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ANNO XXII N. 269

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LA STORIA. AMARO ALPINO, GHIACCIO E... UN PIZZICO DI MALINCONIA

LA SUPERFAMIGLIA 10 FIGLI IN LEGGEREZZA UNA FAMIGLIA CON I FIOCCHI... AZZURRO O ROSA, NON FA DIFFERENZA, MA SUL CANCELLO DI CASA SICHER A LAVIS, IN QUESTI ULTIMI ANNI, SE NE SONO VISTI TANTI

UN ANNO DI MUSE MICHELE LANZINGER CI RACCONTA CHE...


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RING di Pino Loperfido

di Tiziana Tomasini

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a mali estremi CAMPEGGIO PARROCCHIALE, OVVERO ANCORA DI SALVATAGGIO PER GENITORI [QUASI] DISPERATI

L’UNICA COSA CHE NOI ITALIANI RIUSCIAMO A PRENDERE SUL SERIO: IL CALCIO

C

orno a casa sul tardi, la moglie non c’è, i ragazzi sono lì in attesa che qualcuno prepari loro uno straccio di cena. Così metto su l’acqua, accendo la TV, l’audio non va. Provo ad alzare, ma niente. Spezzettando l’aglio mi rendo conto che le pile sono scariche e alzare il volume direttamente dall’apparecchio è impresa titanica. Così, mentre apparecchio, do un’occhiata alla trasmissione. Le facce sono serie, tirate. Provo ad indovinare l’ordine del giorno della trasmissione: politica? Lavoro? Scuola? Mah, mi verso due dita di vino e in attesa che l’acqua bollisca tento di capirci qualcosa di più. Il conduttore passa la parola ai presenti in studio e ognuno dice la sua. Parrebbe una diretta. Ci sono un paio di ospiti collegati via cavo, da qualche località esotica. Vuoi vedere che è successo qualcosa in Afghanistan o in Iraq? Provo a spingere un po’ di tasti sul bordo del televisore, ma riesco solo a diminuire la luminosità. Il volume, ahimé, rimane a zero. Le domande continuano a ronzarmi nella testa: un attentato negli U.S.A.? L’ennesimo barcone di disperati affondato al largo di Lampedusa? Un devastante terremoto? Lo vedo bene uno degli intervistati, ha gli occhi lucidi; sono quasi certo che stia per mettersi a piangere in diretta. Il conduttore si passa un fazzoletto sulla fronte. Perfino la valletta evita di fare l’unica cosa per cui viene pagata: sorridere. L’angoscia comincia a serpeggiarmi dentro. Chiamo a gran voce i nomi dei ragazzi. Solo il piccolino risponde all’appello. Ha sette anni, ma in fatto di apparecchi elettronici è maggiorenne già da un pezzo. Con le sue manine armeggia abilmante sui tasti e finalmente la trasmissione riacquista il suo sonoro. Sono tutt’orecchi, cribbio... “Il modulo d’attacco proposto da Prandelli presenta una serie di pecche. Non si può lasciare Balotelli da solo là davanti. La squadra deve fornire il giusto supporto tattico al reparto offensivo...” Ci metto almeno trenta secondi per capire di cosa si sta parlando. Siamo nel bel mezzo dei Mondiali di Calcio, altro che terremoti e catastrofi. Mentre scolo la pasta, penso che in Italia riusciamo a ridere di tutto, anche delle tragedie più detestabili, mentre in fatto di calcio riusciamo ad essere seri come cariatidi. Siamo una nazione paradossale anche in questo. Così mi lascio andare ad una risata liberatoria, vagamente isterica, che vuole essere anche uno sfottò nei confronti di tutti quei signori accigliati, preoccupati per le gravose decisioni di Prandelli, l’umore cangiante di Buffon e gli antiestetici foruncoli di Antonio Cassano.

on la fine delle attività scolastiche girano per casa inizialmente un po’ spaesati, assaporando gradualmente quei lussi e quelle piccole trasgressioni prima proibite: colazioni molto lunghe e scanzonate dai ritmi vacanzieri – naturalmente in pigiama – giochi elettronici ogni qualvolta si senta l’esigenza e qualche bella pallonata (con il pallone di cuoio, altrimenti “non rende” l’effetto) nel corridoio di casa. Con il passare dei giorni gli scolari in vacanza scoprono la bella vita e succede così che anche quelle semplici, banali e poco impegnative operazioni di routine richieste ed eseguite in ambiente domestico (anche se non sempre volentieri) nel periodo scolastico – come apparecchiare e sparecchiare la tavola, riporre gli indumenti sporchi nel cesto della biancheria, appaiare le scarpe all’ingresso – risultino ora mansioni improponibili. Come a dire basta agli obblighi a tutto tondo, senza mezze misure. Insomma, ammutinamento totale. A sollevare le tristi sorti dei genitori spesso impegnati in regolare attività lavorativa e costretti a far fronte ai moti tempestosi di felicità collettiva – nonché distruttiva – dei figli a piede libero, giunge la provvidenza, personificata in quei lungimiranti organizzatori dei campeggi parrocchiali (spesso a loro volta genitori e quindi ben sensibili alla problematica sopra esposta). Destinazioni montane, vita spartana e collaborazione attiva. Questi gli ingredienti principali, che si declinano in una serie di particolari sempre più allettanti: osservando il programma, saltano infatti subito all’occhio la mezz’ora di camminata in salita per raggiungere la baita, i turni di corvée, le escursioni anche impegnative intervallate da momenti di riflessione. Un’esperienza totalizzante dal punto di vista umano: no categorico a cellulari e videogame, sì a giochi comunitari e materiale condivisibile. E poi le serate davanti al fuoco, le canzoni accompagnate dalle chitarre, la notte in tenda a contatto con la natura. Ma uno degli aspetti più importanti è senza dubbio la distribuzione dei compiti – pulizie, riordino, recupero materiale, aiuto cucina – che va effettuato da tutti i partecipanti e non prevede scuse o giustificazioni di alcun genere. Se ne deduce che questi campeggi parrocchiali si possono tradurre in produttive lezioni di vita per ragazzini e adolescenti, oggi abituati ad ottenere tutto senza troppi sacrifici. Consapevoli ed estremamente soddisfatti di questo stampo educativo, i genitori vivono una parentesi di inatteso relax, da consumare in ritmi più sciolti e rilassati. Un distacco positivo per tutti, una boccata d’aria prima di ricominciare l’impegnativo quanto complesso rapporto genitori/figli. 10

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RING di Fiorenzo Degasperi

scempi ed esempi PRESSANO... IL TRENTINO CHE VORREI

C’

è una terra trentina che è riuscita a sopravvivere alle intemperie dell’uomo, alla sua follia costruttivo-distruttiva, alla svendita dei propri valori culturali, naturali e architettonici. Una terra dove esemplarmente resiste l’armonia fra la natura e l’uomo, mantenendo caratteristiche tipiche della propria storia. Un quadro ambientale dove l’uomo, nel corso dell’evoluzione storica, è stato capace di dare al paesaggio l’impronta del suo lavoro e della sua cultura. Generazioni di contadini solerti hanno plasmato il suolo in maniera molteplice, rispettando il più possibile un corretto rapporto con l’ambiente alpino. Uno di questi frammenti di terra trentina antropizzata, che ci appare particolarmente bello e interessante sotto l’aspetto culturale, inizia al bivio che da Lavis conduce il viandante verso l’antico villaggio di Pressano, citato per la prima volta nell’845 con il nome di Prissianum (Hagilo de Prissianum, Giso de Prissianum). Una strada che mantiene, sulla sinistra per chi sale, l’antico muro divisorio fatto di ciottoli raccolti nel greto dell’Avisio. Siamo sulla cosiddetta “Via del Vino” e la strada collega la borgata di Lavis con l’antico villaggio minerario di Faedo a monte e San Michele – e quindi la Piana Rotaliana – a valle, in una delle zone collinari più belle del Trentino. La strada si dilunga tra vigneti e meleti, ai piedi dei Monti di Giovo e del Monte Corona. Qui, dove il sole picchia tutto l’anno, la coltivazione della vite si spinge fino oltre i 500 metri, creando un tappeto morbido che segue tutte le pieghe delle colline. Qui si passa di maso in maso, retaggio di una colonizzazione tedesca che, fino al 1500 se non oltre, trovava il suo confine linguistico segnato dal fiume Avisio proprio a Lavis. D’altronde, se passeggiamo lungo le vie di Pressano, antico centro già abitato nel periodo neolitico, non possiamo fare a meno di notare l’architettura tipicamente nordica. Soprattutto la via Marconi è contraddistinta da diversi edifici di forme ancora gotiche – Casa con lo stemma a Sale, Casa Fanti, Casa RizzoliMosca, Casa Viero o ex Casa Schulthaus, già sede del Giudizio, ecc. –, arricchiti da sporti triangolari (herker) e da pitture murali che li fanno assomigliare ad una delle tante viuzze che ancor oggi attraversano villaggi sudtirolesi come Egna o Termeno. Palazzi sfruttati dagli aristocratici cittadini come luoghi di villeggiatura sin dai tempi del Concilio Tridentino. I bei portali arricchiti da date scolpite, monogrammi con simboli, stipiti lavorati, mascheroni, belle bifore, sono tutti elementi “nordici” che impreziosiscono queste case rendendole caratteristiche. Qui transitava, fino alla metà del XVIII secolo, la cosiddetta

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“Strada Imperiale” (per viam imperialem), importante arteria di collegamento tra il mondo tedesco e gli stati mediterranei, sovrapposta alla ben più antica strada romana Claudia Augusta Altinate. Ma sono i masi, gli antichi hof, che segnano il paesaggio di questo estremo lembo della lunga catena porfirica che separa la valle dell’Avisio da quella dell’Adige. Molti di essi sono agritur o luoghi della mescita dove si può assaggiare e comperare il vino: Maso Bonhof ora Maso Zadra, Maso Belvedere, Clinga (= dal tedesco klingen, suonare, risuonare, intimare, citato già nel 1383), Furli, Paierla, Spon, Toldin, Ròver, Tratta (dal trentino rata, paretaio, cioè aiuola, dove si stendono le reti per gli uccelletti), Zancanàr, i Serci di Giovo – dove sorge una deliziosa quanto antica cappella con i resti di un enorme San Cristoforo sulla facciata che dà sulla strada –, maso Rosabel (quest’ultimo lo si incontra deviando per Mosana). Uno sguardo alla chiesa dedicata a San Felice dal cui sagrato si abbraccia panoramicamente buona parte del fondovalle atesino. Le viti si alternano alle viti, seguendo l’orografia del terreno. Il nostro giro termina al cospetto della chiesa gotica di Sant’Agata a Faedo, la cui curiosa colonna piazzata al centro della navata ci toglie una prospettica veduta fotografica ma ci fa acquistare il senso umano del costruire. La cura di questa parte del territorio ci fa apprezzare una terra trentina ricca di contaminazioni che non ha abdicato ai suoi valori antichi legandoli ad una lavorazione estremamente moderna della campagna senza peraltro sfruttare o alterare l’habitat e il rapporto uomo-natura. Un luogo delizioso e sano. Lo stesso toponimo Persanum lo si fa risalire alla sua esposizione collinare ariosa ed aperta al sole, un sito salubre quindi, rispetto al fondovalle paludoso, malarico. La stessa dedicazione della chiesa parrocchiale a San Felice non fa altro che confermare l’amenità del territorio. Ecco il Trentino che vorrei…



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RING di Gianfranco Gramola

diario rotaliano LETTERA AD UN’AMICA IN DIFFICOLTÀ “Parla con me, parlami di te, io ti ascolterò, vorrei capire di più quel malessere dentro che hai tu” Così dice una canzone di Eros Ramazzotti, che ha scritto dopo aver sentito tante testimonianze vissute da ragazzi pieni di malesseri, insicurezze e problemi legati al loro periodo, nella pienezza della loro vita. Il mondo che ci circonda ci fa ammalare di stress, una patologia che sta rovinando le nostre piccole vite egoiste e ci trasforma in tanti esseri pieni di ansia (siamo figli dei nostri tempi) e ci allontana sempre di più dalle cose semplici e umili a cui eravamo abituati fin da ragazzini. In questo mondo così calcolatore e cinico, oramai viviamo tutto di corsa: in macchina, al semaforo, sui marciapiedi (la gente non passeggia, ma corre), al supermercato, a pranzo (il mordi e fuggi), in ferie, ecc… Si dorme in fretta e si corre oramai senza motivo, perché si è abituati a correre tutto il giorno. E ci si ammala in fretta…e la vita si sfalda sotto i nostri occhi, negandoci ogni istante della bellezza della nostra esistenza. Siamo in un’epoca in cui viviamo di vaghe promesse che facciamo a noi stessi, ma poi non realizziamo. Le persone non sanno amarsi, capirsi e soprattutto non sanno perdonare. Viviamo in un mondo di pillole che usiamo per dimagrire, per darci stimoli, per calmarci e la sera, i ragazzi, si sparano due pillole in discoteca, quelle che uccidono. Sai, un vecchio filosofo diceva che la vita non si misura da quanti respiri facciamo, ma da quanti momenti ci tolgono il respiro. Il consiglio è quello di condividere con la propria famiglia le proprie preoccupazioni e i propri timori, cercando insieme a loro di trovare una soluzione al problema, o almeno sfogare, parlando, la propria tensione. Dobbiamo imparare che nella vita bisogna avere il coraggio di chiedere aiuto. E tu che hai l’eleganza dell’intelligenza, non negarti alla gioia della vita, non tenerti dentro tutte le ansie, le rabbie che accumuli giorno dopo giorno. Sfogati, ripeto sfogati, non tenerti dentro tutto e anche se ti viene da piangere, non preoccuparti, è naturale. E’ un pianto liberatorio, una valvola di sfogo e ogni tanto fa 14

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RING bene piangere, perché ci ricorda che noi non siamo dei computer, ma piccoli esseri umani, capaci di provare emozioni, magari legate al passato o che riguardano il presente. Che siamo capaci di emozionarci davanti ad un neonato che sorride o mentre dorme, o davanti ad una foto di un nostro caro scomparso, siamo esseri umani che provano affetto nell’osservare un cagnolino che ci fa le feste e che sta al nostro fianco senza chiederci niente, e che troviamo romantico vedere due innamorati che si baciano alla fermata del tram o che stanno abbracciati guardando un film d’amore e che proviamo questo tipo di sentimenti in tante piccole occasioni che la vita ci offre. Le lacrime sono un dono che hanno solamente le persone ricche di sensibilità, persone dal cuore generoso, umile e altruista, persone come te, tanto per capirci. Guardati in giro. In questa vita tutti sgomitano per il benessere: la seconda casa, la macchina di lusso, le ferie al mare e quelle in montagna, l’abito e la borsetta firmati, il profumo di marca, la collana con brillantini, ecc… Il mio amico Vanzina, dice:” Più che un buon lavoro vale il tempo libero, più che una bella casa vale una bella famiglia, più dei soldi vale la buona salute, e soprattutto più delle cose che crediamo “importanti”, valgono le cose che sembrano “inutili” : una passeggiata, l’incontro con un vecchio amico, una lettura non prevista che ci appassiona, lo stare ad ascoltare una persona sola, ecc… “. In ogni caso, se hai bisogno di sfogarti, io ci sarò sempre, con pazienza ed affetto. Per un consiglio, una buona parola, anche se si trattasse di una stupidaggine o una cosa da poco, io ci sarò, troverò sempre il tempo per ascoltarti. Non ti preoccupare. Ti dico solo che per essere felici basta poco e a volte la felicità è proprio dietro l’angolo. Non arrenderti! Un poeta diceva:” La vera felicità costa poco e se è cara non è di qualità”. Con affetto, Gianfranco


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trentinoildialettoinforma di RENZO FRANCESCOTTI

il dialetto in-forma SGNACADA, SGNAOLADA, SGNINFIA, SGNÈRLA, SGNECH: PAROLE RARE, MA SANGUIGNE

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a Teresa la-la zimentava sempre: la Ines la s’è stufada e la ghe l’ha sgnacada!” “Zimentar” corrisponde all’italiano “cimentare”, ovvero provocare, sfidare. Quanto al verbo sgnacar e al sostantivo sgnacada il discorso si fa interessante, persino intrigante. Sono estremamente rare le parole – sia in dialetto che in italiano – che iniziano con il gruppo consonantico “sgn”. In italiano se ne contano tre; nel dialetto trentino sono più o meno una decina. Nel linguaggio nazionale sono presenti il verbo sgnaulare, ovvero miagolare, il sostantivo sgnaulìo e il verbo sgnaccare. Quest’ultimo è un verbo di specifico uso militare, derivato dall’uso dialettale, utilizzato nel modo di dire “sgnaccare (schiaffare) in prigione”. “Ma da endó vègnelo ‘sto ‘sgnacar?” Viene da lontano, dall’arabo. In italiano esiste “nacchera” uno strumento musicale elementare formato da due conchette di legno o di osso,

tenute insieme da un legaccio, che vengono percosse tra di loro per ritmare una musica. Sono tipiche, ad esempio, del flamenco. E il nome di questo strumento viene dall’arabo “naqqara”, tamburo. Ma cosa c’entrano l’arabo e il tamburo? C’entra perché il tamburo si suona colpendolo, e così nel dialetto trentino c’è gnàchera o sgnàchera, che significa “botta”, e il verbo derivato sgnacar. Sostantivo e verbo che vengono ad aggiungersi a una manciata di altri termini dialettali di derivazione araba come caròbola, carafa, bagigi, tripa, sassin, pèrsech, articiòch (carciofo)... Quanto ai trentini sgnacar e sgnacada, sono usati in astratto, ovvero non corrispondo a legnate fisiche. “Ma ocio alla sgnacada fracada, pezo de na slegnada!” (la sgnacada fracada è la più pericolosa perché è quella inferta con un imbroglio). Altre parole all’insegna della ”sgn” iniziale sono sgnapa, e sgnapetér, termini come si sa derivati dal tedesco Schnaps, grappa. Così come è di origine tedesca sgnech. È traducibile con l’italiano “molle”. Però definire una cosa “sgneca” è tutta un’altra cosa. In che senso? Nel senso che senti addirittura sensualmente il molliccio di quella cosa. “El sat el proverbio che dis: se la è massa sgneca, l’è la volta che te fai cileca? “Mai sentì…”: “El credo ben: l’ho eventà mi!” “Brào, ensemenì”. Poi ci sono gli appellativi sgninfia, con cui si connota un donna affettata, smorfiosa. Sgninf lo si dice di un maschio effeminato. Sgninfar e sgninfotar è il piagnucolare dei bambini piccoli. Sgnèrla è la sbornia: un termine meno usato di altri come bala, ciuca, piomba, simia. Sgnafar è un verbo dialettale che non si riferisce solo ai trentoni cha fanno “gran magnade de polenta scódeghe e crauti” o, in alternativa, di polenta, fonghi e formai rostì, ma attiene a maggior ragione alla casta dei magna-magna, dei forchettoni, dei mai sazi di prebende e vitalizi (“che i magnari i ghe vaga en travers!”). Nel bel dialetto cembrano che ha fatto da diga alla penetrazione dei dialetti tirolesi (sarà anca bei anca quei dialeti, per lori, e che i se li tegna!”) ci sono anche i termini sgnègheli e sgneghelar nel significato di “mocci” (“smargèle”) e di “pulirsi il naso con le dita”. “Chi èlo quel là che l’è lì a sgneghelar, barrea?! renzofrancescotti@libero.it 17

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trentinodadonnaadonna di LOREDANA CONT

AH, FINALMENTE ESTATE…

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he bella l’estate! Finalmente il caldo, il sole, le ferie… E puntualmente, con il caldo, si rinnova il “rito del lamento”. Fino a due giorni prima dell’arrivo della bolla d’aria dall’Africa, quella che fa sudare anche la statua del Sommo Poeta in Piazza Dante (per dir che se suda a star fermi) i discorsi erano: Vegnerà anca calt… Sarìa anca ora... Eh se no ‘l lo fa adess che l’è la so stagiom! E il bello è che crediamo di essere originali, come se nessuno avesse mai detto o pensato frasi del genere. Al primo giorno di caldo si dice “l’era ora!” al secondo giorno “sperente che el dura” ma al terzo giorno iniziano i primi dubbi “Massa calt tutt de colp!” “O massa o miga!” “Co l’umidità el par ancora pu calt!”. Dal quarto giorno in poi “Sperente che el cala” “Se demò fessa do gozze” “Anca la campagna la patìss” “Se arivessa na bèla acqua” Ma come!! Sono mesi che aspettiamo il bel tempo e dopo tre dì de calt te speri che el cambia? Cossa vot, che fioca de giugno?? Ma cròmpete en ventilator e fate aria!! Oppure fa come aveva consigliato qualche hanno fa il ministro della Salute Pubblica agli anziani: salvatevi dal caldo andando nei supermercati dove c’è l’aria condizionata! E infatti vedevi anziani girare con il carrello vuoto fra uno scaffale e l’altro per refrigerarsi finchè arrivavano ad avere la temperatura (e l’espressione) dell’om del Similaun... Probabilmente a mèzi ghè vegnù anca la doia, ma l’importante è che si siano rinfrescati… E con il caldo, finalmente, si può mangiare all’aperto e fare il barbecue, in giardino o sul terrazzo. Trent’anni fa nessun trentino si sarebbe sognato di mangiare fuori, probabilmente per non far vedere ai vicini cosa aveva nel piatto! Il barbecue, rigorosamente gestito dall’uomo di casa che di solito non vuole donne intorno, ha un problema: il fumo, che va sempre nella direzione dei vicini più rognosi, i quali inveiscono e promettono azioni legali contro la braciola molesta. A volte telefonano ai pompieri a denunciare pericolo d’incendio condominiale. Molto spesso non c’è fumo, perché il cuoco ci sa fare, e allora di cosa lamentarsi? Dell’odore che si sprigiona dalla carne che cuoce! Telefonano al comune segnalando emissioni maleodoranti. Abitano vicino a una fabbrica che in confronto l’ILVA di Taranto ti fa l’areosol, ma si lamentano delle alette di pollo sulla griglia! Di solito il Comune non ha competenza per intervenire nelle beghe di questo tipo, e i pompieri, per fortuna, hanno ben altro di cui occuparsi. E quindi i contendenti devono sbrigarsela da soli, con minacce e improperi più o meno pesanti, che investono la zona d’origine “quei da ‘n zo i fa de quei magnari che sa n’odor che te stòfega!” o la parentela “anca so papà l’era cossita” o la giustizia sociale “a che te fago ciamar dall’avvocato”. Di solito la spunta chi non cede, e

comunque la stagione del barbecue è breve e la denuncia non conviene perchè, alla fin fine, manca sempre il corpo del reato visto che dopo cotto i lo magna. Ma a porre una tregua arrivano le vacanze, perché ad un certo punto si chiude l’appartamento e si va in ferie. Dovrebbe essere un momento ristoratore ma il 90 per cento di noi trentini scappa dal caldo per andare dove fa ancora più caldo. Sorrido quando mia zia ultranovantenne, per chiedermi quando andiamo in ferie (e andiamo sempre in agosto al mare!) mi dice “quando né ai freschi?”. Perché una volta, quando erano saggi, sapevano che l’unica via di fuga dal caldo era andare al fresco…. Ed ecco finalmente la tanto attesa settimana al mare, a prendere tutto il sole possibile, perché quello è il periodo che ci si può concedere, non un giorno di più. Otto ore in spiaggia fra creme antiustione, acqua protettiva, emulsione lenitiva, doposole refrigerante. Il risultato è sempre quello: ci si scotta, perché il sole non lo prendiamo a piccole dosi ma tutto d’un colpo, come un’offerta speciale, prendi tre paghi uno. Prendi in una settimana il sole di tre. Infatti, in spiaggia, la differenza fra il ricco e il proletario è che il ricco si abbronza…. il proletario si scotta. Vi saluto calorosamente. VOGLIATEVI BENE!

