Luglio 2015

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ANNO XXIII N. 281

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LUGLIO 2015

IL TRENTINO DEI BAMBINI

o t on c c a r il ! o s s e c c u s di un

L’AMBASCIATORE DEGLI ORIGAMI ALESSANDRO BEBER DI VIGNOLA FALESINA O CHE BEL CASTELLO! L’INCREDIBILE STORIA DI VERENA E THEO

foto Roberta Pisoni

Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Trento. Contiene i.p.

ISSN 1724-5508

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RING

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RING di Pino Loperfido

di Tiziana Tomasini

perfidie

QUANDO FINISCE ESATTAMENTE L’ESTATE? PIÙ O MENO QUANDO SVANISCONO LE SUE ILLUSIONI

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er quel burocrate di un calendario la data di scadenza è addirittura il 22 settembre, ma l’estate nella percezione umana finisce molto, ma molto prima. E non è solo una questione di meteo. Perché seppure piova a catinelle agosto-sempre-agosto-rimane. Quello che fa la differenza è piuttosto l’ansia. Anzi, il dubbio che ci viene, ad un certo punto della bella stagione, di aver disatteso ogni proposito di riposo, vacanza, svago, nuovi amori, ecc. Sì, perché l’estate è un po’ una sorta di scatolone fabbricone delle illusioni. Tutto quello che si sa di non aver tempo di fare (imbiancare casa, andare a trovare zia Fulvia, cambiare quella lampadina del bagno, fare sport, andare a far prendere aria alla baita del nonno, portare il piccolo a Gardaland, ecc.) lo si rimanda appunto ai mesi estivi, come se durante quei giorni la Terra smettesse di girare su se stessa e il tempo andasse in stand-by. Cosìcché quando ai primi di agosto ci si rende conto di non aver assolto ancora a nessuna impellenza ecco che si comincia ad annunciare la fine dell’estate. Già, sempre la storiella sul sabato di Giacomino Leopardi. Stiamo su questo pianeta da un fottìo di secoli eppure noi esseri umani non abbiamo ancora imparato a cogliere gli attimi, a goderci e ad utilizzare il tempo in modo semplice e immediato. Anzi. Pare che quasi ci sguazziamo nel torbido della delusione. Sì. Ci piace proprio gustare la mancanza di qualcosa. Tanto è vero che per la stragrande maggioranza di noi l’estate finisce il 15 agosto – nella sacra e grassa festa laica di ferragosto – nonostante manchino ancora più di quaranta giorni alla sua fine effettiva. O addirittura, se all’inizio di luglio capitano un paio di giornate un po’ così, freddine e umide, c’è chi inizia a dire che è definitivamente arrivato l’autunno. Provate voi a fargli cambiare idea! Forse la verità è che in fondo in fondo l’estate noi la odiamo profondamente, proprio perché – per una volta all’anno – ci costringe a fare i conti con i nostri impegni o meglio con la nostra capacità di non tenervi fede. Allora perché non smetterla con queste scadenze anticipate e pensare all’estate come ad una stagione che comincia il 21 giugno e finisce il 22 settembre e smetterla una buona volta di usarla come attacapanni dei nostri vestiti più scomodi? Basterebbe solo rallentare un po’ e rimparare a vivere l’estate come si faceva tanti anni fa, quando eravamo più piccoli e in luglio e agosto il pianeta Terra smetteva davvero di girare. E il tempo, per due mesi all’anno, non esisteva più. 6

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a mali estremi I RAGAZZI E LE SERIE TV: AUTO DA RIMUOVERE, GRUGNITI, SPINTONI E BEEP A IOSA

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ltimamente, in Tv, impazza quella serie americana avente per oggetto la rimozione di veicoli. Si tratta della banalissima storia di una ditta a carattere familiare, le cui vicende si intrecciano tra lavoro e vita privata. Tutto molto verosimile, costruito in stile tipico “on the road”, a rendere vivo e tangibile uno spaccato del diversificato tessuto sociale targato USA. Si caratterizza – impossibile non notarlo, anche dopo pochi secondi di ascolto e visione – per il linguaggio piuttosto immediato, condito da serie infinita di parolacce, abilmente mascherate dal classico “BEEP!” I protagonisti, energumeni corpulenti e dal carattere forte e rude, non lasciano nulla al caso o all’immaginazione; tra un sandwich e una birra partono sul loro caratteristico carroattrezzi a caccia di situazioni sempre in bilico tra realtà e fantasia. Pare che tra i ragazzi il passaparola (o, meglio, il passa WhatsApp) sia davvero d’effetto: sembra essere, al momento, l’unica trasmissione televisiva intrigante e degna di nota. Pur essendo la sottoscritta aperta ad ogni new entry del mondo giovanile – mio malgrado, per motivi di figliolanza e di lavoro – non riesco ancora a digerire l’onda nuova della suddetta trasmissione. Tutti gli attori ( se così si possono definire) sono perennemente alterati dalle circostanze, impegnati a discutere animatamente con proprietà di linguaggio molto “basic”: ci si apostrofa senza troppi peli sulla lingua, si manda il tale o la tale a quel paese, ci si inalbera per un nonnulla, con un finale tutto in crescendo, nel quale si viene spesso alle mani. Insomma, archiviati da un po’ i tempi dei cartoni animati della famiglia di maialini rosa che grugnisce tra una parola e l’altra, ha preso il sopravvento questa specie di farsa direi piuttosto volgare, che piace perché – ho avuto modo di constatarlo – “sembra tutto vero”. Così vero e reale da ricordare il parcheggio di una nota piscina comunale all’aperto, nel quale – in un finalmente assolato pomeriggio di prima estate – procedevano i lavori di asfaltatura dell’area in questione in concomitanza col desiderio di spiaggia di molti trentini e lo svolgimento di gare di tuffi. Una serie di zone transennate e conseguenti arrabbiature croniche da parte degli utenti e degli addetti ai lavori. Retromarce impazzite, attimi di tensione e la minaccia definitiva: la rimozione dei veicoli che andavano ad ostacolare il transito dei mezzi preposti al risanamento del fondo stradale. Moltissimi i “BEEP!” da una parte e dall’altra… Niente da invidiare al serial americano. Anzi. Tutto vero.


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RING

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di Carlo Martinelli

alla carlona NUOVI FILM: “TUTTI INSIEME COLORATAMENTE” E “ULTIMO TANGO A TRENTO”

È

successo a poca distanza di tempo. Ed è il segnale, per chi scrive alla carlona, di come le cose non stiano proprio come ce le vogliono raccontare e far accettare. Sabato 6 giugno, a Trento, per la prima volta si corre (?) la cosiddetta Color Run. Migliaia di partecipanti, in gran parte giovani e giovanissimi. Tripudio di chi ha a cuore le sorti turistiche della città. Ancor più tripudio, vien da pensare, per gli organizzatori: perché per avere una maglietta bianca che verrà poi sporcata dai colori e farsi una corsa (?) per le strade di Trento – ma la Color Run si fa di qua e di là, dove ti chiamano e dove gli sponsor possono addentare qualcosa – devi pagare la tua bella quota. Moltiplicatela per il numero dei partecipanti e l’affare è fatto. In cambio chi corre per farsi irrorare di colore (pulito ed ecologico, ovviamente...) potrà accedere ai tre comandamenti del ColorRunPensiero. Ovvero: 1) Alla linea di partenza sarete tutti bianchi splendenti. 2) Arriverete al traguardo tutti colorati, luccicanti e felici. 3) Danzerete e vi divertirete di fronte al palco del villaggio dove ci sarà una grande festa. Proprio così. Sta scritto nel programma, te lo ripetono convinti. Bene. In nome di questo tutti insieme disordinati e colorati la città si è bloccata e ci si è messi – a partire dai vigili urbani – al servizio del Pensiero Unico di Corsa e Colorato. Ci può stare, si badi. Qui, alla carlona, non si vuol fare il moralista o il bastian contrario a tutti i costi. Certo, la Color Run non piace per niente a chi scrive, ma la mia libertà finisce dove inizia la tua e dunque che si corra, che ci si inzaccheri di colori, che si pulisca e tutti felici e contenti.

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Ma tutto questo non va più bene, neanche un po’, se 48 ore dopo, sempre a Trento, e siamo dunque a lunedì 8 giugno, dopo cena, attorno alle otto di sera per capirci, succede quel che è capitato di vedere in piazza Pasi, nel cuore della città salotto che deve piacere a tutti, a più non posso. Ebbene, quel lunedì sera – la città era già stata ripulita dai Color dei Runners – una pattuglia di ballerini della Scuola di Tango decide di darsi appuntamento in piazza Pasi per festeggiare l’estate che arriva e danzare all’aperto. Lo spettacolo unisce suggestione, musica senza tempo, eleganza, classe, sensualità, malinconia visto che il tango si porta appresso tutte queste cose. Le coppie danzano, leggere. La gente assiste, rapita. Alt, fermi tutti. Arrivano i vigili urbani. Bisogna bloccare tutto. Un residente si è lamentato della musica – a volume più che decente, si badi – e poiché non vi sono le autorizzazioni alla manifestazione, si deve chiudere. Meglio, si dovrebbe. Perché musicisti e spettatori non ci stanno, si dicono disposti a pagare, tutti insieme, la contravvenzione. E un altro residente, dalla finestra, si offre per fornire il collegamento musicale. E così si va avanti – note discrete, spettacolo raffinato – fino alle 22. In barba alla burocrazia e al residente (sarebbe bello poterlo incontrare e capire da lui medesimo il perché di siffatto astio). Però, avete letto bene. Fino alle ore 22. Non un minuto di più. È strana questa città. Si mette le scarpette per la Color Run, celebra le sue sacrosante Feste Vigiliane – ma la notte bianca con l’ubriacatura collettiva e massiva di ordinanza di ragazzi e ragazzine fa parte del programma? – con tanto di organizzazione e sponsor. Ma al primo, timido (ed intelligente) tentativo di animazione fuori dai binari del commerciale e dell’ovvio, non rinuncia a mettere in campo i vigili urbani contro il tango. Quando, forse, nello stesso momento e in altre parti della città, ben altri rumori e ben altre esibizioni meritavano attenzione. Tant’è. Questi i film in programmazione, a giugno. “Tutti insieme coloratamente” e “Ultimo tango a Trento”.


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Programma estate 2015

Giardino Botanico Alpino Viote Monte Bondone, Trento

Visite guidate a tema BIODIVERSITÀ ALPINA

11 luglio, 15 e 22 agosto e 6 settembre, ore 11.00.

L’OFFICINA DELLE PIANTE 12 luglio, 2, 16 e 23 agosto, ore 11.00.

MISCUGLI LETALI O POZIONI MAGICHE? 25 luglio, 1 e 29 agosto, ore 11.00; 23 agosto, ore 15.00.

DEGUSTAZIONE ALPINA 26 luglio, ore 11.00. 8 e 22 agosto, ore 15.00.

UN NATURALISTA NEL BOSCO 8 e 30 agosto, ore 11.00.

IL GIARDINO DEGLI ANIMALI 15 e 29 luglio, 12 e 26 agosto ore 11.00.

IL MONDO RACCONTATO DALLE ROCCE 15 e 29 luglio, 12 e 26 agosto, ore 15.00.

Eventi speciali MOSTRA MICOLOGICA E ESCURSIONE

a cura del G.M.B. di Trento 22 e 23 agosto, ore 9.30 - 18.00. (escursione domenica 23, partenza ore 9.30 dal Giardino)

CONOSCERE LE PIANTE AL BUIO 24 luglio, dalle 10.00 alle 18.00.

ORTI DI MONTAGNA 9 agosto, dalle 10.00 alle 18.00.

Laboratori per famiglie e bambini TINTURE NATURALI 25 luglio e 15 agosto, ore 14.30.

PANE DI MONTAGNA 1 e 29 agosto, ore 14.30.

UNA TAVOLOZZA DI COLORI VEGETALI 11 luglio e 30 agosto, ore 14.30. NATURALMENTE BELLI 12 luglio e 2 agosto, ore 14.30.

CHI TROVA UNA PIANTA TROVA UN TESORO 26 luglio e 16 agosto, ore 14.30.

Terrazza delle Stelle Monte Bondone, Trento

A TU PER TU CON LE STELLE

3, 10, 17, 24 e 31 luglio, 7, 14, 21 e 28 agosto, 4, 11, 18 e 25 settembre, dalle 21.00 alle 23.00.

LE NOTTI DELLE STELLE CADENTI 10, 11 e 12 agosto, dalle 21.00 alle 23.00.

MUSICA DELLE STELLE 31 luglio, 7 e 10 agosto, dalle 20.30 alle 21.30.

IL BOSCO DELLE STELLE 8 e 22 luglio, 5 e 19 agosto, dalle 21.00 alle 23.00.

OSSERVATORIO APERTO

12, 19 e 26 luglio, 2, 9, 16, 23 e 30 agosto, dalle 14.00 alle 18.00 e dalle 21.00 alle 23.00.

A TAVOLA CON L’UNIVERSO

25 luglio, 1 e 8 agosto, dalle ore 19.30 alle 23.00.

Info: 0461/270311 - www.muse.it


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RING di Fiorenzo Degasperi

scempi ed esempi DEL PROCESSO DI BUROCRATIZZAZIONE DELLA VITA QUOTIDIANA

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uesta volta vorrei davvero conoscere, di persona, questo moderno azzeccagarbugli che ha avuto l’arditezza di firmare l’articolo 20 ter (con una modifica presentata nel 2014) che mira a disciplinare la legge provinciale sul commercio (n. 17 del 2010). Vorrei capire quali sono i meccanismi di pensiero che presiedono al processo di burocratizzazione, di complicazione della vita quotidiana, di trasformazione della semplicità in un golem che non porta a niente. L’Italia e, in particolar modo la nostra provincia, sta rincorrendo il mito del labirinto, dell’assurdità kafkiana, dell’assurdità delle cose. E dopo diciamo che i nostri politici non hanno fantasia. Ma se fanno di tutto per materializzare la patafisica, ovvero trovare delle soluzioni reali a dei problemi immaginari. Più letterati di così si muore. Purtroppo si muore di burocrazia, di intolleranza, di idiozia, di stupidità umana. Non vi è mai capitato un giorno di piombare in una piazza o in qualche storico vicolo di un paese o di cittadine e trovarvi improvvisamente di fronte alla vivacità, ai colori, ai suoni e ai cicalecci di persone che attorniano bancarelle cariche di libri, cianfrusaglie, dischi in vinile, vestiti, e chi più ne ha più ne metta? Di farvi catturare dalla ricerca di qualche cosa che si è rincorso per anni e che improvvisamente si concretizza tra le vostre mani? A me è capitato con diversi libri che cercavo con accanimento. Libri ormai rari, scomparsi dalle librerie, dai depositi. E di trovarli lì, sonnolenti, sotto un cumulo di altri fratelli e

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RING sorelle cartacei. Tripudio, gioia, felicità. C’è qualcuno che mi può spiegare perché questa elementare, semplice, non evasiva e non contro la legge, gioia quotidiana mi dovrà essere parzialmente tolta? Perché qualche “pirla” in qualche ufficio o qualche politico (il sostantivo è intercambiabile) ha deciso che d’ora in poi gli hobbisti che partecipano ai “mercatini delle pulci” devono sottostare all’obbligo di un tesserino da vidimare che permette a ogni nucleo familiare di esporre nei mercatini non più di dieci volte nell’arco di due anni? Per evitare l’evasione miliardaria che altrimenti questi hobbisti perseguono? Per privare molte persone della gioia di sorridere trovando l’appagamento di una loro passione? Per vietare le chiacchiere, i campanelli, attorno alle bancarelle in piazze e viuzze finalmente rinate, finalmente ritornate a diventare parte integrante dei paesi e delle città? Giustamente da qualche mese gli hobbisti stanno raccogliendo firme per bloccare questa norma che non ha né capo né coda, né senso né morale, né è intelligente ma è, come tante norme italiane, la somma dell’idiozia totale. Gli espositori del mercatino parlano di “schizofrenia” tra i Comuni che chiedono sempre di più la loro presenza – per animare quartieri, come la Portela a Trento, o luoghi turistici nelle valli – e la Provincia che invece mira a limitarne l’attività. L’idea del tesserino da vidimare sembra essere nata dal fatto che nei mercatini si insinuano persone che svolgono attività commerciale artigianale in contrasto con il regolamento. Gli hobbisti – che si dividono in due gruppi, i collezionisti e i creativi – possono invece solo esporre merce di seconda mano, oggetti da collezione, cose vecchie e manufatti opera dell’ingegno e della creatività. Devono essere privati, senza partita iva; è proibito vendere merce nuova e antiquariato. Per evitare “infiltrazioni” strane basterebbe – soluzione ovvia e per questo non da applicare secondo la nostra burocrazia politica – effettuare controlli da parte delle forze dell’ordine. Semplice. Troppo semplice. Si preferisce discutere da anni, passare il tempo a fare interrogazioni, a vietare, a costringere diverse famiglie a non procurarsi neppure quei pochi euro che in tempi di crisi concorrono a far quadrare il bilancio. Per non parlare di quanto anche il nostro ambiente può guadagnare dal riuso di oggetti che altrimenti andrebbero ad accumularsi nelle discariche. Ma il nostro anonimo propositore di norme intelligenti, di norme che velocizzano e facilitano la vita quotidiana – mi si permetta l’ironia, il disprezzo è ormai troppo elevato – non ha mai frequentato un marché aux puces a Parigi, Madrid, Londra, Praga, ecc.? Se lo avesse fatto saprebbe che i luoghi dove si tengono questi mercatini fanno parte di una città che sfugge alla razionalità della carta topografica ma che ha aperto le proprie porte all’irruzione di oggetti eterocliti, cioè di un caos, di una “violenza” provocatoria che altera e deforma i tracciati della razionalità. André Breton diceva che qui si trovano oggetti che non si trovano in nessun altro posto, fuori moda, frantumati, inutilizzabili, quasi incomprensibili,


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RING

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RING di Astrid Mazzola

il midollo della vita PORTARE I BAMBINI “IN FASCIA”

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perversi nel senso che intendo io e che mi piace. Questa pratica generalizzata del recupero di oggetti usati va qui vista nel suo senso primitivo, cioè nella sua attinenza al mito della marginalità. Il mercato delle pulci è un arcaismo, un residuo del mercato medioevale, del palcoscenico scenografico barocco, dell’umanità che si apre al mondo lungo i marciapiedi della Senna. Le sue strategie teatralizzanti e partecipative si oppongono alle strategie globali del mercato moderno, la cui complessità è illustrata dalle tecniche di marketing, dai sondaggi e dalle inchieste che precedono il lancio di un prodotto o di un oggetto di serie. Il mercato delle pulci è un corpo vivo rispetto alla freddezza degli ipermercati e dei vuoti (psichicamente) non-luoghi dei centri commerciali. E’ un corpo di valori a confronto dell’appiattimento e del conformismo consumista. Forse il “normatore” della legge è amante dei labirintici corridoi dei non-luoghi e come tale non ha molta confidenza con la cultura con la C maiuscola. Non capisce che il mercanteggiare dei mercatini delle pulci è l’ultima figura di un rapporto teatralizzato, ludico e carnevalesco, appartenente a un mondo mercantile scomparso, di cui il mercato delle pulci sarebbe un residuo, o una specie di riserva. Ma in quelle riserve ci stanno i nostri sogni, illusioni, ricerche, idee, in attesa di risveglio. Una volta trovato l’oggetto del desiderio ecco scaturire strane congiunzioni, improvvise articolazioni tra resti diversi: brandelli di sogni, di fantasie, di fantasmi e di ricordi tronchi tornano improvvisamente alla superficie rendendoci felici. È la felicità che si vuole distruggere? Caro estensore dell’articolo 20 ter, si legga qualche libro di André Breton o di qualche surrealista, dadaista, futurista, o patafisico, che racconta di sognatrici incursioni nel mercato delle pulci e il ben più reale rapporto tra il mercato delle pulci, la città, l’anima, il desiderio.

on ho mai usato il passeggino. Vivere in Val di Sella – posto di pendii, prati, sentierini e stradette dissestate – ha reso più radicale una scelta che già da tempo sentivo di voler fare. Ci sono diversi modi per portare un bimbo addosso. Noi abbiamo scelto il più semplice e antico: la fascia. La nostra è lunga quattro metri e settanta, di un cotone molto resistente, e permette di portare i bimbi dalla nascita fino ai quindici chili di peso. Appena nati li si può portare sul petto a culla; poi, con il passare del tempo, pancia contro pancia, sulla schiena o sul fianco: ci sono molti modi possibili di legare la fascia. Con una Viviana di poche settimane in fascia siamo arrivati fin sulla Panarotta; abbiamo suonato musica, abbiamo passeggiato sulla spiaggia e nei boschi e lo scorso inverno abbiamo fatto anche qualche sciata. Quand’era molto piccola facevo i lavori domestici mentre lei mi dormiva addosso; abbiamo usato la fascia per aiutarla a calmarsi quando aveva qualche crisi di pianto e in fascia l’ho anche allattata. La fascia è stato l’unico regalo che abbiamo fatto a Viviana prima della sua nascita, e alla sua scelta ho dedicato molto tempo perché già allora sentivo che aveva un grande valore simbolico. Solo col passare del tempo, e la nostra lenta trasformazione in genitori capaci di incredibili prodezze con nodi e contronodi, mi sono resa conto che portare il proprio bambino non è solo l’atto di metterlo in una fascia anziché in un passeggino, ma è – può essere – una filosofia di vita, una scelta educativa. “Portarlo” significa riconoscerlo, fin dalle prime settimane di vita, come un membro della famiglia, partecipe di ogni cosa, quotidiana o straordinaria; imparare ad ascoltare i suoi ritmi, i suoi desideri e riuscire col tempo a fargli conoscere i nostri. “Portarlo” con noi, dentro di noi, nella nostra vita. E se qualcuno a volte si meraviglia perché Viviana ci aiuta già ad apparecchiare la tavola e a fare la pizza, ama spazzare il pavimento e prende parte – a modo suo – ai discorsi dei grandi, io sono convinta che questo nasca dal fatto che non l’abbiamo mai fatta sentire “cosa a sé stante”, come in alcune famiglie i bambini sono considerati: l’abbiamo sempre portata con noi, siamo cresciuti assieme. L’esperienza del portare è stata così bella per tutta la famiglia – vengo invasa dalla tenerezza quando Viviana mi chiede di mettere uno dei suoi peluche nella fascia che le ho fatto con una mia sciarpa – che mi stupisco vedendo poche fasce in giro e se prima i passeggini non mi entusiasmavano ora mi rattristano: mi sembrano creare locali separati tra genitore e bambino che non permettono loro di condividere appieno ogni respiro, ogni meraviglia, ogni paura, e parlare di una società che ha paura della prossimità. E, se è vero che non basta una fascia a creare intimità, è pur vero che il nostro corpo rimane il canale più potente per comunicare e introdurre alla vita. In fondo, è da lì che nascono i bambini... 11

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trentinoildialettoinforma di RENZO FRANCESCOTTI

il dialetto in-forma “EMBRIGHÈLA”, “EMBRIÀCH”, “EMBRIAGÓN”…

“L’

ha fat la bala, la ciùca, la stópa, la simia, la stinca, la sgnèrla: sono tutti termini trentini per indicare che uno (o una) si sono ubriacati: una maledizione diffusa in tutto il mondo (tranne forse che tra gli Inuit polari che non possedevano niente per produrre l’alcol, ma che alla fine trovarono il modo di importarlo). Ci sono però molte gradazioni delle ubriacature e dell’ubriaco: embriaghèla, è uno che si ubriaca con moderazione, ogni tanto e/o non troppo; embriàch è uno che si è ubriacato (può succedere a tutti, tranne che agli astemi disgustati dall’alcol) ma non è un ubriacone; come invece lo è senza dubbi l’embriagón. Dicevamo dell’alcolismo come piaga sociale: lo è per tanti popoli, ma soprattutto per i russi; o gli irlandesi, gli scozzesi, i gallesi (eredi delle gigantesche ubriacature collettive dei Celti). C’è tutta un‘enorme letteratura a testimoniarcelo: dai grandi narratori russi, giù giù sino al gallese Dylan Thomas che morì alcolizzato a New York, a 39 anni, e che nella sua autobiografia “Ritratto dell’artista da cucciolo” ci ha dato una sua versione dell’ubriacatura allegra, di gruppo (c’è anche quella individuale, quella triste o quella

cattiva). L’ubriacatura ”allegra ”può essere quella dell’embriaghèla; quella “cattiva” è frequente nell’embriagón. Tante e tristi da raccontare sarebbero le storie delle povere donne che il sabato sera soccorrevano come crocerossine il marito o il figlio ubriachi, che tornavano (magari portati di peso) dall’osteria o tornano oggi dal bar. Ma questo non è un libro di racconti o un trattato di sociologia. Mi limito a parlare dei tanti modi di dire legati a quest’argomento (tanti come sono le ubriacature): ”gavér na simia”. È significativo tenere presente che questa espressione, riferita a chi è intossicato dalla droga, fu coniata dai personaggi della Beat Generation e che uno di loro, William Burroughs, scrisse il romanzo “La scimmia sulla schiena”, 1953. Ma il dialetto si rivela (come lo è di norma) molto più immaginifico della lingua nazionale per quanti riguarda i modi di dire: ónt come na sil può essere tradotto in “unto come un assale” (si sa che gli assali hanno bisogno di essere continuamente lubrificati con grasso di macchina). E l’ubriaco è notoriamente fradicio di vino, di rigurgiti. Un’espressione simile, attenuata però per via del riferimento gentile che c’è col pulcino è mizz come en poiàt. Mizz in dialetto significa bagnato, fradicio. Evidentemente si fa riferimento non al pulcino in genere ma quello appena nato, da poco uscito dall’uovo, che è appunto bagnato. E con l’immagine del pulcino ci si riferisce all’apparenza fradicia dell’ubriaco, volendo volutamente tralasciare tanti altra aspetti che risulterebbero disgustosi. Un aggettivo riferito all’ubriaco (che è anche un immagine, ovvero un modo di dire), è stinch. È una parola – come altre del dialetto trentino – di origine longobarda, che significa rigido, impalato. Cosa c’entra con lo sbronzo che cammina curvo e oscillante, sempre sul punto di cadere? Il fatto è che lo sbronzo, proprio per paura di cadere perché sa di aver addosso “na stinca”, si irrigidisce, appunto. Bere un bicchiere di vino ai pasti (se è però vino rosso, che è vaso-dilatatore), come dicono anche i medici, fa bene. C’è però chi il vino non lo tollera (i giapponesi ad esempio, da quanto ho letto, che non possedendo un enzima che metabolizzi l’alcol, si ubriacano subito, divenendo così soggetti da barzelletta). “Alora, scoltéme mi, bevé aquarol! E voilatri endó né a stornezón, stinchi che no sé altro!” renzofrancescotti@libero.it

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FIORENZO DEGASPERI

malghe 2 in Trentino

andar per

niana 1. Malga Ver piana 2. Malga Val a Bassa ludè o Caldes 3. Malga Pa vazzè mo 4. Malga La lta Val di Bresi malghe dell’A le el d o ir la G 5. sso Pa de ampenpass Pa G al m al en 6. Laug Malosco 7. Malga di Roèn eno sul Monte 8. Malga Rom ssulla 9. Malga Ta dei Reti lon, la malga 10. Malga Cis zzmar tzmauer o Po 11. Rifugio Po s 12. Malga Sas orga az C 13. Malga e Mez e malga Col d er 14. Malga Bo a Moena malga Panna e c ca on R ga 15. Mal l al Catinaccio 16. Malga Vaè ritur Juribello 17. Malga e ag (Val Canali) le malghe alte el d ro gi Il . 18 broncoi 19. Malga Cam et zn-Perg 20. Malga Pl non di Sopra 21. Malga Cag arcai di Sopra 22. Malga M li 23. Malga Val larsa) le malghe (Val 24. Il giro del fessa cchione, Corna va La a, ai M . 25 26. Malga Guì o isone o di Tenn 27. Malga M bio o Stablo 28. Malga Sta bolone 29. Malga Sta abà 30. Malga Cle

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SEMPLICI ITINERARI


Valsugana & Lagorai:

un’estate di eventi… 22 giugno / 4 luglio

Dal 24 al 25 luglio

Levico Terme Summer camp per bambini dai 7 ai 13 anni

Levico Terme

AS ROMA CAMP

CRAFT BIKE TRANSALP Venerdì 24 luglio

Dal 3 all’11 luglio

VALSUGANA JAZZ TOUR FARE JAZZ BIG BAND

FESTIVAL PERGINE SPETTACOLO APERTO - 40° EDIZIONE

Pergine Valsugana

Forever Young Pergine Valsugana Dal 4 al 5 luglio

LEVICO IMPERIALE RIEVOCAZIONESTORICA

25-26 luglio

VALSUGANA JAZZ TOUR FARE JAZZ BIG BAND

Levico Terme

Levico Terme

Domenica 5 luglio

Venerdì 17 luglio

FESTA DELLA MORTANDELA

Caldonazzo

CICLOSTORICA LA VALSUGANA 10° TROFEO PAPÀ FELICE

Venerdì 10 luglio

Pergine Valsugana 29 luglio

LA NOTTE DEL MANGHEN Telve

VALSUGANA JAZZ TOUR FUNKY BEAT BAND

Dal 27 luglio al 1 agosto

LUCI ED OMBRE DEL LEGNO SIMPOSIO DI SCULTURA 2015

Dal 3 al 5 luglio

Grigno

Carzano

VALSUGANA JAZZ TOUR PATRIZIA CONTE QUINTET

CAMPIONATO ITALIANO GIOVANILE XCO 35

Sabato 18 luglio

Lunedì 6 luglio

Tenna

Caldonazzo

Martedì 7 luglio

VALSUGANA JAZZ TOUR TIGER DIXIE BAND

Scurelle

Dal 24 luglio 2015 Al 26 luglio

MNOGAJA LETA GOSPEL QUARTET

ALBE IN MALGA - MALGA CASARINA

Martedì 21 luglio

Pergine Valsugana

FESTE MEDIEVALI 2015

Pergine Valsugana

Viale V. Emanuele, 3 - 38056 Levico Terme (TN) AZIENDA Tel. +39 0461 727700 - Fax +39 0461 727799 PER IL TURISMO VALSUGANA LAGORAI info@visitvalsugana.it

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Castello Tesino, Pieve Tesino, Cinte Tesino, Bieno Martedì 28 luglio

XVIII° EDIZIONE INCONTRI INTERNAZIONALI MUSICA DI MEZZA ESTATE 2015 Caldonazzo

Dal 31 luglio al 2 agosto

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© Copyright foto: Andreas Walter, Festival PSA, Fotoamatori Pergine, Storytravelers


trentinodadonnaadonna di LOREDANA CONT

SELFIE, SMS, MAIL E ALTRE DIAVOLERIE…

N

oi, trentini DOC (di origine controversa) abituati ad esprimerci in dialetto avevamo appena imparato a parlare in italiano (“imparato” è una parola grossa) che il linguaggio è cambiato, si è infarcito di termini tecnologici, di parole inglesi, di abbreviazioni di dubbia origine. I giovanissimi non hanno problemi, ma chi non è più giovane e deve comunque convivere con questi nuovi idiomi, deve fare i salti mortali non solo per capire ma anche per non fare brutte figure. La prima volta che mi hanno detto “facciamo un selfie insieme?” nel dubbio ho risposto: no grazie ho zà magnà… E quando hanno iniziato a chiedere “ce l’hai whatsapp” l’ho confuso con il push-up, il reggiseno che ti regala un paio di taglie in più e ho detto: no ghe n’ho de bisogn… Dobbiamo abituarci velocemente ai cambiamenti, ma noi non abbiamo il cervello multi task come i ragazzini di oggi che contemporaneamente parlano con te, mandano un SMS, ascoltano musica in

cuffia e fanno i compiti. Noi non siamo connessi, sappiamo appena appena cos’è una chat, una pec, un link, una mail, una app... O non lo sappiamo? Oh Dio, io ho detto a mia zia “sai che ho ricevuto dai miei parenti australiani una mail” e lei mi ha risposto “la deve esser de lana bona perché ghè pegore de qualità lavìa…” “Zia ho cambià el vecio PC” “Ah, doveria cambiarlo anca mi el vecio WC e anca el bidé”… Questo è il massimo della tecnologia informatica che può arrivare alla gente di una certa età... E pensare che nel giro di pochi anni dovremmo arrivare a fare tutto con il computer, tutto on-line, tutto con internet… Dovrebbe essere un sistema più veloce, che evita file agli sportelli, evita di produrre e accumulare carta, evita lo stress di andare da un ufficio all’altro. Si farà tutto da casa… sempre più soli e sempre più isolati… Per adesso, negli uffici si sta già lavorando con le PEC (inviare lettere e documenti on line con posta certificata), il che dovrebbe rendere tutto più veloce, senza spedizioni postali di carta… Il problema è che chi riceve, molto spesso, è un impiegato non giovanissimo (vista l’età pensionabile) non avezzo a recepire velocemente i cambiamenti nel mondo lavorativo. Insomma un impiegato, di quelli della mia età, che del computer el se fida ma fin a ‘n zerto punto. E allora da un ufficio parte una telefonata “Pronto, senta, dovremmo mandarvi una lettera con PEC”. La telefonata non servirebbe perché inviando la PEC si ha subito la conferma di ricezione ma no se sa mai. Meio esser prudenti. Dall’altra parte rispondono “si la manda la PEC, però comunque, per esser sicuri la me manda la lettera anca per fax” “Va bem, ghe la mando. Ma lù el me manda na email per dirme se l’ha ciapà el fax” “Ah si zerto, dopo, con calma, la me manda comunque l’originale della lettera”. E dopo tutto questo giro arriva la telefonata “La ringrazio, m’è arivà tutt. Volevo dirghelo a voze” Perché il computer è una gran cosa, ma a voce è meglio! Vogliatevi bene!!

Loredana

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Diretto da: Paolo Curcu [ paolo@trentinomese.it ] In redazione: Pino Loperfido, Cristina Pocher, Gennj Springhetti Hanno collaborato a questo numero: Paolo Chiesa, Loredana Cont, Lara Deflorian, Fabio De Santi, Fiorenzo Degasperi, Renzo Francescotti, Flora Graiff, Elisabetta Marinelli, Francesca Mazzalai, Astrid Mazzola, Francesca Negri, Maurizio Panizza, Silvia Tarter, Nicola Tomasi, Tiziana Tomasini, Giada Vicenzi

SOMMARIO LUGLIO2015 Ring

4 COMMENTI 10 IL DIALETTO INFORMA 13 DA DONNA A DONNA

Attualità 16

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Editrice: Curcu & Genovese Associati S.r.l. Via Ghiaie 15 38122 Trento Tel. 0461.362122 Fax 0461.362150 Concessionaria Pubblicità: Südtiroler Studio S.r.l. TRENTO Via Ghiaie 15 Tel. 0461.934494 studiotn@trentinomese.it Direzione pubblicità: Rosario Genovese BOLZANO Via Bari, 15 Tel. 0471.914776 Fax 0471.930743 bazarbz@bazar.it Direzione pubblicità: Giuseppe Genovese Stampa: Alcione Trento Registrazione Tribunale di Trento n. 536 4 aprile 1987

COME ABBONARSI:

(un anno, 12 numeri a Euro 20,00) BOLLETTINO POSTALE c/c N. 11492386 Curcu & Genovese Associati TM Via Ghiaie, 15 38122 TRENTO BONIFICO BANCARIO CASSA RURALE DI TRENTO IBAN IT15 E083 0401 8040 0000 3080 485 CARTA DI CREDITO Telefonando allo 0461.362122 DIRETTAMENTE PRESSO L’UFFICIO ABBONAMENTI Via Ghiaie 15 Trento Tel. 0461.362107 ufficioabbonamenti@trentinomese.it I Suoi dati saranno trattati per dar corso al suo abbonamento; il conferimento dei dati è necessario per perseguire la finalità del trattamento; i Suoi dati saranno trattati con modalità manuali, informatiche e/o telematiche e non saranno diffusi. Lei potrà rivolgersi (anche telefonicamente) al Servizio Privacy presso il titolare del trattamento per esercitare i diritti previsti dall’art. 7 del D.lgs 196/03. Titolare del trattamento dei dati è la CURCU & GENOVESE ASSOCIATI S.r.l., Via Ghiaie, 15 – 38122 Trento Tel 0461.362122 AVVISO AI LETTORI La scelta degli appuntamenti è a cura della redazione. La redazione non è responsabile di eventuali cambiamenti delle programmazioni annunciate.

IL TRENTINO DEI BAMBINI

IL CASTELLO DI VERENA E THEO

24 L’AMBASCIATORE DEGLI ORIGAMI 28 M.A.R., UN AMORE DI FERROVIA 32 IRENE COCCO

Progetto grafico: Fabio Monauni Redazione: Via Ghiaie 15 38122 Trento Tel. 0461/362155 Fax 0461/362170

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ALTRO CHE PANTOFOLAI!

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FREUD IN TRENTINO FULVIO BERNARDINI TONI CAPUOZZO SCHIARA MONTAGNA REGINA NICOLA COZZIO I SUONI DELLE DOLOMITI

Panorama

57 MUSIC 4 NEXT GENERATION 58 1, 2, 3... STORIE 60 FESTIVAL DELLA COMICITÀ 62 DRODESERA 64 TEATRO VALLE DEI LAGHI 66 MUSICA RIVA FESTIVAL 68 UN DISCO PER GLI AUDIOSPETTRO 69 CRISTINA DONÀ

Giorno per giorno

70 MOSTRE 74 APPUNTAMENTI DEL MESE

Scoop&news 90 93 94 96 97 100 101

IL MATRIMONIO DEL MESE A GRAMOLA IL PREMIO SIMPATIA TRENTINO BOOK FESTIVAL DALLA CALIFORNIA A ROVERETO MASO CANTANGHEL PREMIATO L’OLIVO DELL’AMICIZIA DONNE E IMPRENDITORIA

Rubriche

102 LIBRI E LIBRERIE 104 VOLTI NELLA STORIA 106 LA VIGNETTA info@trentinomese.it www.trentinomese.it

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trentinoattualità di Elisabetta Marinelli foto di Roberta Pisoni

“I

l Trentino dei bambini” è diventato rapidamente la principale risorsa per chi vuole godere del nostro meraviglioso territorio in compagnia dei più piccoli, contando su continue idee e proposte per il tempo libero, ma anche sull'approfondimento dei servizi utili alla gestione familiare. Un progetto sempre più articolato, che si è sviluppato in una maniera impressionante in soli due anni: è un sito con oltre 1500 visitatori al giorno (il 50% fuori provincia), una trasmissione tv

: I N I B M A B I E D O N I T A IL TREN V A C N A M E H C A E L’ID

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trentinoattualità

IL LIBRO

I

Una foto tratta dal libro: Sveva e Gaia alle prese con un ottimo pic-nic (foto Strada dei formaggi delle Dolomiti)

su Rttr, una pagina Facebook seguita da oltre 16 mila fan, uno spettacolo diventato itinerante, una manifestazione che attira migliaia di persone entusiaste a Trento Fiere ed ora anche una guida – edita proprio da Curcu e Genovese – che sta riscuotendo un grandissimo successo. Quante persone stanno dietro a tutto questo? Fondamentalmente una sola: l'abbiamo incontrata per voi. Silvia

Conotter, 35 anni appena compiuti, è una trentina purosangue che, pur giovanissima, ha al suo attivo una serie di esperienze non da poco. Laureata in Scienze della Comunicazione a Bologna, dopo aver viaggiato parecchio, inizia nel 2006 a scrivere di economia e di cronaca prima su L’Adige e poi per Il Trentino. Per cinque anni lavora anche alla Camera di Commercio di Trento: l'idea del classico impiego fisso, mi-

n Trentino, dove la natura rappresenta un patrimonio collettivo tutelato e valorizzato, l’offerta per i bambini si fonda su presupposti ambientali altrove irripetibili, declinandosi in un’incredibile varietà di proposte. Se a questo si aggiunge la grande passione di chi ha dato vita a realtà genuine, originali ed attente ai bambini, il quadro diventa ancor più interessante. Questa guida è un’agile bussola in grado di fornire agli adulti di riferimento idee e informazioni utili per il tempo libero da trascorrere con i più piccoli: uno strumento utile e pieno di spunti che per la prima volta raccoglie e racconta i luoghi più significativi da visitare. Ben 325 voci, suddivise in 11 sezioni, vi porteranno alla scoperta delle passeggiate più suggestive, ma non solo. Parchi naturali, musei, sentieri tematici, laghi, proposte in quota, ma anche fattorie, maneggi, parchi avventura, grotte ed addirittura sorprendenti canyon. Un mondo da scoprire, grazie all’esperienza dell’autrice che fornisce tutti gli elementi per rivivere ogni proposta in serenità. Lasciandosi sorprendere solo dalla bellezza dei luoghi.

La presentazione della Guida a Palazzo Roccabruna, con Paolo Milani e il piccolo Timothy

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trentinoattualità raggio per la maggior parte degli esseri umani nati nella sua decade, non la convince. Tra uffici stampa nel mercato delle costruzioni biocompatibili ed incarichi vari langue, indecisa sul cosa fare della sua vita. Le manca un guizzo che la rapisca e le dia lo stimolo per creare qualcosa di suo. Scegliere una condizione economicamente stabile, routinaria, o mollare tutto e cercare la propria strada? Chi si è trovato in una situazione del genere sa bene quanto sia difficile prendere una decisione. La metà del genere umano si ferma già qui. La stabilità di questi tempi è come la promessa di un posto in Paradiso... ma lei è di un’altra razza e decide per l’azzardo. Molla tutto, consapevole che l'idea vincente è dietro l'angolo. Scrive bene, è un’attenta osservatrice della realtà che la circonda, è arguta, sagace e ha forza da vendere. Il punto è che non vuole diventare una pecora in un gregge. Incomincia così a pensare cosa manca dal punto di vista giornalistico, cosa può fare la differenza. Confrontandosi con le persone che conosce, esaminando le buche del sistema mediatico regionale, ascoltando i bisogni silenziosi degli abitanti del territorio realizza che non esiste ancora un punto di informazione sistematico, organizzato, organico, aggiornato e affidabile per le famiglie con pargoletti al seguito. Tutte le informazioni sono frammentate e soprattutto manca la parte emozionale, dell'esperienza raccontata in prima persona. Nasce così, nel maggio 2013, il sito Silvia Conotter con Manuela Zennaro

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In studio a Rttr, durante la registrazione della trasmissione televisiva

Il Trentino dei bambini (www.iltrentinodeibambini.it). Un nome semplice e chiaro: dice cos’è, a chi è indirizzato e ci s’incappa per forza se quello che cerchi è qualcosa a misura di una famiglia in Trentino. Il blog inizia subito ad avere un bel seguito. La parte finanziaria si delinea immediatamente come un ostacolo non indifferente ma Silvia crede nella sua scelta e non si lascia abbattere. Nessuno sponsor, nessun finanziamento, un lavoro di social marketing tutto da inventare (anche perché sono gli anni in cui tutto ha inizio anche in quel campo): non importa, lei ci cre-

de. Ci mette tutta se stessa, passa le giornate, le nottate, i fine settimana, ad inserire dati, luoghi e servizi, chiamando personalmente migliaia di contatti e spiegando ogni volta da zero questa nuova creatura in divenire. Ci mette tutta l’anima, e si vede subito. Sette mesi dopo, nel novembre del 2013, Marica Terraneo, allora direttrice di RTTR, la chiama per trasformare la sua idea in un programma televisivo. Oltre cinquanta le puntate che sono diventate ormai un punto fisso per le famiglie ogni venerdì sera alle 21, oltre a numerose repliche il sabato e la domenica. Una mezz'ora educativa, divertente, informativa e per nulla scontata. Nonostante l’assoluta inesperienza in questo campo Silvia riesce a inserirsi perfettamente in questo nuovo ambiente dimostrandosi perfettamente a suo agio, sciolta e istrionica. Manca ancora qualcosa. Silvia sente che tutto ciò non può rimanere relegato dietro apparecchiature come il computer e la televisione. Il Trentino dei bambini deve incominciare a entrare fisicamente in contatto con la gente che lo segue. Nasce così lo Show nell’aprile del 2014, al Palalevico: artisti di strada, animatori professionisti, cantanti e ballerini si susseguono con spettacoli di clownerie, bolle di sapone, gag comiche ed esibizioni. Mille persone paganti, un altro successo. Dopo la seconda edizione, nell’autunno dello stesso anno, diventa un appuntamento itinerante. A fine giugno un


trentinoattualità Foto di gruppo dello Show del Trentino dei bambini, con la scuola di circo Bolla di Sapone, Top for Family, Mago Dado, Manuela Zennaro, Clown Molletta e Cristiana Falconcini

alteo appuntamento al Palacongressi di Andalo, con un programma ricco di numeri di illusionismo, circo, magia comica e intrattenimento vario. Uno show-passerella che offre la possibilità ai molti artisti del settore di esibirsi e farsi conoscere alle famiglie con un moCon Timothy Nardelli, 6 anni

mento ricco di divertimento e di risate. Ma non finisce qui, qualcosa di nuovo con lei spunta sempre. Nel novembre scorso si tiene la prima fiera del Trentino dei Bambini, nella grande area di oltre 5000 metri di Trento Fiere. L'idea è semplice ma non banale: mettere in contatto le famiglie con le realtà del territorio che si occupano di bambini, facendo provare le diverse proposte. Tanto entusiasmo, tanti sorrisi, un grande lavoro ma anche una grandissima soddisfazione. Un centinaio gli stand con associazioni e realtà pubbliche e private di tutti i settori, dall’intrattenimento allo sport, dalle aziende agricole ai laboratori manuali, alle letture animate. Non manca nulla, ed ogni edizione si arricchisce di nuove proposte. Bambini e ragazzi si divertono e i genitori scoprono ancora una volta quante realtà fantastiche esistano sul territorio. Il Trentino dei Bambini è un progetto in continua crescita e mutazione. L'intenzione di coinvolgere, anche lavorativamente, persone volenterose e capaci si concretizza progressivamente. Tenendo ferma la barra della gestione autonoma dei tempi e del giusto compenso. Da gennaio collabora con Silvia

infatti Manuela Zennaro, lavoratrice instancabile muktitasking, mamma dell’ormai noto Timothy, 6 anni, il bimbo che anima la trasmissione tv con i suoi divertenti esperimenti e lavoretti creativi. E per le fiere prezioso è l'aiuto di Chiara Paoli. Attorno al Trentino dei bambini nascono nuove amicizie, progetti innovativi, collaborazioni fruttuose con realtà piccine che altrimenti non avrebbero la visibilità che meritano. Gli spettacoli teatrali si riempiono, le aziende agricole si animano, località meno note diventano meta di una gita sorprendente e nuovi flussi turistici si creano perchè quando una fonte è affidabile ci si continua ad affidare ad essa. A proposito di svago e tempo libero, completa il quadro la nuovissima guida del Trentino dei bambini, che sta spopolando nelle edicole e nelle librerie. Ad accompagnare Silvia in questo viaggio c’è spesso un compagno speciale: Samuel Ascione, 11 anni, il figlio del suo compagno. Che non è necessario un legame di sangue per volersi un gran bene. Ma questa è un’altra storia. Chissà che prima o poi Silvia non ce la racconti. ■ 21

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trentinoincontri trentinoattualità di Pino Loperfido e Paolo Curcu

UN CAFFÈ A CASA DI...

VERENA E THEO: O CHE BEL CASTELLO DAL 1993 GESTISCONO IL CASTELLO DI PERGINE. SCOPRIAMO COME GLI SVIZZERI VERENA NEFF E THEO SCHNEIDER CI SONO ARRIVATI. TRA GARE DI SCI IN GIAPPONE, TRADUZIONI ALLA F.I.F.A., VIAGGI IN TRANSIBERIANA, E UN’AMICIZIA CHE IMPROVVISAMENTE CAMBIA LA VITA: QUELLA CON FRANCO OSS, NIPOTE DI MARIO: IL PROPRIETARIO DEL CASTELLO...

