ANNO XXVI N. 318
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AGOSTO 2018 9 771724 550805
ISSN 1724-5508
18008 >
appuntamenti, incontri e attualità trentina
ZAFFERANO UN TESORO SPEZIATO IN VAL DI LEDRO I MATRIMONI DEL MESE
Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/TN. Contiene i.p. In caso di mancato recapito inviare al CDM di TRENTO per la restituzione al mittente previo pagamento resi.
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MICHL EBNER E “L’ADIGE” UN’OPPORTUNITÀ PER IL TERRITORIO “MARZIANI IN FOLGARIA” PAOLO BELLUTTA, SCIENZIATO DI ARCO
TRENTINO DEI BAMBINI TUTTI AL MARE! O IN MONTAGNA?
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DAL BRENTA ALLE ANDE L’IMPRESA DI TOMAS, SILVESTRO, FRANCO E MICHELE
«MILIONI DI FAN, MA RESTO UMILE...»
Elisa Maino MARIA BENIGNI: “IL LIBRO È UN AMICO PAZIENTE...”
QUEL PAPA IN TRENTINO QUANDO KAROL WOJTYLA VENIVA A SCIARE DA NOI
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RING di Fiorenzo Degasperi
scempi ed esempi ORSI E LUPI SULLE MONTAGNE TRENTINE: GLI ANIMALI DOVREBBERO SERVIRE PER PENSARE E PER CONOSCERE
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anti e tanti anni fa c’era la lince. Si aggirava nei boschi attorno alla Marzola, proveniente molto probabilmente dalle foreste slovene. Un percorso lunghissimo l’aveva portata qui dove, essendo in una provincia autonoma, pensava di poter sopravvivere con un po’ più di tranquillità. Qualche cacciatore che non aveva studiato abbastanza la confuse con un gatto e la uccise. Come se in Trentino si potessero uccidere anche i gatti… Nell’età in cui la cultura seria è un’utopia, si è pensato bene di introdurre gli orsi, tentando di rivitalizzare gli orsi bruni trentini, ormai ridotti a qualche unità, impauriti dal via vai degli escursionisti, terrorizzati dai bracconieri, relegati ormai nella parte orientale del Gruppo del Brenta, nel sottogruppo del Campa, il lembo di terra forse più selvaggio di queste impeccabili cime dolomitiche. Ma l’innesto non è riuscito. Ovviamente. Pensavano di trasformare le montagne trentine in un grande ed enorme parco disneyano alla stregua del parco americano di Yellowstone, dove scorrazzano liberamente e simpaticamente Yoghi e Bubu, infaticabili cacciatori di cestini da picnic. La mente criminale in realtà appartiene a Yoghi, il piccoletto Bubu fa da voce della coscienza, senza distogliere l’altro dalle appropriazioni indebite. Si pensava che sarebbero stati un richiamo fortissimo per il turista e, una volta che gli orsi avessero soddisfatto lo sguardo degli spettatori, se ne sarebbero andati per conto loro. Senza infastidire nessuno, senza allungare la zampa verso un’arnia, un agnello, un asinello. E, soprattutto, non avevano fatto i conti con il fatto che, come tutti esseri su questa terra, anche gli orsi si accoppiano e figliano, non conoscendo poi confini provinciali, regionali, nazionali, vagabondano liberamente a destra e a manca. Un giorno, alzandosi, i nostri politici si sono accorti che non viviamo nel magico e fantastico mondo di Braccobaldo Show. Adesso sono arrivati i lupi, i famosi lupi grigi, detti anche lupi comuni. Dicono che hanno seguito una pista le cui origini si perdono nelle impervie valli a scavalco delle Alpi occidentali, tra Francia e Italia. Si aggirano in branchi, sono carnivori, e figliano. L’inverno, quando il cibo scarseggia, come tutti gli animali che si rispettino, selvaggi o meno, si avvicinano agli abitati, lì dove prolificano i bidoni della spazzatura della nostra società opulenta. È un animale con un comportamento sociale
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RING complesso e strutturato, dotato di sensi straordinari e grande capacità di spostamento e di adattamento. È schivo e intelligente. Forse troppo intelligente per noi poveri umani. Se ai piccoli raccontassero ancora la favola dei Tre Porcellini o quella di Cappuccetto Rosso, forse qualche cosa sul lupo i nostri bambini, futuri adulti, la saprebbero. Invece il nostro rapporto con gli animali è terribilmente mediato dal mondo disneyano, fatto di immagini e di storie dove tutto finisce bene, dove i lupi utilizzano il nostro stesso linguaggio, hanno le nostre stesse caratteristiche, nel bene e nel male. Ora io non voglio assolutamente entrare nel merito delle dispute quotidiane orso sì, orso no, lupo sì, lupo no. Di certo però ogni dibattito e discussione non li lascerei certamente in mano esclusivamente ai politici, questo assolutamente no, non hanno gli strumenti culturali per affrontare un tema così delicato. Abbiamo decine e decine di bravissimi professionisti negli uffici forestali e nei musei della provincia che avrebbero tutte le carte in regola per essere ascoltati e seguiti nei loro consigli. Quello che noto, giorno dopo giorno, è come ormai ci sia una profonda frattura tra noi e gli animali. Gli animali, per millenni, hanno trasmesso significati e messaggi, sono come le parole di un linguaggio, gli elementi di un codice. Quindi di simboli. E se il mondo è davvero una foresta di simboli, come diceva Baudelaire, si tratta sicuramente di una foresta di animali. Gli animali dovrebbero servire per pensare e per conoscere. Nel corso della storia dell’uomo e dell’animale, si sono creati un vocabolario e un’enciclopedia scambievoli tra i due mondi visti come un tutt’uno. Nel mondo greco e romano, infatti, le credenze sugli animali sono molto di più di una collezione di notizie esatte, assurde o curiose: sono un modo di pensare il mondo. Anche le notizie più bizzarre potevano svolgere una loro specifica funzione culturale e come tali essere dotate di un significato. Rientravano nel mondo della magia – il muso disseccato e appeso sulla porta di casa teneva lontano gli spiriti maligni –, in quello della medicina – per secoli il dente del lupo veniva tenuto sotto il cuscino affinché i denti dei bambini potessero crescere forti e robusti evitando il mal di denti –, nella divinazione, nella morale e nell’etica attraverso le fiabe e i racconti. Ogni famiglia aveva un animale totemico e agli animali era assegnata una parte della rappresentazione del mondo e questa parte consisteva nell’interpretare per gli uomini ciò che gli dèi avevano in mente di fare. In poche parole il mondo degli animali ci ha aiutati a creare la nostra identità. Ma, dimentichi della memoria storica, consideriamo ormai gli animali “altri” da noi e, come di tutti gli “altri” – i furesti –, non conoscendoli più, ne abbiamo timore e paura. La nostra società odierna non sa più dove collocarli, in che casella metterli. Di sicuro c’è che se li uccidiamo verrà meno una parte della nostra identità, della nostra storia, del nostro rapporto con gli animali, e sarà evidente la nostra incapacità di accogliere l’“altro”, il diverso, qualsiasi esso sia, animale o umano.
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RING
trentinocommenti
RING di Silvia Tarter
di Fabio Peterlongo
verde ostinato QUANDO LA TROPPA COMPLICAZIONE FA MALE...
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i è mai capitato di diventare nervosi dopo tre tentativi di inserimento del Pin falliti per accedere al vostro conto in banca on line? Oppure perché avete dimenticato una password, oppure invece, non ricordate più in quale mail vi sia stato inviato il nome utente per accedere ad un sito internet a cui vi siete registrati un anno fa? Immagino di sì, e che nervosi fanno venire queste situazioni a volte! Una società strutturata e tecnologicamente avanzata inevitabilmente finisce col diventare sempre più complicata. Ma la complicazione non è sempre sinonimo di sviluppo né la forma migliore di espressione dell’intelletto umano. E quando è troppa fa traboccare il vaso della nostra tolleranza. In fondo, siamo pur sempre animali: anche se civilizzati, le nostre pulsioni rimangono. Pochi giorni fa mi è capitato un episodio spiacevole, che mi ha fatto riflettere su quanto effettivamente perdiamo, del nostro tempo, della nostra libertà, della nostra pazienza anche, per usufruire dei servizi che questa società strutturata e complessa dovrebbe teoricamente offrirci. Nel cuore della notte è impazzito improvvisamente il sistema d’allarme appena installato nella mia abitazione; tra l’altro non era nemmeno stato inserito. Una sirena spaccatimpani che ha svegliato tutto il condominio, e che neanche disattivando ripetutamente il codice, la corrente centrale è stato possibile fermare, se non armandosi di forbice e tagliando i fili, per porre fine ad un incubo durato quasi un’ora. Sfinita e arrabbiata, mi è venuto da chiedermi, ma a che cosa mi serve davvero in fondo un sistema d’allarme che sono stata costretta a mettermi in casa? Un sistema che suoni quando non ci sono e non potrei intervenire comunque, perché se è entrato qualcuno il danno è già fatto, e che non suona quando invece sono in casa (a meno che non impazzisca e suoni lo stesso, come nel mio caso). Di che cosa abbiamo paura? Da chi dobbiamo difenderci? Io non ho nulla di valore, nulla da rubare... L’allarme lo dovremmo mettere tutti i giorni invece, fuori di casa, per difenderci da tutti i ladri camuffati che quotidianamente si incontrano: compagnie telefoniche, professionisti che sparano cifre assurde per una commissione svolta, per non parlare poi di istituti come banche e assicurazioni. Non è forse da questi da cui proteggersi? Ho capito una cosa: non serve dotarsi continuamente di apparecchi complessi, di codici e sistemi vari per gestire ogni singolo aspetto della nostra quotidianità. Serve piuttosto usare l’intelligenza, imparare a pensare con la propria testa, criticamente, non affidarsi stancamente a troppi sostituti, cibernetici o meno che siano, del nostro libero pensiero. 8
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blues di provincia CARA MARMOLADA, DICCI LA VERITÀ: MA TU SEI VENETA O TRENTINA?!
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n un’epoca caratterizzata da protezionismi e sovranismi barricaderi, anche la ridefinizione dei confini regionali è causa di aspre polemiche e chiamate “alle armi”, fortunatamente in questi casi puramente metaforiche. A far saltare sulle sedie le amministrazioni venete, è stata la decisione dell’Agenzia del Territorio di Roma che ha stabilito come la Marmolada sia da considerare reintegrata nel territorio della Provincia Autonoma di Trento, dopo tre decenni di contenziosi. Apriti cielo, dal Veneto salgono strali addolorati per il clamoroso “scippo” trentino della Regina delle Dolomiti. «Giù le mani, la difenderemo con le nostre unghie», ha dichiarato senza indugio il governatore Luca Zaia, mentre si annunciano ricorsi. «È un successo per tutto il Trentino», ha esultato il sindaco di Canazei, Silvano Parmesani. A quanto pare, la decisione dell’Agenzia del Territorio sembra basarsi su complesse ragioni di natura tecnico-geologica: un confine deve essere fissato là dove coincide la linea di displuvio del monte e questo renderebbe la Marmolada “trentina” come le mele della Val di Non. La sentenza romana non tiene peraltro conto della storia della cima, che è diventata “veneta” solo da pochi decenni, avendo fatto parte per secoli della regione tirolese. Detto questo, aprendo un po’ gli occhi ed uscendo dall’ipnosi “identitaria” in cui siamo precipitati, tutta la polemica rappresenta un gigantesco caso di provincialismo, che non tiene conto di quanto ridicolmente piccole le nostre beghe di campanile siano di fronte alla storia di questi colossi della natura. La Marmolada è nei fatti un pezzo di roccia vecchio 250 milioni di anni. Se potesse parlare racconterebbe del suo trasloco dai mari caldi dei tropici, dei miliardi di conchiglie e coralli che le fanno da scheletro, del suo sollevamento imponente in seguito all'orogenesi alpina. Poi, milioni di anni di erosione, di venti e di ghiacci, di sole e tempeste. Nell'ultimo istante della sua vita, l'equivalente di un battito di ciglia, la Marmolada ha conosciuto, insieme a stambecchi e aquile, quell'animale particolare che è l'uomo, che ha voluto darle un nome e piantarle sopra una bandiera. Alla domanda, «ma sei veneta o trentina?», la Marmolada risponderebbe in una lingua fatta di rocce che rotolano e ghiacciai che scricchiolano: «Io sono qui dagli albori del mondo e resisterò milioni di anni, fin quando dei nomi “Veneto” o “Trentino” non esisterà nemmeno più il ricordo». Insomma, robe da far tremare le vene dei polsi anche ai più accaniti sovranisti.
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PALIO NAZIONALE DELLA BOTTE TRA LE “CITTÀ DEL VINO”
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Comunità della Vallagarina
trentinocommenti
RING di Stefano Margheri
caninamente I RUMORI POSSONO DARGLI FASTIDIO, O ADDIRITTURA PROVOCARE PAURA. PREVENIAMO E AIUTIAMOLO!
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entre osservavo i fuochi del Patrono cittadino, mi sono venuti alla mente gli ultimi studi rivolti alle paure del cane, con particolare riferimento alle cosiddette “fobie da rumore”. Valutando l’intera popolazione canina, sembrerebbe che almeno il 30% dei nostri amici manifesti un evidente disagio nel percepire stimoli acustici di differente tipologia, si tratti, appunto, dei fuochi d’artificio, dei tuoni del temporale, dei clacson delle macchine, delle marmitte dei motorini, della chiusura delle serrande e così via. Ma perché una tale predisposizione al non accettare i rumori della vita reale? Le riposte potrebbero essere almeno due, non necessariamente a reciproca esclusione. In primo luogo, la conoscenza delle fonti uditive, per essere accolta con totale indifferenza, dovrebbe avvenire nei primi mesi di vita, con particolare riferimento al periodo intercorrente tra la terza e la sedicesima settimana dalla nascita. Tale lasso temporale, denominato periodo “sensibile”, consente infatti al nostro amico di conoscere gli stimoli animati e inanimati del mondo esterno in modo naturale e spontaneo, essendo le sue condizioni cerebrali ideali per abituarsi a tutte le possibili novità. Se, quindi, giunto il cucciolo famiglia, lo avremo esposto in maniera corretta a tutte le variabili fonti acustiche, avremo un’elevata possibilità che, per gli anni che verranno, egli si comporterà verso di esse in modo indifferente e disinteressato. Potrà, tuttavia, accadere che, nonostante tutte le precauzioni assunte durante questo fondamentale periodo “critico”, il nostro cane incominci ad esprimere un certo disagio nei confronti di alcune categorie di rumori, a partire dall’avvento della giovinezza. Tutto a un tratto, egli potrà apparirci allertato, se non allarmato e incline ad una evidente preoccupazione. Con il passare del tempo, tale stato di reattività potrà manifestarsi con veri e propri tentativi di fuga, insieme a tremori, rigidità muscolare, iper salivazione, alterazione del ritmo del respiro ed altre manifestazioni neurovegetative. Spesso saremo noi a chiederci come tutto ciò possa essersi verificato, a maggior ragione se nella fase infantile tali risposte emozionali non fossero mai
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RING state esibite. Ebbene, a causa di variazioni chimico – cerebrali ed ormonali tipiche dell’età pubertaria, in alcuni soggetti potranno essersi “svegliati” alcuni geni, collegati alla paura, sino a quel momento rimasti “dormienti”. Che si tratti di insufficiente abituazione infantile, ovvero delle c.d. “fobie ontogenetiche”, le reazioni fobiche ai rumori si saranno manifestare in tutta la loro pienezza. Per aiutare chi ci sta a fianco ad accogliere queste novità uditive con la sufficiente serenità dovremo, innanzitutto, applicare alcune tecniche volte alla modificazione dello stato emozionale della paura. Armandoci di giochi e bocconi prelibati, cercheremo di sottoporre il nostro cane ai rumori “temuti” ad intensità crescente, associando essi stessi con il piacere ludico o consumatorio. Se ciò non fosse possibile per ragioni di carattere logistico, potrà divenire di aiuto la registrazione dei più diversi rumori in apposito c.d., per poi farlo attivare a volume ridotto in associazione, ad esempio, al rilascio della pappa quotidiana. Solamente quando il cane avrà espresso interesse verso i suoni percepiti, in quanto correlati alla masticazione e al divertimento, potremo alzare il volume sino a giungere al livello ordinario. Sarà, così, arrivato il momento di uscire di casa, esponendoci agli stessi suoni e rilasciando in “automatico” il piacere promesso. In alcuni casi, perché ciò possa funzionare, il nostro amico potrà essere aiutato da integratori naturali volti a rilassare l’intero individuo, rendendolo così incline a produrre risposte di paura meno cruenti. L’obiettivo finale sarà, udito il suono specifico, vedere il nostro cane rivolgersi a noi in maniera “curiosa” ed in attesa del “premio” che potrà ricevere. In breve tempo, quindi, percepita la fonte acustica, il cane fisserà il proprietario negli occhi e spetterà a quest’ultimo lodarlo e premiarlo a dovere. Il medesimo meccanismo potrà essere utilizzato con i cuccioli i quali, uditi alcuni suoni cittadini, riceveranno automaticamente dei gustosi bocconi da parte nostra. Così facendo, avremo effettuato una palese correlazione tra il cibo e il rumore, rendendo il rumore stesso stimolo “annunciatore” del boccone che verrà. Se saremo stati costanti, le risposte ai rumori da parte del cane diventeranno sempre più equilibrate e ciò persino se dentro di lui fosse stata prevista una “predisposizione” ai disagi acustici. Avremo, per così dire, applicato il detto del “meglio prevenire che curare”, riducendo ogni probabilità di risposte fatte di paura e di panico. Ciò che, invece, non dovremo fare sarà evitare di esporre il nostro cane al mondo, giacché se questa fosse stata la scelta gli effetti successivi saranno di “iper sensibilizzazione” agli stimoli, con inevitabile difficoltà a raggiungere in breve tempo un sufficiente stato di equilibrio. lamiaellie@gmail.com
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RING di Tiziana Tomasini
di Pino Loperfido
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perfidie
L’APPETITO VIEN MANGIANDO… ANZI PASSA, DAVANTI A CERTE RECLAME CHE DANNO ALLA TV!
QUELLI CHE.. “IO LE FERIE ME LE FACCIO A CASA. COSÌ MI RIPOSO...”
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ià d’estate la voglia di darsi da fare in cucina scarseggia, per non dire che cala vistosamente; mettiamoci pure anche il fatto che, con il caldo, si impadronisce di noi quel tipico modus vivendi tipicamente mediterraneo, quella sorta di pigra indolenza stagionale che ci fa ciondolare in giro per casa con un piatto in mano alla ricerca del divano più fresco sul quale consumare il pasto. E quando l’hai trovato, che fai? Ma è chiaro: telecomando in mano per le ultimissime dalla regione e dal mondo e magari un bel film. E allora sei lì che stai per addentare la fresca composizione estiva, quando passa la pubblicità. Quella della micosi delle unghie dei piedi non manca mai, anzi è sempre tra le prime. Naturalmente arricchita di particolari e dettagli – rigorosamente in primo piano – del prima e del dopo. Sarà che dopo qualche pennellata di prodotto passa tutto, ma forse (a quest’ora) se ne poteva fare a meno. Immancabile poi quella dei parassiti degli animali domestici, cioè quella dei prodotti per far sparire larve e similari dal pelo dei nostri amici animali e dai divani. Ti fanno tutto l’elenco delle patologie, con discreti ingrandimenti sugli esserini zampettanti… ah, che prurito! Adesso ti sembra di averli addosso tutti e tutti insieme! Quasi quasi domani mi compro un collarino e me lo lascio lì come soprammobile, non si sa mai. Per prevenzione, anche se non ho animali in casa. Segue poi quella del panno di carta che sembra tessuto, per tirar su la polvere. Il protagonista dello spot abbraccia con affetto i suoi cani, ma dichiara di essere in difficoltà per la quantità di peli che trova in giro nell’ambiente domestico; allora passa il panno e ti fa ben vedere, nei particolari, quello che ha tirato su dal pavimento. Sono impressionabile, lo so, ed evidentemente su di me la pubblicità fa il suo effetto, perché mi pare proprio di sentirla appiccicata tutta quella polvere! Altro colpo allo stomaco, lo shampoo antiforfora. Ed ecco l’uomo mediamente belloccio che, pronto per la seratona, si sistema i capelli allo specchio del bagno. E cosa nota? Sulla camicia rigorosamente nera (se no, chi la vedeva la forfora?!) scorge l’odiosa pioggerella bianca. Ma niente paura: con una passata di quello shampoo il problema è risolto. Certo arriverà in ritardo all’appuntamento, se deve rifarsi la doccia! È un bel problema. Nel contesto femminile, immancabile la ceretta dell’ultimo minuto (peli anche qui, insomma) e l’assorbente interno. Di quest’ultimo ti fanno vedere in dettaglio come si applica. Si fa così e così, tac! E ci fermiamo qui… Buon appetito a tutti! 12
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rriva l'agognato agosto, tempo di riposo, era dello stravaccamento e dell'abbandono più totale alla pigrizia nel caldo delle assolate giornate di questo mese, curiosamente inventato in onore di Ottaviano Augusto. Si sa, prenotare le ferie al mare o in montagna comporta stress: è stressante la navigazione su Internet per trovare le offerte migliori e le location ideali per grandi e piccini; stressante la preparazione dei bagagli, la serie di raccomandazioni da fare a genitori e suoceri per le piante, la posta, il gatto, ecc.; stressante il viaggio che per quanto vicina la destinazione sia non finisce mai; stressante – infine – il soggiorno stesso in bungalow-tenda-camera dove le abitudini di vita subiscono uno sconcertante stop e giusto quando ci si comincia ad abituare al novello andazzo è già ora di tornare a casa... Così ci sono quelli che si rassegnano ad esodi e soste forzate, ad animazioni carnascialesche, ad acquagym imbarazzanti. E c'è poi tutta un'umanità che invece, molto furbescamente, durante le ferie, decide di restarsene a casa. A riposare. Così almeno dicono... No, perché già il primo giorno, facendo la spesa, si intuisce che probabilmente lo stare in casa tanto a lungo nasconde insidie e pericoli di ogni sorta per il programmato “riposo”. E non stiamo parlando dei litigi coniugali che proprio in queste situazioni di prolungata convivenza raggiungono la loro massima intensità e frequenza... Intanto, si diceva, la spesa. Il fatto di essere in ferie non esime certo dal nutrirsi e dal tenersi dovutamente idratati, il che si traduce in pericolosi tour nelle temperature artiche dei supermercati estivi. Quando poi ci si siede un momento, dopo aver lavato i piatti e buttato l'umido, vengono in mente tutta una serie di lavori e lavoretti rimandati per mesi: la stanza da imbiancare, il tavolo da puntellare, il divano da cambiare, il volt da rimettere in ordine. E c'è di mezzo anche la cura del corpo e della salute, perché, cosa vuoi, il tempo è propizio per sistemare finalmente quella maledetta carie, per il controllo dal pediatra del piccolino, l'appuntamento al Caaf per il 730, l'Isee, l'Icef e via discorrendo. Insomma, è agosto, siamo in ferie, e – guarda te! – l'unico mare che possiamo permetterci è questo “mare“ di fastidiose faccende da sbrigare. Un vero stress. Tanto che un'idea balena improvvisa, mentre col portatile sottobraccio ci chiudiamo a chiave in camera da letto, alla ricerca di un salvifico last minute che ci porti via da tutto quello stancante, sconfortante e iperattivo “riposo“ casalingo.
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trentinocommenti trentinoildialettoinforma di RENZO FRANCESCOTTI
il dialetto in-forma “NO I ME FREGA COLA FRAGA!”
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i uva fragola ne esistono diverse varietà, nere e bianche: tra quelle nere c’è la Fragola e la Fraga, (un po’ più precoce della precedente). Tra quelle bianche c’è la Fragola bianca; la Fragola precoce, che matura a fine agosto; la Isabella, con acini grossi e sapore dolce…: “A mi, professor, l’ùa fraga propi no la me pias…” “E perché?”. ”Le sgusse le me se ferma en boca: no le me va zo…” “Prova a berci assieme dell’acqua”. “Sì, brào: magno ua e bevo aqua… E ‘po la gà en saòr che nome ciapa…“ “In effetti è un’uva dal gusto che non piace a tutti: ha un sapore che chiamano volpino, comune a vini come il Clinto e il Clintón: prendere o lasciare…”. “Eco, brào: mi lasso. Ho conossù en cagnot che la fraga el se la magnava. L’era en volpin. Mi ghe ciamo cagnoti-pantegana a quei lì, cagnot che pu i è pìcoi pu i te spaca le rece. E se te fai per darghe na carezza i te morde…”. “In effetti neanch’io ho molta simpatia per i mini-cani, frutto di innumerevoli selezioni che li hanno progressivamente allontanati dall’archetipo del lupo da cui tutti i cani derivano“. “No soporto i cagni pìcoi, i cagni da borseta… Me pias quei grandi come i San Bernardo, i pastori, i Teranova... I cagnòti pìcoi i magna uà fraga, i è gnampi: avé mai vist en San Bernardo che el se lassa ficar en de na borseta?”. “Va bene, ma ora torniamo all’uva fragola...“ Non tutti sanno che viene all’America del nord, dagli USA, derivata dalla Vitis labrusca, specie di origine americana. È noto invece che tutte le viti europee derivano dalla Vitis vinifera. L’uva Fragola, detta così dal suo profumo di fragola, fu importata in Italia nella seconda metà dell’800 quando tutte le viti europee si ammalarono di malattie come la fillossera, l’oidio. C’era il pericolo che tutti i vigneti d’Europa scomparissero. Invece la vite americana non si ammalava. Alla fine trovarono la soluzione: innestare le barbatelle delle viti su ceppi di vite americana, e le viti non si ammalavano più. Tuttora fanno così. E, già che si dovevano rinnovare in Trentino tutti i vigneti morti, piantarono le varietà migliori importate dalla Francia: il Cabernet, il Pinot, lo Chardonnay, il Merlot… “E mi che credevo che el Merlot i l’avessa ciamà cossita perché quel’ ùa la ghe piaseva a ‘n merlo pìcol che ‘l se la magnava tuta…” “Bravo,merlo! E il Pinot si chiama così perché ha preso il nome da Pinotto, quello che girava sempre assieme al Gianni…”. “El me diga, professor: èlo vera che el vin de fraga no se pol né venderlo né comprarlo?”. 14
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“È vero, è proibito. Puoi solo piantare l’uva Fragola, farci il vino e bertelo a casa tua, con i famigliari o gli amici…” “E perché no se pòl: falo mal al stomech?”. ”No, è per delle ragioni, fondamentalmente economiche. Siccome le vigne di uva Fragola sono straordinariamente resistenti e crescono senza bisogno di trattamenti anche sui terreni più ingrati, non si voleva che la sua coltivazione si diffondesse a scapito della qualità delle viti pregiate”. “Ben i ha fat: mi proibirìa anca l’ua! Quando i vendéma nessun che me regala mai na zesta de altre ùe, con tute le varietà che gh’è: sol ùa fraga i me ragala, a mi che no la soporto! Nò nò: no i me frega co la fraga!” renzofrancescotti@libero.it
IL VINO PROIBITO
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efinito il vino proibito, sebbene sarebbe più appropriata la definizione di vino della discordia. Si tratta del fragolino, un vino ottenuto da uva fragola, conosciuta anche come uva americana, molto diffuso nel nord Italia, ma vinificato solo per consumo personale. La sua commercializzazione è proibita. Infatti, basti leggere la retro etichetta di una qualsiasi bottiglia venduta come fragolino, per rendersi conto, che quest’ultima del fragolino autentico ha solo il nome. Queste bottiglie sono semplici mosti totalmente insipidi, aromatizzati con sciroppi e altre sostanze aromatizzanti al gusto di fragola. Questa bevanda neanche rientra nella categoria dei vini. La normativa italiana, prima, e la normativa europea, adesso, proibiscono la commercializzazione di vino fragolino autentico, ma non la sua produzione. Nel nord Italia, soprattutto nel nord-est, non sono rare le persone che producono per consumo proprio vino da uva fragola. Da qui è sorta una specie di crociata per la liberalizzazione del vino fragolino, perché ritenuto migliore. La legge, tesa a escludere il vino da uva fragola dalla commercializzazione, fu concepita per la salvaguardia della salute dei consumatori o almeno così si voleva far credere. Effettivamente l’uva fragola fermentata possiede una potenziale presenza, potenziale e quindi non effettiva, di metanolo, sostanza tossica, maggiore di quella delle altre viti europee. Una vinificazione attenta, però, è in grado di abbassare questi livelli agli stessi livelli degli altri vini. Questo fattore ha diffuso l’idea che la legge proibizionista nei riguardi del fragolino sia stata concepita per difendere i vitigni autoctoni europei da quello che probabilmente sarebbe diventata una invasione di una uva americana dal bouquet molto accattivante...
Diretto da: Paolo Curcu [ paolo@trentinomese.it ] In redazione: Pino Loperfido, Cristina Pocher Hanno collaborato a questo numero: Katja Casagrande, Paolo Chiesa, Silvia Conotter, Lara Deflorian, Fabio De Santi, Fiorenzo Degasperi, Denise Fasanelli, Renzo Francescotti, Ettore Frangipane, Mauro Lando, Stefano Margheri, Carlo Martinelli, Francesca Mazzalai, Fabio Peterlongo, Stefania Scartezzini, Silvia Tarter, Nicola Tomasi, Tiziana Tomasini, Daniele Valersi, Giada Vicenzi Progetto grafico: Fabio Monauni Redazione: Trentino Mese Via Ghiaie 15 38122 Trento Tel. 0461.362155 0461.362127 Editrice: Curcu Genovese S.r.l. Via Ghiaie 15 38122 Trento Tel. 0461.362122 0461.362155 Concessionaria Pubblicità: S.E.T.A. Società Editrice Tipografica Atesina S.p.A. Via Ghiaie 15 38122 Trento Tel. 0461.934494 Stampa: Litotipografia Alcione Lavis (TN) Registrazione Tribunale di Trento n. 536 4 aprile 1987
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SOMMARIO AGOSTO 2018 Ring
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4 COMMENTI 11 IL DIALETTO INFORMA
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ELISA MAINO
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IL GRUPPO ATHESIA E “L'ADIGE”
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ZAFFERANO IN VAL DI LEDRO “MARZIANI” IN FOLGARIA I LOVE VAL DI NON QUEL PAPA IN TRENTINO MARIA BENIGNI E I LIBRI TUTTI AL MARE O IN MONTAGNA DAL BRENTA ALLE ANDE UNA RIFORMA INDIFFERIBILE ROBERTO CORRADINI MARIO COLOMBELLI MUSEI IN ALTO ADIGE
Panorama 56 57 62 65 66 68 70 73 74 76 78 79 80
LA MOSTRA: “LEGAMI DOLOMITICI“ FA' LA COSA GIUSTA GARDA JAZZ FESTIVAL PICASSO DESNUDO LAGORAI D'INCANTO MUSICA RIVA FESTIVAL ERMAL META ITINERARI FOLK SUONI DELLE DOLOMITI SETTIMANA MOZARTIANA ORCHESTRA HAYDN AGOSTO DEGASPERIANO EZIO BOSSO
Giorno per giorno
82 MOSTRE 86 APPUNTAMENTI DEL MESE
Scoop&news 100 105 107 109
I MATRIMONI DEL MESE IL FORTE DI FORTEZZA AGO CAROLLO IN RAI MARZADRO NEWS
Rubriche
110 LIBRI E LIBRERIE 113 #TRENTINOMESE CONTEST info@trentinomese.it www.trentinomese.it
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trentinoincontri di Fabio Peterlongo
Elisa Maino
«MILIONI DI FAN, MA RESTO UMILE...» ORIGINARIA DI ROVERETO E CRESCIUTA AD ARCO, ELISA MAINO È LA “MUSER” CHE APPASSIONA MILIONI DI TEENAGER ITALIANI. SPOPOLA CON I SUOI VIDEO DI “LIP-SYNC” SUL SOCIAL-NETWORK MUSICAL.LY E OTTIENE UN FORMIDABILE SUCCESSO DI PUBBLICO CON IL SUO ROMANZO “#OPS”, IN CIMA ALLE CLASSIFICHE DI VENDITA ITALIANE. MA AL CONTEMPO NON DIMENTICA LA SCUOLA E SOGNA DI DIVENTARE MEDICO. SCOPRIAMO QUALCOSA DI PIÙ DI QUESTA QUINDICENNE DAL SORRISO TRASCINANTE
«U
na ragazza solare, estroversa, dolce, legata ai familiari». Con queste parole si presenta Elisa Maino, la “muser” più famosa d’Italia, e vuole mettere ben in chiaro di non essersi montata la testa. «Da tre anni è arrivato il successo, ma non sono cambiata: mi impegno a scuola, vado al Liceo Classico di Riva, sono a tutti gli effetti un’adolescente normale che ama ballare e andare con lo snowboard». Che questa quindicenne na16
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ta a Rovereto e cresciuta ad Arco, dal sorriso spiazzante e dagli occhi luminosi, reagisse in questo modo al successo formidabile che le è piovuto addosso, non era affatto scontato. Partendo dai social-network, il nome di Elisa è arrivato fino in cima alle classifiche di vendita dei libri: il suo romanzo, “#Ops”, edito da Rizzoli, è al momento settimo nella classifica dei libri più venduti di narrativa italiana. Elisa rappresenta autenticamente un “fenomeno” che
sui social-network coinvolge milioni di appassionati. È stata la prima italiana a raggiungere il milione di follower su Musical.ly, la “piattaforma” che appassiona i teenager di tutto il mondo e che si basa sul “lip-sync”: l’ “autore” condivide brevi filmati in cui “doppia” le sue canzoni del cuore, accompagnando il tutto con pochi e semplici gesti coreografici. Non sono necessarie abilità canore, ma simpatia, estroversione e voglia di divertirsi. Elisa ha così legato la sua fa-
ma sui social all’amore per la musica. Il suo approccio alle “sette note” è quello in qualche modo tipico della sua età: si concentra sui brani nuovi che mettano di buon umore e considera «vecchi», con grande sconcerto di chi sta scrivendo, brani del 2012 o giù di lì e non ascolta i Beatles o i Rolling Stones perché «non sono vicini al suo stile». Tuttavia Elisa si dimostra esigente nei confronti della musica, soprattutto in merito ai testi, o come dicono i giovani,
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“#Ops”, il cui titolo sta per “Ora puoi scordarmi”, è il romanzo di Elisa Maino, edito da Rizzoli. Ha scalato le classifiche della narrativa italiana ed è, al momento in cui scriviamo, al settimo posto tra i libri più venduti
le “lyrics”: «La musica è soprattutto un insieme di parole che toccano il cuore: presto sempre attenzione alle parole del cantante, le mie coreografie vogliono sottolineare il suo pensiero». Elisa sembra essere tuttavia consapevole che la musica è molto altro ancora: «Mi piacerebbe iniziare a suonare il pianoforte, magari quest’anno mi iscriverò ad un corso». Elisa però non si è fermata a Musical.ly: attraverso un profilo Instagram ed un seguitissimo canale Youtube, raggiunge quattro milioni
di persone, alle quali parla a ruota libera dei temi che possono stare a cuore ad una quindicenne spensierata. Se i consigli musicali sono ormai il suo «core business», Elisa non manca di regalare “dritte” per affrontare gli esami di terza media, ma anche su come gestire e superare gli insulti nella vita reale ed online. E in considerazione della forza dirompente che hanno i social, capaci di gettare moltissimi giovani nello sconforto, è benvenuta un’influenza come quella di Elisa Maino, che con la forza del suo sorriso continua ad esprimere se stessa, con la semplicità di un’età complessa. Elisa inoltre getta un ponte tra il nuovo mondo dei social ed il mondo antico e familiare del libro: il suo “#Ops” vede come protagonista una ragazza che durante una vacanza in montagna si trova completamente sconnessa dalla rete, costretta così ad alzare gli occhi dallo smartphone ed a gettare lo sguardo attorno a sé, tra primi amori sfolgoranti, amicizie trascinanti e la presenza di una vecchia e saggia nonna, capace di guidarla attraverso i battiti del cuore di quell’età. L’Elisa Maino “scrittrice” vive momenti che descrive come molto appaganti: «Alle presentazioni pubbliche del libro, arrivano non solo persone che mi seguono dai social: molti fanno ore di fila per passare 30 secondi con me, magari per farmi i complimenti per il libro». Una storia, quella di “#Ops”, che rispecchia l’età della giovane autrice e che attinge anche ad alcune sue vicende biografiche. Elisa ci ha raccontato l’importanza della nonna materna, recentemente scomparsa: «Quando mi hanno proposto la scrittura del libro
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dal 7 al 9
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settembre Servizio per il sostegno occupazionale e la valorizzazione ambientale P.A.T.
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onoscete il Museo dell’Ape sull’altopiano del Renon / Ritten? Avete visitato Schlöss Prösels, lo splendido Castel Presule in valle Isarco? Sapete che a Schlöss Churburg c’è la più grande armeria privata d’Europa? E ancora: come appassionati di natura sarete conquistati dal canyon del Bletterbach, una gola in cui si può leggere la storia geologica delle Dolomiti, un’escursione che fa assaporare il gusto di un’avventura indimenticabile. Volete grandi panorami? Eccovi celebri vie ferrate, laghetti alpini, passeggiate, musei e molto altro ancora. Sempre con testi puntuali, fotografie ampiamente descrittive, cartine. 27
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in libreria o sul sito www.curcugenovese.it
ho pensato a mia nonna, che in quel momento si era già ammalata. Ho ripreso un'idea che avevamo buttato giù insieme durante le nostre lunghe chiacchierate». Purtroppo la nonna se ne è andata troppo presto e non ha fatto in tempo a leggere il libro. «Questo fatto mi ha messa in crisi. Non avrei mai saputo quale sarebbe stata la sua reazione, ma mia madre mi ha confortato: la nonna ne sarebbe contenta. Lei è nel libro: la nonna della protagonista è una persona speciale, altruista, ed è ispirata alla mia». Nel mondo di Elisa Maino, la famiglia è molto importante: è fonte di ispirazione, ma anche di protezione e di senso di concretezza. Elisa mette bene in chiaro come sia la sua famiglia a contribuire a farle tenere i piedi per terra: «Da parte dei miei genitori la raccomandazione più frequente è quella di rimanere me stessa, naturale, e di proporre contenuti adeguati alla mia età. La famiglia è la cosa più bella e mi ha sempre supportato». Ma a quindici anni cresce esponenzialmente sulla bilancia dei sentimenti il peso degli amici e degli interessi “romantici”, per così dire, e la vita sentimentale di Elisa è oggetto di un acceso interesse online. I suoi fan le chiedono di continuo se è “fidanzata” e se si digita il suo nome su Google, la prima ricerca consigliata è «Elisa Maino fidanzato», ad indicare come il tema sia cliccatissimo. Questo però non sembra infastidirla: «Questo fatto mi fa sorridere: sulla rete rivelo solo alcune cose di me, ma molte altre le tengo assolutamente riservate. Capita però che molte delle persone che mi seguono vogliano sapere tutto di me, anche questi aspetti privati. Però, non è strano: l’età è quella giusta per le prime esperienze sentimentali e anche mio nonno
FOTO DI FEDERICO ALLOCCA
trentinoincontri
mi chiede di continuo “E allora questo fidanzatino?”». Certamente singolare deve essere il rapporto di Elisa con i suoi coetanei: viene riconosciuta all’istante ed è oggetto frequente di scatti fotografici, che alla lunga possono diventare pesanti. Ma anche qui, Elisa sfoggia un sorriso: «È bello essere un quindicenne famoso, perché posso portare positività tra gli adolescenti, cercando di aiutare quelli che hanno difficoltà. Succede però che i coetanei abbiano un po' di timore ad avvicinarmi o a parlare con me, vedono solo il personaggio. Poi quando iniziano a cono-
scermi, si rendono conto che sono esattamente uguale a loro. A volte mi sento un po’ isolata, perché certe persone mostrano del disagio nell’interagire con me». La interroghiamo sul futuro, le chiediamo se ha mai pensato ad esempio ad un’ipotetica “fine” del suo successo e se questa possibilità la spaventa. Elisa si mostra determinata: «I giovani agiscono di impulso, vediamo solo il bene in ogni cosa. Questo è molto bello, ti fa vivere la vita con leggerezza. Non penso troppo al futuro: finché mostrerò felicità al pubblico che mi segue, non crollerò. Sono
sempre stata naturale e finché sarà così ho la certezza che l’atteggiamento delle persone nei miei confronti non cambierà». Oltre alla musica e alla realizzazione di video, c’è un altro interesse che fa capolino nell’orizzonte di Elisa: «Nel futuro mi vedo come medico: amo il corpo umano, mi affascina e mi incuriosisce, mi piacerebbe approfondirne la conoscenza». Quando le facciamo notare come esistano tantissimi medici che mettono online video di consigli e pareri, sembra entusiasta: «Perfetto! Magari sarò un medico-youtuber!». ■
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ZAFFERANO Un tesoro speziato
di Silvia Tarter
in Val di Ledro di Fabio Peterlongo
NELLA TRANQUILLA VAL DI LEDRO SILVIA CIS HA RISCOPERTO UN’ANTICA E PREZIOSA COLTURA: LO ZAFFERANO. UN PIANTA CHE RICHIEDE UN’ESTREMA CURA, CHE VIENE RICAMBIATA CON LA SODDISFAZIONE DI UN PRODOTTO DI GRANDE QUALITÀ. E DA POCO QUESTO ZAFFERANO LEDRENSE È FINITO INFATTI ANCHE SUI TAVOLI DI UN RISTORANTE GOURMET DEL LAGO DI COMO...
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a qualche anno a questa parte, in valle di Ledro, ogni autunno accade un piccolo miracolo: dei timidi fiorellini violetti bucano il terreno come fantasmi, ravvivando con il loro colore i mesi che preannunciano l’inverno. Lo zafferano, il cui nome scientifico è Crocus sativus (e l’origine della parola comunemente usata deriva invece dall’arabo za'faran) è un’antica spezia che veniva coltivata inizialmente in Oriente e che poi è giunta nei paesi mediterranei tramite i conquistatori spagnoli. I suoi fiori, più piccoli di quelli dei crochi che popolano i prati a fine inverno invece, sbocciano infatti in autunno, a dispetto della maggior parte degli altri fiori ed è dai loro stimmi che si ricava la pregiata spezia tanto apprezzata in cucina. “Lo zafferano lo si può usare dappertutto in cucina, dall’antipasto fino al dolce e perfino per il gelato” ci spiega Silvia Cis. 35 anni compiuti, questa giovane donna 5 anni fa è stata la prima in valle di Ledro a scegliere di coltivare questa spezia presso l’azienda agricola biologica di famiglia Pinabel, dove si trova il suo laboratorio di essicazione e trasformazione di produtti ortofrutticoli e di erbe officinali. Una pioniera nella coltivazione di questo prodotto in zona, che ha trovato il suo angolo di paradiso in questo luogo 20
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immerso nel verde e nella tranquillità. La sua è una storia curiosa, perché prima di intraprendere questa avventura infatti si dedicava a tutt’altro. Frequentava la facoltà di scienze della formazione, ci racconta, ma vedendo quanta difficoltà vi fosse a trovare uno sbocco lavorativo si è detta: perché non provare un percorso alternativo? La sua strada si è tinta quindi di giallo. “Ho scelto lo zafferano perché volevo coltivare qualcosa di diverso, ma allo stesso tempo di qualità, spiega, e dato che lo spazio da destinare al campo lo avevamo già ho deciso di provare!”. Così, dopo essersi informata un po’ tramite internet ha deciso di acquistare i suoi bulbi in Abruzzo, una delle regioni italiane che producono le maggiori quantità di questa spezia, specialmente
Silvia Cis mostra sorridente la sua “creatura”
nella zona de L’Aquila dove si coltiva un prodotto di alta qualità e le condizioni morfologiche sono abbastanza simili a quelle di Bezzecca. In questo paesino della Val di Ledro a 800 metri sul livello del mare, in una valle particolarmente piovosa rispetto alle esigenze di questa coltura, Silvia ha così deciso di mettersi alla prova, dando via alla sua piccola ma preziosa produzione, una ventina di file in un appezzamento di terreno proprio dietro casa. “In un anno riesco a raccogliere circa un etto e mezzo di prodotto”, spiega orgogliosa. A chi un etto e mezzo sembrasse poco occorre ricordare che lo zafferano pesa davvero pochissimo, poiché si ottiene dai tre stimmi rossi contenuti all’interno del fiore, che vengono conservati una volta essiccati. E per ottenere un kg di spezia, pensate, ci vogliono ben 150.000 fiori! Un lavoro di estrema pazienza e delicatezza questo insomma, a cui si deve anche il prezzo finale dello zafferano, piuttosto elevato: un grammo di zafferano di qualità vale oggi infatti circa 20 euro al grammo. Nel periodo della fioritura, che avviene da metà-fine ottobre a fine novembre circa, ogni giorno i fiori vanno raccolti a mano al mattino presto, prima che schiudano i petali col sorgere del sole. Una volta raccolti, vengono estratti i tre stimmi
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La raccolta dei fiori in autunno
rossi contenuti nel fiore entro la fine della giornata. Ovviamente, non tutti i giorni si trova lo stesso numero di fiori nel campo, a volte sono 50, a volte 400... ci dice Silvia. Una volta estratti gli stimmi dai fiori, Silvia li secca nel suo laboratorio utilizzando dei setacci sul fuoco, oppure sui graticci tramite l’essicatoio. Bastano appena pochi minuti per seccarli, si capisce di aver raggiunto il giusto livello di tostatura quando diventano di colore scuro, e sono quindi pronti per essere utilizzati, immersi in un po’ d’acqua calda o brodo, per condire gustosi piatti. A differenza dello zafferano in polvere, il colore finale che si ottiene nel piatto è un po’ meno deciso, ci spiega Silvia, come accade per tutte le cose naturali, ma il profumo invece è molto intenso, aggiunge facendomi annusare il contenuto di uno dei suoi vasetti, davvero buono e aromatico. A parte il periodo della raccolta, durante il resto dell’anno lo zafferano non richiede troppe cure: va tenuto pulito il terreno dalle erbacce infestanti, e occorre prestare attezione ai roditori, come topi o tassi che possono mordere i bulbi. Inoltre, questa pianta meravigliosa non richiede neppure di essere innaffiata costantemente, poiché teme invece piuttosto i ristagni, ed è bene pertanto coltivarla creando dei rialzi nel terreno, per far si che l’acqua piovana possa scorrere via, evitando così che i bulbi marciscano. Ogni estate, verso il mese di agosto, i bulbi vanno tolti dal terreno, cerniti e 22
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La struttura della pianta di zafferano
puliti, per poi ripiantarli e attendere la fioritura autunnale. I bulbi mediamente durano 3 anni ci dice Silvia, durante i quali si moltiplicano dando vita a un maggior numero di fiori. Dopo qualche anno invece, come per altre colture è meglio far riposare un po’ il terreno, facendo ruotare la coltivazione e provvedendo all’acquisto di nuovi bulbi. Una volta raccolto ed essiccato nel suo laboratorio, lo zafferano è dunque pronto per essere venduto. Silvia rifornisce principalmente i ristoranti locali e qualche negozio, altrimenti vende il prodotto direttamente, nell'azienda agricola. “La confezione è un vasetto di vetro, così chi lo acquista può vedere cosa c’è dentro, a differenza di quanto avviene con le bustine”, mi spiega mostrandomi dei deliziosi vasetti coperti da un pezzetto
Da sinistra, Silvia Cis, Loris Tagliapietra, Walter Sestili, Bianca Decarli, Manuel Ferrari ed Elena Santi con lo zafferano della Valle di Ledro
di stoffa decorato a mano. “Ogni vasetto contiene circa 0,20 grammi, la quantità ideale per preparare un risotto per 4 persone” aggiunge. Oltre allo zafferano, nel suo laboratorio che un tempo era la cucina di un ristorante, Silvia prepara anche tisane e sali aromatizzati con le erbe officinali del suo orto: dragoncello, levistico, maggiorana, santoreggia e tante altre..., ma anche composte di cipolle da gustare insieme ai formaggi ed altre squisitezze a km 0. “A volte organizzo anche delle degustazioni di prodotti a base di zafferano per i turisti”, aggiunge. L’ultima novità è che il suo zafferano è finito nientemeno che tra i palati sopraffini che frequentano il ristorante Mistral di Villa Serbelloni, un locale gourmet con una stella Michelin che si trova nella splendida cittadina di Bellagio, sul lago di Como. Tutto è avvenuto un po’ per caso. Uno degli chef che lavorano alla rinomata villa, Manuel Ferrari, originario della Val Breguzzo, qualche mese fa ha sentito parlare di uno zafferano prodotto in Val di Ledro. Incuriosito, ha così deciso di andare a provarlo direttamente dalla sua produttrice – accompagnato dalla vicepresidente del Consorzio per il Turismo di Ledro Elena Santi, dal blogger Walter Sestili fondatore del Magazine online Garda Outdoor e dall’esperta di comunicazione digital Bianca Maria Decarli, fondatrice del profilo Mangiare in Trentino e responsabile dell’immagine di Ferrari – e ne è rimasto positivamente sorpreso. “Il profumo era buonissimo e
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UN FIORE DALLE MILLE VIRTÙ
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olo a vedere il suo bel colore giallo, lo zafferano regala subito il buon umore. E in effetti, sin dall’antichità, a questa pianta sono attribuite anche delle proprietà antidepressive. Oltre che per il gusto, il caratteristico aroma conferito dalla presenza dello safranale, è sempre stato utilizzato anche per le sue proprietà nutritive. Ricco di flavonoidi e carotenoidi (più delle carote!), lo zafferano è infatti un ottimo antiossidante, utile a combattere i radicali liberi. Contiene inoltre vitamine del gruppo B, importanti per il metabolismo e la digestione, vitamina C e sali minerali. Meglio però non esagerare con le dosi, assunto in dosi eccessive infatti, 20 grammi per una persona, può risultare anche letale! i pistilli di altissima qualità. Un prodotto pulito, senza sentori di muffa o umidità.” Ci racconta al telefono lo chef Ferrari. Così ha deciso di acquistarne un po’ per la cucina di Villa Mistral, dove, ci dice, lo zafferano risulta ottimo per la salsa bouillabaisse che accompagna deliziosamente il pesce, ma si presta anche per altre innumerevoli ricette. Per esaltare al meglio il suo sapore, ci spiega lo chef, contano da un lato la preparazione, da un lato la provenienza del prodotto. “Lo zafferano assorbe il profumo del terreno dove è coltivato, come il vino. Il sole, il suolo, così come la mano dell’uomo sono quegli elementi invisibili che contraddistinguono un prodotto di qualità, e che, fortunatamente, la produzione
L'azienda agricola Pinabel a Bezzecca, dove Silvia coltiva il suo zafferano
industriale non è in grado di imitare. Le bustine che si trovano in commercio, ad esempio, contengono molti coloranti e altri prodotti oltre allo zafferano, come la curcuma. Meglio quindi mangiare magari una volta in meno il risotto allo zafferano, ma acquistare un prodotto di maggior qualità”. Un buon successo dunque per lo zafferano di Silvia, decisamente degno di un ristorante stellato. Ora, in attesa che fiorisca il prossimo raccolto in autunno, la nostra coltivatrice si dedica invece all’essicazione delle erbe, che le danno lavoro tutto l’anno, e nel frattempo pensa a dei nuovi progetti. “Ho iniziato a coltivare il grano tenero, perché qui una volta cresceva, e ho anche provato a piantare la canapa per uso alimentare”. Le piacerebbe però, confessa, espandersi di più, facendosi conoscere maggiormente. Spesso infatti, racconta,
è difficile che i negozi e supermercati, anche vicini, accettino i prodotti locali, perché probabilmente devono sottostare a dei regolamenti interni che prevedono l’acquisto di determinati marchi di prodotti. Ad ogni modo, nonostante tutto la sua è una vera passione ed è pienamente soddisfatta della sua scelta di vita. “È un bel lavoro, puoi lavorare rimanendo a casa tua e trascorrendo molto tempo all’aria aperta. Certo, ci sono i pro e i contro, occorre molta pazienza e anche in questo lavoro c’è parecchia burocrazia, tra controlli sanitari e gestione dei registri, ma il bello è che posso gestire sempre liberamente il mio tempo.” Nessun rimpianto per le scelte fatte quindi, e tanto entusiamo per il futuro. La storia di Silvia è una storia come se ne sentono tante in questi ultimi anni, dove sempre più spesso capita che i giovani decidano di tornare a dedicarsi all’agricoltura, riscoprendo il contatto con la terra e magari la coltura di prodotti antichi. Una tendenza che anche la nostra produttrice ledrense nota come sempre più frequente e positiva: “Forse abbiamo trattato e stiamo trattando un po’ troppo male la natura, dobbiamo tornare indietro, o meglio, andare avanti e progredire ma guardando anche alle tradizioni del passato.” E speriamo che la sua storia possa ispirare qualche altro nuovo, bellissimo progetto, in grado di valorizzare, come in questo caso, un territorio, generando nuove risorse e impulsi creativi che possano rafforzare ■ ulteriormente la sua identità.
Il fiore dello zafferano prima chiuso e quindi... aperto 23
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UN’OPPORTUNITÀ PER IL TERRITORIO L’ACQUISIZIONE DEL GIORNALE “L'ADIGE” DA PARTE DEL GRUPPO ATHESIA DELL'A.D. MICHL EBNER NON DEVE ESSERE VISTA COME UNA CONQUISTA, MA COME UN'OCCASIONE PER TUTTO IL MONDO DELL'INFORMAZIONE TRENTINO. ADESSO L'IMPEGNO DI ATHESIA È QUELLO DI MANTENERE UN PLURALISMO DELL'INFORMAZIONE E GARANTIRE L'OCCUPAZIONE. UN COMPITO NON FACILE. UNA VERA E PROPRIA IMPRESA. CHE PER EBNER È FATTIBILE...
