TrentinoMese dicembre 2016

Page 1

ANNO XXIV N. 298

euro 2,00 www.trentinomese.it

DICEMBRE 2016 9 771724 550805

ISSN 1724-5508

16012 >

appuntamenti, incontri e attualità trentina

Xmas

Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Trento. Contiene i.p. In caso di mancato recapito inviare al CDM di TRENTO per la restituzione al mittente previo pagamento resi.

idee regalo

inali Idee Regalo orig te ca er ric e divertenti te na zio le se e con cura r pe o tin en Tr il in tutto ze en ig soddis fare le es i or tt dei nostri le

AL COMPIERSI DELL’ATTESA VERSO IL NATALE, CON LE SCULTURE DI BRUNO LUCCHI

PADRE LIVIO PASSALACQUA LA GRANDE AVVENTURA DI VILLA SANT’IGNAZIO

“VERGOT”: COMING OUT IN VAL DI CEMBRA

IL DOCU-FILM DI CECILIA BOZZA WOLF

GIOVANI CHE FANNO “STRIKE”! DIECI RAGAZZI TRENTINI E LE LORO GENIALI IDEE


s a istm

1 2

5

3

time!

4

6

7

9

8

1. Occhiali protettivi per LCD – € 40,00. 2. Collane e bracciali – da € 35,00. 3. Radio Dab+ – da € 60,00. 4. Estrattori – da € 299,00. 5. Orologi subacquei in silicone – da € 20,00. 6. Diffusori bluetooth – da € 25,00. 7. Lampada da borsetta – € 36,50. 8. Tappetini per agopressione Mysa – da € 60,00. 9. Giradischi – da € 170,00. dal 1944

TRENTO – Via Galilei, 25 T. 0461.236478 info@cronst.it www.cronst.it

Concept store di Hi-Fi, video, hi-tech, telefonia, piccoli elettrodomestici, oggettistica per la casa, il tempo libero e il benessere

Tutte le novità su www.cronst.it e su facebook

Curcu&Genovese Associati s.r.l. - Südtiroler Studio s.r.l. - Riproduzione vietata

r h C





Passate in negozio a provare i capi della nuova collezione invernale 2016/2017. Tra una follia di cappelli, berretti, guanti e sciarpe trovate anche la nostra gamma di pantofole di qualitĂ ! shop online su WWW.CAPPELLERIA.COM



RING

trentinocommenti

RING di Pino Loperfido

di Tiziana Tomasini

perfidie

BUFALE E COMPLOTTI: TUTTI TENGONO NASCOSTO QUALCOSA A QUALCUN ALTRO

I

ntanto c’è da dire che nessuno sa esattamente perché si chiamino così. Eppure le bufale si sono ricavate un posto privilegiato nelle nostre esistenze soprattutto grazie al disgraziatissimo avvento dei social. Tanto più che si sono rafforzate, hanno sviluppato degli anticorpi, al punto che sono in grado di sopravvivere anche alle smentite più comprovate. Sì, insomma, quando uno decide di credere ad una “bufala” lo fa per la vita. Una bufala è per sempre, come i diamanti. Sì, inutile impegolarsi in ulteriori chiarimenti, strattonare il credulone, mettergli davanti agli occhi eminenti studi scientifici o autorevoli articoli… Tempo perso. La bufala è indistruttibile. E si aggancia automaticamente ad un complotto. Ad ogni bufala, infatti, ne corrisponde uno. Se Orson Welles, anziché nel 1938, annunciasse oggi lo sbarco dei marziani e poi, dopo aver creato un discreto panico, confessasse di aver solo letto uno sceneggiato, beh, in pochi sarebbero disposti a fare retromarcia. Eccotelo lì, il “complotto”! Interi battaglioni di guerrieri da tastiera scriverebbero di una macchinazione ordita ai danni dell’umanità. Capito-come?! “Welles ha visto veramente i marziani e poi è stato costretto a tacere”. Sì, come no... Appresso: se gli studenti livornesi, anziché nel 1984, avessero fatto ritrovare oggi le falsissime teste di Modigliani, ma ve lo immaginate? Dopo la smentita si sarebbe subito formato il partito di quelli che “li hanno costretti a mentire... ecc. ecc.”. È così. Siamo sempre alla ricerca di una realtà un po’ più interessante di quella che già abbiamo. C’è sempre bisogno di una doppia spiegazione per lasciare aperta una via di fuga all’ansietà del nostro vivere. E il web è divenuto in breve la culla delle macchinazioni, il brodo di coltura della disinformazione, il cassonetto differenziato delle cazzate il cui motto ufficiale è che tutti tengono nascosto qualcosa a qualcun altro. I medici nascondono al mondo il complessissimo piano che sta dietro ai vaccini; i geologi forniscono magnitudo inferiori a quelle effettive (così, perché gli va...); i metereologi, ‘sti sacramenta, occultano la vera natura delle scie chimiche; e l’ultima, vista girare proprio l’altro giorno: la tal banca d’affari ha un piano (udite, udite!) per distruggere tutte le carte costituzionali “antifasciste” (sic!). Il paradosso di tutto ciò? Che se volete dare valore e credibilità ad un vostro pensiero non avete altro da fare che smentirlo e rinnegarlo con tutte le vostre forze. Subito si dirà che è tutto vero e se vi siete rimangiati tutto è solo perché qualcuno (gli Illuminati? la Nasa? Matteo Renzi? Tua nonna?) vi ha obbligati a farlo per impedire che la verità venisse clamorosamente a galla. 10

tmdicembre

a mali estremi REALTÀ VERA CONTRO REALTÀ VIRTUALE (IO FACCIO L’ARBITRO)

T

utti chini sul piatto. A finire la battaglia. Non con forchetta e coltello, ma con lo sfidante di turno, naturalmente on line. Chi ha figli adolescenti o giù di lì, sa bene di cosa parlo. Tra i ragazzi spopola questo gioco tra clan – scaricabile sul telefono cellulare – nel quale si combatte a diversi livelli in fantomatiche “arene”. Più punti si accumulano, più si ottengono elementi idonei a combattere l’avversario. Risulta anche piuttosto arduo e difficoltoso pronunciare i classici: “Smettila”, “Spegni”, “Basta!”, in quanto la risposta di rito è o potrebbe essere: ”Ma sto giocando on line, finisco la battaglia e arrivo.” A corredare il gioco in sé, ci mancavano i video di esperti sbarbatelli che con palesata supponenza, un pizzico di arroganza e qualche bella parolaccia qua e là, spiegano in filmati artigianali come ottenere questo o quel bonus per salire di livello. Aspettando che passi la scia della moda e cercando con densa attività diplomatica di regolamentare in casa questo odioso passatempo giovanile – il cui step più alto da me finora raggiunto è stato quello di staccare letteralmente la connessione alla grande rete – do un’occhiata in giro. Caspita. Tra negozi a tema “game” e interi reparti nei tradizionali e virtual store, c’è da rabbrividire. Giochi molto violenti e di un certo impatto emotivo, come quello in cui il protagonista si trova in una situazione drammatica (a piedi in tangenziale cercando di schivare i veicoli che gli piovono incontro) e il cui destino sarà inevitabilmente quello di essere stirato dal primo tir di passaggio. (Ma state calmi, ha ben tre vite a disposizione. Forse, prima dello scadere del tempo, riuscirà a sopravvivere.) E le consolle? Sempre più compatte e veloci, altro che quegli scatoloni anni Ottanta grazie ai quali la famosa faccina dalla bocca larga mangiava palline sul percorso… Gli ultimi modelli sono oltretutto corredati da avveniristici occhiali spaziali – una sorta di inquietante maschera da sub da indossare collegati – che permettono di vivere dentro il gioco, lasciando il vuoto intorno. Insomma finirà che i figli ci gireranno per casa con queste mostruose attrezzature, senza sapere se è giorno o se è notte, se quello con cui stanno parlando è un essere reale o virtuale. Dietro la scusa del progresso tecnologico si nasconde un mondo finto, artificiale, alienante. Che isola dalla realtà e rende sempre più difficili e complessi i rapporti umani. Per Natale, lo so già, mi chiederanno il famoso torneo di calcio del 2017, con la rosa dei migliori giocatori attualmente in campo. Quello virtuale. Non ci resta che arbitrare ed esporre cartellini gialli e rossi. Prima che sia troppo tardi.


G D VA ISP RI ON E V IB ER ILE SIO IN NI

PR DI ON SP TA ON CO IBIL NS E IN EG NA

PARTNER UFFICIALE

NUOVA MINI CLUBMAN Più versatile che mai è la mini per tutte le occasioni anche ALL4 - Tua da € 22.400 CO PR N ON SE T G A N A

CO PR N ON SE T G A N A

BMW SERIE 2 GRAN TOURER 7 POSTI Ideale per la città e per i viaggi lunghi Tua da € 27.850

RANGE ROVER SPORT La Land Rover più aggressiva, agile e dinamica

DISCOVERY SPORT Il suv compatto più versatile Tua da € 37.300

Scopri il nostro usato selezionato e visita il nostro sito con centinaia di occasioni

Curcu&Genovese Associati s.r.l. - Südtiroler Studio s.r.l. - Riproduzione vietata

X1 2.0Xdrive Xline full optional, 190 CV 09/2015, Km. 7.500 ex listino € 63.700 Promo pay-relax € 49.900

X3 2.0 Xdrive Eletta 184 CV - 02/2012 Km. 96.900 € 21.500

LE DA IEN AZ

AZ

AZ IE

IEN

ND

DA

AL

LE

E

www.royalmotor.it

JAGUAR F-PACE 3.0 R-SPORT AWD 05/2016 - Km. 10.000 ex listino € 85.700 € 74.500

RANGE ROVER SPORT HSE DYNAMIC HYBRID 340 CV NO SUPERBOLLO! ex listino € 99.758 € 77.900

MINI CLUBMAN COOPER D 06/2016 - Km. 4.600 € 28.300

Ci trovate a: ROVERETO (TN) in via Abetone 80 0464 486243 info-rovereto@royalmotor.it info@royalmotor.it VILLORBA (TV) in via l. Newton 2 0422 444371 Partner ufficiale di Activa - Unica concessionaria BMW e MINI per la provincia di Trento Partner ufficiale di Euromix Motors - Unica concessionaria JAGUAR e LAND ROVER per la provincia di Trento


trentinocommenti

RING di Fiorenzo Degasperi

scempi ed esempi NEI PICCOLI MUSEI LA MEMORIA INCONTRA IL PRESENTE E LA STORIA COSTRUISCE IL FUTURO

N

on riesco a comprendere il motivo per cui quando le cose funzionano bene si debba per forza cambiarle, inseguendo apparenti “innovazioni” che risultano essere, sulla distanza, soltanto degli specchietti per le allodole. “Se portare delle innovazioni non dà alcun beneficio, meglio non cambiare nulla”, recita un vecchio e saggio detto giapponese. Si può dire che ogni Assessore alla Cultura di questi ultimi venti anni abbia legiferato per migliorare il sistema museale trentino: ognuno aveva il coniglio nel cappello. Il risultato, dopo innumerevoli leggi, non sembra rientrare nelle colonne dell’attivo: se qualche museo vola è soltanto perché sono stati tagliati i contributi da un’altra parte. Chi si arricchisce lo fa sempre a discapito di chi si impoverisce. La nuova legge sui musei trentini – ce n’eravamo occupati anche nel mese di ottobre, ma brucia troppo l’arroganza del potere –, ha trovato il favore soltanto delle grandi holding museali (Muse e Mart), enti che ormai si sono incamminati nell’angosciante rincorsa della continua “novità”, del “consumismo” culturale, della virtualità rispetto alla sostanza, bruciando storia e memoria, e che ora ancor di più si arrogano il diritto di assemblare l’esistente sotto le loro ali “protettive” (o meglio dire “soffocanti”). Chi avesse un po’ di lungimiranza e conoscesse le esperienze museali estere si accorgerebbe che in tutti questi anni, accanto alla presenza di “grandi” musei, si è incentivata e privilegiata la prolificazione di una rete di “piccoli” musei, non soltanto nella convinzione che “piccolo è bello”, ma anche per permettere ad ogni territorio di esprimere luoghi in cui la memoria incontri il presente e in cui la storia raccolta e conservata sia finalizzata a costruire il suo futuro. Ecco allora che questi micro musei – dalle grandi capacità progettuali, innovative, di studio e di sintesi dei bisogni dei cittadini – si pongono come tessere di un più vasto puzzle progettuale. Esenti dalle mode ricorrenti, queste esperienze legate alla propria terra riescono a costruire scenari lungimiranti. Questo è successo anche da noi in Trentino. Dagli anni Settanta si è incentivata con intelligenza la nascita di musei che raccontano le tradizioni, la cultura, le idee non solo delle minoranze etniche, ma anche di un sacro – leggi Museo Diocesano Tridentino – che altrimenti stava lentamente scomparendo. Scelte politiche intelligenti, a differenza di quelle degli ultimi dieci anni – forse qualcuno in più – in cui la politica non ha più rivolto ai musei vocati 12

tmdicembre

RING a conservare e trasmettere le nostre tradizioni la dovuta attenzione culturale (e finanziaria), se non quando fa comodo sbandierare certi slogan obsoleti legati alla “trentinità”, alla “ladinità”, alle minoranze etniche, ecc. I “grandi” musei trentini ormai corrono per la loro strada, hanno una loro fisionomia, una loro autonomia, nessuno li vuole fermare. Il Mart ha fagocitato la Galleria Civica di Trento, quella di Arco e il Mag di Riva del Garda, trasformandoli in sue dependance, omologando il tutto. Ma va bene così, gli artisti non protestano, non esiste più un’opinione pubblica culturale che faccia sentire la propria voce. Quello che non trovo giusto né produttivo per il Trentino è il racchiudere tutto l’esistente sotto le ali di queste “gigantesche presenze”, che prosciugano lentamente le già scarse finanze culturali del territorio e che usano le altre esperienze museali soltanto come sezioni minori per poi svuotarle di ogni senso. Pensate a cosa sarebbe il Trentino senza il Museo degli Usi e costumi di San Michele, il Museo Ladino di Vigo di Fassa, quello delle genti Mochene a Palù del Fersina, il Museo dei cimbri di Luserna e l’incredibile motore culturale che è diventato, in questi anni, il Museo Diocesano Tridentino con le sue ricerche e mostre tra passato e presente, tra storia, arte e sacro. Per non dimenticare quelli gestiti dall’associazionismo come il Museo solandro, il Museo della guerra a Borgo Valsugana, il Centro d’Arte Contemporanea di Cavalese, solo per citarne alcuni. Questi sì che formano una fitta trama tra vita e arte, tra vita e cultura, tra persone che abitano in un determinato territorio e quelle che vi transitano temporaneamente (gli ospiti), tra museo e scuola, ecc. A chi legifera – e a chi spinge da dietro le quinte – vorrei ricordare una frase dell’abate Koyù: “è proprio delle persone grossolane voler disporre le cose in bell’ordine compatto: bella è l’irregolarità”.


G

.




trentinocommenti

RING di Silvia Tarter

verde ostinato TUTTI IN FILA PER UN LAVORO DA MCDONALD’S... E SE PENSASSIMO UNO SLOW FOOD TRENTINO?

E

ntro la metà del mese la nota catena americana contrassegnata dalla celebre M gialla aprirà un nuovo ristorante in via Brennero, ormai divenuta corsia preferenziale di centri commerciali, supermercati discount e fast food. I quotidiani hanno riportato la notizia del grande numero di domande pervenute per candidarsi a lavorare nel locale: 522 per soli 30 posti disponibili. Messi alla prova dai test di selezione on line, alla fine i prescelti sono stati una sessantina, di cui in 49 si sono presentati per il colloquio. Tra questi, chi verrà scelto, prima di essere assunto definitivamente e tirare un sospiro di sollievo dovrà affrontare qualche settimana di tirocinio. Tra l’altro, il lavoro tanto ambito è un contratto part-time di 20 ore a settimana, che prevede uno stipendio netto di € 500 al mese. Nulla di straordinario quindi, ma l’enorme numero delle candidature ci fa capire quanta fame di lavoro ci sia anche nel nostro Trentino. È comprensibile che una simile offerta possa ingolosire tanti giovani: studenti che aspirano a conciliare l’università con un lavoro, altri, giovanissimi, alla prima occupazione, qualcuno invece già sulla trentina, desideroso solo di ottenere finalmente un lavoro qualunque, dove tra l’altro col tempo è possibile avanzare di ruolo. Non voglio affatto biasimare, (e come si potrebbe?) la mole di giovani aspiranti addetti alla ristorazione di McDonald’s, solamente mi rende un po’ pensierosa il fatto che ad offrire nuove prospettive lavorative in quest’epoca così avara debba essere ancora una volta una grande catena straniera, che arriverà così ad avere il suo sesto ristorante in regione. Ma per quanto golosi ed economici, abbiamo davvero bisogno di sei Mc Donald’s in Trentino? E per di più di averne uno da un capo all’altro della città, quasi a delimitarla con le loro insegne luminose, nella sua non troppo estesa lunghezza? Questo tipo di alimentazione, lo sappiamo, non ha nulla a che fare con la nostra tradizione gastronomica, nonostante nei suoi vari menù ora compaiano anche ricette che propongono ingredienti più affini ai gusti locali. Sembra banale dirlo ma è davvero assurdo che noi, il paese che ha forse la cucina più buona e apprezzata del mondo, ci si lascia abbindolare così, da un panino ripieno di salse ed hamburgher. Perché invece non puntare sui nostri prodotti e farli diventare motivo di vanto ancor più di quanto già non siano rafforzando i brand locali? Certo 16

tmdicembre

RING ora fortunatamente è stato creato il Marchio Qualità Trentino per identificare la qualità dei nostri prodotti agroalimentari..., ma sarebbe davvero magnifico vedere spopolare anziché tanti fast food, piuttosto un’osteria, bottegha, enoteca, ristorante e baretto slow food, rafforzando la nostra immagine di tipicità. Da non affidare limitatamente al periodo dei mercatini e di qualche fiera annuale, ma rendendola una presenza fissa, ad animare ingressi e periferie della nostra città e dei nostri paesi, che ci guadagnerebbero in termini di identità, immagine, oltre che di prospettive lavorative. Tornando da una recente vacanza in Toscana, una delle cose che mi hanno colpito di più è l’incredibile numero di enoteche in ogni luogo, macellerie (sì, esistono ancora!) piccoli bar-salumerie dove gustare i prodotti locali, perfettamente inseriti nel contesto dei borghi e dove vi lavorano anche ragazzi giovani, competenti sulla qualità dei tartufi usati per la crema delle loro bruschette, o della provenienza di quella finocchiona che dà un sapore strepitoso ai loro panini. Certo, le catene non mancano nelle grandi città, ma l’attenzione, l’orgoglio e la cura per i propri prodotti tipici sono davvero ammirevoli. Basti pensare che uno dei locali dove si è certi di trovare una coda interminabile in centro a Firenze nient’altro è che una rustica “paninoteca” con prodotti tipici, che ha puntato con intelligenza sul preparare panini da paura (enormi!) che sono un tripudio di sapori tra salumi, carciofi, tartufi, funghi e formaggi. E dico Toscana, ma potrebbe dirsi lo stesso per altre regioni. Bisogna accrescere ancora di più la fierezza per la nostra tradizione culinaria e renderla disponibile ovunque, anche per farla conoscere al turista. Non è possibile che entrando nel bar di un castello gettonatissimo negli ultimi anni, come castel Thun, come mi è capitato, si possano mangiare solo normalissimi panini o piadine, buoni sì, ma uguali a quelli di migliaia di altri bar di qualunque città. Dove sono lo speck noneso, le torte di patate, le ricette a base di mela? Con poca cura in più si potrebbe migliorare davvero molto, proponendo ad esempio dei taglieri di affettati. Diffondere sempre più i locali dove il cibo sia tipico, a pochi km e il più possibile slow, (ovviamente per quanto lo renda possibile la nostra produzione) oltre ad essere più identitario, può aiutarci a valorizzare la nostra economia agroalimentare e rappresentare una scelta più ecologica, può aiutarci a comprendere meglio il valore del cibo, che troviamo spesso, e scegliamo di mangiare, a un prezzo davvero svenduto.


G

O T R E P A

Curcu & Genovese Associati Srl - Südtiroler Studio Srl - Riproduzione vietata

CHE I N E M O ED TUT TE LDÌ 8 DICEMBRE E GIOVE

GARDOLO (TN) – Via Bolzano, 50 t. 0461.961950


trentinocommenti

RING di Stefano Margheri

caninamente IL NOSTRO CANE CI PIACE PERCHÈ È DOLCE, INDIFESO, FEDELE E… NEOTENICO

C

ane batte altre specie domestiche tanto a zero! È la realtà, suffragata dai milioni di esemplari presenti nelle famiglie di tutto il mondo e, con l’andare del tempo, sempre più in crescente ascesa. Perché? Per quale ragione molti di noi non riescono a fare a meno di averlo accanto, uno o più d’uno, ad arricchirci la vita di ogni giorno? Le spiegazioni potrebbero essere molteplici, quali il suo essere in grado di farci emozionare, di provare sentimenti dimenticati, di dedicarci incondizionatamente a chi, sempre senza condizioni, si dona a noi. Ma forse c’è un di più, una sorta di piacere verso colui che, anche in età adulta, riesce a mantenere caratteristiche per così dire “infantili”. Il mantenimento di caratteristiche infantili in età adulta è un concetto che richiama la cosiddetta “Neotenia”, una scienza coniata dal biologo statunitense Raymond Coppinger il quale, dopo aver dedicato l’intera esistenza allo studio dell’evoluzione del cane, avrebbe determinato un diretto collegamento tra il cane stesso e il lupo, suo unico progenitore. Vi sarebbe, secondo Coppinger, una stretta correlazione tra i periodi di sviluppo del lupo e le numerose razze canine, fino a dire che il cane di oggi non sarebbe altro che un lupo “mai cresciuto”. Un lupo il quale, grazie alla selezione artificiale, si sarebbe fermato ai primi mesi di vita perché, se così non fosse stato, mai sarebbe diventato cane. Addentrandoci in questa affascinate teoria, preciseremo che i periodi di sviluppo del lupo selvatico sarebbero quattro denominati, rispettivamente, “poppata”, “gioco”, “parata” e “tallonamento”. Ciascuno di questi periodi coinciderebbe con un ceppo di razze canine ed avrebbe un termine di inizio e di fine. Così, il periodo della “poppata”, dalla nascita ai primi venti, venticinque giorni, avrebbe come riferimento le c.d. razze “molossoidi”, quali il Rottweiler, il Dogue de Bordeaux, il Mastino Napoletano e così via. Razze votate al controllo del territorio, amanti degli spazi di casa e del giardino, poco inclini ad allontanarsi dalle zone di appartenenza, equiparabili ad un lupacchiotto che, durante l’allattamento e poco dopo, rimane in tana in attesa del ritorno dei genitori che gli rigurgiteranno il cibo semi digerito. Al periodo del “gioco”, invece, intercorrente tra i

18

tmdicembre

RING venticinque e i cinquanta giorni di vita, apparteranno molte razze da caccia, come le razze Retriever, tra tutti i Labrador ed i Golden, e le razze da ferma, quali il Setter, il Pointer e tanti bracchi. A questa età, i cuccioli di lupo escono dalla tana, rimangono nei pressi e si divertono tra loro, mordicchiandosi e facendo la finta “lotta”. Ebbene, anche le razze citate tendono ad esprimere giocosità, pazienza e voglia di divertimento e, quando svolgono le azioni di caccia, non si allontanano mai troppo dal proprietario. Proseguendo, il periodo della “parata”, tra i cinquanta e i settanta giorni di vita, richiamerebbe le numerosissime razze da pastore, dedite alla conduzione delle greggi, quali il Border Collie, il Pastore Belga, il Pastore Tedesco e molte altre. Il termine “parata” si riferisce al controllare che, durante il gioco, la controparte non scappi via, alla stessa stregua del lavoro di conduzione e di controllo degli armenti. Infine, il periodo del “tallonamento”, tra i settanta e i centoventi giorni, cui corrisponderebbero tutte le razze levriere, tra le quali il Levriero inglese. “Tallonare” come sinonimo di inseguire, ben sapendo che i lupacchiotti a questa età giocheranno sicuramente a rincorrersi imparando le prime e rudimentali tecniche di caccia. Nel mezzo di questi quattro grandi ceppi, altri gruppi intermedi di razze, quali i Pastori difensori, i cani nordici e primitivi, i Terrier, i Bassotti ed i Segugi. Studiando la “Neotenia” si potrà scoprire che le similitudini tra le razze canine ed il lupo cucciolo non riguarderanno solamente la corporeità, ma anche il carattere, il comportamento e le attitudini. L’uomo, mediante i più sofisticati sistemi di selezione, avrebbe “creato” individui domestici talmente “infantili” da accettare di viverci accanto, supportandoci nelle mansioni quotidiane e sopportando un tipo di vita che mai sarebbe stata adeguata ad un lupo selvatico. Tutto ciò grazie a quella “plasticità genetica” acquisita dal cane lungo centinaia di anni, rendendosi esso stesso idoneo ad essere ubicato, senza troppo patimento, in ambienti ricchi di stimoli altrettanto “artificiali”, come le nostre città. Nella parte più recondita del nostro amico, quindi, si nasconde l’animo del lupo, tenuto appositamente infantile per permettergli di viverci accanto. Un lupo “travestito” suddiviso in tante e differenti popolazioni, le razze, portatrici di caratteristiche comuni, trasmissibili alle generazioni successive. Razze che, ad eccezione di quelle di pura “compagnia”, sarebbero sorte per svolgere compiti ben precisi, quali il fare la guardia, il difendere le altre specie domestiche, il cacciare in differenti modi, il condurre, lo stanare, il seguire e l’inseguire. A coloro che d’ora in avanti vi domanderanno lumi sulla razza di appartenenza del vostro cane potrete rispondere: ”Il mio cane è, innanzitutto, un lupo mai cresciuto”.


G

Matrimoni

Ristorante

Catering

G R U M O , S A N M I C H E L E A L L ’A D I G E ( T N ) Te l . + 3 9 0 4 6 1 6 5 0 4 3 5 w w w. r i s t o r a n t e d a p i n o . i t

Eventi


trentinoildialettoinforma di RENZO FRANCESCOTTI

il dialetto in-forma NAR VIA SVÉRGOL O DE SBIGHÈZ “Endó vat, porco diàol, cossì svérgol, cossì de sbighèz! G’hat la bala, la simia, la ciuca? O, por diàol, te g’hai le stornìsie?”

S

vergolare è un verbo che esiste in italiano nel significato di deformare, così come il sostantivo svergolamento: ma non esiste “svergolata”, mentre in dialetto esiste svergolada. “L’ha ciapà na svergolàda”. Oppure: “el g’ha dat zo na svergolàda” sono espressioni che hanno una forza d’urto che il linguaggio nazionale non possiede: in questo e in tanti altri casi il dialetto è intraducibile e si rivela superiore alla lingua nazionale, checché ne pensino gli sprovveduti che ostentano la puzza sotto il naso nei riguardi del dialetto. Virgula in latino significa “asticella”, “bacchetta” (il segno di punteggiatura della virgola è appunto un’asticella che indica una separazione nella scrittura). Bachéta, bachét, bachetón in dialetto stanno per ”bastoncino”, “verga”, “bacchetta lunga”. Da cui altri sostantivi, verbi, modi di dire. Sbachetar e sbachetada erano, ad esempio, un verbo e un sostantivo molto “dolorosi”. ”Dolorosi per chi?” “Per noi mateloti! Quante sbachetade che aven ciapà! E mai che i vegnissa sul bachetón!”

Gli uccellatori andavano a catturare gli uccelli con le bacchette anche lunghe (“bachetoni”) spalmate di sostanze vischiose. Per cui “vegnir sul bachetón” significa “essere invischiati, catturati. Bachetoni vengono anche detti i bigotti, che cercano di invischiarti nelle loro fisse. Zent che te vegnirìa voia de ciaparli a vis’ciade. In italiano “vischiata“ non esiste; ma in dialetto sì – purtroppo vìs’ciada. E chi ne ha ricevuta una sulle gambe ancora gli brucia. E perché i dava le vis’ciade, porca vacca? (mi si permetta di usare questa colorita espressione, dato che le vergate si danno alle vacche…). Perché, come dicevano i grandi, non rigavamo abbastanza dritti andavamo avanti svérgoi, camminavamo de sbighez. Ma allora, se qualcuno che aveva mangiato molto pesce (particolarmente ricco di fosforo come si sa) chiedeva: ”Com’èla che i pu driti l’è quei che va pu de sbighéz?” non c’era risposta. Oppure la risposta era na vis’ciada. Sbighèz, obliquo, sghembo, viene dal germanico slimb. Uno che guarda de sbighèz è uno strabico. Quando facevo le elementari (ora ribattezzate primarie, primarie in che cosa, dato che siamo precipitati agli ultimi posti in Europa, ed eravamo ai primi?) in ogni classe c’era di norma uno stralocio, ovvero uno strabico, che non veniva guardato troppo bene. Come mai? Perché uno che ti guarda de sbighèz, ti mette a disagio… Oggidì di strabici – praticamente e fortunatamente – non ne esistono più dato che la cosa viene risolta con un’operazione. “E con Venere allora, come la mettiamo?“ “In che senso?” Nel senso che esiste lo strabismo di Venere, che viene ritenuto un ulteriore motivo di fascino nella Dea dell’Amore e nelle donne che lo hanno: tu credi che una donna guardi te e invece lei guarda il paesaggio o occhieggia un altro: credi che stia guardando il paesaggio e invece sta guardando te. E ti confronta con un altro e tu sei fregato ma non lo sai, perché non sai che cosa lei guardi. Tu hai sempre la speranza che guardi te, vivi con questa speranza, muori con questa speranza…E tutto grazie al fatto che lei guarda de sbighèz… renzofrancescotti@libero.it

Marty Feldman: Vip de sbighèz 20

tmdicembre


Nuova Classe E Station Wagon. Intelligenza non artificiale. Per la prima volta una Station Wagon dà spazio al pensiero. Attraverso Mercedes me connect 2.0 e il Car-to-X, Classe E Station Wagon ti offre un mondo di servizi multimediali e condivide dati con le altre auto per aggiornarti su tutto, in tempo reale. Il suo Remote Online ti informa su ogni parametro di bordo, ovunque essa si trovi. Ma una tecnologia così avanzata non poteva che raggiungere il traguardo della guida semiautonoma. Il Drive Pilot ti assiste nello sterzo, accelera e frena autonomamente. Per vivere la libertà del viaggio e l’estremo comfort di un’auto pensata per distinguersi, anche nel design. E questo è solo l’inizio. Preparati ad ampliare la tua idea di Station Wagon. Nuova Classe E. Masterpiece of Intelligence. Consumo combinato (km/l): 11,9 (Classe E 43 AMG 4MATIC SW) e 23,8 (Classe E 200 d SW). Emissioni CO2 (g/km): 197 (Classe E 43 AMG 4MATIC SW) e 120 (Classe E 200 d SW).


trentinodadonnaadonna di LOREDANA CONT

BUON NATALE CON IL REGALO

D

ico una frase che nessuno ha mai detto: come passa il tempo! Un attimo fa era estate e adesso siamo già a fine anno. Con il tempo è così: a volte un giorno dura un’eternità e invece gli anni passano senza che te ne accorgi…. Ecco che siamo già a Natale, con le sue aspettative, i suoi riti, le sue tradizioni da rispettare, le frasi fatte che immancabilmente vanno dette. Vedrete che se i prossimi giorni vi fidate a dire “è già Natale” ci sarà chi vi dice “come passa il tempo!” chi aggiunge “non ci sono più i Natali di una volta” chi dirà “el Nadal l’è bel per i puteloti” e chi chiude con il classico “Nadal senza la nef no l’è gnanca Nadal”. E poi gli auguri, quelli fatti in anticipo: “Auguri se no ne vedem!” E se poi ci vediamo? Sa fente? Tirente dritto per non andare in overdose di auguri? Ma prima del 25 dicembre c’è il regalo da pensare, da scegliere, da fare. Ma cosa? Non sappiamo cosa prendere a figli e nipoti. “Sa ghe toga che el gà tutt?” Quando scegliere un regalo è un problema perché no ghe manca gnente, sarebbe opportuno non fare niente. “No te vorai miga che no ghe faga gnente da Nadal?” E allora genitori e nonni si trasformano non più in Babbo Natale ma in Bancomat... A me, a Natale, fanno tanta tenerezza i mariti, quelli che hanno qualche anno di matrimonio sulle spalle, e che puntualmente, una settimana prima di ogni Natale, si presentano alla moglie e dicono con una certa titubanza “Quest’anno…. il regalo… non ce lo facciamo vero?” E la risposta è “Oh, mi l’ho zà comprà...” Perché per la moglie è più facile, male

22

tmdicembre

che vada due paia di calzini e due paia di mutande (sempre comodi) li avvolge nella carta dorata e il regalo è pronto. Ma il marito, vuoi che ti regali due paia di collant e due slip? Che come minimo sbaglia misura, colore e taglia? In effetti il marito dice alla moglie di non fare il regalo perché non sa cosa prendere! Perché possono essere trent’anni che vive con la stessa donna, ma non ha ancora capito che gusti ha! Anche perché li cambia in continuazione! Però questo Natale è sicuro e deciso: niente regali. E’ ora di dire basta!! E alle ore diciassette del ventiquattro dicembre si fa prendere dagli scrupoli “oh Dio, no gò gnanca tolt el regal”. E allora esce, è tardi, i negozi fra poco chiudono… La vigilia di Natale alle sette di sera ci sono tutti gli uomini sposati in giro per città, disperati, alla ricerca del regalo. Tutti di fretta. I gh’è tuti. El par la festa dei omeni. E non sapendo dove andare vanno in gioielleria, perché dicono “co l’oro no te sbagli mai”. Sei proprio sicuro? Raramente la indovinano, perché la vigilia di Natale le commesse delle gioiellerie agli uomini maritati le ghe sghizza su de quela roba che no la te la porta via gnanca le zìnghene! E allora, cari mariti, avete ragione voi: quest’anno il regalo non ce lo facciamo. Tanto, la sposa la gà zà tutt. Magari portatela fuori a mangiare. E “fuori” non è sul terrazzo. Buon Natale a tutti! Anche a mio marito, che già a fine novembre mi ha detto “quest’anno non ce lo facciamo il regalo, vero?” In confidenza: mi mudande e calzoti i gò zà lì pronti en la carta dorata...

Loredana



Curcu&Genovese Associati s.r.l. - Südtiroler Studio s.r.l. - Riproduzione vietata

Volt

locale tipico

al

bar - ristorante lla casa Specialità de

alla trentina • risotti • lumache na espressa • selvaggina • cuci n affettati • tortel di patate co ento locale • carne di allevam di angus argentino • entrecote e tagliata tina con diversi en tr ca pi ti a n ci cu • e propria prodotti di produzion

tazione

È gradita la preno

EDÌ SERA CHIUSO IL LUN Ì SERA. D LE E IL MERCO APERTO RNO PRIMA MARTEDÌ SERA TAZIONE IL GIO RSONE O EN PR PE SOLO SU 10 PERIORI ALLE PER GRUPPI SU

) CIMONE (Trento Via Gazi, 21 ell. 380 3582158 C – 78 32 84 61 04 Tel. ww.alvolt.it alvolt@alice.it – w


Diretto da: Paolo Curcu [ paolo@trentinomese.it ] In redazione: Pino Loperfido, Cristina Pocher, Gennj Springhetti Hanno collaborato a questo numero: Paolo Chiesa, Loredana Cont, Lara Deflorian, Stefania D’Elia, Fabio De Santi, Fiorenzo Degasperi, Alberto Folgheraiter, Renzo Francescotti, Flora Graiff, Stefano Margheri Francesca Mazzalai, Maurizio Panizza, Silvia Tarter, Tiziana Tomasini

SOMMARIO DICEMBRE 2016 Ring

8 COMMENTI 18 IL DIALETTO INFORMA 20 DA DONNA A DONNA

Attualità 24

26

Editrice: Curcu & Genovese Associati S.r.l. Via Ghiaie 15 38122 Trento Tel. 0461.362122 Fax 0461.362150 Concessionaria Pubblicità: Südtiroler Studio S.r.l. TRENTO Via Ghiaie 15 Tel. 0461.934494 studiotn@trentinomese.it Direzione pubblicità: Rosario Genovese BOLZANO Via Bari, 15 Tel. 0471.914776 bazarbz@bazar.it Direzione pubblicità: Giuseppe Genovese Stampa: Litotipografia Alcione Lavis (TN)

Registrazione Tribunale di Trento n. 536 4 aprile 1987

COME ABBONARSI:

(un anno, 12 numeri a Euro 20,00) BOLLETTINO POSTALE c/c N. 11492386 Curcu & Genovese Associati TM Via Ghiaie, 15 38122 TRENTO BONIFICO BANCARIO CASSA RURALE DI TRENTO IBAN IT15 E083 0401 8040 0000 3080 485 CARTA DI CREDITO Telefonando allo 0461.362122 DIRETTAMENTE PRESSO L’UFFICIO ABBONAMENTI Via Ghiaie 15 Trento Tel. 0461.362107 ufficioabbonamenti@trentinomese.it

I Suoi dati saranno trattati per dar corso al suo abbonamento; il conferimento dei dati è necessario per perseguire la finalità del trattamento; i Suoi dati saranno trattati con modalità manuali, informatiche e/o telematiche e non saranno diffusi. Lei potrà rivolgersi (anche telefonicamente) al Servizio Privacy presso il titolare del trattamento per esercitare i diritti previsti dall’art. 7 del D.lgs 196/03. Titolare del trattamento dei dati è la CURCU & GENOVESE ASSOCIATI S.r.l., Via Ghiaie, 15 – 38122 Trento Tel 0461.362122 AVVISO AI LETTORI La scelta degli appuntamenti è a cura della redazione. La redazione non è responsabile di eventuali cambiamenti delle programmazioni annunciate.

“AL COMPIERSI DELL’ATTESA”

MISTER PRESEPE

28 VILLAZZANO SOLIDALE 32 COMING OUT IN VAL DI CEMBRA 34 QUANDO I GIOVANI FANNO “STRIKE”!

Progetto grafico: Fabio Monauni Redazione: Via Ghiaie 15 38122 Trento Tel. 0461/362155 Fax 0461/362170

tm

40

TRENTO: IL CUORE DELLE ALPI IN UN LIBRO

42 44 48 58 62 66 69 74 86

JANNA KONYAEVA LA GIOIA DI ACCOGLIERE SCAMBIO TRA GENERALI MOLINO TAMANINI HEINE A TRENTO GIUSEPPE VARNER SPECIALE BOLZANO SPECIALE MERCATINI SPECIALE PRODOTTI NATALIZI

Panorama

96 FESTIVAL DELLA FAMIGLIA 98 RAPHAEL GUALAZZI 102 ALE & FRANZ 108 NATALE SULLE PUNTE 111 FRANCO BATTIATO 112 ROBERTO VECCHIONI

Giorno per giorno

114 MOSTRE 120 APPUNTAMENTI DEL MESE

Scoop&news 130 135 136 140 141

I MATRIMONI DEL MESE WEDDING VERNISSAGE GIOVANI DONNE PER CAMBIARE JUST MELODY IN TOUR PER CASA SEBASTIANO

Rubriche 142 143 144 145

LIBRI E LIBRERIE VOLTI NELLA STORIA #TRENTINOMESE CONTEST LA VIGNETTA info@trentinomese.it www.trentinomese.it

tm


trentinoarte trentinoattualità di Carmela Perucchetti

AL COMPIERSI DELL’ATTESA LO SCULTORE LEVICENSE BRUNO LUCCHI TORNA A TRENTO CON “AL COMPIERSI DELL’ATTESA”, INEDITA PROPOSTA APPOSITAMENTE STUDIATA PER L’AULA SAN GIOVANNI, SOTTO IL PRESBITERIO DEL DUOMO, CHE ACCOMPAGNERÀ FEDELI E NON LUNGO TUTTO IL PERIODO LITURGICO DALL’AVVENTO AL NATALE 2016

N

el corso di una ricca carriera espositiva in Italia e all’estero culminata con Lo spazio abitato, memorabile istallazione scultorea negli ampi giardini e specchi d’acqua esterni del MUSE e del quartiere Le Albere per nell’intera stagione estiva 2014, Bruno Lucchi torna a Trento con Al compiersi dell’attesa, inedita proposta appositamente studiata per l’aula San Giovanni, sotto il presbiterio del Duomo, che accompagnerà i fedeli lungo tutto il periodo liturgico dall’Avvento al Natale 2016. Un progetto impegnativo, rigoroso e attento ai valori della fede cristiana, che l’artista trentino ha studiato con serietà e dedizione per molti mesi, per dare visibilità ai temi attraverso le proprie cifre stilistiche, recuperando, tramite linee sobrie e morbide al tempo stesso, la forma di una narrazione sacra che si snoda lungo l’asse longitudinale dell’ambiente per 26

tmdicembre

compiersi alla antica quanto suggestiva parete di fondo. Il tema è sviluppato dallo scultore in gruppi in terracotta, studiati per condurre e coinvolgere lo spettatore nel clima di attesa spirituale del Redentore in sintonia con le tappe del tempo liturgico. Bruno Lucchi

Recuperando l’antico significato del termine latino Adventum, la venuta del Figlio di Dio come culmine e compimento di un percorso, Bruno Lucchi ha progettato un ideale tracciato, scandito, come una antica strada, da pietre miliari ispirate alle Antifone maggiori, le invo-


trentinoarte

cazioni in latino cantate nella settimana precedente il Natale, di cui riportano la parola iniziale. Diverse una dall’altra, così come gli incipit delle antifone stesse – O Sapientia, O Adonai, O Radix Iesse, O Clavis David, O Oriens, O Rex Gentium, O Emmanuel – queste simboliche pietre aggiungono all’insieme il contesto rituale della tradizione, della preghiera della Chiesa trasmessa nei secoli per invocare e accogliere la venuta di Cristo nel mondo. Lungo tale cammino sono disposti i gruppi scultorei di grande formato, essenziali ed eleganti, a scandire la successione temporale degli avvenimenti, narrati con immediatezza e leggibilità, puntando direttamente al cuore degli eventi. Sviluppate negli anni da una ricerca formale a ritroso, scaturita per passi successivi dai primordiali menhir che dal 1991 hanno caratterizzato gli esordi scultorei dell’artista, da cui in seguito sono derivati androgini e oracoli carichi di tensione spirituale, le forme umane di Lucchi divengono qui i protagonisti della cristianità, in equilibrio tra forti accenti

simbolici e richiami narrativi evangelici che sostengono un percorso formale evocativo quanto iconograficamente corretto. Figure allungate, ancora pervase da singolare accento totemico, danno vita alla narrazione già dal primo dei gruppi, l’Annunciazione, dove Maria in leggera torsione, chiamata dall’angelo, si volta verso di lui. I panneggi, come mossi dal vento, suggeriscono i composti movimenti dell’incontro e del dialogo. La scena, ambientata e circoscritta nella struttura in acciaio corten, riporta idealmente alla casa di Nazareth in cui l’evento ha luogo. Segue La coppia in cammino, il viaggio verso Betlemme di Maria, in attesa del Figlio, sostenuta e amorevolmente accompagnata da Giuseppe tra spogli tronchi di betulle, reale elemento di natura a creare un contesto di panica compartecipazione. La coppia è concepita come entità inscindibile, famiglia amorevole nella quale il Figlio di Dio sarà accolto. Infine Il Bambino: La dolcezza ieratica del bimbo avvolto in fasce, evocativo della

più antica tradizione, rende lo stupore dell’evento, puntando al cuore dell’avvenimento e nel contempo chiudendo idealmente il cammino dell’Incarnazione, dall’annuncio dell’angelo “avrai un figlio” alla natività “diede alla luce un figlio”. Adagiato e innalzato in una culla in ferro, nel contrasto tra materie caro allo scultore, il Bambino è mostrato al mondo, focalizzato dalle allusioni astrali – lo spicchio di luna – e dalle formelle che vanno a comporre, lettera dopo lettera, le parole di Isaia “PUER NATUS EST NOBIS”, incipit dell’Introito della messa del giorno di Natale, nell’altra modalità espressiva prediletta dall’artista di imprimere in terracotta caratteri tipografici e moduli decorativi a corredo e compimento dell’intero contesto. Un percorso nuovo, esente da facile retorica, capace di accompagnare il visitatore nel clima di attesa spirituale che già prima Bruno Lucchi ha fatto proprio, dando forma ad una occasione autentica di riflessione sulle possibilità, per l’arte nel terzo millennio, di porsi a servizio e alla trasmissione del messaggio cristiano. ■

LA MOSTRA Al compiersi dell’attesa L’Avvento nel percorso scultoreo di Bruno Lucchi Presentazione, Carmela Perucchetti e mons. Lodovico Maule Fino all’8 febbraio 2017 Aula San Giovanni, Duomo di Trento, Orari: 9-12/14.30-20, tutti i giorni www.brunolucchi.it

27

tmdicembre


trentinoincontri trentinoattualità di Paolo Chiesa

MAGIE DI MISTER “PRESEPE” A LEVICO TERME SIAMO ANDATI A TROVARE FRANCESCO FRANCESCATTI, UN VERO ESPERTO DI PRESEPI CHE REALIZZA LUI STESSO DOPO AVERNE COSTRUITO A MANO LE VARIE PARTI. PER NON PARLARE DELLE 150 CASETTE CHE OGNI ANNO PREPARA PER REGALARE AI BAMBINI. E LA PASSIONE PER LA NATIVITÀ È STATA L’OCCASIONE PER ASCOLTARE UN PO’ DELLA SUA STORIA E IL RACCONTO DI COME UN TEMPO NELLE FAMIGLIE SI ASPETTAVA E SI VIVEVA IL NATALE...

A

Levico Terme, mentre nel parco secolare si svolgono i mercatini di Natale, siamo andati a trovare un signore di 82 anni che della preparazione dei presepi ha fatto più di una passione. Dopo averci accolto con gentilezza nella sua casa calda, Francesco Francescatti ci fa accomodare sulla panca della cucina e si siede sulla poltrona vicino al davanzale dove alla

28

tmdicembre

luce del giorno ama fare le sue parole crociate. Ci racconta che negli anni ’30, prima della sua nascita, in uno stanzone che era destinato un tempo all’allevamento dei bachi da seta e che in famiglia era conosciuta come la stanza dei “cavalèri”, suo papà preparava un presepe grandissimo con paesaggi accurati e belle statue di gesso che le classi delle scuole di Levico venivano

ad ammirare. Poi il papà di Francesco morì e la mamma poco dopo ricevette dall’ospedale dove era ricoverato una sua lettera nella quale si raccomandava, nel caso non fosse tornato a casa per Natale, “di fare il presepe per i popi”. E i popi erano cinque, con Francesco che sarebbe nato sei mesi dopo. Dalle sue parole si capisce la difficoltà che ebbe la sua famiglia, aiutata dalle zie per mettere ogni giorno in tavola qualcosa per lui e i suoi fratelli: patate, “mosa”, insalata, “trisa”, minestrone. Ma questi ricordi difficili si accompagnano a quelli dei Natali che sempre furono festeggiati dalla sua famiglia. “Mia mamma e le sue sorelle mantennero la tradizione del presepe di mio papà. Veniva costruito in settimane di lavoro nella stanza dei


trentinoincontri cavalèri, una stanza che restava rigorosamente chiusa e nella quale noi bambini sbirciavamo dal buco della chiave. Facevamo anche l’albero addobbato con arachidi, biscotti e qualche caramella e noi piccoli ogni volta che passavamo ci mangiavamo qualcosa e dopo un po’ l’abete restava spoglio”. La sua era una famiglia molto religiosa dove c’era il rito natalizio di passare in tutti gli ambienti della casa con uno scaldaletto dove era stato messo dell’incenso. “Poi la vigilia di Natale, dopo la messa di mezzanotte tornavamo a casa dove trovavamo la tavola piena di mele, frutta secca e qualche caramella e finalmente veniva aperta la porta della stanza del presepe e ogni volta noi bambini restavamo a bocca aperta”. Il rito di quei presepi magici continuò anche quando Francesco diventò grande e iniziò a lavorare: dopo i primi tempi in una segheria andò in Svizzera per poi tornare a Levico per lavorare nell’agricoltura e nell’edilizia. Nel 1959 andò a Venezia per fare il facchino negli alberghi per poi diventare portiere dell’Hotel Principe. Lì si sposò ed ebbe due figli per i quali iniziò a costruire dei presepi e che una volta cresciuti iniziarono ad aiutarlo nella preparazione e nella colorazione delle casette di cartone e di legno. Una volta in pensione ritornò a Levico dove, con più tempo a disposizione la sua passione diventò una vera e propria specializzazione. Iniziò col fare un grande presepe nel cortile, ancora oggi oggetto di continue visite. Ed è iniziata anche la collaborazione con “Gli Amici del Presepio” di Pergine, con i quali, oltre a realizzare le mostre annuali, si è instaurato un rapporto più profondo. Nel corso degli anni sue opere in molte occasioni sono state premiate, come nel caso del concorso cittadino “El presepio

vizin a cà”. Ogni suo presepio racconta qualcosa. C’è il primo che ha costruito ormai 40 anni fa in legno di larice e quello realizzato nel ceppo di faggio con le casette sulle radici collegate da piccoli ponti e scalette. Ce n’è uno in ciliegio con i tetti delle casette fatti con la corteccia e la sacra famiglia in vetro di Murano e uno ambientato su alcuni sassi provenienti dall’Africa. Quello ricavato nel tronco di un ulivo greco e quello fatto con la “marogna” e cioè lo scarto derivato dalle estrazioni minerarie della Val dei Mòcheni. Ce n’è uno fatto in una gerla con le casette alpine in primo piano e il villaggio della Palestina sullo sfondo. Alcuni sono minuscoli: uno nel guscio di una noce, un altro in tre gusci di ghianda, un altro ancora in un’ostrica. Ce ne sono alcuni costruiti su dei grandi funghi da tronco e uno realizzato in un nido di merlo. Una particolarità di tutti i presepi è che i personaggi sono di vetro di Murano che erano realizzati dal suo consuocero. “E poi avrai visto che nei miei presepi non ci sono mai i pastori perché i pastori che assistono alla magia della natività

La Calzoleria

siamo noi che li guardiamo”. Non poteva mancare la visita al laboratorio dove il signor Francesco ogni anno prepara e costruisce le 150 casette che poi regala ai bambini e agli amici che durante le feste di Natale lo vengono a trovare. La stanza è piccola ma tutto è organizzato perfettamente. Ci sono decine di attrezzi e di strumenti che gli servono per creare da un pezzo di legno grezzo la forma regolare di quella che con l’aggiunta di minuscole porte, finestre e scandole per il tetto, diventa una delle sue celebri casette. Pazienza e passione non mancano, anche se qualche acciacco comincia a farsi sentire e a volte lo limitano nei suoi lavori. Ma i dolori scompariranno alla vista delle tante persone che dopo il giorno di Santa Lucia: “perché prima è troppo presto”, dice il signor Francesco, verranno ad ammirare il grande presepe che ha allestito anche quest’anno nel cortile di casa con l’aiuto del genero. Un’occasione che nel quartiere è una consuetudine, per farsi gli auguri e per vedere quello che le sue sapienti mani ■ hanno realizzato.

