Trentinomese novembre

Page 1

appuntamenti, incontri e attualità trentina

euro 2,00 www.trentinomese.it

2010 novembre

nati ai bordI di una sinfonia

arrivano!

Appuntamento il 24 novembre al Palasport di Trento

Luca, Matteo, Andrea Cos’hanno in comune? Il genio creativo, la trentinità e il cognome “Franceschini”

la casa delle cose L’incredibile collezione della signora Daniela Righetti Bertagnolli

dove ti faccio il ritocchino

Anche in Trentino gli interventi di medicina estetica dilagano

in questo numero trentino-argentina Dal nostro inviato speciale, Alberto Folgheraiter Barbara pedrotti Non si ferma più! Francesca mazzalai Bella trentina innamorata della sua città fiera d’autunno 17-21 novembre a Bolzano

SONIA LEONARDI

Essere belle non basta



55%

Il risparmio fiscale del è solo fino al 31 dicembre. Chiedi al concessionario Internorm. Ancora per pochi mesi, puoi godere della più avanzata tecnologia di isolamento termico per risparmiare due volte: energia tutto l’anno e il 55% in tasse. Una gamma di veri e propri sistemi isolanti per consumi ampiamente al di sotto delle disposizioni normative sul risparmio energetico. Soluzioni uniche, nella funzionalità, nei materiali, nel design. Come la ferramenta completamente nascosta, invisibile, per un’estetica perfetta. Scopri perché Internorm ti garantisce 30 anni di perfetto funzionamento della tua finestra.

„HO UN ISOLAMENTO TERMICO PERFETTO. GRAZIE ALLE MIE FINESTRE.”

Comfort e risparmio energetico superbi dal primo produttore di finestre in Europa FINESTRE SUL FUTURO Numero 1 in Europa | 18 milioni di finestre installate | Una gamma di oltre 150 modelli | Una rete qualificata di più di 170 [Partner] Internorm in Italia Richiedi il Catalogo Generale www.internorm.com



Curcu & Genovese Associati Srl - Südtiroler Studio Srl. Riproduzione vietata

tuffati in acqua con noi!

ACQUASOFT ACQUAFIT ACQUAGAG ACQUAENERGY NUOTO BIMBO ACQUATICITÀ NEONATI POSTURALWATER IDROCHINESI • Iscrizione gratuita • Possibilità di lezioni individuali • Sconti agli accompagnatori dei piccoli nuotatori

sono facili esercizi, ma ben mirati per migliorare la tonicità e l’elasticità dell’individuo. Adatto a chi cerca una ginnastica dolce ma efficace ricco di esercizi per migliorare l’allenamento cardiovascolare e rimodellare la silhouette. Adatta a chi vuole mantenersi in forma tutto l’anno esercizi mirati su gambe-addominali-glutei. Adatta a chi vuole bruciare grassi divertendosi applica diverse tecniche di lavoro muscolare. Adatta a chi cerca una ginnastica intensa e divertente, a volte quasi liberatoria, in particolare ai più allenati il tuo bambino impara a nuotare attraverso un’attività sportiva, e nello stesso tempo a divertirsi insieme agli altri il neonato ritrova in acqua un ambiente a lui conosciuto e rassicurante. Il movimento dolce lo massaggia, lo avvolge, lo culla adatta a tutti coloro che soffrono di dolori ai vari distretti corporei, sia conseguenti a traumi che con caratteristiche croniche osserva tutti i parametri della fisioterapia classica ed è quindi un percorso guidato da un terapista alla rieducazione, prevenzione e correzione del corpo

c/o Hotel Adige Mattarello di Trento Tel. 0461.942802 www.gretabenessere.it


P.zza Cesare Battisti, 1 - Trento Viale Dante, 64 - Riva del Garda


sommario novembre2010

tm

Diretto da: Paolo Curcu [ paolo@trentinomese.it ] In redazione: Pino Loperfido Hanno collaborato a questo numero: Paolo Chiesa, Antonia Dalpiaz, Lara Deflorian, Fiorenzo Degasperi, Fabio De Santi, Alberto Folgheraiter, Renzo Francescotti, Gianfranco Gramola, Claudio Libera, Carlo Martinelli, Francesca Negri, Walter Nicoletti, Jessica Pellegrino, Nicola Tomasi, Tiziana Tomasini, Silvia Trentini, Nicola Zeni.

Attualità 8 Dove ti faccio il ritocchino

16 Argentina: voglia di trentino 23 nati ai bordi di una sinfonia 26 fabio cavallucci

28 Sonia leonardi 34 la casa delle cose 40 francesca mazzalai 42 Barbara pedrotti 44 cercasi baby-sitter 48 Gian Maria rauzi 50 Osservatorio dei balcani 52 Circensi si diventa 55 Risiko ergo sum

Grafica: Fabio Monauni Redazione: Via Ghiaie 15 38122 Trento Tel. 0461/362155 Fax 0461/362170 Editrice: Curcu & Genovese Associati S.r.l. Via Ghiaie 15 - 38122 Trento Tel. 0461.362122 Fax 0461.362150 Concessionaria Pubblicità: Südtiroler Studio S.r.l. Trento - Via Ghiaie 15 Tel. 0461.934494 Fax 0461.935706 Direzione pubblicità: Rosario Genovese Bolzano - Via Bari, 15 Tel. 0471.914776 Fax 0471.930743 Direzione pubblicità: Giuseppe Genovese Stampa: Alcione - Trento Registrazione Tribunale di Trento n. 536 - 4 aprile 1987

COME ABBONARSI:

(un anno, 12 numeri a Euro 20,00) BOLLETTINO POSTALE c/c N. 11492386 Curcu & Genovese Associati - TM Via Ghiaie, 15 38122 TRENTO BONIFICO BANCARIO CASSA RURALE DI TRENTO IBAN IT15 E083 0401 8040 0000 3080 485 CARTA DI CREDITO Telefonando allo 0461.362122 DIRETTAMENTE PRESSO L’UFFICIO ABBONAMENTI Via Ghiaie 15 - Trento Tel. 0461.362107 ufficioabbonamenti@trentinomese.it

I Suoi dati saranno trattati per dar corso al suo abbonamento; il conferimento dei dati è necessario per perseguire la finalità del trattamento; i Suoi dati saranno trattati con modalità manuali, informatiche e/o telematiche e non saranno diffusi. Lei potrà rivolgersi (anche telefonicamente) al Servizio Privacy presso il titolare del trattamento per esercitare i diritti previsti dall’art. 7 del D.lgs 196/03. Titolare del trattamento dei dati è la CURCU & GENOVESE ASSOCIATI S.r.l., Via Ghiaie, 15 – 38122 Trento - Tel 0461.362122 AVVISO AI LETTORI La scelta degli appuntamenti è a cura della redazione. La redazione non è responsabile di eventuali cambiamenti delle programmazioni annunciate.

58

castel stenico

62 L'epopea della famiglia prati 64 Valentina miorandi 67 Il giardino delle spezie 68 Girovagando in trentino 70 Voglia di inclusione sociale

Panorama

73 Donna non rieducabile 74 60 anni di teatro stabile 75 Il sogno di mara cagol 83 itinerari jazz 87 malika ayane 88 arrivano i Litfiba! 90 Maso finisterre

Giorno per giorno

96 Mostre 102 appuntamenti del mese

Scoop&news

112 i matrimoni del mese 119 Cantina endrizzi 124 trentino charme

Rubriche

126 Libri 128 Fotoromanzo

129 enogastronomia

info@trentinomese.it www.trentinomese.it

tm


trentinoattualità

di Francesca Negri

DOVE TI FACCIO IL RITOCCHINO ANCHE IN TRENTINO GLI INTERVENTI DI MEDICINA ESTETICA DILAGANO. POCHI SENI, Più NASI E RUGHE, PER UNA PROVINCIA IN CUI METTERSI IN MOSTRA NON è MAI STATO FACILE. NEMMENO DAL CHIRURGO

10

tmnovembre


trentinoattualità

L

a cultura del ritocchino dilaga. Anche in Trentino. In una regione come la nostra dove mettersi troppo in mostra ed esibire il proprio corpo è quasi un peccato capitale, gli interventi chirurgici più frequenti riguardano naso e rughe, seguiti da liposculture per perdere i chili di troppo e, in ultima istanza, il seno, che invece nel resto d’Italia e del mondo è l’intervento che va per la maggiore. Lo confermano gli intervistati dell’indagine di TrentinoMese e alcuni operatori del settore, che lavorano di bisturi ma anche di laser e punturine. Ma oltre a vincere lo spettro del tabù che magari in molti ancora hanno sugli interventi estetici, oggi si aggiungono anche tutte le foto e le notizie di operazioni malriuscite. Visi deformati da lifting, filler, botox invadono i salotti della televisione e le pagine dei giornali perché i primi ad essere colpiti dalla “ritoccomania” sono proprio i vip o gli aspiranti tali. Da Elena Santarelli ad Alba Parietti, passando per le internazionali Nina Moric e Megan Fox, l’ultima ad averci rimesso le penne con risultati definiti da tutti i giornali di gossip “mostruosi” è Noemi Letizia, la 19enne napoletana assurta alle cronache per un presunto flirt con Silvio Berlusconi, che appena maggiorenne ha pensato bene di darsi qualche ritocco qua e là, anche se non sembrava averne proprio bisogno. Se a loro, vip e starlette che si affidano a chirurghi di comprovata fama, ogni tanto capita che si rovinino faccia e corpo, come evitare noi, comuni mortali, di cadere in errori spesso irrimediabili? Andrea Grisotti, responsabile della Unità Operativa di Chirurgia Plastica alla Casa di Cura S.Pio X di Milano, raccomanda: «È una questione di sicurezza. Bisogna essere certi della serietà della struttura alla quale ci si rivolge e del chirurgo a cui ci si affida». E anche i riitocchini a livello di filler e botulino, di solito pressoché innocui, «devono essere fatti nel posto giusto». 

 Dove vanno i trentini a ritoccarsi? E quali sono gli ultimi ritrovati in materia? TrentinoMese lo ha scoperto per voi. TOGLIERE I CHILI DI TROPPO Anzittutto una premessa. Una ridefinizione della taglia corporea non deve mirare solo ad una variazione volumetrica ma anche ad un inquadramento morfodinamico dipendente da vari fattori (altezza, età, sesso, razza, attività lavorativa, etc.) di cui bisogna tenere conto. La liposcultura è una metodica chirurgica ormai ampiamente standardizzata, che

IL RITOCCHINO: IL REGALO DI NOZZE Più COOL

P

osate d'argento, buste di soldi e viaggi esotici ormai sono demodè: il miglior regalo di matrimonio sta diventando un intervento di chirurgia plastica. Il fenomeno si chiama “wedding surgery” e dagli USA è arrivato in Italia. Secondo i medici, alla base del fenomeno vi sono essenzialmente due fattori: il desiderio estremo di migliorarsi e l’età più avanzate delle nozze. Così, lui e lei ricorrono spesso al chirurgo per riacquistare la forma perduta ed ottenere addominali tonici e seni scolpiti: per questo, le procedure più richieste sono quelle alle parti intime o la blefaroplastica (chirurgia estetica della zona occhi). Ma la wedding surgery interessa anche le suocere: desiderose di non sfigurare durente la cerimonia, le signore vanno dal medico per eliminare i segni più evidenti del tempo, trasformandosi così in mamme sempre in forma.

Noemi Letizia prima e dopo...

consente di rimuovere in modo selettivo e definitivo le adiposità localizzate profonde, ossia i cosiddetti cuscinetti di grasso, presenti in eccesso a livello di diverse zone del corpo, recidivi alle diete e ad altre soluzioni terapeutiche.
Questo intervento pone le sue basi primarie sul principio biologico fondamentale che il grasso del pannicolo sottocutaneo una volta eliminato mediante aspirazione non si riforma più.

Viene effettuato un vero e proprio rimodellamento chirurgico della silhouette, che richiede rigore nell'esecuzione e senso delle proporzioni e, pertanto, molta esperienza.
La lipoaspirazione provoca una complessa risposta infiammatoria dei tessuti sottocutanei ed

il risultato estetico ottimale dipende, oltre che da un'ottima tecnica chirurgica, anche da un accurato post-operatorio, che aiuti la formazione ed il rimodellamento della matrice connettivale.
In particolare risultano molto importanti i massaggi e il linfodrenaggio eseguiti a partire dal 10°/12° giorno post-operatorio. L’intervento viene eseguito in anestesia locale con sedazione, se l'area da trattare è minima, anestesia peridurale o generale per le adiposità più estese.

L’accesso chirurgico prevede piccole incisioni cutanee di 3-4 mm a livello delle zone da trattare, posizionate in pieghe cutanee naturali e pertanto destinate a diventare praticamente invisibili.

Già il giorno successivo 11

tmnovembre



trentinoattualità all'operazione il paziente può ritornare alla sua normale attività.
Nell’immediato post-operatorio è applicato un bendaggio elastico compressivo e modellante, sostituito dopo 8 giorni circa, alla rimozione dei punti di sutura, con una calza a compressione graduata o una guaina che permetta il perfetto adeguamento della cute al nuovo contorno e la riduzione delle ecchimosi, destinate in genere a scomparire in 15-20 giorni.

Tra le possibili complicanze, per la verità molto rare, vanno citati gli ematomi non riassorbiti, irregolarità cutanee, asimmetrie, infezione, necrosi.
Il risultato, pur apprezzabile fin dai primi tempi, si evidenzia in non meno di due mesi ed è destinato a migliorare ulteriormente. Il costo? Si va da 2.500 a 10mila euro in base alla massa da asportare. Uno dei chiurughi più gettonati dai trentini per questo genere di intervento è Bruno Bassetto, che opera a Padova, Marostica ed Altavilla Vicentina. Altro mago delle lipo è Pierpaolo Rovatti, specializzato in mastoplastica additiva, liposuzione, liposcultura, lifting endoscopico, che opera a Milano, Verona e Bolzano. Ma c’è chi dal Trentino si sposta anche ben più lontano, raggiungendo, oltre che Roma dal notissimo Marco Gasparotti, anche l’Abruzzo, dove c'è il mago del bisturi Umberto Scotti, campo base la clinica Spatocco di Chieti. Ma l’ultimissimo ritrovato per perdere i chili di troppo è la cavitazione estetica. In cosa consiste? Si basa tutto sugli ultrasuoni. L’operatore passa sulle zone da trattare una piccolo rullo che invia ultrasuoni non udibili a bassa frequenza, si lavora a circa 40 Khz.
La cavitazione è la formazione di cavità gassose all’ interno di un liquido, in questo caso degli adipociti che poi collassano ed implodono grazie agli ultrasuoni. L’onda d’urto produce l’implosione delle bolle all’interno del liquido interstiziale ma è in grado di danneggiare solo cellule adipose, infatti se gli impulsi vengono diretti su muscoli o altre zone del corpo non colpite da cellulite o grasso non vengono danneggiate per via della bassa frequenza.
Le cellule adipose vengono poi espulse dal corpo tramite il sistema linfatico che li porta a reni e fegato. È quindi indicata per la riduzione di grasso in qualsiasi parte del corpo come braccia, gambe, addome, cosce, collo, glutei, ma anche per combattere
la formazione dei famosi fibronoduli della cellulite responsabili della pelle a buccia di arancio. Quasi tutti gli studi medici parlano di dieci sedute per ottenere risultati considerevoli, ma molti riferiscono che

anche dopo il primo intervento si possono notare dei miglioramenti con 1,5-2 cm di riduzione del grasso. Per dieci sedute, da effettuare una volta a settimana o una volta ogni quindici giorni per mezz’ora, si parte da circa 700 euro, mentre per una singola seduta si posso spendere anche 150 euro. In Trentino, per farla, c’è chi va a Bolzano, dal dottor Ignazio Sapuppo. NASO, OCCHI E LABBRA La rinoplastica è attualmente tra gli interventi più richiesti. La valenza è duplice: puramente estetica, in quanto può contribuire a modificare i tratti del volto, correggendo gli inestetismi del profilo del naso, e funzionale, correggendo eventuali anomalie del setto nasale e quindi migliorando la respirazione. In questo tipo di intervento è molto importante la valutazione pre-operatoria, che deve essere effettuata tenendo conto delle

aspettative del singolo paziente e considerando le implicazioni psicologiche che possono derivare da una modifica anche sostanziale dei tratti e del profilo del volto. La rinoplastica viene effettuata in anestesia generale o locale con sedazione, in regime di Day Surgery o eventualmente con una notte di ricovero. L’intervento, che costa circa 3.500 euro, è generalmente poco doloroso e può accompagnarsi ad una lieve tumefazione della zona trattata. Le normali attività quotidiane potranno essere riprese dopo una settimana, mentre per riprendere le attivita sportive è necessario attendere circa un mese. Il nuovo, definitivo aspetto del naso viene raggiunto dopo circa sei mesi dall’intervento, anche se un risultato tangibile è gia visibile dopo un mese. Anche le palpebre sono oggetto di interventi da wish list. Scopo della blefa13

tmnovembre


trentinoattualità roplastica è quello di eliminare la cute in eccesso e il grasso perioculare, responsabile delle cosiddette ”borse”, sia dalla palpebra superiore, che da quella inferiore.

Non di rado al rilassamento della cute palpebrale si associa l'abbassamento del sopracciglio, inestetismo frequente soprattutto nel sesso maschile, la cui correzione richiede un lifting del sopracciglio. Una blefero costa in media 3mila euro. Un altro punto di particolare interesse nella chirurgia estetica del volto è quello del rimodellamento delle labbra. Attualmente esistono diversi metodi di trattamento di natura chirurgica e non, applicabili a seconda dei casi e della tipologia individuale, che consentono di ottenere labbra turgide e ben delineate e di renderne più liscia e compatta la superficie cutanea, eliminando le imperfezioni, le rughe perilabiali e i segni d'espressione. Molti inestetismi cutanei possono essere corretti impiantando nel derma o nella sottocute prodotti di origine biologica o sintetica, correntemente noti con il termine di filler, che possono essere collagene, acido ialuronico, Bioalcamid® e Aquami®. Ogni seduta costa circa 400 euro. Per tutti questi interventi, gli indirizzi sono svariati: molte trentine e molti trentini vanno da Magda Belmontesi, di Milano, specializzata in filler viso e ringiovanimento, da Fabio Caparra, sempre di Milano, oppure dal già citato Pierpaolo Rovatti. A TUTTO LASER Il laser chirurgico è la più avveniristica strategia terapeutica dei segni d'espressione che si sta conquistando sempre più spazio grazie alla sua efficacia di risultato e alla bassa incidenza di effetti collaterali, rispetto alle tradizionali metodiche, quali il peeling chimico e

PARLA CHI LO HA FATTO

G

iuseppina T. non lo sopportava proprio più il suo naso. In primis a livello estetico, poi, certo, c’erano anche piccoli problemi di respirazione che prima o poi si sarebbero acuiti. Ecco perché con i soldi risparmiati con i primi stipendi ha deciso di andare dal chirurgo estetico. La tua famiglia e il tuo fidanzato come l’hanno presa? I miei genitori all’inizio hanno cercato di dissuadermi: pensavano fosse solo un vezzo e si preoccupavano un po’ di quello che avrebbe potuto dire la gente che ci conosceva… Spiega meglio. Mah sì, sai come sono i trentini: non è che vedano di buon occhio i “ritocchino”, sempre sempre che qualcuno voglia fare il di più. Il mio fidanzato, invece, aveva qualche timore riguardo allo stravolgimento dell’estetica del mio viso, ma poi il risultato lo ha soddisfatto appieno, come a me. L’intervento è stato doloroso? Io ho sofferto abbastanza, soprattutto nel decorso post operatorio: ci ho messo circa un mese a riprendermi, però lo rifarei anche ora perchè il mio naso mi ha sempre creato dei complessi enormi! Quanto al dolore, comunque è una cosa soggettiva. Una mia amica ha fatto la stessa operazione dal mio stesso chirurgo e dopo una settimana era già al lavoro senza lividi. Certo, bisogna essere proprio convinte, perché per un po’ di tempo non mangi, dormi seduta e i tamponi che vengono applicati sono una tortura.

la microdermoabrasione.

L’intervento eseguito in regime di Day Hospital, in anestesia locale associata a sedazione, si prefigge la rimozione graduale, strato dopo strato, di interi spessori cutanei.

La ”nuova pelle“, dall'aspetto più giovane, potrà così sostituirsi alla vecchia cute danneggiata. Ma vediamo quali sono gli interventi più up to date. Anzitutto, il laser ad anidride carbonica, che emette una luce invisibile all’occhio umano di lunghezza d’onda di 10,600 nm corrispondente alla banda centrale dell’infrarosso. Il suo fascio di luce viene interamente assorbito dall’acqua presente nei tessuti umani consentendo delle incisioni chirurgiche estremamente precise con danni praticamente inesistenti per le zo-

Babla Casa

ne circostanti.

Poi c’è il laser Erbium: Yag CO2, ottimale nell'approccio terapeutico alle macchie senili, agli esiti acneici e alle cicatrici, oppure il laser Neodimio Yag Q-Switch 
con cui si possono rimuovere tutte le macchie cutanee patologiche (lentigo senile, occhiaie, nevo di Becker), e provocate (tatuaggi). Lo specialista più vicino per chi volesse provare questi tipi di laser è ancora il già citato Rovatti. Su Trento, invece, apprezzatissimo e stimato è Franco Scardigli, mago della luce pulsata intensa (per acne e macchie della pelle), della radiofrequenza non ablativa Thermage per il ringiovanimento cutaneo, del fotoringiovanimento (rughe, cicatrici, smagliature, rinforzo tonicità della cute, cloasma).

Regali col cuore. Complementi d'arredo. Articoli da regalo. Via Garibaldi, 93 LEVICO TERME

14

tmnovembre


COUPON


trentinoattualità SENO NUOVO SENZA PROTESI “DIMAGRENDO” Oggi è possibile aumentare il seno senza protesi: la novità arriva dalla chirurgia estetica e si chiama lipofilling al seno. Con questa tecnica, già utilizzata in campo estetico da anni, è possibile contemporaneamente aumentare il seno senza protesi ed eliminare la cellulite e i cuscinetti di grasso in eccesso dai fianchi, dal girovita o dai glutei. Come? Il seno si aumenta di taglia con il proprio grasso corporeo prelevato dalle zone del corpo in cui è presente cellulite e grasso in eccesso. In questo modo, oltre all’ aumento del seno senza protesi, si snelliscono anche fianchi e glutei e si elimina la cellulite. Una tecnica, quella del lipofilling, che può essere utilizzata anche per riempire le rughe del viso, per rendere più carnose le labbra o per arrotondare un po’ i glutei. Oggi grazie a nuove acquisizioni sugli esami mammografici si può considerare l’ impianto di tessuto adiposo nel seno con lipofilling sicuro: una parte del grasso reiniettata con il lipofilling al seno (circa il 30-40%) rimane in modo permanente, mentre il rimanente 50-60% viene riassorbito dall’ organismo in modo naturale dopo un anno. L’ intervento di lipofilling dura un paio d’ ore in sedazione, in regime di day hospital. In Italia, l’indirizzo giusto è Alessandro Gennai, medico chirurgo di Bologna e socio dell’ Eafps (European academy of facial and plastic surgery). Altro nuovo ritrovato è il Macrolane, un gel a base di acido ialuronico che viene utilizzato nella medicina estetica al fine di rimodellare, tonificare o incrementare alcune parti del corpo quali glutei, seno, braccia, gambe. Fra le proprietà del Macrolane c’è anche quella di rendere meno evidenti le cicatrici (anche quelle causate

dalla liposuzione) e rappresenta una concreta innovazione nel campo della medicina estetica, poiché potrebbe costituire una valida alternativa alla mastoplastica addittiva. Fra i lati positivi del Macrolane c’è sicuramente il fatto che si tratta di un intervento non invasivo: in circa un’ora, infatti, è possibile ottenere risultati ottimali che non necessitano di un periodo di convalescenza. L’immediatezza del risultato desiderato è un altro fattore che va a favore del Macrolane, ma di contro c’è che, pur essendo di buona qualità, i risultati non sono affatto duraturi. L’acido ialuronico viene assorbito dal nostro corpo e l’effetto del filler dura solo per un anno. Inoltre il Macrolane può essere d’aiuto solo quando si tratta di un incremento del seno di circa una taglia: se si vuole passare da un seno minuto a delle misure da maggiorata è d’obbligo l’intervento di mastoplastica. E poi c’è la discriminante del costo: circa 3mila euro per un intervento con il Macrolane.

PER CHI VUOLE RIDURRE LA CELLULITE Si chiama carbossiterapia e consiste nell'uso di anidride carbonica a scopi terapeutici, somministrata per via sottocutanea attraverso una apparecchiatura che è in grado di erogare la CO2 in modo. 
In medicina estetica viene usata in vari modi, ma in particolare per la cellulite (Pannicolopatia Edematofibrosclerotica): studi clinici ne hanno evidenziato l'effetto lipolitico, il miglioramento del microcircolo e la positiva azione sull'elasticità cutanea e nel ridurre le irregolarità della pelle causate dall'accumulo di tessuto adiposo. Esistono, poi, molti altri campi di applicazione come le arteriopatie periferiche, le ulcere cutanee e le problematiche legate all'insufficienza venosa degli arti inferiori. 
La Carbossiterapia è una terapia sicura per il paziente, la seduta dura 10 - 15 minuti circa, tempo durante il quale la CO2 viene iniettata con aghi piccolissimi, ben tollerati solitamente

FREE STYLE SALONE UNISEX

di Sara Condini

Preparati per un novembre davvero speciale. Fai risplendere la bellezza dei tuoi capelli e risparmia con le promozioni dei parrucchieri Exit.

Mattarello di Trento Via G. Poli, 55 - Tel. 0461.944122 Orario: 8.30-17 (mar/mer), 10-18.30 (gio), 8.30-17.30 (ven), 8-15 (sab)

16

tmnovembre


trentinoattualità dai pazienti. In genere si effettuano cicli di 10-15 sedute (100 euro cad.) per poi effettuare sedute di mantenimento nel periodo successivo. Gli intervistati che la praticano vanno tutti fuori regione, Padova e Milano in primis, dove viene praticata da molti centri estetici. COSE DA UOMINI I tempi cambiano e non sono più solo le donne a rivolgersi al chirurgo estetico. Anche gli uomini rivendicano il desiderio di una bellezza a prova di tempo, segno che la vanità non è più oramai solo una prerogativa femminile. Così sempre più uomini – anche trentini - si affidano alla chirurgia estetica con l’obiettivo principale di piacere non solo alle rappresentanti dell’altro sesso, ma soprattutto a se stessi. Oggi, secondo alcune recenti statistiche, ventidue interventi su cento vengono praticati sugli uomini. Nasce insomma il mito di un nuovo, affascinante Narciso. Quali sono le caratteristiche fisiche che le donne giudicano belle e importanti per un uomo?
Altezza superiore alla media (che un proverbio indica come “metà bellezza”), capelli con attaccatura alta e moderatamente folti, fronte ampia, sopracciglia marcate, occhi grandi, naso medio, zigomi pronunciati, labbra moderatamente sottili, mento volitivo, spalle larghe, torace e addome piatto e muscoloso, fianchi stretti ed asciutti, gambe magre e scattanti, nonché natiche alte e sode. Quasi quasi peggio dei canoni degli uomini nei confronti delle donne…
E se i gusti maschili influenzano i ritocchi femminili, capita anche viceversa. I ritocchi più richiesti dagli uomini, infatti, iniziano dalla testa, con il nuovo autotrapianto di capelli, con tecnica tradizionale o eseguito a mezzo laser. Si continua poi con una serie di interventi

d’avanguardia per l’abbellimento ed il ringiovanimento del viso, per correggere il difetto di un naso non perfetto oppure delle orecchie a sventola, fino ad arrivare a tutti gli interventi possibili ed immaginabili per il rimodellamento del corpo. Un dato è certo. Gli interventi al maschile maggiormente realizzati riguardano la correzione di inestetismi giudicati, indifferentemente da uomini e donne, difficili da accettare: calvizie, accumuli di adipe, dismorfie della struttura del naso, rughe, borse e palpebre pesanti. Alcune ricerche, inoltre, rilevano come in Italia le richieste di chirurgia estetica rispecchino i classici gusti mediterranei: l’uomo di casa nostra si opera per soddisfare

Magazzini

Ferrai

il proprio ideale di maschio latino e per riscontrare quello delle donne italiane. Per questo in Italia sono poco richiesti interventi molto "gettonati" negli Stati Uniti, come l’inserimento di protesi in zigomi, bicipiti e pettorali, il ritocco per rendere gli occhi a mandorla o aumentare lo spessore delle labbra.

I top seven della chirurgia estetica maschile nel nostro Paese? Liposuzione addome e fianchi 22%, trapianto capelli 16%, rinoplastica 14%, ginecomastia o lipomastia (una condizione caratterizzata dallo sviluppo delle mammelle nell'uomo, o per problemi fisici o per accumulo di grasso) 12%, lifting viso 8%, liposuzione viso collo 8%, blefaroplastica 5%. ■

Dal 1765...

di Ferrai Bellucco Alessandra Borgo valsugana Corso ausugum, 60/66 Tel. 0461.757275

17

tmnovembre


trentinoattualità

di Alberto Folgheraiter

Argentina, voglia di Trentino

Un corso di formazione per una trentina di giovani argentini figli dell’emigrazione trentina. Saranno i leader delle associazioni (“Trentini nel Mondo” e “Famiglie Trentine”) che raggruppano in sessanta circoli i discendenti di 150 anni di emigrazione

18

tmnovembre

H

uerta Grande (Argentina), ottobre. Vista da qui la storia è una clessidra rovesciata. Quella che (1492) per gli europei fu “la scoperta” e per i nativi fu “la conquista” è una terra che ha fatto dell’accoglienza una bandiera. A differenza di molte altre nazioni che, un tempo, subirono l’esodo e che oggi contrastano gli immigrati, non c’è razzismo anche perché da queste parti il meticciato è caratteristica comune. Fotografato, peraltro, dal censimento che si è tenuto a fine ottobre 2010 in tutta l’Argentina. Dove, tanto per reiterare il concetto della clessidra rovesciata, gli argentini di origine italiana sono calcolati quindici milioni, un terzo dell’intera popolazione. Qui si dice che “gli argentini sono italiani che parlano spagnolo” (a Buenos Aires si aggiunge “e si credono pure francesi”, per via dell’architettura di fine Ottocento che richiama certi quartieri parigini). Francesco Nardelli, 45 anni, ingegnere, origini dei bisnonni a Sopramonte, vicesegretario generale per l’America Latina del CGIE (Consiglio Generale degli Italiani all’Estero) dice che “gli Argentini con passaporto italiano sono 900 mila. C’è

poi un ulteriore 30% in attesa di riconoscimento della cittadinanza italiana”. Secondo il censimento nazionale del 1895, la popolazione del Paese latinoamericano era di 3.954.911 abitanti. Di loro, 1.004.527, vale a dire il 25,4%, erano stranieri. Nella città di Buenos Aires, popolata di 663.854 anime, gli stranieri erano 354.493, ovvero il 52%. Più della metà di costoro (181.693) era di origine italiana. Uno su otto erano spagnoli. La maggior parte degli emigranti erano contadini. I loro discendenti, in qualche caso, hanno mantenuto l’idioma originale, le cadenze del dialetto dell’antica patria. In alcuni, la memoria ha conservato i refrain dei canti che hanno attraversato il mare: “Trotta, trotta cavalòt/ giò de pè, su de mot/ bon pan, bon vin, fa trotàr quel bel bambin” (Trotta trotta cavallino, lento di piede, svelto di movimento, buon pane e buon vino fa trottare il bel bambino)”. In Argentina, gli immigrati di origine trentina potrebbero essere 120 mila, qualcuno azzarda pure qualche decina di migliaia in più. Arrivarono qui, a partire dal 1875, come Abramo Conci da Calliano giunto a Colonia Tirolesa (Cordoba)


trentinoattualità

Oktoberfest nella Villa gemellata con Tuenno

C’

è un angolo di Baviera nella provincia di Cordoba, nel cuore dell’Argentina. È Villa General Belgrano, dal nome del combattente di origine italiana, Manuel Belgrano (1770-1820) che creò la bandiera argentina nel 1812. La borgata, che ha poco più di seimila abitanti, fu fondata nella valle di Calamuchita nel 1930 da due speculatori tedeschi. Più tardi arrivarono immigrati dalla vecchia Europa: tedeschi, spagnoli, italiani. Dopo la battaglia di Rio de La Plata (dicembre 1939), con l’autoaffondamento dell’incrociatore tedesco Admiral Graf von Spee e il suicidio del capitano Langsdorff, una parte dei mille marinai dell’equipaggio si stabilì a Villa General Belgrano e in altre località dell’Argentina e dell’Uruguay. L’architettura tipicamente bavarese, le scritte in gotico, la lingua (oltre allo spagnolo si parla regolarmente il tedesco) hanno fatto di questa cittadina un minuscolo land della Germania. Al punto che, ogni anno, dalla seconda metà del secolo scorso, qui come a Blumenau (in Brasile) si celebra un’imponente festa della birra (Fiesta Nacional de La Cerveza), seconda soltanto all’Oktoberfest di Monaco di Baviera. Domenica 10 ottobre 2010, i pronipoti degli emigrati trentini in Argentina, accompagnati dalla delegazione trentina giunta a Huerta Grande per un corso di formazione, sono stati accolti in pompa magna dalla giunta municipale nella “Rathaus”. Quindi sono stati fatti salire sul palco della “festa della birra” davanti a trentamila “aficionados de La Cerveza” in delirio. Di passaggio, va detto che, da novembre del 2001, Villa General Belgrano è gemellata con Tuenno, in val di Non, il cui stemma municipale è scolpito nel legno del parco cittadino. Fu il primo gemellaggio di una città del Sudamerica con un comune trentino.

dopo aver provato a sopravvivere nello Stato di Santa Catarina (Brasile). L’anno seguente arrivò Beniamino Corradini, da Vigolo Baselga. Giacomo Zampedri da Viarago di Pergine e Rosa Dalceggio da Torcegno, raggiunsero l’Argentina nel 1878. L’anno dopo, nella provincia di Santa Fé approdarono Pietro Moschen da Levico, Clemente Magnago da Tuenno, Anselmo Pietro Menapace da Flavon, Giuseppe Berlanda da Pergine. Sono alcuni nomi di un elenco lungo ottant’anni, fino al 1950-1957 quando approdarono in Argentina gli ultimi Tren-

tini in cerca di lavoro e di futuro. Sono i capostipite di un gruppo di giovani “argentini di origine trentina”, i quali si sono incontrati per uno stage di formazione e di informazione, di recupero della memoria e di prospettive di impegno nei sessanta circoli ai quali fanno riferimento le isole dell’emigrazione trentina. Giovani da venti a trent’anni, studenti universitari e laureati, insegnanti e medici, che hanno cognomi non sempre trentini (taluni friulano-veneti) ma che hanno almeno una parte delle radici dell’albero degli antenati ben piantate in quella che fu la

Oktoberfest a Villa General Belgrano 19

tmnovembre


trentinoattualità

Flavio Antolini

Valentina Galasso

provincia meridionale dell’impero degli Asburgo. Hanno fame di conoscenza e sete di informazioni. Ogni volto è un frammento di storia, ogni nome un percorso lungo più di un secolo, ogni cognome richiama un paese. Da Trento, per un corso di formazione concepito due anni fa dalla Provincia e dal coordinamento dei circoli della “Trentini nel mondo” e delle “Famiglie Trentine”, sono arrivati a Huerta Grande alcuni formatori: Flavio Antolini, Valentina Galasso (Museo storico), Antonella Giordani (Provincia autonoma di Trento), Francesco Bocchetti (“Trentini nel mondo”). Dall’ArFoto-miseria: Anche se l'Argentina sta uscendo dalle crisi del 2001 e del 2005 (quella dei subprime americani, del 2008, non l'ha nemmeno sfiorata) l'indigenza è ancora elevata. Clochard nell'Avenida "9 de Julio" a Buenos Aires

20

tmnovembre

Antonella Giordani

Francesco Bocchetti

gentina: il sociologo di origine friulana Mauro Sabbadini e Francisco Nardelli. Alcuni di questi giovani hanno la doppia cittadinanza ma la maggior parte è ancora in attesa di risposta dalla burocrazia consolare mentre è in scadenza, a fine anno, le legge 379 del 2000. Consente il riconoscimento della cittadinanza italiana ai discendenti di coloro che partirono tra il 1867 e il 1920 dalle province, oggi italiane, dell’impero degli Asburgo. Sono migliaia gli argentini di origine trentina che aspirano al doppio passaporto anche per non essere considerati “extracomunitari” qualora dovessero approdare in Europa. Già, il Trentino. Una terra lontana più di diecimila chilometri, insignificante sulla carta geografica se paragonata alle sterminate pianure dell’America meridionale. Eppure, a sentirli, questi giovanotti che a fatica capiscono l’italiano, rievocano

Paola Marcor

Francisco Nardelli

frammenti di un parlato antico. Non hanno mai visto “la terra dei padri”, ma a casa mangiano ancora la polenta, cantano vecchi brani del folclore popolare trentino e sognano di poter visitare un giorno il villaggio dal quale partirono “los abuelos”, i nonni. Perché i Trentini emigrarono in Argentina? Perché a casa c’era miseria e la Repubblica Argentina, come si scriveva nel 1912 sul giornale “Il Popolo” era “una Madre buona e misericordiosa che apre le braccia a tutti coloro che vengono in cerca di Pane e Lavoro”. Tutto era cominciato nel 1876, in seguito alla legge Avellaneda che offriva “quattro ettari di terra e una vacca” a chi era disposto a trasferire la famiglia. Juan Duillon, commissario generale per l’emigrazione, dopo aver reclutato trecento famiglie di Trentini disposti a compiere la traversata verso nuove terre, nel 1878


trentinoattualità scriveva: “Gli abitanti del Tirolo sono una razza forte e vigorosa disposta ad emigrare e che conviene dirigere verso il nostro Paese”. Tra il 1870 e il 1890, sulla scorta anche della Statistica compilata da don Lorenzo Guetti, delle 23 mila persone che lasciarono il Trentino per emigrare altrove, tra le cinquemila e le ottomila scelsero l’Argentina. In verità, per molti, si trattò di un’emigrazione “stagionale”, durata tre o quattro anni, prevalentemente maschile. Braccianti agricoli impegnati nella coltivazione della terra i quali, accantonato qualche risparmio, tornavano in patria. Erano detti “golondrinas”, rondini. Il fenomeno fu notevole soprattutto nelle Giudicarie esteriori (Bleggio, Lomaso e Banale). Accanto al bracciantato agricolo, altre opportunità di lavoro furono offerte dall’avvio della costruzione della rete ferroviaria (oggi per gran parte smantellata, col traffico pesante costretto a viaggiare su gomma) e dalla fondazione della città di La Plata. Al punto che, nel 1883, l’agenzia marittima Colajanni annunciava che il biglietto di viaggio era anticipato Foto-ricordo: I giovani pronipoti degli emigrati trentini di un secolo fa riuniti a Huerta Grande per un seminario di studio e di recupero della memoria storica della terra dei bisnonni.

Jesùs Maria (Cordoba) Il villaggio della disperazione

D

al 1861 l’Italia ha perso l’equivalente della popolazione che l’abitava: 24 milioni di persone. Fu un esodo biblico che coinvolse tutte le regioni ma che interessò, inizialmente, le popolazioni del settentrione. Di queste, soltanto tre regioni fornirono all’emigrazione metà dei partenti: il Veneto (17,9%), il Friuli-Venezia Giulia (16%), il Piemonte (12,5%). Dopo il 1900 il fenomeno migratorio si spostò in prevalenza al Sud (con quasi tre milioni di persone che lasciarono Calabria, Campania e Sicilia). Il Trentino che, fino al 1919, era territorio della corona di Vienna, contribuì all’esodo con alcune decine di migliaia di migranti. I molti coloni che lasciarono il Trentino, il Veneto e la Venezia Giulia tra la fine del 1877 e i primi anni Ottanta dell’Ottocento furono attirati in Argentina dalla legge 817 di “Immigrazione e colonizzazione” (la cosiddetta legge Avellaneda che era stata approvata nel 1876). Prevedeva che ai primi cento capofamiglia di ogni colonia fosse data terra gratuita o a prezzo agevolato. Tale dispositivo non trovò sempre riscontro. La prima colonia nel nordest della provincia di Entre Rìos fu quella di Liberdad (oggi Chajarì). Gli emigrati scrivevano ai compaesani rimasti in patria: “Qui la terra è più fruttifera che ai nostri paesi. I coloni non fanno che rompere la terra col aratro e poi seminano il grano e fino al raccolto non vi vanno più a far niente. Con un paio di buoi si arra comodamente”. Poi furono avviate altre colonie, nell’interno. Resistencia nel Chaco; Caroya e Sampacho nella provincia di Cordoba, e Colonia Tirolesa sempre da quelle parti. Poco distante c’è un villaggio che si chiama “Jesùs Marìa”. Fu l’esclamazione di una povera donna trentina quando lei e i suoi familiari furono scaricati dal treno in mezzo alla pampa perché avevano pagato il viaggio soltanto fino a quel punto nel nulla. La donna, si racconta, scese piangendo dal convoglio, alzò le braccia al cielo e gridò: “Gesù, Maria, en che condizion…”. La sua disperazione diede poi il nome al villaggio.

21

tmnovembre


trentinoattualità dal governo di Buenos Aires e per quei lavoratori che si fossero “ben comportati” sarebbe stato offerto un appezzamento di terra a “prezzi di favore”. Dopo la prima guerra mondiale, e fino al 1939, in Argentina emigrarono circa diecimila trentini. La maggior parte si stabilì nella provincia di Buenos Aires, a La Plata, Rosario, Cordoba, Santa Fé e nelle province di Entre Rìos, Rio Negro, La Rioja e del Chaco. Quest’ultima è la zona più disagiata. Qui, negli ultimi anni, la Provincia autonoma di Trento ha concentrato la maggior parte degli interventi di sostegno. A tale proposito, uno dei giovani presenti al seminario di formazione a Huerta Grande, ha voluto ringraziare pubblicamente la Provincia di Trento per avergli consentito, con una borsa di studio, di conseguire la laurea e di ottenere un lavoro. Piangeva. “Non dimenticherò mai quanto ha fatto la popolazione trentina per me”. Nel secondo dopoguerra l’emigrazione verso l’Argentina riprese. Nel corso di un decennio lasciarono il Trentino alcune migliaia di persone. L’altalena dell’inflazione e l’instabilità politica hanno spesso fatto naufragare anche le imprese di chi, con grande sacrificio, aveva “fatto fortuna”.

L’ultimo emigrante (per amore)

P

ietro Paternoster, da Trento, ha 34 anni. Fino a qualche mese fa aveva un lavoro, ben retribuito, alla Camera di Commercio a Trento. Dopo la laurea in Economia, e per tre anni, aveva lavorato in Provincia. E proprio la Provincia, con i suoi contributi allo studio per i figli degli emigrati, è all’origine di una “emigrazione per amore”. Sfidando la superstizione, venerdì 17 settembre 2010, a Buenos Aires dove si era trasferito da qualche mese, Pietro Paternoster ha sposato Barbara Giovannini, 31 anni, figlia di genitori emigrati nel 1947 (il nonno, Annibale Giovannini, era di Povo). Grazie a una borsa di studio della Provincia, Barbara è arrivata a Trento nel 2003 per frequentare l’università. Nel 2004 ha ottenuto la laurea in scienze della comunicazione e ha “comunicato” per la vita con il dott. Pietro Paternoster. Se, di solito, è la moglie che segue il marito, una volta tanto – anche in questo caso – la clessidra è stata rovesciata. Pietro Paternoster lavora alla Camera di commercio italo-argentina di Buenos Aires e, la sera, tiene corsi di italiano all’Università. E’ un esodo definitivo? “Non lo so. Intanto per qualche anno resto qui, poi con Barbara vedremo”. Che ci possa essere un ripensamento (quanto al ritorno in Trentino della coppia) lo sperano i genitori di Pietro, Paolo Paternoster e Anna Zucchelli. I quali, dopo il matrimonio del figlio, si sono fermati un mese in Argentina. Anche per capire (e condividere) la scelta di Pietro che al principio del 2010 aveva lasciato il Trentino per un’avventura a lieto fine.

