TrentinoMese Maggio 2018

Page 1

ANNO XXVI N. 315

euro 2,00 www.trentinomese.it

MAGGIO 2018 9 771724 550805

ISSN 1724-5508

18005 >

appuntamenti, incontri e attualità trentina

GIULIA DELLADIO 23 MAGGIO: LA FESTA PER I 90 ANNI DE “LA SPORTIVA”

ANTICIPAZIONE TUTTI I NOMI E LE DATE DEI SUONI DELLE DOLOMITI

Speciale RTE

Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/TN. Contiene i.p. In caso di mancato recapito inviare al CDM di TRENTO per la restituzione al mittente previo pagamento resi.

PE CANTINBEIRARE e LI ARTIGIANA

FONDAZIONE DOLOMITI UNESCO

DOLOMITI Il romanzo nella roccia

I MATRIMONI DEL MESE

MICHELE ABBONDANZA ANTONELLA BERTONI “ADESSO BALLIAMO CON DEPERO” GRANDE GUERRA IN... PLASTICO LA NUOVA “IMPRESA” DEL MODEL CLUB PERGINE CAMMINANDO CON IL CANE LA PRIMA GUIDA TRENTINA TUTTA PER “LUI” CHIUSE LE CASE CHIUSE LA LEGGE MERLIN E IL TRENTINO

SALVATE IL GRAND HOTEL! QUANDO LA STRUTTURA STAVA PER ESSERE DEMOLITA...

ERICA ZAMBELLI “RECITARE È PASSIONE PURA, SOGNO E MAGIA” PREMIO PEZCOLLER IL “NOBEL PER L’ONCOLOGIA” È MADE IN TRENTO


ABBIGLIAMENTO DONNA E UOMO ABITI CERIMONIA SPOSO E INVITATI

LAVIS Via Nazionale, 15 Tel. 0461.246484 negoziobaratto.it

Cerimonia


Autoindustriale

Concessionaria Ufficiale di Vendita e Assistenza Mercedes-Benz Bolzano, Via Galvani 41, tel. 0471 550000 - Brunico, Via J. G. Mahl 48, tel. 0474 570000 Trento, Via Stella 13, tel. 0461 1735300 - Rovereto, Via Brennero 25, tel. 0464 024400 www.autoindustriale.mercedes-benz.it


MER AVIGLIOSO

WUNDERBAR

WONDERFUL

TRENTINO Volume in tre lingue (italiano, tedesco e inglese)

Alberto Folgheraiter accompagna e descrive 220 immagini di un Trentino Meraviglioso. Il Trentino dei laghi e delle Dolomiti, dei boschi e della fauna, della storia e della cultura, il Trentino degli uomini che lo abitano da ottomila anni è proposto in questa spettacolare sintesi fotografica.

Euro 35,00 IN LIBRERIA O SUL NOSTRO SITO www.curcugenovese.it


2018

FESTE VIGILIANE

OLTRE LE MURA TRENTO 22-26 GIUGNO

CENTRO SERVIZI

S

CULTURALI C A N TA

H I A R A

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

REGIONE AUTONOMA TRENTINO-ALTO ADIGE REGIONE AUTONOMA AUTONOME REGION TRENTINO-SÜDTIROL TRENTINO - ALTO ADIGE REGION AUTONÓMA TRENTIN-SÜDTIROL


trentinocommenti

RING

RING

di Silvia Tarter

verde ostinato PERCHÉ QUESTA URGENZA DI ANDARE LONTANO, COME SE NON CI SI TROVASSE A PROPRIO AGIO A CASA PROPRIA?

N

egli ultimi due anni ho avuto la fortuna di assistere a un buon numero di matrimoni di amici, nonostante le statistiche dicano che non si sposa più nessuno ormai, e alla fatidica domanda curiosa da porre agli sposini: “Dove andrete in viaggio di nozze?” Mi sono sentita sempre snocciolare nomi di mete e paesi lontanissimi: Giappone; Australia e Polinesia; Argentina e Isola di Pasqua; tour del Sudamerica, Madagascar... Wow! Certo, ovviamente l’occasione così speciale merita un viaggio speciale dove non si avrebbe altrimenti magari modo di andare e il fatto di poter disporre di tanti giorni vicini permette di allungare il numero di chilometri da percorrere... Tutto questo è assolutamente positivo, buono e giusto. Ma poi penso a quanto succedeva una quarantina di anni fa, al matrimonio dei miei genitori, che sono andati fino a Roma e sembrava loro di andare lontanissimo da casa, o ancora di più, penso alla mia nonna, che da Garniga Vecchia è andata in viaggio fino a Garniga Terme... capirai, nemmeno 10 chilometri più in là! Non credo che alla base di ciò ci sia solo una ragione economica e di disponibilità di tempo; chiaramente è mutata anche la nostra mentalità, la nostra voglia di aprirci, di esplorare, di scoprire. Una curiosità che si è fatta però sempre più vorace e consumistica, ansiosa. Se non si fa almeno una vacanza all’anno, e farne solo una

8

tmmaggio

sembra qualcosa di preistorico che suscita derisione, diciamocelo, si appare un po’ sfigati e ci si sente tali. In fondo, viaggiare rispetto al passato costa poco, – e dovremmo chiederci più spesso il perché prendere un aereo a volte costi così poco – quindi perché non farlo? E perché farlo, invece, allora? Perché tutta questa urgenza di muoversi continuamente da un posto all’altro, stancandosi e stressandosi, e documentandolo rigorosamente, ma in modo diverso dai diari dei primi viaggiatori, tutto quanto vediamo/mangiamo/facciamo? Perché questa urgenza di andare lontano, come se non ci si trovasse a proprio agio nel posto dove si è scelto di vivere? Forse il punto è questo, non sempre ci troviamo così bene nel posto/lavoro/contesto sociale in cui viviamo. E allora il viaggio, la fuga diventa una sorta di pausa alla mangia-prega-ama (il film con Julia Roberts dove il viaggio la riconciliava con se stessa). A me pare in fondo che a volte ci sia un’eccessiva idealizzazione della lontanananza e che carichiamo l’altrove di troppe aspettative. Di contro, tendiamo a volte a sminuire quanto abbiamo intorno, vicino e poco distante, e a non degnarci, in un atteggiamento un tantino troppo esterofilo, di conoscerlo, di visitarlo. Lavorando con gli studenti mi capita infatti di sentire che molti hanno viaggiato in Inghilterra, qualcuno in America, ma magari non hanno neppure mai visto Roma, Firenze o Venezia. Andare all’estero per studio fa molto bene, aiuta a crescere, a maturare e ad imparare una lingua straniera, cosa importantissima oggi. Lo stesso poi per il lavoro. Ma l’estero non è sempre e solo meglio, ci sono lati positivi, ma anche lati negativi. E a volte succede di divertirsi di più in una domenica a passeggio tra i meli in fiore che in un fine settimana a Parigi. L’importante però è non ammetterlo mai!


G www.lasportiva.com Become a La Sportiva fan @lasportivatwitt

Attimi preziosi della nostra storia conservati come tesoro di un’eredità inestimabile, avanzano consapevoli. Possibilmente in salita, dal 1928.

heritage SAVE THE DATE

23 MAGGIO LA SPORTIVA CELEBRA IL 90° ANNIVERSARIO AL MUSE DI TRENTO

Adam Ondra, Simone Moro, Tamara Lunger e tutti i protagonisti della nostra storia ti aspettano a partire dalle 19.00 con: climbing show, dj set, street-food trucks e surprise event alle 22.00.

#TrentoLaSportiva


trentinocommenti

RING di Stefano Margheri

caninamente ARRIVA LA PRIMAVERA E HA INIZIO IL DIVERTIMENTO! MA ATTENZIONE A ZECCHE, PROCESSIONARIE E PRIMI CALDI

C

oncluso il lungo e freddo inverno, il sopraggiungere delle prime giornate temperate ha il potere di aumentare il desiderio di dedicarci a piacevoli escursioni insieme al nostro amico a quattro zampe. Con l’incremento delle ore di luce, poi, saranno maggiori le possibilità di recarci in ambienti naturali anche nel corso della settimana, addirittura organizzando intere giornate “fuori porta” durante il week end. Eppure, anche la primavera potrà nascondere alcune insidie, la cui conoscenza ci consentirà di prevenire ed escludere brutte soprese. Tra i “visitatori” più sgraditi vi saranno certamente le zecche, presenti nell’erba, sui tronchi degli alberi e in generale in luoghi come parchi, boschi e prati. Questi “ectoparassiti” si svilupperanno a temperature superiori ai 15 gradi e molto spesso saranno associabili alla presenza di bestiame domestico; incuranti del mantello dei nostri cani, potranno addentrarvisi fino ad attaccarsi alla cute, cibandosi principalmente di sangue. Dovremo, quindi, munirci di apposite pinzette, ormai acquistabili in qualsiasi negozio per animali; conclusa l’uscita quotidiana, controlleremo manualmente l’intero corpo del cane e qualora avvertissimo una piccola appendice, provvederemo a rimuoverla con apposito movimento in senso anti orario. Meglio, subito prima, aver imbevuto un po’ di cotone con qualche goccia d’olio, in modo da rendere la stessa zecca innocua nell’essere estratta. Particolare attenzione dovrà essere rivolta alla rimozione nella sua totalità, evitando che alla cute rimanga collegata al testa. Nel caso ci trovassimo in condizioni di dubbio, potremo recarci presso il nostro veterinario ed in pochi secondi tutto sarà risolto. Tuttavia, per ridurre le probabilità di queste sgradite visite, sarà opportuno avvalerci dei numerosi prodotti “anti zecche” presenti in commercio, si tratti delle gocce da porre lungo il dorso del cane mediante singole pipette, ovvero di collari idonei a tenere lontani i parassiti per un periodo di tempo prolungato. In alternativa, vi saranno specifiche pastiglie da somministrare ad inizio stagione e tutti questi sistemi avranno il comune denominatore di aiutarci a contrastare qualsiasi fastidioso “assalto”. Nel caso delle gocce in pipetta, la durata sarà mediamente di trenta giorni, con il suggerimento di limitarci a cicli di tre settimane se vorremo combattere altri parassiti portatori di pericolose malattie come la “leishmaniosi”. Infatti, i prodotti

10

tmmaggio

RING antiparassitari potranno agire ad ampio spettro, escludendo altre ipotesi di pulci e pidocchi. Se ci trovassimo in specifiche zone montane, poi, sarà consigliabile aggiungere agli stessi prodotti un’apposita vaccinazione contro la c.d. “malattia di Lyme” (o “Borreliosi”), poiché alcune tipologie di zecche potranno esserne portatrici. Un altro pericolo da evitare accuratamente saranno le cosiddette “processionarie”, insetti che prima di divenire innocue farfalle notturne assumono un’alta pericolosità nello stadio di larva. I loro nidi sono ubicati nella parte superiore dei pini e appaiono come contenitori bianchi e setosi. Proprio da questi “cesti bianchi” provengono le larve che, tenendosi in fila l’una all’altra (da qui, il termine “processionarie”) strisciano lungo il terreno su sentieri e prati. I loro peli urticanti sono purtroppo velenosi e se entrati in contatto con la lingua o la bocca del nostro amico potranno generare danni di alta gravità, divenendo in alcuni casi anche mortali. Oltre a richiedere al veterinario la prescrizione di specifici prodotti di intervento nel caso emergesse una tale necessità, sarà doveroso prestare molta attenzione alle zone frequentate, evitando in tale fase stagionale le passeggiate in pineta, con particolare riferimento al pino nero, al pino silvestre, a larici e a cedri. Il miglior “test” consisterà nell’alzare gli occhi il cielo e, qualora individuassimo la presenza di nidi in sommità degli alberi, il consiglio sarà quello di cambiare immediatamente la meta dell’escursione. Fortunatamente, la discesa al suolo di questo insetto ha una durata limitata, giacché attorno alla fine di maggio la prevalenza di essi avrà scavato il terreno per tessere il bozzolo. Un altro “nemico” sempre alle porte sarà, infine, il caldo, con particolare riferimento ai c.d. “primi caldi”. Ricordiamoci, infatti, che i nostri amici, grazie al mantello che li ricopre, hanno la possibilità di adattarsi alle differenze climatiche in modo quasi immediato, pur dovendo anch'essi avvalersi di un minimo periodo di “compensazione”. Così, le prime giornate con temperature superiori ai diciotto/venti gradi potranno metterli a dura prova, soprattutto nelle ore centrali della giornata e nello svolgimento di attività aerobiche. Eviteremo, quindi, eccessivi sforzi in questi momenti, oltre a portare con noi una sufficiente quantità d’acqua per dissetare chi avremo a fianco a seconda delle necessità. Con il passare dei giorni, l’accettazione del nuovo clima avverrà in modo del tutto naturale, pur tenendo presente che la mancanza di sudorazione renderà tutti i cani maggiormente inclini alla “sofferenza” di alte temperature. Detto ciò, diamo il benvenuto alla primavera e al divertimento che ci attende!


STUDIO BI QUATTRO

G

dal 1976

FABBRICA ARTIGIANA SALOTTI


trentinocommenti

RING di Tiziana Tomasini

di Pino Loperfido

a mali estremi DOVE TI METTO L’ACQUISTO: IN BIODEGRADABILE O… IN MANO!

D’

accordo. La normativa parla chiaro. Sacchetti bio a pagamento. E non solo nei supermercati. Ultimamente si può constatare che gran parte del giro della distribuzione, anche locale, privilegia questo tipo di confezionamento. Assolutamente da condividere il concetto ecologico, anche se in alcuni casi pare un sistema poco adeguato al tipo di merce che si porta a casa. Passi per zucchine e lattuga, ma anche nella grande catena di abbigliamento ed attrezzatura sportiva esci con qualche centinaia di euro di articoli acquistati messi alla rinfusa negli informi sacchetti biodegradabili, dandoti l’impressione di tenere in mano un’antiestetica accozzaglia pressata e disposta come fosse destinata al mercatino delle cose usate. Se chiedi un più dignitoso sacchetto di carta ti viene subito sottolineato che lo potrai avere ad un ulteriore prezzo aggiuntivo rispetto al bio. Peccato che i manici siano spesso deboli e poco resistenti rispetto al contenuto e che tu – moderno consumatore – ti trovi a dover sorreggere a due braccia il frutto dello shopping. E guai a parlare di plastica, per carità! Non pronunciamo neanche quella parola, che suona oggi come un oltraggio al pianeta. Che poi tutto il mondo intorno a noi sia fatto di plastica e che la maggior parte dei prodotti che acquistiamo sia confezionata con questo materiale, è un altro discorso. Nei negozi, oggi, è praticamente messa al bando. Lo so che l’ecologia comincia da ognuno di noi, nel nostro piccolo. Certo che le alternative all’innominabile risultano poco funzionali e pratiche. E che dire delle recentissime tipologie di consegna merce al banco? Il prodotto buttato lì così, nudo e crudo, senza alcun tipo di imballaggio. Mi è successo in più occasioni, lasciandomi un po’ allibita. In qualche farmacia del centro, dove mi venivano allungati i medicinali senza confezione trasportabile e dove, a mia esplicita richiesta, mi veniva consegnato il sacchetto biodegradabile. Ma soprattutto nel grande store di elettrodomestici/telefonia/computer a nord della città. Espletate le formalità del pagamento, ti lasciano con il materiale in mano. Una volta sono uscita con pile, sveglia e carica batterie sotto braccio, buttandoli nel baule della macchina. La volta successiva ho chiesto il sacchetto biodegradabile (a pagamento anche qui) che mi è stato consegnato quasi con un certo fastidio, come a dire “la prossima volta organizzati da casa”. Ed effettivamente nella borsetta oggi devi avere un certo numero di sporte e sportine richiudibili ed utilizzabili per ogni tipo di acquisto. Ci abitueremo, mi abituerò. Anche se chi compra avrebbe almeno il piacere di sentirsi gratificato anche in quell’irrilevante dettaglio che può essere la modalità di consegna. 12

tmmaggio

perfidie

L’ESULTANZA PIÙ ASSURDA NEL CALCIO? OVVIAMENTE LA NON-ESULTANZA

I

l protagonista dell’ultimo romanzo di Michele Serra, “Ognuno potrebbe”, si chiama Giulio Maria e fa un lavoro molto particolare. È un antropologo che studia le esultanze dei calciatori, classificandole per qualità, forma e durata. Forse molti di voi non lo sanno, ma nel gioco del calcio è diventato uno sport nello sport quello di vedere i marcatori esibirsi nelle loro mosse d’ordinanza (seguite poi dalle urla scriteriate dello speaker dello stadio che ne scandisce nome e cognome assieme al pubblico, tanto per fissare bene a mente chi ha fatto quella segnatura). Naturalmente non è sempre stato così. È uno specchio dei tempi anche questo ultimo narcisistico vezzo. Perché in passato chi segnava faceva cose un po' diverse: un gran sorriso, correva all’impazzata verso la panchina o al massimo faceva un saltello dando un pugno all’aria. Un esempio su tutti? La terza segnatura dell'Italia alla Germania nella finale del 1982. Spillo Altobelli alza le braccia al cielo come un bambino di sette anni, quasi si vergogna di essere tanto plateale e scenografico. Eppure, santo cielo, sta per vincere un’insperata Coppa del Mondo! Al giorno d’oggi si fanno capriole, si zittisce il pubblico, si mettono le mani dietro le orecchie come a dire “non vi sento”; si fa questo e altro per molto meno, pure sui campetti di provincia, nelle giovanili, pulcini compresi. Insomma, non so se si è capito, ma oggi mettere il pallone in rete non basta più. Occorre dare un seguito teatrale a quella marcatura altrimenti il pubblico ci rimane – come dire? – un po’ male. E di esultanze ve ne sono naturalmente di ogni sorta, un catalogo che Giulio Maria non riuscirebbe a completare nemmeno in un romanzo di mille pagine. Giocatori che restano immobili, che fanno il saluto militare, trenini vari, calcio alla bandierina, il "sciacquatevi la bocca” di Bonucci, la dita a V di Dybala, la cresta di Gallo Belotti, il ciuccio di Totti, ecc. ecc. Tutte molto originali e ricercate. E stupide. Tuttavia ce n’è una che più di tutte vince la classifica dell’assurdità ed è la non-esultanza. Per chi non professa devotamente la fede del pallone essa ha luogo quando il calciatore segna ad una sua ex squadra e consiste nell’allargare le braccia come a chiedere scusa, abbinando un'espressione che vuol dire più o meno: “Scusate, scusatemi tanto...”. Sì, l’atleta ha lasciato in braghe di tela la sua vecchia squadra, preferendo il più lauto stipendio della nuova, e la mette pure nelle peste facendole gol. Per questo chiede scusa. Evviva l’ipocrisia.



trentinocommenti

RING di Fiorenzo Degasperi

scempi ed esempi BELVEDERE: QUELLA PLAGA COLTIVATA A VIGNETO DI UN’ARMONIA DISARMANTE

P

ochi utilizzano il termine “collina” per indicare il territorio attorno a Trento. Eppure i luoghi che circondano la città riservano delle vere e proprie sorprese. Intendiamoci, non sono le colline classiche, quelle che iniziano dal piano e, ad un certo punto, terminano in una sommità più o meno ampia. In termini geografici si dovrebbe piuttosto parlare di collina pedemontana. Ed è anche vero che questi “frammenti” di natura sono stati, per anni, assaliti dai cittadini che volevano la “città giardino”, con dimore unifamiliari (sebbene a schiera), novelle arnie. Tra le case e il terreno agricolo – giustamente oggi difeso e valorizzato – ci sono anche nicchie di selvaggia bellezza. Qualche mese fa, proprio su questa rivista, abbiamo parlato dell’Orrido di Ponte Alto. Un altro lembo di territorio rimasto integro dal punto di vista paesaggistico è quello agricolourbano di Belvedere. Provate ad andare sul sagrato della chiesa di S. Bartolomeo a Villazzano oppure, meglio ancora, al rifugio Bindesi, sulla via della Maranza, e guardate i piedi del monte Bondone. Lì, tra Ravina e il colle di S. Nicolò, ai piedi delle rupi di Sardagna, ove transitava un’antica strada romana in tutta sicurezza dalle bizze del sottostante fiume Adige, si stende una plaga coltivata a vigneto di

14

tmmaggio

RING un’armonia disarmante. E, al centro, un nucleo di case, Belvedere, poetica frazione di Ravina prima, sobborgo della città poi, che ha mantenuto nei secoli un’identità e un carattere precisi, decisamente avvincenti. Questa parte “pedemontana” del Monte Bondone è altresì ricchissima di storia, a partire dalla preistoria fino alle modificazioni linguistiche di toponimi tedeschi, modificazioni tipiche dei trentini. L’aggregato religioso-civile di S. Nicolò, dalle origini medioevali – la chiesa è testimoniata nel XII secolo, poi lebbrosario –, veniva utilizzata anche da zattieri e carradori che transitavano nei pressi per svolgervi le loro funzioni a protezione della navigazione. Non dimentichiamo che S. Nicolò è il loro protettore, soprattutto dei primi. Il piccolo agglomerato di Belvedere è invece soprannominato – dai trentini che ricordano e che fortunatamente non vogliono dimenticare – con il termine di Pissavacca. Taluni, come mio padre, attribuivano tale termine alla soprastante cascata che dalle propaggini esterne della frazione di Sardagna precipitava a valle con fragore (e l’inverno con incanto ghiacciato), stabilendo un collegamento tra l’acqua e la minzione assai abbondante delle mucche che avevano nella stalla. D’altronde l’accostamento mondo esternomondo animale era prassi quotidiana. Altri, più correttamente, facevano derivare la parola da una storpiatura del tedesco “Bischofwache”, ovvero “guardie del vescovo”. Eh sì, perché qui un tempo, lontano dalla città e quindi dai vizi e dai capricci (leggi risse e beghe), stazionava un manipolo di soldati addetti alla sicurezza del vescovo quando questi passava qualche giorno nella vicina villa di S. Nicolò, sia per il ritiro spirituale (ci si crede in pochi) che per la caccia. Infatti qui si trovava una riserva vescovile che doveva garantire al principe vescovo il divertimento venatorio. Un tempo, tra S. Nicolò e Piedicastello, si ergeva un piccolo castello (XIII secolo), più probabilmente una torre fortificata, a controllo dell’antica via. Poco oltre – ma in molti se ne sono dimenticati – si erge il Dos del Diaol, su cui una leggenda narra apparisse il maldestro maligno per portar via l’anima dei viandanti che ivi transitavano. Oppure era il vescovo il maligno che, con le decime, i dazi e le mude, imperversava nel principato? Belvedere è un villaggio pittoresco nel vero senso della parola e i suoi dintorni sono il Trentino che noi vogliamo (altri ce ne sono e andremo alla loro scoperta). Questo lembo di territorio è un esempio lungimirante di armonia tra cultura agricola e cultura civile, tra insediamento umano e terra coltivata. L’autunno poi, quando sui vigneti le foglie si accendono d’oro virando poi in un giallo leggero fino a cadere, la tavolozza cromatica raggiunge il suo apice e tutta la pedemontana del Monte Bondone diventa un piccolo gioiello scenografico.


G TRENTINO ® OTTAVA EDIZIONE

BOOK FESTIVAL I D E AT O E D I R E T T O D A P I N O L O P E R F I D O

ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE “BALENE DI MONTAGNA”

14 | 15 | 16 | 17 GIUGNO 2018 CALDONAZZO

VALSUGANA, TRENTINO, ITALIA LE NOSTRE VITE SONO FATTE DI STORIE (UN PECCATO NON RACCONTARLE...)

Tiziana Ferrario - Moni Ovadia Massimo Cacciari - Ezio Mauro Michela Marzano - Manolo

www.trentinobookfestival.it e con

Massimo Bubola - Matteo Righetto Umberto Galimberti - Alessia Gazzola Franco Di Mare - Chiara Francini Patrizia Valduga - Cristina Caboni Nicoletta Costa - Gek Tessaro Maria Romana De Gasperi - Luigi Dal Cin Claudio Locatelli - Darwin Pastorin Marco Boato - Lorenza Zambon Accordi Verbali - Wolftraud De Concini Trento Poetry Slam - Alfons Gruber Denis Falconieri - Piero Pasini Lorenzo Baratter - Riccardo Gadotti Massimiliano Unterrichter - Musicarte Massimo Libardi - Fabuline Alessandro Fontanari Renzo Francescotti

T

PATROCINIO 2018 CONCESSO

mostre: Aldo Pancheri: poesia, eros e castigo La letteratura erotica Il fumetto, la nona arte Leonardo Lebenicnik Mappe&Mondi Piccole guide per grandi scoperte

OK BO T S E

NO TI EN AL R T IV

J

or

uFn i

Pierangelo Giovanetti - Tiziana Tomasini Enrico Franco - Alessandro Franceschini Francesco Filippi - Marco Odorizzi Maurizio Dehò - Stefano Albarello Silvano Ploner - Linda Stroppa Paola Maria Filippi - Coro La Tor Marilena Guerra - Luciana Grillo Stefano Borile - Chiara Turrini Corpo Bandistico di Caldonazzo Carlo Martinelli - Layla Betti Giuseppe Colangelo Alberto Faustini Fausta Slanzi - Francesco Barni Sat Caldonazzo - Ass. Chiarentana Amnesty International Banca del Tempo dei Laghi Fondazione Dolomiti “Unesco” Fondazione Trentina A. De Gasperi Biblioteche comunali della Valsugana Centro d’Arte “La Fonte” Associazione L’Ortazzo Associazione Editori Trentini Istituto d’Istruzione “Marie Curie” Soroptimist International club di Trento Federazione Provinciale Scuole Materne

PREVENDITE:

INCONTRI CON L’AUTORE, MUSICA E TEATRO E V E N TO R E A L I Z Z ATO C O N I L C O N T R I B U TO D I

REGIONE TRENTINO ALTO ADIGE

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

COMUNE DI CALDONAZZO

TRENTO

IL 5XMILLE DELL’IRPEF AL TRENTINO BOOK FESTIVAL - COD.FISC. 02179770223


RING

trentinocommenti

RING di Denise Fasanelli

di Fabio Peterlongo

lost in glocal RESISTENZA A SEI ZAMPE

C

on l’arrivo delle temperature più miti, nelle scuole pubbliche e private sono tornati i bollettini allarmanti, quei super cartelloni affissi e corredati da disegnini niente male, dove le maestre pregano e suggeriscono di controllare le teste dei propri figli. Più di una farmacia ha già dedicato la vetrina al «come ti stermino» il parassita e le chat di classe brulicano di consigli tra nuovi e vecchi rimedi. Perché, anche se non ci sono più le mezze stagioni come amano ripetere i più anziani, qualcosa che ha resistito al tempo e al passaggio generazionale, quasi a ricordarci che non abbiamo il dominio totale sulla natura nonostante il progresso, esiste: sono quelle minuscole creature dotate di sei zampe note come pidocchi! I maledetti infestavano già gli estinti dinosauri, tracce delle loro uova sono state trovate nelle mummie egizie e nei resti degli individui sepolti dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.c., così importanti da comparire in ambito letterario, in epoche, forme e stili diversi, sin dai tempi di Omero e la loro capacità di adattamento è la più incredibile mai studiata. Tutti, o quasi, ci ricordiamo delle nottate passate con gli impacchi di aceto a farci puzzare come vasetti di cetrioli appena aperti, dei pettinini fitti e dei turni seduti su di uno sgabellino sotto la veranda a farci spulciare da qualche mamma o nonna, degli impacchi di olio di oliva con cui si rischiava di ungere tutta casa o di quelli alla maionese, rimedi popolari inefficaci nel debellare i pidocchi, aggrappati bene ai capelli grazie alle zampette a forma di uncino. I più anziani raccontano gesta e miti di quando si adoperavano metodi cruenti come il petriolo miscelato con acqua da strofinare sui capelli, di trattamenti a base di uranio impoverito, petrolio potenziato al morgellone, mercurio, DDT o trementina a cui sono miracolosamente sopravvissuti con il capo rasato e scotennato. Paesi in cui le teste venivano sottoposte a tagli drastici e irreparabili, mentre il prete era costretto da qualche madre indemoniata e disperata ad avvisare i compaesani del temibile pericolo e dell’orrenda epidemia in atto affinchè si prendessero provvedimenti in tutte le famiglie. Tempi in cui avere un figlio pidocchioso era una vergogna, associabile alla miseria e alla sporcizia e non un incidente sanitario da curare con rimedi seri come è oggi. E tra una grattata generale, un po’ volgare come può essere mettersi le dita nel naso o grattarsi il sedere, l’orrido animaletto pungente che non vola, non salta, non nuota e non discrimina, ha trovato un nuovo modo di diffondersi in questo millennio, arrivando ad apprezzare lo smartphone usato per i selfie e per guardare video tra amici, stando con le teste vicine vicine sullo schermo.

16

tmmaggio

blues di provincia SCRITTE SUI MURI A TRENTO: LASCIATE IN PACE LA STORIA

T

rento, centro storico: ancora una volta, il degrado convive con l'eleganza. Ne è testimonianza la comparsa di scritte sui muri di strutture di particolare pregio storico, come la chiesa di San Pietro, fatta oggetto di una serie di imbrattamenti. Sorte simile è capitata a Port’Aquila, a San Marco, al Palazzo delle Poste, ecc. Il comune è corso ai ripari ripulendo, quando possibile, le superfici: non è facile ripristinare l’integrità di un edificio che ha superato indenne i secoli, ma deve soccombere alle vernici moderne usate dai vandali. I lavori di pulizia si rivelano costosi e non sempre completamente efficaci. Non parliamo solo di scritte di carattere politico, ma di autentici sfregi insensati, legati al controllo del territorio da parte degli spacciatori. Vorrei a tal proposito raccontare una storia, che ha qualche somiglianza con la vicenda trentina, ma anche sostanziali differenze. A Praga, in una piazzetta poco distante dal centralissimo Ponte Carlo, sorge il cosiddetto «Muro di Lennon». Durante gli anni del «socialismo reale», della repressione sanguinosa, il muro che delimita un lato della piazza era diventato la mèta preferita dei giovani contestatori, che nell’eretica Praga non sono mai mancati: nottetempo, i giovani vi si recavano per graffitarlo con disegni colorati e frasi ispirate dalla musica dei Beatles e con slogan di libertà. Puntualmente, sul far del giorno, le autorità provvedevano ad imbiancare quel muro, ripristinandone l’austera integrità. Così negli anni andava avanti questo balletto, con il muro che diventava un monumento vivente alla libertà d’espressione costretta al silenzio dalla dittatura. Poi il regime crollò ed il balletto finì. Da allora il «Muro di Lennon» è diventato uno dei punti più visitati della città, impiastricciato delle vernici e delle scritte lasciate dai milioni di turisti. Ecco, la differenza tra una democrazia e una dittatura sta tutta qua: in una democrazia, non mancano i mezzi di espressione libera, non mancano le tribune dalle quali sollevare i propri messaggi, anche i più radicali. In una dittatura, un muro imbiancato dalle autorità rappresenta l’arroganza del potere. In una democrazia, un muro bianco, soprattutto quando è un muro secolare, rappresenta la cura della propria storia condivisa: scrivere su muri di questo pregio, che tanto hanno da raccontare senza bisogno di didascalie, è un affronto al bene comune rappresentato dalle bellezze della nostra città. L’ultima volta che ho controllato, l’articolo 21 della Costituzione, che garantisce la libertà d’espressione, era ancora in vigore. Agli imbrattatori vorrei quindi dire: avete qualche messaggio da lasciare ai concittadini? Scrivete a un giornale o fondate una rivista, nessuno ve lo impedirà. Ma lasciate stare i pezzi della nostra storia, che per altro, è anche la vostra.


G

POSSIBILITÀ DI ACCEDERE AL NOSTRO PARCHEGGIO SENZA INCORRERE IN SANZIONI

FRANZINELLI

IL PUNTO DI RIFERIMENTO PER IL MONDO CASA – GIARDINO

NOVITÀ

NOVITÀ

Le fragranze fiorite del Dr. Vranjes di Firenze

ARREDAMENTO GIARDINO E CASA

NEGOZIO CASALINGHI NEGOZIO GIARDINAGGIO NEGOZIO FERRAMENTA

TRENTO - Via Calepina, 55 - Tel. 0461 980210 TRENTO - Via Roggia Grande, 14 Tel. 0461 230377 TRENTO – Vicolo de Liceo, 13 Tel. 0461 220161


trentinocommenti trentinoildialettoinforma di RENZO FRANCESCOTTI

il dialetto in-forma SLAMBROTADE E PETOLÓNI

S

lambrotón, faimalón, s’ciapotón, petolón, sfrugnón, pindolón, zavaión e via cantando: varianti dello stesso concetto che in italiano potremmo rendere con sostantivi come “pressappochista”, “confusionario”, “arruffone”, ma che in dialetto presenta varianti più numerose, più colorite, più fantasiose, a riprova della maggior variabilità, multiformità, “biodiversità” del dialetto rispetto alla lingua nazionale. Cominciamo dal primo termine. Che cos’è lo slambròt? È un antico linguaggio parlato dai cosiddetti Cimbri, lavoratori importati nel Medio Evo in Vallarsa e sugli altopiani di Folgaria, Lavarone e in altre aree attigue, dai vescovi di Trento e Feltre, per disboscare e creare nuove coltivazioni. Mescolato a parole dialettali trentine, venete, italiane lo slambròt scomparve alla metà dell’Ottocento. Scomparve in che modo? Le ragioni sono diverse: per esempio l’ostilità dei parroci che non essendo autoctoni (le comunità cimbre ben raramente riuscivano a esprimere sacerdoti) stentavano o non riuscivano a capire i parlanti dello slambròt. Ve lo immaginate il povero parroco che schiacciava l’orecchio sulla grata del confessionale e ciò che captava sulla confessione dei peccati era un guazzabuglio incomprensibile? Una satira scritta nel 1790 racconta di un fatto accaduto una novantina d’anni prima quando un gruppo di paesani scese da Folgaria a Calliano per combattere contro i Francesi. Ma, tornati a casa senza aver combattuto dissero: Lustig Manen su perdìa! Bir zaina aoza d’un trabajo di Campin fon Folgaria zà gem onderst nat a baio… Ma che roba è? En slambròt, appunto! E un peso notevole nella scomparsa del cimbro lo dovettero avere anche

18

tmmaggio

le sfottiture feroci della contigua gente trentina che inventò termini come slambrotar, slambrotàda, slambrotón tuttora molto usati: “Lassa perder el Toni per quel mistér de mecanica!” “Perché?” “Perché l’è en slambrotón. El dis che ‘l se nintende de mecanica: l’ha mes man al me motorin e l’ha rimontà e gh’è vanzà tochi…” “Anca mi ‘l me dà l’idea che el sia en faimalón”. Quest’ultimo termine si potrebbe rendere in italiano con “arruffone”, “pasticcione” e deriva da “fare male” (le cose). S’ciapotón viene invece da s’ciapòtar (o anche ciapotar), fare le cose a qualche verso. Il ciapot è la spazzatura e quindi s’ciapotar in origine significava rimestare nella spazzatura, ovvero fare un’azione con cui non si conclude niente. La pétola è la lappola, ovvero il frutto di certe piante erbacee provviste di uncini per poter così disseminarsi. Figurativamente lo si dice di una persona appiccicosa, che ti ti rimane attaccata, con cui ci si empétola. Un petolón (o una petolóna) è qualcuno che non riesce a sbrigarsi, è lento e non combina niente. Sfrugnar significa frugare: sfrugnón è uno che fruga dappertutto combinando poco o niente. Pindolar corrisponde all’ italiano “pencolare”: un pindolón è quindi uno che pencola senza fermarsi su niente di solido. ”Cosa resta ancora?“ “Zavaión”. “Bravo. Viene da una parola dialettale ormai poco o niente usata: zavai, che vuol dire imbroglio”. ”Paese che vai, te trovi el só zavài!”. “Questo detto non l’avevo mai sentito…” “Per forza, l’ho enventà mi adèss. Chissà che no vaga a finir entél vocabolari de l’Elio Fox!” renzofrancescotti@libero.it


50 neGozi e ristorazione


Vino, cultura, territorio VINO GIOVEDÌ 26 APRILE – DOMENICA 6 MAGGIO 2018, ORE 17.00 – 22.00 I vini trentini di montagna Laboratori e degustazione di vini trentini prodotti oltre i 500m, su pendenze superiori al 30% o su terrazzamenti.

GIOVEDÌ 31 MAGGIO 2018 – DOMENICA 3 GIUGNO 2018, ORE 19.00 – 22.00 Piacere Barbaresco a Trento! Degustazioni in Enoteca di sedici Barbareschi Doc, menù e laboratori del gusto. CUCINA DEL TERRITORIO OGNI GIOVEDÌ DALLE 19.00 ALLE 22.00 Alla scoperta della cucina di montagna Tutti i giovedì un gustoso appuntamento con le ricette della tradizione e gli chef del territorio. GIOVEDÌ 3 MAGGIO – SABATO 5 MAGGIO 2018, ORE 18.00 – 23.00 I piatti delle Confraternite. Ricette originali e reinterpretazione di una tradizione Ogni sera ben dieci ricette con gli chef delle Confraternite trentine. CULTURA FINO AL 9 GIUGNO 2018 Menù delle Montagne La collezione dei menù d’albergo siti in località montane di tutto il mondo appartenente al Museo Nazionale della Montagna di Torino. APERTURE SPECIALI L’Enoteca sarà aperta durante la settimana del Trento Film Festival (26 aprile – 6 maggio 2018), domenica 13 maggio in occasione della 91ª Adunata nazionale degli Alpini e domenica 3 giugno in occasione del Festival dell’Economia.

Info e prenotazioni: Palazzo Roccabruna - Trento, via SS. Trinità tel. 0461 887101 in orario d’ufficio www.palazzoroccabruna.it


Diretto da: Paolo Curcu [ paolo@trentinomese.it ] In redazione: Pino Loperfido, Cristina Pocher Hanno collaborato a questo numero: Paolo Chiesa, Lara Deflorian, Fabio De Santi, Fiorenzo Degasperi, Denise Fasanelli, Renzo Francescotti, Mauro Lando, Stefano Margheri, Francesca Mazzalai, Fabio Peterlongo, Stefania Scartezzini, Silvia Tarter, Nicola Tomasi, Tiziana Tomasini, Daniele Valersi, Giada Vicenzi Progetto grafico: Fabio Monauni Redazione: Trentino Mese Via Ghiaie 15 38122 Trento Tel. 0461.362155 0461.362127 Editrice: Curcu Genovese S.r.l. Via Ghiaie 15 38122 Trento Tel. 0461.362122 0461.362155 Concessionaria Pubblicità: S.E.T.A. Società Editrice Tipografica Atesina S.p.A. Via Ghiaie 15 38122 Trento Tel. 0461.934494 Stampa: Litotipografia Alcione Lavis (TN) Registrazione Tribunale di Trento n. 536 4 aprile 1987

COME ABBONARSI:

(un anno, 12 numeri a Euro 20,00) A mezzo BONIFICO BANCARIO CASSA RURALE DI TRENTO IBAN IT74 N083 0401 8040 0000 3378 540 PAYPAL: info@curcuegenovese.it specificando “Abbonamento a TrentinoMese” BOLLETTINO POSTALE c/c N. 1040747758 Curcu Genovese TM Via Ghiaie, 15 38122 TRENTO DIRETTAMENTE PRESSO L’UFFICIO ABBONAMENTI Via Ghiaie 15 Trento Tel. 0461.362127 ufficioabbonamenti@trentinomese.it

I Suoi dati saranno trattati per dar corso al suo abbonamento; il conferimento dei dati è necessario per perseguire la finalità del trattamento; i Suoi dati saranno trattati con modalità manuali, informatiche e/o telematiche e non saranno diffusi. Lei potrà rivolgersi (anche telefonicamente) al Servizio Privacy presso il titolare del trattamento per esercitare i diritti previsti dall’art. 7 del D.lgs 196/03. Titolare del trattamento dei dati è la CURCU GENOVESE S.r.l., Via Ghiaie, 15 – 38122 Trento Tel 0461.362122 AVVISO AI LETTORI La scelta degli appuntamenti è a cura della redazione. La redazione non è responsabile di eventuali cambiamenti delle programmazioni annunciate.

SOMMARIO MAGGIO 2018 Ring

tm

6 COMMENTI 16 IL DIALETTO INFORMA

Attualità 20

IL ROMANZO DELLE DOLOMITI

28 32 34 38 44 48 50 52 54 56 59 64 68

SALVATE IL GRAND HOTEL! GRANDE GUERRA IN... PLASTICO PREMIO PEZCOLLER ERICA ZAMBELLI I 90 ANNI DE “LA SPORTIVA“ ABBONDANZA - BERTONI PAOLO TOMIO CAMMINANDO CON IL CANE FESTIVAL DELL'ECONOMIA CHIUSE LE CASE CHIUSE I SUONI DELLE DOLOMITI SPECIALE CANTINE SPECIALE BIRRE ARTIGIANALI

Panorama

82 ORCHESTRA “HAYDN” 84 “DUE DONNE AI RAGGI X“ 88 CAPITALE DEL SUONO 90 IRENE GRANDI 92 TRENTO FILMFESTIVAL 94 DISTRETTO 38 94 CHRISTOPHE CHASSOL 96 OCCHIO ALLA STRADA! 96 BRIATA_DEOS

Giorno per giorno

98 MOSTRE 102 APPUNTAMENTI DEL MESE

Scoop&news 112 116 117 119 121 123

I MATRIMONI DEL MESE I VETERANI DELLA GUIDA RICORDANDO ANNA PROCLEMER RIAPRONO LE TERME DI LEVICO FERRODUE IN FESTA PREMIATA FRANCESCA NEGRI

Rubriche

126 LIBRI E LIBRERIE 128 LO SAPEVATE CHE... 129 #TRENTINOMESE CONTEST info@trentinomese.it www.trentinomese.it

tm


trentinoattualità FONDAZIONE DOLOMITI UNESCO: OVVERO COME TENERE ASSIEME TERRITORI TANTO DIVERSI CON UNA STRUTTURA MOLTO LEGGERA. CINQUE PROVINCE, DUE REGIONI, I PARCHI, I MUSEI, LE ASSOCIAZIONI ALPINISTICHE, I SERVIZI GEOLOGICI, I RIFUGI… ABBIAMO INCONTRATO LA DIRETTRICE MARCELLA MORANDINI E CI SIAMO FATTI RACCONTARE VITA, MORTE E MIRACOLI DELLA REALTÀ DA LEI DIRETTA. E DELLE MONTAGNE PIÙ BELLE DEL MONDO

IL ROMANZO NELLA ROCCIA

di Pino Loperfido

22

tmmaggio


trentinoattualità

DOLOMITI

Sistema 2. Marmolada 23

tmmaggio

PH. ANDREAS TAMANINI |Fondazione Dolomiti UNESCO

U

n luogo, una cultura, una specificità che a tratti pare sovvertire le categorie della bellezza a cui eravamo abituati fino a cinquanta, cento anni fa. Le Dolomiti sono architetture sospese, tra cielo e terra, più volgarmente dette “montagne” che sul morire del XX secolo vengono adottate da una serie di associazioni ambientaliste che si premurano di sensibilizzare istituzioni e popolazioni, decretando che le Dolomiti, appunto, hanno qualcosa in più; hanno cioè una personalità naturalistica che meriterebbe un riconoscimento superiore. E questo riconoscimento – si diceva allora – potrebbe essere quello dell’UNESCO. Per questo, nel 2004, arrivano a muoversi le Istituzioni. A raccontarci i prodromi di quello che accadrà di lì a dieci anni è Marcella Morandini, Direttrice della Fondazione Dolomiti UNESCO. La storia di cui si fa portavoce è avvincente almeno quanto un’escursione su un sentiero dolomitico, all’alba di un giorno di agosto, sotto un cielo terso e pulito, talmente terso che ti pare di poterlo toccare con un semplice movimento del braccio. “Quando vuoi cominciare un percorso di candidatura UNESCO – spiega Morandini – bisogna chiedersi quale sia l’eccezionale valore universale del Bene che si intende candidare”. I criteri sono dieci, sei riferiti agli aspetti culturali e i restanti quattro a quelli ambientali e fisici: importanza geologica, bellezza estetico paesaggistica, importanza per la biodiversità ed ecosistemi. Di questi ultimi quattro ne è richiesto almeno uno; le Dolomiti ne rappresentano ben due. E la Fondazione Dolomiti UNESCO? È venuta dopo? “Certamente – dice ancora Morandini. La Fondazione è uno strumento che verrà dopo, su precisa richiesta di UNESCO”. Intanto per la prima volta cinque province diverse – ricordiamole, sono Trento, Bolzano, Belluno, Pordenone e Udine – si sono sedute attorno a un tavolo per discutere di un progetto comune: portare le Dolomiti nel novero dei siti UNESCO. Parliamo di circa mille luoghi


trentinoattualità

Targa della Fondazione per il Rifugio Carducci

Prima edizione di Incontri d'alt(r)a quota in Val di Fassa. Da sx, Marcella Morandini, Vito Mancuso, Fausta Slanzi e l'Assessore Mauro Gilmozzi.

o monumenti. Di questi circa 200 sono riferiti ad ambienti naturali. Le Dolomiti hanno questa particolarità della roccia? “Non è tanto la particolarità della roccia; quello che è stato difficile da dimostrare è quanto queste piattaforme carbonatiche fossili – che non sono le uniche al mondo, ricordiamolo – solo qui si sono conservate in maniera tanto unica da rendere facilmente leggibile il paesaggio di ben duecentoventi milioni di anni fa”. UN CONTINUO CONFRONTO CON IL MONDO Un eccezionale valore universale per la geologia e il paesaggio. Ecco cosa ha convinto gli esaminatori dell’UNESCO che, come professori incuriositi dalle tanto decantate qualità dell’allievo, hanno interrogato alla lavagna questi giganti bellissimi e silenziosi. “Se oggi guardiamo lo Sciliar per esempio – dice Morandini – facciamo poca fatica ad immaginare la primitiva lagu-

na sommitale (vedi foto nelle pagine seguenti N.d.r.) nella scarpata l’atollo fossile che nonostante gli sconvolgimenti del pianeta in milioni di anni si è conservato sostanzialmente intatto”. Il tutto si è preservato grazie al sottostante strato vulcanico che ha impedito che crollassero o si sbriciolassero nonostante la lunghissima orogenesi. In tutto il mondo, questo è accaduto solo qui. Ma cosa vuol dire esattamente essere un sito UNESCO? “Pochi lo pensano, ma innanzitutto è qualcosa che ti porta a confrontarti continuamente con il mondo. Anche già nella fase di candidatura. Devi dimostrare che “loro” sono belle non solo perché ci abiti o perché fanno parte del tuo immaginario interiore. Ma perché hanno qualcosa di unico. E tu devi dimostrare quest’unicità. Per quanto concerne l’estetica paesaggistica, le Dolomiti presentano una vincente combinazione dell’unità paesaggistica. Non ci sono solo questa sorta di

Sistema 1, Pelmo, Croda da Lago (Ph. M. Dell'Agnola | Fondazione Dolomiti UNESCO) 24

tmmaggio

scogliere verticali che arrivano fino a tremila metri, ma tutto un contesto in cui ci sono altre cose: pascoli verdi, ad esempio, boschi. MONTAGNE COSTRUITE CON... LA VITA Mentre stiamo leggendo quest’articolo, possiamo naturalmente contemplare le splendide immagini portate a corredo, apprezzando non solo la verticalità, ma anche la stratigrafia orizzontale biocostruita. “Non dimentichiamo che queste sono montagne costruite dalla vita. Sono state letteralmente biocostruite”. Cioè? “I responsabili sono stati dei microrganismi che potevano vivere solo ad una certa profondità”. In ogni caso le Dolomiti sono rimaste prive di un’identità per milioni di anni fino alla fine del Settecento, quando un gentiluomo francese che risponde al nome di Deodat de Dolomieu diede dei campioni di roccia da analizzare al mineralista svizzero Theodore De Saussure. Questi si accorse che al contatto con l’acido cloridrico, la roccia non sfrigolava

Sistema 6, Puez-Odle. Sass de Putia. (Ph. Pixcube | Fondazione Dolomiti UNESCO)



SO E ES N C UC IZIO S E D ND A E A G R ND

MAURIZIO CAPOBUSSI

CO E S

32 GITE FACILI IN FIEMME E FASSA, VAL D’EGA E PRIMIERO

PANORAMI

DOLOMITICI ENTUSIASMANTI

CURCU GENOVESE

Euro 18,00 www.curcuegenovese.it


trentinoattualità

UN PATRIMONIO MONDIALE

Q

Sistema 5, Dolomiti Settentrionali. Tre-Cime di Lavaredo (Ph. Pixcube | Fondazione Dolomiti UNESCO)

come fanno generalmente i calcarei: e un carbonato “doppio” di calcio. Ma la cosa interessante è che – udite, udite – non tutte le Dolomiti sono fatte di Dolomite. Il Latemar è calcareo… il Catinaccio, che è lì vicino, è dolomitico. Essere Dolomiti quindi non deriva unicamente dal minerale, ma da una serie di fattori: l’estetica del paesaggio. E la scienza non ha ancora spiegato come mai alcune zone si sono dolomitizzate e altre no, in alcune pare che il magnesio sia entrato e ha trasformato la roccia calcarea.

“STRAORDINARIA BELLEZZA”: AL TRENTO FILM FESTIVAL 2018 LE FOTO DEI SOSTENITORI Dolomiti UNESCO sono protagoniste anche al Trento Film Festival. Non solo grazie al Premio Speciale che verrà assegnato dalla Fondazione in collaborazione con la SAT, ma anche grazie alla mostra intitolata “Straordinaria Bellezza - Lo sguardo sulle Dolomiti UNESCO dei soci sostenitori”, che sarà visitabile in Piazza Fiera a Trento fino al 6 maggio. Si tratta degli scatti più belli di quei fo-

Sistema 3, Pale di San Martino, San Lucano, Dolomiti Bellunesi, Vette Feltrine. Monte Civetta (Ph. A. Caon | Fondazione Dolomiti UNESCO)

uella di sito patrimonio mondiale è la denominazione ufficiale delle aree registrate nella lista del patrimonio mondiale, o nella sua accezione inglese World Heritage List, della Convenzione sul patrimonio mondiale. La Convenzione sul patrimonio mondiale, adottata dalla Conferenza generale dell’UNESCO il 16 novembre 1972, ha lo scopo di identificare e mantenere la lista di quei siti che rappresentano delle particolarità di eccezionale importanza da un punto di vista culturale o naturale. Il Comitato della Convenzione, chiamato Comitato per il patrimonio dell’umanità, ha sviluppato dei criteri precisi per l’inclusione dei siti nella lista. Secondo l’ultimo aggiornamento effettuato nella riunione del 41° Comitato per il patrimonio dell’umanità a Cracovia tra il 2 e il 12 luglio 2017, la lista è composta da un totale di 1073 siti (di cui 832 beni culturali, 206 naturali e 35 misti) presenti in 167 stati del mondo. L’Italia è la nazione a detenere il maggior numero di siti inclusi nella lista dei patrimoni dell’umanità (53 siti), seguita dalla Cina (52 siti), dalla Spagna (46 siti), dalla Francia (43 siti) e dalla Germania (42 siti).

tografi che sono diventati sostenitori della Fondazione Dolomiti UNESCO. Tra gli organi statutari della Fondazione Dolomiti UNESCO c’è anche il collegio dei sostenitori, formato da enti, associazioni, imprese, ma anche semplici cittadini che condividono gli scopi della Fondazione e decidono di sostenerne l’attività. In che modo? La quota di adesione non è l’unico strumento; è possibile infatti offrire il proprio contributo anche operando attivamente o consentendo alla Fondazione di utilizzare il frutto del proprio lavoro. È quello che hanno deciso di fare alcuni fotografi come Alessandro Caon, Moreno Geremetta, Nicolò Miana, Patrick Odorizzi, 27

tmmaggio


trentinoattualità

Sistema 9. Dolomiti di Brenta (Ph. Andreas Tamanini | Fondazione Dolomiti UNESCO)

DOLOMITI ACCESSIBILI

“L

a montagna è fatta per tutti, non solo per gli alpinisti: per coloro che desiderano il riposo nella quiete come per coloro che cercano nella fatica un riposo ancora più forte”. Così Guido Rey, alpinista italiano, parlava della montagna – e così deve essere per un Patrimonio Naturale dell’Umanità come le Dolomiti. L’accesso alle Dolomiti deve essere per tutti: per questo motivo già diversi percorsi sono stati liberati da ogni barriera per permettere a chiunque di poter godere degli straordinari paesaggi dolomitici. Con lo scopo di rendere fruibile il Patrimonio, dal punto di vista esperienziale e percettivo su larga scala secondo le esigenze e possibilità del visitatore, le Amministrazioni territoriali e le Associazioni dedicate ai temi dello sport, accessibilità e disabilità delle Dolomiti, con il coordinamento della Fondazione Dolomiti UNESCO, hanno predisposto uno strumento in grado di agevolare la ricerca delle indicazioni riguardanti gli itinerari accessibili che permettano di immergersi nelle Dolomiti Patrimonio dell’Umanità: un’informazione congiunta, uniforme, dettagliata e dedicata ai valori universali del Bene.