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di Pino Loperfido
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luralismo dell’informazione e garanzia dell’occupazione: sono questi i due capisaldi sui quali poggia da sempre e saldamente l’attività editoriale (e non solo) del Gruppo Athesia. Per questo, chi già ne conosceva la lunga storia, non si è certo stupito udendoli più volte nel discorso pronunciato dall'amministratore delegato Michl Ebner, il 24 luglio scorso, all’annuncio ufficiale dell’acquisizione, da parte del Gruppo, del quotidiano più diffuso nella provincia di Trento, “l’Adige”, di Radio “Dolomiti” e dell’agenzia Media Alpi pubblicità. Parole rassicuranti che sono riuscite a mettere d’accordo tutti in un solo colpo:
trentinoeconomia
GRUPPO ATHESIA: 1600 COLLABORATORI E 130 ANNI DI STORIA
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la vecchia proprietà, la famiglia Gelmi di Caporiacco, le redazioni, i sindacati e la maggior parte dell’opinione pubblica. Parole che in tanti si aspettavano per poter tirare forse un sospiro di sollievo; parole che si rendevano necessarie, considerando che questa operazione segue di pochi mesi gli altri consolidamenti avviati dal Gruppo Athesia in terra trentina: l’acquisizione dei quotidiani “Trentino“ e “Alto Adige“ (e contestualmente il suo omologo altoatesino “Alto Adige”) e, ultima, l’ingresso nella Casa Editrice Curcu Genovese e nella rivista mensile sul quale state leggendo questo articolo. Le pretestuose voci che in queste settimane avevano accostato l’acquisto de “l’Adige” ad una sorta di conquista, ad un atto di forza, ultimo tassello che mancava al completo “monopolio dell’informazione trentina“, sono state spazzate via della chiarezza con cui Michl Ebner ha voluto richiamare in primis le comuni radici antifasciste del quotidiano di lingua tedesca “Dolo-
ostituita nel 1888 come "circolo cattolico-politico", nel 1907 diviene la casa editrice "Tyrolia GmbH", divisa in due tronconi dopo la Grande Guerra e la conseguente lacerazione del Tirolo. Al ramo altoatesino dell'azienda si dovette cambiare il nome in "Verlagsanstalt Vogelweider GmbH". Durante il periodo fascista l'azienda subì un secondo cambiamento della denominazione, in quanto "Vogelweider" era considerato ancora troppo tedesco: Sotto la guida dell'allora Presidente Can. Michael Gamper si scelse quindi di utilizzare la denominazione latina del fiume Adige, "Atesis", per creare il nuovo nome, il cui suono fu impreziosito dall'introduzione di una "th" e della finale in "a" - “Athesia”. Ciò che non riuscì ai fascisti, vale a dire la soppressione dell'organo portavoce dei sudtirolesi), fu portato a termine dai nazionalsocialisti, nella notte dal 8 al 9 settembre 1943: I nazionalsocialisti iniziarono una vera e propria persecuzione del Can. Michael Gamper, considerato un nemico pubblico, senza riuscire mai a catturarlo. Andò molto peggio al direttore responsabile di Athesia, il Rev. Rudolph Posch ed al redattore Friedl Volgger, che furono deportati nel campo di concentramento di Dachau. La casa editrice Athesia fu di fatto espropriata, e sostituita dalla "Bozner Verlag", asservita al regime. Alla fine della Seconda Guerra mondiale, il Can. Michael Gamper, con il consenso degli alleati e con l'aiuto della popolazione altoatesina, riuscì a riportare in vita ed ampliare la casa editrice Athesia. Dal quotidiano alla tipografia, ai libri, alla carta, al materiale didattico - nel corso del secolo passato Athesia ha continuato a crescere e diversificarsi. I fondatori erano spinti dalla volontà di creare giornali e dare loro una solida base economica. Il risultato è un'azienda dalle molte sfaccettature ed interessi. Lo sviluppo tecnologico e i cambiamenti nel comportamento dei consumatori hanno ulteriormente ampliato gli interessi del gruppo Athesia, recentemente concentrato su altri settori, quali i media online, il turismo, le energie rinnovabili e la telecomunicazione. Oggi il gruppo imprenditoriale, in forza dei suoi 1.600 collaboratori, è uno dei datori di lavoro più importanti del territorio, fedele ai valori tradizionali e fortemente legato alle famiglie altoatesine ed ai valori cristiano-sociali. Anche dopo 130 anni di storia aziendale, trascorsi tra tradizione ed innovazione, l'azienda in tutte le sue ramificazioni resta fedele ai valori dei padri fondatori. Michael Gamper
Michl Ebner 25
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trentinoeconomia trentinoattualità miten" e dello stesso “l’Adige”, con un impegno preciso a conservare distinte le due testate “l’Adige" e “Trentino”. “Il Dolomiten e l’Adige hanno le stesse radici – ha detto l'ex parlamentare europeo –, entrambi sono nati dalla Resistenza contro il fascismo e i nazionalsocialisti. Già in passato c’erano state forma di collaborazione. Adesso i due quotidiani fanno parte della stessa casa editrice e formano una base solida che è il presupposto per poter garantire anche in futuro un’informazione di qualità nella Regione Trentino Alto Adige”. Precisando, in chiusura, che non è prevista alcuna fusione tra le testate. Una rassicurazione, questa, che non può che aver fatto piacere ad una piazza, Trento, che sulla pluralità dell’informazione ha una tradizione ultracentenaria. Basti ricordare la presenza in città, nel 1909, di ben tre quotidiani e di altri anche nel secolo precedente. Quelli fondati o diretti per un periodo da Alcide Degasperi, La Voce cattolica (1864-1906), Il Trentino (1906-1915), Il Nuovo Trentino (1918-1926), furono preceduti da riviste governative come Il Trentino (1871-1875), organo dell’Associazione nazionale liberale trentina sorta nel 1871, il liberale-nazionale Alto Adige (1886), Il Popolo (1900), di area socialista, strettamente legato a Cesare Battisti e L’Avvenire del Lavoratore (per la prima volta a Vienna nel 1895), che cominciò ad uscire con regolarità a Trento all’inizio del nuovo secolo (1901-1914). È nel solco di questa tradizione,
DAL 1945 ALLE 22MILA COPIE
L’
Adige è inizialmente nato come Il Popolo Trentino, settimanale, fondato il 12 agosto 1945. Nel 1946 diviene un quotidiano. Il vero fondatore è Flaminio Piccoli, direttore dal 1946 al 1977. Il 1º marzo 1951 il quotidiano cambia testata, diventando "l'Adige". Per decenni il giornale sostiene politicamente la Democrazia Cristiana, che è anche editore del giornale, essendo (fino al 1981) uno degli azionisti più importanti del quotidiano stesso. Dal 1981 infatti la testata viene acquistata dalla Net (Nuova editrice trentina) e il quotidiano diventa indipendente e di proprietà privata, i Conti Gelmi di Caporiacco. Terminata l'influenza della DC sul giornale, l'Adige mantiene una linea editoriale indipendente e riformista, intraprendendo campagne per la modernizzazione e per la conservazione ambientale del Trentino. Il 1º gennaio 2006 l'Adige viene rilevato dalla Sie, Società iniziative editoriali srl, sempre della famiglia dei Conti Gelmi di Caporiacco. Direttore responsabile della testata è Pierangelo Giovanetti. Nel luglio 2018 il giornale, con una diffusione di 22mila copie, è acquisito dal Gruppo Athesia, proprietario tra l'altro del quotidiano concorrente de l’Adige, il Trentino e l’Alto Adige. Oltre al quotidiano, il gruppo editoriale sudtirolese rileva anche Radio Dolomiti e l'Agenzia Alpi Pubblicità.
dunque, che si inserisce l’operazione condotta da Michl Ebner, con l’intelligenza imprenditoriale di chi in un investimento vede non una conquista o un bottino di guerra da portare a casa, bensì un’opportunità tutta nuova per un territorio in cui, diversamente, si cominciava a mettere in discussione la sopravvivenza – in un mondo glocale oramai dominato da fake news e qualunquismo da social – di un informazione locale di qualità. Ma un pluralismo dell’informazione è possibile anche se le proprietà dei media si concentrano? La prima sfida
Michl Ebner, Marina e Sergio Gelmi di Caporiacco, durante la conferenza stampa del 24 luglio scorso 26
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a cui Ebner e i suoi più stretti collaboratori si preparano per prossimi anni sarà proprio dimostrare di poter rispondere affermativamente a questa domanda. Intanto, aver cooptato per il consiglio di amministrazione una cordata di respiro trentino, con alcuni profili importanti del mondo imprenditoriale trentino. Ad affiancare, dunque, Ebner nel futuro board vi saranno il presidente della Camera di Commercio e dell’Unione Commercio e Turismo, Gianni Bort, il Presidente di Confindustria, Enrico Zobele, il neopresidente di Itas Mutua, Fabrizio Lorenz e poi anche il notaio Paolo Piccoli e Michele Iori della Fondazione Caritro a guidare il Collegio Sindacale. Un gruppo industriale è una realtà in movimento perpetuo, una specie di strano animale che per sopravvivere è costretto a non fermarsi mai, a proseguire nell’attività, innovando. Come lo stesso Ebner ha dichiarato in alcune interviste, “l’innovazione è un processo continuo: un’esperienza che chi fa intrapresa sperimenta quotidianamente. Chi non innova arretra”. E le pedine dell’innovazione chi altri non sono se non i lavoratori? Ecco dunque il secondo caposaldo che sta a cuore al Gruppo Athesia e riguarda il mantenimento dei livelli occupazionali. Come ha recentemente dichiarato Riccardo Ruggeri – già Ceo di New Holland e stretto collaboratore dello scomparso Sergio Marchionne – “il petrolio di questi anni sono i posti di lavoro”. Un'immagine suggestiva che crediamo sia condivisa in pieno da Michl Ebner, che nell’acquisire “l’Adige” si è impegnato per iscritto garantendo che non ci saranno licenziamenti. Ogni posto di lavoro verrà dunque garantito, come sempre è stato fatto dal Gruppo Athesia anche in precedenti operazioni commerciali simili a questa. Conservare
il ruolo del lavoratore, la sua dignità e le sue aspettative non è certo un compito facile, specie oggi nel settore della carta stampata. Eppure per Ebner l’impresa è fattibile: “Crediamo nella carta stampata – ha detto nel corso della conferenza stampa – e vogliamo portarla avanti. Ovviamente dobbiamo limare i costi per garantire un giornalismo indipendente e l’autonomia delle testate. È un’impresa non facile. È importante costruire gruppi coesi che possano utilizzare sinergie industriali nei settori back office, stampa e trasporto, che possano mantenere l’autonomia redazionale che è importantissima”.
E ai dubbi di chi paventa prossime fusioni tra quotidiani, così Ebner risponde, riducendo a illazione ogni possibile obiezione: “Le idee devono restare quelle delle singole redazioni. Non c’è alcun progetto di fusione tra “Trentino" e “l’Adige”, le redazioni resteranno autonome, però bisogna sfruttare le sinergie possibili”. Un compito che ci pare abbastanza agevole, soprattutto pensando a cosa avrebbe potuto accadere senza questa acquisizione, considerando le derive economiche con relative crisi occupazionali scongiurate e il grande risultato ■ di qualità alla fine ottenuto.
CHI È MICHL EBNER
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ichl Ebner, all'anagrafe Michael Ebner (Bolzano, 20 settembre 1952), è un ex politico ed editore italiano, altoatesino di lingua tedesca, esponente autonomista del Südtiroler Volkspartei. Il padre Toni fu anch'egli un politico di spicco della SVP, deputato nelle prime tre legislature repubblicane. Laureato in giurisprudenza, giornalista, è stato deputato alla Camera (dal 1979 al 1994). È stato deputato al Parlamento europeo, per tre mandati consecutivi (1994, 1999 e 2004) sempre per la lista del SVP, alleata, di volta in volta con il Partito Popolare Italiano (1994 e 1999) e con Uniti nell'Ulivo. Ebner è sempre stato iscritto al gruppo parlamentare del Partito Popolare Europeo. Nel 2009, non si è più ripresentato come candidato alle europee: il suo posto è stato preso da Herbert Dorfmann. Durante l'ultimo mandato europeo è stato membro della Commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale; della Commissione per gli affari esteri; della Delegazione alla commissione parlamentare mista UE-Croazia. Dal 1995 ricopre la carica di amministratore delegato del gruppo editoriale Athesia, di cui la sua famiglia è da tre generazioni l'azionista di riferimento (suo prozio, il Canonico Michael Gamper, presidente dal 1920 ne fu il fondatore alla rinascita nel secondo dopoguerra). Suo fratello Toni è invece il direttore del quotidiano in lingua tedesca “Dolomiten", edito sempre da Athesia. Nel 2017 è stato insignito del titolo di Cavaliere del Lavoro dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella (vedi foto).
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trentinoscienza di Paolo Chiesa
“MARZIANI” IN FOLGARIA IL SUMMER CAMP SCIENZA E NATURA ORGANIZZATO DALL’HOTEL GRIZZLY DI FOLGARIA, RAPPRESENTA OGNI ANNO UNA PARTICOLARE OCCASIONE DI INCONTRO PER GRUPPI DI BAMBINI CURIOSI E INTERESSATI A FARE ESPERIENZE NUOVE OLTRE A QUELLE CHE SEMPRE DÀ LA SPLENDIDA NATURA DELL’ALTOPIANO. E QUEST’ANNO L’OCCASIONE ERA DAVVERO SPECIALE PERCHÉ HA DATO MODO AI PARTECIPANTI DI COLLEGARSI VIA INTERNET CON PAOLO BELLUTTA, LO SCIENZIATO ORIGINARIO DI ARCO CHE HA CONTRIBUITO ALLA CREAZIONE DEI ROVER, GLI SPECIALI VEICOLI ROBOTICI CHE HANNO PARTECIPATO ALL’ESPLORAZIONE DEL PIANETA MARTE
L’
Hotel Grizzly di Folgaria ha tra le varie proposte per la sua clientela quella che permette di partecipare a corsi e incontri formativi molto interessanti sia per adulti che per bambini. Il tutto per una vacanza a contatto con gli splendidi luoghi che caratterizzano l’Altopiano ma anche coinvolgente per le esperienze singolari che i partecipanti possono fare. Ed anzi, chi 28
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abbia una buona idea può fare una proposta di corsi al “Grizzly Team” che sempre la valuta con attenzione. L’iniziativa si chiama “Grizzly Open Innovation Program” e può spaziare dal corso di acquerello a quello di Stampa 3D, dall’archeologia alla robotica. Ce ne parla Michele Trainotti, Innovation Manager presso la Fondazione Bruno Kessler e gestore assieme alla famiglia dell’Hotel Griz-
trentinoscienza
zly: “si tratta di un’esperienza che nasce dal basso e che si sta affermando soprattutto in ambito nazionale. Il successo di questo progetto è garantito grazie al contributo specifico di diversi partner. Nei quattro anni di vita del Summer Camp hanno partecipato 150 ragazzi generando per noi oltre 1000 presenze.” Per il 2018, il “Grizzly Team”, in collaborazione con le Associazioni PlayTime di Milano, EnergieAlternative e Didact di Trento e con il Museo Civico di Rovereto e il M.A.R.T., ha ideato il Summer Camp Scienza e Natura, con l’obiettivo di avvicinare i ragazzi e le ragazze dagli 8 ai 14 anni al mondo delle scienze e delle nuove tecnologie in un contesto naturale unico come quello dell’Altopiano di Folgaria. “Questo Camp”, ci spiega Trainotti, “è un progetto vario e dinamico che propone ai ragazzi esperienze sempre diverse e articolate in grado di valorizzare le competenze che vengono arricchite dall’esperienza dei molti partner che partecipano al progetto.” L’edizione di quest’anno è stata davvero ricca e i ragazzi hanno potuto cimentarsi in un Laboratorio di robotica gestito dal Museo Civico di Rovereto, in alcuni Laboratori di creatività in collaborazione con il M.A.R.T.,
in un Laboratorio di archeologia proposto da Didact, in una divertente proposta per imparare e praticare l’inglese giocando con PlayTime e infine in un’esperienza di trekking e di esperienze sul territorio con EnergieAlternative, PlayTime e lo Staff dell’ Hotel Grizzly. I RAGAZZI E IL PROFESSORE La chicca di quest’anno è stata la video conferenza del 4 luglio scorso con il Professor Paolo Bellutta, scienziato originario di Rovereto ed amico di Michele Trainotti. Bellutta è membro del Mars Science Laboratory della N.A.S.A. e responsabile dell’ elaborazione dei piani di guida e di esplorazione dei veicoli robotici inviati sul pianeta Marte. L’agenzia governativa responsabile del programma spaziale degli Stati Uniti, nella sua missione sul Pianeta Rosso alla ricerca di tracce che spieghino le sue condizioni ambientali passate e presenti, si avvale di particolari sonde chiamate “Rover”. Nel corso della video conferenza il Professore ha condiviso con i ragazzi la sua esperienza nella guida a distanza delle sue creature: Sojourner, Spirit/Opportunity e Curiosity. Grazie alla collaborazione di Michele Trai-
CORSA IN MONTAGNA NON COMPETITIVA per tutti i gusti: 3 percorsi
CORTO 4 km con colazione passeggiata non cronometrata CLASSIC 8 km percorso storico non competitivo con premiazione ANCHE COL CANE! STRONG 16 km 1000mD+ percorso in onore della 40^ edizione si svolgerà in Fausior non competitivo con premiazione
La festa continua con la “Festa del Fungo” cucina tipica aperta dalle ore 11.00 alle 15.00 menu a base di polenta, funghi e spezzatino di cervo. FINO AD ESAURIMENTO SCORTE Dalle 14.00 premiazione, estrazioni, musica, dolci e ristoro! Gonfiabile per i bambini
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19-20-21-22-23 SETTEMBRE 2018 TRENTO PIAZZA FIERA ore 10-20 (mercoledì 19 ore 15-20)
EDITORI PRESENTI MA CASA EDITRICE PANORA INE RG CASA EDITRICE IL MA CURCU GENOVESE EDITRICE RENDENA I ERICKSON EDIZIONI CENTRO STUD
EDIZIONI31 STORICO FONDAZIONE MUSEO E B. KESSLER ION AZ FBK PRESS - FOND KELLER EDITORE PUBLISTAMPA REVERDITO EDITORE EDITORE VALENTINA TRENTINI, VITA TRENTINA EDITRICE
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trentinoscienza notti, che ha fatto da tramite, abbiamo potuto chiedere a Paolo Bellutta la sua opinione riguardo al collegamento con i ragazzi che hanno partecipato al Summer Camp Scienza e Natura. Eccola in esclusiva per i lettori di Trentino Mese: “Devo dire che gli incontri con bambini e ragazzi sono sempre i miei preferiti”, ci ha detto il professore, “sono quelli che ti fanno le domande più inaspettate e curiose. In particolare mi è piaciuto rispondere alla domanda riguardo ad un prossimo sbarco su Marte. Mentre cercavo di formulare una risposta corretta ho realizzato che le persone con cui stavo parlando erano dell’età giusta per essere parte di una vera missione con presenza umana su Marte. Non capita spesso di parlare con futuri scienziati, ingegneri del volo e forse anche astronauti marziani. Io mi auguro che in alcuni di loro sia rimasta la curiosità e la voglia di imparare e di aguzzare l’ingegno che li possano farli arrivare lontano”. PAOLO BELLUTTA, UN PROFESSORE DA GUINNESS Paolo Belluta è originario di Rovereto. Dopo la Laurea in Fisica presso l’Università di Trento ha lavorato nel settore della Robotica presso L’I.R.S.T. (Istituto per la Ricerca Scientifica e Tecnologica dell’attuale Fondazione Bruno Kessler (F.B.K.). In seguito si è trasferito negli Stati Uniti ed ha iniziato a lavorare alla N.A.S.A., l’Agenzia che si occupa del Programma spaziale americano. Ora Belluta è uno dei Rover Driver, cioè i piloti del J.P.L. (Jet Propulsion Laboratory), il laboratorio della N.A.S.A. di Pasadena da dove si guidano a distanza i veicoli robotici che esplorano Marte. Attualmente è membro della squadra di sbarco del Mars Science Laboratory e sviluppa sistemi
visivi per veicoli spaziali e per missioni non umane di veicoli a terra, come i Rover marziani. Di recente ha messo a punto un metodo per valutare la traversabilità dei Rover sulla superficie di Marte e ha contribuito alla selezione del sito di atterraggio del Rover Curiosity. A proposito di curiosità: il “Guinness dei Primati” ha certificato nella sua lista il professor Bellutta come detentore del record di percorrenza della più lunga distanza sul pianeta Marte. La distanza complessiva per-
corsa dai Rover J.P.L. sotto la guida di Bellutta è di 16.881 km: 12.983 km divisi tra i due Rover gemelli Spirit e Opportunity e 3.898 km percorsi da Curiosity. Un record davvero notevole se si pensa che la guida di questi mezzi viene fatta via radio. E visto che la distanza media che separa la Terra dal Pianeta Rosso è di circa 225 milioni di chilometri, quando il professor Bellutta impartisce un comando, passa un quarto d’ora prima che il mezzo lo recepisca e compia la manovra richiesta.
E ci vuole un altro quarto d’ora prima che arrivi sulla Terra la conferma che il Rover l’abbia compiuta correttamente. UN’ESPERIENZA SICURAMENTE DA RIPETERE Michele Trainotti è naturalmente molto soddisfatto di aver potuto permettere quest’esperienza ai ragazzi che hanno partecipato al Summer Camp Scienza e Natura. “Grazie alla disponibilità del dottor Bellutta”, dice Trainotti, “i ragazzi hanno avuto la possibilità di confrontarsi con una persona che vive quotidianamente molte delle tematiche scientifiche e di innovazione trattate nei laboratori e che potranno essere da stimolo per la loro crescita futura. Noi del Grizzly Team riteniamo questo tipo di incontri molto interessanti e per le prossime edizioni intendiamo rendere strutturali questi appuntamenti che sono in grado di attivare un confronto vero tra i ragazzi e alcuni personaggi significativi del mondo delle scienze, della ricerca e dell’innovazione”. ■ 31
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trentinoattualità
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VAL DI NON
di Tiziana Tomasini
SI CHIAMA “PROGETTO DI COMUNICAZIONE” E CI PIACE PENSARE CHE SI PRONUNCI COSÌ COME È SCRITTO (“ILOVEVALDINON“), TUTTO ATTACCATO, SENZA RESPIRARE. E ALLORA ANDIAMO SUBITO A SCOPRIRE CON SARA FILIPPI E SARA MANELLA IN CHE COSA CONSISTE E COME SI CONCRETIZZA L’AMORE VERSIONE WEB PER QUESTA BELLA VALLE DEL TRENTINO
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l logo è una mela con dentro un cuore. Due simboli che parlano chiaro e che sintetizzano graficamente un progetto di ampia visibilità, volto ad esaltare le peculiarità e le tipicità del territorio. Ne parliamo con Sara Filippi, che insieme a Sara Manella ha realizzato questo progetto che sta riscuotendo molti consensi e ottenendo tante consultazioni e visualizzazioni. Come e quando è nata l’idea di creare questo progetto? I Love Val di Non è un progetto di comunicazione nato due anni fa. Io [Sara Filippi] sono nata in Val di Non, Sara Manella è valdostana; ci siamo incontrate all'università di Firenze dove ci siamo laureate in architettura. La nostra tesi di restauro è stata sul sistema fortificato della Val di Non e su Castel Belasi. La laurea in architettura per me era una seconda laurea, nel frattempo infatti mi ero occupata a lungo di arte, restauro e di comunicazione ed è stato proprio in quell'ambito che si è sviluppato il mio 32
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interesse nelle potenzialità del web. Seguendo questa inclinazione, ho fatto parte della creazione del progetto web "te la do io Firenze", che ha avuto grande successo e che è stato al tempo stesso una palestra di formazione molto importante. Negli anni dell'università anche Sara si è avvicinata a questo mondo. Questo progetto di tesi dunque ci ha portato a dedicare molto tempo allo studio del territorio da tanti punti di vista. Una volta laureate abbiamo deciso di non con-
centrare le nostre energie nel cercare di concretizzare l'idea di una pubblicazione che si era paventata, ma invece di dare vita a un progetto nostro. Sapevamo di voler lavorare nel digitale, occuparci di contenuti, social network e strategie digitali per il marketing. Il progetto quindi era per noi sia un modo per mettere a frutto tutto il lavoro di studio fatto per la tesi sia un modo per raccontare il nostro lavoro, l'importanza del digitale, il grande potere dei social networks, le grandi possibilità dal punto di vista del marketing che il web può dare se vi ci si approccia con professionalità. Il nome del progetto riconduce alla passione, al sentimento… I Love Val di Non è certamente un progetto di passione: per la Val di Non, per il Trentino e per la montagna in generale; ma allo stesso tempo è per noi un continuo esercizio di come si sviluppa e si migliora un progetto per il web. Come si creano contenuti ottimizzati e performanti, contenuti che Google apprezzi e Il Santuario di San Romedio
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Sara Manella e Sara Filippi, anime del progetto "Ilovevaldinon"
consideri di valore proponendoli nelle prime posizioni – prime posizioni che abbiamo conquistato per parecchie chiavi di ricerca – come si gestisce al meglio una Pagina Facebook o un profilo Instagram, come fare in modo che sia interessante, seguita, apprezzata e, ovviamente, performante. Come generare e creare interesse. Il nostro lavoro insomma è molto articolato e il successo di “I Love Val di Non” corrisponde a un grande impegno: va sottolineato e messo in rilievo infatti che niente di ciò che si fa è lasciato al caso. Non solo le immagini che scegliamo sia per il sito che per i social, non solo le parole dei contenuti pubblicati sul sito, ma anche quelle ad esempio utilizzate per i post dei social. Lavorare sul web cosa significa? Un progetto come I Love Val di Non non ha successo per caso; questo non può essere chiaro a tutti, certamente c'è ancora poca consapevolezza di ciò che significa la rivoluzione digitale, di quanto e di come possa impattare sulle nostre scelte e in generale sulla nostra vita. Non esiste ancora una vera educazione digitale e spesso il grande equivoco è che tutto quello che è web e social sia "facile". Si crea cioè un'illusione di conoscenza che rende davvero difficile capire come possa essere articolato realmente questo mondo e in che modo possa essere efficace – molto efficace! – questo tipo di visibilità per il business e il mondo del lavoro. Che tipo di progetto è? Come l’avete realizzato?
I Love Val di Non è un progetto indipendente, solo nostro: non abbiamo ricevuto aiuti, contributi o altro. Il progetto è costruito con una fortissima consapevolezza e tutto il lavoro fatto e i risultati ottenuti non sono stati ottenuti con sponsorizzazioni a pagamento; le visualizzazioni sui video – e parliamo di milioni di visualizzazioni - sono praticamente tutte organiche. Solo da pochi mesi stiamo studiando e sperimentando alcune sponsorizzazioni su qualche contenuto. Le collaborazioni che nel nostro breve periodo di vita abbiamo sviluppato ci permettono di sostenere il progetto. Raccontaci un po’ di contenuti interessanti. Durante tutto il primo anno e mezzo abbiamo prodotto contenuti quasi esclusivamente sulla Val di Non e l'impatto sul web è stato fortissimo, alcuni video che abbiamo creato hanno fatto milioni di visualizzazioni e per alcuni temi abbiamo creato un vero e proprio interesse, come il "sentiero della roccia" o “Tovel” per esempio. Molte persone sono venute in Val di Non dopo aver seguito i nostri contenuti e molte in periodi di solito "morti". Queste ricadute pratiche ci hanno fatto molto piacere, anche se riteniamo che questo aspetto potrebbe diventare uno scopo o un obiettivo continuativo nel tempo solo inquadrato in un progetto in collaborazione con enti o associazioni pubbliche;
non possiamo certo considerarlo un nostro obiettivo a scopo filantropico. C’è anche un sottotitolo vero? Il sottotitolo del nostro progetto è: "...e il Trentino Alto Adige" e questa è la nostra prospettiva ora: espandere i nostri racconti, dare al nostro pubblico idee e suggerimenti senza confini se non quelli delle nostre scoperte. Il nostro pubblico, per la maggior parte esterno al territorio regionale, è curioso verso ogni proposta. In questa prospettiva, abbiamo già avuto modo di parlare di Val d'Ultimo, Val di Sole e Val d'Adige e ogni programma è stato accolto sui canali social e sul web con molto entusiasmo. Inoltre lavoriamo anche su quelli che si possono definire contenuti generici della montagna, come i comportamenti corretti da seguire, l’abbigliamento adeguato ed altro ancora. Finiamo con un “ci piace”: Ci piace e ci piacerebbe pensare che “I Love Val di Non” fosse percepito come lo vediamo noi, senza confini, con la voglia di scoprire posti e località che ci emozionano. Ed è piaciuto anche a noi questo progetto web, che ha il sapore di fresco e di novità. In grado di conciliare tradizione e innovazione, valori solidi e tecnologie avanzate. Un progetto che sta allargando i suoi orizzonti in nome della visibilità. Con ritorni importanti, che ricadono evidentemente su tutto il contesto economico e sociale. Ma qual è il segreto per fare in modo che quello che si produce diventi fortemente condivisibile e condiviso? Semplicemente farlo con il cuore e crederci. Come sono riuscite a fare queste due ragazze, che hanno saputo coltivare una passione realizzando così il loro obiettivo. In nome di un territorio dalle tante sfaccettature e dalle molte risorse, che merita di essere conosciuto e valorizzato per tutti i suoi aspetti tipicamente genuini e per le tante opportunità di scoperte sempre più autentiche. ■
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trentinoattualità trentinoanniversario 1988: A TRE ANNI DI DISTANZA DALLA TRAGEDIA CHE HA COMMOSSO TUTTA ITALIA, PAPA WOJTYLA VISITA IL PAESE DI STAVA PER COMMEMORARE LE VITTIME DEL 1985. PER GIOVANNI PAOLO II È ANCHE L’OCCASIONE DI RICORDARE I SOLDATI CADUTI NELLA GRANDE GUERRA LUNGO LA LINEA DEL FRONTE CHE DIVIDEVA L’ADAMELLO IN DUE. E PROPRIO ALL’ADAMELLO E AL SUO GHIACCIAIO È LEGATO UN INASPETTATO FUORI PROGRAMMA CHE FECE SCALPORE PER MOLTO TEMPO. E CHE MOSTRÒ AL MONDO UN LATO SCONOSCIUTO (E MOLTO UMANO) DEL PONTEFICE
QUEL PAPA IN TRENTINO di Francesca Mazzalai Fotografie pubblicate per gentile concessione di Giorgio Gelmetti 34
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1984. Karol Wojtyla legge il breviario prima di cena, all'esterno del rifugio "Ai caduti dell'Adamello" (foto di Lino Zani, tratta dal libro “Karol Wojtyla Trentino“ di Giorgio Gelmetti)
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rento, 15 luglio 1988. Quel venerdì mattina sulla prima pagina del quotidiano L’Adige svetta una foto (in bianco e nero) che ritrae il segretario del Psi Bettino Craxi. Alle sue spalle il suo “delfino”, Claudio Martelli. “Craxi vuole rifondare il partito” titola il giornale, riportando il punto centrale del discorso che il leader socialista ha pronunciato a Bologna, in occasione dell’assemblea nazionale del suo partito. Le vicende del Psi non trovano indifferente un territorio come il Trentino, dove il socialismo riformista ha lasciato un segno importante. Ma in quei giorni sembra esserci soprattutto un altro argomento al centro delle chiacchiere della gente: l’arrivo di Giovanni Paolo II. E infatti, sempre quel venerdì di metà luglio, su L’Adige si legge: “Domani il Papa torna a pregare sulle Lobbie. Arriverà in elicottero alle 10, subito dopo celebrerà la messa in onore dei caduti nella “guerra bianca” e delle vittime della montagna, quindi sarà ospite per il pranzo del rifugio “Caduti dell’Adamello”. Domenica – continua l’articolo – sarà una giornata pesante, con le attese visite al santuario di Pietralba, a Tesero e a Stava, ove renderà omaggio alle vittime del crollo dei bacini di Prestavel”. Ad aspettare con trepidazione l’arrivo del Pontefice sono in tantissimi. Sul ghiacciaio delle Lobbie viene allestita anche una tendopoli per i pellegrini. Di pernottare in rifugio neanche a parlarne. I posti sono esauriti da tempo. Lo stesso vale per il trasporto via elicottero attivato dal Passo Tonale: in poche ore sono andate a ruba tutte le 180 prenota-
1984. Sull'Adamello. (Foto di Lino Zani, tratta dal libro “Karol Wojtyla Trentino“ di Giorgio Gelmetti)
zioni a disposizione. Sono state istituite delle navette per evitare afflussi di automobili, ma il caos sarà comunque inevitabile. Tutti vogliono provare a vedere il Papa dal vivo, anche se da lontano. In fondo un evento simile non capita tutti i giorni. Era accaduto solo altre due volte. La prima nel 1979, quando, a un anno dalla morte di Papa Luciani, Giovanni Paolo II aveva voluto rendergli omaggio visitandone i luoghi d’origine a Belluno, e da lì era salito sulla Marmolada. La seconda occasione era stata nel 1984, in un’afosa giornata d’estate. Tutto era iniziato con una domanda: “Vado a sciare in Adamello, vuole venire con me?” Come riportano le cronache
dell’epoca, era venerdì 13 luglio quando il Presidente della Repubblica Sandro Pertini aveva ricevuto questo invito direttamente da Papa Wojtyla, al telefono. Tre giorni dopo, Pertini e il Pontefice erano al rifugio “Caduti dell’Adamello”. “Avevo bisogno di una pausa di distensione – pare abbia detto il Papa a Pertini – e ho pensato che sarebbe piaciuto anche a lei venire”. E così all’alba di lunedì 16 luglio l’aereo presidenziale era decollato da Ciampino con a bordo Pertini e Giovanni Paolo II. Da Verona il viaggio era proseguito in elicottero fino all’Adamello, dove finalmente Wojtyla aveva messo gli sci ai piedi lanciandosi in una serie di slalom, mentre Pertini lo ammirava da lontano, rimpiangendo di non aver mai imparato a sciare. “Volteggiava come una rondine” commenterà Pertini ricordando quella straordinaria giornata conclusasi a pranzo mangiando gli strangolapreti cucinati dalla signora Carla, la moglie del gestore del rifugio. Qualche ora dopo Pertini si rimetterà in viaggio per Roma. Il Pontefice, dopo aver accompagnato a braccetto il presidente della Repubblica fino all’elicottero che lo riporterà a valle, rimarrà a sciare anche il giorno successivo. Ai turisti che vengono tenuti lontani dalla pista viene detto che sono in corso delle esercitazioni militari. Ed effettivamente aveva molto dell’alpino il maglione grigio-verde che il Pontefice portava sotto la giacca a vento blu. A corredare
2010. il cardinale Dziwisz con don Bruno Daprà, parroco di Tesero, ritorna sui luoghi della tragedia dov'era stato con Giovanni Paolo II. (Foto di Giorgio Gelmetti, tratta dal libro “Karol Wojtyla Trentino“)
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trentinoanniversario trentinoattualità l’inusuale tenuta atletica, il Papa aveva indossato pantaloni elasticizzati blu e occhiali antiriflesso per proteggersi dal potente sole estivo. Papa Giovanni Paolo II ancora non poteva saperlo, ma quella non sarebbe rimasta la sua unica volta sull’Adamello. Quando però tornerà al rifugio, l’atmosfera sarà molto meno informale. Perché nel luglio del 1988 (l’anno in cui il Pontefice rimette piede in Trentino) ricorre il terzo anniversario della tragedia di Stava. Sono stati proprio i parenti delle vittime a voler invitare il Papa, chiedendogli conforto. La mattina di sabato 16 luglio 1988 Wojtyla sale dunque a bordo di un elicottero che atterra per la seconda volta sull’Adamello, a quota 3100 metri. La pioggia, che in quei giorni cade ininterrottamente in tutto il Trentino, sembra voler dare una tregua e il programma previsto per la giornata viene rispettato senza inconvenienti. Almeno duemila alpini bresciani (e moltissimi fedeli provenienti dal versante trentino della montagna) attendono il Santo Padre. Proprio sul ghiacciaio - dove nel 1918 passava il fronte della guerra (e dove il filo spinato ancora affiora dalla roccia) - è prevista la celebrazione della messa in occasione del settantesimo anniversario dalla fine della Grande Guerra. La suggestione del luogo e l’imponenza delle vette che circondano il piccolo alta-
1988. (Foto di Lino Zani, tratta dal libro “Karol Wojtyla Trentino“ di Giorgio Gelmetti)
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1984. A conclusione della sciata il Santo Padre beve un brodo in compagnia davanti al rifugio. (Foto di Lino Zani, tratta dal libro “Karol Wojtyla Trentino“ di Giorgio Gelmetti)
re in granito posto lungo la linea del fronte contribuiscono a rendere l’atmosfera carica di emozioni. “Qui – dirà il Papa durante la cerimonia – tra gli infiniti spazi sconfinati e nel silenzio solenne delle cime, si avverte il senso dell’infinito. In questo scenario maestoso e possente l’uomo si sente piccolo e fragile, e più facilmente percepisce la magnificenza e l’onnipotenza di Dio, creatore dell’universo e redentore del genere umano.” Il coro alpino intona canti della montagna e alcuni inni sacri. La commozione è tanta e al termine della messa il Papa benedice la lapide dedicata ai caduti della Prima Guerra Mondiale. Per il Pontefice è stata anche organizzata una spettacolare esibizione di un reparto di alpini sciatori, mentre il tempo capriccioso cambia improvvisamente facendo comparire alcuni fiocchi di neve. È il momento del pranzo e insieme a una quarantina di “selezionatissimi invitati”, Wojtyla si dirige al rifugio Caduti dell’Adamello. Lì ad attenderlo ci sono il gestore Martino Zeni e i suoi figli, ai quali è stato affidato l’onore di consegnare al Pontefice un completo da sci confezionato con i colori vaticani, il bianco e il giallo. Il peggioramento del tempo però costringe il Papa a rinunciare alla sciata. Qualche ora di riposo e poi il mattino successivo è già ora per
Giovanni Paolo II di ripartire. Nel primo pomeriggio è atteso a Tesero, dove visiterà la chiesa di San Leonardo e il cimitero in cui sono sepolte le salme delle vittime. Per le 16.45 è previsto l’arrivo del Pontefice a Stava e nel paese, in suo onore, le case che sono state solo sfiorate dall’ondata di fango vengono adornate con i vessilli del Vaticano. Nel frattempo le forze dell’ordine sono chiamate a un difficile compito: a Stava, dove è stato preparato un palco per il Santo Padre, si stima l’arrivo di almeno 20 mila fedeli. A Bruno Zorzi de L’Adige, Don Giovanni Conci (il parroco di Tesero) racconta come si è arrivati a questa visita. “L’idea è nata due anni fa, al primo anniversario della tragedia, da parte dell’associazione sinistrati. Io inoltrai la domanda al vescovo, monsignor Gottardi, più che altro per correttezza, ma la cosa sembrava improponibile. Il vescovo infatti mi ascoltò, ma anche lui era poco convinto che la cosa si potesse fare.” Si sperava al massimo in un’udienza, e forse nemmeno in quella. In fondo, per quanto la tragedia avesse colpito l’immaginario di tutta Italia, come poteva il Papa, rappresentante della Chiesa di tutto il mondo, dedicare una simile attenzione a un paese tanto piccolo? “L’ipotesi si fece concreta il 17 aprile
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1984. Con Sandro Pertini. (Foto di Lino Zani, tratta dal libro “Karol Wojtyla Trentino“ di Giorgio Gelmetti)
1984. (Foto di Lino Zani, tratta dal libro “Karol Wojtyla Trentino“ di Giorgio Gelmetti)
La copertina del libro “Karol Wojtyla Trentino“ di Giorgio Gelmetti (Ed. La Grafica)
scorso – continua Don Conci – quando il Papa, a Verona, annunciò la visita a Pietralba per il 17 luglio, qui a un tiro di schioppo”. E così una delegazione del’associazione sinistrati si reca dall’arcivescovo Sartori il quale i primi di maggio fa la richiesta al Pontefice che, inaspettatamente, accetta quel giorno stesso. “Secondo alcuni – sorride il sindaco di Tesero – abbiamo dovuto sborsare molti milioni”. Poi torna serio e conclude: “Il Papa è qui per pregare insieme a noi per i nostri morti”.
La visita del Pontefice in occasione dell’anniversario della tragedia di Stava segnerà un momento molto importante per chi quel terribile dramma lo visse da vicino, perdendo in pochi istanti i propri cari, spazzati via dalla valanga di fango. “Oggi – dirà quel giorno del 1985 Wojtyla dal palco di Stava – sono venuto tra voi per confermarvi negli ideali di fede, di speranza e di carità che vi sostennero in quella durissima prova e per invitarvi a continuare sulla via della fedeltà
al Signore che, nella sua provvida e misteriosa pedagogia del dolore, tutto dspone in un sapiente bisogno d’amore”. Terminata la celebrazione a Stava, Papa Giovanni Paolo II riparte alla volta del Vaticano. Tornerà in Trentino solo sette anni più tardi, il 29 e 30 aprile del 1995, per visitare la città di Trento in occasione dei 450 anni dall’apertura del Concilio di Trento e degli 850 anni dalla costruzione della Cattedrale di San Vigilio. ■ Ma questa è un’altra storia.
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trentinoincontri di Fabio Peterlongo
MARIA BENIGNI: “IL LIBRO È UN AMICO PAZIENTE” LA FAMIGLIA BENIGNI CUSTODISCE DAL 1939 I TESORI PIÙ PREZIOSI, I LIBRI. OGGI, MARIA BENIGNI PROSEGUE LA “MISSIONE” DELLA FAMIGLIA E LO FA ALL’INTERNO DELLA SUA LIBRERIA, TRA VIA BELENZANI E PIAZZA DUOMO. UN LUOGO DOVE LASCIARSI GUIDARE ALLA SCOPERTA DELLE PAGINE PIÙ INASPETTATE, IN UN’ESPERIENZA CHE CONSENTE DI RISCOPRIRE I TEMPI UMANI DELLA LETTURA
A
Trento, in pieno Centro storico, nell’elegante via Belenzani, a pochi metri dal salotto di Piazza Duomo, sorge un piccolo luogo dall’aspetto quasi sacrale, così diverso da quello dei negozi circostanti, con le loro luci vistose ed il loro via vai continuo di passanti. È nei fatti un piccolo tempio laico: al suo interno, in paziente attesa, c’è la sua sacerdotessa, la custode dei libri, che da tutta la vita cura, conserva, consiglia libri. Il suo nome è Maria Benigni. Una donna minuta, dai capelli bianchi e dallo sguar38
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do profondo, quello di chi ha vissuto non una ma tante vite: la sua, insieme a quella dei suoi cari personaggi di carta. Le parliamo come si parla ad una testimone del tempo, tale è la soggezione che mette questa donna minuta. Eppure ha un sorriso delicato che scioglie le titubanze. Maria racconta dall’inizio, come in ogni buon racconto che si rispetti, le vicende della libreria: «Sorse nel 1939 ed ebbe sede fino al 1982 in via Santa Croce, quando si trasferì qui in via Belenzani, in uno spazio lasciato libe-
trentinoincontri
ro dalle Suore Paoline. Fin dal principio la libreria fu di proprietà di mio padre, sono letteralmente cresciuta in mezzo ai libri. Dopo la sua scomparsa, fummo io, mia madre e le mie sorelle Daria e Pia a portare avanti l’attività». Maria allunga una mano verso una cornice che racchiude una fotografia della sorella Pia, scomparsa nel 2013, e dice: «Con il passare degli anni sono rimasta sola, ma Pia è qui con me, ogni tanto le chiedo aiuto per affrontare tutte le difficoltà». Con la mente cerchiamo di cogliere la vastità umana di otto decenni di storia: di fronte agli occhi passano le SS che issano la bandiera con la “croce uncinata” sopra l’allora Palazzo Littorio in Piazza Venezia, sancendo l’unione provvisoria del Trentino all’Alpenvorland nazista. Poi, arrivata la Liberazione e la Repubblica, immaginiamo figura di Alcide Degasperi che si sofferma davanti alla vetrina della Libreria Benigni. Seguono gli anni ‘50, con la faticosa rincorsa del Trentino poverissimo alle altre regioni del Nord. Successivamente arriverà l’Università e il Sessantotto, con le contestazioni che si catalizzano attorno a Sociologia, portando una nuova attenzione verso la cultura ed i libri. Poi, gli anni di Piombo, con gli attentati che colpiscono anche Trento al
grido di “Ein Tirol”. Negli anni ‘80, Trento inizia a risvegliarsi dal suo culto della provincialità, aprendosi a una dimensione più vasta, culminata negli anni ‘90 e nel nuovo millennio con il centro città che diventa un museo d’arte a cielo aperto. Migliaia di studenti e turisti ne percorrono le vie, anche loro soffermandosi incuriositi di fronte alle vetrine della Libreria Benigni. Insomma, i decenni si sono susseguiti, sono cambiate le mode e sono arrivate le rivoluzioni, ma la Libreria Benigni resta uno dei simboli di una città che cambia, ma resta in qualche modo fedele a se stessa. Maria Benigni dimostra di essere perfettamente sintonizzata con l’attualità e di saper leggere con estrema chiarezza la realtà di questi tempi vorticosi: «Viviamo un periodo super-tecnologico e la gente si sta dimenticando dei libri, ma non sa che cosa si sta perdendo. A causa della tecnologia, le nostre vite sono diventate forsennate, facciamo tutto di corsa. È estate, perché non approfittare delle vacanze per sfogliare un libro? Eppure il tempo per pigiare dei bottoni su uno schermo lo si trova». Qui Maria si ferma e fa scaturire un interrogativo: «Con tutta questa fretta, cosa rimane nella mente? Leggere è un recupero di ritmi umani. Leggere comporta l'esercizio dello spirito critico e lo allena. Con un libro ci si confronta e si riflette sulla propria vita». Con un mezzo sorriso colorito di sarcasmo, Maria riflette: «A quelli che mi dicono “non ho tempo per leggere”, suggerisco di appoggiare un libro sul comodino, di farlo restare in attesa. Il libro è un amico paziente. Magari il momento che stiamo vivendo non è quello giusto per affrontare l'incontro con quel libro». Le tecnologie, acerrime nemiche del tempo del libro,
Comune di Bedollo
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trentinoincontri
Maria assieme alla sorella Pia in una foto di qualche anno fa (ph. Giornale "Trentino" online)
hanno delle “vittime” preferite, i giovani. Su questo, Maria si fa accorata: «La lettura deve essere sempre una scelta libera, non va mai forzata. Ma al contempo i giovani osservano quello che accade in famiglia: dunque è bene offrire un buon esempio, promuovendo la lettura, già da piccolissimi. Sarebbe opportuno che genitori si ricordassero dei libri per l'infanzia, anziché regalare dispositivi elettronici. Un racconto aiuta a rispondere alle domande imprevedibili di un bambino: c’è un libro per ogni domanda di bambino. Eppure sono convinta che tanti giovani siano ancora in grado di lasciarsi affascinare da un libro. Il compito del libraio è quello di aiutare nella scelta. Non siamo dei magazzini, ma siamo i custodi dei libri». Ma non ci sono solo i bambini e i giovani, le diciamo, ci sono anche gli anziani. Con ironia Maria alza gli occhi, come se le avessimo indicato una causa persa, ma poi si fa seria: «Anche gli anziani, è vero, leggono poco e guardano troppa televisione. Andrebbero incuriositi: devo-
no scoprire come sia bello conversare di un libro mentre giocano a carte». Con il timore di turbare la sacralità di quel luogo, di quella carta e di quelle storie, pronunciamo la domanda che avevamo paura di fare: cosa ne pensa la signora Maria Benigni - libraia dal 1939, custode, anzi, sacerdotessa del libro - delle librerie online. E per un attimo tra quegli scaffali echeggia il nome terribile di “Amazon”. Maria, dal canto suo, non si scompone: «A chi sceglie i negozi on-line direi: ti rendi conto che andando in una libreria hai il confronto con una persona? Se poi il libro manca, si ordina. Aggiungo poi che sembra che quelli di Amazon non paghino nemmeno le tasse!». Si delinea un filo conduttore profondo e antico che lega tutti i pensieri di Maria: «Dobbiamo ripartire dai rapporti umani, perché siamo tutti complementari. Parlare insieme di un libro, ad esempio, è un bel modo per stare insieme. Viviamo vite troppo vorticose, il libro è l'antidoto giusto». Le viene in mente un titolo, va nella
stanza accanto a cercare il libro adatto, poi ritorna: «È quello che scrive Luis Sepùlveda nel suo “La storia di una lumaca che scoprì il segreto della lentezza”». Prendiamo appunto del titolo, nella certezza che verrà utile. Portiamo poi qualche elemento di cronaca in quella chiacchierata, per poter riflettere anche sui cambiamenti occorsi alla città di Trento: ricordiamo a Maria con dispiacere il furto avvenuto due anni fa nella libreria, quando un malfattore ha rapinato la cassa. Maria corregge l’imprecisione, con un altro sorriso: «Si è proprio portato via tutto il
registratore di cassa. Il danno più grande è stato doverlo ricomprare. Il ladro pensava di appropriarsi di chissà quale tesoro. Ogni volta che si apre la porta non sai mai chi può entrare, ma bisogna cercare di stare tranquilli: d'altronde questa non è una novità degli ultimi anni, è sempre accaduto». Nessun catastrofismo da parte di Maria, nessun allarme degrado, anzi, l’apprezzamento verso una comunità che si è aperta: «Vedo con piacere che Trento negli ultimi anni ospita sempre più festival e manifestazioni culturali. Apprezzo particolarmente il Festival dell’Economia, che porta un respiro culturale interessante. Mi piacciono anche le Feste Vigiliane, con i costumi d’epoca che è sempre bello riscoprire. Trento negli ultimi vent'anni è diventata poi una meta privilegiata per gli studenti universitari: è un bene che la nostra città sia ai primi posti nelle classifiche italiane degli atenei». Le chiediamo una riflessione rivolta ai giovani, che spesso studiano tanto per poi non riuscire a realizzarsi nel lavoro: «A questi giovani consiglio resilienza, capacità di adattarsi e contemporaneamente di non darsi mai per vinti. Bisogna domandarsi in ogni istante: ho fatto tutto, ma proprio tutto, quello che era necessario per realizzare il mio destino?». ■
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trentinoattualità
TUTTI AL MARE! O IN MONTAGNA?