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omanda da un milione di euro: qual è esattamente il phisique du role della figura del “castellano”? Dobbiamo immaginarcelo arcigno, serioso, avvolto da una sinistra aria vampiresca, perennemente impolverato. Ebbene, se capitate dalle parti del castello di Pergine Valsugana conoscerete due castellani che sfuggono clamorosamente al cliché. Certo il maniero sta lì, impet-

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tito, a ricordarci tutto il carico di storia che si porta dietro, ma Verena Neff e Theo Schneider scardinano da subito sontuosità e austerità a colpi di contagiosissima simpatia. Ci accolgono nella loro dimora che, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non è il castello vero e proprio, ma una sorta di dependance, l’ex stalla che con il tempo l’estro architettonico di Theo ha trasformato in una

originale magione a due piani, colma di oggetti di design e soluzioni a dir poco geniali, usate per ricavare gli ambienti e allo stesso tempo non intaccare nemmeno di un millimetro i materiali e le forme originarie. Così facciamo i complimenti a Theo, ma lui ci spiazza subito con un “Io so solamente mangiare e criticare...” Ma il suo mestiere di architetto lo sa ben mettere in pratica, aggiungiamo noi.


trentinoincontri

“SEMPRE PENSARE POSITIVO” VERENA Libro sul comodino: sempre qualche libro di uno scrittore tedesco attuale. Al momento “Tabu” di F ​ erdinand von Schirach. Film preferito: U l t i m a m e nte non andiamo spesso al cinema. Alla veloce mi vengono in mente il film “Delicatessen” e “Il favoloso mondo di Amélie” e stranamente entrambi diretti da Jean-Pierre Jeunet. Musica: I Chansonniers Francesi in genere Piatto preferito: Tutta la pasta creata e preparata dal nostro chef, Daniele Tomasi Il sogno ricorrente: Una sala piena di gente seduta ai tavoli che aspetta, io sono sola e nessuno che mi da una mano. Mi sarebbe piaciuto fare: Gestire un locale in cima a una montagna mi piacerebbe tanto. Paure? Non ne ho. Ma spero di avere la fortuna di poter invecchiare bene. THEO Libro sul comodino: Vitruv, 10 Bücher über Architektur Film preferito: Pier Paolo Pasolini era un regista geniale Musica: Herb e r t P i x n e r, Astor Piazzolla, Tom Waits, Zucchero, Flying Pickets, Yma Sumac Piatto preferito: Bollito misto Sogno ricorrente: Sono in stazione davanti a un apparecchio per prendere il biglietto. Non riesco a capire l’apparecchio e il treno è in arrivo. Mi sarebbe piaciuto fare: L’artista. Paure? La paura è la compagna sbagliata. Bisogna pensare positivo.

La massiccia struttura del Castello di Pergine

La storia dei due “castellani” ci porta nel cuore dell’Europa all’incirca all’inizio degli anni Settanta del secolo scorso, quando i due si incontrano sulle nevi svizzere. Le due famiglie sono vicine di baita e i ragazzi hanno diverse affinità e si stanno simpatici. Il papà di Verena è un impiegato che per i numerosi figli sogna lo stesso destino lavorativo. Ma Verena non si sente certo fatta per passare la vita dietro ad una scrivania. Così, quando nella famiglia irrompe Theo, la cosa appare subito chiara. Il papà di Verena ama organizzare feste di paese e sagre a cui partecipa tutta la famiglia. Theo ci casca solo un paio di volte e poi sguscia via... Lontanuccio. In Giappone. “Volevo fare l’artista, non l’università. Così per un periodo mi sono detto: Vabbè, allora non faccio niente.” Dice di aver imparato tutto dal suo padre “adottivo”, il secondo compagno della madre, che correva in sidecar, nel ruolo del plumpy, uno dei migliori a livello mondiale. “È stato il primo svizzero a

correre a Monza dopo la seconda guerra mondiale” annuncia, mostrandoci una gigantografia, in bianco e nero. Dal canto suo, Verena fa grandi sogni, come è normale a quell’età: “Puntavo in alto, ma non avevo i soldi... Così studiavo alla sera”. Va ad Oxford per imparare l’inglese e trova lavoro come interprete alla Fifa di Joao Havelange, dove il discusso Sepp Blatter si sta facendo le ossa (Verena ci racconta anche alcune cosette interessanti su quest’ultimo che naturalmente non possiamo scrivere...) Intanto, dopo la laurea, Theo compra un paio di scarponi super economici e con la Transiberiana parte – come dicevamo – alla volta del Sol Levante. È un provetto sciatore e ha una mezza idea di esportare l’arte dello sci sulle nevi giapponesi, dove i maestri europei sono molto apprezzati. “Ero solo. Alla stazione di Vienna, in una selva di giapponesi ne ho individuato uno che parlava tedesco: il mio amico Shoji.” La sua carriera di

Qualche anno fa... 23

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trentinoincontri trentinoattualità

In cucina

maestro di sci sarà breve, ma intensa. E redditizia. Tuttavia il richiamo dell’Europa natìa ha presto la meglio. Nel 1974, Theo e Verena iniziano a convivere, suscitando i mugugni delle rispettive famiglie. Perfino in certi Paesi era ancora un tabù l’unione al di fuori del matrimonio. La svolta – o meglio la strada verso il Trentino – comincia a delinearsi quando Theo apre vicino a Zurigo uno Studio di architettura assieme a Franco Oss, che diventa suo socio ma anche grande amico. È così che il castello di Pergine entra nella vita dei nostri due “castellani”. Si dà il caso, infatti, che Mario Oss, zio di Franco, sia il proprietario del maniero, da poco rilevato dal Comune di Pergine.

Una delle prime mostre: Toni Benetton

“Nel 1975, come studio abbiamo rifatto tutti i bagni. Il castello era adibito ad albergo fin dall’inizio del Novecento.” Certo, l’idea di lasciare tutto e trasferirsi in Trentino a tempo pieno a gestire una struttura del genere è ancora lontana. L’illuminazione arriverà solo nel 1991. E sarà una vera e propria illuminazione... “Eravamo in Germania, proprio ad un pranzo di nozze che si teneva in un castello...” Per tutta la festa Verena e Theo non fanno che osservare in silenzio. Poi prendono l’auto e si fanno tutto il tragitto fino a casa senza dire una parola. Ognuno serba in cuor suo la splendida idea che cambierà loro la vita, ma fa fatica a confessarlo al partner. Ma comunque quel che deve accadere

accade e Mario Oss è d’accordissimo, considerato che i vecchi gestori, i Fontanari di Pergine hanno desciso di lasciare. Si parte, dunque. Loro così uniti eppure così diversi: “Lui ha le idee e io le eseguo” dice lei. “Se parliamo delle case quello è il mio lavoro, null’altro” ribatte lui, da sempre poco diplomatico (“Sai, io devo stare lontano dalla gente... Eh, eh, eh”) È il 1993. Nuovi lavori abbelliscono ancora di più il castello. Si decide di tenerlo aperto da Pasqua ai Santi. E si cerca di dare un tocco personale alla nuova gestione... È il tempo dell’Arte. E tutto comincia con un incontro. Quello con lo scultore levicense Bruno Lucchi e alcuni suoi amici artisti francesi che

I PROPRIETARI

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ario Oss, svizzero e discendente da una famiglia di emigrati di Pergine, ha comprato il castello nel 1956, dal Comune di Pergine, con l’intenzione di renderlo sempre accessibile ai perginesi, per gli ospiti dell’albergo e per visitatori provenienti da ogni parte del mondo. Castel Pergine dovrà rimanere aperto per ospitare attività culturali e per i visitatori. Dopo la morte di Mario nel 1994, la moglie Isabelle Oss-Ringold e le tre figlie Cornelia Oss, Barbara Benz-Oss e Anna Katharina Oss Affolter sono diventate le proprietarie del castello. La famiglia continua a impegnarsi a contribuire idealmente e finanziariamente per assicurare il futuro di Castel Pergine. Theo mostra la foto del padre-pilota 24

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trentinoincontri

Con gli amici giapponesi

allestiscono una prima mostra. Appare da subito azzeccata l’idea di “arredare” il castello con sculture, anche di grandi dimensioni. Poi arriva l’importante collaborazione con il critico Franco Batacchi che curerà tantissime esposizioni annuali, come ad esempio quella indimenticabile di Toni Benetton. Sono, per Theo e Verena, anni da neofiti dell’organizzazione artistica, ma si fanno ben presto le ossa e una certa notorietà. I migliori nomi dell’arte vengono ad esporre in Valsugana, Celiberti, Habicher e molti altri. Chiosa Verena: “Noi non abbiamo un centro wellness. Il nostro wellness è il

contesto: medievale, culturale e paesaggistico. Un mix che è veramente difficile trovare altrove”. E oggi? “Oggi stiamo qui, e badi che anche l’inverno, a Castello chiuso, è bellissimo. Mi metto in ordine tutte le mie carte, la contabilità, in un silenzio irreale”. Appena chiusa la mostra, però, c’è lo spazio di un viaggio lungo un mese in qualche angolo del Pianeta. Sia Theo che Verena, nonostante l’apparente indole stanziale, sono due camminatori. Ma lo avreste mai detto che dal possibile ufficio di Zurigo sareste arrivati qui? Verena sorride, sorpresa lei stessa dalla risposta che sta per darci: “Ancora oggi, di

tanto in tanto, mi guardo allo specchio e mi dico che è incredibile. Sono più di vent’anni che faccio una professione che non è la mia.” Un Castello che ogni anno si rinnova, che però ha una forte continuità con il passato. Pensiamo ad esempio che Daniele Tomasi, l’attuale chef, è il nipote di Luigi Fontanari, per 35 anni gestore del castello. Passa l’inverno, in cui Theo ama immaginarsi come una specie di eremita-monaco e poi arriva di nuovo primavera e con essa nuove opere. Il castello allora apre le sue pesantissime braccia in pietra ed accoglie nuove meraviglie dell’arte e nuovi clienti. Che qui si sentono protetti e coccolati. Dalla buona cucina, dalla simpatia dei “castellani”, dall’originalità della location, dall’empatia che si stabilisce con le opere d’arte e dal misterioso rumore di fondo che, perpetuo, corre lungo i muri di cinta, le scale, gli anditi, le segrete del castello, da Pasqua ai Santi. Il rumore dei secoli che scorrono sfiorando le vite di tutti. ■

Lo studio al piano superiore 25

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trentinolincontri di Paolo Chiesa

L’AMBASCIATORE DELL’

ORIGAMI

ALESSANDRO BEBER, DI VIGNOLA FALESINA, HA SCOPERTO DA BAMBINO LA PASSIONE DI PIEGARE LA CARTA ED ORA È DIVENTATO UNO DEI PIÙ CONOSCIUTI ESPERTI DI ORIGAMI, L’ANTICA ARTE CHE, COME LA MUSICA, PERMETTE DI “COMPORRE PEZZI”, CIOÈ CREARE MODELLI ORIGINALI, MA ANCHE DI RIPRODURRE E “REINTERPRETARE” OPERE CREATE DA ALTRI AUTORI. ORA GIRA IL MONDO PER ESPORRE LE SUE CREAZIONI, COME È ACCADUTO ANCHE A TOKYO IN GIAPPONE, PATRIA DELL’ORIGAMI

L’

origami (in giapponese 折り紙 o 折紙), nasce con l’invenzione della carta in Cina e con la sua introduzione in Giappone da parte di monaci buddisti e consiste nell’ottenere figure di qualsiasi tipo solamente piegando un foglio di carta, senza utilizzare tagli o colla. Il termine “origami” è formato dalle parole 折 (“ori”, cioè piegare) e 紙 (“kami” che significa carta) e indica sia il procedimento di piegare la carta, sia il risultato che se ne ottiene. In origine l’origami era utilizzato in Giappone solo durante alcune cerimonie religiose, ma nell’ultimo 26

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secolo ha avuto un’enorme sviluppo con la scoperta della possibilità di creare figure diverse, dalle poche tradizionali precedenti. Un’altra novità del periodo più recente è stata l’invenzione di una notazione grafica per descrivere il procedimento di piegatura da parte, tra gli altri, di Akira Yoshizawa (1911-2005), per rendere possibile anche ad altri la riproduzione delle figure. Oggi esistono molte tipologie diverse di origami: dall’origami figurativo, nel quale si rappresenta, di solito con un solo foglio quadrato, un soggetto più o meno reale (soprattutto ani-

mali, ma anche fiori, esseri umani, dinosauri e creature fantastiche); all’origami modulare, nel quale si piegano un certo numero di fogli per ottenere dei “moduli” che sono poi incastrati tra di loro (sempre senza usare colla) per comporre figure geome-

triche di qualsiasi tipo; alle “tassellazioni” che formano disegni geometrici piatti ripetendo lo stesso elemento su tutta la superficie di un unico foglio, un po’ come succede con alcuni tipi di pavimentazioni con piastrelle decorate. Attualmente l’origami è con-


trentinoincontri

Alessandro Beber tiene una lezione in Giappone

Tanto per ingannare l’attesa in aereoporto...

siderato un simbolo di pace grazie alla storia di Sadako Sasaki che, malata a causa degli effetti della bomba atomica su Hiroshima (1944), cercò aiuto in una leggenda giapponese che prometteva salvezza piegando 1000 gru di carta.

Girare il mondo con l’origami. Alessandro ha poi iniziato a essere conosciuto per le sue doti di origamista, tanto da partecipare a numerosi convegni prima in Italia e poi anche all’estero, conoscendo un mondo che, sebbene di nicchia, riunisce ogni volta centinaia di persone. Il C.D.O. organizza delle occasioni di incontro durante le quali si svolgono anche dei concorsi. “Sono contest amichevoli”, spiega Alessandro, “durante i quali viene scelto un tema con mesi di anticipo, e per partecipare devi creare un modello attinente, che verrà poi esposto durante il convegno e valutato da tutti i partecipanti”. In alcuni di questi concorsi Alessandro ha anche vinto dei premi. Il

UNA PASSIONE SORTA FIN DA BAMBINO “Ho scoperto l’origami da piccolo” ci racconta Alessandro, “imparando alcuni modelli semplici, ed ho iniziato ad interessarmene sempre più seriamente dai 10 anni in poi”. All’età di 10 anni, Alessandro ha scoperto il C.D.O. (Centro Diffusione Origami), l’associazione culturale nazionale che, sull’esempio di altri paesi occidentali come

la Gran Bretagna, ha l’obiettivo di riunire e fornire informazioni e materiale a un numero sempre crescente di “appassionati piegatori”. Il C.D.O., che conta più di 500 soci, inclusi numerosi stranieri con curricula prestigiosi, mantiene i contatti con le associazioni straniere di origami per promuovere scambi a livello internazionale e fa conoscere anche all’estero i numerosi maestri italiani. All’interno di questo gruppo, Alessandro ha iniziato ad approfondire questa tecnica/arte sempre di più, scoprendo uno strumento educativo molto efficace per sviluppare l’abilità manuale, il senso estetico, la creatività e l’approfondimento delle conoscenze geometriche e matematiche.

giovane origamista ha partecipato a due mostre di grande successo a Torino, organizzate dall’associazione Yoshin Ryu per l’inverno 2013/14: “ORIGAMI, spirito di carta” e l’inverno 2014/20: “ORIGAMI 2, universi di carta”. In particolare, per quest’ultima, è stato un paio di settimane a Torino per realizzare degli origami giganti (con fogli quadrati da 3-4 metri di lato: una giraffa alta 2,50 metri, una balena lunga 2, un rinoceronte e un leone lunghi 1,50 metri. Nel 2014 ha partecipato, con due sue creazioni, a un’importante mostra a New York dal titolo: “Surface to Structure: Folded Forms”, al termine della quale uno dei suoi modelli è stato acquistato. Alessandro

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trentinoincontri ha anche partecipato come unico ospite speciale al 20° convegno della J.O.A.S. (Japanese Origami Academic Society), a Tokyo nell’estate 2014. In quell’occasione il nostro ha tenuto una conferenza davanti a 400 persone, ha partecipato a due workshop e a un’esposizione durante il convegno. AMBASCIATORE DELL’ARTE DELL’ORIGAMI Una bella soddisfazione per un occidentale, nella patria dell’origami. “Devo confessare di sì” ammette con modestia Alessandro, “anche perché alcuni miei modelli sono ora esposti presso la Gallery Origami House a Tokyo”. In quello stesso periodo il giovane di Vignola Falesina ha avuto modo di partecipare al “6th International Meeting of Origami Science, Math & Education”, un convegno mondiale organizzato ogni 4 anni in una diversa parte del mondo, dedicato a tutti gli utilizzi dell’origami in altre discipline, come la matematica, l’ingegneria, il design, e la scienza educativa. Potrebbe bastare, ma Alessandro aggiunge: “nel 2014 ho anche partecipato come ospite all’Ultimate Origami Convention 2014 a Lione. Gli altri ospiti erano Robert J. Lang (USA), Beth Johnson (USA) e Victor Coeurjoly (Spagna). Anche in questa occasione

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ho tenuto una conferenza sui miei lavori e 3 workshop”. E per sfatare il proverbiale “nemo propheta in patria”, va detto che Alessandro l’anno scorso ha organizzato un convegno sperimentale dal titolo “Mountain Folding” a Madesimo in Val Chiavenna, provincia di Sondrio, assieme all’amica origamista Alessandra Lamio. “Questo convegno, a metà tra una vacanza e un summer-camp, alla sua prima edizione è stato dedicato principalmente all’aspetto creativo dell’origami. Infatti, quest’arte si può fare in due modi: creando figure nuove, originali, oppure “riproducendo” ed eventualmente reinterpretando modelli esistenti creati da altri autori”. E in quell’occasione, alternando escursioni e attività di gruppo, i due organizzatori hanno provato a stimolare la creatività di ognuno, cercando la

collaborazione e il confronto fra approcci, stili e tecniche diverse. “La parte creativa è solitamente individuale e quindi può essere molto interessante condividerla”, dice Alessandro, “anche perché attività esterne all’origami come escursioni, passeggiate e altro, in un bel luogo in mezzo alla natura, fra persone interessate alla stessa arte, possono essere un ottimo stimolo per il nostro scopo creativo”. L’autunno scorso Alessandro ha tenuto una conferenza per insegnanti in provincia di Pordenone, avente come temi la matematica dell’origami e i possibili utilizzi di quest’arte nell’insegnamento di questa materia. Una passione e poi, chissà… Complimenti quindi, Alessandro! Un italiano e trentino che in Giappone e in giro per il mondo viene apprezzato, è una bella cosa. Chissà che

possibilità future potrebbe avere questa sua passione. “L’origami per me è davvero una passione, non un lavoro vero e proprio” si schermisce lui, “anche se in certe occasioni l’ho utilizzato a livello commerciale creando origami su commissione per pubblicità ed eventi, od organizzando mostre e laboratori, o tenendo conferenze e workshop”. Tanta fortuna allora. Anche perché molti suoi modelli sono stati pubblicati su riviste e libri in tutto il mondo e Alessandro ha anche pubblicato un libro, prima come numero speciale della rivista del C.D.O. nel 2013, e poi in versione digitale. E per chi volesse dare un’occhiata alle sue creazioni, Alessandro ha un album flickr sul quale pubblica talvolta i nuovi modelli che crea. L’indirizzo è: www.flickr.com/ photos/30452866@N06/. ■



trentinoattualità trentinostoria

DENTRO LA STORIA

di Maurizio Panizza

M.A.R. UN AMORE DI FERROVIA LA “BELLE EPOQUE” DI FINE OTTOCENTO PORTA AI CONFINI DELL’IMPERO ASBURGICO L’IDEA SUGGESTIVA DI UN COLLEGAMENTO FERROVIARIO FRA MORI, ARCO E RIVA DEL GARDA. L’IDEA È BUONA MA IL PROGETTO STENTA A DECOLLARE. E’ L’AMORE FRA LA BARONESSINA LUIGIA DE LINDEGG E UN UMILE FERROVIERE A METTERE FINALMENTE IN MOTO I TECNICI, I FINANZIATORI E PERSINO L’IMPERATORE. COME IN UNA FIABA... MA LA CONCLUSIONE SARÀ DELLE PIU’ AMARE

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i Luigia de Lindegg, pare non siano rimaste fotografie. A ricordare il suo passaggio terreno resta solo un nome consumato dal tempo, inciso sulla tomba di famiglia presso il cimitero di San Marco, a Rovereto. Infatti, la baronessina Luigia, morta a soli 33 anni, riposa qui dal lontano 1896, assieme ai suoi familiari fra cui l’illustre padre, il barone Melchiorre Giuseppe de Lindegg, Signore di Mollenburg, Weissenberg, Marbach, Arnsdorf e Lizzana, scomparso anche lui lo stesso anno. E’ una storia di altri tempi, la sua. Una storia di amore e di morte che merita di essere raccontata. Siamo verso la fine dell’Ottocento, più precisamente nel 1888, ed una graziosa fanciulla dai capelli bruni, chiara di carnagione e dal nobile portamento, attende 30

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l’arrivo del treno nella piccola stazione di Vintl, nel Sud Tirolo (oggi Alto Adige), una delle provincie più meridionali dell’Impero Austro-Ungarico. E’ proprio lei, la giovane figlia del Consigliere dell’Impero, il barone de Lindegg, che per far passare il tempo dell’attesa sta ammirando degli affreschi all’esterno dell’edificio, sotto lo sguardo attento del cocchiere a cassetta

di un landò con al traino due cavalli nerissimi. Curiosamente, la stazione è deserta. Solo un bel giovane con baffi scuri e occhialini, alto e impettito, passeggia lungo il marciapiede a fianco dell’unico binario. Anche lui sta aspettando il treno. Indossa una divisa da funzionario delle Imperial Regie Ferrovie Meridionali. Si chiama Otto Karl Stöber e proviene da una modesta famiglia della Slesia, una regione oggi ai confini fra Polonia e Germania. Ma fermiamoci qui per un momento, e con la “macchina” della storia facciamo un salto all’indietro di qualche decennio, spostandoci di un centinaio di chilometri a sud, più esattamente a Riva del Garda, nell’attuale Trentino. Un passaggio nello spazio e nel tempo che ci verrà utile più


trentinostoria tardi, nel prosieguo del nostro racconto. E’ da dire che dopo la metà dell’800, l’economia del Basso Sarca - Riva ed Arco in particolare - iniziò ad avere un forte impulso in seguito all’incremento delle vie di navigazione sul lago, alla realizzazione di nuove strade di collegamento con le Valli Giudicarie, nonché alla progettazione in corso di una strada per la Valle di Ledro e, soprattutto, di una ferrovia che avrebbe dovuto congiungere il lago di Garda con la “strada ferrata del Tirolo Meridionale”, la linea ferroviaria del Brennero, inaugurata nel 1859. Un’idea ambiziosa quella della ferrovia “privata”, che aveva messo in campo numerosi progettisti e finanziatori. Un sogno che avrebbe tolto l’Alto Garda dall’isolamento, ma che tuttavia stentava ad andare avanti. Eravamo nel 1887 e se ne parlava inutilmente già da quasi dieci anni: difficoltà di vario genere avevano finora impedito la realizzazione del collegamento. Finalmente, dopo aspri scontri fra le municipalità interessate, il progetto dell’ing. Rudolf Stummer cav. von Traunfels venne approvato in via tecnica con il beneplacito delle autorità governative di Vienna. Si trattava ora di superare il non facile scoglio del concreto reperimento dei fondi privati, circa 4 milioni di franchi, una cifra non indifferente per coprire i costi dei previsti 24 chilometri di linea ferrata. Trascorsi diversi mesi dall’approvazione, sembrava, però, che nessun finanziatore fosse interessato alla M.A.R, la ferrovia - chiamata così per brevità - che avrebbe collegato i centri di Mori, Arco e Riva. Un disinteresse così grave che il progetto riprese di nuovo a segnare il passo. Il giovane ferroviere Otto Karl Stöber

Il Capostazione Stöber, alla sua prima uscita ufficiale, lo si vede all’estrema sinistra, vestito di un lungo cappotto scuro, mentre dà le ultime istruzioni al macchinista

E qui, dopo avere riferito questo doveroso antefatto, possiamo tornare ancora a Vintl, a quella piccola stazione in cui gli sguardi della venticinquenne baronessina de Lindegg e del ferroviere dai lunghi baffi, alla fine si incrociarono. I dipinti alle pareti, infatti, erano opera del giovane ferroviere Stöber, e Luigia, è da dire, non era affatto una sprovveduta in tema d’arte pittorica. Quando l’occhio esperto della ragazza si staccò ammirato dalla parete, trovò occhi diversi che la guardavano con altrettanto interesse. Così, un colloquio molto cordiale prese avvio fra i due, quando in lontananza, nella valle, si udì il fischio del treno in arrivo. Pochi minuti dopo, dalla carrozza di prima classe scese il barone Melchiorre de Lindegg interrompendo di colpo qualcosa che non avrebbe mai voluto essere interrotto. E mentre padre e figlia si avviavano verso l’esterno, la giovane, visibilmente turbata, non smetteva di girarsi all’indietro. Era del tutto evidente che una scintilla d’amore era scoccata fra i due giovani. Il fuoco, invece - quello della passione - sarebbe divampato di lì a poco attraverso una fitta corrispondenza epistolare fra i due, unendo idealmente le signorie de Lindegg, quella di Vintl in Val Pusteria e quella di Lizzana, presso Rovereto. Un rapporto confidenziale sempre più stretto, che purtroppo durò fin quando il padre di lei non se ne avvide, troncandolo d’autorità: “Un semplice ferroviere - sentenziò solenne il barone - non potrà mai aspirare a diventare mio genero.” Ma la fanciulla innamorata aveva un forte carattere e si dimostrò irremovibile nei suoi propositi. Iniziò così un braccio di ferro fra padre e figlia che portò, per qualche mese, alla rottura di qualsiasi

rapporto. Poi il barone, che per Luigia stravedeva, concluse che una soluzione doveva pur esistere. E da qui, un suo lampo di genio. Chiamò immediatamente l’amico barone Malfatti di Rovereto chiedendogli di perorare la causa della M.A.R. presso l’Imperatore Francesco Giuseppe. Poi attivò altre persone perché facessero pressione sul banchiere Sigismund Schwarz di Bolzano, il quale alla fine si dichiarò disponibile a finanziare il progetto. Si costituì, infine, una società per azioni in cui entrò pure lui, il barone de Lindegg, così i lavori per la costruzione del tracciato poterono finalmente iniziare nel 1890. Bella idea quella del barone, ma che ne fu del giovane ferroviere innamorato? E come c’entra in questa storia? Alla pari di tutte le vicende del genere, in realtà non sappiamo fin dove arrivò il cuore e fin dove prevalsero gli affari. Certo è che nel frattempo Otto Karl Stöber era stato trasferito presso la stazione di San Michele all’Adige, lungo la “strada ferrata del Tirolo Meridionale”, avvicinandosi in tal modo alla sua amata. Così come è indubbio che già prima che i lavori della nuova ferrovia fossero conclusi, lui venne assunto dalla società M.A.R. per ricoprire il prestigioso incarico di primo Capostazione titolare a Riva del Garda. Il 28 gennaio del 1891, la ferrovia venne inaugurata in pompa magna. Fu un grande e lungo festeggiamento che partendo da Mori e costeggiando con tortuoso tracciato il piccolo lago di Loppio, coinvolse tutti gli abitanti di ogni paese toccato dal piccolo convoglio: Oltresarca, Romarzollo, Arco, Cologna e Riva. Tutte le carrozze erano decorate con addobbi a festa. Quelle di prima classe spiccavano nei loro broccati di velluto carminio e mo31

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trentinostoria trentinoattualità tivi floreali; molto più modeste, invece, quelle di terza classe, con umili panche in legno, ma molte bandiere bianche e rosse che davano agli interni un po’ di colore. Il Capostazione Stöber, alla sua prima uscita ufficiale, era indaffaratissimo e radioso. Per il giovane Otto era la realizzazione di un sogno cullato per tanto tempo. Il seguito si concretizzò l’anno successivo, quando finalmente il 14 maggio l’ex ferroviere di Vintl si unì in matrimonio con la baronessina Luigia de Lindegg, nella chiesa di San Marco a Rovereto. Alla cerimonia era presente gran parte della nobiltà locale. Come prima tratta del loro viaggio nuziale, gli sposi, assieme agli invitati, ripeterono il tragitto dell’inaugurazione con un convoglio speciale, stavolta trainato dalla locomotiva “Pinzolo” appena acquistata dalla società, mentre a Riva del Garda tutta la cittadinanza attendeva festante quel corteo molto speciale. Fiori, applausi e sorrisi: ogni cosa sembrava annunciare un futuro molto felice per i due giovani sposi. Purtroppo, però, dietro all’angolo si nascondeva un amaro destino. Il primo, funesto segnale si ebbe neppure un anno dopo. Nel corso di uno dei primi spettacoli di fuochi d’artificio sul lago antistante Riva, la baronessina Luigia, che era incinta, mise un piede in fallo e cadde rovinosamente. Trasportata d’urgenza in ospedale mentre ormai era in corso un parto prematuro, non si poté salvare il bambino che morì poco dopo essere venuto alla luce. Il secondo e ancor più tragico evento, accadde tre anni dopo, il 25 novembre del 1896. Luigia era nuovamente in dolce attesa. Nei mesi precedenti, la giovane dal fisico piuttosto gracile, aveva messo in atto tutte le precauzioni per portare avanti in sicurezza quella seconda maternità. E in effetti, fino ad allora tutto era filato liscio. Se non che, giunti regolarmente al termine della gravidanza ed iniziato quella sera il travaglio, ci si rese subito conto che il parto si stava rivelando molto difficile. Sopraggiunte gravissime complicazioni, nonostante i mezzi economici e l’assistenza medica di cui disponeva la famiglia, dopo alcune ore Luigia de Lindegg in Stöber spirò all’età di soli 33 anni. Neppure la sua bimba, alla quale venne dato il suo stesso nome, le sopravvisse. Per il povero Otto quella doppia tragedia fu l’inizio della fine. Perduti, con sua 32

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La tomba di famiglia, presso il cimitero di San Marco a Rovereto, dove riposa la baronessina Luigia de Lindegg

moglie e sua figlia, ogni affetto e ogni futuro, in un luogo che in definitiva non era più il suo e forse non lo era mai stato, riuscì a resistere per due anni al dolore della solitudine. Poi, nel 1898, decise di abbandonare Riva del Garda e la sua amata M.A.R. perché troppa sofferenza gli causava ripercorrere quelle strade che seppur per poco tempo l’avevano visto felice. All’inizio si trasferì in alcuni paesi dell’Austria, poi si stabilì definitivamen-

Riva del Garda in una cartolina di fine Ottocento

te come capostazione in Boemia, dove, ancora giovane, morì nel 1905. La ferrovia Mori-Arco-Riva continuò, invece, a seguire il proprio consueto tragitto. Riuscì a superare la Grande Guerra, seppur riportando gravi danni, e nel 1921 riprese la sua regolare attività, stavolta sotto amministrazione italiana. Era però finita un’epoca che non sarebbe mai più tornata. La concorrenza delle prime autocorriere rivelarono a tutti che il suggestivo, ma lento trenino della M.A.R. non era più in grado di stare al passo con i tempi. Neppure l’allungamento della linea ferroviaria fino a Rovereto, avvenuto nel 1925, né l’ipotizzato progetto di elettrificazione riuscì a fermare un declino ormai segnato. Dopo una lunga agonia durata ancora più di dieci anni, il 21 ottobre del 1936 la M.A.R. venne definitivamente soppressa. Il romantico trenino sbuffante della Belle Époque, che aveva aperto e fatto scoprire il Lago di Garda a turisti e a innamorati, passò così dalla dimensione dei sogni a quella dei ricordi. Chi si trovava a Riva, la sera dell’ultimo viaggio, ricordò infatti per molto tempo quella serie di fischi quasi strazianti che la locomotiva lanciò all’entrata in stazione. E con essi, serbò per tutta la vita altri ricordi struggenti legati alla M.A.R., compreso quello unito indissolubilmente ai protagonisti di una favola amara, alla baronessina Luigia de Lindegg e al Capostazione Otto Karl Stöber e al loro amore nato proprio grazie ad una ferrovia. ■



trentinoincontri

www.irenecocco.it

di Nicola Tomasi

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rriva alle patrie lettere con una storia molto particolare. Certo, ogni romanzo è “particolare”, ma solo alcuni si portano dentro questa sorta di alone misterioso che ne altera la percezione e richiama continuamente a qualcos’altro. Come quando ti porti in testa un profumo o un sapore perduti e, ritrovandoli, vieni improvvisamente trascinato al cospetto di ricordi oramai sopiti. Un po’ come accadde a Proust assaggiando la sua piccola madeleine. Lei si chiama Irene Cocco, 36 anni, trentina, e la sua creatura si intitola “Doveva essere per sempre” (Curcu & Genovese, pag. 160) è una storia intensa, per tuffarsi nella quale occorrono possibilmente almeno due passaggi di lettura. Sì, perché le sue pagine sono come vicoli, piazzette e rientranze di certe città di mare che non basta una settimana di via vai per mandare a mente. Presentato a Trento il 15 maggio e a Bolzano il 22 giugno, il libro sta registrando un interesse crescente tra i lettori, al punto che qualcuno già parla di caso letterario dell’estate trentina (e altoatesina). Abbiamo rivolto alcune domande all’autrice, per conoscerla un po’ meglio e per provare a scoprire dove sta la chiave di questo inaspettato successo. A poche settimane dalla pubblicazione, il suo romanzo sta riscuotendo un ot timo successo di pubblico e di critica. Stile, linguaggio, intreccio, tematiche trattate: cosa piace in particolare, secondo lei, a critici e lettori del suo “Doveva essere per sempre” Penso che ciò che più attira il lettore, oltre le tematiche trattate, sia lo stile asciutto che tiene sempre desta l’at34

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TUTTO L’AMORE CHE C’È LEI SI CHIAMA IRENE COCCO E IL SUO ROMANZO D’ESORDIO, “DOVEVA ESSERE PER SEMPRE”, STA REGISTRANDO UN INTERESSE CRESCENTE TRA I LETTORI, AL PUNTO CHE QUALCUNO GIÀ PARLA DI CASO LETTERARIO DELL’ESTATE TRENTINA tenzione e suscita la voglia di capire cosa succede nelle pagine successive. Questo permette una lettura tutta d’un fiato e magari una ri-lettura per approfondire meglio alcuni passaggi. Credo inoltre che il lettore si immedesimi molto nei personaggi, soprattutto nei protagonisti e diventi così anche coprotagonista della storia. Ho trattato inoltre il tema dell’amore in maniera piuttosto inusuale e questo sicuramente ha contribuito a rendere interessante il romanzo che ha un finale per certi versi inaspettato, pur nel solco di una tradizione da romanzo russo ottocentesco. Il romanzo comincia con un fatto violento: in vacanza in Russia, Lukas e Maria vengono aggrediti da alcuni sconosciuti. Da quel momento il loro rapporto entra in crisi. Lui e lei così diversi, così distanti eppure insieme. È come se quell’episodio li svegliasse da un insano torpore… L’episodio violento, del tutto assurdo in un contesto che doveva essere di pura felicità, fa precipitare Maria in una profonda crisi spirituale come

se la vita avesse voluto metterla di fronte alla fragilità della condizione umana. Il rapporto tra Maria e Lukas entra in un’altra dimensione dove l’amore è sempre presente e si manifesta a tratti in maniera ancor più profonda, ma nel contempo rende consci i due protagonisti delle loro diversità. Questo altera, in parte, la loro vita ed al tempo stesso la porta su binari paralleli in una corsa verso mete sconosciute. È proprio l’essere consci di questo che rende il loro amore diverso, ma non per questo meno intenso. Tornata a Bolzano, qualche tempo dopo, la coppia conosce Sam e Walter. Tra le due donne nasce un’amicizia speciale, intensa e unica. Si tratta della solita complicità femminile o c’è qualcosa di più? È una conoscenza casuale. Ma veramente certe cose accadono per caso? Probabilmente no. Maria e Sam dovevano incontrarsi per preparare il loro destino insieme. Nessuna delle due è conscia di questo ovviamente, ma tutto sarà chiaro nel finale. Sam è l’alter ego di Maria, è una Ma-

ria che ha percorso una strada diversa ma convergente. Come Maria subisce il fascino delle vicende che accadono senza volerlo e non si sottrae ad una sorta di ineluttabilità, almeno in apparenza, nell’assecondare gli avvenimenti. In effetti ambedue sono artefici del proprio destino e le mosse finali delle loro esistenze vengono decise da loro stesse. Questo le accomuna e le affratella. Il romanzo evolve poi verso lidi che è meglio non svelare per non far perdere appeal alla lettura. Diciamo che Maria ad un certo punto si trova a dover fare i conti con il proprio destino – potremmo dire così– e preferirà farlo da sola, facendo a meno del proprio uomo. Di più, immaginando un futuro alternativo per lui. Una scelta egoista e narcisista, o no? Una scelta difficilissima di amore oltre ogni confine. Maria ama davvero, ama sopra ogni cosa il suo uomo, anche più di se stessa. Per questo lo allontana da sé, sapendo di non potergli dare più niente di sublime. Maria vive la sua


trentinoincontri vicenda umana in uno spazio dove il tutto e il niente sono la stessa cosa e la morale comune è una convenzione. Maria nuota contro-corrente verso un destino dove il presentarsi da soli non è una scelta. Quanto conosce dei suoi personaggi prima di scriverli? Cerco di approfondire la loro “psicologia” e il contesto in cui vivono. Con alcune realtà sono venuta direttamente a conoscenza per ragioni di lavoro (collaboro con il giornale Alto Adige), in altre situazioni immagino come agirei io al loro posto. Ogni scrittore porta dentro di sé le proprie esperienze di studio e di vita. Ho avuto la fortuna di vivere, per alcuni periodi, in posti molto diversi per cultura, tradizioni e lingua, come la Nuova Zelanda, la Scozia e la Norvegia e quindi conservo dentro di me esperienze e sapori variegati che poi cerco di trasferire in ciò che scrivo. Lei ha in più occasioni confessato una grande passione per l’opera di Fedor Dostoevskji. Ritiene che questo abbia influenzato la sua opera? Se sì, in che misura e in quali aspetti? Ricordo che la mia insegnante di greco e latino del liceo nominava spesso la distinzione tra imitazione ed emulazione, definendo l’arte come un continuo evolversi di reciproche emulazioni. Da questo punto di vista risponderei quindi che si, l’opera di Dostoevskji ha sicuramente influenzato il mio modo di scrivere e prima ancora il mio modo di ragionare. Del resto, come ho già dichiarato più volte, la mia passione per Dostoevskji ha un che di reverenziale! Numerosi sono gli aspetti nei quali si riconosce questa influenza, uno tra tutti il considerare l’amore come un impulso, una spinta che si trasforma nella sfrenata ricerca della felicità attraverso la condivisione del proprio amore con un altro essere umano.

Questa spinta muove i personaggi all’azione e spesso nei romanzi di Dostoevskji si arriva ad un cordoglio a tratti corale proprio perché questo amore è alle volte impossibile e coinvolge anche l’universo attorno. Il sentimento è un sentimento così potente e totalizzante che tutti agiscono nel compimento di esso. Nelle dinamiche di questa ricerca si sviluppa la trama che può portare anche ad eventi catastrofici perché la passione per Dostoevskji porta al disordine. L’amore, inteso come passione intellettuale ed emozionale, genera un’entropia che trasforma la società quasi mai in senso positivo. Solo l’altissimo sviluppo di questo sentimento è in grado di partorire qualcosa di eccelso. Parliamo un po’ dello scenario. La Bolzano che lei descrive ci ha ricordato vagamente la Londra di Dickens o la Salisburgo nazista di Bernhard in cui le persone sono solo “arte decorativa”. Insomma, non ci pare particolarmente benevola nei confronti della sua città. Si tratta solo di un’esigenza narrativa? È una città vista dall’alto, dai contorni sfumati dove la benevolenza o la malevolenza non avrebbero senso in un racconto come il mio. Quello invece che importa è come ogni lettore la percepisce in maniera diversa, chi farà caso allo scenario, chi non lo noterà nemmeno, chi mi troverà nelle brevi descrizioni benevola, chi invece la percepirà come uno sfondo piuttosto cupo. Il luogo dove vivono i miei personaggi è la psiche! Bolzano per me è una città sintesi di molte città, di molte culture che qui trovano nuova forma e nuove espressioni, per questo ho scelto di ambientarvici il romanzo. Sicuramente uno sfondo al mio racconto che può apparire anche abbastanza impersonale, ma intriso di un profondo

rispetto. Il mio sarà certamente un processo di crescita in una città dove sono giunta da estranea ma che ogni giorno imparo ad amare sempre di più. Ero in “vacanza” a Bolzano quando sono arrivata alcuni anni fa, ora ne faccio parte e la vivo con emozione, giorno dopo giorno. Dacia Maraini dice che “Scrivere è come andare in analisi”. La scrittura per lei è terapeutica? Scrivere può diventare una terapia come diceva Montanelli. Sicuramente la scrittura è terapeutica come dipingere, come fare musica. Ho avuto l’opportunità di frequentare un master alla Queen Margaret University di Edimburgo, proprio una delle prime facoltà in Europa che hanno proposto l’arte come terapia. Durante il corso ho imparato molte cose, tra le quali l’importanza del processo creativo per esprimere le proprie emozioni che altrimenti resterebbero relegate nelle profondità del proprio essere. Qual è lo scopo precipuo del suo scrivere? In una parola, cosa intende trasmettere al lettore componendo storie e descrivendo persone e sentimenti? E quanto riesce a tenersi fuori dalle vicende narrate? Intendo soprattutto esprimere emozioni, percorsi mentali che sono miei, ma che possono offrire spunti di riflessione anche a chi mi legge. Un libro

diventa come un tuo bambino. Lo curi, lo fai crescere, poi parte come una freccia, per dirla alla Gibran, e vive quasi di vita propria. Lo vedi da lontano, ma sarà sempre figlio tuo. Ciò che racchiude è frutto del tuo amore, del tuo pensiero. Difficile tenersene fuori. Secondo Flannery O’Connor, per scrivere romanzi, oltre a leggerne molti, bisogna nutrire una certa dose di speranza e imparare a fermare lo sguardo sulle cose e sulle persone. Ritiene di seguire a sufficienza il suo insegnamento? Non so se riuscirò a far mai camminare indietro un pollo come la O’Connor ma sicuramente la speranza non mi abbandonerà mai. Soprattutto la speranza di capire gli altri e nel contempo che gli altri capiscano me. Per raggiungere questo, forse troppo ambizioso traguardo, è indispensabile fermare lo sguardo sulle cose e sulle persone. Non voglio essere una viandante che passa e se ne va. Il viaggio è più importante a volte della meta e, come i pellegrini medievali, il viaggio va compiuto passo dopo passo per approfondire la conoscenza di se stessi e di chi si incrocia nel proprio cammino. Lo stesso pensiero è lecito aspettarselo anche da chi si incontra, così, di “rimbalzo in rimbalzo”, si diffonderebbe secondo me il rispetto per il prossimo. Dopo quest’opera prima, cosa c’è nei suoi programmi letterari futuri? Si sente già pronta per un nuovo romanzo o scriverà qualcos’altro? L’idea di scrivere un romanzo è sempre un’avventura ed una sfida. Lo è tanto di più quando, invece di scrivere come si è abituati a farlo, bisogna tenere un registro differente. Ho promesso alla mia nipotina Emma, di soli 8 anni, che avrei scritto un libro per bambini, così mi sono già messa al lavoro! ■ 35

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trentinoattualità Nancy Berti con Andrea Bocelli

BOTTEGHE STORICHE

di Stefano Voltolini e Claudio a “Ballando con leRensi stelle”

ALTRO CHE PANTOFOLAI! LA BOTTEGA STORICA “A. LEONARDI” DI VIA SAN PIETRO 28 A TRENTO, NEGOZIO SPECIALIZZATO IN PANTOFOLERIA PER TUTTI I GUSTI E LE ETÀ, È OSPITATA NEL SETTECENTESCO PALAZZO MERSI

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coprire una piccola scala a chiocciola, grazioso passaggio quasi segreto in fondo a un negozio, e attraverso gli stretti scalini scendere nelle antiche cantine di un palazzo settecentesco del centro storico di Trento, fino alla grande sala con il soffitto a volta trasformata in un magazzino ben organizzato e capiente. Può capitare ai fortunati a cui viene concesso questo privilegio dal personale della bottega storica Leonardi di via San Pietro 28 a Trento, negozio specializzato in pantofoleria per tutti i gusti e le età. Una connotazione che l’attività si è data dal 1970, 36

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quando la seconda generazione ha rilevato il punto vendita aperto dal 1918, per la prima parte della sua storia dedicato alla fornitura di prodotti e materiali per gli artigiani esperti nella tappezzeria. La bottega, dall’esterno, può apparire solo come uno spazio largo pochi metri nell’insieme di edifici accostati l’uno all’altro nel centro. A guardare bene però si notano gli elementi di pregio che contraddistinguono la bottega e la dimora che la ospita, il settecentesco palazzo Mersi. L’inferriata alla finestra, l’insegna originaria, affissa dal fondatore, lo sti-

pite in pietra dell’ingresso. Dentro spiccano affreschi e stucchi originali. E nei locali è presente uno strumento utilizzato in passato per misurare lo spago in vendita. La storia riaffiora con decisione in questo negozio lungo e stretto che espone pantofole di ogni tipo, in un’offerta completata dagli accessori e dai prodotti per la pulizia delle calzature comuni. Per tracciare la data di avvio occorre risalire fino al 1918, l’ultimo anno della prima guerra mondiale. Antonio Leonardi si sposta da Ala, paese di origine della famiglia, a Trento, città in cui acquista la licenza del punto vendita da un certo

Pigarelli. I parenti di Antonio sono commercianti. Come lui. Nella bottega si vendono lane, piume per i piumini e tutto quello che serve ai tappezzieri, gli artigiani che curano l’imbottitura di divani, poltrone e altri mobili. “Un mestiere ben definito, che dava tanto lavoro a chi ne conosceva l’arte” nota Miriam Antoniacomi, moglie del nipote del primo Leonardi e attuale titolare. “In questa rivendita si trovavano anche stoffe e molle per materassi, poltrone, divani. Un sacco di gente veniva qui, anche da lontano”, precisa. Eccome, al Leonardi facevano capo i tappezzieri da gran parte del Trentino: Valsugana, valli del Noce, val di Fassa. Scendevano in città per acquistare i materiali che poi utilizzavano per i lavori richiesti laddove abitavano. “Talvolta arrivavano anche dal Tirolo”, aggiunge Miriam. Antonio si impegna per i


trentinoattualità

IL LIBRO Scritto dal giornalista Stefano Voltolini e corredato dalle splendide immagini di Claudio Rensi, il volume “Le Botteghe Storiche di Trento” è pubblicato da Curcu & Genovese. pag. 184 Euro 15

decenni successivi nella fornitura dei tappezzieri. L’avvicinarsi della seconda guerra mondiale si associa al suo venir meno dall’attività commerciale. Nel 1940 la scomparsa del fondatore porta la bottega nelle mani dei due figli, Alfredo e Emilio, che continuano l’impresa senza alterarne lo spirito. Passano altri decenni, tre per l’esattezza, e si arriva alla svolta. Il 1970 è l’anno in cui la gestione passa alla terza generazione: tocca a Antonio Leonardi (lo stesso nome del nonno) e alla moglie Miriam Antoniacomi prendere in mano l’attività. Nel frattempo il contesto è cambiato. Il boom economico degli anni Sessanta e l’espansione industriale hanno decretato la crisi della tappezzeria, intesa come attività artigianale. Divani, poltrone e materassi escono direttamente dalle fabbriche, pronti e completi. Non servono imbottiture, a meno che non siano chieste su misura. La tappezzeria diventa un mercato di nicchia. Per i Leonardi continuare a puntare su questa professione non ha senso. Si rischia di chiudere mettendo fine alla storia della bottega che all’epoca supera di poco i cinquant’anni. Ecco l’idea: basta

materiali per gli artigiani, spazio invece alle calzature. Non a tutte però. I due gestori si concentrano sulle pantofole. La scelta di specializzarsi in un settore particolarissimo viene premiata. “Assieme a mio marito abbiamo totalmente cambiato i generi del negozio” rimarca Miriam, rimasta sola “al comando” (ma non nel negozio dove è aiutata dalle dipendenti) dopo la scomparsa del coniuge nel 2003. “Da allora la scelta è stata sempre rimarcata. Siamo diventati il primo negozio di pantofoleria dell’Alta Italia. Certo, non è stato facile”. La titolare spiega perché: “All’inizio, cambiando l’attività gioco forza è cambiata anche la clientela. Poi piano piano siamo riusciti a formare il nostro insieme di clienti. Attraverso una continua ricerca delle cose giuste da offrire. Il prodotto speciale che colpisce chi compra”. Pantofole per tutti i gusti insomma, purché di qualità. Molta strada è stata fatta da quando nella bottega pre-svolta i Leonardi tenevano i chiodi e la suola in legno per le “sgalmere”, termine

che in Trentino indicava le calzature che si autoproducevano e poi indossavano i contadini. “La nostra forza – prosegue – è che quello che si trova da noi in altri posti non si trova. Merito dell’ampio magazzino”. A questo punto la domanda sorge spontanea. La superficie di vendita a cui si accede con pochi scalini dal marciapiede di via San Pietro è lunga e stretta, ma comunque limitata. Pantofole e sandali, da donna, uomo, bambino, occupano gli scaffali e gli espositori. Dove sono dunque tutte le altre merci stivate? “Qui sotto abbiamo tre piani di magazzino” rivela la titolare che indica la piccola scala a chiocciola seminascosta in fondo al negozio. Percorrendola si accede all’antico piano terra del palazzo, adibito a cantina. I locali sono di dimensioni limitate, ma di pregio. Ovunque ci sono scaffali in cui i prodotti sono posizionati con cura. I due vani di passaggio ospitano ad esempio i sottopiedi, di almeno trenta tipologie fatte di ogni materiale (cuoio, lana,

pelle), oppure le suole di lana per le pantofole. Il tempo di virare ad angolo retto e si rimane a bocca aperta, non tanto per la visione ma più che altro per lo stupore di trovarsi in una sala così appena sotto un negozio del centro storico. La sala è più grande degli altri spazi, piuttosto angusti, ed è coperta da un soffitto a tutto sesto. Gli scaffali occupano le pareti laterali e al centro, dove sono posizionati sopra e sotto la struttura a soppalco di metallo. Sotto la superficie del giro al Sas ci sono migliaia e migliaia di scatole di sandali e calzature domestiche, divise nelle sezioni “primavera-estate” e “autunno e inverno”. Una parte del magazzino è dedicata alle celebri Haunold, le pantofole di lana di fattura tirolese che costano attorno agli 80 euro. Prodotti veramente per tutti i gusti. Ecco il segreto dei Leonardi. “Bisogna avere tante varianti, per tutte le stagioni” conclude Antoniacomi. Difficile, c’è sicuramente da crederle, non trovare tra le migliaia di esemplari la propria pantofola. ■

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PASSARONO DI QUI...

di Francesca Mazzalai

LE VILLEGGIATURE DEL PROFESSORE NEL 1900, SIGMUND FREUD, IL PADRE DELLA PSICANALISI, SCOPRE IL TRENTINO E SI INNAMORA PERDUTAMENTE DELLO SPLENDIDO PAESAGGIO DI LAVARONE. PASSEGGIATE IN MONTAGNA, SCORPACCIATE DI FUNGHI E TUFFI NEL LAGO. COSÌ SI DILETTA IL CELEBRE NEUROLOGO DURANTE LE SUE VACANZE ESTIVE

È

uno splendido pomeriggio d’estate del 1906. A Lavarone è da poco passata l’ora di pranzo, quando due persone escono dal portone d’ingresso dell’Hotel du Lac e si incamminano lungo un sentiero, costeggiando il piccolo lago vicino all’albergo. Entrambi portano un voluminoso zaino sulle spalle, ma questa è l’unica cosa che sembra accomunarli. Nonostante si tratti di padre e figlio, i due non potrebbero apparire più diversi. L’uomo che cammina davanti ha da poco compiuto cinquant’anni, è un signore dall’aspetto molto curato, indossa una giacca di elegante 38

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fattura inglese, una camicia leggera e una cravatta. Oltre a portare il capiente zaino, ai piedi indossa delle solide scarpe chiodate e nella mano destra impugna un bastone di legno con la punta di ferro. Il ragazzo, appena sedicenne, sembra uscito da una cartolina: impossibile non notarlo, il corpo magro ed atletico stretto in un perfetto costume tirolese, corredato dagli immancabili pantaloncini di cuoio, dall’aria piuttosto consumata. È anche lui munito di scarponi, e supera già in altezza il genitore. Nei loro zaini ci sono le provviste per diversi giorni. Non si tratta infatti di una semplice passeggiata pomeridiana.