Loredana

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Diretto da: Paolo Curcu [ paolo@trentinomese.it ] In redazione: Pino Loperfido, Cristina Pocher, Gennj Springhetti Hanno collaborato a questo numero: Alberto Folgheraiter, Annalisa Borghese, Paolo Chiesa, Silvia Conotter, Lara Deflorian, Fiorenzo Degasperi, Renzo Francescotti, Flora Graiff, Alice Manfredi, Carlo Martinelli, Francesca Negri, Silvia Tarter, Nicola Tomasi, Tiziana Tomasini Grafica: Fabio Monauni Redazione: Via Ghiaie 15 38122 Trento Tel. 0461/362155 Fax 0461/362170 Editrice: Curcu & Genovese Associati S.r.l. Via Ghiaie 15 - 38122 Trento Tel. 0461.362122 Fax 0461.362150 Concessionaria Pubblicità: Südtiroler Studio S.r.l. TRENTO - Via Ghiaie 15 Tel. 0461.934494 Fax 0461.935706 studiotn@bazar.it Direzione pubblicità: Rosario Genovese BOLZANO - Via Bari, 15 Tel. 0471.914776 Fax 0471.930743 Direzione pubblicità: Giuseppe Genovese Stampa: Alcione - Trento Registrazione Tribunale di Trento n. 536 - 4 aprile 1987

COME ABBONARSI:

(un anno, 12 numeri a Euro 20,00) BOLLETTINO POSTALE c/c N. 11492386 Curcu & Genovese Associati - TM Via Ghiaie, 15 - 38122 TRENTO BONIFICO BANCARIO CASSA RURALE DI TRENTO IBAN IT15 E083 0401 8040 0000 3080 485 CARTA DI CREDITO Telefonando allo 0461.362122 DIRETTAMENTE PRESSO L’UFFICIO ABBONAMENTI Via Ghiaie 15 - Trento Tel. 0461.362107 ufficioabbonamenti@trentinomese.it I Suoi dati saranno trattati per dar corso al suo abbonamento; il conferimento dei dati è necessario per perseguire la finalità del trattamento; i Suoi dati saranno trattati con modalità manuali, informatiche e/o telematiche e non saranno diffusi. Lei potrà rivolgersi (anche telefonicamente) al Servizio Privacy presso il titolare del trattamento per esercitare i diritti previsti dall’art. 7 del D.lgs 196/03. Titolare del trattamento dei dati è la CURCU & GENOVESE ASSOCIATI S.r.l., Via Ghiaie, 15 – 38122 Trento - Tel 0461.362122 AVVISO AI LETTORI La scelta degli appuntamenti è a cura della redazione. La redazione non è responsabile di eventuali cambiamenti delle programmazioni annunciate.

SOMMARIO LUGLIO2014

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Ring

8 COMMENTI 15 IL DIALETTO IN-FORMA 17 DA DONNA A DONNA

Attualità 20 24

I SICHER: UNA FAMIGLIA CON I FIOCCHI “E NOI INVECE CI SEPARIAMO...”

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AMARO ALPINO E MALINCONIA

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PER CHI SUONA LA CAMPANA

32 UN ANNO DI “MUSE” 38 GUERRA TRA PARENTI 44 VARTALENT 48 SULLE TRACCE DEI MINATORI 50 MESSNER MOUNTAIN MUSEUM 53 ESPERIENZA KAYAK 54 MARIO COLOMBELLI 56 IN VACANZA ALLE SEYCHELLES 60 SPECIALE GRIGLIATE

Panorama

62 ITINERARI FOLK 65 PINÉ MUSICA 66 CONFINI CONFLITTI 68 1, 2, 3 STORIE 70 MUSICA RIVA FESTIVAL 72 DRODESERA 78 SUONI DELLE DOLOMITI

Giorno per giorno

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LIBRI E LIBRERIE VOLTI NELLA STORIA IL RISTORANTE LA VIGNETTA info@trentinomese.it www.trentinomese.it


trentinoincontri di Pino Loperfido

UN CAFFÈ A CASA DEI...

SICHER: UNA FAMIGLIA CON I FIOCCHI AZZURRO O ROSA, NON FA DIFFERENZA, MA SUL CANCELLO DI CASA SICHER A LAVIS, IN QUESTI ULTIMI ANNI, SE NE SONO VISTI TANTI. DIECI PER L’ESATTEZZA. “È LA RUOTA DELLA VITA CHE GIRA”, DICONO LORO...

S

ono le 15. Mentre beviamo il fatidico caffè, c’è un certo via vai a casa Sicher: chi fa merenda, chi l’ha già fatta, chi sta pensando di farla, chi sta davanti al pc, chi esce e chi rientra, chi telefona e chi invece se ne sta beato tra le braccia di papà Silvio. Stiamo parlando di Silvio Sicher, classe 1967, di professione autista. Un lavoro ordinario, almeno perché quel che di straordinario c’è in lui e in sua moglie Bianca Rosa Roncador (1972) è il numero di pargoli che sono riusciti a mettere al mondo: dieci. Allora, per cominciare, immaginiamo la voce del mitico Nando Martellini mentre, al ritmo di tre per volta, passa in rassegna la formazione... Camilla (1994), Valentino (1995), Caterina (1997), Lucia (1999), Maddalena (2001), Maria (2003), Benedetta (2005), Paolo (2008), Rita (2010) e Angelo (2014). Il pullmino “di famiglia”, con a bordo una piccola “selezione” della figliolanza

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Dieci figli, dieci parti naturali, dieci volte le tipiche cose che girano attorno al lieto evento (gravidanza, scelta del nome, doglie, nascita, battesimo, ecc.). (Diciamo la verità, entriamo nella rustica casa dei Sicher con una certa domanda in testa, la più ovvia, quella che di fronte ad una famiglia numerosa si fanno un po’ tutti. Epperò teniamo duro, almeno per qualche altro capoverso.) La dispensa è completamente invasa da scatole di detersivo, pare il magazzino del Poli, più che una dispensa famigliare. D’altra parte, provate voi a mantenere fornita una famiglia di dodici elementi. E non ci proviamo nemmeno a guardare nel frigorifero... Davanti alla tazzina di caffé fumante, si chiacchiera amabilmente. Esiste un numero “giusto” di figli per una coppia? Si dice che uno sia troppo poco e dieci,

forse sono un tantino troppi. “Penso che tre sia il numero giusto” dice Silvio, zuccherando. “Sai, io e mia moglie possiamo dire che la nostra vita non è mai cambiata veramente... Sono passati vent’anni e, devi credermi, sono letteralmente volati. Siamo sempre


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L’ennesimo fiocco azzurro sul cancello di casa Sicher: è nato Angelo

Il muro dei ricordi, nella cucina di Casa Sicher

alle prese con bambini e ragazzi, ma è la ruota della vita che gira.” Lo sospettavamo che per fare da padre a dieci figli bisogna essere un po’ filosofi... Silvio non si dimostra da meno. Casa Sicher misura circa 150 metri quadri, si affaccia su un ampio cortile dove i pargoli possono scorrazzare indisturbati e in tutta sicurezza. Vi sono ruspe giocattolo, pale, palloni, altalene, ecc. Un assortimento da fare invidia ad un parco pubblico. Si scherza un po’, sulla rivalità strapaesana dei Sicher con la famiglia Pedrolli, che abitano proprio lì accanto. “Per un po’ di anni, a Lavis qualcuno ha parlato di competizione, poi loro si sono

fermati a sette...” Dilettanti. L’incontro con i Sicher è anche occasione per sfatare alcuni tabù che resistono riguardo alle famiglie numerose. Ad esempio che i figli costano cifre esorbitanti. “Non è vero niente – sostiene Silvio – i primi mesi, è vero, costano il latte e i pannolini. Ma poi i vestiti se li passano, così le attrezzature e i giochi. Non è poi così impossibile far quadrare il bilancio familiare.” Gli acquisti si fanno esclusivamente con le offerte: pasta, succhi, ecc. Almeno una volta al mese nei supermercati della zona si può scorgere questa truppa di varia età che spinge due o tre carrelli pieni di masserizie. A queste latitudini si vive alla giornata, ma non troppo. Silvio poi s’ingegna anche a organizzare dei piccoli gruppi d’acquisto che consentono un risparmio non da poco. Poi in Trentino ci sono anche i lo-

cali “Family in Trentino”... La signora Sicher storce un po’ il naso a riguardo. “In certi negozi si punta su aspetti secondari e marginali. In parole povere, hanno il fasciatoio e le tovagliette con Topolino, ma – ad esempio – il gelato te lo fanno pagare tanto uguale...” Certo, ci sono i nonni a dare una mano, come per tutti, e poi quella “sorella provvidenza” che pare proprio benvoluta nella famiglia Sicher. Immaginiamo che due supergenitori come voi ne debbano spiegare cose in giro, rispondere alle domande dei curiosi, dei maliziosi, dei ficcanaso... “Ad alcuni, chissà perché – facciamo quasi pena...” racconta Bianca Rosa, “La nostra storia generalmente provoca stupore e sconcerto, ma anche tanta ammirazione”. SI VA DALLA NONNA? ECCO I CONVOCATI! Certo, vogliamo credere al fatto che mantenere dieci figli non costi poi così tanto, ma qualche rinuncia si dovrà pur metterla in cantiere, o no? Accorgimenti da adottare nelle tipiche situazioni “da famiglia”. Andare a trovare i parenti, ad esempio. “In quel caso facciamo una selezione” dice Silvio. Già, le convocazioni come Prandelli. Pare di vederli, “oggi andiamo dalla zia, ecco l’elenco dei convocati...” Per non parlare delle vacanze. E l’argomento ci dà modo di parlare dei trasporti. “Il nostro pullmino ha nove posti”... E allora? “Beh, devi sapere che la Legge Italiana non consente ad un privato di guidare un mezzo che porti più di nove persone.” Come a dire che lo Stato non prevede famiglie così numerose? O quanto meno che non debbano spostarsi con mezzi propri. Sembra una stupidaggine, ma si tratta di una limitazione della libertà bell’e buona. Ma c’è tutta una cultura disinformativa e destabilizzante che gira attorno all’argomento: la pubblicità, ad esempio mira a smontare la famiglia. Ci vedi solo coppie (lei gio23

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vane,e, lui più attempato...) e al massimo un solo, perfettissimo, figlio. Parliamo, parliamo e i bambini tutt’attorno parlano, parlano e intanto quella domandina facile facile si affaccia più volte sulla punta della lingua, ma la teniamo in serbo per il finale. Dicevamo del pulmino... “Sì, aspetto che mi fermino per un controllo e poi chiederò ai carabinieri o alla polizia consigli su come spostare la mia famiglia da un posto ad un altro...” GLI ORARI DELLA GIORNATA, DALLA COLAZIONE ALLA NANNA Come vengono scanditi i tempi e le azioni della quotidianità in Casa Sicher?

Per la colazione, ad esempio, di figli ce ne sono due che partono prima delle sette; alle sette e qualche minuto la mamma ne chiama altri quattro o cinque (elementari e medie), quindi verso le sette e mezza tocca agli asiloti. Possiamo immaginare che ci sia un certo traffico in casa nelle prime ore del giorno. E badate bene che diamo per scontato

che tutti vadano d’amore e d’accordo. Non vogliamo pensare a cosa accade quando gli screzi tra i componenti familiari fanno scoccare scintille: “Beh, ogni tanto qualche baruffa ci scappa”, confessa la signora Bianca Rosa. E alla sera? A che ora si avviano le complicate procedure per mandare a letto la prole? “Si comincia alle 20.30 con i

“FAMIGLIE NUMEROSE”: RIGENERAZIONE DELLA COMUNITÀ

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er qualcuno sono una sorta di fenomeno da baraccone, uno scherzo della Natura, il frutto dell’incoscienza. Per altri, invece, sono un esempio di dedizione e di passione per la vita, da ammirare, specie di questi tempi, con tutta la crisi, l’egoismo e la misantropia che ci sono in circolazione. Stiamo parlando delle cosiddette “famiglie numerose”, cioè quelle che hanno dai tre figli in su. In Italia sono sedicimila, in Trentino circa trecento: un piccolo esercito di papà e di mamme che decidono di investire in capitale umano, sfornando pargoli e preparandosi a spremersi per gli anni a venire, per l’educazione e per i bisogni primari (e anche per quelli secondari) della prole. “Una scelta spesso malinterpretata”, ci dice Paolo Holneider, 40 anni, coordinatore assieme alla moglie Laura delle Famiglie numerose. Che poi spiega: “Chi fa tanti figli tiene in piedi la macchina fiscale. Di solito veniamo descritti in termini macchiettistici e invece questo è un aspetto fondamentale che dovrebbe far Paolo Holneider

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riflettere. Specie la classe politica”. E possiamo dire che il Trentino sia una delle pochissime realtà, se non l’unica, ad avere fatto tesoro di questo messaggio. Una specifica legge provinciale del 2011 ha introdotto dei criteri di aiuto e tutta una serie di incentivi legati ad esempio ai consumi energetici e alla capacità di acquisto. “Il Trentino crede nella famiglia” è sempre stato un motto per l’attuale Governatore, Ugo Rossi. Basti pensare al “Festival della famiglia” di Riva del Garda o all’erogazione dell’assegno di cura o per la maternità. Già da assessore alla Sanità e al Welfare, per Rossi la famiglia era una priorità e le famiglie numerose andavano incoraggiate perché contribuiscono alla rigenerazione della Comunità. Sì, insomma, un ricambio, linfa fresca in una società in cui aumentano sempre di più gli anziani e, quindi, i costi sociali legati alle problematiche tipiche della terza età. “Dal terzo figlio in poi, la famiglia è esentata dal ticket sanitario” ci ricorda Holneider. “Grazie alla tariffa Skifamily, i figli delle famiglie numerose accedono gratuitamente ai servizi offerti da numerose piste da sci. Poi c’è il contributo annuale sui costi di acqua, luce e gas che, proprio qualche settimana fa, è diventato permanente.”


trentinoincontri I Sicher in versione balneare: Angelo è ancora in arrivo...

più piccoli, due ore dopo tocca ai più grandicelli. L’ultima a coricarsi è proprio la mamma...” L’HOBBY DEL CANTO E QUELLO DELLA PALLAVOLO Solo tenere a mente dieci caratteri, dieci modi di parlare, di muoversi, di reagire, di essere permalosi, gelosi, altruisti, musoni, affabili; solo portarsi in testa un numero così alto di combinazioni umane ci pare sia abbastanza complesso, se non disumano. Poi doverci fare realmente i conti, tutti i santi giorni, anche fisicamente... Robe da scatenare crisi d’ansia. E invece i coniugi Sicher, avvolti dalla loro magnifica seraficità, dicono

che i ragazzi fanno quello che fanno i genitori. Pertanto è molto più semplice di quanto possa sembrare governare una superfamiglia come questa se, prima di tutto, tu madre e tu padre sapete chi siete voi e avete le idee molto chiare su come rapportarvi con la discendenza. È l’atteggiamento che i genitori hanno nei confronti della vita che conta, è quello che i ragazzi prendono d’esempio per la loro, di vita. Una splendida unità, quella che si respira a casa di Silvio e Bianca Rosa, anche se ci rivelano che hanno registrato la formazione di alcuni gruppi. Sì, alleanze più o meno segrete tra due o tre figli, quasi delle micrologge massoniche in

cui si ritrovano per affinità ed età simili. Una passione che invece coinvolge tutti è quella per la musica. Papà Silvio suona l’organo in chiesa e da tempo porta la propria famiglia a cantare in giro per matrimoni ed eventi di ogni tipo. Una buona fetta delle ragazze, poi, è appassionata di pallavolo, disciplina sportiva più diffusa, la specialità della casa, insomma. Vorremmo indagare sul chi accompagna chi anche alle altre sedute sportive, calcio, ad esempio. Oppure scoprire che cosa accade nei giorni delle udienze scolastiche, ma desistiamo, temendo risposte complicatissime. DIECI FIGLI E FIGLIE PER ME: POSSON BASTARE? Alla fine, poco prima di congedarci, inaspettatamente, la domanda fatidica ce la suggeriscono proprio Silvio e Bianca Rosa. Assieme alla relativa risposta. Se abbiano deciso di fermarsi qui o meno non è dato sapersi. “Non ci abbiamo ancora pensato”, dicono. Salutiamo un po’ sconvolti, pensando a quanto faccia bene all’anima incontrare, di tanto in tanto, persone così libere, così lontane dagli obblighi che, sempre più spesso, la cultura dominante ci impone ■ senza nemmeno darlo a vedere.

A qualcuno, a qualche altra latitudine dello Stivale, pare un’atteggiamento insolito, con accenti stravaganti, ed invece se ci prendiamo la briga di andare a guardare, gli articoli 29 e 31 della Costituzione, la Repubblica Italiana riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio e agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l’adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo – udite, udite! – alle famiglie numerose. Eh già, proprio così. Non c’è proprio nulla di stravagante nell’applicare la Costituzione. Il fatto che le separazioni siano in aumento nel nostro Paese deve certamente far riflettere e predisporsi a cercare nuove strade per la ricerca di un ordine sociale che sia quanto meno decente. Con la formazione di una famiglia si attivano tutta una serie di dinamiche che fanno bene alla società. Un po’ come il lubrificante nei motori a scoppio. Al di là di ogni credo religioso e politico, è difficilmente discutibile il fatto che la strutturazione in fa-

miglie consolida in una certa misura anche la stabilità sociale; non solo per motivi fiscali. Ciononostante, Trentino a parte, ancora poco si fa per il sostegno. Vi sono, anzi, leggi che sono a dir poco sconcertanti in merito. Ad esempio, i figli vengono considerati a carico se non percepiscono più di 2840,51 Euro all’anno... In pratica, sempre. (Per la cronaca, in Trentino, la soglia è stata portata a seimila euro). È ad anomalie come queste che Paolo Holneider e l’Anfn, Associazione Famiglie Numerose, cercano di porre rimedio, chiedendo, dimostrando, mozionando attraverso i propri referenti politici. Tra l’altro nel Governo Renzi, non passa inosservata la presenza del sottosegretario alla Presidenza, Domenico Del Rio che di figli ne ha ben nove. Proprio il dialogo con le Istituzioni è il viatico più importante nel cammino dell’Anfn. Ma ci si dà da fare anche al proprio interno. Ad esempio con la pratica dei gruppi d’acquisto: speck, pancetta, gelato artigianale, sapone e shampoo in taniche da 5 litri, olio d’oliva, carne di struzzo, uova, brioches arrivano a prezzi scontati grazie a convenzioni con il territorio, mentre molte famiglie trentine usufruiscono delle convenzioni stipulate in altre regioni per il parmigiano reggiano, arance e pannolini. Insomma, se avete tre o più figli e abitate in Domenico Del Rio Trentino siete nel posto giusto.

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trentinoattualità di Annalisa Borghese

...E NOI INVECE CI SEPARIAMO

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epararsi non fa più notizia. E anzi, dopo le battaglie civili di trent’anni fa, è diventato via via una soluzione prevista o un’eventualità annunciata. Ciò non toglie che spezzare il patto coniugale rappresenti pur sempre una scelta gravida di conseguenze. Per i figli innanzitutto, che subiscono la decisione dei genitori, per i diretti interessati, per la comunità di appartenenza e la

società tutta. Il venir meno di un nucleo familiare, infatti, muta le interazioni sociali. Come sono cambiate le dinamiche nell’ultimo decennio in Trentino, alla luce di separazioni e divorzi, ce lo spiega uno studio a cura del Servizio Statistica della Provincia autonoma di Trento. Si tratta di una lettura integrata di dati raccolti attraverso varie indagini Istat, punto di partenza di una riflessione che

abbiamo condotto insieme a Francesca Sartori, docente di sociologia all’Università di Trento, e Franca Gamberoni, mediatrice familiare, una delle colonne portanti dell’Associazione Laica Famiglie in Difficoltà (Alfid onlus). “Nel 2011 in provincia di Trento sono state concesse 630 separazioni e 429 divorzi. (…). Se si analizzano i dati relativi agli anni dal 2000 al 2011, si nota un andamento

irregolare che vede un aumento, contenuto, delle separazioni e più accentuato dei divorzi. Il numero delle separazioni è aumentato del 2,4% (nel 2000 erano 615), mentre il numero dei divorzi è cresciuto del 28,4% (nel 2000 sono stati concessi 334 divorzi). Se analizziamo questi dati in relazione ai matrimoni, che passano da 2.338 unioni celebrate nel 2000 a 1.726

C’È CHI FA DIECI FIGLI, MA ANCHE CHI SI SEPARA DOPO UN MESE. L’ULTIMO STUDIO DEL SERVIZIO STATISTICA DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO EVIDENZIA UN INCREMENTO DI SEPARAZIONI E DIVORZI. PER ARGINARE IL FENOMENO OCCORRE EDUCARE ALLA CONSAPEVOLEZZA GIOVANI E ADULTI 26

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trentinoattualità celebrate nel 2011 (con una diminuzione del 26,2%), appare evidente come il ricorso all’unione matrimoniale sia fortemente diminuito, divenendo uno dei possibili modi di formare famiglia negli anni più recenti”. Alla luce di questi dati quali sono le ripercussioni collettive delle crisi personali che portano così tante famiglie a disgregarsi? La rottura del legame coniugale, e quindi lo sciogliersi del nucleo familiare, porta di solito ad un abbassamento della qualità della vita che diventa povertà là dove ci sono figli, due affitti da pagare e lo stipendio è unico e modesto – spiega Francesca Sartori. – Se prima si univano le forze, ora non si può più e spesso la donna si ritrova in una condizione di precarietà economica, soprattutto se non ha un lavoro proprio. La crisi attuale, poi, non favorisce neppure l’ex marito. Non sono pochi i casi di uomini che non riescono ad affrontare i costi di due vite separate anziché una insieme. Dal punto di vista sociale, come evidenzia la ricerca, la possibilità di separarsi ha cambiato nel tempo l’approccio al matrimonio. Oggi, infatti, sposarsi non è più un dovere sociale né una necessità e la sfida è legare amore romantico, erotismo e matrimonio in un’unica relazione stabile e duratura. Quale può essere un antidoto “sociale” alla fragilità e all’instabilità del nucleo familiare? Un antidoto vero e proprio non c’è, ma l‘educazione alla consapevolezza può fare tanto. Consapevolezza del legame che si instaura e di cui siamo responsabili. Il senso di responsabilità va di pari passo con la maturità di una persona. Questo non toglie che ci siano comunque motivi seri e gravi per i quali non c’è altra via se non la separazione, ma non è sempre

così. Se riusciamo a considerare che le relazioni intime, per loro natura, ci richiedono continuamente di sviluppare una maggiore consapevolezza, che poi significa conoscere le proprie aspettative e chiedersi quali sono quelle dell’altro, allora le difficoltà non saranno più solo un fastidio, ma saranno viste come parte integrante del cammino dell’amore. Per educare i figli a questo, occorre che i genitori per primi lo vivano sulla propria pelle. Non essendo solitamente così, nell’educazione alla relazione abbiamo ancora molta strada da fare. “Cresce il numero di famiglie composte da una persona sola: al Censimento della Popolazione del 2011 sono state censite, in provincia di Trento, 75.975 famiglie composte da una persona sola, il 31,2% in più di quelle registrate nel censimento di dieci anni prima”. Quali cambiamenti apportano nel tessuto sociale così tanti nuclei famigliari “unici”? In sociologia le chiamiamo “famiglie unipersonali” cioè persone che vivono sole. È un fenomeno dovuto non tanto alle separazioni quanto all’invecchiamento della popolazione. Infatti si tratta soprattutto di vedove anziane, anche se il numero di giovani e adulti che vivono soli tende ad aumentare mostrando instabilità e cambiamenti frequenti. Per quanto riguarda queste due categorie, vivere da soli non si può considerare un modello alternativo

Numero di separazioni in provincia di Trento, provincia di Bolzano, nord-est e Italia su 10.000 abitanti – anni 1990-2011 (valori percentuali) ANNO

TRENTO

BOLZANO NORD-EST

ITALIA

1990

8,4

7,9

9,0

7,6

1995

9,7

10,8

10,3

9,1

2000

12,9

11,3

14,0

12,6

2005

14,7

17,1

14,3

14,0

2007

14,7

14,8

14,0

13,7

2008

15,5

13,6

14,1

14,1

2009

12,4

14,2

14,1

14,3

2010

11,3

13,0

13,5

14,6

2011

12,0

12,8

13,9

15,0

Fonte: www.noi-italia.istat.it; http://dati.istat.it; http://giustiziaincifre. istat.it/. Elaborazioni per l’anno 1990 e 1995, a cura del Servizio Statistica

alla coppia, ma semmai un modo di realizzazione personale spesso provvisorio, legato alla mancanza di un progetto di vita ben definito o pausa necessaria dopo la fine di una lunga storia a due. “Un altro aspetto che dimostra un cambiamento rispetto alle forme familiari riguarda la nascita dei figli: nel 2000, in Trentino il 5,8% delle nascite avvenivano da padri celibi e madri nubili, mentre nel 2012 questa percentuale sale al 23,1% delle nascite. Sempre più figli nascono dunque al di fuori del matrimonio mentre il numero dei nati appare pressoché stabile (erano 5.135 nel 2000 e 5.152 nel 2012)”. Cosa comporta alla lunga nascere o crescere al di fuori di un rapporto di coppia stabile e duraturo nel tempo?