di Silvia Conotter
Ecco cosa c’è di nuovo in Trentino per le famiglie e i bambini
IL TRENTINO È TUTTO BELLO, CON I SUOI PAESAGGI MOZZAFIATO, CAMMINATE IN MEZZO ALLA NATURA, MALGHE IN CUI FERMARSI A FARE IL BURRO ED ASSISTERE A TRAMONTI UNICI. NON MANCANO POI DI CERTO ANCHE PROPOSTE DEDICATE AL DIVERTIMENTO E ALL’INTRATTENIMENTO PER I PIÙ PICCOLI. ED ALLORA IN QUESTO NUMERO VI RACCONTO TUTTE LE NOVITÀ DI QUEST’ESTATE 2018. REALTÀ E POSTI DA NON PERDERE, TESTATI PERSONALMENTE DISCGOLF Un interessante mix tra golf e basket, che si presta benissimo per una divertente giornata all’aria aperta. Questa è la novità della stagione estiva sull’Alpe Cimbra, che ha curiosato oltreoceano intercettando un’attività molto popolare negli Stati Uniti. Il campo, a 9 buche, si trova a Folgaria, all’arrivo della seggiovia Martinella a quota 1660 metri. E’ possibile raggiungerlo sia utilizzando l’impianto che parte da Serrada, sia percorrendo l’affascinante sentiero della Forra del Lupo. L’obiettivo del gioco è molto semplice ed intuitivo: nel minor numero di lanci possibile bisogna fare entrare nel cesto metallico il proprio frisbee. Per ogni “buca” c’è una piazzola in cui il giocatore effettua il primo lancio e così gli altri concorrenti; poi tutti rilanceranno dal punto esatto di atterraggio del proprio disco cercando di avvicinarsi sempre più all’obbiettivo. Il lancio finale, detto “putt”, consiste nel fermare il disco
all’interno del cesto. Il costo è di 3 euro a persona, per tutta la giornata; 5 euro tariffa famiglia per uno o due adulti e figli sotto gli 8 anni. Da non perdere, in prossimità della partenza un gustoso pranzo alla Baita Tonda, caratteristica struttura in legno di forma appunto circolare, con piatti tipici trentini e meravigliosa vista sulle catene montuose, soprattutto le Dolomiti di Brenta. SILPACA Due ragazzi e una bella storia d'amore, ma soprattutto una grande passione per
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gli alpaca. Silvio e Ilaria, classe 1988, hanno finalmente realizzato un sogno che da tempo accarezzavano: l’allevamento di questi dolcissimi animali andini all'Happy Ranch, in Val di Cembra, poco distante dal Lago Santo. Con loro si possono effettuare brevi trekking nei dintorni e partecipare a laboratori ed attività sensoriali con la lana. Le passeggiate sono un vero toccasana per tutti, con i bambini che si divertiranno a guidarli ed a comprendere che la lentezza può essere anche un valore. Buffi e tutti da coccolare i vari esemplari: tra gli altri, Manolo, il capogruppo, e poi Cynar, Violina Cocca,
trentinoattualità Cannella, Artù e l’ultimo arrivato, Cacao. Consigliata la prenotazione sia per i trekking che i laboratori. Info: 349.3850840 IL PINGU Il Biblioigloo non smette mai di stupirci e quest’anno si arricchisce di una simpatica novità per i più piccoli: biciclette senza pedali (adatte a bambini dai 3 anni circa, fino ai 7/8 anni) da utilizzare su due semplici percorsi delimitati da piccole pareti di fieno. Così ,se si cade, lo si fa sul morbido! Si prende il tapis roulant a bordo della propria bicicletta e, arrivati in cima… via! Una divertente discesa. Il costo è di 3 euro per 20 minuti, altrimenti di 9 euro per il biglietto biglietto comprensivo del laboratorio. Già, perché questa biblioteca d’alta quota (a ben 1333 metri), con una struttura a forma di igloo, ospita centinaia di libri e fantastici laboratori con materiali naturali per bambini, ragazzi e famiglie condotti dall’artista Tarci. L’ingresso, gratuito, prevede il prestito libri, wi-fi, libreria on line e angolo morbido per i bimbi più piccoli. Aperto fino al 9 settembre 2018, info: 0461.1636973. Si sale da Andalo, telecabina di Valle Bianca (anche con i passeggini). Consigliato il pranzo allo Chalet Forst, con i suoi gustosi piatti tipici. Il tutto nella bellissima cornice naturale della Paganella e con la possibilità di effettuare poi due diverse passeggiate: quella più facile, che porta all’antica fonte Acqua de le Scudele e quello più impegnativo che in due ore porta in cima alla montagna, al rifugio la Roda. SENTIERO TEMATICO A RUMO Quanto ci piacciono i sentieri tematici! E se sono immersi nella natura ancora
di più. A Rumo, in Val di Non, poco distante dal Lago di Santa Giustina, ne troverete uno appena finito, disseminato di bellissime sculture realizzate da artigiani locali. Bellissima la grande aquila, così come il lupo che ulula alla luna, il gufo appollaiato al tronco di un albero, gli scoiattoli innamorati, il fungo e la farfalla, e poi lo gnomo con la barba, l’aquila che cattura la lepre e così via. La strada all’inizio è un po’ impegnativa, con una salita decisa, ma poi si imbocca la forestale che procede tranquilla nel bosco. Si torna indietro per lo stesso sentiero. E dopo vi consiglio una sosta al ristorante Cavallino Bianco, nel centro di Rumo, con la piscina sia interna che esterna (e centro benessere per gli adulti) e la sua cucina davvero eccezionale. Prodotti del territorio (lo sapevate che qui si coltiva perfino lo zafferano?), piatti da leccarsi i baffi e tutta la tranquillità di una zona immersa in un contesto naturale unico. www.cavallinobiancorumo.it
MANEGGIO MAS MURIEI Ci piace molto la nuova gestione del maneggio Mas Muriei, che si trova a Passo Bordala, in Val di Gresta. Romano e Angela, giovani ma esperti cavallerizzi, aspettano grandi e piccini durante tutto l’anno (tranne quando c’è maltempo o troppa neve) per lezioni di equitazione, passeggiate nella natura in compagnia dei dolcissimi pony o dei cavalli, oltre che per godere della bellezza della loro fattoria didattica. Info e prenotazioni: 349.6078072. Consigliatissima la passeggiata che in una ventina di minuti porta a Malga Somator, costeggiando i caratteristici orti della zona. In una cornice di rara bellezza arriverete a questo ristorante (prenotazione consigliata!) con terrazza su tutta la Vallagarina. Così, mentre gli animali si riposano voi potrete gustare tutta la bontà dei piatti proposti, dai taglieri con affettati e formaggi locali, ai primi molto particolari fino ai piatti unici con polenta, formaggio fuso, carne, funghi e verdure. Tutto a chilometri zero. www.malgasomator.it KIDS CANYONING Scendere con la muta in un torrente o in un fiume in sicurezza, lasciandosi trasportare dalla corrente e concedendosi divertenti tuffi dalle rocce: fiore all’occhiello di Mountain Live, realtà con sede a Storo specializzata in canyoning per adulti (percorsi elettrizzanti tra cascate e tuffi in pizze d’acqua turchese) è la proposta per i più piccoli. Un percorso nel torrente Palvico ideato appositamen43
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trentinoattualità te per i bambini tra i 5 e i 10 anni, dalla durata di circa un’ora e mezza. Completa l’offerta per i bambini il mitico Jungle Canyon: un’avventura di due ore circa adatta a chi vuole muovere i primi passi in questo sport unico nel suo genere, per farsi rapire dalle bellezze della natura e dalle emozioni del canyoning. Ideale dai 7 anni in su. Qui si utilizzano imbragatura e corde, con una calata di circa 8 metri in sospensione, aiutati dalle guide o con una veloce zip line per i ragazzi più avventurosi. I tuffi arrivano fino a 2 o 3 metri al massimo. Molto bello anche per i genitori che vogliono divertirsi assieme ai loro figli. Info: www. mountainlive.org PARCO AVVENTURA TRENTINO WILD Non bastavano il rafting, il paintball, il campo slalom di canoa, la palestra di arrampicata e boulder, i giri in mountain bike. Nel villaggio dei divertimenti di Trentino Wild, a Caldes, è arrivato quest’anno anche un bellissimo parco avventura! Diversi percorsi sugli alberi da effettuare in sicurezza, con tante attrazioni tra cui spicca il “salto di Tarzan”: una corda a cui tenersi per spiccare il volo e aggrapparsi alla rete di fronte. Apprezzatissima anche la "barchetta" sospesa, per solcare il cielo invece del fiume, e le zip line (carrucole), che completano le prove di equilibrio su ponticelli, funi e assi di legno. Grazie al sistema di sicurezza passiva si annulla in questo parco il rischio di caduta a terra: grazie alla Linea Vita Continua non c’è alcuna possibilità infatti di sganciarsi dal cavo. Il parco è
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accessibile a tutti, a partire dai 5 anni, con percorsi di crescente difficoltà. Per chi è alto più di 140 centimetri due proposte più “impegnative” dal punto di vista fisico, che richiedono un po’ di allenamento allo sforzo e totale assenza di vertigini perché si arriva fino a 10 metri da terra. Ideali per adolescenti ed adulti, ma anche per tutti coloro che desiderano un po’ di adrenalina. Info: www.trentinowild.it MINIERE DI DARZO Storicamente, Darzo e gli altri borghi della Valle del Chiese si sono evoluti di pari passo con la crescita e lo sviluppo dell'industria mineraria iniziata nel 1894 con la scoperta delle prime miniere di barite e finita nel 2009. E’ ancora possibile però visitarle in estate, con itinerari guidati che partendo dal giro ad anello dei murales in paese approdano in montagna nel sito minerario di Marìgole (il trasferimento viene effettuato con bus navetta), per visitare la casa dei minatori, l’ex officina, la polveriera, i sentieri e gli imbocchi delle gallerie. I racconti e le dimostrazioni di quelli che furono lavoratori e lavoratrici delle industrie minerarie vi accompagneranno lungo il tragitto. www.minieredarzo.it GIRO D’ALI E’ uno dei posti che piacciono di più ai bambini in Trentino, grazie al percorso dedicato ai volatili, con il laghetto provvisto di zattera, anatre che sputano acqua, percorso kneipp, la ricerca dell’oro e proposte in continua evoluzione. Siamo a Bellamonte, a pochi chilometri da Predazzo. Pochi minuti di telecabina e
sarete catapultati in questa oasi di divertimento e relax. Due le nuove attrazioni: Uovo in pista, l’invenzione di mamma aquila. Per insegnare al suo piccolo a sorvolare vette, ruscelli, abeti e mucche al pascolo, ha costruito una pista ingegnosa, legnetto dopo legnetto. Grazie ad uno speciale marchingegno, l’aquilotto impara a volare prima di uscire dall'uovo! Infatti, raggiunge il nido solo dopo un rocambolesco volo di 50 metri! Nel suo confortevole guscio, esplora forme e suoni dolomitici. I bambini si divertiranno a rincorrere l’uovo lungo la bizzarra pista, fra campanacci e misteriosi ostacoli. E poi c’é il nidoplano, per guardare il mondo ad altezza nido. Un ovetto della cabinovia riserva una sorpresa, con il suo fondo trasparente. Vi farà vivere l’emozione di un uccellino che si affaccia dal nido per la prima volta… provare per credere! LA FATTORIA DELLA LANA Ultima novità, ma solamente in ordine temporale e non di importanza, è lo stupendo sentiero tematico che sta per essere ultimato a Palù del Fersina. in Valle dei Mòcheni. Accompagnati da un libretto illustrato da Michela Molinari e da uno speciale gnomo, bambini e famiglie scopriranno grazie a speciali indovinelli come si dice “lana” in mòcheno. La lingua che si parla ancora in questa speciale “isola” germanofona in Trentino. Sei le installazioni interattive (nel senso tradizionale del termine, non tecnologico), che rappresentano altrettanti animali della fattoria (asino, maiale, capre, gallo, pecora e coniglio) e che sono state realizzate artigianalmente con materiali naturali di recupero. Sul percorso si alterneranno anche quattro giochi di grandi dimensioni, per divertenti pause per tutta la famiglia. E alla fine potrete visitare il museo mineralogico S Pèrgmandlhaus, per partecipare ad una divertente caccia al tesoro e costruire la pallina dei desideri da appendere ad un albero molto speciale. L’inaugurazione è prevista a settembre: informazioni su www.umpalai.it. Nei dintorni, da non perdere, il parco gioco con il secondo scivolo più lungo del Trentino e la miniera dell’Erdemolo (ad una mezz’ora di passeggiata), per scoprire l’antico mondo minerario attraverso un avventuroso viaggio nel centro della terra. Per mangiare: l’osteria Passo Redebus, a dieci minuti di macchina, con i suoi speciali taglieri, omelette ripiene ■ e torte casalinghe.
MOSTRA FOTOGRAFICA
LEGAMI DOLOMITICI 40 FOTOGRAFIE • 10 FOTOGRAFI
9 SISTEMI • 3 REGIONI • 4 LINGUE
1 FONDAZIONE
MATTARELLO Centro Civico San Vigilio Sala Polivalente “A. Perini” via G.Poli 6 26 agosto 2018 ore 18 - 22 dal 27 al 31 agosto 2018 ore 20 - 22 dal 1 al 2 settembre 2018 ore 10 - 22 3 settembre 2018 ore 20 - 22 INAUGURAZIONE DOMENICA 26 AGOSTO ORE 18 FOTOGRAFI:
ALESSANDRA BELLO • ALESSIA BORTOLAMEOTTI • ALESSANDRO CAON MORENO GEREMETTA • NICOLO’ MIANA • PATRICK ODORIZZI • FRANCO OLIVERI ANTON SESSA • ANDREAS TAMANINI • GEORG TAPPEINER ALLESTITRICE:CATERINA SEGA COORDINATORE PROGETTO: ANDREAS TAMANINI
SOSTENITORI PROGETTO: CIRCOSCRIZIONE DI MATTARELLO •
A FAVORE DI
MEDIA PARTNER
PARROCCHIA S. LEONARDO
SPONSOR
MATTARELLO
® SPEDIZIONI - GRAFICA - STAMPA
TRENTO - VIA PERINI 159
VIVAISMO e GIARDINAGGIO
Ruggero Pallaoro
Co.PAG di MATTARELLO
trentinoavventura trentinoattualità di Tiziana Tomasini
Arrivati! Franco Nicolini e Michele Leonardi in vetta al Tupungato (Cordillera Andina Cilena)
Dal Brenta alle Ande.
(E A SETTEMBRE CI TORNIAMO!) SI CHIAMA “LOS PICOS 6500” LA SPEDIZIONE GIÀ LEGGENDARIA DEGLI ALPINISTI TRENTINI TOMAS E SILVESTRO FRANCHINI, FRANCO NICOLINI, MICHELE LEONARDI: SCALARE IN CONCATENAMENTO LE PIÙ ALTE VETTE (AD ORA 13 SU 16) DEL SUDAMERICA. UN’ESPERIENZA DA RACCONTARE, PER CHI AMA LA MONTAGNA E L’AVVENTURA. NE ABBIAMO PARLATO CON DUE DI LORO – TOMAS E FRANCO – E ABBIAMO SCOPERTO UN SACCO DI COSE, ANCHE MOLTO DIVERTENTI…
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ediamo subito: da dove nasce l’idea di questo progetto? L’idea è partita da un libro sulle montagne più alte del Sudamerica, che superano i 6000 metri; alcune sfiorano addirittura i 7000, come l’Aconcagua. Le Ande in sostanza, che partono dalla Patagonia e disegnano tutta l’America Meridionale attraverso Argentina, Cile, Bolivia e Perù. Il nostro progetto è stato subito chiaro: riuscire a concatenarle non in trenta giorni ma nel minor tempo possibile. Noi siamo guide alpine, due di noi hanno un rifugio quindi abbiamo dovuto condensare questo progetto in una parte precisa dell’anno: dal 20 febbraio al 20 aprile. A casa, a tavolino, abbiamo diviso il progetto in due parti: 13 delle 16 cime complessive si potevano fare in una sola volta. Il nostro obiettivo complessivo era 46
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cioè quello di partire in pieno inverno da sud per arrivare in Perù. La difficoltà di questo progetto era di trovare tutte le condizioni buone in tutte le montagne, quindi abbiamo diviso il percorso in due parti: dal sud Argentina fino alla Bolivia, una parte; nella seconda parte, che porteremo a termine in settembre, torneremo a fare le montagne del Perù, che presenta condizioni migliori in questo periodo piuttosto che ad aprile. Bisogna infatti considerare che in Perù le montagne sono molto nevose e molto pericolose. Quale grosso problema è emerso subito dal punto di vista organizzativo? Organizzativamente è sorta la problematica del permesso dell’Aconcagua; questo infatti non veniva rilasciato d’inverno quindi dovevamo partire con l’ultimo giorno di via libera per finire tutte le
altre cime e riuscire ad arrivare nei tempi prestabiliti al Sajama in Bolivia. Perché serviva il permesso per l’Aconcagua? Per questioni di sicurezza. L’Aconcagua, che è la cima più alta del Sudamerica, è diventata una montagna commerciale:
Le jeep 4x4 in riva alle lagune: tutto è pronto per affrontare il monte Pissis
trentinoavventura tantissima gente vuole andare a farla. Tecnicamente non è una montagna difficile, noi l’avremmo fatta anche d’inverno. Ma, come per l’Himalaya, adesso ci sono molte limitazioni. Siamo quindi entrati con l’ultima finestra di permesso, con partenza il 23 febbraio. Cosa vuol dire “concatenamento”? In gergo si chiama “concatenamento” lo scalare montagne in successione; si realizza senza pause o interruzioni: si scala, si scende, ci si trasferisce in macchina alla base dell’altra montagna e si ricomincia. Bisogna tener conto che anche i trasferimenti sono pesanti e faticosi; nel nostro caso, ci sono voluti anche 1000 km da una montagna all’altra. È stata la prima volta per voi? No, noi veniamo da altre esperienze di questo tipo. Il mondo della montagna [racconta Franco] ha bisogno di nuove idee. C’è chi pensa che ad andare in Himalaya e arrivare in cima all’Everest – magari con una bombola di ossigeno sulle spalle - diventi il più bravo alpinista del mondo. Tutt’altro! Ormai le spedizioni commerciali, nel bene o nel male, aiutano i turisti-alpinisti a salire le vette più famose, ma questo non è un alpinismo d’avanguardia, è una forma turistica di montagna. E Messner definisce bene questa situazione: dove finisce il turismo, comincia l’alpinismo. Quali sono le nuove frontiere, sia dei giovani o di chi come voi viene già da esperienze di concatenamento? O cime più basse in posti sperduti con difficoltà tecniche molto elevate, dove si realizza la tua forma di avventura, oppure il puntare sui concatenamenti. La nostra idea è stata molto nuova nel mondo della montagna. Molti hanno apprezzato proprio questo, il fatto che della gente abbia la mente aperta per trovare nuove
I “fantastici quattro” ai piedi di uno dei 6500 delle Ande
frontiere di esplorazione, con obiettivi personali e fisici. Noi non andiamo in montagna per diventare alpinisti più forti: ci andiamo perché è la nostra passione, non per dimostrare qualcosa a qualcuno. Siccome qua abbiamo visto un po’ tutto (le nostre Dolomiti di Brenta, le Alpi) allora abbiamo iniziato a cercare un po’ fuori. L’altra prospettiva, quella appunto commerciale, consiste nel caricarsi la bombola di ossigeno e andare. Io [Franco] ho fatto 4 Ottomila e la bombola non so neanche cosa sia. Secondo noi non è giusto. La bombola è esattamente il doping visibile e conclamato dell’alpinista. Com’è andata questa spedizione? Siete stati soddisfatti? Abbiamo fatto queste cime anche in meno tempo di quanto pensavamo, abbiamo visto posti e paesaggi che alla fine come alpinisti non avremmo mai visto, ad esempio tanti vulcani, immense distese. Queste cime in realtà non presentano difficoltà alpinistiche, basta
camminare. Però non è come andare da qui fino in cima al Bondone: metti 4 volte tanto, quindi un Bondone sopra l’altro, tutto in una volta. Per poi ricominciare. In quota poi, tutto diventa più grande e più difficile. Tutti noi all’Aconcagua – noi che, come ripeto, abbiamo esperienze di scalate molto più difficili – vedevamo il Sajama (che era l’ultima in programma) molto lontana. Il fatto è che qualsiasi cosa ti può ostacolare: basta una dissenteria come si deve, tanto per fare un esempio. In quota è tutto diverso e tutto più difficile, il corpo reagisce in maniera diversa. Non è stato facile stare in forma fisica per tutte le montagne. Anche la logistica – cioè i trasporti da una montagna all’altra - non è stata semplice. Abbiamo dovuto fare molte scelte. Ci accompagnavano dei nostri amici argentini (Marco Calamaro, Guillermo Almaraz, Roly Linzing) che ci hanno aiutato ed hanno organizzato gli spostamenti: guidavano loro. Conoscevano bene la geografia. E
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trentinoavventura trentinoattualità
Il meritato pediluvio di Tomas nelle acque termali del Tupungato
va detto che non è mica facile muoversi lì: loro naturalmente avevano il GPS e le tracce vecchie fatte da loro negli anni passati. Noi avremmo avuto delle difficoltà a organizzarci in tutto: anche perché abbiamo avuto un anno per organizzare tutta ‘sta storia. Sembra tanto, ma far combinare i nostri ritmi a quelli argentini non è così semplice. Poi ognuno ha i suoi obiettivi: io non sono mai partito per fare il tempo, per metterci di meno. Il tempo però diventa una priorità in quanto bisogna tener conto del tempo meteorologico. Tu guardi le previsioni e vedi che il tempo buono dura due giorni… allora bisogna approfittarne! Tanto per fare un esempio, a sud il problema è il vento e tu sai che se supera i 100 all’ora, in cima a una montagna o non ci arrivi, o triboli da bestia! Allora vedevamo di far combaciare i nostri arrivi alle montagne col tempo buono. A volte bisognava correre… quasi sempre abbiamo dovuto correre! Ma siamo stati anche fortunati. Momenti difficili? Sul campo forse no, sulle scelte forse sì, come decidere se andare da una parte o dall’altra. Ma devi capire che in una storia così, non c’è un momento più difficile degli altri; è una costante. E’ come fare un muro lungo 100 metri: i primi venti li fai entusiasta, vai, tiri, poi un po’ meno, a metà cominci a dire “chi me lo fa fare”, a tre quarti dici “che coi….!” E diventa una tribolazione finire. La stanchezza prevale, cominci ad essere stufo. Se quella cima [il Mercedario] ci fosse capitata alla penultima tappa, non so se saremmo andati in cima, avremmo dovuto riprovare. Questo perché la stanchezza generale prevale.
Quest’esperienza è stata la prima per questa squadra? Sì, ed anche questa è stata una bella vittoria: stare due mesi e passa insieme, non è facile. Ognuno di noi è diverso, ma siamo riusciti ad andare d’accordo. E questo aspetto non è così facile e scontato: la maggior parte dei team nelle spedizioni alla fine litiga. Dall’inizio alla fine è tutto un prendere decisioni e lì uno la vede in una maniera, l’altro in un’altra ed è un attimo innescare una discussione. Noi siamo sempre andati d’accordo, con un po’ di sopportabilità ce la siamo sempre cavata. Ad esempio, sempre sul Mercedario, avevamo visto dei 100 all’ora di vento: io [Franco] avevo detto: “Lo saltiamo e andiamo alla prossima”. Questo voleva dire fare 500 km in su per poi farli indietro, sperando nel tempo. Una mattina a colazione abbiamo messo giù una discussione e abbiamo tirato le
somme di quelli che erano i pro e i contro di questa cosa. Alla fine abbiamo detto: ”Bon, andiamo e rischiamo, magari le previsioni non sono così male”. La decisione era stata presa, ma in quattro. Ed è stata quella giusta: il vento c’era, ma la salita era fattibile; abbiamo fatto un bivacco non proprio bello (abbiamo rotto una tenda quella volta, tanto per dirti) però siamo andati su faticando un po’, ma bene. Alla fine nelle scelte c’è sempre la componente fortuna, come in montagna così come nella vita e in tutte le cose. Però, come si capisce, è un attimo innescare malumori. Attrezzatura? Come eravate equipaggiati? Regolare dotazione alpinistica e… costume da bagno! State scherzando...?! No! Sono zone vulcaniche e ci sono tante fonti di acqua calda e quindi a valle ci sono centri termali; ci siamo presi alcune serate di relax! Per le scalate, zaino con tenda grande da campo base, poi tende oltre il campo base, perché spesso la meta era talmente lontana che non ci arrivavi in una giornata. Già quando partivamo dal campo base facevamo dislivelli molto importanti: calcola che per fare una cima di quelle un normale scalatore ci impiega dai dieci giorni in su; noi in un paio di giorni andavamo su e tornavamo giù. Bisogna tener presente che bisognerebbe anche acclimatarsi: c’è una tabella di acclimatamento da seguire. Fisiologica, è stabilita dalla medicina, devi andare per gradi. Noi l’abbiamo stravolta: siamo partiti da casa il 20 di febbraio e il 26 eravamo già in cima. Poi senti il tuo corpo cosa ti dice. Episodio divertente? Ah, sì! L’Aconcagua, come dicevamo,
Di buon passo, si parte: inizia l’avventura verso l’Aconcagua 48
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trentinoavventura è una montagna commerciale, tenuta molto d’occhio dagli argentini, che sono molto bravi per quello. All’inizio, nel parco, prima della scalata, ti danno un sacchetto e tu devi farci dentro i tuoi bisogni; alla fine della permanenza sui campi alti devi riportaglielo giù pieno! Se è vuoto, ti danno la multa! Fatta la cima, siamo scesi e il nostro compagno Michele è arrivato giù e si è ricordato: “Madonna, ho desmentegà su el sachet della merda!” Non ce l’aveva più… gli avrebbero dato una bella multa. Noi ci appoggiavamo ad un’agenzia che ci organizzava il trasporto (non c’erano in quella circostanza i nostri amici argentini), come equipaggiamento con i muli e mangiare al campo base. Allora abbiamo chiesto a loro come potevamo fare… loro avevano lì un po’ di cose loro… insomma hanno raccattato in giro un po’ di roba e abbiamo consegnato! Tutto a posto! Come fate ad avere l’energia per scalare? Cosa si mangia in campo base? Si mangia poco: in alta quota le sensazioni sono mal di testa e inappetenza; certo se non si mangia non si ha energia. M siamo dimagriti tutti. Di quanto? Cosa ti interessa! Scherza Tomas. A parte gli scherzi, in quota si rischia di calare parecchio e questo è un danno. Ecco perché, ritornando alla domanda di prima, non c’è un solo momento diffici-
Classico panorama andino: deserto&vulcani
le: è tutto un momento difficile perché tutto, dopo un po’, comincia a diventare faticoso. Poi ti abitui. Anche alla vita d’avventura. A parte l’Aconcagua, a fare le altre montagne non abbiamo mai incontrato nessuno, bellissimo. Tornando al discorso del mangiare, al campo base mangi in maniera tradizionale: pasta, riso ecc… quando fai i campi alti invece si preferisce cibo liofilizzato, disidratato, leggero da portare su. Quali sono i vostri sponsor? Come finanziate le vostre imprese? I nostri sono sponsor tecnici, cioè forniscono l’attrezzatura, non danno soldi. Questi sono: La Sportiva, Scarpa, Montura, Ferrino, Lebel, Blitz, Salice, Blue Ice, Camp. Forse ci daranno una mano le istituzioni, intanto noi ci siamo pagati tutto. Vogliamo ringraziare le Cantine Ferrari che ci ha fatto un bel brindisi di rientro e il birrificio della val Rendena. Certo i costi sono stati elevati… Noi al momento non siamo alpinisti professionisti, tre di noi sono guide alpine. Per
essere professionista devi pubblicizzare molto. E questa è stata l’unica spedizione che abbiamo pubblicizzato tanto. I professionisti sono obbligati a mettere tot numero di post, tot numero foto sui social. Per la visibilità. Obiettivi futuri? Io e mio fratello [Tomas e Silvestro] torneremo a settembre in Perù per finire il concatenamento; probabilmente il Franco non viene perché il suo rifugio chiude il venti (ma sappiamo che farà di tutto per organizzarsi e partire…); e settembre è già quasi tardi, perché le migliori condizioni sarebbero luglio e agosto. Obiettivo della vita è pagare il mio mutuo, andare in montagna e viaggiare. Come idea, conoscere la montagna inesplorata, zone inesplorate, ancora da scoprire, gente e culture diverse; io sono stato in Cina a scalare e lì non c’era sentiero, non c’era niente. Intorno a noi, tutto senza nome, senza mappa. Avventura, esplorazione, trovare qualcosa di nuovo. È questo il bello della montagna. ■
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trentinoattualità trentinol'opinione LA PIÙ PROFONDA CRISI FINANZIARIA DEL DOPOGUERRA HA MESSO A NUDO TUTTE LE DEBOLEZZE E LE AMPIE AREE DI MIGLIORAMENTO DELLE NOSTRE CASSE RURALI. L'IDEA DI RIFORMA PREVEDE CASSE RURALI ADEGUATAMENTE DIMENSIONATE, PROPRIETARIE E CONTROLLATE, SUPPORTATE E COORDINATE, ALL’INTERNO DI UN GRUPPO BANCARIO
UNA RIFORMA INDISPENSABILE E INDIFFERIBILE di Franco Senesi*
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embrava d’essere in dirittura d’arrivo e invece ci ritroviamo nel bel mezzo di una nuova e articolata discussione dai contorni ancora sfumati. Mi riferisco ovviamente alla riforma del Credito Cooperativo e al suo approdo nell'articolazione dei Gruppi Bancari. Era l’inizio del 2015 quando il Governo di allora presentava un Disegno di legge che, anche se non gradito, ebbe comunque il merito di provocare una profonda discussione a vari livelli: parlamentare, di vigilanza nazionale ed europea e, soprattutto, all’interno del sistema. L a più profonda crisi finanziaria del dopoguerra ha messo a nudo, anche all'interno del variegato mondo delle piccole banche locali, oltre alle peculiarità proprie di un sistema territoriale, tutte le debolezze e le ampie aree di miglioramento che possono e devono essere valutate in ottica futura. Si diceva che era un po’ come il fenomeno della bassa marea, tutte le asperità del terreno sono risultate in evidenza, sono emerse preoccupanti incongruenze e insospettati difetti. La fragilità di realtà troppo piccole e non sufficientemente organizzate, il peso di una troppo spinta pressione territoriale nella concessione di credito, il bacino di servizio troppo ristretto e troppo sensi50
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bile a crisi settoriali, l’eccessiva esposizione nel ramo immobiliare, l’assenza di una banca corporate per l'impresa a servizio del sistema, la fragilità di certe governance, ne sono solo alcune espressioni. Da rimarcare infine il pesante onere di supplenza che le Casse Rurali hanno sostenuto durante la crisi nel tenere aperti i rubinetti del credito anche quando gli altri li hanno chiusi. La conseguenza è stata, ahimè, devastante, una mole impressionante di credito deteriorato, un crollo della redditività e i primi passivi di bilancio per realtà che non avevano mai conosciuto il fenomeno. L’esigenza di una riforma e il ridisegno complessivo del sistema sono apparsi operazione indifferibile. Molte le discussioni, diverse le visioni, forti i contrasti, ma assoluta la determinazione e la convinzione della necessità di un riordino e della ricerca di una modalità che consentisse la messa in sicurezza di un’esperienza ultra secolare e ancora indispensabile per dare il necessario supporto economico alla persona, alla famiglia e alla piccola e media impresa delle nostre comunità. Il progetto, complesso e articolato, per la soluzione dei problemi emersi, è stato individuato in un modello organizzativo
che prevede Casse Rurali adeguatamente dimensionate, proprietarie e controllate, supportate e coordinate, all’interno di un Gruppo Bancario che opportunamente strutturato, sia in grado di avere la necessaria autorevolezza strategica e solidità economica per garantire la imprescindibile evoluzione in chiave moderna dell'intero sistema. La forma societaria del Gruppo ha da essere la Società per azioni, per poter eventualmente intercettare, in caso di necessità, capitali pazienti esterni al sistema stesso, ferma restando la maggioranza azionaria saldamente in capo ai soci Cooperativi. Si è discusso molto se fosse meglio costituire un Gruppo unico o più gruppi, ci si è divisi e confrontati, alla fine ha prevalso la scelta di due gruppi nazionali e uno provinciale. Anche in Trentino se ne è dissertato animatamente e alla fine la scelta è stata unanime e l'adesione alla patrimonializzazione di Cassa Centrale possente e convinta. La valorizzazione in dimensione nazionale di un’esperienza locale in continuo crescendo come Cassa Centrale è, certamente, in ambito finanziario e imprenditoriale, per il Trentino, il più importante evento degli ultimi anni, e spiace constatare come, sia a livello politico che economico, non se ne sia
trentinol'opinione colta l’importanza, né in termini professionali, né occupazionali, né strategici, né erariali. Come movimento non si è avvertito il sostegno e la considerazione ambientali come l'impresa avrebbe meritato. Tant'è, "nemo propheta in patria", dicevano i latini ... facciamocene una ragione. Le Casse Rurali, dal canto loro, oltre a dare sostegno finanziario, si sono messe di buzzo buono per adeguare il loro profilo strategico e organizzativo; il processo di fusioni in atto con il superamento dei “campanili”, tende a dar vita ad una presenza strutturata e organizzata di valle, in grado di garantire il necessario supporto allo sviluppo delle rispettive comunità. Ma veniamo ai giorni nostri. Costante e pressante è stato il confronto con Bankit e BCE e immane il lavoro di adeguamento normativo e organizzativo delle capogruppo. Forse ci sono margini di miglioramento, anzi, sicuramente ce ne sono, e se ne dovrà tenere conto, ma ora sono pronte ad affrontare la sfida, tanto che nei tempi previsti hanno presentato alla Vigilanza la richiesta di autorizzazione all’esercizio del nuovo ruolo ottenendone la relativa approvazione. Il Governo, mentre sto scrivendo, sta decidendo per una eventuale moratoria relativa all'entrata in vigore degli effetti della riforma, ebbene, dovesse essere, e non lo auspico, mi auguro sia breve e serva ad analizzare le aree e gli ambiti meritevoli di miglioramento, ci si metta al lavoro e si rifiniscano le cose nel migliore dei modi. Solo a mo' d'esempio, gli ambiti potrebbero riguardare la misura di capitale della capogruppo in mano alle BCC (60%?), la nomina e i requisiti degli amministratori, la valenza del modello basato sulla rischiosità della banca, la vigilanza competente, in pratica l'applicazione di un vero criterio di proporzionalità nei riguardi delle nostre realtà. E siamo proprio certi che per queste migliorie serve una moratoria? Per l'autunno sarebbero previste le assemblee straordinarie delle Casse Rurali per l’approvazione delle modifiche statutarie, del patto di coesione e del sistema di garanzia solidale. Potrebbero slittare di qualche mese come pure la partenza del Gruppo ad ora fissata al primo gennaio prossimo: dico la verità e mi ripeto, mi auguro non accada. Tutto sinora è stato fatto per convergere verso il raggiungimento di un obiettivo che solo chi conosce approfonditamente il nostro mondo sa quanto sia importan-
Franco Senesi
te per le Banche di Credito Cooperativo. Eh sì, perché la riforma non serve alle Capogruppo, è indispensabile alle Casse Rurali. Il coordinamento, il sostegno, lo sviluppo, la strategia, la programmazione, la vigilanza, i prodotti, i servizi, la formazione, la professionalità, la tecnologia, il mercato, le economie di scala, la redditività, ecc., sono solo alcuni degli aspetti per i quali vi è bisogno di massa critica per fare un salto di qualità. Alcuni temono la perdita di autonomia, ma cosa si intende per autonomia? Se è stata quella che ci ha portato ai risultati degli ultimi anni, risultati di cui ancora ci stiamo leccando le ferite, forse è meglio farne parzialmente a meno. Che poi, nessuno vuol metterla in discussione. Si parla solamente di renderla proporzionale alla rischiosità di ogni singola banca, di adeguarla alla qualità dell’organizzazione, della governance, della professionalità, della patrimonializzazione. E quale miglior garanzia per i nostri soci e i nostri clienti se non quella di sapere che se qualcosa non gira per il verso giusto c'è qualcuno abilitato ad intervenire preventivamente? Questa sarebbe funzione della Capogruppo all’interno del Gruppo. Qualcun’altro paventa una stretta nella concessione del credito, la lentezza e la macchinosità delle procedure e i ritardi nelle risposte. Anche qui è bene fare chiarezza. Ad ognuno verrà assegnato un limite, proporzionato alle rispettive caratteristiche, entro il quale operare in assoluta autonomia. Oltre tale soglia, e pertanto per
operazioni più rotonde e complesse, la Capogruppo dovrà occuparsi dell'istruttoria e delle risorse. E ben venga, che soprattutto in ambito corporate, ambito di non tradizionale vocazione delle Casse Rurali, siano degli specialisti ad occuparsene, meglio se per il tramite della propria Banca per l'impresa. L’avessimo potuto fare in quest'ultimo decennio, avremmo registrato qualche rosso di bilancio in meno e qualche utile in più. Si dice che le assemblee non saranno libere di eleggere chi vogliono a prescindere: forse che non è necessario avere esperienza, conoscenza e professionalità per gestire le nostre Casse? Ergo, sempre nell'interesse complessivo, dai soci ai clienti, dai dipendenti alle comunità, è opportuno che vi siano previsti dei paletti e che ci sia qualcuno che possa sovrintendere alla corretta applicazione delle regole. Perché quando dobbiamo farci operare cerchiamo chi può vantare esperienza e professionalità e quando dobbiamo mettere al sicuro i risparmi di una vita non facciamo altrettanto? Come vedete le regole sono necessarie. E i nostri valori? E il mutualismo? E il sostegno alle nostre comunità? Sono concetti e connotati insiti nella diversità delle nostre banche, insiti nella nostra cultura e nella nostra tradizione, ma per il rispetto che gli è dovuto, per perpetuare i loro benefici effetti, devono essere garantiti in una evoluzione armonica e in assoluta sicurezza. Auspichiamo che di tutto ciò la legislazione europea sappia tenerne conto anche nello sviluppo normativo in atto, per rendere il sistema finanziario sempre più sicuro e affidabile. Le banche territoriali, le nostre Banche di Credito Cooperativo, assolvono al ruolo di importante equilibratore per l’intero sistema e la diversità sta proprio in questa ragione che ne fa i capillari vitali di un intero mondo che proprio in Italia è di importanza cruciale. In estrema sintesi, abbiamo bisogno di questa riforma, ne abbiamo bisogno nei tempi previsti. Io spero che dopo tanto lavoro, tanto impegno e tanta convinzione, non si voglia rallentarne la decorrenza e con essa, i positivi effetti. ■ Temo sarebbe un danno. 21 luglio 2018 * Presidente della Cassa Rurale Alta Valsugana 51
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trentinoattualità trentinolibri ROBERTO CORRADINI, RACCONTA L’ONDA LUNGA DEI SUOI DUE ROMANZI, APPREZZATI NON SOLO IN TRENTINO E IN ITALIA, MA PERFINO IN BRASILE, ARGENTINA E BIRMANIA
QUANDO LE STORIE SOLCANO OCEANI E PIANURE di Pino Loperfido
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a vita di un romanzo può essere lunga quando racconta storie senza tempo e senza confini; soprattutto quando arriva direttamente al cuore del lettore. Crediamo che ciò sia accaduto anche ai due romanzi di Roberto Corradini, autore trentino, che si è lasciato volentieri sorprendere dall’onda lunga delle sue opere, un’onda che le ha portate anche oltre l’oceano e in posti molto lontani. Così, a distanza di qualche tempo dalla pubblicazione dei romanzi “Il sangue e l’inchiostro” e “Gente Libera” (ambedue editi da Curcu Genovese), abbiamo posto alcune domande all’autore. Prima di tutto, come ti presenteresti ai lettori di questo mensile? Come un uomo determinato e sensibile. Nato a Trento nel 1949, sono grato alla sorte per aver avuto modo di vivere in un luogo bellissimo e in un tempo di pace costante. Ho svolto lavori di vario tipo, ma sono stato soprattutto un insegnante e posso dire che le esperienze all’Enaip di Primiero, Tione, Arco e Trento mi hanno appagato molto sia dal punto di vista professionale che umano. Amo viaggiare, fotografare, ascoltare e osservare, per poi raccontare. Ecco, penso che il mio scrivere sia proprio il racconto di ciò che ho ascoltato ed osservato nella mia vita passata e recente. 52
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“Il sangue e l’inchiostro”, uscito nel 2015, ha avuto tre successive edizioni e “Gente Libera”, uscito nel 2017, finora due. Entrambi sono stati trasmessi da Radio RAI di Trento in 14 puntate radiofoniche della durata di 15 minuti ciascuna. Inoltre sono stati oggetto di recensioni lusinghiere sulla stampa trentina. I risultati raggiunti appaiono dunque soddisfacenti. Sì, sono molto soddisfatto. Confesso che, nell’estate 2016 e nell’autunno 2017, ho provato viva emozione nell’ascoltare i miei racconti trasmessi da radio RAI. Desidero evidenziare che i lettori hanno conosciuto i miei libri - oltre che attraverso le trasmissioni radio suddette - anche per merito delle preziose recensioni apparse su giornali e riviste, delle accurate presentazioni avvenute in
sale, biblioteche, piazze, scuole e perfino salotti, nonché dei simpatici momenti di incontro avvenuti direttamente in libreria. Sono davvero numerosi i soggetti, i giornalisti, i librai, i bibliotecari, i “padroni di casa”, gli amici e gli ex colleghi ai quali vorrei esprimere di nuovo – attraverso “TrentinoMese” – tutta la mia riconoscenza. Non elenco i loro nomi solo per esigenze di spazio e per il timore di scordarne anche uno solo. Dove sono stati presentati finora i tuoi libri? In vari luoghi: a Trento, a Levico, in Primiero, a Mattarello, a Ville d’Anaunia, ad Ala e una volta anche a Pescara. In particolare rammento la soddisfazione provata nel presentare i miei libri nella scuola Enaip di Primiero e la profonda emozione vissuta nell’incontrare, dopo quarant’anni, tanti miei ex allievi ed allieve. Per chi non li avesse ancora letti, potresti esporre le analogie e le differenze tra i due romanzi? Entrambi raccontano le avventure e le disavventure capitate ai componenti di famiglie trentine nel periodo che va dal 1850 al 1950 circa, cioè in un secolo carico di eventi che hanno stravolto la Storia non solo del
Le splendide copertine dei due romanzi di Roberto Corradini. Sono acquistabili su www.curcugenovese.it
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Il 13 dicembre 2016 è giunta a Corradini dal Brasile la seguente e-mail: “Gentile signor Roberto Corradini, sono una trentina che da anni vive in Brasile e insegna lingua e cultura italiana presso la Società “Dante Alighieri” di Recife ( Pernambuco, Brasile). Nei mesi scorsi, mentre ero in Italia per un periodo di ferie, ho avuto l’occasione di leggere ed apprezzare "Il sangue e l’inchiostro”. La lettura è scorrevole ed il contenuto accattivante. Rientrata in Brasile, l’ho usato come libro di lettura per un mio gruppo di studenti brasiliani di livello avanzato. Il romanzo è stato molto apprezzato, anche perché racconta - tra le altre - una storia connessa a un evento importante quale la massiccia immigrazione dei nostri connazionali in Brasile. Molti dei miei studenti sono infatti discendenti di italiani e anche se avevano già ascoltato dai loro nonni numerose testimonianze in proposito - hanno provato viva emozione nel leggere nel Suo romanzo un’altra avventura legata a quell’epoca. Nel prossimo agosto rientrerò in Italia per le vacanze e spero di aver modo di incontrarLa personalmente. Intanto cordiali saluti. Anna Pegoretti". Nel febbraio 2018 anche “Gente Libera” è giunto in Brasile.
Trentino, ma anche dell’Italia, dell’Europa e di gran parte del mondo. Però hanno personaggi e storie completamente diverse. Sì, “Il sangue e l’inchiostro” narra il rapporto “di sangue” tra due fratelli trentini che si trasforma in un rapporto “d’inchiostro” dopo l’emigrazione in Brasile (e poi negli Stati Uniti) di uno dei due. Racconta, tra l’altro, la sparizione di una figlia durante il funerale di un famoso gangster di New York, il fallimento di una avviata falegnameria in conseguenza della crisi finanziaria iniziata nel 1929, il positivo inserimento lavorativo di un altro figlio nell’allora emergente industria cinematografica di Hollywood, ecc. “Gente Libera” racconta invece la storia di tre generazioni di un’altra famiglia trentina (Libera di cognome oltre che di temperamento). Racconta, ad esempio, come il nonno Donato (suddito di France-
Min Min Myat Thin, oltre ad essere un uomo d’affari, è una guida turistica del Myanmar (Birmania). Alla fine del 2012 ha accompagnato Corradini in un viaggio nel suo splendido Paese. Oltre all’inglese, parla molto bene l’italiano (studiato a Perugia). Soggiorna saltuariamente in Italia per commerciare con i clienti della sua impresa familiare. Nel luglio 2017 è stato ospite a Trento e l'autore gli ha regalato i suoi libri. Aveva promesso di leggerli durante i suoi numerosi spostamenti in treno e in aereo. Nel settembre scorso ha postato su Facebook la foto qui sopra...
sco Giuseppe) sia sopravvissuto alla battaglia di Sadowa contro i prussiani, come il padre Giovanni Battista sia emigrato in Argentina dopo aver combattuto la prima guerra con addosso la divisa dell’Austria e come il figlio Carlo sia fuggito dalla rappresaglia nazista mentre nel 1943 era soldato italiano in Grecia. Racconta pure storie che hanno per protagoniste donne tenaci e forti, ad esempio la vicenda di Valeria Libera che ha voluto e saputo affrancarsi dal decennale lavoro di governante in casa di un avvocato romano quando costui è diventato un gerarca fascista, ecc. Cosa puoi dire del riscontro diretto con i lettori? Lo posso definire positivo ed incoraggiante. Avverto ancora gratitudine profonda, sia nei confronti dei tanti lettori trentini che mi hanno espresso il loro parere a voce o per iscritto (via Mail, WhatsApp, Facebook, addirittura per Lettera), sia nei confronti dei lettori NON trentini che hanno usato la gentilezza di inoltrarmi un riscontro anche da Paesi lontani. Provo infatti orgoglio e soddisfazione nel sapere che i miei libri sono stati apprezzati anche al di fuori del Trentino e nell’avere prova che essi sono giunti - oltre che in diverse città italiane (Trieste, Bologna, Siena, Pescara, ecc.) - anche in Brasile, in Argentina e perfino in Birmania.
La famiglia Cognigni, di origine marchigiana, risiede da tre generazioni in Argentina. Un loro antenato ha avuto probabilmente contatto con uno dei protagonisti di “Gente Libera”, nel periodo in cui era emigrato a Buenos Aires nel 1924. Una loro congiunta, che lavora in Italia, ha portato il libro nella Pampa. Questa è la fotografia che, nell’agosto 2017, Corradini ha ricevuto da conoscenti argentini.
Hai qualche aneddoto particolare da raccontare in proposito? Come capita ad altri scrittori esordienti, molti lettori hanno conosciuto i miei libri per puro caso. Ebbene, procurandomi enorme piacere, diversi di loro sono generosamente usciti dall’anonimato per esprimermi un riscontro scritto e articolato. Sinceramente, tale tipo di “risposta” è tutt’altro che scontata. Ad esempio, un insegnante abruzzese – dopo aver letto “Il sangue e l’inchiostro” nell’estate 2016, in Trentino – ha deciso di adottarlo come libro di lettura in classe nell’Istituto superiore dov’era docente di Italiano e Storia. Quasi un anno dopo – nel maggio 2017, con mia grande sorpresa e piacere - mi ha invitato a presentare il mio libro ai suoi allievi dell’Istituto Tecnico “T. Acerbo” di Pescara. Comunque, gratificazioni ancor più sorprendenti mi sono arrivate addirittura da oltre oceano. È facile infatti immaginare la mia grande soddisfazione nell’aver ricevuto, da tre distinti Paesi lontani, messaggi di stima e apprezzamento uniti alle fotografie che chiedo cortesemente di pubblicare. Hai in cantiere un altro libro? Sì, ho iniziato il terzo romanzo. Non so prevedere quando potrà essere dato alle stampe, per il momento anticipo che è ambientato in tempi moderni e che non continua le storie narrate nei ■ primi due. 53
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Amici Artisti di Renzo Francescotti
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e il ventiquattrenne Mario Colombelli non avesse adocchiato a Milano una piacente ragazza bionda ventunenne, come lui accompagnatrice di ragazzi (che si chiamava Francesca) prendendo l’iniziativa di sederle accanto, non saremmo qui a parlare di lui come di un pittore praticamente trentino, dato che vive in Trentino da quasi mezzo secolo; ha sposato un trentina di Lasino dove lui si è costruito una casa, ha sempre insegnato nella nostra provincia e milita negli amici dell’arte di Riva del Garda. Mario è nato alle porte di Milano, a Gorgonzola: suo padre fa il tranviere ma la sua è un famiglia contadina. Lui sin da ragazzo ha una grande passione per il disegno. Finirà all’Accademia di Brera diplomandosi a pieni voti con Domenico Purificato, uno dei più noti artisti italiani. Trapiantato in Trentino dopo qualche anno finirà ai Licei Scientifici “Galilei” e “Da Vinci”, insegnandovi educazione artistica sino all’età della pensione. Nei primi anni Settanta, poco più che ventenne, inizia dipingere ad olio su tela i suoi primi quadri di ambiente contadino: scene tranquille di aratura, fienagione, raccolte di patate; ma anche di relax nelle osterie, di partite a bocce, di figure
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MARIO COLOMBELLI SIN DA RAGAZZO HA UNA GRANDE PASSIONE PER IL DISEGNO. FINIRÀ ALL’ACCADEMIA DI BRERA DIPLOMANDOSI A PIENI VOTI CON DOMENICO PURIFICATO caratteristiche di ombrellai, di donne al mercato. Col trasferimento in Trentino le cose cambiano: ci sono i nuovi ruoli di marito e di docente: Mario è un gran lavoratore: prende la scuola molto sul serio, è un insegnante molto impegnato; lavora nell'orto e a fabbricarsi la casa nei fine-settimana e nei giorni festivi. Ci sono anche i momenti di relax, come quelli dedicati al gioco delle bocce tante volte dipinto nelle sue tele (si è costruito una zugolana sotto-casa e ci gioca col suocero e gli amici). E, nonostante la sua tecnica di pittura ad olio dagli effetti particolari impieghi parecchio tempo, riesce a strappare coi denti il tempo da dedicare alla sua pittura, che acquisisce colori sempre più brillanti , si nutre di pulviscoli luminosi di raffinata tecnica, è percorsa da ritmi sempre più dinamici. Colombelli guarda ai pittori futuristi, soprattutto a Depero e Severini. I ritmi si fanno sempre più accentuati, danzanti; gli scenari si allargano, abbracciano decine di
persone, uomini, donne, bambini; sono percorsi da brezze cromatiche, da venti di danza che sembrano investire tutto. Mario esprime le sue due anime: quella contadina di Gorgonzola dei nonni, della Lasino di sua moglie e sua; e quella cittadina dei suoi studi a Milano, dei suoi tanti anni di insegnamento a Trento. Così dopo le scene popolari in cui i modelli di riferimento sono i neorealisti come Guttuso (“Piscina” ne è un esplicito omaggio), Sassu, Migneco, ecco quelle cittadine degli anni ottanta/novanta in cui si respirano le atmosfere stilizzate dell’art dèco, e in cui una sensualità alla De Lempicka percorre certe ampie tele dedicate alla Piazza del Duomo di Trento o ai bar all’aperto fitti di sofisticatissime donne stile anni venti. Colombelli si impegna anche in opere pubbliche, raggiungendo l’acme negli anni 1985-1988, con una serie di grandi tele ad olio. La prima, di impianto classico ma modernamente ripreso, è collocata ne battistero della par-
rocchiale di Lasino; raffigura un Battesimo di Gesù utilizzando modelli umani locali e le rive del lago di Cavedine. Da collocare nel Municipio di questo Comune Colombelli ha realizzato cinque grandi scene di massa: i due Carnevali di Cavedine e Stravino, la Sagra di San Rocco a Brusino, la Processione di Vigo Cavedine e una vendemmi sulle rive del Lago di Cavedine. Il pittore riprende lo spirito popolare di certe tele paesane del primo periodo. Ma la sua tecnica si è evoluta, si è fatta sofisticata, le sue figure danzanti sembrano fatte d’aria, i personaggi (come il bandito Castrin, ovvero Abramo Zeni) e i luoghi sono perfettamente riconoscibili e, allo stesso tempo, sfumano nel surreale.
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Così come i colori, i rossi, i verdi, i rosacei gli azzurri in cui sono virate queste rappresentazioni comunitarie in cui, ad esempio, un albero centrale in una piazza può mutare cromia per andare a divenire una nuvola surreale. Mario procede così per anni finché, nel 2009, matura una svolta. Le ragioni del mutamento sono sia di carattere estetico che di salute: dopo tanti anni di “figure danzanti” era giunto il momento di cambiare. Inoltre la sua personale tecnica di trattare i colori richiedeva l’uso di molta acquaragia per eliminare il colore debordato: alla fine però si irritava la gola. E il nostro artista cambiò tecnica anche consigliato dal medico. Cominciò col dipingere paesaggi con cui aveva un particolare feeling : ad esempio Castel Madruzzo e Toblino, tanto famigliari e altrettanto difficili da fermare sulla tela senza cadere nel “già visto”. Nel 2011, nell’ambito del Settembre Rotaliano, presentò 12 nuove tele che riprendevano scorci di Mezzocorona: le tele presentavano un taglio cinematografico, usavano prospettive multiple di impervia difficoltà ed erano “annunciate” dalle inconfondibili bellezze muliebri di Colombelli, un artista che senza la presenza femminile non concepisce il mondo. Arriviamo così alle opere degli ultimi tre anni, dipinte soprattutto in preparazione del grande mostra
(la più importante di questo pittore) a Palazzo Trentini di Trento, in coppia con l’amico gardesano Paolo Malossini, aperta alla fine di luglio 2018. Per l’occasione è stato pubblicato non un catalogo ma un monografia che ripercorre e storicizza tutta la produzione del nostro artista, una pubblicazione di circa 130 pagine, a firma di chi scrive. E si profila un’ulteriore svolta, se non un tornante. Anche se eccezionalmente dinamici e vitali il nostro Mario denuncia all’anagrafe 68 anni, un’età in cui è molto difficile – in ogni settore di un’esistenza – inventare qualcosa di nuovo. Colombelli riesce farlo in un modo coraggioso e originale, realizzando un sogno che coltivava da chissà quando: fondere nello stesso quadro il figurativo con l’astratto. Ha così dipinto tele di dimensioni come “Sogno di bellezza“, una tela tutta impostata su dolci linee sinuose, serpeggianti, con in primo piano una bellezza addormentata (un’aguana, una silvana, una vivana venute tra gli uomini a stemperare le loro angosce?), distesa su un drappo blu/indaco, su uno sfondo astratto anch’esso azzurro, come le acque, come i cieli. Infine la tela di maggiori dimensioni (un metro e venti di altezza pe un metro di larghezza), dal titolo Simbiosi, in cui il riferimento nella storia dell’arte (che Colombelli padroneggi perfettamente, ha insegnato per tanti anni a scuola e tuttora lo fa in corsi di pittura servendosi della tecnologia più aggiornata) è Magritte. Il grande surrealista belga ha immaginato un quadro in cui la tela dipinta, appoggiata al cavalletto, continua in un paesaggio che sembra essere guardato da una finestra. Ma la finestra non c’è. È tutto un gioco vertiginoso di interni e esterni, di quotidianità e sogno, di realtà e surrealtà, di figurazione e astrazione in cui chi guarda l’opera viene letteralmente “annegato”. ■
Il più grande e qualificato istituto di cure naturali in Italia
Dal 6 al 9 settembre 2018 CORSO di CUCINA TEORICO e PRATICO A Cura di Casa Raphael con lo Chef Gianni Aste
“Il corso di cucina, ormai tradizione di Casa Raphael, è nato dalla volontà degli ospiti di sperimentare in modo diretto la caratteristica preparazione che viene riservata ai nostri piatti. I partecipanti verranno introdotti nei principi dell’alimentazione antroposofica con approfondimenti sulle qualità degli alimenti biologici e biologici-dinamici, sulle intolleranze alimentari e sulla cucina vegana. Seguirò direttamente i partecipanti e li guiderò nei laboratori pratici in cui saranno coinvolti sia nella cucina della Casa sia a Maso Albio dove Casa Raphael coltiva il proprio orto.”
Lo Chef Gianni Aste
Roncegno Terme (TN) - P.zza de Giovanni, 4 t. 0461 772000
www.casaraphael.com mail.info@casaraphael.com 55
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trentinovisitaaimusei trentinoattualità di Miriam Bacher
Musei in Alto Adige ALLA SCOPERTA DELLA STORIA, CULTURA E NATURA DELLE VALLI ALTOATESINE
© Hermann Maria Gasser
MUSEO PROVINCIALE DEGLI USI E COSTUMI
INFORMAZIONE PUBBLICITARIA
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asseggiare nell’ampio areale del Museo etnografico di Teodone è come intraprendere un viaggio attraverso i secoli alla scoperta delle condizioni di vita e di lavoro della popolazione rurale altoatesina. Gli antichi masi contadini e i laboratori artigianali ben attrezzati, circondati dai campi e prati, illustrano i modi di vivere, abitare e condurre l’azienda di contadini, piccoli coloni e artigiani di campagna. Durante il percorso si sente lo scricchiolio del legno antico, il gorgoglio dell’acqua nei mulini e si odora il profumo degli orti contadini. Accanto alle mucche, nei prati pascolano pecore, capre, maiali e galline. Del museo fa parte anche l’imponente residenza barocca “Mair am Hof” che 56
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restituisce l’ambiente di vita della nobiltà rurale di allora e le sue differenze con quello contadino. Essa funge anche da spazio espositivo per le collezioni etnografiche: suppellettili domestiche, costumi, artefatti dell’arte e religione popolare, pipe e una collezione di cetre unica nel suo genere. Dei punti interattivi distribuiti per l’area museale offrono a tutta la famiglia l’occasione di divertirsi partecipando a giochi e attività come il gioco dei birilli, il lancio degli anelli, i
cavallucci di legno cavalcabili, il percorso enigmistico nella casa delle api, e altri ancora. Nel mese di agosto una se-
MUSEO PROVINCIALE DEGLI USI E COSTUMI Teodone/Brunico (BZ) – Via Duca Diet 24 Tel. 0474 552087 museo-etnografico@museiprovinciali.it www.museo-etnografico.it
rie di attività e dimostrazioni rievocano gli usi e costumi d’altri tempi. Nel forno a legna si cuociono le pagnotte di segale che è possibile poi assaggiare, il forno economico viene impiegato per friggere i Krapfen tirolesi, mentre la merlettaia e il fabbro mostrano la loro tecnica manuale. Infine, un giorno a settimana è dedicato all’arte dell’intreccio.