Sono diretti a Molveno, e intendono percorrere buona parte del tragitto a piedi. La prima tappa dell’escursione prevede l’arrivo a Caldonazzo. Da lì proseguiranno verso Trento, a bordo del treno della Valsugana. Per Martin, il ragazzo, è la prima vacanza così lontano da Vienna, dove vive con tutta la famiglia. Per il padre invece, dottore e professore universitario, villeggiare in quelle splendide zone immerse nel verde è ormai una consuetudine. Vi passa quasi ogni estate, dividendo le giornate tra escursioni e studio. Il libro a cui sta lavorando proprio in quei giorni si intitola Gradiva, e lui passerà alla

storia come l’inventore della psicanalisi, il dottor Sigmund Freud. Freud nasce da genitori ebrei il 6 maggio 1856 a Freiberg, una piccola cittadina industriale dell’Impero austroungarico. Ma a Freiberg Sigmund rimane poco. Quattro anni più tardi, il padre decide infatti di trasferire tutta la famiglia nel quartiere ebraico di Vienna, la ricca e movimentata capitale dell’Impero austroungarico. Jacob Freud è alla ricerca di un buon lavoro, che gli consenta di mantenere moglie e figlio, ma la fortuna negli affari continua a non girare, e la vita si fa subito piuttosto dura. A m e li e, l a m a m m a d i Sigmund, è però una donna


trentinostoria Adige a Trento, e per la prima volta a Lavarone, un luogo che gli è stato caldamente consigliato da un amico poeta in punto di morte. S i g mun d r i c o rd a b e ne quell’ultima conversazione, e l’amico che d’un tratto esclama: “Se solo potessi rivedere il citiso fiorire a Lavarone!” “Dove si trova Lavarone?” chiede Freud. Una domanda a cui l’amico risponde lanciandosi in una descrizione talmente coinvolgente da convincerlo a vedere quel luogo di persona.

La lastra commenorativa affissa sull’Hotel du Lac di Lavarone

dal carattere forte e risoluto: proprio quello che serve per sopravvivere nelle condizioni difficili del quartiere dove si sono appena trasferiti. Nel Leopoldstadt infatti, sovraffollato e poco pulito, vivono in quegli anni più di 50 mila persone, un numero che negli anni successivi arriverà ad oltre 160 mila. Un ambiente poco adatto a crescere un figlio, soprattutto un bambino come Sigmund. Papà Jakob e mamma Amelie infatti si accorgono presto di avere dato alla luce un bimbo dall’intelligenza eccezionale. I genitori ne sono certi: Sigmund farà molta strada. A scuola vince numerosi premi, dedica tutto il suo tempo libero alle discussioni scientifiche con i compagni di studi. Le ragazze sembrano non interessarlo. Fino al 1882, quando, compiuti i 16 anni, si innamora per la prima volta. E` il classico colpo di fulmine. Sigmund e Martha si fidanzano. Naturalmente il denaro per sposarsi non c’è. Tantomeno per trovare una casa. Sigmund prende allora una

decisione destinata a cambiargli la vita: abbandona l’incerta carriera da ricercatore e si dedica alla più redditizia attività di pratica clinica. Freud inizia la sua carriera presso l’Ospedale Generale di Vienna come assistente nel reparto psichiatrico diretto da Theodor Meynert, che a quel tempo è considerato in assoluto il più grande anatomista del cervello umano. Freud è determinato, brillante e fa presto carriera. La sua scelta si è rivelata giusta. Sigmund adora il suo lavoro, come medico ha un grande seguito e qualche anno più tardi arriva anche la cattedra di professore universitario in Neuropatologia. Nel frattempo la famiglia s’ingrandisce. Tra il 1887 e il 1895 nascono Mathilde, Oliver, Martin, Ernst, Sophie e Anna. Sigmund vive con la moglie e i sei figli in una casa grande, in una delle zone più eleganti di Vienna, si permette frequenti viaggi. Alcuni di lavoro. Altri di puro piacere. Come quello che nell’estate del 1900 lo porta dall’Alto

IL TRENTINO SEMBRA LETTERALMENTE STREGARE FREUD Le sue montagne, castel Toblino, Riva del Garda, la villa di Catullo, che per lui, amante dell’antichità, rappresenta l’unione perfetta delle sue più grandi passioni: i viaggi e l’archeologia. Ma è a Lavarone che Sigmund Freud lascia per sempre il suo cuore, tanto da tornarvi ripetutamente negli anni successivi. Finché, nel 1906, porta con sé la famiglia al completo.

Martha Freud

Come sempre, quando si trova in villeggiatura, la sua attività preferita è la raccolta dei funghi. Sigmund passa ore e ore a cercarli, in silenzio e in assoluta solitudine. Non appena ne scorge uno, il solitamente serissimo dottor Freud si trasforma. Come un bambino si lancia ad acchiapparlo con il suo cappello, come fosse una farfalla, lanciando entusiastiche grida di vittoria. Il copione si ripete invariabilmente. Ogni estate. Compresa quella del 1906, passata a Lavarone.

Freud con la figlia Anna 39

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Ed è proprio nel corso di questa spensierata vacanza che Sigmund decide di portare con sé il figlio Martin in gita, a Molveno. Ma, inaspettatamente, quella che inizia come una piacevole avventura si chiude sfiorando il dramma. All’inizio tutto sempra filare liscio. Padre e figlio arrivano alla stazione di Caldonazzo molto presto, perché, quando c’è un treno da prendere, Freud è immancabilmente in anticipo. Almeno di una buona mezz’ora. Nell’attesa, come ricorda il figlio Martin nel suo diario, si fermano a gustare “una deliziosa tazza di caffè nero in una bellissima locanda lungo la strada.” Terminato il caffè, salgono sul treno. Quando finalmente arrivano a Trento il sole è già tramontato. Il tempo di appoggiare lo zaino nella stanza d’hotel, precedentemente prenotata, e subito i nostri escono a visitare la città. Il Duomo, il monumento di Dante, un rapido giretto in centro e infine la cena in un buon ristorante. Martin guarda con ammirazione il padre cinquantenne: “Avevamo inaugurato la giornata con la solita camminata di tre o quattro ore nei boschi di Lavarone e quasi tutto il pomeriggio l’avevamo trascorso a scendere a piedi

fino a Caldonazzo. Dovevamo aver percorso circa quarantotto chilometri e io forse ero troppo eccitato per sentire la fatica: papà da parte sua non sembrava mai stanco.” Il mattino seguente i Freud si alzano all’alba, e senza nemmeno fare colazione ripartono a piedi, con gli zaini gonfi di vivande offerte dall’albergo. Sono diretti al lago di Terlago e poi ancora avanti, verso il monte Gazza. I loro piani prevedono di scalare la montagna e scendere dall’altro versante, raggiungendo così il lago di Molveno. Un progetto impeccabile sulla carta. Ma che nella realtà si rivelò un po’ troppo ambizioso. L’aria fresca del mattino lascia presto il posto all’afa

d’agosto, il sentiero completamente esposto al sole si fa sempre più ripido, i passi rallentano, gli zaini sembrano sempre più pesanti. Finché ad un certo punto, voltandosi indietro, Martin non vede più il padre dietro di sé. Martin prova a chiamarlo. Silenzio. Nessuna traccia, nemmeno il ticchettio della punta metallica del bastone che Sigmund usa per camminare. Martin si precipita lungo il sentiero verso valle, finché finalmente vede il padre, accasciato su un masso, sotto un cespuglio. Il volto cadaverico, quasi violaceo. Sigmund alza un braccio e indica con la mano lo zaino, incapace di parlare. Martin capisce all’istante,

La quattro sorelle di Sigmund Freud che saranno deportate 40

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estrae il fiasco di Chianti che Freud afferra e beve avidamente, a grandi sorsi. Passano alcuni interminabili istanti. Lentamente il volto dell’uomo comincia a riprendere colore, il respiro torna regolare. Ripresosi infine dal colpo di calore, Freud si consiglia col figlio sul da farsi. Impossibile pensare di proseguire la scalata del monte. L’unica soluzione è tornare sui propri passi, fino a Terlago. Lì, dopo una sosta ristoratrice, salgono su una carrozza che li riporta a Trento e poi verso San Michele, Andalo e infine Molveno. Otto lunghe ore di viaggio per scoprire che a Sigmund Molveno non piace nemmeno. Pittoresca si, ma cupa e circondata da montagne troppo minacciose per i suoi gusti. Un giudizio forse falsato dalla brutta disavventura. Fatto sta che due giorni dopo i Freud riprendono la lunga marcia e rientrano all’Hotel du Lac, agli orizzonti aperti di Lavarone e ai suoi splendidi tramonti. I giorni seguenti trascorrono in tranquillità. Grandi passeggiate nei boschi, rinfrescanti tuffi nel lago alpino e pennichelle sulle sue rive erbose. Il lago è frequentato anche da un distaccamento di soldati austriaci che stazionano nelle vicinanze. Lavarone fa ancora parte dell’Impero austroungarico (fino al 1919) e in quel periodo la presenza di militari austriaci sull’altipiano si fa sempre più massiccia. Certo, Austria e Italia sono unite dalla Triplice Alleanza, ma girano comunque voci di una possibile guerra. La stessa famiglia Freud assiste, dalle finestre dell’albergo, a diverse esercitazioni militari. Come ricorda Martin, “all’epoca l’esercito austriaco non si preoccupava troppo di diventare più moderno, anche se si potevano notare deboli segni di miglioramento


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Martin Freud

nell’apparato militare. A Lavarone eravamo circondati da truppe che si addestravano alla guerra e potevamo così cogliere le prime avvisaglie di rinnovamento del vecchio armamento che aveva già fatto perdere all’Austria le guerre, soprattutto contro la Prussia, allorchè i moschetti antiquati non avevano avuto scampo contro i famosi fucili prussiani a retrocarica.” E dunque, proprio in quei giorni, i Freud sono testimoni oculari dei tentativi austriaci di prepararsi alla guerra moderna. È in particolare l’osservazione del nemico che l’esercito intende rivoluzionare. Abbandonate le postazioni in cima agli alberi, gli austriaci vogliono ora scrutare le posizioni nemiche dai palloni aerostatici. Palloni che prima dell’uso in battaglia vanno collaudati attentamente, in un luogo isolato, come il laghetto di Lavarone. Per l’esperimento sono convocate due dozzine di militari. I soldati, tutti di origine ceca, non comprendono una sola parola di tedesco, eccettuati gli ordini militari. Lo stesso vale per gli ufficiali tedeschi nei confronti della lingua ceca. Martin dalla sua camera osserva la scena: “Riuscirono miracolosamente

a gonfiare il pallone e a farlo sollevare in aria. Un tenente stava nella navicella, mentre un altro era nel prato, sulla sponda del lago, per dare i comandi alla truppa a terra. Poiché i soldati cechi conoscevano solo alcuni ordini quali Halt!, Present’arm! O Innescate la baionetta!, risultava per loro impossibile capire il tenente quando ordinava “Tirare” oppure “Allentare!”. I cechi cercavano di indovinare il significato degli ordni e il risultato fu che alcuni tiravano le funi e altri le mollavano.” Sono le rocambolesche prove tecniche di una guerra che inizierà qualche anno più tardi, e che non lascerà più spazio ad alcun divertimento. Il conflitto costringerà Sigmund a rinunciare a Lavarone per lungo tempo. Vi tornerà infatti solo nel 1923, quando il nome di Freud è ormai famoso in tutto il mondo. Più che uno scienziato si direbbe una vera e propria celebrità. Ma Sigmund è anche un uomo malato. Da febbraio avverte uno strano dolore alla guancia destra. Quella del 1923 è la sua ultima estate in Trentino. Subito dopo, a settembre, viene operato. È l’inizio di una lunga battaglia tra lui e un doloroso tumore maligno alla bocca. Nonostante tutto, Freud vivrà e lavorerà fino all’età di 83 anni. In tempo per assistere all’ascesa di Hitler e alla promulgazione delle leggi razziali. Morirà a Londra nel 1939, mentre sue quattro sorelle, che non l’hanno seguito in Inghilterra, troveranno la morte nei campi di concentramento nazisti. Per impedire una fine analoga al padre della psicanalisi, Mussolini stesso si era attivamente interessato alla sua sorte. E proprio al Duce, Sigmund Freud aveva tempo addietro inviato una copia autografata di un suo saggio, intitolato – guarda caso – Perché la guerra. Ma questa è un’altra storia. ■

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trentinoincontri trentinoattualità di Tiziana Tomasini

IL FUMETTO E LA TELA UN PERCORSO D’ARTE IN CONTINUO DIVENIRE, QUELLO DI FULBER. UNA CARRIERA CHE ATTUALMENTE PRENDE FORMA NELLE TONALITÀ DEL COLORE A OLIO. IL PROTAGONISTA CREATIVO È FULVIO BERNARDINI, CHE RACCONTA TUTTE LE NOVITÀ DELLA SUA VENA DI MAESTRO. SENZA TRALASCIARE IL SUO GRANDE AMORE, IL FUMETTO

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elebre fumettista ed ideatore di personaggi noti ed apprezzati a livello nazionale ed internazionale, Fulber – questa la firma dell’artista, al secolo Fulvio Bernardini – rilancia la sua vena creativa e si dedica anima e corpo alle tele. Molto colore, molte rivisitazioni, molte idee pittoriche che trovano vita in grandi opere, subito apprezzate, valutate ed esposte nei più celebri contesti del genere arte. In realtà l’esperienza al cavalletto faceva già parte del patrimonio artistico di Fulber: giovanissimo, ancora adolescente – calcando le orme del padre appassionato della materia – produceva due quadri a tecnica pittorica. Riemersa questa reminescenza giovanile, l’artista, ormai famoso ed apprezzato fumettista, si lancia a capofitto nell’uso del colore. Con grandi soddisfazioni ed importanti ritorni, tra i quali emerge altisonante la produzione di un lavoro di forte spessore tematico presentato al pontefice Francesco. Ma come nasce un fumetto e come prende forma un quadro? Quanto tempo 42

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occorre a produrne uno? Quali soggetti e quali movimenti artistici sono alla base dei suoi lavori? Quanti e quali i riconoscimenti della sua vena artistica? Ne abbiamo parlato proprio con Fulber, scoprendo queste e molte altre argomentazioni estremamente interessanti, come la commistione tra pittura e altre espressioni artistiche, che danno vita a ricchi prodotti di arte nell’arte. Proiettato fondamentalmente a Torino, sua seconda città, dalla quale partono slanci verso l’Europa delle grandi mostre collettive, Fulber sottolinea l’impegno attuale sul fronte fumetto: da citare, la collana UNILIFE (distribuita in Sardegna, in Veneto, in Trentino ed in Alto Adige, con la relativa versione in tedesco), promossa da UNIFARM; le strisce in questione – indirizzate alle famiglie – raccontano lo stile di vita da seguire per stare bene. Si tratta di un rilevante salto di qualità per Gary, personaggio animato che sta per compiere i quarant’anni! L’altro progetto riguardante il fumetto è stato commissionato dalla Comunità dell’Alta Valsugana per far conoscere meglio la realtà

mochena. L’albo presenta, nella medesima struttura, la versione in entrambe le lingue: italiano e mocheno. Racconta, con personaggi creati dalla fantasia, la vera storia di un tenente austriaco che nel ’15 venne nella valle dei Mocheni per studiare la lingua, gli usi e i costumi. Sul fronte pittorico spicca la tela ad olio (“Criminal Heart”) commissionata da Fidapa sezione di Sanremo (organizzazione a livello nazionale costituita da donne che si occupano di arte, cultura, sport…), avente per tema la violenza sulle donne. Le particolarità da evidenziare sono indubbiamente la benedizione del quadro in Vaticano, da parte di Papa Francesco e la consegna ufficiale allo stesso, che avverrà in settembre dopo due anni di tour in Italia; strettamente correlata a questo evento, la collaborazione con James Thompson – musicista jazz, sassofonista e cantante californiano – che sta componendo un pezzo su questo quadro. Un momento importante per parlare di quest’opera si è tenuto in maggio, al Circolo Stampa di Milano. In quell’occa-


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Papa Francesco osserva un’opera di Fulber

PITTURA RIVISITISTA E ALTRO ANCORA

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i un fumetto lui fa tutto, “eccetto la stampa”: dall’idea, allo studio storico ed alla stesura dei testi fino alla realizzazione grafica. Gary, il personaggio base delle strisce, nasce nel 1977 e compare per la prima volta su Vita Trentina, dove vi rimane per ben ventidue anni. Attualmente, in questo settore, ha dato alla luce un testo in formato bilingue italiano mocheno promosso dalla Comunità Alta Valsugana e Bersntol in collaborazione con l’Istituto Culturale Mocheno. Sul fronte pittura rivisitista, Fulber ha all’attivo vari eventi artistici promossi dal Museo MIIT di Torino. Oltre alla tela per il Vaticano sulla violenza sulle donne e sul femminicidio (con il supporto musicale del famoso James Thompson), sarà presente a Milano ad un evento dedicato a Expo 2015 per poi esporre a Londra, Bruges, Pechino e Berlino. In particolare, si segnalano: Strand Gallery di Londra con l’opera “Il gelato di Jeanne” (30 giugno – 5 luglio); Museo Salvador Dalì di Berlino con “Amandalì” (18 – 20 settembre) e Museo Oud Sint Jan di Bruges (16 – 18 ottobre). Organizza il MIIT (Museo Internazionale Italia Arte) di Torino. Per il 2016 è prevista una doppia personale a Baden Baden, gestita sempre dal MIIT.

sione Fulber ha presentato il suo lavoro e la sopracitata collaborazione con Thompson, che proseguirà con la produzione di un video, che ben sposa musica ed immagine. Il soggetto del quadro è ricco di elementi pregnanti e simbolici. Protagonista una donna che viene fisicamente zittita da un uomo con la mano sulla bocca; la figura maschile è rappresentata da una maschera. Tutt’intorno una serie di particolari suggestivi che descrivono la situazione: il divano insanguinato, a rappresentare l’ambito domestico e l’ambientazione in una fossa, a simboleggiare il fatto di essersi persi in qualcosa di profondo, una sorta di labirinto. Altro particolare importante, un braccialetto portato al polso della donna, che può rappresentare il legame di coppia e che poi si trasforma in una morsa, cioè diventa la seconda mano di lui, che stringe la presa. Elemento che ricorda il papa, una piccola colomba che compare tra i colori accesi della tela, che si libera nel

frammento di cielo visibile. Un’opera surrealista. È stato pensato e realizzato tutto in stile pop art, usando il codice di pittura di Liechtenstein. Tutta la produzione attuale di Bernardini rientra nella corrente del rivisitismo: Fulber sta appunto rivisitando tutti i grandi protagonisti del passato, come Keith Haring, lo stesso Liechtenstein, Picasso… Per “rivisitare” si intende reinterpretare secondo il proprio pensiero e le personali inclinazioni ed esperienze. In quest’ottica la tela dedicata al mito Ferrari ed esposta per un anno al Museo Internazionale Italia Arte di Torino. Attualmente un quadro di Fulber è esposto al Museo dell’Energia di Milano; oltre a questo – novità assoluta – è in fase preparazione un altro dipinto, “Donna con gelato” presente in una collettiva a Londra. In quest’ultimo caso, Fulber rivisita un famoso quadro di Modigliani che rappresenta Jeanne, la sua compagna. Grazie all’ampia visibilità nel panorama estero, Fulvio riceve richieste di progetti pittorici in stile pop art anche del territorio trentino. Conosciuto e stimato a livello locale per il fumetto, ora i trentini stanno metabolizzando l’evoluzione pittorica dell’autore, riconoscendo ed apprezzando la sua produzione. In effetti, lo stesso Fulber ribadisce che fumetto e pittura sono due mondi completamente diversi: diverso il modo di lavorare, diverso il pubblico a cui sono destinati i lavori. È comunque una grande soddisfazione – per lui che si è inserito solo da due anni in questa per lui nuova branca dell’arte – raccogliere consensi, contatti e presenze. Esporre a Stoccarda, a Bruxelles, a Londra, a Miami significa proiettarsi nel mondo.

Quest’anno, a livello di eventi, c’è in calendario Londra (sempre organizzata dal MIIT, ovvero Museo Internazionale Italia Arte) con il quadro di Jean, sopra citato; a settembre verrà esposto un altro quadro dedicato a Salvador Dalì ed in particolare alla sua musa, Amanda Lear. Una tela di notevoli dimensioni, attualmente in preparazione, di cui è prevista l’esposizione a Berlino, proprio al Museo Salvador Dalì. Insomma, l’opera giusta al posto giusto. Altra tappa sarà a Bruges, in Belgio. Ma come un’idea si realizza sulla tela e diventa un’opera? Fulber spiega che si parte da un cartamodello sul quale convogliano varie idee scaturite dal tema proposto; parallelamente avviene una ricerca storica, che dà completezza al concetto. Ci vogliono minimo due mesi per realizzare un quadro: la tecnica è quella dell’olio su tela e quindi il colore di questo tipo, rispetto alla tempera, impiega molto ad asciugare. Un’ulteriore simbiosi con altri tipi di arte è quella con la danza: in occasione del saggio di giugno di ARTEDANZA di Trento (“L’isola che non c’è”, presso l’Auditorium) – il cui titolare è il fratello Fabrizio Bernardini – verrà utilizzato per le coreografie la versione gigante del pupazzo indossabile disegnato da Fulber, Gary. Un personaggio poliedrico, Fulber, che ci tiene a uscire dagli schemi: danza, musica, fumetto e pittura si stanno amalgamando tra loro. Per sfida, ma anche per fare la differenza. E i risultati si colgono, ben visibili e percepibili ■ dall’occhio umano.

Con James Thompson 43

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L’INTERVISTA

di Gianfranco Gramola

ARTIGIANO DELLA NOTIZIA NEL 1969, PER STUDIARE, SCEGLIE DI VENIRE A TRENTO, A SOCIOLOGIA, PERCHÉ GLI SEMBRAVA UN POSTO PIENO DI NOVITÀ. MA IRONIA DELLA SORTE, IL FUTURO GIORNALISTA TONI CAPUOZZO NON PRENDE PARTE ALLA CONTESTAZIONE. DOPO LA LAUREA, DISCUSSA IL GIORNO DEL SEQUESTRO MORO, COMINCIA LA SUA CARRIERA

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oni Capuozzo è friulano, nato a Palmanova il 7 dicembre del 1948 da padre napoletano e madre triestina. Ha iniziato l’attività di giornalista nel 1979, lavorando per Lotta Continua, scrivendo per il quotidiano Reporter e per i periodici Panorama Mese ed Epoca. Durante la Guerra delle Falkland ha ottenuto un’intervista esclusiva col grande scrittore Jorge Luis Borges. Successivamente si è occupato di mafia per il programma Mixer di Giovanni Minoli e ha fatto l’inviato per la trasmissione “L’istruttoria”. Ha collaborato poi con alcune testate giornalistiche Mediaset (TG4, TG5, Studio Aperto), seguendo in particolare le guerre nell’ex Jugoslavia, i conflitti in Somalia, in Medio Oriente e in Afghanistan. Vicedirettore del TG5 fino al 2013, dal 2001 cura e conduce “Terra!”, settimanale del TG5, per dieci anni, e poi in onda su Retequattro. Mi racconta il suo periodo trentino? Mi sono iscritto all’Università di Trento (sociologia) nel 1969. Ho scelto Trento perché mi sembrava un posto pieno di novità ed era un posto interessante. Non avevo in mente di fare il sociolo44

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go, non pensavo a questa professione. Mi incuriosiva e mi attirava il fatto che allora veniva chiamata “università critica” e quindi sono stato attirato dal clima sociale e politico di quella facoltà più che dall’iter degli studi. Mi sono iscritto nel ’69 però ho sempre frequentato poco l’università perché nel frattempo lavoravo. Nel periodo universitario ho fatto diversi lavori, da operaio edile a insegnante nei corsi per apprendisti nel settore del legno. Facevo le ore di italiano e cultura in generale. A Trento non ho mai avuto una casa fissa. Ho dormito per qualche notte in quello che allora era l’ospedale Santa Chiara, quello dopo la birreria Pedavena. Poi sono stato ospite di amici qua e là, poi per un periodo c’era una forma di aiuto per studenti in qualche albergo. Io stavo in uno che mi pare si chiamasse albergo Trieste. Episodi che hanno fatto la storia nella facoltà di Sociologia io non ne ho vissuto neanche uno ed è abbastanza ironico che poi come giornalista uno si suppone che arrivi presto sulla notizia e invece sono arrivato fuori tempo massimo. Tutte le cose che hanno lasciato un segno,

un ricordo bello o brutto non importa, io ne ho sentito solo parlare, non li ho visti. Penso al corteo con i due missini fatti ostaggio, l’accoltellamento degli operai alla Ignis o la contestazione quaresimale nella cattedrale. Ho frequentato la facoltà in cui c’era l’eco di queste cose. C’era ancora il movimento studentesco e mi ricordo Marco Boato con cui ho continuato a sentire e a frequentare. Mi ricordo Mauro Rostagno e mi ricordo Renato Curcio che allora era un tipo silenzioso e che faceva una rivista che si chiamava “Lavoro politico”. Per me quello è stato un periodo che era una specie di terra di nessuno perché c’era il picco del movimento studentesco e non c’era ancora Lotta Continua o tutto quello che è venuto dopo. Ha lasciato degli amici a Trento? Sono amici legati alla facoltà, tipo Loris Lombardini e l’amico Rutigliano, che credo insegni alla facoltà. Uno degli amici trentini che ricordo con molto piacere ma non ricordo più il nome e che ho frequentato per un periodo in Germania, era un operaio idraulico, molto grosso, che era stato latitante proprio per i fatti


trentinoincontri legati al corteo della Ignis. Trento era una città che vedeva nei sociologi un elemento di disturbo e quindi una città molto diversa da quella odierna. Quando ha capito che il giornalismo sarebbe stato il suo mestiere? Molto tardi, direi che è stato proprio un caso. Dopo i quattro anni canonici, mi mancavano credo tre esami e basta, sono andato a fare il servizio militare e approfittando anche di questi esami che mi mancavano ho finito gli esami prendendo delle licenze. Il giorno della laurea per me è stato memorabile ma non per la laurea in sé, ma per quanto l’ho fatta lunga, se calcoli che mi sono iscritto nel 1969 e ho preso la laurea nel 1976, quindi dopo sei anni. Era un peso che volevo togliermi. Ricordo che mi sono seduto di fronte alla commissione, stavo per iniziare e il capo dei bidelli ha spalancata la porta dicendo: “Hanno sequestrato l’onorevole Moro”. Puoi immaginare lo sconcerto di tutti e il disorientamento. Io, sapendo che Moro insegnava a Roma, dissi una cosa di cui poi mi sono vergognato un po’: “Credo che il prof. Moro vorrebbe che continuassimo le tesi di laurea”. E così è andata anche se è stata una cosa un po’ sbrigativa e come puoi immaginare, priva di soddisfazione da parte di tutti, perché eravamo tutti quanto storditi da quella brutta notizia. Le doti di un buon giornalista? Piuttosto semplici ma rare. Uno: non avere pregiudizi. I pregiudizi sono una cosa molto radicata, anche se credo che non sempre i pregiudizi sono cattivi, perché ci sono anche quelli buoni. Io credo che questa sia la prima cosa che va accompagnata alla curiosità, altra dote del buon giornalista. Noi abbiamo un’idea della curiosità poco nobile, ad esempio quando diciamo “la curiosità è femmina”. In questo detto facciamo un torto sia alla femmina che alla curiosità. La curiosità dovrebbe essere accompagnata da questa assenza di pregiudizi, cioè di cercare sempre di capire qualcosa e non andare a cercare nella realtà una conferma a dei giudizi che discendono da una visione del mondo, da una fede politica. È chiaro che ci sono alcune scelte che dovrebbero informare il cittadino prima ancora che l’informatore, che è stare dalla parte degli indifesi, dei deboli, della democrazia. Questi sono dei pregiudizi positivi. Un buon giornalista deve essere un artigiano della notizia... Oltre al giornalista ha fatto l’inviato

di guerra. Cosa le ha insegnato questa nuova esperienza? Dal punto di vista professionale mi ha insegnato molto perché le guerre sono un po’ come le catastrofi naturali. In quelle occasioni vengono fuori il peggio e il meglio dell’uomo perché il male e la crudeltà che esistono in tempi normali sono un conto, perché puoi avere a che fare con l’omicida, con il truffatore, con il corruttore, con chi inganna i cittadini. Il male in guerra è esattamente la legittimazione di quello che in pace è reato e quindi uccidere diventa un merito. Mi ha insegnato anche la generosità. In tempi di pace e in tempi di normalità, fosse pure una normalità fatta di crisi, ma se uno di noi può fare un gesto di generosità piccolo o grande che sia, è una cosa bella e che fa bene. Essere generosi in un momento in cui manca tutto o quasi tutto è un’impresa ardua, ma essere pacifici quando si è circondati dalla guerra è una sfida molto più difficile. Dal punto di vista giornalistico è chiaro che frequentare dei luoghi in cui le passioni sono così aperte, dispiegate, profonde e terribili mi hanno insegnato molto. Come inviato ha girato parecchie zone calde, dall’ex Jugoslavia, Somalia, Iraq, Afghanistan, ecc… Ha mai visto la morte in faccia? Da inviato vivi molte situazioni di pericolo e mi è successo molte volte. Io sono un po’ fatalista e quindi credo anche un po’ nel destino. Credo ovviamente che contino molto la precauzione, la prudenza, l’attenzione, l’esperienza.

È vero che lei era nella lista nera di Saddam Hussein? Si! È vero. Sono andato in Iraq per il referendum che vinse con il 99,9 per cento e dissi le cose che andavano dette. Ho detto che si trattava di una buffonata. E naturalmente sono finito nella lista per cui nonostante avessi cercato agganci a tutti i livelli con persone che erano più vicine al regime, poi non mi fu più concesso il visto. Parliamo di solidarietà. So che lei è molto attivo su questo fronte. Ha contribuito per costruire la casaalloggio per gli ustionati di Herat (Afghanistan). Si! In Afghanistan per costruire non ci vogliono moltissimi soldi. In quel caso c’era un progetto e mezzi per costruire, inoltre venivano a darci una mano anche gli alpini. Ha scritto parecchi libri. Quale le ha dato più soddisfazione? Credo il primo. Era sulla guerra in Bosnia e ha venduto meno degli altri, forse perché la guerra dell’ex Jugoslavia non appassionava molto gli italiani. Si chiama “Il giorno dopo la guerra” ed è stata per me una scrittura liberatoria. Scritto sotto forma di racconti, ho tolto dal mio zaino delle cose di cui volevo liberarmi. Diciamo uno sfogo su delle storie che mi avevano ossessionato in quegli anni. Scrivere corrisponde ad una esigenza personale o una sorta di dovere? Direi una esigenza personale, è un piacere. Mi piace scrivere. Io non ho mai suonato uno strumento, sono stonato, sono pessimo nel disegno… Credo che ognuno ha un suo piccolo, un suo minimo talento e per me scrivere è il mio modo di esprimermi, di tirare fuori quello che ho dentro. Nella sua trasmissione “Terra” affronta problemi di attualità. C’è un tema che vorrebbe approfondire maggiormente? Se dovessi darmi un’agenda vorrei poter raccontare degli stranieri facendoli sentire come se fossero una cosa vicina e vorrei illuminare delle situazioni di cui in Italia si parla poco, penso alla montagna, ma anche ai piccoli pescatori, all’agricoltura. Io non sono un esperto, ma mi sembra che l’agricoltura mantenga un buon rapporto con la terra, anche con la manualità anche se adesso molto lavoro è meccanizzato. Mi piacerebbe parlare della cosa che lega le persone al territorio, al circolo delle stagioni, a quello che mangiamo… Sono temi che ■ non si toccano mai a sufficienza. 45

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trentinoincontri

www.curcuegnovese.it

Oltre i Monti del Sole, la Schiara e i monti di Belluno dalle Creste di Cimia (E. Canal)

di Fiorenzo Degasperi

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acqua che fuma lungo le Grave di San Marco, la scomparsa cascata de la Pisa del Castel, le nebbie della malga Foca e delle creste del Valaraz. E poi l’imponente bastionata dolomitica della Schiara. Sono tanti, moltissimi i ricordi di questa magica montagna che ha accompagnato nel corso degli anni, camminandogli a fianco,

Giuliano Dal Mas, che già di per sé è un personaggio vulcanico. La Schiara è la sua prima montagna, quella che gli si è spalancata di fronte quando ha aperto gli occhi – aveva pochi mesi – e li ha rivolti verso l’alto: lo sguardo del piccino non riusciva a racchiudere nel suo campo visivo tutte le forme di questa montagna regina, chiamata altresì le Dolomiti Bellunesi.

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SCHIARA MONTAGNA REGINA 214 PAGINE RICCHE DI TESTIMONIANZE ALPINISTICHE, ESCURSIONISTICHE, NATURALISTICHE E UMANE, ARRICCHITE DA CARTINE, MAPPE E FOTOGRAFIE. PIÙ CHE UNA GUIDA UN VERO E PROPRIO ATTO D’AMORE PER UN GRUPPO DOLOMITICO TRA I PIÙ COMPLESSI ED ETEROGENEI DELL’ARCO ALPINO E’ stato un imprinting forte, di quelli che non ti lasciano più. Ti catturano il corpo e ti imprigionano la mente. Tu, poi, puoi tradirla con mille altre montagne, con mille altre passioni, ma lei rimane legata a te finché morte non vi separi. Le radici della Schiara sono di quelle che ti penetrano dentro, crescono e fioriscono anche se tu non te ne accorgi. La Schiara è montagna femminile, antica. Dalle genti bellunesi è considerata al pari dell’Olimpo: è terra e roccia, è acqua e umidità, per molte ore avvolta dalle nubi. Lassù vivono gli dèi e le dee di questa terra veneta che non se ne sono mai andati nonostante la montagna sia calpestata da centinaia e centinaia di escursionisti. Una moltitudine di forre, gole, caverne, grotte e intagli circondano, come uno zoccolo duro e invalicabile, i pinnacoli che s’innalzano verso il cielo. Pinnacoli, cime, alberi di pietra che forniscono, ai santi e alle sante, improbabili ma desiderate e auspicate scale

su cui scendere e salire per aiutare chi per secoli, su queste balze, vi ha lavorato e vissuto, è nato e morto. Come ci ricorda Dino Buzzati, riportando al centro dell’attenzione la montagna altrimenti persa in contemplazione delle montagne “cortinesi”, dell’ampezzano: in certe giornate limpidissime di autunno, perfino dai tetti più alti di Venezia si possono distinguere, anche senza bisogno di binocolo, le Dolomiti… Dalle 11 del mattino a pomeriggio inoltrato

una piccola macchia lucente risplende infatti all’orizzonte. E’ la faccia sud dello Schiara, una delle poche grandi pareti dolomitiche che guardano direttamente la pianura… La Schiara è stato il primo amore di Giuliano Dal Mas. Era inevitabile. Si stagliava proprio di fronte a lui, da qualsiasi parte si girasse. Le tre catene in cui è suddiviso il gruppo sono così “invasive” da toglierti il senso dell’infinito. Per quello bisogna lanciare lo sguardo verso l’alto,

Tramonto sul versante settentrionale della Schiara (E. Canal)


trentinoincontri superare le cenge, i camini e i valloni. Ora, come il primo amore che non muore mai, la Schiara si è riappropriata dello scrittore di montagna riconducendolo lungo i suoi sinuosi fianchi e adombrandolo di delizie e piaceri. E così è nato questo libro, l’ennesima ma forse la più sentita guida delle montagne care a Giuliano Dal Mas, sicuramente la più romantica e nostalgica. Dopo centinaia di pellegrinaggi nelle più disparate terre alte dolomitiche e non solo, si ritorna alle origini, si ricercano le emozioni, i sentimenti, le sensazioni provate da giovani quando si scopriva il mondo, si scoperchiavano coperchi da cui emergevano mondi e universi che ti facevano venire il capogiro. I piedi e gli occhi dell’autore ci conducono dal basso verso l’alto, verticalmente, ma anche orizzontalmente, facendoci percorrere sentieri, tratturi, vie attrezzate e di roccia, attraversate da torrenti ribollenti dalle invisibili anse, dove si nascondono ancora le gane,

pascoli verdeggianti dove un tempo si aggiravano i véida o véda, termine col quale era designato il secondo pastore, agli ordini del bifolco, ossia il guardiano delle vacche. Poi c’erano i caprari, cavrari ovvero i ciurèi. Insomma tutto un popolo che emerge dalle nebbie e ci accompagna così come ha accompagnato Giuliano Dal Mas su questa montagna dall’etimologia magica e antica. Montagna Regina, la Schiara è qui presentata in tutta la sua ricchezza, senza tralasciare il silenzioso popolo dei nani che lì, sul Monte Serva, l’antico Monte Selva, ha vissuto un periodo di prosperità mai vista, scoprendo e innamorandosi del sole e dello scenario tutto verde e pieno di vita. Un tempo gli sterili ghiaioni che ad occhio nudo oggi si vedono dalla città di Belluno non c’erano. Al loro posto fitti boschi dentro i quali viveva un popolo felice di nani boscaioli. Ecco quindi, come scrive Roberto De Martin, un libro polifonico, dove Alpi e Prealpi si danno la mano. ■

La cascata del Fontanon (Bepi Nart)

convegni a Tecnonart 19 giugno - business oriented

“Le nuove tecnologie dei mezzi SAPR in ambito civile”

20 giugno - “Drone for digital Art” 03 luglio - Dilegno S.T.A. presenta “Il legno: ieri, oggi e domani”

04 luglio - ”Nuovi materiali green

ottenuti dal riciclo degli scarti della lavorazione industriale delle mele”

0463510050

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trentinobottegad’artista

di Renzo Francescotti

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a Val Rendena è una Valle delle Giudicarie, in effetti un sistema di valli, il più esteso del Trentino, divise tra Interiori e Esteriori (mai capito quali che sono “interne” e quali ”esterne”, nonostante i miei, da parte di mio padre, siano di Stenico). La Rendena parte dalla piana di Tione e si arrampica lungo il Sarca, ai piedi dell’Adamello, sino a Campiglio nelle Dolomiti del Brenta. Lì, l’orgia fantastica delle forme dolomitiche, unica al mondo, ha da sempre elettrizzato la creazione artistica: così che tra le guglie dolomitiche sono esplosi innumerevoli artisti: Augusto Murer, Riccardo Schweizer, Adolf Vallazza, solo per fare alcuni nomi tra i grandi più recenti. E all’ombra di questi monumentali “alberi artistici”, una fungaia di artisti minori, di artigiani-artisti, come in Val Gardena, in Val di Fassa, nel Primiero. E in Val Rendena? Niente o quasi (come dico io: ci vuol pure uno che lo dica per primo, se non lo dicono gli altri…) Ma in quel “quasi” c’è l’eccezione di Nicola Cozzio, scultore soprattutto in legno, nato a Spiazzo Rendena nel 1964, dove vive e lavora. Scriviamo dunque di lui. Ma da dove cominciare? Nicola è di una polivalenza travolgente: istruttore di arti marziali; accompagnatore di mountain-bike e di trekking;

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PARLANDO CON IL LEGNO NICOLA COZZIO È DI UNA POLIVALENZA TRAVOLGENTE: ARTI MARZIALI; ACCOMPAGNATORE DI MOUNTAINBIKE E DI TREKKING; FONDATORE DI UNA SCUOLA DI SCIALPINISMO ED ESCURSIONISMO IN VAL RENDENA... fondatore di una scuola di scialpinismo, escursionismo in Val Rendena; docente in corsi di scultura in legno; autore di libri come “La ciotola sonante” (Curcu & Genovese). E infine scultore, soprattutto in legno. ”Infine”? Bè, mica tanto “infine”, dato he il nostro Cozzio ha partecipato ed è stato anche premiato (di solito dal pubblico) in decine di simposi non solo in Italia ma anche in Olanda, Francia, e perfino in India e Giappone. Inoltre ha al suo attivo diverse sculture pubbliche: a Bolbeno, Praso, Spiazzo Rendena, Ledro, in edifici, parchi, piscine. Dice di se stesso, parlandone in terza persona: ”L’ambiente della montagna lo ha sollevato nella bellezza paesaggi-

stica e continua a mantenergli la testimonianza e i valori di una comunità formatasi a stretto contatto con la ciclicità degli eventi naturali. Luogo, questo, degli estremi e insieme intreccio di enigmi…” Nicola Cozzio è un’artista autodidatta: il che vuol dire che non ha frequentato nessun Accademia, nessun Istituto d’Arte. È il caso, ad esempio di quello straordinario pittore, anche lui giudicariese, che risponde al nome di Carlo Sartori, di povera famiglia, che prima di poter dedicarsi del tutto alla pittura verso i quarant’anni ha fatto il pastorello, il malgaro, il contadino, l’imbianchino, il pittore decoratore. Cozzio, se è a conoscenza dell’itinerario dell’arte attraverso i secoli (ne puoi cogliere gli echi) se l’è studiato per conto suo: se si avvale di regole vuol dire che in tanti casi le ha scoperte per conto suo o se l’è inventate. Questo è, allo stesso tempo, un vantaggio (ci si può muovere liberamente) e uno svantaggio (ha certe piccole lacune tipiche di chi non ha mai avuto un maestro che gli aprisse il “terzo occhio”). Così le sue opere: da una parte non sono oberate da nes-

sun peso accademico, non si sentono in dovere di pagare dazio a nessuno, si muovono con la freschezza, l’ingenuità di chi fa delle scoperte in proprio, senza mettersi in crisi pensando che sta copiando e che tutto sia già stato scoperto: dall’altra rivelando tutte le ingenuità, le acerbità tipiche del neofita. In ogni caso, nella vita ciò che conta è fare le cose in cui si crede. E Nicola lo fa. Non è facile scrivere su di lui dato che ti mancano i punti di riferimento di atri


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studiosi e critici. Ma questo non mi ha mai spaventato. Dire delle cose su cui non ha mai scritto praticamente nessuno mi interessa, mi eccita: anche se devi uscire allo scoperto, devi attraversare un campo che può essere minato, devi “rischiare le chiappe”. Mi è capitato in diversi casi, in particolare con Sartori, convalligiano di Cozzio. Ci ho impiegato almeno vent’anni (attraverso articoli, saggi, monografie, cataloghi), a togliergli l’etichetta di “naïf” affibiatagli anche da critici nazionali, spiegando che per almeno sei fondamentali ragioni definire “naïf” Sartori era una monàda: ed ecco che salta fuori il “critico” che finalmente scrive ”Sartori non è un pittore naïf”: con l’aria di averlo scoperto lui e comunque senza aggiungere la stradoverosa riga “come da vent’anni a questa parte ha scritto Renzo Francescotti”. Ma, bando alle amarezze, torniamo al nostro Cozzio,

parliamo di alcune sue opere emblematiche, degli ultimi anni. Del 2006 è un scultura in legno di cirmolo, (il più usato nelle sculture lignee, per la sua plasticità e la pittoricità dei sui nodi), dal titolo ”Ecce homo”, un’opera che non sarebbe concepibile senza la linfa della religiosità succhiata dalla sua terra, dal suo territorio: un Cristo alto quasi un metro e mezzo, dalla forza gotica aspirata dai secoli, e allo stesso tempo moderna, nel suo non finito, nella sua tormentata frantumazione. Un’opera figurativa (e in questo senso eccezionale nella produzione di Cozzio) in legno di noce, un legno poco usato dagli artisti per la sua eccezionale durezza e per le molte vene che risultano impattanti). Del 2008 è “Tieni stretta la tua gioia”, in legno anche dipinto, che nella parte superiore è impreziosito da un triangolo composto da cubetti colorati, tenuto legato al tronco da una fascia metallica. Dell’anno seguente (2009) è “Fine di un sogno”, in legno di cirmolo patinato in rosa, una forma in verticale di suggestiva leggerezza e raffinatezza, serrata in basso da un fascia metallica, che questa volta non lega, ma ha strangolato la vita e il sogno. Del 2011 è ”Semi di vita”, una coppia di quelle che potrebbero essere piante secche, serpentinate, su cui, a sorpresa, sbocciano semi colorati che paiono fiori. Realtà e sogno, vita che sembra morta ma che rigermoglia quella resa emblematicamente dal nostro Nicola. ■

RASSEGNA INTERNAZIONALE DI MUSICA PER OTTONI

Valle di Primiero - Trentino

San Martino di Castrozza CONCERTO EVENTO - 10 ANNI DI FESTIVAL

DOMENICA 26 LUGLIO ore 18 Auditorium di Primiero

CANADIAN BRASS (Canada)

BIGLIETTI € 20,00 intero (posti non numerati) € 10,00 ridotto per gli allievi della Scuola musicale di Primiero, ragazzi fino ai 25 anni e per i Soci possessori di Carta “In Cooperazione”. PRENOTAZIONI (la prenotazione garantisce il posto al concerto) – c/o Scuola musicale di Primiero, Via Fiume, 10 – Fiera di Primiero (TN) con orario dal lunedì al giovedì dalle 9.30 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 18.00 e il venerdì dalle 8.00 alle 12.00 – tramite info@scuolamusicaleprimiero.it oppure tel. 0439/64943 Ritiro dei biglietti presso la cassa dell’Auditorium il pomeriggio del concerto, dalle ore 17, fino ad esaurimento posti. .

www.primierodolomitifestival.it Iniziativa realizzata con il sostegno di:

COMUNITÀ e COMUNI DI PRIMIERO

Cassa Rurale Valli di Primiero e Vanoi

Cassa Centrale Banca

G r u p p o

B a n c a r i o

B.I.M. Brenta

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Info: Scuola musicale di Primiero Via Fiume, 10 Fiera di Primiero (TN) Tel. 0439 / 64943 info@scuolamusicaleprimiero.it

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trentinoattualità

NOTE DAL MONDO CHE OMAGGIANO LA NATURA © FOTOTECA TRENTINO MARKETING. FOTO: DANIELE LIRA

“I SUONI DELLE DOLOMITI” SI SVOLGE DA VENTUNO EDIZIONI NEL PALCOSCENICO UNICO E IRRIPETIBILE DELLE PIÙ BELLE MONTAGNE DEL TRENTINO, RAGGIUNTO A PIEDI DAL PUBBLICO E DAI MUSICISTI, CON UN PROGRAMMA DI CONCERTI CHE SPAZIANO DALLA MUSICA CLASSICA, AL JAZZ ALLA WORLD MUSIC, FINO ALLA CANZONE D’AUTORE. TRA I PROTAGONISTI MARIO BRUNELLO, DAVE DOUGLAS, TOUMANI DIABATÉ, ERNST REIJSEGER, NINA ZILLI, NICOLA PIOVANI, ENRICO PIERANUNZI, PETRA MAGONI, NICCOLÒ FABI