Demografi e sociologi stanno studiando questa realtà e dai primi dati emersi risulta fondamentale il modo in cui due genitori si separano. Maggiore è la conflittualità, maggiori saranno gli effetti negativi sui figli. Potranno crescere insicuri, ma potranno anche imparare ad essere pragmatici, dovendosi organizzare fra due case, quella dove abitualmente vivono, di solito con la mamma, e quella del papà che non sempre è a distanza ravvicinata. Cosa dire a due giovani che vogliono formare una famiglia oggi? Voler stare insieme non basta più. Occorre un progetto di vita e la consapevolezza di cui parlavo prima. Della stessa idea è Franca Gamberoni che, nel suo ruolo di mediatrice familiare e

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trentinoattualità

coordinatrice responsabile dell’Alfid, tutti i giorni da oltre vent’anni accoglie coppie in via di separazione o già separate. La difficoltà maggiore è riuscire a fare in modo che continuino ad essere genitori mantenendo una linea di condotta coerente e civile, affinché il bambino abbia “solo” un ostacolo da superare e non anche un trauma. Perché questo possa verificarsi, la mediazione risulta essere uno strumento molto efficace. La parola d’ordine è manutenzione. Prima, durante, dopo una vita di coppia. Il principio da tenere sempre presente è quello della “libertà responsabile”. La necessità è di tipo educativo ed è diventato più che urgente spiegare e testimoniare che l’amore può finire e anche quando finisce, il rispetto non deve mai mancare. Una coppia che si rivolge ad un mediatore occorre che abbia la volontà di contenere la rabbia. È così? Non necessariamente. Di solito le coppie arrivano per passaparola più che per decisione personale. 28

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E il mediatore che cosa fa? Accoglie la coppia senza giudizio alcuno, garantendo ascolto pieno e uno spazio neutro di confronto, lontano dalle aule del tribunale. E poi impersona il bambino. Trovare le parole giuste per spiegare ad un figlio che cosa sta succedendo fra mamma e papà è molto difficile. Simularlo in presenza di un mediatore aiuta. I due co-

niugi possono litigare, usare toni esasperati, ma poi, ad un certo punto, si arriva ad un momento di verità che, per quanto doloroso possa essere, apre ad una possibilità di chiarimento necessaria per continuare come genitori. Occorre tempo per rielaborare la sofferenza e poiché la società ci impone di andare tanto di fretta, il rischio è che il dolore resti lì, a farci male per tutta la vita, con conseguenze pesanti sui figli. Chi dei due di solito prende l’iniziativa? Tendenzialmente è la donna, ma anche gli uomini arrivano per primi quando sono lasciati. Si presentano con la lettera dell’avvocato in mano, per lo più increduli, e sono come un treno deragliato. Si accorgono tardi di quello che è successo. Fanno fatica a comprendere la complessità dell’identità femminile. Si rivolgono mai a voi altri familiari? Ad esempio i nonni? Sì, capita. Anche i figli, a volte, quando sono maggiorenni, preoccupati per i genitori. Più spesso i nonni che si chiedono se e dove hanno sbagliato. In Trentino

la famiglia è molto presente ed è ancora un valore. Così i nonni possono rappresentare una grande risorsa come un’ingerenza. E quando la mediazione non funziona? Bisogna mettere in conto che può capitare. Ci sono casi di incompatibilità caratteriale, ma sono pochi. Cosa dire agli uomini e alle donne di fronte a tutte queste separazioni? Agli uomini di ascoltare di più e alle donne di essere più caute, di pigiare meno l’acceleratore per uscire dal mondo domestico perché non tutto è da buttare. Ci sono momenti in cui una nuova emozione diventa travolgente, ma la decisione deve sempre essere ponderata. Ovviamente di fronte ad un uomo violento le cose cambiano. In questo caso non si deve mai aspettare perché non gli si può lasciare una seconda possibilità. Franca ci ricorda quanto sia fondamentale trovare un modo dignitoso per chiudere una relazione. Un galateo degli addii codificato non esiste eppure ce ne sarebbe un gran bisogno. ■

Matrimoni, separazioni e divorzi in Provincia di Trento anni 2000- 2011 (valori assoluti)

Fonte: Annuario statistico, Servizio Statistica – PAT; http://dati.istat.it


Comunicazione C.C.I.A.A. del 13.06.2014

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trentinoincontri

PREMIATA DITTA

di Pino Loperfido

AMARO ALPINO, GHIACCIO E UN PIZZICO DI MALINCONIA DIEGO PONTILLO, 75 ANNI, ASSIEME A SUO FRATELLO SANDRO, È L’ULTIMO EREDE DELLA STORICA DISTILLERIA ALPINA CHE DAL 1930 PRODUCE L’AMARO ALPINO. NEGLI ANNI CINQUANTA E SESSANTA DEL ‘900 UN SUCCESSO CLAMOROSO DI VENDITE E DI NOTORIETÀ. OGGI, A DISPETTO DI UN SITO INTERNET CHE AMMICCA UN PO’ RUFFIANAMENTE ALLA MODERNITÀ, IL FUTURO È MOLTO INCERTO. LO ABBIAMO INCONTRATO NELL’AZIENDA DI VIA GRAZIOLI A TRENTO

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er accedere al sito Internet dell’Amaro Alpino bisogna inserire la propria data di nascita. Un accorgimento che lo equipara ai siti di altre famose bevande italiane ed estere. Una spruzzata di modernità sulla storia che ci apprestiamo a raccontare, che di moderno ha molto poco. Intanto, partiamo ricordando che quella di Via Grazioli a Trento è l’unica distilleria ancora ubicata in centro città. È qui che incontriamo Diego Pontillo, uno dei due figli del fondatore, Agostino, che nel 1930 fondò la Distilleria Alpina. Entrare nei locali dell’azienda equivale a compie-

re un intenso viaggio nel tempo. E, ve lo garantiamo, non è solo un modo di dire. Gli arredi, i macchinari, le botti, perfino le scrivanie, gli archivi e le macchine per il calcolo sono rimaste quelle di trenta, quarant’anni fa, quando l’Amaro Alpino era diffuso in tutta Italia. Diego ci fa vedere un bollettario con i nomi delle destinazioni di consegna: nessuna regione italiana era esclusa. L’Amaro Alpino era – come si dice oggi – un “must”, fate conto come certi aperitivi alla moda le cui reclame imperversano alla televisione. Non c’era un bar, un albergo, una bettola di paese che non Diego Pontillo

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LA RICETTA

A

l principio del secolo in Trentino ebbe inizio la produzione dell’AMARO ALPINO (brevetto n. 424/2006/CTN 0089) che si è diffuso e affermato graditamente per le sue qualità eminentemente digestive e come aperitivo rinfrescante. Tali sue prerogative derivano da una razionale lavorazione e accurata selezione dei suoi componenti salutari di cui si elencano i principali: GENZIANA (RADICI) onico digestivo, GINEPRO (BACCHE) Stimolante digestivo, CHINA CALISSAIA (CORTECCIA) Corroborante, RABARBARO PIATTO Tonico digestivo e CALAMO Stimolante tonico. Alcide Degasperi in visita, nel 1948

esponesse la caratteristica botticella. Erano pochi coloro che non avevano mai bevuto un bicchierino dell’Amaro Alpino, come digestivo o come aperitivo. Perfino Alcide Degasperi, durante una visita a Trento, nel 1948, si lascia ritrarre nella tronfia posa del bevitore con la celebre bevanda in mano. Un successo che ha del clamoroso. Diego Pontillo ci racconta la storia dell’azienda di famiglia, che oggi dirige assieme al fratello Sandro, mentre siamo circondati da centinaia di bottiglie; non solo Amaro Alpino, ma anche punch, nocino, grappa, ecc. Una vera a propria full immersion, in cui apprendiamo che Agostino Pontillo era nato nel 1894 a Camastra, in Sicilia. In seguito alla perdita della mamma, venne accolto e cresciuto dalla famiglia Vecchio, che lo mandò a Roma a studiare. Iniziò così il suo percorso di studi, dopo la scuola dell’obbligo, con Ragioneria e dopo aver ottenuto il diploma decise di completare la sua carriera scolastica alla facoltà di

Al centro, con gli occhiali, Agostino Pontillo, il fondatore

Economia e Commercio. Nel 1915 la Prima Guerra mondiale chiamò anch’egli alle armi e venne mandato al fronte sull’Altopiano di Asiago. Tutto ciò avvenne in contemporanea con gli studi universitari, ma ciò non lo demoralizzò e, in aggiunta, iniziò la scuola per ufficiali fino ad arrivare al grado di Tenente. Alla fine della Grande Guerra scelse di proseguire gli studi alla Ca’ Foscari di Venezia, dove conseguì la laurea; da lì a poco trovò lavoro alla Prefettura di Roma, ritornando così nella città capitolina. Negli anni ’20 venne trasferito alla Pre-

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fettura di Treviso, ciò gli permise di riavvicinarsi alle Alpi e, non soddisfatto della carriera militare, iniziò a tenere la contabilità di un produttore di liquori, appassionandosi inevitabilmente al settore degli amari. Nel 1923, venne convinto a trasferirsi a Trento dai suoi vecchi amici d’infanzia, Bernardo Vecchio e Federico Dispinzeri, fondatori della nota “Sartoria Moderna”, e senza troppi pensieri decise così di stabilirsi in terra trentina. A metà degli anni ’20 costituì la prima società chiamata “Gottardi & Pontillo”, specializzata nella produzione di liquori; il sodalizio durò per qualche anno finché il socio Gottardi decise di partire per l’America in cerca di fortuna, con la promessa di chiamarlo qualora riuscisse nel famoso sogno americano. Gli anni passarono e non arrivò nessuna notizia dal socio, Agostino decise quindi di lanciarsi in ciò che gli riusciva meglio, e di farlo autonomamente: la produzione di liquori. Nel 1930, Agostino sposò la trentina Maria Zoppelli e nello stesso anno fonda la Distilleria Alpina, inventando l’Amaro Alpino, nome suggeritogli dalla sposa. L’Amaro cominciò a farsi conoscere prima in regione e poi sul resto del territorio nazionale, grazie anche al particolare packaging: delle botticelle in rovere che rendevano il prodotto unico nel suo genere. Negli anni ’60, il boom economico aiutò ancor di più l’espansione e la fama dell’Amaro, posizionandolo rinomatamente nei bar, ristoranti e hotel di tutto il paese e facendone inoltre un marchio del Made in Italy. Divenne così un prodotto ambivalente: di nicchia, poiché apprezzato da intenditori ed estimatori, e allo stesso tempo del consumo di massa, per il gusto dolce, delicato e a basso contenuto alcolico. Il racconto di Diego Pontillo si conclude in un silenzio irreale. È a questo punto che ci domandiamo se l’azienda sia chiusa o meno. Di impiegati e operai non c’è, infatti, traccia. È proprio 32

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in questo punto preciso che Diego ci confessa che tutto il personale dell’azienda si riassume nella sua persona. Sì, insomma, mentre il fratello Sandro provvede a produrre l’Amaro, è lui da solo che a 75 anni raccoglie gli ordini, imbottiglia, etichetta, spedisce. Un mostro di efficienza che però non riesce a scacciare dalla nostra testa un pensiero molesto. Anzi, più che un pensiero un interrogativo: che ne sarà dell’Amaro Alpino quando fra cento anni Diego non ci sarà più? Certo, l’assenza di dipendenti è spiegata anche dalla ridotta entità della produzione: i mille litri all’anno di oggi non sono nemmeno paragonabili con i ventimila al mese degli anni Cinquanta, Sessanta del secolo scorso. Lascia tuttavia stupiti la rassegnazione che Diego tradisce, pensando alle enormi potenzialità che una bevanda come l’Amaro Alpino potrebbe sfruttare, ad esempio, lavorando sulla pubblicità o sulla promozione. In anni in cui è tornato di moda lo spritz e migliaia d i giovani riempiono i locali all’ora dell’aperitivo, basterebbe davvero poco a fare di questa bevanda un successo nazionale, considerato anche il peso che la paternità trentina potrebbe avere, a livello di investimenti pubblici sulla promozione dell’enogastronomia locale. Ed in effetti, tornando al sito Internet, la veste

dell’amaro è accattivante, moderna e tra i cocktail proposti c’è perfino un curioso Alpin Spritz (“amaro Alpino, vino bianco, seltz, fetta di limone, cetriolo e tanto ghiaccio”) e un accattivante Alpin Mojito (“amaro alpino, seltz, lime spremuto, zucchero di canna, menta e ghiaccio”), eppure rivolgendo lo sguardo all’interno dei locali di Via Grazioli il passato ritorna ad essere preponderante e fagocitante rispetto ad un possibile futuro. L’idea che un pezzo di storia trentina possa andare perduta non ci lascia tranquilli. Per questo chiediamo a Diego Pontillo se non ha un figlio a cui possa interessare il prosieguo dell’attività. “Mio figlio in questo momento è a Marrakesh, in vacanza…” Ah… In quel mentre, squilla il telefono, modello anni Ottanta. Forse un cliente che vuole ordinare qualche dozzina di bottiglie di Amaro Alpino. Diego prende la biro e, lentamente, scrive in bella calligrafia. Il computer qui non è ■ ancora arrivato.



trentinoattualità di Pino Loperfido e Paolo Curcu

UN ANNO DI

MUSE A DODICI MESI DALLA SUA APERTURA, MICHELE LANZINGER CI RACCONTA DEI MOLTI TRAGUARDI RAGGIUNTI E SUPERATI DAL SUO MUSEO. 500MILA VISITATORI SONO UN RISULTATO CLAMOROSO, UN SUCCESSO, MA ANCHE UNA RESPONSABILITÀ IN PIÙ. PER IL DIRETTORE E PER LA CITTÀ DI TRENTO. UNANIMI LE VOCI DI PLAUSO, MA ANCHE ALCUNE CRITICHE: A CUI LANZINGER RISPONDE COLPO SU COLPO E PENSA A RADDOPPIARE LE LINEE TELEFONICHE PER LE PRENOTAZIONI. INTANTO, IL 19 LUGLIO, UNA GRANDE FESTA DI COMPLEANNO

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n museo bambino che, puntualmente, a un anno dalla sua nascita, comincia allegramente a sgambettare. Non incerti passi, ma vere e proprie falcate da campione, a smentire clamorosamente le previsioni di un anno fa. Michele Lanzinger ha il viso limpido e pulito di chi sa quello che dice e, soprattutto, sa dove vuole andare. Il Muse è la sua creatura e lui ci tiene da matti, non solo per il fatto di esserne il 34

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Direttore. Così gongola quando snocciola le cifre di questi primi trionfali dodici mesi: “Avevamo previsto una soglia di 100mila visitatori e invece siamo qui a raccontare dei 500mila tagliandi staccati. Un risultato decisamente fuori scala rispetto alle previsioni.” Ci si aspettava, infatti, il cosiddetto effetto “luna di miele” che solitamente porta ad un leggero calo dopo l’entusiasmo iniziale, ed invece non si è ancora visto.


trentinoattualità Il Muse, avveniristico museo della scienza, calato su Trento sud come un’astronave in mezzo ai templi maya, sostenuto dalla non trascurabile rete costituita dal Museo Caproni, dalle palafitte di Ledro, ecc. Ma cerchiamo di pungolare Lanzinger, segnalando alcune critiche raccolte qua e là in questo primo anno. Intanto, gli chiediamo se la programmazione culturale del Muse, così ampia, apparentemente spuria e variegata, non rischi di andare a scapito della scientificità del museo stesso. “Bisogna intendersi proprio sul concetto di scientificità che è legato in primis alla qualità dell’informazione che viene fornita. Le iniziative culturali che hanno a che fare con la scienza ci aiutano a divulgare un nuovo modo di «essere museo». Il Muse si apre per offrire sensazioni, partecipazione… Il punto fondamentale è il presidio della qualità degli eventi proposti. La nostra struttura organizzativa attua una sorveglianza molto attenta riguardo a questo”. Già, ne avevamo scritto anche lo scorso anno. L’idea del Muse è quella di scardinare il cliché del museo polveroso, buio, pieno di noiosissimi documenti, riservato ad una elite privilegiata di fruitori. Per questo non devono scandalizzare le mostre su Gino Bartali, sui Kennedy, gli eventi dedicati

alle piste ciclabili, i concerti, gli incontri con l’autore e tutte le altre manifestazioni che il Muse ha visto svolgersi al proprio interno in questi mesi. I tempi cambiano e i musei non devono restare immobili a guardare il treno del tempo che se ne va, mentre tutto attorno muta forma e si adatta alle nuove realtà. Non possiamo parlare di Muse senza tirare in ballo la città che lo ospita. Direttore, la città ha digerito questa realtà o pensa che le sia rimasta un po’ sullo stomaco? O, peggio ancora, si rischia una crisi di rigetto? “A giugno abbiamo avuto mille visitatori al giorno, che sono un numero straordinario considerando che si tratta di un mese di

passaggio. Portare mille persone al giorno in città vuol dire incidere sull’economia. A confermarci questo asserito non sono ipotesi, ma il sondaggio che abbiamo condotto tra 130 esercenti e commercianti di Trento. Il 90% degli interpellati sostiene che la presenza del Muse ha inciso in modo rilevante sul tessuto economico cittadino. A fronte di questa realtà, però, dobbiamo registrare un certo immobilismo politico riguardo ad alcune decisioni che si continuano a procrastinare. Mi riferisco alla destinazione delle strutture adiacenti al Muse: Palazzo delle Albere, Trento Fiere, la “Barchessa”, il passaggio obbligato in mezzo ai due cimiteri e così

via. Spero che il Comune di Trento avvii quanto prima un tavolo di discussione con il Muse, anche rispetto all’intero quartiere delle Albere e alle problematiche che gli girano attorno…” Parentesi. Recentemente Renzo Piano ha parlato dei “rammendi delle periferie”. Le Albere non sono periferia, ma città a pieno titolo. L’iniziativa è privata, ma il coinvolgimento urbanistico è innegabile. Per questo nessuna Istituzione o organismo politico può lavarsi le mani di fronte alle difficoltà legate alle scarse vendite di appartamenti e negozi o alle errate valutazioni iniziali per quanto concerne il mantenimento del parco, la tenuta dei materiali

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trentinoattualità

o la manutenzione degli immobili. Chiusa parentesi e torniamo al Muse… Facciamo fatica a spegnere l’entusiasmo e le granitiche certezze di Michele Lanzinger. Ci proviamo con un’altra nota negativa emersa tra i numerosi commenti di Trip Advisor rivolti al Muse. L’idea che alcuni visitatori si sono fatti è che si tratti più di un museo rivolto ai bambini che agli adulti, un fastidioso effetto “ludoteca” che ha portato i più cattivi a definirlo la “Gardaland della Scienza”. “Vi ringrazio per la domanda, anche perché mi permette di esporre alcuni dati recenti. Intanto, il rischio «ludoteca» è un rischio che possiamo correre.

