Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Trento. Contiene i.p.
anno XXI n. 259
euro 2,00 www.trentinomese.it
settembre 2013 9 771724 550829
ISSN 1724-5508
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appuntamenti, incontri e attualità trentina
chi va a roma prende la poltrona? I senatori Vittorio Fravezzi, giorgio tonini e Franco Panizza, il deputato (pardon, cittadino) Riccardo Fraccaro ci hanno raccontato dei primi mesi della loro nuova esperienza “romana” in Parlamento
Editori, autori e librai si daranno appuntamento dal 27 al 29 settembre in piazza Fiera a Trento. Incontri, presentazioni, tavole rotonde, spettacoli e i quadri incredibili di Gianluigi Rocca...
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ring di Pino Loperfido
di Tiziana Tomasini
perfidie
a mali estremi PARTENZE POCO INTELLIGENTI con bambini poco pazienti
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lle soglie del Ferragosto, spero ingenuamente di non restare intrappolata nelle spire del grande biscione autostradale, che invece si snoda lento lungo il tratto Venezia-Trieste fin dalle prime luci dell’alba. Illusa! Tralasciati i consigli degli esperti ed i suggerimenti di ogni canale informativo, mi trovo a dover lavorare di freno/frizione per quella che appare un’infinita sequela chilometrica, facendo i conti con il caldo e con l’effervescente compagnia dei due fanciulli collocati e cinturati a forza sul sedile posteriore. Se si considera il fatto che in prossimità dell’uscita di Affi cominciano a giungere al posto di guida domande inquietanti – “Quanto manca?!” – e che le tipiche frasi infantili “Ho fame/ho sete” si ripetono ormai a ritmi regolari ed inesorabili, il viaggio verso il mare della Croazia sta per assumere sfumature da incubo – se non horror almeno noir – specie nell’attimo in cui uno dei giovanotti ha il coraggio di sfoderare con ingenua malizia un coltellino tascabile piovuto da chissà quale attrezzatura da camping. La situazione avrebbe messo a dura prova anche il genitore più preparato, se non fosse giunta in soccorso l’allegria contagiosa della nostra compagna di viaggio, una mia cara e grintosa amica che last second decide di partecipare a questo atipico viaggio ferragostano. Dopo un’estenuante trattativa per farsi consegnare l’oggetto pericoloso, la prima regola per esorcizzare la coda e calmare gli animi sono i finestrini abbassati e la radio ad alto volume. Le canzoni più gettonate dell’estate vengono non solo intonate in un inglese molto fantasioso da tutti gli occupanti del mezzo, ma anche ballate sui sedili, con tanto di braccia fuori veicolo in perfetto stile da curva di tifosi nell’ultima giornata di campionato. I tedeschi camperizzati o con roulotte/bici/motorini (e cos’altro hanno ancora...!) guardano allibiti questi quattro personaggi che sembrano proprio divertirsi, malgrado tutto. Altri automobilisti sorridono e strizzano l’occhio a queste “Thelma e Louise” in versione trentina, con figli al seguito. Poi si inizia a sbirciare nelle macchine a fianco e ne escono commenti discretamente esilaranti: “Quello assomiglia al papà di… Sì vero, è uguale!” “Madonna, guarda che naso quello!” “Ma quell’altro cosa mangia? Bleach!” “Bello quello sulla jeep, affiancalo!” Così le ore scorrono liete ed il confine con la Slovenia coincide con un toast al volo e con rilassato sonnellino dei bambini. Cambio guida, foto da postare in Facebook e si riparte. Verso la più bella e divertente vacanza dell’estate. Malgrado la partenza poco intelligente.
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CHE MONDO CANE PER QUELLI CHE I CANI NON LI SOPPORTANO
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Riva Del Garda è vietato entrare con i cani non solo in spiaggia, ma in tutta l’area del lago; in tanti parchi del Trentino il migliore amico dell’uomo non ci può mettere zampa. Verrebbe da pensare che ai sindaci nostrani i cani stanno proprio sulle scatole. E invece la responsabilità di questa sorta di crociata cinofoba è tutta dei signori e delle signore padroni che pare abbiano scambiato il mondo per un cacatoio privato. Già, forse la parola giusta è proprio questa (no, non “cacatoio”, ma “responsabilità”). Chi decide di prendere un cane dovrebbe allevarlo con la stessa perizia e cura che si offrono ad un bimbo. Nessuno, infatti, lascerebbe fare al proprio pargolo la pupù o la pipì sotto le finestre del vicino, no? Né lo lascerebbe urlare come un ossesso per tutta la notte sul balcone (almeno, credo...). Tanto meno potrebbe contare su distributori pubblici di pannolini a carico della comunità. Non è questione di odiare gli animali, ma di odiarne i padroni maleducati, sbruffoni e presuntuosi . Non è questione di cani, dunque, ma di umani che si comportano da cani. Ciononostante qualche umano spinge per una più vasta tutela dei “diritti” dei quattrozampe. Ad esempio, un’emittente radiofonica sta portando avanti una campagna contro chi “abbandona” il proprio cane in automobile (per i bambini, chi se ne frega...) L’ormai noto alle cronache Giudice di Pace di Rovereto ha stabilito, che abbaiare è un “diritto esistenziale” dei cani; la legge 220/212, integrando il codice civile, stabilisce, all’articolo 1138, che «le norme del regolamento condominiale non possono vietare di possedere o detenere animali da compagnia». Nemmeno se sei al sesto piano, il tuo soggiorno misura meno di 10mq e non hai un poggiolo. Insomma, una pioggia di diritti e tutele, spesso ispirati da chi su questa cosa si è costruito un’immagine politica o professionale. E in questo mondo cane, chi gli animali magari non li sopporta è costretto a pagare una parte dell’Imu per l’acquisto dei sacchetti, a vegliare tra gli interminabili abbai notturni, a sopportare che girino cani senza guinzaglio perché “tranquillo, il mio non morde!”, a fare lo slalom speciale tra gli escrementi urbani. A proposito di questi ultimi. Sentite come ha pensato di porvi rimedio il Sindaco di Brunete, un piccolo centro alla periferia di Madrid. Ha spedito 147 scatole bianche con il sigillo Comunale ad altrettanti proprietari di cani. Cosa contenevano le scatole? Beh, ve lo lasciamo immaginare. Fatto sta che una settimana dopo i marciapiedi di Brunete sono diventati, miracolosamente, più puliti. I signori Sindaci trentini sono invitati a prendere l’esempio.
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ring di Francesca Negri
di Carlo Martinelli
alla carlona
colpo di tacco
PERCHé NON REGALARE UN CAFFè AL MESE ALLE NOSTRE BIBLIOTECHE?
Tutti puericoltori, tutte puericoltrici non richiesti
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l mio Leonardo è nato ormai da tre mesi e, tra gioie e fatiche, sto cercando di imparare il nuovo lavoro di mamma. Farò del mio meglio, so che sbaglierò, spero solo che gli sbagli saranno minori delle cose buone che potrò fare per lui. Purtroppo (e per fortuna) sono tra quelle che pensano che in mammalogia non ci si laurea mai, ma forse sbaglio, perché in giro, invece, sembra che ci siano un sacco di laureati in questa materia… L’Italia, mi pare, è proprio un Paese di santi, poeti, sognatori, allenatori di calcio e di puericoltrici. Care future mamme e cari futuri papà, sappiate che tutti si sentiranno autorizzati a dispensare consigli su come crescere vostro figlio. E saranno soprattutto le neomamme le fortunate destinatarie di questi consigli. Quindi preparatevi, perché non sto parlando di quei suggerimenti dati con discrezione e rispetto. Vi sembrerà impossibile, ma persino la sconosciuta vicina di ombrellone ottantenne cercherà di metterti le mani nella carrozzina per ficcare il ciuccio in bocca al vostro bimbo. Persino la signora in fila al banco dei formaggi vi spingerà il passeggino lontano dalla finestra perché sennò magari al bimbo potrebbe arrivare il sole. Persino la barista del chiosco dove vi fermerete dopo una camminata di due ore con vostro figlio nel marsupio lo guarderà e, intenerita, vi dirà: «Ehi, mamma, non è che mi dà un po’ fastidio stare qui dentro? Sono tutto schiacciato…». Non parliamo poi di quelli che vorranno dirvi a tutti i costi perché il vostro bebè piange: loro che sono dei benemeriti sconosciuti lo sanno, voi che siete i genitori, no. «Beh, io ne so più di te perché ho già avuto dei figli», sarà la giustificazione che nel 99 per cento dei casi daranno alle loro diagnosi. Non importa se quei figli, sempre nel 99 per cento dei casi, li hanno avuti sessant’anni fa... Quando ti chiederanno se allatti, poi, dovrai prepararti psicologicamente se la risposta sarà no: mettiti il cuore in pace, cara neomamma, perché ti guardano come se fossi una madre degenere che si è fatta passare il latte per non correre il rischio di rovinarsi il seno e anche se dici loro la verità lo sguardo di disprezzo resterà comunque invariato, perché non ti crederanno. Dai per scontato, poi, che saranno in molti anche a chiederti «Se puoi, smetterai ben di lavorare, vero?!». E se tu risponderai che non ti è passato nemmeno dall’anticamera del cervello di piantare lì il tuo lavoro perché onestamente fare solo la mamma non ti soddisfa, apriti cielo! Scandalo al sole! Tutti puericoltori, tutte puericoltrici, non richiesti, non ingaggiati. Ma quando c’è da cederti il passo sul marciapiede oppure da aiutarti a salire due gradini con la carrozzina, si volatilizzano tutti improvvisamente. Non so come mai.
se, per una volta, la mettessimo così: non chiediamoci cosa può fare la nostra biblioteca per noi, ma mostriamo invece cosa possiamo fare noi per le nostre biblioteche? Insomma, vien voglia di tirarsi fuori dal coro vagamente isterico che si è levato nelle scorse settimane, quando per assicurare la continuazione di un servizio d’eccellenza, il sistema delle biblioteche trentine ha ipotizzato che per la richiesta in prestito di libri da far arrivare da altre sedi – e solo in quel caso – ci potesse essere un contributo di 1 euro... Apriti cielo. Non sia mai. Lo studente universitario brufoloso un euro per un libro non lo tira fuori no, e poco importa che ne spenda spesso e volentieri (tanto, spesso e volentieri paga papà) otto o dieci per l’immancabile doppio spritz all’ora happy (felice de che? vorresti chiedergli). Non sia mai. La signora tutta tirata un euro per un libro non lo tira fuori no, e poco importa che ne spenda duecento, di euri, per l’ennesima borsa firmata da esibire insieme all’amica che l’ultimo libro di Coelho l’ha appena letto in biblioteca, appunto, ma ora cinguetta: “hai sentito che roba, vogliono farci pagare anche la biblioteca, adesso, ma che taglino su altre cose, gesummaria”. 86 biblioteche, 45 punti di lettura, a quota 2.972.512 il patrimonio documentario, 136.989 iscritti al prestito, 124 Comuni – su 217 – serviti da almeno un servizio bibliotecario. I numeri del Trentino non lasciano spazio a dubbi. La cultura non è un vezzo. Gli spazi per chi ama la lettura sono belli e di qualità. Davvero è così urticante l’ipotesi di tirare fuori, ogni tanto, un euro? Evidentemente sì, giacché ancora una volta è partita la litania dell’”altrismo”, questa maledizione che infetta il nostro sventurato ex Bel Paese. Tu parli di biblioteche? Sì, ma allora gli stipendi di qua, i contributi di là, le costruzioni di su, le magagne di giù. Ognuno ha la sua ricetta, ognuno ha la sua lamentela, ognuno ha la sua soluzione: non siamo più soltanto il Paese dei 50 milioni di commissari tecnici di calcio, siamo anche il Paese dove ciascuno è un presidente del Consiglio in pectore. A costo dell’impopolarità, quanto sarebbe invece bello che per una nobile causa - e quella di biblioteche fornite e frequentate lo è - partisse una sorta di campagna d’opinione per la quale, orgogliosamente, uno dicesse: ogni mese rinuncio a un caffè (vista la qualità del servizio offerta da certi bar, potrebbe essere anche una liberazione...) e metto volentieri a disposizione un euro, anche per chi non può mettercelo. Ed invece menate, distinguo, dissertazioni, accuse alla politica - la stessa che le biblioteche le ha comunque volute e sostenute, finora -, strapparsi di vesti. Meglio leggere un bel libro, suvvia... 10
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ring di Gianfranco Gramola
diario rotaliano Gli anziani e la solitudine: tra le carezze di uNa badante e il rischio “riserva indianA”
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l vecchietto dove lo metto, dove lo metto non si sa”, cantava Domenico Modugno in una vecchia canzone. Ormai da anni, specialmente in estate, si riaccende l’attenzione sul destino degli anziani e sul modo in cui la società si rapporta con loro. Qui e là vengono lanciate delle iniziative per farli sentire meno soli, ma spesso non bastano i circoli degli anziani, l’Università della Terza Età, i numeri verdi e qualche gita con le varie associazioni per tenerli compagnia. Gli anziani diventano presto un peso per i figli e nipoti che, dopo aver regalato amore assoluto, un amore fatto di comprensione, di indulgenze e di totale dedizione, spesso vengono immagazzinati o messi in soffitta, come un mobile vecchio o un quadro rovinato. Eppure in gioco ci sono uomini e donne in carne e ossa, con i loro ricordi e la loro anima, esistenze che hanno attraversato e fatto un’intera epoca, anime che hanno combattuto, lavorato, sofferto e gioito, contribuendo a creare benessere e civiltà nel nostro Paese. Nelle tribù ancestrali, i vecchi erano venerati. Fino a pochi anni fa, da noi, i nonni erano considerati come parte integrante e centrale del nucleo familiare. Ora, con la crisi economica, gli ultimi anni di vita degli anziani vengono sempre più minacciati da una minore attenzione e assistenza delle istituzioni, che sono costrette a tagli feroci. E loro si sentono abbandonati, emarginati in una sorta di riserva indiana, anche per colpa di una drammatica crisi sociale che è finita nel binario morto dell’indifferenza. Quelli che possono si affidano alla carezza di una badante, che li accompagna paziente in mezzo a silenzi, dolori e capricci e svolge un ruolo di supplenza della famiglia. Badanti che si mettono a disposizione dell’anziano cercando di conoscerne il tempo d’ascolto e quello dell’aiuto, guadagnandosi la loro fiducia, praticando ogni giorno quei valori che trasformano il lavoro tecnico in un legame umano. E gli anziani si aggrappano al passato come ad un paracadute che li tiene sospesi, consapevoli che la vecchiaia si accetta, non si subisce, anche se il simpatico Roberto Gervaso è convinto che la vecchiaia sia più uno stato d’animo che un certificato anagrafico. “La vita è una clessidra, con molte lacrime e qualche goccia di miele” dice il saggio e quando una persona non ha più gli slanci di un tempo e l’entusiasmo della gioventù, viene considerato vecchio. Li vedi in giro per la città, sulle panchine dei giardinetti, 12
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ring con gli occhi lucidi e umidi, che vedono davanti a loro un mondo che pian piano si sta smorzando, che affrontano quotidianamente una continua battaglia per cercare di mantenere un po’ di dignità e di decoro all’interno della società, sperando nell’interesse di qualcuno nei loro confronti, disposto a scambiare quattro chiacchiere, facendoli sentire meno soli. “Ma ci sono momenti – si sfogava proprio un anziano – in cui si trova conforto solo nella rassegnazione, nella consapevolezza di non poter fare nulla, di dovere solo subire”. In questa Italia perbenista e ipocrita, fatta di tante chiacchiere inutili, ci sono tanti anziani che nella vita non hanno cercato di essere uomini di successo, ma uomini di valore, che trattengono le lacrime per orgoglio, consapevoli che la vita ormai guarda avanti e non indietro. Poveri diavoli, che provano a stare in disparte per non recare disturbo, cercando sfogo nei mille ricordi e immagini masterizzate nel loro cervello, fra acciacchi che ne fanno sentire il peso e le gambe che cercano continuamente un equilibrio ormai precario. Ma orgogliosi non cercano la nostra commiserazione, pur vivendo una quotidianità difficile e faticosa. Tuttavia i ragazzi devono pensare che un giorno lontano anche loro saranno vecchi e confideranno nei loro figli. Per questo dovrebbero mostrarsi buoni e affettuosi verso i loro cari anziani, prestare con amore le cure di cui essi necessitano e stare sempre vicini a loro con una parola di conforto e con tutto il loro affetto”. Gli anziani sono le nostre radici, il nostro aggancio con la storia… esistiamo grazie a loro, sono persone che hanno vissuto anni di speranze, entusiasmi, di lacrime e di sorrisi e spesso i loro ricordi aprono al prossimo una finestra sul loro mondo ormai antico, ma dal grande fascino. Sarebbe auspicabile ancora maggiore attenzione delle istituzioni e da parte nostra verso gli anziani di questo Paese, che non sono anziani solo d’estate, ma tutto l’anno. Hanno bisogno di essere ascoltati, come hanno bisogno di sentire una stretta di mano e di scambiare due parole cercando di spiegare e mettere le cose nella luce migliore. Le malattie, la solitudine, la vecchiaia spesso spengono le persone alla fine dell’esistenza; così, a volte, donare un sorriso e un po’ del nostro tempo può valere tanto per loro. Non diverranno magicamente felici, ma un po’ meno infelici lo saranno sicuramente.
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di Fiorenzo Degasperi
scempi ed esempi le meraviglie del palazzo assessorile di cles
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ià sulla tangenziale nord di Trento ci si imbatte nel cartello turistico di color marrone indicante “Castel Thun”. Risalendo la piana Rotaliana la segnaletica si moltiplica. Superata la stretta gola della Rocchetta ed entrati in val di Non, è impossibile sbagliare la meta. Così, fortunatamente, frotte di turisti s’incolonnano verso i parcheggi, accalcandosi lungo la stradina che conduce a questo castello, restaurato recentemente dalla Provincia autonoma di Trento. Per anni un tam tam pubblicitario intelligentemente orchestrato – articoli sui più importanti giornali nazionali, riviste turistiche, ecc. – ha convogliato una quantità davvero notevole di curiosi, amanti, sognatori, all’interno delle mura di questo castello che vide i sorrisi, le risa, le grida, i pianti, le urla della potente dinastia dei Thun. Rarissimi sono i viaggiatori che scendono nel sottostante borgo di Vigo di Ton ad ammirare la chiesa parrocchiale dell’Assunta, già ricordata in età medioevale. Come dire: una sapiente guida indirizza la maggior parte del pubblico lì dove la cultura è trasformata in spettacolo, in curiosità, in intrigo. Niente di male in tutto questo, ragionando in termini economico-turistici. Tra i tanti visitatori qualcuno ritornerà di certo, qualche altro s’innamorerà del luogo, altri ancora saranno stimolati ad approfondire questa
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parte del Trentino, un vero e proprio scrigno d’arte e d’architettura, ancora troppo poco noto. L’equazione val di Non-Melinda (la mela) tiene in sordina una miriade di altre possibilità turistiche, come appunto il turismo culturale o quello legato al Sacro. Si vive di monocoltura, così come si pubblicizza soltanto Castel Thun, mentre a pochi chilometri, tra i tanti castelli, chiese, palazzi, spicca un’altra perla dell’arte e dell’architettura che merita molto di più di una visita distratta. Parliamo del Palazzo Assessorile, sito nel capoluogo, Cles, fino a pochi anni fa sede del Municipio, oggi sede espositiva ma soprattutto museo di sé stesso. Entrare in questo palazzo, costruito al posto di una torre duecentesca, e aggirarsi per le sale, saloni, salire e scendere le scalinate, è come compiere un itinerario tra putti, dèi, satiri e allegorie. Innumerevoli affreschi, decorazioni, lacerti e labili tracce, impreziosiscono quello che era il luogo del potere politico. Al secondo piano, infatti, un terrazzino ospitava un tempo l’araldo che leggeva gli editti o da cui si assisteva a spettacoli oppure
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di Paolo Chiesa
civiltà trentina Installiamo anche a trento il barometro della felicità
L alle eventuali esecuzioni. E nell’angolo nord-orientale troviamo la Sala del Giudizio perché qui, a partire dal 1679, si tenevano i giudizi, assistiti dal Capitano. Diversi di questi affreschi sono attribuiti al genio rinascimentale di Marcello Fogolino, il pittore vicentino che operò in Trentino per quasi un trentennio (1527-1559 circa) e che lasciò tracce indelebili sulle pareti e le volte del Castello del Buonconsiglio. Ma la sorpresa la troviamo al terzo piano, lì dove un tempo, durante la Reggenza bavarese (XIX secolo), c’erano le prigioni. Ebbene ci imbattiamo in scene tratte dai libri della Genesi, dell’Esodo e dei Numeri, un ciclo tratto dall’Antico Testamento così importante e di così grande ampiezza da ritenerlo uno delle rarità del nostro territorio. Ancor più intriganti sono le innumerevoli scritte, date, firme, lasciate sui muri. Sono decine e decine, un vero patrimonio di “graffiti” che raccontano la storia di prigionieri, speranze, illusioni, sogni di libertà. Oppure soltanto la firma di un passaggio veloce, di una testimonianza di qualche viaggiatore importante che ha voluto lasciare traccia del suo viaggio per il mondo di allora. Di qualche pellegrino diretto a Roma o a Santiago di Compostela o, rimanendo nei paraggi, a San Romedio. Un luogo delizioso quindi, dove trascorrere il tempo, lasciandosi andare a decifrare vite altrui, storie dipinte del passato, cercando parole da crittogrammare, come quella sulla parete orientale della stanza detta del balcone, dove si legge la parola Aliprandus. Dietro questa parola si cela il nome del committente. Dietro lo stesso gioco enigmistico è celato il nome di Bernardo Clesio nella Sala Grande al Buonconsiglio, come scrive la direttrice del Museo Diocesano di Trento nel libro Bernardo Clesio signore del Rinascimento (Trento, 1984). Info: ProLoco 0463.421376 per prenotazione visite guidate, oppure dal martedì alla domenica dalle 10 alle 12. Chiuso il lunedì. Tel. Comune di Cles 0463.662000.
a felicità fa bene. È dimostrato da numerosi studi scientifici che questo stato d’animo di gioia e di soddisfazione è una delle basi dello “stare bene” nel senso della salute: rende più sani e protegge dalle malattie. Sembra un’ovvietà, vero? Invece purtroppo non tutte le persone esprimono questa emozione nella loro quotidianità. Problemi, pensieri e stress sembrano non permettere alle persone di arrivare a questo stato d’animo e quindi a uno “stare bene” generale. Ecco, allora, due notizie sulla felicità. La prima: in cima al faro dell’isola di Lindau, vicino al lago di Costanza, in Germania, c’è un gigantesco Smile – che esprime allegria, tristezza o indifferenza in base allo stato d’animo rilevato dai visi dei passanti che si trovano su una delle rive del lago. Non è magia, semplicemente una macchina fotografica immortala i volti dei passanti e un software molto sofisticato analizza gli scatti e ne trasferisce i risultati allo Smile che assume l’espressione corrispondente. La seconda notizia: il sindaco di Vilnius, capitale della Lituania, ha in programma di installare un “barometro della felicità” che monitorerà lo stato dell’umore dei cittadini. L’andamento sarà visualizzato su un grande schermo che verrà posto sulla facciata del municipio. I 520.000 abitanti della città potranno votare tramite telefoni e computer per esprimere il proprio umore e i voti saranno sintetizzati dal “barometro” su una scala da 1 a 10. Il sindaco ha dichiarato che per i politici si tratta di uno strumento eccezionale: “se prendiamo una decisione e vediamo una caduta dell’umore, sappiamo di avere fatto qualcosa di sbagliato”. Sono due simpatici esempi di quanto la felicità stia diventando sempre più uno stato d’animo cercato con convinzione dalle persone. Ci vorrà un po’ prima che essa sostituisca l’egoismo, l’arrivismo e la ricerca del profitto, ma è già un bell’inizio. Immagino che molti lettori avranno pensato a come finirebbe in una città italiana con il barometro della felicità di Vilnius: i politici che modificano i risultati di soddisfazione dei cittadini in base ai provvedimenti che ritengono importanti per loro. Devo confessare che l’ho pensato anch’io. Però voglio sostituire quest’idea con un’altra immagine. Chiudo gli occhi e vedo sopra la torre civica di Trento un gigantesco Smile che rappresenta lo stato d’animo dei trentini. E dal momento che desiderare le cose le fa avverare, io quello smile lo immagino con un grande, luminoso sorriso. 15
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Diretto da: Paolo Curcu [ paolo@trentinomese.it ]
sommario SETTEMBRE2013
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In redazione: Pino Loperfido, Cristina Pocher Hanno collaborato a questo numero: Alessia Acampora, Paolo Chiesa, Silvia Conotter, Lara Deflorian, Fiorenzo Degasperi, Fabio De Santi, Alberto Folgheraiter, Renzo Francescotti, Flora Graiff, Gianfranco Gramola, Christian G. Marra, Carlo Martinelli, Francesca Negri, Luigi Siviero, Silvia Tarter, Tiziana Tomasini, Lucio Tonina, Tina Ziglio
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6 commenti
Attualità 16
Editrice: Curcu & Genovese Associati S.r.l. Via Ghiaie 15 - 38122 Trento Tel. 0461.362122 Fax 0461.362150 Concessionaria Pubblicità: Südtiroler Studio S.r.l. Trento - Via Ghiaie 15 Tel. 0461.934494 Fax 0461.935706 studiotn@bazar.it Direzione pubblicità: Rosario Genovese Bolzano - Via Bari, 15 Tel. 0471.914776 Fax 0471.930743 Direzione pubblicità: Giuseppe Genovese Stampa: Alcione - Trento Registrazione Tribunale di Trento n. 536 - 4 aprile 1987
chi va a roma prende la poltrona?
24 Rocca. il poeta della matita 32 medita: mostra dell’editoria trentina 36 tutto un altro mondo 39 Speciale scuola 44 Vieni c’è un liutaio nel bosco
Grafica: Fabio Monauni Redazione: Via Ghiaie 15 38122 Trento Tel. 0461/362155 Fax 0461/362170
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legno da ascoltare
50 adriano siesser 51 Bimbi in buone mani 56 Una festa a misura di neonato 58 Autunno in montagna
Panorama
62 shel shapiro 64 autunno trentino 66 musicantica 68 sEttimana mozartiana 70 vertigo 72 oriente occidente 74 desmontegada di fiemme
Giorno per giorno
78 Mostre 84 appuntamenti del mese
COME ABBONARSI:
(un anno, 12 numeri a Euro 20,00) BOLLETTINO POSTALE c/c N. 11492386 Curcu & Genovese Associati - TM Via Ghiaie, 15 - 38122 TRENTO BONIFICO BANCARIO CASSA RURALE DI TRENTO IBAN IT15 E083 0401 8040 0000 3080 485 CARTA DI CREDITO Telefonando allo 0461.362122 DIRETTAMENTE PRESSO L’UFFICIO ABBONAMENTI Via Ghiaie 15 - Trento Tel. 0461.362107 ufficioabbonamenti@trentinomese.it I Suoi dati saranno trattati per dar corso al suo abbonamento; il conferimento dei dati è necessario per perseguire la finalità del trattamento; i Suoi dati saranno trattati con modalità manuali, informatiche e/o telematiche e non saranno diffusi. Lei potrà rivolgersi (anche telefonicamente) al Servizio Privacy presso il titolare del trattamento per esercitare i diritti previsti dall’art. 7 del D.lgs 196/03. Titolare del trattamento dei dati è la CURCU & GENOVESE ASSOCIATI S.r.l., Via Ghiaie, 15 – 38122 Trento - Tel 0461.362122 AVVISO AI LETTORI La scelta degli appuntamenti è a cura della redazione. La redazione non è responsabile di eventuali cambiamenti delle programmazioni annunciate.
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Scoop&news
94 i matrimoni del mese 98 mitico ciclismo vintage 100 trentino network è green 102 scoprire trento grazie ai libri 103 Quattro laghi in un giorno 105 Sette giovani artisti a levico
Rubriche
108 Libri e librerie 110 correva l’anno 111 c’è posta! 112 Il fumetto 113 La vignetta
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di Pino Loperfido
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chi va a roma prende la poltrona
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trentinoattualità
Il punto interrogativo al termine del titolo non è stato posto per compiacere qualche politico locale, ma è la diretta conseguenza del minisondaggio che vi andiamo a presentare. I senatori Vittorio Fravezzi, giorgio tonini e Franco Panizza e il deputato (pardon, cittadino) Riccardo Fraccaro ci hanno raccontato dei primi mesi della nuova esperienza “romana” in Parlamento. Tra camicie che non bastano, panini alla Bouvette, una paga non proprio da Paperoni, nostalgia di casa e 1500 chilometri di treno o aereo alla settimana...
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Foto: www.ladige.it
trentinoattualità vittorio fravezzi
DATA DI NASCITA 21 agosto 1967 luogo di nascita Venezia GRUPPO Gruppo Aut (SVP, UV, PATT, UPT) - PSI-MAIE I neo senatori Panizza e Fravezzi, emozionati, davanti al Senato
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di “sparizione”, ma probabilmente si tratta solo di un effetto ottico, specialmente per chi – come ad esempio il senatore Panizza – era portato dal suo ruolo di Assessore provinciale ad un grande presenzialismo. Il fatto che non occupi più il suo ufficio di Via Romagnosi a Trento non vuol dire che se ne stia tutto il giorno con le mani in mano, anzi... Diverso il discorso per il cittadino Riccardo Fraccaro del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo. Oltre ad essere un volto inedito della politica trentina, è espressione di una militanza che ne determina anche un modus vivendi particolare, molto differente dallo standard del parlamentare tradizionale. Infine, un po’ di umanità, che non guasta mai. Abbiamo cercato di cogliere le sensazioni e le emozioni che un uomo o
permanenza a roma Dal lunedì sera al giovedì sera da trento a roma in... Treno ABITAZIONE a roma (Ex) Albergo in Sant’Eustachio una donna può ritrovarsi a sperimentare quando vede la propria vita – personale e famigliare – improvvisamente rivoltata da un’elezione politica. vittorio FRAVEZZI: “Il Senato è come la Scala del calcio e la politica è soprattutto speranza”
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a quando l’antipolitica è divenuta conclamata “loro” si sono visti costretti a tenere i gomiti larghi, a tenere sempre pronta la spiegazione alle domande più velenose e alle insinuazioni più piccanti. Un certo qualunquismo, poi, li dipinge come nullafacenti, crapuloni crassi che all’indomani delle elezioni vanno a Roma a fare niente di più che gli affari propri. Ad ascoltare “loro” non è per niente così. Anzi. Abbiamo raggiunto alcuni deputati e senatori eletti alle ultime consultazioni politiche in Trentino, animati dalla curiosità di capire come si svolgono le loro giornate romane, come si muovono, cosa spendono, dove abitano, ecc. Ne è emerso un quadro abbastanza inedito, di indefessi lavoratori che non solo nei palazzi romani sgobbano come impiegati di concetto, ma nei weekend si danno da fare sul territorio d’elezione, per accogliere istanze, proposte e proteste, senza perdere di vista, naturalmente, l’attività del Partito o Movimento a cui appartengono. Infine, i minuti avanzanti, sono dedicati ai famigliari che, come vedremo, non sono poi tanto felici del nuovo incarico del proprio caro. Le domande che abbiamo posto a deputati e senatori trentini sono di una semplicità disarmante, hanno poco di politico e molto di pratico. Tanto per capire che fine fanno veramente le facce che vediamo sui manifesti alla vigilia delle elezioni quando quelle elezioni le vincono. La percezione della maggior parte degli elettori è quella di una sorta
Commissioni 5ª Commissione permanente (Bilancio); 8ª Commissione permanente (Lavori pubblici, comunicazioni); Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi; Sottocommissione permanente per l’accesso.
Lorenzo Dellai, al telefono, in un bar romano
“Per chi gioca a calcio è come se avessi fatto il mio ingresso in campo al Nou Camp di Barcellona”, usa una metafora calcistica, il senatore Vittorio Fravezzi per descrivere le sensazioni provate entrando per la prima volta a Palazzo Madama. “Un’emozione forte, la percezione di stare vivendo un’occasione storica.” Un’occasione che un parlamentare trentino deve giocoforza vivere da pendolare. Fravezzi arriva a Roma nella serata di lunedì e riparte il
trentinoattualità RICCARDO fraccaro
DATA DI NASCITA 13 gennaio 1981 luogo di nascita Montebelluna (Tv) GRUPPO MOVIMENTO 5 STELLE uffici parlamentari Segretario dell’ufficio di presidenza, dal 21 marzo 2013 organi parlamentari 1a commissione (affari costituzionali, della presidenza del consiglio e interni); ufficio di presidenza; comitato per gli affari del personale. permanenza a roma Dal lunedì mattina al venerdì sera da trento a roma in... Treno ABITAZIONE a roma Appartamento (condiviso) in zona Trastevere giovedì sera. La giornata tipo è scandita dai tempi dell’Aula. “Mi sveglio attorno alle 7, quindi passo alla lettura dei principali quotidiani, anche trentini (che è diventato oramai un lavoro più che un piacere). Tra le 8.30 e le 9 ho la prima commissione, quindi alle 9.30 si va in Aula per i lavori ordinari. Pausa pranzo alle 13.30 (siamo pur sempre a Roma, Ndr.) e ripresa delle attività alle 16.30. Se non ci sono votazioni particolari o ordini del giorno particolarmente delicati si stacca verso le 19.30-20.30. Certo, più agevole della giornata di un metalmeccanico ma, stando a quanto racconta Fravezzi, un Senatore della Repubblica non se ne sta certo con le mani in mano tutto il giorno. Altra curiosità che condividiamo con i nostri lettori, quella legata agli aspetti squisitamente logistici. Dove abita un senatore? “Ho trovato una stanza in un
Riccardo Fraccaro, “cittadino” del Movimento 5 Stelle
Albergo dalle parti di Sant’Eustachio, a due passi dal Senato”. “Un albergo?”, domandiamo. “Un’ex albergo...” si corregge Fravezzi. Non indaghiamo oltre. Si muove generalmente a piedi, a meno che non si tratta di andare in qualche Ministero, a quel punto ci si serve del taxi. Tempo libero, si capisce, ne rimane ben poco, durante il quale il senatore approfitta per riposare o per acquistare una camicia di ricambio. Per i pasti spende tra i 20 e i 30 Euro, 400 Euro in totale alla settimana (che, ricordiamo, per un senatore è di fatto composta da tre giorni...) Ciononostante, il disagio dell’assenza da casa si fa sentire, non
tanto al Comune di Dro (Fravezzi è Sindaco della cittadina del Sarca) quanto in seno agli affetti famigliari. “Certo tutti avevamo messo in conto, al momento della mia candidatura, il disagio che ne sarebbe derivato. Che dire, la mia famiglia è abbastanza rassegnata...” E il Trentino? Lo ha abbandonato? “Tutt’altro. Cerco di seguire quei provvedimenti che possono incidere direttamente o indirettamente sul territorio, tengo contatti continui con Sindaci, con il Consorzio dei Comuni...” “Ritengo che stiamo vivendo una stagione eccezionale, nel bene e nel male, che può portare a grandi cambiamenti.
Vittorio Fravezzi durante le consultazioni per l’incarico al Premier, Enrico Letta 21
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trentinoattualità Speriamo. Anche perché la politica deve essere soprattutto questo: speranza.” E la situazione politica trentina? Il rombo dei motori che si scaldano si sente da laggiù? “Abbiamo concluso un’esperienza di tre lustri, adesso bisogna riorganizzarsi per rilanciare, attraverso una nuova classe dirigente”. A proposito, Senatore, quasi ce ne dimenticavamo: quanto guadagna? “Cinquemila Euro lordi al mese di indennità, più la diaria relativa alle spese.” Riccardo FRACCARO: “Tornare a trento è sempre bellissimo. roma? un contesto stressante”
Riccardo Fraccaro durante una votazione
colleghi partono solitamente molte ore dopo... “Il lunedì lo riserviamo di solito a riunioni del Movimento, per coordinarci sulle decisioni da prendere durante la settimana”. Giornata tipo: “Mi alzo verso le 7.30 e un’ora dopo sono a Montecitorio per seguire i lavori. Alle 13 andiamo a mangiare tutti assieme alla mensa dei dipendenti della Camera. Alle 15 la ripresa e verso le 22-22.30 si torna a casa”. Se rimane un po’ di energia – ci confessa a latere Fraccaro – si va a mangiare da qualche parte, o ad ascoltare un po’ di musica, altrimenti si va a nanna nell’appartamentino affittato dal M5s in Trastevere. Si tratta di 60 mq. che Fraccaro raggiunge in tram e
condivide sovente con altri aderenti e simpatizzanti del Movimento. Per un giovane catapultato all’improvviso sulla ribalta pubblica non dev’essere stato facile adattarsi al nuovo status quo. E nemmeno per la sua famiglia, genitori e fidanzata. “L’inizio, lo confesso, è stato traumatico. Soprattutto per i miei, che da buoni trentini sono molto riservati. Il mio nome ha cominciato ad apparire sui giornali, coinvolto in polemiche sterili e inutili come quella sulla paga del mio addetto stampa.” E la lontananza dalla fidanzata? “Beh, quello è un vero problema...” Anche per questo motivo a Fraccaro il settimanale ritorno a Trento piace da morire. “Per quanto possa apparire strano, al di là della po-
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La grande novità di queste elezioni 2013 è stata ovviamente l’ondata di protesta targata “M5s”, sotto l’egida fagocitante di Beppe Grillo. Riccardo Fraccaro è uno dei tanti che ha creduto nel progetto ed ora si ritrova alla Camera dei Deputati a portare avanti le istanze del Movimento. Ma cosa ha provato entrando per la prima volta in Montecitorio? Quali sensazioni l’hanno attraversato? “L’emozione è stata immensa, una fortissima scarica di adrenalina che mi ha fatto riflettere su quale grande opportunità storica sta vivendo il nostro Paese”. Non gli si può certo dare torto. Per la prima volta centinaia di giovani e meno giovani che non hanno mai fatto politica sono entrati nei palazzi del Potere. Per qualcuno è proprio questo il loro limite. Tabella del pendolare: “Prendo il treno il lunedì mattina e rientro a Trento il venerdì sera, certe volte il sabato mattina”. Come mai il lunedì mattina? I suoi
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Michele Nicoletti nel primo giorno da Parlamentare 22
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Un pensoso Mauro Ottobre davanti alla Camera
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trentinoattualità GLI ALTRI trentini eletti in febbraio
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er questo articolo-inchiesta abbiamo cercato di contattare tutti gli eletti trentini in Parlamento alle ultime consultazioni elettorali del 24 e 25 febbraio. Non sappiamo se per mancanza nostra o meno, oppure a causa delle vacanze estive, ci hanno risposto solo i tre di cui leggete in queste pagine. Ecco chi sono e quali incarichi ricoprono gli altri.
Lorenzo Dellai, con l’oramai mitico zaino
litica, Roma rappresenta un contesto urbano molto stressante. Pensiamo solo al traffico e all’inquinamento.” Per cui tornare a casa il sabato per lui dev’essere come tornare a respirare, o giù di lì. La cifra che il cittadino Riccardo Fraccaro prende di stipendio (“3000 Euro netti più le spese”) retribuisce il suo impegno in Parlamento. Un luogo non così facile, stando alle sue parole. “Lì è tutto molto complesso. La burocrazia la fa da padrone e determina tutto. È proprio questa una delle cose che il nostro Movimento cerca di combattere”. Domandina stupida: ma perché è tutto così complicato? Per Fraccaro, la burocrazia è uno degli strumenti più forti in mano al Potere per far sì che le cose vadano e gli eventi si svolgano secondo la propria volontà. Come vede l’attuale situazione politica? “I partiti tradizionali sono ormai alla frutta e cercano di sopravvivere grazie allo status quo che hanno messo in piedi in tutta fretta”. Eppure, a leggere le cronache, pare che tutto stia andando molto in fretta, tanti provvedimenti, riforme, novità... “Non è così. La tattica è quella solita del cambiare tutto per non cambiare niente. Il tutto si traduce in un atipico e clamoroso immobilismo”. Chiudiamo con il Trentino. A ottobre le elezioni provinciali sanciranno l’ingresso in Piazza Dante di rappresentanti del Movimento 5 stelle. E Dellai non ci sarà più. Per lo meno non come Governatore... “Vero. Sarà una grande occasione per noi. Se non altro per sorvegliare seriamente l’operato di chi governerà,
Michele Nicoletti Gruppo parlamentare Partito Democratico Organi parlamentari: III commissione (affari esteri e comunitari); Delegazione presso l’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa.
Mauro ottobre Gruppo parlamentare Misto - Minoranze linguistiche Organi parlamentari: IV Commissione Difesa
LORENZO DELLAI Gruppo parlamentare Scelta Civica per l’Italia Organi parlamentari: XI commissione (lavoro pubblico e privato); Comitato parlamentare per la sicurezza della repubblica; Conferenza dei presidenti di gruppo.
