TrentinoMese dicembre 2018

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ANNO XXVI N. 322

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DICEMBRE 2018 9 771724 550805

ISSN 1724-5508

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appuntamenti, incontri e attualità trentina

MATTHIAS GASSER “TRENTINO PER CASO, MA NON TROPPO”. L’AVVINCENTE STORIA DELLA MENZ&GASSER

I MATRIMONI DEL MESE

LA VITA COMINCIA DOPO GLI ...ANTA!

DIVERTIRSI E METTERSI IN GIOCO, QUESTE LE MOTIVAZIONI DI OTTO DONNE TRENTINE CHE...

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RING di Fiorenzo Degasperi

scempi ed esempi UNA PASSEGGIATA A PERGINE LUNGO L’ANTICA “VIA LARGA”...

I

luoghi della storia e della memoria sono fondamentali non solo per il bagaglio di informazioni su avvenimenti, storie e leggende che portano con sé, ma perché offrono all’uomo la possibilità di un approccio armonico con il mondo. C’era un tempo in cui il costruire, pur rimanendo sempre una forma di esibizionismo e di status symbol, seguiva i dettami funzionali e simbolici, fattori questi che permettevano alla casa, al palazzo, alla chiesa o al castello di essere inseriti in un contesto di equilibrio tra la terra e il cielo, tra il profano e il sacro, tra l’Io e ciò che lo circonda. Ogni volta che uno di questi luoghi decade, viene abbandonato o dimenticato, l’uomo indebolisce quel collegamento armonico con il mondo: è come se venisse rotto un filo di una ragnatela, si può sopravvivere però abbiamo perso l’integrità e il senso di appartenere ad una totalità organica. Pochi giorni fa ho fatto una passeggiata a Pergine Valsugana lungo Via Maier, l’antica via Larga, come veniva chiamata al principio del secolo XVI, altresì detta la via italiana o taliana, contraltare delle contrade todesche dove viveva una popolazione prevalentemente di lingua tedesca. Ebbene, è una delle vie più belle del Trentino, da far invidia a quelle porticate di Egna o a quelle lineari di Chiusa, con una differenza importante: in quest’ultime si legge un’omogeneità architettonica e urbanistica di chiaro stampo tardo-gotico, mentre via Maier è un variopinto mescolamento di stili, da quello gotico al rinascimentale al barocco. Una via che si presenta quindi come un libro aperto di storia dell’arte, sovrastata dall’imponenza rassicurante e protettiva – ma un tempo detestata – del castello di Pergine. Oscillando da una parte all’altra, risalendo da mezzogiorno a settentrione – la strada è un serpente con delle delicate spire che si dilunga da sud a nord e da essa parte quello che un tempo, era l’unico collegamento per l’allora produttiva e mineraria val dei Mocheni –, con lo sguardo attento a cogliere ogni affresco, ogni particolare, ogni frammento lapideo, mi godevo della vista di tanto ben di Dio. Una libreria al vertice (Libreria Athena) e una galleria d’arte (Galleria “Contempo” della poetica Dora Bulart) impreziosiscono questa quinta architettonica. In questa strada c’ero stato molti anni fa e oggi sono stato attirato qui da un appuntamento in libreria ma, soprattutto, da quanto letto sui quotidiani di alcuni giorni prima a proposito di una serata culturale tenuta proprio a Pergine, a Palazzo Hippoliti, il cui tema era appunto la nostra cara via Maier. Organizzata dagli Amici della Storia di Pergine, vi hanno parlato Giovanna degli Avancini – presidente regionale 10

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RING del FAI (Fondo Ambiente Italiano) e autrice, molti anni fa (1980) di una splendida monografia dal titolo Gli edifici di Via Maier a Pergine Valsugana edita dalla Società di Studi Trentini di Scienze Storiche –, Alessandro Fontanari e Roberto Perini. Il tema: aver dimenticato la via, averla in un certo senso, abbandonata. E quella dell’abbandono è la sensazione che ho provato camminandovi: un senso di distacco tra l’uomo e ciò che ha prodotto, una tristezza data dal distacco, una solitudine scaturita da un senso di vuoto. Auto ovunque, parcheggiate a caso, affreschi in evidente stato di degrado, muri scrostati, qualche scritta sulle pareti che non dovrebbe esserci e qualche cartello stradale che poteva essere collocato un po’ più in là. Su tutto aleggia un’aria di silenziosa dimenticanza, come se il tempo avesse depositato una patina che ha reso questa via non più visibile a noi umani. Una via che venne “ridefinita” durante la reggenza del Principe Vescovo Bernardo Clesio e dal suo successore Cristoforo Madruzzo: parliamo quindi del XVI secolo, in anni che precedono e seguono il Concilio Tridentino. La via si arricchisce di palazzi nobiliari che non hanno niente da invidiare a quelli della città di Trento e a quelli delle contrade vicine come palazzo Hippoliti e palazzo Gramatica. Risalendo la strada da mezzogiorno, si nota l’alternarsi di palazzi a case modeste ma non prive di decoro, come scrisse Giovanna degli Avancini. Oltre all’evidenza architettonica da rivalutare, vanno valorizzate le tracce storiche che si leggono nelle chiavi di volta con date e simboli scolpiti nella pietra o gli stessi stemmi familiari e nobiliari, veri e propri contenitori di segni e simboli araldici. Affinando la vista si potranno cogliere sui portoni bugnati le scanalature utilizzate per le paratoie che venivano messe quando il torrente Fersina faceva le bizze, come ben si vede al numero civico 20. Sono gli stessi incavi che troviamo a Trento, all’entrata della chiesa di San Marco, nell’omonima via. Ma sono gli affreschi quelli che patiscono maggiormente l’inclemenza del tempo e l’incuria dell’uomo. Poco si legge della preziosa pittura e della scritta sottostante all’affresco che appare su Casa Alessandrini, al n. 26, raffigurante lo stemma dell’omonima famiglia, o dello stemma dei potenti Wolkenstein che fa capolino al n. 38. In via di estinzione, nella stessa casa, la decorazione esterna formata originariamente da una fascia geometrica sopra il portale. E si potrebbe continuare. Salviamo questa via per recuperare e custodire la nostra memoria e l’armonia del vivere.


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RING di Stefano Margheri

caninamente CONOSCERE UN CUCCIOLO INCONTRATO PER STRADA? FACCIAMOLO PURE, MA NEL RISPETTO DELLE “SUE” REGOLE!

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inutile negare l’evidenza: per gli amanti degli animali, e in particolar modo dei cani, incontrare uno di essi per strada e non poterlo conoscere, o perlomeno salutare, diviene cosa assolutamente ardua. Questo desiderio “primordiale” aumenterà a dismisura nel caso in cui ci trovassimo di fronte ad un batuffolo di pelo, con il muso schiacciato e le orecchie pendenti, così dedito ad esplorare le novità del mondo che lo circonda. I nostri freni inibitori perderanno di efficacia e, quasi tornassimo bambini, ci verrà spontaneo gettarci su di esso per accarezzarlo e toccarlo. Eppure, sarà opportuno quanto necessario dotarci di un minimo di “auto controllo”, ben sapendo che davanti a noi ci sarà una creatura che, alla stessa stregua di ogni essere vivente, necessiterà di essere conosciuto nei dovuti modi. Innanzitutto, regola vorrà che la presunta conoscenza sia preceduta da un consenso verbale da parte del proprietario, non essendo automatico che chi si trova all’altro capo del guinzaglio possa accettare una tale ed improvvisa “intrusione”. Ottenuto ciò, ideale sarà porci il più possibile all’altezza del nuovo amico, mettendoci in ginocchio, o comunque a gambe flesse. La distanza tra noi e lui dovrà essere tale da consentirgli una scelta; potrà, infatti, accadere che per le più svariate ragioni egli preferisca soprassedere, si tratti di un interesse maggiore verso gli odori del terreno, ovvero di timidezza del momento. In queste ipotesi, non dovremo insistere in alcun modo, né avvicinandoci ulteriormente, né tanto meno cercando il contatto diretto. Se, invece, la volontà sarà quella diinteragire con la giusta curiosità, potremo allungare la mano dalla parte del palmo, in modo tale che lui stesso, facendo qualche passo, possa comprendere la nostra identità. Pur apparendo assai strano, da questa parte del corpo saranno emesse particolari sostanze, chiamate “feromoni”, che consentiranno al destinatario di capire chi siamo, quali intenzioni abbiamo e come ci stiamo sentendo in quel preciso momento. I cani stessi, nelle loro interazioni, utilizzano l’olfatto per le prime conoscenze di rito, analizzando con estrema dovizia le rispettive regioni uro genitali e buccali. Nel nostro caso, l’esibizione delle mani sarà abbastanza, non potendo pretendere di divenire cani a tutti gli effetti. Ottenuto un sufficiente interesse nei 12

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RING nostri riguardi, eventualmente con alcune leccate di “benvenuto”, il cucciolo ci arriverà pressoché in mezzo alle gambe, addirittura emettendo qualche vocalizzo di presentazione. Sarà arrivato il momento fatidico del poterlo accarezzare, facendo tuttavia attenzione alle zone corporali prescelte; potremo così affondare le dita dentro il pelo nelle parti del petto e del collo, evitando la testa e il dorso, ed omettendo ogni intervento verso coda e zampe. In questo modo, non saremo divenuti troppo “assertivi”, escludendo che possano emergere pericolosi “malintesi”. La mano sul petto, poi, servirà ad interrompere in forma delicata qualsiasi velleità di posizionarci le zampe addosso, essendo estremamente probabile che l’atto successivo consisterà nel fare ciò allo scopo di leccarci le labbra. Quest’ultima azione sarà molto frequente per il suo valore “atavico” d ricerca del “rigurgito” da parte dei cuccioli nei confronti della madre, prassi assai usuale nel mondo naturale. Al contrario, intervenendo con il semplice bloccare ogni proposito in questo senso, aiuteremo il proprietario nel suo stesso processo di educazione del fedele amico, giacché uno dei maggiori “problemi” lamentati dai noi umani sarà quello di vedere il proprio cane saltare addosso agli estranei. Tutto ciò verrà compiuto senza il necessario utilizzo della voce, per poi riprendere le carezze quando il nuovo amico di strada sarà ritornato quadrupede. I movimenti dovranno essere rallentati, tanto nello scendere per la conoscenza, quanto nel salire per i saluti finali. Le parole saranno quasi sussurrate, evitando suoni acuti che potranno solamente provocare eccitazione. Altrettanto fondamentale sarà anche la posizione assunta una volta finiti in ginocchio; meglio, infatti porci lateralmente, escludendo che una collocazione frontale possa apparire “minacciosa”. Se vorremo sentirci “cani” in totale pienezza, potremo tenere lo sguardo rivolto ad un punto immaginario, senza entrare direttamente negli occhi del nostro interlocutore. Anche la bocca non dovrà esprimere sorrisi smaglianti, posto che per la quasi totalità del mondo animale occhi fissi e bocca aperta vorranno dire sfida diretta. Se tutti questi accorgimenti potranno apparire eccessivi, dovremo ricordare che il momento della conoscenza di un estraneo, da parte di un cucciolo, potrà divenire un’ottima esperienza sociale, oppure un episodio talmente spiacevole da rimanere impresso nella memoria. Nei primi mesi di vita, infatti, il nostro amico si ritrova a categorizzare e concettualizzare il mondo in maniera quasi irrevocabile, essendo questo il periodo “sensibile” ove tutto ciò che accade, nel bene e nel male, avrà un’incidenza per l’intera esistenza. Cerchiamo, quindi, di essere rispettosi e delicati, immaginando che anche noi, dinanzi ad un estraneo intento ad infilarci all’improvviso le mani tra i capelli, non saremmo necessariamente disponibili e mansueti! lamiaellie@gmail.com


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RING di Silvia Tarter

verde ostinato LA DISOBBEDIENZA CIVILE CHE FA BENE ALL’AMBIENTE

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accio sciopero. Lo faccio perché gli adulti stanno sputando sul mio futuro», «Se i politici non fanno niente, è mia responsabilità morale fare qualcosa. E poi perché dovrei andare a scuola? I fatti non contano più. Se i politici non ascoltano gli scienziati, perché mai dovrei studiare?». Solo alcune delle affermazioni, forti, di una ragazzina di soli 15 anni, Greta Thunberg. Una piccola studentessa svedese che, qualche settimana prima delle elezioni del 9 settembre scorso, ha deciso di “scioperare” dalla sua scuola e sedersi davanti al parlamento di Stoccolma fino alle elezioni, per stimolare a una maggiore presa di coscienza da parte della classe politica contro il cambiamento climatico. «Più imparavo sulla questione e più pensavo: se la situazione è così grave perché non dedichiamo tutto il nostro tempo a parlarne e cercare di risolverla?». Già, perché non si dedica tutto il proprio tempo e tutte le proprie energie, attraverso la ricerca, il lavoro, il dialogo, a risolvere, migliorare quanto meno, questa questione gravissima e quantomai urgente? Neppure dopo l’appello allarmante, dato dall’Intergovernmental Panel on Climate Change delle Nazioni Unite tramite l’ultimo rapporto, pare che ci sia stata una seria, immediata, determinata volontà di mettere a punto una strategia per un deciso cambio di rotta. Non c’è tempo da perdere. E i fatti, gli avvenimenti catastrofici delle ultime settimane, che hanno colpito anche il nostro bel Trentino non possono che comprovare il triste scenario delineato. Non è tutto nero, naturalmente qualche timido segnale di cambiamento c’è: ad esempio la messa a bando da parte dell’UE degli oggetti monouso in plastica a partire dal 2021, oppure la proposta di istituire la carbon

RING tax in Francia, che ha suscitato però, in quest’ultimo caso violente proteste. Non sono solo gli interessi dei ricchi e potenti ad essere toccati, e certo non è affatto semplice riuscire a conciliare i valori della sostenibilità ambientale con una perfetta equità sociale. Ma occorre partire da questo nodo, per tentare di scioglierlo e non lasciare che impedisca di continuare sulla buona strada, quella della riconversione del sistema economico in chiave sostenibile e socialmente responsabile, fino a far diventare la green economy l’unica forma di economia possibile. Altrimenti l’avranno vinta coloro che invece marciano contro la sostenibilità ambientale, e che purtroppo, tengono le redini di una parte importante di questo mondo che abitano ma non hanno a cuore. Occorre quindi alzare la voce in maniera intelligente, come ha fatto la piccola Greta, che con la sua azione di protesta costruttiva è riuscita ad arrivare persino ad Arnold Schwarzenegger, che l’ha invitata all’Austrian World Summit e ora continua la sua azione di sensibilizzazione. Ma ci sono tante altre storie come la sua, anche se a volte passano quasi inosservate. A metà novembre, ad esempio, migliaia di persone sono scese in piazza a Londra, bloccando 5 ponti per chiedere al governo una maggiore considerazione della crisi ambientale. O prima ancora, quando 18 mila studenti francesi hanno firmato un manifesto dichiarando che non accetteranno di lavorare per aziende che inquinano. Insomma, una prepotente volontà di cambiamento esiste, ed è più consapevole, ansiosa e impaziente di migliorare il problema ambientale rispetto a qualunque corrente politica. Le persone sono un po’ come le pecore, e per decidere di mobilitarsi hanno anche bisogno di un modello, un esempio coraggioso che dia la giusta ispirazione e inneschi la scintilla. Non abbiamo bisogno di politici che perdono tempo urlando e distruggendo, abbiamo bisogno di tante e tanti Greta.

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RING di Denise Fasanelli

di Pino Loperfido

lost in glocal SOTTO L’ALBERO, ALLA RICERCA DEI “SORRISI DEL NATALE“

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a inizio il conto alla rovescia per il momento più atteso della stagione invernale: il Natale. Il periodo delle tradizioni, dello stare insieme, scandito dal calendario dell’Avvento, oggetto irrinunciabile in una casa ove siano presenti bambini, anche se i cioccolatini sono già tutti spariti al terzo giorno. Piaccia o meno, l’atmosfera è unica, pregna di emozioni, aspettative. I musi da Scrooge di alcuni non si notano quando il naso è rivolto all’insù e le luci diventano protagoniste, lo sfavillio trasforma piazze e centri in cieli stellati. I supermercati affollati vantano grandi scorte di pandoro e panettone, giocattoli e cesti colmi, mentre si rimanda la dieta a gennaio. Negli alberghi, tirati a lucido, ogni angolo è addobbato, le tavole dei ristoranti apparecchiate su tovaglie rosse arricchite da centrotavola natalizi. Le piste da sci e gli impianti lavorano a pieno ritmo, i vacanzieri dagli accenti più diversi vanno via via aumentando. La magia dei mercatini con le tradizionali casette in legno, all'insegna delle produzioni artigianali, specialità gastronomiche, sottofondo musicale e l’immancabile vin brulè, sono capaci di attirare anche i Grinch del XXI secolo, perché non si può scappare da tutti i brindisi che ci attendono. È questo il momento di rovistare nel cesto degli addobbi recuperando le cose più improbabili, aprire gli scatoloni come anticipo dell’emozione che si prova quando si scartano i regali, posizionare il presepe e, come comanda la tradizione, vestire a festa uno dei protagonisti dei nostri salotti: l'albero di Natale. Sempreverde, finto, ecologico, di vetro soffiato, con luci fisse o intermittenti, sospeso, colorato, bianco, decorato da oggetti preziosi, essenziale, sobrio, lussuoso, con la punta o la stella in cima. Quest’anno, dopo il disastro forestale che ha colpito la nostra regione, ancora più sentito e simbolico il suo rappresentare, sia per il mondo pagano che per il mondo cristiano, il rinnovarsi della vita. Sale la fibrillazione tra luci, canti, desideri, Zelten e corone d’avvento, cannella e zenzero, grossi uomini barbuti che gridano “oh oh!” o se ne stanno appesi precariamente alle case che si riempiono di profumi mentre l’atmosfera da fiaba si espande. Manca solo la neve in città, il vero natale per grandi e piccini. E se il bombardamento mediatico, insieme a quelli che improvvisamente si ricordano di farti gli auguri a tutti i costi, obbligandoti a lunghe catene di “ancheateefamiglia”, quelli che pongono la classica domanda a partire dall’inizio del periodo natalizio: “Che fai a Capodanno?”, potrebbero far piombare molti in un “Christmas blues”, ditemi quale alternativa potrebbe esserci, quella di stare immusoniti e soli? I sorrisi del Natale si vanno a cercare e, in questa terra, nonostante tutto, si trovano sempre. 16

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DIFFERENZE SOSTANZIALI TRA IL DIVENTARE NONNI E IL DIVENTARE GENITORI

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iventare genitori è un fatto unico nella vita di un uomo e di una donna. È un avvenimento che ti cambia maledettamente l’esistenza. Ogni abitudine, ogni visione, ogni giudizio sono destinati a cambiare nel momento topico in cui si mette al mondo un figlio. Cosa diversa quando si diventa nonni. Intanto il figlio è tuo, sì, ma solo di striscio, diciamo così. La domanda che ci si fa solitamente a questo punto è: “Che tipo di nonno o nonna sarò?” Esistono infatti scuole per genitori e corsi pre-parto, ma nessuna scuola può alfabetizzarti sul ruolo che, tuo malgrado, a questo punto della vita, ti tocca interpretare. Il primo errore da evitare è quello di credere che fare i nonni sia tutto sommato la stessa cosa che fare i genitori. In realtà, la cosa migliore da fare prima di cominciare ad approcciarsi al neonato-nipotino sarebbe raccogliere tutti gli insegnamenti e le esperienze maturate durante la genitorialità, quell’enciclopedia non scritta frutto di un duro e lungo lavoro, e buttarla rapidamente in un bidone dell’immondizia. Stop. Il nonnismo e i suoi derivati sono tutti da imparare ex-novo, mediante esperienza diretta sul campo. Da un nonno all'altro passano ere geologiche, in un mondo tanto veloce e superficiale, nessun insegnamento può rimanere valido tanto a lungo. Tuttavia, viene da dire, che una volta fatta tabula rasa del passato, è bello cominciare a raccontarlo agli amici, a mettere le foto su Facebook. Perché, sai com’è… Nonna io... Però ci pensi, cara, io così giovane ho già un paffuto nipotino... In realtà, cara neononna, dobbiamo confidarti un segreto: se sei diventata nonna, e non ti chiami Ornella Muti, una cosa è certa: giovane non lo sei più. Su questo non ci piove. Ma vivaddio, sono così belli questi pargoli, fa proprio ringiovanire stare con loro, ci si sente quasi rinascere a una seconda vita. È bello vederli girare per casa, le volte che quei due decidono di uscire; fargli la cena, guardare i cartoni alla tv, cullarli fino a che non si addormentano… Quando poi, su sette sere in settimana, quelle in cui te li ritrovi a casa iniziano a diventare quattro o cinque – perché mamma e papà sono da amici, al cinema, all’apericena, allo zoo, in gita su Urano – tanto teneri e carini quei pargoli non ti sembrano più, soprattutto se la mezzanotte è passata da un po’ e quelli non sono ancor tornati. Chi lo andava a immaginare che dopo una luminosa carriera lavorativa e la meritata pensione saremmo ripiombati nell’inferno del precariato? Voglio dire, toglietemi un dubbio: le babysitter le pagano; i nonni, no?!



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RING di Fabio Peterlongo

di Tiziana Tomasini

blues di provincia QUANTO SEI BELLA, TRENTO (MA NON QUANDO È SERA)

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rento seconda in Italia, per qualità della vita, subito dietro a Bolzano. È il risultato dell’indagine del quotidiano “Italia Oggi”. Insomma, potrebbe andarci peggio, potremmo vivere a Kinshasa, a Damasco o, stando alla classifica di “Italia Oggi”, persino a Belluno, che ci segue in classifica. Una buona notizia, non vi pare? Sembrerebbe l’occasione per rinfoderare le divisioni, apprezzare ciò che di buono i trentini (ovvero noi, i nostri genitori e i nostri nonni) hanno costruito nel corso delle generazioni per darci una città bella e vivibile, no? Macché, tutto il contrario. Le buone notizie non esistono più e i fatti sono morti quando Mark Zuckerberg decise un giorno di non farsi gli affari suoi: persino questa piccola, quasi frivola notiziola, è diventata sui social materia di scontro infuocato. Basta scorrere i commenti postati sulle pagine delle principali testate locali, per farsi un’idea del livello di livore che la gente rumina in questo periodo. Ci sono essenzialmente due categorie: i “trento-fili” e i “trento-fobi”. I primi sono in genere persone che amano il Trentino e lo visitano per le vacanze, i quali hanno per noi elogi sperticati. I secondi sono persone incarognite contro l’autonomia speciale, il cui pensiero si può sintetizzare nella frase: «Eh, ma con tuti i schei che robate a Roma, anca Palermo saria prima en classifica, ciò». Sì, il trento-fobo parla con accento veneto, ma è solo una coincidenza. Al trento-fobo verrebbe da rispondere che invece Palermo è 106esima in classifica, nonostante l’ampia autonomia della Regione Sicilia, e qualcosa vorrà pur dire. Ma a preoccupare maggiormente è il silenzio dei "trento-fili trentini": noi, che vediamo la bellezza in tanti aspetti di questa città. A scrivere online sono quasi solo i "trentofobi trentini": quelli che dappertutto è spaccio, degrado e gente che "piscia sulle chiese". Non è così, per fortuna. Basta aprire gli occhi obnubilati dall’ubriacatura ideologica per riuscire a vedere la bontà dei servizi di cui possiamo beneficiare, come scuole sicure e moderne, ospedali puliti e dove non si rischia di morire su una barella coperti dalle formiche, e tutto sommato un ambiente urbano decoroso e curato. Certo, non tutto è perfetto, e anzi molto c’è da fare: quando scende la sera, alcune periferie e alcune aree del centro non sono certo rassicuranti. Personalmente mi piange il cuore quando vedo certi angoli del centro dove ho trascorso la mia infanzia ridotti a bivacchi di ubriachi o a postazioni di spacciatori, dei quali non sentirei certo la mancanza. Ma Trento non è solo questo, è molto altro di cui poter essere orgogliosi ed anche ammirati. Trentini, facciamoci un complimento per una volta. Insomma, siete mai stati a Belluno?

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a mali estremi FORTNITE: LO “SPARA O MUORI” CHE HA CONQUISTATO IL MONDO. ED ANCHE I NOSTRI FIGLI

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opo la scuola, molti bambini e ragazzi tornano a casa quasi correndo; salutano i compagni e si danno appuntamento in live. Non si muovono per ore ed ore. E spesso si deve litigare di brutto per farli smettere. Merito (o colpa) del gioco-fenomeno del momento, “Fortnite”. Entro in stanza e dico che devo uscire. Nessuna risposta. Mio figlio è lì davanti allo schermo, la bocca semiaperta, lo sguardo fisso su omini che si calano con un paracadute. È il gioco dei giochi. Si sbarca in cento su un’isola ma solo uno vince e sopravvive. E per farlo si costruiscono fortini, si cercano armi e provviste, ci si fa curare se si viene feriti ma soprattutto si combatte fino alla morte. Si gioca in singolo o a squadre e sempre in diretta. Intanto ci riprovo e ripeto che sto uscendo. “Cosa hai detto mamma? Ah, sì! Va bene, ciao… Nooo!!! Mi hanno killato!” Ti hanno cosa?! “Ucciso, mamma, mi hanno ucciso. Per colpa tua!” Già. È un gioco in un certo senso bipolare dal punto di vista sociale: se da un lato sei in contatto continuo con altre persone che giocano con te o contro di te, dall’altro ti isoli dalle normali e consuete relazioni. So di una mamma esasperata che ha scaraventato la playstation dal balcone di casa; un altro pare che durante le vacanze estive sia uscito di casa solo un paio di volte: sempre connesso a “Fortnite”. E quando la consolle è occupata dal fratello maggiore? Niente paura, si guardano i video su Youtube di esperti giocatori, che dispensano consigli e strategie. Ci giocano proprio in tanti, anche alcuni adulti e pure vip: calciatori, rapper, attori. Molti lo ritengono un gioco d’intelligenza ed effettivamente tutto quel costruire difese, muovere all’attacco e stringere alleanze implica delle abilità non da poco; inoltre, proprio per queste caratteristiche, ogni partita è unica e irripetibile. Non sto spezzando troppe lance a favore, ma riconosco il fatto che questi fenomeni così forti difficilmente si possono evitare. Se i miei non avessero il gioco, sarebbero a casa di altri a giocare e quindi a fare la stessa cosa. A quel punto! Come genitore sono invece intervenuta sui tempi di gioco. In settimana scolastica poco o niente, si gioca solo quando non ci sono compiti e nel weekend. Da appassionata dei primitivi giochi elettronici degli anni Ottanta/Novanta – il leggendario “BurgerTime” tra tutti – posso anche capire. E quando i miei figli mi chiedono: “Vuoi provare Fortnite, mamma?” Rispondo che è meglio di no. Non si sa mai che mi venga a piacere troppo.



trentinocommenti trentinoildialettoinforma di RENZO FRANCESCOTTI

il dialetto in-forma LE SOLETE, I CALZOTI, LA BOMBASA E L’OBSOLESCENZA PROGRAMMATA...

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uando mio zio Giacomo partì da Stenico, ai primi del Novecento, per emigrare negli USA, dove l’avrebbero chiamato Jim, mio padre aveva pochi anni. Non si ricordava di suo fratello. Si rividero oltre mezzo secolo dopo, nel 1954, quando Zio Jim venne in Italia, un anno prima che mio padre morisse a poco più di cinquant’anni. Anche se faceva la maestra, come tante altre donne, mia madre la féva le soléte, ovvero coi ferri da calza confezionava le solette delle calze e dei calzini. La soletta è chiamata così anche in italiano e i dizionari la definiscono “quella parte della calza che copre la punta e la piantata del piede”. C’era un grande consumo di soléte da applicare a quelle parti delle calze e dei calzini che invece non si logoravano altrettanto velocemente. Mio zio Jim vide mia madre al lavoro e le disse: “Ma ‘sa fat, che te copi el comercio!” In quegli anni non si parlava di consumismo e delle leggi ferree che lo presiedono: quella frase poteva suonare incomprensibile. Ma con gli anni si capì perfettamente che cosa significava e dilagò l’usa e getta cosi come l’obsolescenza programmata. “Ma coss’èlo, profesor, ’sta faolenza programata?” ”Ma quale ‘faolenza’! La faolenza è quella cha hai tu, la tua pigrizia congenita: obsolescenza, che vuol dire invecchiamento di una cosa. Si tratta di un invecchiamento voluto, pianificato: ancora nel 1932 Bernard London, imprenditore immobiliare, propose che fosse imposta per legge, dato che si era in piena crisi ed era un modo per uscirne”. “Per uscirne chi? I capitalisti, i paroni! O per quei come noi che è obligadi a comprar l’è sempre crisi!” “Hai ragione: la storia è sempre scritta dai vincitori e in questo caso vincitori sono le lobbby industriali“. “A sentir ‘ste robe a mi me va zo i calzoti! I calzoti che me feva me pora nona de lana per l‘inverno e de bombass per l’istà. Lu, professor, salo cossa che l’è el bombass?” “Certo, è il cotone ritorto“.

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“E la bombasa?” “Anche: la bambagia”. “Brao. Elo professor me sa che l’è cressù col cul en la bombasa…” “Mica tanto: mio padre è morto che avevo vent’anni e ho dovuto darmi da fare se volevo studiare all’università, laurearmi poi e insegnare…”. ”E el dialèt endó l’alo emparà?” ”Sulla strada, perché in casa mia non si parlava: ma poi l’ho studiato nei libri, come una seconda lingua. Un po’ almeno all’inizio, me lo ha insegnato anche il Mario Pellegrini che anche tu conosci…”. “El conosso anca massa, ’l’è na meza calzeta: quel lì no ‘l sa el dialet, el fa finta de savérlo!” “A me non pare…”. “Ma se na volta el me confondeva la zerla cola zorla! Quando tuti i sa che la zerla l’è el falzét e la zorla lè el magiolin!” “Bè, non credo che lo sappiano tutti…”. “Élo nò de sicur: l’è endormenzà come na zorla!”. “Purtroppo il dialetto è sempre meno conosciuto, sempre meno parlato…”. “E com’ela che mi ‘l so e anca lu, sior profesor, el lo sa tant che mi, e en pu el sa spiegarlo?” “Perché l’abbiamo coltivato…”. “Eco brao: coltivé el dialèt, moni, enveze de spapolarve el zervèl coi smarfóni!” renzofrancescotti@libero.it


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SOMMARIO DICEMBRE 2018

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8 COMMENTI 18 IL DIALETTO INFORMA

Attualità 22

LA VITA COMINCIA DOPO GLI... ANTA

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UN CENTENARIO E CEFALONIA

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MATTHIAS GASSER PIERO CAVAGNA “UN RITRATTO AL GIORNO” PICASSO ITALIANO TIZIANA “MANI IN PASTA” 1968: APRE L’AUTOSTRADA DA MILANO A MONACO, VIA TRENTO GIORGIO CONTA SPECIALE NATALE

Panorama 78 79 80 82 84 84 86 88 90 92 93

MARIO BIONDI ANGELO BRANDUARDI SCUOLA MUSICALE GALLO ORCHESTRA “HAYDN” LABIRINTI ARMONICI HARLEM GOSPEL FANZA IN REGIONE DAL CIRCO A NERI MARCORÉ L’ALTRA METÀ DELLA MUSICA PAOLO FRESU ICE-RINK PINÉ

Giorno per giorno

94 MOSTRE 98 APPUNTAMENTI DEL MESE

Scoop&news 108 114 115 116 117 118

I MATRIMONI DEL MESE 50 ANNI DEL “GRUPPO NERUDA” FIORI DALLA FABBRICA DORIGONI ENTRA IN PORSCHE PALINSESTO RAI REGIONE PREMIO “CAPRARA” 2018

Rubriche

118 LIBRI E LIBRERIE 121 #TRENTINOMESE CONTEST

info@trentinomese.it www.trentinomese.it 23

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trentinoattualità UN’OCCASIONE PER DIVERTIRSI E PER METTERSI IN GIOCO, UN’OPPORTUNITÀ LEGGERA PER LASCIARSI ALLE SPALLE LA PESANTEZZA DELLA SOLITA VITA, MA ANCHE UN MODO PER STRINGERE LEGAMI E COMPLICITÀ; ECCO COSA SONO RIUSCITE A FARE OTTO DONNE “MATURE”, SFILANDO IN PASSERELLA. DA UN’IDEA DI MARCO CONSOLI CON COREOGRAFIE DI JOSIP GRABOVAC

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ove eravamo rimasti con Marco Consoli? Ah sì, le sue tante vite e le diverse direzioni, la sua carriera di modello e la voglia costante di andare sempre avanti, di conoscere e sperimentare. Bene, dopo l’articolo a lui dedicato – uscito sul numero di marzo 2018 – incontriamo ancora il bel cinquantenne per farci raccontare cosa è successo “dopo” e quale entusiasmante fenomeno è riuscito a mettere in moto… È un piacere ascoltarlo (e anche guardarlo, ve lo assicuriamo) e sapere che il suo percorso personale è in continua ascesa, tra campagne pubblicitarie, obbiettivi fotografici e tutto l’universo che vi ruota intorno. Oggi è qui ma è già in partenza verso il mondo che lo ha ormai conquistato. E allora ripartiamo rapidi dall’articolo di TrentinoMese e dal successo riscosso soprattutto da parte del pub-

blico femminile. Marco racconta infatti di essere stato contattato da una serie di donne, contagiate dal concetto espresso dal nostro modello maturo: a qualsiMarco Consoli asi età ci si può mettere in gioco, esiste la possibilità di fare qualcosa… L’occasione perfetta emerge con il festival VARTALENT, sua creazione di grande successo. Oltre alle capacità canore, Marco offre sempre largo spazio alla moda. Ed è lì che nasce l’idea: perché, oltre alle modelle giovanissime, non far sfilare le modelle over 40? Detto fatto. Lancia una sorta di casting

LA VITA COMINCIA DOPO GLI ...ANTA!

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e rimane piacevolmente stupito dalle numerosissime risposte ricevute, tanto da essere costretto a fare una selezione. Rimangono in otto, otto donne grintosissime. Non se l’aspettava, Marco Consoli. Insomma una partecipazione che ti ha colpito… Sì, io ho avuto quest’idea, ma non pensavo che avesse questo successo, questo riscontro così forte. Mi hanno chiamato in tante; qualcuna ha coinvolto anche le amiche e da subito hanno aderito all’iniziativa con grande entusiasmo. Persone che non pensavo: una, ad esempio, lavora in banca! Ma l’aspetto estetico, il concetto dell’apparire, è solo la punta dell’iceberg e nasconde qualcosa di più: queste donne si sono rivelate estremamente socializzanti, non invidiose l’una dell’altra. Pensa che sono diventate tutte amiche! La chat che abbiamo aperto? Ci

di Tiziana Tomasini


trentinoattualità

Il momento clou del festival canoro, la proclamazione: Luiz Henrique Belmiro (presentatore) Sara Geier (vincitrice Vartalent 18) e Marco Consoli

potresti scrivere un libro; sono venute fuori tante cose: anche esperienze forti e traumatiche e quindi l’opportunità di una rinascita dal punto di vista psicologico. Tutte comunque con una grandissima motivazione. E va detto che nessuna di loro era una modella professionista..! Donne mature che sfilano in passerella… com’è andata? Dal punto di vista fashion, un successo. Il solo fatto di vedere abiti indossati non da ragazzine magrissime, ma da donne normali, non perfette, la dice lunga. Stavano cento volte meglio a loro! E poi spesso alle giovanissime manca la personalità, caratteristica che invece non manca alle più mature. L’idea ha funzionato anche dal punto di vista commerciale, perché loro sono riuscite, con la loro personalità forte, a far risaltare questi abiti. Hai incontrato delle difficoltà in questa nuova e particolare situazione? Ho avuto qualche timore iniziale sul fatto che si trattava di un gruppo di sole donne, che alle volte non sono facili da gestire, pensiamo a un contesto come l’ufficio! Solo quattro poi si conoscevano; pensavo ad un po’ di rivalità nella prova abiti, a qualche gelosia e un pizzico d’invidia e invece… finite le due serate a VARTALENT già si scrivevano perché si sentivano in crisi d’astinenza da teatro! Si sono ritrovate di nuovo per una cena, hanno detto che questo gruppo deve andare avanti. Non si sa come andranno le cose… poi magari ognuno riprende la sua vita, ma essere riuscito a creare questa unione è stato impressionante. Fino all’ultimo pensavo: adesso vedrai che succede qualcosa, qualcuna di loro

… ma non perché avessi qualche segnale. Si sa che a lavorare insieme può succedere di tutto. Modelle giovani vs modelle over: com’è andata sul campo? Parliamo di organizzazione. Il giorno che abbiamo fatto le prove, naturalmente c’erano le ragazze giovani con le loro indiscutibili qualità: bellissime, statuarie, stupende! Però sono arrivate pochi minuti prima dello spettacolo. Le più mature sono arrivate con largo anticipo, una disciplina! Ci hanno messo un impegno che è stato un insegnamento. Questo è un messaggio anche per i giovani: se vuoi stare nel mondo della moda devi veramente impegnarti nei tanti aspetti che questo lavoro richiede. L’altro messaggio è che la vita non finisce a una certa età… Oggi i ragazzi hanno talmente tutto subito e veloce che a 20 anni, se c’è qualcosa di negativo, dicono: “Ah, ormai la mia vita è finita!” La vita invece è un investimento continuo, quotidiano, che non deve necessariamente essere pesante

ma caratterizzato da una certa leggerezza. Se vuoi stare in questo mondo devi essere capace, determinato, ma devi essere anche un personaggio, capace di creare un mondo tuo, personale. Poi c’è da dire che le giovani davano meno confidenza e si percepiva che tra di loro – trattandosi di lavoro – non c'era tutta quella complicità; le over erano in un grande camerino e facevano un casino! Si facevano foto, selfie, una figata pazzesca. E pensa che sono tutte donne impegnate nel mondo del lavoro, con le loro professioni e la loro vita. Ed hanno messo impegno in una cosa che può sembrare leggera. Ma che è stata allo stesso tempo molto importante. È successo qualche imprevisto? Hanno fatto una coreografia e ad un certo punto dovevano uscire in scena con Cristina Gaddo [stilista della celebre casa di moda, con la quale Marco spesso collabora], alla quale però si è rotto il tacco pochi secondi prima di mettere piede sul palcoscenico! Momento di panico. Lei diceva di non poter uscire senza il tacco e allora le nostre coraggiose modelle, mentre lei andava a recuperare un altro paio di scarpe, sono riuscite a prendere in mano la situazione e ad uscire sul palco. Sono partite da sole e sono state poi raggiunte da Cristina, che è arrivata in mezzo a loro. Hanno affrontato egregiamente l’imprevisto; si sono comportate da professioniste. Che valore ha, oggi, il lato estetico? In senso generico, estremizzando, io penso che una persona può essere anche “bella e basta”. Prendiamo Monica Bellucci: è molto bella, ma credo che le sue interpretazioni nei film non siano sempre all’altezza... L’estetica ha un valore suo, non per forza deve essere condito con altro. A VARTALENT però le ragazze conduttrici le voglio parlanti; nei miei spettacoli voglio persone in grado di parlare, di comunicare.

Vartalent 18, festival canoro d'Italia, immancabile foto di gruppo: ci sono proprio tutti! Alla prossima… 25

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trentinoattualità Per il benessere di una persona, l’aspetto estetico è importante: le donne che si curano, che vanno in palestra/piscina per tenersi in forma hanno un atteggiamento positivo. Chi si vede bello fuori fa bene a se stesso e fa bene a chi gli sta vicino. Loro, le modelle over 40, hanno dato dimostrazione che il messaggio è quello di non lasciarsi andare. Questa tendenza a mettersi in gioco anche in età più matura è un trend mondiale? Certo. Nel mondo maschile a livello pubblicitario – ma anche a livello femminile, si intende – si affiancano spesso i ragazzini all’uomo maturo; è la cosiddetta “campagna gentlemen”. Facciamo un esempio. Stazione di Milano, tabellone pubblicitario di uno stilista famosissimo: nella schiera di ragazzini risalta un uomo maturo. Oppure frequentissimi due giovani e due maturi… va tantissimo creare questa duplice presenza. D’altra parte, se ci pensiamo, il potere d’acquisto è in mano a un target maturo. L’abito indossato solo dal giovane è di grande effetto, ma se lo vedi indossato dal pari età, c’è questa sorta di condivisione. Pensi: ”Ma allora va bene anche per me!” Insomma, l’immagine chiave uomo maturo funziona, è rassicurante. Ringraziamo e salutiamo ancora Marco Consoli e raccogliamo il suo desiderio: sarebbe bello sentire direttamente le otto modelle over 40 che hanno partecipato alle sfilate di VARTALENT. Per conoscere in viva voce la loro esperienza. Sarebbe così bello che noi l’abbiamo accontentato e le abbiamo intervistate. Eccole qui a fianco...

LE DOMANDE

ipare? eciso di partec 1. Perché hai d ato? ltà hai incontr 2. Quali diffico rienza? dopo questa espe i tt pe as ti a os 3. C ISABELLA MARTIGNONI

1. Dopo un periodo non proprio facile della mia vita dovuto ad una brutta malattia, ho deciso che da questa esperienza sarebbe ripartita la mia seconda vita... volevo dimostrare, a me stessa principalmente, ed ad altre donne che come me hanno dovuto sottoporsi a cure invasive, che si può ricominciare belle e forti come prima... anzi ancor di più. Perché la vita va vissuta sempre, in tutte le sue sfaccettature. Con grinta e con coraggio si esce anche da situazioni dolorose. 2. Nessuna, se non un po' di timore da palcoscenico...visto che io non avevo mai avuto nessuna esperienza simile.

Josip Grabovac (con il cappello) e Marco Consoli: coreografo e ideatore in grande stile 26

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3. Nulla... se non di ripeterla il prossimo anno, visto che mi sono divertita tantissimo. Ho conosciuto compagne meravigliose con le quali ho instaurato uno splendido rapporto di amicizia... e se poi da questa esperienza uscirà qualche altra cosa, ben venga. Saremmo felici di proseguire l'avventura, come amo chiamarla io. Per dimostrare che anche a 40 o 50 anni le donne possono essere eleganti, sensuali, raffinate e soprattutto sentirsi ancora giovani dentro e fuori... con un pizzico di ironia.

ANTONELLA DELL’AGNOLO

1. Ho deciso di partecipare perché Marco Consoli, che stimo molto, mi ha invitata a farlo e perché sfilare come modella mi è sempre piaciuto. 2. Non ho incontrato particolari difficoltà, perché ho sempre sfilato come modella ed inoltre tutti hanno cercato di facilitarci il lavoro con gentilezza e disponibilità. 3. Spero che questo progetto modelle Over 40 abbia un futuro.

BETTER TIBESIGWA 1. Ho accettato di partecipare perché sarebbe stata la prima volta come modella over 40. E poi sfilare per la mia grande amica Cristina Gaddo (ho sfilato con lei in altre occasioni) per me era una cosa meravigliosa. E poi mi piaceva l'idea di rivivere le emozioni vissute nelle altre sfilate passate.


trentinoattualità LUANA PIDUTTI 1. Ho accettato con grande piacere l’invito di Marco Consoli e lo ringrazio per avermi dato questa opportunità meravigliosa. 2. Non ho avuto particolari difficoltà, non essendo la mia prima esperienza come modella. 3. Mi piacerebbe che portassero avanti questo progetto per poter farne ancora parte, in quanto sono esperienze che ti rimangono nel cuore.

ANTONELLA BORLOTTI 2. Fortunatamente non ho trovato nessuna difficoltà nel partecipare a questo bellissimo e interessante programma! È stato piacevole anche come gruppo. 3. Spero che ci siano altre occasioni, spero in altri eventi futuri ai quali io possa ritornare a partecipare ed avere le stesse emozioni piacevoli che ho avuto in questo programma. E per rivivere simili emozioni con le ragazze over 40.

1. Già conoscevo VarTalent e la sua originalità. È un format vivace e ben s'addice l'inserimento nel palinsesto canoro di una iniziativa “sui generis” come questa. La proposta di partecipare ad una sfilata “over 40” è arrivata inaspettata, ma l'ho accolta con entusiasmo dal momento che da giovane (e qui mi do già dell'anziana...) ho avuto modo di sfilare e lavorare nella moda e m'è rimasta la voglia di riscoprire il fascino di questo bel momento, sempre emozionante.

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trentinoattualità ALESSIA PATUZZO

2. Difficoltà non direi, ma l'emozione è sempre forte. Il pubblico a volte è un giudice severo e noi non siamo delle professioniste, ma persone che si mettono in gioco anche rischiando critiche sempre possibili. Per fortuna nel mio caso sono riuscita a concentrarmi al meglio e l'uscita sul palco è avvenuta tra gli applausi della gente che ha molto apprezzato questa iniziativa. 3. Visto l'entusiasmo con cui il pubblico ha accolto ogni nostra uscita sul palco, vorrei tanto che gli organizzatori, anche di altri spettacoli simili, considerassero la sfilata “over 40” un elemento positivo che si aggiunge a ciascuna loro proposta. Sicuramente il pubblico apprezzerebbe anche il nostro impegno sulla passerella ed avrebbe modo di apprezzare gli abiti di volta in volta presentati. In questo caso, personalmente sarei felicissima d'essere chiamata e di parteciparvi.

GIORGIA COSER 1. Ho deciso di partecipare per dimostrare che una donna può avere un bell’aspetto anche se non è più molto giovane. Per regalarmi l’opportunità di una nuova esperienza e per dimostrare alle mie figlie che la mamma non è poi così brutta come loro la vedono. 2. L’unica difficoltà che ho incontrato è stata quella di gestire le emozioni personali. Per chi, come me, non è abituata a salire su un palco, contenere l’agitazione non è stato semplice. 3. Questa esperienza mi ha dato la possibilità di conoscere delle persone nuove e di legare con loro. Mi auguro di coltivare i rapporti personali che si sono creati in maniera così spontanea. Mi riferisco in particolare al gruppo delle over, un tornado di energia positiva.

GLORIA DE SIMOI 1. Ho deciso di partecipare alla Sfilata Over 40 perché volevo mettermi di nuovo in gioco come donna. 2. Non ho trovato nessuna difficoltà. Mi sono trovata molto bene con il gruppo, c'era una bellissima armonia con tutti. Uno staff meraviglioso. 3. Io non mi aspetto mai nulla dalla vita. Ho fatto una esperienza meravigliosa e ringrazio tutti. 28

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1. In realtà ho partecipato grazie alla complicità di due care amiche (Antonella e Gloria), le quali erano già state contattate dagli organizzatori VarTalent Marco e Luiz.. Ho così poi accettato con molto piacere ed entusiasmo. 2. Sinceramente non ho incontrato nessuna difficoltà.. Anzi!!! Tutto è andato magicamente bene.. Soprattutto la grande empatia che da subito si è creata nel nostro gruppo modelle over ’40... 3. Proprio per la bellissima atmosfera e l’unità che si è creata nel nostro gruppo di “modelle over ’40”, mi piacerebbe, (anzi credo di poter parlare a nome di tutte) che il progetto si potesse portare avanti nel futuro... In realtà ne stiamo già parlando, ma per scaramanzia preferisco non anticipare nulla.