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e montagne del Trentino, che per l’occasione si trasformano in straordinario palcoscenico naturale, e la musica si danno appuntamento ogni estate, dal 1995, per dar vita a un festival davvero originale: “I Suoni delle Dolomiti”. Un titolo semplice, ma che nel contempo ne sintetizza come meglio non si potrebbe contenuti e intenti: ospitare colori musicali differenti, provenienti da ogni parte del pianeta, in uno scenario ambientale di grande, irresistibile fascino, fatto di rocce, erba, boschi, vento, tra le montagne definite da Le Courbusier “le più belle architetture naturali del mondo” e nel 2009 nominate dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità. Perché la musica, sulle Dolomiti, respira 50

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come in nessun altro luogo, dialoga con il silenzio, respinge i rumori quotidiani: le corde e i legni di violini e violoncelli si inchinano all’aria, clarinetti, trombe e sassofoni si librano fra le nuvole. Suonare in montagna può rappresentare una sfida che i tanti musicisti internazionali che hanno preso parte a “I Suoni delle Dolomiti” hanno affrontato volentieri, vivendo un’esperienza artistica e umana irripetibile. La musica come linguaggio universale, la montagna come spazio di libertà: questo il pensiero forte attorno al quale ruota da sempre un festival che, anno dopo anno, vetta dopo vetta, è diventato uno degli eventi più attesi da chi ama abbinare l’arte e la montagna. Organizzato dall’Assessorato provincia-

le all’agricoltura, foreste, turismo e promozione e da Trentino Marketing srl, con le Apt d’ambito, numerosi soggetti pubblici e privati del territorio, “I Suoni delle Dolomiti” offre anche per l’estate 2015, fra il 2 luglio e il 28 agosto, la possibilità di condividere indimenticabili momenti di vita e di ascolto e di ammirare emozionanti paesaggi ambientali e culturali. L’edizione 2015 de “I Suoni delle Dolomiti” si aprirà con un trekking musicale in programma dal 2 al 4 luglio


© FOTOTECA TRENTINO MARKETING. FOTO: RAOUL JACOMETTI

in Val di Fassa (con concerto finale al Rifugio Contrin) e di cui sarà principale protagonista il violoncellista Mario Brunello, che del festival trentino è ospite sin dalla prima edizione, insieme al suo pregiato violoncello del ‘600. Camminando lungo quelle che furono le linee del fronte della Grande Guerra, Brunello avrà al suo fianco il fisarmonicista Ivano Battiston e il contrabbassista Gabriele Ragghianti. Sempre in luglio, il 18, Brunello tornerà sulle Dolomiti di Fassa per un concerto che, salutando il sorgere del sole a Col Margherita, lo vedrà in compagnia di altri quattro violoncellisti (i Cello4Ever) e del trombettista americano Dave Douglas, figura di spicco del panorama jazzistico contemporaneo e autore nel 2003 di Mountain Passages, composizione che verrà riproposta in una nuova veste. Tra i diciassette appuntamenti di questa edizione spiccano i concerti di Nicola Piovani (5 agosto a Pian della Nana in Val di Non), di Paolo Fresu con il bandoneonista Daniele di Bonaventura e gli

TRA I RITI E I SAPORI DEGLI ALPEGGI DAL 4 LUGLIO AL 12 SETTEMBRE OGNI WEEKEND RITORNA «ALBE IN MALGA»

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lbe in malga” è un appuntamento che offre a grandi e piccoli l’opportunità di calarsi per qualche ora nell’affascinante realtà della vita in un alpeggio in quota, una realtà importantissima, in chiave di conservazione della biodiversità e di presidio dei territori di montagna, vivendo in prima persona i ritmi e il lavoro dei malgari. Non prima di aver assistito alla nascita di un nuovo giorno, al graduale mutare dei colori del cielo, delle nuvole, fino all’irrompere del sole all’orizzonte, avvolti dal silenzio dell’alta quota. Trentino Marketing, in collaborazione con le tre Strade del Vino e dei Sapori trentine, le Apt e i Consorzi turistici, riproporrà anche nell’estate 2015 questa coinvolgente esperienza dal 4 luglio al 12 settembre in circa 30 malghe, ogni sabato e anche alcuni venerdì. Il programma, ben collaudato, prevede un’escursione per raggiungere la malga di primo mattino, in compagnia di una guida alpina o un accompagnatore. Arrivati a destinazione si partecipa al rito della mungitura per poi assistere alla caseificazione, eventualmente integrata da altre esperienze come la raccolta delle uova o la cura dei cavalli, la raccolta di erbe spontanee e fiori per arricchire le proprie ricette. Dopo il lavoro sarà servita una genuina colazione a base di prodotti di malga, torte, confetture, uova, salumi e pane casereccio. Nelle strutture che dispongono di posti letto l’escursione potrà essere organizzata già dalla sera precedente, pernottando in quota e risvegliandosi l’indomani già sul posto. In alcuni casi le attività proseguiranno anche nel corso della mattinata con escursioni guidate. Per informazioni: www.visittrentino.it/albeinmalga Account twitter: @gustotrentino L’hashtag dedicato alla manifestazione è #albeinmalga

archi de I Virtuosi Italiani (6 luglio a Villa Welsperg in Primiero), il progetto “Voci di donna nella terra che cambia”, ideato dal compositore trentino Armando Franceschini, che coinvolgerà Petra Magoni, un gruppo corale e un ensemble strumentale (17 agosto, Busa del Cancanù, Altopiano della Paganella). Il 29 luglio (in Val San Nicolò, Val di Fassa) arriverà dal Mali Toumani Diabaté, virtuoso e poeta di uno degli strumenti simbolo della musica africana, la kora, accompagnato dall’allievo, suo figlio Sidiki. In tema di musica classica il violinista austriaco Thomas Zehetmair, con i “capricci” di Paganini (3 agosto al Rifugio Vajolét, in Val di Fassa) ed i Mahler Chamber Soloists, l’ensemble di fiati che il 28 agosto, al Rifugio Roda di Vaél in Val di Fassa, porrà il sigillo alla XXI edizione de “I Suoni delle Dolomiti”. La world music sarà rappresentata anche dai SIGNUMfive (11 agosto, Rifugio Boè, Val di Fassa), mentre il jazz avrà dalla sua il pianista Enrico Pieranunzi, (14 luglio, a Passo di Lavazé, Val di Fiemme), il violoncellista olandese Ernst Reijseger, uomo di punta della musica improvvisata europea (19 agosto, Rifugio Rosetta Giovanni Pedrotti, San Martino

© FOTOTECA TRENTINO MARKETING FOTO: MARISA MONTIBELLER

© FOTOTECA TRENTINO M.. FOTO: RONNY KLAULEHN

trentinoattualità

di Castrozza). Parole e musica si fonderanno invece nei concerti acustici di due esponenti della canzone italiana: Nina Zilli (21 agosto, Camp Centener, Val Rendena) e Niccolò Fabi (24 agosto, Malga Canvere, Val di Fiemme). Tutti i concerti avranno inizio alle ore 13, con l’eccezione del concerto del 18 luglio, con inizio alle ore 6. Il trekking del 2-4 luglio è a pagamento e a numero chiuso (Info: 0462 609620). ■ Per informazioni: www.isuonidelledolomiti.it facebook.com/isuonidelledolomiti.it twitter.com/isuonidolomiti instagram.com/isuonidelledolomiti 51

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trentinospecialegrigliate

IL BELLO DELLO STARE ASSIEME

ARRIVA IL CALDO. E CON LUI LA GIOIA DI RITROVARSI TRA AMICI O, PIÙ SEMPLICEMENTE, IN FAMIGLIA, PER ARROSTIRE E MANGIARE IN ALLEGRIA ALL’ARIA APERTA

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opo un lunghissimo inverno, il recente caldo estivo ha riacceso il desiderio di trascorrere i momenti di tempo libero all’aperto, anche negli spazi immediatamente adiacenti all’abitazione. Chi dispone di un giardino o di un angolo verde, o anche solo di una terrazza o di un grande balcone, può progettare un’estate da sogno, anche senza allontanarsi da casa. In tempi di crisi, conviene rivalutare quanto è a nostra disposizione, per godere appieno le gioie della bella stagione. Ed allora programmiamo tutto quanto ci consente di vivere all’aperto, dalla cura del verde all’arredo comodo e funzionale, dalla scelta del 52

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barbecue e delle ricette che esaltano questo tipo molto gustoso di cucina all’allestimento delle zone dedicate a relax e riposo. La nostra parte abitativa esterna si può quindi trasformare in un mix di spazi che tengano conto – contemporaneamente – di funzionalità e di magiche atmosfere, dai molteplici usi e dai massimi utilizzi. Per vivere la sensazione di vacanza appena oltre le mura domestiche. E qualora ci venga offerta la possibilità di muoversi verso altri spazi di libertà, oltre il contesto abitativo – come ad esempio giardini privati, spazi pubblici, montagna, prati, laghi e mari – si potranno utilizzare le versioni portatili del-

la cucina all’aperto, sempre più evolute anche in materia di sicurezza. L’EMOZIONE DEL VERDE Il giardino è uno spazio da vivere, circondati da tutto ciò che completa il nostro mondo, inclusi piante ed animali. Creare in questo spazio verde aree per molteplici usi significa usufruire al massimo delle nostre risorse e contemporaneamente rendere molto flessibili le potenziali modalità di utilizzo di ogni minimo centimetro. Parallelamente, la terrazza ha tutte le potenzialità per divenire un angolo straordinario: debitamente arredata di piante rampicanti e di rigogliosi alberi ad ombrello, si trasforma in paradiso… Addentrandoci nello specifico, si può affermare che il giardino riesce a conglobare lo spirito elegante, quello scientifico e quello specificatamente romantico, tutti in grado di comunicare, sempli-

cemente, grandi emozioni. Il classico giardino all’inglese, che affonda le sue memorie nel lontano Settecento, non si avvale di giochi ottici e di prospettive, ma si basa essenzialmente sull’accostamento di elementi naturali. Ed allora potranno comparire grotte, alberi ed arbusti apparentemente spontanei ma sapientemente studiati per creare un effetto del tutto naturale. La scelta del manto erboso dovrà tener conto dell’esposizione della superficie sulla quale si vuole operare il trapianto: se la zone è ombreggiata, si potrà optare per miscele di base adatte a quel tipo di esposizione; se la zona è invece naturalmente esposta ai raggi del sole, ci si potrà dirottare su composti studiati per lo specifico caso. Per ottenere ottimi risultati a livello di “green”, occorre puntare l’attenzione su prodotti che potenziano fioriture abbondanti e prolungate e che aumentano a livello esponenziale la resistenza



trentinospecialegrigliate verso le più note malattie del settore vegetale e verso il sempre più impattante stress ambientale. Al momento della prima dimora, il terriccio verrà associato ad una parte minima di concime; le concimazioni vanno poi ripetute a cadenza regolare, con fertilizzanti ricchi di potassio. I risultati non sono solo nutritivi, ma anche estetici ed olfattivi. LE MIGLIORI TIPOLOGIE DI BARBECUE Nel periodo estivo, cucinare e mangiare all’aperto rappresenta un’ottima occasione per ritrovarsi in compagnia di familiari ed amici, in un clima decisamente sereno ed allegro. Organizzare o partecipare ad un barbecue è quasi una sorta di rituale, che solitamente prende l’avvio dalla preparazione collettiva dei cibi. C’è l’esperto fochista affiancato dal maestro nel grigliare, c’è chi cura la marinatura e la predisposizione delle pietanze, c’è chi possiede l’arte di imbandire

la tavola e di rendere il pasto, se possibile, ancora più gradevole e piacevole. L’evoluzione tecnologica consente oggi di disporre di varie e diversificate tipologie di barbecue (in sigla BBQ). Nei negozi specializzati del settore, le proposte per la cucina da giardino o da balcone offrono una panoramica ampia e specifica per ogni nostra esigenza di cucina

all’aperto, calibrata a seconda delle nostre reali necessità. Le offerte commerciali presentano al pubblico degli estimatori del genere un articolato ventaglio di modelli, tutti in grado di soddisfare la voglia di condividere tra familiari o con gli amici un pranzo od una cena di sicuro effetto. Il mercato presenta tante strutture tradizionali rivisitate e riproposte in chiave moder-

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na, affiancate da altre estremamente innovative in tema di design e di rendimenti. E allora sfilano i barbecue alla brace, a carbonella, a griglia, a gas ed elettrici; molti sono presentati nella duplice versione a struttura fissa o portatili; tutti garantiscono ottimi risultati gastronomici: conviene scegliere in base alle proprie esigenze ed alle proprie capacità. Il barbecue a legna è disponibile sia in muratura, sia nella versione trasportabile. Se abbiamo optato per questo tipo di modello significa che lo spazio a nostra disposizione è ampio e di largo respiro, non solo per l’opera in sé ma anche per l’inevitabile stallo del materiale di combustione, pesante ed ingombrante. La base del barbecue consiste essenzialmente in un piatto sul quale verrà disposta la brace ed un braciere con una griglia di acciaio. La cottura a legna consente di raggiungere temperature molto elevate, con un prodotto finale di alta qualità culinaria. ■


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NOVITÀ IN CASA RENAULT DA SCOPRIRE AL GRUPPO ALPIN LO STORICO CONCESSIONARIO GRUPPO ALPIN, CON SEDE A RAVINA IN VIA STELLA PER IL TRENTINO E A BOLZANO IN VIA GALVANI PER L’ALTO ADIGE, RIVENDITORE UNICO IN REGIONE PER LE CASE AUTOMOBILISTICHE RENAULT, DACIA E DALL’ANNO SCORSO ANCHE PER LA COREANA KIA, HA DI RECENTE PRESENTATO LE DUE NUOVE PROPOSTE DELLA CASA PRODUTTRICE FRANCESE: ESPACE E KADJAR

B

elle, pratiche, spaziose… sono le novità di casa Renault, uscite in questa prima metà del 2015. La prima, Renault Espace è il nuovo fiore all’occhiello del marchio francese, un crossover ampio, come suggerisce il nome, che può ospitare dai 5 ai 7 posti, e unisce ad un design elegante dalle linee fluide una struttura robusta e muscolosa, ma non eccessiva, privilegiando comunque una soluzione che risulti pratica e maneggevole. E infatti il nuovo Espace è davvero un modello versatile, in grado di soddisfare sia chi è in cerca di una vettura per spostarsi tutti i giorni godendo del massimo confort, sia chi è attirato dall’idea di viaggiare a bordo di un’automobile allo stesso tempo grintosa. La vasta gamma di accessori disponibili permette inoltre di personalizzare Espace in maniera raffinata, con 56

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elementi unici di estrema qualità, come i cerchi in lega progettati appositamente per questo modello. Il debutto trentino di fronte al pubblico di appassionati motoristi di questa splendida neo nata di casa Renault è stato l’evento dello scorso 6 giugno, presso La Nuova Espace 2015

gli spazi del concessionario di via Stella, -e contemporaneamente nella sede altoatesina- dove per l’occasione lo show room è stato rinnovato con un restyling completo, per mettere in mostra ancora di più questi gioiellini d’oltralpe. Renault Kadjar, la seconda new entry


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CONTATTI ALPIN TRENTO Via Stella 9/e 9/f 38123 Ravina (Tn) Telefono 0461 973111 ALPIN BOLZANO Via Galvani 28 39100 Bolzano Telefono 0471 266989 Orari: Lun-Ven 8.30 -12.00 /14.3019. Sab. 9.00 – 12.00 /15.00 -19.00 della casa produttrice francese è invece un crossover dal piglio sicuro, agile e audace. Un modello potente e dinamico, pensato per chi ama osare e non porre nessun limite alla sua voglia di avventura, adatto a tutti i tipi di percorsi, anche quelli non battuti. Anche per Renault Kadjar le parole d’ordine sono praticità e spaziosità: le dimensioni dell’abitacolo infatti sono fuori dal comune, con un padiglione di 910 mm e la larghezza gomiti un metro e cinquanta, il massimo nella sua categoria. Ha un motore efficiente, equipaggiato con Renault R-link2® ed è dotata dei più moderni sistemi di assistenza alla guida, come l’Easy Park Assist. Un’automobile praticissima per muoversi in città, che dà il suo meglio liberando tutta la sua energia nei percorsi lunghi e outdoor. Ma oltre a queste due nuove regine della strada sono molte le novità in casa Alpin in questo periodo carico di stimoli, come racconta Christian Dallavalle responsabile del marketing e insieme al fratello Mauro il direttore generale, titolare del gruppo dal 2008. Si è concluso da poco infatti un evento dedicato ai modelli commerciali proposti da Renault, pensati per gli spostamenti durante il lavoro, il Renault Business Booster Tour, un evento unico durato un intero mese, dal 22 maggio al 22 giugno, dove in ambedue i conRenault Kadjar

cessionari, sia a Trento che a Bolzano, sono stati presentati vari allestimenti con offerte esclusive davvero vantaggiose. A nome della casa produttrice Kia, il Gruppo ha partecipato invece come sponsor ufficiale delle Feste Vigiliane di Trento e ai vari appuntamenti della rassegna, facendo sfilare tra le vie addobbate a festa la sua nuova Kia Sportage. Insomma, sembra che per il gruppo in questo momento davvero non ci si possa lamentare. Christian Dallavalle infatti parla in termini positivi dell’attuale situazione di mercato, che in questi anni di crisi, non ha risparmiato neppure il settore automobilistico: “Dall’inizio del 2015 per noi è stato un periodo di ripresa.” Una ripresa generale, spalmata su tutte e tre le case di produzione, continua, Renault, Dacia e la più recente Kia, sia per il settore del nuovo, sia per la rivendita di auto usate a Km 0. Se per il Gruppo Alpin, questo è un buon momento, è anche merito delle radici solide su cui poggia da oltre cinquant’anni. Una tradizione consolidata all’insegna della qualità e della professionalità, che ha saputo rinnovarsi sempre al momento giusto, mantenendo come punto fermo il rapporto con la clientela, che cerca di soddisfare con la massima serietà e competenza nella consulenza alla vendita, come nell’assistenza continua. Una storia professionale che prosegue con lo stesso impegno e la stessa passione dal 1964, quando alla guida dell’officina e punto vendita esclusivo per la casa Renault che allora si trovava in un’unica sede in corso Buonarrotti c’erano i fratelli Hartmann, Remo

Christian e Mauro Dallavalle

e Roberto. Da quegli inizi promettenti, nel giro di pochi anni, cominciò un periodo florido e in rapida ascesa per il mercato automobilistico, tanto che nel 1981, ai fratelli Hartmann si unirono i fratelli Dallavalle, i fratelli Knycz e Francesco Hartmann. La crescita del gruppo continuò a ritmo costante e continuo, col piede premuto sull’acceleratore, finché, alla fine degli anni Novanta, si decise di trasferire il punto vendita in uno spazio più ampio, scegliendo il capannone di Ravina in via Stella, dove si trova attualmente. Una scalata professionale che non ha mai conosciuto battute d’arresto né si è mai assestata, tanto che assecondando l’onda verde del volume del lavoro, la famiglia Dallavalle qualche anno fa decise di acquisire le quote della Hartmann Srl, riorganizzando l’assetto del Gruppo e mutandone il nome in Gruppo Alpin, nel 2008. Da concessionario unico regionale ed esclusivo per il marchio Renault, Gruppo Alpin finì poi con l’acquisire anche i veicoli targati Dacia, e infine, l’anno scorso anche quelli ■ a firma Kia. 57

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SULLE TRACCE DELLA GRANDE GUERRA ITINERARI ESCURSIONISTICI TRA CIME, TRINCEE, CAVERNE E POSTAZIONI NELLE VALLI DI FIEMME E FASSA, PRIMIERO, VANOI CURCU & GENOVESE

CIMA CAVALLAZZA IL BALUARDO DEL CASTELLAZ COLBRICON, DA PUNTA CÈS A CAORIA, UN OBICE E UN MUSEO IL SENTIERO DEI FINANZIERI FORTE DOSSACCIO FORTE AL BUSO, SBARRAMENTO CARIGOLE DALLA VALMAGGIORE A FORCELLA MOREGNA MONTE CAURIOL A PASSO SÀDOLE E SENTIERO 321 ASSALTO AL CARDINAL IL PIAN DEI RUSSI E L’OBICE MOSES CIMA LITEGOSA LE TRINCEE DI SAN LUGANO DA PASSO MANGHEN A FORCELLA ZIOLERA DA PASSO MANGHEN A MONTE VALPIANA LAGHETTI DELLE SUTE E FORCELLA LAGORAI ALTA VIA DE LA MARIOTA LA CONCA DI FUCHIADE AL SAS DAL MUSC E AL COLIFON ALTA VIA CRESTE DI COSTABELLA LA GALLERIA DE LA RICOLETA IL FORTE DI SOMEDA E LA FINESTROLA ALTA VIA DEI MONZONI IN VETTA AL SASSO DELLE UNDICI LA STRADA DEI RUSSI NELLA VALLE DI S. NICOLÒ IL TEATRO DI BOCCHE IL SENTIERO DEL GRONTON, VERSO CIMA BOCCHE ALL’OBELISCO DI VAL MINIERA LE CANNONIERE DI MALGA CÒLVERE

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rendi dieci brani del repertorio classico internazionale, un’orchestra sinfonica regionale e centinaia di giovani musicisti del territorio, mescola tutto in un concorso con l’obbiettivo di promuovere l’interpretazione della tradizione musicale classica attraverso le sensibilità contemporanee dei musicisti e otterrai il nuovo concorso ideato dalla la Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto: “Music 4 The Next Generation”. Il concorso si pone l’obiettivo di promuovere un approccio di interpretazione della tradizione musicale classica alla luce delle sensibilità contemporanee, che colmi una distanza tra generazioni, tra pubblici e tra mondi musicali diversi. Music 4 The Next Generation intende proporre ai gruppi musicali di interpretare uno o più brani, tra i dieci proposti dal bando, appartenenti alla tradizione musicale classica, attraverso una libera rielaborazione tematica, armonica e ritmica. L’iscrizione gratuita direttamente on line sul sito www.m4ng.it, rimane attiva fino al 23 agosto. Ciascun gruppo può partecipare con più brani, ma alla selezione passerà solo un brano per gruppo. La prima selezione

MUSIC 4 THE NEXT GENERATION UNA SFIDA TRA LE GIOVANI BAND DEL TRENTINO ALTO ADIGE E L’ORCHESTRA SINFONICA HAYDN, UN PROGETTO CHE PARTE A MARZO E SI CONCLUDE IN OTTOBRE NELLA SPLENDIDA CORNICE DEL TEATRO ZANDONAI DI ROVERETO dei brani in concorso avverrà da parte di una Giuria tecnica tramite l’ascolto degli mp3 caricati sul sito entro il 10 settembre, quando saranno scelti e resi pubblici i dieci brani che parteciperanno all’esecuzione live il giorno 2 ottobre 2015 al Teatro Zandonai di Rovereto, dove saranno valutati a porte chiuse dalla Giuria, per la selezione dei tre gruppi finalisti ammessi alla serata pubblica finale del 3 ottobre dove avverrà la ‘sfida artistica’ con l’Orchestra Haydn. I vincitori saranno selezionati da una Giuria tecnica e una Giuria web. Dal 10 settembre al 2 ot-

La Calzoleria

tobre sarà infatti coinvolto anche il pubblico della rete (Giuria web) che potrà esprimere il proprio gradimento ai 10 brani semifinalisti attraverso la pagina Facebook dedicata al progetto. Il brano che alle ore 20.00 del 02 ottobre 2015 avrà ottenuto il maggior numero di “Mi piace” vincerà il Premio Web M4NG-Fondazione Caritro e sarà eseguito nella serata finale del 3 ottobre. La Giuria tecnica è composta da persone altamente titolate nei settori della formazione musicale, del giornalismo di settore, del mondo della produzione musicale ed è nominata dall’or-

ganizzazione e dai partner coinvolti nel progetto. Sono ammessi al concorso gruppi, composti da un minimo di due componenti, senza limiti di genere musicale, residenti o domiciliata in Trentino-Alto Adige. L’età media del gruppo non potrà superare i 30 anni, con un’età massima di ciascun partecipante non superiore ai 35 anni non compiuti. La durata complessiva del brano non potrà essere superiore ai 5 minuti e dovrà avere, a pena di inammissibilità o di esclusione, le caratteristiche indicate nel bando. Info e contatti: www.m4ng.it ■

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uinta edizione per un festival sempre più gradito. Torna il 10, 11 e 12 luglio a Cles “1, 2, 3…Storie!” il festival della narrazione per bambini ideato dalla cooperativa La Coccinella. Protagonista, quest’anno, sarà il cibo, che verrà non solo raccontato, ma sarà anche al centro di spettacoli, performance culinarie per “piccoli palati”, mostre, laboratori e serate. Il centro storico di Cles, inserito in un contesto naturalistico di straordinaria bellezza, farà da cornice a tanti eventi pensati per tutta la famiglia. Verrà presentata la Biblioteca commestibile dove sugli scaffali, oltre ai libri, i bambini troveranno materie prime alimentari e utensili, per scoprire giocando gli “ingredienti” della cucina e gli oggetti che ne permettono la trasformazione. Un’altra particolarità sarà l’installazione-mostra,

ANCHE UNA BIBLIOTECA “COMMESTIBILE” AL FESTIVAL DEDICATO ALLA NARRAZIONE PER L’INFANZIA “A testa in giù”, realizzata in esclusiva per il festival della giovanissima autrice italo-polacca Zosia Dziersawska: una mappa interattiva permetterà ai bambini di interagire con le stagioni, osservando come il loro mutare influisca su frutta, verdura, cereali, legumi, sia nella loro evoluzione che nella loro produzione. Ci sarà anche una “strega” che racconterà, a chiunque la vorrà ascoltare, l’utilizzo delle erbe e dei fiori negli scirop-

pi, negli infusi e nella cucina e, in un attimo, dalla teoria si passerà alla pratica... WE Factory preparerà aperitivi con biscotti che contengono un gioco da fare con tutti i partecipanti e un merenda party da scoprire, oltre che da mangiare. Non mancherà la “Notte in biblioteca” solo per under 10: carote, cipolle, sedanini e tanti altri ortaggi, e forse qualche frutto, racconteranno la loro storia e tante storie inusuali e inaspettate.

Sarà una nottata tra musica, racconti e spuntini di mezzanotte (unico appuntamento per cui è obbligatoria la prenotazione allo 0463.422006). Come ogni anno, oltre alle proposte per i piccoli, ci saranno quelle per gli adulti. Per l’edizione 2015, in aggiunta all’immancabile incontro con l’editore, che quest’anno sarà Panini, ci sarà una serata alla scoperta del rapporto tra Arte-Cibo-Design curata dal Mart di Rovereto. ■

UN’ESTATE IN MUSICA AL GIARDINO DELLE SPEZIE DIVERTIRSI IN FAMIGLIA NON È MAI STATO COSÌ SEMPLICE: ANCHE QUEST’ANNO IL RISTORANTE “IL GIARDINO DELLE SPEZIE” DI PADERGNONE OFFRE AI PROPRI AVVENTORI UN’ESTATE RICCA DI PIACEVOLI SERATE DA PASSARE IN COMPAGNIA

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uella offerta dal Giardino delle Spezie è un’estate all’insegna della buona cucina, della musica e del divertimento: ogni venerdì sera la ricca offerta culinaria tipica di questo locale potrà infatti essere gustata con un accompagnamento musicale, eseguito dal vivo da artisti come il Duo Piccolo Paradiso, Mauro e Catia Borgogno e Paola & Vigilio. Ma l’evento clou dell’estate del Giardino delle Spezie cadrà giovedì 6 agosto, quando l’esterno del ristorante diverrà palcoscenico in onore dei Medieval Gypsies, istrionica band di menestrelli che promette di trasformare una cena tra amici in un vero e proprio spettacolo medievale. Ma come è noto a tutti i suoi clienti, uno dei marchi di fabbrica del ristorante è la cura e l’intrattenimento dei più piccoli. Per questo motivo, oltre alle serate musicali, l’estate del Giardino delle Spezie è costellata da serate dedicate ai bambini: ogni mercoledì, a partire dalle 19 e 30, l’incantevole giardino del ristorante ospiterà clown, truccabimbi e veri e propri fantasisti. Insomma, al Giardino delle Spezie non manca di certo il divertimento: questo, però, non va a scapito del vero piatto forte del ristorante, ovvero del

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cibo. Sempre fedele alla valorizzazione dei prodotti enogastronomici del territorio, la cucina del locale si riserva di reinventare i classici della tradizione culinaria ogni mese, per accontentare e stupire ogni tipo di cliente. E se i cuochi del Giardino non smettono mai di comporre nuove ed originali pietanze, niente di meno si può dire a proposito dei suoi pizzaioli, anche loro impegnati nella continua ricerca di pizze dai sapori fantasiosi e inusitati: ogni mese quattro nuove pizze escono dal forno fiammeggiante del Giardino delle Spezie, pronte per ammaliare anche i palati più pretenziosi. Il re dell’estate, però, resta pur sempre il gelato: nemmeno in questo caso il Giardino delle Spezie si lascia trovare impreparato, con una vasta e coloratissima scelta di gelati artigianali pronti per rendere più fresche anche le giornate più torride.


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www.tecnonart.it

L’

evento, organizzato da Divulgarti e DiLegno e curato da Loredana Trestin, ha come sede lo splendido palazzo di Casa de Gentili, in cui espongono 30 artisti di fama nazionale e internazionale e 16 espositori locali che attraverso l’arte, il design e la moda rappresentano svariate modalità per coniugare tecnologica, natura e arte. Per innovazione spiccano gli Smart materials dell’IIT di Genova e Homeair, la casa tra gli alberi; unici sono poi il letto vegetale, interamente fatto di fiori ed erba, l’abito di foglie che non si rovina mai, la 500 in

TECNONART IN VAL DI NON FINO AL 31 AGOSTO IL COMUNE DI SANZENO E LA VAL DI NON SONO ANIMATI DA TECNONART, UNA MOSTRA-EVENTO IN CUI TECNOLOGIA, NATURA E ARTE SONO PERFETTAMENTE CONIUGATE E INTEGRATE NEL RISPETTO DELL’AMBIENTE pelle di pesce e le borse in pelle di mela e di legno e il gigantesco robot realizzato interamente con materiale di riciclo, che accoglierà i visitatori all’esterno della mostra insieme allo Spirito della casa, simbolo dell’evento e realizzato con legname proveniente da foreste certificate a gestione sostenibile. TecnoNart inoltre non si esaurisce nella sola esposizione, in quanto il programma è ricco d’eventi e comprende un ciclo di convegni condotti da esperti dei settori della tecnologia, dell’industria e dell’economia green. Lo scorso giugno sono stati

presentati i droni dell’Università di Genova e Vision Air, mentre l’appuntamento di questo mese è con Il legno: ieri, oggi e domani (3 luglio) e Nuovi materiali green ottenuti dal riciclo degli scarti della lavorazione industriale delle mele (4 luglio). Infine Osteria Casa de Gentili offre ai visitatori della mostra il Menù artistico a km zero TecnoNart fino al 31 agosto. L’evento gode di patrocini e collaborazioni di enti di rilievo internazionale, come il Museo delle Scienze di Trento, l’Istituto Italiano di Tecnolo-

gia, l’Università di Genova, l’Azienda per il Turismo Val di Non e Melinda. ■

INFO TECNONART A SANZENO Casa de Gentili, Piazza Centrale PREZZO Biglietto intero € 5,00 Fino a 12 anni entrata gratis Dai 12 ai 16 anni biglietto ridotto € 3,50 Gruppi superiori a 10 persone € 3,50

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www.ridendroescherzandro.it

L’

appuntamento con le risate è da giovedì 16 a domenica 19 luglio in Piazza della Repubblica a Dro. Queste le date individuate dal Comitato Carnevale composto da Maurizio Bonani (Presidente Comitato), Renato Tavernini, Sergio Matteotti, Francesco Raffaelli e Giorgio Angeli, ideatori e organizzatori dell’evento, per la decima edizione di Ridendro&Scherzandro, la manifestazione che nel tempo si è imposta come punto di riferimento nell’estate trentina attirando, ogni anno, migliaia di spettatori. Da semplice concorso di barzellette, infatti, la kermesse è cresciuta di edizione in edizione fino a diventare un vero e proprio festival di cabaret, sempre più apprezzato e conosciuto anche al di fuori dei confini regionali, tanto da attirare concorrenti

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FESTIVAL ITALIANO DELLA COMICITÀ L’APPUNTAMENTO CON LE RISATE È DA GIOVEDÌ 16 A DOMENICA 19 LUGLIO IN PIAZZA DELLA REPUBBLICA A DRO da tutta Italia, come l’ultimo vincitore proveniente addirittura dalla Sicilia. Per questo, in occasione del decimo anniversario, il Comitato ha deciso di rinnovare la formula della competizione, abbandonando le classiche barzellette e puntando tutto sul cabaret. Ogni sera si sfideranno tre comici “in erba”, che vantano già importanti collaborazioni e partecipazioni, anche in programmi tv di rilevanza nazionale, selezionati grazie all’esperienza del direttore artistico Lucio Gardin. Si tratta di Andrea Fratellini (Monza), Clara Campi (Milano), i Toni Marci (Trento), Luca Bisto (Milano), Roberto Serafini

(Biella), Diego Carli (Verona), Albert Canepa (Cagliari), Michele Gallucci (Fermo), Jodie Aliverni (Roma). Ognuno di loro avrà a disposizione due manche da 7 minuti circa per conquistare, con i propri sketch, i tre super giurati, che commenteranno ogni esibizione insieme al presentatore, in stile “X Factor”, e il pubblico. I più votati di ogni sera accederanno di diritto alla finale di domenica che metterà in palio il titolo di miglior cabarettista e un sostanzioso montepremi da 6.000 euro. Ogni sera, poi, al termine delle esibizioni dei concorrenti, in programma l’ormai tradizionale spettacolo di cabaret professionale con i big più divertenti e amati che hanno calcato il palcoscenico di Dro nelle nove precedenti edizioni. I nomi, ovviamente, sono ancora top secret, così come quello della madrina, ma si tratta ovviamente di cabarettisti provenienti dalle più famose trasmissioni comiche

televisive. “Sarà un’edizione memorabile – ha dichiarato il Presidente del Comitato Carnevale – che ci consentirà di festeggiare nel migliore dei modi i nostri 10 anni di impegno. È per noi un onore, tra l’altro, poter rappresentare un trampolino di lancio per tanti bravi comici che non sono ancora riusciti a farsi conoscere dal grande pubblico ma che da sempre sognano di fare questo mestiere in maniera professionale impegnandosi con grande passione e sacrificio. Anche quest’anno - ha concluso - saremo supportati, sia nella preparazione della manifestazione che nelle serate di spettacolo, dal prezioso aiuto dei tantissimi volontari che con la loro disponibilità hanno contribuito in maniera fondamentale a rendere grande questa manifestazione”. Per avere ulteriori informazioni e rimanere aggiornati sul calendario ufficiale delle esibizioni, consultare il sito ufficiale www.ridendroescherzandro.it e la pagina Facebook. ■


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www.breakpointgolf.it

I

l Break Point Golf Club nasce nel 1989 da un’idea di Corrado Daldoss condivisa dall’amico Fabio De Carli al tempo proprietario dell’Hotel Al Ponte di Pergine per creare un campo pratica nella zona adiacente l’albergo. Nell’aprile del 1990 parte così la costruzione del driving range e delle prime tre buche che diventeranno 6 in seguito al crescere dei giocatori. Il Break Point pur essendo un campo pratica, ad oggi, conta il numero più alto di soci in tutto il Trentino. Nella nostra provincia, infatti, sono presenti 1336 tesserati e più di 340 lo sono presso il Break Point, pari al 25,2%. Gli altri giocatori sono iscritti negli altri 8 golf presenti sul territorio. Se pensiamo a tutta la regione i golfisti aumentano a 3549 e i campi sono in tutto 24. È uno sport in crescita anche dalle nostre parti oltre che in tutta Italia, i tesserati italiani sono circa 100 mila. Il Golf diventerà ancora più popolare con il 2016, con le Olimpiadi di Rio de Janeiro entrerà per la prima volta a pieno titolo come disciplina sportiva olimpica. Il Break Point Golf Club si trova a 8

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www.breakpointgolf.it Pergine Valsugana (TN) Località Maso Grillo 4, Tel. 347.4647351 340.3463153 329.9060201 PREZZI 10 euro ingresso giornaliero comprensivo di noleggio attrezzatura. ORARIO Tutti i giorni dalle 8 alle 20, venerdì fino alle 22.

BREAK POINT GOLF NATO A PERGINE VALSUGANA DA UN’IDEA DI CORRADO DALDOSS, IL BREAK POINT PUR ESSENDO UN CAMPO PRATICA, AD OGGI, CONTA IL NUMERO PIÙ ALTO DI SOCI IN TUTTO IL TRENTINO. NELLA NOSTRA PROVINCIA, INFATTI, SONO PRESENTI 1336 TESSERATI E PIÙ DI 340 LO SONO PRESSO IL BREAK POINT, PARI AL 25,2%

Km da Trento, proprio all’inizio di Pergine dietro all’Hotel al Ponte. È una struttura ideale per avvicinarsi a questo sport; per mantenersi allenati in un ambiente agreste e tranquillo a conduzione familiare con un clima dolce; per cimentarsi e/o sfidarsi su un percorso di sei buche semplice, ma allo stesso tempo impegnativo. Fiore all’occhiello della struttura è la squadra giovanile composta da 30 juniores, suddivisi in diverse categorie. Si parte dai 6 anni della categoria pulcini fino ai 16 per i ragazzi più esperti. La

squadra agonistica, guidata dal maestro professionista Andrea Costa e dal responsabile dell’attività giovanile Sergio Targa, vanta già

diversi successi dentro e fuori regione. I ragazzi, infatti, partecipano al circuito nazionale di gare giovanili con il patrocinio della Federazione Italiana Golf. Sport elitario dai costi proibitivi? I corsi di avvicinamento sono proposti a 69 € per 5 lezioni individuali, comprensive di ingressi e attrezzatura… e per tutto il mese del corso non si pagano gli ingressi per potersi allenare tra una lezione e l’altra! Non ci sono ostacoli, basta solo la voglia di mettersi alla prova e di passare qualche ora immersi nel verde. ■

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www.centralefies.it

CENTRALE FIES DRODESERA

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ella sua piena adultità, la 35esima edizione del festival trentino più longevo conosciuto come Drodesera, dal 26 luglio al 2 agosto proporrà il meglio della sua etichetta Centrale Fies e animerà la suggestiva location della centrale idroelettrica di Fies a Dro, con performance, danza, teatro e arti visive internazionali e con ciò che di più innovativo arriva dal mondo culturale della live art contemporanea. Attiva 365 giorni l’anno, Centrale Fies prende in carico i linguaggi del contemporaneo, attra-

DAL 26 LUGLIO AL 2 AGOSTO IL FESTIVAL PROPORRÀ IL MEGLIO DELLA SUA ETICHETTA E ANIMERÀ LA LOCATION DELLA CENTRALE IDROELETTRICA A DRO verso il sostegno di giovani artisti e realtà imprenditoriali legate all’innovazione. “L’arte tenta anche oggi di mantenere il suo compito primario di rivelare - scrivono gli organizzatori - ciò che non è ancora visibile ma che lo diventerà in futuro o, al contrario, di cambiare i paradigmi riappropriandosi di un presente che guarda avanti attingendo dal passato.” E le

“rivelazioni” con cui potremo entrare in contatto in questa edizione di Drodesera, saranno messe in luce attraverso il titolo di Motherlode: “la vena-madre dalla quale estrarre il metallo più prezioso, diventa luogo dal quale l’arte può e deve attingere per restituire una visione utile, complessa, stratificata, in una parola aumentata, della realtà. Dalla nostra Motherlode andiamo

ad estrarre il senso delle cose… i grandi temi che regolano questo nostro tempo traghettandoci dal passato al futuro.” Nell’ottica di un generatore di azioni quotidiane legate al momento, quest’anno Drodesera si suddivide in tre momenti. E così a seguire l’Opening del 26 luglio, nella prima sezione dal 27 al 29 luglio potremo assistere al

BOLZANODANZA

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a 31esima edizione di Bolzano Danza si presenta con un programma ricco e variegato e con il titolo attuale, forse anche un po’ provocatorio, di Fe/male (femminile/maschile), un “tema legato alla contemporaneità – come ha espresso il direttore artistico Emanuele Masi – di una società che cambia, che migliora, in cerca d’idee che possano germinare nel pubblico della danza, ma anche in tutta la città e la società”. Così, dal 13 al 25 luglio, saranno presenti a Bolzano nomi illustri della danza internazionale e a completare l’offerta serale, l’iniziativa Off Stage vedrà la città animarsi da altre presenze artistiche. In apertura il 13 luglio arriverà il Ballet de l’Opéra National du Rhin, la compagnia diretta dal bolzanino Ivan Cavallari, coreografo che abbiamo intervistato lo scorso anno. Il mondo femminile sarà indagato attraverso la presenza del 14 e 15 luglio della Carolyn Carlson Company, mentre in prima assoluta il 16 luglio il Ballet du Nord di Olivier Dubois, metterà in scena una comunità di soli uomini. Rivolto a un pubblico di bambini, che potranno passare anche un Notte a teatro, ma non solo, il 18 e 19 luglio la compagnia Cie Ecart, sarà protagonista di un grande libro tri-

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dimensionale che si anima. Tre donne alle prese con il loro universo interiore saranno protagoniste il 20 luglio in una coreografia di Nacera Belaza, il 21 luglio il franco-algerino Rachid Ouramdane metterà sul palcoscenico sedici corpi in movimento, mentre il 22 luglio l’israeliano Roy Assaf presenterà due creazioni, tra cui Girls, in cui cinque fanciulle sono alle prese tra innocenza e malizia. Dopo l’addio date alle scene, torna a danzare e così il 23 luglio potremo ammirare l’eleganza di Alessandra Ferri, che si esibirà con Herman Cornejo in un lavoro contemporaneo. La chiusura sarà nuovamente al femminile: il 24 luglio assisteremo a un duetto techno di Cristina Izzo in scena con Annamaria Ajmone e il 25 luglio, una delle migliori interpreti del nuovo flamenco, Rocío Molina sarà protagonista in scena. Attraverso il network di Anticorpi eXpLo, Bolzano Danza offre a tre giovani autori, Moreno Salinas, Mara Cassiani e Anastasia Kostner, l’opportunità di presentare le loro nuove creazioni il 16, 21 e 23 luglio, a precedere di un’ora gli altri spettacoli in programma. Info: www.bolzanodanza.it Lara Deflorian


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Works Performance Act Award Vol.3, il premio ideato da Centrale Fies e rivolto ad artisti provenienti da tutto il mondo. Attraverso un bando aperto ad azioni performative emergenti di diversa natura, sono stati selezionati nove artisti, su 300 partecipanti arrivati da 27 paesi, i quali hanno lavorato alla Centrale di Fies in un periodo di residenza e ora presenteranno i loro lavori davanti a una giuria d’eccellenza, che decreterà il vincitore assoluto. Padrini di questa edizione del Premio, presenti al Festival anche con lavori inediti nei tre giorni di Live Works, saranno Jérôme Bel, Santiago Sierra

e Alessandro Sciarroni, tre tra i più importanti protagonisti nei diversi abiti della live art mondiale. La seconda sezione dal 30 luglio all’1 agosto si struttura nella consueta formula di presentazioni creative ad opera di artisti rappresentativi nel campo della performance e della danza, che si esibiranno nei diversi spazi della Centrale. Dall’Italia saranno presenti la Compagnia Abbondanza/ Bertoni, Cosmesi, OHT office for a human theatre, Curandi Katz, Fanny & Alexander, Motus, Mali Weil, Mara Cassiani, Marta Cuscunà, Teatro Sotterraneo, Matteo Angius e Riccardo Festa, mentre dall’Europa arriveranno France Distraction (FR/ BE), Jérôme Bel (FR), Navaridas & Deutinger (ES/AT), Alma Söderberg & Hendrik Willekens (SE/BE), Philippe Quesne (FR) e Roger Bernat (ES). Infine nella terza sezione, il 2 agosto potremo conoscere la pratica degli studio visit, tipica dell’arte visiva, facendola aderire al contesto performativo e teatrale proposto da Marta Cuscunà, Mara Cassiani e Filippo Andreatta, i quali apriranno le porte dei propri “laboratori creativi” al pubblico per stabilire con gli spettatori/visitatori un rapporto di confronto e di stimolo reciproco che possa aprire nuove prospettive. ■

IL NUOVO RISTORANTE PIZZERIA MONREAL A FAEDO

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a qualche mese ha ripreso a funzionare lo storico Monreal di Faedo, ristrutturato per offrire alla clientela oltre ai servizi di ospitalità alberghiera anche una nuova proposta di ristorazione e pizzeria. Il B&B Monreal dispone di 17 confortevoli camere con bagno privato, telefono, TV sat e WI FI gratuito: sono l’ideale per chi è alla ricerca di un ambiente semplice ma confortevole dove pernottare nel silenzio della natura, a poca distanza dalla città di Trento. Per la colazione a buffet prodotti freschi e cucinati in casa. Il Monreal offre ancora una terrazza dove organizzare aperitivi a buffet, un giardino per merende e un parcheggio privato con zona coperta per le motociclette. Infine, WI FI gratuito nella hall e nelle camere. A gestire il Ristorante e il B&B Monreal di Faedo è ora Marchesoni Maria Gabriella, con la collaborazione della Società di Consulenza PRIME Consulting S.r.l. di Trento, che ha rinnovato l’immagine del locale. Gabriella ha deciso di proporre alla clientela trentina e ai turisti in cerca di sapori tipici, una cucina mediterranea e menu della tradizione trentina. Tra le proposte ogni giorno è possibile gustare piatti tipici trentini come la carne salada, il tortel di patate, la polenta e selvaggina e portate adatte ai bambini. Ogni settimana il Monreal di Faedo propone cene a tema di carne e/o di pesce fresco di mare. Per i primi piatti tutta la pasta è fresca e preparata ogni giorno dallo chef. Anche i dolci sono tutti fatti in casa, dalla sacher torte, al semifreddo al torroncino per non parlare della mousse al cioccolato con ciliege. La vera novità però è che al Monreal di Faedo è possibile gustare anche una buona pizza, con farina di grano duro oppure integrale, cotta nel forno a legna. Per gli intolleranti al glutine al Monreal è possibile gustare una pizza equilibrata e gustosa. L’impasto della pizza viene preparato utilizzando il lievito e le farine più esclusive, osservando le tecniche della lievitazione e utilizzando prodotti freschi e la passata di pomodoro fatta in casa. Grazie alla collaborazione dei più famosi chef trentini, come Bruno Stofella, Diego Rigotti e Cristian Castorani, per citarne alcuni, periodicamente al Monreal è possibile gustare nuovi piatti, gustosi con prodotti ricercati. Tutto è possibile al Monreal di Faedo e per chi lo desidera, su prenotazione, oltre al menu può scegliere anche lo Chef che il Monreal propone in abbinata. La struttura è idonea per matrimoni, banchetti, feste di compleanno o una cena tra amici. All’interno oltre alla sala da pranzo anche una sala giochi per i più piccoli. Nella struttura lavora uno chef, un pizzaiolo e personale di sala, tutti con esperienza e dinamici. L’ambiente è tranquillo e l’atmosfera calda e informale, ideale per tutte le occasioni in cui si sceglie di mangiare fuori casa. Le recensioni di Tripvisor premiano i continui sforzi fatti dalla proprietà e dai suoi collaboratori nella ricerca della soddisfazione dei propri clienti. Consigliamo a tutti gli amanti della buona cucina di provare il Ristorante Pizzeria B&B Monreal di Faedo certi che ne rimarranno soddisfatti.