SERGIO DIVINA Gruppo parlamentare Lega Nord - Aut. (Vicepresidente) Organi parlamentari: 4ª Commissione permanente (Difesa); Delegazione italiana all’Assemblea parlamentare della Org. ne per la sicurezza e la coop.ne in Europa (OSCE)
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trentinoattualità franco panizza
DATA DI NASCITA 24 dicembre 1959 luogo di nascita Campodenno (Trento) GRUPPO Gruppo Aut (SVP, UV, PATT, UPT)PSI-MAIE
Il senatore Franco Panizza interviene in Aula
le sovvenzioni, la paventata Tav trentina, ecc.”. Non le piacerebbe essere qui a sorvegliare direttamente? “Il mio posto per il momento è a Roma. Anche lì, se si fa bene il proprio lavoro a livello nazionale, si avrà un ritorno a livello locale. Mi sconvolge l’atteggiamento di alcune forze autonomiste – in particolare l’SVP – che sembrano pensare solo al mero interesse regionale”. Come vede la prossima campagna elettorale trentina? Cosa accadrà? “Tutti diranno le stesse cose di sempre”. Stiamo a posto, allora... franco PANIZZA: ”a roma per presidiare la prerogativa autonomista del trentino” Come Assessore provinciale alla Cultura e alla Cooperazione ha inciso parecchio nel tessuto sociale trentino; per qualcuno, fin troppo presenzialista. Ma che il presenzialismo sia un male, è tutto da dimostrare. “Passare da una dimensione locale che conoscevo a menadito ad una più ampia, com’è quella romana – che poi è, in un certo senso, anche mondiale –, mi ha fatto pensare che ho molto da imparare”. Il neo senatore sa bene che sono in molti a rimpiangere la sua presenza da queste parti. Un’attestazione di stima che lo gratifica e che, naturalmente, gli fa molto piacere. Tuttavia, considera il suo arrivo al Senato della Repubblica un salto di qualità troppo importante per guardarsi alle spalle. Già, il primo giorno in Senato proprio 24
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come il primo giorno di scuola. Con qualche anno e qualche ruga in più. Franco Panizza, ogni martedì mattina prende l’aereo dall’aeroporto di Bolzano e vi fa ritorno il giovedì alle 21.30. La sua giornata romana comincia alle 7. Dopo una breve colazione, ci si tuffa nei lavori della commissione. Alle 9.30 – come per gli altri senatori e deputati – iniziano i lavori d’Aula. Verso le 13.30, un panino veloce alla bouvette, perché alle 14 si riuniscono nuovamente le commissioni. Alle 16.30 si torna in Aula e così via, fino a sera inoltrata, “quando mi butto letteralmente fuori dall’ufficio”. Nelle poche ore che Franco Panizza dedica al sonno, occupa un miniappartamento nella zona di Piazza Barberini. In pratica due sole notti alla settimana. La cosa è giustificata dall’attività di partito che Panizza continua ad esercitare sul territorio. ”Sabato e domenica sono dedicati al territorio, con l’incontro con Sindaci, esponenti delle categorie economiche, ecc., il venerdì e il lunedì esercito le mie funzioni di segretario politico del PATT, come si può immaginare, un ruolo particolarmente impegnativo in questo periodo”. Insomma, pare di capire che Franco Panizza sia più “trentino” oggi di quanto non lo fosse prima di divenire senatore... “È proprio così. Sono più operativo e incisivo di quanto pensavo, anche grazie all’impegno del Gruppo Per le Autonomie. Poi alcuni miei provvedimenti incidono direttamente sul territorio.” Cosa pensa Panizza dell’attuale Governo delle larghe intese? “Che sta lavorando a grande velocità, con provvedimenti molto importanti, ad esempio, riguardo
Commissioni 9ª Commissione permanente (Agricoltura, produzione agroalimentare); 13ª Commissione permanente (Territorio, ambiente, beni ambientali); Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza. permanenza a roma Dal martedì mattina al giovedì sera Da trento a roma in Aereo ABITAZIONE a roma Miniappartamento zona Piazza Barberini il lavoro, l’occupazione ecc.” È anche vero – confessa – che a volte la tensione tra i due principali schieramenti momentaneamente alleati raggiunge una tensione eccessiva. “L’Italia corre un gravissimo rischio sociale, mi auguro che la classe politica ne sia cosciente fino in fondo”. A proposito, senatore, una curiosità, lei sa come mai nessun rappresentante del Governo è venuto all’inaugurazione del Muse? “Vi svelo una cosa che forse non tutti sanno: io ho invitato personalmente in Aula il Presidente Letta e tutti i rappresentanti del Governo all’inaugurazione del 27 luglio, ma alla fine non si è presentato nessuno”. Come mai? “Non so. Forse perché si era in attesa della sentenza su Berlusconi...” Già, speriamo che sia così. Un’ultima cosa, senatore: quanto guadagna? Il suo collega Fravezzi ha detto...” “Sì, esattamente come lui”.
trentinoattualità giorgio tonini: il veterano che viaggia in panda e abita in (zona) vaticano Al contrario dei suoi colleghi di cui abbiamo relazioniato fin qui, che sono puri esordienti sul palcoscenico romano Giorgio Tonini ha una certa esperienza nella politica nazionale. Era il 1999 quando entra a far parte della segreteria nazionale dei DS, guidati da Walter Veltroni. Nel 2001 il primo esordio da Senatore della Repubblica. Per questo, la prima cosa che ha pensato mettendo piede in Senato è lontana dalla semplice emozione. “Ho pensato che il saluto militare che mi rivolgevano i carabinieri non era un omaggio alla mia persona, ma un segno di deferenza per le migliaia di cittadini che rappresentavo. E dunque un richiamo a me, a non dimenticare mai che sono lì non per merito mio, come se avessi vinto un concorso, ma in nome e per conto dei miei elettori. È un pensiero che mi viene in mente ogni mattina, entrando a Palazzo Madama. Da più di dodici anni.” Giorgio Tonini trascorre nella capitale quattro o cinque giorni, a seconda degli impegni. Per lo più dal lunedì sera al venerdì mattina. La giornata tipo si sviluppa sulla falsa riga di quella dei colleghi. “Sveglia alle 7. Lettura dei giornali sull’iPad. Commissione alle 8,30. Aula alle 9,30 fino alle 13,30. Pausa pranzo al self-service del Senato fino alle 14,30. Commissione e poi di nuovo Aula dalle 16,30 fino a sera. Quando non c’è Aula o Commissione, ci sono le riunioni di gruppo parlamentare o di partito. La sera, di solito, si va a cena coi colleghi. Massimo a mezzanotte, a nanna”. Anche Tonini vive la solitudine forzata del politico romano, in un miniappartamento vicino al Vaticano. In città, si sposta in autobus, qualche volta in taxi. Raramente con la macchina del gruppo del Partito Democratico (che è una Fiat Panda). Anche per la sua famiglia, questa elezione non rappresenta certo una novità... “La mia famiglia è abituata alla mia assenza. Come molti padri e mariti assenteisti dico che non conta la quantità, ma la qualità del tempo che si trascorre con la famiglia. Ma è vero fino ad un certo punto.” Quanto spende in una settimana a Roma? “La casa mi costa 1.500 euro al mese, per il resto sui 250 euro la settimana.”
Giorgio tonini
DATA DI NASCITA 5 gennaio 1959 luogo di nascita Roma GRUPPO Partito Democratico (Vicepresidente) Organi parlamentari 3ª Commissione permanente (Affari esteri, emigrazione); Delegazione parlamentare italiana presso l’Assemblea parlamentare della NATO permanenza a roma Dal lunedì sera al venerdì mattina Da trento a roma in Da quando c’è la Frecciargento (che io chiamo Pacher express) quasi sempre treno. ABITAZIONE a roma Miniappartamento vicino al Vaticano Cosa compra soprattutto? “Ristorante la sera, coi colleghi (è anche un modo per parlare di politica, con Enrico Morando abbiamo scritto un libro, “L’Italia dei democratici”, parlandone la sera a cena). E un po’ di vestiti: al Senato c’è l’obbligo di giacca e cravatta...” Come si tiene informato sul Trentino? “I primi giornali che leggo la mattina sull’Ipad sono Adige, Trentino e Corriere del Trentino. Poi ci sono i magazine, come Trentinomese, o le testate online, come lavalsugana.it dove ogni settimana scrivo un reportage da Palazzo Madama, raccontando quello che ho fatto a Roma. Infine, e soprattutto, ci sono telefono, sms, email: una rete di contatti continui.” Cosa ha fatto o pensa di fare per il Collegio in cui è stato eletto? “In campagna elettorale ho promesso di mettere al primo posto un buon governo per l’Italia e la promozione dell’autonomia speciale e della montagna. È quello che cerco di fare ogni giorno. Il settore di
cui mi occupo in particolare è la politica estera: sono vicepresidente dei senatori Pd e capogruppo in commissione Esteri. Contrariamente a quel che si potrebbe pensare, ci sono molte “pratiche di collegio” anche in questo settore: dalle questioni di cittadinanza ai trentini nel mondo, al commercio estero, alla cooperazione allo sviluppo...” Usa metafore alpinistiche, il senatore Tonini, allorquando gli chiediamo una definizione sull’attuale situazione politica italiana e trentina? Cominciamo con lo scenario nazionale... “Incrodata mi pare la parola giusta: è difficile andare avanti con questo governo e con la maggioranza anomala che lo sostiene. Ma è anche difficile tornare indietro, farlo cadere, andare ad elezioni che sarebbero disperate... Bisogna stringere i denti, mantenere la calma e fare passi piccoli e sicuri. In avanti, sempre.” “La situazione trentina la identificherei in un passaggio esposto. Da fare in cordata. Come centrosinistra autonomista. Per la prima volta senza Lorenzo Dellai come capocordata. E in uno dei passaggi storici più difficili, anche per il Trentino. “ Grazie, Tonini. Chiudiamo in allegria con la domanda più amata da lettori ed elettori: quanto guadagna? “Alle elementari insegnano che il guadagno è la differenza tra il ricavo e la spesa. Il ricavo del parlamentare è molto alto: quasi 14 mila euro. Il guadagno, quello che effettivamente passo alla mia famiglia è 5 mila euro per 12 mensilità. Il resto è spesa: 3 mila euro al Pd (nazionale e trentino, in parti uguali). Mille euro per un’assistente part-time con contratto regolare. Contributi a varie associazioni e iniziative. Benzina, taxi, telefono, spese per il mantenimento a Roma...” Dura la vita di un senatore... ■
Giorgio Tonini in Senato 25
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il poeta della matita
Gianluigi
Rocca di Alberto Folgheraiter
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trentinoattualità
Professore di disegno dal vivo a Brera, malgaro d’estate, Gianluigi Rocca del Bleggio ha tenuto, nell’aprile scorso, una mostra personale a palazzo Trentini a Trento. A fine settembre, alcuni dei suoi straordinari disegni a pastello faranno da cornice a Medita, la rassegna degli Editori Trentini, in piazza Fiera a Trento
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n malga, quest’anno, non è potuto andare. Un antico, quanto doloroso mal di schiena, accentuato da una stagione umida e fredda, lo ha costretto a restarsene a valle. È accaduto raramente in cinquant’anni, ma in questa bizzosa estate del 2013 Gianluigi Rocca ha dovuto gettare la spugna. In verità qualche capatina in malga l’ha compiuta, non fosse altro che per andare 28
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a vedere come se la cavava suo figlio, Lorenzo, gestore di malga Movlina in Val d’Algone. “L’è dura – commentò amaramente – ma ho dovuto cedere”. Pareva un vecchio larice, piegato dalle fatiche e dai dolori lancinanti. Il pittore del Bleggio mise la moka del caffè sul gas nella cucina della sua “nobile” abitazione di Cillà.
Se il nome di uno dei più piccoli villaggi del Bleggio è poesia, il palazzo di Gianluigi Rocca è arte pura. E non solo perché il proprietario, d’inverno, svolge con intelligenza il mestiere di docente di disegno all’accademia di Brera, a Milano e d’estate, di solito, il malgaro nelle terre alte del Trentino. No, quel palazzo ha una lunga storia, con le fondamenta nel XV secolo. Cillà è un villaggio a geometria variabile. Ai residenti stabili, nei fine settimana estivi si aggiungono varie persone; persino due famiglie da Trento. “Durante la giornata magari siamo soltanto in quattro o cinque. La sera, d’inverno, arriviamo a essere in quattordici”, calcola la Ada che è detta “el sindaco de Cilà” perché punto di riferimento costante della minuscola comunità. Frazione del neonato comune di Comano Terme, Cillà è un grumo di case tenuto vivo da un pugno di persone. In questa plaga delle Giudicarie esteriori altri piccoli borghi meriterebbero una menzione: Càres, Bono, Gallio, Comighèllo, Sèsto, Vergonzo, Duvredo, Màdice, Marcé, Cavaione, Bivédo, Larìdo e Marazzone, per finire con Cavràsto, Rango e Balbìdo. Ogni villaggio ha un’impronta propria; ogni porta racconta una vita; ogni ballatoio rievoca storie di fatica. Su tutto domina l’armonia di un paesaggio che pare disegnato dai pastelli di Gianluigi Rocca. Sovrano nel disegno, l’artista abita il palazzo Parolini-Lachmann comprato nel 2001. Con la scomparsa della famiglia Cillà (attorno alla fine del XV secolo), l’immobile passò ai fratelli de Manincor di Casez, quindi ai Madruzzo di Nanno e di Madruzzo. Due affreschi, sull’architrave di una finestra che si apre sulla valle,
Le scarpe dei pascoli (part.), 2012
trentinoattualità secondo taluni raffigurerebbero proprio i committenti, vale a dire Alfonsina Gonzaga e suo marito Gianangelo Gaudenzio Madruzzo, vissuti nel XVI secolo. Alfonsina Gonzaga scrisse che trascorreva l’estate nelle frescure di Cillà. Orlandus de Cilao fu menzionato già nel 1223. Tracce di quel blasone affiorano qua e là tra i sapienti restauri che Gianluigi Rocca ha compiuto, sia pure con grande fatica a causa dei mille vincoli, dei lacci e laccioli della burocrazia e della tutela artistica. Gianluigi Rocca è approdato a Cillà l’undici settembre del 2001. Dall’altra parte del mondo, a New York, le torri gemelle stavano implodendo nel rogo innescato da due aerei-bomba del terrorismo islamico. In verità, Gianluigi Rocca avrebbe voluto comprare “la casa del Diàol” sopra Stenico. Sennonché, al momento del rogito, una delle tre sorelle proprietarie dell’immobile “la s’ha tiràda ‘ndré. È vegnù fora un putiferio…” (si era ritirata facendo scoppiare un pandemonio). In sostituzione, gli avevano offerto una residenza a Cillà. “Son nà a vèderla l’undici settembre 2001, quando è vegnù giù le tor… Ero nel mio studio, stavo disegnando e seguivo la radiocronaca della strage. Ero davvero sconvolto. Quando sono venuto a vedere questa casa, ho trovato un disastro pure qui”. Per molto tempo, la villa era stata il buen retiro delle sorelle Parolini di Tren-
Johanna (la nostra vacca), 2011
to le quali vi trascorrevano l’estate poetando e dipingendo. Il palazzo era in vendita, abbandonato, da venticinque anni, dopo che era stato depredato dai ladri (1982). Fu spogliato di tutto: quadri, mobili e suppellettili. All’interno della villa i ladri avevano consumato perfino il pranzo, in tutta tranquillità. Quelli del paese avevano creduto che fossero operai di una ditta di trasporti, incaricata dai vecchi proprietari di compiere il trasloco. Arte e storia, letteratura e poesia, s’intrecciano come grottesche in questo palazzo del XIV secolo, la costruzione più antica di Cillà. Sopra il portone d’ingresso, un graffito raffigura l’arcangelo Michele con il diavolo, opera (1951) di Elena Parolini. Gianluigi Rocca racconta che le due sorelle erano soprannominate l’angelo e il diavolo. Da qui il graffito, beffardo, della pittrice. “In verità, rivela l’artista, erano due brave persone che hanno fatto molto per il villaggio. Furono le prime a far installare il telefono in casa, con il contascatti, per consentire alla popolazione di servirsi dell’apparecchio. Quanto alla pittrice, Elena Parolini ha lasciato circa duecentocinquanta opere”. Sulle carte, la villa figura come “Parolini-Lachmann”, ma “adess ghe cambierò nome” dice, convinto, Gianluigi Rocca. “Quando l’ho tòlta (l’ho comprata) ghèra chi ‘na foresta, en cesso micidiale. Ho restaurato ogni angolo, compresi gli infissi per i quali ho fatto forgiare le cerniere, a Caldés, dall’artista del ferro Luciano Zanoni”. I pavimenti sono stati rifatti con le assi dei larici tagliati a San Giuliano, sulla montagna di Caderzone dove, un’estate, il pittore-malgaro era finito a pascolare le vacche. “Son stà chi quattro ani, mi sol come en cagn, a sistemar tut”.
Nelle stanze, arredate con… arte, erano allineati numerosi quadri del pittore bleggiano. Da un cartone occhieggiava un animale. Pareva vivo tanto era fedele all’originale. “Quest chi l’è el quadro de ‘na vacca che ho salvà. L’era destinada al macello per ‘fine carriera’ anca se la gavéva sol nove anni. L’ho comprada per ‘na canzon de carneval (una pipa di tabacco). Gò dat zinquezento euro. I m’ha dit: te sei màt, l’ei voida. Secondo loro non era più in grado di partorire e non dava più latte. Mi si era affezionata, la me vegniva dré da per tut. L’ho comprata senza tanti ripensamenti. Siccome mi avevano detto che veniva dall’Alto Adige gò metù en nom Johanna. Un occhio buono, un animale delizioso. Per farla breve, lo scorso anno, la vacca, considerata sterile, ha partorito due gemelli e, adesso, produce ventisei litri di latte al giorno senza darghe ‘na ponta de mangime. È una vacca straordinaria”. Era nella stalla? “No la ghè chi, el la gà su el me popo”. Era ancora in montagna, a malga Movlina, con il figlio del Gianluigi, Lorenzo (un “popo” di 24 anni) il quale faceva il malgaro come il papà. “L’ha mess su ‘na picola aziendina; el fa fadiga ma ‘ntant el prova”. Già, la malga. Vi eravamo andati, col fotoreporter Gianni Zotta, l’estate dello scorso anno. Arrivammo di mattina presto, prima che le vacche lasciassero la stalla per i pascoli di malga Vacìl. Eravamo ai confini fra il Trentino e la Lombardia, sul territorio del comune di Storo, quindici chilometri di strada impossibile, verso la Val Camonica. Gianluigi Rocca comparve dall’erba, alta nei prati della malga, preceduto da tre cani, inseparabili quanto preziosi compagni di lavoro. “Parlando dei pastori di malga, mio zio diceva: uno fa per uno, due fanno per tre, un cane fa per sei. Mi se no gavèss chi i me càgni, ciàpo su le me stracce e vago a casa (prendo i miei stracci e torno a casa)”. Perché era approdato a malga Vacìl? “Perché è un posto fantastico e straordinario” disse. Tranne la strada di accesso, venne da aggiungere. “Si, rivàr fin chi l’è ‘n po’ longa, ma ‘na volta che te se’ chi l’è ‘n Paradiss, crédeme. È una malga straordinaria, una delle più grandi del Trentino tanto per cominciare”. Non servivano aggettivi per convincere gli ospiti che il luogo era un incanto. Prati a perdita d’occhio, il silenzio 29
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trentinoattualità disturbato solo dal vento che, di tanto in tanto, accarezzava le erbe e le muoveva a ondate come un immenso mare tra i monti. Gianluigi Rocca accudiva centocinquanta bovini, tutti senza latte. Era un bene? No, una vergogna, poiché la malga, di proprietà del comune di Storo, era stata attrezzata (2003) con una sala per la mungitura contemporanea di dodici vacche. “E ghè chi manze, questo l’è ‘l dramma”. Bestie asciutte, fatte monticare più per lucrare i contributi della Comunità Europea che per reali esigenze di pastura. Il Gianluigi aveva chiesto almeno una vacca da latte per l’autoconsumo. “Gnànca quéla i m’ha dat” (nemmeno quella mi hanno lasciato). La sala mungitura, costata ottantamila euro, era lì, abbandonata. Pareva il relitto di un disastro atomico. Alcuni allevatori della zona davano la colpa di tutto al sindaco di Storo, il quale avrebbe dovuto imporre alla società che aveva preso in affitto la malga la monticazione di vacche da latte. Richiesto di spiegazioni, Vigilio Giovanelli replicò, più tardi, che il contratto era in scadenza e che per gli anni a venire sarebbe stata garantita la produzione di latte, di burro e di formaggio. In trent’anni da pastore (solo d’estate, sia chiaro, perché il resto dell’anno faceva il professore di disegno dal vivo all’accademia delle Belle Arti, a Milano), Gianluigi Rocca non aveva mai subito un’umiliazione simile, disse. Per un malgaro, la vacca deve essere animale da latte. Senza mungitura, burro, ricotta
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e formaggio che malga è? Raccontò: “El me mistér sarìa quel de professor a Brera. Ma da bòcia son sempre nà en malga. L’è ‘na memoria che se se porta dré”. Fissata nel DNA. Raccontò che aveva cominciato a salire in malga fin da bambino, con uno zio. “È una passione, un richiamo del sangue, un ritorno alle radici. Quando arriva maggio, quando comincia a rinverdire, me vèn ‘l sbrigolòt al stòmec, il tremolio nello stomaco… Guai, no son bon de star giò [in valle]”. Cinquanticinque anni, annosi problemi alla schiena (eredità delle fatiche giova-
nili), lo avevano costretto già anni prima a disertare la malga. Una sofferenza più del dolore fisico. “Io non dovrei essere qui. Ogni volta chiedo al mio primario il permesso e lui: “come faccio a dirti di no”? Scòlta: sto quattro giorni su questa terra straordinaria, perché non posso e non debbo godermi quei quatre dì che son chi? È bello vivere anche a Milano, Roma, Parigi, non dico di no, ma quando sono qui mi par di rinascere”. Condivideva la mensa con i suoi tre cani, tutti bastardi (il meticcio da malga). Soltanto lui li sapeva educare, al punto che, in Trentino, lo chiamavano “el Giàni dei càgni”. “I cani da pastore sono speciali. Se non li allevi e li educhi perdono la razza. Hai visto il filo elettrico che segna il limite dei prati? Quello serve per evitare che gli animali vadano nel bosco o finiscano in qualche canalone. Ebbene, quando lo hanno adottato, hanno detto che quel sistema avrebbe sostituito il cane. Adesso sono poche le malghe che utilizzano i cani, ma il cane fa miracoli. Se vai dietro la linea dell’orizzonte, trovi i pastori “bagòss”, quelli di Bagolino, che hanno sei o sette cani ciascuno”. Nelle pertinenze di Bagolino (fino al XVIII secolo terra del vescovo principe di Trento) c’erano 23 malghe, tutte private. “I se le fìta, i se le contende, i se le magna fò” (se le affittano tra di loro, se le contendono al punto da perderci il guadagno). Il Gianluigi rivelò che, da trent’anni,
trentinoattualità
Le spoglie XXXI, 2010
stava raccogliendo materiale per un libro sui cani: fotografie ma soprattutto disegni di sua mano visto che, novello Giotto, era in grado di fissare sulla carta i dettagli di ogni singolo animale. Il volume sarebbe servito a far conoscere il cane da pastore. Mentre raccontava, gli si inumidirono gli occhi perché, disse, “sti càgni chi i fa ròbe da pianzer”, da piangere di commozione. Uno dei tre animali, il più giovane, era stato tenuto “a cordiòla”, al guinzaglio, per quaranta giorni. Gianluigi Rocca lo aveva educato giorno dopo giorno finché, una sera, lo aveva lasciato andare. Il cane aveva attraversato la vasta prateria fino ai dossi, lontani sull’orizzonte. In un baleno, il “Falco” aveva raccolto tutte le centocinquanta manze e le aveva indirizzate verso la malga. Il pastore aveva seguito la scena con il binocolo. A un tratto tutto si era velato, come se dalla valle fosse salita, improvvisa, la nebbia. Invece, raccontò, erano lacrime che bagnavano le lenti del cannocchiale. “Come fai a non piangere, il Falco è arrivato qui con la lingua per terra…, ma aveva fatto splendidamente il suo mestiere. Con le vacche è diverso, sono tranquille, si muovono poco. Ma le manze le sèguta a nàr. Te va su, te ‘n giri des là, le altre trenta le passa giù lì; quatro l’è en cima al doss… senza ca32
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gni te deventi scemo” (Le manze continuano a spostarsi. Vai da una parte, ne raccogli dieci e altre trenta ti passano sotto; quattro le trovi in cima a un dosso… senza cani diventi cretino a forza di correre di qua e di là). Originario di Larido, nella Quadra del Bleggio, il professor Gianluigi Rocca è finito a vivere a Cillà. “Sono nato in uno dei paesi dala fam: Bivedo, Larido, Cavaione e Marazzone. Chiamati così perché cinquant’anni fa si pativa ancora la fame. I nàva via tuti, se ne andavano tutti, emigrati per il mondo”.
Natura morta, 1998
Perché la scelta di fare il malgaro? “Perché mi hanno portato in malga da bambino. È stato il primo mestiere che ho appreso”. Il papà, che era emigrato in Svizzera, lo ha conosciuto tardi. Lavorava in fonderia; la mamma andava “a servir” a Milano. Un fratello, Gualtiero, morì a 31 anni per aneurisma cerebrale. “El m’ha lassà chi sol come en cretino”, sospirò. Quell’unico fratello, otto anni più grande, lo aveva visto poco. Mandato in collegio dai Salesiani tornava a casa solo otto giorni, d’estate. Studiò e conseguì il diploma di geometra. “L’ho conosciuto davvero quando venne a casa dopo aver fatto il servizio militare. Aveva vent’anni e lì ci siamo uniti da impazzire. Aveva cominciato a lavorare a Tione nell’edilizia ma non gli piaceva. Poi era andato a Roma a seguire una scuola di regia, quindi si era iscritto alla facoltà di Architettura a Venezia. Nel frattempo, io avevo frequentato per tre anni l’Istituto d’arte, a Trento. In verità avrei dovuto proseguire con altri due anni, ma mio padre aveva intimato: o bechèr o borèr (o macellaio o segantino). Gli avevo risposto: el bechèr fàl ti (il macellaio fallo tu). E son nà ‘n an en la selva a taiàr bòre” (sono andato un anno in montagna a tagliare gli alberi). Tornato a casa disse a suo padre: “Vado a Milano, a studiare a Brera”. Suo papà, convinto che l’arte, come la poesia, non dà pane, aveva replicato: “Se esci da quella porta puoi pure scordarti l’indirizzo di casa”. Non lo stette ad ascoltare. Quattro anni a Brera, laurea in tecnica del disegno dal vero; un anno a Parigi; soggiorno a Roma e in altre capitali dell’arte. A Parigi si era pure innamorato di una zingara (“la m’ha portà via el cor”). Ma a casa c’erano gli animali da governare. Nella stalla aveva cinque vacche. “Seghèven tut a man. Portàven dent tut col carèt, e èren nel 1987 miga zinquant’ani fa. Me pare l’ha fat tre infarti ma mi ho dovest nar lo stess a far el militare”. La vita del soldato Gianluigi Rocca meriterebbe un volume, tanto fu avventurosa e contrastata. Spirito libero, confuso con un ribelle, rischiò il carcere militare a Peschiera perché, inavvertitamente, il giorno del giuramento non aveva giurato fedeltà alla bandiera. Era intento a osservare le cime dei monti che fanno da corona a Merano, a fantasticare su quanto sarebbe stato meglio essere lassù a fare il mandriano. “Me son pers. I ha fat l’alzabandiera e mi
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1993, cambio di malga con cavallo da soma, tra Malga San Giuliano e Malga Campo
non me son acort” (mi sono perduto e non mi sono accorto che la cerimonia dell’alzabandiera stava per arrivare alla fine). Il caporalmaggiore (firmaiolo), dopo aver gridato a squarciagola “si rende conto che cosa ha fatto”? e avuta per risposta un “niente di male”, squadrò il nostro dall’alto verso il basso e sibilò: “Stia punito col corpo e con la mente”. Gli fu contestata l’insubordinazione alla bandiera (perché non aveva giurato) e altri due reati minori. Roba da corte marziale. Gli fu consigliato di prendersi un avvocato. “Vago en caserma e ghè: en general de corpo d’armata, en colonel, en tenente colonel… Uno el me fa, urlando: la bandieraaaa! Bisogna salutare la bandieraaaa”. Finì che lo condannarono a sei mesi di carcere militare a Peschiera. Buon per lui che un maresciallo, amico di un suo amico pittore, intervenne per mitigare la pena. Lo misero in galera a Merano per quaranta giorni. Dopo venti giorni di isolamento, guardato a vista da una sentinella, riuscì a ottenere alcuni fogli di carta e una matita. “Mi son sta sempre punito dappertut perché i penseva che fuss de estrema sinistra: Avanguardia operaia o Lotta Continua.
I me diseva: Rocca, prima di uscire da qui ti cambiamo la testa! Mi no ho mai fat politica ma questi i era convintissimi che facessi parte di qualche gruppo sovversivo”. Lo trasferirono in tutte le caserme dell’Alto Adige. Ogni occasione era propizia per metterlo in punizione. Campi invernali coi muli, pulizia dei cessi a ripetizione, poi un giorno gli dissero: “Càmbiati, che sei assegnato al palazzo Alti Comandi”. C’erano da ridipingere gli stemmi di legno di tutte le Brigate alpine. Lo mandarono in mansarda non prima di averlo edotto sul menù della “caserma”: quattro primi, quattro secondi, dolce e caffè. Un cambio di mansioni da favola. Nella mansarda, trasformata in atelier per il pittore, c’era un caldo soffocante. Via la cravatta, via la camicia, cominciò il restauro a torso nudo. Di lì a poco arrivò il comandante: “Che cosa fai, vestiti!” gli ordinò. “El se vesta lu”, replicò secco l’insubordinato. “Chi l’è en forno come quel dei Ebrei de Auschwitz”. Lo presero in quattro, lo misero su una camionetta e lo trasferirono a San Candido. Un giorno, mentre era in punizione (- 28 gradi, “dormiven col capòt”)
arrivò la notizia della morte di suo fratello Gualtiero. Gli diedero un solo giorno di licenza-lutto, neanche fosse un ergastolano. Gli ultimi due mesi di naja lo mandarono alla caserma “Mignone”, a Bolzano. Gli dissero, anche lì, che gli avrebbero cambiato la testa. Lo chiamarono a rapporto: “A che gruppo appartenevi?”, gli domandò il colonnello. “Al gruppo dei malghéri” rispose. “Un sottogruppo di Lotta Continua o di Avanguardia operaia”? “Un sottogruppo di guardiani di vacche”, replicò indomito. Se la cavò con una punizione “esemplare”: per una settimana intera fu costretto a pulire i cortili della caserma (“controvento”, fu l’ordine) di tutte le foglie che cadevano dai platani. Controvento significava spazzare… l’aria. “Scopavo il nulla e tutti gli alpini ridevano. Mi dicevo: Gianni tieni duro, non mollare! Ma ti rendi conto en che man che èren, in che mani eravamo noi e i sacri confini della Patria?”. Ancora: “Ci facevano marciare sotto il sole di luglio a oltre trenta gradi, per tutto il giorno con i Vibran (gli scarponi) nuovi. Il maresciallo gridava: “passo” e tu dovevi battere lo scarpone. “Non sentoooo!!!”, gridava. E tu dovevi batterlo nuovamente per terra. Un giorno, mi arrabbiai. Mi levai gli scarponi e andai dal maresciallo: no te senti? Metteteli ti… che stavolta sento mi. El pareva en Nazista. El la gaveva ‘n del sanc la cattiveria. Ma come se fa a tratàr i zoveni cossì, zio bech? Come si fa a trattare i giovani di leva in questo modo? Mi avessero fatto lavorare quindici ore al giorno per costruire case per gli anziani o campi da gioco per i ragazzi, lo avrei fatto volentieri, ma spazzare l’aria… come si fa?”. Lui voleva soltanto fare il pittore. “Disegnavo al lume de candela perché a casa, nela casa vecia, no ghèra gnanca la luce. La prima mostra l’ho fatta dal Gualazzi, grazie ai buoni uffici del pòr Carletto (il povero Carlo Sartori)”. Quante mostre personali, dopo la prima? “Pochissime, perché impiego molto a completare un disegno, anche quattro mesi”. Alla parete della malga era appeso il ritratto di una vacca. Bevemmo sciroppo di fiori di sambuco raccolti con le sue mani. L’estate era al culmine. Per il caffè ci saremmo rivisti a Cillà. Un anno dopo. ■ 33
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trentinoattualità www.editoritrentini.it
di Nicola Tomasi
P
er tre giorni, da venerdì 27 a domenica 29 settembre, Piazza Fiera a Trento diventerà il cuore pulsante della sempre più ricca proposta editoriale trentina. Editori, autori e librai che operano in tutta la provincia si daranno appuntamento nello spazio di “Medita” la seconda mostra dell’editoria trentina organizzata dall’Associazione Editori Trentini in collaborazione con la Pat, la Regione Trentino Alto Adige, con il contributo della Fonda-
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Editori, autori e librai che operano in tutta la provincia di trento si daranno appuntamento dal 27 al 29 settembre, in piazza fiera a trento. Incontri, presentazioni, tavole rotonde, spettacoli e i quadri incredibili di gianluigi rocca... zione della Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto. Tre intense giornate, dalle 10 del mattino alle 22, che permetteranno di conoscere la realtà editoriale del Trentino
e nello stesso tempo scoprire alcune delle più recenti pubblicazioni nell’incontro con alcuni autori. Dietro questa importante iniziativa c’è l’Associazione Editori Trentini ricostituita innanzitutto per riunire e dare un’unica voce a un gruppo di Editori accomunati da una medesima origine territoriale, senza dimenticare l’importanza di far conoscere cosa succede dietro le quinte dei libri che ci passano per le mani. Se è vero che ogni libro ha una sua storia alle spalle (che spesso solo in parte trapela agli occhi del lettore) è altrettanto importante gettare uno sguar-
Denis Fontanari
do più ampio a quella che è la produzione complessiva di una casa editrice. Dopo l’inaugurazione ufficiale di “Medita”, fissata per venerdì 27 alle 11, la giornata prevede alle ore 17 la presentazione del libro “Patrizio Bosetti. La
trentinoattualità lega dei contadini” di Graziano Riccadonna, pubblicato dal Gruppo Culturale U.C.T., mentre alle 18, Temi Editrice presenta il volume “I giorni della Portela e di San Martino. 1943-1944”, con l’autore Luigi Sardi che racconterà la genesi di quest’opera, ispirata ai bombardamenti della Seconda Guerra mondiale. Alle 20.30 si sarà spazio per la performance di lettura e musica a cura di AriaTeatro con l’attore Denis Fontanari e il violoncellista Nicola Segatta, fra le pagine di “La carriola” di Luigi Pirandello e “Tutto in un punto” da Le cosmicomiche di Italo Calvino. Lo spettacolo verrà replicato il 28 alle ore 15. Nella mattinata di sabato 28, alle 11, Alberto Folgheraiter presenterà il suo nuovo libro ”I Villaggi dai camini spenti 2”, pubblicato da Curcu&Genovese. Con il secondo
volume, continua il viaggio dell’autore e di Gianni Zotta nella periferia del Trentino del terzo millennio. ”I Villaggi dai camini spenti 2” è la seconda parte di un viaggio-inchiesta, tra cronaca e storia, nel Trentino del terzo millennio. Un reportage dai villaggi della periferia. È il racconto di comunità che si vanno assottigliando, con le case abbandonate dall’esodo e dalla frammentazione ereditaria e sulle quali spuntano i cartelli “vendesi”. L’inchiesta rivela spunti di una vivacità sconosciuta o iniziative di giovani che la città e le grosse borgate nemmeno possono sperare. Racconti di vita che si intersecano con episodi di storia. Momenti di aggregazione e frammenti di disaggregazione, emigrazioni e immigrazioni, legati da un unico filo di attualità e di
passato. A ogni vallata del Trentino sono dedicati uno o più capitoli. Ogni capitolo è corredato da un apparato iconografico inedito che materializza due storie parallele, una scritta l’altra fotografica, due racconti che procedono di pari passo e si completano l’un l’altro. Nel pomeriggio, alle 16, l’Editrice Rendena, presenterà due volumi con i relatori Piergiorgio Motter e Marco Gramola: “Diario di guerra dal Corno di Cavento del tenente Felix Hecht von Eleda” con note di Dante Ongari e “La guerra sul ghiacciaio del Ten. Col. Angelo Ravenni e Ten. Col. Emilio Battisti”. Sempre legata alla Prima Guerra Mondiale è la proposta della Valentina Trentini Editori, che alle 17, illustrerà “Alla scoperta dei luoghi della Grande Guerra. Adamello, Garda, Pasubio, Altipiani, Dolomiti“ con Marco Ischia e Arianna Tamburini, mentre alle 18 la relatrice Mara Duiella racconterà le pagine di “La custode dei sogni” di Daniela Larentis uscito per la Reverdito Editore. Alle 19 spazio alla tavola rotonda “Editori e librai al tempo della crisi”: un incontro informale fra chi i libri li fa e chi i libri li vende, che vuole indagare luci e ombre del mercato editoriale nazio-
nale e locale, in un’epoca di crisi, non solo della cultura. A chiudere la seconda giornata di “Medita” le parole di Carlo Martinelli in “Viaggio nelle passioni di carta: alla scoperta dei mille volti della letteratura, tra romanzi, racconti e poesia”.
Gianluigi Rocca espone a
Il poeta della matita Grazie al suo talento gli oggetti quotidiani acquistano una dignità impensabile, regalando all’osservatore una profonda e inaudita percezione. Il tutto grazie al tratto di una matita.
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trentinoattualità ASSOCIAZIONE EDITORI TRENTINI
EDITORI presenti
L’Associazione Editori Trentini nasce innanzitutto per riunire e dare un’unica voce a un gruppo di Editori accomunati da una medesima origine territoriale, senza dimenticare l’importanza di far conoscere cosa succede dietro le quinte dei libri che ci passano per le mani. Se è vero che ogni libro ha una sua storia alle spalle (che spesso solo in parte trapela agli occhi del lettore) è altrettanto importante gettare uno sguardo più ampio a quella che è la produzione complessiva di una casa editrice.