VARTALENT, FESTIVAL CANORO D’ITALIA

S

I è appena conclusa la nona edizione di VarTalent - Festival Canoro d'Italia. Ecco la lista dei vincitori di tutte le edizioni: VarTalent '10: Maire Brusco, VarTalent '11: Kenny Ray, VarTalent '12: Sara Prestia, VarTalent '13: Nicoleta Nuca, VarTalent '14: Federica Monterosso, VarTalent '15: Joey Bertolani, VarTalent '16: Giulia Pellegrini, VarTalent '17: Andrea Verde, mentre l'ultima edizione, VarTalent 18, è stata vinta da Sara Geier. Una curiosità sul presentatore di VarTalent, Luiz Henrique Belmiro. Ha partecipato alla prima edizione del Festival, classificandosi terzo. Dopo la sua esperienza nella prima edizione, si è proposto al Patron Marco Consoli come presentatore, ed è diventato il presentatore ufficiale, e braccio destro del patron nell'organizzazione del Festival, a partire dalla seconda edizione.


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YAN PETRYKA TENORE


trentinoincontri trentinoattualità di Pino Loperfido e Paolo Curcu

UN CAFFÈ CON...

MATTHIAS GASSER: TRENTINO PER CASO. MA NON TROPPO... PIÙ DI OTTANT’ANNI FA SUO NONNO, IN UN PAESINO A SUD DI MERANO, FONDÒ LA MENZ&GASSER, UNA PICCOLA AZIENDA CONFETTURIERA. QUELLA CHE OGGI È PRESIEDUTA DAL SUO OMONIMO NIPOTE È ORAMAI UNA REALTÀ CONSOLIDATA A LIVELLO MONDIALE, CON SEDE IN TRENTINO, IN VALSUGANA. TRA LE TANTE COSE CHE CI SIAMO FATTI RACCONTARE: IL MOTIVO PER CUI UN MARCHIO ALTOATESINO DECIDE DI IMPIANTARSI DALLE NOSTRE PARTI, I MOMENTI TRAGICI DELL'INCENDIO DEL 2002, LE PROSPETTIVE FUTURE CHE PORTANO IN DIREZIONE ORIENTE E QUALCOSA A PROPOSITO DEI 1500 PRODOTTI PRESENTI IN CATALOGO... Matthias Gasser, classe 1974, sposato con Renate, due figli, è al timone dell’azienda di famiglia, fondata dal suo nonno omonimo nel 1935, a Lana d’Adige (BZ)

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trentinoincontri

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a Valsugana è un imbuto con la punta rivolta verso il Veneto. Tu la percorri e, a mano a mano che viaggi verso Est, senti crescere il timore che la tua auto possa rimanere incastrata tra quelle due montagne là in fondo. Ma stamattina non ci arriviamo là in fondo e ci fermiamo all’altezza di Novaledo, alla Menz&Gasser, per incontrare l’attuale Presidente, Matthias Gasser. Naturalmente occorre subito rivelare un paio di curiosità. Intanto, stiamo parlando di un imprenditore altoatesino che ha impiantato in Trentino la sua attività, e a memoria una situazione che non ci era ancora capitata. Poi la terra trentina è talmente piaciuta a Gasser che ha anche preso casa in Valsugana, dove trascorre i mesi estivi. Altra curiosità: la marmellata – prodotto per il quale è notoriamente conosciuta questa azienda – è solo uno dei millecinquecento prodotti inseriti nel catalogo... Matthias ha due sorelle più giovani che non sono in azienda, parla più di cinque lingue: italiano, inglese, tedesco, un fluente francese, castillano e un po’ di portoghese. “Nel futuro o noi parliamo le lingue per capire le altre culture o non potremo competere. Ringrazierò sempre mio padre per avermi mandato la prima volta in Inghilterra quando avevo tredici anni”. Certo, a imparare l’inglese… “Ma anche l’italiano… – ride l'altoatesino Gasser – non ci crederete, ma erano tutti italiani lassù…”. Non ama stare sui social, specchio di una società che dimostra di avere qualche problema (“oggi, alibaba66 ha più credibilità di un professore universitario che conosce l’argomento di discussione”).

LANA D’ADIGE, 1935: UN’AVVENTURA D’ALTRI TEMPI Incontriamo Gasser nella sua azienda, in una di quelle mattine nebbiose, la cui una certa luce fredda fa presagire a breve l’arrivo dei raggi del sole. È inevitabile partire dalle origini dell’azienda: una straordinaria storia familiare che parte nel 1935 da Lana d’Adige, paesino a sud di Merano, un luogo in cui – si legge nella brochure celebrativa degli ottant’anni di fondazione – “la Natura aveva radunato

Il capostipite, Mathias Gasser

Lo stabilimento di Novaledo (Trento)

gli elementi e li aveva uniti in una straordinaria reggia senza mura”. “Mio nonno, che si chiamava Mathias, quasi come me, solo con una “t” sola, era un contadino che un giorno – su suggerimento del curato – ha l’occasione di rilevare una fabbrica di marmellate destinata al fallimento. Ha trovato in Hans Menz, commerciante di frutta come lui, l’ideale socio finanziatore e così è partita l’impresa…”. Un’avventura d’altri tempi. Matthias Gasser eccede in umiltà, ri-

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trentinoincontri trentinoattualità Matthias Gasser in un angolo del magazzino

DOMANDE FISSE Il libro che sta leggendo? Tempo e bambini permettendo, sto leggendo “La storia di Alessandro Magno”. Il piatto preferito? Bucatini all’amatriciana. Il film del cuore. Guardo pochi film… mi piacciono molto tutti i documentari sulla storia dagli antichi Egizi, fino alla Seconda guerra mondiale. Cantante, compositore o gruppo preferiti? Dire Straits.

Se non avesse fatto quello che ha fatto, cosa avrebbe voluto fare? Sono fortunato: faccio quello che ho voluto fare da quando sono in grado di camminare da solo. Il suo sogno al di là del lavoro? Due mesi a camminare solo con mia moglie e senza telefonino. assumendo, ma la storia è avvincente e meriterebbe certamente più spazio. “Nel 1965, mio padre Wilfried prende il timone dell’azienda. Rileva un po’ alla volta le quote dei sei figli di Menz, venendo in possesso del cento per cento della proprietà”. Decide però di non cambiarne il nome e la conduce negli anni Settanta con un’idea innovativa: quella di portare l’azienda in una fase industriale, aprendosi definitivamente anche ai mercati esteri. “Il problema – racconta Matthias Gasser – è che l’Alto Adige era, come oggi, a vocazione fondamentalmente agricola. Ed invece a noi si rendevano necessari spazi, che da quelle parti, non erano disponibili. Occorreva dunque volgere lo sguardo altrove…”.

ANNI SETTANTA: IL TRENTINO È LA NUOVA FRONTIERA E dove altro se non in Trentino? E nella fattispecie in quella Valsugana in cui da tempo c’era un saldo negativo nel mercato del lavoro? Per intenderci, in quegli anni, chi non aveva terreni o altri mezzi di sostentamento era sovente costretto ad andare in Svizzera o in Germania a cercare fortuna. E poi – guarda te la coincidenza – il Governo provinciale aveva da poco elaborato un Piano Urbanistico improntato allo sviluppo economico, destinando alcune aree allo sviluppo industriale. Tra queste, la Valsugana. Per Wilfried Gasser l’occasione è troppo ghiotta per pensare di potervi rinunciare. Eccoci allora a Novaledo, in via Stazione, numero uno. È il 1973. Gli emigranti possono cominciare a tornare dall'estero, dacché in pochi mesi la nuova fabbrica assume centoventi persone. L’anno dopo arrivano anche novità per lo stato di famiglia: Elizabeth, dà a Wilfried un figlio maschio, a cui viene posto il nome del nonno, Mathias, con una “t“ in più. Com’era il rapporto con suo padre? “Lui aveva perso il suo di padre molto giovane, per cui mi ha sempre portato in azienda, sin da piccolo. Non nascondo che su certe questioni aziendali avevamo visioni diametralmente opposte, ciononostante trovavamo sempre un punto d’incontro…”. E di sua madre Hiltraud, che ci dice? ”Una presenza fondamentale – dice Gasser, sorpreso dalla domanda e dalla sua immediata concessione alla piccola confidenza –, una donna che faceva la sua parte in casa, che equilibrava le situazioni, mediando anche negli inevitabili momenti di contrasto”. La produzione va a gonfie vele. In breve tempo vengono eliminati coloranti e conservanti. Viene introdotta la cottura a basse temperature (il cosiddetto metodo Schaunard). La produzione avviene ora "in continuo”, senza interruzioni tra un processo e l’altro. Insomma gli elementi ci sono tutti, per potersi ragionevolmente aspettare un futuro davvero roseo. Ma anche in questa storia c'è un ma...

la mano del Destino si fa pesante, e rischia di stroncare carriere umani e professionali. Sono le 6.45 del 31 dicembre 2002. Una colonna di fumo sale fino al cielo e non si tratta dei normali fumi di combustione industriale. Le fiamme hanno avvolto l’azienda. Materia prima, imballi e il magazzino con il prodotto finito sono andati letteralmente in fumo. Lo stabilimento è danneggiato in maniera pesante. Tutto il paese, le famiglie degli operai e degli impiegati sono davanti ai cancelli, increduli, con gli occhi lucidi. Wilfried è pietrificato dallo sgomento. Il giovane Matthias scopre in un giorno solo che la vita a volte è capace di riservare delle pessime sorprese. Proprio quando meno te lo aspetti. “Avevo ventotto anni – ricorda. A quell’età non hai paura praticamente di nulla. Posso dire di aver avuto una buona dose di incoscienza nel decidere di andare avanti. Col senno di poi, a ripensarci, i rischi verso i quali andavo incontro erano davvero molto alti…”. Eppure si decide di andare avanti lo stesso. Costi quel che costi. Per la Menz&Gasser è un vero e proprio battesimo del fuoco. Il due gennaio del nuovo anno, si bussa

31 DICEMBRE 2002: IL BATTESIMO DEL FUOCO Il Destino cinico e baro ha in agguato uno di quegli scherzetti che ogni tanto si diverte a tirare qua e là agli appartenenti alla razza umana. A volte si tratta di quisquilie trascurabili. Altre volte, invece, Commercio d'altri tempi

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Nonno Mathias Gasser e suo figlio Wilfried negli anni Cinquanta

alle porte di altri siti di produzione, sì, in pratica alla concorrenza, cercando ospitalità per portare avanti le linee di produzione. Perché in qualche modo bisognerà pur mandare avanti il lavoro... Le risposte sono sorprendentemente e sufficientemente positive. L’umiltà e le difficoltà umane affrontate hanno dato ottimi frutti. “Trovo che l’espressione battesimo del fuoco sia davvero azzeccata. Anche perché, in quei giorni frenetici, si è messa in moto una vera e propria selezione naturale tra i dipendenti. I meno convinti se ne sono andati, i più motivati sono rimasti, decisi a rinascere”. Cionondimeno si rivela fondamentale l’aiuto fornito dal Governatore di allora nel reperire i finanziamenti necessari alla ricostruzione: “Oggi posso dire di aver restituito fino all’ultimo euro, con gli interessi…”, conclude l’imprenditore. La rinascita si completa in quattro anni. La Fenice rinasce dalle sue ceneri più bella e forte di prima.

Nei primi anni Duemila lo stabilimento viene ampliato tre volte. Si apre una nuova azienda di semilavorati a Verona. I dipendenti complessivi arrivano a superare le quattrocento unità. Si esplora, infine, la possibilità di espandersi verso il mercato dell’Oriente. Ora si può ricominciare a guardare al futuro con fiducia. “LA MARMELLATA UN PRODOTTO ANTICO? PER ME È UN VANTO CHE LO SIA...” Scusi la provocazione, Gasser, ma la marmellata non è un prodotto un po’ antico? “Non la trovo una provocazione. Per me è un vanto che il prodotto sia antico. La sfida è evolvere. E differenziare, tenendo d’occhio i gusti dei consumatori”. Ma a questo punto come non accennare alle polemiche di qualche anno fa sul famigerato impianto a biomassa, che tanto ha fatto arrabbiare qualche sparuto ambientalista? Matthias Gasser risponde in tranquillità, senza alcun tipo

di problema. Per fare una battuta, non ha certo paura di farsi trovare con le mani nella marmellata... “Premetto che io sono una persona che crede nella sostenibilità ambientale. Abbiamo il dovere di dare, per quanto possibile, ai nostri figli un mondo migliore di quello ricevuto dai nostri nonni. Tutto quello che si può fare per l’ambiente – che comunque abbia un senso economico – bisogna farlo. E l’impianto a biomassa legnosa vergine va in questo senso”. La Menz&Gasser, negli ultimi anni, ha investito circa 13 milioni di euro in impianti di recupero energetico. Ogni anno risparmiamo 5600 tonnellate di gasolio sfruttando i passaggi di calore richiesti dalla lavorazione”. Sono numeri che da soli sgombrano il campo da ogni tipo di sospetto. “CON L’ENTE PUBBLICO CI VUOLE UNA FIDUCIA RECIPROCA” Siamo in chiusura. Il sole ha oramai lacerato la coltre nebbiosa, riportando la luce e il nostro umore a livelli ottimali. Tuttavia la domanda con la quale ci congediamo è abbastanza nuvolosa. Cosa pensa di un certo ’assistenzialismo pubblico? Di certe situazioni spiacevole che si sono verificate anche in Trentino, con aziende straniere che dopo solo alcuni anni hanno lasciato l’Italia? “Se si lavora solo per avere il contributo si è destinati a fallire. L’incentivo deve essere la benzina che ti fa mettere il turbo, ma prima devi già viaggiare veloce con le tue sole forze… Ci vuole fiducia reciproca”. Proprio come in una famiglia che nello spazio temporale di sole tre generazioni, superando tante difficoltà – è riuscita a passare dalla minuscola ”reggia senza mura” di Lana d'Adige alle praterie sconfinate dell’intero mercato globale. ■

La fase dell'imballaggio 33

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trentinodanza trentinoattualità trentinoincontri

Parata a Bolzano, Bruno Bertoldi è alla guida dell’auto del generale. A destra, Bruno, oggi

DALL’ECCIDIO DI CEFALONIA AI LAGER SOVIETICI: LA “PARENTESI CENTENARIA” DEL SERGENTE TRENTINO BRUNO BERTOLDI

“100 anni ma non dimentico” di Ettore Frangipane

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a compiuto cento anni Bruno Bertoldi, il bolzanino sopravvissuto alle Maschinenpistolen tedesche, ai siluri inglesi e ai lager sovietici. Cento anni per un anziano ancora gagliardo, che sale quotidianamente i quattro piani della sua casa in via Dalmazia, che ricorda con mente lucida le tante peripezie vissute, che il giorno recente del suo compleanno ha ricevuto anche la visita del sindaco Caramaschi. Bertoldi era a Cefalonia con la divisione Acqui quando l’8 settembre del 1943 il regio esercito italiano si dissolse. Ma loro, quelli della Acqui, abbandonati in quell’isola greca vollero resistere. E lo fecero. Resistettero, ma invano, perchè i tedeschi bombardavano con gli Stuka, gli italiani non avevano alcune copertura aerea, la cittadina di Argòstoli fu semidistrutta, si convenne la resa e la Acqui depose le armi. A questo punto gli italiani furono fucilati in massa. Tra gli ufficiali, anche il generale Grevi, del quale il sergente Ber34

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toldi era autista, ma il bolzanino (nativo di Carzano, in Valsugana) ebbe vita salva. Si trovò di fronte un sudtirolese con la Maschinenpistole, che l’aveva riconosciuto (s’erano visti all’ospedale

militare di Verona) e che gli aveva dato un calcio intimandogli: “Scappa”. Dieci giorni imboscato presso una famiglia greca, poi quando la strage cessò Bertoldi si consegnò alla Wehrmacht. Il bilancio? Le cifre oscillano: si calcolano comunque 1.200 italiani morti in combattimento (1.500 i tedeschi), 5.000 i fucilati. I duemila superstiti furono caricati su tre navi, due delle quali furono silurate e affondate dagli inglesi. Bertoldi era sulla terza e sopravvisse anche questa volta, arrivando incolume ad Atene. “Siamo arrivati ad Atene – racconta oggi Bertoldi – ci proposero di indossar la divisa della Wehrmacht, io fui tra quelli che si rifiutarono e così fummo caricati su treni che si diressero verso la Polonia. Mi andò bene anche questa volta, perché come meccanico a Minsk (Ucraina) fui messo a lavorare per sei mesi alla riparazione di vari tipi di veicoli, compresi i Panzer. Potevamo mangiare, fummo trattati umanamente, sei anni fa


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Il sergente Bruno Bertoldi

A Corfù (1941)

dalla Germania mi è arrivato addirittura un assegno di 2.500 euro, a compenso del lavoro coatto che avevo prestato. Poi però…”. Bruno Bertoldi oggi vive solo al 71 di via Dalmazia, a Bolzano, sua moglie è defunta da poco. Nonostante i suoi 100 anni snocciola nomi, date ed episodi con incredibile sicurezza. Racconta e racconta. “Poi però si avvicinarono i russi. I tedeschi, in ritirata, avevano l’ordine di non portare con loro prigionieri, ma di fucilarli. Eravamo quattro italiani ed una quarantina tra ebrei, russi e polacchi. Il maresciallo mi dice dell’ordine avuto, ma capisco che disobbedirà. Si carica un treno merci, a noi riservano l’ultimo vagone che il maresciallo lascia aperto e così possiamo fuggire. Camminiamo in una foresta, freddo, fame, ci bloccano i partigiani che ci vogliono arruolare, ci rifiutiamo nuovamente di impugnare le armi, ma li aiutiamo. Dopo ci conse-

gnano all’Armata Rossa e incomincia un lunghissimo trasferimento in colonna, nel gelo. Ho visto gente impiccata lungo la strada, chi non ce la fa viene ucciso, lungo il percorso vengono scavate fosse comuni, quando la terra è gelata i morti vengono bruciati. Camminiamo per due mesi finché arriviamo a Tambov. Il nostro lager non ha baracche, ma grandi fosse scavate nella terra: il tetto – orizzontale con un’unica finestra – è a livello del terreno. Siamo come sepolti. Niente acqua (ci si disseta con la neve), niente elettricità, niente riscaldamento, ogni tre prigionieri una coperta, quando si mangia (non tutti i giorni) arriva una sbobba con cavoli, aringhe e pane, sei pani per le 60 persone di ogni baracca, un’epidemia provoca molti morti, siamo pieni di pidocchi, sopravviviamo in 500 e ci caricano su carri-bestiame per raggiungere il Turkestan. Venti giorni di trasferimento, i morti vengono sepolti lungo la strada ferrata”. Bertoldi racconta

poi di nove mesi relativamente tranquilli a raccogliere cotone finché in ottobre non si annuncia “italianski dom”: gli italiani a casa. Altro lungo trasferimento in treno (17.000 chilometri) sul quale i morti in ogni carro servono a far da cuscino ai sopravvissuti. A Vienna (ottobre 1945) i russi li consegnano agli americani che li spidocchiano col DDT. “Ero alto un metro e 78 e pesavo 44 chili. Mi caricano sul treno per la Valsugana. Non mi reggo in piedi. Mi aiutano a salire ed arrivo nel buio a Castelnuovo, mi aiutano a scendere, è buio, cado nella neve e lì resto a lamentarmi, incapace di alzarmi, rischio di assiderarmi finché in due, per caso, non mi sentono. “L’è ’n russo” (avevo in testa un colbacco con la stella rossa). “No, sono el fiol del Bertoldi”. “Ma el fiol del Bertoldi l’è morto do ani fa”. ”No: son mi”. Poco dopo tutto il paese era attorno a me, tolta mia madre che non ci voleva credere. E che era rimasta a casa. A piangere…”. ■

La divisione Acqui in parata (1941) 35

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trentinoincontri trentinoattualità NUOVA IMPORTANTE AVVENTURA PROFESSIONALE PER IL FOTOGRAFO TRENTINO PIERO CAVAGNA. GIORNALISTA, INIZIA CON LA PENNA A “L’ADIGE” NEGLI ANNI SETTANTA, PER POI PASSARE ALLA FOTOCAMERA ALLA FINE DEL MILLENNIO. SNOBBATA IN TRENTINO, A CRISTIANA COLLU È INVECE PIACIUTA LA SUA PROPOSTA E L’HA VOLUTO CON SÉ ALLA GNAM DI ROMA

Uno dei libri della mostra "Rivoluzioni, ribellioni, cambiamenti, utopie. 101 photobook dalla collezione della GNAM di Roma", allestita nella scorsa primavera a Reggio Emilia e curata da Piero Cavagna

di Susanna Caldonazzi

CON L’OBIETTIVO SUL MONDO

U

n nuovo importante incarico alla Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea di Roma e un po’ di amarezza per il suo Trentino. Arriva così al bar del centro dove abbiamo appuntamento per il caffè, Piero Cavagna, storico fotografo trentino, noto soprattutto come foto-giornalista ma ormai affermato professionista nel campo dell’arte contemporanea italiana. Giornalista nella redazione di Rovereto del quotidiano L’Adige negli anni ’70, Piero Cavagna si divertiva a sostituire i fotografi quando necessario. Ha abbandonato la penna per dedicarsi esclusivamente alla macchina fotografica nel 1989 quando, rientrato a Trento dopo il servizio militare, ha iniziato la sua collaborazione con l’agenzia Bernardinatti fino al ’96 quando ha aperto la sua agenzia, che ha gestito i servizi fotografici dell’Adige dal 1999 al 2015. Mentre seguiva la cronaca locale ha pubblicato 26 libri, di cui l’ultimo – dal titolo TOUCH e realizzato con Giulio Malfer – ha vinto il premio Marco Bastianelli 2017.

Ordiniamo il caffè e gli chiedo subito della sua nuova collaborazione capitolina: «La Galleria Nazionale ha acquisito una collezione di 5000 libri fotografici e io sono diventato curatore della biblioteca, occupandomi dei volumi e dei progetti che ruotano intorno ai libri, dalle mostre ai servizi educativi». In una società che comunica per lo più attraverso le

immagini, i libri fotografici sono spesso rimasti ai margini: «In Italia c’è poca attenzione ai volumi fotografici – spiega Cavagna – per questo tra le priorità che con la direttrice della Galleria Cristiana Collu ci siamo posti c’è la definizione di standard di catalogazione che in Italia ancora non esistono. Abbiamo tra le mani un patrimonio straordinario che

Libri fotografici: materiale di lavoro quotidiano per Piero Cavagna 36

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trentinoincontri Assieme a due colleghi: Andrea Tombini e Flavio Faganello

Primi anni Novanta

intendiamo valorizzare al meglio». Quando arriva il caffè siamo già al cuore dei progetti: «I libri sono consultabili e l’obiettivo è quello di ricostruire anche un ambiente di lettura, senza alcun device elettronico, che rappresenta ora la principale modalità di fruizione delle immagini. Il motivo che ha spinto la Galleria ad accettare la mia proposta – continua – è certamente la volontà di pensare un percorso dedicato alla fotografia, porsi domande sulla modernità, attraverso uno strumento della tradizione, come il libro. Intendo – approfondisce – che il libro fotografico rappresenta ancora oggi un sistema che offre la possibilità di guardare il mondo ben più approfonditamente che attraverso una sola immagine o diverse immagini non messe in relazione tra loro. Da queste riflessioni è nata l’idea della mostra dell’estate scorsa Volevamo tutto, che racconta attraverso i libri di fotografie 30 anni di storia italiana dal Secondo Dopoguerra». È parlando di questa mostra che Cavagna cita l’importanza della memo-

ria storica come punto di partenza per ogni riflessione sulla contemporaneità: «Le immagini sono importantissime nell’educazione dei giovani – afferma convinto – e dobbiamo prendercene cura: abbiamo svariati progetti in cantiere con la Galleria su questo e la principale difficoltà che incontriamo è l’assenza di una consapevolezza politica sul ruolo delle immagini, per la loro capacità di raccontare la storia. Non si prescinde dalla consapevolezza storica: i giovani nascono tutte le mattine, insieme agli strumenti tecnologici che utilizzano. Per questo sono necessari dei tasselli minimi di memoria. Stiamo ragionando a Roma su progettualità che considerino il libro fotografico un punto di arrivo di un percorso di formazione e un punto di partenza perché i giovani diventino umanisti digitali: fondamenta solide di pensiero critico garantiscono di stare dietro alla corsa della tecno-

logia senza lasciarsene sopraffare». Piero Cavagna trascorre a Roma alcuni giorni a settimana, il resto del tempo torna volentieri in Trentino, seppur con un po’ di rimpianto: «Mi dispiace solo di non essere riuscito a realizzare qui un progetto simile – racconta –: dopo dieci anni di tentativi mi sono arreso, seppur a malincuore. Ho portato un’idea alla Galleria Nazionale e in una settimana ho avuto una risposta positiva. Sono molto felice della mia collaborazione a Roma ma non nascondo che per la Provincia di Trento immaginavo un ruolo diverso nell’interpretazione della modernità, invece c’è un freno. Dove non c’è nulla si può tracciare una via mappandola e offrendola agli altri: è così per i libri fotografici e questo stiamo cercando di fare con la biblioteca della Galleria, ma mi sarebbe piaciuto poter fare qui la mia parte, in un luogo che per me significa molto e rappresenta casa». ■

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trentinofotografia

Un ritratto al giorno

di Paolo Chiesa

SI INTITOLA “UN RITRATTO AL GIORNO PER 365 GIORNI“ IL PROGETTO CHE MANUEL TOMIO DI OLLE, FOTOGRAFO PER PASSIONE, STA PORTANDO A TERMINE IN QUESTA FINE DEL 2018: DALLE PRIME FOTO A PARENTI E AMICI A QUELLE DI PERSONE DI OGNI ESTRAZIONE ED ETÀ. «OGNI SCATTO È UNA STORIA A SÉ», DICE. DAL 22 DICEMBRE A BORGO VALSUGANA TUTTE LE IMMAGINI SARANNO ESPOSTE, CON L’AGGIUNTA DI QUALCHE... SORPRESA

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trentinofotografia

“UN RITRATTO AL GIORNO” “Un ritratto al giorno” è diventato un progetto, prima

Licia

www.chaminade.it

M

anuel Tomio, 26 anni, abita ad Olle, una frazione di Borgo Valsugana. Dopo il diploma di Geometra si è laureato in “Tecniche della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro”, specializzazione che, dopo un Master sui Sistemi di Gestione a Padova, è poi diventata il suo lavoro in uno studio di Trento. Manuel ha anche una grande passione per la fotografia, che gli è stata trasmessa dal papà Andrea e dallo zio Luigi (che abita a Milano), ma soprattutto da nonno Mariano: «mi ricordo di un’estate nella quale il nonno aveva scattato 636 foto ed io che ero un bambino, andavo a farle sviluppare. Foto che poi sono diventate delle diapositive che a casa ancora abbiamo e guardiamo». Dopo essersi dilettato in immagini soprattutto di paesaggi (e che sono molto belle), Manuel si è preso una buona attrezzatura (luci, sfondi etc.) per provare a fare qualcosa di diverso. Poi, in realtà, questo materiale è rimasto un po’ da parte per il solito problema del tempo che, come spesso succede, viene riempito dal lavoro e dagli altri impegni. Ma i giorni delle vacanze di Natale del 2017 gli hanno finalmente portato in dono il tempo che ha rinfocolato la sua passione. Dopo aver recuperato l’attrezzatura dalla soffitta, gli è venuta voglia di provare a scattare delle foto, non più dei meravigliosi paesaggi naturalistici della Valsugana, ma di cimentarsi invece con delle foto alle persone. Manuel ha iniziato un po’ per gioco a ritrarre la fidanzata, i parenti e gli amici. E da lì è nata l’idea: perché non fare una foto ogni giorno per un anno in modo da avere 365 ritratti? E così è partito tutto.

11 dicembre 2018 Trento nella sua mente e poi nella realtà. «Ho iniziato a fare le foto alternate, una con sfondo bianco e una con sfondo nero, per creare una vera e propria “scacchiera” in modo da avere una resa visiva efficace e poterle vedere chiaramente tutte insieme». Ma facciamoci spiegare meglio come funziona il tutto. «Riesco a lavorare e dedicarmi al mio progetto solo alla sera, quando torno a casa, o durante il fine settimana. Le prime volte ho allestito il set in cucina per poi passare a farlo nella stube di un amico. Ora mi sono organizzato nell’appartamento dello zio che è sopra a quello dove abito.» A chi non è appassionato di fotografia la cosa potrebbe sembrare semplice. Attrezzi il set con lo sfondo e le luci, fai accomodare la persona e scatti la foto. La realtà è ben differente, vero Manuel? «Infatti. Di solito faccio una ventina di foto per rompere il ghiaccio perché, a parte qualcuno che è spontaneo di natura, molte persone davanti all’obiettivo non si sentono a proprio agio. Alla fine ci vuole almeno una mezz’ora per ogni persona anche perché, dopo aver scattato parecchie foto, bisogna guardarle sul display con la persona che hai ritratto, in modo da scegliere insieme la foto migliore ma anche quella che gli piace di più.» Alcune delle sue foto

Aula Magna del Liceo “Rosmini”

CONVEGNO Le Compositrici: ieri, oggi, domani ore 10.45 - 18.00 RELATRICI: Paola Ciarlantini, Teresa Procaccini, Vilma Campitelli, Marina Giovannini, Colette Mourey, Luisa Pachera, Pinuccia Carrer, Barbara Petrucci, Angela Montemurro Lentini

CONCERTO Ensemble Chaminade ore 20.30 MUSICHE DI: Agnes Bashir, Adriana I. Figueroa Mañas, Rae Howell, Dzintra Kurme-Gedroica, Colette Mourey, Edewede Oriwoh, Laura Pettigrew, Teresa Procaccini, Wen Zhang, Marilena Zlatanou

Valido per l’aggiornamento del personale docente della scuola Ingresso libero Con il contributo: PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

Con il patrocinio:

REGIONE AUTONOMA TRENTINO-ALTO ADIGE/SÜDTIROL

Con la collaborazione:

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trentinofotografia hanno anche un riferimento particolare, come ad esempio quelle dei protagonisti del “Palio dela Brenta” in costume d’epoca o quelle degli alpini che stavano andando a Trento, per partecipare all’adunata nazionale delle penne nere. SUI SOCIAL E SUI MEDIA Dopo un po’ Manuel ha avuto l’idea di postare le foto su Instagram e su Facebook, e la cosa ha iniziato a essere conosciuta. «Ho la regola di postare un ritratto ogni sera alle 20», racconta Manuel, «e si sa come funzionano i social, oltre al passaparola qui in Bassa Valsugana, sempre più persone, anche distanti da Borgo, si sono interessate al mio progetto e mi hanno scritto chiedendo se potevano parteciparvi.» Ed è stato così che le foto non sono più state solo quelle di persone vicine a Manuel, ma hanno coinvolto persone che abitano lontano anche parecchi chilometri e che si sono rese disponibili per essere ritratte. E poi anche i giornali e le televisioni locali hanno iniziato a parlare di Manuel e dei suoi ritratti. Ed il suo progetto ha trovato spazio anche a livello nazionale su Radio Deejay e su Radio RDS. NON SOLO FOTO Un altro aspetto del progetto di Manuel è quello relativo

Manuel Tomio

al rapporto instaurato con le persone dei ritratti. «Tutti si sono dimostrati disponibili e incuriositi da quello che stavo facendo. E c’è anche stato un risvolto inatteso, che mi è piaciuto molto. Mentre scattavo le foto non avevo in mente solo la qualità della posa e il come sarebbe risultata l’immagine finale. Mi è venuto spontaneo cercare di instaurare un rapporto di fiducia con le persone, per farle stare a proprio agio il più possibile davanti all’obiettivo.» Il 22 dicembre, presso lo Spazio Klien di piazza Degasperi a Borgo Valsugana, le foto di Manuel verranno esposte in una mostra che cercherà di trasmettere questo suo sentimento e, siccome si dice che gli occhi sono lo specchio dell’anima, a questo scopo Hana

Luigi

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ci sarà una sezione dedicata alle immagini che ritrarranno solo gli sguardi delle persone. Ma all’esposizione ci saranno anche molte altre sorprese, che Manuel non ci anticipa, e che si potranno apprezzare durante l’apertura della mostra. NUOVE IDEE E NUOVE FOTO CON AL CENTRO LE PERSONE Manuel, ma quella del fotografo potrebbe diventare un giorno la tua professione? «A me piace molto il mio lavoro», dice lui, «e fotografare la considero per ora una meravigliosa passione. Inoltre cerco di essere realista: io non ho fatto dei corsi di fotografia anche se mio nonno, mio papà e mio zio mi hanno insegnato molto. E per fare Alessio

le cose fatte bene ci vuole una grande preparazione e nel caso dovrei studiare molto per perfezionarmi.» Quindi per ora va bene così, perché Manuel ha parecchio da fare comunque e sono molte anche le sue idee e i suoi progetti. «Mi piacerebbe in futuro provare a fare dei ritratti ambientati, cioè delle combinazioni in cui un particolare ambiente non solo fa da cornice al soggetto ma anzi, diventa protagonista allo tesso modo e rafforza il risultato finale della foto.» Ed ecco che ritorna l’idea di Manuel di non limitarsi solo a quello che rimarrà impresso sulla foto ma di “dare voce” alla persona che c’è in quella foto. «Ad esempio, la foto di una persona che è appena arrivata in cima a una montagna diventa molto più interessante se quella persona può descrivere il suo pensiero e magari la sua soddisfazione per essere arrivato fino a lì.» Allora non resta che augurare a Manuel un grande in bocca al lupo per i suoi progetti e invitare chi vuole saperne di più a cercare “Un ritratto al giorno” su Instagram e su Facebook. Senza dimenticare la mostra di “Un ritratto al giorno” che verrà inaugurata il 22 dicembre 2018 presso lo Spazio Klien di piazza Degasperi a Borgo Valsugana e che proseguirà fino al 6 gennaio 2019. ■


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trentinoattualità trentinoarte

Inaugurazione della mostra Sabato 8 Dicembre, ore 17, Spazio espositivo culturale "Forme d'Arte", Via Rivana 23. Loppio di Mori. Presso Casearia Trentina

L'AVVENTURA ARTISTICA DI RICCARDO SCHWEIZER UNA MOSTRA A LOPPIO E POI UNA A CANAZEI LO RICORDANO

PICASSO ITALIANO di Maurizio Scudiero

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l mondo dell’arte, specie negli ultimi vent’anni, è divenuto via via un grande showroom dell’edonismo. Mostre ed inaugurazioni esclusive, artisti che sembrano sempre più dei manager o piuttosto addetti alle pubbliche relazioni. Se invece, nel nostro immaginario, la figura dell’artista è ancora quella di un bohemien che pone l’arte davanti a tutto, che non scende mai a compromessi e che ha veramente fatto la cosiddetta gavetta del giovane a bottega da un maestro, a volte ridotto quasi alla fame, allora Riccardo Schweizer era proprio quel tipo di artista. La sua è una figura particolarissima, relativamente sconosciuto in Italia, tranne che fra i critici più informati, ed invece più apprezzato in Francia dove ha vissuto e lavorato a lungo. Ed è una figura che manca dalle mostre da ormai molti, troppi anni, tanto che questa è la tipica dinamica dell’anticamera del “dimenticatoio”. Quindi ben venga questa mostra. 42

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Schweizer era nato nel 1925 a Mezzano, nel Primiero, ma la sua storia, come artista, iniziò nel 1945 quando a guerra appena conclusa abbandonò il paese ed un posto di lavoro quasi sicuro per andare a Venezia a frequentare l’Istituto d’Arte del Carmine: tragedia e vergogna della famiglia. Di lì a poco fu il salto in Accademia, chiamato, anzi cercato, da Bruno Saetti che, un giorno, incontrandolo gli disse «Là tu sei sprecato! Invece qui da noi tutte le tue potenzialità sarebbero adeguatamente apprezzate». E così fu, anche grazie alla visione di una ragazza bellissima, bionda, capelli lunghi, occhi azzurri, alta e longilinea, che con la cartella dei disegni sotto braccio uscì dall’Accademia mentre Schweizer, dubbioso, discuteva con Saetti.. Ma l’evento decisivo per Schweizer fu la scoperta dell’opera di Pablo Picasso, cui fu dedicata una piccola mostra nel 1948 alla XXIV Biennale di Venezia; anzi, una folgorazione. Ad un certo

momento Picasso divenne più importante dell’Accademia, di tutto! Così, si racconta che nella primavera del 1950, a cavallo di una bicicletta avuta in prestito, partì dalla laguna alla volta di Vallauris, nel sud della Francia, per conoscere il suo idolo. Arrivò sfatto, dopo giorni e giorni di viaggio: lacero ed affamato. Ma di lì a poco fu il grande incontro e quindi l’inizio di una stretta frequentazione con Picasso con una familiarità via via crescente. Il giovane Riccardo, infatti, aveva un atteggiamento tutt’altro che reverente: piuttosto a volte ai limiti della strafottenza, spesso anzi lo provocava. E soprattutto non volle mai mostrare le sue opere a Picasso, per chiedere pareri od aiuto. Insomma, quello di Schweizer, era quasi un rapporto di odio e amore, ma piacque a Picasso. E questo suo atteggiamento gli valse una fiducia particolare. E, un po’ alla volta grande fu l’influenza del lavoro di Picasso in Schweizer che si determinò quell’osmosi stilistica che fa sì


trentinoarte che, a prima vista, le opere di Schweizer siano subito associate a quelle del grande maestro. «È chiaro che sono stato influenzato da lui sino alla disperazione – ricordava l’artista trentino – fino quasi ad averne paura, ma non ho mai copiato un quadro di Picasso». Così mentre Picasso lavorava su immagini ed archetipi che rimandavano alla sua terra, alla sua cultura, Schweizer lo seguì sulla stessa via: ma quella era solo l’immagine esterna, la confezione, che li accomunava, perché i contenuti riferivano appunto a culture e sensibilità diverse. Infatti, nell’opera di Schweizer troviamo segni e simboli ben precisi che riferiscono al suo “cammino” e non ad altri: un percorso che si snoda tra i villaggi di montagna del suo Trentino e quelli della Costa Azzurra, sua terra adottiva, con un impianto compositivo che si fonda sul principio dello stendere, o “accatastare”, forme, figure ed oggetti secondo un linearismo orizzontale scandito da una picassiana assenza prospettica. E nel mondo dell’arte contemporanea, dove l’immediata riconoscibilità è divenuta prassi fondamentale per emergere, come i tagli di Fontana, l’«incartare» di Christo, le compressioni di César o le immagini seriali di Warhol, Schweizer riteneva invece che, per l’allievo l’originalità espressiva non si dovesse ottenere con una forzosa alterazione della grafia originale appresa dal maestro: e citava l’esempio di Raffaello e del Perugino, oppure di Tiziano e del Giorgione, e così via. Sulla Costa Azzurra, Schweizer ebbe modo di frequentare altri importanti personaggi, come Jean Cocteau, Marc Chagall, Paul Eluard, Tamayo, Massimo Campigli e così via: un clima che certo lo arricchì di tutta una costel-

Riccardo Schweizer in compagnia di un giovane Vittorio Sgarbi, suo grande estimatore

lazione di coordinate culturali ed umane. Tra questi, in seguito, vi fu anche l’architetto François Drouet, progettista del Palazzo dei Festival di Cannes, che lo incaricò di realizzare tutta la parte decorativa: dai pavimenti ai soffitti, alle porte, alle decorazioni parietali, alle luci. In quel lavoro noi ritroviamo la summa delle potenzialità di Schweizer, cioè di quella sua propensione all’opera d’arte totale. E questa sua inclinazione si esprime spesso anche nel suo profondo interesse per il design d’interni, per la ceramica e per l’affresco, tecnica con la quale ha abbellito molti palazzi nel sud della Francia e, più tardi, nel suo Trentino. Nel 1985, nel corso di un’intervista, alla domanda «A quale età ha realizzato la sua prima opera d’arte» l’artista rispose candidamente di non aver ancora fatto un’opera d’arte! «Possibile?» si chiese l’intervistatore sconcertato. Al che Schweizer replicò che era «meglio passare per un imbecille che per un presuntuoso». «Ma allora - replicò l’interlocutore - come spiega il suo successo?» E Schweizer: «Io non ho successo e spero di non averlo mai!»

E si può star certi che non era una boutade! Schweizer era veramente così: un “controcorrente naturale”. Infatti, il nodo cruciale della vicenda di Riccardo Schweizer è stata la sua libertà espressiva: di riuscire comunque ad essere quello che era pur essendosi “perduto” in Picasso. «Se non fossi uno spirito libero – affermava ancora l’artista – non sarei capitato in quest’avventura: avrei trovato la mia formuletta casalinga e molto presto mi sarei accontentato di ripeterla a cliché». E sappiamo tutti, purtroppo, quanti bei cliché vi sono in giro. ■

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trentinolibri di Fabio Peterlongo

IN TAVOLA: IL LIBRO È SERVITO È USCITO PER “CURCU GENOVESE” IL SECONDO RICETTARIO DELLA CUOCA E VIDEOBLOGGER PUGLIESE TIZIANA MAZZOTTA, IL CUI FILO CONDUTTORE È UN INGREDIENTE “MAGICO”: LA PASTA MADRE. IL SUO CANALE YOUTUBE, IN MENO DI UN ANNO, È PASSATO DA 17MILA A 45MILA ISCRITTI, PREMIANDO IL SUO LAVORO SULLE RICETTE TRADIZIONALI

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l 2018 è stato un anno esplosivo per Tiziana Mazzotta, meglio nota agli appassionati di cucina come Tiziana “Mani In Pasta”: il suo canale Youtube è passato in meno di un anno da 17mila a 45mila iscritti, per una crescita esponenziale che segna il successo di questa mamma pugliese con la passione per i fornelli e la panificazione. Inaugurato due anni fa quasi per gioco, il suo canale Youtube è diventato un punto di riferimento per chi vuole conoscere le preparazioni più diverse, che si ispirano spesso alla cucina tradizionale pugliese, ma non si fermano davanti a sperimentazioni più audaci. Oltre ai numeri lusinghieri nelle “visualizzazioni”, l’anno solare si chiude per Tiziana con un’altra grande soddisfazione: la pubblicazione per “Curcu 44

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Genovese” del suo secondo libro di ricette, dal titolo “Le ricette di Tiziana Mani In Pasta”, che porta anche l’eloquente sottotitolo: «… E non dimenticate di essere felici!». E sembra davvero felice, ben oltre le soglie della commozione, Tiziana mentre stringe in mano la prima copia del suo libro: «Sono incredibilmente orgogliosa di questo lavoro, ero più preparata rispetto alla prima volta. Nel mio percorso sono partita da “sotto zero”, ho messo tanta dedizione nella cucina, mi sveglio la notte per prendere appunti di ricette, mia figlia sa che quando il mio sguardo si perde nel vuoto è perché sto pensando ad una nuova ricetta. Insomma, l’uscita di questo nuovo libro per me è un trionfo, non pensavo che a 45 anni si potesse provare

una gioia simile». Tiziana sottolinea l’importanza del sostegno della sua famiglia: «Ho inserito novità importanti nel nuovo libro, ma continua a essere dedicato, come il precedente, a mia figlia Lorena e a nonna Titina» Tiziana ci racconta come, nel nuovo libro, siano contenuti i risultati di un anno di sperimentazione con una materia prima molto speciale: «È la pasta madre la protagonista del libro. L’ho creata insieme ai 45mila iscritti e nel libro è descritta ogni fase della preparazione. È fatta come prescrive la tradizione, in contrasto con le pratiche moderne di panificazione, che si basano su lieviti d’origine chimica». Una pasta madre “social” e condivisa da 45mila utenti potrebbe essere per davvero un record


trentinolibri

LA RICETTA TORTINO AI FUNGHI CON SCAMORZA AFFUMICATA E SALAME PICCANTE

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essare, spellare e tritare le patate con una forchetta in una ciotola, poi mettere da parte. In una padella, a fiamma moderata, versare l’olio d’oliva fino a ricoprirne la base, l’aglio e lasciare che si rosoli un po’. Aggiungere i funghi, sale, pepe e prezzemolo ed iniziare a girare con un cucchiaio di legno. Se occorre aggiungere un po’ d’acqua (non molta). Una volta pronti i funghi, iniziare a condire le patate, quindi passarle in una coppa più capiente e aggiungere i funghi, le uova sbattute, il sale, il pepe, il prezzemolo, formaggio grattugiato, pan grattato e amalgamare il tutto. Spennellare il tegame a cerniera con un pennello... (continua sul libro...)

mondiale, le suggeriamo. Tiziana sottoscrive: «È stato un procedimento fatto tutti assieme. Abbiamo seguito tutte le fasi di realizzazione, per arrivare fino al suo “battesimo”: è usanza dare un nome alla propria pasta madre, nel mio caso l’ho chiamata ovviamente “Titina”, come la mia amata nonna. Le ho anche intitolato una torta, ispirata al clima delle festività natalizie». Chiediamo a Tiziana di raccontarci come sia il suo Natale, immaginandolo tutto incentrato su cucina, famiglia e calore: «È proprio così, - conferma lei - Il mio Natale è tradizionale: è un evento in cui si prepara il cibo insieme a tutta la famiglia. Prepariamo le pietanze che mi porto nel cuore, come la puccia salentina, un pane tipico della tradizione della mia terra, o le cime di rapa con le cipolle». Non solo cucina per Tiziana Mani In Pasta, c’è tempo anche per qualche passatempo in compagnia: «Giochiamo alle carte, con giochi semplici che possono coinvolgere anche i più piccoli, come rubamazzetto e scopa. Ci si giocano pochi spiccioli

per creare ancora di più un’atmosfera di festa e calore». «La parte che preferisco delle feste è la preparazione, con il suo senso di mistero nell’attesa gioiosa dell’arrivo di Babbo Natale – racconta Tiziana. Il momento principale è la cena della Vigilia: le nostre famiglie sono molto affiatate, quando riusciamo a riunirci tutti siamo tantissimi, una trentina di persone attorno ad un tavolo». Ovviamente i commensali nutrono grandi aspettative verso le sue preparazioni, sapendo bene che stanno per mangiare da Tiziana Mani-in-pasta: «È così, ma una cosa che caratterizza le pietanze che cucino per Natale è una certa semplicità. Alle lasagne preferisco di gran lunga la focaccia con le cipolle, che da sola ci regala l’atmosfera di festa». «Sulla tavola della festa non può mancare un buon bicchiere di vino rosso e un calice di spumante che stappiamo per un brindisi allegro – continua Tiziana – che questa è diventata una tradizione di casa: ogni volta che c’è una bella notizia, apriamo lo spumante per festeggiare. Quando le mie figlie tornano a casa e vedono la bottiglia di spumante, domandano: “Cosa c’è da festeggiare?”. Di recente abbiamo stappato questo spumante delle grandi occasioni per l’uscita del nuovo libro». Tiziana riflette sull’importanza dei piccoli rituali familiari: «È importante che

i figli crescano percependo l’importanza dei momenti che si vivono assieme all’insegna del calore umano». Tiziana si augura un 2019 in cui potersi regalare qualche momento di ristoro: «Un auspicio per l’anno nuovo è quello di riuscire a staccare un po’ la spina e a regalarmi un po’ di relax per ricaricare le batterie. Alla lunga l’impegno quotidiano in cucina e tra le mura di casa rischia di diventare monotono. Vedo che uscire a fare una passeggiata qualche volta è sufficiente per farmi sentire fantasticamente!». Invitiamo Tiziana a prendere in considerazione il Trentino per la sua tanto attesa vacanza: «Mi piacerebbe! Sarebbe bello conoscere i lettori e le persone che mi seguono da lassù!». Chiediamo a Tiziana quale dono desideri ricevere sotto l’albero di Natale e la sua risposta è di disarmante serenità: «A Babbo Natale non sento di chiedere niente, nella mia vita c’è già tutto: l’amore della mia famiglia, il successo del libro e del canale Youtube. Ecco, magari chiedo che ci conservi in salute: questa è la ricchezza più grande, che si sottovaluta troppo spesso». ■