RIPARAZIONE calzature e articoli in pelle

di Agostini Luca

le Service ufficia E» «SAMSONIT per il dige Trentino-Alto A

ORARIO DI APERTURA: Lunedì-venerdì 8.30-12.00/14.30-19.00 Sabato 8.30-12.00

MEZZOLOMBARDO (TN) – Piazza delle Erbe, 15 – Tel. 0461 602924 29

tmdicembre


trentinoassociazionismo trentinoattualità di Tiziana Tomasini

VILLAZZANO PER LA BIELORUSSIA “VILLAZZANO SOLIDALE”, UN’ASSOCIAZIONE CHE DAL 1998 PRESTA AIUTO ALLO STATO PIÙ SEGNATO DALL’ESPLOSIONE NUCLEARE DI CERNOBYL, ATTRAVERSO L’INVIO DI CARICHI UMANITARI E OSPITANDO I SUOI BAMBINI NELLE FAMIGLIE TRENTINE

I

n un edificio un po’ nascosto in via Conci a Trento ci aspetta la presidente di questa piccola grande realtà, Giordana Detassis. La troviamo tutta intenta a sistemare abiti e altri oggetti necessari in numerosi scatoloni allineati sugli scaffali, che a maggio dell’anno prossimo raggiungeranno la Bielorussia. Villazzano Solidale, che inizialmente si chiamava Villazzano Aperta, è stata fondata nel 1998 da un gruppo di amici. Da allora non ha mai smesso di occuparsi dell’accoglienza di bambini bielorussi per soggiorni mensili e di inviare dei pacchi in aiuto alle famiglie di quella piccola repubblica dell’ex Unione Sovietica, pesantemente colpita dalla fuoriuscita di materiale radioattivo dopo il 26 aprile del 1986. Della Bielorussia non si parla spesso, ma per capire quanto la sua realtà sia ancora problematica basta un numero: per decontaminizzare definitivamente dal plutonio il suo territorio, grande appena 207.600 km quadrati (dove vivono circa 10 milioni di abitanti), ci vorrebbero 24.000 anni. Insomma, praticamente 30

tmdicembre

Giordana Detassis (al centro) con una famiglia per l’accoglienza

la Bielorussia rimarrà sempre in buona parte inquinata. Tante sue superifici coltivabili infatti, che un tempo erano molto fertili, sono tuttora inutilizzate e abbandonate. L’agricoltura non è quindi un settore sul quale le famiglie possano puntare, limitandosi spesso all’autoproduzione di frutta e verdura nel proprio orto. Finiscono così col mangiare prodotti cresciuti in un terreno contaminato per risparmiare i pochi rubli a disposizione. Le prospettive di lavoro di queste famiglie rurali dopotutto sono davvero poche: si può trovare al massimo qualche lavoretto nelle scuole locali, ci spiega Giordana, o qualche attività di pulizie; anche le fabbriche sono poche...tanto che di fronte a una simile desolazione una delle occupazioni principali è divenuta purtoppo l’alcolismo, diffuso in molte famiglie, sia tra gli uomini che le donne. L’età media di un uomo bielorusso arriva infatti appena ai 56 anni. In una simile condizione i bambini crescono bruscamente, diventano adulti in fretta. Un grande aiuto fortunatamente


trentinoassociazionismo

La raccolta dei beni da spedire

viene dato loro dalla scuola, dove gli insegnanti svolgono un ruolo molto importante. Si occupano infatti di seguire anche la vita familiare dei bambini, recandosi persino nelle loro case per portare la spesa o aiutare nelle pulizie. Quasi tutti i ragazzini però, raggiunti i 16 anni lasciano la loro casa e il loro paese per andare a studiare nelle città dove si trovano gli istituti scolastici. Questo fa si che i giovani poi difficilmente ritornino nei villaggi d’origine, dove restano solo gli anziani e dove sono invece costrette a ritornare le ragazze che rimangono incinte in giovane età. E rimanere incinta è diventata purtroppo una delle professioni più diffuse tra le donne nelle zone rurali del paese, perché in questo modo possono garantirsi per lo meno il sussidio mensile statale, che viene erogato alle madri per i primi 3 anni di vita di ogni nato. Per prestare soccorso in questa dura realtà, una delle attività portate avanti

da Villazzano Solidale è la raccolta settimanale (la sede è aperta il lunedì e il mercoledì dalle 8.30 alle 10.30) di vestiario, scarpe, ma anche giocattoli, biancheria per la casa, oggetti in buono stato, e talvolta alimenti a lunga scadenza, da destinare alle famiglie di Krasnapolia e dintorni, a una ventina di chilometri dal confine con la Russia. “Andiamo in Bielorussia almeno una volta all’anno, e lì giriamo per le case per capire quali siano le esigenze delle famiglie, spiega Giordana, in questo modo possiamo inviare solo ciò che è veramente necessario.” Il prossimo camion partirà a marzo e arriverà nella città di Gomel, dove rimarrà fermo per una quarantina di giorni. Finalmente, dopo circa 2 mesi dalla partenza, i singoli pacchi potranno essere distribuiti. Una parte viene destinata all’istituto per sordomuti di Reciza; un’altra all’orfanotrofio per disabili di Mogilov e il centro disabili di Krasnapolia, gli altri direttamente alle famiglie visitate di quelle zone. Oltre a predisporre i carichi umanitari, l’attività principale dell’Associazione sono i soggiorni terapeutici. Ogni anno, infatti, oltre 35 bambini vengono accolti in Trentino dall’Associazione (in tutto il Trentino naturalmente sono molti di più), di cui circa 10 -12 sono bambini che arrivano per la prima volta, per trascorrervi un soggiorno lungo un mese. In questo arco di tempo, nel mese di luglio, i bambini alloggiano presso una famiglia trentina, dove ricevono vitto e cure, e frequentano tutti insieme una scuola estiva. Un momento di ritrovo e di incontro, dove possono svolgere attività manuali, fare delle uscite all’aperto, e partecipare ad un laboratorio di teatro in collaborazione

La bancarella alla Fiera di S. Lucia

con la compagnia “La Luna Vuota”, che culmina ogni volta in uno spettacolo finale. L’obiettivo di questi soggiorni è far vivere a questi bambini un’esperienza di risanamento, per cercare di limitare in parte gli effetti dannosi delle radiazioni. Allo stesso tempo però permettono loro di conoscere una nuova realtà, vivere un’esperienza positiva e stringere dei legami, che divengono davvero fortissimi, con la nuova famiglia italiana. “Ospitiamo bambini dai 7 anni in su, spiega Giordana, anche se talvolta arrivano anche dopo aver compiuto la maggiore età. Non accogliamo chi è affetto da gravi problemi di salute, poiché sarebbe troppo complicato gestirne la permanenza. Cerchiamo comunque di dare supporto a bambini con diversi gradi di bisogno, dando priorità naturalmente a quelli più in difficoltà, ma accettando anche chi vive una situazione più “normale”.” A gestire l’accoglienza dall’altra parte,

FREE STYLE SALONE UNISEX

di Sara Condini

este Vi augura Buone F rprese! e vi aspetta con tante so

Orario: 8.30-17 (mar/mer), 10-18.30 (gio), 8.30-17.30 (ven), 8-15 (sab)

Mattarello di Trento Via G. Poli, 55 - Tel. 0461.944122 31

tmdicembre


trentinoassociazionismo trentinoattualità

Anna, l’accompagnatrice dell’Associazione

in Bielorussia, c’è una ex bambina a suo tempo ospite in Trentino, Hanna Kuzmitskaya, che si occupa di seguire le pratiche dell’accoglienza e di capire le problematiche delle famiglie. Spesso infatti questi bambini vivono con un solo genitore, ma hanno bisogno dell’autorizzazione firmata di entrambi per poter partire, e diventa quindi piuttosto complicato talvolta dover reperire la madre o il padre. I genitori naturali comunque si dimostrano sempre favorevoli a lasciar partire i loro bambini, perché la considerano una bella opportunità per loro, oltre che un valido aiuto, e poi le famiglie italiane hanno fama di essere molto affettuose e premurose. Ogni volta che i trentini di Villazzano Solidale Onlus bussano alla loro porta quindi, li ricevono con estrema generosità. “I bielorussi sanno essere davvero accoglienti; mettono a disposizione quel poco che hanno e imbandiscono tavole piene di cibo che loro si farebbero bastare per una settimana”. Racconta Giordana. Prima di vedere di persona quella che sarà la loro famiglia per un mese, i bambini inviano delle fotografie e scrivono una lettera, e lo stesso fanno le famiglie italiane, per prepararsi reciprocamente all’incontro. Alcuni dei bambini rientrano in Trentino per un secondo soggiorno nel corso dello stesso anno, che si svolge sempre a dicembre nel periodo delle vacanze invernali, durante il quale molti frequentano per qualche giorno la stessa scuola dei “fratellini” trentini. Possono comunque tornare anche negli anni successivi, e rimanere al massimo per 4 mesi all’anno. Cosa succede poi, al loro ritorno a casa? “Un buon 30% forse anche un 40% riesce a cambiare qualcosa della propria situazione di partenza, dopo aver vissuto in questa realtà differente. Specialmente 32

tmdicembre

i più grandi”, spiega Giordana, “anche se naturalmente non è facile modificare il proprio contesto di vita.” Anche passare un semplice mese all’estero quindi, può fare molto. Può dare un po’ di serenità a questi bambini, aiutarli a riflettere e farli diventare degli adulti più consapevoli. Ad oggi, nei suoi quasi 20 anni di attività l’Associazione è riuscita ad accoglierne oltre 250. I primissimi ospiti ormai sono cresciuti, hanno quasi 30 anni e molti sono ora sposati con figli. Quest’anno invece ne sono arrivati 39, alloggiati in 33 famiglie. In questi ultimi anni però, ammette Giordana, l’accoglienza di questi bambini in Italia sta calando. Vuoi per la crisi economica che porta a fare delle scelte e delle rinunce, vuoi perché comunque mantenere un bambino per un mese costa. Alle famiglie ospiti spetta infatti sostenere anche parte del costo del biglietto aereo di andata e ritorno, mentre la parte restante è affidata all’associazione. Come riuscire quindi ad andare avanti, e a trovare i fondi anche con meno aiuti? Villazzano Solidale si finanzia interamente grazie alle donazioni, ai contributi volontari e al 5 per mille; nel periodo natalizio inoltre i suoi soci si dedicano ad incartare regali in un paio di grossi negozi di elettronica della città e partecipano alla Fiera di Santa Lucia, dove le donne vendono manufatti artigianali fatti da loro. “Ci troviamo tutti i lunedì sera per preparare gli addobbi” racconta Giordana mostrando orgogliosamente una scatola piena di folletti di Natale. Per farsi conoscere, invece, l’Associazione utilizza i canali social, come facebook, ma cerca anche di partecipare ad eventi in qualche modo coerenti con la sua attività, come il Trentino dei Bambini, oppure attraverso serate teatrali. Le volontarie che si occupano del carico

Tipici paesaggi bielorussi

COME AIUTARE: Donando il 5 per mille a: 01767100223 Tramite contributi volontari su conto corrente presso la Cassa Rurale di Trento Agenzia di Villazzano IBAN IT 63 A 08304 01801 000000306544 Portando nella sede di via Conci abiti, biancheria per la casa, scarpe e giocattoli in buono stato, il lunedì e il mercoledì dalle 8.30 alle 10.30

CONTATTI:

Associazione Villazzano Solidale Onlus Via Conci 31/A – TRENTO Mail: villazzanosolidale@alice.it Tel: 340 2586456 FB: Villazzano Solidale umanitario attualmente sono circa una quindicina, per lo più donne, casalinghe o pensionate, la cui età media si aggira intorno ai 70 anni. Purtroppo, ammette Giordana, la vita frenetica e i vari impegni che ci assorbono quotidianamente limitano la partecipazione ad un’attività di volontariato come questa. “Se qualcuno desiderasse unirsi a noi per dare una mano o un contributo, aggiunge, le nostre porte sono sempre aperte.” Di lavoro da fare qui dentro infatti, al civico 31/a di via Conci, non ne manca mai. Per aiutare e per aiutarsi, visto che una simile esperienza non può che regalare gioia e soddisfazione. Ma anche per conoscere una realtà e una cultura diverse, quelle di un paese poco conosciuto, ma dove si possono trovare molte bellezze, e dove gli occhi dei bambini sono colmi di dolcezza e storie da raccontare. ■


incontri e suggestioni con l’eccellenza del metodo classico di montagna A Palazzo Roccabruna, sede dell’Enoteca provinciale del Trentino, quattro settimane dedicate alla scoperta del Trentodoc: bollicine uniche, dal sapore inconfondibile, un capolavoro della tradizione vitivinicola trentina

dAL 18 nOveMbre ALL’11 diceMbre 2016

via SS. Trinità, 24 - Trento tel 0461 887101 www.palazzoroccabruna.it

www.TREnTodoc.com

PALAZZO rOccAbrunA - enOtecA PrOvinciALe deL trentinO

SEguici Su


trentinocinema trentinoattualità UN DOCUFILM IN DIALETTO CEMBRANO PER LA REGIA E LE IMMAGINI DI CECILIA BOZZA WOLF

VERGOT di Alberto Folgheraiter

COMING OUT IN VAL DI CEMBRA UN DOCUMENTARIO CHE FA GIÀ DISCUTERE: PER IL TEMA, PER L’APPROCCIO, PER LA LINGUA USATA (IL DIALETTO), PER LA PARTECIPAZIONE A FESTIVAL INTERNAZIONALI

“V

ergòt”, ovvero: che cosa c’è dietro la normalità le solite immagini oleografiche del mondo contadino? Qualcosa, certo. Ma che cosa? Cecilia Bozza Wolf minimizza: “È una storia qualsiasi che racconta qualcosa che potrebbe accadere in qualunque famiglia”. Già, ma anche se la regista e film-maker di “Vergot” lo racconta come un tema ordinario, questo film documentario farà parlare e scorrere qualche ruscello di inchiostro. Un fiume, l’Avisio, che scorre sul fondovalle. Un villaggio, come tanti, nella bassa Valle di Cembra. Un ragazzo, come molti, di diciassette anni. Appena fuori dall’adolescenza, una sera, nel bagno di un locale dove si faceva musica viene “beccato” dall’autrice-regista mentre si passa una sorta di rossetto sulle labbra. “Ma sei gay”, gli ho domandato? “Lui mi ha guardata sorpreso. Ha negato decisamente e se ne è andato borbottando. Poi, nella notte, mi ha scritto un messaggio: “Sono gay”. il resto è venuto dopo, con il tempo. Cecilia Bozza Wolf è una giovane donna, 27 anni, figlia d’arte. Il papà, Gianluigi Bozza, già dirigente 34

tmdicembre

provinciale nel comparto della cultura, è il principe dei giornalisti trentini, e non solo, nella critica cinematografica. Figlia unica, laureata a Padova in discipline artistiche e poi specializzata nei presìdi multimediali, dopo l’alloro Cecilia Bozza Wolf ha ottenuto di frequentare i corsi del “centro Zelig”, la scuola del documentario, cinema e televisione di Bolzano. Il docufilm del quale parliamo è per

Cecilia Bozza Wolf

l’appunto il documentario di diploma. “In verità, racconta a Trentinomese, erano anni che volevo indagare il mondo dei giovani che vivono in montagna, le ragioni di talune loro depressioni, i problemi alcool-correlati di altri. Avevo letto un libro (“Tristi montagne” di Christian Arnoldi) e quella “guida ai malesseri alpini” mi aveva conquistata. Poi ho conosciuto Gim, una sera in Val di Non, mentre la sua band suonava sul rimorchio di un Tir. Mi ha subito colpita anche se lui non era quello che si dice un ragazzo molto socievole. Forse anche perché rivedevo in lui qualcosa di quella che ero stata anch’io qualche anno prima ( o comunque l’idea è dire che mi sono un po’ immedesimata nei suoi modi e nei suoi stati d’animo). Gim era un bel ragazzo, ben piantato, mascolino. In quel periodo volevo girare un documentario sulle “band” giovanili, sulle feste di paese. Poi ho deciso di approfondire il tema che mi ha sempre frullato in testa: che cosa c’è dietro le immagini, magari patinate, del mondo contadino? Come si supera la difficoltà di vivere in certi luoghi, magari periferici. Non solo perché lontani dalla città, ma anche per il loro modo di considerare e affrontare la vita di tutti i giorni?”


trentinocinema

Nel libro dell’antropologo Christian Arnoldi si parla di “rarefazione sociale”. Nei paesi, l’unico ritrovo è il bar dove si va “non per fare due parole, ma per bere una birra”. “Prevale una certa cultura dell’alcool, la gente si chiude in casa”, ha dichiarato Arnoldi (2010) a Laura Zavatteri. Parte da lì, da molto lontano quindi, il film che Cecilia Bozza Wolf (a proposito, il secondo cognome lo ha adottato due anni fa, alla morte della nonna, “per evitare che se ne perdesse la memoria”, del cognome) ha girato in alta definizione ma con pochi mezzi e soprattutto con una troupe ridotta al lumicino. Per i costi, certo, ma anche per rompere l’ostilità del protagonista a mettere a nudo i propri sentimenti, il proprio orientamento sessuale. Con la partecipazione di estranei non sarebbe stato possibile. Così il fonico lo ha fatto un cugino, le musiche il fratello di Gim, Alex, suonate dalla “Band Evilfate”, il montaggio lo ha curato Pierpaolo Filomeno. Rivela Cecilia: “Convincere Gim a raccontare la sua storia personale e soprattutto convincere suo papà a partecipare alle riprese come coprotagonista non è stato semplice. In questo mi ha aiutata Alex, il fratello maggiore con il quale Gim ha un rapporto controverso, come spesso accade tra fratelli: dai contrasti alla condivisione, da feroci discussioni a momenti di pura tenerezza”.

Il papà dei due ragazzi, detto “Lupo”, un uomo sulla sessantina, molto noto non solo nella bassa Val di Cembra, dove vive, ha preso a male parole l’omosessualità del figlio. Anche nel film, e non è una finzione come si sarebbe portati a ritenere vista la bravura dei protagonisti che sembrano attori navigati, il papà di Gim sacramenta come un turco alla notizia che suo figlio è uno “strano”. Smòccola “siracche” come un dannato anche se da giovane aveva frequentato un seminario di religiosi. Adesso è un mangiapreti e una mangia gay. Detto in dialetto della Val di Cembra suona ancora più greve. Il film è stato girato con l’audio originale e sarà proposto in vari filmfestival ai quali già è stato iscritto, con sottotitoli in in italiano, in inglese, in tedesco. È la prima volta, crediamo, che viene girato e montato un film in “lingua cembrana”. Ma sono altre le “prime volte” di questo documentario che squarcia come una pugnalata il mondo bucolico delle vigne e dei campi della Val di Cembra. Le riprese sono state effettuate da novembre 2015 a maggio 2016. Ma già tre anni fa Cecilia Bozza Wolf aveva cominciato a girare qualche spezzone, incontrando il rifiuto se non l’ostilità: del protagonista, del fratello; per non parlare del padre. “Passavo con loro molto tempo. A forza di frequentare la famiglia, il ghiaccio si è

sciolto. Fra me e i due fratelli si è creato gradualmente un forte legame che perdura tuttora”, rivela. Alex ha fatto da pompiere e da pontiere, soprattutto con il papà (la mamma non ha voluto e non intende comparire). “Anzi, vorrei dire che, forse anche grazie a questo film, non solo la comunità dove vivono i due fratelli ha accettato come un fatto normale l’orientamento sessuale di Gim, ma anche il papà si è acquietato”. Il docufilm è già stato visto lunedì 28 novembre al Filmfestival dei Popoli a Firenze. La settimana seguente, a Bolzano, ha partecipato alla proiezione dei dieci migliori film realizzati dagli allievi della Zelig; a metà dicembre sarà al “Festival Doc Under 30” a Bologna. Per vederlo

nelle sale del Trentino si dovrà attendere probabilmente la prossima primavera. Intanto, i curiosi o gli appassionati di novità filmiche dovranno accontentarsi del trailer su YouTube e Facebook. Pochi frammenti che inquadrano il tema. Chi scrive lo ha visionato in anteprima. Senza rubare il mestiere al papà di Cecilia Bozza Wolf viene da scrivere che si tratta di un bel documentario, pensato, diretto e montato con professionalità e gusto artistico. Il tema è di attualità, la sceneggiatura intrigante, i protagonisti eccezionali. La sola scelta di lasciare la parlata cembrana meriterebbe un premio. O almeno “vergot” che gli assomigli. Nel libro di Arnoldi (“Tristi montagne”) ritorna con frequenza il termine “rispet”. Cecilia Bozza Wolf ha titolato il suo docufilm “Vergòt”. Perché, osserva, “alla fine, tutti hanno bisogno di qualcuno da amare”. ■ 35

tmdicembre


trentinoattualità di Silvia Tarter

QUANDO I GIOVANI FANNO DIECI RAGAZZI CHE SONO RIUSCITI A REALIZZARSI PROFESSIONALMENTE UTILIZZANDO LE PROPRIE IDEE E AFFRONTANDO LE DIFFICOLTÀ CON DETERMINAZIONE HANNO RACCONTATO LA LORO ESPERIENZA PARTECIPANDO AL PROGETTO STRIKE! STORIE DI GIOVANI CHE CAMBIANO LE COSE, CHE HA AVUTO IL SUO CULMINE CON LA PREMIAZIONE ALLO SMART LAB DI ROVERETO

Q

uando si scrivono delle storie di successo meritano di essere raccontate, mostrate, esibite, per contaminare con la loro carica di energia tante altre menti, dove far germinare nuove idee. Ed è quello che è accaduto a Gianluigi Rosa, Martina Dei Cas, Andrea Morandi e Vittoria Demare, i 4 vincitori di questa prima edizione di Strike! Ma procediamo con ordine... Il progetto Strike! Storie di giovani che cambiano le cose, promosso da Agenzia provinciale per la Famiglia, Politiche Giovanili, Fondazione Franco Demarchi, insieme alla cooperativa Trentino Social Tank, (incubatore specializzato in progetti d’impresa sociale) è nato per supportare le idee innovative dei giovani e promuovere nuovi modelli efficaci che possano ispirarli a costruire il proprio fu36

tmdicembre

turo, stimolando la loro intraprendenza e spirito imprenditoriale. Il bando, aperto dal 1 luglio al 21 agosto, puntava a raccogliere progetti nati da giovani e da loro stessi concretizzati nei settori più vari: dall’imprenditoria personale all’arte e alla cultura, dal volontariato allo sport. Il concorso era rivolto ad under 35 provenienti dalla provincia di Trento e dalle province confinanti di Bolzano, Belluno, Brescia, Sondrio Verona e Vicenza. Attraverso punti informativi, segnalazioni, ricerche, promozioni tramite canali social e comunicati stampa nel corso dell’estate, il progetto è arrivato a reclutare una quarantina di striker, ovvero ragazzi che hanno fatto colpo, proprio come nel bowling, riuscendo a conquistare il successo professionale grazie ad

una propria idea. Per arrivare alla fase di selezione successiva, i 39 giovani hanno poi dovuto raccontare la propria storia attraverso un video di 7 minuti. Alla fine, tra tutti ne sono stati selezionati 10, ragazzi e ragazze dalle storie più diverse: un violoncellista amante della lirica; un cantautore in dialetto trentino; una psicologa dell’infanzia; un fotografo; una scrittrice solidale; un campione di sledge hockey; un grafico patito dei caschi; la fondatrice e responsabile di un’associazione di integrazione sociale; la fondatrice di un’associazione culturale teatrale e l’ideatore di un originale metodo di consegna di ortaggi in quel di Brescia. Questi magnifici 10 sono stati successivamente coinvolti in un laboratorio di storytelling (ovvero, l’arte del raccontare


Lavis - Via Roma, 27/33 - Tel 0461 246577 Trento - Via Mazzini, 6 - Tel 0461 1582099 www.obrelli.it - info@obrelli.it


SHOPPING Giovedì 8 dicembre nel pomeriggio 16° Anniversario:

MAXITORTA per tutti*

LunedÌ 12

dicembre

nel pomeriggio arriva

SANTA LUCIA carica di dolcetti*

*FINO AD ESAURIMENTO SCORTE

per tutti i bambini

APERTO TUTTI I GIORNI • LUNEDÌ:14.30 - 20.00 • MARTEDÌ - DOMENICA: 9.00 - 20.00

PERGINE VALSUGANA - Via Tamarisi, 2 • www.shopcentervalsugana.com • seguici su


trentinoattualità storie che viene impiegata come strategia di comunicazione persuasiva) di una giornata, insieme a due esperti della Scuola Holden di Torino: Flavio Nuccitelli e Mattia Venturi. Il loro percorso è culminato infine il 21 ottobre scorso nella #strikestoriesnight, una serata aperta al pubblico che si è tenuta allo Smart Lab di Rovereto, per decretare i vincitori di questa sorta di talent degli innovatori in salsa trentina: 3 vincitori eletti dalla giuria ed un quarto dal pubblico in sala. Ad ascoltare attentamente una ad una le dieci storie raccontate sul palco dai loro stessi protagonisti, che hanno saputo renderle più avvincenti anche grazie alle tecniche comunicative apprese dagli esperti della Holden, un folto pubblico di amici e conoscenti, oltre a una nutrita giuria, composta da Gabriella Pedroni, campionessa italiana di rally; Settimo Tamanini, fondatore dell’impresa Mastro 7 di Mattarello; Marcello Lunelli, vicepresidente delle cantine Ferrari; Stefano Granata, presidente del gruppo Cooperativo CGM e Alessandro Garofalo, consulente nel settore dell’innovazione, che nel corso della serata ha fornito preziose pillole, utili a pianificare la corsa verso il proprio strike. Dei dieci brillanti candidati che hanno intrattenuto il pubblico con le loro storie i 3 strike scelti dalla giuria sono stati

Al centro i quattro vincitori, Rosa, Dei Cas, Morandi e Demare

infine appunto quelli di Andrea Morandi; Martina Dei Cas e Gianluigi Rosa. LE STORIE DEI VINCITORI Andrea ha avuto il coraggio di capire che il lavoro che stava svolgendo non faceva più per lui e ha provato a saltare nel vuoto, cambiando radicalmente. Geometra dipendente in uno studio di Brescia da anni, ha cominciato via via a sentirsi sempre più insoddisfatto, e visto anche il calo delle commesse ha deciso di mollare tutto. Sì, proprio come in una di quelle storie di cui si sente tanto parlare adesso, che vanno tanto di moda, ma c’è davvero qualcuno che le vive. Andrea si inventa quindi Ortociclo un progetto che mette in comunicazione i produttori agricoli dei dintorni della sua città con i consumatori, attraverso

un sito internet (http://www.ortociclo. it). Ma la cosa più interessante è che Andrea ha scelto di effettuare le consegne nella maniera più ecosostenibile possibile: una bicicletta-cargo a pedalata assistita, realizzata per lui da artigiani, sulla quale è stato adattato un capiente box anteriore in grado di contenere frutta e verdura. A bordo del suo curioso veicolo quindi, Andrea, che si è pure inventato un look originale, ha iniziato a scorrazzare in quel di Brescia per recapitare le sue verdure ai clienti, ormai divenuti di fiducia. Passare a questa nuova quotidianità lavorativa in realtà non è stato affatto semplice. Ha scelto infatti la bicicletta perché era l’unico mezzo che avrebbe potuto permettersi con le sue finanze e l’unica garanzia economica su cui poteva fare affidamento per ottenere

OGGETTI DI DESIGN IN LEGNO – FATTI A MANO

Tutta la passione e la manualità impiegate nella produzione di questi oggetti comporta un grande dispendio di tempo e di energia. Questo si traduce nella creazione del pezzo unico o della serie limitata. Preziosi manufatti nel vero significato del termine

Sant’Orsola Terme (TN) • Loc. Cescatti 3/B • Cell. 328 8508776 ruggero@ruggeropallaoro.com • www.ruggeropallaoro.it

FANTASTICHE IDEE REGALO PER RENDERE UNICO IL TUO NATALE (si realizzano anche regali aziendali su prenotazione)

39

tmdicembre


trentinoattualità i prestiti era la pensione di suo padre (che già si preoccupava!). Una volta poi, mentre consegnava la spesa ad una signora scambiando quattro chiacchiere gli è pure capitato che gli rubassero la bici! Ma lui non si è dato per vinto; ha comunicato la sua disavventura e la gente di Brescia lo ha sostenuto. Così, è riuscito a recuperare i fondi per farne costruire una seconda. Martina Dei Cas invece è una brillante 23enne di Ala, che alle sue spalle ha già la pubblicazione di due romanzi: Cacao Amaro (ed. Miele 2011) e il Quaderno del destino. Entrambi derivano dall’esperienza di volontariato che ha svolto in Nicaragua nel comune di Waslala, nel 2011, tramite il progetto Giovani Solidali organizzato dalla Provincia di Trento e il Centro per la Formazione alla Solidarietà Internazionale di Trento. Un’esperienza breve ma intensa, che ha toccato profondamente l’animo di Martina, tanto che appena rientrata in Italia ha deciso di mettere nero su bianco le voci di quelle persone, i loro volti e le loro difficoltà. Da allora, grazie ai proventi che arrivano dai diritti d’autore continua a sostenere l’alfabetizzazione e la scolarizzazione dei bambini dei villaggi di Waslala. Gianluigi Rosa è un 29enne di Lavis, che all’età di 17 anni è rimasto gravemente ferito in un incidente in moto, ritrovandosi, giovanissimo, con una gamba amputata. Dopo un primo momento di grave sconforto, inizia per lui un periodo di risalita. Capisce che anche con una sola gamba può ancora fare molto e si impegna per cercare il suo strike, il suo successo. Lo trova nello sport e si iscrive quindi ad una squadra di sledge hockey, una variante dell’hockey su ghiaccio. Col tempo impara e si fa sempre più bravo, tanto da diventare un vero e proprio campione. Ha partecipato infatti alle Olimpiadi di Vancouver nel 2010 e all’Europeo nel 2011 dove vince; partecipa in seguito alle Olimpiadi di Sochi nel 2014 e agli ultimi europei, dove conquista la medaglia d’argento. Il cuore del pubblico, a cui spettava eleggere un’unica preferenza, è rimasto invece toccato dalla storia di Vittoria Demare, che nella sua Canova, il quartiere più multietnico della nostra città – basti pensare che vi convivono oltre 25 etnie diverse – nel 2003 fonda l’Associazione Carpe Diem, per gestire un centro giovanile rivolto ai ragazzi di 40

tmdicembre

origine straniera che vivono nella zona. Da allora, tra mille difficoltà, Vittoria è riuscita a trasformare l’associazione in un’attività a tempo pieno ed ora gestisce pure due centri Giocastudiamo per bambini: a Canova e a Spini di Gardolo. Un’altra delle sue iniziative che sta riscuotendo un buon successo è poi il forno sociale di Canova, uno spazio dove persone di varie etnie possono trovarsi insieme per fare il pane, impastandolo e mettendolo a cuocere nel forno comune. E mentre l’impasto cuoce si scambiano due chiacchiere con i vicini e colleghi “panettieri”, lasciando lievitare le relazioni e le nuove amicizie. PREMIAZIONE I 3 vincitori eletti dalla giuria hanno ricevuto un premio di 1000 euro ciascuno, da impiegare per realizzare un progetto che abbia delle ricadute sulla collettività, mentre alla vincitrice scelta dal pubblico, Vittoria Demare, è andato un assegno da 500 euro. Ma non finisce certo qui: le loro storie infatti verranno raccolte in una pubblicazione edita dalla casa editrice Green Trend di Trentino Sviluppo, a cura di Alessandra Benacchio, Michele Stinghen, Paolo Trentini e Gaia Volta. Potranno inoltre sostenere un colloquio con uno dei membri della giuria, a loro scelta, per avere indicazioni in merito al proprio futuro professionale e come se non bastasse saranno infine coinvolti nella promozione di un evento che riguardi la propria esperienza, rivolto a tutti i giovani, con il supporto della Fondazione Demarchi. Insomma, la serata #strikestoriesnight ha portato una pioggia di opportunità ed energia positiva per questi ragazzi, ma anche per il pubblico in ascolto, che non ha potuto che appassionarsi ai loro racconti. Come ad esempio quello di Giovanni Gardumi che ha fatto divertire con il suo ironico elogio musicale al Monte Bondone, oppure la curiosa storia di Massimo Dante, che ha descritto con entusiasmo la sua crescente passione per i caschi da moto creativi, che da semplici disegni si sono trasformati in oggetti di design che lui crea e vende nel suo negozio. Questi ragazzi sono la dimostrazione che con il talento, l’impegno, la volontà e un po’ di fantasia si può davvero tutto, anche in quest’epoca appesantita da precarietà lavorativa e difficoltà economiche che i media ci ricordano ogni giorno, dove molte vol-

I 10 PARTECIPANTI Klaus Broz, violoncellista, ideatore, fondatore e direttore artistico del festival “Progetto Opera Rovereto”, organizzato da giovani per avvicinare i giovani alla lirica e alla musica classica Serena Costa, laureata in psicologia. Dopo aver dato vita ad un blog per farsi conoscere, è riuscita ad aprire uno studio proprio specializzato in psicologia infantile Massimo Dante, grafico, titolare di “Mad56”, negozio di caschi artistici da lui ideati, venduti attualmente in 26 nazioni diverse Martina Dei Cas, scrittrice solidale, autrice dei romanzi “Cacao amaro” e “Il quaderno del destino”, ispirati alle sue esperienze di volontariato in Nicaragua, dai cui proventi vengono finanziati dei progetti di scolarizzazione Vittoria Demare, fondatrice dell’Associazione Carpe Diem a Canova di Gardolo. Gestisce due centri per bambini ed è inoltre ideatrice di iniziative per l’integrazione degli immigrati residenti nel sobborgo Giacomo Gardumi, cantautore, autore della canzone “Mi resto en Bondon”, divenuta virale tanto da esser stata utilizzata come sponsor promozionale dall’APT; è autore inoltre di canzoni di impegno sociale contro l’alcolismo e la ludopatia Federico Modica, fotografo. Ha aperto uno studio tutto suo e tra i vari lavori ha documentato con successo una spedizione in Groenlandia Andrea Morandi, ideatore di “Ortociclo”, un progetto attivato nella città di Brescia che prevede la consegna di prodotti agricoli dai produttori ai consumatori, gestita tramite un sito web ed effettuata personalmente da lui, in sella alla sua speciale e-bike Ilaria Pernigotti, fondatrice dell’Associazione “Una montagna di Teatro”, per promuovere eventi culturali nella provincia di Belluno Gianluigi Rosa, privato di una gamba dopo un grave infortunio avvenuto all’età di 17 anni, è ora campione olimpico di sledge hockey. te i ragazzi appaiono fragili vittime cui non resta che rassegnarsi o emigrare all’estero. Ma chissà invece quanti altri strike di giovani coraggiosi ci sono ancora là fuori, che aspettano solo di essere raccontati... ■


Cappone della Tradizione farcito con tartufo nero al sentore di birra artigia nale Lu Lu INGREDIENTI: 1 cappone intero pulito, con i suoi fegatini – 80 gr di tartufi neri puliti tagliati a fettine – 240 gr di strutto di maiale – 150 gr di birra scura doppio malto LuLu PB 82 Sforzellini Selection – 150 gr di birra chiara doppio malto LuLu AL 13 Sforzellini Selection – 300 gr di cipolle rosse a fettine – 200 gr di mele leggermente acide a fettine – 10 gr di timo tritato – 20 gr di burro – 2 dl di Olio Extravergine di Oliva Biologico LS Sforzellini Selection – Rosmarino in rametti qb – Sale qb – Pepe bianco da mulinello. PROCEDIMENTO: Mettere la metà dei tartufi a fettine in una ciotola, irrorare con le due tipologie di birra, la chiara AL 13 e la scura PB 82, unire sale e pepe bianco in proporzione, mescolare e fare marinare per due ore circa. Amalgamare in una ciotola la restante metà dei tartufi a fettine con lo strutto di maiale, pestare il tutto in un mortaio fino ad ottenere un composto omogeneo. Dopo le due ore di marinatura scolare i tartufi e conservare la miscela di birre a parte. Aggiungere i tartufi marinati al composto di strutto, mescolare con cura e fare amalgamare. Lavare i fegatini del cappone e tritare con il coltello finemente, unire il timo tritato e aggiungere al composto di tartufi e strutto, ottimizzare di sale e pepe bianco. Farcire l’interno del cappone con il composto ottenuto, cucire l’apertura. Sistemare il cappone in una teglia da forno, adagiare sopra alle fettine di cipolle rosse e di mele. Condire con il burro e l’olio extravergine di oliva in proporzione, unire i rametti di rosmarino ed irrorare con la miscela di birre profumata al tartufo nero, salare la superficie. Cuocere in forno già caldo a circa 170°C per circa due ore e mezza, girare di tanto in tanto e bagnare il cappone con il fondo di cottura. Poco prima di togliere dal forno, alzare per circa cinque minuti la temperatura del forno a 180°C per ottenere una duratura uniforme facilitata dall’utilizzo della birra. Sfornare il cappone farcito, porzionare nei piatti e irrorare con il sugo di cottura. Servire con una purea di patate al formaggio Trentingrana, spinaci alla crema di mandorle e capperi. Accompagnare il cappone farcito di tartufo nero con la Birra LuLu di Natale, “Cèppo” al succo di acero Sforzellini Selection.

Grafica by Martina Boschi

Curcu&Genovese Associati s.r.l. - Südtiroler Studio s.r.l. - Riproduzione vietata

By Executive Chef Luigi Sforzellini & Luca Sforzellini – Sforzellini Consulting Consulenza tecnica per la linea della ristorazione – sforzellini.consultingsrl@gmail.com

La Birra LuLu INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

labirralulu@gmail.com


trentinoeditoria trentinoattualità

IL CUORE DELLE ALPI CERNIERA D’EUROPA UN VOLUME DI 240 PAGINE RACCONTA PER IMMAGINI E CON DIDASCALIE IN TRE LINGUE IL “TRENTINO MERAVIGLIOSO” CHE ABITIAMO – I TESTI SONO DEL GIORNALISTA ALBERTO FOLGHERAITER, LE IMMAGINI DI FOTOGRAFI PER HOBBY O DI PROFESSIONISTI APPASSIONATI DEL TERRITORIO

S

e non fosse l’aquila, il simbolo del Trentino e delle sue vette, dovrebbe essere l’orso a connotare questo territorio, prevalentemente montagnoso, disegnato come una farfalla al centro della catena delle Alpi. Nella seconda metà del XIX secolo, l’orso era presente con numerosi esemplari esclusivamente nel Trentino occidentale. Il pagamento di una taglia da parte del governo austriaco per ogni capo abbattuto (50 fiorini se femmina, 40 per un maschio, 25 per un piccolo) favorì una strage di plantigradi: 226 orsi furono uccisi nel corso dell’Ottocento in Trentino-Alto Adige, 80 esemplari nei primi settant’anni del Novecento. Ridotti a 6-8 esemplari, negli anni Sessanta gli orsi del Trentino furono al centro di studi, interventi di salvaguardia, tentativi (falliti) di nuove

42

tmdicembre

immissioni. Sul finire del XX secolo, sulla scorta di un intervento finanziario della Comunità Europea, fu avviato il progetto “Life ursus” con la cattura in Slovenia di dieci orsi (tre maschi e sette femmine) e la loro liberazione nelle foreste del parco naturale Adamello-Brenta (1999-2002). Accompagnata da controversie, da danni agli agricoltori, dall’uccisione di alcuni esemplari, dall’aggressione di vari escursionisti (2015), in quindici anni la presenza dell’orso in Trentino si è dilatata a una settantina di individui. Da mille anni, un orso accompagna l’iconografia del più suggestivo luogo di culto delle Alpi centrali, il santuario di San Romedio, in valle di Non. Secondo una popolare leggenda, Romedio fu il protoeremita che si sarebbe servito di un plantigrado dopo che l’animale gli aveva sbranato il cavallo. Finiva il primo millennio dell’era cristiana e la valle dell’Adige era già considerata la porta verso Roma: transito obbligato di regnanti e di pellegrini, di eserciti e di conquistatori. Tutto era cominciato molti secoli prima... E tutto è condensato nel volume di 240 fotografie che Curcu&Genovese manda in libreria a dicembre: “Trentino meraviglioso”, con testi e didascalie di Alberto Folgheraiter, tradotte in tedesco e ingle-

WWW.CURCUEGENOVESE.IT

se da Christina Lerchner e da Shirley Wilson. È un libro che si propone come biglietto da visita per chi arriva in questa terra tra i monti ma anche per coloro che la abitano. Sono scorci di paesaggi, scene di vita comunitaria, fissate da fotografi per hobby e da maestri della fotografia. Si racconta il Trentino dei laghi (297, esclusi i bacini artificiali) e delle montagne (con i 115 ghiacciai che si stanno riducendo di anno in anno); della cultura e delle colture, del terziario e del turismo. Un Trentino che si estende su una superficie di 6.217 chilometri quadrati; abitato da 537.416 persone; compresi 50.104 stranieri residenti (9,3% della popolazione). L’immagine del Trentino come due ali di farfalla (copyright di Cesare Battisti,


trentinoeditoria 1898) o come una foglia di vite, scaturisce dal solco longitudinale, attraversato dall’Adige, e dalle valli laterali nelle quali si innervano e si diramano altre valli minori. Il territorio trentino ha una rapida estensione altimetrica: in pochi chilometri si passa dai 65 m s.l.m. del lago di Garda ai quasi quattromila metri del Cevedale (3.769 m). Per tale ragione, anche le zone climatiche sono a geometria variabile: da mediterranea a continentale, da subalpina ad alpina. Un Trentino nel quale soggiornano (dato 2014) 3,5 milioni di turisti per 15milioni e mezzo di giorni-presenza. In crescita gli stranieri è diminuita la clientela italiana. I mesi di maggior afflusso: gennaio, febbraio e agosto. Gli alberghi sono 1.550, i posti-letto 95mila; i dipendenti poco meno di 8mila. Gli impianti a fune sono 236 (10 funivie, 169 seggiovie, 54 sciovie e 3 slittinovie). Un Trentino che vanta una capillare rete di piste ciclabili: 430 chilometri di percorso dalle Dolomiti al lago di Garda. Un Trentino che è terra di colture e di cultura. L’una e l’altra si fondono negli eco-musei (7) e nei musei etnografici, primo fra tutti quello degli “Usi e costumi della Gente trentina”, di San Michele all’Adige, fondato dall’etnografo Bepi Sebesta. Sono 91 le collezioni e i musei distribuiti su tutto il territorio. Trento e Rovereto, le città che si sono sviluppate lungo l’asse centrale della provincia, costituito dalla valle che da nord a sud è attraversata dal corso dell’Adige, vantano i più importanti poli di richiamo culturale. Il Castello del Buonconsiglio, che fu sede dei principi-vescovi sin dal 1255, propone collezioni d’arte e di memoria della storia umana e civile della comunità. Nella Cattedrale di San Vigilio e nel contiguo museo diocesano si riflettono mille anni di governo episcopale sotto la tutela del Sacro romano impero Germanico. Così la Fondazione Museo Storico del Trentino, a Trento, è in stretto rapporto con il Museo Italiano della Guerra a Rovereto. Se la Campana dei caduti, sul colle di Miravalle, pure a Rovereto, è il simbolo internazionale della “guerra alla guerra”, nelle valli, i tredici musei della Grande guerra (1914-1918), sia pur limitati a porzioni di territorio, consentono approfondimenti di storia e di memoria. Lo spazio archeologico del SASS, nel centro storico di Trento, rammenta la conquista romana della regione; le palafitte di Ledro e la torbiera di Fiavé, nel Trentini occidentale, rimandano alla protostoria. Questo territorio fu area di transito dalla

pianura Padana alle pianure Danubiane. Di questi passaggi e delle popolazioni stanziali lungo le pendici dei monti, in valle dell’Adige, sono venute alla luce nella seconda metà del XX secolo importanti testimonianze. Al riparo Gabàn, sulle coste occidentali del monte Calisio, sotto l’abitato di Martignano, è stato scoperto (1969) un insediamento umano che risale al Mesolitico (6-8 mila anni fa). Altri ripari sotto roccia sono stati indagati dagli archeologi della Provincia autonoma di Trento al Pradestèl, poco a nord della città, e alla Vela di Trento. A Vatte di Zambana, alle pendici orientali del monte Fausior, nel febbraio 1968 fu scoperta la sepoltura di una donna vissuta circa 50 anni (scheletro in posizione supina) che viene fatta risalire al 6000 a C.. Lo scheletro di quella che è stata chiamata “la nonna del Trentino” (databile attorno alla metà del VII millennio avanti Cristo), fu trovato sotto roccia (1995) nel corso di una campagna di scavi a monte dell’abitato di Mezzocorona. La sintesi di tutto questo si può osservare al MUSE di Trento, avveniristico museo delle scienze, firmato dall’archistar genovese Renzo Piano. Sorto (2013) assieme al quartiere residenziale delle “Albere” su un’area di 19mila metri quadrati, già insediamento industriale della Michelin,

è diventato museo di richiamo internazionale. Al pari del MART di Rovereto, allestito nel 2002. Il Museo di ARTe moderna e contemporanea, su progetto dall’architetto ticinese Mario Botta in collaborazione con l’ingegnere roveretano Giulio Andreolli, vanta una collezione permanente di oltre 15mila opere. Una cospicua dotazione è riferita al Futurismo (il movimento culturale d’avanguardia, nato in Italia nel 1909), di cui 3mila opere (disegni, dipinti, sculture e arazzi) sono state lasciate al museo da Fortunato Depero (1892-1960). I secoli dell’arte e della storia medievale sono conservati nei 57 castelli e fortificazioni. L’arte più insigne, non solo religiosa, è conservata nelle duemila chiese, cappelle e santuari, sorte in quindici secoli nelle città e nelle valli, nei centri popolati e nei villaggi più sperduti. Un tempo affollati presidi di devozione cristiana, chiese e cappelle custodiscono altari lignei, pale d’altare e affreschi che restano una fondamentale pagina di storia e di cultura della comunità trentina, patrimonio dell’umanità. Tutto è condensato nelle pagine di “Trentino meraviglioso”. Che tale è, soprattutto per chi viene da altre contrade perché noi, talvolta, non ci rendiamo conto che ciò che ci circonda è davvero meraviglioso. ■

43

tmdicembre


trentinoteatro di Stefania D’Elia

UN PREMIO CHIAMATO

Oscar

È RUSSA, MA TRENTINA D’ADOZIONE, ATTRICE E REGISTA, JANNA KONYAEVA È RIMASTA FOLGORATA DAL PICCOLO, SFORTUNATO PROTAGONISTA DI “OSCAR E LA DAMA IN ROSA” DI ERIC-EMMANUEL SCHMITT. AL PUNTO DA SPINGERLA A IMPERSONARLO SUL PALCOSCENICO, IN SIMBIOSI COL PUBBLICO. “PER ME IL TEATRO È CONDIVISIONE”, DICE

S

e non fosse stato per la copertina di un libro, che dal ripiano di una libreria ha ammiccato a Janna Konyaeva (attrice e regista russa trapiantata ormai da tanti anni a Trento), lo spettacolo “Oscar e la dama in Rosa” non avrebbe mai visto la luce. “È stato un vero colpo di fulmine, il delicato disegno ad acquarello della copertina mi ha subito conquistato, non potevo non comprare il libro (Eric-Emmanuel Schmitt, Edizioni e/o). Ho iniziato a leggere alla fermata dell’autobus, sono salita e ho continuato a leggere seduta al mio posto. Solo quando sono arrivata a metà libro e al capolinea di una corsa che non era la mia mi sono resa conto di non avere scelta: Oscar sarebbe diventato il mio primo spettacolo in italiano”. Parlare della “nascita” di Oscar non è semplice, ed è facile leggere negli occhi di Janna la commozione che accompagna i ricordi,“Insieme a me all’inizio di 44

tmnovembre

questa avventura c’era Emanuele Pianta un attore, ma soprattutto un amico che ha subito creduto in Oscar, purtroppo un incidente stradale lo ha strappato prematuramente a tutti noi, è stato doloroso ma soprattutto un punto di svolta: non me la sentivo di continuare questo progetto senza di lui, ma abbandonarlo avrebbe significato perdere Emanuele per una seconda volta. Aprire il suo computer per cercare le musiche, le immagini e le idee che vi erano racchiuse è stato struggente, ma mi ha permesso di capire che, proprio per Emanuele, bisognava continuare”. Ed è a lui che è dedicato ogni spettacolo, ogni traguardo, ogni pensiero durante lo spettacolo, perché, come mi racconta Janna con occhi carichi di emozione “quando sono sul palco sento che è lì accanto a me e accompagna ogni mio passo”. La storia di Oscar è una storia meravigliosa, coinvolgente, ricca di speranza e in cer-

ti punti davvero spassosa che è stata purtroppo poco apprezzata dal pubblico trentino più avvezzo alla commedia che al dramma. Oscar è un bambino di 10 anni che vive nel reparto pediatrico di un grigio ospedale di provincia. Oscar ha una grave forma di leucemia, una manciata di giorni da vivere, tanta rabbia e pochi amici con cui condividere le sue giornate, tra le persone cardine della sua vita c’è “nonna Rosa” una volontaria che, grazie alla sua fantasia, riuscirà a trasformare gli ultimi giorni di Oscar in una incredibile


trentinoteatro avventura, “lo sai che gli ultimi 12 giorni dell’anno sono magici?” rivela “ognuno di essi vale 10 anni, quindi tu in questo momento stai per affrontare ben 120 anni di vita. Ti pare poco?” Da qui Oscar trasporta il pubblico, attraverso un monologo intriso di speranza, in un viaggio lungo una vita: prende consapevolezza di sé, si ritrova adolescente ostinatamente arrabbiato, si innamora e dichiara il suo amore a Penny Blu la bellissima bambina della stanza in fondo al corridoio, affronta i suoi demoni, raggiunge l’età della consapevolezza e del perdono. Un viaggio che alterna momenti di divertimento e commozione e che lascia nel cuore di ogni spettatore qualcosa di profondo su cui riflettere. “Ho recitato davanti ad un pubblico di sole 30 persone che, a fine spettacolo, hanno sentito l’esigenza di salire sul palco per un abbraccio. È stato un momento bellissimo perché ho certezza che ognuno di loro ha riportato a casa qualcosa di speciale. Sono stata a Milano, dove mi sono esibita in una scuola. Gli stessi ragazzi che erano presenti la mattina sono intervenuti anche la sera, per lo spettacolo in teatro aperto a tutti, accompagnati dai loro genitori: erano rimasti così colpiti che avevano sentito il desiderio di condividere l’esperienza con la loro famiglia. Per me il teatro è questo: condivisione, ogni volta che salgo sul

palco sento di poter lasciare qualcosa agli spettatori e allo stesso tempo so che da loro riceverò tantissimo”. Con occhi che brillano mi racconta “Il teatro è magico. Ogni volta che si fa il primo passo fuori dalle quinte il respiro si ferma; è come camminare su un foglio bianco: tutto deve essere ancora scritto. A teatro l’attore respira con il pubblico, il legame con ognuno degli spettatori è fortissimo, unico... una cosa di cui non potrei mai fare a meno.” Impossibile non leggere nelle sue parole il profondo amore che la unisce al palcoscenico. Amore che riesce a trasmettere ogni giorno anche ai suoi “cuccioli” i pic-

ste e F e

coli attori che debutteranno il prossimo 17 e 18 dicembre con lo spettacolo “Gli Aristogatti” a Gardolo. Amore che l’ha portata fino a Pesaro al Festival Nazionale d’Arte Drammatica, dove, in una rosa di 8 finalisti “e già arrivare fin lì è stata una grossissima soddisfazione!” è riuscita a portare a casa un terzo posto, il premio come miglior attrice e il riconoscimento più importante: il primo premio dalla giuria giovani “mi ha emozionato, perché i giovani sono il futuro. E sapere che hanno capito questo spettacolo è davvero importante.” Lo scorso 29 ottobre, a Gardolo, davanti ad una platea piena, si è svolta l’ultima replica (almeno in regione, visto che a livello nazionale ci sono già state tantissime richieste) di questo spettacolo. Ero presente, commossa ed emozionata, seduta accanto a mia figlia Gaia di 9 anni che, alla chiusura del sipario, mi ha subissato di domande. “Ma non è proprio un addio” mi spiega Janna “mi piacerebbe portare lo spettacolo nelle associazioni e nelle scuole, anche se tutte le proposte nostre e dei genitori non sono mai state accolte”. Ed è un vero peccato. Perché si preclude ai ragazzi la possibilità di assistere ad uno spettacolo che, in poco più di un’ora e mezza, è capace di rilasciare uno strascico che accompagna per molti giorni ■ a venire... lo dico per esperienza!

Panettoni dal 1975...

n o u B

L

La Pasticceria Bronzetti, propone una vasta gamma di dolcissime specialità artigianali realizzate con materie prime altamente selezionate per offrirvi solo il meglio dell'arte pasticcera italiana, come i nostri panettoni tradizionali, ai frutti di bosco, al cioccolato, al vino Merlino e farciti...

Un mondo di golosità... per il vostro Natale! LAVIS (TN) - Via Cembra, 1 Tel. 0461.240102 www.pasticceriabronzetti.com Orario: lun-merc-gio-ven-sab 7.30-12.30/15.00-19.30 Domenica: 7.30-12.30. Chiuso il martedì

45

tmdicembre


trentinopoesia

a i o i g La e r e i l g o c c a di di Renzo Francescotti

PADRE LIVIO PASSALACQUA, GESUITA E PSICOLOGO, DA TRIESTE A TRENTO. A VENT’ANNI ENTRA IN COLLEGIO. IL SUO RICORDO PIÙ ANTICO È DEL SECONDO ANNO DI VITA: UN FERMO-IMMAGINE NEL SUO LETTINO. INFINE, LA GRANDE AVVENTURA DI VILLA SANT’IGNAZIO

E

ra il 1929 quando sulla collina nord-est di Trento, sotto Cognola, accanto al Santuario delle Laste, arrivarono i gesuiti. L’arcivescovo di quegli anni Celestino Endrici, aveva chiesto alla Compagnia di Gesù (che già risiedeva presso la Chiesa di San Francesco Saverio, la “chiesa dei Gesuiti”), di insediarsi alle Laste, a Villa S. Ignazio, per praticarvi i loro esercizi di formazione spirituale, rivolti a giovani e adulti. La sede messa loro a disposizione era un edificio di quaranta stanze con una splendida vista sulla città. Trentatré anni dopo, nel 1962, a Villa S. Ignazio, come padre spirituale arrivò un gesuita triestino di 37 anni, “varcando il ponte”. Che ponte? Quello che gran parte degli italiani pensano che separi Trento 46

tmdicembre

da Trieste… Quel gesuita si chiamava P. Livio Passalacqua, nato nella città di San Giusto il 29 settembre 1925. I Passalacqua erano un cognome probabilmente unico a Trieste, di origine pugliese, con i loro avi arrivati per i loro

Villa S. Ignazio a Trento, la Foresteria

traffici nella grande città portuale, mettendovi radici. Suo padre, Bruno, era direttore della Banca Commerciale Italiana di Trieste e direttore nazionale degli scambi commerciali della Banca. Sua madre Vincenza Tomich era

una veneziana figlia di un comandante di navi passeggeri, nell’ultima parte della sua vita divenuto comandante di navi-recupero di imbarcazioni affondate. Insomma, una famiglia alto-borghese quella di Livio. Che fu alla sua nascita a un filo dalla morte, assieme a sua madre, così che il padre decise di non mettere più a rischio la vita di sua moglie. E Livio rimase figlio unico: crescendo con tanti rincrescimenti per non avere fratellini o sorelline da giocarci e da amare. In una città cosmopolita, portuale, come Trieste, dove accanto al dialetto veneziano si parlava l’italiano, il tedesco, lo slavo, ma anche tanti altri linguaggi come l’inglese di Joyce, l’ebraico di Saba e Svevo, grandi scrittori che a Trieste nacquero o vissero. Che linguaggio


trentinopoesia parlavano in famiglia i Passalacqua? ”I miei genitori, oltre naturalmente all’italiano, conoscevano perfettamente il tedesco (mia madre aveva studiato in una scuola tedesca). Ma in famiglia si parlava tranquillamente in dialetto…” E ti ricordi qualcosa in dialetto triestino? “Certo”. E, a sorpresa , Padre Livio si mette a cantare a mezzavoce, perfettamente intonato: ”Co so lontan da Trieste / me sento un gran dolor / e più zerco de pararlo via / più me se engropa el cor / le lagrime me cola zo per el viso / e digo tra de mi e tra de mi / che no esiste’n altro pradiso / più splendido de ti…” Quando, a vent’anni, Livio entrò nel collegio dei gesuiti, durante i pasti, a turno, un novizio leggeva la storia del santo del giorno. E questo esercizio aveva anche il compito di ripulire dagli accenti dialettali i giovani aspiranti sacerdoti, dato che un incaricato correggeva implacabilmente la loro pronuncia. Così il nostro Livio perse la pronuncia triestina e acquisì una perfetta pronuncia nazionale: ma non perse mai il suo vincolo col dialetto. Il suo più antico ricordo è del suo secondo anno di vita: un fermo-immagine di quando era nel suo lettino con le sponde per non volare fuori e – forse al suo risveglio – scorse vicinissime la facce di mamma e papà che lo osservavano, che gli sorridevano felici. “È fondamentale che il bambino scopra di essere

amato” commenta. Un altro ricordo è del suo secondo o terzo anno di vita: non abitavano più col nonno, ma il nipotino doveva essere andato a trovarlo; collocato in pensione, il nonno camminava accigliato nel soggiorno, avanti e indietro, con le mani dietro la schiena: “Per scherzo, feci il solletico a quelle mani e il nonno reagì in modo brusco. Era un nonno molto affettuoso: ci rimasi molto male… Anni dopo, in quarta elementare, camminando con mio padre in una sera limpidissima e stellata: “Guarda che splendore di cielo! E pensare che c’è gente che non crede in Dio…” disse papà. Non me lo sono mai dimenticato. Forse la mia storia religiosa comincia da lì. Crebbi. Ero adolescente quando un giorno un mio caro amico, Aldo Palmisano (di chiare origini meridionali, indicate dal suo cognome), annunciò al gruppo di noi amici che aveva scoperto la fede. La cosa ci colpì, e anche noi cominciammo a porci il problema della fede. Costituimmo un gruppo che chiamammo Ascendere e trovammo ospitalità per le nostre riunioni dai gesuiti, che avevano la sede nei pressi del Tribunale e dei giardini pubblici, vicino a casa mia. I gesuiti non interferivano mai, ci lasciavano assolutamente liberi, ci offrivano biscotti e tè... Informammo p. Giambattista Porta, curatore degli esercizi spirituali ignaziani, che noi avremmo discusso

Padre Livio adolescente con papà Bruno e il cuginetto Claudio 47

tmdicembre


trentinopoesia oltre che di questioni religiose e morali, anche di quelle politiche. E che ci sentivamo antifascisti. Lui non fece una piega, anzi, commentò favorevolmente…”. “Quali erano le tue letture preferite in quegli anni?” “In quelle di argomento religioso prevaleva Sant’Agostino, il grande convertito, con le sue Confessioni. In quelle, diciamo laiche, c’era posto per la narrativa: come “I racconti di Padre Bown” di Chesterton; o ”Un groviglio di vipere” di François Mauriac; o “Il potere e la gloria” di Graham Green o “Il diario di un curato di campagna…” di Georges Bernanos. Passarono gli anni, Livio divenne Padre Livio e, come abbiamo visto, nel 1962 arrivò a Trento, a Villa S. Ignazio dove era padre spirituale p. Gigi Movia, un goriziano che aveva avuto il padre ucciso dai partigiani titini come “fascista”. Padre Livio avrebbe dovuto fare opera di orientamento per i ragazzi (“rastrellati” come il buon fieno da quello che veniva chiamato “Padre Pescatore”), prendendo il posto di p. Movia che aveva chiesto un anno sabbatico per fare l’uditore alla Gregoriana, dove conobbe un gesuita cubano. Era p. Arvesù, che aveva studiato a Cuba in un Collegio dei Gesuiti assieme a Fidel Castro ed e appassionato della psicologia umanistica di Carl Rogers. Quando, dopo un anno, Padre Movia tornò da Roma cominciò a tenere corsi di psicologia rogersia-

Carl Rogers

48

tmdicembre

Una vecchia immagine di Villa S. Ignazio

na. ”Io lo aiutavo – racconta Padre Livio – cominciando ad entrare nel mondo di questo straordinario psicologo. Nei primi anni ‘70 ero a Roma dove conobbi personalmente Rogers, divenendo suo allievo. Lui aveva iniziato allora il suo primo dei suoi quadrienni che consistevano in un fine settimana di riunione e di studio ogni mese, coadiuvato da Alberto Zucconi, direttore dell’I.A.C.P., l’Istituto italiano degli studi rogersiani”. Carl Rogers (1902-1987) è stato uno psicologo americano fondatore di quella che è stata chiamata la “psicologia umanistica”, che guarda al pensiero di allievi di Freud che ruppero col maestro: come l’austriaco Otto Runk, lo svizzero Carl Gustav Jung ; o al pragmatismo americano di un John Dewey o all’esistenzialismo europeo. La sua opera più famosa è “Terapia centrata sul cliente” in cui sostituisce la parola “paziente” con “cliente” volendo indicare che non esiste una mente malata. “Ci potresti sintetizzare nel modo più semplice il pensiero di questo affascinate psicologo americano?” chiedo a Padre Livio. “La terapia di Rogers, chiamata non direttiva, in quanto si limita a creare le condizioni che favoriscano la crescita del cliente, si fonda sulla fiducia nelle proprie possibilità, sull’accetta-

Livio da ragazzo

zione, sulla comprensione empatica, sulla congruenza. Bisogna ascoltare il “cliente” senza preconcetti e pregiudizi, calarsi nel suo vissuto prescindendo dal proprio, immergersi empaticamente nel suo mondo. Il “cliente” deve essere accompagnato a scoprire le cose da sé, come affermava Socrate, affiancato dal suo “facilitatore”, in un viaggio in cui cresce lui e, assieme, anche il terapeuta…”. Tornando alla storia di Villa S. Ignazio, ci sono una serie di date che segnano come picchetti il suo cammino. Nel fatidico 1968 diventò una sede di riflessione e confronto, anche col marxismo, dopo che la comunità si era messa in discussione dibattendo le vicende drammati-

che di quelli anni, meditando sulle sofferenze del sociale e della persona. “In seguito ci trovammo in crisi per quella gente che bussava alle nostre porte per chiedere ospitalità – racconta Padre Livio. Finimmo col cedere, riorganizzandoci per rispondere a quel bisogno”. Molto utile si rivelò, nel 1969, la creazione del periodico mensile ”Fractio panis”, voluta da Padre Livio, che attualmente tira 3.000 copie, diffuse agli indirizzi anche fuori regione. Nel 1975, Villa S. Ignazio fu il primo ente a istituire la convenzione con il Ministero della Difesa per la gestione del servizio civile dei primi obiettori di coscienza. Nel 1991, vennero promulgate dal Parlamento due leggi


trentinopoesia

Con Mons. Bressan

distinte sulla cooperazione sociale e sul volontariato, di fatto separandoli. Questo avrebbe messo in crisi una realtà come quella della Cooperativa di Villa S. Ignazio, che avrebbe dovuto congedare più di cento volontari su 150 “fuori legge” grazie alle regole nuove. A lungo si discusse su una soluzione possibile. Finalmente nel 1995 si arrivò alla soluzione con la fondazione dell’Associazione di volontariato per Villa S. Ignazio. Negli anni del primo decennio del nuovo secolo, una ristrutturazione durata quattro anni rinnova l’intero edificio dei gesuiti, portando a termine i lavori in modo che l’attività non fosse condizionata. Nel frattempo, a supporto, si moltiplicano le Associazioni e gli Enti che fanno capo alla “Villa”: nel 2009 se ne registrano una ventina. Nella pubblicazione “L’esperienza di Villa S. Ignazio” (Erickson, 2004), Dario Fortin scriveva di 12mila persone all’anno frequentanti le attività formative, spirituali, educative, tra le quali 1.200 ottennero un sostegno e 360 furono prese in carico perché in difficoltà. Il nostro Padre Livio Passalacqua, mente e regista di tutto questo sviluppo (senza voler fare torto a nessuno), nel settembre 2012 si fece ufficialmente da parte, lasciando la direzione della

“Villa” al genovese p. Alberto Remondini. E benché allergico alle onorificenze, nel 2014 fu insignito dell’Aquila di San Venceslao; e l’anno dopo fu festeggiato per i suoi novant’anni, invidiabilmente portati. Per quanto mi riguarda personalmente, la mia attività, la mia esistenza, pur da posizioni laiche progressiste, sono profondamente legate alla piazzaforte di cultura e azione concreta eretta sulla collina delle Laste, così come alla persona di Padre Livio Passalacqua. Ci fu poi il grande problema della ristrutturazione: ma occorreva una barca di soldi, stanziati in gran parte dalla Provincia. Padre Livio mi confessò che non riuscivano a entrare in contatto con l’allora Assessore alla Sanità Mario Magnani. “Magnani lo conosco da anni, da quando andavo a villeggiare in Val di Non a Vervò, paese di sua moglie e di mia suocera, dissi: siamo in ottimi rapporti. Tranquilli!“. Qualche giorno dopo l’assessore pranzava in ”Villa” dove gli illustrarono il progetto. E i lavori partirono… Infine, da ricordare, anche il corso di poesia. Ad ogni Santo Stefano (Natale con i tuoi…) da oltre vent’anni sono invitato in “Villa”, pranzando accanto a Padre Livio e alla preziosa Giuseppina. “Cosa potresti fare di culturale, qua da noi? Mi chiese in uno di quei pranzi Padre Livio. Gli proposi un corso di poesia che si tiene da 18 anni: quattro mesi con un numero limitato a 20 iscritti, unico in regione e (con questa formula), forse in Italia. E tra due anni, sulla collina delle Laste, a Villa S. Ignazio, con i corsisti, Padre Livio, Giuseppina e gli amici di Villa S. Ignazio spero che potremo sparare fuochi di artificio per festeggiare vent’anni di poesia e amicizia. ■

Ristorante Pizzeria

4 Stagioni Il Ristorante pizzeria 4 Stagioni è presente da oltre trent’anni a Cognola. La chiave del successo raggiunto in tutti questi anni si sintetizza nella teoria di guardare sempre al futuro, ma con un occhio attento al passato.