AlcionEdizioni Arca Edizioni Arti Grafiche Saturnia il Margine Casa Editrice Panorama Centro Documentazione Luserna Curcu & Genovese Editrice Rendena Edizioni31
Menu di settembre:
La giornata conclusiva, quella di domenica 29, si aprirà alle 11 con la presentazione del volume della Casa Editrice Panorama “Guida ai rifugi del Trentino“, alla presenza dei due autori Marco Benedetti e Riccardo Decarli. Guida ai 152 rifugi escursionistici ed alpinistici del Trentino, con la segnalazione e breve descrizione delle altre strutture e di alcuni bivacchi. Di ciascun rifugio è riportata la foto, una scheda con i dati essenziali: gruppo montuoso, località, quota, gestore, proprietà, telefono, sito internet, apertura, posti letto (eventuale locale invernale); poi una descrizione con la storia del rifugio, gli accessi consigliati, le cose notevoli da vedere, le escursioni e le ascensioni che si possono intraprendere dal rifugio. All’inizio della guida, un’introduzione con indirizzi utili, consigli “Prima di partire”, un “galateo” su come comportarsi sul sentiero e nei rifugi, e note sulle difficoltà escur-
sionistiche. Alle 16 spazio alle pagine di “Ciao Maestra”, il libro di Lucia Coppola, per Edizioni del Faro. Un viaggio nel mondo della scuola che si trasformerà in questa occasione in un confronto dell’autrice con alunni e colleghi. “Ciao maestra” nasce dalla forte e non più rinviabile esigenza dell’autrice di raccontare la propria esperienza di insegnante, iniziata negli anni ’70 e proseguita per quasi quarant’anni. Fin dall’inizio ha partecipato attivamente ai cambiamenti
Pane, pomodoro, olive e burrata con crema di lattuga *** Gnocchi di patate con crema di melanzane, gamberi, seppia e basilico
Erickson FBK Press Museo Storico del Trentino Gruppo Culturale U.C.T. Gruppo Editoriale Tangram Keller Editore Nitida Immagine Publistampa Reverdito Temi Valentina Trentini, editore Vita Trentina
sociali, politici e culturali del tempo. La scuola stava dentro questi momenti innovativi e lei, giovane maestra entusiasta, ansiosa di sperimentare nuove teorie, ha interpretato il ruolo di educatore con la forza dell’età giovanile, andando oltre il peso delle tradizioni e delle consuetudini vigenti. Si resta in tema di istruzione con il libro “Trento Universitaria” di Sandra Frizzera (Edizioni 31) con l’introduzione della prof.ssa Giovanna Covi. Alle 18 la Casa Editrice Il Margine presenterà “Le quattro stelle della Costituzione” di Donata Borgonovo Re. L’autrice, assieme ai giovani dell’Associazione Note a Margine, racconta quella che è stata definita la più bella Costituzione del mondo. A chiudere “Medita”, alle 20.30 , il progetto “Umanofono” a cura di Trento Spettacoli. Cronaca di una morte
annunciata di Gabriel García Márquez. Un nuovo esperimento di “lettura orchestrata”, dove voce e parole diventano strumento per narrare un’atmosfera, per dare corpo e concretezza all’immagine scritta. “Dirige” Maura Pettorruso. Da evidenziare come durante le tre giornate di “Medita” su tutti i libri esposti verrà applicato il 20% di sconto ■
Quaglia arrosto al profumo di fieno con fagiolini, tortino al grano saraceno e purea di mele *** Gelato ai fiori di lavanda e di viole con cioccolato, pesche e yogurt Prezzo del menù con i vini esclusi: Euro 34,00 Euro 48,00 con i vini abbinati
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trentinoattualità di Silvia Conotter
tutto un altro mondo
NON CI SONO PIù I FIGLI (E I GENITORI) DI UNA VOLTA Fabiola in alpeggio con l’amico Nadir e la nonna Fabiola di lui
Fabiola Montecinos, 37 anni, ci racconta com’era trent’anni fa essere figlia e com’è ora essere mamma. E se una volta d’estate si veniva spediti in malga per un mese, a far pascolare le mucche, ora si va in ferie lasciando gli adolescenti a casa. Da soli
“A
ltro che genitori che diventano matti ad incastrare campeggi, colonie estive e vacanze al mare! Io e mio fratello in estate venivamo mandati in malga, assieme ad un nostro amichetto e ai suoi nonni. Per un mese, senza energia elettrica e con solo l’acqua gelida della fontana esterna. Ci si alzava quando sorgeva il sole, si mungevano le mucche, poi facevamo colazione e, mentre sua nonna preparava il burro e il formaggio, partivamo con la mandria per l’alpeggio e tornavamo la 38
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sera quando cominciava a fare fresco. La prima volta avevo otto anni”. In questa puntata di “Tutto un altro mondo” abbiamo tentato un esperimento: provare ad individuare un tema in cui si siano verificati macroscopici cambiamenti in un arco temporale più contenuto rispetto alle interviste precedenti. Ecco allora il racconto di Fabiola Isabella Montecinos, 37 anni e tre figli (Daniela, 15 anni, Carmelo, 9, e Giorgia, 6), che parla di come è cambiato il rapporto genitori-figli, ma anche di come si sono
modificati i comportamenti degli stessi genitori, influenzando ovviamente quelli dei figli. Fabiola, al contrario di ciò che può far pensare il suo nome, ha sangue trentino nelle vene. I suoi nonni infatti si sono sposati qui, per poi emigrare il secolo scorso in Cile. La sua famiglia è quindi rientrata a Trento quando lei aveva sette anni, dopo il colpo di stato di Pinochet. Fabiola, che ricordi hai dell’educazione che ti è stata data? Ai bambini non era permesso intromettersi nei discorsi degli adulti: se si osava dire qualcosa ti incenerivano subito con un’occhiata. Ognuno doveva stare al suo posto e comunque a noi non veniva nemmeno in mente di intervenire. Niente parolacce, massimo rispetto per i genitori, si aiutava in casa per tutto quello che c’era da fare e senza che qualcuno ce lo chiedesse. Che lavori dovevate fare? Qualsiasi cosa, anche perché mia mam-
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Fabiola, oggi
ma lavorava tutto il giorno e noi rimanevamo a casa da soli. Finita la scuola, mio fratello Giovanni – che aveva tre anni più di me – preparava il pranzo. Io l’aiutavo ad apparecchiare, sparecchiare e mettere a posto. A dodici anni stiravo per tutta la famiglia e ricordo che il sabato e la domenica mattina si facevano spesso le pulizie tutti assieme. Potevi uscire? Insomma, anche se la mamma mi faceva uscire, fino ai 15 anni avevo mio fratello che mi controllava e mi faceva tornare a casa. Non era ammesso nemmeno da parte sua rispondere in malo modo, teneva proprio al fatto che ci fosse massimo rispetto per gli adulti. Questo non mi ha impedito di tentare di combinarne qualcuna, ad esempio sono andata “in marina”, ma mi hanno scoperta subito. A 14 anni ho capito che non avevo voglia di studiare e sapendo che non potevamo permetterci economicamente di andare
a scuola lo stesso, iniziai a lavorare come barista al Commercio in via Maccani. Anche questo è cambiato molto: per trovare un impiego allora la terza media era sufficiente ed era considerato normale non proseguire gli studi. Ora se non hai almeno il diploma delle superiori che fai? Come sono diventati i genitori ora? Io mi sono sempre considerata una madre aperta, ma vedendo il panorama generale non lo sono poi tanto. Sento fuori casa tante parolacce e una gran mancanza di rispetto. In generale mi sembra che quello tra genitori e figli sia più un rapporto di amicizia che altro. Tanti quattordicenni di oggi vanno normalmente in discoteca, rientrano come minimo a mezzanotte, hanno spesso con loro la carta di credito dei genitori per comprare i vestiti e confesso che a volte mi sento in difficoltà con mia figlia perché mi sottolinea continuamente la differenza abissale che c’è tra lei e i suoi amici. Si è passati insomma da un estremo all’altro. Sì, e ogni tanto rimango a bocca aperta davanti a certe situazioni. Una mamma, ad esempio, ad un quindicenne che è riuscito all’ultimo a non farsi bocciare a scuola gli ha fatto scegliere come premio un posto dove trascorrere il weekend e lui si è fatto portare con un amico in una capitale europea, passando poi due giorni disteso in camera avendo fumato chissà cosa. E questa non è l’eccezione. Un atteggiamento troppo rilassato che implica risposte sgarbate, continue richieste, reazioni isteriche quando ricevono un “no”. Esatto. Io cerco di mantenere un equilibrio per evitare una disparità di trattamento troppo elevato, ma mi riesce difficile quando vedo tredicenni o quat-
TAI CHI CHI KUNG: LA DANZA DELL’ENERGIA Efficace antidoto contro l’insonnia, l’ansia, disturbi psicosomatici e molto altro ancora… Non richiede troppe energie, come le altre ginnastiche occidentali ed è adatto a persone di tutte le età
Shen
Jing
- SAN BAO -
Qi
Associazione Sportiva Dilettantistica Affiliata U.S. ACLI / CONI Iniziativa realizzata con il concorso del Comune di Trento
Carmelo, 9 anni, Giorgia, 6, e Daniela, 15
tordicenni che vanno in discoteca la sera e tornano ad orari improbabili. La mia sensazione è che sia più semplice dire loro di sì e averli fuori dalla porta, piuttosto che doversi confrontare costantemente su certe decisioni. Anche noi bambini stavamo sempre all’aperto, ma sotto casa o in campagna. Ora si dà spesso molta più libertà, magari avendo l’impressione di poterli controllare attraverso il telefono. Invece questo apre mille possibilità ai ragazzi d’oggi: alcuni dicono che sono in un posto e invece sono da tutt’altra parte. A che età i bambini ricevono il cellulare? Sempre più presto. Tanti compagni di Carmelo, in terza elementare, ce l’hanno. E non si accontentano mica dell’ultimo modello! Per farsene cosa, poi… Non so, a me rattrista vedere anche i gruppi di adolescenti, al bar o in pizzeria, attaccati ognuno al proprio telefonino.
...E INOLTRE 16 E 17 NOVEMBRE 2013 CORSO DI ENNEAGRAMMA A COGNOLA I corsi cono riconosciuti ai fini dell'aggiornamento del personale docente della scuola
SETTEMBRE 2013 SONO APERTE LE ISCRIZIONI AI CORSI DI: COGNOLA, GARDOLO, LAVIS, Info: 347.7363379 • www.san-bao.it MEZZOLOMBARDO
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Fabiola, con il fratello Giovanni e la mamma Leoniche
Quando mia figlia Daniela si è trovata temporaneamente senza - o perché era rotto o perché gliel’avevo tolto per castigo - mi sembrava persa. Ti spieghi il perché di un cambiamento così forte in così poco tempo? Secondo me ha influito molto la tecnologia in questi ultimi dieci anni, che ha aumentato l’isolamento generale e allo stesso tempo aperto la strada a molte trasgressioni. Ora con un clic trovi su You Tube video su come fabbricare ogni tipo di droga, per non parlare degli episodi di bullismo che alimentano i comportamenti del “branco”. Da quel che capisci tu, gira tanta droga a Trento? Sì, e si trova dappertutto. Non c’è più solo marjuana e hashish, come quindici anni fa, ma moltissime pastiglie sintetiche dai nomi più improbabili. E poi gira moltissimo alcol, fortuna che mia figlia è astemia. Altro problema per me è la normalità con cui si lasciano dormire fuori i figli la notte. C’è addirittura chi va in vacanza e li lascia da soli a casa per settimane. Io non mi fiderei mai, temendo che lascino magari il gas acceso, per non parlare delle condizioni in cui vengono ridotte quelle case “autogestite”. Sono aumentati i pericoli secondo te? Sì. Una volta il pericolo massimo era il tossico, che però conoscevi di vista e non dava mai fastidio. Ora per superare la paura che i nostri figli abbiano brutti incontri ci trasformiamo in tassisti e non facciamo altro che andare a prenderli e portarli da un posto all’altro, ma di certo così non li facciamo crescere. I nostri 40
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genitori ci accompagnavano verso l’età adulta: alle donne si insegnava a pulire, stirare e cucinare, ai maschi a gestire un lavoro e prendersi cura della famiglia. Noi invece non abbiamo nessuna intenzione di farli andare via di casa: io stessa spero che si laureino e abbiano un futuro, ma li immagino sempre a vivere con me. Torniamo a quando ti lasciavano in malga in estate. Tanto per capire la differenza rispetto ad oggi, avevi con te una crema solare? Macchè. Ci davano un cappello, un bastone, un tovagliolo con dentro un pezzo di pane e formaggio e ci dovevamo arrangiare. Il bambino che era con noi aveva un anno più di me e solitamente
Badando alla mucca
svolgeva quell’attività da solo, quindi praticamente gli facevamo compagnia per quel mese. Quando avevamo fame mangiavamo, appena cominciava a fare freddo scendevamo. Ma ci impiegavamo non meno di due ore a tornare e poi dovevamo pulire la stalla. Si cenava, si mungevano di nuovo le mucche e poi a dormire sui mucchi di paglia coperti da un lenzuolo. Cosa si poteva fare senza luce? Il giorno dopo stesso copione. Ho dei bellissimi ricordi di quell’esperienza, anche se ogni tanto mi lamentavo ed allora mi mandavano in colonia a Candriai. Esperienza pessima: ricordo che i bambini che si facevano la pipì a letto venivano “segnalati” con un fazzoletto legato alla sponda, per fare in modo che la suora sapesse quali svegliare la notte per evitare lenzuola bagnate. Altro che le attenzioni a tutti gli aspetti psicologici di oggi! Allora non c’era nemmeno la minima sensibilità per evitare che si venisse presi in giro da tutti grazie a quel marchio così evidente. Che sensazione hai rispetto all’evoluzione futura del rapporto tra genitori e figli? Se dovessi rispondere in maniera istintiva direi che con il passare del tempo peggiorerà ulteriormente. Magari invece i nostri figli avranno bisogno di tornare indietro, per trovare un rapporto diverso con i loro bambini. Così come si sta registrando un ritorno ai prodotti biologici, naturali, forse l’essere umano sentirà il bisogno di rallentare i ritmi frenetici che impediscono di accompagnare i figli nella loro crescita e si tornerà ad avere ■ un rapporto più autentico.
trentinoattualità
speciale ritorno a scuola un’esplorazione attraverso le nuove tendenze e gli elementi intramontabili dell’attività che da sempre impegna grandi e piccini per i nove lunghi mesi del periodo scolastico
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iunti ormai al termine del periodo estivo, vi invitiamo a sfogliare una guida speciale al mondo della scuola: un’esplorazione attraverso le nuove tendenze
e gli elementi intramontabili dell’attività che da sempre impegna grandi e piccini per i nove lunghi mesi del periodo scolastico; un prontuario efficace, schematico ed es-
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trentinoattualità senziale per ottimizzare tutte le nostre potenzialità e trarne – ce lo auguriamo – buoni risultati, da subito. Se i ricordi delle vacanze sono ancora freschi (si fa per dire) sulla vostra pelle, non lasciatevi affliggere dalla malinconia, ma fatevi tentare dalle varie e diversificate proposte commerciali che il settore propone… A volte, anche la ricerca di novità funzionali, tecnologiche e contemporaneamente gradevoli contribuisce ad accrescere il giusto slancio per ricominciare; così i doveri si alleggeriscono, divenendo addirittura piacevoli se affrontati con il giusto spirito. Chi ben inizia… Senza dubbio le vacanze estive producono esiti positivi sul nostro benessere; è importantissimo attenuare obblighi e doveri e godere appieno degli svaghi che la bella stagione estiva riesce ad offrire. In
periodo vacanziero il pensiero principale è divertirsi, che peraltro non significa necessariamente tralasciare ogni attività… le località turistiche, anche nostrane, mettono in campo diversificate quanto allettanti attività didattiche e sportive, tutte da provare e da annoverare tra le esperienze di arricchimento personale. Date queste premesse, è facile partire con entusiasmo, per affrontare al meglio la nuova avventura scolastica. Ma per alcuni, accanto all’eccitazione per le novità, si manifesta qualche segnale di ansia… Come si concretizza? I sintomi sono facilmente riconoscibili: cefalea, tensioni addominali, sintomi generali di indisposizione per quanti mostrano di “soffrire” per problematiche legate alla scuola. Per i nuovi scolari che affrontano il passaggio dalla scuola materna alla scuola primaria, le insicurezze sono
dovute al timore del nuovo ed al distacco con la famiglia; gli studenti più grandi intravedono già gli esami di fine anno, senza contare poi la paura dei brutti voti e la generale preoccupazione di deludere; sono tutti sentimenti derivati magari da precedenti esperienze negative o da situazioni di radicali cambiamenti, che – in quanto sconosciuti – sono la causa prima di manifestazioni di ansia. Cosa si può fare per rendere l’inizio veramente positivo? Quali atteggiamenti devono assumere le famiglie per sostenere sia dal punto di vista psico – fisico i propri figli impegnati nel complesso mondo scolastico? Per sollevare, almeno in parte, gli animi di tutti coloro che sono – direttamente o indirettamente – coinvolti nel mondo della scuola, presentiamo un breve e sintetico vademecum, da tenere sempre a portata di mano.
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ittà del sole è un negozio di giochi e giocattoli diverso da ogni altro. È diverso per quello che c’è, ma anche per quello che non c’è. E per l’atmosfera che si respira. Ci sono giochi che credevamo estinti, come il cavallo a dondolo in legno e classici sempreverdi come i puzzle in legno a fianco di modernissimi e razionali sistemi di costruzione o kit per gli esperimenti di fisica... In tutti i casi i giochi di Città del sole, proposti per fasce d’età, sono pensati come “strumenti per crescere”, per stimolare la creatività dei bambini attraverso l’esperienza, l’immaginazione, la curiosità e la scoperta. Questi giochi instaurano un rapporto profondo e duraturo con il bambino perché rispondono di volta in volta alle sue esigenze, sfruttando le capacità e gli interessi che maturano nelle diverse fasi della sua crescita. Tutto il contrario di ciò che fanno molti giocattoli “di moda” destinati ad essere effimeri e continuamente da sostituire. Questi sono proprio i giochi che non si trovano alla Città del sole, perché la proposta del negozio è modellata su un progetto educativo che riconosce nel gioco un momento importante e costruttivo nella formazione e nello sviluppo della personalità. Il “gioco creativo” è il filo conduttore di tutta l’offerta di Città del sole, come dire il gioco puro, quello che diverte e insieme porta nuove esperienze, idee ed emozioni. Per questo Città del sole continua ad essere scelta da nidi e scuole materne e dai genitori attenti allo sviluppo dei propri figli.
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Una partenza grintosa Dopo il riposo notturno, l’organismo – specie quello dei giovani – ha bisogno di ricaricarsi, per affrontare con l’energia giusta l’impegno scolastico. Nutrizionisti e dietologi sono concordi nell’affermare la fondamentale importanza della prima colazione, per tutti ma specialmente per bambini e ragazzi. Un calibrato apporto di nutrienti facilita la ripresa dell’attività intellettiva; la colazione ideale deve costituire circa il 20% dell’apporto giornaliero calorico, con precise proporzioni per tutti gli alimenti coinvolti. Un primo pasto esemplare è composto da una bevanda calda - che può essere latte, the o caffè (d’orzo per i più piccoli) – e da carboidrati come pane, biscotti, prodotti da forno; immancabili gli zuccheri, che si trovano nel miele e nella marmellata. L’errore di recarsi a scuola a stomaco vuoto – vuoi per la fretta, vuoi per una presunta inappetenza – porta conseguenze facilmente riscontrabili: disattenzione, sonnolenza, cali di rendimento. Fondamentale in questa fase mattutina anche l’esempio dei familiari: l’abitudine a sedersi a tavola per una buona prima colazione deve cominciare dagli adulti, esempio costante per i più piccoli. L’importanza del riposo I tempi della scuola sono oggi molto più lunghi rispetto al passato: per esigenze di lavoro e per gli impegni di vario genere e natura che complicano la vita adulta, i bambini passano gran parte della giornata negli edifici scolastici. Pur intervallando momenti strettamente didattici a momenti ludico – ricreativi, la giornata dei fanciulli risulta in ogni caso molto impegnativa. Occorre essere pronti con un buon numero di ore di sonno alle spalle, anche se
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trentinoattualità non è facile la sera condurre i più piccoli a letto, per una serie svariata di motivi: la presenza di fratelli maggiori che hanno necessariamente altri orari; le proposte televisive degli infiniti canali tematici, il desiderio di prorogare le ore di gioco. La chiave di volta potrebbe essere quella di anticipare l’orario del pasto serale, in modo che ognuna delle suddette attività può essere tranquillamente svolta senza portare via ore preziose al sonno del bambini. Per concludere serenamente la giornata è ancora gradita ai più piccoli la fiaba della buonanotte, che facilita il riposo notturno, dettando i ritmi di veglia e sonno. Naturalmente l’ambiente circostante alle stanze dedicate al riposo deve essere favorevole e congeniale: luci soffuse, assenza di rumori molesti, stanze ben arieggiate e umidificate. Zaini, cartelle ed accessori L’evoluzione della cartella per la scuola sembra non conoscere fine: le vetrine delle cartolerie e dei negozi specializzati nel settore espongono di anno in anno simpatiche novità, che abbracciano le nuove tematiche ed i nuovi soggetti decorativi del momento, pur con grande attenzione alle (spesso ingenti) quantità da contenere ed alla crescita fisica dei figli. I modelli trolley, dotati di rotelle scorrevoli per un trasporto
più agevole, hanno il grande pregio di sollevare la schiena da carichi eccessivi, dannosi specie in fase di crescita e di formazione scheletrica e muscolare; i suddetti modelli si prestano anche al trasporto tradizionale sulle spalle, qualora la quantità del materiale trasportato fosse occasionalmente meno importante. La scelta dell’articolo va fatta responsabilmente, tenendo conto – se possibile – della trasportabilità e del gradimento dello scolaro. Vanno scoraggiate quelle scelte dettate unicamente dalla moda e che non tengono in considerazione la salute dei più piccoli. Le vie di mezzo esistono, a ben cercare, nell’ampia gamma di modelli sul mercato: parlatene con il diretto interessato (studente) e fate l’acquisto insieme. A scuola da soli? Uno degli interrogativi che i genitori si pongono nel periodo della scuola è quello di capire quando i bambini sono in grado di recarsi a scuola da soli. Non esiste risposta certa; ogni adulto deve valutare in primis il grado di maturazione e di responsabilità del figlio, poi considerare la pericolosità del tragitto, che si traduce in attraversamenti pedonali, semafori, marciapiedi idonei a garantire la percorribilità del tracciato. Valutato l’itinerario ideale – che
dovrebbe rimanere sempre lo stesso per ovvi motivi di sicurezza – è bene sperimentare il distacco dal genitore per tappe definite, fino alla raggiunta consapevolezza che il bambino è in grado di raggiungere in modo autonomo la sede scolastica. La nostra città – tranne ridotte eccezioni – non presenta intralci architettonici o barriere che limitano i percorsi che conducono agli edifici scolastici e, sotto questo punto di vista, è abbastanza sicura. L’impegno del Comune nello stanziare i “nonni vigile” agli incroci più pericolosi e nell’attivare i progetti “Pedibus” e “A Piedi Sicuri”, garantiscono una maggior mobilità, anche da parte dei più piccoli. I compiti a casa Occupazione caratteristica del fine settimana, i compiti a casa vanno affrontati in un ambiente calmo e tranquillo, per ottimizzare i tempi di svolgimento e lasciare il giusto
spazio alle attività ricreative ed al (meritato) riposo dopo cinque/sei intensi giorni scolastici. L’interrogativo che il genitore si pone è il seguente: è necessario aiutare il bambino o è preferibile lasciarlo solo? La verità sta nel calibrare e misurare la presenza dell’adulto accanto al figlio: è preferibile seguire da vicino – specie nei primi tempi – l’attività di studio, per incoraggiare l’impegno e infondere autostima, lasciando poi graduale spazio all’autonomia di svolgimento. Una presenza/ assenza, un essere lì a disposizione per chiarimenti, per eventuali correzioni, per suggerimenti e per sempre ben apprezzati incoraggiamenti. In caso di difficoltà oggettive, di stanchezza eccessiva, di malumori inconcludenti, meglio rimandare a momenti migliori, più produttivi di continue insistenze che non conducono da nessuna parte e che pongono muri invalicabili, compromettendo anche il rapporto tra genitori e figli. Le attività extrascolastiche La tendenza attuale di sottoporre i figli a maratone sportive quotidiane in orario extrascolastico trova tanti accesi sostenitori e qualche sentita lamentela. Anche in questo caso la moderazione pare essere la miglior soluzione per regolamentare il [poco] tem-
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trentinoattualità po libero dei giovani. Approvato, certificato e condiviso che lo sport arricchisce anima e spirito oltreché il fisico, occorre ragionevole equilibrio nella scelta dell’attività. Ed anche se i genitori più sportivi vorrebbero veder impegnati i figli magari in più di una disciplina, l’invito è sempre quello di non affaticare troppo i bambini, complicando quella che per loro è già una vita ricca di stimoli e di esperienze, sia scolastiche che extrascolastiche. La scelta dello sport non deve essere influenzata dal passaparola o dal consiglio del compagno di banco: se il bambino mostra attitudine e predilezione per una determinata attività sportiva è bene che porti a termine quel percorso sportivo. L’impegno della famiglia consiste anche nel responsabilizzare ad operare delle scelte che implicano anche dispendio di tempo e denaro per i genitori. Cosa mi metto? Comodità e praticità le parole chiave per l’abbigliamento scolastico, con una particolare attenzione alle mode ed agli accostamenti cromatici, elementi di attenzione fin dalla più tenera età. Archiviati momentaneamente i grembiulini, ormai relegati agli asilotti, l’età scolare richiede indumenti di facile vestibilità, di portabilità e di intercambiabilità. Tessuti morbidi e senza troppi vincoli, da indossare in modo autonomo – le corse del mattino richiedono praticità più che raffinata perfezione – sembrano la miglior soluzione. Le vetrine autunnali presentano un’ampia gamma di indumenti che piacciono tanto ai giovani, che hanno prezzi per tutte le tasche e che hanno il grande vantaggio della comodità. Felpe, pantaloni ampi ed informali e scarpe da ginnastica costituiscono un classico dello studente moderno. Attenzione agli eccessi: le esagerazioni dettate dalla moda possono
costituire un problema in ambiente scolastico; meglio essere moderatamente trendy. L’uso del computer Collegarsi ad Internet e consultare la grande rete per gioco o per lavoro sembra oggi un fatto assolutamente normale, di tutti i giorni. Ma va comunque tenuto conto che se la capacità dell’adulto è, generalmente, quella di selezionare la ricerca delle informazioni e utilizzare razionalmente e con i dovuti tempi ciò che si cerca e ciò che si trova – anche sulla base delle pregresse esperienze di studio “cartaceo” –, per bambini e ragazzi il discorso è più complesso e delicato. L’utilizzo della tecnologia in età scolare è positivo e produttivo se considerato quale calibrata e ben dosata integrazione ed approfondimento delle più tradizionali attività didattiche. La ricerca, la scrittura di testi collettivi, la raccolta di notizie tematiche realizzate con i mezzi informatici apporta un accrescimento significativo e diversificato dei modi più tradizionali di imparare ed apprendere se considerati supporto e non fondamento. Crea spirito di aggregazione ed incentiva la socializzazione; contemporaneamente consente di prendere sempre maggior confidenza con le nuove tecnologie, che sono parte integrante di ogni attività lavorativa. E per il tempo libero? Quanto e quale spazio lasciare per i giochi al computer? Anche in questo caso sta all’adulto valutare la possibilità di mettere dei freni – cosiddetti “filtri” – ed inserire nel pc dei figli programmi adatti all’età degli utenti. Concordare insieme il tipo di giochi e gli spazi temporali per eseguirli pare ancora la miglior soluzione, per rispettare mode ed idee ma anche per porre i limiti necessari, lasciando altri spazi ad altre ed alternative tipologie ■ di divertimento.
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vieni c’è un liutaio nel bosco
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lzi la mano chi sa cosa fa esattamente un liutaio. Ebbene, lo confesso: nemmeno io ne sapevo granché fino quando ho scoperto che in una frazione di Pergine, a Canezza, abita un giovane artigiano che esercita quest’antica arte. La liuteria è l’arte della costruzione e del restauro di strumenti a corda ad arco (violini, violoncelli, viole, contrabbassi, etc.) e a pizzico (chitarre, bassi, mandolini, etc.). Il nome deriva dal liuto, uno strumento a pizzico molto usato fin dal periodo barocco. La liuteria è un’arte e tecnica artigianale che è rimasta quasi immutata dall’epoca classica della liuteria e cioè dal 1500 al 1700 circa. Quindi, ora, un liutaio lo conosco. Si chiama Luca Olzer, ha 27 anni e abita a Canezza di Pergine. Quando lo incontro, per TrentinoMese, sta livellando con una pialla una listella di abete. Sì, perché Luca 46
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Si chiama Luca Olzer e abita a canezza di pergine. Costruisce violini e violoncelli, ma di lavoro fa il musicista. Taglia gli abeti ogni 21 dicembre a mezzanotte e ha cose interessanti da dire sul rapPorto tra capitalismo e cultura adopera solo attrezzi in uso nell’epoca d’oro della liuteria, quindi combinate e seghe circolari per lui sono bandite. Prima di iniziare la nostra chiacchierata mi fa fare un giro nel suo laboratorio, dove oltre ai pezzi di un violino che è quasi ultimato (creato sul modello di uno Stradivari), scopro che tra gli attrezzi, oltre alle classiche lime, pialle e sgorbie, ci sono anche le rasiere, il bedano e il ferro dell’anima, che servono, rispettivamente, per asportare sottili strati di legno, per creare scanalature strette e profonde e per dare la forma
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Luca impiega dalle 300 alle 400 ore per costruire un violino
alla tavola armonica. È bello questo laboratorio: trucioli di legno, colle e resine hanno un buon profumo. Ci sediamo e Luca mi parla di sé in un racconto dove la passione per la musica e per la liuteria si intrecciano continuamente. La musica per lui è sempre stata di casa perché suo papà, Mario Olzer, di lavoro la insegna, oltre a suonare la tromba nell’Orchestra Filarmonica di Trento. Luca ha affrontato il pianoforte a nove anni e il suono di questo strumento l’ha sempre accompagnato, visto che l’ha studiato al CDM (Centro Didattico Musicateatrodanza) di Rovereto e visto che quest’anno si è diplomato al Conservatorio in pianoforte jazz, dopo un’esperienza di un anno in Olanda dove ha approfondito i suoi studi proprio sulle sonorità jazz. Ma l’interesse di Luca per la musica non si è limitato al suono degli strumenti, perché per lui era fondamentale sapere come da essi nasca la musica e quindi come vengono costruiti. Per questo, dopo avere frequentato il Liceo scientifico a Pergine Valsugana, è andato a studiare a Parma alla Scuola Internazionale di liuteria, fondata e diretta dal maestro Renato Scrollavezza. Ora, è abbastanza facile capire come queste due passioni, per la musica e
per la liuteria riempiano la sua vita. Luca insegna pianoforte alla Scuola musicale Updoo di Rovereto e fa il musicista: tiene concerti (con Stefano Anderle e Matteo Dallapè), e sta ultimando la postproduzione di un cd che uscirà nell’ottobre prossimo. In pratica, sta intraprendendo la difficile strada che lo porterà a vivere di musica, come nei suoi desideri. Luca mi fa ascoltare in anteprima alcuni brani del CD per il quale ha iniziato a comporre la musica due anni fa e che sono stati registrati nell’aprile scorso in totale autoproduzione: “Abbiamo provato la strada della contaminazione cercando di distruggere le differenze tra i generi diversi con jazz, musica da cinema, psichedelia e nuovi suoni”. I suoni che ci avvolgono trasmettono subito delle ottime sensazioni e la nostra chiacchierata prosegue passando dalla liuteria alla musica in un amalgama che le esalta e le completa. Il racconto della nascita di un violino è avvincente... Luca esprime rigore, filologia e passione debordante quando descrive le procedure classiche di costruzione, che sembrano in antitesi rispetto alla grande originalità della sua musica. Lui spiega che “non potrebbe essere altrimenti, perché una cosa
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Giornata dell’Autonomia
Provincia autonoma di Trento
Consiglio della Provincia autonoma di Trento
Programma Trento, Sala Depero Palazzo della Provincia ore 17_00
Trento, Fondazione Bruno Kessler Sala conferenze ore 20_30
Interventi Bruno Dorigatti, Presidente del Consiglio della Provincia autonoma di Trento Marino Simoni, Presidente del Consiglio delle Autonomie locali Alessio Filippi, Presidente del Consiglio Giovani Fritz Grillitsch, membro del Parlamento austriaco Alberto Pacher, Presidente della Provincia autonoma di Trento Presentazione dei volumi Trentino e Sudtirolo, l’autonomia della convivenza di Mauro Marcantoni e Giorgio Postal - Edizione Trentino School of Management Enrico Conci Ricordi di un deputato trentino al tramonto dell’impero (1896-1918) a cura di Mirko Saltori - Edizione FBK Press Intervengono Paolo Pombeni, Roberto Toniatti Alberto Pacher Presidente della Provincia autonoma di Trento
Bruno Dorigatti Presidente del Consiglio della Provincia autonoma di Trento
Marino Simoni Presidente del Consiglio delle autonomie locali della Provincia autonoma di Trento
trentinoattualità
Luca Olzer davanti ai pezzi di abete pronti alla lavorazione
permette di esistere all’altra e viceversa”. Partiamo dal legno usato per gli strumenti: per la tavola armonica (la parte superiore del violino) si usa l’abete, mentre il resto dello strumento è di acero. Ma Luca non si accontenta di un abete qualsiasi. Deve essere legno senza nodi e con una venatura ben precisa che si può verificare solo dopo averlo tagliato. E anche il periodo del taglio non viene scelto a caso. Luca taglia la pianta il 21 dicembre a mezzanotte perché dalla sua esperienza questo
è il momento migliore. Anche tutti gli altri componenti sono rigorosamente materiali che si trovano in natura. La colla che unisce le varie parti dello strumento ad esempio, è una colla animale che deriva dalla bollitura dei tendini dei cervi, mentre la materia prima per la vernice è la resina delle conifere. Le corde sono di budello di capra, messo in tensione durante la seccatura e poi levigato a mano. Procedure che possono lasciare a bocca aperta nell’era digitale, no?! Luca è davvero intransigente in ciò. “Un componente del violino posso trovarlo in ferramenta a pochi euro ma non mi dà la garanzia di essere compatibile con i miei parametri di natura e di territorialità quindi preferisco crearlo con le mie mani a costo di impiegarci venti ore in più di lavoro”. A proposito: Luca impiega dalle 300 alle 400 ore per costruire un violino e quasi il doppio per un violoncello; si tratta di mesi e mesi di lavoro. Ma il ragazzo non ha fretta, anzi, nella nostra chiacchierata manifesta una calma
vagamente “zen” (che non ha niente a che fare con la produzione industriale dei violini da 100 euro che si trovano nei discount e che vengono costruiti usando gli alberi abbattuti con la dinamite per guadagnare tempo, lavorati con macchinari industriali a controllo numerico). È quasi inutile dire che le creazioni di Luca Olzer non finiscono sul mercato perché la sua è una passione che non mira al guadagno. I suoi strumenti vengono esposti in mostre come quella del novembre scorso a Mezzolombardo, o vengono usati per eventi particolari, come nel caso dei due violini, la viola e il violoncello di sua creazione che hanno suonato in un concerto del 2011 presso la Cassa Rurale di Pergine. Una persona veramente interessante questo Luca, un Giano bifronte che fa il liutaio per passione e il musicista per lavoro. Da una parte c’è il liutaio che nel costruire un violino si propone la sfida: “se un abete è vissuto 150 anni, lo strumento che io realizzo con il suo legno deve durarne
altrettanti se non di più, sennò vorrà dire che avrò perso la sfida”. Dall’altra, il Luca musicista che dice di essere consapevole che la sua attività di pianista corre il rischio di diventare come quella dei filosofi che non lascia traccia. Ma visto che Luca un po’ filosofo lo è davvero, va avanti per la sua strada: immagina, suona, crea e cerca di fare quello per il quale è portato e che gli riesce meglio. Una bella storia la sua, in un’Italia dove, come dice lui “il capitalismo sta uccidendo la cultura, altrimenti non si spiega come mai da noi esistono solo sette orchestre professionistiche, mentre ad esempio in Germania ce ne sono cento?”. Le due attività di Luca “sono espressioni della creatività umana, ma a differenza di come molti pensano, non possono venire svolte in totale libertà. Anzi, tu sei libero nel dedicarti a loro, proprio per i limiti che le contraddistinguono. Altrimenti perdi il controllo di quello che stai facendo”. Già, proprio un buon filosofo, questo liutaio. ■
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origine dell’idea ha radici lontane. Fu nel settembre 1996 che una dimostrazione semplice ma efficace fatta su un violino, svelò all’assemblea di tecnici ed accordatori di pianoforte riunita a Cavalese, che in uno strumento classico è il legno della tavola armonica che suona, non le corde, che sono soltanto il mezzo utilizzato per creare la vibrazione. Quel violino, sospeso in aria con una funicella legata al ricciolo, emanava suoni e musica trasmessi da una minuscola capsula per sordità, appoggiata al ponticello e collegata ad un comune mangianastri. Fabio Ognibeni realizzò l’idea, ben lungi ancora dal
Legno da ascoltare (a bocca aPeRta) Le “opere sonore” di fabio ognibeni sono qualcosa in più di un prodotto commerciale. Più simili a un miracolo che a uno strumento
Fabio Ognibeni
trovare il modo attraverso il quale far suonare il legno, autonomamente, al di fuori dagli strumenti musicali. Sostituire, insomma, alle corde un mezzo idoneo per mettere in vibrazione il legno. Ma negli anni l’idea si evolveva studiando i fenomeni fisico-acustici delle tavole armoniche, le straordinarie caratteristiche dell’Abete di Fiemme, i parametri che influenzavano il suono. La forma era l’incognita più grande; tutto il mondo degli strumenti musicali classici parte da forme, proporzioni e misure definite, imitate nei secoli. Sovvertire questa idea era quasi inconcepibile, ma era la sfida più grande ed esaltante. Una sfida che prese il nome di “Opere Sonore”, e sorse all’interno della E. Ciresa 50
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S.r.l., ditta fondata a Tesero-Trento nel 1952 da Enrico Ciresa. Intanto, nel 1991 arrivò l’ottenimento del prestigioso Marchio M.C.F. (Magnifica Comunità di Fiemme) e la strategia aziendale si concretizzò nel rendere noto al grande pubblico l’esistenza di questo particolarissimo “Albero della Musica” e della sua storia, dalla quale emerge su tutti il nome di Antonio Stradivari, che sceglieva personalmente l’abete di Fiemme per realizzare la tavola armonica dei suoi famosi violini, dai quali otteneva un suono straordinario. Nacquero così nel corso degli anni Sidera, Onda, Vela, Arbore, Sogno, America:
gioielli di ebanisteria, acustica e tecnologia che non hanno eguali né precedenti a livello mondiale. Ma come spiegare a parole quanto è possibile sperimentare solo con l’ascolto? Impossibile. Noi che le abbiamo provate possiamo testimoniare la sorpresa e l’incanto che prendono l’ascoltatore davanti al suono del legno. Al punto da scoprirci nell’espressione stranita di chi rimane a bocca aperta. Probabilmente la stessa postura di quei tecnici ed accordatori che nel 1996 venne gioiosamente rapita dall’intuizione di Fabio Ognibeni, nel momento magico che segnò il punto di partenza di questa esaltante – e un po’ magica – avventura. ■
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abato 12 e domenica 13 ottobre 2013 presso il palalevico a Levico Terme avrà luogo la seconda edizione di Expo Domani Sposi, una fiera dedicata al giorno più bello e indimenticabile per ogni coppia. Sono già numerose le adesioni da parte degli espositori che andranno ad occupare gli stand allestiti nell’auditorium del Palalevico. Saranno presenti i maggiori leader del settore in regione, dall’artigiano dell’abbigliamento al maestro dell’oreficeria, per i vestiti da sposa e da cerimonia, passando attraverso le più belle location per il banchetto nuziale oppure i servizi di catering. Non mancano le bomboniere, le liste nozze, le carrozze e le macchine d’epoca per il viaggio verso il fatidico “sì”. Infine le agenzie viaggi e fotografi per il viaggio di nozze e per immortalare i ricordi di
il giorno più bello sabato 12 e domenica 13 ottobre la nuova edizione DI EXPO “DOMANI SPOSI” AL PALALEVICO questo magico giorno. Dopo il successo della prima edizione, torna quindi questa rassegna dedicata al mondo degli sposi e a tutto quello che serve per non lasciare nulla al caso, affidandosi a veri professionisti. Procede a pieno ritmo la fase organizzativa per offrire
una rassegna di qualità. Per questo sono previsti vari momenti di animazione e spettacoli, sfilate di abiti da sposa con tutti gli accessori, abiti da cerimonia, per adulti e bambini, il tutto presentato e coordinato da Sonia Leonardi. Sarà allestito un grande palco
di circa 150 metri quadrati ed una pedana, che ospiterà le varie sfilate e le rappresentazioni; gli abiti da sposi e da cerimonia saranno forniti dagli stessi espositori. Circa cento poltroncine saranno disposte ai lati della pedana per far gustare al pubblico la sfilata. All’interno della struttura funzionerà un servizio catering ideato da stimati ristoratori del settore. L’orario di apertura nei due giorni sarà dalle 10 alle 19 in entrambe le giornate. Altre informazioni si potranno trovare sul sito: www.bsifiere.com oppure al numero telefonico 0461.751252 ■
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di Renzo Francescotti
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aldonazzo, oltre ad aver dato il nome al lago omonimo, artisticamente può vantare la dinastia dei Prati pittori e scultori (il più famoso di tutti è quell’Eugenio che assieme a Segantini e Bezzi compone la triade dei maggiori pittori trentini dell’800, di respiro internazionale). Ma esaurita la dinastia dei Prati, dov’è la continuità, dove sta il ricambio? Forse un piccolo segnale ce l’abbiamo con Adriano Siesser, ventiseienne (di lontane origini austriache come indica il suo cognome), nato nel 1987 a Trento, ma di famiglia caldonazzese. Si è diplomato all’Istituto d’Arte “Vittoria” di Trento. All’accademia di Belle Arti di Bologna ha conseguito nel 2011 una laurea triennale di Arti Visive con la tesi di antropologia culturale dal titolo “ Arte ambientale-land art ai parchi museo”. Il nostro Siesser ha poi proseguito dal 2011 al 2013 all’Accademia di Venezia conseguendo una laurea biennale nel febbraio dl 2013 con la tesi in Arti e Musiche Contemporanee dal titolo “Edgar Varèse - l’intelligenza del suono tra musica e scienza”.Adriano è un giovane che appare silenzioso, restio a parlare di sé e perfino un po’ introverso. Ma,
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L’artista dei sensi ADRIANO SIESSER parte dall’attenta osservazione della superficie e della materia e si serve di oggetti trovati come cortecce, lamiere arrugginite, circuiti stampati... incalzandolo come ho fatto, si scioglie un po’ e qualcosa comincia a raccontare. “All’Istituto d’Arte di Trento ho avuto come insegnanti Paolo Tartarotti per le discipline pittoriche, Fabio Seppi per le tecniche grafiche e incisioni e Giuliano Orsingher per il disegno dal vero…” “Poi, diplomato, sei passato all’Accademia…” “Sì, a Bologna. Avevamo affittato un appartamento in cinque, di cui quattro trentini: oltre a me c’erano Fabio, Gabriele, Mara e Verena. L’appartamento era in Via Belle Arti vicino all’Accademia. Come docenti avevo Pulini per la pittura, Stanghellini per le tecniche calcografiche e Serafini per le incisioni in genere. Ricordi particolari? Beh, ricordo che per due giorni occupammo l’Accademia. Chiedevamo che la scuola – con quello che pagavamo di
retta – ci desse da utilizzare più materiale e non solo qualche pezzo di cartone. Ma soprattutto chiedevamo che il diploma accademico fosse equipollente alla laurea. Risultato? Niente e tanti saluti…” “E a Venezia, come è andata?” “Decisamente meglio: come ambiente, come docenti, come compagni di studi. I docenti erano Jacopo Obis, per le incisioni; Nicola Cisternino per le arti e musiche contemporanee; Gloria Vallese per la storia dell’Arte. A Venezia sono divenuto amico di due studenti come me all’Accademia: Sebastian Kulbaka di origine polacca ma che abita in Trentino e Aran Ndimurwanko, figlio di un medico del Burundi e di una donna di Levico, dove Aran abita. ”Oltre che l’Istituto d’Arte e le Accademie, Adriano ha frequentato corsi di stampa d’arte (Urbino,2007), di ceramica
(Béchyne, Boemia, 2007), di composizione con i suoni del paesaggio (Fondazione Cini, Venezia 2012) ed è stato protagonista, da solo o con altri, di esposizione di incisioni e di installazioni. Ha realizzato calcografie con le tecniche tradizionali (acquaforte, acquatinta, cera molle). Ma cerca anche l’innovazione con lavori che nascono (come quello che è stato selezionato e incluso in catalogo nel 2009 al Premio “Arte e Scienza“) dall’attenta osservazione della superficie e della materia di oggetti trovati come cortecce, lamiere arrugginite, circuiti stampati che vengono inchiostrati e compressi nel torchio a lasciare la propria traccia, la propria anima in incisioni particolari e originali chiamate “collografie”. Dal piccolo formato di queste incisioni, Adriano è passato ultimamente ad ampie,
trentinobottegad’artista
GABBANA BOTTEGA D’ARTE intriganti installazioni. Il 2013 è l’anno in cui Siesser si è lanciato nelle installazioni a tutto campo. Con l’amico Sebastian Kulbaka, nel giugno, ha installato l’opera interattiva “Baccelli olfattivi”, a Villa Breda (Padova) nell’ambito del premio nazionale di land art “Parco Scenico con la natura,nella natura,alla natura”, aggiudicandosi il secondo premio (il primo l’ha vinto il suo amico Aran Ndimurwanko assieme a Bruno Amplatz e Lorenzo Ruminato). Di che opera si tratta? Appesi ad alberi oscillano grandi baccelli in materiali naturali come juta e spaghi: al loro interno vengono collocate piante odorose . Chi vi si introduce è completamente avvolto dai profumi vegetali di basilico, menta, lavanda e così via. Immerso nella natura un bel bagno di profumi della natura che partendo ti porti addosso, che ti porti a spasso, che ti porti a casa e persistono a lungo a seconda di quanto è stata lunga la tua immersione nei baccelli olfattivi. Una bella trovata… Sempre nel 2013, nell’aprile a Merano e nel luglio a Trento, Siesser ha esposto due istallazioni molto simili , in tedesco definite “umwelten” (ovvero percezioni soggettive di ambienti). A Merano l’installazione era nell’ambito della mostra “CAIRN - relazioni tra arte e ambiente”,organizzato dal Centro per la Cultura; a Trento l’esposizione è avvenuta al Centro di Servizi Culturali Santa Chiara, in occasione dell’opening del Muse. Ma di che
si tratta? Nell’installazione realizzata assieme all’amico (anche lui di Caldonazzo) Andrea Conci, tecnico informatico, si vedono dei tronchi tagliati all’altezza di circa un metro, collocati in piedi, in cima dei quali c’è dell’acqua. Un tronco è collocato al centro e ad aprire o chiudere il circuito che si attiva toccando con le mani due tronchi. Il contatto fa sì che su un schermo si proiettano immagini di scioglimento di cristalli di ghiaccio osservati al microscopio. Queste immagini si accompagnano a suoni ambientali registrati (il rumore del ghiaccio che si spezza, il soffio del vento, lo sciacquio dell’acqua che scorre…). C’è da dire che Adriano si è sempre interessato ai contenuti musicali, agli aspetti sonori e li ha studiati anche con Nicola Cisternino all’Accademia di Belle Arti di Venezia. La sua mostra più recente, che si chiuderà a Levico Terme la prima settimana di settembre, ha visto incisioni di Adriano esposte assieme ad opere di altri sei giovani artisti. Di formazione classica nelle calcografie, ma con sperimentalismi moderni; di gusto e proiezione contemporanea nelle installazioni in cui intreccia natura e tecnologia: insomma un ragazzo interessante il nostro Andrea Siesser. L’augurio è che – in un mondo che ogni giorno di più sembra espellere l’arte dalla vita, o a ridurla a puro oggetto di speculazione – giovani come Adriano riescano a trovare “un posto”. È dura: bisogna ■ tenere duro.
