Trentinomese luglio 2017

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Foto GIANNI ZOTTA

ANNO XXV N. 305

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LUGLIO 2017 9 771724 550805

ISSN 1724-5508

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appuntamenti, incontri e attualità trentina

TEODORA GOODMAN LE SUE VALIGIE, TRA RICICLO CREATIVO ED ARTIGIANATO, BURATTINI E MARIONETTE

ALESSIA ZULIANI SUL GARDA UNA CONCEZIONE TUTTA NUOVA DEL WELLNESS

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MANFREDO BAZZANELLA DAL TRENTINO ALLA TV DI “UOMINI E DONNE” CON LA DE FILIPPI

“IL MONTE BONDONE È LA MIA BANDIERA” LINO NICOLUSSI: I RICORDI, LE SFIDE, IL FUTURO I SUPERUOMINI DEL TRAIL IL RACCONTO DI UNO CHE LI CONOSCE MOLTO BENE

EZIO COPAT “COME MI SONO MESSO AL SERVIZIO DEL MONDO INTERO”

MALGA BRIGOLINA I DALLAPÉ IN UNA MALGA CHIAMATA “FELICITÀ”


I VOLTI ITAS A LAVIS

Moira Negri

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RING

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RING di Tiziana Tomasini

di Silvia Tarter

a mali estremi

verde ostinato

AL BAGNO IN AUTOGRILL: UN’AVVENTURA TOTALMENTE PSICHEDELICA. O QUASI

CON L’AFA AUMENTA L’ARIA CONDIZIONATA E ANCOR PIÙ IL SURRISCALDAMENTO DELL’ARIA

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empo di vacanze, tempo di soste in autostrada. E tra panini dai nomi esotici – sempre uguali negli anni, ma suona bene chiamarli in modo diverso - e cataste di cibarie piazzate lungo un assurdo slalom per arrivare alla cassa, si cerca inevitabilmente lui. Finalmente, quasi nascosto dalle collane dei salami e dai bottiglioni di vino tipico, appare come in un miraggio. Il bagno, ovvero i servizi igienici, il gabinetto, la toilette e molte altre terminologie pittoresche e linguisticamente variopinte. Insomma, eccolo. Nell’atrio angusto che separa la zona maschile da quella femminile, staziona quello che forse si può definire il custode. Accasciato ad un tavolino, saluta pigramente chi entra e chi esce e intanto sistema la ciotolina con le mance degli avventori, come se fosse necessario un ringraziamento concreto per chi fa quel tipo di lavoro. Naturalmente c’è la fila. Capiti sempre dopo un pullman di vacanzieri che, senza scrupoli, monopolizzano tutta l’area. E finalmente arriva il tuo turno. Controlli che ci sia la carta igienica. No, finita. Allora mentre ti attrezzi con i fazzoletti di carta, ti guardi in giro e studi la situazione. Mmh… non proprio il massimo… Sulla porta, scritti qua e là, gli immancabili numeri di telefono con l’appello “Chiamami!”, come se fosse normale consuetudine prendere in mano il telefono e chiamare quello o quella della porta del gabinetto. Poi tutti i vari appellativi riferibili all’anatomia maschile e femminile, con tanto di disegni stilizzati. E raramente mancano anche le frasi sul politico di turno, ben condite da insulti pesanti. Talvolta si trovano anche frasi celebri, aforismi, proverbi sul senso della vita e citazioni. Parti di canzoni e una moltitudine di “W” e “abbasso”, riferiti a un movimento, un partito politico, una religione o ad un nome proprio che ha meritato di venir menzionato nei bagni pubblici. E i “ti amo”? Un’infinità. Sarebbe comunque interessante sapere che tipo di essere umano è quello che si prende la briga di andare in bagno con il pennarello e l’intenzione di decorare l’ambiente, lasciando la sua testimonianza. Me lo immagino partire baldanzoso da casa e dire felice tra sé e sé: “Oggi vado a scrivere due righe in autogrill”. Boh… Di un certo spessore anche le frasi che spesso campeggiano sopra il tasto dello sciacquone. Molte di queste raccomandano di lasciare pulito come si è trovato (ah beh allora…), ricordandoti di centrare l’obiettivo. Oppure formulano la domanda retorica: “Ti sei ricordato di tirare l’acqua?” Insomma esci da questi bagni quasi sconvolto, tra il divertito e lo schifato. Pronto alle sorprese del prossimo autogrill.

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nnunciato dai media con toni drammatici, è tornato anche ques’estate Caronte, l’anticiclone africano che salendo dal Sahara verso l’Europa ha portato a un innalzamento delle temperature, peraltro già torride, fino anche 37 -38 gradi, 40 percepiti, in alcune zone, a causa dell’umidità. Insomma, un vero e proprio inferno dantesco... che ci rimanda allo spauracchio di estati roventi come quella del 2003, che in Europa ha provocato la morte di 70.000 persone e la più recente del 2015, che solo in Italia ha mietuto 2574 vittime, specie fra gli over 65, con un incremento della mortalità in questa fascia d’età, secondo i dati di Legambiente su luglio 2015, dal 15% fino al 55%! Si cerca quindi di proteggersi come si può, bevendo molto, mangiando frutta e verdura, evitando di uscire nelle ore più assolate, e tra le mura domestiche va sempre più per la maggiore l’uso del condizionatore, magico apparecchio che con un semplice gesto dona frescura e sollievo e permette di mantenere una buona produttività sul lavoro, che verrebbe naturalmente a diminuire per via del gran caldo. Peccato che l’aria condizionata non faccia troppo bene alla nostra salute. Lo sa bene chi lavora tutti i giorni in un ambiente così refrigerato, che si ritrova spesso qualche malessere, come torcicollo, bronchiti, tracheiti, otiti, mal di gola e pruriti. A ciò si aggiunge purtroppo, l’impatto ambientale. Sebbene il freon, gas all’interno degli apparecchi che causava danni al nostro ozono per via del contenuto di cloro, sia stato sostituto con altri meno nocivi, e dal 2015, in Italia sono anche stati messi a bando i climatizzatori che vanno a R22, un idro – cloro-floro carburo (HCFC), i climatizzatori sono ancora dannosi per il nostro ambiente e impattanti sui nostri consumi energetici. Ad ogni grado di aumento della temperatura giornaliera corrisponde un 3,35 per cento in più di biossido di zolfo, un 3,6 per cento in più di ossido di azoto e un 3,2 per cento in più di anidride carbonica rilasciati nell’aria dalle centrali di produzione di energia. Una maggiore richiesta di energia elettrica corrisponde a un maggiore inquinamento, non a caso le giornate più calde sono anche quelle che registrano picchi di inquinamento più alti. Un cane che si morde la coda...ancora più caldo e più inquinamento che scalda! Che fare dunque? Qualche alternativa al condizionatore c’è, come la solita buona abitudine di abbassare imposte e tapparelle per riaprire la sera, creare correnti d’aria, spegnere gli apparecchi elettronici, mangiare cibi freddi, usare invece un ventilatore. Non faranno miracoli, ma messi insieme tanti piccoli accorgimenti possono dare un po’ di sollievo a noi, senza infierire ulteriormente sulla nostra aria.


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RING di Denise Fasanelli

di Pino Loperfido

lost in glocal MEMORIA DI GIOCHI E GUANCE ARROSSATE

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o questo ricordo, un fotogramma impresso nella mia mente, di nonna che mi fermava mentre correvo e giocavo con gli altri bambini per dirmi: “Rallenta un attimo, sei tutta sudata”. Una scena abbastanza frequente, normale, un modo amorevole per calmarci, per dirci di non esagerare. Come se i bambini, durante i loro giochi, potessero darsi dei limiti, potessero evitare di strafare. Ed è per questo che rispondevamo con sguardi carichi di rimprovero ed occhi severi, tentando di spiegare che la faccenda era seria, serissima: stavamo giocando, eravamo bambini. Ricordo con nostalgia le guance arrossate mentre passavamo le estati in cortili affollati, le donne di casa all’ombra del portico ridere e confabulare dietro ventagli colorati. Le ricordo nitidamente indicare severe la fontana, invitandoci a darci una ripulita, in attesa di coccolarci con un pezzo di pane e marmellata, qualche frutto, una carezza sulla nuca e qualche frase ironica. Ricordo il loro profumo di lavanda, il nostro sudore acre, quelle famiglie allargate, accoglienti, l’odore inconfondibile di alcune case, un misto di pane e bucato, teglie di arrosti e patate dolci. Ho imparato presto che ai bambini le guance diventano rosse facilmente e per i motivi più disparati. A volte è stanchezza, affanno per eccessiva esuberanza, a volte il sole, magari il caldo, anche perchè eravamo sempre troppo vestiti, noi e le nostre magliette della salute che ci procuravano pruriti imbarazzanti. Persino il freddo ci dipingeva le gote di rubino nei pomeriggi chiassosi sotto la neve, anche se, nemmeno il gelo, poteva riportarci in casa per attività più posate e silenziose. Oppure timidezza, senso di colpa per aver combinato qualche marachella, l’impaccio dei primi innamoramenti, la soggezione nei confronti di alcuni adulti. Tra strilli e risate, magliette sudate e nasi gocciolanti, litigi e riappacificazioni, ricordo i nostri vestiti impolverati, le ginocchia sbucciate e le mani lerce. Ricordo i papaveri trasformati in ballerine da mani rugose, i segni delle spine dei rovi sui nostri corpi graffiati, il nostro scaraventarci giù per le discese del paese senza freni, le pallonate che rimbombavano sui muri del cortile, le urla raggiungere la piazza mentre si giocava a nascondino. I rimproveri e la polvere a bruciare gli occhi durante i tramonti estivi, i fili d’erba usati come richiamo alla fine dei giochi, il nostro chiedere “un attimo” nel tentativo di rimandare la notte. Ricordo che quando nonna mi esaminava per sincerarsi del mio stato di salute, ridevo alle sue preoccupazioni e arrossivo. Solo con il tempo ho imparato che la stanchezza fa ridere i bambini ma non scalda. L’amore, quello sì. 8

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perfidie

LO SCOPO DELLA VITA? CASETTINA PERFETTINA PER FAMIGLIA PERFETTINA

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è chi impegna la propria vita per debellare malattie innominabili, chi invece decide di dedicare ogni minuto del proprio tempo ai più deboli, partendo per missioni africane. C’è chi fa voto di fedeltà politica e decide di portare avanti un ideale e c’è chi decide che il viaggio è una cosa troppo cool e passa i suoi migliori anni su strade polverose e davanti a templi vetusti, scarpinando su cammini di Santiago di ogni tipologia o grattandosi la pancia in interminabili crociere. C’è invece chi senza muovere di un centimetro il proprio corpo (e il proprio cervello) prende la decisione di dedicare la propria esistenza alla perfezione. Sì, la perfezione dell’apparenza, in verità. Ma una perfezione è sempre una perfezione. E poi il paese è piccolo, si sa, la gente mormora e quindi facciamo in modo che quel mormorìo si tramuti in un misto di ammirazione e invidia e dia la stura – perché no? – a tutta una serie di tentativi di imitazione che ovviamente saranno destinati a fallire, facendoci godere un sacco. Già in Italia c’è la fissa della casa di proprietà, ovvero l’usanza di svenarsi in decenni di orribili privazioni, pur di non pagare l’affitto a quel cattivone del padrone di casa. Perché diciamo la verità se non sei proprietario di una casa – specie in Trentino – vieni considerato una sottospecie di fallito. Ma qui da noi non basta che la casa sia di proprietà. Essa deve essere anche perfettina. Che non significa “perfetta”, ma qualcosa in più. L’aggettivo afferisce ad un livello certamente superiore e descrive un’abitazione in cui nulla, ma proprio nulla, è fuori posto. Ogni cosa – divani, soprammobili, stoviglie, portafoto, elettrodomestici – occupa un luogo ad esso assegnato da un immaginario manuale della casa perfettina. E anche i componenti della famiglia che lì vivono – per osmosi o non so che diavolo – trasferiscono ontologicamente certe peculiarità ai propri vissuti, trasformandosi come per mutazione in esseri perfettini. Papà perfettino, moglie perfettina, figlio perfettino, capito-come? Va da sè che chi vive nel mondo reale, lontano da certe concezioni (ma magari abita proprio attaccato a simili mostri) trasalisca e si interroghi sulle proprie miserie di famiglia normale che ha barattoli aperti in cucina, graffi sui muri, giochi e consolle in terra, cavi e attrezzi dove non dovrebbero essere, ciuffi d’erba tra le piastrelle della veranda, e poi vestiti, pantaloni, camicie usate un poco e poi buttate dove capita, la bolletta del gas appoggiata sul cesto della frutta e molto altro ancora. Debosciati che non sono altro. Hanno deciso di vivere la vita usando le cose e amando le persone. Vergogna!



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RING di Fiorenzo Degasperi

scempi ed esempi “SENTIERO DI SAN GIACOMO”: IL TURISMO CHE DESIDERIAMO PER LA NOSTRA TERRA

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i sono luoghi e paesaggi che per essere conosciuti hanno bisogno di essere valorizzati, ma non necessariamente con cospicui investimenti. Anzi, talvolta l’abbondante fiume di denaro in campo turistico è l’inizio della decadenza qualitativa di un paese, di una valle, di una montagna. Non è raro che un suggestivo sentiero alpino venga completamente alterato dalla presenza di panchine in cemento e ferro, tabelle fotografiche di ciò che l’occhio nudo già vede (ma che forse non è abituato/educato a cogliere), gradini in pietra da far invidia a qualche cattedrale urbana, ristrutturazione di malghe in resort e di rifugi in strutture da copertina di riviste di architettura. I veri cultori della natura, per dirla con Goethe, la esplorano lasciando i fenomeni originari nella loro pace eterna e nel loro eterno splendore. Per pubblicizzare un percorso basterebbero il passa parola – l’esempio di Santiago di Compostela è esemplare – e, soprattutto, infrastrutture armoniche che, alla fine della camminata giornaliera, sappiano accogliere l’ospite offrendogli un ambiente caldo, accogliente e attento, nonché la possibilità di visitare, durante il percorso, chiese, castelli, palazzi e, non ultimo, assaporare le cucine dei vari territori calpestati. Uno dei percorsi sicuramente più interessanti sotto il punto di vista culturale, naturalistico e paesaggistico è il “Sentiero di San Giacomo” in val di Non (con piccolo sforamento in val di Sole), nato alcuni anni fa da un’idea di Paolo Menapace. L’esaustiva guida “Cammino Jacopeo d’Anaunia”, con allegata cartina, accompagna il viandante o il pellegrino lungo i sentieri e le stradine facendogli compiere un cerchio – simbolo di perfezione e di tempo infinito –, toccando molti paesi e frazioni e sconfinando nell’alta val di Non di lingua tedesca con l’immancabile e impagabile santuario della Madonna di Senale. Come si vede l’avventura e la conoscenza si possono trovare anche dietro l’angolo, non serve andare in paesi esotici o in luoghi lontani trasformati ormai in succursali della cultura occidentale. L’importante è saper aprire bene gli occhi e la mente, saper guardare, saper gustare, saper apprendere e saper ascoltare. Seguendo sempre il consiglio di Giacomo Leopardi che considerava la forza evocativa dell’immaginazione il più 10

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RING efficace strumento conoscitivo. Ovviamente il percorso inizia e termina nel regno del pensiero meditativo, nel luogo sacro per eccellenza – e non solo per la val di Non o il Trentino, ma per l’intero Tirolo storico –, ovvero l’eremo di San Romedio. Ecco le tappe: Sanzeno-Madonna di Senale, Madonna di Senale-Rumo, Marcena-Terzolas, TerzolasCles, Cles-Flavon, Flavon-Vigo di Ton, Vigo di Ton-San Romedio. Il cammino si dilunga a mezza costa, con dislivelli lievi, facendoci apprezzare un repertorio botanico di oltre 1500 specie, centinaia di animali, migliaia di capolavori artistici, presenze castellane tra le più intriganti delle Alpi, ruderi che ci fanno sognare, luoghi che ci conducono dalla preistoria alla romanità e cime che sono state sacre per migliaia di anni e oggi un po’ dimenticate, come l’Ozol e il Monte Dian. Il sentiero tocca due valli e due etnie, pitture e sculture che trovano qui l’unione tra la solarità mediterranea e la rigidità squadrata delle brumose terre del nord. Basta entrare in qualsiasi chiesa o cappella per rimanere incantati di fronte ad un profluvio di immagini a metà strada tra influenze classiche e simbolismi popolari. Lungo il percorso si assapora l’aria di una cultura antica, quella retica, che qui ha lasciato profonde tracce negli innumerevoli luoghi archeologici e nei reperti racchiusi nel museo Retico di Sanzeno: l’eco di questa cultura si ascolta lungo i sentieri, là dove neppure la romana Tabula Clesiana o “edictum Claudi de civitate Anaunorum” ha potuto scacciare gli antichi dèi e dove il ricordo degli Anauni, dei Sinduni e dei Tulliassi ha sfidato anche le scorribande dei santi e delle sante cristiane. Un percorso di questo tipo offre la possibilità di incrementare un’offerta turistica diffusa: un sistema di ospitalità in alloggi privati in ogni villaggio – che permetterebbe a qualche famiglia di integrare il guadagno e allo stesso tempo preserverebbe il territorio – o in pensioni o in piccoli alberghi di montagna, discreti, non invadenti, ben integrati nel territorio. Oggi come oggi, se arrivasse una comitiva di una quindicina di camminatori tedeschi, dove andrebbe a dormire? A Cles troverebbero sicuramente ospitalità, così come a Senale, a Cavareno, a Fondo. Ma è ancora troppo scarsa l’offerta per far sì che questo intelligente percorso prenda il volo. Eppure ha tutte le carte in regola per diventare un vero e proprio “Cammino”, in onore anche del ricordo dei pellegrini di Fondo che verso la fine del 1400 s’incamminarono verso Santiago di Compostela per adempiere un voto per essere scampati al flagello di una terribile pestilenza e, una volta rientrati, lasciarono il segno del Santo sulle loro case con affreschi tutt’ora visibili. Questo è il turismo che desideriamo per la nostra terra.


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RING di Stefano Margheri

caninamente INSEGNAMOGLI A STARE DA SOLO ED AVREMO UN CANE PIÙ EQUILIBRATO E SERENO!

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ebbene il nostro amico sia considerato a tutti gli effetti un “animale sociale”, e per questo apprezzi più di tutto la nostra compagnia, ci saranno dei momenti in cui egli, giocoforza, dovrà rimanere da solo. Pensiamo, infatti, alle nostre normali attività di lavoro, oppure ai luoghi in cui non ci sarà consentito portarlo, o addirittura alle situazioni ove stare con noi gli causerebbe più un disagio che un piacere. Ebbene, in tutti questi casi avremo bisogno di sapere che ci starà aspettando a casa in assoluta serenità, magari dormicchiando nella sua “cuccia” o, addirittura, sdraiato sull’amato divano. Perché ciò accada, e allo scopo di evitare effetti traumatici, sarà importante abituarlo fin da subito ai nostri possibili allontanamenti. Che si tratti di un cucciolo, o di un adulto adottato in seguito, le procedure di abituazione saranno alquanto simili, prevedendo esse dei passaggi obbligati. Innanzitutto ci dovremo chiedere quale sarà il momento migliore perché lui accetti di vederci andare via senza profferire “abbaio”. La risposta si troverà nella condizione di avvenuto appagamento psico-fisico, ossia a seguito di una significativa passeggiata che gli avrà consentito di correre, giocare, e magari svolgere qualche esercizio “mentale” insieme a noi. Ritornati tra le mura domestiche, gli dispenseremo la razione quotidiana di “pappa”, per poi iniziare ad ignorarlo attendendo che, spontaneamente, si dedichi al riposo. Solo allora, con le “endorfine” in azione nel suo corpo, usciremo dalla porta senza nulla dire, rimanendo fuori per quel tanto da farlo accorgere della nostra assenza. Rientrati, ci limiteremo a salutarlo in totale “neutralità” quasi la differenza tra l’essere andati e ritornati fosse stata di lieve entità. Se avremo un po’ di tempo a disposizione, potremo ripetere questa operazione diverse volte, uscendo per pochi secondi e rientrando allo stesso modo. Potrà accadere, soprattutto nelle prime battute, che il nostro amico ci accolga in modo festante, saltandoci addosso, leccandoci e uggiolando. Sarà importante, in questi casi, ignorare una tale condizione di gioia, ben sapendo che dietro quei festeggiamenti si celerà una porzione di ansia che dovremo abbattere al più presto. Meglio, quindi, attendere che torni tranquillo, per poi chiamarlo per dispensare le dovute “coccole”. Detto ciò, ed esercitandoci ogni giorno aumentando sempre di più i tempi di allontanamento, insegneremo al nostro cane che rimanere da soli non sarà poi così tremendo e capendo egli stesso che il nostro andare non 12

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RING sarà altro che il preludio di un certo ritorno. Importante sarà, poi, l’ambiente in cui avremo deciso di collocarlo, sfatando subito il tabù secondo il quale maggiori saranno gli spazi destinati, meglio egli potrà stare. Infatti, al contrario dell’immaginario collettivo, il cane necessita, per poter vivere momenti in tranquillità, di zone alquanto ridotte, meglio se ombrate e con un sottofondo vocale a fare da cornice, come ad esempio la radio o un cd di musica classica. Quando le difficoltà ad accettare la nostra lontananza si saranno già manifestate, magari con rosicchiamenti vari, ovvero attraverso latrati di protesta, la faccenda sarà leggermente più complicata, trattandosi in questo caso di disturbi dell’attaccamento. Dovremo allora sforzarci di aiutare il nostro amico il più possibile, facendogli associare il rimanere da solo a qualcosa di positivo. Oltre alla necessaria attività psico – fisica quotidiana, estremamente importante per ridurre il suo stato di eccitabilità, potremo fornirgli una serie di “giochi” ripieni di leccornie, per contrastare il disagio e la noia. Esistono in commercio molti prodotti utili allo scopo, tenendo presente che la parte fondamentale sarà comunque l’abituazione progressiva, ripetuta e “neutra”. Anche la comunicazione quotidiana sarà rilevante, dovendoci sforzare di non prestargli tutte le attenzioni quando saremo in casa con lui, svolgendo le nostre mansioni quasi non fosse presente ed evitando ripetuti contatti fisici quando fosse lui a richiederli. Se capirà che il c.d. “ricongiungimento sociale” avverrà solo su nostra iniziativa, sarà per lui più facile accettare anche la successiva ed effettiva “separazione”. Dobbiamo, infatti, ricordare che la maggior parte delle difficoltà a rimanere da soli avranno come cause primarie la ridotta attività quotidiana, il mancato insegnamento alla “solitudine” e, in alcuni casi, l’essersi verificato qualcosa di traumatico in nostra assenza, come un rumore violento, un temporale o una lite in strada. In tutte queste ipotesi, le tecniche suggerite permetteranno di modificare lo stato emotivo del nostro amico, spostandolo verso la pace e il benessere. In casi eccezionali, poi, egli potrà esprimere un vero e proprio iper attaccamento verso un solo membro della famiglia, non accettando l’assenza di quest’ultimo anche in presenza degli altri componenti. Sarà necessario, in una tale ipotesi, spostare l’attenzione del cane verso persone diverse dal diretto interessato, facendogli capire che anche senza il “capo branco” la vita sarà comunque accettabile.


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trentinoildialettoinforma di RENZO FRANCESCOTTI

il dialetto in-forma PAURE E SCOTADURE

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al latino excoctus, cotto, ci arrivano tutta una serie di termini italiani: scottare, scottatura, scotta (intesa come il siero che rimane nella caldéra dopo la cagliata). La scotta intesa invece come il cavo che manovra la vela non c’entra niente col calore: si tratta di un omonimo. Meno che mai lo scotto è il maschile della scotta: deriva dal francio skot “tassa”, che era la somma che si pagava per mangiare nelle taverne, o per alloggiare nelle locande. È rimasto in uso nell’espressione “pagare lo scotto”, ovvero subire le conseguenze di qualcosa. In dialetto scòt è analogo dell’italiano “scotto”, troppo cotto. Scotón si significa scottatura: ma in certe valli come le Giudicarie così è anche chiamato l’aiuto-casaro che sale in malga; mentre scotùm è il soprannome di famiglia. Scotoni è anche un cognome. “Sì, mi conosso na familia che se ciama cossita.I gira coerti da fasse con soto fete crude de patate. I se cura i scotóni co le patate enveze che co le pomate. I dis che i sparagna e ‘po i se le magna!” Personalmente mi viene da sorridere quando vedo pubblicizzati alla TV i “Risi Scotti”: Io che mi picco di cuocerli perfettamente e mi picco di essere uno specialista di risotti, vantandomi di saperne fare cinquanta diversi :”Mi no ghe credo che ti te sapi far zinquanta risoti diversi! esclamò un giorno un amico: “Hai ragione”, gli risposi: “ne so fare anche di più…”. Per aver messo in dubbio i numeri lo punirò non preparandogli mai nemmeno uno dei miei mitici risotti: se l’è voluta! Gli amici che invito a mangiare uno di miei leggendari risotti sanno che non devono arrivare in ritardo nemmeno di un minuto: il risotto va mangiato scotént, broént, brovént, ovvero scotolént. Ho controllato quest’ulti-

mo aggettivo dialettale sul dizionario dell’amico Fox, ma lui non lo registra. A me sembra di averlo sentito: forse è stato creato da qualcuno che variò la parola scotént, non volendo usare broènt o brovént parendogli eccessive, mentre scotolént non raggiunge questo acme. O forse l’ho inventata io senza saperlo, credendo che questo lemma esistesse. Ma pare che non esista, secondo il dizionario citato. Invece dato che io lo uso e magari anche qualcun altro: ”Putànega che broènta ‘sta minestra: roba da altoforno!” “Esagerato! Comunque o magnar de ‘sta minestra o saltar da sta finestra, come diseva mé mama!” ”E voi, saltavate?”. “Te scherzi ben: mi g’ho paura a saltar anca dal pianotera... Cossita magnéven la minestra!”. “Io non ho paura: salterei anche dal secondo piano, piuttosto che mangiare una minestra che non è buona o scotta troppo!“ Ci sono diversi modi di dire legati al verbo scotar al sostantivo scotada. Ad esempio: chi è scotà da l’aqua calda gà paura anca de quela freda. Giusto: esistono infatti I STREMÌDI DA L’AQUA FREDA: escono dalla vasca da bagno o dalla doccia praticamente lessati, si rivestono emanando vapore attraverso i vestiti. Un altro detto invece recita: chi no se scota, no se brusa. Fox lo spiega come: chi non ha fatto del male, non ha nulla da temere.” Nulla da temere? Magari bastasse non fare del male! Ma adesso dammi notizie della Silvia, quella che si abbronzava sino a scottarsi: è mesi che non la vedo…“El credo ben: l’è nada via per qualche mes e l’è tornada en compagnia…” In compagnia di chi? “D’en popo …Pora fiola l’è restada scotada!” renzofrancescotti@libero.it

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VIA DEL BRENNERO, 320 | TRENTO


trentinodadonnaadonna di LOREDANA CONT

SU CO LE RECE

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empre più spesso si sente parlare di truffe agli anziani. Scaltri personaggi che raggirano ignari vecchietti. I have a dream: che un giorno una banda di arzilli vecchietti riescano ad avere la meglio su scaltri truffatori… ma credo che rimarrà un sogno… Anni addietro credo fossero più rari questi eventi, o forse se ne sentiva parlare meno. Non c’erano di certo le truffe telefoniche, e forse neanche le truffe “porta a porta” di falsi dipendenti delle società di luce o gas. C’era qualche zingara che magari visitava gli appartamenti, che peraltro non venivano neanche chiusi a chiave. Però ciarlatani che si aggiravano per i paesi e spillavano soldi alle donne ce n’erano, eccome! Nei primi anni ’70 ci fu un tale che credo abbia fatto tutte le valli del Trentino col suo furgoncino: si piazzava in luoghi strategici (fuori dalla cooperativa o dalla macelleria o sul piazzale della chiesa) esponeva la mercanzia e la decantava, e tutte le donne del paese correvano. Vendeva coperte, tovaglie e quella specie di enorme e inutile pipa marrone di gesso, che comprendeva sia posacenere che portasigarette. L’hanno comprato tutte per la gioia dei mariti! Ogni tanto se ne vede ancora qualcuna in qualche mercatino dell’usato. E la lavatrice a manovella fatta a uovo!!! Un miracolo della scienza e della tecnica! “Lavatrice a mano, da usare in qualsiasi ambiente, non serve luce elettrica, non serve allaccio all’acqua, si può portare anche in vacanza” diceva

il venditore! Allora si lavavano i panni alla fontana e non c’è stata donna che dopo averla vista non l’abbia comprata! E credo che nessuna sia mai riuscita a lavare qualcosa, Altri tempi. Oggi l’anziano viene messo sul chi va là dai famigliari che i ghe fa na testa cossita co le raccomandazion… Viene aggiornato su come comportarsi quando è da solo in modo da non doversi trovare in situazioni spiacevoli o pericolose.”Quando vai in giro non dare confidenza a nessuno, non aprire a nessuno, accertati che chi viene da te non sia qualche malintenzionato”. Il nonnino ha tutti gli acciacchi dell’età ma con il cervello ci arriva ancora e quindi mette in pratica le raccomandazioni e adotta le tecniche adeguate per non essere truffato. Il problema è che le adotta con tutti e per tutto. Mi ha raccontato un’amica di essere andata a casa della mamma e avere suonato il campanello. Solitamente la mamma, vede la macchina parcheggiata e apre la porta, ma stavolta ha voluto sincerarsi sulle generalità e le intenzioni del visitatore: “Chi èlo?” “Son mi” “Mi chie?” “La Giovanna” “La Giovanna quala?” “To fiola, mamma” “Quala me fiola?” “Ma come quala me fiola? Son fiola unica! Quela che se ciama Giovanna!” “La me dimostra che l’è propi ela e no l’è qualcheduni che sa che gò na fiola che se ciama Giovanna. Perché i lo sa quasi tutti che gò na fiola che se ciama Giovanna” “Mamma, vei sul poggiolo e varda zo en strada, che te me vedi” “La m’ha dit me fiola la Giovanna che star atenta ale truffe ai anziani. Mi sul poggiolo no vegno ma adess ghe telefono a me fiola per domandarghe conferma che la è zobas….” Sicuramente questa signora ha capito l’importanza di tenere alta la guardia, anche se non è detto che non possa essere la preda di qualche malintenzionato, però almem la ghe mette tanta bona volontà. Buone vacanze a tutti e ovviamente su co le rece!! Vogliatevi bene

Loredana

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Diretto da: Paolo Curcu [ paolo@trentinomese.it ] In redazione: Pino Loperfido, Cristina Pocher, Gennj Springhetti Hanno collaborato a questo numero: Paolo Chiesa, Loredana Cont, Lara Deflorian, Stefania D’Elia, Fabio De Santi, Fiorenzo Degasperi, Denise Fasanelli, Renzo Francescotti, Daniele Magagnin, Stefano Margheri, Francesca Mazzalai, Maurizio Panizza, Stefania Scartezzini, Silvia Tarter, Tiziana Tomasini, Daniele Valersi Progetto grafico: Fabio Monauni Redazione: Via Ghiaie 15 38122 Trento Tel. 0461/362155 Fax 0461/362170 Editrice: Curcu & Genovese Associati S.r.l. Via Ghiaie 15 38122 Trento Tel. 0461.362122 Fax 0461.362150 Concessionaria Pubblicità: Südtiroler Studio S.r.l. TRENTO Via Ghiaie 15 Tel. 0461.934494 studiotn@trentinomese.it Direzione pubblicità: Rosario Genovese BOLZANO Via Bari, 15 Tel. 0471.914776 bazarbz@bazar.it Direzione pubblicità: Giuseppe Genovese Stampa: Litotipografia Alcione Lavis (TN) Registrazione Tribunale di Trento n. 536 4 aprile 1987

SOMMARIO LUGLIO 2017 Ring

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4 COMMENTI 12 IL DIALETTO INFORMA 15 DA DONNA A DONNA

Attualità 18

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LINO NICOLUSSI

MALGA BRIGOLINA

28 32 34 38 42 46 48

IL TEATRINO DELL’ALBERO PARLANTE COME HO SERVITO IL MONDO... I SUPERUOMINI DEL TRAIL UN TRENTINO A “UOMINI E DONNE” MUSSOLINI IN TRENTINO AMICI ARTISTI SPECIALE BOLZANO

Panorama 56 59 60 64 66 68 69 70 71 72 74

MARTEDÌ DELLE BAND PINÉ MUSICA SUONI DELLE DOLOMITI BOLZANO DANZA BLUE LAKE FESTIVAL PERGINE SPETTACOLO APERTO ITINERARI FOLK OWL FESTIVAL NEK A TRENTO LE FESTA DEL PIANO WELCOME ORCHESTRA

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trentinoincontri di Pino Loperfido e Paolo Curcu

UN CAFFÈ A CASA DI...

LINO NICOLUSSI: “IL MONTE BONDONE È LA MIA BANDIERA” I PRIMI SCI SE LI È FATTI CON LE DOGHE DI UNA VECCHIA BOTTE. HA LEGATO LA SUA VITA ALLA MONTAGNA DI TRENTO IN MANIERA INDISSOLUBILE, DEDICANDOVI OGNI ENERGIA E PASSIONE. IL RICORDO DEI BEI TEMPI D’ORO, LE CAUSE DEL DECLINO, LE POSSIBILITÀ DI UN RILANCIO. UNO SPACCATO DI STORIA ALPINA. UN AFFRESCO DELLA CULTURA DELLA MONTAGNA CHE HA ATTRAVERSATO IL NOVECENTO

I

tornanti sono piccoli ascensori che metro dopo metro ti portano su, verso la cima, facendo danzare l’auto in una specie di festa per l’ascensione. È la montagna di Trento quella sulle cui pendici ci stiamo inerpicando, il Monte Bondone che tanta storia nasconde alle sue spalle, non solo, ma pure aneddoti, frequentazioni illustri, età dell’oro e periodi di depressione: un potpourri di nomi e situazioni che aspetta di essere ordinato e raccontato. Anche perché di questa montagna, nel bene e nel male, si fa sempre un gran parlare, un discutere alla ricerca di soluzioni per un rilancio tanto ambito, quanto – forse – temuto. Ne andiamo a parlare con quello che, senza paura di sbagliare, possiamo definire la vera memoria storica del Monte Bondone: Lino Nicolussi, classe 1930, che ci aspetta sorridente davanti al negozio e al bar ristorante di famiglia. È magro, Lino, gracile all’apparenza, ma negli occhi si intravede la scintilla di chi ha la mente piena di storie e non vede l’ora di raccontarne almeno una parte, per alleggerire almeno un poco il peso assordante della memoria. Cresciuto in una famiglia con dodici figli, di cui cinque morti in tenera età, Lino ricorda chiaramente le origini dei suoi genitori. La mamma Luigia Lorandi, di Cimone, e il papà di Garniga, Giuseppe Michele dei Nicolussi, originari di Luserna, venuti a Garniga alla fine del Settecento per il pascolo e insegnare a fare il formaggio alla Malga Albi. Lino fa la terza elementare, fino che ar20

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riva la guerra e la scuola di Piedicastello viene bombardata. Fine delle lezioni. Segare i prati, tagliare la legna, pascolare il bestiame erano le attività che portavano i Nicolussi sull’Alpe. E poi il piccolo Lino alla fine degli anni Trenta, prima della guerra, dal cancello del

maso Fedrizzi a Sardagna, alla domenica osservava con curiosità i trentini che andavano su per sciare con gli sci in spalla e alla sera scendevano sciando fino a Trento (allora le nevicate erano abbondanti anche a bassa quota e in molte occasioni si poteva scendere fino


trentinoincontri a Trento) questi sciatori per la maggior parte erano la cosiddetta “Trento bene” (i sciori da Trent) il Ciro Marchi con il giovane Rolly, i Graffer, i Montagni, i Nicolini, i Todesca, gli Slomp, i Zanolli, i Gioseffi, le sorelle Lange Rut e Piuma, Bruno Detassis e i fratelli ecc... Racconta Lino: “Io restavo lì per ore con il moccolo al naso a congelarmi cercando di capire qualche cosa, perché quella gente si divertiva a salire e scendere dal Bondone con ai piedi questi pezzi di legno chiamati sci. Il Bondone era una sorta di paradiso terrestre. Incontaminato come solo certe zone inaccessibili possono essere: i prati erano dei veri giardini, le selve erano tenute pulite e curate. A Vason vi erano solo alcune costruzioni: Capanna Palon, Capanna Vason, il Rifugio Selva, la baita delle signore Pancheri; più in basso c’era il Rifugio Ambrosi. A Vaneze c’erano l’Albergo Monte Bondone con la Dipendenza, il Rifugio Zanolli e l’Albergo Vaneze, la villa Montagni-Graffer, la Ca’ Vecia e la casa dei Inzinieri. Il richiamo misterioso di questo sport nuovo, questa cosa un po’ strana di scivolare sulla neve con due assi di legno che qualcuno chiama “Ski o Sci”, questo richiamo vede tra le sue vittime proprio il giovane Lino che, sebbene in maniera rudimentale, usando delle assi di una botte, si fabbrica il suo primo paio di sci da discesa: “I miei primi sci me li sono costruiti con una accetta. Come attacchi usavo delle cinghie che erano

delle vecchie redini dei muli e come scarpe avevo gli zoccoli (sgalmere)”. “Appena finita la guerra avevo recuperato quattro o cinque paia di sci della Flak, che avevano gli attacchi Kandahar che per allora erano il massimo, ma per me erano lunghi e avevano le lamine e non ero capace di girarli”. La Flak era la contraerea tedesca che aveva i cannoni a Candriai, con molte munizioni dislocate nella zona. Alla Casara, ricorda Lino, laddove poi fu costruita la chiesetta, c’era una sorta di ritro-

vo dei soldati con un medico ecc.. Un posto dove nel Natale del 1944 spuntò perfino un timido albero di Natale. Finisce la guerra, ma non termina la passione di Lino Nicolussi per gli sci. Si impratichisce, diventa bravo, insomma. Per poter sciare di più, l’inverno fa anche il portatore per il Tita alla Capanna Vason. Partecipa a numerose gare e fa il battipista. Ricorda ancora oggi la prima Tre/3 con Bruno Detassis. Nel 1959, dopo il corso a Solda e l’esame a Colle Isarco, Lino Nicolussi prende

Da sinistra, Giada (nipote), Yuri (nipote), Betty (figlia), Nico (nipote), Dody (figlia), Lino, Ada (moglie) e Gaja (nipote) 21

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trentinoincontri

Franz Freund

Estate 1939. Tina e Lina Nicolussi con la celebre Maria Taliana in loc. Cercenari, Baita dei Saladi

l’attestato di maestro di sci: è fra i primissimi del Trentino. “Ho fatto scuola a tanti ragazzi giovani che poi sono diventati bravi a sciare e che sono riusciti ad entrare in squadra nazionale, maestri di sci e allenatori federali, o importanti personaggi trentini. Avrei il piacere di ricordarli in questa sede, in modo da rinfrescare bellissimi ricordi: Dario Piccoli, Attilio Scienza, Michele Lanzinger, Alberto Pattini, Marco Bernardi, Paolo Mondini, Monica Bonanni, entrata in squadra nazionale, Marco Dolzani, maestro di sci, Franco Marconi, maestro di sci in nazionale, Paolo e Alberto Faustini, Mirco Maistri, istruttore nazionale, Andrea Cescatti maestro di sci, Franco Marzatico. Loro hanno imparato a sciare da me, ma ogni tanto mi viene da pensare: ma perché io non ho imparato niente da loro?” E qui Lino apre una parentesi su una figura che per il Bondone ha rappresentato e avrebbe potuto rappresentare davvero molto, se non fosse morto tragicamente in modo davvero prematuro. Parliamo di Franz Freund che fin dai tempi del corso per aspiranti maestri di sci al Monte Bondone, che lui dirigeva, dimostra di avere molto in simpatia il Nostro, in particolare lo aveva colpito lo skilift artigianale costruito con il motore di una vecchia moto Guzzi Alce. Pare che Freund fosse un ex tenente della Wermacht (cosi dicevano) che si era riciclato nell’organizzazione dello sport dello sci alpino. “Agli allievi che non riteneva all’altezza – ricorda Lino – diceva sempre la laconica frase: Presentatevi dopo la mia morte”. Quasi una funesta previsione, considerando che Freund morirà in un incidente stradale a Lavis nel 1961, troncando sul nascere tutti i grandi progetti sul Monte Bon-

done che il Sindaco Nilo Piccoli aveva intenzione di affidare proprio all’esperto tedesco, venuto sul Bondone invitato dai signori Campestrini proprietari dell’Hotel Dolomiti di Vaneze, e aveva accettato l’invito ad incontrarsi con il Sindaco. Poco tempo prima, infatti, Piccoli aveva promosso un incontro all’Hotel Panorama dove erano presenti Freund, Marco Franceschini, presidente APT di Trento, l’ing. Fabio Conci, Presidente della FISI e imprenditore, e lo stesso Lino Nicolussi. Nilo Piccoli aveva fatto la proposta a Freund di venire e prendere in mano il Bondone: direzione della scuola di Sci, Direzione organizzativa e sportiva. Freund aveva fatto presente che trasferirsi in Bondone per lui avrebbe significato anche portarsi dietro l’anziana madre. Il Sindaco aveva ipotizzato la costruzione di un appartamento a Vaneze, alla partenza della telecabina. Insomma l’accordo era stato raggiunto. Freund aveva già programmato di organizzare l’Interski e gli esami dei maestri di sci nel 1962 e la realizzazione a Trento di un Centro europeo per i Maestri di sci, analogo a quelli di Innsbruck in Austria, di Chamonix in Francia e di Macoline in Svizzera. All’epoca il Monte Bondone era il non plus ultra del turismo invernale. “La morte di Freund è stata una perdita non da poco per il Bondone. In seguito è mancato anche Nilo Piccoli e siamo rimasti fermi. Allora il Bondone aveva nove impianti, ora ne abbiamo solo quattro, anche se sicuramente con una portata oraria più importante. Un grande plauso voglio farlo comunque alle funivie che questo inverno con poche precipitazioni e scarsità di acqua, con grande lavoro sono state capaci di tene-

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re le piste perfette. Attualmente stanno spianando perfettamente e innerbando le piste del Palon, Cordela e Montesel”. Sono stati fatti errori in Bondone? Chiediamo. “A mio avviso qualche sbaglio lo hanno fatto i Bertoli, abbattendo lo skilift Stella Alpina e abbandonando completamente la zona dei campi dell’Università; abbattere la seggiovia del Canalon, non rifare la telecabina Vaneze-Vason – che era l’anello di congiunzione tra le due località – e non rifare l’intermedia alle Rocce rosse. Penso che con la costruzione della funivia da Trento si dovrà rifare qualcosa, altrimenti la gente che sale con il nuovo impianto dove la mandiamo a sciare?”, si interroga il buon Lino. Nel 1962, Lino Nicolussi apre il Garnì, il noleggio negozio e bar. Al contempo sorgono nuovi alberghi e residences: lo Zodiaco, l’Augustus, l’Alpino, il Norge, il Genzianella, lo Sport Hotel, il Montana, l’Alaska, il Nevada, il Caminetto, ecc.. Cominciano ad arrivare i turisti bolognesi, lombardi ma anche romagnoli e fiorentini. Oltre agli skilift del Bridi e del Ravagni viene costruito lo Skilift di Cesana che da Candriai arriva fino al Forte del Mandolin. Insomma il Bondone va alla grandissima per tutti gli anni Sessanta e i primi anni Settanta del secolo scorso. Alla domenica la coda delle auto e degli autobus parte dal Mandolin e arriva fino al Norge. Anche nelle basse stagioni l’affluenza è notevole (sul “Trentino” del 3 marzo 1961 si legge di “700 automobili e 40 autopullman per un totale di circa 5000 sciatori”). Poi però accade qualcosa. Cosa? ”Non siamo stati al passo con i nuovi impianti e i relativi parcheggi che nascevano anche in Trentino Alto Adige. Ai tempi


trentinoincontri A Vason, nel 1948

1954. Lino Nicolussi, Attilio Scienza e Dario Piccoli

UN “BON DONO” di Nilo Piccoli c’era stata una riunione molto importante alla quale avevano partecipato gli operatori del Monte Bondone, l’ing. Bruno Gentilini e il dott. Marco Franceschini. Gentilini sentenziò che l’arrivo dell’autostrada avrebbe portato più gente anche sul Bondone, ma il Sindaco Piccoli mise sull’avviso che quell’autostrada poteva rivelarsi un’arma a doppio taglio, perché avvicinava sì gli impianti del Monte Bondone al resto d’Italia, ma avvicinava anche agli altri territori di sport invernali. La cosa la capì subito anche Graffer che disse “non bisogna fermarsi”. Ma i politici avevano già cominciato ad abbandonare il Monte

Bondone. A tal proposito Lino ricorda che alcuni operatori si erano recati dal neo sindaco Edo Benedetti per la questione della tariffa sui rifiuti, ritenuta esosa. Plateale fu allora la risposta di Benedetti, testuale: “Basta, eh, con questo Bondone! Ce n’è stato uno di Nilo Piccoli, ora basta!” Sul ghiacciaio della Presena un giorno Lino incontra il presidente della Provincia autonoma di Trento, Bruno Kessler, grande politico, persona simpaticissima e disponibile, grande giocatore di morra. “Ricordo ancora le intere notti passate al Tonale giocando con gli amici e quelli di Ponte di Legno. Un giorno gli chiesi

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acconta Lino Nicolussi riguardo l’origine del nome “Bondone”. “Storia o leggenda, ma me l’hanno raccontata tante persone anziane di Garniga e di altri paesi, e anche mio padre me l’ha citato parecchie volte. Non so se fossero i Madruzzo o i Wolkestein. I Madruzzo dal XVI secolo videro il proprio nome legato a quattro principi vescovi. Una ragazza, che si era messa in testa di sposare un tizio che piaceva a lei, ma non alla famiglia, venne segregata sul Bondone al Castel con una serva (oggi si dice badante). Fece amicizia con i contadini e i pastori che lì lavoravano. Donò a loro parte dei cibi e degli abiti che le venivano inviati dalla famiglia. E quando ereditò la piana regalò a loro la proprietà di tutte le terre. Costoro scesi a valle raccontarono a tutti dell’incredibile donazione. Un bel dono, bon dono, Bondon…” Lino coglie l’occasione per precisare una cosa, però: il Bondone vero e proprio è situato dove c’è la palude (o il Biotopo). Sulle vecchie carte si vede chiaramente la denominazione “Palu del Bondone”. Per i paesani il Bondone è lì. Poi ci sono altri toponomi: le Viote sono dove c’è il rifugio costruito dalla SAT nel 1900. “I prati oltre la palude verso il castello noi li chiamiamo Prai del Cont; dove ci sono le ex caserme austroungariche sono i Prai Longhi, ecc.. Oggi erroneamente tutta la piana viene chiamata le Viotte”.