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Sapevamo già in partenza che la modalità di Museo Pop che stiamo dando al Muse avrebbe potuto suscitare perplessità. Il nostro desiderio è quello di divulgare e rendere appetibile la scienza, punto. Accanto a ciò, vi è una prerogativa educativa legata allo sviluppo sostenibile e alla sensibilità riguardo ai problemi dell’ambiente. In ogni caso, il 60% dei visitatori ha più di diciotto anni. L’incidenza delle scuole è pari al 23%, un valore assolutamente normale per strutture di questo tipo.” Il proposito di Lanzinger e del suo staff è quello di combattere con ogni arma persuasiva la posizione elitarista e conservatrice che vuole

l’impagliamento dei musei. Ad esempio, riproponendo le notti al museo che sono un must del Muse, fin dai tempi di via Calepina, anni prima che uscisse il famoso film con Ben Stiller. A proposito, Direttore, qualcuno si è lamentato dell’eccessivo costo degli appuntamenti con la “Nanna al Museo”. “Si tratta di un evento che deve pagarsi da solo. Il Muse pesa già sulla collettività con i suoi costi di gestione; non mi pareva giusto fra gravare anche i 50 Euro della «Nanna». E poi, scusate, ma se 50 Euro vi sembrano tanti, provate allora ad andare a dormire e a mangiare una notte in albergo, in quindici metri quadri, e poi ditemi…”

Siamo in chiusura, dall’ufficio di Lanzinger si contempla la bellissima scatola vuota del Palazzo delle Albere. Che ci dice in merito? “Già da tempo sto mandando in giro in miei «pizzini», sull’idea che io avrei. Intanto sento parlare di Museo dell’Autonomia e dico, se ha a che fare con la riflessione profonda sulla Storia, ve bene. Poi sento dire di un luogo che sia vetrina dei vari musei trentini e dei paesaggi del territorio e la cosa mi piace parecchio… Staremo a vedere. Un’ultima domanda, prima di lasciare il Direttore ai suoi numerosi impegni: tornando indietro ad un anno fa, di cosa sente di più la mancanza? Non ha dubbi, Lanzinger e risponde senza pensarci nemmeno un secondo: “Dello spazio. La Sala Conferenze, ad esempio, è sotto dimensionata rispetto alle nostre esigenze. Penso poi al problema delle code nei giorni di forte afflusso. In questo, l’utilizzo delle Albere potrebbe rivelarsi decisivo.” E nel futuro immediato, cosa pensa farete? “Intanto una grande festa di compleanno, il 19 luglio. Quindi aumenteremo il numero di linee telefoniche per le prenotazioni”. E quest’ultima battuta vale da sola l’intero bilancio di un anno di Muse. Dei primi entusiasmanti dodici mesi dell’astronave atterrata nel bel mezzo di una città rinascimentale situata ■ tra i monti.


trentinostorie Campane della chiesa di Kamauz

di Paolo Chiesa

“L

a pubblicazione di un libro che valorizzi lo studio, l’analisi e la conoscenza delle campane del decanato di Pergine, potrebbe apparire una scelta eccentrica e temeraria allo stesso tempo”. Sono le parole con le quali la Presidente degli Amici della Storia Iole Piva ha presentato il volume: “A fulgure et tempestate. Campane e campanili del decanato di Pergine”, che descrive e illustra le campane e i campanili del decanato di Pergine Valsugana. Ma questo accuratissimo studio, parte dall’idea che proprio perché “le campane sono ormai così connaturate al paesaggio urbano e rurale che prestiamo loro poca attenzione”, c’è invece la necessità di richiamare al loro significato e alla loro funzione, di godere pienamente del loro suono e di diventare consapevoli delle architetture che le contengono e delle iconografie e simbologie che

PER CHI SUONA LA CAMPANA IL VOLUME È CURATO DAGLI “AMICI DELLA STORIA” DI PERGINE VALSUGANA E SI INTITOLA “A FULGURE ET TEMPESTATE”. UNO STUDIO ACCURATO CHE RICHIAMA ALLA MEMORIA I RINTOCCHI DI UN TEMPO ANDATO le caratterizzano. Realizzare questo libro, che è una coedizione degli Amici della Storia con il Comune di Pergine, deve essere stato un lavoro incredibile che ha coinvolto 15 persone tra professionisti e storici. Uno sforzo che ha richiesto un’enorme opera di catalogazione, ma prima ancora un avventuroso arrampicarsi sui campanili, torri e tetti di tutto il perginese per poterne misurare e fotografare le campane presenti. Un lavoro, questo, che ha svolto Antonio Sartori degli Amici della Storia, prima in maniera tradizionale con macchina fotografica e metro nel biennio 1996/1998 e poi, con l’ausilio di strumenti tecnologici e informatici tra il 2012 e il 2013. Solo il racconto delle salite, a volte facili ma in alcuni casi complicate se non avventurose, è interessantissimo. Sì, perché per riuscire a trovarsi davanti ad alcune delle campane catalogate, Sartori ha dovuto scalare, arrampicarsi e intrufolarsi in spazi non

sempre comodi o facilmente accessibili. In alcune situazioni si è dovuto avvalere della scala estensibile dei Vigili del Fuoco volontari di Pergine e in un caso particolare, quello della chiesetta dell’ex convalescenziario di Villa Rosa, di una scala a corda fissata al campaniletto dalla guida alpina Flavio Toldo che l’aveva in precedenza scalato. Non sono mancati nemmeno alcuni espedienti tecnici come l’uso di specchi che riflettessero l’immagine di alcune campane di difficile accesso. Va detto, e per questo Sartori si merita i complimenti di quanti leggeranno il volume, che le rilevazioni più recenti del biennio 2012/2013 hanno confermato in pratica l’accuratezza e la precisione di quelle della fine degli anni ’90. Il libro è poderoso: ha più di 600 pagine ed è diviso in due parti. La prima è una sezione saggistica dove vengono approfondite le particolarità tecniche e artistiche delle 160 campane poste su

64 edifici religiosi e civili del decanato di Pergine. Nello specifico, in questa sezione si parla dell’uso e del significato musicale e culturale di quelle che sono a tutti gli effetti degli strumenti musicali. Sono molti i professionisti che si sono occupati di questa parte. L’architetto Renzo Giovannini ha analizzato la struttura architettonica e le caratteristiche ornamentali dei campanili; il professore e critico d’arte Paolo Zammatteo si è dedicato invece alla

Campanile della chiesa di Roveda 37

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trentinoattualità trentinostorie San Giorgio e il drago (IV campana della chiesa di Sant’Orsola)

Tempestate”, che Giuliana Campestrin ha chiesto venisse evidenziato, è stato veramente imponente. E nello scorrere le pagine del libro si dà ragione a Iole Piva, presidente degli Amici della Storia quando mette l’accento sul fatto che le campane di una comunità, quando dal basso si sentono suonare, anche se ad alcuni possono sembrare un elemento di contorno, sono invece un ingrediente straordinario della vita quotidiana di chi vi abita. E non solo per l’aspetto religioso. Basta infatti ascoltarle quando suonano il mezzogiorno per sentire un senso di appartenenza che lega le persone al proprio territorio. Scorrendo le foto delle campane e leggendone le caratteristiche, si capisce che esse sono veramente dei pezzi unici sia come strumen-

parte dedicata alla fusione delle campane; Luca Chiavegato, storico e campanologo ha curato la parte relativa alla storia delle principali fonderie storiche; Flavio Zambotto, campanologo ed esperto di musica, si è occupato della sezione relativa al suono e all’acustica delle campane; il decano di Pergine don Remo Vanzetta spiega il ruolo che campane e campanili hanno nella comunità e sul territorio; la storica e archivista GiuliaCampana della chiesa di Madrano

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na Campestrin, curatrice del volume, si è occupata dell’aspetto relativo alla devozione ai santi; lo storico Pietro Marsilli ha approfondito nello specifico la parte relativa a santa Barbara e san Floriano e la loro venerazione in Alta Valsugana. Antonio Sartori degli Amici della Storia e la storica Chiara Moser, si sono occupati della seconda parte del volume, quella relativa alla schedatura vera e propria delle campane perginesi. Questo incredibile libro è poi completato da tre appendici. Le prime due sono la cronistoria della chiesa della Natività di Maria di Pergine e della vicina chiesa di san Carlo a cura di don Remo Vanzetta. La terza è la ricostruzione opera di Flavio Zambotto del percorso che ha portato al recente restauro delle campane della chiesa parrocchiale di Pergine, un’operazione dalla complessità enorme, portata a compimento dalla fonderia Grassmayr di Innsbruck. Il lavoro a più mani per la realizzazione di “A Fulgure et

ti musicali che come opere d’arte, ognuna con la sua dimensione, i suoi simboli e i suoi ornamenti. Ecco, proprio la parte dei simboli risulta essere una delle più interessanti, perché oltre alla rappresentazione di molti santi e papi che ne dimostrano la devozione e il ricordo, ci sono altre rappresentazioni particolari, come quelle di animali, piante, oggetti e iscrizioni. Ad esempio, il pavone della resurrezione, il pellicano del sacrificio di Cristo e poi cervi, uccelli e farfalle; poi fiori, frutta e la salvia simbolo di salvezza; e tra gli oggetti, oltre ai consueti calici e croci, spuntano in alcuni casi anche dei fasci littori. La dicitura latina “A Fulgure et Tempestate” che dà il titolo al volume, ha spiegato Giuliana Campestrin, è un esempio delle

Angeli oranti (IV campana della chiesa di Frassilongo)


trentinostorie

Campana della cappella di Tenrabi (Viarago)

scritte che possono essere presenti sulle campane decanali. In questo caso si tratta di un’invocazione che veniva usata per scongiurare le calamità meteorologiche che potevano vanificare il lavoro dei campi e veniva pronunciata durante le processioni religiose che propiziavano la buona riuscita delle seminagioni. Un bel libro davvero, da leggere, questo sulle campane e i campanili di Pergine. Non solo accurato e rigoroso sugli aspetti tecnici, ma anche godibile e curioso nella sua parte saggistica, dove ad

esempio don Remo Vanzetta spiega che ogni campana ha un nome che spesso gli viene dal santo raffigurato sulla sua superficie. Nome, però, che viene declinato al femminile, visto che la campana è donna. Nel caso ad esempio della presenza della figura di sant’Antonio, la campana si chiamerà Antonia. Il decano di Pergine illustra anche le modalità e le tempistiche orarie di determinate “suonate” in occasioni di messe feriali o festive o di particolari ricorrenze. C’è anche la storia, ovviamente in questo libro. La storia spiega che la maggior parte della campane del territorio sono state fuse negli anni ’20 per sostituire quelle che erano state asportate durante la Prima Guerra Mondiale dal Governo Austroungarico per utilizzarle nell’industria bellica. Ma ci sono anche le indicazioni pratiche sull’uso delle campane destinate ai campanari. Perché, come detto, esse sono degli strumenti musicali e come tali hanno bisogno di cure ed attenzioni sia sotto l’aspetto acustico che sonoro. Chi avrà letto questo libro, quando d’ora in avanti le sentirà suonare, lo potrà fare con un’attenzione e uno ■ spirito diversi.

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1914-1918 - UNA “GUERRA TRA PARENTI” – 7A PUNTATA

I LAGER E GLI ACCAMPAMENTI DOVE FURONO INTERNATI I TRENTINI DEPORTATI E DERISI NELLE “CITTÀ DI LEGNO” di Alberto Folgheraiter

“La guerra che verrà
non è la prima. Prima
ci sono state altre guerre.
 Alla fine dell’ultima
c’erano vincitori e vinti.
 Fra i vinti la povera gente
faceva la fame. Fra i vincitori
faceva la fame la povera gente
egualmente”. Bertolt Brecht, “La guerra che verrà”

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N

el racconto dei protagonisti, affidato ai diari o tramandato oralmente alle generazioni familiari, fu la fame più della morte a marcare la guerra dei profughi. E poi le malattie. Scrisse il vermigliese don Giovanni Panizza (1890-1971), rievocando l’internamento a Mitterndorf: “Tutte le malattie infettive presero piede, dal semplice morbillo al

pestifero tifo petecchiale, che mietevano ogni giorno vittime sopra vittime. La strage maggiore avvenne nei vecchi sopra i sessant’anni e nei bambini sotto i 3-4 anni. Il dolore morale e fisico, la denutrizione, la mancanza di cure e di medicine giocarono un grande ruolo”. Gli “austriaci di lingua italiana” deportati durante la Grande guerra furono 185mila.


trentinoattualità

Katzenau

Di questi: 75mila dal Trentino; la maggior parte degli altri da Trieste e dall’Istria; si ebbero popolazioni evacuate per la guerra pure nel Cadore e in Dalmazia. L’esodo forzato dal Trentino prese i nomi di città sconosciute ai più, stazioni di un calvario di privazioni e di malattie, di fame e di dolore. Il primo dei 1700 morti trentini a Mitterndorf fu Attilio Ponticelli. Era arrivato in quell’accampamento a venti chilometri da Vienna pochi giorni prima. Morì il 10 giugno 1915. A Braunau, sull’Inn, nell’alta Austria al confine con la Baviera, i morti trentini furono 728. Una tabella, sia pure parziale, elaborata da Franco Cecotti (“Un esilio che non ha pari, 1914-1918, Profughi, internati ed emigrati di Trieste, dell’Isontino, dell’Istria”) dà l’idea sul numero di morti fra gli “austriaci di lingua italiana” internati negli anni della prima guerra mondiale nelle “città di legno” dell’Austria-Ungheria. A Katzenau su 1.754 deportati si ebbero 353 morti (20,5%); a Tapiosuli: 9mila deportati, 2mila morti (22,2%); a Pottendorf: 6mila deportati, 650 morti (10,8%); a Mitterndorf: 12mila deportati, 1.913 morti (16%); a Wagna: 21mila deportati, 2.980 morti (14%). In totale, su 49.754 deportati si ebbero 7836 morti (15,7%). È noto, peraltro, che i Trentini morti a Braunau furono 728 (i nati furono 319). A Pottendorf, nell’Austria inferiore, fra i settemila profughi di lingua italiana, in maggioranza giuliani, patirono la deportazione anche millequattrocento donne e bambini della Valsugana. Con loro, a Pottendorf-Landegg, fu profugo don

Lorenzo Felicetti, da Predazzo, pretescrittore di vaglia. Nel 1915, Alcide Degasperi fu delegato dal Comitato centrale istituito a Vienna di sorvegliare sulla sorte dei profughi, austriaci di lingua italiana, “ospiti” nelle “città di legno” dell’Austria-Ungheria. Quando, il 6 giugno 1917 e dopo una chiusura di circa tre anni, il Parlamento di Vienna riprese le sedute d’Aula, i parlamentari sollevarono il problema delle “persecuzioni che le autorità politiche e militari austriache esercitavano sulle popolazioni soggette all’Austria”. I deputati di lingua italiana del Trentino presentarono un’interpellanza al capo del Governo. Chiedevano senza tanti fronzoli l’apertura di un’inchiesta parlamentare sul trattamento riservato ai profughi trentini. Tale interpellanza fu spiegata alla Camera dal deputato Alcide De Gasperi: “Era già noto, prima dello scoppio della guerra, che nelle zone abitate da italiani erano state compilate liste di proscrizione, cioè liste di persone contro le quali, in caso di complicazione bellica, si poteva procedere in quanto sospetti politici e, in caso di guerra contro l’Italia, si poteva agire con deliberazioni eccezionali. Infatti immediatamente prima dello scoppio e subito dopo, è stata praticata tutta una serie di internamenti e di confinamenti”. Degasperi denunciò l’internamento a Katzenau di preti, medici, avvocati, insegnanti, possidenti, contadini, industriali, uomini e donne di ogni età, persino bambini e tra di loro pure minorati fisici “per condurli in campi di internamento. Qui abbiamo visto non solo un cieco,

ma anche tre sordomuti, quale pericolo questi rappresentassero per lo Stato, non so”. Ancora: “L’arresto di questi internandi è stato compiuto in maniera piuttosto brutale: per la strada, in un caffè, di notte. […] Sono stati trattati come semplici e volgari delinquenti, portati in carcere”. Costretti a dormire sulla paglia e su un pavimento freddo, gli internati erano stati “obbligati a soffrire la fame, anche se malati e delicati di salute. Nella maggior parte dei casi poi l’internamento è stato operato senza una ragione plausibile: non vi era nessuna infrazione di legge”. La loro colpa era di aver aderito a qualche associazione; di aver difeso i diritti nazionali della popolazione o di aver avuto qualche scontro verbale con ufficiali dell’esercito. Trattati “come criminali, come carcerati e non come uomini liberi”, gli internati a Katzenau, presso Linz, denunciò Degasperi, erano oggetto di “persecuzioni politiche” ingiustificate e di “trattamento discriminatorio”. In Parlamento, a Vienna, rievocò pure la triste vicenda di una vecchia contadina, “Teresa Boner, di Roveré della Luna. Aveva cinque figli, tutti sotto le armi, due di questi caddero sul campo di battaglia, un terzo fu ferito, un quarto però continuò a fare il suo servizio al fronte, il quinto si ammalò in servizio e fu perciò esonerato e dichiarato non idoneo. Madre e figlio sono stati internati; in seguito alla revisione, la madre è stata rilasciata senza però permetterle di ritornare a casa sua. Il figlio, invece, è stato confinato e in questa maniera la madre era privata anche di quest’ultimo appoggio che le era rimasto”. Inoltre, il parlamentare trentino denunciò il mandato di cattura, spiccato il 1° marzo 1916, nei confronti dell’arcivescovo Celestino Endrici (1904-1940) al quale, per la Pasqua, era stata persino impedita la visita del suo confessore. “Alla fine, l’Arcivescovo è stato trasferito verso l’interno [Heiligenkreuz, il più antico monastero cistercense dell’Austria, n. d. a.] dove ancora si trova sotto il controllo della polizia che sottopone a censura la sua corrispondenza, ivi comprese le comunicazioni al Consiglio imperiale. Da un anno ancora aspetta che gli sia resa giustizia”. Ma qual era la situazione nei maggiori centri di internamento dell’Austria? Cominciamo con Katzenau, la “landa dei gatti”, vicino a Linz, sulla destra del Danubio, la prigione dei Trentini “sospetti”. Vi furono internati 1754 “prigionieri”, vale 41

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Katzenau

a dire “la meglio gioventù” del Trentino. Erano, infatti, i rappresentanti di quell’aristocrazia intellettuale che non aveva nascosto le proprie simpatie per l’annessione all’Italia. Tra di loro molti erano diplomati, altri laureati, liberi professionisti (avvocati, medici) e finanche preti. Romano Joris, autore del celebre inno di Katzenau, composto sulla musica del valzer “Fior di roccia” del maestro Giacomo Sartori, scrisse (1929) che “attorno al campo c’è un reticolato lungo il quale, al di fuori, le sentinelle vanno su e giù con moto uniforme e stanco. Ma altre sentinelle stanno all’interno, vicino a noi. […] La nostra libertà di movimento non va oltre lo spazio che le sentinelle racchiudono. Di là del piazzale un secondo reticolato ci separa da un acquartieramento di reclute che spesso vediamo, assai lontane, mentre si esercitano ad andare poi al fronte”. In un primo tempo, la “landa dei gatti” era stata individuata come Lager per i prigionieri russi catturati ai confini orientali. Vi erano state collocate una ventina di baracche, ciascuna capace di dare riparo a centocinquanta uomini. Quando si era manifestata un’epidemia di tifo petecchiale, il campo era stato sgomberato. A Katzenau furono relegati i Trentini “sospetti” di spionaggio o di “intelligenza col nemico”. L’ondata di arresti cominciò nella notte del 20 maggio 1915, tre giorni prima la dichiarazione di guerra da parte dell’Italia, e continuò per parecchi giorni. In quel momento, le truppe italiane avevano già superato il confine orientale e 42

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occupato Caporetto, i modesti altopiani fra l’Indrio e l’Isonzo, Cormons e Cervignano del Friuli. In poche ore, i soldati della IV armata avevano occupato tutti i passi di confine del Cadore. L’indomani occuperanno il monte Baldo. L’elenco dei sospetti trentini era pronto da mesi. Tra i primi a essere catturati come delinquenti comuni, il 20 maggio 1915, erano stati i maggiorenti di Rovereto: Luigi Buccella, Pietro Cofler, Francesco Balter, Arturo Bonomi, Camillo Paternoster, l’avv. Emilio de Probizer e il medico Guido de Probizer. Questi si era battuto come un leone per far riconoscere numerosi comuni del basso Trentino infetti da pellagra e per far approvare (1904) la legge per contrastare l’endemia. L’indomani, assieme ad altri roveretani, fu arrestato il deputato Gustavo Chiesa, padre di Damiano, l’irredentista che sarà fucilato il 19 maggio 1916 nella fossa della Cervara, accanto al castello del Buonconsiglio. Avrebbe compiuto 22 anni cinque giorni dopo, essendo nato a Rovereto il 24 maggio 1896. La retata dei “sospetti” proseguì per vari giorni tanto che a Katzenau le baracche del campo di concentramento furono raddoppiate da 30 a 60. Assieme ai 1754 Trentini, nella landa “dei gatti” furono tenuti prigionieri pure numerosi “regnicoli”, vale a dire cittadini del regno d’Italia e alcune centinaia di romeni. I primi 360 “prigionieri” arrivarono a Katzenau nel pomeriggio del 24 maggio. La guerra con l’Italia era cominciata da poche ore.

Alla fine di maggio del 1915, nel “KK Barackenlager” di Mitterndorf approdarono i profughi di Borgo Sacco. Con loro c’erano il sindaco, Giuseppe Graziola e il parroco Luigi Brugnolli. Scrisse Aldo Gorfer (1976): “Al di là della Fischa si stendeva la silenziosa città di legno non ancora ultimata. Con l’andar dei giorni le baracche si riempirono di povera umanità; la dissenteria, il tifo, il morbillo, la tisi e la debolezza iniziarono a decimare i bambini e i vecchi tanto che, verso la fine del febbraio 1916, il cimitero di Mitterndorf era incapace di accogliere un ulteriore contributo trentino e si dovette costruirne uno nuovo, appositamente per il Lager, con la cappella dell’Addolorata. Il giorno di Natale del 1915 si inaugurò la chiesa significativamente dedicata alla “Fuga in Egitto”. Il comandante barone Viktor Imhof, vi fece erigere un albero di Natale. Per tutta la notte, don Giovanni Panizza (1890-1971) e don Saverio Mochen (1890-1975), allora giovani sacerdoti, vegliarono per arredare l’interno dell’edificio che la mattina successiva accolse, in vari turni, i quasi dodicimila trentini ospiti del baraccamento”. I gruppi omogenei di trentini erano stati accompagnati nell’esodo dai loro curatori d’anime. Nel campo operavano i parroci o cappellani di Vermiglio, Terragnolo, Noriglio, Carbonare, Vignola, Sannicolò e Borgo Sacco. Il campo di Mitterndorf era diviso in due Lager. Il Lager vecchio era formato da 96 baracche disposte su sedici blocchi. I binari a scartamento ridotto della ferrovia entravano fin dentro l’accampamento, scorrevano accanto alle baracche dell’ospedale e degli ambulatori medici. Vi provvedevano le suore francescane e cinque medici, tra questi i trentini Bertoldi e Botteri. Prestava servizio al campo pure il medico personale del Viceré d’Egitto il quale, al principio della guerra, era rimasto bloccato a Vienna. Il Lager nuovo era formato da 190 baracche (cinque blocchi da 32 e due da 15). Fra i dodicimila profughi di Mitterndorf, molti erano vecchi e moltissimi i bambini. Per gli uni fu ricavato un ospizio, per gli altri un asilo infantile e le scuole elementari che arrivarono fino a 54 classi. Don Cesare Tiso, il direttore, aveva a disposizione una quarantina di insegnanti. “Una fabbrica di scarpe occupava un migliaio di profughi, la sartoria duecento donne; le tabacchine di Sacco lavoravano nelle manifatture di Hainburg, altri profughi nelle fabbriche nei dintorni di Moosbrun, Marienthal, Gramtneusiedel”.


trentinoattualità Braunau

Nel campo funzionavano tredici cucine. Vi si preparavano pentoloni di minestrone e di baccalà. Ma il cibo principale era formato da farina, lardo, cipolle, cavoli. Nell’estate del 1915 qui come nel campo di Braunau, vi fu una sorta di sollevazione popolare contro il barone Viktor Imhof, comandante dell’accampamento, a causa del vitto insufficiente. Si gridò e si spiegò all’allibito comandante che i profughi non erano prigionieri nemici ma cittadini austriaci costretti dalle autorità a trasferirsi nelle “città di legno” a causa della guerra. Che loro non avevano voluto e che i loro congiunti maschi erano impegnati a combattere “per l’Austria”, la comune patria. Per qualche tempo la situazione sembrò migliorare ma quando, anche a causa del razionamento imposto dalla guerra, il cibo tornò a scarseggiare, si fece largo il contrabbando: di tessere e di vettovaglie. A Braunau, nell’alta Austria sul confine con la Baviera, i profughi trentini arrivano il 25 novembre 1915 mentre gruppi di prigionieri russi erano ancora impegnati a fabbricare le baracche. Quel giorno pioveva. Ancora Aldo Gorfer: “Dal cielo basso sembrava non smettesse mai di piovere. I Russi frugavano nel fango in cerca di bucce di patata. Erano trattati male. Bastonati e frustati. I loro pidocchi non tardarono a diffondersi tra i profughi. Quando riuscivano a eludere la sorveglianza correvano nelle baracche e s’inginocchiavano facendo il segno della croce per dimostrare che pure essi erano cristiani e che soffrivano atrocemente la fame. S’industriavano a scolpire nel legno dei giocattoli che poi donavano ai Trentini in cambio di qualche cosa da mangiare. La fame, il fango, il gelo, i pidocchi, sono i ricordi più vivaci del protagonisti di Braunau”.