IL LIBRO

“Q

uando Tiziana Mazzotta, alias TizianaManiInPasta, mi ha chiesto di presentare il suo primo libro “Le Ricette Pugliesi e non solo di TizianaManiInPasta”, confesso di aver provato un po’ di timore, ma anche, tanta curiosità. Le ricette, la cucina in generale, non sono il mio forte. Non amo cucinare, ma amo mangiare bene. Da giornalista, però, ho accettato subito, mi è sembrata una bella sfida. Tiziana mi ha conquistato subito con la sua spontaneità, la dolcezza e la semplicità. Parlando con lei, ho scoperto il suo mondo fatto di amore per la famiglia, per le tradizioni della sua terra, un mondo di valori che, a volte, sembrano non esistere più. È sempre impresso nella sua memoria, il ricordo della nonna Titina, da cui ha “ereditato” la passione per la cucina. Tiziana si commuove se riceve dei complimenti e “affronta” la popolarità che l’ha investita, con sem-

pag. 200 - Euro 18,00 www.curcugenovese.it

plicità e allegria. Tiziana è popolarissima sui social, un vero fenomeno, ma è proprio con il suo primo libro, che, da virtuale, il rapporto con tutti quelli che la seguono, è diventato reale. Grazie a lei, ho scoperto che esistono ancora le tradizioni che vengono tramandate di generazione in generazione. Ed eccomi qua a scrivere la prefazione per il suo secondo libro che, sicuramente, sarà un altro successo. (Anna Consales)

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trentinostoria

CINQUANT’ANNI E UN MESE

di Mauro Lando

CONTINUA QUESTO MESE IL “RACCONTO” A PUNTATE DI UN ANNO SPECIALE

CINQUANTA ANNI FA, ALLE ORE 15 DEL 21 DICEMBRE 1968, SI APRIRONO I CASELLI DI TRENTO E BOLZANO DELL’A22. FU IL PRIMO TRATTO RESO PERCORRIBILE. SI DOVETTERO ASPETTARE ALCUNE ORE FINO A CHE ARRIVÒ IL NULLA OSTA DELL’ANAS. A TRENTO SIA L’INGRESSO CHE L’USCITA ERANO A RONCAFORT, RAGGIUNGIBILI DA VIA MACCANI. IL BIGLIETTO NUMERO UNO FU MESSO DA PARTE E DEPOSITATO AL MUSEO DELLA TECNICA DI MILANO. NEL PRIMO GIORNO SI REGISTRÒ ANCHE IL PRIMO INCIDENTE. I 314 CHILOMETRI TRA IL BRENNERO E L’AUTOSOLE FURONO TUTTI PERCORRIBILI DALL’APRILE 1974

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l Sessantotto, anno speciale e paradigmatico in tutto il mondo, a Trento si chiuse con una metaforica, ma epocale “non-cerimonia” di taglio di nastro. Alle ore 15.00 di sabato 21 dicembre 1968, a Trento ed a Bolzano, fu aperto il primo tratto dell’Autostrada del Brennero. Senza alcuna formalità, alle 15.01, varcò per prima il casello di Trento, un’auto con a bordo una coppia di turisti romani diretti in Val Gardena, per trascorrere 46

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le vacanze di Natale. Mezzo secolo fa non ci fu quindi alcun rilievo o festeggiamento perché la società autostradale ritenne di organizzare un evento qualche mese più avanti. Non solo non si festeggiò, ma in quel 21 dicembre si registrò un lungo preoccupante ritardo: l’apertura sia a Trento che a Bolzano, oltre che nei caselli di San Michele ed Ora, era stata prevista per le 6 della mattina, ma si dovette atten-


trentinostoria

Morelli. Tutto risultò regolare, si pensò così che il verbale dell’ispezione sarebbe stato elaborato e firmato nel giro di poche ore, ma non fu così. Successe quindi che il personale dei caselli alle ore 6 di sabato 21 dicembre erano in servizio, ma la metaforica stanga non si alzò perché il documento Anas non era ancora arrivato. Finalmente, dopo le 14, venne recapitato e, pragmaticamente, con un

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dere che dall’Anas arrivasse il via libera al traffico. A tal proposito, va ricordato che il giorno precedente si era svolto il sopralluogo ufficiale e definitivo con l’ispettore generale dell’Anas, ing. Pietro Nariani Tosatti, accompagnato nei 54 chilometri tra Trento e Bolzano dal progettista dell’arteria ing. Bruno Gentilini, dal presidente dell’A22 Donato Turrini e dal direttore generale avv. Renzo

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trentinostoria Un viadotto dell'A22 in costruzione

MORI STAZIONE E CHIUSOLE DUE PAESI CANCELLATI

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a costruzione dell’Autostrada del Brennero ha cambiato il territorio, soprattutto all’interno dell’area alpina, dove la ristrettezza della valle dell’Adige e dell’Isarco ha creato non pochi problemi. I viadotti tra Bolzano e Bressanone ne sono un esempio. Ci sono stati però anche cantieri in cui sono state pesantemente coinvolte piccole comunità: i due esempi più eclatanti si sono riscontrati in Vallagarina e in particolare a Mori Stazione e a Chiusole. Si può dire che i due borghi non ci sono più, al loro posto scorre l’autostrada. Ci fu qualche protesta, ma lo spirito dei tempi fu interpretato dal proprietario della settecentesca Villa Favorita, nella piana di Mori Stazione. Nel marzo 1967, all’indomani della demolizione del suo palazzo, dichiarò “quello che non hanno saputo fare due guerre, lo ha fatto il progresso”. L’autostrada era progresso. Villa Favorita a parte, Mori Stazione era un sobborgo di Rovereto, con varie case di abitazione nell’area tra la ferrovia e il ponte sull’Adige. Nell’aprile 1968 arrivò lo sfratto a sedici famiglie perché le loro abitazioni erano sul percorso autostradale. Furono trovate soluzioni provvisorie, poi consolidate anche con un intervento dell’allora Istituto autonomo case popolari, ora Itea, ed a fine 1969 si procedette alla demolizione. Da allora Mori Stazione non è più un paese, ma una località con qualche casa. Più complesso, ma non troppo, fu il caso di Chiusole, frazione di Pomarolo in Vallagarina, a breve distanza dall’abitato di Nomi. Chiusole era il classico paese cresciuto nei secoli sui due lati della strada, lungo i quali si allineavano le case. Vi abitavano poco meno di duecento persone. Il lato orientale si era venuto a trovare sul tracciato dell’autostrada per cui era necessario demolire gli edifici. Ci furono perizie, trattative, finalmente l’accordo per gli indennizzi. Seguirono minacce di sgombero, presidio dei carabinieri, mediazione del sindaco finché, subentrata la rassegnazione, lo sgombero del lato del paese destinato alla demolizione si ebbe nel febbraio 1970. Restò in piedi “mezzo Chiusole”, ma non fu più un paese.

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giro di telefonate ai caselli si concordò il via libera alle 15. Il biglietto di ingresso numero 00001 non fu rilasciato, ma messo da parte perché destinato ad essere esposto al Museo della scienza e della tecnica di Milano. Dopo poche ore di apertura al traffico si registrò anche il primo incidente: nella zona di Ora una Fiat 500, diretta a Bolzano, con a bordo due coniugi di Trento, fu tamponata da una Volkswaghen. La coppia di trentini finì all’ospedale. Il giorno successivo il tratto autostradale registrò punte di traffico non previste: era domenica e a Trento si giocava il derby calcistico tra le squadre del Trento e del Bolzano. I tifosi bolzanini ne approfittarono per la loro inaugurazione dell’autostrada, pagando trecento lire per le auto di media cilindrata e duecento lire per le utilitarie. Va chiarito che il casello di Trento, aperto cinquanta anni fa, non era a Trento, bensì a Roncafort perché solo da lì in poi l’autostrada era percorribile. Per raggiungere l’ingresso dell’A22 era pertanto necessario percorrere via Maccani, fin dentro Campotrentino, e girare a sinistra là dove si tro-

va il nucleo originale dell’area commerciale. Da qui, su un nastro d’asfalto dentro la campagna, allora non solcata dalla tangenziale, si raggiungeva il casello costituito da una sorta di portale di tubi metallici coperto da un tetto di lamiera. A parte i curiosi dettagli del primo giorno di apertura, resta il fatto che l’Autobrennero è una grande opera che, con i suoi 314 chilometri, dal collegamento con l’Autosole a Pegognaga fino al passo del Brennero, entra nelle Alpi e unisce l’Italia al centro Europa. Nel ricordare il mezzo secolo dell'apertura del tratto tra Trento e Bolzano, va segnalata che la data della nascita dell'autostrada può essere fatta risalire al 20 febbraio 1959 (tra due mesi saranno 60 anni) quando nella sede della Camera di commercio a Trento, alla presenza del notaio Marchesoni, fu sottofirmato l’atto costitutivo della società. Attorno al tavolo erano i rappresentanti della Regione e delle amministrazioni provinciali, comunali e delle Camere di commercio di Trento, Bolzano, Verona, Padova, Mantova, Modena


trentinostoria

e Reggio Emilia. Non mancavano anche i rappresentati di vari istituti bancari. In quella occasione, si nominò anche il primo consiglio di amministrazione e l’assessore regionale Donato Turrini ne fu nominato presidente per acclamazione. Mantenne la

presidenza fino al 1980. Infine, se il 21 dicembre di 50 anni fa il primo tratto fu aperto, quando arrivò il via libera per gli altri? Dopo Trento – Bolzano la successiva apertura fu il 5 agosto 1969 tra Verona e Mantova, ma sarà il 1970 l’anno delle tante tratte percorribili, ossia Trento e Rovereto nord (1 agosto), Varna- Chiusa (31 agosto), Affi- Verona (1 settembre), Vipiteno-Le Cave (17 settembre), Mantova-Pegognaga (16 ottobre). Nel 1971 si proseguì con Pegognagacollegamento all’Autostrada del Sole (30 marzo) , Rovereto-Affi (12 agosto), BrenneroVipiteno (2 dicembre). Successivamente, il 27 luglio 1972 fu aperto il tratto Le Cave-Varna in Alto Adige, ma per la completa percorribilità dal Brennero a Modena si dovette attendere l'11 aprile 1974, quando vennero aperti anche gli ultimi 33 chilometri tra Chiusa e Bolzano, compreso il viadotto di tre chilometri che attraversa il capoluogo altoatesino. ■

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trentinostoria trentinoattualità

L'aeroporto di Gardolo su una cartolina postale celebrativa del volo Milano-Monaco

di Francesca Mazzalai

1928.

DA MILANO A MONACO. PASSANDO PER... GARDOLO SONO I RUGGENTI ANNI VENTI, IL DECENNIO IN CUI L’EUROPA COMINCIA A RIPRENDERSI DAI POSTUMI DELLA GRANDE GUERRA E A GUARDARE AL FUTURO. IN INGHILTERRA ALEXANDER FLEMING SCOPRE LA PENICILLINA E L’INGEGNERE -AVIATORE BRITANNICO FRANK WHITTLE METTE A PUNTO IL MOTORE A REAZIONE, IN ITALIA VIENE INIZIATA LA COSTRUZIONE DELLA PRIMA AUTOSTRADA DEL MONDO, CHE COLLEGHERÀ MILANO AI LAGHI DI COMO E MAGGIORE. SEMPRE IN QUEGLI ANNI VENGONO INAUGURATE LE PRIME LINEE AEREE NAZIONALI E INTERNAZIONALI: TRA QUESTE LA MONACO-TRENTO-MILANO

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rento, lunedì 11 giugno 1928. È una tiepida mattina di fine primavera e “soffia sul campo – si leggerà nei giorni successivi sul quotidiano Il Brennero – un vento fresco, che fa tendere la manica a vento e fremere le bandiere; piccole nuvole si scompongono e si ricompongono verso nord”. Il “campo” cui si riferisce l’autore dell’articolo è il nuovo aeroscalo del Trentino, a Gardolo, e perché all’aeroscalo sia presente anche la stampa è presto detto: lì, proprio quel giorno, è previsto infatti il primo atterraggio dell’aereo Romeo Ro-10, versione italiana del trimotore Fokker F.VII B/3m (costruito su licenza

dalle Officine Ferroviarie Meridionali di Napoli in soli tre esemplari e motorizzato con tre radiali Alfa Romeo Lynx da 200 CV). Si tratta di un apparecchio in grado di accogliere a bordo otto passeggeri e due membri dell’equipaggio (numeri di tutto rispetto, se si pensa che stiamo parlando di un aereo di quasi un secolo fa). L’avvenimento fissato per quel lunedì è dunque uno di quelli memorabili, perché con Romeo Ro-10 si sta inaugurando una tratta aerea nuova di zecca, destinata a collegare l’Italia alla Germania e per l’esattezza Milano a Monaco di Baviera. In mezzo, a fare da tappa intermedia, proprio il piccolo (ma ambizioso) scalo I fratelli Wright, pionieri del volo

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trentinostoria

Romeo Ro-10, versione italiana del trimotore Fokker F.VII B/3m

di Trento. Il progetto prevede una collaborazione internazionale tra la A.L.I – Avio Linee Italiane (fondata dalla Fiat nel 1926), la Compagnia OLAG austriaca e la tedesca Lufthansa. Per celebrare l’evento, i trentini che potevano rubare qualche ora al lavoro, si sono affollati già dal mattino attorno al perimetro dell’aeroporto, dove è atteso l’arrivo dell’aeromobile. La pista è stata ingrandita dai circa 800 metri iniziali a 1200 metri, cioè “quanto basta – si legge su Il Brennero – per permettere l’atterraggio a qualsiasi apparecchio.” Le misure dell’aeroporto trentino sono state ampliate e stampate nero su bianco per un motivo preciso. Terminato infatti il periodo di collaudi della linea Milano – Trento – Monaco, alcune obiezioni della Germania hanno rischiato di far sparire proprio la città di Trento dal nome della tratta. “Col 1 giugno – si legge sul quotidiano – in onta alle clausole della convenzione tra l’Italia e la Germania, il servizio di posta e merci non ha avuto inizio per astensione da parte della Lufthansa. L’azione svolta dai tedeschi in questa occasione

Lo scalo milanese di Taliedo, da cui partiva il volo Milano-Trento-Monaco

non appare ben chiara, ove non si voglia considerare il loro modo d’agire come volutamente ambiguo. Per essere ben chiari in merito – continua l’articolo – conviene riepilogare con diligenza e con stretto ordine cronologico gli avvenimenti (…)”. In sostanza, riporta Il Brennero, i tedeschi, dopo aver firmato la convenzione con l’Italia e aver iniziato i voli di prova, hanno posto delle obiezioni sull’inutilità di effettuare uno scalo “pericoloso” come quello di Trento e hanno interrotto di fatto il servizio sulla linea. Ora però le questioni sembrano risolte e i trentini sono in attesa di vedere Romeo, (che tutti in realtà chiamano Fokker) sorvolare le montagne del Trentino. È un periodo di grande espansione per il settore aeronautico, sia in Italia che all’estero. Dopo la fine della prima guerra mondiale,

Gardolo (Tn). Veduta d'insieme degli hangar e della pista d'atterraggio dell'aeroporto. 1917-1918 Fondazione Museo storico del Trentino

dove si era già visto un importante impiego di velivoli a scopo bellico, negli anni ’20 il trasporto aereo si sposta verso una funzione di trasporto civile. Nascono le prime compagnie aeree transatlantiche e anche i primi elicotteri. Dalla prima impresa aerea dei fratelli Wright del lontano 17 dicembre 1903, sono già cambiate molte cose. Da quel volo durato 12 secondi (con un aereo con motore a benzina a 12 cavalli) dei due fratelli ingegneri americani, si arriva alla prima traversata atlantica senza scalo nel giugno del 1919, compiuta dagli aviatori britannici John Alcock e Arthur Whitten Brown, a cui seguirà la traversata in solitaria (33 ore no-stop) di Charles Lindbergh nel 1927. In Italia la storia delle compagnie aeree ha inizio nel 1926, quando viene avviata la prima linea aerea civile di trasporto passeggeri, la Torino – Trieste – Torino, che verrà poi denominata Linea Aerea n.1. La tratta è effettuata da due idrovolanti e prevede ben quattro scali: due nei fiumi Po e Ticino e due sul mare a Venezia e Trieste. Sempre quell’anno viene inaugurata anche la linea Roma-Genova-Napoli-Palermo, i cui voli sono effettuati da idrovolanti con una capacità di 8-10 passeggeri. Data l’esiguità dei posti a disposizione, non stupisce che a quell’epoca si voglia puntare anche su altri mezzi aerei più capienti, ovvero i dirigibili. Subentrati poco a poco alle mongolfiere, i dirigibili devono la loro fama al tedesco Ferdinand von Zeppelin che nel 1900 inventa il dirigibile ad armatura rigida, caratterizzato da un’intelaiatura interna in alluminio e numerose celle in51

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trentinostoria trentinoattualità Cartolina da Milano a Monaco, celebrativa del primo volo MilanoMonaco (interrotto a Trento per guasto)

terne, riempite di gas più leggeri dell’aria. Sfruttando così il principio di Archimede (“ogni corpo immerso in un liquido riceve una spinta verso l’alto pari al peso dell’aria che occupa il suo volume”) il dirigibile può sfruttare l’ascensione dovuta ai gas leggeri custoditi all’interno. L’unico inconveniente è l’enorme quantità di gas leggeri necessari (da cui l’inconfondibile gigantesca forma del dirigibile). L’esempio più celebre è proprio lo “Zeppelin” tedesco, il più grande dirigibile mai costruito: 236 metri di lunghezza per una velocità massima 128 chilometri l’ora. Ma ben noti sono purtoppo anche i frequenti incidenti occorsi a questi velivoli, fino ad arrivare al più tragico di tutti, avvenuto in New Jersey il 6 maggio del 1937, quando l’Hindenburg LZ 129 (con a bordo 97 persone) prende fuoco distruggendosi nel giro di trenta secondi, uccidendo 35 passeggeri. Tutti gli altri si salveranno solamente grazie al fatto che il dirigibile, in quel momento, stava attraccando al pilone della Stazione Aeronavale, ad un’altezza relativamente bassa da terra. Sarà proprio quest’incidente a segnare la fine dell’epoca dei dirigibili, lasciando definitivamente spazio agli aerei come il Fokker, che quell’11 giugno del 1928 la città di Trento sta aspettando con tanta emozione. A bordo c’è anche il Podestà di Trento. Come riporta la cronaca de Il Brennero: “alle 11 una telefonata da Monaco rassicura la folla: il Fokker ha lasciato quell’aeroscalo alle 10.20 quindi prima di mezzogiorno atterrerà nel nostro.” Il tempo sembra però volgere improvvisamente al brutto. “La Paganella, prima raggiante, è ora pregna di nubi, plumbee e grevi come un peso incombente e ostile. A mezzogiorno la folla attende e scruta il cielo, con l’orecchio teso per cogliere il rombo lontano.”

I minuti, però, come spesso accade quando si aspetta, sembrano non passare mai. E nessuno, meglio di un cronista degli anni ’20, saprebbe descrivere quei lunghi momenti con quell’inconfondibile enfasi tipica del periodo. “Enormi cumuli di nubi incupiscono l’azzurro dei monti e dal cielo non scende alcun richiamo: il robusto congegno dedaleo è ancor lontano, molto lontano! All’improvviso una pioggia sonora dardeggia la folla” e, a dimostrazione che al peggio non c’è fine, “alla pioggia segue la grandine. La folla corre in cerca di ricovero.” Finchè finalmente, cessate pioggia e grandine, mentre le nubi vengono portate dal vento verso nord, “improvvisamente giunge dal cielo il lontano canoro richiamo di un motore. La folla ondeggia. Ai margini del campo di atterraggio galoppa la pattuglia a cavallo dei vigili urbani. Lontano, alto tra le nubi, emerge un velivolo: viene dal nord, dev’essere il Fokker.” E invece no. Si tratta semplicemente di un biplano militare che dopo aver sorvolato il campo per diversi minuti a

Un'altra immagine dell'aeroscalo di Gardolo (Wikipedia) 52

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bassa quota, quasi a farsi beffe di chi se ne sta sotto con gli occhi rivolti al cielo, si avvicina alla pista rombando e all’ultimo riprende il volo, allontanandosi all’orizzonte. Nel frattempo si son fatte le 13 e ancora del Fokker nessuna traccia. Che sia per il maltempo? In effetti la perturbazione si è spostata verso nord, proprio nella direzione del trimotore partito da Monaco. “È opinione generale che per evitare la bufera esso sia atterrato ad Innsbruck. Mentre la radio e il telefono cercano di comunicare con quell’aeroscalo, la folla costretta dagli stimoli dello stomaco lascia il campo. Chi fa ritorno a Trento, chi invade le trattorie di Gardolo, solo i più tenaci rimangono e improvvisano un banchetto sull’erba. Poi, passata un’oretta, la gente poco alla volta fa ritorno al proprio posto. Nonostante tutto, nessuno vuole andar via prima di sapere con certezza cosa è stato dell’aereo. Al campo di Monaco, dal momento della sua partenza, il Fokker non ha più dato sue nuove. La stazione di Innsbruck non risponde. Al Brennero il velivolo non è mai stato avvistato. Dove sarà il Fokker? Corre appena tra la folla la paurosa interrogazione, che un canto festoso di motori viene dal sud. Tutte le fronti si alzano: gli sguardi si tendono verso l’azzurro. Piccolo, altissimo, sopra la Vigolana, avanza verso la città un velivolo. Sul campo si sente solo il soffio del vento. Il velivolo procede superbo, sicuro: gli astri vorticosi delle sue eliche brillano e destano nella folla un grido di entusiasmo: è il Fokker. Sono le 14.10. Il superbo aeroplano, atteso dal nord, appariva invece dal sud: quattro ore dopo la partenza da Monaco. Lasciato l’aeroporto di Monaco il trimotore si era messo


determinerà con esattezza la posizione dei velivoli dell’aviolinea, i quali non dovranno poi che incrociare nel punto dal quale avranno effettuata la trasmissione dei segnali per attendere da terra la comunicazione della loro posizione, è toccato al Fokker uno spettacolo veramente paradisiaco, che indubbiamente prodigò ai passeggeri un’infinità di emozioni (non ultima – immaginiamo noi – la comprensibile preoccupazione per un viaggio così turbolento, calcolando che per la maggior parte di loro era anche il primo volo in Prospero Gianferrari, Podestà di Trento assoluto) e qualche grattacapo al pilota. dal 1926 al 1928, accanto alla sua automobile Spettacolo assai interessante, che non si potrà più godere quando la linea inizierà La folla festeggia il Podestà di Trento, a funzionare regolarmente. acclama riconoscente l’uomo alla cui La folla raccolta e intenta come nell’aspettazione d’un miracolo: gli sguardi e volontà tenace la città deve il proprio aeroscalo.” il cuore, in alto. Il capo scalo è pronto colla fiamma in Dopo di lui scenderanno anche i passegmano per guidare il Fokker durante la geri, forse non del tutto consapevoli dei sua corsa sul prato: le fumate segnapericoli corsi, sicuramente emozionati no il punto per a il migliore atterraggio. Il per il volo (un’esperienza a quel tempo Fokker, sorvolata ancora la città, punta riservata a pochissimi). dritto sul campo. Tocca. Un leggero urto Ma chi si aspetta che da lì, il Fokker riappenaven. percettibile. Una scivolata –prenda poi il suo itinerario, verso la de–breve sab. dom. sul terreno. La folla invade il campo e stinazione finale, rimane deluso. correndo si avvicina all’apparecchio. Le 9–18 Il viaggio inaugurale si interromperà proore prio a Trento, a causa di un guasto al velieliche riprendono il loro giro; non più legno, ma aerea stella nell’aria. Il colosso volo che lo costringerà a terra lasciando a bocca asciutta chi, questa volta a Milano, “rulla”venerdì sul campo, la folla lo circonda, lo rincorre. Poi i motori si arrestano. S’apre attendeva sua festa volta da > La lunga notte delle orchidee, dalle ore 19:auna perore, attorno alla una piccola porticina: scende l’on. Propista di atterraggio, con lo sguardo rivolto tutti i sensi. Fatevi incantare da una serata piena di sorprese. spero Collezionisti Gianferrari. appassionati ed espositori all’insù. Ma questa è un’altra Vi accompagneranno storia. ■

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in rotta verso Innsbruck. Investito prima da un vento fortissimo di oltre 80 metri al minuto, poi da tormenta di neve, dovette salire ad alta quota. Lottò con la tormenta per oltre mezz’ora, sorvolò le Alpi tutte avvolte dall’uragano, ad una quota variante fra i 4 e i 5 mila metri. Il vento fortissimo costrinse il velivolo a deviare dalla rotta stabilita. Per un’ora non vide che nubi. L’orientamento divenne impossibile. Lottò con gli elementi e vinse. Da uno squarcio delle nubi si potevano scorgere le guglie e le torri dentate delle Dolomiti. Poi il lago di Santa Croce, quindi Belluno. Poi nebbie ancora. E finalmente ecco il Piave, ecco il Grappa. Corretta la rotta, il Fokker vittorioso sorvolò il cielo che conobbe la gloria “del cavallo rampante” Baracca e si diresse verso il nostro aeroporto. Seguì la rotta stessa di quel “Maurin Farman” pilotato da Ermanno Beltramo, dal quale D’Annunzio gettò i fatidici messaggi (il cronista si riferisce al volo di Gabriele D’Annunzio del 20 settembre 1915 quando, in piena prima guerra mondiale, il poeta sorvolò Trento lanciando sacchettini di stoffa tricolore con richiamo alle gesta dei patrioti antiaustriaci per convincere i trentini a tradire l’Impero austroungarico e passare dalla parte dell’Italia); sorvolò la città, s’abbassò d’assai e si diresse verso il campo. Non essendo ancor sistemata la rete radiogoniometrica, che

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icuramente ha giovato – a Giorgio Conta – nascere figlio (unico) di Livio, scultore e pittore solandro di Monclassico di grande notorietà, padrone di tutte le tradizionali tecniche sia in scultura che in pittura. Giorgio ha potuto così imparare tutte le tecniche artistiche a casa, dal vivo, salvo poi affinarle a scuola, in Val Gardena: ha potuto fruire delle molteplici relazioni, delle amicizie prestigiose come quella, ad esempio, che ha avuto suo padre con Arturo Benedetto Michelangeli. Ma sull’altro versante essere figlio d’arte può risultare un carico, una responsabilità, persino un tormento. Inevitabile è il confronto col genitore, che alla lunga può diventare insopportabile. In ogni caso, geneticamente e ambientalmente, ti è stata trasmessa un’eredità che può tarpare le ali al bisogno di autonomia, di libertà di ogni individuo, in particolare dell’artista. Anche Giorgio

“LACERATI” DALLA MODERNITÀ PRIMA DI EMANCIPARSI DALL’INFLUENZA ARTISTICA DI SUO PADRE LIVIO, GIORGIO CONTA HA DOVUTO ASPETTARE I 35 ANNI D’ETÀ, QUANDO HA COMINCIATO A DIPINGERE SINUOSI MUSICISTI JAZZ... ha pagato dazio all’eredità artistica di suo padre. Sino a 35 anni, sia in scultura che in pittura appaiono leggibili parecchie affinità, suggestioni, vocazioni, componenti tematiche e stilistiche ereditate dal padre: ad esempio la

“Woman with yorkshire” 54

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duplice vocazione con la scultura e con la pittura; la tematica religiosa; la predilezione per soggetti come la coppia (maschio femmina); la maternità; la maschera e il volto; l’espressività delle mani… Giorgio ha cominciato ad emanciparsi dalle tematiche paterne lavorando per anni (appassionato di musica e lui stesso strumentista com’è) a un ciclo – sia in scultura che in pittura – di suonatori, soprattutto di jazzisti. Intanto continuava a lavorare gomito a gomito, con suo padre, realizzando opere pubbliche, religiose profane, la più importate delle quali il monumento a Padre Kino (2008), alto oltre cinque metri, che raffigura il missionario con un piccolo indigeno, posizionato sotto il paese di Segno, ben visibile dalla provinciale. Ma per quanto riguarda le opere personali, la ricerca individuale perseguiva tenacemente soggetti e stili suoi. Attorno ai 35 anni le sue opere di scultura risultano mature e autonome. È così che critici e intellettuali come Valerio Dehò, Luigi Marsiglia, Mas-

similiano Castellani, Paolo Levi, Stefania Severi, Pupi Avati scrivono di lui. Giorgio viene così invitato a collettive e personali sia in Italia che all’estero: Vittorio Sgarbi visita lo splendido atelier-museo che i Conta hanno realizzato a Monclassico e invita Giorgio alla mostra “Tesori d’Italia” all’Expo 2015 e alla mostra “Si può scolpire l’anima” al MuSa di Salò. L’anno dopo è invitato alla Context Art Miami e alla Contemporary Istanbul con la Galleria Liquid Art System. Nel 2017, assieme a suo padre, è chiamato dal Mart ad esporre due opere nella mostra “Legno/ Lën/Holz” alla Galleria Civica di Trento; partecipa anche a Milano Scultura su invito del critico Valerio Dehò. Nel 2018 ha partecipato alla Lousanne Art Fair con la Galleria Ottonovecento ed è invitato dalla Paolo Maria Deanesi Gallery alla rassegna Arte Forte. Infine (e questa è un’anticipazione) è stato designato “padrino” (il più giovane a tutt’oggi) del Simposio del Tesino “Luci ed Ombre del Legno” e accompagnerà con cinque sue


trentinoarte “Nosce te ipsum”

opere, il percorso espositivo 2019 delle opere premiate nel 2018, che toccherà cinque centri abitati italiani, a cominciare da Madonna di Campiglio alla vigilia del prossimo Natale. E veniamo a parlare di alcune opere degli ultimi anni, esempio della conquistata originalità di questo artista divenuto un artista “che conta”... Del 2015 è la scultura in legno (cm 155x35x40) dal titolo La coppia. Ma se, come abbiamo visto, il tema della coppia è già molto presente in Livio ed è passato a suo figlio, in che consiste l’originalità, dov’è la discontinuità col passato? La novità sta principalmente nella frantumazione, nella lacerazione delle figure. Non si tratta di mutilazioni come qualcuno potrebbe pensare:

le mutilazioni sono quelle di tanta arte classica, dovute ai drammi della storia come le guerre, le persecuzioni religiose, ecc. (per cui, ad esempio, la Vittoria di Samotracia è priva della testa, la Venere di Milo è priva delle braccia, ecc.) Si tratta allora di lacerazioni progettate dall’artista, metafore/denuncia delle infinite forme di violenze che ci opprimono? Nemmeno, o forse solo in parte: c’è la mano staccata dal corpo, come appare in alcune sculture, che può anche significare la manualità staccata dal cervello, uno dei drammi della nostra epoca. C’è la novità dell’avambraccio staccato della ragazza, posato sul dorso del cagnolino (in Woman with yorkshire, 2017) assieme alle novità nelle sculture di Giorgio, dell’apparizione di un animale ad un’ombra di ironia, di satira delle mode e del costume che vi si potrebbe cogliere. Ci sono altre novità come l’apparizione di uno specchio in Nosce te ipsum (cm 150x178x65) in cui, di primo acchito, potresti pensare a una scultura informale, ma se ti avvicini metti a fuoco che si tratta di un nudo femminile orizzontale capovolto, con il volto che guarda lo specchio sottostante. E in questa creazione plastica originale, che fa pensare, sino a risultare inquietante, è contenuta anche l‘idea della caduta: una scultura che potremmo definire “filosofica” com’è la frase socratica che le dà il titolo. Da ultimo voglio citare alcune sculture del 2018, come Busto o Torso, in cui Giorgio assembla legni di varie essenze e di vari colori, in opere che riprendono suggestioni classiche, ripensate nella complessità della modernità. Che mi sembra lo sforzo maggiore di questo scultore ancora giovane, ma che si fa ammirare per il suo talento, per la sua magistrale tecnica, oltre che per la modestia ereditata da ■ suo padre. “Torso” 55

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“E’ bene tornare bambini qualche volta e non vi è miglior tempo che il Natale, allorché il suo onnipotente fondatore era egli stesso un bambino” C H A RL ES DI CK ENS

L’

arrivo del Natale ci fa fermare a scrutare il cielo con il naso all‘insú alla ricerca del primo fiocco di neve, ci fa riempire i polmoni con il profumo intenso delle spezie e dei rami freschi dell‘abete. Ci fa cercare con dita curiose la delicatezza del muschio vellutato e il calore e la morbidezza dell‘impasto per i biscotti.

Il Natale è ormai alle porte e le cucine si riempiono di mani indaffarate che tritano frutta secca, impastano sapientemente farina e uova, sciolgono il cioccolato e danno forma a piccoli gioielli culinari. Cannella, vaniglia, noci, mandorle e marmellata si mescolano dando vita a vere e proprie delizie per il palato.

33 x Biscotti di Helmut Bachmann, Heinrich Gasteiger, Gerhard Wieser 88 pagine, tascabile Athesia Buchverlag ISBN 978-88-8266-872-3 La cucina nelle Dolomiti Anneliese Kompatscher 192 pagine, cartonato Athesia Buchverlag ISBN 978-88-6839-325-0

I biscotti della tradizione

Cornetti alla vaniglia Occhi di bue I Vanillekipferl sono sicuramente tra i biscotti natalizi più conosciuti e tradizionali dell’Alto Adige. Le mandorle, il burro e lo zucchero vanigliato rendono questi cornetti la scelta ideale per accontentare anche i palati piú esigenti.

Apprezzatissimi dai piú piccoli, i Linzer Augen sono biscotti di pasta frolla cotti in forno e poi farciti con marmellata di albicocche o di fragole. Un ultimo tocco di zucchero a velo e sono pronti per coloro che amano la dolcezza.

Stelle alla cannella Le Zimtsterne sono biscotti tipici delle tradizioni natalizie nordiche. Il sapore intenso della cannella unito alla croccantezza della glassa in superficie richiamano sicuramente il periodo invernale. Questi biscotti sono perfetti per chi ama i sapori intensi.


Colori profumi e proprietá delle spezie La cannella

è una delle spezie maggiormente utilizzate nella preparazione di dolci e biscotti natalizi. Ha proprietá digestive, antibatteriche e antinfiammatorie. Questa preziosa spezia è un ottimo rilassante muscolare, agisce contro il gonfiore di stomaco ed è un valido aiuto contro mal di gola e raffreddore.

L ’anice stellato è una

Lo zenzero

viene impiegato nella preparazione dei famosi biscotti a forma di omino decorati con la glassa di zucchero. Originario dell‘Asia Orientale, ha un sapore pungente e proprietá che stimolano la digestione e la circolazione. Ottimo anche per curare i mali di stagione.

spezia originaria della Cina e dell‘Asia sudorientale. Ha un leggero sapore di liquirizia ed è tra gli ingredienti fondamentali per la preparazione di dolci natalizi. Tra le diverse proprietá ci sono quella antibatterica, antivirale e antinfiammatoria.

Dall‘America centrale arriva

I chiodi di garofano

sono protagonisti nelle ricette di biscotti alle spezie, panpepato e panforte. Sono utilizzati per alleviare il dolore dei denti, per contrastare la nausea, l‘indigestione e i disturbi intestinali.

Biscotti di pan pepato Biscotti degli Ussari I Lebkuchen sono una specialitá tradizionalmente natalizia. Esistono diverse varianti della ricetta, ma solitamente sono realizzati con frutta secca (nocciole, noci o mandorle), agrumi canditi, uova, miele, farina, zucchero, marzapane e varie spezie come cannella, anice, zenzero, pimento, chiodi di garofano, noce moscata.

Gli Husarenkrapfen sono biscotti di origine tedesca che vengono preparati soprattutto durante il periodo dell‘avvento. Sono a base di pastafrolla arricchita con nocciole tritate e presentano una caratteristica cavitá al centro farcita di marmellata. Per i palati amanti dei contrasti scegliete la marmellata di mirtilli rossi.

la vaniglia,

spezia profumatissima che ha un effetto rilassante, rasserenante, combatte lo stress e sconfigge l‘insonnia.

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FOTO di ANDREAS TAMANINI

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Natale

LA MAGIA DEL INCANTEVOLI MERCATINI

IN TUTTO IL TRENTINO SI RINNOVA LA FIABESCA TRADIZIONE DEI MERCATINI NATALIZI, CAPACI DI OFFRIRE A CHI AMA LA PIÙ CLASSICA DELLE FESTIVITÀ, UN AMPIO PROGRAMMA DI INTRATTENIMENTO ED UNA VASTA SCELTA DI PRODOTTI TIPICI DELLE CONSUETUDINI ALPINE. NEGLI SPLENDIDI SCENARI CHE CARATTERIZZANO IL NOSTRO TERRITORIO Levico Terme Sospesa tra storia, incanto e solidarietà: il mercatino di Natale asburgico e l’iniziativa “Adotta un albero”. Segnatevi queste date: fino al 6 gennaio torna l’imperdibile appuntamento con il Mercatino di Natale di Levico, giunto alla 17a edizione. Ad accogliervi, una location unica: il mercatino si svolge infatti nel Parco Secolare degli Asburgo, nel quale, in occasione dell’inaugurazione, si potranno rivivere i tempi della belle époque, con sfilate e balli di corte in costume. Una passeggiata che coinvolge tutti e cinque i sensi. Le oltre 60 casette in legno colorano i suggestivi viali alberati del Parco, con espositori selezionati per presentarvi al meglio le eccellenze dell’artigianato e della gastronomia. Si potranno ritrovare i sapori della tradizione, assaggiare piatti gustosi cucinati al momento e brindare alle feste con un bel bicchiere di vin brûlé. Gli 56

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amanti dello shopping avranno l’imbarazzo della scelta tra decorazioni natalizie e oggetti artigianali in pelle, vetro, legno e tessuto. Un Mercatino di Natale per tutti, dove le famiglie e i bambini si sentiranno coccolati e potranno lasciarsi trasportare dalle emozioni. Un ricco programma di eventi e di intrattenimenti vi aspetta: esibizioni musicali del sabato con la rassegna di cori di montagna “InCanto Sotto la Neve”, spettacoli pirotecnici serali, passeggiate in pony e in carrozza per le vie del Parco, incontri con Babbo Natale sul suo Trono, la fattoria degli animali e il Villaggio degli Elfi, dove i più piccoli possono cimentarsi in attività creative gratuite. Attenzione però: nel pomeriggio del 7 dicembre gli spaventosi Krampus saranno pronti a rincorrere tutti coloro che non si sono comportati bene durante l’anno! Tra le novità di quest’anno, l’angolo delle “Casette di Pan

di zenzero”, un laboratorio creato in sinergia con Dell’Oglio Ermanno, proprietario e pasticcere dell’Hotel Pasticceria Cristo d’Oro di Samone. Sarà un’occasione imperdibile per far divertire i bimbi, ma anche per tornare bambini insieme a loro. Non mancheranno poi i festival culinari per scoprire da vicino i segreti delle preparazioni dei prodotti e piatti della tradizione, come la Festa del Formai de Malga il 9 dicembre, la Festa della Polenta il 2 e 16 dicembre, le Feste del Miele e della Patata, rispettivamente il 7 e 8 dicembre. Gli altri eventi che animano il centro storico della cittadina termale rivolgono particolare attenzione al tema del Presepe: nella sala di Cinecittà sarà presente una mostra di oltre cento creazioni di artigianato locale e nazionale. Qui, in occasione del centesimo anniversario della fine della Prima Guerra Mondiale, sarà in mostra la collezione di cartoline di Natale - a cura

del Forte Colle delle Benne - che i soldati trentini della Grande Guerra, impegnati a combattere al fronte, inviarono ai propri cari. L’artigianato artistico sarà protagonista dal 6 al 9 dicembre con il Simposio EncontrArte, che vede una selezione di scultori del legno riportare in vita l’artigianato tradizionale con statue a grandezza naturale. In seguito agli eventi di maltempo che si sono abbattuti anche sul Parco Secolare, quest’anno si è deciso di utilizzare i tronchi degli alberi caduti, i quali troveranno nuova vita grazie alle abili mani dei falegnami che li trasformeranno nelle nuove figure che andranno a sommarsi alle statue della Natività scolpite durante le precedenti edizioni, che saranno esposte in piazza della Chiesa per tutta la durata del Mercatino. E per rievocare in modo tradizionale il simbolo per eccellenza del Natale, l’appuntamento è per il 24 e il 26 dicembre, quando centinaia di figuranti daranno vita



trentinospecialeNatale al suggestivo Presepe Vivente partendo dai Giardino Salus per arrivare all’anfiteatro del Parco. Il programma completo del Mercatino è disponibile al sito www.visitlevicoterme.it, per aggiornamenti costanti dal Parco: Facebook Visit Levico Terme – Il Mercatino di Natale Asburgico. ORARIO DI APERTURA: Tutti i giorni dalle 10.00 alle 19.00; Dicembre 1*- 2, 7- 8*- 9, 14-15*-16, 2122-23-24, Dal 26 dicembre al 6 gennaio. *Dalle 10.00 alle 22.30 con fuochi artificiali alle ore 21.30. Consorzio Levico Terme in Centro www.visitlevicoterme.it Info: Azienda per il Turismo Valsugana Ufficio di Levico Terme Tel. 0461 727700.

“Adotta un Albero”

Lo scorso 29 ottobre il maltempo ha colpito la città termale di Levico Terme, lasciando il segno nel secolare Parco delle Terme, simbolo della città e il più importante parco storico della Provincia di Trento. Il Parco delle Terme, che fa parte del network Grandi Giardini Italiani grazie alla sua im-

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portanza storica, la superficie di tredici ettari e un patrimonio arboreo di circa 570 maestosi alberi, si mostra oggi con un volto nuovo, un volto che nella parte orientale è devastato ed irriconoscibile. È proprio da questo amore per la città di Levico, dalla voglia di rivedere rigoglioso il Parco delle Terme e dall’attenzione mostrata da persone esterne che il Consorzio Levico Terme in Centro, in sinergia con il Servizio per il Sostegno Occupazionale e la Valorizzazione Ambientale e l’Azienda per il Turismo Valsugana, lancia il progetto Adotta un Albero. Adotta un Albero nasce innanzitutto per contribuire al reimpianto degli alberi dello storico Parco delle Terme, ma anche per trasmettere un importante messaggio: l’albero è un patrimonio, l’albero è vita. Ne abbiamo bisogno tutti noi, Levico Terme e gli stessi esseri della natura.Chiunque voglia collaborare alla rinascita del nostro Parco può contribuire con una donazione di 10 euro, indicando la specie di albero preferita. Gli alberi che saranno ripiantati sono

il faggio, l’albero dei tulipani, l’acero zuccherino e il cedro dell’Himalaya. Sarà possibile partecipare al progetto versando l’importo di 10 euro sul c.c. ADOTTA UN ALBERO IT 08H0 817834940000018157920. INFO & REGOLAMENTO: www.visitlevicoterme.it

Un’atmosfera d’altri tempi che rivive nel centro storico di Rovereto, un percorso nelle piazze più belle della città, un itinerario che permette di scoprire palazzi sei - settecenteschi, bastioni medievali e ancora musei e piazze contemporanee.

FestivalNatale: Eventi e Mercatini a Rovereto

Natale nei palazzi barocchi

fino al 24 dicembre Oltre sei settimane di eventi per avvicinarsi al Natale e per vivere le festività con tante proposte tra cui scegliere: per adulti e bambini, per chi cerca lo svago e per chi vuole ritrovarsi per un momento di festa. Ospiti a Rovereto artisti sorprendenti e spettacoli internazionali, capaci di stupire. Ma a Rovereto il Natale è anche occasione di dialogo e d’incontro, come ricorda il Grande Albero di Piazza Rosmini, un abete che si slancia verso il cielo a simboleggiare l’unione fra i popoli. A fare da scenografia al ricco calendario di appuntamenti, il Mercatino di Natale presenta le sue originali casette, un cielo di stelle e magari la neve.

Ala Città di Velluto 1-2 | 8-9 | 15-16 | 22-23 dicembre È magico e suggestivo il Natale nei palazzi barocchi di Ala. Qui, in questo accogliente borgo trentino, si respira un’atmosfera d’altri tempi. Nei saloni e negli androni di uno dei centri storici più belli del Trentino, nei cinque weekend che precedono il Natale, sono protagonisti artigiani e artisti con i loro originali manufatti: tessuti, sete, oggetti di design, decorazioni natalizie particolari e creative. Vere e proprie botteghe narranti capaci di raccontare e comunicare, con laboratori e dimostrazioni, la propria storia e l’unicità della proposta. L’alternarsi degli eventi artistici è accompagnato dalle note e



trentinospecialeNatale dalle melodie, per immergersi in un’elegante e affascinante atmosfera di luci, suoni e immagini. A sottolineare la vocazione della città, gli intrattenimenti musicali: piccoli concerti tra i palazzi, negli androni e nelle suggestive corti del centro. Tanti gli appuntamenti in programma tra i quali le coinvolgenti visite guidate in costume, a lume di candela, a cura dell’Associazione Culturale Vellutai.

I natali della Vallagarina

TANTE SFUMATURE, UN’UNICA MAGIA Alle porte del Trentino, fino al 6 gennaio, vi aspettano i Natali della Vallagarina. Un magico viaggio tra castelli medioevali e palazzi barocchi, borghi e città per scoprire i mercatini della tradizione, ammirare i percorsi presepi, gustare i sapori del territorio e i prodotti d’inverno e vivere atmosfere internazionali. Cori, musiche, spettacoli, laboratori ed eventi attraversano l’intera Vallagarina. Dieci Natali che diventano cento.

Natale al Castello

Avio - 8-9 | 15-16 dicembre Tradizione e suggestione ad Avio con Natale al Castello, due weekend da vivere in un luogo davvero magico, illuminati dal fuoco, riscaldati dal cibo e dal vino, accompagnati dal ritmo delle parole e della musica. Castellum Ava, sospeso tra le trame dei vigneti della Vallagarina e il Monte Baldo, ha sentieri nascosti, enigmi da risolvere, storie e leggende da raccontare, un’atmosfera e un incanto da scoprire. Un’occasione unica per visitare il Castello in inverno. Tanti gli appuntamenti e gli spettacoli in programma: concerti con i cori trentini, note delle zampogne e delle scuole musicali, proposti in una cornice che sarà difficile dimenticare. Ma ancora, incontri con i produttori, letture animate per i più piccoli, e il Mercatino di Natale nelle sale del castello. 60

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Il Natale dei Ricordi

El nos Nadal Castellano 8-9 | 15-16 dicembre La magia del Natale ci riporta a un passato, fatto di memoria e di ricordi. A Castellano va in scena Il Natale dei ricordi - El nos Nadal, un caleidoscopio di sapori, storie e saperi nelle corti e a castello. Gli abitanti del piccolo paese, di poco più di 700 anime, aprono le loro abitazioni per guidarci alla scoperta di unicità storiche e culturali del luogo. Unicità raccontate attraverso le ricette tradizionali ultracentenarie servite nelle corti, le musiche e cori dei gruppi provenienti dalle valli trentine, le fotografie, le immagini e le proiezioni di volti della storia locale, rese ancora più suggestive dalle luci della sera. In programma anche mostre ed esposizioni a cura degli artisti locali, allestite nei luoghi più significativi del paese, rappresentazioni teatrali, che raccontano leggende che si tramandano da secoli, i Mercatini della terra e dell’artigianato, visite guidate tra le sale del Castello. El nos Nadal è un paese che apre le porte delle sue case, per raccontare il Natale del passato che è storia del presente e che invita tutti a condividere i momenti di festa.

