismo che specie negli stranieri, americani in primis, affonda le sue radici più importanti. Difficile mangiare male, i menù sanno tracciare una vera e propria linea di demarcazione geografica, facendo assaporare piatti nuovi e tradizionali legati ai vini bianchi liguri che accompagnano in maniera armoniosa ogni pietanza. Da non perdere, infatti, il vino delle Cinque Terre, le acciughe di Monterosso, il famoso pesto ligure, l’olio extravergine di oliva …e il pesce in generale. Un lato bello e forse anche unico di questa destinazione è che si può visitare praticamente in ogni periodo dell’anno. Certo, l’estate ed il richiamo del mare fanno pensare alle Cinque Terre in maniera quasi naturale per il periodo estivo,

Vernazza

ma il consiglio è di mettere in agenda anche un periodo alternativo, a fine stagione magari, settembre, ottobre, oppure all’inizio dell’anno, verso la primavera. Questi mesi sono forse i migliori per entrare in contatto con questi territori. Meno presenze turistiche lasciano infatti godere appieno di questo panorama, e del fascino della natura, e certamente sarà anche più facile visitarle Riomaggiore

a piedi senza la calura estiva, attraverso i tanti meravigliosi percorsi a picco sul mare o immersi nel verde. Organizzare una visita alle Cinque Terre è molto semplice. Le indicazioni e le segnalazioni per chi le percorre in treno o a piedi sono decisamente chiare e facili da reperire. A piedi, per coloro che non sono dei grandi camminatori, è d’obbligo percorrere la famosa “Via dell’amore”, un sentiero semplice e pianeggiante che porta da Riomaggiore a Manarola, lungo la costa, sul mare, con panorami mozzafiato. Per gli amanti del trekking, invece, tutta l’area delle Cinque Terre è collegata da sentieri che si inerpicano nel Parco Nazionale. Se invece vi spostate da un paesino all’altro in treno, ricordatevi che potete richiedere un biglietto della validità di 6 ore dalla convalida che vi permette così di scendere e salire ogni volta in un luogo diverso delle Cinque Terre, in tutta libertà, ad un prezzo decisamente abbordabile (4,90 euro da Levanto). Un lungo fine settimana, da giovedì a domenica vi permette così di conoscere le Cinque Terre, magari partendo da un paese più ad ovest, Levanto appunto. Questo comune, a pochi minuti (4 minuti di treno e 15 di auto) 51

tmluglio


trentinoattualità Riomaggiore

da Monterosso, è un piccolo gioiello, assolutamente indicato come punto base per le escursioni alle Cinque Terre o per godere di giornate in pieno relax sulla spiaggia o in un mare cristallino. Le Cinque Terre, infatti, sono dei piccoli villaggi, arroccati tra terra e mare, e come tali non sempre comodi da vivere. Per questo il suggerimento è di fare base a Levanto per tutte le vostre giornate di scoperta. Considerate inoltre che il treno, che ha un’ottima frequenza di corse, porta da Levanto a Riomaggiore, l’ultima a est delle Cinque Terre, in circa mezzora. A Levanto, tante sono le proposte di ricettività, ma il consiglio è di certo il Park hotel Argento. Una struttura, aperta dal 2009, che segnaliamo per la grande e rara capacità di far sentire davvero il cliente, un ospite. Ambienti raffinati e servizi al top. L’hotel è immerso in un parco con pini marittimi e tante rose, il luogo è silenzioso, rilassante e non si ha mai la sensazione dell’anonimato che a volte le strutture di alto profilo trasmettono. Qui, dal titolare Hervé Marinier ai suoi collaboratori, tutti si rendono disponibili a regalare un servizio attento, mai invadente, ma sempre puntuale e disponibile. Tra le camere ampie e spaziose e le suite, varie sono le soluzioni che vi faranno trovare quella giusta e adatta 52

tmluglio

alle vostre esigenze. Questo, peraltro, è l’unico hotel della zona dotato di un efficiente e moderno centro benessere a disposizione degli ospiti, con sauna, bagno turco, docce emozionali, zona relax, un centro massaggi curato da esperti che sanno consigliare e definire il miglior trattamento adatto alle reali esigenze, e naturalmente la piscina che guarda tutta la vallata fino al mare. Dal mese di luglio, tra l’altro, all’interno della struttura vi sarà anche un osteopata, che potrà assistervi, in particolare per esigenze di sport training o mental training. Una cucina ricercata e adatta ad ogni esigenza vi aspetta. Dovete assolutamente provare la specialità dello chef: il cappon magro, un piatto a base di pesce e verdure della tradizione ligure, ma rivisitato

in modo da renderlo unico. L’hotel ospita inoltre esposizioni d’arte di assoluto rilievo. Una precisa volontà dei titolari, infatti, fa sì che nell’arco dei dodici mesi ruotino almeno tre artisti con altrettante mostre personali all’interno dell’hotel. Situato in una zona collinare, da cui, a piedi in pochissimi minuti si raggiungono sia le

La “via dell’amore” da Riomaggiore a Manarola

spiagge, sia il punto nel quale prendere le imbarcazioni per le Cinque Terre sia la stazione dei treni. Prendetevi quindi un fine settimana, almeno, di tempo per scoprire, o riscoprire, le Cinque Terre, patrimonio incontrastato e unico del nostro Paese, che a volte così poco frequentiamo e conosciamo. ■


Vuoi vendere il tuo oro? NON RISCHIARE

Non vendere l’oro a chi non conosci.

Ti proponiamo il restyling dei tuoi vecchi gioielli. Oppure li acquisteremo alle migliori condizioni garantendoti riservatezza. La Gioielleria Obrelli di Lavis lavora con l’oro e l’argento dal 1929 e ne conosce il valore. Quotazione odierna dell’oro puro: fino a € 43,00 al grammo.

Via Roma 27/33 LAVIS di TRENTO tel. 0461 246577 info@obrelli.it

www.obrelli.it


trentinopanorama

www.isuonidelledolomiti.it

A

nche quest’anno, fra il 30 giugno e il 31 agosto, le montagne del Trentino, le sue malghe, le rocce, i boschi, i suoi laghi, accoglieranno artisti di fama internazionale, ospiti di un festival unico al mondo, giunto alla XVIII edizione: I Suoni delle Dolomiti. Musicisti, ma anche attori, scrittori, alpinisti e sportivi, si incammineranno assieme al pubblico verso luoghi incontaminati portando la propria esperienza artistica e umana in alta quota, esibendosi in straordinari teatri naturali nel massimo rispetto dell’ambiente circostante. La musica come linguaggio universale, la montagna come spazio di libertà: è questo il pensiero forte attorno al quale ruota un festival che, anno dopo anno, vetta dopo vetta, è diventato uno degli eventi più attesi da chi ama abbinare l’arte e la montagna. Organizzato come di consueto dall’Assessorato provinciale all’agricoltura, foreste, turismo e promozione e da Trentino Marketing Spa con Apt d’ambito, Consorzi Pro Loco, numerosi soggetti pubblici e privati del territorio e la direzione artistica di Chiara Bassetti e Paolo Manfrini, I Suoni delle Dolomiti offre dunque anche per l’estate 2012 la possibilità di condividere momenti di vita e di ascolto fuori dal comune. L’edizione 2012 de I Suoni delle Dolomiti prenderà avvio sabato 30 giugno, al Rifugio Micheluzzi, in Val di Fassa, con Malika Ayane, una delle nuove voci della musica italiana, per concludersi venerdì 31 agosto, al Rifugio Fuciade, sempre in Val di Fassa, con un progetto speciale di Stefano Bollani che vedrà coinvolti il quintetto I Visio54

tmluglio

incanto dolomiti In cammino verso la musica sulle montagne del Trentino, dal 30 giugno al 31 agosto tornano “I suoni delle dolomiti”. Nel dettaglio gli appuntamenti di luglio nari e, quale special guest, Irene Grandi. Nel mezzo un lungo, affascinante viaggio nel segno della musica classica, della canzone d’autore, del jazz, della world music ma anche di incontri con personalità della cultura e dello sport uniti dal grande amore per la montagna. Domenica 1 luglio è previsto un evento dal particolare significato, dedicato alla montagna e alle sue tradizioni canore: “Dolomiti d’InCanto”. Alle 11 della mattina 10 cori del Trentino renderanno omaggio alle montagne elette dall’UNESCO a Patrimonio Naturale dell’Umanità, esibendosi nei pressi di altrettanti rifugi. L’iniziativa vedrà la partecipazione di apprezzate formazioni, alcune delle quali affermate a livello

The Kletzmatics

internazionale e tutte depositarie di antiche tradizioni tramandate di generazione in generazione. Alle 11 i cori intoneranno simultaneamente “Le Dolomiti”, canzone diventata uno dei classici del

repertorio corale trentino. I successivi tre concerti avranno in comune strumenti a fiato, ma in contesti musicali diversissimi fra loro: mercoledì 4 luglio (Garda Trentino, Rifugio San Pietro) l’Italian Saxophone Quartet eseguirà un variegato repertorio adattato all’invenzione di Adolphe Sax; giovedì 5 luglio a Busa di Grual (Val Rendena, Doss Del Sabion,) la Fanfara Tirana animerà un’autentica festa di ritmi balcanici; sabato 7 luglio a Passo di Lavazé (Val di Fiemme) il Quintetto dell’Opera di Milano e la Banda Sociale di Tesero daranno vita a un inedito incontro fra musica colta e popolare. Improntato allo stesso spirito sarà anche il concerto del duo violino – fisarmonica


trentinopanorama Gilles Apap, Myriam Lafargue, in programma mercoledì 11 luglio a Malga Kraun (Monte di Mezzocorona). L’innata attenzione de I Suoni delle Dolomiti verso la musica classica sarà evidenziata da numerosi appuntamenti, ad iniziare dalla novità dell’edizione 2012 del festival trentino “Il Tabià dei Suoni”, ciclo di concerti ospitato nella Baita Premessaria, nel cuore della foresta demaniale di Paneveggio, recentemente restaurata e costruita con il pregiato legno della Val di Fiemme che sin dai tempi di Stradivari fornisce la materia prima per la realizzazione di strumenti musicali di elevata qualità. In questo luogo ideale ad accogliere le sonorità di strumenti antichi e altrettante preziose esecuzioni, si esibiranno il celebre violinista Gidon Kremer (sabato 14 e domenica 15 luglio alle ore 11), accompagnato per la speciale occasione dal giovane talentuoso pianista Daniil Trifonov, il Quartetto di Cremona (sabato 28 luglio, ore 11 e ore 15), una delle più significative realtà cameristiche italiane, e Mario Brunello (venerdì 3 e sabato 4 agosto, ore 11 e ore 15), che col suo violoncello Maggini del ‘700 è ospite de I Suoni delle Dolomiti sin

Erri de Luca

Gidon Kremer

dalla prima edizione. Sempre in tema di note classiche, i concerti del violinista russo Pavel Berman con I Virtuosi Italiani (giovedì 19 luglio, Lagorai, Malga Cavallara), dello stesso Quartetto di Cremona nella “foresta dei violini” (domenica 29 luglio, Val di Fiemme, Parco di Paneveggio, località Carigole), del violinista Valeriy Sokolov e del violista Maxim Rysanov (venerdì 24 agosto, Val di Fiemme, Laghi di Bombasèl), entrambi solisti di primissimo ordine, e di due rinomate formazioni di ottoni, Canadian Brass (sabato 25 agosto, Val di Fassa, Val Salei,) e London Brass (martedì 28 agosto, Val di Sole, Bivacco Dino Marinelli). Infine, i violoncellisti Monika Leskovar e Giovanni Sollima renderanno omaggio agli alberi suonando composizioni di Marais, Debussy e dello stesso musicista siciliano (“The Interpertation of Dreams”) nel museo a cielo aperto di Arte Sella (mercoledì 29 agosto, Malga Costa, Valsugana), straordinario esempio di integrazione fra arte e natura. Ampio lo spazio destinato alla canzone d’autore italiana, con una significativa rappresentanza femminile: oltre a Malika Ayane, Patrizia Laquidara (giovedì 12 luglio, Primiero, Prati di San Giovanni) e Cristina Donà (venerdì 13 luglio, Val di Fas-

sa, Gardeccia). Qualificato anche il versante maschile, con Gianmaria Testa (giovedì 26 luglio, Valle dei Laghi, Prada). Una delle presenze più prestigiose dell’edizione 2012 de I Suoni delle Dolomiti è sicuramente quella di Gil-

dell’eclettico California Guitar Trio (martedì 31 luglio, Valle di Ledro, Tremalzo, Passo Dil). Più schiettamente jazzistici si preannunciano i concerti di due valentissimi trombettisti quali Paolo Fresu ed Enrico Rava, rispettivamente attesi in coppia con il bandoneonista Daniele Di Bonaventura (lunedì 30 luglio, Altopiano della Paganella, Malga Spora). Avviato con successo nel 2011 e quindi riproposto anche questa estate, il ciclo di incontri Il Racconto delle Dolomiti avrà come protagonista lo scrittore Erri De Luca (domenica 8 luglio, Val di Fassa, Rifugio Vajolet), il geologo e ricercatore Mario Tozzi (martedì 10 luglio, Val di Fassa, Col de Paussa, nei pressi del Rifugio Viel dal

Paolo Fresu

berto Gil, una delle firme più illustri della musica brasiliana. Mercoledì 25 luglio a Villa Welsperg, ai piedi delle Pale di San Martino, Gil sarà accompagnato dal figlio Ben alla chitarra, dal violoncellista Jaques Morelenbaum, dal violinista francese Nicolas Krassik e dal percussionista Gustav di Dalva. Di rilievo sono pure le partecipazioni al festival dei The Klezmatics (martedì 24 luglio, Val di Fiemme, Buse de Tresca), originali interpreti del klezmer spruzzato di jazz,

Pan), il campione di ciclismo Francesco Moser (lunedì 23 luglio, Passo Pordoi), l’attore Giuseppe Cederna, che accompagnato dal sassofonista Mirko Guerrini, ricorderà l’opera di Dino Buzzati (venerdì 27 luglio, Val di Fassa, Rifugio Berg Vagabunden Hütte). Tutti gli appuntamenti sono in programma alle ore 14, ad eccezione di quelli dell’1 luglio per Dolomiti d’InCanto (ore 11), del 20 luglio al Rifugio Mantova al Vioz ( ore 11), della Baita Premessaria (ore ■ 11 e ore 15). 55

tmluglio


trentinoassociazioni trentinopanorama

www.ilgiocodeglispecchi.org

S

i definisce come un gioco, ma in realtà l’anima è profondamente seria… L’associazione IL GIOCO DEGLI SPECCHI è impegnata su tanti fronti, con tanti riflessi articolati e definiti, che svelano le più diversificate sfaccettature della cultura. Una presenza importante nel panorama trentino. Un significativo punto di riferimento che nel tempo ha saputo accrescere ed approfondire tematiche, ideato percorsi, formulato proposte, allacciato relazioni. Un lavoro culturale e sociale che è qualcosa di più di un gioco e che tuttavia mantiene la freschezza ed una leggera connotazione ludica indispensabile per affrontare la vita. Maria Rosa Mura racconta la storia e l’evoluzione de IL GIOCO DEGLI SPECCHI. Nata in nome del volontariato l’Associazione Trentina Accoglienza Stranieri ha inizialmente organizzato – a partire dall’anno 1994 - corsi gratuiti di italiano per adulti. Tale attività continua ancora oggi, valutata la necessità di un servizio aperto tutto l’anno, a cui accedere liberamente. Attualmente sono circa 500 le nuove iscrizioni nel corso dell’anno con una media di 50 frequenze a lezione.

Il gioco degli specchi Una presenza importante nel panorama del volontariato trentino

Il Pan di via è un’iniziativa in corso: testi sui temi della migrazione vengono offerti nella stazione delle corriere e in quella della Trento-Malè

Parallelamente l’Associazione ha attivato corsi per l’esame della patente e percorsi formativi a più livelli per donne con servizio di custodia rivolto ai bambini. Le attività pratiche di supporto e di sostegno hanno profondamente arricchito anche operatori ed organizzatori… si è trattato di un duplice arricchimento: approfondire le

provenienze, esaminare testi stranieri, interpretare lingue e tradizioni hanno consentito al team di intrecciare peculiari legami con quei mondi lontani e con le figure umane che appartengono a quei mondi. Oltre a questo positivo interscambio culturale, è sorta spontaneamente l’esigenza di allargare i confini, di far conoscere anche ad altri quel-

lo che l’Associazione stava sperimentando, magari sulla base delle naturali congiunture storiche, politiche e sociali. La responsabile dell’Associazione ricorda con commozione che nel periodo della guerra che ha sconvolto i Balcani è stata pensata una vera e propria “operazione cultura”, con lo scopo di informare su luoghi, su popoli, su testi in grado di svelare le conformazioni sociali di quelle terre. Nel tempo le iniziative dell’Associazione si sono sempre più evolute, strutturandosi formalmente con incontri e iniziative volte a far conoscere in varie modalità le culture presenti sul territorio. Le attività di quella che oggi è definita IL GIOCO DEGLI SPECCHI hanno preso inizio nell’anno 2002; la denominazione particolare - dalle sfumature ludiche ma di spessore – deriva da un’attenta riflessione sulle dinamiche sociali approfondite nel corso del tempo. GIOCO viene inteso come sperimentazione e festa, pia-

“verso la luce”, impariamo a meditare

P

roposta originale, ma non troppo a Trento: un ritiro di meditazione, che si terrà dal 26 al 29 luglio, a Villa Sant’Ignazio. È la ricerca della luce (che già abita in noi) è un cammino verso la liberazione dall’ignoranza delle illusioni. È un difficile viaggio nelle profondità-dell’essere. In questi tre giorni di ritiro saranno presentate e praticate tre forme di meditazione per calmare e purificare la mente dalla zavorra della sovrabbondante concettualità e dai pensieri malvagi. Inoltre saranno meditati alcuni testi mistici brevi della tradizione mistica interreligiosa, di utile supporto all’introduzione del calmo dimorare. Seguiranno riflessioni comuni circa la vita pratica, fisica

56

tmluglio

e spirituale. Le meditazioni praticate sono analitiche e contemplative. Durante la prima giornata, gli argomenti meditativi saranno il corpo, il respiro, la nascita. Quindi, il giorno dopo, la morte, l’immortalità e il calmo dimorare. Infine, la resurrezione, la pacificazione della mente, la consapevolezza della consapevolezza. Il ritiro dura tre giorni e potranno parteciparvi massimo sette persone, affinché ci si possa meglio concentrare sulle specificità e le problematiche di ogni praticante. Per ulteriori informazioni e per ricevere il programma dettagliato scrivere a: vincenzonoja@googlemail.com o telefonare: 0049040-8508918.


trentinoassociazioni cere. Dalla connotazione leggera e profondamente seria. SPECCHIO come superficie che riflette ed, intrinsecamente, presa di coscienza di sé. Ma esiste anche un richiamo forte alla situazione speculare tra l’immigrazione in Italia e la secolare rilevantissima emigrazione degli italiani in tutto il mondo. Di tutti gli slanci che cogliamo risalta forte e pregnante la valorizzazione dei molteplici aspetti che caratterizzano una società: le emozioni dei libri e dei film, i sapori del cibo, gli incontri con testimoni di rilievo, scrittori, studiosi, mediatori, traduttori ed anche persone comuni. Tutte le ricerche e tutti gli approfondimenti sono stati formalmente concretizzati nella grande rete; il sito dell’Associazione viene costantemente arricchito e aggiornato, per dare notizia delle letture, dei percorsi tematici, delle diversificate espressioni di cultura. IL GIOCO DEGLI SPECCHI lavora in sinergia con diverse associazioni del territorio e si rivolge ad un vasto panorama sociale, che spazia dai bambini della scuola materna ai gruppi teatrali per adulti, dagli anziani organizzati nei cori, agli universitari con corsi di potenziamento e approfondimento. La sempre crescente organizzazione di singoli eventi ha condotto – in modo spontaneo e naturale alla realizzazione del festival di letteratura migrante, che si è svolto in prima edizione nell’anno 2003. L’evento è stato concepito come una settimana di incontri letterari a scadenza biennale, alternati ed intervallati con una settimana di rassegna cinematografica. Nel tempo, con la crescita culturale della città, sempre più dinamica e diversificata, è stata ridotta l’organizzazione di eventi ed è stato dato ampio spazio all’attività con gli insegnanti e nelle scuole, in nome della formazione e dell’informazio-

ne. Parole d’ordine e modalità d’azione sono state il fare e il fare insieme. Sempre sostenitrice della necessità collegarsi ad altre realtà anche a livello nazionale - anche e soprattutto per l’intensa attività di promozione della lettura – l’Associazione IL GIOCO DEGLI SPECCHI è entrata a far parte di un panorama allargato, precisamente l’Associazione Nazionale dei Presìdi del Libro; va sottolineato che dal 2006 l’associazione è Presidio di Trento . Importante anche il contribuito alla nascita di “Libera Trentino. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”. La capillare opera dell’Associazione ha posto particolare attenzione all’approfondimento costante dei temi trattati, privilegiando la formazione di chi a sua volta è scelto ad assumere il ruolo di formatore. Tale opportunità è stata offerta a volontari, a insegnanti e a operatori del sociale, anche attraverso moduli universitari per i corsi di laurea in lettere e in servizio sociale oltre che con corsi per giornalisti e volontari di associazioni. Il settore dei media assume una peculiare connotazione, che si traduce nell’impegno di pubblicare un piccolo periodico per dare spazio a voci che arrivano con difficoltà al pubblico; parallelamente sono stati realizzati cicli di trasmissioni per la RAI regionale e per Radio Trentino in blu. C’è ancora molto da imparare e fare, le porte dell’Associazione sono sempre aperte per chi vuole collaborare e offrire il suo contributo. IL GIOCO DEGLI SPECCHI mette in rete le persone, crea occasioni, offre opportunità, fornisce circostanze per mettersi in gioco. Per accrescere la consapevolezza di far parte di un’unica grande società dalle tante sfaccettature. Info: tel. 0461 916251 info@ ilgiocodeglispecchi.org. ■

CENTRO ESCURSIONI CATINACCIO

• Raggiungibile con la funivia da Vigo di Fassa o con le seggiovie da Pera di Fassa • 20 rifugi di cui 6 a pochi passi dall’arrivo degli impianti • Possibilità di pernottamento nei rifugi • Parco giochi con custodia giornaliera dei bambini • Facili passeggiate, escursioni, vie ferrate, arrampicata

Catinaccio Impianti a Fune S.p.A. 38039 Vigo di Fassa (TN) Strada de Col de Mé, 10 Tel. 0462 763242 - Fax 0462 764533 www.catinacciodolomiti.it info@catinacciodolomiti.it

57

tmluglio


Noemi

trentinopanorama

www.comune.trento.it

U

na delle cantautrici più importanti del rock folk a stelle e strisce di tutti i tempi come Joan Baez, una delle coppie di comici più amate d’Italia, leggasi Ale e Franz, ed una delle voci in rosa rivelazione della canzone italiana degli ultimi anni qual è a ragione considerata Noemi. Questi i protagonisti della prima edizione del “Trento Summer Festival”, dal 5 al 7 luglio, la nuova rassegna estiva di musica e comicità ospitata in Piazza Fiera ed organizzato dalla Showtime Agency e che vede Alessandro Raffaelli, ideatore del marchio Trento Summer Festival, media partner nazionale con Radio Italia anni ‘60. L’apertura è affidata, giovedì 5 luglio allo show di Ale e Franz, all’a-

Trento summer Noemi, ale e franz e la mitica joan Baez sono i protagonisti della prima edizione del “Trento Summer Festival”, dal 5 al 7 luglio nagrafe Alessandro Besentini e Francesco Villa, che portano in scena un recital nel quale alternano i momenti più significativi della loro carriera a nuove intuizioni del loro rapporto artistico. Sul palco sfileranno, in un susseguirsi di quadri, i momenti più significativi della loro carriera, dai numeri creati per il piccolo schermo alle sur-

reali situazioni nate sul palcoscenico. Faranno parte di questa carrellata di personaggi gli stralunati gangster Gin e Fizz ma non mancherà di certo la “storica panchina” che ha fatto conoscere ed amare Ale e Franz al grande pubblico. Ale e Franz , irresistibili “acrobati verbali”, con le parole sono in grado di fare qualsiasi cosa:

...E al Castello, una mostra d’altri tempi

P

robabilmente oggi non si trova più nessun bambino che, scopa tra le gambe, spada di legno in mano, scambi sciabolate con un avversario immaginario. Complici madri talmente premurose da distruggere la fantasia e la creatività dei propri figli. Eppure un tempo, con due bastoni e un chiodo, ci si divertiva un mondo. Ci sentivamo come l’imperatore Valente in un luminoso mattino del 9 agosto 378 quando, in una pianura arsa dal sole della Tracia, viene travolto assieme alle sue statiche truppe da una potente quanto feroce cavalleria barbarica. Quel dio-cavaliere trace era uno di noi, ci faceva sentire importanti, unici: la potente Roma che combatteva a piedi con le sue legioni, lascia lo spazio ai cavalieri dell’Asia profonda, i quali portano dentro di sé l’ardore delle belve divine, dèi mostruosi. È la vendetta del centauro. Secoli dopo, il mito della cavalleria diventerà, con i suoi codici, valori e speranze, la base del medioevo, per decadere poi, lentamente, sotto il colpo delle bombarde, fino ad essere semplicemente un mero status symbol. Passando dal cavaliere militare saeculo, militare Deo – i Templari e gli ordini monastici combattenti come l’Ordine Teutonico, così ben presente nel vicino Sudtirolo, spada che difende Dio e la cristianità (molte volte soltanto la Chiesa come potere), per poi stemperarsi nei grandi tornei tardo medioevali. Diventando infine ironia e simulacro quando nei giardini rinascimentali e barocchi dei principi e re, corazze lucenti giostrano per piacere di dame e donzelle. Non più mettendo a repentaglio la loro vita per l’amor cortese, ma semplicemente per conquistarsi un posto nel

58

tmluglio

Ale e Franz

Maschera da torneo 1557, Vienna

giaciglio di qualche nobildonna. Nei secoli successivi, soltanto noi bambini abbiamo tenuto alto il morale, i valori e la condizione del cavaliere barbarico trasformato, durante il medioevo, in eroe, dove lo spirito, come la spada, è stato forgiato nella fucina delle candide idee romantiche e sentimentali. Poi, approdati all’età in cui ogni ragazzo crede di cambiare il mondo, la spada si è trasformata in idee, il torneo nella piazza della contestazione, e noi ci sentivamo tanto dei don Chisciotte della Mancia, rincorrendo utopie e sogni. Però dietro l’urlo rivolto verso l’alto si nascondeva l’animo del cavaliere medioevale. Oggi si è voluto riportare in superficie l’aurea età dei cavalieri. Non poteva farlo che il Castello del Buonconsiglio, sede ideale e fisica per raccontare nuovamente I cavalieri dell’imperatore: tornei, battaglie e castelli. La mostra, allestita dallo staff coordinato da quel vulcanico direttore che ne azzecca una dopo l’altra, Franco Marzatico, si inaugurerà il 23 giugno (chiude il 18 novembre), occupando sia le sale del Castello del Buonconsiglio – dove si svolgerà la cerimonia d’apertura – sia i prati – famoso il campo dei tornei – di Castel Beseno. Il primo castello, quello cittadino e sede del principe vescovo, atto a raccontare le gesta condotte alfine di con-


trentinopanorama tutto viene detto per essere negato , riaffermato e quindi negato ancora in un vortice di iperboli verbali che diventano surrealismo puro. La comicità di Ale e Franz raccoglie in sé l’antica eredità delle grandi coppie della storia comica italiana che, battuta dopo battuta, sempre intelligenti, mai scontate o banali, riesce ogni volta a centrare l’obiettivo: fare ridere il pubblico intrappolandolo in una corsa senza fiato che sfocia nel puro nonsense. Ha i contorni di “RossoNoemi Tour 2012”, lo show di venerdì 6, che per la cantante romana sarà l’occasione ideale per presentare dal vivo a tutto il suo pubblico, oltre al brano “Sono Solo Parole” lanciato al recente Festival di Sanremo, anche tutti i suoi precedenti successi come “L’amore si odia” e “Vuoto a perdere” scritto per lei da Vasco Rossi e ripercorrere tutte le tappe

più importanti del suo percorso artistico. Romana, classe 1982, Veronica Scopelliti, in arte Noemi si fa conoscere al grande pubblico nel 2009 grazie al talent X Factor nell’edizione che ha lanciato anche i nostri Bastard Sons of Dioniso. Proprio l’inedito che presenta a “X Factor” colpisce critica e pubblico: si tratta di “Briciole” e la canzone entra al primo posto nella classifica ufficiale del download dei singoli e in altissima rotazione in tutte le radio, diventando la colonna sonora dell’estate 2009. Poi ecco i dischi “Sulla mia pelle” e RossoNoemi” con nove brani inediti, tra cui “Vuoto a perdere”, già disco di platino. Con Joan Baez, sabato 7, arriverà a Trento una musicista il cui carisma va bene oltre le sette note e si lega ad una dimensione di personaggio che incarna un certo modo di essere America. La cantautrice statunitense,

quistare una bella nobildonna, poiché il maniero non ha mai vissuto un assalto, le mura non hanno mai grondato sangue e gli ospiti mai patito la fame fino a morirne. Qui, il torneo, era solo gioco, come ben raffigurato nel celebre affresco del mese di febbraio di Torre d’Aquila, che immortala proprio il torneo medioevale. Il secondo, Castel Beseno, che di assalti veri e di quelli narrati ai bambini nelle notti tempestose, ne ha visti diversi, l’esposizione ci conduce dentro alla polvere sollevata dagli zoccoli dei cavalli, maneggiati con maestria dai loro cavalieri. Cavalieri occupati a rincorrersi e a sfidarsi a singolar tenzone per poter offrire una rosa, o una promessa di una notte d’amore, alla loro amata (o desiderata amante). Ma qui, nelle sale di Castel Beseno, si è anche patito la fame, durante gli assalti delle innumerevoli truppe di passaggio. E le prigioni accoglievano chi la fame la pativa per i pesanti tributi imposti. Ancor oggi dalle buie stanze sotterranee escono grida e invocazioni a testimonianza della crudeltà dei nobili e degli aristocratici. È questa un’altra storia, il rovescio della medaglia, che spesso si dimentica di raccontare. Le due mostre saranno un’occasione unica per ammirare pezzi provenienti da importanti armerie europee oltre alla più completa collezione al mondo di armi e armature da combattimento e da parata forgiate a mano da maestri fabbri rinascimentali proveniente dall’Arsenale di Graz. La mostra sarà ricca di postazioni multimediali, filmati e ricostruzioni scenografiche di grande effetto. Tra le armature più preziose che verranno in mostra vi è quella forgiata nel 1571 per l’arciduca Carlo II, realizzata per un torneo organizzato in occasione del suo matrimonio, un’armatura da parata del 1550 realizzata dal

“L’usignolo di Woodstock”, è un’icona del pacifismo e dei diritti civili e, nonostante sia considerata una folk-singer, la sua musica negli anni ha spaziato anche nel rock, pop, country e gospel. Newyorkese, classe 1941, Joan Baez incide il suo primo disco nel 1960. La partecipazione al Gerde’s Folk City le dà modo di incontrare Bob Dylan, con il quale è accomunata da una profonda fede nella musica. I due avranno anche una chiacchierata e discussa storia d’amore. Negli anni immediatamente a seguire, Joan tiene vari concerti, partecipa a manifestazioni pacifiste contro la guerra in Vietnam e, nel 1965, fonda l’“Istituto per lo Studio della Non Violenza”. È l’inizio di un percorso musicale che trasforma il suo nome in simbolo della protesta contro tutte le ingiustizie, continuando a mietere successi non solo nella natia America, ma anche

Joan Baez

in Europa. Un impegno quello di Joan Baez che segnerà tutto il suo percorso artistico fino ad oggi e che, appunto, fa raccontare questo personaggio ben oltre le sette note. ■

Biglietti, Concerti, Spettacolo, Sport & Cultura

Rivendita autorizzata Redazione TrentinoMese Trento, via Ghiaie 15

Castel Beseno ®Cristallini

celebre armaiolo Michael Witz il giovane, decorata con foglie di vite, e una splendida armatura per cavallo del 1505-1510 realizzata da Konrad Seisenhofer e Daniel I Hopfer. Ci sarà poi una ricca collezione di dipinti di scene di duelli e battaglie, di stampe e ritratti di personaggi e cavalieri, tra cui il celebre ritratto dipinto da Rubens raffigurante l’imperatore Carlo V proveniente dalla Residenzgalerie di Salisburgo. Con l’apparire delle armi da fuoco, questo mondo incantato sparì. La voce dell’Ariosto si alzò alta nell’Orlando Furioso, condannando gli archibugi perché ritenuti vili e infingardi di fronte al coraggio e all’audacia del cavaliere che combatteva con spada, lancia e cavallo secondo le regole cavalleresche. Ma ormai era un’altra storia. Storia che fu tramandata, secolo dopo secolo, dagli storici e dai bambini, mentre il resto del mondo rincorreva le armi più micidiali, chimiche e batteriologiche, sgravandole da ogni ideale, valore e sogno. Soprattutto separandola dal desiderio di conquistare il cuore e la mente di qualche giovane dama. Fiorenzo Degasperi

59

tmluglio


trentinopanorama Arrivata la bella stagione, È tempo di Grigliate all’aperto: ecco le istruzioni per l’uso

L

a stagione più calda regala il desiderio di freschezza, anche sulle nostre tavole. Le temperature elevate e la crescente voglia di stare sempre all’aria aperta invitano spontaneamente ad uscire dalle cucine tradizionali ed a godersi al meglio gli spazi fuori casa … La miglior ricetta per vivere con leggerezza pranzi e cene sotto il solleone? Ingredienti freschi , genuini e naturali; pietanze appetitose, sempre accompagnate da tanta frutta e verdura. Combinazioni fantasiose in grado di fornire al nostro accaldato organismo le indispensabili sostanze nutritive in chiave decisamente più leggera, più fresca e con tutte le eccezionali caratteristiche dei sapori inconfondibili della tradizione italiana e mediterranea. Tutti da assaggiare questi sapori freschi dell’estate, dai colori allegri e frizzanti e

UN’ESTATE... TUTTA DA

GRIGLIARE! Tutto per le tue grigliate! Macelleria

ECCHER Flavio e Stefano s.n.c.