Per tre anni, a Braunau vissero novemila profughi dal Trentino. Erano famiglie di Levico e Roncegno, Lavarone e Folgaria, Trambileno e Rovereto, Arco e Riva del Garda e pure della Val d’Astico. Avviati in un primo periodo in Moravia e in Boemia, erano stati riuniti nel nuovo campo alla fine di novembre del 1915. Per la l’allestimento del campo (120 baracche delle quali: 94 per le abitazioni, dodici per l’ospedale, altre per la scuola) i prigionieri russi avevano impiegato quasi sei mesi. Anche in questo campo operavano le suore. A quelle di Maria Bambina furono affidate le cure degli orfanotrofi maschile e femminile; alle Canossiane furono delegate le cucine. La scuola (36 classi, con corsi serali di taglio e cucito per le ragazze e le donne) era assicurata da un gruppo di maestre, profughe come i loro conterranei, arrivate da Arco, Torbole, Pietramurata, Riva, Levico, Lavarone, Trento.

“Da principio, l’accoglienza della popolazione locale fu fredda, persino ostile. I ragazzini austriaci prendevano a sassate quelli trentini e la gente, sprezzantemente, li chiamava “profughi italiani” (italienische Flüchtlinge). I testimoni ricordavano una ragazza di 18 anni ferita dai cani che i contadini le avevano aizzato contro; un’altra ragazza di 16 anni alla quale toccò l’identica sorte, per avere osato raccogliere una mela da terra e che morì qualche giorno dopo per idrofobia. Con l’andar del tempo i rapporti tra profughi e popolazione civile si fecero più cordiali” (A. Gorfer). La fame connotò i lunghi mesi di “detenzione” nel campo. Nel corso di una protesta per le pessime condizioni di vita, il pane di paglia, duro e immangiabile, fu usato come sassi contro la baracca del comandante del campo. Ai profughi furono distribuite patate da semina. Anziché sottoterra finirono in pentola, per lenire, sia pure momentaneamente, i crampi di una fame infinita. L’unico pasto decente – ricordarono poi – fu servito loro il 18 agosto 1916, genetliaco dell’Imperatore (il quale sarebbe morto, di vecchiaia, giusto tre mesi dopo). Per sopravvivere si praticava il “commercio abusivo” di tessere annonarie con i commercianti ebrei. Lo scambio avveniva al sabato, sotto il ponte sull’Inn. La fame non spegneva la nostalgia di casa. Le donne sospiravano: “Acqua boìda, ma a Trent”. I profughi tornarono in Trentino fra il 18 dicembre 1918 e l’8 gennaio 1919. Trovarono i paesi devastati e le abitazioni distrutte. ■ 7 - CONTINUA SUL PROSSIMO NUMERO

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trentinoattualità

di Silvia Tarter

CACCIA A SOGGETTI ARTISTICI UN CONCORSO CANORO NATO PER SCOVARE I TALENTI DEL NOSTRO TERRITORIO. MA VARTALENT NON È SOLO UNA SEMPLICE COMPETIZIONE TRA BELLE VOCI, PIÙ O MENO GIOVANI, MA MOLTO, MOLTO DI PIÙ. CE LO RACCONTA IL SUO PATRON, MARCO CONSOLI, UN CACCIATORE DI TALENTI

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on mi piace molto parlare di quello c h e f a c c i o», esordisce subito Marco, «preferisco fare, portando avanti i miei valori». Fare, in prima persona, anziché lamentarsi, insomma. Tanto per dare un’idea della filosofia che sta dietro a tutto il concorso. Marco Consoli, siciliano di origine, residente a Lavis, 46

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lavora in realtà in tutt’altro campo in un’azienda privata, ma da anni, ormai sono già cinque, si dedica anima e corpo, 365 giorni all’anno, a VarTalent, il concorso canoro promosso dall’Associazione Trediciarti, che va selezionando le migliori giovani voci del Trentino Alto Adige e non solo, attraverso un percorso suddiviso in più fasi, secondo

un format consolidato, che si ripete ogni anno. Si comincia con una preselezione in luoghi pubblici, privati, radio o tv, riservata solamente a solisti e cantautori di età compresa tra i 16 e i 33 anni (a dire il vero, l’intero concorso è suddiviso in 3 fasce: under 16, 16-33, over 33), dove i prescelti, tre cantanti al massimo per ogni data di preselezione, potranno

accedere alla fase di provino in studio discografico, per un totale di 81 cantanti, tra nuovi preselezionati (60 al massimo), finalisti o vincitori delle edizioni passate (tranne il vincitore di quella immediatamente precedente) e cantanti scelti direttamente dall’associazione Trediciarti, di cui Marco è presidente. Dopo la preselezione si passa alla fase di Provino Live, da cui i 20 migliori cantanti potranno passare alla semifinale all’auditorium Santa Chiara il 25 luglio, a cui seguirà immediatamente la finale, dove rimarranno a sfidarsi a suon di note i dieci cantanti usciti col punteggio più alto dalla semifinale. Al vincitore spetta il


trentinoattualità nei principali store digitali nazionali e nei negozi di dischi della nostra regione a partire da novembre. Ma facciamo un passo indietro, per capire da dove è nato questo progetto, unico in Trentino, e uno dei pochi anche in Italia.

Marco Consoli

trofeo VarTalent, un premio di 800 euro, la possibilità di partecipare all’International Festival Partner, dove il vincitore potrà accedere di diritto alla Finale del Festival di Castrocaro 2015 che è partner di VarTalent, una borsa di studio per frequentare gratuitamente un corso individuale di canto moderno Diapason Free Rock e infine la possibilità di realizzare un videoclip offerto da MAC VIDEO. Un premio che può ben dirsi generoso, al termine di un percorso lungo, articolato e altrettanto generoso di esperienze iniziato con il prologo il 24 novembre e che arriverà a culminare a fine luglio, regalando, (sì perché la partecipazione, sino alla semifinale che prevede il versamento di una quota simbolica, è totalmente gratuita) a un giovane un momento di affermazione, la conferma di un proprio talento, e forse, chissà, una promessa per un futuro professionale, che per qualcuno si sta già avverando. Intanto, già dal 2011, è nata la Compilation VarTalent, a coronare e completare quella che per i ragazzi partecipanti è una straordinaria avventura, un sogno che diventa a portata di mano. Anche quest’anno, concluso il concorso, non mancherà quindi il cd, una raccolta di brani scritti da autori provenienti da tutta Italia, coordinati da Pierluigi Colangelo, per i migliori interpreti del 2014, che si potrà trovare

Tutto nasce dalla mia passione per l’arte e la cultura, racconta Marco, una passione che ha sempre voluto valorizzare gli artisti, i soggetti. Questa è una battaglia che porto avanti da anni. La nostra politica infatti tende a valorizzare solamente gli oggetti. Anche in ambito culturale, si promuove l’evento, il nuovo museo, ma manca un’attenzione al soggetto, alla persona. Un vuoto che tu hai voluto cercare di colmare in prima persona… Sì. Mi sono mosso su due fronti: la ricerca e la valorizzazione degli artisti e un’attività di promozione e educazione culturale. Ti riferisci a Vart, le vie dell’arte? (Vart, acronimo di “Le vie dell’arte” è il nome di una manifestazione culturale estiva che si è svolta, ogni anno, dal 2006 al 2011, nel comune di Mezzolombardo, ideata sempre da Marco). Vart è nato perché non sopportavo il fatto che l’arte spesso venisse svilita, portandola all’interno di una sagra. Senza nulla togliere alle sagre che adoro, spesso però capita di trovare quadri e lavori artistici buttati lì, senza contesto, solamente per arricchire la sagra. Senza un progetto Esatto. Ma se avvicini l’arte alle persone in una manifestazione culturale crei un’educazione pazzesca. Accresce la sensibilità artistica anche nella gente comune. Ma ho dovuto battagliare anche con la stampa, che con Vart non è stata attenta alla portata dell’evento, spesso non ha concesso il giusto spazio.

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trentinoattualità Posso dire che la svolta per me è stato il web e facebook. Lì finalmente ho avuto la libertà di raccontare i miei progetti. Ora è nato addirittura anche un magazine tutto nostro per VarTalent che sta avendo molto successo, siamo già al quinto numero. Ricordiamo che VarTalent deriva proprio dall’esperienza di Vart, era il talent all’interno de “Le vie dell’arte”, che dava spazio a diverse forme artistiche, dalla pittura alla poesia, come il concorso di scrittura di haiku. Poi però hai scelto di focalizzarti solamente sulla musica. Come mai? Il successo di VarTalent è iniziato proprio con la chiusura del percorso Vart, nel 2011. Di quest’esperienza è rimasta l’associazione Trediciarti, fondata per sostenere Vart, che organizza e promuove VarTalent. Delle Trediciarti che ospitava Le vie dell’arte, ne è rimasta solo una, la musica. Non sei un intenditore di musica però Diciamo che ho una discreta capacità in tante cose. Pur avendo una mente matematica, ho un lato artistico. In passato ho fatto teatro, pittura, ceramica. Ho la fortuna di avere una visione più completa di un fenomeno artistico, non limitata alla tecnica, ma sono in grado di riconoscere un talento artistico. A VarTalent infatti si passa solo per il proprio merito. E’ un progetto che ha un carattere molto sportivo, nel senso che condivide i valori dello sport preso nel suo aspetto più sano e positivo. Anche la stesura del regolamento è pensata a step perché dentro la gara in sé, competitiva, vuole esserci un percorso formativo, basato sul valore dell’impegno. I volontari di VarTalent condividono questi valori e dedicano al progetto la stessa attenzione che dedicherebbero ad un lavoro, tutto l’anno. Chi accetta quindi ha 48

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Luiz Belmiro

una doppia responsabilità. Altrimenti, se non può dare disponibilità meglio che non accetti neppure. Il tuo braccio destro è il giovane Luiz Henrique Belmiro, co-organizzatore e co-produttore... Pochi sanno che Luiz nel 2010 era un cantante del concorso, dove si è classificato terzo. Ora si occupa delle interviste, della promozione sui social network, delle fotografie e delle riprese video, che sono girate con una grande professionalità. Ogni giorno, tutto l’anno compare un post, un aggiornamento sulla pagina

Facebook. Luiz ha sviluppato una grande capacità comunicativa tanto che ora tiene persino dei corsi su come usare i social network. Un talento che è riuscito a valorizzarsi anche attraverso VarTalent. Ma VarTalent non è rivolto solo ai talenti trentini, giusto? Quest’anno il concorso è aperto anche a ragazzi che provengono da Verona, Monza, dal Lazio. Il mio focus è valorizzare gli artisti sul territorio, ma anche aprire le porte ad eccellenze di altre parti perché il confronto aiuta ad aprire le menti. Quello che a me interessa più di tutto è l’arte, scovare e mostrare la qualità artistica. Non importa quindi che percorso abbia fatto chi si presenta e quale sia il suo curriculum, infatti a VarTalent possono ripresentarsi anche i vincitori delle passate edizioni. Uno dei vincitori passati, Nick Casciaro dopo Italia’s Got Talent è finito ad Amici di Maria de Filippi. Che ne pensi?

La tv dà visibilità immediata e permette di essere riconosciuti subito come famosi. VarTalent lascia liberi di intraprendere una strada oppure no. Al di là del concorso canoro, è un’esperienza che trasmette un valore educativo, aiuta a non perdere la bussola. Naturalmente, spero che Michele non dimentichi di essere passato da VarTalent. Alla domanda su che cosa ne pensi di questi format televisivi, Marco risponde che sono format importanti, non nati sul territorio, come invece VarTalent che va letteralmente a caccia dei ragazzi, andandoli a cercare. E Marco è sempre impegnato a stare con i suoi ragazzi, non riesce proprio a delegare, li segue, risponde ai loro messaggi, li ascolta, con una atteggiamento paterno ma rigoroso e professionale, da educatore. Anche suo figlio, dice, di tanto in tanto, collabora al progetto. Un progetto che dal 2011 a questa parte, è andato via via arricchendosi ogni volta di un


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nuovo tassello, cercando nuovi canali di promozione, come il magazine su facebook. Oltre a radio Dolomiti, quest’anno la competizione va in onda anche in tv, ogni tappa viene trasmessa su Trentino Tv e Alto Adige Tv. Ogni anno quindi, il concorso è sempre lo stesso, segue una serialità, eppure si rinnova sempre di un po’ aumentando ogni volta la sua qualità. Il metodo di selezione infatti è sempre molto professionale. Quest’anno poi, aggiunge Marco, la qualità dei partecipanti è mediamente molto più elevata. VarTalent per i ragazzi è davvero un’occasione di crescita, la possibilità di ricevere un feedback sulle proprie capacità che permette di acquisire più consapevolezza di sé. Un aspetto dal valore importantissimo questo, di cui però forse in Trentino non sembrano rendersi del tutto conto, per poterlo apprezzare pienamente. «I ragazzi incontrati in Lazio non potevano credere che tutto questo fosse pensato apposta per loro, andarli a cercare, farli cantare, fargli le foto, i video, tutto senza sborsare un euro» osserva Marco. In effetti, per un ragazzino giovane poter cantare su un palcoscenico, entrare in un vero studio di registrazione è un’esperienza di certo non ordinaria. Ma forse, una certa comodità resiste ancora negli atteggiamenti dei trentini, forse abituati a

vedere proposte e occasioni calate sempre dall’alto. Sono 21 i ragazzi trentini di questa edizione, 6 gli altoatesini, 2 i lombardi, uno dell’Emilia Romagna, un Veneto e 7 provenienti dal Lazio. In questi anni come viene visto VarTalent in Trentino? Trattandosi di un concorso locale, ideato e portato avanti da volontari dovrebbe avere più spazio, commenta Marco. Invece accade che il talento di questi ragazzi rimanga spesso in sordina, anche dopo che il concorso è finito e hanno completato il percorso incidendo il cd. L’anno scorso comunque la vincitrice Nicoleta Nuca si è esibita per l’inaugurazione del Muse, e quest’anno, i selezionati alla prima fase canteranno sul palcoscenico delle Feste Vigiliane il 21 giugno, alle 20 in piazza Cesare Battisti per il provino live. L’appuntamento più atteso però è, naturalmente, quello del 25 luglio, alle 20 all’auditorium Santa Chiara, per la semifinale e la finale che decreterà il vincitore del VarTalent 2014. Il percorso di Vart, “Le vie dell’arte” a un certo punto si è concluso. Accadrà anche a VarTalent? Marco non risponde precisamente. Per ora non si sa e si va avanti così. Di certo, visto l’entusiasmo e l’impegno che lo muove, VarTalent è intenzionato a proseguire ancora per ■ un po’.

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di Tiziana Tomasini

SULLE TRACCE DEI MINATORI visita al parco minerario di calceranica, nelle storiche gallerie tra pirite, umidità e tante testimonianze umane di lavoro. lavoro duro

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mpossibile sbagliare. Giunti nel centro di Calceranica - sul lago di Caldonazzo - le indicazioni conducono lineari verso via della Miniera, percorsa la quale ci si trova nella stretta valle del torrente Mandola. In un attimo il visitatore viene avvolto da un’atmosfera decisamente particolare: il Museo della Miniera racconta una singolare fetta di storia del Trentino. Lungo i piani espositivi sfilano non solo i protagonisti principali – i minerali – quanto le esperienze umane che hanno ruotato intorno a questo duro mondo lavorativo. Colpisce molto 50

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l’osservazione delle rudimentali attrezzature utilizzate dai minatori, come ad esempio un pesante casco protettivo in bachelite, affiancato dagli oggetti di uso quotidiano necessari alla sopravvivenza nelle gallerie, come lampade a carburo e suppellettili di vario genere; ma l’occhio non può fare a meno di staccarsi dalle immagini fotografiche che ancor oggi raccontano a toni nitidi la fatica di molti uomini trentini e di tanti altri lavoratori provenienti da fuori regione. Ed allora eccoli in posa, rigorosamente in bianco e nero, in abbiglia-

mento da lavoro, con l’indispensabile piccone o davanti ai rudimentali macchinari dell’epoca. Tutti con un unico denominatore, con qualcosa che accomuna tutti: lo sguardo della fatica. Sfruttata in modo sistematico a partire dal periodo medioevale con la stesura del primo regolamento minerario d’Europa ad opera del principe vescovo Federico Vanga – ma con precedenti operazioni di fusione già preistoriche – la Miniera di Calceranica viene gestita nel corso dell’Ottocento fino ai primi del Novecento da famiglie del luogo

(gli Schmid di Calceranica e Dario Graziadei di Caldonazzo e soci). Conclusasi poi la fase di militarizzazione durante la Prima Guerra Mondiale finalizzata alla produzione di esplosivo, la proprietà di più lunga memoria è quella della Società Montecatini, che dal 1929 prosegue alacremente lo sfruttamento fino al decreto di chiusura (1964) dovuto al progressivo esaurimento del giacimento. Oggi il Parco è gestito da Con.Solida, che tra gli obiettivi fondamentali annovera non solo la rivalutazione di un’attività che ha avuto peso


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Menu di luglio:

preponderante nell’economia della Valsugana, ma anche il recupero di memorie di vita, da conservare come patrimonio culturale ed antropologico di una comunità. La nostra guida – Maurizio Fernetti – ci munisce di caschetto ed intanto dispensa informazioni di carattere storico, ambientale e geologico. Motore intorno al quale ruota tutto il discorso è la pirite – principale minerale estratto, unitamente a rame e ferro - composto da zolfo e ferro e dal caratteristico colore giallo, dal quale deriva la popolare accezione “oro degli stolti”. Dalla pirite si ricava il vetriolo (impiegato nella tessitura e nella metallurgia) e la nota sugarina, polvere sottile utilizzata per assorbire l’inchiostro. Due i luoghi di visita, a caratterizzare in modo globale l’attività mineraria: il sentiero del minatore e la Galleria Leyla. Nel primo caso si tratta del tracciato percorso dai minatori provenienti dalle diverse zone della Vigolana, poi attrezzato di binari dall’esercito austro-ungarico per velocizzare le operazioni di trasporto dei materiali (ferrovia “decauville”). Di importante rilievo storico in questo sito anche il “covo dei prigionieri russi” ed i resti della “cava sulfurea”. Rivalutato oggi con punti informativi e didattici sulla storia, tale sentiero ri-

porta alle notevoli fatiche intraprese dai lavoratori solo per raggiungere il luogo di lavoro. L’imbocco della galleria trasmette un’emozione particolare: una grande bocca scura chiusa all’esterno da una grata riportante l’immancabile “ATTENZIONE PERICOLO”; nel percorrerla, si viene avvolti da un grande silenzio depositato nel cuore della roccia. E là dove un tempo martelli e picconi incidevano la montagna, adesso manichini vestiti con gli indumenti dell’epoca sono posizionati a tema, a simulare le varie fasi di lavoro: ecco il fuochino, il carpentiere, il tubaio (cioè l’operaio incaricato di far fuoriuscire l’acqua dalla galleria), l’elettricista ed i minatori veri e propri, con tanto di perforatore a sostegno. Da ricordare l’impossibilità di utilizzare il motore a scoppio per ovvi motivi di respirazio-

Variazione di quaglia con insalatina, noci, pancetta e tè verde *** Tortelli di burrata con salsa di rucola, prosciutto crudo, pomodori canditi e olio al limone

ne. La nostra guida racconta dei pesanti turni di lavoro – il terzo ed ultimo iniziava alle 23.00 – delle mansioni di manutenzione e non solo di produzione dei minatori, delle buone paghe ma anche delle micidiali polveri di silicio, responsabili di molti decessi e perdite umane per la patologia definita proprio “silicosi”. Sotto i piedi piccoli ciottoli di ghiaia intrisi d’acqua riportano all’ambientazione naturale e dell’epoca; le luci delle torce creano giochi di ombre quasi spettrali. Sembra di percepire la dura atmosfera di lavoro, spezzata solo dai punti espositivi di minerali e fossili, abbaglianti nella loro lucentezza, come tesori scomparsi nelle viscere della terra. Qualche brivido dato dall’umidità (ma ”i minatori lavoravano in canottiera per la gran fatica”, specifica Maurizio) fino ad intravedere il fondo di questo percorso

lungo circa 700 metri. Oltre il cumulo di materiale che ne decreta la naturale conclusione, un dedalo sommerso di altre gallerie sconosciute. Una sorta di Atlantide, un regno ormai perduto, che la leggenda vuole far proseguire anche sotto il lago. Solo una leggenda, afferma sorridendo la nostra guida, anche se verso Bosentino gli scavi proseguivano per ben venti chilometri. Un’imponente rete sotterranea di lavoro, un patrimonio storico e culturale da far conoscere in nome della memoria collettiva. Da riscoprire ed esplorare anche negli umidi meandri della terra. ■

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trentinoattualità di Fiorenzo Degasperi

MESSNER

MOUNTAIN MUSEUM

“MMM”, UN LOGO CHE SI STAGLIA IN 6 DEI PIÙ FAMOSI LUOGHI ALPINI. REINHOLD MESSNER LO HA VOLUTO PER I SUOI “MUSEI”

U

n tempo il monogramma “M” veniva inciso, con il rispetto e la devozione che caratterizzano le genti di montagna, su buona parte degli strumenti della vita quotidiana. “M” come Maria, come Madonna, la Madre di Gesù, potente Signora intercessoria tra la terra e il cielo. Oggi questo segno, caduto un po’ in disuso, viene lentamente affiancato dalla triplice “MMM”, un logo che si staglia ormai in ben sei dei più famosi luoghi alpini. E’ il logo che Reinhold Messner ha voluto per i suoi “musei” d’altitudine, fatti nascere, in collaborazione con il territorio, là dove la storia e la leggenda 52

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si coniugano perfettamente. I Messner Mountain Museum sono nati dalla volontà dell’alpinista e camminatore tra i più famosi al mondo, e non solo per aver scalato tutti gli Ottomila in stile alpino, ovvero senza bombole d’ossigeno e, in certi casi, in solitaria. Messner si è imposto all’attenzione della cultura alpina per le sue prese di posizione sul mondo degli alpinisti che sempre più si avvicina al grande business tipico di una società consumista, tradendo i suoi ideali e i valori dell’uomo e della montagna. Con questi sei musei, nati in altrettanti significativi luoghi, lo scalatore e scrittore vuole

tracciare, da oriente ad occidente, seguendo l’arco del sole-vita dalla sua nascita al tramonto, una mappa culturale della montagna, intesa nei suoi svariati aspetti di cultura umana, di natura, di flora e fauna, non tralasciando neppure la follia del potere che ha saputo, durante la I guerra mondiale, trasformare la roccia e il ghiaccio in sangue e carne. La montagna, simbolicamente, riunisce il cielo alla terra e per questo in ogni mitologia e religione è considerata sacra, collocata al centro del mondo. Lo sguardo di questi musei va quindi ben oltre la storia delle Alpi e della sua cultura. Pittura, fotografia, scultura, cimeli, reperti naturali, un ricco patrimonio etnografico e antropologico, ci offrono la possibilità di indagare le culture del mondo che vivono sulle montagne fino ad arri-

vare ad una storia dell’odierno turismo alpino tra conoscenza e distruzione. Ed ogni anno, nelle diverse sedi, si allestiscono mostre temporanee a tema e si dà spazio ad eventi musicali, artistici, culturali, dibattiti e convegni. Oggi le tre “MMM” contraddistinguono gli spazi della mente e del cuore, tra realtà e immaginazione, accompagnando per i sentieri reali, che non sono mai tali, gli uomini che vogliono ancora pensare, scortando anche quelli che scompaiono per lasciar spazio a mistiche salite interiori. All’estremo oriente, nel cuore delle Dolomiti bellunesi, tra pieve di Cadore e Cortina d’Ampezzo, pulsa il Museo eretto sulla sommità del Monte Rite (m 2181). Attorno, in una splendida scenografia naturale, le regine delle Dolomiti: Monte Schiara, Agnèr, Cimon della Pala, Monte Ci-


trentinoattualità

vetta, Marmolada, Monte Pelmo, Tofana di Rozes, Sorapis, Antelao, Marmarole. Allestito in un forte della Grande Guerra, è dedicato all’elemento “roccia”. In Val Pusteria, canale naturale tra la cultura slava e quella tedesca, si erge a monte dell’antica città mercantile di Brunico il castello di Ripa, un tempo residenza estiva dei principi vescovi di Bressanone. Nelle sue sale sono esposti oggetti che raccontano le culture dei popoli di montagna dell’Asia, dell’Africa, dell’America del Sud e dell’Europa, che ci permettono di accostarci alle differenti culture, religioni ed anche al turismo di queste regioni. La cultura di montagna si rispecchia nei gesti quotidiani dei suoi abitanti, popoli che danno vita e storia alle montagne del mondo.