I NOSTRI APPUNTAMENTI: MARTEDÌ & MERCOLEDÌ Paella alla Valenziana GIOVEDÌ & VENERDÌ Fritto di mare TUTTI I GIORNI Tortel di patate con affettati

I LUNEDÌ DI DICEMBRE SEMPRE APERTI Per il pranzo di Natale si accettano prenotazioni

SAN VITO DI COGNOLA, 36 (TRENTO) 0461.987031 www.quattrostagionisrl.it

49

tmdicembre


trentinoincontri trentinostoria

SCAMBIO FRA GENERALI DA UNA FOTO UNA STORIA

di Maurizio Panizza

maurizio@panizza.tn.it

UNA FOTOGRAFIA INEDITA MOSTRA UNO STRANO SCAMBIO FRA UFFICIALI TEDESCHI E ITALIANI. UNA SCENA MISTERIOSA CHE DOPO UNA LUNGA RICERCA ORA È POSSIBILE COLLOCARE NELLA STORIA DELLA CAMPANA DEI CADUTI DI ROVERETO, FORNENDO LA SOLUZIONE A TUTTI I DUBBI CONTENUTI ALL’INTERNO DALLA SINGOLARE VICENDA. A TUTTI, TRANNE CHE A UNO

G

uardate con attenzione questa fotografia. No, non è una delle solite immagini della guerra: quella arriverà un anno dopo. Studiandola col metodo dell’indagine investigativa scopriremo fra poco che si tratta, invece, di un’istantanea unica, mai pubblicata fino ad ora e che rivelerà un forte legame storico con la terra trentina. Osserviamola bene. A sinistra ci sono alcuni ufficiali tedeschi. A destra, ne vediamo almeno tre di italiani. Chi sono? Sul retro della foto c’è solo una data e una scritta vergata a penna, in tedesco: “15 maggio 1938. Erich Koch, con il Generale Renzetti”. 50

tmdicembre

Da giornalista sempre attratto dalla ricostruzione di eventi del passato, dopo avere trovato per caso in internet questa “strana” fotografia, circa un anno fa, mi sono subito messo all’opera per capirne qualcosa. E come sempre l’ho fatto con la regola delle cinque “W” (chi, cosa, quando, dove e perché), stavolta però applicando il metodo alla foto, anziché alla notizia. Innanzitutto vediamo di rispondere alla prima domanda e, dunque, chiediamoci chi possano essere i due alti ufficiali ritratti nella foto. Le ricerche mi rivelano che il primo a sinistra è Erich Koch, nel ’38 Gauleiter (responsabile di partito) per la Prussia

Orientale e successivamente Commissario del Reich per l’Ucraina. Koch fu un governatore sanguinario e crudele,

Berlino, 14 maggio 1940. L’Ambasciatore Dino Alfieri e, in secondo piano, il Console Giuseppe Renzetti

convinto della necessità di soggiogare al potere “ariano” tutte le genti slave, considerate dal Reich un popolo inferiore. Mandante di tutti gli orrendi massacri che vennero commessi nella sua area di competenza, fu molto vicino a Hitler e alla sua folle ideologia criminale. Alla fine della guerra tentò di fuggire in Sud America, ma venne scoperto e arrestato. Nel 1959 fu processato e condannato a morte. Tuttavia, forse grazie a segreti che lui pare custodisse a riguardo dei Russi, la pena venne commutata in ergastolo. Morì in prigione nel 1986. Il secondo personaggio della foto, quello che riceve qual-


trentinostoria cosa dalle mani di Koch, è l’ufficiale fascista Giuseppe Renzetti che nella nota sul retro viene descritto come “generale”. A dire il vero, però, Renzetti non arrivò più in là del grado di maggiore e l’equivoco, probabilmente, è da ricondurre al fatto che all’epoca lui era Console generale d’Italia a Berlino. Nonostante un ruolo pubblicamente defilato, in realtà Renzetti in quegli anni era l’uomo di fiducia del Duce, incaricato di mantenere i rapporti con i rappresentanti della destra tedesca. In tale veste aveva acquistato la piena fiducia di Hitler che cercava una via di comunicazione sicura e diretta con Mussolini. Negli anni della Seconda Guerra Mondiale, Renzetti ricoprirà, tuttavia, ruoli più marginali. Morirà in Toscana, da uomo libero, nel 1953. Scoperti i personaggi, cerchiamo ora di rispondere al secondo quesito, di “cosa” cioè rappresenti la fotografia. Trovato questo particolare, forse sarà possibile capire anche il resto del contesto.

Rovereto, 28 ottobre 1941. Don Antonio Rossaro, cappellano militare della Centuria Nera, sfila a fianco delle Camicie nere davanti al Prefetto Foschi e al Principe-Vescovo De Ferrari, i quali omaggiano il drappello con il saluto fascista

In effetti, cercando ulteriormente in rete, trovo un sito tedesco che mi dà la risposta che volevamo: l’incontro rappresenta la consegna di una “scatola ambrata contenente dell’acqua”. Ma cosa vuol dire? Proseguendo nell’indagine, comprendo il senso di questa frase, che a sorpresa scopro legato alla città di Rovereto e più precisamente alla consacrazione della seconda Campana dei Caduti, avvenuta nel

maggio del 1940. Come forse qualcuno ricorderà, la prima campana - fusa nel 1924 con il bronzo dei cannoni degli Stati che avevano partecipato alla Grande Guerra - pur essendo riuscita dal punto di vista estetico, altrettanto non poteva dirsi del suo tono musicale. Per questo motivo si era deciso di provvedere alla sua rifusione presso una fonderia di Verona. E per la riconsacrazione di

“Maria Dolens” – questo il nome dato alla campana – il suo ideatore don Antonio Rossaro, pensò nel 1938 di chiedere a tutti gli Stati ex belligeranti di inviare un’ampolla contenente l’acqua di un fiume legato alle loro vicende di guerra. Questo, affinché le acque di tutti i Paesi potessero unirsi nel nuovo battesimo, così come allo stesso modo era avvenuto molti anni prima per il metallo dei cannoni. “L’idea – leggiamo in un in-

51

tmdicembre


trentinostoria

Don Antonio Rossaro

teressante volume di Renato Trinco e Maurizio Scudiero – fu subito accolta con entusiasmo dal Ministro degli Esteri, da tutte le Ambasciate e dai Consolati, in quanto la Campana aveva diffuso per anni il suo messaggio di fraternità universale (inutilmente a quanto pare, visto ciò che sarebbe accaduto di lì a poco – ndr). Da ogni Paese interpellato ben presto giunsero a don Rossaro le “acque sacre”, prelevate con suggestive cerimonie ed inviate in eleganti ampolle, preziose anfore di tutte le forme e colori, alcune autentiche espressioni artistiche dei luoghi d’origine”. Ecco, dunque, spiegato il significato dell’incontro fra ufficiali tedeschi e italiani fissato in quella foto, di cui neppure l’attuale Fondazione Opera Campana dei Caduti era a conoscenza. Certo, manca il nome del luogo (il “dove”) in cui fu scattata la fotografia. Forse a Rovereto? Difficile: ne sarebbe rimasta testimonianza. E’ possibile, invece, che sia stata fatta a Berlino dove Renzetti era Console in quel periodo. Arrivato a questo punto, all’esito delle mie ricerche mancava ancora un altro particolare: scoprire la provenienza dell’acqua contenuta in quell’“ambrato contenitore germanico”. A seguito di ulteriori ricerche – piuttosto complesse, per 52

tmdicembre

Rovereto, 26 maggio 1940. La cerimonia di consacrazione della Campana dei Caduti in Piazza Rosmini

la verità – posso ora confermare che l’acqua era quella del fiume Marna, a est di Parigi, dove avvenne una delle battaglie più sanguinose della Prima Guerra Mondiale. Una battaglia avvenuta nel settembre 1914, nella quale la Germania perse più di 100 mila soldati, fra morti e feriti. Fu qui, lungo il fiume, che gli anglo-francesi sconfissero i tedeschi e a pensarci bene – mi sovvengo ora – forse è proprio su queste rive che venne scattata la fotografia oggetto della nostra storia. Tornando, però, alla Campana, dobbiamo dire che essa venne fusa a Verona il 13 giu-

gno del 1939, ma che prima di giungere a destinazione rimase depositata per undici mesi nel magazzino della Fonderia Cavadini. Il clima in Europa, infatti, faceva presagire cupi venti di guerra che mettevano in dubbio se procedere o meno alla consacrazione della Campana “della pace”. Le perplessità furono sciolte non appena il dinamismo di don Rossaro permise di concludere i preparativi. Il prete di Rovereto, così descrive nel suo diario il lungo viaggio di risalita da Verona verso Rovereto: “Alle 10 del 25 maggio 1940, la Campana giunse in piazza Bra dove tutti si river-

Prussia, agosto 1939. Il generale Erich Koch (a sinistra) accompagna Adolf Hitler appena sceso dall’aereo

sarono dai caffè e dai negozi al suo passaggio. Attraverso le varie borgate e paesi si fecero grandi accoglienze alla Campana dei Caduti. Molto di più se ne avrebbe fatte se il popolo non fosse stato depresso e funestato dal terror della guerra imminente, da continue chiamate alle armi. Grandiosa accoglienza poi ad Ala, banda e folla imponentissima e a Lizzanella drappi alle finestre”. Nel libro di Trinco e di Scudiero si legge inoltre: “Il pomeriggio del 26 maggio del 1940 avvenne a Rovereto la solenne celebrazione della nuova Campana presieduta dal vescovo di Cesarea, mons. Francesco Berretti il quale consacrò la Campana con le acque dei “fiumi sacri” giunte dai tanti stati e mescolate in una sola coppa”. È da segnalare un episodio quanto meno singolare accaduto durante la cerimonia. Avvenne, infatti, che per evidente calcolo politico non fu data lettura del messaggio di papa Pio XII. In esso erano contenute frasi di pace e di fratellanza che chiaramente, nel momento di entrare in guerra, suonavano male al Prefetto Foschi, il quale ne proibì la divulgazione lasciando, invece, ampio spazio


I migliori auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo


trentinostoria

BIBLIOGRAFIA: “Rovereto 1940-45. Frammenti di un’autobiografia della città” - Diego Leoni e Fabrizio Rasera - Edizioni Osiride, 1993. “La Campana dei Caduti Maria Dolens. Cento rintocchi per la pace” - Renato Trinco e Maurizio Scudiero - Editrice La Grafica, 2000. all’intervento dell’esponente fascista Amilcare Rossi, Presidente dell’Associazione Nazionale Combattenti. Dopo la cerimonia, “Maria Dolens”, tuttavia, non raggiunse subito il Castello a cui era destinata. Sì fermò lì, in piazza Rosmini, per alcune settimane per il semplice motivo che non si riusciva a trovare il mezzo adatto a trasportare in salita lungo vie particolarmente strette, una campana di 3 metri di altezza e altrettanti di diametro e di quasi 163 quintali di peso. Alla fine, però, il mezzo si trovò, ma il tragitto durò molto più del previsto. La campana, infatti, impiegò quasi tre mesi per raggiungere la sommità delle mura del castello e, complice l’inizio della guerra, ben quattro anni per essere portata sulla sommità del Torrione Malipiero. In quei tempi tragici, pur di proseguire nel suo progetto don Rossaro cercò di trova-

re ovunque finanziamenti, sia da privati che da enti pubblici sottolineando, nel suo diario, “l’opportunità che la Campana dei Caduti sia pronta per la fine della guerra.” In tal modo, nel settembre del 1941 ricevette direttamente dal Duce 100.000 lire come contributo per ultimare la costruzione del “castelletto”, mentre nel gennaio del 1944, per sollevare la campana, il cappellano militare chiese aiuto al Comando tedesco di Rovereto, il quale rispose che sarebbe stato disponibile a patto di cancellare dalla “Magna Charta” (il documento ufficiale della Campana) l’accenno ai caduti di Inghilterra, Stati Uniti e Russia, nazioni nemiche della Germania. Ovviamente la richiesta era inaccettabile e quindi non se ne fece nulla. La campana, comunque, dopo mille peripezie suonerà il suo primo rintocco a guerra finita, il 20 maggio del 1945.

1944. La Campana dei Caduti, è finalmente collocata sul “castelletto”, alla sommità del Torrione Malipiero. Oggi la campana è sul Colle di Miravalle che domina la città 54

tmdicembre

La Campana scende da Valbusa

A conclusione di questa lunga ricostruzione partita da una semplice fotografia, quando tutto pareva essere tornato al proprio posto, una sola cosa mi rimaneva ancora da scoprire: chi fosse mai stato il misterioso gerarca nazista che esattamente un anno prima, nel 1944, fece visita alla Campana. Scriveva, infatti, don Antonio Rossaro nel suo diario: “Oggi ho accompagnato alla Campana un alto personaggio politico che mi impose assolutamente di tacerne il nome. Ammirò, meravigliato la Campana e balzò fuori a dire, in un italiano stentato: «Lodo la vostra costanza: rifusa per la terza volta! Voi avete una tenacia degna della mia razza!»”. Nonostante le mie indagini accurate, sfortunatamente in nessun archivio sono riuscito a trovare qualche indizio a riguardo della misteriosa visita descritta da don Rossaro. Ancora oggi, però, pensando alla sua testimonianza, pro-

vo forte la sensazione che quell’importante personaggio politico possa essere stato proprio il generale tedesco Erich Koch, quello della foto, quello che consegnò l’ampolla con l’acqua “sacra” per il battesimo della Campana. Che sia stato veramente lui l’oscuro visitatore? Don Rossaro, purtroppo, mantenendo fede alla sua promessa non ne rivelò mai il nome. ■

Il generale Erich Koch



A tutta la nostra affezionata clientela auguriamo

Aperto tutti i giorni TRENTO - Via Manci, 45 (incrocio Vicolo della Sat, 6) Tel. e Fax 0461.262943 info@antico-pozzo.it • www.antico-pozzo.it


Aperto tutti i giorni TRENTO - Via Milano, 148 Tel. 0461.262022 Fax 0461.223120 info@doctrento.it • www.doctrento.it

Curcu&Genovese Associati s.r.l. - Südtiroler Studio s.r.l. - Riproduzione vietata

e l a t a N o n e r Se ! o n n A n o u eB


www.visttrentino.it

TUTTE LE SUGGESTIONI DELL’INVERNO

F

ocus dell’offerta per sciatori ad ogni livello rimangono i due grandi caroselli, il Dolomiti Superski e lo Skirama Dolomiti Adamello Brenta, che concentrano il meglio in termini di tecnologie impiantistiche, e anche le principali novità. Ma il solo ambiente evidentemente non basta e infatti il successo del Trentino è proprio nell’aver costruito un prodotto invernale capace di intercettare interessi ed esigenze specifiche degli ospiti, attraverso un’offerta articolata di proposte vacanza: famiglie con bambini, relax e benessere, vacanza attiva, cultura e tradizioni alpine. Così la settimana bianca in Trentino è un’avventura per tutta la famiglia, grazie alle numerose località family friendly che offrono programmi di animazione e attività in

58

tmdicembre

È DAL 13 NOVEMBRE CHE SI SCIA IN TRENTINO, IN UNA VARIETÀ DI AMBIENTI, PAESAGGI, PISTE E TRACCIATI, DISEGNATI NELLO SCENARIO DELLE DOLOMITI E DELLE ALTRE MONTAGNE grado di accontentare grandi e piccoli. I momenti dopo lo sci e il divertimento sulla neve si possono dedicare anche alla scoperta della ricca offerta culturale del territorio e dei suoi numerosi musei. Un’immersione tra i vapori di una calda piscina con idromassaggio o di una sauna aromatica è forse il modo migliore per concludere una giornata sulla neve grazie ai 22 hotel del Club Vitanova Trentino Wellness, a ben 365 strutture alberghiere dotate di centro wellness, 7 centri pubblici e 4 località termali aperte anche d’inverno.

Di ritorno dalle piste e da giornate intense sulla neve, il rito dell’aprés ski si celebra nei rifugi in quota e nei locali a fondovalle, mescolando glamour, tendenze, divertimento. Ma in Trentino non si viene solo per sciare. Qui infatti si rinnova l’incontro con una natura capace di emozionare e in grado di regalare spettacoli e situazioni sorprendenti, che ognuno può ammirare nel corso di un’escursione con le racchette da neve sui numerosi percorsi all’interno dei tre Parchi naturali, oppure scivolando lungo gli anelli battuti dei centri del fondo, o nel silenzio delle alte quote

guadagnate da scialpinisti e freerider per poi disegnare nuove scie su tappeti di neve immacolata. Anche i sapori genuini della cucina locale sono di casa negli accoglienti rifugi sulle piste e si apprezzano sulle grandi terrazze-solarium, mentre nei ristoranti stellati del Trentino gli chef più creativi trasformano i prodotti del territorio in piatti originali che esprimono l’autenticità di una cultura gastronomica genuina e popolare che ha il suo ambasciatore nelle celebrate bollicine trentine, lo spumante Trentodoc, emblema dello stile autenticamente italiano. ■



trentinoincontri

PREMIATA DITTA di Paolo Chiesa

Demis Tamanini, titolare assieme al fratello Emil

TUTTA FARINA DEL NOSTRO SACCO DAGLI INIZI CON UN MULINO AD ACQUA SULL’ARGINE DEL RIO STOLZANO IN VALSORDA, PASSANDO PER VIGOLO VATTARO, ALLA STORIA ATTUALE CON UN PICCOLO E VERSATILE MULINO ELETTRICO NEL CAPANNONE DI NOVALEDO. IL PERCORSO DELLA CEREALMONDO TAMANINI CHE OGGI COME ALLORA MACINA IL MAIS PER LA POLENTA TRENTINA E IL FRUMENTO PER IL PANE PER LE AZIENDE AGRICOLE E PER I PRIVATI DELLA ZONA. LA STORIA DI UN’AZIENDA CHE SI È EVOLUTA ACCETTANDO I CAMBIAMENTI DEL MERCATO PER CONTINUARE LA TRADIZIONE DI FAMIGLIA DI MUGNAI

L’

altipiano della Vigolana ha ospitato nel corso dei secoli mulini, segherie e fucine alimentate dai numerosi corsi d’acqua che scendono a valle dai suoi vari versanti. E limitandosi ai mulini, sono decine quelli che nel tempo sono sorti vicino ai torrenti Centa, Mandola, Rombonos e Stolzano e che hanno macinato per la gente del posto i cereali raccolti nelle campagne locali e in quelle dell’Alta Valsugana. Ed è proprio sull’argine del Rio Stolzano, il torrente che

appena passato il confine con il comune di Trento prende il nome di Rio Valsorda, che è iniziata l’attività dell’azienda di cui vogliamo raccontare la storia e l’attualità: La Cerealmondo Tamanini. La storia inizia con Giulio Tamanini, un giovane nato nel 1894 che prima di partire per la Grande Guerra aveva lavorato come “molinaro” presso il mulino di uno zio in Valsorda che era attivo fin dagli ultimi decenni del secolo precedente. Giulio, al termine del primo conflitto mondiale, prese in 1980. Mulino del Doss, Bruno Tamanini

60

tmdicembre


trentinoincontri

Libro giornale del 1934

1946. In primo piano, Bruno Tamanini

affitto un mulino poco distante iniziando in proprio l’attività di mugnaio. Alla sua morte, avvenuta nel 1939, Giulio lasciò l’attività nelle capaci mani dei figli Bruno, Ettore e Giulio. Quest’ultimo, il più giovane, nato nel 1928 era il mugnaio, cioè l’addetto alla macinazione. Bruno, il primogenito, nato nel 1921 era l’incaricato della preparazione dei cereali conferiti per la lavorazione mentre

Ettore, nato nel 1924 era il venditore, quello che oggi si chiamerebbe rappresentante di commercio. L’attività era quella consueta della macinatura del frumento, del mais, delle segale, dell’orzo e del “formenton”, cioè il grano saraceno. Il mulino lavorava sia le piccole quantità di frumento o di mais che i privati portavano per l’uso famigliare, sia i grandi raccolti delle aziende agricole. La gente

pagava la macinatura e si teneva il prodotto macinato o riconosceva ai mugnai una parte delle “semole” prodotte che venivano poi vendute. Nel 1953 i tre fratelli Tamanini spostarono la loro attività in via Trento, sul “Doss” a Vigolo Vattaro, dove iniziarono a utilizzare un mulino elettrico. L’attività di macinatura del mais per polenta e del frumento per la farina bianca e quindi per il pane, venne poi

proseguita da Diego, il figlio di Bruno, nato nel 1958, inizialmente con i fratelli e poi da solo. I tempi cambiarono con sempre meno contadini che coltivavano in proprio e con i cereali acquistati invece da fuori provincia, ad esempio dalla pianura padana e questo comportò un adeguamento con un tipo di attività di macinatura più a livello industriale. L’attività del mulino del Doss è proseguita fino al

61

tmdicembre


trentinoincontri

Giulio Tamanini

2000, quando Diego ha deciso di sospendere l’attività di famiglia. Nel 2005 però suo figlio Demis, a 21 anni, ha deciso di mettersi in proprio con un piccolo mulino a pietra in collaborazione con il fratello Emil, aprendo la ditta Cerealmondo Tamanini in Località Saletti sempre a Vigolo Vattaro. Nel 2009 c’è stato il trasferimento dell’azienda in un capannone di via dei Campi in zona Industriale a Novale-

do. L’attività svolta da allora è stata sempre quella della macinazione di cereali per privati e per aziende e della preparazione di mangimi per animali con la novità della vendita di prodotti per l’agricoltura e di animali da cortile. Demis oggi mostra con orgoglio il mulino in azione e gli spazi per il confezionamento dei sacchetti di farina. “Il nostro è un mulino piccolo e versatile” spiega, “e questo ci permette di macinare sia per le piccole aziende agricole della zona sia per i privati che ci portano magari i venti o trenta chili di mais autoprodotto per la famiglia”. Ed è bello pensare che questa sia la stessa filosofia dei suoi avi quando hanno iniziato l’attività alla fine dell’800. “Adesso c’è molta più burocrazia di allora”, dice Demis, “ma le soddisfazioni ci sono: lavoriamo molto con i produttori che poi vendono le farine con le loro etichette personalizzate durante i Mercatini di Natale e le varie

Demis e Emil Tamanini

Feste e Manifestazioni turistiche. E anche se le carte da compilare sono tante e si è sempre di corsa, è bello poter lavorare in proprio proseguendo la tradizione della propria famiglia”. IL LAVORO PERDUTO. Come ricorda Aldo Bernardi nel suo libro: “Il lavoro perduto” (1983, Saturnia Editore), in Trentino i mulini ad acqua iniziarono ad essere usati già all’inizio del secondo millennio e “la loro storia fu legata spesso ad eventi politici e bellici che interessarono la Regione. Dai Principi Vescovi essi passarono in proprietà ai feudatari minori fino ad arrivare in mano privata”. Giuseppe Sebesta, nel suo libro “La via dei Mulini”, edito nel 1976 dal Museo degli usi e costumi della gente trentina, parlando dell’Altipiano della

Vigolana, riporta le seguenti testimonianze bibliografiche: Ne “L’Urbario tridentino del 1387” di Roberto Cessi, edito a Padova nel 1957 in “Studi e ricerche storiche sulla Regione Trentina”, si menziona un “Nicolaus molendinarius de Vigulo”; nella sezione “Manoscritti” della Biblioteca Comunale di Trento c’è un documento del 1584 che riporta la scritta: “Molendina… sitta, et posita in pertinentijs Vatarij”, negli Atti Notarili dell’Archivio di Stato di Trento del 1755 viene nominato un: “Mulino sul Stelzaro”; la “Relazione statistica della Camera di Commercio e d’Industria in Rovereto per l’anno 1880” riguardante il numero dei mugnai riconosciuti e operanti nel territorio Trentino, segnala infine uno di loro a Vigolo Vattaro. ■

NUOVA APERTURA Studio Dentistico a Levico Terme Dott.ssa

Evely Valentini Odontoiatra PRIMA VISITA GRATUITA! Per info e appuntamenti: evelyvalentini@hotmail.com - Tel. 349.1383323 - Via Dante, 25 Levico Terme (TN) 62

tmdicembre


VINI DI

AVIO


trentinostoria di Francesca Mazzalai

PASSARONO DI QUI...

HEINRICH HEINE IN TRENTINO POETA CONTROCORRENTE, IN CONTINUO CONFLITTO CON LA FAMIGLIA, LA RELIGIONE E LA PROPRIA PATRIA, LA GERMANIA. LUI, EBREO, PER FARSI ACCETTARE DALLA SOCIETA` DEL TEMPO E TROVARE UN LAVORO SI VEDRA` COSTRETTO A RINNEGARE LA PROPRIA FEDE, RICEVERE IL BATTESIMO PROTESTANTE E CAMBIARE IL NOME IN “HEINRICH”

M

illeottocentoventotto. È un tardo pomeriggio d’estate quando un giovane tedesco mette piede per la prima volta nel centro a Trento. Non ci sono molte persone in giro, ma quel ragazzo dai grandi e penetranti occhi azzurri non passa comunque inosservato. Si chiama Heinrich Heine, ed è uno scrittore. Di lui in Germania già si parla, grazie a due diari di viaggio da poco pubblicati. Il primo racconta la sua avventurosa escursione sulla catena montuosa dello Harz. Il secondo descrive gli straordinari paesaggi del Mare del Nord. E ora, come aveva fatto Goethe prima di lui, 64

tmdicembre

(e come farà Thomas Mann 70 anni più tardi) Heinrich Heine ha deciso di dedicarsi all’Italia. A fine primavera del 1828 Heine parte dunque da Monaco di Baviera, destinazione Roma. “Mentre il sole fioriva in cielo sempre più bello – scrive nel suo diario di viaggio – e più splendente vestendo di veli d’oro monti e castelli, anche nel mio cuore nascevano la luce e il calore, il mio petto era di nuovo pieno di fiori che spuntavano da ogni parte. Preda di questi sogni arrivai in Italia e poiché durante il viaggio avevo quasi dimenticato che mi stavo dirigendo colà, quasi mi spaventai vedendo-

mi all’improvviso guardato da tutti quei grandi occhi italiani e vedendomi correre incontro la vita italiana confusa e frenetica, animata, caldissima e ronzante. Tutto questo accadde a Tren-

to, dove arrivai una domenica pomeriggio, quando la calura si placa e gli italiani si alzano e vanno a passeggiare per le strade. Questa città – continua – si trova in un’ampia cerchia di montagne verdissime, che, simili a divinità eternamente giovani, stanno a guardare quella consunta creazione umana”. Heine passa poi a descrivere gli edifici che gli sfilano davanti agli occhi, tra cui naturalmente il castello del Buonconsiglio che al tempo, visto il recente avvicendarsi in città di eserciti imperiali e napoleonici, versa in condizioni poco felici, e scrive: “Il castello in rovina, che una


trentinostoria

volta dominava la città, non è lontano. Fantastica costruzione di tempi fantastici, con guglie, merli e una massiccia torre rotonda nella quale ora fanno il nido solo civette e invalidi di guerra austriaci. Anche la città – prosegue Heine – è costruita in modo fantastico, e si prova una strana sensazione vedendo per la prima volta quelle case stravecchie con i loro affreschi scoloriti, con quelle sbriciolate statue di santi, con quelle torrette, quei balconcini, quelle finestrelle a inferiate, quei comignoli sporgenti come piccoli palchi posati su pilastri ormai pericolanti per l’età e bisognosi di un sostegno essi stessi”. Heinrich Heine appare affascinato da tutto ciò che lo circonda. Ama viaggiare, e la sua capacità di cogliere gli aspetti più veri e quotidiani dei luoghi che visita rendono particolarmente brillante la prosa dei suoi diari di viaggio. Quando, dopo aver già compiuto numerosi e documentati viaggi nel nord della Germania e in Inghilterra, Heinrich Heine arriva a Trento non ha ancora compiuto 31 anni. È nato a Düsseldorf nel 1797 ed è figlio di Samson Heine, un modesto commerciante ebreo, e di Elisabeth van Geldern, una donna colta, amante delle opere di Goethe e di Rousseau, che sogna per il figlio una brillante carriera. Grande desiderio della madre è fare di lui un funziona-

rio dell’amministrazione napoleonica, in quegli anni al governo della loro regione, la Renania. Sono gli anni che seguono alla rivoluzione francese del 1789, con presa di potere di Napoleone Bonaparte, che da generale della rivoluzione si tramuta in Primo Console e poi Imperatore dei francesi. Il piccolo Harry (questo il suo vero nome prima che con la conversione al protestantesimo venga cambiato in Heinrich) cresce circondato dall’entusiasmo per i valori illuministici e rivoluzionari e dall’esaltazione con cui viene accolto quel conquistatore francese che proclama a gran voce di voler liberare tutti gli oppressi della terra. Ma i sogni di gloria di mamma Elisabeth (e di Napoleone) sono destinati a durare poco. Nel 1813 i francesi abbandonano Düsseldorf, e la consegnano alla Prussia. Da aspirante burocrate Heine si ritrova proiettato di colpo nella fredda realtà del mondo paterno. Non c’è altro futuro per chi è ebreo come lui. Perché se durante l’occupazione Napoleone aveva finalmente equiparato i diritti civili degli ebrei (come Heine) a quelli di tutti gli altri, il ritorno all’ancien régime prussiano aveva subito riportato le lancette all’indietro, spazzando via le riforme francesi. È a quel punto che, come in un romanzo d’appendice, compare nell’orizzonte del giovane Heine la figura del benefattore, perfettamente impersonata dallo zio Salomon, il banchiere (neanche a dirlo) milionario che lo invita ad Amburgo per introdurlo nel mondo degli affari. La madre gongola, le prospettive di ricchezza sono ora più rosee che mai. Eppure Heinrich sembra essere molto più attratto dai romanzi e dalla scrittura che dai libri contabili. Per la prima volta alcuni suoi

CALZATURE Cappello

...regali alla moda e di qualità

BORGO VALSUGANA (TN) SCALA CONVENTO 3 TEL. 0461.753215 65

tmdicembre


trentinostoria versi sono stati pubblicati sull’Hamburg Wåchter” e l’emozione provata è stata così forte da chiarirgli definitivamente le idee. Padre, madre e zio sono presto costretti ad arrendersi. Inutile provare a fargli cambiare idea. Heine ha deciso di diventare un poeta. Nel dicembre del 1821 compare il suo primo libro di versi, Junge Leider (“Dolori giovanili”), a cui segue un anno dopo il Lyrisches Intermezzo (“Intermezzo lirico”) inspirato alla sofferenza provocata dall’infelice amore per la cugina Amalia, la figlia sedicenne dello zio Salomone. E sempre di questa sfortunata vicenda sentimentale parlano le sue prime tragedie, Almansor e Ratcliff. Non contento Heine ci riprova, questa volta con la sorella di Amalia, Teresa. Ma anche questa volta ne esce scornato ma con abbondante materiale per comporre i canti della Heimkehr (“Ritorno”), pubblicati nel 1924. Nel frattempo l’attività commerciale di suo padre a Düsseldorf fallisce e Heine, sempre grazie all’aiuto del generoso zio, si iscrive alla facoltà di diritto dell’Università di Bonn. Ma anche qui le cose non sembrano filare lisce. Heine si rivela uno studente piuttosto problematico. Dopo essersi volontariamente trasferito dalla facoltà di diritto di Bonn a quella di Gottinga, si vede costretto a lasciare questa seconda università a seguito di un poco provvidenziale litigio con un giovane e ben protetto aristocratico. Disgustato da quella società così sciovinista e conservatrice Heine opta questa volta per Berlino, una città culturalmente molto viva, dove ad ogni angolo di strada sembrano spuntare nuovi tè letterari, o più semplicemente dei locali dove la clientela, per lo più giovane e senza un soldo, si ritrova per discute66

tmdicembre

Amalia Heine

re di tutto. Dalla poesia alla cronaca, alla vita mondana. E dove l’obiettivo, per la gioia del proprietario di turno, è riuscire a far durare una sola consumazione un intero pomeriggio, o comunque il tempo necessario per concludere la discussione in corso. A Berlino, Heine entra finalmente in contatto con gli intellettuali del suo tempo. Sempre a Berlino aderisce alla “Verein für Kultur und Wissenschaft der Juden”, un’associazione il cui scopo è quello di emancipare gli ebrei dal loro stato di emarginazione sociale e professionale. È il 1823 quando raggiunge i genitori (che nel frattempo si sono trasferiti a Lüneburg) per una breve visita. Da lì il suo viaggio prosegue per Amburgo, dove nel frattempo la cugina Amalia si è sposata, e dove – come sappiamo – anche la sua passione per la cugina minore Teresa non avrà miglior sorte. Una delusione di troppo per l’animo vulnerabile del giovane Heinrich, che si ritrova in quei giorni disperati a meditare l’ipotesi del suicidio. Sarà lo zio Salomon ancora una volta – e non l’ultima – a venirgli in soccorso e a spedirlo in vacanza sul mare del Nord, a Cruxhaven, affinché si riprenda dal mal d’amore. A questo soggiorno sulla costa (che frutta ad Heine la scrittura di ben due cicli poetici, “Die Nordsee”) segui-

ranno altri viaggi e altri libri. E intanto Heine trova il tempo per dare gli esami finali di diritto, convertirsi al protestantesimo, abbandonare Amburgo e trasferirsi a Monaco di Baviera. Quando Heinrich Heine parte per l’Italia siamo nel 1828. L’obiettivo del giovane scrittore è percorrere la penisola in lungo e in largo e raccontarla ai suoi futuri lettori. I due diari di viaggio già pubblicati, i Reisenbilder, hanno venduto un gran numero di copie. Non sufficienti però a garantirgli l’indipendenza economica, e infatti lo zio Salomon è ancora ciclicamente costretto ad intervenire in soccorso del nipote, che non ha alcuna intenzione di rinunciare alla sua vita da artista. A Trento le pagine del suo diario si riempiono di impressioni sui luoghi, i paesaggi e le architetture che incontra. Ma a colpirlo dritto al cuore, così sensibile al gentil sesso, saranno ancor più le donne. E annota: “Io non so se altri viaggiatori approveranno questo tributo di belle, ma le trentine mi piacquero eccezionalmente. Sono proprio il tipo di bellezza che mi piace. Io amo quei visi pallidi, elegiaci, nei quali brillano, malati d’amore,

grandi occhi neri. Ma sopra ogni cosa amo quell’andatura ispirata, quella musica muta del corpo, quelle membra che si muovono col più dolce dei ritmi, rigogliose, flessuose, divinamente negligenti, mortalmente pigre. E così osservando si scoprono molte cose, molta malinconia, la ricchezza del passato, la povertà del presente e l’orgoglio sopravvissuto. Le figlie di Trento vorrebbero volentieri continuare ad adornarsi come ai tempi del Concilio, allorché la città fioriva di velluto e di seta; ma il concilio non ha avuto un gran successo, il velluto è logoro, la seta a brandelli e alle povere trentine sono rimasti solamente lustrini squallidi e con i quali si adornano solo la domenica. Quello di Heine è un ritratto


trentinostoria

Olistica Garuda Erboristeria e Centro di Naturopatia CALDONAZZO (TN) P.zza Vecchia, 10 Tel. 0461.724654 info@olisticagaruda.it – www.olisticagaruda.it

Ala in una stampa d’epoca

tinto di drammaticità, come è tipico del suo stile. E quando al termine di quella lunga domenica d’estate, Heinrich si avvia lentamente all’albergo, la locanda della Grande Europa, il suo cuore è carico di emozioni. “Ero tanto malinconico da non riuscire a mangiare, il che è tutto dire” scrive. Ma si tratta di uno stato d’animo passeggero, e Heine si rasserena velocemente. “Mi sedetti davanti alla porta della bottega vicina, mi rinfrescai con un sorbetto dicendo tra me: Cuore capriccioso! Adesso che sei in Italia, perché non gorgheggi? Ti hanno forse accompagnato in Italia le tue antiche sofferenze tedesche? E perché i tuoi vecchi dolori non dovrebbero essere placati una volta tanto? L’Italia è così bella, anche il dolore è bellissimo, in questi palazzi di marmo in rovina i nostri sospiri risuonano molto più romantici che nelle nostre belle casette di mattoni. Rimanete pure nel mio cuore dolori! Voi mi siete cari e preziosi, e vi confesso che mi divertite! E poi cos’è il divertimento? Divertimento è soltanto piacevolissimo dolore”. Il giorno successivo si rimette in viaggio verso sud. Verso mezzogiorno giunge ad Ala, “già un paese del tutto italiano” commenta il poeta tede-

sco, che si ferma a pranzare in una locanda “anch’essa tipicamente italiana” dove gli viene servita “zuppa con parmigiano, un arrosto duro e inflessibile come la fedeltà tedesca, gamberi rossi come l’amore, spinaci verdi come la speranza, con uova e per dessert cipolle stufate che mi strapparono lacrime di commozione.” Così annota Heine prima di ripartire e raggiungere Verona, Milano, Genova e Lucca. Proprio lì il suo viaggio in Italia si interrompe bruscamente a causa delle brutte notizie che gli arrivano da Amburgo. Suo padre è gravemente malato e il poeta si mette subito in viaggio per la Germania, dove però arriva troppo tardi. Al suo rientro in patria seguirà la pubblicazione del terzo e ultimo volume delle sue Impressioni di viaggio scritto appunto in Italia e per la gioia dell’editore e di zio Salomon sarà un enorme successo. Qualche anno più tardi Heine, affascinato dalla rivoluzione popolare parigina del 1830, si trasferirà definitivamente nella capitale francese. Continuerà a pubblicare anche durante la lunga e progressiva paralisi che lo colpisce già dal 1848. Solo la morte (1856) riuscirà a fermare la sua indomabile voglia di scrivere. Ma questa è un’altra storia. ■

• Cosmetici bio • Integratori alimentari • Tisane e infusi • Lampade di sale e candele • Bijoux da tutto il mondo • Oli essenziali e profumatori per ambienti

67

tmdicembre


trentinoamiciartisti

Amici Artisti

di Renzo Francescotti

E

ra il 1976 quando Giuseppe Varner, nella sede del Circolo Picasso in Via San Marco a Trento, assieme a Ugo Winkler (figlio del grande scultore), Gioppa Ferrandi e Giovanni Duca dipinse la grande tela “La Guera dei Carnéri”, scenario per lo spettacolo omonimo del Gruppo “Neruda” che, nonostante molti ostracismi, fu messo in scena in diversi centri del Trentino. Di quei tre pittori solo Giovanni Duca, poeta prima che pittore, è rimasto in vita, mentre lo scenario, donato dal Gruppo ”Neruda” a Istituzioni e Associazioni, è stato collocato nella sede dell’Associazione “Ora Veglia”. Giuseppe lo avevo conosciuto l’anno prima. Era di Lavis, fratello di Italo, commediografo, paroliere di canti come la famosa Madonina, poeta dialettale tra i più bravi del Trentino e cognato di Paola de Manincor, allora ancora in boccio, ma che sarebbe divenuta una delle più significative pittrici trentine. Un trio inseparabile questo di Giuseppe-Italo- Paola, osmotico. Giuseppe Varner aveva tenuto la sua prima personale a Verona nel 1965, esponendo ceramiche. Del ’74 è la sua prima mostra di pittura, nella saletta della Pasticceria Varner, sede di tante manifestazioni culturali degli ”Ami-

68

tmdicembre

I SENTIERI DELL’UOMO GIUSEPPE VARNER: TRA RIBELLI CONTADINI ED ESODI DI EMIGRANTI. NELLA PITTURA DELL’ARTISTA LAVISANO UN SENTIMENTO AUTENTICO, UNA PARTECIPAZIONE DOLENTE E COMMOSSA ci dell’Arte”. Due anni dopo nella stessa sede presentai un’altra sua personale. Giuseppe non aveva frequentato scuole d’arte e nemmeno corsi: era un pittore istintivo, un autodidatta che rubava tempo al suo lavoro nel laboratorio della pasticceria di famiglia (dove lo aiutava la cognata Paola). E aveva l’anima candida, ottocentesca, del socialista umanitario, sempre dalla parte degli oppressi. È questo lo stigma che segna tutta la sua produzione pittorica. Quando lo conobbi, stilisticamente, era ancora piuttosto acerbo; tuttavia sentivi nei suoi quadri un sentimento autentico, una partecipazione dolente,

commossa. Di quei primi anni sono notevoli due opere sul tema dell’emigrazione, entrambi del 1975, che anticipano il grande ciclo degli emigranti: “Emigranti sul treno” (l’interno d’un vagone dove viaggia una famiglia con una bambina che guarda”, in sogno, dal finestrino, una coetanea che vola nel cielo trainata da un aquilone. E “L’emigrante”, che dipinge con colori spenti, (grigio, ocra, bruno) un uomo emaciato, stracarico di fagotti, chiuso in un drammatico groviglio di linee spezzate. Quattro anni dopo, nel 1979, a Trento nel Palazzo Pretorio (poi divenuto sede del Museo Diocesano) Varner presentò la grande mostra “Le rivolte

contadine”, punto d’approdo di un lavoro iniziato tre anni prima con la Guèra dei Carneri. Quello sulle ribellioni contadine è il più vasto ciclo di opere varneriane, che abbraccia grandi tele a tecnica mista come “La battaglia”, “Il lavoro”, “Il Ballo dei contadini” e “La Città del Sole” (questa una tela alta un metro e larga un metro e ottanta). Sono opere acquisite dal Comune di Lavis, esposte stabilmente nel Palazzo del Municipio. Nessun artista prima di allora, da noi, aveva dipinto su questo tema. E neanche nessun poeta aveva mai scritto versi su quel tema. A distanza di quattro secoli e mezzo vi si applicarono negli stessi anni due artisti come il famoso Othmar Winkler e il quasi sconosciuto Giuseppe Varner: il primo lo fa con la sua inconfondibile forza d’urto, drammatica e polemica; il secondo con la sua personale partecipazione dolente e lirica. Concluso il ciclo sulle rivolte contadine, Giuseppe mi annunciò di essersi innamorato di un altro mio libro di versi ancora inedito, letto in bozze, che sarebbe uscito nel 1979,


trentinoamiciartisti

Cantada dei emigranti. Andavo a trovare i Varner quasi ogni settimana, la domenica mattina, con i nostri bambini (intesi come miei e di mia moglie, non di Giuseppe che non si sposò mai...): loro mangiavano pasticcini e noi parlavamo di politica, di problemi sociali, di poesia, di pittura. Che lui realizzasse i disegni per la “Cantada” venne da sé. E quei disegni a carboncino, (che strizzano l’occhio a pittori tedeschi che gli avevo fatto conoscere, come Albrecht Dürer, Lucas Cranach, Urs Graf, Nans Sebald Seham, Heinrich Aldegrever…) – con quelle figure maschili e femminili dai colli dolorosamente piegati, torti, con piccoli alberi che sboccano dalla valigia di cartone, con i sogni nostalgici che istoriano il fumo dei camini – sono tormentosamente realistici e liricamente commossi. Quei disegni rappresentano la prima pietra di una ricerca pittorica dedicata all’emigrazione, che durerà molti anni e che vedrà tra l’altro, la realizzazione del grande scenario per lo spettacolo del “Neruda” su tela del 1979 (ora a Villa Sant’Ignazio di Trento): sulla sinistra la partenza degli emigranti che lasciano il loro villaggio; al centro la traversata su bastimento ancora a vela;

sulla destra il minatore che scava e in alto il moleta morto senza aver potuto realizzare il suo sogno di comperare na botega de fòrbes e cortèi, che vola con la sua mola a pedali come una stella cometa sopra i grattacieli di New York. In seguito Giuseppe dipinse altri cicli: come “I sentieri dell’uomo”, nel 1982, tornando a Palazzo Pretorio con una personale presentata da Rinaldo Sandri. O “Metropolitana e altre storie della città”, con un testo di Luigi Serravalli, esposta al Palazzo della Regione, con opere dove questo singolare artista trentino sposta i suoi pennelli dal mondo dell’epica contadina, a quello dell’inferno metropolitano. Ma nel 1988, torna all’epica contadina con ”La saga del torrente”, portando lo stesso tema pittorico l’anno dopo a Castel Mareccio di Bolzano, in una prestigiosa mostra a due con la cognata Paola de Manincor (testo di Pier Luigi Siena). La parabola artistica di questo struggente artista trentina si concluse, emblematicamente, con le ampie pitture murali a due mani realizzati a Lavis sulla Casa Varner e a Cavedago, nel Municipio. Sono artisticamente il suo testamento spirituale: nella Casa Varner, a pochi metri dalla Parrocchiale, un riepilogo della sua ispirazione alla terra natale, della sua visione del mondo e dell’arte. A Cavedago immagini della storia de paese in cui si inserisce l’emigrazione recente in Canada, a Vancouver con la sua Torre Panoramica (il Vancouver Lockout) che fa da pendant con il triplice ponte sovrapposto emblema del paese. Gli “affreschi” furono terminati tre mesi prima che l’artista morisse a 62 anni, di infarto, tra le braccia di suo fratello Italo (che gli sopravviverà di soli due anni). Cinque anni dopo, nel 1995, nella Cantina Sociale di Lavis, veniva ricordato con una gande mostra. ■

LA FORZA DELLE IDEE PRODUTTORI DI SERRAMENTI IN PVC DAL 1988

ECO BONUS

65%

Via Sabbioni, 61 - 38062 ARCO (TN) tel. 0464/531212 fax 0464/532711 www.tosiserramenti.it info@tosiserramenti.it fatto in Trentino

69

Senza titolo-1 1

tmdicembre 20/10/2016

15:28:42



SPECIALE BOLZANO SPECIALE BOLZANO SPECIALE BOLZANO REFERENZE FOTOGRAFICHE www.valgardena.it www.suedtirol.info a cura di Daniele Magagnin

D

icembre in provincia di Bolzano all’insegna dei tradizionali mercatini di Natale, aperti in novembre nei centri principali e in molti paesi con una serie di manifestazioni di contorno ancorate alla tradizione, come gli eventi di Sankt Nikolaus, le mostre dei presepi e altri eventi caratteristici. Ricco il programma di eventi sportivi e di sport-spettacolo di rilevanza internazionale. IL PIÙ ANTICO CORTEO DEI KRAMPUS DELL’ALTO ADIGE Dobbiaco: 09.12.16, ore 18.00 La tradizionale antica di San Nicolò con corteo di circa

CLIMA NATALIZIO CON TANTO SPORT E SPETTACOLO DICEMBRE IN ALTO ADIGE ALL’INSEGNA DELLA TRADIZIONE IN OCCASIONE DELLE FESTE CON TANTI EVENTI SPORTIVI SULLA NEVE E L’INEDITO “GALA SKATE AWARD” AL PALAONDA DI BOLZANO CON LE STELLE MONDIALI DEL PATTINAGGIO DI FIGURA 400 diavoli parte dal parcheggio dietro la scuola media, passa il viale San Giovanni fino al centro del paese. In centro, San Nicolò distribuisce piccoli doni ai bambini. Naturalmente verrà garantita una zona protetta. Festa dai Krampus nel tendone riscaldato. INCONTRO DEI KRAMPUS CON SFILATA Sesto Pusteria: 10.12.16, ore 18:00 Incontro dei “Krampus” a Sesto con ca 500 partecipanti e grande sfilata in zona Waldheim: dal campo tennis al ponte Genziana con partner presso la Sala Congressi.

GOLDEN SKATE AWARD AL PALAONDA CON LE STELLE MONDIALI Bolzano-Palaonda: 16.12, ore 21.00 Torna, nella magnifica cornice di Bolzano, uno degli appuntamenti più attesi nel mondo del pattinaggio su ghiaccio: il Golden Skate Awards. Il 16 dicembre 2016 il Palaonda di Bolzano, a partire dalle ore 21.00, diventerà il luogo dove si potranno ammirare i grandi campioni internazionali della disciplina, oltre ai primi tre classificati ai Campionati Italiani Assoluti di Pattinaggio, in programma ad Egna. Il pubblico potrà così vivere in prima persona le evoluzioni e le emozioni che solo il pat-

tinaggio sa dare. Quest’anno brilleranno in pista importanti guest stars a cominciare dalla plurimedagliata Carolina Kostner e dallo zar del ghiaccio Evgeni Plushenko. La magia

GUIDA STORICO ARTISTICA

BOLZANO UNA CITTÀ GOTICA FRA LE ALPI

IN LIBRERIA E IN EDICOLA CURCU & GENOVESE

Euro 10,00 www.curcuegenovese.it

71

tmdicembre


SPECIALE BOLZANO SPECIALE BOLZANO SPECIALE BOLZANO

del Golden Skate Awards sta tutta nei suoi componenti: velocità, forza, libertà, eleganza, tecnica e brivido. Giunto alla sua decima edizione, Golden Skate Award non manca di rinnovare, anche per l’appuntamento del 16 dicembre, tutti gli ingredienti per uno spettacolo unico ed imperdibile. È in programma un evento dal format unico, con le evoluzioni dei grandi del pattinaggio di figura accompagnati da un paio di cantanti famosi. Una prima assoluta a Bolzano per l’evento che ha fatto registrare un grande successo nelle diverse edizioni svoltesi al Forum di Assago e al Palavela di Torino. MARTON, A BOLZANO CON LO STRADIVARI DI PAGAGNINI Edvin Marton, al secolo Csury Lajos Edvin, classe 1974, compositore e violoncellista di fama internazionale è una delle grandi stelle dello spettacolo del Gala Skate Award del prossimo 16 dicembre al Palaonda di Bolzano. Da “ragazzo prodigio” del violino

nella natia Ungheria, Marton è ora un “grande prodigio” a livello mondiale. Vanta una carriera eccezionale e un talento innato, tanto è vero che una banca svizzera gli consente di suonare uno Stradivari 1697, del valore inestimabile, che fu addirittura tra le dita di Paganini. Edvin Marton e il “suo tesoro” sono protagonisti di grandi concerti e di grandi eventi. L’artista, chiamato, tra l’altro a inaugurare le Olimpiadi di Torino 2006, ama eseguire musiche da lui stesso composte (ha vinto un Emmy Award), è diventato celebre come violinista dei pattinatori su ghiaccio, che scelgono di esibirsi sul sottofondo di brani firmati Marton. Anche nel proporre musiche di classici emerge l’originalità, con rielaborazioni tramite sonorità elettroniche. COPPA DEL MONDO SNOWBOARD CAREZZA Val d’Ega: 15.12.16, dalle ore 8.45 Una competizione che promette gare combattute sul filo dei millesimi sulla pista più ripida di Carezza. I migliori snowboarder italiani e stranieri provano la loro abilità nello slalom gigante in parallelo che si svolgono sull’impegnativa pista Pra di Tori, per la gioia di centinaia di appassionati. SCI ALPINO: 33. COPPA EUROPA SLALOM Obereggen: 14.12.16, ore 10.00 Ritorna sulla pista Oberholz la Coppa Europa di sci alpino-slalom che può vantare la più lunga tradizione. Programma: ore 10.00: prima manche, ore 13.00 seconda manche, ore 15.00 premiazione stazione a valle. FIS SKI WORLD CUP VAL GARDENA: SUPER-G E DISCESA LIBERA MASCHILE Val Gardena: 16-17.12, ore 12.15

72

tmdicembre

Anche quest’anno la Val Gardena ospiterà due gare di Coppa del Mondo: il Super-G e la Discesa Libera Maschile. Adrenalina pura sulla pista Saslong, tanto temuta eppure amata dagli sciatori di tutti i tempi. La Saslong piace perché è completa: affianca parti tecniche a parti in cui bisogna lasciar andare bene gli sci. AUDI FIS SKI WORLD CUP 2017 - SLALOM GIGANTE MASCHILE Alta Badia 18.12, dalle ore 8.45 Esibizione dello Sci Club Ladinia, voli in deltaplano e parapendio; inizio prima manche alle ore 09.30; segue musica e divertimento; inizio seconda manche alle ore 12.30; al termine premiazione ed intrattenimento musicale con il gruppo “Tiroler Wind”. AUDI FIS SKI WORLD CUP 2017 - SLALOM GIGANTE PARALLELO Alta Badia 19.12.16, ore 14:30 Warm up degli atleti sulla pista Gran Risa fino alle ore 16:30; segue Warm up Race Party dello slalom gigante parallelo e free run degli atleti; inizio slalom gigante parallelo alle ore 18:00 e dalle ore 19:15 premiazione ufficiale dei vincitori ed intrattenimento musicale con il gruppo “Vollgas”.