PERGINE VALSUGANA Via 3 Novembre, 52 Tel e Fax 0461 531020 Ponte Regio Loc. Fratte, 22/D Tel. e Fax 0461 510832

60

tmluglio

PORCHETTA

GRIGLIATE MISTE

attrezzatura per cottura in comodato

braccioliera in comodato

+

+

...FORMAGGI, PANE, LATTE E PRODOTTI GASTRONOMICI


trentinopanorama dal gusto semplice e leggero. Con gli amici in riva al lago, su una terrazza ombreggiata, nei prati delle nostre montagne … d’estate non manca l’occasione per stare insieme e per apprezzare quanto la bella stagione ci offre. Per stupire i vostri cari, tante simpatiche preparazioni alla griglia, da far venire l’acquolina in bocca. Il barbecue e la grigliata La storia della cucina inizia proprio dalla cottura del cibo sul fuoco. Gli uomini primitivi cuocevano così carne e pesce, con le stesse finalità dell’uomo moderno … Certo la tecnologia oggi ci permette di utilizzare strumenti specifici anche in questo campo, per una riuscita ottimale del più classico dei pranzi all’aperto. L’attuale barbecue – sempre più spesso semplificato in BBQ – pare nasca dal termine “barbacoa”, che definisce nello specifico la griglia fatta di tronchi ideata dalle popolazioni caraibiche per cuocere carne e pesce sul fuoco. Un’altra versione

sull’origine del nome riporta invece all’espressione francese “de la barbe a la queue”, per indicare proprio la cottura di un animale “ dalla barba alla coda”, ossia tutto intero. Anche in virtù di queste curiose derivazioni storiche e preistoriche, nel Terzo Millennio il BBQ occupa ancora un posto di tutto rilievo: esistono chiare e definite regole per ottenere risultati ottimali e non è raro trovare indicazioni in merito su riviste specializzate di cucina; si ha notizia anche dell’attivazione di corsi organizzati da grandi cuochi per apprendere tutti i segreti di un’ottima grigliata. Semplici indicazioni per una grigliata perfetta Scoperto che anche il barbecue - pur mantenendo la sua connotazione conviviale, dello stare in compagnia e all’aria aperta – non è scevro da regole di carattere culinario, è importante tener presente anche ulteriori dettagli di tipo organizzativo e qualche precisa indicazione sulle modalità, per una buona (anzi buonis-

sima) grigliata. Programmare un BBQ significa innanzitutto informarsi sulle previsioni del tempo: primi ingredienti sono sicuramente il sole e quella leggera brezza che facilita l’operazione. E’ buona norma prevedere comunque una valida alternativa (il cosiddetto “piano B”) in caso di pioggia e considerare location alternative al prato, dotate di tettoia. La cottura alla brace conferisce un indubbio sapore ai cibi e lascia la sua caratteristica impronta olfattiva anche su indumenti e capelli … ciò non vuol dire trascurare la buona educazione! Da evitare quindi, anche se siamo in libertà e non viene richiesto nulla di formale – la classica canottiera; via libera invece a qualsiasi indumento di cotone, che è facilmente lavabile, non trattiene gli odori e permette di essere a proprio agio, nonché presentabili. I tipi di barbecue: quale scegliere? Le evoluzioni tecnologiche anche nel campo della cottura alla griglia lasciano ampio

margine di scelta. Non resta che orientarsi sui sistemi più tradizionali o su quelli di ultima generazione. Secondo quali criteri scegliere il barbecue? Importanti indicazioni in merito si ottengono nei negozi specializzati, come da Franzinelli di Trento: vasto assortimento per ogni specifica esigenza in fatto di grigliate, da quelle da giardino a quelle da balcone, da quelle per le grandi occasioni a quelle più informali. Il tutto nel nome della sicurezza e nella assoluta garanzia della genuinità dei cibi. Carne e pesce: cottura e dintorni Il problema più dibattuto in fase di grill riguarda la cottura delle carni: al sangue, media o ben cotta? Per accontentare tutti gli ospiti conviene procedere per gradi, assecondando così tutti i gusti e le preferenze in fatto di consistenza. Indispensabile innanzitutto la qualità della materia prima ed assolutamente necessari i consigli degli intenditori sulle parti che meglio si prestano alla cottura su grill:

Da Franzinelli il più vasto assortimento delle migliori marche di: ■ barbecues specialist BST e Dolcevita bbq, piastre, bruciatori e ricambi ■ mobili da giardino in teak, ferro, resina e midollino sintetico ■ ombrelloni quadrati, rettangolari e rotondi ■ vasi, coprivasi da interno ed esterno ■ lanterne

NEGOZIO CASALINGHI: TRENTO - Via Calepina, 55 Tel. 0461 980210

NEGOZIO GIARDINAGGIO: TRENTO - Via Roggia Grande, 14 Tel. 0461 230377

L’azienda Franzinelli è classificata a livello nazionale tra le prime 10 aziende a 5 stelle per la sicurezza e il rispetto ambientale.

61

tmluglio


trentinopanorama

G0112313

ottimo riferimento in questo duplice senso la macelleria Eccher di Pergine Valsugana. Acquistati tagli e parti idonee, è preferibile partire da tutte le cotture più rapide, lasciando per ultime quelle più forti. Per quanto riguarda le quantità, è bene prevedere cibo in abbondanza, ossia dosi decisamente superiori a quelle previste per un pranzo “seduto”. Il concetto vale anche per posate, bicchieri e tovaglioli: nei pranzi estivi ci si muove, si gira, si chiacchiera ed è piuttosto facile perdere di vista portata e relativi accessori. Riguardo ad essi, la nuova tendenza ecologica e volta al risparmio, lascia intravedere una netta preferenza di stoviglie in materiale lavabile, accantonando plastica e derivati. La tovaglia rispolvera lo stile più campagnolo e si presenta nei classici quadretti o negli intramontabili fiori, di tutte le dimensioni e di tutte le tinte. G0112313.qxp 17.39 Pagina 1 delle Nella22/11/2010 presentazione

carni in tavola è opportuno prevedere una quantità di vassoi tale da differenziare i vari tipi di sapori e di aromi: mescolare tutto insieme confonde il gusto e rischia di togliere ad ogni tipo si cibo le sue peculiari caratteristiche. Se invece il protagonista della grigliata è il pesce, conviene seguire alcune linee guida, indispensabili per ottenere risultati altrettanto memorabili di quelli conseguiti con la carne. Innanzitutto va evitata l’impanatura, dando netta preferenza alla marinatura prima della cottura: olio extravergine di oliva, sale e succo di limone per le più semplici; alloro, bacche di ginepro, peperoncino, prezzemolo, aglio. Tutti aromi da aggiungere singolarmente o ben assortiti, in modo da assecondare gusti più forti e decisi. Per la scelta del pesce è preferibile farsi consigliare dagli esperti del settore, come la pescheria “da Enzo” di Trento; per gri-

gliate di grande effetto non possono comunque mancare sogliole, scampi e coda di rospo. Accompagnamenti ideali sono le verdure grigliate, le verdure fresche e la tradizionale bruschetta con pomodoro.

Ultimissime alla griglia Se il BBQ si svolge in un parco pubblico, non vanno dimenticati contenitori per i rifiuti e una particolare attenzione a posizionare l’attrezzatura necessaria in luogo raccolto, per non invadere in maniera considerevole spazi che sono comunque di comune utilizzo. Se il barbecue si tiene in casa – terrazza o balcone – va considerata l’ubicazione del braciere, per evitare le lamentele dei vicini, che potrebbero aver qualcosa da dire sugli effluvi pregnanti della festa e sulle profumazioni dei bucati stesi nella zona limitrofa… Non vanno dimenticati tutti quegli elementi che costituiscono il naturale contorno di una grigliata: attrezzi e palette diversificati per alimento, guanti termici, rotoli di carta, contenitori per gli eventuali avanzi, sia cotti, sia crudi. ■

Le bevande: gradite, indispensabili Durante la classica grigliata – complici il caldo, il cibo speziato e molto saporito, la compagnia degli amici – scorrono litri di bevande, alcoliche ed analcoliche. È consigliabile provvedere per tempo e rifornirsi in abbondanza considerando gusti, età, esigenze e pietanze da accompagnare. La soluzione è a portata di mano, anzi di bicchiere: da “Bevicosmo” a Trento sono sempre a disposizione qualità e quantità, per tutte le necessità e con vasto assortimento di marche. Acqua, birra, vino, bibite ed anche liquori, per il gradito epilogo della grigliata estiva.

La qualità nella tua città per le tue grigliate...

L9052706

...dove si trova il pesce fresco ORARIO: dal martedì al venerdì 8.00-12.30 / 15.00-19.00 sabato 8.00-12.30

TRENTO - Viale Verona, 7 - Tel. 0461 913059

62

tmluglio


trentinopanorama

www.catinacciodolomiti.it

Nel regno di re laurino

S

iete a 2000 metri di altezza, nel cuore del Catinaccio Rosengarten, attorno a voi i gruppi del Sassolungo, del Sella, la Marmolada, il Sasso Vernale, la cresta del Costabella, il Buffaure, i Monzoni e la Valaccia. Più in là il gruppo del Latemar, le Pale di San Martino ed il Lagorai. Queste sono “solo” le cime, che si possono ammirare dall’altopiano del Ciampedie, il “Campo di Dio”, una balconata panoramica sulla Val di Fassa e sulle Dolomiti raggiungibile con la funivia da Vigo di Fassa o con le seggiovie da Pera di Fassa. Dall’arrivo degli impianti, le opportunità di escursione spaziano dalla comoda passeggiata pianeggiante percorribile anche spingendo il

nel cuore del Catinaccio Rosengarten, attorno a voi i gruppi del Sassolungo, del Sella, la Marmolada, i Monzoni e... passeggino fino alle vie attrezzate e scalate in parete. In ogni caso è sempre buona norma affidarsi all’esperienza e alla sicurezza di una guida alpina. Tutta l’area è servita da numerosi sentieri e percorsi ben segnalati che consentono di esplorare l’intero gruppo del Catinaccio, di arrivare ai piedi delle famose Torri del Vajolet o all’incantevole lago d’Antermoia, per citare solo qualche idea. Nella zona vi sono oltre 20 rifugi alpini di cui 6 a pochi passi dall’arrivo degli impianti. In alcuni è possibile anche pernottare per godere della bellezza ineguagliabile del cielo notturno in alta montagna. Osservare le stelle da oltre 2000 metri

di quota è davvero un’esperienza da non perdere e che rimarrà impressa nella memoria. La zona del Ciampedie è particolarmente indicata per la famiglia grazie all’attenzione rivolta ai più piccoli. All’arrivo della funivia è attiva una struttura per la permanenza giornaliera dei bambini con un grande parco giochi dove i piccoli possono essere affidati a personale esperto per concedersi al totale relax, magari comodamente sdraiati sulla terrazza di qualche rifugio. Interessanti sono i due percorsi tematici: il sentiero della foresta ed il sentiero delle leggende. Il sentiero della foresta, lungo il sentiero

540 Ciampedie-Gardeccia, permette di avvicinarsi alla natura di alta montagna grazie agli interessanti punti didattico/informativi disposti lungo il percorso. Il sentiero delle leggende, si sviluppa lungo la strada forestale da Pian Pecei a Gardeccia, lungo la quale si trovano i riassunti di sei leggende legate ai monti e ai luoghi attraversati. ■

AGRITURISMO La Stropaia 38042 Baselga di Piné - Via della Prestala, 20 Venerdì e Sabato: cena. Domenica: pranzo. Tel. 0461.557578 - Cell. 349.5703243 A luglio e agosto siamo aperti anche la domenica a cena per gruppi su prenotazione lastropaia@email.it - www.lastropaia.it

63

tmluglio


trentinopanorama

di Lara Deflorian

“We folk!” drodesera dal 20 al 28 luglio indagherà la contemporaneità centrando la sua ricerca verso un progetto drammaturgico sulle diverse declinazioni e derivazioni del folk

I

l senso profondo di appartenenza a una realtà o a un gruppo culturale si può esprimere anche attraverso la rassicurazione protettiva del folclore popolare. La trentaduesima edizione di Dodesera con lo slogan “We folk!” ha fatto

propria questa convinzione e si manifesta, staccandosi dalla realtà e immergendosi nelle sue radici storiche, nei rituali del folk, nella culla di nuove e vecchie tribù. La Centrale di Fies dal 20 al 28 luglio indagherà la contemporaneità centrando la sua ricerca verso un progetto drammaturgico sulle diverse declinazioni e derivazioni del folk per esplorare

tutte quelle aree d’intersezione tra territori artistici che difficilmente si prestano ad essere rinchiuse in una definizione univoca: “Santuari per rituali magici casalinghi e nuovi totem a protezione di te stesso e della tua crew d’appartenenza. Tentativi sciamanici, primitivi, magici, o forse capaci per un attimo di autoconvincerti, rassicurare la tua cara generazione

(e tua madre) che tutto sta andando e andrà per il meglio…”. Nello specifico il corposo programma si articolerà attorno a diverse tipologie di spettacolo rappresentate negli originali spazi della Centrale. In primis troveremo, come ormai è consuetudine da cinque anni, la Temporary Gallery (dal 20 al 28 luglio) che funge da

In Vigolana alla scoperta del gusto e del benessere estate in Vigolana è una stagione unica, fatta di sole, colori, sapori ed emozioni che fanno stare bene. Il Consorzio Turistico della Vigolana è lieto di presentare l’iniziativa Estate in Vigolana, un ricco calendario di appuntamenti in programma dal 24 giugno al 16 settembre con tante sorprese, tutte nell’ottica del benessere all’aria aperta. Dal 25 giugno al 31 agosto dieci settimane dedicate alla scoperta del territorio, dei suoi prodotti e delle esperienze che si possono fare per imparare divertendosi: pomeriggi tra passeggiate con l’accompagnatore di territorio, visite alle nostre Aziende Agricole e laboratori per grandi e piccoli. Per tutta l’estate sarà tempo di “Benessere in Movimento”: l’Altopiano è un luogo perfetto per le escursioni a piedi e in mountain bike, negli splendidi sentieri tra le vette della Vigolana e della Marzola, con vedute mozzafiato sul lago e sulla montagna. Tre proposte, fino al 16 settembre, diverse in compagnia dei nostri istruttori: Il regno

64

tmluglio

della mountain bike, Cammino con gusto ed Esperienza cammino. Inoltre, ogni giovedì sera, “Per il centro sotto le stelle a Vigolo Vattaro”, il centro storico prende vita con negozi e bar aperti e tanta animazione a cura della Pro Loco di Vigolo Vattaro, un ritorno alla tradizione della passeggiata dopo cena. Il 29 luglio festa musicale in località Doss del Bue, suggestivo balcone al cospetto della Vigolana: momenti di musica bandistica immersi nella natura. Infine, la campagna è ricca di prodotti semplici che diventano piatti prelibati se cucinati con sapienza. Questo è quello che fanno ogni giorno i nostri ristoratori: trasformano un pugno di farina in una gustosa polenta o in uno sfizioso dessert, raccolgono i primi funghi di stagione e creano invitanti antipasti e primi piatti, selezionano i migliori frutti di bosco per dar vita a aperitivi e trionfi di dessert. Sono le antiche ricette di una volta, rivisitate e rinnovate. Info: www.eventivigolana.com Foto: Mauro Zorer

L’


trentinopanorama

presentazioni quest’anno si potrà conoscere, tra gli altri, la dimensione intima fuori dagli schemi comuni creata in una site-specific dai performer, con base a Bruxelles, Heine Rosdal Adval e Yukiko Shinozaki (27 e 28 luglio). Lo spettatore sarà poi coinvolto, al fine di creare un probabile senso di appartenenza popolare, nei “giochi di strada” proposti dal collettivo tedesco Invisible Playground (21 e 22 luglio). Si passerà inoltre alla rappresentazione ludica del collettivo rumeno Apparatus 22 (27 e 28 luglio) che indaga il presente e gli antichi riti collettivi per scacciare gli incubi del domani e alla performance che esplora il teatro in tutte le sue forme

degli artisti, di varia provenienza, Nada Productions (28 luglio). Con Alessandro Sciarroni si avranno delle incursioni nel folk sopravvissuto alla contemporaneità, attraverso il fenomeno della danza popolare (21 e 22 luglio) e dell’iconografia del ballo di gruppo texano (23 luglio), utilizzata anche nel montaggio del film in tempo reale del gruppo belga Andros Zins-Browne (24 e 25 luglio). Non mancheranno poi le nuove produzioni degli artisti della Factory di Fies come Dewey Dell (19 e 20 luglio), Anagoor (dal 26 al 28 luglio), Marta Cuscunà (22 luglio), Codice Ivan (20 luglio), Francesca Grilli (27 e 28 luglio). Dopo il più che felice debutto italiano, avvenuto sempre a Fies due anni fa, tornerà a Drodesera l’ipnotica compagnia belga Peeping Tom (20 e 21 luglio) in grado di creare, soprattutto attraverso movimenti plastici e contorsionistici, suggestivi microcosmi tragici, devianti e grotteschi al tempo stesso. Oltre alla performance multimediale degli Studio 5 (24 e 25 luglio) con sede a Vienna, da Parigi sarà a Drodesera Vivarium Studio (26 e 27 luglio) con un teatro innovativo multidimensionale, nella proposta di una ritualità quotidiana di un drammatico microcosmo. Per quanto concerne i protagonisti della ricerca italiana, torneranno al festival MK (24 luglio), Accademia degli Artefatti (23 e 24 luglio), Cosmesi (dal 20 al 22 luglio), Collettivo Cinetico (22 luglio). Drodesera sarà infine arricchito dalla presenza di fotografi che utilizzeranno la loro strumentazione tecnica e artistica per osservare la società contemporanea e da altri artisti visivi e giovani stilisti che realizzeranno una serie di progetti speciali per ■ il festival.

Da Giugno a Settembre 2012 Canyon “Rio Sass” Parco Fluviale Novella Val di Non - Trentino

Foto: Elena Marini Silvestri

filo conduttore e da cassa di risonanza della tematica individuata per la nuova edizione. Nata come ulteriore strumento di dialogo col pubblico, accessibile gratuitamente a tutti e situata nel cuore della Centrale, sarà riempita, dai diversi artisti coinvolti, di contenuti iconografici potenti e fortemente comunicativi. Per quanto concerne le rap-

Dialoghi Silenti Pietro Weber David Aaron Angeli Installazioni a cielo aperto nei Canyon della Val di Non INFO: Apt Val di Non: tel. 0463 830133 / info@visitvaldinon.it PRENOTAZIONI (obbligatorie): Parco Fluviale Novella: Tel. 0463 432064 / Cell. 329 8366160 Canyon Rio Sass: Tel. 0463 850000

Con il sostegno di:

65

tmluglio


trentinopanorama

di Lara Deflorian Frederic Olivieri

Danzestate LA proposta della dodicesima edizione di Trentino Danza Estate che si svolgerà dal 26 agosto all’1 settembre nei diversi spazi messi a disposizione dal Comune di Tesero

A

nche quest’anno la federazione trentina delle scuole di danza si è impegnata nell’organizzazione e nella proposta della dodicesima edizione di Trentino Danza Estate che si svolgerà dal 26 agosto all’1 settembre nei diversi spazi messi a disposizione dal Comune di Tesero. La grande diffusione della disciplina

tersicorea e le false aspettative di successo presenti soprattutto negli ultimi anni per merito o per demerito, a seconda dei diversi punti di vista, di trasmissioni televisive fa sì che l’organizzazione di eventi formativi inerenti la danza puntino sulla qualità e, soprattutto, sulla professionalità. A tal proposito i direttori artistici di TDE commentano:

“È necessario far capire ai giovani che diventare danzatore professionista prevede uno studio e una preparazione che solo una formazione seria e adeguata possono dare, per questo Trentino Danza Estate punta da anni sulla formazione, ospitando in Trentino docenti e coreografi di fama internazionale in grado di offrire quanto di

meglio si possa trovare sulla scena nazionale e internazionale. E anche chi non intende salire verso le alte vette del professionismo e vuole semplicemente studiare danza per hobby, può però avere le conoscenze giuste attraverso l’insegnamento di docenti e artisti qualificati.” Lo staff dei docenti coinvolti quest’anno è stato quindi

A caldonazzo “incontriamoci in centro” e... trenino

L’

estate a Caldonazzo è ricca di eventi: spettacoli, animazione e shopping. Le vie del centro faranno da cornice alle serate di “Incontriamoci in centro” e alle corse del trenino e l’apertura dei negozi verrà prolungata fino alle ore 22. L’ iniziativa nasce come proposta di rilancio del Centro Commerciale Naturale e del centro storico ed è organizzata da OGP Events e dal Consorzio Centriamo Caldonazzo con la collaborazione del Comune e della locale Cassa Rurale. L’evento, che avrà luogo nella Piazza del Municipio, prevede serate allietate dalla “Tombolissima di Caldonazzo” che si svolgerà per tre mercoledì a partire dal 25 luglio e prevede ricchi premi offerti dai negozi aderenti al Consorzio Centriamo Caldonazzo. Le stesse serate proseguiranno con concerti, spettacoli di liscio e latino-americano e corsi di ballo. Dalla mattinata di venerdì 13 luglio verrà attivato il servizio del trenino turistico che permetterà di percorrere

66

tmluglio

le vie principali dell’abitato e costeggiare il lago fino al 2 settembre. Anche le serate offrono intrattenimenti per i più piccoli grazie agli eventi “Caldonazzo a misura di bimbo” che prevedono spettacoli a cura del Museo della Scienza e del teatro strada per bambini con Mela Clown & Cirimballo, laboratori di trucco e di creazione di sculture di palloncini con Cristiana e a cura dell’Associazione “Il sogno”, giochi vari seguiti dagli animatori di “Sportivando”, concerti e molte altre attività.


trentinopanorama

rinnovato e oltre alla consolidata presenza di Bella Ratckinskaia e Paola Vismara per la danza classica, di Dominique Lesdema, Michele Pogliani e Milena Zullo per la danza moderna e contemporanea, di Tony Stone e Dominique Lesdema per l’hip hop, di Belen e Saxo per il raggajam e di Gianluca Ferrato per il musical, troveremo per la prima volta Barbara Protti (danza classica), Beatrice Bodini (danza contemporanea), Immaculada Ortega (flamenco), Erika Silgoner, considerata uno dei giovani talenti nel panorama coreografico europeo della danza moderna e contemporanea, Michael Cassan, danzatore e coreografo francese protagonista di musical internazionali, Desdon Killa, ballerino fran-

cese riconosciuto da tutta la scena dell’hip hop mondiale come il più geniale ed eclettico insegnante e coreografo, nonché protagonista del film Streetdance 2. La presenza più importante di questa edizione di TDE sarà sicuramente quella di Frederic Olivieri, dal 2006 direttore della Scuo-

la ballo del Teatro alla Scala di Milano. A Tesero terrà per tre giorni un master class di danza classica rivolto ad allievi di livello avanzato, che intendono avviarsi al mondo del professionismo o che vi sono già entrati. “L’obiettivo è di avviare una collaborazione sempre più intensa con l’Accademia Teatro alla Scala e in particolare con il Dipartimento Danza - sostengono i direttori artistici - il progetto sarebbe quello di creare una sorta di campus, ritiro estivo per i giovani danzatori della Scuola di Ballo del Teatro alla Scala, che tutte le estati potrebbero usufruire di una struttura peraltro già esistente a Tesero, che sarà sistemata e adattata alle esigenze dei giovani ballerini.” In definitiva Trentino Danza Estate vuole essere una vacanza-studio per danzatori, coreografi e docenti provenienti da tutta Italia e dall’estero, i quali per una settimana si ritrovano insieme per formare nuovi talenti, affinare nuove tecniche, creare nuove coreografie. L’offerta della rassegna si completa infine con gli appuntamenti serali che prevedono, tra gli altri, un contest d’hip hop e di breack dance (30 agosto) e la presentazione, sempre al teatro comunale di Tesero, dello spettacolo di danza Under the tree’s voices (29 agosto), messo in scena dalla compagnia 3D3Dinamiche diretta dall’artista trentina Francesca Manfrini. ■

Dal 5 luglio al 30 agosto

Per il centro sotto le stelle a Vigolo Vattaro 29 luglio

Suoni di Bande in Vigolana

67

Adattamento 84,5x240_estate_TR.indd 1

tmluglio 22-06-2012

10:46:23


trentinopanorama

Stefanie Goes

www.sonoramente.it

D

iventato anno dopo anno un appuntamento fisso dell’estate con la musica classica e con il pianoforte, torna in Trentino-Alto Adige/Südtirol per la sua quinta edizione il Festival Più Piano, rassegna musicale itinerante che toccherà diverse località turistiche della nostra regione tra i mesi di luglio ed agosto. Caratteristica del Festival Più Piano è la presenza del pianoforte come strumento solista e nella musica da camera, ma anche per serate dal taglio diverso dove più arti s’intrecciano con le note della tastiera. Questo è il caso di due appuntamenti in cui il festival ospita la dan-

Ancora “Più Piano” La quinta edizione del Festival concertistico regionale si terrà dal 25 luglio al 14 agostO: 13 concerti sul territorio regionale tra recital, cameristica ed incontri artistici danza. I programmi musicali offrono una rosa di opere classiche dal Settecento al Novecento storico, con un omaggio particolare al compositore Claude Debussy, di cui ricorrono quest’anno i centocinquant’anni dalla nascita. Cinque concerti sono dedicati al recital pianistico, sempre amato dal pubblico, e vedono protagonisti due artisti stranieri (Bertrand

Giraud a Trento il 25/7; Christoph Soldan ad Arco il 9/8) e due italiani (Letizia Michielon a Cavalese il 1/8; Maurizio Moretti a Cavalese il 13 e a Pinzolo il 14/8), mentre la musica da camera propone sei appuntamenti con diverse formazioni, dal duo con violoncello (Cavalese 8/8) al quattro mani pianistico (Caldaro 10/8), ma anche trii meno frequentati come flau-

to chitarra e pianoforte (Trio Rospigliosi a Roncegno il 29/7) o clarinetto fagotto e pianoforte (Trio del Sebino al Salone Imperiale della Mendola il 6/8). Non manca lo spazio per il canto, e più precisamente per la voce di soprano, che sarà protagonista dei primi due concerti, che si terranno lo stesso giorno, il 25 luglio, ad Arco e ■ a Cavalese.