Due simpatiche espressioni di Lino Nicolussi 23

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trentinoincontri IL BONDONE MERITA DI PIÙ

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ecentemente mi hanno presentato una tesi di laurea che indagava su un campione di 530 intervistati il grado di soddisfazione dell’offerta del Monte Bondone. Il voto nettamente più alto l’ha avuto la percezione di bellezza che la nostra montagna suscita in chi la visita. È interessante acquisire questo dato e confrontarlo con il livello di disattenzione che la politica (e parte della società) trentina gli ha riservato da 20-30 anni. Viene spontaneo domandarsi “ma perchè?” La mia opinione, dopo 8 mesi di approfondimenti, è che la situazione è quella che è per mancanza diffusa di interessi economici: a Trento, e sul Monte Bondone ancora di più, in pochi vivono di turismo direttamente o indirettamente. Ma allargando il campo, lo sviluppo economico della città e della sua montagna è visto dalla politica ancor’oggi come un aspetto secondario, ma stiamo migliorando perché per anni (da 12 anni sono Consigliere Comunale…) è stato piuttosto ignorato. In questo contesto non possiamo stupirci che purtroppo ancora in molti vedano gli investimenti pubblici (veri investimenti, non contributi a fondo perduto) non come una opportunità di crescita collettiva, bensì come un favore non dovuto a chi vuole... speculare. Ma in quale altra realtà si ragiona così? Tuttavia, la delega che ho accettato è chiara e recita: “sviluppo e promozione turistica del Monte Bondone”; quindi spero che nessuno si stupisca se ci muoviamo in questo solco, convinti che qualsiasi amministrazione abbia il dovere di valorizzare economicamente il suo territorio. Se non si produce ricchezza non ci sono le risorse per i servizi, concetto che deve essere chiaro a tutti. Allora bisogna investire in qualcosa che renda, non a fondo perduto come forse fatto fino ad ora. E qui arriviamo al Monte Bondone: se non investiamo in un qualcosa che tutti dicono essere “bello” e che presenta ampi margini di crescita, dove ha più senso farlo? Non valorizzare il Monte Bondone (senza ferirlo sotto il profilo ambientale ovviamente) è una perdita che non possiamo più permetterci, stiamo gettando risorse! Per non parlare dei posti di lavoro (veri) diretti e indiretti che verrebbero generati. Per questo è giusto lavorare per modificare lo status quo e finché ne avremmo le possibilità lo faremo con pazienza e convinzione. Da sempre e ovunque lo sviluppo necessita di due grandi primattori: il pubblico e il privato. Difficile, per non dire impossibile, sviluppare un territorio se questi due soggetti non lavorano assieme perseguendo il medesimo obiettivo, ovvero la madre di ogni progresso turistico ed economico: la qualità dell’offerta, sia essa ricettiva oppure dei servizi. La partita con gli altri territori si gioca qui: la famiglia tipo italiana o europea sceglierà dove andare in vacanza anzitutto per il livello dei servizi e mentre una volta si poteva bluffare,

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di Dario Maestranzi*

oggi con le app e i social network tutti sanno tutto. Quindi tutti conoscono la bellezza naturalistica, ma anche i limiti del Monte Bondone. Per convincere i privati ad investire servono piani di sviluppo seri, infrastrutture, strumenti di promozione e attrazione e non a caso è proprio su queste tre direzioni, ovviamente intrecciate tra loro, che ci stiamo muovendo. Tradotto: i privati arrivano se il pubblico ha fatto e farà la sua parte. Come Comune ci stiamo muovendo in tre direzioni. La prima sta dando vita ad un masterplan (piano di sviluppo) avvalendosi di professionisti che riordinino sotto il profilo urbanistico e strategico il Monte Bondone. Documento fondamentale che farà chiarezza sullo stato attuale e su dove vogliamo arrivare. Vogliamo fortemente che tale documento nasca condiviso e partecipato e quindi sono previsti incontri a tutti i livelli come fase di ascolto di tutto il territorio. La seconda direttiva è il collegamento funiviario con la città. La Provincia, tramite Trentino Sviluppo, ha commissionato uno studio che ha, tra le altre cose, analizzato le realtà di Bolzano, Aosta, Innsbruck e Malcesine, anche loro collegate con le relative montagne. Analizzando i dati a nostra disposizione (che renderemo pubblici appena possibile), si evince che l’opera avrebbe un enorme impatto economico. La terza direttiva sono le opere infrastrutturali e le iniziative che possiamo mettere in campo fin da subito e che rispondono tutte a tre criteri largamente condivisi: recupero e valorizzazione dell’esistente, la tutela ambientale, il costo limitato e compatibile con le esigue risorse. Ecco quindi che siamo assorbiti da un lavoro quotidiano che parte da un’azione più presente dell’Apt (di cui sono consigliere di amministrazione) nella promozione, prosegue nella realizzazione di nuove infrastrutture strategiche e termina nella cura del territorio e della paesaggistica. Purtroppo l’iter per qualsiasi cosa è molto lento: riunioni, commissioni, studi di fattibilità, delibere, determine... Lo scrivo perché la pazienza non solo è la virtù dei forti, ma deve essere anche pregio indispensabile del cittadino fiducioso nel nostro lavoro. Infine un’ultima considerazione: ho scritto questo intervento parlando in prima persona plurale riferendomi alle persone che mi stanno direttamente e indirettamente aiutando. Alcune hanno un effettivo potere (amministratori e funzionari a vario livello che ringrazierò apertamente al momento opportuno), altre invece sono le tante persone comuni che mi scrivono o mi fermano per strada e mi dicono: mi raccomando non si faccia intimorire, vada avanti. Il mio lavoro è dedicato soprattutto a tutte queste persone. * Delegato allo sviluppo e alla promozione turistica del Monte Bondone


trentinoincontri

se poteva dare una mano al Bondone. La sua risposta mi spiazzò per l’ironia di cui era pregna: Ce l’avrei un’ideuzza per il Bondone, mi disse”. Sono infatti gli anni in cui parte il progetto di Marileva… Qualcuno cominciò a vendere le case in Bondone per acquistarne di nuove in val di Sole. Da quel momento in avanti incomincia un lento abbandono di tutto quello costruito prima. Quali sono gli sbagli più grandi

compiuti nella gestione di questa montagna? Lino non ha dubbi. “Che il Comune e la Provincia abbiano lasciato marcire le Caserme Austroungariche; sarebbe bastato dare il nullaosta alla Società Orsa Maggiore, fondata da Giulio Giovannini, Roberto Moggio e Mario Cristofolini. Se il Comune avesse accettato le loro proposte ora avremmo un college di grande importanza con tutte le discipline alpine e grandi mani-

festazioni invernali. Poi rimpiango che abbiano lasciato abbattere le seggiovie della Val D’eva e del Palon sud”. Poi c’è questa cosa dell’acqua. Tutte queste persone che si lamentano perché l’innevamento artificiale “consuma acqua”. In realtà, secondo Nicolussi, l’acqua la trattiene sulla montagna, la neve a primavera si scioglie e va ad alimentare le nostre sorgenti. Anzi sarebbe il caso di fare i bacini più grandi in modo da avere ancora più neve sulle piste. Inoltre, dai bacini, in caso di estati molto secche, i paesi potrebbero usare l’acqua per irrigare le campagne. “L’acqua che vediamo scendere dal torrente Vela – continua Lino – due ore dopo è nell’Adige e se ne va e non alimenta le nostre sorgenti. Sarebbe il caso di ingrandire anche il piccolo bacino ai Prai Longhi sotto le caserme, per innevare tutto il centro del fondo, così ne trarrebbe vantaggio anche Garniga Terme, sempre in caso di siccità. Certo i bacini di raccolta sarebbe il caso di realizzarli più in alto possibile, in modo da risparmiare energia; in estate si potrebbe realizzare anche una pesca sportiva”. È pulito il Bondone, oggi? Secondo Nicolussi la risposta è sì; la gente è più educata e ha una cultura più ecologica. “Con lo sci club ho organizzato dieci edizioni della manifestazione Montagna pulita. Non vi dico la quantità di rifiuti che trovavamo nascosta nei boschi,

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trentinoincontri laddove si svolgevano le gare di sci e non solo: c’erano bandierine, cartacce, lattine, bottiglie di vetro, di tutto… In questi tempi si sta facendo un gran parlare di un nuovo progetto per una funivia; il consigliere Dario Maestranzi è stato delegato dal Sindaco di Trento per ricercare nuove strade (vedi box pagina precedente). Cosa ne pensa, Lino? “Il primo progetto di una funivia per salire sul Monte Bondone, come tutti sanno, è del 1927. Certo se si rivelasse la chiave per sbloccare questa impasse penso che sarei farevole. Il consigliere Maestranzi ha preso veramente a cuore il problema della montagna. Oltre alla funivia ci sono altre piccole cose da fare e il consigliere ha già incominciato a realizzarle: parlo del campo di beach volley a Vaneze, della sistemazione del campo primi passi a Vason ecc. Bisogna andare avanti e rifare tutto quello che abbiamo perso. Rifare tutte quelle infrastrutture necessarie ad un grande afflusso”. Certo, gli ambientalisti fanno la voce grossa. Dicono che la montagna è già stata rovinata abbastanza e non permetteranno altri interventi. “Il problema – chiosa Lino Nicolussi – è che a differenza di quanto avviene in Alto Adige, dalla montagna sono scomparsi i contadini che operavano anche in una certa gestione ambientale. Ma pensiamo anche alle potenzialità turistiche. Pensiamo alle trincee della Prima guerra mondiale che sono uno spettacolo per la tutela della memoria e che andrebbero restaurate tutte, da Sopramonte al Cornetto. Si potrebbero ripristinare tutte le sorgenti esistenti sulla montagna che un tempo dissetavano un esercito di boscaioli, falciatori, cacciatori, turisti e tutto il bestiame. Ci sono tante sorgenti a cui andrebbe riassegnato il vecchio toponimo e la mappa per individuarle. Cose ce ne sono tantissime da fare e tutte nel rispetto della natura, rifare tutti i vecchi sentieri che partono dai paesi che sono la storia dei nostri avi”. Grande ironia e sense of humor caratterizzano questo signore di 87 anni che ha la verve di un ragazzo. Estrae conigli dal cilindro della memoria lasciando spesso a bocca aperta il proprio interlocutore. Come quando in chiusura ci ricorda un aneddoto che gli ha cambiato la vita. Un giorno – era il 1957 – sta riparando il tetto della sua baita a Vason, quando passano di lì due ragazze.”Scusi signore, possiamo prendere alcune negritelle?” “Ma certo” dice Lino. “Ce ne sono tantissime…” “E non avrebbe un 26

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po’ d’acqua da bere?” Il ragazzo fissa il secchio. Oddio, c’è anche un martello immerso nell’acqua, ma risponde di sì, è un’acqua ad alto contenuto di ferro... Hanno sete e bevono lo stesso. Una delle due chiede se devono qualcosa per le negritelle, ma Lino dice di no. La ragazza si chiama Ada Agostini e diverrà sua moglie. La cerimonia si terrà all’Hotel Dolomiti. Di lì a pochi anni, gli darà due figlie, Dody e Betty. Sessant’anni assieme tutti sul Bondone portando avanti

famiglia e azienda lavorando a questa quota con dei bambini che devono andare all’asilo o alle elementari a Sardagna non è un scherzo. “Ogni tanto dico a mia moglie che quelle negritelle le sono costate molto care...” I contadini saranno anche andati via, i turisti vanno e vengono, i politici latitano, i ricordi pesano. Sul Bondone, i Nicolussi ci sono ancora, tra il Palon e la città ci hanno ormai piantato un vessillo. Quello del cuore. ■



trentinoluoghi di Pino Loperfido e Paolo Curcu

UNA MALGA CHE SI CHIAMA FELICITÀ CLEMENTE DALLAPÉ GESTISCE MALGA BRIGOLINA ASSIEME A MOGLIE, FRATELLO, SORELLA, TRE FIGLIE E CENTOSESSANTA MUCCHE. CONTADINO, ALLEVATORE E ORA ANCHE RISTORATORE: IL SIMPATICO 64ENNE DI STRAVINO HA RIPORTATO QUESTO LUOGO AL SUO ANTICO SPLENDORE, SCATENANDO UN PASSAPAROLA SENZA PRECEDENTI

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obi è un cagnone nero enorme che però anziché incutere timore, infonde tenerezza a tutto spiano. A quanto dicono, qui a Malga Brigolina il vero capo è lui. Sulla carta, invece, il patron è Clemente Dallapé, un simpatico signore nato nel 1953 a Stravino, frazione di Cavedine, che qui in Bondone ci è arrivato da pochi anni con moglie, fratello, sorella, tre figlie e centosessanta mucche (razza pezzata rossa, alcune frisone, due grigie alpine e un paio di brune). Tuttavia la sua storia famigliare si intreccia con la montagna di Trento da un tempo molto più lungo. Figlio di Damiano Giulio (1913-1984) e di Clementina

Pederzolli (1914-1994), contadini che nella zona di Cavedine coltivano grano, patate e tutto il resto, Clemente fa la quinta elementare. Poi il primo giorno delle Medie

Malga Brigolina 28

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si presenta a scuola senza nemmeno una matita, così rassegnati lo rimandano a casa e al suo destino di abilissimo contadino e capace allevatore. Da sempre con la

sua famiglia veniva a far fieno proprio da queste parti. E prima di prendere in gestione la Malga Brigolina di certo non se ne stava con le mani in mano. Gestisce campagne e campi di grano da Stenico a Gardolo, sistema i prati per le piste da sci di Andalo e Fai della Paganella, la manutenzione dell’aeroporto di Trento. Insomma, un sacco di attività che non paiono minimamente pesare a Clemente, animato com’è dalla passione per il suo mestiere. La stessa che lo porta qualche anno fa a portare le sue mucche (e il loro latte…) qui in quota, affiancando la vecchia gestione, alla quale fornisce carne e quant’altro. Ma è il 2017 l’anno in cui la


trentinoluoghi

La famiglia Dallapé (con, sulla dx, Leopolda e Alfredo) sui tavoli all’esterno

Il pascolo della Malga con, sullo sfondo, S. Anna di Sopramonte

famiglia prende in carico anche l’agritur. Un’attività che si completa e si presenta alla clientela in tutta la sua completezza e splendore di filiera. Già, perché tra le mille cose, il Nostro Dallapé fa anche il casaro, producendo ottimi formaggi di malga come il Brigolino. Ma con il latte arrivano la tosella, la ricotta e anche il gelato, una nicchia di cui Clemente va particolarmente fiero. Suoi soci sono il fratello Alfredo e la sorella gemella Leopolda. Ad aiutarlo, come detto, la moglie, Franca Cimadon, e le tre figlie Claudia (1993) che lavora in azienda anche come amministrativo, Viviana (1995) che fa la cuoca e Laura (1998), la più piccola, che quest’anno si sta diplomando come ragioniera. Una cosa è certa: la simpatia

lui era il fornitore della materia prima. Anziché starnutire i due si sono innamorati e oggi eccoli qui a Malga Brigolina a servire piatti della tradizione trentina a turisti e trentini innamorati di questa splendida montagna. Ai loro clienti, i Dallapé cercano di insegnare a rilassarsi, ad avere un po’ meno di quella frenesia che anche un certo turismo mordi e fuggi di oggi sembra avere. Alla domenica in particolare, quando si registra un regolare sold out. Prendersi un giorno di ferie e vivere la Natura in tutta tranquillità potrebbe essere un’idea. Oppure abbandonare l’auto e usare il servizio pubblico. Che, ahinoi, al momento non serve la Malga. Speriamo che presto o tardi arrivi questo benedetto autobus cittadino tanto invocato dai

di questa famiglia è coinvolgente e contagiosa. Ad essa si abbinano professionalità e qualità del servizio. Al passaparola sono bastati pochi mesi per moltiplicare gli arrivi alla Malga, sia per i pranzi e le cene, sia per le vendite allo spaccio di carni e formaggi. Gli ottimi rapporti con la Forestale e con l’Asuc sono la conferma della giovialità di Clemente Dallapé che ama avere buoni rapporti con tutti, anche se “quando ho da dire qualcosa la pongo dritta sul naso senza mezzi termini”. E il fieno, così tanto protagonista in questa storia, ha avuto un ruolo fondamentale e galeotto anche nel matrimonio tra Franca e Clemente, celebrato nel 1990. La prima, infatti lavorava ai bagni di fieno di Vigolo Baselga e

L’agritur ha due sale interne per un totale di 80 coperti

bondoneri e dai villeggianti. Intanto, se ancora non l’avessimo fatto con quanto scritto fin qui, invitiamo anche noi a venire a Malga Brigolina a godere di un panorama mozzafiato, di una quiete bucolica che fa meglio di mille ansiolitici e della simpatia di Clemente e della sua famiglia che sanno sfornare sorrisi e bontà culinarie, toccasana per lo spirito e per il corpo. E se vedete Tobi venirvi incontro lasciatevi coccolare perché qui, il vero capo, nonostante le apparenze resta ■ unicamente lui.

INFO MALGA BRIGOLINA Strada della Brigolina, 6 Candriai (Tn) Sempre aperto. Tel. 334.6623935

Clemente nei locali per la stagionatura 29

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trentinoincontri di Denise Fasanelli

IL TEATRINO DELL’ALBERO PARLANTE POTREBBE SEMBRARE UN GIOCO INVECE È UN MESTIERE ANTICO FATTO DI PASSIONE E CREATIVITÀ. COSÌ UN EX OPERAIA TESSILE, PAOLA TRONCHIN, IN ARTE TEODORA GOODMAN, SI È REINVENTATA. LE SUE VALIGIE, TRA RICICLO CREATIVO ED ARTIGIANATO, BURATTINI E MARIONETTE, TRASPORTANO UNA FIABA MODERNA CONDITA DA UN ALBERO PARLANTE, IL RE DEI CORVI, UN CAPPELLO VERDE E TANTA VOGLIA DI LASCIARE TUTTI A BOCCA APERTA

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e marionette e i burattini sono uno dei modi più antichi con cui l’uomo ha scelto di proiettare al suo esterno sé stesso, desideri e paure trasfigurati in storie fantastiche. Prendendo vita, diventano linguaggio teatrale ma sono anche strumenti abitati da una forza evocativa autonoma e stratificata in espressioni immobili. Grazie a loro, gli attori-animatori, non dovendosi preoccupare dei gesti e della propria fisionomia, sono più concentrati sulla voce, sull’espressività delle parole. Ed è in questo 30

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Festa degli animali ad Arco

che Paola Tronchin, classe 1970, in arte “Teodora Goodman”, come il personaggio di un libro dal carattere difficile e caratterizzata da forte indipendenza, è sorprendente: un vulcano di comunicatività, di toni ed espressioni mutevoli, intensi, incisivi. Oggi, unendo la sua passione per la scrittura, la lettura e per le storie a quella per il riciclo, all’attenzione per l’ambiente e l’amore per la tradizione manuale, si è scoperta artigiana fantasiosa e capace, narratrice esuberante e coinvolgente. Una donna che ha


trentinoincontri

Paola e il Teatrino “in valigia”

dovuto e saputo reinventarsi: nella vita precedente era operaia tessile, il suo lavoro consisteva nel cercare buchi nei tessuti, mi racconta con sguardo ironico, sapendo che detta così la cosa può risultare assai bizzarra. Eppure, nella catena produttiva quello era il suo ruolo, almeno finchè l’azienda, come molte altre durante la crisi economica di questi anni, ha chiuso i battenti e si è trovata senza un lavoro che riteneva “indeterminato”, sicuro. “L’idea di fare la burattinaia è stata un’illuminazione improvvisa” mi racconta, “tre anni fa, alcuni amici mi hanno detto che stavano cercando qualcuno che facesse animazione per dei bambini; ho deciso di buttarmi” nonostante la mancanza d’esperienza, nonostante la timidezza che la caratterizza. “Già le prime volte, mi riusciva tutto con molta naturalezza, il risultato piaceva agli spettatori. È stato spontaneo scegliere di continuare. Quando mi sono trovata alla Fiera “Il Trentino dei bambini”, ho realizzato che mi si era aperta una strada, che sarebbe stato il

mio cammino e mi avrebbe persino potuto permettere di vivere”. Si è chiesta se voleva cercare un lavoro ma si è risposta di no: “Voglio fare questo. Punto”. Ed è in quel momento che è rinata con il nome di Teodora Goodman de Il Teatrino dell’albero parlante, abbandonando Paola “la cercatrice di buchi”, quella che si sentiva un po’ in una condizione di marionetta mossa dai fili sociali ed ambientali. Tracce di quest’arte si trovano già nella storia dell’antica Grecia all’epoca della Repubblica di Platone. Con la caduta dell’Impero romano i burattinai portarono i loro spettacoli nelle chiese, nelle fiere e nei mercati di tutto il continente. La piazza era ed è, lo spazio scenico ideale per questo spettacolo. Teodora si riconosce nella definizione di “artista di strada”, con il suo cappello verde, un cilindro cinto da una fascia di feltro marrone ed il suo albero parlante che l’aiuta a narrare ed introdurre personaggi od ambientazioni, si sente a suo agio con quella libertà che caratterizza chi, armato della sua valigia, può scegliere di spostarsi ovunque per mettere in scena la propria arte. “Nella valigia di chi racconta una storia non deve mai mancare la voglia di fare ed immedesimarsi. Per il resto, il contenuto varia sempre, è un’estensione di me stessa e rinasce ogni volta che c’è da mettersi in scena”. La formula con cui si chiude ogni spettacolo, è un rimando poetico e significativo a questo suo modo di interpretare il mestiere: “Finita la fiaba, narrata la storia, si chiude il teatrino e si va in cerca di gloria. E se pensi anche tu che questo viaggio sia bello, cercami ovunque e sarò il tuo menestrello”. Il termine “burattino” deriva probabilmente dall’antica parola “buratto” che indicava la stoffa grossa e rigida dei

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Teodora Goodman alle prese con il Re dei Corvi

setacci per la farina. Una seconda ipotesi vede come origine l’emiliano “burazzo” che significa “strofinaccio”. I burattini e le marionette di Teodora Goodman sono un miscuglio di artigianato e riciclo creativo: nascono tutti da idee originali e personali, alcuni sono classici, altri sono da indossare sulle dite o mossi attraverso un piccolo ferro, ma tutti vengono realizzati con materiali di recupero quali lana, feltro, bottiglie e tappi in plastica, grucce e moltissimo altro. Questa attenzione all’ambiente e allo spreco è molto importante per lei, per questo motivo, anche durante i laboratori che organizza per bambini e ragazzi, rimane un tema di primaria importanza, un valore aggiunto da trasmettere ai partecipanti. Quando le chiedo cosa sia necessario ad un burattinaio-artigiano mi risponde sorridendo: “E’ fondamentale possedere una buona manualità, inventiva e tanta tanta passione. Per questo tutti i miei burattini sono contraddistinti da un piccolo cuore applicato o cucito sul petto, proprio perchè sono fatti con amore. Ogni burattino che creiamo vive 32

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di vita propria, in un certo senso ha un suo carattere che è indipendente dal ruolo che gli vogliamo assegnare. Dobbiamo capirli, sintonizzarci su quello che diventano e che, non sempre, coincide con l’idea che ci eravamo fatti di loro prima di costruirli”. Ed è da una meditazione guidata, durante un corso di scrittura creativa, che è nato il suo burattino preferito: “Il Re dei Corvi”, un tipo con un bel caratterino mi racconta: “Mi ha chiesto lui di esistere venendomi a trovare”. È fatto da una bottiglia di plastica e tessuti di lana e feltro, cilindro nero e di nero vestito, guance

arrossate e sciarpa gialla, non è associato a nessun canovaccio, ma si improvvisa in svariate occasioni, facendogli ricoprire ruoli diversi. Per lavorare le sue storie preferite sono quelle classiche, le fiabe dei fratelli Jacob e Wilhelm Grimm in genere, come “Hansel e Gretel”, “Il principe ranocchio” o “I tre porcellini”. Cappuccetto Rosso in particolare, perchè offre una notevole varietà di personaggi e di scena. Alcune di quelle che utilizza nei suoi spettacoli sono delle rivisitazioni di altre fiabe, altre le ha inventate perchè fossero su misura per il suo Teatrino

dell’Albero Parlante, come la Strega Paglietta e Nano Tremolino. In fatto di storie è un’esperta ed appassionata, è anche autrice di un libro “Storia storiella” (edizioni Montag, 2008). “Prediligo le fiabe in quanto nella fiabe non c’è una morale esplicita come nelle favole ma è già presente un percorso psicologico che porta i bambini a catturarne il senso. Anche per questo mi sto interessando di ‘fiaba terapia’, come progetto futuro, proprio perchè trovo questo strumento molto potente, un percorso di guarigione in cui posso sentirmi utile per gli altri”. Dato che si parla spesso di come i bambini si trovino sempre più facilmente a contatto diretto con la tecnologia, a volte finendo addirittura per esserne dipendenti o succubi, le chiedo quali siano le reazioni di questi davanti al suo lavoro: “Può sembrare un controsenso ma i bambini più sensibili, forse proprio perchè estremamente bisognosi, sono quelli abituati alla tecnologia come mezzo di intrattenimento preponderante. Proprio loro, anche durante i laboratori, in cui prediligo la tradizione manuale, sono quelli che faticano di più ad uscire dalla dimensione magica in cui si trovano proiettati, quelli che non vorrebbero mai smettere. E’ vero che i bambini in generale hanno questa necessità di sperimentare a livello manuale, si


trentinoincontri

tratta di un istinto comune a tutti e mi capita spessissimo che mi chiedano, riferendosi alla loro creazione a seguito di un laboratorio, “me lo posso portare a casa?” È la tradizione manuale, insieme alla consapevolezza di essere capaci di fare, la stessa che stiamo perdendo in molti ambiti professionali, quella che li riempie di orgoglio e voglia di cimentarsi”. Osservando i bambini durante i suoi spettacoli, ci si accorge immediatamente di come riescono a cogliere il senso delle cose con maggior facilità: per loro tutto è

reale, dotati di un’immaginazione tutt’altro che arrugginita. Con gli adulti è più difficile perchè tendono a focalizzarsi solo sul lato tecnico del lavoro, dimenticandosi quanto la fantasia possa essere il miglior effetto speciale al mondo. Le domando da cosa riesce a capire se uno spettacolo ha funzionato: “Sicuramente nel mio lavoro è importante far ridere, quando questo succede è il segnale che la storia che racconto sta funzionando bene, c’è il giusto ritmo, la giusta altalenanza e intonazione. Però la soddisfazione maggiore si ha

quando si intravedono i bambini a bocca aperta, rapiti, immobili, sognanti. Quello è il momento in cui ogni burattinaio o cantastorie può dire a se stesso: ne vale la pena”. Il buio, lo spazio interno del “castelletto” in quest’ottica è doppiamente importante perchè se da un lato restituisce maggiore luce al burattino, alla scena, per Teodora è un rifugio dove accantonare la propria timidezza e vestirsi di nuova vita. Un luogo dove nascondersi per diventare capaci di mostrarsi in tutta la propria abilità. Anche fra molte note positive di cui abbiamo scritto, questo mestiere incontra numerose difficoltà ci confessa: “Il teatro di figura, nel nostro Paese, non ha ancora raggiunto il rispetto e il riconoscimento che dovrebbe avere. La parte del mio lavoro più difficile è qualcosa di comune a molti artisti, in realtà: si tratta di trovare lo spazio, perchè se da un lato ci sono i costi e la burocrazia da affrontare, le

occasioni in cui il mio lavoro viene valorizzato attraverso il giusto corrispettivo, dall’altro c’è la mancanza di un luogo dove dar vita ai burattini e lavorare alla loro realizzazione, dove poter depositare il materiale. Per questo mi piacerebbe fare un appello ai privati ma soprattutto ad Enti, Pro loco od Associazioni, provare a vedere se qualcuno risponde alla mia necessità di trovare un laboratorio. In cambio potrei offrire il mio stesso lavoro, la mia professionalità. Sarebbe davvero un bel modo per venirsi incontro e valorizzare un’arte tanto cara a grandi e piccini. Spero qualcuno mi contatti sulla mia pagina Facebook “Il teatrino dell’Albero Parlante”. ■

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trentinoincontri di Paolo Chiesa

“COME MI SONO MESSO AL SERVIZIO DEL MONDO INTERO” EZIO COPAT HA COMPIUTO DA POCHI MESI 80 ANNI E HA RICEVUTO DALL’ORDINE DEI DOTTORI AGRONOMI E FORESTALI UNO SPECIALE RICONOSCIMENTO PER LA SUA CARRIERA LAVORATIVA, CHE LO HA PORTATO A REALIZZARE GRANDI OPERE IN TUTTO IL MONDO E A SPENDERSI IN ATTIVITÀ DI VOLONTARIATO

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ono 56 anni che Ezio Copat, Dottore in Scienze Forestali, svolge così tante attività che solo per elencare non sembra di averne il tempo. Ma vale la pena di provarci perché il suo è un esempio di forza di volontà e di dedizione al lavoro che possono essere solo di esempio. Prima due parole sui suoi studi: dopo il liceo classico all’Arcivescovile di Trento e gli studi in Scienze Agrarie a Padova e Scienze Forestali a Firenze, si è laureato in Scienze Forestali nel 1960 per iniziare l’anno successivo a lavorare dopo aver sostenuto l’Esame di Stato. Il suo Studio fu subito all’avanguardia dotandosi nel 1960, per primo in Trentino, della macchina calcolatrice Divisumma dell’Olivetti e nel 1964 di un enorme computer della Honeywell “che dovevamo tenere in cantina perché non si surriscaldasse” ricorda ora, “avevamo 7 terminali e ne cedemmo alcuni all’Università e al Comune di Trento e all’Istituto Agrario di San Michele”. Proviamoci allora a raccontare le cose che il Dottor Copat ha fatto da allora: piani di assestamento forestali e pastorali; dalla progettazione al collaudo di strade 34

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rurali e forestali; dalla progettazione al collaudo di paravalanghe; pianificazioni agro-silvo-pastorali; programmazione di produzioni agricole e/o forestali; dalla progettazione al collaudo di opere di bonifica e miglioramento fondiario; vivaistica agraria e forestale; selezione di semi; studi di fattibilità ed esecutivi per Parchi Nazionali; valutazione di risorse idriche ai fini potabili, irrigui, industriali o protezionistici; protezione ambientale e applicazioni del Protocollo di Kyoto; lotta contro la desertificazione e stabilizzazione delle dune; raccolta, selezione, conservazione e trasporto di prodotti

agricoli, forestali e zootecnici; condotte potabili ed irrigue; impianti di irrigazione; drenaggi; programmi di formazione per dirigenti, e per Associazioni di agricoltori; assistenza tecnica; frutticoltura equatoriale-tropicale-mediterranea; viticoltura; orticoltura; produzioni agricole in serra; produzione di piccoli frutti; produzioni biologiche di nicchia. Un elenco che stupisce, vero? Ma per dirla in poche parole, non c’è settore di competenza di uno Studio Agrario e Forestale (e sono moltissimi) di cui lui non si sia occupato. Per dire: gli impianti di irrigazione di quasi tutta l’Alta Valsugana e di quasi tutta la Val di Non li ha progettati e seguiti il suo Studio. Uno Studio che nel 1987 Ezio Copat ha deciso di chiudere per andare all’estero a svolgere altre attività chiedendo ai suoi collaboratori: “volete venire con me? Altrimenti vi cedo l’attività che ha già lavori da fare per i prossimi tre anni e nel frattempo ve ne proporranno sicuramente di nuovi”. E così è stato. All’estero, quindi. E qui a seguire un altro elenco meraviglioso dei luoghi dove Ezio Copat ha lavorato. Oltre alla sua


trentinoincontri amata Tanzania, dove ha la residenza dal 1987, ci sono stati: Algeria, Brasile, Cameroun, Costa d’Avorio, Egitto, Guinea Conakry, India, Kenya, Madagascar, Pakistan, Russia, Sudan, Tchad, Togo, Ungheria. Impressionante, vero? “Nella mia vita lavorativa ho passato almeno 220 giorni di ogni anno fuori dall’Europa, diciamo che gli aeroporti li conosco tutti”, dice divertito. Ed all’estero portano la sua firma progetti come quello del 2008 in Madagascar per la coltivazione della Jatropha, una pianta dalla quale si estrae un olio che serve come combustibile, su una superficie di circa 100.000 ettari o come quello che in Sudan ha visto Elitalia, la sua ditta di elicotteri, trasportare il materiale per la costruzione del ponte telefonico più lungo del mondo dal deserto del Sahara alla cima del Jebel Erba a oltre 2000 metri: “un lavoro per il quale le Poste Italiane hanno emesso un francobollo con la scritta: Lavoro italiano nel mondo”, ricorda con soddisfazione. Sono molte anche le realtà per le quali ha lavorato: dall’Unione Europea alla FAO, da molti Ministeri Italiani e stranieri a varie Regioni e Provincie italiane. E ancora l’ENEL, l’AGIP e varie Società di Autostrade. Un campo di intervento al quale il Dottor Copat tiene molto è quello Ecologico e Naturalistico: “L’ambiente va rispettato sempre e comunque, per quanti interventi produttivi si facciano”. Ed anche in questo campo sono stati molti i suoi progetti per trattare i rifiuti in maniera corretta dal punto di vista del rispetto per l’ambiente in molte zone svantaggiate del mondo. Oltre allo speciale riconoscimento da parte dell’Ordine Professionale dei Dottori agronomi e forestali della provincia di Trento per i 56 anni di attività professionale, Ezio Copat nel 2015 ha ricevuto an-

Lavori per una scuola secondaria in Tanzania

Lavori per il ponte telefonico più grande del mondo in Sudan

che il titolo di Commendatore della Stella d’Italia, consegnatagli a Dar es Salaam in Tanzania dal Sotto Segretario agli Affari Esteri Mario Giro. “Ma un altro titolo di cui vado fiero”, dice il dottor Copat, “è quello di Commendatore della Città di Bagè nello Stato del Rio Grande do Sul in Brasile, dove abbiamo introdotto la coltivazione della vite su migliaia di ettari di territorio. Me lo consegnò il sindaco Luiz Fernando Mainardi che diventò poi Ministro dell’Agricoltura del Brasile”. Un’altra passione di Ezio Copat è stata sicuramente quella per la politica che lo portò ancora studente ad essere nel 1958 uno dei soci fondatori del Movimento giovanile della Democrazia Cristiana trentina. Fu anche Segretario di zona della DC per l’Alta Valsugana, oltre che assessore a Pergine. Ma non è solo per le sue grandi doti organizzative, lavorative e amministrative che Ezio Copat è conosciuto nel mondo, perché sono moltissime le attività che lui ha svolto dal punto di vista del volontariato. “Dalla società trentina ho ricevuto molto” ricorda ora, “e con l’aiuto di alcuni indimenticabili sostenitori come Flaminio Piccoli e padre Tullio Fedrizzi mi sono potuto laureare. Sono stato un uomo fortunato perché ho svolto la più bella professione del mondo

e per questo ho cercato di restituire il ricevuto e di aggiungere qualche altro granello a livello comunale, provinciale, nazionale e internazionale. E mi considero un privilegiato poiché ho potuto lavorare con i poveri, con i prigionieri, con i rifugiati, con i meno fortunati ed ho cercato di contribuire a alleviare le loro sofferenze”. Ed infatti, ogni anno per 20 anni Ezio Copat organizza una squadra di 12-15 artigiani per realizzare progetti benefici soprattutto in Tanzania ma anche in Sudan, in Togo ed in zone rurali povere di altri Stati: progettazione e realizzazione di acquedotti, di ospedali, di lebbrosari, di asili, di scuole, di missioni; ma anche di aziende agricole e cantine dove ha fornito assistenza e formazione alle popolazioni locali per diventare autonome della gestione e nella produzione di prodotti agricoli; e ancora l’organizzazione e l’invio di container con materiale igienico-sanitario e con letti speciali, materassi, lenzuola e asciugamani. Da pochi giorni Ezio Copat non è più Presidente dell’Associazione Volontari Trentini per l’Africa di Pergine Valsugana (lo è stato ininterrottamente dal 1998). Ma scommettiamo che un uomo così troverà certamente un altro modo per fare del bene a chi ne ha bi■ sogno? Siete curiosi di ammirare la nuova mostra d’arte contemporanea, di gustare i nuovi menù di stagione, di scoprire il programma dei concerti e degli eventi del 2017? TUTTE LE INFORMAZIONI su www.castelpergine.it

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trentinosfide

SUPERUOMINI DELLE VETTE

di Dario Pedrotti

TRAIL CORRONO SULLE MONTAGNE, PARTECIPANDO A GARE LUNGHE ANCHE PIÙ DI 100 CHILOMETRI, CHE LI TENGONO FUORI SUI SENTIERI, SOTTO IL SOLE O LA LUNA, O MAGARI LA PIOGGIA CHE COPRE ENTRAMBI, FINO A 30-40 ORE. IL RACCONTO DI UNO CHE LI CONOSCE BENE. PERCHÉ È UNO DI LORO

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ono dei pazzi, c’è poco da dire. Solo che sono in continuo aumento, quindi bisognerà pur cercare di capire cosa hanno nella testa. Sto parlando di quelli che corrono sulle montagne, partecipando a gare lunghe anche più di 100 chilometri, che li tengono fuori sui sentieri, sotto il sole o la luna, o magari la pioggia che copre entrambi, fino a 30-40 ore. Io li conosco bene, perché sono uno di loro. Una volta c’era la “corsa in montagna” un po’ da pazzi anche quella, perché di correre in salita pur sempre di trattava, ma erano 10, 20 chilometri al massimo, e comunque gli iscritti rara36

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mente superavano il centinaio. Oggi si parla di “Trail Running”, e alle gare, che prendono il nome di “Trail” o di “Ultra Trail” quando sono di lunghezza superiore ai canonici 42 chilometri della maratona, partecipano centinaia quando non migliaia di persone. La gara più famosa in Italia è l’Ultra Trail del Monte Bianco, 170 chilometri con 10.000 metri di dislivello, alla quale ogni anno partecipano 2.300 concorrenti, i fortunati che vengono estratti a sorte da un numero almeno triplo di aspiranti. Se a pensare a cosa fanno (o cosa provano a fare, perché non tutti poi arrivano

al traguardo...) potrebbero sembrare degli atleti straordinari, andando a guardare una gara dal vivo si scopre

che a partecipare sono per lo più uomini e donne “qualsiasi”, spesso non più giovani, dai fisici non sem-


trentinosfide pre propriamente sportivi, accomunati solo da una grandissima attrazione per queste vere e proprie avventure all’aperto. Sai quando parti, ed entro quando devi arrivare se non vuoi essere squalificato. Tutto il resto lo costruisci lungo il percorso, dove corri, cammini, mangi, chiacchieri, scatti fotografie, spesso stai malissimo e maledici il momento in cui ti sei iscritto giurando di non farlo mai più, salvo rimangiarti la parola appena hai superato l’arco gonfiabile del traguardo, quando la soddisfazione per aver portato a termine quello che avevi pensato impossibile, e il ricordo di quanto ti sei sentito parte di quei luoghi che hai attraversato, ti fanno dimenticare tutta la fatica che hai fatto. Sulla carta si tratta di gare, ma la competizione vera e propria riguarda in realtà una manciata di persone, quelle che si giocano davvero la vittoria. Per tutte le altre i distacchi si misurano con la meridiana, e quello che può sembrare un buon piazzamento in termini numerici, risulta imbarazzante andando a guardare il distacco dal primo. Ma la classifica conta pochissimo, il vero obiettivo è essere un “finisher”, uno che è arrivato in fondo, e quelli che ci mettono il doppio dei primi se lo sono guadagna-

to molto più a caro prezzo. Attorno ai pazzi che corrono (o camminano, o strisciano, dipende...) ci sono in queste gare centinaia di volontari, che passano ore ad un punto di ristoro o su un pezzo di tracciato particolarmente delicato, spesso nel cuore della notte o magari sotto l’acqua, ma sempre con il sorriso sulle labbra: una parte importante della magia dei “trail” si deve sicuramente a loro. In regione le gare di questo tipo si stanno moltiplicando anno per anno, dal Vigolana Trail al Dolomiti di Brenta Trail, dal Leifers Trail al Garda Trentino Trail, ma la più lunga e affascinante si chiama Südtirol Ultra Sky Race e si corre a fine luglio con partenza e arrivo a Bolzano. È considerata una delle più belle e dure d’Europa, con 121 km e 7.554 metri di dislivello, lungo l’alta via “Hufeisentour” nelle alpi sarentine. Sopra i 2.000 di altitudine per quasi due terzi di gara, punto più alto a Giogo Piatto, due metri sotto i 2.700, per tutti una notte fra le rocce e le stelle, per molti anche due. So che pensate che non lo fareste mai, ma se vedete un filmato e un paio di foto, quel mare di rododendri ve lo sognerete fin quando non andrete a correrci in mezzo. E sarà solo l’inizio. ■

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trentinobenessere di Tiziana Tomasini

LA FURIA DI ALESSIA

LEI SI CHIAMA ALESSIA ZULIANI. È GIOVANE, È DONNA E GESTISCE UN NOTO CENTRO BENESSERE SUL GARDA. INSOMMA UNA CHE LA SA LUNGA. MA NON È TUTTO... ANZI, C’È MOLTO DI PIÙ…

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ome: Alessia. Cognome: Zuliani. Di Verona, ma noi trentini ci conosce bene, visto che ha frequentato la facoltà di giurisprudenza nel capoluogo. L’abbiamo conosciuta in uno dei nostri tour saunistici, e ci ha fatto subito un certo effetto. Tra tutti questi maestri di sauna – molti uomini e in generale con marcata esperienza – una ragazza spicca, non c’è che dire. E pensare che a “Gardacqua” non ci volevamo neanche andare. Abituati alle saune locali, eravamo in dubbio sulle modalità saunistiche di altre zone. Ma molti trentini frequentano e amano questo centro benessere sul lago di Garda, così abbiamo deciso di provare. E ci è piaciuto tanto da volerne parlare; e poi la storia di Alessia merita di essere raccontata. Ma andiamo con ordine. Il centro è il più grande del lago di Garda: 1000 metri quadrati di centro benessere, con saune e bagni vapore di ogni tipologia, per tutti i gusti. 38

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Quando nasce la passione di Alessia per il wellness? Anche per lei – come per molti appassionati – nasce dallo sport, che pratica fin dall’infanzia. Cintura nera di karate, comincia ad avvicinarsi alle saune all’età di 14 anni, seguendo un’amica ed i suoi genitori, soprattutto in Slovenia. Poi fare sauna diventa quasi

una necessità quando inizia a frequentare in modo assiduo la palestra. Ma non è solo una questione fisica: fare sauna significa anche staccare un po’ col mondo, lasciare fuori i problemi e rilassarsi. Comincia a vedere i primi aufguss e la passione esplode quando conosce un ragazzo che fa girare l’asciugamano in modo splendido in un centro di Verona. Per più di un anno lui tenta di convincerla a provare, ma lei resiste. L’occasione si presenta ad un evento e da allora non ha più smesso. Anzi. Vista la sua naturale disinvoltura nel volteggio, la direzione la invita a sventolare con regolarità. Cristian, che lei definisce maestro con la emme maiuscola, le insegna soprattutto a “sentire” il momento ed a trasmetterlo all’esterno. Alessia è brava, ci sa fare. Si rilassa e si carica allo stesso tempo, vedendo la risposta delle persone. Comincia a fare le giornate, i weekend e dopo un paio di stagioni buttano lì un po’ di idee… Intanto lei viene contattata da


trentinobenessere un’associazione per gestire degli eventi. Dopo questa esperienza positiva, si presenta ad un colloquio per il reclutamento di personale a “Gardacqua”, ma con molti interrogativi: sta ancora studiando (giurisprudenza a Trento) e non sa se quella è veramente la sua strada. Tornata a casa, ci ripensa. “Sì, è questo che mi piace fare! Nella vita voglio fare questo!” Richiama il direttore della struttura, chiede un altro colloquio e viene subito assunta. Comincia come assistente presso il centro benessere, fino a proporsi nel ruolo di responsabile. Ha le idee chiare e lo dimostra. Sa che la struttura – dotata anche di un ampio giardino dove si ha la possibilità di prendere il sole tra il profumo del lago e degli ulivi – merita e quindi vale la pena darsi da fare per ottimizzarla e darle risalto. Questione spinosa da affrontare, il costume. “Gardacqua”, dopo un’esperienza fallimentare, riapriva con questa modalità. Alessia comincia a proporre le sue idee e lancia le giornate “senza”. Che hanno così successo da far ridurre attualmente la sauna con il costume ad un solo giorno. Un’impronta altoatesina quella che Alessia dà al centro, secondo i criteri e le usanze nordiche. Movimenta anche la settimana dando il via al calendario degli eventi, anche per diversificare le proposte; in questo modo il saunista appassionato sa che potrà trovare diverse opportunità di benessere, quali ad esempio trattamenti particolari ed a tema. Insomma, ha tante idee che propone e vengono accolte. Ma si muove con discrezione all’interno del centro. Tende a stare “dietro alle quinte” e organizzare, in modo che i collaboratori sappiano cosa fare. Certo le manca la possibilità – proprio a livello di tempistica – di de-

dicare spazio alle persone, di parlare di più, ma il suo ruolo ed il suo impegno purtroppo non glielo consentono. E ci sembra di vederla in azione, a controllare che tutti si muovano in maniera educata, che ripongano le ciabatte prima di entrare in cabina, senza accalcarsi. I clienti vanno fatti accomodare in sauna con calma, nel rispetto della sicurezza di tutti. La stoffa del manager ce l’ha e si vede. Come si vede che quello che fa lo fa con passione. E un centro può essere bellissimo ma se non ha un’anima, manca una componente fondamentale per il successo. E chi troviamo a “Gardacqua” nel team del centro benessere? Max ed Erica e tutta una serie di collaboratori che periodicamente si rendono disponibili (soprattutto nei mesi invernali, di alta stagione) a girare e ad offrire la loro esperienza. Chi frequenta il centro? La clientela è ad ampio raggio: trentini, veneti, milanesi, mantovani e molto altro ancora. Segnale importante, che fa capire l’impegno comune di raggiungere ottimi risultati. Del resto Alessia non si ferma mai: dedica anche una parte del suo

tempo libero a girare e conoscere altre realtà, per sperimentare e cogliere spunti interessanti. Anche all’estero. Memorabile il suo soggiorno a Marrakech, tra SPA e trattamenti veramente speciali. Difficoltà di percorso? Molte donne si stanno avvicinando a questo tipo di attività, tuttavia rimane un mondo ancora molto maschile. E guadagnarsi il rispetto, per Alessia, – giovane e con un lavoro di responsabilità – non è stato sempre facile. Quest’anno si è iscritta al campionato di aufguss con un sentimento per tema: l’ira. Un vizio capitale che non sa solo di libri di storia e di letteratura, ma che troviamo nella vita di tutti i giorni. Tutta una sorpresa, dove Alessia riesce a stupire. E grazie al quale ha ottenuto l’accesso alle finali. Ma non c’è solo la sauna nella vita di Alessia. Pratica danza (acrobatica), suona le campane (tibetane) e la chitarra (elettrica). Ovvio, una vita molto decisa la sua. A tutti i livelli. Poliedrica e rock. Obiettivi futuri? Concludere l’università. E poi? Aprire un centro benessere tutto suo. Ma potevamo anche non chiederglielo. ■

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trentinotelevisione di Tiziana Tomasini

UN TRENTINO ALLA CORTE DELLA DE FILIPPI ADESSO MOLTI LO CONOSCONO. LUI SI CHIAMA MANFREDO BAZZANELLA ED HA ANIMATO UN NUMERO CONSIDEREVOLE DI PUNTATE DEL PROGRAMMA TELEVISIVO “UOMINI E DONNE”. CON BELLE SODDISFAZIONI E QUALCHE INCIDENTE DI PERCORSO…

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on abbiamo neanche fatto in tempo a sederci, che Bazzanella ha già cominciato a raccontare la sua avventura. È un fiume in piena quest’uomo, con tante cose da svelare sui retroscena di uno dei programmi più seguiti nel palinsesto delle programmazioni di intrattenimento per così dire “partecipato”, che contemplano cioè la presenza di persone comuni che vengono poi coinvolte in situazioni di reciproco confronto. Chiarito questo, torniamo a lui. Lui che si trova in pensione da poco e decide di mandare una mail al programma “Uomini e donne over” (dedicato alle persone più mature) per partecipare. Svolgeva un lavoro intenso Manfredo, e voleva in questo modo – a conclusione dell’attività lavorativa – fare qualcosa di nuovo, reimmergersi nella vita sociale, nella società. Viene subito convo40

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cato per un primo colloquio e lo richiamano poco dopo: ”Vieni giù che cominciamo le registrazioni”. Viene messo di fronte ad un gruppo di donzelle e gli viene chiesto di scegliere chi corteggiare. In pratica la trasmissione avrebbe poi seguito l’evoluzione di questo corteggiamento, con tutte le sfumature del caso. E Manfredo ne sceglie una, la prima a destra, non mi sembra male, pensa tra sé e sé. E cominciano le registrazioni. La produzione paga tutto e mette a disposizione ogni confort: il viaggio Trento-Roma sul treno ad alta velocità, l’hotel a cinque stelle, un tutor che fa da tramite tra lui e la regia, un autista che lo porta direttamente agli studi televisivi, che Manfredo definisce “immensi”: una sorta di impero, quello della De Filippi. Una volta dentro, ti vestono e ti truccano. Comincia la

registrazione. Maria inizia a chiamare i vari personaggi e presenta formalmente a Manfredo quella donna da lui scelta. Dopo questa prima puntata, lui riparte con il numero di telefono della signora in questione, come da copione, in attesa di sviluppi da raccontare nelle prossime puntate. Manfredo – che si definisce uomo d’altri tempi, molto

galante – comincia a corteggiarla telefonicamente. E da questo momento inizia il suo incubo. Lei si dichiara (sempre via telefono) follemente innamorata di lui. A colpirla le riflessioni di Manfredo sul suo atteggiamento un po’ aggressivo, da lui interpretato come risposta ad un momento difficile da lei vissuto. Insomma lui diventa per lei “l’uomo della sua vita” e dichiara di amarlo. La donna comincia a diventare molto pressante. Moltissime telefonate al giorno e lunghe conversazioni notturne. Una volta, per non aver inviato un messaggio di saluto, se ne sente di tutti i colori. La mette al corrente del fatto che lui ha una bambina di nove anni (avuta dall’ultima compagna) e la avvisa di non chiamarlo in quella giornata che lui dedica alla figlia. Invece lei chiama lo stesso, dicendo di essere disperata ed in


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crisi perché non lo sentiva al telefono. Lui cerca di calmarla ma è chiaro che questa pressione non gli va giù. Nella puntata successiva, quando la De Filippi – in presenza di entrambi – si informa di come stia andando, lui esplode. Informa il grande pubblico che la storia non va bene, dichiara che non c’è affinità di carattere, non c’è compatibilità. Lei scoppia a piangere (quasi una crisi isterica, dice lui) e lascia lo studio. Maria invita Manfredo a seguirla, per calmarla e farla rientrare, ma niente da fare. La settimana dopo lei torna in trasmissione come una furia, dando a Manfredo tutta una serie di appellativi che non stiamo ad elencare. Insomma settimana dopo settimana – Manfredo è stato in trasmissione per due mesi circa – la situazione va peggiorando. Ma tutto si complica quando scendono in campo i due opinionisti della trasmissione, che insinuano che quelle conversazioni telefoniche siano state condite da chat erotiche. E lei annuisce per conferma. Lui si arrabbia: getta a terra il cartellino con il nome e le due rose che rappresentano amicizia (bianca) o l’intenzione di corteggiare (rossa), manda tutti a *** ed esce dallo studio. Manfredo ammette di aver agito in modo troppo impulsivo: avrebbe dovuto andare dalla De Filippi e spiegare con cal-

ma le sue ragioni, ma in quel momento è annebbiato dall’ira. Le telecamere lo seguono e lui non riesce a trattenersi: “Ma cosa state facendo? Che messaggio fate passare? Io ho dei familiari, una bimba..!?” A sistemare un po’ la situazione interviene la tutor di Manfredo, spingendolo a rientrare. Sbollita la rabbia, lui rientra nello studio. La trasmissione prosegue nelle settimane a seguire. Con entrambi presenti, in quanto chi ha vissuto situazioni interessanti e seguite dal pubblico, prosegue. A questo proposito Manfredo apre una parentesi: la sua visibilità ha avuto un picco notevole. Tornando a “Uomini e donne”, la signora trova un altro corteggiatore, finto, dice lui. Che ha il coraggio di dire a Bazzanella che “certe cose a una donna non si dicono”. Tra i due c’è tensione ma Manfredo riesce a gestire la situazione. E come è finita? Si sentono ancora loro due? Assolutamente no, conferma Manfredo, anzi dice di aver bloccato ogni contatto con lei. La fine di una storia in realtà mai cominciata. E Maria com’è? Ha una professionalità unica, ma è inavvicinabile. Ma i suoi sguardi Manfredo se li ricorda. Per concludere, un’esperienza forte, la sua. Forse tornerà, forse no, ci deve pensare. Vedremo. Alla prossima puntata. ■ 41

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trentinomoda di Silvia Tarter

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Foto di Angelica Trinco

MARIANNA MICHELON, LA SARTA CHE CUCE SUGLI ABITI I COLORI DEL PAESAGGIO TRENTINO

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vreste mai pensato di catturare i colori soffusi dell’enrosadira delle Dolomiti e sfoggiarli sui vostri abiti, rendendoli unici? Oppure di indossare l’azzurro profondo di uno specchio d’acqua di alta montagna, il verde misterioso dei boschi e quello vivace dei prati fioriti, puntellati di innumerevoli variazioni di colore? Marianna Michelon, 33 di Valternigo, una piccola frazione del comune di Giovo in valle di Cembra, ha avuto questa splendida idea, dando vita, con le sue mani d’oro, a meravigliose creazioni sartoriali dove la fantasia davvero non ha limiti, in uno sbizzarrirsi di colori che richiamano i meravigliosi paesaggi trentini, ma sempre dosati in uno stile che risulta elegante e classico,

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mai eccessivo. Un mercato certamente di nicchia il suo, che però sta riscuotendo un buon successo ed è in continua crescita, tanto che da poco, la giovane e intraprendente Marianna dalla Valle di Cembra è scesa in città, dove ha aperto un atelier, in via Oss Mazzurana al numero 51, dove realizza abiti su misura. Quella per il mondo sartoriale è una passione che coltiva sin da piccola, da vera artigiana. Fin da bambina infatti, racconta con fierezza, amava disegnare i vestiti, poi ha imparato anche a tagliuzzare e cucire. La sua prima maestra è stata la nonna Mariotta, che da piccola amava osservare mentre maneggiava con garbo ago e filo, nell’armonia di un ritmo lento

e costante, come una piccola danza elegante. Incantata da quell’alternarnarsi di gesti precisi e pazienti, la piccola Marianna ha deciso così di iscriversi all’Istituto delle Suore Canossiane di Trento, per apprendere il mestiere di sarta. Dopodiché ha iniziato a lavorare nel suo paese natale, aprendo uno studio di sartoria una decina di anni fa, dove è riuscita a farsi conoscere ed apprezzare sempre di più. Il nome di questa giovane sarta e stilista ha finito così per dif-


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fondersi, grazie al passaparola, tanto che il suo piccolo laboratorio immerso nei vigneti della valle è divenuto col tempo troppo piccolo, e non le è più bastato per soddisfare la sua clientela. Così, Marianna ha pensato bene di dar vita a un atelier tutto suo in centro città, dove poter esporre le sue meravigliose creazioni. E sono davvero meravigliose. Lo stile a cui si ispira è quello raffinato ed essenziale reso intramontabile da Coco Chanel, dove è meglio togliere piuttosto che aggiungere. Uno stile dosato, curato e mai

appariscente, dove la donna può sentirsi sempre bella e sicura, pienamente a proprio agio negli abiti che avvolgono il suo corpo. Tra gli stilisti del presente che ispirano le creazioni di Marianna, figurano invece nomi italiani; le piacciono infatti le linee di Armani e il tocco brioso di Valentino. Il suo elemento vincente però è il colore, un tripudio di tinte unite che portano negli occhi di chi li ammira tutta la bellezza e la freschezza dei panorami alpini, sfumando tra delicate nuances grigie e rosa rubate ad un’alba dolomitica o riportando su stoffa l’azzurro intenso delle piume di un martin pescatore, o ancora le gradazioni della notte stellata, drappeggiate in un abito da sogno. Una collezione di 30 dei suoi abiti, uniti ai lavori di altre artigiane come Elena Zambotti di Rovereto che dipinge su tessuto, Cristina Rizzato e Rosa Salvaterra (“Impronte Gioielli”), che creano gioielli in porcellana, da meta giugno è stata esposta al Teatro Sociale di Trento, con il sostegno di Banca Mediolanum. Un segno certamente positivo, per mostrare che anche in un’era ostinatamente dominata dall’omologazione, dove le grandi catene, anche e soprattutto in questo settore, dettano legge, il valore della creatività e l’abilità artigiana possono resistere e brillare con successo. ■

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Benito Mussolini, espulso dall’Austria, incontra al confine di Avio il gruppo di Socialisti trentini che era composto da: Giovanni Donini, Silvio Degasperi, Ernesto Ambrosi, Paolo Casagrande, Giovanni Pedrolli, Mario Todeschini, Cesare Berti e Damiano Margoni

PASSARONO DI QUI...

di Francesca Mazzalai

UNA PRESENZA INGOMBRANTE È IL 1909. UN GIOVANE SOCIALISTA RIVOLUZIONARIO DI NOME BENITO MUSSOLINI ARRIVA A TRENTO DECISO A DARE UNA SCOSSA A QUELLO CHE È ANCORA UN TRANQUILLO TERRITORIO DELL’IMPERO AUSTROUNGARICO. TRASCORRERÀ A TRENTO MENO DI UN ANNO, DIVIDENDOSI FRA IL LAVORO ALLA CAMERA DEL LAVORO E QUELLO DI GIORNALISTA...