*** Il 19 novembre 1878 a Sampacho arrivarono cinquanta famiglie di coloni trentini. Tra di loro Giobatta e Francesco Bressan, dalla valle dei Laghi. Alla fine di quell’anno, funestato da un’invasione di cavallette (19 settembre) che avevano devastato i raccolti di frumento e di fagioli, nella colonia di Sampacho c’erano 814 persone. Tra di loro, 614 coloni erano italiani e tirolesi (Trentini). Paola Macor, 31 anni, grafica pubblicitaria, (trisnonno Riccardo Francesco Magnago da Levico Terme) racconta che a San Pacho c’è una via che porta il nome “19 novembre (1878)” e ci sono due cinema, l’uno di fronte all’altro. Il “Cine Marconi” è il cinema degli “italiani”; il “Cine 19 novembre” è quello dei “Tirolesi”, ovvero dei Trentini emigrati dal Tirolo italiano. A fine ottobre 2010, a San Pacho erano ancora senza risposta 365 richieste di cittadinanza italiana. Nonostante siano passati 130 anni dall’emigrazione del trisnonno, in casa di Paola Macor si fa ancora il presepio con neve. “Che cos’è il Natale bianco? chiedevo a mia mamma quando ero bambina. Dicevo: perché fare un presepio con la 22

tmnovembre

neve se io non ho mai visto la neve? Poi quando sono andata in Trentino ho visto la neve e ho capito che un presepe senza la neve non fa Natale”. Tra gli emigrati di origine trentina, in Argentina, c’era anche Hector Sartori Ponticelli, 28 anni. Finì “desaparecido”, a Buenos Aires, nel 1978 nella tragica mattanza di trentamila oppositori al regime dei militari. Lo ricorda il cugino, Mario Moschen, 75 anni (il bisnonno era di Levico Terme) il quale, al tempo della dittatura, perse tutto il terreno che possedeva perché era un “socialista”. Oscar Menapace, 26 anni, abita a Malabrigo, 9600 abitanti, nella provincia di Santa Fé. Fa il professore di storia nelle scuole superiori della cittadina, ma “la storia che mi attira di più è quella di mio nonno Anselmo Menapace. Venne in

Argentina nel 1879, all’età di 12 anni, col papà Pietro, da Flavon in val di Non”. I Menapace sono tutti carpentieri e falegnami. Lavorano il legno di algarrobo e realizzano serramenti. Oscar, che ha sette fratelli, ha chiesto la cittadinanza italiana nel 2005. Aspetta ancora una risposta. L’Argentina è la terra della pazienza. Eppure, a dispetto delle crisi ricorrenti, i Trentini di Argentina (ovvero: gli argentini di origine trentina) non sono pessimisti. A differenza della vecchia Europa (e del vecchio Trentino) le famiglie hanno ancora dai quattro ai sette figli. Giovani, pieni di futuro. In questo mese di ottobre, in Sudamerica è primavera. Da noi è autunno inoltrato e in montagna è già caduta la neve. Tanto per non smentire la clessidra rovesciata. ■


2 do a 1 p m e n o Da en rt ve l ic o a m a b po n c r e h m e er ig gi o

Area

FitnessEsteticaSpa

Il tuo Centro Benessere a Rovereto

Curcu & Genovese - S端dtiroler Studio Srl

la

39 速

I nostri istruttori e le nostre estetiste vi aspettano per una perfetta "remise en forme"

Via Brione 39 - Tel 0464.490627 1.400 mq di benessere

www.area39.it


trentinoattualitĂ

di Pino Loperfido

nati ai bordI di una sinfonia

24

tmnovembre


trentinoattualità Matteo, 32 anni, compositore, Andrea, 28 anni, sceneggiatore e librettista, e Luca, 35 anni, art director. Cos'hanno in comune? il genio creativo, la trentinità e il cognome “Franceschini”. Reduci dal successo dell'opera “Gridario” ci parlano della musica, del talento, dello stato della cultura in italia e di... pippo inzaghi

“S

ono felice di aver incontrato Matteo Franceschini e la sua equipe – dice il regista francese Christian Gangneron – perché hanno il senso dell’umano e con la musica si parla di umano”. Siamo a Venezia, durante le prove di “Gridario” nelle "Corderie" dell'Arsenale di Venezia, nell'ambito della 54esima Biennale di Musica Contemporanea. Confessiamo che il Maestro ci toglie proprio le parole di bocca. Su una cosa però si sbaglia. Non di equipe trattasi, bensì di famiglia. Una famiglia allargata – fratelli più cugino – che, allo stesso tempo, è anche una compagnia indivi-

sibile di amici. Amiconi, più che amici. Stiamo parlando di Matteo Franceschini, 32 anni, compositore, Andrea Franceschini, 28 anni, sceneggiatore e librettista, e di Luca Franceschini, 35 anni, art director e illustratore. Li incontriamo all’indomani della seconda replica del “Gridario” tenutasi a Stoccarda il 5 ottobre, in procinto di recarsi a Madrid per assistere alla prima spagnola. Questi tre ragazzi sono gli artefici del grande successo che l’opera ha finora riportato, protagonisti di un’attività creativa che li sta portando in giro per l’Europa e presumibilmente colorerà il loro futuro con gli sgargianti colori

da via verdi al “verdi”

M

atteo Franceschini, nato a Trento nel 1979, si è diplomato in composizione sotto la guida di Alessandro Solbiati al Conservatorio “Verdi” di Milano. Perfezionatosi con Azio Corghi presso l’Accademia Nazionale “Santa Cecilia” di Roma, ha frequentato il Cursus Annuel de Composition et d'Informatique Musicale all’IRCAM di Parigi. Premiato in diversi concorsi tra i quali “Tactus” di Bruxelles, “Guido d’Arezzo” e “Il Giornale della Musica - RAI”, ha ricevuto commissioni da importanti enti internazionali. Invitato a presentare le sue composizioni al Conservatoire National Supérieur de Musique de Paris, all’IRCAM, al Festival d’Aix en Provence e all’Università IULM di Milano, per la stagione 2008-2009 è stato nominato compositore in residenza presso la Compagnie Nationale de Théâtre Lyrique et Musical “ARCAL” di Parigi. Nel marzo 2010 è andata in scena al Grand Théâtre di Reims la sua prima opera teatrale e per l’autunno prossimo è prevista l’uscita di un disco monografico prodotto da Stradivarius ed eseguito dal Divertimento Ensemble di Milano. Per il biennio 2010-2012 è stato nominato compositore in residenza all’Orchestre National d’Île de France e all’Accademia Filarmonica Romana.

della notorietà. Un onore per il Trentino dare i natali a tre artisti tanto promettenti. I Franceschini vengono da Aldeno e l’arte – la musica, soprattutto – ce l’hanno nel codice genetico. Papà Armando è un noto compositore, molto apprezzato non solo da queste parti, e la sorella Maddalena una brava violinista. E poi, signore e signori lettori, abitano in Via Giuseppe Verdi: più artisti di così... Le origini della famiglia sono misteriose, ma avremo di che farcene una ragione. Matteo comincia a suonare il violino a 7 anni. (“Nessuna forzatura da parte di papà”, giura). Trova lo strumento troppo difficile e lui è poco incline alla disciplina, così ripiega sul clarinetto. La strada della composizione lo attende al varco, in piena adolescenza. È il realizzarsi di un destino, di un’esigenza splendidamente umana, come ama definirla lui stesso. Andrea e Luca? Sono già lì, accanto a lui, a progettare,

Papà Armando è un noto compositore, molto apprezzato non solo da queste parti, e la sorella Maddalena una brava violinista. E poi, signore e signori lettori, abitano in Via Giuseppe Verdi...

costruire, montare, suonare, ideare. Più che un’infanzia quella dei Franceschini è stata una specie di cantiere; già, una sorta di favoloso cantiere artistico in cui al posto del lego e dei joystick veniva usata la parola. Sfatiamolo dunque il pregiudizio che vuole infelici questi piccoli creativi che si avventurano tra le riga di un pentagramma ancora prima di avventurarsi nei corridoi di una scuola media. Il piccolo Mozart trascinato controvoglia attraverso l’Europa dal padre Leopold è stato solo un caso a sé. “Si può fare tutto questo ed essere perfettamente normali” dice Andrea, un romanzo e una scuola di sceneggiatura e fiction alle spalle, vaga somiglianza col collega, genio del pallone, Zlatan Ibrahimovic. 25

tmnovembre


trentinoattualità

”Prendi Pippo Inzaghi: uno così non può che essere un genio”. Quel pezzo di legno? E Paolo Rossi, allora? Luca si aggiusta gli occhiali sul naso. “Quella di Rossi è stata solo una fiammata“.

“La nostra infanzia è stata strepitosa. Ci siamo sempre divertiti un mondo” gli fa eco Luca da dietro ai Ray-Ban alla Allen Ginsberg. “E lo facciamo ancora oggi” chiude il cerchio Matteo, ciuffo sparato all’insù, tanti capelli da non poterne più. TRA FRITZ LANG E I CORI TRENTINI Ma come si fa a fare di una passione una professione… Beh, bella domanda. A cui i Franceschini rispondono all’unisono. “Oggi non è facile fare nulla. Come in tutte le cose l’inserimento nel mondo lavorativo deve avvenire in maniera molto graduale”. E poi non esistono formule magiche. Sono gli incontri a contare, la casualità di certe frequentazioni. L’esperienza. Un’alchimia nascosta nella successione finita dei giorni della nostra vita. Basti vedere la fulminea carriera di Matteo: Milano, S. Cecilia a Roma, quindi l'IRCAM del Centre de Pompidou a Parigi, dove, come progetto di fine corso, concepisce il suo primo spetta26

tmnovembre

colo “Iconae”, con soprano e tanta elettronica. Poi, nel 2008, è la volta di “LaCuna”, un ipnotico concerto per soprano e ensemble vocale in cui la voce viene usata come fosse uno strumento musicale. Una videoscenografia martellante, angosciosa e pulsante proprio come certi viaggi onirici che talvolta ci prendono, in notti senza tempo. Può sembrare tutto molto astratto, ma non lo è. E lo si capisce se ci si presta la dovuta attenzione, se ci si predispone ad accogliere il messaggio dell’autore, anzi degli autori, considerato che in “LaCuna” c’è anche lo zampino di Andrea e di Luca. Il primo a concepire il plot narrativo e il secondo a irraggiare sul palco splendide immagini alla Fritz Lang che ogni tanto svelano – udite, udite! – vocaboli trentini. Il resto è storia recente. Quelli della Biennale di Venezia – che certi talenti non se li fanno certo scappare – commissionano a Matteo un’opera. È in seguito a questa sollecitazione che il trio delle meraviglie si riunisce e dà vi-

ta a “Gridario”. Ma visto che lo abbiamo già citato tre volte, vediamo di capire cos’è ‘sto “Gridario”? In teoria si tratta di un’opera lirica, nella realtà è molto di più. La ricerca storica, la tradizione trentina, la critica sociale, ecc. ecc.

A tutto questo aggiungiamo anche quei “trentinazi” del Coro Croz Corona, diretti dal maestro Renzo Toniolli, che con molto coraggio hanno messo a disposizione del compositore e del regista la propria fisicità oltre che la maestria vocale. Insomma, un coro trentino così poco immobile sulla scena proprio non si era mai visto. La storia del “Gridario” è presto detta. Un bambino (interpretato da Samuel Faccioli) in un momento di relax

Librettista e scrittore

A

ndrea Franceschini è nato a Trento il 14 dicembre 1982. Dal 1996 al 2001 ha studiato Percussioni presso il Conservatorio di Trento, frequentando contestualmente il Liceo Musicale. Nel 2001 ha ottenuto il Compimento Medio in Strumenti a Percussione e la Maturità Artistica ad Indirizzo Musicale. Nel 2007 ha scritto i testi e diretto il brano teatrale “Iconae”, realizzato e prodotto dall’Ircam di Parigi nell’ottobre del 2007 e pubblicato dalle edizioni Suvini Zerboni di Milano. Nel marzo 2008 ha ottenuto la Laurea Magistrale in Televisione, Cinema e Produzione Multimediale presso la IULM di Milano con 110/110 e lode. Nel 2008 ha curato la regia video di “laCuna”. Nell’ottobre del 2009, il suo primo romanzo è stato pubblicato dalla casa editrice Il Filo e distribuito da Ugo Mursia Editore. Nel 2010 ha ottenuto il diploma biennale in Creazione e Produzione Fiction presso la Scuola Nazionale di Cinema. Nello stesso anno, la Biennale di Venezia gli ha commissionato la stesura di un libretto e la produzione videoscenografica di "Gridario". Attualmente lavora come regista e responsabile creativo di video e documentari per conto della Fondazione del Teatro alla Scala di Milano.


trentinoattualità rinuncia a leggere la ormai consueta fiaba di Cappuccetto Rosso o la bella storia di Pinocchio, e si perde a sfogliare un grande libro che contiene, appunto, immagini di "grida trentine", di annunci pubblici fatti dalle autorità sulle piazze di Aldeno – particolare, questo, da non sottovalutare, visto che il nostro trio viene proprio da lì! – per prevenire atti vietati per legge. Sono "grida" scritte in un linguaggio aulico, che però hanno il merito di provocare sulla scena una serie infinita di commenti popolari nello stretto vernacolo di Aldeno e che, messe in fila, vanno a costruire la trama. ARTISTI Sì, SNOBISTI NO Ha ragione Christian Gangneron (ancora lui, il regista): “La musica non può essere qualcosa di astratto, ma deve aiutarci ad afferrare il mondo in cui viviamo”. Ad interpretare la contemporaneità. È con questo concetto che si apre la seconda parte della nostra conversazione con i tre Franceschini. Se il talento sia o meno una predisposizione. A chi spetta il compito di scoprirlo e quindi di incentivarne la coltivazione, come fosse un campo di patate. Il lettore non ci crederà, ma per spiegare simili concetti Luca si serve di una

Direttore creativo

L

uca Franceschini nasce a Trento il 6 giugno 1975. Si diploma in grafica pubblicitaria presso l’Istituto Statale d’Arte Fortunato Depero di Rovereto nel 1993. L’anno successivo si trasferisce a Milano dove frequenta l’Istituto Europeo di Design che termina nel 1997. Diplomato, inizia a lavorare come art director free lance, collaborando con diverse agenzie di pubblicità internazionali con sede a Milano. In particolare McCann Erickson e xyz. Parallelamente inizia la sua attività di illustratore lavorando per le principali case editrici italiane. Mondadori, Feltrinelli, Longanesi, Frassinelli, Sperling & Kupfer, La Stampa. Dal 2001 è direttore creativo dell’agenzia di pubblicità Plus Communications di Trento.

metafora calcistica. “Prendi Pippo Inzaghi: uno così non può che essere un genio”. Un genio? Quel pezzo di legno? E Paolo Rossi, allora? Luca si aggiusta gli occhiali sul naso. “Quella di Rossi è stata solo una fiammata, come Totò Schillaci”, dice. E poi ricorda come lo zio Armando, a suo tempo, avesse provato senza successo a piazzarlo su un pianoforte. Non era quella la sua strada, anche se le potenzialità creative erano evidenti. E zio Armando le aveva colte. Luca se ne accorgerà anni dopo, frequentando il Depero e l’Istituto Europeo di Design di Milano, disegnando copertine per Feltrinelli e per Mondadori e quindi ritornando a Trento “per far ricadere sul territorio ciò che

il territorio aveva prodotto” conclude con un pizzico di sano orgoglio tridentino. Ma è l’attualità ad irrompere, a questo punto, nella discussione. Si parla di cultura. Della fine che fa la cultura nel Paese dei tagli, nei giorni di Avetrana, dell’indotto turismo macabro e dell’inizio dell’ennesimo Grande Fratello. No, lo snobismo non c’entra. C’entra piuttosto la denuncia delle storture del mondo di cui parlava la grande Flannery O’Connor. È questo uno dei compiti dell’arte, o no? “Oramai si sta estremizzando tutto” sospira Luca. “Ogni cosa, chissà perché, deve sempre necessariamente essere spinta all’eccesso”. Matteo parla del pubblico. Di quel pubblico

che fa sempre meno caso a ciò a cui assiste e che si sente assolto dal “seguir virtute e canoscenza” dopo solo due ore di cinema. Attenzione, però. Attenzione ai pericoli dell’autorefenzialità. La capacità di mettersi in discussione. Ecco una qualità comune ai tre ragazzi di Aldeno, che la rivendicano e la brandiscono come un’arma di cui andare fieri. “Si chiama senso critico e ti insegna che hai sempre qualcosa da imparare”, dice Andrea. Eh, già. Altrimenti si corre il rischio di diventare solo dei mestieranti. Di successo, magari, ma sempre e soltanto mestieranti. Un rischio che Luca, Andrea e Matteo non ■ corrono. Statene certi.

Si parla di cultura. Della fine che fa la cultura nel Paese dei tagli, nei giorni di Avetrana, dell’indotto turismo macabro e dell’inizio dell’ennesimo Grande Fratello.

grassirenzo@libero.it

Strumenti musicali dal 1973

Renzo Grassi

Vendita delle migliori marche per professionisti, conservatori, corpi bandistici e scuole musicali Assistenza e ripar azione di tutti gli strumenti a fiato

Negozio

Trento

Via Matteotti, 28/1/2 Tel. 0461.912356

Labor atorio

Piazza Mostr a, 26 Tel. 0461.981557

27

tmnovembre


trentinoattualità

di Francesca Negri

TRENTO VARSAVIA: SOLA ANDATA FABIO CAVALLUCCI, EX DIRETTORE DELLA GALLERIA CIVICA DI TRENTO, RACCONTA DEL SUO NUOVO E PRESTIGIOSISSIMO INCARICO, CHE VIVE NON COME UNA RIVINCITA, MA COME UNA PROMOZIONE

«S

ai, il Castello Uzjadowski sarebbe proprio il centro adatto a me», confidava in tempi non sospetti Fabio Cavallucci alla sua compagna, l’artista polacca Katarzyna Kozyra che cercava in tutti i modi di dissuaderlo, convita del fatto che nella sua nazione non ci sarebbe mai stato spazio per un direttoUna bella veduta di Varsavia

28

tmnovembre

re non polacco. E, invece, è proprio lì che è approdato l’ex direttore della Galleria Civica di Trento. Un incarico prestigioso, di direzione del Centro per l'arte contemporanea di Varsavia, situato nel Castello Ujazdowski, un luogo nato per l'incontro tra le arti. «È diviso in dodici sezioni – racconta Cavallucci - che vanno dalle arti visive in senso

stretto al cinema, dal teatro alla musica, dall'educazione creativa alla fotografia. Chi mi conosce sa che mi sono sempre interessato di performance e di videoarte, di eventi e teatro. A suo tempo ho cercato di modellare la Galleria Civica di Trento come un laboratorio aperto al pubblico e ai creativi di varia estrazione, anche musicale

e teatrale. Direi che il centro è lo spazio che proprio mi si adatta». Come è andata la chiamata per questo incarico e che cosa ha provato quando ha saputo di essere stato scelto… Qualche anno fa, parlando con la mia compagna Katarzyna Kozyra, l'artista polacca che ho conosciuto proprio a Trento, le dicevo: «Sai, il Castello Uzjadowski sarebbe proprio il centro adatto a me!». Lei mi rispondeva: «Scordatelo, non faranno mai un direttore non polacco». Poi è stato pubblicato un bando, io ho partecipato come gli altri, la commissione mi ha chiamato per un colloquio assieme ad altri due finalisti e in conclusione mi ha scelto. Tutto qui. Il dubbio era semmai se il ministro della Cultura avrebbe convalidato la nomina, poiché sarei stato il primo direttore non polacco di un'istituzione nazionale polacca. Il ministro ha deciso per il sì, ed ora eccomi qua, a dirigere uno spazio di 6.500 mq con più di ottanta dipendenti, venti curatori, dodici sezioni, al centro di un parco


Katarzyna Kozyra

nel centro di Varsavia. Cosa provo? Mah, mi sembra di essere tornato un po' a scuola, come quando si cominciava una nuova classe, che so, la prima media: libri nuovi, professori nuovi. La scuola è sempre quella, ma ogni giorno è una scoperta. Una bella rivincita vista la sua dipartita da Trento avvenuta in modo non esattamente "amichevole". Io non la vedo come una rivincita, diciamo che è una promozione. E adesso quali saranno le sue prossime mosse? Ha già qualche idea per i suoi primi allestimenti od eventi? Anche se la commissione mi ha scelto proprio in base ad un progetto artistico, per essere sincero non ho ancora le idee chiare su cosa farò. Quando vado in un luogo è necessario per me studiarlo a fondo, in modo da realizzare mostre ed eventi in sintonia, non catapultati lì per caso. Lo studio di una città come Varsavia e di una nazione come la Polonia non sarà breve. Di sicuro continuerò a lavorare con un'idea dell'arte vicina alla società e punto di incontro di varie istanze culturali. Ma cosa farò esattamente non credo di poterlo dire prima di sei mesi. Pensa che organizzerà qualcosa in collaborazione con il Mart o la Civica? È un po' presto per dirlo. Vedremo. Intanto il Trenti-

no ha scelto Lech Walesa come personaggio immagine, diciamo che ha aperto il rapporto con la Polonia, per cui potrebbe essere anche interessante continuarlo sul piano artistico... Rimpiange Trento? E il bel giornale che faceva, edito da Curcu&Genovese, Work - Art in progress? Devo dire che mi ero affezionato a Trento, alla Galleria Civica, alle persone con cui lavoravo, al pubblico e agli amici. Non me ne sono andato volentieri. Per fortuna, però, il rimpianto non fa parte del mio carattere. Quanto alla rivista, "Work. Art in progress", credo che resterà una bella vicenda, un'esperienza importante che sarà studiata in futuro. Non c'è però modo di rimpiangerla. Qui al Centro Ujazdowski, neanche a farlo apposta, producono già da anni una rivista simile alla nostra: si chiama "Obieg", che vuol dire "Circolazione". Dunque anche su questo versante avrò da fare. Andrà a vivere stabilmente a Varsavia? Inevitabile, però vorrei mantenere qualche rapporto con l'Italia, anche di lavoro, altrimenti si rischia di sparire. Vediamo... Può darsi che a Carrara, dove ho appena curato la XIV Biennale Internazionale di Scultura, vogliano avviare la realizzazione di un centro d'arte. Ma è ancora presto per dirlo. La situazione italiana, poi, sia sul versante economico che su quello politico, no è certo delle più favorevoli. Un cambio di vita in positivo, insomma? Questo lo potremo dire solo tra qualche anno... C'è qualcosa che le manca? Per il momento no. Sono abbastanza adattabile. Certo che dopo l'inverno polacco può darsi che mi manchino le temperature miti dell'Italia. Comunque non dispero. Il cambiamento climatico lavora a favore della Polonia. ■

Curcu & Genovese Associati s.r.l. - Südtiroler Studio s.r.l. - Riproduzione vietata

trentinoattualità

da oggi apre

la tana dei bolliti

aperto tutti i giorni a pranzo e a cena

L’emozione DELLA TRADIZIONE

Ravina (TN) Via Stella 18 Tel. 0461 349114 www.masdelafam.it È gradita la prenotazione

29

tmnovembre


trentinoincontri di Francesca Negri

un caffè a casa di...

sonia leonardi: «Essere bellE non basta» QUESTo il pensiero della PRESENTATRICE, MODELLA, COMMERCIANTE E RESPONSABILE REGIONALE DEL CONCORSO DI MISS ITALIA. Perché “LE TRENTINE NON SI SANNO VALORIZZARE”. PAROLA DELLA MISS DELLE MISS CHE SOGNA DI PRESENTARE IL FESTIVAL DI SANREMO

Q

uando la guardi non puoi che pensare che metteresti la firma e faresti anche un paio di salti mortali per arrivare a quarant’anni così. Ma lei, del resto, con la bellezza e le misure da miss ci è nata, tanto che, dopo essersi piazzata sesta proprio a Miss Italia, ha iniziato una folgorante carriera da modella e showgirl per le reti Mediaset. Poi, la decisione di tirarsi un po’ in disparte, per via di quei “compromessi” che non le andava a genio di dover accettare. Oggi ancora calca le passerelle, ma anche i palcoscenici di alcune tv, ha un negozio in centro storico a Trento, conduce serate in giro per l’Italia e soprattutto dal 2004 è la responsabile regionale del concorso di bellezza di Enzo e Patrizia Mirigliani. 30

tmnovembre

Sonia, allora i “compromessi” esistono davvero… In un ambiente come quello di Miss Italia assolutamente no, mentre non mi sento di escluderli nel settore televisivo. Purtroppo quello è un mondo molto spietato… Una serie di compromessi ti portano ad ottenere dei risultati: c’è chi è predisposto verso queste “circostanze” e chi no. Tu sei del partito dei no. Ti sei mai pentita? Assolutamente no, sarei ancora in tempo per ripensarci. Non è passato molto tempo dall’ultimo episodio che mi ha fatto trovare nuovamente in una situazione di “compromessi” per un’opportunità decisamente interessante. Ma ancora una volta ho deciso di farla


trentinoincontri

Il libro che sta leggendo in questo momento? D o n a l d Tr u m p, “Pensa in grande e manda tutti al diavolo”. Il piatto preferito? I primi piatti che adoro cucinare e mangiare. In assoluto le lasagne al forno classiche, con la provola affumicata. Il film preferito? "C’era una volta in America", un grande classico. Se non avesse fatto quello che ha fatto, cosa avrebbe voluto fare? È una cosa a cui non ho mai pensato, sono talmente realizzata. Potrei dire il notaio, ma solo perché era il mio obiettivo quando ho iniziato a fare giurisprudenza. La cosa che le fa più paura? Sogno spesso di tornare a scuola, di essere interrogata e di prendere sempre il massimo dei voti. Cosa che allora non succedeva.

rimbalzare. Ci tengo a dire, però, che questa è la mia esperienza, anche se non ne ho poca: magari ad altre persone non è mai capitato… Quel che è certo è che la mia personalità non ammette queste cose. Un carattere ferreo, visto che ti ha fatto un po’ rinunciare a una sicura carriera nazionale. C’è chi dice che saresti potuta diventare una Marcuzzi o una Simona Ventura… Sono felice della mia vita e non mi manca niente, sono soddisfatta e non vorrei niente di più. È vero però che ho lavorato per moltissimi anni in Mediaset, dove facevo la valletta più o meno parlante in programmi come Bellezze al Bagno, Festivalbar, Il gioco dei nove o Casa Vinello. Oggi invece gli ultimi programmi che ho fatto sono su Odeon Tv: Lotto in salotto, Diamo i numeri e altre rubriche dedicate allo sport, allo sci e alla musica. Il tuo modello di riferimento qual è? Potrei dirti la Carrà, perché è un’artista completa. In realtà, però, non ho modelli, idoli, cantanti preferiti…. Come la Carrà, però, fai la presentatrice.... Da settembre fino a maggio, cioè quando non sono occupata con Miss Italia, sì, presento eventi sportivi, sfilate, inaugurazioni e, come dicevamo, programmi tv, un po’ in tutta Italia. Poi c’è l’attività di responsabile regionale di Miss Italia. Parliamo un po’ delle reginette di bellezza di casa nostra, che sembrano proprio scar-

seggiare visti i risultati degli ultimi anni… Trento è una città lontanissima dal voler avvicinare il mondo femmine al mondo dello spettacolo. Lo showbusiness è visto come un qualcosa che va al di fuori di un vero e proprio lavoro. Forse bisognerebbe iniziare a fare un’attività istituzionale e culturale per riuscire a creare dei campi e dei settori da sviluppare in modo che si capisca che chi si avvicina al mondo dello spettacolo può avere delle reali opportunità lavorative: dal giornalismo televisivo alla cultura televisiva, ma nel campo della moda. Fare la modella significa poter viaggiare in tutto il mondo lavorando. Ci sono opportunità incredibili che solo questo settore può dare. Quindi il fatto di essere mentalmente così lontani dal mondo dello spettacolo non agevola nel trovare le ragazze giuste per fare le miss? Esatto. Quando una ragazza arriva alle pre finali a Salsomaggiore e poi viene eliminata e una volta a casa mi dice che è contenta, che è stata una bellissima esperienza perché si è divertita, ha chiacchierato un sacco e fatto nuove amicizie io mi infurio! Salsomaggiore è una chance da giocare fino in fondo, non una cosa da prendere sottogamba. Non è che le aspiranti showgirl o modelle trentine preferiscono iscriversi in qualche agenzia a Milano invece che fare Miss Italia? Qualcuna c’è, ma non sono molte. Il concorso, poi, ti fa comprendere molti meccanismi ed è una bella palestra, utile 31

tmnovembre


trentinoincontri

32

tmnovembre


trentinoincontri

prima di buttarsi nel mondo dello showbiz milanese o romano. Sonia si ferma a riflettere un attimo sul grande divano del suo salotto, della bella mansarda in stile minimal che da qualche anno è diventato il suo campo base, in quel di Cognola. «Dopo che da due anni ero diventata responsabile regionale del concorso abbiamo avuto la prima Miss Italia trentina, nel 2006, Claudia Andreatti, che è un grandissimo risultato personale e professionale, di grande immagine. Bisogna però considerare che nella nostra regione il mio è un lavoro veramente faticoso sotto tutti i punti di vista: le ragazze non si propongono per partecipare alle selezioni, con quelle che si propongono bisogna praticamente iniziare dall’abc

della moda, dello spettacolo, di come vestirsi o truccarsi. Insomma, le miss trentine in generale veramente lontane dal “risultato finale”…» In che senso? Di belle ragazze da noi ce sono, ma manca la consapevolezza della bellezza e la sua valorizzazione. Quindi secondo te la donna media trentina non si sa valorizzare? Esatto e mi dispiace perché credo che il Trentino Alto Adige abbia veramente delle gran belle donne. Il punto è che non si tengono, non sono ricercate nei dettagli, e questo non vuol dire essere firmatissime. Anche le vetrine dei negozi di Trento rispecchiano il target che sto delineando. Prova a pensarci: se vuoi comprare qualcosa di particolare bisogna andare fuori regione e il bello è che i commercianti trentini mi dicono sempre che desidererebbero proporre collezioni più particolari, ma non riescono a venderle. Non hai mai pensato di fare qualcosa su questo argomento? Ho deciso di organizzare dei corsi di valorizzazione del look per la signora del Duemila, cioè per tutte quelle donne che vogliono imparare a camminare sul tacco, a essere più eleganti in un movimento, a stare sedute in modo accattivante ed a essere più sicure di loro stesse. Sono certa che questo corso avrà molto successo. Quando partirà? A novembre o, al più tardi, a gennaio. Sarà sviluppato nei week-end o la sera durante la settimana, per un totale di sei o sette lezioni. Le trentine le hai bocciate in charme. E Trento?

Trento è una città che ha molte potenzialità per migliorarsi. Sia chiaro, ci si vive benissimo e consiglierei Trento a chi soprattutto ha una famiglia e bambini piccoli, i servizi sono altissimi e c’è una qualità di vita decisamente medio alta. Siamo però veramente carenti in intrattenimenti, per i giovani e per i meno giovani. Gli universitari sono costretti a fare l’happy hour in mezzo alla strada, il quarantenne e cinquantenne che ha voglia di uscire a fare l’aperitivo o andare in un locale dove fare incontri non sa dove andare. In sintesi, ci sono pochi punti di aggregazioni. Questo a cosa è dovuto secondo te? Penso che sia dovuto al volere dei trentini di rimanere circoscritti in questa re-

33

tmnovembre


trentinoincontri altà. Mi pare che ci sia poca predisposizione ad aprirsi o magari non si vuol far vedere che si esce a divertirsi… Una specie di maschera che a volte mettono un po’ tutti nel voler mantenere un certo perbenismo trentino in cui rientra anche il fatto di non uscire troppo a divertirsi… Hai mai pensato di fare politica? Negli ultimi anni ci sono state delle richieste da diversi orientamenti politici, ma finora ho ritenuto opportuno di non farlo. Non lo escludo, però, per il futuro. Se tu entrassi in politica, lo faresti perché… Per cercare come tutti di portare qualcosa di positivo e qualche cambiamento laddove senti che possa mancare qualcosa o essere migliorata. Armata di sciabola da Wonder Woman andrei allo sbaraglio… Poi penso che non ce la farei e ne resto fuori. Cambiamo argomento. L’argomento di novembre di TrentinoMese è la chirurgia estetica. Tu cosa pensi in proposito? Sono favorevole, chiaramente finché non deturpa il fisico. Mi piacerebbe di più se ognuna di noi riuscisse ad invecchiare accettandosi, ma penso che ora che siamo nell’era dell’immagine sia impossibile. Tu ti sei rifatta qualcosa? Che domanda personalissima… (ride, tergiversa simpaticamente, poi messa alle strette risponde, ndr). Ho rifatto le extension, ma ancora botox o filler non li ho fatto. Però avrei voglia di approfondire… Se tu ti dovessi rifare qualcosa, cosa rifaresti? Magari qualcosa per essere sempre giovane. Non farei un lifting, più per paura che per altro. Qualche punturina sì. Ora nella tua vita c’è un nuovo amore. Hai mai pensato di sposarti e avere figli? Penso che se mi sposerò sarà una cosa non programmata e magari decisa da un mese all’altro. Non è un mio sogno sposarmi o avere figli. Ho desiderio di affetti e di famiglia, mi piace l’idea di avere una persona vicino con cui condividere determinate situazioni. Ai bambini fino ad ora non ci ho pensato e sicuramente non li escludo, ma le circostanze lavorative fino ad oggi hanno fatto sì che io mi dedicassi ad altro, ma non perché, come dicono tante, la carriera non lascia posto ai figli: se una vuole, riesce a concigliare l’uno e l’altro. Il tuo sogno nel cassetto? Presentare il Festival di Sanremo. ■ 34

tmnovembre


Comune di Isera Comune di Nogaredo Comune di Villa Lagarina Comune di Pomarolo Comune di Nomi

Provincia Autonoma di Trento

Mercato della

TERRA

della destra adige Lagarina

i produttori in piazza per buone degustazioni, agricoltura pulita e prezzo giusto Presidi Slow Food, laboratorio del gusto, degustazione vini e cucina tradizionale.

venerdĂŹ 26 novembre Trentino Alto Adige

Villa Lagarina centro storico dalle 16 alle 20

INAUGURAZIONE ore 17.00 ďŹ

parcheggi presso le scuole elementari e piazzale Coop

11

per informazioni

eMail: karinmanzoli@comune.villalagarina.tn.it tel. 0464 494213


trentinoattualità di Carlo Martinelli

Il collezionista

LA CASA DELLE COSE

Alle Novaline di Mattarello la signora Daniela Righetti Bertagnolli ha “contaminato” Villa Gentilotti e la Locanda del Bel Sorriso con la sua incredibile collezione di mille e mille oggetti. Pezzi d’arte e antiquariato accanto al kitsch. Tutto all’insegna dell’emozione…

A

d essere giusti, questo articolo potrebbe ambire a tre, quattro diverse collocazioni. Lo trovate infatti sotto la rubrica del collezionista, ma potrebbe essere anche lo spazio di un caffè a casa di…, o di un luogo particolare da consigliare, persino di una

36

tmnovembre

attività imprenditoriale innovativa o magari, ancora, la saga di una dinastia famigliare dove tutti – genitori e figli – si ritagliano spazi nei quali professionalità, fantasia, creatività (soprattutto: voglia di fare) la fanno da padrone. Così, raccontiamo di come una passione collezionistica possa diventare – e succede raramente, di solito le collezioni sono davvero private, si aprono malvolentieri agli altri, men che meno al pubblico – valore aggiunto di una offerta. In questo caso, quella della Locanda del Bel Sorriso, località Novaline di Mattarello, dentro Villa Gentilotti, alle porte di Trento. Luogo dotato di una sua aura magica: siete ad otto minuti dal casello autostradale di Trento (e diventeranno quattro non appena verrà aperta l’uscita di Trento sud) ma se soltanto girate lo sguardo vi sembra di essere – meglio: lo siete proprio – in campagna. Ecco perché la Locanda che trova spazio – una decina di camere cariche di fascino

old style – negli spazi della storica Villa Gentilotti ha via via conquistato italiani e stranieri, proponendo la possibilità di soggiorni o di pranzi e cene in spazi carichi di storia e di fascino. A tutto questo, appunto, va aggiunto il “fuoco collezionistico” della padrona


trentinoattualità

UNA STORICA DIMORA

L

a Locanda del Bel Sorriso trova spazio in uno degli edifici storici del Trentino, quella Villa Gentilotti dalla storia decisamente importante. Che inizia alla fine del XVII secolo quando il Barone Giambattista Gentilotti, consigliere aulico dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria, diede dignità di Villa al gruppo di case rurali edificate attorno al 1500 sulla collina delle Novaline. Vennero realizzate le facciate barocche ornate di statue, le rampe simmetriche dell’ingresso principale, e l’imponente scalinata lungo il belvedere proteso sulla valle dell’Adige. La corte interna affrescata, gli ornamenti in pietra ed i saloni della Villa ben si addicevano al soggiorno estivo della famiglia, che durante l’anno abitava il fastoso palazzo di Trento. E così le “Novaline” divennero sinonimo di vigneti rigogliosi e di vini generosi, mentre il refrigerio della Villa scandiva le ferie estive delle nobili famiglie trentine che via via ne divennero proprietarie. Fino all’ultimo cambio di proprietà: quello che ha portato Fabio Bertagnolli, la signora Daniela e i figli a trasformare la nobile dimora in un luogo dove convivono le più avanzate tecniche dentistiche, una ospitalità raffinata, momenti di serena convivialità.

di casa, la signora Daniela Righetti Bertagnolli. Energia allo stato puro. E una prima, candida ammissione che è anche la cifra del suo modo di vivere la casa (pardon, la Villa), il rapporto con gli ospiti, le sue passioni. Sì, perché “io colleziono emozioni”, dice. La signora di Isola della Scala, poi approdata a Mezzocorona, Los Angeles, Roma e – per ora, verrebbe da dire – alle

Novaline di Mattarello, ha assunto nel tempo una cadenza decisamente romana nel suo piacevolissimo intercalare. A quello affida la descrizione dell’incredibile universo di oggetti che può ammirare chi si trova a passare dalle parti della Villa, a sua volta diventata sorta di ribalta teatrale per le mille curiosità e i mille (begli) oggetti con tanto amore e tanta passione raccolti negli anni.

37

tmnovembre



trentinoattualità

Le parole possono poco. Sono le immagini a raccontare di stufe ad olle, di piatti dalla storia e dalle firme importanti, di centinaia di oggetti in rame raccolti nel tempo, ora in Abruzzo ora in Campania. Quello che lei chiama “il vagabondare per anni” ha portato, oggi, a degli spazi dove l’arte – che si tratti di quadri importanti o di tele catturate nei mercatini, non importa – la fa da padrone. Ma dove anche le collezioni dei bicchieri di una stazione termale, in questo caso collocati nella sala dove gli ospiti della Locanda vanno a colazione (pardon, al breakfast), hanno il loro ruolo. È uno stordente perdersi quello che la signora Daniela persegue. Figlio di una

39

tmnovembre


trentinoattualità

STORIE DI FAMIGLIA

C

curiosità innata, del piacere di dare ad un quadro, ad un souvenir, ad una Madonna (ne possiede delle più svariate tipologie), ad un piatto del buon ricordo, il suo posto speciale nella galleria della memoria, delle emozioni appunto. Così il cronista non può fare a meno di notare uno scatolone con tanti piccoli pezzi nei quali sono state ridotte delle piastrelle colorate. “Li ho trovati lungo la spiaggia, al mare. Li ho raccolti uno ad uno, formeranno un mosaico colorato, da qualche parte lo metterò”. Ecco, la sensazione precisa, aggirandosi per le stanze della Villa – alcune destinate proprio ai fortunati ospiti, a loro volta immersi in un colorato universo di mille colori e di mille richiami – è che ci sia un grande ordine in tutto questo. È solo caos apparente, perché la verità è che le emozioni della signora Daniela, da una vita a caccia di cose, sono adesso quelle di chi se le trova davanti, queste cose. Ciascuna racconta di un mondo, di una sensazione, di un luogo, di un colore. Incredibilmente ciascuna ha un suo posto, foss’anche mentre i cani di casa le sfiorano e le toccano. Semmai, c’è da tremare all’idea di quanto tempo abbia richiesto il trovarli, questi mille oggetti

40

tmnovembre

ognome importante, quello dei Bertagnolli. Se la signora Daniela è la collezionista padrona di casa, se il dottor Fabio è il dentista di fama internazionale, i quattro figli sono a loro volta protagonisti. Il più giovane, Franco Aldo, è attualmente il motore della Locanda del Bel Sorriso, ma in futuro potrebbe avere un ruolo all’interno dell’altra azienda di famiglia, la Distilleria “G. Bertagnolli” di Mezzocorona, di cui TrentinoMese si è già occupata nel numero scorso. Ma la famiglia di Fabio e Daniela Bertagnolli conta anche su Benedetta, la figlia più grande, impegnata nell’Anfass; su Andrea, che gestisce un ristorante a Roma (a conferma di una vocazione allo stare in mezzo alla gente, con naturale simpatia, che sembra una sorta di marchio di fabbrica); su Marianna, fotografa. Ed anche di lei si è recentemente occupato il nostro giornale: ha avuto l’onore di una sua immagine ospitata , nello scorso febbraio, da "Sette", il magazine del Corriere della Sera. Chiamata a far parte di "Un giorno nella vita dell'Italia": sessantotto fotografi al lavoro nella stessa giornata per dipingere il ritratto del nostro Paese in un'edizione speciale.

– ora preziosi di un loro valore artistico, ora ricchi di una umanità vissuta – e di quanto tempo richieda il tenerli puliti, al loro posto. No, non c’è elenco collezionistico da fare, in questo caso. C’è solo da ammirare, appunto, l’energia vitale di una signora che sa trovare il soffio della bellezza (o della curiosità, o dell’eccentricità) tanto in una tela raffinata quanto in un portacenere kitsch. Quando c’è la consapevolezza della cose, c’è tutto. Meglio ancora, poi, se le cose sono tante, tan■ tissime, ancora di più.

Il seguace del “dio dente”

È

a Mezzocorona, nello storico palazzo di via Baron Cristani (mai venuta meno nei Bertagnolli l’innata attitudine a cercare grandi spazi abitativi, per restituirli a nuova vita) che Fabio Bertagnolli, laurea in medicina all’Università di Bologna e Specializzazione in Odontoiatria a Genova, ha aperto nel 1975 il suo primo ambulatorio odontoiatrico. L’inizio di un percorso professionale di assoluta eccellenza segnato, nel 1982, dalla visita alla Tufts University di Boston, dove il dottor Bertagnolli conobbe il prof. Gino Passamonti che – ricorda – “mi dischiuse le porte della odontoiatria, mostrandomi una professione ben diversa da quella che avevo praticato fino ad allora. Divenni un forzato dei corsi: ogni week-end fu dedicato al dio dente. Invitai nel mio studio alcuni maestri, per lavorare da solo con loro”. Tre anni dopo la grande scelta: la cessione di tutto quanto era stato realizzato in dieci anni di professione. Con la moglie Daniela e quattro figli il trasferimento a Los Angeles, alla University of Southern California (USC). Due anni dopo la vittoria del Premio “Pacific Coast Society”, a San Diego, per la migliore ricerca tra le Scuole di Specializzazione USA in Protesi con un lavoro inedito. Poi il ritorno in Italia, insegnamento in università di Roma e di Milano, studio nella Capitale in Palazzo Torlonia e, nel 1990, in via della Frattina, dove tutt’ora opera. In Trentino, invece, la base è quella delle Novaline, appunto. Il tutto nel contesto di collaborazioni, riconoscimenti, studi che fanno di Fabio Bertagnolli una autorità a livello internazionale nel suo campo.



trentinoincontri

di Gianfranco Gramola

F

rancesca Mazzalai, nata nel 1976 è una modella e conduttrice televisiva. La incontriamo raggiante per via del lavoro e per le soddisfazioni professionali degli ultimi tempi. Due trasmissioni in cantiere: "Le dritte di Dove", un programma di viaggi alla scoperta delle eccellenze del territorio, dalla cultura all'arte, passando anche dall'enogastronomia e dal benessere, di cui la puntata su Trento e dintorni è prevista per giovedì 11 novembre ore 21 sul canale 412 di Sky. E poi "I viaggi di Francesca": itinerari classici delle città d'Italia. In onda a partire da gennaio 2011. Francesca è una ragazza che non se la tira, è dolce e dalla simpatia contagiosa. In un paese dove l’invidia è lo sport nazionale, per fortuna ci sono persone come lei. “La mia avventura nel mondo della Tv – spiega – è iniziata mentre facevo Scienze Politiche all’Università La Cattolica di Milano e lavoricchiavo per mantenermi gli studi. Facevo qualche fotografia, qualche sfilata da modella e mi è capitato anche di fare qualche casting per la televisione.

42

tmnovembre

Francesca mazzalai bella trentina, innamorata della sua città e soprattutto della sua cucina. E adesso ben due trasmissioni su sky tv Diciamo che mi mandavano più spesso a fare casting per la televisione che per le passerelle di moda, per via dell'italiano. Anche se in televisione non è una cosa tanto scontata... In questo modo ho fatto alcune puntate zero e qualche promozione. La classica gavetta e poi una vera professione, passando per la laurea. Nel 1994 ho vinto il concorso di bellezza Casting 2000 a Montecatini e ho iniziato subito a lavorare come testimonial per aziende come Chicco, Lego, Honda, L'Oreal, Lycia, Levissima. Ho presentato Sesto Senso su La7, è poi ho fatto la speaker

del tg di MTV, inviata ed autrice della trasmissione Area di servizio, conduttrice di Crimen ed attrice nella pièce teatrale Cyrano, se vi pare”. Dove vive attualmente? Sono nata a Trento, ma ho vissuto a Pergine, anche se i miei genitori non sono di Pergine. Attualmente vivo tra Milano e Trento e ti assicuro che il mio rapporto con il Trentino è stupendo e migliora di giorno in giorno, credimi. Un ricordo della sua infanzia trentina? Ricordo che d’inverno, tutte le domeniche andavo a fare sci di fondo e l’estate e l’autunno si andava in montagna. Sul Monte Bondone andavo le prime volte a fare delle sciate, poi siamo andati un po’ dappertutto, abbiamo girato un po’ tutto il Trentino e anche l’Alto Adige. Ricordo che a 6 anni dormivo gia nei rifugi con i miei genitori. Giocavo a carte con le persone più grandi e stavo sempre lì a scoprire i segreti del gioco della briscola. Cosa mi dice della cucina trentina? La cucina trentina è fantastica, come quella dell’Alto Adige mi fa impazzire. Amo molto il piatto tipico, quello del contadino, cioè composto

da speck, uova e patate. Favo-lo-so! Mi viene l’acquolina a pensarci. Se potessi, andrei avanti e indietro da Trento a Bolzano solo per il mangiare. Pranzo a Trento e cena in quel di Bolzano. Quando è in giro per il mondo, cosa le manca del Trentino? Mi manca molto l’aria del Trentino, il clima che è una cosa che ho scoperto quando stavo a Milano. Circa venti anni fa, era molto più freddo e in inverno veniva molta più neve. Quando ero piccola ho sofferto un grande freddo e non vedevo l’ora di andare a vivere in un posto più caldo; così sono andata a Milano, che non è proprio tropicale, ma d’estate è una cosa impossibile. E me ne stavo a Milano anche l’estate perché pensavo che anche Trento fosse così. Poi mi è capitato di tornare tra i monti, un paio di anni fa, e ho scoperto... il paradiso, perché è un posto fantastico: non ci sono le zanzare, la sera c’è sempre un’aria fresca e quindi non c’è bisogno dell’aria condizionata. È meraviglioso. Sai cosa ti dico? Che quasi quasi mi ri-trasferisco qui. Quali sono le sue ambizioni? Le mie ambizioni sono quelle di lavorare il più possibile in Trentino e per il Trentino. Quindi al di là del fatto che la mia professione mi porta spesso a lavorare anche a Milano, a Roma dove ci sono gli altri poli televisivi, però


trentinoincontri spero di rimanere ancorata il più possibile alle mie origini. Piuttosto che fare un passo in avanti per la visibilità e per la notorietà, rischiando si riveli troppo lungo, preferisco fare un passo indietro mantenendo i piedi saldi per terra. Forse a vent’anni hai più voglia di emergere, poi ti accorgi di essere conosciuto e... scopri una sorta di specchietto per le allodole. Quello che conta davvero sono le persone che ti stanno intorno, che ti stimano e che ti vogliono bene. La sua più grande soddisfazione personale? Vancouver, sicuramente (da febbraio a marzo del 2010, era a Vancouver a condurre la trasmissione delle Olimpiadi invernali per Sky, ndr), perché fino ad allora avevo fatto programmi televisivi che mi interessavano, ma che forse riguardavano meno la mia esperienza personale. Partecipare ad un programma che si occupasse di Olimpiadi, soprattutto invernali – per me che sono nata guardando lo sci di fondo in televisione e praticandolo –, è stato qualcosa di grande, che mi ha unito di più ai ricordi che avevo con i miei genitori. Insieme seguivamo le passate edizioni delle Olimpiadi. Poi tornare

a Trento e lavorare al Trento Film Festival (maggio-giugno 2010, ndr) come conduttrice e organizzatrice, è stata una grande soddisfazione, perché è difficile a volte lavorare vicino ai luoghi natii. Il Trentino, senza togliere nulla ad altri luoghi nel mondo, è il posto che preferisco, il mio rifugio. Quindi lavorare qui e promuovere la mia regione con un Festival tanto prestigioso, non solo dentro il nostro Paese, ma anche all’estero è una soddisfazione enorme. Ho letto che è molto pignola e seria sul lavoro. Avrà pure un difetto, no? Diciamo di sì! Sono una gran dormigliona.. Le hanno mai proposto un reality? Quando stavo facendo “Atlantide” su La7, mi chiamarono, chiedendomi se volevo partecipare ad un reality... la cosa finì lì. Quali sono i suoi progetti? Ce ne sono tantissimi. Non ci voglio pensare. Ho l’agenda stracolta di impegni. C’è la radio, ci sono altri programmi in televisione, ci sono le Olimpiadi estive, quelle di Londra 2012. Ci sono un sacco di lavori e idee. E anche il progetto di fare un paio di ■ giorni di vacanza.