I Paesi dei Presepi

Nomi, Pomarolo, Nogaredo e Villa Lagarina fino al 6 gennaio Non c’è Natale senza presepe, simbolo e emblema di una tradizione che racconta storie, identità e abilità artigiane. Nomi, Pomarolo e Villa Lagarina, si trasformano per oltre un mese nei paesi dei presepi. Presepi nelle corti e nelle contrade, lungo le vie e nelle fontane. Percorsi suggestivi ed emozionanti, opere d’arte di rara bellezza, da scoprire passeggiando nei centri storici dei borghi per imparare a cercare angoli nascosti e meravigliosi che fanno da cornice e accolgono le più belle rappresentazioni


LA COCCINELLA


COPI MERCATINI


della Natività. Rappresentazioni realizzate con diversi materiali: carta e terracotta, pizzo e vetro soffiato, sassi e elementi naturali, dalle abili mani di artigiani e artisti, associazioni culturali, scuole e famiglie, appassionati e creativi, che raccontano storie, ci portano alla scoperta dei particolari, e ci regalano emozioni e sensazioni speciali.

Passeggiata fra i Presepi

TERRAGNOLO 16 dicembre I presepi resteranno in mostra dall’8 dicembre al 6 gennaio. Un magico percorso tra le contrade dell’incantevole Valle di Terragnolo. 5 frazioni, 25 presepi, 1 territorio. Qui gli abitanti hanno realizzato i propri presepi liberando creatività e fantasia tra stili classici e originali. Negli scorci più caratteristici dei paesi, si può ammirare la splendida esposizione di oltre 25 opere, lasciandosi accompagnare da caldi ristori lungo il percorso. Una serata ricca di emozioni e sentimenti, di serenità e condivisione da vivere insieme.

foto Federico Modica - www.visitfiemme.it

Il Natale dell’Albero BRENTONICO 7, 8 e 9 dicembre e 21, 22, 23 dicembre Il profumo del legno, la manualità degli artisti, il rapporto tra l’uomo e la natura…a Brentonico, nel cuore del Parco del Baldo, va in scena il Natale dell’Albero. Un omaggio alla Terra raccontato in un simposio di scultura che diventa una mostra permanente e occasione per scoprire le vie più belle del paese. Ad accompagnare la festa tanti appuntamenti per grandi e piccini, con laboratori creativi,

musiche della tradizione, piatti trentini e la voglia di stare insieme tra cime innevate e magiche atmosfere natalizie. info@visitrovereto.it t. 0464 430363 visitrovereto.it/natale

Rango tra canti e filò

IL NATALE PIÙ LUNGO (1, 2, 7, 8, 9, 14, 15, 16, 22, 23, 26, 29, 30 DICEMBRE, 16 dicembre: arrivo di Santa Lucia; 26 dicembre arrivo di Babbo Natale nella giornata del Natale delle Famiglie) In uno dei “Borghi più belli d’Italia“, ove tutto il borgo - ben 90 volte - diviene mercatino

e presepe fuori dal tempo, atmosfera da fiaba per i bambini in attesa di Santa Lucia e Babbo Natale, sapori e prodotti tipici, le melodie di Natale e, novità 2018, la riscoperta dei FILO’. Ma anche approfittare delle terme, aperte dal 20 dicembre al 13 gennaio. Ecco le novità di quest’anno: RINASCE IL FILO’. Cosa c’è di più natalizio del recupero della storia autentica di questo territorio e del luogo iconograficamente più legato al Natale, la stalla? Si tratta della rievocazione del Filò, che in passato era la consuetudine dell’ incontro serale tra vicini di casa, al calore del fiato degli animali, per condividere storie, fiabe e aneddoti…. Ogni giorno durante il mercatino di Rango ci sarà quindi l’occasione, durante alcuni momenti della giornata, per questa immersione autentica nella storia locale. Saranno inoltre attivi laboratori dimostrativi e didattici sulle tradizioni culinarie e artigianali locali. IL PERCORSO DELLE BIFORE. le finestre e gli archi più suggestivi di quello che è uno dei “Borghi più belli d’ Italia”

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trentinospecialeNatale vengono ricreate e riprodotte con materiali naturali del luogo nelle vie e nelle piazzette del borgo.

Rango contro la violenza sulle donne!

Il weekend del 24 e 25 novembre. In occasione della Giornata contro la violenza sulle donne, il borgo ha dedicato allestimenti e pensieri a questo tema così attuale, per dare il suo messaggio nel segno del rispetto e della sensibilità ai temi sociali. E poi, come sempre, la peculiarità del mercatino di Rango: nessuna casetta di legno prefabbricata, ma tutto il borgo protagonista. Sono ben novanta i volt, tra lanterne e zampogne, che espongono prodotti di artigianato locale autentico e ogni prelibatezza enogastronomica: canederli e trippa in brodo, orzetto, polenta carbonera, formaggi e salumi locali, strudel, frittelle di mele e torta di noci. Rango è il gioiello più prezioso dell’altopiano del Bleggio e dell’intera vallata, che domina dall’alto. Un magico pugno di case contadine,

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perfettamente conservate nella loro antica architettura, che parla ancora di un passato popolato di pellegrini, pastori con le loro greggi, mercanti e viaggiatori, custode di storie e umanità perdute, dove rintracciare costumi e usanze altrove dimenticate PER I BAMBINI: Rango è un paradiso per i bambini (che possono anche fare il primo assaggio di neve a Bolbenolandia) che per loro ha appuntamenti dedicati: domenica 16 dicembre per l’arrivo di Santa Lucia che, in groppa al suo asinello, giunge nella piazza per distribuire doni e dolcetti a tutti i bambini. E mercoledì 26 dicembre con un’intera giornata dedicata alle famiglie, con cori di voci bianche, l’arrivo finale di Babbo Natale. Durante i Mercatini di Natale per i bambini è disponibile gratuitamente “la stanza dei giochi”. Qui i bambini potranno partecipare a laboratori creativi, giocare, colorare, ascoltare le fiabe in compagnia di educatrici specializzate. Inoltre: gli asinelli e i pony di Natale per un giro in calesse, laboratori natalizi e la bottega dei “popi”

dove acquistare prodotti della terra ma anche riscaldarsi con una buona cioccolata. Programma completo su www. mercatinidirango.it /Associazione Culturale Valorizzazione Rango. Telefono 331 3156821 Azienda per il Turismo Terme di Comano Dolomiti di Brenta. Telefono 0465 702626

Dolcissima Paganella

EUROCHOCOLATE CHRISTMAS Eurochocolate approda in Trentino Dal 13 al 16 Dicembre; il Comprensorio della Paganella si riveste di cioccolato con Eurochocolate Christmas. Il suggestivo Comprensorio della Paganella in Trentino ospiterà infatti dal 13 al 16 Dicembre prossimi la prima edizione di una golosa quattro giorni dedicata al Cibo degli Dèi. Il progetto dell’evento, proposto da Gioform, titolare del marchio e del format Eurochocolate, è stato presentato a Trento in occasione del tavolo tecnico fortemente voluto dal Cda dell’Azienda Turismo Dolomiti Paganella, con la fattiva partecipazione di Trentino Marketing, l’Assessorato al Turismo

della Provincia Autonoma di Trento e i Consorzi Turistici dell’Altopiano della Paganella, che raggruppa i Comuni di Andalo, Fai Paganella, Molveno, Cavedago e Spormaggiore. “L’elevata popolarità del cioccolato - dichiara Maurizio Rossini, Ceo di Trentino Marketing - e l’attrattiva che il goloso Cibo degli Dèi è in grado di suscitare nell’immaginario collettivo sono state unanimemente riconosciute dai partecipanti indiscusso punto di forza della manifestazione. Si aggiungono l’opportunità offerta dall’evento di triangolare efficacemente con tutti i possibili abbinamenti tra cioccolato e prodotti tipici del territorio (mele, pere, frutti di bosco, miele, vino, distillati etc.) e la possibilità di generare una comunicazione trasversale in grado di intercettare nuovi flussi turistici, potenziando così l’attrattiva del territorio in un periodo interessante della stagione invernale che ha bisogno di motivazioni aggiuntive appropriate”. “È un forte motivo d’orgoglio per l’Altopiano della Paganella - aggiunge Anna Rosa Doni-


www.abbasciano.com

DOVE LA FRUTTA INCONTRA

LA FESTA


trentinospecialeNatale ni, Presidente dell’A.p.T. Dolomiti Paganella - essere stati scelti come luogo ideale per accogliere un evento di fama mondiale con altissimi standard qualitativi. Per questo, l’intero territorio ha dimostrato grande interesse ed entusiasmo e tante aziende si sono già messe in moto per presentarsi al meglio. La manifestazione aprirà formalmente la stagione turistica invernale e la caratterizzerà per tutto il suo svolgimento”.Eurochocolate Christmas sarà strutturato in modo da coinvolgere l’intero comprensorio grazie a un articolato programma di iniziative diffuse che animeranno le principali piazze e strutture ricettive e di intrattenimento, fino alle location più caratteristiche come rifugi, ristoranti e librerie, ciascuna delle quali potrà ospitare appuntamenti a tema cioccolato. Forte della consolidata esperienza maturata da Gioform nell’organizzazione di importanti kermesse a tema cioccolato, come Eurochocolate a Perugia, Cioccolatò a Torino e ChocoModica in Sicilia, oltre che nella gestione del Cluster Cacao e Cioccolato a Expo Milano 2015, l’evento si prospetta particolarmente coinvolgente e trasversale, con attività che spaziano da degustazioni guidate e cooking show, educational dedicati ai bambini con il coinvolgimento delle scuole del comprensorio, ma anche incontri con l’autore, laboratori e sorprendenti installazioni a tema pronte a cogliere tutto il lato fun del cioccolato. “Siamo molto soddisfatti sottolinea Eugenio Guarducci, fondatore e Presidente di Eurochocolate - dell’attenzione che abbiamo riscontrato tra le istituzioni locali e, dopo una prima fase di studio sulla fattibilità, siamo ora pronti a dar vita a dei tavoli tecnici operativi per i quali sarà determinante il coinvolgimento delle principali Associazioni di Categoria e dei Consorzi attivi sul territorio, che potranno 66

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cosi innestare una progettualità diffusa quanto mai utile al format dell’evento o già ricco di interessanti suggestioni”. Ufficio Stampa Eurochocolate ufficiostampa@eurochocolate. com Daniela De Paolis Tel. 075 5003848 (int. 888)

Benvenuto Inverno

SAN MARTINO DI CASTROZZA, 08-09; 15-16; 22-23 dicembre 2018 La piccola capitale alpina dominata dalle vette dolomitiche saluta l’arrivo dell’inverno con tre weekend all’insegna della musica folk e dei profumi delle delizie del Trentino, da gustare con lo sguardo rivolto alle Pale di San Martino, magari dopo una giornata trascorsa in pista. Da segnare in agenda la data del 22 dicembre, quando il centro di San Martino di Castrozza verrà invaso dai tanto simpatici quanto spaventosi Krampus di Primiero, che per l’occasione saranno accompagnati dai mostruosi colleghi giunti dalle valli limitrofe e persino dall’Alto Adige. Niente paura! A badare a queste leggendarie creature ci penserà San Nicolò.

Angolo Artigianale Natalizio di Imèr

IMÈR 8-9, 15-16, 22-23, 29-30 dicembre 2018, 5 gennaio 2019 Un mercatino insolito, che viene ospitato dall’antica segheria del paese di Imèr e che permette di fare un tuffo nel mondo dell’hobbistica e dell’artigianato natalizio a km0


trentinospecialeNatale e di assaggiare le dolci delizie locali. La protagonista assoluta sarà la passione con cui gli artigiani delle valli di Primiero e Vanoi trasformano materiali semplici come legno, stoffa, pietre, fiori e erbe di montagna in prodotti e manufatti insoliti, regali originali dal successo assicurato. Quest’anno il mercatino si arricchisce ancor di più: oltre ai week end di dicembre è previsto un appuntamento extra anche il 5 gennaio, per iniziare un 2019 all’insegna della creatività.

Primiero e dintorni

A SIROR IL MERCATINO PIÙ ANTICO Il Natale sta arrivando anche a Primiero: tanti gli appuntamenti, a cominciare dal Mercatino di Natale di Siror, il più antico di tutto il Trentino. La magia del Natale è ormai pronta ad avvolgere Siror. Nelle domeniche che precedono il 25 dicembre e nel weekend dell’Immacolata, il piccolo borgo cambierà vesti, trasformandosi nel Christkindlmarkt, il pittoresco e colorato mercatino natalizio. Per le vie del centro, le tradizionali casette in legno, ma anche stalle antiche e fienili, diventeranno in sei diverse occasioni (2 - 8 - 9 - 16 - 23 dicembre) suggestive botteghe d’artigianato artistico locale. Più di 50 espositori presenteranno al pubblico i loro prodotti, dalle sciarpe fatte a mano ai raffinati manufatti in legno, dai saponi naturali agli indumenti in lana cotta. Oltre a ciò, colorate bancarelle offriranno golosità della gastronomia locale come Mercatini di Natale di Siror Silvano Angelani

il tipico e fragrante brazedel di Siror, lo zelten trentino, i salumi, il miele e le frittelle, profumando l’aria e riscaldando l’atmosfera in tutto il borgo. Consigliatissimi un tour del paese a bordo della Troika, tradizionale slitta trainata dai cavalli, e la mostra concorso “Il mio albero di Natale”, dove trovare spunti e idee per un abete diverso dal solito, con la possibilità di votare l’albero più originale. Tra le novità di quest’anno ci sarà poi il percorso incantato per grandi e bambini dedicato al Mazaròl, intrigante personaggio delle leggende primierotte. Infine, come da tradizione del Mercatino, scultori da tutta Italia parteciperanno al Simposio di Scultura “Arte Natale” dando vita, sotto gli occhi del pubblico, a stupefacenti creazioni in legno. Il Mercatino di Siror è uno degli eventi più attesi di dicembre, ma non è il solo. San Martino di Castrozza inaugurerà la stagione col Benvenuto Inverno (8-9, 1516, 22-23 dicembre), altro gustoso mercatino che profumerà i weekend dicembrini, con musica Folk, la sfilata dei Krampus e molto altro. La Fiera di Natale (dal 28 dicembre al 6 gennaio) ravviverà le vie del centro di Fiera di Primiero con tantissime bancarelle, luci e musica tradizionale. Infine ad Imèr, appuntamento con l’Angolo Artigianale Natalizio (8-9, 15-16, 22-23, 29-30 dicembre, 5 gennaio), una mostra dedicata all’artigianato e alla gastronomia: idee regalo, laboratori e delizie per grandi e piccini. Maggiori info: sanmartino.com 25° Mercatino di Natale di Siror - Il più antico del Trentino.

Fiera di Natale Fiera di Primiero

28 dicembre al 6 gennaio Il centro di Fiera di Primiero si veste a festa e una passeggiata lungo la via dello shopping, tappa obbligata per chi si trova a trascorrere qualche giorno tra le Pale di San Martino e re67

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trentinospecialeNatale sa magica dalle luci di Natale, dai profumi di cannella e vin brulè e dalle dolci melodie di zampognari e suonatori di cornamuse. Qui e là ci si imbatte nelle piccole casette di legno allestite dai commercianti per regalare un’anteprima dei must have della stagione e al contempo far scoprire le gustose leccornie della gastronomia dolomitica. In questa magica cornice i più piccoli potranno partecipare a laboratori a tema e provare l’emozione di un’uscita con la troika.

Fiemme l’incanto dell’Attesa

Dall’inizio di dicembre si passeggia fra mercatini e presepi, dal giardino del palazzo della Magnifica Comunità di Cavalese al Villaggio sotto l’albero di Predazzo.

Cavalese, il Mercatino di Natale “magnifico”

Fino al 6 gennaio 2019 Nel giardino del palazzo della Magnifica Comunità di Fiemme a Cavalese, il Mercatino Magnifico di Natale è illuminato dalla luce morbida delle candele. Le romantiche casette invitano a curiosare tra pantofole di lana cotta, cose di casa dal sapore antico, creazioni artistiche di legno, vetro e rame, vasi di ceramica con manici di legno. È l’occasione di assaporare strudel, spiedini caramellati, waffel, succhi di mela e di mirtillo. Nel Mercatino Magnifico il tempo è scandito da danze popolari, imprevedibili krampus, laboratori d’arte e weekend dedicati alle antiche tradizioni. Il Mercatino Magnifico si visita dalle 10 alle 19. Dal 30 novembre a Natale è aperto dal venerdì alla domenica. Da Natale resta aperto ogni giorno fino al 6 gennaio (il primo gennaio apre alle 15).

Tesero e i suoi presepi

8 dicembre 2018 7 gennaio 2019 Tesero, nel cuore della Val di Fiemme, illumina i suoi cento 68

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presepi nei vicoli di Tesero e dalle corte. L’evento “Tesero e i suoi Presepi” propone anche mostre, concerti itineranti, racconti teatralizzati e momenti di folclore. In Piazza Nuova lo storico grande presepio da sfondo alle casette in legno del mercatino natalizio con prodotti gastronomici e artigianato artistico. La mostra “La Natività e la fantasia nell’arte popolare” prende vita nella storica Casa Jellici. Tutti possono esplorare il percorso nelle “corte” per scoprire i presepi passeggiando fra viuzze, cortili, stalle, legnaie, finestrelle e cantine.

Predazzo, il villaggio sotto l’Albero

8 dicembre 2018 al 6 gennaio 2019 L’atmosfera natalizia della Val di Fiemme, a Predazzo, si vive nel Villaggio sotto l’Albero, allestito nella piazza centrale del paese, dove ci si riscalda tra falò, bevande calde e musica. La piazza dei Santi Filippo e Giacomo si trasforma in un villaggio di montagna con tipiche casette in legno illuminate e decorate a festa, un boschetto di abeti profumati e il maestoso abete natalizio. Passeggiando si scoprono simpatici oggetti della tradizione e prodotti tipici della gastronomia locale. In piazza c’è anche una pista di ghiaccio per pattinare. Ogni giorno sono proposti dei momenti di intrattenimento e di animazione. È l’occasione per incontrare vecchi amici, fare nuove conoscenze o, semplicemente, ritrovare il piacere di stare insieme.

Varena, una piccola Betlemme

7 dicembre 2018 10 gennaio 2019 Il paese di Varena, in Val di Fiemme, si trasforma in una piccola Betlemme con un grande presepio illuminato la sera. Un chilometro di sentieri conduce alla scoperta di novanta personaggi, alti un metro, e un centinaio animali. La



Mercatini di Natale Levico di Visitlevicoterme

capanna di Gesù Bambino è circondata da un piccolo paese con la locanda, la stalla, il forno e le botteghe degli artigiani. “La Via di Betlemme” rievoca la tosatura delle pecore, la filatura della lana, il recupero della legna, la battitura del grano. Il grande Presepio (2500 mq) sorge sul prato innevato che costeggia via Alpini. Quando scende la notte, 200 punti luce illuminano la Natività creando un’atmosfera incantata. INFO: ApT Val di Fiemme, info@visitfiemme.it, tel. 0462 241111, www.visitfiemme.it Pinè e suoi preziosi presepi Miola è una piccola frazione di Baselga di Pinè che ospita ogni anno, durante il periodo Natalizio, una manifestazione molto caratteristica chiamata “El Paès dei Presepi”. Questo evento ospita un piccolo Mercatino di Natale composto da 8 tipiche casette di legno con prodotti enogastronomici e artigianali, ma soprattutto sono presenti più di 100 Presepi sparsi per la cittadina, realiz-

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zati completamente a mano e che affascinano ogni anno, da più di 20 anni, tanti curiosi e visitatori. Tra i più famosi c’è il Presepe Mobile con diverse animazioni, il Presepe luminoso e la Grotta del presepio. Si tratta di una manifestazione che raduna tutta la famiglia e rende magici i giorni di festa. Date e orari di apertura: dall’8 dicembre 2018 al 6 gennaio 2019; orario: dalle ore 14.00 alle ore 18.00

Il Mercatino di Natale di Trento

Il Mercatino di Natale di Trento festeggia la sua 25ª edizione e vi invita a scoprire la sua magia. Fino al 6 gennaio 2019, le storiche piazza Fiera e piazza Battisti ospiteranno più di 90 casette di legno dove potrete trovare il meglio dell’artigianato alpino e della tradizionale enogastronomia locale. Nel periodo natalizio Trento dà il meglio di sé e, come incastonata in un grande presepe, diventa

per tutti la “Città del Natale”. Le luci e gli addobbi allestiti nelle piazze cittadine accompagnano grandi e piccini in un’atmosfera unica attraverso il ricco programma di eventi e animazioni. Durante i fine settimana, sotto il tradizionale albero illuminato, i bambini possono visitare la casa di Babbo Natale e ricevere un piccolo regalo, una caramella o un libricino. O partecipare ad una delle tante divertenti attività educative che si svolgono nei musei riguardanti attività manuali o grafiche e agli eventi dedicati in Piazza Santa Maria Maggiore. E dopo aver giocato o partecipato ad una piccola recita, tutti in carrozza sul trenino di Natale. Per chi è troppo cresciuto per sedersi sulle ginocchia di Santa Claus invece è assolutamente da non perdere una passeggiata fra le tradizionali casette del Mercatino di Natale di Trento per apprezzare i prodotti dell’artigianato locale o assaggiare le specialità enogastronomiche trentine in un percorso allietato dalla musica dei concerti itineranti o dal canto dei cori di montagna che da queste parti sono una vera istituzione. Gli orari del Mercatino di Natale di Trento, anche quest’anno su due piazze. Piazza Fiera e Piazza Cesare Battisti fino al 6 gennaio 2019, aperto da lunedì a giovedì dalle 10.00 alle 19.30; il venerdì, sabato, domenica e

festivi dalle 10.00 alle 20.00. Chiuso il giorno di Natale. Il 26 dicembre 2018 e il 1 gennaio 2019 il Mercatino sarà aperto dalle 12.00 alle 20.00. Eventuali aperture serali saranno comunicate prima dell’inizio del Mercatino. INGRESSO GRATUITO!

Cles, Magico e Solidale Natale

Nel corso del periodo natalizio potrete acquistare presso le attività consorziate degli zelten e dei panettoni. Questi dolciumi saranno artigianalmente confezionati dalla pasticceria Ramus e dal panificio Zadra (nostri associati) e quanto ricavato dalla vendita di essi sarà devoluto, in occasione dello spettacolo “CantaCles is Christmas” del 4 gennaio, alla popolazione di Dimaro colpita dall’alluvione. Pare doveroso contribuire agli sforzi dei cittadini con i mezzi a nostra disposizione e troviamo sia giusto che un ente a fine sociale come il nostro faccia sentire la propria presenza anche in occasione di questi infausti eventi. Contiamo nell’adesione del progetto da parte di molti e confidiamo che, ancora una volta, la popolazione della Valle di Non possa dare un’esemplare lezione di solidarietà. A questo va aggiunto che a Dimaro pizzerie e ristoranti associati al consorzio per un giorno devolveranno il ricavato dei coperti a questa giusta ■ causa.




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di Fabio De Santi

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n questo ultimo scorcio di 2018 la sua versione di “Smooth Operator", una personale e travolgente rivisitazione del grande classico di Sade pubblicato nel 1984, impreziosita in questo caso dal flicorno del musicista e compositore tedesco Till Brönner sta spopolando nelle charts radiofoniche. Lui è Mario Biondi, la voce più nera della musica italiana, capace di conquistare con la sua classe le platee internazionali con le sue qualità di crooner. Proprio Biondi ritorna in concerto a Trento in quell'Auditorium S.Chiara, dove ha fatto registrare sempre il sold out, con lo show in cartellone il 18 dicembre, con inizio alle ore 21, ed organizzato dalla Showtime Agency. Quella trentina è una delle prime tappe del nuovo tour di Mario Biondi, che nelle prossime settimane, affronterà anche una serie di concerti in Gran Bretagna. In questo periodo il vocalist siciliano, ma che da anni vive a Parma, cavalca il successo del nuovo singolo "Smooth Operator”: il brano è stato registrato a Rio De Janeiro ed è contenuto nell'album "Brasil" un disco prodotto a Rio de Janeiro dal vincitore di un Latin Grammy, Mario Caldato (Beastie Boys, Jack Johnson, Seu Jorge, Marisa Monte) insieme a Kassin (Caetano Veloso), con la partecipazione attiva dello stesso Biondi alla produzione musicale di alcuni brani. Proprio ”Brasil” pubblicato lo scorso marzo sarà il cuore di questo spettacolo: un cd lanciato dalla partecipazione di Biondi sul palco dell'ultimo Festival di Sanremo con la canzone "Rivederti", che però non era riuscita a conquistare il cuore del pubblico e della giuria. "Brasil" invece è un di80

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MARIO BIONDI IL CROONER RITORNA IN CONCERTO A TRENTO, DOVE HA FATTO REGISTRARE SEMPRE IL SOLD OUT, CON LO SHOW IN CARTELLONE IL 18 DICEMBRE sco che convince e nel quale Biondi, cantando in quattro lingue, portoghese, francese, inglese e italiano, piazza una serie di affondi di altissima classe attraverso la proposta di alcuni classici della musica popolare brasiliana, riadattate o tradotte proprio per questa sua produzione. Fra queste ci sono "Felicidade" cover in inglese del brano di Seu Jorge, "Upside down (Flor de lis)" ballata del cantautore Djavan, "Sophia" un brano di Rogê e Gabriel Mora. Fra le chicche del disco "Eu sei que vou te amar " una composizione di

due leggende della bossa nova come Vinícius de Moraes e Tom Jobim e Vinícius de Moraes trasformata da Biondi con la chitarra di Pedro Sá. Si tratta di una canzone diventata celebre in Italia, anche per l'interpretazione di Ornella Vanoni nel 1976 col titolo di "Io so che ti amerò". A completare la tracklist di questo lavoro anche "Deix eu dizer", scritta da Ivan Lins ed interpretata da Claudya nel 1973 e "Jardin d'hiver", brano in francese di Benjamin Biolay e Keren Ann e la versione in portoghese di "Rivederti",

cantata insieme a Ana Carolina e Daniel Jobim che fa da chiusa al disco. Ad accompagnare Mario Biondi in questo tour i Quintorigo e a questo riguardo in un’intervista rilasciata al Giorno l’artista ha raccontato: “Rispetto all’inizio del tour lo spettacolo è completamente cambiato. Questo grazie innanzitutto alla presenza dei Quintorigo, che daranno alle mie canzoni delle nuances più progressive-rock di prima. In più, per non farmi mancare proprio nulla, ci sarà pure Tosh Peterson, batterista punk-rock californiano, di soli 17 anni che ho conosciuto in estate ad Umbria Jazz, dove suonava assieme alla bassista Nik West. Qualche giorno dopo il nostro incontro mi ha mandato un messaggio su Instagram, in cui diceva che gli sarebbe piaciuto moltissimo fare qualcosa con me. L’ho preso in parola”. Assai curiosa invece una dichirazione di Mario Biondi riguardo ai suoi progetti futuri: “Ho in testa tre dischi. Il primo che parte da “I wanna be free” per esplorare i mondi del funk e del soul, il secondo quelli del jazz e il terzo dell’heavy metal”. ■


trentinopanorama

di Fabio De Santi

È

Angelo Branduardi, il menestrello della musica d’autore italiana, il protagonista del Concertone dell’Immacolata che si terrà l’8 dicembre nella Piazza del Mart di Rovereto alle 21. Un appuntamento entrato ormai nella tradizione della Città delle Quercia, in passato anche con artisti come Franco Battiato, Max Gazzè e Mario Biondi, promosso dal Comune insieme al Centro S.Chiara. Dopo un 2017 di straordinari sold out sia in Italia che all’estero, anche nel 2018 Angelo Branduardi ha portato la sua musica evocativa al pubblico di mezza Europa. Il cantautore lombardo già da tempo asseconda la sua versatilità in campo musicale, presentandosi al pubblico con concerti basati su diverse formazioni. Può così passare con grande facilità dall’esecuzione in duo del repertorio di musica del passato - che fa parte della sua collana “Futuro Antico” - alla classica formazione folkrock, con basso e batteria. Se nel primo caso si potrà assistere ad un concerto all’insegna del “meno c’è più c’è”, un viaggio intimo alla “ricerca della magia dei suoni”, nel secondo caso l’Artista ripercorrerà tutta la sua travolgente e lunga carriera, costellata da grandi successi. Accompagnato da Fabio Valdemarin alle tastiere, Antonello D’Urso alle chitarre, Stefano Olivato al basso e Davide Ragazzoni alla batteria, Angelo Branduardi riporterà così sul palco quel mondo musicale e creativo che, attingendo dalle leggende popolari e ai suoni del passato, lo ha reso unico sulla scena musicale italiana e internazionale. Le sue canzoni, capaci di fondere mirabilmente musica

ANGELO BRANDUARDI SARÀ PROPRIO LO STORICO CANTAUTORE IL PROTAGONISTA DEL CONCERTONE DELL’IMMACOLATA: L’8 DICEMBRE NELLA PIAZZA DEL MART DI ROVERETO

e poesia, affondano a piene mani nella spiritualità, elemento fondamentale che per Branduardi rappresenta “il tentativo di guardare al di là della porta chiusa, di scorgere ciò che non c’è ma che si vorrebbe che ci fosse”. Il «violinista che per combinazione ha scritto anche parole e musica», come ama definirsi lui stesso, tornerà dunque sulle scene mettendo in scaletta i brani più amati del suo repertorio: da “Si può fare” a “Confessioni di un malandrino”, da “La

pulce d’acqua” all’immortale “Alla Fiera dell’Est”. Milanese, classe 1950, Branduardi da ragazzo è fortemente influenzato anche dalla musica d'Oltremanica, tanto da citare tutt'oggi Donovan e Cat Stevens fra i propri idoli musicali. Volendo intraprendere una carriera concertistica, inizia lo studio di violino, diplomandosi al conservatorio di Genova all'età di soli 16 anni (tra i più giovani diplomati al conservatorio d'Italia). Branduardi è fautore di una riscoperta del patrimonio

musicale antico non solo nazionale ma anche europeo, come dimostrano i progetti “Futuro antico”, di cui sono stati pubblicati ad oggi VIII Volumi. Ha inoltre portato in tour “La Lauda di Francesco”, evoluzione concertistica, nata principalmente da un altro cd edito nel 2000 dal titolo “L'infinitamente piccolo”, dedicato alla vita di Francesco d'Assisi (doppio disco di platino soltanto per quanto riguarda il mercato italiano). Proprio questi brani, insieme alle musiche sacre e profane del Medioevo, raccolte nel primo “Futuro Antico”, nel 2016 sono confluiti nell’ultimo doppio cd “Da Francesco a Francesco”, raccolta che il “menestrello italiano” ha voluto pubblicare in occasione del Giubileo della Misericordia. Proprio l’elezione al Soglio Pontificio di Papa Bergoglio, che da San Francesco ha preso il nome e che al suo insegnamento ha improntato la sua azione pastorale, ha infatti risvegliato il desiderio del cantautore di riportare all’attenzione del pubblico i due lavori precedenti, nel segno di quella Misericordia che “rende l’uomo capace di lode a Dio”. ■ 81

tmdicembre


INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

Coro Voci Bianche Guido Gallo diretto da Claudia Giongo, vincitore del Concorso Nazionale Corale F. Gaffurio maggio 2018

VENTICINQUE ANNI DI MUSICA E SPETTACOLI

C

hissà se qualcuno pensava, venticinque anni fa, che Note di Natale sarebbe arrivata dove è arrivata. Venticinque anni sono tanti da raccontare ed è praticamente impossibile mettere su carta tutta la passione e tutto l’impegno necessari per portare avanti per così tante edizioni una manifestazione nata, come spesso succede, quasi per caso. L’idea iniziale - nata all’interno dell’allora direttivo della Banda Cittadina di Mezzolombardo, capitanato da Mimma Bridi, da un’idea di Marco Weber - fu quella di inserire in un unico manifesto cinque appuntamenti che coinvolgevano direttamente e indirettamente due

realtà musicali della borgata: la Banda Cittadina, appunto, e la Corale “San Giovanni”. Primo appuntamento fu il concerto del quintetto di ottoni “Joy Brass Quintet”, seguito dal concerto del coro “Pratum Musicum” e dei gruppi vocali “Alternatim” e “Palestrina”. Seguirono il concerto del quartetto di flauti “Flûtes en vacances” e quelle delle corali polifoniche “San Giovanni” di Mezzolombardo e “Città di Villafranca” assieme al coro “Vigolana”. Concluse la rassegna il “Concerto di Natale” della Banda Cittadina di Mezzolombardo. L’accoglienza da parte della popolazione fu calorosa, da qui la decisione di rendere la manifestazione


trentinopanorama

con il coordinamento della

SCUOLA MUSICA di

Celestino

con il coordinamento dellaECCHER

DELLE VALLI DI NON E DI SOLE

SCUOLA MUSICA

Comune di Mezzolombardo Assessorato alla Cultura

di

Celestino

ECCHER

DELLE VALLI DI NON E DI SOLE

Comune di Mezzolombardo Assessorato alla Cultura

con il coordinamento della

25 25

SCUOLA MUSICA di

a

Celestino

ECCHER

EDIZIONaE

DELLE VALLI DI NON E DI SOLE

Comune di Mezzolombardo Assessorato alla Cultura

EDIZIONE

25 a

Corsi Estivi Musicali di Salter Alcuni allievi con ins. Emanuela Morelli

un appuntamento fisso. Nel tempo la rassegna è diventata sovracomunale, coinvolgendo le amministrazioni comunali di Mezzocorona, San Michele all’Adige, Roverè della Luna, Nave san Rocco e Faedo, nonché tutte le bande presenti in questi comuni, le pro loco e altre realtà nel campo della musica, del teatro e di altre rappresentazioni natalizie. Da qualche anno a questa parte la rassegna è coordinata dalla Scuola Musicale Guido Gallo, nella persona della sua presidente Claudia Calovi. Nata da una costola della Banda Cittadina di Mezzolombardo, da qualche anno la scuola Gallo agisce in autonomia in tandem con la Scuola Musicale Eccher di Cles. Amministrazione comunale capofila è ancora quella di Mezzolombardo, ma ormai Note di Natale è patrimonio di tutti i sei comuni ■ rotaliani aderenti.

EDIZIONE

Sabato 15 dicembre 2018 - Ore 16.30 Mezzolombardo - Piazzetta Corso del Popolo

Cantando il Natale

Giovedì 22 novembre 2018 - Ore 20.30 Mezzolombardo - Chiesa Parrocchiale

Concerto sotto l’albero con i bambini del laboratorio corale Sabato 15 dicembre - Oree16.30 della Scuola Elementare2018 C. Darwin gli Allievi della Scuola G. Gallo Mezzolombardo - Piazzetta CorsoEccher del Popolo a cura della Scuola G. Gallo e Scuola

Orchestra Giovani in Sinfonia Giovedì novembre - Ore 20.30 con il22Coro «In2018 dulci Jubilo» - Chiesa G. Parrocchiale aMezzolombardo cura della Scuola Musicale Gallo Orchestra Giovani in Sinfonia Mercoledì 28 novembre - OreJubilo» 20.30 con il Coro «In 2018 dulci Mezzolombardo - Teatro San Pietro a cura della Scuola Musicale G. Gallo Coro Rigoverticale in Concerto

Cantando il Natale

Concerto15 sotto l’albero con del laboratorio corale Sabato dicembre 2018i bambini - Ore 19.00 della Scuola Elementare C. Darwin Roverè della Luna - Lungo le viee gli delAllievi Paesedella Scuola G. Gallo a cura della Scuola G. Gallo e Scuola Eccher

Concerto itinerante seguendo il percorso dei Presepi a cura della Pro Loco e Amministrazione Comunale Concerto Cantando ilitinerante Natale seguendo Concerto sotto l’albero con i bambini del laboratorio corale il percorso dei Presepi dellaVenerdì Scuola Elementare C. Darwin gli Allievi 21 dicembre 2018 - eOre 20.45della Scuola G. Gallo a cura della Scuola G. Gallo e di Scuola con il Coro Tradizioni Cembrane eEccher i Re Magi Mezzocorona - Grotta Lourdes a cura della Pro Loco e Amministrazione Comunale Scintille di Natale Sabato 15 dicembre 2018 - Ore 19.00 Sabato 15 dicembre 2018 - Ore 19.00 Sabato 15 dicembre 2018 - Ore 16.30 Roverè della Luna - Cembrane Lungo le evie delMagi Paese Mezzolombardo - Piazzetta Corso Popolo con il Coro Tradizioni idel Re

a cura 22 dell’Associazione Educazione per la Vita Giovedì novembre 2018 -2018 Ore -20.30 Mercoledì 28 novembre Ore 20.30 Mezzolombardo - Chiesa Parrocchiale Mezzolombardo - Teatro San Pietro

Sabato 1 Rigoverticale dicembre 2018 - Ore Orchestra Giovani in20.00 Sinfonia Corodella in Concerto Roverè - Chiesa Santa Caterina a cura Educazione per la Vita con il dell’Associazione CoroLuna «In dulci Jubilo» Inaugurazione del Natale in Piazza a cura della Scuola Musicale G. Gallo Sabato 1 dicembre 2018Presepe - Ore 20.00 eRoverè la Gioia del della Luna Chiesa Santa Caterina con il Gruppo Vocale C. 2018 Eccher- Ore 20.30 Mercoledì 28 novembre a cura della Pro -Loco e Amministrazione Comunale Mezzolombardo Teatro Sandel Pietro Inaugurazione Natale in Piazza Coro Rigoverticale in Concerto eDomenica la Gioia del Presepe 2 dicembre 2018 a cura dell’Associazione Educazione per la Vita

con il Coro Alpino 7 Larici

Venerdì 21 dicembre 2018 - Ore Roverè della Luna - Lungo le vie del 20.45 Paese a cura della Pro Loco di Mezzocorona Mezzocorona - Grotta di Lourdes

Concerto itinerante seguendo Scintille di Natale 22 dicembre - Ore 20.30 il Sabato percorso dei Presepi con il Coro Alpino 7- Teatro Larici Mezzolombardo San Pietro Pro Loco di Mezzocorona con ailcura Corodella Tradizioni Cembrane e i Re Magi a cura della Pro Loco Amministrazione Comunale Recita «il ecaso Natale»

con il Gruppo Vocale C. Eccher Faedo - Centro Storico a cura della Pro Loco e Amministrazione Comunale

Domenica 23 dicembre ore 16.00 - Babbo Natale e replica Sabato 22 dicembre - Ore 20.30 a cura dell’Oratorio di Mezzolombardo Venerdì 21 dicembre- 2018 Mezzolombardo Teatro- Ore San 20.45 Pietro Mezzocorona - Grotta di Lourdes Domenica 23 dicembre 2018 - Ore 17.00 Domenica 23 dicembre ore 16.00 - Babbo Natale e replica Roverè della Luna - Sala Polifunzionale dell’Oratorio con il Coro Alpino 7 Larici

Faedo, il Paese del Presepe

Sabato 1 dicembre 2018 - Ore 20.00 Apertura più grande Presepe delCaterina Trentino e Roverè delladel Luna - Chiesa Santa Domenica dicembre 2018 del mercatino2 artigianale - Centro Storico aFaedo cura della Pro Loco e Amministrazione Comunale

Recita di «ilNatale caso Natale» Scintille a cura dell’Oratorio di Mezzolombardo a cura della Pro Loco di Dolci Note Mezzocorona per Natale

Inaugurazione del Natale in Piazza Faedo, Paese del Presepe e la Gioiaildicembre del Presepe Apertura del 2più grande Presepe Trentino Domenica 2018 -del Ore 15.30e

concerto del Corpo Bandistico «F. Pizzini» di Roverè della Luna

con del il Gruppo Vocale C. Eccher mercatino artigianale Mezzolombardo Chiesa dei FratiComunale a cura delladella Pro Pro Loco e -Amministrazione a cura Loco e Amministrazione Comunale

Domenica 23 dicembre 2018 Ore 17.00 in collaborazione con il Coro Voci-Bianche G. Gallo Sabato dicembre - Ore Roverè della Luna - Sala20.30 Polifunzionale a cura22del Corpo Bandistico Roverè della Lunadell’Oratorio Mezzolombardo - Teatro San Pietro

Serata di InCanto

Dolci«il Note per Natale Recita caso Natale» concerto 24 del dicembre Corpo Bandistico Pizzini» Lunedì 2018 -«F. Ore 22.30di Roverè della Luna Domenica 23Rocco dicembre - Babbo in collaborazione con il ore Coro16.00 Voci Bianche G.Natale Gallo e replica Nave San - Palestra Scuola Elementare a cura del CorpodiBandistico Roverè della Luna a cura dell’Oratorio Mezzolombardo Aspettando Mezzanotte

Concerto2con giovani2018 Elena Di Marino, soprano Domenica dicembre 2i dicembre eDomenica Enzo Weber, pianista 2018 - Ore 15.30 Faedo - Centro Storico - Chiesa aMezzolombardo cura della Scuola G. Gallo dei Frati

Faedo, Paese del Presepe Seratail di InCanto

Apertura del più Presepe del e Concerto con5grande idicembre giovani Elena Di -Trentino Marino, soprano Mercoledì 2018 dalle ore 16.30 del mercatino artigianale eMezzolombardo Enzo Weber, pianista -Amministrazione Centro storico Comunale a cura delladella Pro Scuola Loco eG. a cura Gallo

The Nautilus Band in concerto

dicembre 2018e -dell’Amministrazione Ore 22.30 Domenica 23 17.00 aLunedì cura del24 Corpo Bandistico Comunale Navedella San Luna Rocco- Sala - Palestra Scuola Elementare Roverè Polifunzionale dell’Oratorio

San Nicolò

Aspettando Dolci Note perMezzanotte Natale Martedì 25 dicembre 2018 - Ore 18.30 The Nautilus Band in concerto concerto del Corpo Bandistico «F.(Cittadella Pizzini» di Roverè della Luna Mezzocorona - Palarotari del Vino) a cura del Corpo e dell’Amministrazione Comunale in collaborazione conBandistico il Coro Voci Bianche G. Gallo a cura del Corpo Bandistico Roverè della Luna Concerto di Natale

«Strozega2dei Domenica dicembre 2018 - Ore 15.30 5bandoni» dicembre 2018 - dalle ore 16.30 aMercoledì cura della Pro Mezzolombardo Mezzolombardo -Loco Chiesa dei storico Frati Mezzolombardo - Centro

Serata di InCanto San Nicolò

della Banda Musicale Mezzocorona

Venerdì dicembre 2018 - Ore 20.30 Concerto con7dei i giovani Elena Di Marino, soprano «Strozega bandoni» Grumo San Michele - Chiesa di Grumo e Enzo Weber, a cura dellapianista Pro Loco Mezzolombardo a cura della Scuola G. Gallo

Martedì 25 dicembre 2018 - Ore 18.30 Lunedì 24 dicembre 2018 - Ore 22.30 del Vino) Mezzocorona - Palarotari (Cittadella Nave San Rocco Palestra Scuola Domenica 30 -dicembre 2018 - Elementare Ore 20.30 San Michele all’Adige - Sala Polifunzionale del Municipio

Concerto di Natale Aspettando Mezzanotte della Banda Musicale Mezzocorona TheConcerto Nautilus Band in di concerto Fine Anno a cura del Corpo Bandistico e dell’Amministrazione Comunale

Concerto del Coro InCanto

a cura dell’Amministrazione Comunale Venerdì 7 dicembre 2018 -all’Oratorio Ore 20.30 e Associazione Incontriamoci Mercoledì dicembre - dalle 16.30 Grumo 5San Michele2018 - Chiesa di ore Grumo Mezzolombardo - Centro storico Sabato 8 dicembre 2018 - dalle ore 15.30 aMezzolombardo cura dell’Amministrazione - Centro Comunale Storico «Strozega dei bandoni» e Associazione Incontriamoci all’Oratorio

con la Banda Musicale di Faedo

Concerto San Nicolò del Coro InCanto a cura della Pro Loco Mezzolombardo Natale Magico

Domenica 30 dicembre 2018 - Ore 20.30 San Michele all’Adige - Sala Polifunzionale del Municipio Martedì 25 dicembre Martedì 1 gennaio2018 2019--Ore Ore18.30 20.30 Mezzocorona - Palarotari (Cittadella del Vino) Mezzolombardo - Teatro San Pietro

Concerto di Fine Anno con la Banda Musicale di Faedo Concerto didi Natale Concerto Capodanno della Banda Musicale Mezzocorona

a cura della Pro Loco Mezzolombardo

Sabato 8 dicembre 2018 - dalle ore 15.30 Venerdì 7 dicembre 2018 - Ore 20.30 Mezzolombardo - Centro Storico Grumo San Michele - Chiesa di Grumo Domenica 9 dicembre 2018 - Ore 11.00 Mezzolombardo Sala Spaur a cura della Pro Loco Mezzolombardo

della Banda Cittadina di Mezzolombardo

Martedì 1 gennaio 2019 - Ore 20.30 Mezzolombardo - Teatro San Pietro Domenica dicembre 2018 - Ore 20.30 Sabato 530gennaio 2019 - Ore 17.00 SanFaedo Michele all’Adige - Sala Polifunzionale del Municipio - Centro Storico

Natale Magico Concerto del Coro InCanto a cura dell’Amministrazione Comunale PresepiIncontriamoci dal legno e Associazione all’Oratorio

Concerto di Capodanno della Banda Cittadina di Mezzolombardo Concerto di Fine Anno Canta della Stella con la Banda Musicale di Faedo

Inaugurazione mostra a cura dell’Associazione Domenica dicembre 2018 - Ore 11.00 Oratorio Noi9Mezzolombardo

a cura della Pro Loco di Faedo

Sabato 5 gennaio 2019 - Ore 17.00 Faedo - Centro Storico Martedì 1 gennaio 2019 -2019 Ore -20.30 Domenica 6 gennaio Ore 15.00 Mezzolombardo - Teatro San Pietro San Michele all’Adige - Sala Polifunzionale del Municipio

Mezzolombardo - Sala- dalle Spaurore 15.30 Sabato 8 dicembre 2018 Mezzolombardo - Centro Storico Mercoledì 12 dicembre 2018 - Ore 20.30 Inaugurazione mostra a cura dell’Associazione Mezzolombardo - Teatro San Pietro Oratorio Noi Mezzolombardo

Presepi dal legno Natale Magico a cura della Pro Loco Mezzolombardo La Piccola Orchestra Lumière

Canta della Stella a cura della Pro Loco di Faedo Concerto didei Capodanno Concerto Re Magi della Banda Cittadina di Mezzolombardo