T

rento, 19 0 9. È una fredda serata di inizio febbraio ed è già buio da un pezzo quando alla stazione ferroviaria si ferma un treno proveniente da sud. A bordo c’è il giovane Benito Mussolini. Ad attenderlo al binario c’è un piccolo comitato di accoglienza formato da socialisti e giornalisti: Cesare Battisti con la moglie Ernesta Bittanti, l’onorevole Avancini, Ernesto Ambrosi e Domenico Gasperini. Come scriverà lo stesso Mussolini “Giunsi a Trento il 6 feb44

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braio 1909, alle nove di sera. C’erano alla stazione a ricevermi alcuni compagni.” Sotto braccio Benito tiene alcuni quotidiani, fra cui la “Gazzetta dell’Emilia” di Bologna, su cui venerdì 5 febbraio è uscito in anteprima assoluta un articolo (o meglio un manifesto) destinato a fare il giro del mondo. È intitolato: “Cronache letterarie, il Futurismo” di Tommaso Marinetti, e il futuro Duce ne è immediatamente colpito. L’esaltazione della forza, della ribellione, della lotta, della guerra “igiene del mondo”, del machismo (“noi

vogliamo glorificare il disprezzo della donna”) colpiscono in pieno Mussolini, che in quell’esplosione di violenza verbale si trova perfettamente a suo agio. Dopo aver stretto la mano ai presenti, Mussolini viene invitato da Cesare Battisti a mangiare qualcosa con loro all’osteria “Ai Tre Garofani” e infine accompagnato fino all’alloggio che gli è stato trovato in via Cervara. La finestra della sua stanza, al secondo piano di una casa senza pretese, dà sulla fossa del Castello del Buonconsi-


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ro incont Primo scenza di cono azione e valut ITO GR ATU

Benito Mussolini arrestato dopo un comizio interventista nel 1915

glio (dove sette anni più tardi Battisti verrà giustiziato). Il futuro Duce appoggia il modesto bagaglio in camera e si mette a riposare qualche ora. Non è certo arrivato in Trentino per fare vacanza e il giorno dopo all’alba lo troviamo già indaffarato: “Al mattino seguente, insieme con il Gasperini Domenico, mi recai per una conferenza a Merano, il Kurort più quotato del basso Tirolo. Nei giorni seguenti presi possesso del mio ufficio.” L’accoglienza in Trentino è calorosa, il suo arrivo in città ha destato un certo interesse. Anche fra gli uomini della Polizia di Trento. Mussolini è noto per essere un socialista rivoluzionario, un agitatore sindacale, un nemico giurato della Chiesa. Motivi più che sufficienti per mettere in allerta il Commissariato, che il 6 febbraio chiede ulteriori notizie su di lui all’ufficio di Pubblica Sicurezza della stazione internazionale di Ala. Il 16 febbraio arriva la risposta. “Mussolini Benito è un fervente socialista e rivoluzionario” si legge testualmente. Segue la descrizione delle sue (già numerose) peripezie. Nel 1903 risulta essere stato espulso dal cantone di Berna. Un anno dopo è segnalato come anarchico.

Il 16 aprile 1904 riceve lo sfratto anche dal Cantone di Ginevra ed è processato in contumacia dal tribunale italiano per diserzione alla leva militare. Il 22 luglio 1908 è condannato a tre mesi di arresto a Forlì per minacce a mano armata. Ancora prima, nel 1902, è stato arrestato per vagabondaggio, a Losanna dove (senza più denaro e alloggio) gli agenti svizzeri lo hanno trovato, alle 4 e un quarto del mattino mentre usciva da una “cassetta” che gli aveva fatto da riparo per la notte. Un curriculum di tutto rispetto per Mussolini, che sembra seguire con spavalderia le orme della sua famiglia. Sia il padre che il nonno si sono infatti distinti per il temperamento “ribelle”: “Io stimo che il carcere sia un ottimo regime di disciplina morale che rinsalda la volontà e rinvigorisce gli animi. Mio nonno – scrive Mussolini – ha conosciuto le prigioni papali, mio padre quelle della Monarchia sabauda, io quelle di una Repubblica e di una Monarchia. Conoscerò anche quelle dell’Impero e intanto la sacra tradizione familiare non si spezzerà.” Nessun rivoluzionario degno di questo nome può dirsi tale senza un passaggio in cella.

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trentinostoria O almeno così pensa il giovane Benito che non impiega molto tempo prima di realizzare le sue aspirazioni e farsi rinchiudere anche nelle prigioni dell’Impero: “il regime carcerario a Trento e Rovereto è infinitamente migliore dell’italiano. Silvio Pellico non potrebbe più scrivere le sue lamentose memorie. I condannati a meno di due anni lavorano tutto il giorno o nei cortili delle carceri o fuori nei campi, nelle colonie agricole. Le celle sono comode, le finestre non sono a bocca di lupo come nei cellulari italiani, la disciplina non è molto rigida. Potete tutti i giorni farvi portare il pranzo da fuori e leggere uno o parecchi quotidiani e scrivere a piacimento vostro.” Così scrive Mussolini ne Il trentino visto da un socialista, uno studio sul Trentino scritto nel 1910, dopo il suo ritorno a Forlì. Nelle cento pagine di questo libretto si trovano diversi altri spunti, a partire dalla prefazione: “Moltissimi italiani del regno non esclusi coloro che fan professione di irredentismo (professione oggi abbastanza comoda e forse anche sufficientemente lucrosa) conoscono assai vagamente la reale situazione di quelle terre che essi vorrebbero redimere. Molti italiani, anche colti, quando parlano del Trentino, danno prova di una grande ignoranza politica, linguistica, geografica. Non si sa distinguere ad esempio il Trentino dal Tirolo. Si crede che a Trento si parli tedesco. Qualcuno candidamente vi domanda se Trento è bagnata dal mare come Trieste. Non c’è da meravigliarsene. Si fa presto a dimenticare la geografia appresa nelle scuole e gli italiani adulti viaggiano poco. I giornalisti poi che si occupano del Trentino lo fanno quasi sempre dopo un fugace soggiorno di ventiquattro o quarantotto ore, tempo insufficiente a conoscere un paese e a farlo conoscere a

Ida Dalser e Benito Mussolini

un pubblico lontano.” Mussolini prosegue, zigzagando fra dissertazioni sull’irredentismo “è certo che a Trento di irredentisti non ce ne sono” e analisi sulla situazione economica e sociale “la frequente scarsezza del terreno coltivabile, l’esigua produttività dello stesso, le imposte onerose che opprimono i piccoli possidenti, nei paesi alpini l’eccessivo rigore delle leggi forestali che rendono difficili la pastorizia, le enormi passività e la povertà d’industrie nel paese, sono le cause principali che costringono gran parte dei trentini ad emigrare”. Nel testo Mussolini non manca di attaccare il partito clericale, “il più forte economicamente e politicamente” che “recluta i suoi aderenti fra tutte le classi della popolazione. (…) La massima dei clericali trentini è quella del vescovo Pelizzo da Padova: una chiesa di meno e un giornale di più”. La sua è una battaglia personale contro la Chiesa. Mussolini non risparmia colpi bassi e nel corso degli otto mesi di permanenza in Trentino setaccia senza sosta il territorio alla ricerca di notizie e (meglio ancora) scandali che coinvolgano il clero locale. A volte la fortuna gli sorride,

come quando si imbatte nella storia della “Santa di Susà di Pergine”, pubblicata con la sua firma il 12 giugno su Il Popolo (diretto da Cesare Battisti). Come un pellegrino – esordisce Mussolini con tutta l’enfasi di cui è capace – che muove a una Tebaide lontana per espiare nella solitudine bianca e sconfinata del deserto i dolci peccati di un tempo, sono partito da Trento all’alba sotto un cielo nubiloso e minacciante pioggia. Quando Susà – la mia Mecca – appare sotto la montagna rossa, un raggio di sole squarcia le nubi e il mio sguardo si bea in una magnifica panoramica visione. Susà - continua Mussolini dimostrando una certa conoscenza del posto - dista venti minuti di cammino da Pergine. Subito dopo il pas-

saggio a livello della ferrovia valsuganese, il sentiero si inoltra fra i campi con leggero pendio. Susà come tutti i villaggi alpestri è un mucchio di case. Dopo pochi minuti mi trovo davanti alla “Santa”. La “Santa” al secolo Rosa Broll – scrive Mussolini – è una donna bassa, dai lineamenti secchi, dagli occhietti chiari, grandi, vivaci. Le chiome sono grigie, ma ricche. Età presumibile: cinquant’anni. Ditemi – esordisce Benito con la contadina – ricordate l’anno in cui avete conosciuto don Antonio Prudel?- Fu nel 1874. – E vi conobbe subito? – Anca massa. Avevo allora sedici anni e lui ne aveva venti. Mi faceva la corte da alcune settimane e mi conquistò. Divenni la sua amante.- E mai sua sposa?- Anca.” Come Mussolini racconta, quando Rosa e il sacerdote si vedono è subito amore, tanto che i due si sposano al suantuario della Madonna di Pinè grazie a una speciale (in realtà falsa) dispensa papale. Dai dettagli riportati sul giornale si scopre che dopo la cerimonia nuziale Rosa e Antonio tornano a Susà e vanno a convivere nella casa che il Beneficio ha assegnato a don Antonio. E perché, chiede Mussolini, è stata chiamata “la Santa”? “Io – spiega Rosa nell’intervista - stavo chiusa giorno e notte in casa… La gente cominciava a mormorare… Si trovava strana la mia reclusione… Allora don Prudel si

1903. Foto segnaletica del giovane Mussolini 46

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trentinostoria

Ida Dalser

mise a propagare la novella della mia santità. Due volte alla settimana veniva a comunicarmi, seguito da un gran codazzo di fedeli… Ogni venerdì, poi, regolarmente, mi faceva sudar sangue… Diventavo santa patoca. I contadini dei dintorni e dei paesi lontani muovevano in pellegrinaggio a Susà, mi chiedevano delle grazie e mi colmavano di regali… La gendarmeria, però, nutriva forti sospetti sull’autenticità dei miei miracoli, ma affinché i rappresentanti della forza pubblica non mi trovassero in canonica, don Prudel aveva scavato un nascondiglio nel muro e quando si annunciavano i gendarmi, io mi seppellivo in quella specie di armadio e sfuggivo a tutte le ricerche.” Tra un’esibizione e l’altra Rosa si ritrova più volte incinta e mette al mondo due bambini che per ordine del padre (don Antonio) vengono abbandonati. Il primo davanti alla chiesa di Pergine, la seconda sulla soglia di quella di Levico. E qualche tempo dopo anche Rosa si ritrova da sola, circondata solo dalle maldicenze. Non stupisce che, una volta pubblicato l’articolo su di lei, la notizia faccia il giro del Trentino. L’intervista alla santa suscita tanto clamore da essere riportata in uno speciale libricino de “L’Avvenire del Lavoratore” al costo di 6 centesimi. L’opuscolo va

a ruba e Mussolini gongola. La battaglia di Benito contro il clero è iniziata fin da quando (da ragazzino) la famiglia lo ha spedito a studiare in un collegio salesiano. Esperienza a quanto pare non particolarmente gradita dal futuro Duce, che in seguito avrà modo di ricordare il suo maestro come colui che “mi ha avvelenato gli anni migliori della mia vita”. Se non bastasse, a rinforzare la sua “avversione” contribuisce anche il padre, anticlericale da sempre. È seguendo gli insegnamenti paterni che Benito si definisce ateo integrale. La scienza secondo lui ha abbondantemente provato l’inesistenza di Dio. “Do tempo cinque minuti a Dio di fulminarmi. Se non mi punisce in questo momento, vuol dire che non esiste” dichiara nel corso di un dibattito con un pastore protestante, appoggiando provocatoriamente l’orologio sul tavolo. La posizione di Mussolini rispetto alla religione cattolica non potrebbe essere più esplicita. Eppure anche un accanito nemico della Chiesa come lui è destinato a ammorbidire le proprie tesi. Basteranno altri dieci anni e la conquista del potere per portarlo a più miti consigli e addirittura a farne negli anni ’20 - il fautore della reintroduzione dell’ora di religione e del crocifisso nelle scuole. Un cambiamento che non sorprende chi lo conosce meglio, come l’attivista russa (e sua ex amante) Angelica Balabanoff, secondo la quale le opinioni di Mussolini erano “più il riflesso del suo ambiente originario e del suo riottoso egoismo, che non il frutto della meditazione e della convinzione.” O forse, come sosteneva lui, il suo mutare completamente idea era semplicemente frutto della sua infallibile “intuizione interiore”. Ma questo lo scopriremo nella seconda parte della nostra storia.. ■

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ra il 1996 quando pubblicavo “Artisti trentini di fine Novecento”, un libro con la splendida introduzione dell’indimenticabile amico scomparso, lo storico dell’arte Bruno Passamani, un’opera rivelatasi fondamentale a cui sono molto affezionato, che analizzava la produzione creativa di quindici pittori e scultori del Trentino. Tra di essi quella di Giancarlo Vitturini. In effetti lui era nato a Perugia, ma in Trentino visse gran parte delle sua non lunga vita. Quel saggio si apriva così: “Perugino di nascita (è nato a Perugia nel 1936), trentino di acquisizione (nel Trentino, con qualche intervallo, risiede da una trentina d’anni docente di discipline artistiche a Cavalese e Trento, preside all’Istituto d’Arte di Pozza di Fassa, Giancarlo Vitturini è un artista che ha lavorato con stupefacente intensità, sulle tele, sui pannelli, sulla carta, sulla plastica, nell’incisione, nella ceramica, nel vivo delle esperienze più moderne ma, allo stesso

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IL COLORE È UNA MACCHIA SFATTA GIANCARLO VITTURINI, UMBRO DI NASCITA, TRENTINO D’ADOZIONE, UN ARTISTA ECLETTICO CHE ESPLORÒ LE SINTESI ARTISTICHE CON TECNICHE E SOGGETTI MOLTO DIVERSI TRA LORO: DALLA GRAFICA ALLA CERAMICA, DAGLI INSETTI ALL’ORIENTE... tempo lontano dalle mode, dal tallonamento dei critici, completamente immerso a esplorare il proprio percorso artistico-esistenziale.” Figlio d’arte (suo padre Filippo era scultore e disegnatore), talento naturale che a diciannove anni vince premi di pittura, che a vent’anni tiene a Terni la sua prima personale, che ha il diploma di geometra ma si prende anche quello di maestro d’arte, iscrivendosi così all’Accademia

di Perugia. Poi, come studente-lavoratore, Giancarlo viaggia per la Germania, la Danimarca, la Finlandia, l’Olanda. Ad Amsterdam visita la prima grande esposizione dei Cobra – gli espressionisti olandesi – una mostra che lascerà il segno soprattutto nelle accensioni cromatiche di Vitturini, degli anni seguenti. Tornato a Terni, dove abita con la famiglia da quando aveva quattro anni, prende contatti con gli artisti spoletini, De Gregorio, Raspi, Toscano, Marignoli. E soprattutto con il grande Leoncillo che aveva studiato a Perugia e viveva a Roma producendo in special modo ceramiche di ascendenza cubista, insegnando ceramica all’Accademia di Belle Arti, scomparendo nel fatidico ’68 a soli 53 anni. (Una curiosità: ci fu un innamoramento condiviso tra Leoncillo e la nostra eccezionale attrice trentina Edda Albertini che viveva nella Città Eterna: un amore casto ma intenso, come mi confidò l’amica Edda, perché lei

era sposata e cattolica…) Gli inizi pittorici di Vitturini sono espressionistici: Soutine e Vlaminck sono gli artisti a cui guarda con particolare attenzione e nelle loro atmosfere il nostro artista immerge i paesaggi che gli sono famigliari: Loreto, Terni con le sue fumose, inquietanti acciaierie. Progressivamente la materia si fa sempre più corrosa e il colore diventa macchia sfatta, i riferimenti figurativi si sciolgono nell’informale.


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Arriviamo al 1960. Giancarlo ha 24 anni: “A Spoleto – mi raccontò – davanti allo studio del pittore De Gregorio passò un operaio spingendo una carriola di bitume fumante. Dopo averne ottenuto il permesso spargemmo del bitume su un pannello. Mi pare di ricordare che De Gregorio lo espose…” Risalgono a quel periodo le grandi tele cariche di neri bituminosi. Ci furono poi le combustioni su fogli di plastica sulla scia magnetizzante di Alberto Burri, perugino come Giancarlo. Che era un artista sempre alla ricerca, perennemente insoddisfatto. Nei secondi anni’70 questo artista umbro-trentino si dedica a lavori (oli su tela, acrilici su carta) che indagano l’immaginario legato agli insetti: còlti nella loro geometricità, nella loro secchezza montaliana di vuoti gusci risucchiati. Poi, dopo questa avventura che sfiora o intercetta paranoie, emerge il piacere della grafica dell’immagine in qualche modo riconoscibile, dell’affabulazione, della narrazione. Il ciclo “Orientale” (1987-1989) nasce dopo un viaggio in Turchia, in cui le suggestioni della cultura bizantina e araba filtrano in una dimensione magico-onirica, all’insegna della leggerezze della grafica, delle forme che si alzano come fiammelle da invisibili ma presenti lampade di Aladino. Poi ci sono le realizzazioni grafiche le incisioni,

fondamentali nella rappresentazioni della realtà di questo artista che è un eccezionale incisore: acqueforti anche colorate, acquetinte, zuccheri… Infine le ceramiche (fondamentali le suggestioni da Leoncillo, in una regione ricca di argille che della ceramica, sin dal tempo degli Etruschi, ha fatto una sua bandiera. Le più belle sono probabilmente quelle realizzate in ceramica Raku (e me ne regalò un esemplare, un tavoletta con lo sfondo nero rotto da sottili elementi scarlatti, a cui tengo molto). Giancarlo che ormai, causa le sue condizioni di salute, aveva fatto ritorno nella terra natale, mi invitò ad andarlo a trovare e a conoscere l’Umbria, suo ospite per alcuni giorni. Mi è rimasto il rammarico di non averlo fatto, causa i miei impegni scolastici di allora, gli impegni culturali, una certa mia idiosincrasia a viaggiare e a spostarmi, oltre sua morte prematura (si pensa sempre di aver tempo, ma poi ti viene mancare…) . Giancarlo “tornò” a Trento sei anni dopo la sua morte, a Palazzo Trentini, sede del Consiglio Provinciale, in un’esposizione voluta soprattutto al suo secondogenito Luca, allestita dall’architetto Roberto Festi: vi figuravano 150 opere, oli su tela, acrilici, grafiche, incisioni… Una “rimpatriata” calda di pathos. ■

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SPECIALE BOLZANO SPECIALE BOLZANO SPECIALE BOLZANO

a cura di Daniele Magagnin

VINO & PORTICI Sabato 1 luglio - Egna Un evento dedicato ai vini di qualità autoctoni. 50 eccellenti aziende vitivinicole presenteranno i loro vini sotto i pittoreschi portici di Egna. Possibilità di gustare varie prelibatezze gastronomiche abbinate ad ottimi vini. HOCHPUSTERTAL RUN Sabato 1 luglio - San Candido Gara podistica da San Candido a Sillian (A) - classic run: 12,1 km - mezza maratona: 21,1 km. 8° MARATONA BRESSANONE DOLOMITI Sabato 1 luglio - Bressanone Partendo dal centro storico di Bressanone a 560 m e coprendo la classica distanza porterà alla cima Plose a 2450 m di altitudine. MEZZA MARATONA ALPE DI SIUSI Domenica 2 luglio Alpe di Siusi Sono 21,0975 i km della quinta Mezza Maratona Alpe di Siusi, l’avvincente gara di corsa ad alta quota, che vede un massimo di 700 atleti ed appassionati correre sui saliscendi di un percorso che si inerpica su un dislivello di 601 metri, raggiungendo i 2.200 metri nel suo punto più alto. 31° MARATONA DLES DOLOMITES-ENEL Domenica 2 Luglio La Villa in Badia

Partenza a La Villa - Arrivo a Corvara. Ore 06:30: partenza 50

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UN MESE RICCO DI INTRATTENIMENTI E DI AVVENIMENTI SPORTIVI IN ALTO ADIGE UNA SERIE DI INZIATIVE A FAVORE DI TURISTI E RESIDENTI, CONCERTI E “BOLZANO DANZA”, UN FOLTO CALENDARIO DI MANIFESTAZIONI CICLISTICHE E PODISTICHE, DEGUSTAZIONI VARIE E IL CONCERTO DI LUCA CARBONI PER SALUTARE IL FC BOLOGNA A CASTELROTTO da La Villa; ore 08:30: primo passaggio dei concorrenti attraverso Corvara; dalle ore 09:30 alle 15:00: apertura del “Kids Village” vicino all’arrivo: animazione, competizioni, parco giochi in presenza di animatrici; dalle ore 09:00: trasmissione della diretta televisiva su maxischermo nella fan zone in centro a La Villa con bevande, snack ed intrattenimento musicale - arrivo dei primi concorrenti del percorso medio; dalle ore 11:00: pasta party “Rana” in zona arrivo; ore 16:00: premiazione ufficiale ed intrattenimento musicale presso il palaghiaccio di Corvara. FUNBOB BY NIGHT Martedì 4 luglio Rifugio Baranci

Via libera a chi ama star fuori la sera! Il fun bob, bob

su monorotaia, è aperto ogni martedì sera (19-22). Al rifugio Gigante Baranci la serata tirolese, con musica dal vivo e piatti tipici altoatesini. LA CUCINA IN STRADA Martedì 4 luglio Campo Tures Un punto d’incontro per gli appassionati del piatto pregiato e del divertimento all’aria aperta. Le serate del Martedí sono strettamente riservate al buongusto. CORSE SERALI GASTRONOMICHE CON IL TRENINO RENON Mercoledì 5 luglio - Renon Ogni estate cinque serate veramente speciali nella tradizionale “villeggiatura estiva” del Renon: durante la corsa notturna con il storico trenino Renon, gli albergatori del Renon offrono un menù da vero buongustaio. Ad ognuna delle 5 fermate, verrà servita una portata diversa, abbinata ad un vino prelibato. Inoltre, per tutta la serata, suona un complesso musicale.

MERANO SERATE AI GIARDINI TRAUTTMANSDORFF WORLD MUSIC FESTIVAL Merano Le “Serate ai Giardini Trauttmansdorff” sono ormai da considerarsi uno dei principali Festival di World Music del Nord Italia. Eccezionali solisti e gruppi internazionali fanno risuonare all’interno dei Giardini la loro splendida musica, circondati da un affascinante scenario di piante esotiche. TOUR PER AMMIRARE IL TRAMONTO DEL SOLE Giovedì 6 luglio Monte Elmo/Operl

Niente è così bello che ammirare il calar del sole a 2.150 m. Dopo aver assaporato una minestra di canederli al ristorante monte Elmo si parte per i laghetti di Olperl, da dove si potranno ammirare gli ultimi


SPECIALE BOLZANO SPECIALE BOLZANO SPECIALE BOLZANO raggi di sole e godersi lo spettacolo di colori. Dopo un´altra sorpresa si scende in valle in cabinovia. FESTA DEL GIGANTE BARANCI PER BAMBINI Venerdì 7 luglio - Baranci Ogni venerdì i bambini potranno divertirsi sui prati del Gigante Baranci con un ricco programma di intrattenimento con tanti ospiti e avvincenti giochi. NOTTE BLU DELLO SHOPPING A SILANDRO Venerdì 7 luglio - Silandro La notte blu dello shopping a Silandro è una lunga serata dello shopping particolare, in cui i negozi partecipanti rimangono aperti fino a mezzanotte con coreografie e musica. VINOSAFARI Venerdì 7 luglio - Bolzano Un’allegra giornata alla scoperta delle specialità enologiche dell’Alto Adige. Il “safari” comincia in una cantina specializzata nella produzione di spumanti con la degustazione di tre specialità diverse. L’avventura continua con una passeggiata tra i vigneti per conoscere l’arte dei vignaioli e degustare altri vini. FESTA DEL GEWÜRZTRAMINER Venerdì 7 luglio - Termeno Cantine e tenute della Stra-

da del Vino presentano in piazza Municipio a Termeno i loro nettari. Accanto all’apprezzato Gewürztraminer, gli estimatori troveranno anche eccellenti vini rossi, presentati e serviti dai produttori stessi. XXIII EDIZIONE SÜDTIROL DOLOMITI SUPERBIKE Sabato 8 luglio – Villabassa Nel fine settimana che vede in calendario la gara di mountain bike Dolomiti Superbike, il paesino di Villabassa si trasforma nel cuore pulsante dell’evento, il palcoscenico più importante dell’arco alpino. Il punto d’incontro è l’Area Expo, che sorge nel centro storico del borgo. I partecipanti alla gara di mountain bike nelle Dolomiti, ma anche espositori da tutto il mondo, si incontrano qualche giorno prima della competizione per confrontarsi sui dettagli tecnici. Argomenti quali lo spessore delle gomme e il set-up perfetto rappresentano un’ottima occasione di scambio per una strategia di gara vincente. 10° FESTA DELLE MALGHE DI RACINES Domenica 9 luglio Racines In tutte le baite potete gustare tipiche specialità altoatesine e vari gruppi musicali. Dalle ore 8:00 la funivia di

Racines-Giovo porta fino alla stazione a monte, da dove si può iniziare l’escursione delle malghe.

la “Summer Classics” è da tempo parte integrante del programma culturale estivo proposto, ai piedi dello Sciliar.

SÜDTIROL CLASSIC SCHENNA - RADUNO AUTO D’EPOCA Domenica 9 luglio - Scena

12 ALTA BADIA PAISC IN FESTA Mercoledì 12 luglio Alta Badia Riscoprire le delizie tradizionali, i prodotti locali e l’artigianato caratteristici della valle ladina presso il mercatino nel cuore del paese. Musica dal vivo e divertimento per bambini ed adulti assicurato. GIOVEDÌ DI CORVARA Giovedì 13 luglio - Corvara

Il rally Südtirol Classic Schenna, é un appuntamento da non perdere per gli appassionati di macchine d’epoca. Dal 9 al 16 luglio la manifestazione festeggerà la sua 32esima edizione. Il “rally della simpatia” affascina soprattutto per i meravigliosi scorci panoramici, la simpatia della gente e la possibilità di gustare ottime specialità locali. 10° SUMMER CLASSICS 2017 Domenica 9 luglio - Siusi Agli appassionati di musica classica, Siusi propone anche quest’anno una serie di straordinari concerti. Artisti italiani con alle spalle esperienze internazionali si esibiranno sulle note di grandi compositori. Con il suo alto livello,

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Musica e divertimento nella zona pedonale di Corvara, che per quest’occasione sarà chiusa al traffico! Vi aspettano clown, artisti, ballerini e tante sorprese. LA CENA SOTTO LE STELLE Giovedì 13 luglio - Badia Una magica tavolata, ammirando la volta stellata nel centro di San Linert, chiuso al traffico per l’occasione. Il menù verrà creato dai ristoranti di Badia.


SPECIALE BOLZANO SPECIALE BOLZANO SPECIALE BOLZANO BOLZANO DANZA Giovedì 13 luglio - Bolzano

Iman S. Cristina: Contact Percussion Group 24.07 - ore 21.00 - Casa di Cultura Ortisei: Ensemble Cordia. 37° SETTIMANE MUSICALI GUSTAV MAHLER Sabato 15 luglio - Dobbiaco

Bolzano Danza è il festival dedicato alla danza con un ricco programma di rappresentazioni e vari corsi per principianti e progrediti. Corsi: docenti provenienti da tutto il mondo si dedicheranno ad insegnare i rudimenti della danza classica e jazz, hip hop e musical oppure ad affinare la tecnica dell’afro e della danza contemporanea, del flamenco o della samba. RASSEGNA SULL’ALPINISMO: EMOZIONE SOSPESA Giovedì 13 luglio Alta Badia Alpinisti e guide alpine locali ed internazionali incontrano il pubblico e raccontano dei loro momenti più belli nelle nostre Dolomiti e delle loro più emozionanti ascese sulle vette di tutto il mondo. SERIE DI CONCERTI DI MUSICA CLASSICA “VALGARDENAMUSIKA Venerdì 14 luglio Val Gardena

Serie di concerti di musica classica organizzata dalla gioventù musicale “Jëuni de Mujiga Gherdëina” 50esima serie di concerti estate 2017 14.07 - ore 21.00 - Centro 52

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Dobbiaco vanta fra i suoi ospiti un compositore di grande fama internazionale. Gustav Mahler soggiornò al Trenkerhof dal 1908 al 1910. Qui compose la sua famosa nona sinfonia, la decima incompiuta e “Il canto della terra”. Per ricordare ogni anno il grande musicista, Dobbiaco organizza, nei mesi di luglio e agosto, le “Settimane musicali Gustav Mahler”. Concerti, passeggiate, conferenze e film d’alto livello ad alta quota. GIRO LAGO DI RESIA Domenica 15 luglio Lago Resia Partenza e arrivo all’altezza del campanile nel lago alle ore 17:00. 16° INTERNAZIONALE SALTO CON L’ASTA Venerdì 21 luglio - Silandro Per la 16a volta Silandro ospita il meeting internazionale di salto con l’asta. Presenti atleti internazionali di altissimo livello. A seguire concerto con musica dal vivo. 24 ORE DI ESCURSIONI CON HANS KAMMERLANDER Venerdì 21 luglio Merano e dintorni È da 15 anni che Hans Kammerlander organizza questa manifestazione basata an-

che sulla resistenza fisica. Quest’anno si attraversa l’alta via “Hufeisentour” dal Passo di Pennes fino ad Avelengo con piccola festa conviviale. FC BOLOGNA: SALUTO DELLA SQUADRA E CONCERTO DI LUCA CARBONI Sabato 22 luglio Castelrotto

Il saluto della squadra di calcio della Serie A Bologna FC 1909 e il concerto del cantautore italiano Luca Carboni avranno luogo sabato, 22 luglio 2017. La squadra di calcio Bologna FC 1909 sarà in ritiro per la terza volta a Castelrotto dal 12 fino al 26 luglio. KRONPLATZKING MTB RACE Domenica 23 luglio Plan de Corones La principessa Dolasilla sconfiggeva i suoi nemici con facilità diventando così un’invulnerabile eroina. Acclamata dal suo popolo, la coraggiosa principessa venne portata a Plan de Corones dove venne incoronata da suo padre, il re, con la splendida Rajetta regina del Regno dei Fanes. Il periodo d’oro del Regno dei Fanes ebbe inizio... Da allora, troppi anni sono trascorsi, per troppo tempo il popolo del Fanes ha atteso invano il ritorno del re vittorioso. Ma, udite udite, l’attesa sta per finire, un degno erede al trono è vicino! È giunto il momento di chiamare a raccolta da ogni angolo del regno i cavalieri più valorosi per sfidarsi in sella ai loro destrieri alla KronplatzKing MTB

Marathon per il titolo di Re del Regno dei Fanes. SÜDTIROL ULTRARACE SKYRACE - GARA DI CORSA ESTREMA Venerdì 28 luglio Sarentino Südtirol Ultra Skyrace è una gara di corsa estrema in montagna nelle Alpi Sarentine. Il tracciato, molto vario, si snoda lungo l’alta via “Hufeisentour” e richiede in alcuni tratti un passo sicuro, assenza di vertigini e soprattutto un’ottima forma psico-fisica. La corsa si svolge su un percorso di 121 km con un dislivello di 7.554 m, si tratta della corsa estrema più lunga e impegnativa in Alto Adige. OLALA - FESTIVAL INTERNAZIONALE DEGLI ARTISTI DI STRADA Venerdì 28 luglio San Candido

Dopo il convincente successo degli anni scorsi, San Candido sarà partner anche quest’anno del 26° Festival Internazionale degli Artisti di Strada “Olala”. Gruppi provenienti da paesi diversi divertiranno il pubblico con esibizioni straordinarie, amene e dai colori vivaci. MARCIA DELLE OTTO CIME Sabato 29 luglio – Glorenza 8 cime, 33 km, 3.300 m di dislivello. La marcia delle 8 cime non è un test leggero di prestazione, presuppone un buon allenamento. Chi vuole partecipare alla marcia dovrebbe essere ben allenato. ■


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ROSY NANNI, ANIMA E CUORE DI RADIO NBC RETE REGIONE LA FONDATRICE E TITOLARE DELL’EMITTENTE REGIONALE PIÙ DIFFUSA RACCONTA LA STORIA, LA CRESCITA, LO SVILUPPO, LE DIFFICOLTÀ, MA ANCHE LE GRANDI SODDISFAZIONI NEL PROPORRE UN PRODOTTO RADIOFONICO CHE DA QUASI QUARANT’ANNI OFFRE INFORMAZIONE COMPLETA E TEMPESTIVA, BUONA MUSICA OLTRE A GRANDE ATTENZIONE AGLI EVENTI E ALLO SPORT, CON CONDUTTORI PROFESSIONISTI, CON GRANDE ATTENZIONE ALL’INNOVAZIONE E ALLA QUALITÀ E DIFFUSIONE DEL SEGNALE

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er me Radio Nbc oggi è soddisfazione, lavoro, ma soprattutto passione. È una realtà importante che abbiamo costruito io e mio marito, con dedizione, impegno, facendola crescere nel tempo. L’obiettivo è quello di migliorare, sempre…”. A dirlo è Rosanna Nannarone, titolare e direttrice responsabile, ma soprattutto anima e cuore di Radio Nbc. In onda è Rosy Nanni, gentile, dolce e preparata conduttrice, punto di riferimento fisso di tanta gente da oltre sette lustri. Oggi Radio Nbc Rete Regione è la più diffusa emittente radiofonica del Trentino Alto Adige con una copertura reale di un bacino d’utenza di circa un milione e mezzo di abitanti dislocati nelle province di Bolzano, Trento, Verona, Belluno (compresa Cortina d’Ampezzo e luoghi a particolare valenza turistica come la valle Zoldana) e nella zona di Innsbruck nel Tirolo austriaco. “In provincia di Bolzano Nbc – aggiunge Rosy – è la radio privata italiana più grande – aggiunge Rosy –, l’unica per quanto riguarda la copertura informativa e tanto altro, in un sistema radiotelevisivo in

Rosanna Nannarone, titolare e direttrice responsabile di Radio Nbc Rete Regione

cui ci sono tante emittenti di lingua tedesca. Puntiamo molto sull’informazione, precisa, tempestiva, efficace. Nel 2020 festeggeremo i quarant’anni di attività, un traguardo che ci inorgoglisce. In tutti questi anni abbiamo cercato di avvicinarci a quanta più gente possibile, attraverso un’offerta ampia: la buona musica, le notizie, conduttori e giornalisti professionali e la presenza sul territorio. Ci siamo ritagliati uno spazio importante, anche grazie agli investimenti importanti per raggiungere un ampio bacino d’utenza. Non

nascondo che abbiamo fatto grandi sacrifici, anche in un periodo difficile per assicurare sempre il massimo ai nostri radioascoltatori. Cerchiamo di essere una radio per tutti, anche se è difficile accontentare proprio tutti. Noi ci proviamo…”. L’elevata qualità tecnica è una delle peculiarità dell’emittente che ha due sedi, o per meglio dire due studi operativi, uno a Bolzano e l’altro a Trento. Il segnale di Nbc Rete Regione - La radio delle Alpi è diffuso da una rete capillare di ripetitori che garantisce la diffusione dei

programmi con alta qualità. La copertura del territorio è curata con particolare attenzione anche lungo tutte le principali arterie stradali e lungo gli oltre 300 chilometri dell’autostrada del Brennero. “Siamo consci da sempre che la radio tiene compagnia e informa: a casa, in macchina, per chi può anche al lavoro, in molti locali pubblici. Le indagini statistiche rilevano che tra gli ascoltatori è molto alta la percentuale di coloro che ascoltano la radio fuori casa durante tutto l’arco della giornata lavorativa. Inoltre, oltre il 50 per cento dell’utenza segue costantemente programmi radiofonici durante gli spostamenti in auto. Abbiamo un rapporto stretto con l’A22 e con i servizi viabilità per fornire preziose informazioni a chi guida”. Una forza di penetrazione che solo Nbc Rete Regione può offrire grazie alla copertura capillare del segnale. “La radio è affascinate – prosegue Rosy – e non lo dico per deformazione professionale. Piace perché è immediata e strutturata e pensata al tempo stesso. Il prodotto radiofonico in generale ha subito negli anni più di uno scossone dalle nuove tec53

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SPECIALE BOLZANO SPECIALE BOLZANO SPECIALE BOLZANO nologie, da sistemi di comunicazione cambiati, ma ha conservato, anzi potenziato negli ultimi anni il suo ruolo e la sua autorevolezza. Più che riscoperta della radio si può parlare di consapevolezza da parte dell’utenza della qualità e del valore effettivo delle informazioni, chiare, tempestive e soprattutto precise. Da parte nostra c’è la costante lettura del fabbisogno, ecco quindi un sistema di comunicazione integrata che oltre alla radio si estende al sito internet,molto frequentato, arricchito anche da servizi filmati, ai social. I giornali radio sono curati in modo particolare: notizie tempestive in tutti i settori della cronaca, grazie al lavoro della redazione di Bolzano e di quella di Trento”. Grazie alle messa in onda di programmi informativi specifici differenziati per bacini, Nbc Rete Regione è in grado di offrire la qualità delle grandi reti e nel contempo essere sempre molto presente nelle realtà delle zone servite, andando a trattare temi e problemi prettamente locali. Ogni giorno ai microfoni di Nbc Rete Regione si alternano i protagonisti degli avvenimenti politici, sociali, culturali e sportivi dell’area di copertura. A differenza del mezzo televisivo, l’ascolto della radio rimane alto nell’arco di tutta la giornata, con un’ottima presenza in tutte le classi d’età e in modo particolare nelle fasce di popolazione giovani e attive. Ecco perchè Nbc Rete Regione rappresenta oggi uno dei più validi ed incisivi canali pubblicitari a disposizione degli operatori commerciali. “I nostri clienti sono la nostra forza e sono i primi ad avere la percezione effettiva del nostro lavoro, considerandoci partner autorevoli ed efficaci. Loro sono la nostra linfa che ci consente di avere tanti ascoltatori affezionati”. Quanti sacrifici ci sono die54

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Rosanna Nannarone con il cantante Nek

tro le quinte? “Tanti, tantissimi. Si lavora sempre, si deve lavorare sempre se si desidera fare un certo tipo di radio: bisogna pensare alla musica, alle informazioni, alle interviste, agli approfondimenti, anche ai giochi da proporre per assicurare anche il giusto divertimento e poi la parte tecnica, siamo in una zona montana e non è facile far arrivare ovunque il segnale e poi gli eventi, eccetera. Tanto lavoro, ma anche tante belle soddisfazioni”. Grazie ad accordi con tutte le principali case discografiche, Nbc Rete Regione offre tutti i giorni il meglio della musica del momento, oltre ovviamente ad una selezione di grandi successi del passato. Non mancano le grandi anteprime dei big della canzone. “Personalmente – aggiunge Rosy – mi occupo anche della direzione artistica e della play list, oltre che dei rapporti con le case discografiche e i grandi ospiti”. Negli studi di Nbc Rete Regione sono stati ospiti grandi protagonisti della musica italiana, da Lucio Dalla a Gianni Morandi, da Luca Carboni a Biagio Antonacci, da Irene Grandi ad Antonello Venditti, ai Pooh. Molti big hanno scelto Nbc Rete Regione per lanciare le loro novità Nbc Rete Regione offre una

colonna sonora ideale per ogni momento della giornata. La grande musica italiana, di ieri e di oggi, è prevalente nelle prime ore della mattinata con un occhio di riguardo ai classici indimenticabili. Spiccano poi i grandi successi per i giovani e meno giovani. Sino ad arrivare alle super proposte soft della sera e della notte con uno spazio riservato alle grandi emozioni romantiche. Non mancano trasmissioni per i più giovani con le classifiche di musica dance e house. L’informazione ricopre un ruolo molto importante. “Dalle 6 alle 24 l’intera giornata di Nbc Rete Regione è scandita da un appuntamento redazionale ad ogni ora per essere sempre informati tempestivamente sui principali fatti sia locali che nazionali e internazionali. Due le rassegne stampa (ore 6.30 e 8.00) con i principali quotidiani locali. Vengono diffuse edizioni differenziate nei bacini d’utenza. Il buongiorno alle 6 del mattino è con l’“Italia in prima pagina”, una rassegna dei fatti principali delle ultime ore a livello nazionale e internazionale con i contributi delle grandi testate televisive, corrispondenze e approfondimenti dalle principali capitali del mondo”. La forza di Nbc sta anche

nella capacità di seguire i principali avvenimenti in diretta. La struttura tecnica di prim’ordine permette di organizzare in pochi minuti collegamenti in alta frequenza per vivere in presa diretta gli avvenimenti principali della politica, dello spettacolo e dello sport in regione. La redazione ha a disposizione uno studio mobile professionale in grado di garantire la necessaria assistenza tecnica. Lo sport da sempre riveste un ruolo importante … “Da anni ormai Nbc Rete Regione è un punto di riferimento preciso per tutti gli appassionati degli sport regionali, dal calcio al basket, dalla pallavolo all’ippica, dall’hockey su ghiaccio al ciclismo. Non c’è disciplina che non abbia la giusta attenzione nel palinsesto dei programmi giornalistici. Ogni domenica pomeriggio, nell’ambito di “Nbc domenica sport” gli amanti del calcio regionale hanno l’opportunità di seguire rigorosamente in diretta tutte le fasi salienti delle partite principali con interviste finali ai protagonisti ed il riepilogo dei risultati di tutti i campionati sino alla prima categoria dilettanti”. E poi discipline che vanno per la maggiore in esclusiva, ricordando “Tutto l’hockey minuto per minuto”, che per diversi lustri è stato il “fil rouge” del movimento hockeistico nazionale. Qual è l’iniziativa che Rosy Nanni non è ancora riuscita a realizzare? “Siamo cresciuti progressivamente e continuiamo a farlo in vari settori. Ci siamo allargati con nuovi locali a Bolzano, in via Molini, 5. Parlando di cosa mi piacerebbe fare, confesso che mi piacerebbe estendere la diffusione in tutta Italia o comunque estendere ancora il bacino di diffusione. I costi sono altissimi, forse non ce la faremo mai, anche se in molti settori le potenzialità ci sarebbero. Soprattutto nel modo di fare radio”. ■


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di Fabio De Santi

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opo il successo costruito edizione dopo edizione si ripropone ulteriormente arricchita nella proposta, la rassegna il Martedì delle Band, che ormai da alcuni anni rappresenta un irrinunciabile punto d’incontro per i protagonisti della scena musicale locale e, più in generale, per quanti amano trascorrere una serata emozionante e coinvolgente all’insegna della musica dal vivo! Il calendario dell’iniziativa, promossa dal Centro Servizi Culturali S. Chiara, dal Servizio Politiche giovanili del Comune di Trento, dal Centro Musica e dall’Opera Universitaria, comprende 12 serate di concerto con 24 protagonisti, la cui scelta è scaturita da un percorso di selezione. Ogni sera, infatti, salirà sul palcoscenico anche una “Opening Band” che avrà il compito di scaldare il pubblico e di creare la giusta atmosfera per l’esibizione del gruppo titolare del concerto. Alcune novità caratterizzano quest’edizione della rassegna: in primo luogo la dimensione regionale, garantita dalla presenza di Band provenienti, oltre che dal Trentino, anche dalla provincia di Bolzano. Si affacciano inoltre per la prima volta ai “Martedì delle Band” due generi musicali mai presenti nelle edizioni passate: la musica elettronica e il rap. È stata individuata inoltre una nuova location che affiancherà quella tradizionale del Giardino S. Chiara: due serate, infatti, saranno proposte al pubblico al Parco della Predara, nello storico rione di San Martino. Si inizia martedì 4 con una serata elettronica che avrà come protagonista principale Noireve e Layo58

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MARTEDÌ DELLE BAND

Blackstar

12 SERATE DI CONCERTO CON 24 PROTAGONISTI, LA CUI SCELTA È SCATURITA DA UN PERCORSO DI SELEZIONE. OGNI SERA, INFATTI, SALIRÀ SUL PALCOSCENICO ANCHE UNA “OPENING BAND” genic con apertura affidata ai Light Whales. Diverse le sonorità che si ascolteranno l’11 con una notte di metal aperta dai Dystopia e che avrà come headliner i Blackstar che presenteranno anche il loro nuovo singolo “Now” che è il primo estratto dall’album Turning Point, al quale la band trentina sta dando gli ultimi ritocchi e che è annunciato per la fine dell’estate. Questa canzone è una sorta di anteprima del sound rinnovato ed evoluto della band che il pubblico potrà apprezzare in tutti i dettagli nelle diverse tracce di “Turning Point”,

Mondo Frowno

disco autoprodotto presso il Nologo Studio e ora nelle mani di Mauro Andreolli per le fasi di mix e mastering. Un sound rock-heavy metal filtrato dalle varie influenze dei componenti e arricchito da sfumature provenienti da più generi musicali, pur mantenendo in parte la vibe del classico. «Il concept di Blackstar, che nella loro line up uniscono Andrea Barchiesi, voce, Samuel Fabrello, chitarra, Mattia Pessina, chitarra, Gianluca Nadalini, basso, e Davide Odorizzi alla batteria, hanno le loro radici metalliche ad Albiano in Val di Cembra dove han-

no incominciato a suonare dieci anni fa. Il loro primo demo cd “Burnin’ Game” uscito nel 2012 seguito nel 2014 dall’EP “From The Ashes”. Martedì 18 altra accoppiata fra le Diciotto mucche uccise da un fulmine e i Mondo Frowno mentre quella del 25 sarà una serata dedicata al folk aperta dai The Mesh-Ap seguiti on stage della The Rumpled Folk Band, una band Irish Folk Rock Italiana che vi divertirà con i ritmi sostenuti del Folk irlandese, punk/rock irlandese e uno spirito da Kombakt folk, con un repertorio composto da brani inediti e cover di molti artisti: dagli italiani Modena City Ramblers, agli irlandesi Dubliners, Pogues, fino agli americani Floggin Molly e Dropkick Murphys. Nell’estate del 2015 la band ha pubblicato il primo EP di inediti, attualmente sta lavorando in collaborazione con OnAirish alla stesura del primo album. La formazione attuale vede Marco alla voce, Davide alle chitarre, Luca al basso, Patrizia al violino, Tommaso alla fisarmonica, Michele alla batteria. ■


RIFUGIO POTZMAUER “Una camminata in mezzo al bosco muove la mente, liberando dallo stress, per lasciare posto a pensieri creativi. Vieni a scoprire questo posto con la giusta lentezza, quella sana di chi, come te, desidera camminare e non correre e preferendo il gesto di ammirare a quello di avere, riscoprendo così il giusto ritmo della vita.” Roberto Leonardi Gestore del rifugio

RIFUGIO POTZMAUER - 1300 MT. Il rifugio è situato nelle adiacenze del Parco Naturale del Monte Corno, crocevia tra il Trentino e l’Alto Adige. È meta e tappa intermedia del Sentiero Europeo E5 (Lago di Costanza - Venezia) e offre possibilità di escursioni estive e invernali. Ristorante con piatti tipici trentini e 14 comodi posti letto in camerata, con servizi.

Roberto Leonardi con il maestro Giampietro Caffi

RIFUGIO POTZMAUER Grumes (TN) 0461 1636795 | 338 7033945 info@rifugiopotzmauer.it dal 20/06 al 20/09 aperto tutti i giorni dal 21/09 al 19/06 aperto tutti i weekend chiuso tutto il mese di Novembre


ANNA PINTARELLI SILVIA SPADA

Vieni con noi alla scoperta dell’Alto Adige!