Anton Sessa, Andreas Tamanini, Georg Tappeiner. Senza scomodare Dante, risulta evidente che a forza di catturare la bellezza delle Dolomiti si finisce per esserne rapiti. E’ esperienza comune, tra i fotografi della montagna, coglierne lo “sguardo”: pare a volte che sia lei, muta, a dirci qualcosa guardando dritta nell’obbiettivo. E’ lei a trasmettere, a imprimere nella macchina fotografica la sua “straordinaria bellezza”. La risposta del professionista/ amante, sarà dunque uno sguardo prima incantato, poi complice, che ricerca sfumature, colori nuovi, come si fa con il volto di una persona cara. Ma al posto di un rossore o di una ruga inattesa ecco le cenge, le balze e gli altipiani su cui poggiano pascoli verdissimi e foreste.

Sistema 4. Dolomiti Friulane e d'Oltre Piave (Ph. Pixcube | Fondazione Dolomiti UNESCO) 28

tmmaggio

Un mondo intero da riscoprire giorno dopo giorno, scatto dopo scatto. La mostra che sarà visitabile per tutta la durata del Trento Film Festival sarà articolata in una selezione delle migliori opere dei fotografi che collaborano con la Fondazione Dolomiti UNESCO: il Campanile di Val Montanaia immortalato da Moreno Geremetta, la notte stellata sul Passo Sella di Anton Sessa, un’autunnale Tofana di Rozes catturata da Alessandro Caon. Non mancano le celebri Tre Cime di Lavaredo, ritratte da Georg Tappeiner, un’enrosadira da togliere il fiato sul Cimon della Pala, ripresa da Nicolò Miana, le cime frastagliate del Brenta, interpretate da Andreas Tamanini e i giochi di luce fra le guglie del Latemar, rubati da Patrick Odorizzi. E

molto altro ancora… La mostra è stata presentata per la prima volta in Corea del Sud all’Ulju Mountain Film Festival, che si è svolto nel settembre 2017, proprio grazie al Trento Film Festival che ha consentito alla Fondazione di presentare le Dolomiti, nella loro veste migliore, al più importante Festival dell’Asia orientale dedicato all’alpinismo. COME LE TESSERE DI UN PUZZLE La Fondazione Dolomiti UNESCO arriva dalla richiesta dell’UNESCO di un’azione coordinata per la tutela dei nove sistemi: nove tessere di un puzzle che complessivamente ci raccontano una storia. Forse è una domanda stupida, ma ci piace farla lo stesso: che vantaggio c’è

Sistema 7. Sciliar-Catinaccio e Latemar (Ph. Pixcube | Fondazione Dolomiti UNESCO)


trentinoattualità Sistema 8. Bletterbach (Ph. Geoparc Bletterbach | Fondazione Dolomiti UNESCO)

ad essere Patrimonio UNESCO? Perché, voglio dire, qualcuno potrebbe vantare bellezze impensabili e, almeno teoricamente, infischiarsene del riconoscimento… “Ci sono vari motivi anche legati al prestigio e alle ricadute socio economiche. Era per dare alle comunità e agli Stati firmatari uno strumento in più per lavorare sulla cultura e sull’educazione delle comunità locali”. Sì, insomma, per far prendere consapevolezza di un patrimonio che la Storia ha concesso in gestione. Pensiamo alle Piramidi, o alle barriere coralline. LE MILLE MERAVIGLIE DEL MONDO All’inizio degli anni Settanta, l’idea dei siti UNESCO voleva replicare in chiave moderna e allargata il mito delle sette meraviglie del mondo. Si pensava a un centinaio di candidature. Oggi sono dieci volte di più. Cinque province, due regioni, i parchi, i musei, le associazioni alpinistiche, i servizi geologici, i rifugi… non dev’essere facile gestire un gruppo tanto folto. “È come se fossimo un’orchestra che lavora su più reti ad una partitura molto complessa”. E tanto per rimanere sulla metafora musicale, sta ora ai territori riconoscersi in essa e suonare ognuno il proprio strumento, in piena armonia con tutti gli altri. Scusi direttore, sapeva a cosa andava incontro quando ha accettato l’incarico? “Sì, diciamo che mi piacciono le sfide complesse”. Allora buon concerto, pardon, buon lavoro! ■

Elaborazione Stefano Furin

29

tmmaggio


trentinoattualità trentinoanniversario

CINQUANT’ANNI E UN MESE

di Mauro Lando

CONTINUA QUESTO MESE IL “RACCONTO” A PUNTATE DI UN ANNO SPECIALE

SALVATE IL GRAND HOTEL! TRA LE CONVULSIONI PORTATE DAL SESSANTOTTO VI È ANCHE QUELLA RIFERITA AL GRAND HOTEL TRENTO: DOVEVA ESSERE DEMOLITO PER ESSERE RICOSTRUITO PIÙ PICCOLO E FAR COSÌ SPAZIO ALL’AUDITORIUM ED ALLA SEDE DELLA CAMERA DI COMMERCIO. SI EBBE UNA SOLLEVAZIONE DI FORZE POLITICHE, CULTURALI E ENTI DI CATEGORIA E TUTTO FU BLOCCATO PER UN INCIAMPO RILEVATO DAL TRIBUNALE. IN COMPENSO PERÒ SONO SCOMPARSI DUE EDIFICI CARATTERISTICI E MOLTO AMATI DAI TRENTINI...

C’

è stato un tempo, a partire dagli anni Cinquanta del Novecento, in cui a Trento (e non solo) si registrò un boom edilizio senza precedenti. Una delle caratteristiche di quel periodo era che ogni cantiere era applaudito, ogni demolizione e ricostruzione era ben accetta. Speculazione a parte, questo atteggiamento scaturiva dalla necessità di ricostruire le case che erano state bombardate, di dare un tetto decoroso agli sfollati, di estendere l’area urbana per far spazio ai nuovi residenti e di sostenere la ripresa economica attraverso l’edilizia. Ragioni più che valide 30

tmmaggio

in quegli anni, ma in molte occasioni ne ha fatto le spese l’immagine della città e una certa idea di urbanistica. Solo due esempi: in pieno centro storico in via Calepina al posto di case medioevali si è innalzato (1952 – 1954) il cosiddetto “grattacielo”; in corso 3 Novembre al posto di Villa Alessandra e del suo parco è nato (1954 – 1958) il condominio a 11 piani all’incrocio con via Perini. Arrivò però il momento in cui si disse di no a questo tipo di urbanizzazione: è successo cinquanta anni fa quando nel 1968 si voleva demolire il Grand Hotel Trento: un edificio simbolico, ma non


trentinoanniversario Il teatro Maffei, poi Cinema Littorio e quindi Cinema Italia

vecchio perché costruito tra il 1939 e il 1943 su progetto dell’architetto Giovanni Lorenzi. Tutto questo emerse nel gennaio – febbraio 1968, in contemporanea con la grande occupazione di Sociologia e terminò nel luglio di quell’anno. Ad opporsi al “progetto Hotel Trento” non furono però gli studenti universitari, ma soprattutto un intreccio di economia, politica, istituzioni e opinione pubblica. Trento era quindi in una fase assai polemica su più fronti. Il “sasso nello stagno” fu la notizia pubblicata su l’Adige del 12 dicembre 1967

con il titolo “Può essere una buona idea” e con la foto del plastico che mostrava, a Grand Hotel Trento demolito, la trasformazione edilizia del comparto tra via

Alfieri e via Torre Verde. Vi si prevedeva ancora un albergo, un auditorium, edifici direzionali e la nuova sede della Camera di commercio. Il 14 febbraio 1968, in un incontro al Lions Club, l’imprenditore Ito Del Favero mostrò un altro e diverso plastico pur con contenuti molto simili. Divenne subito evidente che proprio la Camera di commercio, azionista di maggioranza della società proprietaria dell’albergo, aveva “benedetto” il progetto dell’impresa Del Favero per riedificare l’albergo e dintorni. Fu spiegato che l’hotel era in deficit e che appariva opportuno valorizzare l’area. Contro questa trasformazione urbana si schierarono alcune categorie economiche, i partiti come Pptt, Pci, Psi, Pri. Quest’ultimo ne fece una propria bandiera.

Un mondo di golosità... ... per i vostri momenti più dolci!

UNICO PUNTO VENDITA ARTIGIANALE La Pasticceria Bronzetti, propone una vasta gamma di dolcissime specialità artigianali realizzate con materie prime altamente selezionate per offrirvi solo il meglio dell’arte pasticcera italiana...

LAVIS (TN) - Via Cembra, 1 Tel. 0461.240102 www.pasticceriabronzetti.com Orario: lun-merc-gio-ven-sab 7.30-12.30/15.00-19.30 Domenica: 7.30-12.30. Chiuso il martedì

31

tmmaggio


trentinoanniversario trentinoattualità A favore si schierò ovviamente la Camera di commercio, ma anche la Regione che allora aveva funzioni di controllo su quell’ente. Come fu che poi l’Hotel Trento non venne demolito? Semplificando, la Camera di commercio “inciampò” nella delibera dell’assemblea dei soci di mettere in liquidazione la società dell’albergo: il Tribunale (18 febbraio 1968) vi individuò dei vizi di forma e non ratificò la decisione. Fu uno stop molto importante alla demolizione dell’albergo, ma non risolse il problema perché i seri problemi gestionali dell’hotel erano reali. Per questa ragione, e tenuto conto della buriana politica che si era sollevata, ai primi di maggio di cinquanta anni fa la Camera di commercio e gli azionisti minori crearono una commissione tecnica. Le furono assegnati due mesi di tempo per trovare una via d’uscita. La soluzione arrivò: se voleva uscire dal “pasticcio”

la Camera di commercio doveva mollare tutto e cedere all’asta il suo pacchetto azionario della società alberghiera, pari all’ 86,165 per cento. A tal fine, il 29 luglio 1968 fu bandita l’asta a cui si presentarono due concorrenti: Ito Del Favero e Itas. Vinse l’istituto assicurativo che con 182 milioni di lire si aggiudicò la proprietà le azioni, mentre Del Favero aveva offerto 115 milioni. Per decisione dei nuovi proprietari l’albergo non venne demolito, ma ristrutturato e, nel corso di mezzo secolo, con ulteriori passaggi di proprietà e altre ristrutturazioni, resta tutt’ora il principale hotel della città. E il riordino urbanistico dell’area lungo via Torre Verde? In parte fu realizzato così come previsto, tanto che la successiva demolizione di due palazzi, parte integrante del panorama della città, “passò” senza problemi, ma con la malinconia di tanti trentini. Si tratta

degli edifici dell’ Hotel Bristol e del cinema Italia. Le loro vicende meritano un cenno a parte. Resta comunque la dimostrazione che, ad onta di tutto, le città ricostruiscono se stesse e si compattano. ■

BRISTOL E CINEMA ITALIA

S

e l’Hotel Trento si è salvato, mezzo secolo fa ha avuto invece attuazione il progetto di sistemazione urbana sul versante verso via Torre Verde. All’incrocio con via Alfieri è presente infatti il palazzo delle Assicurazioni Generali (1960-1962) edificato là dove si trovava lo studio e l’abitazione del fotografo Giovanni Untervegher costruita nel 1878. Più avanti si erge il palazzo che ora ospita il Consorzio dei Comuni e il Consiglio delle Autonomie. L’edificio è stato eretto nel 1969 dall’impresa Del Favero con progetto dell’ingegnere Luciano Perini e dell’architetto Marcello Armani. Sorge al posto di quello che era l’hotel Bristol, uno dei luoghi di incontro più amati dai trentini. Il caseggiato attuale è il terzo costruito in quel luogo. Il primo (1881) fu la palestra della “Società Ginnastica”, il secondo (1899) ospitò la Birreria Seidner diventata poi (1910) Grand Hotel Seidner. È qui che, ampliando l’edificio precedente, nel 1922 fu aperto l’Hotel Bristol. Il “Bristol” era rinomato in città per le sue feste. L’ultima fu organizzata proprio 50 anni fa, sabato 5 ottobre 1968, in onore dei vincitori del Festival dei film della montagna. Lunedì 7 ottobre la proprietaria e direttrice Rita Barbieri congedò gli ultimi ospiti e nella serata chiuse definitivamente il portone. Arrivarono così le ruspe per la demolizione. Un po’ più avanti lungo via Torre Verde all’incrocio con via Gazzoletti si incontra ora un palazzo a 6 piani con spazi commerciali. Edificato tra il 1968 – 1969 su progetto dell’architetto Gianleo Salvotti, si fa notare per le facciate create con pieni e vuoti. L’edificio si trova là dove era presente il Cinema Italia. Tale complesso era stato costruito come “Ristorante Eden Maffei” ed aperto nel 1911 per iniziativa del produttore di birra Baldassare Maffei. Progettista era l’architetto Giuseppe Tomasi che seppe inserirvi elementi di Art Deco. Già nel 1913

32

tmmaggio

il ristorante fu trasformato in “Cinema Eden” che offriva anche spettacoli di “café-chantant”. Divenne poi “Cinema teatro Maffei”, durante il fascismo fu chiamato “Cinema teatro Littorio” per diventare infine Cinema Italia. Terminò le proiezioni l’1 settembre 1968. Passarono poche settimane e mezzo secolo fa anche quell’edificio, architettonicamente interessante e molto amato dai trentini, fu demolito.


cia per la provin Distributori e Bolzano di Trento

Ingrosso e dettaglIo prodottI per capellI

ROVERETO Via Bezzi, 1 | tel. 0464/425521 TRENTO Via Rosmini, 102 | tel. 0461/220133

www.megalchic.it | megal@megalchic.it PER PROMOZIONI E NOVITÀ SEGUICI SU FACEBOOK

NOVITÀ Ingrosso e dettaglIo prodottI professIonalI per parrucchIerI ed estetIste

Distributori

per la provincia di Trento e Bolzano


trentinomodellismo

di Paolo Chiesa

U

n plastico con la riproduzione in miniatura dell’Alta Valsugana nel contesto della prima Guerra mondiale, in particolare nei tracciati aeronautici, ferroviari e funicolari che servivano come supporto logistico per la terza armata austro-ungarica. È quello che l’Associazione Model Club Pergine Valsugana propone in mostra presso l’ex Scuola Materna di via Montessori 1 a Pergine. Il gruppo di appassionati modellisti non è nuovo a queste realizzazioni, infatti presso la Stazione Intermodale di Pergine è tuttora esposto il tracciato ferroviario che parte dall’ex stazione di Civezzano fino a quella di San Cristoforo al lago realizzato nel 2016 in occasione del 120° anniversario dell’apertura proprio della linea ferroviaria della Valsugana. Il presidente Sergio Grisenti, motore infaticabile dell’Associazione, non nasconde la sua soddisfazione: “abbiamo pensato a questa realizzazione già dall’anno scorso e ora, anche grazie al supporto della Comunità Alta Valsugana e Bersntol e della Provincia Autonoma di Trento, possiamo mostrare alle persone il nostro lavoro”. Il plastico è molto grande e riproduce tra le altre cose l’Aeroporto militare che sorgeva in località Cirè, dotato di pista, officine ed altri servizi; la zona ferroviaria in località Paludi a sud di Pergine con uno scalo a destinazione militare di supporto e un ospedale da campo; alcune strutture militari e la miniera di pirite a Calceranica; lo scalo di Caldonazzo con stazione a valle per le funicolari di collegamento con l’altipiano di Vezzena e uno scorcio del lago; il Forte del Colle delle Benne presso Levico Terme. “Abbiamo pensato di aprire la mostra nel periodo di maggio” ci spiega il presidente “pensando a

Alessandro Bertoldi e Sergio Grisenti posano accanto alla riproduzione della teleferica di Monterovere

GRANDE GUERRA IN... PLASTICO DOPO IL PLASTICO COMMEMORATIVO PER IL 120° ANNIVERSARIO DELL’APERTURA DELLA LINEA FERROVIARIA DELLA VALSUGANA, L’ASSOCIAZIONE MODEL CLUB DI PERGINE HA ORA REALIZZATO UNA NUOVA OPERA... una sorta di «aspettando gli alpini» che saranno in Trentino per l’Adunata Nazionale. E nei giorni dell’Adunata proporremo anche un rinfresco”. Con l’aiuto di Alessandro Bertoldi, vicepresidente del Model Club, ci addentriamo nello specifico di quanto ricreato da questo plastico che copre una superficie di 25 metri quadrati, una lunghezza di 28 metri con circa 100 metri di binari e 21 scambi. “Abbiamo cercato di rendere il più attendibile possibile la ricostruzione storica” dice Bertoldi. “Nel nostro gruppo ci sono molti appassionati di storia che hanno consultato documenti e foto-

grafie dell’epoca della Grande Guerra per ricostruire quello che c’era in Alta Valsugana in quel periodo. Ad esempio, in località Paludi a Pergine c’erano ben 36 binari che servivano uno scalo per gestire un grande movimento di persone, materiali e bestiame. Noi per motivi di spazio ne abbiamo riprodotti 12”. Molto bello è anche l’aeroporto di Cirè che è stato realizzato dall’Associazione Storica Pinetana che collabora con il Model Pergine. “Nella zona dei laghi” interviene il presidente Grisenti “abbiamo realizzato la stazione a valle della funicolare che collegava Caldonazzo e

Foto storica dello Scalo ferroviario ai Paludi 34

tmmaggio

Il celebre "Lungo Giorgio"

Monte Rovere sull’Altopiano di Vezzena. Nel plastico c’è anche la miniera di pirite di Calceranica con il binario che portava all’esterno i vagoncini con il materiale estratto e il sistema a cremagliera che invece lo faceva salire fino in cima all’esterno della miniera, oltre ad un argano e un ascensore, visibili nella sezione sul retro del plastico”. A Calceranica c’è un’altra chicca riprodotta in ogni sua parte: il “Lange Georg”, il “Lungo Giorgio”, cioè il cannone realizzato dalle industrie Skoda in dotazione agli austriaci, che nel 1916 bombardò l’Altopiano dei 7 Comuni. “Questo cannone” racconta Bertoldi “sembra abbia sparato 17 colpi in to-


trentinomodellismo

L'aeroporto di Cirè

tale e con il primo abbatté il campanile di Asiago”. Negli spazi della mostra ci saranno due monitor: il primo mostrerà le riprese in tempo reale dei convogli in movimento sui binari grazie a una microcamera posizionata su una locomotiva di testa: il secondo monitor mostrerà un pannello come quelli esposti nelle stazioni ferroviarie e rappresenterà la pianta del plastico con un sistema di lucine accese per individuare il punto di passaggio dei convogli. Il Gruppo Fotoamatori di Pergine arricchirà la mostra con un’esposizione di foto che permetterà di confrontare i paesaggi storici con quelli attuali. Le iniziative del Club non si esauriscono con il Plastico della Grande Guerra. “Abbiamo molti progetti” ci dice il presidente Grisenti “però cambieremo un po’ il nostro modo di lavorare. Finora infatti per realizzare i plastici abbiamo avuto bisogno di grandi spazi che grazie al Comune di Pergine avevamo trovato qui presso l’ex Scuola Materna di via Montessori 1 a Pergine. Però a novembre dovremo lasciare questo posto perché l’edificio sarà oggetto di lavori e dovremo trovare un altro luogo da usare come laboratorio”. Ma vista la carenza di spazi adeguati, il Gruppo ha pensato di cambiare approccio creativo. “Al posto dei grandi plastici” spiega Bertoldi “vorremmo realizzare dei diorami, cioè dei plastici

in scala ridotta. Ogni diorama potrà rappresentare una scena o una riproduzione a sé stante che però potrà venire assemblata ad altre dello stesso tipo in maniera modulare per poter rappresentare, magari in occasione di una mostra, una riproduzione di dimensioni maggiori”. E questo sarà un modo per coinvolgere gli studenti delle scuole medie e i ragazzi delle associazioni giovanili della zona, come ha sempre cercato di fare il Model Club. “Abbiamo già collaborato con scuole, con l’Associazione APPM e con il Centro giovani Kairos” ricorda Grisenti “e la specialità dei diorami permetterebbe di far lavorare in gruppo i ragazzi, ognuno al proprio plastico, che potrà poi venire assemblato agli altri. E al termine del laboratorio o dell’eventuale mostra ogni ragazzo si potrà portare a casa il proprio lavoro”. La mostra del Plastico Commemorativo della Grande Guerra in Alta Valsugana sarà aperta dal 5 al 15 maggio (ore 10-20). Ma, dicono gli organizzatori, molto probabilmente sarà possibile visitarla anche nei giorni successivi. Il Model Club Pergine ha la propria sede in Viale Dante 81 presso la Stazione Intermodale. Ecco i contatti: presidente Sergio Grisenti 340.5446701, vicepresidente Alessandro Bertoldi 337.479964 modelclubperginevalsugana@gmail. com Facebook Model Club Pergine. ■

Lagorai

www.montitrentini.com 35

tmmaggio


trentinoattualità trentinomedicina

PREMIO PEZCOLLER: AFFINCHÉ IL MALE NON PREVALGA di Fabio Peterlongo Da sx, Enzo Galligioni, Anthony Hunter (Premio Pezcoller 2018) e Pier Paolo Pandolfi

SOPRANNOMINATO IL «NOBEL PER L’ONCOLOGIA», RAPPRESENTA UNO DEI PIÙ ALTI RICONOSCIMENTI INTERNAZIONALI NEL CAMPO DELLA RICERCA CONTRO IL CANCRO E SPESSO HA INDIVIDUATO CON UN ANTICIPO DI ANNI I RICERCATORI POI PREMIATI CON IL «NOBEL». IL «PREMIO PEZCOLLER» DA TRENT’ANNI CREA UN CONSESSO SCIENTIFICO DI INEGUAGLIATO PRESTIGIO E PORTA NELLA NOSTRA CITTÀ I PIÙ EMINENTI ONCOLOGI DI TUTTO IL MONDO. ABBIAMO SENTITO IL PROFESSOR ENZO GALLIGIONI, PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE «PEZCOLLER»

F

u il professor Alessio Pezcoller che consentì la nascita della fondazione che dal 1988 porta il suo nome. Enzo Galligioni – il Presidente – celebra il ricordo del collega, a sua volta primario di oncologia al Santa Chiara di Trento e stimato chirurgo: «Il dottor Pezcoller volle lasciare tutto il suo patrimonio alla promozione della ricerca oncologica: da quel lascito nacque la Fondazione “Prof. Dott. Alessio Pezcoller”». Una prima versione del premio fu istituita già nel 1988 con il supporto di Umberto Veronesi e della Scuola europea d’oncologia. Già dai primi anni, il «Pezcoller» raggiunse un notevole prestigio internazionale: nel 1995 il premio fu assegnato a Paul Nurse, biochimico britannico che avrebbe conquistato il «Nobel» per la medicina nel 2001. Galligioni sottolinea come nel corso di alcuni anni il «Pezcoller» ottenne il «sigillo» di garanzia da una delle più importanti realtà attive nella ricerca oncologica a livello internazionale: «Nel 1997, la Fondazione strinse un’alleanza con l’AACR (American Association for Cancer Research), 36

tmmaggio

l’associazione per la ricerca sul cancro più antica, più diffusa al mondo e con il più grande prestigio». Nacque allora il «Premio Internazionale Pezcoller-AACR» per gli straordinari raggiungimenti nella ricerca sul cancro. Mentre il «Pezcoller» si consolida, altri eminenti ricercatori arrivano a fregiarsi del premio: tra i futuri «Nobel» ad aggiudicarsi il riconoscimento vi è stata Elizabeth Blackburn (2001) e Mario Capecchi (2003). Galligioni nota con soddisfazione: «Sia a Blackburn che a Capecchi fu assegnato il “Nobel” sulla base delle stesse motivazioni avanzate per la loro vittoria del “Pezcoller”, a dimostrazione dello spessore scientifico del comitato trentino». Quest’anno il premio sarà consegnato a Anthony Hunter, ricercatore autenticamente rivoluzionario. Galligioni descrive il suo lavoro: «Hunter è un personaggio fantastico che ha aperto un mondo nella terapia contro i tumori. Dalla fine degli anni ’70 intuì il potenziale dei medicinali biologici e dei target molecolari. Fu una rivoluzione copernicana nell’oncologia. A

Trento usiamo i suoi farmaci da almeno 10 anni». La cittadinanza trentina potrà conoscere il dottor Anthony Hunter il 19 maggio alle 10:30 presso il Teatro Sociale, quando avverrà la premiazione. Per promuovere le iniziative scientifiche dei ricercatori più giovani, la Fondazione ha attivato anche il Pezcoller-EACR Cancer Research Awars: il premio, sostenuto dall’Associazione europea per la ricerca sul cancro, si rivolge ai giovani ricercatori che non abbiano più di 15 anni di esperienza nella ricerca.

Umberto Veronesi dialoga con Alessio Pezcoller al Premio Pezcoller 1991, seconda edizione


trentinomedicina I «SIMPOSI PEZCOLLER» La Fondazione non limita la sua attività al conferimento dei prestigiosi premi, ma è attiva anche nel campo della «education», attraverso i «simposi Pezcoller». Galligioni li descrive: «I nostri simposi sono congressi per addetti ai lavori di altissimo livello. Quest'anno ci occuperemo della resistenza di certi tumori alle terapie, in particolare di quelli al polmone e al pancreas, i più “cattivi”. Tra i 200 partecipanti ci saranno i migliori oncologi al mondo: siamo orgogliosi di far arrivare a Trento il top della ricerca mondiale. Anzi, oramai è il nostro prestigio a portare questi ricercatori a Trento». Il trentesimo «Pezcoller Symposium» si svolgerà il 25 e 26 giugno presso la Sala della Cooperazione a Trento, con il discorso introduttivo affidato a Harold Varmus, Nobel per la medicina nel 1989. «PEZCOLLER» E IL TRENTINO La Fondazione ritiene fondamentale la creazione di una rete locale che possa portare a sviluppi incoraggianti nella ricerca medica. Galligioni spiega l’importanza delle ricadute sul territorio: «Collaboriamo con il Cibio di Povo, ormai riconosciuto come una grande realtà di ricerca internazionale. Sosteniamo il Cibio anche attraverso l’attivazione di borse di studio per i loro ricercatori più meritevoli». Non mancano i legami con l’Ateneo trentino, come sottolinea Galligioni: «Abbiamo siglato una convenzione con l’Università di Trento, per cui i nostri premi devono essere ritirati in Italia e deve essere tenuta una conferenza all'università». Non sono solo le realtà istituzionali a contribuire al lavoro della Fondazione, ma è fondamentale anche l’apporto di privati cittadini, che possono contribuire alla creazione di borse di

CHI ERA PEZCOLLER

I

l dr. Alessio Pezcoller nacque a Rovereto il 23 aprile 1896 da una famiglia originaria della Val Badia. Ancora giovane gli mancò il padre e perse anche, dopo poco, tutti i beni di famiglia in conseguenza della prima guerra mondiale. Dopo il passaggio della nostra provincia all’Italia, completò a Firenze l’università che aveva iniziato a Innsbruck. Fu in seguito allievo e collaboratore del prof. Mario Donati nella Clinica Chirurgica dell’Università di Milano fino al 1937, quando il prof. Donati dovette lasciare l’Italia in conseguenza delle leggi razziali fasciste. Abbandonati quindi i suoi progetti di carriera universitaria, Pezcoller vinse il concorso al primariato di chirurgia dell’Ospedale di Trento. Qui poté mettere in opera per lunghi anni la sua abilità chirurgica nei più vari settori. Una vita la sua totalmente dedicata al lavoro e allo studio. Lasciato l’ospedale nel 1966 per raggiunti limiti d’età, Pezcoller si interessò intensamente al progetto della fondazione, coinvolgendo nella stessa la Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, in qualità di ente patrocinatore, nonché la Giunta Provinciale e i Comuni di Trento e Rovereto. A istituzione avvenuta ne seguì ancora l’attività dei primi anni come presidente onorario, fino all’anno della sua morte, il 1993. studio intitolate a persone di merito che abbiano deciso di lasciare una parte del loro patrimonio alla ricerca. RICERCA ONCOLOGICA IN ITALIA Scorrendo i nomi dei vincitori del premio «Pezcoller» emerge una prevalenza di ricercatori di provenienza internazionale. A partire dal 1997, i vincitori italiani sono stati quattro, contro diciassette stranieri. Galligioni dà una spiegazione a questa evidenza numerica: «Diversi italiani hanno vinto il premio, ma tra loro nessuno che lavorasse in Italia, perché trovano all'estero le opportunità migliori, in particolare negli Stati Uniti. All'estero, c'è una competizione sfrenata per aggiudicarsi i migliori talenti e su di loro

vengono investiti i capitali più ingenti. In Italia le sovvenzioni arrivano soprattutto dalla mano pubblica e con grandi difficoltà normative». Non mancano tuttavia esempi virtuosi, che Galligioni individua, ad esempio, proprio nel Cibio di Trento: «Sono giovanissimi e la mancanza di un'università di medicina non li ha ostacolati, anzi, in qualche modo li agevola. Godono del sostegno di fondazioni private come «Caritro» e di fondi pubblici altamente meritocratici. Per crescere ancora dovrebbero avere maggiori spazi, per poter puntare sulla collaborazione con l'industria. Il loro spazio di crescita è enorme. Chissà che un giorno il primo «Pezcoller» prodotto in Italia non arrivi proprio dal Cibio». ■

LA STORIA CONTINUA... In una location da favola, il territorio si esprime con piatti raffinati ed aperitivi, concerti, mostre d’arte e degustazioni www.castelpergine.it

C’ERA UNA VOLTA... E CI SARÀ ANCORA NUOVA STAGIONE 2018

Lo chef Daniele Tomasi e la moglie Elisa Bertoldi, i nuovi gestori

PERGINE VALSUGANA (TRENTO) telefono 0461 531158 info@castelpergine.it

37

tmmaggio


Erbe officinali

segreti e proprietà curative Il nuovo libro dell´esperta di piante Maria Treben. Un vero e proprio manuale per imparare a conoscere e utilizzare la forza delle erbe.

La cicoria é un vero toccasana per la pelle impura.

Fose non tutti sanno che, data la sua estensione, la pelle è il nostro organo piú ampio. Molte volte se ne sottovaluta l´importanza per la salute. Capita di ricordarsi di lei solamente quando

La tintura di aglio orsino migliora la memoria e aiuta a curare le bronchiti.

Una tisana all´ortica al giorno per purificare la pelle in primavera.

è infiammata, ma non va dimenticato che la pelle ci protegge dagli agenti atmosferici, ci mette in guardia dal caldo e dal freddo, reagisce al dolore, è fondamentale per la respirazione.

La salvia è un prezioso alleato per i diabetici.

Il decotto di foglie di noce aiuta ad eliminare la crosta lattea dalla testa dei neonati.


Piccolo Amaro Svedese Come misura preventiva contro dolori e malattie d’ogni genere, assumete giornalmente, la mattina e la sera, 1 cucchiaino di Piccolo Amaro Svedese diluito in un po’ d’acqua o di tisana. Il piccolo Amaro Svedese è un vero e proprio elisir di lunga vita, uno scudo indispensabile per la nostra salute che non dovrebbe mancare mai nella farmacia domestica. La ricetta è stata tramandata dal famoso medico svedese dott. Samst; tutti i membri della sua famiglia hanno raggiunto un’età veneranda grazie alle erbe svedesi.

Maria Treben

Composizione della miscela di erbe 10 g di aloe* 10 g di radice di rabarbaro 10 g di radice di angelica 0,2 g di zafferano 5 g di radice di carlina 10 g di foglie di senna 10 g di manna 10 g di teriaca veneziana 5 g di mirra 10 g di radice di curcuma 10 g di canfora naturale** * In sostituzione: radice di genziana o polvere d’assenzio. ** Usare esclusivamente canfora naturale.

Mettere le erbe in una bottiglia e coprirle con 1½ litri di acquavite di frumento a 38–40°. Agitare la bottiglia tutti i giorni e conservarla in luogo caldo per almeno 2 settimane. Per l’uso giornaliero si filtrano piccole quantità da mettere in flaconcini da conservare in luogo fresco. Una conservazione prolungata fa aumentare le proprietà terapeutiche del Piccolo Amaro Svedese. Secondo Maria Treben questa ricetta è di Paracelso che ha curato molti malati gravi col suo famoso Elisir.

Della stessa autrice

(1907-1991)

La salute Sin da bambina Maria Treben fu dalla Farmacia molto legata alla natura. Giá negli del Signore anni della giovinezza Maria si cimentó con i rimedi casalinghi, ma fu l´incontro con il biologo Erbe officinali Richard Willfort a dare una svolta arricchendo la sua conoscenza del Giardino decisiva alla sua vita. sulle erbe. del Signore Il biologo la convinse dell’efficaProvò le antiche ricette, cominciò a cia delle piante che conosceva e raccogliere erbe per l’uso quotinel corso di lunghe passeggiate diano, preparò le sue prime essenNon occorre rinunc re a tutti i gel’efficacia suscitò in lei l’interesse per le ze e imparò ia a conoscere neri voluttuari nell’ inresse della erbe officinali trasmettendoletele delle saluerbe te: lamedicinali. vita sarebbe troppo no io sa . Si dovrebbe sue ampie conoscenze sul tema. colpita da un libro in invece evRimase itare chemolto la voluttà diventi un’abi Maria inizió a conversare, in mericui venivano descritte le erbe svetudine e assuma di ensioni tali da to ai rimedi naturali, con le perso- mdesi. Sfogliando lefopagine tras rmarsi Maria in dipendenza. ne piú anziane della popolazione trovó anche la ricetta per la prepaORDINARE ONLINE SU rurale, lesse vecchi manoscritti razione di un estratto d´erbe… w w w. at h e s i a l i b r i . i t


trentinoincontri trentinoattualità di Denise Fasanelli

Recitare: "Passione pura, sogno e magia" ERICA ZAMBELLI NASCE A ROVERETO NEL 1982, FIGLIA DI UNA COREOGRAFA DI DANZA CONTEMPORANEA INIZIA A MUOVERE I PRIMI PASSI SULLE SCENE ALL'ETÀ DI 4 ANNI. NEL 2010 SI TRASFERISCE A ROMA E INIZIA UNA BRILLANTE CARRIERA DIVISA TRA CINEMA E TELEVISIONE. L'ABBIAMO INCONTRATA PER CONOSCERE I SUOI ULTIMISSIMI PROGETTI

A

ttrice, sceneggiatrice, speaker radiofonico, doppiatrice ed animatrice. Ironica, emotiva e decisa, ha deciso di battersi con e per le donne all’interno di una realtà complessa e difficile. Sul comodino accanto alla biografia di Sophia Loren, La saggezza del sutra del Loto. Le regie di cui non farebbe mai a meno son quelle di Nolan e Scorsese, il suo film preferito è Pulp Fiction. Erica Zambelli nasce a Rovereto nel 1982, figlia di una coreografa di danza contemporanea inizia a muovere i primi passi sulle scene all'età di 4 anni: “Mia madre mi aveva affidato la presentazione di uno spettacolo. Io però ci ho preso gusto a stare sotto i riflettori e mi sono dilungata, tra le risate del pubblico e l’aria contrariata di mia madre che ha dovuto interrompermi. Credo sia stato quello il momento del colpo di fulmine tra me e il 40

tmmaggio

palcoscenico. Mi sono ritrovata al centro dell’attenzione, mi è piaciuto e ho subito capito che preferivo il parlare alla danza”. Entra nel mondo del teatro nei primi anni duemila, grazie alla "Compagnia dell'attimo", un piccolo gruppo amatoriale trentino che la fa innamorare sempre di più della recitazione. Nel 2008, dopo essersi preparata insieme alla madre per il test di ammissione,

inizia la sua formazione l’Accademia dello Spettacolo Centro Teatro Attivo di Milano, dove si diplomerà attrice/doppiatrice, conseguendo una prestigiosa borsa di studio presso il Grotowski Institute a Wroklav (Polonia). “Ho partecipato allo spettacolo Edipo Re presso l'Inda di Siracusa per la regia di Lara Franceschetti e, sempre grazie all’Accademia, ho avuto l’occasione di recitare in altri spettacoli illustri. Ho frequentato numerosi seminari con esponenti del teatro internazionale da Mamadou Dioume a Jean Paul Denizon, aiuto regista di Peter Brook, approfondendo così diverse tecniche di recitazione, scrittura e regia”. Nel 2010 si trasferisce a Roma: “Ho deciso di puntare dritta al cuore del cinema, la mia più grande passione. Adoro follemente la sinergia che si crea con il regista, mi piace essere diretta, rendermi malleabile, in una sfida continua


trentinoincontri

Erica interpreta la mamma in “My personal Hero” in onda su Boing Italia

al cambiamento.” Dal 2012 partecipa a ben quattro film per la regia di Neri Parenti: Colpi di Fulmine, Colpi di Fortuna, Di che segno sei e Natale da Chef. Nel 2016, una breve parentesi, la porta nuovamente in Trentino, grazie al mediometraggio “l'Angelo della Palude” di produzione della Regione, per la regia di Alessandro Bencivenga. Partecipa come protagonista anche al fortunato e pluripremiato "Romeo e Giulietta in San Lorenzo", per la regia di Piero Grant, per il festival di cortometraggi su Shakespeare organizzato da Gigi Proietti presso il Globe Theatre di Roma. Recita poi in numerose fiction tra le tante: "A un passo dal cielo", "Sisara", " Non è stato mio Figlio", “Bla Bla Car”, rispettivamente su Rai 1, Canale 5 e Rai4, e sul La7 partecipa al talent per

comici “Eccezionale Veramente”. Nel suo curriculum non mancano le collaborazioni a spot importanti, come quello per la famiglia di Paul Newman per l’asta a New York del Daitona Rolex, o videoclip, come nel caso di “Volevo dirti” del cantautore romano Febo (ft. Mini k). E perchè no,anche come presentatrice, speaker radiofonico e voice over per spot come quello di Ubi Banca. “Uno dei lavori che mi ha dato maggiori soddisfazioni, sia in termini di feedback sia per quanto riguarda la mia crescita professionale, è stato lo show “Facciamo che io ero” con l’attrice comica Virginia Raffale andato in onda su Rai2 nel 2017. Ma non è sempre stato tutto rosa e fiori nella mia carriera: due sono gli episodi che non scorderò mai. Il primo quando, per la pubblicità di un attrezzo per il taglio delle carote, mi sono affettata un dito e ho comunque continuato, ripetendo la scena più e più volte per non far apparire il sangue, davanti a dei collaboratori increduli e, forse, anche un po’ schifati. Il secondo, su cui oggi ironizzo ma che mi ha procurato non poco imbarazzo, è l’esser finita su Striscia la Notizia per aver girato la pubblicità di un prodotto per il pene, poi rivelatosi un prodotto fake”. Insieme al regista Ugo Minghini ha, inoltre, scritto e prodotto una webserie sul tema della schizofrenia dal titolo "Narcissus" (2015), lanciata al "Riff", il Festival

GOS HA IL PRESTITO PER TE.

del Cinema Indipendente, in cui interpreta la protagonista Maya, un personaggio complesso e molto particolare. “È stato un lavoro davvero impegnativo e tra i più significativi. Per calarmi nel personaggio, migliorandone al massimo la caratterizzazione, ho passato diversi mesi a studiare, affiancata e seguita da degli psichiatri. Ho imparato a conoscermi di più attraverso questo lavoro, combattendo con i miei conflitti interni, i miei mostri, scavando nel mio inconscio.

1, 2, 3, AGOS HA IL PRESTITO PER TE. Vieni a trovarci.

Vieni a trovarci Vieni a trovarci. nell’Agenzia Agenzia Autorizzata Autorizzata di Agenzia Autorizzata

Via xxxxxxxxxx nnn Viavia xxxxxxxxxx nnn Roberto Città Città19 da Sanseverino, Tel. 000 - 00.00.00 Tel.Trento 000 - 00.00.00

A2018-1-6x3

tel. 0461-26.27.68

PRESTITI PERSONALI • CARTE DI CREDITO • CESSIONE DEL QUINTO

Ti ricordiamo che la richiesta dei prodotti Agos è soggetta ad approvazione di Agos Ducato S.p.A. Messaggio pubblicitario. Per ulteriori informazioni richiedere sul sito, in filiale o Agenzia Autorizzata Agos il “Modulo informazioni europee di Base sul credito ai consumatori” (SECCI) e copia del testo contrattuale. Offerta valida fino al xx/xx/xxxx. La presente agenzia è autorizzata alla promozione e al collocamento in esclusiva dei prodotti Agos Ducato S.p.A. Iscrizione all’elenco degli Agenti in attività finanziaria n° xxxxx

Ti ricordiamo che la richiesta dei prodotti Agos è soggetta ad approvazione di Agos Ducato S.p.A. Messaggio pubblicitario. Per ulteriori informa-

Ti ricordiamo che la richiesta dei prodotti Agos è soggetta ad approvazione di Agos Ducato S.p.A. Messaggio pubblicitario. Per ulteriori informazioni richiedere sul sito, in filiale o Agenzia zioni richiedere sul sito, in filiale o Agenzia Autorizzata Agos il “Modulo informazioni europee di Base sul credito ai consumatori” (SECCI) e coERSONALI • CARTE DIAgos CREDITO • CESSIONE Autorizzata il “Modulo informazioni europee di DEL Base sulQUINTO credito ai consumatori” (SECCI) e copia del testo contrattuale. Offerta valida fino al 31/12/2018. La presente agenzia è pia del testo contrattuale. Offerta valida fino al xx/xx/xxxx. La presente agenzia è autorizzata alla promozione e al collocamento in esclusiva dei autorizzata alla promozione e al collocamento in esclusiva dei prodotti Agos Ducato S.p.A. Iscrizione all’elenco in attività finanziaria n°inAattività 1140finanziaria n° xxxxx prodotti Agosdegli DucatoAgenti S.p.A. Iscrizione all’elenco degli Agenti

41

tmmaggio


trentinoincontri trentinoattualità

In "Edipo Re" presso l'Inda di Siracusa, per la regia di Lara Franceschetti

È stato anche un modo per ricordarmi cosa debba effettivamente fare un bravo attore e così ce l’ho messa davvero tutta per creare empatia e far entrare lo spettatore nella storia”. Erica non ha mai smesso di lavorare nel teatro, dove tutta la sua carriera ha avuto inizio e dove si sento sempre “a casa”. È stata protagonista di molti spettacoli nella capitale e ha ricevuto un riconoscimento speciale come miglior attrice da Fioretta Mari in un concorso presso il Teatro Mille Lire con il corto "Art'è" scritto e diretto da Alessandro Gorgoni. Nel 2015 è salita sul palco con la commedia teatrale "Manuale di coppia" per la regia di Pietro De Silva . Con la maturazione artistica, in questi anni sono arrivati anche premi e riconoscimenti importanti: “Nel 2016 sono giunta in finale nella rassegna teatrale SHORTLAB di Massimiliano Bruno con “Aspetta che ora vengo” un monologo scritto, diretto ed interpretato da me. Nello stesso anno sono approdata, con il monologo comico “Le donne se la ridono”, alla serata finale di cabaret al femminile a Formia con Paola Minaccioni, Lella Costa e Cinzia Leone. L’anno successivo sono stata ospite in qualità di “Talento Emergente” alla serata di premiazione ai campionati mondiali “Fuochi d'Artificio” a Valmontone (Roma) con Metis di Meo di Rai 1 e Cristiano di Callisto di Zelig”. Erica mantiene uno sguardo lucido ed attento sul futuro e, da un paio di anni abbondanti, lavora insieme all’attrice, sceneggiatrice e grande amica, Valeria 42

tmmaggio

Romanelli a diversi progetti cinematografici dedicati interamente al mondo femminile, all’interno dei quali le donne possano diventare vere protagoniste e non solo figure di contorno in quello che è un settore ancora molto maschile e difficile. Ed è proprio con lo spettacolo “Ha detto mamma”, scritto da Erica insieme alla sua “socia” Valeria della Ookami Production, per la regia Fabio Romanelli, che si aggiudica il premio del pubblico all’interno della rassegna INCORTO a Roma (2017). “Lungo questo percorso non è mai venuto meno il sostegno della mia famiglia e, benchè io sia un ottimista di natura, non posso negare quanto sia stato importante per me. In questo lavoro ci si trova ad affrontare continui alti e bassi, bisogna costantemente combattere contro un sistema molte volte sbagliato, mantenere la propria indipendenza e libe-

rarsi dai giudizi, rinforzando l’autostima. Senza creatività e duro lavoro, non si va lontani. Inoltre serve molta testardaggine, e vi assicuro che ne ho da vendere se la s’intende come tenacia: pur essendo una persona emotiva, a tratti fragile ed insicura, sono anche una che non si sa arrendere. Sono una donna e mi piace l’idea di lavorare con e per le donne come me”. Dal gennaio di quest’anno è impegnatissima a vestire il ruolo della mamma nella sit-com “My personal Hero” di produzione italospagnola in onda su Boing Italia tutti i lunedì alle 19.45, che vede come protagonista la famiglia Ricci e Fabio Massei, il giovane campione di motociclismo, mettendo in scena i classici problemi e discussioni che si verificano in ogni famiglia, ironizzando sulle folli richieste dei bambini. “Lavorare con i bambini”, confessa Erica “resta per me una delle più belle esperienze, non solo per il divertimento genuino e spensierato che si crea nell’ambiente lavorativo ma perchè, al contrario di quanto si possa immaginare, ho riscoperto attraverso i loro occhi la profondità e la serietà, scevra da giudizi, di un impegno lavorativo che è passione pura, sogno e magia”. Quali sono i progetti per il futuro? “Sono una persona che vive il qui ed ora, ho imparato ad accettare le mie rughe considerandole un valore e mi rifiuto di pensare ad un lento declino. Arriverà sicuramente il momento di appendere i guantoni al chiodo ma non penso smetterò mai con lo spettacolo. Ho alcuni sogni nel cassetto, più o meno realizzabili: il primo è un progetto a cui già lavoro e sono sicura mi porterà a produrre i giovani in un futuro non troppo lontano. Il secondo è quello di portare in scena uno spettacolo al teatro Zandonai di Rovereto, il teatro di casa, uno dei più belli che io abbia mai visto. Infine mi piacerebbe fare un film insieme ad Elio Germano, a mio avviso, uno degli attori più bravi nel panorama attuale, come Alessandro Borghi”. Cosa non può mancare nella borsetta di un’attrice e sceneggiatrice come Erica Zambelli? “Oltre ad un portafogli che per anni è stato inconsolabilmente vuoto, sicuramente la musica, il rimmel per le mie ciglia bionde altrimenti invisibili ed i fazzoletti, visto che mi commuovo facilmente. Ultimo, ma non meno importante, il taccuino con la penna, perchè ovunque mi giro c’è una probabile storia da poter mettere in scena”. ■



trentinomeseliving

TENDAL 2

TUTTE LE SOLUZIONI PER RIPARARSI DAL SOLE PROTEZIONE DA CALDO E RAGGI UV, PRIVACY ED ESTETICA: I BENEFICI DELLE TENDE DA ESTERNO SONO TANTI. PER SCOPRIRE TUTTI I MODELLI E LE SOLUZIONI PIÙ ADATTE ALLE PROPRIE ESIGENZE È POSSIBILE AFFIDARSI ALLA PROFESSIONALITÀ E ALLA COMPETENZA DI TENDAL 2

C di Giada Vicenzi

on la bella stagione è tempo di pensare a riparare la propria casa dai raggi del sole. La soluzione ottimale è rappresentata dalle tende per esterni, per creare la giusta schermatura e zone d’ombra dove potersi rilassare al riparo da sguardi indiscreti. Oltre ai molti vantaggi di tipo pratico, le tende da esterni rappresentano anche un importante elemento di design, in grado di migliorare l’immagine della propria

mod. GENNIUS VEGA

abitazione. Per scoprire le soluzioni più adatte alle diverse esigenze e avere un preventivo di spesa attendibile, è possibile affidarsi alla professionalità di Tendal 2, che da oltre trent’anni nel laboratorio di Roncafort a Trento realizza e installa protezioni solari interne ed esterne per spazi residenziali e commerciali. A guidare il cliente nella scelta è Flavio Tonezzer, un passato da professionista nel settore dell’arredamento e delle finiture d’interni e oggi specializzato nella progettazione e installazione di schermature solari soprattutto da esterno. «I benefici delle tende da sole sono numerosi – spiega Tonezzer –: bloccando la maggior parte dei raggi UV, una tenda di qualità diminuisce la temperatura della casa di diversi gradi. Questo consente di limitare l’uso del condizionatore, ottenendo un risparmio energetico notevole. A seconda dell’esposizione della casa e del grado di schermatura desiderato, siamo in grado di fornire valutazioni tecniche personalizzate e di consigliare non solo la struttura, ma anche il tipo, il colore, la resistenza del tessuto, per ottenere il mix ottimale tra comfort e isolamento


design italiano, per un risultato al tempo stesso discreto e di grande impatto estetico. Nessun intervento murario e tutto il comfort di una moderna struttura ombreggiante sono i vantaggi delle tende a pergola o a isola: che siano a impacchettamento o ad avvolgimento, sono eleganti, funzionali e resistenti, in grado di inserirsi in qualsiasi contesto, dal giardino di casa al ristorante all’aperto. ■

mod. KEDRY PRIME addossata termico. Ci occupiamo anche di manutenzione di strutture già in essere e siamo in grado di motorizzare le vecchie tende manuali». Riferimento ufficiale del marchio KE per la città di Trento, Tendal 2 mette a disposizione nel proprio show-room tutte le principali soluzioni: tende da sole fisse e scorrevoli, pergolati, cappottine, pensiline, gazebo, zanzariere, tende tecniche e d’arredamento. Denominatori comuni sono la qualità dei materiali e l’attenzione all’estetica. Si va dalle tende da sole a cassonetto, dove la linearità e il design ricercato permettono di accordare

la struttura a qualsiasi tipo di arredo, alle classiche tende a bracci (con possibilità di personalizzare la struttura, inserendo ad esempio l’illuminazione sui bracci) e a caduta, fino alle cappottine. Le tende a rullo rappresentano, invece, una tipologia innovativa e dalle molteplici combinazioni: i modelli della linea Screeny di KE riescono a coniugare la più alta tecnologia con la raffinatezza del

Flavio Tonezzer titolare della Tendal 2.

INFO TENDAL 2 Schermature solari e strutture outdoor Trento - Via Caneppele 31/2 Tel. 0461-828777 www.tendal2.it

mod. KEOPE

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

INCENTIVI FISCALI ECOBONUS L’installazione di tende da sole per esterni è riconosciuta come un intervento di riqualificazione energetica, dal momento che comporta un risparmio energetico. Il proprietario o l’affittuario che installano nuove schermature solari possono approfittare delle detrazioni fiscali del 50%, come previsto dalla legge Ecobonus 2018. Anche la Provincia di Trento offre contributi all’acquisto di tende da sole da esterni. (info sul sito http://www.provincia. tn.it/contributo_ristrutturazione_casa/).

mod. QUBICA PLUMB

mod. KEDRAY PLUS addossata

45

tmmaggio


trentinoincontri

di Pino Loperfido

IL SUCCESSO FA NOVANTA ALLA VIGILIA DELLE CELEBRAZIONI PER I NOVANT'ANNI DE "LA SPORTIVA", LEADER MONDIALE NELLA PRODUZIONE DI CALZATURE DI MONTAGNA, INCONTRIAMO GIULIA DELLADIO CHE CURA IL MARKETING STRATEGICO E SEGUE LO SVILUPPO DEL MARCHIO DELL'AZIENDA TRENTINA. CON LEI IL MARCHIO È DIVENTATO UN VERO TREND ANCHE PER L'ABBIGLIAMENTO SPORTIVO E TUTTI GLI ACCESSORI

L’

azienda la conosciamo già: fondata nel 1928, La Sportiva è il leader mondiale nella produzione di scarpette d’arrampicata e di scarponi per l’alta montagna e ne abbiamo parlato qualche mese fa. Di Giulia Delladio, 33 anni, figlia del patron Lorenzo, si potrebbe tranquillamente dire che interpreta alla perfezione il ruolo della traghettatrice. Già, perché già da molti anni La Sportiva, spinta da un successo irresistibile a livello mondiale, sta viaggiando verso lo status di marchio. Il calzaturificio resta un pilastro fondamentale, ma abbigliamento e accessori stanno incontrando sempre più i gusti e l’interesse della clientela. 46

tmmaggio

“L’intento è quello di offrire – dice Giulia – una serie di prodotti a delle specifiche targetizzazioni di mercato”. Giulia si occupa di marketing strategico, gestisce la parte di sviluppo prodotto analisi della concorrenza, delle esigenze del mercato, trend e altre tendenze. In più coordina i diversi reparti di ricerca e sviluppo, calzatura,

abbigliamento e accessori. Giulia rappresenta la quarta generazione dei Delladio e ha assolto in pieno ai dettami del fondatore, il bisnonno Narciso, che ancora novant’anni fa parlava di “tramandare ed ereditare l’imprenditorialità”. Giulia è nata praticamente in azienda. I suoi primi ricordi inquadrano l’abitazione posta esattamente sopra gli

uffici, che a loro volta erano sopra la zona produttiva e il magazzino. “Inevitabilmente, uscendo ed entrando da casa passavo in mezzo a impiegati e operai, respirando quel misterioso odore di cuoio che mi accompagnerà per tutta la vita”. Sì, quasi un destino, insomma. Anche se papà Lorenzo non dava certo per scontato che il futuro lavorativo di Giulia fosse in azienda. “A 9 anni, però, mi sono imposta – o meglio ho imposto ai miei – di andare a questa famigerata fiera tedesca di cui sentivo parlare sin dalla culla…”. Da allora non ha più saltato nemmeno una fiera. “Sono sempre entusiasta di andare in questi luoghi dove incontri molte persone alle


trentinoincontri

23 MAGGIO: FESTA DEL 90° Il programma TRENTO Centro storico - pomeriggio: Street Boulder con gli atleti La Sportiva.

19. 90th Anniversary Official Talk, con: Lorenzo Delladio, Simone Moro, Tamara Lunger, Adam Ondra

Giardino del MUSE - pomeriggio. Arrampicata sulla parete di boulder La Sportiva, in collaborazione con le Guide Alpine del Trentino.