La Piccola Orchestra Lumière Venerdì 14 dicembre 2018 - Ore 20.30 Presepi dal legno Musiche originali accompagnano cinema muto Mezzolombardo - cura Teatro San ilPietro Inaugurazione dell’Associazione a cura dellamostra ScuolaaG. Gallo Oratorio Noi Mezzolombardo Concerto sotto l’Albero

Concerto dei Re Magi Canta della a cura della SezioneStella S.A.T. di San Michele all’Adige a cura della Pro Loco per di Faedo Concerto il Nuovo Anno

Canti della Montagna

Domenica 6 gennaio 2019 - Ore 15.00all’Adige a cura della Sezione S.A.T. di San Michele San Michele all’Adige - Sala Polifunzionale del Municipio Sabato 5 gennaio 2019 - Ore 17.00 Faedo - Centro13 Storico Domenica gennaio 2019 - Ore 15.30 Canti della Montagna Mezzolombardo - Chiesa dei Frati Francescani

Musiche originali accompagnano il cinema muto Mercoledì 12 dicembre 2018 - Ore 20.30 a cura della Scuola G. Gallo Domenica 9 dicembre 2018 -San OrePietro 11.00 Mezzolombardo - Teatro Mezzolombardo - Sala Spaur

Coro Voci Bianche G. Gallo - Coro Giovanile G .Gallo

Domenica 13 G. gennaio - Ore 15.30G. Gallo - Eccher Gruppo Vocale Gallo - 2019 Ensemble d’archi Domenica 6 gennaio- Chiesa 2019 - Ore 15.00Francescani Mezzolombardo dei Frati San Michele all’Adige - Sala Polifunzionale del Municipio

del gruppo The River Boys Venerdì 14 dicembre 2018 - Ore 20.30 Mercoledì 12 dicembre 2018San - Ore 20.30 Mezzolombardo - Teatro Pietro Mezzolombardo - Teatro San Pietro

INFO

Concerto il Nuovo Anno Concerto deiper Coro Voci Bianche G.Re GalloMagi - Coro Giovanile G .Gallo

sotto l’Albero LaConcerto Piccola Orchestra Lumière del gruppo The River Boys

Scuola Musicale Guido Gallo Mezzolombardo via Damiano Chiesa, 45 cell. 339 5655938 - 347 7044971 Roberto Serafini

Scuola di Musica C.Eccher Cles - via Doss di Pez, 22 tel e fax 0463 424310

2018 2018 2018

in collaborazione con:

Gruppo Vocale G. Gallo - Ensemble d’archi G. Gallo - Eccher Canti della Montagna a cura della Sezione S.A.T. di San Michele all’Adige

Musiche originali accompagnano il cinema muto a cura della Scuola G. Gallo Comune di Mezzocorona

Comune di San Michele all’Adige

Comune di Faedo

in collaborazione con:

Comune di Nave San Rocco

Comune di Roverè della Luna

Concerto sotto l’Albero Comune di Mezzocorona Pro Loco Mezzolombardo

Comune di San Michele all’Adige

Pro Loco Faedo

del gruppo The River Boys

Banda Cittadina di Mezzolombardo

The River Boys

Banda Musicale Mezzocorona

Concerto per il Nuovo Anno Mezzolombardo Campodenno Sporminore Ton

Comune di Faedo

Pro Loco Roverè della Luna

Banda Musicale di Faedo

Domenica 13 gennaio 2019 - Ore 15.30 con il patrocinio della Mezzolombardo - Chiesa dei Frati Francescani

Venerdì 14 dicembre 2018 - Ore 20.30 Mezzolombardo - Teatro San Pietro Comune di Nave San Rocco

Pro Loco San Michele all’Adige

Gruppo Alpini di Valle G .Gallo Banda Musicale Cittadina diComunità Mezzolombardo Banda Musicale Mezzocorona Coro Voci Bianche G.di Faedo Gallo - Banda Coro Giovanile Rotaliana Königsberg Mezzolombardo Gruppo Vocale G. Gallo - Ensemble con d’archi G. Gallo - Eccher il patrocinio della

Comune di Roverè della Luna

Pro Loco Mezzocorona

The River Boys

un particolare ringraziamento a: in collaborazione con: FARMACIA CAMPAGNOLA

Costruzioni meccaniche Tait Bruno Pro Loco Mezzolombardo

Comune di Mezzocorona

Costruzioni meccaniche Tait Bruno

Mezzolombardo Campodenno Sporminore Ton

Gruppo Alpini Mezzolombardo

MEZZOLOMBARDO

Pro Loco Faedo

Pro Loco Roverè della Luna

Pro Loco San Michele all’Adige

Pro Loco Mezzocorona

Comune di San Michele all’Adige

ALDO DE VIGILI

Comunità di Valle Rotaliana Königsberg

un particolare ringraziamento a:

AGENZIA IMMOBILIARE

Comune di Faedo

Comune di Nave San Rocco

FARMACIA

Comune di Roverè della Luna CAMPAGNOLA

Banda Musicale di Faedo

Banda Cittadina di Mezzolombardo

MEZZOLOMBARDO

Banda Musicale Mezzocorona

ZN ZN

The River Boys

con il patrocinio della AGENZIA IMMOBILIARE

L’iniziativa è stata realizzata con il contributo di:

Cassa Rurale Mezzolombardo Campodenno Sporminore Ton

Pro Loco Mezzolombardo

Pro ALDO Loco Faedo DE

Pro Loco Roverè della Luna VIGILI

Pro Loco San Michele all’Adige

Pro Loco Mezzocorona

Gruppo Alpini Mezzolombardo

Rotaliana e Giovo

Comunità di Valle Rotaliana Königsberg

un particolare ringraziamento a: L’iniziativa è stata realizzata con il contributo di: Costruzioni meccaniche Tait Bruno

FARMACIA CAMPAGNOLA

Cassa Rurale MEZZOLOMBARDO

AGENZIA IMMOBILIARE

ALDO DE VIGILI

L’iniziativa è stata realizzata con il contributo di:

Rotaliana e Giovo Cassa Rurale

ZN 83

tmdicembre


trentinopanorama Erich Polz sul podio dell’Orchestra Haydn a Rovereto (Teatro Zandonai)

di Daniele Valersi

L’

Orchestra Haydn di Bolzano e Trento ha in locandina due appuntamenti con artisti di prim’ordine, oltre agli usuali concerti di fine anno e di capodanno. Il direttore Yves Abel, il celebre tenore Ian Bostridge e Andrea Cesari, già primo corno dell’orchestra regionale, sono protagonisti mercoledì 12 dicembre (Auditorium, ore 20.30); sono in programma “Le tombeau de Couperin” di Maurice Ravel, “Serenade” per tenore, corno e archi op. 31 di Benjamin Britten e la Sinfonia n. 40 K550 di Wolfgang Amadeus Mozart. Yves Abel si è rapidamente imposto come uno dei direttori più interessanti della sua generazione, sia nel repertorio operistico che in quello sinfonico; dal 2005 al 2011 è stato Direttore Ospite Principale della Deutsche Oper di Berlino, dal 2015 è

ORCHESTRA “HAYDN” IL DIRETTORE YVES ABEL, IL CELEBRE TENORE IAN BOSTRIDGE E ANDREA CESARI, GIÀ PRIMO CORNO DELL’ORCHESTRA REGIONALE, SONO I PROTAGONISTI DI MERCOLEDÌ 12 DICEMBRE il nuovo direttore principale della Nordwestdeutschen Philharmonie di Herford, è inoltre direttore musicale dell’Opéra Français de New York, da lui stesso fondato per diffondere il repertorio operistico francese di più rara esecuzione, iniziativa per la quale è stato nominato “Chevalier de l’Ordre des

Arts et Lettres” della repubblica francese. Fino all’età di vent’anni, Ian Bostridge, non aveva mai pensato di diventare un cantante, né aveva mai studiato uno strumento. Da ragazzo rimase profondamente impressionato dai Lieder di Schubert, che ascoltava assiduamente nell’interpretazione di Die-

trich Fischer-Dieskau: nulla di più che una passione. Oggi è artista “in residence” in diverse stagioni concertistiche. Si è esibito in recital internazionali nelle più famose sale, oltre che nei festival di Salisburgo, Edimburgo, Vienna, Aldeburgh e alla Schubertiade. Considerato da molti il più grande liederi-

VONDRÁCEK E BEATRICE RANA “CHIUDONO” LA FILARMONICA

L

a stagione della Società Filarmonica di Trento si conclude con il pianoforte in primo piano: quale protagonista assoluto nel recital di Lukáš Vondrácek (martedì 4 dicembre, Sala della Filarmonica, ore 20.30) e quindi, giovedì 13, rappresentato dal talento di Beatrice Rana affiancata dal formidabile Quartetto Modigliani. Lukáš Vondrácek è nato nel 1986 nella Repubblica Ceca, si è formato alla Hochschule di Vienna e all’Accademia di Musica di Katowice, completando quindi il percorso di studi al New England Conservatory di Boston. Dotato di eccezionale e precoce talento, all’età di venticinque anni Vondrácek poteva già contare novecento concerti tenuti in venticinque paesi diversi: una carriera vertiginosa, lanciata dalle sue affermazioni in ambiti concorsi. Il programma che eseguirà a Trento comprende “Polonaise-Fantasie” op. 61 di Fryderyk Chopin, Sonata n. 30 op. 109 di Ludwig van

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tmdicembre

Beethoven e Sonata n. 21 D960 di Franz Schubert. Nata in una famiglia di musicisti, Beatrice Rana ha iniziato lo studio del pianoforte all’età di quattro anni e ha debuttato in orchestra a nove anni; si è diplomata sotto la guida di Benedetto Lupo, suo mentore di sempre, presso il Conservatorio di Monopoli, dove ha studiato anche composizione (con Marco della Sciucca). Si è perfezionata alla Hochschule für Musik di Hannover con Arie Vardi; ha attirato l’attenzione internazionale nel 2011, con la vittoria del primo premio e dei premi speciali della giuria al Concorso Internazionale di Montreal; nel 2013 la sua carriera è decollata a un livello ancora superiore grazie alla vittoria della Medaglia d’Argento e del Premio del Pubblico al Concorso Pianistico Internazionale Van Cliburn. Le è stato conferito il titolo di Cavaliere della Repubblica dal Presidente Sergio Mattarella. Nel concerto di Trento, il cui programma è interamente schumanniano e comprende il Quartetto per archi op. 41 n. 3, il Quartetto con pianoforte op. 47 e il Quintetto op. 44, Beatrice Rana è partner del Quartetto Modigliani, uno dei più qualificati al mondo.

Beatrice Rana


trentinopanorama Benjamin Bayl

sta di oggi, è attivo anche in campo operistico; i suoi cd hanno vinto tutti i maggiori premi internazionali, tra i quali il Grammy Award per l’ultimo, dedicato a Shakespeare e registrato con Antonio Pappano. Andrea Cesari si è diplomato col massimo dei voti nel 2004 presso il Conservatorio di Bologna, si è poi perfezionato con Guido Corti e Luca Benucci (in Italia), e con Dale Clevenger (a Chicago). Ha frequentato il Master Konzertfach presso il Mozarteum di Salisburgo con Radovan Vlatkovic, ha ricoperto il ruolo di primo corno presso l’Orchestra Giovanile Italiana, l’Orchestra dello Schleswig Holstein Musik Festival (Germania), l’Orchestra

Haydn di Bolzano e Trento; ha vinto il concorso per primo corno nella Qatar National Symphony Orchestra. È un gradito ritorno sul podio, quello di Benjamin Bayl (19 dicembre), del quale si ricorda il brillante debutto al Concertgebouw di Amsterdam col Collegium Vocale Gent e l’Akademie für Alte Musik Berlin, oltre alle passate collaborazioni con l’orchestra regionale. I suoi impegni attuali comprendono concerti con Malaysia Philarmonic, Hong Kong Philharmonic Orchestra, Bochumer Symphoniker, Sinfonieorchester Aachen, Orchestra “Anam”, un ciclo beethoveniano con la Hanover Band, “Così fan tutte” al Festival di Cartagena, “Candide” di Bernstein al Theater an der Wien, Young Euro Classic Festival a Berlino. La compilazione che dirige a Trento comprende una pagina di raro ascolto, la Sinfonia n. 8 di Wilhelm (William) HerschelHerschel, che fece fortuna in Inghilterra, prima come compositore e musicista e poi, si affermò come astronomo, avendo scoperto, fra l’altro, il pianeta Urano, diversi satelliti di Saturno e descritto la Via Lattea. Completano il programma “Eine kleine Nachtmusik” K525, le musiche di balletto per “Idomeneo” di Wolfgang Amadeus Mozart e la Sinfonia Hob. i:88 di Franz Joseph Haydn. L’orchestra Haydn si accomiaterà quindi dal 2018 con una serie di concerti diretti da Erich Polz, che vedono il tenore Yan Petrika quale solista: a Rovereto il 29 (Teatro Zandonai, ore 20.30), a Dobbiaco il 30 (Sala Mahler, ore 20.30), a Trento il 31 (Auditorium, ore 18.30), ai quali faranno seguito quelli di gennaio 2019. Saranno proposti brani di Johann Strauss, Josef Strauss, Robert Stolz, Joseph Lanner, Franz von Suppé. ■ Ian Bostridge

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trentinopanorama

di Nicola Tomasi

L’

Associazione Labirinti Armonici concluderà la Stagione BAROCKO18 con una serie di concerti di musica sacra barocca, dedicati al Santissimo Natale. Quest’anno i Labirinti Armonici, guidati dal Maestro Andrea Ferroni, saranno affiancati, per metà del programma, dall’ensemble vocale Nicolò d’Arco, piccolo coro nato nel 2001 su iniziativa di Daniele Lutterotti, allo scopo di costituire un gruppo vocale da camera, dedito ad approfondire lo studio della musica vocale dell’epoca rinascimentale e barocca secondo una prospettiva filologica. Le due formazioni unite proporranno la cantata das Neugeborne Kindlein di Dietrich Buxtehude, dedicata alla nascita del Santissimo e il Magnificat di Vivaldi, pre-

BAROCKO18 I LABIRINTI ARMONICI, GUIDATI DAL MAESTRO ANDREA FERRONI, SARANNO AFFIANCATI PER METÀ DEL PROGRAMMA DALL’ENSEMBLE NICOLÒ D’ARCO ghiera di lode a Dio. Gli archi soli proporranno il concerto grosso di Arcangelo Corelli, scritto per la Notte di Natale, e un concerto grosso di Evaristo Felice Dall’Abaco che

presenta un’aria cantabile in classico stile pastorale. Come di consueto, il concerto sarà anche un mezzo per avvicinare il pubblico agli autori e al periodo storico, trattato

grazie a brevi interventi introduttivi, prima di ogni brano proposto. I concerti saranno sabato 22 dicembre alle 18 presso la chiesa della Ss.Annunziata a Trento, domenica

LE ATMOSFERE SOGNANTI DELL’HARLEM GOSPEL CHOIR

G

li Harlem Gospel Choir, stelle a livello internazionale per quanto riguarda la musica gospel, ritornano a Trento, a tre anni dal loro trionfale concerto, nella stessa location del capoluogo per un nuovo spettacolo, organizzato da Fiabamusic, che si terrà all’Auditorium S. Chiara il 7 dicembre alle ore 21. L’Harlem Gospel Choir, fondato nel 1986 da Allen Bailey per le celebrazioni in onore di Martin Luther King, è composto dalle più raffinate voci e dai migliori musicisti delle Chiese Nere di New York e attraverso la propria musica, da anni manda nei suoi show un messaggio di amore, pace e armonia fra persone di nazioni e culture diverse. Il loro repertorio comprende gospel tradizionali e contemporanei, jazz e blues e il coinvolgimen-

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to del pubblico è parte integrante dell’esibizione dal vivo del coro. Attraverso le sue performance live, questa formazione, spera di creare una migliore comprensione della cultura afroamericana e di quella musica così ispirata che è il gospel. Il curriculum del coro è davvero incredibile: dai concerti davanti a centinaia di migliaia di persone, come quella del 1990 allo Yankee Stadium, di fronte a Nelson Mandela o quella al Central Park, nel 1995, dedicata a Papa Giovanni Paolo II, alle collaborazioni con grandi artisti della musica mondiale come Paul McCartney, Diana Ross, U2, Keith Richards, Ben Harper. Gli U2 li hanno ribattezzati «Angels in Harlem», un apprezzamento dovuto all’interpretazione da brividi di «I Still Haven’t Found What I’m Looking For», che hanno inciso insieme in una registrazione del 1988. Fra i brani che proporranno al pubblico trentino anche «Christmas Carol Medley», «O Happy Day» e, ancora, «Love’s in Need» di cui ricordiamo la splendida interpretazione di una leggenda della musica nera come Stevie Wonder. Il coro ripropone proprio alcuni dei classici di Wonder, tra i più celebri artisti della black music, accanto a quelli dei loro dischi fra cui «I’m so Glad», registrato dal vivo al Fukuoka Blue Note. Una bella occasione dunque, per calarsi nelle atmosfere della musica gospel e vivere insieme la tradizione di quel Natale da sempre caro a tutti gli interpreti di questo genere.


trentinopanorama 23 dicembre alle 17 presso la chiesa di S.Caterina a Rovereto e mercoledì 26 dicembre alle 19 presso la chiesa di S. Stefano a Mori. Il concerto di sabato 22 a Trento sarà anche occasione per raccogliere un contributo a favore dell’istituto Effetà Paolo VI di Betlemme, scuola specializzata per la rieducazione audiofonetica dei bambini audiolesi, residenti nei Territori Palestinesi. L’associazione Labirinti armonici nasce nel 2006 dall’esigenza di far conoscere e divulgare un certo tipo di “buona musica”: in particolare, l’attenzione si concentra sulla musica barocca, collocata storicamente tra il 1600 e il 1750. Ma anche nell’affrontare repertori di altre epoche, punti cardine del progetto sono ricerca e studio filologico: il repertorio, sempre di piacevole ascolto, ricco di innumerevoli combinazioni di sonorità, viene proposto con organici sempre diversi e in continua trasformazione. L’approfondimento dei brani presentati è supportato da un certo modo di proporli, il più fedele possibile allo stile dell’epoca trattata. L’utilizzo di strumenti antichi originali, montati con corde di budello e di archetti barocchi e classici, molto diversi da quelli moderni, lo studio delle moltissime fonti giunte fino a noi come trattati e manuali di interpretazione, ci consentono oggi di avvicinarci molto al modo, al gusto, al sentimento interiore con cui i musici

si esprimevano nelle varie epoche. Oltre a tutto questo, elementi fondamentali rimangono, oggi come allora, la fantasia e l’improvvisazione, che rendono ogni esecuzione unica e speciale. Anche nell’affrontare programmi di epoche musicali più recenti, l’attenzione verso la partitura è sempre alta al fine di assecondare al massimo la volontà e le esigenze del compositore. Dal 2010 l’associazione organizza masterclass di musica antica invitando musicisti di riferimento e di portata internazionale per arricchire le conoscenze nel campo della filologia e del rispetto del repertorio trattato. Temporum miracula è la stagione di concerti che prende il via dall’autunno 2012 ed ha come obbiettivo principale quello di dare continuità al lavoro di ricerca e di studio che è stato costante in questi anni. Dal 2015 la stagione del gruppo si chiama BAROCKO. In occasione di Barocko17 il gruppo è stato guidato, in un master-concerto, dal violista di fama internazionale Stefano Marcocchi. È uscito nel 2018 per l’etichetta Brilliant un disco dedicato alla musica di F.A.Bonporti, primo di una serie di quattro dischi sulle sonate a tre, del grande compositore trentino. La guida artistica dell’associazione è affidata al violinista Andrea Ferroni, docente alla scuola musicale “Novak” di Villa Lagarina. Info: labirintiarmonici@gmail.com ■

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trentinopanorama

“Sonora lux”

di Lara Deflorian

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er gli amanti dei grandi classici della danza questo mese potrà rivelare delle inaspettate sorprese: non solo per l’appuntamento dell’1 dicembre, che vedrà in programma all’Auditorium Santa Chiara di Trento La Bella addormentata nella versione originale di M. Petitpa, sulle meravigliose musiche di Ciaikovski e nella dubbia interpretazione del Balletto di San Pietroburgo, ma anche per la possibilità di assistere il 3 dicembre a Trento al cinema Modena, alla diretta cinematografica da Londra de Lo Schiaccianoci, il balletto natalizio per eccellenza, sulle conosciute musiche sempre di P. I. Ciaikovski e nella produzione inglese di Peter Wright, eseguito da uno strepitoso Royal Ballet. Oltre alla possibilità di assistere ad

DANZA IN REGIONE TRA GLI SPETTACOLI, SEGNALIAMO IL 14 DICEMBRE A TRENTO LA COMPAGNIA IL POSTO un’esibizione classica di indubbia qualità, il progetto di queste dirette cinematografiche vengono arricchite da momenti di approfondimento e interviste ai protagonisti dello spettacolo in scena. La stagione di InDanza, il 12 dicembre al teatro Comunale di Bolzano, prevede un

cambio repentino di genere con la rappresentazione dello spettacolo Monchichi, ideato e coreografato dalla coppia multiculturale Wang/Ramirez. Lei, Honji Wang, è nata in Germania da genitori coreani mentre lui, Sébastien Ramirez, è francese di padre spagnolo. Coppia nella vita e sulla

scena, Wang/Ramirez hanno iniziato a lavorare insieme in Germania, accumulando sulle spalle un bel carnet di spettacoli di successo. Monchichi è il ritratto di una generazione nuova, urbana, in movimento, interculturale, danzato attraverso un mélange stilistico che dall’hip hop spazia alla danza contemporanea e alle arti marziali su un collage musicale accattivante di musica elettronica e disco dance. Lo spettacolo è stato in 20 Pae-

UN GRANDE CLASSICO RIVISITATO IN CHIAVE CONTEMPORANEA

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ominciamo col dire che è lo spettacolo vincitore del festival internazionale di regia “Fantasio” 2017 e che il debutto si è tenuto il 24 novembre al Teatro di Villazzano e le sucessive repliche saranno l’11 gennaio al Teatro di Meano e il 12 gennaio al Teatro di Pergine, ore 20.45. Stiamo parlando di “La locandiera – Esprit de pomme de terre”, piece ispirata al capolavoro di Carlo Goldoni, inter“La locandiera – Esprit de pomme de terre”

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pretato da Roberta Lionetti, Dario Battaglia, Ivan Graziano e Norman Quaglierini. La regia è di Andrea Saitta. Scene e costumi di Alessandra Bruno. Il lavoro si concentra soprattutto su due aspetti: il passaggio dalla commedia dell’arte al dramma borghese che Goldoni inizia con “La locandiera“, quindi la profondità dei personaggi che non sono più legati all’improvvisazione e allo stereotipo delle maschere, ma iniziano ad avere una psicologia e un percorso emotivo, e la sfida di rappresentare il testo partendo dal corpo inserendo il mimo, la danza e il clown teatrale. La performance si sviluppa in una serie di scene, dal ritmo molto serrato e dalla linea comica che, con precisione matematica, rapisce lo spettatore portandolo all’interno di un mondo fatto di silenzi, sguardi e risate. Il Marchese, nel primo atto di questo libero adattamento, dichiara: “Una Mirandolina muta! Ahaha non oserebbe tanto neanche il più spettinato dei capocomici in teatro...” e invece la chiave di lettura del regista è proprio tutta lì. Mirandolina, infatti, senza dire una parola, conserva la sua forza e l’indipendenza tipica di una donna moderna. Resta immutata invece la storia del capolavoro di Goldoni, un modo per far rinascere un grande classico italiano rivisitandolo in chiave contemporanea. Lo spettacolo è adatto anche per scuole primarie di secondo grado e scuole secondarie di primo grado.


trentinopanorama

“Sogno di una notte di mezza estate”

si, con oltre 100 rappresentazioni, per proseguire con una nuova coppia di interpreti, e raccontare la stessa storia, l’unica davvero importante: una storia d’amore. Il primo appuntamento con la danza verticale di questa stagione vedrà invece protagonisti, il 14 dicembre al teatro Sambàpolis di Trento, la compagnia Il Posto con le musiche di Marco Castelli Small Ensemble. Sonora lux è il titolo dello spettacolo multimediale poetico proposto, che permette di vederci da fuori, memoria del corpo e della visione che abbiamo di noi stessi, con una danzatrice che produce forme in uno spazio seminascosto della scena, il cui movimento è catturato da videocamere e proiettato in tempo reale su un piano attiguo. La scena si trasforma e il corpo sospeso della danzatrice riprende la centralità dello spazio. I movimenti aerei eseguiti in verticale interagiscono con la musica di un sax e i paesaggi sonori della musica elettronica prodotta da Marco Castelli. Il Posto è una compagnia specializzata, sin dagli anni ’90, in performance in site specific su piani verticali. È nata a Venezia dal sodalizio fra la coreografa Wanda Moretti e il musicista Marco Castelli, al fine di creare spettacoli in verticale che uniscono danza, architettura e musica. In questa tipologia

di creazioni il corpo si muove perpendicolare alla parete, stabilendo una relazione con lo spazio secondo una nuova prospettiva, mentre la musica è creata appositamente per gli spettacoli, viene personalizzata in modo diverso per ogni luogo ed eseguita dal vivo con la formula del sax & live electronics. Per quanto concerne il circuito provinciale della danza, il 21 dicembre, al Cinema Teatro di Cles, andrà in scena una versione coreografica della commedia di W. Shakespeare Sogno di una notte di mezza estate, eseguita dalla compagnia sanremese Ariston Proballet. Diretta da Marcello Algeri, questo ensemble si occupa di promozione, organizzazione e realizzazione di spettacoli culturali inerenti alla danza e tutte le arti che ruotano attorno ad essa, occupandosi, inoltre, anche di opportunità professionali nell’ambito teatrale, di scambi culturali, premi, organizzazione di festival, oltre ad interventi nelle scuole a favore dell’arte della danza e dell’espressione corporea. Per la creazione di questo nuovo spettacolo il coreografo M. Algeri riferisce di essersi ispirato alla “fantasia” nella rappresentazione libera dei fatti e dei personaggi e scrive: “Ho cercato di seguire figure senza ricorrere a modelli, seguendo sicuramente il racconto Shakespeariano, ma riempiendolo di attività immaginativa, conscia o inconscia, su cui il pubblico potrà compiere le sue interpretazioni…”. Algeri sottolinea poi la sua “voglia di scrivere con il corpo una storia in una sorta di poesia fisicamente interpretata…” e per quanto concerne l’utilizzo libero della musica di F. Mendelssohn, sottolinea il “…tentativo di creare un parallelismo fra il reale e il magico, tenendo sempre presente il fatto che qualche volta la realtà supera la fantasia”. ■ 89

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trentinopanorama “Gran Gala du Cirque”

di Fabio De Santi

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ome in un sogno, si alternano sulla scena i più creativi interpreti circensi del mondo, a metà tra la suspense del circo classico e il fascino della danza contemporanea. Artisti da Las Vegas, dal Lido di Parigi, dal Festival di Monte Carlo, dai teatri internazionali più prestigiosi e dai circhi più rinomati come il Cirque du Soleil. Dal 24 al 28 dicembre 2018 Trento accoglierà, al Teatro Sociale per la strenna natalizia del Centro S.Chiara, il “Gran Gala du Cirque” un caleidoscopico show delle meraviglie in occasione dello speciale evento natalizio, con il meglio del panorama circense mondiale ed alcune delle personalità più forti dello spettacolo dal vivo contemporaneo. Un magnifico show

DAL CIRCO A... DAL 24 AL 28 DICEMBRE TRENTO ACCOGLIERÀ, COME STRENNA NATALIZIA, IL “GRAN GALA DU CIRQUE” E NERI MARCORÈ CHE INTERPRETA FABRIZIO DE ANDRÉ tra intensa poesia e grande comicità per un evento irripetibile, che di volta in volta propone elementi variegati e differenti, un parterre di performer incredibili, mantenendo inalterata l’alchimia finale, il risultato eccezionale di un format straordinario.

Seguendo ed anticipando le sensibilità del momento e le tendenze del live entertainment, giovani ma già affermati talenti affiancano veterani e star dello spettacolo dal vivo. Con le sue movenze ora delicate, ora comiche, ora emozionanti, l’elegante

quartetto di artisti ucraini Dekru, maestri della pantomima moderna, accompagnerà per tutta la serata il pubblico in un viaggio tra le stelle del nuovo circo. Al loro fianco Tim Kriegel, danzatore aereo, vincitore della medaglia d’argento al Festival du

A TEATRO SI RACCONTA SANDRO PERTINI, IL PRESIDENTE

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i apre il 3 dicembre con “Gli uomini per essere liberi. Sandro Pertini, il Presidente” il ricco mese di eventi ospitati al Teatro Zandonai di Rovereto. Uno spettacolo di Gianni Furlani con Mauro Bertozzi e musiche dal vivo di Tiziano Bellelli, Emanuele Reverberi e Riccardo Sgavetti che è un omaggio ad uno dei più amati capi di Stato del nostro Paese come Sandro Pertini. La sua pipa, le sue mani alzate in segno di vittoria ai mondiali di Spagna del 1982, le fotografie con Papa Giovanni Paolo II, l’immagine del nonno rassicurante: queste sono, molto Mauro Bertozzi probabilmente, le immagini che tanti Italiani hanno di Pertini, scomparso oramai da oltre 25 anni e, quindi, per molti di questi Italiani un personaggio poco conosciuto. Eletto a 82 anni con il consenso più alto mai avuto in tutte le elezioni presidenziali ita-

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liane , quando sembrava avviato ad un sereno tramonto dalla vita politica, Pertini era un antifascista della prima ora, un fuggiasco in motoscafo all'estero con Filippo Turati, un carcerato per oltre 14 anni dal regime di Mussolini, un partigiano poi, membro della costituente fino a diventare Presidente della Repubblica. Lo spettacolo ricostruisce la storia di un uomo franco, ironico, irruente, amante del teatro, della poesia, dell’arte, di un socialista rispettato da tutti le parti politiche. Il 12 spazio a “Oltre la Guerra ...la Pace”, che affronta il tema della Guerra e della Pace dal punto di vista delle donne, dei bambini, dei civili e ricorda il sogno di Pace di chi ha operato per un futuro diverso. Lo spettacolo narra dei conflitti del Novecento, da quelli Mondiali, alle guerre nell’Irlanda del Nord e nella ex-Jugoslavia, alla Guerra Fredda e alla lotta per i diritti umani. Doppio appuntamento il 19 e il 20 con “Sul bel Danubio Blu” della Compagnia Corrado Abbati e le musiche immortali di Johann Strauss. Un'espressione di buonumore, di voglia di vivere, di fare festa per uno spettacolo pieno di gioia e di buon umore: caratteristiche tipiche di una delle più importanti espressioni di quell’epoca: l’operetta. Uno spettacolo che segue i canoni stilistici della classica operetta con gli inevitabili e comici equivoci uniti alla musica delle più belle operette danubiane: alcune molto famose, altre che saranno una piacevole sorpresa per il pubblico italiano.


trentinopanorama Cirque de Demain di Parigi, Francisco Rojas, acrobata che danza sospeso volteggiando in un particolare attrezzo chiamato ruota cyr, i Golden Power, un duo di equilibristi possenti come statue, completamente dipinti d’oro e Olga Golubeva, ballerina acrobatica di scuola russa che propone le sue evoluzioni su di un suggestivo lampione volante. Sul palco anche Katlin Vassileva, danzatrice aerea, che presenta un numero acrobatico con l’hula hoop e una poetica esibizione al tessuto e Lorenzo Bernardi, contorsionista, esponente di spicco delle nuove leve del circo italiano già acclamato nei programmi tv di maggior successo. Un artista poliedrico, apprezzato come attore di cinema, teatro e televisione, e un quartetto dal singolare organico strumentale, omaggiano uno dei più grandi poeti del cantautorato italiano partendo dal verso di una delle sue canzoni più famose, “Il pescatore”. In “Come una specie di sorriso”, spettacolo con il quale il Centro S.Chiara festeggia il 31 dicembre il Capodanno al Teatro Sociale dalle 21, c’è il Fabrizio De Andrè, anche

quello meno conosciuto, che Neri Marcorè, qui nelle vesti di cantante e chitarrista, più ama. Il De Andrè che tutti amano. Un repertorio, impreziosito dagli arrangiamenti sofisticati di Stefano Cabrera (GnuQuartet), che trascinerà il pubblico in un emozionante viaggio musicale attraverso i versi immortali del grande Faber. Neri Marcorè è dotato dell’istrionismo che solo i grandi mattatori dello spettacolo possono avere. Radio, cinema, teatro, televisione, doppiaggio: la sua carriera inizia nei primi anni ’90 ed è un mosaico di grandissimi successi, tra cui è impossibile non ricordare “Il cuore altrove” di Pupi Avati (Nastro d’argento per Miglior Attore) e le grandi trasmissioni televisive accanto a Serena Dandini e ai fratelli Guzzanti. Amatissimo da pubblico e critica e antidivo per eccellenza, Marcorè negli ultimi anni si è dedicato con particolare attenzione al teatro musicale, esplorando pietre miliari della musica quali Giorgio Gaber e i Beatles. Dietro la sigla di GnuQuartet sono Stefano Cabrera (arrangiamenti e violoncello), Roberto Izzo (violino), Francesca Rapetti (flauto traverso) e Raffaele Rebaudengo (viola). Un quartetto dallo stile sicuro e inconfondibile che ha caratterizzato i progetti di grandi artisti quali Subsonica, Afterhours, Pfm, Gino Paoli, Niccolò Fabi, Daniele Silvestri, Motel Connection e molti altri che hanno richiesto la loro collaborazione guadagnandosi l’attenzione e l’apprezzamento del pubblico e della critica fin dagli inizi della loro carriera. ■

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trentinopanorama

di Nicola Tomasi

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orse non tutti sanno che anche le donne sanno comporre musica classica. Perché nasce questo dubbio? Perché quando andiamo ad ascoltare un concerto, se ci facciamo caso, tutti gli autori in programma sono uomini. Se il Parlamento Europeo aveva già lanciato un allarme su questa situazione nel 2016, in seguito ad una ricerca che attestava come solo il 3% delle musiche eseguite nei teatri e nelle sale da concerto europee nell’ultimo decennio fossero scritte dalle donne, la situazione nella nostra provincia non è migliore. Su mille e più brani suonati nelle ultime cinque stagioni istituzionali di concerti – sinfonica, cameristica ed operistica – solo otto sono i nomi di compositrici presenti nei cartelloni, quindi lo 0,8% della musica eseguita. «Questo

L’ALTRA METÀ DELLA MUSICA DOPO I PRIMI INCONTRI, GLI ORGANIZZATORI PREPARANO UN GRANDE CONVEGNO A TRENTO stato di fatto costruisce nel pensiero comune l’idea che le donne non abbiano mai composto musica classica» spiega Monique Cìola, musicista, critica musicale e docente della scuola trentina, che da qualche anno promuove la valorizzazione delle donne compositrici attraverso l’attività dell’Associazione Chaminade di Trento. «La realtà è ben diversa

– prosegue Cìola – donne e uomini hanno avuto ed hanno tutt’oggi pari intelletto o inclinazione per la composizione musicale, come attesta ormai da decenni la ricerca musicologica». Per contribuire a questa indagine, l’Associazione Chaminade si è impegnata quest’anno in una iniziativa dal titolo “L’Altra Metà della Musica”, che prevede la

realizzazione di diverse conferenze presso alcune biblioteche del territorio trentino, supportata dall’Ufficio Pari Opportunità della PAT, dalla Fondazione Caritro e dalla Regione Trentino-Alto Adige/ Sudtirol. «Abbiamo cominciato nel mese di luglio a Pinzolo – racconta Monique Cìola – grazie all’interessamento della bibliotecaria Carla Maturi che ha subito risposto con entusiasmo alla proposta, realizzando ben tre incontri nell’incantevole cornice del giardino dell’Hotel Beverly, dove un centinaio di persone

DOLOMITI HORN ENSEMBLE PER I 40 ANNI DI AIDO

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a serata organizzata dall’AIDO Provinciale di Trento ha lo scopo di sensibilizzare la popolazione sulla donazione di organi e tessuti, offrendo un originale concerto di buona musica. il tutto avverrà il 7 dicembre a Ravina di Trento (Sala Polifunzionale, Via Belvedere, ore 20.45). Il Dolomiti Horn Ensemble che si esibirà è un quartetto di corni formato dai musicisti trentini Nicola

Ravelli, Stefano Rossi, Martino Bortolotti e Marcello Sani. Si destreggia in un repertorio legato all’antica tradizione musicale alpina, ai suoni ed al folclore della montagna, con incursioni anche nella musica da film, swing e classica. Elemento originale e distintivo o ett art del qu ConCertoHo rn EnsEmblE Dolomiti elli, Stefano dell’ensemble è l’utilizzo sia lotti niCola rav rto Bo no roSSi, Marti Sani e MarCello del corno moderno che del corno delle alpi, strumento dotato di una sonorità affaingresso libero scinante e definito, non a caso, la magica voce delle montagne. Nel corso del concerto è previsto un momento divulgativo sulla donazione tramite l’intervento del Presidente provinciale dott. Mario Magnani e la partecipazione di un trapiantato che racconterà il proprio vissuto. La serata rappresenterà inoltre un’occasione per informare i cittadini sul progetto “Una scelta in Comune” sostenendo il valore del consenso alla donazione dei propri organi al momento del rinnovo della carta di identità.

ravina EmbrE 2018 VEnErDì 07 Dic orE 20.45 nzionale Sala Polifu è” att “Claudio deM ,4 via Belvedere

o Provinciale trent presidente aido Mario Magnani di vita di trapiantati Con testimonianze

o Intervengon

Info

o.it trento.provincia@aid

Col patrocinio di

Sezione provinciale

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di Trento

In collaborazione

con


trentinopanorama La relatrice Monique Ciola con l'arpista Lorena Coser

Teresa Procaccini

concerto serale, di dieci opere di donne. Saranno presenti le musicologhe e docenti di Conservatorio Paola Ciarlantini, Vilma Campitelli, Pinuccia Carrer, Barbara Petrucci, Angela Montemurro Lentini, Teresa Procaccini, Colette Mourey, Marina Giovannini e la scrittrice Luisa Pachera. Le opere, eseguite dall’Ensemble Chaminade nel concerto serale, portano la firma della giordana Agnes Bashir, dell’australiana Rae Howell, dell’italiana Teresa Procaccini, della lèttone Dzintra Kurme-Gedroica, della greca Marilena Zlatanou, della nigeriana Edewede Oriwoh, della cinese Wen Zhang, della canadese Laura Pettigrew, della francese Colette Mourey e dell’argentina Adriana Isabel Figueroa Mañas. «Tutte queste musiche, la maggior parte inedite, sono state incise la scorsa primavera nella Sala Mahler di Dobbiaco» spiega Cìola. «È stata un’esperienza elettrizzante per i musicisti, sia per la splendida acustica della sala, sia per la possibilità di lavorare con Michael Seberich, uno tra i più quotati ingegneri del suono a livello internazionale. Un’importante etichetta italiana, di cui riveleremo il nome al convegno, pubblicherà questo disco a marzo 2019». Il convegno e il concerto sono ad ingresso libero e valgono per l’aggiornamento del personale docente della scuola trentina. Info: www.chaminade.it ■

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hanno seguito con interesse la storia dimenticata delle donne compositrici. Siamo stati poi ospitati da altre biblioteche, come quella di Rovereto, dell'Altopiano della Vigolana, Arco, Lavis e Castel Ivano. Saremo nei prossimi mesi a Canazei, Trento, Villa Lagarina e Taio. Le persone che seguono questi incontri rimangono affascinate nello scoprire una parte di storia musicale che non si trova neppure sui libri di testo. L’Altra Metà della Musica sta preparando anche un grande appuntamento a Trento per il mese di dicembre, ossia una giornata di studi sulle compositrici, con un Convegno (dalle 10.45 alle 18) ed un Concerto (ore 20.30), che si terranno martedì 11 dicembre presso l’Aula Magna del Liceo “Rosmini” (via Malfatti, 6). Il focus degli interventi sarà quello di storicizzare la presenza femminile nella musica, con esempi di personalità del passato, e di delineare un profilo delle compositrici d’oggi, con la partecipazione di diversi nomi italiani e stranieri e l’esecuzione, in un

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trentinopanorama

di Fabio De Santi

È

la tromba di Paolo Fresu a segnare “Tempo di Chet. La versione di Chet Baker” lo spettacolo in scena dal 6 al 9 dicembre al Teatro Sociale per la Stagione della Grande Prosa del Centro S. Chiara. Chet Baker, uno dei miti musicali più controversi e discussi del Novecento, rivive grazie alla musica di Paolo Fresu e ad un cast di otto attori in uno spettacolo scritto da Leo Muscato e Laura Perini. “Tempo di Chet” è il titolo dello spettacolo prodotto dal Teatro Stabile di Bolzano nato dalla fusione e dalla sovrapposizione tra scrittura drammaturgica e partitura musicale, crea un unico flusso organico di parole, immagini e musica per rievocare lo stile lirico e intimista di questo jazzista tanto maledetto quanto leggendario. Dopo il debutto bolzanino, lo spettacolo conoscerà un’importante tournée nazionale pluriennale. Paolo Fresu alla tromba, Dino Rubino al piano, Marco Bardoscia al contrabbasso saranno le voci evocative di un cast d’eccellenza composto, tra gli altri da Alessandro Averone, Rufin Doh, Simone Luglio, Debora Mancini, Daniele Marmi, Mauro Parrinello, Graziano Piazza e Laura Pozone. La regia di Leo Muscato modulerà l’incessante oscillare tra passato e presente, che farà affiorare fatti ed episodi disseminati lungo l’arco dell’esistenza di Chet Baker, da quando bambino suo padre gli regalò la prima tromba, fino al momento prima di volare giù dalla finestra di un albergo di Amsterdam. «Ogni apparizione apre il sipario su una fase della vita dell’artista, che ha passato molti periodi lavorando e vivendo in vari luoghi d’Italia, facendo emergere anche il

PAOLO FRESU SARÀ IL JAZZISTA A SEGNARE IL “TEMPO DI CHET“ NELLO SPETTACOLO “LA VERSIONE DI CHET BAKER”, AL TEATRO SOCIALE DEL 6 AL 9 DICEMBRE sapore di epoche diverse, di differenti contesti socioculturali e visioni del mondo. Si delinea la figura del grande trombettista, che fra sogni, incertezze, eccessi ha segnato una delle pagine più importanti della storia della musica» commenta il regista. “Se la sua vita e la sua morte sono ancora oggi avvolte dal mistero, la sua musica è straordinariamente limpida, logica e trasparente, forse una delle più razionali e architettonicamente perfette della storia del jazz» riflette Fresu «Ci si chiede dunque come mai la complessità dell’uomo e il suo apparente disordine abbiano potuto esprimersi in

Emilio Solfrizzi e Paola Minaccioni 94

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musica attraverso un rigore formale così logico e preciso». Sempre al Sociale, ma dal 13 al 16, in scena “A testa in giù” di Florian Zeller – traduzione Giulia Serafini –, con Emilio Solfrizzi e Paola Minaccioni e con Viviana Altieri e Bruno Armando, per la regia di Gioele Dix. La storia è quella di Daniel che invita a cena, contro il consiglio di sua moglie, Patrick suo migliore amico e la sua nuova partner Emma, per la quale ha lasciato la moglie. Emma, giovane e carina provoca una tempesta negli animi dei commensali, scuotendo le loro certezze, risvegliando

frustrazione, gelosia e invidia. L'originalità di “A testa in giù” sta nel fatto che il pubblico è testimone dei pensieri dei personaggi che parlano in disparte. Grande gioco di attori che svelano con la tecnica del doppio linguaggio una verità comica, crudele e meravigliosamente patetica. Il testo è stato portato in scena, nel 2016, al Théâtre De Paris, con Daniel Auteil nel ruolo di protagonista e regista .”Da tempo desideravo lavorare con e per Emilio Solfrizzi – racconta Gioele Dix – ci unisce un’antica amicizia e una comune, istintiva fiducia nell’arte della commedia. Ed ecco l’occasione: un nuovo testo di Zeller che sembra scritto apposta per esaltare le sue qualità di comico naturale e di raffinato interprete”. “A testa in giù” è costruito sull’idea che i personaggi, oltre a parlare normalmente fra loro, esprimano ad alta voce di fronte al pubblico anche i propri pensieri: l’effetto è dirompente e trasforma una comune vicenda in un formidabile e spassoso labirinto di gesti e parole. Per le attrici e gli attori si tratta di recitare su un doppio binario, una prova al tempo stesso complicata ed esaltante. ■


trentinopanorama

a cura di Nicola Condini

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o Stadio del Ghiaccio “Ice Rink Pinè” di Baselga di Pinè si trova nell’Altopiano di Pinè nella parte orientale del Trentino a soli 18 km dalla città capoluogo, Trento ed è situato ad una altitudine di 1000 mt nello splendido scenario montano delle Alpi. Con il passare degli anni lo Stadio del Ghiaccio ha aperto le proprie porte anche a manifestazioni non prettamente invernali, fra le quali concerti di musica, esibizioni di auto e moto sportive, arrampicata, gare ciclistiche, stage di pallavolo, giornate dedicate al ballo liscio, conferenze stampa e presentazioni di libri. La volontà è quella di unire, cultura, arte, sport e spettacolo per rendere la struttura più famigliare e a portata di tutti. Noi ci stiamo proponendo come un punto di aggregazione, di ritrovo, di incontro per tutti coloro che fanno dello sport in generale una passione, credendo profondamente nel suo valore sociale e culturale.