GABBANA Bottega d'arte

Lavorazione artistica cornici Vendita dipinti, grafica d'autore, stampe di tipo antico, poster moderni Specchi e specchiere su misura Le più belle riproduzioni su tela

a i c i ! o n r d o n c o n I il tuo m

ROVERETO (Tn) Via Rialto, 30 (cortile interno) Tel. 0464.436454 www.cornicigabbana.it

43

tmnovembre


trentinoincontri

di Silvia Trentini

Barbara non si ferma più Dai mondiali di ciclismo di melbourne, Barbara pedrotti è volata in cile per assistere alla liberazione dei 33 minatori. E adesso, tutto è pronto per un altro viaggio “liberante”: a Medjugorje

È

ancora emozionata Barbara, quando le chiediamo di raccontarci il suo viaggio in Australia ai mondiali di ciclismo. “Sì, sì – risponde lei eccitata – e visto che ci siamo ti racconto anche della mia esperienza in Cile dopo la liberazione dei minatori. Sono atterrata un’ora fa!” Barbara Pedrotti la conosciamo forse tutti, su TCA conduce Trentino Emozioni e Trentino Gusto e Sapori, due programmi attraverso i quali ci fa scoprire il nostro Trentino, ma certamente il suo nome è associato al ciclismo per il quale è speaker ufficiale del Giro d’Italia. Com’è nata l’idea di una tua partecipazione a questi mondiali? Lavoro nello sport da molti anni e il ciclismo ha occupato gran parte della mia esperienza ed è una vera passione. L’anno scorso, in una chiacchierata con l’ex 44

tmnovembre

C.T. Franco Ballerini, è nata la voglia di seguire l’evento in maniera originale, ma allora i tempi erano prematuri per elaborare l’idea. Lui purtroppo è venuto a mancare a febbraio di quest’anno, gli ero molto legata e questo viaggio rappresentava per me una promessa non scritta. Mi sono confrontata con Paolo Bettini, nuovo C.T., e Renato di Rocco, presidente della Federazione Ciclistica Italiana, per riuscire con loro a portare avanti il progetto e a settembre sono partita con gli atleti. Con loro ho passato circa due settimane a Geelong, ho preso lo stesso volo, alloggiato nel loro stesso albergo, seguito le preparazioni, con loro ho pregato, ho mangiato e mi sono divertita. L’originalità nella mia partecipazione è stata nel cercare di raccontare le emozioni di un mondiale nel vivo del momento, quindi coglierne i momenti a caldo, la vita dietro le quinte, l’aspetto umano di ciascun atleta. Questo è stato possibile per l’imme-


trentinoincontri diatezza con cui è passata l’informazione grazie alle riprese con l’iPhone, subito pubblicate su You Tube e sul sito della Federazione. Con il mio iPhone sono stata testimone non solo della cronaca sportiva, ma anche dei volti emozionati, delle aspettative, dei dispiaceri e delle gioie, dei timori e le ansie di un gruppo di giovani che amano divertirsi. Tutte immagini che solitamente appaiono in pochi frangenti o non appaiono affatto nei servizi. Sei stata molto vicina agli atleti, quindi. Immagino si sia creato un legame molto forte. È stata un’emozione bellissima. Mi sono sentita come in una grande famiglia, partecipe della loro vita e, come dicevo, delle loro emozioni. Mi sono sentita parte della squadra. Abbiamo condiviso molte esperienze, sportive ed umane, e ora che tutto è finito mi manca quel mondo e mi mancano loro. Ci sono state delle polemiche, però, riguardo la tua partecipazione a questi mondiali. Sì. Ci sono state e mi chiedo perché alcuni giornalisti non abbiano l’accortezza di prendere il telefono prima di dare informazioni sbagliate, alle quali la gente presta fede, solo per aprire polemiche che facciano meglio vendere la notizia. In breve, la federazione è stata contestata di non aver inviato un altro atleta ai mondiali per mancanza di fondi, ma di aver invece inviato me. La verità è che la sottoscritta ha raccolto i finanziamenti necessari dagli sponsor, la mia famiglia e i miei amici. E il tuo viaggio in Cile, invece? Questa è stata un’altra espe-

A Melbourne con il Ct della nazionale di Ciclismo, Paolo Bettini

rienza bellissima, che mi ha emozionata nel profondo. Sono riuscita a partire grazie ad un progetto della Golden Lady. Sono rimasta soli cinque giorni, volevo scoprire un po’ come poteva essere il reintegro, nella società e nella vita di tutti i giorni, dei minatori coinvolti nella vicenda. Sono stata ospite di una signora che mi ha aperto la sua casa e il suo cuore ed è stato grazie a lei che sono riuscita ad entrare in contatto con alcuni di loro. Dopo la liberazione sono stati catapultati in una realtà nuova e scompigliata, che in parte li ha traumatizzati, tra servizi giornalistici, richiesta di partecipazione a programmi televisivi, ecc. Ma è incredibile quanta serenità abbiano già ritrovato, in questo li aiuta la loro profonda fede in Dio che ringraziano per averli aiutati ad uscire sani e salvi. Credo che l’unica cosa che vogliano ora, sia di tornare alla loro quotidianità. Progetti per il futuro? Entro breve partirò con alcuni amici per un Pellegrinaggio a Medjugorje, evento al quale tengo molto. Mi guida una voglia di avvicinarmi alle origini e alle cose concrete, ne sento molto l’esigenza in

questo momento. Con il lavoro che faccio è facile perdere di vista questi particolari. Dopo di ché devo tornare alla conduzione e alla preparazione dei miei due programmi a TCA, che mi hanno aiutata a scoprire tanto su questo nostro Trentino che adoro e al quale sono molto affezionata, soprattutto ora che sono spesso via. Ti dirò poi che sono due anni che non mi fermo e a novembre, se ne ho l’opportunità, vorrei passare del tempo in Francia, così da poter passare quell’esame di francese all’Università che mi tiene bloccata. Non mi piacciono le cose incompiute. Purtroppo non se potrò concretizzarlo perché il tempo è poco e, oltre alla preparazione delle prossime puntate, sto anche elaboran-

do qualche idea televisiva per l’anno prossimo. Immagino che ci sarà del ciclismo… Spero di sì! Ma non posso dire molto a riguardo perché il progetto è in fase di elaborazione.” Senti Barbara, una domanda forse già battuta da altri: c’è un/una giornalista o speaker che ammiri in modo particolare? Non è semplice rispondere perché non ho un vero punto di riferimento. Però posso dire che ammiro molto Ilaria D’Amico. È elegante, raffinata, femminile e riservata, pur occupandosi di argomenti tipicamente maschili. Mi piacciono la sua preparazione e il rispetto che la gente ha di lei. Per quanto riguarda la comunicazione non posso che portare l'esempio di Valentino Rossi, più volte campione mondiale eppure sempre così alla mano, così simpatico e disponibile. ■

45

tmnovembre


trentinoattualità

di Tiziana Tomasini

L

avoro, casa, figli. Figli da portare a scuola, da accompagnare alle attività sportive, da iscrivere ai corsi di musica, da aiutare nello svolgimento dei compiti. E se tutto non si riesce a risolvere in ambito familiare, con l’aiuto di nonni, zie e nipoti, basta cercare. “Cercasi babysitter, preferibilmente lingua straniera”. “Offresi babysitter madrelingua inglese, conversazione e aiuto nei compiti”. Questa tipologia di annuncio è sempre più frequente e ricorrente. Si trova affisso nelle bacheche delle scuole e degli asili, ai vetri delle panetterie e nei supermercati, in neretto sugli annunci del settimanale Bazar. E l’esistenza di agenzie specializzate nella formazione e nel reclutamento di babysitter lo dimostra. Nuova tendenza. Regionale, nazionale. Planetaria. Sì, pare che a New York siano richiestissime. In Italia sono già una moda educativa. E a Trento sono presenti in molte famiglie; i dati ne confermano il continuo aumento, sia in termini di offerte, sia di richieste. Ma chi sono le moderne babysitter? Semplice. Sono le nuove Mary Poppins, che, lasciati in soffitta cappellino, ombrellino e sottogonna, indossano più volentieri i jeans e parlano. Parlano anche italiano ma anche e soprattutto inglese, tedesco, spagnolo o altra lingua richiesta. Curiosità culturale o esigenza educativa? Sicuramente una risposta al nuovo mondo collegato a rete, che chiede di saper comunicare, sempre e ovunque, a qualsiasi latitudine. Meglio quindi attrezzarsi con un’opportunità linguistica in più. Per potersi muovere nella globalizzazione masticando questo o quell’idioma. 46

tmnovembre

r e t t i s y b a b

Cercasi baby-sitter babysitting e corso di lingua straniera in un colpo solo. Un sogno? No, solo la nuova tendenza tra le superimpegnate famiglie trentine. Ecco le babysitter con perfetto accento british, deutsche e... Quella globalizzazione che “ingloba” fin dalla più tenera infanzia. A partire dalla scuola materna infatti, con le prime infarinature, il corso di studi di un alunno moderno è effettivamente infarcito di lingue straniere. Perché allora non versarle anche sul quotidiano, negli spazi liberi e ricreativi? Magari in quei momenti della giornata in cui mamma e papà sono impegnati. Ed allora ecco le

babysitter al parco con perfetto accento british, disinvolte per strada a canticchiare una Liedchen (canzoncina ) in tedesco, con toni decisi a impartire consigli internazionali davanti a un internazionale capriccio infantile. Ma cosa ne pensano gli esperti? Per molti ricercatori l’apprendimento di un’altra lingua rende certamente i nostri figli più preparati, più svegli, capaci di selezionare informazioni in «Sono le nuove Mary Poppins, che, lasciati in soffitta cappellino, ombrellino e sottogonna, indossano più volentieri i jeans e parlano. Parlano anche italiano ma anche e soprattutto inglese, tedesco, spagnolo o altra lingua richiesta.”

tempi brevi. Altri invece sono più perplessi, ritengono che l’inserimento di una seconda lingua nella prima infanzia limiti il vocabolario, con il risultato di una pochezza lessicale su entrambi i fronti. Allora, meglio più svegli e poliglotti o con un ricco vocabolario di base? Pareri a parte, pare che la tendenza attuale sia quella di far crescere figli brillanti, con una lingua in più, pronti a dialogare con gli insegnanti


trentinoattualità

Le baby sitter dell'Associazione "Mary Poppins"

e con il futuro. E lo testimoniano, anche sul territorio, le nuove tate, che collegano la nostra città al panorama linguistico mondiale. Ed a Trento e dintorni, a ben cercare, le babysitter ci sono. Abbiamo deciso di cercarle, per vedere come sono organizzate. Nelle mani di Mary Poppins “Che sia buona, sia paziente, sempre allegra e divertente. Non dovrà gridar, ma sol giocar. Dovrà badare a noi bambini, siam vivaci ma carini. Molti regali farci e poi cantar per noi” (…). Un estratto da “Mary Poppins”, titolo ufficiale non solo del famosissimo film d’oltreoceano, ma

anche di un progetto pensato e creato in terra trentina. Un lavoro di condivisione, un’ampia rete di enti gestori – in primis le Acli Trentine – con il finanziamento della Provincia Autonoma di Trento. Nell’analisi sociologica del nostro complesso vivere, frazionato e sezionato tra doveri comuni e familiari, è emersa l’esigenza di dare una risposta concreta, un appoggio qualificato alle famiglie che richiedono un servizio esterno. Un supporto che sia non solo riempitivo ma in grado di offrire solide garanzie di competenza, affidabilità e sicurezza. La dottoressa Silvia Xodo, responsabile del progetto, ci accoglie nella

storica sede di via Roma. E ci spiega cosa, come, chi e perché. Già, cominciamo dal perché. Perché in effetti, nel 2010, le strutture pubbliche non mancano. Ma non tutti – vuoi per scelta, per costi, per comodità – optano per queste soluzioni, e preferiscono affidarsi ad una sola persona di fiducia. Figura che poi diviene utilissima in fase di crescita, quando i diversificati impegni del bambino richiedono l’appoggio e la presenza costante di un adulto di riferimento, che non sempre può essere il genitore. Il progetto è rivolto ad offrire un servizio a famiglie con bambini di età da zero a dieci anni. Ma soprattutto

offre una garanzia. Le tate in questione hanno seguito un corposo corso di formazione, hanno effettuato un tirocinio con un monte ore consistente e si sono qualificate. Pronte ad entrare nelle famiglie. Esclusi gli accordi economici, di stretto accordo famiglia – bambinaia, la rete di supporto organizzativo è fondamentale anche in questa fase. Dopo un colloquio con la famiglia che richiede il servizio, si valutano esigenze, fasce orarie, disponibilità. E si cerca di presentare la persona che si ritiene idonea e compatibile alle richieste inoltrate. Poi l’empatia. Occorre tastare il feeling necessario, per la buona riuscita del rapporto educativo. Che alle volte è immediato, alle volte va ricercato e provato sul campo. In sintesi, un imponente lavoro a monte per ottimizzare e far trovare chi si cerca, la persona di fiducia. Ma chi sono queste babysitter? Sorpresa. Solo la metà sono italiane. Le altre, di nazionalità diverse. Ecco allora la messicana, la marocchina, la malese, l’ucraina, la tunisina, la spagnola, la moldava, la macedone, l’uruguayana. Molto spesso poi, l’araba parla francese, la russa conosce il rumeno, la francese ha studiato il russo. Per non parlare delle lingue più gettonate. I dati riportano che 15 conoscono bene l’inglese, una decina il tede-

47

tmnovembre


trentinoattualità che questo lavoro è di grande responsabilità. A volte sottovalutato dal punto di vista economico (questo aspetto – ribadiamo – non rientra nelle competenze del progetto ma riguarda unicamente il rapporto babysitter – famiglia) ma con una valenza che arricchisce e contribuisce alla crescita del bambino.

sco. E le richieste in termini linguistici non si sono fatte attendere. La Xodo precisa che la richiesta di una babysitter straniera o in grado di parlare un’altra lingua è fondamentalmente preferenziale più che vincolante. Ma conferma l’essenza della nostra indagine. L’Europa è una realtà, l’America non è poi così lontana, l’Oriente è solo un po’ più ad Est. Meglio attrezzarsi, baby: are you ready? Nell’ambito di questo progetto multietnico, abbiamo sentito tre voci su tutte, a rappresentare tre lingue, tre culture. Samia è tunisina, ha la mattina libera, ha seguito il corso e lavora. Il suo grande successo, oltre al fatto di avere un’attività personale e indipendente, è la richiesta, da parte della famiglia presso la quale è occupata, di parlare anche in arabo. Ofelia è spagnola, ha seguito il corso, è laureata in lingue e ama i bambini. Non rimane altro da aggiungere, se non dare valore a tali informazioni. Simonetta è italiana. Oltre alle esperienze maturate negli studi, ha particolarmente apprezzato le nozioni di primo soccorso apprese nel percorso di formazione. Si ritiene soddisfatta dell’appoggio organizzativo della risorsa “Mary Poppins”, che propone un’attività lavorativa a seconda delle disponibilità dei soggetti coinvolti. Tutte concordano nell’affermare 48

tmnovembre

AAA Baby sitter cercasi L’altro motore di ricerca è il più immediato. E spazia dall’annuncio scritto al “mi dai il numero della tua babysitter?” tratto da un colloquio tra due madri disperate. Abbiamo provato anche noi a cercare. E, tra le tante e innumerevoli, ne abbiamo scelte due. A rappresentare idealmente due lingue, due stili. Laura è una donna dolce ma determinata. Ha imparato il tedesco sul campo. Tre anni in Germania, tre anni di lavoro tra i tavoli e le vaschette di una gelateria, eine Eisdiele. E i sacrifici, talvolta, vengono ricompensati. Economicamente e con qualche competenza, come una lingua in più; la lingua non più esercizio scolastico quanto reale necessità. Lavorando si impara per forza a parlare, e ciò che viene acquisito diventa un talento, una qualità da far fruttare. Anche perché una lingua straniera necessita di allenamento. Come per fare una maratona o suonare uno strumento musicale, per parlare con scioltezza una lingua straniera è necessario l’esercizio costante. Laura ha colto al volo questo talento, parla in tedesco alla figlia di due anni e si è messa a disposizione come babysitter. Con l’aggiunta della lingua tedesca, rinfrescata da qualche viaggio di piacere in Austria. Lei specifica che l’approccio con i suoni duri deve essere il più morbido possibile. Si comincia dall’immediato, dai saluti, dalle piccole cose della

Laura, di Levico Terme

casa, dagli oggetti familiari. E naturalmente dal gioco. La palla, la bambola, l’orsetto. Nascondino, i colori, le costruzioni con i numeri. Per arrivare alle canzoncine, alle filastrocche, alle ninnenanna. Il tutto, a pensarci bene, è in fondo il microcosmo del bambino. Arricchito dai suoni di un’altra lingua, un cassettino della memoria da conservare e riempire, pronto per essere aperto quando la vita e le nostre esperienze lo richiedono. Kim arriva da lontano. In un giorno di circa un anno e mezzo fa, ha riempito una big-bag ed è partita alla volta dell’Italia. Sorride sempre e sempre sorridendo dice che non sapeva nemmeno dell’esistenza di una città chiamata Trento. “Trento?” Certo, dall’Australia sconfinata il viaggio è lungo. Un pensiero corre veloce ai nostri emigranti, che quel viaggio l’hanno fatto ormai molto tempo fa in senso contrario, con le valigie piene di buone speranze. Ma le speranze e la voglia di sperimentare, di crescere e di assaporare il nuovo non hanno epoca e non hanno età. Sono slanci motivati dalle ondate storiche e dalle ambizioni personali, dalle contingenze e dalle tensioni emotive. E, sopra tutto questo, come un deus ex-machina, lo spirito di Ulisse a spingersi oltre. Oltre ai confini, seppur sconfinati, del proprio immenso Kim, l'australiana

paese. Kim parla inglese, tantissimo inglese, praticamente solo inglese. Ma è questo il bello. Un full immersion per uscire dai meandri della teoria e buttarsi a capofitto nella pratica. I bambini sono rapiti dal fluire melodioso dei suoni, che infonde da subito spontanea simpatia. Poi la ripetizione delle frasi, i nomi dei luoghi frequentati e le situazioni portano al naturale desiderio di relazionarsi, di rispondere, di farsi capire. Kim intrattiene i bambini, va a prenderli a scuola, li accompagna alle attività ricreative, aiuta nello svolgimento dei compiti di lingua inglese. Ma lei se ne intende. A Melbourne studia cinematografia ed in questo settore ha ottenuto importanti riconoscimenti e tre premi importanti, di cui uno a New York. Il feedback, l’immediato ritorno della sua permanenza in Italia, è il suo desiderio di imparare l’italiano. Frequenta una scuola per stranieri e si impegna a tradurre quello che non sempre si riesce a cogliere. Nei suoi programmi, la tappa di vita a Trento doveva essere presumibilmente di un anno. Ma ha già iniziato il secondo, con buona speranza di chi spera di averla ancora al fianco, per imparare e macinare ancora l’universale lingua shakespeariana. ■



trentinoattualità

La consegna del riconoscimento: da sinistra, il Sindaco Alessandro Andreatta, Gian Maria Rauzi e Renato Pegoretti, Presidente del Consiglio Comunale

di Nicola Tomasi

Una vita per la cultura gian maria rauzi, scrittore e studioso dell'arte, autore Curcu & Genovese, riceve L'Aquila ardente di San Venceslao e vede il suo ultimo libro assurgere a volume ufficiale della città

”D

esidero esprimerLe la gratitudine dell’Amministrazione di questa municipalità e della città tutta per il Suo originale e appassionato contributo alla riscoperta della storia di Trento. Io credo che tutte le città, anche quelle con un passato importante come la nostra, corrano un rischio: quello di diventare mute, di smettere di parlare a coloro che le abitano o che le visitano. Corrono il rischio di perdere il contatto con quel giacimento di storia e cultura, sedimentato nel corso dei secoli, che non è 50

tmnovembre

rappresentato solo dai nostri bei palazzi, ma da un sistema di valori, da un patrimonio morale e materiale, che feconda e illumina il nostro presente.” È cominciato così il pubblico encomio tenuto dal Sindaco di Trento, Alessandro Andreatta, lo scorso primo ottobre a Palazzo Geremia, in occasione della consegna ufficiale dell'Aquila ardente di S. Venceslao al professor Gian Maria Rauzi. È seguita una prolusione del professor Gino Tomasi, già direttore del Museo di Scienze, nonché grande amico del premiato. Tomasi ha descritto

le doti di osservatore e di indagatore delle arti che hanno fatto di Gian Maria Rauzi uno dei più acuti conoscitori delle meraviglie artistiche del Trentino e non solo. In particolare, la grande passione per l'araldica e per le vicende

dei tre grandi gesuiti trentini: Martino Martini, Andrea Pozzo ed Eusebio Chini. Proprio a queste tre figure sarà dedicato il libro in uscita per i tipi di Curcu & Genovese: un raffinato volume curato assieme alla dott.ssa Miriam Lenzi.

DONO ufficiale della città di Trento

D

alle pietre romane prende il via il racconto fatto quasi in prima persona da Gian Maria Rauzi, che ripropone al lettore una cronaca avvincente condita di particolari e di gustosi aneddoti. Ad arricchire la preziosità del volume le immagini degli splendidi monumenti della città, gli scorci incantati, gli angoli più inaspettati interpretati dalla maestria del fotografo trentino Gianni Zotta. Un volume celebrativo completo, che abbraccia ogni aspetto della vita cittadina, della sua storia, dei suoi personaggi e delle sue tradizioni. Da quest'anno, il prestigioso volume è disponibile anche in lingua inglese. Info: www.libritrentini.it


trentinoattualità

: Riapriamo conbre m venerdì 19 nove

Menu degustazione

d'Autunno

Sformato di zucca e spinaci con fonduta di formaggio Crema di zucca cocco e zenzero Tortelli di fagioli al mosto cotto Gian Maria Rauzi è nato a Bressanone, in Alto Adige, da genitori trentini. Ha esercitato dal 1952 al 1988 la sua professione di chimico presso la Stazione agraria sperimentale di S. Michele all'Adige, dove ha pubblicato oltre una trentina di studi e ricerche nel campo della chimica agraria. Campo che è in netto contrasto con il suo hobby, la sua passione per le discipline umanistiche, per la storia e l'arte. Nella prefazione di un suo libro è stato giustamente scritto che "il fatto di tenere vivi questi due poli d'interesse, così lontani e diversi, suggerisce l'idea di una ambivalenza, tanto valida e geniale quanto ardua". Così è

Uno dei tanti successi editoriali di Gian Maria Rauzi: il volume dedicato alla bellezze delle ville signorili di Trento.

stato insignito nel 1979 dell'onorificenza di Cavaliere della Repubblica italiana e fa parte fin dal 1982 dell'Accademia Roveretana degli Agiati e dal 1986 dell'Accademia degli Accesi di Trento. Ha pubblicato sette libri sulla storia e l'arte del Trentino. "Alla scoperta di Trento", nel 1970. "Il volto di Trento", nel 1973. "La Piana rotaliana", nel 1978. "Trento da vedere", nel 1983. "Araldica tridentina", nel 1987. "Alla riscoperta di Trento", nel 1972. "Ville trentine", nel 1998. Questo volume è dedicato da Gian Maria Rauzi alla Città del Concilio, e integra e amplia abbondantemente "Il volto di Trento" del 1973, un'edizione che, per il suo particolare tipo di impostazione, ha avuto fin dall'inizio il pieno gradimento dei lettori. A margine della cerimonia del primo ottobre, il Sindaco di Trento ha annunciato ai numerosi presenti che il volume "Il volto di Trento attraverso i secoli" (recentemente tradotto anche in inglese) è divenuto il libro ufficiale del Comune di Trento. Grande soddisfazione per gli editori, presenti in sala, oltre che, naturalemnte, per lo stesso Rauzi che alla fine non ha voluto sottrarsi alla sua fama di polemista, tirando le orecchie all'istituzione di via Belenzani rispetto alla conservazione e la tutela degli antichi palazzi ■ affrescati della città.

Lombata di vitello con cavolo rosso in agrodolce, purea di patate dolci e castagne alla grappa Assortimento di dolci della Casa Euro 40,00 con TRENTODOC A TUTTOPASTO (Antares C.S. Toblino ed Endrizzi Brut)

Menu degustazione

Trentino Torta di cipolle ed insalatina

Canederlotti di pane ed erbette, al burro e grana trentino Puntine di maiale arrosto con cavolo rosso all'agrodolce e polenta Strudel di mele Prezzo: Euro 25,00.

38056 LEVICO TERME Via Garibaldi, 9 Tel. 0461.701670 info@boivin.it www.boivin.it

51

tmnovembre


trentinoincontri Il centro di Sarajevo (Foto: Luka Zanoni)

www.osservatoriobalcani.org

U

na trolley ricolma di luoghi e via, partiamo con l’immaginazione, come in un sogno ad occhi aperti. Stiamo sorvolando l’Europa. La nuova Europa, sempre più allargata, che si articola e si snoda, creando un disegno astratto. Più o meno al centro ci siamo sempre noi. E vicino a noi, a Sud-Est, un grande spazio, no inclusive. Chilometri quadrati di terre, montagne selvagge, coste rocciose e città urbanizzate, a inseguire il ritmo europeo. Terre spazzate dai venti e dalle guerre storicamente recenti. Ma allarghiamo l’immagine. Ecco nitide la zona balcanica e la zona caucasica, con le loro bellezze naturali ed i trascorsi conflitti intestini. Zone oggetto di studio e di osservazione. Provengono da un osservatorio – con sede a Rovereto, nella centralissima piazza S. Marco – che osserva da 10 anni l’evoluzione di questi territori. Osservare, nell’accezione comune, sembra leggermente limitativo e circoscritto all’azione del guardare da fuori, da puro spettatore.

Un momento dell'assegnazione del Premio Russo, il 16 ottobre scorso 52

tmnovembre

Buongiorno europa L'OSSERVATORIO BALCANI E CAUCASO di rovereto compie dieci anni. Tanto è stato fatto, tanto ancora da fare. In nome della vocazione trentina rispetto alla convivenza e al dialogo tra poPoli diversi Nel nostro caso invece l’azione dell’osservare è da interpretare in senso strettamente scientifico, come momento primo di un’indagine, finalizzato alla conoscenza di un determinato fenomeno e della sua evoluzione. Con l’aggiunta di un elemento altrettanto importante e fondamentale. Il fattore umano. Nel loro punto di osservazione – avvolto nel silenzio tipico della città antica – Nicole e Davide dell’ufficio stampa raccontano gli inizi, il percorso, i traguardi raggiunti, i programmi attuali, gli obiettivi futuri. L’anima del progetto è stata la solidarietà. Dopo gli anni duri del Kosovo, intessuti di aiuti umanitari, hanno preso lentamente spazio e forma non solo l’idea ma anche l’esigenza di continuare a riflettere su quell’area geografica. Alla base delle motivazioni ad occuparsi di queste zone, il fattore confine. Paesi che potremo definire, con un termine casalingo, “dirimpettai”, vicini di casa, che da qualche costa italiana si intravedono anche ad occhio nudo. E da semplice canale per progetti, il ruolo dell’ osservatorio è andato via via ampliandosi. Allargando a contesti diver-

sificati, che navigano dallo storico-geografico, al culturale, fino al turistico. Complice indispensabile, la rete, che ha diffuso capillarmente i messaggi, inoltrato le problematiche, creato contatti. Con risultati sorprendenti. Che si concretizzano e diventano realtà, formalizzandosi nella collaborazione costante e quotidiana di e con giornalisti

Le donne di Srebenica

una Grande festA sabato 27 novembre

L’

Osservatorio Balcani e Caucaso (in sigla OBC) è un Progetto della Fondazione Opera Campana dei Caduti, che esplora le trasformazioni sociali e politiche nel sud – est Europa, in Turchia e nel Caucaso. La sede operativa si trova a Rovereto, in Piazza S. Marco 7. OBC è promosso dal Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani ed è sostenuto dall’Assessorato alla solidarietà internazionale e alla convivenza della Provincia Autonoma di Trento e dai Comuni di Rovereto e Trento. Sabato 27 novembre l’Osservatorio Balcani e Caucaso – in occasione del decennale (2000-2010) – festeggia l’impegno per la pace, i diritti e la solidarietà internazionale. Le celebrazioni si articoleranno in un duplice appuntamento, assolutamente aperto a tutti. Al mattino, nella sala del Consiglio del Comune di Rovereto, l’incontro con le personalità del mondo politico e intellettuale. La sera, a concludere simbolicamente l’evento, presso la Caffetteria della Arti – Mart, la festa, con musica e buffet. E un decennio su cui brindare.


trentinoincontri

italiani ed europei, nelle cifre rilevanti dei numerosissimi visitatori del sito, nei commenti puntuali dei lettori. Il riconoscimento più recente (7 ottobre) è l’aggiudicazione del “Premio giornalistico sul reportage di guerra Antonio Russo”, sezione internet, prestigioso riconoscimento in onore del cronista ucciso a Tblisi (Georgia) il 6 ottobre 2000. E una domanda a questo punto sorge spontanea. Perché Rovereto quale centro, fulcro e ponte reale e virtuale dei collegamenti? L’elaborazione delle proget-

tualità nasce a livello nazionale ma ha visto al suo interno promotori trentini, che hanno lavorato in direzione Bosnia e Kosovo. Allo spirito di iniziativa va aggiunta la sensibilità dell’amministrazione trentina e comunale, che ai contributi per la ricostruzione ha affiancato l’opportunità di creare competenze; non solo case, anche sensibilità verso la situazione. Nel tempo, l’occhio della Provincia ha focalizzato il divenire di queste situazioni, ha sostenuto la costruzione di relazioni sul territorio, favorendo gli scambi. Scambi ad

è sempre estate in qualche parte del mondo... "noi possiamo dirti dove"

esempio culturali, dalle varie sfaccettature e colorazioni. Come le fotografie dei ragazzi albanesi esposte a Rovereto e quelle dei trentini esposte in Albania. Con una sfumatura che apre l’obiettivo, ampliando l’angolatura. La lontananza si trasmuta così in vicinanza, costruita su passaggi culturali. La cultura che denota la crescita di un popolo, la voglia di esprimersi, il desiderio di esserci. Esserci anche dentro la cronaca quotidiana, come nel recente caso della partita di calcio Italia-Serbia, episodio e non pretesto per generalizzare. Esserci anche sul territorio, con interventi nelle scuole e nelle università. Esserci nel pubblicare i racconti di itinerari consolidati o avventurosi, i diari dei turisti anche occasionali, che trovano puntuale spazio nella sezione dedicata ai viaggi. La velocità delle comunicazioni consente scambi rapidi, occhiate chilometriche; le trasformazioni e le evoluzioni creano nuove opportunità. Esiste la voglia di crescere. I giovani vogliono studiare, avvicinarsi

Una parte della redazione dell'Osservatorio al lavoro

all’Europa, sperimentare. Con le liberalizzazioni dei visti, esiste ed è tangibile la propensione a comunicare culturalmente, sia senza filo (con un’immagine, un’esperienza di vita, una ricerca tematica) sia fisicamente, magari visitando i propri cari che vivono e lavorano in Italia. A dimostrazione che i nazionalismi si possono superare con tutti i mezzi. Eccetto l’isolamento. E il decennale dell’Osservatorio Balcani e Caucaso viene celebrato con stile. Con un avvenimento che contempla incontri ufficiali e festa, con la partecipazione di ospiti illustri, dj, orchestre e bollicine. A testimonianza delle varie anime che compongono l’essenza prima del nostro essere sociale. Al di là dei confini, appena al di là del mare. ■

Maldive al Maafushivaru Island Resort dal 09 gennaio 2011, in pensione completa da Euro 2.590,00 a persona, con uno sconto di Euro 300,00 a persona rispetto alla quota da catalogo.. ...E tante altre offerte ti aspettano in agenzia. La quota è a persona in camera doppia, tasse e quote d’iscrizione incluse. La tariffa e’ soggetta a disponibilità limitata e deve essere riconfermata in fase di prenotazione.

®

Via SS. Trinità, 14 - Trento Tel. 0461.982304 Fax 0461.264992 www.agenziaviaggituttiabordo.com

53

tmnovembre


trentinoincontri

di Tiziana Tomasini

circensi si diventa

N

ei variegati percorsi delle attività ludico-ricreative-sportive pensate per bambini e ragazzi, si trova, a ben cercare, un’alternativa che consente di uscire dagli schemi. Oltre gli sport più gettonati, ma con le stesse garanzie di movimento e coordinazione. Una palestra come atelier, lo spazio di un oratorio come contorno e un approccio easy per imparare molto. Divertendosi. A Trento esiste – per il secondo anno consecutivo – una scuola speciale, che evoca sentimenti infantili e sentori vagamente felliniani. Una scuola di circo. Tutto il circo che ricordiamo, animali esclusi. Tommaso Brunelli, giocoliere professionista dal 2005, è istruttore di arti circensi e racconta come è riuscito a costruire la sua particolare “Bolla di sapone”. Alla base, la formazione e gli studi alla

Un po' di relax tra una lezione e l'altra 54

tmnovembre

Chi l'avrebbe mai detto che la città di trento ospita una vera SCUOLA DI CIRCO? Si chiama “BOLLA DI SAPONE” e al suo interno... INFO

“B

scuola Circomix di Vandoies (Bolzano), unica per genere in regione. Curioso. E spontanea la domanda. Perché una scuola di circo tra boschi e löden? Scopriamo che nel Nord Europa – e soprattutto in Germania – tali scuole sono una realtà capillarmente diffusa. La giocoleria è addirittura un insegnamento che rientra nel corso di studi,

con un riconosciuto valore pedagogico. A conferma, il fatto che la maggior parte delle attrezzature per il circo sono di produzione teutonica. Ma quali attrezzi, per quali attività e con quali obiettivi? Tommaso spiega che l’avvicinamento alle arti circensi è inizialmente generico. Gli allievi possono sperimentare le diversificate attività pro-

Esercizio con i dischi

olla di sapone” è una vera Scuola di circo, che organizza corsi pomeridiani annuali per bambini e ragazzi. Gli allenamenti si tengono a Trento, in via S. Antonio 20, presso l’oratorio parrocchiale. L’obiettivo è quello di avvicinare i giovani alle arti circensi, dal punto di vista artistico, motorio e relazionale. Un’affascinante mescolanza che piace da subito e coinvolge a tutto tondo. Si organizzano spettacoli e stage intensivi specifici a vari livelli. Quest’anno Tommaso Brunelli è affiancato da tre assistenti - una per corso, Sonia Ravanelli, Anna Cavarzan e Fucsia Crea – che collaborano, salvo il rimborso spese, a titolo gratuito. A denotare lo spirito e le motivazioni del gruppo. Informazioni su modalità di partecipazione, orari corsi per adulti e quote di iscrizione si trovano via mail (bolladisaponetrento@yahoo.it) o consultando il sito www. giratutto.org, o semplicemente chiamando Tommaso (348.8852925).


trentinopanorama

Giovani allievi in azione

poste. L’equilibrismo, per il quale si utilizzano il filo teso, la corda molle, il monociclo, i trampoli, il rullo ed il rola-bola, consente di verificare e potenziare l’equilibrio, accrescendo la percezione dell’io nello spazio circostante. L’acrobatica si distingue

in esercizi eseguiti a terra, come le piramidi e l’acrobalance, ed in esercizi aerei, che prevedono l’utilizzo del mitico trapezio statico, dei tessuti, della corda liscia e del cerchio aereo. Nel compimento del gesto atletico, fatica e impegno, alla per-

cezione dell’osservatore, diventano solo leggiadria. In sintesi, come usare al meglio il proprio corpo e la propria mente – la concentrazione è fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi – in relazione ad un oggetto, per scoprire capacità e limiti personali. Anche l’errore (sempre duro da digerire!) diventa in questo contesto motivo di osservazione e di crescita, a favorire il percorso di miglioramento tecnico. Ad arricchire il progetto muscolare, l’allenamento delle capacità espressive, con l’estensione alla dimensione teatrale e clownistica. Quest’ultimo elemento costituisce l’aspetto più ludico e divertente, con i larghi consensi – ma non ne avevamo dubbi – degli iscritti. Un'amalgama artistica da mostrare con orgoglio allo spettacolo di fine anno. In questa particolare arte non ci sono spazi vuoti e dopo aver tastato il terreno, si può seguire un’inclinazione. Ma senza competizioni, senza l’avversario da battere; piuttosto, una prova con se stes-

si. Senza dimenticare la socializzazione. Per creare ad esempio una piramide umana è necessario e indispensabile caricarsi qualcuno sulle spalle, condividendo l’esperienza e la… fatica. Già, condividere. Anche con chi è lontano e insegue lo stesso sogno. Tommaso ci parla del progetto Parada e del famoso clown francese Miloud Oukili che ha salvato migliaia di bambini rumeni, portandoli via dalle strade e dalla povertà e conquistandoli con le arti del circo. Ci parla del sostegno della scuola di circo di Trento alla Fondazione Parada, che si concretizza con la promozione, la sensibilizzazione e la divulgazione di iniziative a favore dei bambini della Romania che si sono avvicinati e si avvicinano all’attività circense. Forse, a breve, saranno ospiti in tournée. Dalle parole di Tommaso traspare il sentimento per questa importante finalità sociale, umanitaria. Del resto, avevamo esordito con i sentimenti infantili, cinematografici ed artistici. Senza peraltro sbagliare. ■

Cereria Ronca Ti aspettiamo presso il nostro Show Room!

Tel. 0461.946030 MATTARELLO DI TRENTO www.cereriaronca.it

55

tmnovembre


Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi:

un Natale da sogno Mercatino di Natale di Trento

Piazza Fiera, Trento - Dal 20 novembre al 23 dicembre Orari: tutti i giorni dalle 10.00 alle 19.30

Natale è… passeggiare tra le casette di legno appena spolverate di neve, ricche di addobbi per un albero che attende solo l’arrivo dei doni …è un’atmosfera di festa, circondati dalla persone più care, sorseggiando una cioccolata calda o un bicchiere di vin brulé! Info: www.mercatinodinatale.tn.it

Stelle e stalle, comete e Re Magi

Museo Tridentino Scienze Naturali, Trento - Dal 19 novembre al 23 dicembre Quest’anno, a pochi passi dal Mercatino di Natale di Trento, sarà possibile far visita agli animali del presepio: pecore, caprette, una mucca e un asino. Nel cortile del Museo Tridentino di Scienze Naturali, infatti, convivranno in una suggestiva cornice le due realtà scientifiche (quella naturalistica e quella astronomica) che costituiscono gli elementi caratteristici del presepe. Info: www.mtsn.tn.it

Speciale appuntamento con il trekking urbano

L’antico sobborgo di Piedicastello, Le Gallerie e il sovrastante Dos Trento Trento – Piedicastello - 17 dicembre

Dalla Chiesa di Sant’Apollinare al quartiere operaio, da Le Gallerie al sovrastante Doss Trento, parco naturalistico e storico. Un percorso inedito che va alla riscoperta dell’antico quartiere di Piedicastello situato sulla sponda destra del Fiume Adige ricco di testimonianze storiche. L’itinerario, guidato, propone degustazioni enogastronomiche, momenti di intrattenimento ed approfondimento storico-culturali. Costo € 12,00 - La prenotazione è necessaria Info e prenotazioni: ApT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi – tel. 0461.216000 – informazioni@apt.trento.it

Natale in Valle dei Laghi Festival delle Meraviglie

La notte degli alambicchi accesi

Santa Massenza - 27/28.11 – 4/5/6/7/8/11/12.12

Santa Massenza - 5/6/7/12

Info: www.valledeilaghiturismo.it

Info: www.santamassenzapiccolanizza.it

ApT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi Tel. 0461.216000 - informazioni@apt.trento.it - www.apt.trento.it Foto: archivio ApT (Campanile, P. Geminiani), Comune di Trento (V. Brunelli), MTSN


trentinoattualità

di Paolo Chiesa

risiko ergo sum

L’

idea di partenza per questo articolo era quella di scrivere di un gruppo di persone che una volta alla settimana si ritrovano per giocare a Risiko o meglio a “Risiko!” come riportato sulla scatola del “gioco di strategia per conquistare il mondo” più famoso del mondo. Chiamo il numero che mi hanno dato in redazione e mi risponde

Donato Riccadonna, il funzionario storico culturale che cura l’aspetto organizzativo e gestionale del Museo delle palafitte del lago di Ledro. Mi sa che ho sbagliato numero. Lui mi dice che il numero è giusto: “sono il segretario e cassiere del Circolo di cultura popolare di Arco”. Qui la cosa si complica. “Vieni a Massone lunedì sera alle 21 e vedrai di cosa ci occupiamo” mi di-

Donato Riccadonna, Claudio Vivaldi e Ruggero Bonisolli

un gruppo di attempati signori che una volta alla settimana si ritrovano a massone di arco per giocare a “Risiko!” il gioco di strategia più famoso al mondo. Nel nome di beppa giosef, moglie di Superciuk... ce. “Massone?” gli chiedo. “Non c’è nessuna loggia”, mi spiega Donato. “Massone è una frazione di Arco dove c’è la sede del Centro sociale Beppa Giosef”. “Ma chi: Beppa Giosef la moglie di Superciuk?”. “Sì, la gangsteressa dei fumetti del gruppo TNT” mi risponde. A questo punto sono troppo curioso. E infatti eccomi al Caffè Casinò Città di Arco un lunedì sera di ottobre a bere un caffè con Donato e con suo figlio Alessandro e ad ascoltare di quando, da un ambiente ispirato a un certo tipo di sinistra, il 18 settembre 1975 è nato il Circolo di cultura popolare

di Arco. Fondatori un gruppo di giovani che condividevano le idee di base della teoria sociale ma che cercavano anche di fare conoscere il valore aggiunto che poteva portare l’obiezione di coscienza all’interno di una comunità (Donato nel 1982 è stato uno dei primi obiettori del Comune di Arco). Un gruppo molto attivo e impegnato che sotto la guida del presidente Camillo Ischia organizzava di tutto: concerti, forum, dibattiti, incontri, varie manifestazioni culturali organizzate qua e là e con una sede precaria ricavata in una sala di una vecchia scuola. “Ok, Donato, ma 57

tmnovembre


trentinoattualità

Beppa Giosef cosa c’entra? E il Risiko?”. Una cosa per volta. Passano gli anni e il Circolo di cultura popolare cresce come crescono i ragazzi del 1975. Nel 1992, Camillo e Donato vengono a sapere che l’ITEA dà in comodato gratuito per usi sociali al Comune di Arco un edificio a piano terra. Si tratta di una sala a pianta triangolare che dopo essere stata in passato un bar, viene adibita proprio a questo scopo. Ed è in questa sala che il Circolo culturale trova una sede finalmente adatta. Anche perché, nel frattempo, il Circolo ha ricevuto in dono da un appassionato qualche migliaio tra libri e fumetti e ci vuole un posto dove poterli mettere. E sembra di vederli Camillo e Donato quasi vent’anni fa, nel momento in cui bisognava scegliere il nome per questo luogo: Camillo fa scorrere lo sguardo sullo scaffale dei fumetti e a un certo punto prende dalla collezione degli albi di Alan Ford il mitico numero 88: “Beppa Giosef alla riscossa”, dove si narrano le gesta della gangsteressa Beppa Giosef, moglie di Su58

tmnovembre

perciuk, uno dei nemici del gruppo TNT. E quale nome se non Beppa Giosef poteva essere più appropriato per un Circolo culturale che voleva prendere in giro la vocazione asburgica della città di Arco? Beppa Giosef contro Francesco Giuseppe! E con questo spirito goliardico, ma con l’impegno di sempre questa sala diventa un vero e proprio punto di riferimento sociale e culturale dove si organizza di tutto: tra le altre cose finora 300 cineforum. La SAT proponeva gli appuntamenti sui viaggi “estremi”? La Beppa Giosef rispondeva con quelli sui viaggi “normali”: 36 serate intitolate “Per i(n)Continenti” dove chi aveva le diapositive invece di rompere l’anima agli amici e ai parenti le poteva proporre a un pubblico anche di 80 persone con l’aggiunta magari di un recital di poesie e di una tavolata di cibo tipici di quei luoghi. Ma anche serate sull’astronomia. Ma anche un posto aperto al pubblico gestito dagli obiettori di coscienza. La Beppa Giosef, l’unica sala di Arco di cui non si paga l’utilizzo, diventa con il

tempo il punto di riferimento di una decina di associazioni: due circoli di Auto Mutuo Aiuto, una Cooperativa sociale, un gruppo di badanti dell’est Europa, un coro di cittadini albanesi, ma anche gruppi di persone che non hanno un posto dove fare una festa di compleanno o di ragazzi che vogliono organizzare un

musical. Insomma: un vero e proprio oratorio laico. “Donato: ma io il pezzo lo dovevo scrivere sul Risiko…”. “Allora andiamo a Massone” mi risponde lui. Lasciamo il Caffè Casinò e appena saliti in macchina continua: “il Risiko è una mia passione degli anni ’70. A casa ne ho uno di quell’epoca al quale ho

RISIKO E PSICOLOGIA

Q

uanto conta la fortuna nel Risiko? Donato Riccadonna segretario-cassiere del centro sociale Beppa Giosef risponde così: “Non basta la fortuna. Ci vuole anche la strategia. Siamo al 50% e 50%”. Per non parlare della psicologia del gioco. E Donato se la ride: “pensa che noi siamo tutti dei pacifisti obiettori di coscienza che sublimano l’aggressività nel gioco”. Sì, perché il Risiko è una bestiaccia e anche chi scrive ne sa qualcosa perchè giocandoci ha fatto l’unica litigata in quarant’anni con il suo più caro amico James. E qui Lodovico, quello che ogni tanto parte e partecipa a dei tornei in giro per l’Italia e li vince anche, tiene una piccola lezione di psicologia applicata al Risiko: “quando giochi pensi di essere attaccato in maniera strumentale mentre in realtà succede solo che quella è semplicemente la strategia dell’avversario. Noi per fortuna dopo tanti anni siamo arrivati a un criterio di oggettività”. “Se però tenti di fare l’ingordo gli altri automaticamente si coalizzano per farti tornare nei ranghi.” interviene Donato “Se nella fase finale di un torneo giocano poniamo il caso tre avversari di Trento e uno di Riva, quest’ultimo è matematico che non vincerà”. Sentiamo ancora Lodovico che tra l’altro scopriamo che è volontario di Emergency (a proposito: anche Gino Strada è socio onorario del Beppa Giosef): “nel Risiko escono l’aggressività ma anche la tolleranza, la capacità di coalizzarti e quella di lasciare vivere l’avversario: è una vera scuola di vita”.


trentinoattualità plastificato le tessere perché si stavano disfacendo”. E il racconto prosegue con la spiegazione delle nuove regole del gioco che non prevede più la distruzione delle armate gialle o nere ma che ha solo obiettivi di conquista dei vari Stati e Continenti. Ma vengo a sapere anche che ogni circolo o gruppo di amanti del Risiko, per ovviare ai limiti strategici e tattici del gioco, è uso inventare delle regole nuove. Un gruppo di Dro ebbe perfino l’ardire di proporne alcune alla “Editrice giochi” produttrice del Risiko che però non le recepì. Intanto arriviamo a Massone e finalmente posso vedere con i miei occhi il circolo Beppa Giosef con le pareti coperte dai libri, il tavolo da ping pong, le freccette, il calcetto (con il quale nel 2005 hanno giocato, tra gli altri, il vice segretario del PD Enrico Letta e la presidente della Commissione Giustizia della Camera Giulia Bongiorno durante una pausa dei lavori del “pensatoio” Vedrò). Ma soprattutto posso conoscere

e finalmente vedere all’opera su due tavoli i componenti del Beppa Giosef: il presidente Camillo Ischia, Lodovico Tavernini, Enrico Matteotti, Claudio Vivaldi, Ruggero Bonisolli (somigliante in maniera straordinaria allo scomparso comico Gianni Palladino). Oltre naturalmente al figlio di Donato, Alessandro, che essendosi da poco laureato in scienze geografiche a Bologna dovrebbe riuscire a dire la sua sui planisferi del Risiko. Ecco: finalmente il Risiko, quello che

dopo trent’anni di impegno, per i “ragazzi” del Beppa Giosef è diventata un’attività più spensierata per la quale avevano fatto anche le magliette con la scritta “Risiko ergo sum”. Nel corso della serata, Enrico mi racconta che con Camillo, Lodovico, Claudio e Alessandro Pizzini è reduce dalla seconda Risikata delle Dolomiti, che si è svolta a Predazzo, dalla quale sono tornati con due trofei. Rimango ancora un po’ a vederli giocare e girando tra i tavoli cerco di imparare qual-

cosa sul loro modo di giocare oltre a godermi i tic e i riti scaramantici di uno e dell’altro: c’è chi cambia colore dei dadi e chi non cambia mai il colore delle proprie armate; c’è chi cambia il posto o la sedia o la scatola nella quale si lanciano i dadi; c’è chi si alza in piedi durante gli attacchi decisivi; c’è chi gira intorno al tavolo. E poi si possono vedere le varie scuole di pensiero su uno degli argomenti più controversi del Risiko: il bilico dei dadi. Come si fa quando uno dei dadi lanciati si ferma in bilico su qualcosa? Non si ritira? È obbligatorio ritirare? Al Beppa Giosef si sono messi d’accordo. Si ritira sempre. Nel caso che il dado si fermi sulle carte dei territori o degli obiettivi, la regola è questa: fino a tre carte non è bilico, sopra a tre carte sì. Il gioco prosegue, ma per me si è fatto tardi. Saluto tutti e lascio il Beppa Giosef, questo piccolo gioiello di cultura e di socialità che ogni lunedì sera si trasforma in un campo di battaglia... con i dadi al ■ posto delle armi.