21. Gara di arrampicata con gli atleti La Sportiva. Starring: Adam Ondra, Angelika Rainer, Stefano Ghisolfi, Jacopo Larcher, Anna Stöhr, Silvio Reffo, Kilian Fischhuber

Dalle 17. Apertura food truck, musica by Climbing Radio; incontro con gli atleti

22. Finale della gara d'arrampicata, Dj Set e sorpresa finale da non perdere!

quali mostri il tuo prodotto”. Una formazione continua e spontanea che, corroborata da un percorso scolastico adeguato, ha portato Giulia a studiare economia e marketing internazionale a Modena. Nel 2007 con la laurea arriva la prima vera assunzione a La Sportiva. Prima però c’è

tempo per un periodo di tirocinio in Nord America, anche per approfondire la lingua e le caratteristiche principali del mercato americano. I primi tempi Giulia lavora nel negozio dell’azienda, circondata da scarponi da sci e calzature sportive. La immaginiamo mentre guardando l'esposizione si accorge che pur trattandosi di ottimi prodotti, di qualità superiore, sono… monocromatici. Al di là del nero e del giallo, ai colori pare sia precluso l’ingresso nel catalogo de La Sportiva. Giulia probabilmente già medita sul suo futuro aziendale e si prefigura mentalmente la cascata di colore che sommergerà letteralmente

Lorenzo e Giulia Delladio

il marchio trentino. Diciamo “marchio” non casualmente, perché l’arrivo dell’abbigliamento e degli accessori è imminente. Arriva inizialmente grazie all’accordo con un’azienda canadese che produce abbigliamento sportivo. “Mi viene chiesto così di seguire la distribuzione europea. Una fase fondamentale per avvicinare l’azienda alle dinamiche di quel mercato”. Dopo tanti anni si sentiva oramai l’esigenza di avere un abbinamento della calzatura all’abbigliamento, all’interno della gamma prodotto. Ci si arriverà qualche tempo dopo, con un attento lavoro di ricerca e sviluppo e un accordo con la multinazionale Samsung che ha deciso di puntare sulle potenzialità de La Sportiva nel campo dell’abbigliamento. “Era un mondo completamente nuovo per noi” dice Giulia. “Siamo stati attenti fin dall’inizio a non lasciare scoperta nessuna fetta, anzi nicchia del mercato”. Perché una delle caratteristiche vincenti è stata proprio quella di riuscire ad accontentare la clientela anche nelle richieste più specifiche e tecniche. Così, se l’appassionato di montagna cerca una giacca tecnica per il dopo sci o per l’allenamento di arrampicata o per il trekking, sa che c’è un marchio che lo può accontentare. “Ci siamo fatti le ossa, come si dice, e ora siamo in una fase di maturità consolidata do-

ve inziamo a capire quali sono i nostri limiti e quali sono le nostre possibilità e ci muoviamo un po’ in quel range, cercando continuamente di innovare perché quello è alla base di tutta la nostra cultura aziendale”. Arriviamo così a parlare del prossimo 23 maggio: una sorta di D-Day per La Sportiva. Un giorno che celebrerà questa fantastica storia che dura da novant’anni. L’appuntamento è a Trento. Dopo la tappa del Giro d’Italia, il rosa lascerà il posto al giallo e al nero dell’azienda di Fiemme, per celebrare degnamente la quale il centro storico verrà festosamente invaso da dimostrazioni di street boulder con gli atleti legati a La Sportiva. Poi alla sera, nella cornice del Muse, ci sarà la festa vera e propria, durante la quale verrà anche presentato il libro che racconta la storia di queste quattro generazioni di imprenditori illuminati, appassionati e innamorati del proprio territorio. ■

La piccola Giulia con nonno Francesco

Una bella inquadratura dello showroom di Ziano di Fiemme 47

tmmaggio


t e ian P erbacee I D E T TAG L I C H E L E R E N D O N O U N I C H E

L´occhio distratto ci fa spesso incorniciare tutte le erbe che non conosciamo con il termine “erbacce”. Grazie a questa guida possiamo imparare a distinguerle, a scovare quelle piú rare, a lasciarci incuriosire dai loro segreti…

L

a forma delle foglie, il colore dei petali, la lunghezza degli steli… Sono i piccoli dettagli che rendono uniche le piante erbacee. Caratteristiche che vanno osservate con la giusta attenzione perché sono le

UM_I_fiorni_dietro_casa_MS.indd 224

vie attraverso cui, ogni pianta, ci sussurra il proprio nome. Un tesoro di inestimabile valore che, silenziosamente, affonda le proprie radici nella terra umida, si inerpica in zone impervie o scivola

lungo i corsi d´acqua. Tra i “fiori dietro casa” si nascondono specie rare, piante che vengono impiegate in campo farmaceutico, piante infestanti, piante dalle tinte delicate oppure con fiori sgargianti.

09:06 tro_casa_MS.indd 225 28.02.18 UM_I_fiorni_die


“È interessante contemplare una rigogliosa ripa fluviale, coperta di molte piante appartenenti a molti tipi, con gli uccelli che cantano tra i cespugli, i diversi insetti che svolazzano intorno e con i vermi che strisciano nel terreno umido, e riflettere che queste forme dalla struttura così complessa, tanto differenti le une dalle altre e dipendenti le une dalle altre in modo talmente complicato, sono state tutte prodotte dalle leggi che operano attorno a noi.”

320 2000

Charles Darwin

specie descritte

fotografie suggestive che riprendono i piú minuti particolari di ogni pianta

28.02.18 09:06

Il libro accompagna il neofita nel riconoscimento delle piante piú comuni mediante una chiave cromatica che si basa sul colore della corolla per poi passare attraverso la descrizione dei caratteri specifici di ogni specie.

ORDINARE ONLINE SU w w w. at h e s i a l i b r i . i t


trentinoattualità trentinodanza

“ADESSO BALLIAMO CON DEPERO”

di Lara Deflorian

MICHELE ABBONDANZA E ANTONELLA BERTONI: UNA CONTINUA EVOLUZIONE IN AMBITO ARTISTICO E PEDAGOGICO, IN 30 ANNI DI LAVORO INSIEME

L

a Compagnia Abbondanza / Bertoni è una realtà artistica conosciuta in ambito internazionale, che sta lasciando una traccia significativa nell’ambito della danza, grazie ad un percorso di formazione pedagogica e di ricerca nella coreografia e drammaturgia contemporanea, che ha portato alla realizzazione di oltre 40 creazioni. Lei è un’artista romana di nascita e trentina d’adozione, formatasi tra Roma e Parigi, mentre lui è nato a Riva del Garda e dopo aver studiato a New York è artefice, con i Sosta Palmizi negli anni ’80, del manifesto del teatro-danza italiano. Parliamo naturalmente di Antonella Bertoni e di Michele Abbondanza, un tempo coppia, ora genitori e colleghi di lavoro. Si sono conosciuti nel 1988 lavorando insieme a Parigi nella compagnia di Carolyn Carlson e successivamente hanno costituito la loro omonima compagnia, il cui organico varia secondo il tipo di progetto. A distanza 8 anni (TrentinoMese 5-2010) li abbiamo rincontrati per un aggiornamento sulla loro evoluzione artistica. 30 anni di lavoro insieme sono un bel traguardo. Cosa significa questo per voi da un punto di vista umano e artistico?

Bertoni: “In fase creativa e compositiva mediare con un’altra persona è sempre molto difficile. C’è una conoscenza reciproca l’uno dell’altra nel bene e nel male e quindi c’è una sorta di complementarietà quasi perfetta. Per lavorare insieme non c’è una formula.” Abbondanza: “Ci siamo scelti in passato e continuiamo a sceglierci. Ci supportiamo e ci sopportiamo e, nonostante i litigi, ci conosciamo bene. Sarebbe quindi sciocco non avvalerci delle specialità di ognuno e valorizzare ciò che facciamo. Quando fai un lavoro artistico che ti piace, è come vivere un’infanzia perenne. Non c’è atto più effimero di quello danzato e quindi ciò che cerchiamo di fare è vivere l’impermanenza e il momento effimero guardando al futuro.” Dal 2007 avete sede a Rovereto presso il teatro alla Cartiera. Come si è sviluppato negli anni il lavoro che portate avanti sul territorio? Bertoni: “Il Trentino è una realtà dove abbiamo trovato condizioni di lavoro, e non solo, ottimali. Da qualche tempo abbiamo il riconoscimento del MiBact (Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, ndr) e, grazie al Comune di Rovereto, abbiamo una splendida sede

di lavoro che ha messo fine al nostro essere nomadi. Nel 2008 è nata la nostra Scuola d’Azione, un lavoro pedagogico costante rivolto a persone di ogni età. La formazione con i giovanissimi ha portato alla nascita della Piccola Compagnia. Stiamo poi affiancando nella crescita pedagogica e artistica, con un supporto anche burocratico-amministrativo, giovani come Tommaso Monza e più recentemente Valentina Dalmas, che sono diventati nostri Artisti Associati. Poi grazie anche ai contributi del Ministero dallo scorso anno, abbiamo attivato il progetto di residenze artistiche Komm Tanz. Nel 2017 ne abbiamo ospitato tre e quest’anno quattro. Da quest’anno è possibile avere un unico contributo a livello provinciale da con-

"Balli plastici" 50

tmmaggio


FOTO: CHIARA TABARONI

trentinodanza

dividere con le altre realtà e questo ha portato alla costituzione di un unico polo di residenza composto da Centrale Fies, Cid e A/B. Gli artisti che vengono in residenza a Rovereto rimangono sempre affascinati dall’accoglienza che ricevono dalla comunità e soprattutto degli spazi che mettiamo loro a disposizione. Ci troviamo in un luogo tranquillo fuori dalla città, ma al contempo anche vicinissimo all’area urbana,” Quest’anno per lo spettacolo La morte e la fanciulla avete vinto il premio Danza&Danza, oltre alla nomination al Premio Ubu ed essere tra i 10 finalisti del Premio Hystrio Twister. Come incidono questi riconoscimenti sul vostro lavoro? Bertoni: “Sicuramente inizialmente si prova un senso di lusinga. È un qualcosa che agevola il lavoro nella danza poiché aiuta a far circuitare una produzione e questo non è poco, considerato il lavoro e le fatiche che ci sono nella realizzazione di uno spettacolo.” Abbondanza: “Spesso i premi sono una parte di un qualcosa di più grande, che è il riconoscimento che arriva dalle persone che ti conoscono e che ti seguono. I premi non sempre indicano la qualità di uno spettacolo. Pensiamo al Festival

"Romanzo d'Infanzia", storico spettacolo della coppia

di San Remo dove, ad esempio, non sempre le canzoni che ricevono il primo premio sono le più belle e quelle che poi si sentono di più.” Attualmente state lavorando ad una produzione sui Balli Plastici di Fortunato Depero che debutterà l’11 maggio all’Auditorium Melotti di Rovereto. Cosa potete raccontare di questo nuovo lavoro? Abbondanza: “Con grande piacere ci stiamo confrontando con un artista trentino geniale, nativo della Val di Non, che ha lasciato un segno importante. Depero in quest’opera ha lavorato sulle macchine, sulla disumanizzazione dell’uomo, mentre noi siamo da sempre abituati a lavorare su ciò che è umano, sui sentimenti e sugli incontri. Questo lavoro è una sfida e siamo interessati a capire in che modo noi possiamo interagire con questa visione diversa. Ora ci sentiamo un trio, Abbondanza/Bertoni/Depero.” Bertoni: “Il Centro Servizi Culturali S Chiara di Trento ha chiesto alle realtà artistiche locali, di lavorare insieme e questo ha fatto sì che potessimo collaborare con l’Orchestra Settenovecento. Per lavorare insieme è necessario un continuo dialogo, dal cui confronto poi è necessario mollare sempre qualcosa. Non è facile riprendere e rivisitare un lavoro come quello di Depero, di cui non è rimasta traccia anche se, fortunatamente, abbiamo libertà di spaziare. Depero probabilmente rispetto a ciò che facciamo, si rigirerà nella tomba.” Abbondanza: “Invece io sono certo che alla fine Depero ballerà con noi! Stiamo reinventando qualcosa con assoluto rispetto e questo è importante. Abbiamo cercato di vedere questo artista da un punto di vista emotivo e ci siamo chiesti come oggi Depero rifarebbe i suoi Balli

Plastici. Siamo partiti dalle macchine e dalla tecnologia di oggi, i robot e l’intelligenza artificiale, considerandone i limiti. Abbiamo costruito Balli Plastici Remix, un gran varietà futurista per 12 interpreti, lavorando sul mondo di Depero, i suoi trucchi, i rumori forti e utilizzando la musica, non certo facile, dei 12 pezzi originali, molto lontani dalla nostra poetica.” Avere in cantiere altri progetti? Abbondanza: “Stiamo iniziando a lavorare ad una produzione che debutterà il 3 agosto a Civitanova Danza e l’8 settembre a Oriente Occidente, dal titolo provvisorio Erectus (nome preso da Pithecanthropus erectus, titolo dell’album jazz di Charles Mingus pubblicato nel 1956, ndr). È la storia dell’evoluzione umana da un punto di vista relazionale, sulle musiche di un quintetto jazz, con quattro interpreti maschili appositamente selezionati.” Bertoni: “La musica di Mingus sarà il motore principale che ci guiderà nella creazione. La parte coreutica sarà preponderante anche se, come sempre, porremmo attenzione all’aspetto drammaturgico.” Come portate avanti il lavoro con i vostri “danzatori in erba” della Piccola Compagnia? Bertoni: “La Piccola Compagnia, nata dal percorso pedagogico con i bambini, si compone attualmente di tre adolescenti e tre bambini Tutti e sette li abbiamo coinvolti anche nei Balli Plastici Remix. Lavorando insieme a loro ci vengono sempre delle intuizioni interessanti. L’approccio oltre che pedagogico con loro è di divertimento, poiché ha una gran voglia di divertirsi con passione.” Abbondanza: “Il lavoro con i piccoli è una cosa che condividiamo come coppia e su cui continuiamo a lavorare entrambe.” ■

"Erectus" 51

tmmaggio


trentinoamiciartisti

Amici Artisti

di Renzo Francescotti

N

el gennaio 2011, su Trentino Mese scrissi uno dei miei profili d’artista (che in seguito divenne un capitolo della mia Bottega d’artista 2 “, Curcu & Genovese 2015) in cui si parlava delle opere d’arte digitali di Tomio che così concludeva: ”Opere di tecnica e realizzazione ineccepibili. La trappola in agguato è quella di una perfezione che sconfini nell’algidità. Staremo a vedere se Paolo Tomio saprà evitarla”. Questo artista dai tanti interessi è nato a Borgo Valsugana nel 1947, ha frequentato il corso superiore di Industrial Design a Firenze, si è laureato in architettura a Torino e nel 1974 di è trasferito a Tento, aprendo un suo studio e allo stesso tempo insegnando materie artistiche, disegno tecnico e tecnologia nelle scuole pubbliche. Come architetto realizza una serie di opere private e pubbliche in tutto il Trentino: l’arredo urbano nel centro storico di Trento, la scuola elementare dei Solteri a Trento, la sede del Comprensorio e del Teatro Comunale a Pergine Valsuga-

52

tmmaggio

L'ARCHITETTO VA ALLA GUERRA PAOLO TOMIO, UN ARTISTA PROTEIFORME CHE UTILIZZA I MATERIALI PIÙ DIVERSI: MARMO, CEMENTO, ACCIAIO, LEGNO, CERAMICA, MOSAICO… E NELL'ULTIMA MOSTRA HA SORPRESO UN PO' TUTTI CON... na, la Scuola Media di Cles... Ma nel frattempo non trascura i suoi interessi artistici partecipando a concorsi per sculture e installazioni da collocare in edifici pubblici utilizzando i materiali più diversi: marmo, cemento, acciaio, legno, ceramica, mosaico… Studia in particolare le metodologie della creazione e della progettazione artistica mediante sistemi aperti e ripetibili, approfondendo i problemi connessi

alla riproducibilità tecnica e alle tecnologie digitali. Realizza cataloghi d’arte, libri grafici e fotografici di impegno sociale e politico. Ha ideato, cura e pubblica dl 2012 la rivista digitale mensile online “icsART” (ex “FIDAart”) con articoli che trattano arti visive, critica d’arte, architettura, design, politiche culturali. Riesce a esplicare questa intesa, proteiforme attività anche perché, dal 2009, ha chiuso il suo studio d’architetto e aperto quello d’artista, dedicandosi a tempo pieno all’arte. Da architetto il computer è stato lo strumento con cui ha avuto più familiarità, ha continuato ad usarlo anche da pittore dedicandosi alla “digital art”. Nel 2010 inizia una serie di personali e collettive a Torre Mirana a Trento esponendo cinque opere nella collettiva RenArt 2010; a fine anno c’è stata la sua personale dal titolo “L’occhio sinfonico” a Milano, nello Spazio Symposium XXI. L’anno seguente la mostra dal titolo “Morfologie luminose” negli eleganti spazi del Grand Hotel Trento. A conferma della mobilità della sua ricerca, già nei suoi primi due anni di attività attraversa

tre fasi. La prima è legata a opere esplicitamente derivate dalla sua attività di architetto, con opere geometriche che scompongono squillanti piani cromatici, fondati in prevalenza sui colori primari, proiettando architetture di strutture portanti. La seconda è una stagione all’insegna di quelli che Paolo ha chiamato ”Abachi”, che appaiono come collages non realizzati a strappo ma col computer, “regesti memoriali” in cui all’interno di una “tela virtuale” appaiono impaginate immagini grafiche, fotografiche, pittoriche, chiuse in piccole cornici che raffigurano cornici d’epoca. Ci puoi leggere le preferenze dell’artista per Picasso o per Toulouse-Lautrec, famose opere d’arte poste accanto a foto di cronaca, come la foto


trentinoamiciartisti

choc di un condannato alla sedia elettrica. Nel sapore di una “pop art” tutta italiana, personale, “nostrana” è una suggestiva quanto molto breve stagione. Un altro ci avrebbe insistito, sia perché il genere si presta senza sforzo a innumerevoli varianti, sia perché è di facile comprensione e gradevolezza per il pubblico. Ma il nostro Paolo ha fretta di recuperare il tempo per tanti anni sottratto alla pittura; così svolta rapidamente l’angolo, passa ad altre esperienze. La terza fase è decisamente più duratura e vede la “digital art” proiettata in nuove avventure sulla luce, sul colore, sulle forme totalmente libere. Anche se questo non può esistere, dato che queste forme escono comunque da un cervello umano, vale a dire da un esperienza che è astratta e concreta allo stesso tempo. Tomio si serve del mouse come di un pennello,

con un’operazione che è razionale ma che obbedisce anche a input del nostro inconscio. Così il nostro artista realizza tutta una serie di opere in cui non esiste distinzione tra disegno e colore presieduta dalla ricerca di nuovi rapporti tra colore-luce-forma, dalla leggerezza, dalla fluidità, dalla dimensione onirica. Il pericolo, come è stato ricordato all’inizio, è quello del puro gioco mentale, ovvero dell’algidità. Ed ecco che Paolo (avendo forse riflettuto sulla mia osservazione conclusiva del profilo che avevo scritto su di lui) arriva alla prestigiosa collettiva di Palazzo Trentini a Trento, del marzo-aprile scorso, dal titolo “Guerra e pace”, curata da Weimer Perinelli e con un testo critico di Riccarda Turrina, in cui assieme ad altri quattordici grossi nomi anche internazionali, espone un trittico di sue opere in cui chiunque (anche chi come chi scrive padroneggia tutto il percorso di questo artista), se non avvertito non riconoscerebbe mai l’autore. Siamo all’altro capo del mondo rispetto ai fluidi, del tutti astratti, evaporanti, lavori che Tomio ha prodotto al computer per molti anni. Qui a piombarci addosso come un frontale è la realtà più tragica delle guerre in Medio Oriente, la terra e il sangue, i bambini uccisi, le madri come Niobi impietrite dal dolore. Sono tre opere ad acrilico, quadrate di 80 centimetri per lato, in cui Tomio dichiara: “dopo averle ripulite da tutto ciò che si sovrapponeva al concetto di dolore usando solo il nero con colori freddi ed evidenziato il rosso ho cercato di far emergere la tragicità del tema”. Tre opere potenti, memorabili, della carica espressionistica di uno Stanley Spencer, inarrivabile pittore di guerra, che ci rivelano un Tomio nuovo, mai prima d’ora visto. Chissà se sono destinate a rimanere un inciso, una parentesi, o ad essere l’inizio di una nuova stagione di Tomio. ■

LA FORZA DELLE IDEE PRODUTTORI DI SERRAMENTI IN PVC DAL 1988

ECO BONUS 50%

Via Sabbioni, 61 38062 ARCO (TN) tel. 0464/531212 fax 0464/532711 www.tosiserramenti.it info@tosiserramenti.it

inserzione mezza pagina verticale da 84,5 x 240 h.indd 1

fatto in Trentino 09/02/2018 53 13:25:14

tmmaggio


trentinoattualità

ANDAR IN MONTAGNA CON UN MAESTRO INUSUALE di Fiorenzo Degasperi

CAMMINANDO CON IL CANE IN TRENTINO - ITINERARI A 6 ZAMPE IN LIBRERIA UNA NUOVA GUIDA CURCU GENOVESE, SCRITTA DA DIEGO BONVECCHIO. ITINERARI IN LUOGHI SUGGESTIVI DEL TRENTINO ASSIEME AGLI AMICI CANI... CHE IN MONTAGNA, CI FANNO ASSAPORARE SPAZI E TEMPI DIVERSI. VEDIAMO COME...

È

da poco uscito per i tipi di Curcu Genovese il libro di Diego Bonvecchio Camminando con il cane in Trentino. Itinerari a 6 zampe, ovvero 20 itinerari in luoghi suggestivi del Trentino assieme agli amici cani. 144 pagine, un ricco apparato fotografico, mappe chiare ed esemplificative per non perderci – in ogni caso ci sono i cani – e delle zampine-stellette di cane da una a cinque per indicare le difficoltà dei percorsi che possono soddisfare l’appetito di tutti, da chi è alle prime armi con il cane e la montagna a chi è più esperto e cerca qualcosa di un po’ diverso o di nicchia. Dai laghi di S. Giuliana (Adamello) alle diverse cime del Lagorai, giù fino allo Stivo e al Rifugio Pernici, passando dal dimenticato Monte Celva, gli itinerari possono veramente soddisfare ogni bisogno. L’andar in montagna con il cane ti permette di chiacchierare tranquillamente con lui senza incorrere negli sguardi 54

tmmaggio

ro dei Greci o le figure cinocefale della mitologia mondiale, non ultimo Anubis nell’antico Egitto). Il cane in montagna ci fa assaporare spazi e tempi diversi. Lui, il sentiero, lo calpesta in media dieci volte di più che noi poveri umani: va avanti, ritorna, sbuca dagli alberi per controllare se arriviamo, ci guarda con i suoi occhi sgranati compatendoci per l’inesorabile lentezza che aumenta con gli anni, poi sparisce,

interrogativi e costernati dei passanti. Vuol dire darsi il cambio tra chi sta davanti e chi dietro, o di lato, senza problemi di “perdere la faccia”. Anzi, molte volte è proprio il cane che traccia il sentiero, segna la via. D’altronde il cane è l’animale guida per eccellenza, accompagna i vivi e conduce le anime verso l’aldilà (dove lui dimora, come ci insegnano il Garm dei Germani, il Cerbe-


trentinoattualità

lo vediamo sulla costa, quindi alla forcella e improvvisamente ci è di nuovo accanto. Seguirlo nelle sue scorribande ci potrebbe far scoprire tane e nidi, sorgenti ed entrate di antiche miniere. Ci insegna che le tabelle riportanti tempi e dislivelli sono solo indicative: ognuno di

noi può essere iniziato dal proprio canemaestro ad una concezione temporale e spaziale a zig-zag, in su e in giù, dentro e fuori dal quadrante dell’orologio e dell’altimetro, oscillando continuamente tra il noto e il conosciuto (il sentiero segnato, numerato, catalogato) e l’ignoto (il fuori sentiero, la libertà, il vagabondaggio, la scoperta). Così i 20 sentieri trentini pro-

posti e consigliati da Diego Bonvecchio e da effettuarsi con i cani sono in realtà, visti con gli occhi canini, molti di più. Sebbene le mete siano quelle decise da noi umani – suggestive, panoramiche, affascinanti, emozionanti –, le vie per arrivarci, ci suggerisce l’Argo di turno, sono molteplici, lo stesso numero dei percorsi zen per pervenire alla meta/kundalini/ risveglio o i pioli della scala di Giacobbe per salire verso il cielo. Pur nel rispetto delle regole tacite di salvaguardia della montagna, è il cane il maestro che ci potrebbe indicare un modo nuovo, seppur antico come il mondo, di frequentare le terre alte. Lui, che può permettersi di camminare ovunque perché passa leggero come il soffio del vento e non lascia niente dietro di sé, ci accompagna e ci svela i segreti della natura. Andar con lui è una forma di apprendimento (almeno per chi sa aprire i cinque sensi ai suoi insegnamenti). Fa scaturire dalla nostra mente ristretta di ex selvaggi i ricordi di quando correvamo scalzi sull’erba scoprendo dietro ogni sasso un mondo fantasmagorico, fatto di storie, leggende, paure e coraggi mai espressi. Quando si cammina lungo questi sentieri bisognerebbe, ogni tanto, fermarsi e gettarci a terra assieme a lui e seguire il suo sguardo: c’imbatteremmo nel gallo forcello mimetizzato tra i mughi, nel camoscio immobile che ci osserva con quel muso arricciato che è un rimprovero alla nostra intrusione, nella coturnice silenziosa, marrone come la madre terra, nella marmotta meravigliata per quegli strani esseri abbracciati e stesi orizzontalmente. Proviamo ad arricciare il naso anche

noi, odorando lo spazio che ci circonda e, probabilmente, si potrebbero risparmiare 80 euro di aromaterapia chiusi in un centro benessere. Insomma, Diego Bonvecchio, con la sua vociante e abbaiante combriccola, tra le righe e le foto, ci fa capire che andando in montagna con il proprio cane – conoscevo un contadino di Vigo Cavedine che sui monti ci andava pure con la propria pecora – è un’esperienza importante per tutti. A dir il vero i popoli nordici questo lo avevano già capito da molti anni – innumerevoli le guide alpine e non dedicate agli amici a quattro zampe –, ma siamo comunque felici che un editore abbia creduto in quest’avventura a quattro zampe e l’abbia sostenuta. ■

Euro 15,00 In libreria o sul sito www.curcugenovese.it

55

tmmaggio


trentinoeventi

di Nicola Tomasi

LA TREDICESIMA EDIZIONE DEDICATA A “LAVORO E TECNOLOGIA”, DAL 31 MAGGIO AL 3 GIUGNO

I

l Festival si aprirà nel pomeriggio di giovedì 31 maggio, con la conferenza del professor Richard Freeman dell’Università di Harvard, dal titolo “robot mania” che insieme a Tito Boeri avvierà il ragionamento sul tema “Tecnologia e lavoro”, partendo da una domanda provocatoria: “Cosa ci resterà da fare quando saranno le macchine a lavorare e guadagnare?” Venerdì 1 giugno il professor

Famiglia Santoni

Cucina tipica, nazionale e pizza

56

tmmaggio

Federico Rampini

Joel Mokyr della Northwestern University, affronterà il tema del rapporto fra la stagnazione economica ed il progresso tecnologico, mentre il professor Barry Eichengreen dell’Università della California, Berkeley, indagherà i rapporti fra populismo e insicurezza economica. Il fisico Roberto Cingolani, direttore dell’Istituto italiano di Tecnologia, proporrà invece una suggestiva intervista ad un robot. Nel pomeriggio, lo scrittore Evgeny Morozov, analizzerà la guerra fra le imprese americane e quelle

cinesi per lo sfruttamento delle nuove tecnologie. Sempre venerdì, appuntamento anche con Alan Kruger della PrincetonUniversity, che interverrà sui cambiamenti che le tecnologie hanno apportato sul nostro modo di lavorare e la sera con il primo vicepresidente della Commissione europea Franciscus Timmermans. Sabato 2 giugno, Philip McCann dell’Università di Sheffield affronterà gli impatti sui territori dei cambiamenti tecnologici. Imran Rasul dell’University College di Londra,

parlerà invece di giustizia e discriminazione etnica. Poi sarà la volta di Federico Rampini, volto noto al Festival, che terrà una conferenza sull’America di Trump, dalla Silicon Valley alla Rust Belt. Il filosofo Remo Bodei rifletterà su cosa succede alla coscienza degli individui quando facoltà umane essenziali come l’intelligenza e la decisione si trasferiscono alle macchine. Mauro Calise, Andrea Gavosto e Gino Roncaglia si confronteranno su come la tecnologia stia cambiando la didattica a scuola e all’univer-

Accogliente ed ampio terrazzo all’aperto in uno dei più suggestivi vicoli del centro storico di Trento

TRENTO - Via Manci, 45 (incrocio Vicolo della Sat, 6) Tel. 0461.262943 Aperto tutti i giorni info@antico-pozzo.it - www.antico-pozzo.it


trentinoeventi

Luigi Zingales

sità La giornata sarà conclusa da Diego Piacentini, che è stato membro dell’executive team di Amazon, che interverrà sulla digitalizzazione della pubblica amministrazione italiana. Domenica 3 giugno, Riccardo Zecchina, già professore di fisica statistica al Politecnico di Torino e alla Bocconi, affronterà il tema dei Big Data, poi sarà la volta dell’economista Luigi Zingales che parlerà ditecnologia finanziaria. Maurizio Ferraris si soffermerà invece sull’epoca della mobilitazione totale quella in cui web e smartphone annul-

lano la distinzione tra il tempo libero e quello dedicato al lavoro. Chiuderà il professor Michael Spence del Fung Global Institute di Hong Kong, che insieme a Tito Boeri cercherà di tirare le fila del lungo dibattito che caratterizzerà il Festival. Anche quest’anno Tonia Mastrobuoni ci condurrà tra i libri di economia più interessanti pubblicati in questi mesi discutendoli assieme ai protagonisti del dibattito pubblico italiano ed internazionale. Chi desidera degli approfondimenti sui temi caldi dell’attualità economica e politica può seguire gli incontri Spotlight: sulle pensioni, su Alitalia, sulle crisi bancarie. Visto il successo di pubblico delle precedenti edizioni, torna l'appuntamento con CinEconomia, a cura di Marco Onado e Andrea Landi: ogni sera, presso il cinema Modena, proposte cinematografiche legate al tema del Festival. Confermati i Forum a cura de lavoce.info e gli appuntamenti con le parole chiave, che quest'anno sono: produttività, intelli-

Michael Spence

Maurizio Ferraris

genza artificiale e big data. Torna anche il Concorso EconoMia, realizzato con la collaborazione del Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca (MIUR), dell'Associazione Europea per l'Educazione Economica, del Dipartimento della Conoscenza della Provincia autonoma di Trento e dell'Istituto Tecnico Economico "Bodoni" di Parma. I venti giovani vincitori del concorso riceveranno in premio l'ospitalità a Trento nelle giornate del Festival e un assegno di 200 euro. Come sempre, l’ingresso a tutti gli eventi è libero e gratu-

ito fino ad esaurimento posti. Non è prevista la prenotazione. L’accesso agli eventi in programma al Teatro Sociale avviene con voucher, distribuiti presso le biglietterie a partire da due ore prima dell’inizio di ogni evento. Il Festival dell'Economia di Trento è promosso da Provincia autonoma di Trento, Comune di Trento e Università degli studi di Trento. Progettato dagli Editori Laterza in collaborazione con Superfestival - Salone Internazionale del Libro di Torino, con il supporto di ASI - Agenzia Spaziale Italiana. ■

Aperto tutti i giorni TRENTO - Via Milano, 148 Tel. 0461.262022 info@doctrento.it www.doctrento.it Photo ©Lucio Tonina

57

tmmaggio


trentinostoria trentinoattualità

1958. LA LEGGE MERLIN

di Francesca Mazzalai

CHIUSE LE CASE CHIUSE IL 20 FEBBRAIO DEL 1958 VIENE RESA ESECUTIVA UNA LEGGE CHE SI ABBATTE COME UNA SCURE SULLE “SALARIATE DELL’AMORE”, COME ERANO DEFINITE LE PROSTITUTE DAL SOCIALISTA FILIPPO TURATI. SEI MESI PIÙ TARDI, IL 20 SETTEMBRE, I BORDELLI DI TUTTA ITALIA CHIUDONO I BATTENTI. L’ITALIA HA ABOLITO LE “CASE CHIUSE”. MA MISTERIOSAMENTE SULLA STAMPA LOCALE SI PARLA DI TUTT’ALTRO

S

e qualcuno venisse colto da curiosità e andasse a vedere cosa scrivevano i quotidiani trentini il giorno successivo all’approvazione della legge che sanciva la fine dell’epoca delle “case chiuse”, rimarrebbe sorpreso. Niente. Nemmeno una parola. E allora di cosa si occupavano i giornali? Facciamo un tuffo nel passato e sfogliamo l’Adige del 1958. Scopriamo che in quel fine febbraio di cinquant’anni fa la stampa pubblicava qualsiasi cosa purché non avesse a che fare con l’approvazione della Legge Merlin. Poco contava che nei bar, nelle osterie e per le strade si parlasse continuamente (fra uomini, ma anche fra donne) di quell’evento letteralmente “epocale”. In prima pagina ci si occupa di politica estera, di politica interna, di politica locale. E in particolare di una notizia che

arriva dalla Patagonia. Cos’è successo in quell’angolo sperduto dell’America Latina? “Tabù il Cerro Torres” titola enfaticamente l’Adige (aggiungendo generosamente una “s” al Cerro Torre),

Tina Merlin 58

tmmaggio

che racconta la (dis)avventura capitata a Cesare Maestri, Marino Stenico e Bruno e Catullo Detassis. Il loro tentativo di espugnare quella cima – già definita da illustri rocciatori francesi


trentinostoria

“una montagna impossibile al di là di ogni umana possibilità” – non è riuscito. La conquista del Cerro Torre è dunque rimandata. E chi conosce la storia dell’alpinismo sa quante polemiche susciteranno le successive imprese di Cesare Maestri su questa impervia cima argentina. Ma le eroiche gesta degli alpinisti trentini al di là dell’oceano non riescono a spegnere il chiacchiericcio che in quei giorni sembra impossibile ignorare. Come è possibile che le case chiuse siano state messe fuori legge? E poi, chi è questa Merlin? Angelina (detta Lina) Merlin nasce a Pozzonovo (Padova) nell’ottobre del 1887, e si iscrive al partito socialista italiano nel lontano 1919. Nel 1946 Lina viene eletta nell’Assemblea Costituente chiamata a scrivere la Costituzione della neonata Repubblica Italiana. Proprio a lei si deve quel “senza distinzione di sesso” dell’art. 3 che recita “Tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge…”. Due anni dopo, nel 1948, viene eletta al Senato. E a settembre inizia la sua campagna per abolire la prostituzione legalizzata, ovvero le case “di tolleranza”. Lina Merlin non è un tipo arrendevole.

Sotto il regime di Mussolini è stata licenziata dal suo lavoro di insegnante per non essersi iscritta al partito fascista ed è stata arrestata cinque volte per la sua militanza socialista, per la collaborazione con il periodico “La difesa delle lavoratrici” e soprattutto per la sua vicinanza politica a Giacomo Matteotti. Durante la guerra prende parte attiva alla Resistenza, viene catturata dai nazisti ma riesce a fuggire. E al termine del conflitto il suo impegno è tutto a favore delle donne. Il suo obiettivo è il miglioramento delle loro condizioni di vita, di salute, di istruzione. Quando inizialmente propone il progetto di legge che porterà il suo nome, non si stupisce di ritrovarsi in minoranza (malgrado l’abolizione delle case chiuse sia stata chiesta anche dall’Onu e formalmente promessa dal governo italiano). La battaglia di Lina Merlin non viene molto apprezzata o condivisa dai suoi colleghi uomini. Che cosa vuole quella donna? Cambiare il mondo? A Trento ci si domanda cosa sarà delle due case chiuse di piazza Centa e di via Brennero. A differenza di quello in via Brennero, decisamente spartano, il bordello di piazza Centa - per l’esattezza in via Secondo da Trento accanto alla vecchia caserma dei pompieri - era quello più “borghesuccio”, dove si recavano i “signori”. Professionisti, imprenditori, professori (e ogni tanto anche qualche prete). Anche i più giovani andavano a sbirciare, mentre chi poteva metteva da parte un piccolo gruzzoletto per l’occasione. La maggiore età si raggiungeva a ventun’anni anni, ma in quei postriboli si poteva entrare già a diciotto. E sebbene all’ingresso ci fosse bene in vista un

Il libro “Dieci lire per vedere” di Giorgio Dal Bosco (Curcu & Genovese, 1996) è fino ad oggi l’unico volume dedicato alle case chiuse trentine (www.curcuegenovese.it)

cartello che avvertiva “qui non si entra se non muniti di documento di identità”, di fronte al denaro si chiudeva più di un occhio anche in presenza di un pezzo di carta troppo pasticciato per essere valido. Come racconta Giorgio Dal Bosco in “Dieci lire per vedere” (Ed. Curcu Genovese), in piazza Centa la casa si sviluppava in un modo particolare. Al piano rialzato esisteva una “sala comune” dove si poteva accedere pagando appunto dieci lire. Si poteva rimanere e guardare (e basta) la sfilata delle donne in déshabillé. Se invece si voleva portare una delle “signorine” al piano di sopra, la cifra saliva. E di molto. In piazza Centa era di duecentocinquanta lire il prezzo

Dal 1765...

di Ferrai Bellucco Alessandra

ABBIGLIAMENTO e INTIMO uomo, donna e bambino BORGO VALSUGANA C.so Ausugum, 60/66 – Tel. 0461.757275

59

tmmaggio


trentinostoria per una “singola” e se non si era ancora soddisfatti se ne dovevano aggiungere altre duecentocinquanta per il bis. Quando qualcuno chiedeva appunto la doppia, la liturgia prevedeva che la ragazza suonasse il campanello per avvisare la maitresse (che aggiornava il conto da saldare alla fine al piano di sotto). Poi c’era il “millino”, ovvero le mille lire necessarie per rimanere in camera indisturbati un’ora intera. Spesso i clienti non amavano essere visti da altre persone. Per questo accanto alla sala comune erano stati ricavati quattro salottini dove si poteva aspettare indisturbati il proprio turno. Il tutto nella massima discrezione. Ogni quindici giorni c’era la sostituzione della “pattuglia” e nuove ragazze (“la quindicina”) arrivavano a dare il cambio. Giunte a Trento, le signorine venivano portate direttamente all’ospedale per le visite di controllo. Seguiva poi il passaggio in Questura in piazza Mostra dove venivano registrati i nomi. Una volta preso servizio, le ragazze erano nuovamente visitate dal medico che si presentava in piazza Centa ogni due giorni per verificare il loro stato di salute. Poiché ogni “signorina” poteva contare in un solo giorno dalle trenta alle cinquanta prestazioni, non era raro che il controllo sanitario riscontrasse qualche cosa che non andava. La malcapitata veniva allora portata in ospedale dove era costretta a rimanere fino a guarigione completa. Avere delle ragazze “a riposo” significava ovviamente meno profitto per la casa e allora succedeva che qualche medico compiacente accettasse un incentivo in denaro da parte del tenutario per limitarsi a mettere il suo benestare sul registro, evitando “l’incomodo” della visita vera e propria. Nessun tipo di prevenzione sanitaria veniva invece richiesta ai clienti. Perché mai sottoporre a visite vessatorie e a cure obbligatorie gli uomini? Di sicuro la loro coscienza li spingeva a curarsi da sé, si diceva. E così i clienti volavano indisturbati di fiore in fiore e diventavano inconsapevoli – non incolpevoli – strumenti di trasmissione di ogni tipo di malattia. Dalla meno grave fino ad arrivare alla tanto temuta (e diffusa) sifilide. La “lue”. Era anche questo uno dei motivi che aveva spinto la senatrice Lina Merlin ad occuparsi delle miserabili condizioni di quelle donne cadute nel “vizio” e alle quali sembrava preclusa ogni possibilità di tornare a una vita 60

tmmaggio

Certificato per la regolare professione di meretricio. 1931

normale. Perché, nonostante la morale comune sostenesse che bisognava redimere quelle ragazze, una volta che si entrava nel bordello era difficilissimo uscirne. Lavorare nelle case chiuse significava essere schedate e questo comportava delle conseguenze. Come scriveva la stessa Lina Merlin, per la donna schedata era impossibile ottenere la residenza nella città in cui lavorava. Al contrario, una volta abbandonata “la professione” veniva munita di un foglio di via e rispedita al paese d’origine. “Immaginate –scriveva la senatrice – quelle che tornavano in piccoli paesi e piccole città, sotto il peso del marchio della prostituta.” Non solo la ex prostituta non poteva scegliere il lavoro che voleva. Nemmeno i suoi figli o i fratelli potevano accedere a determinate carriere (poliziotto, carabiniere, aviatore ecc.). Addirittura anche ogni sorella della donna veniva “marchiata” e le era vietato sposarsi

con un ufficiale, “anche se fosse stata un giglio di virtù”. Così, anche per sfuggire a questa cosiddetta “regolamentazione” stava dilagando ormai ovunque (Trento compresa) il fenomeno della prostituzione clandestina. E se a fine degli anni ’40 nelle 717 case autorizzate della penisola esercitavano all’incirca quattromila “signorine”, le non tesserate erano stimate essere non meno di centomila. Era chiaro che chiudere i postriboli non sarebbe bastato a fermare il fenomeno. Ma questo non faceva desistere la senatrice Merlin. Fino a quando (dopo dieci anni di rinvii e ripartenze) il 29 gennaio del 1958 la legge venne infine approvata dalla Camera (385 voti favorevoli, 115 contrari). Quasi un mese più tardi, il 20 febbraio, quella che diventerà la “legge 75” è resa esecutiva da parte del Capo dello Stato Giovanni Gronchi. È il 4 marzo quando la legge viene pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale e - come di prassi - quindici giorni dopo entra in vigore. Per i tenutari delle case “dell’amore” è un giorno buio. Scatta infatti da quel momento il conto alla rovescia: entro il 20 settembre dello stesso anno tutti i postriboli devono essere chiusi. Per sempre. Anche in quel giorno di fine estate i quotidiani trentini sceglieranno la via del silenzio. L’argomento è troppo scandaloso. Meglio parlare della bocciatura della candidatura della Cina fra gli stati membri dell’Onu. O ancora meglio della vittoria del ciclista veneto Tommasin nella seconda tappa della S.Pellegrino. Mentre molti, in silenzio, riandavano con la mente alla Desiré, la Luciana, la Lina e alle altre della “quindicina” che non avrebbero rivisto mai più. ■ Ma questa è un’altra storia.


trentinoattualità trentinoeventi

Archivio Trentino Marketing

I SUONI DELLE DOLOMITI

C’

TORNA L’ATTESISSIMA RASSEGNA MUSICALE CHE OGNI ESTATE ANIMA DI VOCI E SUONI LE MONTAGNE PIÙ BELLE DEL MONDO: DAL 30 GIUGNO AL 31 AGOSTO SI RINNOVA L’APPUNTAMENTO CON I SUONI DELLE DOLOMITI, CON UN CALENDARIO FITTO DI EVENTI E ANCHE TANTE, GODIBILISSIME, NOVITÀ ph. Marisa Montibeller

è un periodo dell’anno in Trentino in cui la musica sale in quota, scalando le montagne e facendo vibrare le rocce di nuovi echi, messaggeri universali di bellezza e di speranza. Un momento dove natura e creatività artistica si incontrano e si fondono, per regalare alle migliaia di visitatori presenti emozioni indescrivibili. È una formula ormai consolidata, ma che ogni volta non smette di stupire ed attrarre, quella de “I Suoni delle Dolomiti”, il festival musicale ideato e promosso da Trentino Marketing e dalle APT della Val di Fassa, della Val di Fiemme, di San Martino di Castrozza – Passo Rolle – Primiero e Vanoi, della Val di Non, di Madonna di Campiglio – Pinzolo – Val Rendena, di Dolomiti Paganella e della Valsugana. Quest’anno la manifestazione arriva a spegnere 24 candeline e si prepara ad offrire al suo pubblico una carrellata di eventi

61

tmmaggio


trentinoeventi ph. Pillow Lab

straordinari tra scenari alpini mozzafiato e località di interesse storico - artistico, che avranno per protagonisti artisti di fama internazionale. I 25 appuntamenti in programma spazieranno tra diversi generi musicali: dal jazz, al rock, alla musica classica, alla musica da camera..., sperimentando percorsi orginali e alternativi, in una contaminazione tra le arti, tra tradizione e contem-

poraneità. Ad aprire le danze, in val di Fassa il 30 giugno, sarà Graham Nash, celebre esponente della musica americana, che ha segnato la scena musicale con un continuo dialogo tra rock, folk, pop, cantautorato d’autore e persino jazz. Dopo di lui, sulle Pale di San Martino, l’affezionato violoncellista Mario Brunello insieme all’alpinista Manolo, parteciperanno a

una 3 giorni di trekking con il pubblico, che culminerà in una performance dove la musica si unirà alla narrazione, per raccontare l’essenza della montagna. Tutto al femminile sarà invece l’appuntamento del 12 luglio in Val di Fiemme con The Spheres, spettacolo palpitante di energia e sperimentazioni musicali dello Yamanaka Electric Female Trio. Tra gli incontri più attesi non poteva mancare l’Alba delle Dolomiti, uno spettacolo musicale suonato al tepore delle prime luci del sole: con le loro Moresche invenzioni, Maria Pia Devito & Ensemble Burnogualà daranno vita ad una vivace mescolanza musicale che attinge a melodie rinascimentali e sonorità mediterranee per un risultato dal sapore carnevalesco e polifonico. Gioiosa e coloratissima sarà anche la fanfara della Bandakadabra a Campo Flavona, che allieterà il pubbli-

IL PROGRAMMA, DA GRAHAM NASH A NERI MARCORÈ 30 giugno ore 12, Val di Fassa Rifugio Micheluzzi, Gruppo del Sassolungo Graham Nash

6-8 luglio, Pale di San Martino, Trekking Mario Brunello e Manolo 8 luglio ore 12, San Martino di Castrozza, Passo Rolle, Primiero e Vanoi, Rifugio Rosetta Giovanni Pedrotti, Pale di San Martino Mario Brunello e Manolo 12 luglio ore 12, Val di Fiemme, Passo di Lavazé, Gruppo Corno Nero – Pala Santa Yamanaka Electric Female Trio 14 luglio ore 6, Val di Fassa, Col Margherita, Gruppo Lusia – Bocche, L’Alba delle Dolomiti Maria Pia Devito & Ensemble Burnogualà

62

tmmaggio

15 luglio ore 12, Val di Non, Campo Flavona, Gruppo di Brenta Bandakadabra Campiglio special week 16-22 luglio Gidon Kremer, Kremerata Baltica, Omaggio in musica alle Dolomiti di Brenta 16 luglio ore 17.30 / 21, Caderzone Terme, Palazzo Lodron Bertelli Andrei Pushkarev, Kremerata Baltica String Trio 17 luglio ore 12, Lago Asciutto, Dolomiti di Brenta Kremerata Baltica Chamber 18 luglio ore 12, Val di Fassa , Rifugio Contrin, Gruppo Marmolada-Cima Bocche-Monzoni Avi Avital 18 luglio ore 21, Madonna di Campiglio, Salone Hofer Gidon Kremer

19 luglio ore 12, Lago Nero, Gruppo della Presanella Mario Brunello, Andrei Pushkarev, Kremerata Baltica String Trio 20 luglio ore 12, Rifugio F.F. Tuckett e Q. Sella, Gruppo di Brenta Kremerata Baltica 21 luglio ore 21, Spiazzo Rendena, Chiesa di San Vigilio Gidon Kremer, Kremerata Baltica 22 luglio ore 12, Malga Brenta Bassa, Gruppo di Brenta Gidon Kremer, Kremerata Baltica 27 luglio ore 12, Altopiano della Paganella, Bait del Germano, Paganella Ginevra Di Marco 29 luglio ore 12, Val di Fassa, Rifugio Roda di Vael, Catinaccio Paolo Fresu, Musega de Poza 1 agosto ore 12, Val di Fiemme, Laghi di Bombasèl, Gruppo del Lagorai Vision String Quartet


trentinoeventi ph. Allesfoto Alcuni eventi sono a pagamento e per un numero limitato di persone (vedi sito web www.isuonidelledolomiti.it). Trekking a pagamento (euro 360) e a numero chiuso. Prenotazioni solo telefoniche a partire dal 7 maggio ai numeri 347 4944220 / 348 2222790

3 agosto ore 12, San Martino di Castrozza, Passo Rolle, Primiero e Vanoi, Villa Welsperg, Val Canali, Pale di San Martino Peppe Servillo, Javier Girotto, Fabrizio Bosso, Furio Di Castri, Rita Marcotulli, Mattia Barbieri 7 agosto ore 12, Val di Fiemme, Malga Canvere, Gruppo Viezzena - Bocche Grant-Lee Phillips

co col suo stile irriverente, a metà tra le fanfare balcaniche e le street band, strizzando un occhio anche verso lo ska, il rock e il drum and bass. L’appuntamento dedicato alla musica classica vedrà un incontro di estremo fascino con Gidon Kremer e la sua Kremerata Baltica, nell’ambito della Campiglio Special Week, una settimana di festival nel festival che si svolgerà interamente in Val Rendena dal 16 al 22 luglio e che avrà, tra gli altri, ospiti anche Andrei Pushkarev, noto interprete di vibrafono e di nuovo Mario Brunello. A riportarci nelle Dolomiti di Fassa sarà poi Avi Avital, interprete di mandolino di origine israeliana, che si è aggiudicato una nomination ai Grammy Adwards. La splendida voce dell’italiana Ginevra di Marco, in Paganella, ci farà invece ripercorrere attraverso la musica la vita e la carriera della grande

24 agosto, ore 12, Madonna di Campiglio, Camp Centener, Gruppo di Brenta Teresa Salgueiro 28 agosto ore 12, Val di Fassa, Località Jonta, Val San Nicolò, Gruppo Marmolada-Cima Bocche-Monzoni Dakhabrakha

cantante argentina Mercedes Sosa, nello spettacolo intitolato La Rubia canta la Negra. E poi ancora, tanti altri artisti ed eventi da non perdere: al Rifugio Roda di Vael a fine luglio ci attende il sodalizio artistico tra il jazzista Paolo Fresu, l’orchestra ladina Musega de Poza e lo strumentista e compositore Marco Sommadossi. La rassegna continua nel mese di agosto con il Vision String Quartet, versatile quartetto d’archi che si esibirà nella selvaggia natura del Lagorai, mentre a Villa Welsperg si riunirà un ensemble di grandi interpreti italiani -Peppe Servillo, Javier Girotto, Fabrizio Bosso, Furio Di Castri, Rita Marcotulli, Mattia Barbieri -per rendere omaggio al grande Lucio Battisti, l’artista sempre amato e ricordato per la sua raffinata sensibilità, facendo rivivere capolavori che trascendono le generazioni come “Il mio canto libero”, “Pensieri

31 agosto ore 17, Valsugana, Val di Sella, Malga Costa E intanto si suona, da un’idea di Mario Brunello e Alessandro Baricco, con una composizione inedita di Giovanni Sollima Neri Marcorè Marco Rizzi, Regis Bringolf, Danilo Rossi, Mario Brunello, Florian Berner, Gabriele Ragghianti, Ivano Battiston, Signum Saxophone Quartet

10 agosto ore 12, Val di Fassa, Rifugio Bergvagabunden, Gruppo Costabella – Cima Uomo Ferenc Snétberger, Tony Lakatos 20 agosto ore 12, Val di Non, Pian della Nana, Malga Tassulla, Gruppo di Brenta Andrea Motis Quartet 22 agosto ore 12, Val di Fiemme, Località La Porta, Gruppo Cornacci – Monte Agnello Isabelle Faust, Kristin von der Goltz, Anne Katharina Schreiber, Danusha Waskiewicz Bandakadabra (ph. Getty Images _ Valerio Pennicino) 63

tmmaggio


trentinoeventi

64

tmmaggio

I 4 PROGETTI SPECIALI DEI SUONI

Q

uesta 24esima edizione dei Suoni delle Dolomiti porta con sè quattro progetti particolari, tutti da conoscere e da vivere. Il primo è il sempre rinnovato appuntamento con il trekking. Dal 6 all’8 luglio insieme al violoncellista Mario Brunello e all’alpinista Maurizio Zanolla, conosciuto come Manolo, i partecipanti avranno la possibilità di salire alcune delle cime più belle delle Pale di San Martino. Al termine dell’escursione, l’8 luglio alle 12, presso il rifugio Rosetta Pedrotti, i due si esibiranno in uno spettacolo di musica e narrazione della montagna e dell’interiorità. Dopo il grande successo dell’anno scorso, si riconferma poi l’appuntamento con la Campiglio Special Week, una settimana (dal 16 al 22 luglio) densa di incontri che si snoderanno in Val Rendena, tra i paesaggi delle sue splendide vette, ma anche al chiuso, alla scoperta di antiche chiesette dove raccogliersi in un’intima dimensione di ascolto, di malghe e saloni di edifici storici. Protagonista dell’evento sarà anche quest’anno la rinomata Kremerata Baltica, formazione nota per il suo spirito pioneristico e aperto alle innovazioni, tra cui stavolta sarà presente anche il fondatore, il talentuoso Gideon Kramer, il più grande violinista in attività del mondo. Il 16 luglio il trio d’archi della banda si esibirà a Caderzone Terme insieme ad Andrei Pushkarev (ore 17.30/21) per una raffinata immersione nella musica da camera. Il 17 luglio invece, presso il Lago Asciutto, il gruppo, in formazione da ottetto, proporrà invece l’Ottetto per archi di Felix Mendelssohn-Bartholdy e composizioni di Dmitrij Šostakovic e Robert Schumann. Da non perdere, nel salone Hofer a Madonna di Campiglio, (18 luglio ore 21) Gideon Kremer in uno speciale progetto, dove la musica si unirà alla fotografia per raccontare l’utopia della dominazione sovietica. La Campiglio Special Week prosegue al Lago Nero, (19 luglio ore 12), dove il trio di archi della Kremerata, insieme a Mario Brunello e Andrei Pushkarev si esibirà su brani di Reinhold Moritzevic Glière, Rebecca Clarke e Valentyn Syl’vestrov, fino allo “Spasimo”, di Giovanni Sollima. Nel suo concerto al rifugio Tuckett, la banda baltica proporrà inoltre un arrangiamento di Schumann, Mendelssohn e del giovane compositore lettone Jančevskis (20 luglio ore 12). Infine, a chiudere la settimana rendenese due straordinarie esibizioni, che daranno prova della grande versatilità dell’ensemble: il 21 luglio (ore

21) presso l’antica chiesa di San Vigilio di Spiazzo Rendena, con un omaggio a brani immortali di compositori come Schubert e Chopin, mentre il 22 luglio a Malga Brenta Bassa, (ore 12) gran finale con un’inedita ed inusuale esibizione che ripercorre la musica e le atmosfere del circo, sulle tracce di autori come Charlie Chaplin ed Ennio Morricone. All’insegna della musica jazz sarà invece il progetto che vedrà Paolo Fresu, grande interprete della tromba e del flicorno, Gideon Kramer

ph. Paolo Pellegrini

e parole” o “Penso a te”. La grande musica americana tornerà protagonista con il cantautore polistrumentista Grant-Lee Phillips, ex membro dei Grant Lee Buffalo, che porterà invece i ritmi della canzone americana a Malga Canvere. Sonorità jazz regneranno poi a Cima Uomo, con il duo formato dal chitarrista e sassofonista Ferenc Snétberger e dal sassofonista Tony Lakatos, che spazieranno tra brani e generi in grado di varcare ogni confine ed ogni epoca per la loro capacità di accogliere diverse influenze. Ancora jazz a Pian de la Nana, il 20 agosto, con la bravissima trombettista Andrea Motis, paragonata a Billie Holiday e Norah Jones per il suo modo di cantare, che suonerà con un quartetto jazz. Dal jazz si passerà alla musica classica in val di Fiemme, che ospiterà l’illustre quartetto classico composto dalle talentuose Isabelle Faust, Kristin von der Goltz, Anne Katharina Schreiber, Danusha Waskiewicz. La voce magica, fascinosa e calda della celebre Teresa Salgueiro ci farà poi vivere attimi di grande suggestione a Madonna di Campiglio, con lo spettacolo O Horizonte, un’intensa performance che accompagnerà il pubblico verso un percorso di ricerca di senso, e di futuro. Sarà invece un’incursione nella musica popolare l’esibizione in Val San Nicolò dei Dakhabrakha, gruppo ucraino dove tradizione e contemporaneità si incontrano dando vita ad interessantissime e vivaci sperimentazioni. La chiusura della rassegna è infine affidata ad un progetto speciale che riunisce tanti e diversi artisti nell’appuntamento intitolato E intanto si suona, un tour musicale che attraversa tutto il Novecento, con le sue guerre e le sue barbarie, dove, nonostante tutto, si continua ancora a suonare. ■

insieme alla banda musicale ladina Musega de Poza, che unisce alla proposta tradizionale una vocazione all’innovazione, e il compositore, strumentista e docente Marco Sommadossi. Un’inedita formazione che vuole proporre una lettura della tradizione con uno spirito contemporaneo, per mostrare come le tradizioni mutino e si modifichino, attingendo e rielaborando le sonorità della montagna (Rifugio Roda di Vael sul Catinaccio in Val di Fassa, il 29 luglio, ore 12). L’evento conclusivo, intitolato E intanto si suona, nasce invece da un’idea di Brunello e dello scrittore e regista Alessandro Baricco. Attraverso la musica e le parole, si propone agli spettatori un viaggio nel Novecento e nelle sue tragedie. Il racconto prende spunto dai diari di un soldato che trovò nell’amore per la musica un’ancora per salvarsi dalla brutalità della guerra. La rappresentazione, a cui partecipa un folto gruppo di artisti- Neri Marcorè, Marco Rizzi, Regis Bringolf, Danilo Rossi, Mario Brunello, Florian Berner, Gabriele Ragghianti, Ivano Battiston, Signum Saxophone Quartet- guarda quindi al passato per comunicare un messaggio universale valido anche per il presente di oggi, segnato tuttora da atroci conflitti che insanguinano le vite di milioni di persone. (31 agosto Malga Costa in Val di Sella alle 17).