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no degli appuntamenti più interessanti da segnalare quest’estate al teatro Valle dei Laghi di Vezzano è quello con Francesco Bianconi, che presenterà il suo ultimo libro La resurrezione della Carne in forma di reading con alcuni componenti della band Baustelle; il tutto avverrà sabato 4 luglio alle 21. Il macro cartellone di “Estate a Teatro” comprende appuntamenti che coinvolgeranno un pubblico di tutte le età e si avvale della direzione artistica e del supporto organizzativo di Fondazione AIDA in collaborazione con la Provincia autonoma di Trento, della Commissione culturale della Comunità Valle dei Laghi, Corriere del Trentino e il contributo della Cassa Rurale Valle dei Laghi. S’inizia il 19 giugno, alle 21.30 nel Foyer del Teatro Valle dei Laghi dove si esibirà in una performance musicale Lorenzo Bernardi, giovane chitarrista vezzanese che sta per diplomarsi al Conservatorio. La mattina di sabato 27 giugno (alle ore 10.30), ci sarà un appuntamento dedicato ai più piccoli per la rassegna Lettura in giardino. Una voce narrante accompagnerà i bambini in Storie di orchi, lupi e streghe. L’altro appuntamento sarà sabato 8 agosto (ore 10.30) dal titolo La principessa piccolina. La rassegna cinematografica “Personaggi che lasciano un segno” – ciclo di documentari – parte l’1 luglio con Il Sale della Terra, dedicato al fotografo brasiliano Sebastiano Salgado. L’8 Luglio è la volta di Quando c’era Berlinguer, la vita di Enrico Berlinguer attraverso immagini e ricordi di chi lo ha conosciuto da vicino (premio Penisola sorrentina Arturo Esposito 2014); e ancora, il 15 luglio sarà proiet66

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BIANCONI IN READING AL TEATRO VALLE DEI LAGHI DI VEZZANO UN’ESTATE A TEATRO… MUSICA, CINEMA, INCONTRI E CUCINA CON THE STAFF. INSOMMA, CE N’È PER TUTTI I GUSTI

Lorenzo Bernardi

tato Che strano chiamarsi Federico, film diretto da Ettore Scola che racconta per immagini la vita del regista romagnolo Federico Fellini. Chiude la rassegna, il 22 luglio, Fedele alla linea, film in forma di dialogo in cui il leader della band CCCP Fedeli alla linea, Giovanni Lindo Ferretti, racconta di sé e della sua vita artistica. Tutti i documentari saranno proiettati alle ore 21.00 e l’ingresso è di 3€ I più piccoli saranno accontentati con due spettacoli teatrali: il 5 luglio è in programma Un Brutto Bruttissimo Anatroccolo rielaborazione

per attori, pupazzi e oggetti animati dell’omonima fiaba di Hans Christian Andersen, e porta la firma di Pino Costalunga. La storia guiderà i bambini nel mondo della diversità discriminata e con un finale a sorpresa aiuterà a far riflettere sul fatto che tutti portano in sé qualcosa di prezioso. Il 24 luglio, invece, va in scena Il Segreto di Arlecchino spettacolo in cui si racconta il segreto della Commedia dell’Arte, antica arte teatrale basata sull’uso delle maschere e personaggi come il celebre Arlecchino. L’in-

gresso agli spettacoli è di 3 €. Spazio anche alla musica dal vivo – progetto che si avvale della collaborazione di Upload Sound di Bolzano e del Centro Servizi Culturali Santa Chiara di Trento, organizzatori dei contest festival giovanili nei rispettivi capoluoghi – con i concerti delle giovani band: s’inizia il 2 luglio con la band Humus. La settimana successiva, il 9 luglio si prosegue con Candirù e Francesco Camin. Mentre il 16 luglio sarà il turno di Ellis, dell’associazione musicale di Vezzano. Il 23 luglio si esibirà la band finalista del concorso Centro Musica Awards 2015. A chiudere, il 30 luglio, saranno i The Wise, vincitori del concorso musicale Upload di Bolzano. ■


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www.catinacciodolomiti.it

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iampedie, una balconata panoramica sulla Val di Fassa e sulle Dolomiti raggiungibile in 5 min. con la funivia da Vigo di Fassa o in 45 min. con le seggiovie da Pera di Fassa. All’arrivo degli impianti si trovano sei rifugi, con terrazze panoramiche e gustosi menu ed un grande parco giochi con servizio di animazione e custodia. Le opportunità di svago sono numerose: percorsi facili da fare anche con il passeggino, escursioni lunghe, trekking, vie ferrate, arrampicata. In tutto il gruppo ci sono oltre 20 rifugi con possibilità di pernottamento. Ma la novità dell’estate 2015 in Val di Fassa è la FLY-LINE Catinaccio Rosengarten, che verrà inaugurata nel mese di luglio. È un percorso aereo nel bosco, da Ciampedie a Pian Pecei, lungo 1100 metri, sospeso in aria e ancorato agli alberi. La discesa avviene con un carrello a velocità controllata indossando una comoda imbragatura. Un percorso indimenticabile, per tutte le età, dai 20 ai 120 Kg di peso. Una volta partiti, bisogna solo godersi sei

UN VIAGGIO NELLA NATURA CENTRO ESCURSIONI CATINACCIO ROSENGARTEN: TANTE OPPORTUNITÀ DI SVAGO CON PERCORSI FACILI, VIE FERRATE E ARRAMPICATE INFO Catinaccio Impianti a Fune S.p.A. Vigo di Fassa Tel. 0462 763242 www.catinacciodolomiti.it FB Centro Escursioni Catinaccio Rosengarten

minuti di discesa sospesi nel bosco. Da Pian Pecei è possibile tornare al punto di partenza con la seggiovia. L’impianto è stato installato nel rispetto dell’ambiente montano senza danneggire la vegetazione. Dal 22/06 al 13/09, è attivo il programma Vivi la montagna 2015. È un programma di escursioni accompagnate gratuite (impianti di risalita a

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pagamento), con partenza dal Ciampedie. Lunedì e mercoledì: Nordic Walking. Lunedì ore 10.00, apprendimento della tecnica. Mercoledì ore 9.30 facile gita lungo il Sentiero della Foresta verso la località Gardeccia. Martedì ore 10.00: Te Coa de la Schieràtola (nella tana dello scoiattolo). Facile gita di 2 ore circa, adatta a tutti, dove co-

Garuda

nosceremo il bosco e le sue piante ed entreremo proprio dove vivono gli scoiattoli. Giovedì ore 9.30: Geologia e Leggende: in direzione Gardeccia ci immergiamo nelle leggende e nel processo che nei secoli ha plasmato queste montagne. Domenica ore 9.00: Sapori e Sapere. Gita più lunga, ma di facile camminata verso Malga Vael. Entriamo nella storia della valle, nella storia ladina, ripercorrendo le tappe della vita rurale prima dell’avvento del turismo. ■

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ue settimane, dodici concerti, otto masterclass, sei orchestre giovanili e artisti internazionali: queste le coordinate del Musica Riva Festival. Dopo il grande successo targato 2014 torna, dal 18 al 28 luglio con un anteprima il 19 , con la sua trentaduesima edizione il Musica Riva Festival, manifestazione internazionale che da decenni ospita la grande musica sulla sponda trentina del Lago di Garda, Accanto alle consuete masterclass vocali e strumentali, il calendario del Musica Riva Festival propone quest’anno dodici concerti all’aperto in diversi luoghi, dal caratteristico Cortile della Rocca di Riva, nel cuore della cittadina, al fascino medievale del Castello di Drena, dalle piante secolari del Parco Arciducale di Arco al sito archeologico di San Martino a Campi di Riva. Da sempre caratterizzato per una particolare attenzione verso i giovani talenti, il Festival curato da Mietta Sighele si contraddistingue quest’anno per la presenza delle orchestre giovanili, un vero tripudio di passione ed entusiasmo che attraversa tutta l’Europa con la Youth Orchestra Tulln(Austria), la VHJO The Hague Youth Orchestra (Olanda), la Youth Symphony Orchestra Bremen (Germania), la Joven Orquesta Nacional de España (Spagna), la Euregio Youth Or-

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MUSICA RIVA FESTIVAL TORNA, DAL 18 AL 28 LUGLIO LA MANIFESTAZIONE INTERNAZIONALE CHE DA DECENNI OSPITA LA GRANDE MUSICA SULLA SPONDA TRENTINA DEL LAGO DI GARDA

chestra (Belgio e Olanda) e l’Orquesta Reino de Aragón, quest’ultima orchestra in residenza per il secondo anno consecutivo. Ad inaugurare il Festival il 18 luglio la grande violoncellista russa Natalia Gutmann, che torna a Riva del Garda per una doppia

esibizione. “L’obiettivo è quello di proporre – ha spiegato Mietta Sighele direttore artistico di Musica Riva Festival -una nuova edizione caratterizzata dal grande entusiasmo di sempre - la stessa passione che mi arriva da tutti gli artisti che mi circondano, quello stesso fervore del primo anno. La chiave del Festival 2015 sono le orchestre giovanili che provengono da tutta Europa e con loro i tanti giovani che vogliamo lanciare, dai direttori d’orchestra ai cantanti che sono passati dal Concorso Lirico “Zandonai”, le nuove scoperte come le voci in carriera. Tra i grandi artisti ospiti del nostro palco-

scenico c’è Natalia Gutman, che torna per il terzo anno con tanto amore e questa volta con suo figlio, il grande violinista Sviatoslav Moroz. Sarà emozionante vedere due generazioni di talenti assieme a Riva del Garda”. Nel cartellone del Festival anche due grandi artisti italiani, Paolo Taballione e Calogero Palermo, che si esibiranno in veste di solisti diretti da Marco Boemi. L’alto livello delle presenze sarà assicurato anche da Isaac Karabtchevsky, direttore stabile ed ora anche direttore artistico del Teatro Municipal di Rio de Janeiro. La proposta concertistica della 32° edizione di Musica Riva Festival attraversa l’intero repertorio classico, da Johann Christian Bach a Bernstein, terminando con la Bohème opera concerto diretta dallo spagnolo Ricardo Casero. Si differenzia dal calendario la serata con i Cherries on a swing set, gruppo vocale a cappella che riprende in maniera accattivante ed originale alcuni dei brani più celebri del pop e del rock italiano ed internazionale. Parte integrante del Festival sono le Masterclass di perfezionamento, che richiamano ogni anno in Trentino centinaia di giovani da tutto il mondo. ■


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di Fabio De Santi

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o Stato Sociale, una della band più amate dai giovani italiani, Leeroy Thornhill, ex anima dei Prodigy, e Butch uno dei miti della techno tedesca. Sono loro i protagonisti dell’edizione 2015 dell’Electronic Open Air Festival i tre giorni dal 16 al 18 luglio organizzata dall’Ass. Double House in Piazzale Degasperi a Rovereto. Si inizia giovedì 16, ingresso livero, proprio con Leeroy Thornhill: mente brillante, musicista e disc jockey, Leeroy è membro fondatoredello storico gruppo dei Prodigy, scrivere del gruppo è facile, hanno inventato il drum n bass moderno. Da “Charly” fino a “Smack my bitch up” solo successi, e tanto tanto divertimento ed energia sul palco. Dopo lo scioglimento, del gruppo Leeroy ha deciso di continuare a fare musica, come dj e producer. Venerdì 17 spazio allo Stato Sociale un gruppo che da

STATO SOCIALE ELECTRONIC OPEN AIR CON IL GRUPPO UNDERGOUND ITALIANO, CON LEEROY THORNHILL, EX ANIMA DEI PRODIGY, E BUTCH UNO DEI MITI DELLA TECHNO TEDESCA quattro anni gira l’Italia raccontando in musica le loro storie e le storie di questa Italia, con una contemporaneità senza limiti. Ospiti dell’ultimo “1° maggio” a Roma, tour sold out in tutta Italia e all’estero. questo sarà il loro ultimo tour, una data a regione, un ringraziamento ai fan agli amici che da ani li seguono. Per questo tour la formazione bolognese ha scelto come titolo “Gran fenomeni. Il celeberrimo ultimo

tour de Lo Stato Sociale”. Una serie di live che chiude il percorso che la band ha iniziato nel 2014 con l’uscita de “L’Italia peggiore”, tra gli album indipendenti più venduti dell’anno. Uno show che mette in campo una nuova scaletta con tutti i singoli della band e nella quale tutti e cinque i componenti si mettono in gioco cantando. Il palco sarà dominato da quattro totem luminosi che, su ruote, durante il concerto cambieran-

no più volte posizione. Un’occasione dunque per scoprire questa formazione elettro-pop bolognese nata nel 2009 da tre DJ di Radiocittà Fujiko di Bologna: Alberto Cazzola, Lodovico Guenzi e Alberto Guidetti a cui tre anni dopo si aggiungono Enrico Roberto e Francesco Draicchio. Si chiude sabato 18 con il dj set targato Butch è il “volto buono” della scena techno tedesca. ■

CENTRO ESCURSIONI CATINACCIO/ROSENGARTEN Ciampedie, la porta d’ingresso al Gruppo del Catinaccio-Rosengarten, patrimonio naturale UNESCO, raggiungibile con la funivia da Vigo di Fassa o con le seggiovie da Pera di Fassa. 6 rifugi a pochi metri dagli impianti, passeggiate ed escursioni di ogni difficoltà, parco giochi, percorsi tematici.

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www.audiospettro.com

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rilla è una canzone che parla di una notte stellata, di un amore a distanza, della voglia di vedere, parlare, baciare, o anche solo sfiorare la persona che ami, l’amore distante chilometri che vorresti rivedere in quell’attimo anche solo per un secondo, l’amore che vorresti vicino a te ogni mattina, la persona con cui sorridere, parlare, condividere ogni attimo della tua esistenza...”. Sono queste le parole che usa Ivan Siesser, vocalist del gruppo, per raccontare un brano come “Brilla”, biglietto da visita dell’album di debutto degli Audiospettro. La band trentina ha infatti pubblicato il cd “Alpheratz”, uscito pochi giorni fa in tutta Italia, per Et Team / Fermenti Vivi, con distribuzione Self e nei diversi brani mette in luce le varie anime di questa band che si muove fra le diverse dimensioni del rock più o meno pop cantato in italiano. Un rock il loro che punta in alto a partire da un immaginario che guarda alle stelle: il titolo dell’album “Alpheratz” fa infatti riferimento ad una stella che deriva dall’antica denominazione araba Sirrah o Ombelico del destriero, Gli Audiospettro hanno scelto il singolo “Brilla” accompagnato da un videoclip che sta andando alla grande nelle visualizazioni on line. Un pezzo che è importante

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AUDIOSPETTRO LA BAND TRENTINA HA PUBBLICATO “ALPHERATZ”, USCITO POCHI GIORNI FA IN TUTTA ITALIA. BIGLIETTO DA VISITA DELL’ALBUM IL SINGOLO “BRILLA” per il gruppo come evidenza Siesser; “Brilla è una sorta di nostro manifesto sonoro perché ci fa volare con la fantasia, riesce a farci immaginare come sarebbe bello poter raggiungere il proprio amore alla velocità della luce, come poter coprire distanze inimmaginabili accompagnati da una cometa, e di come sarebbe bello poter donare questa stella alla propria amata come pegno d’amore”. Gli Audiospettro nascono nel 2013 dall’unione di sei ragazzi provenienti da diverse realtà musicali, trascinati dalla voglia di far nascere una band di inediti decidono di formare un gruppo rock che ora è formato da Massimiliano Gravante (batteria e drum machine), Ivan Siesser (voce), Oscar Siesser (chitarre cori), Jacopo Bordigoni (chitarre e cori), Corrado Martinelli (basso e cori), Manuel Codignoni (tastiere e campionatori). Sulle forme di questo lavoro il cantante degli Audiospettro racconta: “Il disco ha 11 pezzi che spaziano dal rock più duro di Apollo 13, la traccia d’apertura, al pop più orec-

chiabile di brani come Pelle, Fotogrammi o “Brilla”, il primo singolo, masterizzato da una leggenda come Simon Gibson presso gli Abbey Road Studios di Londra. Non mancano poi sfumature elettroniche, come in “Disco Bisturi Celebrità” o “Percepisco Alterazione”, inserti hip hop (“L’Effetto”), cavalcate strumentali al limite del prog (“Oltre le nuvole”) e intermezzi acustici (“Fiammelle”). L’ispirazione per i testi arriva dalla vita quotidiana, i sogni, i desideri, l’amore, i problemi, i controsensi e le

scelte che ciascuno, giorno dopo giorno, si trova a dover affrontare”. Ad accompagnare la band trentina in questa avventura il produttore del disco Ettore Diliberto. Un altro aspetto importante per gli Audiospettro, che passeranno l’estate a suonare live per promuovere il disco, è quello legato alla scelta di cantare in italiano: “Per noi – conclude Ivan – cantare in italiano è rock, perché il rock è un linguaggio multiforme. L’italiano però non ha regole, se non quella di essere “vero”. ■


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di Fabio De Santi

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quello legato al nome di Cristina Donà l’appuntamento clou della quarta edizione dell’Arci Summer Festival che si propone con lo slogan “Diritto ad avere diritti” e viene organizzato dall’Arci Alto Garda. Cristina Donà suonerà il 2 luglio in Piazzale Segantini ad Arco nell’ambito del tour estivo legato al suo ultimo album, l’ottavo, “Così vicini” per noi uno dei lavori più intensi usciti sul fronte della musica italiana in questo 2015. Dopo il lungo tour che ha visto come protagonista l’ultimo album “Così Vicini” nei club, negli auditorium e nei teatri italiani con numerosi sold-out dall’ottobre 2014 sino a fine aprile, Cristina ha studiato una nuova rappresentazione del suo spettacolo, in veste estiva. I numerosi brani del repertorio, arrangiati per l’occasione, saranno affidati a una formazione di musicisti

CRISTINA DONÀ LA CANTAUTRICE SUONERÀ IL 2 LUGLIO IN PIAZZALE SEGANTINI AD ARCO NELL’AMBITO DEL TOUR ESTIVO LEGATO AL SUO ULTIMO ALBUM, L’OTTAVO, “COSÌ VICINI”, UNO DEI LAVORI PIÙ INTENSI dalle grandi capacità espressive. Ancora una volta i suoi concerti condurranno in quel luogo speciale dove artista e pubblico si incontrano per condividere emozioni e gioia. Un live in cui si mescoleranno momenti delicati e potenti, di grande vicinanza col pubblico, per “guardarsi dritto negli occhi” come l’incipit di “Così Vicini” esige. I numerosi brani del repertorio, arrangiati per l’occasione, saranno affidati a una formazione di musi-

cisti dalle grandi capacità espressive. La line-up: Saverio Lanza, polistrumentista e produttore di “Così Vicini”, Emanuele Brignola al basso (al fianco di Cristina dal 2007) e Cristiano Calcagnile, batterista e percussionista che l’ha accompagnata nei tour dei primi tre album. “L’incantautrice”, come è stata batezzata la Donà dai suoi fans, ha proposto un lavoro diverso dai precedenti come ci ha raccontato: “Nei miei dischi

mi racconto sempre attraverso le immagini o l’analisi dei sentimenti, però ho sempre cercato anche altre modalità negli anni come ho fatto in passato con Torna a casa a piedi. Questo disco è un buon riassunto di quelle che sono le modalità del raccontarmi sia musicalmente che con i testi. C’è al suo interno una visceralità e penso di essere riuscita ad affinare la descrizione delle sfumature della mia anima”. ■

NICCOLÒ FABI, L’11 LUGLIO A MEZZOCORONA

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opo un anno straordinario condiviso con Daniele Silvestri e Max Gazzè, Niccolò Fabi ha deciso di tornare sui palchi estivi accompagnato dai musicisti dello Gnu Quartet e per alcuni appuntamenti solisti. Una scelta anticipata da un tour segreto che l’ha visto andare alla ricerca di locali, centri culturali e piccoli club che investano sulla musica emergente e sulla cultura. L’estate 2015 vedrà Niccolò alternarsi tra partecipazioni musicali in festival, appuntamenti tra letteratura e musica e concerti accompagnato dal quartetto che è da tempo compagno d’avventura, grazie ad un a continua attenzione alla sperimentazione e ad una qualità tecnica assolutamente indiscutibile. Brani di repertorio con nuovi ed eleganti arrangiamenti, momenti intimi e acustici e alcune preziose novitàFra le date del tour anche quella dell’11 luglio al Palarotari di Mezzocorona nell’ambito della venticinquesima edizione del Festival “Solstizio d’Estate” .“Perfetto osservatore del mondo, viaggiatore nell’anima, attento disegnatore delle piccole cose.” Nicolò Fabi in questa

occasione sarà accompagnato dal un quartetto musicale composto da Raffaele Rebaudengo, viola, Francesca Rapetti, flauto, Roberto Izzo, violino, e Stefano Cabrera , violoncello. Musicisti quelli dello Gnu Quarte ai quali il cantautore romano si è già accompagnato in passato. Niccolo’ Fabi è uno dei cantautori moderni italiani più amati e conosciuti. Gli apre la strada nel mondo della musica il singolo “Dica”, nel 1997 vince il Premio della Critica nella Categoria Nuove Proposte con “Capelli”. Poco dopo esce il suo primo album “Il giardiniere”. Nel 1998 è di nuovo al Festival con “Lasciarsi un giorno a Roma” seguito dall’album “Niccolò Fabi”. Incide nello stesso anno con l’amico Max Gazzè il brano “Vento d’estate” che vince Un disco per l’estate. Da qui si susseguono vari progetti e collaborazioni, che recentemente lo hanno visto impegnato nel grande successo del tour con Max Gazzè e Daniele Silvestri, sold out in gran parte delle date. Un disco e un tour “Il padrone della festa” nati da vent’anni di amicizia e canzoni condivise dai tre.

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VIAGGIO NEGLI ORNAMENTI FEMMINILI

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ra la miriade di esposizioni estive pubbliche e private che pullulano di paese in paese, di spazio in spazio, si corre il rischio che quelle che meritano vadano

a confondersi nell’enorme calderone ribollente delle offerte turistiche. Per esempio, gli amanti dell’arte ma soprattutto chi è affezionato ad un mondo tradizionale che sta scomparendo non si deve assolutamente far sfuggire questa mostra allestita presso la Casa Andriollo di Olle di Borgo Valsugana (Piazza della Chiesa, 2). Casa Andriollo è un antico stabile che ospita l’esposizione permanente dedicata alle donne di montagna progettata e realizzata da Rosanna Cavallini. Ogni anno ci propone una mostra legata al mondo femminile e alla cultura materiale. Quest’anno è

il turno de Gli ori nel cassetto. Preziosi femminili dimenticati dal XIX alla prima guerra mondiale, un vero e proprio

ANNAMARIA ROSSI ZEN: COLORI E POESIA

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a prima impressione che si può provare davanti alle opere di Annamaria Rossi Zen è quella che si gusta guardando la natura nel suo massimo splendore della primavera, un campo dorato, ginestra fiorita,girasoli che si aprono alla vita. L’artista trentina, che espone fino alla fine del mese di luglio nelle sale dei Musei di Ronzone, è tutta genuina e spontanea, ha il sapore delle cose autentiche, delle verità semplici. Nei paesaggi di campagna o marini oppure agresti incorniciati da cieli illuminati da una luce serena, caratterizzati da una intensità cromatica e dalla padronanza della tecnica del disegno è tutto un susseguirsi di emozioni perché tutto è un inno alla natura, un impeto di gioia che tocca anche il fruitore di tanta bellezza. Una pittura lirica frutto di un delicato fraseggio con l’arte, tipico equilibrio per realizzare autentiche opere che diventano fonte di partecipazione sentimentale verso l’ambiente ancora intatto. La personale di Annamaria Rossi Zen nella sala espositiva dei Musei di Ronzone (orario 15.00 -19.00 tutti i giorni escluso il lunedì) è stata resa possibile grazie alla disponibilità della Galleria Fedrizzi di Cles. ( C.R.)

viaggio negli ornamenti femminili del passato di cui si è persa memoria, relegati nei cassetti e non più indossati. Al contempo è un cammino in un mondo fatto di segni e simboli che noi oggi non siamo più in grado di decodificare, invasi come siamo da una certa banalizzazione dei prodotti di oreficeria massificati. Nello stesso tempo, con questa esposizione, si assiste al recupero sentimentale degli antichi

ornamenti parentali da parte dei privati. Gli ornamenti preziosi e semipreziosi hanno avuto nel passato molteplici valenze, simboliche, apotropaiche, sociale e sentimentali. La mostra indaga questi diversi livelli che si contaminano continuamente conducendoci per mano all’interno dell’universo dell’ornamento semiprezioso con il corallo e il granato, illustrandoci l’antica tecnica della filigrana, aprendo uno spiraglio sugli apporti della cultura cosiddetta “alta” con i gioielli sentimentali e il Grand Tour ottocentesco, ove si inizia ad acquistare gli ornamenti-souvenir. Trame e legami, incroci e meandri, pendagli e filigrane. Tutto un mondo sociale e umano che si condensa nella pietra e nel metallo dello stesso colore dei capelli degli angeli, l’oro, ci racconta dei sentimenti che le donne, ma anche gli uomini, comunicavano attraverso il “bello” materiale. Non solo per bellezza quindi, per un’esteticità fine a se stessa, ma il gioiello come potente canale di comunicazione, come legame tra la terra e il cielo, tra il sacro e il profano, tra l’amore e la morte. Pensiamo

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trentinomostre soltanto ai gioielli sentimentali. Oggetti che hanno un grandissimo valore affettivo, al di là dell’oggettività della materia utilizzata, e che si mescolano con i capelli della persona amata. La capigliatura femminile ha rappresentato sempre l’essenza della femminilità e all’amore femminile si deve l’inizio di questa moda diffusissima nel XIX secolo, nata alla corte d’Inghilterra in seguito alla inconsolabile vedovanza della regina Vittoria. Moda di cui oggi non esiste quasi traccia, a causa di una certa repulsione. In questo caso il gioiello è formato con i capelli donati all’amato come dono amoroso di sé, esprimendo il senso vitale dell’amore mentre il gioiello eseguito con i capelli di un defunto recava la memoria della sua irrimediabile perdita. Ciò che univa vita e morte era l’indissolubilità del sentimento amoroso. Nel XIX secolo la moda di indossare gioielli eseguiti con

ARCO Mostre SEGANTINI E ARCO Apertura: fino a giovedì 31 dicembre. MAG Arco, Galleria Civica G. Segantini. Mostra a cura di Alessandra Tiddia, Mart. Info: www. museoaltogarda.it.

BEDOLLO Mostre MOSTRA DI GIULIO MORETTI Apertura: da mercoledì 1 a venerdì 31 luglio. Hotel Pineta sul lago delle Piazze. Mostra di pittura. Info: Info: Tel. 0461.556642 .

BORGO VALSUGANA Mostre DER SUCHENDE COLUI CHE CERCA” Apertura: da giovedì 25 giugno a martedì 7 luglio. Spazio Klien. Mostra personale di Alessandro Dorella.. Esposizione di tele, tavole e grafiche. Ingresso libero. Orari: da martedì a sabato ore 10-12 e 1-19. Domenica ore 10-12. Lunedì chiuso. Info: www.aledorella. it; Cell. 348.9906521; fb: Alessandro Dorella. Mostre ARTISTI IN VALSUGANA Apertura: da sabato 11 luglio a domenica 16 agosto. Spazio Klien. Info: www.visitvalsugana.it.

i capelli fu talmente diffusa che nacquero ditte di piccolo artigianato specializzate nella loro produzione con “cercatori” di capelli nei paesi di montagna, nei masi e nelle fattorie. Furono stampati numerosi manuali di moda femminili in cui s’insegnavano tecniche esecutive per l’uso personale. I gioielli di capelli furono apprezzati solo in alcune regioni dell’Italia del nord, dove per ragioni di contatto era maggiore l’influenza del Romanticismo. Il mutare della moda, lo scarso valore intrinseco, il cambiamento radicale e il rifiuto moderno nei confronti della morte ne determinarono ben presto il tramonto in tutta l’Europa. Ma questa è soltanto una delle sezioni presenti nell’esposizione, soltanto un tema, forse tra i meno noti, che Rosanna Cavallini ci presenta. Gli altri temi ci conducono per mano in un mondo che fu, che forse non ritornerà mai più, ma che sicuramente ci aiuta a capire il passato e il presente e a saper scegliere un futuro migliore. Soprattutto ci introduce in un universo di segni e simboli di cui sentiamo ancora forte il bisogno. La mostra dura fino al 31 ottobre. Orari: giugno e ottobre sabato e domenica 14.30/18.30. Luglio, agosto e settembre venerdì 15/19, sabato e domenica 10.30/12 – 15/19, ingresso € 3, visite guidate su prenotazioni 349 4462282.

CLES Mostre FIORI E COLORI Apertura: da sabato 4 luglio a domenica 23 agosto. Centro storico. L’evento trasforma il centro della borgata in uno spettacolare e grande giardino, lussureggiante di verde, di piante, di fiori. Una quindicina di orti e giardini, con installazioni sorprendenti, sono stati affidati a fiorai ed aziende locali, ma anche a giardinieri comunali di alto prestigio. Info: Pro Loco Cles, Tel. 0463.421376; info@prolococles.it.

BRENTONICO Mostre INVENTARI VERDI: IL CONTRIBUTO DEI FARMACISTI ALL’ESPLORAZIONE BOTANICA DEL TERRITORIO TRENTINO NEI SECOLI XIX E XX Apertura: da sabato 4 luglio a lunedì 4 maggio. Palazzo Eccheli-Baisi - Via Mantova, 4. La mostra, attraverso l’esposizione di oggetti, documenti e fogli di erbario, documenta il profilo biografico di alcuni di loro evidenziandone l’apporto scientifico. Mostra a cura di Francesco Rigobello e Rodolfo Taiani. Orario: Mostra visitabile solo su prenotazione. Tel. 0464.395059. Info: Biblioteca comunale di Brentonico, Tel. 0464.395059;Fondazione Museo storico del Trentino fondazione.museostorico.it.

CALDONAZZO Mostre MOSTRA SUI PROFUGHI DI CALDONAZZO Apertura: da venerdì 19 giugno a domenica 19 luglio. Casa della Cultura - ex caseificio. Info: www. visitvalsugana.it.

GRUMES Mostre I CONFINI Apertura: da domenica 12 luglio a domenica 9 agosto. Sala mostre Le Are. Mostra delle mappe storiche e di antichi documenti relativi alle nostre comunità e alle “beghe” per i confini a cura del dott. Roberto Bazzanella e dott. ssa Elena Dalprà dell’Università degli studi di Trento. Info: Tel. 0461.688003, info@vivigrumes.it.

LEVICO TERME Mostre MOSTRA MICOLOGICA E DEI FIORI Apertura: da sabato 11 a domenica 12 luglio. Vie del Centro. Info: www.visitvalsugana.it.

MEZZOLOMBARDO Mostre LUCI ED OMBRE DEL LEGNO... UNA MOSTRA CHE VIAGGIA 2015 Apertura: da sabato 27 giugno a mercoledì 29 luglio. c/o nuova Sala Spaur. In mostra sono presenti i vincitori dell’ultima edizione del Simposio del Tesino, dove, l’ultima settimana di luglio, quasi trenta artisti di provenienza internazionale vengono invitati e, per una settimana, scolpiscono per le vie e le piazze dei quattro paesi che caratterizzano l’altopiano trentino. Info: www.luciedombredellegno.it.

MOENA Mostre 1914-1918 “LA GRAN VERA” LA GRANDE GUERRA: GALIZIA, DOLOMITI Apertura: da venerdì 26 giugno a domenica 13 settembre. Teatro Navalge. La mostra tematica sulla Grande Guerra, farà riferimento al fronte austro-russo, alla guerra in

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trentinomostre montagna sulle Dolomiti di Fassa e al suo impatto sulle popolazioni locali. Verrà esposta al pubblico la collezione “Fedespiel-Caimi” che comprende uniformi, cimeli, reperti, album fotografici, arricchita da ulteriori reperti appartenenti a collezioni private. Orario: tutti i giorni 10-12.30/16-19; giovedì e domenica anche 21-22.30. Info e prenotazioni: ingressi e visite guidate 331.8029886; 0462.565038; attività didattica 0462.760182.

RIVA DEL GARDA Mostre IL TEMPO E L’ISTANTE. PAESAGGI FOTOGRAFICI DEL GARDA 1870-2000 Apertura: fino a domenica 1 novembre. MAG Riva del Garda, Museo. Mostra a cura di Layla Betti, Claudia Gelmi, Sara Vicenzi. Info: www.museoaltogarda.it. Mostre OLTRE. VISIONI DI MARIO RACITI SUL PAESAGGIO DELL’ALTO GARDA Apertura: fino a domenica 12 luglio. MAG Riva del Garda, Museo. Mostra a cura di Claudio Cerritelli. Info: www.museoaltogarda.it.

RONZONE

PERGINE VALSUGANA Mostre GRAVITÀ SOSPESA Apertura: da sabato 18 aprile a domenica 8 novembre. Castello. Mostra di sculture di Robert Schad. Più di venti grandi opere in ferro massiccio sono esposte lungo il percorso tra le due cinta murarie e prima del parcheggio grande. Altre sono collocate nella Sala d’entrata, nella Cantina Rosa e nella Prigione della Goccia. Inoltre alcuni grandi quadri si trovano nelle Sala d’entrata. Mostra a cura di Theo Schneider e Verena Neff, coordinatore Riccardo Cordero. Entrata libera. Orario: da martedì a domenica ore 10.30-22.00. Lunedì ore 17-22. Info: Castel Pergine Tel. 0461.531158; verena@castelpergine.it; www.castelpergine.it.

PIEDICASTELLO Mostre LA GRANDE GUERRA SUL GRANDE SCHERMO Apertura: fino a domenica 6 settembre 2015. Le Gallerie. Due gallerie, una bianca e una nera, due tunnel stradali in disuso. Una superficie di oltre 6.000 metri quadrati diventata sede espositiva originale e suggestiva gestita dalla Fondazione Museo storico del Trentino. Info: www.museostorico.it

PIEVE TESINO Mostre MOSTRA COLPORTEURS: I VENDITORI DI STAMPE E LIBRI E IL LORO PUBBLICO Apertura: fino a domenica 30 agosto. Museo Per Via. Info: Tel. 0461.594726.

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Mostre ANNAMARIA ROSSI ZEN Apertura: da mercoledì 1 a venerdì 31 luglio. Sala espositiva dei Musei di Ronzone. Mostra personale. Orario: 15-19 tutti i giorni eslcuso il lunedì. .

ROVERETO Mostre LA GUERRA CHE VERRÀ NON È LA PRIMA. GRANDE GUERRA 1914-2014 Apertura: da sabato 4 ottobre 2014 a domenica 20 settembre 2015. Mart. Commemorazione del centenario della Prima guerra mondiale, in collaborazione con importanti istituzioni culturali nazionali, costituisce la colonna portante di un grande progetto Mart/Grande guerra 1914-2014 che si sviluppa nelle tre sedi del Museo e si completa con un programma collaterale di eventi, incontri, convegni, appuntamenti. Info: Mart Rovereto www.mart.trento.it/guerra. Mostre MORIRE PER TRENTO Apertura: da domenica 22 marzo 2015 a domenica 31 gennaio 2016. Museo Storico Italiano della Guerra - Castello di Rovereto. Soldati Italiani ed austro-ungarici sul fronte trentino della Prima guerra mondiale. Orario: da martedì a domenica ore 10-18. Info: Museo Storico Italiano della Guerra - Via Castelbarco,. 7 Tel. 0464.438100; www.museodellaguerra.it. Mostre SCHIZOFRENIA ESPRESSIVA Apertura: da martedì 30 giugno a martedì 7 luglio. Sala Roberto Iras Baldessari. Esposizione di opere multimateriche e illustrazioni di tipo figurativo. Info: Tel. 0464.452253 - 452256; cultura@ comune.rovereto.tn.it; www.comune.rovereto.tn.it.

SANZENO Mostre TECNOART Apertura: fino a lunedì 31 agosto. Casa de Gentili, Piazza Centrale. TecnoNart potrebbe considerarsi una mostra-evento in cui rappresentare Tecnologia, Natura e Arte perfettamente coniugate e integrate tra loro nel rispetto dell’ambiente, della sua rappresentazione, del suo utilizzo e dei progetti ecosostenibili su di esso realizzati, compreso il reimpiego dei materiali. Info: www.tecnonart.it.

TRENTO Mostre I TRENTINI NELLA GUERRA EUROPEA 1914-1920 Apertura: fino a domenica 30 dicembre 2018. Le Gallerie, Piedicastello. Una mostra che racconta il dramma dei trentini nel corso del primo conflitto mondiale. Orario: da martedì a domenica ore 9.00-18.00 (lunedì chiuso). Ingresso libero. Info: www.fondazione.museostorico.it. Mostre L’EUROPA IN GUERRA TRACCE DEL SECOLO BREVE Apertura: da sabato 18 aprile a domenica 6 settembre. Castello del Buonconsiglio, via Bernardo Clesio 5. La mostra - realizzata nell’ambito delle iniziative nazionali per il Centenario - indaga le cause e gli interessi che hanno scatenato il conflitto e sulle condizioni di assoggettamento di contadini e operai morti a milioni nella prima guerra mondiale. Orario: fino al 4 maggio 9.30-17; dal 5 maggio 10-18. Info: www. buonconsiglio.it; tel. 0461.492803; info@buonconsiglio.it.

Mostre AFFIDARSI AL CIELO. ARTE E DEVOZIONE A MONTAGNAGA DI PINÉ. GLI EX VOTO Apertura: da venerdì 24 aprile a lunedì 7 settembre. Museo Diocesano Tridentino. Info: www.museodiocesanotridentino.it. Mostre FULVIO DI PIAZZA VIAGGIO VERSO TERRE MISCONOSCIUTE Apertura: da giovedì 21 maggio a venerdì 25 settembre. Studio d’Arte Raffaelli. Saranno in mostra una quindicina di opere inedite su tela e su tavola, e una selezio-

ne di disegni su carta. Info: Tel. 0461.982595; studioraffaelli@tin. it; www.studioraffaeli.com. Mostre COLTIVIAMO IL GUSTO Apertura: da mercoledì 27 maggio a venerdì 30 ottobre. Palazzo delle Albere, via R. da Sanseverino. Tutto il buono della Terra trentina. Una mostra che mette in luce il tema della tipicità dei prodotti trentini attraverso una rappresentazione delle loro relazioni con le specificità del territorio, con la storia ed evoluzione delle coltivazioni e produzioni locali negli ultimi 70 anni. Gli allestimenti saranno arricchiti dalla presenza di opere d’arte e reperti provenienti dal Castello del Buonconsiglio, dal Museo degli usi e costumi della gente Trentina e dal Museo Ladino di Fassa, dal Mart di Rovereto. Nel parco antistante il palazzo verranno allestiti coltivi caratteristici del Trentino. Orario: 10-19. Ingresso libero. Info: www.muse.it;Tel. 0461.270311. Mostre IL SOSIA - ARTISTI E COLLEZIONI PRIVATE Apertura: da sabato 30 maggio a domenica 11 ottobre. Galleria Civica, via Belenzani 44. Otto artisti, scelti tra i più significativi nel panorama nazionale, si confrontano con alcune opere d’arte moderna e contemporanea provenienti da prestigiose collezioni private. Orario: da martedi a domenica 10-13 e 14-18. Info: www.mart.trento. it/galleriacivica; Tel. 0461.985511. Mostre X - MOSTRA INTERNAZIONALE DI ILLUSTRTORI CONTEMPORANEI Apertura: fino a mercoledì 15 luglio. Impact Hub. In mostra si potranno vedere le 12 tavole che si sono aggiudicate un posto nel calendario 2015 di Tapirulan, tra le quali “La vita è un’incognita” dell’illustratrice trentina Federica Bordoni che ha vinto il premio della critica. Orario: tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18. Mostre LA TRAMVIA ELETTRICA LAVIS-MOENA 1904-1907 Apertura: fino a sabato 11 luglio. Biblioteca comunale. Info: www. bibcom.trento.it. Mostre ALGART: ALLA SCOPERTA DEL MONDO NASCOSTO DELLE ALGHE Apertura: fino a domenica 5 luglio. MUSE. Corso del Lavoro e della Scienza 3. Per parlare di habitat di acqua dolce, il MUSE ospita una mini-mostra, un convegno ed un workshop sul tema. Alla parte scientifica si affiancano opere ed iniziative artistiche, il tutto allo scopo di rendere partecipe la comunità dell’importanza e della bellezza delle alghe. Le opere sono dislocate in diversi spazi del MUSE.


trentinoappuntamenti Orario: da martedì a venerdì 10-18, mercoledì 10-21, sabato, domenica e festivi: 10-19 (chiuso lunedì non festivi). Ingresso libero. Info: Tel. 0461.270311; www.muse.it.

Tour de France. Info: www.discovertrento.it.

www.giuliatamanini.it Mostre PASTORI DELL’ALPE: 100 STORIE 100 VOLTI PER NUTRIRE IL PIANETA Apertura: da venerdì 19 giugno a lunedì 24 agosto. Palazzo Roccabruna, Via Santissima Trinitá, 24. Viaggio per immagini da Expo alle malghe del Trentino. Mostra a cura di Roberta Bonazza. Testi di Franco De Battaglia, Alessio Bertolli. Orario: martedì e mercoledì 9-12, giovedì e venerdì 9-12 e 1720, sabato 17-20. Info: www.palazzoroccabruna.it; Tel. 0461.887101; info@palazzoroccabruna.it.

Mostre ARTE TIMBRICA... IN PROGRESS Apertura: da martedì 23 giugno a venerdì 10 luglio. Palazzo della Regione - Sala Consiliare - Piazza Dante, 16. Catalogo con testi critici di Elena Pontiggia e Riccarda Turrina. Orario: dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 20.00.

Mostre SCUOLA DI NUDO Apertura: da sabato 20 giugno a domenica 1 novembre. Castello del Buonconsiglio, via Bernardo Clesio 5. Giulia Thun alla British Academy di Roma. Orario: da martedì a domenica 10-18; da metà luglio a fine agosto aperto anche il lunedì. Info: www.buonconsiglio.it; Tel. 0461.492803; info@buonconsiglio.it. Mostre PAESAGGIO ZOOM IN 3. MOSTRE RECIPROCHE TRENTO/MONTEVIDEO Apertura: da mercoledì 1 a domenica 12 luglio. Sala Thun di Torre Mirana (Palazzo Thun), Via Belenzani 3. Mostra personale dell’artista Osvaldo Cibils. Videoart con l’edizione sistematizzata di venti performances con parallelepipedo

molto sottile realizzate in diversi posti delle città di Trento e Montevideo durante il mese di maggio, 2015. Mostre reciproche Sala Thun e EAC. Orario: 16-19. Ingresso libero. Info: www.osvaldocibils.com; 342.1429264; cibils@hotmail.it. Mostre NERIO FONTANA Apertura: da mercoledì 1 a venerdì 31 luglio. Galleria d’Arte Il Ritrovo degli Artisti - via Olivetti, 16. Mostra personale. Orario: 10-12/15-18. Mostre IL CICLISMO TRA PASSATO E PRESENTE: TRENTO E LA NOSTRA STORIA PROTAGONISTI NEL DECENNALE DELLA GRAN FONDO TRENTINA. Apertura: da giovedì 9 a lunedì 20 luglio. c/o Fondazione Caritro - via Garibaldi, 33. Mostra dedicata alla storia del ciclismo trentino rivisita i contenuti della pubblicazione, proponendo una serie di installazioni video con documenti d’epoca (filmati di famiglia in formato 8 millimetri dai fondi dell’Archivio di cinema e storia della Fondazione Museo storico del Trentino e altri documenti audiovisivi dagli archivi dell’APT). Espone altresì alcune tra le biciclette più belle: quella usata per il record dell’ora da Francesco Moser, una bicicletta di Charly Gaul, la bicicletta usata da Aldo Moser negli anni ‘50 e la bicicletta che Gino Bartali utilizzo quando vinse il

Mostre CITTÀ FORTEZZA: TRENTO 1915-1918 Apertura: da venerdì 10 luglio 2015 a domenica 10 luglio 2016. Gallerie di Piedicastello. Trento e la Grande guerra. Il percorso della mostra porta i visitatori in una Trento trasformata in un’enorme caserma, una città fortezza governata dai militari, dove gli edifici pubblici e privati sono usati come ospedali per i soldati e i cittadini rimasti vedono limitate le loro libertà, devono convivere con i soldati e con i prigionieri, stretti dalla paura e dalla carestia. Orario: da martedì a domenica 9-18 (chiuso il lunedì, il 25 dicembre e il 1° gennaio). Ingresso libero. Info: fondazione. museostorico.it; Tel. 0461.230482; info@museostorico.it.

Mostre ELIO ROBERTI Apertura: da sabato 1 a domenica 30 agosto. Complesso “Le Albere” - via Olivetti, 16. Mostra personale. Orario: 10-12/15-18. Chiuso il lunedì. Info: 334.1028483.

VAL DI FASSA Mostre MEET YOUR LANDSCAPE Apertura: da venerdì 26 giugno a sabato 4 luglio. Museo Ladino di Fassa in località San Giovanni. Mostra narrativo-fotografica. Da lunedì 6 a sabato 18 luglio. Scuole elementari Vigo di Fassa. Mostra narrativo-fotografica. Info: istitut Cultural Ladin tel. 0462.764267.

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trentinoappuntamenti

BALLANDO E CANTANDO IN CIMA ALLE DOLOMITI

“I

Suoni delle Dolomiti” offre anche per l’estate 2015, fra il 2 luglio e il 28 agosto, la possibilità di condividere indimenticabili

momenti di vita e di ascolto e di ammirare emozionanti paesaggi ambientali e culturali. L’edizione 2015 de “I Suoni delle Dolomiti” si aprirà con un trekking musicale in programma dal 2 al 4 luglio in Val di Fassa (con concerto finale al Rifugio Contrin) e di cui sarà principale protagonista il violoncellista Mario

Brunello, che del festival trentino è ospite sin dalla prima edizione, insieme al suo pregiato violoncello del ‘600. Quinta edizione per un festival sempre più gradito. Torna il 10, 11 e 12 luglio a Cles “1,

2, 3… Storie!” il festival della narrazione per bambini

ideato dalla cooperativa La Coccinella. Protagonista, quest’anno, sarà il cibo, che verrà non solo raccontato,

A 30 ANNI DALLA TRAGEDIA DI STAVA

S

ono passati trent’anni da quel tragico 19 luglio 1985, quando il crollo della discarica di miniera annessa all’impianto di arricchimento del minerale di Prestavèl, in val di Stava, spense 268 vite sotto una inesorabile valanga di fango. Il disastro, uno fra i più gravi disastri industriali e ambientali al mondo dovuti al crollo di discariche di miniera, ha lasciato una cicatrice profonda non solo in Trentino, ma in tutto il Paese. Quel giorno a Stava persero la vita, infatti, uomini, donne e bambini provenienti da 64 Comuni italiani, appartenenti a undici diverse Regioni. Eppure la storia di Stava è anche la storia di una rinascita. Una rinascita che non cancella il dolore, né le responsabilità, ma che è testimonianza della forza, del coraggio e della stoica capacità di resistere di cui può dare prova la gente, anche quando viene colpita in maniera così dura, una rinascita che si esprime anche nell’impegno e nella determinazione dei superstiti della val di Stava affinché simili disastri non abbiano a ripetersi. In occasione del trentennale della tragedia, i familiari delle vittime della Val di Stava, la comunità di Tesero e l’intero Trentino invitano a un momento di civile riflessione che si terrà a Stava, domenica 19 luglio, al termine dei riti religiosi in suffragio delle Vittime. Info: anniversario@stava1985.it

ma sarà anche al centro di spettacoli, performance culinarie per “piccoli palati”, mostre, laboratori e

più innovativo arriva dal mondo culturale della live art

serate. Il centro storico di Cles, inserito in un contesto

contemporanea.

naturalistico di straordinaria bellezza, farà da cornice a

L’appuntamento con le risate è da giovedì 16 a domenica

tanti eventi pensati per tutta la famiglia..

19 luglio in Piazza della Repubblica a Dro. Queste le date

Nella sua piena adultità, la 35esima edizione del

individuate dal Comitato Carnevale composto da Maurizio

festival trentino più longevo conosciuto come

Bonani (Presidente Comitato), Renato Tavernini, Sergio

Drodesera, dal 26 luglio al 2 agosto proporrà il meglio

Ridendro&Scherzandro, la manifestazione che nel tempo si è imposta come punto di riferimento

Centrale Fies e

nell’estate trentina attirando, ogni anno, migliaia di

animerà la suggestiva

spettatori. Quest’anno anche Raoul Cremona!

location della centrale

Uno degli appuntamenti più interessanti da segnalare

idroelettrica di Fies a

quest’estate al teatro Valle dei Laghi di Vezzano è quello

danza, teatro e arti visive internazionali e con ciò che di

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e organizzatori dell’evento, per la decima edizione di

della sua etichetta

Dro, con performance,

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Matteotti, Francesco Raffaelli e Giorgio Angeli, ideatori

con Francesco

Bianconi, che presenterà il

suo ultimo libro La resurrezione della Carne in forma di

reading con alcuni componenti della band Baustelle; il tutto avverrà sabato 4 luglio alle 21.


trentinoappuntamenti 1 MERCOLEDÌ Musica PRIMIERO DOLOMITI FESTIVAL BRASS 2014 Fiera di Primiero. Ore 10.30. Centro zona pedonale: Mo’ Better Band. Info: www.primierodolomitifestival.it. Musica PRIMIERO DOLOMITI FESTIVAL BRASS 2014 Transacqua. Ore 21. Piazza Don Nicoletti. (in caso di maltempo presso l’Isola Bar). Sevens Sins Dixieland Orchestra. Info: www. primierodolomitifestival.it. Musica CONCERTO Levico Terme. Ore 21. Vie del centro storico. Concerto del Coro Amici della montagna (Meano). Info: www.visitvalsugana.it. Musica CONCERTI NEI CORTILI Rovereto. Ore 21. Cortile Palazzo Alberti. “Non ti fidar dei baci...” canzoni italiane del Novecento con J Trio: Roberto Garniga, voce, Vadim Tarakanov, voce Giacomo Bezzi, voce. In caso di pioggia presso Sala Filarmonica. Info: Tel. 0464.452253 - 452256; cultura@ comune.rovereto.tn.it; www.comune.rovereto.tn.it. Tradizione PINÉ SOTTO LE STELLE 2015 Baselga di Piné. Ore 21. Corso Roma. Negozi aperti, spettacoli e intrattenimenti. Info: A.p.T. 0461.557028; www.visitpinecembra.it.