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trentinoattualità trentinopanorama
di Alessia Acampora
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na delle problematiche più stringenti che attanaglia le famiglie moderne è legata al riuscire a trovare la soluzione più virtuosa per la gestione dei figli di fascia da zero a tre anni. La modernità, la velocità del nostro vivere, l’emancipazione dei nonni sono tutti elementi che fanno sì che le giovani mamme e i giovani papà, siano sempre in cerca di strutture affidabili cui affidare i propri piccoli durante la giornata lavorativa. La Cooperativa Bellesini offre servizi educativi proprio per i bambini di quell’età, proponendosi in affiancamento alla famiglia, sostenendo ed integrando il compito educativo della stessa. Nei 22 nidi della Cooperativa Bellesini i piccoli possono trovare un ambiente sereno, creato per soddisfare i loro bisogni fisico-affettivi, la loro curiosità e la loro voglia
i b m i B in buone mani Un modello di nido unico, quello offerto dalla cooperativa bellesini: tra i pochissimi in Italia a garantire un approccio nuovo all’educazione dei piccoli di fascia 0-3 anni di sperimentare condividendo con altri, bambini e adulti, giochi ed esperienze. E non solo. Vi sono almeno altri due valori aggiunti che fanno della “Bellesini” un centro all’avanguardia nel settore. Innanzitutto, opzione suggerita proprio dalla frammentazione delle vite lavorative, una straordinaria duttilità del servizio offerto, che – di concerto
con i genitori – viene letteralmente costruito su misura, guardando le esigenze della famiglia. Una flessibilità che permette non solo di ottimizzare i costi (il servizio si paga solo quando è effettivo), ma anche di programmare al meglio la gestione educativa dei piccoli. Altro bellissimo servizio, già attivo nel Nido E-Pharma, la
Gestione nidi e Servizi per l’infanzia
L
a Società Cooperativa Scuole Materne Beato Stefano Bellesini nasce nel 1975 per volere degli Enti gestori di Scuole dell’infanzia equiparate già aderenti alla Federazione Provinciale Scuole Materne di Trento e per l’impegno di alcune persone attive all’interno delle comunità locali. Risultano evidenti fin da subito la centratura educativa-formativa e lo spirito innovativo che guidano e caratterizzano l’impegno della Cooperativa nei rapporti coi propri soci e con il territorio in cui opera; la mission della Società Cooperativa si può così riassumere: formare per crescere, sostenere per innovare. Dal 1997 ad oggi la Cooperativa ha seguito l’attivazione di più di 20 nuovi servizi per la prima infanzia, tra cui sono degni di nota sopratutto: nidi d’infanzia convenzionati con Enti locali, servizi di supporto alla genitorialità in convenzione con aziende quali l’Università e l’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari, spazi gioco per bambini e adulti, più di 25 servizi “Estate bambini” e colonie diurne per bambini e ragazzi. Per molte di queste strutture ha seguito anche la parte di progettazione di ambienti, spazi e arredi. Attualmente la Cooperativa ha in gestione diretta i nidi d’infanzia di Carzano in Valsugana, e di Tiarno di Sotto in Val di Ledro, Ronzo Chienis e Dro, oltre alla recente gestione del nido di Gardolo a Trento. Attraverso una Associazione Temporanea di Impresa con i propri soci compartecipa alla gestione dei nidi di Tonadico e Canal San Bovo in Primiero, dell’Università degli studi di Trento e dell’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari. Per tutte le strutture garantisce diversi servizi sul piano amministrativo, contabile, legale, formativo e pedagogico.
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promozione dello sviluppo di competenze linguistiche in un’ottica di plurilinguismo, con l’obiettivo di offrire ai bambini occasioni di incontro precoce con altre lingue. In momenti della giornata educativa preordinati, ritualizzati e fortemente connotati da relazioni sociali e verbali ai bambini vengono offerti dal personale educativo scambi linguistici in tedesco o in inglese. La supervisione del progetto è garantita dal Dr. Martin Dodman, Docente di educazione comparata alla facoltà brissinese di Scienze della Formazione dell’Università di Bolzano. Nota bene: non si tratta di insegnare a parlare la lingua (sarebbe impensabile...) bensì di predisporre il futuro apprendimento. Durante il primo periodo di
trentinoattualità frequenza i genitori sono invitati a scoprire il nido assieme al loro bambino. L’ambientamento del bambino con la sua famiglia, infatti, è un processo delicato e importante di reciproca conoscenza tra genitori, educatori e bambini per costruire un rapporto di fiducia. È un periodo di almeno due settimane ma può variare in rapporto alle abitudini e reazioni dei bambini, all’età e all’atteggiamento degli adulti coinvolti. È fondamentale che i genitori accompagnino il figlio in questa avventura con serenità, comprensione e pazienza, offrendogli un sostegno discreto e non invasivo. L’asilo nido garantisce il proprio servizio alle famiglie con personale altamente qualificato che opera seguendo criteri e modalità condivisi. All’interno del servizio sono presenti le educatrici, cioè le persone che si occuperanno dei bambini nei vari momenti della giornata. La coordinatrice pedagogica supervisiona le attività di progettazione e verifica le proposte educative rivolte ai bambini. Quindi, il personale ausiliario si occupa della
L’EsPerienza E-Pharma
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l Nido E-Pharma è aperto da settembre 2011. Questo servizio è gestito direttamente dalla Bellesini s.c.s. di Trento,che è responsabile dell’attività pedagogica ed educativa del servizio, oltre che di quella economica ed amministrativa dello stesso. Il servizio allocato nella struttura dell’Azienda EPharma accoglie oltre ai figli dei dipendenti altri bambini che possono essere iscritti contattando direttamente la Cooperativa.
la giornata al nido Ore 7.30 - Accoglienza Ore 9 - Spuntino a base di frutta di stagione. Ore 9.30 - In bagno per coccole e cure igieniche. Ore 10 - Attività del progetto educativo insieme agli amici. Ore 11 - Viene servito il pasto. I genitori possono leggere quotidianamente il menù giornaliero. Per i più piccoli sarà garantita l’introduzione degli alimenti in modo graduale. Ore 12 - Riposo pomeridiano. Ore 15 - Merenda. Ore 15.30 - Giochi e attività pensati per favorire il momento del ricongiungimento. pulizia e dell’igiene dell’ambiente del nido. La cuoca prepara i pasti seguendo le tabelle dietetiche provinciali e le indicazioni della dietista. Una squadra preparata, affiatata e pronta a soddisfare ogni tipo di esigenza educativa. Gli asili nido gestiti dalla Cooperativa Bellesini promuovono continuamente rapporti di collaborazione e dialogo fra il personale, le famiglie e la comunità locale. A tale scopo, durante il corso dell’anno, vengono organizzate occasioni di incontro per conoscere e condividere momenti significativi della vita al nido dei bambini. Il primo di questi momenti coincide di solito con il colloquio iniziale, durante il quale i genitori potranno illustrare le abitudini del figlio e conoscere le finalità, l’organizzazione e le attività del nido. Info: Bellesini S. C. S. 0461.930155 segreteria@bellesini.it Via Degasperi 32/1 38123 Trento
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Sabato 21 settembre_ Festeggia con noi_ Ti aspettiamo_ 57
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trentinoattualità
di Silvia Tarter
UNA FESTA A MISURA DI neonato Dino Pedrotti
C
i sono la festa della mamma e quella del papà e da qualche tempo persino la festa dedicata ai nonni. Ora a Trento, l’Associazione Amici della Neonatologia trentina (ANT) ha deciso per un giorno di festeggiare i protagonisti più piccoli della famiglia. “L’idea è partita da alcune mamme dell’Associazione e potrà riproporsi anche in futuro”. Spiega il dottor Dino Pedrotti, per anni storico primario del reparto di Neonatologia al Santa Chiara e tuttora sempre attivo sul fronte bambini come consulente pediatra all’ospedale S. Camillo. L’invito è rivolto a tutti i genitori con bambini piccoli o grandi, e in particolare a quelli che hanno avuto delle difficoltà nel momento della nascita dei loro figli. Mamme e papà potranno quindi incontrarsi e confrontare le proprie esperienze pranzando insieme sotto il tendone allestito dagli Alpini, e i bambini saranno liberi di giocare tranquillamente nel parco o divertirsi in compagnia di un animatore clown. Saranno messi poi a disposizione degli angoli per l’allattamento. La giornata è anche un’occasione per far conoscere le attività dell’ANT, onlus 58
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Al Parco Santa Chiara di Trento, domenica 22 settembre arriva la prima “Festa del Neonato trentino”, una nuova iniziativa degli Amici della Neonatologia trentina, per far incontrare genitori e bambini e festeggiare i più piccoli, ricordando un giorno di più la meraviglia del miracolo della nascita che dal momento della sua fondazione all’inizio degli anni Settanta ha continuato ad impegnarsi porgendo un valido aiuto all’Azienda Sanitaria. L’Associazione offre concreta assistenza ai genitori dei bambini ricoverati, con un servizio settimanale in reparto di ascolto e counselling, e preoccupandosi di garantire un alloggio alle mamme che non risiedono a Trento. Si occupa inoltre del-
la formazione del personale ospedaliero e di supportare mamme e papà in quello che è il mestiere più difficile del mondo anche una volta fuori dall’ospedale, tramite la rivista trimestrale Neonatologia Trentina, il volume Bambini sani e felici, donato ad ogni coppia di neo genitori e di recente anche un blog. L’ANT si è battuta in particolare per promuovere l’allattamento materno. Ogni
anno organizza un incontro nell’ambito della “Settimana mondiale per l’allattamento al seno”, e grazie al suo contributo continuo ora sono ben ottanta i locali nella nostra Provincia che espongono la targhetta: “Mamma qui puoi allattare”. Solo passeggiando per via Belenzani se ne conta qualcuno. Questo è uno dei punti a favore del Trentino, che rispetto alla media globale vanta da tempo una percentuale più alta di mamme che allattano naturalmente i loro figli alla nascita: il 95%. È vero che nei primi mesi del 2013 nella nostra regione si è registrato un calo delle nascite del 2,5% e se si continuasse così per il resto dell’anno, si abbasserebbe considerevolmente la media di natalità annuale locale, che si aggira attorno alle 5.000 nascite. A differenza di altre regioni italiane però, e dello stesso vicino Alto Adige, la mortalità è nettamente inferiore: una media di 1,9 ogni 1000 nati, contro il 3,3 italiano. E anche rispet-
trentinoattualità
Festa dello Speck Alto Adige Val di Funes ento con Collegam linea al di autobus ne
del Pa Mercato del tru e dello S e ig Alto Ad
to agli stati del Nord Europa come la lodata Svezia che ha tra i risultati più positivi a livello mondiale, dove si sono registrati mediamente 2,4 decessi ogni 1000 nati (dati riferiti agli anni 2007-2009, riportati nella rivista Neonatologia Trentina) o gli Stati Uniti, che stupiscono con oltre 5 decessi ogni mille. Nascere in Trentino quindi è molto sicuro, ma lo è in generale nascere oggi, molto di più rispetto ad appena vent’anni fa. Nonostante un bambino appena nato su dieci venga ricoverato, ora anche un neonato di mezzo chilo o uno prematuro partorito a soli 5 mesi, con le giuste cure può crescere sano e forte e avviarsi verso un’esistenza serena. Racconta il dottore, mostrando qualche fotografia ad esempio: “Guardi questa ragazza com’era piccola, ed ora? Una vera vamp!” E proprio per i tanti buoni risultati raggiunti c’è motivo di festeggiare. Ma la festa non vuole solo celebrare la gioia privata della nascita di un figlio all’interno di una coppia, ma promuovere di più una vera e propria “cultura del neonato” all’interno della società. Un neonato che ne rappresenta la parte più inerme e vulnerabile, e a cui tocca spesso subire le conseguenze dei suoi risvolti peggiori, ma che è il tassello fondamentale, perché
ha il compito di condurla al futuro. E il dottor Pedrotti non si stanca mai di sottolineare il ruolo chiave del bambino, in cui occorre immedesimarsi per orientare le scelte all’interno della società in termini di politica, ambiente ed economia. Cercare di costruire dovunque un mondo che sia fatto a misura di bambino equivale infatti a partire da zero. È come edificare una casa cominciando dalle fondamenta, ciò che servirà poi a reggerla saldamente nel passare degli anni. Il lavoro da fare in questo senso è sempre molto e continuerà anche in vista del nuovo polo ospedaliero NOT, afferma Pedrotti.“L’ANT vuole proporre le migliori soluzioni, perché i genitori dei neonati ricoverati trovino strutture adeguate alla loro permanenza in ospedale con un ruolo attivo”. E l’impegno dell’Associazione non rimane confinato al Trentino. Da anni ha avviato una serie di progetti assistenziali negli ospedali di paesi del Sud Est Asiatico come il Vietnam, tutte esperienze che verranno raccontate ai trentini che parteciperanno alla festa tramite una piccola mostra fotografica allestita per la manifestazione. Perché ogni neonato dovrebbe essere una festa, sempre e dappertutto. ■
S. Maddalena
5– 6.10. 2013 www.festadellospeck.it
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trentinoattualità trentinopanorama
Fototeca Trentino Sviluppo S.p.A. Foto di Thomas Grüner
www.visittrentino.it
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Fototeca Trentino Sviluppo S.p.A. - Foto di Pio Geminiani
er mettersi alle spalle la vita frenetica delle città non c’è nulla di meglio che affidarsi al silenzio degli ambienti naturali e percorrerli senza sentirsi in dovere di rispettare una tabella di marcia diversa dalla propria. Mentre le gambe si muovono e i polmoni si riempiono di aria pulita, la mente può liberarsi più facilmente dai pensieri e dalle preoccupazioni. Non importa la velocità di marcia, né il dislivello coperto, quando si segue un sentiero conta solo il contatto diretto che si stabilisce con ciò che ci circonda. In Trentino ai cinquemila chilometri di percorsi ben tenuti e segnalati, per scoprire a piedi ogni valle, si accompagna uno sforzo costante per arricchire l’offerta, con specifici itinerari per scoprire le bellezze del territorio (www. visittrentino.it/it/vacanze_a_ tema/trekking). Il Dolomiti di Brenta Trek, nella versione Country, è un anello, suddiviso in diciassette tappe, che si sviluppa attorno all’omonimo massiccio dolomitico. Prende il via da Madonna di Campiglio e
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AUTUNNO IN MONTAGNA Grazie all’iniziativa “I Rifugi del Gusto” l’accoglienza in quota si protrarrà fino alla prima settimana di ottobre. E per i più sportivi la possibilità di partecipare alle escursioni, sfruttando 5mila chilometri di sentieri ripercorre in parte l’antica “Via di San Vili”, in Val Rendena, per continuare lungo la cosiddetta “Traccia romana” nella Valle dello Sporeggio. L’ingresso nell’oasi naturale della Val di Tovel avviene per mezzo di un affascinante passaggio in galleria, sfruttando per oltre due chilometri il canale irriguo che conduce le acque dall’omonimo ed incantato lago fino a valle. In alternativa, per i più alle-
nati, c’è la versione Expert, undici tappe tra sentieri e ferrate con un dislivello totale di 8.200 metri. È accessibile da più punti nelle sei vallate che vengono attraversate dall’itinerario, Val di Non, Val di Sole, Val Rendena e Campiglio, Valli Giudicarie, Comano e Altopiano della Paganella. Un altro classico è il Trekking delle Leggende, 200 km suddivisi in nove tappe, che attraversano i tre territori delle valli di Fassa, Fiemme, e San Martino. Chi vuole percorrerne una parte in compagnia di una guida alpina può scegliere gli appositi «itinerari garantiti», con difficoltà blu, rossa o nera per ogni tipo di abilità. Una delle proposte più spettacolari, in questo ambito geografico, è il Pala Ronda Trek, un anello suddiviso in cinque tappe nella versione “hard” e in quattro nella versione “soft” che ha quale punto di partenza e di arrivo San Martino di Castrozza. Gli angeli custodi di chi vuole affrontare la montagna in sicurezza sono le guide
alpine. Presenti in ogni valle con un ufficio aperto al pubblico sono organizzati in cinque Scuole di alpinismo e scialpinismo e in otto Gruppi Guide. Insieme a loro si possono organizzare escursioni che durano uno o più giorni oppure partecipare ai corsi che insegnano a scoprire l’affascinante mondo dell’alta quota. Al termine della stagione estiva verrà proposta anche quest’anno l’iniziativa «I Rifugi del Gusto», promossa dall’Assessorato all’agricoltura, foreste, turismo e promozione della Provincia di Trento, dall’Associazione Gestori Rifugi del Trentino, Sat, dall’Accademia della Montagna e da Trentino Sviluppo, con la partnership di Cavit e della Distilleria Marzadro. L’obiettivo è quello di prolungare la stagione in alta quota, offrendo agli escursionisti la possibilità di abbinare una bella camminata ad un pasto studiato per valorizzare la qualità dell’enogastronomia trentina. Dal 21 settembre al 6 ottobre saranno 46 i
Fototeca Trentino Sviluppo S.p.A. - Foto di Daniele Lira
trentinoattualità
ideali per chi vuole mettersi in marcia o godere dall’alto di panorami che un cielo sgombro da nuvole valorizza. L’ospite sarà accolto da un calice di Trentodoc metodo classico e poi potrà gustare le ricette della miglior tradizione gastronomica trentina, rielaborate dallo chef stellato Rinaldo Dalsasso. Il menù de «I Rifugi del Gusto», quest’anno, valorizza i primi piatti, ovvero propone l’orzetto alla trentina, il Gulasch, il Brò brusà e la zuppa
di verdure. Queste pietanze si accompagnano con quelle che il rifugio propone nel proprio menù. Per concludere in bellezza il pasto ci si potrà concedere il dolce di mele, anch’esso studiato per questa iniziativa, un caffè e un sorso di Trentino Grappa. In questa quarta edizione si è pensato di integrare l’offerta enogastronomica con una proposta culturale che, accanto alla scoperta del cibo della tradizione trentina, valorizzi il territorio e le sue
Fototeca Trentino Sviluppo S.p.A. - Foto di Carlo Baroni
Fototeca Trentino Sviluppo S.p.A. - Foto di Lars Schneider
rifugi che rimarranno aperti per offrire ospitalità nell’ambiente incontaminato delle Dolomiti Patrimonio Naturale dell’Umanità in una stagione che, è il caso di ricordarlo, promuove la bellezza della montagna. Un periodo nel quale i colori vivi dell’estate cominciano a lasciare spazio a quelli più caldi dell’autunno è anche quello nel quale il tempo si fa meno imprevedibile e le temperature diventano più omogenee nel corso della giornata, condizioni
bellezze naturalistiche. I gestori dei rifugi hanno quindi confezionato una proposta vacanza molto vantaggiosa che prevede nella giornata del sabato il raggiungimento del rifugio in compagnia di una Guida Alpina o di un Accompagnatore di territorio, la cena, il pernottamento, la colazione, il pranzo al sacco e un’escursione sempre guidata la domenica (www.visittrentino.it/i-rifugi-del-gusto). L’iniziativa è stata progettata per valorizzare una preziosa risorsa del nostro territorio, i rifugi alpini, che, mantenendo la propria identità, si sono nel tempo trasformati in spazi ricettivi organizzati, pronti ad ospitare gli amanti della montagna in un ambiente incontaminato. Oggi se ne contano 145, situati ai piedi di vette suggestive o agli incroci delle principali vie alpinistiche. Sono il luogo ideale per tutti coloro che amano camminare in quota e godersi momenti di assoluto relax. Ogni momento passato al loro interno consente di imparare qualcosa di nuovo sulla vita in montagna, in un’atmosfera che favorisce la socializzazione e la conoscenza di nuovi amici. Il gestore, inoltre, si presenta come un alpinista esperto, sempre pronto a fornire agli avventori utili consigli per le ■ escursioni.
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PergINE Valsugana
7 15 SETTEMBRE
DOMENICA 15 SETTEMBRE
SABATO 7 SETTEMBRE
•Ore 19.00 INAUGURAZIONE DEL TEATRO COMUNALE DI PERGINE con il concerto della Amstetten Symphonieorchester INGRESSO GRATUITO e su prenotazione al 389/1151058 a partire dal 2 Settembre
• ore 10.00 per le vie del Centro: SVEGLIA DELLA BANDA SOCIALE DI PERGINE • dalle ore 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 22.00 Sala Maier: MOSTRA MICOLOGICA • ore 11.00 Piazza Municipio: DANZAND’ARMONIE di musica e parole a cura del gruppo di danza irlandese Zivireel
DOMENICA 8 SETTEMBRE
• dalle ore 11.00 alle 24.00 Piazzetta Fruet: Ristorazione con menù trentino •Ore 14.00 Teatro Comunale “MONSTER UNIVERSITY” film d’animazione • dalle ore 15.00 alle 19.00 per le vie del Centro: SCEGLI LO SPORT le Associazioni sportive di Pergine promuovono la loro attività Ore 19.00 Chiesa Parrocchiale: SANTA MESSA SOLENNE dalle ore 15.00 alle 19.00 Piazza Municipio: PERFORMANCE delle varie •Ore 20.00 Piazza Santa Maria: Festeggiamento 50° anno sacerdozio don Remo • SCUOLE DI DANZA PERGINESI CENA DELLA PIEVE in ambientazione medievale • dalle ore 19.30 Teatro Comunale di Pergine: musicaINteatro •Ore 20.30 Piazza Municipio: “I HAVE A DREAM” i ragazzi dello scambio a cura di Banda Sociale di Pergine e Coro Calicantus giovanile Pergine - Capoverde si presentano alla comunità con una performance artistico - musicale. Associazione Kariba, Centro Giovani Kairos, Projecto Simenti
MERCOLEDÌ 11 SETTEMBRE •Ore 20.30 Teatro Comunale di Pergine: “QUEL CHE NO I CREDEVA LORI” di Mario Paoli Progetto Filoinsieme di Pergine
GIOVEDÌ 12 SETTEMBRE •Ore 18.00 Sala Espositiva del Teatro Comunale di Pergine: INAUGURAZIONE nuova sede Museo della scuola
VENERDÌ 13 SETTEMBRE •Dalle ore 18.00 alle 23.00 Piazzetta Fruet: Ristorazione con menù trentino •Ore 20.30 Teatro Comunale di Pergine: “STASERA SI DANZA” con Anima Moderna, Danzamania Pergine, Dynamica, Don’t Stop Moving e Movi-mente
•Ore 21.00 Piazza Municipio: UHT ROCK a Lunga Conservazione in concerto
SABATO 14 SETTEMBRE
•Ore 11.00 Piazza Municipio: MATINÉE MUSICALE, FaRe Jazz Big Band •Ore 16.00 per le vie del Centro: IX TROFEO CITTÀ DI PERGINE, GARA CICLISTICA PER HANDBIKE •Ore 16.00 Teatro Comunale di Pergine: “JACK E IL FAGIOLO MAGICO” Teatro per bambini - Compagnia la Baracca Ingresso Gratuito •Dalle ore 18.00 alle 22.00 Sala Maier: MOSTRA MICOLOGICA •Dalle ore 18.00 alle 24.00 Piazzetta Fruet: Ristorazione con menù trentino •Ore 20.30 Teatro Comunale di Pergine: “CHE BEL CANTAR” con Coro Castel Pergine e Coro Cat Gardeccia (San Giovanni in Persiceto)
•Ore 21.00 Piazza Municipio: RISING POWER in concerto
Informazioni APT Valsugana - Pergine tel. 0461/727760 pergine@visitvalsugana.it
MOSTRA dal 3 al 12 Settembre - Sala Maier Percorso storico fotografico del Maestro Giovanni Serra e della Banda sociale di Pergine MOSTRA Dal 7 settembre al 7 ottobre 2013 Teatro Comunale di Pergine, sala espositiva “Non vi permetterò più di farmi passare per matto” Una mostra sulla storia della psichiatria in Tirolo, Alto Adige e Trentino CONCERTO DELLA SCUOLA MUSICALE 24 settembre ore 20.30 Coro Piccoli Cantori, Noras Vocal Ensemble e MusicAtelier Orchestra della Scuola musicale C. Moser di Pergine
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e porte di ingresso sono un elemento fondamentale dell’arredamento di una casa, anche se raramente ci facciamo caso. Siamo talmente abituati alla loro presenza da dare per scontato il fatto che l’infisso abbia un ruolo di primo piano a livello di protezione e di design. In realtà si sa benissimo che la scelta di un determinato modello o di uno specifico materiale possano influenzare lo stile di una abitazione. Se solo noi volessimo, potremmo modificare aspetto alla nostra dimora semplicemente cambiandone la porta d’ingresso. Se è vero che è la prima impressione quella che conta, che idea si avrebbe di un edificio che abbia una porta d’ingresso che non chiude, che sia brutta ed anche rumorosa? È proprio in quest’ottica che la scelta per la porta d’ingresso diventa un vero e proprio biglietto da visita perché conferisce all’edificio una nota personale e nello stesso tempo permette di difendersi dalle avverse condizioni atmosferiche, dai rumori e soprattutto ci protegge dai potenziali ladri. Da tempo Finstral per la sua gamma di portoncini segue i
IL BIGLIETTO DA VISITA DELLA CASA Design, sicurezza e stabilità per i sistemi di ingresso dettami del design. Le forme dei nuovi modelli sono state semplificate e l’aspetto è diventato molto elegante e all’insegna della razionalità, così da consentire al serramento di inserirsi facilmente all’interno di abitazioni arredate con stile moderno. Per quanto riguarda le porte, le innovazioni hanno riguardato soprattutto i meccanismi, che sono stati abilmente miniaturizzati, e la possibilità di eliminare stipiti e telai. Se prima le cerniere a vista erano inevitabili, per quanto esteticamente potessero non essere gradevoli, ora non è più così e le porte possono essere scelte tra innumerevoli modelli, anche molto diversi tra loro. Quando si scelgono le porte di casa bisogna considerare innanzitutto il materiale. Finstral ha inserito, nella propria gamma prodotti, una propria linea di sistemi di ingresso in alluminio. La volontà di do-
tarsi di portoncini in questo materiale è stata presa perché per i sistemi di ingresso l’alluminio a taglio termico risulta un prodotto costruttivo particolarmente adatto. È un materiale leggero, stabile e duraturo. Resistente alla corrosione e agli agenti atmosferici. Per rendere più belli e raffinati i propri modelli, il centro stile della Finstral ha disegnato 8 linee di sistemi di ingresso, che si adattano ad ogni possibilità progettuale per tutti i tipi di abitazione dal moderno al rustico, per arrivare alle linee più tradizionali e pulite. Tutti i profili sono a taglio termico e garantiscono un elevato isolamento termico, risultando protetti dalle intemperie grazie alla presenza di molteplici guarnizioni. Inoltre la particolare struttura dei portoncini consente di ottenere un’elevata sicurezza antieffrazione. Il sistema di portoncini in alluminio di
Finstral si caratterizza per il design pulito e sobrio. Il sistema presenta ottime proprietà di isolamento termico, portando il valore di isolamento a livelli richiesti da Casa Clima. Al fine di personalizzare l’estetica dei sistemi di ingresso sono disponibili vetri decorativi, applicazioni in acciaio inox e lastre di alluminio. La possibilità di realizzare colorazioni differenziate tra telaio ed anta oppure tonalità diverse, tra lato interno ed esterno della porta, permette di creare interessanti abbinamenti cromatici. Da Finstral sono disponibili diverse linee di modelli. Ogni portoncino può essere personalizzato con maniglie, maniglioni, rostri di sicurezza, scontro elettrico, chiudi porta a scomparsa. Tutti i sistemi di ingresso della Finstral dispongono di ferramenta di alta qualità e lunga durata che garantisce uno standard elevato con chiusure di sicurezza complete di nottolini e catenacci mobili. Maggiori info su ■ www.finstral.com 63
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Shel Shaprio
www.shelshapiro.com
Ezio Guaitamacchi
shel & i diritti contati
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enso sia importante ribadire da un non più ragazzino, come me, l’importanza della Costituzione Italiana in questo preciso momento, quando sembrerebbe che il popolo non abbia più voce in capitolo. Da uno come me, straniero, diventato Italiano. Poche persone della mia generazione pensano seriamente che si possa cambiare qualcosa, per stanchezza, per disinteresse, per cinismo, per molti motivi. Eppure i ragazzi hanno un bisogno immenso di sentire che è possibile cambiare le cose e che non sono soli, che sono ascoltati”. Sono queste le parole che una leggenda del beat rock tricolore degli anni Sessanta come Shel Shapiro ha scelto per lanciare il suo ultimo lavoro “Undici” che si lega alla Costituzione del nostro Paese e che ha scatenato molti dibattiti e discussioni. Un disco che verrà raccontato e suonato l’8 settembre ad Arco presso l’Auditorium di Palazzo dei Panni per chiudere la serie di eventi di “Diritti Contati” (ore 20). L’iniziativa è organizzata da Arci Alto Garda e ANPI Alto Garda e Ledro insieme a Lilium Produzioni 64
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Shel Shapiro ha scelto arriva in trentino con il suo ultimo lavoro, “Undici”, che si lega alla Costituzione del nostro Paese e che ha scatenato molti dibattiti e discussioni. Sul palco anche Ezio Guaitamacchi con la direzione artistica di Enzo Onorato e Roberto Vivaldelli. Seguiranno alcuni interventi Ezio Guaitamacchi, giornalista, scrittore e direttore della rivista Jam presenterà il libro “Just Like A Woman. Da Bettie Smith a Patti Smith, un secolo di Musica al femminile”. Lo stesso Guaitamacchi introdurrà, in una lunga chiacchierata tra musica e parole, l’esibizione di Shel Shapiro che per stare a tema con la serata parlerà anche della Costituzione Italiana e del
disco “Undici”, che tanto ha fatto discutere. Le parole saranno legate ad una serie di brani in acustico eseguiti da Norman David Shapiro in rte Shel un mito per chi ha seguito il rock tricolore in sala british di gruppi come i Rokes, formato da quattro ragazzi inglesi trapiantati in Italia. Dal 1964 al 1970 i Rokes superarono la quota di oltre cinque milioni di dischi venduti all’Equipe 84, il titolo di principale band del beat italiano. Mangerebbe tante righe l’elenco dei loro
singoli di successo da Un’anima pura e C’è una strana espressione nei tuoi occhi, a La mia città, Che colpa abbiamo noi, È la pioggia che va, senza dimenticare Che mondo strano, Bisogna saper perdere e Cercate di abbracciare tutto il mondo come noi. Terminata l’avventura dei Rokes che lo vide in prima fila come leader e vocalist, Shapiro decise di restare nel mondo musicale, dedicandosi sia ad una carriera come cantautore che all’attività di produttore ed autore per altri interpreti; spiccano nella sua produzione i brani Non ti bastavo più del 1971, portata al successo da Patty Pravo, e all’Eurofestival di Stoccolma nel 1975 da una delle coppie artistiche più celebri e di maggior successo della musica leggera degli anni settanta, gli indimenticabili Wess & Dori Ghezzi. Fra i suoi progetti più recenti il libro e cd “Sarà una bella società” realizzato insieme al compianto Edmondo Berselli. ■
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www.studiobaiardo.com
diritto al sorriso Il Dr. Giovanni Baiardo
INFORMAZIONE PUBBLICITARIA
A
ccordi pilota tra associazioni di categoria e odontoiatri di Trento per l’attivazione di un progetto di solidarietà, al fine di tutelare la salute dei cittadini e consentire a tutti l’accesso alle cure dentarie. Da un’attenta analisi della situazione trentina nel settore odontoiatrico è emersa una situazione preoccupante, che a fianco della ben nota fuga verso paradisi dentistici dai prezzari da favola (pur con la rischiosa controindicazione della qualità inferiore rispetto a materiali e prestazioni) rileva una preoccupante percentuale – più del 45% – di coloro che avrebbero necessità di sottoporsi a cure dentarie, ma che evitano di farlo per motivate problematiche di natura economica, date dalle alte cifre proposte da molti ambulatori. Sulla lucida consapevolezza di questa duplice tendenza è nata l’elaborazione di un progetto innovativo, che pone al centro la convenzione per l’assistenza in ambito dentistico tra associazioni di categoria e gruppi di specialisti odontoiatri. Il dottor Giovanni Baiardo – titolare dello studio odon-
garantire le cure dentarIe per tuTti è una “MISSIONE POSSIBILE” per il dr. Baiardo di trento, che ha elaborato un particolare intervento di solidarietà. VEDIAMO di cHE COSA si tratta... toiatrico di via Stoppani 2 a Trento – ha elaborato questo particolare intervento di solidarietà, che affonda le sue radici nell’ambito degli studi universitari a Modena (città dalle comprovate esperienze cooperativistiche) e che mira non solo a sostenere la fascia di popolazione considerata “normale”, ma anche a dare valore all’offerta trentina dando risalto a quella filiera dentale del nostro territorio. Nel concreto la novità territoriale – sostenuta e promossa in primis da Confindustria Trento, seguita da Associazione Artigiani Trento / Siartt (la nuova mutualità dell’artigianato trentino), Cooperazione Salute / Mutua Artieri (Rovereto) – è indirizzata a sostenere gli iscritti e le loro famiglie attraverso un sistema volto ad alleggerire il peso dei costi. Basandosi
INFO Studio Odontoiatrico Dr. Giovanni Baiardo via Stoppani 2, Trento Tel. 0461.1920700 Mob. 347.7329171 gbaiardo@hotmail.it www.studiobaiardo.com
esclusivamente sul prezzario ASL ed abolito il parametro ICEF per eliminare ogni distinzione, il diritto alla cura dentaria diventa finalmente una missione possibile anche per quanti (e sono molti, specie in questo lungo periodo di crisi) non possono affrontare spese straordinariamente ingenti. Parallelamente all’opportunità economica, viene garantita la qualità degli interventi e delle modalità di esecuzione. La scelta ragionata dell’utilizzo di materiali sicuri e prodotti da case note quanto consolidate a livello mondiale costituisce un ulteriore motivo di sicurezza per il paziente. Tutto ciò anche alla luce delle sempre più allarmanti notizie sull’uso di materia prima di dubbia provenienza, spesso impiegata all’insaputa di chi si sottopone alle cure per abbattere i costi. Non di secondaria importanza il rapporto collaborativo tra medico e paziente, che non è un semplice cognome da sottoporre a cura, ma è un paziente con la P maiuscola supportato e sostenuto da una puntuale e corretta informazione sulle procedure di intervento, anche con l’ausilio di strumen-
tazioni estremamente innovative al servizio dei pazienti. Quindi il corpo del progetto, pensato e nato dall’osservazione della realtà trentina per consentire a tutti – indistintamente – di accedere a qualsiasi tipo di cura dentale, acquista una connotazione molto più ampia ed articolata, abbracciando importanti dinamiche socio-economiche. Esaltare infatti la territorialità, dando valore al lavoro locale, va ad arginare quel progressivo impoverimento dell’economia; combattere inoltre gli sconfinamenti del turismo dentale con una capillare informazione su questa nuova quanto semplice opportunità tutta trentina, diventa un’importante risorsa amplificata in molteplici direzioni. ■ 65
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di Fabio De Santi
autuNno trentino torna in due week end settembrini: da venerdì 13 a domenica 15 il primo e da venerdì 20 a domenica 22 il secondo. ecco, dunque, il “Festival della cucina e dei prodotti tipici”
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ue week-end di settembre concentrati nel pieno centro storico della città di Trento in un festival dedicato a chi ama scoprire, vivere e gustare il meglio delle produzioni enogastronomiche del territorio Trentino. Sono queste le coordinate della manifestazione “Autunno Trentino”
che torna in due week end settembrini da venerdì 13 a domenica 15 il primo e da venerdì 20 a domenica 22 il secondo. Ad organizzare “Autunno Trentino, Festival della cucina e dei prodotti tipici”, diventato ormai un appuntamento tradizionale per il capoluogo, è il Consorzio Operatori Econo-
mici “Trento Iniziative”, insieme al Comune di Trento in collaborazione con “Strada del vino e dei sapori del Trentino”, l’Azienda per il Turismo Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi e Radio Dolomiti come media partner ufficiale. “Autunno Trento – ci ha spiegato Oscar Danieli di Trento Iniziative – è un’oc-
Festa dello Speck Alto Adige 2013: in Val di Funes lo speck altoatesino festeggia la sua alta qualità
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al 5 al 6 ottobre, a Santa Maddalena in Val di Funes, ai piedi delle Odle, si ripeterà anche quest’anno la tradizionale ed attesa Festa dello Speck Alto Adige. L’evento è come sempre all’insegna dello Speck Alto Adige IGP (indicazione geografica protetta), contraddistinto dal marchio di colore verde. Per tre giorni ospiti italiani e stranieri potranno festeggiare, divertirsi stando insieme e degustare prelibatezze a base di speck, immersi in uno dei più affascinanti paesaggi alpini dell’Alto Adige. Come ogni anno il momento principale della tradizionale festa dello speck sarà rappresentato dalla sorpresa a base di speck. Oltre ai tradizionali piatti a base di speck Alto Adige IGP, l’evento offrirà anche pane fragrante, un mercato di prodotti contadini, giochi per i bambini e tanta musica. La festa nasce da un’iniziativa comune dell’Associazione Turistica Val di Funes, del Consorzio Tutela Speck Alto Adige e dell’EOS – Organizzazione Export Alto Adige della Camera di commercio di Bolzano, ed è supportata da tutte le associazioni della vallata. Il programma dettagliato dell’evento è reperibile alla pagina web http://www.speckfest.it/. Contemporaneamente alla festa dello speck si svolgerà a Bressanone il tradizionale Mercato del pane e dello strudel Alto Adige.