La solita raccomandata!

Raccomandata dalla tua BMW e dalla tua MINI.

Ogni vettura sa quello che vuole ed é per questo che BMW e MINI scelgono Procar Italia. Il posto migliore per assicurare alla vostra vettura assistenza d’officina e ricambi originali, per tutta la sua vita. E quando sarà il momento di cambiare vettura, potrete farlo contando sulle migliori condizioni di acquisto.

Procar Italia Srl | via Zandonai,119 - 38060 Villa Lagarina TN | Tel. 0464 490091

www.procaritalia.it


trentinocantineaperte di Giada Vicenzi

DI CANTINA IN CANTINA ALLA SCOPERTA DEL VINO TRENTINO SABATO 26 E DOMENICA 27 MAGGIO TORNA “CANTINE APERTE”, L’APPUNTAMENTO PIÙ ATTESO DAGLI WINE LOVERS DI TUTTA ITALIA. ECCO LE DATE E L’ELENCO DELLE CANTINE ADERENTI IN TRENTINO

C

onto alla rovescia per l’edizione n. 26 di “Cantine Aper te”, appuntamento fisso per gli wine lovers italiani, organizzato dal Movimento Turismo del Vino - MTV. Come da tradizione, l’evento si svolge l’ultimo week end di maggio: le date da segnare in agenda sono, quindi, sabato 26 e domenica 27 maggio. Milioni di appassionati ed enoturisti in tutta Italia avranno due giorni a disposizione

66

tmmaggio

per scoprire la cultura del vino direttamente sul campo (anzi, nel campo!) e nei luoghi di produzione. Le quasi mille realtà produttive italiane aderenti al Movimento Turismo del Vino apriranno, infatti, al pubblico le cantine e le campagne, per svelare con degustazioni e visite ai vigneti tutta l’alchimia di tecniche e di saperi racchiusa dentro a una bottiglia di vino. Anche in Trentino questa iniziativa è diventata or-


trentinocantineaperte

LE “CANTINE APERTE” IN TRENTINO

Az. Agr. Barone De Cles, Azienda Agricola Dott. Carlo Bleggi, Bellaveder, Borgo Dei Posseri, Cantina Aldeno, Cantina La Vis E Valle Di Cembra, Cantina Mori - Colli Zugna, Cantina Sociale Trento, Cantina Sociale Roveré Della Luna, Cantine Ferrari F.lli Lunelli, Cantine Moser, Cavit, Cembra Cantina di Montagna, Distilleria Bertagnolli, Distilleria Marzadro, Endrizzi, Frantoio Bertamini, Gaierhof azienda vinicola, Mas dei Chini, Maso Grener, Maso Poli, Maso Toresella Cavit, Mezzacorona Rotari, Vivallis.

mai una tradizione amata e attesa. Visitare le cantine del territorio è, infatti, il modo migliore per conoscere da vicino l’arte millenaria che dà vita agli straordinari vini trentini, un’occasione, sempre nuova e sempre diversa, per addentrarsi nella conoscenza dei migliori vini della nostra regione, accompagnati dalle guide più esperte e sincere che si possano trovare: i produttori. Ma “Cantine Aperte” rappresenta molto più che un itinerario di degustazioni; è, piuttosto, una filosofia, uno stile di viaggio e di scoperta non solo del vino, ma anche della grappa e dell’olio di oliva; in una parola, del territorio, a partire dai suoi prodotti più tipici, quelli che meglio lo descrivono e lo rappresentano. I programmi sono ancora in fase di definizione e per questo, come specificato dagli stessi organizzatori, vi invitiamo a contattare le singole aziende, verificando date e orari di apertura: al momento di andare in stampa sappiamo che ad aprire i battenti ai visitatori in Trentino saranno ventidue cantine, due distillerie e un frantoio. Realtà diverse per dimensioni, prodotti e filosofia aziendale, ma accomunate dalla qualità e dal forte legame con il territorio e rappresentative del variegato mondo vitienologico trentino, dove le grandi industrie enologiche e le piccole cantine famigliari lavorano fianco a fianco. Tutte quante hanno una lun-

ga storia alle spalle, che non ha impedito loro di investire su una decisa innovazione, sempre nel rispetto della tradizione e del territorio. Una sensibilità che ritroviamo in particolare nei duecento e più ettari di natura di Borgo dei Posseri, incastonato tra i boschi delle valli di Ronchi e San Valentino nel comune di Ala, e nella Cantina Sociale Mori-Colli Zugna, dove una nuova filosofia produttiva green e l’utilizzo razionale delle risorse naturali sono evidenti anche nelle forme e nelle tecniche costruttive. La cantina merita una visita, non solo per vedere da vicino l’insolita struttura ipogea, ma soprattutto per assaporarne gli ottimi vini e “Cantine Aperte” rappresenta sicuramente un’ottima occasione. Le attività in programma per queste giornate sono tante e di vario tipo anche alla Distilleria Marzadro e alla Cantina Vivallis di Nogaredo. Quest’ultima cantina, raccogliendo l’eredità della vecchia Società Agricoltori Vallagarina e con le radici ben salde nella cultura enologica della valle, produce vini che sono una sintesi perfetta di tradizione e modernità. Accanto allo sfuso, la Cantina Vivallis offre i prodotti classici della Vallagarina, come il Marzemino, nella versione Superiore “dei Ziresi” e “di Isera”, e il Moscato Giallo Castel Beseno, un’altra forte manifestazione territoriale. Pochi chilometri più a nord, la Cantina Aldeno è un al67

tmmaggio


68

tmmaggio


trentinocantineaperte tro esempio del fervido movimento cooperativo, sviluppatosi in Trentino un secolo fa e aprirà i battenti al pubblico per far assaggiare il meglio della sua produzione: Müller, Traminer, lo spumante Altinum, il Moscato Giallo Castel Beseno e il rinomato il Merlot. Giunti a Trento, l’elenco delle “Cantine Aperte” si fa davvero lungo: Cantina Sociale, Cantine Ferrari dei fratelli Lunelli, Cavit, Moser, Mas dela Fam con il suo ristorante e Mas dei Chini. E la lista prosegue se allarghiamo lo sguardo a est e a ovest di Trento: a Maso Toresella, che si affaccia sull’incantevole lago di Toblino, Cavit e la Fondazione Mach hanno fondato un centro di sperimentazione avanzata, da cui ha preso il via “Il Maso”, un progetto viticolo ed enologico volto a creare prodotti di altissimo pregio. Ad Arco porte aperte per il Frantoio Bertamini, a Tignerone di Bleggio per l’Azienda Agricola Carlo Bleggi, a Cembra l’omonima Cantina di Montagna. Ancora più a nord, la Piana Rotaliana è la patria del Teroldego, un altro vino autoctono e fortemente territoriale. Lo si potrà assaggiare, assieme agli altri vini e alle grappe prodotti in questa zona così fertile e vocata, a Lavis nella Cantina La-Vis e Valle di Cembra, a Mezzolombardo nell’Azienda Agricola Barone De Cles, a San Michele all’Adige nella Casa Vitivinicola Endrizzi. Tra le aziende aperte tutto il weekend, Bellaveder proporrà visite al vigneto e alla cantina con degustazione: una tappa da non perdere, per ammirare dal maso di Faedo la vista mozzafiato sulla piana Rotaliana, sorseggiando un calice del rinomato metodo classico Trento doc Bellaveder, anche in versione pas dosé. A Mezzocorona apre i battenti la celebre e antica Distilleria Bertagnolli, a Pressano Maso Grener, mentre

la Cantina Mezzacorona Rotari, sempre visitabile su appuntamento, per la giornata di domenica 27 maggio mette a disposizione le sue guide, che accompagneranno gli ospiti a scoprire come nasce il Rotari Trentodoc Metodo Classico. Mezzacorona invita anche alla scoperta della sua Barricaia, scenografico scrigno di annate storiche ed elegante sala degustazione nel cuore della cantina di vinificazione. Visite ogni ora con degustazione di Rotari TrentoDoc AlpeRegis e Mezzacorona Nerofino. Più a nord ancora, al confine con l’Alto Adige e la provincia di Bolzano, a Roveré della Luna, ad accogliere gli enoappasionati saranno la Cantina Sociale e Gaierhof, azienda agricola di punta con produzioni importanti, ma a gestione rigorosamente famigliare, proprietaria anche della tenuta Maso Poli a Lavis. Dai confini con il Veneto alle terre di lingua tedesca, dalle arie miti del Garda alle terre minerali della Piana Rotaliana, dal vino al formaggio, dall’olio alla grappa: impossibile non lasciarsi sedurre dalle specialità della terra trentina, a maggior ragione se, grazie a “Cantine Aperte”, possono essere degustate nel loro luogo di origine; che sia una cantina, una distilleria o un frantoio, poco importa, se a versarcele nel bicchiere è la mano stessa del produttore. ■

IL MARZEMINO DELLA CANTINA DI ISERA PREMIATO FRA I MIGLIORI VINI DEL TERRITORIO Nella prestigiosa cornice di Vinitaly si è svolta lo scorso aprile la cerimonia di premiazione del concorso sui vini del territorio, organizzato dalla Fondazione Edmund Mach. Centoundici etichette in gara, 55 cantine del Trentino Alto Adige, quattro tipologie di vino, ovvero Teroldego, Marzemino, Traminer aromatico e Gewürztraminer, tre commissioni e una giuria scelta tra esperti del settore. Nella categoria Trentino DOC Marzemino annate 2015-2014, la Cantina sociale di Isera si è aggiudicata non uno, ma due riconoscimenti: il Trentino Superiore Marzemino d’Isera DOC Corè 2015 e il Trentino Superiore Marzemino d’Isera DOC “Etichetta Verde” 2015 hanno conquistato rispettivamente il primo e il terzo posto del podio.

Marco Tonini con Massimo Tarter direttore Cantina Isera

69

tmmaggio


trentinospecialebirreartigianali

di Giada Vicenzi

IL TRENTINO VA A ... TUTTA BIRRA!

BIRRA ARTIGIANALE, UN FENOMENO CHE HA RIVOLUZIONATO IL MERCATO E I CONSUMI, UN PRODOTTO DA VALORIZZARE E CONOSCERE. NUMERI E I PROTAGONISTI DI UN SETTORE CHE ANCHE IN TRENTINO È IN CONTINUA CRESCITA. PER SCOPRIRLO, NON PERDETE IL FESTIVAL CEREVISIA A FONDO (TN) DAL 18 AL 20 MAGGIO

A

i trentini piacciono le bionde. Ma anche le luppolate, le «doppio malto», le non filtrate. Purché siano made in Italy, o meglio ancora: made in Trentino. Insomma, non è più necessario andare in Germania per

assaporare un’ottima birra artigianale. Anche in Trentino, terra famosa per i suoi vini, sono sorti in questi anni tanti piccoli birrifici, che hanno riscoperto una tradizione antica e la mantengono viva, rinnovandola e aprendosi con

Alex Moser, titolare “Lanterna - Pizzeria and Brew Bar” 70

tmmaggio

curiosità alle sperimentazioni. Una tradizione, quella brassicola, che anche in Trentino affonda le radici nella storia e che ora è tornata alla ribalta di prepotenza, scoprendo un interesse e un potenziale inaspettato. I risultati sono straordinari: nel 1999 in provincia di Trento c’era un solo birrificio artigianale, oggi se ne contano oltre 30 e il numero è in continuo aumento. Si tratta di realtà aziendali piccole, o piccolissime, guidate da giovani dinamici e anticonformisti, che hanno deciso di scommettere sulle birre artigianali, fatte di ingredienti di prima qualità, dedizione e pazienza. Quasi tutti hanno iniziato per passione, facendo home brewing, la birra in casa: par-

titi senza troppe aspettative, si sono ritrovati a vendere il proprio prodotto in tutta Italia e addirittura all’estero. Il Trentino, dunque, non è più solo sinonimo di vini di qualità, ottimi spumanti e grappe avvolgenti, ma anche di birre artigianali sorprendenti, prodotte con ingredienti da filiere locali che ne garantiscono la qualità. Le birre si suddividono in categorie codificate, ma il settore artigianale consente una certa elasticità e qui si scatena la fantasia dei mastri birrai, che possono aggiungere alla ricetta base spezie, erbe, fiori e frutta anche tipici della zona, che conferiscono profumi e sapori particolari. La birra diventa così espressione genuina di un territorio.


trentinospecialebirreartigianali

Birra Fiemme, la tradizione che si rinnova Quello della territorialità è un concetto che molte aziende hanno fatto proprio, al punto che oltre alla produzione della birra hanno iniziato anche a utilizzare materie prime prodotte in loco, a partire dal luppolo che ora viene coltivato in diverse aree del Trentino. È ciò che ha fatto “Birra Fiemme”, recuperando la tradizione brassicola fiemmazza rappresentata in valle dagli storici birrifici di Predazzo e Fontanefredde, che utilizzavano cereali locali e il luppolo che cresceva lungo l’Avisio. Stefano Gilmozzi, che porta avanti l’azienda

con la sua famiglia, è stato un po’ il pioniere della birra artigianale trentina: quando nel 1999 ha cominciato a produrre la sua birra, era l’unico in tutta la provincia. Oggi è il figlio Michele, 29 anni e una passione per la birra affinata aiutando il padre nel lavoro e viaggiando in Germania, a dare l’impronta caratteristica all’impresa, portando avanti la tradizione locale, ma rinnovandola con originalità. “Birra di Fiemme” è in realtà un agri-birrificio, perché utilizza solo cereali e luppolo autoctoni, per la quasi totalità di propria produzione. La famiglia Gilmozzi, infatti, coltiva da sé l’orzo (5 ettari) e il luppolo (mezz’ettaro): «Il 70% del luppolo è di nostra produzione, per l’orzo arriviamo al 90% – conferma Michele –. La base della birra è praticamente tutta di nostra produzione e di origine locale: non dimentichiamo, assieme ai cereali e al luppolo, anche l’acqua, che è l’ingrediente fondamentale per una buona birra e noi qui in valle ne abbiamo di ottima, leggera e poco calcarea. Il nostro obiettivo, la nostra filosofia è proprio il km zero». La produzione annua si aggira sui 1.600 ettolitri suddivisi in sette tipi di birra: Flaimbier, la birra di Fiemme, dissetante, con un tenue aroma di luppolo, Larixbier, dalle note corpose ma non amare, che prende il nome dal larice per il colore

Quinta Edizione

18.19.2 0maggi o2018

drink Lanterna - Pizzeria and Brew Bar

71

tmmaggio


trentinospecialebirreartigianali rosso, e la Weizenbier. La ricerca storica è alla base di birre come Lupinus, dove l’ingrediente caratteristico è una particolare varietà di lupino, coltivato ad Anterivo, che si usava come surrogato del caffè, e la Nòsa, che utilizzando un’antica tecnica di tostatura del malto, luppoli forti come quelli selvatici della Val di Fiemme e lieviti ad alta fermentazione, ripropone il gusto della birra prodotta più di un secolo fa nella birreria di Predazzo. Fra le birre sta-

Rudy Zeni, titolare “Nero Brigante”

gionali, un must è la Birra di Natale, rossa ad alta fermentazione, con aggiunta di anice stellato, vaniglia e cannella, mentre la Tribaund citra, è una lager a bassa fermentazione, molto leggera e beverina, adatta all’estate. Dalle sperimentazioni di Michele Gilmozzi sono nate le speciali Free Barabba, leggera e fresca, dalle note agrumate e con chiusura di lime e pompelmo, Kamikaze, una Ipa (anzi, una Fiemme India Pale Ale, visto che il luppolo è rigorosamente locale), ad alta fermentazione, amara e dalla forte personalità, e la Gose, novità assoluta appena imbottigliata, una birra salata a fermentazione lattica, sapida e rinfrescante. Nero Brigante: la passione per la birra di qualità Passione, studio e voglia di sperimentare hanno guidato anche Rudy Zeni, ultima generazione della storica Cantina Zeni di San Michele all’Adige, a brassare buona birra artigianale. «Ho cominciato con esperimenti casalinghi – racconta Rudy – quando ancora studiavo all’Istituto agrario di San Michele. Nel 2014 mi sono sentito pronto a passare a una produzione artigianale da mettere in commercio e ho acquistato l’attrezzatura. Oggi ne produco circa 100 ettolitri». Ed è così che nasce Nero Brigan-

te, con sede al Maso Nero di Pressano. Il nome è legato a una leggenda, secondo la quale il maso era abitato da un figuro burbero e schivo, che in paese chiamavano “Nerobrigante”. A questo personaggio si ispirano le etichette e alcuni dei nomi scelti da Rudy Zeni per le sue birre. Come si sente un affermato vignaiolo nei panni del mastro birraio? «Le differenze tra vino e birra sono sostanziali, ma per entrambi vale il principio che senza competenza, dedizione e qualità delle materie prime non si va da nessuna parte. Produrre una buona birra artigianale è più complesso di quanto si pensi. Mi attira il fermento che c’è in questo settore: è un campo che voglio esplorare, perché mi piacciono le novità, le sfide. Le nostre birre – prosegue

Rudy – sono tutte non pastorizzate e non filtrate, contengono quindi lieviti vivi che donano profumi e sapori che non si trovano nelle birre industriali. Il luppolo è l’unico conservante naturale, il risultato è una bevanda piena di profumi e aromi complessi. Per il futuro l’idea è di legarsi sempre più al territorio, utilizzando materie prime coltivate nelle nostre terre. Abbiamo attivato una collaborazione con un produttore di Predaia in val di Non che ci rifornisce di luppolo biologico e a livello sperimentale ne abbiamo piantato un po’ nei terreni vicino al maso. I malti che utilizziamo sono tutti italiani o tedeschi, mentre per l’orzo ci riforniamo nel mantovano e da un produttore locale del Bleggio, con cui entro l’estate puntiamo ad avere una produzione tren-

Fam. Gilmozzi di Gilmozzi Stefano DAIANO (TN) – Via Colonia, 60 Tel. 0462.479147 – Fax 0462.231312 s.gilmozzi@birradifiemme.it www.birradifiemme.it Vendita al dettaglio nel birrificio tutti i giorni ore 8.00-12.00/14.00-18.00 domenica ore 9.00-12.00

72

tmmaggio


trentinospecialebirreartigianali Weizen”, non filtrata, ad alta fermentazione e rifermentata in bottiglia, ha colore intenso, profumo fruttato con sentore di lievito e sapore ricco e cremoso.

Michele Gilmozzi, “Birra di Fiemme”

tina». Le prime due birre nate in casa Nero Brigante sono “La 18” e “Fra Diavolo”. La prima è una birra non filtrata ad alta fermentazione, con successiva rifermentazione in bottiglia, proprio come avviene per lo spumante Trento doc. Lo stile segue la tipologia delle birre Pils o Hell ma con una rivisitazione per l’alta fermentazione: una “bionda” dai profumi floreali e vanigliati con un gusto deciso e asciutto. Più decisa, ma di sapore rotondo, è “Fra Diavolo”, birra in stile “Vienna Lager”, non filtrata, ottenuta in alta fermentazione e rifermentata in bottiglia. “Zio Ulrich” è la terza birra: in “stile

L’angolo dei 33: dove la birra artigianale incontra la musica La diffusione così larga e capillare del fenomeno “birre artigianali” non sarebbe stata possibile senza i locali specializzati, che fanno da tramite tra il produttore e il consumatore finale e hanno un ruolo fondamentale nel far conoscere e apprezzare al grande pubblico birre dai sapori diversi, insoliti, talvolta estremi, spiegandone caratteristiche e tecniche produttive. L’angolo dei 33 è stato il primo locale di questo tipo a Trento: era il 2012 e la passione del grande pubblico per le birre artigianali nella nostra provincia era solo agli albori. Merito delle intuizioni di Paolo Cereghini, titolare del locale nonché profondo conoscitore delle birre artigianali, non solo del Trentino e dell’Italia, ma di tutti gli angoli del mondo. «Abbiamo basato la nostra proposta sulle birre artigianali – spiega – perché volevamo essere indipendenti e scegliere in base alle caratteristiche del prodotto e alla filosofia di chi lo produce». Le birre in selezione alle 12 spine vengono scelte

ph Michele Venice Paolo Cereghini, titolare “L’angolo dei 33” 73

tmmaggio


trentinospecialebirreartigianali

CEREVISIA A FONDO (TN) Festival dei Birrifici Artigianali – da venerdì 18 a domenica 20 maggio a Fondo in Val di Non, birre artigianali e produttori si presentano al pubblico di appassionati attraverso degustazioni, incontri, tavole rotonde, laboratori. Sarà possibile assaggiare le birre artigianali agli stand dei produttori e imparare tecniche e segreti di produzione della birra artigianale. Come ogni anno, una giuria di esperti nazionali assegnerà il premio alla migliore birra trentina 2018. Cerevisia è organizzata da Pro Loco Fondo e Apt Val di Non, con la partecipazione del Comune di Fondo, della Provincia Autonoma di Trento, Slow Food Terre del Noce, Strada della mela e dei sapori, Strada del Vino Trentino, Strada dei formaggi delle Dolomiti, Cassa Rurale Novella Alta Anaunia e dei marchi Val di Non e Trentino. Per informazioni: http://www.cerevisiafestival.com/

L’angolo dei 33

personalmente da Paolo. Le spine non sono fisse, ma in continua rotazione, in modo da offrire al cliente una scelta di birre sempre nuove e diverse: locali, nazionali ed estere. «In sei anni dalle mie spine saranno passate 800 diversi tipi di birra», racconta Paolo, che spiega anche l’importanza della regolare manutenzione dell’impianto di spillatura, per garantire qualità e sapori autentici. Perché la birra è un prodotto vivo, sottoposto a continue variazioni naturali, va conservata e servita in un certo modo. Accanto alle birre alla spina, vastissimo è l’assortimento di birre in bottiglia, insolite e sperimentali. Se si è indecisi su quale birra ordinare, non c’è problema: Paolo è lì apposta per spiegare le caratteristiche organolettiche

di ciascuna birra, ma anche la storia, il tipo di produzione… insomma, il perché di certi sapori. Le birre che serve le ha provate personalmente. «È così – racconta Paolo – che i nostri clienti un po’ alla volta si sono abituati anche a sapori non proprio facili, come le birre acide del Belgio e l’amarezza decisa delle Ipa e ora le chiedono abitualmente». Sempre aggiornato e sempre in fermento, Paolo Cereghini ha messo in piedi delle collaborazioni ad hoc con alcuni produttori locali, come Birra di Fiemme e BioNoc’: è così che sono nate, ad esempio, birre come Free Barabba e Jesus Christ. Dopo anni nel quartiere della Vela, L’Angolo dei 33 ha riaperto lo scorso autunno in via Calepina e oltre che pub, da maggio di quest’anno, è

anche un ristorante aperto a pranzo. E poi serate a tema, progetti speciali che mescolano birra e musica live, happy hours ogni martedì… Serate speciali in cui raccontare le birre artigianali e creare una cultura della birra di qualità, perché, come dice Paolo Cereghini, «una volta che l’assaggi, non torni più indietro». Pizza e birra? Sì, ma di qualità! Alla Lanterna l’abbinamento perfetto La passione per un prodotto porta alla ricerca di livelli qualitativi sempre migliori, affina il gusto, rende esigenti in fatto di abbinamenti. Lo sa bene Alex Moser, che nel suo locale “Lanterna” a Montagnaga di Piné propone un

1909

B I R R I F I C IO A RT I G I A N A L E T R E N T I NO

nerobrigante.it

74

tmmaggio

vasto assortimento di birre artigianali, sapientemente abbinate a pizze gourmet e a prodotti del territorio. Un brew pub curatissimo nei dettagli, perfetta fusione fra rustico e moderno, e un titolare giovanissimo (26 anni), che ha deciso di scommettere su prodotti di ottimo livello qualitativo, ma al tempo stesso alla portata di tutti. «Pizza e birra rappresenta l’abbinamento per eccellenza, il simbolo di uno stile di vita giovane, easy, spigliato – racconta Alex –. Per me sono due grandi passioni: sono cresciuto nella ristorazione (la famiglia Moser gestisce l’Hotel Belvedere a Montagnaga di Piné, ndr), è stato quindi naturale che diventassero il mio lavoro». 38 tipi diversi


trentinospecialebirreartigianali

LANTERNA PIZZERIA AND BREW PUB È UN LUOGO DOVE TROVARE PIZZE GOURMET REALIZZATE CON INGREDIENTI SELEZIONATI E STAGIONALI, IL TUTTO ACCOMPAGNATO DA OTTIME BIRRE ARTIGIANALI.

Dal lunedì alla domenica ore 18:00 - 00:00 CHIUSO IL GIOVEDÌ Montagnaga di Pinè (TN) Via Domenica Targa, 34 Cerevisia 2017

di birre artigianali e oltre 30 varietà di pizze classiche e speciali, che diventano una vera esperienza di gusto se abbinate nella giusta maniera: la birra viene suggerita sulla base della pizza scelta, per completamento o contrapposizione dei sapori, che così si esaltano reciprocamente. «Con il mio locale ho voluto creare un punto di aggregazione per tutti coloro che desiderano bere e mangiare bene. Per questo il menu è semplice ma curato, basato su prodotti il più possibile locali e stagionali, con un occhio di riguardo alla qualità delle materie prime e al territorio. Più della metà delle birre artigianali sono trentine, mentre le pizze sono farcite con ingredienti nostrani come il salmerino, o la stracciatella pugliese prodotta però in Trentino». No-

329 636 7856

tevole il menù degustazione: 4 portate dall’antipasto al dolce, accompagnate da 4 diverse birre artigianali, tra cui una particolarissima birra al cacao. Curato e accogliente, il locale è diviso in sale che ripropongono stili di arredo diversi, dalla caneva trentina alla stube tirolese. Ospitalità, ottima cucina, valorizzazione del territorio e collaborazione con i produttori locali: sono questi i pilastri su cui si fondano la creatività e le intuizioni di Alex Moser, affiancato nel lavoro da uno staff giovane e preparato. «Quello delle birre artigianali – dice Alex – è un mondo complesso. Tra i miei obiettivi c’è proprio quello di aumentare informazione cultura. Perché la birra artigianale è una bevanda straordinaria ed è importante farla conoscere». ■

75

tmmaggio


Rotaltype Mezzocorona (TN) - www.rotaltype.it

grafica:

®

Non più viaggi all’estero

ma alta qualità e prezzi convenienti anche da noi PRENOTA SUBITO LA TUA VISITA Particolare attenzione viene posta, durante la prima visita, allo stato di salute della bocca con lo scopo di individuare eventuali problematiche e consigliare così i migliori piani di trattamento da seguire.

Mezzolombardo

Via Trento, 115/117 - 38017 Mezzolombardo (Tn) Tel. 0461.60.04.61 Bassano del Grappa

Via Papa Giovanni Paolo II, 52 - 36022 San Giuseppe di Cassola (Vi) Tel. 0424.38.29.24


trentinomese

www.socialdent.it

I

mpianto dentale: se solo a nominarlo vi sentite male, sappiate che oggi esiste una soluzione meno dolorosa e meno invasiva, che garantisce però tutta la solidità e la durata di un impianto tradizionale. Allo studio Socialdent di Mezzolombardo è disponibile la chirurgia guidata, un insieme di procedure che grazie all’ausilio di modernissimi e sempre più evoluti software dedicati, permette di pianificare al computer ogni fase dell’intervento e di realizzarlo in maniera precisa senza punti di sutura, senza i traumi di un’operazione e con pochissimo dolore.

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

COME FUNZIONA? Per prima cosa si esegue una Tac 3D dell’area da trattare. Il risultato viene importato in un apposito software di elaborazione tridimensionale, che consente di effettuare un intervento virtuale al

IMPIANTO DENTALE: CON LA CHIRURGIA GUIDATA È RAPIDO E SENZA DOLORE GRAZIE ALLE TECNOLOGIE DI ULTIMA GENERAZIONE, LO STUDIO SOCIALDENT DI MEZZOLOMBARDO È IN GRADO DI REALIZZARE LA CHIRURGIA GUIDATA: IMPIANTI DENTALI IN UN GIORNO, SENZA PUNTI E CON POCO DOLORE computer, pianificando con precisione il posizionamento degli impianti e dalla protesi, evitando le aree a rischio chirurgico e intervenendo in base alla quantità di osso disponibile. Una volta terminata la pianificazione virtuale, una stampante 3D realizza una mascherina chirurgica che, applicata in bocca, permette al chirurgo di inserire gli impianti esattamente come progettato al computer. I PRINCIPALI VANTAGGI La chirurgia guidata è più sicura, perché permette di evitare zone a rischio chirurgico; è più rapida, perché permette di panificare prima tutto l’intervento; è meno dolorosa, perché evita l’apertura e chiusura chirurgica del tessuto gengivale. Senza incisioni e suture la fase di riabilitazione è molto più veloce. Grazie alle apparecchiature

Lo staff Socialdent

tecnologiche di ultima generazione, lo staff di Socialdent è in grado di eseguire in studio tutte le tappe della chirurgia guidata e si conferma tra gli studi dentistici più all’avanguardia del Trentino Alto Adige. La prima visita è gratuita e senza impegno: prenotate per scoprire tutte le offerte e le convenzioni di Socialdent! ■

INFO SOCIALDENT Mezzolombardo (TN) Loc. La Rupe via Trento, 115-117 Tel: 0461.600461 trento@socialdent.it

77

tmmaggio


trentinomesestyle

NUOVI CALIFORNIA BEACH E OCEAN, LA PIÙ BELLA FORMA DI LIBERTÀ

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

DORIGONI PRESENTA I NUOVI VEICOLI VOLKSWAGEN PROGETTATI PER IL VIAGGIO E IL TEMPO LIBERO C’è una ragione per cui Volkswagen California è da sempre uno dei veicoli più conosciuti e ambiti per il viaggio e il tempo libero: offre un’ampia gamma di soluzioni pratiche che lo rendono una vera casa su quattro ruote. A BORDO. IL PIACERE DEL RIPOSO SU DUE PIANI. A bordo di California ci si sente perfettamente a proprio agio, perché i pregiati

allestimenti interni, la plancia e i più moderni sistemi di Infotainment, sono esaltanti tanto quanto il design del veicolo. Quattro sedili standard e un angolo cottura pratico e funzionale offrono il massimo comfort on the road. A veicolo fermo, i sedili possono essere ruotati di 180° per creare un clima più conviviale e, al calar della notte, bastano pochi gesti per trasformare Volkswagen California in una camera con quattro letti: due sopra il divano ribaltabile a due

posti e due con doghe e materasso in schiuma di lattice al livello superiore. Il tetto sollevabile di California può essere regolato in pochi e semplici passi una volta giunti a destinazione o durante una sosta. Ciò permette di muoversi all’interno del vano passeggeri godendo di una maggiore spaziosità e di trasformare, il livello superiore in una comoda area relax. BLOCCO CUCINA. PREPARARE QUALCOSA DI BUONO OVUNQUE TI TROVI. California Ocean offre un funzionale blocco cucina completo di box frigorifero, piano di cottura a 2 fuochi, lavello e molto altro ancora. Grazie all’armadio e numerosi vani portaoggetti integrati all’interno del veicolo è possibile contare su varie soluzioni di stivaggio ove riporre abiti, bagagli e l’attrezzatura per il tempo libero. INFOTAINMENT. ARRIVARE A DESTINAZIONE INFORMATI E RILASSATI. Grazie ai sistemi di radionavigazione di altissimo livello, che coniugano funzionamento intuitivo, connettività e suono straordinario, è possibile ascoltare la propria musica preferita o restare informati

78

tmmaggio


trentinomesestyle sulle condizioni del traffico. Il sistema di navigazione ‘Discover Media’ offre i servizi online mobili Car-Net Guide & Inform, che permettono di accedere nel veicolo a informazioni online aggiornate, con informazioni sul traffico in tempo reale e funzioni di ricerca Google per percorsi alternativi o informazioni sul distributore di carburante più economico.

RISCALDAMENTO E CLIMATIZZAZIONE. UN CLIMA SEMPRE GRADEVOLE. A bordo è possibile regolare individualmente la temperatura dell’abitacolo in tre zone: per il conducente, il passeggero anteriore e gli occupanti del vano passeggeri. La funzione di ricircolo aria automatico, il sensore della qualità

CALIFORNIA BEACH Per chi ama vivere a contatto con la natura • 4 posti a sedere + 4 posti letto • Tetto sollevabile ad azionamento manuale • Letto con doghe nel tetto sollevabile • Vano passeggeri e vano guida oscurabili • Tavolino pieghevole nella porta scorrevole e 2 sedie apribili integrate nel portellone

MOTORI. CONSUMI RIDOTTI E POTENZA SUPERIORE I motori particolarmente efficienti si lasciano apprezzare non solo quando si è in vacanza, ma anche nell’impiego quotidiano; offrono consumi particolarmente ridotti, senza però scendere a compromessi quanto a piacere di guida. Il motore 2.0 TDI da 204 CV DSG risulta particolarmente potente, pur vantando consumi estremamente ridotti. La trazione integrale 4MOTION, disponibile a richiesta, garantisce ottime doti di trazione, maneggevolezza e sterzo ed è anche disponibile con cambio DSG a doppia frizione a 7 rapporti.

dell’aria, le bocchette di ventilazione supplementari nel rivestimento posteriore del tetto del vano passeggeri e il riscaldatore ausiliario garantiscono un clima sempre gradevole. SISTEMI DI SICUREZZA. PRONTI AD OGNI SITUAZIONE. Con i sistemi di sicurezza di California si è sempre pronti ad affrontare qualsiasi situazione grazie a Cruise control con regolazione automatica della distanza (ACC), Sistema di controllo perimetrale “Front Assist” con funzione di frenata di emergenza City, Sistema di assistenza al cambio di corsia “Side Assist”, Sistema di riconoscimento della stanchezza del conducente, Assistenza in frenata e nelle partenze in salita. ■

CALIFORNIA OCEAN Per essere sempre nel posto giusto al momento giusto • 4 posti a sedere + 4 posti letto • Tetto sollevabile ad azionamento elettroidraulico • Vetri doppi nel vano passeggeri • Presa da 230 V per il caricamento di batterie • Vano passeggeri e vano guida oscurabili

VOLKSWAGEN California in Trentino è da Dorigoni, unico concessionario e service ufficiale a Trento e provincia per i veicoli VOLKSWAGEN ideati per il viaggio. Info: DORIGONI Concessionaria Volkswagen Trento – Via di San Vincenzo, 42 Tel. 0461 381200 www.dorigoni.com info@dorigoni.com 79

tmmaggio


trentinomese

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

ARRIVA L’ESTATE

CON SERAFINI È ANCOR PIU’ TEMPO DI GELATO IL “TEMPIO DEL GELATO” SI PREPARA ALL’ESTATE CON GELATI, SORBETTI E SEMIFREDDI, ANCHE VEGANI E PRIVI DI GLUTINE, MA NON SOLO. UN’OFFERTA VASTISSIMA TRA DOLCE E SALATO, PER ACCONTENTARE LA GOLOSITÀ DI GRANDI E PICCOLI IN OGNI MOMENTO DELLA GIORNATA

L’

estate è in arrivo e anche la voglia di gelato. Fresco e digeribile, nutriente ma leggero, il gelato è ideale per la merenda e il dopocena, ma anche per un pranzo veloce. Che sia in cono, in coppetta o nella brioche, alla frutta o alle creme, l’importante è che sia artigianale e di qualità, come quello preparato dalle sapienti mani della famiglia Serafini. Vero e proprio tempio del gelato artigianale e di molte altre prelibatezze, il Caffè Gelateria Serafini di Lavis da 19 anni è il punto di riferimento sia per i trentini che per i tanti turisti di passaggio e non a caso: questo gelato è stato classificato fra i migliori d’Italia. Il segreto è semplice: solo materie prime

80

tmmaggio


trentinomese

UN OMAGGIO AGLI ALPINI In occasione dell’Adunata nazionale degli Alpini (11-12-13 maggio), Serafini propone un originale aperitivo a tema, che abbina un salume tipico, prodotto da una macelleria artigianale, con un bicchiere del migliore vino rosso del Trentino. SPECIALE FESTA DELLA MAMMA Se siete indecisi sul regalo, Serafini vi aspetta con tante dolci e golose proposte a tema, per fare felici tutte le mamme! freschissime, di stagione e di qualità che incontrano il latte biologico trentino in una lavorazione particolare frutto di 45 anni di esperienza che dona al prodotto un sapore pieno e una cremosità irresistibile. Ma il Caffè Gelateria Serafini non è solo gelato: grazie all’ampia offerta gastronomica e agli spazi eleganti e accoglienti (oltre 250 posti a sedere distribuiti tra interno, veranda e terrazza), il locale è il posto adatto per ogni momento della

Roberto Serafini

giornata, dalla colazione fino all’after dinner. Al mattino si può accompagnare l’energia del caffè espresso con una brioche o una fetta di torta casalinga e si può fare il pieno di vitamine con una salutare centrifuga; la pausa pranzo è leggera e variegata, con i piatti freddi e le insalate preparati ogni giorno, le insolite crepes in versione dolce o salata e – perché no? – con un fresco gelato, per nutrirsi bene senza appesantire la digestione. Il gelato è protagonista anche della merenda del pomeriggio, mentre i migliori vini del territorio sono perfetti per l’aperitivo, accompagnati da sfiziosi stuzzichini. I migliori liquori e i cocktail di tendenza, anche in versione analcolica, rallegrano il dopocena, assieme alle ricche e sontuose coppe di gelato. Grazie all’ampio parcheggio, Serafini è il punto di ritrovo perfetto per famiglie e amici di ritorno dalla montagna o dalla piscina e per allegre serate in compagnia. Nei mesi estivi è aperto sette giorni su sette, per cui è impossibile sbagliare. Non c’è che da sedersi al tavolo e aprire il menù: da Serafini qualità, ospitalità e gusto sono assicurati tutto il giorno, tutti i giorni! ■

PRODOTTI FRESCHI ANCHE DA ASPORTO Alla ricerca di un dolce da portare a un pranzo o a una cena? Le torte gelato Serafini sono davvero irresistibili. Le speciali vaschette termiche garantiscono l’integrità del prodotto fino a due ore dall’acquisto. Potete quindi acquistare gelati, torte e semifreddi e portarli a destinazione in tutta sicurezza!

INFO:

CAFFÈ GELATERIA SERAFINI Lavis - Via Cembra, 27 T. 0461.245148 www.gelateriaserafini.it Gelateria Serafini 81

tmmaggio



INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

OGNI GIORNO RICEVIAMO QUESITI DA PARTE DEI NOSTRI CLIENTI. OGGI RISPONDIAMO AD ALCUNI DI QUESTI.

NEWS DA CAF ACLI

Colf e badanti hanno diritto al bonus degli 80 €? Come è possibile recuperarlo?

Posso godere del bonus mobili se acquisto o costruisco una pertinenza all’unità immobiliare?

Colf e badanti, come gli altri lavoratori dipendenti, possono godere del bonus da 80 euro; cambia solo il modo in cui viene erogato il credito. Di solito è il datore di lavoro ad attribuire direttamente gli 80 euro al dipendente nella busta paga di fine mese. In ogni caso, anche laddove il datore di lavoro omettesse erroneamente l’attribuzione del bonus in busta paga, il dipendente potrebbe comunque recuperarlo attraverso la prima dichiarazione dei redditi utile.

In riferimento a quanto previsto nella Circolare 11/e del maggio 2014 dell’Agenzia delle Entrate, chi vorrebbe godere del bonus mobili a seguito dell’acquisto o della costruzione di un’unità pertinenziale all’abitazione purtroppo si trova la strada sbarrata.

Quindi, i lavoratori domestici possono richiedere il bonus con il modello 730? Si, i lavoratori domestici, a meno che essi non siano già alle dipendenze, oltre alla famiglia o alle famiglie per le quali prestano i loro servizi, di un datore di lavoro che sia anche sostituto d’imposta. In tal caso, presentando un normale modello 730, sarà quest’ultimo sostituto a conguagliare gli 80 euro sulla paga del lavoratore, altrimenti, per chi svolge più o meno stabilmente lavori a domicilio, dalle colf a ore ai badanti che dimorano con gli anziani che accudiscono, l’unica strada possibile sarà quella del recupero tramite il 730 senza sostituto d’imposta.

Per essere più chiari, vengono presi in considerazione solo gli interventi che riguardino direttamente l’abitazione. Di conseguenza, ai fini di un’eventuale applicazione, i lavori sulle pertinenze ne restano chiaramente esclusi. Quindi, quali sono i lavori ammessi per poter beneficiare della detrazione? Generalmente la detrazione del 50% del bonus mobili viene applicata se viene eseguito uno dei seguenti lavori: - interventi di manutenzione ordinaria (solo a livello condominiale) e straordinaria, il restauro e il risanamento conservativo, la ristrutturazione edilizia; - ricostruzione o il ripristino dell’immobile a seguito di eventi calamitosi; - la realizzazione di autorimesse o posti auto pertinenziali; - l’eliminazione delle barriere architettoniche;

- la bonifica dall’amianto e l’esecuzione di opere volte a evitare gli infortuni domestici; - le misure finalizzate a prevenire il rischio di atti illeciti; - gli interventi finalizzati alla cablatura degli edifici, al contenimento dell’inquinamento acustico, al conseguimento di risparmi energetici, all’adozione di misure di sicurezza antisismica. Per i tuoi quesiti scrivi una e-mail all’indirizzo info@aclitrentine.it.

È APERTA LA CAMPAGNA PRENOTAZIONI PER LE DICHIARAZIONI MODELLO 730/2018.

PRENOTA LA TUA DICHIARAZIONE!


www.haydn.it

D

ue gli appuntamenti del mese con la stagione sinfonica dell’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, che il 9 maggio (Trento, Auditorium, ore 20.30) si esibisce nella prima esecuzione assoluta di “Moment, Leute, Moment!” di Johannes Maria Staud, compositore in residenza 2018; completano il programma “Musica per strumenti a corda, percussione e celesta” SZ 106 di Béla Bartòk e la Sinfonia n. 100 “Militare” di Joseph Haydn; la compagine regionale è diretta dal norvegese Eivind Gullberg Jensen. Staud è nato a Innsbruck e ha studiato con Brian Ferneyhough e Michael Jarrell; nel 2000 ottiene un contratto con la casa Universal Edition e, da allora, è risultato vincitore di numerosi premi tra i quali il Premio Speciale della Repubblica

ORCHESTRA TOSCANA DUE GLI APPUNTAMENTI DI MAGGIO PER LA STAGIONE SINFONICA DELL’ORCHESTRA HAYDN DI BOLZANO E TRENTO austriaca (2001), il premio in composizione del Festival di Pasqua di Salisburgo (2002), il Premio Hindemith dello Schleswig-Holstein Musik Festival (2009). Il 16 maggio l’orchestra regionale cede il palco all’Orchestra della Toscana (che sarà diretta da Daniele Ru-

stioni) e alla pianista Beatrice Rana; sono in programma il Concerto per pianoforte e orchestra n. 1 op. 15 di Johannes Brahms e la Sinfonia n. 6 op. 68 “Pastorale” di Ludwig van Beethoven. A soli ventiquattro anni Beatrice Rana si è già imposta nel panorama musicale internazionale la-

vorando con orchestre tra le migliori al mondo e con celebri bacchette, oltre che per le sue performance in recital solistici. Nata in Italia da una famiglia di musicisti, Beatrice Rana ha iniziato lo studio del pianoforte all’età di quattro anni e ha debuttato in orchestra a nove anni. ■

47° FESTIVAL DI MUSICA SACRA

I

l Festival di Musica Sacra, che si svolge in diverse località delle province di Trento e di Bolzano dal 5 maggio al 9 giugno, giunge quest’anno alla sua 47a edizione e, conformemente alla sua lunga tradizione, coinvolge numerose formazioni corali e orchestrali nonché solisti attivi in regione, che affiancano musicisti attivi sulla scena internazionale. Come illustrato dai direttori artistici Hanns Egger, Josef Lanz, e Annely Zeni, la tematica centrale della programmazione 2018 è la musica della liturgia funebre, la cosiddetta “Messa Michael Haydn da Requiem”, nell’intenzione anche di ricordare l’ultimo anniversario della prima guerra mondiale. Si ascolteranno pertanto pagine del repertorio settecentesco, preziosamente rare come il “Requiem” di Michael Haydn, se non addirittura in prima esecuzione moderna, come quello di Domenico Pasqui, inserito in un percorso monografico volto alla riscoperta del lascito creativo di un compositore trentino. Di analogo

84

tmmaggio

orientamento è il suo collega Gennaro Astarita, napoletano d’origine, roveretano d’adozione, che proprio nell’ambito degli ultimi incarichi trentini, scrisse la Messa destinata alla Chiesa di Isera. Lo sguardo sulla produzione contemporanea si sofferma sul “Cantico Espiritual” della compositrice trentina Cecilia Vettorazzi, sul brano di Herbert Grassl (ispirato a testi poetici di Francesco Petrarca e Rainer Maria Rilke), che da solo riempie il programma di una serata concertistica dal titolo “Cantar d’amore” (“Von Liebe singen”); l’esecuzione è affidata al “Vokalensemble Hofhaymer” e all’ensemble “Chromoson”. Nel concerto intitolato “Ave Maria” (ensemble Amarida con la cantante Martina Bortolotti) Christian Gamper presenta una sua nuova composizione; mentre uno scorci sull’antichissima tradizione del canto liturgico sardo sarà offerto dai cantori di Aggius. Non si può tralasciare il mondo organistico, presente con con uno specifico concerto Cecilia Vettorazzi nella Chiesa di Avio.