INCONTRO AEREO-NAVALE a LEVICO

P Maurizio Moretti

za ed i burattini. Il 4 agosto il burattinaio trentino Luciano Gottardi porterà la sua magia a Palazzo Calepini, sede della Fondazione Caritro in via Calepina a Trento, raccontando la sempre affascinante storia di Pierino e il Lupo, musicata dal compositore russo Sergej Prokofiev. Mentre il 7 agosto, sul palco del Paladolomiti di Pinzolo, la danzatrice e coreografa tedesca Stefanie Goes si esibirà in un passo a due per piano e 68

tmluglio

recisiamo subito. Non si tratta di un torneo della famosa battaglia aereo-navale che si faceva a scuola, nascondendo i foglietti fra le pagine del testo scolastico. Niente. “4B- Acqua! 8F- affondata!” Non sono nemmeno le manovre estive della NATO. Si tratta semplicemente di un mini raduno di sottufficiali motoristi dell’Aeronautica Militare che, come ogni anno, da quando, nel 2003, hanno festeggiato i 50 anni d’ingresso alla Scuola Specialisti di Caserta (nel non più tanto vicino 1951), ci hanno trovato gusto. Finché gli aerei decollano, si radunano, assieme alle gentili consorti, un po’ qua ed un po’ là per l’Italia bella. Caserta, Cagliari, la Sila, Tonezza del Cimone, Dobbiaco. Quest’anno è toccato a Levico Terme. Il fatto un pò curioso è che il raduno si terrà, dal 1 al 7 luglio in questa località, presso il Circolo Sottufficiali della Marina Militare. Questo grazie alla comprensione e totale disponibilità della Marina Militare, dei suoi massimi dirigenti di Roma, del Comandante del Circolo di Levico Lgt Carlo Montanaro, nonché del suo “equipaggio”. Tutto questo con spirito cameratesco e nella fratellanza d’armi, ospitati in una magnifica residenza immersa nel verde Così, tra una partita a burraco, una gita in montagna, e, magari, una veloce cura di fanghi per eliminare eventuali “piccoli acciacchi”, si trascorreranno alcuni giorni in piacevole compagnia. Si riparlerà del corso, delle imprese aeree, dei camerati lasciati per strada e, logicamente, del prossimo incontro a… si vedrà l’anno prossimo! (Fabio Oss)


NUOVO M R OO SHOW INE C CU iano al 2 째 p

www.nordsalottotn.it

Centro arredamenti

Albiano di Trento - Via Roma, 132 - Tel. 0461/689757


trentinopanorama

info@soleoshow.com

L

a stagione Miss Italia, arrivata alla 73° edizione e capitanata dalla patron Patrizia Mirigliani, è ormai iniziata a gonfie vele, con le passerelle delle giovani aspiranti, con le piazze gremite di gente e con le emozioni dell’attesa del verdetto delle giurie. Miss expo Mezzocorona ha aperto la stagione, seguita da Miss Pergine, Miss Allo Zenit-Laives, Miss Trento, Miss Volti alla Luna e Miss Levico, Tutte tappe dove non è mancato il calore e il sostegno del pubblico e la grande voglia delle parteSara Zanotelli

cipanti, in età compresa tra i 18 e i 26 anni, di vivere un “gioco ” che oltre a divertire permette di acquisire maggiore sicurezza e grinta in se stesse. Miss Trento, in una calda serata estiva, ha visto l’affluenza in Piazza Fiera di oltre 3000 persone, dove 20 emozionate ragazze si sono contese l’ambito titolo di Miss Trento, corona andata a Sara Zanotelli, studentessa di giurisprudenza, 22enne di San Michele All’Adige. In passerella anche le collezioni di Ottica Romani, Anna Gaddo, Marta Sala e del Centro 70

tmluglio

miss italia Oramai lanciatissima l’edizione 2012 della kermesse guidata da patrizia mirigliani. sonia leonardi, responsabile per il trentino alto adige, chiama a raccolta le aspiranti miss Moda Canossa che hanno permesso alle ragazze di essere delle vere indossatrici per una sera. Un ringraziamento va a: al Comune di Trento, Giacca Costruzioni Elettriche, Assitrento (Itas), Cassa Rurale di Trento, Cantine Rotari, Internorm, Apt Trento, Monte Bondone e Valle dei Laghi, Grand Hotel Trento, Solarplus e Trentino Marketing Spa; un sentito grazie anche al settimanale Bazar e alla rivista mensile TrentinoMese. Sul podio anche Miss Rocchetta, Miss Wella Vanity Club e Miss Solarplus, che si guadagnano l’accesso alle Finali regionali, che si svolgeranno a partire da fine luglio e

termineranno il 19 agosto nella bella new entry che ospiterà la finalissima per l’elezione di Miss Trentino Alto Adige: Cogolo di Pejo. Di seguito le località che ospiteranno le nostre serate: Spiaggia Ulivi a Riva del Garda, Mezzolombardo, Sarnonico, Ortisei, Canazei, Lizzana, Tione, Vipiteno, Merano, Pinzolo, Mezzano, San Vigilio Marebbe, Cles, Shenna, Andalo, Glorenza, S. Leonardo Passiria, Vermiglio, Fiera di Primiero. (www.soleoshow. com) Sonia Leonardi: “Ringrazio le località che anche quest’anno hanno ospitato le nostre manifestazioni, dove protagonista oltre alla bellez-

za è anche la moda, la tradizione, la musica e la cultura. Le iscritte sono numerose, e numerose sono per loro le opportunità lavorative che si aprono a seguito della loro partecipazione a Miss Italia”. Le iscrizioni sono aperte e gratuite: 0461 239111 info@ ■ soleoshow.com.


trentinopanorama

di Silvia Acampora

“I

l deserto dei Tartari” è forse il romanzo più noto di Dino Buzzati. Nel 1940, il grande scrittore milanese pubblica un romanzo che lo inserisce immediatamente nel novero dei più importanti scrittori italiani del Novecento. Adesso, l’autrice attrice Maura Pettorruso ne ha curato un adattamento teatrale, affidato alla regia di Carmen Giordano e all’interpretazione di Woody Neri. Una produzione Trento Spettacoli che vedrà l’esordio in una location d’eccezione: il Forte Larino di Lardaro in Valle del Chiese. La prima nazionale dello spettacolo sarà il 28 luglio alle 21, nell’ambito del Festival Altrotempo. La vicenda narrata ne Il Deserto dei Tartari da Dino Buzzati, ambientata proprio in una fortezza, la Fortezza Dino Buzzati

Woody Neri

Il deserto dei tartari Una produzione che vedrà l’esordio al Forte Larino di Lardaro in Valle del Chiese. La prima nazionale dello spettacolo sarà il 28 luglio, nell’ambito del Festival Altrotempo Bastiani, ormai abbandonata a causa della sua posizione non più strategica all’interno del conflitto, sembra potersi inserire alla perfezione nella cornice storica di molti forti presenti in Trentino. Il progetto di allestimento di uno spettacolo teatrale basato sul romanzo di Buzzati ha quindi l’obiettivo di valorizzare al meglio queste strutture, con un evento di forte richiamo e di grande impatto. Woody Neri è nato a Pescia nel 1979. Si diploma alla Scuola Alessandra Galante Garrone di Bologna e vince il Premio Hystrio alla Vocazione 2005. Partecipa alla Nouvelle Ecoles des Maîtres 2010, corso internazionale itinerante di perfezionamento teatrale diretto da Franco Quadri e tenuto dal regista Matthew Lenton sul progetto “Wonderland”. A gennaio 2012 debutta con “Elektrika”. Un’opera techno, uno spettacolo della compagnia Macelleria Ettore in co-produzione con TrentoSpettacoli e Centro servizi Culturali Santa Chiara. Pubblicato nel 1940, Il deserto dei Tartari fu il romanzo che segnò la consacrazione

di Dino Buzzati tra i grandi scrittori del Novecento italiano. Il romanzo segue tutta la vita di Giovanni Drogo, dal momento in cui questo, ventunenne pieno di ambizioni, arriva alla Fortezza Bastiani, sua prima destinazione dopo la recente nomina a tenente. La Fortezza, ultimo avamposto ai confini settentrionali del regno, domina la desolata pianura chiamata “deserto dei Tartari”, un tempo teatro di rovinose incursioni da parte dei nemici. Tuttavia, da molti anni nessun attacco è più giunto da quel fronte, e la Fortezza, svuotata ormai della sua importanza strategica, è rimasta solo una costruzione arroccata su

una solitaria montagna, di cui molti ignorano finanche l’esistenza. Dimenticata da tutti, essa continua tuttavia a vivere secondo le norme ferree che regolano gli organismi militari, ed esercita sui suoi abitanti una sorta di malia che impedisce loro di lasciarla. I militari che la abitano sono, infatti, animati e sorretti da un’unica, inconfessata speranza: vedere apparire all’orizzonte, contro le aspettative di tutti, i nemici. Fronteggiarli, combatterli, diventare eroi: sarebbe l’unica via per restituire alla fortezza la sua importanza, per dimostrare il proprio valore e, in ultima analisi, per dare un senso agli anni spesi in quel ■ luogo. 71

tmluglio


trentinopanorama

www.itinerarifolk.it

S

i apre nel segno del Tibet con il concerto del 2 luglio la venticinquesima edizione del Festival “Itinerari Folk”. Dieci gli appuntamenti che verranno proposti al Giardino S. Chiara fatta eccezione per il primo live che si svolgerà in Piazza Battisti ed avrà come protagonisti i monaci del “Tashi Lhunpo Monasterty Group” (ore 21.30). In seguito alla diaspora tibetana degli anni sessanta il monastero di Tashi Lhunpo ha potuto sviluppare un forte attività educativa e culturale, con l’aiuto dei sostenitori occidentali della causa tibetana, dedicando un particolare interesse al canto e alle danze Cham. L’attività di spettacolo che ha interessato negli ultimi dieci anni questo gruppo di monaci ha reso il Monastero di Tashi Lhunpo conosciuto in tutto il mondo. Sabato 7, al Giardino S.Chiara, i suoni saranno quelli della memoria sefardita con il live di “Ana Alcaide”

ITINERARI FOLK Aprono i monaci del “Tashi Lhunpo Monasterty Group”. Ma c’è anche l’Orchestra popolare delle Dolomiti che presenterà il suo nuovo disco “La cantigua del fuego”. Si tratta del terzo album, dopo “Viola de teclas” e “Como la luna y el sol”, di questa giovane castigliana, nata a Madrid nel 1976, che dalla passione per la musica tradizionale e antica della sua terra ha in pochi anni venduto oltre quarantamila copie dei suoi dischi. Il concerto attinge a melodie mediterranee, utilizza una notevole varietà di stili e timbriche, si ispira a testi legati alla storia della cultura giudeo-spagnola. A Moving Sound

72

tmluglio

Bassekou Kouyate e Ngoni Ba

Prima assoluta, proprio ad Itinerari Folk il 9 luglio, per il progetto “Orchestra popolare delle Dolomiti”. L’origine di questo ensemble orchestrale risiede in un importante ritrovamento di manoscritti di danze popolari. Si tratta di quaderni scritti in bella calligrafia dai musicisti delle tante orchestrine che nella prima metà del novecento, popolavano la vita dei paesi delle valli dolomitiche tra Veneto, Trentino e Sudtirolo, ma più in generale dell’area alpina e prealpina del nord Italia. L’idea del progetto è quella di far rivivere questi documenti attraverso la costituzione di una piccola orchestra composta da musicisti, appartenenti a gruppi attivi nell’ambito della musica tradizionale, ma anche di formazione classica, nell’area territoriale delle Dolomiti. Un ensemble unico con la presenza di una sezione di plettri (mandolini, mandole, chitarre), una sezione di archi (violini, violoncelli e contrabbasso), una sezione di fiati (traverso, ottavino, schwegelpfeife, cornamuse, flauti dritti, ocarine), arpa e zither, organetto diatonico e armonium, percussioni tradizionali e domestiche e infine le voci. La direzione dell’orchestra è affidata a Tommaso Luison e Francesco Ganassin;

Orchestra popolare delle Dolomiti

quest’ultimo ha curato in particolare tutti gli arrangiamenti dei brani. Emozioni argentine, il 12 luglio, con il tangocancon dei Melingo, ovvero i suoni del Mali proposti, lunedì 16, da Bassekou Kouyate e Ngoni Ba e quelli mediterranei degli Ali’Nghiastre sul palco lunedì 23. World fusion dal lontano Oriente con gli “A Moving Sound”, il 31 luglio. La direzione dell’ensemble è quella di contaminare la musica tradizionale taiwanese con le sonorità alternative e pop della musica acustica occidentale. Le canzoni vengono eseguite con strumenti cinesi tipici come il violino verticale e la chitarra cinese conosciuta come zhong ruan, ma anche con strumenti oc■ cidentali.


trentinopanorama

www.visitvaldinon.it

C

on i suoi musei en plein air, il Trentino si è distinto per operazioni artistiche di questo tipo – sia di carattere temporaneo sia permanente – e con le opere di “Dialoghi silenti”, un’area naturalistica di grande bellezza della Val di Non, caratterizzata dagli spettacolari scenari creati dai canyon e dai corsi d’acqua che la attraversano, diventa protagonista di un nuovo appuntamento che rilegge il paesaggio trentino in chiave artistica. Ideatore e curatore della mostra è l’artista Pietro Weber, una delle figure più apprezzate della scena trentina contemporanea, conosciuto per la poliedricità della sua produzione che spazia dagli studi grafici legati alla figura umana alle grandi opere di arredo di spazi esterni, riservando sempre un’attenzione particolare alla sperimentazione su materiali di “recupero” e innovativi come i rasanti e gli intonaci di calce idraulica naturale. Per le installazioni posizionate lungo i percorsi che attraversano il Parco Fluviale Novella e il Canyon Rio Sass, si è ispirato alle donne anguane, figure della mitologia alpina legate

dialoghi silenti UNA MOSTRA A CIELO APERTO NEI CANYON DELLA VAL DI NON, CON LE OPERE DI PIETRO WEBER E DAVID ARON ANGELI all’acqua e simbolo di positività, che si rifugiavano presso sorgenti selvagge, fiumi e torrenti. Con un’altezza di 7 metri, le 14 silhouette antropomorfe create dall’artista colpiscono immediatamente per la loro potenza iconica e la forza materica: la struttura è stata realizzata in metallo e ricoperta da tessuti trattati e dipinti da Weber. Nell’intento di evocare un dialogo silenzioso tra materia, natura, simboli e creazioni artistiche, le installazioni sono affiancate da una serie di coni sospesi tramite un cavo, realizzati con la cera d’api da David Aron Angeli, giovane artista trentino apprezzato per l’originalità della sua ricerca che unisce in chiave archetipica elementi iconografici legati ai temi del sacro, del

mondo ancestrale e all’investigazione del rapporto tra la dimensione dell’umano e quella del naturale. Il contrasto tra i vivaci cromatismi delle opere e l’asperità del contesto naturalistico caratterizzato dalla compresenza di acqua e pietra, enfatizza la potenza evocativa delle installazioni portando il visitatore a pensarle inscindibili dalla cornice naturale in cui sono state collocate. il Canyon Rio Sass e Il Parco Fluviale Novella La conformazione della Val di Non è caratterizzata dalla presenza di profonde forre e orridi sul fondo dei quali scorrono torrenti e corsi d’acqua. I canyon offrono scorci spettacolari con cascate, gorghi acquatici

e salti, volte rocciose, stalattiti e stalagmiti. In alcuni punti le pareti dei canyon sono distanti appena pochi centimetri e la tipologia della roccia muta a seconda dei tratti, creando una palette cromatica suggestiva che disegna sculture e mosaici naturali. Il canyon attraversato dal Rio Sass e una vasta porzione della forra formata dal torrente Novella sono stati resi accessibili all’uomo – rispettivamente nel 2001 e nel 2005, con la creazione del Parco Fluviale Novella –, delineando tratti percorribili a piedi e posizionando passerelle metalliche sospese nel vuoto in un fascinoso mondo ipogeo fatto di gole profonde svariate centinaia di metri che, finalmente, dopo millenni di “segretezza” possono essere ammirate in tutta la loro potenza e bellezza. Per prenotazioni (obbligatorie): Parco Fluviale Novella: Tel. 0463 432064 - Cell. 329 8366160. Canyon Rio Sass: Tel. 0463 ■ 850000

73

tmluglio


Un’oasi per rilassarsi

Nell’atmosfera accogliente... Vi troverete a Vostro agio già dal primo giorno. La nostra gustosa cucina... offre non solo specialità tirolesi ma anche una vasta scelta di piatti internazionali. La grande terrazza soleggiata... Vi invita a rilassarvi. Le nostre stanze confortevoli... sono spaziose consentendo di sentirVi a Vostro agio per rilassarvi e per riposare. La nostra area wellness vitalizzante aperta tutto il giorno... con sauna finlandese e turca, e inoltre con solarium e piscina Vi offrono il modo di rinfrescarvi dopo una giornata piena di esperienze nuove.

Offerte speciali Offerta ideale per tutti gli escursionisti, gli intenditori e gli amanti dei panorami:

PAGHI 3 GIORNI E RIMANI 4 GIORNI in pieno rilassamento, compresi 2 massaggi alla schiena. Mezza pensione con gusti e prelibatezze dell'Alto Adige. Prezzo eccezionale € 228,00 a persona.

PAGHI 6 GIORNI E RIMANI 7 GIORNI in pieno e totale relax, compresi due bagni di fieno. Il nostro ambiente tranquillo vi invita a rilassarvi sulla terrazza soleggiata. Fantastiche escursioni per gli amanti della natura. Mezza pensione, con gusti e prelibatezze dell'Alto Adige. Prezzo eccezionale € 385,00 a persona

39040 Racines | Telves di Sopra 12 Tel. +39 0472 756 861 | Fax +39 0472 755 347 info@tonnerhof.com

ro Cent re sse bene TO R A PE o tutt rno il gio

www.tonnerhof.com


trentinopanorama

www.gardajazzfestival.it

I

l carismatico Dave Holland accompagnato da un trio americano di grande livello con Kevin Eubanks, Craig Taborn, Eric Harland nel progetto “Prism” - l’inglese Oren Marshall funambolico maestro della tuba che si esibirà con Petrella, e l’argentino Javier Girotto, con due affascinanti progetti legati alla sua terra d’origine. Questi alcuni degli spunti sonori offerti dalla dodicesima edizione del Garda Jazz Festival che si è aperto il 26 giugno e proseguirà fino al 15 luglio con lo slogan “Il jazz ti divora” scelto per cogliere la passione travolgente di chi ama il jazz. Come da tradizione, il Garda Jazz Festival si muove con l’intento di soddisfare questa passione, portando nei vari appuntamenti squarci di un territorio artistico molto ampio, che certamente può accontentare sia il cultore delle nuove tendenze che l’amante delle

GARDA JAZZ FESTIVAL la dodicesima edizione si è apertA il 26 giugno e proseguirà fino al 15 luglio, con lo slogan “Il jazz ti divora” più consolidate tradizioni del blues e dello swing. Il Festival si estende sull’arco di tre settimane nella classica formula itinerante fra gli scorci più belli dell’Alto Garda: il bastione Veneziano di Riva del Garda, il Borgo medievale di Canale di Tenno, i Castelli di Drena e Arco, il lungo lago di Torbole, la Rocca di Riva del Garda e le piazze, le spiagge dei vari centri, rappresentano lo sfondo poetico ideale per le varie serate. Accanto ai nomi di grido, il Festival ospita molti giovani artisti e alcune interessanti Big Band che trovano nel Garda Jazz

un’importante occasione per mostrare il loro valore. Domenica 1 luglio a Castel Drena spazio al trio Ottolini, D’Agaro Zanchini, mercoledì 4 l’Ada Montellanico Trio si esibirà all’ Hotel Du Lac et Du Park di Riva, mentre giovedì 5 la Rocca di Riva ospiterà il Giordano Grossi Quartet. Saranno Rosario Bonaccorso e Francesco Cafiso i protagonisti del concerto del 6 luglio a Canale di Tenno mentre sabato 7 il Castello di Arco ospiterà la performance di Javier Girotto e del Quartetto Alrededorese. Il concerto del

13 luglio, nell’Area S.Maria di Torbole, sarà all’insegna delle note di “Tubolibre” ovvero Marshall & Petrella. A chiudere il «Garda Jazz Festival», domenica 15 luglio al Palameeting di Riva , sarà il nuovo progetto «Prism» di un fuoriclasse del jazz internazionale come Dave Holland. Al suo fianco in questa avventura sonora ci sono Kevin Eubanks, Craig Taborn ed Eric Harland. In oltre quarant’anni di travolgente carriera artistica Holland ha toccato sfere espressive come pochi altri hanno saputo fare. ■

“A banda larga”: al ritmo della musica

B

ande, cori e gruppi rock a volontà nell’estate di eventi proposti nel cartellone di “Giardino d’Estate” . Promuovere la diffusione e la conoscenza del patrimonio culturale del Trentino in alcune delle sue forme più popolari e diffuse: la musica bandistica e il canto corale. È questa la proposta di “A Banda Larga” la rassegna di diciassette concerti organizzati dall’inizio di luglio a fine agosto sul palcoscenico del Giardino del Centro S. Chiara di Trento. Il progetto è articolato in diciassette date dedicate ai Corpi bandistici e ai gruppi corali. Il programma musicale, predisposto dal direttore del Corpo musicale “Città di Trento” M° Michele Cont, prevede la presenza di bande e cori provenienti non solo dal Trentino, ma anche dall’Alto Adige e dalla Sicilia. Ha la sigla invece di “Il martedì delle band” la serie di concerti che offriranno alle giovani band del Trentino l’occasione di entrare a far parte della programmazione estiva della

città. La selezione dei gruppi, curata dal Centro Musica di Trento, ha portato all’individuazione di nove formazioni del panorama rock, pop e unplugged, rappresentativi della più estesa realtà musicale del capoluogo e non solo. Ne è nato un calendario composito, destinato a offrire alla città una serie di serate diverse per tipologia musicale. Ad ogni band varrà affiancato un gruppo “spalla”, destinato ad arricchire ulteriormente l’offerta della rassegna. Ad aprire il mese di luglio, il giorno 3, saranno i Nine Livers con un omaggio a Rolling Stones, ZZ Top e Led Zeppelin mentre l’open act sarà affidato ai Chiaroscuro, mentre il martedì successivo on stage ci saranno Billy and The Crazy Dogs, con il loro rockabilly style preceduti dagli Stargazers. Martedì 17 spazio ai Seven Deadly Folks, fra influenze irish e folk tricolore e ai Lemon Crow Feet, mentre il 24 on stage gli Eterogena, anche qui sulla linea folk-rock e gli Incubo della Farfalla.

75

tmluglio


trentinopanorama

Riccardo Zadra

www.visitpinecembra.it

piano festival Alessandro Taverna

T

orna Pinè Musica dal 7 luglio al 1 settembre si svolgerà a Baselga di Pinè la XXI edizione, stagione di concerti di musica da camera e sinfonica che, come tradizione, si terranno al Centro Congressi di Baselga per il Pinè Musica Piano Festival, in alcune Chiese dell’Altopiano e della Valle di Cembra per i Concerti del Sagrato. VI sarà anche il ritorno dei Trekking musicali in locations naturali per Pinè MusicaAltri Palcoscenici. La stagione diventa contenitori di tre diversi e complementari percorsi che accompagneranno i turisti per l’intera estate. Il Piano Festival, fiore

si svolgerà a Baselga di Pinè la XXI edizione di Pinè Musica, dal 7 luglio al 1 settembre: stagione di concerti di musica da camera e sinfonica. Tornano anche i Trekking musicali e i concerti del sagrato all’occhiello di PinèMusica da undici edizioni, accoglierà al proprio interno la prima edizione di Bonporti Summer Piano_Lab una nuova iniziativa di respiro europeo in collaborazione con il Conservatorio”Bonporti” di Trento; Mozarteum Univesität di Salisburgo; Hochschule für Musik und Theatre “Mendelsshon” di Lipsia; Conservatorio Superiore de Musica di Vigo (Spagna). Dal 12 al 20 luglio si ritroveranno a Baselga di Pinè docenti e studenti delle quattro Istituzioni europee in un progetto promosso e coordinato dal Conservatorio di Trento nell’ambito nel Programma europeo di Mobilità interna-

zionale LLP/Erasmus con la compartecipazione di Pinè Musica. Il cartellone 2012, vuole ricordare alcune ricorrenze del 2012 Anno europeo dell’Acqua e 150° anniversario della nascita dei contemporanei Gustav Klimt (1862-1918) e Claude Debussy (18621918) autore che alle suggestioni della natura e al tema dell’acqua ha dedicato le sue migliori pagine di musica. L’altopiano di Pinè e i suoi laghi diventano quindi cornice ideale per rivivere le loro suggestioni: Delfi, Anacapri, cattedrali sommerse, fanciulle dai capelli di lino, folletti notturni e menestrelli, venti, vele e passi sulla

Roberta Gottardi

neve; la natura e le sue leggi irregolari e capricciose; i ritmi dell’acqua, delle nuvole, del vento: immagini di stupefacente bellezza saranno al centro dei programmi proposti dagli artisti ospiti. Protagonisti artisti di primo piano della scena

grassirenzo@libero.it

Strumenti musicali dal 1973

Renzo Grassi

Vendita delle migliori marche per professionisti, conservatori, corpi bandistici e scuole musicali Assistenza e ripar azione di tutti gli strumenti a fiato

Negozio

Via Matteotti, 28/1/2 Tel. 0461.912356

Trento 76

tmluglio

Labor atorio

Piazza Mostr a, 26 Tel. 0461.981557


trentinopanorama internazionale , affermatisi in prestigiosi Concorsi (Busoni, Leeds, Queen Elizabeth) sono tra i pianisti della nuova generazione i più appezzati del pubblico e dalla critica: Alexander Meinel (14/7) Roberto Cominati (15/7) , Alessandro Taverna (19/ 7), Riccardo Zadra (21/7), Anna Kravtchenko e l’Orchestra Haydn ( 11/8) si esibiranno sul palcoscenico del Centro Congressi oltre alla soprano Ginevra Schiassi (22/7) in un programma Fin de siécle e i giovani partecipanti del Bonporti Piano_Lab che ritroveremo in un concerto in riva al Lago di Serraia il 18 luglio con Reflets dans l’eau. Il Piano Festival si concluderà alla fine di agosto con due appuntamenti cameristici il Trio Lorenz (26/8) tre giovani musicisti trentini in carriera con un possente programma, Beethoven e Brahms, e infine il Duo Gardel (1/9) in una insolita formazione, fisarmonica e pianoforte: il programma Da Bach a Piazzolla Dopo la calorosa accoglienza dello scorso anno torna per i Concerti del Sagrato il Trekking musicale che raddoppia con due appuntamenti: il 7 luglio Corde Pizzicate sulla via del Dürer, protagoniste delle chitarre con un percorso

Quartetto Prometeo

dalla musica rinascimentale al folclore iberico. Il percorso musicale in Val di Cembra in concomitanza con la Mostra del Müller Thurgau toccherà Il Castello di Segonzano, la Chiesa dell’Immacolata di Spiazzo di Segonzano e infine la Chiesa di San Pietro a Cembra. Il 18 agosto sull’Altopiano di Pinè invece Sentieri Musicali Cello –Trekking protagonisti gli Archi Quartetto Prometeo, I Violoncelli dell’Accademia di Imola, Roberta Gottardi al clarinetto. I trekking prevedono una giornata di musica, cammino e soste golose lungo il percorso con piatti preparati dai risoratori locali per l’occasione. La stagione 2012 infine ospiterà gli appuntamenti di Pinè Musica Altri Palcoscenici in collaborazione i Suoni delle Dolomiti, con CINFORMI e Assessorato alla solidarietà internazionale e alla convivenza della Provincia autonoma di Trento, Soprintendenza per il Beni librari archivistici e archeologici della Provincia di Trento. Gli appuntamenti, tutti in locations naturali o comunque insolite, si snoderanno lungo tutta la stagione da Dolomiti d’In CANTO ( 1/7) al Rifugio Potzmauer, OFT Orchestra Fuori Tempo (27/7), Notte di rame (28/7) Bedollo Località Acqua Fredda, Gruppo Munay Danze, musiche e canti di artisti del mondo (4/8) Banda Osiris peri Suoni delle Dolomiti (30/8) Dosso di Costalta. E infine per rendere più piacevoli le serate sull’Altopiano di Pinè una nuova iniziativa di Pinè Musica: DOPOCONCERTO a cena con gli artisti in collaborazione con i ristoratori dell’Altopiano che a rotazione ospiteranno nei loro locali gli artisti e il pubblico con piatti speciali a prezzi promozionali per il dopo concerto. Per informazioni e prenotazioni APT Pinè Cembra 0461 557028. ■

DAY SPA FULL accesso alla Spa dalle ore 9.00 alle ore 19.00 pranzo a buffet naturale in sala riservata 12 – 14.30 menu: verdure fresche e grigliate, frutta, formaggi light sconto del 15 % su tutti i trattamenti benessere in omaggio un prodotto della linea cosmetica delle Terme di Levico e Vetriolo utilizzo piscina interna riscaldata con Jacuzzi, sauna finlandese, bagno turco e palestra utilizzo piscina esterna (da giugno a settembre) accappatoio, telo bagno e ciabattine in uso, posto auto riservato nel nostro garage coperto, internet wireless gratuito Ingresso €. 40,00 a persona

DAY SPA LIGHT Ingresso €. 20.00 a persona (bambini ingresso ridotto) È gradita la prenotazione telefonica allo 0461 706104 o al nr. verde 800265211

Imperial Grand Hotel Terme

Via Silva Domini, 1 - 38056 Levico Terme nr. Verde 800265211 - info@imperialhotel.it

WWW.IMPERIALHOTEL.IT

77

tmluglio



trentinopanorama

www.ristoranteprimerose.com

I

l ristorante Prime Rose riapre nel pieno della stagione estiva mostrando la sua nuova “veste” dopo sette mesi concentrati di lavori di ristrutturazione che hanno visto “rinascere” la vecchia struttura esistente, usata agli inizi del Novecento come balera estiva dalle nobiltà che venivano a Levico per le cure Termali e dal 1988 come ristorante e luogo per eventi privati ed aziendali. La famiglia Bettucchi, che gestisce il ristorante Prime Rose da 24 anni, ha deciso che era arrivato il momento, sfidando la crisi, di dare una nuova forma alla struttura esistente. La recente ristrutturazione, realizzata dall’architetto trentino Renzo Giovannini, ha saputo valorizzare l’ambiente esterno dotando la location di vetrate con vista spettacolare sul lago di Levico: una sorta di cannocchiale architettonico moderno di alluminio, vetro, legno e un’oasi tutt’attorno di parco secolare (Parco Belvedere), piante e fiori. L’investimento e la scelta imprenditoriale stanno già dando ottimi risultati. La nuova location, oltre ad essere ristorante serale (da giovedì a domenica) e pranzo alla domenica, si presta perfettamente per eventi

Prime rose LO STORICO LOCALE DI LEVICO TERME, RIAPRE I BATTENTI DOPO UNA PROFONDA RISTRUTTURAZIONE E PUNTA TUTTO SU GRIGLIAte E SERATE A TEMA, CONDITE ANCHE DA TANTA MUSICA passato è proiettato verso il futuro, con un’offerta culinaria sempre più ricercata e che trova la soddisfazione dei palati più esigenti. Novità gustosa la proposta della griglia a vista per grigliate tra amici di carni pregiate e pesce. privati ed aziendali. Momenti romantici, pranzi nuziali, cene di lavoro, cerimonie private, si svolgono quindi nella suggestione di un contesto naturale e incantevole, valorizzato da una struttura incastonata magistralmente a guardare il lago. La piacevolezza di questa ambientazione è preziosa cornice alle preparazioni gastronomiche dello chef-patron Alberto Bettucchi, coadiuvato dal valido aiuto di Maria Rosa Gasperazzo, insieme a Elson Geloshi e Giorgio Andreatta. Su richiesta degli ospiti o per eventi speciali c’è la possibilità di avere ai fornelli anche le

mani esperte e “stellate” dello Chef Alfredo Chiocchetti. La Cucina La famiglia Bettucchi è da sempre sinonimo di cucina di qualità, un’esperienza che fonde le origini bolognesi con la valorizzazione dei prodotti tipici trentini. Un leitmotiv accompagna la storia della famiglia: «Da noi la pasta è solo fresca», afferma Emanuela Bettucchi. Ogni mattina infatti, viene preparata a mano con cura e con prodotti genuini, come nella più tipica tradizione bolognose; un orgoglio di famiglia che dal

La Location Il nuovo ristorante Prime Rose è dotato di due sale panoramiche di circa 140 mq ciascuna, con vetrate apribili con vista sul lago di Levico: in ognuna trovano ospitalità fino a 220 posti a sedere e la grigliata a vista organizzata per i buffet profuma l’aria e colora l’ambiente portando la cucina tra i tavoli. La pregevolezza della ristrutturazione ha dato ampio respiro anche alla parte esterna, che si presta perfettamente a situazioni di ballo e musica dal vivo. La balera situata subito sotto il ristorante è un luogo open air in cui si tira tardi e si chiude in bellezza con un gustoso buffet di piadine bolognesi accompagnate da affettati tipici trentini. ■

info Ristorante Prime Rose PARCO BELVEDERE Località Torricelle 38056 Levico Terme Tel. 0461.706410

79

tmluglio


FIORENZO DEGASPERI

andar per

malghe in Trentino

E AGIN 176 P 00 Eur o

www.curcuegenovese.it

CURCU & GENOVESE

15,

30

SEMPLICI ITINERARI PER GRANDI E PICCOLI

Le malghe sono state costruite a metà strada tra la terra e il cielo. L’habitat risulta essere dolce, idilliaco, ameno. Per questo, una gita ad una malga è sempre l’occasione per intraprendere un divertente viaggio nella natura, a contatto con gli animali, con una professione antica quanto l’uomo, con paesaggi attraenti e riposanti. I percorsi di questo libro sono stati studiati e scelti, tra i tanti, affinché le famiglie, i bambini, le persone che amano conoscere e divertirsi, possano trovare un equilibrio e un’armonia. I tempi e i dislivelli degli itinerari permettono gite tranquille e rilassanti, passo dopo passo, a stretto contatto con il mondo delle storie antiche, delle leggende, della cronaca di personaggi – i pastori, i malgari, i casari –, che sanno ancora “resistere” in quota. E non ultimo, saper gustare i sapori della terra: il latte di cui si è perso il gusto, le formaggelle le cui forme sono rimaste uguali nei secoli, la ricotta, la primierota “tosela”, il “puzzone di Moena”, i formaggi freschi e quelli stagionati. In alcune malghe e agritur si può anche partecipare alla lavorazione del latte, entrando così in possesso di antichi saperi altrimenti dimenticati. Un vero e proprio mondo si apre di fronte al camminatore che si accinge a raggiungere queste mete. Un’immersione in un paesaggio privo di difficoltà e di pericoli, studiato per grandi e piccoli, giovani ed anziani che intendono fare quattro passi in ambienti naturali incontaminati, ricchi di interessi paesaggistici e culturali.


trentinopanorama

www.hoteleverest.it

Albergo Ristorante Everest: ora anche pizzeria Dai menù di asparagi ai bolliti, dai piatti tipici trentini alla vera pizza napoletana

Giorgio Sembenotti

M

olti, a Cristo Re, popoloso e popolare rione di Trento, si chiedevano come mai non ci fosse una pizzeria. Non molti ristoranti, anche, a dire il vero. Così Giorgio Sembenotti, che di ristorazione se ne intende e al quale la voglia di fare non manca affatto, ha aggiunto, a fianco delle capienti ed eleganti sale del suo ristorante Everest in Corso Alpini, una sala dedicata alla pizza. Manco a dirlo, con pizzaiolo campano verace e forno a legna. Gianni D’Onofrio, il pizzaiolo, è salernitano e può vantare una lunga e meritoria esperienza nel settore, anche in Trentino.