GIANNINO

GRETEL

KRAMPI

Io sono un diavoletto birichino. Cercami nelle pagine di questo libro!

Alla scoperta dell’ALTO ADIGE


Saverio Gabrielli

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www.premiorobertomelini.it

P

inè Musica, alla sua XXVI edizione torna con il profumo del legno della Sala del Centro Congressi di Baselga dove l’acustica perfetta rende ogni concerto speciale, riapre le bellissime Chiese sparse nelle piccole frazioni, riporta sull’Altipiano giovani musicisti a cui offre un palcoscenico da condividere con artisti già affermati nel mondo. La nuova creatura del Festival il Premio Roberto Melini giunge alla sua III edizione e animerà l’ultima settimana di luglio, dal 26 al 30; un concorso pianistico nato per ricordare Roberto Melini, docente per oltre un ventennio al Conservatorio di Trento; figura indimenticata di musicista, archeologo, alpinista. Il Premio legato alle sue passioni, musica ma anche montagna e ricerca, è patrocinato dalla ArcheoTrento, dalla SAT e dal Conservatorio ‘Bonporti’ . Il concorso ogni anno propone ai partecipanti un diverso percorso musicale, il 2017 sarà dedicato alla Musica Russa da Ciaikovsky a Kapustin, un arco di 150 anni di musica per rievocare i 100 della Rivoluzione d’ottobre, spartiacque fondamentale anche per la storia della musica. Il concorso si articolerà in 3 prove con una finale di musica da camera dedicata ai Trii per pianoforte e archi, nella Finale del 29 luglio i 3 finalisti avranno la preziosa collaborazione degli Archi del Festival Alberto Nosè

PINÈ MUSICA 2017 GIOVANI MUSICISTI E ARTISTI GIÀ AFFERMATI IN TUTTO IL MONDO SI ESIBIRANNO SULL’ALTOPIANO PER UN’ESTATE RICCA DI CONCERTI Saverio Gabrielli al violino e Stefano Guarino al violoncello che assicureranno una serata di grandi emozioni. La prestigiosa giuria vedrà la presenza dei maestri Oleg Marshev e Rasa Biveiniene Yakutite, Alberto Nosè, Alessandro Taverna e Claudio Trovajoli. A fare da cornice al Concorso, il 23/7, inaugurazione nel Foyer del Centro Congressi della mostra Sorrisi in punta di matita di Paolo Dal Ponte, artista dallo sguardo ironico e dal tratto nitido e pulito che propone nei suoi disegni una realtà spiazzante e surreale dove bersaglio della sua matita sono i più svariati oggetti reinventati e illuminati di nuova luce. Sempre il 23/7 concerto d’apertura affidato al vincitore del Premio Melini 2016, Jonas Aumiller giovane pianista di grande interesse e che ha riscosso nel corso di questo ultimo anno unanime consenso nei numerosi appuntamenti concertistici che ha ottenuto grazie alla vincita del Premio; a seguire il 25/7 Alberto Nosè che siederà anche nella giuria del Concorso, vincitore di una serie innumerevole di prestigiosi concorsi, proporrà un viaggio dalla Francia di Chopin alla Russia di Scriabin e Kapustin. Durante la settimana del Concorso anche il primo degli appuntamenti dedicati a due giganti della scuola pianistica

Franco Mezzena

russa Sviatolslav Richter: l’Enigma (28/7) omaggio cinematografico del regista Bruno Monsaingeon a cui seguirà il 4/8 Vladimir Horowitz: l’ultimo romantico. La conclusione della manifestazione verrà suggellata nel Salone delle Feste del Palace Hotel di Roncegno, dove il vincitore si esibirà la sera del 31 luglio. Nel mese di agosto la locandina cambia passo: spazio agli archi, ai fiati, alle voci, alle corde pizzicate; 6/8 serata brahmsiana con il gradito ritorno in Trentino di Franco Mezzena e Alberto Nones che proporranno la loro integrale delle Sonate dell’amburghese, il 18/8 Ensemble Orobie pianoforte e quartetto di fiati, Alberto Nones

con un programma classico, Mozart e Beethoven, affiancato da due esecuzioni in prima assoluta commissionate per questa formazione dal Festival Più Piano che porta questo suo appuntamento a Pinè Musica. I Concerti del Sagrato propongono infine due pregiati appuntamenti in collaborazione con il Conservatorio “Bonporti” di Trento: 12/8 nell’Antica Pieve di Baselga Bonporti Antiqua Ensemble gruppo vocale del Dipartimento di Musica antica diretto da Roberto Gianotti con la partecipazione all’organo di Stefano Rattini, 16/8 nella Chiesetta di Vigo Del pizzicar le corde Ensemble di Chitarre e arpa del Dipartimento di Musica di Insieme. Chiusura affidata il 25/8 all’Orchestra Haydn che nella suggestiva cornice del Santuario di Montagnaga proporrà un concerto omaggio al M° Andrea Mascagni “Lagrime d’amore, sospiri di pietà”. Il Festival è organizzato dalla Associazione Distratta Musa, Comune di Baselga di Pinè e APT Pinè Cembra, con la direzione artistica di Antonella Costa. ■

INFO www.premiorobertomelini.it info@distrattamusa.it info@visitpinecembra.it Tel. 0461.557028 Premio Roberto Melini

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di Fabio De Santi

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ono ventiquattro gli appuntamenti negli scenari più affascinanti delle Dolomiti trentine che daranno forma, dal 7 luglio al 31 agosto, al cartellone della ventitreesima edizione del Festival “I Suoni delle Dolomiti”. Tra i protagonisti nomi che hanno fatto la storia della musica rock e jazz come Chick Corea e Sarah Jane Morris, giovani talenti e promesse come Joey Alexander accanto a musicisti affermati come Nada, Ferruccio Spinetti, Fausto Mesolella, Jack Savoretti, Orchestra di Piazza Vittorio, Giuliano Carmignola e Héctor Ulises Passarella. Il primo evento è quello con i 12 violoncelltisti dei Berliner Philharmoniker che si terra il 7 luglio al Rifugio Fuciade in Val di Fassa con inizio alle ore 13 come tutti gli appuntamenti dei Suoni. Un’orchestra nell’orchestra, corde pulsanti che dal momento della loro nascita nel 1972, all’interno di una vera e propria istituzione mondiale come quella dei Berliner Philarmoniker, hanno conquistato successi e consensi praticamente ovunque. Domenica 9 a Passo Lavazzè in Val di Fiemme suonerà Joey Alexander un talento incredibile che dall’isola di Bali ha stupito il mondo. Il suo orizzonte sonoro è quello del jazz che scopre già all’età di sei anni quando

Chick Corea

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I SUONI DELLE DOLOMITI DAL 7 LUGLIO AL 31 AGOSTO, IL RICCO CARTELLONE DELLA VENTITREESIMA EDIZIONE DEL FESTIVAL si avvicina da autodidatta al pianoforte usando una mini tastiera elettronica regalata dal padre. Da allora Joey Alexander si è cibato di musica e jazz cominciando dalle jam sessions con musicisti di Bali e Jakarta fino a calcare rotte e palcoscenici della scena mondiale, conquistando premi importanti, apprezzamenti dei grandi della musica e imponendosi come il più giovane candidato per un Grammy col suo “My favourite Things” nel 2015 a soli 12 anni. Tra i concerti più attesi di questa edizione c’è quello con una leggenda del jazz come Chick Corea accompagnato da Bèla Fleck il 12 a Villa Welsperg in Primiero. Sono quasi cinquant’anni che Chick Corea esplora in chiave jazz ogni angolo della creatività musicale dall’avanguardia al bebop, dalle canzoni per bambini alla fusion e persino alle esaltanti incursioni nella musica classica. Ora torna con una straordinaria carica

d’energia grazie al sodalizio con un altro grande musicista: Béla Fleck, virtuoso del banjo. Sabato 15 saranno i musicisti dell’Orchestra di Piazza Vittorio a suonare, alle prime luci dell’alba alle 6 del mattino a Col Margherita in Val di Fassa. Un progetto musicale e sociale quello dell’Orchestra che vanta 15 anni di vita e si è imposto come esempio virtuoso di dialogo tra etnie e culture nel nome di quel linguaggio universale che è la musica. L’Orchestra questa volta si fa interprete del presente con un progetto dedicato al tema delle fedi e al confronto tra religioni. “Credo”, questo il titolo dello spettacolo è una sorta di oratorio religioso – o meglio interreligioso – in cui confluiscono testi, musiche originali e brani di Rossini, Britten e De Machaut così come canti religiosi o sufi, accompagnati con strumenti delle varie tradizioni musicali occidentali, arabe e orientali. Lunedì 17, al Lago Nero - Pinzolo, i suoni classici di Andrei Pushkarev: un esempio di come la musica non smetta mai di essere terreno per sperimentare. Giovedì 20 luglio, al Rifugio Brentei, spazio a Mario Brunello accompagnato dalla Kremerata Baltica. Il violoncellisti e Peteris Sokolovskis incontreranno la Kremerata Baltica con un programma

che testimonia “l’incontro” in musica. Dialoghi tra uno, due e più strumenti solisti con il gruppo degli strepitosi archi della Kremerata Baltica. Quello che propongono i musicisti ungheresesi del Quartetto Kelemen, mercoledì 26 in Val di Fiemme ai Laghi di Bombasèl, è un programma capace di emozionare ogni tipo di pubblico con Schubert, Haydn e Beethoven. L’ultimo evento di luglio, il 28 in Val di Fassa, Colac Buffaure è quello nel segno di «Bella Ciao. La nostra storia è un canto» un progetto speciale che vede insieme sul palco Riccardo Tesi, Lucilla Galeazzi, Elena Ledda, Luisa Cottifogli, Alessio Lega, Maurizio Geri e Gigi Biolcati. Se esistono caratteri comuni a una nazione, per l’Italia uno di questi è il canto e la forma canzone. Lo sanno bene i protagonisti di Bella Ciao che a cinquant’anni di distanza dalla prima rappresentazione – nel 1964 – hanno scelto di riproporre quello che a suo tempo fu uno spettacolo capace di accendere l’interesse di tutti sotto la direzione musicale dell’organettista Riccardo Tesi. Ancora una volta al centro ci sono le canzoni popolari che hanno fatto la storia del nostro Paese, vivificate però da nuovi arrangiamenti e dialoghi sofisticati tra suoni e significati. ■


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www.catinacciodolomiti.it www.valdifassalift.it

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iamo al Ciampedie, uno dei principali gruppi dolomitici patrimonio Unesco. Una balconata panoramica sulla Val di Fassa e sulle Dolomiti raggiungibile in 5 min. con la funivia da Vigo di Fassa. All’arrivo degli impianti si trovano sei rifugi, con terrazze panoramiche e gustosi menu della cucina tradizionale. Le opportunità di svago e attività sono numerose: sentieri facili da percorrere anche con il passeggino, escursioni lunghe, trekking di più giorni, vie ferrate, vie di arrampicata, sentieri tematici ed escursioni accompagnate. In tutto il gruppo ci sono oltre venti rifugi e in alcuni è possibile anche pernottare. All’arrivo della funivia si trova un grande parco giochi con servizio di animazione e custodia, curato da personale qualificato. Al Ciampedie si trova il percorso “Fly Line” Catinaccio Rosengarten, un’attrazione unica in Italia realizzata nel 2015. Un percorso aereo nel bosco, da Ciampedie a Pian Pecei, lungo 1100 metri, sospeso in aria. La discesa si effettua con un carrello a velocità controllata seduti in una comoda imbragatura a seggiolino. Un percorso adat-

UN VIAGGIO NELLA NATURA CENTRO ESCURSIONI CATINACCIO ROSENGARTEN: TANTE OPPORTUNITÀ DI SVAGO CON PERCORSI FACILI O CON ACCOMPAGNATORE GRATUITO to a qualsiasi età. Una volta partiti, bisogna solo godersi sei minuti di discesa sospesi nel bosco. Da Pian Pecei è possibile tornare al punto di partenza con la seggiovia per un’altra inebriante discesa oppure intraprendere il Sentiero delle Leggende direzione Gardeccia. Al Ciampedie trovate anche dei sentieri tematici: - il Sentiero delle Leggende, la strada forestale da Pian Pecei a Gardeccia, dove si trovano i riassunti di alcune leggende ambientate nel Catinaccio Rosengarten e legate alla tradizione ladina; - Te coa de la Schieràtola (nella tana dello scoiattolo): comoda e facile passeggiata di 45 minuti, adatta a tutti, attorno all’altopiano del Ciampedie. Lungo il percorso si trovano 8 ta-

belle dipinte a mano con testi descrittivi dell’habitat e delle abitudini di questo simpatico animaletto. - il Sentiero della Foresta, lungo il sentiero nr. 540 Ciampedie-Gardeccia. Il sentiero è facile, percorribile anche spingendo il passeggino (con ruote grosse!), con pannelli didattico/informativi sulla natura di alta montagna; ...e inoltre Lasciati trasportare... “Vivi la montagna”:

a Vigo di Fassa dal 19/06 al 10/09 si svolgono numerose attività accompagnate. Una full immersion nella natura del Gruppo Catinaccio Rosengarten dove si può partecipare a diverse gite a seconda delle proprie attitudini e capacità. Le attività si svolgono in quota partendo dal Ciampedie e sono gratuite (impianti di risalita a pagamento). Per ulteriori informazioni e dettagli visitate il sito www.catinacciodolomiti.it ■

INFO Catinaccio Impianti a Fune S.p.A. Strada de Col de Mè, 10 38039 Vigo di Fassa Tel. 0462 763242 www.catinacciodolomiti.it www.valdifassalift.it Val di Fassa Lift

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www.perzenland.it

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uest’anno il COPI – Consorzio Operatori Pergine Iniziative, ha rilanciato alla grande con una serie di manifestazioni che coprono quasi tutto l’arco dell’anno. La Grande novità organizzativa del 2017 è il costruttivo accordo di collaborazione tra il C.O.P.I.- Consorzio Operatori Pergine Iniziative, il Comune di Pergine Valsugana, la Pro Loco Pergine e l’APT Valsugana, accordo nato al fine di ottimizzare le risorse economiche, promozionali e di volontariato operativo messe in campo per la valorizzazione del Centro Storico di Pergine. In realtà il Centro Storico di Pergine è stato già movimentato a partire da maggio con una nutrita serie di manifestazioni nell’ambito delle Feste di Primavera ma la stagione estiva del COPI prenderà corpo con le Serate da favola. Prima grande performance il Blue Lakes Festival con lo spettacolo di Luca Bono, fantasista e prestigiatore di fama internazionale che, sotto la regia di Arturo Brachetti si

COPI RADDOPPIA LE MANIFESTAZIONI DOPO LE FESTE DI PRIMAVERA, PERZENLAND & LA VALLE INCANTATA STA VIVENDO UNA STAGIONE ENTUSIASMANTE CON LE SERATE DA FAVOLA E LA FESTA D’AUTUNNO, IN ATTESA DEL MERCATINO DI NATALE PIÙ INCANTATO CHE C’È esibirà in Piazza Municipio (20 Luglio), seguiranno due serate di Musica in piazza e per le strade del Centro Storico (21 e 22 luglio) ed il Pergine Country Village (5-6 agosto) e le storiche e seguitissime Feste Medioevali (27-28-2930 Luglio), curate dalla Proloco Pergine. Happy strong Perzen il 23 settembre aprirà le Feste

d’Autunno e la Festa del miele e della castagna (1314-15 ottobre) affiancherà, in Centro Storico, la Festa della Zucca organizzata dalla Pro loco Pergine al parco dei Tre Castagni. Naturalmente Gran Finale Natalizio con l’ottava edizione del Mercatino di Natale (dall’11 novembre 2017 al 7 gennaio 2018). In tutte que-

ste date le strade di Pergine si animeranno di musica, luci e spettacoli contraddistinte dal marchio Perzenland & La Valle Incantata. Sarebbe davvero riduttivo definirle solo animazioni, visto l’intenso programma di questi importanti appuntamenti, capaci di rendere “incantato” un territorio già ricco di suggestioni e di magia. ■

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A Love Supreme

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nche per questa sua 33esima edizione il festival internazionale di Bolzano Danza allarga i propri orizzonti alla ricerca di “link”, collegamenti, legami e relazioni, proponendo 18 spettacoli – 29 rappresentazioni, di cui otto in prima nazionale e una in prima assoluta – che dal 13 al 28 luglio animeranno le due sale del Teatro Comunale, il Museion, i parchi e le vetrine del centro storico cittadino. Un intenso programma, attento anche alle politiche di inclusione e alla sensibilizzazione di nuovi pubblici, che esplora il nesso tra arte e radici e i legami e le relazioni che si differenziano per genere, forma e natura. Difficile elencare tutti gli spettacoli e gli artisti in cartellone, ma tra questi possia-

LE “RELAZIONI” DI BOLZANO DANZA LA 33ESIMA EDIZIONE DEL FESTIVAL ALLARGA I PROPRI ORIZZONTI ALLA RICERCA DI “LINK”, COLLEGAMENTI, LEGAMI... mo menzionare la presenza di Richard Siegal, autore indipendente cresciuto con William Forsythe al Ballett Frankfurt, che con il suo Ballet of difference (17 luglio) presenta un trittico in cui celebra la diversità della nostra società e intreccia ponti tra l’avanguardia pop, la moda,

la musica elettronica e il balletto accademico. Sempre partendo da un intreccio la tradizione giamaicana incontra la danza urbana e quella accademica, in un progetto con musica live firmato dalla coppia francese formata da Cecilia Bengolea, studiosa di antropologia, e François

Chaignaud, studioso di drag queen (21 luglio). La creazione dell’artista Rachid Ouramdane, ormai di casa a Bolzano, guarda invece all’attualità e con sette interpreti del CCN2 di Grenoble da lui diretto (20 luglio), esprime lo sradicamento dalla propria terra a causa di mutazioni climatiche sempre più destabilizzanti. La compagnia del Ballet de Lorraine porterà a Bolzano Danza due lavori molto diversi a firma di Marcos Morau e Merce Cunningham (24

CONTRADA LARGA

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ono sette i concerti in cartellone in questa estate 2017 per Contrada larga con la partecipazione di gruppi musicali di livello internazionale che si esibiranno nel cortile delle scuole Crispi. S’inizia martedì, alle 21, con Progetto 10 –Via dei concerti: due grandi progetti musicali giovanili che si uniscono nel segno del dialogo e dell’integrazione tra culture, creando in questa occasione un’orchestra internazionale itinerante composta da ben ottantacinque musicisti. Mercoledì 12 sul palco la Budapest Gypsy Symphony Orchestra una formazione sinfonica ungherese i cui musicisti sono di provenienza gypsy e gitana. Conosciuta anche come “Orchestra dei Cento Violini Tzigani”, la formazione, fondata nel 1985 da Laszló Berki, è la più grande orchestra gitana del mondo. Oggi la Budapest Gypsy Symphony Orchestra è formata da 60 violini, Bonporti jazz band 9 viole, 6 violoncelli, 10 contrabbassi, 9 clarinetti e 6 zimbalom e fra le fila dei musicisti annovera Oszkar Okros, il più importante suonatore di zimbalom al mondo. Il repertorio è quello tipico delle formazioni orchestrali sinfoniche: accanto ad autori come Brahms, Offenbach, Pablo de Sarasate, Johann Strauss padre e figlio, Čajkovskij, Rossini e Liszt, l’en-

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semble propone anche musica gitana ungherese tradizionale e melodie e canzoni popolari magiare e di ispirazione magiara di artisti quali Béla Bartók, Grigoras Dinicu, Ferenc Erkel e Vittorio Monti. Martedì 18 spazio alla Bonporti jazz band la big band di jazz del Conservatorio Bonporti nata nel 2009. In questi anni l’orchestra ha lavorato professionalmente con repertori, direttori e arrangiatori tra i più importanti del panorama jazzistico mondiale. Direzione e arrangiamenti del concerto sono affidati a Paolo Silvestri nuovo talento del panorama jazzistico italiano. A chiudere il mese di luglio il 26 sarà l’Orchestra Haydn la formazione simbolo della musica classica in Trentino Ato Adige dal lontano 1960. Sul suo podio sono saliti, fra gli altri, Claudio Abbado, Rinaldo Alessandrini, Riccardo Chailly, Ottavio Dantone, Eliahu Inbal, Alain Lombard, Jesús López-Cobos, Neville Marriner, Riccardo Muti, Daniel Oren, José Serebrier e Alberto Zedda; dopo il fondatore Antonio Pedrotti si sono avvicendati come direttori stabili Hermann Michael, Alun Francis, Christian Mandeal e Ola Rudner. Dal 2003 al 2012 ne è stato direttore artistico Gustav Kuhn; dal marzo 2013 Daniele Spini è responsabile della progettazione artistica.

Photo © Anne Van Aerschot

di Lara Deflorian


trentinopanorama luglio). Lo spagnolo Morau è stato presente alle ultime edizioni di Oriente Occidente dove è stato apprezzato per il suo surrealismo evocativo che a Bolzano vedremo amalgamato alle atmosfere spagnole; l’icona della post-modern dance americana Cunningham è invece fautore di una composizione aleatoria su una base musicale elettronica, combinata a frequenze radio. La musica è anche al centro della creazione di Anne Teresa De Keersmaeker e Salva Sanchis, in cui il free jazz del sassofonista John Coltrane e il rapporto tra struttura e libertà sono eseguiti dai quattro interpreti del gruppo belga Rosas (26 luglio). Un altro artista conosciuto torna a Bolzano Danza con un progetto in prima assoluta dedicato a un vasto pubblico, bambini compresi: il francese Olivier Dubois (26 e 27 luglio) esplora i vizi capitali della morale cristiana in una sorta di passaggio ludico per arrivare all’espiazione dei peccati. Dall’impegno morale, con l’artista spagnola trapiantata in Olanda Marina Mascarell (25 luglio), si passa all’impegno della parità di genere e alla lunga storia dell’emancipazione femminile tra violenza, pregiudizi, un quintetto su musica live, sviscera il tema. All’insegna dei legami fami-

liari il tunisino Radhouane El Meddeb (27 luglio, h 21) in un assolo e girato di spalle al pubblico, sviluppa un dialogo intimo e immaginario con il padre scomparso prima di un addio, sulle note delle Variazioni Goldberg di Bach. A chiudere il Festival le relazioni di 20 giorni di lavoro della compagnia Käfig, vengono proposte in chiave riflessiva dal coreografo Mourad Merzouki (28 luglio) che riporta in scena sei membri storici della crew. Oltre a un vasto carnet di rappresentanti internazionali dell’arte tersicorea, Bolzano Danza presenta tre giovani autori della danza contemporanea italiana, Kor’sia, Olimpia Fortuni, e Masako Matsushita, che attraverso il network Anticorpi eXpLo hanno l’opportunità di far circuitare le loro creazioni. Per i più piccoli sarà riproposta la “Notte a teatro” (21 e 22 luglio) abbinata ad uno spettacolo di hip hop per tutta la famiglia, il centro storico sarà ravvivato dalla Danza in Vetrina (15 luglio). Il Museion ospiterà la site specific di Cristina Kristal Rizzo (25 e 26 luglio) e a chiusura del festival tutti sono invitati al parco dei Cappuccini a danzare nella dj set di Strasse feat Annamaria Ajmone (28 luglio). Per info: Tel. 0471.053800 - www.bolzanodanza.it ■

Dube Love

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Raphael Gualazzi

di Fabio De Santi

C’

è il pianoforte di Raphael Gualazzi a impreziosire la prima edizione del Blue Lake Festival che proporrà tre eventi in Valsugana nel mese di luglio, con artisti provenienti da mondi diversi, ma caratterizzati da uno standard qualitativo di qualità. Il Blue Lake Festival nasce dall’idea di omaggiare il titolo di Bandiera Blu, conferito dal Ministero dell’ambiente ai laghi del Trentino e nello specifico a quelli di Caldonazzo e di Levico e viene promosso da Apt Valsugana, prodotto da Pino Putignani per Piattaforma Eventi con la direzione artistica affidata ad una stella del trasformismo internazionale come Arturo Brachetti. “Abbiamo cercato – ci ha raccontato Putignani – di dare un senso a tutto questo: l’origine doveva essere l’acqua, la sua immobilità quale elemento di origine e fonte della vita umana, ma allo stesso tempo la sua fluidità, la sua trasformazione, caratteristiche della società in cui viviamo. Abbiamo voluto identificare momenti di cultura a profilo internazionale e qualitativamente molto alti. Il concerto di Raphael Gualazzi e si terrà in riva al lago, vicinissimo all’acqua, a simboleggiare il punto di partenza. Lo spettacolo di Luca Bono si terrà invece nel luogo della gente, della società: la piazza, per ritornare poi con Pass Pass sulle rive del lago. Novità assoluta sarà l’idea di trasmettere gli spettacoli su un grande schermo, in modo da essere visibili per molta gente, in luoghi diversi. Questo aspetto artistico vuole raccontare la mobilità estrema che la società ha 68

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GUALAZZI AL BLUE LAKE FESTIVAL IL FESTIVAL NASCE DALL’IDEA DI OMAGGIARE IL TITOLO DI BANDIERA BLU DEI LAGHI DI CALDONAZZO E LEVICO raggiunto con l’avvento della telecomunicazione immediata, con i social network, con l’era di internet”. Ad aprire la kermesse l’11 luglio toccherà alla performance di Raphael Gualazzi con un concerto, per solo piano e voce, che si terrà sulla spiaggia libera del lago di Levico alle ore 21. Per il musicista di Urbino, classe ’81, che lo scorso anno aveva stregato l’Auditorium di Trento si tratta di un ritorno in Trentino con un live dalle forme particolari in cui rileggerà in solitudine alcune delle pagine più importanti della sua produzione

Pass Pass in “Non ho parole”

fatta di quattro album, centinaia di concerti in Europa e Stati Uniti e soprattutto un consenso unanime del pubblico che apprezza le sue doti di pianista e jazzista. La set list spazierà dai nuovi brani dell’ultimo cd “Love Life Peace” fino ai grandi successi contenuti negli album “Reality and Fantasy” e “Happy Mistake”. Il 20 luglio, alle 21, in Piazza del Municipio a Pergine Valsugana spazio a quel Luca Bono considerato come l’enfant prodige della magia Italiana. A 17 anni vince il campionato Italiano di magia, a 18 è in tour con Arturo Brachetti, a 19 approda ai campionati del mondo e a soli 20 anni vince il Mandrake D’or a Parigi, il premio Oscar della maLuca Bono

gia. Ha partecipato a numerose trasmissioni televisive in Italia e in Francia. Si è esibito in Canada, Francia, Belgio e Svizzera oltre che in numerosi spettacoli in Italia godendo appunto del supporto di Brachetti. A chiudere il Blue Lakes Festiva, il 30 luglio, sulla spiaggia libera del Lago di Caldonazzo sarà Pass Pass con lo show “Non ho parole”. Pass Pass, al secolo Jean Pierre Bianco, nato a Parigi ma ormai italiano d’adozione, si è messo in luce sul piccolo schermo nella trasmissione “Italia’s Got Talent” puntando poi su una forma spettacolo in cui si assiste all’incontro magico di due tecniche, la clownerie ed il teatro di figura, talmente cariche di energia da poter abbattere la linea che separa l’artista dallo spettatore. ■


trentinomese

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

www.rifugiocrucolo.it

L’

estate è la stagione ideale per scoprire tutta la bellezza delle montagne trentine e i loro sapori autentici: il posto giusto per gustare la tradizione si trova ai piedi del Lagorai e si chiama Rifugio Crucolo. Un nome che ha alle spalle una storia di trecento anni e un presente fatto di formaggi, salumi e liquori d’eccellenza, che la famiglia Purin sarà felice di farvi assaggiare. Autentici e genuini, i prodotti del Rifugio Crucolo sono protagonisti di una cucina che ancora oggi conserva intatti i sapori e i profumi di un tempo. Celebre è il formaggio Crucolo, prodotto simbolo del Rifugio, dalla pasta burrosa e dal sapore dolce e stuzzicante. Preparato con latte di altissima qualità e stagionato con cura, è un formaggio fatto “come una volta”, irresistibile da solo e ingrediente straordinario di piatti prelibati. Imperdibili sono anche i salumi, in particolare la Carne salada trentina, che può essere consumata sia cruda che cotta ed è l’ingrediente ideale per pranzi e cene estivi, e lo speck Crucolo, affumicato e poi stagionato per 6-7 mesi, ottimo mangiato da solo con del buon pane di segale e complemento indispensabile di molte ricette. Carne salada, speck e formaggio Crucolo sono i tre ingredienti base del tipico “tagliere trentino”. Dopo il dolce (impossibile resistere alle torte dell’Al-

ESTATE AL CRUCOLO OSPITALITÀ E SAPORI GENUINI: IL RIFUGIO CRUCOLO METTE IN TAVOLA LA BUONA CUCINA DI UNA VOLTA INFO E CONTATTI Crucolo Srl Loc. Lagarine, 20 38050 Scurelle (TN) T. 0461 763707 info@crucolo.it Ristorante Rifugio Crucolo Loc. Val Campelle 38050 Scurelle (TN) T. 0461 766093 348 1766447 rifugiocrucolo@crucolo.it bina!), per chiudere il pasto all’insegna della tradizione e accendere la serata, non può mancare un bicchiere di Parampampoli, il liquore digestivo artigianale made in Crucolo, ideato negli anni Cinquanta da Giordano Purin. E queste sono solo alcune delle prelibatezze che potrete gustare comodamente seduti al ristorante del Crucolo! Concluso il pranzo o la cena, potrete anche fare scorta di questi prodotti, per gustarli a casa vostra ogni volta che avrete voglia di ritrovare il gusto inconfondibile della tradizione trentina. ■

Risotto al Crucolo con mela Renetta Difficoltà Medio

Preparazione 20 min.

Cottura 00 min.

INGREDIENTI PER 4 PERSONE: 320 g di riso Carnaroli; 200 g di formaggio Crucolo; 1 litro di brodo vegetale; 2 mele Renette; 1 noce di burro; mezza cipolla bianca; 1 filo d’olio extrav. di oliva; 50 g di formaggio grattugiato. PREPARAZIONE: Brasare la cipolla bianca tagliata a fettine sottili in una padella con un filo di olio extravergine d’oliva; aggiungere il riso e tostarlo per circa due minuti. Bagnare gradualmente con il brodo vegetale bollente preparato con verdure fresche e continuare a cuocere. Dopo diciotto minuti di cottura, aggiungere al riso il Crucolo tagliato a dadini e portarlo a fusione. Nel frattempo, con l’aiuto di uno scavino tagliare le mele Renette a mezza sfera e aggiungerle al riso a cottura ultimata. Mantecare infine il risotto con la noce di burro e il formaggio grattugiato.

Insalatina di carne salada Difficoltà medio

Preparazione 5 min.

Cottura 00 min.

INGREDIENTI PER 8 PERSONE: 400 g di carne salada del Crucolo; 16 g di sale; 100 g di insalatina mista dell’orto; olio extravergine d’oliva; 80 g di formaggio Crucolo; aceto di mele per guarnire PREPARAZIONE: Pulire la carne salada del Crucolo da tutte le nervature e cospargerlo sopra e sotto di sale. Per la presentazione, adagiare nel piatto l’insalatina a bouquet, tagliare la carne salada del Crucolo a fettine molto sottili e disporle a ventaglio nel piatto. Completare al centro con scaglie di formaggio Crucolo e rifinire con un filo di olio extravergine d’oliva. Decorare a piacere con una riduzione di aceto di mele. 69

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www.perginefestival.it

T

ra le proposte dell’edizione 2017 del Festival segnaliamo il nuovo lavoro (unica data prevista) di Giuliana Musso Odiare Medea. Il sogno del patriarcato, uno studio teatrale in forma di lettura scenica sul sistema culturale di fatto tuttora predominante nella nostra società che riprende, arricchendolo di ulteriori contributi, un precedente testo della stessa Musso, La città ha fondamento sopra un misfatto (2010). La compagnia croata Bacaci Sjenki (Shadow Casters) diretta dal geniale Boris Bakal presenta invece la Nuova Produzione Male-Female/ Un gioco di ruolo per maschi e femmine, spettacolo in cui sia performers (6 attori professionisti selezionati in Italia) sia pubblico vengono divisi secondo il genere, con lo scopo di destrutturare stereotipi e luoghi comuni. Sul meccanismo di identificazione gioca anche Body swap, un progetto di Open Source Art realizzato dal gruppo internazionale di ricercatori BeAnotherLab. Il progetto offre un’esperienza di “impersonificazione virtuale”, tecnica neuroscientifica in cui colui che indossa la macchina può provare l’esperienza di essere in un altro corpo. Nuova commis-

Geppetto e Geppetto

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PERGINE SPETTACOLO APERTO DA GIULIANA MUSSO ALLE NINA’S DRAG QUEENS PASSANDO PER TINDARO GRANATA, BORIS BAKAL, ATOPOS, CIRCOLO BERGMAN, DYNAMIS, BEANOTHERLAB E MOLTI ALTRI: TUTTO IL PROGRAMMA DELL’EDIZIONE NUMERO 42 DEL FESTIVAL DAL 7 AL 15 LUGLIO, DEDICATA ALLA QUESTIONE DI GENERE COME FATTORE DI CAMBIAMENTO GLOBALE sione del festival a Circolo Bergman (IT, Milano) è anche l’audioguida partecipata (Pergine, Via San Pietro 4) che condurrà il pubblico a riscoprire e rivivere le condizioni di uomini e donne che soggiornavano e lavoravano all’interno dell’enorme complesso manicomiale di Pergine, che ha segnato la vita economica e sociale della cittadina per oltre un secolo. Tra le proposte di compagnie teatrali particolarmente innovative per la prima volta in provincia Variabili umane della Compagnia teatrale Atopos (vincitrice nel 2010 del Premio Tuttoteatro.com alle arti sceniche “Dante Cappelletti”), che analizza i concetti di maschile e femminile attraverso il coinvolgimento e l’inclusione di persone di identità di genere diverse (uomini, donne e transgender); Geppetto e Geppetto (premio UBU2016 migliore novità italiana o ricerca drammaturgica, premio Hystrio-Twister 2017) di Tindaro Granata ispirato dalle paure della gente sui figli nati da coppie omosessuali, DragPennyOpera di Nina’s Drag Queens, feroce

riscrittura en travesti di The beggar’s Opera di John Gay su cui si basa l’Opera da tre soldi di Brecht. Nell’ambito del progetto europeo “A Manual on Work and Happiness”, coordinato dai portoghesi Artemrede Teatros Associados e di cui Pergine Spettacolo Aperto è partner, le giornate di chiusura del festival verranno occupate dal “Seminario Internazionale su lavoro e felicità” con uno “show-meeting” di livello internazionale (Happiness calling), performance, laboratori e “oziatori” specifici, che ruoteranno intorno al tema delle interazioni tra pari opportunità, felicità, lavoro e creazione artistica: il programma coinvolgerà studiosi, curatori e artisti, riconoscendo la necessità di ripensare la natura del rapporto tra lavoro e felicità da un punto di vista multidisciplinare. Ancora in tema identità e differenze tornano a Pergine i romani Dynamis con iD, performance per un solo spettatore e Ateliersi con Isola e sogna, un report in forma di concerto su Giusi Nicolini, ex Sindaco di Lampedusa, e sull’esercizio del

potere nell’isola degli sbarchi e delle tartarughe. Tra i vincitori del Bando Open 2017, dedicato al sostegno delle nuove creazioni contemporanee segnaliamo Diario Blu (E) di Titta Cosetta Raccagni, video-installazione autobiografica sulla difficoltà nel riconoscere ed esprimere la propria identità in età adolescenziale, Spazi per corpi in attesa di trasformazione di Clara Luiselli, Wordless di Mona Mohagheghi, ME|3T di Tobia Zambotti. E ancora molte iniziative collaterali, talks con gli artisti, attività per famiglie sul tema dell’identità di genere (Federica Chiusole con Regenerators in piazza Fruet), installazioni al femminile, proiezioni e dj-set. Tutto il programma sul sito www.perginefestival.it ■

INFO PERGINE SPETTACOLO APERTO 42. Festival CHIMERE 7-15 luglio 2017 Pergine Valsugana (Trento) www.perginefestival.it


Karademimmit

trentinopanorama

di Fabio De Santi

È

dedicata al “mondo femminile” nella musica di radice tradizionale la trentesima edizione di Itinerari Folk con una serie di concerti fra luglio e agosto nello spazio del cortile delle Crispi. “Femminile plurale”, questo il titolo scelto per la rassegna proposta dal Centro S.Chiara, è articolata su quindici diversi progetti artistici con un programma di concerti che ruotano attorno al tema femminile, al suo protagonismo, alle sue storie, alle peculiari sensibilità artistiche che le donne di oggi sanno esprimere in varie parti del mondo. Un ampio sguardo sul palcoscenico della musica di radice tradizionale e della world music che ci consente di mettere a fuoco temi, identità e visioni artistiche con al centro la donna, il suo impegno civile e nella cultura, la sua passione per la vita e i sentimenti che rendono l’umanità piena di bellezza e speranza. “Come al solito – racconta Mauro Odorizzi anima artistica di Itinerari Folk – la rassegna è un’occasione per girovagare ad ogni latitudine e per apprezzare nuovi spazi di creatività, tendenze innovative e nuovi progetti che disegnano l’incontro tra l’estetica moderna e gli elementi provenienti dal nostro passato, dalla memoria e

ITINERARI FOLK “FEMMINILE PLURALE”, QUESTO IL TITOLO SCELTO PER LA RASSEGNA PROPOSTA DAL CENTRO S.CHIARA dalle tradizioni. Ritmi popolari, danze, tradizioni ancestrali e suoni urbani, musica di composizione o legata a contesti rituali, sono tutti elementi che attraversano i concerti che verranno offerti nell’edizione del trentennale. La voce avrà un ruolo predominante e in questo senso anche la varietà sonora dei linguaggi: dall’Africa alla Sardegna, dagli antichi idiomi gaelici alle lingue slave, dal Tibet al Canada francofono, dal Veneto al Piemonte. Primo evento il 3 luglio, come per tutti gli altri alle 21.30, con Trio In Uno (Italia Brasile) e La Dame Blanche (Cuba) mentre il 7 spazio alla spagnola Ana Alcaide con il suo nuovo progetto Leyenda. Sei musicisti in scena, un insieme di strumenti affascinante e potente, una componente visuale ad arricchire un racconto che si dipana tra le suggestioni e le ispirazioni evocate dalla Chet Nuneta

mitologia e dalla leggende che hanno al centro il potere della donna e la sua energia ancestrale proiettata nel mondo attuale. Lunedì 10 spazio a Namygal Lhamo (Tibet) e con le Bisserov Sisters (Bulgaria) mentre il 14 spazio ai finlandesi Karademimmit. Si tratta di un ensemble composto da quattro ragazze scandinave, che presenta un delicato repertorio di canti popolari e d’autore accompagnandosi con un incantevole strumento a corda chiamato Kantel. Arriva dal Gambia Son Jobarteh, il 17, che può essere considerata una delle musiciste africane più originali ed interessanti del momento. Cantante e interprete della kora, strumento molto diffuso nei paesi dell’Africa centro-occidentale, è nipote di Amadu Bansang Jobarteh, uno dei più importanti Griot della sua generazione, migrato dal Mali al Gambia. Ma è anche cugina di un personaggio ancora più popolare: il grande virtuoso della kora, Toumani Diabate. Venerdì 21 altra accoppiata fra il Quintetto Nigra e Rachele Colombo & Miranda Cortes che lasceranno il palco, il 24 alla statunitense Leyla McCalla una cantante e violoncellista di origini haitiane.

La sua musica è una ricerca personale che affonda le radici nella cultura afroamericana, caraibica e creola. Per quanto riguarda i contenuti Leyla continua l’esplorazione di temi connessi alla giustizia sociale e allo sviluppo di una coscienza e consapevolezza panafricana. Dopo il live degli Andhira, il 28, il mese di

La Dame Blanche

luglio si chiuderà il 31 con il progetto francese Chet Nuneta centrato su voci e percussioni risiedono nell’incrocio tra musiche tradizionali e attuali, tra culture lontane e interiorità, alla luce di un tema portante che è quello delle migrazioni. Polifonie dal mondo che intendo raccontare il fenomeno permanente del viaggio. ■ 71

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di Fabio De Santi

S

ono i Gogol Bordello, la gipsy folk band più celebre del pianeta, gli headliner della nuova edizione dell’Owl Festival che si terrà nel piazzale a fianco del PalaTrento dal 14 al 16 luglio. I Gogol Bordello suoneranno proprio nella serata iniziale del festival, venerdì 14, nell’ambito del tour italiano che li porterà anche al Pistoia Blues Festival e al Flowers Festival di Collegno. In attesa del tour italiano della band, in arrivo per tre tappe il prossimo luglio i Gogol Bordello hanno annunciato la pubblicazione del nuovo album “Seekers And Finders” il prossimo 25 agosto tramite Cooking Vinyl / Edel. Il nuovo lavoro è anticipato dal singolo “Saboteur Blues” di cui è stato pubblicato da poco online. Riguardo a questo disco Eugene Hütz, frontman della band afferma: “Per noi Seekers and Finders è un disco magico e spensierato”. Il settimo album in studio della band racchiude la loro quintessenza “the Good, the Bad and the Snugly”. Scritto durante un lungo periodo di permanenza in ben tre diversi continenti, Seekers

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OWL FESTIVAL

Gogol Bordello

I GOGOL BORDELLO NEL PIAZZALE A FIANCO DEL PALATRENTO DAL 14 AL 16 LUGLIO and Finders ritrova in ottima forma l’essenza multiculturale dei suoi 9 componenti; violino, fisarmonica, tromba e marimba si uniscono in armonia alla classica formazione rock con chitarre, batteria e basso. “Le canzoni – sottolinea Eugene – stavano già iniziando a emergere nel periodo in cui mi dividevo tra America Latina ed Est Europa ma alla fine è stato non appena sono tornato a New York che tutto è diventato più chiaro e a fuoco…lì è sempre stato così per me”. Il brano “Saboteur Blues”, il primo frenetico singolo, è un pezzo punk rock che fa il dito medio al filosofo francesce René Descartes: “Questa canzone riguarda l’impegno nel dedicarsi al momento presente, la volontà di porre fine a questo auto sabotag-

gio - continua poi Eugene - le nostre vite sono sabotate dai nostri pensieri che si bloccano nel passato piuttosto che nel futuro”. Sabato 15 on stage come gruppo principale ci saranno i Pop X, la band trentina che con il suo elettropop ha conquistato l’Italia. La sigla di «Open bar tour 2017» il nuovo tour dei Pop per il collettivo sonoro che si presenterà con una line up che accanto a Davide Panizza schiera Niccolò Di Gregorio, Luca Babic, Walter Biondani, Laura Jantunen, Pietro Parisi e Andrea Agnoli per uno show che si annuncia ricco di sorprese come ci ha racconta Davide : «Ci saranno i visual live e molte sorprese legate cioè a quelle che mi piace definire come versioni malate dei pezzi del nostro ultimo disco Lesbianitj

accanto a quelli che sono diventati dei classici del nostro repertorio fra i quali non mancheranno Cattolica, Io centro con i missili, Una vita stupenda e Paiazo”. Gran finale domenica 16 con i Talco band nostrana punk-chanka tra le più seguite all’estero: il gruppo torna con un nuovo tour “Combat Circus Goes to Silent Town Tour 2017” in occasione dei dieci anni di “Combat Circus” il secondo cd. Il titolo del tour comprende anche il nome del disco “Silent Town”, ultima uscita discografica datata 2015 perché, a detta della band, sarebbe riduttivo celebrare in un tour un solo disco e quindi l’idea è quella di “creare una scaletta nuova sulla falsariga di quella di 10 anni fa però con molti pezzi nuovi e nuove esperienze”. ■


trentinopanorama

di Fabio De Santi

S

i apre con il concerto di Nek, il 30 luglio in Piazza Fiera, la 4 a edizione del Trento Summer Festival che propone anche gli show del 2 agosto con Francesco Renga e del 5 con Francesco Gabbani. Dopo il resoconto positivo delle prime tre edizioni del “Trento Summer Festival” anche quest’anno l’evento ideato da Alessandro Raffaelli e Roland Barbacovi animerà l’estate del capoluogo. Come negli anni scorsi il cartellone del “Trento Summer Festival” è stato pensato per accontentare generazioni e gusti molto diversi. L’organizzazione della rassegna “Trento Summer Festival” non sarebbe possibile senza la sinergia tra diversi enti e sponsor. A Trento Nek presenterà il live del suo “Unici in Tour” che ha conquistato anche, lo scorso 21 maggio, il pubblico dell’Arena di Verona. Ospite d’eccezione sul palco dell’Arena è stato J-Ax, che ha duettato con Nek sulle note dell’ultimo singolo “Freud”, nella top 10 dei brani più trasmessi dalle radio. Sul palco di “Unici in Tour” e del live evento “Nek in Arena”, con la sua straordin a r i a energia, Nek rega-

NEK A TRENTO TRENTO SUMMER FESTIVAL PROPONE ANCHE GLI SHOW DEL 2 AGOSTO CON RENGA E DEL 5 CON GABBANI lerà al pubblico le note degli indimenticabili successi dei suoi 25 anni di carriera, fino alle hit degli anni più recenti e ai brani del suo nuovo album “Unici”, per una scaletta che si preannuncia imperdibile. Nek sarà accompagnato dalla sua band: Emiliano Fantuzzi (chitarra e tastiere), Luciano Galloni (batteria e percussioni), Chicco Gussoni (chitarra) e Lorenzo Poli (basso e synth). A 20 anni dal successo di “Laura non c’è” (1997), che lo ha fatto debuttare nel mercato latino, consacrandolo come un artista di fama internazionale con dieci milioni di dischi venduti nel mondo, Nek ha appena pubblicato in Spagna, Usa e America Latina il singolo “Unicos” (versione in spagnolo di “Unici”) che anticipa la pubblicazione dell’album nei paesi latini, prevista per giugno 2017. Prodotto dallo stesso Nek e da Luca Chiaravalli, “Unici” è uscito a quasi due anni di distanza dal successo di “Prima di Parlare” (certificato Platino per le vendi -

te) ed è il tredicesimo album d’inediti dell’artista. Questo nuovo lavoro contiene 11 brani, tra cui il singolo che dà il titolo all’album ed è da settimane tra i brani più trasmessi in radio, e la hit della scorsa estate “Uno di questi giorni”. In “Unici” melodia ed energia convivono, i suoni elettronici si miscelano alla forte impronta musicale di Nek che, come in passato, ha suonato tutti gli strumenti. L’album è come un viaggio dentro le sfaccettature della vita che rendono tutti noi unici, dai valori, al desiderio di evasione, senza dimenticare un po’ di ironia nell’unico duetto presente con J-Ax. Undici brani, undici paesaggi emotivi. Con un utilizzo ancora più maturo, ma non meno corposo, dell’elettronica, sull’onda di quel ‘Fatti avanti amore’ arrivato secondo al Festival di Sanremo del 2015. “Ho sempre cercato di essere al passo con i tempi e di evolvere senza tradire le mie radici e le mie passioni”, dice lui. E Unici è una sorta di biglietto da visita di chi è oggi Filippo Neviani in arte Nek, che ha saputo creare una cifra musicale “unica”, mai prevedibile. Prodotto da Nek con il poliedrico Luca Chiaravalli e poi masterizzato a Miami

da Antonio Baglio, ‘Unici’ si snoda tra elaborata costruzione armonica, complessi intrecci strumentali e linee melodiche che rimangono impressi già al primo ascolto. Su tutto, naturalmente, c’è la firma anche musicale di Nek che in studio di registrazione diventa un polistrumentista curioso e inarrestabile. “È una necessità personale, io in fondo sono anche un musicista”. Stavolta suona chitarre, basso (che, non dimentichiamolo, è il suo primo strumento), batteria e piano, regalando alle esecuzioni un’innegabile omogeneità di suono e di stile. Il primo singolo ‘Uno di questi giorni’ è stato una hit dell’estate 2016 finché a settembre non è arrivato il secondo singolo ‘Unici’ che si è subito piazzato tra i brani più trasmessi in radio. “Una definizione per questo album? Direi “Filippo in continua mutazione””. Una evoluzione inarrestabile che stavolta, canzone dopo canzone, arrangiamento dopo arrangiamento esplora il concetto di “vita” in tutte le sue declinazioni personali ed emotive, dal desiderio di evasione in ‘Uno di questi giorni’ fino all’irresistibile ironia “esistenziale” di ‘Freud’ con il featuring di J Ax, dalla non scontata disamina dei valori in “Questo so di me” alle metafore de “La mia terra”. ■ 73

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François-Joël Thiollier

di Daniele Valersi

C

on la presenza di virtuosi del pianismo internazionale, la sesta edizione della prestigiosa rassegna “Omaggio ad Arturo Benedetti Michelangeli” si svolgerà dal 7 luglio al 27 agosto a Rabbi, Peio, Cles, Dimaro e Folgarida tra concerti, mostre, proiezioni cinematografiche, conferenze e un concerto straordinario del grande Grigory Sokolov (sabato 8 luglio, chiesa di San Bernardo di Rabbi, ore 21). Vi prenderanno parte i talentuosi pianisti russi Alexej Chernov e Nikita Abrosimov (quest’ultimo con un tributo a Sviatoslav Richter nel ventennale della scomparsa); il mandolinista Ugo Orlandi proporrà la riscoperta di rarità cameristiche dell’Ottocento napoletano; spetterà alla pianista d’origine malese Mei Yi Foo interpretare musiche appartenenti al repertorio di Arturo

LA FESTA DEL PIANO “OMAGGIO AD ARTURO BENEDETTI MICHELANGELI” SI SVOLGERÀ DAL 7 LUGLIO AL 27 AGOSTO A RABBI, PEIO, CLES, DIMARO E FOLGARIDA Benedetti Michelangeli; a seguire la pianista rumena Luiza Borac, che accanto a pagine lisztiane di sfavillante virtuosismo eseguirà alcune composizioni e trascrizioni del leggendario pianista connazionale Dinu Lipatti, di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita e che viene ricordato con un’esposizione di rare immagini fotografiche (Pracorno di Rabbi, Molino

Ruatti, fino al 27 agosto). Gran finale a Cles con la seducente arte pianistica di François-Joël Thiollier, impegnato in un recital tutto dedicato alle danze (dalle Polacche di Chopin, ai Valzer di Schubert e Brahms fino a “La Valse” di Ravel). Accanto ai già ricordati anniversari, la programmazione dà spazio alle commemorazioni non meno significative del violi-

nista Jascha Heifetz e del carismatico direttore d’orchestra Arturo Toscanini, a 150 anni dalla nascita e 60 dalla scomparsa; a quest’ultimo è dedicata la mostra fotografica “Arturo Toscanini, note di libertà” (Ossana, Castel S. Michele, 10 luglio – 11 agosto) e la proiezione del film “Il giovane Toscanini” di Franco Zeffirelli (18 luglio, Fucine di Ossana, Teatro, ore 21). ■

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PANORAMI

DOLOMITICI ENTUSIASMANTI di MAURIZIO CAPOBUSSI

32 GITE FACILI IN FIEMME E FASSA, VAL D’EGA E PRIMIERO

CURCU & GENOVESE

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trentinopanorama

www.comune.faedo.tn.it

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ndrà in scena il terzo weekend di luglio, sabato 15 e domenica 16, la sesta edizione della “Regola Granda”, un tributo a quelle che sono le tradizioni più genuine che caratterizzano il piccolo borgo che sovrasta la Piana Rotaliana. Il nome dell’evento riconduce alla storia comunitaria di Faedo, in particolare alla “Carta di regola”, una sorta di antico statuto comunale che per secoli, fino a inizio Ottocento, dettava le norme per la gestione del territorio e gli incarichi legati alle cariche pubbliche. La caratteristica tipologia insediativa di Faedo, che nel corso dei secoli ha mantenuto alcune peculiarità come i portici ed i vòlti, sarà esaltata dagli stand culinari collocati nelle strette strade del centro storico che dipartono dalla piazza centrale. In particolare si potranno trovare spazi dedicati ai piatti tradizionali: gli gnocchi, il tortel di patate, il tonco de pontesel, la polenta di patate e lo stofis, ma anche i dolci, come gli strauben. Un posto di prim’ordine sarà dedicato ai vini prodotti sulla collina di Faedo da ben otto aziende vitivinicole presenti sul territorio. Una novità di quest’anno è rappresentata dall’apertura di una “caneva”, il tipico locale a pianterreno destinato storicamente alla lavorazione delle uve e alla conservazione del vino. In una location particolare verranno serviti i vini provenienti proprio dalle “caneve” di Faedo, con lo scopo di far conoscere una tradizione storica che qui ormai si perpetua e si tramanda di anno in anno. Le due giornate saranno animate

LA REGOLA GRANDA DI FAEDO DUE GIORNI DEDICATI AL VINO, ALLA STORIA E ALLE TRADIZIONI ENOGASTRONOMICHE da ottima musica; sabato sera il Comune di Faedo verrà insignito del titolo di “Città del Vino” e verrà inoltre consegnato il titolo di “ambasciatore del vino” al campione di ciclismo, Francesco Moser. Domenica pomeriggio ci sarà la prima edizione del “Palio del botesel”, in cui le contrade si sfideranno in una goliardica corsa con le botti lungo le vie del paese.