CENE AZIENDALI, FESTE E MATRIMONI SPETTACOLI E ANIMAZIONE SERVIZIO DI HOSTESS E PROMOTER NOLEGGIO E VENDITA GAZEBO PER EVENTI PREVENDITA BIGLIETTI

PROMOEVENT SERVICE S.a.s. Trento - Via Matteotti, 3 Tel. e Fax 0461.910788 Mobile 348.9320138 info@promoevent.it www.promoevent.it

59

tmnovembre


trentinoincontri

di Fiorenzo Degasperi

Castel Stenico, quando piccolo è bello Nelle sale della rocca medioevale sono contenuti oggetti della storia e della vita quotidiana tra i più importanti e suggestivi del territorio trentino

P

rima che la valle delle Giudicarie esteriori si chiuda, diventando un orrido budello nei pressi di Ponte Pià, lì dove le gocce bianche delle magiche cascate del latte vengono partorite dalla madre terra dei contrafforti meridionali delle dolomitiche cime del Brenta, si erge il maestoso castello di Scenico (Stének), inserito dal Gorfer nella regione geografica del Banale. Eretto su di un arcaico castelliere comunitario preistorico dell’antica popolazione degli Stoni – Orosio ci parla della 60

tmnovembre

loro distruzione compiuta da Q. Marcio Re nel 117 a.C. – il castello, dopo vari restauri, è diventato un fiore all’occhiello della cultura trentina. Sicuramente le possenti mura non sono così vaste come quelle di Thun ma è anche vero che piccolo è bello e il luogo suggestivo in cui è inserito il maniero, il quale occupa tutto il Pra del Castel, un tempo chiamato Dos de Prey o di Prè, dove pubblicamente si rende ragione – molti lo ricordano come Doss della forca

per aver accolto le grida dei giustiziati –, si offre in tutto il suo splendore di scrigno medioevale. Il castello che ha visto le disfide tra i da Campo, i da Lodròn e i d’Arco, occupato da Mainardo del Tirolo, ritornato alla Chiesa di Trento e assurto a sede del capitano delle Giudicarie, presenta una serie di edifici che vanno dallo stile romanico al Castel Nuovo di pregiata ed elegante fattura rinascimentale, come possiamo ammirare nella


trentinoincontri

info museo

C

presenza aerea della loggia. Ma, come ogni castello che si rispetti, anche qui ci troviamo al cospetto della oscura e nuda prigione, inserita nella Torre della Fame. Qui furono gettati quattro prigionieri e lasciati morire di fame. Le loro suppliche strozzate scossero le pietre per giorni e notti. Ancor oggi le loro anime inquiete, per chi sa ascoltare i sussurri del tempo, si alzano nelle notti di luna piena e le loro diafane figure si intravedono in una sorta di diabolica processione notturna entrare nei saloni e accendere le luci della loggetta, per poi sparire nel nulla al primo albeggiare. E se non sono le loro travagliate anime sono le urla dei cavalieri neri che, cavalcando focosi destrieri e aizzando contro i fantasmi le loro mute di cani affamati e feroci, sono impegnati nelle fatidiche e terrifiche cac-

ce selvagge. E guai a chi si trova sul loro passaggio. In quelle notti di luna piena ogni abitante si chiude nelle proprie case e lo stesso fanno i signori del castello perché le mura non sono, per questi cavalieri, sicuramente un ostacolo. E non bastano i Santi cavalieri, San Giorgio e San Martino – a quest’ultimo è dedicata una splendida e affascinante cappella affrescata di età carolingia (VIII sec.) – a difendere le nostre paure da queste presenze che hanno segnato la cronaca e la storia di questi luoghi. Eppurela teoria di santi eseguiti da un pittore itinerante che scorre lungo la parete settentrionale, rara e significativa testimonianza di pittura romanica, è lì nella sua funzione di tenere lontano il male, così come la mano benedicente scolpita sull’architrave e il suono della

astel Stenico fa parte dei monumenti e collezioni provinciali il cui cuore pulsante è il Castello del Buonconsiglio. È raggiungibile da Trento percorrendo la strada provinciale per Madonna di Campiglio fino a pochi chilometri da Ponte Arche. Qui seguire le indicazioni che ci portano direttamente sul balcone assolato dove si ergono diversi villaggi che hanno mantenuto nel tempo la loro antica struttura tipologica: Premione, Sclemo, Seo, Tavodo e Stenico. Da Stenico una breve ma suggestiva passeggiata ci porta dentro le mura del turrito castello, aperto dall’1 gennaio al 28 febbraio il sabato e la domenica con orario 9.30-17, dal martedì al venerdì solo su prenotazione. Dall’1 marzo al 3 maggio è aperto invece dal martedì alla domenica dalle 9.30 alle 17. Dal 4 giugno al 7 novembre, sempre negli stessi giorni, dalle 10 alle 18, mentre dall’8 al 30 novembre l’apertura è dalle 9.30 fino alle 17. Tariffa euro 4, ridotta euro 2. Diverse sono le agevolazioni, tra cui, allo scopo di agevolare l’entrata dei nuclei familiari, la gratuità della tariffa per eventuali visite guidate per i minori di anni 18 e l’ingresso gratuito alla famiglia di bambini fino a 12 anni nel giorno del loro compleanno (max 2 adulti). Info: Castello di Stenico 0465 771004 oppure www.buonconsiglio.it. Una volta finita la visita consigliamo una piccola passeggiata di circa mezz’ora per visitare, da vicino, le suggestive cascate bianche, già visibili peraltro dal Castello, con vista sull’impervia Valle dei Molini. Antiche leggende raccontano che le acque scaturiscono da un enorme lago situato nelle viscere della montagna. Il Mariani scriveva, nel 1673, che il torrente nasce circa l’Equinottio di Primavera, manca in quel d’autunno, precipitando, e finendo quasi lo stesso giorno, per via della sua presenza intermittente. cristallina campana gotica. È emozionante aggirarsi per i saloni che si succedono l’uno all’altro e rivivere tutto questo Complice un apparato di oggetti artistici e di arti applicate tra i più interessanti che la cultura antica del nostro territorio abbia offerto, a partire dalla preistoria – suggestiva la sala riguardante la “città dei morti” di Stenico − per arrivare al Novecento con la cultura materiale delle genti rendenesi e, più in generale, di quelle alpine. Di sicuro interesse la ricostruzione della sepoltura di una donna del XV secolo a.C. priva di cranio, probabilmente asportato per ragioni di culto. Inoltre, aggirandoci nelle labirintiche sale, vi troviamo una esauriente collezione di campane in bronzo a partire

dal Trecento fino al Settecento, dipinti con paesaggi, scene sacre e ritratti di eminenti personaggi della storia trentina. Gli appassionati del mefistofelico ferro vi possono trovare dei veri capolavori dell’artigianato popolare e colto, a partire dalle grate alle insegne, alle chiavi e serrature alle armi e agli orologi, dai meccanismi di chiusura 61

tmnovembre


trentinoincontri

di antichi bauli da viaggio, nuziali e di cassapanche fino ad arrivare agli utensili e ai mobili della vita quotidiana, qui accolti e accostati in un contesto che ci fa comprendere come scorreva il tempo in una cucina, in un soggiorno o in una camera da letto di qualche secolo fa. Poi, mentre il nostro sguardo si perde verso le pareti affrescate ricche di amorini, grifoni e scene mitologiche, siamo guardati a vista dallo stemma delle verghe intrec-

62

tmnovembre

ciate del potente principevescovo Bernardo Clesio, scolpito sopra alcuni architravi. E ancora possiamo ammirare una selezionata raccolta di stampe antiche che ci illustrano come erano un tempo i castelli della zona. Poi ci viene offerta, a metà strada tra funzionalità e magia delle decorazioni, una serie di culle ad arco, finemente intagliate con simboli di fertilità, di rinnovamento, di protezione. Quindi fusi e arcolai, porta cote e maschere carnevale-

sche. Qui si possono vedere e raccontare i mille mondi di cui era composta la stratificata vita medioevale, una vita arrivata fino a noi nelle stesse modalità di tempi e di ritmi, di credenze e di speranze, sicuramente fino alla I guerra mondiale. Visitare Castel Stenico è un modo per carpire un mondo ricco e composito, fatto di una cultura che affondava le proprie radici in paure ataviche, archetipi, pregiudizi, ricerca di un mondo migliore,

speranza, universi a rovescio e figure emarginate. E se non bastasse, una volta usciti, ci si può lasciar andare tra le viuzze del borgo antico di Stenico, tra palazzi rinascimentali e case dalle strutture medioevali che si offrono in tutta la loro ricchezza funzionale, accompagnati e protetti dalle cime dolomitiche del gruppo del Brenta. Lo sguardo può divertirsi cercando, all’orizzonte, i collegamenti visivi con gli altri castelli del Banale, del Lomaso, del Bleggio. ■


trentinoincontri

INTERVISTA A Francesca Jurman

P

er la consueta intervista di rito abbiamo posto le domande alla responsabile dei Servizi Educativi del Castello del Buonconsiglio, Francesca Jurman, che ha seguito in particolar modo l’attività di Castel Stenico. Piccolo è bello. Castel Stenico racchiude al suo interno una ricchezza espositiva variegata. Qual'è la logica espositiva? Dopo alterne vicende e un impegnativo restauro, il castello, acquisito dalla Provincia autonoma di Trento nel 1973, è oggi una sede distaccata del museo Castello del Buonconsiglio, monumenti e collezioni provinciali. Negli anni il castello è stato presentato al pubblico con arredi appartenenti alle collezioni del museo e, quindi non originari del monumento, ma evocativi delle funzioni degli ambienti e delle atmosfere della vita quotidiana: un aspetto molto apprezzato dai visitatori che ha orientato la scelta di individuare in Castel Stenico la sede del museo dedicata alle raccolte di arti applicate. Il progetto si è concretizzato nel 2007 con l’inaugurazione di un nuovo percorso espositivo che, snodandosi nei diversi ambienti, costituisce una significativa testimonianza di creatività e perizia degli artisti e artigiani che lavorarono nel territorio trentino nel corso dei secoli. Un’importante sezione è dedicata a campane di bronzo realizzate tra il Tre e Settecento, altre a manufatti in ferro battuto e in legno dipinto e intagliato, tra cui eleganti cassoni nuziali e mobili finemente lavorati, utensili in rame da cucina, stufe a olle, chiavi e serrature, armi e orologi. Dall'arte all'archeologia, dalla cultura materiale al Sacro, un'offerta al pubblico a 360° della cultura del passato. Come risponde il pubblico? Il visitatore rimane ovviamente colpito dal fascino del monumento, dai suoi ambienti e incuriosito dalle collezioni raccolte: frequentemente dichiara di rimanere sorpreso perché assolutamente impreparato alla ricchezza che il castello può proporre. L’aspetto di cui forse soffre di più questa sede è la sua posizione “periferica”, difficilmente raggiungibile con mezzi pubblici, un po’ “defilata” rispetto ai grandi circuiti turistici: tuttavia ogni anno sono quasi ventimila i visitatori, concentrati soprattutto nella stagione primaverile-estiva, numero tutt’altro che disprezzabile!! Lo stesso problema coinvolge le scolaresche che preferiscono altre sedi perché più facilmente raggiungibili. Complessità e scuola: quali sono i percorsi didattici a Castel Stenico? Il museo propone periodicamente attività di valorizzazione e conoscenza e di educazione al patrimonio culturale rivolte ai diversi pubblici, sia sul castello, sia sulle collezioni: visite guidate e laboratori per adulti e , laboratori creativi e attività di scoperta per famiglie, una sorta di caccia al tesoro che coinvolge grandi e piccini in un percorso di conoscenza del castello. Un modo efficace per avvicinare, anche in maniera divertente e rilassata, varie fasce di pubblico alla comprensione del monumento e dei suoi “tesori”. Mi permetto inoltre di aggiungere che la sede di Stenico ha recentemente ricevuto il marchio “Family in Trentino” in quanto è stata dotata di una serie di servizi e attenzioni rivolte alle famiglie, come la presenza di fasciatoi e seggioloni per il consumo dei pasti dei più piccoli, un’accorta politica tariffaria, attività specifiche per famiglie. Per le scuole il discorso è diverso: si tratta di proporre attività di educazione al patrimonio culturale di tipo formale. Da oltre vent’anni i Servizi educativi del museo lavorano nell’ambito dell’educazione al patrimonio definendo una metodologia che punta sulla partecipazione attiva dello studente nella costruzione personale della conoscenza e di competenze trasferibili anche in altri contesti. I “percorsi di ricerca”, diversificati per ordini e gradi scolastici”, simulano il lavoro della ricerca storica, rispondendo alle esigenze formative della scuola e proponendo il castello come un documento, uno strumento di conoscenza. Con le scuole primarie si propone un percorso per sviluppare il concetto generale di castello esaminando strutture, ambienti e loro peculiari funzioni; con le scuole secondarie invece il castello viene esaminato nel suo sviluppo architettonico e legato al contesto storico del principato vescovile e dell’impero germanico, integrando l’analisi di documenti materiali, scritti e iconografici. Castello, Dolomiti, foresta: un connubio ottimo per una cultura globale del territorio. Questo esempio può servire per altre esperienze similari appena iniziate, come Castel Thun? Oggi è ormai consolidato il concetto di territorio nel senso più globale del termine: un bene non è più semplicemente visitato e colto nella sua individualità ma percepito all’interno di un più ampio contesto storico-geografico che gli conferisce pieno significato. Questa semplice considerazione è all’origine della realizzazione di una virtuosa rete sinergica tra più forze attive sul territorio, tra cui lo stesso comune di Stenico, il Parco Adamello Brenta, l’APT Terme di Comano e Dolomiti di Brenta e altri soggetti pubblici e privati uniti dall’intento di promuovere l’intero territorio. Si tratta ormai di una prassi attuata diffusamente, che il museo ha coltivato per tutte le sue sedi e quindi anche per Castel Thun e il suo territorio.

63

tmnovembre


trentinopanorama

Giulio Prati a cavallo al molino Prati di Caldonazzo, (1890 circa). Collezione privata. (Archivio fotografico A.Pattini)

www.prati.com.br

L’epopea dei prati

Alberto Pattini

Continua la riscoperta degli artisti della famiglia prati, grazie all'opera instancabile di alberto Pattini. il 20 novembre una serata a caldonazzo per ricordare gli anniversari di Giulio e di suo nipote edmondo, scultore

L

ui non vuol sentirne parlare, eppure il merito è suo se in questi ultimi anni le figure della famiglia Prati sono emerse il tutta la loro statura di artisti di fama internazionale. Stiamo parlando di Alberto Pattini, farmacista, già presidente del Consiglio e Assessore del Comune di Trento, che ha avuto la fortuna di sposare la nipote di Giulio Prati e, oltre ad innamorarsi di lei, si Tramonto sul Lago di Caldonazzo, (1882), olio su tela, 24 x 34 cm. Collezione privata.

Il libro Alberto Pattini e Maria Martinelli

Edmondo e Giulio Prati artisti internazionali da Caldonazzo al Sud America

2

Scritto da Alberto Pattini assieme a Maria Martinelli, verrà presentato durante la serata celebrativa di Caldonazzo, prevista per sabato 20 novembre

64

tmnovembre

è innamorato perdutamente della vita e delle opere dei vari Eugenio, Giulio, Romualdo, ecc. Fino al 2000, il Trentino aveva mantenuto una sorta di oscurantismo sugli artisti di Caldonazzo, preferendo loro i "soliti" Fortunato Depero e Giovanni Segantini. Nessuna ragione politica, per carità. Solo un mancato interesse, una incredibile lacuna che Pattini ha provveduto a colmare con esposizioni e studi a non finire, soprattutto su Eugenio che, solo per dirne una, fu a Parigi con Gustave Moreau: mica bruscolini. Quest'anno poi è un anno particolare per i Prati: ricorrono gli anniversari di Giulio (scomparso 70 anni fa) e

di suo nipote Edmondo (40 anni dalla morte). L'evento verrà celebrato proprio nella località che diede i natali alla famiglia, con la pubblicazione di un volume e una cerimonia solenne in programma sabato 20 novembre presso il locale Teatro. In tenera età, l’11 novembre 1867, Edmondo rimane ben

presto orfano di padre e il 10 aprile 1869 anche della madre ed è allevato al molino Prati in Valgrande dalle sorelle Luigia, Isabella ed Anna come testimonia un disegno di Eugenio Prati, in cui si nota la sorella Luigia che imbocca Giulio seduto su uno sgabello. Edmondo emigrò presto in Uruguay, in cerca di fortuna. E di moglie. Lì infatti sposa Teresita Scanavino, figlia di emigranti liguri. Grazie ad una borsa di studio, torna in Italia, per iscriversi all'Accademia di Brera. Nonostante due gravi drammi familiari (perderà due figli piccoli) riceve importanti commissioni dal Governo uruguagio, come la mastodontica statua equestre del generale Josè Artigas, eroe nazionale, alta più di sei metri. Suo anche un celebre busto di Arnaldo Mussolini, andato poi perduto durante

Giulio Prati con la moglie Maria Antonietta al lido di Caldonazzo mentre dipinge, 1908. Collezione privata. (Archivio fotografico A. Pattini).


trentinopanorama

Cristo crocifisso, 1927, bronzo. Cappella cimitero di Caldonazzo. (fotografia di Sergio Sartori)

i saccheggi dell'immediato dopoguerra. Scompare nel 1970, molte meravigliose opere dopo, a Montevideo. Nel 1981, la municipalità di Salto gli dedica un Museo e nel 1989 in occasione del centenario dalla nascita, le Poste dell’Uruguay emettono un francobollo commemorativo. Simpatica la storia semi-leggendaria legata al crocifisso conservato ancor oggi al ci-

Edmondo Prati e il gesso del generale Josè Artigas a Firenze nel 1939 per la fusione in bronzo. Collezione privata. (Archivio fotografico A. Pattini).

mitero di Caldonazzo. Pare che Edmondo inseguisse un realismo estremo, al punto da appendere ad una parete della sua casa di Via Leopardi tale Giovanbattista Cappelli di Lavarone e lì tenercelo per un tempo sufficiente a emulare la morte del Salvatore. Senza far trapassare il povero Giovanbattista, naturalmemte, salvato per un pelo dal soffocamento, dopo una partita a bocce all'Albergo Le Due Spade. Come si vede, Edmondo non lascerà mai definitivamente Caldonazzo. Anzi, vi costruirà, ad esempio, la casa di cui sopra. Giulio, fratello di Eugenio e di Romualdo, zio di Emondo, a ventitré anni nel 1884, su sollecitazione del fratello, s’iscrive all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Nel 1895 conosce a Caldonazzo Maria Antonietta Conci, sua futura moglie, figlia dell’ing. Egidio Conci che, trasferitosi, con la famiglia a Caldonazzo sta dirigendo i lavori del settimo lotto della ferrovia della Valsugana, iniziati nel 1894 e terminati nel 1896. Ma ad un certo punto, anche lui prende la strada per il Sudamerica, tornando a più riprese però nel paese natìo. Come scrive Maria Martinelli, “Giulio Prati non rappresenta il prototipo dell’artista fine Ottocento a cui la storia e la letteratura ci hanno abituato. Nessuno scandalo, nessuna vita trasgressiva, smodata, rigorosamente voluta ai margini della società.” Eppure le sue opere richiamano lo stesso il tormento e l'estasi di certi artisti “maledetti”, quel tratto angoscioso di chi per mezzo dell'arte esplora i territori oscuri dell'inconscio. In vecchiaia, Giulio conoscerà anche l'umiliazione dell'esodo in Moravia, con la conseguente distruzione dell'abitazione di famiglia da parte degli austriaci, che però non gli impedirà di continuare a dipingere. ■

Vi aspettiamo per trascorrere splendide e conviviali

Feste Natalizie

oppure per qualsiasi altra occasione come banchetti, cene aziendali e feste Tutti i

Venerdì Tutti i Sabato

Info prenotazioni: tel. 0461 265932 cell. 327 7015570 www.rebuffo.eu

Stuzzicante aperitivo con buffet dalle 19 originali e ricche grigliate di carne dalle 19

Ristorante Rebuffo Via alle Coste 12/A

(nel Parco delle Coste) Cognola (TN) chiuso martedì 65

tmnovembre


trentinobottegad’artista

di Renzo Francescotti

Valentina Miorandi Il suo studio non esiste: niente tele, cavalletti, colori, matite, pennelli o bulini. Al loro posto la macchina fotografica digitale, la telecamera e il computer

V

ado a trovare Valentina Miorandi nella sua casa di Via San Marco, nel cuore del centro storico di Trento (dalle finestre ti puoi godere gli affreschi delle fatiche di Ercole di uno dei più bei palazzi rinascimentali della città). Il suo “studio” (in senso tradizionale) non esiste: niente tele, cavalletti, colori, matite, pennelli o bulini. Al loro posto solo tre strumenti digitali: la macchina fotografica, la telecamera, il computer. Scrivere di artisti molto giovani è sempre un rischio: si corre il pericolo di bruciarli verdi. Valentina Miorandi, nata a Trento ventotto anni fa, che ha iniziato la sua carriera artistica nella sua città solo da pochi anni con la sua prima personale all’Arte Boccanera diretta da Giorgia Lucchi. Giorgia sta puntando tutto sui giovani e sui nuovi linguaggi artistici: ha dato fiducia a Valentina e anch’io, scriven-

66

tmnovembre

do di lei, voglio aggiungere fiducia. La Miorandi, dopo il liceo si è laureata al DAMS di Bologna in Teorie e pratiche teatrali, vincendo due borse di studio. È andata poi in Spagna, a Barcellona, a seguire i master in Regia cinematografica alla New York Film Academy e in Direzione alla fotografia all’Escac. Aveva la strada aperta per la carriera di fotografa e di cineasta (ha lavorato come aiuto regista di Rosa Barba e Marinella Senatore) quando è scattato l’input di fare anche qualcosa di diverso, di più suo, di più “artistico”: da film maker divenendo video maker, vale a dire video artista. Il video ha la specificità di poter lavorare – oltre che in presa diretta – sui materiali preesistenti più diversi (fotografici, filmici, musicali, sonori) utilizzando i registri espressivi più polivalenti. Inoltre, ha la necessità, data la sua brevità, di

concentrare il massimo dei significati, di colpire il pubblico, spostandolo dalla quotidianità dei giudizi, alla rottura degli stereotipi, all’intelligenza dei concetti. Per arrivare a questo la Miorandi si serve di ironie, provocazioni, spaesamenti, slittamenti. Col suo caschetto bruno alla maschietta (è figlia di parrucchieri e mi ha confessato che è lei stessa a tagliarsi e acconciarsi i ca-

pelli), i suoi occhi penetranti in un viso da ragazzino sbarazzino pronto allo sberleffo, Valentina utilizza l’ironia, la sorpresa, lo spiazzamento anche nelle sue fotografie, stampate digitalmente sui supporti più diversi, nei video. Prendiamo ad esempio “Holywood”: è una foto da repertorio della gigantesca insegna che, come è noto, campeggia su una collina


trentinobottegad’artista

sopra la mecca del cinema. Cattelan l’ha ricostruita con le sue nove lettere gigantesche sopra la discarica di Bellolampo, presso Palermo. Valentina ha semplicemente tolto una delle nove lettere, la “L” del raddoppiamento. Subito non te ne accorgi; e quando hai focalizzato ti chiedi: che significa? Significa un voluto errore d’ortografia, un'irrisione ai miti contemporanei, al caravanserraglio mondiale del cinema, all’arroganza americana: uno spazio, un tempo, una storia profanati dall’artista. Ci vuol altro! mi pare di sentire. Intanto l’artista, coi mezzi che ha, getta il suo seme… Oppure prendiamo “Vergangenheitsbewältingung” (un nome composto tedesco che – nella sua lunghezza, nella sua impronunciabilità – è già per noi uno sberleffo). La foto riproduce un personaggio che ricorda in modo impressionante Hitler, coi suoi baffetti e i capelli lisci. Guardi meglio e t’accorgi che i capelli pettinati corti o e lisci sono quelli della nostra Valentina; e che i baffetti sono semplicemente un giro di adesivo nero messo attorno al dito medio dell’artista che tiene una mano davanti alla bocca in posizione meditativa. A Roma direbbero: "E che vor dì?" Vuol dire, secondo me, ( in una piccola genialata) che basta poco a trasformare ciascuno di noi in un nazista… Lo scorso anno la Miorandi era all’angolo tra la 42.ma Strada e Broadway, l’ombelico di New York. Le venne

in mente di riprendere i passanti, circondati dalle atmosfere del music hall, dando loro un nome che alludesse a un ruolo (il Cavaliere, la Sentinella, la Vedova, il Sarto, la Canadese ecc.). Ne venne fuori “cross Broadway", un video di cinque minuti che ha avuto una menzione speciale al Talent Prize (INSIDE ART, Talarico Editore). E quest’anno (sempre in tema di premi) questa video-artista assieme a Micol Cossali ha realizzato un video di tre minuti dal titolo “Chiafura”, che ha vinto il primo premio nella Sezione FAI all’interno del Milano Film Festival 2010. Vi si racconta la vicenda di Chiafura, una frazione di Scicli (Ragusa) dove sino agli anni ‘50 si viveva nelle grotte, un po' come a Matera, uomini e animali. Nel 1959 la popolazione viene de-portata in un rione nuovo di case popolari; è lì cocciutamente, commoventemente, tenta di ripristinare l’ambiente rurale da cui è stata sradicata, usando magari i lavelli come vasi di fiori o trasformando la vasca da bagno in mini-orto. Viene da ridere, ma neanche tanto… In un altro brevissimo video si vede, all’interno di una chiesa, il sacerdote che sta distribuendo la Comunione: c’è un rumore di fondo come al supermercato e ogni volta che una persona si porta alla bocca una particola si sente il “bip” del codice a barre. Un saggio socio-religioso in tre minuti… In queste settimane la nostra Valentina si sta preparando (culturalmente e psicologicamente) per la mostra che terrà nel prossimo novembre in Romania, a Cluj Napoca, capitale della Transilvania. La terrà in una grande fabbrica di pennelli dismessa, divenuta “cittadella” degli artisti. Chissà se ci è rimasto ancora qualche pennello: in ogni caso Valentina non so se ne avrà bisogno… ■

Complementi d’arredo, oggettistica e idee regalo

Cornici su misura, quadri e stampe Borgo Valsugana Viale IV Novembre, 10-18 Tel. 0461.751040 67

tmnovembre


dal 20 novembre al 6 gennaio Novembre 2010: 20 e 21 – 26, 27 e 28 dalle ore 10 alle ore 19 Dicembre 2010 Dal 3 al 12, il 17, 18, 19 dalle ore 10 alle 19 dal 26 dicembre 2010 al 6 gennaio 2011 dalle ore 14 alle 19 Sabato 27 novembre, 4 e 11 dicembre dalle 10 alle 22.30, alle 21.30 fuochi d’artificio

LEVICO TERME

Parco secolare degli Asburgo www.levicotermeincontra.com

Natale a Corte Trapp

dal 27 novembre al 19 dicembre

CALDONAZZO

27-28 novembre, 4-5-7-8-11-12-18-19 dicembre (10 giorni) con orario 10 - 19

Magnifica Corte Trapp

Il villaggio delle meraviglie PERGINE VALSUGANA Vie del Centro Storico

www.ilvillaggiodellemeraviglie.com

Azienda per il Turismo VALSUGANA Parco delle Terme, 3 38056 Levico Terme (TN) Tel. 0461 727700 info@valsugana.info

Dal 13 al 28 novembre Venerdì Sabato e Domenica Dal 3 al 24 dicembre tutti i giorni orario 10,00 - 19,00 Tutti i Venerdì e Sabato 10,00 - 21,00

Foto: ©Lucillo Carloni

dal 13 novembre al 24 dicembre

LEVICO TERME

MERCATINI DI NATALE IN VALSUGANA

Mercatino di Natale

www.valsugana.info


trentinomese

Il giaRdino delle spezie

informazione pubblicitaria

G

ià il nome evoca scenari vagamente esotici, un posto in cui poter rilassarsi e ritemprarsi grazie alla genuinità del cibo e alla garbatezza dei modi. Tuttavia a chiamarlo solo "ristorante" si rischia di darne una descrizione incompleta e ingenerosa. "Il Giardino delle Spezie" è un luogo costruito a misura di ospitalità, si trova a Padergnone, in località Due Laghi, laddove il fascinoso Lago di Toblino e quello di Santa Massenza si danno la mano. Il bellissimo parco esterno, munito di giochi per i bimbi, già lascia presagire quella che può essere considerata la "vocazione" di questo ristorante: le famiglie e i matrimoni, che alle famiglie sono strettamente connessi. Cominciamo da questi ultimi. Festeggiare il giorno più bello al "Giardino delle Spezie" vuol dire andare sul sicuro in termini di comodità e di convenienza. Le due ampie sale interne, separate da una grande zona bar e caffetteria, permettono agli sposi di dare un tocco di originalità all'evento, magari facendo accomodare da una parte i parenti e dall'altra gli amici. Il resto lo fanno l'ampio spazio tra un tavolo e l'altro e le opportunità di svago riservate i più piccoli. E qui occorre davvero spendere due parole, perché "Il Giardino delle Spezie", contrariamente a quanto accade solitamente nella ristorazione, presta un occhio di riguardo ai bambini. Menu dedicati che

Tra il lago di toblino e quello di s. massenza c'è “Il Giardino delle Spezie”, un luogo costruito a misura di ospitalità. Cucina casalinga, due grandi sale, un parco attrezzato. E un occhio di riguardo per i più piccoli sono dei piccoli quaderni da colorare, assenza di coperto, posateria colorata, animazione e poi bavaglini, fasciatoi e quant'altro. Insomma, se non si fosse ancora capito, le famiglie qui sono le benvenute (è arrivato anche il marchio Family in Trentino). A gestire il ristorante sono due coppie di amici, appassionati ristoratori, che oltre a curare la struttura, si occupano della cucina. Tutto fatto in casa, naturalmente. Dalla pasta fresca ai dolci, per finire ai dolci e al gelato. Tra diverse rielaborazioni della cucina tipica trentina, adattata alla stagionalità della Valle dei Laghi al "Giardino delle Spezie" i piatti forti sono quelli legati al freschissimo pesce di lago – salmerino su tutti,

anche sulla pizza! – ma anche a quello di mare, per un pranzo o una cena da ricordare. Oppure un'intera giornata, dato che il ristorante si propone come punto d'appoggio per gite di un giorno intervallate dai pasti. D'altra parte gli scenari circostanti sono mozzafiato e meritano certamente qualcosa di più di una

Info Il Giardino delle Spezie Ristorante - Pizzeria Gelateria - Bar Tel 0461.340122 Cell. 346.5147750 www.ilgiardinodellespezie.it info@ilgiardinodellespezie.it

Uno scorcio del giardino

visita distratta e frettolosa. In questi mesi autunnali sono da provare i piatti a base di zucca, di castagne e la frutta secca. Magari degustate con un ottimo vino dei produttori della zona: una Nosiola, ad esempio. Ricordiamo, infine, che "Il Giardino delle Spezie" effettua anche un impeccabile servizio pizzeria, con una vasta offerta che comprende tutte le farciture più diffuse. Crediamo che siano tanti e abbondanti, dunque, i motivi per i quali vale la pena farsi un giro dalle parti di Padergnone, laddove il fascinoso Lago di Toblino e quello di Santa Massenza si danno la mano, il clima è clemente, l'ambiente gentile e la cucina superba. ■ 69

tmnovembre


di Walter Nicoletti

Nelle campagne di Mezzocorona: da sx Michele Weber, Umberto Piva, Walter Nicoletti (© foto Agh)

L’

avventura di Girovagando in Trentino mi sta insegnando nuove cose che riguardano la nostra terra. Innanzitutto l’importanza della sostenibilità nel turismo. Se in agricoltura si è consolidata in questi ultimi anni una mentalità rivolta alla biodiversità e alla progressiva alleanza con gli equilibri della natura, nel turismo facciamo i conti con la necessità di enfatizzare le emozioni attraverso un nuovo contatto con il territorio, l’esperienza vissuta, l’autenticità del prodotto tipico. Mai come oggi risulta attuale l’esigenza di una nuova alleanza fra agricoltura e turismo e credo che la sintesi più significativa di questo incontro risieda nel concetto di paesaggio, vero punto di forza del nostro turismo e della nostra agricoltura perché ne rappresenta l’identità ed il carattere. Per questo è importante difendere il paesaggio, preservarlo, rigenerarlo in coerenza con la tradizione e la natura. Se realizzate con passione, l’agricoltura e l’ospitalità diventano dei validi vettori di sviluppo locale e soprattutto delle formidabili leve per rendere più belli i nostri luoghi. 70

tmnovembre

la bellezza salverà il mondo

www.girovagandointrentino.it

trentinopanorama

Walter Nicoletti – nuovo conduttore di girovagando in trentino – fa suo il messaggio profetico di Dostoevskij per tradurlo in uno stile televisivo che intende affiancarsi a coloro che “fanno” l’accoglienza turistica “La bellezza salverà il mondo” diceva Dostoevskij e noi oggi raccogliamo questo messaggio profetico per tradurlo, con umiltà, in uno stile televisivo che intende affiancarsi e sostenere coloro che fanno bene l’accoglienza turistica ed i prodotti tipici in una logica improntata alla qualità, all’innovazione e alla sostenibilità. È questo il nostro modo di raccogliere l’eredità dell’indimenticabile Luciano Da Canal, ideatore di Girovagando in Trentino e prefigurare un “nuovo inizio” del suo amatissimo format.

Questo stile ci ha consentito di conoscere da vicino un altro punto di forza del nostro territorio: le persone. Bravi operatori turistici e agricoli sono le colonne di tante vallate che senza di loro non potrebbero vantare pascoli intonsi e prodotti di gran pregio. E come dimenticare il ruolo di tante aziende, soprattutto famigliari, impegnate nel settore dell’ospitalità alberghiera e della ristorazione. La simpatia di un luogo, la bellezza di un borgo si deve anche alla presenza di ottimi alberghi, di osterie tradizionali, ma soprat-

Walter Nicoletti con i "Perli" boscaioli di Grumes (© foto Agh)

tutto di osti e locandieri che conoscono e rispettano il loro territorio. Questi tratti distintivi della nostra ospitalità ci accompagneranno anche nelle prossime settimane in Anteprima Inverno di Girovagando. Al centro dell’attenzione tutte le novità del prossimo inverno sciistico ad iniziare dai nuovi impianti previsti a Peio e a Madonna di Campiglio, ma anche le manifestazioni più tradizionali come i Mercatini di Natale, gli spettacoli ed i concerti, senza dimenticare la gastronomia, il benessere e le buone letture. L’inverno rappresenta del resto anche un'eccellente occasione per rilassarsi e meditare. Parte probabilmente da questo l’idea di diverse Apt di sviluppare una serie di pacchetti Nonsolosci attraverso i quali garantire un soggiorno all’insegna del camminare, delle facili passeggiate nella natura innevata, della rigenerazione del corpo e della mente. Temi che, oltre a reinventare la vacanza, possono contribuire a rilanciare la percezione di una “montagna incantata” tutta trentina nell’immaginario dei milioni di cittadini che ogni anno fanno tappa nelle nostre vallate. ■



trentinopanorama

di Jessica Pellegrino

“I

nsieme si può” è lo slogan di un innovativo progetto gestito dalla Cooperativa Bucaneve di Tione di Trento per incentivare lo sviluppo di relazioni sociali positive e costruttive tra persone con problemi di salute mentale e la loro comunità. Si chiama Inclusione Sociale, un nome un po' inquietante che però cela una grande iniziativa. E un'ambizione: riuscire ad inserire nel tessuto sociale persone con difficoltà. Il tutto è partito da un’indagine della Consulta per la Salute mentale della Comunità delle Giudicarie che ha evidenziato un fatto: la società odierna è caratterizzata da un individualismo dilagante e da molteplici criticità. Le vittime della frenesia, del continuo fermento e del veloce mutamento della società sono sempre di più. Una depressione, un problema familiare oppure un senso crescente di inadeguatezza possono dare vita a patologie pericolose se non identificate in tempi brevi. Il problema oggi è ancora più grave perché la comunità non svolge più il ruolo di connettore sociale. Anche le piccole realtà come le nostre ne hanno risentito perdendo quella che per secoli è stata una consuetudine: il saluto. Una nota positiva dell’indagine è che il “bisogno di comunità” viene in qualche modo assorbito dalle associazioni che diventano dei veri e propri motori di socializzazione e, proprio per questo motivo vengono considerate fondamentali per la buona riuscita del progetto. Le fasi attraverso le quali si cercherà di raggiungere l’obbiettivo di inclusione sociale 72

tmnovembre

irresistibile Bisogno di comunità Bella iniziativa della cooperativa “Bucaneve” di tione, che coinvolge associazioni e organizzazioni sul territorio. il bisogno di relazione è elemento fondante dell’essere umano e spesso in situazioni di disagio viene a mancare. Ecco come possiamo ancora rimediare

sono sostanzialmente tre. La prima vede coinvolti amministratori, cittadini e figure istituzionali quali medici, forze dell’ordine e assistenti sociali nelle veci di osservatori privilegiati in grado di individuare le possibili situazioni di difficoltà. La seconda ha come

protagoniste le associazioni che vengono “formate” in merito ai comportamenti da “adottare” per accogliere persone disagiate. La terza, quella più “attiva”, è la fase in cui vengono gettate le basi per il coinvolgimento della persona all’interno dell’as-

Progetto di Inclusione sociale nelle Giudicarie Cooperativa Bucaneve Via Trento, 15 - 38080 - Tione di Trento Tel. 0465 331138 - Fax 0465 331139 e-mail inclusionegiudicarie@libero.it Coordinatrice: Laura 347 3358743 Animatore Val Rendena: Giampiero 329 9060065 Animatore Valle del Chiese: Nicola 346 0038563 Animatore Giudicarie Esteriori: Pietro 347 6114386

sociazione. L’importanza di questo ultimo passaggio è cruciale: la buona riuscita di questa fase segnerà la buona riuscita del progetto trasformando l’associazione in un luogo privilegiato di inclusione sociale. «Ad affiancare persone in difficoltà e associazioni durante l’intero percorso ci saranno tre animatori di comunità, Giampiero, Nicola e Pietro – spiega Laura – Il loro compito è quello di agevolare l’incontro e rendere più stabili le relazioni che si andranno a creare. Perché il progetto funzioni non bastano i nostri consigli: l’intera comunità si dovrà attivare e rendere disponibili». Un progetto ambizioso che si scontrerà, probabilmente, con la noncuranza dei più, ma che ha le potenzialità per modificare lo status quo delle relazioni sia nel medio che nel lungo periodo. Per ricevere ulteriori informazioni sul progetto, indicare persone bisognose d’aiuto oppure rendere disponibile un’associazione potete contattare gli operatori presso la sede della Cooperativa Bucaneve a Tione di Trento. ■


Dal sud dell ’I talia al nord dell ’Europa. I popoli del Natale si incontrano qui.

dal 27 Novembre 2010 al 2 gennaio 2011 - Centro S torico di Rovereto DA DOMENICA A GIOVEDÌ DALLE 10 ALLE 19 VENERDÌ E SABATO DALLE 10 ALLE 20 CHIUSURA ANTICIPATA ALLE 17 IL 24 E IL 31 DICEMBRE CHIUSO IL 25 DICEMBRE E L’1 GENNAIO MATTINO CONSORZIO ROVERETO INCENTRO

PER INFORMAZIONI, PRENOTAZIONI, RICHIESTE DI OSPITALITÀ E SERVIZI CELL 339 8260106 MERCATINITRENTOROVERETO@APT.TRENTO.IT

TEL 0464 424047

COMUNE DI ROVERETO

INFO@ROVERETOINCENTRO.COM

WWW.VIVIROVERETO.IT


STUDIO BI QUATTRO

Abbiamo tutti 5 sensi. Chi sa ascoltare chi la pensa diversamente ne ha uno in più.

Se hai senso civico, 6 una forza per tutta la società.

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

Più senso civico, più comunità.


trentinopanorama

www.valledeilaghi.it

Donna non rieducabile

P

er la rassegna Specchi riflessi, sabato 13 novembre alle 20,30 presso il Teatro Valle dei Laghi Ottavia Piccolo presenta Donna non rieducabile, spettacolo tratto dal testo di Stefano Massini in memoria della giornalista russa, Anna Politkovskaja, assassinata nell’androne del suo portone il 7 ottobre 2006, mentre stava rincasando. Anna non era una militante politica, era una giornalista. Una giornalista e una donna, senza alcuna mira di potere o altro, se non quello di portare avanti, con tenacia e determinazione, il proprio mestiere. Il suo fu uno sguardo aperto, senza prevenzioni né compromessi, su quanto avveniva nel suo paese, partendo dalla lontana Cecenia, per arrivare a incontrare i momenti più terribili della recente storia russa (dalla strage al Teatro Dubrovka di Mosca, a quella nella scuola di Beslan). Ottavia Piccolo dà voce allo smarrimento, all’orrore, alla dignità e anche all’ironia di questa donna indifesa e tenace, con il rigore e l’intensa partecipazione di una attrice che in quei valori di libertà si identifica fino in fondo. Costruito come una serie di istantanee, il percorso seguito da Anna (scandito dall’intervento dell’arpa di Floraleda Sacchi, che diventa volta volta l’eco della guerra,

Sabato 13 novembre al Teatro Valle dei Laghi Ottavia Piccolo va in scena con lo spettacolo che raconta Anna Politkovskaja. Ma nel cartellone c'è spazio anche per i “bastard”

lo spappolarsi dell’inno sovietico, un rumore di ferraglia inquietante, una momento di pace… ), viene quindi ricreato dall’attrice, in simbiosi con quanto visto e vissuto dalla giornalista. Un semplice tavolino, le scarne azioni sceniche, il variare delle atmosfere sottolineate dai mutamenti spaziali suggeriti dalle luci, è la scenografia scelta per evocare, dalla ristretta postazione di un palcoscenico, un intero mondo di eventi e di emozioni. Fino alla tragedia. Musiche per arpa eseguite dal vivo da Floraleda Sacchi. Per i ragazzi si segnalano: il concerto de The Bastard Sons Of Dioniso, sabato

20 novembre alle 20.30 e gli spettacoli Allegria-Pinocchio in programma domenica 7 novembre alle 16.30 è una bellissima storia messa in scena che utilizza le tecniche legate alla comicità del

teatro d’attore ed al virtuosismo del mimo clown e Alice e i diritti delle meraviglie è in programma domenica 21 novembre alle 16.30 in occasione della giornata mondiale sui diritti dell’infanzia. ■

75

tmnovembre


trentinopanorama

“Zio Vanja” di Anton Checov, 1951-52, regia Fantasio Piccoli. Nella foto: Adriana Asti e Romolo Valli

www.teatro-bolzano.it

E

ra il 20 novembre del 1950 e a Bolzano nasceva il Teatro Stabile, il secondo teatro italiano a gestione pubblica dopo il Piccolo Teatro di Milano fondato nel 1947. Sono passati quindi 60anni da quando il regista milanese Fantasio Piccoli, poco più che trentenne, veniva nominato direttore dello Stabile e con i suoi giovani attori formava il nucleo della prima compagnia bolzanina. Maurizio Scaparro, succeduto a Piccoli nel 1966, si trovava negli anni ’70 a dover fronteggiare una grave crisi che allora stava colpendo il teatro a gestione pubblica in tutta Italia. E sono i giorni nostri, invece, quelli in cui Marco Bernardi (giovane regista già assistente di Scaparro nel 1980 quando gli venne affidato l’incarico di direttore artistico) si deve confrontare con i tagli del Ministero della Cultura al FUS. Dal 1992 lo Stabile ha ottenuto uno Statuto definitivo che ha dato certezze di continuità e di finanziamento all’importante istituzione culturale. Oltre al comune e alla Provincia di Bolzano (soci fonda“Una giornata particolare” di Ettore Scola, regia Marco Bernardi Nella foto: Patrizia Milani, Carlo Simoni

76

tmnovembre

60 anni di grande teatro Era il 20 novembre del 1950 e a Bolzano nasceva il Teatro Stabile. Da allora, una successione di grandi produzioni e di scoperte artistiche

Margarethe von Trotta, Carola Stagnaro, Patrizia Milani, Marco Bernardi

tori), dal 2008 anche la Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano contribuisce alla vita del Teatro Stabile. D’altra parte Bernardi ha il merito di riuscire a mantenere viva la programmazione culturale indirizzata alle forze creative del territorio, attenta alla sensibilità del pubblico e alla valorizzazione della produzione degli spettacoli rivolti alla scuola. Inoltre, negli anni è stato capace di coinvolgere un significativo gruppo di artisti (da Corrado Pani a Gianni Galavotti, da Tino Schirinzi a Giustino Durano, da Renzo Palmer a Gianrico Tedeschi, da Gisbert Jäkel a Roberto Banci, da Antonio Salines a Franco Maurina, da Paolo Bonacelli a Fausto Paravidino, fino ai già citati Milani e Simoni) che si sono rivelati prota-

gonisti di importanti spettacoli del teatro italiano degli ultimi 30 anni. Non solo, ma con il suo lavoro di palcoscenico si è dedicato ad approfondire la ricerca sulla rilettura dei classici con spettacoli di successo su testi di Cechov, Goldoni e Strindberg e dal 2000 si è concentrato sulla drammaturgia italiana contemporanea e sul rinnovamento dei linguaggi del teatro. Ne sono esempio due collaborazioni artistiche molto importanti come quelle con il giovane autore, regista e attore Fausto Paravidino e con la regista Cristina Pezzoli. Ma per festeggiare i 60 anni del Teatro, Marco Bernardi non poteva che indirizzare al futuro un messaggio di positività e auspicio, perché “Nostalgia e speranza, paura dell’ignoto e sogno di cambiamento caratterizzano fortemente la nostra epoca – dice – da questo groviglio di contraddizioni la funzione del Teatro come uno dei luoghi centrali del dibattito e della riflessione nella nostra società non può che uscire rafforzata. Oggi come 60 anni fa”. A celebrare l’anniversario dello Stabile sarà una Stagione di Prosa contrassegnata da gran-

Chicchignola di Ettore Petrolini, 1969-70, regia Maurizio Scaparro. Nella foto: Mario Scaccia

di spettacoli della tradizione e da molte novità, una Stagione dove si riuniscono tutti i generi del teatro di prosa, presentando grandi classici a fianco di testi moderni, spettacoli comici in alternanza con quelli drammatici. Lo scopo è quello di coinvolgere il pubblico e tutti coloro che amano l’arte e la cultura in una riflessione sul passato e sul futuro del teatro, perché questo possa costituire una importante chiave di interpretazione della realtà. Ad inaugurare la Stagione di Prosa Il malato immaginario ultimo grande capolavoro comico di Moliére diretto da ■ Bernardi.


trentinopanorama

di Antonia Dalpiaz

D

opo il tutto esaurito registrato con la Familie Floez, la Stagione di Trento presenta all'Auditorium dal 4 al 7 novembre “Non si sa come” da Luigi Pirandelllo, con la Compagnia Sicilia Teatro. Regista e protagonista, assieme a Nicola Fano, sarà Sebastiano Lo Monaco, che ha a suo attivo decine di ruoli pirandelliani, essendo lui stesso un grande estimatore dell'autore siciliano ed attento interprete delle sue trame. Mercoledì 17 novembre al teatro Cuminetti per la Stagione Trento Oltre, il bravo Jurij Ferrini sarà regista ed interprete del testo di Tennessee Wiliams “Lo zoo di vetro”. È la storia di una piccola famiglia americana che alla fine degli anni '20, in piena recessione economica, si ritrova in grosse difficoltà dopo che il marito di Amanda nonché padre dei due ragazzi decide di andarsene, La figlia Laura si rinchiude in un suo mondo immaginario, composto di statuine di vetro che rappresenta, la precarietà della sua vita sia familiare che personale. Da giovedì 18 a domenica 21 novembre, lo Stabile di Bolzano presenta “Il malato immaginario” di Molière. A realizzarlo in scena, la coppia “storica” dello Stabile diretto da Bernardi, Patrizia Milani e Carlo Simoni, a cui si affianca Paolo Bonacelli, attore spesso presente negli allestimenti del gruppo bolzanino. Martedì 30 e mercoledì 1 dicembre, al Cuminetti per la rassegna Altri Percorsi, Andrea Castelli ed Angela Demattè, che è anche autrice del testo, saranno gli interpreti de “Avevo un bel Pallone Rosso” per la regia di Carmelo Rifici. Con questo lavoro Angela Demattè

Angela Dematté e Andrea Castelli

il sogno di Mara “avevo un bel pallone rosso”: il talento della giovane Angela dematté, autrice e interprete, e l'esperienza e la maestria di Andrea Castelli

ha vinto nel 2009 il “Premio Riccione per il Teatro”. Il tema è di particolare interesse per Trento, in quanto mette in luce il rapporto tra un padre ed una figlia, Maria Cagol, fondatrice delle Brigate Rosse. Il tutto avviene in una serie di dialoghi, sia in lingua italiana che in dialetto trentino, che si svolgono dal 1965 al 1975, ultimo anno di università di Margherita Cagol alla facoltà di sociologia di Trento e inizio della sua vita di brigatista accanto a Renato Curcio. L'allestimento è una produzione del Teatro Stabile di Bolzano. Peccato che siano state previste due sole date per un testo tanto importante, per la città di Trento (Mara Cagol era proprio di qui), scritto perdippiù da una giovane autrice trentina, tra le emergenti del panorama nazionale. ■

Ornella muti recita a rovereto La stagione teatrale entra nel vivo

O

rnella Muti, Pino Quartullo ed Emilio Bonucci saranno gli interpreti de “L'ebreo” di Gianni Clementi, primo spettacolo della stagione di Rovereto in scena il 9 e 10 novembre al Teatro Rosmini. La storia, ambientata negli anni 40, racconta le vicende drammatiche del ragionier Consalvi e di sua moglie, a cui un ricco ebreo ha intestato il suo appartamento, per metterlo al riparo dall'esproprio. Ma dopo anni il proprietario ritorna... Clementi, con quest'opera, ha vinto il premio “Siae.Agis.Eti” per la simbiosi fra tema storico e linguaggio teatrale. Martedì 23 novembre il Teatro Stabile di Bolzano presenta “Il malato immaginario” di Molière, diretto da Marco Bernardi ed interpretato da Paolo Bonacelli, Patrizia Milani e Carlo Simoni. L'autore francese, che scrisse l'opera per Re Luigi, morì in scena proprio mentre recitava il monologo del protagonista al centro della scena. Argante è un malato immaginario e tutti, compresa la moglie, ne approfittano per derubarlo. Solo la governante Tonietta gli è fedele e leale e sarà lei a suggerire ad Argante come sventare la tresca ordita a suo danno. Giovedì 25 novembre, nell'ambito del progetto Euregio, la compagnia Freies Theater Bozen mette in scena, recitandola in tedesco, la commedia “Hauptling Abenwind oder das greliche Festmahl” di Johann Nestroy, uno dei più importanti drammaturghi austriaci.