Questo “patrimonio ereditario delle montagne”, che da millenni assicura la sopravvivenza nelle terre alte e ripide, può essere rivissuto con l’ausilio degli oggetti esposti, attraverso i documentari e gli incontri. Nel corso dell’autunno di quest’anno, 2014, verrà inaugurato il sesto “MMM”, là dove il carosello dello sci ha raggiunto livelli disneyani: Plan de Corones, sempre in Val Pusteria, a pochi chilometri da Brunico. Grazie alla fantasia degli architetti Zaha Hadid e allo Skirama Kronplatz, è stata allestita sulla sommità l’entrata del Museo. Un sistema di scalinate a cascata conduce i visitatori nel cuore della montagna, facendoli scendere nei tre livelli espositivi dove, a breve, verranno organizzate esposizioni temporanee a tema. Al livello inferiore della

Olistica

struttura i visitatori, nel loro cammino, si troveranno di fronte a delle finestre panoramiche fino a raggiungere una terrazza esterna di circa 40 metri quadrati di superficie, dalla quale potranno godersi lo splendido panorama a 240°, spaziando dalle Alpi dello Zillertal all’Ortles, fino alle Dolomiti. In questo modo sarà intensificato il rapporto fra l’ambiente montano esterno e il tema del Museo, le gigantesche pareti di roccia che incarnano la disciplina principe dell’alpinismo. Su questo livello è prevista inoltre una piccola sala cinematografica con una ventina di posti a sedere, per le proiezioni a tema. Seguendo il reclinare del sole, si arriva quindi nel cuore geografico di questo sistema museale: Castel Firmiano, a pochi chilometri da Bolza-

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no. Già di per sé il castello andrebbe visitato per la sua storia quasi millenaria. Una struttura moderna in vetro e acciaio ci permette di seguire un percorso espositivo che si snoda tra torri, sale, cortili, facendoci assaporare il senso del labirinto. Opere, quadri, cimeli e reperti naturali raccontano lo stretto rapporto che unisce l’uomo alla montagna, l’orogenesi delle catene montuose ed il loro disfacimento, il legame tra montagna e religione, la maestosità delle vette più famose del mondo, la storia dell’alpinismo fino all’odierno turismo alpino. Siamo ora in Val Venosta, la valle più occidentale del Sudtirolo, la valle un tempo romancia e la cui lingua è rimasta impressa in moltissimi toponimi di rii, cime, vallicole e luoghi

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trentinoattualità alpestri. E’ la terra del Sonnenberg, dei Monti del Sole, della cultura dei waal, dei canali d’acqua, dell’ancor attuale transumanza tra i villaggi di fondovalle e la vicina Oztal tirolese. Qui, all’imbocco severo della Val Senales, si erge l’imponente Castel Juval, residenza di Reinhold Messner. Aggirandoci nelle sale e nei cortili esterni ci imbattiamo in opere pittoriche e scultoree provenienti da luoghi dove ancor oggi la montagna è considerata sacra, sede degli dèi: dall’Olimpo all’Ararat, dal Sinai al Kailash, da Fujiama all’Ayers Rock in Australia, dal Tiashan al Kunlun, al monte Meru al picco Harà. Il museo custodisce una raccolta di dipinti con vedute delle grandi montagne sacre, una preziosa collezione di cimeli tibetani e di maschere provenienti dai cinque continenti, la stanza Tantra ed in cantina gli equipaggiamenti delle spedizioni di Reinhold Messner. Un museo ricco di bellezza e di emozioni. Da visitare, accanto al castello, i ripidi vigneti dell’azienda agricola Unterortl e l’osteria Schlosswirt Juval con i suoi caratteristici prodotti. E per finire, là dove l’occidente ospita il tramonto del sole, a 1900 metri di quota, tra le vette più alte del Sudtirolo, nel piccolo villaggio di Solda, una struttura sotterranea ci ospita per raccontarci, nei suoi più svariati aspetti, la storia del

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ghiaccio. “Alla fine del mondo” è stato chiamato questo museo “underground”, richiamando il toponimo coniato da Anich per la sua mappa del 1774 per indicare la Vedretta dell’Ortles. Il museo sorge proprio ai suoi piedi, circondato da una corona di montagne che superano tutte i 3000 metri, ricche di leggende, storie, tragedie e successi. Qui si narra del timore del ghiaccio e del buio, dell’uomo e dei leoni delle nevi, del “white out” e del terzo polo. Il museo espone la più vasta collezione di dipinti con vedute dell’Ortles, illustra due secoli di storia di attrezzi da ghiaccio, il mondo dello sci, l’arrampicata su ghiaccio e le spedizioni ai poli. All’esterno il ghiaccio delle cime che abbracciano la valle è reale. Accanto al museo la cucina del maso Yak&Yeti propone specialità delle montagne sudtirolesi e himalayane. Sei luoghi d’incanto, sei momenti in cui il tempo viene sospeso e lo spazio dilatato, in modo da offrire al visitatore la possibilità di capire, comprendere, conoscere ciò che ci circonda, di gustare i sapori del mondo, di perdersi nelle opere d’arte quotidiana di culture che ancor oggi mantengono e proteggono le terre alte della Madre Terra, affinché l’oblio e la globalizzazione non spengano la fiamma di un mondo in armonia tra uomo e la natura che lo circonda. ■

INFO

C

ome una ragnatela, i Messner Mountain Museum uniscono tra di loro luoghi d’incanto. Visitarli è un passo iniziatico nell’universale cultura di montagna. Messner Mountain Museum Dolomites, località Monte Rite, Cibiana di Cadore (Belluno): raggiungibile da Cortina d’Ampezzo con strada statale 51 fino a Cibiana di Cadore oppure autostrada Venezia-Belluno, uscita Cadore, quindi per strada statale fino al parcheggio a Passo Cibiana. Il museo si trova sulla sommità del Monte Rite ed è raggiungibile con navetta a pagamento (prenotazione sig. Giorgio Scola, tel. 348 5658675, dal 1 giugno al 30 settembre, dalle ore 9 alle 18) oppure a piedi in due ore di cammino. Il museo è aperto tutti i giorni dal 1 giugno al 30 settembre. Nel mese di giugno e da metà settembre dalle 10 alle 13, dalle 14 alle 17. Nei mesi di luglio, agosto e fino a metà settembre dalle 10 alle 13, dalle 14 alle 18. Info: 0435 890 996. Messner Mountain Museum Monte Ripa, Brunico, Val Pusteria. Il museo, raggiungibile con suggestiva passeggiata, è aperto dalla seconda domenica di maggio all’1 novembre, dalle 10 alle 18 e dal 26 dicembre al 25 aprile dalle 12 alle 18. Giorno di chiusura: il martedì. Info: tel. 0474 410220. Messner Mountain Museum Plan de Corones. Il museo aprirà i battenti nell’autunno del 2014. Messner Mountain Museum Firmian, a pochi chilometri da Bolzano, eretto su uno sperone roccioso porfirico sopra le acque del fiume Adige. Si raggiunge con servizio shuttle dal centro storico di Bolzano (Piazza Walther) oppure in bicicletta per pista ciclabile (25’) o a piedi con diversi itinerari (in media 30’). Il museo è aperto dalla prima domenica di marzo alla terza domenica di novembre con orario 10-18. Giorno di riposo il giovedì. Info: tel. 0471 631264. Messner Mountain Museum Juval: l’antico maniero si trova in Val Venosta, all’entrata della Val Senales. E’ raggiungibile con il treno e poi a piedi (ore 1 di cammino) oppure con bus navetta (tel. 0473 668058). Il bus navetta circola ogni giorno, tranne il mercoledì, dal parcheggio fino allo Schlosswirt Juval (posto di ristoro). Dal capolinea fino al castello si cammina per circa 15 minuti. Il museo è aperto dalla quarta domenica di marzo al 30 giugno e dall’1 settembre alla prima domenica di novembre con orario 10-16. Si effettuano solo visite guidate. Mercoledì giorno di riposo. Messner Mountain Museum Ortles “Alla fine del mondo”. Solda è raggiungibile percorrendo la Val Venosta fino a Prato allo Stelvio, quindi a sinistra per Gomagoi e Solda. Chi proviene dalla Lombardia, dopo aver scavalcato il Passo Stelvio, scende verso la Val Venosta e poco prima di Gomagoi svolta a destra. Il piccolo villaggio di Solda, nel cuore dei ghiacciai che superano i 3000 m, si raggiunge anche con i mezzi pubblici. Il Museo Ortles è aperto dalla quarta domenica di maggio alla seconda domenica di ottobre e per la stagione invernale/primaverile dalla seconda domenica di dicembre all’1 maggio. Orario: 14-18, luglio e agosto 13-19. Martedì giorno di riposo. Info: tel. 0473 613577. L’entrata ai musei è a pagamento. C’è la possibilità di un biglietto cumulativo per la visita a tutti i siti museali. Info: www.messner-mountain-museum.it.


trentinotrentinodeibambini

di Silvia Conotter

Q

uanti posti non conosciamo ancora del nostro bellissimo Trentino! Voi sapete ad esempio che a meno di un’ora da Trento città potete esplorare con il kayak il lago di Santa Giustina e gli spettacolari fiordi scavati dal rio Novella? Un’escursione davvero insolita, che vi porterà insieme a tutta la famiglia alla scoperta di posti altrimenti impossibili da raggiungere a piedi. Basta arrivare a Sanzeno, in alta Val di Non, e seguire le indicazioni per lo Chalet al Lago, dove vi aspetteranno gli istruttori di X Raft, Alessandro Mariani e Giovanna Ambrosi, che vi daranno alcune semplici indicazioni per imparare a pagaiare. Niente di particolarmente difficile: in una mezz’ora prenderete la giusta confidenza per muovervi senza problemi nell’acqua. Anche i più piccoli, a partire dai 5 anni, possono salire sui kayak – assolutamente sicuri – a due, a tre e anche a quattro posti. I bambini più grandi invece potranno utilizzare i remi e contribuire al raggiungimento della meta. ”È da sei anni che proponiamo quest’attività e non abbiamo mai avuto problemi – assicura Alessandro Mariani – gli istruttori che accompagnano il gruppo sono esperti professionisti. Inoltre abbiamo in dotazione un kayak con un piccolo motore elettrico nel caso in cui si abbiano difficoltà al rientro, magari dovuto al vento contrario”. L’uscita dura circa due ore e mezza, in un incredibile scenario naturale: il lago di Santa Giustina è il più grande dei laghi artificiali del Trentino, creato con la costruzione di un’imponente diga alta 130 metri costruita fra il 1943 e il 1951 che raccoglie le acque del torrente Noce per ricavar-

ESPERIENZA KAYAK COSA SI PROVA AD AVVENTURARSI PAGAIANDO TRA GOLE SELVAGGE ED UNA NATURA INCONTAMINATA? SIAMO ANDATI A SCOPRIRLO IN COMPAGNIA DELLE GUIDE DI X RAFT E DI TIMOTHY, SOPHIE E NORI. TRE BAMBINI CHE SONO RIMASTI A BOCCA APERTA

ne energia elettrica. In base all’altezza del lago è possibile risalire le gole che portano all’immissione del Rio Novella, a partire da maggio e fino a metà settembre circa. L’acqua cristallina, le rocce con incredibili sfumature tra il rosso e il grigio e una natura rigogliosa di incomparabile bellezza vi lasceranno a bocca aperta. I bimbi che sono venuti con noi, Timothy, 5 anni, Sophie, 9, e Nori, 7, erano entusiasti: “La più bella gita che abbiamo mai fatto in vita nostra”, continuavano a ripetere. E non erano ancora arrivati alle gole! Già, perché nel momento in cui si entra con i kayak negli stretti passaggi formati dall’acqua nella roccia si prova un’emozione unica. Ci sono tratti in cui non si riesce quasi a pagaiare

e bisogna aiutarsi spingendosi con le braccia alle pareti: alcune decine di metri di semi oscurità vissuti tra stupore e magia con una temperatura decisamente fresca anche in estate, per poi sbucare in un nuovo tratto lacustre ampio e soleggiato. E che sorpresa la seconda gola, soprannominata “Inferno canyon” perché davvero angusta e oscura! Ma si tratta di una nuova esperienza indimenticabile, sia per gli adulti che per i bambini. Si continua a procedere fino a che non si arriva nel punto in cui il Rio Novella si immette nel lago e a quel punto non resta altro che tornare indietro... ma d’estate un tuffo nell’acqua fresca prima o poi è d’obbligo. È consigliato indossare

pantaloncini corti o costume, maglietta, cappellino, occhiali da sole, ciabatte o scarpe da ginnastica. L’organizzazione invece fornisce il giubbino di aiuto al galleggiamento e il casco, da indossare soltanto nei canyon. Non mancheranno incontri ravvicinati con gli animali: noi ad esempio abbiamo visto un bellissimo ed enorme airone volteggiare proprio sopra le nostre teste. E poi abbiamo raccolto legnetti nell’acqua, ammirato Castel Cles che domina il lago e i meleti circostanti, ma effettuato anche una divertente gara tra kayak. Poi, un po’ stanchi ma felici, siamo tornati al punto d’attracco. Un’esperienza indimenticabile, sicuramente da ripetere. Per programmare l’escursione, il giorno e l’orario di ritrovo è necessario contattare la segreteria di Xraft al numero 0463.902990 - 347.7448137 o scrivere un’e-mail a info@raftingvaldisole.it Solitamente il ritrovo per l’escursione del mattino è alle ore 9.30 presso lo chalet al lago (ore 9.00 presso la base di X Raft a Caldes) oppure nel pomeriggio alle 13.30. ■ 55

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trentinobottegad’artista “Vendemmia a Castel Firmian”

di Renzo Francescotti

È

nato 64 anni fa in provincia di Milano a Gorgonzola, Mario Colombelli. Suo padre è capotreno sulla tranvie con la passione di costruire case: per sé non per gli altri. Una passione ereditata dal figlio Mario che da oltre trent’anni lavora a ingrandire e abbellire la sua villetta a Lasino, in Val di Cavedine. La cornice della finestra del suo studio inquadra al meglio la veduta di Castel Madruzzo: un meraviglioso quadro “appeso” sul reale, che rispetto a un dipinto, ha il vantaggio di variare perennemente nel corso del giorno e della notte, a seconda del cambiamento delle luci, delle ombre, dei colori, delle atmosfere; e di variare perennemente nel corso dell’anno con i cambiamenti di stagione. Osservatorio perfetto per un pittore. Sotto casa puoi vedere il giardino e l’orto coltivati da Mario con passione e perizia, eredità della sua dinastia contadina. E, sorpresa!, un campo di bocce. Mario è un appassionato di questo gioco e tante volte

“La mela d’oro”

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FIGURE DANZANTI MARIO COLOMBELLI MOLTIPLICA LE FIGURE IN GRUPPO CHE SI MOSTRANO COME IN UNA DANZA DI FORME SENZA PESO, SENZA CONNOTAZIONI PERSONALI, AMBIENTATE IN PAESAGGI STILIZZATI lo ha dipinto nelle sue tele ad olio, attento in particolare agli atteggiamenti. Comprendere il linguaggio corporale delle figure di Colombelli è a mio avviso essenziale per capire il discorso pittorico di questo artista. Tornando al dato biografico, com’è che Mario Colombelli è finito a Lasino? È il 1974, lui ha 24 anni, ha frequentato a Milano il Liceo Artistico e poi l’Accademia di Brera, laureandosi in sceno-

grafia a pieni voti col famoso Domenico Purificato. Quel giorno a Milano Mario fa da accompagnatore a un gruppo di ragazzi diretto ad un colonia estiva in Val di Non. Gli chiama l’occhio (l’occhio dei pittori) una affascinante ragazza bionda. Le siede accanto. È anche lei un’accompagnatrice di ragazzi, una maestrina ventiduenne di Lasino, in Trentino. Si chiama Francesca. Insomma, si piacciono, si fidanzano e, cinque anni dopo si sposano. Mario si trasferisce nel paese di sua moglie, insegnando a Trento. Avranno un figlio, Stefano, laureato a Trento in ingegneria edile. Negli anni ’70 Mario Colombelli inizia a dipingere ed esporre in personali e collettive, tra l’altro a Milano e Agrigento. Però non fa tante mostre perché è molto impegnato a scuola dove insegna con passione e con grande impegno; lavora manualmente a fabbricarsi la casa; e soprattutto perché dipinge con una tecnica lenta come l’olio, trattato con una tecnica tonale maniacale. Sacrificando ore notturne e fine-settimana, riesce a portare a termine anche importanti opere pubbliche. Nel

1985 dipinge un Battesimo di Cristo per la parrocchiale di Lasino, una pala d’altare a olio, alta due metri e sessanta per uno e settanta. Per la figura del Battista si servì di un cavatore di porfido della Val di Cembra, per quella del Cristo gli fece da modello Vladimiro Pizzedaz, scomparso tragicamente nelle acque del Garda e mai più ritrovato. Lo stesso anno e il seguente 1976 lavorò a cinque ampie tele commissionategli dal Comune di Cavedine: il Carnevale di Cavedine, Il carnevale di Stravino, La Festa di San Rocco a Brusino, la Processione a Vigo Cavedine. Ad esse si aggiunse in seguito la scena della Vendemmia al Lago di Cavedine. Sono tutte ampie tele ad olio (cm 80x110) col-


trentinobottegad’artista

“La ballata della Silvana (Elisa)”

locate stabilmente nella Sala Consigliare di Cavedine. Si tratta di scene di gruppo in cui Colombelli eccelle. Il suo stile respira suggestioni futuristiche: del Depero tra le due guerre (quello del secondo dopoguerra è solo ripetitivo e artigianale) più “metafisico” e “art déco” che futurista. Dal futurismo Colombelli ha derivato le linee dinamicamente curve, l’ariosità del colore, la semplificazione delle forme, la stilizzazione estrema. Questo stile gli permette di moltiplicare le figure in gruppo che si mostrano come in una danza di forme senza peso, senza connotazioni personali, (se non quella, come s’è detto del linguaggio corporale). Sono figure umane che sembrano composte d’aria, danzanti, ambientate in paesaggi stilizzati (tuttavia perfettamente riconoscibili) dipinte con cromie tenui, rarefatte. Di norma l’artista non definisce i volti, li lascia illeggibili. Ma per queste tele ambientate nella “Val del Vent”, ha voluto fare eccezione: ha fotografato (Mario è anche un ottimo fotografo) decine di persone e, con pochi tocchi, ha suggerito i loro volti nelle tele. Perché l’ha fatto? A mio avviso soprattutto per dare a queste persone il piacere di riconoscersi nel quadro: in altre parole per catturare una realtà da traghettare nel quadro. Questo ci porta alla ricerca pittorica di Colombelli degli ultimi an-

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ni, in cui l’artista, raggiunta la pensione, ha potuto dedicarsi a tempo pieno all’arte, apparentemente all’insegna dell’iperrealismo. Sono quadri che qualcuno ha definito “troppo fotografici”. Vediamo un po’. Innanzitutto, comunque, ci sarebbe da rimanere sbalorditi davanti a una perizia tecnica di lavorazione dell’olio praticamente insuperabile. A parte questo, è vero che Colombelli, per questi clamorosi “ritratti di donna” parte da fotografie (sue, di altri fotografi, scaricate da internet). Ma – servendosi del computer di cui è maestro – Colombelli muta di posizione alle sue affascinanti figure femminili (in cui insegue la fragilità della bellezza eternamente sfuggente), le ricontestualizza in ambienti diversi. In altre parole ricrea la realtà intrecciando perizia manuale classica e tecnologia. Ma è soprattutto nel trattamento del colore che Colombelli opera la sua trasfigurazione della realtà, il suo è un colore che (eliminando le componenti dei grigi dominanti dal Rinascimento al Romanticismo) è un colore fatto di pulviscolo luminoso, di raffinati tonalismi, di richiami cromatici, di passaggi di colori indagatori, a scoprire risonanze coinvolgenti tutte le parti del quadro, dialogando con esse per identità coloristiche. Come, per fare un solo esempio, nel quadro “Ballata della Silvana” – ispirato a una poesia di chi scrive, ammirato nelle settimane scorse alla Galleria Civica di Riva del Garda in una mostra organizzata dagli Amici dell’Arte di cui fa parte – il rosa luminoso delle carni della ragazza è lo stesso dei fiori del pesco che si intravvedono dalla finestra, riappare in alcuni elementi architettonici; così come il pervinca del minuscolo vestito della bella dipinta sfuma nella luminosità della sua pelle. Una magistrale raffinatezza lirica. Altro che realismo fotografico… ■

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SEYCHELLES DOVE IL MARE È PIÙ BLU UNA VACANZA CHE VI PORTERÀ NELLE ACQUE MERAVIGLIOSE E TIEPIDE DELL’OCEANO INDIANO, DOVE IL BLU INTENSO DEL MARE FA DA SFONDO AL BIANCO DELLA SABBIA E AL VERDE SMERALDO DELLA VEGETAZIONE

S

tate cercando un angolo di paradiso? La vostra destinazione in questo caso sono senza dubbio le Seychelles. Una vacanza che vi porterà nelle acque meravigliose e tiepide dell’oceano indiano, dove il blu intenso del mare fa da sfondo al bianco della sabbia e al verde smeraldo della vegetazione. Alcune ore di volo, con scalo ad Abu Dhabi vi faranno immergere in una dimensione che difficilmente scorderete. La Repubblica delle Seychelles, abitata da poco più di centomila persone saprà regalarvi una vacanza unica. Servizi efficienti, professionalità attenta verso le esigenze e necessità dei turisti, strutture di alto livello e qualità ed una natura che 58