Durante la manifestazione, nei pressi dell’edificio comunale, si terrà un simposio di scultura diretto dal Maestro Egidio Petri, in cui verranno realizzate nove opere ispirate ai personaggi principali della “Carta di Regola”. Programma completo sulla pagina Facebook della Pro Loco di Faedo, organizzatrice dell’evento, e sul sito del comune di Faedo. ■

ESTATE RICCA A CASTEL IVANO E DINTORNI

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arà un’estate densa e ricca di eventi nel Comune di Castel Ivano. Al fermento per le varie attività organizzate corrisponde altrettanta attesa. Si parte con il simposio di scultura su granito “Pietre d’acqua”, che si svolgerà dal 6 al 16 luglio. Il territorio è stato rinomato, fino alla seconda metà del Novecento, per l’abilità dei propri scalpellini, principalmente quelli di Villa e di Bieno, impegnati nell’estrazione e nella lavorazione degli ostici graniti di Cima d’Asta. Cinque scultori lavoreranno le pietre del Chieppena. Quest’anno inoltre alcune opere saranno ospitate lungo la ciclabile della Valsugana toccando così l’affluenza del torrente con il fiume Brenta. Dal 23 luglio invece sarà protagonista assoluto il maniero di Ivano con la mostra sugli artisti e scrittori di guerra del Tirolo: “L’altra guerra scrittori e artisti in Tirolo. Bolzano 1917. Schrifsteller und Künstler im Ersten Weltkrieg”. La mostra intende documentare nell’ambito delle vicende della propaganda di guerra che fu uno dei fenomeni caratterizzanti il primo conflitto mondiale, la storia della Soldaten-Zeitung, del suo direttore Robert Musil e la produzione del disegnatore originario della Valle di Fassa, Franz Ferdinand Rizzi. Inizia il 15 luglio la prima edizione di “Lagorai d’inCanto” una rassegna musicale in acustico che ha l’intento di far riscoprire l’intera catena del Lagorai. Si esibiranno musicisti di vari generi e di varie provenienze. Molti sono gli enti coinvolti in questa iniziativa originali che coinvolgerà i territori di Cinte e Pieve Tesino, di Bieno, di Telve, di Val Sella a Borgo, oltre che di Castel Ivano. Il concerto in programma nel terriorio di Castel Ivano sarà presso la chiesetta alpina del Monte Lefre. Da non perdere poi l’esperienza del “Gusto di vivere il Lagorai”. L’uscita accompagnerà ospiti e residenti alla riscoperta di alcuni fra i più preziosi scorci del Comune di Castel Ivano. Le passeggiate si svolgeranno tutte le domeniche fino al 1 ottobre. L’orario di partenza è fissato per le 9.15 presso il Centro Sportivo. Questa iniziativa ha ricevuto anche una menzione da parte dell’Euregio nell’ambito del concorso “Il turismo incontra l’agricoltura”.

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di Daniele Valersi

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a ricca programmazione di “Ala città di musica” si svolge lungo tutto il mese con workshop e masterclass; avranno luogo nove concerti di docenti e allievi supportati dall’orchestra “I virtuosi italiani”, tutti programmati per le ore 21 nei palazzi storici e nelle chiese di Ala. Il primo appuntamento è per martedì 4 luglio, nel cortile di Palazzo Gresti-Filippi, con il contrabbassista Enrico Fagone impegnato in pagine di Giovanni Bottesini e Gioachino Rossini per contrabbasso e orchestra. Meritano attenzione i concerti dell’ensemble “A l’Antica”, che utilizza strumenti storici: lunedì 10 (nella chiesa di San Francesco) con musiche di Luigi Boccherini, Antonio Salieri, Leonhard von Call, Jan Ladislav Dussek, Giovanni Francesco Giuliani; quindi mercoledì 12 (chiesa di Santa Maria Assunta) con musiche sacre di Alessandro Scarlatti, Dietrich Buxtehude, Johann Sebastian Bach, Antonio Vivaldi. L’ultimo appuntamento del mese si avrà domenica 30 luglio, a Palazzo Gresti-Filippi, dove l’ensemble “A l’Antica” accompagnerà gli allievi del laboratorio di Canto Barocco e Lieder (tenuto da Gemma Bertagnolli) in un programma di arie di Georg Friedrich Haendel e Antonio Vivaldi. Nell’ambito del festival “Più Piano”, che interessa varie località della regione fino al 9 ottobre, martedì 11 luglio a Roncegno (Palace Hotel, ore 21) il duo formato da Serena Fini e Pietro Giorgini (pianoforte a quattro mani) propone brani di Camille Saint-Saëns, Edvard Grieg, Fanny Mendelssohn, Claude Debussy, Moritz Moszkowski. Fini e Giorgini, pianisti toscani, iniziano la loro collaborazione nell’ottobre 2009, debuttan76

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WELCOME ORCHESTRA “ALA CITTÀ DI MUSICA”, FESTIVAL “PIÙ PIANO” E “CONTRADA LARGA” SONO I CLOU EVENTS PER GLI APPASSIONATI DELLA MUSICA CLASSICA do a Massa presso il Teatro dei Servi con lusinghiero riconoscimento di critica e di pubblico. La classica occupa uno spazio consistente nella rassegna “Contrada Larga”, i cui appuntamenti si svolgono a Trento nel cortile Crispi-Bonporti in via S. Giovanni Bosco (ore 21); quale primo concerto (martedì 4 luglio) l’Orchestra del Conservatorio “Teresa Berganza” di Madrid, con i direttori Yuri Nushiskin, Julian Lombana e Sergio Bernal, proporrà pagine di Nikolai RimskyKorsakov, George Gershwin e Dmitri Shostakovich. Questo evento nasce dalla collaborazione tra i conservatori spagnoli di Madrid e Oviedo,

il “Bonporti” di Trento (che dell’iniziativa è promotore), la Fundación Batuta (Colombia), Esperanza Azteca (Messico) nel segno del dialogo e dell’integrazione fra culture. In questa occasione il “Proyecto 10” si unisce a “La Via dei Concerti”, festival ben conosciuto in ambito sia locale sia nazionale e internazionale. Ascolteremo poi (mercoledì 12) la Budapest Gypsy Symphony Orchestra, custode degli straordinari valori di una nazione che proprio della musica ha fatto il proprio linguaggio. Formata da strumenti ad arco, l’orchestra alterna con funambolica disinvoltura pagine di compositori quali Liszt, Brahms, Cajkovskij, Berlioz e Strauss

a brani di musica ungherese e tzigana, tradizionale o di autori quali Grigoras Dinicu e Ferenc Erkeli. L’Orchestra è in attività da più di trent’anni: correva infatti l’anno 1985 quando una folla di musicisti si riunì per l’ultimo omaggio al grande violinista Járóka Sándor e da allora l’orchestra ha calcato le scene in tutto il mondo. Viene poi il turno della BJB, la Big Band di Jazz del Conservatorio “Bonporti” (martedì 18), che, con la voce di Barbara Casini, il sax di Robert Bonisolo, la direzione e gli arrangiamenti di Paolo Silvestri proporrà “Agorà Tà”, selezione di musiche già contenute in “Uragano Elis”, arricchita con alcuni nuovi brani tratti dalle precedenti collaborazioni di Casini e Silvestri, come “Cidade do Amor Demais” di Enrico Rava. Con la direzione di George Jackson e la presenza di Giacomo Fornari quale presentatore, l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento sarà al Parco Crispi-Bonporti il 26 luglio, con un programma che sarà replicato a Rovereto sabato 29 (Piazza Malfatti, ore 21). Verranno eseguite partiture di Mikhail Glinka, Giuseppe Verdi, Franz Schubert, Otto Nicolai, Ludwig van Beethoven e Franz von Suppé. ■


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www.sanmartino.com

MUSIC ACADEMY INTERNATIONAL

© Luigi Valline

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a grande musica sceglie ancora una volta Mezzano, uno de I Borghi più belli d’Italia. Dal 2 luglio si aprirà il sipario sul Festival Internazionale Mezzano Romantica, che sotto la regia del direttore artistico Francesco Schweizer, porterà ai piedi delle Pale di San Martino fino al 25 agosto eventi musicali, teatrali e culturali di altissimo livello. Confermata la collaborazione con la Music Academy International di New York, che da quattro anni trova in Primiero la location ideale per i propri corsi di perfezionamento. Studenti e professori, con le rispettive famiglie al seguito, giungeranno in Trentino da tutto il mondo portando una ventata d’aria internazionale in queste vallate dolomitiche. La Music Academy celebrerà musica ed arte a tutto tondo mettendo in scena fino al 12 agosto spettacoli operisti-

DAL 2 LUGLIO AL 25 AGOSTO SI APRE IL SIPARIO SULLA NUOVA STAGIONE MUSICALE DI MEZZANO ROMANTICA

ci come il Rinaldo di Hendel, il Don Giovanni e Il flauto magico di Mozart e la Cendrillion di Massenet, ma ci sarà spazio anche per la musica da camera, per i concerti orchestrali e per i coinvolgenti

musical di Broadway, che nella scorsa edizione hanno riscosso un grande apprezzamento da parte del pubblico. Il ricco calendario verrà poi completato da otto appuntamenti musicali e teatrali

con la partecipazione di artisti italiani ed internazionali: dal quartetto d’archi Nous, all’OpterEnsemble insieme a componenti dell’Ex Novo Ensemble, da Klevis Gjergji, pianista albanese, a l’Opalio Quintet, formato da giovani talenti della scuola di altro perfezionamento di Basilea. Gli appuntamenti teatrali coinvolgeranno importanti compagnie professionistiche che presenteranno temi legati alla letteratura, alla scienza e al cinema, sempre raccontati in modo suggestivo e coinvolgente. ■

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San Mar tino di Castrozza il salotto culturale più in quota delle Dolomiti lu glio - a gosto 2017

#dolomitincontri

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di Fabio De Santi

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l festival Canoro d’Italia “VarTalent” conquista il prestigioso palcoscenico del Teatro Sociale di Trento. È questa infatti la location in cui si terrà la finale della kermesse che vede in prima linea nell’organizzazione il patron Marco Consoli insieme a Luiz Enrique Belmiro. «VarTalent – racconta proprio Marco Consoli – non è solo un concorso canoro, VarTalent è un vero e proprio progetto artistico, un progetto prodotto in Trentino che “esporta” fuori dai confini provinciali con una forte proiezione verso l’esterno attraverso la rete divulgativa creata in anni di attenta attività. VarTalent ha uno sguardo ampio, aperto all’innovazione e realmente contemporaneo e promuove il confronto con altri sistemi (regionali, nazionali, internazionali) sulla qualità”. Le selezioni di VarTalent si sono svolte per quanto riguarda il Trentino nello spazio Palazzo delle Albere il 9 aprile, mentre i provini a Riva del Garda nello Studio Metrò Rec di Sirio Pivetti. Le migliori ventuno voci si sono sfidate nel primo vero e proprio spettacolo live che si è svolto al Giardino S. Chiara il 24 giugno nella programmazione delle Feste Vigiliane

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VARTALENT FINALISSIMA SABATO 8 LUGLIO APPUNTAMENTO SUL PRESTIGIOSO PALCOSCENICO DEL TEATRO SOCIALE DI TRENTO. È QUI CHE SI TERRÀ LA FINALE DELLA KERMESSE di Trento. La finalissima, un vero e proprio spettacolo live da prima serata, si terrà sabato 8 luglio, alle 20.15, e prevede anche un omaggio ad una personalità trentina, come la stilista Anna Gaddo. A condurre la serata, Luiz Henrique Belmiro, da 7 edizioni alla guida di VarTalent affiancato da Nicole Andreolli, Emily Eccel, Giulia Pellegrini, vincitrice della scorsa edizione del Festival, e Matteo Cocco. In giuria al fianco di Marco Consoli e Sabina Modena un nome noto del pop italiano come Luca Sala che ha anche vinto con un brano da lui firmato per Emma il Festival di Sanremo.

Novità anche il “pre show” che aprirà a tutti gli effetti la finalissima con la Band “The Giggers” mentre sul palco nel corso dello show saliranno anche i venticinque elementi del Freedom Gospel Choir Trento. Confermata anche la tradizione di affidare l’opera utilizzata come scenografia ad un artista Trentino che in questo caso ha il nome di Federico Seppi. I concorrenti dovranno dimostrare di essere in grado di iniziare un percorso artistico curando la performance in ogni piccolo dettaglio mettendo in luce il loro valore e la capacità di emozionare la giuria ed il pubblico presente. A metà serata

sarà effettuato il taglio e solo 10 cantanti potranno esibirsi per la seconda volta e contendersi il titolo e la menzione fra i primi cinque classificati. Sono istituiti ulteriori due premi speciali per il miglior look femminile e maschile e per l’originalità (categoria unica). Alla fine dello spettacolo è prevista la premiazione con consegna delle targhe di riconoscimento. Anche quest’anno VarTalent si lega alla solidarietà grazie anche alla collaborazione con Anvolt Trento per la raccolta fondi come contributo per l’acquisto di macchinari per la prevenzione nella lotta contro i tumori. ■

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CELEBRIAMO IL RINASCIMENTO CON VERLA E FOGOLINO

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a mostra che si inaugura venerdì 7 luglio al Castello del Buonconsiglio ci permette di approfondire la conoscenza di un personaggio che non smetterà mai

di intrigarci: Marcello Fogolino. Sì, proprio l’artefice degli splendidi affreschi nel Castello clesiano – e di chissà quanti altri sparsi nelle corti trentine e nelle chiese alpestri ancora in attesa di un “genitore” –, studiati, restaurati, cantati, poetati, ma ancor in grado di solleticare il nostro gusto per le splendide forme manieriste. È poi un personaggio dalla vita spericolata: infatti non tutti sanno che l’operare in quel di Trento, probabilmente, non è stata una scelta quanto una costrizione. Sicuramente avrebbe preferito dipingere le nobili case vicentine, quelle veneziane e non ultime

I “PRATI” TORNANO A CALDONAZZO

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l 23 giugno alla casa della Cultura di Caldonazzo, il Centro d’Arte La Fonte ha inaugurato la mostra I PRATI: EDMUNDO ED ERIBERTO DA CALDONAZZO ALL’URUGUAY FRA SCULTURA E PITTURA. Esposizione che riscopre e ricorda due artisti, nipoti di Eugenio, gemelli, nati in Uruguay nel 1889, morti nel 1970. Esposte alcune belle sculture di Edmundo e pitture inedite di Eriberto. Resterà I Prati: Edmundo aperta tutti i giorni ed Eriberto dalle 15 alle 19, fino al 19 luglio. Il 21 luglio, venerdì, alle 18.30 23 giugno - 19 luglio 2017 nella sala Eugenio Caldonazzo Prati della Casa della Casa della Cultura Viale Stazione, 8 Cultura, s’inaugura Orari: 15.00-19.00 la collettiva: Dodici Ingresso libero e gratutito Insiemi (titolo provvisorio) con pittori e Inaugurazione venerdì scultori amici e soci 23 giugno ore 18.30 del Centro d’Arte La Fonte. I dettagli nella prossima comunicazione. La mostra resta aperta fino al 3 agosto. Il 28 luglio, ore 20.45, nel giardinetto di viale Stazione con cielo sereno o nella sala Conci della casa della Cultura, Laura Mansini e alcune amiche poetesse propone “Estate sul lago”, serata di poesia e musica con molta serietà ed un pizzico di ironia. Comune di Caldonazzo

Provincia Autonoma di Trento Assessorato Attività Culturali

quelle di Pordenone, luoghi nei quali è documentato il suo passaggio. Invece, assieme al fratello Matteo, ha dovuto fare i bagagli e scappare velocemente dai territori della Serenissima, in quanto accusato di assassinio. Sì, proprio di omicidio. Si narra che nel 1525 Marcello e il fratello Matteo, ritornati a Vicenza dove stipulano con Giovanni Trissino un contratto per l’esecuzione d’una pala per l’altare della Santissima Trinità, vengono accusati dell’omicidio di un tal Liberale, barbiere di Belgrado. Non si sa il perché e il percome ma di certo sappiamo che il 25 gennaio 1527 viene emesso dal Reggimento di Udine il loro bando perpetuo dai Territori della Serenissima. I fratelli non ottennero mai il ritiro

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del bando, tuttavia con una lunga attività spionistica a favore di Venezia – documentata anche durante il loro soggiorno a Gorizia nel 1548 –, ottennero una serie di lasciapassare per tornare saltuariamente in patria. Gli inizi dell’esilio sono stati duri, poveri di commesse, tanto che Marcello dovette impegnare e vendere diversi suoi beni. Poi il colpo di fortuna: trovarsi a Trento quando il principe vescovo Bernardo Cles decide, nel 1528, di ampliare e voltare in stile rinascimentale il castello del Buonconsiglio, trasformandolo il più possibile in un palazzo. Così tra il 1531 e il 1533 il Magno Palazzo diventa un grande cantiere rinascimentale dove operano pittori come Girolamo Romanino, i fratelli Dosso e Battista Dossi, artigiani, scultori, garzoni di bottega, tutti occupati, tutti tesi a dipingere e scolpire il linguaggio, più profano che sacro, del nuovo stile che poneva al centro dell’universo più l’uomo che non Dio. Con il titolo

Ordine e bizzarria: il Rinascimento


trentinomostre di Marcello Fogolino va così in scena nelle auliche sale del Castello del Buonconsiglio un percorso che ci fa conoscere ulteriormente la forza e la vitalità di questo pittore vicentino, con opere in loco – i famosi cicli pittorici – e con quelle che appositamente provengono da chiese e collezioni del museo e, per l’occasione, con la presentazione delle opere create durante la sua parentesi ad Ascoli Piceno e delle scarne ma preziose testimonianze grafiche. Inoltre, grazie alla collaborazione del Museo Diocesano Tridentino, verranno poste in luce le collaborazioni culturali con altri artisti vicentini, tra cui Giovanni Bonconsiglio, Bartolomeo Montagna e il “dimenticato” Francesco Verla. Per quest’ultimo artista vicentino il Museo Diocesano ha predisposto un’esaustiva mostra, Viaggi

e incontri di un artista dimenticato. Il Rinascimento di Francesco Verla,

e conseguenti approfondimenti, raccontandoci la storia dell’estroso e valente artista arrivato in Trentino nel 1513 e qui fermatosi per diversi anni lavorando a Trento, Terlago, Seregnano, Calliano, Mori e Rovereto, dove prese dimora e dove morì ancora giovane, nel 1521 (nacque a Villaverla, nei pressi di Vicenza, attorno al 1470). In mostra al Castello le magnifiche pale d’altare provenienti dal Rijksmuseum di Amsterdam, dalla Galleria dell’Accademia di Venezia, dalla Pinacoteca Nazionale di Siena, dalla Pinacoteca di Palazzo Chiericati a Vicenza ai disegni provenienti dal museo statale di Dresda e di Amburgo. Molti sono ancora i problemi aperti intorno alla personalità e alla produzione del pittore vicentino ma trentino d’elezione: da quelli relativi alla biografia e all’itinerario artistico a quelli connessi con la definizione del catalogo e la periodizzazione delle opere. Nodi che possono ora essere dipanati anche grazie alla serrata campagna di restauro condotta nell’ultimo ventennio sui cicli affrescati del Magno Palazzo, agli studi condotti sul cantiere voluto dal Cles e sulla figura del Fogolino, nonché all’accurata campagna di verifiche archivistiche. Le mostre rimarranno aperte fino al 5 novembre quella del Castello e al 6 novembre quella al Museo Diocesano Tridentino di Piazza del Duomo.

ALTOPIANO DEL TESINO BIENO E STRIGNO LUCI ED OMBRE DEL LEGNO SIMPOSIO DI SCULTURA 2017 Apertura: da martedì 25 a domenica 30 luglio. Tutto ciò che normalmente si svolge all’interno dei laboratori, in un rapporto esclusivo tra scultore e tronco, anche quest’anno nella valle del Tesino si trasforma in un motivo di attrazione per il pubblico, una manifestazione in grado di attirare l’attenzione di ospiti e paesani che con grande interesse seguono giorno dopo giorno l’evoluzione delle opere. Attorniato da boschi e montagne - simboli autentici della nostra natura incontaminata il Tesino si trasforma in questa settimana in una galleria a cielo aperto, dove i veri protagonisti sono gli scultori del legno (circa una trentina, di fama internazionale); che con passione ed amore si dedicano a trasformare dei semplici tronchi in veri e propri capolavori. Sul Lagorai l’artigianato si trasforma in arte, dando forma ad emozioni e sentimenti, facendo trasparire quel calore che solo la Montagna con la M maiuscola sa regalare. Il Simposio di scultura non può che essere un motivo d’orgoglio per tutta la valle, dove la risorsa boschiva rappresenta una notevole ricchezza economica, oltre che un patrimonio di grande valore naturalistico, paesaggistico ed umano. Manifestazioni come questa riescono a diventare il valore aggiunto di una vacanza, quel qualcosa in più che diventa l’alibi principale per ritornare sul Lagorai. Info: www.luciedombredellegno.it; APT Valsugana ufficio di Castello Tesino - Tel. 0461.593322 / 0461.727730; castellotesino@visitvalsugana.it .

BASELGA DI PINÉ Mostre ESORDIO Apertura: da sabato 15 a domenica 30 luglio. Albergo-Museo Alla Corona di Montagnaga. Mostra d’arte delle opere di Cornelia Bernardi. Orario: da lunedì a sabato dalle 18.30 alle 20.30, domenica dalle 10 alle 12 e dalle 18.30 alle 20.30. Ingresso libero. Info: Tel. 0461.557951 . Mostre INCISIONI CALCOGRAFICHE Apertura: da sabato 15 a venerdì 28 luglio. Sala mostre ex-poste. Mostra delle incisioni calcografiche di Livio Ceschin e dei suoi allievi. Orario: da martedì a sabato dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19. Ingresso libero. Info: Tel. 0461.557951. Mostre SORRISI IN PUNTA DI PENNA - PAOLO DALPONTE Apertura: da domenica 23 a domenica 30 luglio. Foyer del Cen-

tro Congressi Piné 1000. Mostra personale. Ingresso libero. Info: www.paolodalponte.it.

BRENTONICO Mostre CORPI DISARMATI: LA MECCANICA DELLA NORMALITÁ Apertura: fino a domenica 2 luglio 2017. Palazzo Eccheli-Baisi, Via Mantova, 4. La mostra, curata da Mara Dissegna, Rodolfo Taiani ed Emanuele Togni, affronta il tema dei tanti reduci che fecero ritorno alle proprie case al termine della prima guerra mondiale menomati nel corpo e nello spirito. Ingresso gratuito Info: per aperture e orari www.museostorico.it Tel. 0461.1747000; www.comune. brentonico.tn.it Tel. 0464.395059.

CALCERANICA AL LAGOMostre

MOSTRA SUI FUNGHI Apertura: da sabato 1 luglio a giovedì 31 agosto. Parco Minerario. Info: www.visitvalsugana.it; Tel. 0461.727700.

CALDONAZZO Mostre I PRATI: EDMUNDO ED ERIBERTO DA CALDONAZZO ALL’URUGUAY FRA PITTURA E SCULTURA Apertura: da venerdì 23 giugno a mercoledì 19 luglio. Casa della Cultura - Viale Stazione, 8. Orario: 15-19. Ingresso libero e gratuito.

CEMBRA-LISIGNAGO Mostre 30^ RASSEGNA DEI MÜLLER THURGAU DELL’ARCO ALPINO - XIV CONCORSO INTERNAZIONALE Apertura: da giovedì 29 giugno a domenica 2 luglio. Cembra. Evento internazionale dedicato al celebre vino di montagna con più di cento espositori nazionali e internazionali con degustazioni, spettacoli e convegni. Info: Tel. 0461.680117, www.mullerthurgau-mostra.it, A.p.T. 0461.683110.

FAI DELLA PAGANELLA Mostre M.A.S. - MUSEO DELLE ARTI E DEI SAPERI Apertura: da martedì 4 luglio a sabato 2 settembre. Fraz. Cortalta. Gli oggetti presenti prendono nuova vita, riemergono da depositi polverosi e abbandonati, recuperano il loro valore per raccontare al visitatore la loro storia in un susseguirsi emozionante di luci ed ombre... Attori principali saranno gli strumenti attraverso i quali la gente del paese organizzava e svolgeva il lavoro quotidiano. Un antico mulino, un alambicco per la 81

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trentinomostre produzione della grappa, una teleferica per il trasporto del legname, una carrozza d’epoca, uno spazio dedicato ad immagini del passato sono solo alcuni esempi di quanto il visitatore potrà vedere. L’intento di questa iniziativa è quello di avviare un progetto di raccolta di frammenti sparsi della storia di singole famiglie per unirli e formare una memoria condivisa. Un sentire comune, che da una parte rafforzi il carattere d’identità del paese e dall’altra offra al visitatore la possibilità di una valutazione più critica dell’attuale stile di vita. Orario: martedì, mercoledì, sabato ore 10-12/16-18; giovedì e venerdì ore 16-18. La visita al museo parte ogni ora con la guida. È gradita la prenotazione Apt Fai tel. 0461-583130. Biglietto: fino a 7 anni gratis; intero € 5. Contatti per gruppi e/o aperture straordinarie 333.1276483 o 349.7353476.

LEVICO TERME Mostre PRESENZE DISCRETE, DISCRETE PRESENZE Apertura: fino a lunedì 31 luglio. Forte Colle delle Benne. Il Consiglio e l’adriatico nelle fotografie di Giorgio de Vescovi. Orari: dal martedì alla domenica 10-12.30 e 14-18. Lunedì chiuso. Info: Apt Valsugana Tel. 0461.727700; info@ visitvalsugana.it. Mostre L’ALBA DELLA GRANDE GUERRA Apertura: fino a martedì 31 ottobre. Forte Colle delle Benne. Mostra Storica realizzata dal centro di documentazione Luserna. Orari: dal martedì alla domenica 10-12.30 e 14-18; Lunedì chiuso. Info: Apt Valsugana Tel. 0461.727700; info@ visitvalsugana.it.

LUSERNA Mostre DINOMITI: RETTILI, FOSSILI E DINOSAURI NELLE DOLOMITI Apertura: fino a domenica 5 novembre. Centro Documentazione Luserna. L’obiettivo principale della mostra è far conoscere, ad un vasto pubblico, reperti di eccezionale importanza, non solo per bellezza, ma soprattutto per significato scientifico e rarità. Attraverso questi fossili, composti in prevalenza da resti scheletrici e impronte, è possibile presentare la storia dell’evoluzione dei rettili nelle Dolomiti dalle prime tracce risalenti al Carbonifero-Permiano, fino alla scomparsa dei dinosauri alla fine del Cretaceo. Una sezione della mostra consente, inoltre, un approfondimento della storia geologica degli Altipiani Cimbri, con l’individuazione dei siti di particolare rilevanza e loro presentazione. Orario: tutti i giorni con orario: 1012.30 e 14-18 (nel mese di agosto

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con orario 9.30-12.30 e 14-18.30). Info: www.lusern.it. Mostre GRANDE GUERRA E SATIRA - CARTOLINE AUSTROUNGARICHE DALLA COLLEZIONE DI ROLANDO PASQUALINI Apertura: fino a domenica 5 novembre. Centro Documentazione Luserna. mostra, che si compone di 64 cartoline presentate cronologicamente, consente di cogliere, attraverso questo eccezionale e rapido mezzo di comunicazione, i cambiamenti che avvennero nella satira di propaganda in funzione degli eventi bellici e politici che andavano via via compiendosi negli anni della Grande Guerra. A cura dell’Associazione Culturale Chiarentana. Orario: tutti i giorni con orario: 10-12.30 e 14-18 (nel mese di agosto con orario 9.30-12.30 e 14-18.30). Info: www.lusern.it.

PERGINE VALSUGANA Mostre ROGER RIGORTH - SENSE OF BELONGING Apertura: da sabato 22 aprile a domenica 5 novembre. Castello. Mostre di sculture di Roger Rigorth a cura di Theo Schneider e Verena Neff, coordinatore Riccardo Cordero. Saranno esposte circa 20 opere. Orario: da martedì a domenica dalle 10.00 alle 22.00, lunedì dalle 17.00 alle 22.00. Info: Castel Pergine Tel. 0461.531158; verena@castelpergine.it; www. castelpergine.it.

RIVA DEL GARDA Mostre NUOVI SGUARDI GARDESANI Apertura: da sabato 1 luglio a domenica 5 novembre. Museo. Saranno esposte le opere di Edoardo Delille, Gabriele Galimberti e Paolo Woods, curate dalla storica della fotografia e photo-editor Giovanna Calvenzi. Info: www.museoaltogarda.it; info@museoaltogarda.it.

ROVERETO Mostre IO, ROBOTTO. AUTOMI IN COMPAGNIA Apertura: da venerdì 24 febbraio a lunedì 28 agosto. Palazzo Alberti Poja, Corso Bettini. Una collezione di oltre 90 automi per raccontare la storia e l’evoluzione dei robot da intrattenimento che faranno parte della nostra vita quotidiana. Info: www.visitrovereto.it. Mostre UN’ETERNA BELLEZZA - IL CANONE CLASSICO NELL’ARTE ITALIANA DEL PRIMO NOVECENTO Apertura: da domenica 2 luglio a domenica 5 novembre. Mart. Mostra a cura di Beatrice Avanzi

e Daniela Ferrari. Attraverso capolavori assoluti del primo Novecento, Un’eterna bellezza propone un percorso tra le opere dei maestri dell’arte italiana che guardano al passato e al canone classico come fonti di ispirazione. Il percorso espositivo è articolato in sette sezioni: Metafisica del tempo e dello spazio; Evocazione dell’antico; Ritorno alla figura. Il ritratto; Il nudo come modello; Paesaggi; Poesia degli oggetti; Le stagioni della vita. In mostra oltre cento opere di alcuni tra i più significativi protagonisti dell’arte italiana: Carrà, Casorati, de Chirico, de Pisis, Savinio, Severini, Sironi ma anche Bucci, Cagnaccio, Donghi, Dudreville, Funi, Malerba, Marini, Martini, Marussig, Oppi e Wildt. Orario: martedì-domenica 10-18; venerdì 10-21. Lunedì chiuso. Info: www.mart.tn.it.

Mostre RANE NERE NEL BLU Apertura: fino a domenica 2 luglio. MUSE - Museo delle Scienze, corso del Lavoro e della Scienza 3, Trento. La mostra rievoca le figure degli uomini-rana, palombari e subacquei di professione, sommozzatori sportivi e apneisti, ripercorrendo le pietre miliari dell’attività subacquea e dello sviluppo di tecnologie per l’immersione. Un percorso che segue l’evoluzione tecnica e culturale della subacquea accanto ai percorsi professionali o sportivi che a partire dal 1967 si sono intrecciati con il Club subacqueo Rane Nere, quest’anno al cinquantennale della sua fondazione. Orario: da martedì a venerdì 10-18; sabato e domenica 10-19. Biglietto intero € 10, ridotto € 8. Info: Tel. 0461.270311; museinfo@muse.it.

Mostre GRAZIA TODERI E ORHAN PAMUK. WORDS AND STARS Rovereto. Apertura: fino a domenica 2 luglio. Mart - Corso Bettini, 63. Un’affascinante mostra a quattro mani di Grazia Toderi e Orhan Pamuk. Presentata per la prima volta in versione integrale al Mart, l’opera prende corpo in una trilogia articolata in un monologo, un dialogo e una conversazione sugli astri. N. verde 800.397760.

Mostre IL GIARDINO DI CARTA Apertura: fino a lunedì 10 luglio. Polo culturale “Vigilianum”,Via Endrici, 14. Florilegio da archivi trentini in ricordo di Francesca Cavazzana Romanelli. Orario: Lun - ven 9.0012.00 e 14.00-18.00. Info: Vigilianum Tel. 0461.360200; cultura@ diocesitn.it.

TENNA Mostre QUANDO L’ARTE INVADE IL PAESE - LEONARDO LEBENICNIK Apertura: da sabato 1 luglio a sabato 30 settembre. Esposizione di opere scultoree lungo le vie. Visite guidate tutti i giorni. Prenotazione entro il giorno precedente, al n. 0461.727700 (minimo 5 persone). Info: www.visitvalsugana. it; Tel. 0461.727700.

TRENTO Mostre I TRENTINI NELLA GUERRA EUROPEA 1914-1920 Apertura: fino a domenica 30 dicembre 2018. Le Gallerie, Piedicastello. Una mostra che racconta il dramma dei trentini nel corso del primo conflitto mondiale. Orario: da martedì a domenica ore 9.00-18.00 (lunedì chiuso). Ingresso libero. Info: www.fondazione.museostorico.it. Mostre BRUNIVO BUTTARELLI L’ESTINZIONE. OVVERO LA VITA OLTRE LA MORTE Apertura: da sabato 1 ottobre 2016 a mercoledì 26 luglio 2017. Parco del MUSE e parco del quartiere Le Albere. Ingresso libero. Info: www.muse.it.

Mostre UMBERTO MOGGIOLI CROMATISMI Apertura: da sabato 22 aprile a domenica 2 luglio. Cappella Vantini di Palazzo Thun, via delle Orne 1. Una serie di pitture di Umberto Moggioli provenienti da una collezione privata. Orario: chiuso il lunedì; apertura straordinaria il 26 giugno), da martedì a domenica 10.00-18.00. Ingresso libero. Mostre L’ALTRO VERSANTE Apertura: fino a domenica 20 agosto. Palazzo delle Albere. Mostra fotografica e cinematografica dedicata al paesaggio italiano. Orario: mar-ven 10-18; sab-dom 10-19. Chiuso: Lunedì. Info: www.laltroversante.com. Mostre LEGNO | LËN | HOLZ Apertura: fino a domenica 17 settembre. Galleria Civica, Via Belenzani 44. Nel cuore delle Dolomiti, in un’area tra tre regioni, un gruppo di artisti contemporanei scolpisce il legno. A cura di Gabriele Lorenzoni. In mostra opere di Livio Conta, Giorgio Conta, Fabiano de Martin Topranin, Aron Demetz, Gehard Demetz, Peter Demetz, Arnold Holzknecht, Walter Moroder, Hermann Josef Runggaldier, Andreas Senoner, Peter Senoner, Matthias Sieff, Adolf Vallazza, Willy Verginer e Bruno Walpoth. Orario: 10-13/14-18. Info: Tel. 0461.985511; civica@mart.tn.it.


trentinomostre Mostre FIUME CHE CAMMINA - TRANSUMANZA DALL’ADRIATICO AL LAGORAI Apertura: da sabato 10 giugno a domenica 27 agosto. Palazzo delle Albere. Mostra fotografica e poetica di Alberto Pattini, composta di 45 pannelli fotografici con 22 liriche. Orario: mar-ven: 10-18 / sab-dom: 10-19. Lunedì chiuso. Ingresso libero. Info: www.muse.it. Mostre LA NAVE DI TESEO Apertura: da mercoledì 21 giugno a sabato 15 luglio. Sala Aurora di Palazzo Trentini - Via V. Manci, 27. Mostra di sculture, oggetti e installazioni di Mario Romano Ricci e Paolo Vivian. Mostra e catalogo curati da Dora Bulart. Orario: dal lunedì al venerdì ore 10-18; sabato ore 10-12; domenica e festivi chiuso. Ingresso libero. Mostre IL FILO RACCONTA Apertura: da venerdì 23 giugno a martedì 11 luglio. Torre Mirana Sala Thun. Mostra organizzata da Gadotti Moda Design, che propone una raccolta di ricami realizzati nell’arco dell’anno dalle allieve della scuola seguite da Paola Mazza. Orario: ore 10-12/16-19. Chiuso il lunedì. Mostre CONTEMPORANEITÀ DEL PASSATO Apertura: da sabato 24 giugno a domenica 9 luglio. Area archeologica di Palazzo Lodron. Antonello Serra e Paola Toffolon, a cura di Maurizio Scudiero. Tutti i giorni, festivi compresi, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19. Info: Tel. 0461.492161; uff.beniarcheologici@provincia.tn.it. Mostre DIDO FONTANA - AMEN Apertura: da venerdì 30 giugno a venerdì 1 settembre. Boccanera Gallery, via Alto Adige, 176. L’esposizione che Dido Fontana presenta presso Boccanera Gallery contiene qualcosa di ardente e violento, una tensione vitale colma di passione. Amen. La titolazione è già promessa di un paesaggio specifico. Un’allegoria concettuale che, travestita da attraente provocazione, rappresenta i desideri, le ambizioni, l’idea di volontà di potenza che necessita per sua stessa natura, di affidamento, totale accettazione e compimento continuo. Info: www.arteboccanera.com.

Mostre IL MONTE BONDONE: STORIE E MEMORIE DELL’ALPE DI TRENTO A 60 ANNI DALL’IMPRESA DI CHARLY GAUL Apertura: da sabato 1 luglio a sabato 30 settembre. Mostra dedicata alla storia del Monte Bondone, dai primi insediamenti alla nascita del turismo, dalla guerra allo sviluppo dele vie di comunicazione, dai primi impianti di risalita ai grandi eventi sportivi fino alla mitica tappa del Giro d’Italia del 1956. Orario: da martedì a domenica, ore 9.00-18.00. Chiuso il lunedì. Ingresso libero. Info: Apt Trento Monte Bondone Valle dei Laghi Tel. 0461.216000; info@discovertrento.it. Mostre 1817-2017. 200 ANNI DELLA BICICLETTA Apertura: da mercoledì 5 a domenica 9 luglio. Muse - Corso del Lavoro e della Scienza, 3. In occasione del 200° anniversario della nascita della bicicletta la Mostra ci porta a ritroso nel tempo, ripercorrendo la storia della bicicletta fino ai giorni nostri attraverso un’esposizione di bici storiche e una mostra fotografica dedicata al campione Fausto Coppi realizzata dal fotoreporter Vito Liverani. Ingresso gratuito per l’inaugurazione, dalle 17 alle 18 del giorno 7 luglio e dalle 17 alle 19 del giorno 8 luglio. Info: APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi info@discovertrento.it. Mostre ORDINE E BIZZARRIA. IL RINASCIMENTO DI MARCELLO FOGOLINO 8 sabato. Castello del Buonconsiglio. Orario: 10.00-18.00. Chiuso i lunedì non festivi, eccetto 17, 24, 31 luglio e tutti i lunedì di agosto. Biglietti € 10 intero, € 8 ridotto. Ingresso gratuito ogni prima domenica del mese. Info: www.buonconsiglio.it. Mostre VIAGGI E INCONTRI DI UN ARTISTA DIMENTICATO - IL RINASCIMENTO DI FRANCESCO VERLA Apertura: da sabato 8 luglio a lunedì 6 novembre. Museo Diocesano Tridentino. Il percorso espositivo presenta gran parte delle opere mobili di Francesco Verla, alcune delle quali restaurate per l’occasione: si tratta di dipinti a tema religioso - soavi pale d’altare e graziosi quadri votivi - e di alcuni pannelli a grottesca, una tipologia ornamentale all’epoca richiestissima e per la quale Verla era molto versato. L’esposizione avrà un’articolazione sul territorio con rimandi ai cicli affrescati da Verla nella chiesa di San Pantaleone a Terlago e sui prospetti esterni di Casa Wetterstetter a Calliano. Orario: lun, mer, giov, ven, sab, dom: 10.00-13.00 / 14.00-18.00

DIDO FONTANA, DICE “AMEN”

L’

esposizione che Dido Fontana presenta presso Boccanera Gallery (via Alto Adige 176 a Trento, fino al 1 settembre) contiene qualcosa di ardente e violento, una tensione vitale colma di passione. Amen. La titolazione è già promessa di un paesaggio specifico. Un’allegoria concettuale che, travestita da attraente provocazione, rappresenta i desideri, le ambizioni, l’idea di volontà di potenza che necessita per sua stessa natura, di affidamento, totale accettazione e compimento continuo. Il raccontare di questa installazione è intenzionalmente provocatorio e crudo. Frutto del coincidere di diversi fattori nel medesimo processo creativo, rappresenta l’occasione per guardare alla volontà di potenza nelle sue epifanie più iconiche (violenza, sesso, libertà di espressione). Sentimenti e sensazioni esplodono in forme espressive disturbanti e inaspettate, passando da un registro astratto a quello figurativo attraverso l’uso di materiali e dimensioni differenti. L’allestimento concentra provocazioni e suggestioni, dà forma alla pulsione e alla propulsione istintiva che traduce a compimento le intenzioni dell’uomo. Con ironia e determinata, personalissima precisione, il re cannibale si concentra su quelle tensioni ataviche calandole in un’atmosfera suggestiva densa di rimandi di nicciana memoria. Entrando nello spazio espositivo ci si cala in una atmosfera mistica, oscura e densa in cui le forze vitali si muovono e aleggiano come vessilli: l’amore, la conoscenza, l’illuminazione, l’emancipazione, la forza, il comando e la potenza. Dido Fontana provoca ancora un volta il nostro sguardo, lo allena nel modo a lui più congeniale, sollecita l’alterazione delle consuete percezioni. Invita a fermarsi e cogliere la centralità del messaggio, perpetuo circolo tra desiderio, immaginazione e crescita.

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trentinoappuntamenti

I MITI DEL JAZZ (E NON SOLO) SULLE DOLOMITI

C’

è il pianoforte di Raphael

Gualazzi

a impreziosire la prima edizione del Blue Lake Festival che proporrà tre eventi in Valsugana

nel mese di luglio, con artisti provenienti da mondi diversi, ma caratterizzati da uno standard qualitativo di alto livello. Il Blue Lake Festival nasce dall’idea di omaggiare il titolo di Bandiera Blu, conferito dal Ministero dell’ambiente ai laghi del Trentino e nello specifico a quelli di Caldonazzo e di Levico. Sono ventiquattro gli appuntamenti negli scenari più affascinanti delle Dolomiti trentine che daranno forma, dal 7 luglio al 31 agosto, al cartellone della ventitreesima edizione del Festival “I

Suoni delle Dolomiti”.

Tra i protagonisti nomi che hanno fatto la storia della

musica rock e jazz come Chick Corea e Sarah Jane Morris, giovani talenti e promesse come Joey Alexander accanto a musicisti affermati come Nada, Ferruccio Spinetti, Fausto Mesolella,

MITICO CHICK COREA

D

i origini italiane (per la precisione di Albi di Catanzaro), Corea inizia a suonare negli anni sessanta con il trombettista Blue Mitchell, e con alcuni grandi della musica latino-americana come Willie Bobo e Mongo Santamaría. Il primo album che lo vede come leader è Tones For Joan’s Bones, nel 1966 in quintetto con Woody Shaw alla tromba e Steve Swallow al contrabbasso. Due anni dopo pubblica Now He Sings, Now He Sobs, entrato nella leggenda del jazz, in cui suona con Roy Haynes alla batteria e Miroslav Vitous al contrabbasso. Verso la fine degli anni sessanta, si unisce al gruppo di Miles Davis e compare su album importanti, come In a Silent Way e Bitches Brew. Con questo gruppo sperimenta l’uso di strumenti elettronici, ed in particolare il Fender Rhodes, suonando le tastiere in contemporanea con Keith Jarrett. In seguito Corea, interessato ad alcuni progetti solisti, viene ritenuto da Davis abbastanza maturo per poter avere una propria band. All’inizio degli anni settanta, Corea intraprende così alcuni progetti come leader. Tra il 1970 e il 1971, è attivo nel gruppo Circle, un complesso avant-jazz in cui militano Anthony Braxton, Dave Holland e Barry Altschul. Nel 1971 fonda un’altra band, Return to Forever. Le prime incisioni dei Return to Forever hanno un suono brillante, caratterizzato dalla voce di Flora Purim, dal piano elettrico Fender Rhodes e dal flauto. Durante gli anni settanta, il gruppo si sposta su sonorità più vicine alla musica rock. Nel 1972 sposa la musicista Gayle Moran. Nel 1974 il chitarrista Al Di Meola entra a far parte della band, e Corea intensifica l’uso dei sintetizzatori, in particolare il Moog e il Minimoog...

Jack Savoretti, Orchestra di Piazza Vittorio, Giuliano

il profumo del legno della Sala del Centro Congressi di

Carmignola e Héctor

Baselga dove l’acustica perfetta rende ogni concerto

Ulises Passarella. Dopo il successo costruito edizione Sarah Jane Morris

dopo edizione si ripropone

ulteriormente arricchita nella proposta, la rassegna il

Martedì delle Band, che ormai da alcuni

speciale, riapre le bellissime Chiese sparse nelle piccole frazioni, riporta sull’Altipiano giovani musicisti a cui offre un palcoscenico da condividere con artisti già affermati nel mondo.

A Pergine

Spettacolo Aperto si va da

Giuliana Musso alle Nina’s Drag Queens passando per

anni rappresenta un irrinunciabile punto d’incontro per i

Tindaro Granata, Boris Bakal, Atopos, Circolo Bergman,

protagonisti della scena musicale locale e, più in generale,

Dynamis, BeAnotherLab e molti altri: tutto il programma

per quanti amano trascorrere una serata emozionante e

dell’edizione numero 42 del Festival dal 7 al 15 luglio,

coinvolgente all’insegna della musica dal vivo!

dedicata alla questione di genere come fattore di

Pinè Musica, alla sua XXVI edizione torna con 84

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cambiamento globale.


trentinoappuntamenti 1 SABATO Cultura IL CRAPULONE Trento. Ore 17. Area archeologica di Palazzo Lodron. L’odissea delle diete con le voci di Ester D’amato e Alfonso Masi. Info: Tel. 0461.492161; uff.beniarcheologici@provincia.tn.it. Enogastronomia LA BIRRA ARTIGIANALE Lavis. Ore 10.30-11.30. Agribirrificio Maso Alto a Pressano. Visita al birrificio e illustrazione delle produzioni, con degustazione di una birra. Info e iscrizioni: 393.5503104, info@cembranidoc.it. Famiglia IL SAPORE DEL MEDIOEVO A CASTELLALTO Telve. Uscita giornaliera con aperitivo medievale al castello Intrattenimenti medievali e rievocazioni storiche. Iniziativa adatta alle famiglie. Attività gratuita. Per ulteriori info: 340.3950039 o www.ecomuseolagorai.eu. Famiglia FESTA CAMPESTRE Moscheri di Trambileno. Ballo liscio con Francesca Manfrini Band. Dalle 19.00 apertura bar, cucina tipica e pizza. Montagna PRIMIERO DOLOMITI MARATHON Primiero. Seconda edizione della Maratona delle Dolomiti, tre percorsi da 42km, 26km e 6.5 km. Info e iscrizioni primierodolomitimarathon.it. Musica MUSICA A 360GRADI. IL DJ PUOI FARLO ANCHE TU Baselga di Piné. Ore 22. Birreria Steak Speak Stube sul lago delle Piazze. Intrattenimento musicale con birra o vino, cibo e tanto divertimento. Info e prenotazioni: Tel. 0461.557014, 393.0213348, ghimpen@gmail.com, www. ghimpen.it. Musica 30^ RASSEGNA DI CANTI DELLA MONTAGNA Bedollo. Ore 20.30. Nuovo Tetro Comunale di Centrale. Canti di montagna con il Coro Abete Rosso di Bedollo, il Coro di Fermignano di Urbino e il Coro Alpino Trentino di Gardolo. Ingresso a offerta libera. Info: 339.3158023. Musica CANTAAIUTA Caldonazzo. Ore 21. Corte Celeste. Concerto con il Coro “La tor”. Info: www.visitvalsugana.it; caldonazzo@visitvalsugana.it; Tel. 0461.727752. Per i più piccoli I BURATTINI DI LUCIANO GOTTARDI: “FIABE E LEGGENDE DELLE DOLOMITI” Casalino di Pergine. Ore 21. Piazzetta (in caso di pioggia salta). Lo

spettacolo mette in scena nove fiabe, leggende e racconti della tradizione dolomitica, tra cui I Giganti di Pitcevert, Il Fuso d’Oro, La Strega Casara, La Caora Barbantana, Lo Schratl e La Miniera di Valcava. Info: www.visitvalsugana.it; Tel. 0461.727700. Tradizione OCCHI SU SATURNO Caldonazzo. Parco Centrale. Info: Ufficio Informazioni Caldonazzo Tel. 0461.727752; caldonazzo@ visitvalsugana.it.