18010203

18010203

18010203 18010203

18010203 18010203 18010203

18010203


di Nicola Tomasi

L’

appuntamento è per il 9-10 maggio al Teatro Comunale di Pergine Valsugana. Un evento con il patrocinio dell’Assessorato alle Pari Opportunità, università e ricerca della Provincia autonoma di Trento. Nel trentennale dell’Istituto di Istruzione Marie Curie di Pergine V. (1988-2018). In collaborazione con la Cassa Rurale Alta Valsugana. Il monologo si intitola per esteso “Due donne ai raggi X - Marie Curie e Hedy Lamarr, ve le racconto io”. A scriverlo e presentarlo in pubblico, Gabriella Greison, artista poliedrica, appassionata e laureata in fisica, scrittrice (è da poco uscito il suo ultimo libro “Hotel Copenhagen”). Il 7 novembre 2017, in tutto il mondo si sono festeggiati i 150 anni dalla nascita della grande scienziata due volte premio Nobel. “Due donne ai raggi X” celebra l’esaltante vita di Marie Curie, di cui sappiamo poco dal punto di vista umano, ma alla quale universalmente sono riconosciute doti da grande scienziata (come la chiamava Albert Einstein) e i connotati

DUE DONNE AI RAGGI X” GABRIELLA GREISON, ATTRICE E AUTRICE DI QUESTO BELLISSIMO MONOLOGO SI PRESENTA A PERGINE VALSUGANA IL 9 E 10 MAGGIO PER RACCONTARE LA STORIA DI MARIE CURIE E HEDY LAMARR. DUE DONNE DIVERSE, MA UNITE DALLA STESSA PASSIONE... Marie Curie

Hedy Lamarr

del genio. Marie fu anche precursore delle battaglie sociali per il raggiungimento di pari dignità e diritti tra donne e uomini nella società maschilista a cavallo tra ‘800 e ‘900. Nello spettacolo, la vita di Marie Curie, con i suoi baratri e le sue mete raggiunte, con le sue origini umili e la poca cura di sé, si intreccia con la sontuosa vita di Hedy Lamarr, scienziata e inventrice del Wi-Fi moderno, e allo stesso tempo star di Hollywood, da tutti considerata la donna più bella del mondo (prima dell’arrivo di Marilyn Monroe). 86

tmmaggio

Gabriella Greison

Hedy con le sue debolezze, le sue passioni smodate, il suo spirito libero. Le due donne, nel racconto della protagonista del monologo (una scienziata che sta per ricevere un prestigioso premio a Parigi per i suoi studi scientifici), sono la raffigurazione degli opposti, della vita e della morte, di dio e della scienza... E gli opposti, come nella vita di tutti i giorni, si diluiranno l’uno nell’altro così da apparire senza più confini. Chiunque può identificarsi

nelle vicende evocate in questo spettacolo che parla delle piccole azioni di ogni giorno e di grandi progetti. Chiunque è mosso dalla ricerca affannosa di ciò che non conosciamo. Biglietti: 16 euro intero, 14.50 euro ridotto over 65, under 26, carta In Cooperazione e soci della Cassa Rurale Alta Valsugana, 13 euro ridotto speciale carta “Amici dei Teatri”. “Due donne ai raggi X” è anche un evento anticipatore del Trentino Book Festival ■ 2018.


trentinomese

di Giada Vicenzi Buon cibo, buona birra, relax e compagnia a due passi dal lago di Garda. Sono gli ingredienti base dell ’os pitalità della Stube Ca’ Rossa Preparatevi a sentirvi a vostro agio come a casa vostra

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

T

rascorrere una domenica pomeriggio in pieno relax, seduti al sole con una birra ghiacciata, staccare la spina dopo una giornata di lavoro con della buona musica, concedersi un aperitivo sull’erba mentre i bambini giocano con la sabbia, fermarsi a mangiare con la famiglia o gli amici al termine di una giornata al lago… i motivi per fare tappa alla Stube Ca’ Rossa a Linfano di Arco sono tantissimi. Aperta con una nuova gestione da circa un anno, la Stube Ca’ Rossa è diventata in breve tempo il punto di riferimento non solo dei trentini e dei tanti turisti che scelgono il lago di Garda come meta di escursioni e vacanze, ma anche di chi vuole semplicemente ritrovare il piacere del relax e del divertimento in un ambiente accogliente

IL POSTO PERFETTO PER LA TUA ESTATE ma spigliato, gustando un boccale di birra e la cucina tipica del territorio, fatta di prodotti genuini. Il punto forte del menu sono succulenti portate di carne: puntine di maiale, pollo e galletto allo spiedo e una deliziosa selezione di hamburger. Ma anche antipasti stuzzicanti, taglieri con formaggi e salumi locali, patate fritte e al forno, piatti freddi, insalate e contorni, dolci irresistibili. Il tutto accompagnato da vini del territorio e annaffiato da generosi boccali di birra Forst. Si fa l’ordinazione e poi si aspetta

la chiamata, appena il piatto è pronto lo si va a prendere al banco. Nel frattempo si chiacchiera, si ride, si beve un bicchiere al chiosco esterno e si ascolta musica, perché l’atmosfera alla Stube Ca’ Rossa è così rilassata che sembra di stare sempre in vacanza. Oltre alla qualità e all’abbondanza dell’offerta gastronomica, un altro punto di forza di Stube Ca’ Rossa è la collocazione: in piena campagna, sulla strada che collega Arco al lido di Linfano, offre ampi spazi esterni attrezzati come un biergarten, con un grande giardino e uno spazio dedicato ai più piccoli, con giochi e tanta vera sabbia di mare, ribattezzato non a caso “La

spiaggia in campagna”. La Stube Ca’ Rossa è molto più di un locale: è uno stile di vita, che sa di estate e di divertimento, da condividere fino a tarda sera con la famiglia e con gli amici più cari. ■ CA’ ROSSA è anche un residence con 9 eleganti e confortevoli appartamenti di varie tipologie. Info su www.holidayhomegardatrentino.com

INFO STUBE CA’ ROSSA Via Linfano 45 Arco (TN) Tel. 348 9682518 facebook: Stube Ca’ Rossa

87

tmmaggio


di Giada Vicenzi

www.comunifioriti.it

RITORNA L’INCANTO DEI “COMUNI FIORITI” C’È ANCORA TEMPO PER ISCRIVERSI A “COMUNI FIORITI”, IL CONCORSO NAZIONALE CHE PREMIA I COMUNI PIÙ RICCHI DI FIORI E DI VERDE. UN’OCCASIONE DI CRESCITA ALL’INSEGNA DEL BELLO, PER MIGLIORARE LA QUALITÀ DELLA VITA E L’OFFERTA TURISTICA DEL TERRITORIO

N

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

on è solo una questione di ambiente e di estetica: studi scientifici dimostrano che nei centri urbani ricchi di fiori e verde pubblico c’è meno criminalità e i residenti sono meno stressati. “La bellezza

88

tmmaggio

salverà il mondo”, scriveva Dostoevskij, molto prima che le moderne ricerche arrivassero a dimostrare che, in effetti, in un ambiente bello e accogliente le persone vivono meglio e sono più felici. Immaginate di vedere il vostro paese o il vostro quartiere riempirsi di piante e fiori colorati, dall’aiuola pubblica al balcone privato: per rendere più vivace e accogliente il luogo in cui viviamo, spesso non servono grandi interventi urbanistici, ma è sufficiente riportare la natura, il verde e i fiori nelle vie della città. L’associazione Asproflor lo ha compreso perfettamente e dal 2007 con il concorso nazionale “Comuni fioriti” si impegna a diffondere in tutta Italia la cultura del verde pubblico e a dare risalto a quei comuni che si attivano per essere più belli e accoglienti investendo in piante verdi e fiorite. «La nostra iniziativa – spiega Renzo Marconi, presidente Asproflor – ha come primi obiettivi la cura e la promozione del territorio, attraverso il miglioramento della qualità degli spazi aperti. Perché la

fioritura di un comune non riguarda solo gli abitanti: una città fiorita è una città più gentile e attenta all’ambiente, dove si vive meglio e dove anche il visitatore e il turista si fermano più volentieri e più a lungo». «Con un impiego contenuto di risorse – spiega ancora Marconi –, le amministrazioni che partecipano a “Comuni fioriti” possono trasformare il tessuto urbano in un vero e proprio giardino fiorito, sorridente e accogliente, coinvolgendo i cittadini in una gara


in Italia, il concorso “Comuni Fioriti” ha distribuito anche in Trentino-Alto Adige riconoscimenti importanti alle amministrazioni che nel corso degli anni vi hanno aderito: Merano, Faedo, Revò, Romallo, Arco, Pieve Tesino, Transacqua e molti altri. La nostra regione, in questo senso, parte avvantaggiata, perché cittadini e amministratori locali hanno ben compreso che la cura del giardino, del sentiero e della piazzetta di paese contribuiscono non ASPROFLOR L’Associazione Produttori Florovivaisti riunisce i produttori italiani allo scopo di promuovere la floricoltura del Belpaese, il turismo del verde e il ruolo dei fiori nella vita quotidiana di paesi e città. Con questi obiettivi Asproflor organizza il concorso “Comuni fioriti”, ispirato ai concorsi di fioritura che si svolgono da decenni in Inghilterra e in Francia. Il concorso nasce in Piemonte nei primi anni Duemila e dal 2007 si sviluppa a livello nazionale. Come partner ufficiale di Entente Florale Europe e di Communities in Bloom, Asproflor seleziona i comuni italiani che possono partecipare al prestigioso concorso europeo “Entente Florale” e all’ambito concorso mondiale “International Challenge – Communities in Bloom”. Asproflor è guidata da Renzo Marconi (presidente), Sergio Ferraro (vicepresidente), Franco Colombano (referente nord-ovest), Matteo Roncador (referente nord-est), Michele Isgrò (referente centro-sud).

Comune di Cervia (Ravenna) entusiasmante dove ogni via, balcone, davanzale e terrazza del paese si ricopre di colori e profumi. Non si tratta di una competizione, ma di una sfida amichevole al decoro e al bello tra comuni d’Italia, che hanno l’occasione di conoscersi e condividere reciprocamente buone pratiche». L’iscrizione al concorso “Comuni fioriti” deve essere fatta dal sindaco, ma cittadini e associazioni possono attivarsi per proporre la candidatura. La giuria è composta da tec-

nici del settore (florovivaisti e architetti del paesaggio), la quale assegna un punteggio che va da un minimo di uno a un massimo di quattro fiori rossi. I comuni premiati sono elencati nella annuale “Guida Comuni Fioriti”, che viene distribuita in tutta Italia e che riporta in italiano e inglese le principali informazioni turistiche e culturali, oltre alle foto degli scorci più fioriti. Strumento importante di promozione turistica e ambientale e principale riferimento per la cultura del verde

solo alla nostra qualità della vita, ma sono anche alla base della strategia turistica di una piccola località. Un’occasione da non perdere per confermare a tutta Italia quanto belli e ospitali sanno essere borghi e paesi delle nostre valli alpine. ■

INFO Per iscriversi a “Comuni fioriti” le informazioni sono su: www.comunifioriti.it


di Nicola Tomasi

I

l pianoforte acustico torna al centro della musica grazie ad artisti talentuosi dotati di un innato senso dello spettacolo come Stefano Bollani. Ed è proprio lui il testimonial del Congresso internazionale Europiano 2018 degli accordatori, dei riparatori e dei progettisti di pianoforte che tornerà, dopo otto anni, nella culla degli alberi della musica, la Val di Fiemme. Trascorrono la vita alla ricerca del suono perfetto gli oltre quattrocento tecnici, provenienti da tutto il mondo che, dal 20 al 24 maggio, parteciperanno a quattro giornate di studio tradotte

CAPITALE DEL SUONO È STEFANO BOLLANI IL TESTIMONIAL DEL CONGRESSO INTERNAZIONALE EUROPIANO 2018 PER ACCORDATORI, RIPARATORI, PROGETTISTI E APPASSIONATI DI PIANOFORTI, ATTESO PER LA SECONDA VOLTA A CAVALESE DAL 20 AL 24 MAGGIO compositore, pianista, cantante, scrittore, attore e conduttore radiotelevisivo, tornerà in Trentino dove ha partecipato più volte al Festival di musica in quota “I Suoni delle Dolomiti” e dove, nel 2012, la Val di Fiemme e la Magnifica Comunità di Fiemme gli hanno intitolato un abete di risonanza del “Bosco che Suona”, un itinerario musicale (in Valmaggiore, sopra Predazzo) dove gli abeti rossi portano il nome di grandi musicisti. A fianco di Bollani suonerà Francesco Grillo, audace

in quattro lingue, fra jam session e concerti di pianoforte, al centro congressi PalaFiemme di Cavalese. Gli esperti del suono puro, profondo e armonico hanno scelto Bollani come simbolo della rinascita di interesse del pianoforte acustico. Il Congresso Europiano, che si tiene ogni tre anni in un diverso Stato europeo, torna in Val di Fiemme, dopo il successo dell’edizione del 2000, grazie al presidente del congresso 2018 Fabio Ognibeni, amministratore 90

tmmaggio

delegato dell’azienda produttrice di tavole armoniche Ciresa della Val di Fiemme, e a Luciano Del Rio, presidente dell’Aiarp, Associazione italiana accordatori e riparatori di pianoforti, con il sostegno di Fazioli Pianoforti. Il momento più atteso sarà il concerto, aperto a tutti, del duo Stefano Bollani - Francesco Grillo, con due pianoforti Fazioli, che si terrà al Palafiemme di Cavalese martedì 22 maggio, alle 21.00. L’eclettico e trascinante Stefano Bollani,

pianista e compositore, che recentemente ha inciso, con Sony Music, una sua trascrizione per pianoforte delle Quattro Stagioni di Vivaldi. Questa sua operazione, apparentemente spregiudicata, ha ottenuto un rilevante successo. Suona una nuova musica in Val di Fiemme. La valle delle Foreste dei Violini è pronta a plasmare la voce del pianoforte. INFO: w w w.vi s i t f iemme.i t www.europiano2018.it www.ciresafiemme.it ■


trentinomese

www.autoindustriale.com

L

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

a Classe A di MercedesBenz adesso giunge alla quarta generazione, o meglio alla quarta rivoluzione. La nuova Classe A si presenta ancora più tecnologica, con un’interfaccia uomo-vettura all’avanguardia e, soprattutto, con il nuovo sistema multimediale denominato MBUX (Mercedes-Benz User Experience). Intelligenza artificiale Tra le peculiarità tecnologiche della nuova Classe A rientra soprattutto il sistema MBUX (Mercedes-Benz User Experience). Il sistema di infotainment si accende semplicemente tramite l’espressione “Hey Mercedes” e segue comandi fatti a voce o gestuali. MBUX per esempio può ricordarsi le canzoni preferite e la strada per il lavoro del conducente. Può sintonizzarsi automaticamente sulla stazione radio giusta oppure indicare la strada più veloce per aggirare un’eventuale coda. Tutto questo lo fa in piena e completa autonomia, però solo se l’utente lo decide. Ma non finisce qui, in determinate situazioni, ad esempio, la nuova Classe A può viaggiare in modo parzialmente autonomo. Inoltre la nuova nata della Casa di Stoccarda può essere equipaggiata con fari Multibeam Led: la generazione piú all’avanguardia dell’illuminazione automobilistica. Una nuova era del design La nuova Classe A è diventata ancora più moderna, giovane, sportiva e spaziosa. «Rappre-

“HEY MERCEDES!” NUOVA CLASSE A DI MERCEDES-BENZ: LA RIVOLUZIONE NEL MONDO DELL’AUTO senta l’evoluzione della nostra filosofia di design della limpida sensualità e ha tutte le carte in regola per dare inizio a una nuova era del design» - ha dichiarato Gorden Wagener, responsabile per il design di Mercedes-Benz. Le linee sono diventate ancora più pulite e i dettagli ancora più chiari. Caratteristiche distintive sono il cosiddetto “shark nose”, la mascherina del radiatore verticale e il cofano motore molto ribassato. Gli interni danno un feeling di spaziosità e migliore visibilità. Ovunque si guarda si nota l’altissima qualità e la cura dei dettagli. Il display widescreen si compone di due schermi, uniti sotto un unico vetro. Le bocchette di ventilazione sportive ricordano le turbine degli aerei e vengono illuminate in blu o in rosso,

in base alla temperatura impostata con il climatizzatore. Il design ha portato vantaggi anche all’esterno. Grazie alle luci posteriori sdoppiate l’apertura del portabagagli è diventata 20 cm più larga rendendolo ancora più agevole. Un testdrive emozionante A bordo della nuova Classe A ci si sente subito a proprio

agio. Tutto funziona esattamente come ce lo si aspetta, il sistema MBUX stupisce con la sua efficacia e favorisce una guida sicura, intuitiva e divertente. Per assaporare questa esperienza di guida di ultima generazione basta prenotare un testdrive nelle sedi di Autoindustriale a Trento e Rovereto della Concessionaria Ufficiale MercedesBenz. ■

INFO AUTOINDUSTRIALE TRENTO Via Stella, 13 Tel. 0461.1735300 ROVERETO Via Brennero, 25 Tel. 0464.024400 www.autoindustriale.com

91

tmmaggio


di Fabio De Santi

I

rene Grandi torna in Trentino con la sua carica pop rock. La cantante toscana sarà infatti protagonista del concerto di sabato 26 maggio al Parco Tre Castagni di Pergine, nell’ambito dell’ottava edizione di Tutti #fuori, la festa delle Pro Loco trentine. Irene Grandi, cantautrice protagonista della scena musicale femminile italiana da lunghi anni, con un repertorio vastissimo, composto di grandi hits che negli anni l’artista toscana ha vestito di mille colori: pop, rock, blues e anche jazz si propone live con un nuovo progetto. Quella scelta dalla cantante è una versione più calda, intensa, in cui vuole rileggere i suoi classici più amati insieme ai musicisti con i quali ha più spesso collaborato negli ultimi anni. Al suo fianco ci saranno infatti Saverio Lanza alle chitarre e pianoforte, Piero Spitilli al basso e Fabrizio Morganti alla batteria. Dopo aver iniziato la sua carriera musicale alla fine degli anni ottanta con varie band nel ‘93 Irene Grandi partecipa al suo primo festival di Sanremo mettendosi in evidenza e ripetendo poi l’esperienza sul palco dell’Ariston l’anno successivo con il brano “Fuori”. Ad aiutarla nella registrazione del suo primo lavoro sono due big come Jovanotti e Ramazzotti. Il suo secondo album, “In vacanza da una vita”, vende la bellezza di 400mila copie lanciando di fatto una nuova stella della musica leggera italiana e confermando il talento di Irene. Dopo una curiosa esperienza cinematografica accanto a Diego Abatantuono nel film “Il barbiere di Rio”, nel 1997 esce “Per fortuna purtroppo” trascinato da un singolo come “Che vita è”, al top di 92

tmmaggio

IRENE GRANDI LA SIMPATICA CANTANTE TOSCANA SARÀ PROTAGONISTA DEL CONCERTO DI SABATO 26 MAGGIO AL PARCO TRE CASTAGNI DI PERGINE tutte le classifiche radiofoniche. “Per fortuna purtroppo” segna un cambiamento nella musica di Irene che chiama intorno a sé musicisti dalle esperienze più diverse per evidenziare ancora di più il dualismo artistico che da sempre la caratterizza: melodia e sperimentazione. Il quarto album ha un nuovo produttore, Gigi Di Rienzo, ed esce alla fine del ‘99, il suo titolo è “Verde, rosso e

blu”. Con Vasco Rossi e Gaetano Curreri che in coppia scrivono per lei “La mia ragazza sempre”, Irene Grandi si aggiudica un prestigioso secondo posto, questa volta nel settore big, al Festival di Sanremo. Nel 2015 ecco “Un vento senza nome” ad oggi il suo ultimo cd: un ritratto di un’artista più consapevole e più complessa artisticamente. Il disco nasce da un percorso

interiore e musicale intrapreso dopo la realizzazione del progetto assieme a Stefano Bollani e dopo l’incontro artistico con Cristina Donà. Per “Un Vento senza nome” fondamentale è stata la collaborazione con Saverio Lanza, produttore ideale per questo nuovo progetto che ha saputo interpretare al meglio gli spunti musicali di Irene e valorizzarne i testi. Per la prima volta Irene è autrice del disco, in cui racconta come spesso nella vita nulla avviene per caso. “Per rendersene conto, a volte è necessario allontanarsi da una vita frenetica, affollata da mille impegni – spiega Irene. È importante fermarsi a guardare e ci si accorge che le esigenze, i desideri e le aspirazioni cambiano mentre la mente e il cuore cominciano a viaggiare su un’altra lunghezza d’onda. Conseguentemente, anche le persone e le situazioni intorno cambiano e si sintonizzano con noi”. Ad aprire la serata la cantattrice trentina Caterina Cropelli che dopo la ribalta ottenuta nel talent X Factor nel 2016 sta ora lavorando al suo nuovo album. Un lavoro che sarà anticipato dall’uscita di un singolo ad inizio estate. ■


trentinopanorama

www.sanmartino.com

D

opo una stagione sciistica coi fiocchi, nella quale Passo Rolle è tornata ad essere una delle località regine dell’inverno, con l’apertura della skiarea da metà novembre a metà aprile, è tempo di pensare all’estate. Il Passo Rolle, da sempre riconosciuto come una delle cartoline più famose dell’intero territorio Trentino, vede importanti novità anche per la stagione estiva, sia per quanto concerne la riqualificazione di alcuni importanti servizi che si incontrano oltrepassando il valico, sia dal punto di vista delle manifestazioni, tra le quali spicca un appuntamento dedicato al mondo dell’alpeggio che rappresenta un’attività che caratterizza fortemente il paesaggio di prati e pascoli da giugno a settembre. Dal 22 al 24 giugno infatti ritorna l’appuntamento con Latte in Festa, evento realizzato in collaborazione con Trentino Marketing e la Strada dei Formaggi, che festeggerà l’inizio dell’alpeggio nei pascoli ai piedi del Cimon della Pala, una delle icone delle Dolomiti, nonché la cima più conosciuta tra le imponenti Pale di San Martino. I fe-

A PASSO ROLLE IL BIANCO DELLA NEVE SI TRASFORMA E DIVENTA… LATTE IN FESTA AI PIEDI DELLE PALE DI SAN MARTINO LA NEVE PIAN PIANO LASCIA SPAZIO AL VERDE DEI PASCOLI PER L’ALPEGGIO ESTIVO, DA FESTEGGIARE CON UN WEEKEND PER TUTTA LA FAMIGLIA ALL’INSEGNA DEL GUSTO steggiamenti inizieranno il venerdì 22 a Passo Rolle con Albeinmalga For Family, un appuntamento dedicato a grandi e piccini che avranno il privilegio di svegliarsi a Malga Juribello per vivere un’intera giornata da malgari e imparare tutti i segreti di un lavoro che affonda le proprie radici indietro nel tempo ma che continua ad essere prezioso, essenziale e affascinante. Il sabato toccherà invece alla Festa del latte in Val Venegia, uno degli angoli più incantevoli del Trentino, nel cuore del parco Naturale Paneveggio – Pale di San Martino, con passeggiate guidate tra le Malghe Venegia e Venegiota, percorsi sensoriali, gimkane, laboratori, gustosissimi piatti e la possibilità di provare il nuovo Tour delle Malghe. La festa continuerà poi a San Martino

di Castrozza con le specialità delle malghe locali. La domenica si rientrerà infine a Valle per scoprire antiche ricette, magie di latte, giochi di una volta e una vera e propria gara di mungitura! Il tutto tra le vie di Mezzano, paese di Primiero annoverato tra i Borghi più belli d’Italia e che nasconde, tra una cata-

sta e l’altra, qualche stalla tutt’ora in attività. A proposito di cataste, durante le attività proposte a Mezzano nell’ambito della Festa del Latte non vi sfuggiranno di certo le numerose installazioni artistiche formate da legna accatastata che caratterizzano il borgo, denominate appunto Cataste e Canzei. ■

93

tmmaggio


di Nicola Tomasi

S

arà anche il festival delle “storie al femminile” con le testimonianze di due ospiti speciali: Pasang Lhamu Sherpa Akita, la principale guida alpina del Nepal, prima donna del suo Paese ad avere scalato il K2. Per il coraggio dimostrato durante il terremoto del Nepal del 2015 le è stato assegnato nel 2016 il premio del National Geographic “Adventurer of the year”; Nasim Eshqi, free climber iraniana, unica donna in Iran a fare dell’arrampicata all’aperto la propria professione. Due straordinarie protagoniste dei nostri tempi per le quali la montagna è diventata una ragione di vita e di emancipazione femminile rispetto alle culture dei loro Paesi. Numerosi celebri alpinisti

alle serate evento, tra cui Reinhold Messner, Hansjoerg Auer, Hervé Barmasse, Manolo, Adam Ondra, Nicola Tondini, Denis Urubko, Emilio Previtali, Alex Txikon. Ci sarà anche Tommy Caldwell, uno dei più famosi arrampicatori statunitensi, diventato un’icona dopo l’impresa di due anni fa, quando ha scalato in libera, con Kevin Jorgeson, la Dawn Wall su El Capitan, nello Yosemite, la big wall più difficile al mondo. Impresa che ha attirato

TRENTO FILMFESTIVAL FINO AL 6 MAGGIO LA 66. EDIZIONE DELLA RASSEGNA CINEMATOGRAFICA, CON IL RECORD DI 710 FILM ISCRITTI, DI CUI 149 SELEZIONATI E 25 IN CONCORSO. 150 APPUNTAMENTI, TRA SERATE EVENTO, INCONTRI, MOSTRE E CONVEGNI. IL GIAPPONE PAESE OSPITE DELLA SEZIONE “DESTINAZIONE…” l’attenzione mediatica internazionale, compresi i tweet dell’allora presidente Obama. Grande serata dedicata anche all’alpinismo trentino, durante la quale si renderà omaggio all’indimenticabile Bruno Detassis (di cui quest’anno ricorre il decennale della scomparsa) per scoprire, attraverso le testimonianze di chi lo ha conosciuto e i racconti dei protagonisti dell’alpinismo di oggi, com’è cambiato il modo di vivere la montagna. Al grande alpinista sarà dedicata, per la prima volta, anche una mostra in collaborazione con la SAT (Società degli Alpinisti Tridentini).

Rocco Papaleo 94

tmmaggio

Tra gli ospiti speciali l’attore e regista Rocco Papaleo, con un affascinante e coinvolgente spettacolo teatrale sulla passione del camminare. Il pluricampione di ciclismo Francesco Moser ospite al festival all’anteprima assoluta del film sulla sua vita Moser: scacco al tempo, di Nello Correale (2 maggio, alle 21, Supercinema Vittoria). Le opere in anteprima italiana che apriranno e chiuderanno la programmazione cinematografica del 66. Trento Film Festival saranno lo spettacolare film di sport e avventura francese Tout là-haut, di Serge Hazanavicius, girato tra le

nevi di Chamonix e dell’Himalaya, e il debutto italiano Resina, di Renzo Carbonera, ambientato nella comunità cimbra di Luserna, in Trentino. Ricchissima esposizione di libri alla 32. edizione della rassegna internazionale dell’editoria di montagna “MontagnaLibri” che si ripresenta con un programma d’incontri di altissima qualità, con numerose anteprime nazionali e la partecipazione di celebri autori, tra i quali, Paolo Cognetti, Susanna Tartaro, Ilaria Tuti, Stefano Ardito, Tommy Caldwell, Francesco Vidotto, Manolo, Giorgio Amitrano, Yuko Tawada. Presente anche il teatro con due importanti appuntamenti: uno di alpinismo, per tutti gli amanti delle grandi imprese, dal titolo “Un alt(r)o Everest”, di e con Mattia Fabris e Jacopo Bicocchi; l’altro, dal titolo “Si slancia nel cielo”, pensato per grandi e piccini per avvicinarsi all’universalità della montagna in modo divertente con Lucio Gardin. ■


trentinomese

www.bouganvilletrento.com

S

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

e cercate un locale raffinato e accogliente, a due passi dal centro di Trento ma facilmente raggiungibile in auto, allora il Ristorante Pizzeria Bouganville è il posto che fa per voi. Nelle sale luminose troverete Ivo e Ciro, da 26 anni alla guida del locale, pronti a soddisfare ogni vostra richiesta culinaria, sia per festeggiare le occasioni più importanti con i vostri cari, sia per un pranzo o una cena di lavoro, o semplicemente per una sfiziosa serata a due. Il ricco menu fa venire l’acquolina in bocca: accanto ai piatti di terra e di mare della migliore tradizione italiana, trovano posto pietanze tipiche trentine come il tortel di patate, il baccalà, il risotto al Teroldego. Fra i secondi spicca la carne, soprattutto alla griglia (filetto, tagliata), ma anche il miglior pesce di mare. Stuzzicante e ricercato, il menu si basa sull’utilizzo di prodotti il più possibile locali, con un occhio di riguardo alla qualità e alla stagionalità delle materie prime. Qualità e freschezza degli ingredienti sono alla base anche delle ottime pizze, lievitate a lungo e poi farcite con i migliori ingredienti. Anche la carta vini punta con decisione sul territorio: che sia bianco, ros-

BOUGANVILLE: PIZZA E CUCINA DI QUALITÀ A DUE PASSI DAL CENTRO A DUE PASSI DAL CENTRO DI TRENTO E SENZA PROBLEMI DI PARCHEGGIO IL RISTORANTE PIZZERIA BOUGANVILLE OFFRE IL MEGLIO DELLA CUCINA ITALIANA E TRENTINA E TANTE PIZZE GUSTOSE

so o bollicine da Bouganville troverete le migliori etichette del Trentino-Alto Adige. Pizza e cucina sono anche in versione gluten-free per gli intolleranti al glutine e il locale è iscritto alla Guida AIC-Associazione italiana celiaci. Gli spazi versatili del locale lo rendono perfetto sia per una cena romantica, che per allegre tavolate di amici, mentre

la sala interna è l’ideale per cene aziendali o per celebrare ricorrenze con la famiglia. Protagonista del venerdì sera è il Giropizza: pizza a volontà servita su taglieri di legno, bibita media e coperto al prezzo di 12 euro. Nel weekend l’offerta serale si arricchisce con il gusto e il colore della paella, mentre il mercoledì sera gli studenti universitari presentando la

tessera hanno diritto al 20% di sconto. Il Ristorante Pizzeria Bouganville è aperto a pranzo dal lunedì al venerdì dalle 12.00 alle 14.30, a cena tutti i giorni dalle 19.00 alle 23.00. È al piano terra dell’Autosilo Buonconsiglio, non ha quindi problemi di parcheggio e per i clienti serali offre lo sconto di un’ora sul prezzo della sosta. ■

INFO RISTORANTE PIZZERIA BOUGANVILLE TRENTO Via Petrarca 1/4 0461-236666 www.bouganvilletrento.com info@bouganvilletrento.com

95

tmmaggio


Modeselektor

facebook.com/distretto38

P

rotagonisti assoluti del clubbing come il quotatissimo duo berlinese Modeselektor e il leggendario detroitiano Omar-S, accanto a figure di culto quali il viennese Fennesz (impegnato in una rielaborazione di Mahler), lo statunitense DJ/rupture (anche in veste di conferenziere), il belga Lefto e il croato Borut Cvajner, affiancati a esponenti della scena nazionale, da Dj Khalab a Capofortuna: tasselli di un mosaico composito sia in termini geografici sia sul piano dei linguaggi musicali. Son quelli che segneranno con le loro performance la terza edizione del festival “Distretto 38” che si terrà fra Trento e Rovereto dal 16 al 20 maggio. Quello organizzato dal Centro S.Chiara e curato dai consulenti artistici Alberto Campo e Denis Longhi è un festival dedicato al

DISTRETTO 38 LA TERZA EDIZIONE DEL FESTIVAL SI TERRÀ FRA TRENTO E ROVERETO DAL 16 AL 20 MAGGIO. TRA I NOMI, IL QUOTATISSIMO DUO BERLINESE MODESELEKTOR E IL LEGGENDARIO OMAR-S suono elettronico contemporaneo,. Un suono inteso tanto nell’accezione del clubbing quanto nel senso della ricerca sperimentale. “Distretto 38” esplora il fenomeno alternando nel programma occasioni di spettacolo (Dj set e concerti) ad altre di analisi e approfondimento (convegni

e happening), fornendone così una visione panoramica in cui possano convivere attualità e dimensione storica. Ciò avviene ambientando gli eventi in sedi prestigiose e rappresentative del territorio: l’Auditorium Fausto Melotti, la Casa d’Arte futurista Depero e la Lobby del MuSe.

In cartellone spiccano le presenze di protagonisti assoluti del clubbing come i Modeselektor e Omar-S, accanto a figure di culto quali il viennese Fennesz (impegnato in una rielaborazione di Mahler), lo statunitense DJ/ rupture (anche in veste di conferenziere), il belga Lefto

CHASSOL: A ROVERETO IL PROFETA DELL’ULTRASCORE

U

no degli artisti più talentuosi, sensibili ed immaginifici sia possibile vedere dal vivo oggi. Viene presentato così, con questi termini decisamente impegnativi, un musicista come Christophe Chassol protagonista, il 3 maggio all’Auditorium Melotti di Rovereto, dell’ultimo appuntamento per la rassegna Jazz’About proposta dal Centro S.Chiara. Poteva avere una via segnata nel pop di alto livello, Christophe-Thomas Chassol, dopo le importanti collaborazioni con artisti come Phoenix, Frank Ocean, Sebastien Tellier; poteva anche concentrarsi sulla scena jazz, vista la grande preparazione tecnica da strumentista e gli studi al prestigioso Berklee College, la scuola di perfezionamento per eccellenza per jazzisti di alto livello. Ha scelto invece un’altra via. Ha scelto un particolarissimo viaggio in solitaria nei suoni del mondo, andando alla ricerca di una “colonna sonora totale” (“ultrascore”)

96

tmmaggio

dove melodie ed armonizzazioni raffinatissime nascono direttamente dal campionamento e dalla sovrapposizione di suoni, rumori, parole, discorsi registrati in giro per il mondo. Una modus operandi che attinge a vari riferimenti, da Steve Reich ad Hermeto Pascoal, sviluppato da Chassol sviluppa in modo personalissimo, a metà tra jazz, funk-soul e striature hip hop. Un’esperienza sonora bellissima, il suo concerto, ma anche un’esperienza incredibile in fatto di umanità. In mano sua, il mondo suona e respira. E lo fa con incredibile classe. Francese, classe ‘76, di origini martiniche, Christophe Chassol inizia a studiare il pianoforte al conservatorio a soli quattro anni laureandosi a sedici e da quel momento mettendo momentaneamente da parte il training classico ricevuto per approfondire il mondo jazz e contemporaneo, continuando a studiare nelle migliori scuole e con i migliori maestri del mondo.


trentinopanorama DJ/rupture

e il croato Borut Cvajner, affiancati a esponenti della scena nazionale, da Dj Khalab a Capofortuna: tasselli di un mosaico composito sia in termini geografici sia sul piano dei linguaggi musicali. A dare il via al festival, mercoledì 16 maggio nell’aula Magna dell’Università di Scienze Cognitive di Rovereto, sarà la conferenza di Jace Clayton “Remixing: viaggio nella musica del XXI secolo”, intitolata come il suo saggio pubblicato in Italia da EDT. Clayton, in arte Dj/rupture, è uno spregiudicato intellettuale dall’attitudine multidisciplinare: dj, produttore, performer e saggista. Dopo il convegno, presso la Casa d’Arte Futurista Fortunato Depero, sarà inoltre protagonista di un dj set a ingresso libero. Giovedì 17 maggio l’attenzione si sposterà sull’Auditorium Fausto Melotti di Rovereto, dove il produttore viennese Fennesz proporrà “Mahler remixed”: allestimento basato sulla rielaborazione di pagine del compositore austriaco, impreziosito dalle astratte il-

lustrazioni dell’artista visivo Lillevän Pobjoy, già membro del duo berlinese Rechenzentrum. In origine chitarrista, il 55enne Christian Fennesz ha sviluppato un originale linguaggio musicale filtrando il suono dello strumento attraverso il laptop, in modo da ottenere paesaggi sonori avveniristici. A completare la serata, nel Basement dell’Auditorium, è in programma il dj set a ritmo di house e techno del croato Borut Cvajner. Dopo una prima parte d’impronta avant-garde, da venerdì 18 maggio il festival si sposta al Teatro SanbàPolis di Trento per presentare alcuni affermati protagonisti del clubbing internazionale. Si inizia con il duo italiano Capofortuna, composto da Davide Santandrea e Ricky Cardelli, che incarna la tradizione pluridecennale della costiera romagnola, epicentro del nightclubbing nazionale. A seguire Alexander Omar Smith, in arte Omar-S: esponente della scena di Detroit abituato a muoversi sul confine tra house e techno, con escursioni occasionali verso l’hip hop. Altro doppio appuntamento al SanbàPolis sabato 19 con i berlinesi Modeselektor, ossia Gernot Bronziert e Sebastian Szary, duo che simboleggia il suono di Berlino dopo la caduta del Muro, insieme eclettico e selvaggio. Prima di loro a manovrare dischi sarà il belga Lefto, dj e produttore. A chiudere la terza edizione di “Distretto 38”, domenica 20 maggio, sarà il party ospitato dalla Lobby del MuSe e animato da Dj Khalab, nome d’arte di Raffaele Costantino, artista dallo spirito cosmopolita.A corredo degli eventi principali del festival, dal 18 al 20 maggio, farà tappa a Trento il tour di Automat Radio un’emittente online mobile e indipendente, collocata all’interno di un Van itinerante e in grado di viaggiare in Italia e in Europa. ■

Dj Khalab 97

tmmaggio


di Tiziana Tomasini

P

rendiamo un’importante tematica sociale e facciamola realizzare ai ragazzi in versione tangibile ed accattivante, in grado di coinvolgere i coetanei e non solo, stimolando fantasia e creatività. È questo in sintesi il progetto pensato e concretizzato presso l’Istituto Comprensivo di Cles “Bernardo Clesio”. La valenza portante dell’idea è soprattutto quella di motivare i ragazzi a creare un qualcosa che poi sia non fine a se stesso, ma spendibile e fruibile su più ampia scala. E non è tutto. Significa anche dare vita a sinergie di spessore, che vedono per protagonisti gli studenti, i docenti, il dirigente scolastico ed il territorio. In una parola, la filosofia del “cooperare”, tutti insieme – ognuno con le

OCCHIO ALLA STRADA! QUELLO CHE I RAGAZZI REALIZZANO A SCUOLA: L’EDUCAZIONE STRADALE FORMATO CARTOONS UN PROGETTO NATO DA UNA RETE DI COLLABORAZIONI, CHE HA PRODOTTO UN RISULTATO DI GRANDE EFFICACIA sue specificità – per un obiettivo comune di grande significato educativo e didattico. La tematica su cui si è lavorato è quella della sicurezza stradale, che costituisce uno

di quei macro argomenti indispensabili alla formazione del cittadino. Purtroppo la cronaca ci riporta quotidianamente fatti tragici e varie tipologie di incidenti, che rendono

indispensabili una riflessione ed un’attenta analisi dei comportamenti da assumere e delle regole da rispettare. Sensibilizzare i giovani significa fare prevenzione e di

N

ell’ambito della rassegna “Teatro danza - un linguaggio da scoprire” promossa dal teatro di Villazzano, nell’omonimo teatro il 3 maggio a ore 20.45, la Compagnia Controra presenta la sua nuova creazione Briata_deos, uno spettacolo di teatro danza sul tema della paura. Questa produzione si ispira alla nostra società, ma prende spunto soprattutto dalle paure personali, da esperienze condivise e autobiografiche, da immagini, suggestioni e racconti, che sono stati elaborati nel tempo e hanno dato corpo a un viaggio metaforico sulla paura. La paura è un istinto necessario, salva e protegge dai pericoli imminenti, ma può anche diventare una fonte di blocchi, un ostacolo che lentamente trasforma il modo di vivere e affrontare la quotidianità. Gli interpreti e i creatori di Briata_deos sono Natascia Belsito, Andrea Deanesi e Fannj Oliva. Il progetto presentato si è

98

tmmaggio

evoluto attraverso tre lunghe residenze artistiche: dopo la realizzazione di un breve video girato negli spazi della fabbrica Briata, location da cui ha preso il nome la produzione, le residenze si sono svolte al CID - Centro Internazionale della danza a Rovereto, presso il Castello di Apricale all’ATELIER A nella cittadina di Apricale, in provincia di Imperia, e, sempre a Rovereto, presso la Compagnia Abbondanza/ Bertoni con il progetto Komm Tanz. Il progetto si compone, oltre all’ideazione musicale e sonora di Andrea Deanesi, di alcune musiche originali di Elia Pedrotti e Fabio Soldi, del disegno luci di William Trentini, della scenografia della pittrice Annalisa Filippi. Costituitasi nel 2005, la Compagnia Controra sperimenta i diversi linguaggi della danza contemporanea e del teatro danza, si occupa inoltre di formazione ed è aperta alla collaborazione con altri artisti. (L.D.)

FOTO: MONICA CONDINI

BRIATA_DEOS CON LA COMPAGNIA CONTRORA


trentinopanorama

texelbahn

o

ia di Meran

lta V diretto all’A ... accesso riflesso coinvolgere la totalità dell’utenza scolastica ad una maggior consapevolezza delle norme e ad una presa di coscienza sui rischi che si possono incontrare e perciò imparare ad evitare. La chiave di lettura del progetto – messo in campo dalla professoressa Lucina Cuccio, insegnante di educazione artistica e dal professor Luigi Santibacci, insegnante di CLIL nella stessa materia ed esperto di animazione digitale 3D, con il supporto della dirigente scolastica Teresa Periti e la partecipazione del Comune di Cles – si realizza nella conversione di queste importanti tematiche in una modalità molto apprezzata dai più giovani, quella del cartone animato. Tradurre in cartoons la sicurezza stradale, il rispetto delle regole e la salvaguardia dell’ambiente ha coinvolto tutti gli studenti delle classi, che hanno prodotto disegni sul tema – attraverso quindi la pratica artistica manuale - resi in un secondo momento “animati”, per l’appunto, attraverso le moderne tecniche di programmazione digitale. Dicevamo un progetto spendibile e finalizzato alla più ampia diffusione: ed ecco che il cortometraggio prodotto partecipa al Concorso Nazionale “Scuole in rete: sicuri sulla strada” indetto dai Licei Vit-

toria Colonna di Roma e dal M.I.U.R. Naturalmente non poteva mancare sulla grande rete: attualmente è visibile su youtube, sul sito della scuola (www.iccles.it ) e sul canale youtube dei due autori; prossimamente verrà caricato anche sul sito da loro aperto di recente (www. clescartoons.com). Andate a vederlo su https://youtu. be/EqJFLE9cKhU nella sua versione integrale. In linea con le metodologie di lingue comunitarie veicolari e con l’intento di ampliare ulteriormente la visibilità su Internet, il professor Santibacci ha curato anche la versione in lingua inglese: la trovate su https://youtu.be/ H23PK9hOAXU. Un progetto importante, di grande valenza educativa; ma anche un canale di esperienza e conoscenza che non si vuole esaurire su questa tematica. Considerato il riscontro positivo su più fronti, l’obiettivo futuro è quello di realizzare altri cartoons su altri temi con forti contenuti educativo-didattici, spaziando anche sulle risorse del territorio, come ad esempio il patrimonio artistico/ambientale della nostra regione. Insomma un ottimo raccordo ed interscambio scuola – società, per una crescita civile e responsabile degli adulti di domani. ■

Cascata di Parcines

Ad oltre 1.500m di quota nel cuore del parco naturale Gruppo di Tessa accesso diretto all’Alta Via di Merano discesa a Valle passando per la cascata di Parcines escursioni nella Val di Tel alla “Zielalm” ed al Rifugio Cima Fiammante ascensione alla vetta della Cima di Tel (Zielspitze - 3.006 m)

escursione circolare all’Orenknott (2.258 m)

TEXELBAHN · Via Ziel 11 · I-39020 Parcines Tel. +39 0473 968295 · info@texelbahn.com www.texelbahn.com

99

tmmaggio


trentinomostre

L’ARTE TROVA CASA A CASTEL PERGINE

T

DETASSIS. UNA VITA LIBERA IN MONTAGNA

T

ra le molte proposte del Trento Film Festival, segnaliamo questa mostra che presenta la figura umana e le grandi imprese sportive di Bruno Detassis una delle figure più conosciute e carismatiche dell’alpinismo italiano. Sono esposte in mostra quaranta fotografie di Detassis e delle montagne da lui scalate, opera di Adriano Dalpez.

ramontata la conduzione dei coniugi Verena e Theo dello splendido maniero di Castel Pergine (ristorante e spazio espositivo), soprattutto conclusa

la programmazione artistica di questi due illustri amanti dell’arte che avevano portato qui a Pergine i più grandi nomi europei della scultura, il castello ha voltato pagina. Oggi ci sono due giovani ristoratori a condurre per mano gli amanti dei bei luoghi e del buon cibo attraverso le arcaiche e secolari sale. Le esposizioni stesse hanno ripreso ad occupare gli spazi interni: al posto di una grande mostra annuale (nella precedente gestione corredata sempre da approfonditi cataloghi), i nuovi gerenti hanno deciso di presentare in più appuntamenti diversi artisti operanti nei più svariati ambiti dell’arte. Ha iniziato un vero e proprio maestro della pittura (sebbene lui sia un ex docente di scenografia, insegnante in diverse Accademie d’Arte, in primis quella di Venezia), il friulano – trentino d’adozione – Romano

Perusini (la mostra chiuderà il 17 maggio). Si proseguirà poi con Annalisa Filippi, magistrale pittrice e disegnatrice (18 maggio-28 giugno); quindi con due artisti,

Lome e Dangelo, uno trentino e l’altro milanese: due generazioni non a confronto ma assieme sulla via dell’arte (29 giugno-2 agosto). Si continua (dal 3 agosto al 13 settembre) con l’intramontabile Giuseppe

Debiasi, vulcanico personaggio, per terminare (dal 14 settembre al 4 novembre) con Maurizio Taioli,

Una serie di pannelli didattici racconta e approfondisce la lunga vita dell’alpinista trentino. In mostra anche molti oggetti a lui appartenuti e un video proiettato nello Spazio Alpino della Casa-SAT. L’esposizione è la mostra ufficiale del Trento Film Festival in occasione della 66esima edizione. Sono in corso accordi per riallestirla durante l’estate di quest’anno al Rifugio Brentei. Bruno Detassis (Trento 1910-Madonna di Campiglio 2008) è stato autore di oltre 200 vie nuove, guida, gestore per decenni del Rifugio Brentei, lega il suo nome soprattutto alle Dolomiti di Brenta. Nel 1957-58 fu il capospedizione della prima spedizione trentina in Patagonia con Marino Stenico, Catullo Detassis, Cesare Maestri, Luciano Eccher, Cesarino Fava e Tito Lucchini.

pittore dalle forti – e suggestive – inclinazioni illustrative. E veniamo a Romano Perusini, vero motore dell’arte veneziana prima, di quella trentina poi, senza dimenticare che dal 1975 al 2000 ha coordinato il Dipartimento di discipline per lo spettacolo e multimedia dell’Accademia di Brera a Milano e che oggi, in meritata pensione, fa parte dell’Osservatorio per i beni culturali di interesse religioso istituito dalla Diocesi e dalla Provincia Autonoma di Trento. Le sue opere si presentano di un biancore candido, con supporti puliti ed ordinati, interrotte soltanto – per chi sa osservare e cogliere le sfumature del mondo – da sottili giochi di ombre nate da scalini, balze, impercettibili livelli di materia stratificata, vibrazioni di angolature e di incurvature. In un panorama artistico in cui prevalgono il getto, l’irruenza, il clamore, l’ossessione e lo sberleffo, osservare questi lavori è come gettare uno sguardo sull’infinito dell’immaterialità. Non è un caso che ogni sua opera sia come un’icona, una finestra del reale aperta

100

tmmaggio


trentinomostre però su un orizzonte sovrasensibile prettamente spirituale. Da dove nasce questa incursione più che decennale nell’universo “geometrico” e “costruttivista”? Perusini rammenta che “l’arte è l’espressione più eccelsa di un’aritmetica interiore e inconscia”. Ci sono le coordinate geometriche, precise, esatte, indiscutibili nel loro creare percorsi, strade, vie, sentieri che s’intersecano o proseguono paralleli o ancora si perdono sul bordo dell’opera. “Gran parte del mio lavoro”, racconta Perusini, “si fonda su tecniche a rilievo non evidenziate da supporti cromatici. Risulta pertanto fondamentale l’incidenza della luce per la lettura comprensibile della forma di ogni singola opera”. E la contemplazione della luce ci porta giocoforza nel delicato mondo spirituale: questi lavori ci parlano, al di là di ricerche geometriche e prospettiche, di energia, di vitalità, di tempra. Qui, in queste opere, la luce gioca un ruolo di grande misticismo. Il biancore lattiginoso fa scaturire la luce dal suo interno, non sono il sole o la luce elettrica di un faretto che fanno risplendere questi lavori, e nel guardarli ci sembra di rifletterci dentro, come in uno specchio, non soltanto il nostro Io in cerca di sicurezze ma, oltre la dimensione fisica ed egoistica di noi uomini, la gloria dimenticata, persa, abbandonata del Signore. Bianche architetture del pensiero, limpide costruzioni della mente. A ben vedere queste costruzioni sembrano molto delle dimore babeliche del tempo, di archeologica memoria, di arcaica suggestione. Strutture prospettiche che esprimono lo slancio della razionalità verso lo stupore metafisico dell’altrove. Poc’anzi abbiamo detto che queste opere sono finestre sull’infinito (interiore ed esteriore): si può dire qualche cosa di più, sono luoghi di una preghiera (sacra o laica) che ci aiuta a purificarci. “Mettere in forma un’idea”, dice Perusini, “è come entrare in un orizzonte metafisico tentando di materializzarlo in un processo di sintesi razionale e tutto questo in un’ottica di rimessa in ordine del creato, del mondo, così come lo concepisco, come lo vivo”. Le esposizioni sono visitabili il lunedì, dalle ore 17.00 alle 19.00, dal martedì alla domenica compresa dalle ore 10.00 alle 19.00. Info: tel. 0461 531158, info@castelpergine.it.

BORGO VALSUGANA Mostre MOSTRA FOTOGRAFICA: SULLE ORME DEGLI ALPINI Apertura: da venerdì 4 a domenica 20 maggio. Spazio Klien. Mostra Fotografica. Nel Nordest - Sulle orme degli Alpini. Questa mostra fa parte della rassegna “Aspettando l’Adunata 2018”.Ingresso libero. Info: www.visitvalsugana.it.

BRENTONICO Mostre CORPI (DIS)ARMATI: LABORIOSA MORTE: I DISASTRI DELLA GUERRA Apertura: fino a domenica 1 luglio 2018. Palazzo Eccheli Baisi, Via Mantova. Temi guida della mostra, che propone perlopiù riproduzioni, ma ospita anche documenti originali, sono pertanto la persistenza, la pervasività e l’ossessività di taluni canoni espressivi che associano soprattutto alla guerra e ai suoi strumenti di distruzione l’instancabile, insaziabile e universale opera di sterminio dell’uomo sull’uomo, al pari, se non in misura maggiore,, a quella compiuta dalle grandi epidemie del passato come la peste. Orario: Da lunedì a domenica, ore 10.30-13.00; 14.00-18.00. Lunedì chiuso. Ingresso libero. Info: fondazione.museostorico.it. Mostre CORPI (DIS)ARMATI: LABORIOSA MORTE: I DISASTRI DELLA GUERRA Apertura: fino a domenica 1 luglio 2018. Palazzo Eccheli Baisi, Via Mantova. Temi guida della mostra, che propone perlopiù riproduzioni, ma ospita anche documenti originali, sono pertanto la persistenza, la pervasività e l’ossessività di taluni canoni espressivi che associano soprattutto alla guerra e ai suoi strumenti di distruzione l’instancabile, insaziabile e universale opera di sterminio dell’uomo sull’uomo, al pari, se non in misura maggiore,, a quella compiuta dalle grandi epidemie del passato come la peste. Orario: da lunedì a domenica, ore 10.30-13.00 / 14.00-18.00. Lunedì chiuso. Info: fondazione. museostorico.it.

CALDONAZZO Mostre PREPARARE LA GUERRA - MILITARIZZAZIONE DEL TERRITORIO VALSUGANA Apertura: da sabato 5 a domenica 13 maggio. Casa della Cultura, Viale Stazione. Le guerre portano con sé un forte progresso tecnologico, una modernità, anche se destinati a uccidere. La preparazione di un conflitto determina incisivi interventi dello stato nelle infrastrutture, con modificazioni profonde del territorio. Fin dai decenni precedenti il 1914 l’Alta Valsugana è diventata il cuore della preparazio-

ne di un conflitto con l’Italia, che era nell’ aria. Il territorio è stato sconvolto in profondità dalla costruzione di ferrovie, di strade, di reti elettriche, di teleferiche, con ripercussioni nella vita della popolazione civile. Nel maggio 1915 la Valsugana è diventata immediata retrovia del fronte. La mostra documenta le trasformazioni indotte nel territorio e nella sua rete logistica fin dall’ Ottocento, con fotografie e documenti originali. Ricerche storiche di Davide Allegri, Luigi Carretta, Andrea Casna, Carolina Cattoni, Francesco Frizzera e Silvia Sartori. Progetto grafico e allestimento di Elisa Corni. Coordinamento di Gustavo Corni. Orario: giorni feriali 16.30-18.30. Festivi e prefestivi: 10-12, 15.3018.30 e 20.30-22. Info: Apt Valsugana Tel. 0461.727700; info@ visitvalsugana.it.

CANALE DI TENNO Mostre GIACOMO FLORIANI. IL POETA VERNACOLO RIVANO Apertura: fino a domenica 6 maggio. La Casa degli Artisti «Giacomo Vittone» di Canale di Tenno dedica una mostra, un cartellone di eventi e un progetto didattico sul dialetto nelle scuole elementari al celebre poeta Giacomo Floriani (Riva del Garda, 20 gennaio 1889 - 28 aprile 1968), per l’occasione del cinquantesimo anniversario della scomparsa. Info: www.comune.arco.tn.it.

CLES Mostre IMAGO ANIMI - VOLTI DAL PASSATO Apertura: da sabato 24 marzo a domenica 24 giugno. Palazzo Assessorile. Percorsi di storia umana raccontati attraverso eccezionali ricostruzioni facciali dei nostri antenati e di personaggi storici come antichi sacerdoti egizi. Sant’Antonio da Padova, Francesco Petrarca e Bernardo Cles. Reperti straordinari provenienti dal Museo di Antropologia di Padova, maschere dal mondo e opere d’arte contemporanea ci accompagnano alla scoperta della nostra storia. Mostra a cura di Nicola Carrara, Luca Bezzi e Marcello Nebi. Ingresso libero. Aperto da martedì a domenica: 1012/15-18. Chiuso il lunedì. Apertura straordinaria lunedì 2 aprile. Prenotazioni visite guidate e laboratori didattici: cultura@comune. cles.tn.it Tel. 0463.662091.