AUDI FIS SKI CROSS WORLD CUP San Candido: 20-22.12 Da martedì 20 a giovedì 22 dicembre, per l’ottava volta i migliori ski crosser si incontrano a San Candido per le ultime due gare prima di Natale. Quest’anno si aggiunge una nuova sezione che promette gare ancora più spettacolari e appassionanti. In più gli spettatori nell’area d’arrivo godranno di una visione ancora più ampia del percorso. CONCERTO DI FINE ANNO: ORCHESTRA HAYDN DI BOLZANO E TRENTO Dobbiaco: 30.12, ore 20.00 Tradizionale concerto di fine anno con l’Orchestra Haydn. Elim Chan, direttore Costanza Fontana, soprano Opere di Wolfgang Amadeus Mozart, Gioachino Rossini, Gaetano Donizetti, Johann Strauß, jr e Georg Friedrich Händel. CORSA DI SAN SILVESTRO BOCLASSIC Bolzano: 31.12, ore 12.00 Boclassic è la tradizionale corsa su strada nelle vie del centro storico di Bolzano. Boclassic da diversi anni è considerata dai tecnici ed allo stesso tempo dagli atleti stessi la migliore “corrida” di fine anno in ambito mondiale. Si tratta di una corsa amatoriale, aperta a tutti. Già negli ultimi anni sono state numerose le richieste da parte di sportivi non agonisti.


SPECIALE BOLZANO SPECIALE BOLZANO SPECIALE BOLZANO

PAOLO DENTI CI GUIDA NEL SUGGESTIVO MONDO DI THUN

S

i avvicina il Natale e il pensiero corre inevitabilmente ai regali. Al “pensiero” più o meno importante da fare. A Bolzano ha sede Thun, la storica azienda che si distingue per accoglienza, personalizzazione e servizio al cliente. L’accogliente Thuniversum di via Galvani a Bolzano e la tappa non solo dei visitatori dei mercatini altoatesini, ma anche di tutti coloro che intendono immergersi in una suggestiva atmosfera natalizia, alla ricerca del regalo ideale. Paolo Denti, classe 1967, laureato in economia e statistica a Padova e successivo Master in International Marketing and Sales Management alla Strathclyde University in Scozia, grande esperto di marketing con esperienze in

L’AMMINISTRATORE DELEGATO SPIEGA DINAMICHE, FILOSOFIA, INNOVAZIONE E SOPRATTUTTO VALORI DELLA STORICA AZIENDA BOLZANINA “RETAILER EVOLUTO NEL SETTORE DEL REGALO” aziende di spessore internazionale, dal 2008 amministratore delegato e membro del cda di Thun definisce così, in poche parole, la “sua” azienda: “Retailer del regalo. Siamo un marchio storico con una lunga tradizione. Oggi l’evoluzione ci pone come retailer evoluto nel mondo del regalo, dove ancora il nostro prodotto ceramico è una base importante, ma dove in realtà c’è stato un ampliamento di gamma-offerta e un ampliamento di

copertura del settore regalo che ci vede attivi tutto l’anno, in tutta Italia e all’estero”. Qual è l’appeal del “prodotto Thun” sul mercato? “Il prodotto è interessante. L’appeal è forte, anche se il mercato è ancora in sofferenza, non si è ancora ripreso, anche se la tendenza è positiva rispetto agli ultimi due-tre anni. I consumatori si tornano a “vedere”, consumano meno, ma c’è il ritorno all’acquisto e questo è di buon auspicio”.

Paolo Denti, Amministratore Delegato di Thun Spa

73

tmdicembre


SPECIALE BOLZANO SPECIALE BOLZANO SPECIALE BOLZANO

L’offerta è vasta e variegata… “È la nostra volontà di coprire il regalo a 360°: dai regali importanti, dalle liste nozze alle bomboniere, alle stufe in maiolica, fino al regalino, al pensierino per la persona cara, per i regali last minute. Rispetto al passato ricopriamo ambiti diversi, anche in termini di funzionalità: oggi il regalo Thun non è più puramente decorativo, ma anche un oggetto funzionale”. La novità per il Natale 2016? “Molte novità, sia in ambito tradizionale che con prodotti nuovi. L’hit dell’anno è una giostra in ceramica con movimento carrilon, molto bella ed impegnativa. Poi tantissime novità legate ai nostri prodotti tradizionali e importanti attività di engagement con il consumatore, vetrini, concorsi e attività sul punto vendita. Qual è il rapporto con il territorio? “Ottimo. Thun è quello che è grazie alla presenza in Alto Adige, infatti in Italia ed in Europa siamo riconosciuti come marchio altoatesino. La forza di questa posizione nel territorio è uno dei valori

74

tmdicembre

dell’azienda e ci permette di coniugare culture diverse cogliendo il meglio di entrambe”. Le fa piacere quando, parlando di Thun, genericamente, si dice “quelli degli angioletti”? “È positivo il fatto di avere una riconoscibilità e limitativo guardando quello che offriamo, poiché ora gli angioletti sono il 3% del nostro fatturato. Ci sono molte altre cose, molto moderne: uno dei prodotti più venduti è un carica batterie per cellulare, prodotto che i più difficilmente riconoscono come Thun, ma in realtà la forza del marchio è la forza di icone, valori e stile particolare”. Su quali valori poggia la vostra azienda e filosofia aziendale? “Otto valori, che contraddistinguono l’azienda, le relazioni nell’azienda e le persone dell’azienda. Rispetto, gioia, capacità di dare il meglio di se, coinvolgere e valorizzare, emozione, innovare nella tradizione, il successo e mettere il cliente al centro. Otto tematiche vissute fortemente, che caratterizzano azienda, persone e in qualche modo anche i

prodotti. Valori forti e radicati, che non devono mutare ma che anzi sono necessari per rendere riconoscibile il nostro prodotto, per questo le nostre azioni commerciali devono sempre rispondere a questi valori. Ogni negozio, sotto qualunque formula, deve regalare gioia, calore, alto senso del servizio al cliente. Il nostro desiderio è trasportare questi valori, questo frame work, in tutti i nuovi mercati”. Guardando al futuro? “Necessità di continuare ad innovare e diversificare, cogliendo più sfide. Altra cosa fondamentale: riuscire a capire che il consumatore cambia più rapidamente di come cambiano le aziende, a causa dei forti e veloci stimoli, quindi abilità dell’azienda a intercettare i cambiamenti. La velocità di lavoro, oggi, non è minimamente confrontabile rispetto a dieci anni fa. Si corre, si innova, a volte anche con meno soddisfazione nel medio periodo. Le ultime novità riguardano il cambio del tipo di rapporto di franchising: un’evoluzione del rapporto, che permetterà, nel punto vendita, di concentrarsi completamente sul consumatore, mentre l’azienda svolgerà il resto del lavoro fino a gestire il punto

vendita stesso. Questo darà un’accelerata molto forte nel giro di un paio d’anni. E poi innovazione costante. Il consumatore è sempre più sottoposto a realtà ibride, in cui può sperimentare cose diverse per cogliere l’occasione del regalo, non necessariamente va solo in un “negozio regalo”, ma magari a fare colazione o un pranzo veloce e gli viene in mente che può fare un regalo. Presto apriremo un bar-pasticceria a Milano con il “concetto di regalo”, nel senso che offrirà, come contorno la possibilità di scegliere regali di vario genere. Nel centro logistico di Mantova si fanno anche servizi di logistica integrata per terzi: il player più grande è “Illy” e diverse altre realtà, stiamo integrando i servizi di logistica con i servizi digitali di e-commerce. Un’ulteriore diversificazione per rimanere competitivi sul mercato”. Quale regalo ci consiglia per Natale? “È l’anno della giostra, un prodotto speciale che non era presente nelle collezioni precedenti. Muovendosi con il cuore vi sono prodotti che trasmettono emozioni, quindi, per me, un buon regalo è quello che trasmette ■ emozioni”.


QualitĂ eccellente

mediapool.it

Il frutto della nostra passione

kellereibozen.com - cantinabolzano.com Bozen - Bolzano - Grieser Platz 2 - Piazza Gries 2 - Tel. +39 0471 27 09 09 BrennerstraĂ&#x;e 15 - Via Brennero 15 - Tel. +39 0471 97 67 33


trentinomercatini

IN PRIMIERO PER SCOPRIRE LA MAGIA DEL MERCATINO DI NATALE DI SIROR E VIVERE L’EMOZIONE DELLA MITICA SKI SPRINT TRA LE VIE DEL BORGO DI FIERA

D

a domenica 27 novembre ed a seguire nei giorni 4, 8, 9, 10, 11 e 18 dicembre, ritorna a Siror la magia dell’Avvento con il tradizionale Christkindlmarkt. Giunto ormai alla 23°edizione il Mercatino di Natale di Siror, conta la par-

SPECIALE MERCATINI! LA PROVINCIA DI TRENTO OFFRE UNA GRANDISSIMA SCELTA PER TUTTI GLI AMANTI DEI TRADIZIONALI MERCATINI DI NATALE. COME OGNI ANNO, TANTE LE PROPOSTE PER VIVERE N MANIERA SPECIALE E INDIMENTICABILE LA PIÙ BELLA DELLE FESTIVITÀ tecipazione di oltre una quarantina di espositori che nelle tipiche casette di legno o nei caratteristici fienili propongono ai visitatori i loro prodotti natalizi: dalle decorazioni per l’albero e la casa, ai presepi in legno, dalle produzioni artigianali al telaio a quelle con il feltro.

Passeggiando tra le colorate bancarelle si possono assaggiare golosi dolci come il tipico Brazedel di Siror, il Zelten trentino, le frittelle di mele e riscaldarsi con un buon vin brulè. Oltre al tradizionale appuntamento con il concorso “Il mio Albero di Natale”,

Un inverno coi fiocchi! N OV I T

Á

INVERN O 16/17

est 1981

WINTER SPORTS

sanmartino.com est 1981

76

tmdicembre

est 1981


trentinomercatini da non perdere il “Villaggio dell’Avvento” e la passeggiata lungo il “Sentiero degli gnomi”, dove i piccoli visitatori possono scoprire un magico e misterioso bosco animato da creature fantastiche. Il Christkindlmarkt è anche palcoscenico del 15° Simposio di scultura in legno “Arte Natale”, ornamenti, coreografie, artisti di strada, bande musicali, giocolieri, l’amato San Nicolò, carrozze itineranti e simpatici asinelli fanno da contorno a questo caratteristico Mercatino creando un’atmosfera speciale in grado di emozionare grandi e piccini. In pieno clima natalizio il 26 dicembre torna nel centro di Fiera di Primiero, uno degli appuntamenti più sentiti dagli azzurri dello sci di fondo, la Ski Sprint Primiero Energia. Competizione, valida per il Campionato Italiano Team Sprint che si disputa in notturna nel cuore dell’antico borgo di Fiera lungo un percorso ad anello di 400 metri. Tra vie innevate ed addobbate a festa, gli atleti sfrecceranno veloci per aggiudicarsi l’ambito podio accompagnati dai calorosi applausi del pubblico. INFO: sanmartino.com T. 0439 62407

MERCATINI DI RANGO, DOVE IL NATALE È PIÙ VERO Se cerchi un Mercatino di Natale autentico il posto giusto è Rango, nel Bleggio. A dicembre il borgo racconta

la più magica delle storie: il Natale. Sulle antiche case e nelle piazze calano atmosfere di ieri. Luci sfavillanti, aromi delle feste, jingle e antiche note fanno da coreografia ai Mercatini di Natale. Non le solite bancarelle dell’Avvento, ma un vero inno alla tradizione con artigiani, artisti e maestri del gusto rigorosamente locali, accolti nelle corti, nelle cantine e sotto i portici di questo borgo immutato nel tempo. Qui a regnare sovrana è ancora la tradizione, che aggiunge la magia pura del Natale e un pizzico di nostalgia all’incanto di questo silente borgo, sospeso nel tempo, dove ogni pietra, ogni trave, ogni soglia trasuda di atmosfere antiche tutto l’anno, che ora vibrano di emozioni uniche. Custode di storie e umanità perdute, a Natale Rango si scalda di un nuovo tepore. Tutto il borgo, gli stretti vicoli in salita, gli ampi androni, le vecchie legnaie, le piazzette e porticati si accendono delle luci del Natale e si impregnano dei profumi e dei suoni della festa più bella dell’anno, si popolano di turisti che calcano oggi le orme dei viandanti di un tempo. È la magia e la bellezza di un Mercatino di Natale unico e originale. Negli angoli più impensati si incontrano le bancarelle cariche di specialità gastronomiche tipiche e di artigianato locale, espressione vera di antiche tradizioni gelosamente tramandate. Profumi e sapori di festa si uniscono alla bellezza di questo borgo contadino, dove 77

tmdicembre


riscoprire l’anima più vera della gente di montagna e rintracciare usanze e costumi altrove dimenticati. Niente casette di legno, stand o gazebo ma tavoli colmi di sorprese, da scovare negli angoli più impensati: sotto i vòlt, nelle cantine, in legnaia, nei cortili, nelle stalle… al suono di zampogne, fisarmoniche, canti di pastori e cori. Quest’anno Santa Lucia, accompagnata dal suo fedele asinello e carica di doni e dolciumi, arriva in anticipo, l’11 dicembre ma con la magica atmosfera di sempre che accompagna l’attesa. Il 18 dicembre le melodie di Natale e i canti della tradizione trentina sono protagonisti di un grande concerto nella piazza del borgo, con quattro cori di montagna che si esibiscono a sostegno del borgo di Amatrice, distrutto dal terremoto. Grande festa per le famiglie a Santo Stefano. Il 26 dicembre c’è il Natale delle Famiglie. Il borgo si trasforma in un paese di fiaba e diventa il paese di grandi e piccoli, con il concerto di voci bianche e l’arrivo di Babbo Natale.

78

tmdicembre

Durante i mercatini è inoltre disponibile un servizio gratuito di miniclub, dove affidare i bambini a personale esperto che li intratterrà con giochi e laboratori a tema. Se invece si preferisce portarli con sé, tappa obbligatoria alla “La bottega dei Popi”, un pittoresco vòlt gestito dai giovani del borgo, dove gustare una cioccolata calda o acquistare i prodotti della terra. A dicembre vieni a Rango, dove il Mercatino scalda il cuore e fa vivere, a grandi e bambini, l’atmosfera più autentica del Natale! INFO: www.visitacomano.it T. 0465.702626

EL PAÉS DEI PRESEPI |THE CHRISTMAS CRIB VILLAGE La storia del presepio trae le origini da quello vivente realizzato da San Francesco di Assisi nel 1223; a partire del

Ph. Daniele Lira

trentinomercatini

XVI secolo fece la sua apparizione nelle chiese e successivamente nelle case di tutto il mondo cristiano: in argento, in legno, in creta, in zucchero, con gli occhi a mandorla, con la pelle dorata… Fino al XIX secolo, quando l’albero di Natale non era ancora così diffuso, era proprio il presepe il punto fermo del Natale. In ogni luogo del mondo i popoli festeggiano la Natività adattando la tradizione alla propria

Nei giorni 8, 9, 10, 11, 17, 18, 24 dicembre e dal 26 dicembre all’8 gennaio, El Paés dei Presepi prevede una ricca animazione (vedi tutto il programma e le nostre proposte vacanze su www.visitpinecembra.it): • Avvento Pinetano Concorso a premi per chi passeggia in centro dall’8 dicembre 2016 all’8 gennaio 2017 • il grande gioco dei presepi e dell’oggetto misterioso • il mercatino dei prodotti enogastronomici e dell’artigianato (14.00-18.00, i festivi 10.00-18.00) • gli animali del presepe (14.00-18.00, i festivi 10-18) • un fornitissimo punto ristoro de La Grénz de Miola, dove assaggiare le specialità locali e scaldarsi con vin brulé e the caldo (14.00-18.00, i festivi 10.00-18.00) • la piazza di Babbo Natale con la sua casa dove Babbo Natale e i suoi aiutanti distribuiscono zucchero filato gratis (14.30-15.00) • “El Casel” con una mostra di presepi artigianali • il calessino trainato dal pony e condotto a mano dagli Elfi di Babbo Natale (14.30-16.30) • animazione musicale e spettacoli (15.00-16.30); • il Presepe luminoso sul Dosso di Miola e il presepe ligneo ospite di Pineta di Laives • “Piné con gusto”: una ricca rassegna gastronomica a tema, (escluso 31/12). • “I lavori delle mani e del cuore”: esposizione e vendita di prodotti artigianali lungolago di Serraia a Baselga (8, 9, 10, 11, 17, 18, 23, 24, 26, 31 dicembre e 1, 6, 7, 8 gennaio 14.00-18.00) …e tanti altri appuntamenti

cultura, al mare come in montagna. Così, riprendendo una consuetudine praticata da secoli, da oltre vent’anni il paese di Miola, sull’Altopiano di Piné, si trasforma a Natale in un grande presepio, fatto di tantissime piccole opere realizzate da artisti-artigiani e dalle mani di tutta la famiglia, negli antichi portici, negli avvolti, alle finestrelle delle stalle, sulle storiche fontane. Qui lo spirito del Natale si respira ad ogni passo, nel genuino coinvolgimento dell’intera comunità che, di anno in anno, rivive il Natale come un’occasione sincera di riflessione e condivisione con gli ospiti che scelgono l’Altopiano come meta di vacanza invernale. Ogni scorcio del caratteristico borgo diventa una cartolina. Dall’8 dicembre all’8 gennaio, Miola si animerà di concerti itineranti, giochi, laboratori per bambini, spettacoli folcloristici e musicali che coloreranno le feste più belle dell’anno. Il tour nel centro storico, tutto da scoprire tra presepi e dolci atmosfere, da trascorrere tra amici e le persone più care, potrà concludersi con la cena a lume di candela nei tradizionali ristoranti del centro aderenti alla rassegna “Piné con Gusto”. In Valle di Cembra si potrà visitare il Presepe artigianale del Toni Nardon e le Natività in bella mostra nei piccoli borghi, dove sarà d’ob-


TRADIZIONI e MERCATINI NATALIZI DI PINÉ The Christmas Crib Village

10 ^

ione

ediz

Miola di Piné

8 dicembre 2016 8 gennaio 2017

www.visitpinecembra.it


Mercatini di Natale in Valsugana & Lagorai

MERCATINI DI NATALE A LEVICO TERME

Dal 19 novembre 2016 al 6 gennaio 2017 Per gli amanti del periodo Natalizio, i mercatini di Levico Terme sono un evento da non perdere! Nel parco secolare degli Asburgo, uno dei più belli del Trentino, prende vita un’antica favola tra le casette in legno tra gli alberi secolari, tinte di bianco dai fiocchi di neve, e le luci soffuse che vi accompagneranno alla scoperta di questo luogo magico. Un’ atmosfera unica tra suoni, luci e profumi. www.visitlevicoterme.it

MERCATINI DI NATALE A PERGINE VALSUGANA

Dal 12 novembre 2016 al 8 gennaio 2017 Pergine Valsugana celebra anche quest’anno l’antica leggenda di gnomi ed elfi che, nel periodo dell’Avvento, scendevano a valle per offrire giochi, preziosi, decori e dolcezze di Natale. Questo mercatino, unico nel suo genere, è una meravigliosa festa con cori, musici e giocolieri, diversi spettacoli, luci e tanti colori oltre a piccoli laboratori, mostre e degustazioni per le vie del centro. www.perzenland.it

Vi aspettiamo nella magica cornice natalizia della Valsugana e del Lagorai! Viale V. Emanuele, 3 - 38056 Levico Terme (TN) AZIENDA Tel. +39 0461 727700 - Fax +39 0461 727799 PER IL TURISMO VALSUGANA LAGORAI info@visitvalsugana.it

MAIN SPONSOR

SPONSOR

#livelovevalsugana

www.visitvalsugana.it MEDIA PARTNER

© Copyright foto: APT Valsugana Daniele Mosna, Consorzio Levico Terme in Centro


trentinomercatini LA CONFRATERNITA AL MERCATINO

I

l diciannove novembre alle 10.00 in punto, con tempismo elvetico, hanno aperto i Mercatini di Natale, di Trento, 2016. Per la prima volta, in augurio non l’ultima, partecipa, con una sua casetta, la Confraternita Tonco de Pontesel. Casetta posta nella stupenda, Vescovile, piazza Fiera. Succulente ed interessanti le proposte enogastronomiche. L’immancabile Tonco servito con la squisita polenta di Storo e sapide verze brasate. In particolare la polenta è fatta fresca tutti i giorni con un artigianale, molto accattivante, braciere, funzionante, a legna di faggio. Il Tonco è inoltre servito in un, originale, mezzo panino di farina integrale. Zuppa del giorno che varia dall’Orzetto con verdure, al Pizzol crema di piselli secchi tipica trentina, alla zuppa di farro e fagioli. Come dolci la Torta di fregoloti e la beca, classica Torta di pane. Panini allo speck della Rendena, oppure con lucanica fresca, dop, e crauti delle Sarche. Le ricette sono curate, con rigoroso rispetto del territorio, dal Gran Maestro Andrea Bassetti con l’ottima collaborazione dello staff di cucina del ristorante Mas dela Fam. In abbinamento pregevoli poposte enoiche come il Trento D.O.C. “Tanai “, Borgo dei Posseri. Il Marzemino della dinamica Cantina Sociale Vivallis di Calliano. Ed inoltre la birra proposta, per la prima volta, in versione calda dall’azienda Smaniotto. Il Malghito brulè, un infuso di nettari di frutti di bosco, giustamente miscelati, leggermente alcolico, prodotto da Leonardo Serafini. In affinamento, nei prossimi giorni, alcune solidali, altre proposte enogastronomiche con altre Confraternite trentine. bligo una sosta per una visita guidata con degustazione presso le numerose Aziende viticole e distillerie della zona immerse nell’inedito paesaggio terrazzato invernale. INFO: www.visitpinecembra.it T. 0461.557028

MERCATINO DI NATALE DI TRENTO Torna anche quest’anno la magia del Natale, che trasforma Trento in una città piena di luci, di suoni e di eventi pensati per accompagnare cittadini e turisti, grandi e piccoli, nell’attesa di questa

festa che parla più di tutte le altre di famiglia, di calore e di voglia di stare assieme. L’atmosfera delle feste e il candore della neve uniti all’unicità delle produzioni artigiane e ai sapori dell’enogastronomia. È la nostra formula per regalarvi una vacanza speciale nelle settimane del Natale e farvi vivere i nostri famosissimi Mercatini. È magia... non la troverete dappertutto. Luci calde e profumi, le casette in legno e l’atmosfera fiabesca del Natale. Anche quest’anno l’obiettivo sarà quello di richiamare lo stesso numero di visitatori dello scorso anno, attraverso una formula ormai consolidata: un’atmosfera accogliente con un’offerta enogastronomica di prima qualità e prodotti d’artigianato locale. In piazza Fiera saranno presenti 68 casette, mentre in piazza Cesare Battisti le postazioni saranno 24. Anche quest’an-

no, con 92 casette, il Mercatino di Trento sarà il più grande della regione. Dunque un vera e propria immersione nel cuore del Trentino e delle sue meraviglie, che oltre ai tesori di Trento sarà un’occasione per scoprire luoghi e tradizioni della Valle dei Laghi grazie ai suoi numerosi appuntamenti: da “Vite di luce” nel borgo di Santa Massenza a “La notte degli alambicchi accesi” (degustazioni in distillerie storiche e un originale spettacolo di teatro itinerante per scoprire fascino e segreti di una tradizione antica), fino agli splendidi presepi di Vezzano e di Castel Madruzzo e al presepe vivente di Calavino. Uno scenario indimenticabile dove anche quest’anno si celebrano la cultura, la tradizione, l’arte del teatro, i prodotti tipici e la storia di S. Massenza e della Valle dei Laghi. Aperto tutti i giorni dalle 10 alle 19.30,

...dove si trova il pesce fresco Uva Vincenzo di

Orario: dal martedì al venerdì 8-12.30/15-19 sabato 8-12.30

TRENTO - Viale Verona, 7 - Tel. 0461.913059

Buone Feste a tutti i clienti! 81

tmdicembre


trentinomercatini sarà invece chiuso il giorno di Natale. Il 26 dicembre e il 1 gennaio 2017, il mercatino sarà aperto dalle 12 alle 19.30. Dall’8 dicembre fino all’11 dicembre 2016, l’apertura serale del mercatino sarà prolungata fino alle 20.30. INFO: www.discovertrento.it T. 0461.216000

LEVICO TERME E PERGINE: L’ANIMA PIÙ SUGGESTIVA DELLA VALSUGANA Durante le feste natalizie, in Valsugana si respira un’atmosfera unica, sospesa fra tradizione e fiaba. In alcuni dei più suggestivi borghi del territorio, prima che l’inverno sia alle porte, luci, note e profumi riempiono le piazze in attesa del Natale. Un appuntamento trentino atteso tutto l’anno, meta di visitatori da ogni dove. Mercatini di Natale Levico Terme Dal 19 novembre al 6 gennaio 2017, nel Parco Secolare degli Asburgo, a Levico Terme, ci saranno oltre 50 casette addobbate che ricreano un’atmosfera quasi antica, richiamo della presenza asburgica in Trentino. Uno scenario suggestivo soprattutto a sera, quando i profumi dei piatti locali si mescolano alle luci festose. Oggetti d’artigianato artistico, addobbi per albero e presepe o prodotti tipici: meraviglie da acquistare o

82

tmdicembre

semplicemente ammirare, in attesa del Natale. Mercatini di Natale Pergine Valsugana Dal 12 novembre al 8 gennaio 2017, con il villaggio delle meraviglie Pergine rivive le leggende di Gnomi ed Elfi che, tradizione dice, apparivano durante l’Avvento per consegnare giochi e dolci natalizi. Per questo i mercatini di Pergine Valsugana rappresentano occasione di festa, con luci, canzoni, spettacoli e giocolieri che, con mostre e degustazioni, animano le vie del centro. INFO: www.visitvalsugana.it T. 0461 727700

MERCATINO DI NATALE DI ARCO

Quasi quaranta casette allestite nelle piazze del centro offrono la possibilità di ac-

quistare articoli regalo e prodotti tipici del Natale. Si può scegliere tra un’ampia varietà di prodotti per ogni gusto e interesse. Per chi è in cerca di souvenir tipicamente natalizi ci sono presepi di ogni genere, ma anche candele e prodotti naturali. E se il freddo dell’inverno comincia a preoccupare, al Mercatino si possono acquistare pantofole in stile tirolese, maglioni d’alpaca, caldissime sciarpe in pura lana, guanti e cappelli. Impossibile non trovare il regalo giusto: l’oggettistica spazia tra angeli in vetro soffiato, fiori in legno, centritavola, feltro artistico e lanterne d’arredamento. I più piccoli potranno trovare tra le bancarelle giocattoli in legno, giochi educativi e di società. La gastronomia è protagonista anche nel Mercatino: si può sorseggiare un caldo brulè di mele mentre si

passeggia tra le bancarelle, oppure fare merenda con le caldarroste e gli strauben, o perché no, optare per un regalo goloso come i prodotti tipici, i formaggi e le confetture. Come ogni anno, anche gli animali saranno ospiti del mercatino di Arco: caprette, asinelli e animali da cortile si faranno conoscere ed accarezzare da bambini e adulti. Ogni fine settimana sono previsti diversi appuntamenti: visite guidate nel centro storico della città di Arco, mostre di presepi, giri del centro a bordo del trenino, spettacoli musicali, concerti natalizi e tanto altro. INFO: www.gardatrentino.it T. 0464.554444

NATALE IN VAL DI SOLE Un suggestivo percorso parte dalle imponenti mura del Castel San Michele e si snoda lungo le stradine e i vicoli di Ossana: più di 100 caratteristici presepi realizzati manualmente da abitanti, artisti, scuole e associazioni di volontariato di Ossana e dell’intera Val di Sole. Un’occasione unica per ammirare presepi costruiti con stupefacente creatività, utilizzando materiali inusuali e impensabili (ad esempio stoffa, legno, sementi o foglie di granoturco). Il tutto illuminato da antiche lampade a olio e ambientato nel caratteristico borgo di montagna. Il percorso dei


NEL BORGO DI RANGO IN TRENTINO

3, 4, 8, 9, 10, 11, 17, 18, 26, 27 DICEMBRE 2016 A Rango profumi e colori di festa si uniscono alla bellezza di uno dei Borghi piÚ belli d’Italia, dove riscoprire l’anima vera del Natale. Nelle vecchie case contadine si trovano le bancarelle con i prodotti della terra e le meraviglie dell'artigianato locale. Nelle osterie del borgo si gustano i piatti tipici della tradizione trentina.

11 dicembre, ore 16.00 arriva in piazza Santa Lucia 18 dicembre, ore 14.30 cori di montagna in concerto per Amatrice 26 dicembre, ore 14.30 Natale delle Famiglie, con bianche melodie e Babbo Natale

INFO E PRENOTAZIONI: Azienda per il Turismo Terme di Comano Dolomiti di Brenta, numero verde 800.111171 | www.visitacomano.it


trentinomercatini assistere a danze popolari ed incontrare i krampus. Le romantiche casette invitano a curiosare tra pantofole di lana cotta, cose di casa dal sapore antico, creazioni artistiche, creme cosmetiche naturali, spiedini caramellati, waffel e tentazioni della tradizione. INFO: www.visitfiemme.it T. 0462.341419 100 presepi è visitabile dal 27 novembre 2016 all’8 gennaio 2017, dalle ore 10.00 alle ore 22.00.

IL CAMMINO DEI PRESEPI A San Bernardo, nella vicina Val di Rabbi, nel Parco Nazionale dello Stelvio, suggestivo percorso che conduce alla Natività, ambientata in un tipico “maso”, lungo un antico sentiero animato da circa 30 personaggi a grandezza d’uomo creati da artigiani e artisti locali, che interpretano i vecchi mestieri della realtà contadina. Il percorso è visitabile dal 17 dicembre 2016 al 6 gennaio 2017. INFO: www.valdisole.net T. 0463.901280

“MAGNIFICO” MERCATINO DI NATALE IN VAL DI FIEMME Si chiama Magnifico, non solo per una ragione squisitamente estetica, ma anche perché incornicia l’antico Palazzo della Magnifica Comunità di Fiemme. Nel Magnifico Mercatino di Natale, a Cavalese, si passeggia in un giardino incantato, illuminato da lumi di candela, animato da concerti, spettacoli, mostre, laboratori d’arte e weekend tematici. Si riscoprono antiche tradizioni: la lavorazione della lana e del legno, l’utilizzo di erbe e la produzione di miele. Si potrà 84

tmdicembre

MERCATINI DI NATALE IN VAL DI FASSA Uno dei paesi più caratteristici della valle attende, in un clima natalizio doc, gli appassionati di acquisti per le Feste. Sabato 3 dicembre Campitello di Fassa (1.446 metri) inaugura un suggestivo Mercatino di Natale per veri intenditori d’atmosfere in equilibrio tra la poesia del presepe e l’incanto. La dozzina di casette lignee, che propongono manufatti, prelibatezze gastronomiche tipiche, prodotti artistici e artigianali delle Dolomiti, è distribuita con attenzione in un piacevole circuito che porta da Pian de Ciampedel a Fiaz Veie. Il mercatino è aperto tutti i giorni dall’8 all’11 dicembre, 17 e 18 dicembre e dal 24 dicembre all’8 gennaio dalla 16.00 alle 22.00. INFO: www.fassa.com T. 0462.609500

NATALE DEI POPOLI E MERCATINO A ROVERETO A Rovereto si respira un Natale speciale, un Natale di Luce che unisce le tipiche atmosfere della festa all’invito al dialogo con altri paesi e culture. L’ospite speciale di questa edizione è la Grecia, con le tradizioni di un popolo di naviganti che si esprimono nel simbolo della barca a vela. Insieme a questo simbolo i presepi: il presepe di Lampedusa realizzato con il legno

delle barche dei migranti, il presepe di Betlemme realizzato con il legno di Ulivo, il presepe africano, simbolo di pace, realizzato con materiali poveri da alcuni profughi ospiti di Rovereto. Nella suggestiva cornice del centro storico di Rovereto l’atmosfera è natalizia. L’aria fresca dell’inverno profuma di dolci, cannella e vin brulè. Nelle piazze e nelle vie tanti alberi di Natale rendono suggestivo il percorso. I laboratori per adulti e bambini sono l’occasione perfetta per realizzare i tuoi addobbi. Il Mercatino di Natale Rovereto con le sue caratteristiche casette in legno offre il meglio delle delizie culinarie e dell’artigianato locale, nazionale e internazionale, addobbi per l’albero, statuine per il presepe, strenne natalizie e tante idee regalo. INFO: www.visitrovereto.it T. 0464.430363

I MERCATINI DI NATALE DELLE DOLOMITI IN TRENTINO Il 3 Dicembre apriranno i battenti in contemporanea i due Mercatini di Natale delle Giudicarie. Sia il Mercatino di Natale di Cimego che quello di Tione vi aspettano per farvi vivere il periodo più magico dell’anno insieme a laboratori gastronomici, musica, profu-

mi e tante attività collaterali divertenti ed emozionanti. A Tione di Trento, nel cuore delle Valli Giudicarie, vi attende in Piazza Cesare Battisti il nuovo Mercatino di Natale di Tione. In un magico clima natalizio fatto di profumi, luci, colori, musica dal vivo, potrete scoprire i prodotti di artigianato, di enogastronomia locale e avrete la possibilità di gustare la tipica polenta trentina. Vedrete all’opera chef stellati alle prese con ingredienti e pietanze di questa terra. A partire dal 3 dicembre anche la Valle del Chiese si prepara per il periodo più bello e magico dell’anno..danno il via alle danze i Mercatini di Natale che con la sua Festa di colori, musica e luci nella suggestiva atmosfera del piccolo borgo di Cimego- Borgo Chiese, vi trasporterà in un turbinio di emozioni pronto ad accogliervi per scaldarvi il cuore. Tutti i fine settimana ci saranno eventi, laboratori, musiche e profumi per trasportarci al Natale il momento più magico dell’anno per grandi e piccini. Ai Mercatini di Natale di Cimego artigianato, prelibatezze enogastronomiche, idee originali vi aspettano anche quest’anno. I nostri espositori vi sapranno sospendere. INFO: www.mercatinicimego.it www.mercatinodinataletione.com T. 0465.901217 ■


CONTEMPORARY SHOP, ABBIGLIAMENTO, BIJOUX BORSE, PROFUMI PER AMBIENTE, COMPLEMENTI D'ARREDO, ARTICOLI DA REGALO

Curcu&Genovese Associati s.r.l. - Südtiroler Studio s.r.l. - Riproduzione vietata

...regalati un’emozione

38056 LEVICO TERME | VIA REGIA, 21 | TEL. 0461.701488




SHOPPER REDO

Le shopper REDO upcycling sono realizzate con cartelloni pubblicitari, cinghie per sandali, tessuti per divani che diventano borse di mille fogge e colori, ognuna un pezzo unico. A partire da € 20.

MAGLIONE UOMO

Le atmosfere del West America si fondono nel disegno jacquard etnico. Visto da: MAGAZZINI FERRAI Abbigliamento e intimo - Uomo, donna e bambino Borgo valsugana (TN) – C.so Ausugum, 60/66 Tel. 0461.757275

Xmas

ZAINO URBAN 2

Viste da: ZOTTA PELLETTERIA & VALIGERIA Trento – Via S. Vigilio, 24 T. 0461.233039

Viste da: DETAILS DESIGN STORE Trento – Via Suffragio, 74 – T. 0461.262599 info@detailsdesignstore.it www.detailsdesignstore.it

idee regalo

IHEALTH

È una piattaforma di dispositivi medici wireless Bluetooth per Apple e Android: si compone di apparecchi diagnostici che consentono il collegamento Bluetooth con Smartphone e Tablet tramite un’unica App gratuita (“iHealth My Vitals”, scaricabile direttamente da Apple Store) per tutti i dispositivi e l’esportazione dei dati su piattaforme e cartelle cliniche di terze parti. I prodotti iHealth sono dispositivi medici certificati. Visto da: PATWARE Trento – Via Galilei, 30 (a fianco palestra) T. 0461.262751 www.patware.it

ARTIGIANATO TRENTINO, BIGIOTTERIA E ARTICOLI REGALO

Il piacere di un regalo con il profumo degli abeti e dei castagni della Val di Fiemme...e, in esclusiva, il ricamo su legno... Visti da: L'ANGOLO DELLA MONTAGNA Levico Terme (TN) - Via Dante, 98 Pagina Facebook - Tel. 335.5978668

OLLOCLIP

Lenti aggiuntive con cui abbiamo la possibilità di scattare foto con effetti fisheye, grandangolo e macro. Viste da: PATWARE Trento – Via Galilei, 30 (a fianco palestra) T. 0461.262751 www.patware.it


I-CLIP VINTAGE OPAL Viste da: ZOTTA PELLETTERIA & VALIGERIA Trento – Via S. Vigilio, 24 T. 0461.233039

COMPLEMENTI D’ARREDO,

lanterne, casalinghi, oggettistica, elettrodomestici ed idee regalo. Visti da: MURARA Caldonazzo (TN) – Piazza Municipio, 14 T. 0461.723125 – murarashop@alice.it www.murarasnc.it

GIOIELLI PERSONALIZZATI

Grazie al nostro laboratorio orafo creiamo gioielli per rendere indimenticabili ricorrenze e occasioni speciali. Visti da: NUOVA OREFICERIA POCHER Trento – Via Fratelli Fontana, 55 – T. 0461.824444 www.nuovaoreficeriapocher.it

Idee Regalo originali e divertenti ricercate con cura e selezionate in tutto il Trentino per soddisfare le esigenze dei nostri lettori

CITIZEN - SATELLITE WAVE GPS F900

Satellite System: tolleranza 1 sec. ogni 10 milioni di anni. Funzione GPS. Sistema Eco Drive a carica luce con riserva di carica di 1,5 anni. Indicatore livello di carica. Indicatore generazione energia. Cronografo a 1/20 di sec. Allarme. Cassa e bracciale in supertitanio. Vetro zaffiro. Visto da: NUOVA OREFICERIA POCHER Trento – Via Fratelli Fontana, 55 – T. 0461.824444 www.nuovaoreficeriapocher.it

PARROT SI REINVENTA UNA NUOVA AVVENTURA TI ASPETTA

Alla costante ricerca di innovazione, crea prodotti high-tech che contribuiscono a introdurre nella tua vita nuove forme di libertà. Sono impegnati a dare senso alla loro tecnologia affinché sia connessa alle nostre emozioni, fino al punto di meravigliarci. Visti da: PATWARE Trento – Via Galilei, 30 (a fianco palestra) T. 0461.262751 www.patware.it

REGALA UNA DELLE NOSTRE SPECIALI GIFT CARD! UN REGALO PIENO DI BUONE VIBRAZIONI !

Vendita strumenti musicali delle migliori marche per professionisti, conservatori, corpi bandistici e scuole musicali. Assistenza e riparazioni. Visti da: RENZO GRASSI Trento – Via Matteotti, 9 Tel. 0461.912356 info@grassimusica.it www.grassimusica.it


CREA IL TUO OROLOGIO PERSONALIZZATO E RENDI UNICO IL TUO SPAZIO

Grazie a questo orologio potrai dare libero sfogo a fantasia e immaginazione: disegna, scrivi e cancella all’infinito grazie allo speciale pennarello in dotazione.

EURO 39,00 VEGETALIA LISCIA COME L’OLIO. DURA COME LA PIETRA

SERIE NETATMO

Termostato settimanale programmabile da remoto, videocamera sorveglianza con riconoscimento facciale, kit di contatti da finestra opzionale per la telecamera di sorveglianza, stazione meteo interna e esterna utilizzabile da sola oppure collegata assieme al termostato. Visto da: PATWARE Trento – Via Galilei, 30 (a fianco palestra) T. 0461.262751 www.patware.it

Visto da: DETAILS DESIGN STORE Trento – Via Suffragio, 74 T. 0461.262599 info@detailsdesignstore.it www.detailsdesignstore.it

L’assortimento comprende pezzi da fuoco con rivestimento antiaderente a base acqua integrato con un mix di oli vegetali che migliorano l'antiaderenza e rendono la superficie liscia senza porosità. L’aggiunta di sostanze minerali all'antiaderente rende la superficie ancora più resistente. Viste da: MURARA Caldonazzo (TN) – Piazza Municipio, 14 T. 0461.723125 – murarashop@alice.it www.murarasnc.it

IL NUOVO MODO DI VIVERE L’ARGENTO CAMICISSIMA Viste da: CAMICISSIMA Trento – Via Diaz, 4 T. 0461.981594

Argenesi racconta con stile il nuovo modo di vivere contemporaneo, attraverso piccoli oggetti di design e articoli da regalo di tendenza, decorati a mano e rivestiti in argento. Argenesi significa “genesi dell’argento” ed è il nuovo modo di vivere l’argento! Visti da: NUOVA OREFICERIA POCHER Trento – Via Fratelli Fontana, 55 – T. 0461.824444 www.nuovaoreficeriapocher.it

SAMSONITE LITE CUBE Viste da: ZOTTA PELLETTERIA & VALIGERIA Trento – Via S. Vigilio, 24 T. 0461.233039

ACCESSORI PER IPHONE LA MAGIA DEL NATALE

Addobbi, decorazioni per il tuo Natale. Visti da: MURARA Caldonazzo (TN) – Piazza Municipio, 14 T. 0461.723125 – murarashop@alice.it www.murarasnc.it

Il più vasto assortimento in Trentino di accessori, custodie, dockstation delle migliori marche, per il tuo iPod, iPhone, iPad, mini iPad, MacBook. Siamo anche centro riparazioni prodotti Apple in 24h. Visti da: PATWARE Trento – Via Galilei, 30 (a fianco palestra) T. 0461.262751 www.patware.it

BORSE BORBONESE 2017 Viste da: BOUTIQUE BORBONESE Trento – Via Diaz, 14 T. 0461.986673


Curcu&Genovese Associati s.r.l. - Südtiroler Studio s.r.l. - Riproduzione vietata

“ TUOI ...INVESTI NEI CAPELLI...

li indossi tutti i giorni

Buon Natale

Ingrosso e dettaglIo prodottI per capellI

ROVERETO Via Bezzi, 1 | tel. 0464/425521 | www.megalchic.it

PER PROMOZIONI E NOVITÀ SEGUICI SU FACEBOOK Ingrosso e dettaglIo prodottI professIonalI per parrucchIerI ed estetIste

ARREDAMENTI


EURO 39,00 EURO 35,00

DISPONIBILE DAL 12 DICEMBRE TRENTINO

EURO 16,00

BARBARA BERGNACH VALTER RAVASI

ROSNER WILLIBALD RICHARD

L’Ayurveda e la cucina delle nostre nonne Ed. Curcu&Genovese – pagine 176, formato 17x21

Lo sbarramento degli Altipiani di Folgaria, Lavarone e Luserna Ed. Curcu&Genovese – pagine 768, formato 17x24

FORTIFICAZIONE E OPERAZIONE

LA SAGGEZZA NEL CIBO

MERAVIGLIOSO | WUNDERBAR | WONDERFUL Ed. Curcu&Genovese – pagine 240, formato 28x28

EDIZIONI CURCU & GENOVESE NELLE MIGLIORI LIBRERIE O SU WWW.CURCUEGENOVESE.IT

EURO 18,00 BOLOGNINI MICHELE TERAZZI DIEGO

SUDDEN LIFE

L’Hockey Club Bolzano e la cavalcata in EBEL Ed. Curcu&Genovese – pagine 80, formato 28x20,5

TRENTO Via Ghiaie, 15 Tel. 0461.362111 Fax 0461.362150 BOLZANO Via Bari, 15 Tel. 0471.930993

EURO 35,00 EURO 16,00

EURO 14,00

LICIA CAMPI PEZZI

FRANCESCO GIUSEPPE - UNA DINASTIA AL TRAMONTO

Soggiorni dell'imperatore in Trentino Alto Adige Ed. Curcu&Genovese – pagine 312, formato 15x21

FIORENZO DEGASPERI

CASTELLI DEL TRENTINO

Ed. Curcu&Genovese – pagine 400, formato 23x28

LICIA CAMPI PEZZI

SISSI: LA REGINA DELLE DOLOMITI

I soggiorni di Elisabetta d’Austria n Trentino Alto Adige Ed. Curcu&Genovese – pagine 192, formato 15x21


LLI E N I Z : N E A L R A F T A N L E I LE UNITO I L’UT BELLO!! AL

Curcu&Genovese Associati s.r.l. - Südtiroler Studio s.r.l. - Riproduzione vietata

MILLE IDEE PER UN REGALO SPECIALE!!

FRANZINELLI

IL PUNTO DI RIFERIMENTO DELLA CITTÀ PER IL MONDO CASA – REGALO – LAVORO

SALVADANAI

BUGATTI - REGALI PER BAMBINI

FACCE DI DESIGN

VASI

PIATTI NATALIZI

TEMPO DI FONDUTA

NEGOZIO CASALINGHI TRENTO – Via Calepina, 55 Tel. 0461 980210

NEGOZIO FERRAMENTA TRENTO – Vicolo de Liceo, 13 Tel. 0461 220161

PIATTINI POSATE BIMBO

LANTERNE

ORA DEL TEE CON SAMBONET

NEGOZIO GIARDINAGGIO TRENTO – Via Roggia Grande, 14 Tel. 0461 230377


c’è un nATALE pEr ogni dEsidErio... sAbATo 10 dicEmbrE AiuTAnTE bAbbo nATALE Ed un suo TTi i bAmbini Tu A porTAno TAnTi doLci domEnicA 11 dicEmbrE E, bAnd musicALE iTinErAnT nATALizio mE sTu co n co TuTTi vEsTiTi vEnErdì 16 dicEmbrE AiuTAnTE bAbbo nATALE Ed un suo TTi i bAmbini Tu A porTAno TAnTi doLci sAbATo 17 dicEmbrE piccoLi doni LAborATorio pEr crEArE ro, dA mETTErE soTTo L’ALbE izio TAL nA A TEm A TruccAbimbi fiLATo ro hE cc zu nE E disTribuzio domEnicA 18 dicEmbrE AiuTAnTE bAbbo nATALE Ed un suo TTi i bAmbini Tu A porTAno TAnTi doLci giovEdì 22 dicEmbrE Loncini ALLEgrE scuLTurE di pAL TAnTE Aiu o su un Ed E TAL bAbbo nA TTi i bAmbini Tu A Lci do Ti TAn no rTA po vEnErdì 23 dicEmbrE TuTTi!* pAnETTonE E pAndoro pEr

visiTA iL nuovo porTALE www.topcenter.eu


trentinomese

www.iambambu.com

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

P

er I AM BAMBÙ, azienda artigiana di Trento, dopo la certificazione “VEGANOK”, nel 2016 è arrivato il riconoscimento “ECCELLENZE ITALIANE” per i suoi capi di abbigliamento in bambù, creati con tessuti e modellistica propri ed in esclusiva. L’affermazione territoriale non è il punto di arrivo bensì l’inizio di una nuova avventura su scala internazionale. Infatti, il marchio trentino I AM BAMBÙ è stato selezionato dal portale AMAZON settore MADE IN ITALY sconfinando i muri del negozio di Trento, in via Giovanni a Prato 4, verso orizzonti a livello internazionale. Ma cosa lo rende così speciale e diverso dagli altri prodotti in bambù? La volontà di dare al cliente finale la maggiore qualità possibile curando con passione ogni aspetto della produzione e lavorando in modo naturale la materia prima, in modo da non alterare le proprietà originali del bambù.

I AM BAMBÙ MADE IN TRENTINO ED ECCELLENZA ITALIANA NEL MONDO PER I CAPI DI ABBIGLIAMENTO IN BAMBÙ Si hanno così capi di abbigliamento performanti, traspiranti, termoregolanti, antibatterici e lussuosamente morbidi. Detto con le parole di una cliente: “È la via del non ritorno” rispetto a tutto ciò che si è indossato fino ad ora, dalla lana alla seta per non parlare dei sintetici. Ma alla titolare dell’azienda, Angela Maria Marchetti, tutto ciò non basta. Nella continua ricerca “del meglio”, questo Natale presenta la novità del CHARCOAL, del carbone di bambù, lavorazione particolare conosciuta durante un recente

Ideao l rega

viaggio nella bamboo nursery di Maui alle Hawaii e realizzata nell’estremo oriente, dove il bambù è parte della cultura e quotidianità da millenni. Il trattamento del bambù reso carbone è un processo che altera e migliora la struttura molecolare del bambù aumentando notevolmente le sue proprietà e rendendolo ancora più performante. L’internalizzazione è quindi la prospettiva per il 2017 e dunque l’affiancamento alla linea made in Italy di nuove produzioni, per avere capi sempre più innovativi. Il tutto senza dimenticare che la mission aziendale è essere eco- ma anche social-friendly. Infatti, in pentola bollono collabora-

zioni con paesi vocati alla lavorazione del bambù, che hanno situazioni lavorative e sociali disagiate. Proprio in questi giorni Angela Maria Marchetti sta lavorando ad una collezione comfy-yoga con una designer di Bali avendo già lo sguardo e il cuore puntato a ulteriori avventure produttive… To be continued… ■

INFO I AM BAMBÙ Via Giovanni a Prato, 4 Trento Tel. 0461 1581701 Orario di DICEMBRE da martedì a domenica 10.00-14.00/15.00-19.00

95

tmdicembre



trentinomese

www.hotelfiordibosco.it

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

I

l luogo è incantevole e il panorama da fiaba: un altopiano circondato dai boschi e dalle montagne della Val di Cembra, dove passeggiare immersi nella natura, lontano dalla frenesia e dallo stress della città. È in questo piccolo paradiso che ha sede l’Hotel Fior di Bosco, vero fiore all’occhiello dell’ospitalità trentina: il posto ideale per trascorrere vacanze e weekend all’insegna del benessere e della buona cucina, per fare il pieno di nuova energia e assaporare la serenità di un pranzo o una cena con la propria famiglia, gli amici o i colleghi. Situato nel comune di Giovo, in località Masen, a 850 metri di altezza e a soli 15 minuti da Trento, l’Hotel Fior di Bosco offre non solo la calda ospitalità di 26 stanze dotate di tutti i comfort, ma anche un centro benessere con sauna, piscina e bagno turco e un ristorante-pizzeria, che sono aperti a tutti. Basta poco e il sogno di una giornata in completo relax può diventare una bellissima realtà, coronata da un piatto gustoso e da un buon vino. «I giorni delle vacanze e i momenti che ci si ritaglia per sé sono i più preziosi, per questo vogliamo che siano speciali» raccontano le titolari Morena e Martina. E infatti all’Hotel Fior di Bosco tutto è curato

HOTEL FIOR DI BOSCO PER VACANZE E WEEKEND ALL’INSEGNA DEL BENESSERE E DELLA BUONA CUCINA. CON TANTE SORPRESE...

nei minimi dettagli per soddisfare ogni esigenza. Ospitalità e accoglienza raggiungono l’apice nella splendida area wellness. Non solo sauna, bagno turco e piscina, ma anche percorso kneipp, idromassaggio e giochi d’acqua, cui si aggiunge il centro estetico con i bagni di fieno, i massaggi con pietre calde e altri massaggi multisensoriali: rituali semplici e antichi che diventano veri e propri trattamenti di bellezza, in un’atmosfera resa ancora più rilassante grazie al calore del legno e agli aromi inebrianti. Per fare il pieno di

INFO HOTEL FIOR DI BOSCO Masen di Giovo (TN) Tel./Fax 0461 695008 info@hotelfiordibosco.it www.hotelfiordibosco.it

energia, non lasciatevi scappare il pacchetto speciale Magia dell’Avvento: tre giorni di coccole e buon cibo all’insegna del relax. Vere maestre dell’accoglienza, Morena, Martina e i loro collaboratori sanno che la conclusione perfetta di una

giornata spesa tra sauna e piscina è a tavola e offrono ai loro ospiti una cucina ricca e curata, appositamente pensata per riscoprire i sapori della tradizione trentina e far conoscere i prodotti tipici del territorio. Accanto alla cucina regionale, si possono gustare tanti tipi di pizze, tradizionali e insolite, tutte rigorosamente lavorate a mano e cotte in forno a legna. Piatti prelibati, accompagnati dai celebri vini locali, che assieme alla grappa sono una delle espressioni più tipiche della terra generosa della Val di Cembra. Abbinamenti enogastronomici genuini e ricercati, che rendono l’Hotel Fior di Bosco il posto ideale per pranzi e cene in compagnia, anche in occasione di ricorrenze o eventi speciali, come le cene aziendali natalizie, il pranzo di Natale o il cenone dell’Ultimo dell’anno, un appuntamento ormai tradizionale che viene festeggiato con incantevoli giochi pirotecnici. ■

97

tmdicembre


trentinomese

di Fabio De Santi

P

artiamo dal tema che sarà “Denatalità, giovani e famiglia. Le politiche di transizione all’età adulta”: la quinta edizione del Festival della famiglia si terrà a Trento dall’1 al 3 dicembre e avrà come protagonisti i giovani, le istituzioni e le famiglie. Le tre giornate della quinta edizione del Festival della famiglia saranno dedicate alle tre voci protagoniste delle politiche di transizione all’età adulta. Chiamate a confrontarsi su nuovi scenari possibili, dialogheranno tra proposte, idee, testimonianze per ripensare insieme nuovi futuri. La prima giornata ospiterà istanze, necessità e desideri raccontati da giovani ad altri giovani; la seconda darà spazio alle istituzioni, chiamate a dare risposta a quei racconti; la terza giornata sarà destinata alle famiglie e alla responsabilità di aiutare e sostenere le nuove generazioni nel loro

FESTIVAL DELLA FAMIGLIA LA QUINTA EDIZIONE A TRENTO DALL’1 AL 3 DICEMBRE E AVRÀ COME PROTAGONISTI I GIOVANI, LE ISTITUZIONI E LE FAMIGLIE cammino verso l’autonomia. Sarà ospite del Festival il ministro per gli affari regionali e autonomie con delega alle politiche familiari. Giovedì 1 dicembre ore 9 Auditorium Santa Chiara incontro sul tema “A modo nostro. Nuove generazioni, altre generatività”. Il 2 dicembre: “Istituzioni generative? Progettare scenari futuri con i giovani”: raccolte le sollecitazioni della prima giornata, il pome-

riggio del 2 sarà dedicato a un approfondimento sulla condizione giovanile in Italia e in Europa e a un dialogo tra giovani e istituzioni per pensare insieme nuovi strumenti a supporto dei progetti di vita e delle vocazioni delle nuove generazioni. Ospite il Ministro per gli affari regionali e autonomie con delega alle politiche familiari. Sabato 3 dicembre ore 9 sala conferenze del Muse s: “Famiglie in transizione. Verso

l’autonomia sociale”: l’ultima giornata, dedicata al rapporto genitori/figli, vuole proporre risposte a queste domande, per accompagnare le famiglie nel loro difficile compito di aiutare a crescere nel terzo millennio. L’evento è realizzato dall’Agenzia provinciale per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le politiche della famiglia. In collaborazione con “Il Trentino dei bambini”, il 3 dicembre saranno organizzati laboratori creativi, momenti ludici e di intrattenimento gratuiti dislocati in più punti del capoluogo. ■

“LA VITA ACCANTO”. INCONTRO CON MARIAPIA VELADIANO

U

na scrittrice-insegnante, i ragazzi di un istituto superiore e un pubblico di appassionati lettori: un confronto che si incentra su un romanzo, o “racconto lungo” come ama definirlo la sua autrice. Il romanzo in questione è “La vita accanto” (Premio Calvino 2010, edito con grandissimo successo da Einaudi l’anno seguente). La scrittrice è Mariapia Veladiano, insegnante di lettere per più di vent’anni

98

tmdicembre

e dal 2011 preside, prima a Rovereto, poi a Vicenza. Con il romanzo Il tempo è un dio breve, ha disegnato attraverso le vicende di una madre e di un figlio un’intensa meditazione su Dio e il dolore. Nel 2013 ha pubblicato il romanzo per ragazzi Messaggi da lontano e Ma come tu resisti, vita, un piccolo breviario laico sui sentimenti e le azioni della vita quotidiana, e nel 2014 il piccolo saggio Parole di scuola. Ultimo suo romanzo, Una storia quasi perfetta. Ma è su “La vita accanto” che si concentra l’incontro di sabato 3 dicembre (ore 10.30, a Borgo Valsugana, Auditorium Istituto scolastico “A. Degasperi”). La storia di Rebecca, infatti, nasce da una mancata integrazione della diversità: è una vicenda toccante sul rapporto tra etica ed estetica, sull’importanza di avere accanto, nella vita, “belle persone” più che “persone belle”. L’incontro – aperto anche al pubblico di lettori e appassionati – sarà moderato da Pino Loperfido, caporedattore di questa rivista e direttore del Trentino Book Festival. Al termine, Mariapia Veladiano si concederà volentieri alle domande dei ragazzi e del pubblico in merito al libro, ma anche alla sua vocazione artistica e alla sua visione della scuola, della famiglia, dell’amicizia, della vita...


trentinomese

www.rifugiocrucolo.it

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

L’

Azienda Rifugio Crucolo prende il nome dal Rifugio omonimo, quello che si incontra percorrendo il cuore della Val Campelle, che dalla Valsugana porta verso il gruppo montuoso del Lagorai. Da punto di sosta e di ristoro per i carrettieri che più di due secoli fa transitavano per quella strada trasportando a valle il legname, il Rifugio è diventato in tempi più recenti il punto di riferimento prediletto non solo degli escursionisti di ritorno dalla montagna, ma anche di chi vuole ritrovare il piacere della cucina tipica del territorio, fatta di prodotti semplici e genuini, da gustare avvolto nell’ospitalità della famiglia Purin. Gli stessi sapori e la stessa genuinità si ritrovano nei prodotti dell’Azienda Crucolo, che produce salumi, formaggi, grappe, liquori e piatti pronti e li distribuisce nei supermercati di tutta Italia e anche all’estero, con un marchio inconfondibile che è diventato un simbolo dell’eccellenza enogastronomica trentina. Il rispetto della tradizione è fondamentale per l’Azienda Crucolo, ma in chiave moderna e con un occhio di riguardo all’originalità e all’innovazione: oltre 80 collaboratori sono impegnati oggi a diffondere e comunicare i sapori tipici del Trentino e nel contempo a sviluppare nuove proposte per il mercato.