2 DOMENICA Enogastronomia BAITE APERTE Cembra. Dalle ore 11.30. Un pranzo itinerante tra le baite di campagna e i muretti a secco, lungo un percorso di 5 km alla scoperta dei sapori del territorio, dei vini, spumanti e grappe dei Cembrani DOC, abbinati a piatti della tradizione. La manifestazione è nata sulla falsa riga dell’evento autunnale delle Caneve Aperte, con lo scopo di promuovere e far conoscere i prodotti a km 0 della Val di Cembra lungo un percorso enogastronomico dall’aperitivo al dolce anche in estate. Per info e maggiori dettagli visitate il sito shop-cembranidoc.it. Famiglia FESTA CAMPESTRE Moscheri diTrambileno. Musica live con MG Project. Dalle 19.00 apertura bar, cucina tipica e pizza. Musica MUSIKKAPELLE BURGSTALL Vigo di Fassa. Ore 13. Ciampediè. Ingresso gratuito. Concerto della Banda musicale di Posta, solista Paolo Trettel, tromba. Il biglietto di andata-ritorno degli impianti di risalita è a carico dei partecipanti. Info: Apt Val di Fassa, Ufficio Turistico Moena, Tel. 0462.609770; infomoena@fassa.com. In caso di maltempo il concerto si terrà presso il tendone manifestazioni di Vigo alle ore 15.00. Info: www. trentinojazz.com. Musica D.O.V.E. Rovereto. Ore 19.30. Circolo Operaio Santa Maria. Concerto con: Giovanni Perin, vibrafono; Giulio Campagnolo, organo Hammond; Andrea Davì, batteria. Ingresso gratuito. Info: www.trentinojazz.com. Musica RASSEGNA DI CANTO SPONTANEO Cembra-Lisignago. Ore 1518.30. Centro storico di Cembra. Rassegna di canti spontanei tramandati oralmente con l’esibizione di 4 gruppi spontanei, uno dei quali di Reggio Emilia, che eseguiranno canti popolari tradizionali per le vie del centro di Cembra. Info: Tel. 0461.683110.

Musica DOMENICASTELLO SUNDAY AFTERNOON MUSICAL GROOVE Pergine Valsugana. Ore 17.30. Castel Pergine. Ensemble Mosaici Sonori - I compositori inglesi: Luigi Lidonnici oboe; Beatrice Donati violino; Elisa Nanni viola; Piergiorgio Anzelmo violoncello. All’ora del tè in compagnia di Britten, Elgar, Jacob e Morean. Costo € 10,00. Ragazzi sotto ai 16 anni gratis. Info: Castel Pergine Tel. 0461.531158. Con il biglietto si avrà uno sconto del 10% sulla cena della sera stessa al ristorante. Per il servizio shuttle dalla stazione di Pergine al Castello telefonare allo 0461.531158. Tradizione 67A TRENTO BONDONE INTERNATIONAL HILL CLIMB CUP Trento. La più vecchia e lunga gara automobilistica in salita con partenza da Trento e arrivo a Vason, in cima al Monte Bondone festeggia quest’anno la 67^ edizione. Una competizione lungo un emozionante percorso di tortuosi e spettacolari tornanti che fa esultare ogni anno migliaia di spettatori. Info: Scuderia Trentina Tel. 0461.420266; info@scuderiatrentina.it; www.scuderiatrentina.it.

3 LUNEDÌ Musica ITINERARI FOLK - TRIO IN UNO & LA DAME BLANCHE Trento. Ore 21.30. Cortile scuole Crispi, via S. Giovanni Bosco 8. Trio in Uno (Italia Brasile) - La Dame Blanche (Cuba). Nell’ambito della rassegna “Itinerari Folk 2017”. In caso di pioggia il concerto si svolgerà presso il Teatro Cuminetti. Biglietto € 5,00 - under 15 € 3,00. Info: Centro Servizi Culturali S: Chiara info@centrosantachiara. it; n. verde 800.013952.

4 MARTEDÌ Famiglia DOLOMITI 3 DAYS OF ORIENTEERING Val Venegia, Passo Rolle, San Martino di Castrozza. Gara di orienteering in tre tappe. Evento per esperti e famiglie. Info: dolomiti3days.com. Musica IN VIAGGIO CON GOETHE Roncegno. Ore 21. Casa Raphael - Palace Hotel, Piazza de Giovanni 4. Concerto con: Argit Butzke, soprano; Alessandra Semenzato, pianoforte su musiche di Mozart, Beethoven, Schumann, Schubert, Brahms, Liszt, Mendelssohn, Wolf. Ingresso libero. Info: www. visitvalsugana.it. Musica MUSICABANDA LevicoTerme. Ore 21. Piazza della Chiesa. Concerto della Banda cittadina di Levico Terme. Per ulteriori info: www.visitvalsugana.it; Tel. 0461.727700. Musica CONCERTO DEL JUBILEE STRING QUARTET (LONDON) Caldonazzo. Ore 21. Chiesa di S. Sisto. Jubilee String Quartet: Tereza Privratska, violino I; Julia Loucks, violino II; Stephanie Edmundson, viola; Lauren Steel, violincello. Info: Tel. 0461.727752; caldonazzo@visitvalsugana.it. Musica I MARTEDÌ DELLE BAND NOIREVE + LAYOGENIC Trento. Ore 20.45. Giardino S. Chiara. Serata elettronica. Opening band: Light Whales. Ingresso libero. Info: www.centrosantachiara.it; n. verde 800.013952. Musica CONTRADA LARGA PROGETTO 10 - VIA DEI CONCERTI Trento. Ore 21. Cortile Scuole Crispi. Info: Centro Servizi Culturali S.

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trentinoappuntamenti Chiara n. verde 800.013952; info@ centrosantachiara.it. Teatro SOTTO LA STESSA CROCE Levico Terme. Ore 21. Forte Colle delle Benne. “Sotto la stessa croce - storie di fratelli contro” comincia la sua narrazione da quel fine maggio 1915 in cui i primi fanti del Regio Esercito Italiano entrarono in Vallarsa, annunciando a gran voce la liberazione della popolazione locale dopo aver eluso l’opposizione degli Schützen che sorvegliavano il confine. A narrare questi fatti un giovane avvocato, sottotenente dell’esercito, Piero Calamandrei, d’istanza in Vallarsa, mosso dalla determinazione e combattuto dai dubbi sui reali motivi di questa guerra con l’Austria. Attraverso il suo sguardo trasversale ripercorreremo due anni fondamentali, 1915-1916, passando per la Strafexpedition fino ad arrivare al suo primo processo, nel quale riuscì a salvare dalla fucilazione quattro soldati accusati ingiustamente di abbandono del campo di battaglia. Info: www.visitvalsugana.it; Tel. 0461.727700. Libri PRESENTAZIONE LIBRO Rovereto, ore 19. Libreria Arcadia. Presentazione di “Radio TV gol e figurine” di Gianluigi Menegot (Curcu & Genovese).

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5 MERCOLEDÌ Famiglia DOLOMITI 3 DAYS OF ORIENTEERING Val Venegia, Passo Rolle, San Martino di Castrozza. Gara di orienteering in tre tappe. Evento per esperti e famiglie. Info: dolomiti3days.com. Montagna TOUR DEL SENTIERO ETNOGRAFICO Caoria. Ore 10. Casa del Sentiero Etnografico. Escursione guidata sull’anello dei Pràdi e visita ai siti. Su prenotazione. Info: www. sanmartino.com. Musica SURF TALK Strigno. Ore 19.30. Piscina di Castel Ivano, Via Pretorio 55. Concerto dei Surf Talk, strumentale chitarra e basso (Trento). Ingresso gratuito. Apericena con degustazione vini e buffet. In caso di maltempo l’evento verrà spostato alla piscina di Borgo Valsugana in Via Gozzer 52. Musica FESTIVAL INCANTO POPOLARE Levico Terme. Ore 21. Centro storico. Coro Castel Bassa Atesina di Salorno (TN). Info: APT Valsugana ufficio di Levico Terme

Tel. 0461.727700; info@visitvalsugana.it. Musica CONCERTO Borgo Valsugana. Ore 20.30. Chiesa San Rocco. Concerto di Andrea Ferroni - Labirinti Armonici. Info: www.labirintiarmonici.it. Tradizione PINÉ SOTTO LE STELLE 2017 Baselga di Piné. Ore 21. Corso Roma. Animazione e musica per le vie del centro, mercatino di prodotti locali, negozi aperti, spettacoli e intrattenimenti per grandi e piccoli. Info: Tel. 0461.557028.

6 GIOVEDÌ Cinema CINEMA IN CORTILE CAPTAIN FANTASTIC Trento. Ore 21.30. Cortile Crispi Bonporti. Captain Fantastic di Matt Ross (USA 2016). Le proiezioni saranno sospese in caso di pioggia. Biglietto intero 5 €; ridotto 3 € (fino ai 15 anni). Info: www.trentocultura.it; n. verde 800.017615. Cultura I GIOVEDÌ DELLA BIBLIOTECA: INCONTRI CON DANTE Baselga di Piné. Ore 21. Centro Congressi Piné 1000. Serata sul X Canto dell’Inferno di Dante. Ingresso libero. Info: Tel. 0461.557951 .

Cultura LE CARTE IN REGOLA DELLE COMUNITÀ TRENTINE Telve. Serata storica a cura di Luca Faoro Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina di San Michele all’Adige Ritrovo ore 20 a Malga Baessa, Calamento. Attività gratuita. Per ulteriori info: Cell. 340.3950039 o www.ecomuseolagorai.eu. Musica SOFT SHELL TURTLES RoncegnoTerme. Ore 18. Piscina di Roncegno Terme, Via del Parco 7. Concerto dei Soft Shell Turtlesdel, folk rock dadaista (Roma). Con la mostra dei quadri di Rossella Libardoni. Ingresso gratuito. Apericena con degustazione vini e buffet. In caso di maltempo l’evento non verrà annullato. Musica SILVANIA DOS SANTOS GIANCARLO BIANCHETTI PROJECT Pozza di Fassa. Ore 13. Buffaure. Ingresso gratuito. Concerto con: Silvania Dos Santos, voce; Giancarlo Bianchetti, chitarra; Maria Vicentini, violino; Salvatore Maiore, contrabbasso. Il biglietto di andata-ritorno degli impianti di risalita è a carico dei partecipanti. Info: Apt Val di Fassa, Ufficio Turistico Moena, Tel. 0462.609770; infomoena@fassa.com. In caso di


trentinoappuntamenti maltempo il concerto si terrà alle 15.00 presso il Padiglione Manifestazioni di Pozza di Fassa. Info: www.trentinojazz.com. Per i più piccoli SERATA DELL’OSPITE GIOVEDÌ IN MUSICA Levico Terme. Ore 20.30. Viale Dante, Via Regia, via Marconi e piazza della Chiesa. Tanti punti musicali svariati generi, animazione per i più piccoli con l’associazioni NOI oratorio di Barco in piazzetta ex-cinema con baby dance, truccabimbi, palloncini e pane e nutella. Info: Apt Valsugana - Ufficio di Levico Terme Tel. 0461.727700; info@visitvalsugana.it.

7 VENERDÌ Cultura 42. FESTIVAL PERGINE SPETTACOLO APERTO CHIMERE Pergine Valsugana. Fino al 15 luglio spettacoli, performance, talks, laboratori, installazioni, giochi e molto altro ancora animeranno il centro storico di Pergine Valsugana. Alla ricerca delle nuove chimere del mondo contemporaneo. Per ulteriori informazioni e programma dettagliato visitate il sito www.perginefestival.it; Fb: Festival Pergine Spettacolo Aperto; Twitter: @FestivalPergine; Instagram: perginefestival; #liveperginefestival; APT Valsugana - uff. di Pergine, Tel. 0461.727760. Cultura CONFERENZA Trambileno. Ore 19. Forte Pozzacchio. Racconti di Solomon Tokaj: tra libri, storia di uomini, terre e vini. Per informazioni e prenotazioni è attivo il numero telefonico 345-1267009. Famiglia FAI SOTTO LE STELLE Fai della Paganella. Ore 16-22. Tanti espositori con i loro lavori fatti a mano sono in mostra nel Giardino della Piazza Centrale. Artisti di strada e musicanti allieteranno pomeriggi e serate. Info: www. visitdolomitipaganella.it. Musica BEBA WINIGI LevicoTerme. Ore 19.30. Piscina di Levico Terme, P.zza Dalla Chiesa 1. Concerto di Beba Winigi, contrabbasso e voce, sperimentazione (Roma). Ingresso gratuito. Apericena con degustazione vini e buffet. In caso di maltempo l’evento non verrà annullato. Musica OYSTER Canazei. Ore 13. Belvedere. Ingresso gratuito. Concerto con: Matteo Cuzzolin, sassofono; Demetrio Bonvecchio, trombone; Matthias Legner, vibrafono; Marco Stagni, contrabbasso; Filip Milenkovic, batteria. Il biglietto di andata-ritorno degli impianti di ri-

salita è a carico dei partecipanti. Info: Apt Val di Fassa, Ufficio Turistico Moena, Tel. 0462.609770; infomoena@fassa.com. In caso di maltempo il concerto si terrà presso il Rifugio Fredarola. Info: www.trentinojazz.com. Musica CONCERTI IN VILLA 2017 Mezzolombardo. Ore 21. Centro Culturale La Corte - Via Damiano Chiesa, 45. I Plebei (Musica Plebea). Ingresso gratuito. Info: Cell. 339.5655938; www.scuolamusicalegallo.it; info@scuolamusicalegallo.it. Musica RASSEGNA BANDISTICA 2017 Cembra-Lisignago. Ore 20.45. Piazzetta Maffei a Cembra. Concerto della Banda Civica “E. Bernardi” di Predazzo, diretta dai Maestri Fiorenzo Brigadoi e Ivo Brigadoi. Info: Cell. 340.7707956, fanfaraalpinacembra@yahoo.it. Musica GANG BAND FESTIVAL Baselga di Piné. Bedolpian. 5^ edizione del festival musicale. Tre giornate di musica per tutti i gusti con esibizione di numerose band che spaziano dal rock anni ‘70 al metal moderno, dal classico folk al più moderno ska. Programma: venerdì 7: inizio della festa alle 19 con apertura della cassa e dalle 20.00 esibizioni musicali. Durante tutta la durata della festa disponibile il servizio bar e cucina. Info: Cell. 347.5926239, associazione. rocknpine@gmail.com. Musica PORTOBESENO: RADURE 3 Localittà Stelderi, Guardia (TN). Ore 20. Christian Marchi - la luce della sera; Andrea Port e Francesco Carpentari - Kl@ngPale77e; Mono Impala - Frammenti dal Bosco. Info: www.portobeseno.it. Musica ITINERARI FOLK - ANA ALCAIDE Trento. Ore 21.30. Cortile scuole Crispi, via S. Giovanni Bosco 8. Ana Alcaide (Spagna). Nell’ambito della rassegna “Itinerari Folk 2017”. In caso di pioggia il concerto si svolgerà presso il Teatro Cuminetti. Biglietto € 5,00 - under 15 € 3,00. Info: Centro Servizi Culturali S: Chiara info@centrosantachiara. it; n. verde 800.013952. Musica I 12 VIOLONCELLISTI DEI BERLINER PHILHARMONIKER Val di Fassa, Dolomiti. Ore 13. Rifugio Fuciade. Un’orchestra nell’orchestra, corde pulsanti che dal momento della loro nascita nel 1972, all’interno di una vera e propria istituzione mondiale come quella dei Berliner Philarmoniker, hanno conquistato successi e consensi praticamente ovunque. Non a caso sono stati più volte “ambasciatori musicali “ della città di Berlino di

APERTURA IMPIANTI: Funivia Vigo-Ciampedie dal 03/06/17 al 08/10/17 Seggiovie Pian Pecei - Ciampedie dall’11/06/17 al 10/09/17 Apertura Fly Line dall’11/06/17 al 10/09/17 Seggiovia Costabella (P.sso San Pellegrino) dal 25/06/17 a 10/09/17 GUARDA IL VIDEO DELLA FLY-LINE

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trentinoappuntamenti fronte a personalità mondiali come il Presidente degli Stati Uniti d’America o l’Imperatore del Giappone. Ora approdano nelle maestose Dolomiti eseguendo brani da Boris Blacher, Julius Klengel, Astor Piazzolla, José Carlia. Ingresso gratuito. Nell’ambito della Rassegna “I suoni delle Dolomiti”. Info: APT Val di Fassa www.fassa. com Tel. 0462.609770. Musica CONCERTO Rabbi. Ore 21. Chiesa di San Bernardo. Concerto inaugurale di Alexej Chernov, pianoforte su musiche di Schumann, Chernov, Scriabin, Ligeti, Grieg, Liszt. Info: Apt Val di Sole www.valdisole.net. Teatro CELULARI DELA MALORA Bedollo. Ore 20.30. Nuovo Teatro Comunale di Centrale. Ultima replica della rappresentazione teatrale della commedia dialettale in due atti di Gloria Gabriella, presentata dalla Filodrammatica Segosta ‘90 di Bedollo. Ingresso unico: € 6,00. Info: Tel. 0461.556624.

8 SABATO Cultura 42. FESTIVAL PERGINE SPETTACOLO APERTO CHIMERE Pergine Valsugana. Fino al 15 luglio spettacoli, performance, talks, laboratori, installazioni, giochi e molto altro ancora animeranno il centro storico di Pergine Valsugana. Alla ricerca delle nuove chimere del mondo contemporaneo. Per ulteriori informazioni e programma dettagliato visitate il sito www. perginefestival.it; Fb: Festival Pergine Spettacolo Aperto; Twitter: @ FestivalPergine; Instagram: perginefestival; #liveperginefestival; APT Valsugana - uff. di Pergine, Tel. 0461.727760. Cultura PRESENTAZIONE LIBRO Trento. Ore 17. Area archeologica di Palazzo Lodron. Presentazione del libro: “Cent’anni di memoria” di Maria Antonia Canton. Info: Tel. 0461.492161; uff.beniarcheologici@provincia.tn.it. Enogastronomia LA BIRRA ARTIGIANALE Lavis. Ore 10.30-11.30. Agribirrificio Maso Alto a Pressano. Visita al birrificio e illustrazione delle produzioni, con degustazione di una birra. Info e iscrizioni: 393.5503104, info@cembranidoc.it. Enogastronomia LA GNODOLINA Mis. Ore 14.30. Piazzale della Chiesa. Manifestazione podistica ludico-motoria aperta a tutti. Info: www.sanmartino.com.

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Famiglia DOLOMITI 3 DAYS OF ORIENTEERING Val Venegia, Passo Rolle, San Martino di Castrozza. Gara di orienteering in tre tappe. Evento per esperti e famiglie. Info: dolomiti3days.com. Musica GANG BAND FESTIVAL Baselga di Piné. Bedolpian. 5^ edizione del festival musicale. Tre giornate di musica per tutti i gusti con esibizione di numerose band che spaziano dal rock anni ‘70 al metal moderno, dal classico folk al più moderno ska. Programma: Sabato 8: alle 14 apertura della festa e della cassa. Dalle 15 alle 19 Gangband Race, gara musical-sportiva, all’insegna della cultura e del divertimento. Dalle 19 alle 20 premiazione dei vincitori della Ganband Race e dalle 20 esibizioni di gruppi musicali. Durante tutta la durata della festa disponibile il servizio bar e cucina. Info: Cell. 347.5926239, associazione. rocknpine@gmail.com. Musica IL VIOLONCELLISTA E LA BALLERINA Caldonazzo. Ore 21. Piazza Municipio. Balla Arianna Giuliani, suona Marco Dalsass. Info: Apt Valsugana - Ufficio di Caldonazzo Tel. 0461.727752; caldonazzo@ visitvalsugana.it. Musica CONCERTO Rabbi. Ore 21. Chiesa di San Bernardo. Concerto straordinario di Grigory Sokolov, pianoforte su musiche di Mozart e Beethoven. Il ricavato delle offerte sarà interamente devoluto all’Associazione Amici della Sierra Leone di Rabbi. Info: Apt Val di Sole www. valdisole.net. Musica VARTALENT FINALISSIMA Trento. Ore 20.15. Teatro Sociale. 15 artisti provenienti da tutta Italia si contenderanno il titolo di vincitore VarTalent ‘17 - Festi-

val Canoro d’Italia. Il Talent show nazionale arriva al suo momento finale. Scenografie, coreografie e ospiti da prima serata televisiva per vivere fortissime emozioni. Info: www.vartalent.it. Tradizione FESTA ALPINA E VECCHI MESTIERI DELL’ARTIGIANATO Bedollo. Ore 18.00-02.00. Centro Polifunzionale di Centrale. Festa alpina con dimostrazione di vecchi mestieri, cucina tipica, mostra dell’artigianato, musica, ballo e animazione. Programma: sabato 8: apertura della festa alle 18 con cena a base di prodotti trentini. Info: Cell. 338.4033956. Tradizione LATTE IN FESTA Altopiano di Vezzena. Si tratta di un vero e proprio percorso basato sulla conoscenza e la degustazione dei prodotti lattiginosi tipici del nostro territorio: esso vi condurrà a conoscere le nostre montagne, la vita delle nostre malghe, la tradizione contadina, la produzione di latte, formaggio e i suoi derivati secondo metodi antichi. Protagonisti della festa saranno i contadini ed i prodotti legati al mondo del latte in particolare il Formaggio Vezzena, uno dei formaggi più antichi della tradizione casearia trentina, che potrete, in qualsiasi momento, comprare e portare a casa vostra, direttamente dal produttore al consumatore. Vi saranno, inoltre, appuntamenti gastronomici con menù e ed aperitivi a tema, laboratori dedicati alla conoscenza ed alla manipolazione della lana. Per maggiori informazioni: Apt Valsugana Tel. 0461.727700.

9 DOMENICA PRIMIERO EX3ME San Martino di Castrozza. Centro paese, dal mattino. 4^ edizione del primo Mountain Triathlon delle Dolomiti. Info: www.sanmartino.com.

Cultura 42. FESTIVAL PERGINE SPETTACOLO APERTO CHIMERE Pergine Valsugana. Fino al 15 luglio spettacoli, performance, talks, laboratori, installazioni, giochi e molto altro ancora animeranno il centro storico di Pergine Valsugana. Alla ricerca delle nuove chimere del mondo contemporaneo. Per ulteriori informazioni e programma dettagliato visitate il sito www. perginefestival.it; Fb: Festival Pergine Spettacolo Aperto; Twitter: @ FestivalPergine; Instagram: perginefestival; #liveperginefestival; APT Valsugana - uff. di Pergine, Tel. 0461.727760. Cultura PRESENTAZIONE LIBRO LevicoTerme. Ore 21. Piazza della Chiesa. Presentazione del libro: “Ogni volta che mi baci muore un nazista”, di Guido Catalano, Rizzoli 2017. Musica GANG BAND FESTIVAL Baselga di Piné. Bedolpian. 5^ edizione del festival musicale. Tre giornate di musica per tutti i gusti con esibizione di numerose band che spaziano dal rock anni ‘70 al metal moderno, dal classico folk al più moderno ska. Programma: Domenica 9: alle 10.30 S. Messa nella chiesa di Baselga. Dalle 11.15 alle 12 sfilata dei musicisti per le vie del centro e alle 12 pranzo a Bedolpian. Dalle 12.30 alle 18 esibizioni di gruppi acustici e bande e dalle 20 musica in allegria. Durante tutta la durata della festa disponibile il servizio bar e cucina. Info: Cell. 347.5926239, associazione. rocknpine@gmail.com. Musica IL VIOLONCELLISTA E LA BALLERINA Caldonazzo. Ore 21. Piazza Municipio. Balla Arianna Giuliani, suona Marco Dalsass. Info: Apt Valsugana - Ufficio di Caldonazzo Tel. 0461.727752; caldonazzo@ visitvalsugana.it.


trentinoappuntamenti Musica CONCERTO Predazzo. Ore 11. Sala Grande. Musiche viennesi, valzer, arie di operette con il Trio Piccola Vienna: Fiorenzo Brigadoi, pianoforte; Ivo Brigadoi, violoncello, Andrea. Info: www.labirintiarmonici.it. Musica KARAOKE Candriai. Ore 18. Hotel Arcadia. Karaoke mania con Daniele. Info: www.hotelarcadia.eu. Musica JOEY ALEXANDER Val di Fiemme, Passo di Lavazè. Ore 13. Un talento incredibile che dall’isola di Bali ha stupito il mondo. Il suo orizzonte sonoro è quello del jazz che scopre già all’età di sei anni quando si avvicina da autodidatta al pianoforte usando una mini tastiera elettronica regalata dal padre. Da allora Joey Alexander si è cibato di musica e jazz cominciando dalle jam sessions con musicisti di Bali e Jakarta fino a calcare rotte e palcoscenici della scena mondiale, conquistando premi importanti, apprezzamenti dei grandi della musica e imponendosi come il più giovane candidato per un Grammy col suo “My favourite Things” nel 2015 a soli 12 anni ed entrando nella ristretta comunità degli Steinway Artists. Nell’ambito della Rassegna “I suoni delle Dolomiti”. Ingresso gratuito. Info: Apt Val di Fiemme www.visitfiemme.it Tel. 0461.241111. Musica CONCERTO Peio, Cogolo. Ore 17. Auditorium del Parco Nazionale dello Stelvio. Concerto di Nikita Abrosimov, pianoforte. “Omaggio a Sviatoslav Richter nel ventennale della scomparsa” su musiche di Bach, Chopin, Rachmaninov, Musorgskij. Info: Apt Val di Sole www. valdisole.net.

Tradizione LATTE IN FESTA Altopiano di Vezzena. Si tratta di un vero e proprio percorso basato sulla conoscenza e la degustazione dei prodotti lattiginosi tipici del nostro territorio: esso vi condurrà a conoscere le nostre montagne, la vita delle nostre malghe, la tradizione contadina, la produzione di latte, formaggio e i suoi derivati secondo metodi antichi. Protagonisti della festa saranno i contadini ed i prodotti legati al mondo del latte in particolare il Formaggio Vezzena, uno dei formaggi più antichi della tradizione casearia trentina, che potrete, in qualsiasi momento, comprare e portare a casa vostra, direttamente dal produttore al consumatore. Vi saranno, inoltre, appuntamenti gastronomici con menù e ed aperitivi a tema, laboratori dedicati alla conoscenza ed alla manipolazione della lana. Per maggiori informazioni: Apt Valsugana Tel. 0461.727700.

10 LUNEDÌ Cultura 42. FESTIVAL PERGINE SPETTACOLO APERTO CHIMERE Pergine Valsugana. Fino al 15 luglio spettacoli, performance, talks, laboratori, installazioni, giochi e molto altro ancora animeranno il centro storico di Pergine Valsugana. Alla ricerca delle nuove chimere del mondo contemporaneo. Per ulteriori informazioni e programma dettagliato visitate il sito www. perginefestival.it; Fb: Festival Pergine Spettacolo Aperto; Twitter: @ FestivalPergine; Instagram: perginefestival; #liveperginefestival; APT Valsugana - uff. di Pergine, Tel. 0461.727760.

Teatro MEZZANO ROMANTICA Mezzano di Primiero. Ore 21. Tabià dela Gemma. “Il gatto nero”: di E.A. Poe, Compagnia “Atelier Teatrale CarroNavalis”,ideazione e regia voce Enrico Vanzella, musica originale dal vivo Daniele Girardi. Info: www.sanmartino.com.

Musica IL VIOLONCELLISTA E LA BALLERINA Caldonazzo. Ore 21. Piazza Municipio. Balla Arianna Giuliani, suona Marco Dalsass. Info: Apt Valsugana - Ufficio di Caldonazzo Tel. 0461.727752; caldonazzo@ visitvalsugana.it.

Tradizione FESTA ALPINA E VECCHI MESTIERI DELL’ARTIGIANATO Bedollo. Ore 18.00-02.00. Centro Polifunzionale di Centrale. Festa alpina con dimostrazione di vecchi mestieri, cucina tipica, mostra dell’artigianato, musica, ballo e animazione. Programma: Domenica 9: apertura della festa alle 9 con dimostrazione di vecchi mestieri dell’artigianato con hobbisti e scultori all’opera dalle 9 alle 20, cucina tipica, musica, ballo e animazione per tutti. Info: Cell. 338.4033956.

Musica ITINERARI FOLK - NAMGYAL LHAMO & BISSEROV SISTERS Trento. Ore 21.30. Cortile scuole Crispi, via S. Giovanni Bosco 8. Namgyal Lhamo (Tibet) e Bisserov Sisters (Bulgaria). Nell’ambito della rassegna “Itinerari Folk 2017”.In caso di pioggia il concerto si svolgerà presso il Teatro Cuminetti. Biglietto € 5,00 - under 15 € 3,00. Info: Centro Servizi Culturali S: Chiara info@centrosantachiara. it; n. verde 800.013952.

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trentinoappuntamenti 11 MARTEDÌ Cultura 42. FESTIVAL PERGINE SPETTACOLO APERTO CHIMERE Pergine Valsugana. Fino al 15 luglio spettacoli, performance, talks, laboratori, installazioni, giochi e molto altro ancora animeranno il centro storico di Pergine Valsugana. Alla ricerca delle nuove chimere del mondo contemporaneo. Per ulteriori informazioni e programma dettagliato visitate il sito www.perginefestival.it; Fb: Festival Pergine Spettacolo Aperto; Twitter: @FestivalPergine; Instagram: perginefestival; #liveperginefestival; APT Valsugana - uff. di Pergine, Tel. 0461.727760. Folklore SELEZIONE PROVINCIALE MISS ITALIA Valcanover. Ore 21. Valcanover Village. Ingresso libero. Info: Soleo Show Tel. 0461.239111; www. soleoshow.com. Musica PIANO... PIÙ PIANO Roncegno. Ore 21. Casa Raphael - Palace Hotel, Piazza de Giovanni 4. Concerto con: Sena Fini e Pietro Giorgini, pianoforte a 4 mani su musiche di Moszkovsky, Saint-Saens, Debussy, Mel Bonis. Ingresso libero. Info: www. visitvalsugana.it. Musica IL VIOLONCELLISTA E LA BALLERINA Caldonazzo. Ore 21. Piazza Municipio. Balla Arianna Giuliani, suona Marco Dalsass. Info: Apt Valsugana - Ufficio di Caldonazzo Tel. 0461.727752; caldonazzo@ visitvalsugana.it. Musica MUSICABANDA LevicoTerme. Ore 21. Piazza della Chiesa. Concerto della Banda cittadina di Levico Terme. Per ulteriori info: www.visitvalsugana.it; Tel. 0461.727700. Musica I MARTEDÌ DELLE BAND BLACKSTAR Trento. Ore 20.45. Giardino S. Chiara. Serata metal-rock. Opening band: Dystopia. Ingresso libero. Info: www.centrosantachiara. it; n. verde 800.013952.

12 MERCOLEDÌ Cultura 42. FESTIVAL PERGINE SPETTACOLO APERTO CHIMERE Pergine Valsugana. Fino al 15 luglio spettacoli, performance, talks, laboratori, installazioni, giochi e molto altro ancora animeranno il centro storico di Pergine Valsugana. Alla ricerca delle nuove chimere del mondo contemporaneo. Per ulteriori informazioni e programma

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dettagliato visitate il sito www. perginefestival.it; Fb: Festival Pergine Spettacolo Aperto; Twitter: @FestivalPergine; Instagram: perginefestival; #liveperginefestival; APT Valsugana - uff. di Pergine, Tel. 0461.727760. Musica IL VIOLONCELLISTA E LA BALLERINA Caldonazzo. Ore 21. Piazza Municipio. Balla Arianna Giuliani, suona Marco Dalsass. Info: Apt Valsugana - Ufficio di Caldonazzo Tel. 0461.727752; caldonazzo@ visitvalsugana.it. Musica JOE BROODS Strigno. Ore 19.30. Piscina Comunale. Cantautore Blues in dialetto trentino + lettura poesie Anna River. Aperitivo con degustazione vini e buffet (In caso di maltempo l’evento non verrà annullato. Ingresso libero. Per ulteriori info: Tel. 0461.700373. Musica FESTIVAL INCANTO POPOLARE Levico Terme. Ore 21. Centro storico. Concerto con il Coro Cima Vezzena di Levico Valsugana (TN). Per informazioni: APT Valsugana ufficio di Levico Terme Tel. 0461.727700; info@visitvalsugana.it. Musica CONTRADA LARGA - BUDAPEST GYPSY SYMPHONY ORCHESTRA Trento. Ore 21. Cortile Scuole Crispi. Info: Centro Servizi Culturali S. Chiara n. verde 800.013952; info@ centrosantachiara.it. Musica CHICK COREA, BÉLA FLECK Primiero, Pale di San Martino. Ore 13. Villa Welsperg. Sono quasi cinquant’anni - dal debutto discografico del 1968 con l’album “Tones for Joan’s Bones” - che Chick Corea esplora in chiave jazz ogni angolo della creatività musicale dall’avanguardia al bebop, dalle canzoni per bambini alla fusion e persino alle esaltanti incursioni nella musica classica. Ora torna con una straordinaria carica d’energia grazie al sodalizio con un altro grande musicista: Béla Fleck, virtuoso del banjo, cui si devono numerosi lavori e album che raccontano uno strumento che attraversa l’anima degli Stati Uniti e senza il quale non potremmo pensare a un’anima per il blues e il jazz. Nell’ambito della Rassegna “I suoni delle Dolomiti”. Ingresso gratuito. Info: APT San Martino di Castrozza, Passo Rolle, Primiero e Vanoi www.sanmartino.com Tel. 0439.62407. Tradizione PINÉ SOTTO LE STELLE 2017 Baselga di Piné. Ore 21. Corso Roma. Animazione e musica per

le vie del centro, mercatino di prodotti locali, negozi aperti, spettacoli e intrattenimenti per grandi e piccoli. Info: Tel. 0461.557028.

13 GIOVEDÌ RICCARDO REA RoncegnoTerme. Ore 18. Piscina Comunale. Mori, repertorio personale con handpan + dimostrazione trattamento shiatsu (exhibition of shiatsu treatment). Aperitivo con degustazione vini e buffet (In caso di maltempo l’evento non verrà annullato). Ingresso libero. Info: Nicola 347.080963; giusyl@teletu.it. Cinema CINEMA IN CORTILE THE STARTUP Trento. Ore 21.30. Cortile Crispi - Bonporti. The startup di Alessandro D’Alatri (italia 2017). Le proiezioni saranno sospese in caso di pioggia. Biglietto intero 5 €; ridotto 3 € (fino ai 15 anni). Info: www.trentocultura.it; n. verde 800.017615. Cultura I GIOVEDÌ DELLA BIBLIOTECA: RECITAL DI POETI DIALETTALI Baselga di Piné. Ore 21. Biblioteca. Serata culturale in biblioteca. Ingresso libero. Info: Tel. 0461.557951. Cultura 42. FESTIVAL PERGINE SPETTACOLO APERTO CHIMERE Pergine Valsugana. Fino al 15 luglio spettacoli, performance, talks, laboratori, installazioni, giochi e molto altro ancora animeranno il centro storico di Pergine Valsugana. Alla ricerca delle nuove chimere del mondo contemporaneo. Per ulteriori informazioni e programma dettagliato visitate il sito www. perginefestival.it; Fb: Festival Pergine Spettacolo Aperto; Twitter: @ FestivalPergine; Instagram: perginefestival; #liveperginefestival; APT Valsugana - uff. di Pergine, Tel. 0461.727760. Cultura FESTIVAL SCIROCCO VERS LA LUNE Levico Terme. Ore 21.15. Forte delle Benne. Spettacolo di animazione digitale e musica dal vivo di Grimoon (Alberto Stevanato e Solenn Le Marchand). Ingresso € 5,00. Info: www.visitvalsugana. it; Tel. 0461.727700. Musica CONCERTO Pellizzano. Ore 21. Auditorium del Municipio. Concerto di studenti del Conservatorio Bonporti di Trento. Info: Apt Val di Sole www.valdisole.net. Per i più piccoli SERATA DELL’OSPITE GIOVEDÌ IN MUSICA Levico Terme. Ore 20.30. Viale Dante, Via Regia, via Marconi e

piazza della Chiesa. Tanti punti musicali svariati generi, animazione per i più piccoli con l’associazioni NOI oratorio di Barco in piazzetta ex-cinema con baby dance, truccabimbi, palloncini e pane e nutella. Info: Apt Valsugana - Ufficio di Levico Terme Tel. 0461.727700; info@visitvalsugana.it. Per i più piccoli “HANSY E GRETA” DI CINZIA SCOTTON Pergine Valsugana - Costasavina. Ore 17.30. Giardino del B&B Ai Ciliegi (in caso di pioggia sala Casa Sociale). “Hansy e Greta” di Cinzia Scotton, regia di Mirko Corradini, con Irene Buosi e Simona Perrone. C’erano una volta due fratellini di nome Hansel e Gretel, che abitavano in una casina vicino al bosco. La madre e il padre erano molto poveri. Una mattina il padre disse ai piccini: - Andiamo a tagliare la legna nel bosco. I figli lo seguirono contenti...”.La celebre fiaba dei fratelli Grimm riadattata e messa in scena in modo giocoso e divertente. Info: www.visitvalsugana.it; Tel. 0461.727700. Per i più piccoli I BURATTINI DI LUCIANO GOTTARDI: “IL PRINCIPE DI PIETRA” Pergine Valsugana. Ore 21. San Cristoforo - Spiaggia (in caso di pioggia salta). Re Silvio, in ansia per la scomparsa del figliolo Tartaglia, chiede aiuto a Truffaldino, buffone di corte. Questi accetta l’incarico sperando di trovare così una soluzione al quotidiano problema della fame. Parte allora per il pericoloso viaggio alla ricerca del principino, durante il quale si scontrerà con tutti gli eterni nemici del Re Silvio: Leandro, la Fata Morgana, Creonta... Info: www.visitvalsugana.it; Tel. 0461.727700. Teatro VARIETÀ PRESTIGE Trento. Ore 17.30. Giardino S. Chiara. Poesia delle marionette a filo e le clownerie di Francesca Zoccarato. Ingresso libero. Info: www.centrosantachiara.it; n. verde 800.013952.

14 VENERDÌ Cultura 42. FESTIVAL PERGINE SPETTACOLO APERTO CHIMERE PergineValsugana. Fino al 15 luglio spettacoli, performance, talks, laboratori, installazioni, giochi e molto altro ancora animeranno il centro storico di Pergine Valsugana. Alla ricerca delle nuove chimere del mondo contemporaneo. Per ulteriori informazioni e programma dettagliato visitate il sito www.perginefestival. it; Fb: Festival Pergine Spettacolo Aperto; Twitter: @FestivalPergine; Instagram: perginefestival; #liveperginefestival; APT Valsugana - uff. di Pergine, Tel. 0461.727760.


trentinoappuntamenti Cultura PRESENTAZIONE LIBRO Vezzena. Ore 18. Baita Cangi. Presentazione del libro: “La montagna che non c’è”, di Anna Torretta, Piemme. Famiglia FAI SOTTO LE STELLE Fai della Paganella. Ore 16-22. Tanti espositori con i loro lavori fatti a mano sono in mostra nel Giardino della Piazza Centrale. Artisti di strada e musicanti allieteranno pomeriggi e serate. Info: www. visitdolomitipaganella.it. Musica CONCERTI IN VILLA 2017 Mezzolombardo. Ore 21. Centro Culturale La Corte - Via Damiano Chiesa, 45. Liga Tribute Band Trento (Band Tributo a Ligabue). Ingresso gratuito. Info: Cell. 339.5655938; www.scuolamusicalegallo.it; info@scuolamusicalegallo.it. Musica GIACOMO MARIGHELLI LevicoTerme. Piscina Comunale. Ferrara, chitarra acustica, cantautorato (acustic guitar, songwriter). Aperitivo con degustazione vini e buffet (In caso di maltempo l’evento non verrà annullato). Ingresso libero. Info: Nicola 347.080963; giusyl@teletu.it. Musica CONCERTO ALLA VILLA Caldonazzo. Ore 20.30. Concerto con il Corpo Bandistico di Caldonazzo. Info. Apt Valsugana - Ufficio di Caldonazzo Tel. 0461.727752; caldonazzo@visitvalsugana.it. Musica ITINERARI FOLK KARDEMIMMIT Trento. Ore 21.30. Cortile scuole Crispi, via S. Giovanni Bosco 8. Kardemimmit (Finlandia). Nell’ambito della rassegna “Itinerari Folk 2017”.In caso di pioggia il concerto si svolgerà presso il Teatro Cuminetti. Biglietto € 5,00 - under 15 € 3,00. Info: Centro Servizi Culturali S: Chiara info@centrosantachiara. it; n. verde 800.013952. Musica OWL FESTIVAL Trento. PalaTrento. Si alterneranno momenti di concerti, iniziative culturali, attività ludico-ricreative, spazi liberi di socializzazione per dare vita ad una venue nella città di Trento. Concerto di Gogol Bordello - O’ Cucciariello - UpLoad Sound Band. Info e maggiori dettagli su owlfestival.com. Musica CONCERTO Pellizzano. Ore 21. Auditorium del Municipio. Concerto di Ugo Orlandi mandolino, Marco Perini violoncello, Marco Bizzarini pianoforte su musiche di Bériot, Munier, Martucci, De Meglio. Info: Apt Val di Sole www.valdisole.net.

Tradizione ALA CITTÀ DI VELLUTO 2017 Ala. Centro storico. A partire dal tardo pomeriggio: Apertura dei cortili animati e dei palazzi con visite guidate, artisti di strada, laboratori per bambini, spettacoli teatrali, apertura locande per gustare vini e pietanze del passato. Alla sera: Spettacolo teatrale itinerante “Racconto di Velluto”,concerti, percorsi notturni, degustazione di vini e di prodotti del territorio e a seguire concerto con Antonella Ruggiero e I Virtuosi Italiani. Info: cultura@comune.ala.tn.it. Tradizione THE NIGHT PRIMIERO Transacqua. Ore 21. Piazza San Marco. La notte bianca di Primiero con stand gastronomici, storici e musica. Info: www.sanmartino.com.

15 SABATO Cultura 42. FESTIVAL PERGINE SPETTACOLO APERTO CHIMERE Pergine Valsugana. Spettacoli, performance, talks, laboratori, installazioni, giochi e molto altro ancora animeranno il centro storico di Pergine Valsugana. Alla ricerca delle nuove chimere del mondo contemporaneo. Per ulteriori informazioni e programma dettagliato visitate il sito www.perginefestival. it; Fb: Festival Pergine Spettacolo Aperto; Twitter: @FestivalPergine; Instagram: perginefestival; #liveperginefestival; APT Valsugana uff. di Pergine, Tel. 0461.727760. Enogastronomia LA BIRRA ARTIGIANALE Lavis. Ore 10.30-11.30. Agribirrificio Maso Alto a Pressano. Visita al birrificio e illustrazione delle produzioni, con degustazione di una birra. Info e iscrizioni: 393.5503104, info@cembranidoc.it. Folklore CHEF ON THE ROAD Folgaria. Ore 21. Piazza Marconi. Con Rubina Rovini. Info: Soleo Show Tel. 0461.239111; www.soleoshow.com. Montagna #ALBEINMALGA Monte Bondone. Dalle ore 5:00 del mattino al Malgone di Candriai si potranno vivere in prima persona le attività e il mondo dell’alpeggio a Malga Brigolina, che apre le porte al mondo esterno, facendo conoscere i passi per la produzione del formaggio, nel loro ambiente naturale. Info e prenotazione obbligatoria: APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi Tel. 0461.216000; info@discovermontebondone.it. Montagna ALBE IN MALGA - QUANDO L’ALPEGGIO PRENDE VITA Valle del Vanoi. Malga Fossernica di Fuori, all’alba. Alzarsi di buon’ora per incontrare i protago-

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trentinoappuntamenti nisti della malga. Su prenotazione Tel. 0439.768867. Info: www.sanmartino.com. Musica CONCERTO - OSTELLO CALIFORNIA Calceranica al Lago. Ore 20.30. Piazza Municipio. Tribute band Eagles. Info: Apt Valsugana www.visitvalsugana.it; Tel. 0461.727700. Musica CONCERTO - CANTARE SUONANDO Caldonazzo. Ore 20.30. Piazza Municipio. Info: Apt Valsugana - Ufficio Caldonazzo Tel. 0461.727752; caldonazzo@visitvalsugana.it. Musica OWL FESTIVAL Trento. PalaTrento. Si alterneranno momenti di concerti, iniziative culturali, attività ludico-ricreative, spazi liberi di socializzazione per dare vita ad una venue nella città di Trento. Holi, il festival dei colori - PopX. Info e maggiori dettagli su owlfestival.com. Musica ORCHESTRA DI PIAZZA VITTORIO Val di Fassa, Col Margherita. Ore 06.00. Non ha certo bisogno di presentazioni questo progetto musicale e sociale che vanta 15 anni di vita e si è imposto come esempio virtuo-

so di dialogo tra etnie e culture nel nome di quel linguaggio universale che è la musica. L’Orchestra questa volta si fa interprete del presente con un progetto dedicato al tema delle fedi e al confronto tra religioni. Credo è una sorta di oratorio religioso - o meglio interreligioso - in cui confluiscono testi, musiche originali e brani di Rossini, Britten e De Machaut così come canti religiosi o sufi, accompagnati con strumenti delle varie tradizioni musicali occidentali, arabe e orientali. Nell’ambito della Rassegna “I suoni delle Dolomiti”. Ingresso gratuito. Info: Apt Val di Fassa Tel. 0462.609770; www.fassa.com. Tradizione ALA CITTÀ DI VELLUTO 2017 Ala. Centro storico. A partire dal tardo pomeriggio: Apertura dei cortili animati e dei palazzi con visite guidate, artisti di strada, laboratori per bambini, spettacoli teatrali, apertura locande per gustare vini e pietanze del passato. Alla sera: Spettacolo teatrale itinerante “Racconto di Velluto”,concerti, percorsi notturni, degustazione di vini e di prodotti del territorio e a seguire Night Garden - con gli Evolution Dance Theatre, una fusione innovativa ed emozionante di danza, arte, acrobazia, magia e illusione. Durante il giorno passeggiate, laboratori, caccia al tesoro

fotografica, visite ai vigneti e alle aziende vitivinicole, visita-concerto al Museo del Pianoforte Antico e visite guidate al centro storico ed ai dintorni accompagnati da figuranti in costume settecentesco. Info: cultura@comune.ala.tn.it. Tradizione LA REGOLA GRANDA - VINO, STORIA E TRADIZIONE Faedo. Un viaggio alla scoperta della storia e delle tradizioni di Feado, tutte da vivere, assaporare, degustare ed ascoltare. Programma completo su www.viverefaedo.it o sulla pagina Facebook della Pro Loco di Faedo. Tradizione LATTE IN FESTA Monte Bondone. Il protagonista dell’Estate 2017 in Trentino sarà il latte. Con la seconda edizione di “Latte in Festa”,infatti, tutti potranno conoscere da vicino cosa si nasconde dietro la produzione del latte e di tutti i suoi derivati. Cinque eventi in Trentino ti porteranno a scoprire la filiera del latte, in malghe, pascoli e laboratori caseari. Info: www.discovertrento.it/latte-in-festa

16 DOMENICA Cultura CONFERENZA Levico Terme. Ore 18. Parco delle Terme (sequoia). Tiziano Fratus,

il cercatore di alberi, l’”uomo che si fa sempre più albero in un paesaggio di alberi che si fanno sempre più uomini”, regala ai fortunati partecipanti un momento di meditazione in natura e stralci di letture dai volumi “Il sussurro degli alberi. Piccolo miracolario per uomini radice” e “Il sole che nessuno vede” (Ediciclo) e “L’ Italia è un bosco. Storie di grandi alberi con radici e qualche fronda”. (Laterza). Folklore SELEZIONE PROVINCIALE MISS ITALIA Sarnonico. Ore 21. Impianti sportivi. Ingresso libero. Info: Soleo Show Tel. 0461.239111; www. soleoshow.com. Musica CONCERTO DELLA FESTA PATRONALE CORALE S. PIO X E BANDA CITTADINA Levico Terme. Ore 21. Chiesa Arcipretale. Il concerto è ad ingresso libero e gratuito. Per maggiori informazioni: Presidente Sig.ra Daniela Perina 340.9778943. Musica RECITAL VIOLINCELLO PIANOFORTE Caldonazzo. Ore 21. Piazza Chiesa. Concerto Felicitas Stephan e Andreas Hering su musiche di Beethoven-Albeniz. Info: Apt Val-

RIVENDITE AUTORIZZATE BIGLIETTI, CONCERTI, SPETTACOLO, SPORT & CULTURA

TRENTO – Via Ghiaie 15 Tel. 0461 362111 – annunci@bazar.it

Orario: lunedì-venerdì 8.30-12.30/14.00-18.00

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BOLZANO – Via Bari 15 Tel. 0471 930993 – bazarbz@bazar.it lunedì-venerdì 8.30-12.30/14.30-18.30 chiuso il mercoledì e giovedì pomeriggio

VAN GOGH ALIVE

NEK

FRANCESCO RENGA

FRANCESCO GABBANI

Fino al 30 Luglio in programma a Bologna presso l’Ex Chiesa di San Mattia la grande mostra multimediale Van Gogh Alive – The Experience dedicata al grande pittore olandese che, con il suo stile unico e inconfondibile, ha gettato le basi dell’arte moderna.

Dopo il resoconto positivo delle prime tre edizioni anche quest’anno, il Trento Summer Festival torna in Piazza Fiera a Trento per la quarta edizione. Un cartellone pensato per accontentare generazioni e gusti molto diversi.

Dopo il resoconto positivo delle prime tre edizioni anche quest’anno, il Trento Summer Festival torna in Piazza Fiera a Trento per la quarta edizione. Un cartellone pensato per accontentare generazioni e gusti molto diversi.

“Occidentali’s Karma” di Francesco Gabbani, oltre a essere il singolo più venduto in Italia dalla sua pubblicazione, è per la seconda settimana consecutiva al primo posto della classifica airplay radio e video settimanale.