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casione per incontrare i produttori presenti in piazza per raccontare e far assaggiare il frutto del loro lavoro, lasciarsi tentare da piccole e dolci tentazioni, ma anche per degustare, in maniera ragionata, una selezione della migliore produzione enologica”. Dai prodotti alla cucina, il passaggio è breve. A rotazione ogni giorno uno chef proveniente dai territori tracciati dalle Strade del vino e dei Sapori del Trentino proporrà nel ristorante in piazza un menù appositamente studiato per far conoscere le interpretazioni in cucina dei prodotti gastronomici di eccellenza del Trentino. Durante i due week-end di Autunno Trentino dieci ristoranti del centro città daranno ai visitatori la possibilità di poter assaporare i menù tipici preparati per questa occasione scegliendo il menù completo o i vari piatti proposti per Autunno Trentino. In tutte le giornate di “Autunno Trentino” Piazza Cesare Battsiti dalle 10.30 alle 22.30 ospiterà gli stand dei prodotti tipici trentini con tutte le prelibatezze della nostra Provincia. Il 14 e il 15 settembre è prevista l’iniziativa “Cucinando con le Stelle”: un’occasione per cimentar-
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Sempre emozione è. Zona escursionistica Merano 2000
in Strada” un format di animazione che ha come assoluti protagonisti alcuni degli chef trentini più prestigiosi. La kermesse che si svolge nel secondo fine settimana dell’Autunno Trentino (20 -22 settembre) mette di fronte quattro chef che in un’ora dovranno dimostrare non solo la propria abilità ai fornelli ma anche sfoderare tutto il proprio estro e creatività nella realizzazione di una proposta culinaria. Gli ingredienti con cui dovranno realizzare il piatto, infatti, saranno contenuti in una “Mistery Box”, rendendo ancora più avvincente la disfida. Il tutto avverrà sotto lo sguardo attento di una giuria di giornalisti e gastronomi di fama nazionale, mentre Francesca Negri – in arte Geisha Gourmet – ci aiuterà a scoprire i segreti degli chef con notizie e curiosità. I protagonisti dell’edizione 2013 saranno: Diego Rigotti di Maso Franch, Mauro Valandrodel Ristorante DUO di Trento, Gianpaolo Burba del Ristorante Maso Burba di Commezzadura ed Elia Chenetti dell’Agritur Agua Biencia di Pera di Fassa. Nello stesso week end è previsto l’allestimento della “56^ Mostra Micologica città di Trento” ospitata nella Torre della Tromba – ingresso libero da via Belenzani organizzata dal Gruppo micologico “G. Bresadola”. Per tutti i dettagli sulla manifestazione: www. ■ autunnotrentino.com
La nuova funivia La nuova funivia, considerata uno degli impianti a fune più spettacolari dell’Arco Alpino, porta in soli sette minuti ben 120 persone a cabina a 2.000 m d’altezza direttamente nel cuore dell’area escursionistica. La stazione intermedia rappresenta una vera attrazione per gli ospiti che possono salire e scendere tramite una spettacolare rampa.
Per la famiglia Sono due gli spettacoli per famiglie a Merano 2000: l’Alpin Bob, con la sua pista di 1,1 km è la pista da slittino su rotaie più lunga d’Italia. E Luckis Kinderland, un grandissimo parco giochi all’aperto con uno zoo alpino, un castello gonfiabile, un angolo per arrampicare e numerosi giochi realizzati esclusivamente in materiali naturali.
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si ai fornelli con alcune delle stelle, del passato e del presente, della cucina trentina. Il pubblico dell’Autunno Trentino avrà la possibilità di mettersi alla prova sotto la guida esperta di due chef per la realizzazione di un piatto della cucina tradizionale del nostro territorio. Durante il primo fine settimana della kermesse due chef si alterneranno sul palco per guidare altrettanti aspiranti protagonisti del pubblico della rassegna nella realizzazione di una “ricetta a quattro mani”. Fra le iniziative che si legano alla manifestazione quella di domenica 15 settembre con la “Maratona del Concilio Città di Trento” l’ormai tradizionale gara competitiva internazionale di 21,92 kilometri che partirà da Piazza Dante per arrivare in Piazza Duomo. Una corsa che si intreccia con il “4° Memorial Marco Benvenuti”, una gara non competitiva su un percorso di dieci km. Nelle giornate dal 21 al 23 settembre ci sarà spazio anche per “Chef
Merano 2000 è il luogo ideale in cui passare una giornata all’insegna del movimento e della buona cucina. Conosciuta per il panorama spettacolare, l’area propone una delle offerte più ricche in termini di tempo libero e infrastrutture. Vanta una fitta rete di impianti di risalita, facili sentieri perfettamente contrassegnati e ottimi rifugi in cui fare sosta.
Sempre emozione è. Funivie Merano 2000 39012 Merano Via Val di Nova, 37 Tel. 0473 234 821 www.meran2000.com
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www.centrosantachiara.it
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n calendario quantomai ricco di spunti, che affronta momenti nuovi e significativi della storia musicale dal Quattrocento al Settecento e che vede la partecipazione di gruppi specializzati di alto valore artistico. È quello proposto dal Festival Internazionale Trento Musicantica, giunto alla ventisettesima edizione e che si aprirà a settembre con la mutata direzione artistica del Centro di eccellenza Laurence K. J. Feininger, ma sempre seguito per la parte organizzativa dal Centro Servizi Culturali Santa Chiara. Un’edizione che si intreccia con una serie di iniziative legate alla ricorrenza dell’Anno giubilare trentino (ottavo centenario della progettazione della cattedrale: 1213), in occasione ancora del 450° anniversario della chiusura del Concilio Tridentino (4 dicembre 1563) e del 50° anniversario della costituzione Sacrosanctum Concilium (4 dicembre 1963). L’evento principale del Festival è dunque rappresentato quest’anno dal corso di canto liturgico Zelus domus tuae comedit me in onore di Laurence Feininger, giunto alla sesta edizione, che aprirà il calendario (4-8 settembre
musicantica giunto alla ventisettesima edizione, si aprirà con la direzione artistica del Laurence K. J. Feininger
2013). L’intento del convegno è quello di guardare in faccia senza pregiudizi e senza squalifiche preventive le due forme liturgiche e di comprenderne i punti di forza e di debolezza, in particolar modo rispetto alla loro permeabilità alla bellezza musicale, che fu il motivo per cui il giovane Laurence Feininger, nella Germania nazista del 1934, si convertì alla fede cattoli-
ca. Oltre ai docenti invitati per il corso parteciperanno all’evento Matias Augé e Giulio Viviani. Il convegno si terrà presso l’aula magna del Seminario diocesano sabato 7 settembre dalle 15.30 alle 19. Strettamente collegato al convegno internazionale sarà il primo concerto (nella seconda metà di settembre), dedicato ad esemplificare le diverse esperienze di musica sacra
Dal 1765...
di Ferrai Bellucco Alessandra
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legate alla Messa latina, con la partecipazione dei Gruppi vocali Hildegard e Feininger e il Coro Santa Lucia di Magras. Sono previsti poi un concerto il 30 ottobre (con musiche vocali del Cinquecento messe a confronto con le loro intavolature strumentali) e sabato 30 novembre in Cattedrale a Trento Il Virtuoso Ritrovo presenterà, all’interno delle celebrazioni diocesane per i 450 anni dal Concilio di Trento, un concerto dedicato interamente a musiche liturgiche del periodo conciliare. Il Festival si chiuderà nei primi giorni di dicembre, con la presentazione del volume di Atti del Convegno internazionale “I Codici musicali trentini del Quattrocento: nuove scoperte, nuove edizioni e nuovi strumenti informatici” a cura di Marco Gozzi e Danilo Curti-Feininger, cui seguirà un concerto di musiche dai codici trentini del XV secolo dell’ensemble Leones diretto da Marc Lewon. ■
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www.catinacciodolomiti.it
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altopiano del Ciampedie a Vigo di Fassa, è il luogo per ammirare le Dolomiti patrimonio UNESCO e il rosseggiare delle vette durante l’alba e il tramonto, il cosiddetto enrosadira. Ma per capire la magia di questo spettacolo occorre conoscere la leggenda di Re Laurino, sovrano di un popolo di nani il cui regno era nascosto fra le guglie del Catinaccio. È una delle più popolari leggende dolomitiche, al punto da esisterne diverse versioni. Tutte narrano di principesse e cavalieri, di rapimenti e sotterfugi. Quel che è certo, è che un tempo il Catinaccio ha ospitato il regno di Re Laurino ed il suo unico e magnifico giardino di rose rosse, da cui, appunto, Rosengarten. In tutte le versioni, l’epilogo della saga è un sortilegio dello stesso Re Laurino sentitosi tradito dal giardino di rose che, con il colore rosso fuo-
Il giardino delle rose di Re Laurino Da 2.000 metri, al centro della conca del Catinaccio Rosengarten, si ammirano i gruppi montuosi fassani co, hanno guidato i nemici nel suo regno. Con la magia Re Laurino ha impietrito il giardino perché nessuno potesse vederlo né di giorno né di notte. Così, il Re del Catinaccio ha dimenticato il crepuscolo, l’alba e il tramonto, cosicché in questi momenti si manifesta l’enrosadira, quel magico momento in cui i raggi del sole tingono di rosso la roccia e per brevi istanti le rose del giardino incantato rifioriscono in tutto il loro splendore.
Il Ciampedie, è raggiungibile facilmente in funivia da Vigo di Fassa (aperta fino al 06/10/2013) o con le seggiovie da Pera di Fassa (aperte fino al 15/09/2013). Da 2.000 metri di altezza, al centro della conca del Catinaccio/Rosengarten, si possono ammirare i principali gruppi montuosi della Val di Fassa. Da qui le opportunità di escursione sono numerose: la comoda passeggiata pianeggiante percorribile
anche spingendo il passeggino (sentiero 540 Ciampedie-Gardeccia), escursioni giornaliere, trekking di più giorni, vie attrezzate e scalate in parete. Molti sentieri ben segnalati per esplorare l’intero gruppo del Catinaccio nelle limpide giornate settembrine. Oltre 20 rifugi alpini, di cui 6 a pochi passi dall’arrivo degli impianti, con possibilità anche di pernottamento. La zona del Ciampedie è indicata per la famiglia: il grande parco giochi, i percorsi tematici, il giro del Ciampedie, le passeggiate fattibili anche spingendo il passeggino rendono l’altopiano vera■ mente attraente.
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Giovanni Sollima
www.mozartitalia.org
SETTIMANA MOZARTIANA Dal 18 al 22 settembre. Grandi nomi ed eventi a Rovereto, Ala, Borgo Valsugana, Brentonico, Folgaria, Nogaredo, Villa Lagarina Sharon Zhai
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n’intensa settimana nel segno della musica classica con una raffinata serie di concerti dedicati alla musica del grande Wolfgang Amadeus Mozart. È quella legata all’evento della “Settimana mozartiana 2013” che si ripropone anche quest’anno dal 18 al 22 settembre. Quello proposto dall’Associazione Mozart Italia cha ha la sua sede centrale a Rovereto, è un omaggio alla figura e all’opera del grande musicista nei luoghi storici che lo hanno ospitato al suo arrivo in Italia. A far da cornice alla ricca serie di eventi della “Settimana mozartiana” saranno Rovereto, Ala, Borgo Valsugana, Brentonico, Folgaria, Mori e Villa Lagarina. Un’iniziativa questa legata al nome di Wolfgang Amadeus Mozart che si rivolge ad un pubblico internazionale, attento alle proposte culturali innovative e sensibile agli eventi che mettono in primo piano i giovani talenti. Giovani infatti sono i solisti e i componenti del Coro e dell’Orchestra del Musisches Gymnasium di Salisburgo (direttore M° Markus Obereder) protagonisti di un’edizione straordinaria del Requiem di 70
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Saechsisches Hornquartet
Mozart a Folgaria, Villa Lagarina e Borgo Valsugana; giovani sono gli otto cantanti giapponesi (guidati dal M° Tsukada) che proporranno pagine di Mozart ad Ala; giovani sono i componenti del Quintetto Indaco che suoneranno Divertimenti e Serenate di Mozart alla Tafelmusik. Giovani sono i 100 Mozartkinder provenienti dalla Germania e dalla Repubblica Ceca che si esibiranno a Brentonico, Rovereto e Nogaredo così come lo sono molti dei componenti della Mozart B&G Orchestra (direttore M° Italo Rizzi) che parteciperanno allo stage e al concerto con il grande violoncellista Giovanni Sollima. Primo appuntamento mercoledì 18, alle 20 nella Chiesa Parocchiale di Folgaria, con la prova generale a porte aperte del “Requiem
di Mozart” proposto dal Coro e dell’Orchestra del Musisches Gymnasium di Salisburgo. Giovedì 19 , a Rovereto nella Sala Conferenze Palazzo Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto dalle 17 spazio a “Mozart –Verdi”: un omaggio a Giuseppe Verdi, nel bicentenario dalla nascita con l’esposizione di quadri di Karsten Mittag, la conferenza “Shakespeare in musica?” di Giuseppe Calliari e l’intermezzo musicale dei 100 Mozartkinder di Chemnitz e Chomutov. Sempre giovedì a Rovereto sarà la Sala Filarmonica ad ospitare, dalle 20.45, il concerto del “Quintetto Chrysostomus”, mentre a Borgo Valsugana (ore 20.45, Chiesa Arcipretale) con il Coro e l’Orchestra del Musisches Gymnasium di Salisburgo. La giornata di
venerdì 20 si aprirà in Piazza Lodron a Nogaredo, dalle 11, con “100 Mozartkinder” mentre il Coro e l’Orchestra del Musisches Gymnasium di Salisburgo tornerà in concerto alle 20.45 nella Chiesa di S. Maria Assunta a Villa Lagarina. Sabato 21 al Palazzo Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto si terrà il convegno di studi mozartiani “Le Serenate di Mozart”: coordinatori Rudolph Angermueller e Giuseppe Calliari. Sarà Palazzo Lodron a Nogaredo, alle 17, ad ospitare il concerto del “Saechsisches Horn Quartett”, mentre alle 20.30, Rovereto, Ristorante Novecento , spazio al Quintetetto Indaco insieme a Sharon Zhai, soprano, Ivo Rizzi, baritono e Corrado Ruzza al pianoforte. L’ultima giornata della “Settimana Mozartiana”, domenica 22 si aprirà alla Chiesa S. Giovanni di Ala dove alle 11.30 si terrà il “Concerto in omaggio a Mozart” con i Solisti del laboratorio di arte lirica dell’ Università dell’Educazione di Hokkaido. A chiudere l’edizione 2013 il grande concerto evento di domenica sera all’Auditorium Melotti di Rovereto con il violoncellista Giovanni Sollima e la Mozart B&G Orchestra. Info: www.mozartitalia.org e infoami@mozartitalia.org. ■
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il fenomeno parafarmacie: Dal primo punto vendita, al potenziamento dell’offerta di ciò che conta per il cittadino, la SALUTE
che abbraccia nello specifico i settori dell’igiene e della nutrizione, con un’attenzione particolare agli aspetti “bio”: pannolini ecologici, pappe naturali e certificate, linea bio Holle proposta in tutta la sua ampia gamma. Non manca certo l’aspetto ludico – così importante anche nella prima infanzia – con un vasto assortimento di giochi didattici. Parallelamente al bambino, l’attenzione alle esigenze della gestazione, con tutta una serie di prodotti per la cura e la salute della mamma in dolce attesa. La progressione tematica scorre verso le linee per la bellezza della donna; grande attenzio-
INFO Parafarmacia Mattarello (Trento) via Pomeranos, 28 Tel. 0461.942367 info@mpfarma.it
ne per ogni esigenza di pelle, dalla gamma di derivazione strettamente vegetale, come ad esempio “Phyto”, alla linea cosmetica BiAtentique, fino alle note proposte Lierac, Avene, BioNike (correlata al marchio, la programmata presenza di un truccatore), Rilastil, Locherber. È sicuramente il caso di ricordare che ogni casa cosmetica presente nella parafarmacia è disponibile nella sua completezza, a garanzia di una scelta veramente completa ed esaustiva. Immancabile la zona dedicata alle problematiche muscolari e relative alle articolazioni, la parte dedicata alla terza età con prodotti specifici di igiene, il settore pensato per gli sportivi con vasta scelta di integratori alimentari. Nella parte centrale del locale spicca l’area relativa alle cure dimagranti; anche in questo caso, ci si avvale dei preziosi consigli di una dietista, pronta ad illustrare
ed indirizzare all’acquisto ed all’utilizzo consapevole dei prodotti per la linea. Interessante lo spazio per il pubblico: una stanza che prevede la possibilità per le mamme di allattare e pesare i bambini, ma che è davvero a disposizione di quanti richiedano l’esigenza di un punto sosta. Di grande respiro e ben attrezzata la zona che serve i celiaci, con i molto apprezzati prodotti a “km zero” di produzione trentina, che vanno ad affiancare una vasta gamma di cibi freschi, secchi e surgelati delle migliori marche del settore. Decisamente apprezzabile anche l’angolo dell’oggettistica e regalo, con teiere, tazze e varietà di tisane dalle profumazioni e dai gusti intensi. La grande novità della parafarmacia è il recente contratto con accordo commerciale con i Supermercati Poli. Che è sfociato nell’apertura di un corner presso l’Ipermercato Poli di Bolzano, con la previsione di prossime aperture in altre loro sedi. Un nuovo fenomeno commerciale per il Trentino Alto Adige, volto ad ampliare la monotematica offerta tradizionale delle farmacie e finalizzato ad incontrare nei particolari le più sentite esigenze della clientela. Nel nome della sa■ lute. 71
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l termine parafarmacia – il cui prefisso “para” sta proprio ad indicare somiglianza ed affinità di concetto col nome che segue – indica un punto vendita guidato da farmacisti nel quale si possono acquistare farmaci da banco (che non richiedono l’obbligo di ricetta rossa), farmaci veterinari anche di prescrizione medica e tutta una serie di prodotti strettamente connessi con la salute, che spaziano dall’igiene alla dietetica, dalla cosmetica ai prodotti per l’infanzia. Già note nella realtà extraregionale, le parafarmacie costituiscono in Trentino Alto Adige una sorta di novità, anche se ormai il primo negozio festeggia ad ottobre l’anno di attività. Il riscontro è senz’altro positivo ed il pubblico – in verità non ancora capillarmente informato sulla tipologia dell’offerta – mostra di apprezzare l’introduzione di questa nuova esperienza commerciale, interessante ed allettante da più punti di vista. In primo luogo, l’evidente vantaggio economico: opportunità di acquisto vantaggiose, competitività nei prezzi e relativa possibilità di applicare sconti e proporre promozioni. Inoltre ampi spazi espositivi ed aree studiate per favorire il benessere del cliente. Non appena varcata la soglia del punto vendita, si ha come l’impressione di cogliere un senso di ordine ben organizzato. Ad accogliere il cliente, la gamma completa per l’infanzia,
da noi, la salute È la priorità
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di Lara Deflorian
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l Centro Internazionale della Danza di Rovereto (CID) è promotore di un progetto che vedrà i suoi frutti il 13 settembre, in una sorta di appendice del festival Oriente Occidente, realizzata in collaborazione con il Centro Servizi Culturali S. Chiara. Quattro compagnie di danza trentine presenteranno al teatro Cuminetti di Trento le loro ultime cre azioni, nate e sviluppate negli spazi del CID, messi a disposizione a partire dal mese di giugno. Un nuovo progetto finalizzato al sostegno e alla valorizzazione delle risorse artistiche trentine, per promuovere le nuove produzioni sul territorio provinciale, con l’au-
vertigo il 13 settembre, Quattro compagnie di danza trentine presenteranno al teatro Cuminetti le loro creazioni spicio che queste possano poi inserirsi anche in ambiti extraregionali. La nuova sede del CID, rinnovata negli impianti e nelle attrezzature, ha quindi ospitato quest’estate la Compagnia Artea, la Compagnia Controra, la Compagnia LAM e 3D-3 dinamiche, impegnate nella creazione di quattro coreografie che
debutteranno, a partire dalle 18.30, il 13 settembre. Nello specifico la Compagnia Artea nasce nel 2007, dalla necessità e dal desiderio di Elisa Colla e di alcune sue allieve di sperimentarsi in nuove creazioni, come nel caso di Mètres carrés, la coreografia che potremo vedere a Trento, centrata sugli aspetti fisici e simbolici
rappresentati dalla dimensione della casa, dai suoi spazi che non sempre coincidono con le necessità, di diversa natura, degli inquilini che vi abitano. La profonda riflessione sul senso e significato dell’abitazione ha portato la Compagnia verso una ricerca su ciò che rende davvero “casa”. Sotto la direzione di Elisa Colla la scena sarà animata per 40 minuti da cinque danzatori, Vanessa Bertoletti, Francesca Bertolini, Elisa Colla, Veronica Forte, Andrea Gallo Rosso, impegnati ad interagire con il video. La seconda performance
suor nausicaa all’idroland di Baitoni
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l 21 settembre, direttamente da Zelig, il grande cabaret di Paolo Casiraghi ci aspetta a Idroland. Grande divertimento con sketch e tanta musica. “Trova un minuto per pensare, un minuto per pregare e un minuto per ridere” Madre Teresa di Calcutta. Con queste parole Laura Monticelli ci invita alla serata da lei organizzata a Baitoni, Idroland il 21 settembre a partire dalle 19. La serata sarà all’insegna del divertimento con la partecipazione straordinaria di uno tra i più bravi comici di Italia Uno. Eccezionalmente da Zelig il cabarettista Paolo Casiraghi ci proporrà l’esilarante Suor Nausicaa, la suora bergamasca che vive in un convento e scende dal monte Bergamone con i mezzi più improbabili, comprese moto da cross e ape carri. Poi, sarà la volta del seducente Manuel Garcia Chuparosa de la pierna, cantante spagnolo demenziale e imbroglione, dalla parlata incomprensibile ma dall’innegabile fascino e carisma che, con il suo carattere da primadonna riesce a suscitare molto imbarazzo. Davide Giacon, con le sue spassose imi-
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tazioni, ci presenterà Claudio Franceschini con la musica degli indimenticabili anni ‘60/’70 e Nunzio dell’Orco che interpreterà alcune tra le più belle canzoni di Pino Daniele. Per i ragazzi più giovani, a partire dalla mezzanotte, tanta musica da discoteca con il DJ The D Effect. L’ingresso è libero e la Pro Loco di Baitoni ci invita ad assaggiare la loro tipica polenta e il gustosissimo spiedo da prenotare allo 0465 901217. Una serata di puro divertimento, quindi. “Per ringraziare la cittadinanza”, ci ha detto Laura Monticelli che in questa occasione presenterà la neonata associazione Meti onlus, per la tutela degli abusati. L’associazione si propone, come obiettivo principale, l’informazione su un tema delicato come quello dell’abuso sessuale nell’infanzia che, troppo spesso, avviene nel silenzio e nell’indifferenza di chi ci circonda. Far sapere, e non tacere, per una prevenzione consapevole che sappia affrontare il problema della pedofilia sotto ogni suo aspetto.
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che vedremo al Cuminetti sarà quella realizzata dalla Compagnia Controra, fondata nel 2005 da Natascia Belsito, Paola Carlucci e Luna Pauselli, desiderose di sperimentare con impegno i diversi linguaggi della danza contemporanea. Insieme hanno creato Spring, un lavoro di 45 minuti che porta a riflettere su come “tutti siamo collegati dal movimento perpetuo del tempo della vita”. Nel ciclo della nostra esistenza ognuno di noi si confronta con la trasformazione del corpo e delle emozioni, rivivendo sempre le stesse e diverse stagioni in età differenti. Tutto muore e tutto rinasce costantemente nella ciclicità della vita. Protagoniste in scena saranno Fanny Oliva, Paola Carlucci e Natascia Belsito, in un lavoro creato e diretto dalla stessa Natascia Belsito. La compagnia LAM, costituita nel 1994 da Wally Holzhauser parallelamente all’apertura della Scuola di danza contemporanea L’Altro Movimento, proporrà una nuova ricerca coreografica attraverso la realizzazione di un cortometraggio, della
durata di 20 minuti, dal titolo Paesaggi domestici. La “casa” è qua nuovamente protagonista. Attraverso la danza sono state indagate le tematiche della bioedilizia ed il benessere abitativo a misura d’uomo, risolto architettonicamente con l’uso del legno per la costruzione di strutture ecosostenibili a basso consumo energetico. Oltre a tre diverse location ecosostenibili, la compagnia LAM ha utilizzato gli spazi del CID per la realizzazione coreografica che racconta ed interpreta le sensazioni ed emozioni della quotidianità che attraversano i luoghi domestici dell’uomo moderno, attento al rispetto dell’ambiente ed al benessere della persona. Sotto la direzione di Wally Holzhauser, come interpreti troviamo due danzatrici professioniste, Angela Demattè e Laura Lorenzi, due giovanissime promesse, Pierfrancesco Porrelli e Gloria Trolla e un’intera famiglia, Piergiorgio Cailotto, Christina Lirusso, Ileana, Selene, Mathias. L’ultima creazione presentata al Cuminetti sarà Vertigo, realizzata da 3D-3dinamiche, nata e cresciuta a partire dal 2006 attraverso 3 diversi stili, 3 corpi distinti, 3 sensibilità affini e compatibili in un’unità principale data dalla musica. Il pezzo, della durata di 45 minuti, è centrato sulla “vertigine”, ovvero la distorsione della percezione sensoriale dell’individuo che condiziona il movimento della persona. Francesca Manfrini, ideatrice della coreografica, si è concentrata quindi sull’irresistibile e strana attrazione verso la paura del vuoto scaturito dalla vertigine. Ciò in realtà rappresenta la punta di un iceberg che sottintende emozioni e sentimenti che vanno ben oltre la paura. In scena, oltre alla stessa Francesca Manfrini, vedremo protagoniste Giulia Nichelatti e ■ Francesca Poli.
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di Lara Deflorian
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i sta svolgendo tra Trento e Rovereto il festival Oriente Occidente, che presenta quest’anno un cartellone variegato con compagnie che oltre ad arrivare dall’Europa, giungono ad esempio dalla Russia, come la Provincial Dances Theatre di Yekaterinburg (2 settembre - Rovereto). Questa compagnia, dallo stile riconoscibile che predilige l’interazione tra varie forme artistiche, è diretta da Tatiana Baganova, fautrice di coreografie di forte intensità. A Rovereto presenterà un pezzo ispirato ai dipinti di Marc Chagall ed un altro ispirato a un libro dello scrittore e drammaturgo giapponese Kobo Abe. Dalla vicinia Lituania la compagnia Aura Dance Theater (3 settembre - Trento) presenterà un lavoro di Birute Letukaite che attinge alla tragedia greca di Medea, in cui la danza interagisce dal vivo con le voci. A seguire la
Aura Dance Theater Il 3 settembre, uno spettacolo che attinge alla tragedia greca di Medea breve parentesi italiana con la Compagnia Indaco (4 settembre - Rovereto), una presenza alquanto attesa arriverà da Stoccolma. Si tratta della storica compagnia svedese di danza contemporanea, il Cullberg Ballet appunto (5 settembre - Trento), che presenterà un lavoro per nove danzatori del ballerino, coreografo e docente Jefta van Dinther. A proposito della sua creazione scrive: “Voglio che
il corpo, la luce e il suono si estendono quasi raggiungendo gli spettatori senza bisogno di un filtro interpretativo”. La compagnia greca RootlessRoot (6 settembre - Rovereto) presenterà un pezzo in cui i danzatori si esprimono in assoluta libertà, attraverso uno stile crudo, fisico e caotico consono al duo creativo Linda Kapetanea e Jozef Fruceka, ideatori di una forma di filosofia pratica. A
seguire la compagnia norvegese nazionale di danza contemporanea Carte Blanche (7 settembre - Trento) presenterà una creazione strutturata su di una serie di sequenze di uno dei più importanti coreografi cinesi del nostro tempo, Sang Jijia. In conclusione giungerà il Kinetic Theatre di Mosca (8 settembre - Rovereto), la compagnia diretta dall’eclettico Alexander (Sasha) Pepelyaev. A Rovereto metterà in scena un’opera metateatrale che raggruppa generi diversi, con l’intento di creare e sviluppare nuove modalità di utilizzo del video interattivo nel teatro-danza. ■
nuovo album per i PHAEDRA: BEYOND THE STORM
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un ponte fra il passato, segnato da una serie di registrazioni targate anni ’90 ed il presente il secondo album dei Phaedra, una delle band fondamentali del progressive rock trentino. Il cd “Beyond The Storm”, uscito per la label Raffinerie Musicali, arriva a tre anni di distanza da “Ptah” e mette un nuovo sigillo sul progetto musicale che si ispira ad artisti cult del genere progressivo. Come sottolineato “Beyond The Storm” è una sorta di giano bifronte perché raccoglie materiale inedito risalente agli anni ‘90 insieme a due nuove registrazioni che evidenziano l’attuale dimensione del gruppo. Nelle tracce del cd il sound dei Phaedra appare più “antico” e tradizionalmente prog rispetto al precedente “Ptah”, registrato negli studi di Marco Olivotto, nel quale risaltavano gli strumenti acustici, i violini ed il flauto traverso. Un’altra differenza è data dal fatto che ogni brano del cd ha una storia a sé e non esiste pertanto un concept, un filo conduttore di una intera storia come succedeva in Ptah e in ultima analisi la lingua del canto è l’inglese, e non la lingua madre, l’italiano, come
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voleva la tradizione prog delle band italiche di quegli anni. Fra le chicche del disco la lunga suite che ha battezzato la denominazione della band “Phaedra”, che era rimasta negli archivi di questi musicisti e quindi inedita a tutt’oggi e la title track “Beyond The Storm” primo brano in assoluto composto dal gruppo nella formazione classica a quattro elementi con Claudio Bonvecchio, basso e voce, Stefano Gasperetti, tastiere, al fianco di Massimo Armellini alle chitarre e Paolo Garbari alla batteria. Il disco, come evidenziato, è prodotto dalla label Raffinerie Musicali di Raoul Caprio e Fabrizio Barbareschi, “vecchie“ conoscenze del circuito Prog italiano che hanno dato grande attenzione alla produzione della formazione trentina nata a Pergine nel gennaio del 1993. Fra i riconoscimenti ottenuti dai Phaedra quello ottenuto nel 2002 in occasione della X edizione di Concentratissimo rock, rassegna musicale della provincia di Trento in cui ottengono il premio quale miglior gruppo originale proponendo un estratto di brani dall’opera rock Ptah.
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A chi hai detto capra?! Forse pochi lo sanno, ma il celebre ovino da 20 anni viene coccolato e premiato... in VAL DI FIEMME, dal 6 al 15 settembre
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n Val di Fiemme, l’epiteto reso famoso da un noto critico d’arte… è un complimento. La Desmontegada delle Caore di Cavalese, domenica 8 settembre (ore 14), avrà infatti il sapore di un ringraziamento. Quest’anno in particolare si festeggia la ventesima edizione. Respireremo il senso di un “grazie” anche alla Desmon-
tegada de le vache di Predazzo, domenica 15 settembre (ore 11.00). Dal 6 al 15 settembre, godiamoci quindi 10 giorni di degustazioni, escursioni e laboratori per Piccoli Pasticcioni fra una festa della Desmontegada e l’altra. Se un tempo questi preziosi animali garantivano la sopravvivenza delle famiglie, oggi tutelano quella dei pascoli, donando a residenti e turisti un nutrimento sano
e delizioso, con un latte che profuma di fiori e prelibati formaggi d’eccellenza. La Val di Fiemme, attorno a queste due “sagre del ringraziamento”, propone dieci giorni di eventi, degustazioni, fra pedalate golose, laboratori per piccoli pasticcioni, incontri con il Gusto Trentino e i Magnifici Prodotti di Fiemme, ma anche visite a caseifici, stalle e malghe. Nei ristoranti si affacciano
menù chilometri zero, con ricotte, yogurt e formaggi caprini o formaggi vaccini come il “Puzzone” del Caseificio Sociale di Predazzo e Moena e il “Formae Val Fiemme” del Caseificio Sociale di Cavalese che, per i suoi alti valori proteici e la sua ricchezza di calcio e fosforo, è stato battezzato il Formaggio dei Mondiali di Sci Nordico Fiemme 2013. Queste prelibatezze, fiore all’occhiello del-
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semplici itinerari per grandi e piccoli
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la “Strada dei Formaggi delle Dolomiti”, sono promossi e proposti dal club “Tradizione e Gusto” della Val di Fiemme che avvicina, grazie a un percorso di condivisione di esperienze e ricerche, caseifici, malghe, piccoli alberghi di charme, bed and breakfast, agritur, ristoranti, osterie, artigiani, apicoltori e produttori locali di salumi, speck, mieli, marmellate, tisane, grappe, Birra di Fiemme e cosmetici naturali. ASPETTANDO LE DESMONTEGADE Fra gli eventi da non perdere, che anticipano le due Desmontegade, Cavalese propone, venerdì 6 settembre, una divertente “Pedalata golosa”. Sabato 7 settembre, alle 9.00, “Caprinvista” accompagna a Malga Agnelezza per una merenda fra i pastori. Mentre nel pomeriggio, al Palazzo della Magnifica Comunità, “Gusto Trentino” presenta alcuni incontri gastronomici. In caso di maltempo l’evento si svolgerà al Palafiemme di Cavalese. Seguono, alle 17.30, e dalle 19, la “Polenta biota” del Ristorante La Stua in piazza Dante. LA DESMONTEGADA DE LE CAORE Domenica 8 settembre, già dalla mattina, Cavalese si prepara ad accogliere le caprette, allestendo stand gastronomici, concerti, sfilate di carri e personaggi della tradizione locale e il Mercato d’Autore con i prodotti d’eccellenza della Val di Fiemme proposti dalle
aziende aderenti alla Strada dei Formaggi delle Dolomiti e da Campagna Amica. I bambini partecipano ai “Laboratori per piccoli pasticcioni” con il maestro pasticcere della Bottega Le Cose Buone di Paolo. Alle 14.30 la folla si accalca per acclamare le capre con le loro bizzarre decorazioni floreali. Quindi viene eletta la capra più bella seguendo canoni estetici non molto diversi da quelli del concorso di Miss Italia. Oltre ai colori del mantello, la giuria apprezza le cosce posteriori slanciate, simbolo di agilità, e mammelle abbondanti che promettono una ricca produzione di latte. LA DESMONTEGADA DE LE VACHE Domenica 15 settembre, alle 11.00, entrano in scena le mucche di Predazzo con vistosi campanacci e raffinate acconciature tessute fra rami di abete. Applausi scroscianti, lungo le vie del centro storico, accompagnano il loro trionfante ritorno dai pascoli. Il paese è animato da rievocazioni di antichi mestieri, mercatini, carri di contadini, giovani pastori, musicanti e degustazioni di prodotti locali. DIECI GIORNI DI SCONTI Fra una desmontega e l’altra, ristoranti, agritur, caseifici, produttori e commercianti propongono ghiotte occasioni di sconto. Per ottenerle basta presentare i coupon della guida ai “Magnifici prodotti di Fiemme” distribuita dagli uffici turistici della Valle di Fiemme. ■
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Rocche, castelli e orologi dEl passato
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ie Etsch fließ nun sanfter … ”L’Adige scorre
più tranquillo ….” Così descrive Goethe nel suo “Viaggio in Italia” la partenza da Bolzano per
Trento. Ma innumerevoli furono i viaggiatori che valicando i passi alpini del Brennero, Resia e Dobbiaco, scesero lungo le valli, facendosi trasportare dai torrenti e dai fiumi verso quel mezzogiorno ricco di sole, di vita, di una natura rigogliosa e perenne. Una sorta di paradiso perduto ricercato da scienziati, soldati, mercanti, pellegrini sulle strade di Gerusalemme e di Roma, scrittori e pittori. Molti artisti, sia per motivazioni scientifiche che romantiche, si fecero affascinare dai panorami e dalla natura di questa terra
Pinocchio celebrato in valle di non
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orreva l’anno 1883 quando Carlo Collodi, pseudonimo dello scrittore Carlo Lorenzini pubblicava a Firenze la prima edizione di “Pinocchio”. Oggi gli indirizzi dei ragazzi sono per altri personaggi, ma a 130 anni dalla nascita, il personaggio Pinocchio viene ricordato in Valle di Non. Sono ventisette, infatti, i quadri dipinti dal pittore noneso Josef De Biasi e di proprietà di Adriano Condini, esposti già in alcune scuole elementari del Trentino, ma per la prima volta in Valle di Non, e pubblicati anche in un libro edito nel 2002. Una mostra, quella dei Musei di Ronzone, che chiude le proposte estive con una carrellata di opere vivaci, allegre, ricche di colori e di simpatia, per raccontare ancora la storia vivace e allegra del burattino più famoso del mondo.
posta oltre la catena delle Alpi. Diversi furono quelli che schizzarono sui loro taccuini le impressioni di un paesaggio che inevitabilmente sfiorava il romantico e l’idilliaco, il tenebroso e il pauroso. Oscillazioni di gusto che si alternavano a suggestioni storiche e leggendarie. Tra queste persone furono proprio gli artisti a lasciare dietro di se una moltitudine di disegni, schizzi e dipinti che raffigurano il Tirolo del sud. Per il secondo anno consecutivo le arcaiche sale di Castel Stenico, nelle Giudicarie esteriori, vero e proprio nido d’aquila protetto dalle propaggini della catena del Brenta, si sono aperte su di una mostra affascinante che ci aiuta a capire,
comprendere, invidiare, il nostro territorio. Orizzonti
di viaggio: rocche e castelli del Sudtirolo è infatti una esposizione che raccoglie
una sessantina di stampe antiche che raccontano i viaggi effettuati attraverso le valli alpine nel corso degli ultimi secoli. Opere a stampa provenienti da quell’inesauribile tesoro archivistico depositato presso il Castello del
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Buonconsiglio di Trento. Il tema monografico della mostra attuale sono le rocche e i castelli, ovvero quella catena composta di innumerevoli anelli difensivi/offensivi che coronano le nostre colline, montagne, dossi, altopiani, in una fitta rete visiva che, nel corso dei secoli, hanno trasformato il territorio, la cultura, la società, l’economia. Da Salorno alla Val Sarentino, dalla Pusteria alla conca di Merano, fino alle rocche della Val Venosta, i principali castelli del Sudtirolo saranno visibili in una sequenza di immagini spesso poco note o inedite. Si tratta di incisioni e litografie realizzate nell’arco di 150 anni, dai primi dell’Ottocento alla metà del Novecento, da artisti di varia provenienza e formazione, per lo più di area tirolese e germanica. Molte incisioni sono tratte da schizzi e acquerelli tratteggiati da pittori in viaggio attraverso le Alpi, secondo una prassi consolidata fin dal secolo precedente. Tra questi si segnala in particolare lo svedese Carl Johan Billmark, che nel 1852 pubblicò un volume riccamente illustrato dal titolo “Viaggio pittoresco da Stoccolma a Napoli”, da cui è tratta una magnifica veduta di Castel Firmiano/Sigmundskron. Di
trentinomostre particolare importanza, anche dal punto di vista quantitativo, sono le vedute di Castel Tirolo, il maniero che diede il nome a tutta la contea, mentre un’anteprima assoluta è costituita dalla serie di xilografie realizzate nei primi anni del Novecento da Alois Konrad Schwärzler, raffinato incisore originario di Kufstein, ma attivo per molti anni a Colle Isarco/ Gossensass. La mostra è aperta fino al 3 novembre. E per rimanere in tema di castelli non può sicuramente sfuggire ai curiosi e agli amanti delle particolarità la mostra allestita a Castel Thun, in val di Non, fino al 13 ottobre, con il titolo di Il
tempo in una stanza. Trattasi di un
viaggio all’interno all’orologeria trentina del Settecento. Si potranno ascoltare i rintocchi di antichi orologi gli stessi suoni che, allo scoccare dell’ora e dei quarti, risuonavano nelle sale del maniero e delle principali residenze trentine nel corso del Settecento. Simbolo di grande prestigio fino dal XVI secolo, l’orologio divenne un ambito e diffuso elemento d’arredo proprio nel XVIII secolo, quando in Val di Non, a Trento e a Rovereto si distinsero importanti botteghe, sostenute da una raffinata committenza nobiliare. Una pagina importante dell’orologeria europea fu scritta a Mocenigo di Rumo, non troppo distante dal castello dei Thun, nel laboratorio di Bartolomeo Antonio Bertolla, indiscusso protagonista di quella stagione, mentre a Brez lavorava il meno noto, ma abile, Giorgio Lorenzon. La collocazione periferica di queste botteghe, che rivaleggiavano con quelle di Trento e Rovereto, dove si distinguevano Giuseppe Dominici e Peter Hochögger, è legata alla presenza di importanti famiglie che, abitando i numerosi castelli distribuiti lungo la valle, offrivano sicuri e ramificati canali di committenza, aperti ad un gusto sobrio, ma aggiornato. Fra di loro primeggiavano proprio i Thun, che impreziosirono le sale delle loro residenze con preziosi esemplari realizzati da Bertolla, Dominici e Lorenzon. Il fascino per la tecnologia e l’interesse per la meccanica erano prioritari nel motivare le scelte della committenza, rispetto all’innovazione delle forme, che mantengono una loro costante e riconoscibile solidità, talvolta impreziosita da casse elegantemente intarsiate e scolpite. La loro funzione è spesso affidata a meccanismi complessi, con diverse tipologie di suoneria e carillon, presenza di indicazioni astronomiche e di calendari, che rendono questi esemplari veri e propri emblemi sociali, simboli di lusso, prestigio e modernità.