TRADIZIONE E NOVITÀ RIFUGIO CRUCOLO: NON SOLO UN RIFUGIO, MA ANCHE UN’AZIENDA CHE DA ANNI PORTA AVANTI LA TRADIZIONE GASTRONOMICA TRENTINA CON PRODOTTI GENUINI DA METTERE IN TAVOLA OGNI GIORNO

«Tra le carni, i nostri prodotti di punta sono la Lucanica trentina, lo Speck Crucolo e la Carne salada – racconta Claudio Stenghele, direttore commerciale –, lavorati con metodi rigorosamente tradizionali. Sono prodotti espressione di un popolo e di una storia antica e non possono mancare in un menu trentino, da soli o in aggiunta ad altri ingredienti. La lucanica arricchisce con lo speck e la carne salada i taglieri di antipasto misto, che ricordano il buon cibo semplice di un

volta. Lo speck inoltre non può mancare nei canederli, nei risotti e nei sughi per condire spätzle e tagliatelle. La carne salada, invece, cruda o cotta, accompagnata a fagioli e verdure fresche, è uno dei piatti trentini più semplici e diffusi». Il prodotto simbolo del Rifugio, con cui l’Azienda è presente sul mercato da molti anni, è però il formaggio Crucolo, «di pasta bianca e burrosa, dal sapore dolce, leggermente acidulo e con una leggera nota piccante. Lo prepariamo con latte di altissima qualità e lo stagioniamo con cura. È buonissimo da solo, con il pane o la polenta, ma diventa anche un ingrediente straordinario per risotti o altri piatti. Lo proponiamo in tre versioni: dolce, saporito e al vino, quest’ultimo con un gusto davvero particolare e un invitante aroma di mosto».

A dimostrazione della continua ricerca di nuove idee e sperimentazioni della famiglia Purin c’è l’ultima arrivata, ovvero Crucolina, un formaggio con mela biologica trentina, che fonde assieme quelli che sono due prodotti e sapori più tipici del Trentino: il latte e la mela. Se vi è venuta l’acquolina in bocca, non vi resta che prenotare un pranzo o una cena al Rifugio, oppure fare adeguata scorta dei prodotti a marchio Crucolo, per condividerli con la famiglia e gli amici durante le feste natalizie o per comporre un cesto-regalo utile e insolito da mettere sotto l’Albero. ■

INFO Rifugio Crucolo Loc. Val Campelle 38050 Scurelle (TN) T. 0461.766093-766662 rifugiocrucolo@crucolo.it

99

tmdicembre


di Fabio De Santi

R

aphael Gualazzi torna a Trento il 13 dicembre all’Auditorium S.Chiara di Trento per quello che è il primo grande evento legato alla musica italiana di questa stagione di concerti. Il pianista di Urbino sarà infatti protagonista dell’evento nell’ambito del tour che accompagnerà l’uscita del suo nuovo album “Love Life Peace”. Un titolo fra amore, vita e pace che intreccia tre parole attuali e di speranza. L’artista quando ha annunciato il suo disco ha postato sui social la cover del disco con questa frase “L’amore, la vita, la pace: non vorrei niente di più per noi”, svelandone così appunto anche la data di uscita. anticipato dal singolo “L’estate di John Wayne”, un brano versatile e davvero particolare che si tuffa in sonorità r’n’b ed echi vintage, “Love Life Peace” ripercorrerà, con estro nuovo, i generi musicali più cari a Gualazzi

RAPHAEL GUALAZZI TORNA A TRENTO IL 13 DICEMBRE ALL’AUDITORIUM S.CHIARA DI TRENTO PER È IL PRIMO GRANDE EVENTO LEGATO ALLA MUSICA rivestendoli con grande creatività. In tour Gualazzi sarà accompagnato da una band che comprende sei musicisti (alcuni anche coristi) tutti polistrumentisti con una sezione fiati composta da tromba, sax e trombone ed una sezione ritmica con chitarra, contrabbasso (o basso elettrico), batteria, e Raphael che si alternerà tra piano e tastiera. La set list spazierà dai nuovi brani di “Love Life Peace” fino ai grandi succes-

si contenuti negli album “Reality and Fantasy” e “Happy Mistake”. Il repertorio sarà riarrangiato da Gualazzi nella sua usuale dimensione di “divertissement“ musicale, sfiorando l’unicità dei colori del jazz, la dolcezza di alcune pop ballad, il ritmo incalzante delle sonorità latine tradizionali, l’intensità della musica soul e R’n’B con alcuni brani che saranno da ballare sulla sedia e altri da sentire dentro il cuore. Fra le curiosità

del cd il duetto con Malika Ayane, in “Buena Fortuna”, brano scritto da Raphael con Pacifico e Matteo Buzzanca (che ha prodotto e arrangiato l‘album), è un augurio rivolto a se stessi e agli altri per tutti i momenti della vita, su melodie latine. C’è un po’ di Ennio Morricone, di Leonard Cohen e di Tom Waits nel pezzo introspettivo “Quel che sai di me”, ed un bel groove in “Right to the dawn”, che rappresenta la spensieratezza dell’adolescente che vive dentro ognuno di noi. Domina il pianoforte in “Figli del vento”, che descrive l’esperienza del lancio con il paracadute che diventa metafora di un salto nel vuoto. ■

FRANCESCO MOTTA A TRENTO IL 14 DICEMBRE

C

on il suo album di debutto “La fine dei Vent’anni” si è aggiudicato sia la Targa Tenco 2016 come Miglior Album d’Esordio sia il Premio Speciale PIMI 2016 del MEI. Lui è Francesco Motta una delle rivelazioni della scena tricolore di quest’anno che insieme alla sua band sarà in concerto il 14 dicembre a Sanbàpolis per l’evento finale di Suoni Universitari il contest per band emergenti organizzato dall’Opera Universitaria. Ad attendere il pubblico, la grinta che ha da sempre contraddistinto i live di Motta e nuove soluzioni

100

tmdicembre

musicali e scenografiche. Il suo esordio discografico solista “La fine dei vent’anni” (Sugar) ha messo d’accordo la critica, che gli ha riservato recensioni entusiaste, ed il pubblico, che lo ha premiato con piene e calorose platee nei concerti del tour passato che lo ha portato in oltre 60 location, tra live club, teatri e festival. C’è scritto “Fine”, ma in realtà è l’inizio. Di una nuova prospettiva artistica, di una nuova visione, musicale certamente, ma anche di se stesso. “La fine dei vent’anni” è il primo disco di Motta, ma non di Francesco, una delle anime e la penna che ha vergato le parole con cui i Criminal Jokers , in due dischi, hanno espresso in maniera elettrica e vitale l’urgenza dei propri vent’anni. Poi il tempo scorre, le esperienze si accumulano, i punti di vista si spostano, leggermente, e fanno emergere altri suoni, altre parole, adeguate al momento artistico ed umano vissuto da questo straordinario musicista. La versatilità è cosa che non gli manca. Motta è un polistrumentista prezioso che ha prestato negli anni la propria capacità a una Signora del Rock come Nada (con lei al basso, alla chitarra e ai cori), ai Pan del diavolo (qui alla batteria, e in piedi), agli Zen Circus (come tecnico del suono) e a Giovanni Truppi (alla chitarra e alla tastiera).



Sol Gabetta

trentinopanorama

di Fabio De Santi

S

i chiude con gli ultimi due appuntamenti di dicembre la ricca stagione di concerti proposti nel 2016 dalla Società Filarmonica di Trento. Protagonisti del concerto di lunedì 5 dicembre saranno Sol Gabetta, violoncello e Polina Leschenko, pianoforte, con un programma di sala che prevede esecuzioni di F. Chopin e S. Prokofiev. Sol Gabetta ha raggiunto notorietà internazionale dopo la vittoria del ‘Crédit Suisse Young Artist Award’ nel 2004 e il debutto con i Wiener Philharmoniker diretti da Valery Gergiev. Ma nei dieci anni seguenti, senza mai fermarsi, ha centuplicato la sua fama arrivando a fondare un proprio festival cameristico in Svizzera, il Solsberg. Chiamata da tutte le migliori orchestre e direttori più esigenti, Sol Gabetta ha confermato un talento sbalorditivo, un’energia contagiosa capace di ammaliare soprattutto il pubblico. Nata a Cordoba, in Argentina, ha vinto il primo concorso all’età di dieci anni segnalandosi quindi al “Concorso Tchaikovsky” di MoPolina Leschenko

102

tmdicembre

SOCIETÀ FILARMONICA PROTAGONISTI DEL CONCERTO DI LUNEDÌ 5 DICEMBRE SARANNO SOL GABETTA, VIOLONCELLO E POLINA LESCHENKO, PIANOFORTE sca e all’Internazional ARD di Monaco di Baviera. Di poco successive la nomination per i ‘Grammy Award’, il ‘Premio Gramophone Young Artist of the Year’ (2010) e il ‘Würth-Preis Jeunesses Musicales’ (2012). Dopo aver debuttato con grande successo al fianco dei Berliner Philharmoniker diretti da Simon Rattle al Festival di Pasqua di Baden-Baden nel 2014 e al Mostly Mozart di New York nel 2015, la stagione 2016 la vede debuttare al fianco della Los Angeles Philharmonic, dell’Orchestra della Tonhalle di Zurigo e la Filarmonica di San Pietroburgo. In una delle pause di questi impegni sinfonici Sol Gabetta arriverà a Trento seguendo una passione per la musica da camera mai abbandonata e coltivata con amici come Patricia Kopatchinskaja, Hélène Grimaud o Polina Leschenko pianista nata a San Pietroburgo e trasferitasi nel 1991 a Bruxelles dove ha studiato con Pavel Gililov e Vitaly Margulis. Oggi, vive a Bruxelles ed è docente al Conservatorio di Anversa. La sua attività concertistica è intensa e variegata collaborando ormai

stabilmente con la Camerata Salzburg, i London Mozart Players, la Russian National Orchestra e frequentando sale come la Konzerthaus di Vienna, Julian Rachlin, Heinrich Schiff, Mischa Maisky e Sol Gabetta. Martedì 13 con il tedesco Joseph Moog la Filarmonica di Trento presenta ancora una volta in Italia un volto poco conosciuto del pianismo internazionale, nuovo e giovane essendo nato a Ludwigshafen sul Reno nel 1987. Per le sue originali capacita di coniugare l’abilità tecnica con una musicalità matura e intelligente Moog è stato nominato “Young artist of the year 2015” dalla Gramophone Classical Music Awards. La stagione 201516 di Joseph è iniziata alla grande, aprendo la Master Pianists Series al Concertgebouw di Amsterdam a fianco di Sokolov, Zimerman e Trifonov. Ma prima di arrivare a Trento lo aspetta il debutto con la Hong Kong Sinfonietta e altri concerti a Parigi, Francoforte, Cardiff, Portland. Una carriera in continua ascesa sostenuta da accorte scelte nei programmi con i grandi capolavori

Joseph Moog

accostati a volte da fresche composizioni dello stesso Moog. Un talento già ben riconosciuto dalla critica che le ha assegnato ben quattro ‘SuperSonic Awards’ dopo la nomina a ‘Steinway Artist’ nel 2009. Cresciuto all’Accademia di Musica di Karlsruhe e Würzburg, ha proseguito i suoi studi all’Accademia per Musica, Teatro e Media di Hannover. Intensa e mirata la sua discografia riservata non solo a Liszt e Ciaikowski, ma pure a Busoni, Rubinstein e Moszkowski. ■


Happy MONTE BONDONE

MONTE BONDONE

paradiso per famiglie, a paradise for families #Familyvillage

Immergetevi nel bianco, surround yourself with white A pochi minuti da Trento, il Monte Bondone offre fantastiche opportunità per una vacanza a misura di famiglia. Natura incontaminata, panorami mozzafiato, palestra all’aria aperta vi aspettano per stupirvi. Hotel, kindergarten e skibar direttamente sulle piste, scuole sci, noleggi, campo “primi passi”, baby cross, animazione, uno snowpark fra i migliori d’Europa, chilometri di piste da discesa e da fondo, ciaspole, nordic walking, centri benessere e tanto divertimento. Just few minutes away from Trento, Monte Bondone offers fantastic opportunities for a holiday on the snow, ideal for families. Untouched nature, breathtaking landscapes, outdoor gym will surprise you. Hotels, kindergartnes and ski bars directly on the slopes, ski schools, equipment rentals, “first steps” field, baby cross, entertainment, one of the best snowpark in the Alps, alpine and cross-country skiing, snowshoeing, nordic walking, wellness centre and lots of fun. INFO APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi info@discovermontebondone - Tel. +39 0461 216000 www.discovermontebondone.it Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi

te n o M , o Trent

re e v i v a d sfere o m t a … ei Laghi

le d l a V , e n Bondo

Foto Archivio APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi (A. Ghezzer, R. Magrone, M. Menestrina, L. Merisio, M. Simonini, A. Russolo)


di Fabio De Santi

A

le e Franz, una delle coppie comiche più amate in Italia, tornano ad esibirsi a Trento. L’irresistibile duo milanese presenterà infatti il suo nuovo show “Tanti Lati Latitanti” il 15 dicembre all’Auditorium S. Chiara di Trento nello spettacolo organizzato da Fiabamusic. Lo spettacolo vede alla regia Alberto Ferrari ed è stato scritto da Alessandro Besentini, Francesco Villa e Antonio De Santis. Le note dello spettacolo di Ale e Franz parlano di: “Lati tanti – Tanti lati della vita e degli uomini. A conoscerli tutti come sarebbe più semplice poi capirsi. Ogni incontro nasce da una coppia. Ogni dialogo nasce da un incontro. A ogni azione verbale e non, corrisponde una risposta... quella dell’altro”, È così che si esplora il mondo delle relazioni a cui Ale e Franz, come coppia, da sempre si ispirano. L’inesauribile materiale umano è sempre il punto di partenza da cui tutto nasce. Di tutto può parlare l’uomo. Tutto può smontare e rimontare il ragionamento umano. Poi... il sottolineare le cose in base alle diverse angolazioni in cui ogni

104

tmdicembre

ALE & FRANZ A TRENTO IL 15 DICEMBRE CON IL LORO NUOVO, ESILARANTE SHOW “TANTI LATI LATITANTI”

persona le osserva, diventa il segreto per ridere di noi stessi. Lati tanti e tanti uomini in scena. Uomini scaltri, uomini dubbiosi, uomini saggi, uomini risolti, uomini strani. Tutti uomini, però! Uomini che ci faranno ridere con la loro unicità e umanità. “Lati tanti – Tanti lati – raccontano Ale e Franz – in cui riconoscersi e fingere di non vedere che siamo proprio noi questi uomini. Noi con i nostri modi di vivere, di pensare, i nostri tic e le nostre ingenuità e virtù, le nostre forze e la nostra inesauribile e unica follia. Un vedersi allo specchio, un cercarsi e riconoscersi tra la folla e ridere (tanto) di gusto insieme”. Attori, autori, registi, Ale e Franz sono una delle coppie di comici più longeve del teatro italiano. Attivi dalla fine degli Anni Ottanta, hanno raggiunto il successo soprattutto grazie a trasmissioni televisive come «Buona la prima» o il

celebre «Ale e Franz Show». Il duo comico si è formato dopo l’incontro, avvenuto nel 1992 al CTA (Centro Teatro Attivo) di Milano, dove Besentini e Villa frequentavano i corsi e i laboratori di formazione professionale, in vista di una carriera nel mondo artistico. Il loro percorso teatrale, raffinato nel corso degli anni secondo i dettami di una comicità tra lo stralunato e il surreale, va – quasi alla stregua di moderni guitti votati a rinnovare l’antica commedia dell’arte – dalla classica maschera alla gigioneggiante clownerie, dal comico al tragico, per finire alla mimica. È solo dal 1995 che il duo assume l’attuale denominazione di Ale e Franz, debuttando nello spettacolo Dalla A alla Z. Da allora, è stato per loro un susseguirsi di successi, con partecipazioni a numerosi spettacoli televisivi, fra cui - oltre al già citato Zelig, Seven Show, Pippo Chennedy Show,

Mai dire gol, Convenscion. Per il cinema, Ale e Franz hanno lavorato ne La grande prugna in Tutti gli uomini del deficiente e sono stati protagonisti dei film La terza stella e Mi fido di te. Hanno pubblicato i libri E Larry? È morto, È tanto che aspetti? e Ale e Franz live. Nel loro percorso di comici anche quello del 2001 quando hanno vinto il Premio “Satira politica” di Forte dei Marmi, del 2005 quando hanno partecipato come ospiti al Festival di Sanremo e del 2007 con il programma Buona la prima! su Italia 1, dove recitano a soggetto, su suggerimenti estemporanei dei vari ospiti. Un esperimento coraggioso che dimostra la loro vis comica e la loro capacità di far ■ ridere improvvisando.



di Fabio De Santi

S

ono i Mbongwana Star i protagonisti del nuovo evento per la rassegna Transiti proposta dal Centro Servizi Culturali S. Chiara con la direzione artistica affidata ad Alberto Campo il 5 dicembre al Teatro Sanbàpolis ore 21. I Mbongwana Starsono delle espressioni creativamente più avanzate nell’attuale scena musicale africana, la band congolese propone dal vivo uno spettacolo che riprende i contenuti dell’unico disco edito finora, From Kinshasa, accolto nel 2015 da un coro unanime di consensi da parte della critica specializzata. Fondata e guidata da Yakala “Coco” Ngambali e Nsituvuidi “Théo” Nzonza, reduci entrambi dall’esperienza negli Staff Benda Bilili, collettivo di artisti di strada paraplegici aggregatosi una decina di anni fa nella bidonville della capitale della Repubblica Demo-

MBONGWANA STAR NUOVO EVENTO PER LA RASSEGNA TRANSITI PROPOSTA DAL CENTRO SERVIZI CULTURALI S. CHIARA CON LA DIREZIONE ARTISTICA AFFIDATA AD ALBERTO CAMPO IL 5 DICEMBRE AL TEATRO SANBÀPOLIS cratica del Congo, la formazione sperimenta un’ardita combinazione fra echi della tradizione locale e modalità sonore avveniristiche, evocando suggestioni che un commentatore ha descritto come “Blade Runner a Kinshasa”. In lingala, idioma dell’etnia di appartenenza, l’espressione mbongwana equivale del resto a “cambiamento” e tale attitudine innovativa consente al gruppo di sottrarre la propria musica

alle ipocrisie neocolonialiste dell’esotismo folcloristico, generando al contempo miscela sonora ad altissimo potenziale già rodata sui palchi di festival quali il californiano “Coachella” e il “Primavera Sound” di Barcellona, fino al celebre raduno inglese di Glastonbury. La band nasce per volontà di Coco Ngambali e Theo Nzonza dopo la disgregazione degli Staff Benda Bilili, band composta da musicisti paraplegici

fattasi conoscere per la sua scatenata rumba : “I due musicisti – si scrive – sono ora i frontman di Mbongwana Star e hanno radunato intorno a loro altri cinque musicisti più giovani, due dei quali provenienti anch’essi dagli SBB. Mbongwana nella lingua lingala vuol dire cambiare, infatti l’intento è di non ripetere la formula che ha già portato al successo, ma anche alla dissoluzione, ■ il gruppo precedente.

GOGO PENGUIN, IL 9 DICEMBRE A TRENTO

È

quello con i Gogo Penguin, il 9 dicembre al Teatro Sanbapolis di Trento ore 21, l l’ultimo appuntamento di questo 2016 per Jazz’ About. Pianoforte, basso, batteria: una delle formazioni più tradizionali e classiche del jazz. Ma di classico e tradizionale, nella musica degli inglesi GoGo Penguin, c’è poco. Il jazz c’è, certo, ma ci sono Shostakovic e Debussy e soprattutto c’è tantissima elettronica, dall’avanguardismo storico di Brian Eno alle frontiere estreme di Aphex Twin fino all’eleganza suprema dei Massive Attack. Il sound dei GoGo Penguin, leggasi Chris Illingworth, piano,

106

tmdicembre

Nick Blacka , contrabasso e Rob Turner – batteria, infatti attinge da molti settori della musica elettronica contemporanea. È stato descritto come “elettronica acustica”, un termine che riassume perfettamente il loro modus operandi. “Molti dei pezzi di questo album sono iniziati come composizioni elettroniche che ho creato con sequencer come Logic o Ableton”, dice il batterista Turner, “li ho poi proposti alla band trovando il modo di riprodurli acusticamente”. Le influenze apparentemente disparate di elettronica, jazz e musica classica nel DNA musicale dei GoGo Penguin risaltano in un suono immediatamente riconoscibile e convincente. Man Made Object è il loro ultimo lavoro uscito lo scorso febbraio 2016. Di loro il sito Giornalettismo.com scrive . “Quello dei GoGo Penguin è un jazz elettronico in cui le sonorità sintetiche sono però riprodotte con i loro tradizionali strumenti acustici. Questa è una delle particolarità della band, non a caso originaria della scena di Manchester, il posto da cui è arrivata la migliore musica britannica da molti anni a questa parte. Grandi atmosfere, ritmi sincopati, musicisti di altissimo livello, i GoGo Penguin sono autori di una musica raffinata ma non d’elite. Il loro è un jazz di facile fruizione, che pesca nell’elettronica più ricercata.


trentinomese

di Alessandro Lever

I

colori meno vivaci, ma pur sempre affascinanti, dell’autunno hanno da qualche tempo avvolto “la stretta” (come confidenzialmente viene chiamata la zona in cui i laghi di Toblino e di S. Massenza si scambiano dolcemente le acque). E al ristorante di Padergnone non si sono certo fatti trovare impreparati: i listini già da qualche settimana hanno evidenziato questo cambio di stagione, con la sostituzione dei piatti light estivi con pietanze calde e più adatte al mese in corso. Perché al Giardino delle Spezie, aperto tutti i giorni dell’anno (unica eccezione il 24 dicembre!), il tempo proprio non si ferma mai. Il menù del ristorante, accanto agli immancabili piatti forti, si adatta alle materie prime stagionali, il più possibile di origine locale, con le proposte dello chef Michele che mensilmente si rinnovano, per soddisfare anche i palati

BENVENUTO INVERNO IL GIARDINO DELLE SPEZIE, IN VALLE DEI LAGHI, SI PREPARA AD AFFRONTARE LA STAGIONE FREDDA, CON PIETANZE, PIZZE E PERCHÉ NO? GELATI, AD ESSA DEDICATI… più esigenti. E in un periodo storico in cui le intolleranze alimentari guidano sempre più le scelte del mangiare fuori casa, la cucina del Giardino delle Spezie ha studiato proposte ad hoc, prive di fonti di glutine, strizzando l’occhio anche ad alcune proposte vegetariane. La pizzeria non fa eccezione e accanto alle proposte tradizionali spiccano ogni mese le pizze a tema; a novembre sono state le elezioni americane a tenere banco con le pizze Trump e Clinton a sfidarsi, e a vivacizzare il menù. E per Natale? Ancora un po’ di pazienza

e dal primo dicembre conosceremo le novità… Neppure la gelateria trova il tempo di rifiatare dai mesi caldi ed ecco, accanto agli irrinunciabili crema, nocciola e cioccolato, alcuni gusti più carichi, i cioccolati speciali e i gusti di frutta che cambiano latitudine: mango, frutto della passione e ananas a sostituire pesca, frutti di bosco e melone. Ma Il Giardino delle Spezie non è solo arte culinaria fine a sé stessa; è anche ospitalità, con un occhio di riguardo ai bambini. Ed ecco quindi una serie di serate speciali

all’insegna dell’intrattenimento, secondo il calendario pubblicato anche sul sito internet (www.ilgiardinodellespezie.it). Quest’anno, accanto ai sabati sera di animazione, c’è una novità: venerdì 2 e venerdì 16 dicembre, dalle 18.30 ci sarà la lettura di racconti per bambini ad opera di Mauro Neri, in collaborazione con il Distretto famiglia della Valle dei Laghi. E se il giardino esterno d’inverno pare assopito, chissà che non stia in realtà preparando qualche novità per la prossima primavera… ■

RISTORANTE - PIZZERIA - GELATERIA

nat uralment e in famiglia!

PADERGNONE (TN) Via Nazionale, 109 - 0461.340122 www.ilgiardinodellespezie.it - info@ilgiardinodellespezie.it 107

tmdicembre


trentinomese

www.villottionline.it

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

I

l Gruppo Villotti, nato quarant’anni fa come concessionario Olivetti, è costituito da un team moderno, dinamico e con un notevole bagaglio di esperienza e professionalità. Competenza, innovazione, presidio e presenza sul territorio trentino, capacità di risposta puntuale e rapida alle esigenze del settore pubblico, dell’impresa privata e del libero professionista, uniti alla passione che infondiamo in ciò che facciamo, garantiscono la costante soddisfazione della clientela. Da sempre caratterizzati da capacità innovativa ed attenzione alle mutevoli esigenze del cliente, siamo oggi consulente leader specializzato nelle soluzioni digitali e sistemi di stampa multifunzione, nella progettazione e allestimento di ambienti di lavoro, nell’assistenza costante e tempestiva nella manutenzione ordinaria e straordinaria di tutti i prodotti forniti. Fieri di mirare sempre all’eccellenza e assolutamente fiduciosi nell’affrontare nuove sfide, grazie all’esperienza maturata, anticipiamo e comprendiamo le diverse richieste del mercato. Copriamo ogni esigenza di settori oramai cardine quali ad esempio quelli del Management & Document Solution (gestione documenti, workflow, stampe e cloud, con particolare a t te n z i o n e a l controllo dei costi interni) o del Visual Solution (monitor professionali ideati per presentazioni

108

tmdicembre

VILLOTTI GROUP 40 ANNI DI ATTIVITÀ CON LO SGUARDO A FUTURO ED INNOVAZIONE professionali di alto livello e per interagire efficacemente ed attivamente con il pubblico in centri commerciali, locali pubblici e negozi). Fondamentale rimane il settore delle Soluzioni Digitali: i servizi gestiti per la stampa consentono un puntuale controllo delle spese unito ad una riduzione delle stesse, un aumento di produttività,

l’eliminazione degli sprechi; il tutto con un approccio più ecologico ed attento alle problematiche ambientali. L’arredo ufficio, nato come servizio integrativo rispetto al core business, è oggi un nostro “plus” che, grazie anche alla presenza nello staff aziendale di un architetto, ci consente di completare la gamma di servizi offerti alla nostra clientela. Tecnologie all’avanguardia unite ad una corretta progettazione degli spazi di lavoro contribuiscono a rendere le aziende più produttive, efficienti e competitive.

La recente decisione di provvedere ad un progressivo passaggio generazionale (Marco Villotti e Chiara Parmesan, figli dei soci fondatori dell’azienda, di recente entrati a far parte del CdA, dopo aver maturato la necessaria esperienza lavorando all’interno della stessa) è emblematica della capacità di guardare al futuro senza mai dimenticare quanto appreso in oltre 40 anni di attività: dedizione al lavoro, passione, capacità di rinnovarsi ed innovare, spirito di servizio alla clientela, sono le fondamenta dell’oggi e del domani per essere lader sul mercato in un settore in continua evoluzione quale quello in cui opera Villotti Group. ■

Marco Villotti e Chiara Parmesan, figli dei soci fondatori dell’azienda

INFO VILLOTTI GROUP TRENTO – Via G.B. Trener, 10/B Tel. 0461 828250 CLES (TN) – Via Dallafior, 30 Tel. 0463 625233


Una visione innovativa del futuro di imprese, professionisti e istituzioni

Visual Solution

Management & Document Solution

Soluzioni Digitali Stampanti Multifunzione

Arredo Ufficio

CONSULENZA, FORNITURA E ASSISTENZA Trento • Via G.B. Trener, 10/B • T. 0461 828250 Cles • Via Dallafior, 30 • T. 0463 625233

www.villottionline.it

o f f i c e

g l o b a l

s o l u t i o n s


trentinopanorama

di Lara Deflorian

I

n seguito alla cancellazione del primo titolo della stagione di InDanza, che prevedeva l’attesa esibizione dell’étoile Eleonora Abbagnato e il cui recupero è previsto il prossimo marzo, a Trento quest’anno si dovrà attendere fino alla metà di dicembre per assistere, nel capoluogo trentino, ad uno spettacolo di danza. E speriamo veramente che questa lunga attesa non deluda le aspettative! Il 14 dicembre il sipario del teatro Sociale si alzerà per accogliere il Balletto di Roma diretto da Roberto Casarotto, protagonista di Giselle. Il titolo non deve ingannare, poiché questa nuova creazione poco o nulla ha a che vedere con lo storico e romantico balletto noto al grande pubblico. Ma ciò a cui potremo

NATALE SULLE PUNTE IL 14 DICEMBRE IL SIPARIO DEL TEATRO SOCIALE SI ALZERÀ PER ACCOGLIERE IL BALLETTO DI ROMA assistere sarà senz’altro interessante, soprattutto per il processo creativo seguito per il confezionamento di questa nuova Giselle, che vede la firma di due coreografi contemporanei diversi: la prima parte è stata creata dall’artista israeliano Itamar Serussi Sahar, ex danzatore della Batsheva Dance Com-

pany e coreografo residente dello Scapino Ballet di Rotterdam, mentre la seconda parte è stata realizzata dal coreografo austriaco Chris Haring, Leone d’Oro alla Biennale di Venezia 2007 e coreografo della compagnia Liquid Loft. Quest’originale versione non esplora un personaggio che

contiene in sé gli opposti riassumibili nella sacra contrapposizione tra vita e morte, ma l’espressione di un sentire esteso e molteplice che appartiene alla comunità dei corpi in scena. Nel primo atto Serussi sceglie di approfondire il tema dell’amore e del tradimento, senza la necessità di un palese contatto fisico tra i danzatori, all’insegna della potenza fisica e carnale che emerge da corpi spogli di quel vezzo pantomimico che tradizionalmente caratterizza il primo atto di Giselle. Ma

“CUISINE ET CONFESSIONS”: DAL 24 AL 28 DICEMBRE

I

l periodo delle festività natalizie sembra essere l’ideale per godersi, magari in compagnia della famiglia, il genere di spettacolo cosiddetto “neutro”, rivolto a ogni fascia d’età. E allora ecco che anche quest’anno il CSC S. Chiara di Trento propone al teatro Sociale due eventi acrobatici alquanto inusuali: Cuisine et Confessions e Toren. Il primo andrà in scena dal 24 al 28 dicembre e vedrà protagonista la compagnia canadese Les 7 doigts de la main, surreale fin dal suo nome che si può tradurre in “Le sette dita della mano”. Conosciuta per i suoi artisti di qualità, acrobati, danzatori e performer di teatro contemporaneo, questa compagnia del Québec in scena proporrà un “nuovo circo” attraverso l’incontro tra danza e cucina. I registi e coreografi di Cuisine et Confessions Shana Carroll e Sébastien Soldevila, creano un’atmosfera esilarante con acrobazie culinarie che portano al confezionamento di veri e propri piatti commestibili. La scenografia si compone quindi di una cucina attrezzata e funzionante dotata di fornelli, lavandino, frigo e forno a microonde e l’interazione tra i protagonisti celano una cucina ricca di segreti e portano alla luce confessioni come il primo bacio al sapore di cioccolato, una serata solitaria tra una tisana e un barattolo di marmellata, fino ai reconditi segreti delle ricette che ogni famiglia gelosamente custodisce. Il risultato finale, oltre a coinvolgere vista e udito, attiva alla fine anche l’olfatto grazie all’odore, si spera gradevole, dei piatti cucinati. Per il 31 dicembre e l’inizio del nuovo anno

110

tmdicembre

l’appuntamento sarà invece con la compagnia torinese dei Sonics, la cui peculiarità sta nella forza di un gruppo affiatato e autofinanziato, che condivide una realtà umana e artistica e una forte passione per l’acrobazia e una danza sospesa tra sogno e realtà. A Trento i Sonics tornano con lo spettacolo Toren. Creato e diretto da Alessandro Pietrolini e coreografato da Micol Veglia e Federica Vaccaro, questa rappresentazione vuol essere una sorta di “inno” al colore, simbolo di felicità, passione e speranza e le diverse esibizioni raccontano il passaggio della vita di un uomo che dal bianco e nero, inizia a vivere a colori con uno sguardo diverso, che gli consente di cogliere le mille e colorate sfumature della realtà. “Toren è una sorta di Torre dalle mille sfumature, dove si racchiudono le esperienze e le avventure delle nostre vite, è il luogo dei ricordi dei tempi a colori che spesso dimentichiamo di aver vissuto ma che la nostra memoria ha gelosamente custodito, in attesa che qualcuno tornasse a riprenderseli.” (L. D.)


trentinopanorama ti del ballo, del muoversi e commuoversi al ritmo di una musica, di qualsiasi genere, tipo e provenienza geografica… a tutti i ballerini roveretani e trentini, alle danzatrici del ventre, a quelli che girano come i Dervisci, a chi fa afrodanza o capoeira... insomma a tutti i mobili e anche agli immobili di qualsiasi tecnica, luogo ed età: Troviamoci per ballare tutti insieme!” L’invito rivolto alla comunità, che vuol essere un’occasione per alleggerire corpo e anima, riprende quello che Pina Bausch aveva fatto negli anni ’70 nel suo pezzo Komm tanz mit mir, “vieni balla con me” (per info www.abbondanzabertoni.it). Gli appuntamenti di questo mese con la danza proseguono al Palacongressi di Riva del Garda, dove potremo vedere in scene il 7 dicembre la giovane compagnia emiliana MMContemporary Dance Company protagonista di Carmen e The wall Bolero e il 29 dicembre la compagnia di Rovigo Fabula Saltica presenterà, sulle musiche di Edoardo Bennato, il balletto in due atti di Pinocchio. Al teatro Cristallo di Bolzano il 21 dicembre e al teatro Comunale di Pergine il 22 dicembre potremo assistere alla rappresentazione della compagnia toscana Opus Ballet diretta da Rosanna Brocanello, protagonista del Lago dei cigni. Questa coreografia di Loris Petrillo vuol essere “un ritorno alle origini”, che si avvale della danza contemporanea per riscoprirne l’originaria classicità; un’operazione assolutamente nuova che mira a svelare il visibile dell’opera, ormai nascosto dalle sue infinite interpretazioni e letture, alla ricerca del concetto dietro il racconto, in un continuo cambio di prospettiva attraverso gli sguardi della danza e della drammaturgia. Info: numero verde 800 013952 - www. centrosantachiara.it. ■

Il 6 novembre abbiamo festeggiato 1 ANNO di nuova gestione!!!

La vostra attenzione nei nostri riguardi è risultata per noi particolarmente gradita. UN GRAZIE SENTITO A TUTTI I NOSTRI CLIENTI!

© 2015 Alberto Deponti

se la vitalità della prima parte tende a diversificare tra loro i danzatori, il secondo atto recupera una dimensione collettiva più corale. Qua Haring che ha scelto di lavorare sul tema della vendetta legato al tradimento in generale, utilizza una danza multimediale in grado di creare contemporaneamente mondi reali e fittizi che perdono il loro naturale confine e mettono in discussione la definizione stessa di realtà. Anche la musica originale di Adolpe Adam è stata rielaborata da Richard Van Kruysdijk e Andreas Berger in entrambe le parti e resa contemporanea e quindi adattata alla ritmica e gestualità presentata. A Rovereto la danza sarà protagonista in tre occasioni: la prima più classica e scontata, ma in tal senso anche rassicurante, vedrà il 6 dicembre al teatro Zandonai la giovane ed eclettica compagnia del Balletto di Milano protagonista dello Schiaccianoci rivisitato da Federico Veratti; la seconda e la terza portano la firma degli artisti contemporanei di casa della compagnia Abbondanza Bertoni. Nello specifico il 14 dicembre, sempre allo Zandonai, Michele Abbondanza e Antonella Bertoni porteranno in scena il loro evergreen Romanzo d’infanzia, un racconto per grandi e piccini sempre emozionante e piacevole. Invece il 18 dicembre al teatro La Cartiera di Rovereto festeggeranno, come avevano fatto anche in piazza Duomo a Trento nel giugno scorso, il ventesimo compleanno della compagnia, che ricordiamo essere l’unica di professionisti in Trentino, con l’evento Balla con me! Uno spettacolo previsto per un’ora e mezza una domenica al mese e che vedrà tutti coinvolti e protagonisti. E così l’appello lanciato dagli stessi Abbondanza e Bertoni è in sintesi il seguente: “A tutti gli aman-

ne Buofeste! ORARIO APERTURA: 11.30-14.30 /18.30-24.00 Chiuso il lunedì

CALDONAZZO (TN) – Loc. Brenta, 2 Tel. 0461.718192 www.ristopizzasole.com

111

tmdicembre


a cura di Nicola Condini www.icerinkpine.it

L

o Stadio del Ghiaccio Ice Rink Pinè di Baselga di Pinè si trova nell’Altopiano di Pinè nella parte orientale del Trentino a soli 18 km dalla città capoluogo Trento, ed è situato ad un’altitudine di 1000 mt nello splendido scenario montano delle Alpi. L’Ice Rink Pinè è un centro sportivo aperto 365 giorni all’anno dove tutte le associazioni sportive, gli amatori e i professionisti, ma anche le famiglie, possono praticare sport e fare nuove amicizie nella suggestiva atmosfera dell’Altopiano di Pinè. Lo Stadio del Ghiaccio ospita numerose discipline sportive quali Broomball, Short track, Pattinaggio di Figura e Hockey nella piastra interna 30x60 e 1800 posti a sedere; il pattinaggio a rotelle sull’anello esterno con sviluppo lineare di 400m per la stagione estiva, che, per la stagione invernale, diventa una pista artificiale per il pattinaggio di velocità conosciuta in tutto il mondo. Inoltre, vi sono numerosi spazi all’interno e all’esterno della struttura che permettono di svolgere numerose attività per soddisfare le esigenze di tutta la famiglia. Con il passare degli anni lo Stadio del Ghiaccio ha aperto le proprie porte anche a manifestazioni non prettamente legate al ghiaccio, fra le quali concerti di musica, esibizioni di auto e moto sportive, prove di arrampicata nella palestra attrezzata, stage di pallavolo, gare ciclistiche, giornate dedicate al ballo liscio, conferenze stampa e presentazioni di libri. La volontà è quella di unire cultura, arte, sport e spettacolo per rendere la struttura a portata di tutti, adatta anche alle famiglie e non solo agli sportivi. Ci stiamo infatti proponendo come un punto di aggregazione, di 112

tmdicembre

Ice Rink Piné

GHIACCIO E EMOZIONI UNA STRUTTURA POLIVALENTE IMMERSA NELL’ATMOSFERA DELL’ALTOPIANO DI PINÈ PER PRATICARE SPORT TUTTO L’ANNO ritrovo e di incontro per tutti coloro che fanno dello sport in generale una passione, credendo profondamente nel suo valore sociale e culturale. Nel compendio Stadio del Ghiaccio occupa uno spazio e un ruolo importante l’area riservata al tiro con l’arco, dove la Compagnia Arceri di Baselga di Pinè si allena tutto l’anno per affrontare le competizioni Internazionali. Ricordiamo Jessica Tomasi ed Eleonora Strobbe, due degli atleti più affermati in tutto il mondo. Oltre alle squadre nazionali e internazionali e alle società sportive regionali che utilizzano il ghiaccio per gli allenamenti, l’Ice Rink apre le porte per il pattinaggio al pubblico tutto l’anno, nel periodo invernale sette giorni su sette con l’apertura pomeridiana dalle 14.00 alle 16.30 e il sabato anche dalle 20.00 alle 22.00, e nel periodo estivo durante il week end, garantendo il servizio di noleggio pattini e animaletti tutor per i bambini. Impossibile perdersi le golose consumazioni preparate all’Ice Bar con vista panoramica sulla piastra 30x60. Durante l’anno numerose sono le manifestazioni che si susseguono nel nostro compendio sportivo. I week end invernali sono dedicati ai tornei U10 U12 delle piccole tigri dell’Hockey Club Pinè. Molto interessati e partecipati sono i corsi di

avviamento al pattinaggio, con la presenza di istruttori qualificati che fanno crescere nei bambini la passione per il ghiaccio giocando. Numerose sono le manifestazioni sportive riferite al pattinaggio di figura, allo Short Track e al Broomball, disciplina sportiva in Italia poco conosciuta ma molto praticata nei Paesi del Nord America e in Canada. La veste Internazionale che porta il nome di Baselga di Pinè nel Mondo, è dovuta alla disciplina del pattinaggio di velocità, ove la nostra pista artificiale di 400 m all’aperto è riconosciuta come una delle più importanti nel panorama Internazionale. I nomi di Roberto Sighel, Ermanno Ioriatti, Matteo Anesi e dei giovani che stanno crescendo e le numerose affermazioni Olimpiche e Mondiali in questa disciplina hanno dato e stanno tuttora dando un’importante visibilità allo sport italiano e al nostro territorio. Gli ottimi risultati riconosciuti per l’organizzazione di diverse Coppe del Mondo Junior e Senior degli anni passati, le Universiadi Invernali 2013 e i più recenti Mondiali Master Sprint 2016 e Mondiali Universitari 2016 hanno fatto si che gli organi Internazionali assegnassero a Baselga di Pinè altre due manifestazioni molto importanti nel panorama Internazionale quali i Mondiali All Round Master 2018 e la Coppa del Mondo

Junior 2019. Come Ice Rink Pinè, ci piace sempre sottolineare che per la riuscita di una manifestazione l’apporto fondamentale ed essenziale è quella delle associazioni sportive e dei volontari che con il sorriso e la passione per lo sport permettono di rendere realizzabile e indimenticabile l’evento. Le forti sinergie che si sono create sul territorio fra Ice Rink Pinè, il Comune di Baselga di Pinè, l’Azienda per il Turismo Pinè e Cembra e le varie associazioni sportive del territorio, permettono di dare dinamicità e varietà alle manifestazioni organizzate allo Stadio del Ghiaccio di Baselga di Pinè. Tentando di affermarci sempre di più nel panorama regionale, da un paio d’anni, grazie all’incontro di idee e di intenti appartenenti alle varie realtà istituzionali quali il Comune di Baselga di Pinè, l’Ice Rink Pinè, la Comunità Alta Valsugana e Bersntol, l’Azienda per il Turismo Pinè e Cembra e gli Istituti Scolastici Comprensivi di Pinè, Cembra, Civezzano e Levico è possibile per tutti i ragazzi dell’Altopiano di Pinè, della Valle di Cembra e di Levico pattinare gratuitamente presentando l’abbonamento nominale. Ricordando che l’emozione sui pattini qui non finisce mai… vi aspettiamo numerosi per un inverno all’insegna del ghiaccio e del divertimento!! Skate for fun!! ■


trentinopanorama

www.battiato.it

S

arà un concerto unico e particolare quello che Franco Battiato terrà l’8 dicembre sotto la cupola del Mart a Rovereto. Il concertone dell’Immacolata sotto la cupola del Mart. Franco Battiato compositore-cantante e regista, che con la sua musica di ricerca ha attraversato le avanguardie europee aprendo alla musica di larga comunicazione alternandola alle sue opere più classiche, trasporterà il pubblico in un viaggio nella sua straordinaria produzione, tra pop, composizioni ritmiche ardite e canzone d’autore. Il concerto è non solo una grande occasione di festa per la città, ma anche occasione di solidarietà. Parte dell’incasso sarà infatti devoluta alle popolazioni terremotate. Battiato sarà accompagnato da Carlo Guaitoli al pianoforte, Angelo Privitera alle tastiere e programmazione e dai musicisti del Nuovo Quartetto Italiano. L’ultimo disco di Battiato è Live in Roma, l’album porta anche

FRANCO BATTIATO CONCERTONE DELL’IMMACOLATA SOTTO LA CUPOLA DEL MART. PER L’ARTISTA CHE CON LA SUA MUSICA HA ISPIRATO LE AVANGUARDIE EUROPEE la firma di Alice ed è stato registrato durante i concerti del 16 e 17 marzo. In scaletta una selezione di brani del loro repertorio e tre duetti. La collaborazione tra Franco Battiato e Alice parte nel 1980 quando il primo, insieme a Giusto Pio, cura la produzione artistica dell’album di Alice Capo Nord e il singolo Il vento caldo dell’estate. Il lavoro prosegue nel 1981 con Alice, con all’interno Per Elisa, con la quale vincerà a Sanremo. Nello stesso anno Battiato conquisterà l’Italia con La voce del padrone. I

duetti Chanson Egocentrique e I treni di Tozeur, sono del 1982 e del 1984. Nell’85 Alice dedicherà al repertorio di Battiato l’album Gioielli rubati. Più recentemente Battiato ha scritto per lei i brani Eri con me e Veleni, rispettivamente negli album Samsara e Weekend. L’ultima apparizione in Trentino di Battiato è stata quella del novembre 2014 quando all’Auditorium S. Chiara di Trento (stracolomo) aveva proposto il live legato al cd “Joe Patti’s Experimental Group” in cui l’artista guardava alle sue radici legate

a quella musica elettronica e sperimentale a cui ha dedicato nel tempo un’ampia e dirompente produzione. Qualcosa di assai diverso rispetto al Battiato che molti hanno imparato a conoscere con i suoi brani più popolari. L’ultimo lavoro di Battiato è invece l’antologia “ Le nostre anime” che contiene tre inediti e una cover: il brano che dà il titolo al cd ,“Lo spirito degli abissi” e ancora “Center of Gravity” con la partecipazione di Mika e la cover di un classico della canzone italiana “Se telefonando” di Mina. ■

HARLEM GOSPEL CHOIR: IL 20 DICEMBRE A TRENTO

S

trenna di Natale nel segno del gospel con l’Harlem Gospel Choir che sarà in concerto a Trento il 20 dicembre all’Auditorium S. Chiara, ore 21. Un appuntamento organizzato da Fiabamusic quello della formazione americana che già lo scorso anno si era esibito con grande successo nel teatro del capoluogo. l’Harlem Gospel Choir ha cantato per il Premio Nobel Nelson Mandela, per i due presidenti degli Stati Uniti quali Carter e Obama ma anche per i pontefici Papa Giovanni Paolo II e Papa Benedetto XVI senza dimenticare le loro collaborazioni con alcuni big del rock e del pop internazionale come Bono degli U2, Keith Richards dei

Rolling Stones, Diana Ross, Ben Harper e Pharrell Williams. Sono queste le credenziali degli Harlem Gospel Choir, considerati da molti come il più famoso coro gospel del mondo e il primo d’America con oltre venticinque anni di musica dietro le spalle. Fondato nel 1986 è composto dalle più raffinate voci e dai migliori musicisti delle chiese nere di New York gli “Angeli di Harlem” condividono da oltre 25 anni di gloriosa carriera il loro messaggio di amore, pace ed armonia con migliaia di persone e di culture diverse di tutte le nazioni del mondo. Il loro repertorio comprende gospel tradizionali e contemporanei, jazz e blues.

113

tmdicembre


di Fabio De Santi

D

opo l’evento, fra note e parole, che lo aveva visto protagonista lo scorso giugno a Caldonazzo per il Trentino Book Festival accompagnato alla chitarra da Massimo Germini, Roberto Vecchioni torna ad esibirsi nella nostra provincia. Il cantautore milanese sarà infatti in concerto sabato 17 dicembre alle 21 al Palanaunia di Fondo in un evento organizzato nell’ambito delle iniziative legate alla 44 edizione della Ciaspolada e in ricordo di Alessandro Bertagnolli padre fondatore di questo evento sportivo. La serata è intitolata «Concerto per un amico» ed apre il progetto «Tracce di Musica, cultura, economie e tradizione». Roberto Vecchioni non ha bi-

ROBERTO VECCHIONI IL CANTAUTORE MILANESE SARÀ IN CONCERTO SABATO 17 DICEMBRE ALLE 21 AL PALANAUNIA DI FONDO, NELL’AMBITO DELLE INIZIATIVE LEGATE ALLA 44A EDIZIONE DELLA CIASPOLADA sogno di lunghe presentazioni, basti ricordare che è attivo sulla scena dagli anni Sessanta come scrittore di testi per artisti di primo piano e dagli anni Settanta come cantante. Ha vinto i quattro premi più importanti della musica italiana, il «Tenco» nel 1983,

il «Festivalbar» nel 1992, il «Festival di Sanremo» e il «Mia Martini» della critica nel 2011; ha vinto inoltre il Premio «Lunezia Antologia» 2013. L’ultimo disco di Vecchioni, “Canzoni per i figli”, il nuovo album di Roberto Vecchioni, prodotto Danilo

Mancuso per D.M.E., è uscito ad inizio novembre ed è contenuto in un cofanetto, in abbinamento all’ultimo libro “La vita che si ama. Storie di felicità”, edito da Einaudi. Il cantautore è tornato in studio di registrazione tre anni dopo il disco d’oro “Io non

AL TEATRO VALLE DEI LAGHI

F

resco di debutto, farà tappa anche al Teatro Valle dei Laghi La cucina di Arnold Wesker, per la regia di Marco Bernardi, con Andrea Castelli e i venticinque attori della Compagnia Regionale, nata dalla collaborazione fra Teatro Stabile di Bolzano, Centro Servizi Culturali S. Chiara e Coordinamento Teatrale Trentino. L’appuntamento è per il 2 dicembre alle 20.45 nell’ambito della stagione organizzata da Fondazione Aida e Comunità della Valle dei Laghi. La cucina racconta la giornata di lavoro in un grande ristorante, dall’arrivo alla spicciolata di cuochi e cameriere al mattino fino al parossismo infernale dell’ora di punta, con un colpo di scena finale drammatico e sorprendente. Una storia che, nell’epoca dei master chef, smitizza il mondo della ristorazione riportandolo alla realtà dei sentimenti comuni e delle dinamiche di gruppo. Dedicato al Natale sarà invece il concerto gospel in programma il 22 dicembre alle 20.45 delle Foxy Ladies, ovvero le sorelle Baccaglini, Ambra, Sara e Federica. Rodigine di nascita, le finaliste del talent show televisivo “The voice of Italy” (che le ha portate ad approdare anche a Rai Radio Due Social Club) proporranno un repertorio con i pezzi più conosciuti e più belli della musica soul, del blues, del rhythm ‘n’ blues e del gospel tradizionali, riarrangiati con un gusto che intreccia le tre voci e la base musicale e ritmica. Inoltre per le famiglie, domenica 11 dicembre – ore 16.30 – Artisti Associati presenterà Rodariamo. Quando la gram-

114

tmdicembre

matica è un gioco, ovvero un caleidoscopico viaggio guidato dai personaggi più stravaganti, nati dalla penna di Gianni Rodari che faranno vivere a grandi e piccini un’avvincente storia di fate, guerra e telefonate mancate. Telefonando allo 0461.340158 o scrivendo a info@teatrovalledeilaghi.it è possibile riservare i posti, limitati, per il primo showcooking della stagione. Giovedì 19 gennaio lo chef Stefano Bertoni del ristorante Castel Toblino sarà il protagonista di Chef a teatro, rassegna organizzata con la collaborazione della Fondazione Cariplo. Alle 20, con l’aiuto di Mirko, Leopoldo, Andrea, Maria Claudia, Arianna, Chiara e Paola, i ragazzi del progetto “Diversamente a teatro”, Bertoni condurrà i presenti verso un viaggio gastronomico tra tradizione trentina e creatività.


trentinopanorama appartengo più” per incidere le nove canzoni dedicate ai figli e il brano inedito “Che c’eri sempre”, poesia musicata scritta per la mamma. La musica e la letteratura, universi di riferimento imprescindibili e componenti identitarie del cantautore si fondono in un lavoro nel quale Roberto Vecchioni padre si racconta ai suoi figli Francesca, Carolina, Arrigo ed Edoardo. Le canzoni sono tutte presenti nel libro e ne costituiscono parte integrante. “Canzoni per i figli” è un disco che racchiude i brani molto amati del repertorio del cantautore con il nuovo arrangiamento di Lucio Fabbri, dai capolavori più conosciuti – “Figlia” e “Le Rose Blu” – a quelli meno noti - “Canzone da lontano” e “Un lungo Addio” – riarrangiate, risuonate, ricantate e riconcepite, sino a discostarsi, in alcuni casi, dall’originale come ad esempio nel brano “Quest’uomo”. È un lavoro acustico, scarno nel senso che rinvia alla scoperta dell’essenza delle cose, nel quale prevalgono la chitarra, il violino e il piano, con alcuni inserimenti di basso e batteria. La “band storica”, costituita da Lucio Fabbri (pianoforte e violino), Massimo Germini (chitarra acusti-

ca), Marco Mangelli (basso), Roberto Gualdi (batteria) ha tributato Vecchioni, creando un tappeto musicale delicato e intimo. L’impianto compositivo è classico, è quello della poesia accompagnata da uno strumento, quasi come se la voce matura e puntuale del cantautore si “appoggiasse” alla chitarra e al violino e gli altri strumenti costituissero un contorno. Tra le sorprese, “Canzone da lontano”, delicata e tenera ninna nanna scritta per Francesca, tratta dall’album Montecristo ormai introvabile, la versione recitata di “Figlio figlio figlio” e l’arrangiamento nuovo di “Un lungo addio”, dedicata a Carolina. I brani sono tenuti insieme da un filo narrativo che parte dal racconto del “mestiere” di padre, di quell’uomo che ha insegnato “la grandezza della malinconia”, sentendosi buffo e ridicolo nell’aspettare dietro la porta che i figli tornassero a casa (“Quest’uomo”) e si conclude con un ribaltamento dei ruoli perché quello stesso uomo diventa figlio e si rivolge alla madre con la canzone “Dimentica una cosa al giorno” e il monologo profondo e toccante “Che c’eri sempre”, commentato musicalmente dalla chitarra e dal violino. Un’opera nuova, la colonna sonora perfetta per accompagnare la lettura di un libro pieno di memoria e di felicità, un’ouverture per percorrere attraverso l’ascolto in sequenza dei dieci brani la bellezza e la difficoltà di essere padre e di riscoprirsi infine figlio, perché, come scrive Vecchioni, “non si è felici nell’imperturbabilità, ma nell’attraversamento del vento e della tempesta”. Il libro “La vita che si ama. Storie di felicità” è il settimo del professore ed è scritto sotto forma di 13 lettere mai spedite ai suoi figli, per raccontare diversi episodi della sua vita e riflettere sulla felicità e sul ■ tempo.