77

tmnovembre


trentinopanorama

di Lara Deflorian

L’

appuntamento di questo mese con la stagione della danza in scena al teatro Sociale di Trento, vedrà protagonista la compagnia cinese Beijing Contemporary Dance Theater. Solitamente quando si parla di Cina, la cosa a cui istintivamente si pensa è la sua affascinante cultura, la sua lunga storia e le sue antiche tradizioni. È quindi cosa insolita associarla alla contemporaneità e quindi alla danza contemporanea, anche se già da alcuni anni le proposte di questo genere, più o meno originali e innovative, iniziano ad essere proficue. Basti pensare ad esempio al festival Oriente Occidente il quale, avendo sempre avuto un occhio puntato verso Est, ha ospitato nel 2008 la Beijing Dance/LDTX e alla Biennale Danza di Venezia che ha invitato nel 2005 e nel 2006 la Beijing Modern Dance Company. Il 9 novembre a Trento conosceremo invece un altro ensemble: il Beijing Contemporary Dance Theater, diretto e fondato due anni fa da Wang Yuanyuan, considerata una tra le più importanti coreografe di danza moderna in Cina. Oltre ad aver creato per compagnie come il National Ballet of China e il New York City Ballet, ha collaborato con registi come Zhan Yimou, in occasione della versione danzata di Lanterne Rosse e per le coreografie realizzate in occasione dell’apertura dei Giochi Olimpici di Pechino nel 2008. Per quanto concerne il Beijing Contemporary Dance Theater, scelto quest’anno dal Ministero della cultura cinese per rappresentare la Cina in occasione dell’Anno 78

tmnovembre

la cina che fa sognare il teatro Sociale di Trento vedrà protagonista, martedì 9 novembre, la compagnia cinese Beijing Contemporary Dance Theater della cultura cinese in Italia, si compone di 19 elementi in possesso di una solida formazione classica evoluta in una teatralità contemporanea. Stirred from a dream (Stimolata da un sogno) è l’opera con effetti multimediali per 14 danzatori e una voce maschile, che vedremo in scena a Trento a inizio mese sarà. Tratta dal dramma amoroso Peony Pavilon, andato

in scena per la prima volta nel 1598 durante il periodo della dinastia Ming, questa creazione firmata da Wang Yuanyuan rappresenta in 70 minuti una sintesi di ciò che in origine aveva una durata complessiva di 20 ore. La forma teatrale di Peony Pavilon è inoltre quella Kunqu e cioè una tra le più antiche forme teatrali cinesi che ha influenzato anche le più recenti opere, riconosciuta nel

2001 dall’Unesco capolavoro del patrimonio orale e intangibile dell’umanità. Il risultato di Stirred from a dream, costruito sulla colonna sonora originale che trascrive suoni dell’opera Kunqu in un sound moderno dagli echi antichi, è un dramma danzato che racconta in un sogno le passioni e le illusioni della giovane Du Liniang per conquistare l’amore dello studioso Liu Mengmei. ■

Coordinamento vuol dire "teatro"

C

ome ogni anno molti Comuni del trentino attivano la loro Stagione teatrale in collaborazione con il Coordinamento Teatrale Trentino. Il 5 novembre presso il teatro Comunale di Cavalese alle ore 21 andrà in scena lo spettacolo “Trote” di Edoardo Erba con la Nuova Compagnia di Prosa. Replica il 6 novembre al Teatro Livio Covi di Sarnonico alle 21 ed il 7 novembre al Centro Rocca di Concei alle 21. “Grisù, Giuseppe, Maria” di Gianni Clementi è il titolo della commedia sul palco del teatro S.Pietro di Mezzolombardo il 9 novembre alle ore 21. Al Palacongressi di Riva il 15 novembre alle ore 21 sarà rappresentato il testo “Romeo e Giulietta, nati sotto contraria stella” da W: Shakespeare. A Cavalese il 18 novembre verrà allestito il lavoro “Oblivion Show” per la regia di Gioele Dix, proposto anche al Teatro Giacomo Sartori di Ala, il 19 novembre alle 21. “Le follie” tratto dalle opere di Dario Fo sarà in scena il 20 novembre alle 20.45 presso il Teatro del Centro Scolastico di Borgo Valsugana con l'Associazione Figli delle Stelle. Al teatro Don Bosco di Pergine verrà proposto il 22 novembre alle 20.45 lo spettacolo “Il signore del cane nero” con Laura Curino, diretta da Gabriele Vacis. Replica al Teatro Comunale di Tione il 23 novembre alle 21. Il 27 novembre al teatro Parrocchiale di Tezze, alle 20.45 Loredana Cont presenta il suo testo “Chi dice donna... cossa diselo?” Sempre il 27 alle 21, Corrado D'Elia sarà al teatro di Brentonico con “Novecento” di Baricco. Il 29 novembre a Riva del Garda, Natalino Basso presenterà il monologo “Ercole in Polesine”.


CONCESSIONARIA UFFICIALE SUZUKI

Tel. 0461.990472

Tel. 0464.521097

Tel. 0471.502134

Bolzano Via Galvani, 25

www.cattoiauto.com

Trento Via Lamar di Gardolo, 16

Fari fendinebbia

Riva del Garda Via S. Nazzaro, 58

offerta valida per il mese in corso

7.990


FONDAZIONE

MUSEO STORICO

DEL TRENTINO

www.legallerie.tn.it

IERI, DUE GALLERIE TRAFFICATE.

A Trento c'è uno spazio espositivo unico al mondo. Due gallerie, dove un tempo passava una strada statale, sono diventate un grande spazio dedicato alla storia e alla memoria del Trentino. Nella Galleria Nera la storia è raccontata attraverso installazioni multimediali con effetti scenografici di grande suggestione. La Galleria Bianca ospita mostre temporanee, laboratori, biblioteca e spazi per conferenze ed eventi, dove la storia si sperimenta giorno per giorno. Le Gallerie a Trento. Un luogo senza eguali per scavare nel passato.

OGGI, UN LUOGO UNICO PER ATTRAVERSARE LA STORIA.

MT. 0 0 7 I A SOL STAZIONE DALLA RENTO DI T

Ingresso libero. mar. - dom. ore 09 -18, lunedì chiuso. Informazioni e prenotazioni 0461 230482. info@museostorico.it

Le Gallerie. Scavare nel passato.

TRENTO

LE GALLERIE

PIEDICASTELLO


trentinopanorama

Marco Bellocchio

www.festivalfuturopresente.it

D

a sempre attento a indagare la trasformazione dei linguaggi, delle modalità di comunicazione e di rappresentazione della realtà attraverso l'arte, Futuro Presente prosegue lungo un avventuroso e stimolante percorso di ricerca e di riflessione, dedicato quest’anno a indagare i confini del rapporto tra la realtà e le sue rappresentazioni. Dopo la sezione primaverile dedicata all’approfondimento del binomio realtà/finzione in ambito giornalistico, fotografico, pubblicitario, letterario e televisivo, il focus autunnale di Futuro Presente (Rovereto 19, 20, 21 novembre) concentra l’attenzione sul fenomeno cinematografico e sulle sue interazioni con la riflessione filosofica. Protagonisti di questo percorso di approfondimento dedicato al complesso rapporto osmotico che lega la realtà alla narrazione cine-

Più reale del reale focus autunnale per il festival “FUTURO PRESENTE”: un LABORATORIO PERMANENTE SUI LINGUAGGI CONTEMPORANEI matografica saranno registi, esperti di cinema, critici cinematografici e filosofi, chiamati a confrontarsi con un tema classico della riflessione critica sul cinema: quali leggi governano i rapporti tra cinema e realtà? Le immagini prodotte dal dispositivo cinematografico sono un riflesso del reale o si sostituiscono ad esso creando scampoli paralleli di realtà? Il cinema è

ancora in grado di raccontare la società o ne costituisce un semplice ornamento? In questo viaggio spensierato alla scoperta delle capacità del cinema di “dire le cose” sono coinvolti personaggi di primo piano del panorama cinematografico italiano, i quali porteranno sul palcoscenico la propria esperienza e il proprio originale punto di vista

sul potere testimoniale del cinema. Sul palcoscenico si avvicenderanno Marco Bellocchio, Giorgio Diritti, Michelangelo Frammartino, Pietro Marcello, Enrico Magrelli, Enrico Ghezzi, Marco Bertozzi, Franco Rella, Leonardo Gandini, Roberto De Gaetano e il gruppo di Fata Morgana, in un dialogo fitto ma disteso alla scoperta dei segreti della settima arte. ■

Michail Lifits e Quartetto Arditti in filarmonica

A

pertura affidata al pianoforte di Michail Liftis, giovedì 4, per il cartellone concertistico di novembre della Società Filarmonica di Trento. Michail Lifits proporrà un programma di sala che prevede esecuzioni di F. Schubert Sonata in Sol magg. D 894 op. 78; F. Schubert/F. Liszt Auf dem Wasser zu singen; Der Müller und der Bach; F. Liszt Sonata in si min. Michail Lifits è nato in una famiglia di musicisti a Tashkent (Uzbekistan) nel 1982. Talento precoce, ha iniziato l’attività concertistica ad appena nove anni, mentre ancora studiava nel suo paese. Con il trasferimento ad Hannover nel 1999 Lifits iniziava un periodo di studio più regolare presso la Hochschule für Musik und Theater, proseguito poi (dal 2005) all’Accademia Pianistica di Imola nella classe di Boris Petrushansky. Lunedì 8 sul palco due formazioni come la “The Hillard Ensemble”, TDavid James, contro-tenore Rogers Covey-Crump, tenore Steven

Harrold, tenore Gordon Jones, baritono e il “Quartetto Arditti” che vede Irvine Arditti, violino; Ashot Sarkissjan, violino; Ralf Ehlers, viola; Lucas Fels, violoncello. Ineguagliabile grazie alla sua formidabile reputazione che spazia dalla musica contemporanea a quella antica, l’Hilliard Ensemble è uno dei più rinomati gruppi vocali da camera. Il suo stile caratteristico, il talento e l’ottima abilità musicale creano un filo diretto con gli ascoltatori, incantandoli sia durante l’esecuzione del repertorio medievale e rinascimentale, che di brani composti appositamente per l’Ensemble da artisti contemporanei. Lunedì 15 novembre concerto dell’Accademia dell’Orchestra Mozart con Enrico Bronzi, violoncello e direttore della formazione. In programma C. Ph. E. Bach Concerto per vlc. in La magg.; L. Boccherini Sinfonia "La Casa del Diavolo"; J. Haydn Concerto per vlc. in Do magg.

81

tmnovembre


trentinopanorama

www.ilgiocodeglispecchi.org

Q

uest'anno l'associazione Il Gioco degli Specchi vuole mettere in rilievo i legami che i migranti stabiliscono tra la realtà d'origine e quella di arrivo e la vera ricchezza che può scaturire da questi incontri, sia sul piano economico che su quello culturale. Gli scrittori ospiti dell'ottava edizione de Il Gioco degli Specchi, Fili d'oro, testimoniano alcuni di questi rapporti. Maria Attanasio ripercorre le vie dell'emigrazione italiana raccontando all'incontrario il celebre testo di De Amicis: “Dagli Appennini alle Ande” diventa “Dall'Atlante agli Appennini”. Roberta Yasmine Catalano analizza con amore e pazienza l'emigrazione italiana in Marocco, legami di cui non abbiamo più memoria. Vera Lúcia de Oliveira si muove con la leggerezza del poeta tra due lingue e due culture, l'italiana e la brasiliana. Helena Janeczek prende in mano i fili dei destini che convergono tra le ro-

torna ”Il gioco degli specchi” l’appuntamento annuale su Migranti Cultura Società è a trento, dal 2 al 6 novembre vine di Montecassino. Della Passarelli, anima della casa editrice Sinnos, da moltissimi anni valorizza e fa conoscere le culture degli immigrati. Oltre agli incontri con le scuole che ne hanno prenotato la visita, sono presenti insieme per il pubblico venerdì 5 novembre, presso la sala della Fondazione Cassa di risparmio di Trento e Rovereto, via Calepina 1 a Trento. Altro ospite è Antonio U. Riccò, scrittore trentino, che vive ad Hannover: sempre venerdì 5 novembre, alle 17.30 nella bi-

Unità d'italia E satira Un concorso curato dallo studio d'arte andromeda

I

l 13 novembre presso la sala degli Affreschi della Biblioteca Comunale di Trento, in via Roma, 55 alle ore 16.30 verranno premiati i vincitori della XX Rassegna internazionale di Satira di Trento che quest’anno, in omaggio al 150° dell’Unità d’Italia ha come titolo “Terra d’Italia”. Nella Sala degli Affreschi gli ospiti potranno inoltre apprezzare le esposizioni personali dei vincitori della passata edizione: Franco Origone, Michael Kountouris e Sergio Cavallerin. Alle 18.30 verrà inaugurata la Rassegna presso le sale dello Studio d’Arte Andromeda in via Malpaga, 17. L’esposizione rimarrà aperta al

82

tmnovembre

blioteca centrale comunale, via Roma 55. Non può mancare il momento formativo. Dato il successo ottenuto dalla mostra del 2009, si offre alla riflessione comune un altro percorso realizzato dalla antropologa Roberta Bonetti, sempre con la modalità della visita guidata: Gli accessori delle identità. Iniziata il 25 ottobre, continua fino al 6 novembre, sala Thun di Torre Mirana, su prenotazione e gratuita. Valenza formativa ha anche la mostra mercato del libro, alle-

stita dal 4 al 6 novembre a cura della libreria universitaria Drake nell'Aula magna della Fondazione Bruno Kessler, continuamente animata da letture e da responsabili esperti in grado di spiegare, raccontare, proporre, orientare. La settimana sarà poi arricchita da altri contributi culturali e dalle anteprime anche fuori provincia come in passato. Tutti gli incontri sono ad accesso libero e gratuito, su prenotazione per le classi. Fili d'oro, dunque, dal 2 al 6 ■ novembre.

pubblico fino al giorno 30 novembre 2010 in orario 17–19.30 domeniche escluse. I numeri della Rassegna sono: 403 opere selezionate, 190 artisti partecipanti, 42 stati rappresentati. I vincitori della Rassegna sono stati: 1° Ignat Mihai (Romania); 2° Federico Ricciardi (Italia); 3° Andrea Foches (Italia). Sono stati segnalati a pari merito i seguenti artisti: Marco De Angelis-Italia; Axinte Doru-Romania; Alessandro Gatto-Italia; Lubomir Kotra-Repubblica Slovacca; Houmayoun Mahmoudi-Inghilterra; Fredy Hernandez Martinez-Cuba; Marco Tonus-Italia; Toni Vedù-Italia; Leonardo Zaza-Italia; Daniele Zordan-Italia. La giuria inoltre ha ritenuto di assegnare una menzione speciale al gruppo di studenti dell’Istituto Secondario per la Grafica Pubblicitaria e Servizi Sociali di Bressanone.


Campagna Vaccinazione Antinfluenzale Stagionale

La prevenzione è nelle tue mani Come si combatte l'influenza: 1

Lavati spesso e con cura le mani con acqua e sapone o con gel idroalcolici

2

Copri naso e bocca con un fazzoletto in caso di tosse o starnuti

3

RE B O T T O 1 ’ L1 Vaccinati, se rientri nelle categorie per le quali la vaccinazione è offerta gratuitamente

Per ulteriori informazioni sulla vaccinazione telefona al tuo medico o al distretto sanitario

Provincia Autonoma di Trento Assessorato alla Salute e Politiche sociali


Di giorno... TRENTO

Rovereto Borgo valsugana feltre

e di sera... L’Altro Isotta - Trento Ristorante con apertura serale, “l’Altro Isotta” ampi spazi in una moderna concezione di design, ambiente informale, adatto a riunioni di famiglia, incontri con gli amici, cene aziendali.

via Ragazzi del ‘99, 32 tel: 0461-1734471 laltro@risto3.it

Risto3 Società Cooperativa Via del Commercio, 57 TRENTO Tel. 0461.825275 www.risto3.it info@risto3.it


trentinopanorama

di Fabio De Santi

D

opo l’apertura affidata al John Scofiled Trio l’edizione 2010 di “Itinerari Jazz Rovereto” prosegue a novembre con i due live di Maria Pia De Vito e il The Donny McCaslin Quartet with Uri Caine ospitati presso l’Auditorium F.Melotti di Rovereto con inizio alle ore 21. On stage il 5 novembre ci sarà Maria Pia De Vito con il suo progetto “Mind The Gap” che segna una tappa significativa della piena maturità artistica della cantante. Le tessere del mosaico disegnato dalla vocalist nel proprio percorso, in particolare con i dischi “So Right” e “Diálektos”, ma anche con “Songs From The Underground”, diretto antecedente di questo progetto, giungono qui a unirsi in un quadro polimorfo, quanto ben definito, nelle diverse componenti che alimentano le corde vocali ed emozionali della vocalist napoletana. Un quadro focalizzato, ma aperto all'enigma: il gap rappresenta la frattura, la sospensione, l'esitazione tra un pensiero e l'altro, tra due emozioni, tra due strade che si aprono, ma che nello stesso tempo si intrecciano in modo tenace. Spazi aperti, nodi allentati si avvertono nel lavoro, in cui la ritmica di Claudio Filippini al piano, Luca Bulgarelli al basso e Walter Paoli alla batteria si muove in un contesto spaziale a più dimensioni, fatto di rimpalli, attese, traiettorie incrociate. La De Vito ha voluto scommettere sui contrasti e sulla loro congiunzione: da Betty Carter a Björk, da Tim Buckley a Jimi Hendrix e Sidsel Andresen, la vocalist metabolizza queste suggestioni nel proprio stile duttile, di grande temperamento, dalla potenza a tratti spiegata come una vela al vento, ma che sa

Maria Pia De Vito

Itinerari Jazz Rovereto Maria Pia De Vito il 5 novembre e The Donny McCaslin Quartet with Uri Caine il giorno 13 per una grande edizione 2010 dirigersi con sensibilità nelle pieghe sottili dell'emozione. Sempre spinta da forte motivazione espressiva, ora volta al disegno melodico è magistralmente affiancata dalla chitarra di Roberto Cecchetto, solista di grandi capacità tecniche ed espressive. Il 13 novembre spazio a “The Donny McCaslin Quartet with Uri Caine”, gruppo guidato da quello che viene spesso considerato come uno tra i sassofonisti più versatili e originali della propria generazione, Donny McCaslin ha avuto modo di mettere in luce il proprio valore di leader in alcuni album dove dimostra eccellenti doti anche nella Donny McCaslin

Carlo Cecchetto Band

composizione e nell'organizzazione di gruppo. Nel disco “Recommended Tools”, del 2008, ha affrontato la formula del trio con sezione ritmica senza pianoforte, l'organico reso celebre da Sonny Rollins con la Freedom Suite. Prova decisamente senza rete per

un sassofonista, dove McCaslin ha messo in risalto la propria sottigliezza timbrica, la fluidità di un'invenzione che spesso si libera dalle costrizioni armoniche, la propensione a percorrere tracciati impervi, ma sempre consapevoli. Nel più recente “Declaration” ha apparecchiato geniali arrangiamenti per organico allargato, sulle tracce di Bob Brookmeyer e di Maria Schneider, mostrando pure una fine propensione alle melodie di pregevole disegno. Lo si è ascoltato lo scorso anno a Rovereto, in alcuni scambi formidabili con la tromba del leader e con il piano di Uri Caine. Proprio quest'ultimo pianista, figura di punta del jazz contemporaneo, sarà nel quartetto in scena, completato da altri due solisti d'eccezione, come il contrabbassista Scott Colley e il batterista Antonio Sanchez, già suoi collaboratori in precedenti registrazioni, tra cui “Declaration”, tandem ritmico affiatato e sensibile. ■ 85

tmnovembre


trentinopanorama

www.ilvillaggiodellemeraviglie.com

T

utto è pronto. Al via il Natale di Pergine Valsugana e della Valle dei Mocheni, con il progetto PerzenLand - La Valle Incantata e Il Villaggio delle Meraviglie: una grossa novità che dal 13 novembre al 24 dicembre rappresenterà una tappa importante per il turismo, lo shopping natalizio di qualità certificata e il calendario di eventi invernali del Trentino. L’iniziativa, realizzata grazie a COPI (Consorzio dei commercianti di Pergine), Comune e pro loco di Pergine Valsugana, Consorzio

Il villaggio delle meraviglie Dal 13 novembre, a pergine valsugana, prende il via PerzenLand - La Valle Incantata: tutta da scoprire raccolta differenziata, esortato gli espositori a limitare l’utilizzo di carta e progettato un programma di ristorazione a chilometro zero. Inoltre, i 200 alberi in vaso sparsi per Pergine, verranno poi ripiantati".

delle pro loco della Valle dei Mòcheni e Pergine e pianificata come evoluzione dei classici mercatini natalizi del Trentino Alto Adige da Magic, ha già tutte le carte in regola per essere un’operazione di successo con una filosofia alle spalle: la qualità certificata di ogni prodotto, una selezione merceologica attenta al lavoro artigiano e ai materiali, un’attenzione particolare alle esigenze dei bambini e una particolare sensibilità alle tematiche ecologiche. Il Natale? È green! Il Natale del Villaggio delle Meraviglie, che si stenderà con le sue casettine di legno per le vie del centro, è amico dell’ambiente. A partire dall’Eco Albero di Natale che decorerà Piazza Municipio: il grande abete infatti verrà illuminato con luminarie a led (che consumano fino a 10 volte in meno rispetto alle 86

tmnovembre

tradizionale) alimentate dal pedalare di grandi e piccoli che saranno invitati a montare in sella alle biciclette poste sotto l’albero. L’ispirazione mi è stata data da un progetto analogo presentato lo scorso anno a Bologna - spiega Gigi Soriani, titolare della Magic Pubblicità - ma è stato rielaborato secondo i principi della green-economy. Abbiamo predisposto una rigorosa

Le porcellane di Meissen Gli organizzatori del progetto hanno annunciato la prestigiosa collaborazione d’oltralpe e la mostra a Palazzo Hippoliti delle preziose e bellissime creazioni in porcellana provenienti da Meissen. Sarà inoltre realizzato un laboratorio per imparare l’arte della porcellana diretto da due designer della scuo-

la tedesca Andreas Ehret e Stefan Richter. PERZENLAND LAB Laboratori delle Meraviglie Grazie a un’iniziativa collaterale, verranno avviati anche altri laboratori artigianali: professionisti e amatori di alcune tecniche artistiche metteranno infatti la loro esperienza a disposizione di chi ha voglia di imparare a fabbricare i propri regali di Natale: dallo stage delle porcellane di Meissen alla lavorazione del feltro proposti da La Casa del Feltro; dalla creazione di addobbi natalizi di tutti i tipi e materiali proposta dall’associazione La Coccinella, ai laboratori per preparare i dolci di Natale, passando per il laboratorio Dolls di bambole di stoffa personalizzate e la scuola di scenografie da strada proposta da I Viaggiatori del Tempo. ■

Le Radici e il Tempo, Ai musei di Ronzone

A

lle spalle ormai la stagione estiva con il Festival della Filosofia, che già alla sua seconda edizione si è ritagliato un posto di primo piano nell’attività dei Musei di Ronzone, è al via il tradizionale ciclo di conferenze in programma con ingresso libero nella sala del nuovo Municipio di Ronzone. “Le Radici e il Tempo” cambiamento montagna, fede e mitologia, aprono il mese venerdì 5 novembre alle 20.30 con “Tristi montagne, guida ai malesseri alpini”, relatore il sociologo Christian Arnoldi. Il 12 novembre Vincenziana Forgione, guida dell’Associazione Anastasia Val di Non, parlerà su “La Chiesa di Santa Maria di Cloz” e il 19 novembre chiuderanno il ciclo l’antropologo Stefano Fait ed il giornalista Mauro Fattor con il tema “Contro i miti etnici” (alla ricerca di un Alto Adige diverso).




trentinopanorama

www.centrosantachiara.it

R

educe da un tour estivo di grande successo con il quale da giugno a settembre ha portato la sua musica in giro per l'Italia, Malika Ayane torna nuovamente ad incontrare il suo pubblico. Il suo Grovigli Tour, in una versione teatrale, toccherà anche l'Auditorium di Trento il prossimo 25 novembre (unica data del triveneto), in un live organizzato in collaborazione tra il Centro Santa Chiara, Piattaforma Eventi e Live Nation. Il Grovigli Tour è uno spettacolo sorprendente ed affascinante in cui l'artista alterna i nuovi brani ai già numerosi successi come “Ricomincio da qui”, premio della Critica Mia Martini e Premio Radio&Tv all’ultimo Festival di Sanremo, “Feeling better”, “Sospesa” e “Come foglie”. Ad affiancare Malika Ayane nel tour una band con la quale la cantante ha ormai raggiunto una grande alchimia. La band è composta da Giulia Monti al violoncello, Stefano

Malika ayane La cantante milanese in concerto a Trento Giovedì 25 novembre al Teatro Auditorium, per il “grovigli” tour 2010 Brandoni alla chitarra, Marco Mariniello al basso e i coristi Chris Costa e Marco Guerzoni. Malika Ayane è nata a Milano nel 1984. La sua formazione musicale ha inizio al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano dove studia Violoncello. Parallelamente, fa parte dell’ensemble del Coro di Voci Bianche del Teatro Alla Scala. Nel 2007, Malika incontra Caterina Caselli che da subito vede in lei una personalità artistica con un stile originale, fresco e “speziato”. È Paolo Conte ad usare questa

espressione per definire la voce di Malika: “Il colore di questa voce è un arancione scuro che sa di spezia amara e rara”. Malika inizia a lavorare al suo primo progetto discografico che vede la luce nell’autunno del 2008 e si intitola “Malika Ayane”. L’album è un crocevia di talenti: Pacifico, Giuliano Sangiorgi e il Maestro Paolo Conte, che regala a Malika un brano inedito “Fandango”. La pubblicazione dell’album viene preceduta dal successo radiofonico del singolo “Soulwaver”, ancor più noto nella sua versione italiana “Sospesa”,

che vede la partecipazione di Pacifico. Consacrazione e popolarità di Malika Ayane arrivano con “Feeling Better” e con la calorosa accoglienza della critica musicale. Nel marzo 2009 Malika Ayane partecipa al festival di Sanremo con il brano “Come foglie” (testo e musica di Giuliano Sangiorgi); la canzone è contenuta nella riedizione dell’album omonimo, pubblicato su etichetta Sugar. Il brano rimane per lungo tempo al numero uno della Nielsen Music Control, la classifica dei brani più trasmessi dalle ■ radio.

ETHEREAL WILDERNESS: rock lirico originale concerto al Palalevico il 6 novembre

U

na serie di brani, dai contorni molto sofisticati, in cui si uniscono alla decisione del metal la raffinatezza della classica e del canto lirico, attraverso l’intreccio dei suoni fra una band e un'orchestra dal vivo. E questo il progetto musicale a cui stanno lavorando gli “Ethereal Wilderness” insieme a trenta musicisti trentini under 20. L’obiettivo che si concretizzerà nel concerto in programma al Palalevico il 6 novembre è quello di proporre uno show di metal melodico orchestrale (metal sinfonico) dai contorni davvero inediti per l’Italia. L'iniziativa che ha trovato l’appoggio del Servizio attività Culturali della PAT e del Comune di Levico, è partita proprio dal gruppo

Ethereal Wilderness che da tempo è riconosciuto dagli intenditori del genere come una tra le migliori cover band italiane dei Nightwish e degli Epica. Questo evento si prefigge un doppio obiettivo come ci hanno raccontato gli organizzatori: il primo è quello di offrire un concerto culturalmente valido, di alta qualità ed a portata nazionale mentre il secondo prevede che durante la serata siano prodotte registrazioni audio e video con lo scopo di promuovere questi giovani artisti trentini anche a livello europeo. “La musica che si ascolterà al Palalevico – sottolineano i ragazzi – sarà rigorosamente tutta live quindi senza basi nè parti preregistrate, cosa ormai rara.

89

tmnovembre


trentinopanorama

di Fabio De Santi

T

oh chi si rivede: i Litfiba! Sepolta l’ascia di guerra che li aveva divisi per anni Piero Pelù e Ghigo Renzulli hanno pensato bene di ridare vita ad un gruppo che resta pur sempre fra i più famosi di sempre del rock italiano. Una reunion celebrata da un lungo tour la primavera scorsa e proseguita poi in estate con un grande successo ovunque . Dopo una pausa proprio a novembre, i redivivi Litfiba riprenderanno a suonare e fra le tappe del nuo-

Arrivano i nostri! Anche a trento si celebra la reunion dell'anno: i litfiba di piero pelù e di ghigo renzulli arrivano il 24 novembre molto rumore. I Litfiba sono tornati e hanno dimostrato di avere ancora l’energia giusta e il furore del rock nelle vene. Ovunque i loro live set hanno ottenuto un grande successo ed un’accoglienza che probabilmente anche loro non si aspettavano. Le strade dei due musicisti infatti sembravano ormai divise per sempre dopo litigi ed incomprensioni, ma poi all’improvviso la svolta ad inizio anno con un ripensamento. Inutile ricamare intorno a questa riconciliazione,

vo tour della band fiorentina guidata da Piero Pelù ci sarà anche quella del 24 novembre al Palatrento, preceduta in ordine cronologico solo da quelle del 20 novembre a Torino e del 22 a Milano. Una notizia che rende felici i tantissimi fans trentini dei Litfiba, visto che nella nostra provincia sono uno dei gruppi da sempre più amati e seguiti come dimostra l’accoglienza che hanno sempre avuto nei loro live nelle nostre zone. Quello della band fiorentina è già destinato ad essere uno dei tour più importanti dell’autunno 2010 anche perché la reunion fra Piero Pelù e Ghigo Renzulli ha fatto davvero 90

tmnovembre

c’è chi ovviamente parla solo di interessi economici di vil denaro, c’è chi invece giura su una rinnovata amicizia ed intesa artistica fra le due anime dei Litfiba. Di sicuro, Pelù e Renzulli si integrano da sempre a meraviglia, l’uno con il suo essere animale da palcoscenico, l’altro con la sua attenzione ai suoni di chitarra e divisi non hanno di certo mai entusiasmato. Dopo undici anni di separazione, i Litfiba sono tornati on stage debuttando a Milano davanti a

dodicimila spettatori entusiasti. A riscaldare il Palatrento, in attesa della band di Piero Pelù, ci sarà anche il concertone “Tribute To Rock”. Il 20 novembre il palazzetto del capoluogo sarà attraversato infatti dal sound di quattro cover band: la AC/DC Revival Band, che ripercorre l’epopea sonora dei canguri dell’hard rock AC/DC, i Greedy Bastards (cover band dei Metallica eroi del metal più evoluto e contaminati), i Gunz’n’Roses (che fin dal nome fanno intuire a chi rendono omaggio...) e i Green Ade, cover band dei Green Day. ■ Prevendita biglietti: Settimanale Bazar Via Ghiaie 15, Trento.

Roberto Maino: L’ultima chiamata

M

ettete assieme uno sportivo appassionato di montagna, un naturalista impegnato nella salvaguardia dell’ambiente montano, uno storico degli avvenimenti locali, un artista autodidatta, paziente, capace. Cosa ottenete? Uno dei primi nomi che richiama tutto questo è Roberto Maino, trentino, nato il 30 aprile 1943. I soggetti delle sue opere, quasi esclusivamente disegni in bianco e nero, a china, ne sono una più che evidente conferma. Paesaggi alpini, animali selvaggi, indiani del Nord America, personaggi storici che, in epoche diverse, hanno influenzato la nostra storia locale. Così l’Imperatore Maximilian I, Napoleone Bonaparte, Andrea Hofer, e su fino a Francesco Giuseppe. Ma sopra tutto militari, oscuri alpini di guardia al confine, e baffuti Standsdchutzen, abbarbicati alle rocce dolomitiche, nelle trincee d’alta montagna, stretti alle loro mortali armi da guerra, immersi nell’ultimo sonno, coperti solo dal ghiaccio e dalla neve. Il messaggio di pace che trapela da tutto questo, al di la della capacità tecnica dell’artista, è, secondo me, il merito principale di Maino. E lui ben lo sa. Completano l’esposizione, ultima, fin’ora, di numerose altre allestite in Biblioteche e Circoli Culturali della Regione, schede esplicative, scritte dallo stesso artista, e fotografie che illustrano, a volte con crudezza, il ritrovamento dei resti di oscuri eroi della Grande Guerra. La mostra è visitabile, con ingresso libero, presso il Centro Culturale Le Mura, nel Salone Patton e Pedron, in via Dietro Le mura B, al n. 4. Chiuso festivi e lunedì mattina. (Fabio Oss)


È alla ricerca di una cornice molto speciale per il suo evento? La location dovrebbe essere in posizione tranquilla? Vuole un ambiente raffinato? E desidera ricercate prelibatezze da cucina e cantina?

Allora ci dobbiamo assolutamente conoscere! Le rinnovate sale per eventi dello Schloss Hotel Korb non offrono solo un panorama mozzafiato su Bolzano e sull’Altipiano dello Sciliar ma, con una capacità di 2030 fino a 80-100 persone, mettono a disposizione molto spazio per feste aziendali o per anniversari, cene di gala, feste di Natale, seminari o congressi. Le prelibatezze della nostra cucina la entusiasmeranno. I nostri cuochi sapranno trasformare ma-gicamente i prodotti locali in indescrivibili gioie del palato, accompagnate armonicamente dai vini di Fritz Dellago. Le pregiate gocce godono di grande prestigio tra gli estimatori di vini di tutto il mondo. Naturalmente rimaniamo volentieri a disposizione per eventuali domande. Insieme troviamo l‘offerta giusta per il suo evento, convegno o seminario! Chiuso dal 14.11.2010 fino il 26.11.2010 e dal 06.01.2011 fino il 25.03.2011 Schloss Hotel Korb - Fam. F. Dellago Hocheppanerweg 5 - I-39050 Missian/Eppan (BZ) Tel. 0471 636000 Fax 0471 636033 info@schloss-hotel-korb.com - www.schloss-hotel-korb.com


trentinomese

S

e quest’anno le festività natalizie avete voglia di celebrarle all’insegna di semplicità, genuinità e di sapori intensi quello che fa per voi è Maso Finisterre, in località Vela di Trento, che ha riaperto i battenti a dicembre scorso dopo un passato da locale amato e frequentato da tutti i trentini. Ora a guidare il ristorante è Manuel Tait con i genitori Silvano e Fausta da anni nell’ambiente della ristorazione. L’obiettivo di questa simpatica famiglia trentina è quello di proporre una cucina tipica, genuina e di qualità. Sono molti i motivi per cui Maso Finisterre è sicuramente uno dei locali più interessanti in cui organizzare le cene di Natale aziendali, piuttosto che il pranzo natalizio

di famiglia, il cenone di San Silvestro o ancora battesimi, prime comunioni, ma anche meeting, grazie alla disponibilità di una piccola saletta da trenta persone. Il ristorante mette anche a disposizione una sala da 50 posti e una da 35. A metterci lo zampino, poi, c’è anche la magia del luogo: il maso si raggiunge oltrepassando tutto l’abitato di Vela e, dopo una stretta successiva alla chiesa, vedrete sulla vostra sinistra le indicazioni per il locale, che vi porteranno ad arrampicarvi per qualche centinaia di metri prima di raggiungere un’inaspettata 92

tmnovembre

FESTEGGIARE CON GUSTO E TRADIZIONE A MASO FINISTERRE I PIATTI TIPICI TRENTINI SI METTONO A DISPOSIZIONE NON SOLO PER GUSTOSI PRANZI O CENE, MA ANCHE PER LE FESTE NATALIZIE, BATTESIMI, COMUNIONI. E IL VENERDì C’è LA NOVITà DEL CARRELLO DEI BOLLITI, MENTRE LA DOMENICA SI FA LA MERENDA-CENA

oasi di pace bucolica, tra roseti ed alberi di melo, e un’incomparabile vista sulla città. Ma veniamo al menu. Pochi piatti, semplici, legati al territorio, dove a spopolare è il

tortel de patate con salumi e formaggi misti, ma non deludono nemmeno altre ricette tipiche praticamente introvabili come il tonco del pontesel, elaborati dalla signora

Da sinistra, lo chef Oleg con Manuel, Silvano e Fausta Tait

Fausta e dal giovane chef noneso Oleg. Non deludono nemmeno i dolci, salame di cioccolato e semifreddo agli amaretti da dieci e lode. Novità per l’inverno 2010 è il carrello dei bolliti, tutti i giovedì, mentre tutte le domeniche a partire dalle 16.30 c’è la merenda-cena, ovvero piatto unico composto da tortel de patate con salumi e formaggi, fagioli, cavolo cappuccio e pasta di lucanica ai ferri (16 ■ euro, vino escluso). MASO FINISTERRE Trento Loc. Vela Via S.S Csma e Damiano, 6 Tel. 0461.825752 Tel. 349.0840197 chiuso il lunedì Prenotazione obbligatoria Prezzo medio a pasto: 25 euro vino escluso www.masofinisterre.it masofinisterre@yahoo.it

informazione pubblicitaria

di Nicola Zeni


Emozioni e adrenalina sulle Dolomiti, Patrimonio naturale dell’UmanitĂ

Inverno in Trentino, un elegante vestito bianco


A

nche quest’anno, in vista dell’inverno, il Trentino ha in serbo per i propri ospiti un’offerta davvero completa. Chi ama lo sport sa che in questo territorio può trovare tutto ciò che serve per divertirsi in totale sicurezza, ovvero 800 chilometri di piste da sci mantenute in perfetta efficienza, impianti di risalita comodi e veloci, strutture per ristorarsi, durante la giornata o alla fine, quando il sole se ne va e i gatti delle nevi entrano in azione per “lucidare” le piste e preparare una nuova giornata di divertimento. Nel momento in cui si slacciano gli scarponi inizia un’altra vacanza, fatta di sapori genuini e di relax, la vacanza che scelgono anche quelli che sportivi non sono, e alle discese sulla neve preferiscono una passeggiata nella natura, oppure qualche ora in un centro wellness, fra massaggi e bagni taumaturgici. L’escursionismo in montagna è possibile anche d’inverno. Basta calzare le racchette da neve ed imboccare uno dei tanti sentieri presenti in Trentino. Non serve

lo skipass, non serve un’attrezzatura all’avanguardia, non serve una particolare preparazione fisica. Basta una coltre nevosa su una strada forestale in montagna o un sentiero fra i boschi per vivere la straordinaria esperienza della natura dolomitica colorata di bianco. Da non perdere i trekking snow shoes organizzati dalle guide alpine e le escursioni nelle notti di luna piena con cena in rifugio e fiaccolata, organizzati nelle principali zone turistiche. Coordinazione, agilità e destrezza sono invece i tre principi cardine del nordic walking, la più moderna interpretazione del fitness all’aperto, che di anno in anno coinvolge sempre più adepti. Attività che si può praticare in zone con neve battuta, oppure in quota nei pressi dei rifugi, con tanto di escursioni organizzate dalle guide alpine. Si cammina con appositi bastoncini, finendo per impegnare con naturalezza il 90% dei muscoli del corpo, riducendo nel contempo del 30% l’impegno fisico, ma consumando il 46% di calorie in più rispetto al jogging tradizionale.

LA MAGIA DEL NATALE AVVOLGE TUTTO IL TRENTINO Oltre che nelle storiche sedi di Trento, Rango, Arco, Levico e Rovereto ora le suggestive casette in legno approdano anche a Pergine Valsugana e Andalo con il loro carico di artigianato, prodotti tipici e specialità enogastronomiche, creando un’atmosfera unica

I

l Natale in Trentino vestirà un abito classico, si immergerà in una tradizione consolidata negli anni. A Trento, all’ombra delle storiche mura di Piazza Fiera, dal 20 novembre al 23 dicembre saranno oltre 70 le casette che daranno vita ad uno dei mercatini più famosi e frequentati di tutto l’arco alpino. Vi si trova dai tradizionali addobbi per il presepe e per l’albero fino agli oggetti dell’artigianato, dolci specialità culinarie e articoli per un regalo d’atmosfera. Spostandoci verso sud fino a Rovereto, epicentro di un

interscambio di culture, il Mercatino tornerà protagonista nelle vie del centro storico dal 27 novembre al 2 gennaio all’interno del «Natale dei popoli», dove si unirà l’arte artigiana del sud Italia a quella dei tipici addobbi natalizi del Nord Europa. Sulle rive del lago di Garda il Natale troverà invece dimora ad Arco, dove dal 19 novembre fino al 23 dicembre oltre una quarantina di casette ospiteranno il meglio dell’artigianato locale e nazionale. Tutto intorno canti e spettacoli faranno da cornice a questo evento, con la possibilità


Tante novità per gli appassionati dello sci A Pinzolo nasce una nuova pista, a Pejo si può raggiungere quota 3000 metri, mentre l’Altopiano di Folgaria e Lavarone è ora collegato al Veneto. Il Trentino offre la possibilità di intraprendere variegate discipline a contatto con la natura, dall’escursionismo con le ciaspole al nordic walking, dallo sci alpinismo al pattinaggio, sino allo sleddog ed all’arrampicata sulle pareti ghiacciate

Q

ualificare sempre più l’offerta rivolta a chi ama lo sci e sceglie il Trentino per praticare questo divertente sport. È la strada che il Trentino ha intrapreso da diversi anni, puntando con decisione sulla continua innovazione degli impianti all’insegna della tecnologia e del comfort. Le novità dell’inverno 2010-2011 riguardano il Trentino Orientale, ovvero Pinzolo, in Val Rendena, Pejo, in Val di Sole, e l’Altopiano di Folgaria, Lavarone e Luserna. Si tratta di interventi che qualificano e elevano sul piano tecnologico l’offerta esistente.

PINZOLO, LA NUOVA PISTA DOLOMITICA A dicembre 2010 Funivie Pinzolo SpA inaugura la nuova telecabina Tulot, che da quota 850 metri salirà fino alla Malga Cioca, a 1.600 metri di quota. L’impianto della Leitner, con cabine da 8 posti, portata oraria complessiva di circa 2.000 persone, tempo di percorrenza circa 7 minuti, servirà la nuova pista di rientro in paese, chiamata anch’essa Tulot, lunga circa 2,5 Km. PEJO 3000, UNA NUOVA FUNIVIA AD ALTA QUOTA La grande novità dell’inverno 2010-2011 di questa valle, laterale della Val di Sole, è la funivia con 2 cabine da 100 posti “Pejo 3000” (tempo di risalita 5 minuti circa), che conduce dalla località Tarlenta (metri 2000) sino ai 3000 metri di altitudine nel cuore del gruppo dell’Ortles - Cevedale. Un moderno e capiente impianto che sale sino in Valle della Mite, consentendo poi di tuffarsi in una meravigliosa ed emozionante discesa di 8 km sino a Peio Fonti. La nuova Funivia permetterà di ripristinare, con un tracciato sciistico ancora più lungo e di maggior dislivello, la mitica pista Val della Mite. FOLGARIA-LAVARONE-LUSERNA, QUATTRO NUOVE PISTE Nella ski area di Folgaria la stagione invernale 2010-11 inizia all’insegna delle novità. Si tratta delle tre nuove seggiovie quadriposto Malga Piovernetta - Malga Pioverna, Malga Piovernetta - Malga Plaut, Val delle Lanze - Costa d’Agra, a servizio di quattro nuove piste denominate Strafexpedition (azzurra), Bersaglieri (rossa), Ribes Rosso (rossa) e la Variante Ribes rosso (azzurra), fino a toccare i 1.820 metri di quota di Cima d’Agra.

di gustare presso il Casinò Municipale i piatti della tradizione trentina. Nel cuore del Bleggio invece sarà l’antico centro contadino di Rango, già premiato come «Borgo più bello d’Italia», ad accogliere i visitatori con il suo pittoresco intricarsi di antiche case rurali addossate le une alle altre e collegate da portici, androni e corti interne. Il Mercatino sarà aperto nelle giornate del 5, 6, 8, 12 e 19 dicembre, nelle Osterie del borgo si potranno gustare anche genuini piatti tipici, mentre fisarmoniche e zampogne riporteranno i visitatori nell’antico mondo contadino. Il Mercatino di Pergine Valsugana, dal 13 novembre al 24 dicembre, sarà legato a quello della vicina Levico Terme, dove dal 20 novembre al 6 gennaio si potrà compiere un viaggio alla scoperta della cultura popolare trentino-tirolese, sulle orme della più nobile tradizione asburgica. Salendo sull’Altopiano della Paganella, invece, si potrà scoprire il Mercatino di Andalo pronto ad aprire i battenti dal 3 al 24 dicembre.