2 GIOVEDÌ Cultura APPARIZIONI - METAFISICA DELL’AMORE Riva del Garda. Ore 21.30-23. Porto San Nicolò (zona del forte). Uno spettacolo comico che parla dell’amore. Uno spettacolo dedicato a chi ha ancora voglia di amare e ridere di questo disgraziato dolore

che ti prende allo stomaco senza distinzione di sesso, di razza, di lingua o di religione. Ingresso gratuito. Info: Compagnia delle Nuvole Tel. 0464.543116.

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Cultura I GIOVEDÌ DELLA CULTURA: LA VIA CLAUDIA AUGUSTA Castello Tesino. Ore 20.45. Palazzo Gallo. Info: www.visitvalsugana.it. Cultura I GIOVEDÌ DELLA BIBLIOTECA Baselga di Piné. Ore 21. Biblioteca. Ingresso libero. Info: Biblioteca Tel. 0461.557951. Musica PRIMIERO DOLOMITI FESTIVAL BRASS 2014 Fiera di Primiero. Ore 10.30. Centro zona pedonale. Mo’ Better Band. Info: www.primierodolomitifestival.it. Musica PRIMIERO DOLOMITI FESTIVAL BRASS 2014 Mezzana. Ore 17. Centro storico. Primiero Dolomiti Quintet. Passeggiata musicale tra Cataste & Canzei. Info: www.primierodolomitifestival.it. Musica PRIMIERO DOLOMITI FESTIVAL BRASS 2014 Siror. Ore 21. Piazza Municipio (in caso di maltempo presso la Sala Civica) Bozen Brass. Info: www. primierodolomitifestival.it. Musica VAMOS PÀ CADIZ! Rovereto. Ore 21. Cortesela Bontadi. Spettacolo di flamenco. Ospiti della serata: la cantaora di Jerez de la Frontera Nuria Burgos, accompagnata alla chitarra da Cristiano Costanzo, le danzatrici Michela Fossà, Mariella Di Gregorio, Adriana Grasselli e la ragazze della Peña Andaluza. In caso di cattivo tempo presso la Sala Filarmonica. Info: Tel. 0464.452253 - 452256; cultura@comune.rovereto.tn.it; www.comune.rovereto.tn.it.

TRENTO – Loc. Mattarello – T. 0461.944545 www.adigehotel.it

Musica CRISTINA DONÀ IN CONCERTO Arco. Piazzale Segantini. Concerto nell’ambito del tuor estivo legato al suo ultimo album “Così vicini” e per la quarta edizione dell’Arci Summer Festival. Info: www.gardatrentino.it. Tradizione MERCATO DELL’ECONOMIA SOLIDALE Trento. Dalle 7 alle 14. Piazza della Portella. Mercato di prodotti biologici certificati, vestiario biologico, cooperazione sociale e prodotti ecologici per la casa e la persona. Info: http:www.trentinoarcobaleno.it; trentino.arcobaleno@globalcert.it.

3 VENERDÌ Cinema PINÉ MUSICA: “PINA” DI WIN WENDERS Baselga di Piné. Ore 21. Centro Congressi Piné 1000. Proiezione cinematografica. Ingresso a pagamento. Info: A.p.T. 0461 557028; www.visitpinecembra.it; www. distrattamusa.it. Famiglia A TU PER TU CON LE STELLE Monte Bondone. Dalle 21 alle 23. Osservatorio Astronomico Terrazza delle Stelle. Osservazioni astronomiche con la guida degli esperti del museo. Grazie a potenti telescopi ed alla guida di esperti operatori, le finestre dell’Universo si aprono per tutti. Ingresso libero. Info: MUSE Tel. 0461.270311; www.muse.it. Musica PRIMIERO DOLOMITI FESTIVAL BRASS 2014 Fiera di Primiero. Ore 10.30. Centro zona pedonale. Bifunk Brass Band. Info: www.primierodolomitifestival.it. Musica PRIMIERO DOLOMITI FESTIVAL BRASS 2014 San Martino di Castrozza. Ore 18. Centro zona pedonale. Bifunk

Brass Band. Info: www.primierodolomitifestival.it. Musica PRIMIERO DOLOMITI FESTIVAL BRASS 2014 Imer. Ore 21. Piazza Municipio. (in caso di maltempo presso le Sieghe). Myo - Mondaino Young Orchestra. Info: www.primierodolomitifestival.it. Musica VITAE - THE PERFORMANCE Pergine Valsugana. Ore 21.30. Palazzo Hippoliti. Stefano Bernardi e Monica Trettel. Nell’ambito di Pergine Spettacolo Aperto. Info: Tel. 0461.530179; info@perginefestival.it; www.perginefestival.it. Musica KYMA -THE PERFORMANCE Pergine Valsugana. Ore 22. Sala Maier. Two in a suitcase. Nell’ambito di Pergine Spettacolo Aperto. Info: Tel. 0461.530179; info@ perginefestival.it; www.perginefestival.it. Musica ITINERARI FOLK FESTIVAL Trento. Ore 21. Cortile scuole Crispi. Roberta Alloisio in Xena Tango Le strade del tango da Genova a Buenos Aires. In caso di pioggia il concerto si svolgerà presso il Teatro Auditorium. Info: www.itinerarifolk.it; Centro Servizi Culturali S. Chiara n. verde 800.013952; info@itinerarifolk.it; info@centrosantachiara.it. Teatro SEQUENZE PER IL FUTURO Pergine Valsugana. Ore 20. Rimessa delle carrozze. Compagnia Abbondanza/Bertoni I BAMBINI. Nell’ambito di Pergine Spettacolo Aperto. Info: Tel. 0461.530179; info@perginefestival.it; www.perginefestival.it. Teatro LE CITTÀ INVISIBILI Rovereto. Ore 21. Piazza San Marco. In occasione della consegna del “Premio Internazionale Città della Pace”, la Fondazione Opera Campa-

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trentinoappuntamenti TERRADEIFORTI2015

SABATO 4 LUGLIO ore 17 - Enoteca Cantina Valdadige - Brentino Belluno (VR) TERRA DEI FORTI, UN’IPOTESI COMUNITARIA: dalla viticoltura marginale al Marchio di Territorio - Intervengono il professor GEREMIA GIOS, direttore del Dipartimento di Economia e Management dell’Università degli studi di Trento e SANDRO VERONESI, imprenditore e fondatore di SIGNORVINO ore 19 - Enoteca Cantina Valdadige - Rivalta (VR) ENANTIO E CASETTA - DEGUSTAZIONE “AL BUIO” DI AMBRUSCHE - VINI IDENTITARI DELLA VAL D’ADIGE per motivi organizzativi è gradita la prenotazione: info@skywine.it ore 20 - 24 Corner SKYWINE - QUADERNI DI VITICULTURA SELF TASTING DI VINI IDENTITARI DELLA VAL D’ADIGE DA UVE AUTOCTONE AMBRUSCA (ENANTIO E CASETTA)

DOMENICA 5 LUGLIO

na dei Caduti in collaborazione con il Teatro Potlach realizza lo spettacolo “Le Città Invisibili”. Decine di associazioni, centinaia di artisti, faranno rivivere gli angoli sconosciuti della città e tutti, attraverso la propria forma espressiva, contribuiranno a promuovere il messaggio di Pace e fratellanza tra i popoli della Campana dei Caduti “Maria Dolens”.Il pubblico viaggerà attraverso la città, dentro la memoria, dentro la storia di oggi e di ieri. Info: Tel. 0464.452253 452256; cultura@comune.rovereto. tn.it; www.comune.rovereto.tn.it. Teatro I BURATTINI DI LUCIANO GOTTARDI Casalino di Pergine. Ore 21. L’Amore delle Tre Melarance. Info: www.burattini.it; Cell. 340.9600847.

4 SABATO

ore 10 - 22 - Brentino Belluno, via Santuario SELF TASTING DI VINI IDENTITARI DELLA VAL D'ADIGE DA UVE AUTOCTONE AMBRUSCA (ENANTIO E CASETTA) VISITA AI VIGNETI DELLA VAL D'ADIGE - un gruppo ogni due ore con partenza dal Corner SKYWINE e degustazione presso vini presso Cantina La Prebenda aderiscono Albino Armani 1607 - Al Molino - Antico Fenilon - Bongiovanni - Cristini -Donatoni - La Cadalora - La Prebenda - Roeno - Tenuta La Casetta -Valdadige - Vallarom - Viticoltori in Avio

Folklore LEVICO IMPERIALE RIEVOCAZIONE STORICA Levico Terme. Vie del centro storico. Info: www.visitvalsugana.it. Musica PRIMIERO DOLOMITI FESTIVAL BRASS 2014 Fiera di Primiero. Ore 10.30. Centro zona pedonale. Ensem-

ble Tromne di Portogruaro. Info: www.primierodolomitifestival.it. Musica PRIMIERO DOLOMITI FESTIVAL BRASS 2014 Tonadico. Ore 18. Piazzetta del Marzolo (in caso di maltempo presso il Palazzo Scopoli). Trentino Horn Ensemble. Info: www. primierodolomitifestival.it. Musica OLTRASUONI FESTIVAL Pietramurata. Ore 21.30-01.00. Loc. Cargadori. Festival di musica rock. Ingresso gratuito. Info: Associazione Sonà Cell. 347.4368776; www.oltrasuoni.it. Musica I SUONI DELLE DOLOMITI MARIO BRUNELLO, IVANO BATTISTON, GABRIELE RAGGHIANTI Dolomiti di Fassa. Ore 13. Rifugio Contrin. Musica classica: violoncello, fisarmonica e contrabbasso immersi nella natura: tappa finale del trekking che, nell’arco di due intense giornate di musica e camminate, porta Mario Brunello, Ivano Battiston e Gabriele Ragghianti fra le montagne della Val di Fassa testimoni della Grande Guerra. Il concerto sarà un significativo momento per riassumere l’esperien-

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Quella di Imola è l’unica data in Italia di un tour mondiale con cui gli AC/ DC porteranno live i loro più grandi successi e presenteranno per la prima volta dal vivo i brani del loro ultimo album di inediti ‘Rock Or Bust’, in testa alle classifiche in Italia e in tutto il mondo! Sarà inoltre il primo tour senza MaLcom Young, che ha recentemente lasciato la band per motivi di salute...

il più importante successo della sua carriera, ha fatto conoscere la sua filosofia musicale alle nuove generazioni. Ha venduto più di 80 milioni di dischi, ed è anche considerato tra i migliori chitarristi rock esistenti. La rivista Rolling Stone lo ha inserito nella Lista dei 100 migliori chitarristi secondo Rolling Stone al 15° posto...

Biglietto a data aperta: consente l’accesso dal 2 maggio al 31 ottobre 2015. Prima di programmare la visita è fortemente consigliato accedere alla sezione MyExpo per convertire il biglietto confermando la data (Clicca qui). Biglietto a data fissa: consente l’accesso esclusivamente nella data selezionata al momento dell’acquisto.

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La certezza di avere una privacy da difendere può risultare superflua, quasi ridicola se il nostro interlocutore è... un mentalista, uno che ti legge il pensiero. Un interlocutore davvero interessante, che sa cosa vuoi dire... prima ancora che tu l’abbia pensata: Francesco Tesei torna in teatro con “Mind Juggler”, una serie di giochi, esperimenti volti a farci stupire della potenza e potenzialità della comunicazione subliminale... per scoprire in leggerezza quanto sia importante stare all’erta e lontani dal rischio di essere manipolati.

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TRENTO Auditorium S. Chiara 10 ottobre 2015 ore 21


trentinoappuntamenti za appena vissuta: un’esperienza artistica ed escursionistica, ma soprattutto di vita e un’occasione per riflettere affinché le tragedie del passato non abbiano più a ripetersi. Info: www.isuonidelledolomiti.it; APT Val di Fassa Tel. 0462.609550; www.fassa.com. Musica 28^ RASSEGNA DI CANTI DELLA MONTAGNA Bedollo. Ore 20.30. Nuovo Tetro Comunale di Centrale. Canti di montagna con il Coro Abete Rosso di Bedollo, il Coro Stella Alpina di Lavarone e il Coro Castel Rocca di Madrano. Ingresso libero. Info: Giorgio Andreatta 339.3158023. Performance STELLA PergineValsugana. Ore 20.30. Itinerante. Serena Osti. Nell’ambito di Pergine Spettacolo Aperto. Info: Tel. 0461.530179; info@perginefestival.it; www.perginefestival.it. Teatro SEQUENZE PER IL FUTURO Pergine Valsugana. Ore 20. Rimessa delle carrozze. Compagnia Abbondanza/Bertoni I BAMBINI. Nell’ambito di Pergine Spettacolo Aperto. Info: Tel. 0461.530179; info@perginefestival.it; www.perginefestival.it. Teatro LALÈNNE Pergine Valsugana. Ore 18. Teatro comunale. Cie Créature (FR). Nell’ambito di Pergine Spettacolo Aperto. Info: Tel. 0461.530179; info@perginefestival.it; www.perginefestival.it. Teatro LE CITTÀ INVISIBILI Rovereto. Ore 21. Piazza San Marco. Info: Tel. 0464.452253 - 452256; cultura@comune.rovereto.tn.it; www.comune.rovereto.tn.it. Tradizione MERCATINO DELLE PULCI Pergine Valsugana. Via Pennella. Dalle 9 alle 19. Info: www.visitvalsugana.it.

5 DOMENICA Corsi VIE DEL SÉ DAY: BENESSERE GUSTO E ARMONIA Pergine Valsugana. Parco Tre Castagni. Dalle ore 6.30 alle 23.30. Info: www.visitvalsugana.it. Cultura COSTRUZIONI DI GUERRA LETTURE IN TEMPI DI PACE LevicoTerme. Ore 16. Pizzo di Levico. Info: www.visitvalsugana.it. Folklore LEVICO IMPERIALE RIEVOCAZIONE STORICA Levico Terme. Vie del centro storico. Info: www.visitvalsugana.it.

Musica SIDEOUT FESTIVAL Torbole sul Garda - Nago. Ore 17-24. Artisti e “disc-jokey” si daranno il turno alla “consolle” nella splendida cornice torbolana alle “Foci del Sarca”. La musica sarà rigorosamente ricercata e di qualità, e non a caso i dj invitati sono dei nomi importanti nella scena della musica “deep house” e “tech house”. Ingresso gratuito. Info: www.gardatrentino.it; Tel. 0464.554444. Musica OLTRASUONI FESTIVAL Pietramurata. Ore 21.30-01.00. Loc. Cargadori. Festival di musica rock. Ingresso gratuito. Info: Associazione Sonà Cell. 347.4368776; www.oltrasuoni.it. Musica DONEMICASTELLO CONCERTO CON APERITIVO Pergine Valsugana. Ore 17.30. Castel Pergine. Info: www.visitvalsugana.it. Musica RINASCERE IN OGNI ISTANTE Pergine Valsugana. Ore 21.30. Parco Tre Castagni. Cora Steinsleger, Barbara Monti, Ensemble Turchese. Nell’ambito di Pergine Spettacolo Aperto. Info: Tel. 0461.530179; info@perginefestival.it; www.perginefestival.it. Musica MATINÉE IN CASA MOZART Rovereto. Ore 11. Casa Mozart, via della Terra, 48. Andreea Bratu, pianoforte, Raluca Pasquettin Pescaru, mezzosoprano su musiche di Mozart, Bellini, Chopin, Leoncavallo. Info: Tel. 0464.452253 452256; cultura@comune.rovereto.tn.it; www.comune.rovereto.tn.it; infoami@mozartitalia.org.

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3 luglio | 28 agosto 2015

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Venerdì 3 luglio

Venerdì 10 luglio

PINA di Wim Wenders

Marco Albonetti saxofono

Daniele Di Bonaventura bandoneon Venerdì 17 luglio DUETTANGO The ITALIAN CHARACTER Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia TANGO & MILONGA In collaborazione con Associazione Storia di una grande orchestra italiana TODO TANGO

23 Luglio - 7 Agosto Venerdì 24 luglio

Giovedì 23 luglio

Roberto Cappello pianoforte

Claudio Abbado di Paul Smaczny

Musiche Ciaikovsky-Chopin

Hearing the Silence- Schizzi per un ritratto

Domenica 26 luglio

Lunedì 27 luglio

Musiche di J.S.Bach-C. Debussy

FANTASIE Schumann Mendelsshon Chopin

Andrea Turini pianoforte

Alessandro Taverna pianoforte

Concorso pianistico internazionale I edizione

28-31 Luglio 2015 28- 29- 30 luglio Premio Roberto Melini BACH Contest Prove eliminatorie e Semifinale

Venerdì 31 luglio Serata finale e premiazione con la partecipazione di

Ensemble Zandonai

Orchestra da Camera di Trento Giancarlo Guarino direttore Sabato 1 agosto

Venerdì 7 agosto

Musiche di Beethoven - Debussy - Janaceck

Compagnia“Mali Gorzowiacy” Chopin Soireè

Venerdì 21 agosto

Venerdì 28 agosto

Trey Lee violoncello Bruno Canino pianoforte

Una Fragile Armonia

Alberto Nones pianoforte Laura Pontoni voce recitante

I Solisti dell’Orchestra Haydn

di Yaron Zilberman

Musica A BANDA LARGA Trento. Ore 21. Giardino S. Chiara. Banda cittadina musicale di Arsiè. Info: Centro Servizi Culturali S. Chiara n. verde 800.013952; info@centrosantachiara.it. Teatro I BURATTINI DI LUCIANO GOTTARDI Stumiaga di Fiavè. Ore 15. Pentolina, pentoletta, pentolaccia. Info: www.burattini.it; 347.1343777. Teatro ragazzi UN BRUTTO BRUTISSIMO ANATROCCOLO Vezzano. Teatro Valle dei Laghi. Rielaborazione per attori, pupazzi e oggetti animati dell’omonima fiaba di Hans Christian Andersen con la firma di Pino Costalunga. Info: www.fondazioneaida.it.

Direzione artistica Antonella Costa L’iniziativa è stata realizzata grazie al contributo

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PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

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trentinoappuntamenti Tradizione 65A TRENTO BONDONE INTERNATIONAL HILL CLIMB CUP Trento. Nuovamente inserita nel calendario europeo, la Trento Bondone festeggia la 65^ edizione. Si tratta della più vecchia e lunga gara automobilistica in salita con partenza da Trento e arrivo in località Vason, in cima al Monte Bondone, lungo 17 km di strada tortuosa e spettacolari tornanti che ogni anno fanno vibrare di grandi emozioni migliaia di spettatori. Info: www.scuderiatrentina.it. Tradizione FESTA DELA MORTANDELA Caldonazzo. Ore 16. Centro. Tutto il giorno. Info: www.visitvalsugana.it.

6 LUNEDÌ Musica MNOGAJA LETA GOSPEL QUARTET Caldonazzo. Ore 21. Piazza Municipio. Info: www.visitvalsugana.it. Musica CONTRADA LARGA - FIVE SAX Trento. Ore 21. Cortile Scuole Crispi. Info: Centro Servizi Culturali S. Chiara n. verde 800.013952; info@ centrosantachiara.it.

Performance 2115 - DISPOSITIVO LUDICO PER L’IMMORTALITÀ Pergine Valsugana. Ore 20.30. Piazza municipio. Dynamis. Nell’ambito di Pergine Spettacolo Aperto. Info: Tel. 0461.530179; info@perginefestival.it; www.perginefestival.it. Teatro JESUS Pergine Valsugana. Ore 21.30. Cappella mortuaria ex OP. Babilonia Teatri. Nell’ambito di Pergine Spettacolo Aperto. Info: Tel. 0461.530179; info@perginefestival.it; www.perginefestival.it.

7 MARTEDÌ Famiglia ODE ALLA VITA Pergine Valsugana. Ore 21. Cappella mortuaria ex OP. Compagnia Rodisio. Nell’ambito di Pergine Spettacolo Aperto. Info: Tel. 0461.530179; info@perginefestival.it; www.perginefestival.it. Musica KYMA -THE PERFORMANCE Pergine Valsugana. Ore 20.30. Sala Maier. Two in a suitcase. Nell’ambito di Pergine Spettacolo Aperto. Info: Tel. 0461.530179; info@perginefestival.it; www.perginefestival.it.

Musica “SONGS” Rovereto. Ore 20.45. Casa Mozart - Palazzo Diamanti, Via della Terra, 48. Concerto del Trio di Bergamo Voce, violoncello e pianoforte su musiche di: G. Gershwin, C. Porter, F. Poulenc, A. Piatti, E.Satie. Info: Tel. 0464.452253 - 452256; cultura@comune.rovereto.tn.it; www. comune.rovereto.tn.it. Musica I MARTEDÌ DEL JAZZ Riva del Garda. Ore 21-23. Kristal Palace. Appuntamento davvero imperdibile per gli amanti del jazz. Info: Tel. 0464.550650. Musica I MATEDÌ DELLE BAND BLACKSTAR Trento. Ore 21. Giardino S. Chiara. Opening Band: Acid Vain. Info: Centro Servizi Culturali S. Chiara n. verde 800.013952; info@centrosantachiara.it.

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trentinoappuntamenti Per i più piccoli C’ERA UNA VOLTA... IL BOSCO DELLE STELLE Monte Bondone. Ore 21. Osservatorio Astronomico Terrazza delle Stelle. Un’emozionante attività per bambini e famiglie: sotto il chiarore del cielo stellato, il racconto delle incredibili avventure di Luna, Sole e timide stelle. A seguire osservazione del cielo con la guida di esperti astronomi. Attività per bambini dai 4 agli 8 anni. Info: MUSE Tel. 0461.270311; www.muse.it. Teatro IL RITRATTO DELLA SALUTE Pergine Valsugana. Ore 21.30. Cappella mortuaria ex OP. Compagnia Atir. Nell’ambito di Pergine Spettacolo Aperto. Info: Tel. 0461.530179; info@perginefestival.it; www.perginefestival.it. Tradizione PINÉ SOTTO LE STELLE 2015 Baselga di Piné. Ore 21. Corso Roma. Negozi aperti, spettacoli e intrattenimenti. Info: A.p.T. 0461.557028; www.visitpinecembra.it. Cultura “UNO NESSUNO CENTOMILA” Caldonazzo, Bar Centrale, ore 20,30. Conferenza su Luigi Pirandello con Pierluigi Pizzitola.

9 GIOVEDÌ Cultura I GIOVEDÌ DELLA CULTURA: OCCHIO E MALOCCHIO, GIOCHI E SVAGHI NELLA GRANDE GUERRA Castello Tesino. Ore 20.45. Palazzo Gallo. Info: www.visitvalsugana.it. Cultura I GIOVEDÌ DELLA BIBLIOTECA Baselga di Piné. Ore 21. Biblioteca. Ingresso libero. Info: Biblioteca Tel. 0461.557951. Danza SPETTACOLO DI BALLETTO JAZZ Caldonazzo. Ore 21. Piazza del Municipio. Info: www.visitvalsugana.it. Esposizione 28^ RASSEGNA DEI MÜLLER THURGAU DELL’ARCO ALPINO - XII CONCORSO INTERNAZIONALE Cembra. Ore 20.30. Evento internazionale dedicato al celebre vino di montagna con più di cento espositori nazionali e internazionali con degustazioni, spettacoli e convegni. Info: Comitato Mostra Valle di Cembra Tel. 0461.680117; www.mullerthurgau-mostra.it; A.p.T. 0461.683110.

Musica KYMA -THE PERFORMANCE Pergine Valsugana. Ore 20.30. Sala Maier. Two in a suitcase. Nell’ambito di Pergine Spettacolo Aperto. Info: Tel. 0461.530179; info@perginefestival.it; www.perginefestival.it. Musica RICORDANDO FRANCO BONISOLLI Rovereto. Ore 21. Sala filarmonica. Tenore roveretano, grande interprete di Verdi con esecuzioni dal vivo di musiche operistiche di Verdi e di altri autori con Fulvio Oberto - tenore, Nicola Sfredda - pianoforte, Carlo Todeschi - relatore. Ingresso libero. Info: Tel. 0464.452253 - 452256; cultura@ comune.rovereto.tn.it; www.comune.rovereto.tn.it. Talk show IL TABÙ DELLE SOGLIE. PAROLE NOTE & IV NEUROSCIENZE SHOW Pergine Valsugana. Ore 21.30. Teatro Comunale. Giancarlo Cattaneo, Maurizio Rossato e Mario De Santis. Nell’ambito di Pergine Spettacolo Aperto. Info: Tel. 0461.530179; info@perginefestival.it; www.perginefestival.it.

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10 VENERDÌ Danza CONCERTO Caldonazzo. Ore 21. Corte Celeste. Concerto banda musicale di Caldonazzo. Info: www.visitvalsugana.it. Danza VIVA MAMANERA Riva del Garda. Ore 19. Ex Colonia Sabbioni. Festival di danza, musica, cibo, cultura e tradizioni dell’Africa Occidentale. Ingresso libero. Info: Anta Luma - Casa delle arti Tel. 327.8183008; antaluma@ gmail.com.

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trentinoappuntamenti Esposizione 28^ RASSEGNA DEI MÜLLER THURGAU DELL’ARCO ALPINO - XII CONCORSO INTERNAZIONALE Cembra. Ore 20.30. Evento internazionale dedicato al celebre vino di montagna con più di cento espositori nazionali e internazionali con degustazioni, spettacoli e convegni. Info: Comitato Mostra Valle di Cembra Tel. 0461.680117; www.mullerthurgau-mostra.it; A.p.T. 0461.683110. Famiglia A TU PER TU CON LE STELLE Monte Bondone. Dalle 21 alle 23. Osservatorio Astronomico Terrazza delle Stelle. Osservazioni astronomiche con la guida degli esperti del museo. Grazie a potenti telescopi ed alla guida di esperti operatori, le finestre dell’Universo si aprono per tutti. Ingresso libero. Info: MUSE Tel. 0461.270311; www.muse.it. Laboratorio LABORATORIO PER BAMBINI Pergine Valsugana. Ore 16.30. Castel Pergine. Le nuvolette. Info: www.visitvalsugana.it.

con Marco Alboretti saxofono e Daniele Di Bonaventura bandeneon. Ingresso a pagamento. Info: A.p.T. 0461.557028; www. visitpinecembra.it; www.distrattamusa.it. Musica ITINERARI FOLK FESTIVAL Trento. Ore 21. Cortile scuole Crispi. Bluegrass Stuff - special guest Violetta Zironi. In caso di pioggia il concerto si svolgerà presso il Teatro Auditorium. Info: www.itinerarifolk.it; Centro Servizi Culturali S. Chiara n. verde 800.013952; info@itinerarifolk.it; info@centrosantachiara.it. Per i più piccoli 1, 2, 3, STORIE! Cles. Dalle 16. Centro storico. La manifestazione pensata per bambini, ragazzi e le loro famiglie è dedicata alla narrazione come strumento educativo ed ai tanti modi in cui si possono raccontare storie. Info: Coop la Coccinella 0463.600168; per programma dettagliato visitate il sito www. lacoccinella.coop.

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Teatro I BURATTINI DI LUCIANO GOTTARDI Montagnaga di Pinè. Ore 21. Museo turismo. Pentolina, pen-

toletta, pentolaccia. Info: www. burattini.it. Teatro M.OTHER Pergine Valsugana. Ore 21.30. Palazzo Hippoliti. Rifiuti Speciali. Nell’ambito di Pergine Spettacolo Aperto. Info: Tel. 0461.530179; info@perginefestival.it; www.perginefestival.it. Teatro PATERNITY BLUES Pergine Valsugana. Ore 19.30. Palazzo Rimer. Eco-Mondo Doula. Nell’ambito di Pergine Spettacolo Aperto. Info: Tel. 0461.530179; info@perginefestival.it; www.perginefestival.it. Tradizione FESTA PROVINCIALE DELL’EMIGRAZIONE LevicoTerme. Vie del centro. Info: www.visitvalsugana.it.

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La vicenda che ha cambiato l’Europa.

Francesca Mazzalai racconta: “Trento, Città del Concilio” OGNI MERCOLEDÌ ALLE 15.30 SU RAI RADIO 2 Un viaggio alla scoperta dei retroscena, degli intrighi e dei personaggi legati al celebre Concilio di Trento.

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Esposizione 28^ RASSEGNA DEI MÜLLER THURGAU DELL’ARCO ALPINO - XII CONCORSO INTERNAZIONALE Cembra. Ore 20.30. Evento internazionale dedicato al celebre vino di montagna con più di cento espositori nazionali e internazionali con degustazioni, spettacoli e convegni. Info: Comitato Mostra Valle di Cembra Tel. 0461.680117; www.mullerthurgau-mostra.it; A.p.T. 0461.683110. Laboratorio UNA TAVOLOZZA DI COLORI VEGETALI Monte Bondone. Ore 14.30. Spremere, pestare, centrifugare foglie, fiori e frutti per dipingere con i pigmenti naturali. Tariffe: intero € 2,50 - ridotto € 1,50 (oltre al biglietto di ingresso). Durata: 3 ore. Info e prenotazioni: MUSE Tel. 0461.270311; www.muse.it. Musica NICCOLÒ FABI IN CONCERTO Mezzocorona. Ore 21.30. Palarotari. Niccolò Fabi sarà il protagonista alle Cantine Rotari del concerto di chiusura del Solstizio d’Estate 2015, accompagnato dal gruppo Gnu Quartet: un quartetto musicale composto da Raffaele Rebaudengo, viola, Francesca Rapetti, flauto, Roberto Izzo, violino, e Stefano Cabrera , violoncello. Un gruppo musicale dal suono originale ed eclettico a cui Niccolò si è già accompagnato in passato. Niccolò Fabi è uno dei cantautori moderni italiani più amati e cono-


trentinoappuntamenti sciuti.È consigliata la prenotazione. Info: www.solstiziodestate.it. Musica VALSUGANA JAZZ TOUR LevicoTerme. Ore 18. Centro storico. Sextet Quartet dixie band. Info: www.visitvalsugana.it. Musica VALSUGANA JAZZ TOUR LevicoTerme. Ore 21. Centro storico. Rita Marcotulli italian trio. Info: www.visitvalsugana.it. Musica RAFANASS 2015 Rovereto. Ore 19. Piazzale Degasperi. Mad Professor e Miss fritty Ingresso libero. Info: Tel. 0464.452253 - 452256; cultura@ comune.rovereto.tn.it; www.comune.rovereto.tn.it. Musica I SUONI DELLE DOLOMITI QUARTETTO JERUSALEM Val Rendena. Ore 13. Doss del Sabion, Passo Bregn da L’Ors, Madonnina. Alexander Pavlovsky (primo violino), Sergei Bresler (secondo violino), Ori Kam (viola), Kyril Zlotnikov (violoncello) sono cresciuti artisticamente studiando insieme al Jerusalem Music Centre e all’Accademia Rubin, per poi costituirsi come formazione stabile nel 1993. Ora, sono considerati uno dei quartetti d’archi più dinamici e interessanti del panorama cameristico internazionale. Info: www.isuonidelledolomiti.it; APT Madonna di Campiglio, Pinzolo, Val Rendena Tel. 0465.501007-447501; www. campigliodolomiti.it. Per i più piccoli 1, 2, 3, STORIE! Cles. Centro storico. La manifestazione pensata per bambini, ragazzi e le loro famiglie è dedicata alla narrazione come strumento educativo ed ai tanti modi in cui si possono raccontare storie. Info: Coop la Coccinella 0463.600168; per programma dettagliato visitate il sito www.lacoccinella.coop. Performance 2115 - DISPOSITIVO LUDICO PER L’IMMORTALITÀ Pergine Valsugana. Ore 20.30. Piazza municipio. Dynamis. Nell’ambito di Pergine Spettacolo Aperto. Info: Tel. 0461.530179; info@perginefestival.it; www.perginefestival.it. Performance GOLA Pergine Valsugana. Ore 18.0020.30-22.00. Rimessa delle carrozze. Chiara Guidi/Societas Raffaello Sanzio. Nell’ambito di Pergine Spettacolo Aperto. Info: Tel. 0461.530179; info@perginefestival.it; www.perginefestival.it.

Tradizione FESTA PROVINCIALE DELL’EMIGRAZIONE LevicoTerme. Vie del centro. Info: www.visitvalsugana.it. Tradizione FESTIVAL DEL PANE ITALIANO Castello Tesino. Dalle ore 14. Via Dante. Info: www.visitvalsugana.it.

12 DOMENICA Danza VIVA MAMANERA Riva del Garda. Ore 19. Ex Colonia Sabbioni. Festival di danza, musica, cibo, cultura e tradizioni dell’Africa Occidentale. Ingresso libero. Info: Anta Luma - Casa delle arti Tel. 327.8183008; antaluma@ gmail.com. Esposizione 28^ RASSEGNA DEI MÜLLER THURGAU DELL’ARCO ALPINO - XII CONCORSO INTERNAZIONALE Cembra. Ore 20.30. Evento internazionale dedicato al celebre vino di montagna con più di cento espositori nazionali e internazionali con degustazioni, spettacoli e convegni. Info: Comitato Mostra Valle di Cembra Tel. 0461.680117; www.mullerthurgau-mostra.it; A.p.T. 0461.683110. Famiglia OSSERVATORIO APERTO Monte Bondone. Dalle 14 alle 18 e dalle 21 alle 23. Porte aperte alla Terrazza delle Stelle per l’osservazione del cielo diurno e notturno. Entrata gratuita. Info: MUSE Tel. 0461.270311; www.muse.it. Laboratorio NATURALMENTE BELLI Monte Bondone. Ore 14.30. Prodotti cosmetici realizzati con le erbe del Giardino per una bellezza 100% naturale. Tariffe: intero € 2,50 - ridotto € 1,50 (oltre al biglietto di ingresso). Durata: 3 ore. Info e prenotazioni: MUSE Tel. 0461.270311; www.muse.it. Musica SIDEOUT FESTIVAL Torbole sul Garda - Nago. Ore 17-24. Artisti e “disc-jokey” si daranno il turno alla “consolle” nella splendida cornice torbolana alle “Foci del Sarca”. La musica sarà rigorosamente ricercata e di qualità, e non a caso i dj invitati sono dei nomi importanti nella scena della musica “deep house” e “tech house”. Ingresso gratuito. Info: www.gardatrentino.it; Tel. 0464.554444. Musica VALSUGANA JAZZ TOUR LevicoTerme. Ore 11. Centro storico. Mille Lire dixie band. Info: www.visitvalsugana.it.

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trentinoappuntamenti Musica VALSUGANA JAZZ TOUR Levico Terme. Ore 18. Centro storico. Beppe Zorzella trio. Info: www.visitvalsugana.it. Musica RAFANASS 2015 Rovereto. Ore 19. Piazzale Degasperi. Rasta Snob Reggae Sound ft. Steve Giant, Papaluka & Mr. Robinson. Ingresso libero. Info: Tel. 0464.452253 - 452256; cultura@ comune.rovereto.tn.it; www.comune.rovereto.tn.it.

Musica CONCERTO GOSPEL Rovereto. Ore 21. Giardino dell’Ostello Via Scuole. Concerto con il Coro Sing The Glory. In caso di cattivo tempo presso la Sala Filarmonica. Info: Tel. 0464.452253 - 452256; cultura@comune.rovereto.tn.it; www.comune.rovereto.tn.it. Musica A BANDA LARGA Trento. Ore 21. Giardino S. Chiara. Banda sociale di Mezzolombardo. Info: Centro Servizi Culturali S. Chiara n. verde 800.013952; info@centrosantachiara.it.

Per i più piccoli 1, 2, 3, STORIE! Cles. Dalle 16. Centro storico. La manifestazione pensata per bambini, ragazzi e le loro famiglie è dedicata alla narrazione come strumento educativo ed ai tanti modi in cui si possono raccontare storie. Info: Coop la Coccinella 0463.600168; per programma dettagliato visitate il sito www. lacoccinella.coop. Tradizione FESTA PROVINCIALE DELL’EMIGRAZIONE LevicoTerme. Vie del centro. Info: www.visitvalsugana.it.

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Tradizione FESTIVAL DEL PANE ITALIANO Castello Tesino. Tutto il giorno. Via Dante. Info: www.visitvalsugana.it.

14 MARTEDÌ Folklore CONCERTO IN PIAZZA Baselga di Piné. Ore 20.45. Piazza S. Rocco a Miola. Sfilata e concerto bandistico. In caso di maltempo il concerto si terrà martedì 28 luglio. Info: info@gbfp.it. Musica I SUONI DELLE DOLOMITI ENRICO PIERANUNZI Val di Fiemme. Ore 13. Passo di Lavazé. Forte di un solido background di studi classici e di innumerevoli esperienze vissute ad alti livelli in ambito jazzistico, anche accanto a illustri jazzmen d’oltre Atlantico (Chet Baker, Lee Konitz, Art Farmer, Paul Motian, Charlie Haden e altri ancora), Enrico Pieranunzi si siede di fronte al pianoforte e comincia a far fluire liberamente le idee: un blues, Scarlatti, una famosa melodia di Gershwin, Haendel, Bach, una composizione originale fra le molte scritte in tanti anni di carriera. Info: www. isuonidelledolomiti.it; APT Val di Fiemme Tel. 0462.241111; www. visitfiemme.it. Musica I MARTEDÌ DEL JAZZ Riva del Garda. Ore 21-23. Kristal Palace. Appuntamento davvero imperdibile per gli amanti del jazz. Info: Tel. 0464.550650. Musica I MARTEDÌ DELLE BAND CAMIN & DODICIANNI Trento. Ore 21. Giardino S. Chiara. Opening Band: Vittime di Narciso. Info: Centro Servizi Culturali S. Chiara n. verde 800.013952; info@centrosantachiara.it. Teatro I BURATTINI DI LUCIANO GOTTARDI San Martino di Castrozza. Ore 17.30. Sala congressi. Fiabe e Leggende. Info: www.burattini.it. Teatro SON PARTITO CON IN TASCA UN FRANCOBOLLO Rovereto. Ore 18. Urban Center C.so Rosmini. Spettacolo di e con Maura Pettorruso e Stefano Pietro Detassis. Inaugurazione progetto Atmosfere dalla Grande Guerra con intervento teatrale. Info: Tel. 0464.452253 - 452256; cultura@ comune.rovereto.tn.it; www.comune.rovereto.tn.it.


trentinoappuntamenti 17/07/2015 Start 19.00

Der Waltherplatz verwandelt sich in den Walzerplatz

und alle tanzen mit!

Piazza Walther si trasforma in piazza Walzer

e tutti ballano!

Cultura I GIOVEDÌ DELLA BIBLIOTECA Baselga di Piné. Ore 21. Biblioteca. Ingresso libero. Info: Biblioteca Tel. 0461.557951. Musica CONCERTO GOSPEL Caldonazzo. Ore 20.45. Corte Celeste. Info: www.visitvalsugana.it. Musica ELECTRONIC OPEN AIR FESTIVAL 2015 Rovereto. Ore 10. Piazzale Degasperi. Leerouy Thornill (ex Prodigy) + Vanth dj set + BBeta dj set + Julian dj set. Ingresso libero. Info: Tel. 0464.452253 - 452256; cultura@comune.rovereto.tn.it; www. comune.rovereto.tn.it.

Official Partners

www.walzerplatz.it www.piazzawalzer.it

Bar • Pasticceria

La PIAZZA Bei Regen wird die Veranstaltung auf den 18.07. verschoben!

Patrocinato dal Comune di Bolzano Unter der Schirmherrschaft der Gemeinde Bozen

Cultura I GIOVEDÌ DELLA CULTURA: SERATA DI POESIA E MUSICA Castello Tesino. Ore 20.45. Palazzo Gallo. Info: www.visitvalsugana.it.

In caso di pioggia l’evento verrà spostato a sabato 18/07!

In collaborazione con - In Zusammenarbeit mit Azienda di Soggiorno Bolzano - Kurverwaltung der Stadt Bozen

15 MERCOLEDÌ Musica CONCERTO Caldonazzo. Ore 21. Piazza Municipio. Concerto delle bandine inglesi. Info: www.visitvalsugana.it. Musica CONCERTO Levico Terme. Ore 21. Vie del centro storico. Concerto del Coro Cima Vezzena. Info: www.visitvalsugana.it. Musica RANDY NEWMAN, PIÙ IRONICO DELL’OBLIO Rovereto. Ore 18. Largo Vittime delle Foibe. Una carrellata su uno dei grandi e misconosciuti (in Italia) compositori rock e pop di sempre, raffinatissimo provocatore e talmente ironico nei testi da venire spesso equivocato. In caso di cattivo tempo Impact Hub via Scuole 24. Info: Tel. 0464.452253 - 452256; cultura@comune.rovereto.tn.it; www.comune.rovereto.tn.it. Musica CONTRADA LARGA - CORO E ORCHESTRA DEL FESTIVAL Trento. Ore 21. Cortile Scuole Crispi. Info: Centro Servizi Culturali S. Chiara n. verde 800.013952; info@ centrosantachiara.it.

L’evento è inserito nel programma del Festival Bolzano Danza Die Veranstaltung findet im Rahmen des Festivals Tanz Bozen statt

Teatro I BURATTINI DI LUCIANO GOTTARDI Sant’Antonio di Mavignola. Ore 20.30. Pentolina, pentoletta, pentolaccia. Info: www.burattini.it. Tradizione PINÉ SOTTO LE STELLE 2015 Baselga di Piné. Ore 21. Corso Roma. Negozi aperti, spettacoli e intrattenimenti. Info: A.p.T. 0461.557028; www.visitpinecembra.it.

16 GIOVEDÌ Cultura “IL MERLO” DI R. MUSIL Caldonazzo, Albergo Due spade, ore 20,30. Conferenza con Massimo Libardi. Cabaret RIDENDRO & SCHERZANDRO 2015 Dro. Piazza della Repubblica. Ore 20: Preserata con intrattenimento musicale. Ore 21: inizio dello spettacolo - Gara concorso tra cabarettisti. A seguire: spettacolo di cabaret con Paolo Cevoli e Duilio Pizzocchi. Per avere ulteriori informazioni e rimanere aggiornati sul calendario ufficiale delle esibizioni, consultare il sito ufficiale www.ridendroescherzandro.it.

Teatro ragazzi FAVOLE CON LA CODA Trento. Ore 17.30. Giardino S. Chiara. Sul palcoscenico troveremo un piccolo pianoforte nero e un coloratissimo leggio. Ad animarli saranno due donne che racconteranno storie delicate e buffe, cantando e suonando. Favole dedicate ad animali impertinenti, avventure con intrepidi personaggi, con gatti, coccodrilli, topi e vanitosi volatili. Otto storie illustrate con sagome in legno che prenderanno vita dalle sapienti mani delle narratrici accompagnate da musiche eseguite da un incantevole piano-giocattolo che suona davvero. Età consigliata dai 3 anni. Info: Centro Servizi Culturali S. Chiara n. verde 800.013952; info@centrosantachiara.it. Tradizione MERCATO DELL’ECONOMIA SOLIDALE Trento. Dalle 7 alle 14. Piazza della Portella. Mercato di prodotti biologici certificati, vestiario biologico, cooperazione sociale e prodotti ecologici per la casa e la persona. Info: http:www.trentinoarcobaleno.it; trentino.arcobaleno@globalcert.it.

17 VENERDÌ Cabaret RIDENDRO & SCHERZANDRO 2015 Dro. Piazza della Repubblica. Ore 20: Preserata con intrattenimento musicale. Ore 21: inizio dello spettacolo - Gara concorso tra cabarettisti. A seguire: spettacolo di cabaret. Ospite d’onore Raul Cremona. Per avere ulteriori informazioni e rimanere aggiornati sul calendario ufficiale delle esibizioni, consultare il sito ufficiale www.ridendroescherzandro.it.

Cinema PINÉ MUSICA: THE ITALIAN CHARACTER Baselga di Piné. Ore 21. Centro Congressi Piné 1000. Proiezione cinematografica: Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia. Storia di una grande orchestra italiana. Ingresso a pagamento. Info: A.p.T. 0461.557028; www.visitpinecembra.it; www.distrattamusa.it. Famiglia A TU PER TU CON LE STELLE Monte Bondone. Dalle 21 alle 23. Osservatorio Astronomico Terrazza delle Stelle. Osservazioni astronomiche con la guida degli esperti del museo. Grazie a potenti telescopi ed alla guida di esperti operatori, le finestre dell’Universo si aprono per tutti. Ingresso libero. Info: MUSE Tel. 0461.270311; www.muse.it. Folklore FESTE MADRUZZIANE Calavino. Rievocazione storica. Per programma dettagliato e info: www.discovervalledeilaghi.it. Musica CANTAAIUTA - CORO LA TOR Caldonazzo. Ore 20.30. Corte Celeste. Info: www.visitvalsugana.it. Musica ELECTRONIC OPEN AIR FESTIVAL 2015 Rovereto. Ore 10. Piazzale Degasperi. Lo stato sociale (live) + Dr. Booga dj set + Teppa Bros dj set. Ingresso € 12,00. Info: Tel. 0464.452253 - 452256; cultura@ comune.rovereto.tn.it; www.comune.rovereto.tn.it. Musica INNO ALLA PACE CON I SOLISTI VENETI Rovereto. Ore 20. Colle di Miravalle. Campana dei Caduti. Info: Tel. 0464.452253 - 452256; cultura@comune.rovereto.tn.it; www. comune.rovereto.tn.it. Musica NOTE IN VILLA Meano. A partire dalle 19. Maratona musicale “Note in villa” e mostra del pittore Franco Manzoni. La pianista e compositrice italo-russa Valeria Kukushkina intratterrà il pubblico regalando una serata d’estate diversa, all’insegna delle emozioni e della musica classica in una location fresca e incantevole come il parco della Villa Salvadori-Zanatta, già scelta a metà ‘800 dai baroni Salvadori-Zanatta come dimora estiva. Info: www. fondazionesalvadorizanatta.it; info@fondazionesalvadorizanatta.it. Musica ITINERARI FOLK FESTIVAL Trento. Ore 21. Cortile scuole Crispi. Milladoiro - Spagna. Gli ambasciatori della musica galiziana. In caso di pioggia il concerto si svolgerà presso il Teatro Auditorium. Info: www.itinerarifolk.it; Centro Servizi Culturali S. Chiara n. verde

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trentinoappuntamenti 800.013952; info@itinerarifolk.it; info@centrosantachiara.it.

18 SABATO Cabaret RIDENDRO & SCHERZANDRO 2015 Dro. Piazza della Repubblica. Ore 20: Preserata con intrattenimento musicale. Ore 21: inizio dello spettacolo - Gara concorso tra cabarettisti. A seguire: spettacolo di cabaret. Per avere ulteriori informazioni e rimanere aggiornati sul calendario ufficiale delle esibizioni, consultare il sito ufficiale www.ridendroescherzandro.it. Cultura NOT(T)E AL MUSE Trento. MUSE. Un appuntamento ormai entrato nella - seppur ancora breve - tradizione del museo, un evento atteso per l’intensità e varietà delle proposte formulate ogni anno dal MUSE, in grado di coinvolgere un pubblico trasversale ed eterogeneo. Una serata corale, dedicata alla comunità locale e a tutti i visitatori del Muse: il museo diventa una piattaforma di sperimentazione e produzione di saperi generati dall’intreccio fra scienza, arte e società. Info: www.muse.it. Esposizione MERCATINO DEL RIUSO E DELLA CREATIVITÀ Trento. Dalle ore 10 alle 19. Contrada Santa Maria Maddalena. (Via L. Marchetti - Via santa Maria Maddalena - Via Dietro Le Mura B - Via F. Ferruccio - Vicolo santa Maria Maddalena). Mercatino riservato ai privati con l’oggetto principale di promuovere le arti, la creatività e l’artigianato domestico che non svolgono attività con carattere di impresa e che intendono esporre o vendere oggetti usati e da collezione, prodotti di artigianato hobbistico ed opere d’arte da loro realizzate. I partecipanti non potranno essere commercianti, né titolari di partita iva nell’ambito del commercio, né ambulanti, né antiquari. Info: www.amicitta.com. Folklore FESTE MADRUZZIANE Calavino. Rievocazione storica. Per programma dettagliato e info: www.discovervalledeilaghi.it. Musica VALSUGANA JAZZ TOUR -PATRIZIA CONTE QUINTET Tenna. Ore 21. Località Alberé. Info: www.visitvalsugana.it. Musica GIROFOLK: DUO BELLI E CORTA’ Castello Tesino. Ore 21. Palazzo Gallo. Info: www.visitvalsugana.it.