ICE RINK PINE’ LO STADIO DEL GHIACCIO E DELLE EMOZIONI UNA STRUTTURA POLIVALENTE IMMERSA NELL’ATMOSFERA DELL’ALTOPIANO DI PINÈ PER PRATICARE SPORT TUTTO L’ANNO Siamo aperti per il pattinaggio al pubblico tutto l’anno, nel periodo invernale sette giorni su sette con l’apertura pomeridiana dalle 14.00 alle 16.30 e il sabato anche dalle 20.00 alle 22.00, e garantiamo il servizio di noleggio pattini e animaletti tutor per i bambini. Durante l’anno numerose sono le manifestazioni che si susseguono nel nostro compendio sportivo. I week end invernali sono dedicati alle partite della squadra senior e ai tornei U10 U12 delle piccole tigri dell’Hockey Club Pinè. Numerose sono le manifestazioni sportive riferite al pattinaggio di figura e allo short track, tra le quali ricordiamo il primo week end di febbraio l’importantissima manifestazione sportiva gio-

vanile riconosciuta in tutto il Mondo, il 58°Trofeo Nicolodi organizzato dalla società Sportivi Ghiaccio Trento. La veste Internazionale che porta il nome di Baselga di Pinè nel Mondo, è dovuta sicuramente tra le tante, alla disciplina del pattinaggio di velocità, ove la nostra pista artificiale di 400 m all’aperto è riconosciuta come una delle più importanti e gloriose del panorama Internazionale. Gli ottimi risultati riconosciuti per l’organizzazione di diverse Coppe del Mondo Junior e Senior degli anni passati, le Universiadi Invernali 2013 e i più recenti Mondiali Master Sprint 2016, i Mondiali Universitari 2016 e i Mondiali All Round Master 2018 hanno fatto si che gli organi Internazionali assegnassero a

Baselga di Pinè altre due manifestazioni molto importanti nel panorama Internazionale quali la Coppa del Mondo Junior 2019 dal 9 al 10 febbraio 2019 e i Campionati del Mondo Junior 2019 dal 15 al 17 febbraio 2019. Le forti sinergie che si sono create sul territorio fra Ice Rink Pinè, il Comune di Baselga di Pinè, l’Azienda per il Turismo Pinè e Cembra e le varie associazioni sportive del territorio, permettono di dare dinamicità e varietà alle varie manifestazioni che vengono organizzate allo Stadio del Ghiaccio di Baselga di Pinè. Vi aspettiamo numerosi per un inverno all’insegna del ghiaccio e del divertimento!! Le emozioni sui pattini non finiscono mai!! Giù i pattini dal chiodo!! ■

NU GUINEA A TRENTO

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n questo 2018 la popolarità dei Nu Guinea è esplosa, grazie all’album “Nuova Napoli” e alla sua capacità di combinare il patrimonio la canzone tradizionale napoletana col funk-soul anni ‘70/’80 (quella dei Napoli Centrale, del primissimo Pino Daniele) e piccole, accurate striature di elettronica contemporanea. E sarà proprio il sound di questo duo made in Sud a chiudere la prima parte della stagione di JazzAbout con il concerto del 7 dicembre, alle 21, al Teatro Sanbàpolis di Trento. Dietro la sigla di Nu Guinea ci sono Massimo Di Lena e Lucio Aquilina considerati come due autentici scienziati del suono, dopo gli esordi – di grande successo – in chiave minimal techno, hanno impresso un cambiamento radicale alla propria carriera cercando sempre e solo qualità, senza

compromessi, e misurandosi con grandi sfide artistiche come quella di costruire un intero album su tracce percussive di un mito della musica rock come Tony Allen. Il duo Nu Guinea, formatosi a Napoli e ora di stanza a Berlino, crea delle sonorità influenzate dall’idea di un luogo esotico, forse immaginario, frutto di una costante ricerca musicale nel passato. Il loro percorso può essere definito come un’indagine storica sulla musica da “dancefloor” nel suo senso più puro.

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trentinomostre

PENSIERI DI TELA, MONUMENTO ALLA MEMORIA

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e grandi e spaziose pareti della galleria d’Arte Boccanera, ricavata da un ampio capannone in via Alto Adige 176 a Trento, ospitano due giovani artisti

americani provenienti da culture opposte: Daniel Gonzàlez, classe 1963, è argentino ma vive e lavora tra Verona e New York, Jared Deery (1980) invece è statunitense. Ognuno, con la propria cultura, esprime uno sguardo sul contemporaneo con un occhio particolare al passato, anche a quello remoto. Tutti e due creano appositamente per gli ambienti e per gli spazi, pubblici e privati, delle ricerche che si materializzano in opere di vario tipo, stile, formato, materiale ecc.

Il progetto di Daniel

González, Present

monuments, reinterpreta la funzione del

monumento storico nell’era digitale. González crea un memoriale alla quotidianità che risponde a esigenze semplici, ai nostri stati d’animo, problemi familiari e personali. Le opere ritraggono pensieri che, ricamati

LE VOCI DI BACCO CON DANGELO E LOME

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Palazzo de Probizer e Casa del Vino, Isera, dal 5 al 27 dicembre (inaugurazione: Mercoledì 5 dicembre 2018, ore 18.30., presenta Mario Cossali) sarà vsitabile la mostra ”Le voci di Bacco”. Non è propriamente una mostra d'arte, ma è una mostra di artisti. Per la prima volta infatti Sergio Dangelo e Lorenzo Lome Menguzzato non solo esporranno le loro opere, ma saranno presenti per tutto il mese nelle sale del palazzo, dove allestiranno un atelier e lavoreranno insieme, e dove il pubblico li potrà incontrare e seguire (dalle ore 12 alle 13,30 e dalle 18 alle 21). Si tratta di una operazione rischiosa, ardita ed affascinante; non una improvvisazione dozzinale, ma il frutto di un lungo lavoro di preparazione e confronto fra i due artisti, che sono ora pronti ad uscire allo scoperto, a mettersi in scena, a mostrare il segreto della creazione artistica rivelato alla luce del sole. Non hanno bisogno di presentazione: Sergio Dangelo è un grande Maestro dell'Arte contemporanea italiana; Lorenzo Lome Menguzzato ha all'attivo decine di mostre e di eventi artistici, oltre a committenze di arte sacra e civile; insieme danno vita da qualche anno ad un sodalizio collaudato, che ha prodotto una serie di esposizioni targate “DangeLomelodies”.

sulla tela, trasformano la caducità del momento in un monumento alla memoria. L’effimero dell’attimo fuggente viene congelato in un atto di conservazione, tramutando i pensieri in opere-monumento al quotidiano destinate a durare per sempre. I dipinti ricamati e le opere in paillettes su tela esaltano la manualità che li compone. Questa

pratica legata alla ripetizione del gesto, al lavoro umile del quotidiano, è l’elemento costitutivo del monumento. L’azione creativa è parte integrante dell’estetica di queste architetture alla memoria ed il tempo è elemento costituente del monumento stesso. I monumenti di González sono commemorazioni di gesti semplici, di persone comuni, consacrati all’eternità. La consacrazione del gesto, della pratica meditativa, del lavoro, la caducità del momento sono elementi di contemplazione per González. Le opere nascono dall’unione dell’arte artigiana della sua terra con quella dei tessuti fatti a mano provenienti dalla cultura popolare tradizionale messicana, dall’immaginario delirante e filosofico sudamericano, dalla campionatura della quotidianità, spingendo le icone all’estremo della pop art. L’obiettivo di Gonzàles è sempre quello di creare processi, di progettare eventi, di unire, collegare, contaminare: l’opera

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trentinomostre non si ferma solo alla “santificazione” dell’oggetto o del significato di questo oggetto se poi non lo puoi “applicare” nella realtà quotidiana.

Jared Deery ci trascina invece nel magico e ormai scomparso mondo dei giardini sospesi di Babilonia, con una particolare attenzione alla fauna botanica che lui, certosinamente, riporta in superficie nella consapevolezza che non è possibile separare l’arte di oggi dall’arte del passato, come una società non può ignorare i successi e fallimenti del passato.

Un processo questo racchiuso sotto il titolo di The

Hanging Garden, composto da pitture a olio su tela, acrilici su tela e inchiostri giapponesi su carta. L’artista presenta una serie di composizioni floreali che, come nel giardino delle meraviglie, non potrebbero esistere naturalmente nello stesso momento e nello stesso luogo. Questi sono infatti giardini della memoria, che raccolgono fiori notturni e diurni, che sbocciano insieme a piante sempre verdi e fragili e tenere erbe. Il percorso espositivo riprende l’assetto architettonico dei giardini sospesi, creando una composizione visiva in diversi livelli, con dipinti che, come piante secolari, arrivano dal passato e convivono con i fiori di stagione, ossia le opere recenti. Nel lavoro di Jared Deery la rivisitazione della natura morta mantiene il canone classico dell’inanimato a soggetto floreale, unendolo alla tradizione pittorica nordamericana sospesa tra il lirismo del color field painting di Helen Frankenthaler e l’irriverenza fumettistica di Philip Guston, pubblicando l’isolata e contemplativa pratica di studio tra meditazione e onirico stato di coscienza. Nel suoi dipinti, Deery ritrae nature morte provenienti dalla memoria e le reintroduce nel suo quotidiano. Il suo lavoro è un flusso di coscienza che trasforma i soggetti floreali in oggetti animati e pulsanti, attraverso l’uso del colore e la composizione delle superfici. La texture ricavata dalla pittura liquida che scorre sulla tela introduce un elemento organico vivo nella composizione. I soggetti si trasformano da oggetti inanimati in materia viva: i petali sono pelle, gli steli membra che si muovono in uno scenario onirico sospeso tra il ricordo e il sogno. Icone che possono diventare anche ossessione, come lo erano per alcuni artisti delle avanguardie storiche (Salvador Dalì, Magritte, ecc.) o per i maestri olandesi. Ambedue le mostre chiudono il 2 febbraio. Info: www.arteboccanera.com (0461 984206).

ALBIANO Mostre 21^ MOSTRA DI PRESEPI ARTIGIANALI Apertura: da sabato 15 dicembre 2018 a domenica 6 gennaio 2019. Casa della Cultura. Mostra di presepi artigianali. I presepi esposti sono circa 80 e sono realizzati dagli abitanti e dai ragazzi di Albiano. Sabato 15 alle 19 fiaccolata per le vie del paese con partenza dal piazzale della Chiesa per raggiungere il Museo del Porfido, dove, alle 20, ci sarà l’inaugurazione della mostra. Ingresso libero. Info: Tel. 0461.689502.

BASELGA DI PINÉ Mostre EL PAÉS DEI PRESEPI: “PER LA PACE NEL MONDO, ALPINI A CENT’ANNI DALLA GRANDE GUERRA 8 sabato e 9 domenica. Ex canonica di Miola. Mostra fotografica del fotografo Pietro Masturzo e della fotoamatrice Daniela Zafarana. Orario: ore 14-18. Info: Tel. 0461.557028.

fondimenti e completa il ciclo di esposizioni realizzate nell’ultimo biennio. Il progetto comprende anche un’esposizione a Milano, organizzata dal Museo del Novecento e dalla casa editrice Electa. Ancora una volta, il museo di Rovereto collabora con le maggiori istituzioni della scena nazionale e internazionale, rinnovando l’impegno culturale per il quale è stato fondato. Info e prenotazioni: 800.397760; info@mart.tn.it; www.mart.tn.it/ viaggiointalia. Mostre NATHALIE DJURBERG & HANS BERG Apertura: da sabato 6 ottobre a domenica 27 gennaio 2019. Mart, Corso Bettini. Mostra a cura di Lena Essling e Gianfranco Maraniello. Orario: martedì - domenica 1018; venerdì 10-21. Lunedì chiuso. Ingresso intero: 11 €, ridotto: 7 €. Info: www.mart.trento.it

FIERA DI PRIMIERO Fiere FIERA DI NATALE Apertura: da venerdì 28 dicembre 2018 a domenica 6 gennaio 2019. Il centro di Fiera di Primiero si veste a festa e una passeggiata lungo la via dello shopping, tappa obbligata per chi si trova a trascorrere qualche giorno tra le Pale di San Martino, viene resa magica dalle luci di Natale, dai profumi di cannella e vin brulè e dalle dolci melodie di zampognari e suonatori di cornamuse. Qui e là piccole casette di legno allestite dai commercianti dove trovare i must have della stagione e al contempo far scoprire le gustose leccornie della gastronomia delle Dolomiti. Info: ww.sanmartino.com.

ISERA Mostre LE VOCI DI BACCO Apertura: da mercoledì 5 a giovedì 27 dicembre. Palazzo de Probizer e Casa del Vino. Esposizione di Sergio Dangelo e Lorenzo Lome Menguzzato. Orario: dalle ore 12 alle 13.30 / dalle 18 alle 21. Info: info@boscodeipoeti.it o cell. 349.2585007.

ROVERETO Mostre MARGHERITA SARFATTI. IL NOVECENTO ITALIANO NEL MONDO Apertura: fino a domenica 24 febbraio 2019. Mart - Corso Bettini, 43. Il Mart di Rovereto inaugura la grande mostra dedicata a Margherita Sarfatti, che rappresenta l’esito di anni di ricerche e appro-

TIONE DI TRENTO Mostre PADRE SCALFI Apertura: da lunedì 19 novembre a venerdì 7 dicembre. Centri Studi Judicaria. Mostra fotografica su Padre Scalfi. Orario: da lunedì a giovedì in orario d’ufficio. Info: www.judicaria.it.

TRENTO Mostre I TRENTINI NELLA GUERRA EUROPEA 1914-1920 Apertura: fino a domenica 30 dicembre 2018. Le Gallerie, Piedicastello. Una mostra che racconta il dramma dei trentini nel corso del primo conflitto mondiale. Orario: da martedì a domenica ore 9.0018.00 (lunedì chiuso). Ingresso libero. Info: www.fondazione.museostorico.it. Mostre GENOMA UMANO - QUELLO CHE CI RENDE UNICI Apertura: da venerdì 23 febbraio 2018 a domenica 6 gennaio 2019. Muse - Museo delle Scienze. La mostra Genoma umano affronta interrogativi importanti per tutti e sui quali, oggi, si concentra un settore importante e promettente della ricerca in campo biologico. È un viaggio tra le nuove sfide offerte dalla genomica, sui rischi e le opportunità generati dall’applicazione delle nuove conoscenze ad ambiti sensibili come quello 97

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trentinomostre della salute. Grazie a un percorso interattivo e immersivo, attraverso video e multi-proiezioni e con l’aiuto di altri linguaggi come quello artistico, si affrontano tre questioni fondamentali: quanto conta il DNA, quali altri fattori intervengono nella sua definizione (ad esempio ambiente e stili di vita), come e quanto possiamo intervenire per modificarlo. Info: www.muse.it. Mostre FERRO, FUOCO, SANGUE! Apertura: fino a domenica 6 gennaio 2019. Gallerie Piedicastello, piazza di Piedicastello. Dopo l’allestimento a Palazzo Chiericati di Vicenza, arriva ora alle Gallerie una mostra di emozioni, di verità, che fanno realmente “vivere la Grande Guerra”,trasformando una “epopea,” conosciuta dai più solo attraverso i libri di storia, in quello che la guerra in realtà fu: “Ferro, fuoco e sangue”. Attraverso le fotografie di Giuliano Francesconi la mostra ci parla di paura, di fango, di fame, di sete, di freddo, degli orrori vissuti da milioni di uomini scaraventati in prima linea a scoprire un mondo severo e ignoto. Orario: da martedì a domenica 9.0018.00. Ingresso libero. Info: www. museostorico.it; Tel. 0461.230482; info@museostorico.it.

Mostre GENERAZIONE ‘68 Apertura: fino a sabato 15 dicembre. Dipartimento di Sociologia e ricerca sociale - via Verdi 26. Il ‘68, l’anno di una generazione. Un racconto tra il contesto trentino e quello internazionale, tra il movimento studentesco e l’immaginario culturale. Orario: da lunedì a sabato 7.40 - 20.45. Domenica e festivi chiuso. Ingresso libero. Info: www.museostorico.it. Mostre GHIACCIAI Apertura: fino a sabato 23 marzo 2019. Muse - Corso del Lavoro e della Scienza 3. La mostra offre una fotografia dei ghiacciai che ricoprono il nostro pianeta da quattro prospettive: l’ambiente naturale glaciale e le dinamiche che lo mantengono in equilibrio; le attività scientifiche e i rilievi che permettono di quantificare lo stato di salute dei ghiacciai e di studiare i cambiamenti climatici degli ultimi secoli; le avventurose esplorazioni sui sentieri glaciologici; le vicende storiche e i miti legati ai luoghi più inospitali dell’ambiente montano.

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Il visitatore ha la possibilità di scoprire diverse realtà dell’attività glaciologica grazie a contenuti multimediali inseriti in strutture lignee, dalle linee essenziali e curiose. Orario: dal martedì al venerdì 10-18 sabato, domenica e festivi: 10-19. Chiuso il lunedì e il 25 dicembre. Biglietto entrata € 10,00; ridotto € 8,00. Info: www.muse.it; Tel. 0461.270311; museinfo@muse.it. Mostre PIETRE CHE CI PARLANO Apertura: fino a sabato 23 febbraio 2019. Muse Museo delle scienze, Corso del Lavoro e della Scienza 3. Esposizione sculture dell’artista trentino Paolo Colombini. A cura del critico Alberto Mattia Martini. Orario: dal martedì al venerdì dalle 10 alle 18; sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 19. Ingresso € 10, ridotto € 8. Info: www.muse. it; Tel. 0461.270311; museinfo@ muse.it.

Mostre DI TERRA E DI FUOCO. IL SAN SEBASTIANO DI ANDREA RICCIO Apertura: fino a domenica 24 febbraio 2019. Castello del Buonconsiglio, via Clesio 5. A dieci anni esatti dall’importante rassegna monografica che il Castello del Buonconsiglio dedicò al grande scultore rinascimentale Andrea Briosco, detto il Riccio per la sua capigliatura, il museo proporrà una nuova mostra che permetterà di ammirare una scultura inedita del famoso artista, nato a Trento nel 1470, raffigurante San Sebastiano. Orario: dalle 10.00 alle 18.00 esclusi lunedì non festivi e 25/12. Aperture straordinarie 1 gennaio dalle 11.00 alle 17.00, 24 e 31/12. Biglietto € 10, ridotto € 8. Info: www.buonconsiglio.it; Tel. 0461.492803. Mostre SOTTO IL CIELO D’EGITTO. UN CAPOLAVORO RITROVATO DI FRANCESCO HAYEZ Apertura: fino a domenica 24 febbraio 2019. Castello del Buonconsiglio via Clesio 5. La mostra, curata da Emanuela Rollandini, è dedicata allo straordinario Riposo durante la fuga in Egitto realizzato nel 1831 da Francesco Hayez, il più grande interprete della pittura romantica in Italia. Orario: apertura tutti i giorni, tranne i lunedì non festivi e il 25 dicembre dalle ore 9.30 alle 17.00. Ingresso € 10, ri-

“IL CORPO E L’ANIMA” VISIONI IN FOTOGRAFIA

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naugura sabato 17 novembre e rimarrà a Torre Mirana (via Belenzani, Trento) fino al 9 dicembre la mostra “Il corpo e l’anima”, un'iniziativa dell'Associazione ART VISION, curata da Enrico Fuochi che è anche uno dei cinque espositori. Gli altri sono CrazyClick (Paola Santoni, Germana Frizzi e Christian Rossi), Carlo Ferrara, Michela Goretti e Laura Zinetti. Scrive Enrico Fuochi: “La poetica basata sul difficile rapporto tra Corpo e Anima è già stata trattata, anche in tempi non lontani, da diversi artisti: pittori, registi e fotografi. Sono proprio questi ultimi, e in particolar modo i fotografi ritrattisti, che nei loro lavori hanno applicato quella regola fondamentale che impone di non rappresentare il soggetto come una riproduzione meccanicamente fedele delle sue fattezze, quasi fosse una sorta di foto-tessera, ma di estrapolare la sua vera "anima" cogliendo uno sguardo, un'espressione, un atteggiamento a volte indiscreto. Come esempio, mi permetto scomodare maestri della caratura di Diane Arbus, Richard Avedon, Arnold Newman, Phillipe Halsman fino alla contemporanea Annie Leibovitz e tanti altri. Il fascino di questa inedita rassegna, che non ho mai voluto catalogare con il termine "collettiva" bensì "selezione", sta non tanto nell'originalità della tematica trattata, ma nell'interpretazione che ne viene data dai singoli autori. Sono autori che, nel difficile e delicato ruolo di curatore e autore, ho selezionato, appunto, dopo aver visionato e valutato la capacità interpretativa che emerge da alcune loro intriganti immagini. Il surrealismo in esse contenuto ha fatto nascere in me l'idea di riunirle in una raccolta che, avvalendosi del medium fotografico, affronti una tematica indubbiamente impegnativa e che dia voce alle forze della fantasia, del sogno e dell'irrazionale”.


trentinomostre dotto € 8. Info: www.buonconsiglio.it; Tel. 0461.492803. Mostre EX POST Apertura: fino a domenica 3 marzo 2019. Galleria Civica, Via Belenzani 44. Esposizione opere di: Laurina Paperina, Rolando Tessadri, Luca Coser, Christian Fogarolli. Orario: da martedì a domenica dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18. Info: www.mart.tn.it; Tel. 0461.985511; civica@mart.tn.it. Mostre IN VIAGGIO 2.0 Apertura: fino a venerdì 14 dicembre. Biblioteca della montagna SAT, via Manci 57. La creatività sulle rotte dell’immigrazione - esposizione collettiva di artisti migranti e trentini. Orario: dal lunedì al venerdì 9-13 e 14-18. Ingresso libero. Info: www.sat.tn.it; Tel. 0461.980211; sat@biblio.infotn.it. Mostre IL CORPO E L’ANIMA Apertura: da sabato 17 novembre a domenica 9 dicembre. Torre Mirana - Via Belenzani. Mostra fotografica di CrazyClick, Carlo Ferrara, Enrico Fuochi, Michela Goretti e Laura Zinetti, a cura di Enrico Fuochi. Orario: da martedì a domenica ore 16-19. Mostre IMMAGINI LATENTI 1919-1920 Apertura: fino a domenica 27 gennaio 2019. Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas, Piazza Cesare Battisti. La mostra “Immagini latenti” è parte di un più ampio progetto che include il riordino e la valorizzazione dell’Archivio della famiglia Dal Rì, un fondo privato conservato dagli eredi che finalmente viene reso pubblico e fruibile. Le quaranta stampe fotografiche Fine art in mostra sono una selezione degli oltre duecento negativi originali realizzati da Ettore Dal Rì tra il 1919 e il 1920 durante la Grande Guerra. Orario: 9.00 -13.00 e 14.00 -17.30. Chiuso il lunedì, escluso i lunedì festivi, 25 dicembre e 1° gennaio. Ingresso 2,50 €, ridotto 1,50 €, gratuito fino ai 14 anni, con Trentino Guest Card e Museum Pass - ingresso libero la prima domenica del mese. Info: Tel. 0461.492161; uff.beniarcheologici@provincia.tn.it. Mostre RETROSPETTIVA DANIELE SIGNORINI Apertura: da venerdì 23 novembre a giovedì 6 dicembre. Studio d’Arte Andromeda - via Malpaga, 17. Mostra personale nei suoi ultimi 10 anni (1985-2017). Orario: ore 17-19.30; domenica esclusa. Info: www.studioandromeda.net. Mostre CANTIAM LE MONTANARE Apertura: fino a venerdì 28 dicembre. Sala Thun di Torre Mirana, Palazzo Thun, Via Belenzani 3.

Esposizione di fotografie e stampe d’epoca, oggetti e gioielli tra Otto e Novecento. Il primo turismo alpino femminile nel XIX secolo e le influenze reciproche tra donne borghesi e donne di montagna, nella moda, nel lavoro e nel folklore. Opere e oggetti della Collezione Cavallini e Museo Casa Andriollo. Orario: 9.30-13.00 e 14.00-18.00. Ingresso libero. Info: 800.017615; ufficio.culturaturismo@comune. trento.it.

Mostre CARTEL CUBANO Apertura: fino a domenica 24 febbraio 2019. Palazzo delle Albere, via Sanseverino 43. Esposizione di 200 poster di grafica cubana post-rivoluzione. La mostra permetterà di conoscere e comprendere, attraverso gli occhi degli artisti, la complessa e articolata realtà cubana. Orario: da martedì a venerdì 10-18, sabato e domenica 10-19. Ingresso libero.

Mostre NASCE GESÙ SPERANZA DEL MONDO Apertura: fino a domenica 6 gennaio 2019. Palazzo Thun (“Sala sotto”) Via Belenzani 19. Esposizione di oltre un centinaio di presepi realizzati con vari ed originali materiali dal “Gruppo Amici del Presepio di Mattarello”.Orario: Tutti i giorni orario: 14.30-18.30 inoltre tutte le domeniche e 8, 24, 25, 26 e 30 dicembre a partire dalle ore 10.00. Ingresso libero. Info: Cell. 346.0872500.

“PEOPLE” DI CORRADO ZENI A TRENTO

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ell'ambito del Festival della Famiglia 2018, che si terrà dal 3 al 9 dicembre, lo Studio Buonanno Arte Contemporanea di Trento presenta l'artista Corrado Zeni e le sue opere saranno esposte presso l'Atrio Dogana nel Palazzo della Provincia autonoma di Trento di piazza Dante. L’inaugurazione l’1 dicembre e l’apertura da lunedì 3 a venerdì 7 dicembre 2018. La ricerca di Corrado Zeni è da sempre incentrata sui rapporti interpersonali, sulle sfumature e le emozioni scaturite dalle nostre relazioni quotidiane, nel tentativo di studiare e comprendere le regole e le utopie di sopravvivenza di ognuno di noi. I protagonisti dei quadri e delle sculture di Zeni sono persone comuni che incontra tutti i giorni per strada e a cui scatta centinaia di fotografie quasi senza guardare realmente attraverso l'obbiettivo; donne, uomini, turisti, gente che aspetta l’autobus, gente che aspetta altra gente, gente che telefona, che s'incontra, che cammina, legge, che compie gesti abituali, antiretorici e senza apparente importanza. Quando in studio apre i file digitali scopre i personaggi, li scontorna, li isola dal fondo e, dipingendole ad olio su tela o scolpendole, ricompone storie e relazioni tra persone che non sono mai state realmente nello stesso posto nello stesso momento, in un tentativo di indagare e reinventare vincoli e rapporti umani. Per Zeni la pittura e la scultura, sono infatti “forme di relazione”, in grado di stabilire, al pari di altri linguaggi contemporanei, connessioni e sistemi, completandosi per mezzo dell'intervento “attivo” sia dell'artista, sia dell'oggetto rappresentato, sia dello spettatore. Info: Tel. 333.9133314 buonannoac@virgilio.it www.buonannoac.com

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trentinoappuntamenti 1 SABATO

GRANDI EVENTI PER CHIUDERE BENE L’ANNO

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n questo ultimo scorcio di 2018 la sua versione di “Smooth Operator", una personale e travolgente rivisitazione del grande classico di Sade pubblicato nel

1984, impreziosita in questo caso dal flicorno del musicista e compositore tedesco Till Brönner sta spopolando nelle charts radiofoniche. Lui è Mario

Biondi, la voce

più nera della musica italiana, capace di conquistare con la sua classe le platee internazionali con le sue qualità di crooner. Proprio Biondi ritorna in concerto a Trento in quell'Auditorium S. Chiara, dove ha fatto registrare sempre il sold out, con lo show in cartellone il 18 dicembre, con inizio alle ore 21, ed organizzato dalla Showtime Agency. È Angelo

Branduardi,

il menestrello della musica d’autore italiana, il protagonista del Concertone dell’Immacolata che si terrà l’8 dicembre nella Piazza del Mart di Rovereto alle 21. Un appuntamento entrato ormai nella tradizione della Città delle Quercia. È la tromba di Paolo

Fresu a segnare “Tempo di

Chet. La versione di Chet Baker” lo spettacolo in scena dal 6 al 9 dicembre al Teatro Sociale per la Stagione della Grande Prosa del Centro S. Chiara. Dal 24 al 28 dicembre 2018 Trento accoglierà, al Teatro Sociale per la strenna natalizia del Centro S.Chiara, il

“Gran Gala du Cirque” un caleidoscopico

show delle meraviglie in occasione dello speciale evento natalizio. 100

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Cultura GIORNATA INTERNAZIONALE DI STUDI “FONTI D’ARCHIVIO DI ETÀ MEDIEVALE E MODERNA PER LA STORIA MINERARIA DELLE ALPI” Pergine Valsugana. Ore 9-18. Auditorium delle scuole elementari Don Milani, via Monte Cristallo 2. La partecipazione è gratuita con iscrizione obbligatoria entro il 21 novembre inviando il modulo di partecipazione compilato a: info@ ecoargentario.it. I moduli di partecipazione cartacei sono disponibili anche presso la Biblioteca Comunale di Pergine Valsugana (Piazza Serra 11), dove possono anche essere riconsegnati una volta compilati. Per informazioni: Lara Casagrande: 335.6514145, info@ ecoargentario.it; Katia Lenzi Tel. 328.9481390, lenkatia@yahoo.it. Danza LA BELLA ADDORMENTATA Trento. Ore 17.30 e ore 20.30. Teatro Auditorium Centro Santa Chiara - via Santa Croce 67. Tra i capolavori ballettistici dell’Ottocento, La Bella Addormentata rappresenta il massimo dell’espressione classica, in un clima di astrazione teatrale, con più risalto alla danza pura rispetto alle vicende narrative. Un fiore all’occhiello per il Balletto di San Pietroburgo con le favolose e incantate scenografie e costumi e le stupende musiche di P.I. TCajkovskij e su coreografie di Marius Petipa, La bella addormentata nel bosco è considerato uno dei più grandi balletti della Russia imperiale. Info: www.centrosantachiara.it. Folklore SPETTACOLO DI FUOCHI D’ARTIFICIO Levico Terme. Ore 21.30. Parco Asburgico. Il Mercatino di Natale di Levico Terme ha il sapore di una favola antica che prende vita nel Parco secolare degli Asburgo, un luogo incantato dove si può ancora godere dell’autentico spirito del Natale. Un’oasi naturale che nel periodo natalizio abbraccia con calore le tradizionali casette di legno nascoste tra gli alberi secolari tinti di bianco dai fiocchi di neve. Info: Consorzio Levico Terme in Centro www.visit-levico.it; info@levicotermeincontra.com; Azienda per il Turismo Valsugana Tel. 0461.727700; info@visitvalsugana.it. Musica FUTURA MUSIC FESTIVAL Bedollo. Dalle ore 18. Sala polifunzionale. Contest musicale con musica live dei 4 migliori gruppi che 4 migliori gruppi del contest e Dj Set. Durante la serata gastronomia locale. Info: Cell. 340.5561843 - 349.4600384. Musica NOTE DI NATALE 2018 Roveré della Luna. Ore 20. Chiesa Santa Caterina. Concerto con

il Gruppo Vocale C. Eccher, a cura della Pro Loco e Amministrazione Comunale. Info: Scuola Musicale Guido Gallo Cell. 339 5655938; www.scuolamusicalegallo.it; Scuola di Musica Celestino Eccher Tel. 0463.424310; www.scuoladimusicaeccher.it. Teatro UNA MANO MOZZATA A SPOKANE Meano. Ore 20.45. Teatro di Meano, Via delle Sugarine 22. Spettacolo di Martin McDonagh, egia Carlo Sciaccaluga con Alice Arcuri, Denis Fontanari, Carlo Sciaccaluga, Maurizio Bousso. Produzione ariaTeatro. Info: Info n. 0461.511332 (mar-ven 17-20 e sab 10-13), info@teatrodimeano.it . Teatro I TESORI NELLA VALIGIA Gardolo. Ore 16.30. Teatro “Gigi Cona”. Spettacolo di Janna Konyaeva con “I Cuccioli” de “La Logeta” di Gardolo. Nell’ambito della 16ª Rassegna Provinciale di Teatro Amatoriale per Ragazzi. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@ cofas.it; www.cofas.it. Teatro COMPAGNIA AMATORIALE (OVVERO: E SE FUSSA LA FIN DE LA LEGGE MERLIN?) Pergine Valsugana. Ore 20.30. Teatro Comunale. Spettacolo di Italo Conti - traduzione dialettale di Federico Gozzer con la Filodrammatica “La Logeta” di Gardolo. Nell’ambito della 10ª Edizione di “Autunno a Teatro”. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it. Teatro DO PÈI ‘NTE NA SCARPA Nave S. Rocco. Ore 20.30. Teatro Parrocchiale. Spettacolo di Antonia Dalpiaz con il Gruppo Filodrammatico “Coredano” di Coredo. Nell’ambito della Rassegna teatrale a Nave S. Rocco. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@ cofas.it; www.cofas.it. Teatro L’HOTEL DEL LIBERO SCAMBIO Cognola. Ore 20.45. Teatro Parrocchiale. Spettacolo di Georges Feydeau con la Compagnia “Gustavo Modena” di Mori. Nell’ambito della Rassegna teatrale “Insieme a Teatro sull’Argentario”. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@ cofas.it; www.cofas.it. Teatro PITOST CHE EN FUNERAL Civezzano. Ore 20.45. Teatro “Luigi Pirandello”. Spettacolo di Elio Fox con la Compagnia “Filogamar” di Cognola. Nell’ambito della 15ª Rassegna Teatrale “Bruno Palaoro”. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it.


trentinoappuntamenti Teatro EN MORT EN CASA Sabbionara d’Avio. Ore 20.45. Teatro. Spettacolo di Camillo Vittici con la Filodrammatica “I Rusteghi” di Avio. Nell’ambito del 13° memorial “Alberto Salvetti”. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@ cofas.it; www.cofas.it. Teatro G’HO ‘NA FIOLA BELLISSIMA! Povo. Ore 21. Teatro “Concordia”. Spettacolo di Valerio Di Piramo adattamento dialettale di Valerio Bombardelli con la Filodrammatica di Sopramonte. Nell’ambito della 31ª Rassegna Teatrale “Isidoro Trentini”.Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it. Teatro LA SALUTE L’È TUT Preore. Ore 21. Teatro “Casa Mondrone”. Spettacolo di Gabriele Bernardi con l’Associazione Teatrale “Dolomiti” di S. Lorenzo in Banale. Nell’ambito della Rassegna Teatrale “Preore a Teatro”.Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@ cofas.it; www.cofas.it. Teatro OH... CHE BELLA GUERRA! Verla di Giovo. Ore 20.30. Teatro Nuovo. Spettacolo di Luigi Lunari con la Compagnia “GAD Città di Trento”. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; www.cofas.it. Teatro TUA MOGLIE NON LO FAREBBE Villa Lagarina. Ore 20.45. Teatro. Spettacolo di e con l’Associazione Culturale “La Baraca” di Martignano. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it. Teatro LE GALINE DEL SIOR GÜNTHER Molina di Fiemme. Ore 20.45. Teatro. Spettacolo tratta da “Agenzia Matrimoniale” di Stefano Palmucci. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it. Teatro I COLORI DELLA LUNA Folgaria. Ore 20.45. Teatro. Spettacolo di Antonia Dalpiaz con la Compagnia Teatrale “Aldebaran” Ziano di Fiemme con il Gruppo “Amici del Teatro” di Serravalle. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it.

2 DOMENICA Danza COMPAGNIA SISTERS AVANT: ONNA Riva del Garda. Ore 21. Sala Garda, Palazzo dei Congressi. In occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne. La danza e la musica di matrice afro e afrocontemporanea si mescolano al teatro, alla parola, a sonorità contemporanee. Onna racconta delle

Grandi Madri, di riti ancestrali, di gioia e freschezza e poi ancora di guerra e dolore. Info: www.comune.rivadelgarda.tn.it. Danza SAGA SALSA - UNO SPETTACOLO TEATRALE ALL’ORA DEL BRUNCH Rovereto. Ore 12. Bar Circolo SantaMaria, Via S. Maria. Saga Salsa è uno spettacolo cura di Quieora Residenza Teatrale proposto nell’ambito di Take Hawaii - Arte, design e artigianato. Il cibo e la tavola accompagnano le nostre vite da sempre, sono indice del nostro benessere e delle nostre relazioni sociali, raccontano i nostri desideri e le nostre paure. Saga salsa è memoria di famiglia, è calarsi nel quotidiano delle vite per leggerle attraverso il culto del cibo. Info: un ricco brunch e un bello spettacolo a 17 euro, su prenotazione, fino a esaurimento posti: press@hubtrentino.it. Danza ALICE PRESTO CHE È TARDI Brentonico. Ore 16. Teatro Monte Baldo. Con la Compagnia teatrale Vannetti di Rovereto. Info: www. comune.brentonico.tn.it. Enogastronomia MERCATINO DI NATALE: FESTA DELLA POLENTA Levico Terme. Ore 15. Parco secolare degli Asburgo. Per informazioni: Consorzio Levico Terme in Centro www.visit-levico.it; info@levicotermeincontra.com; Azienda per il Turismo Valsugana Tel. 0461.727700; info@visitvalsugana.it. Musica NOTE DI NATALE 2018 - IL PAESE DEL PRESEPE Faedo. Ore 20. Centro storico. Apertura del più grande Presepe del Trentino e del mercatino artigianale a cura della Pro Loco e Amministrazione Comunale. Info: Scuola Musicale Guido Gallo Cell. 339 5655938; www.scuolamusicalegallo.it; Scuola di Musica Celestino Eccher Tel. 0463.424310; www.scuoladimusicaeccher.it. Musica NOTE DI NATALE 2018 SERATA DI INCANTO Mezzolombardo. Ore 15.30. Chiesa dei Frati. Concerto con i giovani Elena Di Marino, soprano e Enzo Weber, pianista a cura della Scuola G. Gallo. Info: Scuola Musicale Guido Gallo Cell. 339 5655938; www.scuolamusicalegallo.it; Scuola di Musica Celestino EccherTel. 0463.424310; www. scuoladimusicaeccher.it. Teatro FILOCIRCUS SHOW Tesero. Ore 17. Teatro “Lucio Deflorian”. Spettacolo con la Filodrammatica di Laives. Spettacolo per bambini e famiglie. Nell’ambito della 27a edizione della rassegna

“Il piacere del teatro”. Info: www. filotesero.it. Teatro I TESORI NELLA VALIGIA Gardolo. Ore 16.30. Teatro “Gigi Cona”. Spettacolo di Janna Konyaeva con “I Cuccioli” de “La Logeta” di Gardolo. Nell’ambito della 16ª Rassegna Provinciale di Teatro Amatoriale per Ragazzi. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@ cofas.it; www.cofas.it. Teatro MIC CIRC FRATILOR Civezzano. Ore 16. Teatro “Luigi Pirandello”. Spettacolo con “Teatro Telaio” Soc. Coop. Onlus di Brescia. Nell’ambito della 12ª Rassegna Teatrale per ragazzi “Il Grillo parlante”. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it. Teatro NESPRESSO Grumes. Ore 16. Teatro “Le Fontanelle”. Spettacolo di Michele Comite con l’Associazione Culturale “Clochart” di Rovereto. Nell’ambito della Rassegna Teatrale a Grumes. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it. Teatro NEL PRESEPE DEL MONDO Rovereto. Ore 16.30. Teatro “S. Giorgio”. Spettacolo di e con l’Associazione Teatro-Musica “2GiGa” di Rovereto. Info: Co.F.As; info@ cofas.it; www.cofas.it. Teatro I MUSICANTI DI BREMA Bondone. Ore 17.30. Sala Consiliare Multiuso, Via Giusti 4. Dalla favola dei Fratelli Grimm con Teatro Perdavvero. Regia Marco Cantori con Marco Cantori e Giacomo Fantoni, musiche Diego Gavioli e Marco Cantori. Età consigliata dai 3 ai 7 anni. Info: www.comunitadellegiudicarie.it. Teatro ONNA Riva del Garda. Ore 21. Sala Garda, Palazzo dei Congressi. Spettacolo di teatrodanza - Compagnia

Sisters Avant con Alissa Shiraishi, Cinzia Venturelli, Donatella Bolognini, Elena Tavernini, Leopoldo Concini, Luanna Molinari, Luciana Riggio, Mara Spagnolli, Paolo Galimberti, Rosanna Sega, Sara Palla, SarahTavernini, Stefania Mosca. Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti. Info: Tel. 342.5583812; ass-andromeda@libero.it. Teatro ragazzi POLLICINO Trento. Ore 15.30 e ore 17.30. Teatro San Marco, Via San Bernardino 6. Spettacolo con Polpetta e Caramella. Info: www.teatrosanmarco.it; Tel. 0461.233522; info@ teatrosanmarco.it. Tradizione 25° MERCATINO DI NATALE DI SIROR Siror. Dalle ore 10.30 alle 18.30. Il piccolo borgo di Siror si colora di una calda atmosfera natalizia e casette in legno, vecchie stalle e antichi fienili si trasformano in curiose botteghe in cui scovare originali creazioni d’artigianato e le proposte gastronomiche del Primiero. Info: www.sanmartino.com.

3 LUNEDÌ Cultura A PROPOSITO DI (D)ONNA Riva del Garda. Ore 18.30. Biblioteca civina. Un dialogo con la compagnia “Sisters avant” per scoprire e rileggere il femminile. Modera l’incontro la dr.ssa Stefania Santoni. Ingresso gratuito, segue aperitivo. Info: Tel. 342.5583812; ass-andromeda@libero.it. Teatro “GLI UOMINI PER ESSERE LIBERI. SANDRO PERTINI, IL PRESIDENTE” Rovereto. Ore 20.45. Teatro Zandonai. Uno spettacolo di Gianni Furlani con Mauro Bertozzi e musiche dal vivo di Tiziano Bellelli, Emanuele Reverberi e Riccardo Sgavetti che è un omaggio ad uno dei più amati capi di stati del nostro Paese come Sandro Pertini.

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trentinoappuntamenti Info: www.teatro-zandonai.it; Ufficio Cultura Comune di Rovereto Tel. 0464.452253; cultura@comune.rovereto.tn.it.

4 MARTEDÌ Musica CONCERTO LUKÁ VONDRÁ EK Trento. Ore 20.30. Via Verdi 30. Luká Vondrá ek, Pianoforte su musiche di F. Chopin: Polonaise-Fantasie in La bem. magg. op. 61; L. v. Beethoven: Sonata per pianoforte n. 30 in Mi magg. op. 109; F. Schubert: Sonata n. 21 in Si bem. magg. D 960. Info: www.filarmonica-trento.it: Tel. 0461.985244; info@filarmonica-trento.it. Musica IMARTS - PRODUZIONE LESS IS MORE: COAST TO COAST Mori. Ore 20.45. Teatro Sociale Gustavo Modena. Spettacolo con Rocco Papaleo, Arturo Valiante (pianoforte e altri tasti), Guerino Rondolone (bassi e contrabbasso), Davide Savarese (tamburi e suoni) e Giorgio Tebaldi (trombone e ukulele). Info: www.comune.mori.tn.it. Teatro COMPAGNIA MAURI STURNO: MOLTO RUMORE PER NULLA Riva del Garda. Ore 21. Sala Garda, Palazzo dei Congressi. Spettacolo di William Shakespeare con Mauro Mandolini, Barbara Lo Gaglio, Laura Garofoli, Camillo Marcello Ciorciaro, Valerio Camelin, Francesca Dinale, Roberto Di Marco, Ilaria Amaldi e Paolo Benvenuto Vezzoso. Adattamento e regia di Ilaria Testoni. Info: www. comune.rivadelgarda.tn.it.

5 MERCOLEDÌ Cabaret NONNA NUNZIA: FIABE SOTTO L’ALBERO Trento. Ore 20. Teatro Auditorium S. Chiara, Via S. Croce. Terza edizione del grande show della nonna più amata d’Italia! L’evento ha una particolarità in più quest’anno, infatti con parte del ricavato verrà organizzata una “spedizione di giocattoli” che attraverso Babbo Natale verranno consegnati ai bambini di camerino, città distrutta dal sisma del 2016. Ingresso € 15, ridotto per bambini fino ai 12 anni. Info: segreteria.mae@gmail.com. Musica NOTE DI NATALE 2018 - SAN NICOLÒ Mezzolombardo. Dalle ore 16.30. Centro storico. «Strozega dei bandoni» a cura della Pro Loco Mezzolombardo. Info: Scuola Musicale Guido Gallo Cell. 339 5655938; www.scuolamusicalegallo.it; Scuola di Musica Celestino EccherTel. 0463.424310; www. scuoladimusicaeccher.it.

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Teatro ITACA PER SEMPRE Pergine Valsugana. Ore 20.45. Teatro Comunale. Uno spettacolo tratto dal romanzo Itaca per sempre di Luigi Malerba con Woody Neri e Maura Pettorruso; drammaturgia Maria Teresa Berardelli; organizzazione Daniele Filosi; regia Andrea Baracco. Info: www. teatrodipergine.it. Teatro ALLE 5 DA ME Tesero. Ore 21. Teatro Comunale. Spettacolo con Gaia De Laurentiis e Ugo Dighero. Info: www.synergieteatrali.com.

6 GIOVEDÌ Teatro TEMPO DI CHET Trento. Ore 20.30. Centro Servizi Culturali S.Chiara - Via S. Croce, 67. Per anni la sua tromba ha incantato il mondo, con quel suo stile lirico e intimista che lo ha portato a diventare un esponente di punta della musica jazz. Chesney Henry “Chet” Baker, uno dei miti musicali più controversi e discussi del Novecento, rivive a teatro a trent’anni di distanza dalla sua scomparsa. A ridargli fiato è il trombettista Paolo Fresu, insieme ad un cast di otto attori, in uno spettacolo scritto da Leo Muscato e Laura Perini. Info: www.centrosantachiara.it; n. verde 800.013952; info@centrosantachiara.it. Teatro ALLE 5 DA ME Ala. Ore 21. Teatro G. Sartori. Synergie teatrali - ArtistiAssociati di Pierre Chesnot con Gaia De Laurentiis e Ugo Dighero. Regia di Stefano Artissunch. Commedia esilarante che racconta i disastrosi incontri sentimentali di un uomo in cerca di stabilità a ettiva e di una donna alla ricerca spasmodica di un essere di sesso opposto che le possa garantire una procreazione senza l’uso di provette! Protagonisti cinque donne che corteggiano un uomo e cinque uomini che corteggiano una donna. Info: www.comune.ala.tn.it.

7 VENERDÌ Cultura OLTRE LE MURA: DALLA TRIDENTUM ROMANA ALLA TRENTO MEDIEVALE Trento. Ore 15. Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas, Piazza Cesare Battisti. Un percorso attraverso la storia della città, dalla Trento romana di duemila anni fa, con il S.A.S.S. e l’area archeologica di Palazzo Lodron, fino alle mura duecentesche di piazza Fiera. Ritrovo presso lo Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas, Trento, piazza Cesare Battisti. Partecipazione previa prenotazione al numero 0461 230171 entro le ore 12 del giorno dell’iniziativa, massimo 35 persone. Info: Visita guidata 2

€; ingresso all’area archeologica 2,50 €, ridotto 1,50 €, gratuito fino ai 14 anni, con Trentino Guest Card e Museum Pass. Info: Tel. 0461.492161; uff.beniarcheologici@provincia.tn.it. Musica NU GUINEA Trento. Ore 21. Teatro SanbàPolis Via della Malpensada, 80-88. In questo 2018 la popolarità dei Nu Guinea è esplosa, grazie all’album “Nuova Napoli” e alla sua capacità di combinare il patrimonio la canzone tradizionale napoletana col funk-soul anni ‘70/’80 (quella dei Napoli Centrale, del primissimo Pino Daniele) e piccole, accurate striature di elettronica contemporanea. Ma Massimo Di Lena e Lucio Aquilina sono molto di più: autentici scienziati del suono, dopo gli esordi - di grande successo - in chiave minimal techno, hanno impresso un cambiamento radicale alla propria carriera cercando sempre e solo qualità, senza compromessi, e misurandosi con grandi sfide artistiche (come quella di costruire un intero album su tracce percussive del grande Tony Allen). Info: www.centrosantachiara.it; n. verde 800.13952. Musica ORAZIO BENEVOLI MISSA A SEDICI VOCI IN ANGUSTIA PESTILENTIAE MUSICANTICA Trento. Ore 21. Chiesa di San Francesco Saverio via Manci. La Cappella Musicale Santa Maria in Campitelli di Roma diretta da Vincenzo Di Betta, chiuderà la rassegna con un’imponente Messa policorale a sedici voci di Orazio Benevoli, campione del barocco colossale. Ingresso libero. Info: www.centrosantachiara.it Tel. 0461.213811; n. verde 800.013952; info@centrosantachiara.it. Musica CONCERTO Ravina diTrento. Ore 20.45. Sala polifunzionale “C. Dematté” - Via Belvedere, 4. La serata organizzata dall’ AIDO Provinciale di Trento ha lo scopo di sensibilizzare la popolazione sulla donazione di organi e tessuti, offrendo un originale concerto di buona musica. Il Dolomiti Horn Ensemble che si esibirà è un quartetto di corni formato dai musicisti trentini Nicola Ravelli, Stefano Rossi, Martino Bortolotti e Marcello Sani. Si destreggia in un repertorio legato all’antica tradizione musicale alpina, ai suoni ed al folclore della montagna, con incursioni anche nella musica da film, swing e classica. Elemento originale e distintivo dell’ensemble è l’utilizzo sia del corno moderno che del corno delle alpi, strumento dotato di una sonorità affascinante e definito, non a caso, la magica voce delle montagne.