Arco Mercati MERCATINO DELLE PULCI 21 sabato. Centro storico. Mostra del piccolo antiquariato, usato, collezionismo e curiosità. Info: www. gardatrentino.it. Ore 8-19.
Baselga di Piné Mostre I LAVORI DELLE MANI E DEL CUORE 1 domenica. Lungolago di Serraia. 4^ edizione della mostra di oggetti di artigianato artistico dell’Altopiano di Piné e della Valle di Cembra. Artisti, artigiani e apicoltori locali metteranno in mostra e in vendita i propri lavori fatti a mano. Anche 7 e 8 settembre. Orario: 9.30-19. Info: APT Tel. 0461.557028.
Canale di Tenno Mostre la carta Apertura: fino a mercoledì 4 settembre. Casa degli Artisti “G. Vittone”. Dal miniato medioevale alla carta telefonica. Info: www. gardatrentino.it. Mostre LAKE AND THE CITY Apertura: da domenica 8 a sabato 28 settembre. Torre Mirana - Sala Thun. Via Belenzani. 3°Collettiva della FIDA-Trento (Federazione Italiana degli Artisti). Info: www. fida-trento.com.
Castello Tesino Mercati Mercatino dell’hobbistica e dell’usato 1 domenica. Via Dante. Info: www. visitvalsugana.it.
Cavalese Mostre CON LA MASCHERA SUL NASO. MAGIA E TRADIZIONE Apertura: fino a domenica 15 settembre. Palazzo della Magnifica Comunità di Fiemme. Mostra a cura di Francesca Dagostin e Nicola Zanotti. Orario: martedì -domenica 9.30-12 / 15-18.30. Lunedì e martedì pomeriggio chiuso. Info: Tel. 0462.340812; palazzo@ mcfiemme.eu. Mostre Enrico Clauser. Il respiro della montagna Apertura: da giovedì 1 agosto a domenica 15 settembre. Palazzo della Magnifica Comunità di Fiemme. Mostra a cura di Katjuscia Tevini. Orario: martedì -domenica 9.30-12 / 15-18.30. Lunedì e martedì pomeriggio chiuso. Info: Tel. 0462.340812; palazzo@mcfiemme.eu.
Cembra Mostre LEGAMI FRAMMENTI. PROSPETTIVE D’ARTE CEMBRANA. PAEAGGI. FERMARE LE EMOZIONI 1 domenica. Palazzo Barbi. Mostra fotografica di Giorgio Dalvit, Henry Gottardi e Moreno Geremetta. Info: A.p.T. Tel. 0461.683110.
Cles Mostre SCATTO FISSO. storie di biciclette, di uomini e di artisti Apertura: fino a domenica 6 ottobre. Palazzo Assessorile. Aperto dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19. Chiuso il lunedì. Entrata libera. Aperture serali dalle 20 alle 22, durante le manifestazioni di piazza. Info: Tel. 0463.662091 0463.421376.
Coredo Mostre MATTEO BOATO - 2001-2013 Apertura: da sabato 10 agosto a domenica 8 settembre. Casa Marta. Mostra personale. Orario: tutti i giorni 10-12/16-19.
Drena Mostre TAIT Apertura: da domenica 1 a sabato 28 settembre. Castello. Mostra personale. Info: www.gardatrentino.it.
Ivano Fracena Mostre I CAMPESTRINI TRA PITTURA E POESIA Apertura: da venerdì 12 luglio a domenica 1 settembre. Castel Ivano e Spazio Klein a Borgo Valsugana. Ingresso alle due sedi espositive con biglietto unico.Mostra dedicata alla famiglia Campestrini, trentina di nascita e milanese d’adozione, tra Ottocento e Novecento. Dipinti e poesie di Alcide Davide Campestrini, della moglie Emma Toller e dei figli Gianfranco e Alcide Ernesto. Orario: 10-12 / 16-19. Chiuso il lunedì. Info: APT Borgo Valsugana Tel. 0461.727740.
Levico Terme Fiere FESTIVAL DEL MAIS Apertura: da venerdì 6 a domenica 8 settembre. Il mais da vedere, toccare e degustare in compagnia delle farine autoctone. Info: Consorzio Levico Terme in Centro Cell. 346.5149276. Mostre .ELEMENTI Apertura: da sabato 31 agosto a domenica 8 settembre. Parco Villa Paradiso. Mostra di Saman-
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trentinomostre tha Passamani, Giulia Tamanini, Matteo Boato e Marco Condler. Orari: tutti i giorni dalle 17 alle 22. Ingresso libero.
Nago Torbole Mercati MERCATINO DELLE PULCI 1 domenica. Piazzola. Mostra del piccolo antiquariato, usato, collezionismo e curiosità. Info: www. gardatrentino.it. Ore 8-19. Mostre FLAVIO ZONER Apertura: da sabato 31 agosto a domenica 15 settembre. Forte Superiore. Mostra personale del pittore Flavio Zoner. Info: www. gardatrentino.it.
Pergine Valsugana Mostre Klaus Prior - Figure Arcaiche sculture e dipinti Apertura: da sabato 20 aprile a domenica 3 novembre. Castello. Mostra di sculture e dipinti. Orario di apertura: da martedì a domenica dalle 10.00 fino alle 22.00 lunedì dalle 17.00 alle 22.00. Info: Castel Pergine Tel. 0461.531158; verena@ castelpergine.it; www.castelpergine.it. Ore 17.
Mostre PIETRO RICCHI A LUME DI CANDELA - l’inviolata e suoi artefici Apertura: fino a domenica 3 novembre. Museo. Mostra a cura di Marina Botteri e Cinzia D’Agostino. Info: Museo Riva del Garda - Tel. 0464.573869; www.museoaltogarda.it.
Mostre ALOIS BEER 1900-1910 Apertura: da domenica 14 aprile a domenica 3 novembre. MAG Museo Alto Garda. Panorami fotografici del Garda dalle collezioni del Kriegsarchiv di Vienna. A cura di Alberto Prandi. Orario: dalle 10 alle 18. Chiuso lunedì. Ulteriori informazioni: www.museoaltogarda.it. Mostre Claudio Olivieri. Il colore disvelato Apertura: da venerdì 7 giugno a domenica 3 novembre. MAG Museo Alto Garda. Una selezione di venti quadri, in parte provenienti dalle raccolte del Mart di Rovereto, sarà esposta a giugno nelle tre sale destinate alle mostre temporanee che chiudono il percorso della collezione permanente del Museo Civico di Riva del Garda. A cura di Daniela Ferrari. Ulteriori informazioni: www.museoaltogarda.it.
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allo Spazio Event Art di Pergine
Mostre Paesaggi del Sommolago. Dal V millennio a.C. all’età moderna Apertura: fino a domenica 3 novembre. Museo. Mostra a cura di Gian Pietro Brogiolo. Info: Museo Riva del Garda - Tel. 0464.573869; www.museoaltogarda.it. Mostre MOSTRI SMISURATI E CREATURE FANTASTICHE TRA I FLUTTI. Piero di Cosimo a Riva del Garda Apertura: da sabato 10 agosto a domenica 3 novembre. MAG, Museo. Mostra a cura di Marina Botteri. Info: Tel. 0464.573869; www. museoaltogarda.it.
Riva del Garda Mostre Pinacoteca: Testimonianze figurative tra il XIV e il XIX secolo Apertura: da venerdì 22 marzo a domenica 3 novembre. Museo “La Rocca” - Archeologia dell’Alto Garda. Storia: il lago, gli uomini, i tempi. Mostra permanente.
“Big”, l’arte in grande
Mostre MATTEO BOATO CASE IN CAMMINO Apertura: da domenica 18 agosto a giovedì 31 ottobre. Astoria Park Hotel. Mostra personale. Orario: tutti i giorni 9-22. Info: www.matteoboato.com. Mostre MARIO MATTEOTTI: UN UOMO, UN ARTISTA Apertura: da sabato 24 agosto a martedì 17 settembre. Galleria Craffonara. Mostra personale. Info: www.gardatrentino.it. Mostre È ORA Apertura: da venerdì 6 settembre a giovedì 31 ottobre. Lido Palace. Mostra personale di Lome. Info: www.gardatrentino.it.
Roveré della Luna Mostre ANNAMARIA GELMI CROCI INCROCI Apertura: da sabato 14 settembre a lunedì 11 novembre. Teatro Parrocchiale. Una mostra-evento che si sviluppa in un percorso attraverso il paese di Roverè della Luna, in occasione del giorno dell’Esaltazione della Santa Croce, il 14 settembre. Il percorso parte dall’installazione site-specific nella Chiesa di Sant’Anna del XV secolo, ricca di affreschi recente-
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on la collaborazione della curatrice Mara Campaner e dell’associazione cultuale veneta “Il Piave”, lo Spazio Event Art di Pergine ha promosso una notevole esposizione intitolata “Big”, caratterizzata da una ricca serie di interessanti opere di grande formato. I partecipanti provenienti da varie parti della nazione sono stati: Andrea Albonetti, Alessandra Bertacco, Mario Cammarano, Simone Caniati, Daniela Carletti, Francesco Caruso, Anna Cavalleri e Franco Galli, Cinzia Dalla Lana, Massimo De Carolis, Marco De Santi, Roberto Del Fabbro, Ruth Helena Fischer, Antonio Fumagalli, Tiziana “Tirtha” Giammetta, Marianna Merler, Corrado Moscardini, Matilde Mulè, Giuliana Nocco, Francesca Ore, Paolo Pallara, Maurizio Pittiglio, Pamela Rota, Oskar Verant, Mirta Vignatti, Robyola Von Wünsch. Protrattasi fino al giorno 22, la mostra ha anche avuto un momento di rilancio con una serata dedicata al cinema d’arte storico, con “Entr’Acte” di Renè Clair, 1924. A partire da sabato 24 è stata successivamente inaugurata una combinazione di quattro personali flash intitolata “Poker d’arte” con gli artisti Claudio Cavalieri, Fabrizio Ognibeni, Enrico Tomasi e Paolo Ober, che ha proposto anche una postazione video. Questa Mostra è visitabile fino al 12 settembre con orario 16-19 dal mercoledì al sabato. Nel frattempo è in corso la preparazione e la raccolta delle adesioni per la “settimana del contemporaneo”, evento di ottobre collegato al circuito AMACI dei musei italiani d’arte contemporanea, che troverà quest’anno realizzazione in due sedi. Oltre ad una prima esposizione e una speciale giornata dedicata alle performances presso la sede di Pergine, è infatti previsto anche una seconda rassegna presso la Torre Mirana di Palazzo Thun a Trento. Nel panorama delle numerose manifestazioni nazionali realizzate in contemporanea sull’iniziativa AMACI, quella di Spazio Event Art risulta essere l’unica a presentare un doppio appuntamento in due città diverse ed è tra quelle con maggior durata complessiva.
trentinomostre
Rovereto Mostre PASUBIO 1915-1918 Apertura: fino a venerdì 1 novembre 2013. Castello. Orario: dal martedì alla domenica ore 10-18. Info: www.trentinograndeguerra.it; www.museodellaguerra.it. Mostre La magnifica ossessione Apertura: fino a domenica 6 ottobre 2013. Mart. Il Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto celebra i suoi primi dieci anni di vita attraverso una mostra che ridisegna la relazione delle sue collezioni con il pubblico, riflette sul proprio patrimonio e intraprende un modo inedito di osservarlo. Info: www.mart.tn.it. Mostre JACOPO MAZZONELLI OBTAINING THE HISTORY Apertura: da venerdì 7 giugno a sabato 14 settembre. Paolo Maria Deanesi - Via San Giovanni Bosco, 9. Mostra personale. Orario: da giovedì a sabato ore 16-20 o su appuntamento. Info: Tel. 0464.439834; www.paolomariadeanesi.it; gallery@paolomariadeanesi.it.
Stenico Mostre ORIZZONTI DI VIAGGIO ROCCHE E CASTELLI DEL SUDTIROLO Apertura: da sabato 13 luglio a domenica 3 novembre. Castello di Stenico. Un viaggio attraverso le valli del Sudtirolo in una sessantina di stampe antiche: è questo l’affascinante tema della mostra estiva del Castello di Stenico. Orario: aperto tutti i giorni tranne il lunedì, 10-18. Info: www.buonconsiglio.it.
Torbole sul Garda Mercati MERCATINO DELLE PULCI 29 domenica. Piazzetta Lietzmann. Mostra del piccolo antiquariato, usato, collezionismo e curiosi-
tà. Info: www.gardatrentino.it. Ore 8-19.
Trento
La soluzione per i Vostri rifiuti di cantiere!
Mostre BRENDAN CASS - Spectral Views Apertura: da giovedì 6 giugno a lunedì 30 settembre. Studio d’Arte Raffaelli. Palazzo Wolkenstein. In mostra una quindicina di lavori inediti che risaltano e confermano lo stile del giovane artista americano della scena newyorkese. Allievo-assistente come McKimens (che ha esposto recentemente allo Studio d’Arte Raffaelli) di un grande della pittura contemporanea statunitense, Donald Baechler, si caratterizza per una pittura intensa, perchè fatta di gesti e colori impetuosi. Una pittura veloce, di getto, con un colore che urla in libertà dove l’irrazionalità è l’unica regola. Info: Tel. 0461.982595; www.studioraffaelli.com.
Curcu & Genovese Associati S.r.l. - Südtiroler Studio S.r.l. - riproduzione vietata
mente restaurati, per proseguire in una mostra allestita nel nuovo Oratorio e nelle diverse location messe a disposizione dalle realtà economico-sociali, culturali ed eno-gastronomiche del paese partner dell’iniziativa: le Cantine, la Cassa Rurale, il Comune e alcune aziende.
Mostre ESPOSTO ALLA LUCE Apertura: fino a domenica 3 novembre. Museo Le Gallerie - Piedicastello. Fotografia in Tirolo dal 1854 al 2011. Ingresso libero: Orario: da martedì a domenica 9-18. Lunedì chiuso. Info: Fondazione Museo storico del Trentino Tel. 0461.1747000; www.museostorico.tn.it. Mostre LA MANO: ARTE, ARTO, ARTEFATTI Apertura: fino a martedì 31 dicembre. Muse - Museo delle Scienze, Viale del Lavoro e della Scienza, 3. Ideata e curata da Ugo Morelli, la mostra interpreta e offre un suggestivo dialogo fra scienza e arte, antropologia, fisiologia e psicologia, estetica e neuroscienze. Un vera scoperta dei “mille volti della mano” e su quello che con loro, in un tacito rapporto tra mente e mano facciamo tutti giorni, fin dall’inizio della Storia. La mostra si basa su installazioni interattive, reperti storici e oggetti d’arte. Orario: da martedì a venerdì ore 10-18; sabato e festivi ore 10-19. Lunedì chiuso. Info: Muse Tel. 0461.270311; www.muse.it. Mostre digital way of living Apertura: fino a domenica 12 gennaio 2014. Muse - Museo delle Scienze, Viale del Lavoro e della Scienza, 3. L’installazione di Telecom Italia al Muse racconta la storia di questa evoluzione tecnologica e culturale, in maniera coinvolgente, emozionale ed interattiva. Ripercorrendo il passato e interagendo con il presente, entriamo in contatto con il nostro domani; la Persona è al centro di questo percorso, fatto di quattro aree tematiche, dove la Rete garantisce un dialogo costante tra azioni ed esperienze. Orario: da martedì a venerdì ore 10-18; saba-
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tmsettembre
trentinomostre to e festivi ore 10-19. Lunedì chiuso. Info: Muse Tel. 0461.270311; www.muse.it. Mostre sangue di drago, squame di serpente Apertura: da sabato 10 agosto 2013 a lunedì 6 gennaio 2014. Castello del Buonconsiglio. Animali fantastici. Mostra organizzata in collaborazione con Landesmuseum Zürich. Info: www.buonconsiglio.it. Mostre MATTEO BOATO A MANI NUDE Apertura: da mercoledì 21 agosto a domenica 1 settembre. Sala Thun di Torre Mirana. L’esposizione affronta, attraverso lavori a pastello ad olio e collage, il tema delle relazioni umane, dell’incontro e del dialogo. Orario: tutti i giorni, tranne il lunedì, ore 10-12/15-19.
Mostre CONFUSION Apertura: da sabato 24 agosto a domenica 1 settembre. Cantine di Torre Mirana presso Palazzo Thun - Via Belenzani, 3. Confusione, disordine, caos, baccano... questa la traduzione italiana di confusion. Un disordine riferito al tempo in cui viviamo, alla confusione dei nostri giorni dove tanto e precario ma, in contrapposizione, altrettanto ci dà speranza. Confusione data dal bisbiglio continuo delle piccole creature surreali ritratte nei quadri o da un gregge di pecore che segue un generale pieno di orgoglio. Baccano dato dall’urlo di un pesce che disturba l’artista ritratta in una sua opera o lo scompiglio generale dato da delle creature diverse da noi che invadono il nostro spazio. Questo e molto altro sarà visibile nella mostra personale dell’artista perginese Annalisa Lenzi, che con quadri ed installazioni racconterà CONFUSION con un pizzico di ironica e surreale verità. La mostra sarà visitabile tutti i giorni dalle 10.30 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00. Per info: www.annalisalenzi.com info@annalisalenzi. com; cell. 340.4984358. Mostre LAKE AND THE CITY Apertura: da giovedì 5 a lunedì 23 settembre. Torre Mirana - Sala Thun. Via Belenzani. 3°Collettiva della FIDA-Trento (Federazione Italiana degli Artisti). Info: www. fida-trento.com. Mostre SILVIO CATTANI E ALDO PANCHERI Apertura: da sabato 7 settembre 2013 a lunedì 6 gennaio 2014. Grand Hotel Trento. Info: Tel. 0461.271000.
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Mostre LA CITTà SOTTILE ARCHITETTURA UTOPICHE IDEATE DAI BAMBINI Apertura: da venerdì 20 settembre a lunedì 18 novembre. Museo Diocesano Tridentino. Un’esposizione davvero inusuale: un po’ teatro, un po’ mostra, un po’ viaggio, La città sottile è una grande installazione collettiva nata dalla fantasia dei bambini della scuola primaria: dai loro sogni, dalle paure, dai desideri hanno preso forma una e molte città da osservare, ascoltare e annusare. La città sottile è infatti un teatro di cose, di figure, di mondi che si intrecciano e si definiscono l’un l’altro; è fatta dei rumori del traffico e di silenzi, di immagini in bianco e nero e di colori, di luci e di buio. Nella Città sottile ogni visitatore può intraprendere un viaggio curioso e illuminante tra le vie di città utopiche e stravaganti, dove alla dimensione del sogno si affianca una riflessione attenta e vivace sui problemi delle città contemporanee. Info: Tel. 0461.213815/821. Mostre MEDITA - MOSTRA DELL’EDITORIA TRENTINA Apertura: da venerdì 27 a domenica 29 settembre. P.zza Fiera. Editori, autori e librai incontrano i lettori. Ingresso libero. Ore 1022. Info: AET Associazione editori trentini www.editoritrentini.it.
Vermiglio Mostre federico lanaro un’aquila non ha bandiera Apertura: da domenica 21 luglio a domenica 29 settembre. Forte Strino. Mostra a cura di Daniele Capra. Orari: Forte Strino è aperto dal 15 giugno al 29 settembre giugno, luglio, settembre 9.30-12.30/14.3017.30. Dal 20/7 al 31/8 orario continuato 9.30-18.30. Info: Ufficio Informazioni Vermiglio Tel. 0463.758200; www.fortestrino.com.
Vigo di Ton Mostre IL TEMPO IN UNA STANZA Apertura: da venerdì 5 luglio a domenica 13 ottobre. Castel Thun. L’orologeria trentina del ‘700 a Castel Thun. La mostra racconta, nello spazio prezioso e raccolto della torre della Biblioteca di Castel Thun, la storia della sorprendente fioritura dell’orologeria Trentina nel XVIII secolo. Gli esemplari esposti, molti dei quali inediti, si devono alla maestria, alle singolari capavità tecniche e all’inventiva degli orologiai locali. Orario: 10-18. Ingresso libero. Info: tel. 0461.657816; www.buonconsiglio.it.
INTERFERENZE POETICHE al Grand Hotel Trento le opere di silvio Cattani e di aldo pancheri
C
ontinuando la serie di esposizioni a livello culturale, il Grand Hotel Trento propone una mostra di due artisti che hanno percorso e percorrono itinerari artistici diversi ma per molti aspetti paralleli. Gli stessi hanno sviluppato la loro ricerca e l’invenzione di un proprio mondo, soprattutto fuori dal territorio di nascita, che rimane comunque presente nei loro lavori. Le relazioni e i contatti, i confronti e le suggestioni con l’ambiente culturale trentino hanno fortemente inciso nella loro ricerca artistica. Silvio Cattani è nato a Trento nel 1947, diplomato in grafica all’Istituto del Libro di Urbino e in pittura alla Accademia di Belle di Venezia.Docente di Discipline Pittoriche si occupa di formazione in campo artistico dirigendo gli Istituti d’Arte di Trento, Verona e Rovereto e l’ISIA di Faenza. Ha svolto una intensa attività artistica con esposizioni in Italia e all’estero tra cui recentemente presso gli Istituti Italiani di Cultura di San Francisco, Washington,Amsterdam e Atene. È stato presente alla 54° BIENNALE DI VENEZIA/Padiglione Italia,Torino. Sue opere in mosaico sono presenti in vari edifici pubblici. Aldo Pancheri è nato a Trento nel 1940, si diploma all’Istituto d’Arte di Trento e nel 1962 all’Accademia di Belle Arti di Bologna, nella Scuola di Virgilio Guidi. Negli anni ’70 si stabilisce definitivamente a Milano ed entra in amicizia con l’ architetto Luciano Baldessari, artista di fama internazionale, prodigo di consigli e maestro di vita. Numerose le esposizioni in Italia e all’estero con importanti contributi critici. Fra le molti altri sedi pubbliche, sue opere si trovano presso la Raccolta Bertarelli, Civici Musei del Castello Sforzesco di Milano; Palazzo dei Diamanti Ferrara; Galleria d’Arte Moderna delle Marche, Ancona; Istituto Takagi Nagasaki, (Giappone); Museo Denon, Chalon-sur-Saine (Francia); MART, Rovereto (Trento). Info: 0461-271000 Inaugurazione Sabato 7 Settembre ore 18.00 (L’esposizione prosegue fino al 6 Gennaio 2014)
trentinoappuntamenti
un autunno trentino all’insegna dei libri
A
ll’insegna del gusto l’arrivo dell’autunno in Trentino, proprio con l’evento così chiamato che torna in due week end settembrini: da venerdì
13 a domenica 15 il primo e da venerdì 20 a domenica
22 il secondo. ecco, dunque, il “Festival della cucina e dei prodotti tipici”. Per la musica classica, è tempo anche della
Settimana Mozartiana, che si svolgerà dal 18 al 22 settembre. Grandi nomi ed eventi a Rovereto, Ala, Borgo Valsugana, Brentonico, Folgaria, Nogaredo, Villa Lagarina. Tra i grandi protagonisti di questa edizione, il violoncellista
Giovanni Sollima
Sempre per la musica colta, giunto alla ventisettesima
giovanni sollima
F
requenta il conservatorio “V. Bellini” di Palermo e si diploma in Violoncello e in composizione. Comincia subito una prestigiosa carriera musicale avendo l’onore di collaborare con personalità come Claudio Abbado, Giuseppe Sinopoli e Martha Argerich. La sua prima composizione di rilievo risale al 1993, quando scrive, assieme ad altri compositori, “Requiem per le vittime della mafia”, eseguita nella Cattedrale di Palermo ad un anno esatto dalla strage di Capaci. Nelle musiche di Sollima appaiono infatti elementi tratti dal rock, dal jazz e da tutta la musica di area mediterranea. Nel mese di ottobre 2002 assieme alla cantautrice Elisa viene rappresentata al Teatro Massimo di Palermo Ellis Island, un’opera musicale sul tema dell’immigrazione, con musiche di Giovanni Sollima, la regia di Marco Baliani, la direzione musicale di Todd Reynolds e i testi di Roberto Alajmo. Nel 2007 realizza insieme con l’animatore Lasse Gjertsen il videoclip in 2 parti “Sogno ad Occhi Aperti (Daydream)”. Nel 2013 è direttore artistico e maestro concertatore del festival salentino della Notte della Taranta.
edizione, si aprirà con la direzione artistica del Laurence K. J. Feininger, il Festival Trento
Musicantica. Andiamo sulla danza. Il Centro Internazionale
d’arte… è un complimento. La
Desmontegada
delle Caore di Cavalese, domenica 8 settembre (ore 14), avrà infatti il sapore di un ringraziamento.
della Danza di Rovereto
Quest’anno in particolare si festeggia la ventesima
(CID) è promotore di un
edizione.
progetto che vedrà i suoi frutti il 13 settembre, in
Sempre lo stesso giorno, Shel
Shapiro ha scelto
per lanciare il suo ultimo lavoro “Undici” che si lega alla
una sorta di appendice del
Costituzione del nostro Paese e che ha scatenato molti
festival Oriente Occidente,
dibattiti e discussioni. Un disco che verrà raccontato e
realizzata in collaborazione
suonato ad Arco presso l’Auditorium di Palazzo dei Panni
con il Centro Servizi
per chiudere la serie di eventi di “Diritti Contati” (ore 20).
Culturali S. Chiara. Quattro
Naturlamente, ricordiamo anche il grande evento
compagnie di danza trentine presenteranno al teatro Cuminetti di Trento le loro ultime creazioni. Continua intanto il festival Oriente
Occidente;
editoriale di questo settembre. Medita
- Mostra
dell’editoria Trentina, autori e librai
che operano in tutta la provincia di Trento si daranno
Il 3 settembre, in scena Aura Dance Theater, uno
appuntamento dal 27 al 29 settembre, in piazza Fiera a
spettacolo che attinge alla tragedia greca di Medea.
Trento. Incontri, presentazioni, tavole rotonde, spettacoli
In Val di Fiemme, l’epiteto reso famoso da un noto critico
e i quadri incredibili di Gianluigi Rocca...
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trentinoappuntamenti 1 domenica Cultura festival Tra le rocce e il cielo Vallarsa. In Vallarsa grandi alpinisti, scrittori, musicisti, fotografi e non solo, per il festival dedicato a chi vive nella parte alta del mondo. Info: vallarsa@visitrovereto.it. Danza ORIENTE OCCIDENTE Trento. Ore 21. Teatro Sociale. Vinática con Rocío Molina Company. Per informazioni dettagliate visitate il sito www.orienteoccidente.it. Enogastronomia MAGNALONGA DELL’ALTA VALLAGARINA Vallagarina. Passeggiata tra vigneti e castelli dell’Alta Vallagarina per ritrovare cibi e vini della tradizionale cucina Trentina. Il percorso partirà alle ore 9.30 con gruppi di 100 persone ogni 10 minuti, dal Parco Legat di Volano, e dopo circa 10 km. di camminata immersa nel verde, si arriverà soddisfatti e sazi a Calliano. Durante tutto il percorso ci sarà animazione, musica, mostre e spettacoli organizzati dalle varie associazioni dei Comuni di Besenello,Calliano e Volano. Info: Apt Rovereto e Vallagarina Tel. 0464.430363; www. lamagnalonga.org.
Tradizione SAGRA DELLA LUMACA Varone. Parco Pernone. Musica e specialità gastronomiche. Info: www.gardatrentino.it.
2 lunedì Danza ORIENTE OCCIDENTE Rovereto . Ore 21. Auditorium Fausto Melotti. Wings at Tea, Sepia con Provincial Dances Theatre. Per informazioni dettagliate visitate il sito www.orienteoccidente.it.
Cultura TRENTINO D’AUTORE Comano terme. Ore 17. Palazzo delle Terme. Presentazione libro di Carmine Abate: “Il bacio del pane” ed. Mondadori. Ingresso libero. L’appuntamento si conclude con l’aperitivo d’autore con Altemasi Trento DOC di Cavit. Danza ORIENTE OCCIDENTE Trento. Ore 21. Teatro Sociale. Medeas con Aura Dante Theater. Per informazioni dettagliate visitate il sito www.orienteoccidente.it.
4 mercoledì
Musica DOMENICAINCASTELLO Pergine Valsugana. Ore 17.30. Castel PergineZalas Players: Beatrix Graf, clarinetto; Nikos Stavlas, piano. Un pomeriggio di musica francese per clarinetto e pianoforte con opere di Widor, Poulenc, Saint-Saës e Debussy. Biglietto € 10. (Nella sala del trono in caso di pioggia). Info: Tel. 0461.531158; www.castelpergine.it. Musica RASSEGNA DI MUSICA SACRA Bolognano d’Arco. Ore 21. Chiesa. Musica barocca. Info: www. gardatrentino.it.
PER LA DIFFUSIONE DI MESSAGGI POLITICI ELETTORALI PER L’ELEZIONE DIRETTA DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DI TRENTO E DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI TRENTO INDETTE IL GIORNO 27 OTTOBRE 2013
3 martedì Cultura Conferenza Pozza di Fassa. Ore 21. Sala Consigliare. Sante, streghe e vivane. Con Fabio Chiocchetti, autore del romanzo “I Misteri del Cjaslir”, novità editoriale 2013 edito da Curcu&Genovese.
Musica VETROZERO in concerto Trento. Ore 21. Giardino S. Chiara. Info: www.centrosantachiara.it.
Folklore ARCO ASBURGICA Arco. Ore 14. Centro storico. Cultura, artigianato e tradizione, rievocazione storica. Info: www. gardatrentino.it.
COMUNICATO PREVENTIVO
Danza ORIENTE OCCIDENTE Rovereto. Ore 21. Auditorium Melotti. On the market - Incarnation, Beauty, Art con Indaco. Per informazioni dettagliate visitate il sito www.orienteoccidente.it. Musica LIVE IN LA-VIS Lavis. Ore 20. Rassegna di musica giovane nei Cànevastore La-Vis con il gruppo “Crossing Frogs”. Ingresso € 5 con consumazione. Il ricavato sarà dvoluto al progetto “Samburu” curato da Padre Egidio Pedenzini in Kenya. Info: Tel. 0461.440111. Musica KING OF STRINGS TOUR Torbole sul Garda. Colonia Pavese. Concerto. Info: www.gardatrentino.it. Musica trento musicantica Trento. Corso di cantino liturgico Zelus domus tuae comedi me in onore di Laurence Feininger. Fino all’8 settembre.
Ai sensi della Legge n. 28 del 22.02.2000 e successive modifiche, e per gli effetti della Delibera n. 666/12/ CONS dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 302 del 29/12/2012 LA SOCIETà EDITRICE ASSOCIATI S.R.L. Dichiara di aver depositato un documento analitico, a disposizione di chiunque abbia interesse a prenderne visione, presso gli uffici della propria redazione siti in TRENTO - Via Ghiaie, 15 Tel. 0461.362111 e presso gli uffici della Concessionaria di pubblicità
TRENTO - Via Ghiaie, 15
Tel. 0461.934494 studiotn@bazar.it Tel. 0464.414404
ROVERETO - Via Magazol, 30
per l’accesso agli spazi di propaganda elettorale sul mensile Tariffe per la pubblicazione di spazi elettorali: • mezza pagina orizzontale (mm. b. 174 x 100 h) mezza pagina verticale (mm. b. 84,5 x 240 h): € 400,00 + IVA 4% • pagina intera (mm. b. 210 x 280 h): € 600,00 + IVA 4% Iva 4% come da art.18, comma 1 della legge 515 del 1993 e succ. art. 7 legge 8 aprile 2004 n. 9 No n so n o p re v isti Nè RISTORNI DI AGENZIA
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SULLE
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Tutti i messaggi politici elettorali, dovranno recare l’indicazione del committente e la dicitura
“messaggio politico elettorale”.
Saranno pubblicati tutti gli annunci pervenuti nei termini indicati e nel rispetto delle condizioni stabilite nel documento analitico.
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trentinoappuntamenti 5 giovedì Cultura alpitudini - storie e sguardi sulle montagne Molveno. Ore 21. Sala Congressi - Via Lungolago. Presentazione del libro. Point Lenana di Wu Ming 1 e R. Santachiara con Wu Ming 1. Ingresso libero. Info: www.alpitudini.tumblr.com.
Folklore PALIO DELLE CONTRADE Trento. Centro storico. Rivisitazione storica - disfida arcieristica medioevale. Info: Associazione Amici della Città; cell. 331.1738849; www.amicitta.com.
Danza ORIENTE OCCIDENTE Trento. Ore 21. Teatro Sociale. Plateau Effect con Cullberg Ballet. Per informazioni dettagliate visitate il sito www.orienteoccidente.it. Musica CONCERTO Riva del Garda. Ore 21. La Rocca. Concerto del Coro Lago di Tenno. Info: www.gardatrentino.it.
6 venerdì Danza ORIENTE OCCIDENTE Rovereto. Ore 21. Auditorium Fauso Melotti. Kireru con RootlessRoot. Per informazioni dettagliate visitate il sito www.orienteoccidente.it.
Musica Concerto Arco. Ore 20.30. Piazza San Giuseppe. Concerto del Coro Castel. Info: www.gardatrentino.it. Musica GOODBYE AFROREGGAE SUMMER Riva del Garda. Ore 21. S. Tomaso, Palagarda. Info: www.gardatrentino.it. Tradizione SAGRA DI MONTEVACCINO Montevaccino. Durante la festa: vaso della fortuna, giochi di abilità.
Info: www.montevaccino.it; info@ montevaccino.it.
7 sabato Cultura TREKKING CON L’AUTORE 2013 - TATA LUCIA Grigno. Ore 21. Ritrovo al Rifugio Barricata, Altopiano della Marcesina. Passeggiata sull’Altopiano della Marcesina”. Pranzo al Rifugio Barricata e presentazione del libro “Spegnate la tv!”. Info e prenotazioni: Tel. 0461.727700; www. visitvalsugana.it.
Folklore PALIO DELLE CONTRADE Trento. Centro storico. Rivisitazione storica - disfida arcieristica medioevale. Info: Associazione Amici della Città; cell. 331.1738849; www.amicitta.com.
Danza ORIENTE OCCIDENTE Trento. Ore 21. Teatro Sociale. Carte Blanche. Per informazioni dettagliate visitate il sito www. orienteoccidente.it.
Musica Concerto Volano. Ore 19. Parco Legat. Concerto live del gruppo trentino “The blurred shadows”. La band è composta da Mauro Boller (chitarra solista e voce), Alex Boller (chitarra, armonica e voce), Marco Scillieri (batteria) e Claudio Bosetti (basso). La band è composta da Mauro Boller (chitarra solista e voce), Alex Boller (chitarra, armonica e voce), Marco Scillieri (batteria) e Claudio Bosetti (basso).
Folklore ARCO ASBURGICA Arco. Ore 14. Centro storico. Cultura, artigianato e tradizione, rievocazione storica. Info: www. gardatrentino.it.
Tradizione APPARIZIONI: FESTA FINALE Riva del Garda. Ore 10-20. La Rocca. Mercatino, laboratori, dj set e danza. Info: www.gardatrentino.it.
Folklore NOTTI BIANCHE DI MUSICA E MAGIA Torbole sul Garda. Ore 18-23. Vie del centro. Info: www.gardatrentino.it.
Tradizione SAGRA DI MONTEVACCINO Montevaccino. Durante la festa: vaso della fortuna, giochi di abilità. Info: www.montevaccino.it; info@ montevaccino.it.
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Trento – Via Ghiaie 15 Tel. 0461 362111 – annunci@bazar.it
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emma Emma presenta un spettacolo tutto nuovo, sia dal punto di vista artistico che produttivo, che prende le forme dal nuovo album di inediti “Schiena”, insieme al già vasto repertorio di hit messe a segno in pochissimi anni.
PADOVA Gran Teatro Geox Corso Australia, presso ex Foro Boario venerdì 22 novembre 2013 ore 21.30
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EROS RAMAZZOTTI Non si arresta il successo del nuovo attesissimo tour di Eros Ramazzotti, “NOI World Tour 2013”, che porterà Eros nei palazzi dello sport delle principali città italiane ed europee. Dall’annuncio del tour lo scorso novembre ad oggi, Live Nation Italia ha annunciato raddoppi per le città di Torino, Caserta, Monaco, Bruxelles, Zurigo e Verona, e addirittura portato a quattro gli appuntamenti nel capoluogo lombardo. Verona Arena mercoledì 11 settembre e venerdì 13 settembre 2013 ore 21.00
BOLZANO – Via Bari 15 Tel. 0471 930993 – bazarbz@bazar.it
Orario: lunedì-venerdì 8.30-12.30/14.30-18.30
GIANNI MORANDI
MAX PEZZALI
Dopo l’esperienza di Sanremo Morandi torna alla musica live accompagnato dalla band e, per la prima volta nella sua storia artistica, da 100 giovani musicisti d’orchestra in due serate che si preannunciano straordinarie!
Il tour segue la pubblicazione del suo ultimo album, “MAX 20”, pubblicato lo scorso 4 giugno, che contiene 5 inediti – tra cui il primo singolo “L’universo tranne noi” – e 14 duetti con i più grandi artisti della scena musicale italiana, nei brani che hanno segnato la carriera di Max.
verona Arena 7 e 8 ottobre 2013 ore 21
verona Palasport martedì 3 dicembre 2013 ore 21.00
trentinoappuntamenti
8 domenica Cultura diritti contati Arco. Ore 20. Auditorium di Palazzo dei Panni. Aperitivo, letture, tavola rotonda, chiacchierata con Shel Shapiro e quindi “Just like a woman” con Ezio Guaitamacchi. Danza ORIENTE OCCIDENTE Rovereto. Ore 21. Auditorium Fauso Melotti. The Crone con Kinetic Theatre. Per informazioni dettagliate visitate il sito www. orienteoccidente.it. Folklore Festa granda 2013 Pergine Valsugana. Centro Storico. Mostre, concerti, feste in piazza. Tradizionale festa. Info: APT Valsugana, Ufficio di Pergine; tel. 0461.727760; pergine@ visitvalsugana.it. Folklore ARCO ASBURGICA Arco. Ore 14. Centro storico. Cultura, artigianato e tradizione, rievocazione storica. Info: www. gardatrentino.it. Folklore PALIO DELLE CONTRADE Trento. Centro storico. Rivisitazione storica - disfida arcieristica medioevale. Info: Associazione Ami-
ci della Città; cell. 331.1738849; www.amicitta.com. Tradizione FESTA DELLA MADONNA DEL FELES Bosentino. Info: Consorzio Turistico Vigolana Tel. 0461.848350; www.vigolana.com. Tradizione SAGRA DI MONTEVACCINO Montevaccino. Durante la festa: vaso della fortuna, giochi di abilità. Info: www.montevaccino.it; info@ montevaccino.it.
9 lunedì Folklore Festa granda 2013 Pergine Valsugana. Centro Storico. Mostre, concerti, feste in piazza. Tradizionale festa. Info: APT Valsugana, Ufficio di Pergine; tel. 0461.727760; pergine@ visitvalsugana.it.
10 martedì Cultura Conferenza Pozza di Fassa. Ore 21. Sala Consigliare. Il fato delle fate: “Madri, Amanti, Streghe”.Con Cesare Poppi, antropologo.
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trentinoappuntamenti Musica CONCERTO Riva del Garda. Ore 21. La Rocca. Concerto Banda la Valletta dei Liberi Falchi. Info: www.gardatrentino.it.
13 venerdì
Folklore Festa granda 2013 Pergine Valsugana. Centro Storico. Mostre, concerti, feste in piazza. Tradizionale festa. Info: APT Valsugana, Ufficio di Pergine; tel. 0461.727760; pergine@ visitvalsugana.it.
11 mercoledì Folklore Festa granda 2013 Pergine Valsugana. Centro Storico. Mostre, concerti, feste in piazza. Tradizionale festa. Info: APT Valsugana, Ufficio di Pergine; tel. 0461.727760; pergine@ visitvalsugana.it.
12 giovedì Cultura Conferenza Baselga di Piné. Ore 20. Centro Congressi Piné 1000. “L’acqua racconta i luoghi. Memoria storica e nuovi scenari sull’altopiano di Piné”. Ingresso libero. Info: A.p.T. 0461.557028. Folklore Festa granda 2013 Pergine Valsugana. Centro Storico. Mostre, concerti, feste in piazza. Tradizionale festa. Info: APT Valsugana, Ufficio di Pergine; tel. 0461.727760; pergine@ visitvalsugana.it.