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Musica CONCERTO BANDA SOCIALE CON GRUPPO FOLK PieveTesino. Ore 21. Piazza Garibaldi. Info: www.visitvalsugana.it. Musica ELECTRONIC OPEN AIR FESTIVAL 2015 Rovereto. Ore 10. Piazzale Degasperi. Butch (Desolat) + Luigi Castelluccio dj set + Two bored Guys dj set + Kick-OH dj set . Ingresso € 10,00. Info: Tel. 0464.452253 - 452256; cultura@comune.rovereto.tn.it; www.comune.rovereto.tn.it. Musica CANTI&RACCONTI Rovereto. Ore 21. Cortile Palazzo Alberti - MART. Coro Bianche Zime di Rovereto, gli attori del gruppo Amidi del Teatro di Serravalle e dell’A.P.S. Culturalmente di Mori. In caso di cattivo tempo presso Sala Filamornica. Info: Tel. 0464.452253 - 452256; cultura@ comune.rovereto.tn.it; www.comune.rovereto.tn.it. Musica I SUONI DELLE DOLOMITI - DAVE DOUGLAS, MARIO BRUNELLO, CELLO4EVER Val di Fassa. Ore 6. Col Margherita. Affascinante incontro fra jazz e musica classica. Info: www. isuonidelledolomiti.it; APT Val di Fassa Tel. 0462.609770; www. fassa.com. Musica MUSICA RIVA FESTIVAL 2015 Riva del Garda. Ad inaugurare il Festival la grande violoncellista russa Natalia Gutmann, che torna a Riva del Garda per una doppia esibizione: una solistica con l’Orquesta Reino de Aragón per la direzione di Isaac Karabtchevsky e l’altra in versione cameristica con il suo Trio assieme al violista Dimitri Hoffmann. Per programma dettagliato e ulteriori informazioni consultare il sito www.musicarivafestival.com. Tradizione FUOCHI D’ARTIFICIO Torbole sul Garda - Nago. ore 22-22.30. Spettacolo pirotecnico sul golfo. Info: Comune di Nago-Torbole info@gardatrentino.it .

19 DOMENICA Cabaret RIDENDRO & SCHERZANDRO 2015 Dro. Piazza della Repubblica. Ore 20: Preserata con intrattenimento musicale. Ore 21: inizio dello spettacolo - Finale del concorso cabarettisti. A seguire: spettacolo di cabaret. Per avere ulteriori informazioni e rimanere aggiornati sul calendario ufficiale delle esibizioni, consultare il sito ufficiale www.ridendroescherzandro.it.

Famiglia OSSERVATORIO APERTO Monte Bondone. Dalle 14 alle 18 e dalle 21 alle 23. Porte aperte alla Terrazza delle Stelle per l’osservazione del cielo diurno e notturno. Entrata gratuita. Info: MUSE Tel. 0461.270311; www.muse.it. Folklore FESTE MADRUZZIANE Calavino. Rievocazione storica. Per programma dettagliato e info: www.discovervalledeilaghi.it. Musica SIDEOUT FESTIVAL Torbole sul Garda - Nago. Ore 17-24. Artisti e “disc-jokey” si daranno il turno alla “consolle” nella splendida cornice torbolana alle “Foci del Sarca”. La musica sarà rigorosamente ricercata e di qualità, e non a caso i dj invitati sono dei nomi importanti nella scena della musica “deep house” e “tech house”. Ingresso gratuito. Info: www.gardatrentino.it; Tel. 0464.554444. Musica MUSICA RIVA FESTIVAL 2015 Riva del Garda. Per programma dettagliato e ulteriori informazioni consultare il sito www.musicarivafestival.com. Musica A BANDA LARGA Trento. Ore 21. Giardino S. Chiara. Banda comunale di Caderzone Terme. Info: Centro Servizi Culturali S. Chiara n. verde 800.013952; info@centrosantachiara.it. Ricordo CELEBRAZIONI 30ESIMO ANNIVERSARIO DELLA CATASTROFE DI STAVA

Tesero - Chiesa Parrocchiale ore 10, Santa Messa di Suffragio presieduta dall’Arcivescovo di Trento mons. Luigi Bressan e processione al cimitero delle Vittime adiacente alla chiesa di San Leonardo ore 11.30 - Tesero - Cimitero delle Vittime adiacente alla chiesa di San Leonardo. Deposizione di corone di fiori al monumento in memoria delle Vittime della val di Stava, ore 13.00 – Stava – edificio polifunzionale in piazza 19 luglio. Cerimonia civile di commemorazione delle Vittime. ore 16.00 - Prati di Pozzole nell’area dove sorgevano i bacini di decantazione crollati il 19 luglio 1985 (in caso di pioggia ore 21.00 - Cavalese - Centro congressi). SOUVENIR D’UN LIEU CHER Concerto in memoria delle Vittime della val di Stava

20 LUNEDÌ Musica MUSICA RIVA FESTIVAL 2015 Riva del Garda. Per programma dettagliato e ulteriori informazioni consultare il sito www.musicarivafestival.com.

Musica CONTRADA LARGA ORCHESTRA HAYDN DI BOLZANO E TRENTO Trento. Ore 21. Cortile Scuole Crispi. Info: Centro Servizi Culturali S. Chiara n. verde 800.013952; info@ centrosantachiara.it.

21 MARTEDÌ Musica VALSUGANA JAZZ TOUR TIGER DIXIE BAND Pergine Valsugana. Ore 21. Piazza Municipio. Info: www.visitvalsugana.it. Musica CONCERTO D’ORGANO Caldonazzo. Ore 21. Chiesa di San Sisto. Info: www.visitvalsugana.it. Musica CONCERTO LevicoTerme. Ore 21. Vie del centro storico. Concerto del Coro San Osvaldo (Roncegno Terme). Info: www.visitvalsugana.it. Musica I SUONI DELLE DOLOMITI VINCENT PEIRANI & EMILE PARISIEN DUO Val di Fiemme. Ore 13. Buse de Tresca. Dalla Francia fisarmonica e sax jazz-folk. Info: www.isuonidelledolomiti.it; APT Val di Fieme Tel. 0462.241111; www.visitfiemme.com. Musica I MARTEDÌ DEL JAZZ Riva del Garda. Ore 21-23. Kristal Palace. Appuntamento davvero imperdibile per gli amanti del jazz. Info: Tel. 0464.550650. Musica MUSICA RIVA FESTIVAL 2015 Riva del Garda. Per programma dettagliato e ulteriori informazioni consultare il sito www.musicarivafestival.com. Musica I MARTEDÌ DELLE BAND TEDDY PILCHARDS Trento. Ore 21. Giardino S. Chiara. Info: Centro Servizi Culturali S. Chiara n. verde 800.013952; info@ centrosantachiara.it. Teatro I BURATTINI DI LUCIANO GOTTARDI San Martino di Castrozza. Ore 17.30. Sala congressi. Pentolina, pentoletta, pentolaccia. Info: www.burattini.it.

22 MERCOLEDÌ Musica THE FOOL ON THE HILL Rovereto. Ore 21. Piazza Malfatti. Orchestra Haydn di Bolzano e Trento. Roberto Molinelli, direttore; Alessandro Haber, recitante, Giampaolo Bandini, chitarra. In caso di pioggia presso Tea-


trentinoappuntamenti

Musica ITINERARI FOLK FESTIVAL Trento. Ore 21. Cortile scuole Crispi. Kobo Town - Trinidad - Canada. Originali fusioni di musica dei Caraibi. In caso di pioggia il concerto si svolgerà presso il Teatro Auditorium. Info: www.itinerarifolk.it; Centro Servizi Culturali S. Chiara n. verde 800.013952; info@itinerarifolk.it; info@centrosantachiara.it. Musica MUSICA RIVA FESTIVAL 2015 Riva del Garda. Per programma dettagliato e ulteriori informazioni consultare il sito www.musicarivafestival.com. Per i più piccoli C’ERA UNA VOLTA... IL BOSCO DELLE STELLE Monte Bondone. Ore 21. Osservatorio Astronomico Terrazza delle Stelle. Un’emozionante attività per bambini e famiglie: sotto il chiarore del cielo stellato, il racconto delle incredibili avventure di Luna, Sole e timide stelle. A seguire osservazione del cielo con la guida di esperti astronomi. Attività per bambini dai 4 agli 8 anni. Biglietto: € 4,00 prenotazione obbligatoria. Info: MUSE Tel. 0461.270311; www. muse.it. Teatro I BURATTINI DI LUCIANO GOTTARDI Pellizzano. Ore 21. I Capelli dell’Orco. Info: www.burattini.it. Tradizione PINÉ SOTTO LE STELLE 2015 Baselga di Piné. Ore 21. Corso Roma. Negozi aperti, spettacoli e intrattenimenti. Info: A.p.T. 0461.557028; www.visitpinecembra.it.

23 GIOVEDÌ Cultura I GIOVEDI’ DELLA CULTURA: IL TRENTINO NELLA GRANDE GUERRA Castello Tesino. Ore 20.45. Palazzo Gallo. Info: www.visitvalsugana.it. Musica PINÉ MUSICA: ROBERTO CAPPELLO Baselga di Piné. Ore 21. Centro Congressi Piné 1000. Concerto pianistico. Ingresso a pagamento. Info: A.p.T. 0461.557028; www. visitpinecembra.it; www.distrattamusa.it. Musica MUSICA RIVA FESTIVAL 2015 Riva del Garda. Per programma dettagliato e ulteriori informazioni consultare il sito www.musicarivafestival.com.

Teatro I BURATTINI DI LUCIANO GOTTARDI Gardolo. Ore 21. Corte palazzo Pedrolli. I Capelli dell’Orco. Info: www.burattini.it.

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Teatro ATMOSFERE DALLA GRANDE GUERRA Rovereto. Ore 18. Urban Center C.so Rosmini. Spettacolo a conclusione progetto. “Son partito con in tasca un francobollo” di e con Maura pettorruso e Stefano Pietro Detassis. Info: Tel. 0464.452253 - 452256; cultura@ comune.rovereto.tn.it; www.comune.rovereto.tn.it. Teatro ragazzi LA RISCOSSA DEL CLOWN Trento. Ore 17.30. Giardino S. Chiara. Spettacolo con Andrea Brunetto, Max Pederzoli, Alessio Pollutri. Spettacolo comico che racconta la storia di un vecchio clown finito sulla sedia a rotelle per tutta la sfortuna che nella sua vita ha dovuto subire. L’arte circense si unisce alla spontaneità degli attori e all’uso della tecnica del beat-box, capacità di riprodurre i suoni delle percussioni attraverso l’utilizzo della bocca e della voce. A colpi di naso rosso, il protagonista lotterà fino all’ultimo respiro per difendere la sua dignità. Sarà solo grazie al sostegno degli spettatori se riuscirà nella sua impresa. Età consigliata dai 5 anni. Info: Centro Servizi Culturali S. Chiara n. verde 800.013952; info@centrosantachiara.it. Tradizione BANCHETTO MEDIEVALE Pergine Valsugana. Ore 20. Via Maier. Info: www.visitvalsugana.it. Tradizione MERCATO DELL’ECONOMIA SOLIDALE Trento. Dalle 7 alle 14. Piazza della Portella. Mercato di prodotti biologici certificati, vestiario biologico, cooperazione sociale e prodotti ecologici per la casa e la persona. Info: http:www.trentinoarcobaleno.it; trentino.arcobaleno@globalcert.it. Cultura “LA CASA IN COLLINA” Caldonazzo, Bar Blue Coffee, ore 20,30. Conferenza con Fulvio Coretti.

24 VENERDÌ Cinema PINÉ MUSICA: CLAUDIO ABBADO HEARING THE SILENCE Baselga di Piné. Ore 21. Centro Congressi Piné 1000. Proiezione cinematografica. Ingresso a pagamento. Info: A.p.T. 0461.557028; www.visitpinecembra.it; www. distrattamusa.it.

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0464.452253 - 452256; cultura@ comune.rovereto.tn.it; www.comune.rovereto.tn.it. Musica ITINERARI FOLK FESTIVAL Trento. Ore 21. Cortile scuole Crispi. Beppe Gambetta & Tim Williams Italia - USA. Percorsi di chitarre transcontinentali. In caso di pioggia il concerto si svolgerà presso il Teatro Auditorium. Info: www.itinerarifolk.it; Centro Servizi Culturali S. Chiara n. verde 800.013952; info@itinerarifolk.it; info@centrosantachiara.it. Musica MUSICA RIVA FESTIVAL 2015 Riva del Garda. Per programma dettagliato e ulteriori informazioni consultare il sito www.musicarivafestival.com. Teatro ragazzi IL SEGRETO DI ARLECCHINO Vezzano. Teatro Valle dei Laghi. Spettacolo in cui si racconta il segreto della Commedia dell’Arte, antica arte teatrale basata sull’uso delle maschere e personaggi come il celebre Arlecchino. Info: www.fondazioneaida.it. Tradizione FESTE MEDIEVALI 2015 Pergine Valsugana. Vie del centro e Castello. Info: www.visitvalsugana.it. Tradizione FESTIVAL DEL BENESSERE SOSTENIBILE LevicoTerme. Vie del centro. Info: www.visitvalsugana.it.

25 SABATO Cultura DRODESERA Dro. Centrale Idroelettrica di Fies. Performing Art Festival - le ultime produzioni di realtà artistiche emergenti del nuovo teatro italiano. Per programma dettagliato visitate il sito www.centralefies. it/festival/drodesera.html; Uffici del Festival - Centrale Fies Tel. 0464.504700. Famiglia A TAVOLA CON L’UNIVERSO Monte Bondone. Dalle ore 19.30 alle 23.00. Un menù astronomico al rifugio Alpino Viote, con pillole di astronomia durante la degustazione e per concludere un viaggio fra le stelle all’osservatorio. Info e prenotazioni: MUSE Tel. 0461.270311; www.muse.it. Laboratorio TINTURE NATURALI Monte Bondone. Ore 14.30. Un laboratorio per sperimentare la tintura dei tessuti con colori di origine vegetale. Tariffe: intero € 2,50 - ridotto € 1,50 (oltre al biglietto di ingresso). Durata: 3 ore. Info e prenotazioni: MUSE Tel. 0461.270311; www.muse.it.

Musica CONCERTO DELLA BANDA FOLK DI CASTELLO TESINO Castello Tesino. Ore 21. Giardini di Via Dante. Info: www.visitvalsugana.it. Musica MUSICA RIVA FESTIVAL 2015 Riva del Garda. Per programma dettagliato e ulteriori informazioni consultare il sito www.musicarivafestival.com. Teatro I BURATTINI DI LUCIANO GOTTARDI Nogarè di Pergine. Ore 21. I Capelli dell’Orco. Info: www.burattini.it. Tradizione FESTE MEDIEVALI 2015 Pergine Valsugana. Vie del centro e Castello. Info: www.visitvalsugana.it. Tradizione FESTIVAL DEL BENESSERE SOSTENIBILE LevicoTerme. Vie del centro. Info: www.visitvalsugana.it.

26 DOMENICA Cultura DRODESERA Dro. Centrale Idroelettrica di Fies. Performing Art Festival - le ultime produzioni di realtà artistiche emergenti del nuovo teatro italiano. Per programma dettagliato visitate il sito www.centralefies. it/festival/drodesera.html; Uffici del Festival - Centrale Fies Tel. 0464.504700. Famiglia OSSERVATORIO APERTO Monte Bondone. Dalle 14 alle 18 e dalle 21 alle 23. Porte aperte alla Terrazza delle Stelle per l’osservazione del cielo diurno e notturno. Entrata gratuita. Info: MUSE Tel. 0461.270311; www.muse.it. Laboratorio CHI TROVA UNA PIANTA TROVA UN TESORO Monte Bondone. Ore 14.30. Orientati all’interno del Giardino grazie ad una mappa e supera le prove per raggiungere il tesoro! Tariffe: intero € 2,50 - ridotto € 1,50 (oltre al biglietto di ingresso). Durata: 3 ore. Info e prenotazioni: MUSE Tel. 0461.270311; www.muse.it. Musica PRIMIERO DOLOMITI FESTIVAL BRASS 2014 Transacqua. Ore 18. Auditorium di Primiero. Canadian Brass. Unico concerto a pagamento. Info: www.primierodolomitifestival.it. Musica SIDEOUT FESTIVAL Torbole sul Garda - Nago. Ore 17-24. Artisti e “disc-jokey” si daranno il turno alla “consolle” nella splendida cornice torbolana

alle “Foci del Sarca”. La musica sarà rigorosamente ricercata e di qualità, e non a caso i dj invitati sono dei nomi importanti nella scena della musica “deep house” e “tech house”. Ingresso gratuito. Info: www.gardatrentino.it; Tel. 0464.554444. Musica PINÉ MUSICA: ANDREA TURRINI Baselga di Piné. Ore 21. Centro Congressi Piné 1000. Concerto pianistico. Ingresso a pagamento. Info: A.p.T. 0461.557028; www. visitpinecembra.it; www.distrattamusa.it. Musica MUSICA RIVA FESTIVAL 2015 Riva del Garda. Per programma dettagliato e ulteriori informazioni consultare il sito www.musicarivafestival.com. Musica A BANDA LARGA Trento. Ore 21. Giardino S. Chiara. Coro voci del Bondone. Info: Centro Servizi Culturali S. Chiara n. verde 800.013952; info@centrosantachiara.it. Tradizione FESTE MEDIEVALI 2015 Pergine Valsugana. Vie del centro e Castello. Info: www.visitvalsugana.it. Tradizione FESTIVAL DEL BENESSERE SOSTENIBILE LevicoTerme. Vie del centro. Info: www.visitvalsugana.it.

27 LUNEDÌ Cultura DRODESERA Dro. Centrale Idroelettrica di Fies. Performing Art Festival - le ultime produzioni di realtà artistiche emergenti del nuovo teatro italiano. Per programma dettagliato visitate il sito www.centralefies. it/festival/drodesera.html; Uffici del Festival - Centrale Fies Tel. 0464.504700. Musica PINÉ MUSICA: ALESSANDRO TAVERNA Baselga di Piné. Ore 21. Centro Congressi Piné 1000. Concerto pianistico. Ingresso a pagamento. Info: A.p.T. 0461.557028; www. visitpinecembra.it; www.distrattamusa.it. Musica MUSICA RIVA FESTIVAL 2015 Riva del Garda. Per programma dettagliato e ulteriori informazioni consultare il sito www.musicarivafestival.com. Musica CONTRADA LARGA QUINTETTO BISLACCO Trento. Ore 21. Cortile Scuole Crispi. Info: Centro Servizi Culturali S.


trentinoappuntamenti Chiara n. verde 800.013952; info@ centrosantachiara.it. Musica LUCI ED OMBRE DEL LEGNO SIMPOSIO DI SCULTURA 2015 CastelloTesino. Pieve Tesino, Cinte Tesino, Bieno. Apertura fino a sabato 1 agosto. Info: www.visitvalsugana.it.

28 MARTEDÌ Cultura DRODESERA Dro. Centrale Idroelettrica di Fies. Performing Art Festival - le ultime produzioni di realtà artistiche emergenti del nuovo teatro italiano. Per programma dettagliato visitate il sito www.centralefies. it/festival/drodesera.html; Uffici del Festival - Centrale Fies Tel. 0464.504700. Musica MUSICA DI MEZZA ESTATE 2015 Caldonazzo. Ore 21. Chiesa di San Sisto. Info: www.visitvalsugana.it. Musica PINÉ MUSICA: 1° PREMIO ROBERTO MELINI Baselga di Piné. Centro Congressi Piné 1000. Prove eliminatorie e semifinale. Orario: 9-12, 15-19, e 20.30-22.30. Direzione artistica Antonella Costa. Info e iscrizioni: Ass. Distratta Musa www.distrattamusa.it. Musica MUSICHE ALLA CORTE DELLO ZAR ALESSANDRO II Rovereto. Ore 21. Vicolo Messaggero. Cortesela Bontadi. Concerto del quartetto d’archi Gli Archiatri su musiche di A. Borodin, N. Rimsky-Korsakov. In caso di pioggia presso la Sala Filarmonica - C.so Rosmini, 86. Info: Tel. 0464.452253 - 452256; cultura@ comune.rovereto.tn.it; www.comune.rovereto.tn.it. Musica I MARTEDÌ DEL JAZZ Riva del Garda. Ore 21-23. Kristal Palace. Appuntamento davvero imperdibile per gli amanti del jazz. Info: Tel. 0464.550650. Musica MUSICA RIVA FESTIVAL 2015 Riva del Garda. Per programma dettagliato e ulteriori informazioni consultare il sito www.musicarivafestival.com. Musica I MARTEDÌ DELLE BAND WRECKER Trento. Ore 21. Giardino S. Chiara. Opening Band: Fall or rising sun. Info: Centro Servizi Culturali S. Chiara n. verde 800.013952; info@centrosantachiara.it.

29 MERCOLEDÌ Cultura DRODESERA Dro. Centrale Idroelettrica di Fies. Performing Art Festival - le ultime produzioni di realtà artistiche emergenti del nuovo teatro italiano. Per programma dettagliato visitate il sito www.centralefies. it/festival/drodesera.html; Uffici del Festival - Centrale Fies Tel. 0464.504700. Musica CONCERTO Levico Terme. Ore 21. Vie del centro storico. Concerto del Coro Brenta (Tione). Info: www.visitvalsugana.it. Musica CONCERTO PICCOLE COLONNE Levico Terme. Ore 21. Piazza. Info: www.visitvalsugana.it. Musica PINÉ MUSICA: 1° PREMIO ROBERTO MELINI Baselga di Piné. Centro Congressi Piné 1000. Prove eliminatorie e semifinale. Orario: 9-12, 15-19, e 20.30-22.30. Direzione artistica Antonella Costa. Info e iscrizioni: Ass. Distratta Musa www.distrattamusa.it. Musica I SUONI DELLE DOLOMITI TOUMANI DIABATÉ, SIDIKI DIABATÉ Val di Fassa. Ore 13. Val San Nicolò. Musica dal mondo. Poesia a suon di kora. Info: www.isuonidelledolomiti.it; APT Val di Fassa Tel. 0462.609670; www.fassa.com. Musica ITINERARI FOLK FESTIVAL Trento. Ore 21. Cortile scuole Crispi. Sin fronteras - Argentina - Uruguay. The souil of Rio de la Plata. In caso di pioggia il concerto si svolgerà presso il Teatro Auditorium. Info: www.itinerarifolk.it; Centro Servizi Culturali S. Chiara n. verde 800.013952; info@itinerarifolk.it; info@centrosantachiara.it.

30 GIOVEDÌ Cultura I GIOVEDI’ DELLA CULTURA: LA MAESTRIA NELLA COMUNICAZIONE Castello Tesino. Ore 20.45. Palazzo Gallo. Info: www.visitvalsugana.it. Cultura I GIOVEDÌ DELLA BIBLIOTECA Baselga di Piné. Ore 21. Biblioteca. Ingresso libero. Info: Biblioteca Tel. 0461.557951. Cultura DRODESERA Dro. Centrale Idroelettrica di Fies. Performing Art Festival - le ultime produzioni di realtà artistiche emergenti del nuovo teatro italiano. Per programma dettagliato visitate il sito www.centralefies. it/festival/drodesera.html; Uffici del Festival - Centrale Fies Tel. 0464.504700. Musica PINÉ MUSICA: 1° PREMIO ROBERTO MELINI Baselga di Piné. Centro Congressi Piné 1000. Prove eliminatorie e semifinale. Orario: 9-12, 15-19, e 20.30-22.30. Direzione artistica Antonella Costa. Info e iscrizioni: Ass. Distratta Musa www.distrattamusa.it. Musica CONCERTI NEI CORTILI SQUILLI D’OTTONE - LEMON BRASS Rovereto. Ore 21. Cortile Palazzo Alberti. Luca Giacomin. tromba; Davide Xompero, tromba; Nicola Ruggeri, corno; Riccardo Benetti, trombone; Daniele Gasparotto, tuba su musiche di Bach, Verdi, Jenkins e musiche da film. In caso di pioggia presso Sala Filarmonica. Info: Tel. 0464.452253 - 452256; cultura@comune.rovereto.tn.it; www.comune.rovereto.tn.it. Teatro I BURATTINI DI LUCIANO GOTTARDI Rabbi. Ore 20.30. Molino Ruatti. Fiabe e leggende. Info: www. burattini.it.

Teatro I BURATTINI DI LUCIANO GOTTARDI San Giorgio di Arco. Ore 21. Campo sportivo. Pentolina, pentoletta, pentolaccia. Info: www. burattini.it.

Tradizione MERCATO DELL’ECONOMIA SOLIDALE Trento. Dalle 7 alle 14. Piazza della Portella. Mercato di prodotti biologici certificati, vestiario biologico, cooperazione sociale e prodotti ecologici per la casa e la persona. Info: http:www.trentinoarcobaleno.it; trentino.arcobaleno@globalcert.it.

Tradizione PINÉ SOTTO LE STELLE 2015 Baselga di Piné. Ore 21. Corso Roma. Negozi aperti, spettacoli e intrattenimenti. Info: A.p.T. 0461.557028; www.visitpinecembra.it.

Cultura DRODESERA Dro. Centrale Idroelettrica di Fies. Performing Art Festival - le ultime produzioni di realtà artistiche emergenti del nuovo teatro ita-

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liano. Per programma dettagliato visitate il sito www.centralefies. it/festival/drodesera.html; Uffici del Festival - Centrale Fies Tel. 0464.504700. Famiglia A TU PER TU CON LE STELLE Monte Bondone. Dalle 21 alle 23. Osservatorio Astronomico Terrazza delle Stelle. Osservazioni astronomiche con la guida degli esperti del museo. Grazie a potenti telescopi ed alla guida di esperti operatori, le finestre dell’Universo si aprono per tutti. Ingresso libero. Info: MUSE Tel. 0461.270311; www.muse.it. Famiglia MUSICA DELLE STELLE Monte Bondone. Ore 20.30. Osservatorio Astronomico Terrazza delle Stelle. Concerti serali in collaborazione con il conservatorio F.A. Bonporti di Trento. Un piacevole connubio di suggestioni in musica e relax alla luce del tramonto. Suoni e melodie classiche e moderne, incantevoli incontri nella fresca atmosfera alpina per una notte dedicata alla contemplazione del cielo e all’ascolto dell’Universo. Info: MUSE Tel. 0461.270311; www.muse.it. Musica PINÉ MUSICA: 1° PREMIO ROBERTO MELINI Baselga di Piné. Ore 21. Centro Congressi Piné 1000. Concerto finale e formazione. Ingresso a pagamento. Info: A.p.T. 0461.557028; www.visitpinecembra.it; www.distrattamusa.it. Musica 1915-2015 CENTO ANNI DI MEMORIA Rovereto. Ore 21. Colle di Miravalle. Campana dei Caduti. Orchestra di Fiati “Città di Ferentino” in concerto. Info: Tel. 0464.452253 - 452256; cultura@comune.rovereto.tn.it; www.comune.rovereto.tn.it. Musica I SUONI DELLE DOLOMITI - GLI 8 VIOLONCELLI DI TORINO Val Rendena. Ore 13. Rifugio Giovanni Segantini. Musica classica e cinema: un viaggio musicale che parte da Bach, tocca Vivaldi, Verdi, Mascagni, Villa-Lobos e arriva a Bacalov, Rota e Piovani. Tutto questo ad opera di otto violoncellisti di consolidata carriera, tutti componenti di affermate orchestre attive a livello nazionale e internazionale e legati l’uno all’altro da profonda amicizia, oltre che da reciproca stima professionale. Info: www.isuonidelledolomiti.it; APT Madonna di Campiglio, Pinzolo, Val Rendena Tel. 0465.501007-447501; www. campigliodolomiti.it.

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trentinoappuntamenti Musica ITINERARI FOLK FESTIVAL Trento. Ore 21. Cortile scuole Crispi. The Henry Girls - Irlanda. Roots music tra Irlanda e Nord America. In caso di pioggia il concerto si svolgerà presso il Teatro Auditorium. Info: www.itinerarifolk.it; Centro Servizi Culturali S. Chiara n. verde 800.013952; info@itinerarifolk.it; info@centrosantachiara.it. Teatro I BURATTINI DI LUCIANO GOTTARDI Varone. Ore 18. Il bandito Polenta. Info: www.burattini.it. Tradizione FESTA DELLA POLENTA Roncegno Terme. Vie del centro. Info: www.visitvalsugana.it.

GLI APPUNTAMENTI DI AGOSTO 1 SABATO Cultura DRODESERA Dro. Centrale Idroelettrica di Fies. Performing Art Festival - le ultime produzioni di realtà artistiche emergenti del nuovo teatro italiano. Per programma dettagliato visitate il sito www.centralefies. it/festival/drodesera.html; Uffici del Festival - Centrale Fies Tel. 0464.504700. Famiglia A TAVOLA CON L’UNIVERSO Monte Bondone. Dalle ore 19.30 alle 23.00. Un menù astronomico al rifugio Alpino Viote, con pillole di astronomia durante la degustazione e per concludere un viaggio fra le stelle all’osservatorio. Info e prenotazioni: MUSE Tel. 0461.270311; www.muse.it. Laboratorio PANE DI MONTAGNA Monte Bondone. Ore 14.30. Conoscere i diversi tipi di cereali coltivabili in montagna per poi macinare, impastare e cuocere delle gustose pagnotte. Tariffe: intero € 2,50 - ridotto € 1,50 (oltre al biglietto di ingresso). Durata: 3 ore. Info e prenotazioni: MUSE Tel. 0461.270311; www.muse.it. Musica PINÉ MUSICA Baselga di Piné. Ore 21. Centro Congressi Piné 1000. Concerto con Trey Lee, violoncello Bruno Canino, pianoforte. Musiche di Beethoven, Debussy e Janaceck. Ingresso a pagamento. Info: A.p.T. 0461.557028; www.visitpinecembra.it; www.distrattamusa.it. Musica CONCERTO A BALLO Rovereto. Ore 21. Piazza Malfatti. Concerto a ballo con il gruppo musicale Suonabanda di Modena. Info: Tel. 0464.452253 - 452256; cultura@comune.rovereto.tn.it; www.comune.rovereto.tn.it.

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Teatro I BURATTINI DI LUCIANO GOTTARDI Flavon. Ore 21. Palazzetto Spaur. L’Amore delle Tre Melarance. Info: www.burattini.it;Tel. 340.9600847. Tradizione FESTA DELLA POLENTA Roncegno Terme. Vie del centro. Info: www.visitvalsugana.it.

2 DOMENICA Enogastronomia VECI SAORI VIGOLANI Vigolo Vattaro. Quest’anno la nona edizione ripropone la tradizionale cena all’aperto con la grande tavolata nel centro storico di Vigolo Vattaro: antichi sapori, piatti di un tempo e buon vino, accompagnati dall’allegra atmosfera tipica del “far filò”, con chiacchierare e racconti in compagnia. Info: www. vigolana.com. Famiglia OSSERVATORIO APERTO Monte Bondone. Dalle 14 alle 18 e dalle 21 alle 23. Porte aperte alla Terrazza delle Stelle per l’osservazione del cielo diurno e notturno. Entrata gratuita. Info: MUSE Tel. 0461.270311; www.muse.it. Laboratorio NATURALMENTE BELLI Monte Bondone. Ore 14.30. Prodotti cosmetici realizzati con le erbe del Giardino per una bellezza 100% naturale. Tariffe: intero € 2,50 - ridotto € 1,50 (oltre al biglietto di ingresso). Durata: 3 ore. Info e prenotazioni: MUSE Tel. 0461.270311; www.muse.it. Musica A BANDA LARGA Trento. Ore 21. Giardino S. Chiara. Coro Monte Calisio. Info: Centro Servizi Culturali S. Chiara n. verde 800.013952; info@centrosantachiara.it. Musica VOLANO JAZZ BIG BAND Candriai. Ore 17.30. Malgone. Orchestra diretta da Flavio Zanon “... da Count Basie a Bob Mintzer...”. Info: www.candriai.it. Teatro I BURATTINI DI LUCIANO GOTTARDI Carisolo. Ore 21. Piazza. Il tesoro dei nani. Info: www.burattini.it; Tel. 340.9600847. Tradizione FESTA DELLA POLENTA Roncegno Terme. Vie del centro. Info: www.visitvalsugana.it.

3 LUNEDÌ Cultura CONFERENZA Baselga di Piné. Ore 21. Centro Congressi Piné 1000. Serata che parlerà di “Allergie e intolleranze alimentari”. La serata sarà intro-

dotta dal dottor Morelli che parlerà delle proprietà medicinali del timo serpillo. Info: A.p.T. 0461.557028; www.visitpinecembra.it. Musica I SUONI DELLE DOLOMITI THOMAS ZEHETMAIR Val di Fassa. Ore 13. Rifugio Vajolet. Un virtuoso del violino interpreta i Capricci di Paganini. Info: www.isuonidelledolomiti.it; APT Val di Fassa Tel. 0462.609670; www.fassa.com. Musica ITINERARI FOLK FESTIVAL Trento. Ore 21. Cortile scuole Crispi. Songhoy Blues - Mali. Musica in esilio. In caso di pioggia il concerto si svolgerà presso il Teatro Auditorium. Info: www.itinerarifolk.it; Centro Servizi Culturali S. Chiara n. verde 800.013952; info@itinerarifolk.it; info@centrosantachiara.it.

4 MARTEDÌ Musica CONCERTO Rovereto. Ore 20.45. Piazza S. Marco. Musica Cittadina Riccardo Zandonai. Info: Tel. 0464.452253 - 452256; cultura@comune.rovereto.tn.it; www.comune.rovereto.tn.it. Musica JAZZ CAFÉ - BOSSA NOVA MESSENGER “HARD BOSSA” Riva del Garda. Ore 17. Corte del Tipico - Agraria Riva del Garda. Beppe Catellani, sax tenore; Ennio Righetti, chitarra acustica. Classici della bossa nova intrecciati a standard jazz elegantemente riarrangiati, con un sound che può essere definito “hard bossa”. Info: SMAG Tel. 0464.556774; Cell. 333.7434452. Musica I MARTEDÌ DELLE BAND HOT MUSTACHE Trento. Ore 21. Giardino S. Chiara. Opening Band: Backsound. Info: Centro Servizi Culturali S. Chiara n. verde 800.013952; info@centrosantachiara.it.

5 MERCOLEDÌ Musica I SUONI DELLE DOLOMITI NICOLA PIOVANI Val di Non. Ore 13. Pian della Nana, Malga Tassulla. Un concerto da Oscar. Info: www.isuonidelledolomiti.it; APT Val di Non Tel. 0463.830133; www.visitvaldinon.it. Musica ITINERARI FOLK FESTIVAL Trento. Ore 21. Giardino S. Chiara. SovverSamba - Italia. Couros e cordas. In caso di pioggia il concerto si svolgerà presso il Teatro Auditorium. Info: www.itinerarifolk.it; Centro Servizi Culturali S. Chiara

n. verde 800.013952; info@itinerarifolk.it; info@centrosantachiara.it. Musica JAZZ CAFÉ - SPARKLIN’ QUARTET Riva del Garda. Ore 19. Ristorante L’Ora. Rosanna D’Aura, voce; Francesco Calliari, sax tenore; Giulio Campagnolo, organo Hammond; Oreste Soldano, batteria. Canzoni tratte dagli standard americani. Il fascino dell’organo Hammond con il colore della voce ripropongono al grande pubblico le sonorità tipiche degli ineguagliabili anni ‘60. Info: SMAG Tel. 0464.556774; Cell. 333.7434452. Per i più piccoli C’ERA UNA VOLTA... IL BOSCO DELLE STELLE Monte Bondone. Ore 21. Osservatorio Astronomico Terrazza delle Stelle. Un’emozionante attività per bambini e famiglie: sotto il chiarore del cielo stellato, il racconto delle incredibili avventure di Luna, Sole e timide stelle. A seguire osservazione del cielo con la guida di esperti astronomi. Attività per bambini dai 4 agli 8 anni. Biglietto: € 4,00 prenotazione obbligatoria. Info: MUSE Tel. 0461.270311; www.muse.it. Teatro I BURATTINI DI LUCIANO GOTTARDI Sant’Antonio di Mavignola. Ore 20.30. La fata Morgana. Info: www.burattini.it;Tel. 340.9600847. Tradizione PINÉ SOTTO LE STELLE 2015 Baselga di Piné. Ore 21. Centro storico. Le vie del centro storico di Baselga di Piné si accenderanno di luci, colori e ritmi ballerini! Un ricco programma di intrattenimenti e un mercatino di prodotti locali consentiranno a grandi e piccini di trascorrere una serata all’insegna del divertimento e della compagnia. Info: A.p.T. 0461.557028; www.visitpinecembra.it.

6 GIOVEDÌ Musica I SUONI DELLE DOLOMITI PAOLO FRESU, DANIELE DI BONAVENTURA, I VIRTUOSI ITALIANI Primiero Pale di San Martino. Ore 13. Villa Welsperg. Un Paolo Fresu particolarmente poetico e intimista, questo di Vinodentro, concerto che riprende le musiche dell’omonimo film di Ferdinando Vicentini Orgnani, con il quale il trombettista di Berchidda ha più volte collaborato in passato, anche in occasione di un documentario dedicato alla giornalista Ilaria Alpi. Vinodentro è ispirato all’omonimo romanzo di Fabio Marcotto che mette insieme il mito del Faust e la passione per il vino. Di conseguenza, anche le musiche - eseguite con il bandoneonista Daniele


trentinoappuntamenti di Bonaventura e gli archi de I Virtuosi Italiani - sono state generate da un mix di vari ingredienti: jazz, musica classica, tango e profumi mediterranei. Info: www.isuonidelledolomiti.it; APT San Martino di Castrozza, Passo Rolle, Primiero e Vanoi Tel. 0439.62407; www. sanmartino.com. Musica GARDA JAZZ FESTIVAL ANTONIO ONORATO GUITAR SOLO Riva del Garda. Ore 21. Bastione. Antonio Onorato, chitarra. In caso di pioggia Auditorium del Conservatorio. Ingresso libero. Info: SMAG Tel. 0464.556774; Cell. 333.7434452. Tutte le informazioni e il programma dettagliato del festival su: www.gardajazz.com. Teatro I BURATTINI DI LUCIANO GOTTARDI Gardolo. Ore 21. Corte Palazzo Pedrolli. Il tesoro dei nani. Info: www.burattini.it;Tel. 340.9600847. Teatro ragazzi LA GRANDE SFIDA TRA IL RICCIO E LA LEPRE Trento. Ore 17.30. Giardino S. Chiara. Spettacolo regia di Matthias Träger con Enzo Cozzolino. La storia dei fratelli Grimm raccontata con l’aiuto dei burattini e il delicato accompagnamento della fisarmonica. In questo spettacolo conosceremo una simpatica famiglia di ricci e una lepre altezzosa e arrogante, ma il lieto fine è assicurato come la morale che in queste favole popolari non manca mai: nessuno può permettersi di prendere in giro un’altra persona (o animale) perché ognuno ha delle qualità o capacità che altri non hanno. Età consigliata dai 3 anni. Info: Centro Servizi Culturali S. Chiara n. verde 800.013952; info@centrosantachiara.it.

Tradizione MERCATO DELL’ECONOMIA SOLIDALE Trento. Dalle 7 alle 14. Piazza della Portella. Mercato di prodotti biologici certificati, vestiario biologico, cooperazione sociale e prodotti ecologici per la casa e la persona. Info: http:www.trentinoarcobaleno.it; trentino.arcobaleno@globalcert.it.

7 VENERDÌ Famiglia A TU PER TU CON LE STELLE Monte Bondone. Dalle 21 alle 23. Osservatorio Astronomico Terrazza delle Stelle. Osservazioni astronomiche con la guida degli esperti del museo. Grazie a potenti telescopi ed alla guida di esperti operatori, le finestre dell’Universo si aprono per tutti. Ingresso libero. Info: MUSE Tel. 0461.270311; www.muse.it. Famiglia MUSICA DELLE STELLE Monte Bondone. Ore 20.30. Osservatorio Astronomico Terrazza delle Stelle. Concerti serali in collaborazione con il conservatorio F.A.Bonporti di Trento. Un piacevole connubio di suggestioni in musica e relax alla luce del tramonto. Suoni e melodie classiche e moderne, incantevoli incontri nella fresca atmosfera alpina per una notte dedicata alla contemplazione del cielo e all’ascolto dell’Universo. Info: MUSE Tel. 0461.270311; www.muse.it. Musica PINÉ MUSICA Baselga di Piné. Ore 21. Centro Congressi Piné 1000. Concerto con Alberto Nones, pianoforte e Laura Pontoni, voce recitante accompagnati dalla compagnia di danza polacca “Mali Gorzowiacy”. Ingresso a pagamento. Info: A.p.T. 0461.557028; www.visitpinecembra.it; www.distrattamusa.it.

Musica I SUONI DELLE DOLOMITI - DANUSHA WASKIEWICZ, EDICSON RUIZ Val di Fiemme. Ore 13. Laghi di Bombasèl. Musica classica: viola e contrabbasso si specchiano nell’acqua. Info: www.isuonidelledolomiti.it; APT Val di Fiemme Tel. 0462.241111; www.visitfiemme.it. Musica GARDA JAZZ FESTIVAL FIORENTINO-PIETRAPAOLISFERRA TRIO Canale di Tenno. Ore 21. Umberto Fiorentino, chitarra; Enzo Pietropaoli contrabbasso; Fabrizio Sferra, batteria. In caso di pioggia Casa degli artisti. Ingresso libero. Info: SMAG Tel. 0464.556774; Cell. 333.7434452. Tutte le informazioni e il programma dettagliato del festival su: www.gardajazz.com. Musica CONTRADA LARGA FUORIDITANGO Trento. Ore 21. Cortile Scuole Crispi. Info: Centro Servizi Culturali S. Chiara n. verde 800.013952; info@ centrosantachiara.it. Teatro I BURATTINI DI LUCIANO GOTTARDI Montagnaga di Pinè. Ore 21. Museo turismo. Il principe di pietra. Info: www.burattini.it; Tel. 340.9600847.

8 SABATO Famiglia A TAVOLA CON L’UNIVERSO Monte Bondone. Dalle ore 19.30 alle 23.00. Un menù astronomico al rifugio Alpino Viote, con pillole di astronomia durante la degustazione e per concludere un viaggio fra le stelle all’osservatorio. Info e prenotazioni: MUSE Tel. 0461.270311; www.muse.it.

Musica CONCERTO CORO BIANCHE ZIME Rovereto. Ore 21. Giardino Ostello Via Scuole. In caso di pioggia presso Sala Filarmonica. Info: Tel. 0464.452253 - 452256; cultura@ comune.rovereto.tn.it; www.comune.rovereto.tn.it. Musica GARDA JAZZ FESTIVAL - MORBLUS BAND FT. JUSTINA LEE BROWN Torbole sul Garda. Ore 21. Piazzetta Lietzmann. Justina Lee Brown, voce; Roberto Morbioli, chitarra e voce; Daniele Scala, tastiere; Stefano Dallaporta, basso elettrico; Diego Pozzan, batteria. In caso di pioggia Teatro Casa della Comunità - Nago. Ingresso libero. Info: SMAG Tel. 0464.556774; Cell. 333.7434452. Tutte le informazioni e il programma dettagliato del festival su: www.gardajazz.com. Cultura UNA SERA CON FIORENZO DEGASPERI E ALBERTO FOGHERAITER Candriai. Ore 20.45. Malgone. Due impareggiabili e pluripremiati autori trentini a singolar tenzone. Dalle vie del sale a san Romedio, dalla guerra fra parenti al Trentino da riscoprire: un duetto da non perdere. Info: www.candriai.it.

9 DOMENICA Cultura ORTI DI MONTAGNA Monte Bondone. Dalle 10 alle 18. Mostra mercato con dimostrazioni, laboratori, degustazioni e vendita di prodotti a tema per conoscere, progettare, vivere e assaporare l’orto di montagna in tutta la sua varietà. Tariffa: € 1,00 (ingresso al Giardino compreso) - gratuito per bambini fino ai 6 anni. Info e prenotazioni: MUSE Tel. 0461.270311; www.muse.it.

MAURIZIO CAPOBUSSI

SULLE TRACCE DELLA GRANDE GUERRA ITINERARI ESCURSIONISTICI TRA CIME, TRINCEE, CAVERNE E POSTAZIONI NELLE VALLI DI FIEMME E FASSA, PRIMIERO, VANOI

CURCU & GENOVESE

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trentinoscoop&news trentinomatrimoni

IL MATRIMONIO DEL MESE Lei Nome: Laura Anni: 40 Nata a: Trento Residente a: Borgo Valsugana Vestito: Li첫 Atelier - Torino Parrucchiere: Salone Fashion - Borgo Vals. Occupazione: Organizzazione eventi ETF - Torino

Lui Nome: Mario Anni: 39 Nato a: Benevento Residente a: Calvi (Bn) Vestito: Sartoria militare A. Mauro Scarpe: Giorgio Armani Occupazione: Ufficiale dei Bersaglieri

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tmluglio tmfebbraio

PER I NOSTRI LETTORI, LE NOZZE DI LAURA CON MARIO


trentinomatrimoni Servizio fotografico a cura di: Artistic Weddings di Silvio Spagnolo www.artisticsweddings.com

Matrimonio: Data: Luogo: Invitati: Ricevimento: Cantanti chiesa: Fiori: Torta nuziale: Viaggio: Durata: Vivranno a:

Religioso 9 maggio 2015 Chiesa NativitĂ di Maria Borgo Valsugana 130 Grand Hotel Imperial - Levico Terme Claudia Giongo (soprano) e Enzo Campregher (organo) www.flavianascreations.com - - Borgo Vals. Pasticceria Bologna - Mori Tour del PerĂš e Aruba 22 giorni Torino


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I VINCITORI DEL PREMIO ABBADO 2015 LA MUSICA DEGLI ALTRI A BLU INDIGO, SU RADIO2, IL TRENTINO SCOPRE LE TRADIZIONI MUSICALI DELLE GENTI CHE ACCOGLIE

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a programmazione radiofonica a diffusione regionale su Radio2 della Struttura di Programmi della Sede RAI di Trento, che prende il via dal primo luglio e si protrarrà fino alla fine di settembre, prevede il martedì pomeriggio, alle 15, “Il Trentino di Mozart” a cura di Daniele Torresan, su testi scritti da Pino Loperfido e letti dall’attore Mario Cagol. Il programma narra – come un diario di viaggio – le frequentazioni trentine ed italiane del grande musicista salisburghese. Alle 15.15 va in onda “Valori in corso”, un viaggio a cura di Flavio Pedrotti all’interno delle associazioni Onlus. Segue “Blu indigo. Il Trentino scopre le tradizioni musicali delle genti che accoglie”: programma dedicato alla world music. Il mondo musicale legato alla presenza delle popolazioni che arrivano in Trentino da tutti i continenti e che, con sempre maggiore pertinenza, si affacciano nel panorama artistico e discografico italiano. Le 13 puntate sono curate da Daniele Torresan. Il martedì si conclude con la replica dello sceneggiato “Di seta, di bozzoli e di bigatti”: il mondo delle filande e dei filatoi della seta tra Rovereto e la Vallagarina sul finire del settecento. Il mercoledì si apre con “La scelta orientata. Viaggio nei meccanismi della persuasione” a cura di Stefano Uccia. Le 14 puntate trattano della teoria dei nudge. Alle 15.15 si propone “Tutta mia la città. Giro al Sas”, un’escursione e perlustrazione nella toponomastica di Trento con l’illustrazione e il commento dei nomi delle strade e delle vie del cosiddetto “Giro al Sas”. Il programma è curato da Flavio Pedrotti. Segue “Trento città del Concilio”, un viaggio alla scoperta delle vicende e dei personaggi legati al celebre Concilio di Trento che si è svolto tra le mura della città tra il 1545 e il 1563. Il programma, scritto e narrato da Francesca Mazzalai,

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IL CLARINETTISTA DANIEL ROSCIA E LA BAND DI MATTEO ABATTI, MANUEL CASTELLINI, ANDREA DIONISI E MATTEO VALLE

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l Conservatorio “Bonporti” di Trento e Riva del Garda ha annunciato che il clarinettista Daniel Roscia e la band composta da Matteo Abatti, Manuel Castellini, Andrea Dionisi e Matteo Valle hanno conquistato il Primo Premio delle rispettive categorie (fiati/legni: clarinetto solista; Musiche pop e rock originali per la band) del Premio Abbado 2015. Lo scorso venerdì 29 maggio, il MIUR ha pubblicato sul sito istituzionale i nomi dei vincitori, rendendo note le scelta delle commissioni dopo i lunghi mesi di prove a cui gli iscritti delle Istituzioni AFAM hanno partecipato. Daniel Roscia è iscritto al Biennio di clarinetto solistico sotto la guida del prof. Lorenzo Guzzoni presso la sezione staccata di Riva. I vincitori del Primo Premio per le band rock e pop sono Matteo Abatti, voce e chitarra (diplomato al Triennio di Canto Moderno ed ora iscritto al Bienno di composizione ed arrangiamento della popular music), Manuel Castellini chitarra, Andrea Dionisi batteria e Matteo Valle, basso (tutti studenti del Triennio di Popular Music). Assieme hanno presentato tre brani inediti con musica e testo di Abatti ma arrangiati per il concorso dall’intera band.