In Trentino un inverno a tutto sport Dalle stelle dello sci alpino sul leggendario Canalone Miramonti ai fuoriclasse del fondo nelle tappe finali del Tour de Ski, passando per manifestazioni storiche come Marcialonga e Ciaspolada, oltre ai campioni dei motori che si presentano a Campiglio COPPA EUROPA DI SCI ALPINO E PARALLELO DI NATALE, MADONNA DI CAMPIGLIO 18 e 23 DICEMBRE 2010 Il leggendario Canalone Miramonti di Campiglio, che in 60 anni di gloriosa storia è stato teatro delle gesta dei migliori campioni dello sci alpino, ospiterà nel mese di dicembre due importanti manifestazioni. Sabato 18 dicembre sul tracciato della «3-Tre» andrà in scena lo slalom speciale di Coppa Europa, che vedrà al via i migliori giovani talenti dei pali stretti. INFO: www.campiglio.to – www. parallelodinatale.it CIASPOLADA 6 GENNAIO 2011, ALTA VAL DI NON È la manifestazione invernale con il maggiore numero di partecipanti in Italia. Puntuale con il tradizionale appuntamento della Befana, anche giovedì 6 gennaio la prestigiosa corsa attraverso i borghi dell’Alta Anaunia ospiterà i circa 6.000 atleti che ogni anno animano l’innevato e suggestivo percorso di 7 km. INFO: 0463 830180 – www.ciaspolada.it

TOUR DE SKI - COPPA DEL MONDO SCI FONDO 8-9 GENNAIO 2011, VAL DI FIEMME In attesa di ospitare nel 2013 i campionati del mondo di sci nordico per la terza volta in 22 anni, la Val di Fiemme si prepara alla due giorni dedicata al Tour de Ski, la prestigiosa manifestazione seconda per importanza soltanto a Olimpiadi e rassegna iridata.. INFO: 0462 352013 – www. valdifiemme2013.com WROOOM 10-15 GENNAIO 2011, MADONNA DI CAMPIGLIO Torna nella Perla delle Dolomiti di Brenta l’evento motoristico più atteso della stagione invernale, ovvero WrooomF1&MotoGp Press Ski Meeting. Dal 10 al 15 gennaio i campioni e le scuderie Ferrari F1 e Ducati MotoGp. INFO: www. campigliowrooom.com COPPA DEL MONDO DI ARRAMPICATA 15-16 GENNAIO 2011, VALLE DI DAONE A gennaio la Valle di Daone sarà ancora una volta la capitale mondiale dell’arrampicata su ghiaccio. Per il decimo anno consecutivo la suggestiva località dell’Alto Chiese ospita l’Ice Master, competizione inserita nella Coppa del Mondo delle specialità difficoltà e velocità.. INFO: 0465 674674 – www. daoneicemaster.it

TROFEO TOPOLINO DI SCI FONDO 23 GENNAIO 2011 - VAL DI FIEMME Il tracciato iridato di Lago di Tesero fa da sfondo alla più importante manifestazione invernale giovanile, una gara internazionale abbinata al più famoso dei personaggi di Walt Disney. INFO: 0462 230618 – www. trofeotopolino.it MARCIALONGA 30 GENNAIO 2011, FIEMME E FASSA La regina delle gran fondo, tornata da otto anni in tecnica classica, anche per l’edizione numero 38 si sdoppia. Oltre alla tradizionale sfida sulla distanza dei 70 km attraverso le valli di Fiemme e Fassa, da Moena a Cavalese, in programma domenica 30 gennaio e valida come prova del circuito internazionale delle gran fondo Fis Marathon Cup, gli organizzatori propongono anche una gara più breve. Si chiama «Marcialonga Light 45 km» con partenza da Moena e arrivo a Predazzo. Al sabato si rinnova inoltre l’appuntamento con la «Marcialonga Stars», manifestazione benefica riservata ai vip, e la «Minimarcialonga», la gara per i più piccoli, dai 6 ai 12 anni. INFO: 0462 501110 - www.marcialonga.it

SELLARONDA SKI MARATHON 18 FEBBRAIO 2011, VAL DI FASSA La Sellaronda Skimarathon, competizione di sci alpinismo nelle Dolomiti, giunge quest’anno alla sua 16ª edizione: si tratta di una gara in notturna di sci d’alpinismo per squadre composte da due persone, riservata, viste le caratteristiche tecniche, solamente a sciatori esperti in questa disciplina. La gara è anche valida quale prova della “Coppa delle Dolomiti”.. INFO: 0462 764111 – www.sellaronda.it TROFEO TOPOLINO DI SCI ALPINO 26-27 FEBBRAIO 2011 Marc Girardelli, Pernilla Wyberg, Sabina Panzanini, Benjamin Raich, Denise Karbon, Janica Kostelic e Lindsay Kildow sono soltanto alcuni esempi di nomi altisonanti presenti nell’albo d’oro di questa storica manifestazione giovanile, quest’anno giunta alla cinquantesima edizione. INFO: 0461 915200 – www.trofeotopolino.net



trentinomostre

L’energia di mauro larcher e di nebojsa

I

nediti sguardi all’orizzonte, cogliendo lo spirito delle montagne che circondano l’uomo. Questo l’intento che da anni muove Mauro

Larcher, artista noneso,

nonché arrampicatore e nuotatore nelle invernali fredde acque dei laghi del gruppo del Brenta. “Dove nasce il cielo. Quando il mondo delle ombre lascia il posto alle immagini solari” è il titolo che accompagna questa antologica, curata da Fiorenzo Degasperi e allestita nella splendida e suggestiva Casa de Gentili a Sanzeno (fino al 14 novembre). Quando il sole fa capolino dalle montagne che separano ad oriente la Val di Non dalla Val d’Adige – a seconda della stagione al Corno di Tres o dal Monte Roen –, i raggi si divertono a baciare, ad occidente, la cima di roccia bianca del Corno di Denno. Sembra quasi che dalla notte emerga una mano che depositi un sottile strato di polvere d’oro sulla vetta, lì dove la dura roccia incontra l’aria rarefatta. In quel preciso istante il mondo dell’alta Val di Tovel si separa nettamente, come se fosse figlio di un eremita manicheo o di un ben più antico asceta zoroastriano. La parte vicina

franco Chiarani a riva del garda

D

al 20 novembre all’8 dicembre l’artista arcense Franco Chiarani presenterà un’esposizione dei lavori degli ultimi cinque-sei anni alla Galleria “Craffonara” di Riva del Garda. Il titolo della mostra è “Gesti e sensazioni... per Andrea”, il nome del figlio recentemente scomparso in un’escursione alpinistica in Estremo Oriente. La mostra organizzata dal gruppo di artisti “Amici dell’arte” di cui Chiarani è uno dei componenti di punta sarà presentata da Renzo Francescotti, critico che si è già occupato di Chiarani includendolo nel suo libro “Bottega d’artista”, recentemente edito da Curcu & Genovese. Chiarani è uno dei più importanti pittori alto-gardesani. Il filone espressionista che ha percorso tutto il ‘900, e che ancora continua a coniugars, è quello a cui Chiarani si riconduce. Nel pieghevole che presenta la mostra Renzo Francescotti scrive: “L'artista arcense non concede nulla alla facili platee, al gusto accattivante. Iniziando una quarantina di anni fa con una pittura dal gusto tardo-impressionista ha via via scavato le forme, graffiato il segno rinunciato al colore. Da anni la sua pittura appare monocroma, virata sull’ocra o sul colore della sabbia…Guardate le sue coppie (uomo-donna): a volte sono vicine e non si guardano, si voltano ostentatamente le spalle. Ma altre volte si toccano, sembrano offrirsi sostegno. Allora la pittura di Chiarani si rivela profondamente umana,ha il volto segnato dalle rughe, dalle cicatrici della realtà. È quella di uno straordinario artista che nell’economia monacale del segno e del colore nella ricerca della verità ci aiuta ad alleggerire la pena del vivere.

al cielo, quella che per sua natura si affianca ad un Dio eterno ed onnipresente, s’illumina catapultando la dolomia in uno stato di trascendenza. La parte sotto la luce vive ancora nel torpore della notte e soltanto qualche raggio s’insinua tra gli abeti e i pini, facendosi largo per andare ad infrangersi su altre rocce, cercando di accarezzare le acque che in questa valle abbondano. Le acque dei rii, ancora gelati perché nelle braccia del generale inverno, quelle silenziose del lago di Tovel, coperte ancora da uno strato di neve che ne impreziosisce la leggendaria presenza. Sono questi i momenti e i territori in cui Mauro Larcher si trova completamente a suo agio. E’ qui che sa percepire 98

tmnovembre


trentinomostre l’attimo in cui la natura parla, talvolta canta, bisbigliando storie e leggende che noi, dietro la fisicità di rocce, legno, acqua, aria, possiamo soltanto cogliere e trattenere gelosamente. La tavolozza del suo caotico studio lo aiuta poi a ricostruire l’architettura del paesaggio. La mescolanza dei colori diventa timbro, cromia, segno. Ovvero sensazioni e sentimenti. Alla Galleria Arte Boccanera Contemporanea si inaugura sabato 13 novembre, ore 18, la personale, la prima

per la città di Trento, del giovane serbo Nebojsa

Despotovic – nato a Belgrado nel 1982 ma vive

e lavora a Venezia –, a cura di Daniele Capra e Luigi Meneghelli. Il titolo sotto cui racchiude le sue opere è “Velvet Glovwe”. Solitamente Nebojša dipinge sulle pagine stampate e talvolta stabilisce un dialogo tra le sue abili pennellate e la materia del testo e delle immagini sottostanti. In questo ciclo di lavori parte invece dal patrimonio fotografico individuale per riportare in superficie immagini, situazioni, odori ed atmosfere che sarebbero altrimenti rimaste sepolte per sempre. Le opere di Despotovic nascono da una caccia alle immagini a partire dai libri di storia, dalle vecchie foto, dai vecchi volumi di enciclopedie e testi scolastici trovati ai mercatini delle pulci. Sono porzioni di memoria personale abbandonate che finiscono nelle mani di uomini distanti nel tempo e nello spazio, senza che vi sia nulla in comune tra colui che guarda ed i soggetti raffigurati. Non sono mai icone ma, al contrario, identità precise, persone che hanno vissuto, combattuto, amato, sofferto. La distanza, la carta ingiallita, testimoniano l’usura del tempo e la perdita del loro valore. I bambini, le donne e gli uomini che Despotovic ritrae – dopo averli scovati e riesumati all’oblio – nelle pose che avevano assunto di fronte l’occhio del fotografo, ci raccontano di un mondo che non c’è più e che è ormai saldamente entrato nel mare magnum della storia, probabilmente senza che essi ne siano stati protagonisti o personaggi riconoscibili. Chiude il 29 gennaio.

Arco Fiere Rassegna dell’editoria gardesana “Pagine del Garda” Apertura: da domenica 7 novembre 2010 a lunedì 21 novembre 2011. Casinò Municipale - Mostra del libro e presentazione novità librarie. Mostre Heribert Ottersbach - Piazze Apertura: da sabato 11 settembre a domenica 14 novembre. Palazzo dei Panni - La pittura dell’autore mette in rilievo immagini che appaiono come inquadrature fotografiche fisse assolutamente stabili nella composizione, costruita quasi come una architettura. Info: 0464.583653 - 0464.573869 www.galleriacivinca-arco.it - galleriacivica@comune.arco.tn.it - museo@comune.rivadelgarda.tn.it. Mostre Piazze Apertura: da sabato 11 settembre a domenica 14 novembre. Palazzo dei Panni - Galleria civica G. Segantini. A cura di Giovanna Nicoletti. Heribert C. Ottersbach 000. Mostre Francesco Trentini Apertura: da lunedì 1 novembre 2010 a lunedì 28 febbraio 2011. Palazzo dei Panni - Realizzatore della statua dell’Arciduca Alberto d’Austria (Arco); vari monumenti ai caduti della prima guerra modiale a Calavino, Lasino, Ragoli, Breguzzo e Romarzollo. Info: 0464.583653 - 0464.573869 - www. galleriacivinca-arco.it - galleriacivica@comune.arco.tn.it - museo@ comune.rivadelgarda.tn.it. Mostre La grande guerra sull’Altissimo Apertura: da domenica 7 novembre 2010 a lunedì 21 novembre 2011. Casinò Municipale - Mostra fotografica. Mostre Vivere altrove Apertura: da domenica 7 novembre 2010 a lunedì 21 novembre 2011. Casinò Municipale - Storie di migranti nel Basso Sarca Trentino. Mostra multimediale. Mostre Paesaggi di guerra Apertura: da sabato 13 novembre 2010 a domenica 9 gennaio 2011. Spazio Casa Collini - La mostra, a cura del Museo Storico della Guerra di Rovereto e realizzata dal MAG in collaborazione con l’Associazione “Il Sommolago” presenta immagini del territorio attraversato dalla distruzione del primo conflitto mondiale e della successiva prima ricostruzione (documentazione fotografica di Arco e Valle di Ledro). Info: 0464.583653 - 0464.573869 www.galleriacivinca-arco.it - galleriacivica@comune.arco.tn.it - museo@comune.rivadelgarda.tn.it.

Mostre Paesaggi di guerra Apertura: da sabato 13 novembre 2010 a domenica 9 gennaio 2011. Galleria Civica G. Segantini - Spazio Casa Collini. Mostre Francesco Trentini Apertura: da venerdì 26 novembre 2010 a lunedì 28 febbraio 2011. Galleria Civica G. Segantini.

Borgo Valsugana Mostre attimi di danza irlandese Apertura: da mercoledì 3 a domenica 14 novembre. Spazio Klien - mostra fotografica. Da mart a sab: 10-12 e 16.19; dom 10-12.

Calliano Mercati mercatino delle pulci e delle cose antiche Ogni quarto sabato del mese. Piazza Italia e via A. Valentini. Dalle 7.30 alle 18.

Comano Terme Mostre ANNA MARIA TARGHER: Art ness Apertura: da mercoledì 26 maggio 2010 a domenica 16 gennaio 2011. Grand Hotel Terme - Con questa esposizione Annamaria Targher sembra indagare il nesso tra le strutture preposte a determinate azioni e la capacità d’interpretazione delle stesse da parte dell’arte, se non (più in generale) l’interesse normale e ascritto dell’arte per la vita dell’uomo, il suo svolgimento, i ritmi: veri e propri rituali. A cura di Hans Jörg Gruber. Dalle 15 alle 19. Info: Tel. 0465 701421 - info@ghtcomano.it - www.annamariatargher.it.

Drena Mostre Castello di Drena Mostra permanente. Mostra permanente di reperti archeologici.

Luserna Mostre antichi giocattoli delle Dolomiti Apertura: da lunedì 5 aprile a martedì 2 novembre. Centro Documentazione - Mostra annuale dedicata al tema dei giocattoli in legno delle vallate dolomitiche... Si tratta di un’esposizione incantevole che Vi condurrà in un affascinante viaggio tra i divertimenti dei bimbi di un tempo. Dalle 10 alle 12 e dalle 14.30 alle 17.30. Chiuso il lunedì. Per info: luserna@tin.it - www. lusern.it - Tel. 0464-789638.

99

tmnovembre


trentinomostre Nago Mostre Il cappello alpino dell’Alto Garda Apertura: da domenica 14 a domenica 28 novembre. Forte Superiore.

Pergine Valsugana Mostre Carlo Ciussi: Quadratura del cerchio Apertura: da sabato 17 aprile a domenica 7 novembre. Castel Pergine - Mostra di sculture. Mar/ Dom dalle 10 alle 22. Lun dalle 17 alle 22. Info: Tel. 0461 531158 - www.castelpergine.it - verena@ castelpergine.it. Mostre TULLIA FONTANA “LULA” Apertura: da domenica 21 a domenica 28 novembre. Sala Maier di Pergine - Mostra della pittrice di Borgo Valsugana. La mostra sarà presentata dallo storico dell’arte storico Renzo Francescotti che a “Lula” ha dedicato una monografia e l’ha inclusa nel suo libro “Bottega d’artista”.

Piedicastello Mostre STORICAMENTE ABC Mostra permanente. Galleria di Piedicastello - Le Gallerie di Piedicastello riaprono al pubblico con un percorso espositivo attraverso il quale si racconta la storia del Trentino e delle sue comunità con linguaggi diversi e originali. Dalle 9 alle 18. Chiuso il lunedì. Info: Tel. 0461230482 - www.museostorico.tn.it.

Riva del Garda Fiere mobility Apertura: da sabato 6 a domenica 7 novembre. Quartiere fieristico I Salone sulla mobilità sostenibile. Dalle 9 alle 18.30. www.exporivagrandprix.it. Mostre Storia: il lago, gli uomini, i tempi Apertura: da sabato 27 marzo a lunedì 1 novembre. Museo La Rocca - Testimonianze figurative tra il XIV e il XIX secolo - Archeologia dell’Alto Garda. Info: Tel. 0464.554444 - info@gardatrentino. it - www.gardatrentino.it. Mostre Testimonianze figurative tra il XIV e il XIX secolo Apertura: fino a lunedì 1 novembre. Museo La Rocca - Archeologia dell’Alto Garda - Storia: il lago, gli uomini, i tempi. Alle 21. Info: Tel. 0464 554444 - info@gardatrentino.it - www.gardatrentino.it.

100

tmnovembre

Mostre Percorrendo i Forti dell’Alto Garda Apertura: da venerdì 25 giugno a venerdì 31 dicembre. MAG Progetto Museo dell’Alto Garda. Info: Tel. 0464 554444 - info@gardatrentino. it - www.gardatrentino.it. Mostre La vie delle anime Apertura: da venerdì 9 luglio a lunedì 1 novembre. Museo - Attraverso la rappresantazione dei reperti di due importanti aree cimiteriali in loc. Baltera e S. Cassiano e databili fra il I e il IV sec. d.C. si propone al visitatore il tema della morte e il diverso atteggiamento dell’uomo antico di fronte ad essa. Info: 0464.583653 - 0464.573869 www.galleriacivinca-arco.it - galleriacivica@comune.arco.tn.it - museo@comune.rivadelgarda.tn.it. Mostre Zegadlo Apertura: da sabato 23 ottobre a domenica 14 novembre. Galleria Civica Craffonara - Mostra opere Zegadlo e omaggio a Pietro Ghizzardi. Mostre Paesaggi di guerra Apertura: da sabato 13 novembre 2010 a domenica 9 gennaio 2011. Museo - La mostra, a cura del Museo Storico della Guerra di Rovereto e realizzata dal MAG in collaborazione con l’Associazione “Il Sommolago” presenta immagini del territorio attraversato dalla distruzione del primo conflitto mondiale e della successiva prima ricostruzione (documentazione fotografica di Arco e Valle di Ledro). Info: 0464.583653 - 0464.573869 www.galleriacivinca-arco.it - galleriacivica@comune.arco.tn.it - museo@comune.rivadelgarda.tn.it. Mostre Mostra fotografica Apertura: da sabato 13 novembre 2010 a domenica 9 gennaio 2011. Museo La Rocca - Paesaggi di guerra. Mostre Renzo Gandini Apertura: da sabato 20 novembre a mercoledì 8 dicembre. Galleria Civica Craffonara - Opere personali e di Renzo Gandini. Mostre Farnco Chiarani Apertura: da sabato 20 novembre a mercoledì 8 dicembre. Galleria Craffonara - Il titolo della mostra è “Gesti e sensazioni.. per Andrea”, il nome del figlio recentemente scomparso in un’escursione alpinistica in Estremo Oriente. La mostra sarà presentata da Renzo Francescotti, critico che si è già occupato di Chiarani includendolo nel suo libro “Bottega d’artista.

PERGINE per TULLIA FONTANA “LULA”

A

lla Sala Maier di Pergine, da domenica 21 novembre a sabato 28, avrà luogo la mostra di pittura di Tullia Fontana “Lula”. Pittrice di Borgo Valsugana - sorella di Nerio, pittore,scultore e fotografo e zia di Oscar “Dido” pittore e fotografo - Tullia, laureata all’Accademia di Belle Arti di Venezia è una delle più interessanti artiste trentine, nota anche per le sue icone classiche e “contaminate”. La mostra sarà presentata dallo storico dell’arte storico Renzo Francescotti che a “Lula” ha dedicato una monografia e l’ha inclusa nel suo libro “Bottega d’artista”, scrivendo di lei: “Anche se a guardare la pittura dei suoi ultimi anni non si sospetterebbe, la Fontana è stata inizialmente suggestionata dall’espressionismo. In seguito ha guardato soprattutto a Matisse, e la sua inconfondibile linea che “Lula” ha maturato è la stessa, sinuosa e carica d’energia, che contraddistingue il grande maestro francese”. Nella sua mostra perginse Tullia Fontana , rinunciando alle sue figure di donne che si ispirano modernamente alle icone orientali, esporrà fiori e paesaggi. I suoi sono grandi fiori barocchi e carnosi che occupano tutta la tela, ingigantendo le proporzioni reali, assumendo quasi forme surreali. I paesaggi sono immersi in un’aura metafisica, con grandi lune irreali che divengono protagoniste dei paesaggi. Rovereto Mostre Casa Depero Apertura: da sabato 17 gennaio 2009 a venerdì 31 dicembre 2010. Via Portici 38. Casa d’Arte Futurista Depero, il primo e unico museo futurista d’Italia, nato da una originalissima visione di Fortunato Depero negli anni Cinquanta del ‘900. Mostra permanente. Mart/ Dom 10-18. Lunedì chiuso. Info: 800-397760 / 0464-431813. Mostre OPERE DI FORTUNATO DEPERO Mostra permanente. Mart - Rovereto, Corso Bettini, 43. Dalle 10 alle 18. Chiuso il lunedì. Info: Tel. 0464 438887. Mostre LE COLLEZIONI. DAL DATO AL PENSATO Mostra permanente. MUSEO CIVICO, Borgo Santa Caterina. Dalle

9 alle 12 e dalle 15 alle 18. Lunedì chiuso. Info: Tel. 0464-439055. Mostre l’ora blu Apertura: da venerdì 19 marzo a venerdì 31 dicembre. MUSEO CIVICO, Borgo Santa Caterina - Il racconto degli insetti, mostra temporanea. Dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18. Lunedì chiuso. Info: Tel. 0464-439055. Mostre Tendenze e controtendenze Apertura: fino a venerdì 31 dicembre. Mart - ll nuovo allestimento della Collezione Permanente del Mart, curato da Gabriella Belli e visibile a partire dal 20 aprile 2010, riprende idealmente le mosse dal precedente percorso in titolato “Aniconica. Astrazione, segno, gesto e materia dagli anni Cinquanta ad oggi”, e si spinge fino alle ricerche più attuali della


trentinomostre

Mostre Tòs - Reliquie a colori Apertura: da lunedì 18 ottobre a sabato 6 novembre. Biblioteca Civica: mostra a cura di Duccio Dogheria. Prima mostra di Tos, eppure non siamo di fronte a un giovane, imberbe artista: si pensi che le sue prime opere risalgono alla metà degli anni Sessanta. Lun-sab 9-22, dom 9-13. Mostre Fiume: la promessa di una rivoluzione Apertura: da domenica 21 novembre a venerdì 31 dicembre. Museo Storico Italiano della Guerra. Da mart a dom: 10-18. Chiuso festivi. Info: 0464 438100.

Sanzeno Mostre Mauro Larcher Apertura: fino a domenica 14 novembre. Casa de Gentili - “Dove nasce il cielo. Quando il mondo delle ombre lascia il posto alle immagini solari” è il titolo che accompagna questa antologica, curata da Fiorenzo Degasperi.

Trento Fiere Fa’ la cosa giusta! Apertura: da sabato 30 ottobre a lunedì 1 novembre. Padiglioni Trento Fiere, via Briamasco. 6a edizione della Fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili che proporrà anche quest’anno le soluzioni per tutte le famiglie e i consumatori che prendono in considerazione le conseguenze ambientali e sociali dei loro acquisti. Negli stand si potranno trovare prodotti biologici, stand gastronomici, offerte e prodotti di associazioni del terzo settore e informazioni su come ridurre l’impatto ambientale del proprio stile di vita. Ven: 14.30-18.30, Sab e dom: 9-19. Info: tel. 0461.261644. Fiere Bollicine su Trento Apertura: da giovedì 25 novembre a lunedì 13 dicembre. Palazzo Roccabruna - Incontri e suggestioni con sua eccellenza il Trentodoc. Tre settimane di degustazioni, approfondimenti, abbinamenti in compagnia del Trentodoc. Ore 18. Tel: 0461 887101. Mercati mercatino dei gaudenti Apertura: fino a venerdì 31 dicembre. Ogni secondo sabato del mese. Piazza Garzetti. Mercatino che propone oggetti usati, bigiotteria, libri e fumetti, collezionismo, artigianato hobbistico, creazioni artistiche, chincaglieria,

curiosità.. Dalle 8 alle 17. Info: Tel. 800.017615. Mostre Icone russe Ogni secondo venerdì del mese. Cappella ecumenica di via Alfieri 13. Organizza il Gruppo “Amici di Padre Nilo”, costituitosi in ricordo di don Ezio Cadonna, spentosi a Trento nel 1997 dopo un’esistenza al servizio del dialogo ecumenico tra le chiese d’oriente e d’occidente, anche attraverso l’iconografia. Orario: 15-19, ingresso libero. Info: tel. 0461-891320. Mostre elmo ambrosi 1910 1992 Apertura: fino a sabato 13 novembre. Galleria Fogolino, via S.S. Trinità 30 - “L’arte nel disegno”. Orario: 10-12 e 16-19; lun mattina e festivi chiuso. Mostre Sulle ali dorate Mostra permanente. Castello del Buonconsiglio - Capolavori dalla collezione di scultura lignea del Castello del Buonconsiglio. Dalle 9.30 alle 17. Chiuso il lunedì. Info: Tel. 0461-492840/233770 www.buonconsiglio.it. Mostre maestri trentini tra ‘800 e ‘900 Mostra permanente. Palazzo delle Albere - Collezione permanente del XIX secolo - Il Mart di Trento presenta la collezione permanente con le opere dell’Ottocento e inizio Novecento. Dalle 10 alle 18. Chiuso il lunedì. Info: Tel. 0461/234860 - 800/397760 - www. mart.trento.it. Mostre Sezione archeologica e Lapidario Mostra permanente. Castello del Buonconsiglio - La sezione delle collezioni della preistoria, romanità e Alto Medioevo e il lapidario con le iscrizioni romane. Dalle 9.30 alle 17. Chiuso il lunedì. Info: Tel. 0461-492840/233770 - www. buonconsiglio.it.

ristorante hotel

EVEREST Fam. Sembenotti

Ritorna il baccalà...

scena contemporanea internazionale, presentando una serie di opere di recente acquisizione. Mar/Dom dalle 10 alle 18. Ven dalle 10 alle 21. Lunedì chiuso. Info: www.mart.trento.it.

Trento Corso Alpini, 14 www.hoteleverest.it

Da Novembre tutti i giorni, su richiesta, potrete gustare i nostri piatti a base di baccalà.

Venite a provare Vi aspettiamo! Prenotazioni allo 0461-825300

Piatti speciali per i nostri amici celiaci

Mostre da hayez a boccioni Mostra permanente. MartTrento, Palazzo delle Albere - “Collezione permanente del XIX secolo”.Dalle 10 alle 18. Chiuso il lunedì. Info: Tel. 0461.234860. Mostre florenzo galaverna Mostra permanente. Atelier d’arte “La Nicchia”, via Manci 67. Mostre VELIVOLI STORICI Mostra permanente. Museo dell’Aeronautica Gianni Caproni - Prestigiosa collezione permanente di 23 velivoli storici, nove dei quali unici al mondo. Dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18. Chiuso il lunedì. Info: Tel. 0461-270311 - www.mtsn.tn.it.

101

tmnovembre


www.sommadossigiorgio.it

REALIZZAZIONE REALIZZAZIONE E MANUTENZIONE E MANUTENZIONE GIARDINI VERDE PUBBLICO REALIZZAZIONE IMPIANTI IRRIGAZIONE CENTRALIZZATI

DISBOSCAMENTO E POTATURA

IDROSEMINA

I nostri interventi spaziano dal piccolo giardino privato al grande parco pubblico. I sopraluoghi, i consigli e gli eventuali preventivi di spesa sono gratuiti.

SARCHE (TN) - Via del Leccio, 1 Tel./Fax 0461 563127 - cell. 339 2920221 giorgio.sommadossi@alice.it

SOMMADOSSI GIORGIO


trentinomostre Mostre TRIDENTVM. LA CITTÀ SOTTERRANEA Mostra permanente. Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas Piazza C. Battisti. Nel sottosuolo del centro storico di Trento vive l’antica Tridentum romana. Con visione in 3D del video multimediale “Dentro Trento”, viaggio tridimensionale a ritroso nel tempo. Dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 17.30. Chiuso il lunedì. Info: Tel. 0461 230171 - www.trentinocultura.net/archeologia.asp. Mostre collezioni permanenti Mostra permanente. Museo Diocesano Tridentino - Palazzo Pretorio - Le collezioni permanenti sono state riallestite con alcune interessanti variazioni al tradizionale percorso espositivo e arricchite con l’opera il “Sacrificio di Gedeone” di Francesco Fontebasso (Venezia 1707 - 1769). Il dipinto trafugato nel 1978 dalla Chiesa dei Santi Pietro e Andrea di Povo e ritrovato solamente nel 1995, è entrato ora a far parte delle raccolte del Museo Diocesano Tridentino. Dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18. Info: Tel. 0461-234419 - press.diocesanotridentino@gmail.com. Mostre L’avventura del vetro Apertura: da sabato 26 giugno a domenica 7 novembre. Castello del Buonconsiglio - dal Rinascimento al Novecento tra Venezia e mondi lontani - Capolavori rinascimentali dai musei veneziani, un carico di perle e vetri cinquecenteschi recuperati nei fondali marini croati, affascinanti collane di perle vitree destinate al mercato africano, ed ancora il flauto in vetro di Napoleone,sono solo alcuni dei magnifici oggetti che si potranno ammirare in mostra. Info: Tel. 0461 492803 - press@buonconsiglio.it - www.buonconsiglio.it. Mostre Remo Wolf Apertura: da sabato 3 luglio a lunedì 8 novembre. Museo Diocesano Tridentino, Piazza Duomo 18 - mostra “La mia arte io la chiamo mestiere”. A poco più di un anno dalla morte, il Museo Diocesano Tridentino, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Trento, dedica all’artista (1912 - 2009) una grande mostra intesa a ricostruire quel percorso umano e artistico che lo ha visto tra i maggiori protagonisti dell’arte incisoria del secolo scorso. Dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18. Chiuso il martedì, il 15/8 e l’1/11. Info: Tel. 0461/234419 museodiocesano@iol.it - www. museodiocesanotridentino.it.

Mostre Paolo Tomio Morfologie luminose Apertura: da sabato 2 ottobre 2010 a martedì 11 gennaio 2011. Grand Hotel Trento, Via alfieri 1: La ricerca di Paolo Tomio sviluppa le potenzialità delle tecnologie digitali per elaborare opere caratterizzate da forme derivanti dalla geometria. In Morfogenesi luminose le forme astratte che crescono nello spazio, spesso lo debordano, in modo spontaneo e imprevedibile. Mostre Gustav Metzger. Decades 1959-2009 Apertura: da venerdì 8 ottobre 2010 a domenica 16 gennaio 2011. Fondazione Galleria Civica - Per la prima volta in Italia, la più ampia mostra personale mai realizzata dedicata ai cinquant’anni di attività di Gustav Metzger (Norimberga, Germania 1926). Una serie di opere, selezionate dall’artista per gli spazi della Fondazione, ripercorrerà le tappe salienti della sua ricerca, attraverso i temi e le metodologie del suo fare arte, dal 1959 a oggi. Ingresso gratuito. Mart - dom 10-17, lun chiuso. Tel: 0461 985511. Mostre Salvo - Universo a colori Apertura: da giovedì 14 ottobre a sabato 4 dicembre. Studio d’arte Raffaelli: una trentina di lavori, tra dipinti ad olio su tela e su carta. Sono le sue opere consuete, fatte di una figurazione cromaticamente esplosiva, di un segno forte ed evidente.. Mostre A 620 METRI DA CASA MIA SLOI, TRENT’ANNI DOPO Apertura: fino a martedì 30 novembre. Gallerie di Piedicastello - Un percorso per immagini all’interno della fabbrica abbandonata ex SLOI. Uno sguardo sugli aspetti perlopiù sconosciuti anche alle persone che vivono e lavorano vicino a queste rovine nel cuore di Trento. Ingresso libero. Dalle 9 alle 18. Tel. 0461 264660.

Sala per banchetti e cerimonie Trento c/o Aeroporto “G. Caproni” tel. 0461/944999 tendenze artistiche della penisola, dagli anni ‘60 fino a oggi. Orari: 10-12.30 / 16-19.30; Lun mattina chiuso. Info: 0461/090223 - www.galleriailcastello.it - galleriailcastello@gmail.com. Mostre Anni Dieci Apertura: da sabato 30 ottobre a sabato 4 dicembre. Galleria d’arte Il Cenacolo, via Gorizia - Nuove generazioni: collettiva di un gruppo di 11 artisti non ancora 30enni, costituitosi attorno all’effervescente polo artistico e culturale milanese costituito dalla storica Galleria d’arte “ Studio Cannaviello”. Mostre Neboj?a Despotovi? Velvet Glove Apertura: da sabato 13 novembre 2010 a sabato 29 gennaio 2011. Arte Boccanera Contemporanea - Personale di Neboj?a Despotovi? “Velvet Glove”, prima mostra del giovane artista serbo nei propri spazi. Mart- sab 11-13 / 16-19; dom, lunedi e festivi su appuntamento. T/F 0461 984206 - cell. 340 5747013 - arteboccanera@gmail.com - www. arteboccanera.com. Mostre Inaugurazione XX Rassegna internazionale di Satira Apertura: da sabato 13 a martedì 30 novembre. Studio d’Arte Andromeda in via Malpaga, 17. Orario 17-19.30, domeniche escluse.

Val di Sella Mostre Mushrooms Cloud Apertura: da domenica 27 giugno 2010 a lunedì 21 marzo 2011. Malga Costa. Dalle 10 alle 18.

Vigo di Ton Mostre CASTEL THUN Apertura: fino a domenica 7 novembre. Castel Thun - Emblema degli antichi fasti di una delle più potenti e ricche casate trentine, quella dei Tono, Castel Thun domina ancor oggi, incontrastato per bellezza e importanza, su tutte le altre residenze castellane della Val di Non. Mar/Dom dalle 10 alle 18. Info: Tel. 0461.233770 - 0461.657816 - www.buonconsiglio.it/index.php/it/Castel-Thun. Mostre L’avventura del vetro Apertura: da sabato 26 giugno a domenica 7 novembre. Castel Thun - dal Rinascimento al Novecento tra Venezia e mondi lontani - Capolavori rinascimentali dai musei veneziani, un carico di perle e vetri cinquecenteschi recuperati nei fondali marini croati, affascinanti collane di perle vitree destinate al mercato africano, ed ancora il flauto in vetro di Napoleone,sono solo alcuni dei magnifici oggetti che si potranno ammirare in mostra. Info: Tel. 0461 492803 - press@buonconsiglio.it - www.buonconsiglio.it.

Mostre Anni dieci Apertura: da venerdì 22 ottobre a sabato 4 dicembre. Galleria d’arte Il Cenacolo- via Gorizia,11: nuovo movimento artistico formato da undici giovani artisti ( tutti ventenni) nato a Milano ed in rapidisssima evoluzione; la mostra precede di una settimana la importante presentazione presso il Ministero della Cultura di Sofia. Tel: 0461 934017. Mostre PERCORSI ITALIANI: dagli anni ‘60 a oggi Apertura: da sabato 23 ottobre a giovedì 25 novembre. Galleria Il Castello, Via degli Orbi 25 - I grandi nomi della pittura proposti in questa mostra consentono al visitatore di ripercorrere le maggiori

Sala riunioni - Sala Banchetti TRENTO Via Pomeranos, 2 Loc. Mattarello Tel. 0461/944545 www.adigehotel.it

103

tmnovembre


trentinoappuntamenti

c’è Solo l’imbarazzo della scelta

T

eatro, teatro e ancora teatro. Con la prima neve in Trentino è arrivata anche la voglia incontrollabile di assistere alle rappresentazioni teatrali. Centro Servizi

Culturali S. Chiara, Coordinamento teatrale e Stagione di Rovereto: non c'è che l'imbarazzo della scelta. A Trento, si va da Pirandello a Moliere. Ma un cenno particolare lo merita il dramma "Avevo un bel pallone rosso" di

Angela Dematté, autrice e interprete di questa piece ispirata alla vita di Mara Cagol, la compagna di Renato Curcio, tragica eroina della stagione brigatistica. Ad

affiancarla sul palco, Andrea

Castelli, atteso ad una

nuova prova drammatica. Ornella Muti, Pino Quartullo ed Emilio Bonucci saranno gli interpreti de “L'ebreo” di Gianni Clementi, primo spettacolo della stagione di Rovereto in scena il 9 e 10 novembre. Sabato 13 novembre al Teatro

Valle dei Laghi Ottavia Piccolo va in scena con lo

talenti trentini: Angela Demattè

N

asce a Trento. Dopo il diploma scientifico si trasferisce a Milano dove per alcuni anni si occupa di teatro ragazzi lavorando come attrice-clown per il Teatro D´Artificio di Milano e il Teatro Telaio di Brescia. Frequenta il corso “Anabasi” tenuto presso il CRT di Milano da Silvio Castiglioni. A Palermo partecipa allo spettacolo “Le vie per Roncisvalle” in qualitá di narratrice, diretta da Mimmo Cuticchio. Si laurea in Lettere Moderne con una tesi sull'attrice Lucilla Morlacchi, per lei fondamentale maestra. Si diploma nel settembre 2005 presso l´Accademia dei Filodrammatici di Milano. Nell´estate 2005, al Teatro dei Filodrammatici di Milano partecipa alla prima nazionale di “Esperimento con pompa pneumatica” di Shelagh Stephenson per la regia di Peter Clough. Interpreta Andromaca nelle “Troiane” presso il Teatro greco di Siracusa. E’ attrice e cantante nello spettacolo “Gian Burrasca, il Musical” e in “Fame”. Con la Compagnia Cantiere Centrale, a giugno 2007 vince la Borsa di Lavoro Alfonso Marietti con lo spettacolo “Mela” di Dacia Maraini. Con la stessa compagnia ad ottobre interpreta Teresa ne “La Bottega dell’Orefice” di Karol Wojtyla. Porta in scena il monologo “Etty Hillesum, cercando un tetto a Dio”, riduzione di Marina Corradi da diario e lettere della Hillesum, per la regia di Andrea Chiodi. Nel 2009 vince il Premio Riccione con "Avevo un bel pallone rosso".

spettacolo che racconta Anna Politkovskaja. Ma nel cartellone

novembre e The Donny McCaslin Quartet with Uri Caine il

c'è spazio anche per i The

giorno 13 per una grande edizione 2010.

Bastard Sons Of Dioniso, il giorno 20. Ma per la musica,

irrompe nella tranquilla realtà Trentina il ciclone Litfiba.

Nel frattempo, pur essendo ancora in novembre, già si comincia a respirare l'aria di Natale. Verso la fine del mese

Il 24 novembre, al Palasport di Trento, grande concerto

aprono i battenti tutti più importanti Mercatini della

dunque con i riuniti e affiatati Piero Pelù e Ghigo Renzulli,

provincia: da Trento e Rovereto, da Levico a Caldonazzo.

attesi da migliaia di fans nuovi e di vecchia data. Per chi

Senza contare la novità PerzenLand - La Valle

predilige un genere più tranquillo, segnaliamo l'esibizione

Incantata, in programma a Pergine Valsugana.

di Malika

Ayane, cantanta dalla suadente voce,

passata alla notorietà grazie al gettonatissimo singolo "Come foglie". La cantante milanese in concerto a Trento Giovedì 25 novembre al Teatro Auditorium, per il "grovigli" tour 2010. Per Itinerari 104

tmnovembre

Jazz, Maria Pia De Vito il 5

Infine, L’appuntamento di questo mese con la stagione della danza in scena al teatro Sociale di Trento,

vedrà protagonista la compagnia cinese Beijing Contemporary Dance Theater, martedì 9 novembre al Teatro Sociale.


trentinoappuntamenti 2 martedì Cultura Fili d’oro Trento. Il Gioco degli Specchi, Associazione culturale e di promozione sociale, Via S. Pio X, 48 - Il tema che si vuole mettere in rilievo sono i legami che le persone che migrano stabiliscono tra la realtà d’origine e quella di arrivo e la vera ricchezza che può scaturire da questi incontri, sia sul piano culturale sia su quello strettamente economico. Dal 2 al 6 novembre. Tel. 0461 916251 - fax 0461 397472 - info@ilgiocodeglispecchi. org - www.ilgiocodeglispecchi.org.

3 mercoledì Cultura Fili d’oro Trento. Il Gioco degli Specchi, Associazione culturale e di promozione sociale, Via S. Pio X, 48 - Il tema che si vuole mettere in rilievo sono i legami che le persone che migrano stabiliscono tra la realtà d’origine e quella di arrivo e la vera ricchezza che può scaturire da questi incontri, sia sul piano culturale sia su quello strettamente economico. Dal 2 al 6 novembre. Tel. 0461 916251 - fax 0461 397472 - info@ilgiocodeglispecchi. org - www.ilgiocodeglispecchi.org. Musica «Orchestra Haydn» Trento. Alle 20.30. Auditorium - Daniele Giorgi Dir.; Gianni Olivieri Oboe. Info: Num. Verde 800.086890 - www.haydn.it. Musica «Orchestra Haydn» Trento. Ore 20.30. Auditorium Daniele Giorgi, direttore; Gianni Olivieri, oboe. Tel. 0471 975031; e-mail: info@haydn.it.

4 giovedì Cultura Fili d’oro Trento. Il Gioco degli Specchi, Associazione culturale e di promozione sociale, Via S. Pio X, 48 - Il tema che si vuole mettere in rilievo sono i legami che le persone che migrano stabiliscono tra la realtà d’origine e quella di arrivo e la vera ricchezza che può scaturire da questi incontri, sia sul piano culturale sia su quello strettamente economico. Dal 2 al 6 novembre. Tel. 0461 916251 - fax 0461 397472 - info@ilgiocodeglispecchi. org - www.ilgiocodeglispecchi.org. Cultura personaggi che hanno dato lustro al trentino Trento. Ore 17. Associazione Culturale Antonio Rosmini, via Dordi 8 - Prof. Giovanni Gozzer, uomo di cultura e zaione. Relatore Prof. G. Colnagelo. Tel: 0461 239994 www. associazionerosminitrento.it.

Enogastronomia I giovedì dell’enoteca Trento. Ore 18. Palazzo Roccabruna - I colori del vino rosso. Sfumature in evoluzione. Tel: 0461 887101. Musica Michail Lifits Trento. Alle 20.45. Sala Filarmonica - Stagione 2010 - Michail Lifits, pianoforte - F. Schubert Sonata in Sol magg. D 894 op. 78 - F. Schubert/F. Liszt Auf dem Wasser zu singen; Der Müller und der Bach - F. Liszt Sonata in si min. Info: Tel. 0461 985244 - info@filarmonicatrento-it. Teatro non si sa come Trento. Ore 20.30. Auditorium Spettacolo da Luigi Pirandello, di Nicola Fano e Sebastiano Lo Monaco, con Pier Luigi Misasi, Barbara Begala, Giuseppe Cantore. Info: 0461/213834 .

5 venerdì Cultura Presentazione libro Arco. Ore 20.30. Biblioteca del Benessere, Palazzo dei Panni - “Nati per essere felici non per soffrire” di Claudia Rainville, a cura di Yvan Herin. Cultura Conferenza Ronzone. Ore 20.30. Conferenze dei Musei “Le radici e il tempo” “Tristi montagne, guida ai malesseri alpini”, relatore il sociologo Christian Arnoldi. Musica itinerari jazz Rovereto. Ore 21. Auditorium Fausto Melotti, Corso Bettini 43 Maria Pia De Vito «mind the gap». Teatro non si sa come Trento. Ore 20.30. Auditorium Spettacolo da Luigi Pirandello, di Nicola Fano e Sebastiano Lo Monaco, con Pier Luigi Misasi, Barbara Begala, Giuseppe Cantore. Info: 0461/213834 . Teatro En ziro per la Val de Non Cles. Ore 21. Sala Oratorio - Spettacolo tratto dal poemetto di Marco Benvenuti, proiezioni di immagini della Val di Non con canti popolari presentati dal Coro Parrocchiale S. Maria Assunta di Tassullo.

6 sabato Cultura io scrivo, tu scrivi Borgo Valsugana. Incontro e trekking letterario con Davide Longo, docente della scuola Holden e autore de “L’uomo verticale” e “Il mangiatore di pietre”. Riflessioni e ispirazioni seguendo il percorso ArteNatura di Arte Sella. Cell: 348 3535504 mail: stefano.bellumat@ gmail.com.

Cultura Fili d’oro Trento. Il Gioco degli Specchi, Associazione culturale e di promozione sociale, Via S. Pio X, 48 - Il tema che si vuole mettere in rilievo sono i legami che le persone che migrano stabiliscono tra la realtà d’origine e quella di arrivo e la vera ricchezza che può scaturire da questi incontri, sia sul piano culturale sia su quello strettamente economico. Dal 2 al 6 novembre. Tel. 0461 916251 - fax 0461 397472 - info@ilgiocodeglispecchi. org - www.ilgiocodeglispecchi.org. Danza spettacolo di danza irlandese Borgo Valsugana. Ore 20.30. Spazio Klien - Spettacolo con i Fairy Ring. Enogastronomia il sabato col produttore Trento. Ore 18. Palazzo Roccabruna - “Le patate: gustose protagoniste della cucina”. In collaborazione con Co.P.A.G. Tel: 0461 887101. Esposizione mobility Riva del Garda. Dalle 9 alle 18.30. Quartiere fieristico, Sala Lago di Garda - I Salone sulla mobilità sostenibile: Tavola Rotonda “Lago di Garda tra turismo e domanda di mobilità: alla ricerca di un possibile equilibrio”. Alle 11. www.exporivagrandprix.it. Musica Ethereal Wilderness LevicoTerme. Palalevico - Show di metal melodico orchestrale (metal sinfonico) dai contorni davvero inediti per l’Italia. Progetto musicale al quale hanno lavorato gli Ethereal Wilderness insieme a trenta musicisti trentini under 20. Per i più piccoli DAL POLLAIO ALLE STELLE Trento. Ore 15.30 e 17.30. Teatro San Marco - Anch’io a teatro con mamma e papà: Spettacolo di animazione di pupazzi, ombre e musica, con Barbara Frizzi e Giovanna Palmieri, testo e regia Paola Ruffo. Info: 0461/213834 . Per i più piccoli Il volo delle rondini Cles. Ore 16. Cinema teatro Parrocchiale - Rappresentazione che rietra nella rassegna “A teatro con mamma e papà”. Teatro BENIAMINO CIOPETA APALTATOR Pergine. Ore 20.30. Teatro Oratorio - Spettacolo di Artemio Giovagnoni, traduzione, adattamento e regia di Carlo Giacomoni. Filo “Concordia ‘74” di Povo. Info: 0461 237352 - info@cofas.it www.cofas.it.

Teatro GEMELLAGGIO CO LA LUGANEGA Telve Valsugana. Ore 20.45. Teatro Parrocchiale - Spettacolo di Loredana Cont. Associazione Teatrale “Dolomiti” di S. Lorenzo in Banale. Info: 0461 237352 - info@ cofas.it - www.cofas.it. Teatro “VIN DE SAMBUC” Civezzano. Ore 20.45. Teatro Comunale “Luigi Pirandello” - di J. Kesserling. Adattamento di dialetto trentino di Lina Lisciotto, Compagnia Teatrale “Strapaes” di S. Giacomo di Laives. Info: 0461 237352 - info@cofas.it - www.cofas.it. Teatro SE IL TEMPO FOSSE UN GAMBERO Zivignago. Ore 20.45. Teatro di Zivignago - di Garinei e Giovannini, Filodrammatica di Olle. Info: 0461 237352 - info@cofas.it - www.cofas.it. Teatro LA VERA STORIA DI BIANCANEVE Vigolo Vattaro. Ore 20.30. Teatro - Filo “Vi.Va.” di Vigolo Vattaro. Info: 0461 237352 - info@cofas.it - www.cofas.it. Teatro QUATTRO ATTORI IN CERCA D’AUTORE Trento. Ore 20.45. Teatro Cuminetti: 14ª edizione di Palcocenico Trentino, con “Il Concorso - Premio Mario Roat” - Spettacolo di Michele Pandini, Compagnia di Lizzana. Co.F.As. Viale Rovereto 61. Tel. 0461.237352 - www.cofas. it - info@cofas.it. Teatro CHI È DI SCENA? - LA CREDENZA Vezzano. Ore 18.30. Teatro Valle dei Laghi, Via Stoppani Vezzano Tavola rotonda sul ruolo dell’attività amatoriale nel panorama teatrale italiano. A seguire la Filodrammatica Toblino di Sarche, regia di: Dario Zanlucchi. Tel. 0461 340158. Teatro non si sa come Trento. Ore 20.30. Auditorium Spettacolo da Luigi Pirandello, di Nicola Fano e Sebastiano Lo Monaco, con Pier Luigi Misasi, Barbara Begala, Giuseppe Cantore. Info: 0461/213834 .

7 domenica Cabaret Marco Cattani Trento. Ventuno.Uno, via dei Ventuno, 1. Carlo: 349.7703911. Esposizione mobility Riva del Garda. Dalle 9 alle 18.30. Quartiere fieristico, Sala Lago di Garda - I Salone sulla mobilità sostenibile. www.exporivagrandprix.it.