Danza CID - PROGETTI DI GIOVANE DANZA Trento. Ore 18.30. Teatro Cuminetti. l CID, da sempre attento alla formazione, alla produzione e alla promozione della danza, punta al supporto e alla valorizzazione di quattro nuove creazioni di altrettante Compagnie di danza trentine: la Compagnia Artea in “Mètres carrés”, la Compagnia Controra in “Spring”, la Compagnia LAM in “Paesaggi domestici” e 3D-3dinamiche in “Vertigo”. Tre coreografie inedite e un film della Compagnia LAM. Info: www. orienteoccidente.it. Folklore Festa granda 2013 Pergine Valsugana. Centro Storico. Mostre, concerti, feste in piazza. Tradizionale festa. Info: APT Valsugana, Ufficio di Pergine; tel. 0461.727760; pergine@ visitvalsugana.it. Tradizione FESTIVAL DELL’UVA Levico Terme. Cantine in piazza per un viaggio nel cuore dei vini trentini. Info: Consorzio Levico Terme in Centro Cell. 346.5149276.
Tradizione Commemorazione dei Caduti del Sogno di Carzano Carzano. Evento in memoria dei tragici fatti che accaddero a Carzano nel 1917, durante la Prima Guerra Mondiale 15 settembre: Giornata dell’amicizia e della fratellanza con 3° pellegrinaggio Cremisi (dei Bersaglieri). Info: APT Valsugana, Ufficio di Borgo Valsugana; tel. 0461.727740; borgovalsugana@visitvalsugana.it. Tradizione FESTA DELLE ASSOCIAZIONI Vigolo Vattaro. Una grande festa di tutte le associazioni per una grande occasione: l’inaugurazione della nuova struttura coperta che diventerà punto cardine degli eventi in Vigolana. Una giornata all’insegna di musica, spettacoli, buon cibo e tanta allegria. Info: Consorzio Turistico Vigolana Tel. 0461.848350; www.vigolana.com.
14 sabato Folklore Festa granda 2013 Pergine Valsugana. Centro Storico. Mostre, concerti, feste in piazza. Tradizionale festa. Info: APT Valsugana, Ufficio di Pergine; tel. 0461.727760; pergine@ visitvalsugana.it. Musica Concerto Riva del Garda. Ore 20.30. Chiesa San Ghiuseppe. Antonella Ruggiero e Coro Valle dei Laghi. Info: www.gardatrentino.it.
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Tradizione Commemorazione dei Caduti del Sogno di Carzano Carzano. Evento in memoria dei tragici fatti che accaddero a Carzano nel 1917, durante la Prima Guerra Mondiale. Info: APT Valsugana, Ufficio di Borgo Valsugana; tel. 0461.727740; borgovalsugana@visitvalsugana.it. Tradizione FESTA DELLE ASSOCIAZIONI Vigolo Vattaro. Una grande festa di tutte le associazioni per una grande occasione: l’inaugurazione della nuova struttura coperta che diventerà punto cardine degli eventi in Vigolana. Una giornata all’insegna di musica, spettacoli, buon cibo e tanta allegria. L’evento di spicco sarà l’esibizione del grande chitarrista Maurizio Solieri, artista che da anni segue Vasco Rossi nei suoi concerti. Info: Consorzio Turistico Vigolana Tel. 0461.848350; www.vigolana.com.
15 domenica Folklore Festa granda 2013 Pergine Valsugana. Centro Storico. Mostre, concerti, feste in piazza. Tradizionale festa. Info: APT Valsugana, Ufficio di Pergine; tel. 0461.727760; pergine@ visitvalsugana.it. Folklore 3° TROFEO DE LA MESCOLA SFIDA CULINARIA Castel Tesino. Sfida culinaria tra le contrade castelazze. Ore 14.30: apertura stand gastronomici. Ore 19.30: chiusura degli stand gastronomici e termine ultimo per la votazione. Ore 20: premiazione della contrà vincitrice con consegna
della mescola gigante al termine del percorso degustazione dolci tipici presso i Giardini di Via Dante servizio taxi con carrozze gratuito. Iscrizione obbligatoria e acquisto della tessera per partecipare alla votazione. Iscrizione obbligatoria e acquisto della tessera per partecipare alla votazione. Info: Apt Valsugana, Ufficio di Castello Tesino Tel. 0461.593322 - 0461.727730. Musica 5^ GRAN FESTA DELLA FISARMONICHE Grumes. Rifugio Poztmauer. 5^ edizione del Festival della Fisarmonica per una giornata all’insegna della buona musica delle fisarmoniche abbinata alle pietanze tipiche della montagna trentina preparate del Rifugio Poztmauer. Un’intera giornata fra artisti e appassionati di fisarmonica. Info: Rifugio Poztmauer 333.7771211. Tradizione LA DESMALGADA Bedollo. Ore 10. Centro Polifunzionale di Centrale. Mucche e cavalli tornano alle loro stalle al termine dell’alpeggio estivo nelle malghe in quota. La Desmalgada è una festa nel segno delle più antiche tradizioni della montagna. I malgari bardano a festa il loro bestiame con fiori e campanacci per poi scendere a valle. Partenza dalle varie malghe e poi arrivo a Centrale di Bedolllo, dove proseguirà la festa per tutta la giornata. Info: A.p.T. 0461.557028. Tradizione FESTIVAL DELL’UVA Levico Terme. Cantine in piazza per un viaggio nel cuore dei vini trentini. Info: Consorzio Levico Terme in Centro Cell. 346.5149276. Tradizione 3^ Trofeo de la mescola CastelloTesino. Sfida culinaria per le vie del paese. Info: APT Valsugana, ufficio di Castello Tesino, tel. 0461.727730; castellotesino@ visitvalsugana.it.
CENTRO ESCURSIONI CATINACCIO/ROSENGARTEN Un viaggio in mezzo alla natura
Ciampedie, il “Campo di Dio”, una balconata panoramica sulle Dolomiti a pochi minuti dal fondovalle. È la porta d’ingresso al Gruppo del Catinaccio-Rosengarten, patrimonio naturale UNESCO, raggiungibile con la funivia da Vigo di Fassa o con le seggiovie da Pera di Fassa. Da qui, 6 rifugi a pochi metri dagli impianti e molti altri lungo i sentieri, passeggiate ed escursioni di ogni difficoltà, parco giochi con custodia bimbi, percorsi tematici (Sentiero della Foresta, Sentiero delle Leggende).
NOVITÀ ESTATE 2013:
> tutti i giovedì, dal 27/06 al 05/09, escursione naturalistica accompagnata (9.30-11.30); > tutti i martedì e venerdì, dal 02/07 al 03/09, escursione di nordic walking con guida (9.45-11.45). Le escursioni partono dal Ciampedie e sono gratuite, salvo il trasporto con gli impianti a fune.
CENTRO ESCURSIONI MONZONI COSTABELLA Moena / Passo San Pellegrino / Seggiovia Costabella
Un museo a cielo aperto
La seggiovia Costabella porta in un territorio ricco di storia e natura. Le creste di Costabella e dei Monzoni durante la Ia Guerra Mondiale (1915-1918), furono teatro di battaglie d’alta quota fra l’esercito italiano e austriaco. Le testimonianze della presenza dei due eserciti sono numerose e ben conservate. È un territorio prezioso anche per la natura: i Monzoni sono stati definiti il museo geologico e mineralogico più interessante d’Europa ed è ricca la presenza di marmotte, camosci e stambecchi. Alcuni percorsi: Costabella-Passo delle Selle (facile), Alta Via Bepi Zac (via attrezzata), Alta Via Federspiel (via attrezzata), Costabella-Fuchiade (facile).
INFO IMPIANTI ED ESCURSIONI: Catinaccio Impianti a Fune S.p.A. Vigo di Fassa - Tel. 0462 763242 - www.catinacciodolomiti.it
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Tradizione FESTIVAL DELL’UVA Levico Terme. Cantine in piazza per un viaggio nel cuore dei vini trentini. Info: Consorzio Levico Terme in Centro Cell. 346.5149276.
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trentinoappuntamenti Tradizione Commemorazione dei Caduti del Sogno di Carzano Carzano. Evento in memoria dei tragici fatti che accaddero a Carzano nel 1917, durante la Prima Guerra Mondiale. Giornata dell’amicizia e della fratellanza con 3° pellegrinaggio Cremisi (dei Bersaglieri). Info: APT Valsugana, Ufficio di Borgo Valsugana; tel. 0461.727740; borgovalsugana@ visitvalsugana.it. Tradizione FESTA DELLE ASSOCIAZIONI Vigolo Vattaro. Una grande festa di tutte le associazioni per una grande occasione: l’inaugurazione della nuova struttura coperta che diventerà punto cardine degli eventi in Vigolana. Una giornata all’insegna di musica, spettacoli, buon cibo e tanta allegria. Info: Consorzio Turistico Vigolana Tel. 0461.848350; www.vigolana.com.
18 mercoledì Cultura 108° CONGRESSO DELLA SOCIETÀ BOTANICA ITALIANA Baselga di Piné. Centro Congressi Piné 1000. Per la prima
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volta il Congresso della Società Botanica Italiana si tiene in Trentino. Durante il congresso sono previste conferenze, attività extra congressuali per gli eventuali accompagnatori e a conclusione dell’evento sabato 21 verrà effettuata un’escursione floristica lungo il lago di Serraia. Info: prof. Franco Pedrotti 320.43811982, franco.pedrotti@unicam.it, prof. Paolo Gerola 328.6576701, paolo.gerola@ gmail.com.
volta il Congresso della Società Botanica Italiana si tiene in Trentino. Durante il congresso sono previste conferenze, attività extra congressuali per gli eventuali accompagnatori e a conclusione dell’evento sabato 21 verrà effettuata un’escursione floristica lungo il lago di Serraia. Info: prof. Franco Pedrotti 320.43811982, franco.pedrotti@unicam.it, prof. Paolo Gerola 328.6576701, paolo.gerola@ gmail.com.
Musica Chor und Orchester des Musischen Gymnasiums Salzburg Folgaria. Ore 20. Chiesa Parrocchiale. Direttore, Markus Obereder; Gerhild Zeilner, soprano; Katrin Heles, contralto; Martin Kiener, tenore; Thomas Schneider, basso. Nell’ambito della Settimana Mozartiana. Info: Associazione Mozart Italia Tel. 0464.422719; www.mozartitalia.org.
Musica 100 Mozartkinder in concerto Brentonico. Ore 10 e 11. Teatro Comunale “Monte Baldo”.Concerto nell’ambito del gemellaggio dei Mozart Boys&Girls con Chemnitz (Sassonia-Germania) e Chomutov (Repubblica Ceca). Nell’ambito della Settimana Mozartiana. Info: Associazione Mozart Italia Tel. 0464.422719; www.mozartitalia.org.
19 giovedì Cultura 108° CONGRESSO DELLA SOCIETÀ BOTANICA ITALIANA Baselga di Piné. Centro Congressi Piné 1000. Per la prima
Musica Mozart - Verdi Rovereto. Ore 17. Palazzo della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto. Omaggio a Giuseppe Verdi, nel bicentenario dalla nascita. Esposizione di quadri di
Karsten Mittag. Conferenza su Verdi di Giuseppe Calliari. Intermezzo musicale dei 100 Mozartkinder. Nell’ambito della Settimana Mozartiana. Info: Associazione Mozart Italia Tel. 0464.422719; www.mozartitalia.org. Musica Corni e al Penhorn con i 100 Mozartkinder di Chemnitz e Chomutov Rovereto. Ore 18. Piazza Loreto. Concerto nell’ambito della Settimana Mozartiana. Info: Associazione Mozart Italia Tel. 0464.422719; www.mozartitalia.org. Musica Quintetto Chrysostomus Rovereto. Ore 20.45. Sala Filarmonica. Roberto Fabbriciani, flauto; Dimitri Ashkenazy, clarinetto; Francesco Pomarico, oboe Daniele; Galaverna, fagotto Luciano; Giuliani, corno. Con la partecipazione di Corrado Ruzza, pianoforte. Nell’ambito della Settimana Mozartiana. Info: Associazione Mozart Italia Tel. 0464.422719; www.mozartitalia.org.
trentinoappuntamenti Musica Chor und Orchester des Musischen Gymnasiums Salzburg Borgo Valsugana. Ore 20.45. Chiesa Arcipretale Natività di Maria. Direttori, Markus Obereder e Thomas Huber; Gerhild Zeilner, soprano; Katrin Heles, contralto; Martin Kiener, tenore; Thomas Schneider, basso. Nell’ambito della Settimana Mozartiana. Info: Associazione Mozart Italia Tel. 0464.422719; www.mozartitalia.org.
20 venerdì Cultura 108° CONGRESSO DELLA SOCIETÀ BOTANICA ITALIANA Baselga di Piné. Centro Congressi Piné 1000. Per la prima volta il Congresso della Società Botanica Italiana si tiene in Trentino. Durante il congresso sono previste conferenze, attività extra congressuali per gli eventuali accompagnatori e a conclusione dell’evento sabato 21 verrà effettuata un’escursione floristica lungo il lago di Serraia. Info: prof. Franco Pedrotti 320.43811982, franco.pedrotti@unicam.it, prof. Paolo Gerola 328.6576701, paolo. gerola@gmail.com.
Musica CHOR und orchester des MUSISCHES GYMNASIUMS salzburg Villa Lagarina. Ore 20.45. Chiesa di Santa Maria Assunta. Direttore, Markus Obereder; Gerhild Zeilner, soprano; Katrin Heles, contralto; Martin Kiener, tenore; Thomas Schneider, basso. Nell’ambito della Settimana Mozartiana. Info: Associazione Mozart Italia Tel. 0464.422719; www.mozartitalia.org. Musica LEVICO TERME CITTà DEI CORI LevicoTerme. Festival - concorso di cori della tradizione popolare. Info:Consorzio Levico Terme in Centro Cell. 346.5149276. Musica Concerto Riva del Garda. Ore 21. La Rocca. Banda della Valletta dei Liberi Falchi in concerto. Info: www. gardatrentino.it.
Cultura BITM - BORSA INTERNAZIONALE DEL TURISMO MONTANO Trento. Piazza Fiera e Muse (Viale del Lavoro e della Scienza, 3). XIV Rassegna fieristica dedicata al turismo in montagna. Info: Tel. 0461.434200; bitm@bitm.it.
Tradizione 56^ FESTA DELL’UVA Giovo. Loc. Verla. 56^ edizione della Festa dell’Uva, la festa più antica nel suo genere della regione Trentino-Alto Adige. Espressione di un territorio agricolo tra i più caratteristici dell’arco alpino, la festa celebra l’unione tra uomo e ambiente. Nell’arco delle tre giornate, le vie del centro storico saranno animate da percorsi enogastronomici per degustare i prodotti del territorio, tra i quali il vino, le grappe, i piccoli frutti e il miele locale. Presso il padiglione centrale mescita di vini e piatti della cucina tradizionale cembrana con intrattenimento musicale e ballo. Info: Comitato Festa dell’Uva info@festadelluva.tn.it, www.festadelluva.tn.it, A.p.T. 0461.683110.
Musica 100 MOZARTKINDER in Concerto Nogaredo. Ore 11. Palazzo Lodron. Nell’ambito della Settimana Mozartiana. Info: Associazione Mozart Italia Tel. 0464.422719; www.mozartitalia.org.
Cabaret Baitoni – Idroland: Serata Cabaret La serata sarà all’insegna del divertimento con la partecipazione straordinaria di uno tra i più bravi
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comici di Italia Uno. Eccezionalmente da Zelig il cabarettista Paolo Casiraghi ci proporrà l’esilarante Suor Nausicaa, la suora bergamasca che vive in un convento e scende dal monte Bergamone con i mezzi più improbabili, comprese moto da cross e ape carri. Poi, sarà la volta del seducente Manuel Garcia Chuparosa de la pierna, cantante spagnolo demenziale e imbroglione, dalla parlata incomprensibile ma dall’innegabile fascino e carisma che, con il suo carattere da primadonna riesce a suscitare molto imbarazzo.
il lago di Serraia. Info: prof. Franco Pedrotti 320.43811982, franco.pedrotti@unicam.it, prof. Paolo Gerola 328.6576701, paolo.gerola@ gmail.com.
Cultura CONVEGNO DI studi mozartiani Rovereto. Ore 9.00. Palazzo della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto. Le Serenate di Mozart. Una bella serenata far la voglio alla mia Dea (Così fan tutte). Coordinatori: Rudolph Angermüller e Giuseppe Calliari. Relatori: Rudolph Angermüller, Giuseppe Calliari, Mario Ruffini, Paolo Cattelan, Adriana De Feo. Nell’ambito della Settimana Mozartiana. Info: Associazione Mozart Italia Tel. 0464.422719; www.mozartitalia.org.
Musica TAFELMUSIK Rovereto. Ore 20.30. Ristorante Novecento. Quintetto Indaco: Federico Dalprà, flauto; Letizia Elsa Maulà, clarinetto; Eleonora Trivella, oboe; Davide Bettani, corno; Marcello Conca, fagotto. Con la partecipazione di Sharon Zhai, soprano; Ivo Rizzi, baritono; Corrado Ruzza, pianoforte. Nell’ambito della Settimana Mozartiana. Info: Associazione Mozart Italia Tel. 0464.422719; www.mozartitalia.org.
Cultura BITM - BORSA INTERNAZIONALE DEL TURISMO MONTANO Trento. Piazza Fiera e Muse (Viale del Lavoro e della Scienza, 3). XIV Rassegna fieristica dedicata al turismo in montagna. Info: Tel. 0461.434200; bitm@bitm.it. Cultura 108° CONGRESSO DELLA SOCIETÀ BOTANICA ITALIANA Baselga di Piné. Centro Congressi Piné 1000. Per la prima volta il Congresso della Società Botanica Italiana si tiene in Trentino. Durante il congresso sono previste conferenze, attività extra congressuali per gli eventuali accompagnatori e a conclusione dell’evento sabato 21 verrà effettuata un’escursione floristica lungo
Musica SÄCHSISCHES HORN QUARTETT Nogaredo. Ore 17. Palazzo Lodron. Martin Brandenburger, Franz Streuber, Andreas Roth, Mathis Stendike. Nell’ambito della Settimana Mozartiana. Info: Associazione Mozart Italia Tel. 0464.422719; www.mozartitalia.org.
Musica LEVICO TERME CITTà DEI CORI LevicoTerme. Festival - concorso di cori della tradizione popolare. Info:Consorzio Levico Terme in Centro Cell. 346.5149276. Tradizione 56^ FESTA DELL’UVA giovo. Loc. Verla. 56^ edizione della Festa dell’Uva, la festa più antica nel suo genere della regione Trentino-Alto Adige. Espressione di un territorio agricolo tra i più caratteristici dell’arco alpino, la festa celebra l’unione tra uomo e ambiente. Nell’arco delle tre giornate, le vie del centro storico saranno animate da percorsi enogastronomici per degustare i prodotti del territorio, tra i quali il vino, le grappe, i piccoli frutti e il miele locale. Presso il padiglione centrale mescita di vini e piatti della cucina tradizionale cembrana con intrattenimento musicale
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trentinoappuntamenti e ballo. Info: Comitato Festa dell’Uva info@festadelluva.tn.it, www.festadelluva.tn.it, A.p.T. 0461.683110.
22 domenica Cultura ROVERETO MOZARTIANA Rovereto. Ore 15.30. Piazza Rosmini. Visita guidata a cura di Fulvio Zanoni e Giorgio Raponi. Nell’ambito della Settimana Mozartiana. Info: Associazione Mozart Italia Tel. 0464.422719; www.mozartitalia.org. Cultura BITM - BORSA INTERNAZIONALE DEL TURISMO MONTANO Trento. Piazza Fiera e Muse (Viale del Lavoro e della Scienza, 3). XIV Rassegna fieristica dedicata al turismo in montagna. Info: Tel. 0461.434200; bitm@bitm.it. Musica CONCERTO IN OMAGGIO A MOZART I SOLISTI DEL LABORATORIO di arte lirica, hokkaido Ala. Ore 11.30. Chiesa Parrocchiale S. Giovanni. Nell’ambito della Settimana Mozartiana. Info: Associazione Mozart Italia Tel. 0464.422719; www.mozartitalia.org.
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Musica antonio de angelis quartet Rovereto. Ore 17. Piazza Loreto. Antonio De Angelis, pianoforte e il Trio Frizzera: Lorenzo Frizzera, chitarra; Matthias Eichhorn, contrabbasso; Heiko Jung, batteria su musiche di Mozart-Verdi, “Jazz And Vice Versa”.Nell’ambito della Settimana Mozartiana. Info: Associazione Mozart Italia Tel. 0464.422719; www.mozartitalia.org.
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Musica GIOVANNI SOLLIMA MOZART B&G ORCHESTRA Rovereto. Ore 20.45. Auditorium Melotti. Direttore, Italo Rizzi; Giovanni Sollima, violoncello solista su musiche di G. B. Martini, W.A. Mozart, L. Boccherini, G. Rossini. Nell’ambito della Settimana Mozartiana. Info: Associazione Mozart Italia Tel. 0464.422719; www.mozartitalia.org. Musica LEVICO TERME CITTà DEI CORI LevicoTerme. Festival - concorso di cori della tradizione popolare. Info:Consorzio Levico Terme in Centro Cell. 346.5149276. Tradizione 56^ FESTA DELL’UVA Giovo. Loc. Verla. 56^ edizione della Festa dell’Uva, la festa più antica nel suo genere della regione Trentino-Alto Adige. Espressione di un territorio agricolo tra i più caratteristici dell’arco alpino, la festa celebra l’unione tra uomo e ambiente. Nell’arco delle tre giornate, le vie del centro storico saranno animate da percorsi
enogastronomici per degustare i prodotti del territorio, tra i quali il vino, le grappe, i piccoli frutti e il miele locale. Presso il padiglione centrale mescita di vini e piatti della cucina tradizionale cembrana con intrattenimento musicale e ballo. Ore 9 partenza della 25^ Marcia dell’Uva e alle 14.30 Grande Sfilata dei Carri Allegorici. Il corteo è aperto dalle ragazze in costume; segue il carro vendemmiale con distribuzione gratuita di uva schiava e vino e infine i carri allegorici in concorso, accompagnati dalle musica di bande e gruppi folcloristici locali. Durante le tre giornate di festa ci saranno musica, balli, intrattenimenti per grandi e piccini e servizio bar e cucina con specialità trentine. Organizza: Comitato Festa dell’Uva. Info: Comitato Festa dell’Uva info@festadelluva.tn.it, www.festadelluva.tn.it, A.p.T. 0461.683110.
Tradizione Presentazione delle opere di Arte Sella Borgo Valsugana. Percorso Arte Natura e Malga Costa. Info: Arte Sella, tel. 0461.751251, artesella@yahoo.it.
25 mercoledì Cultura E-Tourism Lab 2013 LevicoTerme. Evento-laboratorio dedicato ad operatori del turismo. Info: www.etourismlab.it.
26 giovedì Cultura E-Tourism Lab 2013 LevicoTerme. Evento-laboratorio dedicato ad operatori del turismo. Info: www.etourismlab.it.
27 venerdì Cultura MEDITA - MOSTRA DELL’EDITORIA TRENTINA Trento. P.zza Fiera. Editori, autori e librai incontrano i lettori. Ingresso libero. Ore 10-22. Info: AET Associazione editori trentini www.editoritrentini.it. Cultura Conferenza Riva del Garda. Ore 17. Conservatorio Bonporti. Incontri di Analisi e Composizione. Le analisi: Maria Grazia Petrali. Info: www. gardatrentino.it.
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28 sabato Cultura MEDITA - MOSTRA DELL’EDITORIA TRENTINA Trento. P.zza Fiera. Editori, autori e librai incontrano i lettori. Ingresso libero. Ore 10-22. Info: AET Associazione editori trentini www.editoritrentini.it. Famiglia CANI EROI - TRAINER SHOW Levico Terme. L’incantevole ambientazione di Levico Terme sarà lo sfondo del primo Trainer(r) Cani Eroi Show. Le spettacolari esibizioni di angeli a 4 zampe... premiati per il loro impegno sociale!Tante le Associazioni partecipanti con i loro angeli a quattro zampe” che vi daranno prova delle loro grandi doti. I cani protagonisti ed i loro conduttori si cimenteranno in dimostrazioni che andranno dalla pet-therapy, alla ricerca di persone disperse fino alle esibizioni più spettacolari, come i salvataggi in acqua. Rimarrete sicuramente... a bocca aperta. Info su www.novafoods.it. Musica Concerto Riva del Garda. Ore 21. La Rocca. Concerto del Coro Anzolim de la Tor. Info: www.gardatrentino.it. Musica TRANSART Trento. Ore 20.30. Muse - Museo delle Scienze, Viale del Lavoro e della Scienza, 3. Orchestra Haydn, Studenti dei Conservatori di Bolzano e Trento, fii, Melograno Smokers, 5Flying Breakdance, Super Droooper, DJ Zuzee, Arno Dejaco, Haris Kovacevic. Direttore Titus Engel. Biglietto Euro 10. Info: www.transart.it.
29 domenica Cultura MEDITA - MOSTRA DELL’EDITORIA TRENTINA Trento. P.zza Fiera. Editori, autori e librai incontrano i lettori. Ingresso libero. Ore 10-22. Info: AET Associazione editori trentini www.editoritrentini.it.
Tradizione LA REGALIA DE LA VENDEMA Faver. Centro storico. Giornata di festa per la fine della vendemmia in Valle di Cembra con stand enogastronomici, piccole mostre, degustazioni, musica e animazione per grandi e piccini. Per tutta la durata della manifestazione presso il Teatro Tenda saranno aperti gli stand di cucina tipica e di dolci tipici faorani. Info: A.p.T. 0461.683110. Tradizione LE VIE DEL GUSTO: CITTÀSLOW SUNDAY Grumes. P.zza. Una giornata dedicata ai presidi Slow Food della valle. Nel pomeriggio recital in costume sui vecchi mestieri “I Mastri Pistori di Grumesberg”. Info: S.T.G. 0461.688003. Tradizione Sagra di San Michele Telve Valsugana. Dalle 14 alle 19. Percorso enogastronomico per le vie del centro di Telve. L’undicesima edizione della Sagra di San Michele di Telve Valsugana offrirà a tutti i visitatori oltre a degustazioni di prodotti tipici, come miele, formaggio e piccoli frutti, anche l’assaggio di pietanze gastronomiche locali, come strauben, strudel, gulaschsuppe, trippe ed il tipico “tonco del ponteselo”. A quest’offerta si aggiungerà con altrettanta importanza la promozione del territorio con gli operatori turistici, l’esposizione di prodotti dell’artigianato locale, quali cesti, “scandole” e manufatti in lana, e soprattutto l’esposizione di pittori, scultori ed artisti in genere originari di Telve.Info: APT Valsugana, ufficio di Borgo; Tel. 0461.727740; borgovalsugana@visitvalsugana.it.
30 lunedì Tradizione LA REGALIA DE LA VENDEMA Faver. Centro storico. Giornata di festa per la fine della vendemmia in Valle di Cembra con stand enogastronomici, piccole mostre, degustazioni, musica e animazione per grandi e piccini. Per tutta la durata della manifestazione presso il Teatro Tenda saranno aperti gli stand di cucina tipica e di dolci tipici faorani. Info: A.p.T. 0461.683110.
8 settembre - Bosentino
Festa della Madonna del Feles 13-15 settembre - Vigolo Vattaro
Festa delle Associazioni 14-15 settembre - Vigolo Vattaro
Vigolana per Tre 29 settembre - Vigolo Vattaro
Trofeo Giacomelli
Aspettando l’autunno...
Foto di Mauro Zorer
Cultura NOTTE DEI RICERCATORI RICERCA A KM0 Ore 17. Museo delle Scienze, quartiere Le Albere. I ricercatori dell’Università di Trento, della Fondazione Bruno Kessler, della Fondazione Edmund Mach e del Museo delle Scienze aspetteranno tutti i cittadini per una serata speciale tra dimostrazioni, caffè scientifici, dibattiti, laboratori, sorprese e occasioni di divertimento e di approfondimento. Il tema della Notte sarà “Ricerca a Km0”, a significare che i ricercatori sono più vicini di quanto pensiamo, i risultati del loro lavoro sono in mezzo a noi e gli input della scienza e della ricerca vengono da noi e dai nostri bisogni. Info: www.nottedeiricercatori.tn.it.
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Menù d’Autunno 5 ottobre - Vattaro
Festa della Pera 20 ottobre - Centa San Nicolò
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trentinoattualità trentinomatrimoni per i nostri lettori, due matrimoni sulla rubrica dedicata ai fiori d’arancio
i matrimoni del mese
il matrimonio di manuela e Tiziano
Lei Nome: Manuela Anni: 28 Nata a: Trento Residente a: Mezzocorona Occupazione: Insegnante Scarpe di: Zalando Parrucchiere: Susy Salone - Sporminore Estetista: Susanna Endrizzi - Sporminore
Lui Nome: Tiziano Anni: 33 Nato a: Trento Residente a: Mezzocorona Occupazione: Ingegnere
Matrimonio: Religioso Data: 29 giugno 2013 Luogo: Sporminore Fiori e bouquet: Michela Fiori - Mezzocorona Anelli: Pichler Oreficeria - Mezzolombardo Lista di nozze: Viaggi del Sogno - Trento Invitati: 150 Ricevimento: Villa Taxis - Trento Bomboniere: Artigianato Artistico - Trento Torta: Pasticceria Bologna - Rovereto Intrattenimenti per gli invitati: Musica del vivo con “El Pero’s Friends” Viaggio: U.S.A. e Antigua Durata: Tre settimane Vivranno a: Mezzocorona
Servizio fotografico a cura di: Lucio Tonina, Trento www.fototonina.com 96
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trentinomatrimoni trentinoattualità il matrimonio di alice e matteo
Matrimonio: Religioso Data: 22 giugno 2013 Luogo: Villa Lagarina Fiori e bouquet: Fioreria Al Giardino - Rovereto Anelli: Gioielleria Comper - Rovereto Lista di nozze: Ag. Viaggi “Senza Orizzonti” - Riva del Garda Invitati: 120 Ricevimento: Maso Franch Torta: Maso Franch Intrattenimenti per gli invitati: Amici Viaggio: New York e Crociera dei Caraibi Agenzia: “Senza Orizzonti” - Riva del Garda Vivranno a: Rovereto
Per un inconveniente tecnico, sullo scorso numero di TrentinoMese, i testi del matrimonio del mese si riferivano a quello del mese precedente. Ci scusiamo con i lettori, con i fotografi e con gli sposi. 98
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Lei Nome: Alice Anni: 28 Nata a: Rovereto Residente a: Rovereto Occupazione: Tecnico di laboratorio Parrucchiere: La zia Estetista: Belle Naturalmente - Rovereto
Lui Nome: Matteo Anni: 31 Nato a: Rovereto Residente a: Villa Lagarina Occupazione: Impiegato Barbiere: Studio Bellezza - Rovereto
Servizio fotografico a cura di: Lucio Tonina www.fototonina.com 99
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MITICO CICLISMO VINTAGE L’Alpina è sempre più... alpina. La quinta edizione della cicloturistica d’epoca in Valle di Fiemme. Sport, memoria e turismo
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Alpina è sempre più alpina. La quinta edizione in alta quota della cicloturistica d’epoca “itinerante” – frutto dell’entusiasmo di Diego Tambosi, dell’Alpina Sport e dello staff legato al gruppo Prestabici di Trento – ha dimostrato, ancora una volta, come il ciclismo vintage possa essere un formidabile alleato dello sport come del turismo. Predazzo e la valle di Fiemme sono stati il formidabile scenario, nel mese di luglio, e nel cuore delle Dolomiti patrimonio dell’umanità, di un appuntamento dal fascino e dal sapore unici. Bici ed abbigliamento d’epoca, storici, al cospetto di strade e vette che hanno fatto la storia del ciclismo. Un folto gruppo di “maglie di lana” ha preso il via alla volta del Passo Rolle. Ma c’è stata anche una partenza dal versante di San Martino di Castrozza, da dove è partito un drappello di eroici tra i quali si è distinto il parmense Fausto Delmonte con maglia e bicicletta Bartali del 1953. Questo perché la manifestazione voleva celebrare il mitico “Ginettaccio”, l’“uomo di ferro” toscano che sul Passo Rolle scrisse pagine memorabili del Giro d’Italia. E, a questo proposito, già fin d’ora si può dire che l‘anno prossimo, nel centenario della nascita del grande Bartali, l’Alpina Dolomiti Vintage troverà modo di celebrare il campione: uno dei progetti è quello di collocare una stele ricordo proprio sul Rolle. Torniamo all’Alpina 2013, supportata dallo “storico” marchio del turismo del 100
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Trentino, dalle Apt locali, dal Comune di Predazzo, dalla Fondazione Dolomiti Unesco, dal Parco di Paneveggio Pale di San Martino: raggiunti i 1984 metri del valico, i gruppi provenienti dai due opposti versanti si sono infatti fusi ed insieme hanno dato l’assalto allo sterrato che conduce ai 2200 metri di altitudine della Baita Segantini. Dopo il ristoro con formaggio, salame e frutti di bosco, giù nella discesa che attraversa la foresta di Paneveggio e su al Passo Valles. Poco prima di affrontare gli impervi tornanti che conducono in vetta, nuova deviazione sulla strada bianca che fra abeti e ruscelli conduce nella Val Venegia, uno degli scenari più belli delle Alpi: le Pale di San Martino hanno fatto da impareggiabile sfondo all’arrivo degli eroici ciclisti. Alla malga Venegia - appoggiate le bici alla staccionata di legno - altro ristoro corroborante. Quindi il rientro a Predazzo, accompagnati dall’efficientissima scorta tecnica e dai mezzi di soccorso accuratamente predisposti dall’organizzazione. E a Predazzo, in Municipio, la mostra dedicata alla Legnano e a Bartali, e le premiazioni: accanto al parmense Fausto Delmonte, citazione d’obbligo per il bresciano Maurizio Cavalleri che ha spinto la sua Peugeot del 1903 dai rapporti “impossibili” fin sulle vette più alte, in una indimenticabile momento di sport, memoria e turismo.
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TRENTINO NETWORK DONNA diventa GREEN Il 4 e 5 ottobre avrà luogo Trentino Network Donna GREEN, l’evento dedicato al design e artigianato sostenibile e all’imprenditorialità femminile, in grado di valorizzare ruoli professionali e potenzialità della Green Economy
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ell’ambito della rassegna di eventi organizzati da Trentino Network Donna per dare visibilità e creare sinergie con e tra donne, grande attesa per l’appuntamento GREEN in programma ad ottobre, frutto della creatività, della professionalità e delle sinergie sviluppatesi all’interno della rete. Il 4 e 5 ottobre avrà luogo infatti Trentino Network Donna GREEN, l’evento dedicato al design e artigianato sostenibile e all’imprenditorialità femminile, in grado di valorizzare ruoli professionali e potenzialità della Green Economy. La due giorni avrà luogo presso Progetto Manifattura di Rovereto, partner dell’evento, location particolarmente adatta, poiché è in atto un progetto architettonico di ristrutturazione degli spazi pre-esistenti per una rivalutazione in termini di efficienza energetica e di spazi e di riduzione dell’impatto ambientale, il tutto in un’ottica di eco sostenibilità. In questo ambito si collocheranno momenti formativi su design, gestione di progetti e green marketing con esperte del settore, accanto all’esposizione e vendita di prodotti dell’artigianato e del design sostenibile, il tutto arricchito da sportelli informativi, intrattenimenti a tema, aperitivi, attività per bambini e molto altro. Condivisione di enti e associazioni, evidentemente 102
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sensibili all’argomento, come la Comunità della Vallagarina, Comune di Rovereto, Trentino Sviluppo, CEII, APPA, Provincia, per un evento che intende coniugare in maniera tangibile, trasversale e interattiva, il tema della valorizzazione della cultura d’impresa femminile e quello della sostenibilità, declinata in vari settori, coinvolgendo anche la popolazione su un argomento sempre più attuale, capace di stimolare idee imprenditoriali nuove e vivaci, anche e soprattutto per i giovani, e modelli sociali virtuosi, maggiormente utili in tempi di crisi. L’iniziativa vedrà quindi la partecipazione di donne attive nel design, nella moda, negli accessori “sostenibili”, per la persona, la casa, gli spazi. Spazio e visibilità anche a eco-turismo e eco ristorazione, con sportelli informativi e promozionali e i “GREEN DRINKS”, l’appuntamento informale di confronto e dibattito davanti ad un aperitivo, per discutere di Green economy. E per completare il quadro, lo SPAZIO ECOidee dedicato a nuove idee e progetti di giovani con la collaborazione e consulenza di esperti del settore, per la formazione, le linee guida, la progettazione, lo studio di fattibilità, la fase di start up. Per due giornate Progetto Manifattura, attraverso l’evento, sarà dunque UN LABORATORIO DI CREATIVITÀ E SVILUPPO DI OPPORTUNITÀ ECONOMICHE AL FEMMINILE NEL SETTORE DELL’ECOSOSTENIBILITÀ, per promuovere, attraverso attività, microeventi, e intrattenimenti, nuove idee imprenditoriali legate alla Green Economy. Il format renderà l’evento interessante sia per gli operatori che per il pubblico, che per le istituzioni, come opportunità di comunicazione e coinvolgimento dei cittadini, residenti e non. Progetto a cura di Silvia Scarian Monsorno, Federica Petronilli, Anna Ciech, Ada Rosa Balzan TRENTINO NETWORK DONNA www.trentinonetworkdonna.it green@trentinonetworkdonna.it tel 0464 720273
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È ora, parola di LOME L’alba delle dolomiti su raitre trentino
venerdì 6 settembre si inaugura la personale dell’artista al Lido Palace di Riva del garda
La programmazione di tapis roulant di questo mese
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ante le proposte e gli approfondimenti di Tapis Roulant, il rotocalco in onda alla domenica. Si comincia l’8 settembre (ore 9.45 circa su RAI3 ed in replica su RAI 3 Sender Bozen, canale 103, alle ore 22.30) con l’Alba delle Dolomiti, un documentario realizzato dalla Rai, Sede di Trento, con la collaborazione della Fondazione Dolomiti e delle redazioni dellla TGR di Trento, Bolzano, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Un affresco televisivo che prende spunto da “I Suoni delle Dolomiti”, la manifestazione che raduna musicisti da tutto il mondo sulle montagne più belle dell’arco alpino. L’appuntamento con l’alba, a Col Margherita, sostenuto dalla musica suggestiva di Ezio Bosso ha dato il via all’escursione narrativa del documentario. Un cammino visivo verso arte, storia, realtà locali e natura che le immagini nutrite da una musica seducente, hanno saputo raccontare mettendo in risalto il compito assegnato agli enti locali dall’Unesco che ha riconosciuto le Dolomiti “patrimonio naturale dell’umanità”: diffondere la conoscenza del valore di queste montagne e considerarle un bene comune, un bene di tutti. Un’occasione per riaffermare anche la vigilanza su una eccessiva urbanizzazione e un pericoloso abbandono, in uno sforzo comune per trovare equilibrio tra sviluppo e conservazione. La regia è di Flavio Pedrotti. Altra proposta. Dal 2 Settembre 1943 fino al 1945 la città di Trento visse alcuni giorni fra i più tristi della sua storia recente, giorni ricordati dal giornalista Luigi Sardi in una delle sue ultime pubblicazioni dedicate agli eventi trentini del 900. Passiamo al 22 settembre. Continua il viaggio nei laboratori della Fondazione Bruno Kessler. Enrico Bertolino e Andrea Brunello hanno scoperto un’ unità di ricerca molto particolare del polo umanistico di FBK, qualcosa che ha a che fare con la nostra sfera
ul lago di Garda, certamente “è Ora”. Ora (con l’accento sulla O) è il vento che spira regolare dalle acque, per tutta la bella stagione. Ora (inteso cronologicamente) è il momento in cui la bellezza diventa emozione. E da venerdì 6 settembre è l’ora dell’arte al prestigioso Lido Palace di Riva. Si intitola proprio “è Ora” l’esposizione che ci attende. In mostra ci sono le opere di Lome (Lorenzo Menguzzato), artista trentino con uno sguardo contemporaneo ed aperto al mondo. Opere che si sposano perfettamente con il luogo: due suoi lavori “site specific” fanno parte permanente degli arredi del Lido Palace, adornando il raffinato “Lounge bar” e il rilassante “centro benessere”. Dal 6 settembre queste due creazioni nate in collaborazione con i progettisti del Lido Palace, possono dialogare con i nuovi lavori dell’artista, collocati dentro e fuori la struttura. Nel giardino del Lido Palace le sculture di Lome ritrovano la loro dimensione naturale. All’interno opere su tela e carta, dove il protagonista è il colore. Venerdì 6 settembre alle 17.30 il maestro Gianfranco Grisi accoglierà il pubblico suonando anteprima una sua composizione originale. Poi lo scrittore e poeta Luigi Zoppello proporrà la lettura di un suo brano intitolato “Pura luce del mattino”. La mostra sarà poi aperta mentre l’Antonio Colangelo Ensemble proporrà musica e parole. La mostra rimarrà aperta fino al 31 ottobre. comportamentale: il nudging. Qualcuno le definisce “spintarelle gentili”, altri dei “metodi di condizionamento sopraffini”, certo è che i ricercatori di FBK studiano a fondo l’argomento utilizzando metodi e modelli in sinergia con altre discipline quali la psicologia, l’antropologia, la sociologia, la biologia e le neuroscienze. “Dentro il paesaggio: le valli abitate”: in quest’ultima puntata della serie si parla degli insediamenti di valle e dell’attivazione di reti territoriali per superare da un lato processi incongrui di modernizzazione e dall’altro assicurare la permanenza delle comunità. Infine, Tapis Roulant ci porta in diverse zone della città, dove la mitica nonna Nunzia ci elargisce i suoi preziosi consigli in periodo di spending review. 103
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Scoprire trento e gli animali grazie ai libri Un editore, due volumi e una classe di una scuola dell’infanzia di trento: una simpaticissima storia
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n editore regala due libri della sua produzione ad una sezione della Scuola Materna e i bimbi ne “fanno tesoro”, grazie anche all’entusiasmo e alla passione della brava maestra Grazia. I libri sono “La guida di Trento” di Fiorenzo Degasperi e “FaunAlpina” di Arturo Rossi e Sandro Zanghellini, la scuola è l’Albero del Sole di Trento e i bambini sono quelli dell’Aula Azzurra. Una storia semplice, ma pregna di significato. I bambini rimangono affascinati dalle splendide foto di animali scattate da Arturo Rossi, e guardano con occhi nuovi i monumenti descritti con perizia da Degasperi all’interno del suo volume. Tant’è che alla fine della gita, prendono carta e penna (nel vero senso della parola, a quell’età la mail ancora non si è intrufolata) e scrivono alla Casa Editrice. “Caro Signor Paolo – comincia la missiva – sei stato molto gentile a mandarci quei due bellissimi libri”. Segue la descrizione di quanto hanno visto nel corso della gita organizzata dalle maestre Grazia, Cristina e Sabina. “I palazzi delle principesse ci avevano 104
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su i disegni sui muri e i portoni grandi!”. Non meno pittoresche le suggestioni provocate ai piccoli dalla lettura del libro “FaunAlpina”. “Sul libro degli animali ci piace tanto: gli scoiattoli, le aquile, gli uccellini e anche i bambi.” La lettura è occasione, per qualcuno, di rievocare avventurosi aneddoti di vita, come per Luca: “Io una volta, su su in montagna, ho visto le marmotte, e facevano Ih ih ih”. Insomma, una bella soddisfazione per la Casa Editrice Curcu & Genovese. Esempio di come il successo di un libro non si misura solo dalle vendite, ma anche dai commenti dei lettori. Anche di quelli più piccoli. “Ti diciamo che sei bravo... Vieni a trovarci a scuola” scrivono i piccoli asiloti all’editore. Sarà fatto.