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da sola meriterebbe la scelta di questa destinazione. La prima cosa da valutare nella organizzazione del vostro viaggio sarà la scelta della località e delle isole in cui soggiornare. Le Seychelles infatti sono formate da varie isole, dalla più grande, Mahe dove si trova la capitale Victoria sino ad isole anche di piccolissime dimensioni raggiungibili in barca o con brevi voli interni. Ogni isola offre cose diverse, tutte unite da un fil rouge meraviglioso rappresentato dalla natura ed dal mare, ma ciascuna con diverse caratteristiche. Chi pensa infatti di andare alle Seychelles per fare solamente vita in spiaggia sottovaluta le potenzialità di questo piccolo paradiso terrestre. Il clima è sempre piacevole e il mare caldo ed anche le piogge, che sono principalmente nel periodo invernale, sono di breve durata, cosa che consente di scegliere le Seychelles come destinazione di vacanza tutto l’anno, con moltissime proposte per gli appassionati viaggiatori. Ecco allora sentieri per il trekking con panorami da lasciarvi senza fiato, percorsi nelle foreste dove scoprirete una natura immacolata, gite in bicicletta alla scoperta di angoli inaspettati e poi il mare: snorkeling, diving, vela, immersioni, kayak o semplicemente sedersi su un tappeto di sabbia chiarissima circondati dall’acqua trasparente dalla quale non vorrete più andare via. Vi faranno compagnia pesci di varie specie multicolori e banchi di coralli. Le Seychelles sono un paradiso per i subacquei, dove si possono ammirare da vicino tutte le forme di vita marine. Cibi sani, prodotti provenienti dalla ter-

ra locale ed un pesce ottimo sempre fresco e presente nei menu di ogni tipo vi accompagneranno in ogni pranzo e cena. Gli abitanti delle Seychelles sono ospitali e molto coinvolti nel settore del turismo, che per loro rappresenta la principale risorsa. Non vi faranno mai sentire clienti, ma ospiti. Si parla il francesce e l’inglese, ma vi piacerà moltissimo ascoltare le conversazioni in creolo, la lingua locale che trasmette la gioia e la calma degli abitanti che con i loro ritmi quieti ma efficienti. Se state cercando una vacanza dove non avere più contatti con il mondo oppure un resort di alto livello con un campo da golf 18 buche, o un bellissimo albergo capace di offrire comfort assoluto o un eco lodge per immergervi nella natura o un contatto assoluto con il mare vivendo le isole in barca a vela, alle Seychelles non avrete che l’imbarazzo della scelta, troverete ogni soluzione. Iniziamo un tour di esplorazione delle principali isole e destinazioni delle Seychelles. Tappa immancabile per gli amanti della privacy assoluta: Denis Island (www.denisisland.com). 40 minuti di aereo privato da Mahe ed assaporerete un dimensione di vita sconosciuta. Vi aspetta una piccola isola privata dove lascerete finalmente spento il vostro telefono perché la zona non ha copertura. Vi sembrerà di essere dei moderni Robinson Crusoe. Sull’isola spostamenti a piedi o in bicicletta. Il vostro cottage dotato di ogni confort, affacciato direttamente sul mare, vi consentirà una vacanza di relax totale. Pochi ospiti, 16 ville in tutto, un luogo centrale dell’isola per la ristorazione e poi ancora sole, mare e relax. Un incontro con la natura difesa e protetta su Denis Island grazie ad una Fondazione che si occupa della difesa ed inserimento di rare specie di uccelli, che qui sono numerosi e protetti. Se ne occupa il professor Chris Feare ornitologo dell’Università di Birmingham, oggi in pensione, che assieme ad un nucleo di esperti garantisce la difesa ed il ripopolamento di rarissime specie di uccelli. Qui tutte le produzioni alimentari provengono da una fattoria, che occupa metà dell’isola, dove dagli animali alle verdure di un orto curatissimo ad altri prodotti della terra sono a disposizione dello chef per i menu quotidiani, garantendo il vero concetto della filiera corta, km zero. Un vero trionfo della natura che alle Seychelles occupa in tutti i suoi abitanti, cosi come nel governo, un ruolo centrale. La difesa e la

tutela del patrimonio ambientale sono elementi caratterizzanti tutta la popolazione delle isole. Ci sono leggi molto severe e norme di comportamento e di protezione del mare, dei suoi pesci, dei coralli, delle alghe, della spiaggia, degli alberi, considerati come preziose gemme da proteggere e difendere. Bisogna rispettare seriamente questa traccia, perché alle Seychelles chi offende la natura offende la gente del luogo. In questo senso ad esempio non vedrete mai rumorose moto d’acqua sfrecciare davanti alle spiagge o spericolati naviganti con motoscafi o gommoni in assordanti passerelle. Qui si naviga con il vento e chi lo fa a motore segue rigidi percorsi e andature lente, rispettose del fondale incredibilmente ricco di vita marina. Altra tappa da non perdere: l’Isola di La Digue. La terza isola per dimensioni delle Seychelles, rimane comunque a misura d’uomo, tant’è che gli spostamenti avvengono anche qui prevalentemente in bicicletta o a piedi. Questa è l’sola dove si trova la famosissima, e tra le più fotografate spiagge al mondo, Anse Source d’Argent. Un vero paradiso, tra i luoghi più fotografati al mondo, scelto anche da moltissime coppie, per coronare il loro sogno d’amore con un matrimonio in un ambiente da favola. Le grandi rocce granitiche modellate dal vento e dal mare, fanno da cornice alle limpidissime acque dell’oceano, vere e proprie icone rappresentative delle Seychelles. Prima di dirigervi ad Anse Sourse d’Argent, fermatevi alla Union Estate, dove rivivrete le antiche tradizioni locali della lavorazione del cocco e delle spezie e incontrerete le simpatiche tartarughe giganti, simbolo anch’esse delle Seychelles, che ritroverete spesso durante la vostra permanenza. La Digue si raggiunge facilmente in 1 ora da Mahe con un servizio di catamarano veloce. Anche è presente ogni tipologia di ospitalità alberghiera, dalla più sofisticata alla più familiare, ma sempre in compagnia di questa natura cosi unica ed affascinante. Se cercate una soluzione informale e immersa nella natura dove sarete ospitati in cottage costruiti in stile tipico e dove cenare con i piedi nella soffice sabbia, La Digue Island Lodge (www.ladigue.sc) è tutto questo. Se invece siete amanti della raffinatezza, della novità, della ricercatezza nello stile e nei dettagli, Le Domaine de L’Orangerie (www.orangeraie.sc) è quanto di meglio potrete trovare sull’isola di La Digue. 59

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VOLARE CON ETHIAD

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ccellente servizio sia a terra che a bordo. Comfort garantito, video, film, giochi elettronici vi faranno trascorrere le ore del vostro volo in grande tranquillità e serenità nella classe più utilizzata ovvero l’economy. Se potete salire di livello ed accomodarvi in business class, allora il viaggio sarà ancora più sorprendente e di charme. Ad iniziare dal posto a sedere, che di fatto è una poltrona, dotata persino di massaggi e che al bisogno si trasforma in un letto singolo che vi garantirà un sonno ristoratore senza eguali. Ethiad saprà coccolarvi anche con un menu gourmet, rendendo il vostro volo rilassante e piacevole in qualsiasi fila o classe sarete accomodati. www.ethiad.com

Da ricordare che le spiagge alle Seychelles sono ovunque libere e ne scoprirete un’infinità su ogni isola. Il rispetto degli abitanti per le loro spiagge è tale che le troverete sempre pulite ed ordinate. Dopo La Digue, spostatevi con il servizio di catamarano in mezz’ora di navigazione a Praslin, la seconda isola per grandezza delle Seychelles. Praslin custodisce un sito naturale protetto dalla Unesco, la Vallée de Mai, dove nasce il famosissimo e unico Coco de Mer. Sotto i vostri occhi lo spettacolo di una foresta e di piante endemiche che impiegano 6/7 anni per far maturare questi frutti dall’aspetto unico e raro. Con una guida prendetevi il tempo di visitare questa gemma preziosa. Una foresta protetta e curata con grande attenzione, una flora rigogliosa e spesso sconosciuta. Praslin offre numerose attività, tra cui noleggiare senza difficoltà piccole vetture e con queste muovervi alla scoperta di angoli incredibili e di luoghi incontaminati tra cui la famosissima spiaggia di Anse Lazio. Il turchese del mare si confonde qui con il bianco candido della sabbia, un vero spettacolo per gli occhi. Un luogo dove tuffarsi nel blu del mare e nelle spumeggianti onde. Anche a Praslin molteplici sono le possibilità di scelta per quanto riguarda hotel e sistemazioni. Se cercate un hotel raffinato, elegante, con un panorama mozzafiato, che vi consente di avere privacy e tutti i servizi (spa per il vostro benessere e ogni altro tipo di attività): Raffles Hotel (www. raffles.com/praslin). Costruito su una collina che digrada verso il mare, con una meravigliosa baia ai suoi piedi, e immerso in giardini tropicali progettati e curati in ogni dettaglio. E’ composto da 86 ampie ville singole, ciascuna con la propria piscina privata, dall’arredamento moderno e raffinato. Decisamente un tuffo nell’esclusività e nell’eleganza. 60

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Per gli amanti del golf, sempre sull’isola di Pralin, la meta è certamente il resort Constance Lemuria (www.lemuriaresort.constancehotels.com). La struttura alberghiera, di alto livello e prestigio, si completa con un campo da golf 18 buche noto a livello mondiale. Un campo che, anche se non praticate questo sport, vorrete scoprire, per i panorami mozzafiato che, in tutto il percorso delle buche, si possono godere. Una finestra su Anse Georgette si apre meravigliosamente dalla buca 15, ad esempio, dove, a richiesta potrete farvi organizzare un’indimenticabile cena romantica. Tornati sull’isola principale, in 15 minuti di barca, potrete trasferirvi poi sulla piccola isola di Saint-Anne, che ospita l’omonimo resort (www.beachcomber-hotels.com/hotel/sainte-anne-resort-spa). Una perfetta scelta per miscelare un alto e curato livello di ospitalità con la dimensione piccola dell’isola che offre riservatezza (solo 115 le ville, tutte singole) e la scoperta della natura e del mare. L’isola presenta tre spiagge tra cui scegliere per rilassarsi al sole e offre anche tante attività legate al mare e alla scoperta, in barca, delle isole vicine. La scelta della ristorazione è in questo caso variegata e presenta anche una particolarità, ovvero un ristorante dove vi cucinerete pesce o carne su una piastra, seguendo i vostri gusti. Ultima tappa l’isola principale, Mahe, dove si trova la capitale Victoria. Il suo cuore pulsante è rappresentato da un vivace e colorato mercato locale. Dal pesce appena pescato, alle verdure, alle spezie, alla frutta meravigliosa e saporitissima. Victoria si sviluppa intorno alla sua “torre dell’orologio”, un vero e proprio simbolo per i Seychellesi. Vicino al centro il Giardino botanico, offre un panorama completo della ricca flora presente sulle isole Seychelles. Nella capitale potrete trovare

anche un’ampia proposta di ristorazione e tutte le attività commerciali. Essendo l’sola più grande delle Seychelles, Mahe offre un vasto elenco di soluzioni alberghiere e strutture ricettive. Una di sicuro interesse è rappresentata dal Constance Ephelia (www.epheliaresort. constancehotels.com), che si trova a soli 45 minuti di auto dalla capitale Victoria. Il resort è strutturato con ampie camere e ville singole, in modo da aprirsi a varie possibilità di budget. Caratterizzano la struttura 2 lunghe spiagge, tante attività sportivo ricreative, una meravigliosa spa e ristoranti con menu e proposte per ogni gusto. Le Seychelles sono davvero un paradiso terrestre, diverse da ogni altro luogo nel mondo, ottimali per ogni target e persona. Sanno accogliere coppie alla ricerca di una fuga romantica, ma anche famiglie con bambini. Luogo ideale per qualsiasi età e tipologia di turista, dove ciascuno può soddisfare la propria idea di vacanza. Sono sicure e ben organizzate, il sole e il caldo sono garantiti tutto l’anno. Non vorrete più lasciare questo luogo, ma potrete già immaginare il vostro nuovo viaggio alle Seychelles, alla scoperta di altre isole e nuovi paesaggi. Tutte le informazioni per organizzare al meglio il vostro viaggio le trovate sul sito internet dell’Ente del Turismo delle Seychelles: www.seychelles.travel/it Per gestire le prenotazioni di voli interni, spostamenti in catamarano, trasferimenti, visite e anche strutture ricettive potete rivolgervi al più importante e professionale operatore delle Seychelles, Mason’s Travel: www.masonstravel. com ■



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IL BELLO DELLO STARE ASSIEME ARRIVA IL CALDO. E CON LUI LA GIOIA DI RITROVARSI TRA AMICI O, PIÙ SEMPLICEMENTE, IN FAMIGLIA, PER ARROSTIRE E MANGIARE IN ALLEGRIA ALL’ARIA APERTA

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opo un lunghissimo inverno, il recente caldo estivo ha riacceso il desiderio di trascorrere i momenti di tempo libero all’aperto, anche negli spazi immediatamente adiacenti all’abitazione. Chi dispone di un giardino o di un angolo verde, o anche solo di una terrazza o di un grande balcone, può progettare un’estate da sogno, anche senza allontanarsi da casa. In tempi di crisi, conviene rivalutare quanto è a nostra dispo-

sizione, per godere appieno le gioie della bella stagione. Ed allora programmiamo tutto quanto ci consente di vivere all’aperto, dalla cura del verde all’arredo comodo e funzionale, dalla scelta del barbecue e delle ricette che esaltano questo tipo molto gustoso di cucina all’allestimento delle zone dedicate a relax e riposo. La nostra parte abitativa esterna si può quindi trasformare in un mix di spazi che tengano conto – contempo-

raneamente – di funzionalità e di magiche atmosfere, dai molteplici usi e dai massimi utilizzi. Per vivere la sensazione di vacanza appena oltre le mura domestiche. E qualora ci venga offerta la possibilità di muoversi verso altri spazi di libertà, oltre il contesto abitativo – come ad esempio giardini privati, spazi pubblici, montagna, prati, laghi e mari – si potranno utilizzare le versioni portatili della cucina all’aperto, sempre più

evolute anche in materia di sicurezza. L’EMOZIONE DEL VERDE Il giardino è uno spazio da vivere, circondati da tutto ciò che completa il nostro mondo, inclusi piante ed animali. Creare in questo spazio verde aree per molteplici usi significa usufruire al massimo delle nostre risorse e contemporaneamente rendere molto flessibili le potenziali modalità di utilizzo di ogni minimo

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trentinospecialegrigliate centimetro. Parallelamente, la terrazza ha tutte le potenzialità per divenire un angolo straordinario: debitamente arredata di piante rampicanti e di rigogliosi alberi ad ombrello, si trasforma in paradiso… Addentrandoci nello specifico, si può affermare che il giardino riesce a conglobare lo spirito elegante, quello scientifico e quello specificatamente romantico, tutti in grado di comunicare, semplicemente, grandi emozioni. Il classico giardino all’inglese, che affonda le sue memorie nel lontano Settecento, non si avvale di giochi ottici e di prospettive, ma si basa essenzialmente sull’accostamento di elementi naturali. Ed allora potranno comparire grotte, alberi ed arbusti apparentemente spontanei ma sapientemente studiati per creare un effetto del tutto naturale. La scelta del manto erboso dovrà tener conto dell’esposizione della superficie sulla quale si vuole operare il trapianto: se la zone è ombreggiata, si potrà optare per miscele di base adatte a quel tipo di esposizione; se la zona è invece naturalmente esposta ai raggi del sole, ci si potrà dirottare su composti studiati per lo specifico caso. Per ottenere ottimi risultati a livello di “green”, occorre puntare l’attenzione su prodotti che potenziano fioriture abbondanti e prolungate e

che aumentano a livello esponenziale la resistenza verso le più note malattie del settore vegetale e verso il sempre più impattante stress ambientale. Al momento della prima dimora, il terriccio verrà associato ad una parte minima di concime; le concimazioni vanno poi ripetute a cadenza regolare, con fertilizzanti ricchi di potassio. I risultati non sono solo nutritivi, ma anche estetici ed olfattivi. LE MIGLIORI TIPOLOGIE DI BARBECUE Nel periodo estivo, cucinare e mangiare all’aperto rappresenta un’ottima occasione per ritrovarsi in compagnia di familiari ed amici, in un clima decisamente sereno ed allegro. Organizzare o parte-

cipare ad un barbecue è quasi una sorta di rituale, che solitamente prende l’avvio dalla preparazione collettiva dei cibi. C’è l’esperto fochista affiancato dal maestro nel grigliare, c’è chi cura la marinatura e la predisposizione delle pietanze, c’è chi possiede l’arte di imbandire la tavola e di rendere il pasto, se possibile, ancora più gradevole e piacevole. L’evoluzione tecnologica consente oggi di disporre di varie e diversificate tipologie di barbecue (in sigla BBQ). Nei negozi specializzati del settore, le proposte per la cucina da giardino o da balcone offrono una panoramica ampia e specifica per ogni nostra esigenza di cucina all’aperto, calibrata a seconda delle nostre reali

necessità. Le offerte commerciali presentano al pubblico degli estimatori del genere un articolato ventaglio di modelli, tutti in grado di soddisfare la voglia di condividere tra familiari o con gli amici un pranzo od una cena di sicuro effetto. Il mercato presenta tante strutture tradizionali rivisitate e riproposte in chiave moderna, affiancate da altre estremamente innovative in tema di design e di rendimenti. E allora sfilano i barbecue alla brace, a carbonella, a griglia, a gas ed elettrici; molti sono presentati nella duplice versione a struttura fissa o portatili; tutti garantiscono ottimi risultati gastronomici: conviene scegliere in base alle proprie esigenze ed alle proprie capacità. Il barbecue a legna è disponibile sia in muratura, sia nella versione trasportabile. Se abbiamo optato per questo tipo di modello significa che lo spazio a nostra disposizione è ampio e di largo respiro, non solo per l’opera in sé ma anche per l’inevitabile stallo del materiale di combustione, pesante ed ingombrante. La base del barbecue consiste essenzialmente in un piatto sul quale verrà disposta la brace ed un braciere con una griglia di acciaio. La cottura a legna consente di raggiungere temperature molto elevate, con un prodotto finale di alta ■ qualità culinaria.

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ndici concerti che faranno scoprire il mondo fantastico e variegato della cornamusa, aiutandoci a superare i cliché riguardanti lo strumento: pastori di Natale, elemosina e kilt scozzesi. È questo il filo conduttore della 27ª edizione del Festival «Itinerari Folk» che si svolgerà dal 4 luglio al 15 agosto nel “Giardino d’Estate” del Centro Servizi Culturali S. Chiara e a Palazzo Thun a Trento. Si inizia venerdì 4 luglio a Palazzo Thun, dalle 21 come tutti i concerti in cartellone, con “La zampogna dal barocco alla musica contemporanea” una produzione esclusiva della 27^ edizione di Itinerari folk, che propone l’incontro di due grandi maestri della zampogna, Piero Ricci ed Emanuele Nico Berardi, con un quintetto d’archi tutto trentino, una costola dell’Ensemble Zandonai guidato da Giancarlo Guarino. L’obiettivo

ITINERARI FOLK LA 27ª EDIZIONE DEL FESTIVAL SI SVOLGERÀ DAL 4 LUGLIO NEL “GIARDINO D’ESTATE” DEL CENTRO SERVIZI CULTURALI S. CHIARA è quello di scoprire le straordinarie potenzialità della zampogna, che nel suo sviluppo organologico è divenuta strumento polifonico di incredibile fascino. Lunedì 7 le note saranno quelle degli scozzesi “Breabach” attualmente una delle band di spicco nel panorama della musica tradizionale di radice celtica. Vincitori nel 2012 degli “Scots Trad Music Award” come migliore folk band dell’anno, premiati in Ger-

mania come miglior gruppo europeo, si sono affermati in centinaia di concerti in Europa e nel Mondo sul palcoscenico dei festival più importanti. Giovedì 10 spazio agli emiliani “Pivenelsacco” mentre il 16 sul palco ci saranno i musicisti irlandesi Mick O’Brien & Caoimhín Ó Raghallaigh fra “Uillean pipes e violino dall’Isola di Smeraldo”. A chiudere il mese di luglio di Itinerari Folk i concerti del 23 luglio con il progetto ita-

lo-francesce dei “Toc Toc Toc” dal titolo “La musette nella musica da ballo contemporanea” e quello di mercoledì 30 con l’ Atse Tewodros Project in “Canzoni partigiane nell’Etiopia occupata dagli Italiani”. Un’occasione per riflettere sulla storia delle relazioni tra Italia ed Etiopia, troppo spesso dimenticata o proposta in versione edulcorata nel nostro paese. Nel concerto vengono proposti i canti dei partigiani etiopi che combattevano il regime fascista: un percorso di memoria pubblica oltre che personale, e un modo per parlare di percorsi umani e migranti, di identità ■ plurali.