Area all'aperto: masi © Hermann Maria Gasser
CASTEL WOLFSTHURN MUSEO PROVINCIALE DELLA CACCIA E DELLA PESCA
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mmergersi nella storia della viticultura del Sudtirolo e scoprire la ricchezza delle tradizioni vinicole locali: il Museo provinciale del vino, situato tra le antiche mura di una cantina storica nel cuore di Caldaro, si è posto l’obiettivo di trasmettere una storia culturale antica di secoli. La mostra permanente comprende i temi principali del lavoro nella vigna, della produzione e della © Hermann Maria Gasser c onser vazione del vino, antichi arnesi contadini, vetro e ceramica, vino e religione. L’esposizione raccoglie inoltre testimonianze di altri mestieri indotti dall’attività vinicola, come gli artigiani bottai, i guardiani dei vigneti chiamati “Saltner” e i carrettieri del vino. Il museo può vantarsi anche di una propria vigna, con vista sul Lago di Caldaro, ove crescono diverse varietà di viti, tra cui alcune oggi non più o solo raramente coltivate. Nei mesi autunnali ai visitatori è permesso di degustare gli acini cogliendoli direttamente dalle piante. MUSEO PROVINCIALE DEL VINO Caldaro (BZ) – Via dell'Oro 1 Tel. e fax 0471 963 168 museo-del-vino@museiprovinciali.it www.museo-del-vino.it
originali: ai soffitti sono applicati artistici stucchi in colori pastello, le pareti sono tappezzate con carta da parati, dotate di arazzi o decorate con i ritratti degli antenati e i trofei di caccia. Dal corridoio è possibile dare uno sguardo alla sfarzosa chiesa del castello, adornata da artisti famosi. Il piano interrato attira i bambini: qui si può imitare l’ululato del lupo e si possono conoscere le voci e le impronte degli animali, i palchi di cervi e la tana dell’orso.
Ph di Stefano Scatà
MUSEO PROVINCIALE DEL VINO A CALDARO
aestoso e sublime appare Castel Wolfsthurn agli occhi di coloro che si ritrovano ai suoi piedi a Mareta all’ingresso della Val Ridanna, nei pressi di Vipiteno. All’inizio del XVIII secolo il barone Franz Andrä von Sternbach elesse la collina come luogo per il proprio domicilio e vi fece costruire il castello nella sua foggia attuale. Dal 1996 l’ala principale, ove è collocato il Museo provinciale della caccia e della pesca, è accessibile al pubblico. Il primo piano del castello è un gioiello soprattutto per gli amanti della caccia e della pesca. Accanto agli animali selvatici locali esposti in diorami, è dedicato ampio spazio alla storia culturale della caccia e della pesca. L’esposizione comprende armi da caccia con relativi accessori così come trappole e tagliole, ma anche una moltitudine di oggetti decorati con scene di caccia: bicchieri, tabacchiere, pipe ecc. La mostra sulla pesca è incentrata sulla pesca a mosca, esponendo numerosi oggetti come canne in bambù, mulinelli e mosche artificiali. Il secondo piano è dedicato alla storia del castello legata profondamente a quella della famiglia proprietaria. Il percorso di visita conduce attraverso le sale nobili riccamente allestite con arredi
Partendo dalla chiesa parrocchiale di Mareta, due percorsi conducono al castello: imboccando il sentiero corto si raggiunge l’ingresso in pochi minuti. Chi non ha fretta, può avventurarsi sul percorso tematico “bosco e acqua”, lungo un chilometro e percorribile con il passeggino. I diversi punti interattivi lungo il sentiero, come la capanna del boscaiolo, la tana del tasso, la fossa del lupo e il telefono senza fili, consentono di scoprire questi ambienti con tutti i sensi.
CASTEL WOLFSTHURN – MUSEO PROVINCIALE DELLA CACCIA E DELLA PESCA Racines/Mareta (BZ) – Kirchdorf 25 Tel. e fax (+39) 0472 758 121 www.wolfsthurn.it
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trentinopanorama Le Dolomiti di Brenta dal Lago Nero, Ph. Alessia Bortolameotti
MOSTRA FOTOGRAFICA "LEGAMI DOLOMITICI" DAL BRENTA AI MONFALCONI, DALLE DOLOMITI DI SESTO ALLE VETTE FELTRINE: UN PATRIMONIO UNICO AL MONDO RACCONTATO ATTRAVERSO GLI SCATTI DEI FOTOGRAFI SOSTENITORI DELLA FONDAZIONE DOLOMITI UNESCO. INAUGURAZIONE DOMENICA 26 AGOSTO, ORE 18:00
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ono dieci gli autori delle spettacolari foto in mostra a Mattarello, al Centro S. Vigilio, Sala Polivalente “A. Perini”). Dal 26 agosto al 3 settembre, ci saranno fotografi professionisti e non, ma soprattutto Sostenitori della Fondazione Dolomiti UNESCO. Questi i loro nomi: Alessandra Bello, Alessia Bortolameotti, Alessandro Caon, Moreno Geremetta, Nicolò Miana, Patrick Odorizzi, Franco Oliveri, Anton Sessa, Andreas Tamanini e Georg Tappeiner. Certo, l’attenzione del visitatore sarà rapita dai meravigliosi scatti, dalle Tofane, dallo Sciliar, dalle Vette Feltrine, dalle Dolomiti Friulane, dal Brenta alle Odle, ma nel suo complesso, la mo-
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stra racconta un significato più profondo, quello dei “legami”. I fotografi Sostenitori provengono da tutto il territorio che UNESCO ha riconosciuto nel 2009 come Patrimonio Mondiale. Si tratta di 142 mila ettari distribuiti fra cinque province (Belluno, Bolzano, Pordenone, Trento e Udine) e tre regioni (Friuli Venezia Giulia, Trentino - Alto Adige e Veneto). Due sono i valori alla base del riconoscimento delle Dolomiti Patrimonio UNESCO: la bellezza paesaggistica e l’importanza geologica per la storia della Terra. Il percorso che ha portato al riconoscimento delle Dolomiti è partito, e prosegue, all’insegna del “noi”. “Noi” abitanti delle valli dolomitiche, tanto
diverse per storia, tradizioni e, soprattutto, forme amministrative. Uno sforzo comune per superare i confini, senza nascondere le difficoltà, le distanze, i problemi. Per scoprire poi, in occasioni come questa, che il valore aggiunto sono le persone che scelgono di mettersi in gioco, di crederci, di dire: “Noi siamo le Dolomiti UNESCO”. Nasce proprio da qui l’idea della mostra fotografica “Legami dolomitici” con la volontà di raccontare al pubblico le Dolomiti attraverso diversi sguardi superando i confini amministrativi e rappresentando così il Bene Dolomiti patrimonio dell’umanità intera. L'allestimento della mostra è affidato a Caterina Sega, professionista del settore. Mentre responsabile progetto è Andreas Tamanini con la partecipazione della Fondazione Dolomiti Unesco. Si segnala infine lo scopo benefico dell’iniziativa, alcune delle opere esposte potranno infatti essere acquistate
tramite un’offerta minima. I proventi saranno destinati in parte all’”Associazione Un Sogno Per Vincere” a favore della ricerca contro la Fibrosi Cistica e in parte alla Parrocchia San Leonardo di Mattarello. Tanti i partner e gli sponsor: la Circoscrizione dI Mattarello, il Co.PAG, Mastro 7, Spazio Verde, La Frutta Secca Abbasciano, Rothoblaas, Details Design Store, Bronzetti Marco Pasticceria, Mail Boxes Etc - Trento, Ruggero Pallaoro, Cantina Sociale Trento e Agriservice Trento. Infine i Media Partner: Trentinomese, Il Trentino Alto Adige dei Bambini, ILoveValDiNon e la collaboratrice Martina Boschi. ■ Mattarello - Centro Civico San Vigilio – Sala Polivalente “A. Perini”. Dal 26 agosto al 3 settembre in occasione della ‘Sagra Santi Anzoi’
Il Pelmo dal Lago delle Baste, Ph. Alessandro Caon
trentinopanorama
di Nicola Tomasi
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avanti alle notizie sempre più cupe sui cambiamenti climatici in atto, le tentazioni più forti sono due: da una parte quella di tapparsi occhi e orecchie, facendo finta di niente, dall'altra quella di disperarsi, finendo per vivere ossessionati da quello. Da ormai quattordici anni “Fa' la Cosa Giusta! Trento” cerca di dare un'alternativa più costruttiva: costruire speranza, senza fuggire dalla realtà. La fiera trentina del consumo critico e degli stili di vita sostenibile, assieme alla “madre” di Milano e alle sorelle di Umbria e Sicilia, grida forte che “il futuro è di chi lo fa”, lasciando intendere che un futuro è possibile, ma che bisogna anche mettersi a costruirlo. Anzi, che c'è già chi lo sta costruendo da anni, ed è pronto a proporlo e illustrarlo a quanti si interrogano già da tempo su questi temi, ma anche a chi sta iniziando solo ora a chiedersi se davvero attraverso le proprie scelte di consumo si possa cambiare qualcosa. Anche quest'anno saranno più di 200 gli espositori che animeranno i padiglioni del quartiere fieristico di Trento, dal 26 al 28 ottobre, e non è una forzatura dire che tutti loro stanno contribuendo con il loro lavoro a “fare futuro”: dagli agricoltori che utilizzando il metodo biologico eliminano l'utilizzo di concimi provenienti dal petrolio e veleni che si depositano nelle falde acquifere, alle realtà che propongono modalità di turismo più rispettose dell'ambiente e delle popolazioni; dalle aziende che offrono soluzioni per produrre energia senza utilizzare fonti fossili, agli artigiani che mostrano come sostituire la plastica con la ceramica; dalle grandi e piccole realtà
IL FUTURO È DI CHI LO FA ANTEPRIMA DELLA FIERA “FA' LA COSTA GIUSTA!“ IN PROGRAMMA A TRENTO FIERE DAL 26 AL 28 OTTOBRE PROSSIMI che producono detergenti, cosmetici e abbigliamento eco-compatibili, alle cooperative sociali che a tutto questo aggiungono anche il reinserimento nel mercato del lavoro di persone che ne erano escluse. E il tutto, condito dalla serietà, ma anche l'entusiasmo, di chi su questo “fare futuro” ci ha costruito il suo lavoro, e spesso anche la sua vita. Se questi sono gli standisti, non potrebbe essere da meno l'organizzazione, e proprio per questo Trentino Arcobaleno, fino dalla prima edizione del 2005, cerca in ogni modo di minimizzare
l'impatto ambientale della manifestazione, utilizzando per tutta la ristorazione solo stoviglie lavabili, eliminando la moquette per ridurre la produzione di rifiuti, premiando con uno sconto chi arriva con i mezzi pubblici e, da quest'anno, utilizzando il riciclo creativo per le maglie dei volontari, e illuminando tutti gli stand con faretti a led. Da sempre uno dei settori più apprezzati di “Fa' la Cosa Giusta! Trento”, il settore ristorazione sarà il protagonista della principale novità dell'edizione 2018: le serata “food & music”. Il sabato sera la “cucina” della fiera,
popolata di dodici realtà che proporranno per tutta la durata della manifestazione piatti per tutti i gusti, rigorosamente bio, sarà aperta fino alle 23, accompagnata da musica dal vivo. Confermatissimi invece lo spazio dove i bambini di tutte le età potranno trovare proposte alla loro portata, lasciando per un po' ai genitori la possibilità di una visita più tranquilla, e il ricco programma di laboratori, curato dall'associazione l'Ortazzo. La fiera “Fa' la Cosa Giusta! Trento” sarà aperta venerdì 26 dalle ore 14.30 alle ore 18.30, sabato 27 e domenica 28 ottobre dalle ore 9 alle 19. Programma completo, standisti presenti e tutte le informazioni sulla manifestazione sono disponibili sul sito www.trentinoarcobaleno.it e alla pagina FB FaLaCosaGiustaTrento. ■ 59
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trentinoattualità
Ph: Alessio Coser per UniTrento
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ncrementare le iscrizioni di ragazzi e ragazze trentini all’università e agli studi post diploma, incoraggiando il risparmio delle famiglie: in sintesi, è questo l’obiettivo della misura voluta dalla Provincia autonoma di Trento che fissa al 31 agosto la scadenza per fare il versamento annuale. In Trentino si continua ad investire nelle risorse umane, nella convinzione che una maggiore preparazione sia per i giovani un elemento determinante nella ricerca di lavoro. Il contributo per gli studi post diploma è una misura voluta dalla Provincia autonoma di Trento per incrementare le iscrizioni delle ragazze e dei ragazzi trentini ai percorsi di studio post-diploma. Le famiglie possono dare vita, durante la scuola secondaria di secondo grado, ad un piano di risparmio a favore dei propri figli e la Provincia concorre, al momento dell’iscrizione agli studi post-diploma, universitari e di alta formazione, con una somma in denaro tale da aumentare in maniera importante il capitale accumulato. Accedere al contributo è facile, basta:
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ENTRO IL 31 AGOSTO VA FATTO IL VERSAMENTO PER COSTITUIRE IL RISPARMIO STUDI POST-DIPLOMA, IL SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE - aprire un libretto di risparmio o un conto corrente o un PAC o polizze assicurative o fondi pensione; - versare annualmente, entro il 31 agosto, una somma di denaro per un periodo da 3 a 5 anni precedenti all’iscrizione a percorsi di studio post diploma; - accumulare una somma complessiva compresa tra 3.000 e 6.000 euro; - avere un indicatore ISEE famigliare compreso tra 23.001 e 32.000 euro (rispetto allo scorso anno l’intervallo ISEE per accedere al contributo è stato recentemente modificato dalla Giunta provinciale, spostando il valore minimo da 21.501 a 23.001 euro e quello massimo da 29.000 a 32.000 euro). In pratica, se la famiglia risparmia una cifra tra i 3.000 e i 6.000 euro negli anni delle scuole superiori, quando lo studente si iscriverà a un corso post-diploma, sia in Trentino che fuori provincia o all’e-
stero, potrà ricevere un aiuto pubblico provinciale fino al doppio di quanto risparmiato. La domanda va presentata agli Uffici provinciali nell’anno di iscrizione ai percorsi post diploma, completa della documentazione che attesta l’avvenuto accumulo e dell’indicatore ISEE della famiglia. Ogni anno viene pubblicato un avviso con le modalità e le scadenze per inoltrare la richiesta. I versamenti per
costituire il risparmio devono essere effettuati entro il 31 agosto di ciascun anno scolastico. PER SAPERNE DI PIÙ: http://www.provincia.tn.it/ investiamosudiloro/ Si ricorda che chi possiede un ISEE inferiore a 23.000 euro può accedere, invece, alle borse per il diritto allo studio universitario. ■
Erbe officinali BICICLETTA I L FA S C I N O D EL L A
segreti e proprietà curative
Curiosita ndare in bicicletta é un modo sano e divertente per spostarsi, per godersi il tempo libero e per vivere all’aria aperta. L‘Alto Adige è un paradiso per ciclisti perché offre una rete di piste ciclabili ben sviluppata e percorsi adatti a tutti gli amanti delle due ruote.
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“È andando in bicicletta che impari meglio i contorni di un paese, perché devi sudare sulle colline e andare giù a ruota libera nelle discese. In questo modo te le ricordi come sono veramente, mentre in automobile ti restano impresse solo le colline più alte, e non hai un ricordo tanto accurato del paese che hai attraversato in macchina come ce l’hai passandoci in bicicletta” - ERNEST HEMINGWAY -
L‘idea di sostituire il cavallo con un mezzo a locomozione umana è stata di Stephan Farffler, che nel 1649 ideò un triciclo per andare a messa tutte le domeniche. Il passaggio dalle tre alle due ruote é avvenuto solamente nel corso del XIX secolo. Nel 1861 Michaux realizza il primo “velocipede” a pedali denominato “Grand Bi” per le sue dimensioni. La Mountain Bike entra prepotentemente nel ciclismo italiano nei primi anni `80 e conquista tutti per la sua versatilità che permette di arrivare ovunque. Con la Mountain Bike il ciclismo si sposta dalle cittá alle montagne, regalando panorami mozzafiato. In oriente la bicicletta è, a tutt’oggi, il principale mezzo di trasporto, come fu in Italia fino agli anni ‘60, prima del boom economico e della diffusione dell’automobile. Si attesta attorno al miliardo il numero delle biciclette nel mondo.
MERANO E DINTORNI MOUNTAINBIKE – MERANO E DINTORNI
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MERANO – GSTEIER
Accesso: dalla MeBo, uscita Merano Sud, seguire la se gnaletica Scena/Avelengo. A ca. 1,5 km prima della località di Scena, alla diramazione, si tiene la destra e si continua fino al parcheggio gratuito in Val di Nova. Partenza e arrivo: Val di Nova, stazione a valle funivia di Merano 2000, 640 m Punto più elevato: Albergo Gsteier, 1372 m Lunghezza percorso: ca. 14 km Dislivello in salita: 800 m Dislivello in discesa: 800 m Tempo di percorrenza: 2–2 ½ ore Difficoltà: ● ● ● ● ● Condizione: ● ● ● ● ●
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estive . La lunga Tour di mezza giornata ideale anche nelle giornate i tornanti fino al e ripida strada di montagna s’inerpica con numeros lare per la sua piccolo albergo di montagna Gsteier . Molto spettaco e per il panorama posizione sulla gola selvaggia della Val di Nova gustare i piatti mozzafiato verso la conca meranese . Qui si possono propria produzione! tipici locali: tutto quello che arriva in tavola è di o che è aperto al Molto interessante è l’annesso museo contadin oppure i “tosti” pubblico . La discesa si effettua lungo la via di salita, sentiero che taglia possono godersi lo spettacolare e impegnativo continuamente la strada .
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Descrizione percorso (640 m) si attraverDi fronte al grande parcheggio, in ➊ Val di Nova a destra della sa la strada per Avelengo (fare attenzione al traffico!); ripido!) ➋ ditta Egger Sanitari si sale la strada (primo tratto moltoforestale strada seguendo il cartello per San Giorgio . Una comoda strada asfaltata attraversa la montagna di Vernaun e sbocca sulla ➌ lungo la strada asfalper il Gsteier (670 m) . Si tiene la destra e si sale m) . Il ritorno al tata di montagna fino ➍ all’Albergo Gsteier (1372 punto di partenza si effettua sulla via dell’andata .
Albergo Gsteier
Uphill: ● ● ● ● ● Periodo consigliato: aprile/ maggio – ottobre Materiale cartografico: Tappeiner, MTB Merano e dintorni, 1:35.000
Parcheggio Funivia Merano 2000 L’imbocco per il Gsteier
asfalto strada forestale
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Esplora l’Alto Adige con la biciclet ta!
120 mm x 165 mm ISBN 978-88-7073-920-6
Le mappe ciclistiche Tappeiner sono la guida turistica ideale per tutti gli amanti delle due ruote. Le mappe topografiche sono facili da consultare e contengono tutte le informazioni per godersi l’avventura!
Mountainbike
Merano e dintorni 50 entusiasmanti tour in un vero e proprio paradiso per gli amanti della bicicletta. Dalla Val Passiria alla Valle dell’Adige, ogni percorso é descritto in maniera dettagliata con dati tecnici, profili altimetrici e cartina 3D. Scegli il tour piú adatto al tuo livello di preparazione e monta in sella! 144 pagine, formato: 165 x 212 mm ISBN 978-88-7073-871-1
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Musica Nuda si esibirà il 2 agosto 2018 al Catello di Arco con Petra Magoni e Ferruccio Spinetti
di Nicola Tomasi
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l Garda Jazz Festival torna a riempire di note l'Alto Garda dal 28 luglio al 11 agosto con 15 serate musicali: quattro Jazz Cafè e undici date di main programme, partendo coi quattro appuntamenti Jazz Café che precederanno i concerti del cartellone principale da sabato 28 a martedì 31 luglio, con alcuni dei migliori ensemble jazz del Nord Italia. Sabato 28 luglio alle ore 21.00 la Veranda del Caffè Casinò di Arco ospita i J-Peg Quartet; domenica 29 luglio alle ore 21.00 troviamo il Eletric Circus allo storico locale rivano “Spiaggia degli Olivi”. Lunedì 30 luglio spazio ai Sabrina Gagliano Quintet al Ristorante “Ai Conti” - Palazzo Marchetti e Martedì 31 luglio i Flute & Accordion al Vigneto panoramico sul Garda in Via Monte Baldo – Nago. Dal 1 al 11 agosto si entra nel vivo del programma principale con 11 date nonstop. Il primo dei concerti del main programme si terrà Mercoledì 1 agosto alla Piazzetta Lietzmann di Torbole sul Garda alle 21, con Tony Momrelle Quintet, voce soul ed ex componente degli Incognito, considerato uno dei musicisti soul più significativi della scena britannica
GARDA JAZZ FESTIVAL FINO ALL'11 AGOSTO, CON UN MERAVIGLIOSO VIAGGIO NEI POLIEDRICI TERRITORI DEL JAZZ. DA MUSICA NUDA A JOE BARBIERI FT FABRIZIO BOSSO: UN GARDA JAZZ RICCO DI GRANDI NOMI... moderna. Giovedì 2 agosto alle ore 21.00 arriva finalmente uno degli appuntamenti più attesi di tutto il Festival. L’ospite all’incantevole Castello di Arco sarà “Musica Nuda” con Petra Magoni e Ferruccio Spinetti, meraviglio e inossidabile duo che ci proporrà anche alcuni brani inclusi nell’ultimo album live, “Verso Sud”. Venerdì 3 agosto 2018 alle ore 21.00 nella splendida cornice del borgo medievale di Canale di Tenno, sarà proposto il progetto E.R.Z.. Sabato 4 agosto il Festival si sposta al suggestivo
Joe Barbieri “Origami” col special guest Fabrizio Bosso si esibiranno il 11 agosto a Riva del Garda
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Tony Momrelle Quintet
Castel Penede alle ore 21.30 col “Simply 5!”. Domenica 5 agosto alle ore 21.00 l’esplosivo ensemble Bifunk porterà in Piazzetta Lietzmann di Torbole sul Garda le sonorità funk - metropolitane mescolate con le atmosfere jazz delle street band, una musica rimbalzante senza soluzione di continuità. Lunedì 6 agosto presso il Bastione di Riva del Garda alle 21 si gusta col trio Quilibrì guidato dall’istrionico Ayassot Andrea. Martedì 7 agosto alle 21 nella suggestiva Chiesa Ss. Trinità di Nago il Festival ospita Umberto Pe-
trin che ci propone in piano solo. Mercoledì 8 agosto alle ore 21.30 presso l’incantevole Veranda di Du Lac et Du Parc Grand Resort di Riva del Garda, saranno protagonisti il Chiara Pancaldi Quartet. Chiara Pancaldi, considerata una delle più belle realtà della vocalità internazionale. Giovedì 9 agosto alle 21 la Piazza Mercato di Pietramurata ospita il Garda Jazz Festival con Alma Swing, una delle realtà di riferimento dello hot jazz di tradizione europea. Venerdì 10 agosto alla storica Rocca di Riva del Garda, alle 21 il Festival propone Gabriele Mitelli & Alexander Hawkins: “The golden boys”. Il gran finale di sabato 11 agosto si terrà anche quest’anno al Palazzo dei Congressi di Riva, alle 21, con il concerto di Joe Barbieri quartet e special guest Fabrizio Bosso, dove sarà presentato “Origami” con Antonio Fresa al pianoforte, Giacomo Pedicini al basso acustico, stefano Jorio al violoncello e Pasquale ■ Renna alla batteria.
Riva del Garda Fierecongressi SpA POLO fieristico congressuale del TRENTINO www.rivadelgardafierecongressi.it Riva del Garda Fierecongressi SpA Sede Uffici 38066 Riva del Garda - TN Parco Lido Tel. 0464 520000
Riva del Garda Fierecongressi SpA Quartiere Fieristico Via Baltera, 20 38066 Riva del Garda - TN Tel. 0464 570200
trentinopanorama
di Katja Casagranda
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n museo a cielo aperto che della natura ha fatto scenografia ma anche opera d’arte nel pieno rispetto del materiale plasmato che vien poi lasciato ulteriormente plasmare della forza della natura, Arte Sella è una delle irrinunciabili mete che richiama attenzione da tutto il mondo. Situato in Val di Sella in Valsugana, Arte Sella oltre ai percorsi espositivi propone un cartellone di eventi. Ad agosto sono visitabili l’Area di Malga Costa, ampio parco con opere monumentali di Arte Sella, tra le quali la Catterale Vegetale, il Teatro di Arte Sella, il Terzo Paradiso e Trabucco di Montagna. Il Giardino di Villa Strobele, inaugurato quest’anno ed ora teatro di opere architettoniche. Infine, il Percorso Artenatura, sentiero forestale che si estende per circa due chilometri sul versante sud del Monte Armentera con le opere che dal 1986 nascono,
SIMONA VINCI DUE GLI APPUNTAMENTI PER IL MESE DI AGOSTO AD ARTE SELLA QUELLO CHE INCROCIA LA RASSEGNA AGOSTO DEGASPERIANO vivono e muoiono in questi luoghi di incontestabile bellezza, arrivando al biotopo, che possiede un interessante stagno alpestre in cui spesso gli artisti di Arte Sella hanno lasciato la loro impronta. Due gli appuntamenti per il mese di agosto, il primo quello che incrocia la rassegna Agosto Degasperiano del 21 agosto con la scrittrice Simona Vinci che incontra il pubblico su
una riflessione intensa ripercorrendo le tracce di “Parla, mia paura”, il libro autobiografico sulla vita e sulla lotta impari contro ansia e depressione. Quindi il 31 agosto parole e musica si incontrano nel progetto ideato da Mario Brunello ed Alessandro Baricco “E intanto si suona”, un viaggio lungo un secolo in cui la musica si confronta con la guerra, l’umanità con
le barbarie”, progetto speciale per la chiusura del Centenario dedicato alla Grande Guerra. Teatro dell’evento sarà Malga Costa, ore 17. Per l’occasione sarà presentata una composizione inedita di Giovanni Sollima accanto alle musiche di Nouri Iskandar e Arisha Samsamina. I testi sono di Eleonora Sottili, Emiliano Poddi per la Scuola ■ Holden.
DOLOMITI UNESCO: UN BENE PATRIMONIO DI TUTTI
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embravano appartenere così poco ai verdi pendii su cui poggiavano che si fece strada in noi l’idea che si fossero degli iceberg di pietra, che avrebbero benissimo potuto tornare alla deriva senza lasciare traccia alcuna sul terreno”. Così descrivevano il loro stupore i viaggiatori e scrittori inglesi Josiah Gilbert e George Cheetham Churchill di fronte alla vista delle Dolomiti. Una serata per scoprire che cosa si nasconde dietro a quel stupore, e sul perché le Dolomiti hanno attratto nei secoli artisti e viaggiatori. Ci faremo guidare in questa esplorazione dal documentario realizzato da Piero Badaloni con la collaborazione di Fausta Slanzi e la fotografia e il montaggio di Nicola Berti: “Dolomiti. Viaggio nell’arcipelago fossile”. Commissionato dalla
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Fondazione Dolomiti UNESCO al giornalista Piero Badaloni il reportage racconta il territorio dolomitico così come l’UNESCO lo ha riconosciuto, vale a dire nella sua unità, evitando le divisioni territoriali cui si faceva riferimento prima del 26 giugno 2009. Un “viaggio”, per conoscere la straordinarietà paesaggistica dei “Monti Pallidi”, la loro eccezionale importanza per la storia della Terra, le storie di donne e uomini che, vivendoci da secoli, ne hanno connotato il paesaggio, l’economia e la cultura. Ospiti della serata il direttore della Fondazione Dolomiti UNESCO Marcella Morandini. La serata è organizzata in collaborazione con la SAT sezione di Mattarello. Mattarello, Centro Civico San Vigilio, Martedì 28 agosto in occasione della “Sagra Santi Anzoi” Ore: 21.00.
SAT sezione di MATTARELLO
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Dario Fo (1926-2016)
di Fiorenzo Degasperi
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e anime d ell ’uomo sono molteplici, ognuna segue una strada particolare e non sempre le diverse anime si incontrano. Una delle anime di Dario Fo – quelle teatrali e drammaturgiche sono assai note – è quella pittorica. Pochi sanno che dietro ad ogni sua opera teatrale, scenografica o letteraria, ci sta un lavoro grafico o pittorico: schizzi, tele, disegni, carte scarabocchiate, elementi di un diario intimo, pietre utilizzate per costruire una torre. La pagina-tela è il luogo privilegiato in cui si materializzano le idee, in cui i sogni diventano realtà, in cui l’iperbole unisce la linea retta con il cerchio. E Dario Fo si immedesimava in queste figure che si accalcavano su ipotetici palcoscenici cromatici, dove il segno e la forma si disintegrano per poi ricostruirsi. “Mi sento attore dilettante”, usava dire, “e pittore professionista. Se non possedessi questa facilità naturale del raccontare attraverso le immagini, sarei un mediocre scrittore di testi teatrali, ma anche di favole o grotteschi satirici.” La sua arte, la sua modalità di dipingere, di entrare nel mondo dell’arte – prettamente figurativa nella sua dimensione generale, con lasciti astratti all’interno dei contorni e dei recinti –, se possiamo fare un accostamento, nasce da un modo di essere che il nostro attore ha saputo portare ai vertici di bravura: il grammelot o gramelot. Tutti abbiamo presente questo miscuglio recitativo fatto di suoni, onomatopee, parole e foni privi di significato in un discorso ma teso a farsi capire da qualsivoglia persona, italiana o straniera. Se vogliamo possiamo accostarlo al linguaggio dei
QUANDO DARIO FO DIPINGEVA PICASSO PICASSO DESNUDO A SANZENO, CASA DE GENTILI, LA STORIA DELL’ARTE RACCONTATA DA DARIO FO ATTRAVERSO I SUOI COLORATISSIMI QUADRI bambini, un misto di realtà e fantasia, di soggettività e oggettività, di sogno e disperazione. Ecco, la pittura di Dario Fo è un gramelot cromatico e segnico. E questo lo si nota in quell’interessante, amichevole e solerte ciclo pittorico che, all’interno della sua rivisitazione della storia dell’arte – Caravaggio, Correggio, Raffaello, Michelangelo, Leonardo, Mantegna, Giotto e lo straordinario scultore medioevale Wiligelmo – ha dedicato a Pablo Picasso. I due giullari così s’incontrano sulle bianche tele dove ognuno ha lasciato tracce indelebili di un modo di essere al e
con il mondo, prima ancora dell’essere artisti in senso stretto. Picasso è sempre stato interessato alla commedia dell’arte e molte opere affondano a piene mani nella tradizione folklorica italiana e non. Pensiamo agli Arlecchini, alle maschere (africane e non), ai ballerini, ai musicisti, al periodo africano, alla sua passione per il rinascimento italiano. Dario Fo, con l’immancabile scambio di idee con Franca Rame, ha riletto le opere picassiane più famose cambiandone i titoli e le effigi: così poteva capitare che il famoso capo-
lavoro “Guernica” diventasse “Massacro in Corea – Falso Picasso” e la gioia di vivere picassiana si trasformasse ne “Il ballo sfrenato di Arlecchino e Pantalone”. La commedia dell’arte e della vita è anche questa, creare dei falsi d’autore, come ben ci hanno insegnato Alfred Jarry con la sua patafisica e i dadaisti con il loro dare scacco matto alla realtà. Tutto questo ha dato vita ad una bella e interessante mostra ideata e curata da Matteo Fo, Stefano Bertea e Lucia Barison per il Centro culturale d’Anaunia, dal titolo “Picasso Desnudo. La storia dell’arte raccontata da Dario Fo”. L’esposizione occupa le sale arcaiche di Casa de Gentili a Sanzeno ed è accompagnata da un pregevole catalogo impaginato con maestria da Marcello Nebl. La mostra rimarrà aperta fino al 14 ottobre (orari su www. centroculturaledanaunia.it) ed è arricchita da incontri e approfondimenti. ■ 67
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trentinopanorama
www.visitvalsugana.it
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opo un intenso mese di luglio prosegue fino ad inizio settembre la seconda edizione del festival “Lagorai d’InCanto”, rassegna musicale in acustico che punta alla valorizzazione e promozione del territorio a ridosso della catena del Lagorai e del Gruppo di Cima D’Asta. Il primo evento è quello di sabato 4 agosto con “Finardimente”, il nuovo progetto del cantautore Eugenio Finardi, ad animare il Parco La Cascatella, con uno show tra musica e parole che durante l’estate porterà il cantautore in tour in tutta Italia. In scaletta, assieme ai brani fondamentali della sua lunga carriera, anche alcune chicche mai eseguite dal vivo, che ciononostante sono diventate nel tempo dei classici, come “Il Vecchio Sul Ponte” e “I Fiori del Maggio”. Finardimente è una parola composta che è insieme un avverbio, un nome, un verbo. Tre modi per rispondere al dubbio su cosa sia la Verità nell’Arte. Questo sarà il nuovo show tra musica e parole di Eugenio Finardi dove il cantautore cercherà di svelare la sua verità
Eugenio Finardi
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IL PRIMO EVENTO È QUELLO DI SABATO 4 AGOSTO CON “FINARDIMENTE”, NUOVO PROGETTO DI EUGENIO FINARDI, AD ANIMARE IL PARCO LA CASCATELLA dietro ogni forma di rappresentazione artistica con un racconto sincero e sfacciato delle emozioni di intere generazioni e ovviamente la sua musica. Due le esperienze recenti di Finardi che hanno costituito la scintilla creativa dell’inedito spettacolo: da una parte il suo “ripercorrere i luoghi della memoria” in senso proustiano, attraverso il fortunato progetto “40 anni di Musica Ribelle”, che ha permesso al cantautore di riaprire un archivio musicale e umano riscoprendo il “sé” ragazzo, prima della grande popolarità. La stessa persona di oggi, certo, ep-
pure al contempo qualcuno che non esiste più. Dall’altra parte, la recente realizzazione di un musical ispirato alla sua musica e vita, che gli ha permesso di osservare una rappresentazione “esterna” di sé. Il Finardi percepito dagli altri, un Finardi vero sicuramente, eppure inesistente se non nella mente di chi si è costruito un’idea di lui. «Sempre più spesso – ha raccontato Eugenio – quando le persone mi aspettano per un saluto a fine concerto, mi ringraziano per ciò che ho rappresentato nelle loro vite. Da ragazzo questa cosa mi inorgogliva, adesso invece
sento principalmente gratitudine e rispondo che sono io a ringraziare loro perché è attraverso la loro percezione che sono diventato la persona che sono». Un percorso di racconti e considerazioni che toccheranno temi universali ma anche aneddoti intimi, generando un’ampia tavolozza di emozioni, dalle risate alla commozione. Sul palco insieme a lui, Giovanni “Giuvazza” Maggiore alle chitarre, Claudio Arfinengo alle percussioni e Federica Finardi Goldberg al violoncello. Domenica 12 agosto è la data dedicata ai cori di montagna e in questa seconda edizione non poteva mancare il Coro Lagorai, coro di montagna che nasce proprio in questo territorio. In apertura il Coro Nosc, un coro giovanile della Val di Fassa, formato da otto componenti, capaci di trasmettere grande emozioni. A chiudere il festival domenica 2 settembre Mirko Mancini, in arte Mirkoeilcane, cantautore romano che approderà a Lagorai d’inCanto con il suo nuovo tour “Secondo Me”: un vortice sonoro in cui l’ascoltatore viene risucchiato ad ogni minuto, mentre le parole assumono colori sempre più intensi. ■
L’IGIENE DENTALE
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Intervista al Dottor Igor Stivala Laurea in Igiene Dentale Università degli Studi di Siena, Master in Terapia Laser e Rigenerazione Gengivale presso Università di Siena, Master in Sbiancamento Laser, Parodontologia primo livello Università di Firenze
La nostra figura professionale nasce dalla fine degli anni ’80 ed inizia ad affermarsi anche se con qualche difficoltà legata alla novità della professione emergente e poco conosciuta. Il dottore in igiene dentale investe molto nella prevenzione insegnando ai pazienti il modo coretto di prendersi cura della propria igiene orale, poiché “prevenire è meglio che curare e fa molto risparmiare”, questo è il nostro motto… Il compito prioritario che abbiamo come Dottori Igienisti è quello di tutelare la salute del cavo orale in ogni fase della vita della persona. Grazie alle nuove conoscenze e agli sviluppi della ricerca nel campo tecnologico siamo diventati interlocutori importanti per il paziente a tutela della sua salute, oltre che essere i professionisti demandati alla gestione della prevenzione delle patologie del cavo orale e della terapia parodontale non chirurgica. Le patologie riguardano per esempio: infiammazioni gengivali, gengiviti, parodontiti, carie, ecc… Riteniamo molto importante informare i lettori che nelle nostre cliniche CAREDENT viene utilizzato, per risolvere alcuni trattamenti parodontali, il LASER che riesce in breve tempo a riportare i tessuti gengivali danneggiati alle normali condizioni fisiologiche e tutto questo senza dolore! Ci occupiamo anche di intercettare 18010203
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Dottore, potrebbe spiegare ai nostri lettori chi è l’igienista dentale e cosa fa?
molte altre problematiche e spesso anche in modo precoce come ad esempio: problematiche relative alla malocclusione dentale o lesioni precancerose, trattamenti relativi alla risoluzione dell’alitosi e trattamenti di cosmesi dentale per esempio lo sbiancamento professionale, molto richiesto nella nostra clinica Caredent. Il nostro lavoro non è basato solamente su trattamenti meccanici ma grande importanza riveste il paziente come persona quindi siamo preparati anche in altre scienze come la comunicazione, la motivazione e l’istruzione alla prevenzione che sono fondamentali per dare consapevolezza ai pazienti affinché ottengano risultati a lungo termine… soprattutto con i “piccoli” pazienti.
presenti nella clinica. Anche l’orario di apertura molto ampio, è un altro punto di forza delle cliniche, infatti, siamo aperti anche per le emergenze dalle 9.00 alle 20.00 dal lunedì al sabato. Infine il fiore all’occhiello delle cliniche dentali è la tessera Caredent, uno strumento che permette ai singoli pazienti e a tutti i componenti del nucleo familiare, di avere diritto a 30 prestazioni gratuite e ad uno sconto immediato del 10% su tutte le prestazioni necessarie entro il periodo di 12 mesi di validità della tessera, ma non solo il paziente può avere inoltre accesso a finanziamenti a tasso zero fino a 24 mesi su tutti i trattamenti o, in alternativa, fino a cinque anni con un modesto tasso di interesse.
Dottor Stivala, quali potrebbero essere le motivazioni per un potenziale paziente a scegliere le cliniche Caredent? Nelle cliniche Caredent, il paziente trova tutti i trattamenti odontoiatrici e un’équipe di odontoiatri specialisti in implantologia, ortodonzia, parodontologia, conservativa, endodonzia, odontoiatria infantile e diagnostica che eseguiamo mediante ortopantomografia digitale e TAC 3D. Inoltre un vantaggio molto importante è dato dalla garanzia di elevata qualità nei servizi offerti, grazie alle moderne tecnologie diagnostiche
Dottor Igor Stivala
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di Daniele Valersi
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ono concentrati nella prima settimana gli appuntamenti di MusicaRiva Festival, che col tema “La natura della musica” invita il suo pubblico in attraenti luoghi della città gardesana. Il 1° agosto alle ore 21.30 il cortile della Rocca ospita il Milano Saxophone Quartet (Stefano Papa soprano, Massimiliano Girardi tenore, Damiano Grandesso contralto, Livia Ferrara ba-
MUSICA RIVA FESTIVAL IL TEMA DI QUEST'ANNO È “LA NATURA DELLA MUSICA”. LA KERMESSE INVITA IL PUBBLICO IN ATTRAENTI LUOGHI DELLA CITTÀ GARDESANA. IL VIA IL 1° AGOSTO CON IL MILANO SAXOPHONE QUARTET ritono), che attraverso note musicali e filmati sviluppa il percorso “La sinfonia della storia - Musica e immagini archeologiche”, in collaborazione con la Fondazione
Museo Civico di Rovereto Rassegna Internazionale del Cinema Archeologico. Ulteriore appuntamento con le quattro ance sabato 4 per “Alba sul Garda” (alla
Spiaggia Sabbioni): alle ore 5.45 per mattinieri e nottambuli, quindi alle 17; in programma brani di Samuel Barber, George Gershwin, Astor Piazzolla e altri.
FESTIVAL “PIÙ PIANO”: DOVUNQUE CI SIA UN PIANOFORTE...
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iunto quest’anno all’undicesima edizione, il Festival “Più Piano” si articola in diverse località della regione, valorizzando le strutture presenti sul territorio dotate di un pianoforte; la direzione artistica è affidata al m° Edoardo Bruni. Il comune denominatore della rassegna, come il titolo fa intuire, è la presenza del pianoforte, solo o insieme ad altri strumenti; gli artisti coinvolti provengono dal Trentino - Alto Adige, dall'Italia e dall'Europa: un panorama su realtà musicali di alto livello provenienti da luoghi diversi; oltre alla musica classica sono proposti concerti dedicati ad altri stili musicali (quali jazz, tango, musica per cinema, libera improvvisazione. Nel ricco calendario degli appuntamenti (reperibile sul sito www.piupiano.it), che per questo mese offre ben diciassette date, il concerto del soprano recanatese Laura Tomasucci con Alberto Nones al pianoforte, propone un programma dal titolo "Amore di Donna", dedicato alla voce femminile ed alla sua interpretazione delle mille sfaccettature dell'amore attraverso i secoli e la musica. Verranno eseguite arie d'opera italiana, di Mozart, Verdi, Puccini, oltre ai Lieder di Schumann della raccolta “Fraue-Liebe und Leben” (9 agosto Cavalese, Palazzo della Magnifica Comunità, ore 21). Martedì 21 a Roncegno (Palace Hotel, ore 21) Sacha De Ritis al flauto e Michela De Amicis al pianoforte proporranno un programma molto variegato, che presenta una sorta di storia della musica attraverso i secoli mediante una selezione
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di brani originali, trascrizioni e arrangiamenti: da Bach si arriva a Enescu attraverso Briccialdi, Doppler, Ciaikowski, Elgar, Poulenc, Kachaturian e Mascagni. Il festival rende omaggio al grande chitarrista trentino Cesare Lutzemberger (nato a Cavalese nel 1918, interprete e didatta noto ed apprezzato a livello internazionale) con un recital pianistico di Gabriele Iorio, che di Lutzemberger è nipote. Sono in programma musiche di Beethoven, Liszt, Debussy, Ravel. L'ormai tradizionale concerto in memoria di Silvia Fostini Garini, organizzato grazie ad una collaborazione tra il Festival e la Biblioteca Comunale di Pinzolo, quest'anno Laura Tomasucci prevede l’esibizione del pianista e compositore Andrea Benelli (sabato 25, Pinzolo, Paladolomiti, ore 21), impegnato in un programma molto particolare dal titolo “PianodiLavoro - Quando il lavoro si fa musica”. Verranno eseguiti brani composti dallo stesso Benelli, affiancati da pezzi tratti da famose colonne sonore di film. (d.v.)
trentinopanorama Il 2 agosto, nella “Notte dei Musei”, la direttrice artistica del Festival Mietta Sighele presenta i pianisti Stella Son e Raffaele Centurioni, giovani talenti partecipanti alla sua masterclass. È quindi la volta di “The Hallé Youth Orchestra”, formazione britannica diretta da Jonathon Heyward (3 agosto, cortile della Rocca, ore 21.30), con l’Ouverture dal “Nabucco” di Giuseppe Verdi, “Froissart” di Edward Elgar e la Sinfonia n. 5 di Pëtr Il’ic Tchaikovsky. Dalla Cina arriva la Guangzhou Symphony Youth Orchestra, che in Piazza Garibaldi (ore 21.30) eseguirà “Festive Overture” op. 96 di Dmitri Shostakovich, le Suite prima e seconda da “L’Arlesiana” di Georges Bizet, “Chen Yi” (Suite di danze popolari cinesi) per per violino e orchestra, la Danza russa dallo “Schiaccanoci” di Pëtr Il’ic Tchaikovsky, le Suite n. 1 e n. 2 dal “Cappello a tre punte” di Manuel de Falla. Solista al violino è Can Gao, la direzione è affidata a Huan Jing. Infine “Terra che trema”, coinvolgente performance dei “Tarantolati di Tricarico”, celebre gruppo impegnato nella conservazione e diffusione del patrimonio musicale popolare (5 agosto,
Parco Miralago, ore 21.30). Quest’anno ricorre il 150° anniversario della scomparsa di Gioachino Rossini e Nicola Ulivieri dall’11 agosto sarà impegnato (nella parte di Ircano) in “Ricciardo e Zoraide”, l’opera che inaugura il 39° Rossini Opera Festival a Pesaro. In questa occasione il noto basso originario di Arco canterà a fianco di Juan Diego Flórez e di Pretty Yende, in un cast che affianca stelle di prima grandezza a giovani di talento distintisi nei corsi dell’Accademia Rossiniana. L’Orchestra Nazionale della Rai di Torino sarà diretta da Giacomo Sagripanti (che il pubblico trentino ha potuto vedere in azione qualche tempo fa nella stagione dell’Orchesta Haydn), la regia è di Marshall Pynkoski. Gli altri titoli in cartellone a Pesaro sono “Adina”, “Il barbiere di Siviglia” e “Il viaggio a Reims”; quanto a Nicola Ulivieri, dopo l’impegno pesarese sarà a Stresa per il “Peter Pan” di Leonard Bernstein, a Parigi per “La Bohème” di Giacomo Puccini, a Marsiglia per “La donna del lago” (altro titolo rossiniano) e quindi di nuovo a Parigi per “Maria Stuarda” ■ di Gaetano Donizetti. Nicola Ulivieri
Il brindisi più atteso dell'estate nella suggestiva cornice del vigneto del Convento dei Frati Francescani di Mezzolombardo. Una serata di degustazione dei vini delle cantine della borgata di Mezzolombardo, accompagnati da un piatto di risotto al Teroldego ed assaggi di formaggi e pane. Un’atmosfera suggestiva con musica dal vivo, per un viaggio tra le sfumature dei vini del territorio in compagnia dei produttori.
www.prolocomezzolombardo.it
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di Fabio De Santi
È
quello con Ermal Meta, il 2 agosto a Castellano di Villalagarina per Castelfolk, l’evento più importante sul fronte del pop rock dell’estate trentina. Ermal Meta approda a Castelfolk con il suo “Non Abbiamo Armi Tour” sull’onda del successo ottenuto dall’ ultimo album che da il titolo allo show. Il cantautore d’origine albanese ha debuttato al 1° posto della classifica di vendita con questo lavoro senza dimenticare che il singolo “Non mi avete fatto niente”, cantato in coppia con Fabrizio Moro, è salito sullo scalino più alto del podio sanremese ed è stato portato all’Eurovision Song Contest a Lisbona per rappresentare con impegno ed eleganza l’Italia, posizionandosi 5° nella classifica finale grazie al voto europeo. “Non abbiamo armi
ERMAL META IL 2 AGOSTO A CASTELLANO DI VILLALAGARINA PER CASTELFOLK, L’EVENTO PIÙ IMPORTANTE SUL FRONTE DEL POP ROCK DELL’ESTATE TRENTINA per comandare il tempo e l’esercito dei suoi miliardi di secondi che attraversano tutto…”: inizia così la title track del 3° album da solista di Ermal Meta, una canzone che fa parte dei 12 brani che compongono questo nuovo
progetto uscito su etichetta Mescal. Dodici canzoni per raccontare la contemporaneità e la paura che spesso la invade; in Europa questa paura si è concentrata in luoghi ove normalmente ricerchiamo svago, divertimento
o anche solo un attimo di pausa e le riflessioni su tutto ciò di Ermal Meta e Fabrizio Moro, si sono trasformate in una canzone - Non Mi Avete Fatto Niente. Ma anche canzoni per parlare anche d’amore, un amore che fa
MOUNTAIN ROCK FESTIVAL, A VATTARO DAL 3 AL 5 AGOSTO
H
anno fatto le cose in grande quest’anno i ragazzi del Mountain Rock Festival che per l’edizione 2018 puntano su due nomi come i Ministri, al top della scena rock italiana e i Vallanzaska, storica ska band tricolore. L’appuntamento con ll Mountain Rock Festival, una kermesse giunta alla sua quarta edizione che si svolgerà dal 3 al 5 agosto con l’organizzazione curata dalla Pro Loco di Vattaro ed il sostegno di tanti volontari del territorio della Vigolana. L’edizione 2018 –si pone in linea di continuità
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rispetto alle precedenti con un offerta musicale distribuita su tre giorni in cui ad alternarsi saranno band nazionali con quelle trentine. Il primo nome di rilievo è quello dei Vallanzaska nella serata di apertura di venerdì una delle band ska più famose del Belpaese, in tour con l’album “Orso giallo”. Si tratta dell’ultimo tassello di una formazione in circolazione dal 1991 che ha debuttato con il suo primo disco autoprodotto “Otto etti di ottagoni netti”. Il successo per i Vallanzaska arriva quattro anni dopo con “Cheope” prodotto dall'etichetta indipendente Face Records e distribuito dalla Sony. Gli anni duemila sono quelli dei cd “Ancora una fetta”, “Cose spaventose” e "iPorn". L' open act del live di venerdì 3 sarà affidato invece ai trentini Hot Mustache con il loro funky style segnato dalla voce di Anansi il cantante che da un paio d’anni ha iniziato una collaborazione con la band dal “caldo baffone”. La notte di sabato con contorno di band e dj set vedrà sul palco i Ministri che stanno spopolando nelle avenue estive con l’ultimo cd “Fidatevi”. Dopo il live a Sanbàpolis dello scorso aprile i Ministri tornano in Trentino, questa volta con un concerto gratuito come tutti quelli di Mountain Rock. In circolazione dal 2006 i Ministri si sono fatti notare fin dal loro album di debutto “I Soldi Sono Finiti“ che era un’anomalia rock in un panorama dominato da hip hop e musica elettronica.
trentinopanorama spostare il mondo sul perno della fiducia (Dall’Alba al Tramonto) o un amore che sta stretto in sette borse (9 Primavere); un amore che riecheggia tra i passi come un metronomo tarato sui ricordi (Le Luci Di Roma) o l’amore “che spacca le ossa non lascia ferita” (Quello Che Ci Resta), ma anche per la vita, o per la propria squadra “anche se non vince mai”( Io Mi Innamoro Ancora). Come spesso ama dire Ermal Meta, le canzoni lo circondano; basta guardare bene, sentire meglio e loro arrivano.Una canzone può nascere anche da una telefonata fatta ad un amico (Caro Antonello) o dall’eco del rimbombo dei proclami salutisti sulle varie dipendenze (Amore Alcolico).Una canzone può nascere dalla consapevolezza di chi siamo, di dove vogliamo andare, di che mezzi possiamo usare e di come possiamo curare le ferite di percorso (Il Vento Della Vita, Molto Bene, Molto Male); poi arriva la canzone che ti fa intuire quale sarà la
prossima strada. È quella che apre una nuova porta ma è anche quella che mette la parola “fine” (Mi Salvi Chi Può). Ermal Meta è veramente un caso unico ed è tra le penne più illuminate dell’ultimo decennio; solo negli ultimi 5 anni, 8 dischi di platino e 7 ori. Nel 2016 i pezzi più trasmessi che portavano la sua firma erano addirittura 7, compresi Odio Le Favole (presentata al Festival) e la successiva A Parte Te, ormai diventata un classico della musica d’autore italiana: entrambi i brani sono tratti dall’album d’esordio Umano i cui rispettivi video hanno totalizzato milioni di visualizzazioni. Ermal Meta si è concesso anche il lusso di vincere con 2 suoi pezzi The Voice (Alice Paba - Parlerò d’amore) e Amici (Sergio Sylvestre – Big Boy). A coronamento di un 2016 denso e ricco di impegni, soddisfazioni e riconoscimenti è arrivato l’invito da parte di Carlo Conti a partecipare tra i Big a Sanremo 2017 che si è concluso per Ermal con il podio, il Premio Critica Mia Martini e quello per la miglior cover (Amara Terra Mia, portata al successo da Domenico Modugno). Dopo il festival dello scorso anno era uscito “Vietato Morire” un doppio cd seguito da un tour costellato di sold out. Tutti prodromi di un successo ancora maggiore ottenuto quest’anno con la vittoria al 68esimo Festival di Sanremo grazie ad un brano come “Non avete fatto niente” affiancato da un video con un immenso impatto emotivo, realizzato da un gigante del cinema italiano quale Michele Placido. ■
Una nUova estate di relax e divertimento presso l’AquAlido di Ronzone. aqualido si propone come una straordinaria oasi di svago, sport e benessere, disposta su una magnifica area panoramica, un balcone sulla val di non e rivolta verso le dolomiti di brenta. Acqua, verde, giochi e tanto spasso!