è curato da Stefano Uccia. Conclude le trasmissioni del mercoledì “Jazz e rock in Trentino. Il meglio della stagione musicale 2014/2015”, curato da Daniele Torresan. Il venerdì pomeriggio, a cura di Stefano Uccia, replica di “Attenti a noi due”, programma comico-satirico scritto e interpretato da Lucio Gardin e Loredana Cont. I “due”, in particolare, propongono gags e “siparietti” di tipica espressione trentina. Alle 15.30 a cura di Giorgio Balducci “Vite in musica: la storia di Riccardo Zandonai, musicista trentino” programma dal carattere divulgativo e con spunti narrativi che presenta al pubblico trentino un ritratto di Riccardo Zandonai. Il venerdì si chiude con “Enrosadira: i colori delle dolomiti” programma, curato da Giorgio Balducci. La domenica pomeriggio con inizio alle 14 a cura di Flavio Pedrotti, replica di “Rodo-dentro” dove Mario Cagol, autore e attore versatile, affronta i piccoli temi quotidiani ricavandone spunti di rara ilarità. Domenica 19 luglio, lo spazio sarà occupato dalla diretta dal Monte Bondone per “La leggendaria Charly Gaul”.


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ANCHE AL NOSTRO GIANFRANCO GRAMOLA IL “PREMIO SIMPATIA” ANCHE LA ”PENNA” DI TRENTINOMESE TRA I TANTI I PERSONAGGI DEL MONDO DELLA CULTURA, DELLA DIPLOMAZIA, DELLO SPETTACOLO, DELLO SPORT, DELLA RICERCA E DELLA SOLIDARIETÀ OMAGGIATI CON LA PREZIOSA ROSA DI ASSEN PEIKOV. RICONOSCIMENTO A CAROLINA KOSTNER

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on i suoi album ha conquistato 12 volte la top-ten italiana e dal 1995 ad oggi alcuni tra i più prestigiosi premi e riconoscimenti nazionali incluse tre partecipazioni al Festival di Sanremo con i brani “Amore di plastica”, “Confusa e felice” e “In bianco e nero”. Traguardi a cui vanno aggiunti un David di Donatello e due Nastri d’argento. Per questo motivo la prestigiosa giuria della 45esima edizione del Premio Simpatia ha deciso di assegnare alla grande artista siciliana la preziosa rosa dello scultore Assen Peikov, simbolo del premio. Ma il 27 maggio, alle ore 18, nella prestigiosa Sala della Protomoteca del Campidoglio il particolare riconoscimento oltre alle eccellenze italiane ha premiato i talenti sommersi e le storie umane che rappresentano il silenzioso cardine, spesso dimenticato, del vivere quotidiano e che sono come sempre i protagonisti dell’originale kermesse. Il Premio Simpatia, ideato dal celebre studioso della

romanità Domenico Pertica, è diventato oramai uno dei simboli della Città Eterna e per questo definito “l’Oscar Capitolino” è stato presieduto dall’Assessore alla Cultura e Turismo Giovanna Marinelli. Ricca e articolata la rosa dei 39 premiati che ha affollato le diverse categorie selezionate da illustri e noti giurati come Carlo Verdone, Christian De Sica, Renzo Gattegna, Bruno Piattelli, Verdiana Bixio, Pippo Baudo, Giorgio Assumma, Alessandro Nicosia, Nicola Maccanico, Carlo Gianni, Simona Marchini, Marisela Federici, Athos De Luca, Gigi Proietti e Micol Fontana. L’evento, presentato da Roberta Lanfranchi e Pino Strabioli, ha premiato le Forze dell’Ordine, l’Ambasciatore del Kuwait Sheikh Ali Khaled Al Sabah e il Procuratore Generale facente funzioni presso la Corte d’Appello di Roma Antonio Marini. Per letteratura e giornalismo Claudio Cerasa, direttore de “Il Foglio”, le scrittrici Igiaba Scego, Giulia Fiore Coltellacci e Mariarita Pocino. Per la medicina, ricerca e università il neurochirurgo e professore Antonino Raco. Per lo spettacolo, teatro e cinema premi a Alba Rohrwacher, Milly Carlucci, Claudia Pandolfi, Saverio Costanzo, Vincenzo Salemme, Claudio Santamaria e Maurizio Mattioli. Per la musica, oltre alla Consoli, premio a Lorenzo Porzio, direttore dell’Orchestra Filarmonica di Roma e campione olimpionico di canottaggio. E ancora per le storie riconoscimenti a Gabriele De Santis detto “Er Faciolo”, storico bruscolinaro dei cinema della Garbatella, a Gianfranco Gramola - un trentino innamorato di Roma per “Interviste Romane”, con la seguente motivazione: “Gianfranco Gramola è un personaggio alquanto curioso, è trentino e ha un amore sviscerato per Roma. Appena può si trascina dietro la famiglia e piomba giù nella Capitale per ammirare le bellezze di Roma. A tempo perso fa il giornalista e lo fa con grande impegno. Ha intervistato con garbo e acume centinaia di personaggi famosi della nostra città, mettendo insieme un vero e proprio tesoro giornalistico. Oggi, il suo amore per Roma e per i romani viene contraccambiato da Roma e dai romani con il Premio Simpatia.” 95

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trentinoscoop&news CON IL CONTRIBUTO DI

TRENTINO BOOK FESTIVAL GRANDI NOMI A CALDONAZZO, DAL 12 AL 14 GIUGNO. LE TANTE SFUMATURE DI BLU DI UN EVENTO ORAMAI AFFERMATO E APPREZZATO. UN ARRIVEDERCI AL 2016!

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rimo lustro per un evento giovane ma già maturo, ricco di storie e di emozioni. Tutte da ascoltare e ricordare. Il clima londinese di queste giornate non spaventa il pubblico. A Caldonazzo gli ombrelli si aprono e si chiudono a seconda delle bizze del tempo. Ma poco importa. L’organizzazione puntuale e metodica di Pino Loperfido e delle sue Balene di Montagna ha previsto anche questa variabile ed in tempi cronologici veramente reali sedie, microfoni, leggii, libri e addetti ai lavori trovano altra collocazione. A conferma di ciò, la presenza importante del movimento umano interessato al programma 2015, che accorre numeroso ed attento agli appuntamenti letterari

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previsti. Nel presentare questa quinta edizione, il Direttore artistico fa riferimento ad un grande concetto – la libertà – spesso minata da tutta una serie di pericoli concreti, illusori e pur sempre ingannevoli che limitano fortemente lo slancio dei dispensatori e dei fruitori di cultura. E l’anteprima del Festival, in scena giovedì in quella fase definita “fuori programma”, parte idealmente da questo: “Il libro (di carta) è morto, viva il libro”, mostra tematica curata dallo Studio d’Arte Andromeda avente per tema, come si può facilmente dedurre, l’importanza del testo scritto e le sue evoluzioni. Ma anche le altre mostre del Book Festival – sui diritti dei bambini una e sulla percezione delle cose intorno a noi l’altra, invitano a riflessioni ampie e profonde. Molto impegnata e di spessore anche l’apertura del Festival; venerdì Aldo Cazzullo prende in esame la Grande Guerra ricostruita da piccole testimonianze per poi proiettarsi alla Resistenza portata avanti da tante categorie di esseri umani con un unico comun denominatore, il coraggio. Di grande effetto l’accompagnamento musicale a tema, ad opera del Coro La Tor. Ottima partenza insomma, la grande macchina organizzativa ha preso il via. Le tematiche forti proseguono verso sera, trattate da Serge Latouche su quell’idea di economia senza veli, che smaschera concretamente finzioni e stratagemmi di un sistema. Bella la finestra sull’adolescenza – età difficile resa ancora più critica dalla tecnologia – aperta al palazzetto da Paolo Crepet. Il sabato di Caldonazzo si apre all’immaginazione con Stefano Benni ed attende Furio Colombo che racconta l’ultima intervista di Pasolini, con la partecipazione più che straordinaria del regista Abel Ferrara, autore di un film sul grande poeta e cineasta italiano mai dimenticato. L’evento rapisce nella sua ricchezza di argomenti e testimonianze e risulta esplosivo: nella Casa della Cultura la gente accorsa per questi due grandi nomi del giornalismo e del cinema, occupa anche


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VENTUNO NUOVI “POETI IN ERBA” CONCLUSO A VILLA S. IGNAZIO, A TRENTO, IL 17° CORSO DI POESIA

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i posti in piedi, rendendo meritato onore ad uno degli appuntamenti clou del Book Festival. Ma l’impegno dell’edizione n. 5 non demorde e già in serata l’omaggio ad un cantautore indimenticabile, Giorgio Gaber. La domenica letteraria è impostata su un bagaglio culturale che esplora più aspetti e più settori: dal riconoscersi italiani e stranieri con Eraldo Affinati a “Il pranzo di Mosè” di Simonetta Agnello Hornby, dalle pagine intimiste e familiari di Isabella Bossi Fedrigotti agli itinerari paesaggistici e culturali proposti da Brunamaria Dal Lago Veneri e Fiorenzo Degasperi. Un momento dedicato al giallo con “La voce della paura” di Loreta Failoni accompagna alla fase crepuscolare del Festival, dominata dalla presenza del senatore Luigi Manconi, coautore di una forte proposta civile: “Abolire il carcere”. Importante argomento, grande carisma, moltissimo pubblico, interesse alle stelle. Finale allegro in Piazza Municipio, con il Corpo Bandistico di Caldonazzo che accompagna Loredana Cont in una reinterpretazione tutta trentina di canzoni e temi noti a tutti. Di assoluta rilevanza la versione “Junior” del Festival, che si spalma sapientemente sulle tre giornate, regalando emozioni d’autore non solo ai piccoli lettori ma a tutti quelli appassionati di letture per l’infanzia. Mentre calano le ombre della sera su questa edizione, ci si chiede come mai sia arrivato così in fretta il momento dei saluti… Tanti sorrisi, tante strette di mano, tanti autografi, tanti libri sotto il braccio. Tiziana Tomasini

Villa S. Ignazio, sulla collina Est di Trento si è felicemente concluso il 17°Corso di Poesia. Si tratta di qualcosa di unico nella nostra regione e con non si sa quanti altri esempi del genere in Italia. Un corso di poesia (gratuito) portato avanti per quattro mesi all’anno e 16 incontri, con il primo obiettivo insegnare a riconoscere la poesia e come secondo – se ci sono le qualità – imparare a scrivere in poesia. Condotto da Renzo Francescotti poeta con al suo attivo 23 raccolte di poesia in dialetto e in italiano, quattro delle quali tradotte all’estero - il corso è via via cresciuto nei sui 17 anni di storia, toccando il vertice quest’anno. Ventuno (numero record) sono stati gli appassionati di poesia che hanno concluso il corso, da coloro che hanno pubblicato raccolte diversi neofiti: Anita Anibaldi, Giuliana Bazzanella, Fernanda Beozzo, Giorgio Brentari, Maria Antonietta Calienti, Flavio Conci, Giovanna Corradi, Flavio Dalla Torre, Giuliano Dorigatti, Loredana Facchinelli, Sergio Ferretti, Clara Kaisemann, Diego Luchi, Flavio Marchetti, Laura Moser, Luigi Ramponi, Maria Santuari, Giovanna Sartori Devigili, Mariastella Trovanelli, Zinovia Cazimir. Nella festa conclusiva ha parlato il “padrone di casa” Padre Livio Passalacqua, a dire della necessità della poesia più che mai in un tempo così arido come il nostro; sono brevemente intervenute due corsiste, Clara Kaisermann (una veterana) e Fernanda Beozzo, (iscritta per la prima volta) a parlare del corso e della poesia. Renzo Francescotti ha ringraziato Villa S. Ignazio della sua ospitalità. I corsisti hanno quindi letto dal libriccino pubblicato in proprio, “in 30 copie numerate a mano”, ognuno la loro poesia sul tema “Perdite”, applauditi dal pubblico di amici della poesia che gremiva la saletta. Un rinfresco con gli immancabili brindisi ha concluso il corso con un arrivederci al prossimo anno.

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TUTTI I VENTAGLI DI GIUSEPPINA TRA GLI AMICI, C’ERA ANCHE LA CONTESSA GISELA

THOMAS MUR È IL NUOVO DIRETTORE DI FIERA BOLZANO LA SCELTA DEL CANDIDATO ERA INIZIATA GIÀ A GENNAIO CON IL PRECEDENTE CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE, E CON UN’AGENZIA ESTERNA

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n prossimità dell’estate, Giuseppina ha escogitato una festicciola in piena di... ventagli. L’idea le è venuta in Spagna dove, in particolare nell’Andalusia, c’è una notissima, grande tradizione e produzione di ventagli, per l’appunto. Tra gli amici, c’era anche la contessa Gisela, che ha definito il ventaglio una civetteria femminile, usato spessissimo nelle sue feste a Vienna. E, ancora all’unanimità, i presenti hanno ringraziato Giuseppina che con la sua solita allegria riesce a dare serenità, fedeltà e amicizia, valori e doni preziosi della vita. Piccola curiosità: il ventaglio esiste dalla notte dei tempi ma a introdurlo e diffonderlo in Europa è stata la famosa Caterina De Medici. Lo sapevate?

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1. Fernando, Marco, Giusy, Claudio, Pelè, Terrsa e Magda; 2. Maria e Giusy; 3. Contessa Gisela e Giuseppina; 4. In piedi, Lucia, Francesca, Giusy, Fabiola. Sedute Maria, Marianna, Rosella; 5. Mara, Lara, Giusy e Franca.

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homas Mur, 40 anni, ha studiato consulenza aziendale presso l’Università di Innsbruck ed è un esperto di comunicazione e marketing digitale. Ha lavorato per alcuni anni, appena conclusi gli studi, per la ESG Srl a Ingolstadt come responsabile di progetto nel settore dello sviluppo elettronico per i gruppi industriali di Audi e VW. Fino al cambio di servizio a Fiera Bolzano, Thomas Mur lavora a Zurigo come dirigente presso Springbook Srl, azienda che offre consulenza nel settore del marketing digitale, comunicazione e reclutamento ad imprese di medie e grandi dimensioni. Thomas Mur, durante il periodo degli studi, ha lavorato ad alcuni progetti per Fiera Bolzano, è stato responsabile di Padiglione durante l‘Expo di Hannover ed ha coordinato come responsabile di team e di progetto diverse partecipazioni fieristiche di Alto Adige Marketing (SMG) all’estero. Thomas Mur è sposato con Barbara Cristofoletti di Salorno, hanno due bambini e vivono al momento ancora a Zurigo. Thomas Mur è cofondatore del network per altoatesini all’estero “Südstern“. Del suo nuovo incarico Mur afferma: “Sono molto contento di iniziare il lavoro con tutta la squadra di Fiera Bolzano, di continuare con lo sviluppo dei format fieristici già posizionati in maniera chiara e di cavalcare la sfida in ambito dell’internazionalizzazione e della digitalizzazione”.


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MERCATO IN RIPRESA? UNA NUOVA AGENZIA LAKE LINE TRENTINO WAKE … A TERLAGO È NATA LA PRIMA WAKE AREA DEL TRENTINO!

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incantevole Lago di Terlago, a soli 10 km da Trento, è molto frequentato d’estate in quanto balneabile e molto apprezzato per la fresca brezza garantita dall’Ora del Garda. Sulle rive del lago si trovano tutti i servizi per chi vuole trascorrere qualche ora di sole e relax e per chi sceglie una vacanza all’insegna di sport, natura e relax. Il lago è anche utilizzato per l’attività di pesca, in quanto è l’ecosistema lacustre più produttivo del Trentino. Da giugno a Terlago è nata la prima wake area del Trentino: il 30 maggio è stato infatti inaugurato l’innovativo Wakeboard Cable Park Lake Line, che propone la pratica del wakeboard, in un ambiente naturale particolarmente affascinante al cospetto del Monte Bondone e della Paganella. In pochi giorni si è già creato lo spirito di nuova crew, che ha il suo luogo d’incontro proprio al nuovo centro. Il wakeboard è una pratica sportiva acquatica di recente diffusione a metà tra sci nautico e snowboard d’acqua: il rider con il suo “wakeboard” ai piedi, simile a una tavola da snowboard, afferra un bilancino collegato ad un potente impianto con fune e solca così la superficie del lago, attraversandolo linearmente o facendo salti e acrobazie. Il centro si trova sulla sponda ovest del Lago di Terlago, ha un grande parcheggio e offre anche servizio Bar e

LA E.M. SNC DEL GRUPPO SFERA APRE UN NUOVO UFFICIO A PERGINE

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n segno, forse piccolo, ma eclatante, che il mercato immobiliare è in lenta ripresa: l’apertura di una nuova agenzia. La E.M. Snc del Gruppo Sfera con sede a Trento Via V. Veneto ha, infatti, aperto un nuovo ufficio a Pergine Valsugana, in Via Pive 13, angolo via Baratieri. Al suo interno, a disposizione della clientela, due esperti agenti immobiliari, Lucia Perathoner e Lorenza Furlani, che con serietà e professionalità sono pronti a seguire i clienti per locazioni acquisti e vendite immobiliari. Info: 0461.930618 info@emsnec.net

Ristorante, tanti servizi e un’organizzatissima Segreteria per le iscrizioni e prenotazioni ai corsi di WAKE BOARD o alle ‘run’ private. Per la parte sportiva, largo a corsi di tutti i livelli e preparazione atletica con personal trainer, noleggio attrezzature wake & ski, ma anche di canoe, sup, casco, life jacket, wet suit, … L’ASD LAKE LINE 0.0 organizza le attività sportive con l’ausilio di istruttori FISNW e di personale specifico per l’assistenza e servizio di soccorso in acqua. È possibile inoltre noleggiare anche sdraio e lettini, usufruire di docce calde e spogliatoio. I Soci e i clienti possono utilizzare l’area CHILL comoda e ombreggiata nella quale rilassarsi e passare una piacevole giornata fra amici o con la famiglia. Il centro è aperto tutti i giorni dalle ore 9.00 alle ore 20.00 e sono previsti aperitivo HAPPY WAKE tutti i mercoledì dalle ore 18.00 e WAKE SURPRISE tutte le domeniche. Per maggiori info LAKE LINE TRENTINO WAKE - powered by100-ONE: www.discovervalledeilaghi.it I soggetti che promuovono il nuovo progetto sono APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi, Comune di Terlago e Comunità della Valle dei Laghi.

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DA 25 ANNI LA “VOCE” DEL CLUB MOSER DALLA CALIFORNIA A ROVERETO

DIEGO NART, SPEAKER PER PASSIONE E GIORNALISTA DI PROFESSIONE

L’ARTE FOTOGRAFICA DI MARCO SCHILLACI RACCONTA IL CIOCCOLATO CISA 2054

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n incontro tra arte foto-cinematografica e cioccolato ai massimi livelli mondiali quella tra il celebre fotografo Marco Schillaci e CISA 2054, invitato dalla famiglia Salvetti, a cui è legato da lunga amicizia, a interpretare la tradizione, la passione e il gusto della fabbrica del cioccolato di Rovereto. Al centro della ricerca fotografica è la perfetta fusione di passato, presente e futuro, rappresentato dalle persone che costituisce la sfida e il successo di Cisa. L’alta artigianalità, la passione e l’interazione fra lavoratori e dirigenti, sono il focus di questo inedito set fotografico, nel quale sono stati coinvolti i soci e tutto il personale. Il cioccolato trentino e i prodotti storici dell’azienda fanno da sfondo, elementi indispensabili per portare un’eccellenza dell’agroalimentare trentino verso i mercati del mondo. Ancora una volta il cioccolato di CISA torna alla ribalta per farsi raccontare, questa volta tramite immagini. Ma come sarà possibile sentire il gusto del cioccolato sullo schermo? È questa la sfida che il maestro Schillaci è pronto a raccogliere forte di una lunga storia di successo. Catanese di nascita si trasferisce a Milano per diplomarsi in fotografia all’Istituto Europeo di Design. Lavora fin da subito con le principali riviste di moda internazionali come Vanity, Vogue Casa, Amica and Max ma anche per le più celebri riviste di settore come Progresso Fotografico, Zoom, Pixel, Pubblicité, Strategia, Media Key e per i settimanali di approfondimento che hanno fatto la storia d’Italia (L’Espresso e Panorama). Ma il suo obiettivo è luce e sceglie di evolvere verso la

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n quarto di secolo da ”voce amica e amico di voce” dei moltissimi corridori che hanno animato le corse organizzate dal Club Ciclistico Francesco Moser. Diego Nart, giornalista di professione e speaker per passione, nel 106esimo Giro della Bolghera ha raggiunto questo particolare e significativo traguardo. Il suo debutto, nell’estate del 1990, in un Giro del Trentino che ancora oggi ricorda con particolare emozione. Da allora sono state molte le gare raccontate davanti a un microfono, con l’orecchio a radio corsa, con lo sguardo sul rettilineo di arrivo e con voce e stile inconfondibili, conditi dalla competenza della memoria storica e dalla passione che, da sempre, caratterizza il suo commento.

figura di direttore della fotografia e poi di regista in campo pubblicitario. Una scelta che ne decreta il successo internazionale già nel 1989 quando vince l’Art Director’s Club Silver Plate per la campagna di Audi–Volkswagen. Nel 1994, con la campagna per la Toyota è tra i finalisti al Festival di Cannes nella categoria pubblicitaria dedicata alle auto. Dal 2008 lo accoglie stabilmente Santa Monica in California dove lavora per Admit One Productions. Proprio in quell’anno, ultimo di una lunga serie di riconoscimenti internazionali, vince il Chrysler 300 Artist come migliore produzione televisiva e Multicanale. “È per noi un onore poter lavorare con uno dei fotografi italiani più celebri nel mondo! – commenta Giancarlo Cipriani, Amministratore Delegato di Cisa 2054 – A Marco Schillaci abbiamo fornito un brief che riguarda la comunicazione della nostra nuova identità, la ricerca di modalità espressive innovative e soprattutto la tensione verso un progetto che, partendo dal Trentino, dovrà abbracciare valori ed emozioni globali. Una sfida che Marco Schillaci ha accettato con grande entusiasmo. Siamo certi che le sue interpretazioni stupiranno”.


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RENZI E VALLS A VILLA MARGON “MASO CANTANGHEL” PRINCIPE DEL “TONCO” LA RICETTA DI LUCIA GIUS BATTE TUTTI I CONTENDENTI DELLA TENZONE

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e nostre tradizioni, come si sa, molte volte possono rappresentare una zavorra, un peso al nostro volerci aprire a nuove culture ed a nuovi stili di vita, mentre il bello è proprio rivivere i momenti di un tempo accompagnati dal cibo e dai suoi antichi profumi e sapori, creando anche importanti momenti socioaggregativi. L’Associazione culturale Amici della Città dopo aver organizzato i due Concorsi: Smacafam in Contrada Santa Maria Maddalena e il Tortel de patate in Contrada Larga, il 30 maggio scorso, in collaborazione con la Confraternita del “Tonco de Pontesel” (Andrea Bassetti, Stefano Medeghini, Stefano Grassi, Luca Boscheri e Tommaso Paoli), ha organizzato la Gran tenzone de tonco de Pontesel (presso Ristorante “Mas dela Fam” a Ravina). I contendenti, 11 ristoranti di cui 4 cittadini. La “severa” giuria composta da: Andrea Bassetti (Gran Maestro Confraternita Tonco de pontesel), Pianesi Luca (giornalista), Pederzolli Nereo (giornalista) ed i giurati popolari: de Tassis Mariano, Bortolotti Roberto, Franceschinelli Sergio, Michelon Marco, Carmeci Giuseppe, Betta Mauro, Semeraro Fabio, Briani Adriana,

I DUE PRIMI MINISTRI SCELGONO PER IL LORO INCONTRO A TRENTO LA DIMORA CINQUECENTESCA E IL RISTORANTE DELLE CANTINE FERRARI

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Trento per dialogare di riforme economiche e grandi temi internazionali nell’ambito del Festival dell’Economia, i primi ministri di Italia e Francia hanno fatto precedere all’appuntamento pubblico un incontro privato. Dopo la visita di Villa Margon, rinascimentale sede di rappresentanza del Gruppo Lunelli, dove hanno preso un aperitivo con Ferrari Perlé 2008, si sono trasferiti alla vicina Locanda Margon. Lo chef stellato Alfio Ghezzi ha studiato per loro un menu a base di salmerino alpino e asparagi della Val d’Adige, gnocchi di patate con pomodoro, melanzane, olive e acciughe, filetto di vitello con piselli e patate e torta di mele con gelato al fior di latte. Il pranzo, accompagnato da Giulio Ferrari 2002, è stato aperto da un brindisi speciale, con il Ferrari Riserva Orgoglio Italia, l’edizione limitata di sole 2015 bottiglie numerate creata per celebrare Expo Milano 2015 e ricordare la Medaglia d’Oro vinta da Giulio Ferrari all’Esposizione Internazionale di Milano del 1906. Questo particolare Trentodoc rappresenta oggi un nuovo motivo di orgoglio: avere suggellato con un brindisi tutto italiano l’amicizia fra Italia e Francia!

Rondanina Silvano, Cimadom Maurizio, Toniolatti Marco e Nardelli Paolo ha decretato Principe del Tonco de Pontesel de Trento per l’anno 2015 il Ristorante “Maso Cantanghel” di Civezzano con la chef Lucia Gius (109 punti). A seguire, 2° classificato il Ristorante “ Mas dela Fam” di Ravina (102 punti), 3° classificato il Risotorante “Doge” di Rovereto (85 punti). All’atto della consegna, dell’attestato di “Principe del Tonco de pontesel - anno 2015”, la signora Lucia si è commossa in quanto ha dedicato la vittoria alla sua cara mamma, titolare della ricetta storica. 101

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L’OLIVO DI AMICIZIA TRENTINO-RUMENA LO SCENARIO DELLA “GUÈRA DEI CARNÉRI”

L’ISPIRAZIONE DA UNA VECCHIA POESIA DI RENZO FRANCESCOTTI

CUSTODITA GELOSAMENTE IN QUESTI 40 ANNI LA GRANDE TELA È ORA STATA DONATA ALL’ASSOCIAZIONE ”ORA VEGLIA”

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ella sede dell’Associazione “Ora Veglia”, ospitata nell’edificio del Centro “Bruno” a Piedicastello, si è svolta un’eccezionale manifestazione: l’installazione sulla parete di fondo della saletta in cui si svolgono gli incontri culturali di una grande tela dipinta. Si tratta dello storico scenario dipinto nel 1976 per lo spettacolo del Gruppo “Neruda” dal titolo “La Guèra dei Carnéri”, sulla grande rivolta contadina del 1525, ai tempi del principe vescovo “Bernardo Clesio”. Il grande scenario (il primo della serie di una ventina realizzati per gli spettacoli del Gruppo “Neruda”, da alcuni dei più importati artisti trentini) venne dipinto a quattro mani da Giovanni Duca,

Giambattista Ferrandi, Giuseppe Varner e Ugo Winkler, tre dei quali artisti purtroppo precocemente scomparsi. Lo spettacolo fu replicato decine di volte in varie località della regione e tenuto in cartellone per alcuni anni dal “Neruda”, prestigioso Gruppo nato nel fatidico 1968, diretto dal poeta Renzo Francescotti. Custodita gelosamente in questi 40 anni la grande tela è ora stata donata all’Associazione ”Ora Veglia”, come è avvenuto per una quindicina di scenari del “Neruda” donati dal Gruppo, che figurano in istituzioni pubbliche e musei del Trentino. Nel corso della manifestazione i due componenti del “Neruda” Renzo Francescotti - autore dello spettacolo i cui testi sono stati premiati, pubblicati e ripubblicati - e l’attrice Chiara Turrini hanno interpretato alcuni testi della “Guèra dei Carnéri”, calorosamente applauditi dal pubblico che gremiva la saletta dell’Associazione. 102

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veva 34 anni il poeta trentino Renzo Francescotti quando, nel 1972, pubblicava a Roma il suo quinto libro di poesia,”Il grido imbavagliato”. In quel libro era contenuta una poesia, “L’olivo”, che raccontava liricamente una storia singolare: quella di un ragazzo che piantava un olivo, lo accudiva con amore per tutta la vita, moriva e, “avendolo saputo”, moriva anche l’olivo. Oltre vent’anni dopo, nel 1995, questa poesia venne inserita in un’antologia dal titolo “Treizeci de ani de versuri” (trent’anni di versi) pubblicata in Romania a Cluj Napoca, che raccoglieva 40 tra le più belle liriche di Francescotti, tradotte da Teodor Capota. Il poeta trentino venne chiamato in Romania a leggere le sue poesie tradotte, tra cui “L’olivo”. Ora questa lirica, incisa su una tabella nelle due lingue italiana e romena, è stata collocata nel parco di Villa Passerotti a Cadine, accanto a un olivo portato dal Garda e trapiantato. La tabella e l’olivo hanno visto la gradita visita dal sindaco di Trento Alessandro Andreatta. La collocazione della tabella e il trapianto dell’olivo sono stati ufficialmente inaugurati in una festosa cerimonia che ha visto la partecipazione di una sessantina di persone in maggioranza romene. Ha spiegato il senso della cerimonia il padrone di casa, Maurizio Passerotti, console onorario di Romania per il Trentino-Alto Adige. Francescotti ha sottolineato come la collocazione dell’olivo fosse non solo simbolo di poesia, ma anche di pace e amicizia fra la gente trentina e la rumena. Ha poi letto la poesia in italiano mentre la versione romena è stata letta da Delia, moglie del pope. Il pope Joan Lupasteanu a sua volta ha parlato citando la Bibbia e la colomba dell’Arca che ritornò per annunciare che il Diluvio Universale era finito, recando nel becco un rametto di olivo. La festa dell’olivo italo-romeno si è conclusa con un ristoro a base di cibi e bevande rumene.


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TRENT “STUDIA” TRENTO DONNE E IMPRENDITORIA

UN GEMELLAGGIO SCIENTIFICO CON I RETTORI DEI DUE ATENEI LEO GROARKE E PAOLO COLLINI

DIVERSI EVENTI ORGANIZZATI DA CLUB, ASSOCIAZIONI E ISTITUZIONI HANNO RIGUARDATO IL MONDO DELLE DONNE

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ei mesi di maggio e giugno, prima che l’estate ci inviti a vacanze ed ozio, gli eventi organizzati da club, associazioni e istituzioni hanno riguardato il mondo delle donne, abbracciando con un ampio sguardo sia il passato che il presente e, perché no?, il futuro. Ha iniziato in maggio il Comitato per la promozione dell’Imprenditoria femminile, grazie all’impegno della instancabile coordinatrice Claudia Gasperetti che ha organizzato un incontro sui “Contributi di genere. Il valore e l’efficacia nei gruppi che si occupano di innovazione e nel mondo imprenditoriale” e che ha presentato il C.I.F., la struttura e le iniziative intraprese a sostegno delle attività gestite da donne. La Gasperetti ha anche illustrato i dati trimestrali sull’imprenditoria femminile e ne ha sottolineato la crescita costante negli ultimi sette anni. Ospite d’onore è stato Alessandro Garofalo, esperto di innovazione, che – dopo gli interventi iniziali della vicepresidente e assessora regionale Violetta Plotegher e della presidente del Consiglio delle Donne del Comune di Trento, Luciana Grillo – ha parlato della sua trentennale esperienza fatta in gruppi di innovazione ed ha evidenziato che le differenze di genere, se ben gestite, consentono di ottenere risultati eccellenti. Le donne sanno organizzare, negoziare e comprendere; sono però più degli uomini toccate da ansie sociali che possono in qualche modo creare difficoltà. A distanza di pochi giorni, è stato il Soroptimist International club di Trento a discutere di Profili imprenditoriali al femminile. Le relatrici, Claudia Gasperetti, Mariangela Franch e Serenella Panaro hanno trattato il tema da diversi punti di vista: se la Gasperetti ha relazionato sull’imprenditoria femminile in Trentino, la Franch ha messo in evidenza i punti di forza e di debolezza comuni al mondo delle donne, mentre la Panaro ha considerato la leadership femminile e le relative problematiche. È stata poi la volta delle testimoni: Livia

l rettore dell’Università di Trent (Canada), Leo Groarke, a colloquio con il rettore dell’Ateneo di Trento, Paolo Collini per sondare la fattibilità di un gemellaggio scientifico. Groarke, a Trento come relatore principale delle GTR, le Giornate tridentine di retorica, aveva espresso al loro organizzatore Maurizio Manzin, il desiderio di un incontro in Rettorato nella prospettiva di una collaborazione tra le università di due città dal nome quasi uguale. Nell’incontro, che si è tenuto ieri pomeriggio in via Calepina, Groark e Collini si sono confrontati sui tratti comuni ai due atenei. Sono state individuate similitudini e convergenze: entrambe le istituzioni sono generaliste, offrono alcuni corsi di laurea mirati, sono molto solide nella proposta di programmi di dottorato e di attività di ricerca. Sulle condizioni per sviluppare dei progetti comuni saranno ora svolte delle analisi in alcune aree disciplinari, dalle scienze ambientali alla filosofia. La quindicesima edizione delle GTR si è concentrata sul tema “Strategie d’immagine e razionalità argomentativa nel processo giudiziale”. Bertagnolli, a.d. della più antica distilleria a vapore del Trentino, fondata dalla nonna Giulia Kreutzenberg, ha raccontato gli inizi della sua vita professionale, il confronto con il padre, i cambiamenti necessari, la collaborazione con un team quasi esclusivamente femminile. Anna Vanzo, giovane economista della Val di Fiemme, ha descritto la startup in cui si trova coinvolta e le speranze che un’idea geniale, nata in un garage, possa diventare una realtà diffusa in tutto il mondo. Cecilia Sardeo, via skipe, ha ricordato il suo viaggio verso Kuala Lumpur, il suo primo lavoro nel mondo del web e lo straordinario successo che l’ha resa nota in tutto il mondo. Oggi la giovane trevigiana è fondatrice di Omnama.it e co-fondatrice di progetti internazionali conosciuti e condivisi da migliaia di persone. Il 13 giugno, la dinamica Claudia Gasperetti ha coinvolto un gran numero di donne provenienti sia dal Trentino che dall’Alto Adige per far nascere gli Stati Generali delle donne nella nostra regione, a vent’anni dalla Conferenza mondiale di Pechino. Luciana Grillo 103

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IL LIBRO DEL MESE

TUTTO MASO LIMARÒ IN UN LIBRO LA SUA STORIA, I RACCONTI E LA STRAORDINARIA NATURA CHE LO CIRCONDA

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n volume che ripercorre le vicende, gli aneddoti e i fatti storici che ruotano attorno Maso Limarò, ma anche i racconti di vita quotidiana e le leggende della popolazione a cavallo tra le Valli Giudicarie e la Valle dei Laghi. Ad arricchire il tutto sono i ricordi, messi nero su bianco, di Monsignor Luigi Bressan, Arcivescovo di Trento, che in questi luoghi è nato e cresciuto prima di intraprendere il cammino sacerdotale, impreziositi dagli acquerelli della pittrice trentina Patrizia Cescatti. Queste pagine sono il frutto di un lavoro iniziato nel 2013, che vede la regia operativa dell’istituto Diocesano Sostentamento Clero di Trento, in collaborazione con Marco Facchinelli, per il coordinamento editoriale, Studio Kappa per la parte di impaginazione e la giornalista Silvia Gadotti per ciò che riguarda la scrittura dei testi. Ne nasce una visione d’insieme che lega intimamente la cultura, la natura, il territorio circostante ed il turismo: luoghi e sapori lungo tutto il corso del fiume Sarca, percorrendo la sua valle da nord a sud, fino a sfociare nel Garda, sconfinando nella parallela Valle dei Laghi fino alle pendici del Bondone e alla città di Trento, toccando la Val Rendena fin dentro nel cuore del Parco Naturale Adamello Brenta, esaltando le bellezze ancora “selvagge” delle Giudicarie e della Val di Ledro e la zona di Comano e le sue terme. Un lavoro che non ha certo la pretesa di essere esaustivo e che nasce semplicemente dalla passione dei suoi autori per Maso Limarò e per questi luoghi affascinanti: un’utile guida rivolta a tutti quelli che hanno ancora un pizzico di curiosità e voglia di scoprire siano essi “esperti viaggiatori” o “turisti” alla ricerca di qualche angolo ancora nascosto nel nostro bel territorio. 104

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A RACCONTARCI UN’AFFASCINANTE AVVENTURA UMANA, FABIOLA CROSINA, ALLA SUA SECONDA PROVA NARRATIVA CON “TERESINA, IL SEGRETO DI UNA VITA” (CURCU & GENOVESE). PAGINE SOGNANTI E BEN SCRITTE CHE RACCONTANO UNA TOCCANTE STORIA DI VITA

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stata come un soffio la sua vita, Teresa guarda le vecchie lettere ingiallite e le fotografie sbiadite. Rivede la vecchia casa, il paese coi suoi ritmi lenti e la sua gente, i volti della sua famiglia. E poi la grande guerra che cambierà tutto e tutti e Giovanni, il grande amore che l’ha portata lontano, in Messico, con una valigia di sogni e promesse. A raccontarci questa affascinante avventura umana, Fabiola Crosina, alla sua seconda prova narrativa con “Teresina, il segreto di una vita” (Curcu & Genovese). Pagine sognanti e ben scritte in cui questa persona ricorda quella nuova vita piena di fatiche, i turni massacranti di Giovanni in miniera ma anche gli amici e i tanti viaggi sulle strade polverose del Messico, una terra che alla fine imparerà a chiamare casa. Rilegge le lettere, unico legame con i suoi, tanto lontani, in Val di Ledro, un ponte che attraversa l’Atlantico. Teresa non vedrà una nuova primavera, ma davanti ai suoi occhi rivivono i giorni e i tanti volti cari e riemerge quel segreto lontano rimasto chiuso nel suo cuore.


trentinolibreria Riccardo Petroni Yehoshua ben Yosef Narcissus

Andrea Rizzato e Andrea Favarato Dolomiti. 120 itinerari circolari Panorama

Matilde Meazzi 21/12 Marzo Edizioni del Faro

Chi era davvero Yehoshua ben Yosef detto Gesù? Perché gli ebrei non lo riconobbero nella figura del loro atteso Messia? Perché e da chi è stato crocifisso? Perché la storia dell’umanità si calcola in “prima” e “dopo” di lui? E come è nato realmente il Cristianesimo? E che messaggio ci ha lasciato Gesù, indipendentemente dalla fede? Questo libro cerca di dare, dopo decenni di rigorose ed affascinanti ricerche da parte dell’autore, anche in ambito archeologico, delle risposte approfondite e motivate a queste ed a moltissime altre domande. Emerge così, per la prima volta, un profilo di Gesù del tutto inedito, denso di non poche sorprese. Riccardo Petroni è nato a Firenze nel 1951, dove si è laureato con lode nel 1974 in Economia e Commercio. È stato manager di istituti bancari ed aziende multinazionali, evenienza che lo ha sempre tenuto in movimento ed in giro per l’Italia e per il mondo.

“Quante volte, organizzando un’escursione, avete cercato nella cartina di chiudere un giro ad anello?” Obiettivo di questo libro è facilitarvi la cosa: proponendo delle escursioni per non camminare mai sullo stesso sentiero e per gustare scenari sempre nuovi. La guida presenta 120 escursioni in Dolomiti con diversi gradi di difficoltà: si spazia dai sentieri semplici a quelli più impervi, dalle vie ferrate ai viàz; sono presenti anche itinerari di più giorni, che permettono di realizzare delle vere e proprie Alte Vie circolari, con il vantaggio di poter partire e arrivare nello stesso punto. Gruppi interessati: Cansìglio, Col Nudo e Cavallo; Dolomiti di sinistra Piave; Tèrze, Clap, Siéra e Créta Foràta; Rinaldo, Peralba e Avanza; Monti del Comélico orientale; Dolomiti di Aurónzo, Sèsto e Comélico; Antelào, Marmaròle e Sorapìss; Croda da Lago e Formìn, Tofane, Fànes e Sènnes, ecc.

Se è vero che la poesia possiede la profonda funzione etica di “mantenere l’umanità in contatto con se stessa, con la propria essenza” (Manacorda), allora è anche vero che chiunque la pratichi compie un’opera meritoria, soprattutto in un mondo che sembra aver drammaticamente inibito ogni forma di concentrazione e riflessione. Proprio la tensione verso quel senso ultimo dell’opera poetica, sembra essere l’urgenza che ha guidato Matilde Meazzi nel suo lungo cammino: dalla fase di riconoscimento e sviluppo del proprio ricco mondo interiore, alla restituzione creativa di quanto elaborato in una poetica densa di immagini e musicalità. Così la prima sezione della raccolta, “Anlage” (1975-1995), è il frutto di una ricerca inizialmente pensata dall’autrice come riflessione solo per se stessa, con cui affondare nel sottosuolo le numerose radici della pianta destinata a crescere e svilupparsi in seguito...

Aiutiamo il lettore ad immergersi nelle sugestive atmosfere del romanzo, riportando le prima righe: Teresa ci prende per mano e si rimane talmente incantati ad ascoltarla che alla fine si vorrebbe tornare con lei, un’ultima volta, giù alla Tola, nella struggente durezza di quella valle del Trentino dove tutto è cominciato. È tardi ormai, non sono che un’ombra, la luce gialla della candela mi avvolge come nebbia. Rumore di pioggia sul tetto culla i miei sogni. Il mio spirito vaga nel vento, la mia anima è come un aquilone: solo un filo mi lega alla terra e a questo vecchio corpo.

Le mie mani, un tempo lisce e forti, sono nodose e stanche. Gli anni mi hanno ricamato sul viso una ragnatela di rughe; come la vecchia mappa di un tesoro è il mio volto: un occhio attento potrebbe leggervi le gioie, i dolori e finanche i sogni di una donna che ha vissuto troppo e tutto troppo intensamente. Nemmeno la morte potrà mai toglierci quanto abbiamo vissuto. Le nostre esperienze, ciò che abbiamo realizzato, ciò che di grande abbiamo pensato, ciò che abbiamo sofferto, l’amore, nessuno mai potrà sottrarcelo, perché vivendo l’abbiamo assicurato all’eternità. Ed essere passato, è pur sempre un modo d’essere. Teresa Emma è il mio nome. Teresina, mi chiamava mia madre e tutti come lei. Un nome piccolo, per una piccola donna. Di quella mattina di febbraio ricordo il gelo, le grida di mio padre ubriaco e mia madre che ci prese tutti con sé e ci portò nel coel delle capre, una grotta naturale fonda e larga, riparo degli animali dal gelo.

Fabiola Crosina

Teresina, il segreto di una vita

Curcu & Genovese (Euro 14,00)

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trentinolosapevate trentinoscoop&news Ha collaborato anche con:

Franco Battiato, Ennio Morricone, Claudio Baglioni, Armando Franceschini

Volti nella Storia Per saperne di più:

Discografia: Melodie per voce e pianoforte (Dischi Ricordi); Alide Maria Salvetta (soprano), Max Ploner (pianoforte), 1968 Trio Salvetta, Musica per tre (Dischi Ricordi), 1969. Franco Battiato, Battiato (Dischi Ricordi); brano Cafè Table - Musik: Antonio Ballista (pianoforte), Alide Maria Salvetta...

ALIDE MARIA SALVETTA (1941-1991) ETÀ

Alide Maria Salvetta nacque a Lasino, in Valle dei Laghi, il 22 marzo del 1941. Penultima di dieci fratelli, era figlia di Dario Pietro Salvetta e Maria Morghen.

LEZIONI DI PIANO… E DI CANTO

Sin da piccola Alide concentrò la sua vita sulla musica, dedicandosi allo studio del pianoforte, che andò poi a perfezionare presso la scuola di Maria Battistotti, a Trento. Completò il suo percorso formativo al Conservatorio Claudio Monteverdi di Bolzano, dove, nel 1964, ottenne il diploma in canto artistico e didattico. In questa scuola, dopo il diploma la giovane Alide lavorò per molti anni anche come insegnante di teoria e solfeggio; nel frattempo continuava a prendere lezioni di canto con la maestra Giorgina Del Vigo, per migliorare la sua tecnica e capacità interpretativa come soprano.

stico. Insieme a al pianista Max Ploner e alla clarinettista Elia Cremonini nel 1966 diede vita ad un trio musicale, il “Trio Salvetta”, un ensamble che prediligeva l’esibizione di brani poco conosciuti, spesso di autori contemporanei, come Zandonai, Bettinelli, Dionisi e Sartori, nei teatri di diverse città italiane come Parma, Torino, Roma e Arezzo.

IL DUO CON ANTONIO BALLISTA

Negli anni successivi, iniziò per la Salvetta la felice collaborazione con il pianista Antonio Ballista, un sodalizio artistico che farà del duo uno dei più conosciuti e amati dell’epoca. Durante le loro esibizioni proponevano i repertori di grandi compositori contemporanei come Castaldi, Castiglioni, Manzoni ed Ennio Morricone, a cui Alide presterà in seguito spesso la sua voce, ma interpretavano anche classici brani operistici come quelli di Schönberg, Ravel, Ives, oppure, dell’autore da lei prediletto Claude Debussy.

SPERIMENTAZIONE DI GENERI MUSICALI

Al di là degli autori classici, Alide amava anche cimentarsi con la sperimentazione di generi moderni e insoliti come il ragtime, la canzone americana o italiana, il teatro contemporaneo da camera o la musica da salotto ottocentesco, e persino il rock, rivisitato in chiave classica.

FESTIVAL E CONCERTI

cantante trentina accompagnò le note di orchestre famose come la Israel Chamber Orchestra o la London Sinfonietta. Nella sua brillante carriera collaborò anche con le maggiori organizzazioni musicali e radiotelevisive, come la Radiotelevisione Italiana e la Radiotelevisione Olandese, e partecipò a diversi Festival come il Festival D’automne di Parigi, dei Paesi Bassi, di Berlino, oppure al Maggio Musicale Fiorentino e al Settembre Musica di Torino.

ENNIO MORRICONE

Non si può non ricordare il suo lavoro con Ennio Morricone, per il quale cantò in diverse occasioni, musicando con la sua voce le celebri colonne sonore come C’era una volta il West, Giù la testa, La Califfa. Nel 1987 accompagnò il maestro nel Live, Dutch Broadcast Light - Orchestra Metropole e nel 1988 lo seguì in Spagna.

LA FINE DI UN TALENTO

La voce soave che per tanti anni aveva incantato il pubblico di tutta Europa si spense prematuramente in patria, a Trento, il 19 marzo del 1991.

Sui palcoscenici d’Italia e d’Europa, la

hanno detto di lei IL TRIO SALVETTA

La sua carriera prese il volo a metà degli anni Sessanta, quando intraprese la strada della musica cameristica, genere che contrassegnerà il suo percorso arti-

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Sulla sua collaborazione con Antonio Ballista, il maestro Enzo Restagno ebbe a scrivere: “Due artisti forniti di scarsissimo senso commerciale, ma di una straordinaria e simpaticissima tendenza per la dissipazione. Non uno dei loro programmi risulta mai scontato […] viene fuori infatti con un piglio inedito che è il risultato della loro distillazione”.


LUIGI SARDI

DELITTI e MISTERI o n i t n e r in t I CASI DI CRONACA NERA CHE HANNO SCOSSO IL TRENTINO DALLA STRAGE DI VETRIOLO AI “FEMMINICIDI” DI CAMPIGLIO E ZIVIGNAGO

Euro 16,00 www.curcuegenovese.it

CURCU & GENOVESE


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Le lune di Kako / di Flora Graiff

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inalmente un’estate senza il caro-benzina. Si stenta perfino a crederlo, dopo dieci anni di rincari ininterrotti. Eppure è proprio così: nell’ultimo anno, addirittura, il costo del carburante è persino calato. Detto questo, c’è poco da festeggiare in quanto la frenata si deve essenzialmente alla crisi economica. A stabilizzare i prezzi hanno contribuito anche l’avanzata delle fonti rinnovabili e, in particolare, il petrolio estratto negli Stati Uniti grazie al “fracking”, una tecnica che consiste nell’iniettare un getto ad alta pressione di acqua mista a sabbia nei giacimenti rocciosi per provocare l’emersione in superficie dell’oro nero. Tutto ok? Per niente. Accusano gli ambientalisti: il fracking comporta un enorme spreco di acqua e danni all’ambiente.

FLORA GRAIFF

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artoonist e giornalista pubblicista, vive fra Merano e Trento. Dopo aver studiato restauro a Firenze e xilografia con Remo Wolf, crea Kako, bimbo protagonista di una strip seriale lanciata dalle riviste Linus e Snoopy e poi approdata sul web. Artista eclettica,

ha al suo attivo anche radiodrammi per la Rai, vignette satiriche per quotidiani, tavole per l’Atlante delle Guerre e pastelli per plaquettes di poesie inedite di Alda Merini, Ezra Pound, Salvatore Quasimodo e Marina Cvetaeva. Tra i critici che hanno scritto di lei Enrico Crispolti e Luca Beatrice.


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