Orologi preziosi by Saljoughi

ACQUISTO, VENDITA • Orologi di lusso • Preziosi, gioielli Massima valutazione

www.orologipreziosi.it TRENTO - Via S. Pietro, 44 Tel. 0461 390990

115

tmdicembre


trentinomostre

MAURO BERLANDA E LUIGI MEREGALLI

L

e porte e le sale di Palazzo Trentini a Trento riaprono all’arte venerdì 2 dicembre – inaugurazione alle ore 18 –, ospitando due artisti che hanno fatto della

natura (dell’ambiente), del paesaggio, il loro oggetto del desiderio, la loro poetica: Mauro Berlanda e Luigi Meregalli. Il paesaggio come specchio in cui riflettere i propri umori, speranze, utopie e sogni, il paesaggio per raccontare la storia, i ricordi, recuperare la memoria: nuove strade pittoriche in cui è possibile smarrirsi, perdersi per ritrovarsi. Contemplazione, incanto, partecipazione, osservazione, estasi. L’artista inizia a dipingere quando è notte, quando gli occhi sono spenti alla luce. È il momento in cui l’uomo accende una luce per sè e con quella illumina, una volta sorta l’alba, la natura che si staglia di fronte a lui. Gli artisti presentano due modi diversi di immergersi nella natura, di contemplarla, di frequentarla. Le due modalità di dipingere il mondo che sta fuori – forse più che parlare di metodi si dovrà pensare ad “approcci”, silenziosi avvicinamenti – rispecchiano una frase che Eraclito amava ripetere: chi è sveglio partecipa al mondo comune, chi sogna si rifugia in uno suo proprio. Ecco, i poeti del colore

PALAZZO LODRON: LUCI E COLORI DELLA TERRA

I

l 2 dicembre, alle 17 verrà inaugurata la mostra fotografica di Gianna Ossene Ruele dal titolo “Luci e colori della Terra” a palazzo Lodron, nel sito archeologico romano, Piazza Lodron 31, Trento. L’autrice, oculista di professione, appassionata fotografa e viaggiatrice a 360 gradi, ha voluto darci la possibilità di gettare uno sguardo su alcuni aspetti cromatici e particolari della natura in diversi luoghi del mondo. I suoi viaggi preferiti sono stati da sempre quelli diretti ai due Poli per i paesaggi, le popolazioni, la fauna e la temperature che li caratterizzano; non sono però mai stati escluse dalle sue curiosità gli altri continenti dove, usi e costumi degli abitanti e natura dei luoghi potevano costituire un interesse. La scelta delle foto per questa mostra è stata suggerita da una ricerca del “bello in natura” che possa soddisfare, non sono le osservazioni visive, ma anche lo spirito. L’esposizione rimarrà aperta fino al giorno 8 gennaio 2017, con orario 10-12 e 15-18. L’esposizione è stata possibile grazie all’ospitabilità della Volskbank e realizzata da Win Sport di Trento con la supervisione di Franco Battistotti.

hanno diluito le due posizioni, vivendo quotidianamente il paesaggio come un essere vivente, immenso e multiforme,

dotato della stabilità delle rocce radicate nel seno della terra e della mobilità incessante dei rami, delle nubi e delle acque. Ambedue, come John Constable, tesi a dare a un breve istante, colto nella fuga del tempo, un’esistenza duratura e tranquilla.

Mauro Berlanda annota, schizza per poi, nel suo studio/eremo in val di Concei (Ledro), riportare ciò che ha raccolto in montagna cercando di dare struttura e forma alle nuvole, alle piogge, ai nevai, ai ghiacciai, alle acque, alle pietre, al vuoto e al pieno. Per far questo ha dovuto ascendere verso il cielo e quindi discendere verso il proprio cuore e la propria anima. Il frutto di queste pellegrinazioni incessanti si staglia sulle tele, sulla carta, sulle tavole. Pennellate che si depositano cercando di ri-creare – quindi 116

tmdicembre


trentinomostre dare ordine e senso – alla memoria e al ricordo. Le linee taglienti dei declivi, delle creste, dei precipizi, degli scivoli ghiacciati, possono ruotare incessantemente perché le forme sono mutevoli e metamorfiche. Siamo al limite tra figurazione e astrazione, tra respiro e cammino. Questo fattore, il respiro, non è da sottovalutare nella composizione rarefatta delle sue opere. Nel respiro lasciamo penetrare fisicamente in noi l’esteriorità cosmica, cristalizzandola in pura luce di materiale, energia essenzializzata, perché è la respirante anima del mondo in noi a dirci l’unità fra mente e corpo, spirito e materia, macrocosmo e microcosmo.

Luigi Meregalli, rivano ma di origine lombarda, appartiene alla ristretta cerchia dei maestri acquerellisti. I suoi paesaggi, nati da cicli successivi, sono forme immerse nel vapore acqueo che rende la visione ambigua, suscitando una sensazione di mistero e favorendo

ALA Mercati MERCATINO DI NATALE Apertura: da sabato 26 novembre a sabato 24 dicembre. Apertura 3-4 dicembre, 8-11 dicembre, 1718 dicembre e 24 dicembre. Nei weekend che precedono il Natale il centro storico della Città di Velluto, ospiterà il mercatino di Natale di Ala nell’inedita location dei palazzi barocchi. Negli androni dei palazzi troverai manufatti che richiamano la storia, la cultura e le tradizioni di questo magnifico borgo trentino: tessuti, sete, strumenti musicali, decorazioni natalizie particolari e creative. Info: Ufficio Cultura di Ala Tel. 0464.674068; www.visitrovereto.it; www.cittadivelluto.it; mercatinodinataleala@cittadivelluto.it.

ALBIANO Mostre MOSTRA DI PRESEPI Apertura: da domenica 18 dicembre 2016 a venerdì 6 gennaio 2017. Casa della Cultura. A cura di Carla Filippi. Orario: dalle ore 15 alle ore 18. Entrata libera. Info: 348.3603238 .

ARCO

l’immaginazione. Nelle opere esposte affronta il paesaggio della propria infanzia, quella pianura lombarda a cui si sono rivolte schiere di artisti a parte da Bartolomeo Bezzi. Una pianura trasognata, effimera, tra cieli sereni e nebbie invadenti ha portato l’artista a rappresentare il reale e l’esistenza attraverso un cerimoniale pittorico che dà ampio spazio all’immaginazione, complice una dimensione atemporale e trasversale della visione. Elementi questi organizzati in modo da interagire con gli aspetti più effimeri dell’esistenza. Riproducendo i luoghi della memoria e del ricordo, Luigi Meregalli persegue una politica di un’arte dei valori, perché ritaglia questa spazi della natura dall’oblio, contrapponendosi ai non-luoghi della modernità. Il suo raffigurare il mondo è un rappresentare le anime di cui questo mondo è composto. La mostra, presso Palazzo Trentini (via Roma) è aperta fino all’8 gennaio 2017, dal lunedì al venerdì 10-18, sabato 9-12, domenica e festivi chiuso. L’esposizione, a cura di Gianluigi Rocca, è accompagnata da un pregevole catalogo che raccoglie le opere in mostra, con testi di Fiorenzo Degasperi.

Mercati MERCATINO DI NATALE Apertura: da lunedì 5 dicembre 2016 a venerdì 6 gennaio 2017. Ogni venerdì, sabato e domenica dalle 10.00 alle 19.00 (sabato aperto fino alle 20.00) ed inoltre 5-6-7-8-22-23-24-29-30-31 dicembre e 1-2-3-4-5-6 gennaio 2017. 25 dicembre chiuso. Quasi quaranta casette allestite nelle piazze del centro offrono la possibilità di acquistare articoli regalo e prodotti tipici del Natale. Info: APT Ingarda Trentino Tel. 327.7162265. Mostre SULLE ALI DI MOZART Apertura: da mercoledì 7 a giovedì 8 dicembre. Cantina “Conti d’Arco” (ex Marchetti). Mostra di pittura del Laboratorio Artedomino. Ingresso gratuito. Info: 333.3710296; www. gardatrentino.it.

BRENTONICO Mostre CORPI DISARMATI: LA MECCANICA DELLA NORMALITÁ Apertura: fino a domenica 2 luglio 2017. Palazzo Eccheli-Baisi, Via Mantova, 4. La mostra, curata da Mara Dissegna, Rodolfo Taiani ed Emanuele Togni, affronta il tema dei tanti reduci che fecero ritorno alle proprie case al termine della prima guerra mondiale menomati nel corpo e nello spirito. Ingresso gratuito Info: per aperture e orari www.museostorico.it Tel. 0461.1747000; www.comune. brentonico.tn.it Tel. 0464.395059.

CAMPITELLO DI FASSA Mercati MERCATINI DI NATALE A CAMPITELLO Apertura: da sabato 3 dicembre 2016 a venerdì 6 gennaio 2017. Bancarelle con manufatti, prodotti artistici e gastronomici tipici delle Dolomiti nel paese più suggestivo della Val di Fassa. Uno dei paesi più caratteristici della valle attende, in un clima natalizio doc, gli appassionati di acquisti per le Feste. La dozzina di casette lignee, che propongono manufatti, prelibatezze gastronomiche tipiche, prodotti artistici e artigianali delle Dolomiti, è distribuita con attenzione in un piacevole circuito che porta da Piaz de Ciampedel a Piaz Veie. Il mercatino è aperto tutti i giorni dal 3 all’11 dicembre, dal 16 al 18 dicembre e dal 24 dicembre al 6 gennaio dalle 14.00 alle 16.00 e dalle 20.30 alle 23.00. Info: APT Val di Fassa - Ufficio Turistico Campitello Tel. 0462.609620; www. fassa.com.

CASTELLO TESINO Mostre ESPOSIZIONE DI QUADRI: CLAUDIO BOSO E MARCO RIGO Apertura: da mercoledì 21 dicembre 2016 a giovedì 5 gennaio 2017. Sala Comunale in Via Bgt Feltre. Orario: dalle 10 alle 12 e dalle 16.30 alle 18.30. Info: APT Valsugana uff. di Castello Tesino, Tel. 0461.593322.

CAVALESE Mercati MAGNIFICO MERCATINO DI NATALE DI CAVALESE Apertura: da venerdì 2 dicembre 2016 a lunedì 9 gennaio 2017. Musica, zelten, vin brulé e spumante Trentodoc per assaporare l’atmosfera prenatalizia. Si chiama Magnifico, non solo per una ragione squisitamente estetica, ma anche perché incornicia l’antico Palazzo della Magnifica Comunità di Fiemme. Nel Magnifico Mercatino di Natale si passeggia in un giardino incantato, illuminato da lumi di candela, animato da concerti, spettacoli, mostre, laboratori d’arte e weekend tematici. Si riscoprono antiche tradizioni: ed incontrare i krampus. Info: Azienda per il Turismo della Val di Fiemme Tel. 0462.241111. Mostre UN PATRIMONIO DI CARTA. I DOCUMENTI DI FIEMME TRA STORIA E TUTELA Apertura: fino a lunedì 17 aprile 2017. Palazzo della magnifica comunità di Fiemme. Orario estivo: 10/12 - 15/18,30. Info: www.palazzomagnifica.eu, email: palazzo@ mcfiemme.eu, Tel. 0462.340812. 117

tmdicembre


trentinomostre CIMEGO Mercati MERCATINO DI NATALE Apertura: da sabato 3 dicembre 2016 a domenica 8 gennaio 2017. Anche la Valle del Chiese, nella suggestiva atmosfera del piccolo Borgo di Cimego. Il mercatino è aperto nelle seguenti giornate: 3, 4, 8, 9, 10, 11, 17, 18, 26, 31 dicembre 2016; 6, 7, 8 gennaio 2017. Info: Consorzio Turistico Valle del Chiese Tel. 0465.901217.

FIERA DI PRIMIERO Fiere FIERA DI NATALE Apertura: da giovedì 8 dicembre 2016 a domenica 8 gennaio 2017. Centro storico. Giorni: 8-11 dicembre e 29 dicembre-8 gennaio 2017. Per programma dettagliato visitate il sito www.sanmartino.com. Mostre PRIMIERO 1966: PRIMA, DURANTE E DOPO L’ALLUVIONE Apertura: fino a giovedì 8 dicembre. 1966-2016 Nel cinquantesimo anniversario dell’alluvione,dalla rinascita alla solidarietà . Info: ApT San Martino di Castrozza, Passo Rolle, Primiero e Vanoi Tel. 0439.62407.

IMER Mostre MOSTRA ARTIGIANALE NATALIZIA Apertura: da giovedì 8 a venerdì 23 dicembre. Struttura comunale ex Sieghe. Mostra dedicata all’artigianato natalizio: 8, 11, 17, 18, 22, 23 dicembre 2016. Per l’occasione verranno organizzati anche laboratori per bambini e la corsa dei Babbi Natale.

LEVICO TERME Mercati MERCATINO ASBURGICO Apertura: da sabato 19 novembre 2016 a venerdì 6 gennaio 2017. Parco secolare degli Asburgo e centro storico. Info: www.visitvalsugana.it. Mostre ENCONTRARTE: SCULTORI DEL LEGNO Apertura: da venerdì 2 a mercoledì 7 dicembre. Vie del centro. Encontrarte vi darà la possibilità di vedere all’opera gli scultori del legno che con mani sapienti riporteranno in vita l’artigianato tradizionale. Info: Consorzio Levico Terme in Centro www.visitlevicoterme.it; info@levicotermeincontra.com.

MEZZOCORONA Mercati BABBO NATALE A MEZZOCORONA Apertura: da sabato 19 novembre a venerdì 30 dicembre. Palazzo Martini - Via Dante, 8. Babbo Na-

118

tmdicembre

tale sarà a Mezzocorona tutti i sabati e le domeniche fino al 24 dicembre 2016. La casa di Babbo Natale sarà aperta tutti i giorni dal 26 al 30 dicembre ed anche nelle seguenti giornate: 8-9/12. Tante attività in programma, tra letture, laboratori e molto altro ancora. Info: Tel. 0461.603097 - 333.5278285; www.nataleamezzocorona.it. Mostre IMPASTI CROMATICI LIBERIO FURLINI Apertura: da venerdì 18 novembre a domenica 11 dicembre. Palazzo Della Vicinia. Mostra personale. Tema principale il lavoro, il territorio e i prodotti della valle rotaliana. Fra le varie tecniche, verrà proposta in alcuni dipinti la tecnica della tempera all’uovo, tecnica usata anticamente già nel periodo etrusco. I colori (pigmenti), vengono impastati con un miscuglio di uova, olio di lino ed un legante (gomma arabica), qesto permette di avere sul supporto maggiore potere coprente e forma un’insieme di colori di particolare bellezza. Orario: giorni: 19-20-26-27 novembre e giorni 3-4-8-9-10-11 dicembre, orario 14-19. Info: www.liberiofurlini.it.

MOLVENO Mercati MERCATINI DI NATALE A MOLVENO Apertura: da giovedì 8 dicembre a venerdì 8 gennaio. L’incantevole centro storico di Molveno ospiterà anche quest’anno il Mercatino di Natale nella magica cornice delle Dolomiti di Brenta. Un’atmosfera da fiaba nel paese addobbato a festa, arricchita quest’anno dall’impianto in filodiffusione con canzoni natalizie. Non perdete l’occasione di passeggiare tra le splendide casette di legno con arte e artigianato locali, sculture in legno e statue per i presepi, lanterne e candele e le specialità enogastronomiche locali. Il centro storico sarà inoltre arricchito nei suoi angoli più magici ed inesplorati da preziosi presepi costruiti con cura e passione. Una mappa illustrativa vi guiderà in una piacevole passeggiata alla ricerca degli stessi: potrete persino votare il vostro preferito! Di seguito date ed orari: 8-11 dicembre, 16-18 dicembre, 22 dicembre -8 gennaio (tutti i giorni) ore 10-12/14-19. Info: Molveno HolidayTel. 0461.586086.

OSSANA Mercati OSSANA, IL BORGO DEI 100 PRESEPI Apertura: da domenica 27 novembre 2016 a domenica 8 gennaio 2017. Più di 100 presepi in mostra per le vie del paese. Decine e decine di presepi sistemati con cura qua e là, alcuni dei quali (i più belli) ripresentati di anno in anno, accomunati da un unico denominatore: suscitare emozioni e serenità

nel cuore di tutti i visitatori. Info: Azienda Turismo Val di Sole Tel. 0463.901280; www.valdisole.net. Mercati PRESEPI, MUSICA E MERCATINI NATALIZI Apertura: da venerdì 2 a sabato 10 dicembre. Prenota un soggiorno Presepi e Musica e vivi a 360° la magia dell’Avvento a Ossana in Val di Sole! Ti aspettano: 100 presepi artigianali, esclusivi concerti natalizi, mercatini di Natale, degustazioni dolci tipici e vin brulè. Info: Azienda Turismo Val di Sole Tel. 0463.901280 marketing@valdisole.net.

PASSO COSTALUNGA Mercati MAGIE NATALIZIE AL LAGO DI CAREZZA Apertura: da sabato 3 a domenica 18 dicembre. Piccolo mercatino di Natale all’insegna di un avvento mistico avvolto da un’atmosfera magica e con vista panoramica su Catinaccio e Latemar. Casette di legno che sembrano delle grandi lanterne, prodotti tipici e artigianali altoatesini, sculture di ghiaccio e neve che rievocano le leggende dolomitiche, un presepe a grandezza d’uomo e varie stufe a legna per riscaldarsi faranno del percorso intorno al lago un’esperienza natalizia unica! Un programma natalizio con musica, canti e racconti di leggende completerà l’offerta. Il piccolo mercatino si svolgerà in tre fine settimana di dicembre dalle ore 11.00 alle ore 20.00. Info: Carezza Event Tel. 0471.619520.

PERGINE VALSUGANA Mercati PERZENLAND: ERCATINI DI NATALE A PERGINE VALSUGANA Apertura: da sabato 12 novembre 2016 a domenica 8 gennaio 2017. Centro storico. Info: www.visitvalsugana.it. Mostre L’ESSENZIALISMO DEGLI ARCHETIPI Apertura: da domenica 27 novembre a domenica 11 dicembre. Presso la Sala Espositiva del Teatro Comunale di Pergine e Sala Maier. Mostra di Mirko Dematté, curata dal critico e storico dell’Arte dott. prof. Giorgio Gregorio Grasso. Orario: ore 10-12/16-19; il sabato, la domenica e giovedì 8 dicembre fino alle ore 21.

PREDAZZO Mercati VILLAGGIO SOTTO L’ALBERO Apertura: da lunedì 26 dicembre a giovedì 7 gennaio. Predazzo accende il Villaggio sotto l’Albero con i suoi falò, le casette gastronomiche, le bevande calde, la musica, le fiaccolate allestito nella piazza

centrale del paese. . Info: Azienda per il Turismo della Val di Fiemme Tel. 0462.5012377.

RANGO DI BLEGGIO Mercati MERCATINI DI NATALE DI RANGO Apertura: da sabato 26 novembre a martedì 27 dicembre. Apertura: 26, 27 novembre. 3, 4, 8, 9, 10, 11, 17, 18 dicembre. Apertura straordinaria: 26 e 27 dicembre. Il Mercatino di Natale del borgo contadino di Rando di Bleggio offre la possibilità di vivere la magia più autentica del Natale in Trentino, avvolti in un’atmosfera unica. Info e programma dettagliato su www. visitacomano.it; Tel. 0465.702626.

RIVA DEL GARDA Mercati CASA DI BABBO NATALE Apertura: da venerdì 2 a venerdì 30 dicembre. Dal 2 al 30 dicembre 2016 Babbo Natale vi aspetta a Riva del Garda nella Rocca, nella sua accogliente Casa circondata dal lago, nel suo ufficio postale, nell’officina. Babbo Natale e Natalina hanno deciso di trascorrere le vacanze nell’antica Rocca e di lasciar curiosare nelle stanze della loro Casa tutti i bambini che li vogliono conoscere. La Casa di Babbo Natale è aperta ogni venerdì, sabato e domenica di dicembre. Inoltre: 8-27-28-29-30 Dicembre 2016. Info: Pro Loco Riva del Garda Tel. 0464.755639. Mercati È NATALE A RIVA DEL GARDA Apertura: da venerdì 2 dicembre 2016 a domenica 8 gennaio 2017. Dal 2 all´11 dicembre, dal 16 al 18 dicembre e dal 21 dicembre all´8 gennaio ore 9.00-1.00. Nelle vie e nelle piazze, villaggio gastronomico, musica, animazioni, spettacoli per intrattenere grandi e piccini! Ingresso gratuito. Info: www.gardatrentino.it.

ROVERETO Mercati MERCATINI DI NATALE Apertura: da domenica 25 dicembre 2016 a venerdì 6 gennaio 2017. Dal 25 Novembre 2016 al 6 Gennaio 2017 ai Mercatini di Natale di Rovereto tornano le casette di oggettistica natalizia, artigianato e food, aperte tutti i giorni della settimana. Artigianato artistico, abbigliamento, dolci, gastronomia e prodotti tipici in un itinerario che attraversa il centro storico della città tra palazzi del Settecento, bastioni medievali, musei e piazze dal sapore contemporaneo. Info: Consorzio Rovereto In Centro Tel. 0464.424047; www.mercatinodinatalerovereto.com.


trentinomostre Mostre L’INVENZIONE DEL MODERNO L’IRRUZIONE DEL CONTEMPORANEO Apertura: fino a sabato 31 dicembre 2016. Mart, Corso Bettini. I maggiori capolavori del Mart, da Medardo Rosso agli artisti delle ultime generazioni, passando per Felice Casorati, Giorgio de Chirico, Fortunato Depero, Fausto Melotti e Alberto Burri, Lucio Fontana, Mario Merz, Bruce Nauman, vengono ripresentati al pubblico in un nuovo allestimento cronologico e tematico pensato dal direttore Gianfranco Maraniello con i curatori Daniela Ferrari e Denis Isaia. Orario: martedì - domenica 10-18; venerdì 10-21. Lunedì chiuso. Biglietto intero € 11,00; ridotto € 7,00. Info: www.mart.tn.it/lecollezioni. Mostre IL MONDO CHE NON C’ERA Apertura: fino a venerdì 6 gennaio 2017. L’arte precolombiana nella collezione Ligabue. Vita, costumi e cosmogonie delle culture Meso e Sudamericane prima di Colombo, raccontati da circa 200 opere d’arte della Fondazione Giancarlo Ligabue. Info: Azienda per il Turismo Rovereto e Vallagarina Tel. 0464.452800; www.visitrovereto.it. Mostre SUEZ 1956 Apertura: da sabato 8 ottobre 2016 a domenica 22 gennaio 2017. Torrione Malipiero del Castello. Il Museo della Guerra propone una selezione di immagini conservate nel suo archivio fotografico in un fondo dedicato agli anni della Guerra Fredda. Orario: dal martedì alla domenica ore 10-18. Info: www.museodellaguerra.it. Mostre NADIA BALDO - IL BELLO DELL’INDUSTRIA Apertura: da lunedì 24 ottobre a giovedì 15 dicembre. Polo Tecnologico Trentino Sviluppo, via Fortunato Zeni, 8. Mostra personale. Il lavoro presentato in questa mostra è frutto di un progetto che la fotografa ha realizzato nell’arco di un anno. Orario di visita: 08-19. Info: Polo Tecnologico Trentino Sviluppo Tel. 0464.443111; Studio AD Foto Tel. 0461.915235 . Mostre UMBERTO BOCCIONI GENIO E MEMORIA Apertura: da sabato 5 novembre 2016 a domenica 19 febbraio 2017. Mart. Il percorso si dipana tra oltre 150 opere che dialogano profondamente con l’identità del Mart, con le Collezioni e i fondi dell’Archivio del ‘900. Disegni, dipinti, sculture, incisioni, fotografie d’epoca, libri, riviste e documenti raccontano la storia dell’artista che l’Italia, nel 1998, scelse per le monete da 20 centesimi. Info: www.mart.trento.it.

Mostre ELISEO MATTIACCI Apertura: da sabato 3 dicembre 2016 a domenica 12 marzo 2017. Mart. L’esposizione è frutto di un dialogo fra l’artista e gli spazi del Museo: negli ampi ambienti del Mart, una selezione di lavori - per lo più di grandi dimensioni - ripercorre la carriera dello scultore marchigiano. Info: www.mart.tn.it. Mostre LA COSCIENZA DEL VERO. CAPOLAVORI DELL’800. DA COURBET A SEGANTINI Apertura: da lunedì 5 dicembre a domenica 3 aprile. Mart. Mostra a cura di Alessandra Tiddia. La mostra intende indagare alcuni momenti della cultura figurativa ottocentesca, nella stagione compresa tra il Romanticismo e l’Impressionismo, ovvero fra il 1840 e il 1895, anno della prima Biennale di Venezia. In mostra circa 70 opere provenienti sia dalle Collezioni del Mart, sia da prestigiose raccolte pubbliche e private, tra le quali spiccano i lavori di maestri indiscussi come Gustave Courbet, Giovanni Segantini, Francesco Hayez, Giovanni Boldini e Franz Lenbach ma anche Carlo Bellosio, Mosè Bianchi, Giustiniani Degli Avancini, Alessandro Guardassoni, Pompeo Marino Molmenti, Eugenio Prati, Giuseppe Tominz. Info: www.mart.tn.it.

S. MICHELE ALL’ADIGE Mostre LE STAGIONI DEGLI ALBERI. MOSTRA ITINERANTE SULLA FENOLOGIA Apertura: da lunedì 26 settembre a domenica 18 dicembre. Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina. Info: Tel. 0461.650314; info@museosanmichele.it; www. museosanmichele.it.

SCURELLE Mostre MOSTRA DI RICAMO Apertura: da sabato 26 novembre a domenica 11 dicembre. Centro Polifunzionale “Dott. Toniolatti”. Mostra di ricamo organizzata dall’Associazione Dipingere con l’Ago di Scurelle. Orario: dal lunedì al venerdì 14-17; sabato e festivi 14-18.30. Info: www.visitvalsugana.it.

SIROR Mercati MERCATINI DI NATALE Apertura: da domenica 27 novembre a domenica 18 dicembre. Domenica 27 novembre e a seguire nei giorni, 4, 8, 9, 10, 11 e 18 dicembre, si rivive l’atmosfera del periodo più magico e atteso dell’anno che da sempre fa sognare piccoli e grandi: l’Avvento. Profumi di spezie, luci soffuse, colori e sapori avvolgono

così, come un manto caldo, le vie e le piazze del borgo di Siror. Tra le piccole viuzze del centro, artigiani e commercianti nelle tipiche casette di legno o nei caratteristici fienili presentano ai visitatori i loro prodotti. Info: sanmartino.com; Tel. 0439.62407.

SOVER Mostre I PRESEPI DE MONT Apertura: da giovedì 22 dicembre 2016 a venerdì 6 gennaio 2017. Mostra di oltre 40 presepi artigianali per le vie del paese di Montesover. Gli abitanti costruiscono all’esterno delle loro abitazioni dei presepi artigianali, che decorano le vie del centro. All’inizio della gradinata della chiesa sarà presente una mappa, che vi farà da guida per trovare anche i presepi più nascosti. Info: Tel. 0461.683110.

TENNO, BLEGGIO SUP. Mercati MERCATINI DI NATALE DI CANALE DI TENNO E RANGO Apertura: da sabato 26 novembre a martedì 27 dicembre. Vieni a Rango il 3, 4, 8, 9, 10, 11, 17, 18, 26 e 27 dicembre 2016 dalle ore 9.30 alle 18.30. Ti aspetta un programma ricco di appuntamenti, eventi e sapori tra le vie, i vòlti, vicoli e piazzette antiche, invece, il Borgo di Canale conosciuto come il paese degli artisti e dei pittori, ospita il tradizionale mercatino di Natale che rievoca antichi sapori e prodotti d’un tempo. Visita il mercatino e rivivi la suggestione del Medioevo tra pastori e l’originale presepe vivente. Aperto il 3, 4, 8, 9,10, 11, 17 e 18 dicembre 2016 dalle ore 9.30 alle 18.30. Info: Apt Terme di Comano - Dolomiti di Brenta Tel. 0465.702626; http:// www.visitacomano.it.

TESERO Mercati TESERO E I SUOI PRESEPI Apertura: da giovedì 8 dicembre 2016 a domenica 8 gennaio 2017. Da giovedì 8 dicembre a domenica 8 gennaio tutti possono esplorare il percorso nelle “corte” per scoprire i presepi passeggiando fra viuzze, cortili, stalle, legnaie, finestrelle e cantine. Info e programma dettagliato: www.presepiditesero.it.

TRENTO Mercati MERCATINI DI NATALE A TRENTO Apertura: da sabato 19 novembre 2016 a venerdì 6 gennaio 2017. Anche quest’anno le famose casette di legno verranno dislocate su due piazze: oltre alla storica sede di Piazza Fiera il mercatino sarà presente anche in Piazza Battisti. Chiuso il 25 dicembre. Per pro-

gramma dettagliato: www.mercatinodinatale.tn.it Tel. 0461.230264. Mercati IL TRENINO DI NATALE Apertura: da sabato 19 novembre 2016 a venerdì 6 gennaio 2017. Alla scoperta della città con il Trenino di Natale che vi accompagna lungo le più belle vie del centro storico per poter ammirare la città nel magico periodo del Natale. La novità di quest’anno è il percorso che il trenino effettua fino ai Musei più importanti della città. Esclusi il 10/11/18 dicembre e Natale. Dal lunedì al venerdì nella fascia oraria 14.30-19.00 e il sabato e la domenica con orario 10.30-18.30. Vendita biglietti presso sede APT - piazza Dante, 24. Info: Tel. 0461.884169; ufficio_turismo@comune.trento.it. Mercati IL VILLAGGIO DEI BAMBINI Apertura: da sabato 19 novembre 2016 a venerdì 6 gennaio 2017. Piazza Dante. Nella magica atmosfera natalizia, entra nel Villaggio dei Bambini in piazza Dante per iniziare a sognare e a divertirti con la fantasia. Alla scoperta di giochi, animazione e laboratori creativi. Per famiglie (2 adulti e 2 bambini): 25 € con gadget; Per famiglie (2 adulti e 3 bambini): 30 € con gadget; Bambini under 24 mesi gratuito no gadget; Per gruppi (superiori a 10 componenti): solo su prenotazione 5,50 € con gadget per persona; Scuole minimo 40 bambini solo su prenotazione in orario scolastico (lun - ven 8.30 - 12.30 escluso ponte dell’8/12) 5 € con gadget. Tel. 0461.884169; ufficio_turismo@comune.trento.it. Mostre I TRENTINI NELLA GUERRA EUROPEA 1914-1920 Apertura: fino a domenica 30 dicembre 2018. Le Gallerie, Piedicastello. Una mostra che racconta il dramma dei trentini nel corso del primo conflitto mondiale. Orario: da martedì a domenica ore 9.0018.00 (lunedì chiuso). Ingresso libero. Info: www.fondazione.museostorico.it. Mostre ESTINZIONI Apertura: fino a lunedì 26 giugno 2017. MUSE - Museo delle Scienze, corso del Lavoro e della Scienza 3, Trento. Storie di catastrofi e altre opportunità il MUSE dà il via a un ambizioso progetto che mette in dialogo le ricerche e le riflessioni sulla sesta estinzione di massa ovvero la crisi ecologica che stiamo vivendo - con le dinamiche che hanno caratterizzato le cinque grandi estinzioni paleontologiche avvenute negli ultimi 500 milioni di anni. Orario: da martedì a venerdì 10-18; sabato e domenica 10-19. Costi intero € 10, ridotto € 8. Info: www.muse.it; Tel. 0461.270311; museinfo@muse.it.

119

tmdicembre


trentinomostre Mostre BRUNIVO BUTTARELLI L’ESTINZIONE. OVVERO LA VITA OLTRE LA MORTE Apertura: da sabato 1 ottobre 2016 a mercoledì 26 luglio 2017. Parco del MUSE e parco del quartiere Le Albere. Ingresso libero. Info: www.muse.it. Mostre HO(M)ME Riparte l’attività della Paolo Maria Deanesi Gallery (Vicolo dell’Adige, 17-19) con un progetto espositivo (3 dicembre 2016 - 18 febbraio 2017, mer-gio-ven-sab 15.00 – 19.00) incentrato sul tema del luogo domestico e delle origini, alla ricerca di quegli elementi legati alle radici di ciascuno. Info: www. paolomariadeanesi.it Mostre LAURINA PAPERINA DOOMSDAY Apertura: da giovedì 6 ottobre a sabato 10 dicembre. Studio d’Arte Raffaelli. Laurina Paperina ha realizzato per la sua nuova personale in galleria, Doomsday, un progetto site-specific che trasformerà lo Studio d’Arte Raffaelli in una vera e propria Apocalisse, con grandi opere su tela, una serie inedita di disegni su carta, video, e l’installazione “The Pape Prophecies”, che consentirà a ciascun visitatore di ottenere una profezia unica e originale disegnata dall’artista. Per la mostra sarà pubblicato un catalogo con testo di Ivan Quaroni. Info: www.studioraffaelli.com.

secolo simbolo e icona dell’universo femminile. Ingresso libero. Orario: lunedì: chiuso, martedì e mercoledì: 9-12/15-17; giovedì e venerdì 9-12/15-22. Sabato, domenica e 8 dicembre: ore 10-22. Info: www.palazzoroccabruna.it. Mostre DELICATE FORZE. ARTE NEL FERRO DI LUCIANO E IVAN ZANONI Apertura: da venerdì 25 novembre 2016 a domenica 8 gennaio 2017. Sala Thun - Torre Mirana - Via Belenzani, 3. La mostra presenta una selezione di opere scultoree in ferro battuto degli artisti trentini Luciano e Ivan Zanoni. Orario: dal martedì alla domenica ore 1018; chiuso il lunedì, Natale e Capodanno. Ingresso libero. Info: www.trentocultura.it. Mostre DOMENICA FERRARI GIANNI MASCOTTI - FORMA E LUCE Apertura: da venerdì 25 novembre a lunedì 12 dicembre. Galleria d’Arte Fogolino - Via SS. Trinità, 30. Orario: ore 10-12 e 16-19. Chiuso domenica e lunedì mattina. Si terranno inoltre due incontri aperitivo con gli artisti: sabato 3 dicembre alle ore 17 con Gianni Mascotti, venerdì 9 dicembre alle ore 17 con Domenico Ferrari.

Mostre TN 41166-41116 Apertura: fino a sabato 4 febbraio 2017. Cortile di Palazzo Thun, via Belenzani 19. Installazione. Ingresso libero. Info: www.campomarzio.name; info@campomarzio.name.

Mostre FRATELLI E SORELLE RACCONTI DAL CARCERE Apertura: da sabato 26 novembre 2016 a lunedì 27 marzo 2017. Museo Diocesano Tridentino. Il progetto espositivo, che ha ricevuto il patrocinio dell’Ordine degli Avvocati di Trento, intende aprire uno spiraglio sulla realtà del carcere, un luogo “altro”,spesso distante dall’esperienza quotidiana. Senza avere l’ambizione di spiegare o documentare la vita all’interno di un penitenziario, la mostra invita i visitatori a riflettere su un tema tanto attuale quanto complesso. Partendo dalle visionarie Carceri di Giovanni Battista Piranesi e passando attraverso le immagini di fotografi, registi e pittori contemporanei, il visitatore sarà gradualmente introdotto in quel mondo ‘a parte’ rappresentato dal carcere. Un mondo fatto di spazi, immaginati o reali, abbandonati o vissuti; di silenzi, rumori, parole, ricordi, voci e racconti. Info: www.museodiocesanotridentino. it; Tel. 0461.234419.

Mostre FOULARD DELLE MONTAGNE Apertura: da sabato 12 novembre a domenica 11 dicembre. Palazzo Roccabruna. Un’esposizione dedicata al foulard, accessorio dall’etimologia incerta, derivante forse dal provenzale foulat (foulé), nato per un uso quotidiano e con scopi pratici, diffuso in tutte le culture del mondo, diventato nel corso del XX

Mostre PARATUS SUM MORI MICHELE POLI Apertura: da sabato 26 novembre a giovedì 8 dicembre. Studio d’Arte Andromeda - Via Malpaga, 17. L’esposizione degli studi, delle sperimentazioni, degli schizzi fino alle tavole e illustrazioni a fumetto, sarà visitabile tutti i giorni, domenica esclusa, dalle 17.00 alle 19.30. Info: www.studioandromeda.net.

Mostre SEGNALI DI GUERRA Apertura: fino a domenica 29 gennaio 2017. Piedicastello. Le Gallerie. Lungo un percorso di oltre 70 opere pittoriche, scultoree, fotografiche e installazioni, 35 artisti raccontano la loro personale visione della guerra restituendo al pubblico uno spaccato della percezione che la società contemporanea ha dell’evento che, forse più di qual siasi altro, ha caratterizzato nei secoli la storia dell’umanità. Orario: da martedì a domenica ore 9-18. Ingresso libero. Info: Tel. 0461.230482; info@ museostorico.it.

120

tmdicembre

Mostre CHIESA, IMPERO E TURCHERIE Apertura: da sabato 3 dicembre 2016 a lunedì 1 maggio 2017. Castello del Buonconsiglio, via Bernardo Clesio 5. Giuseppe Alberti pittore e architetto nel Trentino barocco. Costo biglietto intero € 10, ridotto € 8. Chiuso lunedì non festivo, 25 dicembre e 1° gennaio. Info: info@buonconsiglio.it; Tel. 0461.492811 (dal lun al ven dalle 9 alle 13). Ore 9.30-17. Mostre PAESAGGI DELL’INCANTO MAURO BERLANDA E LUIGI MEREGALLI Apertura: da sabato 3 dicembre 2016 a domenica 8 gennaio 2017. Palazzo Trentini - Via Manci, 27. L’esposizione, a cura di Gianluigi Rocca, è accompagnata da un pregevole catalogo che raccoglie le opere in mostra, con testi di Fiorenzo Degasperi. Orario: lunedì-venerdì ore 10-18; sabato ore 9-12; domenica e festivi chiuso. Mostre NEL DISEGNO Apertura: da sabato 3 dicembre 2016 a sabato 28 gennaio 2017. c/o Centro Color. - Via Paradisi, 7. Collettiva di giovani artisti dell’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano. A cura di Gianluigi Rocca e AlessandroTogni. Nell’esposizione saranno presenti inoltre opere di: Bledi, Bonel Gotthard, Cavagnoli Maria Cristina, Federico Giulia, Galliani Omar, Moser Katia, Pianella Luca, Pionna Loriana, Rocca Gianluigi, Sartori Carlo, Togni Alessandro, Zanoni Luciano. Mostre RAY SMITH - TOSS AND TUMBLE Apertura: da giovedì 15 dicembre 2016 a venerdì 31 marzo 2017. Studio d’Arte Raffaelli - Via Livio Marchetti, 17. Verranno presentati una serie di lavori recenti di Ray Smith dedicati al fascino della figura femminile. Info: www. studioraffaelli.com. Mostre JOE GRILLO - ACID AMERICAN Apertura: da giovedì 15 dicembre 2016 a venerdì 31 marzo 2017. Joe Grillo e la sua acid culture approdano a Trento, dando il via alla programmazione artistica di Cellar Contemporary, progetto espositivo di Davide Raffaelli in collaborazione con Camilla Nacci. Per l’occasione, a partire dalle 17.30, sarà presentata un’anteprima del nuovo spazio di Cellar Contemporary, dove sarà parzialmente allestita la mostra, per poi proseguire, a partire dalle 18.30, verso la Sala Bacco dello Studio d’Arte Raffaelli, che ospiterà la seconda parte dell’esposizione contestualmente all’inaugurazione della personale dell’artista Ray Smith. Info: www.studioraffaelli.com.

Mostre LUCI E COLORI DELLA TERRA Apertura: fino a domenica 8 gennaio 2017. Palazzo Lodron, nel sito archeologico romano. Piazza Lodron, 31. Mostra fotografica di Gianna Ossene Ruele. L’autrice, oculista di professione, appassionata fotografa e viaggiatrice a 360 gradi, ha voluto darci la possibilità di gettare uno sguardo su alcuni aspetti cromatici e particolari della natura in diversi luoghi del mondo. Orario: 10-12/15-18.

VIGO DI FASSA Mercati MERCATINI DI NATALE Apertura: da giovedì 8 dicembre 2016 a sabato 7 gennaio 2017. Grazioso Mercatino di Natale nel cuore di Vigo di Fassa con le casette in legno che offrono prodotti tipici, creazioni artigianali, addobbi natalizi ed ottime idee regalo. Per i bambini divertenti laboratori artistici. Si può passeggiare lungo le vie del centro e fare i primi acquisti delle Feste, tra le bancherelle ammantate di neve, dall’8 all’11 dicembre, il 17 e il 18 dicembre e dal 24 dicembre al 7 gennaio, dalle 15.00 alle 19.00. Info: APT Val di Fassa - Ufficio Turistico Vigo di Fassa Tel. 0462.609700.

VILLA LAGARINA Mostre NATURA INTIMA, NATURA VIVA - LIBERIO FURLINI Apertura: da sabato 17 dicembre 2016 a domenica 29 gennaio 2017. Palazzo Libera. La mostra avrà come tema la Natura e il lavoro del passato con uno sguardo sereno al futuro e il lavoro dell’uomo al centro. Lo scopo de questa mostra è proprio quello di comunicare un qualcosa di personale, familiare e condivisibile. Info: www.liberiofurlini.it.

ZIANO DI FIEMME Mercati I PRESEPI NEL BOSCO DI ZANOLIN Apertura: da sabato 10 dicembre 2016 a giovedì 30 marzo 2017. Una passeggiata nel bosco costellata di piccole opere d’arte. Circa quarantacinque di presepi si affacciano su un sentiero ad anello sopra l’abitato di Ziano, nella frazione Zanolin. I visitatori hanno la sensazione di camminare fra migliaia di “alberi di Natale”, visto che il sentiero parte da via Cavelonte e si inoltra in un bosco di abeti e larici. I presepi restano allestiti per tutto l’inverno, regalando così l’occasione di una bella passeggiata su un tracciato normalmente poco battuto. Info: Azienda per il Turismo della Val di Fiemme www.visitfiemme.it



trentinoappuntamenti

TRIS DI CANTAUTORI, DA VECCHIONI A BATTIATO

P

artiamo dal teatro. Fresco di debutto, farà tappa anche al Teatro Valle dei Laghi La

cucina

di Arnold Wesker, per la regia di Marco Bernardi,

con i venticinque attori della Compagnia Regionale. L’appuntamento è per il 2 dicembre alle 20.45 nell’ambito della stagione organizzata da Fondazione Aida e Comunità della Valle dei Laghi. Dopo l’evento, fra note e parole, che lo aveva visto protagonista lo scorso giugno a Caldonazzo per il Trentino Book Festival accompagnato alla chitarra da Massimo Germini, Roberto

Vecchioni torna ad esibirsi

nella nostra provincia. Il cantautore milanese sarà infatti in concerto sabato 17 dicembre alle 21 al Palanaunia di Fondo. Sarà invece un concerto unico e particolare quello che

Franco Battiato terrà l’8 dicembre sotto la cupola del Mart a Rovereto. Il concertone dell’Immacolata sotto la cupola del Mart di Rovereto.

Raphael Gualazzi torna a Trento il 13 dicembre all’Auditorium S.Chiara di Trento per quello che è il primo

RAPHAEL GUALAZZI

N

ato Raffaele Gualazzi, è figlio di Velio, fondatore con Ivan Graziani degli Anonima Sound. Dopo aver intrapreso gli studi di pianoforte al Conservatorio Rossini di Pesaro, dove è stato avviato all’apprendimento degli autori classici, estende la sua ricerca musicale anche nel campo dei generi jazz, blues e fusion, collaborando con artisti del settore, mettendo in evidenza le sue peculiarità vocali e strumentali. Nel 2005 viene pubblicato Love Outside the Window, album di esordio prodotto da Gianni Daldello e Leo Rossano e distribuito da Edel Music, con il quale ottiene l’attenzione della critica ed una prima significativa presenza sui media. Dallo stesso anno partecipa a festival come il Fano Jazz, il Trasimeno Blues (dal 2007 al 2010, compresa l’edizione autunnale Bianco Rosso & Blues), il Java Festival di Giacarta e l’Argo Jazz, Ravello International Festival[2] ed altri[3] e nel 2008 esce in Francia, su etichetta Wagram Musica, la compilation Piano jazz. Dopo essere stato invitato ad esibirsi in Vermont e New Hampshire all’interno del progetto “The History & Mystery of Jazz”, che l’ha visto al fianco di musicisti quali Michael Ray (Sun Ra Arkestra, Kool & the Gang), Steve Ferraris (Sun Ra Arkestra, Charlie Haden), Jamie Mc Donald, Nick Cassarino, Bob Gullotti, John McKenna, a settembre 2009 Gualazzi incontra Caterina Caselli, e firma con Sugar un contratto discografico. Arriva così il Festival di Sanremo 2011 con Follia d’amore scritto, prodotto e arrangiato dallo stesso Gualazzi. Il resto è storia recente...

grande evento legato alla musica italiana di questa stagione di concerti. Il pianista di Urbino sarà infatti protagonista dell’evento nell’ambito del tour che accompagnerà l’uscita del suo nuovo album “Love Life Peace”. Veniamo alla danza. Il 14 dicembre il sipario del teatro Sociale si alzerà per accogliere il Balletto di Roma diretto

in Italia, tornano ad esibirsi a Trento. L’irresistibile duo milanese presenterà infatti il suo nuovo show “Tanti Lati Latitanti” il 15 dicembre all’Auditorium S. Chiara di Trento nello spettacolo organizzato da Fiabamusic. Si chiude con gli ultimi due appuntamenti di dicembre la ricca stagione di concerti proposti nel 2016 dalla

Società Filarmonica di Trento.

Protagonisti del concerto di lunedì 5 dicembre saranno Sol Gabetta, violoncello e Polina Leschenko, pianoforte.

da Roberto Casarotto, protagonista di Giselle. Il titolo

Infine, partendo dal tema che sarà “Denatalità, giovani e

non deve ingannare, poiché questa nuova creazione poco

famiglia. Le politiche di transizione all’età adulta” ecco la

o nulla ha a che vedere con lo storico e romantico balletto

quinta edizione del Festival

noto al grande pubblico.

terrà a Trento dall’1 al 3 dicembre e avrà come protagonisti

Ale e Franz, una delle coppie comiche più amate 122

tmdicembre

della Famiglia si

i giovani, le istituzioni e le famiglie.


trentinoappuntamenti 1 GIOVEDÌ Cultura IL TALENTO DELLE DONNE NELLA VITA, NELLE RELAZIONI, NEL LAVORO Cles. Ore 20.30. Palazzo Assessorile. Laboratori di scoperta delle potenzialità femminili, di allenamento e progettualità costruiti dalle donne per il bene della Comunità. “Il potenziale femminile, una forza nella vita della comunità”. Relatrice: Dott.ssa Moira Barbacovi, psicologa e file coach. Allenatrice del potenziale umano. Entrata libera e gratuita. Info: www.comune.cles.tn.it. Cultura PRESENTAZIONE LIBRO Trento. Ore 18. Paolo Mieli sarà a Le Gallerie di Piedicastello con la sua ultima fatica editoriale “In guerra con il passato: le falsificazioni della storia” (Rizzoli, 2016), un libro che denuncia gli errori provocati dall’uso distorto e strumentale delle vicende passate. Assieme al giornalista, ex direttore del Corriere della sera e attuale responsabile del Gruppo editoriale RCS, dialogheranno il presidente della Provincia autonoma di Trento e il direttore della Fondazione Museo storico del Trentino Giuseppe Ferrandi. L’incontro, ad ingresso libero, sarà moderato da Giampaolo Pedrotti. Info: www. museostorico.it. Cultura PRESENTAZIONE LIBRO Trento. Ore 17.30. Presentazione del libro “La fede interrogata” di Ester Abbattista e Marcello Farina. Saranno presenti gli autori. Introduce l’incontro Alberto Faustini direttore del quotidiano “Trentino”. Info: www.museodiocesanotridentino.it. Famiglia FESTIVAL DELLA FAMIGLIA Trento. Centro Congressi. Denatalità, giovani e famiglia: le politiche di transizione all’età adulta. Per il programma completo visitare il sito: www.festivaldellafamiglia.eu. Musica VOLUME! 2016 Trento. Ore 21. Teatro Sanbàpolis, Via della Malpensada, 82. Ben più di una rassegna cinematografica, si tratta di un originale format tra cinema e musica, che nella scorsa stagione ha coinvolto pubblico e musicisti sfondando l’abituale confine tra schermo e platea, proponendo la proiezione di un documentario musicale seguita dal materializzarsi in scena degli stessi musicisti protagonisti del film, per proseguire la serata con un live. Info: Tel. 0461.217445; cultura@operauni.tn.it.

2 VENERDÌ Famiglia FESTIVAL DELLA FAMIGLIA Trento. Centro Congressi. Denatalità, giovani e famiglia: le politiche di transizione all’età adulta. Per il programma completo visitare il sito: www.festivaldellafamiglia.eu. Musica A CHRISTMAS CAROL Trento. Ore 18. Teatro Sociale. In prossimità del Natale, un’opera che riprende in modo originale la celebre fiaba di Charles Dickens. Una delle più famose e commoventi storie natalizie che, ieri come oggi, è una feroce critica alla società basata sul valore dell’arricchimento di pochi a scapito di tanti. Scritta dall’inglese Iain Bell, uno dei più talentuosi compositori delle ultime generazioni, rappresentata con successo per la prima volta nel 2014 alla Houston Grand Opera, A Christmas Carol è una one-singer opera: il suo unico interprete, il tenore Mark Le Brocq, coinvolto a Bolzano nella produzione di Lulu di Alban Berg, narra le vicende dell’arido e tirchio Scrooge. Un’opera ideale per avvicinarsi con il giusto spirito al Natale. Info: www.haydn.it; Tel. 0461.213834. Cultura PRESENTAZIONE LIBRO Trento. Ore 11. Sala Rosa, Palazzo della Regione. “Fortificazione e operazione” di W. Rosner (Curcu & Genovese). Teatro FATTII A PEZZI Trento. Ore 21. Teatro Portland, Via Papiria 8. Testo e regia di Maura Pettorruso con Alessio Dalla Costa, Manuela Fischietti, Stefano Pietro Detassis. Fatti a Pezzi è un viaggio nell’uomo. Nelle sue fragilità. Nelle rotture/fratture che ne segnano i limiti. Un vortice davanti a chi ancora non conosce illusione. Info: www.teatroportland.it; Tel. 0461.924470; info@teatroportland.it; prenotazione consigliata a prenotazioni@teatroportland.it.

3 SABATO Cultura “LA VITA ACCANTO”. INCONTRO CON MARIAPIA VELADIANO Borgo Valsugana. Ore 10.30. Auditorium Istituto scolastico “A. Degasperi”.Una scrittrice-insegnante, i ragazzi di un istituto superiore e un pubblico di appassionati lettori: un confronto che si incentra su un romanzo, o “racconto lungo” come ama definirlo la sua autrice. Il romanzo è “La vita accanto” (Premio Calvino 2010, edito con grandissimo successo da Einaudi l’anno seguente). La storia di Rebecca nasce da una mancata integrazione della diversità: è una vicenda toccante sul rapporto tra etica ed estetica, sull’importanza

di avere accanto, nella vita, “belle persone” più che “persone belle”. L’incontro - aperto anche al pubblico di lettori e appassionati - sarà moderato dallo scrittore e giornalista Pino Loperfido, direttore del Trentino Book Festival. Al termine, Mariapia Veladiano si concederà volentieri alle domande dei ragazzi e del pubblico in merito al libro, ma anche alla sua vocazione artistica e alla sua visione della scuola, della famiglia, dell’amicizia, della vita.... Cultura L’INCANTO DEL NATALE. LETTURE ANIMATE CON LABORATORIO CREATIVO Trento. Ore 10, 15.30, 16.45. Attività promossa in occasione del Festival della Famiglia 2016. Accolti in una suggestiva sala del Museo che espone una Natività i bambini saranno invitati ad ascoltare alcuni racconti inerenti il Natale. La modulazione della voce, la mimica e la gestualità attraverso cui i racconti prenderanno forma permetteranno ai bambini di potenziare l’abitudine all’ascolto, migliorare i propri tempi di attenzione, stimolare l’immaginario. Sarà al contempo un’occasione di condivisione e di espressività personale e di gruppo. L’attività di lettura si trasformerà quindi in un piacevole gioco ricco di emozioni. Un semplice laboratorio creativo legato alle storie narrate permetterà ai bambini di tornare a casa con un piccolo ricordo dell’esperienza vissuta. Età consigliata: 3 5 anni. L’attività è gratuita. La prenotazione è obbligatoria tramite il sito www.eventbrite.it. Famiglia FESTIVAL DELLA FAMIGLIA Trento. Centro Congressi. Denatalità, giovani e famiglia: le politiche di transizione all’età adulta. Per il programma completo visitare il sito: www.festivaldellafamiglia.eu. Laboratorio FANTASIE DI NATALE Trento. Ore 10, 15.30, 16.45. Museo Diocesano. Attività promossa

in occasione del Festival della Famiglia 2016. La fantasia è il motore di tutti i progetti creativi. Stimolati da materiali di natura, consistenze e colori diversi, bambini ed adulti accompagnatori potranno inventare originali decorazioni con cui abbellire l’albero o la propria casa, ma anche cards natalizie a cui affidare un messaggio importante per parenti, amici o insegnanti. Età consigliata: 6 - 11 anni. L’attività è gratuita. La prenotazione è obbligatoria tramite il sito www. eventbrite.it. Laboratorio SCOPRILMUSEO! CACCIA AL TESORO PER BAMBINI CURIOSI Trento. Ore 11.30, 14.30. Museo Diocesano. Attività promossa in occasione del Festival della Famiglia 2016. Mentre i bimbi giocheranno con noi, scoprendo il museo attraverso un’appassionante caccia al tesoro, gli adulti accompagnatori - a cui si richiede comunque una presenza all’interno del Museo - potranno visitare gratuitamente le collezioni o l’esposizione temporanea Fratelli e sorelle: racconti dal carcere (26 novembre 2016 - 27 marzo 2017). Età consigliata: 8 - 11 anni. L’attività è gratuita. La prenotazione è obbligatoria tramite il sito www. eventbrite.it. Musica INCANTO SOTTO LA NEVE LevicoTerme. Ore 17. Vie del centro. Una rassegna di musica dove i cori del Trentino si esibiscono in un concerto itinerante immersi nella magica atmosfera natalizia. Info: Consorzio Levico Terme in Centro; www.visitlevicoterme.it; info@levicotermeincontra.com. Musica UN CANTO DI NATALE PER TRENTO Trento. Ore 11. Piazza S. Maria Maggiore. È la storia dell’avaro e cinico Scrooge e della sua sorprendente trasformazione, raccontata in maniera del tutto originale, e quasi senza in-

123

tmdicembre


trentinoappuntamenti ciampi, da due stravaganti orfanelli. Il famoso racconto di Charles Dickens è un evento spettacolo per bambini piccoli e grandi, adulti, famiglie, pieno di magia, allegro e musicale che lascerà il segno nel cuore di ciascuno di noi. Info: Tel. 0461.884169; ufficio_turismo@comune.trento.it. Musica CONCERTO NATALE INSIEME Cognola. Ore 20.30. Chiesa parrocchiale. Natale in Circoscrizione Argentario. Info: Tel. 0461.889790; circoscrizione_argentario@comune.trento.it. Teatro NO VE CAPISSO PÙ Telve. Ore 20.45. Teatro Parrocchiale. Spettacolo di Loredana Cont tradotta in dialetto telvato con la Filodrammatica di Telve Valsugana. Nell’ambito della 10a edizione di “Palcoscenico Telvato”. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it. Teatro ROMEO E GIULIETTA L’AMORE È SALTIMBANCO Trento. Ore 20.45. Teatro S. Marco. Spettacolo di Marco Zoppello con “Stivalaccio Teatro” di Scorzè (VI). Nell’ambito della XX Edizione di “Palcoscenico Trentino” fase “Il Conroso - Premio Mario Roat”.Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@ cofas.it; www.cofas.it.