Musica HARLEM GOSPEL CHOIR IN CONCERTO Trento. Ore 20.30. Auditorium S. Chiara. Ritornano a Trento a tre anni dal loro trionfale concerto nella stessa location del capoluogo per un nuovo spettacolo. Info: www. fiabamusic.it. Musica DOLOMITI HORN ENSEMBLE IN CONCERTO Ravina. Ore 20.45. Sala polifunzionale Claudio Demattè. La serata ha lo scopo di sensibilizzare la popolazione sulla donazione di organi e tessuti, offrendo un originale concerto di buona musica. Il Dolomiti Horn Ensemble che si esibirà è un quartetto di corni formato dai musicisti trentini Nicola Ravelli, Stefano Rossi, Martino Bortolotti e Marcello Sani. Ingresso libero. Info: www.aido.it/trento#sede; trento.provincia@aido.it. Musica NOTE DI NATALE 2018 CONCERTO DEL CORO INCANTO Grumo San Michele. Ore 20.30. Chiesa di Grumo. Concerto a cura dell’Amministrazione Comunale e Associazione Incontriamoci all’Oratorio. Info: Scuola Musicale Guido Gallo Cell. 339 5655938; www. scuolamusicalegallo.it; Scuola di Musica Celestino Eccher Tel. 0463.424310; www.scuoladimusicaeccher.it. Teatro TEMPO DI CHET Trento. Ore 20.30. Centro Servizi Culturali S.Chiara - Via S. Croce, 67. Testo Leo Muscato e Laura Perini; musiche originali Paolo Fresu, regia Leo Muscato con la produzione del Teatro Stabile di Bolzano. Info: www.centrosantachiara.it; n. verde 800.013952; info@centrosantachiara.it. Teatro SU CO LE RECE Meano. Ore 20.45. Teatro di Meano, via delle Sugarine 22. Con leggerezza e ironia Loredana Cont presenta divertenti suggerimenti e momenti di vita in cui “star su co le rece” sembra la sola via di salvezza possibile. Su co le rece è una frase che sentiamo da sempre e che vuol dire molto più che “attenzione”.È un campanello d’allarme, un invito a non abbassare la guardia. E di questi tempi in cui truffatori, mascalzoni e ciarlatani sono sempre più numerosi e in piena attività, l’unico modo per evitare situazioni spiacevoli è proprio quello di essere sempre vigili. Ma Su co le rece si adatta bene anche nella vita di coppia, nel labirinto della burocrazia e in tante altre occasioni della nostra quotidianità. Scritto e interpretato da Loredana Cont. Info: Tel. 0461.511332; info@ teatrodimeano.it.


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trentinoappuntamenti Teatro (S)LEGATI Altavalle. Ore 21. Molin de Portegnach a Faver. Spettacolo di e con Mattia Fabris e Jacopo Bicocchi. (S)legati è una storia vera, di alpinismo estremo, la storia di un’impresa, di un’amicizia, una storia d’amore per la vita, l’uomo, la montagna. Ingresso: € 8,00 per i soci, € 10,00 per i non soci. Info e prenotazioni: info@sorgente90. org, www.sorgente90.org. Teatro DUE. UNA STORIA D’AMORE Trento. Ore 20.30. Teatro San Marco, via San Bernardino 8. Uno spettacolo teatrale per riflettere sulla comunicazione nella coppia. L’idea dello spettacolo, infatti, si ispira non tanto al fallimento di una relazione d’amore quanto al fallimento della comunicazione al suo interno. Un uomo e una donna si metteranno a nudo raccontando e ricordando il loro sentimento, l’intimità, il sesso, i progetti, i sogni, i tradimenti. Ponendosi domande semplici da cui dipende però l’esito del loro stesso rapporto. Ingresso gratuito. Info: Tel. 0461.884477 - 884382; servizio.attivitasociali@ comune.trento.it.

8 SABATO Musica EXIT LIMBO E SATELLITI Altavalle. Ore 21.30. Molin de Portegnach a Faver. Alternative rock e crossover con il concerto del gruppo Exit Limbo e musica electro rock ed experimental con i Satelliti. Ingresso libero. Info e prenotazioni: info@sorgente90. org; www.sorgente90.org. Musica SEVIGNANO IN...CANTATA Segonzano. Sevignano. In attesa del Natale la Confraternita del Beghel vi aspetta per intraprendere un viaggio tra poesia, arte, cultura e tradizione, attraverso i caratteristici portici addobbati, con degustazioni enogastronomiche e le armonie del Coro Novo Spiritu di Cembra. Durante l’evento si potranno acquistare le stelle di Natale in favore dell’Ass. Italiana Leucemie. Ritrovo alle 16.30 sulla strada per Prada a nord del paese. Info: confraternita.delbeghel@ gmail.com.

lestino Eccher Tel. 0463.424310; www.scuoladimusicaeccher.it. Musica SOTTO IL CIELO D’EGITTO Trento. Ore 18 e 19. Castello del Buonconsiglio. Intrecci di arte e musica attorno a un’opera di Francesco Hayez. Accompagnati dal clarinetto di John Diamanti Fox, gli attori Maria Vittoria Barrella, Alessio Dalla Costa, Christian Renzicchi ci conducono nell’atelier di Francesco Hayez, mentre prende forma il Riposo durante la fuga in Egitto, commissionato dal nobile trentino Simone Consolati. A conclusione della piéce teatrale, Emanuela Rollandini, curatrice dell’eposizione, dialoga con il pubblico attorno all’opera. Un’occasione per lasciarsi affascinare dall’arte e condividere piacevolmente uno stuzzicante aperitivo. Info e prenotazioni: prenotazione obbligatoria - posti limitati: 25 persone. Tariffa: 12 € a persona, comprensivo di aperitivo in collaborazione con ROTARI Spumanti Servizi educativi del museo Tel. 0461.492811 lun>ven 9-13; www.buonconsiglio.it. Musical CENERENTOLA Trento. Ore 16 e ore 20.30. Teatro Auditorium Centro Santa Chiara - via Santa Croce 67. Lasciatevi incantare dalla fiaba più bella di sempre! Cenerentola - il musical riscopre la celebre storia dei fratelli Grimm con un testo originale, ricco di magia e divertimento, che conquisterà i più piccoli ma anche i loro genitori. Il cast, composto da oltre venti elementi, ricrea sul palco tutta l’atmosfera di un’epoca passata, con sontuosi costumi settecenteschi e sorprendenti scenografie. Le musiche orchestrali inedite accompagnano le vivaci e coinvolgenti coreografie corali, mentre spettacolari effetti scenici vi trascineranno nell’incantesimo di una serata indimenticabile: al rintocco della mezzanotte la vita di Cenerentola cambierà, e chissà, forse anche la vostra! Info: www. centrosantachiara.it.

Musica ANGELO BRANDUARDI IN CONCERTO Rovereto. Ore 21. Mart. Ingresso € 10, under 14 € 1. Info e biglietti al nr. verde 800.013952.

Teatro TEMPO DI CHET Trento. Ore 20.30. Centro Servizi Culturali S.Chiara - Via S. Croce, 67. Testo Leo Muscato e Laura Perini; musiche originali Paolo Fresu, regia Leo Muscato con la produzione del Teatro Stabile di Bolzano. Info: www.centrosantachiara.it; n. verde 800.013952; info@centrosantachiara.it.

Musica NOTE DI NATALE 2018 NATALE MAGICO Mezzolombardo. Dalle ore 15.30. Centro storico. A cura della Pro Loco Mezzolombardo. Info: Scuola Musicale Guido Gallo Cell. 339 5655938; www.scuolamusicalegallo.it; Scuola di Musica Ce-

Teatro PIAZZA ROSSA Pergine Valsugana. Ore 20.30. Teatro Comunale. Spettacolo di Claudio Morelli con la Filodrammatica di Canezza. Nell’ambito della 10ª Edizione di “Autunno a Teatro”. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it.

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Teatro ME TOCA NAR AL MAR... TIRIO Povo. Ore 21. Teatro “Concordia”. Spettacolo di Giorgio Clementi con la Compagnia “Argento Vivo” di Cognola. Nell’ambito della 31ª Rassegna Teatrale “Isidoro Trentini”.Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it.

Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@ cofas.it; www.cofas.it.

Teatro EL COSIN DALL’AUSTRALIA Sopramonte. Ore 20.30. Teatro Parrocchiale. Spettacolo di Andrea Oldani - traduzione in dialetto trentino di Ernesto Paternoster) Filodrammatica “La Sortiva” di Denno. Nell’ambito della 28ª Rassegna Teatrale a Sopramonte. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@ cofas.it; www.cofas.it.

Teatro ragazzi OGGI. FUGA A 4 MANI PER NONNA E BAMBINO Meano. Ore 17. Teatro di Meano, via delle Sugarine 22. Racconta di un incontro tra generazioni lontane, di una avventurosa e rocambolesca fuga a quattro mani di un bimbo e di un’anziana signora che senza saperlo si stanno cercando. Spettacolo da una storia di Annalisa Arione, di e con Annalisa Arione e Dario de Falco, in collaborazione con Annalisa Cima, musiche di Enrico Messina. Info: Tel. 0461.511332; info@teatrodimeano.it.

Teatro EN CASTEL EN VENDITA Sarche. Ore 20.45. Teatro Parrocchiale. Spettacolo di Gigliola Brunelli con la Filodrammatica “S. Genesio” di Calavino e Associazione “Oasi della Valle dei Laghi”. Nell’ambito della 26ª Rassegna “Amici del Teatro”. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it. Teatro TUTA COLPA DEL RAFREDOR Mori. Ore 20.45. Teatro “Sociale”. Spettacolo di e con la Compagnia “S. Siro” di Lasino. Nell’ambito della 34ª Rassegna teatrale “Gustavo Modena”. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www. cofas.it. Teatro DO PÈI ‘NTE NA SCARPA Gardolo. Ore 20.45. Teatro “Sociale”. Spettacolo di Antonia Dalpiaz con il Gruppo Filodrammatico Coredano di Coredo. Nell’ambito della 31ª edizione di “Alegra Ribalta”.Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it. Teatro LA SALUTE L’È TUT Valforiana di Casatta. Ore 20.30. Teatro Comunale. Spettacolo di Gabriele Bernardi con l’Associazione Teatrale “Dolomiti” di S. Lorenzo in Banale. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it.

Teatro SPARKLESHARK Roncegno. Ore 20.45. Teatro. Spettacolo di Philip Ridley con il Gruppo Giovani della Filodrammatica di Civezzano. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it.

Tradizione 25° MERCATINO DI NATALE DI SIROR Siror. Dalle ore 10.30 alle 18.30. Il piccolo borgo di Siror si colora di una calda atmosfera natalizia e casette in legno, vecchie stalle e antichi fienili si trasformano in curiose botteghe in cui scovare originali creazioni d’artigianato e le proposte gastronomiche del Primiero. Tra le attività da non perdere un giro in troika, grande slitta trainata da cavalli, un assaggio del delizioso Brazedèl di Siror e una visita con i più piccoli al suggestivo percorso tematico dedicato al Mazaròl, personaggio delle leggende primierotte. Il più antico mercatino di Natale del Trentino è l’ideale per mamme grazie a laboratori creativi per i più piccoli e un caldo e accogliente Punto Bimbo, dove allattare in tranquillità. Info: www. sanmartino.com.

Teatro PER EN PIAZER CHE DISPIAZER Mollaro. Ore 20.30. Teatro. Spettacolo di Andrea Tasin con la Filodrammatica “S. Ermete” di Calceranica. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www. cofas.it.

Tradizione BENVENUTO INVERNO San Martino di Castrozza. San Martino di Castrozza saluta l’arrivo dell’inverno con tre weekend all’insegna della musica folk e dei profumi delle delizie del Primiero. Da segnare in agenda la data del 22 dicembre, quando il centro paese verrà invaso dai tanto simpatici quanto spaventosi Krampus di Primiero, che per l’occasione saranno accompagnati dai mostruosi colleghi giunti dalle valli limitrofe e persino dall’Alto Adige. Niente paura! A badare a queste leggendarie creature ci penserà San Nicolò. Info: www.sanmartino.com.

Teatro MEGLIO SOLE CHE MALE ACCOMPAGNATE Vermiglio. Ore 20.45. Teatro Polo Culturale. Spettacolo di Luisa Pachera con l’Associazione Culturale “Grenzland” di Avio. Info:

Tradizione ANGOLO ARTIGIANALE NATALIZIO DI IMÈR Imer. Un mercatino insolito, che viene ospitato dall’antica segheria del paese di Imèr e che permette di fare un tuffo nel mondo dell’hob-


trentinoappuntamenti bistica e dell’artigianato natalizio a km 0 dove trovare regali originali dal successo assicurato. Info: www.sanmartino.com.

9 DOMENICA Famiglia LA BOTTEGA DI MERLINO Giustino. Ore 17.30. Teatro Comunale. Ingresso unico € 5. Uno spettacolo di magia per tutta la famiglia! Gruppo teatrale Panta Rei. Testo e regia Daniela Zamperla con Maximilian Monteleone, Daniela Zamperla, Rita Lelio, Paolo Bergamo e Francesco. Età consigliata dai 3 anni in su. Info: www.comunitadellegiudicarie.it. Musica EL PAÉS DEI PRESEPI: GRUPPO BANDISTICO FOLK PINETANO Baselga di Piné. Ore 15. Piazza S. Rocco a Miola. Concerto itinerante con il Gruppo Bandistico Folk Pinetano. Info: Tel. 0461.557028. Musica CONCERTO DELL’IMMACOLATA Baselga di Piné. Ore 20.30. Chiesa di S. Anna a Montagnaga. Tradizionale concerto dell’Immacolata con il Coro Costalta di Baselga di Piné e il Coro S. Biagio di Albiano. Ingresso libero. Info: Tel. 0461.557028. Musica NOTE DI NATALE 2018 PRESEPI DAL LEGNO Mezzolombardo. Ore 11. Sala Spaur. Inaugurazione mostra a cura dell’Associazione Oratorio Noi Mezzolombardo. Info: Scuola Musicale Guido Gallo Cell. 339 5655938; www.scuolamusicalegallo.it; Scuola di Musica Celestino EccherTel. 0463.424310; www. scuoladimusicaeccher.it. Musica CANTANTIBUS ORGANIS Trento. Ore 17. Chiesa Santa Maria del Suffragio. Organista: Stefano Rattini. Ingresso gratuito. Teatro TEMPO DI CHET Trento. Ore 16. Centro Servizi Culturali S.Chiara - Via S. Croce, 67. Testo Leo Muscato e Laura Perini; musiche originali Paolo Fresu, regia Leo Muscato con la produzione del Teatro Stabile di Bolzano. Info: www.centrosantachiara.it; n. verde 800.013952; info@centrosantachiara.it. Teatro IL FAMOSO RACCONTO DI NATALE DI CHARLES DICKENS Trento. Ore 15.30 e ore 17.30. Teatro San Marco, Via San Bernardino 6. L’avaro signor Scrooge ed il viaggio fantastico che compie la notte di Natale. Un classico che non ci si stanca mai di ascoltare e riascoltare, raccontato da

due orfanelli un po’... cresciuti! Info: www.teatrosanmarco.it; Tel. 0461.233522; info@teatrosanmarco.it. Tradizione 25° MERCATINO DI NATALE DI SIROR Siror. Dalle ore 10.30 alle 18.30. Il piccolo borgo di Siror si colora di una calda atmosfera natalizia e casette in legno, vecchie stalle e antichi fienili si trasformano in curiose botteghe in cui scovare originali creazioni d’artigianato e le proposte gastronomiche del Primiero. Tra le attività da non perdere un giro in troika, grande slitta trainata da cavalli, un assaggio del delizioso Brazedèl di Siror e una visita con i più piccoli al suggestivo percorso tematico dedicato al Mazaròl, personaggio delle leggende primierotte. Il più antico mercatino di Natale del Trentino è l’ideale per mamme grazie a laboratori creativi per i più piccoli e un caldo e accogliente Punto Bimbo, dove allattare in tranquillità. Info: www. sanmartino.com. Tradizione BENVENUTO INVERNO San Martino di Castrozza. San Martino di Castrozza saluta l’arrivo dell’inverno con tre weekend all’insegna della musica folk e dei profumi delle delizie del Primiero. Da segnare in agenda la data del 22 dicembre, quando il centro paese verrà invaso dai tanto simpatici quanto spaventosi Krampus di Primiero, che per l’occasione saranno accompagnati dai mostruosi colleghi giunti dalle valli limitrofe e persino dall’Alto Adige. Niente paura! A badare a queste leggendarie creature ci penserà San Nicolò. Info: www.sanmartino.com. Tradizione ANGOLO ARTIGIANALE NATALIZIO DI IMÈR Imer. Un mercatino insolito, che viene ospitato dall’antica segheria del paese di Imèr e che permette di fare un tuffo nel mondo dell’hobbistica e dell’artigianato natalizio a km 0 dove trovare regali originali dal successo assicurato. Info: www.sanmartino.com.

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Cultura L’ALTRA METÀ DELLA MUSICA Trento. Dalle ore 11 alle ore 18. Aula Magna del Liceo “Rosmini”. Per l’iniziativa “L’Altra Metà della Musica” è organizzata una giornata di studi sulle compositrici. L’inSocieta’ soggetta di all’attivita’ di edirezione e coordinamento di Gruppo SpaGiotto via Giotto – 39100 Bolzano.Das DasUnternehmen Unternehmen unterSocieta’ soggetta all’attivita’ direzione coordinamento da partedadiparte Gruppo SantiniSantini Spa via 4/a 4/a – 39100 Bolzano. untersteht und der Leitung und Koordination derSantini GruppeAG Santini • CF &02754960215 P.IVA 02754960215 & MwSt.Nr. 500.000i.vi.v v.e.Gesellschaftskapital Gesellschaftskapital gresso è libero e gratuito. steht der Leitung Koordination der Gruppe • CFAG & P.IVA St.Nr.St.Nr. & MwSt.Nr. Cap.Cap. soc.soc. 500.000 - -v.e.

Numeroverde-GrüneNummer

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Ufficio Registro imprese: CCIAA BZ,diNumero di iscrizione 02754960215 • Eintragung die Handelskammer Bozen, Eintragungsnummer 02754960215 02754960215 Ufficio Registro imprese: CCIAA BZ, Numero iscrizione 02754960215 • Eintragung in dieinHandelskammer Bozen, Eintragungsnummer

Musica CONCERTO Trento. Ore 20.30. Aula Magna del Liceo “Rosmini”. Per l’iniziativa “L’Altra Metà della Musica” è organizzato un concerto dell’Ensemble Chaminade (Elisa Metus all’oboe, Roberta Gottardi al clari-

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Societa’ soggetta all’attivita’ di direzione e coordinamento da parte di Gruppo Santini Spa via Giotto 4/a – 39100 Bolzano. Das Unternehmen unter105 steht der Leitung und Koordination der Gruppe Santini AG • CF & P.IVA 02754960215 St.Nr. & MwSt.Nr. Cap. soc. 500.000 i.v - v.e. Gesellschaftskapital

tmdicembre Societa’ soggetta all’attivita’ direzione e BZ, coordinamento da parte di Gruppo•Santini Spainvia 4/a – 39100 Bolzano. Das Unternehmen unterUfficio Registro di imprese: CCIAA Numero di iscrizione 02754960215 Eintragung dieGiotto Handelskammer Bozen, Eintragungsnummer 02754960215 steht der Leitung und Koordination der Gruppe Santini AG • CF & P.IVA 02754960215 St.Nr. & MwSt.Nr. Cap. soc. 500.000 i.v - v.e. Gesellschaftskapital Ufficio Registro imprese: CCIAA BZ, Numero diCFiscrizione 02754960215St.Nr. • Eintragung in die Handelskammer Banca Bozen,Cassa Eintragungsnummer & P.IVA 01713030219 & MwSt.Nr. Rurale di Bolzano02754960215


trentinoappuntamenti netto, Alessandro Valoti al corno, Oscar Locatelli al fagotto, Monique Ciola al pianoforte) con musiche di dieci compositrici da tutti i continenti. L’ingresso è libero e gratuito.

12 MERCOLEDÌ Cultura CINEMA, STORIE, LINGUAGGI Trento. Dalle ore 19 alle 22. Cinema Astra. “Ditelo con il cinema. Dare forma all’invisibile tra immaginario e realtà con Dario D’Incerti”, regista e formatore, presidente dell’associazione culturale Cinelogos. Attraverso l’uso di brevi citazioni cinematografiche si cercherà di esplorare come il cinema sia corresponsabile della costruzione del nostro immaginario, essendo di quest’ultimo - contemporaneamente - una manifestazione e una critica. Ingresso libero e gratuito fino a esaurimento posti. Info: https://smtc.tsm.tn.it; Tel. 0461.020074 - 0461.020064. Cultura DI STORIE E DI STRADE. LE CITTÀ RACCONTANO. STOCCOLMA Giovo. Ore 20.30. Biblioteca Comunale a Verla. All’interno della rassegna “Di storie e di strade. Le città raccontano”, che approfondisce il tema delle città divise attraverso la letteratura e le arti, viaggio alla scoperta di Stoccolma con la giornalista Emanuela Macrì. Ingresso libero. Info: Tel. 0461.684735. Musica «ORCHESTRA HAYDN» Trento. Ore 20.30. Teatro Auditorium Santa Chiara, via Santa Croce 67. Yves Abel; Ian Bostridge tenore; Andrea Cesari corno su musiche di M. Ravel: Le tombeau de Couperin; B. Britten: Serenade per tenore, corno e archi, op. 31; W. A. Mozart: Sinfonia n. 40 in sol minore, k 550. Info: www. haydn.it; n. verde 800.013952; info@haydn.it. Musica NOTE DI NATALE 2018 - LA PICCOLA ORCHESTRA LUMIÈRE Mezzolombardo. Ore 20.30. Teatro San Pietro. Musiche originali accompagnano il cinema muto a cura della Scuola G. Gallo. Info: Scuola Musicale Guido Gallo Cell. 339 5655938; www.scuolamusicalegallo.it; Scuola di Musica Celestino Eccher Tel. 0463.424310; www.scuoladimusicaeccher.it. Teatro OLTRE LA GUERRA ... LA PACE Rovereto. Ore 20.45. Teatro Zandonai. Lo spettacolo narra dei conflitti del Novecento, da quelli Mondiali, alle guerre nell’Irlanda del Nord e nella ex-Jugoslavia, al-

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tmdicembre

la Guerra Fredda e alla lotta per i diritti umani. Si snoda attraverso un repertorio musicale reso più coinvolgente dalla regia di Michele Comite e da una scenografia composta da un tappeto di terra grazie al quale vengono create immagini suggestive, con sassi e bastoni che continuamente vengono trasformati da elementi minacciosi a simboli irenici. I brani corali si alternano ai canti solistici espaziano dalla tradizione trentina a quella afroamericana ed europea, dal repertorio di cantautori come John Lennon, Fabrizio De André, Nomadi, David Bowie, Micheal Jackson, Cranberries ad autori classici come John Rutter e a brani di famose colonne sonore. Info: www.teatro-zandonai.it; Ufficio Cultura Comune di Rovereto Tel. 0464.452253; cultura@comune. rovereto.tn.it.

13 GIOVEDÌ Musica CONCERTO B. RANA E QUARTETTO MODIGLIANI Trento. Ore 20.30. Via Verdi 30. Beatrice Rana, pianoforte; Quartetto Modigliani; Amaury Coeytaux, violino; Loic Rio, violino; Laurent Marfaing, viola; François Kieffer, violoncello su musiche di R. Schumann: Quartetto per archi in La magg. op. 41 n. 3; Quartetto per pianoforte, violino, viola e violoncello in Mi bem. magg. op. 47; Quintetto per pianoforte e quartetto d’archi in Mi bem. magg. op. 44. Info: www.filarmonica-trento. it; Tel. 0461.985244; info@filarmonica-trento.it. Teatro A TESTA IN GIU’ Trento. Ore 20.30. Teatro Sociale. Versione italiana del testo del grande commediografo francese Florian Zeller, “A testa in giù” è una brillante commedia incentrata sul tema della coppia, presentata per la prima volta in Italia. Sotto la regia di Gioele Dix, Emilio Solfrizzi e Paola Minaccioni danno vita ad un incrocio di situazioni, equivoci e dinamiche tipiche del rapporto coniugale. La particolarità e l’originalità dello spettacolo stanno nel fatto che i personaggi, oltre a parlare normalmente fra di loro, esprimono ad alta voce di fronte al pubblico anche i propri pensieri, rendendolo così testimone delle riflessioni dei personaggi che parlano in scena. Info: www.centrosantachiara.it; n. verde 800.013952.

14 VENERDÌ Cultura OLTRE LE MURA: DALLA TRIDENTUM ROMANA ALLA TRENTO MEDIEVALE Trento. Ore 15. Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas, Piazza Cesare Battisti. Un percorso attraverso la storia della città, dalla Trento romana di duemila anni fa,

con il S.A.S.S. e l’area archeologica di Palazzo Lodron, fino alle mura duecentesche di piazza Fiera. Ritrovo presso lo Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas, Trento, piazza Cesare Battisti. Partecipazione previa prenotazione al numero 0461 230171 entro le ore 12 del giorno dell’iniziativa, massimo 35 persone. Info: Visita guidata 2 €; ingresso all’area archeologica 2,50 €, ridotto 1,50 €, gratuito fino ai 14 anni, con Trentino Guest Card e Museum Pass. Info: Tel. 0461.492161; uff. beniarcheologici@provincia.tn.it. Danza IL POSTO: SONORA LUX Trento. Teatro Sanbapolis, Via della Maplensada. Primo appuntamento con la danza verticale con la compagnia veneziana Il Posto guidata da Wanda Moretti, tra le pioniere del genere in Italia. Info: www.centrosantachiara.it. Musica NOTE DI NATALE 2018 CONCERTO SOTTO L’ALBERO Mezzolombardo. Ore 20.30. Teatro San Pietro. Concerto del gruppo The River Boys. Info: Scuola Musicale Guido Gallo Cell. 339 5655938; www.scuolamusicalegallo.it; Scuola di Musica Celestino EccherTel. 0463.424310; www. scuoladimusicaeccher.it. Musica A CHRISTMAS CAROL BY CHARLES DICKENS Trento. Ore 16.30, 18.30 e ore 20.30. Sala Sosat, via Malpaga 17. Un classico, una fiaba in musica per bambini, un radiodramma per adulti. Un concerto con il cappello a cilindro, e l’orologio che corre all’indietro, tra i natali passati e i natali futuri, a raccontare tutte le età, a dire qualcosa ad ognuna. Musica di Nicola SegattaMarco Alotto voce recitante La Piccola Orchestra Lumière (Il Vagabondo produzioni)Ingresso libero. Info: www.ilvagabondoproduzioni.it. Teatro ATTENTI AL PARROCO! Rovereto. Ore 20.30. Teatro delle Itis di Sant’Ilario. Spettacolo di Ernesto Paternoster con la Filodrammatica “La Grinta” di Arco. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@ cofas.it; www.cofas.it. Teatro A TESTA IN GIU’ Trento. Ore 20.30. Teatro Sociale. Versione italiana del testo del grande commediografo francese Florian Zeller, “A testa in giù” è una brillante commedia incentrata sul tema della coppia, presentata per la prima volta in Italia. Sotto la regia di Gioele Dix, Emilio Solfrizzi e Paola Minaccioni danno vita ad un incrocio di situazioni, equivoci e dinamiche tipiche del rapporto coniugale. La particolarità e l’originalità dello spettacolo stanno nel fatto che i personaggi, oltre a parlare normalmente fra di loro,

esprimono ad alta voce di fronte al pubblico anche i propri pensieri, rendendolo così testimone delle riflessioni dei personaggi che parlano in scena. Info: www.centrosantachiara.it; n. verde 800.013952. Teatro IPAZIA. LA NOTA PIÙ ALTA Trento. Ore 21. Teatro Portland, Via Papiria 8. Voci, personaggi, episodi, ricostruiscono l’enigmatica vita di Ipazia, scienziata e filosofa alessandrina (IV sec. d.C.), e la sua tragica fine imposta da chi voleva zittirla per sempre. Spettacolo di Tommaso Urselli, regia Valentina Colorni con Maria Eugenia D’Aquino. Info: www.info@ teatroportland.it;Tel. 0461.924470; info@teatroportland.it. Teatro SINGLES Villazzano. Ore 20.45. Teatro di Villazzano, Via Giordano 6. Spettacolo di Rodolphe Sand e David Talbot; regia di Rodolphe Sand, con Marco Cavallaro, Antonio Grosso, Claudia Ferri, grazie “alla voce” di Paola Cortellesi. Le tragicomiche avventure di un gruppo di amici, single non troppo convinti, in cerca del grande amore. Giuliana, Antonio e Bruno, stanchi di ritrovarsi ai matrimoni dei loro ex, decidono di dare una svolta alla loro esistenza, iniziando a frequentare locali per single, club sportivi, e imbattendosi in improbabili incontri al buio. Fra equivoci, esilaranti gag, timidi approcci e inaspettate rivelazioni finiranno per incontrare il grande amore? Info: www.teatrodivillazzano.it; Tel. 0461.913706; info@ teatrodivillazzano.it.

15 SABATO Escursionismo DE NOT TRA LE PIRAMIDI Segonzano. Piramidi di terra. Escursione guidata alle Piramidi di Terra illuminate. Partenza alle 16 dal piazzale della Chiesa SS. Trinità. Al rientro un momento conviviale con musica. Quota di partecipazione: € 10,00. Prenotazione obbligatoria. Info e prenotazioni: Cell. 328.4036629; dmartina80@ gmail.com. Famiglia FREE SKI DAY Ski Area San Martino di Castrozza - Passo Rolle. Anche i Maestri delle Scuole Sci di San Martino di Castrozza aderiscono all’iniziativa Free Ski Day e si mettono a disposizione per lezioni collettive gratuite di 2 ore nelle discipline di Sci Alpino, Fondo e Snowboard, comprensive di skipass e noleggio attrezzatura per tutta la durata della lezione. Info: www.sanmartino.com. Musica EL PAÉS DEI PRESEPI: BANDA CIVICA LAGORAI Baselga di Piné. Ore 15. Piazza S. Rocco a Miola. Concerto itinerante


trentinoappuntamenti con la Banda Civica Lagorai di Castel Ivano. Info: Tel. 0461.557028. Musica NOTE DI NATALE 2018 CANTANDO IL NATALE Mezzolombardo. Ore 16.30. Piazzetta Corso del Popolo. Concerto sotto l’albero con i bambini del laboratorio corale della Scuola Elementare C. Darwin e gli Allievi della Scuola G. Gallo a cura della Scuola G. Gallo e Scuola Eccher. Info: Scuola Musicale Guido Gallo Cell. 339 5655938; www. scuolamusicalegallo.it; Scuola di Musica Celestino Eccher Tel. 0463.424310; www.scuoladimusicaeccher.it. Musica NOTE DI NATALE 2018 CONCERTO ITINERANTE SEGUENDO IL PERCORSO DEI PRESEPI Roverè della Luna. Ore 19. Lungo le vie del Paese. Concerto con il Coro Tradizioni Cembrane e i Re Magi a cura della Pro Loco e Amministrazione Comunale. Info: Scuola Musicale Guido Gallo Cell. 339 5655938; www.scuolamusicalegallo.it; Scuola di Musica Celestino Eccher Tel. 0463.424310; www.scuoladimusicaeccher.it. Musica KINDERSINFONIE Trento. Ore 17.30. Via Verdi 30. La sinfonia dei giocattoli ... di tutti! La “Kindersinfonie”, chiamata anche “Sinfonia dei giocattoli”, è una famosa sinfonia scritta dal papà di Wolfgang Amadeus Mozart, che vedrà coinvolti, oltre a un’orchestra d’archi, alcuni giovani esecutori che suoneranno piccoli, strani e buffi strumenti! La prima parte del concerto, però, sarà dedicata a voi e ai vostri giocattoli sonori. Chiediamo infatti che ognuno di voi porti un giocattolo che possa suonare o comunque fare un “piacevole rumore”; non dimenticatevi di portarlo!!! Allievi e insegnanti della Scuola di Musica “I Minipolifonici”. Info: www.filarmonica-trento.it; Tel. 0461.985244; info@filarmonica-trento.it. Per i più piccoli MERCANTE DI GRAVITÀ Trento. Ore 15. Piazza Garzetti. All’interno del Mercatino dei Gaudenti. Ingresso gratuito. Info: ufficio.culturaturismo@comune.trento.it. Teatro CIÒ CHE NON SI PUÒ DIRE Val di Cembra. Ore 20.45. Mulino Portegnach. Tratto da “Ciò che non si può dire. Il racconto del Cermis” di Pino Loperfido / Regia di Mirko Corradini / Musiche originali in scena Alessio Zeni / Con Mario Cagol. Teatro G’HO ‘NA FIOLA BELLISSIMA!! Nave S. Rocco. Ore 20.30. Teatro Parrocchiale. Spettacolo di Valerio

Di Piramo - adattamento dialettale di Valerio Bombardelli con la Filodrammatica di Sopramonte. Nell’ambito della Rassegna teatrale a Nave S. Rocco. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it. Teatro L’HOTEL DEL LIBERO SCAMBIO Mori. Ore 20.45. Teatro “Sociale”. Spettacolo di Georges Feydeau con la Compagnia “Gustavo Modena” di Mori. Nell’ambito della 34ª Rassegna teatrale “Gustavo Modena”. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it. Teatro PICCOLA RIBELLE LevicoTerme. Ore 20. Teatro “Mons. Caproni”. Liberamente tratto dal film di animazione “Ribelle: the brave” adattamento teatrale di Tamara De Vido con la Filojunior - “Filolevico”. Nell’ambito della 17ª edizione della Rassegna Teatrale “Franco & Daniela”. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it. Teatro COLPA DEI CRAUTI E DELL’AMOR Bedollo. Ore 20.45. Teatro Nuovo. Spettacolo di Loredana Cont con la Filodrammatica “Concordia ‘74” di Povo. Nell’ambito della 11ª edizione della Rassegna Teatrale “Foie de Bedol”. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it. Teatro DON CHISCIOTTE TRAGICOMMEDIA DELL’ARTE Giustino. Ore 21. Teatro Nuovo. Spettacolo di Marco Zoppello con la Compagnia “Stivalaccio Teatro” di Scorzè (VE). Nell’ambito della 21ª edizione della Rassegna Teatrale “Ensema a far filò”. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@ cofas.it; www.cofas.it. Teatro A TESTA IN GIU’ Trento. Ore 20.30. Teatro Sociale. Versione italiana del testo del grande commediografo francese Florian Zeller, “A testa in giù” è una brillante commedia incentrata sul tema della coppia, presentata per la prima volta in Italia. Sotto la regia di Gioele Dix, Emilio Solfrizzi e Paola Minaccioni danno vita ad un incrocio di situazioni, equivoci e dinamiche tipiche del rapporto coniugale. La particolarità e l’originalità dello spettacolo stanno nel fatto che i personaggi, oltre a parlare normalmente fra di loro, esprimono ad alta voce di fronte al pubblico anche i propri pensieri, rendendolo così testimone delle riflessioni dei personaggi che parlano in scena. Info: www.centrosantachiara.it; n. verde 800.013952. Teatro SINGLES Villazzano. Ore 20.45. Teatro di Villazzano, Via Giordano 6. Spetta-

colo di Rodolphe Sand e David Talbot; regia di Rodolphe Sand, con Marco Cavallaro, Antonio Grosso, Claudia Ferri, grazie “alla voce” di Paola Cortellesi. Le tragicomiche avventure di un gruppo di amici, single non troppo convinti, in cerca del grande amore. Giuliana, Antonio e Bruno, stanchi di ritrovarsi ai matrimoni dei loro ex, decidono di dare una svolta alla loro esistenza, iniziando a frequentare locali per single, club sportivi, e imbattendosi in improbabili incontri al buio. Fra equivoci, esilaranti gag, timidi approcci e inaspettate rivelazioni finiranno per incontrare il grande amore? Info: www.teatrodivillazzano.it; Tel. 0461.913706; info@ teatrodivillazzano.it. Tradizione BENVENUTO INVERNO San Martino di Castrozza. San Martino di Castrozza saluta l’arrivo dell’inverno con tre weekend all’insegna della musica folk e dei profumi delle delizie del Primiero. Da segnare in agenda la data del 22 dicembre, quando il centro paese verrà invaso dai tanto simpatici quanto spaventosi Krampus di Primiero, che per l’occasione saranno accompagnati dai mostruosi colleghi giunti dalle valli limitrofe e persino dall’Alto Adige. Niente paura! A badare a queste leggendarie creature ci penserà San Nicolò. Info: www.sanmartino.com. Tradizione ANGOLO ARTIGIANALE NATALIZIO DI IMÈR Imer. Un mercatino insolito, che viene ospitato dall’antica segheria del paese di Imèr e che permette di fare un tuffo nel mondo dell’hobbistica e dell’artigianato natalizio a km 0 dove trovare regali originali dal successo assicurato. Info: www.sanmartino.com.

16 DOMENICA Musica EL PAÉS DEI PRESEPI: CORO CASTEL ROCCA Baselga di Piné. Ore 15. Piazza S. Rocco a Miola. Concerto corale con il Coro Castel Rocca di Madrano. Info: Tel. 0461.557028. Musica A CHRISTMAS CAROL BY CHARLES DICKENS Trento. Ore 16.30, 18.30 e ore 20.30. Sala Sosat, via Malpaga 17. Un classico, una fiaba in musica per bambini, un radiodramma per adulti. Un concerto con il cappello a cilindro, e l’orologio che corre all’indietro, tra i natali passati e i natali futuri, a raccontare tutte le età, a dire qualcosa ad ognuna. Musica di Nicola SegattaMarco Alotto voce recitante La Piccola Orchestra Lumière (Il Vagabondo produzioni)Ingresso libero. Info: www.ilvagabondoproduzioni.it.

Musica CANTANTIBUS ORGANIS Trento. Ore 17. Chiesa del Santissimo Sacramento. Aspettando il Natale suonando gli organi più belli di Trento - Organista: Erwin Costa. Ingresso gratuito. Teatro OH... CHE BELLA GUERRA! Grumes. Ore 16. Teatro “Le Fontanelle”. Spettacolo di Luigi Lunari con la Compagnia “GAD - Città di Trento”.Nell’ambito della Rassegna Teatrale a Grumes. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it. Teatro NEL PRESEPE DEL MONDO Trambileno. Ore 16.30. Teatro Comunale. Spettacolo di e con l’Associazione Teatro-Musica “2GiGa” di Rovereto. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it. Teatro A TESTA IN GIU’ Trento. Ore 16. Teatro Sociale. Versione italiana del testo del grande commediografo francese Florian Zeller, “A testa in giù” è una brillante commedia incentrata sul tema della coppia, presentata per la prima volta in Italia. Sotto la regia di Gioele Dix, Emilio Solfrizzi e Paola Minaccioni danno vita ad un incrocio di situazioni, equivoci e dinamiche tipiche del rapporto coniugale. La particolarità e l’originalità dello spettacolo stanno nel fatto che i personaggi, oltre a parlare normalmente fra di loro, esprimono ad alta voce di fronte al pubblico anche i propri pensieri, rendendolo così testimone delle riflessioni dei personaggi che parlano in scena. Info: www.centrosantachiara.it; n. verde 800.013952. Tradizione 25° MERCATINO DI NATALE DI SIROR Siror. Dalle ore 10.30 alle 18.30. Il piccolo borgo di Siror si colora di una calda atmosfera natalizia e casette in legno, vecchie stalle e antichi fienili si trasformano in curiose botteghe in cui scovare originali creazioni d’artigianato e le proposte gastronomiche del Primiero. Info: www.sanmartino.com. Tradizione BENVENUTO INVERNO San Martino di Castrozza. San Martino di Castrozza saluta l’arrivo dell’inverno con tre weekend all’insegna della musica folk e dei profumi delle delizie del Primiero. Da segnare in agenda la data del 22 dicembre, quando il centro paese verrà invaso dai tanto simpatici quanto spaventosi Krampus di Primiero, che per l’occasione saranno accompagnati dai mostruosi colleghi giunti dalle valli limitrofe e persino dall’Alto Adige. Niente paura! A badare a queste leggendarie creature ci penserà San Nicolò. Info: www.sanmartino.com.

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trentinoappuntamenti Tradizione ANGOLO ARTIGIANALE NATALIZIO DI IMÈR Imer. Un mercatino insolito, che viene ospitato dall’antica segheria del paese di Imèr e che permette di fare un tuffo nel mondo dell’hobbistica e dell’artigianato natalizio a km 0 dove trovare regali originali dal successo assicurato. Info: www.sanmartino.com.

18 MARTEDÌ Musica MARIO BIONDI IN CONCERTO Trento. Ore 21. Auditorium Santa Chiara. I biglietti sono disponibili in prevendita su www.ticketone.it.

19 MERCOLEDÌ Musica «ORCHESTRA HAYDN» Trento. Ore 20.30. Auditorium Santa Chiara, Via Santa Croce 67. Benjamin Bayl su musiche di W.A. Mozart: Eine kleine Nachtmusik, k 525; W. Herschel: Sinfonia n. 8 in do minore; W.A. Mozart: Musica di balletto per Idomeneo, k 367; J. Haydn: Sinfonia n. 88 in sol maggiore, Hob. i: 88. Info: info@haydn. it; n. verde 800.013952. Teatro SUL BEL DANUBIO BLU Rovereto. Ore 20.45. Teatro Zandonai. Uno spettacolo pieno di gioia e di buon umore: caratteristiche tipiche di una delle più importanti espressioni di quell’epoca: l’operetta! Una grande festa, un’atmosfera gioiosa, una colonna sonora piena di emozioni; tutto questo è Sul bel Danubio blu. Uno spettacolo che segue i canoni stilistici della classica operetta con gli inevitabili e comici equivoci uniti alla musica delle più belle operette danubiane: alcune molto famose, altre che saranno una piacevole sorpresa per il pubblico italiano. Info: www.teatro-zandonai.it; Ufficio Cultura Comune di Rovereto Tel. 0464.452253; cultura@comune.rovereto.tn.it.

21 VENERDÌ Cultura OLTRE LE MURA: DALLA TRIDENTUM ROMANA ALLA TRENTO MEDIEVALE Trento. Ore 15. Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas, Piazza Cesare Battisti. Un percorso attraverso la storia della città, dalla Trento romana di duemila anni fa, con il S.A.S.S. e l’area archeologica di Palazzo Lodron, fino alle mura duecentesche di piazza Fiera. Ritrovo presso lo Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas, Trento, piazza Cesare Battisti. Partecipazione previa prenotazione al numero 0461 230171 entro le ore 12 del giorno dell’iniziativa, massimo 35 persone. Info: Visita guidata 2 €; ingresso all’area archeologica

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2,50 €, ridotto 1,50 €, gratuito fino ai 14 anni, con Trentino Guest Card e Museum Pass. Info: Tel. 0461.492161; uff.beniarcheologici@provincia.tn.it. Danza SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE Cles. Ore 21. Cinema Teatro. Versione coreografica della commedia di W. Shakespeare eseguito dalla compagnia sanremese Ariston Proballet diretta da Marcello Algeri. Info: Pro loco Cles 0463.421376; info@prolococles.it. Musica NATALE IN ARMONIA Bedollo. Ore 20.30. Chiesa di Brusago. Concerto della Coro Abete Rosso di Bedollo. Ingresso libero. Info: and.gio@alice.it. Musica NOTE DI NATALE 2018 SCINTILLE DI NATALE Mezzocorona. Ore 20.45. Grotta di Lourdes. Concerto con il Coro Alpino 7 Larici a cura della Pro Loco di Mezzocorona. Info: Scuola Musicale Guido Gallo Cell. 339 5655938; www.scuolamusicalegallo.it; Scuola di Musica Celestino EccherTel. 0463.424310; www. scuoladimusicaeccher.it. Musica SOUND OF WOOD Trento. Ore 17. Piazza S. Maria Maggiore. Gli appuntamenti speciali con i canti della tradizione trentina e i brani natalizi più conosciuti. Le vie del centro città accoglieranno i concerti itineranti che con i loro costumi e le loro melodie renderanno emozionante e speciale l’atmosfera del Natale. Teatro VANIA Villazzano. Ore 20.45. Teatro di Villazzano, Via Giordano 6. Spettacolo con Vanessa Korn, Francesca Gemma, Umberto Terruso, Fabio Zulli. Ingresso intero 12€, ridotto 10 €. Info: www.teatrodivillazzano. it; Tel. 0461.913706; info@teatrodivillazzano.it.

22 SABATO Musica CONCERTO DI NATALE Civezzano. Ore 20.30. Palestra delle scuole medie. Tradizionale concerto natalizio della della Banda Sociale di Civezzano. Ingresso libero. Info: banda.civezzano@ gmail.com. Musica CONCERTO PER IL SANTISSIMO NATALE Trento. Ore 18. Chiesa della SS. Annunziata. Concerto di musica barocca. Info: labirintiarmonici@ gmail.com.

Musica NOTE DI NATALE 2018 RECITA «IL CASO NATALE» Mezzolombardo. Ore 20.30. Teatro San Pietro. A cura dell’Oratorio di Mezzolombardo. Info: Scuola Musicale Guido Gallo Cell. 339 5655938; www.scuolamusicalegallo.it; Scuola di Musica Celestino Eccher Tel. 0463.424310; www.scuoladimusicaeccher.it. Musica CORO I PASTORI DEL CALISIO Trento. Ore 17. Piazza S. Maria Maggiore. Gli appuntamenti speciali con i canti della tradizione trentina e i brani natalizi più conosciuti. Le vie del centro città accoglieranno i concerti itineranti che con i loro costumi e le loro melodie renderanno emozionante e speciale l’atmosfera del Natale. Musica CONCERTO DI NATALE Trento. Ore 20.45. Chiesa parrocchiale di Cadine. Concerto del Coro S. Elena, Voci Bianche della Corale e Piccolemelodie del Coro Campanil Bas di Molveno. Ingresso gratuito. Per i più piccoli MERCANTE DI GRAVITÀ Trento. Ore 15. Piazza Garzetti. All’interno del Mercatino dei Gaudenti. Ingresso gratuito. Info: ufficio.culturaturismo@comune.trento.it. Teatro UNO STRANO BABBO NATALE Castelnuovo Valsugana. Ore 18. Teatro. Spettacolo di e con la Compagnia Teatrale “GeniAttori” di Castelnuovo. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it. Tradizione BENVENUTO INVERNO San Martino di Castrozza. San Martino di Castrozza saluta l’arrivo dell’inverno con tre weekend all’insegna della musica folk e dei profumi delle delizie del Primiero. Da segnare in agenda la data del 22 dicembre, quando il centro paese verrà invaso dai tanto simpatici quanto spaventosi Krampus di Primiero, che per l’occasione saranno accompagnati dai mostruosi colleghi giunti dalle valli limitrofe e persino dall’Alto Adige. Niente paura! A badare a queste leggendarie creature ci penserà San Nicolò. Info: www.sanmartino.com. Tradizione ANGOLO ARTIGIANALE NATALIZIO DI IMÈR Imer. Un mercatino insolito, che viene ospitato dall’antica segheria del paese di Imèr e che permette di fare un tuffo nel mondo dell’hobbistica e dell’artigianato natalizio a km 0 dove trovare regali originali dal successo assicurato. Info: www.sanmartino.com.