Giorgio Sembenotti, con la moglie Marina e le sorelle Laura e Vanda, incarna una di quelle positive gestioni a tradizione familiare che in Trentino, purtroppo, non

sono frequenti. Fu, infatti, il padre di Giorgio, Ferruccio, che nel lontano 1954 inaugurò l’allora albergo Sembenotti, una struttura per i tempi all’avanguardia e con tutti i

comfort, tanto grande che nel 1958, anche se non solo per questo, venne ribattezzata Hotel Everest. Ferruccio, scomparso nel 2006, ebbe anche la fortuna di incontrare e nel 1955 sposare, una donna non solo bella, ma anche di grande carattere e simpatia, che lo ha affiancato attivamente per tutta la vita. Ora lei, Gina, pur con qualche acciacco, segue con occhio attento, ma benevolo, il lavoro frenetico del figlio Giorgio. Il problema è vederlo, Giorgio, anzi fermarlo, preso com’è fra hotel, ristorante, pizzeria, residence Fontana. Eh già. Chissà se gli rimarrà ancora qualche mezz’ora di libertà per una partita con gli amici... ■

Gianni D’Onofrio

81

tmluglio


trentinomostre

voglia vertiginosa di voli futuristi

S

i faceva chiamare Trilluci Intuista-Futurista – nome

che era stampato anche nei biglietti da visita – e passò come una meteora attraverso l’arte trentina

italiana, lasciando dietro di sé una ricca produzione

non del tutto valorizzata. Parliamo di Umberto

Maganzini, nato a Riva del Garda il 9 dicembre

1894, morto nel 1965, dopo alcuni mesi di malattia in una casa di cura, nei dintorni di Firenze. Fu futurista a partire dai suoi primi lavori del 1916/17 fino ad approdare, negli anni Trenta, ad una figurazione a metà strada tra gli stilemi del Novecento e una delicata metafisica, senza peraltro tralasciare una sottile vena dinamica e movimentistica. Nel 1986 il Museo di Riva del Garda aveva dedicato una mostra antologica e un catalogo dal titolo “Dal Futurismo alla Figurazione”, a cura di Marina Botteri e Gianni Pellegrini. Ora, il Museo, diventato MAG, ha voluto ritornare

Andrea SAlvetti a forte strino

A

nche quest’estate Forte Strino in Val di Sole torna protagonista non solo come baluardo storico, ma anche come spazio espostitivo di arte contemporanea. Quest’anno la galleria Buonanno Arte Contemporanea di Trento ha dato all’artista toscano Andrea Salvetti il compito di abitare quel luogo carico di memoria (teatro, nella Prima Guerra Mondiale, di sanguinosi scontri, visto che il Forte segnava il confine meridionale tra Regno d’Italia e l’Impero AustroUngarico). Salvetti, abituato a studiare attentamente il luogo in cui espone, si è trovato davanti a pezzi di storia, fortemente legati al rigoglioso e aspro ambiente naturale. Uno spazio difficile quindi, non asettico come i consueti spazi espositivi. Ma Salvetti è artista che vive immerso nella NATURA, conoscitore delle ritualità legate al lavoro contadino, anch’esso dal carattere duro, dove una catasta di legna però ha anche un fascino estetico e i suoi lavori così ne sono un eterno omaggio. I suoi “Nidi” che si offrono da sedute, i suoi “Totem” di tronchi in magico equilibrio che nascondono un’anima cava, le sue cataste di cassette per la frutta che diventano eleganti e preziose con l’argento del metallo lucente: tutti elementi umili che ricordano il sapore FORTE del lavoro e dell’odore di bosco, ma che trasudano poesia da ogni parte per questo loro leggero legame con gli elementi semplici cari a tutti noi. L’evento è organizzato dall’Associazione “STORIA E MEMORIA DI VERMIGLIO” in collaborazione con la galleria Buonanno Arte Contemporanea di Trento, il Comune di Vermiglio e la Società S.G.S. di Vermiglio. In occasione della mostra verrà edito un catalogo con testo critico di Marco Tomasini e con foto esclusive dell’allestimento. L’artista sarà presente all’inaugurazione il 14 luglio.

ad analizzare l’opera di Trilluci aprendo

Roberta Cremoncini, Luigi Sansone e Alberto Maganzini,

un’importante

presenta una corposa selezione di opere dell’artista: più

esposizione

di duecento disegni e i lavori degli artisti futuristi che lo

nelle sale della

hanno accompagnato. Quest’ultima sezione esibisce una

Rocca di Riva del Garda e in quelle della Galleria d’arte

ventina tra disegni e sculture di futuristi come Giacomo

Contemporanea di Palazzo Panni ad Arco, cercando

Balla, Mino Rosso, Gino Severini e Umberto Boccioni

di approfondire il ruolo dell’artista e la sua poetica,

che presentano il mondo della ricerca plastico-dinamica.

indagando quella voglia vertiginosa di voli che l’artista

Dagli studi per le composizioni e per le forme astratte, le

scrisse in una poesia del ’37, racchiudendo in questi versi

sintesi teatrali e le tavole parolibere, realizzate tra gli anni

tutto il senso del suo lavoro.

Dieci e Venti con il pseudonomimo di Trilluci, rielaborando

La mostra, curata da Giovanna Nicoletti con testi di

gli insegnamenti delle avanguardie storiche, si scopre

82

tmluglio


trentinomostre l’originalità dell’artista rivano che non ha mai smesso di tenere i legami con le forze italiane più vive del movimento futurista. Tra il 1915 e il 1917 Umberto Maganzini, si sposta tra Roma e Firenze, dove viene in contatto con gli artisti dell’ “Italia Futurista”. Sulla rivista pubblica due sintesi teatrali e alcune tavole parolibere. Nel 1918 parte volontario con il nome di Ezio Forti nel Reggimento Alpini. Dopo un breve periodo ritorna a Firenze e, in seguito, a Roma per iscriversi alla Facoltà di Matematica. Tra il 1921 e il 1922 partecipa alla Mostra Collettiva Futurista a Praga, Berlino, Düsseldorf. Del 1930 è la prima mostra personale alla Casa d’Arte Bragaglia a Roma. Frequenta gli esponenti della cultura italiana di questo momento: Mario Rivosecchi, Mario La Cava, Ernesto Bonaiuti e Valerio Mariani. Alla fine degli anni trenta lavora come assistente di Socrate al Liceo Artistico di Roma. Nel 1942 è di nuovo in guerra come volontario. Nel 1949 partecipa alla Quadriennale romana. Dopo alcuni mesi di malattia, muore a Firenze il 17 luglio 1965. Trilluci si guadagnerà l’ammissione al movimento futurista, come si può constatare dagli organigrammi futuristi che escono a partire dalla primavera 1916: vi compare sia come poeta che come autore di sintesi teatrali, ma non come pittore. A prescindere però da tali inquadramenti ufficiali Maganzini si era tuttavia guadagnato una certa attenzione come pittore ancor prima che come poeta. Fin dal gennaio del ’16 Boccioni dava conto in “Gli Avvenimenti” della visita compiuta al suo studio, annotando che questo giovanissimo trentino affronta con entusiasmo e sincerità assoluta i problemi più ardui della plastica moderna, la sua opera è già considerevole e promette molto. La mostra chiude il 2 settembre, info tel. 0464 573869 – 0464 583653.

Arco Fiere fiera di s. anna 26 giovedì. Ore 8-16. Info: www. gardatrentino.it. Mercati mercatino delle pulci 21 sabato. Centro storico. Ore 8-20. Mostra del piccolo antiquariato, usato, collezionismo e curiosità. Info: www.gardatrentino.it.

Caldonazzo Mostre elio ciola (1938-1996) armonia di colori Apertura: da venerdì 22 giugno a domenica 22 luglio. Sala grande dell’ex caseificio. Musicista, pittore e mosaicista affronta l’astrattismo senza abbandonare l’idea della forma trasformata in ricerca introspettiva ed esplosione di note colorate. Ha frequentato studi musicali e pittorici regolari ed artisti internazionali come Andy Warhol Il Centro D’Arte la Fonte evidenzia attraverso gli allestimenti il miracolo artistico di un piccolo centro della Valsugana che al Trentino ed all’arte in generale ha dato grandi interpreti. Dalla sua morte avvenuta nel 1996 questa è il primo allestimento delle sue opere che sono nelle case di collezionisti di tutto il mondo.

Folgaria Mostre Liberio furlini sabbia colorata Apertura: da domenica 1 a martedì 10 luglio. Municipio di Folgaria - Sala Mostre. Mostra personale. Orario: tutti i giorni dalle 16 alle 19.30.

FONDO E ROMALLO Mostre “CANYON INARTE 2012” DIALOGHI SILENTI Apertura: da venerdì 1 giugno a domenica 30 settembre. L’arte di Pietro Weber e David Aaron Angeli nel Canyon Rio Sass e nel Parco Fluviale Novella. Presenze scultoree che dialogano tra loro, la natura, la storia e i simboli. La leggenda delle Donne Anguane, donne delle Acque, antiche figure della mitologia celtica simbolo di positività che si rifugiano presso selvagge sorgenti e corsi d’acqua. I materiali naturali plasmati dall’uomo in figura di Cono vengono inseriti nella natura selvaggia dei Canyon: un ritorno ad un dialogo sincero. Info: APT Val di Non tel. 0463.830133; info@visitvaldinon.it.

Lago di Tenno Mostre Domenico Difilippo Menhir, carte, codici e manoscritti Apertura: da domenica 17 giugno a domenica 22 luglio. Canale di Tenno, Casa degli Artisti “G. Vittone”. Chiuso il lunedì. Ingresso gratuito. Orario: 10-12 / 14.30-18. Info: www.gardatrentino.it.

Luserna Mostre GALIZIA 1914 - I SOLDATI TIROLESI TRENTINI NELLA GRANDE GUERRA Apertura: fino a domenica 4 novembre. Centro Documentazione. Orario: 10-12.30 / 14-18. Info: Tel. 0464.789638; info@lusern.it; www.lusern.it.

Nago Torbole Mostre germano alberti Apertura: da sabato 30 giugno a domenica 22 luglio. Forte Alto. Mostra personale del pittore Germano Alberti. Mostre nudo: s/coperta dell’anima Apertura: da sabato 28 luglio a domenica 26 agosto. Forte Alto. Mostra collettiva d’arte contemporanea.

Palù del Fersina Mostre Musil en Bersntol, la grande esperienza della guerra in Valle dei Mòcheni Apertura: da domenica 13 maggio a domenica 30 settembre. Istituto Culturale Mòcheno. Mostra dedicata a Robert Musil, uno dei più grandi scrittori del Novecento, autore del romanzo l’Uomo senza qualità”. Info: www.bersntol. it; kultur@kib.it; tel 0461.550073.

Pergine Valsugana Mostre RICCARDO CORDERO Macromondi spezzati Apertura: da sabato 21 aprile a domenica 4 novembre. Castello. Mostra in ricordo di Franco Batacchi e verrà allestita negli spazi aperti tra le due cinta murarie e nei saloni del Castello. Info: www. castelpergine.it. Mostre IL SENSO DELLA FOLLIA Apertura: da venerdì 6 a sabato 14 luglio. Sala Maier. Ore 18-22. 120 anni di storia dell’Ospedale Psichiatrico di Pergine (1882-2002). A cura di Rodolfo Taiani.

83

tmluglio


trentinomostre Mostre PATRIZIA CORRà SAPORI DI UN TEMPO Sala Maier - Piazza Serra, 11. Apertura: da sabato 30 giugno. Mostra personale. Ore 10-13 / 16-22.

Riva del Garda Mercati Vento vintage 1 domenica. Info: www.gardatrentino.it. Ore 9-21. Mostre Pinacoteca: Testimonianze figurative tra il XIV e il XIX secolo Apertura: da venerdì 23 marzo a giovedì 1 novembre. Museo “La Rocca” - Archeologia dell’Alto Garda. Storia: il lago, gli uomini, i tempi. Mostre VIAGGIO AL LAGO DI GARDA - LE VEDUTE FOTOGRAFICHE DEI LOTZE 1860-1880 Apertura: fino a domenica 2 settembre. Museo. Info: www.museoaltogarda.it. Mostre attimi in jazz... Apertura: da domenica 27 maggio a venerdì 27 luglio. Mostra personale dell’artista Vigilio Forelli. Info: Ingarda Trentino 0464.554444. Mostre Anna Scalfi Eghenter. Tennis Apertura: da venerdì 1 giugno a domenica 30 settembre. Circolo del Tennis. Riferimento autobiografico ed emozionale legato al passato agonistico della madre dell’artista, è un lavoro dove le regole dello sport sono tradotte nel linguaggio dell’arte. Info: www.museoaltogarda.it. Mostre Achtung Banditen. La Resistenza nel Basso Sarca. 1943-1945 Apertura: da giovedì 28 giugno a domenica 4 novembre. Immagini dell’epoca scattate nelle vie delle città e dei paesi del Basso Sarca, mentre i tragici fatti della guerra e della Resistenza (ma anche quelli successivi, con i danni, non solo materiali, la ricostruzione e i processi ai collaborazionisti) si compivano. Info: www.museoaltogarda.it Mostre Luigina Lorenzi Apertura: da sabato 30 giugno a venerdì 20 luglio. Mostra personale. “Le sue metamorfosi”. Le opere esposte evidenziano il percorso artistico dell’artista rivana che da tantissimi anni opera in una ricerca poetica che spazia dalla natura fino all’intima rappresentazione della figura. Info: www.gardatrentino. it - info@gardatrentino.it.

84

tmluglio

Mostre Velambiente Apertura: da giovedì 12 luglio a giovedì 29 novembre. Villino Campi. Mostra che propone una chiave di lettura diversa della vela: non solo un bellissimo sport, ma anche una occasione per essere attenti e rispettosi nei confronti dell’ambiente. Corner interattivi e multimediali, grazie ai quali è possibile ascoltare i rumori del lago, le narrazioni del mastro velaio e del maestro d’ascia, conoscere come le sorgenti sonore antropiche possono interferire sull’ecosistema subacqueo, scoprire gli ultimi ritrovati in fatto di efficienza energetica e l’evoluzione della tecnica costruttiva, toccando con mano i materiali principali di cui è composta un’imbarcazione a vela. Info: www.gardatrentino.it.

Riva e Arco Mostre Umberto Maganzini e il movimento futurista 1894 - 1965 Apertura: da venerdì 22 giugno a domenica 2 settembre. In occasione del ritrovamento di più di 1000 disegni inediti dell’artista Umberto Maganzini, il MAG, nelle sedi di Palazzo dei Panni ad Arco e della Rocca a Riva del Garda, propone una rivisitazione dell’opera del maestro con una particolare attenzione alla scomposizione futurista e alla successiva rappresentazione figurativa del reale. Info: www. museoaltogarda.it.

Rovereto Mostre GINA PANE (1939 - 1990) “È per amore vostro: l’altro” Apertura: da sabato 17 marzo a domenica 8 luglio. Mart. Prima mostra antologica dedicata a Gina Pane (1939-1990), una delle figure più importanti e significative della Body Art internazionale. Info: www.mart.trento.it. Mostre AFRO IL PERIODO AMERICANO Apertura: da sabato 17 marzo a domenica 8 luglio. Mart. Mostra a cura di Gabriella Belli con Margherita de Pilati e la Fondazione Archivio Afro. Comprende 39 opere provenienti da collezioni pubbliche americane, canadesi e brasiliane. Nel catalogo, edito da Electa, sono presenti i saggi di Raffaele Bedarida, Gabriella Belli, Adrian R. Duran e Rosemary Stewart Ramsey le schede a cura di Davide Colombo e Ana Gonçalves Magalhães, e apparati a cura dell’Archivio Afro di Roma. Info: www.mart.trento.it.

Mostre DEPERO 1912. Il Touring Club Italiano tra futurismo e irredentismo Apertura: fino a domenica 2 settembre. Mart, Casa D’Arte Futurista Depero. A cura di Nicoletta Boschiero. Un album con fotografie della Val di Fiemme, decorate da Depero nel 1912 ritrovato per caso e finora inedito, è il punto di partenza per un’affascinante viaggio alla scoperta di un giovanissimo Fortunato Depero non ancora futurista. Orario: martedì - domenica 10-18. Lunedì chiuso. Info: Tel. 0464.431813; n.verde 800.397760; www.mart.trento.it. Mostre FAUSTO MELOTTI ANGELICO GEOMETRICO Apertura: da sabato 23 giugno a domenica 30 settembre. Mart. A cura di Denis Viva. Una mostra che concentrandosi sulla fase di rinascita dell’opera di Melotti a partire dagli anni Sessanta. punta a interpretare la convivenza di leggerezza e rigore nell’opera dell’artista, con un percorso che metterà in luce una coerenza di intenti molto forte. In mostra anche opere di Kenneth Armitage, Agostino Bonalumi, Alexander Calder, Carlo Carrà, Enrico Castellani, Giorgio de Chirico, Lucio Fontana, Alberto Giacometti, Piero Manzoni, Marino Marini, Louise Nevelson, Pablo Picasso. Info: www.mart.trento.it. Mostre CON GLI OCCHI, CON IL CUORE, CON LA TESTA. LA FOTOGRAFIA DELLA COLLEZIONE TREVISAN Apertura: da martedì 24 luglio a domenica 9 settembre. Mart. A cura di: Walter Guadagnini, con Veronica Caciolli e Francesco Zanot. La raccolta Trevisan è composta da circa 250 opere, 200 delle quali sono state selezionate per questa mostra. Ma la vera singolarità della sta nella sua ampiezza cronologica: dai primi, affascinanti dagherrotipi si giunge attraverso un percorso segnato da celebri capolavori e da sorprendenti scoperte, alle più recenti sperimentazioni della scena contemporanea. Un’estensione fuori dal comune, che permette alla mostra una notevole ricchezza tematica: le vedute urbane, il paesaggio naturale, il ritratto e il corpo sono i nodi centrali attorno a cui si articola l’esposizione. Info: www.mart.trento.it. Mostre WILLI BAUMEISTER (1889-1955). DIPINTI E DISEGNI Apertura: da martedì 24 luglio a domenica 23 settembre. Mart. A cura di Dieter Schwarz, Manuel Fontán del Junco e per il Mart da Alessandra Tiddia. La mostra raccoglie circa ottanta opere tra dipinti e disegni, provenienti dal Kunstmuseum Stuttgart e dalla

collezione della figlia dell’artista, Felicita Baumeister. Sono datate dal 1913 al 1955, anno della morte dell’artista, e offrono quindi una panoramica completa della produzione artistica di Willi Baumeister, il cui percorso artistico verso un totale abbandono della figurazione è in gran parte rappresentativo dell’evoluzione della pittura astratta in Germania e nel resto dell’Europa. Info: www. mart.trento.it.

Rovereto Mostre ricostruzione futurista Apertura: da sabato 23 giugno a domenica 30 settembre. Mart. A cura di Nicoletta Boschiero. “Ricostruzione Futurista” richiama uno dei testi chiave delle avanguardie italiane del novecento: il manifesto “Ricostruzione futurista dell’universo”, firmato nel 1915 da Giacomo Balla e Fortunato Depero. Non solo un documento di elaborazione teorica, ma un vero e proprio spartiacque: allo scoppio della prima guerra mondiale il movimento futurista stava abbandonando l’aggressività degli esordi, per avviarsi verso una seconda fase caratterizzata piuttosto dall’esigenza di un’arte totale. Info: www.mart.trento.it.

Tione Mostre ESPOSIZIONE DELLA SCUOLA DEL LEGNO 1 domenica. Sala Expo Centro Studi Judicaria. Esposizione opere scelte della scuola del legno di Praso Organizza: Centro Studi Judicaria. Mostre mostra fotografica Apertura: da sabato 7 a domenica 15 luglio. Sala Expo Centro Studi Judicaria. Collettiva fotografica a cura del fotoclub F11 con 15 autori. Organizza: Centro Studi Judicaria.

Torbole Fiere Fiera di S. Maria Maddalena 22 domenica. Centro. Ore 8-18. Info: www.gardatrentino.it.

Trento Mostre VUOTO DI MEMORIA - La riscoperta del quartiere del Sas di Trento. Apertura: da martedì 24 aprile a domenica 28 ottobre. Spazio archeologico sotterraneo del Sas. Fonti e documenti d’archivio vengono esplorati dallo spettatore attraverso un percorso immersivo. Le installazioni multimediali rivelano immagini, intrecciano voci e documenti d’archivio che raccon-


trentinomostre tano il quartiere perduto. Orario: 9-13/14-17.30. Ingresso libero. Mostre FRANCESCO CLEMENTE Apertura: da giovedì 7 giugno a domenica 30 settembre. Palazzo Wolkenstein - Via Marchetti, 17. Studio d’Arte Raffaelli. Emblems and Mountains: Recent Watercolors and works on paper. Info: www.studioraffaelli.com. Mostre IL CAVALLO D’ACCIAIO: storie di ciclismo, di campioni e di biciclette in Trentino Apertura: da venerdì 15 giugno a venerdì 31 agosto. Gallerie di Piedicastello. Il percorso espositivo racconta la storia del ciclismo in Trentino dal 1885 al 1985. La mostra si sofferma sui grandi campioni, sulle biciclette e sulle storie del ciclismo trentino legate alla nascita di questo sport. Racconta il mondo dell’associazionismo sportivo di fine Ottocento, lo sviluppo dei primi club, la costruzione delle prime piste per velocipedi a Trento e a Rovereto, le prime leggi sulla circolazione, il pagamento della tassa annuale per le biciclette, il rapporto tra la donna e la bicicletta e tra la guerra e la bicicletta, i grandi raduni e i convegni ciclistici, le gite, le prime corse locali e le grandi corse a tappe, le prime botteghe di Trento e i primi costruttori trentini. Info. Fondazione Museo storico del Trentino info@museostorico.it; www.museostorico.it. Mostre benvenuto disertori (1887-1969) - un segno liberty Apertura: fino a domenica 2 settembre. Torre Vanga. A cura di Alessandra Tiddia. Accanto a incisioni ben note di Disertori, la mostra propone una selezione di disegni e grafiche inedite, che suscitano alcune considerazioni riguardo ai primi anni di attività dell’artista, ancora poco conosciuti, e ipotesi in relazione alla sua produzione xilografica e calcografica. Info: www.mart.trento.it. Mostre LO SGUARDO SUL TERRITORIO: LA FOTOGRAFIA PER LO STUDIO DELLE MODIFICAZIONI AMBIENTALI - Il paesaggio del fondovalle atesino da Lavis a Rovereto Apertura: da giovedì 21 giugno a domenica 19 agosto. Museo delle Scienze. Mostra fotografica sul territorio trentino, basata sulla tecnica della fotogrammetria durante la Seconda Guerra Mondiale. Info: www.mtsn.tn.it. Mostre L’UOMO E LA MONTAGNA Apertura: da giovedì 21 giugno a domenica 19 agosto. Giunto alla conclusione il concorso fotografi-

co dedicato al rapporto tra uomo e montagna. Ora, il momento più atteso, ossia la mostra ospitata negli spazi del Museo delle Scienze con le trenta foto finaliste, la vincitrice assoluta del concorso e la foto che ha vinto il “premio di qualità”, attribuito dalla giuria. Info: www.mtsn.tn.it. Mostre i cavalieri dell’imperatore: duello e guerra nelle armerie rinascimentali Apertura: da sabato 23 giugno a domenica 18 novembre. Castello del Buonconsiglio e Castel Beseno. Una suggestiva mostra in due castelli dove rivivrà l’affascinante mondo degli uomini d’arme che, vestiti d’acciaio, si scontravano in battaglia o esibivano la loro audacia e abilità nei tornei. A Castel Beseno, dove è stato rivisto completamente il percorso e l’allestimento museale, sarà protagonista la battaglia, l’assedio, le armi e le strategie militari, al Castello del Buonconsiglio si respirerà invece l’atmosfera del duello, dell’amor cortese e delle virtù eroiche. Un’occasione unica per ammirare pezzi provenienti da importanti armerie europee oltre alla più completa collezione al mondo di armi e armature da combattimento e da parata forgiate a mano da maestri fabbri rinascimentali proveniente dall’Arsenale di Graz. Info: Tel. 0461.233770; www.buonconsiglio.it; info@buonconsiglio.it. Mostre Luna Park Coney Island 1903 Apertura: da venerdì 29 giugno a sabato 1 settembre. Galleria Arte Boccanera. Mostra collettiva a cura di Fabio Bartolini. Orario: dal martedì al venerdì 10-13 / 17-21 sab. dom. e lun. su appuntamento. Info: www.arteboccanera.com.

Valle di Sella Mostre Hortus Aeris di Klaus Illi e Bettina Bürkle Malga Costa. Apertura: fino a domenica 14 ottobre. La coppia di artisti tedeschi ha voluto ricreare un’esperienza di grande suggestione, immaginando di condurre i visitatori in un “contenitore di respiri” a cui hanno dato il nome di “Hortus aeris”. Orario: giugno, luglio, agosto, settembre, ottobre: tutti i giorni ore 10-19. Ingresso euro 5,00.

Vermiglio Mostre ANDREA SALVETTI Natura_Forte Apertura: da domenica 15 luglio a domenica 30 settembre. Forte Strino. Orario: 9.30-12.30 / 14.30-17.30. Info: www.associazionestoriaememoria.it - www. buonannoac.com.

SpazioEventArt “small art”

P

er il mese di giugno scorso sono stati ospiti a Spazio Event Art gli allievi del maestro Albert Dedja. Dai corsi di questo artista abbiamo già visto emergere diverse personalità interessanti, che poi hanno proseguito in autonomia un proprio notevole percorso artistico. Ma certamente vale la pena prendere nota dei prossimi appuntamenti per l’indubbia importanza della loro valenza culturale . Nello spazio di Pergine Valsugana sarà accolta dal 30 giugno al 22 luglio, una tappa della mostra itinerante “Humanitas” curata da Franco Lancetti. La mostra è, in particolare, dedicata alla rappresentazione del volto umano, con tutti i risvolti intrinseci posti sul piano della comunicabilità e della espressione del pensiero. Nella serata del 14 luglio, ad ore 21.00, durante il periodo della mostra, ci sarà un evento correlato dal titolo “Serata della rivoluzione” con diversi ritrattisti in azione dal vivo, la performance multimediale “Urlo dell’arte” di Paul Sark e la proiezione del video “il Volto” di Paolo Ober. Questa serie di eventi è stata anticipata il 27 giugno da un’altra interessante iniziativa intitolata “Full Time”, costituta principamente dalla performance “WPN 114” di Sergio Decarli & il Duo Lumen, idea realizzata in collaborazione con l’etichetta Parafonica Netlabel ed i Parafonisti del Baldo. A cornice di questo progetto, una mostra con opere dello stesso Sergio Decarli, Paolo Dolzan, Mirko Demattè e Ivo Fruet che è proseguita fino al 28 giugno e rappresenta un luminoso accostamento di diverse generazioni tra alcuni dei più interessanti artisti locali. Lo Spazio Event Arte concluderà le sue proposte per il mese di luglio, dal 27 fino al 9 agosto, con la mostra d’arte nazionale intolata “Small art”, dedicata ad opere di piccolo formato.