BOLOGNA Ex Chiesa di San Mattia Fino al 30 luglio 2017

TRENTO Piazza Fiera 30 luglio 2017 ore 21

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In attesa dell’uscita del nuovo disco, previsto tra fine aprile e inizio maggio, per BMG Rights Management (Italy), sono state annunciate le date del nuovo attesissimo tour. TRENTO Piazza Fiera 2 agosto 2017 ore 21

TRENTO Piazza Fiera 5 agosto 2017 ore 21


trentinoappuntamenti sugana - Ufficio di Caldonazzo Tel. 0461.727752; caldonazzo@visitvalsugana.it. Musica OWL FESTIVAL Trento. PalaTrento. Si alterneranno momenti di concerti, iniziative culturali, attività ludico-ricreative, spazi liberi di socializzazione per dare vita ad una venue nella città di Trento. Talco - [Eravamo] Sunday Drivers - UpLoad Sound Band. Info e maggiori dettagli su owlfestival.com. Teatro C’ERA UNA VOLTA... IL MANICOMIO Pergine Valsugana. Ore 21. Parco dell’Ex Ospedale Psichiatrico. Spettacolo della Compagnia Chille de la Balanza con Claudio Ascoli e la partecipazione di Sissi Abbondanza Luci. Info: www.visitvalsugana.it; Tel. 0461.727700. Tradizione MEZZANO DI PRIMIERO IN FESTA Mezzano di Primiero. Tutti giocano a bocce nelle vie del borgo trentino noto per le sue cataste artistiche di legna. Competizione aperta a grandi e piccoli, unica nel suo genere in Italia. Secondo tradizione, domenica è il giorno del Grande mercato, con decine di bancarelle di prodotti artigianali e golosità del territorio disposte lungo le vie del paese e nelle piazzette dove fanno bella mostra di sé le oltre 30 cataste di legna del museo en plein air di Cataste&Canzèi, realizzate da noti artisti e da studenti di istituti d’arte trentini. In programma spettacoli per bambini, stand gastronomici, musica. Alle 17.00, in programma la coreografica processione della Madonna del Carmine a cui è dedicata la festività, portata a spalle dai coscritti dei 18 anni, agghindati in tunica celeste, al seguito del sindaco e due assessori, che aprono il corteo con il crocifisso e le lampade. Info: Comune di Mezzano Tel. 0439 67019; info@ mezzanoromantica; www.mezzanoromantica.it. Tradizione ALA CITTÀ DI VELLUTO 2017 Ala. Centro storico. A partire dal tardo pomeriggio: Apertura dei cortili animati e dei palazzi con visite guidate, artisti di strada, laboratori per bambini, spettacoli teatrali, apertura locande per gustare vini e pietanze del passato. Alla sera: Spettacolo teatrale itinerante “Racconto di Velluto”,concerti, percorsi notturni, degustazione di vini e di prodotti del territorio e a seguire “Il sigillo dell’Imperatore”, corteo storico in forma di spettacolo e gran finale con fuochi d’artificio. Durante il giorno passeggiate, laboratori, caccia al tesoro fotografica, visite ai vigneti e alle aziende vitivinicole, visita-concerto al Museo del Pianoforte Antico e

visite guidate al centro storico ed ai dintorni accompagnati da figuranti in costume settecentesco. Domenica gara promozionale di Nordic Walking aperta a tutti. Info: cultura@comune.ala.tn.it. Tradizione LA REGOLA GRANDA - VINO, STORIA E TRADIZIONE Faedo. Un viaggio alla scoperta della storia e delle tradizioni di Feado, tutte da vivere, assaporare, degustare ed ascoltare. Programma completo su www.viverefaedo.it o sulla pagina Facebook della Pro Loco di Faedo. Tradizione LATTE IN FESTA Monte Bondone. Tutti potranno conoscere da vicino cosa si nasconde dietro la produzione del latte e di tutti i suoi derivati. Cinque eventi in Trentino ti porteranno a scoprire la filiera del latte, in malghe, pascoli e laboratori caseari. Info: www.discovertrento.it/latte-in-festa Tradizione FEN FEN Monte Bondone. Gara di fienagione. Ore 9. Diverse squadre con almeno due donne e non piùà di due falciatori si sfideranno nel tagliare e rastrellare un prato 10m x 10m! Chi saranno i migliori a riproporre l’antica arte della fienagione? Ore 11.30 premiazioni. Iscrizioni entro il 10 luglio. Info: www.discovertrnto.it/fen-fen

17 LUNEDÌ Enogastronomia PORTEGO DEL LUNEDÌ Caldonazzo. Ore 19. Piazza Vecchia. Festa con piatti tipici e musica a cura del Comitato Turistico Locale. Info: Apt Valsugana - Ufficio di Caldonazzo - Tel. 0461.727752; caldonazzo@visitvalsugana.it. Musica ITINERARI FOLK - SONA JOBARTEH Trento. Ore 21.30. Cortile scuole Crispi, via S. Giovanni Bosco 8. Sona Jobarteh (Gambia). Nell’ambito della rassegna “Itinerari Folk 2017”.In caso di pioggia il concerto si svolgerà presso il Teatro Cuminetti. Biglietto € 5,00 - under 15 € 3,00. Info: Centro Servizi Culturali S: Chiara info@centrosantachiara. it; n. verde 800.013952. Musica ANDREI PUSHKAREV Carisolo. Ore 13. Lago Nero. Esempio di come la musica non smetta mai di essere terreno per sperimentare, lo straordinario vibrafonista, compositore Andrei Pushkarev, figlio di musicisti, ha iniziato a suonare il pianoforte all’età di cinque anni per dedicarsi a quattordici anni al vibrafono raggiungendo ben presto notorietà internazionale. L’ingresso nella Kremerata nel 1999 e l’incontro con Gidon Kremer sono per lui l’inizio di un nuovo modo di fare

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trentinoappuntamenti musica, di sperimentare e giocare muovendosi tra generi e autori diversi: classica, jazz, rock, world music. Nell’ambito della Rassegna “I suoni delle Dolomiti”. Ingresso gratuito. Info: Apt Madonna di Campiglio Pinzolo Val Rendena Tel. 0465.447501; www.campigliodolomiti.it. Tradizione MEZZANO DI PRIMIERO IN FESTA Mezzano di Primiero. Tutti giocano a bocce nelle vie del borgo trentino noto per le sue cataste artistiche di legna. Competizione aperta a grandi e piccoli, unica nel suo genere in Italia. Lunedì sarà un’altra intensa giornata all’insegna di divertimento, buon cibo e musiche delle tradizione. L’evento più inusuale sarà l’interminabile e combattutissima gara di bocce lungo i vicoli del paese tra Grisoni e Pranovi (le due parti della località), unica nel suo genere in tutt’Italia, giocata da giovani e adulti fin dalle 8 del mattino. Una tradizione che risale a un centinaio di anni fa. In programma, giochi e animazione con gli asini per i bambini, orchestrine locali e stand gastronomici con prodotti e piatti tipici, quali polenta con lunaneghe, tosela o formaggio fritto, frittele, strauli e smorum, dolci tradizionali. Finalissima, alle 22.00, con la ventiduesima edizione del Palio dei musàti, che vedrà alla partenza otto asini con rispettivi fantini, in rappresentanza dei comuni e delle principali frazioni della valle. Info: Comune di Mezzano Tel. 0439 67019; info@ mezzanoromantica; www.mezzanoromantica.it. Tradizione SAGRA DEI CARMENI Mezzano di Primiero. Ore 22. Centro storico. La 22a edizione del “Palio dei Musàti” conclude i tre giorni di festa patronale. Info: www.sanmartino.com.

18 MARTEDÌ Escursionismo MARIO BRUNELLO, PETERIS SOKOLOVSKIS Madonna di Campiglio. Un trekking con due violoncellisti “cantanti”. Mario Brunello che da anni vive il rapporto della grande musica con gli spazi della natura incontaminata, questa volta è affiancato da Peteris Sokolovksis - membro della Kremerata- per affrontare insieme le vette del Brenta e le sfide proposte dalle musiche di Offenbach, Boccherini e il “Lux Aeterna”, mistica opera di Kneifel in cui al canto del violoncello si unisce il canto dei violoncellisti. Nell’ambito della Rassegna “I suoni delle Dolomiti”. Fino a giovedì 20 luglio. Ingresso a pagamento. Info: Apt Madonna di Campiglio Pinzolo Val Rendena Tel. 0465.447501; www.campigliodolomiti.it.

Musica MUSICABANDA LevicoTerme. Ore 21. Piazza della Chiesa. Concerto della Banda cittadina di Levico Terme. Per ulteriori info: www.visitvalsugana.it; Tel. 0461.727700. Musica FESTIVAL SCIROCCO -CASTELLO DI SUONI Pergine Valsugana. Concerto itinerante tra le opere di Roger Rigorth fuori e dentro il Castello con le musiche originali de La compagnia d’Arte Drummatica di Bologna. Entrata € 5,00. Info: Castel Pergine Tel. 0461.531158. Musica I MARTEDÌ DELLE BAND MONDO FROWNO Trento. Ore 20.45. Giardino S. Chiara. Serata rock. Opening band: Diciotto mucche uccise da un fulmine. Ingresso libero. Info: www.centrosantachiara.it; n. verde 800.013952. Musica CONTRADA LARGA BONPORTI JAZZ BAND Trento. Ore 21. Cortile Scuole Crispi. Info: Centro Servizi Culturali S. Chiara n. verde 800.013952; info@ centrosantachiara.it. Musica QUATTRO BALTICA Madonna di Campiglio. Ore 17.30. Nell’evocativo Salone Hofer il quartetto d’archi della Kremerata conduce il pubblico in un viaggio nei suoni “musicali” della natura attraverso i quartetti di Franz Joseph Haydn “Lerchen” (L’allodola) e “Der Vogel” (L’uccello). Sullo stesso tema le composizioni dello statunitense Philip Glass e del lettone Peteris Vasks con “ Summer Tunes”. Nell’ambito della Rassegna “I suoni delle Dolomiti”. Ingresso libero fino ad esaurimento posti. Info: Apt Madonna di Campiglio Pinzolo Val Rendena Tel. 0465.447501; www. campigliodolomiti.it.

19 MERCOLEDÌ Musica RIVERWEED Strigno. Ore 19.30. Piscina Comunale. Vicenza - Power Duo Chitarra e Batteria, Delta Blues. Aperitivo con degustazione vini e buffet (In caso di maltempo l’evento non verrà annullato). Ingresso libero. Info: Tel. 0461.700373. Musica FESTIVAL INCANTO POPOLARE Levico Terme. Ore 21. Centro storico. Concerto con il Coro Alpino di Gardolo (TN). Info: APT Valsugana - ufficio di Levico Terme Tel. 0461.727700; info@visitvalsugana.it.

Musica KB GOOD VIBEQUARTET Caderzone Terme. Ore 17 e ore 21. Palazzo Lodron Bertelli. Tradizione e innovazione, contaminazione, ispirazione che si muove tra generi e tempi diversi. La musica intesa come un enorme mare nel quale le acque di migliaia di fiumi convergono e si fondono. Quello del Kremerata Baltica Vibequartet è un’esplosiva miscela fatta di allegria, passione, energia, nostalgia, rivisitazioni di note che fanno dialogare il genio di Mozart con la struggente melodia di Piazzolla. Nell’ambito della Rassegna “I suoni delle Dolomiti”. Ingresso libero con prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti. Info: Apt Madonna di Campiglio Pinzolo Val Rendena Tel. 0465.447501; www.campigliodolomiti.it. Tradizione PINÉ SOTTO LE STELLE 2017 Baselga di Piné. Ore 21. Corso Roma. Animazione e musica per le vie del centro, mercatino di prodotti locali, negozi aperti, spettacoli e intrattenimenti per grandi e piccoli. Info: Tel. 0461.557028.

20 GIOVEDÌ Cinema CINEMA IN CORTILE ARRIVAL Trento. Ore 21.30. Cortile Crispi - Bonporti. Arrival di Denis Villeneuve (USA 2016). Le proiezioni saranno sospese in caso di pioggia. Biglietto intero 5 €; ridotto 3 € (fino ai 15 anni). Info: www.trentocultura.it; n. verde 800.017615. Musica CONCERTI IN VILLA 2017 Mezzolombardo. Ore 21. Centro Culturale La Corte - Via Damiano Chiesa, 45. Luciano Federighi, Ricordando Ellington, Ray Charles e i poeti del Blues nell’ambito di TrentinoInJazz. Apre la serata la classe di musica moderna di Stefano Dallaserra. Ingresso gratuito. Info: Cell. 339.5655938; www.scuolamusicalegallo.it; info@scuolamusicalegallo.it. Musica PINÉ 1000 E UNA BANDA Baselga di Piné. Ore 20.45. Vie del centro e piazza S. Rocco a Miola. Sfilata per le vie del paese e concerto bandistico in piazza S. Rocco. In caso di maltempo il concerto si terrà giovedì 27 luglio. Info: info@gbfp.it. Musica WALTER SALIN RoncegnoTerme. Ore 18. Piscina Comunale. Rovereto, chitarra classica, pop medievale + esposizione pittorica di salin (classic guitar, medieval pop + pictures exhibition of Walter Salin). Aperitivo con degustazione vini e buffet (In caso di maltempo l’evento non verrà annullato). Ingresso libero. Info: Nicola 347.080963; giusyl@teletu.it.

Musica MARIO BRUNELLO, KREMERATA BALTICA Val Rendena. Ore 13. Rifugio Brentei. I violoncellisti Mario Brunello e Peteris Sokolovskis - impegnati da alcuni giorni a far vivere la musica tra le rocce del Brenta - scendono dalle vette del Brenta per incontrare al Rifugio Brentei la Kremerata Baltica con un programma che testimonia “l’incontro” in musica. Dialoghi tra uno, due e più strumenti solisti con il gruppo degli strepitosi archi della Kremerata Baltica. La musica “Barock” di Antonio Vivaldi e note di Giovanni Sollima, Michael Nyman e Nino Rota. Nell’ambito della Rassegna “I suoni delle Dolomiti”. Ingresso libero. Info: Apt Madonna di Campiglio Pinzolo Val Rendena Tel. 0465.447501; www.campigliodolomiti.it. Per i più piccoli SERATA DELL’OSPITE GIOVEDÌ IN MUSICA Levico Terme. Ore 20.30. Viale Dante, Via Regia, via Marconi e piazza della Chiesa. Tanti punti musicali svariati generi, animazione per i più piccoli con l’associazioni NOI oratorio di Barco in piazzetta ex-cinema con baby dance, truccabimbi, palloncini e pane e nutella. Info: Apt Valsugana - Ufficio di Levico Terme Tel. 0461.727700; info@visitvalsugana.it. Per i più piccoli NON C’È ACQUA DA PERDERE Fai della Paganella. Ore 16.50. Questo spettacolo si terrà presso il Mas Museo Arti e Saperi dietro Piazza Sam Rocco in Cortalta. Ingresso gratuito. Non è necessario prenotare. In caso di maltempo lo spettacolo si terrà al Palazzetto di Fai. Info: www.visitdolomitipaganella.it. Teatro FROM A SUITCASE Trento. Ore 17.30. Giardino S. Chiara. Micro magie e le acrobazie di Enrico Mazza. Ingresso libero. Nell’ambito della Rassegna “Giardino d’estate ragazzi”. Info: www.centrosantachiara.it; n. verde 800.013952.

21 VENERDÌ Cultura PER VIA BUSKER FESTIVAL Pieve Tesino. Il Festival vuole essere un’occasione originale e innovativa per promuovere l’incontro di culture e tradizioni artistiche appartenenti a molte culture europee. Simbolicamente il festival vuole ospitare le culture che nel secolo scorso ospitarono i venditori ambulanti di stampe che partirono da questa vallata in cerca di fortuna. Durante il festival le strade dell’Altopiano del Tesino saranno animate da spettacoli di strada e di Gala in cui anche gli spetta-

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trentinoappuntamenti tori potranno prendere parte e mettersi in gioco. Info: Museo Per Via Tel. 0461.594726 oppure 366.6341678; info@museopervia. it; www.museopervia.it. Cultura PRESENTAZIONE LIBRO Levico Terme. Ore 21. Villa Sissi. Emanuele Giordana in dialogo con Fernando Orlandi. “Viaggio all’eden. Da Milano a Kathmandu”, Laterza, luglio 2017. Enogastronomia STRAVINO STRAVINARIO TRENTINO Stravino. Un meeting enologico ma non solo, dove si ripercorreranno tradizioni, culture (con mostre a tema), piaceri, e moltissime di quelle forme di convivialità che rischiano di spegnersi nei moderni circuiti del quotidiano. Info su: www.prolocostravino.it; prolocostravino@prolocostravino.it. Famiglia FESTIVAL DEL BENESSERE SOSTENIBILE Levico Terme. Lungo le vie del Centro e nel Parco delle Terme. Il mondo dei bambini e di tutto ciò che gira in tondo: esercizi e attenzioni in gravidanza, alimentazione, cure, educazione e gioco... dalla competizione alla collaborazione! il Festival propone il Benessere Sostenibile in tutte le sue declinazioni. Molte le attività gratuite come incontri e dibattiti con esperti del settore, conferenze, laboratori, stage e proiezioni. Info: Consorzio Levico Terme in Centro Tel. 346.5149276; info@ levicotermeincontra.com; www. visitlevicoterme.it. Famiglia TOUR DELLE MALGHE Caoria. Ore 9. Rifugio Refavaie. Escursione guidata fino a Malga Fossernica di Fuori, attività in malga con degustazioni. Info: www. sanmartino.com. Famiglia FAI SOTTO LE STELLE Fai della Paganella. Ore 16-22. Tanti espositori con i loro lavori fatti a mano sono in mostra nel Giardino della Piazza Centrale. Artisti di strada e musicanti allieteranno pomeriggi e serate. Info: www. visitdolomitipaganella.it. Folklore SELEZIONE PROVINCIALE MISS ITALIA Castel Ivano. Ore 21. Ingresso libero. Info: Soleo Show Tel. 0461.239111; www.soleoshow. com. Folklore SELEZIONE PROVINCIALE MISS ITALIA Tione di Trento. Ore 21. Piazza Cesare Battisti. Ingresso libero. Info: Soleo Show Tel. 0461.239111; www.soleoshow.com.

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Musica RASSEGNA BANDISTICA 2017 Cembra-Lisignago. Ore 20.45. Piazzetta Maffei a Cembra. Concerto della Fanfara Alpina di Cembra, diretta dal Maestro Andrea Mastroeni. Info: Cell. 340.7707956, fanfaraalpinacembra@yahoo.it. Musica YELLOW ATMOSPHERES LevicoTerme. Ore 19.30. Piscina Comunale. Trentino, Duo arpa e handpan (Handpan and Harp duo). Aperitivo con degustazione vini e buffet (In caso di maltempo l’evento non verrà annullato). Ingresso libero. Info: Nicola Tel. 347.080963; giusyl@teletu.it. Musica BANDA IN VETRINA Caldonazzo. Ore 20.30. Concerto con il Corpo bandistico di Caldonazzo. Info: Apt Valsugana - Ufficio di Caldonazzo Tel. 0461.727752; caldonazzo@visitvalsugana.it. Musica ORCHESTRA MANDOLINISTICA EUTERPE BOLZANO Caldonazzo. Ore 21. Via Roma. Concerto con il Circo mandolinistico Euterpe. Info: Apt Valsugana - Ufficio di Caldonazzo Tel. 0461.727752; caldonazzo@visitvalsugana.it. Musica ITINERARI FOLK QUINTETTO NIGRA RACHELE COLOMBO & MIRANDA CORTES Trento. Ore 21.30. Cortile scuole Crispi, via S. Giovanni Bosco 8. Quintetto Nigra (Italia) e Rachele Colombo & Miranda Cortes (Italia Francia). Nell’ambito della rassegna “Itinerari Folk 2017”. In caso di pioggia il concerto si svolgerà presso il Teatro Cuminetti. Biglietto € 5,00 - under 15 € 3,00. Info: Centro Servizi Culturali S: Chiara info@centrosantachiara.it; n. verde 800.013952.

22 SABATO Cultura PER VIA BUSKER FESTIVAL Pieve Tesino. Il Festival vuole essere un’occasione originale e innovativa per promuovere l’incontro di culture e tradizioni artistiche appartenenti a molte culture europee. Simbolicamente il festival vuole ospitare le culture che nel secolo scorso ospitarono i venditori ambulanti di stampe che partirono da questa vallata in cerca di fortuna. Durante il festival le strade dell’Altopiano del Tesino saranno animate da spettacoli di strada e di Gala in cui anche gli spettatori potranno prendere parte e mettersi in gioco. Info: Museo

Per Via Tel. 0461.594726 oppure 366.6341678; info@museopervia.it; www.museopervia.it. Enogastronomia STRAVINO STRAVINARIO RENTINO Stravino. Un meeting enologico ma non solo, dove si ripercorreranno tradizioni, culture (con mostre a tema), piaceri, e moltissime di quelle forme di convivialità che rischiano di spegnersi nei moderni circuiti del quotidiano. Info su: www.prolocostravino.it; prolocostravino@prolocostravino.it. Famiglia FESTIVAL DEL BENESSERE SOSTENIBILE Levico Terme. Lungo le vie del Centro e nel Parco delle Terme. Il mondo dei bambini e di tutto ciò che gira in tondo: esercizi e attenzioni in gravidanza, alimentazione, cure, educazione e gioco... dalla competizione alla collaborazione! il Festival propone il Benessere Sostenibile in tutte le sue declinazioni. Molte le attività gratuite come incontri e dibattiti con esperti del settore, conferenze, laboratori, stage e proiezioni. Info: Consorzio Levico Terme in Centro Tel. 346.5149276; info@ levicotermeincontra.com; www. visitlevicoterme.it. Musica MARIO BRUNELLO, KREMERATA BALTICA Val Rendena. Ore 13. Malga Brenta Bassa. I “Divertimenti” di un Mozart sedicenne, destinati anche ad esecuzioni informali all’aria aperta e Cajkovskij che invece trasporta l’ascoltatore nelle atmosfere musicali del tardo romanticismo e nel folclore russo con la celeberrima “Serenata”, i “Notturno” e “andante cantabile” per violoncello. Nell’ambito della Rassegna “I suoni delle Dolomiti”. Ingresso libero. Info: APT Madonna di Campiglio Pinzolo Val Rendena Tel. 0465.447501; www.campigliodolomiti.it. Musica CONCERTO Rabbi. Ore 21. Chiesa di San Bernardo. Concerto di Mei Yi Foo, pianoforte. In collaborazione con The Keyboard Trust di Londra su musiche di Schubert, Debussy, Ravel. Info: Apt Val di Sole www. valdisole.net.

23 DOMENICA Cultura PER VIA BUSKER FESTIVAL Pieve Tesino. Il Festival vuole essere un’occasione originale e innovativa per promuovere l’incontro di culture e tradizioni artistiche appartenenti a molte culture europee. Simbolicamente il festival vuole ospitare le culture che nel secolo scorso ospitarono i venditori am-

bulanti di stampe che partirono da questa vallata in cerca di fortuna. Durante il festival le strade dell’Altopiano del Tesino saranno animate da spettacoli di strada e di Gala in cui anche gli spettatori potranno prendere parte e mettersi in gioco. Info: Museo Per Via Tel. 0461.594726 oppure 366.6341678; info@museopervia.it; www.museopervia.it. Enogastronomia STRAVINO STRAVINARIO TRENTINO Stravino. Un meeting enologico ma non solo, dove si ripercorreranno tradizioni, culture (con mostre a tema), piaceri, e moltissime di quelle forme di convivialità che rischiano di spegnersi nei moderni circuiti del quotidiano. Info su: www.prolocostravino.it; prolocostravino@prolocostravino.it. Enogastronomia CHI MANGIA MANGI San Martino di Castrozza. Dalle ore 10. Chiesa e centro paese. Rievocazione storica con sfilata e pranzo della tradizione. Info: www. sanmartino.com. Famiglia FESTIVAL DEL BENESSERE SOSTENIBILE Levico Terme. Lungo le vie del Centro e nel Parco delle Terme. Il mondo dei bambini e di tutto ciò che gira in tondo: esercizi e attenzioni in gravidanza, alimentazione, cure, educazione e gioco... dalla competizione alla collaborazione! il Festival propone il Benessere Sostenibile in tutte le sue declinazioni. Molte le attività gratuite come incontri e dibattiti con esperti del settore, conferenze, laboratori, stage e proiezioni. Info: Consorzio Levico Terme in Centro Tel. 346.5149276; info@ levicotermeincontra.com; www. visitlevicoterme.it. Folklore FESTA DELL’AMICIZIA Caldonazzo. Piazza del Municipio. Info: Apt Valsugana - Ufficio di Caldonazzo Tel. 0461.727752; caldonazzo@visitvalsugana.it. Musica PINÉ MUSICA: JONAS AUSMILLER Baselga di Piné. Ore 21. Centro Congressi Piné 1000. Concerto d’apertura con il vincitore del Premio Melini 2016, il pianista Jonas Ausmiller su musiche di Liszt e Rachmaninoff. Direzione artistica Antonella Costa. Info: www. distrattamusa.it, info@distrattamusa.it.


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Alberto Folgheraiter accompagna e descrive 220 immagini di un Trentino Meraviglioso. Il Trentino dei laghi e delle Dolomiti, dei boschi e della fauna, della storia e della cultura, il Trentino degli uomini che lo abitano da ottomila anni è proposto in questa spettacolare sintesi fotografica.

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trentinoappuntamenti Musica MARIO BRUNELLO, KREMERATA BALTICA Madonna di Campiglio. Ore 06.00. Pra Castron di Flavona. L’alba non è solo l’inizio del giorno. È la scoperta della luce e per alcune grandi religioni anche l’inizio della creazione. Non poteva quindi mancare anche un’Alba capace di raccontare il legame ancestrale tra l’uomo, la fede e la musica. Mario Brunello e la Kremerata Baltica propongono un programma che alle celebri opere di Mozart e Tchaikowsky (Divertimento e Serenata per archi), alternerà Bach con un Corale, l’Adagio dal concerto per due violini e “Louange à l’immortalité de Jesus”di Messiaen. Nell’ambito della Rassegna “I suoni delle Dolomiti”. Ingresso libero. Info: Apt Madonna di Campiglio Pinzolo Val Rendena Tel. 0465.447501; www. campigliodolomiti.it. Musica CONCERTO Rabbi. Ore 21. Chiesa di San Bernardo. Concerto di Luiza Borac, pianoforte. “Omaggio a Dinu Lipatti (1917-1950) nel centenario della nascita” su musiche di Bach, Lipatti, Liszt, Rossini. Info: Apt Val di Sole www.valdisole.net. Teatro GEMMA Trambileno. Ore 18. Forte Pozzacchio. Spettacolo storico-bibliografico sulla vita poco nota dell’attivissima marchesa trentina Gemma Guerrieri Gonzaga. Testo di Luisa Pachera, con Gelsomina Bassetti e Federico Vivaldi. Regia di Ornella Marcon. Per informazioni e prenotazioni è attivo il numero telefonico 345-1267009.

24 LUNEDÌ Cultura DOLOMITINCONTRI: PAOLA CALVETTI San Martino di Castrozza. Ore 18. Sala Congressi. L’autrice presenta il suo libro “Gli innocenti”. Info: www.sanmartino.com. Cultura PRESENTAZIONE LIBRO Levico Terme. Ore 21. Piazzetta via Dante. Presentazione del libero: “Gente Libera” di Roberto Corradini, ed. Curcu&Genovese, 2017. Relatore Renzo Maria Grosselli. Il libro si compone di lettere verosimilmente scambiate tra i componenti di tre generazioni di una famiglia trentina, i Libera. L’autore, sullo sfondo delle vicende storiche che hanno intessuto gli anni di forti cambiamenti tra il 1850 e il 1950, sottolinea l’importanza dei legami familiari, che si spostano tra il Trentino, l’allora Lombardo-Veneto, Roma e Firenze, l’Austria, la Galizia. Info: www. curcuegenovese.it.

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Folklore SELEZIONE PROVINCIALE MISS ITALIA Caldonazzo. Ore 21. Camping Mario. Ingresso libero. Info: Soleo Show Tel. 0461.239111; www.soleoshow.com. Musica ITINERARI FOLK - LEYLA MCCALLA Trento. Ore 21.30. Cortile scuole Crispi, via S. Giovanni Bosco 8. Leyla McCalla (USA). Nell’ambito della rassegna “Itinerari Folk 2017”.In caso di pioggia il concerto si svolgerà presso il Teatro Cuminetti. Biglietto € 5,00 - under 15 € 3,00. Info: Centro Servizi Culturali S: Chiara info@centrosantachiara. it; n. verde 800.013952. Musica CONFERENZA-INCONTRO Cles. Ore 10. Palazzo Assessorile. Conferenza-incontro con il pianista François-Joël Thiollier. Moderatori Stefano Biosa e Marco Bizzarini. Info: Apt Val di Sole www.valdisole.net. Musica CONCERTO Cles. Ore 21. Auditorium dell’Istituto Comprensivo “Bernardo Clesio”. Concerto di François-Joël Thiollier, pianoforte su musiche di Chopin, Schubert, Brahms, Ravel. Info: Apt Val di Sole www. valdisole.net.

25 MARTEDÌ Cultura FESTIVAL SCIROCCO -COLLAGE Pergine Valsugana. Ore 21. Palazzo Hippoliti. Teatro di Pergine in caso di maltempo. Samuele De Marchi musica i propri cortometraggi d’animazione per la prima volta con un’unica colonna sonora. L’autore incontrerà il pubblico al termine della proiezione. Ingresso € 5. Info: www.visitvalsugana.it. Folklore SELEZIONE PROVINCIALE MISS ITALIA Canazei. Ore 21. Teatro Gran Tobia. Ingresso libero. Info: Soleo Show Tel. 0461.239111; www. soleoshow.com. Musica PINÉ MUSICA: ALBERTO NOSÈ Baselga di Piné. Ore 21. Centro Congressi Piné 1000. Concerto pianistico su musiche di Chopin, Scriabin e Kapustin. Con la partecipazione di Valentina Fornari. Direzione artistica Antonella Costa. Info: www.distrattamusa.it, info@ distrattamusa.it. Musica PINÉ MUSICA: PREMIO ROBERTO MELINI - PROVE ELIMINATORIE Baselga di Piné. Sala Pinè Mondiale. Prove eliminatorie. Direzio-

ne artistica Antonella Costa. Info e iscrizioni: www.distrattamusa. it, info@distrattamusa.it. Musica MUSICABANDA LevicoTerme. Ore 21. Piazza della Chiesa. Concerto della Banda cittadina di Levico Terme. Per ulteriori info: www.visitvalsugana.it; Tel. 0461.727700. Musica I MARTEDÌ DELLE BAND THE RUMPLED FOLK BAND Trento. Ore 20.45. Giardino S. Chiara. Serata folk. Opening band: The Mesh-Ap. Ingresso libero. Info: www.centrosantachiara.it; n. verde 800.013952.

26 MERCOLEDÌ Cultura CONFERENZA CastelloTesino. Ore 20.30. Palazzo Gallo. Conferenza “Quando il legno si fa arte” con Remo Tomasetti, Nicoletta Tamanini, Fiorenzo De Gasperi, Renzo Francescotti. Ingresso libero. Info: Biblioteca di Castello Tesino Tel. 0461.593232. Musica PINÉ MUSICA: PREMIO ROBERTO MELINI - PROVE ELIMINATORIE Baselga di Piné. Sala Pinè Mondiale. Prove eliminatorie. Direzione artistica Antonella Costa. Info e iscrizioni: www.distrattamusa. it, info@distrattamusa.it. Musica CONCERTO ANTICHI ORGANI E STRUMENTI DELLA VALSUGANA Caldonazzo. Chiesa di San Sisto. Artisti: Organo Mascioni 1980 Ensemble Girolmo Frescobaldi Mario Caldonazzi, tromba; Fabio Mattivi, trombone; Giorgio Galvan, organo. Info: Apt Valsugana Tel. 0461.727752; caldonazzo@ visitvalsugana.it. Musica SIMART KABRUDI Strigno. Ore 19.30. Piscina Comunale. Valsugana - Quartetto di cantautorato italiano. Aperitivo con degustazione vini e buffet (In caso di maltempo l’evento non verrà annullato). Ingresso libero. Info: Tel. 0461.700373. Musica FESTIVAL INCANTO POPOLARE Levico Terme. Ore 21. Concerto con il Coro Croz Corona di Campodenno. Info: APT Valsugana ufficio di Levico Terme Tel. 0461.727700; info@visitvalsugana.it.

Musica CONTRADA LARGA ORCHESTRA HAYDN DI BOLZANO E TRENTO Trento. Ore 21. Cortile Scuole Crispi. Info: Centro Servizi Culturali S. Chiara n. verde 800.013952; info@ centrosantachiara.it. Musica QUARTETTO KELEMEN Tesero. Ore 13. Laghi di Bombasèl. Questa formazione d’archi, violini, viola e violoncello, porta la grande classica in Italia dall’Ungheria dove nel 2009 ha preso forma questo quartetto che ha saputo ben presto imporsi all’attenzione internazionale con tour in tutta Europa e persino all’altro capo del mondo, in Australia. Barnabás Kelemen, Katalin Kokas, Gabor Homoki, Laszlo Fenyö, hanno convinto - tra gli altri - i giurati del Concorso Internazionale di Musica da camera di Melbourne e quelli del Premio Borciani e propongono un programma capace di emozionare ogni tipo di pubblico con Schubert, Haydn e Beethoven. Nell’ambito della Rassegna “I suoni delle Dolomiti”.Ingresso libero. Info: APT Val di Fiemme Tel. 0462.241111; www. visitfiemme.it. Per i più piccoli TONADICO PAESE DEI BALOCCHI Tonadico. Evento dedicato ai più piccoli con spettacoli, laboratori, musica e golose merende. Info: www.sanmartino.com. Teatro SHAKESPEARE AT THE CASTLE Pergine Valsugana. Ore 21. Castello di Pergine. Uno spettacolo di Marco Alotto Rosencrantz e Guildenstern: Denis Fontanari e Christian Renzicchi. Attore: Marco Alotto produzione Itaca Teatro di Torino, in collaborazione con ariaTeatro. Info: www.visitvalsugana. it; www.castelpergine.it. Tradizione PINÉ SOTTO LE STELLE 2017 Baselga di Piné. Ore 21. Corso Roma. Animazione e musica per le vie del centro, mercatino di prodotti locali, negozi aperti, spettacoli e intrattenimenti per grandi e piccoli. Info: Tel. 0461.557028.

27 GIOVEDÌ Cinema CINEMA IN CORTILE LASCIATI ANDARE Trento. Ore 21.30. Cortile Crispi - Bonporti. Lasciati andare di Fransco Amato (Italia 2017). Le proiezioni saranno sospese in caso di pioggia. Biglietto intero 5 €; ridotto 3 € (fino ai 15 anni). Info: www.trentocultura.it; n. verde 800.017615.


trentinoappuntamenti Folklore FESTE MEDIEVALI 2017 Pergine Valsugana. Vie del centro e Castello di Pergine. Troverete arcieri con i loro accampamenti pronti per delle sfide a cavallo o per insegnarvi come si tira con l’arco. Ci saranno falconieri con dimostrazioni stupefacenti, veri e propri tornei di spada, giochi antichi, balli e musiche del tempo. E ancora: la giostra medievale, la descrizione del lavoro nelle miniere del tempo, spettacoli itineranti, sfilate per dame e popolani e tantissimi figuranti. Info: Apt Valsugana - Ufficio di Pergine, tel. 0461.727760; www.festemedievaliperginevalsugana.it. Folklore SELEZIONE PROVINCIALE MISS ITALIA Borgo Valsugana. Ore 21. Piazza Degasperi. Ingresso libero. Info: Soleo Show Tel. 0461.239111; www.soleoshow.com. Musica PINÉ MUSICA: PREMIO ROBERTO MELINI SEMIFINALE Baselga di Piné. Sala Pinè Mondiale. Semifinale. Direzione artistica Antonella Costa. Info e iscrizioni: www.distrattamusa.it, info@ distrattamusa.it. Musica THE BLUE FEELING JAZZ QUARTET Roncegno Terme. Ore 18. Piscina Comunale. Trentino, quintetto di fusion standard Jazz (fusion standard Jazz quintett). Aperitivo con degustazione vini e buffet (In caso di maltempo l’evento non verrà annullato). Ingresso libero. Info: Nicola Cell. 347.080963; giusyl@teletu.it. Per i più piccoli SERATA DELL’OSPITE GIOVEDÌ IN MUSICA Levico Terme. Ore 20.30. Viale Dante, Via Regia, via Marconi e piazza della Chiesa. Tanti punti musicali svariati generi, animazione per i più piccoli con l’associazioni NOI oratorio di Barco in piazzetta ex-cinema con baby dance, truccabimbi, palloncini e pane e nutella. Info: Apt Valsugana - Ufficio di Levico Terme Tel. 0461.727700; info@visitvalsugana.it. Per i più piccoli TONADICO PAESE DEI BALOCCHI Tonadico. Evento dedicato ai più piccoli con spettacoli, laboratori, musica e golose merende. Info: www.sanmartino.com.

Per i più piccoli IL PROFESSOR CORAZON Fai della Paganella. Ore 16.50. Ritrovo Parco Giochi alla Capannina (Parcheggiuo campo da basket/ tennis) per essere accompagnati, spettacolo all’Arena delle Stelle. Ingresso gratuito. Non è necessario prenotare. In caso di maltempo lo spettacolo si terrà al Palazzetto di Fai. Info: www.visitdolomitipaganella.it.

28 VENERDÌ Cultura CONVERSAZIONI LA FONTE Caldonazzo. Ore 20.45. Casa della Cultura. Poesie e Musica a cura del centro “La Fonte”. Info: Apt Valsugana - Ufficio di Caldonazzo Tel. 0461.727752; caldonazzo@ visitvalsugana.it. Cultura DOLOMITINCONTRI: ENRICA TESIO San Martino di Castrozza. Ore 18. Sala Congressi. L’autrice presenterà il suo libro “La verità, vi spiego, sull’amore”. Info: www. sanmartino.com. Enogastronomia FESTA DELLA POLENTA Roncegno Terme. Vie del centro. La festa si propone di valorizzare la polenta e i dolci realizzati con la farina di mais preparati secondo le ricette tradizionale paesane. La manifestazione sarà allietata da buona musica. Stand gastronomico e serata musicale. Info: Apt Valsugana Lagorai Terme Laghi Ufficio di Roncegno Terme Tel. 0461.727765; roncegno@visitvalsugana.it. Famiglia FAI SOTTO LE STELLE Fai della Paganella. Ore 16-22. Tanti espositori con i loro lavori fatti a mano sono in mostra nel Giardino della Piazza Centrale. Artisti di strada e musicanti allieteranno pomeriggi e serate. Info: www. visitdolomitipaganella.it. Folklore FESTE MEDIEVALI 2017 Pergine Valsugana. Vie del centro e Castello di Pergine. Troverete arcieri con i loro accampamenti pronti per delle sfide a cavallo o per insegnarvi come si tira con l’arco. Ci saranno falconieri con dimostrazioni stupefacenti, veri e propri tornei di spada, giochi antichi, balli e musiche del tempo. E ancora: la giostra medievale, la descrizione del lavoro nelle miniere del tempo, spettacoli itineranti, sfilate per dame e popolani e tantissimi figuranti. Info: Apt Valsugana - Ufficio di Pergine, tel. 0461.727760; www.festemedievaliperginevalsugana.it.

Musica ZILCH LevicoTerme. Ore 19.30. Piscina Comunale. Treviso, Tromba, chitarra e batteria, minimal Jazz/Elettronica (Trumpet, guitar and drum, Minimal Jazz/Electro). Aperitivo con degustazione vini e buffet (In caso di maltempo l’evento non verrà annullato). Ingresso libero. Info: Nicola Cell, 347.080963; giusyl@teletu.it. Musica CONCERTO DELLA BANDA IN CORTE CELESTE Caldonazzo. Ore 21. Corte Celeste. Concerto con il Corpo bandistico di Caldonazzo. Info: Apt Valsugana - Ufficio di Caldonazzo Tel. 0461.727752; caldonazzo@ visitvalsugana.it. Musica ITINERARI FOLK - ANDHIRA Trento. Ore 21.30. Cortile scuole Crispi, via S. Giovanni Bosco 8. Andhira (Italia). Nell’ambito della rassegna “Itinerari Folk 2017”.In caso di pioggia il concerto si svolgerà presso il Teatro Cuminetti. Biglietto € 5,00 - under 15 € 3,00. Info: Centro Servizi Culturali S: Chiara info@centrosantachiara.it; n. verde 800.013952. Musica BELLA CIAO Val di Fassa, Colac Buffaure. Ore 13. Ancora una volta al centro ci sono le canzoni popolari che hanno fatto la storia del nostro Paese, vivificate però da nuovi arrangiamenti e dialoghi sofisticati tra suoni e significati sotto la direzione musicale dell’organettista Riccardo Tesi. Con Riccardo Tesi, Lucilla Galeazzi, Elena Ledda, Luisa Cottifogli, Alessio Lega, Maurizio Geri, Gigi Biolcati. Nell’ambito della Rassegna “I suoni delle Dolomiti”. Ingresso libero. Info: Apt Val di Fassa Tel. 0462.609670; www. fassa.com. Per i più piccoli TONADICO PAESE DEI BALOCCHI Tonadico. Evento dedicato ai più piccoli con spettacoli, laboratori, musica e golose merende. Info: www.sanmartino.com.

29 SABATO Enogastronomia FESTA DELLA POLENTA Roncegno Terme. Vie del centro. La festa si propone di valorizzare la polenta e i dolci realizzati con la farina di mais preparati secondo le ricette tradizionale paesane. La manifestazione sarà allietata da buona musica. Stand gastronomico e serata musicale. Info: Apt Valsugana Lagorai Terme Laghi Ufficio di Roncegno Terme Tel. 0461.727765; roncegno@visitvalsugana.it.

Famiglia ALBE IN MALGA - QUANDO L’ALPEGGIO PRENDE VITA Passo Rolle. Malga Juribello, all’alba. Speciale Albeinmalga for Family e intero weekend dedicato al latte trentino e ai formaggi locali. Su prenotazione: Tel. 0439.768867, www.sanmartino.com. Musica PINÉ MUSICA: FINALE 3° PREMIO ROBERTO MELINI Baselga di Piné. Ore 21. Centro Congressi Piné 1000. Finale e premiazione dei vincitori della 3^ edizione del Concorso Pianistico Internazionale Roberto Melini con la collaborazione di Saverio Gabrielli, violino e Stefano Guarino, violoncello. Direzione artistica Antonella Costa. Info: www.distrattamusa. it, info@distrattamusa.it. Musica NOTTE DI NOTTE Caldonazzo. Ore 20.30. Palazzetto. Concerto del Coro “La Tor” di Caldonazzo. Info: Apt Valsugana - Ufficio di Caldonazzo Tel. 0461.727752; caldonazzo@visitvalsugana.it. Per i più piccoli TONADICO PAESE DEI BALOCCHI Tonadico. Evento dedicato ai più piccoli con spettacoli, laboratori, musica e golose merende. Info: www.sanmartino.com. Teatro DIETRO BLOCCHI DI ROCCIA TREKKING TEATRALE Trambileno. Ore 16.30. Forte Pozzacchio. Nell’ambito della rassegna Sentinelle di Pietra del Circuito dei Forti: “Dietro blocchi di roccia - trekking teatrale”. Per informazioni e prenotazioni è attivo il numero telefonico 3451267009.

30 DOMENICA Famiglia LATTE IN FESTA Mezzano di Primiero. Ore 10. Centro Paese. Giornata interamente dedicata al latte con degustazioni, visite alle stalle, laboratori e intrattenimento. Info: www. sanmartino.com. Folklore FESTE MEDIEVALI 2017 Pergine Valsugana. Vie del centro e Castello di Pergine.Troverete arcieri con i loro accampamenti pronti per delle sfide a cavallo o per insegnarvi come si tira con l’arco. Ci saranno falconieri con dimostrazioni stupefacenti, veri e propri tornei di spada, giochi antichi, balli e musiche del tempo. E ancora: la giostra medievale, la descrizione del lavoro nelle miniere del tempo, spettacoli itineranti, sfilate per dame e popolani e tantissimi figuranti. Info: Apt Valsugana - Ufficio di Pergine, tel.

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trentinoappuntamenti 0461.727760; www.festemedievaliperginevalsugana.it. Musica PINÉ MUSICA: CONCERTO DEI PREMIATI DEL CONCORSO ROBERTO MELINI Baselga di Piné. Ore 11. Centro Congressi Piné 1000. Info: www. distrattamusa.it, info@distrattamusa.it. Musica SOUND OF BASS FREQUENCY Trambileno. Ore 16. Forte Pozzacchio. Per informazioni e prenotazioni è attivo il numero telefonico 345-1267009. Musica NEK IN CONCERTO Trento. Ore 21. Piazza Fiera. Concerto di Nek nell’ambito del Trento Summer Festival 2017. Prevendita biglietti presso la sede di Trentinomese - Via Ghiaie, 15 - Trento. Per i più piccoli TONADICO PAESE DEI BALOCCHI Tonadico. Evento dedicato ai più piccoli con spettacoli, laboratori, musica e golose merende. Info: www.sanmartino.com.

31 LUNEDÌ Musica CONCERTO Roncegno. Ore 21. Salone delle Feste del Palace Hotel. Concerto del vincitore del Concorso pianistico Premio Roberto Melini. Musica ITINERARI FOLK - CHET NUNETA Trento. Ore 21.30. Cortile scuole Crispi, via S. Giovanni Bosco 8. Chet Nuneta (Francia). Nell’ambito della rassegna “Itinerari Folk 2017”. In caso di pioggia il concerto si svolgerà presso il Teatro Cuminetti. Biglietto € 5,00 - under 15 € 3,00. Info: Centro Servizi Culturali S: Chiara info@centrosantachiara. it; n. verde 800.013952.

GLI APPUNTAMENTI DI AGOSTO 1 MARTEDÌ Musica MUSICABANDA LevicoTerme. Ore 21. Piazza della Chiesa. Concerto della Banda cittadina di Levico Terme. Per ulteriori info: www.visitvalsugana.it; Tel. 0461.727700.

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Musica I MARTEDÌ DELLE BAND HUMUS Trento. Ore 20.45. Giardino S. Chiara. Serata rock. Opening band: Third Stone. Ingresso libero. Info: www.centrosantachiara.it; n. verde 800.013952. Musica CONTARDA LARGA - PAOLO RUMIZ & EUROPEAN SPIRIT OF YOUTH ORCHESTRA Trento. Ore 21. Cortile Scuole Crispi. Info: Centro Servizi Culturali S. Chiara n. verde 800.013952; info@ centrosantachiara.it. Musica GIULIANO CARMIGNOLA Dolomiti di Brenta. Ore 13. Rifugio Tosa e T. Pedrotti. Grande conoscitore del repertorio barocco e classico, Carmignola è uno dei più importanti violinisti a livello internazionale. Si è esibito nelle più prestigiose sale da concerto collaborando con Umberto Benedetti Michelangeli, Daniele Gatti, Christoph Hogwood, Franz Bruggen e con formazioni quali i Virtuosi italiani, i Sonatori della Gioiosa Marca, l’Orchestre des Champs-Élysées, la Kammerorchester Basel. Numerose anche le sue incisioni per importanti etichette come Divox Antiqua o Deutsche Grammophon eseguendo, tra gli altri, Vivaldi e Bach. Proprio questi autori risuoneranno anche nell’appuntamento de I Suoni delle Dolomiti assieme a Telemann e von Biber. Nell’ambito della Rassegna “I suoni delle Dolomiti”. Ingresso libero. Info: APT Dolomiti Paganella Tel. 0461.585836-586924; www.visitdolomitipaganella.it.

3 GIOVEDÌ Cinema CINEMA IN CORTILE - IL DIRITTO DI CONTARE Trento. Ore 21. Cortile Crispi - Bonporti. Il diritto di contare di Theodore Melfi (USA 2016). Le proiezioni saranno sospese in caso di pioggia. Biglietto intero 5 €; ridotto 3 € (fino ai 15 anni).Info: www.trentocultura.it; n. verde 800.017615. Per i più piccoli DON CHISCIOTTE Fai della Paganella. Ore 16.50. Ritrovo Parco Giochi alla Capannina (Parcheggiuo campo da basket/ tennis) per essere accompagnati, spettacolo all’Arena delle Stelle. Ingresso gratuito. Non è necessario prenotare. In caso di maltempo lo spettacolo si terrà al Palazzetto di Fai. Info: www.visitdolomitipaganella.it.

4 VENERDÌ Famiglia FAI SOTTO LE STELLE Fai della Paganella. Ore 16-22. Tanti espositori con i loro lavori fatti

a mano sono in mostra nel Giardino della Piazza Centrale. Artisti di strada e musicanti allieteranno pomeriggi e serate. Info: www. visitdolomitipaganella.it. Musica ITINERARI FOLK - LE POULES Á COLIN Trento. Ore 21.30. Cortile scuole Crispi, via S. Giovanni Bosco 8. Les Poules à Colin (Canada). Nell’ambito della rassegna “Itinerari Folk 2017”.In caso di pioggia il concerto si svolgerà presso il Teatro Cuminetti. Biglietto € 5,00 - under 15 € 3,00. Info: Centro Servizi Culturali S: Chiara info@centrosantachiara. it; n. verde 800.013952. Musica ALBRECHT MAYER, ENSEMBLE ZANDONAI Giustino. Ore 13. Lago Asciutto. Da un lato il primo oboe dei Berliner Philharmoniker che ha entusiasmato critici e pubblico con il suo “oboe miracoloso” trasformato in vero e proprio “strumento di seduzione” e dall’altra un ensemble che riunisce musicisti professionisti di talento attivi in realtà internazionali di assoluto spessore. Si tratta di Albrecht Meyer e l’Orchestra da Camera di Trento- Ensemble Zandonai che si incontrano sulle note di Vaughan Williasm, Eddward Elgar, Gustav Holst senza dimenticare la musica da cinema, il tango di Piazzolla e qualche indimenticabile successo pop. Nell’ambito della Rassegna “I suoni delle Dolomiti”. Ingresso libero. Info: APT Madonna di Campiglio Pinzolo Val Rendena Tel. 0465.447501; www.campigliodolomiti.it.

6 DOMENICA Musica PINÉ MUSICA: FRANCO MEZZENA E ALBERTO NONES Baselga di Piné. Ore 21. Centro Congressi Piné 1000. Concerto di Franco Mezzena, violino, e Alberto Nones, pianoforte che eseguiranno musiche di Brahmas. Direzione artistica Antonella Costa. Info: www.distrattamusa.it, info@ distrattamusa.it.

7 LUNEDÌ Musica ITINERARI FOLK - ELLEN MACDONALD & DÁIMH Trento. Ore 21.30. Cortile scuole Crispi, via S. Giovanni Bosco 8. Ellen Macdonald & Dàimh (Scozia). Nell’ambito della rassegna “Itinerari Folk 2017”. In caso di pioggia il concerto si svolgerà presso il Teatro Cuminetti. Biglietto € 5,00 - under 15 € 3,00. Info: Centro Servizi Culturali S: Chiara info@centrosantachiara.it; n. verde 800.013952.