105

tmnovembre


trentinoappuntamenti Per i più piccoli Allegria-Pinocchio Vezzano. Ore 16.30. Teatro Valle dei Laghi, Via Stoppani Vezzano bellissima storia messa in scena che utilizza le tecniche legate alla comicità del teatro d’attore ed al virtuosismo del mimo clown. Tel 0461/ 340158 - info@teatrovalledeilaghi.it - www.teatrovalledeilaghi.it.

Musica The Hilliard Ensemble Trento. Ore 20.45. Sala della Filarmonica, via Verdi 30 - Stagione Concertistica 2010. Tel: 0461 930031 - mail: info@fratelliguarino.com.

Per i più piccoli DAL POLLAIO ALLE STELLE Trento. Ore 15.30 e 17.30. Teatro San Marco - Anch’io a teatro con mamma e papà: Spettacolo di animazione di pupazzi, ombre e musica, con Barbara Frizzi e Giovanna Palmieri, testo e regia Paola Ruffo. Info: 0461/213834 .

Danza Beijing Dance Theater Trento. Ore 20.30. Teatro Sociale - InDanza: Beijing Dance Theater, Stirred from a dream. Coreografia Wang Yuanyuan, Musica: Du Wei. Info: 0461/213834 .

Teatro QUATTRO ATTORI IN CERCA D’AUTORE Trento. Ore 16. Teatro Cuminetti: 14ª edizione di Palcocenico Trentino, con “Il Concorso - Premio Mario Roat” - Spettacolo di Michele Pandini, Compagnia di Lizzana. Co.F.As. Viale Rovereto 61. Tel. 0461.237352 - www.cofas.it - info@cofas.it. Teatro non si sa come Trento. Ore 16. Auditorium - Spettacolo da Luigi Pirandello, di Nicola Fano e Sebastiano Lo Monaco, con Pier Luigi Misasi, Barbara Begala, Giuseppe Cantore. Info: 0461/213834 .

8 lunedì Musica The Hilliard Ensemble e il Quartetto Arditti Trento. Alle 20.45. Sala Filarmonica - Stagione 2010 - David James, contro-tenore Irvine Arditti, violino; Rogers Covey-Crump, tenore; Ashot Sarkissjan, violino; Steven Harrold, tenore Ralf Ehlers, viola; Gordon Jones, baritono Lucas Fels, violoncello - W. Rihm Et lux. Info: Tel. 0461 985244 - info@ filarmonica-trento-it.

106

tmnovembre

9 martedì

Teatro L’OSPITE Trento. Ore 14.30. Teatro Cuminetti - Spettacolo di Teatro-Danza, Teatro La Ribalta. Liberamente ispirato a ˝Le avventure di Pinocchio˝, di Antonio Viganò e Remo Rostagno, regia Antonio Viganò. Info: 0461/213834 . Teatro L’ebreo Rovereto. Ore 20.45. Auditorium Fausto Melotti - Ornella Muti, Pino Quartullo ed Emilio Bonucci saranno gli interpreti dello spettacolo di Gianni Clementi, che con quest’opera, ha vinto il premio “Siae.Agis.Eti” per la simbiosi fra tema storico e linguaggio teatrale. Info: 0464452253; e-mail cultura@ comune.rovereto.tn.it.

10 mercoledì Cinema LA FABBRICA DEL FREDDO Trento. Ore 21. Cinema Astra, Corso Buonarroti, 16 - Proiezione del documentario di Micol Cossali e Valentina Miorandi, prodotto dalla Fondazione Museo storico del Trentino.

11 giovedì Cultura Presentazione libro Nago. Ore 20.30. Casa della Comunità - di Paolo Malvinni: “La magnifica intrapresa”. Cultura personaggi che hanno dato lustro al trentino Trento. Ore 17. Associazione Culturale Antonio Rosmini, via Dordi 8 - Avv. Adolfo De bertolini Commissario prefettizio della PAT. Relatore: Dott. G. Faustini. Tel: 0461 239994 www.associazionerosminitrento.it. Enogastronomia I giovedì dell’enoteca Trento. Ore 18. Palazzo Roccabruna - “Novello, primo sorso d’autunno”.Tel: 0461 887101.

12 venerdì Cultura io scrivo, tu scrivi Borgo Valsugana. Dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 17. Seminario di scrittura creativa con il tema “Inquinamento: culturale, sociale, ambientale”. Correzione ed editing dei racconti pervenuti. Seminario a cura di Pino Loperfido, autore di “Teroldego” e “Le meccaniche dell’infelicità”. Verrà garantita la pubblicazione dei testi in una raccolta della casa editrice Curcu & Genovese. Cell: 348 3535504 mail: stefano.bellumat@gmail.com. Cultura Conferenza Ronzone. Ore 20.30. Conferenze dei Musei “Le radici e il tempo” - Vincenziana Forgione, guida dell’Associazione Anastasia Val di Non, parlerà su “La Chiesa di Santa Maria di Cloz”. Musica QUARTETTO KOPELMAN Rovereto. Alle 20.45. Sala Filarmonica - STAGIONE DEI CONCERTI - M.S. Kopelman, B. Kuschnir violino, I. Sulyga viola, M.A. Milman violoncello, E. Kopelman piano-

forte. Associazione Filarmonica Rovereto. Musica venerdì in filarmonica sala aperta Trento. Alle 18. Sala della Filarmonica - Stagione 2010 - Lo scopo di questo appuntamento è di dare spazio ai musicisti della provincia di Trento (solisti, gruppi, diplomati e studenti dei corsi superiori) creando un punto di incontro e di riferimento. Il musicista interessato dovrà inviare la propria richiesta alla Società Filarmonica (Fax 0461.221735 - filartn@tin.it) specificando il periodo in cui sarebbe interessato a suonare. Info: Tel. 0461.985244 - www.filarmonica-trento.it - info@filarmonicatrento.it. Musica Trento Musicantica Trento. Ore 21. Badia di San Lorenzo, Musica Sacra Medievale e Rinascimentale della Regione Tridentina. Gruppo vocale e strumentale del Dipartimento di Musica Antica del Conservatorio ˝F.A. Bonporti˝ di Trento. Tel. 0461.213834, info@ centrosantachiara.it www.centrosantachiara.it .

13 sabato Cultura Neboj?a Despotovi? Velvet Glove Trento. Ore 18. Arte Boccanera Contemporanea - Personale di Neboj?a Despotovi? “Velvet Glove”, prima mostra del giovane artista serbo nei propri spazi. T/F 0461 984206 - cell. 340 5747013 arteboccanera@gmail.com - www. arteboccanera.com. Cultura Premiazione XX Rassegna internazionale di Satira Trento. Ore 16.30. Sala degli Affreschi, Biblioteca Comunale di Trento via Roma, 55 - premiazione XX Rassegna internazionale di Satira


trentinoappuntamenti

Cultura Presentazione libro Arco. Palazzo dei Panni - “Il bene ad ogni costo” ed. Temi di Vilma Maria Cretti. Info: 0464.583653 0464.573869 - www.galleriacivinca-arco.it - galleriacivica@comune. arco.tn.it - museo@comune.rivadelgarda.tn.it. Enogastronomia il sabato col produttore Trento. Ore 18. Palazzo Roccabruna - “Trentodoc dei record e moscato giallo: due campioni di casa Moser” Azienda: Francesco Moser (Gardolo - TN). Tel: 0461 887101. Musica Ehre sei Gott Trento. Alle 18.30. Sala della Fondazione Caritro - Praeter rerum seriem, Compositori in controtendenza - Concerti e lezioni concerto sull’evoluzione della musica sacra per coro fra tradizione e innovazione - Lezione-concerto su J. Rheinberger, Kyrie dal Cantus Missae op. 109 e Abendlied (Bleib bei uns) M. Reger, Abendlied - Gruppo vocale Concentus Clivi, Direttore Davide Lorenzato. Info: www.concentusclivi.it - info@concentusclivi.it Tel. 0461 1862002.

Musica itinerari jazz Rovereto. Ore 21. Auditorium Fausto Melotti, Corso Bettini 43 The Donny McCaslin Quartet with Uri Caine. Per i più piccoli FANFURLA ON THE ROCK Trento. Ore 15.30 e 17.30. Teatro San Marco - Anch’io a teatro con mamma e papà: L’Allegra Brigata - Sinetema - Associazione Culturale. Spettacolo di burattini e musica rock suonata dal vivo. Info: 0461/213834 . Per i più piccoli Le quattro stagioni Cles. Ore 16. Cinema teatro Parrocchiale - Rappresentazione che rientra nella rassegna “A teatro con mamma e papà. Teatro SE IL TEMPO FOSSE UN GAMBERO Rovereto. Ore 20.30. Teatro Spettacolo di Garinei e Giovannini. Filodrammatica di Olle. Info: 0461 237352 - info@cofas.it - www.cofas.it. Teatro 8 donne e un mistero Tesero. Ore 21. Teatro - Spettacolo di Robert Thomas - Regia di Michele Longo. Associazione Filodrammatica “Lucio Deflorian” di Tesero. Info: 0461 237352 - info@ cofas.it - www.cofas.it. Teatro FRANZELSTEIN Pergine. Ore 20.30. Teatro Oratorio - Spettacolo di Massimo Gasperi, Filolevico di Levico Terme.

Info: 0461 237352 - info@cofas. it - www.cofas.it. Teatro QUANDO SE VOL VIVER EN PAZE Telve Valsugana. Ore 20.45. Teatro Parrocchiale - Spettacolo di Adriana Zardini, Filo “Bastia” di Preore. Info: 0461 237352 - info@ cofas.it - www.cofas.it. Teatro EL PERO POCIO E SO FRADEL GEMEL Povo. Ore 21. Teatro Concordia Spettacolo di Mario Roat, Filogamar di Cognola. Info: 0461 237352 - info@cofas.it - www.cofas.it. Teatro TAXI A DUE PIAZZE Sarche. Ore 20.45. Teatro Parrocchiale - Spettacolo di Ray Cooney, traduzione adattamento e regia di Claudio Rosa. Filodrammatica “El Grotel” di Condino. Info: 0461 237352 - info@cofas. it - www.cofas.it.

Teatro IL MISTERO DELL’ASSASSINO MISTERIOSO Zivignago. Ore 20.45. Teatro di Zivignago - di Lillo & Greg, Filo di Ora. Info: 0461 237352 - info@cofas.it - www.cofas.it. Teatro GEMELAGIO CO LA LUGANEGA Bedollo. Ore 20.30. Teatro Nuovo - di Loredana Cont, Associazione Teatrale “Dolomiti” di S. Lorenzo in Banale . Info: 0461 237352 - info@cofas. it - www.cofas.it. Teatro L’eremita contemporaneo Trento . Ore 21. Spazio Off - Progetto Lenz, Compagnia: Instabili Vaganti. Info: 333 2753033 Daniele Filosi; www.spaziooff.com - info@ spaziooff.com.

Teatro VIN DE SAMBUC Gardolo. Ore 20.45. Teatro - adattamento di dialetto trentino di Lina Lisciotto, Compagnia Teatrale Strapaes di S. Giacomo di Laives (BZ). Info: 0461 237352 - info@cofas.it - www.cofas.it.

Teatro Donna non rieducabile Vezzano. Ore 20.30. Teatro Valle dei Laghi, Via Stoppani Vezzano Ottavia Piccolo presenta lo spettacolo tratto dal testo di Stefano Massini in memoria della giornalista russa, Anna Politkovskaja, assassinata nell’androne del suo portone il 7 ottobre 2006, mentre stava rincasando.Tel. 0461 340158.

Teatro EL TRENTADO’ DE AGOST Sopramonte. Ore 21. Teatro Parrocchiale - di Loredana Cont, Filodrammatica “Tra ‘na roba e l’altra” di Cavrastro. Info: 0461 237352 info@cofas.it - www.cofas.it.

Teatro IL POVERO PIERO Trento. Ore 20.45. Teatro Cuminetti: 14ª edizione di Palcocenico Trentino, con “Il Concorso - Premio Mario Roat” - Spettacolo di Achille Campanile, Associazione

steinhauser.bz

di Trento che quest’anno, in omaggio al 150° dell’Unità d’Italia ha come titolo “Terra d’Italia”. Nella Sala degli Affreschi gli ospiti potranno inoltre apprezzare le esposizioni personali dei vincitori della passata edizione: Franco Origone, Michael Kountouris e Sergio Cavallerin.

Finalmente anche a Trento. “Mauro e Walter“, i nostri consulenti Adler vi aspettano!

Trento Via Maccani 52 - Tel: 0461 19 204 24 Bolzano • Milano • Ora • Verona

ORARIO DI APERTURA: Lu-Ve 08:00 alle 12:00 14:00 alle 18:00 Sa 08:00 alle 12.00

107

tmnovembre


trentinoappuntamenti Culturale Teatrale “Libero Teatro” di Grumes. Co.F.As. Viale Rovereto 61. Tel. 0461.237352 - www.cofas. it - info@cofas.it.

14 domenica

Scopri i migliori vini del Trentino ogni giovedì e sabato dalle 17.00 alle 21.00

Cabaret Ale&Vale Trento. Ventuno.Uno, via dei Ventuno, 1. Carlo: 349.7703911. Danza spettacolo di danza irlandese Borgo Valsugana. Ore 16.30. Spazio Klien - Spettacolo con i Fairy Ring. Per i più piccoli A concerto con mamma e papà Nago. Ore 17. Casa della Comunità - Concerto della Scuola Musicale SMAG. Per i più piccoli FANFURLA ON THE ROCK Trento. Ore 15.30 e 17.30. Teatro San Marco - Anch’io a teatro con mamma e papà: L’Allegra Brigata - Sinetema - Associazione Culturale. Spettacolo di burattini e musica rock suonata dal vivo. Info: 0461/213834 .

CALENDARIO DEGLI APPUNTAMENTI

Teatro IL BRUTTO ANATROCCOLO Calceranica. Ore 17. Teatro S. Ermete di - Gruppo “Gianni Corradini” di Villazzano. Info: 0461 237352 - info@cofas.it - www.cofas.it.

I GIOVEDÌ DELL’ ENOTECA Ogni giovedì alle 18.00 un incontro dedicato ai prodotti trentini. Consumazione: 3,00 €

Giovedì 4 novembre “I COLORI DEL VINO ROSSO. SFUMATURE IN EVOLUZIONE”

Teatro EN SAC... DE CONFUSION Cognola. Ore 16.30. Teatro Auditorium - Filo “S. Genesio” di Calavino e Ass. “Oasi Valle dei Laghi”. Info: 0461 237352 - info@cofas.it - www.cofas.it.

Giovedì 11 novembre “NOVELLO. PRIMO SORSO D’AUTUNNO”

Giovedì 18 novembre “TRENTINO GRAPPA. SCOPRIRLA È UNA SCOPERTA!”

IL SABATO CON IL PRODUTTORE Ogni sabato alle 18.00 un appuntamento con i produttori trentini.

Sabato 6 novembre “LE PATATE: GUSTOSE PROTAGONISTE DELLA CUCINA” In collaborazione con Co.P.A.G.

Sabato 13 novembre “TRENTODOC DEI RECORD E MOSCATO GIALLO, DUE CAMPIONI DI CASA MOSER” Azienda: Francesco Moser (Gardolo – TN)

Sabato 20 novembre “I PROFUMI DEL GARDA” Azienda: Madonna delle Vittorie (Arco – TN)

25 novembre - 13 dicembre

Bollicine su Trento. Incontri e suggestioni con sua eccellenza il Trentodoc Tre settimane di degustazioni, approfondimenti, abbinamenti in compagnia del Trentodoc Per scoprire le altre iniziative dell’Enoteca: www.enotecadeltrentino.it Palazzo Roccabruna: Via SS. Trinità, 24 - 38100 Trento - tel. 0461/887101

108

Teatro L’eremita contemporaneo Trento . Ore 21. Spazio Off - Progetto Lenz, Compagnia: Instabili Vaganti. Info: 333 2753033 Daniele Filosi; www.spaziooff.com - info@ spaziooff.com.

15 lunedì

EVENTI

tmnovembre 1 trentinomese-novembre10.indd

Teatro GIOCHI A... Moena. Ore 16.30. Teatro di - Filo “Argento Vivo” di Cognola. Info: 0461 237352 - info@cofas.it - www.cofas.it.

Cultura Viaggio in Mongolia Cles. Ore 21. Biblioteca Comunale - Reportage di viaggi e cultura di Michele Pinamonti. Musica Accademia dell’Orchestra Mozart Trento. Alle 20.45. Sala Filarmonica - Stagione 2010 - Enrico Bronzi, violoncello e direttore - C. Ph. E. Bach Concerto per vlc. in La magg. - L. Boccherini Sinfonia “La Casa del Diavolo” - J. Haydn Concer-

13-10-2010 16:05:06

to per vlc. in Do magg.. Info: Tel. 0461 985244 - info@filarmonicatrento-it. Musica Enrico Bronzi Trento. Ore 20.45. Sala della Filarmonica, via Verdi 30 - Stagione Concertistica 2010: Enrico Bornzi violoncello e direttore. Tel: 0461 930031 - mail: info@fratelliguarino.com. Teatro Stagione di Prosa Riva del Garda. Ore 21. Palazzo dei Congressi. Cultura Presentazione libro Trento. Ore 17.30. Palazzo Geremia. "Scusi, il teatro" di Andrea Castelli (Curcu & Genovese).

17 mercoledì Musica «Orchestra Haydn» Trento. Alle 20.30. Auditorium - David Danzmayr Dir.; Janna Polyzoides Pianoforte. Info: Num. Verde 800.086890 - www.haydn.it. Per i più piccoli Storie a merenda Arco. Ore 17. Biblioteca Bruno Emmert - con Claudia Berti. Letture per Bambini. Teatro Regina di fiori e di perle Arco. Ore 21. Sala Consigliare Casinò - Performance teatrale. Racconti e musiche dall’Etiopia, un viaggio fra Italia e Corno d’Africa. Con Gabriella Ghermandi e Gabin Gabirè. Teatro LO ZOO DI VETRO Trento . Ore 21. Teatro Cuminetti - TrentoOltre: Compagnia Jurij Ferrini (Alessandria), Spettacolo di Tennessee Williams. Ideazione scenica e regia di Jurij Ferrini, con Jurij Ferrini, Alessandra Fabretti, Aurora Peres. Tel/Fax 0461/924470 -info@teatroportland.it - www.teatroportland.it.

18 giovedì Enogastronomia I giovedì dell’enoteca Trento. Ore 18. Palazzo Roccabruna - “Trentino Grappa: scoprirla è una scoperta”.Tel: 0461 887101. Teatro il malato immaginario Trento. Ore 20.30. Teatro Auditorium - TSB Teatro Stabile di Bolzano, di Molière. Regia Marco Bernardi, con Paolo Bonacelli. Info: 0461/213834 .

19 venerdì Cinema Futuro presente Rovereto. Ore 14.30. Auditorium Fausto Melotti - The Pervert’s Guide to Cinema di Sophie Fiennes, scritto e presentato da Slavoj


trentinoappuntamenti ?i?ek USA 2006, 150’. Info: 0464431660. Cultura Conferenza Arco. Ore 20.30. Biblioteca del Benessere, Palazzo dei Panni “Il disturbo alimentare”, presenta Elena Faccio. Cultura Futuro presente Rovereto. Ore 16.30. Sala conferenze del Mart - Il cinema in contumacia Leonardo Gandini. Info: 0464-431660. Cultura Futuro presente Rovereto. Ore 18. Sala conferenze del Mart - Apocalisse ora. La scomparsa del futuro, Franco Rella. Info: 0464-431660. Cultura Futuro presente Rovereto. Ore 20.30. Auditorium Fausto Melotti - Notte di luce in ombra. Cinema, Pre(e)s(ist)enza dell’assente, Enrico Ghezzi. Info: 0464-431660. Cultura Conferenza Ronzone. Ore 20.30. Conferenze dei Musei “Le radici e il tempo” - l’antropologo Stefano Fait ed il giornalista Mauro Fattor con il tema “Contro i miti etnici” (alla ricerca di un Alto Adige diverso). Teatro il malato immaginario Trento. Ore 20.30. Teatro Auditorium - TSB Teatro Stabile di Bolzano, di Molière. Regia Marco Bernardi, con Paolo Bonacelli. Info: 0461/213834 .

20 sabato Cinema Futuro presente Rovereto. Ore 10. Auditorium Fausto Melotti - I pugni in tasca di Marco Bellocchio Ita 1965, 107’. Info: 0464-431660. Cinema Futuro presente Rovereto. Ore 14. Auditorium Fausto Melotti - Buongiorno, notte di Marco Bellocchio Ita 2003, 105’. Info: 0464-431660. Cinema Futuro presente Rovereto. Ore 18. Auditorium Fausto Melotti - Vincere di Marco Bellocchio Ita 2009, 128’. Info: 0464-431660. Cinema Futuro presente Rovereto. Ore 22.30. Auditorium Melotti - Sorelle mai di Marco Bellocchio Ita 2010, 105’. Info: 0464431660. Cultura Presentazione libro Caldonazzo. Ore 20.30. Oratorio Sala San Sisto - Edmondo e Giulio Prati di ALberto Pattini e Maria Martinelli. Artisti internazionali da

Caldonazzo al Sud America. In occasione del 70° e 40° anniversario della loro scomparsa. Cultura Futuro presente Rovereto. Ore 15. Sala conferenze del Mart - I discorsi e le opere. Genealogia del cinema italiano contemporaneo, Roberto De Gaetano. Info: 0464-431660. Cultura Futuro presente Rovereto. Ore 16. Sala conferenze del Mart - Potere e potenza del cinema. Sul cinema di Marco Bellocchio. Seminario a cura della rivista Fata Morgana con Roberto De Gaetano, Alessia Cervini, Daniele Dottorini e Bruno Roberti. Info: 0464-431660. Cultura Futuro presente Rovereto. Ore 20.30. Auditorium Fausto Melotti - Immagini di (ir)realtà. Quando il cinema reinventa la vita. Conversazioni con Marco Bellocchio. Info: 0464-431660. Enogastronomia il sabato col produttore Trento. Ore 18. Palazzo Roccabruna - “I profumi del Garda”,Azienda: Madonna delle Vittorie (Arco - TN). Tel: 0461 887101. Musica ‘THE BASTARD SONS OF DIONISO’ Vezzano. Ore 20.30. Teatro Valle dei Laghi, Via Stoppani Vezzano. Tel 0461/ 340158 - info@teatrovalledeilaghi.it - www.teatrovalledeilaghi.it. Musica «Orchestra Haydn» Cles. Ore 20.30. Auditorium Polo Scolastico. Tel. 0471 975031; email: info@haydn.it. Per i più piccoli CAPPUCCETTO ROSSO E IL LUPO SOLITARIO Trento. Ore 15.30 e 17.30. Teatro San Marco - Anch’io a teatro con mamma e papà: Compagnia teatrale Coltelleria Einstein. Spettacolo d’attore, oggetti e videoproiezioni, liberamente ispirato alla fiaba dei F.lli Grimm e di C. Perrault di Giorgio Boccassi. Info: 0461/213834 . Teatro BENIAMINO CIOPETA APALTATOR Villalagarina. Ore 20.30. Teatro Spettacolo di Artemio Giovagnoni - traduzione e adattamento di Carlo Giacomoni. Filo “Concordia ‘74” di Povo. Info: 0461 237352 - info@ cofas.it - www.cofas.it. Teatro EL PERO POCIO E SO FRADEL GEMEL Pergine. Ore 20.30. Teatro Oratorio - Spettacolo di Mario Roat, Filogamar di Cognola. Info: 0461 237352 - info@cofas.it - www. cofas.it.

Teatro SE IL TEMPO FOSSE UN GAMBERO Povo. Ore 21. Teatro Concordia - Spettacolo di Garinei e Giovannini, Filodrammatica di Olle. Info: 0461 237352 - info@cofas.it - www.cofas.it. Teatro “STARE MESTO - CITTA’ VECCHIA. La leggenda del Golem d’Argilla” Civezzano. Ore 20.45. Teatro Comunale “Luigi Pirandello” - Adattamento di Renzo Fracalossi, Club “Armonia” di Trento. Info: 0461 237352 - info@cofas.it - www. cofas.it. Teatro A PIEDI NUDI NEL PARCO Zivignago. Ore 20.45. Teatro di Zivignago - di Neil Simon, Compagnia Teatrale “Virtus in Arte” di Malè. Info: 0461 237352 - info@ cofas.it - www.cofas.it. Teatro GIOCHI A... Vigolo Vattaro. Ore 20.30. Teatro - Filo “Argento Vivo” di Cognola. Info: 0461 237352 - info@cofas. it - www.cofas.it. Teatro I SIORI E I PORI LAORI Trento. Ore 20.45. Teatro Cuminetti: 14ª edizione di Palcocenico Trentino, con “Il Concorso - Premio Mario Roat” - Spettacolo di Francesca Aprone, Gruppo “Amici del Teatro” di Serravalle. Co.F.As. Viale Rovereto 61. Tel. 0461.237352 www.cofas.it - info@cofas.it. Teatro il malato immaginario Trento. Ore 20.30. Teatro Auditorium - TSB Teatro Stabile di Bolzano, di Molière. Regia Marco Bernardi, con Paolo Bonacelli. Info: 0461/213834 .

21 domenica Cabaret Enrico Zambianchi Trento. Ventuno.Uno, via dei Ventuno, 1. Carlo: 349.7703911. Cinema Futuro presente Rovereto. Ore 11. Auditorium Fausto Melotti - La bocca del lupo di Pietro Marcello Ita 2009, 76’. Info: 0464-431660. Cinema Futuro presente Rovereto. Ore 14.30. Auditorium Fausto Melotti - Le quattro volte di Michelangelo Frammartino Ita 2010, 90’. Info: 0464-431660. Cultura Futuro presente Rovereto. Ore 16. Sala conferenze del Mart - Più vero del vero: immagini e culture del cinema documentario, Marco Bertozzi. Info: 0464-431660.

Cultura Futuro presente Rovereto. Ore 17.30. Sala conferenze del Mart - Si fa presto a dire realtà. Ma quale? E come mostrarla? Pietro Marcello, Michelangelo Frammartino e Enrico Magrelli con la partecipazione di Marco Bellocchio. Info: 0464-431660. Cultura Futuro presente Rovereto. Ore 20.30. Auditorium Melotti - La verità del realismo, Giorgio Dritti e Enrico Magrelli. Info: 0464-431660. Cultura Futuro presente Rovereto. Ore 22. Auditorium Melotti - L’uomo che verrà di Giorgio Diritti Ita 2009, 117’. Info: 0464431660. Enogastronomia Menù d’Artista Canale diTenno. Casa degli Artisti “Giacomo Vittone” - piatto d’autore con assaggi. Per i più piccoli Alice e i diritti delle meraviglie Vezzano. Ore 16.30. Teatro Valle dei Laghi, Via Stoppani Vezzano - Spettacolo in occasione della giornata mondiale sui diritti dell’infanzia. Tel 0461/ 340158 - info@ teatrovalledeilaghi.it - www.teatrovalledeilaghi.it. Per i più piccoli CAPPUCCETTO ROSSO E IL LUPO SOLITARIO Trento. Ore 15.30 e 17.30. Teatro San Marco - Anch’io a teatro con mamma e papà: Compagnia teatrale Coltelleria Einstein. Spettacolo d’attore, oggetti e videoproiezioni, liberamente ispirato alla fiaba dei F.lli Grimm e di C. Perrault di Giorgio Boccassi. Info: 0461/213834 . Teatro LA VERA STORIA DI BIANCANEVE Cognola. Ore 16.30. Teatro Auditorium - Filo “Vi.Va.” di Vigolo Vattaro. Info: 0461 237352 - info@ cofas.it - www.cofas.it. Teatro EN SAC... DE CONFUSION Moena. Ore 16.30. Teatro di - Filo “S. Genesio” di Calavino e Ass. “Oasi Valle dei Laghi”. Info: 0461 237352 - info@cofas.it - www. cofas.it. Teatro I SIORI E I PORI LAORI Trento. Ore 16. Teatro Cuminetti: 14ª edizione di Palcocenico Trentino, con “Il Concorso - Premio Mario Roat” - Spettacolo di Francesca Aprone, Gruppo “Amici del Teatro” di Serravalle. Co.F.As. Viale Rovereto 61. Tel. 0461.237352 - www. cofas.it - info@cofas.it. Teatro il malato immaginario Trento. Ore 16. Teatro Auditorium - TSB Teatro Stabile di Bolza-

109

tmnovembre



trentinoappuntamenti no, di Molière. Regia Marco Bernardi, con Paolo Bonacelli. Info: 0461/213834 .

23 martedì Teatro il malato immaginario Rovereto. Ore 20.45. Auditorium Fausto Melotti - spettacolo di Moliere con il Teatro Stabile di Bolzano. Info: 0464452253; e-mail cultura@ comune.rovereto.tn.it.

24 mercoledì Musica Litfiba in concerto Trento. Ore 21. Palasport - Il Reunion Tour 2010 dei Litfiba, che ha già riscosso un grande successo in tutta Italia, prosegue!. Per i più piccoli BALOCCO Trento. Ore 14.30. Teatro Cuminetti - Associazione Sosta Palmizi. Assolo, coreografia, costumi Giorgio Rossi, testi Giuseppe Ungaretti e Isadora Duncan. Info: 0461/213834 .

25 giovedì Musica Malika Ayane in concerto Trento. Ore 21. Teatro Auditorium - Il Grovigli Tour è uno spettacolo in cui l’artista alterna i nuovi brani ai già numerosi successi come “Ricomincio da qui”, premio della Critica Mia Martini e Premio Radio&Tv all’ultimo Festival di Sanremo, “Feeling better”,“Sospesa” e “Come foglie”. Teatro HAUPTLING ABENDWIND Rovereto. Ore 20.45. Auditorium Fausto Melotti - (fuori abbonamento) in lingua tedesca nell’ambito del progetto Euregio. Info: 0464452253; e-mail cultura@comune.rovereto.tn.it.

26 venerdì Cultura Presentazione libro Arco. Ore 20.30. Biblioteca del Benessere, Palazzo dei Panni “Volontà creativa” di Silvana e Silvano Brunelli. Cultura Presentazione libro Nago. Ore 20.30. Casa della Comunità - Il Sommolago presenta libro: “La grande guerra nell’Alto Garda”. Musica venerdì in filarmonica sala aperta Trento. Alle 18. Sala della Filarmonica - Stagione 2010 - Lo scopo di questo appuntamento è di dare spazio ai musicisti della provincia di Trento (solisti, gruppi, diplomati e studenti dei corsi superiori) creando un punto di incontro e

di riferimento. Il musicista interessato dovrà inviare la propria richiesta alla Società Filarmonica (Fax 0461.221735 - filartn@tin.it) specificando il periodo in cui sarebbe interessato a suonare. Info: Tel. 0461.985244 - www.filarmonica-trento.it - info@filarmonicatrento.it.

27 sabato Folklore festival delle meraviglie Santa Massenza. Emozioni, arte cultura. Tel. 0461.864400 info@valledeilaghiturismo.it. Musica the backseat boogie Pietramurata. Hotel Ciclamino, via Cargadori 1 - Rockabilly Milano. Happy hour dalle 22 alle 23. Info: 0464-507424. Per i più piccoli LA STORIA DI PIERINO E IL LUPO Trento. Ore 15.30 e 17.30. Teatro San Marco - Anch’io a teatro con mamma e papà: TIB Teatro. Spettacolo di racconto, danza, immagini e musica, drammaturgia e regia Daniela Nicosia, con Clara Libertini Solimano Pontarollo. Info: 0461/213834 . Per i più piccoli Buon Natale Orso Bruno! Cles. Ore 16. Cinema teatro Parrocchiale - Rappresentazione che rientra nella rassegna “A teatro con mamma e papà. Teatro PER MI... SE RIDE ANCA DOPO Spera. Ore 20.30. Teatro - Spettacolo di Luciano Zendron. Filo “Arca di Noè” di Mattarello. Info: 0461 237352 - info@cofas.it www.cofas.it. Teatro A PIEDI NUDI NEL PARCO Giustino. Ore 20.30. Teatro - Spettacolo di Neil Simon. Compagnia Teatrale “Virtus in Arte” di Malè. Info: 0461 237352 - info@cofas.it - www.cofas.it. Teatro NO VE CAPISO PU’ Pergine. Ore 20.30. Teatro Oratorio - Spettacolo di Loredana Cont, Filodrammatica “Nuova Ribalta” di Segonzano. Info: 0461 237352 - info@cofas.it - www.cofas.it. Teatro EL PERO POCIO E SO FRADEL GEMEL Telve Valsugana. Ore 20.45. Teatro Parrocchiale - Spettacolo di Mario Roat, “Filogamar” di Cognola. Info: 0461 237352 - info@cofas.it - www.cofas.it. Teatro CHE FIGURA COL DIRETTORE Povo. Ore 21. Teatro Concordia Spettacolo di Loredana Cont, Com-

pagnia Teatrale “S. Siro” di Lasino. Info: 0461 237352 - info@cofas.it - www.cofas.it. Teatro QUANDO SE VOL VIVER EN PAZE Sarche. Ore 20.45. Teatro Parrocchiale - Spettacolo di Adriana Zardini, Filo “Bastia” di Preore. Info: 0461 237352 - info@cofas. it - www.cofas.it. Teatro LE ME TOCCA TUTTE Nave S. Rocco. Ore 20.45. Teatro - Spettacolo di Loredana Cont. Info: 0461 237352 - info@cofas.it - www.cofas.it. Teatro TESORO TI RENDI CONTO CHE NON HO NIENTE SOTTO LA PELLICCIA? Gardolo. Ore 20.45. Teatro - di Ray Coonei, Compagnia di Lizzana. Info: 0461 237352 - info@cofas.it - www.cofas.it. Teatro LA SCUOLA DELLE MOGLI Bedollo. Ore 20.30. Teatro Nuovo - di Moliere, Gruppo “T.N.T. - Nossa Trent” di Trento. Info: 0461 237352 - info@cofas.it - www.cofas.it. Teatro IL BRUTTO ANATROCCOLO Vigolo Vattaro. Ore 20.30. Teatro - Gruppo “Gianni Corradini” di Villazzano. Info: 0461 237352 - info@ cofas.it - www.cofas.it. Teatro Medea Trento . Ore 21. Spazio Off - La compagnia: Aretè Ensemble. Info: 333 2753033 Daniele Filosi; www.spaziooff.com - info@spaziooff.com. Teatro “... un inverno al femminile” Nago. Ore 20.30. Casa della Comunità - V.i.o.la. Spettacolo teatrale in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Teatro FÖCH Trento. Ore 20.45. Teatro Cuminetti: 14ª edizione di Palcocenico Trentino, con “Il Concorso - Premio Mario Roat” - Premiazioni e spettacolo fuori concorso di Alberto Salvi, Araucaìma Teater di Bergamo. Co.F.As. Viale Rovereto 61. Tel. 0461.237352 - www.cofas. it - info@cofas.it.

28 domenica Cabaret Francesco Damiano Trento. Ventuno.Uno, via dei Ventuno, 1. Carlo: 349.7703911. Folklore festival delle meraviglie Santa Massenza. Emozioni, arte cultura. Tel. 0461.864400 info@valledeilaghiturismo.it.

Per i più piccoli UNO SPETTACOLO DI MAGIA Sopramonte. Ore 16. Teatro Parrocchiale - di e con il Mago “Dado”, spettacolo per bambini e ragazzi. Ingresso gratuito. Info: 0461 237352 - info@cofas.it - www. cofas.it. Teatro GALLINE PARABOLICHE Tesero. Ore 16.30. Teatro - Spettacolo di Massimo Ratto - Regia di Beatrice Zanella Gruppo Giovanile “Amici del Teatro” di Moena. Info: 0461 237352 - info@cofas.it - www.cofas.it. Teatro LA VERA STORIA DI BIANCANEVE Calceranica. Ore 17. Teatro S. Ermete di - Filo “Vi.Va.” di Vigolo Vattaro. Info: 0461 237352 - info@ cofas.it - www.cofas.it. Teatro GIOCHI A... Cognola. Ore 16.30. Teatro Auditorium - Filo “Argento Vivo” di Cognola. Info: 0461 237352 - info@ cofas.it - www.cofas.it. Teatro Medea Trento . Ore 21. Spazio Off - La compagnia: Aretè Ensemble. Info: 333 2753033 Daniele Filosi; www.spaziooff.com - info@spaziooff.com. Teatro LA STORIA DI PIERINO E IL LUPO Trento. Ore 15.30 e 17.30. Teatro San Marco - Anch’io a teatro con mamma e papà: TIB Teatro. Spettacolo di racconto, danza, immagini e musica, drammaturgia e regia Daniela Nicosia, con Clara Libertini Solimano Pontarollo. Info: 0461/213834 . Teatro avevo un bel pallone rosso Trento. Ore 20.30. Teatro Cuminetti - TSB Teatro Stabile di Bolzano, di Angela Dematté, regia Carmelo Rifici, con Andrea Castelli, Angela Dematté. Info: 0461/213834 .

29 lunedì Teatro Stagione di Prosa Riva del Garda. Ore 21. Palazzo dei Congressi.

30 martedì Teatro avevo un bel pallone rosso Trento. Ore 20.30. Teatro Cuminetti - TSB Teatro Stabile di Bolzano, di Angela Dematté, regia Carmelo Rifici, con Andrea Castelli, Angela Dematté. Info: 0461/213834

111

tmnovembre




trentinoattualità questo mese due matrimoni sulla rubrica dedicata ai fiori d’arancio

i matrimoni del mese

il matrimonio di Valentina e Giuseppe Il matrimonio di Valentina e Giuseppe è stato caratterizzato dai numerosi e simpatici scherzi organizzati dagli amici. Preceduto da un pittoresco addio al celibato e nubilato in baita, le nozze sono cominciate a bordo di una carrozza trainata da cavalli. Poi, dopo la celebrazione religiosa, pranzo e musica di sottofondo. In serata un po' di ritmo con il Dj Bruce. Spuntino di mezzanotte e... fiumi di birra.

Lei Nome: Valentina Anni: 26 Nata a: Trento Residente a: Trento Occupazione: Tecnica di radiologia Vestito di: Colet bride da Nicole Fashion group, Bassano del Grappa Scarpe di: Guido La Rocca Parrucchiere: Salone Ida, acconciature Unisex

Lui Nome: Giuseppe Anni: 23 Nato a: Trento Residente a: Trento Occupazione: Idraulico Vestito di: Maestrami, look sposa, Bassano del Grappa Scarpe di: Regard Barbiere: Lorenza Grisenti Group 114

tmnovembre

Matrimonio: Religioso 4 settembre 2010 Data: Luogo: Montagnaga di Piné, Fiori: Rose crema e lilla con lisiantus lilla, fresie lilla e limonium. Fioreria "Rosa" di Francesca Tomasi - Lavis Anello per lei/lui: Fedi oro giallo satinate con brillanti e data incisa in numeri romani sull'esterno Invitati: 120 Ricevimento: Baselga di Piné Bomboniere: Pepe Sale, elefanti bianco e nero in porcellana - Le Follie di Pergine Viaggio: Tour della Thailandia con Bangkok e Koh Samui Durata: 3 settimane Vivranno a: Montagnaga di Piné


trentinoattualitĂ

Servizio fotografico a cura di: Lucio Tonina, Trento 115

tmnovembre


trentinoattualità il matrimonio di Laura e Nicola Volevamo che il nostro matrimonio fosse una festa “dinamica”, grintosa e piena di energia, quindi niente cena tradizionalmente servita ai tavoli ma cocktail prolongée nel giardino della Villa allestita con salottini e tecnostruttura. Festa coinvolgente al ritmo della musica dei Daydream e dei Mind the Gap, sorprese degli amici, open bar e sfizioserie culinarie fino a notte inoltrata.

vuoi vedere il tuo matrimonio pubblicato in questo spazio? scrivi a redazione@trentinomese.it

Lei

Nome: Laura Anni: 33 Nata a: Trento Residente a: Trento Occupazione: Conduttrice radiofonica Vestito di: Atelier Sposa Giuliana Orsini Scarpe di: Atelier Sposa Giuliana Orsini Parrucchiere: Arte Stile Estetista: Exe Nails & Beauty – Centro di Estetica Medica Truccatrice: l’amica Francesca

Lui Nome: Nicola Anni: 40 Nato a: Trento Residente a: Trento Occupazione: Titolare agenzia di viaggio Vestito di: Pretto Abbigliamento Scarpe di: Pretto Abbigliamento 116

tmnovembre


a

trentinoattualità

Servizio fotografico a cura di: Lucio Tonina, Trento

Matrimonio: Religioso Data: 2 Ottobre 2010 Luogo: Chiesa S. Stefano - Villazzano Fiori: L’Idea Fioreria - Rovereto Anelli: Tomasi Gioielli Lista di nozze: Franzinelli – Gallizioli – Nico Tour Operator Invitati: 220 Ricevimento: Villa Taxis – Martignano Catering: Rialto Party - Rovereto Bomboniere: Ciclamino bianco con confetti Intrattenimento: I gruppi musicali Daydream e Mind the Gap Viaggio: Western Australia - Melbourne – Tasmania - Sydney Durata: 2 mesi Vivranno a: Trento 117

tmnovembre


Vi aspettiamo a

0 1 0 2 E R B M E 12-13-14 NOV QUARTIERE ESPFOISEITRIVOE

TRVEiaNBTriaOmasco, 2

.it

www.expoidea

inio di: Previsto patroc TONOMA REGIONE AU TO ADIGE TRENTINO AL SÜDTIROL

www.expoidea.it

0 alle 19.00 ven. dalle 109.0 0.00 lle .00 alle 2 sab. e dom. da

E 11a EDIZION

AUTONOMA PROVINCIA DI TRENTO COMUNE DI TRENTO

e con

In collaborazion

OVAZIONE

BITARE ’A L L E N À IT L A E DELLA QU essori

Acc ti d’Arredo - ervizi n e m le p m o C i e Esterni - urezza - Oggettistica - S to - Arte rn te In r e p i a ic d Mobili e Arre rative - Illuminazione - S minetti e Stufe - Artigian o a c C e d rredo Porte keeptopfiere.it i - Finiture d’a rn fiere.it - info@ te in r e - www.keeptop p Scale 0464 499693

’INN LA FIERA DELL

R.L.

TOP FIERE S.

nizzativa: KEEP

Segreteria orga

32 - 38068 - Via Magazol,

Rovereto (TN)

1919 - fax

- tel. 0464 46

ERZEEZNEI NI R IA IA IL IL B B O O M M IM IM o co nricnri ZeiniMaMa m. .Zen geoom didi ge

OCIATO

ASS ASSOCIATO

Lavoro, 18 R - Viale del ni.it ROVERCENTE immobiliareze le @ cia fo er in : m m ail em C. Co 64 401773 04 x Fa 12 l. 0464 4318

Te

Info e segreteria organizzativa:

KEEPTOP FIERE S.R.L. Via Magazol, 32 38068 Rovereto (TN) - tel. 0464 461919 • fax 0464 499693 www.keeptopfiere.it • info@keeptopfiere.it •


trentinoscoop&news

a trento, Premiato “No Greater Love” LEZIONE A 3200 METRI PER STUDIARE I GHIACCIAI

XIII EDIZIONE RELIGION TODAY FILMFESTIVAL, ECCO I VINCITORI

Indimenticabile esperienza per gli studenti di San Michele

U

no studente può studiare l’affascinante mondo dei ghiacciai sui banchi di scuola, seguendo una lezione alla lavagna o sfogliando un libro di scienze. Ma non sarà mai la stessa cosa come salire in quota sopra i tremila metri, toccando con mano le enormi masse di ghiaccio e vedere con i propri occhi i risultati del loro progressivo ritiro. È quanto accaduto a 50 studenti dell’indirizzo ambientale-forestale dell’Istituto Agrario di San Michele all’Adige che nei giorni scorsi, armati di zaino e scarponi, sono saliti assieme ai compagni della scuola agraria di Rotholz sull’imponente Stubai, il più grande ghiacciaio dell’Austria.

È

il documentario “No Greater Love” (Michael Whyte, UK 2009, Cristianesimo cattolico, 105 min, vedi foto sopra) il vincitore del Gran Premio “Nello spirito della Fede” della XIII edizione di Religion Today Filmfestival. Mercoledì 20 ottobre, alle 15, nella Sala Marconi di Radio Vaticana in Città del Vaticano sono stati consegnati i premi ai vincitori 2010. La Giuria internazionale e interreligiosa ha premiato poi come miglior film “Lourdes” (Jessica Hausner, Austria/ Francia 2009, Cristianesimo cattolico, 96 min). E' stata assegnata inoltre una menzione speciale a “Mekael” (Jamshid Bahmani, Iran 2010, Islam, 75 min). Il Premio per il miglior cortometraggio è andato a “Salim” (Tommaso Landucci, Italia 2009, Cristianesimo cattolico/Islam, 14 min). Come miglior documentario è stato premiato “In the Shadow of Buddha” (Heather Kessinger, India/USA 2010, Buddismo, 46 min); menzione speciale per “Out of Cordoba: Averroes and Maimonides in Their Time and Ours” (Jacob Bender, USA/ Spagna 2010, Ebraismo/Islam, 82 min).