85

tmluglio


trentinoappuntamenti

La musica, l’estate, le dolomiti: l’incanto

S

aranno la graffiante voce di Noemi, la

comicità di Ale

& Franz e le note mitiche della grande Joan Baez –al Summer

Festival di Trento – a dare il benvenuto alla calda estate 2012. Un inizio scoppiettante per la stagione più attesa che, ogni anno, porta in Trentino centinaia di migliaia di turisti. In particolare, sui sentieri e sulle vette dolomitiche, dove

ancora una volta riecheggeranno i “Suoni delle Dolomiti”: in cammino verso la musica, sulle

montagne del Trentino, dal 30 giugno al 31 agosto. YTra le stelle presenti, il violinista Gidon Kremer. Sempr eper la musica, si svolgerà a Baselga di Pinè la XXI edizione di Pinè

Musica, dal 7

luglio al 1 settembre:

joan baez

J

oan Chandos Baez (New York, 9 gennaio 1941) è nota per il suo unico stile vocale, così come per il suo impegno nei diritti civili e nel pacifismo e per l’unione artistica e sentimentale con Bob Dylan. Detta “L’usignolo di Wo odstock” dopo la sua celeberrima esibizione al festival nel 1969, Joan Baez è un’icona del pacifismo e della lotta per i diritti civili, in particolare per l’opposizione alla guerra del Vietnam. Fra i suoi brani più celebri ci sono Diamonds & Rust, la cover di Phil Ochs, There But for Fortune e quella di The Band The Night They Drove Old Dixie Down, così come i brani We Shall Overcome, Love Is Just a Four-Letter Word, Farewell Angelina, Sweet Sir Galahad, Joe Hill. In Italia ebbe molto successo la sua interpretazione del brano di Gianni Morandi, C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones. Canta da più di cinquanta anni, in molte lingue. Nonostante sia considerata una folksinger, la sua musica negli anni ha spaziato anche nel rock, pop, country e gospel. Autrice di molte delle sue canzoni, è nota anche per le sue interpretazioni dei brani degli amici e colleghi Woody Guthrie, Pete Seeger, Bob Dylan, The Beatles, Jackson Browne, Paul Simon, The Rolling Stones, Stevie Wonder e molti altri. Negli ultimi anni interpreta brani di autori quali Steve Earle, Natalie Merchant e Ryan Adams. Ha un’estensione vocale di tre ottave e un particolarissimo rapido vibrato.

stagione di concerti di musica da camera

musicali e i concerti del sagrato.

e sinfonica. Tornano

14 agosto: tredici concerti sul territorio regionale tra

anche i Trekking

recital, cameristica ed incontri artistici.

Nuovo appuntamento anche con il Garda

Jazz

Festival, che proseguirà fino al 15 luglio con lo

Per il teatro, imperdibile l’esordio de “Il

deserto

dei Tartari”, tratto dal romanzo di Dino Buzzati. Una produzione che vedrà l’esordio al Forte Larino di

slogan “Il jazz ti divora”, scelto per cogliere la passione

Lardaro in Valle del Chiese. La prima nazionale dello

travolgente di chi ama il jazz.

spettacolo sarà il 28 luglio, nell’ambito del Festival

Si apre nel segno del Tibet, con il concerto del 2 luglio,

Altrotempo.

la venticinquesima edizione del Festival “Itinerari

Folk”. Dieci gli appuntamenti che verranno proposti

Per l’arte tersicorea, ecco la proposta della dodicesima edizione di Trentino Danza Estate che si svolgerà

al Giardino S. Chiara fatta eccezione per il primo live che

dal 26 agosto all’1 settembre nei diversi spazi messi a

si svolgerà in Piazza Battisti ed avrà come protagonisti

disposizione dal Comune di Tesero.

i monaci del “Tashi Lhunpo Monasterty Group” (ore 21.30, vedi foto).

luglio, indagherà la contemporaneità centrando la sua

Ancora. La quinta edizione del Festival concertistico regionale “Più 86

tmluglio

Ma c’è anche Drodesera che, dal 20 al 28

Piano” si terrà dal 25 luglio al

ricerca verso un progetto drammaturgico sulle diverse declinazioni e derivazioni del folk.


trentinoappuntamenti

Enogastronomia DEGUSTENICO 2012 Stenico. Passeggiata enogastronomica (e non solo) circa 9 km percorribili con il passeggino. Menu tipico e sfizioso. La manifestazione avrà luogo con qualsiasi condizione atmosferica. Info: Cell. 338.2457452. Folklore Tramonti da Stiff Arco. Fino a sabato 29 settembre. Rifugio Prospero Marchetti allo Stivo. Film, musica, cene etniche, degustazioni e altro ancora. Info: www.gardatrentino.it. Musica GARDA JAZZ FESTIVAL 2012 Drena. Ore 18. Castello. Ottolini -D. Agaro - Zanchini Trio. Info: www.gardajazz.com.

Musica Primiero Dolomiti Festival - brass 2012 Mezzano di Primiero. Ore 21. Arco dei Miceli (in caso di maltempo presso la Sala Civica). Quartetto d’Ottoni e Organo di Venezia. Info: www.primierodolomitifestival.it.

3 martedì Cultura Torbole Film Festival Torbole sul Garda e Nago. Ore 21.30. Centro storico. Proiezioni di film all’aperto nelle piazze di Torbole e Nago. A Torbole i luoghi delle proiezioni saranno la splendida cornice dell’ex Dogana ed il suggestivo viale d’entrata della Colonia Pavese, mentre a Nago, sarà il Parco della splendida Casa della Comunità a farla da ospite. Fino al 6 luglio. Entrata libera e gratuita. Info: www.gardatrentino.it.

Musica DOLOMITI D’INCANTO Rifugi delTrentino. Ore 11. 10 cori del Trentino renderanno omaggio alle montagne elette dall’UNESCO a Patrimonio Naturale dell’Umanità, esibendosi nei pressi di altrettanti rifugi delle Dolomiti, trasformando così l’intera provincia di Trento in un’immensa sala da concerto a cielo aperto. Alle ore 12 tutti i cori intoneranno simultaneamente uno dei classici del repertorio corale trentino: “Le Dolomiti”. Info: www.isuonidelledolomiti.it.

Musica Primiero Dolomiti Festival - brass 2012 Fiera di Primiero. Ore 10.30. Centro pedonale. Lemon Brass Quintet. Info: www.primierodolomitifestival.it.

Per i più piccoli Milan Junior Camp Riva del Garda. Vacanze sportive per ragazzi dai 7 ai 17 anni. Fino al 7 luglio. Info: Tel. 0464 554444 - info@gardatrentino.it - www.gardatrentino.it.

Musica IL MARTEDÌ DELLE BAND NINE LIVERS Trento. Ore 21.30. Giardino S. Chiara. La Band si è formata a Trento nell’autunno 2009 per volontà di Sergio e Vincenzo, chitarristi con la comune passione per il rock classico e per il blues elettrico. Si sono aggiunti successivamente Chiara (voce), Savino (basso) e Federico (batteria) che condividono le stesse idee musicali. Nel repertorio cover di Rolling Stones, ZZTop, Led Zeppelin, Aynsley Lister e Popa Chubby. Opening band: Chiaroscuro. Info: Centro Servizi Culturali Santa Chiara Tel. 0461/213834 - n. verde 800-013952; www.centrosantachiara.it.

2 lunedì Folklore TASHI LHUNPO MONASTERY GROUP Trento. Ore 21.30. Piazza C. Battisti. I monaci di Tashi Lhunpo sono in Tibet dal 1447, quando il primo Dalai Lama, Sua Santità Gyalwa Gendun Drup, vi fondò uno dei quattro più importanti centri culturali e religiosi del Tibet centrale. Grazie all’aiuto dei sostenitori occidentali della causa tibetana, il Monastero di Tashi Lhunpo ha potuto sviluppare anche in Inghilterra una forte attività educativa e culturale, dedicando un particolare interesse al canto e alle danze Cham. Info: Centro Servizi Culturali Santa Chiara Tel. 0461/213834 - n. verde 800-013952; www.centrosantachiara.it. Musica Primiero Dolomiti Festival - brass 2012 Fiera di Primiero. Ore 10.30. Centro pedonale. Ottoni Berici. Info: www.primierodolomitifestival.it.

Musica Primiero Dolomiti Festival - brass 2012 Siror. Ore 21. Piazza Municipio (in caso di maltempo presso la Sala Civica) con Nicola Fazzini 4et & Fulvio Sigurtà (Special Guest). Info: www.primierodolomitifestival.it.

4 mercoledì Cultura Primiero Dolomiti Festival - brass 2012 Tonadico. Ore 17. Palazzo Scopoli. Masterclass con il Prof. Gabriele Cassone: “Storia ed evoluzione della tromba, dal barocco ai giorni nostri” . Info: www.primierodolomitifestival.it. Musica Primiero Dolomiti Festival - brass 2012 Fiera di Primiero. Ore 10.30. Centro pedonale. Gruppo ottomi del Conservatorio “A. Pedrollo” di

Curcu & Genovese Associati S.r.l. - Südtiroler Studio S.r.l. - riproduzione vietata

1 domenica

La soluzione per i Vostri rifiuti di cantiere! Numero verde

800 726 116 Per un’offerta personalizzata:

0471 195195 87

tmluglio


trentinoappuntamenti libati se cucinati con sapienza e amore. Questo è quello che fanno ogni giorno i nostri ristoratori: trasformano un pugno di farina in una gustosa polenta o in uno sfizioso dessert, raccolgono i primi funghi di stagione e creano invitanti antipasti e primi piatti, selezionano i migliori frutti di bosco per dar vita a aperitivi e trionfi di dessert. Sono le antiche ricette di una volta, rivisitate e rinnovate, sono gli antichi sapori conditi con un pizzico di creatività. Presso Albergo Ristorante Al Bosco, Albergo Ristorante Al Sindech, Malga Doss del Bue, Agritur Martinelli, Rifugio Maranza, Speckstube. Fino al 5 agosto. Info: www.eventivigolana.com.

Vicenza. Info: www.primierodolomitifestival.it. Musica Primiero Dolomiti Festival - brass 2012 Tonadico. Ore 21. Chiesa di San Sebastiano. Concerto tromba e organo. Gabriele Cassone & Antonio Frigè. Info: www.primierodolomitifestival.it. Musica GARDA JAZZ FESTIVAL 2012 Riva del Garda. Ore 21.30. Hotel Du Lac et Du Park. Ada Montellanico Trio. Info: www.gardajazz.com. Musica I suoni delle dolomiti - ITALIAN SAXOPHONE QUARTET Tenno. Ore 14. Rifugio San Pietro. La specialità dell’Italian Saxophone Quartet è quella di eseguire trascrizioni di brani classici e composizioni scritte appositamente per una delle più ricche e variegate famiglie di strumenti. Bach, Scarlatti, Pärt, Nyman, Ros, Romero, Tariverdiev, Rota, Troilo e Piazzolla nel solco dello strumento inventato da Adolphe Sax. Info: Tel. 0464.554444; www. gardatrentino.it.

5 giovedì Cabaret Trento summer festival 2012 - Ale e Franz Trento. Ore 21. Piazza Fiera. Ale e Franz, due comici affermati che godono da tempo della ribalta televisiva e si fanno interpreti di una comicità intelligente e stralunata. Info: Centro Servizi Culturali Santa Chiara Tel. 0461/213834 - n. verde 800-013952; www.centrosantachiara.it. Folklore Per il centro sotto le stelle Vigolo Vattaro. Tutti i giovedì sera il centro storico di Vigolo Vattaro prende vita con negozi e bar aperti e tanta animazione a cura della Pro

88

tmluglio

Loco di Vigolo Vattaro, un ritorno alla tradizione della passeggiata dopo cena: Info: www.eventivigolana.com. Folklore Per il centro sotto le stelle Vigolo Vattaro. Tutti i giovedì sera il centro storico di Vigolo Vattaro prende vita con negozi e bar aperti e tanta animazione a cura della Pro Loco di Vigolo Vattaro, un ritorno alla tradizione della passeggiata dopo cena: Info: www.eventivigolana.com. Musica Primiero Dolomiti Festival - brass 2012 Fiera di Primiero. Ore 10.30. Centro pedonale. Brass Ensemble con la Scuola Musicale di Primiero. Info: www.primierodolomitifestival.it. Musica Primiero Dolomiti Festival - brass 2012 Imer. Ore 21. Piazza Municipio (in caso di maltempo presso le Sieghe di Imer) con la Mo’ Better Band. Info: www.primierodolomitifestival.it. Musica GARDA JAZZ FESTIVAL 2012 Riva del Garda. Ore 21.30. Rocca. Giordano Grossi Quartet “Old stories”.Info: www.gardajazz.com.

Folklore carnevalestate cabaret Pergine Valsugana. Ore 22. Con Alessandro Maida, Daniele Sorisi, Erika Bettin, Giorgio Bertolotti, Davide De Bardi, Giulio Lanfranco. Uno show stravagante, tra poesia e follia, dove il circo contemporaneo incontra la danza e il teatro. Il pazzo streep-tease di un postino in monociclo, un giocoliere alle prese con una palla gigante, un collettivo di danza spermatozoide: questi sono solo alcuni degli ingredientidel Magda Cabaret.. Info: 0461.530179; info@perginefestival.it; www. perginefestival.it. Folklore carnevalestate 2012 Pergine Valsugana. Parco Tre Castagni. Ore 18-24. Jukebox conTrutitrek: spettacolo di cabaret musicale, fra poesia e pizzichi di comicità, ideale per tutte le età; Kalabazi con Jessica Arpin; Mon oncle le bossu con Dado: uno spettacolo dove l’ordinario diviene assurdo e l’assurdo diviene ordinario; Scrambled eggs con Andrea Farnetani: una ricetta facile e gustosa: giocoleria, equilibrismo, comicità e un pizzico di improvvisazione da mescolare con leggerezza in una valigia; Alla ricerca dell’applauso perfetto con Mastro Scannavino: un folle esperimento fatto di gags,

giocoleria e magia per terminare con l’esibizione che ha lanciato questo artista nel panorama mondiale: l’uomo nel pallone! Cocktail a base di piccoli frutti con Cafè Non Sense: fantasiose combinazioni di sapori che daranno vita a deliziosi cocktail. Anche il 7 luglio. Info: 0461.530179; info@perginefestival.it; www. perginefestival.it. Montagna WALKING BRASS PASSEGGIATA MUSICALE NELLA NATURA Transacqua. L’iniziativa è stata ideata per far conoscere ed apprezzare gli incantevoli scenari della Val Giasinozza nel Comune di Transacqua. L’itinerario è una facile passeggiata tra prati e boschi, ideale per ogni età, accompagnati dalle Guide del Parco Naturale Paneveggio e San Martino, partendo dall’Agritur le Vale e passando per il Rifugio Caltena, dove si trovano dei parcheggi per le auto. Sul luogo del concerto si arriva solamente a piedi. Orari di partenza della passeggiata: ore 13.30 Agritur Le Vale (info: 0439/64722) passeggiata di 50 minuti, con tratto iniziale in salita; ore 14 Rifugio Caltena (info: 0439/62879) passeggiata di 30 minuti, percorso pianeggiante su strada sterrata; ore 15 inizio concerto con il gruppo Controquintetto in Val Giasinozza “Col dei Nanini”. Info: www.primierodolomitifestival.it. Musica Primiero Dolomiti Festival - brass 2012 Fiera di Primiero. Ore 10.30. Centro pedonale. Mo’ better band. Info: www.primierodolomitifestival.it. Musica Primiero Dolomiti Festival - brass 2012 Transacqua. Ore 15. Val Giasinozza “Col dei Nanini”. Controquintetto. Artista ospite il Soprano Alessandra Meozzi. Info: www. primierodolomitifestival.it.

Musica XV° edizione incontri internazionali MUSICA DI MEZZA ESTATE 2012 - FOLIES D’ESPAGNE Caldonazzo. Ore 21. Luca Lucini, chitarra; Matteo Falloni, pianoforte su musiche di Granados-AlbenizFalloni. Info: www.comune.caldonazzo.tn.it.

6 venerdì Enogastronomia Menù d’estate La campagna è ricca di prodotti semplici che diventano piatti pre-

Sala riunioni - Sala Banchetti TRENTO Via Pomeranos, 2 Loc. Mattarello Tel. 0461/944545 www.adigehotel.it


trentinoappuntamenti Musica GARDA JAZZ FESTIVAL 2012 Canale diTenno. Ore 21.30. Rocca. Rosario Bonaccorso, Francesco Cafiso Duo. Info: www.gardajazz.com. Musica Trento summer festival 2012 - Noemi in concerto Trento. Ore 21.00. Piazza Fiera. Noemi: un’interprete giovane ma già affermata e apprezzata da critica e pubblico. Noemi, forte della partecipazione a Xfactor e a due edizioni del Festival di Sanremo, è un’artista emergente che piace ai giovani e a tutti coloro che seguono le novità della scena musicale italiana. Info: Centro Servizi Culturali Santa Chiara Tel. 0461/213834 - n. verde 800-013952; www.centrosantachiara.it. Musica I suoni delle dolomiti fanfara tirana Val Rendena, Doss del Sabion. Ore 14. Busa del Grual. Le melodie della Fanfara Tirana sono affidate ai fiati ed esprimono la tipica cantabilità del Sud dell’Albania e dell’area di Tirana. Canti carichi di vitalità, sostenuti e sospinti da incredibili tempi dispari in 7/8 e 9/8, cui vengono alternati frenetici brani provenienti dal Nord del Paese e dal Kosovo. Info: Tel. 0465.501007; www.campigliodolomiti.it. Musica Oltrasuoni Festival 2012 Dro. Ore 20. Centro sportivo Oltra. Peter Pan Speed rock - Gonzales - Upload Festival Band Winner. Ingresso gratuito. Info: www. oltrasuoni.it. Musica Recital del Maestro Bruno Canino Trento. Ore 20.45. Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas sotto piazza Cesare Battisti a Trento. Con la partecipazione di Sylvie Gazeau e Serena Canino violino, Igor Delaiti fagotto, Nicola Zuccalà clarinetto, Marika Lombardi oboe. Musiche di Poulenc, Janàcek, Casella, Khachaturian, Petrassi. Info: www.trentinocultura.net.

7 sabato Famiglia Pergine Spettacolo aperto - WEAR IT LIKE A CROWN Pergine Valsugana. Ore 21.15. Circo Parco Tre Castagni. Cirkus Cirkör. Sei diversi ed eccentrici personaggi che combattono con i propri dilemmi. Si sentono soli sulla terra ma ognuno trova il proprio modo per avvicinarsi agli altri. Palline da ping pong, coltelli, una motosega, sacchetti di plastica, aspirazione di tazze. Oggetti che incomprensibilmente divengono mezzi del comunicare. Uomini e donne, apparentemente privi di carattere arrotolati in archetipi

da fiaba, si svelano al pubblico in un palcoscenico rotante, dove si muovono in un mondo di illusioni, giochi d’ombre, acrobazie e lanci di coltelli. Uno sfondo onirico dove il caos, con tutta la sua apparente crudeltà, può diventare magia. Info: 0461.530179; info@perginefestival.it; www. perginefestival.it. Folklore ANA ALCAIDE Trento. Ore 21.00. Giardino S. Chiara. Ana Alcaide: voce, nyckelharpa, violino; Rafa Del Teso: mandola, chitarra; Renzo Ruggiero: basso acustico, nyckelharpa; Bill Cooley: psalterio, santur, oud, percussioni. Il concerto attinge a melodie mediterranee, utilizza una notevole varietà di stili e timbriche, si ispira a testi legati alla storia della cultura giudeo-spagnola e rappresenta una sintesi affascinante della ricerca sulle connessioni e i legami tra le diverse radici musicali della penisola iberica. Le canzoni di Ana Alcaide parlano di amori impossibili tra ebrei e cristiani e di antiche leggende e avventure che emergono dalla storia dei quartieri di Toledo. Info: Centro Servizi Culturali Santa Chiara Tel. 0461/213834 - n. verde 800-013952; www.centrosantachiara.it.

Complementi d’arredo. Articoli da regalo. Lista nozze.

Babla Casa

Viale Dante, 9 LEVICO TERME Musica GARDA JAZZ FESTIVAL 2012 Arco. Ore 21.30. Castello. Quartetto Alrededores, Javier Girotto. Info: www.gardajazz.com. Musica Trento summer festival 2012 - Joan Baez in concerto Trento. Ore 21.00. Piazza Fiera. Il cartellone del ˝Trento Summer Festival˝ è stato pensato per accontentare generazioni e gusti molto diversi: Joan Baez, ormai un classico, è in grado di attrarre un pubblico intergenerazionale visto che, da Woodstock in poi, le sue canzoni hanno superato indenni le epoche e l’evolversi dei gusti musicali. Info: Centro Servizi Culturali Santa Chiara Tel. 0461/213834 - n.

verde 800-013952; www.centrosantachiara.it. Musica I suoni delle dolomiti QUINTETTO DELL’OPERA DI MILANO, BANDA SOCIALE DI TESERO Val di Fiemme, Latemar. Ore 14. Passo Lavazé. La tradizione bandistica in Trentino si incontra con ottoni classici. Info:Tel. 0462.241111; www.visitfiemme.it . Musica Oltrasuoni Festival 2012 Dro. Ore 20. Centro sportivo Oltra. The Buzzcocks - The Dandies - the Horrible Porno Stuntmen. Ingresso gratuito. Info: www.oltrasuoni.it.

Folklore carnevalestate PARATA DEI SETTE PECCATI Pergine Valsugana. Ore 19. Centro storico. I sette peccati capitali in un’inedita interpretazione spettacolare apriranno la festa del 7 luglio attraversando il centro storico. Uno show itinerante, una parata che coinvolge artisti e associazioni nella realizzazione di un grande evento partecipato. La città di Pergine sarà attraversata da un’esplosione di musica, ballo, teatro di strada, canto, costumi, maschere, pupazzi e tanto altro ancora. Info: 0461.530179; info@ perginefestival.it; www.perginefestival.it. Musica Primiero Dolomiti Festival - brass 2012 Fiera di Primiero. Ore 10.30. Centro pedonale. Gruppo musicale città di Mogliano. Info: www. primierodolomitifestival.it. Musica Primiero Dolomiti Festival - brass 2012 Transacqua. Ore 21. Auditorium di Primiero. Concerto Mnozil Brass (Austria). Biglietti Euro 20 intero (posti non numerati) e Euro 10 ridotto per gli allievi della Scuola Musicale di Primiero, per i ragazzi fino ai 18 anni, per i Soci della Cooperazione di Consumo trentina possessori di Carta “In Cooperazione”. Info: www.primierodolomitifestival.it.

SELEZIONE REGIONALE levicoland & “la cantina pizzeria-ristorante tex-mex” presso

venerdì 20 luglio 2012, ore 21:00

levico terme - via traversa lido, 5

info prenotazione tavoli: tel. 0461/706087

89

tmluglio


trentinoappuntamenti 9 lunedì Danza APPARIZIONI 2012 MILONGUEANDO POR LA CALLE FOREVER TANGO! Riva del Garda. Ore 21.30. Piazza delle Erbe (in caso di pioggia: Portici del Municipio). Serata di tango argentino organizzata in collaborazione con gli insegnanti e allievi del CDM di Rovereto. Con Sabina Micheli e Giulio Bedin. Musicalizador Beppe Speccher. Info: cultura@comune.arco.tn.it. Musica carnevalestate ska-j in concerto Pergine Valsugana. Ore 22. Marie Curie (Ex Op). Gli SKA-J, gruppo storico del panorama veneziano nato dalla scissione dei Pitura Freska, propongono musica jazz in veneziano arrangiata in chiave afro-jamaicana. Con una storia di tutto rispetto, 10 dischi e 550 concerti alle spalle, tour, radio e apparizioni televisive, questa band promette un’esplosione di suoni capace di far ballare e saltare tutti. Quest’anno festeggiano il loro decimo compleanno con la pubblicazione di “Cielo! Mio Marito!! 10 anni con gli Ska-J”. Info: 0461.530179; info@perginefestival.it; www. perginefestival.it.

8 domenica Cultura I suoni delle dolomiti ERRI DE LUCA Il turno di notte lo fanno le stelle Val di Fassa, Dolomiti. Ore 14. Rifugio Vajolet. Scrivere e arrampicare: Erri De Luca ama fare entrambe le cose. Il suo racconto “Il turno di notte lo fanno le stelle” sta per diventare un cortometraggio girato proprio in Trentino. Racconto e cortometraggio raccontano una storia doppia: una donna e un uomo decidono di scalare una montagna insieme per festeggiare l’inizio di una nuova vita regalata da un’operazione a cuore aperto. Erri de Luca si è ispirato alla vicenda di Kelly Perkins, scalatrice californiana trapiantata di cuore che, dopo l’intervento, ha continuato a scalare le cime delle montagne e della vita. Info: Tel. 0462.609670; www.fassa.com. Folklore FESTA DEGLI ALPINI NagoTorbole. Malga Zures. Festa di montagna con spettacoli musicali e cucina tipica. Folklore carnevalestate L’ACCHIAPPASUONI Pergine Valsugana. Ore 18 e 20.30. Parco Tre Castagni. Shh... che bello ascolta! Un’iniziativa del Museo delle Scienze di Trento

90

tmluglio

In collaborazione con Federazione provinciale delle Scuole materne e Scuola musicale Minipolifonici Trento. Siete mai stati attenti al rumore dei vostri passi? Avete mai origliato i suoni dell’ambiente che ci circonda? L’Acchiappasuoni è un laboratorio di teatro-scienza dedicato ai bambini che permette di stimolare l’ascolto partendo dal paesaggio sonoro in cui viviamo. Info: 0461.530179; info@perginefestival.it; www. perginefestival.it. Musica GARDA JAZZ FESTIVAL 2012 NagoTorbole. Ore 21.30. Chiesa SS. Trinità. Javier Girotto solo. Info: www.gardajazz.com. Musica 31A RASSEGNA ORGANISTICA CORALE E STRUMENTALE Arco. Ore 21. Chiesa di Bolognano. Duo violino-organo. Info: www. gardatrentino.it. Musica carnevalestate DEDICATO A THAD JONES Pergine Valsugana. Ore 21.15. Circo Parco Tre Castagni. Sullo sfondo degli anni Settanta il concerto riprende i lavori del famoso trombettista americano Thad Jones, cui è dedicato l’ultimo dei progetti della FaRe Jazz Big Band. Una serie di accattivanti arrangiamenti tra i quali Us, Ahunk-Ahunk, A Child Is Born, Big Dipper. Tre sezioni di fiati (sassofoni, trombe e tromboni) e una sezione ritmica (piano, chitarra, contrabbasso, percussioni e batteria) compongono questa effervescente Jazz Band che coinvolge musicisti di formazione eterogenea provenienti da tutto il Trentino. Special guest di questo affascinante viaggio musicale il trombettista Davide Ghidoni. Un’affascinante viaggio nel mondo del Jazz. Info: 0461.530179; info@ perginefestival.it; www. perginefestival.it.

Folklore ORCHESTRA POPOLARE DELLE DOLOMITI Trento. Ore 21.30. Giardino S. Chiara. L’origine di questo progetto risiede in un importante ritrovamento di manoscritti di danze popolari. Quaderni scritti in bella calligrafia dai musicisti delle tante orchestrine che, fino a qualche decennio fa, popolavano la vita dei paesi delle valli dolomitiche tra Veneto, Trentino e Sudtirolo. L’orchestra propone un repertorio inedito dove regna sovrano il principe delle danze, il valzer, accanto a balli di origine molto più antica come le monferrine, la quadriglia, il galop, la villotta, il varsovien, la sottis, la gavotta. Info: Centro Servizi Culturali Santa Chiara Tel. 0461/213834 - n. verde 800-013952; www.centrosantachiara.it. Musica pergine spettacolo aperto - cesare piccolo con blind date Pergine Valsugana. Ore 21.15. Marie Curie (ex ospedale psichiatrico). Una magica formula: lucebuio-luce. Un concerto per pianoforte unico al mondo, totalmente improvvisato nel buio assoluto. Una dimensione per emozionarsi e abbandonare i propri timori ed entrare in contatto con la parte più intima della propria esistenza, ritrovando il volto ancestrale della musica. Info: 0461.530179; info@perginefestival.it; www. perginefestival.it.

10 martedì Cultura I suoni delle dolomiti MARIO TOZZI - La regina è nuda Val di Fassa, Marmolada. Ore 14. Col de Paussa. Il mantello di ghiaccio che ricopre la Marmolada ha ormai gli anni contati: perché questo avviene? Quali sono gli effetti? Quanto vale l’acqua ghiacciata che sparirà dalla Marmolada? Come cambieranno il paesaggio e le tradizioni del luogo? Domande che Mario Tozzi si pone per cercare una risposta e renderci partecipi di una problematica ambientale che riguarda tutti. Info: Tel. 0462.609600; www.fassa.com.

Folklore 100 NOTES ON A SUMMER’S NIGHT Torbole sul Garda. Ore 18-23.30. Vie del centro. Concerti e musica. Musica IL MARTEDÌ DELLE BAND BILLY AND THE CRAZY DOGS Trento. Ore 21.30. Giardino S. Chiara. Sulla scena musicale rock’n’roll da più di 20 anni, propongono i classici del rock’n’roll anni ‘50, ma anche brani originali in lingua spagnola. Il gruppo, formatosi in Argentina, è da circa un anno in Italia e in Trentino si è già esibito in una quarantina di concerti. Ne fanno parte Ariel Virotti (chitarra e voce), Walter Del Ferro (chitarra), Graciela Montanè (voce), Roberto Buffa (batteria) e Gianni Carner (contrabbasso). Opening band: Stargazer. Info: Centro Servizi Culturali Santa Chiara Tel. 0461/213834 - n. verde 800-013952; www.centrosantachiara.it. Teatro pergine spettacolo aperto - collectif bonheur intérieur brut Pergine Valsugana. Ore 21.15 e ore 23. Marie Curie (ex ospedale psichiatrico). Ticket è l’esperienza forte e coinvolgente dell’immigrazione clandestina. È teatro di documentazione e d’urgenza, che ci introduce alla conoscenza fisica del viaggio, della vertigine dello smarrimento e della speranza di una vita migliore. Il pubblico viene condotto all’interno di un camion e messo in una condizione di clandestinità. Qui vive sulla propria pelle quello che è il viaggio dei clandestini verso la speranza. Ad accompagnarli due diverse storie: quella di due uomini e di una donna che raccontano il loro vissuto. Al termine della performance segue un dibattito con l’ideatore e realizzatore del progetto, Jack Souvant. Info: 0461.530179; info@perginefestival.it; www. perginefestival.it.