LEVICO TERME Fiere EXPO VALSUGANA LAGORAI Apertura: da sabato 28 aprile a martedì 1 maggio. Nella splendida cornice del lago di Levico a Levico Terme il 28 29 aprile e il 1 maggio 2018 (lunedi 30 aprile chiuso), si svolgerà la tradizionale mostra 101

tmmaggio


trentinomostre mercato della Valsugana e del Trentino Orientale e alla quale si guarda con rinnovato entusiasmo, ricca di nuove proposte per gli operatori e per chi vorrà conoscere questo territorio. Cuore della fiera sarà il PalaLevico, mentre gli spazi esterni, di cui alcuni coperti, si trovano adiacenti alla struttura. L’orario di apertura nei tre giorni sarà dalle 10.00 alle 19.00. La rassegna rappresenterà un appuntamento importante per tutta l’economia del Trentino Orientale ed in particolare per tutta la Valsugana. Ingresso gratuito! Info: Bsi Fiere www.bsifiere.com Tel. 0461.751252; info@ bsifiere.com. Mostre BRUNO LUCCHI - PAROLE SCAVATE Apertura: da venerdì 6 aprile a domenica 4 novembre. Nella ricorrenza del Centenario della Grande Guerra, il progetto espositivo di Bruno Lucchi intende proporre una ampia e articolata riflessione sul tema tramite il connubio tra installazioni scultoree e gli spazi così fortemente connotati del Forte delle Benne. Info: www. brunolucchi.it; Tel. 0461.707159 329.8632737.

RIVA DEL GARDA Mostre KRIEGSMALER | I FRATELLI STOLZ. PITTORI DAL FRONTE DI RIVA DEL GARDA 19151916 Apertura: fino a domenica 1 luglio. Museo Riva del Garda, piazza Cesare Battisti 3/a. In collaborazione con Museo Rudolf Stolz, Sesto (BZ). La sezione del MAG dedicata alla Storia si arricchisce di un ciclo di disegni e dipinti provenienti dal Museo Rudolf Stolz di Sesto (BZ), realizzati dai fratelli pittori Albert e Rudolf Stolz nell’area del fronte austriaco dell’Alto Garda durante la Prima guerra mondiale. Orario: dal 17 marzo al 4 novembre 2018 ore 10-18(lunedì chiuso). Giugno, luglio, agosto e settembre 2018 aperto tutti i giorni ore 10-18. Info: www.museoaltogarda.it. Mostre NO WAR NO PEACE Apertura: fino a domenica 4 novembre. Museo Riva del Garda, piazza Cesare Battisti 3/a. La mostra No War No Peace intende fermare il pensiero sulle tracce di una guerra che è stata, ponendo in relazione i confini ridisegnati allora con le ferite rimaste aperte nel corso del Novecento e con gli stati di “non pace” dell’oggi. Progetto di Raffaele Crocco. A cura di Andrea Tomasi, Claudia Gelmi. Fotografie di Fabio Bucciarelli. Orario: dal 17 marzo al 4 novembre 2018 ore 1018 (lunedì chiuso). Giugno, luglio, agosto e settembre 2018 aperto tutti i giorni ore 10-18. Info: www. museoaltogarda.it.

102

tmmaggio

ROVERETO Mostre ANIMALI METALLICI. IL CULTO DELL’AUTOMOBILE NEL XX SECOLO Apertura: fino a domenica 10 giugno. Casa D’Arte Futurista Depero, Via dei Portici 38. Protagonista di una profonda trasformazione del paesaggio e dello stile di vita collettivo, l’automobile è al centro di un percorso espositivo che attraversa diversi momenti della storia dell’arte del XX secolo. Dal mito futurista dell’automobile in movimento alla fascinazione per i valori estetici delle autovetture nei dipinti degli anni Venti e Trenta, la mostra giunge al presente con opere di artisti che hanno fatto propria l’immagine della macchina, esprimendo nei suoi confronti interesse o critica. L’esposizione è arricchita da una selezione di fotografie, illustrazioni, materiali pubblicitari e a stampa provenienti dall’Archivio del ’900 del Mart. A cura di Nicoletta Boschiero e Federico Zanoner. Orario: martedi-domenica ore 10-18. Lunedi chiuso. Info: www.mart.trento.it. Mostre FOCUS / RAPPRESENTARE L’ARCHITETTURA. MODELLI FRA STORIA E VALORIZZAZIONE Apertura: fino a domenica 30 settembre. Mart, Corso Bettini. A cura dell’Archivio del ‘900. Il Focus presenta una selezione di modelli architettonici conservati dall’Archivio del ‘900 del Mart. Si tratta di alcuni esemplari giunti con i fondi di archivio e di altri che furono costruiti negli anni ’80 e ’90 per le esposizioni monografiche a Palazzo delle Albere, dedicate a importanti architetti tra cui Adalberto Libera, Ettore Sottsass sr., Angiolo Mazzoni, Luigi Figini e Gino Pollini. Nell’allestimento i modelli dialogano con la documentazione (fotografie, disegni) presente nei fondi d’archivio. Si realizza così una mostra su una parte del patrimonio museale che permette a un vasto pubblico di leggere i caratteri di importanti edifici novecenteschi tuttora esistenti o irrimediabilmente perduti. Orario: martedì-domenica ore 10-18. Venerdì 10-21. Lunedì chiuso. Biglietto intero € 11, ridotto € 7. Info: www.mart.trento.it. Mostre ALPINI AL FRONTE Apertura: fino a venerdì 29 giugno. Museo Storico Italiano della Guerra, via Castelbarco 7. Attraverso le immagini conservate nell’archivio fotografico del Museo la mostra ripercorre i luoghi simbolo della guerra combattuta dalle truppe alpine tra il 1915 ed il 1918: dall’Adamello al Pasubio, dalle Tofane al monte Nero, un percorso per immagini scandito dalle testimonianze dei combattenti, affidate alle pagine di diari e

lettere. Orario: Martedì - domenica ore 10-18. Info Tel. 0464.438100; info@museodellaguerra.it; www. museodellaguerra.it. Mostre VIAGGIO IN ITALIA. I PAESAGGI DELL’OTTOCENTO DAI MACCHIAIOLI AI SIMBOLISTI Apertura: fino a domenica 26 agosto. Mart. Il percorso espositivo si configura come un vero e proprio viaggio nel tempo e nello spazio con la predilezione per la pittura dal vero, le ricerche dedicate alla resa delle atmosfere e agli effetti di luce e colore. Gli studi en plein air di Giuseppe De Nittis, la freschezza delle vedute campestri di Giovanni Fattori, gli evocativi controluce di Antonio Fontanesi, i paesaggi lagunari di Bartolomeo Bezzi e le trasfigurazioni simboliche di Gaetano Previati sono solo alcune delle molte suggestioni che accompagnano il visitatore lungo un itinerario tra oltre 80 opere provenienti da importanti musei pubblici e collezioni private. La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Electa che include una ricca sezione di saggi. Info: www.mart.tn.it.

TRENTO Mostre I TRENTINI NELLA GUERRA EUROPEA 1914-1920 Apertura: fino a domenica 30 dicembre 2018. Le Gallerie, Piedicastello. Una mostra che racconta il dramma dei trentini nel corso del primo conflitto mondiale. Orario: da martedì a domenica ore 9.0018.00 (lunedì chiuso). Ingresso libero. Info: www.fondazione.museostorico.it. Mostre L’ULTIMO ANNO. 1917-1918 Apertura: fino a domenica 4 novembre 2018. Gallerie Piedicastello. Nella Galleria Nera, 300 metri di installazioni, scenografie, approfondimenti, filmati e documentari originali dell’epoca ripercorrono l’ultimo anno della Grande Guerra. Orario: da martedì a domenica, dalle 9.00 alle 18.00. Chiuso lunedì. Ingresso libero. Info: www. museostorico.it; Tel. 0461.230482; info@museostorico.it. Mostre GENOMA UMANO - QUELLO CHE CI RENDE UNICI Apertura: da venerdì 23 febbraio 2018 a domenica 6 gennaio 2019. Muse - Museo delle Scienze. La mostra Genoma umano affronta interrogativi importanti per tutti e sui quali, oggi, si concentra un settore importante e promettente della ricerca in campo biologico. È un viaggio tra le nuove sfide offerte dalla genomica, sui rischi e le opportunità generati dall’applicazione delle nuove conoscenze ad ambiti sensibili come quello

della salute. Grazie a un percorso interattivo e immersivo, attraverso video e multi-proiezioni e con l’aiuto di altri linguaggi come quello artistico, si affrontano tre questioni fondamentali: quanto conta il DNA, quali altri fattori intervengono nella sua definizione (ad esempio ambiente e stili di vita), come e quanto possiamo intervenire per modificarlo. Info: www.muse.it. Mostre SAM FALLS. NATURE IS THE NEW MINIMALISM Apertura: fino a martedì 26 giugno. Galleria Civica Trento, Via Belenzani 44. Prima personale presenta in un museo italiano. Attraverso una molteplicità di media differenti, sia analogici sia digitali, il lavoro di Sam Falls è un’esplorazione del colore, dei processi naturali, della percezione e dell’immagine come dato materiale. La sua prassi esecutiva prevede uno stretto rapporto con il territorio e con i contesti nei quali si trova ad agire. A Trento la mostra sarà interamente realizzata con opere site-specific. A cura di Margherita de Pilati. Orario: martedi - domenica ore 10-13/14-18. Lunedi chiuso. Info: www.mart. trento.it. Mostre ALCIDE DE GASPERI, LA MONTAGNA, IL TRENTINO. TRACCE DI UN RAPPORTO SENTIMENTALE Apertura: fino a domenica 1 luglio. Cappella Vantini di Palazzo Thun. Per la prima volta è stato possibile accedere a materiali non solo legati alla vita politica e istituzionale dello statista, ma a fotografie private e oggetti utilizzati nel tempo libero, conservati nella casa di montagna di famiglia in Val di Sella. Mostra a cura di Elena Tonezzer. Orario: dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18 (chiuso il lunedì) - apertura straordinaria 26 giugno 2018. Ingresso libero. Info: Fondazione Museo storico del Trentino Tel. 0461.230482; info@museostorico.it. Mostre 150 ANNI. FERROVIA DEL BRENNERO Apertura: fino a venerdì 31 agosto. Gallerie Piedicastello, piazza di Piedicastello. La costruzione dalla Ferrovia Brennero, uno dei grandi nodi del sistema viabilistico europeo, segnò subito una svolta nella storia delle vie di comunicazione e produsse importanti conseguenze nello sviluppo economico, commerciale e turistico del territorio del Tirolo, del Sudtirolo, del Trentino e del Veneto. Orario: da martedì a domenica 9-18. Ingresso libero. Chiuso lunedì. Info: www.museostorico.it; Tel. 0461.230482; info@ museostorico.it.


trentinomostre Mostre DOPPIO REGISTRO, IL CONFLITTO E LA RICONCILIAZIONE Apertura: fino a sabato 19 maggio. Presso Hortus Artieri, Vicolo dei Birri 7 (Piazza Duomo). La mostra analizza il tema del doppio come conflitto ma anche come riconciliazione, il doppio che ci appartiene, l’altro come fuori da noi e nello stesso tempo dentro di noi. Orario: in occasione di eventi espositivi mercoledì - venerdì 10.30-12.30, 17.00-19.00, sabato 10.30-12.30, altrimenti su appuntamento. Contatti per aperture straordinarie: Tel. 0461.1594140 - 333.9368666; www.hortusartieri.com . Mostre STORIE DELL’ARCIPELAGO SOTTOSOPRA E MUKASHI MUKASHI Apertura: da venerdì 20 aprile a domenica 6 maggio. Torre Mirana, SalaThun e Cantine - Via Belenzani, 3. Mostra personale di Philip Giordano, a cura di Monica Monachesi per la Fondazione Stepàn Zavrel di Sàrmede. Un ponte tra Italia e Giappone, anzi un Torii , un portale verso l’immaginario di Philip Giordano, nutrito di fiabe e personaggi della cultura di un Paese verso il quale oggi periodicamente migra. Una mostra per leggere il pensiero del talentuoso illustratore, spesso autore delle sue storie illustrate in cui il viaggio è dimensione di avventurosa scoperta, di crescita in cui amicizia e condivisione assumono vitale importanza. E in ogni immagine: la Natura, così meravigliosa da meritare di essere continuamente celebrata. Orario: tutti i giorni ore 10-13/14-19. Mostre BRUNO DETASSIS, UNA VITA LIBERA IN MONTAGNA Apertura: da lunedì 23 aprile a domenica 6 maggio. Casa della SAT & Palazzo Trentini - Via Manci. La mostra temporanea a cura di Adriano Dalpez e Riccardo Decarli, allestita a cura dell’arch. Roberto Festi, presenta la figura umana e le grandi imprese sportive di Bruno Detassis, uno degli alpinisti più noti e carismatici delle Dolomiti, a dieci anni dalla scomparsa. Sono esposte in mostra fotografie di Detassis e delle montagne del “suo” prediletto Gruppo di Brenta, opera dell’amico, alpinista e fotografo, Adriano Dalpez. Una serie di pannelli didattici racconta e approfondisce la lunga vita dell’alpinista trentino. In mostra anche molti oggetti a lui appartenuti e alcuni film proiettati nello Spazio Alpino della Casa SAT. Orario: ore 9-13 / 14-18. Ingresso libero.

Mostre THE DISCOVERY OF THE BLUE MOTH E FARFALLE AL MUSE Apertura: da venerdì 4 maggio a domenica 3 giugno. MUSE Museo delle Scienze, Corso del Lavoro e della Scienza 3. Installazione di un’opera d’arte a tema. La proposta fa parte delle iniziative 2018 dell’associazione Falenablu, che lavora con donne vittime di violenza, cercando canali diversi per stimolare la riflessione sul delicato tema della comunicazione sessista. Orari: orari di apertura del museo. Lunedì chiuso. Info: MUSE Museo delle Scienze museinfo@ muse.it; Tel. 0461.270311. Mostre STRAORDINARIA BELLEZZA – LO SGUARDO SULLE DOLOMITI UNESCO DEI SOSTENITORI Dolomiti UNESCO protagoniste al Trento Film Festival. Non solo grazie al Premio Speciale che verrà assegnato dalla Fondazione in collaborazione con la SAT – Società Alpinisti Tridentini, ma anche grazie alla mostra intitolata “Straordinaria Bellezza – Lo sguardo sulle Dolomiti UNESCO dei Sostenitori”, La MOSTRA che sarà visitabile per tutta la durata del Trento Film Festival (dal 26 aprile al 6 maggio) sarà articolata in una selezione delle migliori opere di alcuni fotografi che collaborano con la Fondazione Dolomiti UNESCO: Alessandro Caon, Moreno Geremetta, Nicolò Miana, Patrick Odorizzi, Andreas Tamanini e Georg Tappeiner.

VAL DI SELLA Mostre ONISHI YASUAKI: REVERSE OF VOLUME Apertura: fino a martedì 1 maggio 2018. Malga Costa. In questa installazione intitolata Reverse of volume, lo spazio è delineato da un contorno di forme vaghe, somiglianti a crinali montani. Linee verticali riempiono la parte alta dello spazio. Entrando in questo spazio vuoto, il visitatore è immerso nelle variazioni di ombre e luci soffuse create dal movimento delicato dei fogli, sperimentando una nuova sensibilità data dal percepire una scultura dal suo lato rovescio. Info: www.artesella.it.

VILLAZZANO Mostre EN PLEIN AIR: BOOK AND GARDEN Apertura: da venerdì 20 aprile a venerdì 4 maggio. Biblioteca sede, via Villa, 3. Alla scoperta dei giardini trentini, mostra bibliografica per adulti e bambini con le illustrazioni di Andrea Serio. Info: Tel. 0461.912533; tn.villazzano@ biblio.infotn.it.

VIAGGIO IN ITALIA AL MART DI ROVERETO I PAESAGGI DELL’OTTOCENTO DAI MACCHIAIOLI AI SIMBOLISTI, VISITABILE FINO AL 26 AGOSTO

N

el secolo del progresso scientifico e tecnologico, costellato da invenzioni che hanno rivoluzionato il modo di viaggiare e di osservare il mondo, gli artisti si confrontano con un genere di lunga tradizione che rinnovano profondamente: la pittura di paesaggio. La fotografia, la possibilità di esperire nuovi punti di vista, come nel caso delle vedute aeree riprese dalla mongolfiera, e una mutata sensibilità segnano infatti il fondamentale passaggio dall’idea di semplice veduta a quella, più complessa e soggettiva, di visione. Nel corso dell’Ottocento i panorami del Bel Paese diventano oggetto di una costante attenzione che porta autori appartenenti a scuole regionali diverse a ripensare prospettive, formati e linguaggi della pittura di paesaggio. In questo fermento, attraverso continui scambi e connessioni, si gettano le basi della pittura moderna in Italia. Il percorso espositivo si configura come un vero e proprio viaggio nel tempo e nello spazio che ripercorre le tappe salienti di questa trasformazione, mettendone in luce i principali temi: la predilezione per la pittura dal vero, le ricerche dedicate alla resa delle atmosfere e agli effetti di luce e colore. Dalle premesse maturate nei primi decenni dell’Ottocento nell’ambito della Scuola di Posillipo, passando attraverso l’innovativa esperienza dei Macchiaioli toscani, si giunge così ai “paesaggi dell’anima” di tendenza simbolista, presentati nelle prime edizioni della Biennale di Venezia. Gli studi en plein air di Giuseppe De Nittis, la freschezza delle vedute campestri di Giovanni Fattori, gli evocativi controluce di Antonio Fontanesi, i paesaggi lagunari di Bartolomeo Bezzi e le trasfigurazioni simboliche di Gaetano Previati sono solo alcune delle molte suggestioni che accompagnano il visitatore lungo un itinerario tra oltre 80 opere provenienti da importanti musei pubblici e collezioni private. Realizzata in collaborazione con l’Istituto Matteucci di Viareggio, la mostra è accompagnata da un catalogo edito da Electa che include una ricca sezione di saggi.

103

tmmaggio


trentinoappuntamenti

TRENTO FILM FESTIVAL APRE UN MAGGIO MUSICALE

I

n rapida successione, grandi eventi si avvicinano con l'estate trentina: Trento

Film Festival, Festival dell'Economia e poi, un po' più

avanti, i Suoni delle Dolomiti. Il Festival dell'Economia si aprirà nel pomeriggio di giovedì 31 maggio, con la conferenza del professor Richard

Freeman

dell’Università di Harvard, dal titolo “robot mania” che insieme a Tito Boeri avvierà il ragionamento sul tema “Tecnologia e lavoro”, partendo da una domanda provocatoria: “Cosa ci resterà da fare quando saranno le macchine a lavorare e guadagnare?”

Ma intanto, spazio alla musica... Irene

Grandi torna

in Trentino con la sua carica pop rock. La cantante toscana sarà infatti protagonista del concerto di sabato 26 maggio al Parco Tre Castagni di Pergine

RICHARD FREEMAN

R

ichard Freeman è Ascherman Chair in Economics presso l'Università di Harvard, Faculty co-Director del Labor and Worklife Program presso la Harvard Law School e Senior Research Fellow in Labour Markets presso il Centre for Economic Performance della LSE. Dirige lo Science and Engineering Workforce Project presso il NBER ed è condirettore del Centro di Harvard per gli edifici e le città verdi. I suoi interessi di ricerca includono il mercato del lavoro per scienziati e tecnici; la trasformazione delle idee scientifiche in innovazioni; i mercati del lavoro cinesi; gli effetti dell'IA e dei robot sul mercato del lavoro; le forme di rappresentanza del mercato del lavoro e autonomia dei dipendenti. Tra i suoi libri figurano: The Citizen's Share: Putting Ownership Back into Democracy (con J. Blasi e D. Kruse), Yale University Press (2013); Shared Capitalism at Work: Employee Ownerships, Profit and Gain Sharing and Broad-based Stock Options (con J. Blasi e D. Kruse), University of Chicago Press (2010); Science and Engineering Careers in the United States (con D. Goroff), University Chicago Press (2009).

nell’ambito dell’ottava edizione di Tutti #fuori, la festa delle Pro Loco trentine.

Uno degli artisti più talentuosi, sensibili ed immaginifici sia

Protagonisti assoluti

possibile vedere dal vivo oggi. Viene presentato così, con

del clubbing come il

questi termini decisamente impegnativi, un musicista come

quotatissimo duo berlinese

Modeselektor e il

leggendario detroitiano Omar-S, accanto a figure di culto quali il viennese Fennesz (impegnato in una rielaborazione di Mahler), lo statunitense DJ/rupture (anche in veste di conferenziere), il

belga Lefto e il croato Borut

Cvajner, affiancati

Christophe Chassol protagonista, il 3 maggio all’Auditorium Melotti di Rovereto. Per il teatro L’appuntamento è per il 9-10 maggio al Teatro

Comunale di Pergine Valsugana. Un evento con il patrocinio dell’Assessorato alle Pari Opportunità, università e ricerca della Provincia autonoma di Trento. Nel trentennale dell’Istituto di Istruzione Marie Curie di Pergine V. (19882018). In collaborazione con la Cassa Rurale Alta Valsugana.

segneranno con le loro performance la terza edizione del

donne ai raggi X - Marie Curie e Hedy Lamarr, ve le racconto io. A scriverlo e presentarlo in pubblico, Gabriella Greison, artista poliedrica,

festival “Distretto 38” che si terrà fra Trento e Rovereto dal

appassionata e laureata in fisica, scrittrice (è da poco uscito il

16 al 20 maggio.

suo ultimo libro “Hotel Copenhagen”).

a esponenti della scena nazionale, da Dj Khalab a Capofortuna: tasselli di un mosaico composito sia in termini geografici sia sul piano dei linguaggi musicali. Son quelli che

104

tmmaggio

Il monologo si intitola per esteso Due


trentinoappuntamenti 1 MARTEDÌ Cultura TRENTO FILM FESTIVAL 2018 Trento. Centro storico. Festival internazionale di cinema dedicato alla montagna, all’esplorazione e all’avventura. Prevede come paese ospite protagonista della sezione “Destinazione... Giappone”. Il programma completo e dettagliato è pubblicato sul sito http:// trentofestival.it; Tel. 0461.986120; info@trentofestival.it. Enogastronomia 1° MANGIO 22ª MAGNALONGA DELLA VALLE DEI LAGHI Lasino. Ritrovo a Castel Madruzzo e partenza libera tra le 10.30 e le 12.00. Passeggiare in compagnia senza nessuna competizione, ma per il semplice, lento piacere di trascorrere qualche ora in una zona che consente un viaggio a ritroso nel tempo e, contemporaneamente, soddisfare piccole esigenze golose. In pratica, consumare un piatto tipico della cucina contadina, assaggiando a tappe le varie proposte lungo il percorso. Per info e iscrizioni Cons. Pro Loco Tel. 0461.864400 . Escursionismo IL CAMMINO DI SAN VILI: NATURA E STORIA TRA MEDITERRANEO E DOLOMITI Valli Giudicarie e Rendena. Camminata evento che vuole promuovere il rilancio di un cammino nato anni fa ma rimasto poco conosciuto. Il San Vili (S. Vigilio nell´antica dizione delle genti trentine) è un sentiero di quasi cento chilometri, tracciato nel 1988 dalla Società Alpinisti Tridentini. La via segue idealmente il percorso seguito da Vigilio nel ‘400 dopo Cristo durante le sue predicazioni in Giudicarie e Rendena sulle tracce di cammini ancor più antichi, di epoca romana e preistorica che ci farà entrare dentro la dimensione storica oltre che geografica della strada percorsa. Iniziativa fino al 6 maggio 2018. Info su costi e prenotazione: Tel. 0439.026029 (lun-ven 9-13/14-18); info@cammini.eu . Esposizione EXPO VALSUGANA LAGORAI Levico Terme. Nella splendida cornice del lago di Levico a Levico Terme si svolgerà la tradizionale mostra mercato della Valsugana e del Trentino Orientale e alla quale si guarda con rinnovato entusiasmo, ricca di nuove proposte per gli operatori e per chi vorrà conoscere questo territorio. Cuore della fiera sarà il PalaLevico, mentre gli spazi esterni, di cui alcuni coperti, si trovano adiacenti alla struttura. L’orario di apertura nei tre giorni sarà dalle 10.00 alle 19.00. La rassegna rappresenterà un appuntamento importante per tutta l’economia del Trentino Orientale ed in particolare per tutta la Val-

sugana. Ingresso gratuito! Info: Bsi Fiere www.bsifiere.com Tel. 0461.751252; info@bsifiere.com. Famiglia ALLA SCOPERTA DEL FRUTTETO FIORITO Ville d’Anaunia. Ore 9.30. Fraz. Rallo (TN) c/o Agritur Odorizzi. Alla scoperta del frutteto fiorito è una divertente passeggiata assieme alla famiglia Odorizzi, che per l’occasione apre le porte della sua azienda agricola e ti accompagnerà nei frutteti per scoprire segreti e curiosità della coltivazione delle famose mele Melinda. Al ritorno si potranno vedere due galline un po’ particolari: la bellissima “ciuffata olandese” e quella che fa le uova...verdi! Possibilità di degustare succo e strudel di mela artigianale. i più piccini potranno divertirsi colorando simpatici disegni a tema mela, direttamente nel frutteto o nella sala dell’agriturismo appena ristrutturato. Durata attività: 1 ora e 30. Prezzo: € 5,00 a persona, sconti per famiglie. Prenotazioni: Agritur Odorizzi - cell. 338.4151245 - 329.6278105. Musica I CONCERTI CASA DI SALUTE RAPHAEL - DAL RINASCIMENTALE AL ROMANTICISMO RoncegnoTerme. Ore 21. Palace Hotel Casa Raphael. Coro “Fanny Hensel”, Direttore: Nikos Betti. Ingresso libero. Info: Palace Hotel Casa Raphael Tel. 0461.772000.

2 MERCOLEDÌ Cultura TRENTO FILM FESTIVAL 2018 Trento. Centro storico. Festival internazionale di cinema dedicato alla montagna, all’esplorazione e all’avventura. Prevede come paese ospite protagonista della sezione “Destinazione... Giappone”. Il programma completo e dettagliato è pubblicato sul sito http:// trentofestival.it; Tel. 0461.986120; info@trentofestival.it. Cultura IL CANE? EDUCHIAMOLO INSIEME! Trento. Ore 20-22. c/o Università Popolare Trentina. “L’educazione del cane: ricongiungimento sociale e permanenza”. Informazioni e iscrizioni: coop.sociale.lavforlife@gmail.com; Tel. 348.9232184. Cultura CONFERENZA Trento. Ore 18. MUSE Museo delle Scienze. “Valanghe”. Fenomeni tanto violenti quanto imprevedibili. Cosa le innesca, quali sono i segnali premonitori e come possiamo difenderci quando andiamo in montagna? Con Alberto Trenti, Direttore di Meteotrentino, Servizio Prevenzione Rischi della Provincia autonoma di Trento. Info: MUSE Museo delle Scienze museinfo@ muse.it, Tel. 0461.270311.

Enogastronomia LA CALEIDOSCOPICA NOSIOLA - DEGUSTAZIONE GUIDATA DEL VITIGNO NOSIOLA IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI Pergine Valsugana. Ore 17.30. Castello. Degustazione guidata del vitigno Nosiola in tutte le sue espressioni. Degustazione guidata di quattro tipi di Nosiola (vino frizzante, vino leggero, vino corposo, vino santo) accompagnati da stuzzichini locali. € 15 a persona. Solo su prenotazione. Info e prenotazioni: Castel Pergine - Via Al Castello 10, 38057 Pergine Valsugana tel. 0461 531158; info@ castelpergine.it. Famiglia ALLA SCOPERTA DEL FRUTTETO FIORITO Ville d’Anaunia. Ore 9.30. Fraz. Rallo (TN) c/o Agritur Odorizzi. Alla scoperta del frutteto fiorito è una divertente passeggiata assieme alla famiglia Odorizzi, che per l’occasione apre le porte della sua azienda agricola e ti accompagnerà nei frutteti per scoprire segreti e curiosità della coltivazione delle famose mele Melinda. Al ritorno si potranno vedere due galline un po’ particolari: la bellissima “ciuffata olandese” e quella che fa le uova...verdi! Possibilità di degustare succo e strudel di mela artigianale. i più piccini potranno divertirsi colorando simpatici disegni a tema mela, direttamente nel frutteto o nella sala dell’agriturismo appena ristrutturato. Durata attività: 1 ora e 30. Prezzo: € 5,00 a persona, sconti per famiglie. Prenotazioni: Agritur Odorizzi - cell. 338.4151245 - 329.6278105. Famiglia PASSEGGIATA TRA I MELI IN FIORE Ville d’Anaunia. Ore 16. Agritur Renetta - Via di Campo 12, Fraz. Campo. In occasione del mese “Aprile Dolce Fiorire” visita presso l’azienda agricola Renetta ai piedi di Castel Valer per conoscere i se-

greti della coltivazione e conservazione della mela Melinda. Passeggiata nel frutteto e merenda presso l’agritur. Durata attività: 1 ora e mezza circa. Costo: € 8,00 adulti; € 4,00 bambini fino ai 12 anni. Info e prenotazioni: Tel. 0463.450794. Teatro EDEN Pergine Valsugana. Ore 20.45. Teatro Comunale. Spettacolo di Eugene O’Brien. Regia: Elena Gigliotti. Con: Alice Arcuri e Denis Fontanari. Produzione: ariaTeatro. Uno spettacolo che narra una realtà. Una realtà di coppia. Che fa discutere, riflettere, pensare ed essere critici su quello che si vede. Un tema sempre più sentito al giorno d’oggi e quasi mai affrontato così apertamente, con la grande forza drammaturgica che è tipica della scena britannica. Info e biglietti: Tel. 0461.511332; info@ teatrodipergine.it; www.teatrodipergine.it.

3 GIOVEDÌ Cultura TRENTO FILM FESTIVAL 2018 Trento. Centro storico. Festival internazionale di cinema dedicato alla montagna, all’esplorazione e all’avventura. Prevede come paese ospite protagonista della sezione “Destinazione... Giappone”. Il programma completo e dettagliato è pubblicato sul sito http:// trentofestival.it; Tel. 0461.986120; info@trentofestival.it. Cultura I STO CON L’ULULONE Altavalle. Ore 20.30. Sala polifunzionale a Valda. All’interno del ciclo di incontri “Sputa il rospo”, dedicati alla fauna e alla sua importanza per la biodiversità e per l’uomo, serata alla scoperta degli ululoni, alla loro importanza e al modo per aiutarli. Ingresso libero. Info: 327.1631773, 349.5805345, reteriservecembra@gmail.com. 105

tmmaggio


trentinoappuntamenti Cultura CONFERENZA Martignano. Ore 20.30. Sala polivalente via Pradiscola. “Zanzara tigre e altre zanzare invasive”: la circoscrizione Argentario organizza una serata informativa su metodi di controllo e prevenzione con l’esperto dott. Daniele Arnoldi. Ingresso gratuito. Cultura LA CITTÀ DI TRENTO E IL CARCERE Trento. Ore 17. Fondazione Demarchi. Al via il progetto Liberi Da Dentro, per diffondere sul territorio una conoscenza reale del mondo del carcere, delle pene e del loro effetto sulle persone. Con rappresentanti istituzionali della Casa Circondariale di Trento, rappresentanti del servizio attività sociali della Provincia autonoma di Trento e del Comune di Trento, volontari e operatori del terzo settore. Famiglia BONDONE IN NOTTURNA A CACCIA DI STELLE Monte Bondone. Ore 21. Partenza dal Giardino Botanico Alpino, Viote. Passeggiata naturalistica serale con gli esperti del MUSE -Museo delle Scienze. Un’esperienza avventurosa dai boschi del Giardino Botanico Alpino Viote alla Terrazza delle Stelle, con osservazioni astronomiche. Prenotazione obbligatoria al n. Tel. 0461.216000; www.discovertrento.it. Laboratorio LABORATORIO DI SCRITTURA CREATIVA Borgo Valsugana. Dalle ore 18 alle 19.30. Istituto “A. Degasperi”. Temi trattati: l’arte dello scrivere, elementi chiave di un racconto, costruzione di storie, forme grammaticali, lessico, esercizi di scrittura, stimolazione della fantasia e della memoria emotiva, incontro con un autore (presso la Biblioteca di Borgo), costruzione di un proprio racconto... e altro ancora. docente: prof.ssa Antonella Mazzeo. Costo quota iscrizione € 30. Per ulteriori informazioni: giorgio.galvan@istitutoadegasperi.it; francesca.nicolao@istitutoadegasperi.it. Musica CHRISTOPH-THOMAS CHASSOL Rovereto. Ore 21. Auditorium Melotti. Uno degli artisti più talentuosi, sensibili ed immaginifici sia possibile vedere dal vivo oggi. Poteva avere una via segnata nel pop di alto livello, Christophe-Thomas Chassol, dopo le importanti collaborazioni con artisti come Phoenix, Frank Ocean, Sebastien Tellier; poteva anche concentrarsi sulla scena jazz, vista la grande preparazione tecnica da strumentista e gli studi al prestigioso Berklee College, la scuola di perfezionamento per eccellenza per jazzisti di alto livello. Ha scelto

106

tmmaggio

invece un’altra via. Ha scelto un particolarissimo viaggio in solitaria nei suoni del mondo, andando alla ricerca di una “colonna sonora totale” (“ultrascore”) dove melodie ed armonizzazioni raffinatissime nascono direttamente dal campionamento e dalla sovrapposizione di suoni, rumori, parole, discorsi registrati in giro per il mondo. Info: www.centrosantachiara.it; n. verde 800.013952. Teatro BRIATA_DEOS Villazzano. Ore 20.45. Teatro di Villazzano, Via Giordano 2. Spettacolo con la Compagnia Controra di e con Natascia Belsito, Fannj Oliva e Andrea Deanesi. La paura è qualcosa che avverti, un istinto. Ti rende immobile e in assoluto ascolto dell’intorno. Dettagli, rumori, pensieri, immagini o forme richiamano ossessivamente la tua attenzione. Nulla ti sfugge. La paura è un avvenimento di qualcosa che potrebbe succedere. La paura è un segno, un segnale. La paura ti porta a pensare “potrebbe”... condizionale. La paura è l’avvisaglia. Avere paura ti incoraggia a metterti in una posizione diversa per essere pronto. La paura è un mondo misterioso di corpi impauriti e paurosi. La paura è l’inizio. Info: www.teatrodivillazzano.it; Tel. 0461.913706; info@teatrodivillazzano.it.

4 VENERDÌ Cultura TRENTO FILM FESTIVAL 2018 Trento. Centro storico. Festival internazionale di cinema dedicato alla montagna, all’esplorazione e all’avventura. Prevede come paese ospite protagonista della sezione “Destinazione... Giappone”. Il programma completo e dettagliato è pubblicato sul sito http:// trentofestival.it; Tel. 0461.986120; info@trentofestival.it. Cultura 1914-1919 CONTESI DA DUE STATI Borgo Valsugana. Ore 20.30. Auditorium della Comunità di Valle. 1914-1919 contesi da due Stati. I profughi trentini in Austria-Ungheria e in Italia, di Francesco Frizzera, a cura dell’ANA Valsugana e Tesino. Nell’ambito della rassegna “Aspettando l’adunata 2018”. Info: www. visitvalsugana.it. Cultura LETTURE DEL PAESAGGIO ALLA RICERCA DELLE TESTIMONIANZE DEL PASSATO Pergine Valsugana. Ore 20.30. Palazzo Hippoliti, via III Novembre, 4. Letture del paesaggio alla ricerca delle testimonianze del passato con Giampaolo Dalmeri. Ingresso libero e gratuito. Info: Comunità di Valle Alta Valsugana

e Bersntol; sandro.beber@comunita.altavalsugana.tn.it. Cultura DONNA MADRE PergineValsugana. Ore 16-19. Palazzo Hippoliti. Laboratorio sensoriale con Areaderma. Ore 20. Piazza Municipio (in caso di maltempo c/o Teatro Don Bosco). Uomini soli. Quando uccidere solo le donne. Violenza di genere e guerra tra i sessi. Info: www.visitpergine.it. Cultura CONFERENZA Castello Tesino. Ore 16. Casa di Riposo Suor Agnese. Conferenza con il dott. Marco Odorizzi e la prof. ssa Maria Avanzo del Museo per Via e Museo Casa Degasperi. Info: Casa di Riposo Tel. 0461.594166. Musica BANDABARDO Trento. Ore 21. Teatro Sanbàpolis. La Bandabardò sarà a Trento per festeggiare i suoi primi venticinque anni di musica con ll suo “Club Tour”. Nell’ambito della rassegna “Sanbaclub”. Info: www. centrosantachiara.it; n. verde 800.013952. Teatro DI A DA IN CON SU PER TRA FRA SHAKESPEARE Trento. Ore 20.45. Teatro di Meano, via delle Sugarine 22. Spettacolo di Serena Sinigaglia - regia Serena Sinigaglia con Mattia Fabris, Arianna Scommegna, Serena Sinigaglia, produzione ATIR Teatro Ringhiera. Info: www.teatrodimeano.it; Tel. 0461.511332 (martedì-venerdì ore 17-20 e sabato ore 10-13); info@teatrodimeano.it. Teatro ZANDONAI, UNA PARTITA Rovereto. Ore 20.45. Teatro Zandonai. Spettacolo a conclusione del Laboratorio Teatrale organizzato da Settenovecento e Comune di Rovereto. Regia di Michele Comite. Ingresso libero. Info e programma dettagliato su: www. settenovecento.it. Teatro EL CAPEL DA MERICAN Lavarone. Ore 21. Cinema-Teatro “Dolomiti”. Spettacolo di Bruno Groff con la Filodrammatica “San Floriano” di Lavarone. Nell’ambito della 6ª edizione di “Lavarone a Teatro”. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it. Teatro TINGELTANTEL Mezzolombardo. Ore 20.45. Teatro “S. Pietro”. Spettacolo di Karl Valentin con la Compagnia di Lizzana. Nell’ambito della 6ª edizione di “Comedie a Mezombart”. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@ cofas.it; www.cofas.it.

5 SABATO Cultura TRENTO FILM FESTIVAL 2018 Trento. Centro storico. Festival internazionale di cinema dedicato alla montagna, all’esplorazione e all’avventura. Prevede come paese ospite protagonista della sezione “Destinazione... Giappone”. Il programma completo e dettagliato è pubblicato sul sito http:// trentofestival.it; Tel. 0461.986120; info@trentofestival.it. Cultura DONNA MADRE Pergine Valsugana. Ore 10.30. Foyer del Teatro Comunale. Presentazione del libro: “Società fusa” di Meluzzi-Bardellino. Ore 1013. Palazzo Hippoliti. Laboratorio esperienziale con Areaderma. Ore 10-13. Palazzo Hippoliti. Donna natura. Laboratorio bellezza e benessere. Ore 10-17. Piazza ex-Pretura. Esposizione canarini del mondo. Ore 14-18. Palazzo Hippoliti. Consulenza d’immagine con la Cles. Ore 15-18. Piazza Sant’Elisabetta. Laboratorio di origami con Alessandro Beber. Ore 16. Partenza da Piazza Santa Maria. Sfilata passeggini. Ore 18-19. Sala Maier. Katia Lenzi e le donne di miniere. Info: www.visitpergine.it. Danza DANZA GENOMA Trento. MUSE Museo delle Scienze, Corso del Lavoro e della Scienza 3. Performance di danza legata ai temi della mostra temporanea “Genoma umano. Quello che ci rende unici”, realizzata dalla compagnia Nicola Galli. Info: MUSE Museo delle Scienze museinfo@ muse.it; Tel. 0461.270311; www. muse.it. Enogastronomia DEGUSTIBUS - BIRRA A CORTE Caldonazzo. Corte Trapp. Info: ProLoco di Caldonazzo prolocolagocaldonazzo@gmail.com; Ufficio turistico di Caldonazzo Tel. 0461.727700; info@visitvalsugana.it. Enogastronomia APERITIVO CON IL TERRITORIO. DUE CHIACCHIERE IN COMPAGNIA Sardagna. Ore 11.30. Bistrot Trento Alta. 5 personaggi, 5 storie, 5 prodotti per raccontare il territorio e la natura della Rete di Riserve Bondone. Con Danila, Corrado, Stefania, Mattia, Stefano, Barbara: produttori del territorio della Rete di Riserve. Prenotazione obbligatoria al n. Tel. 0461.216000. Info: Rete Riserve Monte Bondone Tel. 0461.884932; www.reteriservebondone.tn.it. Enogastronomia NOTE DI PRIMAVERA Pozza di Fassa. Dalle ore 18.30 alle 20.30. QC Terme Dolomiti.


trentinoappuntamenti Potete rilassarvi e godere di un momento speciale, con lo speciale cocktail Alpine Spring, l’elisir montano decorato con mela e pino mugo, servito nella vasca di Qc Terme. Ad accompagnarlo, gustosi appetizer di eccellenze locali e le immancabili bollicine Ferrari Trento Doc. Il tutto reso ancora più magico dalle note di una band che si esibisce dal vivo. Info: QC Terme Dolomiti info@qctermedolomiti.it; www.qctermedolomiti.it. Escursionismo IL RISVEGLIO DEL BOSCO - PASSEGGIATA POMERIDIANA Telve. Ore 13.30. Ritrovo in Piazza Maggiore. Passeggiata pomeridiana guidata alla scoperta della valle di Suerta nel risveglio della primavera. Si tratta di un’uscita per un totale di 8 km per 300 metri di dislivello per scoprire il risveglio delle montagne. Al termine merenda - aperitivo a base di prodotti locali in una baita del circuito Vacanze in Baita.Costo: per ogni uscita € 8 per i soci dell’Associazione Ecomuseo del Lagorai, € 10 per i non soci. Info e prenotazione (obbligatoria): 3403950039 o info@ ecomuseolagorai.eu. Famiglia PASSEGGIANDO TRA I MELI E I MIRTILLI FIORITI Smarano. Ore 16. Agritur Cristina. In occasione del mese “Aprile Dolce Fiorire” possibilità di visitare l’azienda agricola in compagnia del contadino, per scoprire i segreti della coltivazione e conservazione di mirtilli, more e mele. Al ritorno assaggio di succhi e dolce a base di mele. Durata attività: 1 ora e 30 circa. Costo: € 10,00 adulti; sono previsti sconti bambini. Info e prenotazioni: cell. 333.7311137; www.visitvaldinon.it. Famiglia IL TRENINO DEI CASTELLI Puoi salire a bordo della speciale corsa della Ferrovia “Trento-Malè” e dalla città recarti fino in Val di Sole. Il rientro, che farai comodamente in pullman, ti porterà alla scoperta di quattro fantastici castelli del Trentino: Castel Ossana, Castel Caldes, Castel Valer e Castel Thun. Ad ogni tappa ci sarà una golosa pausa dedicata al meglio della produzione enogastronomica trentina. Per maggiori informazioni su date, costi e prenotazioni: Agenzia Guida Vacanze - Cles, Via C. A. Martini , 1. Tel. 0463.423002; info@guidavacanze.it. Musica WRONGONYOU Trento. Ore 20.30. Bookique, Via Torre D’Augusto 29. L’indie folk del cantautore romano Wrongonyou sul palco per #UploadOnTour. + 3 bands UploadSounds 2018. Info: www.uploadsounds.eu.

Musica CONCERTO Rovereto. Ore 11. Azienda Agricola Balter. Concerto da camera con aperitivo. Biglietto: intero € 10, ridotto € 3. Info e programma dettagliato su: www.settenovecento.it.

La soluzione per i Vostri rifiuti di cantiere!

Die Lösung für Ihre Baustellenabfälle!

Musica CONCERTO Trambileno. Ore 16. Forte Pozzacchio. E il fiume si tinse di rosso con il Coro Sant’Ilario. Ingresso libero. Info e programma dettagliato su: www.settenovecento.it. Teatro EL CAPEL DA MERICAN Lavarone. Ore 21. Cinema-Teatro “Dolomiti”. Spettacolo di Bruno Groff con la Filodrammatica “San Floriano” di Lavarone. Nell’ambito della 6ª edizione di “Lavarone a Teatro”. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it. Teatro PESCE PER QUATTRO Pinzolo. Ore 21. Paladolomiti. Spettacolo di Wolfgang Kohlaase e Rita Zimmer - adattamento di Vittorio Caprioli con “Filobastia” di Preore. Nell’ambito della rassegna teatrale “Primevere”. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@ cofas.it; www.cofas.it. Teatro PERSONAGGI IN CERCA DI AUTORE? Brentonico. Ore 21. Cinema Teatro Monte Baldo. Spettacolo con Annalisa, Arianna, Assia, Daniela, Elena, Emanuele, Giuseppe, Iacopo, Javier, Mario, Mario, Mattia, Sonia, Stéphanie, Vittoria / regia di Michele Comite. Info: www. trentinospettacoli.it.

6 DOMENICA Cultura TRENTO FILM FESTIVAL 2018 Trento. Centro storico. Festival internazionale di cinema dedicato alla montagna, all’esplorazione e all’avventura. Prevede come paese ospite protagonista della sezione “Destinazione... Giappone”. Il programma completo e dettagliato è pubblicato sul sito http:// trentofestival.it; Tel. 0461.986120; info@trentofestival.it.

NUOVA APERTURA ANCHE A MERANO

SERVIZI AMBIENTALI UMWELTDIENSTE Rottamazione veicoli

NEUERÖFFNUNG AUCH IN MERAN

Fahrzeugverschrottung

SERVIZI AMBIENTALI UMWELTDIENSTE

Smaltimento rifiuti Müllentsorgung Valorizzazione Wertstoffsammlung e recupero rifiuti und 4/A Wertstofftrennung F.lli Santini Srl/GmbH a socio unico, Via Giotto Giottostrasse, Bolzano 39100 Bozen, Italy Numero verde 800-726-116 Grüne Nummer, T +39 0471 195195 • F +39 0471 201792 Consulenza ambientale Umweltberatung www.fllisantini.it • info@fllisantini.it Corsi Sicurezza Kurse für Sicherheit Santini Servizi Srl/GmbH a socio und unico, Via Giotto 4/A Giottostrasse, Bolzano 39100 Bozen, Italy e Ambiente Umwelt

Rottamazione veicoli

Fahrzeugverschrottung

Numero verde 800-726-116 Grüne Nummer, T +39 0471 195195 • F +39 0471 201792 www.santiniservizi.it • info@santiniservizi.it

Smaltimento rifiuti Müllentsorgung Gruppo Santini Spa, Giottostr. 4/a 39100 Bozen Tel. +39 0471 195195 • Fax. +39 0471 201792 Valorizzazione • info@grupposantini.com Wertstoffsammlung www.grupposantini.com Reseco Srl/GmbH, Via Giotto 4/A Giottostrasse, Bolzano 39100 Bozen, Italy eNumero recupero rifiuti und Wertstofftrennung verde 800-726-116 Grüne Nummer, T +39 0471 661200 • F +39 0471 674931 www.resecorecycling.it • info@resecorecycling.it Consulenza ambientale Umweltberatung Gestione Ambiente Srl/GmbH a socio unico, Via Giotto 4/A Giottostrasse, Bolzano 39100 Bozen, Italy Corsi Sicurezza Kurse für Sicherheit Numero verde 800-726-116 Grüne Nummer, T +39 0471 195195 • F +39 0471 201792 www.grupposantini.com • consulting@grupposantini.com e Ambiente und Umwelt Eco Eduction Srl/GmbH a socio unico, Via Giotto 4/A Giottostrasse, Bolzano 39100 Bozen, Italy

verde 800-726-116 Grüne Nummer, T 4/a +39 0471 195195 • F +39 0471 201792 GruppoNumero Santini Spa, Giottostr. 39100 Bozen www.grupposantini.com • info@ecoeducation.it Tel. +39 0471 195195 • Fax. +39 0471 201792 www.grupposantini.com • info@grupposantini.com

NUOVO CENTRO ROTTAMAZIONE VEICOLI

NEUES VERSCHROTTUNGSZENTRUM FÜR FAHRZEUGE

ESEGUIAMO I SEGUENTI SERVIZI: Rottamazione Veicoli Emissione pratica PRA con cancellazione veicolo Ritiro del mezzo presso il cliente WIR BIETEN FOLGENDE DIENSTE AN: Verschrottung des Fahrzeuges Abmeldung beim Kraftfahrzeugamt Abholung des Fahrzeuges direkt beim Kunden

Cultura KENGO KUMA: INCONTRO CON L’ARTISTA Borgo Valsugana. Ore 11 e 15. La giornata sarà divisa in due momenti: al mattino l’inaugurazione dell’opera di Kengo Kuma, Polyhedron, un’installazione che è un omaggio Societa’ soggetta di all’attivita’ di edirezione e coordinamento di Gruppo SpaGiotto via Giotto – 39100 Bolzano.Das DasUnternehmen Unternehmen unterSocieta’ soggetta all’attivita’ direzione coordinamento da partedadiparte Gruppo SantiniSantini Spa via 4/a 4/a – 39100 Bolzano. unteralla tecnica e all’estetica giapponesteht und der Leitung und Koordination derSantini GruppeAG Santini • CF &02754960215 P.IVA 02754960215 & MwSt.Nr. 500.000i.vi.v v.e.Gesellschaftskapital Gesellschaftskapital steht der Leitung Koordination der Gruppe • CFAG & P.IVA St.Nr.St.Nr. & MwSt.Nr. Cap.Cap. soc.soc. 500.000 - -v.e. Ufficio Registro imprese: CCIAA BZ,diNumero di iscrizione 02754960215 • Eintragung die Handelskammer Bozen, Eintragungsnummer 02754960215 02754960215 UfficioMalga Registro imprese: CCIAA BZ, Numero iscrizione 02754960215 • Eintragung in dieinHandelskammer Bozen, Eintragungsnummer se. Nel pomeriggio presso Costa si terrà la lectio magistralis CF & P.IVA 01535160210 St.Nr. & MwSt.Nr. Banca Cassa di Risparmio di Bolzano CF &Cap. P.IVA 01133050219 St.Nr. & MwSt.Nr. Banca Cassa Rurale di Bolzano Ag.3 soc. 100.000 € Ges. Kap. Bank Sparkasse Bozen dell’Archistar, accessibile su preCap.Ufficio soc. 500.000 i.v. - v.e.CCIAA Ges. Kap. Raiffeisenkasse 3 Registro €imprese: BZ, Nr. d. iscr. 01535160210 BankIBAN IT 39 T 06045Bozen 11616Ag. 000000021000 Uff. reg. impr. C.C.I.A.A. BZ 01133050219 Eintr. HK BZ IBAN: IT 86 Y 08081 11603 000303000702 notazione. Info: www.artesella.it.