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Di forte in forte sul Sentiero della pace dal 21 giugno al 23 settembre 2018
Promosso da
A cura di
trentinopanorama
Beppe Gambetta
www.heartlandmusicfest.com
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opo un intenso luglio volge al termine la rassegna Itinerari Folk giunta alla sua XXXI edizione che ha scelto quale filo conduttore il tema delle Famiglie Folk, esplorando l’importanza dei legami, sia familiari, sia espressione di una comunità sociale identitaria e integrata. Nella musica tradizionale, infatti, non è raro trovarsi al cospetto di strumentisti e cantanti cresciuti al di fuori delle accademie, ma dotati di una strepitosa perizia tecnica, frutto di linguaggi, stili e sentimenti respirati fin dalla tenera età. In quest’ottica, la programmazione di “Itinerari folk” offre una selezione di importanti proposte individuate nell’ambito della scena world contemporanea dove i protagonisti sono coppie, padri e figli, fratelli e sorelle. Accanto a loro ci saranno anche artisti accomunati dal valore della fratellanza, intesa come espressione allargata del concetto di famiglia. Un programma sicuramente inconsueto e stimolante che accompagna il pubblico in un viaggio verso l’Europa, la Russia, fino all’Africa Sub Sahariana, l’India e il Medio Oriente. Il percorso prosegue in agosto con due ulteriori e conclusive tappe. Venerdì 3 agosto la rassegna si sposterà nelle Fiandre, in Belgio, con il folk strumentale di tre fratelli, il Trio Dhoore. Insieme da più di vent’anni, Ward, Hartwin e Koen rappresenteranno la loro originale idea di folk strumentale. L’appuntamento come di consueto sarà all’interno del Cortile Crispi Bonporti di Trento con inizio ore 21.30 e in caso di pioggia recupero al Teatro Auditorium. I tre fratelli Dhoore hanno iniziato in
ITINERARI FOLK LA RASSEGNA È GIUNTA ALLA SUA XXXI EDIZIONE E QUEST'ANNO HA SCELTO QUALE FILO CONDUTTORE IL TEMA DELLE FAMIGLIE FOLK famiglia e naturalmente sono finiti su un palco a rappresentare la loro originale idea di folk strumentale innovativo, nelle kermesse più importanti d’Europa e d’oltre oceano. Ad Itinerari Folk giungono in un’anteprima nazionale. Infine lunedì 6 agosto, per l’appuntamento conclusivo della rassegna, Itinerari folk chiuderà con un omaggio a Fabrizio De Andrè, offerto dagli italiani Beppe Gam-
betta & Riccardo Barbera, che si sviluppa intorno alla poesia e ai riferimenti al cibo che si ritrovano nel repertorio del cantautore genovese. Per quest’ultimo appuntamento è previsto l’ingresso gratuito e il palco si sposta per l’occasione al Giardino S Chiara di via S Croce a Trento. Odore di mare mescolato a maggiorana leggera” è un verso della celebre canzone di Fabrizio De Andrè “A Cim-
ma”, un testo poetico sulla gestualità, le formule magiche, i profumi e i segreti delle erbe selvatiche nella cucina tradizionale ligure. Nello spettacolo che Gambetta propone, insieme al contrabassista Riccardo Barbera, vengono riarrangiati i brani in cui Fabrizio parla di cibo e dei suoi significati storici e metaforici, in un piacevole racconto fatto di poesia e di splendide canzoni. ■
MASSIMO BUBOLA A COGNOLA
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assimo Bubola, cantautore di culto e tra i più significativi in Italia, canterà il 4 agosto nella Piazza dell’Argentario a Cognola di Trento (ore 21, Rinvio all’11 agosto in caso di maltempo). Bubola è una figura centrale nella scena musicale del nostro paese. Negli oltre quarant'anni della sua carriera ha composto oltre venti album e scritto più di 300 brani. Già alla fine degli anni Settanta, Bubola trasfonde nelle sue canzoni la potenza del linguaggio del rock, senza rinunciare a una poetica che si abbevera, oltre
che alla poesia contemporanea, alla tradizione della musica popolare e della canzone d'autore italiana. Miscelando questi elementi arriva a maturare una formula musicale ricca di suggestioni letterarie che è stata definita dalla critica "rock d'autore". Non è un caso che gli unici album di folk-rock di Fabrizio De André, "Rimini" e "L'indiano", derivino dal decisivo contributo creativo di Massimo Bubola al cantautore genovese, con cui, infatti, firma musica e testi di tutti i brani dei due album sopracitati.
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Peppe Servillo
di Katja Casagranda
L’
intenso programma dei Suoni delle Dolomiti prosegue per tutto il mese di agosto passando attraverso le sonorità jazz, quelle della musica classica, la canzone d’autore e la world music. Si inizia proprio l’1 agosto con le sperimentazioni briose degli archi del Vision String Quartet che sale ai Laghi di Bombasel in Val di Fassa, Gruppo del Lagorai. Jakob Encke e Daniel Stoll al violino, Sander Stuart alla viola e Leonard Disselhorst al violoncello sono i componenti di questo quartetto spumeggiante fondato nel 2012 e che si è già affermato come uno dei più raffinati ensemble emergenti a livello internazionale, che incontrano il pubblico per i Concerti delle ore 12. La rassegna si sposta in Primiero ai piedi della Pale
SUONI DELLE DOLOMITI... ...PROSEGUONO PER TUTTO IL MESE DI AGOSTO PASSANDO ATTRAVERSO LE SONORITÀ JAZZ, QUELLE DELLA MUSICA CLASSICA, LA CANZONE D’AUTORE E LA WORLD MUSIC di San Martino il 3 agosto. E sarà Villa Welsperg a fare da cornice e scenografia al grande jazz di grandi personalità. Mezzogiorno di jazz con Peppe Servillo, Javier Girotto, Fabrizio Bosso, Furio di Castri, Rita Mar-
cotulli e Mattia Barbieri insieme in questo progetto di “Pensieri e Parole. Omaggio a Lucio Battisti”. Lui, figura a suo modo unica nel panorama della nostra canzone, solitario e sofisticato, capace di fissare nei testi di
Mogol la quotidianità della gente, ora ritorna grazie alla sensibilità e alla creatività aperta all'improvvisazione e alla contaminazione di un gruppo di musicisti raffinati. Il modo migliore per riscoprire vere e proprie pietre
UN WEEKEND PER OGNI GUSTO A LEVICO TERME
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evico Terme non smette mai di offrire il meglio di sé. Anche quest’anno è arrivato il momento per uno degli appuntamenti più sfiziosi dell’anno. Ci si prepara infatti a dare il via ad un mese di weekend tematici legati al mondo del gusto, organizzati dal Consorzio Levico Terme in Centro. Le eccellenze trentine incontreranno e si mostreranno al pubblico, in tutta la loro bontà e varietà, nei 4 Weekend del Gusto dal 24 agosto al 16 settembre 2018. Il mese del gusto verrà inaugurato con il Festival del Miele dal 24 al 26 agosto, grazie alla preziosa collaborazione con Apival. A seguire il Festival del Mais e dei Cereali dal 31 agosto al 2 settembre e il Festival dell’Uva dal 7 al 9 settembre, in collaborazione con La Strada del Vino e dei Sapori del Trentino. La rassegna dei sapori si concluderà poi con il Festival della Zucca dal 14 al 16 settembre. Numerosi saranno gli spazi dedicati alla vendita, così come alle amate attività legate ai 4 prodotti trentini. Queste, permetteranno di gustare e toccare con mano le diverse sfaccettature dei prodotti offerti, tramite i molti laboratori gratuiti per grandi e piccini. Non mancheranno poi le disfide e gli intrattenimenti musicali, il tutto sempre in un’ottica di valorizzazione della cultura rurale.
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Grant-Lee Phillips
miliari come “Il mio canto libero”, “Pensieri e parole” o “E penso a te”. Con la sua voce inconfondibile in grado di muoversi tra ruvidezze e melodie sognanti, Grant-Lee Phillips è l’ospite del concerto a Malga Canvere in Val di Fiemme, Gruppo Viezzena-Bocche il 7 agosto, per poi tornare al jazz con i due virtuosi di chitarra e sassofono per una musica senza confini, Ferenc Snetberger e Tony Lakatos, attesi il 10 agosto al Rifugio Cima Uomo Bergvagabunden Hutte in Val di Fassa Gruppo Costabella. Ferenc Snétberger viene da una famiglia di musicisti e dal padre apprende a suonare la chitarra muovendosi tra tantissime influenze dal jazz alla musica brasiliana, da Django Reinhardt a Egberto Gismondi e persino Teresa Salgueiro
Johann Sebastian Bach. Un mix unico come unico è il suono della sua chitarra. Al suo fianco Toni Lakatos, uno dei sassofonisti più noti al mondo, ricercatissimo, tanto da essere coinvolto nella registrazione di centinaia di album jazz. Jazz ancora con l’Andreas Motis Quintet a Pian della Nana il 20 agosto Malga Tassulla in Val di Non. Poco più di vent’anni questa la cantante e trobettista, vera stella del jazz, presenta Emotional Dance, il suo lavoro solista in cui si muove tra standard e pezzi propri e incanta anche quando porta la lingua catalana nelle atmosfere del jazz per l’appuntamento a duemila metri del 22 agosto in Val di Fiemme Monte Agnello in Loc La Porta. Un quartetto formato da grandissime interpreti apprezzate a livello internazionale a partire da Isabelle Faust a Danusha Waskiewicz prima viola con importantissime orchestre, violoncellista tedesco-norvegese Kristin von der Goltz, esperta di musica barocca, e la violinista Anne Katharina Schreiber, membro della Freiburger Barockorchesters. Infine due appuntamenti di world music quella di Teresa Salgueiro, cantante portoghese dalla fortunata carriera con i Madredeus, lasciati nel 2007 per percorrere una carriera solista, attesa a Camp Centener Val Rendena il 24 agosto e quella dei Dakhabrakha, in Val San Nicolò di Val di Fassa Baita alle Cascate il 28 agosto con il loro sound che arriva dall’Ucraina in un incontro felice e fecondo fra antico e contemporaneo ■
www.settembrerotaliano.it
Settembre
ROTALIANO 31 agosto - 2 settembre 2018 Mezzocorona
ALLA SCOPERTA DEL TEROLDEGO
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R I MA P E T N A di Marvi Zanoni
SETTIMANA MOZARTIANA L’ASSOCIAZIONE MOZART ITALIA PROPONE QUEST’ANNO “MOZART E IL VIOLINO”: IN PROGRAMMA DAL 20 AL 23 SETTEMBRE
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a Settimana Mozartiana è uno dei fiori all’occhiello della programmazione di festival musicali in regione, perché coniuga in modo virtuoso l’offerta di concerti, l’approfondimento culturale, la promozione del
territorio e della sua storia. La sua ventesima edizione si svilupperà in quattro giorni (20-23 settembre), folti di appuntamenti che coinvolgeranno vari centri del Basso Trentino (da Rovereto a Nogaredo, da Isera ad Ala, fino
a Borgo Valsugana), più due prestigiosi sconfinamenti a Trieste (Teatro Verdi) e a Merano (Kurhaus). Sarà preceduta da un concerto della Rovereto Wind Orchestra (reduce dall’ennesimo premio quale migliore
orchestra a fiati d’Europa!), che proporrà un interessante programma in tema con la ricorrenza del 1° Centenario della Prima Guerra Mondiale. L’appuntamento nasce da una bella collaborazione con i Mozart Boys&Girls (saba-
ALA CITTÀ DI MUSICA CON “I VIRTUOSI ITALIANI”
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la città di musica offre due eventi da non perdere, nelle sale degli antichi palazzi cittadini: l’orchestra “I Virtuosi Italiani” con Alberto Martini primo violino e concertatore (3 agosto, Palazzo Gresti-Filippi, ore 21) e il recital pianistico di Monica Maranelli (30 agosto, Salone Pizzini); il programma, “Da Venezia a Napoli”, comprende musiche di Antonio Vivaldi e Giovanni Paisiello. Nati nel 1989, “I Virtuosi Italiani” sono tra le formazioni più attive e qualificate nel panorama artistico internazionale, considerati tra i complessi italiani che più si stanno distinguendo per l’eccellente livello artistico, per le idee musicali innovative e per le strategie manageriali dimostrate. Hanno riservato sempre maggiore attenzione a scelte di repertorio mirate al coinvolgimento di un pubblico sempre più vasto, con particolare attenzione ai giovani. Promettente rivelazione, nata nel 1995, Monica Maranelli ha iniziato lo studio del pianoforte presso la Scuola Musicale di Arco e quindi (a soli diedi anni d’età) è stata ammessa all’Accademia Pianistica Internazionale di Imola, dove si è perfezionata con Leonid Margarius e Anna Kravtcenko. Diplomata con lode a Trento, si è già esibita in numerosi festival e recentemente ha conseguito con successo il
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“Master of Art in Music Performance” a Lugano. Ad Ala eseguirà brani di Franz Joseph Haydn, Sergeij Prokof’ev e Robert Schumann. “Piné Musica” propone quattro intriganti appuntamenti presso il Centro Congressi “Piné 1000”, alle ore 21: il 5 agosto“Piano & Others”, insolita combinazione di due pianisti e due percussionisti che danno vita a un impasto sonoro dalle dimensioni orchestrali. Antonio Maria Fracchetti e Stefano Visintainer (pianoforti), Alessandro Bianchini e Stefano Pangrazzi (percussioni) si cimenteranno con le partiture di “Un Americano a Parigi” (George Gershwin) e delle Danze sinfoniche da “West Side Story” (Leonard Bernstein). Sarà quindi il turno del “Trio Romea” (Lola Alburquerque violino, Ramón Gómez violoncello, Pedro Valero pianoforte), gruppo di musicisti murciani recentemente fondato, con un programma interamente iberico. A seguire (sabato 18) il duo formato da Edoardo Bruni (pianoforte) e Giuseppe Barutti (violoncello) si esibisce in brani dello stesso Bruni e di Johannes Brahms; il concerto è realizzato in collaborazione con l’associazione “Ars Modi” e il festival “Più Piano”. Infine (25 agosto) Hanna Pukinskaya (violino) e Gabriele Iorio (pianoforte) saranno presenti con “Souvenir dalla Russia”, programma a tema con pagine di Igor Stravinskij (Suite italienne), Aleksandr Skrjabin (Sonata n. 5 per pianoforte), Pëtr Il’ic Caikovskij (Valse - Scherzo op.34), Sergeij Prokof’ev (Sonata n. 2). Daniele Valersi
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texelbahn to 15 settembre - Piazza San Marco ore 17.30). I criteri che sono alla base delle proposte di questa edizione seguono le tracce che hanno caratterizzato fin dalla nascita l’iniziativa dell’AMI di Rovereto: la proposta delle più belle pagine mozartiane, l’approfondimento culturale dell’opera e della figura del grande salisburghese, la presenza di artisti di livello internazionale, il coinvolgimento di giovani musicisti, ma anche l’apertura di palazzi storici e l’appuntamento conviviale. Il tema intorno al quale si articoleranno le numerose proposte è “Mozart e il violino”. Il convegno di studi mozartiani, programmato per sabato 22 settembre nella Sala Conferenze della Fondazione Caritro (ore 9.00-13.00), sarà coordinato da Piero Rattalino (coadiuvato da Giuseppe Calliari) e approfondirà il tema in tutti i suoi aspetti con l’aiuto di illustri relatori: Simone Ciolfi, Giacomo Fornari, Fabio Biondi, Guido Rimonda. I Concerti vedranno la presenza di artisti affermati in
tutto il mondo (i violinisti Stefan Milenkovich, Pavel Berman, Franco Mezzena e il Trio d’archi Broz), giovani promesse (Teofil Milenkovich e il Trio Arizza) e due ottime orchestre giovanili (Amadeus Adriatic Orchestra, diretta da Stefano Sacher, e Orchestra Giovanile Trentina, diretta da Andrea Fuoli). Una sottolineatura particolare e un’attenzione speciale merita la presenza di ensemble composti da Fratelli: dal Trio Arizza (giovane valido ensemble composto da tre sorelle), al Trio Broz (tre fratelli che si sono distinti come solisti e in varie formazioni, il cui trio è attivo e apprezzato in tutto il mondo), fino alla straordinaria “prima volta” del duo composto dai fratelli Stefan Milenkovich (indiscussa stella internazionale) e Teofil Milenkovich (giovane pluripremiata promessa del violino). Questa scelta riapre anche una dibattuta e non ancora risolta questione: il genio può essere un carattere ereditario? Conta di più il DNA o sono fondamentali l’educazione e l’ambiente formativo? La Tafelmusik (sabato 22 settembre ore 20 al Ristorante Novecente), tra musica (Quintetto di Fiati Orobie, la soprano Anastasia Churakova e il pianista Corrado Ruzza) e degustazioni varie, offrirà un’occasione piacevole per affrontare garbatamente anche questo tema. ■
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di Daniele Valersi
L’
Orchestra Haydn di Bolzano e Trento è presente in diversi appuntamenti sul territorio provinciale, a cominciare dal 1° agosto, che la vedrà a Rovereto (in Piazza Malfatti, ore 21) con Marco Pierobon quale tromba solista, arrangiatore e direttore; sono in programma brani di Leonard Bernstein (West Side Story Suite), George Gershwin (Three Preludes, Ambulatory Suite) e un tributo ai Led Zeppelin con arrangiamenti da Robert Plant e Jimmy Page. Lo stesso programma sarà proposto anche a Trento nell’ambito di “Contrada Larga” (il 22) e a Caldonazzo (il 23, Corte Trapp, ore 21) per la programmazione di “Cultura in Musica Limes”. Mercoledì 8 al Palafiemme di Cavalese e giovedì 9 al Centro Culturale di Locca, in Val di Ledro (per “Kawai a Ledro) il direttore Yoichi Sugiyama e il pianista Davide Cabassi saranno protagonisti di un programma comprendente la Sinfonia dal “Signor Bruschino” di Rossini, la Fantasia per pianoforte e orchestra G.366 “Wanderer” di Schubert/Liszt e la Sinfonia n. 1 op. 21 di Beethoven. Davide Cabassi ha debuttato con l'Orchestra Sinfonica della RAI di Milano all'età di tredici anni; vincitore del primo premio al “Van Cliburn International Piano Competition” di Fort Worth (nel 2005), ha intrapreso una brillante carriera come solista, che l'ha portato ad esibirsi con le maggiori orchestra europee ed americane. Direttore e compositore, Yoichi Sugiyama si è formato con Emilio Pomarico, Morihiro Okabe, Franco Donatoni, Sandro Gorli e Akira Miyoshi. È attivo in Europa e Giap80
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ORCHESTRA “HAYDN” L’ORCHESTRA È PRESENTE IN DIVERSI APPUNTAMENTI SUL TERRITORIO PROVINCIALE, A COMINCIARE DAL 1° AGOSTO, A ROVERETO CON MARCO PIEROBON QUALE TROMBA SOLISTA, ARRANGIATORE E DIRETTORE pone; dopo avere diretto il “Prometeo” di Luigi Nono è stato ospite dei più importanti festival europei. La rassegna estiva “Contrada Larga” si svolge a Trento all’aperto, nel cortile del Conservatorio “Bonporti” (ex scuole Crispi), con appuntamento il mercoledì Marco Pierobon
alle ore 21. Per l’8 agosto è in locandina “Big Band Jump!”, spettacolo dell’”Abbey Town Jazz Orchestra” con Mirko Cisilino in qualità di direttore e tromba solista. Nel 2014 il gruppo è stato protagonista dell'evento “Ray Charles: The Genius” (diretto da Mike Abene), con
il cantante Ronnie Jones ed il trombettista Emilio Soana, oltre che di “Quando eravamo swing”; nel 2015 ha collaborato con Frankie HI NRG in un esperimento tra swing e rap e, nel 2016, realizza va il progetto “That’s Life - a tribute to Frank Sinatra” con Tony Hadley, leader degli Spandau Ballet. Il 22 sarà la volta dell’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento con Marco Pierobon, che proporranno brani di Bernstein, Gershwin e il tributo ai Led Zeppelin. Quale conclusione, il 29 si ascolteranno la Settima Sinfonia di Ludwig van Beethoven e “Le Ebridi” di Felix Mendelssoh-Bartholdy nell’esecuzione di “Giovani in Sinfonia”, ensemble nato in un progetto culturale di formazione orchestrale e produzione concertistica rivolto a giovani musicisti, preparato e diretto da Giancarlo Guarino. Il progetto parte dalla volontà di creare un’orchestra che funga da ponte tra il mondo scolastico e il mondo professionale: in occasione dei concerti l’organico viene integrato anche con strumentisti professionisti. ■
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www.degasperitn.it
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itola “Solitudini” la nuova edizione della rassegna Agosto Degasperiano organizzata dalla Fondazione Alcide Degasperi. La rassegna si compone di 14 eventi divisi in svariate località della Valsugana che si dividono fra incontri di approfondimento e testimonianza, spettacoli teatrali, proposte cinematografiche e musica. Il sottotitolo dell’edizione 2018 di Agosto Degasperiano suona come “Storie coraggiose di uomini e donne che ascoltando i silenzi hanno saputo mettersi in cammino”. L’ispirazione di “Solitudini” giunge da una frase dello stesso Alcide Degasperi, mentre quelle del nostro tempo tessono il filo rosso che lega gli eventi in un viaggio attraverso le facce della solitudine, quella che l’uomo teme, così come quella che l’uomo cerca per ritrovare la propria libertà.
AGOSTO DEGASPERIANO LA RASSEGNA CHE SI COMPONE DI 14 EVENTI DIVISI IN SVARIATE LOCALITÀ DELLA VALSUGANA I primi due appuntamenti a luglio hanno visto l’incontro con il sacerdote Luigi Verdi, fondatore della Fraternità di Romena in Toscana. Agosto inaugura con la musica italiana di Eugenio Finardi, atteso il 4 agosto a Castello Tesino. Segue l’appuntamento teatrale il 7 agosto a Telve con “L’ultima notte di Bonhoeffer” spettacolo di Pino Petruzzelli, intenso racconto delle ultime ore di
vita di uno dei maggiori teologi del Novecento, Dietrich Bonhoeffer, giustiziato nel lager di Flossenburg per non aver abbracciato l’ideologia nazista. Il tema ecologico vedrà ospite al Parco fluviale di Bieno, il 9 agosto, il neurobiologo vegetale Stefano Mancuso che teorizza un ascolto consapevole delle piante, capaci di indicarci un futuro migliore. Si parla delle solitudini delle vette con
Marco Albino Ferrari, direttore di Meridiani Montagne il 14 agosto, mentre si racconta al pubblico nella lotta contro ansia e depressione Simona Vinci, vincitrice del Premio Campiello 2016, il 21 agosto ad Arte Sella. Legalità ed eredità, quella del giudice Chinnici, assassinato a Palermo del 1983, quella raccontata da Caterina Chinnici il 26 agosto a Castel Ivano. Si prosegue il 28 agosto a Levico con Christian Raimo, che riflette sulla scuola come punto di partenza per la formazione di una cittadinanza consapevole del futuro. ■
GUSTO E TRADIZIONE AL COSPETTO DELLE PALE DI SAN MARTINO
FESTA DEL CANEDERLO KNÖDELFEST IMER Imèr 1-2 SETTEMBRE
FESTA DELLE BRISE Valle del Vanoi Caoria 7-9 settembre Scopri i programmi completi al sito www.sanmartino.com
GRAN FESTA DEL DESMONTEGAR Primiero 20-23 settembre
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di Fabio De Santi
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isplenderà del carisma del grande pianista e compositore Ezio Bosso la quinta edizione del Trento Summer Festival. L’appuntamento è quello di domenica 2 settembre in Piazza Duomo a Trento con Ezio Bosso che in questa occasione sarà nel ruolo di direttore della Stardivarifestival Chamber Orchestra impreziosita dalla presenza dalla violinista solista Anna Tifu. Dopo il resoconto positivo delle prime quattro edizioni del “Trento Summer Festival”, anche quest’anno l’evento è organizzato ed ideato da Alessandro Raffaelli di Radio Italia Anni ’60 e Roland Barbacovi della Showtime. L’organizzazione della rassegna “Trento Summer Fe s tival” non sarebbe possibile senza la sinergia tra diversi enti e sponsor come la Provincia di Trento, il Comune di Trento , l’Apt Trento – Monte Bondone e Valle dei Laghi, Trentino Marketing, Cassa Rurale di Trento, Giacca Costruzioni Elettriche e Concessionaria Alpin. “Grazie – ha spiegato a Trentinomese Alessandro Raffaelli – alla compartecipazione di tutti questi soggetti, Trento avrà dunque di nuovo un evento di primo piano, in grado di rafforzare la vocazione turistico-ricettiva della città e di offrire un importante momento di aggregazione per i residenti e tutti gli ospiti e turisti che anche grazie al Trento Summer Festival 2018 frequenteranno Trento e il Trentino”. Il programma del concerto prevede l’esecuzione di Le Nozze di Figaro K492 – Ouverture di Wolfgang Amadeus Mozart, Sinfonia N.7 in La Maggiore op. 92 di Ludwig van Beethoven e Esoconcerto op. 167 per 82
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EZIO BOSSO
IL CARISMA DEL GRANDE PIANISTA E COMPOSITORE ILLUMINERÀ LA QUINTA EDIZIONE DEL TRENTO SUMMER FESTIVAL. L’APPUNTAMENTO È DOMENICA 2 SETTEMBRE IN PIAZZA DUOMO A TRENTO violino, archi e timpani dello stesso Bosso. Compositore pluripremiato ed eseguito in tutto il mondo, Ezio Bosso è tra i best sellers discografici europei nel segmento classico.Ezio Bosso è inoltre Testimone e Ambasciatore internazionale dell’Associazione Mozart14, eredità ufAnna Tifu
ficiale dei principi sociali ed educativi del Maestro Claudio Abbado, diretta dalla figlia Alessandra: una conferma dell’impegno didattico e sociale del maestro Bosso, che dunque si sviluppa non solo nella sua intensa attività di divulgazione, sempre ribadita anche nell’attività concertistica, nell’impegno costante ad aprire, dove possibile, tutte le prove orchestrali o cameristiche – primo direttore a farlo – e nelle sue lezioni aperte a tutti, ma anche nell’attività svolta con Opera Pia Barolo e Medicina a Misura di Donna a Torino. Ezio Bosso è il testimone ufficiale della Festa Europea Della Musica per il 2018. Quella della Stardivarifestival Chamber Orchestra è un progetto nato ad ottobre ’17 per lo Stradivarifestival sotto la supervisione di Ezio Bosso, al fine di creare un gruppo orchestrale d'archi da portare al debutto nell'ambito della prestigiosa rassegna intitolata al più grande liutaio della storia. L'ensemble raccoglie musicisti provenienti dalle migliori orchestre e
compagini cameristiche italiane ed europee, capace di spaziare con disinvoltura nei repertori, negli stili e nel tempo, appunto “da Bach a Bosso”. Un gruppo nato con una vocazione per la musica come arte trascendente attraverso un’approfondita ricerca, rigore e meticoloso studio. Ma anche con un profondo senso di appartenenza, di coinvolgimento e di sacrificio, amore per la condivisione, l’amicizia e la divulgazione. Tutti elementi fondanti di quel principio ormai noto e così caro al maestro: il “fare musica insieme”, l’unica vera strada per arrivare alla musica come gesto liberatorio, di crescita sociale ed individuale, di abbattimento delle barriere di ogni tipo, fondamentale per l’esistenza umana e per la musica stessa. Sul palco anche la violinista Anna Tifu vincitrice nel 2007 del prestigioso concorso internazionale George Enescu di Bucharest, e considerata una delle migliori interpreti della ■ sua generazione.
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l mondo piscine in Val di Non ha un nome ben preciso: «Aqualido”. Il nuovo lido di Ronzone è quanto di meglio possa desiderare chi ama il nuoto e chi è alla ricerca di piscine per bambini in Val di Non. “Aqualido” si propone come una straordinaria oasi di svago, sport e benessere: disposta su una magnifica area panoramica è un balcone sulla Val di Non rivolta verso le meravigliose Dolomiti di Brenta. Il centro acquatico è aperto dalla primavera all’autunno e offre una grande piscina riscaldata (29°C) che in caso di maltempo può essere chiusa con una struttura telescopica innovativa unica in regione. Durante la stagione estiva completano l’offerta il verde parco e la piscina ludica riscaldata (trenta gradi centigradi) con scivolo e giochi
AQUALIDO DI RONZONE, UN’OASI DI RELAX E DIVERTIMENTO SIETE PRONTI A TUFFARVI NELL’ESTATE DELLA VAL DI NON? acquatici per bambini, attrezzata con lettini e ombrelloni. Nella piscina Aqualido di Ronzone vengono organizzati corsi di nuoto e Aquafitness con istruttori qualificati, lezioni individuali o di gruppo, per bambini e adulti. ■
INFO AQUALIDO RONZONE loc. Centro Sportivo Ronzone – Val di Non Tel. 347 294 89 69 www.aqualido.it info@aqualido.it
ORARI ESTATE 2018: TUTTI I GIORNI dal lunedì alla domenica dalle ore 10.00 alle ore 22.00 PISCINA PICCOLA E PARCO ESTERNO dalle ore 10.00 alle ore 20.00 (uscita vasche 30 minuti prima dell’orario di chiusura)
A PRIMIERO TORNA LA KNÖDELFEST Il piccolo paese di Imèr, detentore del Guinness World Record per il canederlo più grande del mondo, si prepara a festeggiare questo piatto prelibato nel primo weekend di settembre con una festa a tutto tondo A concludere l’estate tra le Pale di San Martino sarà un settembre ricco di gusto, con eventi in cui riscoprire i sapori e le tradizioni delle Dolomiti. Il primo appuntamento da segnare in agenda sarà proprio la Festa del Canederlo, che si svolge tradizionalmente ad Imèr, pittoresco borgo della Valle di Primiero. Gli abitanti del paese sono davvero esperti in materia: nel 2017 si sono aggiudicati il Guinness World Record per il canederlo più grande del mondo, 77 chili di pura bontà. Dall’1 al 2 settembre camminando per le viuzze del centro si potranno assaggiare oltre 20 varietà di canederli, da quelli classici alle versioni più originali, dolci o salati, asciutti o in brodo e provare a prepararli con le proprie mani. Nei giorni della Knödelfest si respirerà un’atmosfera di festa anche grazie ai colorati costumi indossati dai partecipanti, il dirndl - vestito intero con grembiule - per le donne
e i lederhosen - pantaloni di pelle - per gli uomini, requisiti indispensabili per potersi aggiudicare il titolo di Miss e Mister Canederlo e diventare testimonial dell’edizione 2019. Non mancheranno le occasioni per scoprire questo magnifico territorio, grazie all’escursione guidata Knödel RundTour. La Festa del Canederlo darà ufficialmente il via alla stagione del gusto, che proseguirà con la Festa delle Brise, dal 7 al 9 settembre a Caoria, nella Valle del Vanoi e con l’attesissima Gran Festa del Desmontegar, che coinvolgerà l’intera Valle del Primiero dal 20 al 23 settembre. Ma la grande novità sarà la 1° edizione della Festa delle Dolomiti (7-9 settembre), un’imperdibile tre giorni a San Martino di Castrozza tutta dedicata alle dolomitiche Pale, con arrampicate e escursioni in compagnia delle Aquile – le Guide Alpine di San Martino di Castrozza e Primiero – concerti, divertimento, fiaccolate, una spettacolare calata in corda dal campanile della Chiesa del paese ad opera del Soccorso Alpino, gli immancabili sapori della tradizione gastronomica trentina e molto altro. Maggiori informazioni su sanmartino.com
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RAPPORTO TRA ARTE E SCRITTURA NELL'ARTE
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uando la scrittura diventa arte. Fin dai tempi antichi, quando lo scriba incideva tavolette all’ombra di oscure vie, la lettera prendeva vita al
di là del proprio significato. Danzava, recitava, rimandava ad altri significati. Talvolta si apriva la strada in spazi inusuali, altre volte si nascondeva o veniva appositamente celata per non rivelare cose che gli umani non potevano sapere. La lettera aveva una direzione e i quattro punti cardinali per lei non erano una novità. Qualcuno si occupò di capire la posizione che occupava nello spazio ricordando quello che quotidianamente sottolineava lo svizzero Max Pulver:
ci sono dei simboli arcaici che ci portiamo dentro dalla notte dei tempi, delle associazioni mentali che usiamo abitualmente nella vita e che ci orientano senza che noi ce ne rendiamo conto. Questo lo avevano capito gli antichi egizi e gli ebrei e ancor oggi la cultura ebraica lo sottolinea
MUTE, FIERE, ARCIGNE SENTINELLE DI PIETRA
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orna la rassegna di eventi in Trentino nei luoghi simbolo della pace con spettacoli teatrali e di danza, concerti, escursioni animate per famiglie, suggestive visite teatralizzate, una mostra d’arte contemporanea diffusa e racconti di guerra nei rifugi che sorgono lungo il Sentiero della pace. Seguendo i tracciati della Grande Guerra, dai paesaggi lunari delle Dolomiti fino a quelli mediterranei sul Lago di Garda, il Circuito dei Forti del Trentino propone per la quarta edizione “Sentinelle di Pietra”, una rassegna ricca di suggestioni alla scoperta della storia, nell’anno in cui si ricorda la fine delle ostilità fra Austria e Italia. “SENTINELLE DI PIETRA” rientra nel progetto di valorizzazione dei Forti del Trentino promosso dal Servizio Attività culturali della Provincia autonoma di Trento e curato dal Centro Servizi Culturali S. Chiara con la Fondazione Museo storico del Trentino. L’obiettivo è quello di trasformare questi luoghi progettati per esigenze belliche in straordinari strumenti di diffusione della conoscenza della storia e della cultura della pace attraverso la contaminazione delle arti. Quest’anno saranno 17 le fortificazioni austro-ungariche che ospiteranno più di 30 appuntamenti: musiche, suoni, narrazione, recitazione, giochi di luce, faranno rivivere le suggestioni della Grande Guerra in luoghi incantevoli e dal grande impatto emozionale.
quando dice che le ventidue lettere non sono segni arbitrari: la Cabala afferma che le lettere erano preesistenti alla stessa creazione del mondo e che ognuna di esse è uno strumento attraverso il quale un intero settore della creazione fu portato a compimento. Tramite opportune
combinazioni di lettere il Creatore emanò. Creò, formò e fece ogni cosa che esiste nei mondi spirituali e materiali. Gli arabi poi, iconoclasti come i loro fratelli ebrei, portarono la lettera ai vertici della geometria: la calligrafia araba, persiana e turco-ottomana è strettamente collegata con l’arte geometrica islamica, il cosiddetto “arabesco”: i disegni sulle mura e sulle pareti delle moschee trovano corrispondenza con quelli sulle pagine del Corano. Gli artisti contemporanei del mondo islamico sfruttano tuttora l’eredità dell’arte calligrafica per inserire iscrizioni o figure astratte nelle loro opere. Così come la medioevale scrittura carolina, anticipando i caratteri a stampa, diventò opera d’arte grafica nelle mani di sapienti amanuensi. Con questo pesante ma suggestivo, creativo e incredibile retaggio storico e artistico, visitiamo la mostra aperta presso le sale della Casa
d’Arte Futurista
Depero a Rovereto, dall’avvincente titolo Manu 84
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trentinomostre propria. Il significato calligrafico come opera d’arte, aperta fino al 30 settembre. Un’esposizione nata dalle raccolte del Mart e dedicata al rapporto
tra arte e scrittura nelle pratiche artistiche del XX secolo. In una tavola le parole sono della stessa
sostanza delle immagini aveva scritto René Magritte. La mostra, curata da Nicoletta Boschiero e Duccio Dogheria, indaga questo splendido mondo nato dall’oscillazione delle dita e della mano attraverso un foglio, uno stampato, un pezzo di carta, di tela, di cartone, di acciaio, di vetro, ecc., recuperando in parte una equivalente e insuperabile esposizione tenuta proprio al Mart nel 2007 a cura di Giorgio Zanchetti e che vedeva, tra i curatori, Julia Trolp, Gabriella Belli e Achille Bonito Oliva (non dimenticheremo mai il catalogo di ben 750 pagine, atlante delle più lungimiranti ricerche delle avanguardie storiche). Come aveva scritto allora Achille Bonito Oliva, un’idea wagneriana attraversa tutta l’arte contemporanea, in particolare quella delle avanguardie storiche e parte delle neoavanguardie, riguardante la possibilità di un evento creativo capace di totalizzare dentro di sé tutti i linguaggi e le forme, in modo da affermare una filosofia dell’arte fondata sull’intreccio e sullo sconfinamento: la parola. Troviamo di fronte a noi opere, manifesti, edizioni sperimentali, documenti, nati dalle vulcaniche menti degli artisti futuristi, di quelli che praticavano la Poesia Visiva, la Poesia Concreta, Fluxus, la Mail Art, l’Arte concettuale ecc., con un occhio di riguardo per gli artisti e i poeti che operarono nel secondo dopoguerra. Così, ben oltre le formule convenzionali, la scrittura nella sua accezione visiva appare uno strumento immediato e autentico, capace di esplorare nuovi territori dell’immaginazione e del pensiero. Da Balla fino al writing contemporaneo, da Gastone Novelli ad Achille Perilli, passando per gli alfabeti di Carla Accardi, Giuseppe Capogrossi, Antonio Sanfilippo, e poi ancora Emilio Villa, Mussio, Munari, Carrega, Oberto, Pavanello, uno stuolo di opere ci cattura e ci trascina nel magico mondo della parola diventata arte e dell’arte diventata parola. Arricchiscono il percorso una preziosa serie di libri d’artista e alcuni importanti documenti relativi al graffitismo internazionale, esposti per la prima volta, anche questi provenienti dall’Archivio del ‘900 del Mart. Emerge un contenitore di sperimentazioni, di contrapposizioni e di raffronti talmente creativi e vivaci da lasciarci attoniti e sorpresi nonostante le molteplici intemperie grafiche che oggi ci sommergono. Forse vale sempre la frase piccolo è bello e ciò che veniva ricercato attraverso la parola assumeva un valore segnico-gestualeludico ancor oggi rivoluzionario.
BASELGA DI PINÉ Mostre INCIDIMI I Apertura: da domenica 29 luglio a domenica 12 agosto. Spazio espositivo ex-poste. Mostra delle incisioni dell’artista Fernando di Stefano a cura di Nicola Loizzo. Ingresso libero. Info: Tel. 0461.557028.
CADINE Mostre GIORGIO CONTA - ARTE FORTE Apertura: da giovedì 21 giugno a domenica 23 settembre. Forte di Cadine. La Paolo Maria Deanesi Gallery sarà preseente alla prima inaugurazione del Forte di Cadine (TN) con la mostra personale di Giorgio Conta nell’ambito della rassegna “Sentinelle di Pietra”. Orario: lunedì-domenica ore 10-18. Info: www. trentinograndeguerra. it; arteforte.mostra@gmail.com; Tel. 0461.982595.
LEVICO TERME Mostre BRUNO LUCCHI - PAROLE SCAVATE Apertura: da venerdì 6 aprile a domenica 4 novembre. Nella ricorrenza del Centenario della Grande Guerra, il progetto espositivo di Bruno Lucchi intende proporre una ampia e articolata riflessione sul tema tramite il connubio tra installazioni scultoree e gli spazi così fortemente connotati del Forte delle Benne. Info: www. brunolucchi.it; Tel. 0461.707159 329.8632737.
LUSERNA Mostre NÅ IN TRITT VON BOLF - IL RITORNO DEL LUPO - DIE RÜCKKEHR DES WOLFES Apertura: fino a domenica 4 novembre. Centro Documentazione Lusérn. Si tratta di un percorso espositivo attraverso il quale si vuole presentare, in modo obiettivo, la vera natura di un canide che, soprattutto negli ultimi anni, sta facendo un lento ma graduale ritorno anche nei territori degli Altipiani Cimbri. La mostra, documentando in termini scientifici “la specie” attraverso una conoscenza razionale della vita quotidiana, del carattere e delle qualità del lupo, presenta l’impatto che, sotto vari aspetti, questo ritorno ha sulla nostra società. La mostra vuole quindi essere un contributo a quello che sarà sicuramente un lungo e impegnativo percorso che, si auspica, possa portare ad una razionale e serena convivenza con il canide. Il percorso espositivo, costituito da pannelli esplicativi ed exhibit a tema, è arricchito da un grande diorama introduttivo, una mostra fotografica messa a disposizione dal biologo Matteo
Luciani, nonché da una serie di filmati e interviste. Orario: 1012.30/14-18. Nel mese di agosto con orario: 9.30-12.30/14-18.30. Info: Centro Documentazione Luserna Tel. 0464.789638; info@ lusern.it; www.lusern.it .
MATTARELLO Mostre LEGAMI DOLOMITICI Apertura: da lunedì 27 agosto a lunedì 3 settembre. Centro Civico San Vigilio - Sala Polivalente “A. Perini” via G. Poli, 6. Mostra fotografica. Fotografi: Alessandra Bello, Alessia Bortolameotti, Alessandro Caon, Moreno Geremetta, Nicolò Miana, Patrick Odorizzi, Franco Oliveri, Anton Sessa, Andreas Tamanini, Georg Tappeiner. Orario: dal 27 al 31 agosto ore 20.30-22.30; dal 1 al 2 settembre ore 10-22.30; 3 settembre ore 20.30-22.30.
PERGINE VALSUGANA Mostre LOME E DANGELO Apertura: da venerdì 29 giugno a giovedì 2 agosto. Vernissage e riflessione giuridica. L’inaugurazione dell’esposizione sarà accompagnata da una breve riflessione da parte di diversi giuristi e da performances fra musica e poesia, sempre deliziate dall’aperitivo preparato dallo chef del Castello Daniele Tomasi. Info: www.castelpergine.it. Mostre GIUSEPPE DEBIASI Apertura: da venerdì 3 agosto a giovedì 13 settembre. Vernissage e riflessione giuridica. L’inaugurazione dell’esposizione sarà accompagnata da una breve riflessione da parte di diversi giuristi e da performances fra musica e poesia, sempre deliziate dall’aperitivo preparato dallo chef del Castello Daniele Tomasi. Info: www.castelpergine.it.
RIVA DEL GARDA Mostre NO WAR NO PEACE Apertura: fino a domenica 4 novembre. Museo Riva del Garda, piazza Cesare Battisti 3/a. La mostra No War No Peace intende fermare il pensiero sulle tracce di una guerra che è stata, ponendo in relazione i confini ridisegnati allora con le ferite rimaste aperte nel corso del Novecento e con gli stati di “non pace” dell’oggi. Progetto di Raffaele Crocco. A cura di Andrea Tomasi, Claudia Gelmi. Fotografie di Fabio Bucciarelli. Orario: dal 17 marzo al 4 novembre 2018 ore 1018 (lunedì chiuso). Giugno, luglio, agosto e settembre 2018 aperto tutti i giorni ore 10-18. Info: www. museoaltogarda.it. 85
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trentinomostre Mostre KRIEGSMALER | I FRATELLI STOLZ. PITTORI DAL FRONTE DI RIVA DEL GARDA 1915-1916 Apertura: fino a domenica 28 ottobre 2018. Piazza Cesare Battisti 3/a. La sezione del MAG dedicata alla Storia si arricchisce di un ciclo di disegni e dipinti provenienti dal Museo Rudolf Stolz di Sesto (BZ), realizzati dai fratelli pittori Albert e Rudolf Stolz nell’area del fronte austriaco dell’Alto Garda durante la Prima guerra mondiale. Orario: fino al 4 novembre 2018 ore 10-18 (lunedì chiuso). Agosto e settembre 2018 aperto tutti i giorni ore 10-18. Biglietto intero museo € 5,00. Info: www.museoaltogarda.it
ROVERETO Mostre FOCUS / RAPPRESENTARE L’ARCHITETTURA. MODELLI FRA STORIA E VALORIZZAZIONE Apertura: fino a domenica 30 settembre. Mart, Corso Bettini. A cura dell’Archivio del ‘900. Il Focus presenta una selezione di modelli architettonici conservati dall’Archivio del ‘900 del Mart. Si tratta di alcuni esemplari giunti con i fondi di archivio e di altri che furono costruiti negli anni ‘80 e ‘90 per le esposizioni monografiche a Palazzo delle Albere, dedicate a importanti architetti tra cui Adalberto Libera, Ettore Sottsass sr., Angiolo Mazzoni, Luigi Figini e Gino Pollini. Nell’allestimento i modelli dialogano con la documentazione (fotografie, disegni) presente nei fondi d’archivio. Si realizza così una mostra su una parte del patrimonio museale che permette a un vasto pubblico di leggere i caratteri di importanti edifici novecenteschi tuttora esistenti o irrimediabilmente perduti. Orario: martedì-domenica ore 10-18. Venerdì 10-21. Lunedì chiuso. Biglietto intero € 11, ridotto € 7. Info: www.mart.trento.it.
Mostre VIAGGIO IN ITALIA. I PAESAGGI DELL’OTTOCENTO DAI MACCHIAIOLI AI SIMBOLISTI Apertura: fino a domenica 26 agosto. Mart. Il percorso espositivo si configura come un vero e proprio viaggio nel tempo e nello spazio con la predilezione per la pittura dal vero, le ricerche dedicate alla resa delle atmosfere e agli effetti di luce e colore. Gli studi en plein air di Giuseppe De Nittis, la freschezza delle vedute campestri di Giovanni Fattori, gli evocativi controluce di Antonio Fontanesi, i paesaggi lagunari di Bartolomeo Bezzi e le trasfigurazioni simboliche di Gaetano Previati sono solo alcune delle molte suggestioni che accompagnano il visitatore lungo un itinerario tra oltre 80 opere provenienti da importanti musei pubblici e collezioni private. La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Electa che include una ricca sezione di saggi. Info: www.mart.tn.it. Mostre BARUCHELLO GIANFRANCO Apertura: fino a domenica 16 settembre. Corso Bettini, 43. La mostra ideata con Gianfranco Baruchello (Livorno 1924) ripercorre la ricerca di un autore che ha operato oltre i confini tradizionali dell’arte, mettendo in discussione sistemi e convenzioni culturali. La mostra traccia un itinerario attraverso i principali nuclei di indagine di Baruchello, esplorando lo spazio dell’opera e la relazione tra dimensione reale e dimensione onirica, in una peculiare metodologia adottata tra l’artista e il curatore Gianfranco Maraniello.Orario: mar.- dom 10-18; ven. 10-21. Lunedì chiuso. Ingresso gratuito. Info: mart.tn.it/ baruchello; n. verde 800.397760; info@mart.tn.it.
SOVER Mostre “LIMES: LA GUERRA, LA PACE, IL MAESTRO E IL CALAMAIO” Apertura: da giovedì 9 a mercoledì 15 agosto. Sede municipale. Viaggio nella storia e le vicende della Prima Guerra Mondiale, attraverso il diario di un maestro di scuola, ricordando le persone cadute nel conflitto del territorio di Sover, i loro nomi, le famiglie e i luoghi di sepoltura. Inaugurazione della mostra giovedì 9 agosto in occasione di Stòrincanta. Orario: 20-22, venerdì 10 agosto 10-12 e 16-22. Info: Cell. 333.9856590; info@corolavalle.com; www.corolavalle.com.
interrogativi importanti per tutti e sui quali, oggi, si concentra un settore importante e promettente della ricerca in campo biologico. È un viaggio tra le nuove sfide offerte dalla genomica, sui rischi e le opportunità generati dall’applicazione delle nuove conoscenze ad ambiti sensibili come quello della salute. Grazie a un percorso interattivo e immersivo, attraverso video e multi-proiezioni e con l’aiuto di altri linguaggi come quello artistico, si affrontano tre questioni fondamentali: quanto conta il DNA, quali altri fattori intervengono nella sua definizione (ad esempio ambiente e stili di vita), come e quanto possiamo intervenire per modificarlo. Info: www.muse.it.
Mostre L’ULTIMO ANNO. 1917-1918 Apertura: fino a domenica 4 novembre 2018. Gallerie Piedicastello. Nella Galleria Nera, 300 metri di installazioni, scenografie, approfondimenti, filmati e documentari originali dell’epoca ripercorrono l’ultimo anno della Grande Guerra. Orario: da martedì a domenica, dalle 9.00 alle 18.00. Chiuso lunedì. Ingresso libero. Info: www. museostorico.it; Tel. 0461.230482; info@museostorico.it.
Mostre 150 ANNI. FERROVIA DEL BRENNERO Apertura: fino a venerdì 31 agosto. Gallerie Piedicastello, piazza di Piedicastello. La costruzione dalla Ferrovia Brennero, uno dei grandi nodi del sistema viabilistico europeo, segnò subito una svolta nella storia delle vie di comunicazione e produsse importanti conseguenze nello sviluppo economico, commerciale e turistico del territorio del Tirolo, del Sudtirolo, del Trentino e del Veneto. A 150 anni di distanza da quegli eventi, la mostra «150 anni. Ferrovia del Brennero» racconta questa storia dalle origini fino agli scenari più recenti: gli albori, l’avvio della rotaia, le ferrovie di guerra, il rapporto con il turismo, con l’economia, con lo sviluppo urbano, con l’architettura e con l’arte fino agli scenari presenti e futuri legati alla costruzione della nuova Galleria di Base del Brennero.Orario: da martedì a domenica 9-18. Ingresso libero. Chiuso lunedì. Info: www.museostorico.it; Tel. 0461.230482; info@museostorico.it.
Mostre GENOMA UMANO - QUELLO CHE CI RENDE UNICI Apertura: da venerdì 23 febbraio 2018 a domenica 6 gennaio 2019. Muse - Museo delle Scienze. La mostra Genoma umano affronta
Mostre FERRO, FUOCO, SANGUE! Apertura: fino a domenica 6 gennaio 2019. Gallerie Piedicastello, piazza di Piedicastello. Dopo l’allestimento a Palazzo Chiericati di Vicenza, arriva ora alle Gallerie una mostra di
TRENTO Mostre I TRENTINI NELLA GUERRA EUROPEA 1914-1920 Apertura: fino a domenica 30 dicembre 2018. Le Gallerie, Piedicastello. Una mostra che racconta il dramma dei trentini nel corso del primo conflitto mondiale. Orario: da martedì a domenica ore 9.0018.00 (lunedì chiuso). Ingresso libero. Info: www.fondazione.museostorico.it.
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trentinomostre emozioni, di verità, che fanno realmente “vivere la Grande Guerra”, trasformando una “epopea,” conosciuta dai più solo attraverso i libri di storia, in quello che la guerra in realtà fu: “Ferro, fuoco e sangue”. Attraverso le fotografie di Giuliano Francesconi la mostra ci parla di paura, di fango, di fame, di sete, di freddo, degli orrori vissuti da milioni di uomini scaraventati in prima linea a scoprire un mondo severo e ignoto. Orario: da martedì a domenica 9.0018.00. Ingresso libero. Info: www. museostorico.it; Tel. 0461.230482; info@museostorico.it. Mostre GENERAZIONE ‘68 Apertura: fino a sabato 15 dicembre. Dipartimento di Sociologia e ricerca sociale - via Verdi 26. Il ‘68, l’anno di una generazione. Un racconto tra il contesto trentino e quello internazionale, tra il movimento studentesco e l’immaginario culturale. Orario: da lunedì a sabato 7.40 - 20.45. Domenica e festivi chiuso. Ingresso libero. Info: www.museostorico.it. Mostre PRIMA LA TERRA ISTANTANEE SULLA VIA DEL RITORNO Apertura: fino a sabato 4 agosto. Palazzo Roccabruna - Via SS. Trinità, 24. Orario: martedì e mercoledì ore 9-12/14-17; giovedì e venerdì ore 9-12/14-20; sanbato ore 17-20. Ingresso libero. Info: Tel. 0461.887101; www.palazzoroccabruna.it. Mostre MADONNA IN BLU. UNA SCULTURA VERONESE DEL TRECENTO Apertura: da venerdì 22 giugno a venerdì 26 ottobre. Castello del Buonconsiglio. Esposizione a cura di Luciana Giacomelli. Info: www. buonconsiglio.it. Mostre NOSTALGHIA. VIAGGIO TRA I CRISTIANI D’ORIENTE Apertura: fino a domenica 7 ottobre. Museo Diocesano tridentino, piazza Duomo 18. La mostra, curata da Annalisa D’Angelo, si compone di trentadue stampe ai sali d’argento e testimonia quasi tre anni di viaggio della fotografa Linda Dorigo e del giornalista Andrea Milluzzi tra le comunità cristiane di nove Paesi del Medio Oriente (Iraq, Iran, Libano, Egitto, Israele, Palestina, Giordania, Siria e Turchia). Orario: 10-13 e 14-18. Ingresso gratuito. Info: www. museodiocesanotridentino.it; Tel. 0461.234419; info@museodiocesanotridentino.it. Mostre L’ITALIA IN PIAZZA Apertura: fino a mercoledì 1 agosto. Cantine di Torre Mirana. Mostra fotografica. Orario: dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 19. Entrata libera. Info: info@wordlife77.com.