11 mercoledì Musica I suoni delle dolomiti - GILLES APAP, MYRIAM LAFARGUE Monte di Mezzocorona. Ore 14. Malga Kraun. Gilles Apap, già pupillo di un grande Maestro come Yehudi Menuhin, è un violinista capace di passare da Bach alla musica gipsy, da Scarlatti alla musica tradizionale irlandese e francese con la medesima passione e devozione interpretativa. Nella sua musica repertorio colto e popolare convivono dunque in completa armonia. Un tocco particolare lo aggiunge la fisarmonica di Myriam Lafargue, che di Apap è partner artistica di lunga data. Info: 349.4456793 - 0461.603288; www.pianarotaliana.it.


trentinoappuntamenti Musica pergine spettacolo aperto - Il tribuno di M. Kagel Pergine Valsugana. Ore 21.15. Circo Parco Tre Castagni. Con Dario Vergassola e l’Orchestra J Futura. Direttore: Maurizio Dini Ciacci. Info: 0461.530179; info@perginefestival.it; www. perginefestival.it. Teatro KASSANDRA archeologia dell’anima Riva del Garda. Ore 20.45. Scavi di San Martino. Spettacolo teatrale. Info: www.gardatrentino.it. Teatro pergine spettacolo aperto - collectif bonheur intérieur brut Pergine Valsugana. Ore 21.15 e ore 23. Marie Curie (ex ospedale psichiatrico). Ticket è l’esperienza forte e coinvolgente dell’immigrazione clandestina. È teatro di documentazione e d’urgenza, che ci introduce alla conoscenza fisica del viaggio, della vertigine dello smarrimento e della speranza di una vita migliore. Il pubblico viene condotto all’interno di un camion e messo in una condizione di clandestinità. Qui vive sulla propria pelle quello che è il viaggio dei clandestini verso la speranza. Ad accompagnarli due diverse storie: quella di due uomini e di una donna che raccontano il loro vissuto. Al termine della performance segue un dibattito con l’ideatore e realizzatore del progetto, Jack Souvant. Info: 0461.530179; info@perginefestival.it; www. perginefestival.it.

12 giovedì Cultura CASTEL NANNO, storia e personaggi madruzziani Nanno. Ore 20.30. Castello. A 500 anni dalla nascita di Cristoforo Madruzzo. Interventi dell’arch. Antonello Adamoli e della prof.ssa Luisa Gretter autrice della biografia su Alfonsina Gonzaga Madruzzo. Enogastronomia 10 Anni del Fior di Bosco Hotel Fior di Bosco. Ore 20. Festeggia il 10° anno di apertura con prosecco e stuzzichini, birra, strauben e tanta musica. Info: info@hotelfiordibosco.it Folklore MELINGO Trento. Ore 21.30. Giardino S. Chiara. Daniel Melingo: voce, chitarra, clarinetto; Rodrigo Guerra: chitarra elettrica bouzouki, coro; Diego Trosman: chitarra, coro; Facundo Torres: bandoneon, coro; Romain Lécuyer: contrabbasso, coro; Anne Le Pape: violino. Il suo è un proto-tango intrigante e contemporaneo, ma è sopratutto un nuovo tango cancion che utilizza - come fece Gardel - il linguaggio che era diffuso nelle bettole

e nei luoghi di malaffare. La voce di Melingo è l’ultimo ingrediente di questa intrigante ricetta: scura e profonda, surreale e ipnotica, romantica e nostalgica, esprime tutta l’intesità e l’intreccio tra vita e musica che caratterizza l’esistenza stessa di questo artista e l’humus da cui è nato lo spirito del tango. Info: Centro Servizi Culturali Santa Chiara Tel. 0461/213834 - n. verde 800-013952; www.centrosantachiara.it. Folklore RIDENDRO E SCHERZANDRO Dro. Ore 20. Piazza della Repubblica. Festa comico-musicale. Fino al 15 luglio. Info: www.gardatrentino.it. Folklore Concorso Nazionale Miss Italia Riva del Garda. Ore 22.30. Spiaggia Olivi. Preselezioni regionali di Miss Italia. Folklore Per il centro sotto le stelle Vigolo Vattaro. Tutti i giovedì sera il centro storico di Vigolo Vattaro prende vita con negozi e bar aperti e tanta animazione a cura della Pro Loco di Vigolo Vattaro, un ritorno alla tradizione della passeggiata dopo cena: Info: www.eventivigolana.com. Musica GARDA JAZZ FESTIVAL 2012 Riva del Garda. Ore 21.30. Bolton School Bigband. Info: www. gardajazz.com. Musica I suoni delle dolomiti PATRIZIA LAQUIDARA Primiero Pale di San Martino. Ore 14. Prati di San Giovanni. Patrizia Laquidara è nata in Sicilia ma si è attaccata alla terra di adozione, il Veneto, al punto da dedicarle uno dei più bei dischi italiani usciti nell’ultimo anno, Il canto dell’Anguana, realizzato assieme al gruppo folk Hotel Rif e vincitore della Targa Tenco 2011. L’album, cantato nel dialetto dell’Altovicentino, è ispirato a una creatura leggendaria per metà donna e per metà serpente: una duplice fisionomia tradotta musicalmente nel felice connubio fra tradizione e modernità che pervade canzoni dalla palpabile tensione espressiva. Info: Tel. 0439.62407; www. sanmartino.com. Musica BANDE IN VETRINA Caldonazzo. Ore 21. Tradizionale concerto in “Corte Celeste”. Presentazione CD. Teatro pergine spettacolo aperto - Il tribuno di M. Kagel Pergine Valsugana. Ore 18-24. Un percorso sensoriale tra video, teatro e installazioni attraverso la

91

tmluglio


trentinoappuntamenti città e gli spazi dell’ex Ospedale Psichiatrico, a cura di artisti e compagnie a km zero. Il Bando di produzione ha fatto emergere una rosa di candidature, tutte di alto livello, provenienti sia da soggetti singoli sia da gruppi operanti in differenti settori artistici. Con GAP, Gaetano Liberti, Sara Maino, Angelo Demitri Morandini, Plamen Solomonski, Teatri Assortiti, Luca Valenzin / Margherita Giuliani, Geraldine Pilgrim, Bacaci Sjenki / Shadow Casters. Info: 0461.530179; info@perginefestival.it; www. perginefestival.it.

13 venerdì Cultura Trekking con l’autore Lagorai. Erri De Luca unirà la sua passione per la montagna a quella per la letteratura e farà conoscere a tutti i partecipanti i segreti de “Il torto del soldato”, uscito nel 2012. Info: Apt Valsugana Lagorai-Terme-Laghi Tel. 0461.727700; info@ valsugana.info. Musica GARDA JAZZ FESTIVAL 2012 Torbole sul Garda. Ore 21.30. Area S. Maria. Marshall & Petrella “Tubolibre”. Info: www.gardajazz.com.

Nei mesi di luglio e agosto l’Enoteca provinciale del Trentino è aperta ogni giovedì e sabato dalle 17.00 alle 22.00. I laboratori enogastronomici del giovedì e del sabato vi danno appuntamento al mese di settembre.

Per scoprire le altre iniziative dell’Enoteca: www.enotecadeltrentino.it Palazzo Roccabruna: Via SS. Trinità, 24 - 38122 Trento Per info e prenotazioni: tel. 0461/887101 in orario di ufficio

92

tmluglio trentinomese-luglio12.indd 1

Musica I suoni delle dolomiti CRISTINA DONà Dolomiti di Fassa. Ore 14. Gardeccia. Canzone d’autore e rock: attorno a questo binomio si è sviluppato il percorso artistico di Cristina Donà. I suoi album, l’ultimo dei quali è Torno a casa a piedi del 2011, vengono sempre ben accolti dalla critica che della cantatrice milanese sottolinea ogni volta la capacità di scrivere canzoni raffinate e mai banali. Info: Tel. 0462.609620; www.fassa.com. Musica Risonanze Romantiche Trento. Ore 20.45. Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas sotto piazza Cesare Battisti a Trento. Con Matteo Carminati e Dora Cantella pianoforte, Serena Canino violino, Françoise Renard viola, Roberta Ruffilli violoncello, Marika Lombardi oboe. Musiche di Beethoven, Brahms, Strauss. Info: www. trentinocultura.net.

14 sabato Cultura Trekking con l’autore Lagorai. Erri De Luca unirà la sua passione per la montagna a quella per la letteratura e farà conoscere a tutti i partecipanti i segreti de “Il torto del soldato”, uscito nel 2012. Info: Apt Valsugana Lagorai-Terme-Laghi Tel. 0461.727700; info@ valsugana.info. Folklore Concorso Miss Italia Arco. Ore 21.30. Viale delle Palme. Preselezioni regionali di Miss Italia.

19/06/12 11:25

Musica GARDA JAZZ FESTIVAL 2012 Torbole sul Garda. Ore 21.30. Chiesa di S. Maria / Chiesa di S. Andrea. Livio Minafra Piano solo. Info: www.gardajazz.com. Musica I suoni delle dolomiti - GIDON KREMER, DANIIL TRIFONOV Paneveggio. Ore 11. Baita Premessaria. Un luogo ideale ad accogliere le sonorità di strumenti antichi e le altrettante preziose esecuzioni di interpreti di fama internazionale. Primi ad esibirsi in questo tabernacolo della musica, uno dei più illustri violinisti in attività e un giovane, prodigioso talento del pianoforte. Anche domenica 15 luglio. Info: Ingresso a pagamento € 20, per un massimo di 50 persone. Biglietti in prevendita a partire dall’1 luglio presso l’ufficio di Predazzo dell’APT Val di Fiemme o con carta di credito attraverso l’ufficio booking Tel. 0462.501237 241111; www.visitfiemme.it. Per i più piccoli Antichi tesori Caccia al tesoro Riva del Garda. Ore 15. Sito archeologico San Martino. Un’avvincente caccia al tesoro per scoprire antiche vicende del suggestivo sito archeologico di Monte S.Martino in età romana. Per bambini di età minima 7 anni, accompagnati. Lingue italiano e inglese. Prenotazione obbligatoria. Info: www.gardatrentino.it. Talk show pergine spettacolo aperto - IN TUTTI I SENSI Neuroscienze show Pergine Valsugana. Ore 21.15. Circo Parco Tre Castagni. Serata alla scoperta delle incredibili caratteristiche dei nostri sensi. Condotta da Patrizio Roversi, nella veste di investigatore curioso e intraprendente, e animata da neuroscienziati internazionali quali Lawrence Rosenblum, Charles Spence e Francesco Pavani, il talk-show rivoluzionerà le vostre idee su cosa siano e su come funzionino i sensi. A cura di Francesca Bacci. Info: 0461.530179; info@perginefestival.it; www. perginefestival.it.

15 domenica Musica GARDA JAZZ FESTIVAL 2012 Riva del Garda. Ore 21.30. Palameeting. Concerto conclusivo Garda Jazz. “Prism” Dave Holland, Kevin Eubanks, Craig Taborn, Eric Harland. Info: www. gardajazz.com.

16 lunedì Folklore BASSEKOU KOUYATE & NGONI BA Trento. Ore 21.30. Giardino S. Chiara. Nato sulle sponde del Niger, Bassekou ha imparato gio-


trentinoappuntamenti vanissimo a suonare lo ngoni, un liuto arcaico di cui oggi è un maestro riconosciuto in tutta l’Africa. A metà degli anni Ottanta Bassekou è entrato in contatto con un altro straordinario musicista della nuova generazione, il suonatore di kora Toumani Diabate, assieme al quale ha saputo trasformare le antiche tradizioni adattandole alla modernità, aprendo così la musica dei griot al resto del mondo. Info: Centro Servizi Culturali Santa Chiara Tel. 0461/213834 - n. verde 800013952; www.centrosantachiara.it. Musica MusicaRivaFestival Riva del Garda. Cortile della Rocca - Piazza 3 Novembre. Incontro internazionale di giovani musicisti. Eccezionale connubio fra approfondimento, studio e spettacolo, il festival mette in scena ogni sera, fino al 5 agosto, spettacoli offerti dai docenti dei corsi di specializzazione in diverse discipline della musica classica e lirica, dalla direzione d’orchestra al canto, dal pianoforte al violino, oltre a spettacoli di ospiti provenienti da compagnie e teatri nazionali ed internazionali.Tra gli artisti che, nel corso degli anni, sono stati ospitati a musicaRivafestival ricordiamo Yuri Ahronovitch, Gloria Gaynor, il Coro dell’Armata Rossa, Paul Simon, Renato Bruson, Placido Domingo, Gilberto Gil, Giancarlo Menotti, Uri Caine e molti altri. Info: www.gardatrentino.it.

19 giovedì Famiglia Caldonazzo a misura di bimbo Caldonazzo. Piazza del Municipio. Ore 20: spettacolo di teatroscienza a cura del Museo della scienza; truccabimbi e sculture di palloncino con Cristiana; giochi vari a cura degli animatori di Sportivando. Ore 21.30: Cristina Plancher in concerto. Folklore Per il centro sotto le stelle Vigolo Vattaro. Tutti i giovedì sera il centro storico di Vigolo Vattaro

prende vita con negozi e bar aperti e tanta animazione a cura della Pro Loco di Vigolo Vattaro, un ritorno alla tradizione della passeggiata dopo cena: Info: www.eventivigolana.com. Musica I suoni delle dolomiti PAVEL BERMAN, I VIRTUOSI ITALIANI Altopiano del Tesino, Passo del Brocon. Ore 14. Malga Cavallara. I Virtuosi Italiani coltivano il repertorio classico e barocco, ma da sempre si spingono oltre i generi musicali consolidati, come attestano le collaborazioni con Goran Bregovic, Chick Corea, Uri Caine,

Paolo Fresu, Michael Nyman, Franco Battiato e Ludovico Einaudi. Info: Tel. 0461.727730 - 727700; www.valsugana.info.

20 venerdì Musica I suoni delle dolomiti mario brunello Val di Sole, Cevedale. Ore 11. Rifugio Mantova al Vioz. Con questa sua nuova impresa da grande musicista e appassionato di montagna, il violoncellista veneto intende coronare la lunga serie di esecuzioni che lo hanno visto protagonista sulle Dolomiti.

Musica BANDE IN VETRINA Caldonazzo. Ore 21. Boroughbridge High School - UK.

17 martedì Musica IL MARTEDÌ DELLE BAND SEVEN DEADLY FOLKS Trento. Ore 21.30. Giardino S. Chiara. Il Gruppo nasce nell’aprile 2011 ad Aldeno e comprende Luca Rossi (batteria), Stefano Postal (banjo), Davide Butturini (chitarre), Marino Dalpiaz (viola), Alessandro Cimadom (voce), Cristina Cimadom (flauto) e Luca Tasin (basso). Il loro genere segue le influenze Irish, passando dal folk italiano e non tralasciando la musica tradizionale irlandese. Opening band: Lemon Crow feet. Info: Centro Servizi Culturali Santa Chiara Tel. 0461/213834 - n. verde 800-013952; www.centrosantachiara.it. Musica musicarivafestival 2012 Riva del Garda. Fino al 4 agosto. Info: www.musicarivafestival.com.

18 mercoledì Folklore Concorso Miss Italia Mezzolombardo. Ore 21.30. Piazza. Preselezioni regionali di Miss Italia.

93

tmluglio


trentinoappuntamenti Il concerto sarà anche l’occasione per raccontare l’esperienza appena vissuta durante i tre giorni di trekking con Isabelle Faust. Info: dalle 15 alle 19 Tel. 0463.753100; www.valdisole.net. Musica MELODIE SOTTO LE STELLE DAL VELIERO Riva del Garda. Ore 21.30. Centro storico. Violini ed Opera dal veliero Siora Veronica. Info: www. gardatrentino.it. Musica BANDE IN VETRINA Caldonazzo. Ore 21. Tradizionale concerto nella “Villa” con la partecipazione della Big Band Emertsham (Germania). Teatro DRODESERA 2012 Dro. Centrale idroelettrica di Fles. Performing Art Festival. Contenuti, linguaggi e nuove tendenze del teatro italiano. Giunge a 32 anni di attività drodesera FIES e il festival, da sempre una vera e propria fabbrica dell’arte, dà spazio alle ultime produzioni di realtà artistiche emergenti del nuovo teatro italiano. Fino al 30 luglio. Info: www.gardatrentino.it; www. centralefies.it.

22 domenica Musica BANDE IN VETRINA Caldonazzo. Ore 9. 25a Fondazione Compagnia Schützen - Caldonazzo e Pergine Valsugana.

23 lunedì Cultura I suoni delle dolomiti - francesco moser - le mie dolomiti sui pedali Dolomiti di Fassa. Ore 14. Passo Pordoi. Le Dolomiti raccontate da un campione del ciclismo: fatiche, passioni e vittorie (nonostante le salite). Al di là dell’aspetto competitivo, del ricordo dei successi e delle sofferenze del passato, il racconto di Francesco Moser vuole essere prima di tutto un invito a scoprire e a vivere la montagna e la natura stando sui pedali della bicicletta. Info: Tel. 0462.609600; www.fassa.com. Folklore ALI’NGHIASTRE Trento. Ore 21.30. Giardino S. Chiara. Sara Giovinazzi: voce, percussioni a cornice, chitarra battente e organetto; Ulrich Sandner: chitarre, mandolino e violino; Dennis Pisetta: chitatta e mandolino; Gianmaria Stelzer: violoncello; Lucia Cabrera: violino; Giuseppe Campanale: chitarra. Il gruppo nasce dall’incontro tra la tarantina Sara Giovinazzi e l’altoatesino Ulrich Sandner. Il luogo di crescita è il Trentino, mentre i repertori sono prevalentemente quelli legati alla tradizione meridionale. Alla fine degli anni novanta registrano il lo-

94

tmluglio

ro primo disco come premio per la vittoria, forse a sorpresa, al Festival acustico di Trento, dove oggi ritornano con un nuovo lavoro, ˝Venti buoni motivi˝, una sorta di concept album composto da venti tracce ispirate ai quattro elementi della natura. Info: Centro Servizi Culturali Santa Chiara Tel. 0461/213834 - n. verde 800-013952; www.centrosantachiara.it. Folklore Concorso Nazionale Miss Italia Sarnonico. Ore 21.30. Impianti sportivi. Preselezioni regionali di Miss Italia.

24 martedì Musica IL MARTEDÌ DELLE BAND ETEROGENEA Trento. Ore 21.30. Giardino S. Chiara. Il progetto nasce dall’unione di differenti inclinazioni e influenze musicali. A un repertorio di cover (dalle ballate di De André a quelle di Van de Sfroos) si stanno affiancando brani di propria produzione fedeli alla linea folk-rock che caratterizza il gruppo di cui fanno parte Simone Girardi (voce e chitarre), Elisa Borga (tastiere e voce), Davide Vitali (chitarra e cavaquinho), Stefano Mosele (basso), Anita Ribellula Turcato (batteria). Opening band: Incubo della Farfalla. Info: Centro Servizi Culturali Santa Chiara Tel. 0461/213834 - n. verde 800013952; www.centrosantachiara.it. Musica I suoni delle dolomiti THE KLEZMATICS Val di fiemme, Alpe di Pampeago. Ore 14. Buse de Tresca. Musica klezmer intrisa degli umori della Grande Mela. Più di altre formazioni, i newyorkesi Klezmatics testimoniano la rinascita di interesse nei confronti della musica di tradizione ebraica proveniente dall’Est Europa, messa nel loro caso a contatto con la fantasia del jazz e l’energia del rock. Frank London (tromba, voce), Lorin Sklamberg (voce, fisarmonica, chitarra, piano), Matt Darriau (kaval, clarinetto, sax), Lisa Gutkin (violino, voce), Paul Morrissett (basso) e Richie Barshay (percussioni) sono quindi garanzia di autenticità e di innovazione: Info: Tel. 0462.241111; www.visitfiemme.it. Teatro NO VE CAPISSO PU Lavarone. Ore 21. Cinema Teatro “Dolomiti”. Commedia di Loredana Cont con la Filodrammatica “S. Floriano” di Lavarone. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it.

25 mercoledì Famiglia CALDONAZZO PER TUTTI Caldonazzo. Piazza del Municipio. Ore 20: tombolone in centro. Ore

20.30: Trio latin mix - ballo liscio e latino-americano. Folklore ALTO LIVELLO Nago Torbole. Ore 20. Piazzola. Spettacolo di trasformismo su trampoli. Info: www.gardatrentino.it. Folklore Concorso Miss Italia Canazei. Ore 21.30. Teatro Gran Tobià. Preselezioni regionali di Miss Italia. Musica I suoni delle dolomiti GILBERTO GIL Primiero Pale di San Martino. Ore 14. Villa Welsperg. Una delle più illustri firme della musica brasiliana ai piedi delle Pale di San Martino. Nell’occasione lo fa accompagnato dal figlio Ben alla chitarra, dal violoncellista Jaques Morelenbaum, dal violinista francese Nicolas Krassik e dal percussionista Gustavo di Dalva. Tel. 0439.62407; www.sanmartino.com. Musica festival “...più piano” Arco. Ore 20.30. Palazzo Panni. Rassegna concertistica. Info: www.gardatrentino.it. Musica Più Piano 2012 - V Festival concertistico regionale Cavalese. Ore 20.45. Palazzo della Magnifica Comunità. Soprano e viola. Con Tiziana Tramonti, soprano; Alina Company, viola; Stefano Fogliardi, pianoforte su musiche di Schubert, Schumann, Brahms. Musica Più Piano 2012 - V Festival concertistico regionale Arco. Ore 21. Palazzo Panni. Soprano. Con Renata Campanella, soprano; Palmiro Simonini, pianoforte. Arie d’opera e canzoni napoletane.

26 giovedì Cultura Presentazione libro Nanno. Ore 21. Piazza Principale. Presentazione del libro “Tre punti di rosso” di Luisa Gretter Adamoli, edito Curcu&Genovese. Presenta Alberto Mosca. Folklore Per il centro sotto le stelle Vigolo Vattaro. Tutti i giovedì sera il centro storico di Vigolo Vattaro prende vita con negozi e bar aperti e tanta animazione a cura della Pro Loco di Vigolo Vattaro, un ritorno alla tradizione della passeggiata dopo cena: Info: www.eventivigolana.com. Musica I suoni delle dolomiti GIANMARIA TESTA MonteTerlago. Ore 14. Prada. Torna sulle Dolomiti uno dei cantautori italiani più sensibili e attenti a quanto si muove attorno a lui. Al centro del suo concerto ci sono le canzoni

del recente album Vitamia, una riflessione personale e sociale lunga 50 anni, un affresco sentimentale e umano che come la vita porta con sé diverse sfumature e diversi colori musicali. Alla voce e alla chitarra di Gianmaria Testa si aggiungono le chitarre di Giancarlo Bianchetti, il contrabbasso di Nicola Negrini e la batteria del francese Philippe Garcia. Info: Tel. 0461.216000 - 864400; www.apt.trento.it. Musica Più Piano 2012 - V Festival concertistico regionale Trento. Ore 21. Palazzo Calepini - Via Calepina, 1. Con Bertrand Giraud (Francia), pianoforte su musiche di Liszt, Ravel, Francaix.

27 venerdì Cultura I suoni delle dolomiti GIUSEPPE CEDERNA, MIRKO GUERRINI - Ricordando Buzzati Dolomiti di Fassa. Ore 14. Berg Vagabunden Hütte. Omaggio a Dino Buzzati a 40 anni dalla scomparsa del grande scrittore. Le letture di Cederna vengono accompagnate dalle improvvisazioni del sassofonista Mirko Guerrini, abituale partner di Stefano Bollani. Info: Tel. 0462.609620; www.fassa.com. Musica BANDE IN VETRINA Caldonazzo. Ore 21. Buergerkappelle Tramin - BZ.

28 sabato Folklore Spettacolo pirotecnico sul golfo Torbole sul Garda e Nago. Ore 22. Folklore Raduno di camion, autobus, auto, moto e trattori d’epoca San Felice di Senale (BZ). Raduno aperto ad auto, moto, trattori e naturalmente camion e corriere. Gran festa, con una superba esposizione di mezzi sia da locomozione che da lavoro, ma anche con balli, manifestazioni folcloristiche e, cosa che non guasta mai, ottimi piatti della tradizione locale. Anche il 29 luglio. Info: www.trasportidepoca.it. Folklore Concorso Nazionale Miss Italia Lizzana. Ore 21.30. Piazza. Preselezioni regionali di Miss Italia. Musica I suoni delle dolomiti QUARTETTO DI CREMONA Paneveggio. Ore 11 e 15. Baita Premessaria. Beethoven incorniciato dal legno della Val di Fiemme. Info: Ingresso a pagamento € 20. Biglietti in prevendita a partire dall’1 luglio presso l’ufficio di Predazzo dell’APT Val di Fiemme


trentinoappuntamenti o con carta di credito attraverso l’ufficio booking. Tel. 0462.501237 - 241111; www.visitfiemme.it. Musica WILD SIDE FESTIVAL Riva del Garda. Spiaggia Sabbioni. Ore 18-02.00. Concerti musicali. Info: www.gardatrentino.it. Musica Concerto Riva del Garda. Ore 21.30. Cortile della Rocca. Concerto operistico con i vincitori del concorso lirico R. Zandonai. Teatro Altrotempo: Il Deserto dei Tartari Lardaro. Ore 21. Forte Larino. Spettacolo a cura di Trento Spettacoli e con il patrocinio della Fondazione Dino Buzzati. Adattamento teatrale e direzione artistica di Maura Pettorruso. Con Woody Neri. Regia di Carmen Giordano. Info: www.visitchiese.it.

29 domenica Cultura Altrotempo: Il racconto delle Alpi: paesaggio, storia e fortificazioni Lardaro. Ore 21. Forte Larino. Con Folco Quilici, a cura della Fondazione Museo Storico del Trentino. Info: www.visitchiese.it. Folklore Concorso Miss Italia Tione. Ore 21.30. Piazza Cesare Battisti. Preselezioni regionali di Miss Italia. Musica I suoni delle dolomiti QUARTETTO DI CREMONA Val di Fiemme, Monzoni - Bocche. Ore 14. Carigole. Un concerto nella “foresta dei violini”,dove crescono gli abeti di risonanza che sin dai tempi di Stradivari forniscono la materia prima per la costruzione di pregiati strumenti musicali, ha sempre un sapore e un significato particolari. In questo luogo ricco di suggestioni il Quartetto di Cremona, propone un programma interamente dedicato a Beethoven: “Quartetto in si bemolle maggiore op. 18 nr.. 6”,“Quartetto in fa minore op 95” e “Quartetto in fa maggiore op 135”. Info: Tel. 0462.241111; www.visitfiemme.it. Musica BANDE IN VETRINA Vattaro. Concerto d’assieme Caldonazzo e Vigolo “Suoni di bande in Vigolana”. Musica Più Piano 2012 - V Festival concertistico regionale Roncegno. Ore 21. Palace Hotel. Flauro e chitarra. Con il Trio Rospigliosi: Rieko Okuma, fllauto; Lapo Vannucci, chitarra; Luca Torrigiani, pianoforte su musiche di Giachino, Gade, Di Fiore, Diabelli, Schwertberger, Carulli, De Santis.

Musica Suoni di Bande in Vigolana Doss del Bue. Suggestivo balcone al cospetto della Vigolana: momenti di musica bandistica immersi nella natura. Info: www. eventivigolana.com.

30 lunedì Musica I suoni delle dolomiti PAOLO FRESU, DANIELE DI BONAVENTURA Altopiano della Paganella, Dolomiti di Brenta. Ore 14. Malga Spora. Un dialogo in musica nel segno di strumenti ad aria e di un toccante lirismo dagli aromi mediterranei. Ne sono protagonisti uno dei trombettisti jazz italiani più conosciuti al mondo e un autorevole specialista del bandoneon, lo strumento simbolo del tango. Insieme, Paolo Fresu e Daniele di Bonaventura (che con il coro corso A Filetta hanno firmato l’album ECM Mistico Mediterraneo) danno vita a un concerto che vive di intimismo e di piccole cose ma che sa raccontare grandi storie. Info: Tel. 0461.585836 - 653622; www. visitdolomitipaganella.it.

31 martedì Folklore SHEN DON - A MOVING SOUND Trento. Ore 21.30. Giardino S. Chiara. Mia Hsieh: voce, danza; Scott Prairie: zhong ruan, basso; Yi Fang Chen: erhu; Yi-Tung Pan: zhong ruan, shao ruan; Wei-Hsu Liao: percussioni. Il progetto dell’ensemble prevede la contaminazione della musica tradizionale taiwanese con le sonorità alternative e pop della musica acustica occidentale. Partendo dalla musica locale di Taiwan e dalle vicine tradizioni della grande Cina, il gruppo è riuscito a creare un proprio sound che interiorizza lo spirito della musica antica con forme compositive moderne, capaci di affascinare il pubblico di ogni parte del mondo. Info: Centro Servizi Culturali Santa Chiara Tel. 0461/213834 - n. verde 800013952; www.centrosantachiara.it. Musica I suoni delle dolomiti CALIFORNIA GUITAR TRIO Tremalzo. Ore 14. Passo Dil - La Viola. Un americano (Paul Richards), un belga (Bert Lams) e un giapponese (Hideyo Moriya) costituiscono un trio chitarristico difficile da immaginare più eclettico di così. I tre virtuosi della sei corde si sono conosciuti nel 1987 - frequentando i Guitar Craft Courses di Robert Fripp, leggendario leader dei King Crimson - e da allora non si sono più lasciati. L’album più recente del California Guitar Trio si intitola Masterworks e spazia da Bach a Beethoven, da Schubert ad Arvo Pärt, da Rossini a Vivaldi. Info: Tel. 0464.591222; www.vallediledro.com.