8 MARTEDÌ Musica MUSICABANDA LevicoTerme. Ore 21. Piazza della Chiesa. Concerto della Banda cittadina di Levico Terme. Per ulteriori info: www.visitvalsugana.it; Tel. 0461.727700. Musica I MARTEDÌ DELLE BAND BUGIARDI D’AUTORE Trento. Ore 20.45. Giardino S. Chiara. Serata cantautorato. Opening band: Caina. Ingresso libero. Info: www.centrosantachiara.it; n. verde 800.013952. Musica ANOUAR BRAHEM, KHALED YASSINE, KLAUS GESING, BJÖRN MEYER Val di Fassa. Ore 13. Passo Sella. Tutta la musica di questo spettacolo si ispira alla tradizione araba ed è allo stesso tempo forte ricerca della melodia. I suoni si fanno colore e tra gli strumenti s’instaurano continui dialoghi. Ed è proprio la straordinaria bravura dei musicisti guidati da quell’autentico virtuoso dell’oud tunisino che è Anouar Brahem a rendere possibile tutto questo: il clarinetista Klaus Gesing, il bassista Björn,Meyer, il giovane libanese Khaled Yassine al darbouka e bendir. Alla fine ci si ritroverà a pensare che l’uomo ha di fronte ancora molti spazi inesplorati nella musica. Nell’ambito della Rassegna “I suoni delle Dolomiti”. Ingresso libero. Info: Apt Val di Fassa Tel. 0462.609770; www. fassa.com. Musica TEN THING San Martino di Castrozza. Ore 13. Rifugio Rosetta Giovanni Pedrotti. Versatili ed eclettiche le Ten Thing si muovono con energia e bravura tra i lavori di Weill, Bizet, Grieg, Piazzolla così come Albeniz, Mozart e il compositore olandese Jan Poetiser. Nell’ambito della Rassegna “I suoni delle Dolomiti”. Ingresso libero. Info: APT San Martino, Passo Rolle, Primiero e Vanoi Tel. 0439.768867; www. sanmartino.com.

9 MERCOLEDÌ Musica CONTRADA LARGA QUARTETTO GUADAGNINI Trento. Ore 21. Cortile Scuole Crispi. Fabrizio Zoffoli, violino; Giacomo Coletti, violino; Matteo Ricchi, viola e Alessandra Cefaliello, violoncello su musiche di Mozart: Quartetto “Le dissonanze” K465; Dvorak: quartetto op.95. Info: Centro Servizi Culturali S. Chiara n. verde 800.013952; info@centrosantachiara.it.


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TRENTO CALCIO: SINERGIA DI NOME E DI FATTO OLTRE 300 PERSONE A FERRARI INCONTRI CON MAURO GIACCA

nelle sue più varie declinazioni, le aziende che hanno messo il proprio brand in relazione col Trento; una relazione dinamica, proiettata oltre la dimensione meramente agonistica per affermarsi quale strumento di crescita dell’intero tessuto sociale grazie alle numerose iniziative fin qui sviluppate e a quelle che sono in programma. Al termine della convention condotta da Enzo Passaro e Laura Senettin, gli ospiti si sono accomodati nello splendido foyer di Ferrari Incontri per la cena durante la quale il presidente del Trento ha salutato uno ad uno ogni singolo ospite, ringraziando la famiglia Lunelli per la sempre squisita ospitalità e tessendo da par suo il profilo di ogni singola azienda: ad ognuno di loro ha regalato una cornice con una dedica sul retro e con all’interno la maglia gialloblu dei Primi Calci sulla quale ha fatto porre il logo personalizzato proprio a significare il valore unico che ognuna di queste realtà rappresenta per il sodalizio di Via Sanseverino.

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ltre ogni più rosea aspettativa, quasi oltre il limite di capienza: questa in sintesi la bellezza della serata organizzata dall’AC Trento, il 6 giugno scorso, per festeggiare la stagione culminata col ritorno nelle categorie nazionali insieme alle oltre 220 aziende che fanno convintamente parte di quella che il presidente Mauro Giacca ama definire “La Grande Sinergia”. Lo stesso Giacca, dopo il saluto portato dal Direttore Generale aquilotto Fabrizio Brunialti, ha ricevuto le congratulazioni da parte dei rappresentanti istituzionali che hanno voluto far sentire la propria, forte vicinanza alla Società della Comunità: da Tiziano Mellarini a Mauro Gilmozzi per la Giunta Provinciale, da Paolo Biasioli a Roberto Stanchina per quella del Comune del Trento, dal Vice Presidente della Cassa Rurale di Trento Italo Stenico alla Direttrice dell’APT di Trento, Monte Bondone e Valle dei Laghi Elda Verones, tutti hanno indicato in Mauro quell’energia propulsiva che sta riportando il Trento i livelli che merita la squadra che storicamente rappresenta il punto di riferimento di tutto il territorio. Il Vice Presidente Daniele Sontacchi è intervenuto per ringraziare, da imprenditore che sostiene da sempre lo sport

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trentinomatrimoni SOLO PER I NOSTRI LETTORI, QUESTO MESE LE NOZZE DI FEDERICA CON ALBERTO

IL MATRIMONIO DEL MESE

Lei Nome: Federica Età: 39 Nata: Rovereto (Tn) Residente: Villalagarina Parrucchiere: Joy Style - Rovereto

Lui Nome: Alberto Età: 40 Nato: Rovereto Residente: Villalagarina Barbiere: Joy Style - Rovereto 102

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trentinomatrimoni Servizio fotografico: Roberta Pisoni www.robertapisoni.it

Matrimonio: Data: Luogo: Invitati: Ricevimento: Catering: Torta: Fiori e Bouquet: Anelli: Bomboniere: Intrattenimenti: Viaggio di nozze: Vivranno a:

Civile 6 maggio 2017 Comune Terragnolo 80 Borgo de’ Posseri Rialto Party Bologna - Mori Talent Flower - Rovereto Gioiell. Comper - Rovereto Talent Flower - Rovereto Il Triodegradabile Sorrento, 5 giorni Villalagarina

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PROGETTO WELIVE: PREMIATI I VINCITORI GRANDE FESTA AL CASTELLO DI SOAVE CON LA NOSTRA GIUSEPPINA

IL CONCORSO DI IDEE PER UNA TRENTO PIÙ SMART

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empre fiabesca la festa che si svolge ogni anno nel castello di Soave (Vr) con tante confraternite enogastronomiche di ogni parte d’Italia; Giuseppina ne fa parte da molto tempo quale responsabile per il Trentino Alto-Adige. Purtroppo non ha potuto presenziare all’annuale ballo delle debuttanti che si svolgeva il medesimo giorno nel palazzo ducale, sede dell’accademia militare di Modena. Giuseppina dice che le piacerebbe avere il dono della non possibile ubiquità e quindi, si accontenta di seguire i suoi amici che coinvolti incamerano la sua gioiosità che loro traducono come un raggio di sole che colpisce sensibilmente l’anima e riscalda il cuore.

1. Salvotti, Giuseppina, Gianna ed Erisa 2. Federica e Giuseppina 3. Francesca e Giuseppina 4. Giuseppina e Iris 5. Maddalena ed Elisa, in alto, Giuseppina e Alessandra 104

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ono stati ufficialmente premiati il 30 maggio scorso a palazzo Geremia i nove vincitori del concorso di idee legato al progetto europeo WeLive. Ecco i loro nomi, con le idee che hanno ricevuto il meritato riconoscimento e sulla base delle quali continua ora il progetto per fare di Trento una città sempre più smart: Daniele Miorandi (Guida PA - Il Navigatore della Pubblica Amministrazione); Alberto Martinelli (Spazi pubblici e delle associazioni online); Paolo Padoan (Trentorienta, la nuova app); Christian Spada (BST Bike Sharing Trento e BiblioApp); Enrico De Guidi (Servizi di routing e di ritardo); Michele Dalla Torre (App Trento pulizia strade: miglioramenti possibili); Valentina Neri (Family Friendly App); Alessandro Turcato (ProntoOrto). La giuria aveva nei mesi scorsi valutato tutte le trentasette idee pervenute, accogliendone diciotto e premiandone, appunto, nove. La cerimonia di premiazione è stata l’occasione per incontrare dal vivo tutti i vincitori e definire con loro le modalità con cui si procederà ora al “raffinamento” delle idee da loro presentate, dialogando assieme utilizzando la piattaforma realizzata dal progetto. Al termine di questa fase, per ciascuna idea vincitrice saranno disponibili informazioni più dettagliate sulle singole funzionalità che compongono il servizio e sul disegno complessivo dell’app da realizzare. Tutti questi requisiti saranno il punto di partenza per la successiva fase di sviluppo. Alcune di queste idee saranno infatti tramutate in app vere e proprie grazie a un’ulteriore attività prevista dal progetto, che ne prevede lo sviluppo e l’implementazione durante i mesi estivi all’interno di un summer camp estivo organizzato dalla Fondazione Bruno Kessler. Protagonisti saranno gli studenti di istituti superiori che, accompagnati da ricercatori di Fbk e dipendenti del Comune, impareranno a realizzare app per dispositivi mobili e si sfideranno in una vera e propria gara a premi per chi realizzerà la migliore app tra quelle vincitrici.


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TRENTINO BOOK FESTIVAL DICE SEMPRE LA VERITÀ, TUTTA LA VERITÀ... A CALDONAZZO, CONCLUSA UN’ALTRA INDIMENTICABILE EDIZIONE, LA SETTIMA

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na calda notte d’estate con Antonello Dose che parla della sua vita “animata” davanti ad una Corte Trapp piena. Rintocchi di campana, letture ed il suono coinvolgente dell’arpa. Andrea Scanzi che tende la mano a Lorenzo Jovanotti, conscio che ogni tanto ne ferisce più la penna della spada. Oppure Dacia Maraini in prima fila tra il pubblico a fare domande ad Antonella Beccaria sul “caso Regeni - caso Egitto” o a Davide Rondoni, poeta romagnolo. Nel parco di Caldonazzo c’era l’inventore di Albero Azzurro e Melevisione, Bruno Tognolini, che ha insegnato a tante persone come si raccontano le storie. Carmen Pellegrino ha raccontato, con un toccante videomessaggio, la storia, molto umana e comune, di malattia della mamma. Alessandra Sardoni, cronista, gira per le vie di Caldonazzo come fa chi vuole veramente capire e raccontare. E poi in piazza Municipio ci fa comprendere come il potere italiano sia fatto di irresponsabilità. Non le manda a dire anche una firma importante del giornalismo italiano, Ferruccio De

Bortoli, che al Palazzetto di Caldonazzo racconta i suoi trascorsi con Oriana Fallaci, Enzo Biagi, Indro Montanelli. La libreria del Tbf nella Casa della cultura è sempre piena. La voglia di documentarsi c’è sempre, così come il sapere critico. Là dove di solito si vota, cioè la Sala della Cultura, in tanti hanno visto la mostra dedicata ai libri per ragazzi che hanno fatto l’Italia. Ne ha parlato anche Gad Lerner in Corte Trapp, ricordando quando arrivò nella scuola italiana da bambino da Beirut. Nel catalogo delle arti la poesia ce l’abbiamo, oltre a Rondoni anche con Vivian Lamarque. Per la musica in via della Polla quest’anno c’era un prezioso sottofondo musicale a corredo delle forme scultoree di Leonardo Lebenicnik. Continuando ad andare verso est approdiamo al Teatro San Sisto, dove Janna Konyaeva ha conquistato il cuore degli spettatori con il suo “Oscar e la dama in rosa”, malattia e voglia di vivere in poco meno di un’ora. E si è riflettuto anche con “Un sacchetto di biglie”, storia di persecuzione nella zona buia del “secolo breve”. E il cinema? Katia Bernardi e Le Funne... Delle signore ottuagenarie di un piccolo paese di montagna, Daone, sono andate al mare grazie al crowdfunding: donazioni su internet in carta di credito. La modernità, con le sue opportunità e contraddizioni, c’è nelle liriche di Rondoni, ma anche nei video di Cleo Toms. Soprattutto ragazze, nell’età della scuola superiore, l’hanno ascoltata al Blue Coffee con le sue #piccolecose. Saranno piccole cose anche quelle di Veronica Pivetti, che però non si prende troppo sul serio ed ha un potenziale comico notevole. Energia da vendere ne ha anche Luca Bernardi, bolzanino “trapiantato” a Milano, che con la sua “Medusa” ha portato una “smitragliata di parole” al Festival. Anche le sue risposte alle domande sono “a mitraglia”, beati i suoi 26 anni e la sua freschezza. Sarà sfuggito qualche frammento di #tbf17, che è stato 4 giorni, 4 mostre, 23 incontri, 2 concerti, 2 spettacoli teatrali, una lettura scenica, 4 appuntamenti per bambini. Ma anche tanti volontari in maglia blu e migliaia di visitatori. Francesco Vidotto, l’autore cadorino di “Fabro”, parlava di necessità per i bambini di avere una soffitta per conservare la memoria. La memoria di questo #tbf17 resta comunque in digitale, sui social e su www.trentinobookfestival.it.

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IL TRENTINO VA IN TELEVISIONE LA MADONNA DI LOURDES A RONZONE

DA LUGLIO NUOVI SPAZI DI APPROFONDIMENTO SU RAI 3

SUL VECCHIO SAGRATO DEL PAESE NONESO SORGE UNA CAPPELLA IN PIETRA VIVA CON CANCELLATA IN FERRO BATTUTO CHE RACCHIUDE UNA BELLA IMITAZIONE DELLA GROTTA DI LOURDES, LA PRIMA ERETTA IN TRENTINO

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l giorno 16 giugno dell’anno 1895 fu festa solenne per questa popolazione. Vi fu la benedizione della nuova cappella e della statua della Madonna di Lourdes fatta dal signor parroco di Sarnonico a ciò delegato. Vi fu un pranzo sociale e dopo, una bella e devota processione portando per le vie del paese la statua. Finita la processione il signor parroco tenne un breve discorso di occasione e si finì la funzione con la benedizione Venerabile. La statua con Bernardette e come anche le spese della cappella fu tutto dono dei coniugi Giacomo e Anna Covi di Ronzone conduttori dell’albergo Corona a Untermais presso Merano. Questa spesa è stata fatta dai suddetti in forza di un voto fatto da Anna Covi la quale avendo ricevuto da Maria Santissima la grazia domandata, contenti e giulivi adempirono il loro voto fatto spendendo oltre 1.100 fiorini. In questa occasione fece venire la banda di Merano la quale rese più bella tale solennità”. Così scrive l’Urbario in relazione alla cerimonia. Questo autentico gioiello religiosoartistico è stato interamente restaurato lo scorso anno dalla ditta Uderzo di Trento che ha provveduto al restauro delle statue della Madonna e di Bernardette, al ripristino del basamento interno ed alla verniciatura del cancelletto interno e del cancello della cappella, fatto a mano in ferro battuto sul quale si evidenziano le iniziali dei nomi dei coniugi che hanno voluto questo singolare e prestigioso ex voto. Le spese per i lavori di restauro pari ad € 4.576, sono state interamente pagate grazie alla preziosa disponibilità di Amici dell’US Ronzone Sportinsieme ai quali va tutta la doverosa riconoscenza. 106

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Da sinistra, Claudio Ruatti, Elisabetta Curzel, Francesca Mazzalai, Daniele Benfanti

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partire da domenica 2 luglio, settimanalmente, si accende un nuovo spazio di approfondimento sulla cultura, la storia, l’economia e la società trentina. È quanto prevede una convenzione, tra Rai sede di Trento e la Provincia autonoma. L’accordo prevede l’apertura su Rai 3 di una “finestra”, una rubrica provinciale, di trenta minuti a cadenza settimanale, all’interno della quale troveranno spazio due programmi, con un approfondimento in studio. “Crediamo che sia un’opportunità culturale per tutti i trentini – ha spiegato il presidente Rossi – perché attraverso una realtà autorevole ed al tempo stesso indipendente come la Rai si aggiungerà al complesso di interventi messi in campo dall’Amministrazione in questo settore, non da ultimo la recente legge sull’informazione di pubblico servizio, un ulteriore tassello: poter raccontare il Trentino che è stato, ma anche quello che è e sarà, attraverso reportage che parleranno di territorio, ambiente, tradizioni, come pure di ricerca e sviluppo”. La rubrica sarà dedicata a tematiche di pubblico interesse, legate alla realtà provinciale, allo scopo di fornire una conoscenza che favorisca la crescita civile, l’educazione al rispetto per l’ambiente, lo sviluppo sostenibile, la cultura e la coesione sociale. Vi troveranno spazio tematiche quali: l’apprendimento delle lingue comunitarie, il rapporto Regione/Europa, la ricerca scientifica svolta in Trentino e i suoi centri d’eccellenza, le tematiche relative all’ambiente montano, alla flora e alla fauna del territorio, all’escursionismo e alla meteorologia, etc. La convenzione prevede la messa in onda della Rubrica nel periodo che va dal 2 luglio al 31 dicembre 2018 su Rai 3, negli spazi a diffusione provinciale, ogni domenica alle 9.15 circa, prima della Rubrica a diffusione regionale. È prevista, inoltre, la pubblicazione in modalità streaming delle puntate della rubrica sulla piattaforma RaiPlay.


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NUOVA PRESIDENTE AL PUNTO D’INCONTRO NEL TRAGICO RICORDO DELL’ORTIGARA NELLA SUGGESTIVA AMBIENTAZIONE DEL PARCO DEL CASTELLO DI TERLAGO

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ent’anni fa,il 10 giugno 1917, sull’Ortigara iniziava una battaglia fra Kaiserjager austriaci e Alpini che è ritenuta la più grande e sanguinosa di tutto il fronte alpino. Gli uomini coinvolti furono 300.000 italiani contro 100.000 austriaci. Per venti giorni si affrontarono sul pietrame del monte lasciando sul terreno 25.199 italiani e 8.858 austriaci. Gli Alpini si immolarono in continui ed insulsi assalti perché, alla fine, dovettero desistere e ritirarsi. Non per niente l’Ortigara venne definito il calvario degli Alpini. Per ricordare il tremendo avvenimento, a Terlago, il 10 giugno scorso, in una suggestiva ambientazione del parco del Castello di Terlago, si è realizzata una pièce teatrale alla quale ha assistito un foltissimo pubblico. Tre sono le motivazioni ispiratrici del testo, la prima ricorda che a Terlago era di stanza il IV Battaglione del Reggimento Rainer di Saliburgo che combattè sull’Ortigara. Quindi riportare alla memoria il fatto tremendo non solo è un segno di rispetto per tutti i caduti, ma pure un atto culturale ed infine la rievocazione sottolinea quanto sia importante comprendere la stupidità della violenza

DESIGNATA GRAZIELLA MASSERDONI

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uova presidente e nuovo consiglio di amministrazione al Punto d’Incontro, la cooperativa di accoglienza fondata da don Dante Clauser. Il consiglio di amministrazione, votato dall’assemblea dei soci del 27 maggio, ha designato nei giorni scorsi presidente Graziella Masserdoni, che ha preso il posto di padre Alberto Remondini. Vicepresidente è stato riconfermato Michele Boso. Completano il cda i consiglieri Andrea Bontempelli, Fabrizio Crestani, Carolina Paolazzi, Marina Pasini e Giorgio Viganò. Originaria del Bleggio Inferiore e residente a Trento, Graziella Masserdoni ha esercitato fino alla pensione la professione di consulente del lavoro e d’impresa, prestando la sua opera in aziende industriali sia in campo nazionale che europeo. Ha approfondito il tema relazionale con un percorso triennale di counseling, con l’abilitazione all’esercizio dell’attività in più ambiti. Nel tempo ha collaborato con varie organizzazioni senza fini di lucro, tra cui Villa S. Ignazio, l’Associazione Auto Mutuo Aiuto e, da un paio di anni, il Punto d’Incontro. “Credo nel servizio di chi nella vita ha molto ricevuto”, dice di sé. Sono state un migliaio, nel 2016, le persone che hanno usufruito dei servizi del Punto d’Incontro: il pasto a mezzogiorno (la cucina prepara una media di 150 pasti al giorno), la doccia, il guardaroba per abiti e scarpe, il laboratorio di falegnameria in via Maccani, il dormitorio che ha ospitato nei mesi invernali circa 60 persone. estrema della guerra. Guido Prati, autore de “20 GIORNI SULL’ORTIGARA” ha inteso insistere sul tema della pace fra i popoli. Il commovente spettacolo è stato offerto ad un pubblico molto attento, alla presenza del padrone di casa, il Conte Victor Altemps, e del senatore Franco Panizza. Si sono esibiti il TIM – teatro instabile Meano – e il Coro Paganella di Terlago. L’iniziativa ha potuto fregiarsi del logo ufficiale per le Commemorazioni del Centenario della Prima Guerra Mondiale concesso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. 107

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RIPARTE LA “MARATONA” PER CASA SEBASTIANO ALLA SCOPERTA DELLE AREE PROTETTE “BENVENUTI AL PARCO”, UNA DELLE PROPOSTE DEL PALINSESTO RAI

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empre ricca la programmazione a diffusione regionale su Radio1 della Struttura di Trento. Il martedì, alle 12.25, “Fauna da brivido. 13 enigmi animali in Trentino” e, a seguire, alle 12.40, “In fieri. Il senso del futuro in felici incontri: idee e persone”. A partire poi da martedì 18 luglio la programmazione del martedì prevede alle 12.25 “Andiamo a vedere se… Spunti curiosi con leggerezza di farfalla” programma, a cura di Giorgio Balducci, nel quale con ali leggere di farfalla si attraverseranno campi estivi ricchi di colori e di cultura. Segue, “Benvenuti al parco. Alla scoperta delle aree protette del Trentino”. Il programma, curato da Daniele Torresan, rappresenterà il quadro ed i contesti del sistema delle Aree Protette in Trentino (3 parchi e 9 reti di riserve). Alle 13.20 va in onda “Tutti in forma d’estate”: le tredici puntate, curate da Stefano Uccia, ci porteranno a scoprire le tante discipline che si possono praticare all’aria aperta nel periodo estivo. Il martedì si conclude con “Cronistoria di un’autonomia”: adattamento radiofonico dal libro “19451946. Dalla guerra all’autonomia” di Luigi Sardi. Le tredici puntate sono curate da Flavio Pedrotti. Il mercoledì si apre, alle 12.25, con “Safari Letterario: estensioni graduali del libro”. La serie è curata da Flavio Pedrotti. Quindi la replica di “Una truffa al metro quadro: quando il raggiro è di “casa”. Sceneggiato, articolato in 13 puntate da 15’ ciascuna, che si occupa delle truffe immobiliari che colpiscono odiosamente chi ha necessità di vendere o di acquistare la propria casa. Alle 13.20, quindicinalmente, “Pillole di Gardin. L’ansiolitico naturale”, programma comico-satirico curato da Stefano Uccia. A seguire “Jazz in Trentino. Il meglio della stagione musicale 2016/2017”, a cura di Daniele Torresan. L’attività 108

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e corsie del bocciodromo di Amblar-Don ospitano anche quest’anno una maratona promossa ed organizzata dall’US Ronzone Sportinsieme, a vocazione solidale. Dal momento che per il quarto anno consecutivo il ricavato di un’intera estate di tornei andrà a beneficio di Casa Sebastiano. Si rinnova dunque un interesse continuo da parte dei bocciofili “dal cuore buono” per questa struttura preziosa di riferimento per la disabilità autistica di tutta la regione. Ecco dunque ancora una volta lo sport delle bocce come strumento di Amicizia e di solidarietà che continua nel tempo, grazie soprattutto alla disponibilità ed alla sensibilità di Amici sponsor che hanno sostenuto le 14 gare che compongono la lunga maratona. Tre lunghi mesi di tornei che movimentano le corsie della “ Conca Verde” di Amblar, messe a disposizione da quella amministrazione comunale, da anni ormai sensibile al problema della solidarietà e quindi alla complessa organizzazione dell’U.S. Ronzone Sportinsieme. Già positivo il debutto con i primi appuntamenti della maratona che si concluderà solo a fine settembre con la consegna alla Fondazione Trentina per l’Autismo di un altro prezioso intervento da sommare ai 12mila euro frutto delle precedenti edizioni della manifestazione, destinati alla realizzazione della sala multifunzionale interattiva di Casa Sebastiano.

musicale trentina del genere jazz è raccontata con le storie dei gruppi musicali e dei singoli artisti: i compositori, gli interpreti e gli esecutori. Alle 13.20, “Rock in Trentino. Il meglio della stagione musicale 2016/2017”, curato da Daniele Torresan. Il venerdì, alle 12.25, si propone, a cura di Giorgio Balducci, “Vanda Piffer e la beauty farm fatale”. Riduzione radiofonica dall’omonimo libro. Alle 12.45 “Di sana e robusta “costituzione”: una finestra aperta sulla comunità”. Il programma, curato da Flavio Pedrotti, cercherà di illustrarcela. Alle 13.20 “Il Sommario, tutti al mare”: spazio dedicato alla comicità dove ospiti surreali, guidati da Mario Cagol, seduti sulla sdraio sotto l’ombrellone intratterranno gli ascoltatori durante l’estate. Il venerdì si chiude (inizio ad ore 13.45) con “Enrosadira: i colori delle dolomiti” programma, curato da Giorgio Balducci, che si occupa di cultura, sport, sci ed ambiente alpino.


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VERSO SUD, SCOPRENDO TESORI NASCOSTI GLI ISCRITTI ALLE UNIVERSITÀ DELL’ETÀ LIBERA DI ROVERETO E DELLA TERZA ETÀ DI TRENTO ALLA SCOPERTA E RISCOPERTA DI ANTICHI TESORI

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a prima tappa è stata Paestum: templi, colonne, metope, prati e alberi in fiore hanno incantato i gitanti, che poi si sono soffermati al Museo Archeologico, “stregati” da tanta meraviglia, in particolare dalla Tomba del Tuffatore che, con eleganza, sembra lanciarsi verso l’ignoto, o verso un mondo “altro”, sconosciuto e misterioso. Ma Paestum ha riservato anche una sorpresa: tra le eccellenze italiane, fra distese verdi che erano una volta paludi, un allevamento di bufale ha svelato la presenza di animali docili e sereni, che vengono coccolati a suon di musica... Al ritorno, centro storico di Salerno, visita allo splendido Duomo – con accogliente quadriportico – e alla cripta, ricca e suggestiva, in cui sono custodite reliquie di san Matteo, protettore dei salernitani. E poi, immersione nei vicoli che già dal nome ricordano i Longobardi, la Scuola Medica Salernitana, i Normanni e gli Svevi e breve sosta nella bottega di un ceramista che ha recuperato i soggetti tradizionali della ceramica di Vietri. Terzo giorno, San Leucio, piccola “città ideale” a pochi kilometri da Caserta, voluta dal re Ferdinando IV di Borbone che, dopo la morte improvvisa del figlio, nel luogo dove sorgeva una specie di romitorio-rifugio, fece erigere un ospizio per i poveri. Non volendo che se ne stessero in ozio, il re trasformò i poveri in operai e, approfittando della presenza di alberi di gelso con annessi bachi da seta, creò un setificio. Operai del regno borbonico furono spediti nelle Fiandre, maestranze francesi arrivarono a San Leucio e la produzione cominciò ad andare a gonfie vele. Il nuovo re, Carlo III, costituì una vera e propria “colonia”, con abitazioni

per gli operai (acqua potabile corrente e servizi igienici), doti per le loro spose, scuole e parrocchia: l’istruzione obbligatoria cominciava a sei anni; a quindici i ragazzi erano ammessi al lavoro. La visita alla Reggia è stata una straordinaria passeggiata nell’arte e nell’architettura, poi, a piedi, in minibus, in carrozzella, in bicicletta, abbiamo attraversato il parco monumentale. Altra tappa, altra sorpresa: Benevento, la piccola capitale del Sannio, una città educata e signorile, parte integrante dello Stato Pontificio fino al 1860, attraversata da due fiumi su cui passa anche un ponte vanvitelliano – luogo in cui, secondo Dante, fu abbandonato il corpo senza vita di Manfredi di Svevia –, ricca di storia e di tracce non solo dei Sanniti (le forche caudine sono un ricordo scolastico, ma vivo), ma anche degli Egizi, dei Romani e dei Longobardi: la visita ha avuto inizio dalla Chiesa di Santa Sofia, gioiello architettonico di immensa suggestione e dal suo rasserenante Chiostro, dove, come nel Duomo di Trento, è presente una colonna “ofitica”. Poi, sosta all’Arco di Traiano, monumentale e assai ben conservato, al Teatro Romano per un gruppo, al Museo Archeologico per l’altro, all’Obelisco egizio, al Duomo imponente, gravemente danneggiato dai bombardamenti durante la seconda guerra mondiale e ricostruito. Né è stato trascurato l’aspetto moderno della città: passeggiata nell’Hortus Conclusus di Mimmo Paladino. Altra scoperta il paese longobardo di Guardia Sanframondi, attraversato da scale e stradine, sovrastato dal Castello perfettamente restaurato, dalla cui sommità si gode di una vista spettacolare su paesi, vigneti e campagne. Il gruppo è stato ricevuto nel palazzo Comunale dall’Assessora al Turismo, che ha parlato anche dei Riti Settennali che si svolgono in paese nella settimana che segue ferragosto: sono riti religiosi profondamente La Reggia di Caserta

sentiti, per partecipare ai quali tornano gli emigrati da ogni dove, che culminano nella processione preceduta da “Quadri viventi” e seguita dai penitenti che si battono il petto coperti da una tunica bianca con cappuccio. Nulla di superstizioso o turistico, ribadisce l’Assessora, solo sentimenti di fede. L’ultimo giorno, sulla via del ritorno, altra sosta e altra emozione: il sito archeologico di Sepino, in provincia di Campobasso: una magnifica città romana, con porte ben conservate, case, botteghe e teatro, immersa nel verde, con alberi in fiore, dove il tempo sembra davvero essersi fermato. Non ci sono cancelli o barriere, non si paga il biglietto d’ingresso, si passeggia in un mondo “sospeso” dove pecorelle pascolano tranquille, come al tempo lontano dei Sanniti. (Luciana Grillo) 109

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GREGORIO DANDREA TRA I PROFESSIONISTI “TERRE DEL LAGORAI”: PIACERE DI CONOSCERCI!

PROMOSSO DALLA SCUOLA INTERNAZIONALE DI CUCINA ITALIANA Gregorio Dandrea, a destra

IL 24 MAGGIO, SI È PRESENTATA LA NEONATA CANTINA TERRITORIALE

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ercoledì 24 maggio la neonata cantina territoriale “Terre del Lagorai” ha presentato agli operatori economici del settore HoReCa i primi tre vini messi in distribuzione: uno chardonnay vinificato fermo proveniente da vitigni coltivati nel conoide di Telve Valsugana; un Solaris, vitigno poco conosciuto ma con notevoli proprietà organolettiche e il vantaggio di essere un vitigno resistente che non richiede l’intervento di prodotti chimici; e infine un pinot nero proveniente dalla zona di Scurelle e Spera dove, grazie alla disposizione est ovest della valle, gli è garantita un’insolazione e uno sbalzo termico interessantissimo. La Valsugana è sempre stata una grandissima produttrice di uve prevalentemente a bacca bianca che venivano esportate nell’impero Austroungarico. L’avvento però della filossera, la prima guerra mondiale e infine l’emigrazione tra le due guerre hanno portato all’abbandono della produzione di uve pregiate, sostituita solo in piccola parte da vitigni “americani” di bassa qualità ma esenti dalla malattia. Solo negli Anni ‘90 alcuni agricoltori della Valsugana orientale hanno iniziato nuovamente a coltivare la vigna. Fino a oggi la maggior parte delle uve veniva conferita a rinomate cantine trentine, che però non generavano ricaduta d’immagine nei territori di coltivazione. L’anno scorso un gruppo di coltivatori locali ha fondato “Terre del Lagorai”, una nuova cantina che si innesta

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è anche un ragazzo trentino, Gregorio Dandrea, tra i 57 studenti che al termine di un percorso formativo della durata di 10 mesi, sono stati promossi cuochi professionisti da ALMA - La Scuola Internazionale di Cucina Italiana. L’ultimo ostacolo che i candidati della XXXV edizione del Corso Superiore di Cucina Italiana hanno dovuto superare prima di ottenere il diploma è stato costituito dall’esame finale: la commissione di valutazione era composta da chef di ben 24 ristoranti stellati Michelin, coordinati dal Direttore Didattico di ALMA chef Matteo Berti. Tra i tanti maestri della cucina d’autore italiana presenti, si possono ricordare, ad esempio: Stefano Arrigoni, Herbert Hintner, Andrea Incerti Vezzani, Marc Lanteri, Giancarlo Morelli, Giuseppe Tinari e Pasquale Laera, un vero e proprio modello per tutti gli studenti di ALMA. Laera, infatti, dopo gli studi a Colorno e dopo aver lavorato al fianco di uno chef come Antonino Cannavacciuolo, ha a sua volta conquistato la stella Michelin al Ristorante “La Rei”, del Boscareto Resort, a Serralunga d’Alba (Cuneo).

su storia antica e radicata. Otto soci accomunati dall’attenzione verso la produzione biologica e dall’orgoglio di voler rappresentare una valle, le sue tradizioni e la sua “attitudine” ai vini pregiati. Gli otto soci, appassionati di terra e di vino, lavorano nel pieno rispetto delle caratteristiche di ogni vigneto convinti che la natura, se rispettata, sappia restituire con generosità. Sono Carlo Staudacher, Ezio Dandrea, Matteo Trentinaglia, Flavio Sandri, Davide Capra, Mauro Franzoni, Germana Borgogno e Stefano Dalledonne. La Cantina è all’interno delle mura di Castel Ivano, antico maniero edificato nel XII secolo sul promontorio del Monte Lefre in Valsugana. Info: www.terredellagorai.it


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“TOUCH”: PREMIATI CAVAGNA E MALFER CONCLUSO AL MEGLIO IL XIX CORSO DI POESIA

IL PREMIO BASTIANELLI 2017 PER L’OPERA AUTOPRODOTTA

A VILLA S. IGNAZIO, TRENTO

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iciannove anni fa Padre Livio Passalacqua, legato da amicizia con il poeta e scrittore Renzo Francescotti, gli chiese quale iniziativa culturale poteva proporre per essere ospitata, in piena autonomia, a Villa S. Ignazio. Francescotti gli propose dei corsi di poesia. L’idea fu immediatamente accolta. Ed è così che in questi 19 anni si sono svolti questi corsi, gratuiti ma limitati a una ventina di iscritti, con due fondamentali obbiettivi: il primo, il principale, quello di addestrare i corsisti ad “annusare” la poesia, a riconoscerla nella sua autenticità, a respirare con i poeti, che non vengono “studiati” ma “invitati”, per colloquiare con loro. In questi anni sono stati oltre cento i poeti di tutto il mondo, di diverse epoche, “ invitati”. Un lavoro enorme, unico nella nostra regione e forse nel nostro paese. Il secondo obiettivo è quello – se esiste un certo talento – di coltivarlo, affinarlo, esprimerlo. È così accaduto che diversi corsisti negli anni abbiano scritto

poesie, vinto premi a concorsi, pubblicato il loro primo e anche il loro secondo libro di versi. Anche quest’anno il corso si è concluso con la Festa della Poesia, nella Sala Grande di Villa S. Ignazio gremita, con il condutture dei corsi Renzo Francescotti che ha ringraziato la “Villa” dell’ospitalità, con Padre Livio Passalacqua intervenuto a ribadire l’insostituibile ruolo della poesia a contrastare l’utilitarismo e l’ottusità, ad affermare l’immaginazione e la libertà. Dalla plaquette curata da Diego Luchi in “33 copie numerate a mano” i 21 partecipanti che hanno ultimato il corso durato quattro mesi hanno letto la loro poesia, quest’anno sul tema “Profumi”. A conclusione un ricco rinfresco curato dai corsisti e offerto anche ai numerosi ospiti.

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i sono anche i trentini Piero Cavagna e Giulio Malfer tra i premiati della tredicesima edizione del Premio Marco Bastianelli per il miglior libro fotografico in Italia. La premiazione ha avuto luogo il 29 maggio scorso a Roma. Il premio intende mettere in risalto i protagonisti della fotografia, l’alta qualità del progetto editoriale e, nello stesso tempo, sostenere pubblicazioni autoprodotte in tiratura limitata che esplorano in modo critico o/e di ricerca il territorio di confine tra fotografia, arte, grafica e design. TOUCH è un progetto costituito da un libro e una serie di schede interattive entrambi custoditi all’interno di una scatola di legno profumato. Le immagini dei ragazzi vittime dell’olocausto sono nascoste da una serie di spazi completamente neri che invitano ad essere toccati con un tocco energico. Touch, toccare con le dita, è un ponte che mette in comunicazione persone e storie mediando tra la forma tradizionale del libro e l’interattività dei dispositivi mobili che i ragazzi tengono in mano quotidianamente. Come la luce che viaggia fino a noi nel buio siderale i volti dei ragazzi vittime dell’olocausto affiorano dal buio sotto le nostre dita e ci illuminano chiedendoci attraverso il ricordo di prenderci cura di loro, di far uscire i loro volti dall’oblio. Il progetto è stato realizzato da Piero Cavagna e Giulio Malfer in collaborazione con i ragazzi di tre istituti scolastici della regione Trentino-Alto Adige /Südtirol. Un progetto impegnativo e coinvolgente, completo ed innovativo nella fotografia, nella grafica come nel contenuto del testo.

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IL LIBRO DEL MESE

ROBERTO CORRADINI A LEVICO TERME LUNEDÌ 24 LUGLIO, L’AUTORE TRENTINO DIALOGHERÀ CON RENZO M. GROSSELLI

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arà nell’ambito della rassegna estiva “Levico incontra gli autori” che Roberto Corradini presenterà il suo nuovo romanzo, intitolato “Gente Libera”. Lunedì 24 luglio, l’autore trentino dialogherà con Renzo Maria Grosselli nella piazzetta di Via Dante. Il libro si compone di lettere verosimilmente scambiate tra i componenti di tre generazioni di una famiglia trentina, i Libera. L’autore, sullo sfondo delle vicende storiche che hanno intessuto gli anni di forti cambiamenti tra il 1850 e il 1950, sottolinea l’importanza dei legami familiari, che si spostano tra il Trentino, l’allora Lombardo-Veneto, Roma e Firenze, l’Austria, la Galizia. Roberto Corradini (Trento, 1949), è laureato in Sociologia. Ha lavorato dal 1974 al 1975 come Assistente Istruttore presso l’ex Piccola Opera di Levico e ha dedicato la maggior parte della sua vita all’insegnamento, lavorando presso varie scuole trentine ad indirizzo professionale. “Gente libera” è il suo secondo romanzo epistolare dopo “Il sangue e l’inchiostro”, ambedue pubblicati per i tipi di Curcu&Genovese. Il ciclo “Levico incotra gli autori” proseguirà per tutta l’estate. 112

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UN NUOVO LIBRO PER FIORENZO DEGASPERI CI PORTA SULLE STRADE, SULLE MULATTIERE, SUI SENTIERI DEL TRENTINO-SUDTIROLO, DOVE SI INCONTRAVANO CARRADORI E PORTATORI D’OGNI SORTA... I Wanderhändler, i carradori, erano l’elemento di contatto, di collegamento tra i vari mercati allestiti con scadenze fisse nelle città e nei villaggi. Ogni valle aveva i propri carradori che si specializzavano in determinati settori economici per evitare concorrenze che potevano essere reciprocamente dannose. Di solito erano valli povere, con forte emigrazione, e dove il livello di sussistenza era appena al di sopra della mera sopravvivenza. Quelli della Zillertal trasportavano guanti, quelli della Defereggental erano specializzati nel creare e vendere tappeti intrecciati, i gardenesi erano esperti nei lavorati del legno – offrivano giocattoli e statue sacre –, quelli di Imst si spostavano con gabbie piene di uccelli canori, i tesini passavano di maso in maso carichi di stampe prodotte dai Remondini di Bassano del Grappa. I karner venostani portavano a sud le noci e riportavano dal lago di Garda limoni e olio. Quelli di Füssen importavano vino dal Burgraviato e restituivano pesci.


trentinolibreria Pavel Cech A Publistampa Eroe di questo splendido racconto illustrato senza parole è un giovane senza nome, con solo il numero 21868 sul berretto (un palese riferimento al 21 agosto 1968, la data d’inizio dell’invasione della Cecoslovacchia da parte dei paesi del Patto di Varsavia per soffocare la tanto agognata “Primavera di Praga”). Il giovane vive e lavora in una grande città triste e grigia. Una città con case fatiscenti, macchinari mostruosi, persone crudeli. Senza divertimenti, senza musica, senza giochi e altri diversivi. Soggetta alla dittatura della lettera A. Onnipresente, dispotica e totalitaria. Un lavaggio del cervello. Il giovane 21868 però non si lascia allineare e massificare, non permette che i suoi sogni vengano annullati. Nonostante minacce di morte, intimidazioni e persecuzioni osa disobbedire, pronunciando la lettera B, e con una bicicletta volante riesce a evadere in un altro mondo, pieno di colori, di prati, colline, laghi e amore. E di tante lettere dell’alfabeto.

Giacomo Massarotto, Piero Lazzarin Gino Lubich Partigiano e giornalista Il Margine

Christoph Cornelissen, Paolo Pombeni Spazi politici, società e individuo: le tensioni del moderno Fbk Press

Nato negli ultimi mesi della Trento austro-ungarica da una famiglia di origine slovena, studente di medicina a Padova, partigiano comunista, Gino Lubich viene arrestato e torturato nel famigerato carcere di Bolzano, da cui riesce fortunosamente a fuggire. Nei difficili anni del dopoguerra sperimenta la sua vocazione giornalistica nell’opera di ricostruzione civile e morale del Paese, mettendo a servizio dei lettori la sua penna forbita e la sua acutezza di pensiero dapprima alla redazione In questodell’«Unità», libro/intervista, cui per milanese poi in – dopo il la prima volta si –intrecciano distacco dal ricordi partitobiografici comunista a Roma e riflessioni sull’esistenza e sulsempre acon Padova. Testimone e interprete presente del mo di tanti eventi decisivi libero e originale della storia d’Italia del Novecento, amico fraterno di Ermanno Olmi e di Igino Giordani, oltre che legatissimo alla sorella Chiara, fondatrice del movimento dei Focolari, Gino Lubich è divenuto per molti un maestro di impegno per la libertà, la democrazia e la dignità di ogni persona.

Individuo e società, ma anche individuo e sfera pubblica o sfera politica se si preferisce. Il tema è un classico della riflessione storiografica su ogni epoca, ma nella modernità ha assunto forme di tensione che hanno generato grandi sviluppi nella stessa antropologia dell’Occidente. La modernità si può far partire dalla riscoperta della centralità ed autonomia dell’individuo proposta dall’Umanesimo e poi sviluppata nel periodo della Riforma, ma ha visto convivere questa dimensione con la necessità di ribadire la rete dei legami comunitari e istituzionali che correlano gli individui nell’ambito della sfera pubblica. Si è così sviluppata una complessa dinamica che si snoda dal XVI al XX sec., con un approfondimento delle tensioni fra le due dimensioni e con tentativi di costruire equilibri fra loro. È quanto si indaga in questo libro che raccoglie gli studi dell’Istituto Storico Italo-Germanico e i contributi di alcuni importanti studiosi.

Tutti comunque, se potevano, trasportavano sui loro carri, o con le loro kraxen, sorta di strutture in legno a L da portare come zaini, il sale e il vino. Mentre il primo, l’oro bianco, era facile anche contrabbandarlo, schiacciato in panni e trasportato a spalle, il secondo comportava sicuramente la ricerca di qualche stratagemma più funzionale. Le botti, infatti, non si potevano caricare sulle spalle superando centinaia di metri di dislivello, percorrendo sentieri ardui e pericolosi, sfidando la notte, le tempeste e le bufere. Allora poteva capitare che per portare il vino senza pagarne il dazio o le innumerevoli gabelle, oppure per evitare i numerosi divieti che ogni città e contado emanavano continuamente a protezione del proprio vino e dei propri contadini, si arrivasse perfino a costruire una mulattiera di montagna, sfidando le ire del principe vescovo. Come avvenne in Val dei Mocheni. Per poter commerciare il vino perginese, prodotto nell’alta Valsugana, nelle terre settentrionali d’oltralpe, evitando i controlli della città di Trento e di quella di Bolzano, scavalcando le rabbie dei vignaioli atesini, si costruì una mulattiera che superava le cime che fanno da corona alla valle, permettendo quindi al vino perginese di arrivare direttamente in Val di Fiemme e, seguendo l’Avisio, in Val di Fassa e nella valle dell’Isarco. Il Passo del Brennero non era lontano. Una fitta rete viaria, fatta di salesà, di pietre accostate l’una all’altra con romana sapienza, di acque chete che potevano diventare tumultuose, come quelle del fiume Adige attraverso le quali i novelli Caronte, gli zattieri di Sacco, erano maestri

nell’ammucchiare e trasportare le botti sulle loro zattere, interagivano formando un apparato sociale, economico e culturale tra i più ricchi della storia della nostra terra. I carri arrivavano ai magazzini, alle Ballhaus, dove c’erano gli scaricatori e i caricatori – sui mercati di Bolzano solitamente questi erano giovani provenienti dalla Val di Fassa –, i controllori, i dazieri, i gendarmi che impedivano risse e liti, i commissari e i canonici che pretendevano la loro decima o che aspettavano in grazia il vino per adempiere alla loro liturgia, a quel miracolo del sangue di Cristo che si trasforma in vino e il vino che si trasforma in sangue. C’erano i palazzi mercantili, sorti per dissipare le liti e risolvere le questioni legate ai mancati pagamenti, per far rispettare le regole e gli statuti cittadini. Ancor prima che la botte venisse caricata e fissata sul carro si usava, allora come ancor oggi, nell’area sudtirolese, affidarsi a Sant’Urbano, novello Dioniso, l’italico Bacco, il quale presiede affinché la vite non venga assalita da parassiti e malattie. Ma bisogna pensare anche alle troppe piogge o alla carenza di acqua, alla maledetta siccità...

Fiorenzo Degasperi

Le vie del Vino nel Trentino - Sudtirolo Dalla cultura dei Reti ai Törggelen Curcu & Genovese (Euro 18,00)

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trentinolosapevate trentinoscoop&news La frase “Chiedo per i tedeschi la stessa equità che domandai per noi, non rappresaglia per i torti che abbiamo subito”. (1919)

Volti nella Storia Per saperne di più:

L’attività di Enrico Conci dal 1891 al 1918 nelle carte dell’archivio Enrico e Elisa Conci, di Michele Ghezzer, in Archivio Trentino di Storia Contemporanea, Trento, 1995. Il senatore Conci e la sua vita politica (24 giugno 186625 marzo 1960), di Enrico Tamanini, in Studi Trentini di Scienze Storiche, Trento, A. 41 (1962), n. 3, pp. 307-308.

ENRICO CONCI (1866-1960) ETÀ

dente provvisorio della Provincia, e nel 1921 fu eletto presidente della Giunta provinciale straordinaria per il territorio di giurisdizione del Commissariato generale civile della Venezia tridentina.

Enrico Conci nacque a Trento il 24 giugno 1866, figlio di Germano Conci, notaio, che si era candidato senza essere eletto al Parlamento di Vienna nel 1891, e di Maria de Zinis.

IL FASCISMO

FORMAZIONE Dopo il liceo di stato a Trento e gli studi presso il convento dei Padri Benedettini a Merano, si iscrisse all’università di Innsbruck, e studiò anche a Vienna, laureandosi in giurisprudenza. Superò l’esame di notaio e iniziò a lavorare come avvocato.

PARLAMENTARE Militante del partito clericale-conservatore, all’età di 29 anni fu eletto alla Dieta imperiale di Innsbruck, ma dovette ricandidarsi l’anno dopo per via dell’età. Durante la sua prima legislatura, in segno di protesta per la mancata autonomia dei trentini insieme ai deputati trentini decise di passare dall’astensionismo all’ostruzionimo, per ostacolare il legiferare degli austriaci.

LA CARRIERA POLITICA Nel 1897 venne eletto al Parlamento di Vienna, dove sarà rieletto anche nel 1901, 1907 e 1911. Nel 1902 dopo essere stato eletto nella Giunta tirolese, si trasferì ad Innsbruck con la famiglia. Nel 1908 fu rieletto alla Dieta di Innsbruck. Riuscì a portare il numero di deputati trentini alla Dieta a 35, su 96 totali. Ottenne inoltre per cinque anni la presidenza all’Unione Latina al parlamento di Vienna. Nel 1912 sarà invece eletto vicepresidente della Camera dei Deputati di Vienna.

LE BATTAGLIE Portò avanti molte lotte nella sua vita come la creazione di un collegamento

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tramviario tra Trento e la Val di Non e l’istituzione di una facoltà di giurisprudenza italiana a Vienna. Il suo principale obiettivo però era ottenere il rispetto dei diritti delle minoranze, l’equiparazione tra nazionalità italiana e tirolese, ma venne osteggiato spesso e volentieri dai tirolesi, che ricorsero anche alla violenza in piazza.

PRIGIONIERO Durante la Grande Guerra, venne internato insieme alla sua famiglia a Katzenau, dove veniva visitato anche da Alcide Degasperi. Accusato di irredentismo, fu liberato nel 1917, con la morte di Cecco Beppe, cosa che fece saltare per amnistia il suo processo.

SENATORE E PRESIDENTE Destituito dalla carica di vicecapitano per via di polemiche attorno ai suoi discorsi patriottici, nel ‘18 gli fu però affidata l’organizzazione amministrativa del Trentino e dell’Alto-Adige. Nel 1920 venne poi nominato Senatore del Regno e presi-

Nel 1922 col sopravvento del fascismo fu cacciato dall’ufficio di Trento. Rimase comunque al Senato e non prese mai la tessera fascista, pur avendo votato a favore del governo del fascio nel ‘24. Nel secondo dopoguerra, l’Alta Corte di giustizia per la sanzioni contro il fascismo cercò di farlo dimettere dal ruolo di senatore del Regno, ma Conci riuscì infine a mantenere la sua carica.

GLI ULTIMI ANNI Nel 1948 venne eletto al Senato della neonata Repubblica. Qualche anno dopo però, nel 1953 annunciò il ritiro dalla politica attiva. Morì a Trento il 25 marzo del 1960, all’età di 84 anni.

RICONOSCIMENTI Nel giugno del 1954 gli venne conferito l’Ordine al merito della Repubblica italiana. Trento gli ha dedicato una via nella zona Sud.

LA FIGLIA Elisabetta (Elsa) una delle 5 figlie che ebbe dal matrimonio con Maria Sandri, fu la sua erede spirituale e politica, entrando a far parte della Democrazia Cristiana e divenendo deputato all’Assemblea Costituente.

Hanno detto di lui: “Conci sarà un uomo di transizione tanto inserito nella vicenda della nascita e dell’affermarsi del «partito cattolico» come forza destinata a diventare chiave nella storia del Trentino [...] quanto parte nella diatriba nazionale che si apre con un conflitto, sempre più acuto, tra la minoranza italiana e la maggioranza tedesca all’interno del Tirolo” (Paolo Pombeni)


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