Mostre STORIE SENZA STORIA. TRACCE DI UOMINI IN GUERRA (1914-1918) Apertura: fino a domenica 4 novembre. Cappella Vantini di Palazzo Thun, Via delle Orne, 1. Nel centenario della conclusione della Prima guerra mondiale sono esposti al pubblico i materiali messi in luce tra il 2012 e il 2017 negli interventi di recupero di resti di soldati della Grande Guerra effettuati a 3000 metri sul ghiacciaio del Presena e alle pendici occidentali del Corno di Cavento nel Gruppo dell’Adamello. Orario: da martedì a domenica ore 930-13/14-18. Chiuso il lunedì. Info: uff.beniarcheologici@ provincia.tn.it. Mostre VICINO. NON QUI Apertura: fino a domenica 14 ottobre. La Galleria Civica presenta le ricerche culturali di chi si trova ad abitare - idealmente e fisicamente - in un altrove non solo geografico. Una mostra che accorcia le distanze, un viaggio tra gli eterogenei linguaggi della cultura contemporanea, dalle arti visive alla letteratura, dal cinema alla musica, dall’architettura al design. Il progetto è curato dall’artista trentino Luca Coser, docente all’Accademia di Belle Arti di Brera, con i curatori della Galleria Civica. Orario: da martedì a domenica 10-13 e 14-18. Chiuso il lunedì. Apertura straordinaria 15 agosto 2018. Ingresso € 2,00. Info: www.mart.tn.it; Tel. 0461.985511; civica@mart.tn.it. Mostre ANDANDO VEDENDO - LUIGI TAMANINI Apertura: da mercoledì 1 a martedì 14 agosto. Sala Thun di Torre Mirana - Via Belenzani, 3. Orario dalle ore 10-12 alle ore 17-19. Ingresso libero. Info: www.luigitamanini.it; Tel. 339.5051550; luigi. tamanini@alice.it. Mostre FANTASIE PICCANTI Apertura: fino a mercoledì 31 ottobre 2018. Orti del MUSE, Corso del lavoro e della scienza. Una selezione di numerose varietà di peperoncino provenienti da tutto il mondo e coltivate nei nostri climi durante il periodo estivo. È ciò che offre “Fantasie piccanti”, il nuovo allestimento a tema degli Orti del MUSE, lo spazio verde allestito all’esterno del museo nel parco condiviso con il Palazzo delle Albere. Il nuovo spazio prevede l’esposizione di 1500 piante di peperoncino appartenenti a oltre 450 varietà e raggruppate sulla base dell’origine geografica, della varietà, della forma del frutto, del colore, della specie di appartenenza e - naturalmente sulla base della piccantezza. Info: www.muse.it
“ANDANDO VEDENDO ,, LUIGI TAMANINI
L
uigi Tamanini esporrà alla Sala Thun di Torre Mirana (via Belenzani 3 Trento) fino al 14 agosto (Orario: 1012/17-19) è nato a Trento e dopo la scuola superiore si è trasferito a Firenze, dove attualmente vive. Ha frequentato e si è laureato alla facoltà di Architettura. Contemporaneamente agli studi architettonici frequenta l’atelier di Joke Frima , e poi la scuola, di disegno e pittura dal vero, della maestra Nerina Simi. Abbandonata poi la pratica di architetto, inizia cosi la sua professione di pittore che lo porta ad esporre le sue opere in diverse città Italiane. È socio del Gruppo Donatello (con sede in via degli Artisti 1 a Firenze), e nel 2001 vince il FIORINO D’ORO per la Grafica con cerimonia in Palazzo Vecchio. Il suo percorso artistico è come una sorta di transizione continua che, nel contempo, è anche un processo di progressiva liberazione; per “liberazione” si intende non certo “liberazione dagli istinti” e non tanto “affrancamento” da stili, modelli ricevuti e numi tutelari illustri (Lucian Freud e Francis Becon) che hanno ispirato molte delle “Trasfigurazioni” che Tamanini da sempre fa subire e una ritrattistica e ad un’anatomia di stampo classico, quanto ad una personale “grammatica della fantasia”. Una ricerca che va avanti da anni senza conoscere allentamenti della tensione.
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trentinoappuntamenti
MUSICA DALLE DOLOMITI FINO ALLE VALLI E IN CITTÀ
VISION STRING QUARTET
J
akob Encke e Daniel Stoll al violino, Sander Stuart alla viola e Leonard Disselhorst al violoncello sono i componenti di questo quartetto spumeggiante fondato nel 2012 e che si è già affermato come uno dei più raffinati ensemble emergenti a livello internazionale. Li contraddistingue una particolare versatilità che li vede muoversi tra composizioni classiche e altri generi con riconoscimenti e collaborazioni prestigiose, dai premi vinti sia al Concorso Felix Mendelssohn Bartholdy di Berlino sia al Concorso Internazionale di Ginevra nel 2016 fino alle esibizioni al fianco di Avi Avital e alle collaborazioni con il celebre coreografo John Neumeier.
L’
intenso programma dei Suoni delle Dolomiti prosegue per tutto il mese di agosto passando attraverso le sonorità jazz, quelle della
musica classica, la canzone d’autore e la world music. Si inizia proprio l’1 agosto con le sperimentazioni briose degli archi del Vision
String Quartet che sale ai
Laghi di Bombasel in Val di Fassa Gruppo del Lagorai. Sono concentrati nella prima settimana gli appuntamenti di
Musica Riva Festival, che col tema “La natura della musica” invita il suo pubblico in attraenti luoghi della città gardesana. Il 1° agosto alle ore 21.30 il cortile della Rocca apre il Milano Saxophone Quartet. È quello con Ermal Meta, il 2 agosto a Castellano di Villalagarina per Castelfolk, l’evento più importante sul
fronte del pop rock dell’estate trentina. Meta approda a Castelfolk con il suo “Non Abbiamo Armi Tour” sull’onda del successo ottenuto dall’ ultimo album che da il titolo allo show. Hanno fatto le cose in grande quest’anno i ragazzi del Mountain Rock Festival che per l’edizione 2018 puntano su
due nomi come i Ministri,
al top della scena rock italiana e i Vallanzaska,
storica ska band tricolore. L’appuntamento con ll Mountain Rock Festival, una kermesse giunta alla sua quarta edizione che si svolgerà dal 3 al 5 agosto con l’organizzazione curata dalla Pro Loco di Vattaro ed il sostegno di tanti volontari del
espressione di una comunità sociale identitaria e integrata; venerdì 3 agosto la rassegna propone il folk strumentale di tre fratelli, il Trio Dhoore. L’Orchestra
Haydn di Bolzano e
Trento è presente in diversi appuntamenti sul territorio
provinciale, a cominciare dal 1° agosto, che la vedrà
a Rovereto (in Piazza Malfatti, ore 21) con Marco
Pierobon quale tromba solista, arrangiatore e direttore; sono in programma brani di Leonard Bernstein (West Side Story Suite), George Gershwin (Three Preludes, Ambulatory Suite) e un tributo ai Led Zeppelin. Titola “Solitudini” la nuova edizione della rassegna
territorio della Vigolana.
Agosto Degasperiano organizzata dalla
Dopo un intenso luglio volge al termine la rassegna
Fondazione Alcide Degasperi. La rassegna che si compone
Itinerari Folk giunta alla sua XXXI edizione che
di 14 eventi divisi in svariate località della Valsugana si
ha scelto quale filo conduttore il tema delle Famiglie
dividono fra incontri di approfondimento e testimonianza,
Folk, esplorando l’importanza dei legami, sia familiari, sia
spettacoli teatrali, proposte cinematografiche e musica.
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trentinoappuntamenti 1 MERCOLEDÌ Cultura DOLOMITINCONTRI San Martino di Castrozza. Ore 18. Sala Congressi Palazzo Sass Maor. Il salotto più in quota delle Dolomiti ospita Andrea Vitali, che presenta il suo libro “Nome d’Arte Doris Brilli”. Info: www.sanmartino.com. Escursionismo PASSEGGIATA SERALE CON ACCOMPAGNATORE E VISITA AL FORTE DELLE BENNE Levico Terme. Ore 20.30. Ritrovo presso l’ufficio Apt, viale Vittorio Emanuele 3. Passeggiata notturna con accompagnatore di territorio fino al Colle delle Benne dove a seguire vi sarà la visita guidata alla scoperta del Forte. € 10 a persona. Attività inclusa nella Valsugana Card. Info e prenotazione obbligatoria: Apt Valsugana Tel. 0461.727700; info@visitvalsugana.it. Musica I SUONI DELLE DOLOMITI VISION STRING QUARTET Val di Fiemme, Gruppo del Lagorai. Ore 12. Laghi di Bombasel. Archi per sperimentazioni briose ed elettrizzanti. Jakob Encke e Daniel Stoll al violino, Sander Stuart alla viola e Leonard Disselhorst al violoncello sono i componenti di questo quartetto spumeggiante fondato nel 2012 e che si è già affermato come uno dei più raffinati ensemble emergenti a livello internazionale. Li contraddistingue una particolare versatilità che li vede muoversi tra composizioni classiche e altri generi con riconoscimenti e collaborazioni prestigiose, dai premi vinti sia al Concorso Felix Mendelssohn Bartholdy di Berlino sia al Concorso Internazionale di Ginevra nel 2016 fino alle esibizioni al fianco di Avi Avital e alle collaborazioni con il celebre coreografo John Neumeier. Ingresso gratuito. Info: Tel. 0462.241111; www.visitfiemme.it. Musica MILANO SAXOPHONE QUARTET Riva del Garda. Ore 21.30. Piazza Cesare Battisti, 3. “La sinfonia della storia” - musica e archeologia Stefano Papa, sax soprano Massimiliano Girardi, sax tenore Damiano Grandesso, sax contralto Livia Ferrara, sax baritono. Nell’ambito della rassegna “Musica Riva Festival”. Biglietto € 10. Info: Tel. 0464.554073; info@musicarivafestival.com; www.musicarivafestival.com. Musica HAYDN SUMMER Rovereto. Ore 21. Piazza Malfatti. Marco Pierobon, trombettista e direttore su musiche di Leonard Bernstein, West Side Story Suite; George Gershwin,Three Preludes,
Ambulatory Suite; Robert Plant - Jimmy Page, A Led Zeppelin Classical Tribute. Info: Comune di Rovereto - Ufficio cultura Tel. 0464.452253-256. Musica OMAGGIO ALL’ARTE PIANISTICA DI ARTURO BENEDETTI MICHELANGELI Rabbi. Ore 21. Chiesa di San Bernardo. Nikita Abrosimov (piano) su musiche di Beethoven, Ravel e Liszt. Info: Arturo Benedetti Michelangeli www.centromichelangeli. com; centromichelangeli@yahoo.it Musica GARDA JAZZ FESTIVAL Riva del Garda. Ore 21. Tony Momrelle Quintet. Info: tel. 0464/556774. Musica SOLO... PIÙ PIANO Pinzolo. Ore 21. Paladolomiti. Martin Münch, pianoforte (Germania) su musiche di Chopin, Liszt, Vivaldi, Strauss. In collaborazione con la Biblioteca di Pinzolo. Info e maggiori dettagli su www.piupiano.it. Tradizione PINÉ SOTTO LE STELLE 2018 Baselga di Piné. Ore 21. Corso Roma. Animazione e musica per le vie del centro, negozi aperti, spettacoli e intrattenimenti per grandi e piccoli. In caso di maltempo il programma potrebbe subire variazioni. Info: Tel. 0461.557028. Cinema
PROIEZIONE FILM TRENTO FILM FESTIVAL
Monte Bondone, Candriai - Malgone - ore 21. “Everest Green“. Ingresso gratuito.
2 GIOVEDÌ Cultura CINEMA IN CORTILE - FILM SOTTO LE STELLE Trento. Ore 21. Cortile Crispi Bonporti - Via S. Giovanni Bosco, 6. “Moser, scacco al tempo” (documentario, Italia, 2017), realizzato con il sostegno di Trentino FIlm Commission. Info: ufficio.culturaturismo@comune.trento.it; Tel. 800.017615. Cultura BASILICA PALEOCRISTIANA DI SAN VIGILIO - VISITA GUIDATA Trento. Ore 16. Ritrovo al Museo Diocesano Tridentino - Piazza Duomo, 18. Sotto la Cattedrale di Trento è possibile visitare lo spazio archeologico dell’antica Basilica Paleocristiana di San Vigilio, un edificio di notevoli dimensioni eretto al di fuori della cinta urbica romana presumibilmente verso la fine del IV secolo. L’antico luogo di culto, riscoperto solo negli anni Settanta del Novecento, ha ospitato per secoli le spoglie del patrono della diocesi. Info: Mu-
seo Diocesano Tridentino Tel. 0461.234419; www.museodiocesanotridentino.it. Famiglia I GIOVEDÌ DELLA BIBLIOTECA: “L’UOMO CHE PIANTAVA GLI ALBERI” Baselga di Piné. Ore 21. Centro Congressi Piné 1000. Spettacolo di Sand Art per tutta la famiglia con Nadia Iscia e la lettrice Laura Lorri. Info: Tel. 0461.557951; pine@ biblio.infotn.it . Famiglia CACCIA BESTIALE Trento. Ore 15. Castello del Buonconsiglio. Per quest’attività di scoperta e animazione rivolta alle famiglie, grandi e piccini dovranno unire le proprie conoscenze e sfruttare tutte le abilità per superare le prove che incontreranno lungo il percorso. Tappa dopo tappa, seguendo gli animali nascosti nel castello, verranno svelati gli ambienti che lo compongono e i loro enigmi. Alla fine della visita, con un pizzico di fantasia, ognuno potrà creare il proprio animale fantastico da portare a casa. Info dal lunedì al venerdì (h. 9.00-13.00) al n. +39 0461 492811. Costo: 8,00 € a nucleo familiare. Info: Castello del Buonconsiglio Tel. 0461.233770; www.buonconsiglio.it. Famiglia BERGNAPPEN PRIMÖR 2018 Fiera di Primiero. Palazzo delle Miniere. Rivive il villaggio medievale minerario, per un vero e proprio tuffo nel passato con dimostrazioni di lavorazione del minerale, scene di vita quotidiana ai tempi delle miniere, mercato dei saperi, laboratori a tema per i più piccoli, sfilata in costume d’epoca, cena medioevale e molto altro. Info: www.sanmartino.com Musica GARDA JAZZ FESTIVAL Riva del Garda. Ore 21. “Musica Nuda” con Petra Magoni e Ferruccio Spinetti, meraviglio e inossidabile duo che ci proporrà anche alcuni brani inclusi nell’ul-
timo album live, “Verso Sud”. Info: tel. 0464/556774. Musica ARTE NELL’ARTE Riva del Garda. Ore 21.30. Cortile della Rocca, Piazza Cesare Battisti, 3. Nella notte dei Musei Mietta Sighele presenta i giovani talenti Stella Son e Raffaele Centurioni, pianoforte. Ingresso libero. Nell’ambito della rassegna “Musica Riva Festival”. Info: Tel. 0464.554073; info@musicarivafestival.com; www.musicarivafestival.com. Musica OMAGGIO ALL’ARTE PIANISTICA DI ARTURO BENEDETTI MICHELANGELI Rabbi. Ore 21. Chiesa di San Bernardo. Vitaly Pisarenko (piano) su musiche di Brahms, Schumann, Chopin, Debussy e Liszt. Info: Arturo Benedetti Michelangeli www. centromichelangeli.com; centromichelangeli@yahoo.it. Musica ERMAL META Castellano di Villa Lagarina. Ore 21. Concerto di Ermal Meta nell’ambito dell’evento Castelfolk. Info: www.visitrovereto.it. Tradizione SELEZIONE PROVINCIALE MISS MILUNA Borgo Valsugana. Ore 21.15. Piazza Dante. Info: soleo@soleoshow.com; http://www.soleoshow.com/miss-italia.
3 VENERDÌ Cultura LETTURA CORALE LIBERAMENTE ISPIRATA A LA SIGNORA DELLE CAMELIE DI ALEXANDRE DUMAS Trambileno. Ore 21. Forte Pozzacchio. Progetto L’Umanofono di Maura Pettoruso. Ingresso € 10,00 compresa degustazione e vino. Info e prenotazioni: info@ spazioelementare.it; www.spazioelementare.it.
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trentinoappuntamenti Cultura LETTI DI LUNA Trambileno. Ore 20.45. Forte Pozzacchio. A cura di Elementare Teatro in collaborazione con Progetto l’Umanofono di Maura Pettoruso. Una Lettura corale liberamente ispirata a La signora delle camelie di Alexandre Dumas. Note: consigliato portare un telo da pic-nic o una coperta, abbigliamento adeguato e soprattutto una torcia per il rientro. Costo dello spettacolo con calice e degustazione prodotti tipici 10 euro. Info: Tel. 345.1267009. Famiglia BERGNAPPEN PRIMÖR 2018 Fiera di Primiero. Palazzo delle Miniere. Rivive il villaggio medievale minerario, per un vero e proprio tuffo nel passato con dimostrazioni di lavorazione del minerale, scene di vita quotidiana ai tempi delle miniere, mercato dei saperi, laboratori a tema per i più piccoli, sfilata in costume d’epoca, cena medioevale e molto altro. Info: www.sanmartino.com. Musica FESTIVAL ALA CITTÀ DI MUSICA 2018 Ala. Ore 21. Cortile Palazzo Gresti-Filippi. “I Virtuosi Italiani - Alberto Martini primo violino concertatore “Da Venezia a Napoli” su musiche di A. Vivaldi, G. Paisiello. Info e maggiori dettagli su: www.alacittadimusica.it. Musica I SUONI DELLE DOLOMITI - PEPPE SERVILLO, JAVIER GIROTTO, FABRIZIO BOSSO, FURIO DI CASTRI, RITA MARCOTULLI, MATTIA BARBIERI Primiero Pale di San Martino. Ore 12. Villa Welsperg. Pensieri e Parole. Omaggio a Lucio Battisti. Un ensemble di grandi interpreti italiani, riuniti per omaggiare un grande cantautore come Lucio Battisti. Lui, figura a suo modo unica nel panorama della nostra canzone, solitario e sofisticato, capace di fissare nei suoi testi la quotidianità della gente ora ritorna grazie alla sensibilità e alla creatività aperta all’improvvisazione e alla contaminazione di un gruppo di musicisti raffinati. Il modo migliore per riscoprire vere e proprie pietre miliari come “Il mio canto libero”, “Pensieri e parole” o “E penso a te”. Ingresso gratuito. Info: Tel. 0439.62407; www.sanmartino.com. Musica #MRF ORCHESTRE Riva del Garda. Ore 21.30. Cortile della Rocca, Piazza Cesare Battisti, 3. The Hallé Youth Orchestra. Entrata € 10,00. Nell’ambito della rassegna “Musica Riva Festival”. Info: Tel. 0464.554073; info@musicarivafestival.com; www.musicarivafestival.com.
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Musica I VIRTUOSI ITALIANI ALBERTO MARTINI Ala. Ore 21. Cortile Palazzo Gresti-Filippi. Alberto Martini primo violino concertatore su musiche di A. Vivaldi, G. Paisiello. Biglietto 10 € intero - 5 € ridotto. Nell’ambito di “Festival Ala città di musica”. Info: segreteria@alacittadimusica. it; www.alacittadimusica.it. Musica IN MUSICA E IN POESIA Baselga di Piné. Ore 21. Sternigo. Musica e poesia con il “Cenacolo trentino di cultura dialettale”. Info: Tel. 0461.557951; pine@biblio.infotn.it. Musica CONCERTO Rovereto. Ore 20.45. Piazza San Marco. Concerto con la Musica Cittadina R. Zandonai. Info: Comune di Rovereto - Ufficio cultura Tel. 0464.452253-256. Musica ITINERARI FOLK - TRIO DHOORE Trento. Ore 21.30. Cortile scuole Crispi, via S. Giovanni Bosco 8. I tre fratelli Dhoore, Ward (chitarra), Hartwin (organetto diatonico) e Koen (ghironda), suonano insieme da più di venti anni. Hanno iniziato in famiglia e naturalmente sono finiti su un palco a rappresentare la loro originale idea di folk strumentale innovativo, nelle kermesse più importanti d’Europa e d’oltre oceano. Un’avventura musicale fresca e allo stesso tempo tradizionale, apprezzata anche in patria, nelle Fiandre, dove la loro musica si può ascoltare alla radio, nei centri d’arte, nei bal folk e nei grandi concerti del Dranouter Festival. Anche la critica più influente (fRoots e Folk Magazine, The Living Tradition, Songlines) sottolinea l’energia dei live di questa giovane formazione belga, la professionalità dei musicisti e la qualità del suono acustico e delle composizioni. In anteprima nazionale per Itinerari folk. Nell’ambito della rassegna “Itinerari Folk 2018”. Biglietto € 5,00 - under 15 € 3,00. Info: Centro Servizi Culturali S: Chiara info@centrosantachiara. it; n. verde 800.013952. Musica MOUNTAIN ROCK FESTIVAL 4A EDIZIONE Vattaro. 3 giorni di musica con “I Ministri”, Vallanzaska, Anansi e Hot Mustache, Chiara Vidonis, Humus, SUBCUTANEA, Ale Soul Dj, Dj Matrix. Info: . Musica I CONCERTI DELL’ACCADEMIA 2018 Sfruz. Ore 20.45. Chiesa parrocchiale. Concerto d’organo con Franz Comploj. L’ingresso ai concerti è ad offerta libera. Info: APS Monsignor Celestino Eccher di Smarano Tel. 328.8033050; sma-
ranoacademy@gmail.com; www. smaranoacademy.com.
4 SABATO Cultura DOLOMITINCONTRI San Martino di Castrozza. Ore 18. Sala Congressi Palazzo Sass Maor. Il salotto più in quota delle Dolomiti ospita Guido Marangoni, che presenta il suo libro “Anna che sorride alla pioggia”. Info: www. sanmartino.com. Famiglia BERGNAPPEN PRIMÖR 2018 Fiera di Primiero. Palazzo delle Miniere. Rivive il villaggio medievale minerario, per un vero e proprio tuffo nel passato con dimostrazioni di lavorazione del minerale, scene di vita quotidiana ai tempi delle miniere, mercato dei saperi, laboratori a tema per i più piccoli, sfilata in costume d’epoca, cena medioevale e molto altro. Info: www.sanmartino.com. Famiglia #ALBEINMALGA - QUANDO L’ALPEGGIO PRENDE VITA Malga Fossetta - Passo Cereda. All’alba (possibilità di pernotto la sera precedente). Grandi e bambini vivono in prima persona il mondo dell’alpeggio e trascorrono una giornata calandosi nei panni dei malgari. Info e prenotazioni: Tel. 0439.768867; www. sanmartino.com. Famiglia DICASTELINCASTELLO ALL’ARMI, ALL’ARMI! Besenello. Dalle ore 10 alle ore 23. Catel Beseno. Gruppi di rievocazione storica provenienti da tutta Europa ricostruiranno la vita di corte del sedicesimo secolo, con tende e soldati, armi e stendardi, cavalieri e attrezzature d’epoca. La Piazza Grande del Castello tornerà ad animarsi, ospitando musici e giocolieri, duelli e assalti, mentre le cucine da campo delizieranno il pubblico con assaggi di cibi ispirati all’epoca. Ingresso: sabato 4 agosto intero 7 € e ridotto 5 €; domenica 5 agosto ingresso libero. Info: n. verde 800.013952; www. centrosantachiara.it; nel week-end dell’evento: Castel Beseno Tel. 0464.834600. Musica LAGORAI D’INCANTO EUGENIO FINARDI Castello Tesino. Ore 15. Parco La Cascatella. Rassegna musicale in acustico. In caso di pioggia: Castello Tesino - Teatro - ore 17.00. Nell’ambito dell’Agosto Degasperiano 2018. Info: Apt Valsugana Tel. 0461.727700; info@lagoraidincanto.it; www.lagoraidincanto.it. Musica ALBA SUL GARDA Riva del Garda. Ore 05.45. Spiaggia Sabbioni. Milano Saxophone Quartet: Stefano Papa, sax sopra-
no; Massimiliano Girardi, sax tenore; Damiano Grandesso, sax contralto; Livia Ferrara, sax baritono. Ingresso libero. Nell’ambito della rassegna “Musica Riva Festival”. Info: Tel. 0464.554073; info@musicarivafestival.com; www.musicarivafestival.com. Musica #MRF ORCHESTRE Riva del Garda. Ore 21.30. Piazza Garibaldi. Guangzhou Symphony Youth Orchestra - Cina. Ingresso libero. Nell’ambito della rassegna “Musica Riva Festival”. Info: Tel. 0464.554073; info@musicarivafestival.com; www.musicarivafestival.com. Musica MEZZO SECOLO IN...CANTO Baselga di Piné. Ore 20.45. Centro Congressi Piné 1000. Concerto per festeggiare il 50° anno di attività del Coro Costalta e presentazione del libro che ripercorre la storia del Coro. Info: corocostalta@ gmail.com; www.corocostalta.it. Musica METTI UNA SERA... AL MUSEO DEL TURISMO: “LA VECCHIA MITRAGLIA” Baselga di Piné. Ore 21. Albergo-Museo Alla Corona di Montagnaga. Concerto di musica popolare con la Vecchia Mitraglia. Info: Biblioteca Tel. 0461.557951; pine@ biblio.infotn.it. Musica DATECI UN PRATO D’ERBA, UN FILO PER SOLDATO... COMMEMORAZIONE FINE DELLA GRANDE GUERRA Rovereto. Ore 17.30. Parco della Pace - Località Vasconi, 1700 m. Monte Zugna. Canzoni e brani musicali scritti durante e dopo la Grande Guerra con riferimenti storici raccontati dal dott. Gregorio Pezzato, faranno rivivere la dura vita in trincea sotto i colpi dell’artiglieria, proprio nei luoghi interessati dal conflitto. Concerto a Cura Fanfara alpina “Monte Zugna” di Lizzana, Coro Monte Zugna di Lizzana e Coro Bianche Zime di Rovereto. Info: Comune di Rovereto - Ufficio cultura Tel. 0464.452253-256. Musica MOUNTAIN ROCK FESTIVAL 4A EDIZIONE Vattaro. 3 giorni di musica con “I Ministri”, Vallanzaska, Anansi e Hot Mustache, Chiara Vidonis, Humus, SUBCUTANEA, Ale Soul Dj, Dj Matrix. Info: . Tradizione PALIO RAGLIO 2018 Cembra Lisignago. Vie del centro di Cembra e teatro tenda in loc. S. Rocco. Giornata di festa con musica, intrattenimento e cucina tipica per la 36° edizione della versione tragicomica del Palio di Siena, una rocambolesca corsa a dorso d’asino in cui le 6 contrade
trentinoappuntamenti si sfidano in una simpatica corsa per le vie del paese, dopo la sfilata lungo le vie del centro. Info: prolococembra@gmail.com. Tradizione SELEZIONE PROVINCIALE MISS ITALIA Spormaggiore. Ore 21.15. Piazza Fiera. Info: soleo@soleoshow. com; http://www.soleoshow.com/ miss-italia. Musica MASSIMO BUBOLA Cognola. Ore 21. Un grande ospite, in concerto in piazza dell’Argentario (NB: eventuale rinvio all’11 agosto in caso di maltempo). Nel centenario della fine della Prima Guerra mondiale, il concerto ha titolo “Il testamento del capitano” e sottotitolo “Un percorso d’autore nelle canzoni della Grande Guerra”. L’evento, organizzato dal Circolo Culturale Cognola, in collaborazione con Circoscrizione Argentario - Gruppo Alpini Cognola - Circolo “Le Querce” - Ecomuseo Argentario e con supporto tecnico di Roberto Paoli, è ad ingresso libero. Folklore
TORNEO DI BRISCOLA A COPPIE Monte Bondone, Hotel Candriai Alla Posta - ore 14. Iscrizioni sul posto. Euro 10,00 a coppia. Premi per i vincitori e pizza per tutti. Tel. 0461.947128
5 DOMENICA Enogastronomia DEGUSTAZIONE DI VINI TERRE DEL LAGORAI, VISITA ALLA CANTINA E AL CASTELLO DI IVANO Castel Ivano. Ore 10.30, 14.30 e 16. Ritrovo direttamente al castello di Castel Ivano. Ingresso € 8,00 per persona, € 5,60 con Valsugana Card. Prenotazione entro le ore 18.00 del giorno precedente al 334.7425960. Info: www.visitvalsugana.it. Enogastronomia INTORNO PAR I COLMEI DE RONC Ronco Chiesa. Valle del Vanoi. Passeggiata enogastronomica tra gli abitati di Ronco, tra cultura, gastronomia e natura incontaminata. Prenotazioni: Tel. 0439.719041; www.sanmartino.com. Famiglia BERGNAPPEN PRIMÖR 2018 Fiera di Primiero. Palazzo delle Miniere. Rivive il villaggio medievale minerario, per un vero e proprio tuffo nel passato con dimostrazioni di lavorazione del minerale, scene di vita quotidiana ai tempi delle miniere, mercato dei saperi, laboratori a tema per i più piccoli, sfilata in costume d’epoca, cena medioevale e molto altro. Info: www.sanmartino.com
Famiglia DICASTELINCASTELLO ALL’ARMI, ALL’ARMI! Besenello. Dalle ore 10 alle ore 18. Catel Beseno. Gruppi di rievocazione storica provenienti da tutta Europa ricostruiranno la vita di corte del sedicesimo secolo, con tende e soldati, armi e stendardi, cavalieri e attrezzature d’epoca. La Piazza Grande del Castello tornerà ad animarsi, ospitando musici e giocolieri, duelli e assalti, mentre le cucine da campo delizieranno il pubblico con assaggi di cibi ispirati all’epoca. Ingresso: sabato 4 agosto intero 7 € e ridotto 5 €; domenica 5 agosto ingresso libero. Info: n. verde 800.013952; www. centrosantachiara.it; nel week-end dell’evento: Castel Beseno Tel. 0464.834600. Musica I TARANTOLATI DI TRICARICO Riva del Garda. Ore 21.30. Parco Miralago. Terra che trema, Live Summer Tour 2018. Ingresso € 10,00. Nell’ambito della rassegna “Musica Riva Festival”. Info: Tel. 0464.554073; info@musicarivafestival.com; www.musicarivafestival.com. Musica PINÉ MUSICA. PIANO & OTHER Baselga di Piné. Ore 21. Centro Congressi Piné 1000. Concerto con Antonio Maria Fracchetti e Stefano Visintainer, pianoforti, e Alessandro Bianchini e Stefano Pangrazzi, percussioni su musiche di George Gershwin e Leonard Bernstein. Direzione artistica Antonella Costa. Info: www.distrattamusa.it; info@distrattamusa.it. Musica MOUNTAIN ROCK FESTIVAL 4A EDIZIONE Vattaro. 3 giorni di musica con “I Ministri”, Vallanzaska, Anansi e Hot Mustache, Chiara Vidonis, Humus, SUBCUTANEA, Ale Soul Dj, Dj Matrix. Mercatino
3° MERCATINO DELLO SCAMBIO E DEL RIUSO
Monte Bondone, Candriai - Malgone - dalle ore 14,30. Possibilità di porre in mostra oggetti per scambio o regalo. A disposizione gratuita, su prenotazione e fino ad esaurimento, un tavolo cm. 200x100. Riservato ai privati. Prenotazione tavolo entro giovedì 2 agosto c/o APT Candriai - Malgone - Tel. 0461.947128.
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trentinoappuntamenti per le vie del paese, dopo la sfilata lungo le vie del centro.
6 LUNEDÌ Cultura INCONTRO CON IL DIRETTORE SANITARIO Levico Terme. Ore 17.30. Sala Senesi del Palazzo delle Terme, Viale Vittorio Emanuele 10. Il Direttore Sanitario delle terme incontrerà gli ospiti presso la sala Senesi del Palazzo delle Terme, per parlare di acqua termale, cure, trattamenti e per rispondere alle loro domande. Attività gratuita. Info: Tel. 0461.706077; info@ termedilevico.it. Escursionismo IN PANAROTTA ALLA SCOPERTA DELLE TRACCE DELLA GRANDE GUERRA Levico Terme. Ritrovo presso ufficio APT di Levico Terme, in Viale Vittorio Emanuele ore 14.00. Escursione di trekking con pullman e accompagnatore di media montagna in Panarotta/Forte Busa Granda alla scoperta delle tracce della Grande Guerra. € 20 a persona; attività inclusa nella Valsugana Card. Il rientro è previsto per le ore 18.30 circa. Info e prenotazione obbligatoria: Apt Valsugana - uff. di Levico Terme Tel. 0461.727700; info@visitvalsugana.it. Musica GARDA JAZZ FESTIVAL Riva del Garda. Ore 21. Ayassot Andrea. Info: tel. 0464/556774. Musica ITINERARI FOLK - BEPPE GAMBETTA E RICCARDO BARBERA Trento. Ore 21.30. Cortile scuole Crispi, via S. Giovanni Bosco 8. Itinerari folk (Italia) - Poesia e metafora del cibo nelle canzoni di Fabrizio de Andrè. Formazione: Beppe Gambetta, voce e chitarre; Riccardo Barbera, contrabbasso e voce. Nell’ambito della rassegna “Itinerari Folk 2018”. Biglietto € 5,00 - under 15 € 3,00. Info: Centro Servizi Culturali S: Chiara info@centrosantachiara.it; n. verde 800.013952.
7 MARTEDÌ Benessere VISITA GUIDATA ALLO STABILIMENTO TERMALE Levico Terme. Ore 15. Ritrovo presso il salone del Palazzo delle Terme, Viale Vittorio Emanuele 10. Visita guidata per conoscere più da vicino i vari reparti del Palazzo delle Terme e per scoprire i benefici effetti dell’Acqua Forte di Levico Terme. Attività gratuita. Info e prenotazione obbligatoria: Ufficio Apt Valsugana Tel. 0461.727700; info@visitvalsugana.it.
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Musica GARDA JAZZ FESTIVAL Riva del Garda. Ore 21. Umberto Petrin. Info: tel. 0464/556774. Cultura DOLOMITINCONTRI - AQUILE San Martino di Castrozza. Ore 18 e 21.15. Sala Congressi Palazzo Sass Maor. Il salotto più in quota delle Dolomiti ospita le Guide Alpine di San Martino di Castrozza e Primiero, che presentano “Ettore Castiglioni, un eroe dolomitico”. Proiezione filmati alle ore 21:15. Info: www.sanmartino.com. Danza SERATA DANZANTE ALLE TERME DI LEVICO Levico Terme. Dalle ore 20.30 alle 24. Serata di musica e balli. Ingresso € 5. Attività inclusa nella Valsugana Card. Non è necessaria la prenotazione. Info: APT Valsugana, uff. di Levico Terme Tel. 0461.727700; info@visitvalsugana.it. Danza SHARON FRIDMAN Rovereto . Ore 18. Campana dei Caduti. Compañía Sharon Fridman (Sp-Isr) - A piedi nudi - 100 anni dalla fine della guerra. Prima assoluta. Nell’ambito di “Oriente Occidente”. Info: Comune di Rovereto - Ufficio cultura Tel. 0464.452253-256. Enogastronomia LE METE DEL GUSTO Telve Valsugana. Ore 9.30. Ritrovo presso Azienda Agricola Agritur Maso Tezza. Presentazione delle aziende agricole di piccoli frutti, con degustazione. Biglietto € 5 con degustazione, gadget per i possessori di Valsugana Card. Info e prenotazione obbligatoria: Tel. 0461.766744 - 340.6135628. Enogastronomia SPUNTINO GUSTOSO DI STAGIONE ALLA CANTINA RORE Telve Valsugana. Direttamente presso la cantina in loc. Rore, 15. Degustazione di vini della cantina Rore in abbinamento a prodotti tipici di stagione. € 15,00 a persona, € 10 con Valsugana Card. Prenotazione: entro le ore 18.00 del giorno precedente a Gabriele 328.3212676. Escursionismo PASSEGGIATA BOTANICA GUIDATA ATTORNO AL LAGO DI LEVICO Levico Terme. Ore 10. Ritrovo presso Spiaggia libera. Rientro previsto per le ore 13. Biglietto € 8 a persona, attività inclusa nella Valsugana CardI. Info e prenotazione obbligatoria: Tel. 0461.727700; APT Valsugana uff. di Levico Terme; info@visitvalsugana.it.
Famiglia TORRE DEI SICCONI: IL CASTELLO NEL GIARDINO Caldonazzo. Ore 15.30. Visita guidata gratuita in compagnia di un archeologo e un accompagnatore di territorio al sito archeologico di Monte Rive, un luogo ricco di vicende storiche, spunti naturalistici e scorci panoramiche sul lago. Info: uff.beniarcheologici@provincia. tn.it; Tel. 0461.492161. Famiglia ASPETTANDO LE STELLE AL PARCO LANGER Trento. Parco Alexander Langer. Giochi, musica e teatro in compagnia. Ore 18-20. Teatrampoli. Spettacolo e scuola di trampoli per giovani e ragazzi a cura di FM impresa sociale. Laboratorio creativo e interculturale: costruzione di stelle per bambini e adulti a cura di Kaleidoscopio. Ore 20-22. Danzare la Pace: semplici danze etniche e popolari da tutto il Mondo. Info: Polo sociale Oltrefersina - Mattarello Tel. 0461.889880. Musica I SUONI DELLE DOLOMITI GRANT LEE PHILIPS Val di Fiemme, GruppoViezzena - Bocche. Ore 12. Malga Canvere. Con la sua voce inconfondibile in grado di muoversi tra ruvidezze e melodie sognanti, Grant-Lee Phillips appartiene a quella categoria di cantautori sofisticati capaci di muoversi con originalità nella tradizione della canzone americana rinnovandola e portandola verso nuovi orizzonti. Con i Grant Lee Buffalo aveva affascinato un’intera generazione e alla fine di quell’esperienza ha continuato a farlo con una straordinaria carriera solista: nove lavori sulla lunga distanza fino al recentissimo Widdershins. Tra sogno e poesia la nuova via della canzone americana. Ingresso gratuito. Tel. 0462.241111; www. visitfiemme.it . Musica PIANO... PIÙ PIANO Roncegno. Ore 21. Palace Hotel. Elvira Foti e Roberto Metro, pianoforte a quattro mani su musiche di Liszt, Strauss. In collaborazione con Casa Raphael. Info e maggiori dettagli su www.piupiano.it. Musica I MARTEDÌ DELLE BAND - PROLOGUE OF A NEW GENERATION E NEREIS Trento. Giardino S. Chiara. Ore 21 Prologue of a New Generation. Ore 22. Nereis. Ingresso libero. Info: www.centrosantachiara.it; n. verde 800.013952. Tradizione SELEZIONE REGIONALE MISS ITALIA Bocenago. Ore 21.15. Golf Club. Info: soleo@soleoshow.com; http://www.soleoshow.com/ miss-italia.
8 MERCOLEDÌ Cultura APERITIVO FILOSOFICO. TRA CIELO E TERRA. IL COSMO IN ETÀ MEDIEVALE E NELLA PRIMA ETÀ MODERNA Baselga di Piné. Ore 10.30. Agrigelateria La Ca’ sul Lago. Incontro filosofico con Mattia Maistri e Carlo Andrea Postingher. Partecipazione gratuita. Info: Tel. 0461.557951; pine@biblio.infotn.it. Cultura DOLOMITINCONTRI San Martino di Castrozza. Ore 18. Sala Congressi Palazzo Sass Maor. Il salotto più in quota delle Dolomiti ospita Giuseppe Cruciani, che presenta il suo libro “I fasciovegani”. Info: www.sanmartino.com. Escursionismo PASSEGGIATA SERALE CON ACCOMPAGNATORE E VISITA AL FORTE DELLE BENNE Levico Terme. Ore 20.30. Ritrovo presso l’ufficio Apt, viale Vittorio Emanuele 3. Passeggiata notturna con accompagnatore di territorio fino al Colle delle Benne dove a seguire vi sarà la visita guidata alla scoperta del Forte. € 10 a persona. Attività inclusa nella Valsugana Card. Info e prenotazione obbligatoria: Apt Valsugana Tel. 0461.727700; info@visitvalsugana.it. Musica CONTRADA LARGA - ABBEY TOWN JAZZ ORCHESTRA Trento. Ore 21. Cortile Scuole Crispi - Via S. Giovanni Bosco. Direzione e tromba solista: Mirko Cisilino. Un progetto che rivisita il repertorio dell’era dello swing e del rhythm’n’blues dei favolosi anni ‘50 americani. Uno spettacolo divertente e coinvolgente grazie ad un repertorio godibile, un approccio ironico ed uno spiccato senso dell’intrattenimento. Info: Centro Servizi Culturali S. Chiara n. verde 800.013952; info@centrosantachiara.it. Musica ORCHESTRA HAYDN DI BOLZANO E TRENTO Cavalese. Ore 21. Palafiemme. Davide Cabassi, pianoforte, Direttore Yoichi Sugiyama su musiche di Gioachino Rossini: Il signor Bruschino: Sinfoni; F. Schubert/F. Liszt. Grande Fantasia “Wanderer” per pianoforte e orchestra; L. Van Beethoven: Sinfonia n.1 In Do Maggiore, op. 1. Info: www.haydn.it. Tradizione PINÉ SOTTO LE STELLE 2018 Baselga di Piné. Ore 21. Corso Roma. Animazione e musica per le vie del centro, negozi aperti, spettacoli e intrattenimenti per grandi e piccoli. In caso di maltempo il programma potrebbe subire variazioni. Info: Tel. 0461.557028.
trentinoappuntamenti Musica GARDA JAZZ FESTIVAL Riva del Garda. Ore 21.30. Chiara Pancaldi Quartet. Info: tel. 0464/556774. Tradizione SELEZIONE REGIONALE MISS CINEMA Andalo. Ore 21.15. Palacongressi. Info: soleo@soleoshow.com; http://www.soleoshow.com/ miss-italia. Mercatino
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Monte Bondone, Candriai - Malgone - ore 14,30. Iscrizioni entro lunedì 6 agosto c/o PINO 334.6147931 Euro 5,00 a testa.
9 GIOVEDÌ Cultura CINEMA IN CORTILE - FILM SOTTO LE STELLE Trento. Ore 21. Cortile Crispi Bonporti - Via S. Giovanni Bosco, 6. “The manifesti a Ebbing, Missouri” (Thriller, Usa-Gran Bretagna, 2017), realizzato con il sostegno di Trentino FIlm Commission. Info: ufficio.culturaturismo@ comune.trento.it; Tel. 800.017615. Cultura I GIOVEDÌ DELLA BIBLIOTECA. MAGIE DA UN CUBO DI NEVE Baselga di Piné. Ore 21. Biblioteca. Serata culturale sulle sculture di neve dello Snow Sculptures Team Trentino Italia. Ingresso libero. Info: Tel. 0461.557951; pine@ biblio.infotn.it. Cultura BASILICA PALEOCRISTIANA DI SAN VIGILIO - VISITA GUIDATA Trento. Ore 16. Ritrovo al Museo Diocesano Tridentino - Piazza Duomo, 18. Sotto la Cattedrale di Trento è possibile visitare lo spazio archeologico dell’antica Basilica Paleocristiana di San Vigilio, un edificio di notevoli dimensioni eretto al di fuori della cinta urbica romana presumibilmente verso la fine del IV secolo. L’antico luogo di culto, riscoperto solo negli anni Settanta del Novecento, ha ospitato per secoli le spoglie del patrono della diocesi. Info: Museo Diocesano Tridentino Tel. 0461.234419; www.museodiocesanotridentino.it. Cultura DOLOMITINCONTRI San Martino di Castrozza. Ore 18. Sala Congressi Palazzo Sass Maor. Il salotto più in quota delle Dolomiti ospita Maria Venturi, che presenta il suo libro “Tanto cielo per niente”. Info: www.sanmartino.com.
Musica ORCHESTRA HAYDN DI BOLZANO E TRENTO Ledro. Ore 21. Centro Culturale di Locca. Davide Cabassi, pianoforte, Direttore Yoichi Sugiyama su musiche di Gioachino Rossini: Il signor Bruschino: Sinfoni; F. Schubert/F. Liszt. Grande Fantasia “Wanderer” per pianoforte e orchestra; L. Van Beethoven: Sinfonia n.1 In Do Maggiore, op. 1. Info: www.haydn.it. Musica SOPRANO... PIÙ PIANO Cavalese. Ore 21. Magnifica Comunità. Laura Tomasucci, soprano - Alberto Nones, pianoforte su musiche di Schumann e Brahms. Info e maggiori dettagli su www. piupiano.it. Musica I CONCERTI DELL’ACCADEMIA 2018 Smarano. Ore 20.45. Chiesa S. Maria Assunta. Concerto di ottoni e organo con Bozen Brass. L’ingresso ai concerti è ad offerta libera. Info: APS Monsignor Celestino Eccher di Smarano Tel. 328.8033050; smaranoacademy@ gmail.com; www.smaranoacademy.com. Per i più piccoli LA PRINCIPESSA RAPITA Trento. Ore 17.30. Giardino S. Chiara, ingresso da Via Piave o da Via S. Croce 67. A cura de “Teatri Soffiati”, con Giacomo Anderle e Alessio Kogoj. Ingresso libero. Durata 60 minuti circa. Età consigliata: dai 3 anni. Info: www. centrosantachiara.it; n. verde 800.013952. Tradizione SELEZIONE REGIONALE MISS ITALIA Vallarsa. Ore 21.15. Circolo Sportivo. Info: soleo@soleoshow. com; http://www.soleoshow.com/ miss-italia. Tradizione LA TRAGEDIA DI GODIMONDO E FORTUNATO Prade, Valle del Vanoi. Palagodimondo. Come tradizione vuole, ogni dieci anni a Prade si alza nuovamente il sipario sulla “Tragedia di Godimondo”, più conosciuta come “Godimondo e Fortunato”. Un dramma storico-religioso, di origine gesuitica, del quale con grande orgoglio sono protagonisti gli abitanti del territorio, che indossano i costumi dell’epoca. Info: www. sanmartino.com. Musica GARDA JAZZ FESTIVAL Riva del Garda. Ore 21. Alma Swing Quartet. Info: tel. 0464/556774.
10 VENERDÌ Famiglia TRIDENTUM THE UNDERGROUND CITY Trento. Ore 16. S.A.S.S. Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas. Visita guidata in inglese. Info: uff. beniarcheologici@provincia.tn.it; Tel. 0461.492161. Musica I SUONI DELLE DOLOMITI - FERENC SNÉTBERGER E TONY LAKATOS Val di Fassa, Gruppo Costabella - Cima Uomo. Ore 12. Rifugio Bergvagabunden Hütte. Due virtuosi di chitarra e sassofono per una musica senza confini. Un incontro tra due grandi virtuosi della chitarra e del sassofono. Ferenc Snétberger viene da una famiglia di musicisti e dal padre apprende a suonare la chitarra muovendosi tra tantissime influenze dal jazz alla musica brasiliana, da Django Reinhardt a Egberto Gismondi e persino Johann Sebastian Bach. Un mix unico come unico è il suono della sua chitarra. Al suo fianco Toni Lakatos, uno dei sassofonisti più noti al mondo, ricercatissimo, tanto da essere coinvolto nella registrazione di centinaia di album jazz. Ingresso gratuito. Info: Tel. 0462.609620; www.fassa.com. Musica MUSICA A MOIETTO Rovereto. Ore 21. Chiesa del Moietto. “Viaggio nell’Europa del 700”. Concerto per clavicembalo e flauto su musiche di A. Vivaldi, J.B. Loeillet, J.S. Bach, F. Haendel, G. Platti, D. Ortiz, J.C. Pepusch, M. Raehs. Info: Comune di Rovereto - Ufficio cultura Tel. 0464.452253-256. Musica OMAGGIO ALL’ARTE PIANISTICA DI ARTURO BENEDETTI MICHELANGELI Rabbi. Ore 21. Chiesa di San Bernardo. François-Joël Thiollier (piano) su Musiche di Debussy. Info: Arturo Benedetti Michelangeli www.centromichelangeli.com; centromichelangeli@yahoo.it. Musica I CONCERTI DELL’ACCADEMIA 2018 Smarano. Ore 20.45. Chiesa S. Maria Assunta. Umberto Forni e Cappella musicale di Santa Barbara. Musiche intorno a Monteverdi (archi e organo). Info: APS Monsignor Celestino Eccher di Smarano Tel. 328.8033050; smaranoacademy@gmail.com; www. smaranoacademy.com. Musica GARDA JAZZ FESTIVAL Riva del Garda. Ore 21. Gabriele Mitelli & Alexander Hawkins. Info: tel. 0464/556774.
Per i più piccoli METTI UNA SERA... AL MUSEO DEL TURISMO: “IL BANDITO POLENTA” Baselga di Piné. Ore 21. Albergo-Museo Alla Corona di Montagnaga. Spettacolo di burattini con Luciano Gottardi. Ore: 21. Info: Biblioteca Tel. 0461.557951; pine@ biblio.infotn.it. Musica “CALICI DI STELLE” Un evento magico corona la notte più attesa dell’estate: la Pro Loco di Mezzolombardo lo ripropone infatti anche quest’anno.
11 SABATO Musica PINÉ MUSICA. TRIO ROMEA Baselga di Piné. Ore 21. Centro Congressi Piné 1000. Concerto con Lola Alburquerque, violino, Ramòn Gòmez, violincello, e Pedro Valero, pianoforte su musiche di Granados, Arbos e Turina. Direzione artistica Antonella Costa. Info: www.distrattamusa.it; info@ distrattamusa.it. Musica XXVIII RASSEGNA ANTICHI ORGANI E STRUMENTI DELLA VALSUGANA: ORGANO BONATTI Civezzano. Ore 21. Chiesa di S. Maria Assunta. All’interno della rassegna a cura dell’ Ensemble Frescobaldi, concerto con Giovanna Tricarico, organo, e Mario Olzer, tromba. Info: Tel. 0461.858516. Musica VIOLINO E VIOLONCELLO... PIÙ PIANO Baselga di Piné. Ore 21. Auditorium. Trio Romea (Spagna): Lola Alburquerque, violino; Ramón Gómez, violoncello; Pedro Valero Abril, pianoforte su musiche di Granados, Arbòs, Turinas. In collaborazione con Associazione Distratta Musa e Festival Piné Musica. Info e maggiori dettagli su www.piupiano.it. Musica GARDA JAZZ FESTIVAL Riva del Garda. Ore 21. Joe Barbieri “Origami” col special guest Fabrizio Bosso. Info: tel. 0464/556774. Tradizione SELEZIONE REGIONALE MISS EQUILIBRA Fiera di Primiero. Ore 21.15. Piazza Comune. Info: soleo@soleoshow.com; http://www.soleoshow.com/miss-italia. Tradizione EN GIRO PAR I FILÒ Tonadico. Fienili, stalle e avvolti dell’antico borgo di Tonadico si trasformano in originali botteghe e ospitano artisti e artigiani. Per le vie del paese rievocazioni di antichi mestieri, degustazioni dei piatti di un tempo, spettacoli,
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trentinoappuntamenti concerti, visite guidate al borgo, alla chiesa di San Vittore e allo storico Palazzo Scopoli. Info: www. sanmartino.com.
12 DOMENICA Cultura VISITA GUIDATA Trambileno. Forte Pozzacchio. Ore 14. Visita guidata con ACR Il Forte. Ore 15-16-17. Visita teatralizzata, percorsi immersivi nei forti nell’ambito della rassena Sentinelle di pietra del Cirucito dei forti del Trentino: “Sensazioni forti. Le pietre raccontano... a cura di Miscele d’Aria”. Un percorso immersivo sensoriale, dinamico e itinerante pensato per il Forte attraverso l’utilizzo di cuffie wireless per ogni partecipante. Gratuito ma considerati i posti limitati è indispensabile la prenotazione 345.1267009. Enogastronomia DEGUSTAZIONE DI VINI TERRE DEL LAGORAI, VISITA ALLA CANTINA E AL CASTELLO DI IVANO Castel Ivano. Ore 10.30, 14.30 e 16. Ritrovo direttamente al castello di Castel Ivano. Ingresso € 8,00 per persona, € 5,60 con Valsugana Card. Prenotazione entro le ore 18.00 del giorno precedente al 334.7425960. Info: www.visitvalsugana.it.
Musica SOLO... PIÙ PIANO Arco. Ore 21. Palazzo Panni. Volha Karmyzava, pianoforte (Bielorussia) su musiche di Schubert, Bruni, Chopin; in collaborazione con il Conservatorio di Piacenza “Giuseppe Nicolini” ed il Comune di Arco. Info e maggiori dettagli su www.piupiano.it. Tradizione EN GIRO PAR I FILÒ Tonadico. Fienili, stalle e avvolti dell’antico borgo di Tonadico si trasformano in originali botteghe e ospitano artisti e artigiani. Per le vie del paese rievocazioni di antichi mestieri, degustazioni dei piatti di un tempo, spettacoli, concerti, visite guidate al borgo, alla chiesa di San Vittore e allo storico Palazzo Scopoli. Info: www. sanmartino.com. Gastronomia
AMBLET, NUTELLA, MARMELLATA E ZUCKER FIN CHE GHE NÉ…
Monte Bondone, Candriai Malgone - ore 16. Partecipazione gratuita.
13 LUNEDÌ
Famiglia NON SOLO STELLE CADENTI Monte Zugna. Dalle ore 15. Osservatorio Astronomico. Tradizionale giornata “porte aperte” all’Osservatorio Astronomico: osservazione del Sole e poi osservazione del cielo notturno dalle 21. Ingresso libero. Info: Comune di Rovereto - Ufficio cultura Tel. 0464.452253-256.
Cultura INCONTRO CON IL DIRETTORE SANITARIO Levico Terme. Ore 17.30. Sala Senesi del Palazzo delle Terme, Viale Vittorio Emanuele 10. Il Direttore Sanitario delle terme incontrerà gli ospiti presso la sala Senesi del Palazzo delle Terme, per parlare di acqua termale, cure, trattamenti e per rispondere alle loro domande. Attività gratuita. Info: Tel. 0461.706077; info@ termedilevico.it.
Musica LAGORAI D’INCANTO - CORO LAGORAI E CORO NOSC Scurelle. Ore 16. Rifugio Malga Conseria. Rassegna musicale in acustico. In caso di pioggia il concerto verrà annullato. Info: Apt Valsugana Tel. 0461.727700; info@lagoraidincanto.it; www.lagoraidincanto.it.
Cultura CINEMA IN CORTILE - FILM SOTTO LE STELLE Trento. Ore 21. Cortile Crispi Bonporti - Via S. Giovanni Bosco, 6. “The blues brothers” (musicale, Usa, 1980 - restaurato). Info: ufficio.culturaturismo@comune. trento.it; Tel. 800.017615.
Musica KAWAI A LEDRO 2018 Ledro. Ore 21. Centro Culturale di Locca. Alessandro Deljavan, pianoforte. “Scherzi e sonate”. Info: www.ledroinmusica.it.
Escursionismo IN PANAROTTA ALLA SCOPERTA DELLE TRACCE DELLA GRANDE GUERRA Levico Terme. Ritrovo presso ufficio APT di Levico Terme, in Viale Vittorio Emanuele ore 14.00. Escursione di trekking con pullman e accompagnatore di media montagna in Panarotta/Forte Busa Granda alla scoperta delle tracce della Grande Guerra. € 20 a persona; attività inclusa nella Valsugana Card. Il rientro è previsto per le ore 18.30 circa. Info e prenotazione obbligatoria: Apt Valsugana - uff. di Levico Terme Tel. 0461.727700; info@visitvalsugana.it.
Musica PINÉ MUSICA. DUO GIUSEPPE BARUTTI EDOARDO BRUNI Baselga di Piné. Ore 21. Centro Congressi Piné 1000. Concerto di Giuseppe Barutti - Edoardo Bruni, violoncello e pianoforte; musiche di Brahms e Bruni. Direzione artistica Antonella Costa. Info: www.distrattamusa.it, info@ distrattamusa.it.