La visita al ghiacciaio ha avuto una valenza scientifica nell’interpretazione del paesaggio e gli studenti hanno avuto modo di riconoscere le forme geomorfologiche tipiche dell’ambiente glaciale. I ragazzi, accompagnati da Ivano Artuso, Barbara Battistello, Walter Eccli e Gertraud Fuchs, hanno discusso di cambiamenti climatici e dell’arretramento del ghiaccio. Le guide alpine ed i ricercatori dell’Università di Innsbruck hanno mostrato ad insegnanti e studenti le modalità di prevenzione finalizzate a proteggere e mantenere la superficie ghiacciata rallentando il processo di scioglimento. L’iniziativa rientrava nell’ambito dei programmi comuni portati avanti dal trentennale gemellaggio tra le scuole di San Michele e Rotholz. Nella foto gli studenti di San Michele e Rotholz ai piedi del ghiacciaio. 119

tmnovembre


trentinoscoop&news

Racchette solidaLI con l’US Ronzone Sportinsieme

i sette giorni di FILIPPO a mollo nella ricerca aveva chiesto in premio una settimana alla Fondazione FBK

L

a promessa è stata mantenuta e Filippo Miserocchi, il ragazzino di 11 anni di Riva del Garda che aveva chiesto in premio una settimana da passare alla Fondazione Bruno Kessler, ha potuto realizzare il proprio sogno e visitare i laboratori del centro di ricerca trentino direttamente con gli scienziati. “È stato tutto bellissimo e molto interessante”, ha affermato Filippo al termine dell’esperienza e ha ribadito di voler fare il ricercatore. Tutto era cominciato il 24 settembre durante “La Notte dei Ricercatori”, un evento promosso dalla Commissione europea per avvicinare le persone al mondo della scienza e organizzato a Trento dalla Fondazione Bruno Kessler, dall’Università degli Studi di Trento, dalla Fondazione Edmund Mach e dal Museo Tridentino di Scienze Naturali. Nel Palazzo della Provincia autonoma di Trento si era appena concluso un dibattito, moderato dal giornalista Luca De Biase, sulla comunicazione della ricerca, al quale avevano partecipato il presidente Lorenzo Dellai e i rappresentanti delle maggiori istituzioni di ricerca del Trentino. La presidente della giuria stava premiando Filippo con una menzione d’onore per il video realizzato nell’ambito del concorso abbinato alla Notte dei Ricercatori, quando il ragazzino aveva esclamato: “Grazie, ma come premio avrei preferito un soggiorno di una settimana alla Fondazione Bruno Kessler”. Il segretario generale della Fondazione, Andrea Simoni, aveva quindi subito promesso a Filippo che il suo desiderio sarebbe stato esaudito. All’inizio di ottobre, dopo aver valutato le preferenze di Filippo, è stato quindi costruito un percorso di due settimane fra i laboratori del Centro Materiali e Microsistemi della FBK che ha previsto la partecipazione del ragazzino a giorni alterni. In particolare, dopo il benvenuto da parte di Andrea Simoni e le informazioni sulla sicurezza nei laboratori del responsabile Roberto Dalla Costa, Filippo, accompagnato dal papà Andrea Miserocchi, è stato guidato dai ricercatori Amos Collini, Lorenza Ferrario e Francesco Ficorella per la visita alla “Camera Pulita” e agli altri laboratori di Microtecnologie (MTLab) della FBK, dove nascono ogni anno oltre un milione di microchip. 120

tmnovembre

È

giunto alla decima edizione il meeting di tennis organizzato dall’Us Ronzone Sportinsieme con la collaborazione della Val di Non Sport Gestion e disputato sui campi del centro sportivo di Cavareno. Una settimana di incontri con la partecipazione di giocatori anche altamente qualificati, che hanno onorato con la loro presenza questo ormai tradizionale appuntamento che riesce a coniugare felicemente da due lustri lo sport con la solidarietà concreta. Infatti l’US Ronzone Sportinsieme ha inserito il torneo nel contesto delle iniziative a beneficio dei bambini dell’Unicef, scegliendo di anno in anno un progetto mirato ad aiutare l’infanzia sconvolta e violentata dalle guerre in atto nel mondo. La settimana di incontri è stata seguita dalla giudice arbitro Lia Alessi e da Giorgio Borzaga in rappresentanza del settore tecnico organizzativo di Cavareno. Alla premiazione, con rinfresco offerto dal Bar Giulia della Tennishalle, era presente anche Monica Franch del Comitato Alto Adige Unicef. Hanno vinto nel maschile il modenese Piero Lucca nel singolo, Giorgio Borzaga e Claudio Sicher nel doppio, nel femminile Giulia Battocletti e Sandra Bergamo nel doppio, Aldino Tombolato e Valentina Covi nel misto.

tminternational

Gerusalemme, ottobre 2010. L'amico e abbonato Carlo Andreotti legge TrentinoMese davanti al Parlamento israeliano.


trentinoscoop&news

Cavosi un quarto di secolo di arte Endrizzi: 125 ANNI DI STORIA E di QUALITà

l’artista di Smarano in Val di Non ha presentato una monografia

CANTINA ENDRIZZI HA FESTEGGIATO L’IMPORTANTE TRAGUARDO CON UNA GRANDE FESTA AMBIENTATA NELLA TENUTA DI SAN MICHELE ALL’ADIGE LO SCORSO 11 OTTOBRE

«È

un traguardo fondamentale per noi, per il Masetto e per la sua gente. L'azienda venne fondata dai fratelli Angelo e Francesco Endrici (in dialetto “Endrizzi”) che scesero in Piana Rotaliana da Don, un piccolo paesino in Valle di Non, nel 1885 quando il Trentino faceva parte dell'allora Impero Asburgico, guidato dall'Imperatore Francesco Giuseppe». Così Paolo Endrici, titolare della Cantina Endrizzi a San Michele all’Adige, inizia a raccontare i 125 anni di storia dell’azienda che oggi conduce con la moglie Christine. Nella seconda metà dell’800, in un contesto decisamente povero, dove l’80% della popolazione praticava l’agricoltura e molti erano costretti ad emigrare, tre Endrici davano il via a questa lunga tradizione di vignaioli. Uno, Celestino, andò in seminario e fece carriera, gli altri due si fermarono a San Michele e fecero fortuna. «Sicuramente non fu facile – prosegue Endrici -. Nel 1885 arrivò in Trentino la peronospora, che in pochi anni distrusse tre quarti della produzione di uva». Armati di tenacia, gli Endrici nel 1894 comperarono il Masetto, 30 ettari di terreno e l’anno dopo cominciarono a costruire la cantina, che divenne un punto di riferimento per l’economia locale e per la sua capacità di espansione. «Non esistevano ancora le Cantine Sociali, per cui gli Endrizzi vinificavano per i contadini di una zona che si estendeva da Faedo a Pressano alla Piana Rotaliana. Ben 900 indirizzi di fornitori uve appaiono nel “libro graspati” di quegli anni. La cantina fungeva da banca e anticipava i soldi per l’annata agraria al tasso dell’1%». Poi investimenti all’estero, quindi l’arrivo della filossera, le guerre mondiali e una storia di impegno che ha fatto in

L

a storia di Celso Cavosi è ora raccolta in una monografia che l’artista di Smarano in Val di Non ha presentato nel corso di un affollato incontro nel suo paese di origine. È una storia fatta di immagini, di ricordi, di soddisfazioni e di successi; una storia che ci illustra – con l’emozione di chi ha raggiunto un traguardo importante, con l’ironia che gli si addice – un uomo che sprigiona simpatia, sensibilità, cordialità. Una storia di emozioni, la sua. La monografia è la storia di Celso Cavosi ma è anche la storia del suo gioiello personale, ovvero la Galleria d’Arte, la prima aperta della Val di Non, proprio 25 anni fa. Questo punto d’incontro, questo rendez-vous di artisti in continua crescita di interessi, Cavosi lo ha fermamente voluto e curato con attenzione ed esperienza di artista e di esperto e critico d’arte. Ricco di fantasia, carico di entusiasmo, capace di guardare sempre avanti, Celso Cavosi, in arte Isovac, alla bella età di 75 anni portati alla grande ha centrato ancora una volta il bersaglio dei suoi sogni. (C.R.)

modo che l’azienda agricola oggi mieta i meritati successi. «La filosofia di Endrizzi – conclude – da tempo fonda la sua missione e identità sui principi, che recentemente l'associazione Slow Food ha riassunto con il concetto di buono, pulito e giusto e che noi appoggiamo con convinzione». E che si ritrova nei vini della cantina, come i premiatissimi Gran Masetto, i Masetto Nero e i Masetto Dulcis, e nei prodotti di gastronomia a base di vino, firmati da Christine: dalla pasta al Teroldego alle mostarde di Masetto Dulcis, passando attraverso sali al vino e sanape alla grappa, tutte perle da provare. (F.N.) 121

tmnovembre


Museo Storico Italiano della Guerra

Castello di Rovereto

Il Museo della Guerra, inaugurato nel 1921 per preservare la memoria della Grande Guerra, espone armi, uniformi, fotografie, cimeli, manifesti, oggetti della vita di trincea, onorificenze, lettere e diari. Tre nuove sale parlano del secolo che va da Napoleone alla Prima guerra mondiale (1800-1914). Conserva una collezione di armi bianche e da fuoco dei secoli XV-XX e una sezione dedicata alla Seconda guerra mondiale. Il Museo della Guerra è ospitato nel quattrocentesco Castello di Rovereto, esempio unico di rocca veneziana in Trentino.

Mostra temporanea FIUME La promessa di una rivoluzione dal 21 novembre 2010

orari gennaio – dicembre martedì – domenica 10.00 – 18.00 chiuso lunedì non festivi, 24, 25, 31 dicembre e 1 gennaio Museo Storico Italiano della Guerra - onlus via Castelbarco 7 Rovereto www.museodellaguerra.it info@museodellaguerra.it Tel. 0464 438100 Informazioni sulle iniziative dedicate alla Prima guerra mondiale in Trentino www.trentinograndeguerra.it


trentinoscoop&news

Archimede vince anche all’Interactive Key golf: Un sudtirolese e un trentino in vetta

Trentino terra di eccellenza nella creazione di siti web

Si è conclusa la 19^ edizione del Circuito “Dolomiti Golf Cup 2010”

I

l Circuito Dolomiti Golf Cup si è snodato in 17 appuntamenti, da aprile fino a tutto settembre in tutti i golf della regione e anche in Puglia, Sardegna, Liguria e Lombardia, facendo conoscere le Dolomiti con i manifesti di Franz J. Lenhart e i nostri green. Questo è stato uno dei motivi perché la Provincia autonoma di Trento, quella di Bolzano e la Regione stessa hanno concesso alla manifestazione il loro patrocinio. Sabato 25 settembre si è tenuta al Golf Club Verona la gara finale, graziata dal bel tempo contro ogni previsione dopo una notte intera di acqua a scrosci. Il campo era zuppo, ma si è potuto giocare senza problemi. Giacomo Vinante – del Golf Club Petersberg – è il vincitore 2010 della Finale

della Dolomiti Golf Cup 2010 vincendo il 1° netto nella 1° Categoria con 35 punti, assieme a Giampaolo Buffatto del Golf Club Folgaria, 1° lordo con 26 punti, già vincitore come 1° netto nel 2000. Vinante ha battuto per un punto Abramo Giacomini di Campo Carlo Magno che a sua volta ha battuto per un punto il suo conterraneo Simone Bonapace. In 2a Categoria Matthaeus Wierer del Golf Club Pustertal ha vinto il 1° netto con 34 punti, seguito a distanza di tre punti dal tenace Haig Uluhogian del Golf Club La Rocca Parma, mentre 3° si è classificato Valentin Runggaldier del Golf Club Dolomiti con 30 punti. In 3a Categoria ha vinto il 1° netto con 36 punti Fabio Vanzetta del Golf Club Folgaria, staccando di un punto Manuel Kofler del Golf Club Freudenstein. E finalmente una golfista, Cristina Mattivi del Golf Club Tesino si è classificata terza con 33 punti. Nei premi speciali Vanessa Viganò del Golf Club Molinetto (Milano) ha vinto il 1° Lady con 32 punti, mentre Renzo Roman del Tesino ha vinto il 1° Senior con con 30 punti. Molti i

I

l Trentino si conferma terra di eccellenza per quanto riguarda la creazione di siti web. La società Archimede, in particolare, ha ottenuto nel 2010 molti riconoscimenti di settore. Dopo il riconoscimento per il miglior sito web in ambito turistico (con www.trentinosnow.it) al Premio Web Italia 2010, è arrivata la nomination alla finale dell’Interactive Key Award. Nella serata delle premiazioni, tenutasi il 29 settembre a Milano, Archimede ha vinto il premio per il miglior sito web 2010 nella categoria Trasporto ed Energia, con www.autobrennero.it. A ritirare il premio, oltre ai tre soci fondatori di Archimede (Flavio Righetto, Mauro Vicentini e Gabriele Dalla Costa) e l’intero team che ha lavorato al progetto, c’erano anche il Presidente dell’A22, Pardatscher Walter, e la Responsabile Area Web della società, Roberta Andreatta.

porschisti presenti, anche perché si potevano provare tre modelli, la Panamera, la Cayenne ibrida e una mitica 911 Targa. Ha vinto il 1° Porsche Sergio Costa con 32 punti che, essendo l’ideatore e organizzatore del Circuito, ha ceduto volentieri il premio al suo amico Giuseppe Stelzer del Golf Cà degli Ulivi che ha vinto con 31 punti. Secondo Porschista Marco Ferrari di Castel Tolcinasco con 29 punti. Hanno fatto gli onori di casa il nuovo presidente del Golf Club Verona, Giovanni Glisenti con il segretario del Golf Gianni De Polo, Marco Giovannini Ad de Le Albere, Dietrich Gallmetzer Ad della Mirò, Barbara Calore di Porsche Italia e Francesca Ponzecchi del Corriere della Sera. Costa ha tenuto a sottolineare che Il Circuito si è potuto tenere grazie agli ormai rari e preziosi sponsor: Porsche Italia con i Centri Porsche di Trento (Dorigoni) e di Bolzano, Le Albere, Mirò medical dental center, i quotidiani Corriere del Trentino e Corriere dell’Alto Adige, NordPonteggi, Istituto Iperbarico di Bolzano, Fiamm, Golf Passiria, Filcasa e Chia Laguna Resort, Green Pass e Carlo Magno Zeledria Hotel. 123

tmnovembre


Auto aziendale?

Tu pensa solo alla strada... tutto il resto lo seguiamo noi! NOLEGGIO AUTO A LUNGO TERMINE APPROFITTANE... CONVIENE! Col Noleggio Auto a Lungo Termine risparmi sui costi di gestione del tuo veicolo e ti liberi di tutte le noie burocratiche (tassa di proprietà, assicurazione, bollo, manutenzione, pneumatici), affidandole alla professionalità ed alla competenza di un team di professionisti a tua disposizione 24h su 24. Oltre ad evitare un esborso di denaro legato all’acquisto, pianifichi da subito e in modo certo la tua spesa, attraverso un comodo canone mensile che comprende tutte le spese relative al veicolo e alla tua mobilità. Inoltre puoi godere di vantaggi inerenti la gestione fiscale del bene e ti tuteli completamente dai rischi connessi alla proprietà.

PER MAGGIORI INFO: 38122 Trento - P.zza E. Mosna, 5 - www.servimpresa.tn.it - info@servimpresa.tn.it - Tel. +39.0461.277777 - Fax +39.0461.277727


trentinoscoop&news

ricercatore di CoSBi per il miglior articolo La rai che vedremo: da gardin alla morandini Presentato il palinsesto autunnale della Struttura Programmi della RAI Sede di Trento

È

iniziato con venerdì primo ottobre, su Radio2 a diffusione regionale, il palinsesto autunnale della Struttura Programmi della RAI Sede di Trento. Ecco in dettaglio quanto propone. Il martedì pomeriggio, alle 15 “Chi cerca innova” (a cura di Tiziana Raffaelli) , un viaggio nel mondo della ricerca trentina per entrare nei laboratori, incontrare i protagonisti e scoprire le applicazioni produttive Alle 15.15 va in onda “La forma delle parole” . Il programma, articolato in 13 puntate da 15’ ciascuna, propone la divulgazione della storia Claudia Morandini della scrittura con particolare attenzione al patrimonio trentino anche attraverso la citazione o la lettura di fonti locali. Segue “Tradizioni popolari del Trentino”: il programma, a cura di Ugo Slomp, completa il ciclo precedente – dedicato ai motti e proverbi – messo in onda nel secondo trimestre ed inoltre allarga l’indagine a quelle tradizioni popolari che si fondano sugli archetipi del mondo rurale delle comunità alpine.Il martedì si conclude con “Rododentro”, a cura di Maria Serena Tait dove Mario Cagol, autore e attore versatile, affronta i piccoli temi quotidiani ricavandone spunti di rara ilarità. Il mercoledì, alle 15 si propone ”Camilla c’è”. Il programma, a cura di Tiziana Raffaelli, scritto e interpretato da Claudia Morandini, tratta svariati temi: sport, vita, emozione, fuga, paura, viaggio, amore. 45 minuti in sospeso tra risate e momenti di riflessione, perché in ognuno degli argomenti trattati verrà utilizzata una chiave comica al fine di permettere agli ascoltatori di cogliere anche l’ironia sottesa, il momento ludico, e in conclusione del programma trarre una lezione di vita, ritornare alle cose semplici, riflettere. Due volte al mese lo stesso spazio sarà occupato da “Kontiki”, il contenitore radiofonico di attualità culturale in diretta o differita condotto in studio da Maria Serena Tait. Gli ospiti interverranno sui temi culturali della settimana: editoria, mostre, cinema, teatro, musica, spettacoli, convegni, festival, salute e vita all’aria aperta.

Premiato marco scotti, giovane promessa del centro di Povo

I

mportante riconoscimento per Marco Scotti, junior researcher a The Microsoft Research - University of Trento Centre for Computational and Systems Biology, recentemente premiato con il “Premio Speciale Giovane Ricercatore 2010”, concorso per il migliore articolo a firma di un giovane ricercatore italiano under 35 nel campo delle scienze ecologiche. La premiazione si è tenuta a fine settembre nell’ambito dell’annuale congresso della Società Italiana di Ecologia presso l’Università La Sapienza di Roma. Obiettivo principale del premio è quello di incentivare le attività di ricerca di giovani ricercatori nel campo delle scienze ecologiche. Marco Scotti, 32 anni, laurea in Scienze Ambientali e dottorato di ricerca in Ecologia all’Università di Parma ha già all’attivo diverse esperienze tra Italia, Danimarca e Ungheria. Da quasi un anno è entrato a far parte del team di CoSBi, acronimo del centro di ricerca nato dalla partnership tra Università di Trento e Microsoft Research. Tra le sue principali attività di ricerca ci sono le scienze ecologiche, con particolare riferimento ai temi della sostenibilità, allo studio degli ecosistemi ed alla comprensione dei meccanismi di interazione tra le specie in essi presenti.

Maria Serena Tait

Alle 15.45 va in onda “Pianeta trentino della musica rock” a cura di Daniele Torresan. È l’attività musicale trentina dei generi “leggeri” raccontata attraverso le storie dei gruppi e dei singoli artisti: i compositori, gli interpreti e gli esecutori. Il venerdì pomeriggio, a cura di Giorgio Balducci, prosegue “Attenti a noi due”, programma comico-satirico scritto e interpretato da Lucio Gardin e Loredana Cont. I “due”, in particolare, propongono gags e “siparietti” di tipica espressione trentina. Alle 15.30 con “Di coro in coro” Maria Serena Tait recupera i cori di montagna e presenta le loro ultime produzioni. Nella scelta dei cori si privilegiano quelli distintisi per il carattere coerente ed innovativo dei progetti e per l’attenzione riservata agli aspetti formativi. Il venerdì si chiude con “Enrosadira: i colori delle dolomiti” programma, curato da Giorgio Balducci, che si occupa di cultura, sport, sci ed ambiente di montagna. 125

tmnovembre


trentinoscoop&news

Nuovo cda per itas assicurazioni TEMPO E LUCE NELLE OPERE delLA STILISTA MARTA SALA design WATCH ART and LIGHT ART

N

on è stata una decisione facile ma il desiderio troppo forte. Quasi una necessità. E così, grazie all'opera di un'équipe guidata dal professor Enzo Filosi, con la collaborazione dell'architetto Maurizio Colorio, dal 13 novembre una quindicina di lavori realizzati dalla stilista Marta Sala troveranno ospitalità nel cuore di Trento, nel sito archeologico La cave des Artistes di via Belenzani 37. Una personale che è un'anteprima. Assoluta. Quelle che si possono analizzare a Trento, sono frutto di una selezione tra tutte le creazioni, una trentina, che Marta Sala ha realizzato nell'ultimo anno, una rassegna di opere innovative che ha messo su tela, su tavola, su moquette. Con una ricerca che, prendendo il la dal lavoro di stilista di moda, è arrivata al complemento arredo. Quindi alla “watch art” ed alla “light art”. Marta Sala dipinge da oltre quarant'anni ma solo ora si è decisa a rendere pubblici i suoi lavori, superando la barriera della naturale ritrosia per condividere il “sentire” che solo l'arte permette. Ed ecco quindi spalancarsi dinanzi agli occhi del visitatore i grandi quadri – che definire tali può risultare riduttivo – opere di grandi dimensioni, in cui campeggiano come componente essenziale gli orologi e le lampade, o meglio i punti luce. Da qui il titolo e la linea seguita da Marta Sala; watch come orologio segnatempo e light, come luce. Con lampade di alto design ed altre realizzate su ceramica dall'artista stessa. Inserire i lavori di Marta Sala in un filone pittorico ben definito, risulta alquanto difficile dal momento che non vogliono essere assimilati né d'altro canto accomunati 126

tmnovembre

rafforzato anche il progetto di bancassicurazione

N

ominato il Nuovo Cda di ITAS Assicurazioni SPA: presidente, Giovanni Di Benedetto; amministratore delegato, Fabrizio Lorenz; direttore generale, Ermanno Grassi. Sono stati eletti il 14 ottobre i consiglieri di ITAS Assicurazioni Spa e attribuite le relative cariche per il prossimo triennio. Dopo la firma dell'importante ed esclusivo

patto parasociale avvenuta lo scorso 13 luglio, ITAS Assicurazioni Spa ha rafforzato il progetto di bancassicurazione, puntando sul coinvolgimento diretto di oltre 160 sportelli bancari. Il sodalizio ha suggellato l'ingresso di Banca Popolare di Cividale e Cassa di Risparmio di Bolzano con il 9% di quote di capitale per ciascuna banca. L'operazione è stata salutata positivamente da ISVAP che ha apprezzato questo tipo di accordo.

ad opere d'arte esistenti. Certo, lo studio effettuato dalla stilista-artista, parte dal cubismo per inoltrarsi fino alle avanguardie contemporanee ma alla fin fine i suoi lavori trovano nella contestualizzazione dell'arte moderna l'oggetto stesso, “titolare” del lavoro che si posiziona degnamente in ogni progetto d'ambiente. La ricerca del bello, il piacere della creazione, corrono di pari passo con la professione di stilista, divengono un'estensione della sua sensibilità esplicata nel mondo della moda in un ben amalgamato equilibrio tra abito e design. Marta Sala ha sempre definito “dono” quello che si è ritrovata tra le mani; ovvero la capacità di illustrare delle sensazioni, ricercare soluzioni, trasmettere emozioni che in primis è lei stessa a provare. Ed è ciò che cerca di fare anche in questa prima personale. Ed il 3 dicembre tutta la collezione creata dalla stilista, sarà ospitata dalla Biblioteca comunale di Mezzocorona; in quell'occasione, che sarà davvero un'anteprima assoluta per completezza di percorso narrativo – artistico, Marta Sala proporrà ai suoi concittadini ciò che il suo “sentire” le ha dettato in un anno di vulcanica attività compositiva e realizzativa. (Cielle)


trentinoscoop&news

NUOVA MUSICA GIOVANE 24 ORE SU 24 IN DIGITALE Trentino charme: la d.o.c. dell’ospitalità dodici strutture di alto livello all'insegna dell'eccellenza

U

na villa antica, bellissima e colma di fascino; un piccolo maso sperduto nel bosco o forse in una favola; un agritur costruito pensando alla sostenibilità. Sono queste alcune delle location che fanno parte di "Trentino Charme", un nuovissimo Club di Prodotto presentato il 21 ottobre scorso a Trento. Sono dunque dodici gli apripista di questa nuova avventura targata Trentino Spa che punta ad allettare un nuovo target di ospiti, quelli di fascia medio alta. Trentino Charme riunisce hotel, alberghi, resort, masi, con stili e proposte diverse, ma accomunati dalla ricerca dell’eccellenza. Il club è un prodotto innovativo di cui fanno parte albergatori trentini atipici, rispetto ai “normali” criteri di appartenenza di categoria. Spesso sono persone provenienti dall’hotellerie classica, le quali hanno deciso di cambiare il volto conosciuto di questo mestiere. Al centro della loro filosofia c’è l’ospite, il rispetto per il genius loci del luogo d’appartenenza e la voglia di anticipare i desideri, prima ancora che l’ospite stesso sappia di averne. Per questo hanno scelto di operare in strutture di piccole dimensioni (massimo 25 stanze) che sembrano case, capaci di creare un’oasi di attenzione che avvolge i clienti, con trattamenti personalizzati e cuciti su misura. Queste le strutture: Chalet Dolce Vita Boutique Hotel & Spa e Hotel Garnì del Sogno - Madonna di Campiglio, Val Rendena; Maso Doss - Sant’Antonio di Mavignola, Val Rendena; Villa di Campo - Campo Lomaso, Comano Terme; Maso Franch - Gourmet & Relais, Giovo, Val di Cembra; Relais Vecchio Maso – Sopramonte, Monte Bondone; Villa Orso Grigio – Ronzone, Val di Non; Villa Kofler Wonderland Resort - Campitello di Fassa, Val di Fassa; Hotel Carpe Diem - Vigo di Fassa, Val di Fassa; Castelir Suite Hotel – Panchià, Val di Fiemme; Chalet nel Doch - Canal San Bovo, Valle del Lozen; Vivere Suites and Rooms – Arco, Garda Trentino.

switchradio.it, la nuova radio web inizia a trasmettere

È

in onda switchradio.it , la nuova radio web che vuole diventare un punto di riferimento per tutta la scena musicale del Trentino. Si ascolta in streaming on-line con il computer, con iTunes e con i cellulari Iphone e Nokia di ultima generazione – ventiquattro ore su ventiquattro in digitale – e trasmette in tutto il mondo l’onda sonora di gruppi , band e artisti solisti trentini. Una rotation che punterà sulle novità e le uscite del momento ma anche sulle produzioni migliori del passato recente: switchradio.it ha infatti già un archivio iniziale di oltre 1000 brani selezionati fra gli artisti e le band trentine di ieri e di oggi. Un lavoro di archiviazione durato oltre un anno e che fa fin d’ora di switchradio.it un punto di riferimento unico per chi ama la musica rock e non solo. Il palinsesto di switchradio.it già in questi primi giorni offrirà programmi di ap-profondimento, interviste ed uno spazio dedicato agli eventi live della Provincia. È partita infatti il 18 ottobre alle 10 e in replica alle 16 e alle 20 in collaborazione con il Servizio Attività Culturali della Provincia autonoma di Trento “SWITCHNEWS”, una produzione coordinata e condotta dal giornalista Fabio De Santi e dedicata ogni giorno (dal lunedì al venerdì) alla presentazione di artisti, band, eventi musicali e non dedicati ai giovani in Trentino. Come realtà che si muove principalmente su Internet anche switchradio. it ha la sua vetrina nel sito web dove oltre ad accedere direttamente digitando l’indirizzo del sito allo streaming audio si troveranno anche informazioni sui live, recensioni di CD e news sempre aggiornate su tutto quanto fa musica giovane in Trentino. Attraverso il sito si potrà interagire con la redazione di switchradio.it anche consultando l’archivio generale dei brani in onda.

127

tmnovembre


trentinolibreria

Il libro del mese ”Il libro È in salute e l’ebook lo aiuterà” Incontriamo simone berlanda, direttore della libreria “ancora”

È

una delle librerie di riferimento per i lettori trentini, una specie di Istituzione per chi legge almeno dodici libri all'anno. Simone Berlanda, il direttore della Libreria Àncora, ci accoglie con l'usuale esuberanza che non riesce a mascherare la grande professionalità e la lunga esperienza. Prima domanda a bruciapelo, come sta il libro? Direi che gode di ottima salute. Nonostante quel che si dice in giro, l'eBook lo aiuterà a stare meglio. È sicuro? Sì, insomma gli farà da traino. Certo vivivamo con apprensione questo momento in cui si profilano grandi cambiamenti all'orizzonte, ma siamo ottimisti. Il libro di carta non morirà così facilmente. Siete già al lavoro per la bagarre natalizia? È ancora un po' presto. Le grandi case editrici stano affilando le armi in attesa di sparare i colpi importanti. E poi c'è sempre la televisione pronta a lanciare lo scrittore del momento. Voi avete un settore dedicato ai libri religiosi e alla devozione. I lettori cercano sempre più spesso risposte a quanto gli accade attorno. È naturale che in un momento di crisi (o di post-crisi N.d.r.) la gente cerchi rifugio in determinate tematiche. I libri del momento? Anzitutto Gianpaolo Pansa con il nuovo "I vinti non dimenticano". Poi è arrivato il ciclone Ken Follett ("La caduta dei giganti"). Ma non trascuriamo i libri di Mayer ("La grande storia della Bibbia") e di Antonio Socci ("Caterina"). E poi, grande rivelazione, i classici rivisitati per i lettori più giovani. Ah, già, i ragazzi... Ci dica, leggono più o meno di vent'anni fa? Molto di più. Oggi c'è un'offerta variegata e veramente allettante. Altre tipologie ricercate? La manualistica, in particolare le storie di e con animali, cani in particolare. 128

tmnovembre

“La Venere di Hayez“ di Roberto Pancheri: un romanzo che prende avvio a Trento nell’estate del 1830: Francesco Hayez è da poco giunto in città per eseguire il ritratto della ballerina Chabert come Venere...

A

due anni dal suo esordio letterario con il racconto-inchiesta Il giocatore di diabolo, che raccontava di un clamoroso furto realmente avvenuto al museo del Louvre nel 1939, Roberto Pancheri, che di mestiere fa lo storico dell’arte, torna a cimentarsi con la scrittura creativa costruendo un romanzo dall’impianto narrativo ottocentesco, La Venere di Hayez. Anche questa volta è un’opera d’arte nelle sue molteplici valenze culturali, psicologiche ed emotive il motivo conduttore della narrazione: e si tratta di uno dei capolavori della pittura italiana dell’Ottocento, la Venere che scherza con due colombe di Francesco Hayez, oggi conservato a Palazzo delle Albere, sede trentina del MART, di proprietà della Fondazione Caritro. Massimo esponente della scuola romantica – è l’autore del celeberrimo Bacio conservato alla Pinacoteca di Brera e riprodotto perfino sulle scatole di cioccolatini – Hayez ha lasciato in Trentino una traccia importante della propria arte, grazie alla sua personale amicizia con il poeta rivano Andrea Maffei e all’intelligenza di alcuni raffinati committenti. Tra questi figura il conte Girolamo Malfatti, ultimo esponente di un antico casato nobiliare, che nel proprio palazzo in via Belenzani a Trento aveva accumulato una collezione d’arte di tutto rispetto, poi andata dispersa. La “perla” di questa raccolta era costituita appunto dalla Venere di Hayez, per la quale aveva posato la ballerina Charlotte Chabert, una perso nalità altrimenti ignota alle cronache teatrali, come precisa lo stesso Pancheri nella nota introduttiva al romanzo. Proprio il carattere sfuggente del personaggio di Charlotte, di cui quasi nulla si sa di preciso, sembra essere stato il pungolo che ha indotto l’autore ad abbandonare le certezze della storia dell’arte per avventurarsi nel campo delle ipotesi, pur sullo sfondo di una fedele ricostruzione del contesto storico in cui si muovono i vari personaggi, tutti realmente esistiti. Una delle caratteristiche più godibili del libro è infatti la rievocazione della Trento di primo Ottocento, “ancora tutta racchiusa nelle sue mura medievali, come se non si fosse mai riavuta da un terribile spavento”.


trentinolibreria Alverio Raffaelli Il Signor Giudice Osiride

Vilma Maria Cretti Il bene ad ogni costo Temi Editrice

La Casa editrice Osiride di Rovereto ha dato alle stampe “Il Signor Giudice” romanzo scritto da Alverio Raffaelli e già pubblicato nel 1938 dalla Fratelli Treves di Milano. Nel volume trova spazio anche il saggio di Gino Gerola “Alverio Raffaelli: un uomo, gli altri, uno scrittore”, pubblicato nel 1986 dalla Casa editrice Panorama di Trento all’interno di un’antologia curata da Nives Fedrigotti. Nato a Volano nel 1900 e morto a Nomi nel 1977, Alverio Raffaelli è stato un uomo di cultura che ha lasciato dietro di sé numerose tracce, alcune sono ancora ben visibili. È stato contadino, insegnante, giudice conciliatore, uomo della cooperazione, ma, essenzialmente, è stato scrittore. Dalla sua penna sono usciti romanzi, raccolte di poesie e di racconti per adulti e bambini, opere teatrali e interventi giornalistici che mantengono viva la sua memoria. romanzo che racconta le vicende di un giovane insegnante laureato in filosofia alle prese con l’incarico di “giudice conciliatore” nel paese in cui vive.

Di questo libro attrae innanzitutto la copertina: inquietante trama di nudità di braccia, troppe, disegnata dall'abile mano di Paolo Dalponte. L'autrice è nata ad Arco e presenterà il romanzo nella sua città il prossimo 13 novembre, a Palazzo Panni. Un racconto incentrato sulla storia di Natasha che arriva a quel punto della vita in cui ogni essere umano, presto o tardi, è chiamato a confrontarsi con quella variabile impazzita che prende il nome di “amore”. Natasha – Nat per gli amici e per il lettore – si lascia guidare dall'istinto in questa storia che a tratti arriva a tingersi di giallo, senza però chiamare a raccolta assassini, bruti o spie che vengono dal freddo. Questa della Cretti è una storia semplice che sa appassionare e avvincere chi decida di perdersi tra le pagine. Con "Il bene ad ogni costo" Vilma ha coronato il sogno di un romanzo, conducendo in parallelo una vita normale, con tanto di marito e di figlio. Dimostrazione che l'artista può essere uno di noi e non un eccentrico visionario.

Ma veniamo alla storia. Il racconto prende avvio a Trento nell’estate del 1830: Francesco Hayez è da poco giunto in città per eseguire il ritratto della ballerina Chabert come Venere, su incarico del conte Girolamo Malfatti. Quest’ultimo mantiene sull’affare il più stretto riserbo, mentre i conoscitori d’arte locali sono in subbuglio e tentano invano di saperne di più sul dipinto e sulla stessa modella. Il podestà Benedetto Giovanelli si dice convinto che l’avvenimento gioverà all’immagine della città, rianimando sulle rive dell’Adige il culto delle belle arti, ma c’è chi giura che non tarderà a scoppiare uno scandalo. Si mormora infatti che la bella Charlotte non sia una vera e propria ballerina ma l’amante di Malfatti e che quest’ultimo, molto più anziano di lei, stia dilapidando il patrimonio di famiglia per poterla mantenere. Inevitabilmente, nella buona società della “città del Concilio” cominciano a circolare le illazioni più piccanti, specialmente dopo che il pittore e la modella si presentano in incognito a teatro, proprio nel palco del conte Malfatti, durante una rappresentazione della Gazza Ladra di Rossini. Il vero protagonista della storia è però il cavaliere Giovanni de Maffei, un ex ufficiale dell’esercito napoleonico, che sembra essere l’unico conoscente di Malfatti a non interessarsi del caso: non è un appassionato d’arte e non si cura dei pettegolezzi nati intorno alla modella. A poco a poco, tuttavia, egli si trova coinvolto nella vicenda e scopre per puro caso che,

Andreas Oberhofer Andreas Hofer (1767-1810): dalle fonti alla storia Fondazione Museo Storico del Trentino Il volume è il frutto di un paziente lavoro di ricerca condotto dall'Autore presso archivi e biblioteche di numerosi paesi. Si tratta della raccolta sistematica di tutti gli scritti autografi di Andreas Hofer e di quelli da lui firmati. La ricca documentazione così individuata, introdotta da una biografia del celebre comandante dell'insurrezione tirolese del 1809, costituisce un'importante base dalla quale partire per un'attenta ricostruzione storica del personaggio e degli eventi ai quali partecipò. Un contributo, dunque, utile per comprendere le ragioni e le condizioni nelle quali è maturato un mito profondamente radicato nella cultura locale e che attende ancor'oggi di pervenire a un più pacato e distaccato giudizio storico. Sommario: Premessa di Josef Riedmann; La nascita di un mito; Gli scritti di Andreas Hofer; La cancelleria dei difensori del Tirolo; Studio delle fonti; Dalle fonti alla storia.

dietro la commissione del quadro, si cela uno strano triangolo amoroso. Questa scoperta finirà per mettere in crisi le sue certezze e il suo stesso matrimonio. Il vero e proprio scandalo scoppia peraltro a Milano quando la Venere viene esposta al pubblico nell’ambito della mostra annuale allestita all’Accademia di Brera: la critica conservatrice stronca infatti il dipinto giudicandolo sconveniente e non conforme ai canoni estetici del classicismo. Solo gli esponenti della scuola romantica difendono Hayez e la sua scelta di raffigurare fedelmente una donna nuda “dal vero”: gli echi di queste polemiche giungono anche a Trento, dove il dipinto rimarrà inaccessibile nella dimora del vecchio Malfatti finché, dopo molto anni, anche la memoria di questi fatti andrà perduta. Il libro è corredato da una nota di Fernando Mazzocca, professore di storia della critica d’arte all’Università Statale di Milano e massimo specialista di Francesco Hayez.

Roberto Pancheri

La venere di Hayez

Curcu & Genovese (Euro 9, pagine 120)

129

tmnovembre


trentinofotoromanzo di Carlo Martinelli

VASCO PRATOLINI TRA METELLO E MOSER (ALDO)

"C

iò che mi interessava conoscere di Moser, era la sua preistoria e la sua attuale forma di atleta. Sapere, per esempio, che anche lui, come la maggior parte di questi corridori in bicicletta, è figlio di contadini, è il primo di dieci fratelli e sorelle e che nella sua valle, dove scorre l'Avisio, si coltiva un'uva speciale, l'uva schiava o l'uva di Verla, com'è chiamata, di cui si fa esportazione. La sua famiglia (il padre è già anziano) è una famiglia di piccoli proprietari della Val di Cembra, che spesso son più poveri di certi mezzadri; e girano, per casa Moser, dieci figlioli. Aldo ha ventun anni ed è il maggiore. Il 24 ottobre del 1954 (nemmeno un anno fa, ma per i Moser è una data che fa

storia) Aldo partecipò alla Coppa Agostini, ricevendo per premio non la coppa stessa e del denaro, ma una camera matrimoniale. E siccome il ragazzo non ha complicazioni amorose per la testa e tutto quel che guadagna fino all'ultima lira lo porta a casa, riuscirà a farsela tramutare in una cucina economica e in un salottino. La prima cucina economica e il primo salottino entrati in cotesta famiglia di contadini. Di carattere Moser è chiuso, un po' ombroso, valligiano; ha un fondo di timidezza, di asperità, che sono la sua forza. Gliene deriva costanza e spirito di sacrificio, qualità essenziali, fisicamente dotato com'è per riuscire". L'ampia citazione è giustificata, ci pare, non solo perché il ritratto del ciclista che ne è protagonista – Aldo, classe 1934, della dinastia dei Moser, destinata a segnare la storia del ciclismo soprattutto con le epiche imprese di Francesco – è straordinariamente vivo e puntuale, ma soprattutto perché queste righe sono state scritte da uno dei più importanti scrittori italiani del Novecento. Essì. Stavano nella pagina sportiva di Paese Sera di mercoledì 1 giugno. "Ritratto di Aldo Moser" il titolo, siamo nel 1955. L'autore è Vasco Pratolini, scrittore del nuovo realismo italiano, artefice di una serie di romanzi - da Cronache di poveri amanti a Lo Scialo, da Il quartiere a Cronaca familiare, da Un eroe del nostro tempo a Le ragazze di San Frediano – che lo fecero, tra gli anni Cinquanta e Sessanta, un protagonista assoluto. Meno conosciuta, forse, la sua passione (e competenza) per il ciclismo. Lo dimostra il fatto che Vasco Pratolini seguisse quel Giro d'Italia, nel 1955 (lo aveva già fatto una prima volta nel 1947) come inviato per due quotidiani, Paese sera appunto e Il nuovo Corriere di Firenze. Raccontò da par suo di Magni (che vinse), di Coppi (che in quell'anno vide nascere il figlio nato dalla relazione con la Dama Bianca, allora osteggiata come non mai), di Bartali (che appese quell'anno la bicicletta al chiodo). E di Aldo Moser, che si affacciava invece alla grande ribalta. Ecco, quella paginata sull'allora giovane campione di Palù, è il ricamo di uno scrittore che scelse di seguire il Giro anche per disintossicarsi dalle feroci polemiche che avevano accolto il suo nuovo libro. Già. In quel 1955 Vasco Pratolini non si dedicò solo al Giro (e a Moser). In quei giorni usciva il suo romanzo forse più famoso, Metello, reso ancor più celebre, nel 1970, da una trasposizione cinematografica con Massimo Ranieri protagonista. Sono infiniti i sentieri della scrittura. Passano anche per Vasco Pratolini alle prese con Metello e... Aldo Moser.

La memoria restituisce persone e cose che pensavamo dimenticate per sempre o delle quali neppure sospettavamo l’esistenza. Questo è FOTOromanzo. Una immagine che ritorna. Dentro la memoria delle storie.

130

tmnovembre


trentinoenogastronomia

ristoranti

in ogni numero trentinomese vi propone due ristoranti provati per voi I ristoranti presentati in questa rubrica sono una libera scelta redazionale. Il nostro giudizio anche se critico, è espresso in “cuori” perchè, comunque, il difficile lavoro del ristoratore merita rispetto.

Segnalazioni e commenti: redazione@trentinomese.it

Boivin

Osteria Le due spade

ORIGINALITà E TERRITORIO

ALTA CUCINA, SOSTANZA E SAPORI PULITI A DUE PASSI DA PIAZZA DUOMO

Metti tre donne a cena, in un bel localino caldo ed accogliente, due bottiglie di bollicine – un Pojer e Sandri Rosè e un Abate Nero Riserva – ed il mix è sicuramente di quelli da non perdere. Laura, Sylvie ed io era da un bel po’ che dicevamo di andare a mangiare qualcosa assieme per fare due chiacchiere e finalmente ci eravamo riuscite. La location del nostro incontro, quella sera, era il ristorante Boivin di Levico. Tre i tavoli prenotati in un martedì sera di ottobre, due di sole donne e uno di una coppietta che sperava di fare una cena romantica e probabilmente non c’è riuscita visti gli argomenti trattati dalle altre commensali presenti. Noi tre parlavamo di uomini con toni un po’ alla “Sex&the city”, le altre sei avventrici si destreggiavano in narrazioni sul piattume della loro vita matrimoniale, per poi naufragare sugli orari migliori per fare la lavatrice e in dove portare a pulire i piumoni (attività forse consolatorie di quanto detto prima? Chi lo sa…). Ma veniamo al bello, cioè alle cose buone gustate quella sera. Il menu ci aveva messo subito in imbarazzo: molte cose attiravano la nostra curiosità e così abbiamo deciso di sbizzarrirci ordinando molti piatti diversi. Abbiamo iniziato con degli squisiti fiori di zucchina ripieni ed impanati con salsa di fragole piccante, mentre deludenti sono stati gli involtini ripieni di Mordandela di Caldonazzo in foglia di vite con panna acida, così come il gazpacho di pomodoro e melone. Decisi, direi quasi “maschi”, e molto gustosi i casunziei di patate, formaggio (Puzzone di Moena) e noci, convincente il salmerino in scorza di larice e anche la guancia di manzo in insalata con vinaigrette di patate. Non ha colpito molto la Tosella in crosta con composta di ribes, mentre il piatto più riuscito della serata è stato sicuramente una divina tarte tatin di pomodoro, servita in un trittico e abbinato con bavarese alle rape rosse e crema di porcini con cialda di polenta, scomparse al cospetto della tarte tatin ma anche forse poco riuscite. L’esperienza, comunque, merita e fa del Boivin un punto fermo quando si ha voglia di mangiare qualcosa di non banale ma concreto, con tanti riferimenti al territorio. E a dei prezzi giusti. Il menu degustazione, ad esempio, costa 33 euro, per cinque portate, vino escluso. La chicca? All’ingresso del locale vi accoglie una specie di fioriera. Ma al posto delle piante ornamentali ci sono peperoni, prezzemolo, sedano: insomma, un piccolo orto in miniatura. Originale.

Sempre più spesso mi capita di sentir dire dagli amici e conoscenti che amano “investire” in serate golose alla scoperta di nuovi ristoranti, che in quelli di alta cucina o stellati l’unica certezza che ultimamente si trova non è la bontà o l’originalità dei piatti, ma piuttosto il conto, quasi sempre salato. Difficile contraddirli, a parte alcuni casi. Uno di questi è il ristorante Osteria Le due spade di Trento guidato da Massimiliano Peterlana. Il suo locale è una piccola bomboniera a due passi dal Duomo, dall’ambiente antico, accogliente e curatissimo. Ci vado un giorno infrasettimanale, a pranzo. La trentina di posti a disposizione del locale di lì a poco vengono tutti occupati. C’è un menu di mezzodì composto da mezzelune di patate ripiene al formaggio di malga con tartufo nero del Bondone e da una tagliata di filetto di manzo in salsa alle erbe fini (a 25 euro) oppure la carta che spazia dai piatti della tradizione trentina a menu a tema (ora zucca e castagne, vista la stagione). Sono tante le cose che l’amica che mi accompagna ed io vorremmo assaggiare: emulsione di patate e porri con tartufo nero, scampo scottato su crema di finocchio e ostrica gratinata al Vino Santo, duetto con ravioli di pesce nobile su salsa crostacei e tagliolini neri al ragù di granchio e broccoletti, vellutata di “Marzemina” con scaloppa di foie gras d’anatra, bavarese ai marron glacés e datteri su crema di cachi con terrina di castagne su salsa di pere. Dopo aver discusso un po’ su cosa scegliere, decidiamo di iniziare con una terrina di verdure con formaggio alle erbe e fiori di campo davvero ben riuscita. Proseguiamo poi con le mezzelune e la tagliata di filetto di manzo, cioè i due piatti del menu di mezzogiorno, anche questi gustosissimi e davvero piacevoli. E anche “culturali” perché scopro l’esistenza del tartufo, in quantità nemmeno tanto esigue, sul Monte Bondone: un prodotto davvero interessante. Come secondo scegliamo quindi un piccolo assaggio di rombo in tortel di patate su salsa di finocchio con spuma alla Nosiola, il piatto più originale, equilibrato ed intrigante del pranzo, assolutamente da non perdere. Dulcis in fundo, caffè e piccola pasticceria, mentre il mio compagno enologico (un paio di bicchieri) è stato un Trento Doc brut “Terra di San Mauro” della cantina Mori Colli Zugna, selezionato dal bravo sommelier Gianni Pasolini. Il bilancio del mio pranzo? Cucina, servizio ed ambiente di un ristorante “veramente” stellato (dove dominano la sostanza, i sapori puliti, il gusto raffinato e semplice al contempo) ad un prezzo più che equo: 35 euro a testa. Un plauso e un arrivederci a presto a Peterlana, al suo chef Federico Parolari e a tutto il team del locale che non a caso è un punto di riferimento storico per la città e per tutto il Trentino.

BOIVIN LEVICO TERME Via Garibaldi 9 Tel. 0461.701670 Chiuso il lunedì, aperto dal martedì al sabato solo la sera, la domenica a pranzo e cena

cibo ♥ ♥ ♥ ♥ ♥ ambiente ♥ ♥ ♥ ♥ ♥ prezzo ♥ ♥ ♥ ♥ ♥

Osteria a Le Due Spade TRENTO Via Don A. Rizzi, 11 Tel. 0461.234343 www.leduespade.com info@leduespade.com Giorno di chiusura: domenica

cibo ♥ ♥ ♥ ♥ ambiente ♥ ♥ ♥ ♥ ♥ prezzo ♥ ♥ ♥ ♥

131

tmnovembre


abbÒnati a trentinomese con soli 20 euro avrai 12 numeri della rivista ed un bellissimo libro in regalo!

A casa tua, ogni mese, tutte le informazioni indispensabili per non sprecare il tuo prezioso tempo libero.

redazione trentinomese 38122 Trento, via Ghiaie 15 Tel. 0461.362107 (ufficio abbonamenti) Fax 0461.362170 www.trentinomese.it Sottoscrivo un abbonamento per un anno a Trentinomese (12 numeri) al prezzo di Euro 20,00. In regalo il libro The Bastard Sons of Dioniso oppure, a scelta, il “Dolci Bertelli”. (barrare con una x il libro scelto).

Sì, mi abbono

nessuna spesa di spedizione

cognome.................................................................................................nome........................................................................................ città. ................................................................................................................................. cap. .............................................................................. via............................................................................................................................................. n....................... Tel................................................ Per abbonarti puoi: Passare direttamente presso gli uffici di Bazar e Trentinomese: Trento Via Ghiaie, 15 dal lunedì al venerdì orario 8.30/12.30 14.00/18.00. Rovereto Via Magazol, 30 dal martedì al venerdì orario 8.30/12.30 lunedì orario 8.30/12.30 - 14.30/18.30 E ritirare il libro da te scelto.

BONIFICO BANCARIO Curcu & Genovese Associati S.r.l. Unipersonale CASSA RURALE DI TRENTO IBAN IT15 E083 0401 8040 0000 3080 485 con causale: Abbonamento a Trentinomese - libro n° (1, 2) BOLLETTINO POSTALE c/c N. 11492386 Curcu & Genovese Associati S.r.l. Unipersonale Via Ghiaie, 15 38122 TRENTO con causale: Abbonamento a Trentinomese - libro n° (1, 2) Il libro ti sarà inviato a casa senza alcuna spesa di spedizione.

oppure semplicemente chiamando il nostro ufficio abbonamenti:

0461.362107

I Suoi dati saranno trattati per dar corso al suo abbonamento; il conferimento dei dati è necessario per perseguire la finalità del trattamento; i Suoi dati saranno trattati con modalità manuali, informatiche e/o telematiche e non saranno diffusi. Lei potrà rivolgersi (anche telefonicamente) al Servizio Privacy presso il titolare del trattamento per esercitare i diritti previsti dall’art. 7 del D.lgs 196/03. Titolare del trattamento dei dati è la CURCU & GENOVESE ASSOCIATI S.r.l. Unipersonale, Via Ghiaie, 15 – 38122 Trento - Tel 0461.362122

1

Lucio Tonina Trento Via S. Bernardino, 11/13 Tel. 0461.983939 www.fototonina.com

2

THE BASTARD SONS OF DIONISO di Katja Casagranda pagine 156, formato 21 x 21 prezzo di copertina Euro 15,00

un bellissimo libro in omaggio

dolci bertelli

Le ricette di una grande tradizione trentina

pagine 108, formato 22 x 22 prezzo di copertina Euro 14,00


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.