124

tmdicembre

Teatro A ROBAR PUEC SE VA EN PRESON Rallo. Ore 20.30. Teatro Parrocchiale. Spettacolo di Stefano Palmucci con la Filodrammatica “La Revodana” di Revò. Nell’ambito di “Teatrallo”. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it.

Teatro REPARTO PATERNITÀ Romeno. Ore 21. Teatro Parrocchiale. Spettacolo di Ray Coooney - trad. Maria Teresa Petruzzi con la Filodrammatica “S. Martino” di Fornace. Nell’ambito di “A Teatro in amicizia 2016”. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@ cofas.it; www.cofas.it.

Teatro QUESTIONE D’AFFARI Civezzano. Ore 20.45. Teatro “Luigi Pirandello”. Spettacolo di John Chapman e Jeremy Lloyd con l’Associazione Culturale “Luci alla Ribalta” di Bolzano. Nell’ambito della Rassegna “Bruno Palaoro”. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@ cofas.it; www.cofas.it.

Teatro EL POR PERO Povo. Ore 21. Teatro “Concordia”. Spettacolo di Achille Campanile con la Compagnia “Strapaes” di S. Giacomo di Laives. Nell’ambito della 29a Rassegna teatrale “Isidoro Trentin”. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it.

Teatro TUTA COLPA DEL RAFREDOR Pergine Valsugana. Ore 20.30. Teatro Comunale. Spettacolo di e con la Compagnia Teatrale “S. Siro” di Lasino. Nell’ambito di”Autunno a Teatro 2016”. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@ cofas.it; www.cofas.it.

Teatro EL CAMP DEI FRATI Taio. Ore 20.45. Teatro Comunale. Spettacolo di Silvio Castelli con il Gruppo “Amici del Teatro” di Serravalle. Nell’ambito della Rassegna teatrale a Taio. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it.

Teatro NA SERA DE VENDER Moena. Ore 20.45. Teatro Parrocchiale. Spettacolo di Elio Fox con la Compagnia “I Botemponi” di Fassa. Nell’ambito di “Uton da Grignar 2016”. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@ cofas.it; www.cofas.it.

Teatro COMPAGNIA AMATORIALE OVVERO: E SE FUSSA LA FIN DELA LEGE MERLIN?” Arco. Ore 20.45. Auditorium “Giovanni Paolo II”. Spettacolo di Italo Conti - trad. dialettale di Federico Gozzer con la Filodram-

matica “La Logeta” di Gardolo. Nell’ambito della Rassegna “Su e zo dal palco 2016”. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it. Teatro AVISEME CHE TE AVISO Preore. Ore 20.45. Teatro “Casa Mondrone”. Spettacolo di Guido Leoni con la Filodrammatica “Tra ‘na roba e l’altra” di Cavrasto. Nell’ambito di Preore a Teatro 2016-2017. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www. cofas.it. Teatro PARCHEGGIO A PAGAMENTO Campodenno. Ore 20.45. Teatro. Spettacolo di Italo Conti con la Filodrammatica “Arcobaleno” di Arco. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it. Teatro LA CUCINA Roncegno Terme. Ore 20.45. Teatro Parrocchiale. Spettacolo di Arnold Wesker con Andrea Castelli e 25 attori/attrici della Compagnia Regionale. Regia diMarco Bernardi. Info: Apt Valsugana Tel. 0461.727700. Teatro TEATRO INGLESE DEL ‘600: WILLY E BETTY Giovo. Ore 20.45. Teatro parrocchiale di Verla. All’interno della X


trentinoappuntamenti Rassegna del Pellicano rappresentazione teatrale presentata dalla FiloGiovaniGiovo, Compagnia giovanile della Filo Verla. Ingresso: intero € 5,00, bambini fino a 12 anni € 3,00. Info: Tel. 0461.683110. Teatro ragazzi LA GALLINELLA ROSSA Trento. Ore 16. Teatro Cuminetti, Via Santa Croce 67. Spettacolo con la Compagnia: Tanti così progetti Accademia perduta. Con: Danilo Conti. Testo e Regia: Danilo Conti e Antonella Piroli. Età consigliata dai 3 anni. Durata: 1 ora circa. Info: www.centrosantachiara.it; n. verde 800.013952; pinfo@centrosantachiara.it. Tradizione SPETTACOLO DI FUOCHI D’ARTIFICIO LevicoTerme. Ore 21.30. Parco delle Terme di Levico. Info: Consorzio Levico Terme in Centro www.visit-levico. it; info@levicotermeincontra.com.

4 DOMENICA Enogastronomia FESTA DELLA PATATA LevicoTerme. Ore 15. Parco secolare degli Asburgo . Per assaggiare un classico alimento nelle sue varianti più golose. Info: Consorzio LevicoTerme in Centro www.visitlevicoterme. it; info@levicotermeincontra.com. Famiglia GUIDATI DA UNA STELLA. IL RACCONTO DEL NATALE NELL’ARTE Trento. Ore 16. Museo Diocesano. Visita guidata a tema per adulti. La nascita di Gesù a Betlemme, l’annuncio ai pastori e l’adorazione dei Magi sono tra i temi più amati e ricorrenti nell’arte cristiana. A differenza di altri episodi della storia sacra, tuttavia, la rappresentazione della nascita di Cristo ha conosciuto nei secoli sensibili mutamenti: dalle Natività più arcaiche alle affollate scene barocche, l’iconografia del Natale si è via via arricchita di particolari, simboli e personaggi. Nel tempo, inoltre, sono cambiate le ambientazioni, la posizione e i rapporti tra i principali protagonisti, i gesti compiuti dai personaggi: un’evoluzione che è andata di pari passo con i mutamenti culturali, teologici e artistici delle varie epoche. Nelle sale del Museo Diocesano Tridentino, attraverso opere di differente tipologia, epoca, autore, sarà possibile ripercorrere le principali ‘tappe’ di questo lungo e affascinante viaggio nella storia e nell’arte. La partecipazione alla visita guidata è libera, gratuita e non necessita di prenotazione. Info: www.museodiocesanotridentino.it. Musica A CHRISTMAS CAROL Trento. Ore 18. Teatro Sociale. Info: www.haydn.it; Tel. 0461.213834.

Musica CORPO BANDISTICO DI MATTARELLO Trento. Ore 10.30. Piazza Dante. La banda porta energia, ritmo e mette allegria. La domenica mattina i corpi bandistici si esibiscono lungo le vie di Trento con il meglio del loro repertorio natalizio. Info: Tel. 0461.884169; ufficio_turismo@comune.trento.it. Musica CORO MONTE CALISIO Trento. Ore 15. Piazza S. Maria Maggiore. Piazza S. Maria Maggiore e piazza Cesare Battisti saranno le cornici delle esibizioni dei Cori di Montagna del nostro territorio, concerti per rivivere le tradizioni, all’insegna della passione per il canto popolare. Info: Tel. 0461.884169; ufficio_turismo@ comune.trento.it. Teatro IL GIRO DEL MONDO IN 80 GIORNI Cognola. Ore 16.30. Teatro “Auditorium”. Spettacolo di Gigliola Brunelli (tratto dal romanzo di G. Verne) con la Filo “S. Genesio - Junior & Senior” di Calavino. Nell’ambito della 14a Rassegna Provinciale di Teatro Amatoriale per ragazzi. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@ cofas.it; www.cofas.it. Teatro ragazzi LA GALLINELLA ROSSA Trento. Ore 16. Teatro Cuminetti, Via Santa Croce 67. Spettacolo con la Compagnia: Tanti così progetti - Accademia perduta. Con: Danilo Conti. Testo e Regia: Danilo Conti e Antonella Piroli. Età consigliata dai 3 anni. Durata: 1 ora circa. Info: www.centrosantachiara.it; n. verde 800.013952; pinfo@centrosantachiara.it.

5 LUNEDÌ Musica SOL GABETTA E POLINA LESCHENKO Trento. Ore 20.45. Sala Filarmonica, Via Verdi 30. Sol Gabetta, violoncello; Polina Leschenko, pianoforte su musiche di F. Chopin, S. Prokofiev. Biglietto intero € 25, ridotto € 18 (oltre i 65 anni), ridotto € 8 (fino a 25 anni). Info: info@filarmonica-trento.it; Tel. 0461.985244; www.filarmonica-trento.it. Musica MBONGWANA STAR Trento. Ore 21. Teatro Sanbàpolis. Una delle espressioni creativamente più avanzate nell’attuale scena musicale africana, la band congolese propone dal vivo uno spettacolo che riprende i contenuti dell’unico disco edito finora, From Kinshasa, accolto nel 2015 da un coro unanime di consensi da parte della critica specializzata. Info: www.centrosantachiara.it; n. verde 800.013952.

SERVIZI AMBIENTALI UMWELTDIENSTE Rottamazione veicoli Smaltimento rifiuti Valorizzazione e recupero rifiuti Consulenza ambientale Corsi Sicurezza e Ambiente Fahrzeugverschrottung Müllentsorgung Wertstoffsammlung und Wertstofftrennung Umweltberatung Kurse für Sicherheit und Umwelt

Gruppo Santini Spa, Giottostr. 4/a 39100 Bozen Tel. +39 0471 195195 • Fax. +39 0471 201792 www.grupposantini.com • info@grupposantini.com

125

tmdicembre


trentinoappuntamenti 7 MERCOLEDÌ Corsi DANZA DEL VENTRE Zambana vecchia. Ore 20.30. Associazione di volontariato “Mana” - Piazza Umberto Nobile, 1. Per info e/o iscrizioni: mimosa.2009@live. it oppure 340.5953472. Cultura ALLA RICERCA DEL GUSTO Trento. Ore 18. MUSE - Museo delle Scienze, corso del Lavoro e della Scienza 3. All’origine delle preferenze e dei comportamenti alimentari degli italiani con Flavia Gasperi, ricercatrice, responsabile Unità Qualità Sensoriale Centro Ricerca e Innovazione - Fondazione Edmund Mach. Partecipazione gratuita, suggerita la prenotazione allo 0461.270311. Info: Tel. 0461.270311; eventiunitn@unitn.it. Danza CARMEN/THE WALL-BOLERO Riva del Garda. Ore 21. Sala Mille - Palazzo Congressi. Spettacolo con MM Contemporary Dance Company. Info: www.comune.rivadelgarda.tn.it. Famiglia KRAMPUS Levico Terme. Ore 16. Parco secolare degli Asburgo. Arrivano i Krampus, i diavoli di San Nicolò!

Bambini avete fatto i bravi? Info: Consorzio Levico Terme in Centro www.visitlevicoterme.it; info@levicotermeincontra.com. Musica «ORCHESTRA HAYDN» Trento. Ore 20.30. Teatro Auditorium, via Santa Croce 67. Zhang Xian, direttore; Luca Santaniello violino; Nicolai Freiherr von Dellingshausen, violino; Mario Shirai Grigolato, violoncello; Roberto Cominati, pianoforte su musiche di L. v. Beethoven. Biglietto intero € 25, ridotto over 65 € 15, ridotto under 26 € 5. Info. www.haydn.it; n. verde 800.086890; info@haydn.it. Musica CONCERTO CORO GENZIANELLA Pergine Valsugana. Ore 20.30. Chiesa parrocchiale di Viarago. Concerto Coro Genzianella Roncogno. Ingresso libero. Info: www. visitvalsugana.it. Teatro CONCERTO Viarago. Ore 20.30. Teatro Parrocchiale. Concerto con il Coro “Genzianella” di Roncegno. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@ cofas.it; www.cofas.it.

8 GIOVEDÌ Musica CONCERTO DELL’IMMACOLATA Arco. Ore 20. Chiesa Collegiata. A cura della Camerata Musicale “Città di Arco”. Ingresso gratuito. Info: Ufficio attività culturali del Comune di Arco. Tel. 0464.583608; www.gardatrentino.it. Musica CONCERTO DI NATALE Albiano. Ore 21. Chiesa parrocchiale. Concerto di Natale del Corpo Bandistico di Albiano con la partecipazione di un suonatore solista di cornamusa. Ingresso libero. Info: bandalbiano@libero.it. Teatro FILUMENA MARTURANO Trento. Ore 20.30. Teatro Sociale, via Oss Mazzurana 19. Spettacolo di Eduardo De Filippo; regia di Liliana Cavani con Mariangela D’Abbraccio e Geppy Gleijeses. Produzione GITIESSE Artisti Riuniti. Biglietto da € 10 a € 25. Info: www.centrosantachiara.it; n. verde 800.013952; pinfo@centrosantachiara.it. Teatro NEL PRESEPE DEL MONDO Rovereto. Ore 20.30. Chiesa di S. Osvaldo in S. Maria. Spettacolo di e con l’Associazione Culturale “2GiGa” di Rovereto. Info:

Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@ cofas.it; www.cofas.it. Tradizione BENVENUTO INVERNO! San Martino di Castrozza. Dalle ore 16 alle 20. Palazzo Sass Maor. Quest’anno San Martino di Castrozza accoglierà l’inverno con un mercatino dove grandi e piccini potranno gustare le delizie della nostra tradizione sulle note della musica folk delle nostre montagne. Per programma dettagliato consultate il sito www. sanmartino.com. Tradizione SFILATA DELLA CORTE ASBURGICA E GRAN BALLO DI CORTE Levico Terme. Ore 21. Parco secolare degli Asburgo. Sfilata della Corte Asburgica e gran ballo di Corte per tornare indietro nel tempo e ballare il valzer con un membro della famiglia asburgica nella splendida cornice del parco. Info: www.visitlevicoterme.it; info@levicotermeincontra.com. Danza SALSENERGYDAYS Dimaro. Ski Dance Salsa & Fitness by EnergyDays. Week&Fun si trasferisce a Folgarida con 4 giorni di sci, ballo e fitness, nel bellissimo Centro Congressi “Alla Sosta dell’Imperatore”. Questo evento

RIVENDITE AUTORIZZATE BIGLIETTI, CONCERTI, SPETTACOLO, SPORT & CULTURA

TRENTO – Via Ghiaie 15 Tel. 0461 362111 – annunci@bazar.it

Orario: lunedì-venerdì 8.30-12.30/14.00-18.00

MARCO MENGONI Dopo 11 tappe sold out e vendite record per il tour che partirà il 28 aprile da Torino, il prossimo 12 novembre Marco Mengoni ripartirà per una nuova importante avventura live...

BOLZANO Palaonda – Via Galvani, 4 4 dicembre 2016 ore 21

126

tmdicembre

BOLZANO – Via Bari 15 Tel. 0471 930993 – bazarbz@bazar.it lunedì-venerdì 8.30-12.30/14.30-18.30 chiuso il mercoledì e giovedì pomeriggio

RENATO ZERO

LIGABUE

Dopo aver incantato il pubblico che ha gremito i tre concerti dello scorso giugno all’Arena di Verona con i suoi successi di sempre e i brani contenuti nell’album “Alt”, magistralmente accompagnato dalla sua band e dell’Orchestra Filarmonica della Franciacorta diretta dal Maestro Renato Serio, RENATO ZERO partirà a novembre con “ALT IN TOUR” una serie di imperdibili date nei più importanti palasport d’Italia.

‘energia che riversa sul palco, e che gli è restituita moltiplicata dai fan che affollano i suoi concerti, lo ha reso grande protagonista della scena live; spettacoli esauriti ovunque su e giù per l’Italia, e, nel 2005, l’imponente evento al Campovolo di Reggio Emilia: 180.000 persone, il più grande concerto di sempre in Europa per numero di paganti.

Dopo il grande successo che li ha visti incantare 6000 persone nell’affascinante cornice di Piazza Santa Croce a Firenze lo scorso 1° luglio, IL VOLO è pronto a far rivivere al suo pubblico le emozioni di un evento unico e irripetibile con un album speciale: “Notte Magica - A tribute To the Three Tenors”,

BOLZANO Palaonda 19 aprile 2017 ore 21

VERONA Arema 19 maggio 2017 ore 21

PADOVA Arena Spettacoli Padova Fiere pad. 7 22 e 23 dicembre 2016 ore 21.00

IL VOLO


trentinoappuntamenti ti permette di sciare durante la mattinata, di partecipare ai corsi di varie discipline nel pomeriggio, dalla salsa al fitness alla zumba e di trascorrere le serate ballando dance e caraibici. Info: Funivie Folgarida Marilleva Tel. 0463.988400 www.weekfun.it.

9 VENERDÌ Danza I SOLISTI DEL TEATRO BOLSHOI DI MOSCA Riva del Garda. Ore 21-23. Palameeting. Royal Ballet di Mosca in “Lo Schiaccianoci” di Tchaikovskij. Info: Tel. 0464.554073; info@musicarivafestival.com. Musica GOGO PENGUIN E DISTRETTO 38 “AFTERSHOW” Trento. Ore 21. Teatro Sanbapolis. Pianoforte, basso, batteria: una delle formazioni più tradizionali e classiche del jazz. Ma di classico e tradizionale, nella musica degli inglesi GoGo Penguin, c’è poco. Il jazz c’è, certo, ma ci sono Shostakovic e Debussy e soprattutto c’è tantissima elettronica, dall’avanguardismo storico di Brian Eno alle frontiere estreme di Aphex Twin fino all’eleganza suprema dei Massive Attack. Nell’ambito della Rassegna Jazz’About 20162017. Biglietto da € 12,00 a € 18,00. Info: www.centrosantachiara.it; n. verde 800.013952; pinfo@centrosantachiara.it. Teatro FILUMENA MARTURANO Trento. Ore 20.30. Teatro Sociale, via Oss Mazzurana 19. Spettacolo di Eduardo De Filippo; regia di Liliana Cavani con Mariangela D’Abbraccio e Geppy Gleijeses. Produzione GITIESSE Artisti Riuniti. Biglietto da € 10 a € 25. Info: www.centrosantachiara.it; n. verde 800.013952; pinfo@centrosantachiara.it. Tradizione BENVENUTO INVERNO! San Martino di Castrozza. Dalle ore 16 alle 20. Palazzo Sass Maor. Quest’anno San Martino di Castrozza accoglierà l’inverno con un mercatino dove grandi e piccini potranno gustare le delizie della nostra tradizione sulle note della musica folk delle nostre montagne. Per programma dettagliato consultate il sito www. sanmartino.com.

10 SABATO Enogastronomia FESTA DEL MIELE Levico Terme. Ore 15. Parco secolare degli Asburgo. Per assaggiare le diverse varietà locali. Info: www.visitlevicoterme.it; info@levicotermeincontra.com.

Enogastronomia FESTIVAL DEL CANEDERLO Borgo Valsugana. Percorso enogastronomico per le vie del centro storico. Negozi aperti. Animazione per le vie del paese e laboratori per bambini. Info: Ufficio di Borgo Valsugana Tel. 0461.727740. Musica STELLA NATALIS Arco. Ore 17.45-18.30. Chiesa delle Servite. Immergiti nella splendida atmosfera del Natale ad Arco con un concerto dove potrai ascoltare tutte le più belle canzoni natalizie. Ingresso gratuito. Info: Ensemble Arco Antiqua Tel. 333.3020695; www.arcoantiqua.it. Musica IN-CANTO AL FEMMINILE Baselga di Piné. Ore 20.30. Chiesa di S. Rocco a Miola. Concerto di musica sacra e natalizia con il Coro La Sorgente di Baselga di Piné e il Coro Femminile Miltifariam di Ruda, Udine. Ingresso libero. Info: Tel. 0461.557028. Musica QUINTO NON AMMAZARE. LA PICCOLA PACE NELLA GRANDE GUERRA Civezzano. Ore 17.30 e 20.30. Tagliata Superiore al Forte. Spettacolo multimediale nato da un’idea di Giliola Galvagni e Andrea Lorusso con Vito Catanzaro voce recitante, Marco Filippone disegni live, Gerardo Ferrante pianoforte, tastiere e cori, Andrea Lorusso voce, chitarra e diamonica, Roberto Bertocco contrabbasso, armonica e cori e Gabriele de Feo chitarra elettrica e cori. Evento a numero chiuso con prenotazione obbligatoria. Info e prenotazioni: Tel. 0461.858400. Musica INCANTO SOTTO LA NEVE LevicoTerme. Ore 17. Vie del centro. Una rassegna di musica dove i cori del Trentino si esibiscono in un concerto itinerante immersi nella magica atmosfera natalizia. Info: Consorzio Levico Terme in Centro www.visitlevicoterme.it; info@levicotermeincontra.com. Teatro FILUMENA MARTURANO Trento. Ore 20.30. Teatro Sociale, via Oss Mazzurana 19. Spettacolo di Eduardo De Filippo; regia di Liliana Cavani con Mariangela D’Abbraccio e Geppy Gleijeses. Produzione GITIESSE Artisti Riuniti. Biglietto da € 10 a € 25. Info: www.centrosantachiara.it; n. verde 800.013952; pinfo@centrosantachiara.it. Teatro BON DÌ BON AN, DAME NA BONA MAN Sarche. Ore 20.45. Teatro Parrocchiale. Spettacolo da “Buongiorno porco mondo” di Corrado Vallerotti con la “Filobastia” di Preore.

127

tmdicembre


trentinoappuntamenti Nell’ambito di “Amici del Teatro”. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it. Teatro MIGLIORI NEMICI Bedollo. Ore 20.45. Teatro Nuovo. Spettacolo omaggio a Don Camillo e Peppone di Lorena Guerzoni con l’Associazione Teatrale “Figli delle Stelle” di Ospedaletto. Nell’ambito di “Foie de Bedol”. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it. Teatro LA PARONA DEL GRANT HOTEL Pergine Valsugana. Ore 20.30. Teatro Comunale. Spettacolo di Silvio Ollin con la Filodrammatica “ACS Punto 3” di Canale di Pergine. Nell’ambito di “Autunno a Teatro 2016”. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it. Teatro TUTA COLPA DEL RAFREDOR Gardolo. Ore 20.45. Teatro “Gigi Cona”. Spettacolo di e con la Compagnia “S. Siro” di Lasino. Nell’ambito della 29a rassegna teatrale “Alegra Ribalta”. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@ cofas.it; www.cofas.it. Teatro LA NEF DEL ZIO ANSELMO Povo. Ore 21. Teatro “Concordia”. Spettacolo di Valerio Di Piramo con la Filodrammatica “S. Rocco” di Nave S. Rocco. Nell’ambito della 29a Rassegna teatrale “Isidoro Trentin”. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it. Teatro TE’NERAMENTE ENSEMA Sopramonte. Ore 21. Teatro Parrocchiale. Spettacolo di Antonia Dalpiaz con il Gruppo Teatrale “Gianni Corradini” di Villazzano. Nell’ambito della 26a Rassegna teatrale a Sopramonte. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it. Teatro MAMME ROVENTI Coredo. Ore 21. Teatro “Dolomiti”. Spettacolo di David W. Christner - trad. Leonardo Franchini con la Compagnia “GAD - Città di Trento. Nell’ambito della Rassegna “4 risate a teatro”. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it. Teatro PASSO BUOLE - UN WALZER VIENNESE A MANTOVA Pedersano. Ore 20.30. Teatro. Spettacolo di e con la Compagnia “Fonetica” di Rovereto. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@ cofas.it; www.cofas.it. Tradizione BENVENUTO INVERNO! San Martino di Castrozza. Dalle ore 16 alle 20. Palazzo Sass

128

tmdicembre

Maor. Quest’anno San Martino di Castrozza accoglierà l’inverno con un mercatino dove grandi e piccini potranno gustare le delizie della nostra tradizione sulle note della musica folk delle nostre montagne. Per programma dettagliato consultate il sito www. sanmartino.com. Tradizione SPETTACOLO DI FUOCHI D’ARTIFICIO Levico Terme. Ore 21.30. Parco delle Terme di Levico. Info: Consorzio Levico Terme in Centro www. visit-levico.it; info@levicotermeincontra.com.

11 DOMENICA Enogastronomia FESTIVAL DEL CANEDERLO Borgo Valsugana. Percorso enogastronomico per le vie del centro storico. Negozi aperti. Animazione per le vie del paese e laboratori per bambini. Info: Ufficio di Borgo Valsugana Tel. 0461.727740. Enogastronomia FESTA DELLA POLENTA Levico Terme. Ore 15. Parco secolare degli Asburgo. Festa della polenta con degustazione del nostro piatto più tipico cucinato da esperti “polentari” armati del tipico paiolo di rame. Info: Consorzio Levico Terme in Centro www. visitlevicoterme.it; info@levicotermeincontra.com. Teatro FILUMENA MARTURANO Trento. Ore 16. Teatro Sociale, via Oss Mazzurana 19. Spettacolo di Eduardo De Filippo; regia di Liliana Cavani con Mariangela D’Abbraccio e Geppy Gleijeses. Produzione GITIESSE Artisti Riuniti. Biglietto da € 10 a € 25. Info: www.centrosantachiara.it; n. verde 800.013952; pinfo@centrosantachiara.it. Teatro NATALE AL BASILICO Grumes . Ore 16.30. Teatro “Le Fontanelle”.Spettacolo di Valerio Di Piramo con la Compagnia Teatrale “Virtus in Arte” di Malè. Nell’ambito di “Rassegna...tevi al meglio”. Ingresso: intero € 7,00, ridotto € 6,00 (bambini fino a 10 anni). Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@ cofas.it; www.cofas.it; liberoteatrogrumes@gmail.com. Tradizione BENVENUTO INVERNO! San Martino di Castrozza. Dalle ore 9 alle 13. Palazzo Sass Maor. Quest’anno San Martino di Castrozza accoglierà l’inverno con un mercatino dove grandi e piccini potranno gustare le delizie della nostra tradizione sulle note della musica folk delle nostre montagne. Per programma dettagliato consultate il sito www. sanmartino.com.

12 LUNEDÌ Per i più piccoli CHI È SANTA LUCIA? CINQUE SENSI IN GIOCO PER CONOSCERE LA SUA STORIA Trento. Ore 17. Il giorno che precede la festa di santa Lucia, il Museo Diocesano Tridentino aprirà le sue porte a tutti i bambini e le bambine che vorranno conoscere la storia della santa in modo nuovo e divertente. In un’atmosfera suggestiva e natalizia, i bimbi e le loro famiglie saranno accolti in museo da un buffo cantastorie che li accompagnerà in un viaggio scandito dai cinque sensi: vista, olfatto, tatto, gusto e udito saranno messi in gioco per scoprire la storia e le tradizioni collegate alla santa che inaugura le festività del Natale. Prenotazione obbligatoria entro le ore 12.00 del giorno dell’iniziativa telefonando al numero 0461.234419. Costo: € 4,00 a bambino. Info: www.museodiocesanotridentino.it.

13 MARTEDÌ Musica JOSEPH MOOG Trento. Ore 20.45. Sala Filarmonica, Via Verdi 30. Concerto con Joseph Moog, pianoforte su musiche di W. A. Mozart, L. v. Beethoven, F. Chopin e C. Debussy. Costo biglietto intero € 25, ridotto € 18 (oltre i 65 anni), ridotto € 8 (fino a 25 anni). Info: info@filarmonica-trento.it. Musica RAPHAEL GUALAZZI IN CONCERTO Trento. Ore 21. Auditorium S. Chiara. Via S. Croce. Prevendita biglietti presso la sede di Trentinomese - Via Ghiaie, 15. Teatro LA SIGNORA Meano. Ore 20.45. Teatro - via delle Sugarine 22. Costo biglietto € 12 intero, € 10 ridotto. Info: www.teatrodimeano.it, Tel. 0461.534321; organizzazione@teatrodimeano.it.

14 MERCOLEDÌ Cultura LETTURA SCENICA DEL LIBRO DI ELVIO FASSONE “FINE PENA ORA” Trento. Ore 20.30. Spettacolo con Elvio Fassone. Modera la serata il giornalista Enrico Franco, direttore del Corriere del Trentino e del Corriere dell’Alto Adige. Ingresso libero e gratuito fino ad esaurimento posti disponibili. Info: www.museodiocesanotridentino.it. Danza GISELLE Trento. Ore 20.30. Teatro Sociale, via Oss Mazzurana 19. Spettacolo con il Balletto di Roma; coreografie Chris Haring e Itamar Serussi Sahar; concept Development Peggy Olislaegers; musiche origi-

nali Adolphe Adam; rielaborazioni musicali Richard Van Kruysdijk, Andreas Berger. Costo biglietto da € 10 a € 25. Info: www.centrosantachiara.it; n. verde 800.013952. Musica FRANCESCO MOTTA IN CONCERTO Trento. Ore 20.45. Sanbàpolis. Una delle rivelazioni della scena tricolore di quest’anno che insieme alla sua band sarà in concerto a Sanbàpolis per l’evento finale di Suoni Universitari il contest per band emergenti organizzato dall’Opera Universitaria.. Musica «ORCHESTRA HAYDN» Pergine Valsugana. Ore 20.45. Concerto dell’Orchestra Haydn di Trento e Bolzano, direttore George Jackson. Leopold Mozart Viaggio musicale in slitta; Pëtr Il’ic Cajkovskij Sinfonia n. 1 in sol minore, op. 13 “Sogni d’inverno”: I movimento; Nikolaj Rimskij-Korsakov Lo Zar Saltan: Il volo del calabrone. Biglietti: € 10 intero / € 5 ridotto. Info: www. haydn.it; www.teatrodipergine.it; Tel. 0461.511332 (biglietteria).

15 GIOVEDÌ Cultura IL TALENTO DELLE DONNE NELLA VITA, NELLE RELAZIONI, NEL LAVORO Cles. Ore 20.30. Palazzo Assessorile. Laboratori di scoperta delle potenzialità femminili, di allenamento e progettualità costruiti dalle donne per il bene della Comunità. “Quali sono le più grandi potenzialità delle donne e che cosa ne ostacola l’espressione?”. Relatrice: Dott.ssa Moira Barbacovi, psicologa e file coach. Allenatrice del potenziale umano. Entrata libera e gratuita. Info: www. comune.cles.tn.it. Famiglia GUIDATI DA UNA STELLA. IL RACCONTO DEL NATALE NELL’ARTE Trento. Ore 17. Visita guidata a tema per adulti. Nelle sale del Museo Diocesano Tridentino, attraverso opere di differente tipologia, epoca, autore, sarà possibile ripercorrere le principali ‘tappe’ di questo lungo e affascinante viaggio nella storia e nell’arte. La partecipazione alla visita guidata è compresa nel biglietto d’ingresso al museo e non necessita di prenotazione. Info: www.museodiocesanotridentino.it. Teatro STORIE DI CLAUDIA Trento. Ore 20.30. Teatro Sociale, via Oss Mazzurana 19. Spettacolo di Giampiero Solari, Claudia Gerini, Paola Galassi, Michela Andreozzi; regia Giampiero Solari con Claudia Gerini e la produzione Compagnia ENFI Teatro - Artisti Riuniti. Un insieme di storie intrecciate di cui l’attrice è stata protagonista, rac-


trentinoappuntamenti contate con personaggi biografici e alcuni di fantasia. Claudia Gerini, ispirata da una vicina di casa senza età appassionata di musica e arte, evoca grandi personaggi e miti femminili quali Carmen Miranda, Frida Khalo, Marlene Dietrich e Monica Vitti. Recitando, ma anche cantando e ballando, accompagna delicatamente il pubblico in un intenso viaggio di fantasia, che alterna momentiesilaranti e accenti poetici e visionari. Un giusto equilibrio di ironia e nostalgica memoria per rivivere il successo di donne che hanno fatto la storia. Info: www.centrosantachiara.it; n. verde 800.013952. Teatro ALE E FRANZ Trento. Ore 21. Auditorium S. Chiara. L’irresistibile duo milanese presenterà infatti il suo nuovo show “Tanti Lati Latitanti”. Info: www.centrosantachiara.it; n. verde 800.013952; pinfo@centrosantachiara.it.

16 VENERDÌ Cultura 1914. DEGASPERI E IL PAPA Civezzano. Ore 20.30. Chiesa di S. Maria Assunta. Recital con Luigi Sardi e Antonia Dalpiaz, voci narranti, e Piergiorgio Lunelli, chitarra. Ingresso libero. Info: Tel. 0461.858516. Teatro STORIE DI CLAUDIA Trento. Ore 20.30. Teatro Sociale, via Oss Mazzurana 19. Spettacolo di Giampiero Solari, Claudia Gerini, Paola Galassi, Michela Andreozzi; regia Giampiero Solari con Claudia Gerini e la produzione Compagnia ENFI Teatro - Artisti Riuniti. Info: www.centrosantachiara.it; n. verde 800.013952. Teatro LIBERATA Trento. Ore 21. Teatro Portland, Via Papiria 8. Spettacolo con la Compagnia Teatro dell’Argine, testo e regia di Nicola Bonazzi con Micaela Casalboni, Giulia Franzaresi, Andrea Gadda, Frida Zerbinati. Due bambine cantano, un uomo forse addormentato, una donna che prega. Momenti di vita quotidiana fino al momento in cui la storia precipita inevitabilmente in un delitto-redenzione. Info: www.teatroportland.it; Tel. 0461.924470; info@teatroportland.it. Prenotazione consigliata a prenotazioni@teatroportland.it. Cultura PRESENTAZIONE LIBRO Trento. Ore 17.30. Biblioteca Comunale, Sala degli Affreschi.. “Kill Heidi” di Sergio Reolon (Curcu & Genovese).Con Annibale Salsa e Fausta Slanzi.

17 SABATO Laboratorio L’INCANTO DEL NATALE. LETTURE ANIMATE CON LABORATORIO CREATIVO Trento. Ore 16. Museo Diocesano. Accolti in una suggestiva sala del Museo che espone una Natività i bambini saranno invitati ad ascoltare alcuni racconti inerenti il Natale. La modulazione della voce, la mimica e la gestualità attraverso cui i racconti prenderanno forma permetteranno ai bambini di potenziare l’abitudine all’ascolto, migliorare i propri tempi di attenzione, stimolare l’immaginario. Sarà al contempo un’occasione di condivisione e di espressività personale e di gruppo. L’attività di lettura si trasformerà quindi in un piacevole gioco ricco di emozioni. Età consigliata: 3 - 5 anni. Prenotazione obbligatoria entro le ore 12.00 del giorno dell’iniziativa telefonando al numero 0461.234419. Costo: € 2,50 a bambino. Info: www.museodiocesanotridentino.it. Musica DUO MUSICALE DI PASTORI CON BABBO E BABBE NATALE Molveno. Serata musicale con organetto e cornamusa. Fino al 24 dicembre 2016. Info: Molveno Holiday Tel. 0461.586086. Musica INCANTO SOTTO LA NEVE LevicoTerme. Ore 17. Vie del centro. Una rassegna di musica dove i cori del Trentino si esibiscono in un concerto itinerante immersi nella magica atmosfera natalizia. Info: Consorzio Levico Terme in Centro www.visitlevicoterme.it; info@levicotermeincontra.com. Musica BANDA SOCIALE DI PERGINE CON COMPLESSO GIOVANILE Pergine Valsugana. Ore 18. Concerto di Natale. Dirige il M.o Claudio Dorigato. Verranno eseguite musiche natalizie internazionali. Biglietti: € 5 intero / € 4 ridotto. Info: Teatro Comunale di Pergine info@teatrodipergine.it; Tel. 0461.511332 (biglietteria); www. teatrodipergine.it. Musica ROBERTO VECCHIONI IN CONCERTO Fondo. Ore 21. Palanaunia. Vecchioni scalderà la serata invernale che è stata organizzata da La Ciaspolada in ricordo dell’amico Sandro Bertagnolli. Teatro LA CENA DEI CRETINI Rallo. Ore 20.30. Teatro Parrocchiale. Spettacolo di Francio Veber con il Gruppo Teatrale Tuenno. Nell’ambito di “Teatrallo”. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@ cofas.it; www.cofas.it.

Teatro EN VEDOF ALEGRO Viarago. Ore 20.30. Teatro Parrocchiale. Spettacolo di Moreno Burattini con la Filodrammatica “Toblino” di Sarche. Nell’ambito di “Viarago a Teatro”. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it. Teatro L’ARCA DI NOÈ Taio. Ore 20.45. Teatro Comunale. Spettacolo di Luigi Santucci - trad. dialettale di Fausto Rizzardi con il Gruppo Filodrammatico “Coredano” di Coredo. Nell’ambito della Rassegna teatrale a Taio. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@ cofas.it; www.cofas.it. Teatro LA PARONA DEL GRANT HOTEL Nave S. Rocco. Ore 20.45. Teatro Parrocchiale. Spettacolo di Silvio Ollin con la Filodrammatica “ACS Punto 3” di Canale di Pergine. Nell’ambito della Rassegna teatrale a Nave S. Rocco. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@ cofas.it; www.cofas.it. Teatro NUDA E PER POCHI SOLDI Preore. Ore 20.45. Teatro “Casa Mondrone”.Spettacolo di Loredana Cont con la Filodrammatica “Ce. Dro” di Dro. Nell’ambito di Preore a Teatro 2016-2017. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it. Teatro SANTA VITTORIOSA PALACE HOTEL Valfloriana. Ore 20.30. Teatro di Casatta. Spettacolo di Luisa Pachera con l’Associazione Culturale “Grenzland” di Avio. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it. Teatro STORIE DI CLAUDIA Trento. Ore 20.30. Teatro Sociale, via Oss Mazzurana 19. Spettacolo di Giampiero Solari, Claudia Gerini, Paola Galassi, Michela Andreozzi; regia Giampiero Solari con Claudia Gerini e la produzione Compagnia ENFI Teatro - Artisti Riuniti. Info: www.centrosantachiara.it; n. verde 800.013952. Teatro MIO EROE Meano. Ore 20.45. Teatro, via delle Sugarine 22. Spettacolo di e con Giuliana Musso, produzione La Corte Ospitale. Costo biglietto € 12 intero, € 10 ridotto. Info: www.teatrodimeano.it; Tel. 0461.534321; organizzazione@ teatrodimeano.it. Teatro ragazzi SOTTO LA NEVE MINUETTO D’INVERNO Trento. Ore 16. Teatro Cuminetti, Via Santa Croce 67. Spettacolo con la Compagnia Accademia perduta di Marcello Chiarenza, con Marioli-

na Coppola e Maurizio Casali. Durata: 1 ora circa. Età consigliata: dai 4 anni. Info: www.centrosantachiara.it; n. verde 800.013952; pinfo@centrosantachiara.it.

18 DOMENICA Enogastronomia CENA MEDIOEVALE Ossana. Dalle ore 16.30. A tavola ai piedi del Castello - 4° edizione. Rivivi gli antichi sapori di una volta in una serata tutta all’insegna del Medioevo! Tutti gli ospiti saranno dotati di vestiti d’epoca. La cena ha lo scopo di far rivivere gli antichi sapori e un’atmosfera tipica del tempo. L’appuntamento proporrà ambiente, piatti, bevande e musiche studiati nel dettaglio per essere il più realistico possibile. Info: Ristorante Il Maniero Tel. 0463.751350; info@ilmanierovaldisole.it. Enogastronomia FESTA DEL FORMAI DE MALGA Levico Terme. Ore 15. Parco secolare degli Asburgo. Festa del formai de malga con la dimostrazione della lavorazione del latte e degustazione del formaggio locale lavorato sotto i vostri occhi e secondo le antiche usanze. Info: Consorzio Levico Terme in Centro www.visitlevicoterme.it; info@levicotermeincontra.com. Musica DUE PASSI TRA I PRESEPI CONCERTO DI NATALE Arco. Ore 17-19. Bolognano Chiesa dell’Addolorata. Concerto dell’orchestra “I Filarmonici di Trento”. Ingresso gratuito. Info: Gruppo concerti Bolognano Tel. 0464.554444. Musica CONCERTO DI NATALE Civezzano. Ore 20.30. Chiesa parrocchiale. Concerto natalizio offerto dalla SAT con l’Orchestra Fuoritempo. Ingresso libero. Info: civezzano@sat.tn.it. Teatro STORIE DI CLAUDIA Trento. Ore 16. Teatro Sociale, via Oss Mazzurana 19. Spettacolo di Giampiero Solari, Claudia Gerini, Paola Galassi, Michela Andreozzi; regia Giampiero Solari con Claudia Gerini e la produzione Compagnia ENFI Teatro - Artisti Riuniti. Info: www.centrosantachiara.it; n. verde 800.013952.

19 LUNEDÌ Musica CONCERTO Ore 20.45. Chiesa di Cognola. Il coro “I musici cantori” di Trento presenterà “En tochet de matita”, concerto natalizio di beneficenza in collaborazione con il coro “Voci giudicariesi” di Ponte Arche. Offerte a favore della LIFC, Lega Italiana Fibrosi Cistica Trentino On-

129

tmdicembre


trentinoappuntamenti lus, per le borse di studio di una psicologa e di una fisioterapista. Ospite della serata l’artista Mastro 7 che offrirà una breve riflessione sull’essenza del Natale.

21 MERCOLEDÌ Corsi DANZA DEL VENTRE Zambana vecchia. Ore 20.30. Associazione di volontariato “Mana” - Piazza Umberto Nobile, 1. Per info e/o iscrizioni: mimosa.2009@live. it oppure 340.5953472. Musica JURAJ VAL UHA E TIBOR KOVÁ Trento. Ore 20.30. Teatro Auditorium, via Santa Croce 67. Spettacolo con Orchestra Sinfonica Haydn di Bolzano e Trento. Juraj Val uha, direttore; Tibor Ková violino su musche di B. Bartòk, J. Brahms. Costo biglietto intero € 25, ridotto over 65 € 15, ridotto under 26 € 5. Info: www.haydn.it; n. verde 800.086890.

22 GIOVEDÌ Danza IL LAGO DEI CIGNI Pergine Valsugana. Ore 21. Teatro. Uno dei più famosi e acclamati balletti del XIX secolo indagato attraverso la danza contemporanea. Il Contemporaneo attraverso il mito diventa così favola, che si trasforma a sua volta in Racconto Danzato Compagnia Opus Ballet musiche di P.I. Cajkovskij - coreografie e regia di - Loris Pettrillointerpreti Camilla Bizzi, Maria Vittoria Feltre, Ottavio Ferrante, Giada Morandin,Stefano Pietragalla, Jennifer Lavinia Rosati, Adrien Ursulet, Gabriele Vernich, Luca Zannidiretti da Rosanna Brocanello. Info: Teatro Comunale di Pergine info@teatrodipergine.it; Tel. 0461.511332 (biglietteria); www. teatrodipergine.it.

23 VENERDÌ Cultura PRESENTAZIONE LIBRO Castello Tesino. Ore 20.30. Palazzo Gallo. Presentazione libro di Luigi Sardi “Quando l’Austria catturò Cesare Battisti”. Ingresso libero. Info: Biblioteca di Castello Tesino Tel. 0461.593232. Musica CONCERTO DI NATALE Civezzano. Ore 20.30. Palestra comunale. Concerto natalizio della Banda Sociale di Civezzano. Ingresso libero. Info: Tel. 0461.557028. Teatro NATALE AL BASILICO Rallo. Ore 20.30. Teatro Parrocchiale. Spettacolo di Valerio Di Piramo con la Compagnia “Virtus in arte” di Malè. Nell’ambito di “Teatrallo”. Info: Co.F.As.

130

tmdicembre

Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it.

24 SABATO Musica CONCERTO BANDA FOLK IN CHIESA CastelloTesino. Ore 20.45. Chiesa Parrocchiale. In attesa della Santa Messa di Natale... concerto della Banda Folk di Castello Tesino. Info: APT Valsugana, uff. di Castello Tesino, Tel. 0461.593322. Musica INCANTO SOTTO LA NEVE LevicoTerme. Ore 17. Vie del centro. Una rassegna di musica dove i cori del Trentino si esibiscono in un concerto itinerante immersi nella magica atmosfera natalizia. Info: Consorzio Levico Terme in Centro www.visitlevicoterme.it; info@levicotermeincontra.com. Teatro CUISINE ET CONFESSIONS Trento. Ore 16. Teatro Sociale, via Oss Mazzurana 19. Spettacolo con la Compagnia “Les 7 doigts de la main”. Per la prima volta a Trento dopo aver meravigliato il pubblico lo scorso anno al Festival “Romaeuropa”,questa compagnia canadese di “nuovo circo” proporrà un incontro tra danza e cucina. In questo spettacolo originale e sorprendente, che porta la firma dei registi e coreografi di Shana Carroll e Sébastien Soldevila, la preparazione di cibi veri e propri, perfettamente commestibili, dà lo spunto per straordinari numeri di acrobazia danzata, ad alto tasso spettacolare e giocati sul tempo di cottura che, come è noto, non perdona. Sul palcoscenico sarà allestita una cucina fornita di tutto punto e funzionante e sarà questa inedita scenografia ad accogliere uno spettacolo di acrobazie culinarie potente e di fortissimo impatto, dove la vita quotidiana, anche con le sue routine e banalità, viene esaltata nella dimensione della finzione e del meraviglioso. Ma in quest’atmosfera surreale ed esilarante c’è anche spazio per le confessioni: dal primo bacio al sapore di cioccolato, a una serata solitaria tra una tisana e un barattolo di marmellata, fino ai reconditi segreti delle ricette che ogni famiglia gelosamente custodisce. Info: www.centrosantachiara.it; n. verde 800.013952; pinfo@centrosantachiara.it.

25 DOMENICA Teatro IL GATTO IN TASCA Romeno. Ore 21. Teatro Parrocchiale. Spettacolo di George Feyedeau - trad. e adattamento di Cecilia Calvi con la Filodrammatica “Amicizia” di Romeno. Nell’ambito di “A Teatro in amicizia 2016”. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@ cofas.it; www.cofas.it.

Teatro CUISINE ET CONFESSIONS Trento. Ore 20.30. Teatro Sociale, via Oss Mazzurana 19. Spettacolo con la Compagnia “Les 7 doigts de la main”. Info: www.centrosantachiara.it; n. verde 800.013952; pinfo@centrosantachiara.it.

26 LUNEDÌ Musica CONCERTO NOVO SPIRITU Cembra-Lisignago. Chiesa...a Cembra. Concerto del coro Novo Spiritu di Cembra. Ingresso libero. Info: Tel. 0461.683110. Musica CONCERTO DI NATALE Civezzano. Ore 20. Chiesa s. Maria. Tradizionale concerto di dell’Ensemble “G. Frescobaldi” e con la partecipazione di Antonio Camponogara allo storico organo Bonatti 1708 e altri strumentisti locali. Ingresso libero. Info: ensemble. frescobaldi@gmail.com. Teatro IL GATTO IN TASCA Romeno. Ore 21. Teatro Parrocchiale. Spettacolo di George Feyedeau - trad. e adattamento di Cecilia Calvi con la Filodrammatica “Amicizia” di Romeno. Nell’ambito di “A Teatro in amicizia 2016”. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@ cofas.it; www.cofas.it. Teatro CUISINE ET CONFESSIONS Trento. Ore 20.30. Teatro Sociale, via Oss Mazzurana 19. Spettacolo con la Compagnia “Les 7 doigts de la main”. Info: www.centrosantachiara.it; n. verde 800.013952; pinfo@centrosantachiara.it. Teatro ragazzi LA LETTERINA A BABBO NATALE RITROVATA Valfloriana. Ore 20.30. Teatro di Casatta. Spettacolo per bambini di e con la Compagnia “Bakim Baum” di Mori. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it.

27 MARTEDÌ Musica TACABANDA FOLK CHRISTMAS BAND Molveno. Band di 5 elementi popolare folk in costume da pastori tirolesi. Info: Molveno Holiday Tel. 0461.586086. Teatro CUISINE ET CONFESSIONS Trento. Ore 20.30. Teatro Sociale, via Oss Mazzurana 19. Spettacolo con la Compagnia “Les 7 doigts de la main”. Info: www.centrosantachiara.it; n. verde 800.013952; pinfo@centrosantachiara.it.

28 MERCOLEDÌ Famiglia UN CANTO DI NATALE PER TRENTO Trento. Ore 11 e 16. Museo Diocesano. Un canto di Natale per Trento è la storia dell’avaro e cinico Scrooge e della sua sorprendente trasformazione, raccontata in maniera del tutto originale. Il famoso racconto di Charles Dickens è un evento spettacolo per bambini piccoli e grandi, adulti, famiglie, anziani, pieno di magia, allegro e musicale. Iniziativa a cura di Finisterrae Teatri. Ingresso libero fino ad esaurimento posti. Info: www. museodiocesanotridentino.it. Teatro CUISINE ET CONFESSIONS Trento. Ore 20.30. Teatro Sociale, via Oss Mazzurana 19. Spettacolo con la Compagnia “Les 7 doigts de la main”. Info: www.centrosantachiara.it; n. verde 800.013952; pinfo@centrosantachiara.it. Teatro MOMS! IL PRIMO VARIETÀ SULLA MATERNITÀ SPETTACOLO TEATRALE Telve. Ore 20.45. Teatro Parrocchiale. Spettacolo con la Compagnia Tacchi Misti. Il primo varietà sulla maternità di Jill Daum, Linda Carson, Alison Kelly, Barbara Pollard, Robin Nichol e Deborah Williams; traduzione di Valentina Martino Ghiglia con Carla Ferraro, Valentina Martino Ghiglia, Laura Mazzi, Silvia Siravo. Regia di Ferdinando Ceriani. Info: www.visitvalsugana.it. Tradizione STERZA’S FAMILY MUSICAL COMEDIANS E LA SLITTA DI NATALE Molveno. Questi personaggi si muoveranno per le vie del centro creando contatti e interazione con grandi e bambini: interventi di giocoleria, giochi di equlibrismo sul rullo e piccole gag musicali con la sega musicale e la pompa canterina. La slitta diffonde per tutto il tempo una leggera musica natalizia e su di essa i bambini potranno salire per scattere foto e se il percorso lo consente, essere trasportati per brevi tratti sulla slitta. Info: Molveno Holiday Tel. 0461.586086.

29 GIOVEDÌ Cultura IL TALENTO DELLE DONNE NELLA VITA, NELLE RELAZIONI, NEL LAVORO Cles. Ore 20.30. Palazzo Assessorile. Laboratori di scoperta delle potenzialità femminili, di allenamento e progettualità costruiti dalle donne per il bene della Comunità. “Parità di genere o affermazione della propria originalità?”.Relatrice: Dott. ssa Moira Barbacovi, psicologa e file coach. Allenatrice del potenziale umano. Entrata libera e gratuita. Info: www.comune.cles.tn.it.


trentinoappuntamenti Danza PINOCCHIO Riva del Garda. Ore 21. Sala Mille - Palazzo Congressi. Spettacolo con la Compagnia Fabula Saltica. Musiche di Edoardo Bennato, coreografia Claudio Ronda con Vito Alfarano. Scene e costumi Ivan Stefanutti. Info: www.comune. rivadelgarda.tn.it. Musica ORIGINAL TIGER DIXI BAND Molveno. Band di 6 elementi particolarmente esplosivi e trasgressivi, itineranti, coinvolgono gli Ospiti nelle loro gag musicali. Info: Molveno Holiday Tel. 0461.586086. Teatro OGNI ISTANTE DEI NOSTRI INCONTRI SPETTACOLO TEATRALE Pergine Valsugana. Ore 20.45. Teatro. Liberamente tratto da “Una questione privata” di Beppe Fenoglio: la memoria è una terra di mistero, bagnata di pioggia e a volte spaventosa. Nel passato si annidano i ricordi, ma anche i rimpianti e l’eterno incompiuto, l’attesa si tramuta inesorabile e ogni cosa si annebbia come un vecchio vetro di campagna. ariaTeatro Produzioni con Giuseppe Amato, Chiara Benedetti, Claudia Monti. Info: www. visitvalsugana.it.

30 VENERDÌ Musica DUE PASSI TRA I PRESEPI - CONCERTO DA NATALE A CAPODANNO Arco. Ore 17-19. Bolognano. Chiesa Parrocchiale. Marco Bronzi e Davide Burani (Duo violino-arpa). Ingresso gratuito. Info: Gruppo concerti Bolognano Tel. 0464.554444. Musica CONCERTO DI CAPODANNO Baselga di Piné. Ore 18. Centro Congressi Piné 1000. Concerto di fine anno della MusicAtelier Orchestra, composta da 25 elementi e diretta da Fabio Mattivi, della Scuola Musicale Camillo Moser di Baselga di Piné e Pergine, che eseguirà l’esecuzione di brani classici, natalizi e valzer viennesi con musiche di Beethoven, Verdi, Wagner e Strass. Ingresso libero. Info: info@scuolamusicapergine.it. Musica CONCERTO DEL CORO PICCOLE COLONNE CastelloTesino. Ore 20.30. Chiesa Parrocchiale. Info: Biblioteca di Castello Tesino, Tel. 0461.593232. Musica FUCINA BIANCA ARTE SELLA Borgo Valsugana. Ore 14 e 17.30. Arte Sella, Malga Costa. Franz Schubert - quartetto per archi “La morte e la fanciulla” in re minore D810 (1824) Mario Brunello, Isabelle Faust, Danusha Waskiewicz, Anne-Katharina Schreiber. Biglietto

€ 22. Prenotazione obbligatoria al numero 0461/751251 (dal lunedì al venerdì, dalle ore 8 alle ore 12 ed il giorno dell’evento fino ad esaurimento posti). Evento garantito anche in caso di maltempo. Maggiori informazioni www.artesella.it.

31 SABATO CAPODANNO IN QUOTA Passo Brocon. Impianti aperti fino a notte fonda! Cenone e musica allo Chalet Heidi. Info sul menù, l’intrattenimento e sulle prenotazioni: Tel. 346.3153347; www.skilagorai.it. Musica DJ SET A SAN MARTINO DI CASTROZZA San Martino di Castrozza. Dalle ore 22 alle 01.00. Piazzale Madonna. Festeggiamo insieme l’anno passato ed accogliamo l’anno nuovo! Dj Set e tanta allegria a San Martino di Castrozza! Per programma dettagliato visitate il sito: www.sanmartino.com. Musica FESTA DI CAPODANNO HOP! 2017 Riva del Garda. Ore 21.30-04.00. Il Palameeting di Riva del Garda ospiterà la sesta edizione di Hop!, festa di Capodanno all’insegna della musica elettronica, organizzata da Riva del Garda Fierecongressi con la collaborazione di Paolo Fanini in qualità di direttore artistico. € 15,00 (ingresso prima della mezzanotte o acquisto in prevendita). € 18,00 (ingresso dopo la mezzanotte). Info: Riva del Garda Fierecongressi Tel. 0464.570139; www. facebook.com/HopRivaDelGarda. Musica INCANTO SOTTO LA NEVE LevicoTerme. Ore 17. Vie del centro. Una rassegna di musica dove i cori del Trentino si esibiscono in un concerto itinerante immersi nella magica atmosfera natalizia. Info: Consorzio Levico Terme in Centro www.visitlevicoterme.it; info@levicotermeincontra.com. Teatro TOREN CAPODANNO A TEATRO Trento. Ore 21. Teatro Sociale, via Oss Mazzurana 19. Spettacolo con la Compagnia Sonics. Spettacolo fortemente visuale e ricco di nuove sperimentazioni sceniche e acrobatiche, Toren è stato presentato in anteprima mondiale al Fringe Festival di Edimburgo nell’estate dello scorso anno ed è un vero e proprio “inno” al colore, simbolo di felicità, passione e speranza. Costo biglietto da € 10 a € 25. Info: www.centrosantachiara.it; n. verde 800.013952; pinfo@centrosantachiara.it. Tradizione MEZZANOTTE MAGICA SUL LAGO Riva del Garda. Ore 23.55-0.30. Punta Lido. Fuochi d’artificio a Capodanno per la Mezzanotte Magica sul Lago, la più magica del ca-

lendario, la più ricca di aspettative, che i più temerari possono anche festeggiare, la mattina del 1° gennaio in piazza III Novembre a Riva del Garda, con un tradizionale tuffo nel lago. Info: Ingarda Trentino Spa www.gardatrentino.it; Tel. 0464.554444. Tradizione CAPODANNO SULLA NEVE 2017: IL TUO CAPODANNO IN TRENTINO! Tres, Coredo. Dj set sulla neve e nel caldo teatro tenda e cenone a bordo pista, piste scenograficamente illuminate, slittini, escursioni in motoslitta, fuochi d’artificio, fiaccolata, possibilità di Cenone a bordo pista. Tutto in una notte! Sei giovane e hai voglia di festeggiare con i tuoi amici il Capodanno 2017 sulla neve?! Il Solarium “La Predaia”, è il grande chalet innevato che accoglierà 2000 giovani da tutta Italia nella notte più euforica di tutto l’anno: Festa di capodanno in trentino, sulle piste innevate dell’Altipiano della Predaia! Info: Capodanno sulla neve 2017 Tel. 349.3177306 info@capodannovaldinon.com. Tradizione CENONE DI CAPODANNO Altavalle. Teatro tenda a in loc. La Pozza Grauno. Per festeggiare insieme la fine dell’anno cenone di Capodanno nel nuovo capannone delle feste riscaldato con cena, musica dal vivo, ballo, animazione e tanto divertimento per tutti. Quota di partecipazione: € 60.00, bevande escluse. Prenotazione obbligatoria entro domenica 18 dicembre presso il negozio Da Sandro a Grauno 0461.685000, 320.2143247 o al num. 347.5809139. Saranno accettate le prime 200 prenotazioni e saranno valide solo se accompagnate dal pagamento da effettuare con bonifico bancario: Cassa Rurale Lavis Valle di Cembra, IBAN: E 08120 05575 000012315312. Ritrovo dei partecipanti alle 19.15, inizio della cena alle 20. Info e prenotazioni: 0461.685000, 320.2143247, 347.5809139. Tradizione CAPODANNO IN PIAZZA Castello Tesino. A partire dalle ore 21.30 fino a notte fonda. Info: www.visitvalsugana.it. Tradizione CAPODANNO A LEVICO E FUOCHI D’ARTIFICIO Levico Terme. Dalle ore 14.30. Giardini Salus. Sin dal pomeriggio qui a Levico, lungo le vie del centro, si festeggia la conclusione del vecchio anno e l’arrivo di quello nuovo. Tre sono gli appuntamenti ai quali non dovete assolutamente mancare: la suggestiva fiaccolata dei Quartieri, il tradizionale processo teatrale di Fine Anno e il rito di Brusar la vecia durante il quale una strega di pezza, che impersona simbolicamente tutto quanto di brutto e spiacevole è accaduto durante l’anno che sta per

chiudersi, viene fatta bruciare su di un falò. Dopo la mezzanotte brindiamo assieme al nuovo anno, tutti con il naso all’insù per ammirare lo spettacolo pirotecnico di Capodanno. Info: Consorzio Levico Terme in Centro www.visitlevicoterme. it; info@levicotermeincontra.com.