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Musica OMAGGIO ALL’ARTE PIANISTICA DI ARTURO BENEDETTI MICHELANGELI Terzolas. Ore 21. Sala Nobile di Palazzo Torraccia. Giulio Tampalini(chitarra) su musiche di M. Albéniz, Aguado, Granados, Llobet, I. Albéniz e Tárrega. Info: Arturo Benedetti Michelangeli www. centromichelangeli.com; centromichelangeli@yahoo.it. Musica «ORCHESTRA HAYDN» Ala. Ore 21. Chiesa S. Maria Assunta. Daniele Giorgi, direttore Joseph Haydn: “Le ultime sette parole del nostro Salvatore sulla croce (versione per orchestra)”. Info: www.haydn.it. Tradizione EN GIRO PAR I FILÒ Tonadico. Fienili, stalle e avvolti dell’antico borgo di Tonadico si trasformano in originali botteghe e ospitano artisti e artigiani. Per le vie del paese rievocazioni di antichi mestieri, degustazioni dei piatti di un tempo, spettacoli, concerti, visite guidate al borgo, alla chiesa di San Vittore e allo storico Palazzo Scopoli. Info: www. sanmartino.com.
14 MARTEDÌ Benessere VISITA GUIDATA ALLO STABILIMENTO TERMALE Levico Terme. Ore 15. Ritrovo presso il salone del Palazzo delle Terme, Viale Vittorio Emanuele 10. Visita guidata per conoscere più da vicino i vari reparti del Palazzo delle Terme e per scoprire i benefici effetti dell’Acqua Forte di Levico Terme. Attività gratuita. Info e prenotazione obbligatoria: Ufficio Apt Valsugana Tel. 0461.727700; info@visitvalsugana.it. Danza SERATA DANZANTE ALLE TERME DI LEVICO Levico Terme. Dalle ore 20.30 alle 24. Serata di musica e balli. Ingresso € 5. Attività inclusa nella Valsugana Card. Non è necessaria la prenotazione. Info: APT Valsugana, uff. di Levico Terme Tel. 0461.727700; info@visitvalsugana.it. Enogastronomia LE METE DEL GUSTO Telve Valsugana. Ore 9.30. Ritrovo presso Azienda Agricola Agritur Maso Tezza. Presentazione delle aziende agricole di piccoli frutti, con degustazione. Biglietto € 5 con degustazione, gadget per i possessori di Valsugana Card. Info e prenotazione obbligatoria: Tel. 0461.766744 - 340.6135628.
Enogastronomia SPUNTINO GUSTOSO DI STAGIONE ALLA CANTINA RORE Telve Valsugana. Direttamente presso la cantina in loc. Rore, 15. Degustazione di vini della cantina Rore in abbinamento a prodotti tipici di stagione. € 15,00 a persona, € 10 con Valsugana Card. Prenotazione: entro le ore 18.00 del giorno precedente a Gabriele 328.3212676. Escursionismo PASSEGGIATA BOTANICA GUIDATA ATTORNO AL LAGO DI LEVICO Levico Terme. Ore 10. Ritrovo presso Spiaggia libera. Rientro previsto per le ore 13. Biglietto € 8 a persona, attività inclusa nella Valsugana CardI. Info e prenotazione obbligatoria: Tel. 0461.727700; APT Valsugana uff. di Levico Terme; info@visitvalsugana.it. Famiglia ASPETTANDO LE STELLE AL PARCO LANGER Trento. Parco Alexander Langer. Giochi, musica e teatro in compagnia. Ore 18-20. Laboratorio creativo: Creare insieme degli splendidi e colorati segnalibri in compagnia del “Piccolo Principe” a cura di Anfass; Laboratorio creativo e interculturale: costruzione di stelle per bambini e adulti a cura di Kaleidoscopio. Ore 20-22- Acusticheria sognante: concerto live con la musica acustica di Jacopo Candela, in arte Candirù. Info: Polo sociale Oltrefersina - Mattarello Tel. 0461.889880. Musica KAWAI A LEDRO 2018 Ledro. Ore 21. Centro Culturale di Locca. Quintetto “La Trota”: Simone Soldati, pianoforte; Alberto Bologni, violino; Antonello Farulli, viola; Giuseppe Barutti, violoncello; Gabriele Ragghianti, contrabbasso. Info: www.ledroinmusica.it. Musica SOLO... PIÙ PIANO Roncegno. Ore 21. Palace Hotel. Volha Karmyzava, pianoforte (Bielorussia) su musiche di Schubert, Bruni, Chopin. In collaborazione con il Conservatorio di Piacenza “Giuseppe Nicolini” e Casa Raphael. Info e maggiori dettagli su www.piupiano.it. Musica I CONCERTI DELL’ACCADEMIA 2018 Smarano. Ore 20.45. Sala Concerti dell’Accademia di Smarano. Concerto lirico con Cristina Barbieri e Luca Saltini. Info: APS Monsignor Celestino Eccher di Smarano Tel. 328.8033050; smaranoacademy@gmail.com; www. smaranoacademy.com.
trentinoappuntamenti Musica I MARTEDÌ DELLE BAND MAUDE E FIUME Trento. Giardino S. Chiara. Ore 21. Maude. Ore 22. Fiume. Ingresso libero. Info: www.centrosantachiara.it; n. verde 800.013952. Tradizione EN GIRO PAR I FILÒ Tonadico. Fienili, stalle e avvolti dell’antico borgo di Tonadico si trasformano in originali botteghe e ospitano artisti e artigiani. Per le vie del paese rievocazioni di antichi mestieri, degustazioni dei piatti di un tempo, spettacoli, concerti, visite guidate al borgo, alla chiesa di San Vittore e allo storico Palazzo Scopoli. Info: www. sanmartino.com.
15 MERCOLEDÌ Cultura VISITA GUIDATA Trambileno. Forte Pozzacchio. Ore 14 e 16. Visita guidata con ACR Il Forte. Consigliata la prenotazione 345.1267009. Escursionismo PASSEGGIATA SERALE CON ACCOMPAGNATORE E VISITA AL FORTE DELLE BENNE Levico Terme. Ore 20.30. Ritrovo presso l’ufficio Apt, viale Vittorio Emanuele 3. Passeggiata notturna con accompagnatore di territorio fino al Colle delle Benne dove a seguire vi sarà la visita guidata alla scoperta del Forte. € 10 a persona. Attività inclusa nella Valsugana Card. Info e prenotazione obbligatoria: Apt Valsugana Tel. 0461.727700; info@visitvalsugana.it. Musica CONCERTO BANDISTICO Civezzano. Ore 10.30. In occasione della Festa del Patrono, concerto della Banda Sociale di Civezzano. Info: banda.civezzano@gmail.com. Tradizione PINÉ SOTTO LE STELLE 2018 Baselga di Piné. Ore 21. Corso Roma. Animazione e musica per le vie del centro, negozi aperti, spettacoli e intrattenimenti per grandi e piccoli. In caso di maltempo il programma potrebbe subire variazioni. Info: Tel. 0461.557028. Tradizione EN GIRO PAR I FILÒ Tonadico. Fienili, stalle e avvolti dell’antico borgo di Tonadico si trasformano in originali botteghe e ospitano artisti e artigiani. Per le vie del paese rievocazioni di antichi mestieri, degustazioni dei piatti di un tempo, spettacoli, concerti, visite guidate al borgo, alla chiesa di San Vittore e allo storico Palazzo Scopoli. Info: www. sanmartino.com.
16 GIOVEDÌ Cultura CINEMA IN CORTILE - FILM SOTTO LE STELLE Trento. Ore 21. Cortile Crispi Bonporti - Via S. Giovanni Bosco, 6. “La Mélodie” Film di Rachid Hami (Francia, 2017). Info: ufficio. culturaturismo@comune.trento.it; Tel. 800.017615. Cultura BASILICA PALEOCRISTIANA DI SAN VIGILIO - VISITA GUIDATA Trento. Ore 16. Ritrovo al Museo Diocesano Tridentino - Piazza Duomo, 18. Sotto la Cattedrale di Trento è possibile visitare lo spazio archeologico dell’antica Basilica Paleocristiana di San Vigilio, un edificio di notevoli dimensioni eretto al di fuori della cinta urbica romana presumibilmente verso la fine del IV secolo. L’antico luogo di culto, riscoperto solo negli anni Settanta del Novecento, ha ospitato per secoli le spoglie del patrono della diocesi. Info: Museo Diocesano Tridentino Tel. 0461.234419; www.museodiocesanotridentino.it. Cultura DOLOMITINCONTRI San Martino di Castrozza. Ore 18. Sala Congressi Palazzo Sass Maor. Il salotto più in quota delle Dolomiti ospita Raul Montanari, che presenta il suo libro “La vita finora”.Info: www.sanmartino.com. Famiglia FAVOLE DI CARTA Trento. Ore 15. Castello del Buonconsiglio, via Clesio 5. Astute volpi e rane invidiose, ingegnose cicogne e corvi vanitosi, lupi beffardi e placidi buoi sono solo alcuni degli animali protagonisti delle favole affrescate nelle lunette della Stua Della Famea, il luogo in cui la corte vescovile un tempo si riuniva per mangiare e... imparare! L’ascolto delle favole di Fedro e Esopo fornisce tuttora utili consigli di comportamento a grandi e piccini, da tenere a mente durante il laboratorio che permetterà a ognuno di realizzare la propria favola di carta. Ingresso 8,00 € a nucleo familiare. Info: Servizi educativi del museo Tel. 0461.492811; www.buonconsiglio.it. Famiglia STORIE DA CASTELLO Trento. Ore 15. Castello del Buonconsiglio, via Clesio 5. Storie di animali, di fantasmi, di principi e principesse, storie fantastiche o forse vere, storie appassionanti: storie da castello, che verranno raccontate nella suggestiva cornice del Castello del Buonconsiglio a bambini e grandi che vogliono lasciarsi incantare. Una visita agli ambienti del castello consentirà poi di inventare nuove storie e creare un libricino da portare a casa!. Ingresso 8,00 € a nucleo fa-
miliare. Info: Servizi educativi del museo Tel. 0461.492811; www. buonconsiglio.it. Musica KAWAI A LEDRO 2018 Ledro. Ore 21. Centro Culturale di Locca. Gabriele Carcano, pianoforte. “Momenti musicali”.Info: www.ledroinmusica.it. Musica I GIOVEDÌ DELLA BIBLIOTECA: “DA SAN FRANCISCO ALL’ARTICO” Baselga di Piné. Ore 21. Biblioteca. Incontro con l’autore Alessandro De Bertolini, che presenta il suo libro. Ingresso libero. Info: Tel. 0461.557951. Musica VIOLONCELLO... PIÙ PIANO Cavalese. Ore 21. Magnifica Comunità. Giuseppe Barutti, violoncello - Edoardo Bruni, pianoforte su musiche di Brahms e Bruni. Info e maggiori dettagli su www. piupiano.it. Tradizione EN GIRO PAR I FILÒ Tonadico. Fienili, stalle e avvolti dell’antico borgo di Tonadico si trasformano in originali botteghe e ospitano artisti e artigiani. Per le vie del paese rievocazioni di antichi mestieri, degustazioni dei piatti di un tempo, spettacoli, concerti, visite guidate al borgo, alla chiesa di San Vittore e allo storico Palazzo Scopoli. Info: www. sanmartino.com. Tradizione SELEZIONE REGIONALE MISS ALTO ADIGE SUEDTIROL Gais. Ore 21.15. Zona Laghetto. Info: soleo@soleoshow.com; http://www.soleoshow.com/ miss-italia.
17 VENERDÌ Famiglia TRIDENTUM THE UNDERGROUND CITY Trento. Ore 16. S.A.S.S. Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas. Visita guidata in inglese. Info: uff. beniarcheologici@provincia.tn.it; Tel. 0461.492161. Famiglia STARS ON ICE Baselga di Piné. Ore 21. Stadio del Ghiaccio di Miola. Grande spettacolo corale di pattinatori ed artisti di fama internazionale, che emozioneranno e terranno col fiato sospeso il il pubblico con le loro straordinarie esibizioni. Ingresso a pagamento. Info: Tel. 0461.554167. Musica XXVIII RASSEGNA ANTICHI ORGANI E STRUMENTI DELLA VALSUGANA: ORGANO TORNAGHI Bedollo. Ore 21. Chiesa di S. Osvaldo. All’interno della rasse-
gna a cura dell’ Ensemble Frescobaldi, concerto d’organo. Info: Tel. 0461.556624; info@ensemblefrescobaldi.it; www.ensemblefrescobaldi.it. Per i più piccoli ESPLORARE AD ACQUA FREDDA: ARCHEOLOGIA E NATURA Passo Redebus. Area archeologica Acqua Fredda. Laboratorio per conoscere i segreti della lavorazione dei metalli. Info: uff. beniarcheologici@provincia.tn.it; Tel. 0461.492161. Tradizione SELEZIONE REGIONALE MISS ROCCHETTA Vermiglio. Ore 21.15. Campo Sportivo. Info: soleo@soleoshow. com; http://www.soleoshow.com/ miss-italia. Tradizione PALIO DELLA SLOIZA Transacqua. Sabato sera sfida tra gli otto paesi di Primiero nella rievocazione di una delle attività agricole tradizionali del passato: l’utilizzo della “sloiza” - grande slitta in legno - come mezzo di trasporto del fieno. La sera prima del Palio per le piazzette del centro storico rivivono i vecchi mestieri e si possono assaggiare le ricette di un tempo. Info: www. sanmartino.com. Per i più piccoli
PREMIO DI PITTURA PER BAMBINI DAL 4 AI 12 ANNI
Monte Bondone, Candriai - Malgone - ore 14,30. Iscrizione gratuita entro mercoledì 15 agosto c/o Apt Candriai - Malgone - Tel. 0461.947128.
18 SABATO Cultura DOLOMITINCONTRI - AQUILE San Martino di Castrozza. Ore 18 e 21.15. Sala Congressi Palazzo Sass Maor. Il salotto più in quota delle Dolomiti ospita le Guide Alpine di San Martino di Castrozza e Primiero, che presenta “Aria sottile. Le Aquile volano in alto”. Proiezione filmati alle ore 21:15. Info: www.sanmartino.com. Cabaret
UNA SERATA CON… LOREDANA CONT
Monte Bondone, Candriai - Malgone - ore 21. Ingresso a offerta libera con prenotazione obbligatoria. Fino ad esaurimento posti. Info e prenotazioni: APT Candriai - Malgone Tel. 0461.947128. Famiglia VISITA GUIDATA Trambileno. Ore 15.30. Forte Pozzacchio. Visita guidata per famiglie. “Il Mistero del Forte” Laboratorio per bambini dai 6 ai 10 anni accompagnati da un genitore (o adulto
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trentinoappuntamenti responsabile). Indispensabile la prenotazione 345.1267009. Famiglia DICASTELINCASTELLO DALL’ARTE DELLA CACCIA E FALCONERIA Stenico. Dalle ore 14 alle ore 23. Per i visitatori ci sarà la possibilità di rivivere le esibizioni dei falconieri, osservandone anche le modalità di addestramento. Una interessante e imperdibile occasione, per grandi e piccoli, di osservare più da vicino i maestosi rapaci che popolano il nostro territorio. E dopo una giornata all’insegna dell’arte venatoria, la sera i visitatori potranno sedersi intorno al fuoco per ascoltare le storie ispirate alla caccia, allietati dalle musiche, dalle pietanze dell’epoca e da antichi e coinvolgenti giochi. Ingresso: intero 7 € e ridotto 5 €. Info: n. verde 800.013952; www. centrosantachiara.it; nel week-end dell’evento: Castel Stenico Tel. 0465.771004. Musica KAWAI A LEDRO 2018 Ledro. Ore 21. Centro Culturale di Locca. Volha Karmyzava, pianoforte; Yevgeni Galanov, pianoforte. “Sonate”. Info: www.ledroinmusica.it. Musica VIOLONCELLO... PIÙ PIANO Baselga di Piné. Ore 21. Auditorium. Giuseppe Barutti, violoncello; Edoardo Bruni, pianoforte su musiche di Brahms e Bruni. In collaborazione con Associazione Distratta Musa e Festival Piné Musica. Info e maggiori dettagli su www.piupiano.it. Tradizione PALIO DELLA SLOIZA Transacqua. Sabato sera sfida tra gli otto paesi di Primiero nella rievocazione di una delle attività agricole tradizionali del passato: l’utilizzo della “sloiza” - grande slitta in legno - come mezzo di trasporto del fieno. La sera prima del Palio per le piazzette del centro storico rivivono i vecchi mestieri e si possono assaggiare le ricette di un tempo. Info: www. sanmartino.com.
19 DOMENICA Enogastronomia DEGUSTAZIONE DI VINI TERRE DEL LAGORAI, VISITA ALLA CANTINA E AL CASTELLO DI IVANO Castel Ivano. Ore 10.30, 14.30 e 16. Ritrovo direttamente al castello di Castel Ivano. Ingresso € 8,00 per persona, € 5,60 con Valsugana Card. Prenotazione entro le ore 18.00 del giorno precedente al 334.7425960. Info: www.visitvalsugana.it.
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Famiglia #ALBEINMALGA - QUANDO L’ALPEGGIO PRENDE VITA Malga Fossernica di Fuori, Valle dei Vanoi. All’alba (possibilità di pernotto la sera precedente a Prà dei Tassi). Grandi e bambini vivono in prima persona il mondo dell’alpeggio e trascorrono una giornata calandosi nei panni del malgaro. Info e prenotazioni: Tel. 0439.768867; www.sanmartino.com. Famiglia DICASTELINCASTELLO DALL’ARTE DELLA CACCIA E FALCONERIA Stenico. Dalle ore 10 alle 18. Per i visitatori ci sarà la possibilità di rivivere le esibizioni dei falconieri, osservandone anche le modalità di addestramento. Una interessante e imperdibile occasione, per grandi e piccoli, di osservare più da vicino i maestosi rapaci che popolano il nostro territorio. E dopo una giornata all’insegna dell’arte venatoria, la sera i visitatori potranno sedersi intorno al fuoco per ascoltare le storie ispirate alla caccia, allietati dalle musiche, dalle pietanze dell’epoca e da antichi e coinvolgenti giochi. Ingresso: intero 7 € e ridotto 5 €. Info: n. verde 800.013952; www. centrosantachiara.it; nel week-end dell’evento: Castel Stenico Tel. 0465.771004. Tradizione FINALISSIMA REGIONALE MISS TRENTINO ALTO ADIGE Bressanone. Ore 21.15. Piazza Duomo. Info: soleo@soleoshow. com; http://www.soleoshow.com/ miss-italia.
20 LUNEDÌ Cultura INCONTRO CON IL DIRETTORE SANITARIO Levico Terme. Ore 17.30. Sala Senesi del Palazzo delle Terme, Viale Vittorio Emanuele 10. Il Direttore Sanitario delle terme incontrerà gli ospiti presso la sala Senesi del Palazzo delle Terme, per parlare di acqua termale, cure, trattamenti e per rispondere alle loro domande. Attività gratuita. Info: Tel. 0461.706077; info@ termedilevico.it. Cultura CINEMA IN CORTILE - FILM SOTTO LE STELLE Trento. Ore 21. Cortile Crispi Bonporti - Via S. Giovanni Bosco, 6. “Casablanca” Film di Michael Curtiz - USA 1942 (in inglese con sottotitoli in italiano). Info: ufficio. culturaturismo@comune.trento.it; Tel. 800.017615.
Escursionismo IN PANAROTTA ALLA SCOPERTA DELLE TRACCE DELLA GRANDE GUERRA Levico Terme. Ritrovo presso ufficio APT di Levico Terme, in Viale Vittorio Emanuele ore 14.00. Escursione di trekking con pullman e accompagnatore di media montagna in Panarotta/Forte Busa Granda alla scoperta delle tracce della Grande Guerra. € 20 a persona; attività inclusa nella Valsugana Card. Il rientro è previsto per le ore 18.30 circa. Info e prenotazione obbligatoria: Apt Valsugana - uff. di Levico Terme Tel. 0461.727700; info@visitvalsugana.it. Musica I SUONI DELLE DOLOMITI ANDREA MOTIS QUINTET Val di Non, Gruppo del Brenta. Ore 12. Pian della Nana. Jazz d’autore e atmosfere senza tempo. A poco più di vent’anni questa bravissima artista - cantante e trombettista - è una vera stella del jazz. Dopo aver partecipato a numerosi album ha racchiuso il proprio mondo sonoro in un lavoro solista - Emotional Dance - in cui si muove tra standard e pezzi propri e incanta anche quando porta la lingua catalana nelle atmosfere del jazz. Per lei suonare la tromba è come meditare mentre il suo modo di cantare è stato paragonato a quello di vere e proprie leggende come Billie Holiday e Norah Jones. Ingresso gratuito. Info: Tel. 0463.830133; www.visitvaldinon.it.
21 MARTEDÌ Benessere VISITA GUIDATA ALLO STABILIMENTO TERMALE Levico Terme. Ore 15. Ritrovo presso il salone del Palazzo delle Terme, Viale Vittorio Emanuele 10. Visita guidata per conoscere più da vicino i vari reparti del Palazzo delle Terme e per scoprire i benefici effetti dell’Acqua Forte di Levico Terme. Attività gratuita. Info e prenotazione obbligatoria: Ufficio Apt Valsugana Tel. 0461.727700; info@visitvalsugana.it. Cultura I LUNADÌ DELL’ORTAZZO COSMESI NATURALE CON I TESORI DELL’ALVEARE Bosentino. Dalle ore 14.30 alle 17. Azienda Agricola “Il Leprotto Bisestile”. Per informazioni e iscrizioni: www.ortazzo.it; ortazzo@ gmail.com. Cultura DOLOMITINCONTRI San Martino di Castrozza. Ore 18. Sala Congressi Palazzo Sass Maor. Il salotto più in quota delle Dolomiti ospita Luigi Maieron, che presenta il suo libro “Te lo giuro sul cielo”.Info: www.sanmartino.com.
Danza SERATA DANZANTE ALLE TERME DI LEVICO Levico Terme. Dalle ore 20.30 alle 24. Serata di musica e balli. Ingresso € 5. Attività inclusa nella Valsugana Card. Non è necessaria la prenotazione. Info: APT Valsugana, uff. di Levico Terme Tel. 0461.727700; info@visitvalsugana.it. Enogastronomia LE METE DEL GUSTO Telve Valsugana. Ore 9.30. Ritrovo presso Azienda Agricola Agritur Maso Tezza. Presentazione delle aziende agricole di piccoli frutti, con degustazione. Biglietto € 5 con degustazione, gadget per i possessori di Valsugana Card. Info e prenotazione obbligatoria: Tel. 0461.766744 - 340.6135628. Enogastronomia SPUNTINO GUSTOSO DI STAGIONE ALLA CANTINA RORE Telve Valsugana. Direttamente presso la cantina in loc. Rore, 15. Degustazione di vini della cantina Rore in abbinamento a prodotti tipici di stagione. € 15,00 a persona, € 10 con Valsugana Card. Prenotazione: entro le ore 18.00 del giorno precedente a Gabriele 328.3212676. Escursionismo PASSEGGIATA BOTANICA GUIDATA ATTORNO AL LAGO DI LEVICO Levico Terme. Ore 10. Ritrovo presso Spiaggia libera. Rientro previsto per le ore 13. Biglietto € 8 a persona, attività inclusa nella Valsugana CardI. Info e prenotazione obbligatoria: Tel. 0461.727700; APT Valsugana uff. di Levico Terme; info@visitvalsugana.it. Famiglia ASPETTANDO LE STELLE AL PARCO LANGER Trento. Parco Alexander Langer. Giochi, musica e teatro in compagnia. Ore 18-20. Artbus: illustrastorie. Racconti illustrati in diretta. Seguirà laboratorio creativo a cura di Arbus - Studio Andromeda. Lettura di favole per bambini della scuola materna e primaria a cura di Coop F.A.I.; Ginnastica dolce per grandi e piccini a cura di UISP. Ore 20-22. Per conoscere Alexander Langer. Testimone e profeta del nostro tempo a cura di Scuola di formazione politico-culturale Alexander Langer con Lucia Coppola. Info: Polo sociale Oltrefersina - Mattarello Tel. 0461.889880. Musica IN-CANTO BAROCCO Rovereto. Ore 21. Giardino Chiesa S. Osvaldo, Via Santa Maria. Musica nel centro storico con il Gruppo strumentale “R. Dionisi” Musiche di A. Vivaldi, J.S. Bach, G.Ph.Telemann, G. Astarita, G.F. Haendel. Info: Comune
trentinoappuntamenti di Rovereto - Ufficio cultura Tel. 0464.452253-256. Musica FLAUTO... PIÙ PIANO Roncegno. Ore 21. Palace Hotel. Sacha De Ritis: flauto; Michela De Amicis: pianoforte su musiche di Bach, Taffanel, Borne. In collaborazione con Casa Raphael. Info e maggiori dettagli su www. piupiano.it. Musica I MARTEDÌ DELLE BAND COME GATTI NELL’ACQUA E JAMBOW JANE Trento. Giardino S. Chiara. Ore 21. Come Gatti nell’acqua. Ore 22. Jambow Jane. Ingresso libero. Info: www.centrosantachiara. it; n. verde 800.013952. Tradizione RED CARPET MISS ITALIA Fiera di Primiero. Ore 21.15. Info: soleo@soleoshow.com; http:// www.soleoshow.com/miss-italia.
22 MERCOLEDÌ Cultura APERITIVO FILOSOFICO. A SCUOLA DI FELICITÀ DA FREUD Baselga di Piné. Ore 10.30. Agrigelateria La Ca’ sul Lago. Incontro filosofico con Lucia Ferrai. Partecipazione gratuita. Info: Tel. 0461.557951; pine@biblio.infotn.it. Cultura SERATA DI POESIA Rovereto. Ore 20.30. Sala Conferenze Palazzo Fondazione Caritro - Piazza Rosmini, 5. Presenta Giuliana Bonassi. Info: Comune di Rovereto - Ufficio cultura Tel. 0464.452253-256. Escursionismo PASSEGGIATA SERALE CON ACCOMPAGNATORE E VISITA AL FORTE DELLE BENNE Levico Terme. Ore 20.30. Ritrovo presso l’ufficio Apt, viale Vittorio Emanuele 3. Passeggiata notturna con accompagnatore di territorio fino al Colle delle Benne dove a seguire vi sarà la visita guidata alla scoperta del Forte. € 10 a persona. Attività inclusa nella Valsugana Card. Info e prenotazione obbligatoria: Apt Valsugana Tel. 0461.727700; info@visitvalsugana.it. Famiglia ARCHEOLOGI PER UN GIORNO Sanzeno. Museo Retico. I visitatori più piccoli potranno diventare “Archeologi per un giorno” e sperimentare il lavoro dell’archeologo. Info e maggiori dettagli: uff. beniarcheologici@provincia.tn.it; Tel. 0463.492161.
Musica CONTRADA LARGA ORCHESTRA HAYDN DI BOLZANO E TRENTO Trento. Ore 21. Cortile Scuole Crispi - Via S. Giovanni Bosco. Direzione, arrangiamenti e tromba: Marco Pierobon. Musiche: L. Bernstein: West Side Story Suite; G. Gershwin: Three Preludes; Ambulatory Suite (Walking with the dog, March of the Swiss Soldiers, Fidgety Feet); Robert Plant/Jimmy Page: A Led Zeppelin Classical Tribute. Info: Centro Servizi Culturali S. Chiara n. verde 800.013952; info@centrosantachiara.it. Musica I SUONI DELLE DOLOMITI ISABELLE FAUST, KRISTIN VON DER GOLTZ, ANNE KATHARINA SCHREIBER, DANUSHA WASKIEWICZ Val di Fiemme - Gruppo Cornacci - Monte Agnello. Ore 12. Località La Porta. Perfezione d’archi a duemila metri. Un quartetto formato da grandissime interpreti apprezzate a livello internazionale a partire da Isabelle Faust - già ospite de “I Suoni delle Dolomiti” - che a soli cinque anni ha imbracciato il violino e a 15 si è aggiudicata la prestigiosa Leopold Mozart Competition continuando a guadagnarsi l’ammirazione del pubblico e dei critici. Con lei torna sulle montagne trentine anche Danusha Waskiewicz prima viola con importantissime orchestre dalla Mahler Chamber Orchestra a quella della Scala di Milano, solo per citarne due. Con loro la brava violoncellista tedesco-norvegese Kristin von der Goltz, esperta di musica barocca, e la violinista Anne Katharina Schreiber, membro della Freiburger Barockorchesters e di altre formazioni musicali. Ingresso gratuito. Info: Tel. 0462.241111; www.visitfiemme.it. Tradizione PINÉ SOTTO LE STELLE 2018 Baselga di Piné. Ore 21. Corso Roma. Animazione e musica per le vie del centro, negozi aperti, spettacoli e intrattenimenti per grandi e piccoli. In caso di maltempo il programma potrebbe subire variazioni. Info: Tel. 0461.557028.
AGOSTO IN CANDRIAI MERCOLEDÌ 1 AGOSTO Malgone - ore 21,00 PROIEZIONE DI FILM TRENTO FILM FESTIVAL Ingresso gratuito
SABATO 4 AGOSTO
Hotel Candriai Alla Posta - ore 14,00 TORNEO DI BRISCOLA A COPPIE Iscrizioni sul posto. Euro 10,00 a coppia
DOMENICA 5 AGOSTO
Malgone - dalle ore 14,30 3° MERCATINO DELLO SCAMBIO E DEL RIUSO Possibilità di porre in mostra oggetti per scambio o regalo. A disposizione gratuita, su prenotazione e fino ad esaurimento, un tavolo cm. 200x100. Riservato ai privati. Prenotazione tavolo entro giovedì 2 agosto c/o APT Candriai - Malgone Tel. 0461.947128
MERCOLEDÌ 8 AGOSTO
Malgone - ore 14,30 TORNEO DI BURRACO Iscrizioni entro lunedì 6 agosto c/o PINO 334.6147931 Euro 5,00 a testa. Regolamento e modalità sul posto
GIOVEDI 9 AGOSTO
GITA SOCIALE A.I.T. CANDRIAI. IL VITTORIALE A GARDONE RIVIERA Ritrovo ore 8,30 c/o Hotel Posta. Rientro ore 19,30 Trasferimento in pullman, ingresso, visita guidata, pranzo. Soci e familiari Euro 30,00 Non soci Euro 40,00. Iscrizioni c/o A.I.T. Candriai.
LUNEDÌ 13 AGOSTO
Malgone - ore 15,00 LABORATORIO DI PITTURA
VENERDÌ 17 AGOSTO Malgone - ore 14,30 PREMIO DI PITTURA
PER BAMBINI DAL 4 AI 12 ANNI
Iscrizione gratuita entro mercoledì 15 agosto c/o Apt Candriai - Malgone Tel. 0461.947128
SABATO 18 AGOSTO
Malgone - ore 21,00 UNA SERATA CON… LOREDANA CONT Ingresso a offerta libera con prenotazione obbligatoria. Fino ad esaurimento posti. Info e prenotazioni: APT Candriai Malgone Tel. 0461.947128.
DOMENICA 19 AGOSTO
PRANZO PER SOCI E SIMPATIZZANTI Osteria Sant’ Anna Sopramonte - ore 13,00 Menu completo Euro 25,00. Iscrizioni e pagamento quota Malgone - A.I.T. Candriai entro domenica 12 agosto
LUNEDÌ 20 AGOSTO
Malgone - ore 15,00 LABORATORIO DI PITTURA
DOMENICA 26 AGOSTO
Malgone - ore 14,30 TORNEO DI BURRACO DI FINE ESTATE AL TERMINE PREMIAZIONI E RINFRESCO A BUFFET Iscrizioni entro giovedì 23 agosto c/o PINO 334.6147931 Euro 5,00 a testa. Regolamento e modalità sul posto
DOMENICA 12 AGOSTO Malgone - ore 16,00 AMBLET, NUTELLA, MARMELLATA E ZUCKER FIN CHE GHE NÉ… Partecipazione gratuita
CANDRIAI MONTE BONDONE ASSOCIAZIONE INIZIATIVE TURISTICHE
23 GIOVEDÌ «ORCHESTRA HAYDN» Caldonazzo. Ore 21. Corte Trapp. Marco Pierobon, trombettista e direttore su musiche di Leonard Bernstein - West Side Story Suite; George Gershiwin - Three Preludes, Ambulatory Suite; Robert Plant - Jimmy Page - A Led Zeppelin Classical Tribute. Info: www.haydn.it. Cultura CINEMA IN CORTILE - FILM SOTTO LE STELLE Trento. Ore 21. Cortile Crispi Bonporti - Via S. Giovanni Bosco,
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trentinoappuntamenti 6. “Io c’è” Film di Alessandro Aronadio - Italia 2018. Info: ufficio. culturaturismo@comune.trento. it; Tel. 800.017615. Cultura I GIOVEDÌ DELLA BIBLIOTECA: “STORIE DI PERIFERIA” Baselga di Piné. Ore 21. Biblioteca. Incontro con l’autore Piergiorgio Bortolotti, che presenta il suo libro. Ingresso libero. Info: Tel. 0461.557951. Cultura BASILICA PALEOCRISTIANA DI SAN VIGILIO - VISITA GUIDATA Trento. Ore 16. Ritrovo al Museo Diocesano Tridentino - Piazza Duomo, 18. Sotto la Cattedrale di Trento è possibile visitare lo spazio archeologico dell’antica Basilica Paleocristiana di San Vigilio, un edificio di notevoli dimensioni eretto al di fuori della cinta urbica romana presumibilmente verso la fine del IV secolo. L’antico luogo di culto, riscoperto solo negli anni Settanta del Novecento, ha ospitato per secoli le spoglie del patrono della diocesi. Info: Museo Diocesano Tridentino Tel. 0461.234419; www.museodiocesanotridentino.it. Danza CARLO MASSARI Rovereto . Ore 20.30. Teatro alla Cartiera. C&C Company (It) - Beast without beauty. Anteprima nell’ambito di “Oriente Occidente”. Info: Comune di Rovereto - Ufficio cultura Tel. 0464.452253-256. Musica SOLO... PIÙ PIANO Cavalese. Ore 21. Magnifica Comunità. Serata in onore del centenario dalla nascita di Cesare Lutzemberger. Gabriele Iorio, pianoforte su musiche di Beethoven, Liszt, Debussy, Ravel. In collaborazione con la Magnifica Comunità Fiemme. Info e maggiori dettagli su www.piupiano.it. Musica I CONCERTI DELL’ACCADEMIA 2018 Smarano. Ore 20.45. Sala Concerti dell’Accademia. Fantasie all’organo - Premio alla Carriera con Montserrat Torrent. L’ingresso ai concerti è ad offerta libera. Info: APS Monsignor Celestino Eccher di Smarano Tel. 328.8033050; smaranoacademy@gmail.com; www.smaranoacademy.com. Tradizione FINALISSIMA FESTIVAL TALENT SHOW Brusago di Piné. Ore 21.15. Info: soleo@soleoshow.com; http:// www.soleoshow.com/miss-italia.
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Tradizione LA TRAGEDIA DI GODIMONDO E FORTUNATO Prade, Valle del Vanoi. Palagodimondo. Come tradizione vuole, ogni dieci anni a Prade si alza nuovamente il sipario sulla “Tragedia di Godimondo”, più conosciuta come “Godimondo e Fortunato”. Un dramma storico-religioso, di origine gesuitica, del quale con grande orgoglio sono protagonisti gli abitanti del territorio, che indossano i costumi dell’epoca. Info: www. sanmartino.com.
24 VENERDÌ Famiglia TRIDENTUM THE UNDERGROUND CITY Trento. Ore 16. S.A.S.S. Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas. Visita guidata in inglese. Info: uff. beniarcheologici@provincia.tn.it; Tel. 0461.492161. Musica I SUONI DELLE DOLOMITI TERESA SALGUEIRO Val Rendena, Dolomiti di Brenta. Ore 12. Camp Centener. Una voce unica tra rocce, sogno e poesia. Non ha bisogno di presentazioni Teresa Salgueiro che ha lasciato impronte indelebili con la sua voce unica, sensibile e tessitrice di ambientazioni magiche sin da quando ancora diciassettenne partecipa alla straordinaria avventura dei Madredeus. Dopo nove album e un successo mondiale ha scelto la via della ricerca come solista regalando lavori sospesi e affascinanti da O Mistério, registrato nel Convento di Arrábida, al recentissimo ed emozionante O Horizonte, che accompagna l’ascoltatore in una ricerca di senso, futuro e pienezza. Ingresso gratuito. Info: Tel. 0465.447501; www.campigliodolomiti.it. Musica KAWAI A LEDRO 2018 Ledro. Ore 21. Centro Culturale di Locca. Concerto-maratona con gli Allievi del VI Corso di alto perfezionamento pianistico Kawai a Ledro (Davide Cabassi e Tatiana Larionova) e del IV Corso di alto perfezionamento in clarinetto Kawai a Ledro (Anton Dressler). Info: www.ledroinmusica.it. Musica GUERRA DI PACE 2018 - IN RICOTO DEL MILITE IGNOTO Rovereto. Ore 20.45. Campana dei Caduti - Colle di Miravalle. Tradizionali canti di guerra con il Coro S. Ilario e la banda giovanile Ambima del Friuli Venezia Giulia. Info: Comune di Rovereto - Ufficio cultura Tel. 0464.452253-256. Musica JAZZ... PIÙ PIANO Dimaro. Ore 21. Teatro Comunale. Ensemble Garnerama: Edoardo Bruni, pianoforte; Fabrizio Crivellari, flauto; Peter Lanziner, con-
trabbasso su musiche di Bolling, Bollani, Brubeck, Jobim, Barnes, Gardel, Piazzolla. In collaborazione con il Comune di Dimaro. Info e maggiori dettagli su www. piupiano.it. Tradizione FESTIVAL DEL MIELE Levico Terme. Lungo le vie del centro. Un weekend per conoscere e degustare il miele in tutte le sue forme. Dalla vendita diretta alle lavorazioni artigianali, dai laboratori alle attività per bambini. Info: Consorzio Levico Terme in Centro Cell. 345.7752172 / 346.5149276; info@visitlevicoterme.it; www.visitlevicoterme.it.
25 SABATO Montagna RED BULL PUMP TRACK WORLD CHAMPIONSHIP Siror. Primiero PumpTrack. Ai piedi delle Pale l’unica tappa italiana del Red Bull Pump Track World Championship. Tutti possono partecipare: i primi 4 uomini e donne che otterranno la qualifica avanzeranno alla finale che si terrà a Lenzerheide, in Svizzera. Iscrizione 15,00 euro comprensiva di pacco gara. Iscrizioni: redbullpumptrackworldchampionship.com. Musica PINÉ MUSICA. SOUVENIR DALLA RUSSIA Baselga di Piné. Ore 21. Centro Congressi Piné 1000. Concerto di Anna Pukinskaya, violino, e Gabriele Iorio, Pianoforte su musiche di Strawinsky, Ciaikovskij e Prokofieff. Direzione artistica Antonella Costa. Info: www.distrattamusa. it; info@distrattamusa.it. Musica SOLO... PIÙ PIANO Pinzolo. Ore 21. Paladolomiti. Memorial Silvia Fostini Garini. Andrea Benelli, pianoforte su musiche di Benelli, Vangelis, Morricone, Steiner, Mancini. In collaborazione con la Biblioteca di Pinzolo. Info e maggiori dettagli su www.piupiano.it. Musica I CONCERTI DELL’ACCADEMIA 2018 Sanzeno. Ore 20.45. Basilica SS. Martiri. Fantasie all’organo con Francesco Di Lernia e Joel Speerstra. L’ingresso ai concerti è ad offerta libera. Info: APS Monsignor Celestino Eccher di Smarano Tel. 328.8033050; smaranoacademy@ gmail.com; www.smaranoacademy.com. Tradizione FESTIVAL DEL MIELE Levico Terme. Lungo le vie del centro. Un weekend per conoscere e degustare il miele in tutte le sue forme. Dalla vendita diretta alle lavorazioni artigianali, dai laboratori alle attività per bambini. Info: Consorzio Levico Terme in Centro Cell. 345.7752172 / 346.5149276;
info@visitlevicoterme.it; www.visitlevicoterme.it.
26 DOMENICA Cultura VISITA GUIDATA Trambileno. Forte Pozzacchio. Ore 14 e 16. Visita guidata con ACR Il Forte. Consigliata la prenotazione 345.1267009. Enogastronomia DEGUSTAZIONE DI VINI TERRE DEL LAGORAI, VISITA ALLA CANTINA E AL CASTELLO DI IVANO Castel Ivano. Ore 10.30, 14.30 e 16. Ritrovo direttamente al castello di Castel Ivano. Ingresso € 8,00 per persona, € 5,60 con Valsugana Card. Prenotazione entro le ore 18.00 del giorno precedente al 334.7425960. Info: www.visitvalsugana.it. Musica “LIKE A SUNNY POLISH DAY”: LA POLONIA DELL’ULTIMO SECOLO IN MUSICA Baselga di Piné. Ore 20. Centro Congressi Piné 1000. Concerto-conferenza di musica polacca da M. Karlowicz a A. Sowa, con violino, Dorota Jasinska, fisarmonica, Margherita Berlanda, violincello, Nicolò Nigrelli, regia del suono e Ivan Penov. Info: Tel. 0461.557028. Tradizione FESTIVAL DEL MIELE Levico Terme. Lungo le vie del centro. Un weekend per conoscere e degustare il miele in tutte le sue forme. Dalla vendita diretta alle lavorazioni artigianali, dai laboratori alle attività per bambini. Info: Consorzio Levico Terme in Centro Cell. 345.7752172 / 346.5149276; info@visitlevicoterme.it; www.visitlevicoterme.it. Cabaret
TORNEO DI BURRACO DI FINE ESTATE
Monte Bondone, Candriai - Malgone - ore 14,30. Al termine premiazioni e rinfresco a buffet. Iscrizioni entro giovedì 23 agosto c/o PINO 334.6147931. Euro 5,00 a testa.
27 LUNEDÌ Cultura INCONTRO CON IL DIRETTORE SANITARIO Levico Terme. Ore 17.30. Sala Senesi del Palazzo delle Terme, Viale Vittorio Emanuele 10. Il Direttore Sanitario delle terme incontrerà gli ospiti presso la sala Senesi del Palazzo delle Terme, per parlare di acqua termale, cure, trattamenti e per rispondere alle loro domande. Attività gratuita. Info: Tel. 0461.706077; info@ termedilevico.it.
trentinoappuntamenti Cultura CINEMA IN CORTILE - FILM SOTTO LE STELLE Trento. Ore 21. Cortile Crispi Bonporti - Via S. Giovanni Bosco, 6. “IoLa febbre del sabato sera” Film di John Badham - Usa 1977 (in inglese con sottotitoli in italiano). Info: ufficio.culturaturismo@ comune.trento.it; Tel. 800.017615. Escursionismo IN PANAROTTA ALLA SCOPERTA DELLE TRACCE DELLA GRANDE GUERRA Levico Terme. Ritrovo presso ufficio APT di Levico Terme, in Viale Vittorio Emanuele ore 14.00. Escursione di trekking con pullman e accompagnatore di media montagna in Panarotta/Forte Busa Granda alla scoperta delle tracce della Grande Guerra. € 20 a persona; attività inclusa nella Valsugana Card. Il rientro è previsto per le ore 18.30 circa. Info e prenotazione obbligatoria: Apt Valsugana - uff. di Levico Terme Tel. 0461.727700; info@visitvalsugana.it. Musica I CONCERTI DELL’ACCADEMIA 2018 Smarano. Ore 20.45. Sala Concerti dell’Accademia. Fantasie al cembalo con Enrico Baiano e Francesco Corti. L’ingresso ai concerti è ad offerta libera. Info: APS Monsignor Celestino Eccher di Smarano Tel. 328.8033050; smaranoacademy@gmail.com; www. smaranoacademy.com.
28 MARTEDÌ Benessere VISITA GUIDATA ALLO STABILIMENTO TERMALE Levico Terme. Ore 15. Ritrovo presso il salone del Palazzo delle Terme, Viale Vittorio Emanuele 10. Visita guidata per conoscere più da vicino i vari reparti del Palazzo delle Terme e per scoprire i benefici effetti dell’Acqua Forte di Levico Terme. Attività gratuita. Info e prenotazione obbligatoria: Ufficio Apt Valsugana Tel. 0461.727700; info@visitvalsugana.it. Danza SERATA DANZANTE ALLE TERME DI LEVICO Levico Terme. Dalle ore 20.30 alle 24. Serata di musica e balli. Ingresso € 5. Attività inclusa nella Valsugana Card. Non è necessaria la prenotazione. Info: APT Valsugana, uff. di Levico Terme Tel. 0461.727700; info@visitvalsugana.it. Enogastronomia LE METE DEL GUSTO Telve. Ore 9.30. Presentazione delle aziende agricole di piccoli frutti, con degustazione. € 6 con degustazione, gadget per i possessori di Valsugana Card. Ritrovo direttamente presso l’Azienda Agricola Agritur Maso Tezza. Info
e prenotazione obbligatoria: Tel. 0461.766744 - 340.6135628. Enogastronomia SPUNTINO GUSTOSO DI STAGIONE ALLA CANTINA RORE Telve Valsugana. Direttamente presso la cantina in loc. Rore, 15. Degustazione di vini della cantina Rore in abbinamento a prodotti tipici di stagione. € 15,00 a persona, € 10 con Valsugana Card. Prenotazione: entro le ore 18.00 del giorno precedente a Gabriele 328.3212676. Escursionismo PASSEGGIATA BOTANICA GUIDATA ATTORNO AL LAGO DI LEVICO Levico Terme. Ore 10. Ritrovo presso Spiaggia libera. Rientro previsto per le ore 13. Biglietto € 8 a persona, attività inclusa nella Valsugana CardI. Info e prenotazione obbligatoria: Tel. 0461.727700; APT Valsugana uff. di Levico Terme; info@visitvalsugana.it. Famiglia TORRE DEI SICCONI: IL CASTELLO NEL GIARDINO Caldonazzo. Ore 15.30. Visita guidata gratuita in compagnia di un archeologo e un accompagnatore di territorio al sito archeologico di Monte Rive, un luogo ricco di vicende storiche, spunti naturalistici e scorci panoramiche sul lago. Info: uff.beniarcheologici@provincia. tn.it; Tel. 0461.492161. Famiglia ASPETTANDO LE STELLE AL PARCO LANGER Trento. Parco Alexander Langer. Giochi, musica e teatro in compagnia. Ore 18-20. Laboratorio areoplani di carta. Impariamo tutti insieme a fare aeroplani di carta a cura di Polo sociale Oltrefersina-Mattarello. Il Cielo Fiorito. Laboratorio di pittura su tela per tutti a cura di “Quartiere animato”. Ore 20-22. Teatro Forum. Spettacolo di Teatro dell’’Oppresso con spett-atori a cura di gruppo TdO Trento. Info: Polo sociale Oltrefersina - Mattarello Tel. 0461.889880. Musica I SUONI DELLE DOLOMITI DAKHABRAKHA Val di Fassa - Val San Nicolò. Ore 12. Baita alle Cascate. Musica folk per esplorare le frontiere sconosciute d’Europa. Per alcuni l’Ucraina è la porta dell’Europa. Forse è l’immagine giusta per comprendere la musica di questo originalissimo quartetto. Loro amano definirla ethno-chaos ma quello che sfornano gli ucraini Dakhabrakha è tutt’altro che un insieme incoerente. È invece l’incontro felice e fecondo tra antico e contemporaneo, tra i suoni senza tempo e i nuovi orizzonti sonori che possiamo perlustrare digitalmente. La musica popolare di un Est in gran parte a noi sconosciuto si presen-
ta così al pubblico occidentale in una forma nuova e rivoluzionaria. Un modo diverso per guardare alle proprie radici e vivificarle senza tradirle. Ingresso gratuito. Info: Tel. 0462.609670; www.fassa.com. Musica ECHI DI SPAGNA - SEVILLA GUITAR QUARTET Rovereto. Ore 21. Vicolo Messaggero Cortesela Bontadi. Concerto su musiche di M. De Falla, Santiago de Murcia, L. Boccherini, G. Bizet. In caso di maltempo il concerto si terrà presso la Sala Filarmonica C.so Rosmini, 86. Info: Comune di Rovereto - Ufficio cultura Tel. 0464.452253-256. Musica VIOLINO...PIÙ PIANO Roncegno. Ore 21. Palace Hotel. Silvano Minella: violino; Flavia Brunetto: pianoforte su musiche di Mozart, Debussy, Grieg. In collaborazione con Casa Raphael. Info e maggiori dettagli su www. piupiano.it. Musica I MARTEDÌ DELLE BAND SUBCUTANEA E MONDO FROWNO Trento. Giardino S. Chiara. Ore 21. Subcutanea. Ore 22. Mondo Frowno. Ingresso libero. Info: www.centrosantachiara.it; n. verde 800.013952. Teatro TEATRO AMBULANTE Rovereto. Ore 19.45 e 21.15. Piazza della Pace - Brione. Contrappunto, una composizione allegorica per persone che sanno ascoltare. La compagnia Samovar vi accoglierà nel Teatro Ambulante, un camion che, aprendosi, diventa un piccolo teatro. Al suo interno verrà presentato “Contrappunto”, spettacolo di oggetti animati, clown, macchinari egnosi e musica dal vivo. Il tutto per 35 spettatori che seduti all’interno del teatro ambulante si troveranno vis à vis con lo spettacolo che li travolgerà a 360 gradi! Spettacolo adatto a tutti. Prenotazione consigliata al 342.1338619 a partire da una settimana prima dell’evento (solo telefono, no sms). Info: Comune di Rovereto - Ufficio cultura Tel. 0464.452253-256.
29 MERCOLEDÌ Cultura APERITIVO FILOSOFICO: IL CELLULARE E LA FELICITÀ Baselga di Piné. Ore 10.30. Agrigelateria La Ca’ sul Lago. Incontro filosofico con Lucia Ferrai. Partecipazione gratuita. Info: Tel. 0461.557951; pine@biblio.infotn.it. Escursionismo PASSEGGIATA SERALE CON ACCOMPAGNATORE E VISITA AL FORTE DELLE BENNE Levico Terme. Ore 20.30. Ritrovo presso l’ufficio Apt, viale Vit-
torio Emanuele 3. Passeggiata notturna con accompagnatore di territorio fino al Colle delle Benne dove a seguire vi sarà la visita guidata alla scoperta del Forte. € 10 a persona. Attività inclusa nella Valsugana Card. Info e prenotazione obbligatoria: Apt Valsugana Tel. 0461.727700. Musica CONTRADA LARGA ORCHESTRA GIOVANI IN SINFONIA Trento. Ore 21. Cortile Scuole Crispi - Via S. Giovanni Bosco. Direttore: Giancarlo Guarino. Programma: F. Mendelssohn Bartholdy: Ouverture “Le Ebridi”, op. 26; L. van Beethoven: Sinfonia n. 7, op. 92; Poco sostenuto - Vivace; Allegretto; Scherzo: Presto - Trio: Assai meno presto; Allegro con brio. Info: Centro Servizi Culturali S. Chiara n. verde 800.013952; info@centrosantachiara.it. Musica I CONCERTI DELL’ACCADEMIA 2018 Smarano. Ore 20.45. Chiesa S. Maria Assunta. Fantasie all’organo con Edoardo Bellotti e Sietze De Vries. L’ingresso ai concerti è ad offerta libera. Info: APS Monsignor Celestino Eccher di Smarano Tel. 328.8033050; smaranoacademy@gmail.com; www.smaranoacademy.com. Teatro TEATRO AMBULANTE Rovereto. Ore 19.45 e 21.15. Piazza della Pace - Brione. Contrappunto, una composizione allegorica per persone che sanno ascoltare. La compagnia Samovar vi accoglierà nel Teatro Ambulante, un camion che, aprendosi, diventa un piccolo teatro. Al suo interno verrà presentato “Contrappunto”, spettacolo di oggetti animati, clown, macchinari egnosi e musica dal vivo. Il tutto per 35 spettatori che seduti all’interno del teatro ambulante si troveranno vis à vis con lo spettacolo che li travolgerà a 360 gradi! Spettacolo adatto a tutti. Prenotazione consigliata al 342.1338619 a partire da una settimana prima dell’evento (solo telefono, no sms). Info: Comune di Rovereto - Ufficio cultura Tel. 0464.452253-256. Tradizione PINÉ SOTTO LE STELLE 2018 Baselga di Piné. Ore 21. Corso Roma. Animazione e musica per le vie del centro, negozi aperti, spettacoli e intrattenimenti per grandi e piccoli. In caso di maltempo il programma potrebbe subire variazioni. Info: Tel. 0461.557028.
30 GIOVEDÌ Cultura CINEMA IN CORTILE - FILM SOTTO LE STELLE Trento. Ore 21. Cortile Crispi Bonporti - Via S. Giovanni Bosco,
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trentinoappuntamenti 6. “Morto Stalin se ne fa un altro” Film di Armando Iannucci - Gran Bretagna - Francia 2017. Info: ufficio.culturaturismo@comune.trento.it; Tel. 800.017615. Cultura I GIOVEDÌ DELLA BIBLIOTECA: “PERSIANE AZZURRE” Baselga di Piné. Ore 21. Biblioteca. Incontro con l’autrice Micaela Bertoldi, che presenta il suo libro. Ingresso libero. Info: Tel. 0461.557951; pine@biblio.infotn.it. Cultura BASILICA PALEOCRISTIANA DI SAN VIGILIO - VISITA GUIDATA Trento. Ore 16. Ritrovo al Museo Diocesano Tridentino - Piazza Duomo, 18. Sotto la Cattedrale di Trento è possibile visitare lo spazio archeologico dell’antica Basilica Paleocristiana di San Vigilio, un edificio di notevoli dimensioni eretto al di fuori della cinta urbica romana presumibilmente verso la fine del IV secolo. L’antico luogo di culto, riscoperto solo negli anni Settanta del Novecento, ha ospitato per secoli le spoglie del patrono della diocesi. Info: Museo Diocesano Tridentino Tel. 0461.234419; www.museodiocesanotridentino.it. Musica FESTIVAL ALA CITTÀ DI MUSICA 2018 Ala. Ore 21. Salone Pizzini. Monica Maranelli, pianoforte “Fantasia” Recital Pianistico su musiche di J. Haydn, S. Prokofiev, R. Schumann. Info e maggiori dettagli su: www. alacittadimusica.it. Musica FANTASIA Ala. Ore 21. Salone Palazzo Pizzini. Recital pianistico con Monica Maranelli su musiche di J. Haydn, S. Prokofiev, R. Schumann. Biglietto 10 € intero - 5 € ridotto. Nell’ambito di “Festival Ala città di musica”. Info: segreteria@alacittadimusica. it; www.alacittadimusica.it. Musica CONCERTO A RICORDO DEL M° R. DIONISI Rovereto. Ore 21. Chiesa di Borgo Sacco. Concerto con il Gruppo strumentale “R. Dionisi” su musiche di R. Dionisi, G. Astarita, W.A. Mozart, A. Salieri, C.W. Gluck, C. Stamitz. Info: Comune di Rovereto - Ufficio cultura Tel. 0464.452253-256.