DOMENICA 1 LUGLIO

DOLOMITI D’INCANTO Apertura “Suoni delle Dolomiti” con il Coro Soldanella al Rifugio Potzmauer – ore 11 CAMMINATA SULL’AVISIO – ore 8 – Piscine di Sover

SABATO 7 LUGLIO

Torneo Morra Centro” Le fontanelle” – ore 20.30

DOMENICA 8 LUGLIO

SAGRA DE LU – Sagra del paese

GIOVEDÌ 12 LUGLIO

S. GUALBERTO – Festa provinciale Forestali al Potzmauer

MARTEDÌ 17 LUGLIO

Sentiero dei Vecchi mestieri lungo il Rio dei Molini. Escursione pomeridiana

MERCOLEDÌ 18 LUGLIO

“CENA CON DELITTO” – cena dei serpenti Filodrammatica di Laives – ore 20,30 Teatro “Le Fontanelle”

GIOVEDÌ 19 LUGLIO

“IL DIRADARSI DELL’OSCURITA’” – Storie a Cura di Labstoria di Rovereto Grumes Piazzetta Doss – ore 21

SABATO 21 LUGLIO

FESTA ALPINA del Gruppo ANA di Grumes ore 20 – baita Penna nera

DOMENICA 22 LUGLIO

FESTA ALPINA – tutt il giorno – Baita Penna nera

MERCOLEDÌ 25 LUGLIO

NOTTE in MUSICA concerto con Silvi a Bombarda ore 21 – Grumes, Piazzetta al Dos

SABATO 28 LUGLIO

GRUMES STORICA Concorso/happening di Pittura Centro Storico Grumes – ore 9-17

INFO: Sviluppo Turistico Grumes Piazza Municipio, 6 - tel. 0461.688003 info@sviluppoturistico.it - www.sviluppogrumes.it

95

tmluglio


trentinomatrimoni questo mese due matrimoni sulla rubrica dedicata ai fiori d’arancio

i matrimoni del mese

il matrimonio di ELISA e DANIELE

Lei Nome: Elisa Anni: 25 Nata a: Levico Terme Residente a: Levico Terme Occupazione: Insegnante Vestito di: Sposa Chic - Pergine Valsugana Scarpe di: Donna Chic - Verona Parrucchiere: Salone Adriana & Sara - Caldonazzo Estetista: Estetica Armonia - Caldonazzo

Lui Nome: Daniele Anni: 33 Nato a: Canosa di Puglia (BT) Residente a: Trento Occupazione: Militare Vestito di: Armani da “Fedrizzi” - Mezzolombardo Scarpe di: F.lli Rossetti da “Fedrizzi” - Mezzolombardo Barbiere: Salone Figaro - Mattarello di Trento

Servizio fotografico a cura di: Lucio Tonina, Trento 96

tmluglio

Matrimonio: Religioso Data: 16 giugno 2012 Luogo celebrazione: Chiesa di San Pietro - Trento Fiori e bouquet: Florart - Trento Composizioni floreali al banchetto: Garden Ognibeni - Levico Terme Anello per lei/lui: Oreficeria del Simonino - Trento Invitati: 100 Ricevimento: Castel Toblino Bomboniere: Thun Store - Trento Viaggio: Seychelles Durata: 2 settimane Vivranno a: Trento


trentinomatrimoni

97

tmluglio


trentinomatrimoni il matrimonio di Elena e luca

Lei Nome: Elena Anni: 33 Nata a: Trento Residente a: Mattarello di Trento Occupazione: Impiegata Vestito di: Atelier Giuliana Orsini - Trento Scarpe di: Calzature Pedrotti - Trento Parrucchiere: Maria Pia Parrucchieri - Trento Estetista: Estetica Kalè - Trento

Lui Nome: Luca Anni: 43 Nato a: Trento Residente a: Mattarello di Trento Occupazione: Addetto alle vendite Vestito di: Abbigliamento Fedrizzi - Mezzolombardo Scarpe di: Baldanini 98

tmluglio


trentinomatrimoni

Servizio fotografico a cura di: Marco Trabalza

Matrimonio: Civile Data: 5 maggio 2012 Luogo celebrazione: Villa de Mersi - Villazzano di Trento Fiori e bouquet: Fioreria Erica - Trento Numero invitati: 90 Ricevimento: Palazzo Lodron - Nogaredo Bomboniere: Artigianato Artistico Catering e pasticceria: Le Colonne - Trento Viaggio: New York, Memphis, Messico Durata: 20 giorni Vivranno a: Mattarello di Trento 99

tmluglio


trentinoscoop&news

Vigne e musica in alta quota al Rifugio Potzmauer Un maggio di novità e di revival in compagnia di Roberto Leonardi

A

lla consolidata amicizia fra Fiorentino Sandri dell’azienda agricola Pojer e Sandri e il vulcanico gestore del Rifugio Potzmauer di Grumes Roberto Leonardi si deve un curioso quanto innovativo esperimento: la messa a dimora, a 1300 metri di altitudine, di tre viti interspecifiche, ossia di viti provenienti da incroci fra vitis vinifera, americana, e vitis amurensis di origine caucasica. La varietà è chiamata Solaris, proviene dalla scuola di Friburgo e non ha nulla a che vedere con gli Ogm. Solaris sopporta temperature fino a – 20°, resiste sia alla peronospora sia all’oidio senza alcun trattamento. Siamo dunque oltre il biologico poiché, come l’azienda Pojer e Sandri sta dimostrando con la messa a dimora di 4,5 ettari di questa

100

tmluglio

Roberto Leonardi

varietà a 800 metri di altitudine, si intende produrre un vino unico nel suo genere, con zero trattamenti in campagna e zero trattamenti in cantina: no zolfo, no rame, no So2. Il 24 maggio, dunque, in una zona riparata a fianco del rifugio, Fiorentino Sandri, Roberto Leonardi e Pio Rizzoli, presidente della STg di Grumes, sotto l’occhio fotografico di Giorgio Salomon hanno dato il via al più alto, e più piccolo, vigneto del Trentino. Non senza stappare, a mo’ di augurio, una bottiglia campione di questo vino decisamente interessante. I veri festeggiamenti, però, Roberto Leonardi li ha voluti organizzare sabato 26, invitando al rifugio una nutrita schiera di amici, ottimamente disposti a condividere con lui una serata speciale, ormai diventata una tradizione. Il buon vino Pojer e Sandri, gustato con attenzione e misura, ha scaldato al punto giusto l’atmosfera mentre, dopo l’ottima cucina di Renata, chitarra, fisarmonica, bonghi e tanta voglia di buona musica hanno letteralmente e finalmente invaso il rifugio. E se si dice buona musica, non si parla a caso. Infatti, Roberto Leonardi, fra i tanti, vanta anche la bella amicizia con alcuni protagonisti di quella indimenticabile e irripetibile stagione che ormai si definisce, e a ragione, come “i Mitici Anni ‘60”. Un periodo dove i “complessi” impazzavano in tutto il Trentino e la meglio gioventù, magari meno politicizzata, sicuramente meno strumentalizzata, vedeva nella musica il mezzo, pacifico ma comunque dirompente e rivoluzionario, per dissipare la soffocante cappa piccolo borghese che mortificava la voglia giovanile di cambiamento. Ed è così che, in un crescendo di entusiasmo, al Potzmaurer sono riecheggiate le note delle più belle e significative musiche di quel fantastico e spensierato periodo. Gianci Virgillito (I Britanni) ha incantato con la sua splendida


trentinoscoop&news

voce e la sua virtuosa chitarra, in particolare, fra le altre, con una struggente When Something Is Wrong with My Baby, per poi far letteralmente saltare tutti sulle sedie e sulle panche con Hold I’m Coming, sempre di Sam & Dave. Franco Bertoldi (I Ragazzi del Sass) non si è fatto pregare ed ha stupito ancora una volta per la sua versatilità, da autentico one man band, spaziando da Battisti (Lucio…) ai Giganti, dall’Equipe 84 agli Animals. Leopoldo Cei (I Nuovi Dollari) non ha potuto esimersi dall’esecuzione di una potente ed impareggiabile interpretazione, e appunto a modo suo, di My Way (sorry Frank!) e di altri intramontabili hit. Giorgio Andreatta (Gemini 6), in serata di grazia con energia travolgente ed inesauribile, ha spaziato su più fronti, dalla chitarra agli accompagnamenti, coinvolgendo alla grande con medley di motivi evergreen. Na-

turalmente, e della serie non facciamoci mancare nulla, è finita come doveva finire: Roberto Leonardi alla fisarmonica, Danilo Dallabona (I Filosofi) alla chitarra e Victor Cura ai bonghi, per un trio country-folk, con divagazioni rock, che ha trascinato tutti in un grande momento di autentica partecipazione. Per la cronaca, c’era anche chi scrive (I Nuovi Dollari) ma, non essendo propriamente un bongo sostitutivo di rullante, cassa, charleston e piatti, è stato cortesemente, ma perentoriamente, pregato di non rompere. I batteristi, si sa, hanno sempre avuto vita difficile… L’aria frizzante dei 1300 metri del Potzmauer, a notte inoltrata e sotto un cielo così terso e stellato che neanche Snoopy ha mai visto, ha riportato tutti, proditoriamente, su questa traballante terra. (p.c.) INFO Rifugio Potzmauer Grumes: Il rifugio è aperto tutti i giorni dal 20 giugno al 20 settembre dal 21 settembre al 19 giugno tutti i fine settimana e giorni festivi (in questo periodo, l’apertura straordinaria per gruppi è possibile compatibilmente con gli impegni del gestore) chiuso tutto il mese di novembre Per prenotare telefonare al 333 77 71 211 - 338 70 33 945

101

tmluglio


trentinoscoop&news

“Celebrare la bellezza del movimento” Intervista al trentino Emanuele Masi, coordinatore artistico di Bolzano danza.

N

ato a Trento nel 1977, Emanuele Masi è segretario artistico della Fondazione Teatro Comunale e Auditorium di Bolzano, e coordina la programmazione artistica del festival Bolzano Danza e della Stagione di opera e danza contemporanea del Teatro Comunale di Bolzano. Ecco da lui alcune anticipazioni: È possibile individuare un fil rouge nel programma di Bolzano danza? Penso che mai come quest’anno il festival abbia avuto una organicità e coerenza tematica così marcata. Abbiamo voluto aderire idealmente all’Anno Europeo dell’invecchiamento e della solidarietà tra generazioni creando un programma dal titolo “Generations” in cui celebriamo l’incontro intergenerazionale. Che si tratti di performer di diverse età, di spettacoli tout public, di eredità artistica come nel caso della grande maestra Carolyn Carlson o di eredità ecologica per riflettere sullo stato del pianeta che lasceremo alle future generazioni. Qual è lo spettacolo che potrebbe riservare più sorprese? Probabilmente la Sagra della Primavera di Pina Bausch nella rilettura dell’artista spagnolo Roger Bernat: uno spettacolo interattivo dove gli spettatori – dotati di radiocuffia – diventano protagonisti. La trasgressione a Bolzano danza non manca e non deve mancare. Qual è lo spettacolo più trasgressivo? È sempre più difficile capire cosa sia davvero trasgressivo oggi. Credo che più in generale sia il tema scelto ad essere trasgressivo: viviamo in una società che vorrebbe cancellare l’idea dell’invecchiare. Celebrare invece la bellezza del movimento e del segno del tempo sui corpi di tutte le età, senza nasconderne le differenze: ecco questo oggi è violare un tabù! 102

tmluglio

Quali dei balletti rispecchiano di più il titolo scelto quest’anno, Generations? In termini di età anagrafica, sono tre gli spettacoli più emblematici: i due lavori presentati da Abbondanza Bertoni, uno con 7 danzatori bambini e uno con Antonella Bertoni e sua madre Paola Faleschini; ma soprattutto l’esito performativo di “bolzanopeople”, un laboratorio che coinvolgerà gli ospiti della Casa di Riposo Don Bosco, coi i loro familiari, volontari e operatori, da 19 a 96 anni. Quali generazioni avete intenzione di avvicinare e perché? Vogliamo abbracciare tutte le generazioni, ma soprattutto più generazioni attorno agli stessi spettacoli. Abbiamo programmato anche spettacoli per bambini, invitando genitori ma anche nonni ad accompagnarli. Perché lo spettacolo più emozionante è questo: osservare la bellezza che nasce dallo scambio reciproco tra anziani, adulti e bambini! Ci cita alcune delle manifestazioni di contorno? Avremo un focus su Carolyn Carlson, iniziative all’insegna dell’ecologia con l’installazione di un vero prato nel foyer del Teatro Comunale, via Goethe si trasformerà nella “via della danza”, poi avremo video-danza e film da non perdere al Cineplexx, come il Lago dei Cigni di Mattheuw Bourne in 3D! Emanuele Masi Parliamo di location. Dove andate? E Perché uscite dal teatro? Tra le incursioni urbane avremo il ritorno del Groupe Bernard Menaut che in collaborazione con l’Azienda di Soggiorno “disturberà” simpaticamente i passanti delle vie del centro, i visitatori del Museo Archeologico e i bagnanti del Lido. In via Cagliari ci sarà invece un innovativo progetto di contaminazione tra liscio e danza contemporanea, sempre per favorire l’incontro tra generazioni diverse. Una delle sfide più avvincenti di questa edizione è una performance site-specific nei boschi del Colle, in una notte senza luna: un’esperienza magica. Usciamo dal Teatro perché crediamo che la danza sia un linguaggio immediato e allo stesso tempo catartico. Prendiamo su di noi un impegno civile e non vogliamo chiuderci in una gabbia dorata, perché Bolzano Danza non vuole solo appagare il pubblico che già ama la danza: vuole lasciare un segno nel cuore di tutto il territorio. Performance 16/07 Cie La Feuille D’Automne (F) – Cendrillon “ballet recyclable” 19/07 Compagnia Abbondanza/ Bertoni (I) – Scena madre 19 + 20/07 Aldes + Alps Move (I) – Vede piú lontano un vecchio seduto che un giovane in piedi 20 + 21/07 Fleur Darkin Company (UK) – DisGo 20 + 21/07 Takla Improvising Group (I) – Piccole Meraviglie 22/07 Compagnia Simona Bucci (I) – Boxville_ballata di cartone 23 – 24/07 bolzanopeople/ Balletto Civile (I) – tentativo#1 23/07 CCN Roubaix Nord-Pas de Calais/ Carolyn Carlson (F) – Synchronicity 24/07 Aakash Odedra (UK) – Rising 25/07 Compagnia Abbondanza/ Bertoni I bambini (I)– Il Ballo del Qua 26 + 27/07 Roger Bernat (E) – Le sacre du printemps 27/07 Renegade/ Malou Airaudo (D) – Irgendwo www.bolzanodanza.it Tickets: 0471 053800


trentinoscoop&news

il trentino ha una facoltà tutta nuova inaugurata “lettere e filosofia” in via tomaso gar a Trento

D

S.r.l., Tekne S.p.a. e Corbellini S.r.l., tutte e tre queste ultime con sede a Milano. I lavori sono stati eseguiti dall’impresa Maltauro S.p.A. La Divisione Sviluppo Edilizio dell’Università si è occupata della direzione e coordinamento dei lavori e delle relative forniture di arredi e attrezzature; in particolare: ing. Massimo Lazzaro direttore dei lavori; ing. Mattia Zomer coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione; geom. Alberto Moser contabilità dei lavori. La volumetria fuori terra è di 94.500 metri cubi; la superficie totale netta 24.875 metri quadri; la superficie utile netta (esclusi atrii, corridoi, vani scala, disbrighi, servizi igienici, locali tecnici) 15.700 mq. Il costo è di 48 milioni di euro. Il costo al metro quadro è di 2.200 euro (Iva e arredi compresi).

a settembre, dopo alcuni anni di disagi e di spostamenti in vari edifici della città, tutte le lezioni della Facoltà di Lettere e Filosofia di Trento potranno tenersi finalmente in uno stesso luogo: la nuova sede di via Tomaso Gar, dove si troveranno anche le altre attività e i vari uffici e servizi della Facoltà (fatta eccezione per la biblioteca che resta in via Santa Croce 64). Il trasloco non è ancora terminato e proseguirà per tutta l’estate. Ma per la nuova sede della Facoltà di Lettere e Filosofia è arrivato il momento dell’inaugurazione ufficiale, che si è tenuta venerdì 22 giugno. La cerimonia ha visto gli indirizzi di saluto del rettore dell’Università di Trento Davide Bassi, del presidente dell’Università di Trento Innocenzo Cipolletta, del presidente della Provincia di Trento Lorenzo Dellai, del sindaco di Trento Alessandro Andreatta, del preside della Facoltà di Lettere e Filosofia Maurizio Giangiulio e di Silvio Carnassale, rappresentante degli studenti nel Consiglio di Facoltà di Lettere e Filosofia. È seguita, quindi, la benedizione dell’edificio con l’arcivescovo di Trento, monsignor Luigi Bressan. Alla fine taglio del nastro e visita del complesso edilizio. Nell’edificio, che si sviluppa in tre corpi fabbrica e cinque piani fuori terra, sono state realizzate 32 aule, tra le quali 4 aule informatiche e la nuova aula magna di Ateneo da 330 posti. I posti sono complessivamente 2.500, 170 le postazioni informatiche. l lavori, iniziati il 16 ottobre 2007, si sono conclusi il 15 febbraio 2012. Il progetto definitivo è stato redatto dal raggruppamento costituito da Ishimoto Architectural & Engineering Firm, Inc. con sede a Tokio (capogruppo) e Ishimoto Europe 103

tmluglio


trentinoscoop&news

il carapace svetta sulle vigne toscane LA CANTINA UMBRA DELLA FAMIGLIA LUNELLI HA APERTO I BATTENTI IL 16 GIUGNO A BEVAGNA

Da sinistra, Matteo Lunelli, Camilla Lunelli, Arnaldo Pomodoro, Alessandro Lunelli e Marcello Lunelli

I

l Carapace, la cantina scultura che Arnaldo Pomodoro ha disegnato per la Tenuta Castelbuono di Bevagna, realtà vinicola umbra della famiglia Lunelli, è stata inaugurata ufficialmente il 16 giugno. Dopo otto anni di attesa il taglio del nastro – di colore rosso Sagrantino, sorretto dal corpo di ballo tutto femminile Deja donné, che ha ondeggiato nella brezza delle colline di Montefalco al ritmo di “Wine is so good” del Balanescu Quartet – ha visto insieme Gino Lunelli e Arnaldo Pomodoro, amici e fautori dell’unica opera d’arte al mondo «in cui si vive e si lavora», cosa resa possibile soprattutto grazie al magistrale lavoro di progettazione dell’architetto trentino Giorgio Pedrotti. Il risultato è un vero e proprio monumento al vino, incastonato tra Assisi e Foligno, in una terra dove tutto profuma di poesia, misticismo e storia. «Questa è un’opera in sintonia straordinaria col territorio – fa sapere il sindaco di Bevagna, Analita Polticchia – anche per la simbologia di cui Pomodoro ha voluto caricare il Carapace: la longevità e la storicità rappresentata da questa scultura è la stessa di questi luoghi, che conservano gelosamente l’eredità di antichi popoli, come gli Etruschi e i Romani». Per questo, ha annunciato la Polticchia, la dirigenza del Club Unesco di Foligno ha candidato il Carapace al Premio 104

tmluglio

Unesco “La fabbrica del paesaggio”, che sarà assegnato a novembre 2012. Ma non solo. È stato appena siglato un accordo per cui a ogni biglietto strappato nei sei circuiti museali dell’Umbria intera verrà consegnato un voucher per la visita gratuita al Carapace: un importante veicolo di promozione per una struttura che si propone di essere non solo un tempio del vino made in Italy d’eccellenza, ma anche un contenitore per mostre d’arte, concerti, performance di ballo e teatro. Del resto, «questa è una cantina innovativa, e senza innovazione il mondo non può andare avanti», commenta Pomodoro. E Marcello Lunelli, presidente di Tenuta Coltibuono, aggiunge: «Mario Soldati diceva che il vino è la poesia della terra e credo che qui noi abbiamo scritto una poesia che resterà nella storia. Dopo aver dedicato mezzo secolo al Trentino, abbiamo deciso di aprirci ad altri territorio: prima è venuta la Tenuta Podernuovo sulle colline pisane e poi siamo stati letteralmente folgorati dall’Umbria e dal Sagrantino. Il vino per noi è passione, emozione, divertimento, è avamposto e avanguardia di valori come ambiente e difesa della Terra». Gli dà ragione anche il vice presidente della Giunta provinciale di Trento, Alberto Pacher, unico rappresentante delle istituzioni trentine presente alla cerimonia inaugurale: «Il Carapace è un’opera meravigliosa, importantissima, un bel segnale per il comparto vinicolo, immersa in un territorio che basta uno sguardo per capire il perché sia stato capace di ispirare molti grandi artisti. È un orgoglio pensare che qui ci sia anche un po’ di Trentino». Da parte del mondo politico umbro, invece, una schiera di istituzioni, dall’assessore regionale all’Agricoltura e Turismo Fernanda Cecchini alla presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, dal sindaco di Montefalco Donatella Tesei alla già citata Analita Polticchia, sindaco di Bevagna. Tra gli oltre duecento selezionatissimi ospiti non mancava nemmeno una nutrita schiera di rappresentanti della Fondazione Altagamma (che riunisce aziende italiane di reputazione internazionale, che operano nella fascia più alta del mercato, dall’alta moda all’enogastronomia), il presidente del Censis Giuseppe De Rita, il bachiere Alessandro Profumo, il grande Angelo Gaja (uno dei personaggi più noti del mondo del vino italiano), il presidente dell’Ais Umbria Sandro Camilli, nonché il critico d’arte Vittorio Sgarbi e il volto Rai Massimo Giletti.


trentinoscoop&news

“Scienziati e studenti” al CNR “Archimede” inventa design e praticità

Vince Una classe del Liceo scientifico G. Galilei di Trento

IL PORTALE ADAMELLO SKI, creato dalla web agency, SI È AGGIUDICATO GLI INTERACTIVE KEY AWARDS 2012

I

l portale www.adamelloski.com ha conquistato il primo posto nella classifica del 13° Interactive Key Award, il prestigioso premio nazionale dedicato alla creatività nella progettazione e realizzazione di siti web. Una giuria composta da 66 esperti del settore della comunicazione

S

online, account manager, creative director e giornalisti di settore ha valutato un totale di 185 siti suddivisi in varie tipologie ed i 24 finalisti sono stati premiati ieri a Milano nella sede dello Spazio QC Terme durante una serata di gala presentata dal giornalista di Sky Tg 24 Alessio Viola. Il portale di Adamello Ski, realizzato dalla web agency di Trento Archimede, si è aggiudicato il primo posto per la categoria Tempo Libero. I criteri che sono stati analizzati dalla giuria e che hanno permesso di ottenere questo importante riconoscimento sono la creatività, la qualità dei contenuti, l’innovazione delle mappe interattive e delle informazioni geolocalizzate, la facilità di fruizione e l’integrazione avanzata con i social network. Grazie a queste componenti, il portale ha potuto superare concorrenti del calibro di Fiat (con Fiat Snow) e Oliviero Web Store, con il sito dedicato all’attrezzatura sportiva. Da parte di Archimede e il Consorzio Adamello Ski c’è grande soddisfazione per questo riconoscimento che premia un lavoro impegnativo, fatto e portato avanti ogni giorno con grande entusiasmo e passione. Il premio Interactive Key Award 2012 è inoltre particolarmente significativo per la destinazione turistica, perché le viene attribuito nell’anno in cui il Passo del Tonale e Pontedilegno festeggiano 100 anni di turismo e sport invernali.

i è concluso con una vittoria trentina il concorso video abbinato alla manifestazione ‘Scienziati e Studenti’, progetto nazionale di educazione scientifico-ambientale rivolto ai ragazzi delle scuole medie superiori, organizzato dal CNR - Consiglio nazionale delle ricerche - con il contributo di Energheia Italia e il coordinamento locale del Museo delle Scienze di Trento. A spuntarla sulle venticinque classi finaliste - provenienti da tutta Italia - è stata infatti la IIIF del Liceo Scientifico G. Galilei di Trento, guidata dal Prof. Giuseppe Ciola. La manifestazione, con cadenza annuale, fa incontrare ricercatori del Cnr e ragazzi delle scuole medie superiori su temi ambientali di attualità: dai cambiamenti climatici alle energie alternative, dallo smaltimento dei rifiuti all’agricoltura biologica. Ogni classe deve progettare e realizzare un breve video sul tema scientifico affrontato che abbia carattere divulgativo e spettacolare al tempo stesso: un messaggio chiaro, scientificamente ineccepibile, ma facilmente comprensibile a chi non è un addetto ai lavori. Il tema affrontato nell’edizione 2012 dalla classe del Galilei è stato quello delle nanotecnologie. Nel corso dell’anno, i ragazzi hanno avuto modo di approfondire l’argomento grazie a un incontro con un ricercatore del CNR di Bologna e ad una lezione tenuta dal coordinatore del Museo delle Scienze, e hanno quindi creato il video “Maledetta prima mela”. La giuria del concorso, composto da un regista di Cinecittà, due giornalisti e due ricercatori del Cnr, ha quindi attribuito uno dei tre premi previsti alla classe trentina “per la proprietà espressiva e la buona interpretazione dei ragazzi-attori”. Ora, come riconoscimento per la vittoria, i ragazzi – accompagnati dai docenti e dal coordinatore locale del progetto – saranno ospiti di una serata del Festival della Scienza di Genova, nel corso della quale verrà mostrato il loro video.

105

tmluglio


Mauro Pettorruso in “Stanza di Orlando”

anti i protagonisti di questo secondo Trentino Book Festival. Scrittori e giornalisti, attori e attrici, gruppi e musicisti, sportivi, presentatori, organizzatori, volontari; e via, di seguito, l’associazionismo locale, il grande pubblico ed anche lui, l’anticiclone africano. Abbiamo sentito parole, emozioni, sensazioni,

ventate di calore sulla pelle, applausi, risate, domande. Un evento unico, per il Trentino e per Caldonazzo. In questa location che affascina per il paesaggio e per le acque fresche del lago, abbiamo avuto la grande opportunità di ascoltare e di conoscere tanti grandi nomi della letteratura, della cultura, della musica. L’Associazione di Promozione Sociale “Balene di montagna” – guidata dallo scrittore e giornalista Pino Loperfido - ha organizzato questo evento con passione, con impegno, con meticolosa dedizione. E i risultati erano tutti lì, palpabili. A conferma del successo della manifestazione, la folta partecipazione, le strette di mano, le congratulazioni, i sorrisi di assenso, i libri sotto il braccio. Senza timore di rischiare la caduta nella sfera del facile sentimentalismo, possiamo riferire con [quasi] adeguata lucidità di aver respirato, almeno in parte, l’anima di questo Festival. Possiamo riferire brevi lampi di emozione, come gli occhi lucidi di molti ascoltatori accorsi ad ascoltare le tragedie del popolo armeno raccontate da Antonia Arslan; la sorpresa di trovare lì, per la strada, appoggiato ad un muretto (pochi minuti prima di essere il protagonista di uno dei momenti più attesi della giornata) un disinvolto quanto inappuntabile Erri de Luca, perfettamente a suo agio nella sua camicia rossa d’ordinanza; la sorprendente immediatezza di Dacia Maraini nel comunicare l’ineluttabilità della vita ad un pubblico che alla fine stenta a lasciarla andare via con quella grande valigia e che quasi la rincorre e poi la saluta dall’automobile in corsa con la

Antonia Arslan presentata da Pierangelo Giovanetti

Il Parco Centrale preso d’assalto dai bimbi per “I Tre PorcellinI”

Il trentino book festival si chiude con 1500 persone in piazza a tutti l’Arrivederci al 13, 14 e 15 giugno 2013 per la terza edizione

The Bastard Sons of Dioniso con Denis Fontanari

T

106

tmluglio

Foto: Renzo Bortolini per TBF12

trentinoscoop&news


trentinoscoop&news mano, come si fa con i nostri cari. E che dire delle struggenti letture di Andrea Castelli lassù alla Torre dei Sicconi… delle tante esperienze femminili raccontate, lette e recitate in tutti i luoghi del paese, dal caseificio alla bucolica fioreria, dal bar centrale alla piazza, dal giardino per i più piccoli al palazzetto. E infine la chiusura, l’inevitabile the end. L’ora dei saluti, si sa, racchiude sempre una duplice connotazione. Quella più festosa e adrenalinica, che celebra il successo del festival – indimenticabili The Bastard Sons of Dioniso intervallati ritmicamente dalle letture pascoliane di Denis Fontanari – e quella lievemente malinconica, che ci riporta alle consuetudini della vita. Una piazza così nessuno l’aveva mai vista a Caldonazzo. I più pessimisti hanno stimato 1500 persone... Ma a farci compagnia, fino alla prossima edizione, fortunatamente ci sono sempre loro. I libri. A nutrire la nostra anima di appassionati di letteratura di tutti i generi, di tutti i tempi, di tutte le tematiche. I libri che ci fanno volare e che ci aiutano a crescere. I libri che sono stati l’anima di questo secondo Trentino Book Festival. Arrivederci al 2013!

Tersite Rossi, Massimo Carlotto e Carlo Martinelli

Riccardo Gadotti e il Corpo Bandistico di Caldonazzo

La grande Dacia Maraini a Caldonazzo

Andrea Castelli e il Coro la Tor

Luisa Gretter e Luciana Grillo

Il pubblico della Torre dei Sicconi

Sergio Damiani e Roberta Bruzzone

Tiziana Tomasini e Susanne Scholl

Chiara Lombardo

Erri de Luca

Luca Doninelli e Maddalena Bertolini 107

tmluglio


trentinoscoop&news

Volo radente sul nostro trentino Bauer la qualità si rispecchia nella sede Inaugurata il 26 maggio scorso, a spini di gardolo, la nuovissima sede dell’azienda

La Plus al Festival International du Film d’Animation d’Annecy

A

l più importante festival mondiale dell’animazione, giunto alla sua 52a edizione e svoltosi dal 4 al 9 giugno scorsi ad Annecy in Francia, solo due cortometraggi su oltre 2300 partecipanti di tutto il mondo hanno rappresentato l’Italia tra i 18 finalisti della categoria “film pubblicitari”: Dadomani Studio per Lavazza e l’agenzia di pubblicità trentina Plus Communications, con lo spot di animazione realizzato per le Casse Rurali Trentine. Lo spot racconta il nostro territorio in 45 secondi di emozionante volo radente tra vigneti, castelli, laghi e montagne, attraverso le animazioni, poetiche e allo stesso tempo incalzanti, di Mario Addis, grande illustratore e animatore italiano scelto dall’agenzia trentina per dare forma alle proprie idee. Risultato di questa collaborazione, uno spot che è una piccola perla nel suo genere, apprezzato dalla giuria internazionale del Festival. Chi non avesse ancora visto lo spot sulle tv locali o nei cinema, può trovarlo su www.youtube.com/user/PLUSTRENTO.