Numeroverde-GrüneNummer

800 726 116

Cultura DONNA MADRE Pergine Valsugana. Ore 10-13. In piazza Santa Maria. Laboratori con

Per un’offerta personalizzata: Für ein persönliches Angebot:

0471 195195

Societa’ soggetta all’attivita’ di direzione e coordinamento da parte di Gruppo Santini Spa via Giotto 4/a – 39100 Bolzano. Das Unternehmen unter107 steht der Leitung und Koordination der Gruppe Santini AG • CF & P.IVA 02754960215 St.Nr. & MwSt.Nr. Cap. soc. 500.000 i.v - v.e. Gesellschaftskapital

tmmaggio

Societa’ soggetta all’attivita’ direzione e BZ, coordinamento da parte di Gruppo•Santini Spainvia 4/a – 39100 Bolzano. Das Unternehmen unterUfficio Registro di imprese: CCIAA Numero di iscrizione 02754960215 Eintragung dieGiotto Handelskammer Bozen, Eintragungsnummer 02754960215 steht der Leitung und Koordination der Gruppe Santini AG • CF & P.IVA 02754960215 St.Nr. & MwSt.Nr. Cap. soc. 500.000 i.v - v.e. Gesellschaftskapital Ufficio Registro imprese: CCIAA BZ, Numero diCFiscrizione 02754960215St.Nr. • Eintragung in die Handelskammer Banca Bozen,Cassa Eintragungsnummer & P.IVA 01713030219 & MwSt.Nr. Rurale di Bolzano02754960215


trentinoappuntamenti Tagesmutter (0-3 anni). Ore 10-13. Palazzo Hippoliti. Donna matura. Laboratorio bellezza e benessere. Ore 10-13. Piazza S. Elisabetta. Pet therapy con Animali Amando. Ore 10-17. Piazza ex-Pretura. Canarini del mondo. Ore 14.30-15.30. Sala Maier. Essere donna oggi con Cristina Senter e Romina Tarda. Ore 16.30. Teatro Comunale. Spettacolo Sand Art: “La bambina con il lupo dentro ed altre storie di sabbia”. Info: www.visitpergine.it. Cultura MONTE BONDONE: PAESAGGI IN TRASFORMAZIONE Candriai. Ore 17. Malgone. “Bondone, 80 anni di giardino botanico e salvaguardia dell’ambiente”. Introduce il Presidente della Rete di riserve e Assessore, Andrea Robol. Gli 80 anni del Giardino Botanico delle Viote sono un’occasione straordinaria per riflettere sulla conoscenza e la salvaguardia dell’Ambiente, ma anche sugli effetti dei cambiamenti climatici. Ne parliamo con Luisella Codolo, Dirigente del Servizio urbanistica e ambiente del Comune di Trento, con il Prof. Franco Pedrotti, botanico, naturalista, professore emerito dell’Università di Camerino che ha dedicato una vita alla protezione della Natura, Lisa Angelini, Responsabile delle attività del Giardino Botanico e Cristian Casarotto glaciologo e divulgatore scientifico del Muse. Modera il giornalista Rosario Fichera. Prenotazione obbligatoria al n. Tel. 0461.216000. Danza DANZA GENOMA Trento. MUSE Museo delle Scienze, Corso del Lavoro e della Scienza 3. Performance di danza legata ai temi della mostra temporanea “Genoma umano. Quello che ci rende unici”, realizzata dalla compagnia Nicola Galli. Info: MUSE Museo delle Scienze museinfo@ muse.it; Tel. 0461.270311; www. muse.it. Enogastronomia CAMINA E MAGNA 2018 Altopiano della Vigolana. La Vigolana Camina e Magna è una camminata gastronomica a tappe che si snoda lungo una serie di saliscendi, di strade sterrate e asfaltate toccando i paesi dell’Altopiano della Vigolana. Circa 15 km immersi nella natura, passeggiando tra antichi borghi, boschi e prati, godendo la fioritura della campagna, con ben 12 tappe per rifocillarsi con piatti e prodotti tipici. Info: www.vigolana.com. Escursionismo A SCUOLA DI CAMMINO SILENZIOSO Monte Bondone. Ore 10.30. Ritrovo presso il Giardino Botanico Alpino delle Viote. Workshop di camminata a piedi nudi nella Natura in compagnia di Andrea Bianchi

108

tmmaggio

e dei coach della Scuola di barefoot hiking “Il silenzio dei passi”. Esperienza accessibile a tutti. A seguire breve presentazione del libro “Con la Terra sotto i piedi”, di Andrea Bianchi. Prenotazione obbligatoria al n. Tel. 0461.216000. Info: Rete Riserve Monte Bondone Tel. 0461.884932; www.reteriservebondone.tn.it. Famiglia MAGICO LARGÀ Altavalle. Valda. Giornata alla scoperta dell’oro del larice, per estrarlo insieme nei boschi di Valda. Info e iscrizioni: 327.1631773, 349.5805345, reteriservecembra@gmail.com. Musica CONCERTO Isera. Ore 11. Chiesa dell’Assunta. Guido Pellizzari, organo. Ingresso libero. Info e programma dettagliato su: www.settenovecento.it. Musica CONCERTO Rovereto. Ore 16. MART. Simone Marchesini (baritono), Antonio Campogrande (pianoforte), Recital Poulenc. Ingresso libero. Info e programma dettagliato su: www. settenovecento.it. Musica DOMENICASTELLO: CONCERTO CON APERITIVO Pergine Valsugana. Ore 17.30. Castello. Concerto con aperitivo. Info: Castel Pergine Via Al Castello 10, 38057 Pergine Valsugana Tel. 0461.531158; info@castelpergine.it. Teatro LE GALINE DEL SIOR GUNTHER Casatta di Valfloriana. Ore 16. Teatro Comunale. Spettacolo tratto da “Agenzia matrimoniale” di Stefano Palmucci - trad. e adattam. dialettale di Giusy Zanvettor con la Compagnia “Aldebaran” di Ziano di Fiemme. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it. Teatro SI SLANCIA NEL CIELO Trento. Ore 17.30. Teatro San Marco, via S. Bernardino. Spettacolo di e con Lucio Gardin. È uno spettacolo dedicato alle nostre montagne, che vuole far sorridere ma anche riflettere sui grandi cambiamenti ambientali e sociali che stiamo vivendo... Biglietto intero € 6, ridotto € 4. Info: www. teatrosanmarco.it. Teatro SPETTACOLO CON I PARTECIPANTI DEL READING LAB Trento. Ore 20.30. Bottega delle Arti, Passaggio Teatro Osele 6/8. Spettacolo con i partecipanti del Reading Lab: Simonetta Gabrielli e Cinzia Limelli ‘Izdubar’. Info; www.emitflesti.it.

Tradizione FIERA DI SANTA CROCE 2018 Trento. Dalle 7 alle 19. Centro storico. Area riservata per l’esposizione dei banchi è costituita dalle seguenti vie del centro storico: a) occupate da posteggi su un solo lato: Via Roma (lato sud, da Via Belenzani a Via Pozzo); Via delle Orfane (lato ovest); b) occupate da posteggi su ambo i lati: Via Belenzani - Piazza Duomo - Piazza d’Arogno - Via Verdi (da Piazza Duomo a via Rosmini) - Via Rosmini (da Via Verdi a Piazza S.Maria Maggiore), Piazza S.Maria Maggiore; c) Via Mazzini, area nei pressi di Piazza Fiera.

7 LUNEDÌ Cultura I LUNADÌ DELL’ORTAZZO - CONSUMO CRITICO E GRUPPI DI ACQUISTO SOLIDALE Telve. Ore 20.30. Biblioteca. Relatori: Dario Pedrotti, Trentino Arcobaleno e Bilanci di Giustizia e GAS Ortazzo. Info: www.ortazzo. it; ortazzo@gmail.com.

8 MARTEDÌ Cultura CONFERENZA Trento. Ore 17.45. Sala delle Marangonerie - Castello del Buonconsiglio via Clesio 5 Trento. “Spontanee, antiche e moderne. Per una breve storia delle rose”. Sara Tamanini, ufficio Parchi e giardini del Comune di Trento. Info: www. buonconsiglio.it; Tel. 0461.492811. Musica I CONCERTI CASA DI SALUTE RAPHAEL - SE TU M’AMI - ARIE DA SALOTTO FRA SETTECENTO E OTTOCENTO RoncegnoTerme. Ore 21. Palace Hotel Casa Raphael. Manuela Rasori: soprano Chiara Sintoni: pianoforte su musiche di Haydn, Beethoven, Crescentini, Rossini. Ingresso libero. Per info: Palace Hotel Casa Raphael Tel. 0461.772000. Teatro SOSPIRO D’ANIMA Rovereto. Ore 20.45. Smart Lab, Viale Trento. Spettacolo di e con Aida Talliente e dedicato a Rosa Cantoni, Rosina per chi l’ha amata, “Giulia” come protagonista della Resistenza friulana. Una vita straordinaria vissuta con forza, coraggio e amore: per la vita, per il mondo, per le future generazioni. Musiche dal vivo di Davide Cej, disegno luci Luigi Biondi, scenografia Massimo Staich. Nell’ambito del ciclo “Vento forte. Storie di resistenze femminili”. Ingresso libero. Info: www.cineforumrovereto.it.

9 MERCOLEDÌ Cultura IL CANE? EDUCHIAMOLO INSIEME! Pergine Valsugana. Ore 20-22. c/o centro cinofilo Cani da Vita in frazione San Vito, 36. Lezione pratica di ricongiungimento e di permanenza. Informazioni e iscrizioni: coop.sociale.lavforlife@gmail. com; Tel. 348.9232184. Cultura INCONTRI AL MUSEO PER PARLARE DI FAUNA Trento. Ore 20.45. MUSE Museo delle Scienze. Il tema della serata saranno i pipistrelli. Storia naturale, metodi di studio e problematiche di conservazione - con Danilo Russo, Dipartimento Agricoltura, Università degli Studi di Napoli. Info: Muse - Museo della Scienza Tel. 0461.270311; museinfo@muse.it; www.muse.it. Cultura CONFERENZA Trento. Ore 18. MUSE Museo delle Scienze. Ti faresti curare da un robot? Sfide etiche, giuridiche e tecnologiche nell’era dell’intelligenza artificiale. Con Carlo Casonato (UniTrento) e Giuseppe Jurman (FBK). Ingresso libero. Info: MUSE - Museo delle Scienze museinfo@muse.it; Tel. 0461.270311. Enogastronomia TESORI DA RISCOPRIRE Aldeno. Ore 20. Sede del Consorzio Vignaioli del Trentino - Via Roma, 35. Sei vitigni autoctoni, rari e in interpretazioni originali. Degustazione (sei vini). Costo: 20 € a serata (90 € per il pacchetto completo). Per info e prenotazioni: comunicazionevignaiolitrentino@ gmail.com. Enogastronomia LA CALEIDOSCOPICA NOSIOLA - DEGUSTAZIONE GUIDATA DEL VITIGNO NOSIOLA IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI Pergine Valsugana. Ore 17.30. Castello. Degustazione guidata del vitigno Nosiola in tutte le sue espressioni. Degustazione guidata di quattro tipi di Nosiola (vino frizzante, vino leggero, vino corposo, vino santo) accompagnati da stuzzichini locali. € 15 a persona. Solo su prenotazione. Info e prenotazioni: Castel Pergine Via Al Castello 10, 38057 Pergine Valsugana Tel. 0461.531158; info@ castelpergine.it. Musica REBEL ROOTZ Rovereto. Ore 20.30. A Rovereto il sound reggae dei Rebel RootZ per l’ultima data trentina di #UploadOnTour 2018. + 3 bands UploadSounds 2018. Info: www. uploadsounds.eu.


GiftCard

L’IDEA REGALO PER LA FESTA DELLA MAMMA ACQUISTABILE PRES

SO

ATHESIA & DOGAT

Un‘esperienza di shopping e intrattenimento in 80 negozi, 7 ristoranti e 6 sale cinema UCI. Ulteriori informazioni: www.twenty.bz/giftcard


trentinoappuntamenti Musica EIVIND GULLBERG JENSEN IN CONCERTO Trento. Ore 20.30. Teatro Auditorium Santa Chiara, via Santa Croce 67. Eivind Gullberg Jensen, direttore su musiche di Béla Bartòk: Musica per strumenti a corda, percussione e celesta, SZ 106; Johannes Maria Staud: [Artist in residence 2018] Moment, Leute, Moment!* e J. Haydn: Sinfonia n. 100 in sol maggiore, Hob. I: 100 “Militare”. Biglietto intero 25 €, ridotto over 65 15 €, ridotto under 26 5 €. Info: www.centrosantachiara.it; n. verde 800.013952; info@centrosantachiara.it. Teatro SPETTACOLO CON I PARTECIPANTI DEL READING LAB Trento. Ore 19. Café de la Paix. Spettacolo con Ivano Winterle in “Il dottor Divago” e Alessandra Pinto in “La misteriosa scomparsa di W”. Info; www.emitflesti.it. Teatro DUE DONNE AI RAGGI X Pergine Valsugana. Ore 20.30. Teatro Comunale. Spettacolo di e con Gabriella Greison. “Marie Curie e Hedy Lamarr ve le racconto io”. Info: info@teatrodipergine. it; Tel. 0461.511332 (biglietteria).

10 GIOVEDÌ Laboratorio LABORATORIO DI SCRITTURA CREATIVA Borgo Valsugana. Dalle ore 18 alle 19.30. Istituto “A. Degasperi”. Temi trattati: l’arte dello scrivere, elementi chiave di un racconto, costruzione di storie, forme grammaticali, lessico, esercizi di scrittura, stimolazione della fantasia e della memoria emotiva, incontro con un autore (presso la Biblioteca di Borgo), costruzione di un proprio racconto... e altro ancora. docente: prof.ssa Antonella Mazzeo. Costo quota iscrizione € 30. Per ulteriori informazioni: giorgio.galvan@istitutoadegasperi.it; francesca.nicolao@istitutoadegasperi.it. Teatro PUCCI - IN TOLLERANZA.... ZERO! Levico Terme. “In...tollerenza zero”, è il nuovo spettacolo in cui Andrea Baccan, (in arte Pucci), rende esilarante la fatica di vivere di chi, a 50 anni, si trova ad interagire con nuove e incomprensibili mode, nuove tecnologie, con la scuola della figlia e le devastanti e dispendiose attività extrascolastiche senza tralasciare gli acciacchi del mezzo secolo che si porta sulle spalle, costretto ad esami clinici ed esercizi fisici, per rimanere vitale in un mondo dove sono diventate indispensabili cose fino a poco tempo fa inutili e ridicole. L’attore comico italiano con i ritmi più incalzanti e l’energia a “ciclo

110

tmmaggio

continuo”, evita la satira politica, preferendo quella di costume, la quotidianità è l’argomento centrale. Info: www.visitvalsugana.it. Teatro DUE DONNE AI RAGGI X Pergine Valsugana. Ore 11. Teatro Comunale. Spettacolo di e con Gabriella Greison. “Marie Curie e Hedy Lamarr ve le racconto io”. Info: info@teatrodipergine.it; Tel. 0461.511332 (biglietteria).

11 VENERDÌ Cultura ADUNATA DEGLI ALPINI 2018 Per la città di Trento si tratta della quinta adunata dopo gli eventi del 1922, del 1938, del 1957 e del 1987 e si svolgerà significativamente nel centenario dalla fine della Grande Guerra. Info: APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi P.za Dante, 24 - 38121 Trento; Tel. 0461.216000; info@discovertrento.it; www.discovertrento.it. Cultura GIORNATA ALPINA Baselga di Piné. Vie del centro e Stadio del Ghiaccio. In occasione della 91° Adunata Nazionale degli Alpini, Giornata Alpina a Baselga di Piné per salutare e festeggiare gli Alpini. Programma: alle 16.30 ammassamento in via del Lido con accompagnamento musicale del Gruppo Bandistico Folk Pinetano. Alle 17 sfilata per le vie del centro fino al monumento ai Caduti e alle 18 termine della sfilata al Centro Congressi Pinè 1000. A seguire “Concerto dei Cori” con il Coro Sezione ANA di Torino, il Coro Abete Rosso e il Coro Costalta. Info: Tel. 0461.557028. Enogastronomia FESTA DI PRIMAVERA Ciago di Vallelaghi. Festa campestre con musica, giochi per bambini, cucina sempre fornitissima. Info: Cell. 347.4720193. Musica BALLI PLASTICI REMIX Rovereto. Ore 20.45. Auditorium Melotti. Compagnia Abbondanza Bertoni | Orchestra Filarmonica Settenovecento | direttore: Giancarlo Guarino. Coproduzione di Centro Servizi Culturali Santa Chiara, Fondazione Haydn, Festival Settenovecento e Associazione Filarmonica di Rovereto. Biglietto: € 5. Info e programma dettagliato su: www.settenovecento.it. Musica “CANTI COL CAPPELLO” ED ALTRI Meano. Ore 20.30. Teatro di Meano - via Sugarine 22. La circoscrizione di Meano in collaborazione con il gruppo Alpini Vigo-Cortesano e Meano e il coro Amizi de la montagna presenta i seguenti cori: Amizi de la montagna di Meano - maestro Silveri Dario; Cima Vezzena di Levico - maestro La Rosa Salvatore; Cima Tosa di Bolbeno -

maestro Marchetti Ugo. Seguirà rinfresco. Ingresso libero. Teatro PERICOLO DI COPPIA Mezzolombardo. Ore 20.45. Teatro “S. Pietro”. Spettacolo di Marco Cavallaro con l’Associazione Culturale “Le Voci di Dentro” di Mezzolombardo. Nell’ambito della 6ª edizione di “Comedie a Mezombart”. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@ cofas.it; www.cofas.it. Teatro TIRIBIRILOT Pinzolo. Ore 21. Paladolomiti. Spettacolo tratto da “Cocktail d’elite” di Luciano Lunghi - trad. dialettale e adattamento di Brunetto Binelli con la Compagnia “’L Filò da la Val Rendena” di Pinzolo. Nell’ambito della rassegna teatrale “Primevere”. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it. Teatro ARMONICAMENTE DAL FRONTE Rovereto. Ore 20.30. Piazza S. Marco. Spettacolo di e con l’Associazione Culturale “2GiGa” di Rovereto. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www. cofas.it.

12 SABATO Cultura ADUNATA DEGLI ALPINI 2018 Per la città di Trento si tratta della quinta adunata dopo gli eventi del 1922, del 1938, del 1957 e del 1987 e si svolgerà significativamente nel centenario dalla fine della Grande Guerra. Info: APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi P.za Dante, 24 - 38121 Trento; Tel. 0461.216000; info@discovertrento.it; www.discovertrento.it. Enogastronomia FESTA DI PRIMAVERA Ciago di Vallelaghi. Festa campestre con musica, giochi per bambini, cucina sempre fornitissima. Info: Cell. 347.4720193. Enogastronomia NOTE DI PRIMAVERA Pozza di Fassa. Dalle ore 18.30 alle 20.30. QC Terme Dolomiti. Potete rilassarvi e godere di un momento speciale, con lo speciale cocktail Alpine Spring, l’elisir montano decorato con mela e pino mugo, servito nella vasca di Qc Terme. Ad accompagnarlo, gustosi appetizer di eccellenze locali e le immancabili bollicine Ferrari Trento Doc. Il tutto reso ancora più magico dalle note di una band che si esibisce dal vivo. Info: QC Terme Dolomiti info@qctermedolomiti.it; www.qctermedolomiti.it. Famiglia NOTTE AL PARCO Val Canali. Villa Welsperg. Un weekend per famiglie tra gusto e natura nel cuore della Val Canali, per

tornare a stupirsi come i bambini! Ad ospitare la notte più avventurosa e gustosa della primavera sarà Villa Welsperg, sede del Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino, dove grandi e bambini saranno coinvolti in una giornata ricca di appuntamenti, per poi trascorrere un’emozionante notte in sacco a pelo. Il fitto e divertente programma, a cura della Strada dei formaggi delle Dolomiti, prevede laboratori di cucina e tante altre attività, tutte dedicate alla natura. Info: sanmartino.com. Famiglia PASSEGGIANDO TRA I MELI E I MIRTILLI FIORITI Smarano. Ore 16. Agritur Cristina. In occasione del mese “Aprile Dolce Fiorire” possibilità di visitare l’azienda agricola in compagnia del contadino, per scoprire i segreti della coltivazione e conservazione di mirtilli, more e mele. Al ritorno assaggio di succhi e dolce a base di mele. Durata attività: 1 ora e 30 circa. Costo: € 10,00 adulti; sono previsti sconti bambini. Info e prenotazioni: cell. 333.7311137; www.visitvaldinon.it. Famiglia IL TRENINO DEI CASTELLI Puoi salire a bordo della speciale corsa della Ferrovia “Trento-Malè” e dalla città recarti fino in Val di Sole. Il rientro, che farai comodamente in pullman, ti porterà alla scoperta di quattro fantastici castelli del Trentino: Castel Ossana, Castel Caldes, Castel Valer e Castel Thun. Ad ogni tappa ci sarà una golosa pausa dedicata al meglio della produzione enogastronomica trentina. Per maggiori informazioni su date, costi e prenotazioni: Agenzia Guida Vacanze - Cles, Via C. A. Martini , 1. Tel. 0463.423002; info@guidavacanze.it. Musica CONCERTO Ala. Ore 11. Azienda Agricola Borgo dei Posseri. Concerto da camera con aperitivo. Biglietto: intero € 10, ridotto € 3. Info e programma dettagliato su: www.settenovecento.it. Musica GHISLIERI CHOIR & CONSORT Rovereto. Ore 20.45. Chiesa di San Marco. Musiche di Astorga, Jommelli, Perez, Durante. Ingresso libero. Info e programma dettagliato su: www.settenovecento.it. Teatro TIRIBIRILOT Pinzolo. Ore 21. Paladolomiti. Spettacolo tratto da “Cocktail d’elite” di Luciano Lunghi - trad. dialettale e adattamento di Brunetto Binelli con la Compagnia “’L Filò da la Val Rendena” di Pinzolo. Nell’ambito della rassegna teatrale “Primevere”. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it.


trentinoappuntamenti Teatro MEZZANO ROMANTICA Mezzano di Primiero. Ore 21. Tabià dela Gemma. Spettacolo “Gemma”-Spettacolo storico-biografico in quattro quadri con Gelsomina Bassetti e Federico Vivaldi; testo di Luisa Pachera; regia Ornella Marcon. Info: Mezzano Romantica Tel. 0439.67019; info@ mezzanoromantica.it; www.mezzanoromantica.it. Tradizione 20° FIERA DEL DISCO USATO E DA COLLEZIONE Pergine Valsugana. L’Associazione Culturale Orizzonti Sonori propone la Fiera del disco usato e da collezione, diciannovesima edizione della tradizionale mostra-mercato dedicata agli appassionati del vinile (e non solo!) che vogliono vedere, scambiare, vendere e/o acquistare lp, 45 giri, cd, mc, vhs, dvd e libri. Ingresso libero. Info: www.orizzontisonori.it; fiera@orizzontisonori.it; Cell. 329.3797838.

13 DOMENICA Cultura ADUNATA DEGLI ALPINI 2018 Per la città di Trento si tratta della quinta adunata dopo gli eventi del 1922, del 1938, del 1957 e del 1987 e si svolgerà significativamente nel centenario dalla fine della Grande Guerra. Info: APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi P.za Dante, 24 - 38121 Trento; Tel. 0461.216000; info@discovertrento.it; www.discovertrento.it. Enogastronomia FESTA DI PRIMAVERA Ciago di Vallelaghi. Festa campestre con musica, giochi per bambini, cucina sempre fornitissima. Info: Cell. 347.4720193. Famiglia NOTTE AL PARCO Val Canali. Villa Welsperg. Un weekend per famiglie tra gusto e natura nel cuore della Val Canali, per tornare a stupirsi come i bambini! Ad ospitare la notte più avventurosa e gustosa della primavera sarà Villa Welsperg, sede del Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino, dove grandi e bambini saranno coinvolti in una giornata ricca di appuntamenti, per poi trascorrere un’emozionante notte in sacco a pelo. Il fitto e divertente programma, a cura della Strada dei formaggi delle Dolomiti, prevede laboratori di cucina e tante altre attività, tutte dedicate alla natura. Info: sanmartino.com. Musica CONCERTO Villa Lagarina. Ore 16. Giardino di Palazzo Libera. Theatro de’ Cervelli. Biglietto: intero € 10, ridotto € 3. Info e programma dettagliato su: www.settenovecento.it.

Musica ROCK FLAMENCO Rovereto. Ore 20.30. Smart Lab - Centro Giovani, Viale Trento. Un’iniziativa contro la discriminazione etnico - razziale. Un esempio di contaminazione fra generi musicali che vanno dalla rumba, al rock, al gipsy jazz. Diversi uniti da un unico grande imperativo: il ritmo! Condividono il palcoscenico le associazioni: Sinti Project International, Peña Andaluza e il gruppo musicale Our Faces. Tradizione 20° FIERA DEL DISCO USATO E DA COLLEZIONE Pergine Valsugana. L’Associazione Culturale Orizzonti Sonori propone la Fiera del disco usato e da collezione, diciannovesima edizione della tradizionale mostra-mercato dedicata agli appassionati del vinile (e non solo!) che vogliono vedere, scambiare, vendere e/o acquistare lp, 45 giri, cd, mc, vhs, dvd e libri. Ingresso libero. Info: www.orizzontisonori.it; fiera@orizzontisonori.it; Cell. 329.3797838.

14 LUNEDÌ Musica I CONCERTI CASA DI SALUTE RAPHAEL - ZIGANOFF “JAZZMER BAND” RoncegnoTerme. Ore 21. Palace Hotel Casa Raphael. Dal Klezmer al Jazz lungo le vie della Transilvania. Rossana Caldini: violino, Gigi Grata: tuba, Renato Morelli: fisarmonica, Michele Ometto: chitarra, Christian Stanchina: tromba, Fiorenzo Zeni: sax soprano, Claudia Zadra: voce. Ingresso libero. Info: Palace Hotel Casa Raphael Tel. 0461.772000.

15 MARTEDÌ Enogastronomia LE METE DEL GUSTO Telve. Ore 9.30. Presentazione delle aziende agricole di piccoli frutti, con degustazione. € 6 con degustazione, gadget per i possessori di Valsugana Card. Ritrovo direttamente presso l’Azienda Agricola Agritur Maso Tezza. Info e prenotazione obbligatoria: Tel. 0461.766744 - 340.6135628.

16 MERCOLEDÌ Cultura PRESENTAZIONE LIBRI Meano. Ore 16.30. Biblioteca Comunale. Presentazione dei libri: “Bambini si parte... zaino in spalla!” e “Una Montagna di emozioni... per tutte le stagioni” di Andrea Gilli, ed. Curcu Genovese. Info: www.curcugenovese.it. Cultura IL CANE? EDUCHIAMOLO INSIEME! Trento. Ore 20-22. c/o Università Popolare Trentina. “L’educazione del cane: segnale di interru-

zione e camminata al guinzaglio”. Informazioni e iscrizioni: coop. sociale.lavforlife@gmail.com; Tel. 348.9232184. Cultura CRISTO E LA SAMARITANA: DAL TESTO ALL’IMMAGINE Trento. Ore 17.30. Piazza Duomo 18. Il Vangelo attraverso lo sguardo di un teologo e di uno storico dell’arte. Il teologo è don Marcello Farina, lo storico dell’arte Ezio Chini. Insieme proporranno una lettura parallela di alcuni episodi del Vangelo che parlano con forza all’umanità del nostro tempo e che furono fonte di ispirazione di altrettante opere del Museo Diocesano Tridentino. I dipinti della collezione saranno al centro del dialogo di due diverse ‘voci’, due punti di vista originali capaci di osservare queste opere da prospettive differenti e complementari.Partecipazione libera e gratuita. Info: www. museodiocesanotridentino.it; Tel. 0461.234419. Cultura CONFERENZA Trento. Ore 18. MUSE Museo delle Scienze. “Alluvioni”.Il pericolo alluvionale costituisce una minaccia attuale per molte località delle Alpi e del Trentino. Quali sono gli eventi alluvionali più frequenti in montagna e le strategie di gestione? Con Stefano Fait, Ingegnere del Servizio Bacini Montani della Provincia autonoma di Trento.. Info: MUSE - Museo delle Scienze museinfo@ muse.it, Tel. 0461.270311. Enogastronomia LA CALEIDOSCOPICA NOSIOLA - DEGUSTAZIONE GUIDATA DEL VITIGNO NOSIOLA IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI Pergine Valsugana. Ore 17.30. Castello. Degustazione guidata del vitigno Nosiola in tutte le sue espressioni. Degustazione guidata di quattro tipi di Nosiola (vino frizzante, vino leggero, vino corposo, vino santo) accompagnati da stuzzichini locali. € 15 a persona. Solo su prenotazione. Info e prenotazioni: Castel Pergine Via Al Castello 10, 38057 Pergine Valsugana Tel. 0461.531158; info@ castelpergine.it. Musica ORCHESTRA DELLA TOSCANA IN CONCERTO Trento. Ore 20.30. Teatro Auditorium Santa Chiara, via Santa Croce 67. Concerto con Daniele Rustioni, direttore; Beatrice Rana, pianoforte su J. Brahms: Concerto per pianoforte e orchestra n. 1 in re minore, op. 15; L. V. Beethoven: Sinfonia n. 6 in fa maggiore, op. 68 “Pastorale”. Info: www.haydn. it; info@centrosantachiara.it; n. verde 800.013952.

17 GIOVEDÌ Laboratorio LABORATORIO DI SCRITTURA CREATIVA Borgo Valsugana. Dalle ore 18 alle 19.30. Istituto “A. Degasperi”. Temi trattati: l’arte dello scrivere, elementi chiave di un racconto, costruzione di storie, forme grammaticali, lessico, esercizi di scrittura, stimolazione della fantasia e della memoria emotiva, incontro con un autore (presso la Biblioteca di Borgo), costruzione di un proprio racconto... e altro ancora. docente: prof.ssa Antonella Mazzeo. Costo quota iscrizione € 30. Per ulteriori informazioni: giorgio.galvan@istitutoadegasperi.it; francesca.nicolao@istitutoadegasperi.it.

18 VENERDÌ Cultura I FRANCESI IN ORTIGARA Castelnuovo. Ore 20.30. Teatro parrocchiale. Spettacolo con Luca Girotto. Questo evento fa parte della rassegna “Aspettando l’Adunata 2018”. Info: www. visitvalsugana.it. Cultura LE DONNE DELL’ARTE IN TRENTINO Vignola Falesina. Ore 20.30. Palazzo Hippoliti, via III Novembre, 4. Incontro culturali di Primavera con Roberto Pancheri. Ingresso libero. Per maggiori informazioni: Comunità di Valle Alta Valsugana e Bersntol: sandro.beber@comunita.altavalsugana.tn.it. Cultura CONFERENZA Castello Tesino. Ore 16. Casa di Riposo Suor Agnese. Conferenza con la dott.ssa Ornella Dossi del Museo d’Arte Contemporanea di Trento e Rovereto. Info: Casa di Riposo Tel. 0461.594166. Cultura CONFERENZA Trento. Ore 17.45. Sala delle Marangonerie - Castello del Buonconsiglio via Clesio 5 Trento. “Le rose oltre il giardino: usi e curiosità del fiore più amato”. Marina Clauser, curatrice dell’Orto Botanico “Giardino dei Semplici” del Museo di Storia Naturale, Università degli studi di Firenze. Info: www. buonconsiglio.it; Tel. 0461.492811.

19 SABATO Cabaret PERGINE COMICS EDIZIONE 2018 Pergine Valsugana. Ore 10.30. Piazza Municipio e Piazza Fruet. Info: APT Pergine Valsugana pergine@visitvalsugana.it.

111

tmmaggio


trentinoappuntamenti Cultura VISITA GUIDATA ALL’OSSERVATORIO ASTRONOMICO DEL CELADO Castello Tesino. Dalle ore 21.30 alle 23.30. Serata dedicata alla visita dell’Osservatorio Astronomico del Celado con presentazione della struttura, osservazione telescopica e proiezione di filmati. Si osserveranno i corpi celesti più spettacolari che si renderanno visibili (luna e pianeti, ammassi stellari aperti e globulari, nebulose, galassie). Inoltre si parlerà di moti apparenti e reali del Sole, della Terra e dei pianeti, il tempo e le stagioni, il Sistema Solare, le stelle, la via Lattea, altre Galassie, l’Universo. Biglietto: € 5,00 a persona; € 3,00 bambini/ragazzi in età scolare. Gratis per bambini fino ai 5 anni. Info: APT Valsugana - Ufficio di Castello Tesino Tel. 0461.593322 - 0461.727730; castellotesino@visitvalsugana.it. Enogastronomia NOTE DI PRIMAVERA Pozza di Fassa. Dalle ore 18.30 alle 20.30. QC Terme Dolomiti. Potete rilassarvi e godere di un momento speciale, con lo speciale cocktail Alpine Spring, l’elisir montano decorato con mela e pino mugo, servito nella vasca di Qc Terme. Ad accompagnarlo, gustosi appetizer di eccellenze locali e le immancabili bollicine Ferrari Trento Doc. Il tutto reso ancora più magico dalle note di una band che si esibisce dal vivo. Info: QC Terme Dolomiti info@qctermedolomiti.it; www.qctermedolomiti.it. Escursionismo 4 PASSI ATTORNO A TRENTO Ore 14.30. Giro del Lago di Santa Colomba e dintorni a piedi scalzi. Quota di partecipazione: Euro 5 a persona (bambini fino ai 10 anni compiuti gratis) + un extra per le escursioni con merenda. Iscrizione obbligatoria entro le h. 12.00 del giorno precedente al numero Tel. 0461.231489 o tiziana.lazzeri@aicad.com. Famiglia IL TRENINO DEI CASTELLI Puoi salire a bordo della speciale corsa della Ferrovia “Trento-Malè” e dalla città recarti fino in Val di Sole. Il rientro, che farai comodamente in pullman, ti porterà alla scoperta di quattro fantastici castelli del Trentino: Castel Ossana, Castel Caldes, Castel Valer e Castel Thun. Ad ogni tappa ci sarà una golosa pausa dedicata al meglio della produzione enogastronomica trentina. Per maggiori informazioni su date, costi e prenotazioni: Agenzia Guida Vacanze - Cles, Via C. A. Martini , 1. Tel. 0463.423002; info@guidavacanze.it. Montagna VANOI RAPID RACE Valle dei Vanoi. Un evento spettacolare sviluppato in 2 giorni in cui si alterneranno prove, allena-

112

tmmaggio

menti e gare riservate ai canoisti selezionati, ma anche un raduno che coinvolge tutti gli amanti dello sport della canoa ed avvicina i giovani ed i meno giovani all’ambiente straordinario che offre il torrente Vanoi. Info: sanmartino.com. Teatro TRIBUNALI GIUDICARIESI Pinzolo. Ore 21. Paladolomiti. Spettacolo di Giovanni Battista Sicheri con il Circolo Culturale “G.B. Sicheri” di Stenico. Nell’ambito della rassegna teatrale “Primevere”.Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it.

20 DOMENICA Montagna VANOI RAPID RACE Valle dei Vanoi. Un evento spettacolare sviluppato in 2 giorni in cui si alterneranno prove, allenamenti e gare riservate ai canoisti selezionati, ma anche un raduno che coinvolge tutti gli amanti dello sport della canoa ed avvicina i giovani ed i meno giovani all’ambiente straordinario che offre il torrente Vanoi. Info: sanmartino.com. Teatro MOMO. UN EROE BAMBINA Gardolo. Ore 17. Teatro “Gigi Cona”. Spettacolo per la regia di Luciano Gottardi. Con Laura Mirone e Veronica Risatti. Nell’ambito del progetto “In Femina Veste” organizzato da Bottega Buffa CircoVacanti. Info: www.bottegabuffacircovacanti.it.

22 MARTEDÌ Cultura I CONCERTI CASA DI SALUTE RAPHAEL ADRIANA MONTANARI AL PIANOFORTE Roncegno Terme. Ore 21. Palace Hotel Casa Raphael. Concerto su musiche di Bach, Beethoven, Chopin Ingresso libero. Per info: Palace Hotel Casa Raphael Tel. 0461.772000. Enogastronomia LE METE DEL GUSTO Telve. Ore 9.30. Presentazione delle aziende agricole di piccoli frutti, con degustazione. € 6 con degustazione, gadget per i possessori di Valsugana Card. Ritrovo direttamente presso l’Azienda Agricola Agritur Maso Tezza. Info e prenotazione obbligatoria: Tel. 0461.766744 - 340.6135628.

23 MERCOLEDÌ Cultura IL CANE? EDUCHIAMOLO INSIEME! Pergine Valsugana. Ore 20-22. c/o centro cinofilo Cani da Vita in frazione San Vito, 36. Lezione pratica di interruzione e camminata al guinzaglio. Informazioni e iscrizioni: coop.sociale.lavforlife@gmail. com; Tel. 348.9232184.

Enogastronomia DI FERMENTAZIONI E RIFERMENTAZIONI Aldeno. Ore 20. Sede del Consorzio Vignaioli del Trentino - Via Roma, 35. Alla scoperta del pregevole lavoro del lievito. Degustazione (sei vini). Costo: 20 € a serata (90 € per il pacchetto completo). Per info e prenotazioni: comunicazionevignaiolitrentino@gmail.com. Enogastronomia LA CALEIDOSCOPICA NOSIOLA - DEGUSTAZIONE GUIDATA DEL VITIGNO NOSIOLA IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI Pergine Valsugana. Ore 17.30. Castello. Degustazione guidata del vitigno Nosiola in tutte le sue espressioni. Degustazione guidata di quattro tipi di Nosiola (vino frizzante, vino leggero, vino corposo, vino santo) accompagnati da stuzzichini locali. € 15 a persona. Solo su prenotazione. Info e prenotazioni: Castel Pergine Via Al Castello 10, 38057 Pergine Valsugana Tel. 0461.531158; info@ castelpergine.it.

24 GIOVEDÌ Enogastronomia DÜRER AND CO Valle di Cembra. Trekking guidata lungo lo storico “Sentiero del Dürer”, nel paesaggio culturale e naturale della Valle di Cembra, per scoprirne la natura, la cultura e l’enogastronomia. Una giornata en plein air, per gustare i prodotti della Valle di Cembra nell’incantevole cornice dei vigneti terrazzati, una camminata nella natura, dai vigneti terrazzati di Giovo al Castello di Segonzano, con degustazioni di prodotti biologici a km 0, racconti e spettacoli culturali.. Partecipazione a pagamento previa iscrizione. Non è previsto in alcun caso il rimborso della quota d’iscrizione. Info e iscrizioni: Tel. 0461.683110, 0461.557028. Laboratorio LABORATORIO DI SCRITTURA CREATIVA Borgo Valsugana. Dalle ore 18 alle 19.30. Istituto “A. Degasperi”. Temi trattati: l’arte dello scrivere, elementi chiave di un racconto, costruzione di storie, forme grammaticali, lessico, esercizi di scrittura, stimolazione della fantasia e della memoria emotiva, incontro con un autore (presso la Biblioteca di Borgo), costruzione di un proprio racconto... e altro ancora. docente: prof.ssa Antonella Mazzeo. Costo quota iscrizione € 30. Per ulteriori informazioni: giorgio.galvan@istitutoadegasperi.it; francesca.nicolao@istitutoadegasperi.it.

25 VENERDÌ Cultura CONFERENZA Castello Tesino. Ore 16. Casa di Riposo Suor Agnese. Conferenza con la dott.ssa Samuela Caliari del Muse di Trento. Info: Casa di Riposo Tel. 0461.594166. Cultura VISITA AL CICLO DEI MESI E AL GIARDINO DELLE ROSE Trento. Dalle ore 18 alle 18.30. Ingresso da Porta dei diamanti - Castello del Buonconsiglio via Clesio 5. Il Castello del Buonconsiglio ospiterà un giardino di rose antiche, ispirato al celebre Ciclo dei Mesi affrescato in Torre Aquila sul finire del Trecento, creando un percorso ideale con il giardino di rose moderne, realizzato per l’occasione presso il giardino rinnovato di San Marco. È consigliata la prenotazione. Info: www. buonconsiglio.it; Tel. 0461.492811.

26 SABATO Cultura VISITA AL CICLO DEI MESI E AL GIARDINO DELLE ROSE Trento. Dalle ore 9.30 alle 10. Ingresso da Porta dei diamanti - Castello del Buonconsiglio via Clesio 5. Il Castello del Buonconsiglio ospiterà un giardino di rose antiche, ispirato al celebre Ciclo dei Mesi affrescato in Torre Aquila sul finire del Trecento, creando un percorso ideale con il giardino di rose moderne, realizzato per l’occasione presso il giardino rinnovato di San Marco. È consigliata la prenotazione. Info: www. buonconsiglio.it; Tel. 0461.492811. Enogastronomia TUTTI#FUORI LA GRANDE FESTA DELLE PRO LOCO DEL TRENTINO Pergine Valsugana. Parco Tre Castagni. Tutti #fuori è la festa dei prodotti enogastronomici e dei piatti trentini, frutto della fantasia e delle tradizioni delle nostre valli, interamente curato dalle Pro Loco. Per un fine settimana il Parco ai Tre Castagni di Pergine si trasforma in un grande ristorante all’aria aperta. Dappertutto, dettagli rustici, arredo curato e particolari agresti riempiono l’ambiente. In ogni angolo una Pro Loco propone un piatto della tradizione della sua zona, con un vino locale in abbinamento. Info: pergine@visitvalsugana.it; info@ unplitrentino.it.


trentinoappuntamenti Enogastronomia NOTE DI PRIMAVERA Pozza di Fassa. Dalle ore 18.30 alle 20.30. QC Terme Dolomiti. Potete rilassarvi e godere di un momento speciale, con lo speciale cocktail Alpine Spring, l’elisir montano decorato con mela e pino mugo, servito nella vasca di Qc Terme. Ad accompagnarlo, gustosi appetizer di eccellenze locali e le immancabili bollicine Ferrari Trento Doc. Il tutto reso ancora più magico dalle note di una band che si esibisce dal vivo. Info: QC Terme Dolomiti info@qctermedolomiti.it; www.qctermedolomiti.it. Escursionismo IL FASCINO DELLE FIORITURE NEL PARCO NATURALE PANEVEGGIO PALE DI SAN MARTINO Paneveggio. Prati Piereni e Col dei Cistri. Trekking con il botanico alla ricerca di stupende varietà di orchidee selvatiche. I partecipanti saranno accolti con una cena a tema al ristorante Cant del Gal, durante la quale una guida del Parco potrà soddisfare ogni curiosità. Sarà un’occasione per potersi avvicinare al mondo delle erbe e dei fiori, per conoscerne l’utilizzo in cucina e per gustarne il sapore. Info e prenotazioni: www.ambientetrentino.it. Famiglia IL TRENINO DEI CASTELLI Puoi salire a bordo della speciale corsa della Ferrovia “Trento-Malè” e dalla città recarti fino in Val di Sole. Il rientro, che farai comodamente in pullman, ti porterà alla scoperta di quattro fantastici castelli del Trentino: Castel Ossana, Castel Caldes, Castel Valer e Castel Thun. Ad ogni tappa ci sarà una golosa pausa dedicata al meglio della produzione enogastronomica trentina. Per maggiori informazioni su date, costi e prenotazioni: Agenzia Guida Vacanze - Cles, Via C. A. Martini , 1. Tel. 0463.423002; info@guidavacanze.it. Tradizione BOSKAVAI Imer. La Boskavai è un evento dedicato all’attività boschiva che coinvolge l’intera Valle di Primiero. L’evento prevede gare di destrezza tra i cavalli da tiro più belli delle zone alpine, in particolare di razza Noriker e Avelignese, nonché sfide che mettono a dura prova le abilità dei boscaioli. La due giorni è naturalmente anche un’ottima occasione per scoprire le prelibatezze della gastronomia locale. Info: sanmartino.com. Tradizione BLOCK AND WALL Trento. Centro storico e Parco delle Albere. Appuntamento annuale a cui gli amanti dello Urban Boulder non vogliono mancare, è una giornata di sano sport e divertimento, uno spettacolo in città per chi non

conosce questa disciplina ma ne apprezza l’eleganza e l’adrenalina dei lenti movimenti fatti in equilibrio, sospesi a qualche metro da terra. Info: www.blockandwall. com; info@blockandwall.com.

27 DOMENICA Enogastronomia TUTTI#FUORI LA GRANDE FESTA DELLE PRO LOCO DEL TRENTINO Pergine Valsugana. Parco Tre Castagni. Tutti #fuori è la festa dei prodotti enogastronomici e dei piatti trentini, frutto della fantasia e delle tradizioni delle nostre valli, interamente curato dalle Pro Loco. Per un fine settimana il Parco ai Tre Castagni di Pergine si trasforma in un grande ristorante all’aria aperta. Dappertutto, dettagli rustici, arredo curato e particolari agresti riempiono l’ambiente. In ogni angolo una Pro Loco propone un piatto della tradizione della sua zona, con un vino locale in abbinamento. Info: pergine@visitvalsugana.it; info@ unplitrentino.it. Escursionismo IL FASCINO DELLE FIORITURE NEL PARCO NATURALE PANEVEGGIO PALE DI SAN MARTINO Paneveggio. Prati Piereni e Col dei Cistri. Trekking con il botanico alla ricerca di stupende varietà di orchidee selvatiche. I partecipanti saranno accolti con una cena a tema al ristorante Cant del Gal, durante la quale una guida del Parco potrà soddisfare ogni curiosità. Sarà un’occasione per potersi avvicinare al mondo delle erbe e dei fiori, per conoscerne l’utilizzo in cucina e per gustarne il sapore. Info e prenotazioni: www.ambientetrentino.it. Tradizione BOSKAVAI Imer. La Boskavai è un evento dedicato all’attività boschiva che coinvolge l’intera Valle di Primiero. L’evento prevede gare di destrezza tra i cavalli da tiro più belli delle zone alpine, in particolare di razza Noriker e Avelignese, nonché sfide che mettono a dura prova le abilità dei boscaioli. La due giorni è naturalmente anche un’ottima occasione per scoprire le prelibatezze della gastronomia locale. Info: sanmartino.com.

28 LUNEDÌ Cultura CONFERENZA Trento. Ore 18. MUSE Museo delle Scienze. Tracce, Numeri, Microchip. Mammiferi, scienza e tecnologia sulle Alpi con Francesca Cagnacci (Fond. Mach), Amy Murphy (FBK) e Simone Tenan (MUSE). Ingresso libero. Info: MUSE - Museo delle Scienze museinfo@ muse.it; Tel. 0461.270311.

29 MARTEDÌ Enogastronomia LE METE DEL GUSTO Telve. Ore 9.30. Presentazione delle aziende agricole di piccoli frutti, con degustazione. € 6 con degustazione, gadget per i possessori di Valsugana Card. Ritrovo direttamente presso l’Azienda Agricola Agritur Maso Tezza. Info e prenotazione obbligatoria: Tel. 0461.766744 - 340.6135628. Musica I CONCERTI CASA DI SALUTE RAPHAEL - DUO SCARPONI MICHELINI RoncegnoTerme. Ore 21. Palace Hotel Casa Raphael. Concerto con Ivo Scarponi; viola, Moira Michelini: piano su musiche di Muziek: Sammartini, Schumann, Grieg. Ingresso libero. Info: Palace Hotel Casa Raphael Tel. 0461.772000.

30 MERCOLEDÌ Cultura IL CANE? EDUCHIAMOLO INSIEME! Trento. Ore 20-22. c/o Università Popolare Trentina. “L’educazione di base e avanzata del cane”. Informazioni e iscrizioni: coop.sociale.lavforlife@gmail.com; Tel. 348.9232184. Cultura CONFERENZA Trento. Ore 18. MUSE Museo delle Scienze. “Frane”.Crolli, scivolamenti e colate segnano profondamente il territorio montuoso. Quali sono le possibili strategie di prevenzione per una convivenza accettabile? Ma le conseguenze sono sempre state negative? Con Paolo Campedel, Geologo del Servizio Geologico della Provincia autonoma di Trento. Info: MUSE - Museo delle Scienze museinfo@muse.it, Tel. 0461.270311. Enogastronomia LA CALEIDOSCOPICA NOSIOLA - DEGUSTAZIONE GUIDATA DEL VITIGNO NOSIOLA IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI Pergine Valsugana. Ore 17.30. Castello. Degustazione guidata del vitigno Nosiola in tutte le sue espressioni. Degustazione guidata di quattro tipi di Nosiola (vino frizzante, vino leggero, vino corposo, vino santo) accompagnati da stuzzichini locali. € 15 a persona. Solo su prenotazione. Info e prenotazioni: Castel Pergine Via Al Castello 10, 38057 Pergine Valsugana Tel. 0461.531158; info@castelpergine.it.

31 GIOVEDÌ Cultura FESTIVAL DELL’ECONOMIA - XIIIª EDIZIONE LAVORO E TECNOLOGIA Trento. La paura che la tecnologia distrugga più posti di lavoro di quanti ne crei, o la certezza

del contrario, le conseguenze, le possibili soluzioni: questi i temi del Festival dell’economia 2018 su “Lavoro e tecnologia”. Info e programma dettagliato su: 2018. festivaleconomia.eu; info@festivaleconomia.it. Laboratorio LABORATORIO DI SCRITTURA CREATIVA Borgo Valsugana. Dalle ore 18 alle 19.30. Istituto “A. Degasperi”. Temi trattati: l’arte dello scrivere, elementi chiave di un racconto, costruzione di storie, forme grammaticali, lessico, esercizi di scrittura, stimolazione della fantasia e della memoria emotiva, incontro con un autore (presso la Biblioteca di Borgo), costruzione di un proprio racconto... e altro ancora. docente: prof.ssa Antonella Mazzeo. Costo quota iscrizione € 30. Per ulteriori informazioni: giorgio.galvan@ istitutoadegasperi.it; francesca.nicolao@istitutoadegasperi.it.

GLI APPUNTAMENTI DI GIUGNO 1 VENERDÌ Cultura FESTIVAL DELL’ECONOMIA - XIIIª EDIZIONE LAVORO E TECNOLOGIA Trento. La paura che la tecnologia distrugga più posti di lavoro di quanti ne crei, o la certezza del contrario, le conseguenze, le possibili soluzioni: questi i temi del Festival dell’economia 2018 su “Lavoro e tecnologia”. Info e programma dettagliato su: 2018.festivaleconomia. eu; info@festivaleconomia.it. Danza ROCK FLAMENCO Rovereto. Ore 21. Sala Filarmonica, C.so Rosmini 78. Artista ospite Miguel Angel Espino. Danzano gli allievi della Peña Andaluza con Adriana Grasselli, cante y baile Michela Fossà e Monica Di Virgilio, alla chitarra e cajòn gli Our Faces con Manuel Innocenti, Matteo Salsi e Luca Bertolini. Ingresso € 10, € 5 fino a 14 anni. Info: Cell. 339.5747007, penaandaluza@ hotmail.it. Tradizione SAGRA DEI PORTONI Vezzano. Nel centro storico di Fraveggio di Vallelaghi. La Sagra dei Portoni è l’evento che viene proposto nel borgo di Fraveggio per abbinare momenti sportivi e promozionali, iniziative di valorizzazione del territorio, attività ricreative per ragazzi e adulti, offerte di gastronomie tipiche locali. L’intento è far conoscere la cultura locale e il territorio attraverso l’attività sportivo-ricreativa e quello di recuperare tradizioni popolari ed etnografiche. Info: www.gsfraveggio.it.