31 VENERDÌ Cultura L’ORTO LETTERARIO 2018 Meano. Ore 18. Parco Villa Salvadori - Zanatta. Incontri con gli autori a cura di Ivana Saltori, con aperitivo e degustazione dei prodotti dell’orto. Terzo appuntamento con Rocco Sestito. Presenta il suo ultimo romanzo “Angeli incerti” (Edi-
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zioni Del Faro). Info: www.ortoinvilla.com; Tel. Giusi 320,3281114; proloco.ca.comuna@gmail.com. Danza AGNÈS FUSTAGUERAS I PUIG & DAVID SOUBIES Rovereto . Ore 18. Piazza Malfatti. La compagnia franco catalana animerà due piazze del centro storico con il suo TiraVol, spettacolo che catapulta il pubblico in un universo sospeso e ricco di emozioni, dove tutto naviga tra forza e fragilità. Al centro della scena, una struttura a prisma triangolare, un labirinto di ferro sul quale i due interpreti, che utilizzano discipline trasversali come i pali cinesi, il filo e la acro-dance. Spettacolo gratuito. Nell’ambito di “Oriente Occidente”. Info: Comune di Rovereto - Ufficio cultura Tel. 0464.452253-256. Danza PONTUS LIDBERG Rovereto . Ore 20.30. Teatro Zandonai. Pontus Lidberg Dance (USA-Dk) - Danish Dance Theatre, Siren. Prima assoluta. Nell’ambito di “Oriente Occidente”. Info: Comune di Rovereto - Ufficio cultura Tel. 0464.452253-256. Danza ROCK FLAMENCO Lizzanella. Ore 21. Piazza. Come generi completamente diversi possono trovare nel ritmo un denominatore comune ottenendo una risultato musicale e di danza decisamente coinvolgente con musica del vivo chitarre e percussioni.Info: Comune di Rovereto Ufficio cultura Tel. 0464.452253256. Danza DANIELE VALROSSO Rovereto. Ore 22.30. Teatro alla Cartiera. Balletto Di Roma (It) Sogno, una notte di mezza estate. Prima assoluta. Nell’ambito di “Oriente Occidente”. Info: Comune di Rovereto - Ufficio cultura Tel. 0464.452253-256. Enogastronomia SETTEMBRE ROTALIANO Mezzocorona. 3 giorni di festa per scoprire il paese di Mezzocorona e la sua enogastronomia. Per programma dettagliato consultate il sito: www.settembrerotaliano.it. Musica I SUONI DELLE DOLOMITI - E INTANTO SI SUONA Valsugana, Val di Sella. Ore 17. Arte Sella, Malga Costa. Un viaggio lungo un secolo: la musica si confronta con la guerra, l’umanità con la barbarie . Da un’idea di Mario Brunello e Alessandro Baricco con una composizione inedita di Giovanni Sollima; con Neri Marcorè , Marco Rizzi, Regis Bringolf, Danilo Rossi, Mario Brunello, Florian Berner, Gabriele Ragghianti, Ivano Battiston, Signum Saxophone Quartet su musiche di Nouri Iskandar, Arisha Samsamina. Ingresso a pagamento
€ 15,00. Info: Tel. 0461.751251; www.artesella.it. Musica VOLANO JAZZ BIG BAND Rovereto. Ore 20.30. Parco alla Pozza di Noriglio. Propone un programma musicale dedicato a Count Basie, considerato uno dei maggiori direttori e compositori per Big Band, assieme a Duke Ellington, Glen Miller e vuole ricreare il clima di leggerezza, di divertimento come era nello spirito delle grandi Big Band americane. Info: Comune di Rovereto - Ufficio cultura Tel. 0464.452253-256. Musica I CONCERTI DELL’ACCADEMIA 2018 Smarano. Ore 18. Sala Concerti dell’Accademia - Chiesa S. Maria Assunta. Concerto d’organo, cembalo e clavicordo con gli allievi dell’Accademia. L’ingresso ai concerti è ad offerta libera. Info: APS Monsignor Celestino Eccher di Smarano Tel. 328.8033050; smaranoacademy@gmail.com; www. smaranoacademy.com. Tradizione FESTIVAL DEL MAIS E DEI CEREALI Levico Terme. Lungo le vie del centro. Un weekend per conoscere e degustare i cereali in tutte le loro sfaccettature. Tanti gli espositori, i laboratori e le attività per bambini. Non mancheranno le disfide tra polentari. Info: Consorzio Levico Terme in Centro Cell. 345.7752172 / 346.5149276; info@ visitlevicoterme.it; www.visitlevicoterme.it. Tradizione UVA E DINTORNI - 18° EDIZIONE Avio. Dalle ore 19.00. Centro storico. All’ombra del Castello di Avio, da ormai 18 anni a fine estate prende vita questo suggestivo appuntamento ricco di spettacoli e intrattenimento ma anche occasione per visitare le cantine e i vigneti della zona. Per programma dettagliato visitate il sito www. uvaedintorni.com.
GLI APPUNTAMENTI DI SETTEMBRE 1 SABATO Danza AGNÈS FUSTAGUERAS I PUIG & DAVID SOUBIES Rovereto. Ore 16. Piazzale Caduti sul Lavoro. La compagnia franco catalana animerà due piazze del centro storico con il suo TiraVol, spettacolo che catapulta il pubblico in un universo sospeso e ricco di emozioni, dove tutto naviga tra forza e fragilità. Al centro della scena, una struttura a prisma triangolare, un labirinto di ferro sul quale i due interpreti, che utilizzano discipline trasversali come i
pali cinesi, il filo e la acro-dance, giocano ondeggiando, barcollano e volteggiano. Spettacolo gratuito. Nell’ambito di “Oriente Occidente”. Info: Comune di Rovereto - Ufficio cultura Tel. 0464.452253-256. Danza VINCENT WARIN Rovereto. Ore 18. Progetto Manifattura. Un trio anomalo di artisti: un acrobata su Bmx, una danzatrice contemporanea e un musicista sono al centro di questa creazione. Tre corpi danzanti che uniscono le discipline artistiche in un gioco continuo che rappresenta la metafora del mondo in cui viviamo. La location prescelta è Progetto Manifattura, spin off dell’industria sportiva, particolarmente incentrata sulle tecnologie legate alla bicicletta. Biglietto unico € 5,00 gratuito under 12. Info: Comune di Rovereto - Ufficio cultura Tel. 0464.452253-256. Danza FRANCESCO CAPUANO E NICOLA PICARDI Rovereto. Ore 19. Terrazza del Mart. Glitch Project è uno spettacolo diviso in tre parti che nasce per gli spazi aperti. Vincitore del bando Anticorpi XL Danza Urbana, esprime la voglia di evadere dalla velocità frenetica della nostra quotidianità. La performance verrà presentata nella terrazza del Mart, dove l’architettura museale si fonde con il panorama delle nostre montagne creando un incontro tra la vita frenetica e la tranquillità della natura. Spettacolo gratuito. Info: Comune di Rovereto - Ufficio cultura Tel. 0464.452253-256. Enogastronomia SETTEMBRE ROTALIANO Mezzocorona. 3 giorni di festa per scoprire il paese di Mezzocorona e la sua enogastronomia. Per programma dettagliato consultate il sito: www.settembrerotaliano.it. Musica JAZZ... PIÙ PIANO Villa Lagarina. Ore 21. Palazzo Libera. Ensemble Garnerama: Edoardo Bruni, pianoforte; Fabrizio Crivellari, flauto; Peter Lanziner, contrabbasso su musiche di Bolling, Bollani, Brubeck, Jobim, Barnes, Gardel, Piazzolla. In collaborazione con il Comune di Villa Lagarina. Info e maggiori dettagli su www.piupiano.it. Tradizione FESTIVAL DEL MAIS E DEI CEREALI Levico Terme. Lungo le vie del centro. Un weekend per conoscere e degustare i cereali in tutte le loro sfaccettature. Tanti gli espositori, i laboratori e le attività per bambini. Non mancheranno le disfide tra polentari. Info: Consorzio Levico Terme in Centro Cell. 345.7752172 / 346.5149276; info@ visitlevicoterme.it; www.visitlevicoterme.it.
trentinoappuntamenti Tradizione UVA E DINTORNI 18° EDIZIONE Avio. Dalle ore 17.00. Centro storico. All’ombra del Castello di Avio, da ormai 18 anni a fine estate prende vita questo suggestivo appuntamento ricco di spettacoli e intrattenimento ma anche occasione per visitare le cantine e i vigneti della zona. Per programma dettagliato visitate il sito www. uvaedintorni.com. Tradizione FESTA DEL CANEDERLO Imèr - Primiero. Il primo weekend di settembre la Valle di Primiero celebra uno dei prodotti tipici della gastronomia trentina: il canederlo. La Knödelfest di Imèr, in programma per l’1 e 2 settembre, è ormai un appuntamento irrinunciabile, che dà il via ufficiale ad un mese tradizionalmente dedicato al gusto tra le Dolomiti. Camminando per le viuzze del paese si possono assaggiare oltre 20 varietà di canederli e provare a prepararli con le proprie mani. Gli abitanti di Imèr sono davvero esperti: nel 2017 si sono aggiudicati il Guinness World Record per il canederlo più grande del mondo, 77 chili di pura bontà. Nei giorni della Knödelfest l’atmosfera di festa è creata anche dai colorati costumi indossati dai partecipanti, il dirndl - vestito intero con grembiule - per le donne e i lederhosen - pantaloni di pelle - per gli uomini, requisiti indispensabili per potersi aggiudicare il titolo di Miss e Mister Canederlo 2018 e
diventare testimonial dell’edizione 2019. Non mancheranno le occasioni per scoprire questo magnifico territorio, grazie all’escursione guidata Knödel RundTour. Info: www.festadelcanederlo.it.
2 DOMENICA Enogastronomia DEGUSTAZIONE DI VINI TERRE DEL LAGORAI, VISITA ALLA CANTINA E AL CASTELLO DI IVANO Castel Ivano. Ore 10.30, 14.30 e 16. Ritrovo direttamente al castello di Castel Ivano. Ingresso € 8,00 per persona, € 5,60 con Valsugana Card. Prenotazione entro le ore 18.00 del giorno precedente al 334.7425960. Info: www.visitvalsugana.it. Enogastronomia SETTEMBRE ROTALIANO Mezzocorona. 3 giorni di festa per scoprire il paese di Mezzocorona e la sua enogastronomia. Per programma dettagliato consultate il sito: www.settembrerotaliano.it. Montagna TROI VERTICAL VAL CANALI RUN Val Canali. Corsa non competitiva, 6° prova del Circuito Podistico di Primiero. Si parte dal ristorante La Ritonda per raggiungere il rifugio Pradidali, circondati dalle magnifiche cime dolomitiche delle Pale di San Martino. Lunghezza 4 km - dislivello 1.100. Info: www.sanmartino.com.
Musica LAGORAI D’INCANTO MIRKOEILCANE Grigno Valsugana. Ore 15. Colonia Barricata. Rassegna musicale in acustico. In caso di pioggia: Teatro Tezze - ore 17.00. Info: Apt Valsugana Tel. 0461.727700; info@ lagoraidincanto.it. Tradizione FESTIVAL DEL MAIS E DEI CEREALI Levico Terme. Lungo le vie del centro. Un weekend per conoscere e degustare i cereali in tutte le loro sfaccettature. Tanti gli espositori, i laboratori e le attività per bambini. Non mancheranno le disfide tra polentari. Info: Consorzio Levico Terme in Centro Cell. 345.7752172 / 346.5149276; info@ visitlevicoterme.it; www.visitlevicoterme.it. Tradizione UVA E DINTORNI 18° EDIZIONE Avio. Dalle ore 9.45. Centro storico. All’ombra del Castello di Avio, da ormai 18 anni a fine estate prende vita questo suggestivo appuntamento ricco di spettacoli e intrattenimento ma anche occasione per visitare le cantine e i vigneti della zona. Per programma dettagliato visitate il sito www. uvaedintorni.com. Tradizione FESTA DEL CANEDERLO Imèr - Primiero. Il primo weekend di settembre la Valle di Primiero ce-
lebra uno dei prodotti tipici della gastronomia trentina: il canederlo. La Knödelfest di Imèr, in programma per l’1 e 2 settembre, è ormai un appuntamento irrinunciabile, che dà il via ufficiale ad un mese tradizionalmente dedicato al gusto tra le Dolomiti. Camminando per le viuzze del paese si possono assaggiare oltre 20 varietà di canederli e provare a prepararli con le proprie mani. Gli abitanti di Imèr sono davvero esperti: nel 2017 si sono aggiudicati il Guinness World Record per il canederlo più grande del mondo, 77 chili di pura bontà. Nei giorni della Knödelfest l’atmosfera di festa è creata anche dai colorati costumi indossati dai partecipanti, il dirndl - vestito intero con grembiule - per le donne e i lederhosen - pantaloni di pelle - per gli uomini, requisiti indispensabili per potersi aggiudicare il titolo di Miss e Mister Canederlo 2018 e diventare testimonial dell’edizione 2019. Non mancheranno le occasioni per scoprire questo magnifico territorio, grazie all’escursione guidata Knödel RundTour. Info: www.festadelcanederlo.it. Workshop CARTA NATURA Rifugio Pradidali - Val Canali. Workshop di acquerello dal vivo in compagnia dell’artista Silvia DeBastiani. Info: www.sanmartino.com.
AL VIA LA XVIII EDIZIONE DI UVA E DINTORNI
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ra venerdì 31 agosto e domenica 2 settembre ad Avio, in Vallagarina, si svolgerà la XVIII edizione di Uva e dintorni, manifestazione enogastronomica e storico-culturale organizzata dall'omonimo comitato con il supporto della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino nell'ambito delle manifestazioni enologiche provinciali. Tre giorni di festa dal sapore medioevale, tra musici, giocolieri, fachiri e cantastorie, duelli mozzafiato, spettacoli danzanti, scene di antichi mestieri. Ed ancora, mercatini di hobbisti e artigiani, oltre all'allestimento di ghiotte corti gastronomiche in grado di accontentare ogni esigenza del palato ma anche eventuali intolleranze - come la corte dedicata ai celiaci - sempre e comunque nel rispetto delle
tradizioni culinarie del territorio. Non mancherà inoltre la possibilità di passeggiare tra i vigneti più belli del territorio e respirare l'atmosfera che solo il periodo della vendemmia riesce a creare, o accedere a momenti di approfondimento a tema vino, con annesse degustazioni. Tanti gli spettacoli in programma, che culmineranno nella giornata di domenica quando avrà luogo l'attesissimo e coinvolgente Palio della Botte tra Città del Vino, dove una serie di squadre provenienti da tutta Italia si sfideranno con una serie di prove altamente adrenalitiche: alla tradizionale spinta della botte tra le vie del borgo, infatti, Avio da sempre affianca la pigiatura dell'uva scalzi, lo slalom femminile e il riempimento della botte, che solitamente si conclude con un divertente bagno collettivo. Emozioni alle stelle infine per lo spettacolo pirotecnico di chiusura che anno dopo anno incanta gli spettatori nella serata di domenica. Moltissime dunque le possibilità di passare un fine settimana di divertimento per tutte le età e un'interessante occasione per visitare il Castello di Avio, recentemente nominato luogo più bello d'Italia nella classifica FAI. www.uvaedintorni.com
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trentinomatrimoni SOLO PER I NOSTRI LETTORI, QUESTO MESE LE IMMAGINI DELLE NOZZE DI FEDERICA CON DANIELE E DI ANGELICA CON STEFANO
I MATRIMONI DEL MESE Lei Nome: Federica Anni: 26 Nato a: Trento Residente a: Loc. Gaggiolo, Dro Parrucchiere: Salone Vanessa - Sarche Truccatrice: Salone Vanessa - Sarche Occupazione: Impiegata
Lui Nome: Daniele Anni: 32 Nato a: Riva del Garda Residente a: Loc. Gaggiolo, Dro Barbiere: Manuel Haidresser Occupazione: Operaio
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trentinomatrimoni Servizio fotografico: Roberta Pisoni www.robertapisoni.it
Matrimonio: Data: Luogo: Fiori e bouquet: Anelli: Banchetto: Torta:
Religioso 30 giugno 2018 Dro Fioreria Melody - Mori Detoni - Riva del Garda da Franco e Adriana - Ledro Pasticceria Salvotelli - Baitoni
Curiosità:
“Aspettiamo Matilde!!!“
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trentinomatrimoni Matrimonio: Data: Luogo: Fiori e bouquet: Anelli: Banchetto: Torta: Invitati: Video: Viaggio di nozze: Lista nozze:
Servizio fotografico: Trintinaglia Wedding Photo www.trintinaglia.com
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Religioso 21 aprile 2018 Predaia, Frazione Tavon Fiorista Stenia - Parma Gioielleria Obrelli Ristorante Baita Sette Larici Pasticceria "Le Note" circa 300 MECVIDEO Fuerteventura presso Gitan Viaggi
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Lui
Nome: Angelica Anni: 28 Nato a: Trento Residente a: Predaia Parrucchiere: Vanity Club - Mezzolombardo Truccatrice: Annalisa Manara Make up Artist Occupazione: Istruttrice di Equitazione
Nome: Stefano Anni: 35 Nato a: Cles Residente a: Predaia Barbiere: Vanity Club - Mezzolombardo Occupazione: Istruttrice di Equitazione
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trentinoscoop&news
UNO SGUARDO SULLA GIOVANE REALTÀ DEL VIETNAM L'INTERESSANTE TESTIMONIANZA DI TRAM ANH NGUYEN, A TRENTO CON ROTARY CLUB E SOROPTIMIST CLUB
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ram Anh Nguyen è una giovane vietnamita, già laureata nel suo Paese in Lingua e Letteratura italiana e ora iscritta alla Facoltà di Scienze della Comunicazione di Reggio Emilia, dove è arrivata come vincitrice di una borsa di studio, grazie a un protocollo tra le Università di Modena/Reggio Emilia e Ho Chi Minh City. Invitata a Trento dal Rotary club Valsugana e dal Soroptimist International club di Trento, ha partecipato prima alla cerimonia ufficiale di consegna degli Archivi del Soroptimist club alla Fondazione Amici del Museo Storico, poi a un incontro conviviale durante il quale ha raccontato la sua storia, il suo Paese, i valori che sono alla base della società. E ha iniziato rispondendo – a chi le chiedeva di parlare a voce più alta – di non essere abituata ad alzare la voce, perché fin da bambina ha imparato a moderare il tono. Ha aggiunto che parlare in italiano – "lingua della musica e dell’arte, oltre che della grande letteratura" – la fa sentire libera, dal momento che in Vietnam, prima di rivolgersi a una o più persone, bisogna adattare il livello e la scelta delle parole all’età, alla condizione sociale, alla cultura dell’interlocutore. La cittadinanza ha sofferto, le guerre si sono susseguite in quel territorio fragile che gli antenati hanno protetto a costo della vita: "perciò – dice Tram Anh – noi giovani sentiamo il dovere di ricostruire, di dare nuove speranze, di non pensare al nord nemico, ma di credere fortemente
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Marilena Guerra, Presidente Soroptimist, prende la parola
Tram Anh Nguyen
nella pace. Studiamo con impegno; economia e matematica sono in molti indirizzi di studio le materie più importanti, seguite subito dalle lingue straniere: tutti i giovani parlano la lingua inglese, moltissimi studiano le altre, dall’ italiano al francese, dal tedesco al russo." Anh è già da un anno in Italia, e vi rimarrà ancora per tutto il 2019: "Ho nostalgia dei miei cari, ma whatsapp e messanger ci aiutano a sentirci vicini. La famiglia è il nostro valore più grande, studiamo all’estero per imparare e per tornare in Vietnam, dove metteremo in pratica quanto abbiamo appreso". Ci sono espressioni e parole di Anh che inteneriscono, sembra che parli una fanciulla italiana di cento anni fa…Racconta di abitare in una casa che fu dei suoi bisnonni, dietro la quale c’è un ampio giardino che è "come un piccolo cimitero: i nostri morti rimangono vicini a noi, e noi festeggiamo più le ricorrenze e gli anniversari che non i nostri compleanni". Come tanti anni fa accadeva anche in Italia, gli anziani rimangono nelle loro case, invecchiano sereni e tramandano storia e tradizioni. Un figlio ha il dovere di occuparsene, e il padre di Anh, ultimo di otto fratelli, svolge questo compito con attenzione e amore. Le abbiamo chiesto perché il suo abito rosa fosse privo di ricami: ci ha risposto che l’abito tradizionale, che si usa solo in occasioni speciali "come questa", per le ragazze non presenta i ricami, riservati alle donne adulte. Il suo vestito rosa, semplice e tradizionale, - dice Anh – le è caro perché le ricorda il suo Paese. E’ andata a comprarlo con suo padre per il giorno della laurea. E’ molto riservata, Anh, ma dalle sue parole si evince che il rapporto con il padre è intenso e tenero, forse freddo quello con la madre. Ha una sorella, ne parla con la tenerezza e la protezione che le sembra dovuta nei confronti della piccola di casa. Il suo futuro? Anh lo immagina in Vietnam, dopo la laurea italiana, con un marito e tanti bambini. La convivenza non è ammessa. Le donne lavorano anche fuori casa, Anh, durante gli anni di Università, ha fatto la guida turistica, l’ interprete e la traduttrice, sia per pubblicazioni che per film. Il cinema le piace, è stato un film con Julia Roberts a spingerla a studiare l’italiano. Luciana Grillo
trentinoscoop&news Alcuni dei giovani artisti partecipanti
INSEGNANDO L'ARTE NELLA PANCIA DEL FORTE INAUGURATA AL FORTE DI FORTEZZA LA SECONDA EDIZIONE DI ACADEMIAE BIENNIAL 2018
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rande affluenza al museo provinciale Forte di Fortezza lo scorso luglio: artiste ed artisti provenienti da 15 accademie europee ed extraeuropee ed accompagnati da rinomati professoresse e professori lo hanno raggiunto per l’organizzazione della mostra. L’inaugurazione ufficiale si è tenuta con l’assessore alla cultura tedesca, Philipp Achammer, la direttrice dei musei provinciali, Karin Dalla Torre, la coordinatrice del Forte di Fortezza, Esther Erlacher, il responsabile del progetto e dell’organizzazione nonché curatore della mostra, Christian Jankowski, la presidente dell’associazione ArtintheAlps, Patrizia Spadafora, il direttore artistico del progetto Biennale, Paolo Berloffa ed il preside della Facoltà Design e Arti dell’Università di Bolzano, Stephan SchmidtWulffen. Il Forte Medio, ovvero l’altopiano della fortezza, raggiungibile solo salendo una scalinata o con un ascensore, in questi giorni assomigliava molto ad un operoso alveare: l’obbiettivo era quello di mettere in piedi una mostra con approcci artistici differenti e di trovare un unico contenitore per azioni artistiche performative anche molto diverse. La presenza delle tante giovani studentesse e degli studenti internazionali, che in parte hanno alloggiato al Forte in tende, ha trasformato un luogo solitamente calmo e bucolico con le sue nicchie misteriose ed angoli nascosti in un luogo d’arte pulsante ed in una babele multilingue di arte contemporanea. Il mese scorso la mostra “Where Plato Taught - Teaching Art: Is it Art or is it a Fart?” è stata inaugurata dunque anche con il saluto dell’assessore Philipp Achammer, nonché da Lydia Askani, studentessa dell’accademia statale di arti figurative di Stoccarda, la quale a nome di
tutte le studentesse e gli studenti presenti ha parlato della sua esperienza al Forte di Fortezza. Si tratta della seconda edizione della biennale d’arte con studentesse e studenti di istituti superiori internazionali e di un progetto comune dei musei provinciali dell’Alto Adige e dell’associazione ArtintheAlps con il contributo dell’Università di Bolzano. Il punto di partenza per il concetto del curatore Christian Jankowski – lui stesso un artista rinomato e professore all’accademia d’arte di Stoccarda – è stato anzitutto il Forte di Fortezza, dichiarato, in riferimento ai centri didattici di Platone alla periferia di Atene, un luogo creativo, autarchico di riflessione, lontano dai centri culturali. La mostra è aperta al pubblico fino a fine ottobre tutti i giorni tranne il lunedì, al prezzo di 7 euro (ridotto 5 euro, biglietto famiglia 14 euro). Info: Forte di Fortezza, Fortezza (BZ) Tel. 0472.057218. www.forte-fortezza.it Christian Jankowski, artista e curatore di Academiae Biennial 2018
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trentinoscoop&news
CAPITELLI DA SALVARE A RONZONE CASTELLO TESINO CONQUISTA SHANGHAI LA BANDA FOLK TRENTINA UNICO GRUPPO ITALIANO DEGLI ULTIMI ANNI AL TOURISM FESTIVAL
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a Banda Folk di Castello Tesino ha ricevuto l’incredibile invito a partecipare come unico gruppo italiano degli ultimi anni al Tourism Festival di Shanghai dal 13 al 20 settembre prossimi, uno dei festival più importanti di tutta la Cina con una visibilità di oltre 11 milioni di spettatori e la diretta mondiale sulla TV nazionale cinese. Un’opportunità davvero incredibile a cui all’inizio la compagine trentina ha stentato a credere: essere stati
scelti per rappresentare l’intera nazione italiana e in particolare la cultura e le tradizioni del Trentino in una spettacolare vetrina come la Cina, in una metropoli come Shanghai! Proprio loro che arrivano da un piccolo paese ai margini della provincia di Trento che negli ultimi anni sta vivendo, come molte realtà periferiche di montagna, difficoltà legate all'economia e allo spopolamento. Loro, però, caparbi cercano di resistere, ancorati sì alle proprie tradizioni, ma con lo sguardo rivolto anche al futuro, orgogliosi di indossare e di far conoscere il costume tradizionale della valle del Tesino, uno dei più antichi e 108
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COSTRUITA NEL 1900 L’EDICOLA SACRA È STATA COMMISSIONATA DA GIOVANNI ABRAM DI LONGHINI
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US Ronzone Sportinsieme è impegnata ormai da anni negli interventi di restauro per salvare i “segni del Sacro” ovvero i capitelli ex voto presenti sul territorio comunale di Ronzone. Dopo la cappella del “Cristo alla Colonna”, preziosa di testimonianza di cultura religiosa, ed il capitello dedicato alla “Madonna di Lourdes”, l’intervento di restauro conservativo ha interessato quello che ospita la statua di Sant’Antonio da Padova. Costruita nell'anno 1900 l’edicola sacra è stata commissionata da Giovanni Abram di Longhini, uscito indenne da un incidente quando finì sotto le ruote di un carro trainato da buoi improvvisamente imbizzarriti e trascinato per un centinaio di metri su una strada in discesa. Una brutta avventura conclusasi a lieto fine e della quale il protagonista attribuì la propria salvezza ad una grazia concessagli appunto da Sant’Antonio che aveva invocato al momento del pericolo. Giovanni Abram morì nel 1898 lasciando un testamento e predisponendo che sul luogo della brutta avventura venisse edificata una cappella in onore al Santo che lo aveva salvato. La bella statua è stata acquistata in Tirolo e restaurata come lo stesso capitello dalla ditta Uderzo di Trento, con il frutto di offerte ed interventi da parte dei soliti Amici e sostenitori dell’ US Ronzone Sportinsieme, che ringrazia di cuore. (C. R.)
belli dell'arco alpino. Come si può facilmente immaginare il gruppo è stato da subito pervaso da un entusiasmo travolgente per questa storica trasferta. Infatti in questi mesi si stanno impegnando non solo per prepararsi al meglio nelle esibizioni, ma anche per l’organizzazione logistica e per la raccolta dei fondi necessari alla copertura delle spese di viaggio e del trasporto strumenti che sarà a carico loro, mentre vitto e alloggio ci verranno offerti dall’organizzazione. È attiva una campagna di crowdfunding sulla piattaforma internet “Produzioni dal Basso” (https://www.produzionidalbasso.com/)
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MARCHIO QUALITÀ, IL PANIERE SI AMPLIA AGO CAROLLO FA IL “RITRATTO DI UN DISCO“
ENTRANO ASPARAGO, BIRRA, CARNE, PANCETTA E MORTANDELA
SU RAI3 PER SCOPRIRE I SEGRETI DI QUESTI RITMI TRAVOLGENTI
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a Rubrica Provinciale “VivinTrentino” in onda domenica 5 agosto (ore 09.15 su RAI3) prevede in apertura “BANDE IN VETTA”. A seguire: “UNA MADONNA IN BLU”. Tra le pochissime testimonianze di scultura lapidea veronese del Trecento a Trento c'è la Madonna della rosa: statua di mirabile fattura, proveniente dal complesso agostiniano di San Marco, oggetto di un accurato restauro. Lo splendido mantello, dipinto con l'azzurrite, dà il titolo alla mostra dedicatale. La Rubrica Regionale “Tapis Roulant” (alle 9.45, ed in replica sul canale 103 del Digitale Terrestre alle 22.30), propone invece in apertura: “RITRATTO DI UN DISCO”. Attraverso la storia di Agostino Carollo, noto dj e producer trentino, vi portiamo a scoprire i segreti di questi ritmi travolgenti. A seguire: “IL DISEGNO NEL PIATTO”, protagonista lo chef Alfio Ghezzi e una sua opera d’arte. Infine: “SULLE ORME DI SAN VIGILIO”, ci porta a percorrere il sentiero di San Vili, cammino che parte da Madonna di Campiglio per terminare a Trento, in Piazza del Duomo. Passiamo a “VivinTrentino” di domenica 12 agosto: in apertura: “I TESORI DELLA MARCESINA”. Come vivevano i nostri antenati di 13.000 anni fa? A seguire: “GIARDINI DELLE ALPI”. “VivinTrentino” in onda domenica 19 agosto ore 09.15 su RAI3 offre “CAMOSCI” DELLA VAL DI FASSA”. Le Guide alpine della Val di Fassa sono l’anima e rappresentano la storia più alta del rapporto uomo-ambiente in alta quota sulle Dolomiti Orientali. Da cinquant’anni ci sono i ”Ciamorces”, i Camosci, un gruppo di esperte guide alpine, alpinisti e volontari del soccorso. Un tuffo quindi nella sfida dell’uomo alla roccia. Su “Tapis Roulant”: “EMILIO FRATTINI E IL MONDO
l marchio Qualità Trentino, non è una novità, ma abbiamo capito che da solo non era sufficiente. Da qui l’avvio di una forte iniziativa di promozione che ha contribuito a generare fiducia nei produttori, come si evince dai numeri che oggi abbiamo ascoltato. E soprattutto, è stata creata una struttura per gestire al meglio questo processo, perfezionando e rafforzando i ruoli e le competenze in carico ai due soggetti ai quali è stata affidata la governance del progetto, il Servizio Politiche Sviluppo Rurale e Trentino Marketing.” Lo ha ricordato il 9 luglio scorso l’Assessore provinciale all’agricoltura e al turismo Michele Dallapiccola intervenendo all’incontro “Marchio Qualità Trentino: tra presente e futuro” che ha riunito al Muse di Trento i rappresentanti dei produttori certificati oltre ai responsabili dei soggetti istituzionali ai quali è stata affidata la gestione del progetto. A tre anni dall’avvio, il progetto lanciato dall’Assessorato provinciale all’Agricoltura e da Trentino Marketing con l’obiettivo di rendere il Marchio Qualità Trentino riconoscibile e familiare al pubblico dei consumatori, di residenti e ospiti, registra un bilancio molto positivo e rilancia con nuove azioni, nuove strategie, ulteriori disciplinari approvati e nuovi prodotti certificati con il marchio QT che il consumatore potrà trovare nei punti vendita. Nel corso dell’incontro è stato fatto un bilancio di tre anni di progetto e presentate una serie di novità. CAPOVOLTO”, docu-film che racconta di un istrionico artista trentino che, grazie all’uso ecclettico della parola e del gesto, porta in scena al tramonto della sua carriera la propria vita. Un’intervista recitata resa possibile dalla partecipazione di una simpatica ed autoironica Francesca Merz. Emilio Frattini veste i panni ed interpreta se stesso raccontandoci la sua vita di attore, e quali i sogni che l’hanno alimentata. A seguire: “IL DISEGNO NEL PIATTO”, protagonista lo chef Mattia Piffer e una sua opera d’arte. Infine: “SENZA API NON C’E’ FUTURO”. Infine, su “VivinTrentino” del 26 agosto, Agricoltura e montagna, turismo e prodotti della terra, economia e ambiente. 109
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ALLA RICERCA DEL RIFIUTO PERDUTO IL COMUNE DI BONDONE TRA I BORGHI PIÙ BELLI
A CANDRIAI E DINTORNI
IL PRESTIGIOSO RICONOSCIMENTO È IL PRIMO IN VALLE DEL CHIESE
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l comune di Bondone ha ottenuto l'ammissione al prestigioso Club de "I Borghi più belli d'Italia", diventando così la sesta località del Trentino a ricevere tale riconoscimento. È la prima in valle del Chiese, che peraltro può fregiarsi di due bandiere Blu (una al lago d’Idro sempre nel Comune di Bondone e l’altra al Lago di Roncone) e di un riconoscimento Unesco per la Biosfera che abbraccia i Comuni di Storo e nuovamente di Bondone. Il piccolo centro di Bondone ha circa 700 abitanti ed è collocato nella parte più meridionale della valle del Chiese. Sorge su un pianoro a 770 metri di quota e presenta un centro storico molto ben conservato. È di fatto una terrazza sul Lago d’Idro connotata anche dallo storico Castello di San Giovanni, una rocca costruita dalla potente famiglia dei Conti Lodron su uno sperone di roccia che domina la piana di Idroland. Si tratta di un riconoscimento prestigioso per Bondone e un ottimo colpo in chiave di visibilità turistica anche per tutta la Valle del Chiese, a testimonianza degli sforzi profusi delle amministrazioni per tutelare e valorizzare il tessuto urbano dei propri centri storici. Soddisfazione per lo storico risultato - arrivato dopo un complesso iter di certificazione dei requisiti – è stato espresso dal sindaco Gianni Cimarolli e dalla presidente del Consorzio turistico della Valle del Chiese Daiana Cominotti. È curioso notare come metà dei riconoscimenti concessi al Trentino rientrino nel territorio delle Comunità delle 110
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abato 14 luglio 16 volontari hanno aderito con entusiasmo all’iniziativa “Alla ricerca del rifiuto perduto”, promossa dell'Associazione Iniziative Turistiche di Candriai. Con partenza dal Malgone, i volontari hanno percorso in lungo e in largo tutto l’abitato e i dintorni alla ricerca e alla raccolta dei rifiuti abbandonati. Al ritorno, dieci sacchi e gli altri oggetti rinvenuti sono stati depositati per il prossimo ritiro e smaltimento curato da Dolomiti Ambiente, che ha anche fornito l’attrezzatura - pinze, sacchetti, scope ecc. - per la raccolta. Vario il campionario seminato da maleducati e incivili lungo la strada, nei boschi e nei parchi della località: bottiglie di vetro e di plastica, lattine, contenitori di energetici per ciclisti, pannolini, involucri e confezioni per alimenti, pacchetti di sigarette, plastica varia, lastre di vetroresina, abbigliamento… Fortunatamente nessun ingombrante voluminoso, mentre uno scarico abusivo di materiale edile all’inizio del sentiero per la Valle dell’Acqua è già stato segnalato all’Azienda Forestale Trento Sopramonte per l’intervento del caso. A tutti i partecipanti, oltre alla soddisfazione personale, ha fatto anche molto piacere ricevere l’apprezzamento e il plauso all’iniziativa da parte di molti fra i villeggianti presenti nei bellissimi, e ora pulitissimi, prati di Candriai. Una bella e significativa iniziativa che si inserisce nel ventaglio di manifestazioni in programma Candriai per questa estate 2018, consultabili sul sito dell’Associazione www.candriai.it. Giudicarie: con Bondone anche Rango e San Lorenzo in Banale. Si aggiungono Mezzano, Vigo di Fassa e il vicino Canale di Tenno. I criteri di ammissione nel “numero chiuso” dei Borghi più belli d'Italia, 279 sull'intero territorio nazionale (tutti sotto i 15.000 abitanti), sono stringenti e tutti attinenti allo stato di salute del territorio: integrità del tessuto urbano, armonia e bellezza delle architetture, servizi al cittadino, vivibilità e qualità della vita, qualità artistico-storica del patrimonio edilizio pubblico e privato.
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MATTIOLI VINCE IL PREMIO DI SCULTURA BERTAGNOLLI CONQUISTA TRE NUOVE MEDAGLIE
L'ARTISTA VERONESE AL PREMIO DI LAVORI IN LEGNO DI LAGOLO
AL CONCORSO ISW 2018 MEININGERS INTERNATIONAL SPIRITS AWARD
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ncora una volta, grande soddisfazione in casa Bertagnolli. Nuove prestigiose medaglie sono state assegnate dall’autorevole Concorso Meiningers International Spirits Award - ISW 2018 alle tre grappe iscritte: lo storico ed iconico Gran Grappino ®, l’aromatica ed elegante Grappa di Moscato Giallo Trentino, e la sorprendente K24 Grappa Riserva Bertagnolli – già pluripremiate in passato. È riconferma di indiscussa qualità. Distilleria Bertagnolli si è detta fiera di annunciare i prestigiosi riconoscimenti appena convalidati dal rinomato Concorso Meiningers International Spirits Award - ISW 2018, annuale competizione internazionale che si tiene in Germania a cui partecipano le più importanti etichette e i più influenti produttori di superalcolici, distillati e liquori, provenienti da tutti i Paesi del mondo. Il metodo di valutazione, che prevede un punteggio ponderato per l’esame visivo, olfattivo, gustativo e per l’armonia complessiva, assegna ai prodotti in concorso un punteggio massimo di 100 punti. Ogni distillato viene assaggiato e valutato da una commissione di degustazione composta da un panel di esperti del settore. Obiettivo del concorso, oltre ad individuare le eccellenze, è quello di essere un punto di riferimento e una garanzia di qualità per l’utente finale. Questi risultati, che vanno a sommarsi al già ricco carnet di riconoscimenti ISW ottenuti in passato, non fanno che ribadire il successo delle Grappe Bertagnolli, attestando la distilleria trentina tra i migliori produttori di distillati a livello internazionale, in grado di primeggiare anche su altre importanti distillerie di tutto il mondo.
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nche sul Monte Bondone si celebra l’arte e la cultura. Si è chiuso con successo a Lagolo il Concorso di scultura in legno dal titolo “Scolpiamo”, organizzato in collaborazione col Gruppo “Lagolo Estate”. Otto gli artisti partecipanti al Concorso, provenienti da sei province italiane. Prestigiosa la Giuria a tre, presieduta da Renzo Francescotti (che sul Bondone è di casa avendovi dedicato due libri di storia e narrativa), Mario Colombelli (pittore accademico di origini milanesi ma trentino d’adozione) e da Livio Tasin, affermato scultore gardesano. Gli artisti extraregionali hanno prevalso, avendo vinto i tre premi previsti per gli scultori di Verona, Bergamo e Milano. Questi gli scultori premiati dalla Giuria. Il primo premio è andato a Radames Mattioli di Verona per l’opera “Transumanza”, una scultura figurativa ricca di riferimenti d‘arte, che occhieggia la salita elicoidale della Colonna Traiana, in cui sfilano assieme uomini e animali (il pastore col suo cane, l’asino che porta in una sacca gli agnellini appena nati, le pecore, in marcia verso un alpeggio alpino. Il secondo premio se l’è aggiudicato il bergamasco Bruno Quartini con la scultura “Mamma orsa”, un’opera morbidamente lineare, poetica e di sognate maternità. Il terzo premio è andato alla milanese Chiara Gallo, con l’opera “Aquila”, una scultura moderna quasi astratta, di un’eleganza che ricorda il Liberty. Alla fine il prof. Francescotti si è complimentato col pubblico che ha espresso la sua preferenza a Mattioli, lo stesso artista premiato col primo premio dalla Giuria.
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IL LIBRO DEL MESE
“UN PIERINO TRENTINO” AL BOOK FESTIVAL BELLA PRESENTAZIONE CONDOTTA DA ALESSANDRO FRANCESCHINI E ARRICCHITA DAL GRUPPO NERUDA
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Un Pierino trentino”, il più recente libro di Renzo Francescotti edito da Curcu Genovese ha aperto il Trentino Book Festival di Caldonazzo davanti a un numeroso pubblico. Alessandro Franceschini, scrittore e direttore del mensile UCT , ha brillantemente dialogato con Francescotti, in un duetto particolarmente apprezzato dal pubblico, sottolineato da numerosi applausi. Dal “ping-pong” tra l’autore e il suo presentatore è sono emersi a tutto tondo un personaggio e una storia. Il personaggio è quello di Renzo Francescotti, autore poliedrico, la storia è quella della sua infanzia raccontata in un “romanzo a racconti”. Come l’autore ha spiegato, si tratta dell’unico suo libro autobiografico in cui racconta di avvenimenti tragici come i bombardamenti di Trento, i partigiani ammazzati ad Aldeno dove Renzo era sfollato con la famiglia; ma anche di avvenimenti divertenti raccontati con tono sbarazzino e irriverente dal Pierino dietro cui si cela l’autore, che utilizza diversi registri stilistici: dal drammatico, all’ironico, al neorealista, al magico. Alcune delle più significative pagine di “Un Pierino trentino” sono state lette con applaudita bravura da Arrigo Dalfovo e Chiara Turrini, colonne del Gruppo ”Neruda”.
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NEL SUO NUOVO ROMANZO, LORENZO MARTINELLI RACCONTA DI ALDO, BIBLIOTECARIO DI ROCCIACASTELLO, UN QUARANTENNE DALLA VITA ROUTINARIA, ORDINATA E FIN TROPPO TRANQUILLA, CHE SI È INVAGHITO DI MARIKA, LA FIGLIA DEL COMMISSARIO GIACOMONI... IL RICORDO DELLA PRESIDENTE DEL PREMIO “PAPALEONI“
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o incontrato la prosa di Lorenzo Martinelli quattro anni fa. Sul tavolo del Premio Papaleoni, di cui mi onoro di presiedere la giuria nelle ultime edizioni, tra decine di romanzi inediti, mi trovai tra le mani un manoscritto: “La signora Rose”. Iniziai a leggerlo e sin dalle prime pagine capii che l’autore era uno che ci sapeva fare con la narrazione.
trentinolibreria Roberto Antolini Verso il Brennero Luoghi nel tempo Publistampa
Marco Pasquale Pepita e l'avventurosa brigata Silele Edizioni
Questo libro compie un vagabondaggio. Dai sentieri della Prima guerra mondiale che ancora tracciano le creste del Becco di Filadonna, ai palazzi che sono stati sede di case commerciali nel distretto paleo-industriale della seta della Rovereto seisettecentesca, in una passeggiata che attraversa i luoghi forgiati dall’età della seta roveretana. Dagli altipiani coperti di selve affacciati sulla val d’Adige, colonizzati da popolazioni germaniche nel basso medioevo, alle architetture razionaliste della Bolzano “italianizzata” dal fascismo dopo la Grande Guerra. Dalla valle dell’Isarco, grande scenario della rivolta contadina del 1525 guidata dal Bauernführer Gaismair, alla val Pusteria che nella prima metà Cinquecento pullulava di anabattisti, e dove ancora tornano – discendenti degli esuli – gli hutteriti canadesi a metter lapidi in onore del loro fondatore...
L’autore nasce a Trento il 26 ottobre del 1972. Istruttore di nuoto, appassionato di arte e cultura, comincia a scrivere per diletto qualche anno or sono. Il primo racconto prende spunto da un pupazzetto, una renna, chiamato Gimmi. L’ispirazione arriva poi con l’ingresso in famiglia della piccola Pepita, chihuahua curiosa e avida di attenzioni. Il libro “Pepita e l’avventurosa brigata” costituisce un primo esperimento In questo libro/intervista, in cui per la letterario. Raccontando di simpatici prima volta ricordi biografici si intrecciano animali, vengonosull’esistenza introdotti nelelibro con riflessioni sul dei sani principidel educativi, quali l’importanza presente mo dell’amicizia, il rispetto per le differenze, la solidarietà. È un libro che fa bene al cuore di chi legge e di chi ascolta.
Personaggi delineati con maestria, una trama originale, ma soprattutto avevo trovato un autore che trametteva quella voglia di andare avanti, di arrivare alla fine, di districare l’intreccio. Lo scorso anno ho letto ”Il bibliotecario”. E per la seconda volta ho avuto la sensazione, sin dalle prime righe, che quello era il manoscritto che avrebbe vinto. Martinelli, in questo romanzo, il primo edito, racconta una sera d’estate. Arco è presa d’assalto da gruppi di ragazzi che, secondo la tradizione, si riuniscono per celebrare la festa della musica. Mentre dalle casse esce musica a tutto volume, nessuno sente la disperata richiesta d’aiuto di una giovane donna. La morte della ragazza scuote un’intera comunità ma scuote anche la vita di un bibliotecario, Aldo. Un uomo tranquillo, alla ricerca di un riscatto nella vita privata ed anche in quella sociale, che si improvvisa così investigatore, mettendo in campo una lucidità nel procedere ed un’intuizione che nemmeno la polizia riesce a dimostrare. Le sue indagini si intrecciano e si scontrano con quelle di una giovane ispettrice di polizia, Zoe. Due personaggi, due antieroi, antitetici per molti aspetti, nei quali ognuno di noi trova qualcosa di se stesso. Quella che sembrava un’indagine semplice, con un colpevole chiaro, viene complicata e resa complessa dalle intromissioni
Giuseppe di Leva Volete il lavoro o volete Zico?” Tra teatro e politica A cura di Sheila Concari Mincione Edizioni Giuseppe di Leva è un drammaturgo e librettista trentino. Autore di Pollicino di Hans Werner Henze. Fondatore del Laboratorio di scrittura drammaturgica della Civica Scuola d’Arte Drammatica di Milano. Per sette anni direttore di Emilia Romagna Teatro. Mediante la formula del dialogo, l'autore racconta l’Italia culturale e politica dagli anni ’70 in poi, attraverso gli incroci con alcuni protagonisti quali Carmelo Bene, Walter Chiari, Hans Werner Henze, Renato Rascel, Marco Tutino, Renzo Vespignani ma anche Carlo Fontana, Claudio Martelli, Carlo Tognoli etc. Ne esce un racconto nitido e ironico sulla vita politica e teatrale dell'Italia contemporanea.
di Aldo. La soluzione giungerà dopo un’imprevedibile succedersi di eventi tragici che non tralasciano però sorprendenti risvolti umoristici. Gli amanti del giallo, ma penso anche tutti i lettori attenti, vogliono trovarsi davanti a una storia ben definita, non vogliono capire chi è il colpevole ma amano le trame precise e i dettagli importanti. In questo Martinelli mette il lettore a proprio agio, lo accompagna a trovare la soluzione attraverso la logica e il ragionamento. Quindi un buon libro. Non un libro per uscire dal mondo ma un’occasione per entrarci attraverso un altro ingresso. Auguro a questo romanzo, e soprattutto all’autore, tutto il successo che meritano”. Loreta Failoni Presidente della Giuria del Premio letterario “Giuseppe Papaleoni” Presidente del Coordinamento Teatrale Trentino
Lorenzo Martinelli
Il bibliotecario
Romanzo Curcu Genovese (Euro 15,00)
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CAROLA LEVY VINCE ILSIMPOSIO DI SCULTURA A LATTE IN FESTA I GIOCHI DI UNA VOLTA UN'INTERESSANTE PROPOSTA DELLA PRO LOCO MONTE BONDONE
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mmaginate di arrivare alle otto del mattino in quel fantastico scenario della natura che sono le Viote, illuminate dal sole e circondate dal Palon, dalle Tre Cime e a nord ovest dal Gruppo del Brenta, in parte coperto da nuvoloni neri che avanzano minacciosi verso di noi, ma, per un effetto magico, diventano sempre più chiari e diradati al punto che non ne arriva nemmeno uno, se non il ricordo in dissolvenza di quello che erano. Nei prati fra la Capanna Viote e la cupola della “Terrazza delle Stelle” sono già installati i gazebi dei laboratori e delle manifestazioni per questo secondo giorno del “Latte in Festa” organizzata dall’APT di Trento in cui la gara di fienagione, la “Fen Fen”, è la regina. Montiamo il nostro gazebo accanto ai giochi gonfiabili perché trovo che ci sia una certa affinità in quello che offriamo: giochi per bambini e per adulti che hanno ancora la voglia di divertirsi con e come i bambini. Siamo in tre volontari, soci della Pro Loco Monte Bondone, Lorenza, Roberto e Tommaso con l’aiuto di due amici, Arduino e il giovane Antonio con il supporto logistico di Fabrizio del Bondonero di Vason. Avevamo timori sulla partecipazione considerate le cattive previsioni del tempo, ma alle 10 del mattino c’erano già molti partecipanti e molti bambini. Decidiamo di sfruttare il momento, offrendo un assaggio dei giochi che sono in programma nel pomeriggio. Riusciamo a mettere in piedi quattro squadre di bambini con un adulto ognuna. Sono giochi semplici, sono giochi di squadra, su prato, dove forza, destrezza e astuzia sono le assolute protagoniste. Giochi in cui si usano mani, piedi e ingegno per affrontare in gruppo sfide a ostacoli e prove di abilità, come nelle fiere rurali di un tempo. Tutti i genitori e gli spettatori potrebbero dirvi la determinazione, il senso di competizione e di appartenenza alla squadra, che ogni giocatore dimostrava nei gesti, negli sguardi, nei sorrisi e nelle urla d’incitazione. E che dire di quegli adulti che in primis si sentono i più forti della squadra e poi si commuovono per le difficoltà che incontra un bimbo di sei anni lungo il percorso? e lo incitano, minimizzando ogni loro errore. Molte persone e famiglie hanno assistito facendo il tifo per questi piccoli e grandi atleti. In poco tempo abbiamo
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AL CONCORSO DI SCULTURA LIGNEA DI BALBIDO E RANGO
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stato il primo in Trentino ad essere organizzato trent’anni fa il Concorso di scultura lignea di Balbido e Rango, inaugurando un serie di simposi di scultura in legno, negli anni cresciuta, incontrando un notevole favore del pubblico che può assistere alla realizzazione delle sculture dialogando con l’artista. Questa ventesima edizione si è giovata dell’apporto di una prestigiosa Giuria composta da Renzo Francescotti (Presidente), Stefano Brunelli (artista), Graziano Riccadonna giornalista e scrittore, Presidente di Judicaria), Maria Grazia Sottini (artista, per “La Ceppaia”, Nadia Trentini (per “La Ceppaia”). Il Concorso organizzato dall’Associazione “La Ceppaia” e patrocinato dal Centro Studi Judicaria, che ha visto la presenza di dieci artisti, è stato vinto da un’importante artista svizzera che abita in Germania, Carola Levy, con l’opera Valori spirituali. Nella motivazione formulata dalla Giuria per questa scultura che plasma nel legno una figura femminile con le braccia tese verso il cielo si scrive di “una scultura caratterizzata dal rigore e dalla pulizia formale impostata su linee curve e a spirale”. Il secondo premio se lo è aggiudicato Gianni Tosi di Balbido/Flavon) con l’opera Omaggio al Palio”, che intreccia espressionisticamente cinque teste di cavallo. Il terzo premio è andato a Ilio Buffa di Cinte Tesino con Anima e sudore che scolpisce potentemente una figura di vecchia contadina. La Giuria ha voluto inoltre voluto segnalare per il notevole impegno di realizzazione l’opera Il riposo dell’anima di Giuseppe Artuso e Renato Borsato. raccolto molte prenotazioni per la sessione successiva. Nel pomeriggio, infatti, abbiamo avuto ancora più successo con più partecipazione e alla fine di quest’avventura tanti bambini e altrettanti genitori hanno ringraziato noi e la Pro Loco Monte Bondone per le belle e gradite iniziative. Desidero raccontare un episodio per la sua umanità e tenerezza e per l’insegnamento da trarre. A una bambina affetta da problemi psicomotori, che avrebbe tanto desiderato giocare, abbiamo offerto di partecipare alla premiazione. È stato un momento molto vero e commovente... (Roberto Bertazza)
# trentinomese
#TRENTINOMESE CONTEST: NELLA VAL DI FUNES, LE BELLE ODLE OGNI MESE, LE TRE FOTOGRAFIE PIÙ VOTATE VERRANNO PUBBLICATE QUI. PARTECIPA ANCHE TU AL CHALLENGE DEL NOSTRO MAGAZINE
@michelerossettiphotography Al 2° posto: Rifugio Locatelli, Tre Cime di Lavaredo
@ariannaanselmi Al primo posto: Val di Funes, Dolomiti, Gruppo Odle
@morenogeremetta Al terzo posto: Baita Segantini, Pale di San Martino
IL REGOLAMENTO DEL NOSTRO CONCORSO
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eguire la pagina @trentinomese su Instagram; la foto vincitrice sarà pubblicata sulla nostra rivista cartacea il mese seguente alla pubblicazione online; per decretare la foto vincitrice si terrà conto dei “mi piace” ricevuti, dal primo del mese al venti del mese (per esigenze di stampa); solo le foto che saranno selezionate da noi e
pubblicate sulla nostra pagina Instagram @trentinomese potranno partecipare al concorso; per esser selezionati vi ricordiamo di utilizzare il nostro hashtag; ricordatevi di segnalare il luogo o localizzare la foto, saranno valide solamente le foto scattate in Trentino Alto Adige. Grazie a tutti anticipatamente!
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FIORENZO DEGASPERI
LA PORTA DELLE DOLOMITI
BRESSANONE E I SUOI DINTORNI
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