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Grande cinema a fondo con “Sguardi” per FRANCESCOTTI, 4 LAGHI IN UN GIORNO
Associazione Sguardi Cles, il 7 agosto in valle di non
“consueta” Impresa sportiva dello scrittore trentino in occasione del suo compleanno
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er festeggiare (con quattro settimane di anticipo) i suoi 75 anni Renzo Francescotti ha attraversato a nuoto – nel senso della maggior lunghezza – quattro laghi in un giorno: due al mattino, Santa Colomba e Lases e due al pomeriggio, delle Piazze e di Serraia. L’impresa del poeta e scrittore è stata preparata con tre mesi di allenamenti quotidiani per una nuotata complessiva, a dorso, di circa cinque chilometri e si è svolta domenica 18 agosto, supportata dall’Azienda per il Turismo dell’Altopiano di Piné e Val di Cembra. La traversata del lago di S. Colomba è avvenuta in collaborazione con l’Ecomuseo dell’Argentario, mentre nella traversata dei laghi delle Piazze e di Serraia, Francescotti è stato scortato dai dragon boat di Piné. Lo scrittore trentino non è nuovo a questo tipo di imprese natatorie, dato che aveva festeggiato i suoi 60 anni con la traversata del lago di Caldonazzo e i suoi 70 con la nuotata attraverso i laghi di Levico e Caldonazzo. È stato chiesto a Francescotti da cosa sia nata quest’idea di festeggiare i suoi compleanni con lunghe nuotate. Lui ha risposto che lo fa per due principali ragioni: per
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ttima prova della banda di Sguardi a Fondo. La tradizionale serata estiva dell’associazione di Cles era composta di una serata di brevi film che hanno mescolato drammatico e comico, regalando una proposta di cinema a costo zero negli splendidi scenari dell’Alta Val di Non. Sono stati proiettati i seguenti cortometraggi: “Buongiorno” di Roberto Gagnor, “Helicopter Club” di Ruggero Miti (progetto “Noi giriamo un film”), “Bibliotecary Mouse” di Riccardo Banfi e Marco Castelli, “Un Romeo” di Michele Bellio e Sguardi, “La panchina” di Daniele Niola e “Tocco finale” di Michele Bellio e Sguardi. Ottima l’affluenza di pubblico che si è gustato due ore in allegria con le più divertenti ed emozionanti proposte del cinema breve e a costo zero. Da sottolineare che a pochi giorni dalla serata di proiezione cortometraggi a Fondo, è arrivata una bellissima notizia: “Un Romeo”, ultimo lavoro dell’Associazione, ha superato le selezioni e sarà in concorso al Borgia Film Festival, in Calabria, nei prossimi giorni.
l’attrazione che sin da ragazzo ha sentito per le acque, colonna sonora che percorre molti suoi libri di poesia e narrativa, e per la sua passione di ambientalista che lo ha visto battersi, da quasi cinquant’anni, per la difesa della natura e del paesaggio trentini. La manifestazione è stata brillantemente organizzata da Lorenza Biasetto, direttrice dell’Apt di Piné e Val di Cembra, mentre hanno fatto da supporter a Francescotti gli amici Fabrizio Costanzo per le riprese filmate, e il gardesano Livio Tasin, noto scultore, con sua moglie Mara, per la logistica. Ha concluso la manifestazione la festa con i numerosi amici, con i due figli dello scrittore Igor e Lucio alla spiaggia dell’Alberón in cui Luca Pedron, giovane attore del Gruppo “Neruda”, ha letto la ballata scritta per l’occasione dalla poetessa e pittrice Anita Anibaldi. 105
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Bocciofili solidali targati “unicef” “LUCI E OMBRE DEL LEGNO”
iniziativa promossa dall’Us Ronzone Sportinsieme
CONCLUSO IL 12° SIMPOSIO DI SCULTURA di Castello Tesino
Tre generazioni di bocciofili: Valentini, Springhetti e Poletti
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on un successo che puntualmente si ripete si è concluso a Castello Tesino il 12° Simposio Internazionale di Scultura “Luci ed ombre del Legno”. 24 erano gli artisti ammessi su una ottantina che avevano chiesto di essere iscritti, provenienti da sette Paesi (Italia, Germania, Spagna, Belgio,Turchia, Romania, Russia, Cina). La manifestazione era organizzata dal Centro di documentazione dei boschi e del legno animato da Remo Tomasetti, ideatore della manifestazione che in pochi anni si è imposta come “il più bel Simposio di scultura in legno d’Italia. La Giuria presieduta dallo scrittore e critico Renzo Francescotti era inoltre composta da Gabriele Bertacchini, Gianantonio Busana, Lorenzo Meguzzato “Lome” (artista), Paolo Milani, Carlo Scantamburlo (scultore), Nicoletta Tamanini (giornalista TV) e Remo Tomasetti. Quattro sono state le opere segnalate dalla Giuria in ordine alfabetico: “Redenzione” di Federico Bernard di Cognola di Trento; “Rinascita” di Isabella Corni di Strambino (Torino); “Offerta“ di Simon Carole Levy di Hoh-Grenzhausen (Germania) e “Quel pomeriggio della vita ad aspettare che qualcosa voli” di Laura Steffe di Moena (Trento). E queste le opere vincitrici. Primo premio a Ionel Alexandrescu, scultore rumeno che da dieci anni risiede a Torino, per l’opera “Corpo e anima”. Il secondo premio è andato al trentino di Mezzano di Primiero Gianluigi Zeni con la scultura “Tu puoi”; il terzo premio è stato assegnato all’opera “L’ultimo volo” di Carlo Martello di Velo d’Astico (Vicenza). Da notare che tutti e tre i premi della Giuria sono andati ad artisti per la prima volta partecipanti al Simposio. La premiazione, fatta dagli amministratori dei 106
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d un mese e mezzo dalla parola “fine” sull’edizione n. 33 della maratona bocciofila per l’Unicef, promossa dall’Us Ronzone Sportinsieme, si contano già oltre 600 presenze, cifra importante per puntare con convinzione al record assoluto registrato lo scorso anno. Una soddisfazione per l’impegno organizzativo non certo semplice né facile che è unico nel suo genere in regione e che abbina felicemente lo sport alla solidarietà concreta verso i bambini tutelati dall’Unicef. La maratona in atto sulle corsie del bocciodromo “Conca Verde” di Amblar si esaurirà solo a metà ottobre, dopo ben venti tornei con la tradizionale giornata del ricordo e l’incontro con i dirigenti nazionali Unicef, ai quali verrà consegnata la somma realizzata. quattro comuni coinvolti nel Simposio, (Castello, Pieve, Cinte Tesino e Bieno) è stata come sempre seguita da un folto pubblico; e tra di esso ben 488 sono state le schede del pubblico che ha votato un suo candidato. Ebbene, per la prima volta lo stesso vincitore decretato dalla Giuria, ovvero Ionel Alexandrescu è stato designato anche dal pubblico (senza che il pubblico ancora conoscesse il verdetto della Giuria). Si tratta di un risultato mai prima riscontrato, da considerarsi clamoroso come ha fatto rilevare il presidente della Giuria Renzo Francescotti: risultato che è rivelatore della crescita di maturità del giudizio del pubblico, qualche anno fa lontanissimo da quello della Giuria.
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il 5 e 6 ottobre 4a EXPO RIVA GRAND PRIX Sette GIOVANI ARTISTI A LEVICO TERME
grande ritorno a Riva del Garda per “Expo Riva Classic”
un evento ideato e organizzato da Marcello Pasquale
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ra le molte iniziative proposte nelle settimane scorse a Levico Terme, una – rivolta a giovani artisti quasi tutti esordienti nella loro prima esposizione – è degna di nota. Si tratta della mostra di pittura e scultura aperta ai Giardini Salus inaugurata il 3 agosto che rimarrà aperta sino al 3 settembre, dal titolo “Mettiamo l’arte all’aria”, ideata e organizzate da Marcello Pasquale, noto artigiano/artista ceramista al tornio, uno degli unici che in Trentino lavora con questa tecnica. All’apertura sono brevemente intervenuti con un discorso i due assessori comunali, Tommaso Acler, assessore alla Cultura e Lamberto Postal, assessore com. all’Artigianato. È stata poi la volta di Renzo Francescotti, scrittore e critico d’arte che ha sinteticamente presentato le opere esposte dai sette giovani artisti, alcuni autodidatti, altri diplomati all’Istituto d’Arte, altri frequentanti l’Accademia e anche in essa diplomati. Tra i primi Valentina Avancini, levicense, con le sue terrecotte simboliste e Andrea Bordanzi, mantovano, con le sue terrecotte ironiche e grottesche. Tra i diplomati la veronese Gabriella Caobelli – che ha lavorato a Levico un anno e mezzo al restauro della Torre Belvedere – con i suoi fantasiosi acquerelli. Tra gli studenti o i diplomati all’Accademia i levicensi Dalila Dalpiaz con i sui oli di laghi e montagne quasi astratti; Giulia Gasparini con le sue fantasiose lampade di terracotta; Aran Ndimurwanko (figlio di un medico del Burundi e di una levicense) con i suoi lavori scultorei di sapore primitivo, africano. Infine, Adriano Siesser diplomato all’Accademia di Belle Arti di Venezia, con i suoi lavori calcografici di notevole impegno e maestria.
appuntamento con EXPORIVA GRAND PRIX torna per il quarto anno consecutivo, sabato 5 e domenica 6 ottobre nelle aree interne ed esterne del quartiere fieristico di Riva del Garda. Nei 15mila mq. espositivi saranno esposte le ultime novità di settore e il miglior vintage a 2 e 4 ruote. In fiera, oltre ai principali concessionari di auto e moto del Trentino, saranno presenti negozi di accessoristica e rivenditori di ricambi. Inoltre, grazie a MOBILITY Salone della mobilità sostenibile – che si tiene in contemporanea –, saranno esposti e potranno anche essere testati, veicoli elettrici e soluzioni di mobilità a basso impatto ambientale. Nella grande arena esterna sarà possibile assistere a spettacoli acrobatici di auto, moto e quad e, salire a bordo di auto elaborate per provare il brivido del taxi-drifting. Per le due ruote, la novità 2013 è il custom show con una ricca proposta di coloratissime vespe e lambrette cromate e modificate. Un intero padiglione sarà dedicato agli appassionati di tuning che potranno esporre le loro auto personalizzate. I visitatori avranno anche la possibilità di iscriversi gratuitamente a test drive su strada con auto nuove messe a disposizione dai concessionari presenti e a mini-corsi di guida sicura. Novità di questa edizione è l’attesissimo ritorno di “Expo Riva Classic”, con le migliori proposte di auto – moto – cicli – ricambi d’epoca – modellismo ed editoria. Saranno anche esposti veicoli d’epoca perfettamente conservati, veri e propri cimeli che hanno fatto la storia del settore motoristico. Oltre ad ammirare splendide vetture e bellissime motociclette, i moltissimi appassionati del recupero e del restauro avranno l’occasione di trovare e scambiare pezzi di ricambio all’interno della mostra scambio. Orari di apertura: 9/18.30. Informazioni: Tel 0464 570133 – info@exporivagrandprix.it. Biglietto ridotto scaricabile dal sito: www.exporivagrandprix.it
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SERRADA E LA SETTIMANA FUTURISTA UNA bellissima VETRINA PER L’ARTIGIANATO TRENTINO
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a Settimana Futurista di Serrada si è chiusa con un grande successo di critica e di pubblico, affascinato dalle atmosfere in cui arte e artigianato, arte culinaria, mostre, musica e danza hanno dato il meglio di sé nel segno di Fortunato Depero e del movimento futurista. Un esito che soddisfa lo Sporting Club Serrada, promotore dell’evento, come spiega Stefania Schir: “Il nostro intento è stato quello di organizzare una manifestazione non solo per intrattenere ma anche per mostrare “in diretta” il vivere e l’operare degli artigiani. Un progetto ambizioso, che è stato possibile grazie alla costante presenza di tanti maestri artigiani, sia per mostrare ai tanti visitatori la lavorazione dei metalli, in special modo rame e ferro, sia nelle mostre allestite nel centro civico e nella taverna futurista. Questa sinergia ci ha permesso di promuovere il lavoro degli artigiani: essi hanno potuto farsi conoscere, come ad esempio la realtà artigianale del rame di Navarini: sono stati molti i turisti che hanno conosciuto e apprezzato la loro attività a Serrada, dandoci l’occasione di coniugare la promozione turistica a quella di un settore economico importante per tutta la nostra provincia e legato alla tradizione quale è l’artigianato. Infine, è doveroso un ringraziamento a tutti gli enti, tra i quali l’assessorato provinciale all’industria, artigianato, commercio e cooperazione, il comune di Folgaria e l’Apt di Folgaria-Lavarone-Luserna, le associazioni e le persone che ci hanno aiutato nel realizzare questo nostro progetto culturale”. 108
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In vista della Finale del Circuito Dolomiti Golf Cup 2013 Sabato 21 settembre l’attesa Finale nazionale che incoronerà i due più forti giocatori
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el mese di settembre, prima della Finale del Dolomiti Golf Cup si terrà ancora una tappa di qualifica, la 14ª, domenica 8 settembre al Dolomiti Golf Club in Alta Valle di Non con TOSHIBA e ALDEBRA. Si passerà poi direttamente a Sommacampagna al Golf Club Verona per la Finalissima sabato 21 settembre. Data sospirata e ambita da tutti quei golfisti che si sono qualificati (120 giocatori) nelle quattordici tappe che hanno coinvolto i campi da golf del Trentino, dell’Alto Adige e altri sei in Veneto, Lombardia e Liguria per disputare al Golf Club Verona la Finalissima del Circuito. Il “Dolomiti Golf Cup” compirà così i suoi 22 anni di attività. È il primo Circuito di golf nato nella Regione Trentino Alto Adige e ancora l’unico che si snoda sui maggiori campi del Trentino, del Sudtirolo e non solo. Da ricordare che il Circuito anche quest’anno ha avuto due importanti patrocini, quello della Fondazione Dolomiti-UNESCO, unico nel suo genere, e quello del CONI. I golfisti da battere, quelli che hanno vinto l’anno scorso, sono Enrico Scudella e Massimo Scollo entrambi del Golf Club Asolo, rispettivamente 1° Netto di 1ª Categoria e 1° Lordo. Con la Finale, tenuto conto delle precedenti edizioni, si saranno disputate 308 tappe, che avranno coinvolto più di 29.450 golfisti, di cui oltre 1.400 solo nel 2013. Quest’anno i principali sponsor che hanno consentito lo svolgimento del Circuito sono stati la TOSHIBA Leading Innovation con ALDEBRA, il CORRIERE del TRENTINO e il CORRIERE dell’ALTO ADIGE, il negozio esclusivo di golf TSHOT di Trento, il Porsche Green Club, il Chia Laguna Resort, Le Albere e MIRO’ il dental medical center di Bolzano e Trento.
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TARGA D’ARGENTO a EVGENY PETRUSENKO Ritorna MondoMerlot rassegna di Aldeno
Premio Internazionale di Solidarietà Alpina
Dal 25 al 27 ottobre si terrà la 14a edizione dell’evento enologico. Il concorso, la mostra e tante degustazioni enogastronomiche
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itorna anche quest’anno la rassegna dedicata ad un’eccellenza enologica trentina, da anni punto di riferimento nazionale per quanti si occupano del prestigioso vitigno. MondoMerlot offre un ricco calendario di appuntamenti di grande richiamo ed interesse che vedranno la partecipazione di importanti operatori del settore, tecnici e giornalisti. La manifestazione sarà preceduta dal Concorso Nazionale “Merlot d’Italia”, giunto quest’anno alla 11^ edizione, che si svolgerà ad Aldeno nelle settimane precedenti. La Mostra dei “Merlot d’Italia” vedrà la presenza di etichette provenienti da tutto il territorio italiano, fra le quali le migliori aziende produttrici. Sarà aperta al pubblico nei giorni di venerdì 25 e sabato 26 pomeriggio e domenica 27 tutto il giorno. La Mostra, cuore della manifestazione, si svolgerà nella sala tasting (al Teatro comunale di Aldeno) dove saranno presenti i vini di prestigiose e rinomate aziende italiane. Prevista anche quest’anno la partecipazione di una sezione specifica dedicata ai bordolesi storici del Trentino e nazionali. Confermata la grande qualità delle numerose degustazioni enogastronomiche previste. Fra queste: quella dedicata ai vincitori del Concorso Nazionale 2013, ospitata a Palazzo Geremia a Trento e prevista per venerdì 25 pomeriggio con il coordinamento di Adua Villa; la degustazione sullo storico bordolese trentino Fojaneghe, che sarà ospitata a Palazzo Piomarta di Rovereto, di fronte al Mart; la degustazione su prestigiosi Merlot internazionali a cura di AIS del Trentino; la verticale su I’Rennero dell’azienda Gualdo del Re, vincitore del Concorso 2012, condotta da Barbara Tamburini; quelle proposte da Trentino Sviluppo, Camera di Commercio di Trento nella sala degustazioni della Cantina Aldeno sabato 26 e domenica 27 pomeriggio. Anche quest’anno particolare attenzione sarà riservata alla ristorazione (verrà allestita appositamente una grande sala presso la Cantina di Aldeno) con la preparazione di menù e ricette per proposte gastronomiche di grande suggestione e qualità (pranzo di domenica 27 ottobre). Sabato sera si svolgerà il tradizionale Baccanale di MondoMerlot con degustazione di 5/6 proposte di Pasta Felicetti e spettacolo con uno dei grandi personaggi televisi di Zelig (Cantina Aldeno). Info: Tel. 0461 842523 - info@mondomerlot.it
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ur in presenza di una serie di proposte meritevoli della più alta considerazione, il Comitato del Premio Internazionale di Solidarietà Alpina presieduto dal cavalier Angiolino Binelli ha deciso all’unanimità di assegnare la Targa d’Argento 2013, pervenuta alla sua 42^ edizione, a Evgeny Petrusenko capo della squadra di soccorso della Protezione Civile della Regione Altai/Russia, quale testimone esemplare di una solidarietà che in montagna non conosce confini e rende tutti fratelli nel momento del bisogno. L’onorificenza sarà consegnata durante una solenne cerimonia nella sala consiliare del municipio di Pinzolo sabato 21 settembre a mezzogiorno, saranno presenti autorità civili, militari e religiose italiane e straniere. Coraggio, professionalità e dedizione al lavoro sono le caratteristiche del premiato nello svolgimento della sua attività che si esplica in diversi settori della protezione civile con particolare riferimento al soccorso in montagna su un territorio molto esteso. Petrusenko ha partecipato ad oltre di 1.500 operazioni di soccorso di servizi di emergenza e di soccorso alpino. Guida le squadre che operano in condizioni estreme con estrema efficienza ed in totale silenzio. Un aspetto importante del suo lavoro è la formazione rivolta alle nuove generazioni di soccorritori.
“incontri calcistici” in valsugana
L’amico lettore Luciano Eccher ci ha inviato la testimonianza fotografica del suo incontro, a Levico Terme, con il mitico Ronny Koeman, già difensore del Barcellona, oggi allenatore del Feyenoord, in ritiro proprio nella località termale.
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il libro del mese poetare “VERTIGINOSA MENTE” PRESENTATO A LEVICO terme il libro di renzo francescotti
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ella Sala Consigliare di Levico Terme, per l’organizzazione del Comune e della Biblioteca Comunale, davanti a un numeroso pubblico, è stato presentato l’ultimo libro di poesia di Renzo Francescotti “Vertiginosa mente” (Ed. Curcu & Genovese). La serata è stata introdotta dalla bibliotecaria Elena Libardi e dall’assessore Arturo Benedetti (foto), i quali hanno ricordato come Francescotti sia da molti anni di casa a Levico Terme, sia a presentare i suoi libri, sia come protagonista di manifestazioni culturali e artistiche. L’autore ha parlato del suo nuovo libro, il 23° libro di poesia da lui pubblicato, il decimo di versi in italiano. La raccolta presenta la copertina progettata dal pittore Lorenzo Menguzzato “Lome” e una prefazione (che è in effetti un breve saggio) del poeta e critico genovese di notorietà nazionale,Elio Andriuoli. Francescotti ha spiegato come, stilisticamente, le 43 liriche della silloge abbiano la caratteristica di vedere nel titolo un aggettivo seguito da “mente”, mentre nel corso della poesia le due parole si riuniscono in un solo avverbio. Questo non è solo un gioco intellettuale ma dà una fortissima unità a tutto il libro. È poi seguita un’applaudita recita del Gruppo Neruda, con canti tratti dai suoi spettacoli, con Lorenzo Bolzon alla fisarmonica, Massimo Stangherlin (canto e chitarra) e una Elisa Gasperini (tesina di origine, trentina di lunga residenza e levicense di adozione) che si è superata nella duplice veste di vocalista e di voce recitante le poesie, assieme allo stesso autore che del “Neruda” è fondatore e animatore. 110
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Oltre al contributo alpinistico di Matteo Bortot, divenuto compagno di viaggio ormai abituale dell’Autore, in “Via alta feltrina” Giuliano Dal Mas recluta l’ispirata Natalina Da Rold per l’evocazione letteraria di storia e leggende
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ia Alta Feltrina. Avrebbe potuto anche chiamarsi Alta Via Feltrina o dei Feltrini. In un momento in cui le Alte Vie sono forse inflazionate e forse non sono più di moda, non avrebbe però avuto senso. La sostanza comunque non cambia. Cambia la proposta nei suoi contenuti più intimi. Si tratta di un percorso di alta quota che parzialmente sfrutta un tratto dell’Alta Via n. 2 delle Leggende, che ci è stata consegnata dall’amico dottor Mario Brovelli, in senso peraltro contrario. Ma con essa il nostro itinerario non vuole e non può identificarsi. Il nostro è un percorso ideale che non sarà soggetto ad alcuna ulteriore tabellazione. Sono già troppi i segni nelle nostre montagne, troppa confusione. Un percorso si accavalla all’altro. Aggiungerne di nuovi? Non ci pare proprio il caso. La nostra proposta si trasforma in un viaggio nell’insolito delle Alpi Feltrine. In un’avventura lungo i suoi tre sottogruppi che le compongono: Vette Feltrine, Cimónega, Pizòc. In particolare la nostra Via Alta si immerge gradualmente nel selvaggio di questi monti una volta lasciati alle spalle i bivacchi Feltre e W. Bodo, una volta lasciata alle spalle la frequentata Busa di Cimónega. L’avventura lungo gli esposti ma non difficili viaz che dalla
trentinolibreria Luigi Sardi I giorni della Portela e di San Martino Temi La città di Trento settant’anni fa venne sconvolta dal primo bombardamento pesante che gli Alleati avevano scatenato lungo quel “corridoio del Brennero” che era diventato il cordone ombelicale per le truppe tedesche in Italia. A mezzogiorno del 2 settembre 1943, le “fortezze volanti” americane scatenarono così l’ inferno sulla città, lasciando dietro di sé una scia di quasi duecento morti e danni di proporzioni tali da trasformare, per sempre, la fisionomia urbana e la cultura di tutto il Trentino. In questo documento editoriale, il giornalista Luigi Sardi racconta nel dettaglio la cronaca di quei drammatici giorni di settembre, ma anche delle successive settimane e degli altri disastrosi bombardamenti che sconvolsero il capoluogo trentino.
Paolo Bonetti Val Gardena e Alpe di Siusi 65 itinerari. Passeggiate, escursioni facili, percorsi per esperti e per famiglie Panorama Dalle Dolomiti più celebrate della Val Gardena e dell’Alpe di Siusi (Sella, Sassolungo, Pùez, Sciliar), alle fisionomie della Bassa Gardena con il fascino di un Alto Adige più tradizionale, agricolo e antico, questa guida percorre tutte le possibili offerte escursionistiche: vie ferrate e facili ascensioni, percorsi per esperti e traversate classiche, accessi ai rifugi. 65 itinerari che assieme alle varianti e ai suggerimenti per possibili combinazioni, formano una settantina di proposte delle quali un buon terzo è adatto a famiglie con bambini e persone non particolarmente giovani e/o non particolarmente allenate. Buon viaggio.
Busa medesima portano alla Forcella de l’Omo, ci ricorda le cenge dei vicini Monti del Sole. L’ambiente peraltro è assai diverso. L’attraversamento della catena del Brendòl ci conduce in un mondo pastorale di elegiaca pacata bellezza popolato dagli animali selvatici. Camosci, aquile in bella vista. I Piani Erèra-Brendòl rappresentano un momento di sosta e di necessaria meditazione. Ma la grande novità è costituita dai Piani Eterni, dalla loro diversità, da quella improvvisa ricchezza che ci viene donata dalla natura, da un Parco Nazionale che abbiamo voluto per primi noi Bellunesi, che ha tante ragioni di esistere e che trova proprio in questi luoghi una delle sue giustificazioni più profonde. Un mondo carsico di alta quota, un mondo sotterraneo che si spinge a profondità insospettate, una Gusèla tra le più belle delle Dolomiti, forse, esageratamente timida e riservata. Qui in questi luoghi, il nostro viaggiatore, qualora opti per la soluzione che prevede il passaggio per AgnellezzePrabello-Cìmia, dovrà improvvisarsi anche esploratore. Pochi davvero i segni sul terreno, limitati a qualche ometto, a qualche ramo reciso, alla traccia di un leggero calpestio. La possibilità peraltro di un contatto con un mondo straordinario. In tanti ci hanno voluto accompagnare in questo viaggio, in tanti hanno accolto il nostro invito a collaborare con foto e con la scrittura. Matteo Bortot, non nuovo ad esperienze comuni con chi scrive, si è riservato l’angolo dell’alpinistaescursionista. Natalina Da Rold emersa dalle pagine di internet e di FaceBook come Blue Moon, accomuna a doti
Dario Pedrotti Diari di uno scairanner Edizioni 31 Uno skyrunner è un atleta capace di coprire un percorso di venti chilometri con 1700 metri di dislivello in meno di tre ore. Uno Scairanner, secondo l’autore di questi “Diari”, è uno che ci riesce, ma giusto per un pelo, e facendo un sacco di fatica. Come si arriva ad essere uno Scairanner, che cosa si prova nel diventarlo, quali mirabolanti avventure si vivono essendolo sono solo il filo conduttore di una raccolta di riflessioni che ruotano intorno alla passione per la corsa e alle soddisfazioni che essa regala, la principale delle quali sembra essere – contrariamente ad ogni smania agonistica – la gioia di essere “un puntino colorato fra il grigio della roccia e l’azzurro del cielo”. Atleta tra i più scarsi di quelli forti (o tra i più forti di quelli scarsi, quando è particolarmente di buon umore), Dario Pedrotti si definisce anche ingegnere pentito e appassionato consumatore critico.
di brava fotografa anche eccellenti capacità di scrittura. Ad essa sono state affidate pagine di descrizione estetica e di storia del passato. Cesare Lasen si conferma la persona generosa che è. Disponibile, professionale. Uno scienziato della natura, del mondo floreale, della vegetazione. Enrico D’Alberto ci accompagna simpaticamente nella discesa del mondo sotterraneo dei Piani Eterni. Un’immersione che raggiunge quasi il chilometro. La penna informata di Giuseppe Tormen ci fa incontrare gli animali che dinanzi a noi non fuggono questa volta. Elvio Dal Pan si cimenta con la “leggenda” della bionda Isabella vittima di un satiro, rinchiusa in una grotta sotto le Cime di Picòla e della Gusèla della Val del Burt. La singolare leggenda da lui raccolta sembra essergli stata raccontata dal vento che soffiava tra i mughi dei Piani Eterni in una fredda giornata di autunno. Lucio D’Alberto si batte dignitosamente alle prese con un soggetto difficile: la geologia. E infine Lucio Dorz, piede veloce, instancabile camminatore, cui è affidata la chiusura dell’itinerario iniziato ad Àune, all’estremità sud-occidentale delle Alpi Feltrine e che si conclude a Roncói all’estremità sud-orientale in Comune di San Gregorio nelle Alpi, ove, nel 2012 è nata un’interessante manifestazione: una festa dedicata all’escursionista della montagna.
Dal Mas Giuliano Via Alta Feltrina
Curcu & Genovese (Euro 18,00)
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trentinocorreval’anno trentinoscoop&news
1972 Millenovecentosettantadue
di Carlo Martinelli
RENATO DIONISI, L’ASTA E LE MOTO
CORREVA l’ANNO DI GRAZIA 1972 La “Domenica del Corriere”, all’epoca ancora settimanale, principe nelle case di moltissimi italiani, dedica la copertina alla guerra del Vietnam, al Salone dell’automobile di Torino, al nuovo libro di Indro Montanelli e alla coppia Florinda Bolkan & Enrico Maria Salerno. Ma nelle pagine interne trova spazio - e che spazio! - un atleta trentino a tutt’oggi tra i più grandi e tra quelli capaci di lasciare un segno indelebile nell’immaginario collettivo, e dunque non solo in quello degli appassionati di sport. Eccolo, Renato Dionisi, sfrecciare sulla sua Laverda 750 lungo le strade di Riva del Garda. “La grande passione di Dionisi sono le motociclette”, scrive il giornale a commento delle immagini in bianco e nero scattate da Gabriele Milani. Non solo: “Mi fa più paura l’asta che la moto”, è il titolo della lunga intervista firmata da Guido Carretto. Quel 1972 non è un anno qualsiasi per il campione di Nago Torbole - dove è nato nel 1947 - giacché è l’anno nel quale stabilisce l’allora incredibile primato italiano di salto in asta, con 5 metri e 45 centimetri. WIKIPEDIA DIXIT Se vi prendete il tempo di cercare Dionisi tra le pieghe internettiane dell’enciclopedia più popolare di tutte, oggi scoprite che “visti i tempi in cui ha gareggiato, con attrezzature meno avanzate (vedere le prime aste in fibra di vetro), le prime piste in tartan e le minor innovazioni nell’ambito di cure mediche (visti i suoi problemi ai tendini) e nell’ambito dell’allenamento, è considerato il migliore atleta italiano di specialità di tutti i tempi”. A TOKYO A soli 17 anni – dopo aver vinto il titolo italiano juniores con la misura di 4,30 metri – partecipa all’Olimpiade di Tokyo. Racconterà: “Grande appassionato di macchine fotografiche, non mi pareva vero di essere arrivato nel paese dei balocchi. Non sono riuscito a qualificarmi ma ho ammirato a lungo le vetrine finché ho comperato una cinepresa 8mm. per filmare le gare e per girare con gli amici alcune scene alla Stanlio e Ollio “. 112
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TRA LE VIGNE Le due pagine della “Domenica” lo ritraggono con mamma Anna e papà Camillo. E proprio tra i vigneti di Torbole, davanti agli occhi un po’ preoccupati del padre, Renato Dionisi iniziò a saltare, giovanissimo, superando i filari di slancio, aggrappato ad una pertica. AZZURRO 47 VOLTE Il saltatore trentino vanta 47 presenze in Nazionale, 10 titoli italiani, il bronzo agli Europei di Helsinki. Nel 1970 disputa 12 gare, ne vince 11 e solo il leggendario Nordwig lo batte. è al “Palio della Quercia” di Rovereto, in quel magico 1972, che stabilisce il suo record personale. Due mesi dopo è alle Olimpiadi di Monaco, dove a batterlo è però la tendinite. CARATTERE “Dire che lo sport crea il carattere di una persona è un luogo comune; sono le esperienze della vita a formare il carattere. Ma l’atletica mi ha dato la possibilità di vivere diversamente, di fare tesoro di ogni esperienza per esplorare ciò che mi circonda e confrontarmi con gli altri”. IL PRIMO CALCOLATORE ELETTRONICO In quel 1972 fa notizia l’arrivo del primo calcolatore elettronico nel Comune di Trento. è un giovedì, 13 gennaio. CORSI E RICORSI Il 4 febbraio del 1972 la Ignis di Gardolo, fabbrica di elettrodomestici, annuncia la chiusura della fabbrica. Si andrà poi avanti con l’IRE, a sua volta sostituita dalla Whirlpool. Quarantuno anni dopo anche la multinazionale americana alza bandiera bianca. è cronaca (triste) di questi mesi. CARNE E LUCANICHE. Nel settembre di quell’anno arriva nelle macellerie la carne congelata. A Trento scoppia persino un caso giudiziario: 25 macellai finiscono davanti al Pretore. L’accusa? Uso improprio di carne congelata, ricavandone lucaniche.
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c’è posta! Lettere e commenti: info@trentinomese.it
“com’è triste mezzolombardo”: Tante cose belle non ci sono più; ma anche tante cose brutte sono scomparse! Ho letto con una punta di rammarico l’intervento di Gianfranco Gramola apparso su questo giornale ed incentrato sulla situazione socio-culturale di Mezzolombardo. Non lo condivido. La sua citazione musicale (“Com’è triste Venezia”) di Aznavour mi ha fatto venire in mente un altro artista transalpino, Leo Ferrè, che scrisse, tra gli altri, un pezzo meraviglioso intitolato “Comme à Ostende”. All’inizio della canzone un signore vagamente anziano (che si sente “vecchio come l’inverno”) scruta con nostalgia e rassegnata malinconia la barista che lo sta servendo e compie, in tal modo, uno struggente balzo nel passato. È proprio qui la questione: nel suo articolo, Gramola sottolinea le cose belle che non ci sono più, le vecchie abitudini, gli antichi giochi che praticavano i bimbi e lo fa attingendo a piene mani dal proprio passato, dalla sua esperienza di vita. Omettendo, in sostanza, gli aspetti negativi che affliggevano anche quel tipo di società, quelle relazioni, quel tessuto sociale. Certo, se si confrontano le positività di ieri con le negatività di oggi, l’ago della bilancia pende dalla parte del passato; ma, per l’appunto, in un ipotetico confronto fra i due insiemi, vanno considerate tutte le voci, quelle con segno “meno” e quelle col segno “più”. Al giorno d’oggi, i giovani hanno la possibilità di formarsi in maniera adeguata alle loro esigenze, ottenere una laurea, viaggiare da un capo all’altro del mondo con facilità ed avere un rapporto molto più franco con i propri genitori. La tecnologia, la tanto vituperata tecnologia, non ha affatto cancellato le relazioni fra gli esseri umani, le ha semplicemente cambiate; i giovani d’oggi stanno imparando un nuovo linguaggio, dei codici comportamentali ed esistenziali nuovi; al Museo delle Scienze (MUSE) recentemente inaugurato a Trento, per esempio, si stanno sperimentando forme di interazione fra esseri umani e marchingegni tecnologici che favoriscono nei primi lo sviluppo della creatività, impedendone contemporaneamente un utilizzo passivo ed inconsapevole. Lo spaesamento che stiamo vivendo (lo so per certo, visto
che, più o meno, ho l’età di Gramola) è dovuto al fatto che molte volte non comprendiamo appieno il cambiamento delle abitudini e dei fenomeni (sociali e aggregativi) che fino a poco fa ci erano così familiari. I negozi o i bar, ad esempio, non sono più i luoghi principali di aggregazione. O lo sono a certe condizioni: se un tempo si metteva il naso fuori dalla porta per incontrare qualcuno ci si andava; ma non è più così; qualunque gestore di un pubblico esercizio dirà che attualmente (al fine di attrarre persone nel proprio locale) è necessario creare l’”evento” (il concerto, la mostra di quadri, la performance teatrale, ecc.) perché il primo contatto (il vedersi) è stato sostituito dal computer (attraverso facebook e altri social network). Gli esempi si potrebbero moltiplicare. Per concludere, chiedo a Gianfranco Gramola di farsene una ragione: sebbene anch’io abbia vissuto pienamente la lentezza, la beatitudine e la “rotondità” di quell’antica stagione, debbo tuttavia ammettere che la realtà di Mezzolombardo (il quale, guarda caso è anche il mio paese) non è, al giorno d’oggi, né migliore né peggiore di quella di un tempo: è semplicemente diversa. Paola Tait
Letture gratuite del quotidiano al bar: Basterebbe tassare l’usanza Ho letto con gusto la “perfidia” di Pino Loperfido su TrentinoMese di agosto. Hai completamente ragione, tuttavia se in un bar il cliente dà un’occhiata veloce al giornale, tante volte è solo perché il gestore interviene e impone tale velocità. Il barman che non fa rispettare la “lettura rapida” si tiene sul groppone il pischello che legge per tre ore. Basterebbe tassare l’usanza. Esempio: se trattieni il giornale oltre dieci minuti devi pagare una quota. Ho il sospetto che, a quel punto, il nonno si berrà il suo caffè a casa e andrà coi soldini a prendersi il giornale in edicola o in cooperativa. Ma non è solo questione di bar... Al lavoro, ad esempio, pure io incappo nei lettori incalliti e astuti che quando si accorgono del tuo interesse, piuttosto di cederti il foglio, lo leggono e rileggono, anche i programmi tv e la borsa (anche se non ci capiscono niente). E che dire, infine, di quei samaritani che di buon mattino entrano in ospedali o Supercoop, fingono di infilare monete nel bussolotto e ritirano la copia del quotidiano?! Alessandro
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trentinofumetto trentinoscoop&news
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Luigi Siviero e Christian G. Marra per TrentinoMese
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http://house-of-mystery.blogspot.it • www.behance.net/Passenger
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Il Mondo di Kako / Dizionario della crisi E COME “EVASIONE FISCALE”
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n Italia il fatturato delle attività sommerse è stimato in circa 420 miliardi di euro, il 21,2% del Prodotto interno lordo, il doppio rispetto alla media europea. L’evasione fiscale corrispondente, ossia le tasse non pagate, si aggira sui 270 miliardi di euro. Questa enorme economia “in nero”, inoltre, presenta una stortura tutta italiana: per due quinti fa capo alle mafie che, come è noto, reinvestono una quota importante dei loro profitti illegali in affari legali, con il risultato di colpire alla radice la concorrenza e i principi del libero mercato. Il quadro è fosco ma per fortuna ci sono anche i segnali di speranza per i cittadini onesti: le mafie non godono più delle protezioni politiche che vantavano una volta e anche per gli evasori fiscali si annunciano tempi duri in quanto non sono più visti come furbi bensì come ladri.
Flora Graiff
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artoonist e giornalista pubblicista, vive fra Merano e Trento. Dopo aver studiato restauro a Firenze e xilografia con Remo Wolf, crea Kako, impertinente bimbo protagonista di una strip seriale lanciata dalle riviste “Linus” e “Snoopy”e poi approdata nel web. Due iBooks di Kako da un anno stazionano nella top ten della
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classifica dei comics che si possono scaricare gratis su iTunes. Artista eclettica, ha al suo attivo anche radiodrammi scritti per la Rai e pastelli eseguiti per plaquettes di poesie inedite di Alda Merini, Ezra Pound, Salvatore Quasimodo e Marina Cvetaeva. Le sue ultime sfide professionali comprendono favole illustrate e biglietti d’auguri con protagonista Kako.