113

tmmaggio


trentinomatrimoni SOLO PER I NOSTRI LETTORI, QUESTO MESE LE IMMAGINI DELLE NOZZE DI MARTA CON CHRISTIAN E DEBORA CON CLAUDIO

I MATRIMONI DEL MESE Lei Nome: Marta Età: 36 Nata: Cles Residente: Cles Vestito: Arte del Cucito - Mezzocorona Scarpe: 2 Leoni - Trento Parrucchiere: Alice Hair Studio - Cles Occupazione: Educatrice

Lui Nome: Christian Età: 45 Nato: Cles Residente: Cles Vestito: Baratto -Lavis Scarpe: Baratto - Lavis Occupazione: Ristoratore

114

tmmaggio


trentinomatrimoni Matrimonio: Religioso Data: 13 gennaio 2018 Luogo: Caltron - Cles Ricevimento: Maso S. Valentino Catering e pasticceria: Emozioni e sapori - Baselga di Pinè Invitati: 90 Fiori e Bouquet: F5 LAB Flowers And Weddings Anelli: Trasmissioni materiali - RoverÊ Torta: Pasticceria da Ettore - Coredo Intrattenimenti: Magico Camillo Vivranno a: Caltron

Servizio fotografico: Roberta Pisoni www.robertapisoni.it

115

tmmaggio


trentinomatrimoni Servizio fotografico: Trintinaglia Wedding Photo www.trintinaglia.com

Matrimonio: Religioso Data: 14 ottobre 2017 Luogo: Campitello di Fassa Fiori e bouquet: L’angolo Fiorito - Campitello Banchetto: Hotel La Perla - Canazei Invitati: 110 Intrattenimenti: Photobooth di Trintinaglia e Spritz Band Anelli: Linea Oro - Predazzo Bomboniere: Fiori bianchi ad uncinetto fatti dalla sposa con l’aiuto della mamma Lista di nozze: Agenzia Aemme Viaggi Predazzo Viaggio di nozze: Tour Italia, 15 giorni Vivranno a: Fontanazzo di Mazzin

116

tmmaggio


trentinomatrimoni

Lei

Lui

Nome: Debora Anni: 32 Nato a: Cavalese Residente a: Fontanazzo di Mazzin Vestito: Elfer Sposa - Bolzano Scarpe: Palladium - Bolzano Parrucchiere: La sorella Sonia Truccatrice: Rifugio del Benessere - Canazei Occupazione: Impiegata

Nome: Claudio Anni: 32 Nato a: Cavalese Residente a: Fontanazzo di Mazzin Vestito: Elfer Sposa - Bolzano Scarpe: Valle Calzature - Ziano di Fiemme Barbiere: Paolo & Anna Style - Tesero Occupazione: Magazziniere

117

tmmaggio


trentinoscoop&news

I RAGAZZI, LA RADIO E LE FIGURE DI PACE PREMIATI DALL’ACI BEN 95 “VETERANI DELLA GUIDA”

INIZIATE IL 25 APRILE LE TRASMISSIONI DI RADIO MEMORIAE

ACI TRENTO: SERVIZI PER GLI AUTOMOBILISTI E IMPEGNO PER LA SICUREZZA DI CHI GUIDA

U

I

l 21 aprile scorso a Trento la premiazione di 95 “Veterani della guida”. Sono loro i migliori “testimonial” della guida sicura e prudente. 96 guidatori in possesso della patente da almeno 50 anni hanno ricevuto dal Presidente Roberto Pizzinini e dai più alti dirigenti delle forze dell’ordine l’appellativo di “Veterani della guida” ed inseriti nell’Albo dell’Automobile Club Trento. “Un titolo – è stato detto - che segnerà indelebilmente il loro esempio di encomiabile responsabilità ed autocontrollo, che ne fa persone consapevoli del fatto che, grazie alla disciplina al volante ed allo spiccato senso civico, hanno contribuito a salvaguardare la vita propria e quella degli altri utenti della strada”. In un momento in cui la sicurezza nella guida è di particolare attualità e spesso di drammatica evidenza, questi veterani diventano l’esempio vivente di come sopravvivere alle insidie della strada, al traffico sempre più caotico, ad una viabilità di montagna che abbisogna di ulteriore concentrazione e prudenza nella guida. L’Automobile Club Trento ha molto a cuore il tema della sicurezza stradale e organizza, anche in collaborazione con gli Enti locali, iniziative sul tema della sicurezza come Sara Safe Factor, TrasportAci, Giornate della sicurezza, ecc. Il Presidente Roberto Pizzinini ha tracciato i momenti più importanti che hanno caratterizzato la vita dell’ente nell’ultimo periodo, dalla realizzazione dell’ampliamento della sede nell’area di fronte a quella attuale al potenziamento della rete di delegazioni sul territorio, dal sostegno allo sport automobilistico alla formazione continua per il personale ed alla ricerca di nuovi servizi per facilitare i Soci e gli automobilisti in genere. Tra i premiati le sorelle Rita e Vera Giacomuzzi, veterane della guida. 118

tmmaggio

n percorso formativo grazie al quale imparare a raccontare donne e uomini di pace: questo l’obiettivo del progetto Radio memoriae. Da ottobre lavorano ai contenuti di un nuovo programma radiofonico e ad una nuova grafica: sono i giovani partecipanti al progetto Radio memoriae, tutti ragazze e ragazzi tra i 15 e i 20 anni, che hanno affrontato un percorso formativo dalla duplice veste. Da un lato una formazione giornalistica, grazie alla quale hanno approfondito nove figure di pace, nove personaggi, nove donne e uomini capaci di fare la differenza tramite un impegno civile, con coraggio e determinazione. Dall’altra una formazione grafica e radiofonica, visto che l’obiettivo del progetto era proprio quello di realizzare puntate radiofoniche di approfondimento su queste figure. Così i ragazzi hanno raccontato storie che meritavano di uscire dai cassetti della storia. Per farlo, due strumenti diversi ma complementari: non solo la radio ma anche le arti grafiche. Dieci puntate di radio (una puntata di “raccordo” e 9 puntate “personaggio”) e dieci grandi manifesti da apporre nei corridoi delle scuole. Lo staff di Radio memoriae, giunto alla seconda edizione, ha selezionato dunque le storie di nove uomini e donne che nei contesti geografici e storici più svariati sono stati in grado di opporsi con metodi nonviolenti a situazioni di dittatura, discriminazione e violenza.: Abdul Ghaffur Khan, Adolfo Maria Perez Esquivel, Aldo Capitini e Pietro Pinna, Danilo Dolci, Ellen Johnson Sirleaf, Ibrahim Rugova, Leyla Zana, Liu Xiaobo e Shirin Ebadi. I ragazzi hanno deciso di partecipare autonomamente, anche se per alcuni di loro che ne hanno fatto richiesta sono stati attivati accordi con gli istituti per garantire il riconoscimento del percorso come iniziative di alternanza scuola lavoro.


trentinoscoop&news

TRENTO RENDE OMAGGIO AD ANNA PROCLEMER LE È STATO DEDICATO IL RIDOTTO DEL TEATRO SOCIALE ED ÈSTATO PRESENTATO IL DOCUMENTARIO “LA TIGRE DI CARTA” DI FRANCO DELLI GUANTI

Il regista Franco Delli Guanti e Antonia Brancati

A

cinque anni dalla scomparsa, avvenuta il 25 aprile 2013, Trento ha reso omaggio ad Anna Proclemer. Lo ha fatto con due iniziative mercoledì 11 aprile. Alle ore 17.30, presso il Teatro Sociale, le è stato intitolato lo spazio del Ridotto del Teatro Sociale. Per l’occasione è stata scoperta una targa durante una breve cerimonia di commemorazione con gli interventi del Sindaco e dell’Assessore Comunale alla Cultura, Alessandro Andreatta e Andrea Robol. Era presente anche Antonia Brancati, figlia di Anna Proclemer e dello scrittore Vitaliano Brancati. Alle 21 ci si è spostati al Cinema Astra per assistere – con ingresso gratuito – alla prima proiezione assoluta del documentario di Franco Delli Guanti “La tigre di carta. Anna Proclemer tra successi e fragilità.” Oltre un anno di lavoro per ricordare la figura di quella che può essere definita la più grande attrice di teatro del Novecento. Franco Delli Guanti, da alcuni anni sta lavorando a progetti che vogliono portare alla luce, soprattutto a favore della conoscenza per le nuove generazioni, personaggi del cinema e del teatro legati al territorio trentino e gardesano. Delli Guanti, insieme allo storico del cinema Ludovico Maillet, ha già concretizzato due produzioni documentaristiche su queste tematiche: con la prima ha ricostruito la vicenda della “Bertolazzi Film” di Peschiera del Garda, una sorta di “Cinecittà gardesana” dove negli anni Sessanta venivano ambientati film di pirati; con la seconda ha reso omaggio all’attrice Dorian Gray, che ha vissuto in Trentino, a Torcegno, per cinquant’anni fino alla tragica

morte. Ora questo percorso della memoria prosegue – senza l’apporto autoriale di Maillet – con l’omaggio ad Anna Proclemer. “A parte qualche sporadico servizio uscito all’indomani della scomparsa - racconta l’autore - penso che il mio sia il primo omaggio ufficiale dedicato ad Anna Proclemer. A gennaio dello scorso anno ho contattato la figlia, Antonia Brancati, la quale, oltre che a dirsi entusiasta della mia iniziativa, mi ha da subito garantito la massima collaborazione fornendomi un corposo elenco di attori, attrici e registi da intervistare e soprattutto mi ha messo a disposizione l’intero archivio della mamma (lettere, articoli, fotografie, locandine, filmati) conservato presso il Gabinetto Vieusseux di Firenze. Per tutto il 2017 ho girato in lungo e in largo l’Italia raccogliendo oltre venti interviste che ora hanno preso forma nel documentario che è stato presentato ufficialmente lo scorso 11 aprile”. “La tigre di carta”, questo il titolo del documentario, prodotto da Mediaomnia e dall’Associazione Culturale Officina Immagine, con il contributo della Regione Autonoma Trentino Alto Adige/Südtirol, della Provincia Autonoma di Trento, del Comune di Trento, del Consorzio dei Comuni BIM dell’Adige e delle Casse Centrali Trentine, propone un ritratto di Anna Proclemer attraverso le persone che l’hanno conosciuta, che hanno lavorato con lei o che hanno imparato da lei: Ottavia Piccolo, Massimo De Francovich, Pierluigi Misasi, Barbara Terrinoni, Pino Strabioli, Maurizio Costanzo, Giancarlo Zanetti, Masolino D’Amico, Maurizio Scaparro, Isabella Del Bianco, Maria Grazia De Nardo, Gabriele Lavia, Mario Marchi, Ferzan Ozpetek, Pia Tolomei, Ornella Vanoni, Vittorio Viviani, solo per citare i nomi più famosi. Dalle testimonianze emerge un carattere di Anna Proclemer forte sulla scena ma fragile nella vita privata. Una «tigre di carta», come si definì lei stessa in un’intervista degli anni Settanta, mai appagata della sua esistenza nonostante il successo che l’ha accompagnata per tutta la carriera. Completano il documentario decine di fotografie, per lo più inedite, spezzoni di commedie e una serie di filmati storici scoperti negli archivi dell’Istituto Luce e della RAI. 119

tmmaggio


trentinoscoop&news

DECARBONIZZARE L’EDILIZIA ALLA SCOPERTA DELLA TORRE DEI TERREMOTI

IL FOCUS DI REBUILD 2018

TRA I MOLTI APPROFONDIMENTI DEGLI SPECIALI DI RAI RAGIONE

È

R

itorna la Rubrica Provinciale “VivinTrentino” in onda domenica 6 maggio ore 9.15 su RAI3 prevede in apertura:”BIODIVERSITÀ A CHILOMETRO ZERO”. Primavera, tempo di risveglio della natura. In Trentino privati e agricoltori professionisti ritornano alla “ terra”. Un microcosmo che racchiude un saper fare antico, un rapporto secolare. A seguire “MONTAGNA IN FESTIVAL”. Dedicato alla 66esima edizione del Trento Film Festival, offre al pubblico un programma appassionante: 710 film iscritti e 150 appuntamenti tra serate evento, incontri, mostre e convegni. L’appuntamento, celebrato a livello internazionale per la qualità delle proposte, va dalla slow mountain ai confini dell’alpinismo, tra storie di donne e grandi nomi dell’esplorazione. Domenica 13 maggio (ore 08.30) il menu offre: In apertura “ALPINI, UN IMPEGNO CONCRETO”. Gli Alpini del Trentino rappresentano una delle sezioni più numerose d’Italia. La forza delle Francesca Mazzalai 25mila penne nere trentine sono i gruppi, oltre 260. Nei paesi e nelle valli l’associazione alpini rappresenta un punto sociale di riferimento, un volano di volontariato organizzato e soprattutto un motore incessante di iniziative di solidarietà e sostegno in caso di calamità naturali. A seguire: “UN ALPINO È PER SEMPRE” Le truppe da montagna dell’Esercito italiano hanno da sempre un posto nel cuore della gente: negli alpini si crede e si confida. Un piccolo viaggio nel sentimento popolare spiega il perchè di un atteggiamento che celebra coloro che conoscono la montagna, le sue fatiche e le sue piccole grandi soddisfazioni. La puntata del 20 maggio si apre con “BANDIERE ARANCIONI”. In 20 anni ne sono state assegnate oltre 200. Cinque di queste sventolano anche in Trentino. A seguire: “È GIÀ ESTATE” Grazie alle fortunate condizioni climatiche,

120

tmmaggio

online il programma REbuild 2018, evento interamente dedicato all’innovazione della riqualificazione e della gestione immobiliare, che si terrà il 29 e 30 maggio a Riva del Garda. La settima edizione guarda all’innovazione capace di tenere unite sostenibilità ambientale e crescita delle imprese, economia circolare e ritrovata redditività. Lo scopo è delineare modelli e soluzioni per una convergenza tra una rinnovata crescita del settore delle costruzioni e il perseguimento di ambiziosi obiettivi di natura ambientale e sociale. Come nelle precedenti edizioni, anche quest’anno, verranno presentate best practice e casi concreti - dal retrofit della singola abitazione al rinnovo di interi quartieri – per comprendere alcune trasformazioni delle attività di progettazione, di produzione e di gestione dell’ambiente costruito. Molte le novità di questa nuova edizione, tra cui un’area dimostrativa nella quale aziende italiane presenteranno le loro soluzioni per l’edilizia off-site. Sarà un’occasione per comprendere appieno i cambiamenti in corso nella progettazione, nella produzione e nella gestione dell’ambiente costruito. Fino al 13 maggio è possibile acquistare il biglietto Early bird. www.rebuilditalia.it il Garda settentrionale comincia la propria stagione turistica ben prima del resto del Trentino. Temperature miti e ricettività di lunga tradizione assicurano al turista, nordico o nostrano, la possibilità di vivere l’estate con largo anticipo. Ma il 27 maggio c’è anche la seguitissima trasmisisone “Tapis Roulant” (inizio alle 9.45, ed in replica sul canale 103 del Digitale Terrestre alle ore 22.30). In apertura: “ALLA SCOPERTA DEL TRENTINO. LUOGHI E SIMBOLI DEL TERRITORIO”, Si rinnova anche quest’anno l’appuntamento con la serie che porta i telespettatori nei luoghi più belli della nostra terra. A seguire: “DIARI DELLA PIAZZA”. La quarta puntata della galleria di personaggi trentini d’attualità è dedicata a Luca Olzer , giovane liutaio della Val di Cembra, Infine: “LA TORRE DEI TERREMOTI”. Una torre promette di cambiare il metodo con cui si studiano le conseguenze, a volte nefaste, dei terremoti.


trentinoscoop&news

12 RIFUGI RICEVONO I DEFRIBILLATORI SALUTE E BENESSERE ALLE TERME DI LEVICO E DI VETRIOLO

LA CONSEGNA È AVVENUTA IL 28 APRILE AL MUSE

UNA LUNGA TRADIZIONE TERMALE CON ALCUNE NOVITÀ

S

L’

acqua termale di Levico, nota come “Acqua Forte”, è di origine meteorica e ha origine nell’incontaminata catena del Lagorai: filtrando attraverso le rocce entra in contatto con giacimenti metalliferi e si carica di preziosi elementi minerali (quali ferro, solfati e rame), acquisendo le eccezionali proprietà terapeutiche che hanno contribuito a rendere famosa la cittadina ottocentesca di Levico. L’acqua solfato-arsenicale-ferruginosa calcio magnesiaca delle Terme di Levico e Vetriolo aiuta ad alleviare i dolori articolari, a lenire dermatiti e psoriasi e a trattare le affezioni delle vie respiratorie di grandi e piccini attraverso una serie di trattamenti convenzionati con il Sistema Sanitario Nazionale quali fangoterapia, balneoterapia, cure inalatorie e irrigazioni vaginali, ai quali si può accedere tramite impegnativa medica pagando esclusivamente il ticket. All’interno del Palazzo delle Terme sono inoltre attivi

aranno 12 le strutture che saranno dotate di un defribillatore grazie al progetto “Rifugio Cardioprotetto”. Un iniziativa del Tavolo della Montagna istituito in Accademia. Due defibrillatori sono stati donati dal Rotary club Trento. Ogni rifugio cardioprotetto sarà riconoscibile da una targa caratterizzata dalle formichine, contributo di Fabio Vettori. Il 28 aprile c’è stata la consegna dei defibrillatori alle seguenti strutture: Tuckett, Tosa Pedrotti, Mandrone Città di Trento, Altissimo Damiano Chiesa, Rosetta Pedrotti, Roda di Vael, Vajolet, Sette Selle, Maddalene, Vallaccia, Sandro Pertini, Malga Kraun. Ai gestori di rifugio è stato proposto anche il corso per l’uso dei defibrillatori svoltosi il giorno 17 aprile presso la sede della Croce Rossa di Trento. All’incontro è intervenuto Alberto Cucino , medico specialista in anestesia e rianimazione, Ricercatore presso la Fondazione IRC-(Italian Resuscitation Council), Gruppo Italiano per la Rianimazione Cardiopolmonare.

un servizio riabilitativo di recupero e di rieducazione funzionale con una palestra attrezzata, una piscina e una serie di attrezzature tra cui spicca la Human Tecar ®, tecnica innovativa per problemi muscolari e articolari utilizzata soprattutto in ambito riabilitativo e sportivo, nonché un servizio poliambulatoriale specialistico che propone visite cardiologiche, otorinolaringoiatriche, dermatologiche, ginecologiche, fisiatriche, ortopediche, servizi di angiologia, sedute di psicoterapia e servizio di dietetica e nutrizione. In più per il piacere di una piccola evasione dedicata solo a se stessi e per sfuggire al ritmo frenetico della vita quotidiana, il reparto Thermal e Beauty Space si prende cura del benessere psicofisico con la sua ricca offerta di massaggi antistress e di trattamenti estetici viso e corpo. Il Palazzo delle Terme di Levico sarà attivo per la stagione 2018 fino al 10 novembre mentre il Palazzo delle Terme di Vetriolo, il centro termale più alto d’Europa, aprirà dal 25 giugno al 1° settembre. www.termedilevico.it 121

tmmaggio


trentinoscoop&news

INIZIA IL CIRCUITO DOLOMITI GOLF CUP 2018 IL TRENTINO ARBITRO DEL “GIRO DELLA PACE”

PRIMA TAPPA IN TRENTINO IL 22 APRILE SCORSO AL GOLF TESINO

LA TRE GIORNI DELLA CORSA ROSA NEI TERRITORI DEL VINO E DELL’ULIVO

D

al 21 al 23 maggio il Giro d’Italia ritorna in Trentino. La carovana trascorrerà nel nostro territorio l’ultima giornata di riposo. Il 22 maggio è in programma la prova a cronometro da Trento a Rovereto e il giorno successivo la corsa ripartirà da Riva del Garda con destinazione Iseo (Bs) e la Franciacorta. Per l’assessore provinciale Michele Dallapiccola “un investimento importante per promuovere il territorio attraverso i canali messi a disposizione dagli organizzatori e raccontare un Trentino che, oltreché bello, è ospitale per chi ama la bicicletta”. Il direttore Mauro Vegni: “il Giro ha costruito il suo progetto e il suo percorso attorno ad un racconto ispirato al concetto di Pace” La primavera è sinonimo di grande ciclismo sulle strade della provincia più sportiva d’Italia. Un mese dopo il Tour of the Alps ritorna in Trentino l’appuntamento con il Giro d’Italia che dal 4 al 27 maggio celebra l’edizione numero101. Uno spettacolo sportivo che ritorna per tre intense giornate – dal 21 al 23 maggio – dove, anche senza scalare le Dolomiti, ancora una volta le strade del Trentino saranno determinanti per designare il vincitore finale del 101° Giro: il prossimo 22 maggio, fra Trento e Rovereto, si correrà infatti l’unica cronometro in programma, a parte il prologo a Gerusalemme. Il 101° Giro d’Italia in Trentino è stato presentato il 20 marzo scorso a Trento dal direttore Mauro Vegni insieme all’assessore provinciale al turismo e promozione Michele Dallapiccola, il CEO di Trentino Marketing Maurizio Rossini, i sindaci di Trento Alessandro Andreatta e di Rovereto Francesco Valduga, l’assessore ai lavori pubblici del Comune di Riva del Garda Alessio Zanoni, il campione Gilberto Simoni, vincitore di due edizioni della gara rosa ed i rappresentanti delle Apt di Trento - Monte Bondone e Rovereto - Vallagarina.

122

tmmaggio

Domenica 22 aprile al golf Tesino si è tenuta la prima tappa in Trentino della Dolomiti Golf Cup dando inizio alla sua 27ª edizione. Anche quest’anno, ha ottenuto per la 7ª volta il patrocinio della Fondazione Dolomiti-UNESCO, per la 6ª volta quello del CONI e per la 4ª volta quella della FIG (Federazione Italiana Golf) assieme alle due Delegazioni delle Province di Trento e di Bolzano. “Per noi – ha detto Sergio Costa – questi patrocini sono motivo di orgoglio, perché ci riconoscono l’impegno nel portare avanti questo sport da più di cinque lustri, con professionalità e passione”. I risultati di questa prima tappa della Wall Street English al golf Tesino hanno visto primeggiare, come 1° Lordo, Alessandro Avanzo, in 1ª Categoria Rudi Ferrari con 32 punti, battendo di un solo punto Mario Bernardi. Sandro Zampiero ha vinto con 32 punti il 1° Netto di 2ª Categoria, lasciando alle sue spalle Giorgio Giglio con 2 punti di distanza. In 3ª Categoria Enrico Inferrera ha vinto con ben 37 punti, staccando di 4 lunghezze la seconda classificata, Graziana Mengarda che ha vinto anche il driving contest con 152. Nei premi speciali ha vinto la 1ª Lady Luciana Andreatti con 28 punti, mentre il 1° Senior se lo è aggiudicato Umberto Zotta con 33 punti. Il driving contest maschile lo ha vinto Renato Meneghello con un tiro spettacolare di 253 metri. Hanno fatto gli onori di casa il Presidente del Golf Club Tesino Silvio Tomasi, Sergio Costa Ad del Circuito ed Enrico Inferrera titolare della Wall Street English di Trento che ha messo in palio molti premi a sorteggio. Prossime gare del Circuito: il 19 e 20 maggio al golf di Arzaga (BS) e a quello di Verona.


trentinoscoop&news

FERRODUE: IL PASSATO E IL PASSATO-PROSSIMO SIMPATICA INIZIATIVA DELLA STORICA AUTOSCUOLA TRENTINA: CELEBRATIVA E EDUCATIVA

D

a sempre l’Autoscuola FerroDue sente la responsabilità di avere in carico una piccola parte dell’educazione dei ragazzi che ogni anno passano dai suo banchi. Non si tratta infatti solo di insegnare a far funzionare l’auto, farla muovere, a frenare nel momento giusto o a trasmettere la giusta sequenza di movimenti per parcheggiare anche negli spazi più stretti. Si può dire che la missione vada oltre. C’è come il dovere di trasmettere ai ragazzi un’etica sociale, la responsabilità del come guidano, il rispetto per gli altri, pedoni o automobilisti che siano. Da questo concetto sono nate negli anni iniziative che vanno oltre la scuola guida classica. Collaborazioni con le scuole di guida sicura, lezioni per chi ha la patente da anni ma vuole rinfrescare la memoria sulle regole. All’Autoscuola FerroDue c’è un’attenzione diversa alle persone, da qui l’idea di aggiungere ancora qualcosa al percorso formativo proposto ai giovani allievii. Cogliendo l’occasione del cambio abituale delle auto usate per la pratica di guida, è stata dedicata la decorazione di ogni auto ad un diverso artista moderno e contemporaneo. Su ogni auto quindi un’illustrazione nuova, con “soggetto FerroDue”, creata ad hoc, ma ispirata agli stili di 9 artisti: Depero, Kandinskij, Warhol, Haring, Mondrian, Britto, Lichtenstein, Klee e Mirò. Il tutto con il proposito di influenzare positivamente i ragazzi alla cultura del bello, ad avvicinarsi all’arte che non è solo noiosa, all’essere curiosi, a scoprire cose nuove, ad essere gioiosi e positivi in tutto quello che fanno e magari essere

orgogliosi di guidare una macchina “d’autore”. Centrale in ogni decorazione, la prima auto della storica autoscuola “Ferro”, con cui i ragazzi di tutto il Trentino facevano allora la pratica di guida: la Fiat 600. Fu la prima auto con i doppi comandi, e sicuramente non c’era la comodità della tecnologia di oggi, non esistevano infatti servofreno o servosterzo e si ricorda con un sorriso la “doppietta”, perché il cambio non era sincronizzato. Un omaggio quindi alla storia della famiglia Ferro. L’autoscuola fondata da Ferdinando Ferro nel 1960, venuto a mancare molto giovane, ha lasciato ai suoi figli Tullio e Rodolfo, solo 13enne all’epoca, l’eredità e la passione per questo lavoro, che ancora oggi viene portato avanti da Rodolfo e dalla figlia Francesca. Ma tutto questo non è rivolto solo ai ragazzi. Lavorando su queste auto tutti i giorni, ci si è resi conto che negli automobilisti c’è insofferenza verso le auto che portano la famosa “P” o la scritta “Scuola guida”, spesso ci si sente suonare, insultare, questo sicuramente non aiuta un ragazzo che sta imparando ad approcciarsi alla strada e agli altri con positività, c’è chi si demoralizza e chi si arrabbia. L’Autoscuola FerroDue vorrebbe così lanciare una provocazione e, assieme, un appello ad essere più tolleranti con chi sta imparando che non può di certo essere veloce e reattivo come chi sull’auto ci viaggia da anni, ma a volte può essere predisposto per vivere la strada con maggiore attenzione, rispetto a chi, nello stress quotidiano non sopporta chi lo rallenta anche solo di qualche minuto. L’invito ai “suonatori” è dunque quello di fermarsi un attimo, magari a cercare di riconoscere l’artista rappresentato sulla auto che ha davanti, ma comunque di pensare alla concentrazione che è necessaria quando si cerca di imparare qualcosa di nuovo. L’iniziativa si è svolta sabato 7 aprile in collaborazione con Citroën Bimotor e Itas Assicurazioni – agenzia di Lavis, e ha visto le auto tutte schierate, assieme alla Fiat 600 d’epoca. Partner tecnici sono stati Franceskin-rivestimenti adesivi e Mottes prj-creatività grafica ed espositiva.

123

tmmaggio


trentinoscoop&news

IN MOSTRA A BASSANO FRATEL VENZO PREMIATO IN BULGARIA IL FORTE DI CADINE UN IMPORTANTE RICONOSCIMENTO EUROPEO PER LA FORTIFICAZIONE, CON LA RIAPERTURA PRIMAVERILE

I

l 26 marzo scorso a Plovdiv in Bulgaria si è tenuta la cerimonia ufficiale per il conferimento al Forte di Cadine del Marchio del patrimonio europeo (European Heritage Label). Il direttore della Fondazione Museo storico del Trentino Giuseppe Ferrandi ha ricevuto l’importante riconoscimento dalle mani di Tibor Navracsics, Commissario europeo per la cultura. In Italia soltanto il Museo Casa De Gasperi di Pieve Tesino era già titolare del Marchio. Da sabato 31 marzo il forte ha riaperto al pubblico dopo la chiusura invernale. Il Marchio del patrimonio europeo, previsto dall’omonima azione comunitaria approvata da Parlamento europeo e Consiglio europeo, è volto a valorizzare il patrimonio culturale comunitario, a favorire la conoscenza reciproca fra i cittadini, contribuendo a intensificare il senso di appartenenza all’Unione Europea e a rafforzare il dialogo interculturale. Attualmente in Europa sono 38 i siti che possono fregiarsi del Marchio del patrimonio europeo; in Italia il Forte di Cadine va ad aggiungersi ad un altro luogo in Trentino, il Museo Casa De Gasperi a Pieve Tesino. Su impulso anche dell’importante riconoscimento 124

tmmaggio

N

ella chiesetta dell’Angelo a Bassano del Grappa, è stata inaugurata il 6 aprile scorso la mostra “Cerco l’invisibile nella natura”, un’esposizione dedicata a Fratel Venzo, l’eccezionale pittore gesuita nato nell’anno 1900 e scomparso nel 1989. La mostra che chiuderà il 6 maggio ,corredata da un catalogo curato da Flavia Casagranda, Ezio Chini e Vittorio Fabris, è stata organizzata dall’Associazione Fratel Venzo, nata a Trento nel 2007, presieduta dallo storico dell’arte trentino prof. Ezio Chini. Fratel Venzo, al secolo Mario Venzo, nasce nei pressi di Bassano a Rossano Veneto, nell’anno 1900. Il padre è un agiato proprietario di filanda. A 25 anni Mario si trasferisce a Parigi dove ebbe un buon successo. Rientrò in Italia all’inizio della guerra e, coronando la sua ricerca religiosa, nel 1941 entra nella compagnia di Gesù. L’anno della sua svolta artistica è il 1953 quando, in un soggiorno in Brasile che dura nove mesi, scopre i colori tropicali, il colore-gridato, il colore-parola. L’anno seguente, dopo due imponenti mostra a San Paolo e Rio de Janeiro si rivela al pubblico e alla critica così che i suoi superiori gli concedono di dedicarsi tutto alla pittura: “La mostra comprende 24 dipinti di paesaggio in gran parte inediti o poco noti – scrive Ezio Chini – che ben documentano le eccezionali qualità di colorista di un pittore molto apprezzato dai collezionisti veneti e anche lombardi. I dipinti provengono da raccolte private e dalla ricca collezione dei Gesuiti. Inoltre vengono esposti raffinati disegni preparatori, finora mai visti, conservati dal Centro di documentazione Fratel Venzo di Trento”.

ricevuto, il Forte nei prossimi anni svilupperà ulteriormente la propria vocazione di luogo di confronto internazionale, ampliando le attività didattiche, culturali e artistiche che già si svolgono. Il premio consentirà, inoltre, di dare continuità alle opere di manutenzione della struttura, garantendo una gestione del sito rispettosa dell’ambiente e contribuendo alla preservazione delle aree boscate limitrofe e ricadenti in area di tutela ambientale e paesaggistica. Fino a settembre il Forte di Cadine sarà aperto tutti i giorni, sempre dalle 10.00 alle 18.00. Chiuso il lunedì.


trentinoscoop&news

A VINITALY PREMIATA FRANCESCA NEGRI SUL CAPPELLO CHE NOI PORTIAMO

PER LA WINE WEB SERIE WINE PASSPORT TV SERIES

UNA DELLE PASSIONI DI GIUSEPPINA SONO COPRICAPI DI OGNI SORTA

P

arliamo questo mese dei party che si svolgono nella casa di Giuseppina. Una casa che le amiche chiamano casa delle fate per un’aria dal sapore magico, per quell’aspetto coinvolgente, gioioso massaggio energico, rivitalizzante e antidepressivo naturale; dovuto soprattutto al lungo divertimento nel provare ogni sorta di cappello. Da giorno, da sera, da teatro, estivo, invernale, ecc. Sono cappelli la cui regola del bon ton prevede di non toglierlo mai in pubblico a conferma di classe ed eleganza. Giuseppina racconta di essersi indottrinata nelle sfilate di alta moda dove l’eleganza è icona suprema della moda e nello stesso tempo ha perfezionato il suo stile di vita. Particolare divertente: gli incontri avvenuti con diverse amiche in alcuni alberghi di varie città. Nel vederla arrivare con cappelliera al seguito, si sono fatte trascinare dal desiderio di misurare qualche suo cappello, brindando allegramente con un evviva all’eleganza e all’amicizia.

Sopra, Nadia, Sara, Giusy e Nadia. Sotto, Luciana, Anna, nipote Luciana, Rita, Fede, Giusy e Anna

M

ercoledì 18 aprile sono stati annunciati i sei vincitori della terza edizione del contest organizzato da Wine Meridian per trovare idee innovative di comunicazione e promozione del vino: la giornalista trentina Francesca Negri è stata premiata per la wine web serie Wine Passport TV Series. Wine Meridian ha annunciato i vincitori del concorso “Il Meridiano del Vino”, nato tre anni fa per la valorizzazione delle migliori idee di comunicazione e promozione del vino italiano in Italia e all’estero. Una commissione di giornalisti ed esperti di marketing del vino ha analizzato i numerosi progetti pervenuti e selezionato i sei più interessanti, che sono stati premiati mercoledì 18 aprile alle ore 14.00, presso lo stand Tenute Piccini, padiglione 9 stand C2 durante la kermesse Vinitaly 2018. Tra i sei dunque c’è anche la web serie sul vino Wine Passport TV Series che nei cinque episodi della prima stagione ha ricevuto due milioni di visualizzazioni. Il progetto è ideato e realizzato dalla giornalista trentina Francesca Negri con un team di professionisti del settore televisivo. La giuria ha motivato così il premio assegnato a Wine Passport: «Il progetto è riuscito attraverso un linguaggio innovativo ad aumentare la visibilità internazionale delle imprese del vino italiano»

Francesca Negri

125

tmmaggio


trentinoscoop&news

“PESTICIDI SIAMO ALLA FRUTTA”: UN DOCUFILM SI PARLA MOLTO DEL NUOVO DOCUMENTARIO DI ANDREA TOMASI

«S

iamo stati avvelenati a norma di legge. Il veleno è dentro di noi». Lo dice a gran voce, davanti alle telecamere, l’oncologa toscana Patrizia Gentilini. Lo dicono la nutrizionista Renata Alleva e il pediatria Leonardo Pinelli. I pesticidi sono nell’aria, nell’acqua, nel sangue, nostro e dei nostri figli. Si parla di agricoltura, ambiente e veleni in “Pesticidi, siamo alla frutta” il nuovo documentario di Andrea Tomasi, giornalista dell’Adige, affiancato per la parte tecnica dall’amico e collega Leonardo Fabbri. Presentato con grande successo in aprile al Cinema Astra di Trento, il docufilm verrà riproposto il 7 maggio alle 20.30 al Centro per la cooperazione internazionale in Vicolo San Marco. “Pesticidi, siamo alla frutta” con un sottotitolo come “Biancaneve non è sola” propone un’analisi impietosa del “quadro clinico” italiano: un video, con un ritmo sostenuto, che racconta cosa ci stiamo respirando, mangiando, bevendo. Non si può non fare i conti con i cosiddetti fitofarmaci perché ce li troviamo un po’ ovunque, anche in quota, anche nei ghiacciai, come ricordano nel documentario il meteorologo Luca Mercalli e il glaciologo Paolo Gabrielli. L’argomento trattato è di quelli pesanti, ma i 60 minuti di immagini, interviste, dati e musica scorrono veloci sullo schermo. Il docufilm di Tomasi – dopo «Veleni in paradiso» (sequel del libro «La farfalla avvelenata», scritto con il collega Valenti) ha tratti di leggerezza: la leggerezza “politicamente scorretta” di Velia Lalli, “regina della stand

Andrea Tomasi 126

tmmaggio

up comedy in Italia”, che prende in giro i fanatici dei prodotti bio, ma anche di pura poesia grazie alla partecipazione di Marco Paolini. È uno spaccato del “sistema Italia” in materia di agricoltura e commercio. Il tutto “blindato” dai dati ufficiali dell’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale). Una “pellicola”, resa possibile anche grazie al prezioso supporto di Leonardo Fabbri (Envyda), più che godibile, nonostante si stia parlando di una questione che di divertente ha ben poco. Non vogliamo svelare troppo, ma il titolo è tutto un programma e, se possibile, ancora più efficace è il sottotitolo: «Biancaneve non è sola». «Come lei – si legge sulla pagina Facebook di “Pesticidi, siamo alla frutta” - anche noi dobbiamo fare i conti con il veleno. Ma questa volta non ci sono principi azzurri che ci vengono a salvare, noi dobbiamo sbrigarcela da soli. In giro si vedono re, regine e streghe cattive. Poi ci sono nani, tantissimi nani». I nani, se non si fosse capito, sarebbero quei politici e quegli imprenditori che sottovalutano gli effetti dell’uso ed abuso di certe sostanze nell’agricoltura intensiva. Si gioca con l’immagine di Biancaneve e della mela avvelenata. «Ma sbaglia – racconta Tomasi – chi pensa che questo sia un documentario Marco Paolini nazi-ambientalista dedicato solo alla Val di Non. Non diciamo che i contadini sono sporchi, brutti e cattivi, ma non facciamo sconti. Questo no. Facciamo parlare i numeri, i testimoni, gli esperti. Si tratta di tutto il Paese. Cosa ci respiriamo e mangiamo tutti i giorni?». «Come “Veleni in paradiso”, anche questo docufilm è stato realizzato grazie alla disponibilità di tanti amici, vecchi e nuovi, che hanno creduto alla bontà del progetto. È un’opera a budget zero. Anzi, tecnicamente siamo “in perdita”, se si considerano solo le spese di viaggio, il tempo investito, il carburante e le aspirine. Le ore per fare interviste, girare immagini e montarle non si contano, come è giusto che sia». Un argomento che spaventa, quello dei fitofarmaci, perché tutti sappiamo che con certe sostanze chimiche abbiamo a che fare tutti i giorni. Lo sanno gli agricoltori e lo sanno tutti coloro che ogni giorno vanno nei negozi di alimentari a fare la spesa. Solo che saperlo (intuirlo) è una cosa, venire a conoscenza di certi fatti e sentire parlare chi sa cosa sta accadendo è un’altra. Nel documentario c’è anche un’intervista ad un contadino che spiega come le norme di sicurezza possano essere facilmente aggirate. Insomma qui si parla di difesa di ambiente e salute su base volontaria. Il privato fa ciò che non fa il pubblico e questo deve far riflettere tutti noi. (Fabio De Santi)


trentinoscoop&news

PROBABILMENTE NON È SFORTUNA! MATEMATICA E GIOCO D’AZZARDO RECENTEMENTE, IL SOROPTIMIST CLUB DI TRENTO E LA FIDAPA HANNO ORGANIZZATO UN INCONTRO

L

a ludopatia è ormai da tempo un argomento scottante, perché coinvolge un numero sempre maggiore di persone che si illudono di essere baciate dalla fortuna e di dare una svolta decisiva alle loro vite. Trento, purtroppo, sembra essere diventata la capitale italiana del gioco d’azzardo, perché molto numerosi sono i bar, le tabaccherie che espongono le slot-machine e i cosiddetti mini casinò. Alcuni anni fa se ne occupò il Consiglio delle Donne del Comune di Trento, sia in senso psichiatrico che ludico, per chiarire che se la ludopatia è una patologia grave di cui si occupano gli psichiatri, il gioco in quanto tale, per i bambini, è indispensabile. Giocando si divertono, socializzano, spesso imitano situazioni che vivono quotidianamente, dando ad esse un valore “altro”. Per gli adulti, invece, il gioco diventa una schiavitù, una fuga dalla solitudine, una speranza sempre frustrata di cambiare vita. Recentemente, il Soroptimist club di Trento e la Fidapa, sezione di Trento, hanno organizzato un interessante incontro, moderato dalla direttrice del Tg di Trentino Tv Marilena Guerra, presidente del Soroptimist club, con il dottor Renzo Carrozzini, psicologo psicoterapeuta, la dottoressa Roberta Ferrucci, Direttore del Ser.d dell’Azienda sanitaria ed il dottor Daniele Taufer, matematico, Ricercatore

Marilena Guerra

presso l’Università di Trento. Secondo Carrozzini, il numero dei giocatori si è moltiplicato e 80 nuovi casi si presentano ogni anno; mediamente ogni individuo gioca (e perde) circa 1.300 euro all’anno. Ferrucci ha auspicato l’apertura di uno sportello “dedicato” per l’accesso all’Azienda sanitaria, dove arrivano sia i ludopatici che i loro familiari, disperati e bisognosi di sostegno. Daniele Taufer ha spiegato in modo semplice e accattivante che giocando si perde, ne sono consapevoli anche gli stessi giocatori, ma la compagnia e la pubblicità ingannevole suggeriscono comunque di tentare…non contano i dati, ma le suggestioni… Comunque, statisticamente, si perde sempre. E giù, numeri, probabilità, percentuali… L’interesse suscitato dagli interventi dei relatori e, in particolare, dai dati scientifici esposti da Taufer ha fatto ipotizzare incontri successivi nelle scuole. È ai giovani che bisogna rivolgersi perché capiscono che la vita si può cambiare soltanto lavorando con dedizione e passione. E studiando la matematica come “strumento di prevenzione”! Luciana Grillo Roberta Ferrucci

127

tmmaggio


trentinolibreria

IL LIBRO DEL MESE

PRESENTATA AD EGNA LA GUIDA DELLA CITTÀ IL 6 APRILE SCORSO ALLA PRESENZA DEL VICEPRESIDENTE PROVINCIALE CHRISTIAN TOMMASINI

U

na bella serata di inizio primavera in biblioteca, ad Egna, per celebrare e presentare alla popolazione il volume “Egna. Un borgo, una storia” (Curcu Genovese). Erano presenti gli autori, Giancarlo Riccio e Lorena Munforti, Pino Loperfido in rappresentaznza della Casa Editrice, il sindaco di Egna, Horst Pichler, e Christian Tommasini, Vicepresidente della Provincia autonoma di Bolzano. Se il fiume Adige è per i territori soprattutto della Bassa Atesina la metafora del web, della Rete, allora possiamo definire Egna la sua Wikipedia. Ovvero, come il compendio dei saperi, delle memorie passate e dei progetti futuri di una area geografica, culturale e turistica che sta ripensando se stessa. L’attenzione, con vigore e passione rinnovati, è rivolta al territorio, alle sue espressioni e al loro principale motore: gli abitanti. Per questo, una ampia sezione del libro è all’insegna di “Egna parla”: interviste esclusive ad alcuni protagonisti del borgo, che raccontano tutto o quasi di quanto ancora non sapevamo. Lungo il percorso del fiume Adige si costruiscono culture, si dipanano commerci, si organizzano scambi tra collettività vicine. E il comune di Egna, situato nella zona della Bassa Atesina e carico di storia fin dall’Alto Medioevo (ma con alcune radici legate all’epoca romana), è uno dei grandi crocevia geografici e culturali di questo scenario atesino. 128

tmmaggio

STORIE SEMPLICI DI GENTE DI MONTAGNA, LA CUI PREOCCUPAZIONE PRIMARIA ERA SBARCARE IL LUNARIO. DI QUESTA FAMIGLIA ALLARGATA DA CUI LA NARRATRICE DISCENDE, CI RIMANGONO IMPRESSE FRASI E ABITUDINI...

Q

uesta biografia di famiglia, si potrebbe definire così, si legge con piacere. Fin da subito infatti, nonostante l’ambientazione nostrana tra le montagne sudtirolesi, a Toblach, ricorda vagamente il famoso Lessico Famigliare della Ginzburg, – che poi viene naturalmente sottinteso nella parte finale, dove si riporta un vero e proprio glossario di frasi e modi di dire usati tra i membri della famiglia Kassewalder poiché consacrati da episodi particolari, – per la vivace galleria di storie, volti, abitudini, e spesso e volentieri difetti, che si avvicendano in queste pagine. L’autrice-narratrice riesce a cucire addosso ad ogni personaggio degli atteggiamenti che lo rendono immediatamente vivo e realistico agli occhi del lettore; i ritornelli ripetuti di parole e comportamenti ne cristallizzano l’immagine con pochi semplici tratti, quanto basta per dare un’idea di ogni singola personalità. Di questa famiglia allargata da cui la narratrice discende, ci rimangono quindi impresse frasi e abitudini, tanto sono ripetute e descritte fino a farle


trentinolibreria Francesco Furlanello Aritmie e sport Edizioni U.C.T. Francesco Furlanello è stato un artefice e un protagonista dell’evoluzione della Aritmologia Italiana; un ruolo fondamentale hanno svolto i congressi internazionali “New Frontiers of Arrhythmias” organizzati a Marilleva, nello stimolare l’evoluzione culturale degli esperti di Aritmologia in Italia, permettendo loro il contatto e la famigliarità con i migliori esperti Internazionali. “Aritmie e Sport” permette di seguire l’evoluzione nel tempo della cardiologia, con specifico focus sull’aritmologia dello sport, con continui riferimenti alla progressione delle conoscenze sul complesso problema della morte improvvisa nello sport. L’ampia documentazione e i continui riferimenti alla realtà italiana sono un ulteriore prova di quanto ottenuto con grande impegno e dedizione in tutti questi anni dal professor Furlanello, dai sui numerosi discepoli e da tutta la comunità aritmologica che lo ha seguito e sta continuando sulla strada da lui delineata.

Marco Balzano Resto qui Einaudi

Tommas Vince & The Ghost La montagna incarcerata. Guida all’interno dei contorni Publistampa Edizioni Tommas rifiuta l’idea di convertirsi in una vittima ulteriore del potere rappresentato dal fantasma. Inghiotte la paura, cammina nelle oscurità della montagna perché il suo inconscio gli lascia intravvedere che in qualche luogo esiste un barlume di speranza, il Corcolocio, lo spirito del popolo che, infine, relega al suo posto il fantasma, il quale, a sua volta, rappresenta lo spirito della dittatura e del controllo sociale ai quali si era abituato dai tempi in cui il sangue scorreva nelle sueinvene portando In questo libro/intervista, cui per la al contempo globulibiografici rossi e avarizia, prima volta ricordi si intrecciano nutrimento e fame, piastrine ee sul guerra con riflessioni sull’esistenza interminabile. Dalla esposizione storica del presente del mo primo romanzo della trilogia, passando per la problematica umana del secondo, arriva finalmente alla mistica nel terzo, allo stato di esaltazione dell’uomo che non abbassa la testa, che è un degno oppositore delle avversità naturali e artificiali, dell’universo e dei suoi congeneri.

diventare familiari; ad esempio non ci si lavava praticamente mai, si mangiava solo “polenta e insalata”, la madre dava del “todesc” al marito, e uno dei figli, Luigi, al piano di sopra di casa Kassewalder, litigava sempre per lo stesso motivo con la moglie, tale Randa, rea di aver posato, una volta, nuda davanti a un pittore. Sono tutte situazioni, vicende e discorsi, che non possono che suscitare simpatia nel lettore, anche grazie alla buona dose di affettuosa ironia con cui l’autrice le accompagna, e riescono a strappare un sorriso nonostante le storie narrate siano in realtà storie di miseria, che non sono nuove ai nostri orecchi, ma rimandano, a chi più a chi meno, ai ricordi dei nostri nonni e bisnonni. Storie semplici di gente di montagna, la cui preoccupazione primaria era ingegnarsi per sbarcare il lunario, lottando con ogni mezzo per realizzare i propri desideri, coma la grintosa Anna, nonna della narratrice, e talvolta invece dovendo rinunciarvi, spesso per questioni di necessità economica e di status. I sacrifici e il duro lavoro imprimono nei membri dell famiglia un modo di vivere sempre vocato alla modestia, atteggiamento che non se ne va nemmeno con l’aumentare del benessere. Ogni generazione di Kassewalder deve fronteggiare innumerevoli difficoltà, che scalfiscono i suoi protagonisti rendendoli forti e coraggiosi ai nostri occhi più giovani e benestanti. In realtà allora c’era un solo modo per sopravvivere, uno spirito del tempo ben sintetizzato ancora una volta da Anna, uno dei personaggi più incisivi del racconto, che “non si scandalizzava

Quando arriva la guerra o l’inondazione, la gente scappa. La gente, non Trina. Caparbia come il paese di confine in cui è cresciuta, sa opporsi ai fascisti che le impediscono di fare la maestra. Non ha paura di fuggire sulle montagne col marito disertore. E quando le acque della diga stanno per sommergere i campi e le case, si difende con ciò che nessuno le potrà mai togliere: le parole. L’acqua ha sommerso ogni cosa: solo la punta del campanile emerge dal lago. Sul fondale giace il mistero di Curon. Siamo in Sudtirolo, terra di confini e di lacerazioni: un posto in cui nemmeno la lingua che hai imparato da bambino è qualcosa che ti appartiene fino in fondo. Quando Mussolini mette al bando il tedesco e perfino i nomi sulle lapidi vengono cambiati, allora non resta che scegliere le parole una a una per provare a raccontare. Trina è una giovane madre che alla ferita della collettività somma la propria...

mai: per nessun fatto e nei confronti di nessuno. Era solita accettare le cose per com’erano. Punto e basta” . Quella era la morale, di fronte a disgrazie o miserie occorreva semplicemente prenderne atto e rimboccarsi le maniche, sempre. Sullo sfondo delle vicende familiari di quel microcosmo che ruota attorno al perno di casa Kassewalder vediamo naturalmente scorrere anche fatti e vicende che mutano il corso della Storia. In primis c’è la guerra, la Grande Guerra, con la cessione del Sudtirolo all’Italia, così che Toblach diventa Dobbiaco e si ritrova con una nuova identità più incerta; rimane sempre però una certa diffidenza verso quegli “italiani”, che vengono dal resto d’Italia, a Sud dell’Alto Adige. Con la fine della guerra si sviluppa anche il turismo, che offre un’opportunità lavorativa per alcuni dei Kassewalder, impiegati in alberghi o in attività di intrattenimento per i visitatori. Il turismo e la progressiva diffusione della ricchezza porta tra le montagne dolomitiche persino Marcello Mastroianni, il futuro attore, che lavorava allora all’Istituto Geografico Militare tra Dobbiaco e Firenze, e si prenderà una cotta per Gabriella, la figlia di Anna e madre della narratrice, che lo definì “un tipo davvero insignificante”... Anna Paola Cracco

I Kassewalder Una famiglia sudtirolese tra i due conflitti mondiali Curcu Genovese (Euro 15,00)

129

tmmaggio


trentinoscoop&news trentinolosapevate?

Volti nella Storia

La frase

Per saperne di più:

“Noi crediamo che all’arte si arrivi attraverso l’arte, frutto d’intuito personale: perciò tutto il nostro sforzo consiste nell’insegnare il piccolo eroismo di pensare con il proprio cervello.”

Fausto Melotti: pensiero inciso, a cura di Luigi Lambertini, Faenza, 1995; Fausto Melotti: segno, musica e poesia, a cura di Alberto Fiz, in collaborazione con Antonella Commellato, Marta Melotti, Milano : Skira, 2000; Fausto Melotti: l’immortalità dell’arte, a cura di Giuliano Gori, Firenze: Clichy, c2014

FAUSTO MELOTTI (1901-1986) ETÀ Fausto Melotti nacque a Rovereto, allora sotto il dominio dell’impero Asburgico, l’8 giugno del 1901, figlio di Giuseppe Melotti e Albina Fait.

FORMAZIONE INIZIALE Nella città natale frequentò la Scuola Reale Elisabettiana, dove studiarono anche altri personaggi destinati a diventare uomini illustri, come Fortunato Depero e Tullio Garbari. Nel 1915, allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, insieme alla famiglia si trasferì a Firenze, dove poté ultimare il liceo ed ebbe modo di ammirare da vicino i capolavori del rinascimento.

LA LAUREA Terminata la guerra, nel 1918 si iscrisse alla Facoltà di Fisica e Matematica dell’Università di Pisa, per poi proseguire gli studi al Politecnico di Milano, dove nel 1924 si laureò in ingegneria elettrotecnica. Accanto agli studi universitari aveva coltivato anche il suo amore per la musica, diplomandosi al conservatorio.

SCULTURA La sua vera vocazione lo spinse però ad avvicinarsi alla scultura; a Torino prese così a frequentare lo studio del noto artista Pietro Canonica. Nel 1928 si recò invece a Milano dove frequentò un corso di scultura all’Accademia di Brera, tenuto da Antonio Wildt; insieme con lui tra gli allievi vi era anche Lucio Fontana.

A MILANO La vivace Milano gli offrì l’occasione per incontrare personalità di spicco nel mondo dell’arte e dell’archtettura. Qui conobbe l’architetto Gio Ponti, che lo in-

130

tmmaggio

vitò a collaborare alla rivista di architettura, design e arte “Domus” e contribuì ad avvicinarlo al mondo della ceramica. Nel 1932, Melotti ricevette poi l’incarico di tenere un corso di scultura plastica moderna presso la scuola artigianale di Cantù, nel comasco, e iniziò a scrivere anche sulla rivista il “Quadrante”.

ARTE ASTRATTA Nel 1935 insieme ad altri artisti aderisce al movimento “Abstraction-Création”, fondato nel ’31 a Parigi per valorizzare gli artisti non figurativi. Nello stesso anno, partecipa alla prima mostra collettiva di arte astratta a Torino ed espone per la prima volta le sue opere a Milano alla galleria del Milione, in una mostra personale di sculture realizzate con diversi materiali: gesso, creta, bronzo e metallo cromato.

LE DIFFICOLTÀ INIZIALI Nonostante il suo impegno, inizialmente in Italia non ebbe molto successo e dovette continuare a dedicarsi alla lavorazione della ceramica, per mantenersi. Tuttavia, la sua prima esposizione ebbe più successo all’estero, in Francia e in Svizzera dove ottenne il premio Premio internazionale La Sarraz.

COSTANTE UOMO Nel 1937, per la IV triennale di Milano creò l’opera Costante Uomo, installazione di 12 sculture di forma umana dalle linee armoniose che scandiscono ritmicamen-

te lo spazio. Negli anni ’40 si trasferì per un periodo a Roma dove collaborò con Figini e Pollini al progetto per il Palazzo delle Forze Armate. Nel 1956 collaborò con Gio Ponti a due importanti progetti: la Villa Planchart a Caracas (1956) e la Villa Nemazee a Teheran (1960).

UN UOMO ECLETTICO Un’altra delle sue grandi passioni era la poesia. Nel 1944 pubblicò per lo Scheiwiller la raccolta “Il triste minotauro”, mentre negli ’70 la sua raccolta di scritti “Linee”, pubblicata da Adelphi, gli valse il Premio Diano Marina.

RICONOSCIMENTI A Milano gli venne conferito il premio Rembrandt, a decretare il riconoscimento del valore della sua attività artistica. Nel 1951 per la straordinaria raffinatezza delle sue ceramiche ottiene il Gran Premio della Triennale nel 1951, la medaglia d’oro di Praga e quella di Monaco di Baviera.

LA CARRIERA DECOLLA Nel 1967 espose una mostra personale di sculture alla Galleria Toninelli di Milano. Da questo momento in poi per il Melotti si aprì un periodo di grande successo: iniziò ad esporre le sue opere anche all’estero, a New York, Londra, Zurigo, Francoforte, Parigi, oltre che in Italia e nelle sue città Rovereto e Trento.

LA FINE L’artista roveretano si spense a Milano il 22 giugno 1986; nello stesso mese la 42° Biennale di Arti Visive di Venezia gli conferisce il Leone d’oro alla memoria.

Hanno detto di lui: “Una partitura d’ideogrammi senza peso come insetti acquatici che sembrano volteggiare su di una spalliera d’ottone schermata da un filo di garza” Italo Calvino ne “Gli effimeri”


# trentinomese

#TRENTINOMESE CONTEST: RIFUGIO AI CADUTI DELL’ADAMELLO OGNI MESE, LE TRE FOTOGRAFIE PIÙ VOTATE VERRANNO PUBBLICATE QUI. PARTECIPA ANCHE TU AL CHALLENGE DEL NOSTRO MAGAZINE

@simone.zafrani Al 2° posto: Gruppo delle Odle

@conteromanov

@icaro1969 Al primo posto: Rifugio Ai Caduti dell’Adamello, Lobbie, Val Rendena

Al terzo posto: Lago di Molveno, Paganella

IL REGOLAMENTO DEL NOSTRO CONCORSO

S

eguire la pagina @trentinomese su Instagram; la foto vincitrice sarà pubblicata sulla nostra rivista cartacea il mese seguente alla pubblicazione online; per decretare la foto vincitrice si terrà conto dei “mi piace” ricevuti, dal primo del mese al venti del mese (per esigenze di stampa); solo le foto che saranno selezionate da noi e

pubblicate sulla nostra pagina Instagram @trentinomese potranno partecipare al concorso; per esser selezionati vi ricordiamo di utilizzare il nostro hashtag; ricordatevi di segnalare il luogo o localizzare la foto, saranno valide solamente le foto scattate in Trentino Alto Adige. Grazie a tutti anticipatamente!

131

tmmaggio


ABBÒNATI A TRENTINOMESE CON SOLI 20,00 EURO AVRAI 12 NUMERI DELLA RIVISTA!

Per riceverlo sempre e puntualmente a casa tua o, se ti è più comodo, avere i buoni per ritirarlo direttamente presso la tua edicola Per risparmiare (paghi Euro 20,00 anziché Euro 24,00) per avere diritto sempre allo sconto del 15% su tutti i libri delle Edizioni Curcu Genovese presso la nostra sede di Trento via Ghiaie, 15 Puoi abbonarti a: Trento via Ghiaie, 15 (8.30-12.30 / 14.00-18.00) oppure telefonando allo 0461.362122 o scrivendo a ufficioabbonamenti@trentinomese.it

appuntamenti, incontri e attualità trentina


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.