R

ispetto della tradizione e innovazione costante, altissimi standard qualitativi e spiccata sensibilità per la naturalità sono da sempre le parole chiave della filosofia Bauer. Una filosofia pienamente rispecchiata e valorizzata anche nel concept della nuova sede, un progetto che, su richiesta del committente, già dalla fase di progettazione ha messo al centro la sostenibilità a tutto tondo, che si evidenzia negli asset di efficienza energetica ed idrica, nella scelta dei materiali, nella gestione del sito di progetto, nell’approccio innovativo alla qualità ambientale. Qualità e ottimizzazione delle caratteristiche costruttive sono state associate alla riqualificazione del contesto territoriale. La particolare copertura a verde dello stabile, più di 2500 mq d’impermeabilizzazione naturale, consente vantaggi energetici ed economici su più fronti: maggiore isolamento termico sia estivo che invernale, riduzione dei picchi di deflusso idrico, riduzione dell’inquinamento sonoro, mitigazione del microclima e fissaggio delle polveri sottili e risparmio sui costi di risanamento della copertura. Uno specifico sistema di stoccaggio delle acque meteoriche garantisce poi la riduzione della produzione di acque reflue e la richiesta di acque potabili. Per ciò che riguarda la riduzione dell’impatto ambientale ed economico legato all’uso di energia da

108

tmluglio

Art direction Luca Franceschini, script Annalisa Curcu, animazioni Mario Addis, musiche Paolo F. Bragaglia

combustibili fossili, il nuovo stabile è dotato di 190 moduli fotovoltaici e di 15 collettori solari (potenza sviluppata: 34.9 KW/ora) per la produzione in sito di energie rinnovabili. Il nuovo stabilimento rappresenta un passo importante per Bauer, per dare risposta all’esigenza di crescita dell’azienda valorizzando una missione da sempre legata alla naturalità ed all’autenticità. Bauer ha creato una vera e propria partnership con lo studio di progettazione Oficina Engineering dell’arch. Massimo Leonardelli, al quale ha chiesto di ideare uno stabilimento produttivo assolutamente nuovo nel concept e quindi nei criteri di realizzazione. Materiali biocompatibili affiancati alle tecnologie costruttive più elevate, dando spazio anche ad una materia prima pregiata e naturale come il legno.


trentinoscoop&news

DA John Keats ad Edgar Lee Masters grumes: Perdersi per poi… ritrovarsi

CONCLUSO IL 14° CORSO DI POESIA a Villa sant’ignazio

L’OST, il nuovo Ostello per scappare dalla frenesia del quotidiano

P

È

prevista entro l’estate l’apertura del nuovo Ostello di Grumes, L’Ost, solo l’ultimo, in ordine di tempo, dei tasselli che formano l’ambizioso mosaico a cui la Comunità di Grumes, paesino di 450 anime dell’Alta Val di Cembra, da più di dieci anni lavora con passione e determinazione. Un mosaico fatto di identità, di valorizzazione del passato in un’ottica di sviluppo futuro, di recupero del valore del bosco e della vita di paese, di creazione di opportunità e prospettive lavorative per i residenti. Il tutto, sotto la guida dei principi dello sviluppo sostenibile, nel tentativo continuo di far coincidere le esigenze del presente con quelle delle generazioni future, promuovendo una rivitalizzazione dell’economia che mantenga come faro la conservazione dell’eredità ambientale e culturale di cui siamo, troppo spesso, indegni custodi. Così, dopo l’antico caseificio convertito in ristorante (El casel dei Masi), la malga abbandonata diventata rifugio alpino (Rifugio Potzmauer) e la creazione di sentieri di interesse culturale (Sentiero dei Vecchi Mestieri), etnografico (Giro dei Masi di Grumes) e naturalistico (Sentiero Botanico Naturalistico), è imminente l’apertura del nuovo Ostello di Grumes, L’Ost, risultato della completa ristrutturazione dell’ex caserma dei Carabinieri, che accoglierà anche la filiale di Grumes della Famiglia Cooperativa Valle di Cembra. “L’Ost” richiama nel nome sia la tipologia di alloggio sia un toponimo ricorrente di Grumes (da qui Pian da L’Ost Grant, il parco delle feste di Grumes, in cui “ost” significherebbe “pietra”, secondo i racconti dei meno giovani). L’Ost vuole offrire ai propri ospiti un’occasione per perdersi, al riparo dalla frenesia e dai ritmi febbrili imposti da una routine quotidiana sempre più inclemente, riscoprendo la dignità della vita di paese e acquisendo una maggiore consapevolezza del giusto ritmo della vita.

er quattro mesi, in quattordici anni assieme sulla collina Est di Trento, a Villa Sant’Ignazio: a parlare coi poeti, a “tentare” di scrivere in poesia, ovvero nel linguaggio più sublime del mondo, sotto la guida di Renzo Francescotti. Sei i poeti “convocati” o “invitati” come amano dire i corsisti: un antico poeta cinese, Li Po; due poeti di lingua anglosassone, il romantico inglese John Keats e il moderno americano Edgar Lee Masters; e gli italiani contemporanei Biagio Marin - grande lirico veneto - e il da poco scomparso Giovanni Raboni. A ognuno di questi sei poeti sono state dedicate due serate. Le quattro serate finali (delle sedici programmate) sono state occupate da “esercizi di versificazione”: per altro all’interno di questi esercizi qualcuno scopre una sua vocazione poetica e, come è successo più volte, pubblicando un suo libro di poesia. A conclusione la composizione di un testo in poesia. Dopo il tema degli anni precedenti “Albero”, “Tempo”, “Notte”, “Infanzia”, “Animali”, “Voli”, “Lontananze”, “Sapori “ Fiume”,“Stagioni”, “ Finestre”, “Porte”, il tema di quest’anno è stato “Fuoco”. I testi poetici, in italiano e in dialetto, sono stati pubblicati in un libricino in “30 copie numerate a mano”, con le illustrazioni di due corsiste, Anita Anibaldi e Gabriella Bonvecchio Beber: oltre a loro due il corso è stato completato da Giuliana Bazzanella, Lia Brandolese, Giorgio Brentari, Flavio Conci. Giovanna Corradi, Fabrizio Corradi, Flavio Dalla Torre, Clara Kaisermann, Diego Luchi, Luisa Pallaoro, Luca Pedron, Pietro Roat e Riccardo Zandonini. Ha concluso il 14° corso una simpatica festa della poesia, in cui i corsisti hanno recitato i loro testi poetici, alla presenza, tra gli altri, del ”padrone di casa” Padre Livio Passalacqua, dello scrittore Elio Fox e della poetessa Lilia Slomp Ferrari, anche lei frequentatrice dei cosi negli anni scorsi.

109

tmluglio


trentinoscoop&news

“giovani industriosi” alla ricerca del lavoro

PERZENLAND e LA VALLE INCANTATA CAMBIAmo VESTITO

nel palinsesto estivo della sede regionale rai di trento

L

S

i intitola “Giovani industriosi” il programma articolato in cinque puntate proposto dalla sede regionale della Rai di Trento, e affronta le tematiche riguardanti l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro ed è centrato su quattro “focus group” stabili: giovani, imprenditori, insegnanti e famiglie, con il susseguirsi di testimonianze dal mondo del lavoro e dai suoi attori. I temi affrontati vanno dall’assunzione e valorizzazione dei giovani talenti, alla promozione della neo imprenditorialità giovanile , alla rivalutazione ad ampio spettro della cultura del lavoro (nella foto, Andrea Brunello). In questa seconda puntata: Solidi talenti-valorizzazione dei giovani talenti in azienda. È realizzato in collaborazione con Confindustria Trento e andrà in onda durante “Terra di montagna” di domenica 8 luglio (ore 9.45 circa). A seguire, un’anticipazione dell’attesissima gara ciclistica di gran fondo dedicata al mitico campione lussemburghese Charly Gaul, vincitore di una tormentata tappa del Giro d’Italia del 1956 terminata sul Monte Bondone tra gelo e neve. La Struttura Programmi della RAI per il terzo anno consecutivo dedica grandi spazi a questa gara, anticipandola con un programma fatto di ironia e divertimento, ma anche di informazioni sull’edizione del 2012, che vede la presenza dell’ormai storico e improbabile giornalista di ciclismo Jan Jaques che in continuo qui pro quo confonde la Charly Gaul con la classica Parigi-Roubaix. Ci saranno anche Claudia Morandini e alcune medaglie olimpiche tra i protagonisti di questo speciale e si assisterà a una parte della conferenza stampa di presentazione che tra le altre cose, annuncerà oltre ai vari percorsi, l’ingresso della “Leggendria Charly Gaul” tra le quindici gran fondo sulle due ruote strette più importanti del mondo come ha 110

tmluglio

o scorso 12 giugno a Pergine Valsugana si è svolto un importante incontro dedicato a tutti i commercianti e gestori di pubblici esercizi di Pergine Valsugana, dove sono intervenuti l’assessore provinciale al commercio Alessandro Olivi che ha illustrato la nuova legge provinciale sugli incentivi al commercio e l’importanza di far parte del Consorzio Operatori Pergine Iniziative e l’Assessore Comunale al Commercio di Pergine Giorgio Girardi che ha parlato delle misure adottate per la valorizzazione del centro storico. Nella seconda parte dell’incontro è intervenuto il presidente del C.O.P.I. Luigi Ochner e Luca Dallapè, dell’agenzia pubblicitaria MINT, che hanno presentato il nuovo progetto creativo e gli obiettivi del prossimo mercatino di natale perginese: Perzenland e La Valle Incantata. Dallapè ha illustrato gli obiettivi di crescita che si è prefisso di raggiungere con la prossima edizione: il primo obiettivo è la crescita delle presenze di pubblico attraverso: reiterazione delle azioni di comunicazione dello scorso anno; la conferma delle partnership già esistenti (con Pinè, Caldonazzo e Pergine Spettacolo Aperto); l’approccio con nuove iniziative promozionali. Il secondo obiettivo riguarda invece l’individuazione di risorse che permettano di promuovere al meglio il mercatino di natale e che permettano anche di raggiungere un bilancio attivo. Questo obiettivo potrà essere raggiunto, in parte con l’implemento degli espositori paganti, in parte con le collaborazioni (partnership) citate prima e in parte con la ricerca di ulteriori sponsor che credano nel progetto. Il terzo importante obiettivo è quindi la crescita: in qualità, attraverso la selezione accurata degli espositori che animeranno le casette e dei contenuti che proporranno; in quantità, aumentando il numero di casette presenti. Il desiderio è quindi quello di stupire, divertire ed emozionare il pubblico perché ogni avventore se ne vada da Pergine con un ricordo indelebile; con la voglia di ritornare l’anno successivo. decretato l’UCI , Unione Ciclistica Internazionale Domenica 22 luglio, invece, sarà la volta di “Arcadia. Festa dei sapori e della musica” della Val di Sole. Un reportage girato nel weekend del 23 Giugno che ha visto protagonista l’antico borgo di Caldes con suo patrimonio di tradizioni artistiche artigianali e naturalistiche.


trentinoscoop&news

non orsi, ma bisonti tra le montagne Paolo Segnana guida l’Asdir L’Associazione dei direttori delle Casse Rurali ha rinnovato il direttivo. Prossimo appuntamento il viaggio in Quebec

I

l direttore della Cassa Rurale di Mezzolombardo San Michele all’Adige Paolo Segnana è stato nominato presidente dell’Asdir. Un rinnovamento alla luce di una continuità di azione e di obiettivi: “Ho raccolto l’invito del presidente uscente, Marco Gabrielli – afferma Segnana – ad un naturale avvicendamento, per consentire una rotazione dell’incarico, poiché richiede energia e tempo che vanno oltre il normale carico di lavoro. A lui va il ringraziamento di tutti gli associati per l’impegno, per la qualità delle iniziative proposte e per la credibilità che ha contribuito a far acquisire all’Associazione”. Della presidenza Gabrielli restano vive le numerose iniziative per consentire alla categoria dei direttori di conoscersi, di sc ambiarsi le Stretta di mano tra vecchio e nuovo presidente. esperienze positiMarco Gabrielli, a sinistra, e Paolo Segnana ve, di partecipare a percorsi formativi mirati, nonché le straordinarie esperienze di viaggio. Tra tutte ricordiamo il viaggio a Bruxelles per visitare le istituzioni europee, a Francoforte per recarsi alla Bce, quello negli Stati Uniti (con visita alla Federal Reserve) e l’ultimo in India (con tappa alla Bank of India). Iniziative caratterizzate da un duplice scopo formativo e di stimolo alla conoscenza e alla creazione di migliori rapporti personali. “Stiamo vivendo un periodo molto impegnativo, sia per il nostro sistema che per la nostra nazione – spiega Segnana – e noi direttori siamo in prima linea a cercare di difendere il risparmio delle persone e assicurare risorse finanziarie alle imprese ed alle famiglie che necessitano di credito. Dal nuovo presidente è arrivata la disponibilità a confronti più frequenti con tutti gli iscritti (l’associazione comprende direttori e vicedirettori anche pensionati) per rappresentare al meglio la categoria e per costruire una visione condivisa rispetto ai problemi del momento. “Per riuscirci – conclude – c’è bisogno della partecipazione di tutti i soci, che invito ad essere ancora più coinvolti ed attivi, visto il momento”.

raduno di vecchi camion a San Felice, in Val di Non

G

eneralmente le manifestazioni di camion si immaginano in posti industriali, tra fabbriche e ciminiere, vicino a grandi città, un ambiente naturale per questi “bestioni”, siano essi storici o no. Normalmente avviene proprio così e questo vale soprattutto per i mezzi d’epoca con i quali si cerca quasi sempre di tornare nei luoghi in cui avevano circolato e lavorato nei tempi passati. Ma c’è un’eccezione “felice” anzi…”San Felice”. Perché è proprio a San Felice, in alta Val di Non, delizioso paese tra le province di Trento e Bolzano in mezzo a montagne splendide e a paesaggi da favola, che a tutto fanno pensare tranne che ai motori, che si raduneranno il 28 e 29 luglio centinaia di mezzi storici (auto, moto, trattori e naturalmente camion e corriere). Vi saranno anche esemplari dei colleghi collezionisti svizzeri e francesi. Questo grazie alla passione di un gruppo di amici e alla disponibilità e alle larghe vedute di numerose autorità locali e non. Sarà una festa, con

una superba esposizione di mezzi sia da locomozione che da lavoro, ma anche con balli, manifestazioni folcloristiche e, cosa che non guasta mai, ottimi piatti della tradizione locale. Il gruppo promotore è “recidivo”, infatti già nel 2008 con grande coraggio aveva organizzato l’evento e proprio il successo di partecipazione riscontrata ha convinto tutti a riprovarci, certi che il successo sarà ancora maggiore. Un paese di poche anime è diventato per un giorno una metropoli con migliaia di visitatori, arrivati da tutta la valle ma anche da più lontano, anche per la presenza dei numerosi villeggianti che hanno scelto questi posti per trascorrere le vacanze e che si troveranno a godere di un’ attrazione in più. Se nella valle non ci sono più gli orsi, per una volta ci saranno i bisonti… Varrà la pena andarli a vedere, perché si faranno una bella passeggiata affrontando la salita di Passo Fedaia.

111

tmluglio


trentinolibreria

Il libro del mese Quando il vino sposa la letteratura il romanzo “SEX AND THE WINE” aLL’XI PREMIO CESARE PAVESE “Il vino nella letteratura”

Avventura Overland: nel bel libro di paolo cagnan Il giro del mondo su camion alla portata di (quasi) tutti: istruzioni per l’uso e fotografie

I

l romanzo di Francesca Negri si piazza terzo dietro a Piero Antinori con Il profumo del Chianti e Kate Singleton con Mister Amarone. «Originale narrazione, scandita in diciotto capitoli, costruita attorno al percorso esistenziale di cinque donne, cinque amiche che riscoprono e coltivano il medesimo interesse per il vino e per la tavola. Sono delle wine lovers che, giorno dopo giorno, trasformano la propria passione in un’arte ricca di cultura, di voglia di sperimentare e di conquistare nuove prospettive, mentre l’elemento pubblico e privato, quello personale e collettivo si fonde e si snoda in un racconto avvincente». Questa la motivazione della giuria, presieduta da Giovanna Romanelli e annunciata domenica 3 giugno a Santo Stefano Belbo, nella casa natale del noto scrittore italiano Cesare Pavese, dal presidente del Cepam, Luigi Gatti, con cui è stato assegnata l’importante medaglia di bronzo a Sex and the Wine – L’altra metà del vino, il romanzo di Francesca Negri che per primo ha puntato i riflettori sul senso femminile per il vino e la gastronomia. Un libro antesignano delle attuali tendenze che sempre più puntano nel settore dell’enogastronomia sulle donne, sulle wine e food lover. Ma non solo, perché il romanzo, nei suoi molteplici livelli di lettura, racconta molto di più: «Si parla di una nuova comunicazione del vino, più emozionale: il vino diventa anche il simbolo di una nuova generazione di donne, intraprendenti, autonome, disinibite». Nei primi capitoli del romanzo, infatti, l’autrice fa anche una breve ricostruzione storica dai tempi dei Romani fino ai giorni nostri, sul rapporto Bacco e Venere. «Ma Sex and the wine – prosegue la Negri – parla anche di come cibo e vino siano un importante momento di aggregazione in una società liquida che sembra allontanare dai contatti personali, parla di storie di vita di tutti i giorni, tra lavoro, amici, fidanzati, amanti, ex mogli rompiscatole, ex fidanzati che ritornano a scompaginano gli equilibri, figli e sogni da realizzare». 112

tmluglio

I

famosi camion arancioni di Beppe Tenti non c’entrano. O meglio: è stato grazie a loro, e alla fortunata serie tivù “Overland”, che gli italiani hanno scoperto il fascino di queste ingombranti “case viaggianti”. Quello che pochi sanno è che molte compagnie turistiche - soprattutto inglesi -organizzano con i loro trucks viaggi in tutto il mondo, dalle giungle del Borneo agli altopiani dell’Ecuador, dal deserto del Sahara alle pianure dell’Asia Centrale. Un classico? Da Londra a Katmandu attraverso l’Africa e il Medio Oriente: sei mesi a bordo di camion militari riadattati. Potenti, affidabili, versatili. Si dorme in tenda, si impara l’arte di arrangiarsi: dal cibo alle riserve d’acqua. Sino a non molto tempo fa, le compagnie specializzate in questo segmento di viaggi-avventura organizzavano solo spedizioni di molti mesi, limitando fortemente le possibilità (tempo e soldi) di prendervi parte; ora, invece, è possibile inserirsi anche solo per un paio di settimane, raggiungendo i camion ovunque essi si trovino: in Africa o in Asia Centrale, in Sudamerica o in Medio Oriente. Overlanding. Percorrere lunghe distanze via terra: così lo


trentinolibreria Silvia Vernaccini Trento e dintorni. Con Calisio, Marzola, Vigolana e Bondone Athesia In queste pagine, oltre a due percorsi per la conoscenza di Trento città capoluogo, Silvia Vernaccini, da anni impegnata nella conoscenza e divulgazione del patrimonio “Trentino” descrive 40 itinerari, passeggiate non troppo impegnative godibili in ogni stagione dell’anno e adatte sia alle famiglie per la gita domenicale sia all’esperto escursionista. Percorsi tutti da fare a piedi, ma alcuni se si vuole anche spingendo il passeggino, oppure con la mountain bike o con le racchette da neve in inverno: tutti, e qui sta la novità, raggiungibili con il trasporto pubblico. Nell’agile formato della guida l’escursionista trova dunque gite per scoprire le bellezze degli immediati dintorni della città così come delle montagne che la cingono; oltre alla descrizione tecnica e a quella più culturale e turistica, ogni itinerario è supportato da belle fotografie e da una cartina TopMap realizzata dal cartografo Augusto Cavazzani.

Marco Dallari Testi in testa Edizioni Erickson

Diego Moratelli Incontri in montagna Arca edizioni

Quando parliamo di testo, la prima cosa a cui pensiamo è una pagina densa di parole. Esistono però anche quei tipi di testo in cui le parole collaborano con le immagini; sono questi gli strumenti che più si avvicinano al mondo dei ragazzi, le risorse di maggiore efficacia per avvicinare gli studenti della generazione di internet alla lettura. Eppure, il libro illustrato è poco conosciuto e utilizzato. Questo volume propone di produrre diverse forme testuali — di tipo narrativo, poetico, scientifico, argomentativo — sfruttando il modello del libro illustrato. L’autore sottolinea l’importanza del vedere, utilizzando immagini ricavate dall’esperienza e dalla realtà. L’obiettivo pedagogico del volume consiste nel far sì che le parole, collaborando con le immagini, generino nuovi testi, al servizio di un processo in cui la costruzione di competenza testuale proceda insieme alla stimolazione del pensiero analogico.

L’ultima “fatica” foto-letteraria di Diego Moratelli, dal titolo ”Incontri in montagna” (formato 29x24 cm, 256 pagine, oltre 160 fotografie, 22 cartine topografiche), segna una tappa significativa nell’evoluzione della produzione artistica dell’autore. Anzitutto perché egli è riuscito a raggiungere la completa simbiosi tra la parte narrativa e quella per immagini: le fotografie, sempre di altissimo livello, ormai non vivono più di vita autonoma rispetto ai testi; poi perché in quest’opera, più che nelle precedenti, si avverte in Moratelli l’esigenza di aprirsi verso l’esterno, di rendersi in qualche modo più protagonista - insieme agli animali ritratti, veri primi attori indiscussi - rendendo il lettore pienamente partecipe delle proprie esperienze. Lo dimostrano le mappe che per la prima volta vengono allegate al libro, a supporto di chi volesse ripercorrere gli itinerari fotografici dell’autore.

tradurremmo noi. “Viaggiare in modo indipendente; muovendosi in piccoli gruppi, incontrando le popolazioni locali e fermandosi ovunque”: questa la definizione di Geoff Manchester e Darrell Wade, i due proprietari australiani della Intrepid Travel, una delle più affermate compagnie di Overland al mondo. Hanno iniziato col Borneo malese, l’Indonesia, il Vietnam, mentre gli altri battevano soprattutto piste africane e sudamericane. Il primo vero viaggio, una Transahariana tra amici. Per poi intuire che con quei camion superattrezzati potevano anche provare a organizzare improbabili tour per turisti scapestrati e avventurosi come loro. “Tutto ciò che serviva, dopotutto, era un vecchio camion, una mappa, un elevato senso di fiducia in se stessi, più un bel po’ di tempo e di fortuna. Così ebbe inizio il fenomeno dei tour operator di Overland” spiega Charlie Hopkinson, altro pioniere del settore. È tra la fine degli anni Cinquanta e l’inizio degli anni Sessanta che i primi avventurieri di “settore” decidono di affrontare il mondo con un mezzo nuovo. Potente, affidabile, versatile. Anche se pesante, molto pesante. E poco maneggevole. Partono dall’Inghilterra, all’avventura. Il camion è la loro casa. Come un camper, ma adatto a ogni terreno. Difficile che basti una strada dissestata a fermarlo. Una voragine, un tappeto di melma, una salita ripidissima. È nei primi anni Ottanta

che nascono le compagnie di Overland così come le conosciamo noi oggi, a distanza di sei lustri. Ma come ci si prepara per un viaggio simile? Cosa bisogna essere in grado di fare e soprattutto, quali imprevisti possono capitare lungo il percorso? Paolo Cagnan è un veterano degli Overland, tra i pochi viaggiatori italiani a conoscerne alla perfezione trucchi e segreti. Con “Avventura Overland” ha realizzato un mix tra diario di viaggio, manuale e reportage giornalistico, che racconta con praticità e disincantata ironia un’esperienza indimenticabile: dalla scelta della meta ai preparativi, dalla partenza ai rapporti con gli altri partecipanti e con la gente del posto, sino alla distribuzione dei compiti e all’allestimento degli accampamenti notturni. Paolo Cagnan Avventura Overland

Gremese Editore (Euro 16,90, pagine 224

113

tmluglio


trentinofotoromanzo di Carlo Martinelli

IL CICLISMO DI UNA VOLTA, OGGI

C’

è una sorta di rovesciamento temporale in questa puntata di FOTOromanzo. Da anni, ormai, ogni mese andiamo raccontando, con immagini d’epoca, storie e persone del Trentino, a ritroso nel tempo. Questa volta, con le immagini scattate in piazza Duomo, a Trento, domenica mattina, 17 giugno 2012, succede che le immagini sono fresche, freschissime, e raccontano però il ciclismo di una volta. Siamo a L’Alpina, la cicloturistica d’epoca che fa parte del circuito nazionale de L’Eroica. Biciclette da corsa ed accessori vari, in omaggio ad un secolo d’imprese e di migliaia di campioni, di atleti e di comprimari, di società sportive e di dirigenti, di tecnici e di tifosi. Improntato alle fogge ciclistiche del passato anche l’abbigliamento rievocativo. Animatore infaticabile della “puntata” trentina Diego Tambosi, ex ciclista, valente meccanico del pedale e appassionato sportivo che ha rilanciato la cicloturistica d’epoca - l’anno scorso in Valle dei Mocheni, quest’anno da Trento alla Valsugana in omaggio alla Settimana Tricolore - e che è cresciuto sui resoconti delle cronache ciclistiche, attraverso le indimenticabili pagine del ciclismo nostrano firmate da Bill Cestari. E lo spirito delle avventure d’inizio Novecento di Tamanini, Bolognani, Gerloni e poi le imprese di Janeselli, dei Moser, di Galeaz, Pintarelli, delle prime donne in bici, Maria Tasca, Maria Costa, Alfonsina Strada, è sembrato rivivere al cospetto di biciclette tanto antiche quanto fascinose (in mostra un autentico cimelio: la due ruote usata da Fausto Coppi nel 19 49), di storiche maglie - da quelle

della Peugeot dei Tour anni Venti alla Molteni del mitico Merckx, il Cannibale, dalla GBC del vecio Aldo Moser alla storica casacca di Bartali -, ma anche di pedali, borracce, camere d’aria (sì, quelle che i ciclisti un tempo si infilavano a tracolla...), berrettini. Vive anche così la passione del ciclismo che fu: riproponendolo oggi come fosse ieri. Uguale uguale. Fascino e passione senza tempo. E dire che due giorni prima, al Trentino Book Festival di Caldonazzo, quelli di em bycicleta, presidio di fabulazione sportiva, avevano presentato – ospite d’onore Francesco Moser – il loro nuovo libro. “Io sto qui e aspetto Bartali”, 17 storie di fughe, curve, Dolomiti e paracarri, edito da Curcu & Genovese. In piazza Duomo, a Trento, era come ci fosse davvero, ancora, Bartali.

La memoria restituisce persone e cose che pensavamo dimenticate per sempre o delle quali neppure sospettavamo l’esistenza. Questo è FOTOromanzo. Una immagine che ritorna. Dentro la memoria delle storie.

114

tmluglio


trentinoenogastronomia

ristoranti

in ogni numero trentinomese vi propone due ristoranti provati per voi I ristoranti presentati in questa rubrica sono una libera scelta redazionale. Il nostro giudizio anche se critico, è espresso in “cuori” perchè, comunque, il difficile lavoro del ristoratore merita rispetto.

Segnalazioni e commenti: info@trentinomese.it

VILLA MADRUZZO

ANTICA TRATTORIA

AL FRESCO SOPRA LA CITTà

L’EMERGENTE DELLA VAL DI NON

Villa Madruzzo è uno dei punti di riferimento per i trentini. Dai pranzi di lavoro ai battesimi o ai matrimoni, è questa una delle location preferite, in ogni stagione, non solo quando d’estate il parco offre un bel contesto e anche un bel po’ di fresco, il che non guasta quando in città la calura schiaccia. La tartare di carne, condita a piacimento – dalla versione naturale a quella più elaborata con uovo, senape, capperi e pepe – è, probabilmente, il piatto più riuscito di un menu vasto, che spazia tra ricette trentine e altre più internazionali, sia di carne che di pesce. Una conferma, qualche sera fa, la tartare di carne, ma non erano male nemmeno le alici marinate con insalatine e crostini di pane e la nocetta di cinghiale con pane alle noci. In menu, tra gli antipasti, anche tortel di patate con salumi, carne salada, trota salmonata e salmerino affumicato, prosciutto casereccio cotto a bassa temperatura con julienne di sedano e scaglie di Trentingrana. Tra i secondi, ampia scelta, tra cui spiccava il minestrone di verdure della Val di Gresta, gli strangolapreti spadellati con porcini e burro versato, i canederlotti con verza, pancetta brasata e burro al profumo di salvia. Tra i secondi, non male il piatto dell’ortolano (verdure grigliate e formaggi fusi) e il fegato alla veneziana, proposto in una versione singolare, ovvero con il fegato non in fette ma a mo’ di straccetti. Curioso, ma piacevole, anche se personalmente preferisco la versione originale. Lista dei dolci esaustiva come il resto del menu: io ho provato la piccola Sacher e sono rimasta piacevolmente soddisfatta. Quanto alla carta dei vini, buona la scelta a prezzi tutto sommato corretti. Servizio veloce, ambiente piacevole e prezzi che vanno da una media di 12 euro per gli antipasti e per i primi ai circa 15 euro per i secondi.

A tirare le fila dello storico hotel e ristorante di Cles, l’Antica Trattoria, oggi c’è Denise, figlia del vecchio patron Bepi. Le intenzioni di questa giovane ragazza sono quelle di proporre una cucina trentina sospesa tra tradizione e creatività, senza disdegnare prospettive di crescita, catturando anche pubblico da fuori regione. Se ci riuscirà, sarà solo il tempo a dirlo, ma la volontà e l’impegno certo non mancano. Denise in cucina è autodidatta, ma la passione e la dedizione, si sa, possono far fare comunque grandi cose (un caso su tutti, Domenica Vagnarelli, chef autodidatta dell’apprezzatissimo Mediterraneo di Alba Adriatica). Tant’è che qualche guida si è già accorta del cambio di mano dell’Antica Trattoria, che da qualche settimana offre un piccolo dehors estivo per i pranzi dove la new entry è il piatto unico. Il menu è interessante, seppur debba ancora perfezionarsi nella composizione e nell’equilibrio dei piatti. Simpatici, come antipasto, i bon bon di Trentingrana con funghi di bosco, un esercizio di stile dal buon risultato, anche se si deve ancora mettere a punto qualche dettaglio tra sintonie di gusti e dimensioni delle porzioni. Gustosa la zuppa di ortiche con gnocco di caprino e chips di patate viola, ottima la tartare di manzo, da rivedere – a mio avviso – la guancia di manzo brasata con polenta di Storo; saporita ed estiva la parmigiana di melanzane, a cui però avrei cambiato nome, essendo una sorta di involtini molto light e freschi (al contrario della classica parmigiana, tripudio di melanzane fritte, caciocavallo, sugo di pomodoro e olio). Bene i dolci e buona la carta dei vini. Antipasti a 10 euro così come i primi, secondi tra i 16 e i 22 euro, dolci a 7 euro (un po’ cari rispetto al resto). Ambiente accogliente, sottofondo musicale piacevole (rarità), servizio cortese.

VILLA MADRUZZO Via Ponte Alto, 26 Loc. Cognola 38121 Trento Tel. 0461.986220 Chiuso la domenica

cibo ♥ ♥ ♥ ♥ ambiente ♥ ♥ ♥ ♥ ♥ prezzo ♥ ♥ ♥ ♥ ♥

ANTICA TRATTORIA Via Roma 13 38023 Cles Tel. 0463.421631 Chiuso il sabato

cibo ♥ ♥ ♥ ♥ ambiente ♥ ♥ ♥ ♥ prezzo ♥ ♥ ♥ ♥ ♥

115

tmluglio


Alberto Folgheraiter immagini di

Gianni Zotta

I VILLAGGI DAI CAMINI SPENTI VIAGGIO NELLA PERIFERIA DEL TRENTINO DEL TERZO MILLENNIO CURCU & GENOVESE

T

U UN S

C

OS S S E C

DA N O SEC

O

OS T I P RE

E

N O I Z I ED

AGINE 336 P 35,00 EURO


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.