23 DOMENICA Musica EL PAÉS DEI PRESEPI: CORO VINCENZO GIANFERRARI Baselga di Piné. Ore 15. Piazza S. Rocco a Miola. Concerto corale con il Coro Vincenzo Gianferrari di Trento. Info: Tel. 0461.557028. Musica CONCERTO PER IL SANTISSIMO NATALE Rovereto. Ore 17. Chiesa di Santa Caterina. Concerto di musica barocca. Info: labirintiarmonici@ gmail.com. Musica NOTE DI NATALE 2018 RECITA «IL CASO NATALE» Mezzolombardo. Ore 16. Teatro San Pietro. A cura dell’Oratorio di Mezzolombardo. Info: Scuola Musicale Guido Gallo Cell. 339 5655938; www.scuolamusicalegallo.it; Scuola di Musica Celestino EccherTel. 0463.424310; www. scuoladimusicaeccher.it. Musica NOTE DI NATALE 2018 DOLCI NOTE PER NATALE Roverè della Luna. Ore 17. Sala Polifunzionale dell’Oratorio. Concerto del Corpo Bandistico «F. Pizzini» di Roverè della Luna in collaborazione con il Coro Voci Bianche G. Gallo a cura del Corpo Bandistico Roverè della Luna. Info: Scuola Musicale Guido Gallo Cell. 339 5655938; www.scuolamusicalegallo.it; Scuola di Musica Celestino Eccher Tel. 0463.424310; www.scuoladimusicaeccher.it. Tradizione 25° MERCATINO DI NATALE DI SIROR Siror. Dalle ore 10.30 alle 18.30. Il piccolo borgo di Siror si colora di una calda atmosfera natalizia e casette in legno, vecchie stalle e antichi fienili si trasformano in curiose botteghe in cui scovare originali creazioni d’artigianato e le proposte gastronomiche del Primiero. Info: www.sanmartino.com. Tradizione BENVENUTO INVERNO San Martino di Castrozza. San Martino di Castrozza saluta l’arrivo dell’inverno con tre weekend all’insegna della musica folk e dei profumi delle delizie del Primiero. Da segnare in agenda la data del 22 dicembre, quando il centro paese verrà invaso dai tanto simpatici quanto spaventosi Krampus di Primiero, che per l’occasione saranno accompagnati dai mostruosi colleghi giunti dalle valli limitrofe e persino dall’Alto Adige. Niente paura! A badare a queste leggendarie creature ci penserà San Nicolò. Info: www.sanmartino.com.


trentinoappuntamenti Tradizione ANGOLO ARTIGIANALE NATALIZIO DI IMÈR Imer. Un mercatino insolito, che viene ospitato dall’antica segheria del paese di Imèr e che permette di fare un tuffo nel mondo dell’hobbistica e dell’artigianato natalizio a km 0 dove trovare regali originali dal successo assicurato. Info: www.sanmartino.com.

24 LUNEDÌ Famiglia GRAN GALA DU CIRQUE Trento. Ore 16. Teatro Sociale. Potrete ammirare alcuni tra i più grandi, creativi e talentuosi circensi al mondo, tutti insieme in un unico straordinario spettacolo. Come in un sogno, si alterneranno sulla scena grandissimi interpreti di quest’arte, a metà tra la suspense del circo classico e il fascino della danza contemporanea. Info: www.centrosantachiara. it; n. verde 800.013952. Musica EL PAÉS DEI PRESEPI: SCHÜTZENKOMPANIE PINÉ SOVER E MUSIKKAPELLE KALISBERG Baselga di Piné. Ore 15. Piazza S. Rocco a Miola. Sfilata della Schützenkompanie Piné Sover, accompagnata dalla musica della Musikkappelle Kalisberg. Info: Tel. 0461.557028. Musica CONCERTO DELLA VIGILIA Baselga di Piné. Ore 22.30. Chiesa di S. Maria Assunta. Concerto del Gruppo Bandistico Folk Pinetano prima della S. Messa di mezzanotte. Ingresso libero. Info: Tel. 0461.557028. Musica NOTE DI NATALE 2018 ASPETTANDO MEZZANOTTE Nave San Rocco. Ore 22.30. Palestra Scuola Elementare. The Nautilus Band in concerto a cura del Corpo Bandistico e dell’Amministrazione Comunale. Info: Scuola Musicale Guido Gallo Cell. 339 5655938; www.scuolamusicalegallo.it; Scuola di Musica Celestino EccherTel. 0463.424310; www. scuoladimusicaeccher.it.

25 MARTEDÌ Famiglia GRAN GALA DU CIRQUE Trento. Ore 20.30. Teatro Sociale. Potrete ammirare alcuni tra i più grandi, creativi e talentuosi circensi al mondo, tutti insieme in un unico straordinario spettacolo. Come in un sogno, si alterneranno sulla scena grandissimi interpreti di quest’arte, a metà tra la suspense del circo classico e il fascino della danza contemporanea. Info: www.centrosantachiara. it; n. verde 800.013952.

Musica NOTE DI NATALE 2018 CONCERTO DI NATALE Mezzocorona. Ore 18.30. Palarotari (Cittadella del Vino). Concerto della Banda Musicale Mezzocorona. Info: Scuola Musicale Guido Gallo Cell. 339 5655938; www. scuolamusicalegallo.it; Scuola di Musica Celestino Eccher Tel. 0463.424310; www.scuoladimusicaeccher.it.

26 MERCOLEDÌ Famiglia GRAN GALA DU CIRQUE Trento. Ore 20.30. Teatro Sociale. Potrete ammirare alcuni tra i più grandi, creativi e talentuosi circensi al mondo, tutti insieme in un unico straordinario spettacolo. Come in un sogno, si alterneranno sulla scena grandissimi interpreti di quest’arte, a metà tra la suspense del circo classico e il fascino della danza contemporanea. Info: www.centrosantachiara. it; n. verde 800.013952. Musica EL PAÉS DEI PRESEPI: RAÌS PINAITRE Baselga di Piné. Ore 15. Piazza S. Rocco a Miola. Concerto con il gruppo Raìs Pinaitre. Info: Tel. 0461.557028. Musica CANTATE DOMINO 2018 Cembra Lisignago. Ore 18. Chiesa di Santa Maria Assunta a Cembra. Concerto del Coro Novo Spiritu, della Banda Sociale di Lavis e del Coro Sine Nomine. Ingresso libero. Info: info@novospiritu.it; www.novospiritu.it. Teatro ragazzi I TRE MISTERI DEL MAGICO CAMILLO Valfloriana di Casatta. Ore 16.30. Teatro. Spettacolo dedicato ai bambini con la Compagnia “Magico Camillo” di Brentonico. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@ cofas.it; www.cofas.it. Musica CONCERTO PER IL SANTISSIMO NATALE Mori. Ore 19. Chiesa di Santo Stefano. Concerto di musica barocca. Info: labirintiarmonici@gmail.com.

27 GIOVEDÌ Famiglia GRAN GALA DU CIRQUE Trento. Ore 20.30. Teatro Sociale. Potrete ammirare alcuni tra i più grandi, creativi e talentuosi circensi al mondo, tutti insieme in un unico straordinario spettacolo. Come in un sogno, si alterneranno sulla scena grandissimi interpreti di quest’arte, a metà tra la suspense del circo classico e il fascino della danza contemporanea. Info: www.centrosantachiara. it; n. verde 800.013952.

Musica CANTO LIBERO SPETTACOLO MUSICALE Trento. Ore 20.45. Teatro Auditorium Santa Chiara. Canto Libero non un semplice concerto ma un grande spettacolo che omaggia il periodo d’oro della storica accoppiata Mogol - Battisti. Info: www.centrosantachiara.it/IT/ cantolibero/ n. verde 800.013952; info@centrosantachiara.it.

28 VENERDÌ Famiglia GRAN GALA DU CIRQUE Trento. Ore 20.30. Teatro Sociale. Potrete ammirare alcuni tra i più grandi, creativi e talentuosi circensi al mondo, tutti insieme in un unico straordinario spettacolo. Come in un sogno, si alterneranno sulla scena grandissimi interpreti di quest’arte, a metà tra la suspense del circo classico e il fascino della danza contemporanea. Info: www.centrosantachiara. it; n. verde 800.013952. Musica PHIL REINHOLD E BOB CORN Altavalle. Ore 21.30. Molin de Portegnach a Faver. Musica folk con Phil Reynold, un odierno cantastorie nato sui colli vicentini, e con Bob Corn, un cantautore folk che ha il sapore d’altri tempi. Ingresso libero. Info e prenotazioni: info@sorgente90.org; www. sorgente90.org. Musica EL PAÉS DEI PRESEPI: CORO ARMONIA Baselga di Piné. Ore 15. Piazza S. Rocco a Miola. Concerto corale con il Coro Armonia di Molina di Fiemme. Info: Tel. 0461.557028. Teatro NEL PRESEPE DEL MONDO Soraga di Fassa. Ore 20.30. Teatro. Spettacolo di e con l’Associazione Teatro-Musica “2GiGa” di Rovereto. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it.

29 SABATO Musica EL PAÉS DEI PRESEPI: “MUSICA PER VIVERE” Baselga di Piné. Ore 15. Piazza S. Rocco a Miola. Concerto dell’Ass. Cantare Suonando. Info: Tel. 0461.557028. Musica CONCERTO DI CAPODANNO - ORCHESTRA HAYDN DI BOLZANO E TRENTO Rovereto. Ore 20.30. Teatro Zandonai. Info: Comune di Rovereto Ufficio Turismo e grandi eventi Tel. 0464.452253; cultura@comune. rovereto.tn.it; www.comune.rovereto.tn.it; www.teatro-zandonai.it.

Musica CONFRONTI - CONCERTO DI FINE ANNO Villazzano. Ore 20.30. Teatro di Villazzano, Via Giordano 6. Orchestra Aurona. Direttore Claudio Vadagnini. Info: www.teatrodivillazzano.it; Tel. 0461.913706; info@ teatrodivillazzano.it. Tradizione ANGOLO ARTIGIANALE NATALIZIO DI IMÈR Imer. Un mercatino insolito, che viene ospitato dall’antica segheria del paese di Imèr e che permette di fare un tuffo nel mondo dell’hobbistica e dell’artigianato natalizio a km 0 dove trovare regali originali dal successo assicurato. Info: www.sanmartino.com.

30 DOMENICA Musica EL PAÉS DEI PRESEPI: “IN RICORDO DI MAURO” Baselga di Piné. Ore 15. Piazza S. Rocco a Miola. Grande concerto con il gruppo Elissa in ricordo di Mauro Dallapiccola, musicista e presentatore della band, oltre che personaggio di rilievo dell’Altopiano di Piné. Un’occasione unica per cantare insieme i grandi successi della musica italiana e internazionale. Info: Tel. 0461.557028. Musica NOTE DI NATALE 2018 CONCERTO DI FINE ANNO San Michele all’Adige. Ore 20.30. Sala Polifunzionale del Municipio. Concerto con la Banda Musicale di Faedo. Info: Scuola Musicale Guido Gallo Cell. 339 5655938; www. scuolamusicalegallo.it; Scuola di Musica Celestino Eccher Tel. 0463.424310; www.scuoladimusicaeccher.it. Tradizione ANGOLO ARTIGIANALE NATALIZIO DI IMÈR Imer. Un mercatino insolito, che viene ospitato dall’antica segheria del paese di Imèr e che permette di fare un tuffo nel mondo dell’hobbistica e dell’artigianato natalizio a km 0 dove trovare regali originali dal successo assicurato. Info: www.sanmartino.com.

31 LUNEDÌ Cultura NERI MARCORÉ IN “COME UNA SPECIE DI SORRISO” Trento. Ore 21.30. Teatro Sociale. Per festeggiare l’ultimo giorno dell’anno, il Teatro Sociale ospiterà uno show musicale dedicato ad uno tra i più amati cantautori italiani, interpretato da un volto noto dello spettacolo italiano. Info: www.centrosantachiara.it; n. verde 800.013952.

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trentinomatrimoni SOLO PER I NOSTRI LETTORI, QUESTO MESE TRE REPORTAGE DI NOZZE: MARTINA CON FABIO, SONIA CON MIRCO E BENEDETTA CON ANDREA

I MATRIMONI DEL MESE Lei Nome: Martina Anni: 27 Nato a: Cavalese Residente a: Pozza di Fassa Parrucchiere: Capelli - Pozza di Fassa (Tn) Truccatrice: Cristi's - Pozza di Fassa (Tn) Occupazione: Insegnante

Lui Nome: Fabio Anni: 25 Nato a: Cavalese Residente a: Vigo di Fassa Barbiere: Salone Gabriele - Campitello (Tn) Occupazione: Insegnante

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trentinomatrimoni Matrimonio: Data: Luogo: Fiori e bouquet: Anelli: Banchetto: Numero invitati: Torta: Bomboniere: Animazione: Viaggio di nozze: Vivranno a:

Religioso 5 maggio 2018 Pozza di Fassa Florart - Pozza di Fassa Tiroler Goldschmied - Scena (Bz) Hotel Renè - Pozza di Fassa 130 L Malghèr Casa del Formaggio - Pozza Di Fassa Progetto solidale: “Una twiga in Tanzania” Alpenboys Madagascar, 15 giorni Campitello di Fassa

Servizio fotografico: Trintinaglia Wedding Photo www.trintinaglia.com

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Servizio fotografico: Lucio Tonina www.fototonina.com

Matrimonio: Data: Luogo celebrazione: Fiori e bouquet: Anelli: Banchetto: Torta: Invitati: Video: Damigelle: Viaggio di nozze: 112

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Religioso 25 agosto 2018 Chiesa di Nave S. Rocco Fioreria Tondin - Cembra Gioielleria Pichler - Mezzolombardo Villa Bortolazzi - Trento Pasticceria Laner - Pergine 110 Max Bendinelli - Mezzocorona Estella e Linda Madagascar, L'Isola delle Meraviglie


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Lei

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Nome: Sonia Anni: 30 Nata a: Trento Parrucchiere: Salone Spazio Immagine - Trento Truccatrice: Al Sole Beauty - Fai della Paganella Testimoni: Roberta e Moreno

Nome: Mirco Anni: 32 Nato a: Trento Vestito: Baratto - Lavis Barbiere: Ilaria Style - Giovo Testimoni: Marco e Gabriele

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Lei Nome: Benedetta Anni: 32 Nato a: Rovereto Residente a: Winterthur (Svizzera) Vestito: Pronovias Scarpe: Calzature Pedrotti - Trento Parrucchiere: Salone N. 1 - Nogaredo (Tn) Truccatrice: Natalia Occupazione: HR Specialist

Lui Nome: Andrea Anni: 34 Nato a: Winterthur (Svizzera) Residente a: Winterthur (Svizzera) Vestito: Prata & Mastrale - Sartoria (Mi) Scarpe: Boggi - Milano Barbiere: Fabrizio Barber Shop - Rovereto Occupazione: Ingegnere informatico

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trentinomatrimoni Matrimonio: Religioso Data: 7 luglio 2018 Luogo celebrazione: Chiesa di S. Barbara - Ronzo Chienis Fiori e bouquet: Cinzia Fonso Wedding Planner Anelli: Mastro 7 - Mattarello (Tn) Banchetto: Villa Bortolazzi - loc. Acquaviva (Tn) Catering: Villa Bortolazzi Tensostruttura: Paller - Mezzocorona Numero invitati: 170 Torta: Le torte di Giada - Brescia Bomboniere: Adozione a distanza per Terres des Hommes Animazione: Gisella Zambito & Kalinka Band Viaggio di nozze: Myanmar, Thailandia e Maldive, tre settimane Vivranno a: Winterthur (Svizzera)

Servizio fotografico: Fotosumisura di Mirco e Sabrina www.fotosumisura.it Progettazione e gestione dell’evento Cinzia Fonso Wedding Planner www.cinziafonso.it

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MARISA BRUN AL MUSEO DELLA LIRICA “FUMANA” FESTEGGIATI I 50 ANNI DEL GRUPPO “NERUDA” OLTRE CENTO PERSONE PER CELEBRARE L'AVVENIMENTO A PALAZZO GEREMIA

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ella Sala Falconetto del Palazzo Geremia a Trento. davanti a un pubblico di un centinaio di persone che gremivano la sala, con gente che ha assistito in piedi per un’ora e mezza, in una manifestazione organizzata dalla storica “Pro Cultura” il Gruppo “Neruda” ha festeggiato i suoi 50 anni di attività. All’inizio il neo eletto assessore alla Cultura, Corrado Bungaro, ha omaggiato il ”Neruda”, nella persona del suo fondatore e presidente Renzo Francescotti, con una targa artistica. È seguito il saluto del consigliere provinciale Alessandro Olivi, che ha sottolineato l’eccezionale impegno cultura e civile espresso dal ”Neruda” nell’ultimo mezzo secolo. Francescotti ha poi velocemente ripercorso la storia del ”Neruda” che ha esordito nel fatidico 1968,il 3 di marzo, con l’Università occupata, al Centro ”Bernardo Clesio” ospitati dal grande poeta religioso don Mario Bebber che lo dirigeva, dopo che gli studenti che avevano preparato una recita di poesie di Bertolt Brecht, premio Nobel per la letteratura, erano stati messi alla porta dai responsabili del Teatro del Duomo: perché Brecht era un comunista... Oltre settecento sono stati gli spettacoli, i recital e le letture del Gruppo, in sei regioni italiane, all’estero in Francia, Germania e Ungheria, con decine di apparizioni in TV regionali e tre in Rai Tv 116

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el settembre scorso, per 10 giorni, in occasione dell’anniversario della morte di Maria Callas, nell’atelier della pittrice trentina Marisa Brun, nel quartiere di Cristo Re a Trento si era aperta una piccola esposizione con foto d’epoca e costumi di scena d’opera lirica. Il materiale era stato fornito da Amedeo Fumana, baritono, appassionato dell’opera lirica, collezionista e organizzatore di esposizioni Nel contempo il pubblico ha potuto vedere un abbozzo del quadro della Brun, ”Medea”. Ora il quadro è stato portato a termine e finirà a Santa Severina di Crotone nel Museo della Lirica “Fumana”. È infatti accaduto che a Santa Severina, in uno splendido castello si sia aperto un museo dell’opera lirica intitolato a Fumana, dato che lui ha donato all’istituzione il suo ricchissimo materiale. Nelle prossime settimane, al materiale esposto, si aggiungerà anche l’opera di Marisa Brun, una delle più importanti pittrici trentine a cui Renzo Francescotti ha dedicato una monografia. Il quadro della Brun, alto oltre un metro e mezzo e largo 62 cm, realizzato con l’originale tecnica delle terre fresate, ispirato ai mosaici bizantini, rappresenta questo personaggio tragico, musicato tra gli altri da Cherubini, con lo sguardo perso nel vuoto, sotto il cielo immoto di Corinto.

nazionale. Nove le musicassette e i CD incisi. È poi iniziato lo spettacolo – supportato nell’amplificazione da Mauro Lusuardi della Jam Session, amico di lunga data del Gruppo – che ha ripercorso le tappe fondamentali del Gruppo: tre i lettori: Arrigo Dalfovo, nel “Neruda” sin dal suo primo anno di fondazione, Chiara Turrini colonna del Gruppo da un trentennio e Renzo Francescotti. Interpreti musicali Arrigo Agostini (canto e chitarra), Lorenzo Bolzon (fisarmonica), Massimo Stangherlin (canto e chitarra) che sono anche i compositori di molte delle canzoni eseguite. Per l’occasione si à aggiunto a loro Davide Filippi, alle percussioni.Tutti applauditissimi assieme ai lettori. A conclusione, prima che tutto il “Neruda” cantasse Cantada con la chitara, la canzone bandiera de “Neruda”, c’è stato l’intervento di Alberto Robol, già senatore e deputato europeo, amico del Gruppo sin dai suoi esordi.


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RISCRIVERE IL DNA PER CURARE MALATTIE FIORI DALLA FABBRICA: ARTE E COLLABORAZIONE NEL LUOGO DOVE SORGEVA LA “MICHELIN”, UNA DISTESA DI TULIPANI...

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n progetto artistico che ha coinvolto la cittadinanza per ricordare a Trento uno spazio che ha contribuito alla crescita della città arricchendola in termini culturali, storici ed identitari. Un'installazione artistica che ha mirato alla valorizzazione dell'area su cui sorgeva la fabbrica Michelin, alla diffusione della storia e al riconoscimento condiviso del suo valore culturale e sociale nell'ambito della cura dei beni comuni. Fiori dalla fabbrica (Trento, Michelin 1927 -1999) è il titolo del progetto di Anna Scalfi Eghenter che ha trovato nel Servizio Beni comuni e gestione acquisti del Comune l'interlocutore ideale e nei patti di collaborazione lo strumento per condividere in maniera partecipata un tema patrimonio della città. Un progetto artistico a cui l'autrice lavora dal 2013 e che finalmente si sta concretizzando. La proposta ha raccolto la disponibilità a partecipare alla sua realizzazione da parte dell'Associazione Arte Sella, di Step - Scuola per il governo del territorio e del paesaggio e degli ex operai del Gruppo anziani Michelin Italia (G.A.M.I. Onlus Sezione di Trento). Da giovedì 25 a domenica 28 ottobre, nelle ore di luce, tutti i cittadini, ma anche scuole, associazioni, enti, sono stati invitati a partecipare alla piantumazione di bulbi di tulipani bianchi sul prato dove sorgeva lo stabilimento della Michelin, disegnando sul terreno la forma del simbolo che

LO SPIEGA LA VIROLOGA ANNA CERESETO, UNIVERSITÀ DI TRENTO

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agliare, riparare e ricucire il Dna per curare: si chiama “editing genetico” e permette di sostituire il Dna “malato” con un altro sano. Una riscrittura del codice della vita possibile grazie a una molecola di origine batterica, la Crispr/Cas9, scoperta nel 2012 in maniera indipendente da due team internazionali di ricercatori dell’Università della California di Berkeley e dell’MIT di Boston. Applicata finora solo a livello sperimentale, questa tecnica era però ancora inutilizzabile per curare le malattie umane – in particolare quelle genetiche come la fibrosi cistica o l’atrofia muscolare spinale, ma anche i tumori – perché poco precisa. In altre parole, la “forbice” molecolare Crispr/Cas9 non tagliava e sostituiva ancora il Dna lì e solo lì dove doveva farlo. Un risultato, questo, recentemente ottenuto dai ricercatori del Centro di biologia integrata (CIBIO) dell’Università di Trento, in particolare del Laboratorio di virologia molecolare diretto da Anna Cereseto. Fin dalla nascita della tecnologia Crispr/Cas9, il loro impegno è stato quello di aumentarne la precisione, avvicinandola al 100%. Grazie ad esperimenti condotti sulle cellule di lievito, Anna Cereseto e il suo gruppo di ricerca, hanno sviluppato un metodo efficiente e sicuro di “taglia e cuci” del Dna. La scoperta, resa pubblica nel gennaio di quest’anno, ha avuto un eco mondiale.

era saldato sul cancello della fabbrica. Alle operazioni di piantumazione, in particolare quelle che coinvolgeranno le scuole, saranno presenti alcuni degli ex operai che fanno parte del G.A.M.I. Onlus Sezione di Trento, che racconteranno le loro testimonianze di esperienze e vissuti personali, per diffondere la storia della fabbrica, attiva a Trento dal 1927 fino al 1999, e favorire un riconoscimento condiviso del suo valore culturale e sociale A primavera, nel momento della fioritura di questo insolito giardino di tulipani bianchi, verrà organizzato un incontro per celebrare la fabbrica Michelin e approfondire la relazione tra “memoria, arti e paesaggio”, grazie alla collaborazione con Step - Scuola per il governo del territorio e del paesaggio. 117

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IL MUSE TRA I MIGLIORI MUSEI DELLA SCIENZA DORIGONI ENTRA NEL GRUPPO PORSCHE RIMARRÀ LO STORICO MARCHIO TRENTINO MA L’OPERATIVITÀ SARÀ EUROPEA. EUROCAR ITALIA PUNTA A VENDERE 28.000 VETTURE NEL 2019, CON UN MILIARDO DI FATTURATO

AL SECONDO POSTO NELLA CLASSIFICA DEI MUSEI VISITATI PER LA SETTIMANA DELLA SCIENZA DAL QUOTIDIANO SPAGNOLO EL PAÍS

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on solo New York e Shangai. In occasione della settimana della scienza, il quotidiano spagnolo El País cita il MUSE – Museo delle Scienze di Trento tra i migliori trenta musei delle scienze a livello mondiale, al secondo posto dopo il National Air and Space Museum di Washington. El País descrive il MUSE come una realtà innovativa dal punto di vista scientifico, tecnologico e architettonico. Apprezza soprattutto l’attenzione riservata all’evoluzione e alla diversità degli ecosistemi del pianeta, ben rappresentata dal ghiacciaio alpino e dalla serra tropicale, riproduzione dell’ambiente dei monti Udzungwa, in Tanzania. Se il laboratorio di fabbricazione digitale con stampanti 3D permette di intravedere le possibilità future in campo tecnologico, il quotidiano spagnolo valuta positivamente l’intero progetto museale, sorto nel 2013 dal progetto di Renzo Piano.

Paolo Dorigoni e Matthias Moser

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on il prossimo 2 gennaio, la storica concessionaria Dorigoni di Trento entrerà nella galassia operativa di Porsche Holding Salzburg, attraverso la controllata al 100% Eurocar Italia S.r.l., che opera sul mercato italiano della vendita al dettaglio. Come ha spiegato il manager altoatesino Matthias Moser (Direttore Generale di Eurocar Italia Srl) con l’acquisizione “Eurocar Italia Srl intende raggiungere nel 2019 l’obiettivo delle 28.000 vetture nuove e il miliardo di euro di fatturato, con 23 concessionarie e un organico di 1.000 collaboratori”. “Dorigoni è sul mercato da 72 anni; è una realtà aziendale solida e ben radicata sul territorio dal punto di vista commerciale, con un’autonomia economica e finanziaria. La rapida evoluzione del mercato Automotive, che subirà una forte accelerazione nei prossimi 2-4 anni, ci aveva già spinti a sviluppare una strategia con l’obiettivo di rafforzarci ancora di più sul territorio come struttura e come organico. La proposta di Porsche Holding si è rivelata una grande opportunità per il futuro dell’azienda e per porre le basi per un ulteriore consolidamento negli anni a venire”, spiega l’Ad Paolo Dorigoni. La storica concessionaria trentina continuerà ad operare con il tradizionale Marchio. “Dorigoni rappresenta un’eccellenza sul territorio in Trentino e vogliamo valorizzare le specificità di quest’azienda, mantenendone quindi anche il nome. Dorigoni è importante per noi per conseguire gli obiettivi chiave del nostro Gruppo: la soddisfazione dei Clienti, la soddisfazione dei collaboratori

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e il raggiungimento di obiettivi economici di crescita sul mercato”, ha chiarito Matthias Moser (Direttore Generale di Eurocar Italia Srl) Eurocar Italia S.r.l. è controllata al 100% da Porsche Holding Salzburg (23 miliardi di euro di fatturato) e all’inizio 2017 ha acquisito la Volkswagen Group Firenze con sei sedi particolarmente proficue in termini di vendite che si sono aggiunte alle sette già esistenti. Il Gruppo Dorigoni S.p.A. è stato fondato nel 1946 e nel corso degli anni è cresciuto con successo. Nelle sue attuali tre sedi (due a Trento e una a Rovereto) si vendono i marchi del gruppo Volkswagen: Volkswagen automobili, Volkswagen veicoli commerciali, Audi, SEAT, ŠKODA e Porsche. È attualmente in corso di realizzazione un nuovo Centro Porsche che sarà ultimato nel 2019. Dà lavoro a 167 dipendenti e nel 2017 ha venduto 3.330 vetture nuove con un fatturato di 132 milioni di Euro.


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A LAVIS PREMI A 90 DIPLOMATI E LAUREATI “VIVINTRENTINO” E “TAPIS ROULANT” PER SCOPRIRE

OSPITE D‘ONORE, DARIA DE PRETIS

LA PROGRAMMAZIONE DEL MESE DI DICEMBRE SULLA RAI REGIONALE

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a Rubrica Provinciale “VivinTrentino” in onda domenica 2 dicembre ore 9.15 su RAI3 prevede, in apertura, “ROVERETO, LA PICCOLA ATENE DEL TRENTINO”. A seguire: ”IL CASTELLO DA SCOPRIRE”. Il Buonconsiglio è un complesso monumentale che conserva splendidi tesori. La domenica successiva, si comincia con “AL SERVIZIO DEGLI ALTRI: LA PROTEZIONE CIVILE TRENTINA”. Sono sei le colonne della Protezione civile trentina: Vigili del fuoco, Croce rossa, Soccorso alpino, Cani da ricerca, Psicologi per i popoli e Nuclei volontari alpini. Un sistema fatto di passione, competenza, all’insegna del volontariato. Subito dopo, “Tapis Roulant” (con inizio alle 9.45, ed in replica sul canale 103 del Digitale Terrestre alle ore 22.30). In apertura: “ALLA SCOPERTA DEL TRENTINO. LUOGHI E SIMBOLI DEL TERRITORIO”. Nella decima e ultima puntata del nostro viaggio, si esplora l'animo umano attraverso i luoghi che sono simbolo di questo dualismo: dall'Eremo di San Colombano alle nuove architetture urbane. A seguire: “BIANCO & NERO”, prima puntata di un ciclo dedicato alla divulgazione di tematiche relative agli sport invernali nella provincia di Trento. Ancora: “MARGHERITA SARFATTI. IL NOVECENTO ITALIANO NEL MONDO”, raccolto in una mostra che porta il nome della grande intellettuale, allestita al Mart di Rovereto. Infine: “IL DISEGNO NEL PIATTO”, protagonista lo chef Federico Parolari ed una sua opera d’arte. Andiamo a “VivinTrentino” di domenica 18 dicembre che offre: A ROVERETO IL “NATALE GIOVANE”. Musica rap, nuove tendenze musicali, giovani star del panorama musicale. Il Natale di Rovereto quest’anno volta pagina, dando una scossa alla tradizione

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l 30 novembre scorso, a novanta giovani (ventinove diplomati e sessantuno laureati) sono stati consegnati i premi di studio della Cassa Rurale Lavis-Mezzocorona-Valle di Cembra. Appuntamento tradizionale per l’istituto di credito cooperativo a conferma dell’attenzione che, da oltre tre lustri, indirizza a chi ha ultimato del tutto o in parte il proprio percorso formativo. Per alcuni dei premiati si tratta del riconoscimento per aver raggiunto una tappa. Per altri viene premiato, invece, il raggiungimento del traguardo finale, anteprima all’ingresso nel mondo del lavoro con un bagaglio di adeguati saperi destinato a rendere più sicuro il proprio cammino professionale. Si è iniziato con l’intervento di Ermano Villotti, il presidente della Cassa Rurale Lavis-Mezzocorona-Valle di Cembra. Ospite d’onore: Daria de Pretis, dall’11 novembre 2014 giudice della Corte Costituzionale della Repubblica Italiana. In precedenza, dal febbraio 2013 al dicembre 2014, era stata rettrice dell’Università degli Studi Trento. con un pizzico di irriverenza dissacrante. A seguire: “LEVICO ASBURGICA”. Infine, domenica 23, si parla di “OSSANA, IL PAESE DEI MILLE PRESEPI”. Più presepi che abitanti. Ossana, paese adagiato su un pendìo in Alta Val di Sole, da anni propone un’apprezzata rassegna di presepi negli androni, nei cortili, negli avvolti e sui davanzali delle tipiche case in pietra. “Tapis Roulant” invece propone: “BIANCO & NERO” nuova puntata del rotocalco dedicato alla neve ed alle discipline che ruotano interno ad essa. A seguire TRENTINOLOGIA. COME SIAMO E COME ERAVAMO. Infine ”LA GUERRA BIANCA”. Sulle vette dell’acrocoro adamellino una indimenticabile pagina di storia è stata scritta, col sangue, da uomini che, senza odio, combatterono per la difesa della loro Patria. L'ultima domenica dell'anno, si parlerà di “PASSIONE IN MINIATURA: I FERMODELLISTI”. Non un gioco, ma una passione vera che per molti si trasforma in vera e propria arte. A Trento e a Pergine il Gruppo «Arnaldo Pocher», raduna decine di soci appassionati di plastici ferroviari, trenini in miniatura, ferrovie storiche.

Lo chef Federico Parolari a “Il Disegno nel Piatto” 119

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IL LIBRO DEL MESE

AD ALA VINCONO FIGLIOLIA E BERTONCELLO 32° CONCORSO DI POESIA DEDICATO AL POETA ALENSE GIUSEPPE CAPRARA I figli di Giuseppe Caprara

GIANLUIGI MENEGOT PROPONE UN NUOVO CAPITOLO DELLA SUA SAGA DEDICATA AI MITI ANNI OTTANTA: TRA I CAPITOLI DEDICATI AL PALLONE, QUALCHE DIVAGAZIONE MUSICALE, FATTI DI CRONACA, PERSONAGGI TELEVISIVI E UN TUFFO NEGLI ALTRI SPORT, COSÌ, TANTO PER NON SPROFONDARE NELLA NOSTALGIA ESCLUSIVAMENTE CALCISTICA...

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na serie di avvenimenti epocali, lieti e drammatici, a caratterizzare un Decennio che ha marcato in modo indelebile la società in tutti i suoi aspetti. Noi, adolescenti di quegli anni, sentivamo dentro un’energia straordinaria, seducente e rischiosa. I germogli sbocciati con armonia e grazia negli Anni 70, esplodevano ora in tutta la loro ridondante fioritura, impazienti di sperimentare il Nuovo che avanzava imperioso. Tecnologia sempre più moderna e irruente, nuovi ideali, l’apparenza che sostituiva l’essenza: ecco gli Anni 80 e la

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a Milano che fu messa in versi da Alberto Figliolia, e l'autunno secondo Nico Bertoncello: sono le poesie vincitrici dell'ultima edizione del premio Caprara. Il concorso di poesia dedicato al poeta alense Giuseppe Caprara, giunto alla trentaduesima edizione, si è concluso sabato scorso, 27 ottobre, con la cerimonia conclusiva, tenutasi a palazzo Pizzini. Sono stati 110 i partecipanti al concorso indetto dal Comune di Ala, in collaborazione con la famiglia ed il Comune di Avio, dove il poeta nacque. Il dato conferma l'attenzione che ha il concorso tra gli appassionati. Alla biblioteca di Ala, che ha coordinato ancora una volta la raccolta delle liriche, sono arrivati contributi da 38 province di tutta Italia; una ventina quelle dal Trentino, 3 da Ala e una da Avio. 95 liriche quelle in italiano, 28 in dialetto e 3 per la sezione speciale dedicata a Caprara. La giuria, composta da Italo Bonassi, Roberto Caprara (figlio del poeta), Antonia Dalpiaz, Gemma Nardelli Mosna, Pietro Sartori, e coadiuvata dalla bibliotecaria Elena Corradini, ha avuto il suo bel da fare per scegliere le migliori. La sezione A, quella dedicata ai componimenti in italiano, è stata vinta da Alberto Figliolia di Cesano Boscone (Milano), con “Piove...”, in cui ricorda la Milano di una volta e che non c'è più. Al secondo posto “Ghirigori” di Renato Baroni (Bovisio Masciago, Monza-Brianza), terzo “Il mio nome è Giovanni”, di Tiziana Monari (Prato). La sezione B era riservata alle poesie in un dialetto del triveneto o del mantovano. Il concorso qui è stato vinto da Nico Bertoncello, di Bassano del Grappa (Vicenza) con “'Sto autuno”. Al secondo posto la poesia di Paolo Piccinni di Rovereto “Rime desmentegae”, terzo Bruno Castelletti di Verona con “Prima de far fagoto”.

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trentinolibreria Alessio Less - Oswald Mederle La Grande Guerra dal Garda all’Adige I dieci chilometri del fronte da Torbole all’Asmara La Grafica Il libro racconta le vicende militari della Grande Guerra che si svolsero tra il monte Stivo e il monte Altissimo e tra il lago di Garda e il fiume Adige, riportando avvenimenti, luoghi, personaggi, documenti e immagini dei dieci chilometri di questo tratto di fronte, che oggi appartiene ai comuni di Mori, RonzoChienis, Isera, Nago-Torbole e Brentonico; la parte settentrionale era occupata dall’esercito austro-ungarico mentre quella meridionale dall’esercito italiano. Il volume è frutto di una lunga ricerca condotta dagli autori, e raccoglie documenti, schizzi e immagini inediti. Il libro si compone di due parti: la prima è la narrazione degli episodi più significativi; la seconda presenta dati e documenti e fotografie storiche delle diverse aree geografiche.

Luisa Bonesio L'invenzione della salute Fondazione Museo Storico

Alessandro Miorelli e Giorgio Salomon Laghi. Paesaggi umani e coscienze naturali del Trentino Publistampa

Al termine salute è associato generalmente uno stato di benessere, tranquillità e integrità sia fisica che psichica vissuto tanto a livello individuale quanto collettivo: un’ideale i cui elementi costitutivi si sono andati disegnando progressivamente nel tempo, attingendo a varie situazioni storico-culturali e storico-sociali. I saggi raccolti nel volume delineano soprattutto per i secoli XIX e XX alcuni di tali elementi guardando a luoghi specifici, quali le colonie marine per l’infanzia e i sanatori, a pratiche come la cosiddetta buona alimentazione questo in cuiquali per la e In non ultimolibro/intervista, ad alcuni studiosi, prima Foucault volta ricordi biografici si intrecciano Michel e Ivan Illich, che hanno con riflessioni sull’esistenza e sul indagato idee e rappresentazioni sottesi presente del emo all’invenzione alla diffusione della nuova categoria concettuale della salute. Luisa Bonesio ha insegnato Estetica all’Università di Pavia. Ideatrice di vari volumi collettanei sui temi della Geofilosofia e del paesaggio, è autrice di numerosi scritti.

voglia di viverli immergendosi totalmente in quel clima da nuovo “boom economico”. La “Milano da bere” diventa il simbolo, frivolo e godereccio, di quel periodo, dove anche la classe politica subiva il rinnovamento generazionale, tra arrivisti spregiudicati senza scrupoli e statisti di spessore che combattevano per la legalità. Tuttavia, tra tanto benessere inseguito e anelato, si incorre in eventi tragici a segnare un periodo denso di drammaticità. Terremoti, attentati, sciagure e, per la prima volta nella storia, le spaventose conseguenze di un disastro nucleare. Il mondo dell’informazione e dell’intrattenimento è sconvolto ma anche arricchito dall’arrivo delle TV private su scala nazionale. Oltre a stimolare il polo pubblico a fornire maggior qualità, si rivelano un’arma formidabile per plasmare le masse ad una comoda ed innocua “partecipazione sociale da poltro-

Microcosmi singolari che parzialmente si smarcano dall’identità territoriale predominante, quella montana, per proporsi con caratteri propri. Si tratta dei laghi. Incastonati nel territorio alpino del Trentino con una densità straordinaria, i laghi rappresentano un modo diverso di vivere lo spazio, innestandosi nella montagna con forme differenti di socialità, di economia, di rapporto con l’ambiente. È proprio su questo che si concentra il lavoro proposto qui da Giorgio Salomon con un reportage fotografico che percorre gli specchi d’acqua trentini, in una ricognizione occasionale e non esaustiva, che inquadra soprattutto la gente che li frequenta. Una serie di paesaggi umani in cui l’azione antropica si intreccia con una dimensione naturale fatta di mobilità delle forme, dei confini e delle coscienze.

na”, ad una sorta di disimpegno socio-politico che si è poi concretizzato nei decenni successivi. A noi, che cerchiamo di appassionare coi ricordi legati soprattutto al calcio, rimane un patrimonio immenso e servirebbe ben più di un libro per raccoglierlo compiutamente. Dal ritorno degli stranieri in serie A, al Mundial 82, dalle Coppe europee terra di conquista per le squadre italiane, agli scudetti storici della Roma, del Napoli di Maradona e, soprattutto, dell’Hellas Verona. E il Rovereto che torna a far parlare i tifosi in città. Tra i capitoli dedicati al pallone, qualche divagazione musicale, fatti di cronaca, personaggi televisivi e un tuffo negli altri sport, così, tanto per non sprofondare nella nostalgia esclusivamente calcistica... Scusandoci per le inevitabili manchevolezze, si cercherà, come nel libro precedente (Radio, tv, gol e figurine, dedicato agli Anni ’70) di ricordare persone e vicende che abbiano in se stesse la forza per richiamare alla mente e al cuore le emozioni che quelle irripetibili stagioni ci hanno fatto vivere. (G.M.)

Gianluigi Menegot

Ottant'allora

Il calcio (e molto altro) nei ricordi e nella cronaca degli Anni ‘80 del Novecento Curcu Genovese (Euro 16,00)

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I DOCUMENTARI E LE DONNE ANCHE UN CORTOMETRAGGIO DEDICATO ALL’ARCHEOLOGA/SCIENZIATA TRENTINA PIA LAVIOSA ZAMBOTTI

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er valorizzare le donne del passato e del presente, il Soroptimist International club di Trento, guidato dalla presidente Marilena Guerra, ha deciso di offrire alla cittadinanza trentina la proiezione di alcuni docufilm prodotti da Enti e Istituzioni insieme con la società di produzione trentina Decima Rosa. Il primo documentario è stato quello dedicato all’archeologa/scienziata trentina Pia Laviosa Zambotti, per la regia di Elena Alessia Negriolli. Molti degli intervenuti non conoscevano la storia di questa donna della Val di Non, nata a Fondo nel 1898, che, dopo anni di studio appassionato a Vienna, è diventata la più grande scienziata-archeologa del suo tempo: ha insegnato Paletnologia all’Università di Milano, è stata membro ordinario dell’Istituto di Studi Etruschi, ha ricevuto nel 1955 il Premio nazionale dell’Accademia dei Lincei (Scienze morali, storiche e filosofiche) consegnatole dal Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi, ha pubblicato numerosissimi studi e ricerche come le Carte archeologiche relative a civiltà preistoriche e protostoriche dell’Alto Adige, i testi sulle più antiche culture agricole europee, sui compiti della Paletnologia, sulla scienza delle religioni e il trionfo del metodo storico, sui Balcani e l’Italia nella preistoria, sul Mediterraneo, l’Italia e l’Europa durante la preistoria, persino – con straordinaria lungimiranza – sull’origine e il destino della civiltà occidentale in cui tratteggia un’Europa moderna e l’era atomica. Fu certamente una donna volitiva, dal carattere determinato, studiosa di grande valore e di cultura enciclopedica che comprendeva anche aree geograficamente molto lontane, come la Cina, ad esempio. La sua linea di ricerca la spinse sempre ad andare oltre, ad allargare gli orizzonti, dando ai suoi studi un respiro europeo ed una visione storica. Subì qualche torto perché era una 122

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donna; non ottenne la cattedra universitaria che pure le spettava per titoli e meriti… Oggi, a Trento, la Biblioteca dell’Ufficio Beni Archeologici della P.A.T. è dedicata a lei. La seconda proiezione è stata dedicata al docufilm “La fabbrica delle donne”, presentato direttamente dalla regista Micol Cossali. A fine ‘800 l’impero austroungarico, per consentire alle donne trentine di produrre un reddito (dopo l’estinzione dei bachi da seta causata da una malattia dei gelsi), costruì nella pianura di Rovereto una grande fabbrica di sigari che impiegava più di mille donne: era un lavoro duro, ma garantiva un salario certo, quindi l’impiego in fabbrica era molto ambito. Le “zigherane” però, per arrivare in fabbrica, non soltanto dovevano alzarsi a orari antelucani, ma anche guadare il fiume Leno. E naturalmente affidare i loro figli a qualcuno, preparare il cibo per i familiari, tenere in ordine la casa. Ma siccome erano donne forti, prelevando una quota dal loro modesto salario, ottennero la costruzione di un ponte pedonale e, successivamente, l’istituzione di un nido aziendale. Spinte dal desiderio di aiutarsi reciprocamente, crearono anche una loro “banca” per consentire a chi ne avesse bisogno, di ottenere un prestito. Respiravano un’aria pesante, indossavano un camicione color tabacco e in testa erano obbligate a mettere una cuffia; nella pausa pranzo, prima di mangiare, a turno dovevano servire i dirigenti, tutti uomini. Questa è la storia delle zigherane che fino al 2008 hanno continuato a rollare sigari e sigarette, anche se le condizioni igienicosanitarie erano migliorate. Il docufilm presenta testimonianze tenere e persino nostalgiche di donne ormai anziane, ma orgogliose di aver contribuito al benessere della loro famiglia e del loro paese. Le ex-operaie più giovani raccontano le conquiste, la possibilità di arrivare in fabbrica in bicicletta, la fine della separazione rigorosa tra loro e i pochi operai che negli ultimi tempi erano stati assunti (e che comunque ricevevano un salario più alto), e rivendicano con orgoglio il fatto che spesso, proprio a loro, erano affidati lavori pesanti, come il trasporto di casse di tabacco. La regista ci ha fatto rivivere anche le sue emozioni, ci ha descritto la vivacità delle zigherane e ci ha ricordato che oggi, davanti all’immenso fabbricato che diventerà qualcos’altro, c’è un monumento in bronzo che rappresenta la zigherana al tavolo di lavoro. In gennaio ci sarà la terza proiezione, in febbraio la quarta, ma ne riparleremo nel prossimo numero. Luciana Grillo


# trentinomese

#TRENTINOMESE CONTEST: PASSEGGIATA IN VAL DI FUNES... OGNI MESE, LE TRE FOTOGRAFIE PIÙ VOTATE VERRANNO PUBBLICATE QUI. PARTECIPA ANCHE TU AL CHALLENGE DEL NOSTRO MAGAZINE!

@alessia_b71 Al secondo posto: Lago di Braies, Alto Adige

@lauranottoli

@alessandro_caon

Al primo posto: Val di Funes

Al terzo posto: Lago di Tovel, Val di Non

IL REGOLAMENTO DEL NOSTRO CONCORSO

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eguire la pagina @trentinomese su Instagram; la foto vincitrice sarà pubblicata sulla nostra rivista cartacea il mese seguente alla pubblicazione online; per decretare la foto vincitrice si terrà conto dei “mi piace” ricevuti, dal primo del mese al venti del mese (per esigenze di stampa); solo le foto che saranno selezionate da noi e

pubblicate sulla nostra pagina Instagram @trentinomese potranno partecipare al concorso; per esser selezionati vi ricordiamo di utilizzare il nostro hashtag; ricordatevi di segnalare il luogo o localizzare la foto, saranno valide solamente le foto scattate in Trentino Alto Adige. Grazie a tutti anticipatamente!

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L’ inimitabile molteplicità racchiusa in un luogo straordinario. Vinificati da persone animate da grande passione Impreziositi da saperi antichi e tecniche innovative. Dal cuore dell’ Alto Adige, il piacere più autentico. I vini di Bolzano. Enoteca: Bolzano/Gries, Via San Maurizio 36

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