GLI APPUNTAMENTI DI GENNAIO 2017 1 DOMENICA Musica CONCERTO DI CAPODANNO A TENNO Tenno. Ore 20.30-22. Casa degli Artisti - Lago di Tenno. Concerto con il Coro Lago di Tenno. Ingresso gratuito. Info: Casa degli Artisti Tel. 0464.502022. Musica CONCERTO DI CAPODANNO AL CASINÒ Arco. Ore 17-20. Casinò. Concerto con l’Orchestra delle Alpi di Rovereto. Ingresso € 10. Info: Ufficio attività culturali del Comune di Arco Tel. 0464.583608. Teatro TOREN CAPODANNO A TEATRO Trento. Ore 18. Teatro Sociale, via Oss Mazzurana 19. Spettacolo con la Compagnia Sonics. Spettacolo fortemente visuale e ricco di nuove sperimentazioni sceniche e acrobatiche, Toren è stato presentato in anteprima mondiale al Fringe Festival di Edimburgo nell’estate dello scorso anno ed è un vero e proprio “inno” al colore, simbolo di felicità, passione e speranza. Costo biglietto da € 10 a € 25. Info: www.centrosantachiara.it; n. verde 800.013952; pinfo@centrosantachiara.it. Tradizione TUFFO DI CAPODANNO Riva del Garda. ore 12-13. Anche quest’anno e per la 19ª volta un foltito gruppo di temerari si tufferanno allo scoccare del mezzodì nelle gelide acque del Lago di Garda al porto di Piazza Catena. Info: www.gardatrentino.it; Comitato Giacomo Cis Tel.0464.554444; www.ponale.eu.

2 LUNEDÌ Tradizione PROCESSO ALLE STREGHE Cavalese. Ore 21. Rievocazione storica nel cuore di Cavalese. Un corteo storico, con 100 comparse in costume, rievoca il “Processo alle Streghe”. Vengono ripercorsi i dolorosi avvenimenti che videro, all’alba del 500, alcune donne prima accusate e poi condannate per aver legato un patto con il demonio. Conclude la manifestazione un grande rogo nel cuore del parco. A fine serata il gruppo ANA riscalda il pubblico con thè e vin brulè caldi. Info: Azienda per il Turismo della Val di Fiemme Tel. 0462.241111; www.visitfiemme.it.

131

tmdicembre


trentinomatrimoni SOLO PER I NOSTRI LETTORI, QUESTO MESE LE NOZZE DI SABINA CON ALMANDO E DI MIHAELA CON IVAN

I MATRIMONI DEL MESE

Lei Nome: Sabina Età: 34 Nata e residente: Trento Scarpe: Matera Boots Claudia Jclo Make up Truccatore: Occupazione: Impiegata amm.va

Lui Nome: Almando Età: 36 Nato: Paesi Bassi Residente: Trento Occupazione: Impiegato uff. tecnico 132

tmdicembre


trentinomatrimoni Matrimonio: Celebrante: Data: Luogo: Invitati: Ricevimento: Catering: Anelli: Bomboniere: Torta: Vivranno a:

Civile Sergio Casetti 20 agosto 2016 Villa de Mersi 70 Maso San Valentino - Sopramonte De Eccher Risto Party - Cles Lab. orafo di Omodeo - Rovereto Do it your Self Pasticceria da Ettore - Coredo Trento

Servizio fotografico: Roberta Pisoni www.robertapisoni.it

133

tmdicembre


trentinomatrimoni

Servizio fotografico: Trintinaglia Wedding Photo www.trintinaglia.com Regia e Wedding Planner: Cinzia Fonso Eventi

134

tmdicembre

Matrimonio: Data: Luogo: Ricevimento: Invitati: Fiori e bouquet: Anelli: Torta: Bomboniere: Viaggio di nozze: Andranno a vivere a:

Religioso 23 luglio 2016 Spera Valsugana Agritur Pra dei Pezi - Castel Ivano 109 Cincia Fonso Il Prezioso - Borgo Valsugana Pasticceria Laner - Pegine Valsugana Trintinaglia - Borgo Valsugana Caorle (Ve) - 6 giorni Spera Valsugana


trentinomatrimoni

Lei

Lui

Nome: Mihaela Anni: 26 Nata a: Cluj - Na Poca (Romania) Residente a: Castel Ivano Parrucchiere: Lui e Lei - Scurelle Truccatrice: Lui e Lei - Scurelle Occupazione: Casalinga

Nome: Ivan Nato a: Residente a: Vestito: Scarpe: Barbiere: Occupazione:

Anni: 34 Levico Terme Castel Ivano Sorelle Ramonda - Trento Magazzini Nico Lui e Lei - Scurelle Pasticcere (Pasticceria Degiorgio)

135

tmdicembre


NOZZE ORGANIZZATE DA...

N

POESIA DELLA NATURA, POESIA DELLE PAROLE

ello scorso numero di TrentinoMese, alle pagg. 122123, nel servizio sul matrimonio di Eliana e Paolo è stato omesso il nome del wedding planner Misuraca Weddings and events planning Trento - Verona - Milano, (tel. 333.9063388 www.misuraca.it)

SU TAPIS ROULANT, RAI, SI PARLA DI ARTE SELLA, DI CUCINA, DI CORALITÀ E DELLA POETESSA NEDDA FALZOLGHER

S

i parla della nuova biblioteca di Ateneo inaugurato il 19 novembre, su “TAPIS ROULANT” (in onda domenica 11 dicembre ad ore 9.45 circa su RAI3 ed in replica sul canale 103 del Digitale Terrestre alle ore 22.30). 13 Km di scaffali e 400 posti studio sono i numeri della nuova avveniristica biblioteca universitaria di Trento, progettata dall’architetto Renzo Piano e dislocata strategicamente nel quartiere delle Albere al polo opposto al Muse. La maniacale attenzione all’illuminazione, alla gestione degli spazi di studio e di ritrovo, assieme ad una precisa collocazione cittadina, influenzeranno le abitudini della popolazione dentro e fuori la biblioteca stessa. La regia è di Stefano Uccia. A seguire, “NATURARTE”. Arte Sella: camminando lungo una stradina sterrata, Patrizia Orsingher ci accompagna tra installazioni e opere nascoste nelle meraviglie del bosco. Un processo creativo in cui l’opera di ogni artista prende forma giorno per giorno sul luogo, cogliendo dalla natura stessa materiali e ispirazioni. La regia è di Flavio Pedrotti. Torna, subito dopo, “IL DISEGNO NEL PIATTO”. L’ottava puntata del programma che si propone di esplorare le più recenti tendenze estetiche nel campo della cucina d’autore, trasformando ricette tradizionali in capolavori del gusto e della vista, ha per protagonista lo chef Riccardo Bosco e una sua opera d’arte. Per tutti gli appassionati di montagna e di canto, dopo la prima parte del programma “90 anni suonati della Coralità Alpina”, dedicata al coro della SOSAT, va in onda la seconda parte dedicata al Coro della SAT. La formazione è considerata il più prestigioso coro di montagna, le cui interpretazioni hanno fatto scuola in tutta Italia e all’estero. 136

tmdicembre

Musica e interviste ai protagonisti, nel giorno della ricorrenza dell’anno di costituzione del coro. La regia è di Stefano Uccia. Ma veniamo alla puntata successiva, quella del giorno di Natale, con la poesia trentina. Un programma televisivo in omaggio a Nedda Falzolgher, poetessa trentina, scomparsa nel 1956. Un “reading” di testi con l’accompagnamento musicale di violino e clavicembalo, con brani originali creati dal Maestro A.M.Franchetti e letture di Chiara Turrini, il tutto ambientato a palazzo Roccabruna a Trento, risalente alla metà del XVI secolo. Il programma televisivo prende spunto dai testi della Falzolgher, pubblicati nel “Libro di Nil”, un’antologia di poesie e prose, edizione che fortunatamente uscì prima che tutti i manoscritti della poetessa venissero bruciati. La regia è di Daniele Torresan. Torna in Trentino, al teatro Navalge di Moena, il Festival della Canzone in Lingua minoritaria Suns Ladinia 2016. Un importante appuntamento per ascoltare un alto livello di confronto musicale fra più nazionalità appartenenti alla realtà alpina e mediterranea. Un reportage televisivo sullo spettacolo e sul backstage della rassegna, fa conoscere il lavoro che sta dietro all’organizzazione di una manifestazione di dimensione Europea, con rappresentanti che provengono dalla Sardegna, Nedda Falzolgher dal Salento, come dalla Svizzera (Grigioni), dalla Francia e Val d’Aosta (Occitani). Sette i gruppi musicali intervenuti, due le band selezionate da una giuria tecnica per la serata finale del Festival che si terrà in Friuli. La regia è di Daniele Torresan.


trentinoscoop&news

L’ORLANDO, COSÌ FURIOSO: UN SUCCESSO WEDDING VERNISSAGE L’11 E IL 12 NOVEMBRE SCORSI, A CASTEL PIETRA UN’ENTUSIASMANTE MANIFESTAZIONE DEDICATA AGLI SPOSI

L’

11, ma in special modo il 12 novembre ha avuto luogo il Wedding Vernissage, evento in cui un pool di artisti, professionisti, artigiani ecc. del settore “Matrimoni” ha creato un’esposizione di prodotti, creazioni, organizzazioni, capacità da presentare ai futuri sposi. All’interno di questa entusiasmante manifestazione sono stati rappresentati tra l’altro il matrimonio di una coppia che precedentemente, ma non da molto, si era realmente sposata e l’unione civile rappresentata da due donne. Veniamo alla location: il fascinoso Castel Pietra di Calliano e all’interno tanti, tanti protagonisti che hanno reso la giornata e la serata, entusiasmanti. L’organizzazione, il ricevimento e il catering è stato orchestrato dal Rialto Party di Rovereto e dalla sua affascinante Wedding Planner Marika, le emozionanti scenografie floreali ovviamente dal nostro floral designer Paolo di “Talent Flower’s”, ma non solo perchè Marco della “Lampo Service” ha creato emozioni e sinfonie di luci oltre alla costruzione, nella sala eventi, di un palcoscenico delicatissimo con tavoli luminosi e poltrone gonfiabili. La “Sahra Azzolini Artistic” ha offerto danzatrici, saltimbanchi, acrobati, rendendo la serata oltre che frizzante, anche estremamente divertente, mentre “Belle Naturalmente” e “Cielo Chiaro” si sono prodigate nelle acconciature e nel make up delle spose che, oltre ai riti sopra enunciati, ci hanno abbracciato affettuosamente, cinte dai magnifici vestiti da sposa di “Max Mara” di Emanuela e Giulio. E non dobbiamo dimenticare l’incredibile performance del comico trentino Lucio Gardin che ha regalato un momento di humor. Tra una tartina, un risotto, crepes e torte, bagnate da ottimo vino e bollicine, a Wedding Vernissage si è potuto ballare, cantare, chiacchierare per poi sedersi tranquillamente a discutere del proprio matrimonio. Ricordiamo, infine, le bomboniere e partecipazioni della “Cooperativa Iter” con Monica, la competente Patrizia per “Comper Gioielleria”, l’immancabile fotografo Fabrizio Oliva, Laura e le sue colleghe per “Agenzia Viaggi Bolgia”. Insomma, una giornata indimenticabile.

INTERPRETATO MUSICALMENTE DALLA SCUOLA MUSICALE DELLE GIUDICARIE, IL 12 NOVEMBRE

G

rande successo di pubblico e di riuscita per lo spettacolo di teatro musicale “L’Orlando, così Furioso!”, portato in scena lo scorso 12 novembre dalla Scuola Musicale delle Giudicarie presso il gremito Paladolomiti di Pinzolo. Gli allievi della Scuola Musicale delle Giudicarie sono stati protagonisti dello spettacolo di teatro musicale “L’Orlando, così Furioso!”, liberamente ispirato al poema di Ludovico Ariosto, che quest’anno festeggia la ricorrenza del 500° anniversario della prima edizione. Centoventi allievi dei corsi strumentali, di formazione/ cultura e corali, e una dozzina di insegnanti della SMG sono stati protagonisti dell’originale spettacolo di teatro musicale che ha visto il Paladolomiti di Pinzolo riempirsi sino a lasciare in piedi diversi ospiti, accorsi allo spettacolo. Presenti allo spettacolo in oggetto i famigliari, gli amici, ma anche i rappresentanti istituzionali locali e l’intera cittadinanza. Un vero successo di pubblico.

Ma il successo è stato soprattutto nella riuscita dello spettacolo, che ha coinvolto in modo appassionato gli alunni, i docenti e la platea. La pièce di teatro musicale “L’Orlando, così Furioso!” ha rappresenta l’ultima tappa dell’innovativo ed interessante Progetto di SMG, denominato “Sulle Ali di Ippogrifo”, che ha visto coinvolti lo scorso 14 maggio e 4 giugno 2016 i giovani allievi strumentisti della Scuola Musicale delle Giudicarie, in uno spettacolo musicale itinerante “Music Bus sulle Ali di Ippogrifo”, nelle piazze di alcuni paesi delle Valli Giudicarie, per approdare lo scorso 12 novembre in un vero e proprio Teatro, il Paladolomiti di Pinzolo. Intanto, venerdì 25 novembre si è tenuta l’assemblea straordinaria di SMG che ha approvato all’unanimità la trasformazione della Scuola da cooperativa di utenza a cooperativa di produzione e lavoro. Questo il nuovo CdA: Presidente Cogo Margherita, Vice Presidente Zoanetti Roberto, Zeni Annely, Marty Florence, Ferrari Gabriella, Donati Dario, Perini Giorgio. Scuola Musicale Giudicarie Via Mons. Donato Perli 2 - Tione di Trento (TN) www.scuolamusicalegiudicarie.it

137

tmdicembre


“GIOVANI DONNE: ESSERCI PER CAMBIARE” È IL TITOLO DI UN INTERESSANTE CORSO DI FORMAZIONE TENUTO NEI MESI SCORSI A ROVERETO

Da sx, M.Giulia Prevost Rusca, Anna Redaelli, Luciana, Annalisa Morsella. In piedi Wilma Longhi

“G

iovani donne: esserci per cambiare”. È questo il titolo di un Corso di Formazione che, da metà ottobre a metà novembre, ha organizzato il Comune di Rovereto, in collaborazione con i Comuni di Volano e Isera, dedicato a giovani donne di età compresa fra 18 e 29 anni, residenti nei Comuni proponenti e nell’intera Vallagarina. Lo scopo del Corso è aiutare giovani donne a trovare la strada giusta nel lavoro, nell’impegno politico, nella realizzazione dei propri sogni e delle proprie aspirazioni, non sottovalutando le difficoltà più o meno inevitabili, ma fornendo loro strumenti idonei e soprattutto rendendole consapevoli delle capacità e delle competenze di cui sono già in possesso, o alle quali possono arrivare. Sei incontri, preceduti da una presentazione di carattere generale e accompagnati dalla presenza di una tutor – la psicologa Wilma Longhi – sono stati frequentati da sedici giovani donne che hanno ascoltato i relatori, interagendo successivamente per chiarire quanto non abbastanza chiaro e per proporre dubbi, esitazioni, incertezze. Il primo incontro ha avuto luogo il 14 ottobre, è stato condotto da Luciana Grillo, che ha curato il coordinamento dei lavori e che ha presentato le sue riflessioni sulla condizione femminile, sulla promozione e sulla partecipazione delle donne alla vita del Paese, partecipazione intesa non come conquista di un potere, ma come contributo all’evoluzione della società. Dopo aver presentato al pubblico una carrellata di donne che, anche a prezzo della vita, hanno raggiunto ciò a cui aspiravano – da Ipazia a Trotula de Ruggiero, da Eleonora d’Arborea a 138

tmdicembre

Caterina da Siena, e così via, fino alle costituenti Jotti, Conci e de Unterrichter, alle scienziate Levi Montalcini e Hack e alla politica Emma Bonino – ha chiamato accanto a sé una testimone di grande spessore umano e professionale, l’ingegnera Manuela Seraglio Forti che, descrivendo il suo percorso familiare e lavorativo, ha costituito un “esempio” trainante per le giovani presenti. Gli incontri successivi hanno visto come relatori la stessa tutor Longhi, la Ricercatrice in Storia delle relazioni internazionali Miriam Rossi, Antonello Usai, formatore executive e coach e Serenella Panaro, business e career coach. Prima della serata del “bilancio”, nuovamente testimoni efficaci, impegnate nei campi più diversi, presentate ancora una volta da Luciana Grillo: Anna Redaelli, giovane bocconiana che ha saputo coniugare la passione per l’arte con l’economia e che ha deciso di lasciare Milano per tornare a Trento; Maria Giulia Prevost Rusca che ha raccontato con spontaneità la difficoltà di imboccare la strada giusta, passando dopo la laurea in Economia e alcune esperienze lavorative non soddisfacenti a essere titolare di uno Studio per la conquista e il mantenimento del benessere fisico; infine, Annalisa Morsella, romana, che ha scelto il Trentino per svolgere il suo lavoro di attrice e di teatroterapeuta. È scaturita la considerazione che è necessario studiare, e molto, che bisogna essere determinate, che si deve amare il proprio lavoro, per svolgerlo bene: anche i sacrifici, inevitabili, sono meno pesanti se si sa che le ore lavorative saranno un modo per realizzare le proprie aspettative. Tante le domande, le osservazioni, le richieste. Tanto anche l’entusiasmo sia per chi ha condotto l’incontro che per le testimoni e le giovani corsiste. A tutte, buona fortuna…(un pizzico di fortuna è sempre gradito!). Luciana Grillo

Da sx, Wilma Longhi, Luciana Grillo, la sindaca di Isera, Enrica Rigotti,, Manuela Seraglio Forti e la dr.ssa Ada Maria Bianchi, funzionaria Comune Rovereto, Ufficio Politiche Sociali


trentinoscoop&news

LA NUOVA BIBLIOTECA UNIVERSITARIA “MONTAGNE DI SAPERI”: LA CONOSCENZA NELLE REGIONI ALPINE UN CONVEGNO SUI TERRITORI MONTANI A TRENTO, IL 14 E 15 DICEMBRE

L

G

iunto alla sua seconda edizione, l’incontro internazionale sull’Arco Alpino organizzato dalla Fondazione Franco Demarchi, si svolgerà il 14 e il 15 dicembre e affronterà quest’anno la tematica della conoscenza, oggi caratterizzata come un insieme assai complesso di saperi, capacità operative e atteggiamenti, che le popolazioni che abitano i territori montani sviluppano. Attraverso l’incontro e il confronto di esperienze e realtà impegnate nel lavoro sociale, educativo, culturale e di ricerca in contesti montani; l’obiettivo che si pone la Fondazione Franco Demarchi è far nascere progetti comuni di intervento e alimentare forme di cooperazione tra realtà operanti in territori diversi, ma accomunati dalle caratteristiche specifiche dei territori montani. Nello specifico, nel corso dei workshop ad invito organizzati, che vedranno la partecipazione di rappresentanti dell’università, della scuola, di enti di ricerca, ecomusei, centri studio sulle minoranze linguistiche e di associazioni del no profit, saranno affrontate questioni su nuove forme di comunità di sapere, costruite sulla conoscenza e le tecnologie della comunicazione in montagna, oltre alla valorizzazione e integrazione di saperi esperienziali e al riconoscere, scambiare e comporre saperi e visioni del mondo differenti. L’incontro internazionale prevede inoltre, a partire dalle ore 18 del 14 dicembre, un incontro pubblico e una serata culturale al Palazzo delle Albere, aperte a tutta la popolazione. In collaborazione con il Muse i “saperi” dell’Arco Alpino assumeranno una veste più “avventurosa”. Il direttore del Museo delle Scienze di Trento Michele

a nuova biblioteca universitaria centrale di Trento è pronta ad aprire i battenti e ad accogliere più di 400 persone tra studenti e personale. Tra i protagonisti dell’inaugurazione di sabato 19 novembre al quartiere Le Albere, c’erano Il rettore, Paolo Collini, primo a intervenire alla cerimonia dopo il taglio del nastro; ha esordito con un ringraziamento: “Alle persone che hanno creduto a questo progetto. Una biblioteca è un oggetto prezioso, dove il sapere si conserva, si tramanda, si rende disponibile alle persone. E una biblioteca a scaffale aperto lo è ancora di più, perché invita alla consultazione”. Una biblioteca “bellissima, maestosa, importante” per il sindaco di Trento Alessandro Andreatta. La terza che si inaugura in città in un anno, dopo la biblioteca giovanile e il Vigilianum. Ha chiuso la cerimonia un saluto particolare di Daria De Pretis, già rettrice dell’Università di Trento e ora giudice della Corte Costituzionale, che ha fortemente voluto questo progetto. Presenti alla cerimonia, tra gli altri, gli assessori provinciali Sara Ferrari e Mauro Gilmozzi, e l’ex presidente della Provincia autonoma, Lorenzo Dellai.

Lanzingher introdurrà l’incontro “L’avventura in montagna: conoscere, lavorare, esplorare”, mentre il giornalista Walter Nicoletti dialogherà con Franco Michieli, esploratore e redattore di riviste come Alp e RdM, considerato in Italia tra i maggiori esperti nel campo delle grandi traversate a piedi di catene montuose e terre selvagge. La dimensione del lavoro in montagna e della valorizzazione, in termini di conoscenza, di una tradizione ormai quasi abbandonata, sarà invece raccontata da Agitu Idea Gudeta, la pastora etiope trapiantata in Trentino che alleva capre e trasforma il formaggio con metodi tradizionali, oggi sempre più necessari per un allevamento sostenibile e di qualità. 139

tmdicembre


VERSI TRENTINI SU UNA “BARDAS” IN MESSICO STRATEGIE “VINCENTI” PER L’AGRICOLTURA A TRENTO, UN CONFRONTO TRA SCIENZA, TECNICA E IMPRESA SUL FUTURO DELL’AGRICOLTURA

S

i è svolto il 10 novembre scorso, a Trento, uno degli eventi più attesi legati all’azienda Manica di Rovereto a valle di un percorso che dura da molti anni nell’impegno costante per un’industria e un’agricoltura più sostenibili. Giulia Manica, Direttore Generale di Manica Spa, ha accolto una vasta platea di tecnici delle più importanti cantine d’Italia, ricordando che l’azienda di famiglia compete con le grandi multinazionali di agrofarmaci. In un panorama che si misura sulla base di un elevatissimo standard qualitativo, l’innovazione più spinta e la ricerca e sviluppo più all’avanguardia, Manica si posiziona come leader nella difesa delle culture con l’uso del rame, ponendo particolare attenzione alle coltivazioni tipiche del Mediterraneo, olivo e vite in primis. Gli sforzi dell’azienda sono proiettati al futuro, afferma Giulia Manica. Ha aperto la serie di interessanti relazioni Paolo Gabrielli, ricercatore dell’Ohio State University, che ha inquadrato la situazione globale, dimostrando attraverso la partecipazione a molte spedizioni di carotaggio dei ghiacci, il trend inesorabile di crescita della CO2 in atmosfera e della sua origine indubitabilmente antropogenica. Andrea Segrè – Presidente di Fondazione Mach – ha parlato della riduzione degli sprechi, primo grande fattore di inquinamento e sull’evoluzione da un’economia lineare del produrre e consumare a un’economia circolare, che mette in cima alla piramide di riduzione del nostro impatto sul mondo la “prevenzione dello spreco”. La seconda parte dell’evento, un’accesa tavola rotonda, ha spostato l’interesse su argomenti più tecnici. L’animatore del dibattito Ivano Valmori – direttore responsabile di Agronotizie – ha stimolato il dibattito tra RICCARDO BUGIANI, MARISTELLA RUBBIANI, MARCELLO LUNELLI, ROLANDO DEL FABBRO e CLAUDIO IORIATTI. Un confronto diretto e deciso sui temi più caldi dell’agricoltura nel 2016, che affronta la crescente richiesta di prodotti 140

tmdicembre

E

siste dal 1996 ed è un movimento chiamato “Acción Poetica” fondato dal giovane poeta Armando Alanis assieme a un gruppo di giovani amanti della poesia. La loro caratteristica è quella di mettere in circolo una poesia all’insegna della chiarezza, della comunicabilità, della riflessione, dipingendo in “bardas” (recinti) sui muri delle città alcuni brevi versi, frammenti di poesie. L’idea è che la poesia entri a far parte del paesaggio urbano, lasciando un messaggio gentile per le tante persone ogni giorno camminano nelle città. A Caborca, città nello Stato di Sonora, stato in cui dove a Magdalena de Kino è sepolto Padre Eusebio Chini, esistono tre “bardas”, due delle quali riservate a poeti messicani: una a Suor Juana de la Cruz, poetessa del ‘600. La seconda i cui figurano versi di Albigael Bohorquez, poeta di Caborca, morto nel 1995.E la terza a un poeta trentino, ovvero a Renzo Francescotti. Sono riportati i primi due versi che aprono il “Canto del Sahuaro: “Han retado al desierto / caminates temerarios”, ovvero “hanno sfidato il deserto / viandanti temerari…” La poesia da cui sono tratti fa parte del poemetto “Saguaro: diario lirico di Padre Chini”, ispirato dal grande gesuita trentino (UCT, 1992).

coltivati in regime biologico, con le regole sui dosaggi dei trattamenti fitosanitari, con prodotti sempre più efficaci e con la richiesta di una difesa sempre più attenta all’ambiente. La giornata si è conclusa con la visita alla mostra “Estinzioni: storie di catastrofi e altre opportunità” presso il MUSE di Trento, perfettamente coerente con i temi trattati. “Il modo migliore per prevedere il futuro? Realizzarlo”(cit. Paolo Gabrielli). Manica sta creando un futuro più sostenibile per tutti, se insieme ci impegniamo nel presente realizzeremo un futuro ricco di opportunità.


trentinoscoop&news

L’INVERNO TRENTINO AL VIA CON I MIGLIORI AUSPICI RIPRESA NEGLI INVESTIMENTI, GRANDI EVENTI SPORTIVI E UNA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE DI SUCCESSO

L

a stagione invernale si è aperta nel migliore dei modi in Trentino con un afflusso nel primo weekend che ha sorpreso positivamente gli stessi operatori. Un segnale incoraggiante per tutti. Hanno fatto il punto questa mattina il presidente della Provincia con l’assessore Dallapiccola, il CEO di Trentino Marketing Maurizio Rossini ed i rappresentanti dei mondi economici più significativi: impiantisti, albergatori, Apt d’ambito e Comitati Organizzatori di alcuni importanti eventi sportivi. Sono dati significativi quelli riferiti dall’assessore provinciale al turismo sugli investimenti più recenti nel settore impianti a fune e nel ricettivo: 61 milioni di euro investiti nel solo 2016 da parte delle società impiantiste, mentre da parte della Provincia autonoma di Trento nel triennio 2014-2016 gli investimenti hanno raggiunto i 46,6 milioni di euro e sono stati già stanziati 32 milioni per il triennio 2017-2019. «Prendiamo atto che il settore è in ripresa e in crescita - ha spiegato l’assessore provinciale al turismo - e lo certificano le domande di finanziamento delle strutture ricettive private cresciute del 44% rispetto all’anno scorso, come pure in crescita sono gli investimenti nel settore impiantistico. La Provincia autonoma di Trento metterà a disposizione del settore oltre 30 milioni di euro, ma i privati, il dato è dell’Anef Trentino, solo lo scorso anno hanno messo in campo oltre 60 milioni di investimenti, segno che non ci si basa più su una politica di contributi, ma di sostegno che deve arrivare, accompagnato indubbiamente da una disponibilità privata a gestire risorse necessarie per gli investimenti e le novità». «Il turismo in Trentino – ha sottolineato il governatore Rossi – è un settore che si coniuga con molti altri ambiti e rientra tra le cose che sappiamo fare meglio. Il merito è degli imprenditori che ci mettono risorse e impegno ma anche di un intero sistema, compreso il settore pubblico, che ci crede e continua a investire. Siamo un territorio straordinario e oggi sono qui per dire grazie a tutti coloro che si impegnano per questo risultato».

LA MOSTRA SUL RICAMO ITALIANO CONQUISTA ANCHE VICENZA NUOVO SUCCESSO PER IL PROGETTO DI MARILENA CALIARI DELLA SCUOLA GADOTTI MODA DESIGN DI TRENTO

“I

l filo racconta da nord a sud”, la mostra della storia e cultura del ricamo italiano, nata in Trentino, prosegue il suo viaggio attraverso l’Italia. Dopo il successo della terza edizione, svoltasi a Trento nel Palazzo di Torre Mirana, è toccato ad “Abilmente”, la fiera della creatività di Vicenza, ospitare l’evento itinerante. Una nuova importante occasione per ammirare i lavori realizzati dalle associazioni affiliate al progetto, che porta una firma tutta trentina, quella di Marilena Caliari. La titolare della scuola Gadotti Moda Design di Trento ha dimostrato ancora una volta che l’unione fa la forza e che insieme è possibile porsi dei traguardi che da soli sarebbero irraggiungibili. Esposizione innovativa, tutta dedicata al ricamo, con una grande attenzione ai particolari. L’allestimento, studiato e realizzato proprio dalla designer Marilena Caliari, ha lasciato spazio ai manufatti esposti e si è adattato al meglio, senza mai confondersi, al punto o al merletto. Protagonisti assoluti sono i manufatti di oggi, dal design innovativo e di grande creatività, accompagnati dalle meraviglie di ieri, di rigore tecnico e formale. Una collezione di imparaticci dei primi del Novecento ha fatto bella mostra di sé e ha raccontato, insieme ai testi esplicativi, tutta la storia del ricamo italiano. Un pubblico stupito e affascinato ha potuto assistere ai laboratori dimostrativi mentre i bambini hanno trovato un angolo dedicato all’intreccio e alla tessitura. Marilena Caliari è tornata alla sua scuola di Trento forte del successo e degli apprezzamenti riscossi a Vicenza e pronta ad intraprendere nuove tappe: il progetto crescerà ancora viste in particolare le numerose richieste da tutta Italia per ospitare la mostra. Ricordiamo che informazioni, storia e galleria fotografica della mostra itinerante si possono trovare in rete agli indirizzi www.gadottimodadesign.it oppure www.ilfiloraccontadanordasud.it.

141

tmdicembre


PRO LOCO TRENTINE PRONTE A CAMBIARE IL GRUPPO VOCALE JUST MELODY IN TOUR SUCCESSO PER L’ENSEMBLE TRENTINO AL SALERNO FESTIVAL

INTERESSANTE CORSO DI TURISMO E MARKETING TERRITORIALE

G

rande interesse e affluenza al seminario organizzato il 17 novembre dalla Federazione Trentina Pro Loco e loro Consorzi dal titolo Marketing territoriale e turismo. Le opportunità del digitale, a cura di Sergio Cagol. Il seminario si inscrive all’interno degli interventi volti ad alzare la qualità delle attività delle Pro Loco che la Federazione sta proponendo da anni, e che da quest’anno hanno assunto una maggiore importanza in virtù della nuova legge provinciale (in linea generale, da quest’anno le Pro Loco riceveranno contributi variabili a seconda della qualità degli eventi proposti). L’ambizioso obiettivo che le Pro Loco trentine si sono poste per il prossimo futuro è di innovare il modo di promuovere i loro eventi: un’azione che ha un interesse non solo locale (dare più visibilità agli eventi minori altrimenti non rintracciabili dai turisti), ma anche generale per la nostra provincia, in quanto contribuisce sostanzialmente a migliorare l’esperienza globale di vacanza dei turisti in Trentino.

I

l gruppo vocale Just Melody è nato da soli cinque anni sotto la direzione del maestro Rosella Martinelli. Il gruppo è composto da una decina di elementi tutti al femminile con diverse esperienze del mondo canoro. Accompagnati da un pianista e talvolta da percussionisti o altri strumenti. Il repertorio del gruppo è vario predilige partiture di gospel e spirituals a 3 o 4 voci e spazia anche fra musica sacra, jazz, pop e soul. Il gruppo si è già esibito in varie parti del Trentino, in Sardegna (Isili, Cagliari) e nel Lazio, a Roma, con la partecipazione alla trasmissione televisiva “La canzone di noi”, ottenendo ottimi apprezzamenti. Quello che unisce il gruppo è una naturale passione artistica e una grande voglia di raggiungere traguardi sempre più soddisfacenti. Il progetto più importante del 2016, però, è stato la partecipazione al Festival di Salerno: 42 cori italiani, un coro proveniente dalla Bielorussia, per il Trentino oltre a noi altri due cori. Il venerdì il Festival coinvolge l’intera costiera amalfitana, e i Just Melody cominciano alla grande con un concerto alla Basilica di Pompei, concessa per questo scopo solo in casi eccezionali. Grande successo ed emozione! Nella giornata di sabato le ragazze si sono esibite presso la sala della Provincia di Salerno, al Teatro Augusteo per una maratona corale ed al Museo Diocesano. Grande sfilata di tutti i cori per le vie del centro per concludere in piazza con un canto d’insieme. Manifestazione unica, che ha permesso ai Just Melody di portare a casa una grande esperienza corale, occasione di crescita e di confronto dell’intero gruppo. Giorni indimenticabili in una meravigliosa terra ospitale e creativa. 142

tmdicembre

Se questa sfida venisse colta da solo qualche Pro Loco, forse, si potrebbe discutere sul suo effettivo impatto positivo sul turismo in Trentino. Ma se a mobilitarsi sono quasi tutte le Pro Loco della provincia, allora si può davvero credere che il cambiamento sarà sensibile. Oltre 130, infatti, i partecipanti alla serata di ieri, rappresentanti di 70 Pro Loco. In un’epoca di evoluzioni tecnologiche e di rivoluzioni sociali velocissime, per il mondo del turismo diventa essenziale innescare un cambiamento nel modo di comunicare. Parole d’ordine sono allora interazione, coinvolgimento, offrire al turista un’esperienza, un immaginario, e non solo di un servizio o di un bene. Proprio perché i nuovi canali di comunicazione trovano la loro massima espressione se applicati dal basso, dall’ottica turista, le Pro Loco diventano tasselli importanti. Le Pro Loco sono infatti i soggetti istituzionali più vicini al territorio, e fanno da vero traid d’union tra questo e l’ospite.


trentinoscoop&news

LA FUCINA DEI MESTIERI A CAVARENO SOLIDARIETÀ BOCCIOFILA PER CASA SEBASTIANO CELEBRATO A MALOSCO L’ULTIMO ATTO DELLA MARATONA ESTIVA

S

i è celebrata a Malosco, presso l’Hotel Bel Soggiorno, la giornata conclusiva dell’edizione 2016 della maratona bocciofila estiva che, all’insegna della passione sportiva abbinata allo spirito altruistico, ha registrato sulle corsie del bocciodromo di Amblar ben 620 presenze di giocatori e giocatrici provenienti da tutta la regione. Dopo il pranzo è seguita la consegna alla Fondazione Trentina per l’Autismo del contributo di 5mila euro, frutto delle quote di partecipazione dei bocciofili ai 14 tornei svolti durante l’estate. La cerimonia, condotta dal promotore della Maratona e presidente dell’U.S. Ronzone Sportinsieme Carlo Recla, ha offerto al cav, Giovanni Coletti, presidente della Fondazione Trentina per l’Autismo l’occasione di ringraziare tutti i partecipanti e di fornire utili informazioni su ciò che sarà a livello operativo, scientifico e assistenziale Casa Sebastiano che, realizzata a tempo di record, verrà solennemente inaugurata nel prossimo mese di aprile. È seguita la premiazione dei giocatori presenti alla cerimonia che, a vario livello, hanno contribuito alla riuscita della maratona. Questi i bocciofili premiati dal presidente del Comitato provinciale bocce di Trento Pietro Perottino il quale non ha risparmiato elogi per l’iniziativa auspicando positivi sviluppi per il futuro: Targa Federbocce con medaglia d’oro ai bolzanini Lorenzo Chemoli e Bruna Zatta. Premiati con Targa Sportinsieme: Eugenio Donegà, Bruno Muzzatti, Elsa Toscana e Fernanda Liotto. Altri riconoscimenti sono stati conferiti alle signore Annamaria Kaufmann, Gabriella Lorandini, Angela Mosca e ai giocatori Bruno Tomini, Benito Bison, Eugenio Donegà e Noris Cremonese. Significativi interventi di apprezzamento e di gratitudine sono stati espressi da varie personalità presenti alla cerimonia tra cui il presidente della Comunità di

C

on i corsi proposti per il prossimo inverno arriva al quarto anno di attività La Fucina dei Mestieri. Nata da un’idea della Charta della Regola di Cavareno ispirandosi all’esperienza della “Winterschule Ulten” ha assunto nel tempo, una fisonomia propria continuando però nella missione di valorizzare il lavoro artigianale, recuperare le antiche competenze, fornire un’integrazione al reddito delle famiglie ed eventualmente dare una formazione base per piccole iniziative imprenditoriali, valorizzando le attività artigianali e l’uso di materie prime locali. Punto di forza della scuola è la collaborazione e il sostegno delle associazioni di volontariato della zona come per esempio il gruppo Viola, nonchè il Comune di Cavareno e la Comunità di Valle, l’Associazione Artigiani, la Cassa Rurale, l’APT, la Strada della Mela, la Consigliera di Parità e molte altre. Quest’anno la scuola offre, accanto ad alcuni corsi ormai diventati “tradizionali”, alcune novità come per esempio il corso di decorazione rivolto ad artigiani del settore e ad appassionati, un corso sul benessere, un corso per realizzare bambole Tilda, la lavorazione delle foglie di mais, ed altri, sempre con l’intento di valorizzare coloro che sono depositari di saperi, e coloro che vogliono imparare e che porteranno avanti alle generazioni future queste preziose competenze. Per informazioni ed iscrizioni: Fucina dei Mestieri, tel. 339 3725738 fucinadeimestieri@gmail.com

Valle Silvano Dominici che ha giudicato assai positivamente l’iniziativa per il suo coinvolgimento nel Territorio mentre il presidente del Coni provinciale, Giorgio Torggler, ha sottolineato lo stretto rapporto esistente tra solidarietà e mondo sportivo esortando gli organizzatori a dare continuità all’iniziativa. Non ha voluto mancare all’incontro Monica Franch, assessore comunale di Bolzano, la quale ha lodato la maratona come valore sociale per la sua capacità di creare legami di amicizia. Ha chiuso gli interventi la signora Antonia De Luca della F. T. A. integrando ulteriori notizie su Casa Sebastiano. 143

tmdicembre


trentinolibreria

IL LIBRO DEL MESE

DA CARLO V A STARACE: IL BONDONE NELLA STORIA NUOVA PRESENTAZIONE PER ”I RACCONTI DEL MONTE BONDONE”

UN’ORIGINALE BIOGRAFIA DELLA SCUOLA DI MUSICA CELESTINO ECCHER, NARRATA IN PRIMA PERSONA DALLA STESSA SCUOLA, CON L’AIUTO DI UNA MISTERIOSA BIOGRAFA (EMANUELA ROSSINI) E DI UNA FOTOGRAFA (ROMINA ZANON)

“Q

I

n una manifestazione organizzata dalla “Pro Cultura”, nella Sala del Centro “Rosmini” di Trento è stato presentato il più recente libro di Renzo Francescotti, “I racconti del Monte Bondone” (Curcu & Genovese): relatori Mauro Neri (autore delle prefazione) e Alessandro Franceschini. Nelle loro vesti di presentatori hanno messo in evidenza alcune fondamentali componenti dei 22 racconti del libro, una galoppata nella geografia e nella storia di questa famosa montagna, dalla caccia dell’imperatore Carlo V nel 1530 alla storia contemporanea. L’autore, è stato detto, scava pazientemente e appassionatamente nella storia della montagna, senza bisogno di uscirne, scoprendo in essa il mondo. E con uno stile di grande impatto realistico ma allo stesso tempo immaginoso, drammatico e irridente, in cui il dialetto si inserisce ad arte, fa rivivere personaggi come Carlo V o Mussolini, Zandonai o Starace, l’aviatore Bepi Todesca o il campione automobilistico Scarfiotti. E – collocati sullo stesso piano – personaggi umili e allo stesso tempo orgogliosi: come la Maria Taliana, che riusciva a sfamare le sue pecore non scendendo mai in pianura e il Milio Coser che parlava agli uccelli; Dompierino il piccolo prete costruttore di strade e chiese, morto di fatica, o il Lino Bacanèl, ovvero Lino Nicolussi, che appare in ben cinque racconti. E tutti, narrati nella loro autenticità, inconfondibili, indimenticabili, “epici”. In questo modo, in un’epoca come la nostra dove le nuove generazioni sembra stiano azzerando la memoria e la storia, Francescotti consegna queste storie alla letteratura, le salva a futura memoria. Le efficaci letture di Arrigo Dalfovo e di Chiara Turrini, lettori professionali ampiamente collaudati del Gruppo “Neruda”, hanno arricchito la serata salutata da un numeroso pubblico. 144

tmdicembre

uest’anno compio trent’anni, lo sapevate? Forse è giunto il momento di fare gli onori di casa, no? Non vorrei che qualcuno pensasse che una scuola musicale possa ridursi a un mero edificio da riscaldare, a uno Statuto da rispettare o ad un bilancio da far quadrare. Beh non è proprio così. Una scuola musicale – c’est moi! – è molto più di tutto questo”. Inizia così questa originale biografia della Scuola di Musica Celestino Eccher, narrata in prima persona dalla stessa Scuola, con l’aiuto di una misteriosa biografa e di una fotografa. Un racconto che parte da una sera d’estate quando cinque insegnanti di musica, agli inizi degli anni Ottanta, si trovarono accomunati dallo stesso desiderio di rispondere a quel bisogno musicale che iniziava a farsi sentire nelle valli del fiume Noce. Il racconto si snoda a più voci, attraversa la storia culturale della


trentinolibreria A cura di Gabriele Zancanella San Donà e il suo Centro sociale Valentina Trentini Editore

Maddalena Bertolini Corpus Homini puntoacapo

Alberto Mosca Al tocco della campana a stormo Nitida Immagine Editrice

Il volume raccoglie una serie di contributi di diversi autori, accompagnati da immagini e riproduzioni di documenti, che permettono di ripercorrere la storia del Centro sociale e, con essa, di molti aspetti di quella del rione. Una piacevole rievocazione di ricordi ma anche una fonte preziosa, più in generale, per la storia del piano INA Casa e della città di Trento del secondo Novecento, di cui il quartiere costituisce un tassello di indubbio interesse. Gli autori dei capitoli sono Marino Gennari, Gianfranco (Gianko) Nardelli, Jacopo Pedrotti, Guido Prati, Massimo Scartezzini, Gabriele Zancanella, introdotti da Rodolfo Taiani (responsabile area editoria, servizi e biblioteca della Fondazione Museo storico del Trentino). Il curatore e coordinatore del progetto: Gabriele Zancanella è laureato in Scienze storiche e forme della memoria (Università degli Studi di Trento). A San Donà è membro del Consiglio direttivo del Comitato di Quartiere.

Scrivendo Corpus homini, Maddalena Bertolini (nata nel 1965, risiede a Pergine Valsugana) ha consegnato un energico congegno ai suoi mondi. Non rinuncia all’orizzonte creativo che potrebbe, in alcuni casi, allarmare troppo il suo linguaggio poetico. Dalle lande sub-continentali alle vette alpine è l’uomo che la tiene ferma al su o posto. Figli e padri vengono dal divino, ma maturano nella polvere laica. L’intreccio è robusto, arcaico, e preme sul riconoscimento storico dell’epoca. Gli uomini sono il gregge della civiltà e qualsiasi materiale all’interno della poesia è tempestivo alla partita. Rasentare gli schematismi ideologici è prova suprema per la poesia quando si riesce a controllare l’abbondanza dei fatti, e la scrittura arriva ad essere proiezione del pensiero senza venire sormontata dall’offerta dello stile. Al termine del libro i fatti indicano che il paesaggio è completato, siamo al termine di qualcosa, e che dall’arcano si è passati nell’esprimibile, con la ricompensa montuosa lì davanti...

Un nuovo contributo alla storia dell’insurrezione hoferiana del 1809 nelle valli di Non e di Sole viene dall’analisi di un importante carteggio d’epoca, ritrovato nell’archivio del grande storico di Terzolas, Giovanni Ciccolini. Ordini, proclami, rendiconti di spese permettono di comprendere la portata di avvenimenti che hanno segnato le nostre valli durante i primi decenni dell’Ottocento. Con questo nuovo lavoro Alberto Mosca, che nel 2009 ha curato una mostra documentaria nel contesto delle celebrazioni del Bicentenario hoferiano, torna su un tema di cui si occupa fin dal 1997, con la pubblicazione di studi riguardanti l’epopea napoleonica e l’insurrezione di Andreas Hofer. Nelle pagine di questa nuova pubblicazione emerge, ancora una volta, la partecipazione della popolazione nonesa e solandra all’insurrezione popolare tirolese, così come l’impegno, gravoso, delle amministrazioni comunali nel far fronte alle vicissitudini di quel periodo storico.

Val di Non e della Val di Sole per allargarsi a tutto il Trentino e proseguire oltre, diventando un vero e proprio percorso di avvicinamento alla musica, ai suoi benefici ed alla ricchezza di relazioni umane che si creano in un Coro o in un’Orchestra giovanile. Musa ispiratrice ed invisibile Maestra, ieri come oggi, la Scuola di Musica C. Eccher dialoga con i tanti protagonisti che l’hanno resa un punto di riferimento importante all’interno delle comunità in cui vive e per tutto il Trentino. Perché la sua è una storia che nasce dalla volontà delle persone, dall’entusiasmo dei bambini, dalla passione dei suoi insegnanti e dalla lungimiranza di tanti amministratori. Una storia che testimonia come la musica, l’arte e la cultura possano cambiare la vita, non solo delle persone, ma di un intero territorio. Ma sentiamo ora la “viva voce” della Scuola... Ah quante ne ho sentite in questi anni! Proprio di tutti i colori: basse, alte, forti, mezze e piene. No, non sto parlando di lune….. ma di voci. Quelle dei miei allievi. Negli anni ho imparato a distinguerle, una per una, non appena si affacciano all’ingresso. Ciascuna con un timbro particolare, un proprio colore, che varia e muta in base agli umori della giornata, proprio come il lago di S. Giustina dove si specchia la mia terrazza. La voce dei bambini, da limpida e chiara quando arrivano, un po’ alla volta la sento incresparsi, farsi più spessa, finché un bel giorno, d’un tratto, inizia ad abbassarsi come per prendere lo

slancio. È quello il momento in cui il bambino diventa adulto. E ad annunciarlo al mondo è proprio la sua voce. Come gli animali, i bambini lanciano il loro ultimo canto prima di andarsene e iniziare una vita da adulto. Mi commuovo sempre un po’ quando arriva questo momento. Come di fronte a un addio che non torna più. In tutte le voci dei miei allievi, di cui ho perso il conto in trent’anni, io mi rispecchio e mi ascolto. D’altronde cosa può fare una scuola musicale se non ascoltarsi? Ascoltare è la mia natura. Quando tutte le mie sedi, sparse tra l’Alta e la Bassa Val di Non, la Val di Sole e Mezzolombardo, risuonano al completo – e questo succede di solito a metà pomeriggio, quando i cori di voci bianche stanno provando, le orchestre giovanili si accordano e i singoli allievi con i loro Maestri stanno concentrati sul proprio strumento – io mi concedo una pausa e mi metto in ascolto, unica spettatrice dei miei concerti fuori onda. Nulla sfugge al mio orecchio che, col tempo, si è fatto fine e colto. Anche le stonature per la verità! Quelle a volte le so persino anticipare, guardando come l’allievo tiene lo strumento o gira lo spartito...

Emanuela Rossini - Romina Zanon

La Sinfonia del Noce. Quasi un’autobiografia La Scuola di Musica “Celestino Eccher” racconta Curcu & Genovese (Euro 14,00)

145

tmdicembre


trentinolosapevate

Volti nella Storia Per saperne di più:

La frase

Bertagnolli del Friuli: lettera a Franco di Gianni Passalenti, Tricesimo (UD), Aviani, 1996

“Onorare i morti aiutando i vivi”

http://www.montesuello.it/personaggi/18-noi-alpini/56-franco-bertagnolli.html

FRANCO BERTAGNOLLI (1912-1985) ETÀ

OPERAZIONE “FRIULI”

Franco Bertagnolli nacque a Mezzocorona il 30 maggio 1912, figlio di Maria de Tisi e Giuseppe Bertagnolli, distillatore per tradizione, la cui azienda è tuttora nota con questo nome.

ALPINO Dopo aver ottenuto il diploma di Perito Meccanico alla scuola industriale di Bergamo, iniziò a frequentare la scuola di Artiglieria Alpina di Bra.

SUL FRONTE AFRICANO Nel 1936 decise di partire come Istruttore del Regio Esercito Italiano a combattere in Etiopia e Somalia, da dove tornerà riportando una grave ferita alla spalla. Per il suo comportamento valoroso gli venne conferita la Medaglia d’Argento al Valore Militare che tramutò in un avanzamento di grado, andando a prestare servizio come ufficiale effettivo al 5° Reggimento Artiglieria Alpina (Gruppo “Lanzo”) a Belluno.

ALTRI FRONTI Dopo il suo matrimonio con Scilla Peroni nel 1941, da cui ebbe 5 figli, andò a combattere sul fronte Greco-Albanese, in Iugoslavia e Montenegro, e poi di seguito in Francia.

DISTILLATORE Terminata la guerra, dopo due anni di servizio a Merano si congedò dal corpo col grado di Maggiore, e riprese in mano la distilleria di famiglia insieme al fratello Mario. Aperta nel 1870, è attiva ancora oggi a Mezzocorona.

Nel 1975 si impegnò per soccorrere i terremotati del Friuli Venezia Giulia, dando vita per la prima volta in Italia alla Protezione Civile. Grazie al suo intervento vennero mobilitati oltre 15.000 volontari che ripararono 3.300 case con l’aiuto dei fondi stanziati dal Congresso degli Stati Uniti, guidati allora dal presidente Carter. Poiché il governo degli USA non si fidava troppo delle mani italiane, i 53 milioni di dollari inviati vennero affidati direttamente al corpo degli alpini di Bertagnolli che senza sprecare un soldo costruì 7 centri per anziani, un convitto e 16 scuole.

RICONOSCIMENTI

Allo stesso tempo, si dedicò subito a rifondare il corpo degli Alpini nel suo paese natale, dove ricoprì per due anni la carica di presidente, prima di essere chiamato a far parte del direttivo di Trento.

Per il loro impegno gli Alpini vennero premiati con una Medaglia d’Oro al Valore Civile. Bertagnolli fu nominato Cavaliere di Gran Croce della Repubblica Italiana per Meriti Civili, uno dei massimi riconoscimenti, mentre Papa Giovanni Paolo II gli conferì la massima onorificienza vaticana.

PRESIDENTE NAZIONALE

IL RITIRO E LA FINE

ANA A MEZZOCORONA

Nel 1963 venne eletto consigliere nazionale e di lì a poco vicepresidente nazionale, carica che ricoprì fino al 1970. Due anni dopo, infine, fu eletto presidente nazionale, rimanendo in carica per ben 9 anni. I membri del corpo lo ricordano come un uomo molto esigente e severo, ma che non fece mai mancare loro nulla, e tenne sempre alto il prestigio dell’Associazione.

Dopo essere intervenuto anche in aiuto ai terremotati dell’Irpinia, ormai stanco, nel 1982 Bertagnolli decise di ritirarsi a vita privata passando la staffetta a Vittorio Trentini, e continuò a dedicarsi all’azienda di famiglia fino alla morte, giunta 3 anni dopo, a Mezzocorona, il 3 marzo 1985.

Hanno detto di lui: “L’alpin più rude, l’ alpin più scorbutico, al pari dell’alpin più sensibile”

146

tmdicembre


# trentinoscoop&news trentinomese

#TRENTINOMESE CONTEST: QUANTO È BELLA LA VAL DI FOSSE OGNI MESE, LE TRE FOTOGRAFIE PIÙ VOTATE VERRANNO PUBBLICATE QUI. PARTECIPA ANCHE TU AL CHALLENGE DEL NOSTRO MAGAZINE

@belluttiroberta Al secondo posto: Passo Sella, Dolomiti.

@shqga

@alessandro_toller

Al primo posto: Val di Fosse.

Al terzo posto: Val di Rabbi, Parco Nazionale dello Stelvio.

IL REGOLAMENTO DEL NOSTRO CONCORSO

S

eguire la pagina @trentinomese su Instagram; la foto vincitrice sarà pubblicata sulla nostra rivista cartacea il mese seguente alla pubblicazione online; per decretare la foto vincitrice si terrà conto dei “mi piace” ricevuti, dal primo del mese al venti del mese (per esigenze di stampa); solo le foto che saranno selezionate da noi e

pubblicate sulla nostra pagina Instagram @trentinomese potranno partecipare al concorso; per esser selezionati vi ricordiamo di utilizzare il nostro hashtag; ricordatevi di segnalare il luogo o localizzare la foto, saranno valide solamente le foto scattate in Trentino Alto Adige. Grazie a tutti anticipatamente!

147

tmdicembre


trentinolavignetta

Le lune di Kako / di Flora Graiff

L

o smartphone ormai è diventato indispensabile quasi quanto l’acqua calda e la corrente elettrica. Grazie soprattutto alle Applicazioni, con cui ormai si può fare di tutto. Non tutte le App però sono davvero utili. Nutriamo dubbi, ad esempio, che lo siano l’App che valuta per noi la bontà di un melone, l’App che crea sullo schermo l’effetto vetro appannato per scrivere sopra e l’App che permette (o promette?) ai gatti di farsi i selfie. Per i cani, però, un’analoga App ancora non c’è. Ci sarà da attendere molto?

FLORA GRAIFF Cartoonist e giornalista pubblicista, vive fra Merano e Trento. Dopo aver studiato restauro a Firenze e xilografia con Remo Wolf, crea Kako, bimbo protagonista di una strip seriale lanciata dalle riviste Linus e Snoopy e poi approdata sul web. Artista eclettica, ha al

suo attivo anche radiodrammi per la Rai, vignette satiriche per quotidiani, tavole per l’Atlante delle Guerre e pastelli per plaquettes di poesie inedite di Alda Merini, Ezra Pound, Salvatore Quasimodo e Marina Cvetaeva. Tra i critici che hanno scritto di lei Enrico Crispolti e Luca Beatrice.


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.