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In poco meno di 11 mesi Finstral ha progettato, realizzato e messo in funzione a Scurelle (TN) uno degli impianti produttivi di vetro temprato, più moderni d’Europa. La notizia è indubbiamente positiva considerando l’attuale congiuntura economica e Finstral basa questo importante investimento, sulle prospettive di sviluppo che i suoi prodotti potranno avere nel campo del risparmio energetico negli edifici a basso consumo e nelle riqualificazioni energetiche che avvengono nelle ristrutturazioni edili. Il nuovo stabilimento, costruito con criteri di eco-sostenibilità, si occupa della produzione di vetrocamera ad alte prestazioni termoacustiche e lastre temprate di sicurezza; la capacità massima è di 7.000 vetrate isolanti alla settimana. L’edificio di circa 10.000 metri quadri, è stato concepito per incarnare i valori dell’azienda: massima qualità dei prodotti ed innovazione. Il sito industriale ospita le linee produttive e gli uffici tecnici del reparto vetro: al piano terra sono collocati i magazzini delle lastre vetrate, l’impianto di taglio e la modernissima produzione del vetro temprato. Al pri-

FINSTRAL: VOGLIA DI MIGLIORARE REALIZZATO UNO DEI SITI INDUSTRIALI PIÙ MODERNI D’EUROPA PER LA PRODUZIONE DEL VETRO TEMPRATO

Sezione di vetro triplo con caratteristiche termiche, acustiche e di sicurezza

Lo stabilimento Finstral di Scurelle

mo piano è collocata la fabbricazione del vetrocamera con le varie sezioni di controllo qualitativo, la produzione dei distanziali termici, l’assemblaggio dei vetri, gli uffici e un sala formazione. Per essere realizzato il reparto ha richiesto un investimento complessivo di circa 11 milioni di euro (diviso tra macchinari, impianti tecnici e infrastrutture) e la cifra è sta-

La bellezza non invadente del serramento Finstral propone un linguaggio estetico che cura il dettaglio

ta interamente autofinanziata dall’azienda. Attualmente questo impianto rappresenta un’eccellenza internazionale sia in termini di qualità che di efficienza. Florian Oberrauch – responsabile Finstral della produzione vetro – a tal proposito ha dichiarato «La scelta di realizzare questo impianto conferma la volontà di Finstral di avere una produzione tecnologicamente avanzata nella componentistica vetraria. Da quando a marzo 2013 abbiamo iniziato di realizzare questo sito industriale ad oggi, la struttura produttiva di Scurelle si è arricchita di impianti completamente nuovi derivanti da importantissimi investimenti in lay-out, macchinari di precisione e software avanzati. L’unità produttiva che abbiamo realizzato ha una duplice valenza: da un lato abbiamo ulteriormente arricchito la qualità tecnologica delle

nostre produzioni, dall’altro siamo riusciti a conseguire un risultato importantissimo nel realizzare tutto ciò nel rispetto dell’ambiente e soprattutto offrendo ai nostri collaboratori un ambiente di lavoro luminoso, confortevole e al passo con i tempi». Va sottolineato che l’impegno di Finstral a crescere negli ultimi anni è stato consistente: l’azienda oltre all’impianto di Scurelle ha investito molto aprendo e ammodernando i propri stabilimenti produttivi nelle località di Oppeano (VR), Collalbo (BZ) e Borgo Valsugana (TN), mentre all’estero ha realizzato nuove strutture logistico-commerciali in Olanda. Per sviluppare la rete commerciale, l’azienda si è dotata di nuove strutture di formazione e vendita in Svizzera, Tirolo, Alessandria, Bassano del Grappa e rinnovando le strutture operative di Calliano (TN), Verona e Belluno. ■ 65

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a valle dei Mocheni è un territorio dalla bellezza incontaminata e con tradizioni affascinanti. Si rimane a bocca aperta ammirando gli incredibili panorami che si aprono alla vista salendo fino a Monte Costalta o sul Lago di Erdemolo; o potendo assistere ad indimenticabili manifestazioni uniche nel loro genere. Quest’isola linguistica di origine tedesca ha inoltre una memoria storica importante; ancora oggi si possono trovare le trincee della prima guerra mondiale ed in più, il modo di costruire le case, i masi, ma anche il modo singolare di vivere della gente di questa valle impressionò lo scrittore Robert Musil che nel 1915 trascorse alcuni mesi in questi luoghi. Tutto l’amore e la passione verso queste terre si trasformò infatti in una novella intitolata “Grigia”, pubblicata nel 1921 e dedicata ad una donna della valle, ma ispira-

BERSNTOL: PER NON DIMENTICARE MOSTRE FOTOGRAFICHE, EVENTI, PASSEGGIATE E MOLTO ALTRO IN VALLE DEI MOCHENI, PER RICORDARE IL CENTENARIO DEL PRIMO CONFLITTO MONDIALE rono anche alcune tra le sue opere più importanti. Dal 3 al 5 luglio, in occasione anche del centenario del primo conflitto mondiale, si potrà avere la fortuna di assistere ad un evento che amalgama con sapienza questi tre fattori (naturalistico, tradizionale e storico), il: “Bersntol: per non dimenticare”. Durante la manifestazione saranno presenti degli artisti, che saranno in gara per creare la migliore “panca del minatore”: una panchina tipica o un “trono” che verrà sistemata nei punti più sug-

gestivi della valle del Fersina; tutto questo mentre ci sarà una visita, organizzata dal gruppo alpini di Fierozzo, del fronte di guerra austroungarico! Nel pomeriggio di sabato 5 inoltre verrà inaugurata la mostra fotografica della Prima guerra mondiale sulle montagne della Valle del Fersina. Inoltre, per gli appassionati di storia e paesaggi da cartolina, domenica 6 luglio è organizzata una camminata alla Feldkapelle: una magnifica chiesetta militare della Prima Guerra Mondiale

dove sono visibili le vasche da bagno ed i baraccamenti dei soldati in una splendida cornice naturale. In ogni caso l’estate in Valle dei Mocheni non finisce qui! Come ogni anno ci saranno anche le fantastiche attività delle Microesperienze: un modo simpatico ed alternativo per passare una giornata in allegria imparando cose nuove tra animali, tradizioni e buona cucina! ■ 66

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Bruno Canino

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iunto alla sua XXIII edizione, per l’estate 2014, tra il 12 luglio e il 23 agosto, PinéMusica, come tradizione, si presenta come festival musicale duplicemente orientato: da una parte un nutrito cartellone di quattordici magnifici appuntamenti musicali, dall’altra un laboratorio didattico di perfezionamento pianistico di altissimo livello. Cuore della manifestazione è il “Bonporti Summer Piano Lab”, che dal 25 luglio all’8 agosto riunisce sull’altopiano di Piné diverse Accademie Musicali Europee, partners nel programma Eramus del Conservatorio di Trento, per una settimana intensiva di lezioni e concerti. Il lavoro didattico – affidato al russo Oleg Marshev (docente all’Anton Brukner Privatuniversitat di Linz – Austria), alla lituana Rasa Biveiniene Yakutyte (docente al Conservatorio Superiore di Vigo - Spagna), al cubano Arabel Moraguez (docente nella stessa accademia spagnola) e al tedesco Alexander Meinel (docente all’Hochschule für Musik und Theater “Felix Mendelssohn Bartholdy” di Lipsia - Germania) impegnerà Pietro De Maria

PINÉ MUSICA DAL 12 LUGLIO AL 23 AGOSTO TORNA PINÉ MUSICA, UN RICCO CARTELLONE DI APPUNTAMENTI MUSICALI E LABORATORI CHE ANIMERANNO L’ALTOPIANO DI PINÉ

Theresia Youth Baroque Orchestra

gli studenti con l’intento di approfondire e definire il lavoro svolto durante l’anno, secondo la formula sperimentata con successo già dal 2012. La manifestazione prevede nel contempo un programma musicale serale di eccezionale profilo, coinvolgendo anche gli stessi docenti. Venerdì 25 luglio il recital di Marshev aprirà con una locandina dedicata a Strauss, Debussy e Prokofiev; sabato 26 con Beethoven e Chopin sarà di scena Pietro De Maria, uno dei più grandi pianisti italiani della sua generazione; domenica 27 sarà la volta di Alexander Meinel con Beethoven, Chopin e Strauss; martedì 29 il duo pianistico Rasa-Moranguez offrirà una serata all’insegna del divertissment, con Gershwing, Bizet e Bolling; e, ancora un altro duo pianistico formato dalle pluripremiate Marian-

gela Vacatello e Sofya Gulyak sabato 2 agosto, il duo violino e pianoforte di Paolo Peloso e il mitico Bruno Canino domenica 3 agosto, infine il Premio Busoni 2013 Rodolfo Leone al fianco dell’Orchestra Haydn diretta da Francesco Angelico venerdì 8 agosto. A completare il cartellone pinetano un preludio di due appuntamenti propone l’inaugurazione sabato 12 luglio, omaggiando il grande e generoso Claudio Abbado con la proiezione di “In viagMariangela Vacatello

Sofya Gulyak

gio tra Caracas e l’Avana. L’altra faccia della musica.” e una ammiccante locandina intitolata “Jazz Sebastian Bach” domenica 20 luglio con la Bonporti Jazz Orchestra diretta da Roberto Spadoni. Nel mese di agosto i Concerti del Sagrato con i 3 appuntamenti del “Cello trekking” di martedì 12, l’Orchestra Haydn sabato 16 e l’appuntamento conclusivo sabato 23 agosto con la Theresia Youth Baroque Orchestra, diretta da Claudio Astronio nella cornice del Santuario di Montagnaga. ■

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di Tina Ziglio

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uest’anno si celebra il centenario dello scoppio della Grande Guerra, un evento che ha segnato le sorti del Novecento e dell’umanità contemporanea. Per il Festival di Pergine, appuntamento fisso dell’estate trentina da quasi quarant’anni, questo rendez-vouz con la Storia diventa lo spunto per approfondire il tema del conflitto, inteso come origine e motore dell’intera esistenza. Il destino dell’uomo occidentale pare infatti tracciato da un’infinita linea di trincea che determina la sua visione del mondo, il suo senso di appartenenza, la sua stessa affermazione come animale sociale, separato dai suoi simili da confini mobili e precari. Il contendere, sia esso macchiato di sangue o alimentato dalla pura dialettica, è alla base della costruzione degli Stati e delle società moderni, e si rinnova nei rapporti interpersonali, tesse la trama delle nostre vite. Intorno a questi stimo-

CONFINI CONFLITTI DAL 4 AL 12 LUGLIO NEL CENTRO STORICO DI PERGINE VALSUGANA TORNA PERGINE SPETTACOLO APERTO, “AN UNCONVENTIONAL FESTIVAL OF THE ARTS”. li e suggestioni, performer internazionali, spettacoli, installazioni, proiezioni fuori circuito, approfondimenti scientifici, laboratori e percorsi di cura del sé si alternano in un ricco calendario di eventi. Nove giorni di autentica esplosione artistica. Il 4 luglio inaugura il festival Nel ventre della guerra, reading concerto a cura di Angela Demattè, protagonista Massimo Popolizio e i canti alpini, cuore e spirito della Grande Guerra, interpretati dal coro Castel Pergine diretto da Giorgio Dalmaso.

Il conflitto verso il totalitarismo consumistico della nostra società è al centro del grande successo de La merda (5 luglio) di Cristian Ceresoli con Silvia Gallerano, che dopo aver fatto incetta di premi si appresta a divenire un film. Il 6 luglio il Vie del sé day una giornata dedicata interamente al benessere e all’armonia interiore che si chiuderà con il Cerchio di Gong sotto le stelle. Nella splendida cornice del Parco Tre Castagni dalle 10 alle 23 si alterneranno laboratori di

danza, yoga e tantra, zone dedicate al gusto curate da Slow Food e Sant’Orsola, musica e attività per bambini. Ospite eccezionale della giornata con un imperdibile

GABRIELE CIRILLI, STAR A DRO

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irettamente dalla prima serata del venerdì di Rai Uno, dove dal 2012 stupisce il pubblico con le sue straordinarie imitazioni, che spaziano da Wanda Osiris agli Abba, all’interno del programma di grande successo “Tale&Quale Show”, Gabriele Cirilli atterra a Dro per il Festival RidenDro&ScherzanDro. Suo il terzo appuntamento della kermesse gardesana, in programma per sabato 19 luglio. Al termine della gara tra barzellettieri amatoriali, il comico salirà sul palcoscenico sfoderando alcuni tra i personaggi più amati dal grande pubblico. Da “Chi è Tatiana?” in poi, Gabriele Cirilli ha infatti saputo sfornare un tormentone dietro l’altro, tutti in grado di coinvolgere attivamente il pubblico in spettacoli ad alto tasso di divertimento: a Kruska, l’amica di Tatiana, è seguito il suo ragazzo, ovvero il palestrato Ninetto – talmente gonfio da non riuscire nemmeno a spingere il carrello

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della spesa – ma anche lo stesso Gabriele, che guarda con ironica nostalgia al passato e ripete incessantemente che “vuole tornare bambino”. “Finalmente, per la nostra nona edizione – ha dichiarato il Comitato Carnevale, ideatore e organizzatore dell’appuntamento – siamo riusciti a raccogliere l’adesione di questo grande attore, che da sempre avremmo voluto avere insieme a noi. Siamo certi che il pubblico apprezzerà e che si lascerà conquistare dai suoi irresistibili personaggi”. Per chi ambisce ad “aprire la serata” a questo maestro del divertimento le selezioni sono tuttora in corso. È sufficiente inviare la propria candidatura attraverso il modulo online disponibile al link www.ridendroescherzandro.it/concorso o chiamando il numero 347.9541139 per partecipare alle selezioni a cura di Lucio Gardin, direttore artistico e presentatore della manifestazione.


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v alle dei mocheni in v etrina ’

workshop Ben Yeger, drammaterapeuta e regista teatrale che, dopo aver militato nell’Esercito israeliano, ha dedicato un quarto di secolo all’esplorazione del conflitto in tutte le sue dinamiche ed espressioni. Il 7 luglio e in altri giorni del calendario la città apre i suoi spazi ai vincitori del terzo Bando di produzione nazionale Open///Creazione contemporanea, rivolto ad artisti che operano nell’ambito della sperimentazione di nuovi linguaggi e forme espressive. Questi gli artisti selezionati: Monica Gattari (To be continued…), inQuanto teatro (The War of the Words), Motocontrario Ensemble (Identità mobili), Rocca Maffia (No advertising, please), Virginia Sartori (Ave Maria), Rosabella Teatro (Accidente glorioso 4-29 marzo 1912), Tiziana Abretti e Barbara Matera (Ritmo collettivo). Il conflitto nelle caratteristiche e nel volto dell’essere umano in relazione all’altro è al centro della terza edizione di Neuroscienze show (8 luglio) - C’eravamo tanto armati, dibattito neuroscientifico, curato insieme a CiMeC UniTN, tra parole ed esperimenti di psicologia sociale: dalla simulazione dei “giochi di guerra” ai fenomeni di ordinaria aggressività collettiva. Tra gli appuntamenti più attesi The book of blood / Human Writes (9 luglio) del

gruppo inglese Leibniz. La performance consiste nella donazione volontaria di una goccia di sangue da parte di ogni singolo spettatore. Mescolato all’anticoagulante, il sangue – una goccia per ogni lettera – diventa un inconsueto quanto rivoluzionario inchiostro con cui ridefinire i diritti fondamentali dell’individuo e comporre così un grande libro itinerante che accompagna ogni rappresentazione. Il 10 luglio un appuntamento in collaborazione con Radio Capital. Parole Note-Controversi nasce dal fortunato programma di Radio Capital “Parole Note”, creato da Maurizio Rossato con l’idea di unire musica, poesia e frammenti di prosa, valorizzando i testi della grande letteratura attraverso un reading innovativo che giunge ora a Pergine, con una produzione ad hoc sul tema del conflitto. Doppio programma con la pluripremiata compagnia russa di teatro fisico e danza Derevo. Il 12 luglio, a chiusura del Festival, In your hands, una creazione ideata appositamente per Pergine Spettacolo Aperto sul tema del conflitto. Un progetto site specific che avrà come cornice la Cappella mortuaria dell’ex manicomio di Pergine. Inoltre, tutti i giorni dalle 18 alle 23 una ricca proposta di installazioni, dalle opere dell’artista outsider Dario Righetti presente al Teatro delle Garberie con la mostra I Bissi, veleno e farmaco curata da Daniela Rosi al progetto italo-francese del fotografo Marco Ambrosi Kaleidoscope, realizzato insieme ai detenuti dei carceri di Arles e Treviso, dalla videoinstallazione in prima nazionale Stories of Refuge del gruppo libanese Dictaphone Group a Ego Cum, esplorazione del tema del conflitto all’interno della comunità di Pergine curato da Sara Maino. ■

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di Tina Ziglio

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iprendiamoci il tempo” sarà il filo conduttore della quarta edizione di “1, 2, 3… Storie!”, il festival della narrazione per bambini e ragazzi che si terrà, a Cles, dall’11 al 13 luglio. Nei tre giorni della manifestazione le storie, protagoniste assolute, usciranno dai libri e scenderanno nelle piazze e nelle strade, entreranno nei palazzi e animeranno il centro storico di Cles attraverso spettacoli, laboratori, letture e narrazioni, fumetti e mostre, faranno parlare autori ed editori, e tutto con l’obiettivo da un lato di divertire e dall’altro di promuovere la consapevolezza che raccontare è strumento educativo fondamentale. Il programma di questa quarta edizione, organizzata come le precedenti dalla cooperativa “La Coccinella”, è ricco di novità, ma anche di riconferme come la notte in biblioteca, che quest’anno avrà come protagonista la fiaba “Forte come un orso” di Katrin Stangl, una delle più

1, 2, 3…STORIE! LA NARRAZIONE È PROTAGONISTA AL FESTIVAL DEDICATO A BAMBINI E RAGAZZI. DALL’11 AL 13 LUGLIO A CLES interessanti disegnatrici tedesche contemporanee. Gli attori guideranno i bambini nel mondo dei “modi di dire”. “Furbo come una volpe”, “veloce come una gazzella”, “lento come una lumaca” e tanti altri “modi di…” essere un bambino verranno vissuti, in prima persona, dai piccoli attraverso l’arte del Body Painting, che permette di dipingere, usando come tavola il proprio corpo. Tra i tanti ospiti di quest’edizione ci sarà anche Arianna Papini, nota illustratrice ed editrice che ha scritto e illu-

strato più di 70 libri e ha all’attivo diversi riconoscimenti anche internazionali. Papini coinvolgerà i piccoli in laboratori ispirati al libro “La quaglia e il sasso” (13 luglio) che tratta con maestria due temi molto delicati: la maternità e l’adozione. Chiara Armellini, disegnatrice che, con “Ti faccio a pezzetti” (Topipittori), è approdata in Francia, Germania e Corea, coinvolgerà i più piccoli nei laboratori “Rane a pezzetti” (sabato 12 luglio). I partecipanti con timbri, colori e pennelli, potranno ricreare l’immagine del Festival. Tutti

i lavori verranno poi esposti lungo le vie. Per gli adulti sono in programma incontri con esperti, tra cui Silvia Borando, autrice ed editrice di “Minibombo”, casa editrice dedicata ai piccoli e ai grandi che leggono con loro. “Minibombo” si caratterizza sin dalla sua nascita per un progetto che vede “dialogare” il formato cartaceo con quello digitale: ad ogni libro è, infatti, associata un’App scaricabile sul sito. Il programma completo è scaricabile dal sito: www. ■ lacoccinella.coop

PASSEGGIATA GOLOSA NELL’ORTO BIOLOGICO DEL TRENTINO

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dizione numero 17 per la BioCamminagrestana, che è ormai una tradizione ma che, altrettanto, sa rinnovarsi ogni anno. La passeggiata nell’orto biologico del Trentino dà appuntamento per domenica 27 luglio, per una giornata tra suggestivi panorami, con momenti culturali e intervalli culinari a base di prodotti locali, ovviamente biologici come è ormai la vocazione di questo territorio agricolo. La partenza è dal Passo Santa Barbara e si segue il percorso con 14 tappe fino al bivio per il Doss alt. Tra le prelibatezze da assaggiare – tutte servite con stoviglie compostabili – marmellata, polenta, miele, sciroppo di menta di melissa e di sambuco, mostarda di pere e formaggio alla griglia. Di grande interesse la visita ai ruderi di Torre Castil, accompagnati dal cantastorie, e la fattoria didattica con gli asini; al Doss alt, il mercatino coi prodotti del territorio. Il percorso ha difficoltà media e non è adatto ai passeggini. Tra le novità, l’Apt propone un «pacchetto vacanza», con due pernottamenti (www.visitrovereto.it).

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Foto: Lucio Tonina


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di Tina Ziglio

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on poteva che essere la Haydn Youth String Orchestra, formazione di giovanissimi archi olandesi diretta da Jan-Ype Nota, ad anticipare il 10 luglio, in anteprima, il calendario di una manifestazione che da sempre si presenta quale incontro internazionale di giovani talenti. La vera e propria inaugurazione è affidata il 19 luglio ad un gigante del pianismo come Aldo Ciccolini, affezionato ospite ormai da anni del festival curato dalla direzione artistica di Mietta Sighele. Ciccolini sarà interprete del Quinto Concerto di Camille Saint-Saëns sotto la guida di Isaac Karabtchevsky con l’accompagnamento dell’orchestra spagnola Reino de Aragón, per la prima volta in Italia ed orchestra in residenza a Musica Riva. Anche la violoncellista russa Natalia Gutman, icona della grande musica insignita quest’anno del premio NEM già conferito in passato a Rostropovich, tornerà ad esibirsi per il Festival, il 31 luglio, con il Concerto di Dvorak. Entrambi i loro nomi spiccano nella rosa dei docenti delle nove Masterclass organizzate da Musica Riva Festival e dedicate come di consueto

MUSICA RIVA FESTIVAL DAL 19 LUGLIO AL 2 AGOSTO, TORNA SUL GARDA CON LE MASTERCLASS DI DOCENTI INTERNAZIONALI E CON LE ESIBIZIONI DI INTERPRETI FAMOSI PER UN’EDIZIONE CHE SI PRESENTA SEMPRE PIÙ RICCA...

Aldo Ciccolini e Isaac Karabtchevsky

a diverse discipline come il canto con Mietta Sighele, la direzione d’orchestra con Isaac Karabtchevsky, direttore artistico del Teatro Municipale di Rio de Janeiro e della Petrobas Symphony Orchestra,

il corso per maestri sostituti con Marco Boemi e quelli per gli strumenti a fiato con Paolo Taballione, Primo Flauto Solista della Bayerische Staatsoper di Monaco, con Fabien Thouand, Primo Oboe Solista

dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, con Calogero Palermo, Primo Clarinetto del Teatro dell’Opera di Roma e infine con Valentino Zucchiatti, Primo Fagotto dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano. Le due settimane di Musica Riva Festival saranno scandite ogni sera da un concerto in cui verranno attraversati diversi generi musicali, dalla classica al rock, dall’operetta ai grandi cori verdiani, dalla musica spagnola a quella greca, dalla cameristica alla sinfonica. Tornano i Gitanìa Quartet con il loro swing e folk gitano (23/7) ed arrivano direttamente da Salonicco con la loro carica elettrizzante i Ko-

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trentinopanorama Natalia Gutman e Isaac Karabtchevsky

CENTRO ESCURSIONI CATINACCIO/ROSENGARTEN Paolo Taballione e Valentino Zucchiatti nei concerti di Mercadante e di Weber (27/7) e ancora Calogero Palermo e Fabien Thouand nei concerti mozartiani (29/7) con l’orchestra in residenza sotto la direzione di Marco Boemi. Per una felice collaborazione di Musica Riva con il Concorso internazionale “Aram Khachaturian” di Yerevan in Armenia, il vincitore dell’ultima edizione, il giovane violoncellista Andrei Ionita, terrà un concerto in formazione cameristica (22/7). Non mancheranno i numerosi appuntamenti con gli allievi delle diverse Masterclass, come il tradizionale appuntamento con gli allievi del corso di direzione d’orchestra, che vede la partecipazione del solista Francesco Maria Moncher nel concerto per pianoforte e orchestra di Ravel (26/7), nonché con gli allievi pianisti (25/7) e gli allievi cantanti (1°/8). Dal cortile della Rocca di Riva del Garda al palcoscenico sul porticciolo di Piazza Garibaldi, dal Casinò di Arco a Castel Drena sino alla zona archeologica di San Martino, Musica Riva Festival animerà anche l’estate 2014 richiamando, come ogni anno, centinaia di musicisti sulla sponda trentina del Lago di Garda. Per informazioni sulle Masterclass e per i biglietti dei concerti: tel. 0464 554073, cell. 348 ■ 7610480

Un viaggio in mezzo alla natura

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CENTRO ESCURSIONI MONZONI COSTABELLA Moena, Passo San Pellegrino, Seggiovia Costabella Un museo a cielo aperto

areagrafica.tn.it

za Mostra (20/7), band che fonde ska, punk e rock con generi di musica tradizionale greca come il rebetiko. Non mancano dunque anche i generi più diversi nel calendario dei concerti, che ospitano anche la Sossio Banda per una serata di world music direttamente da Gravina di Puglia (21/7). Tra le orchestre che potremo ascoltare a Riva del Garda, oltre ai giovanissimi archi olandesi di Groningen e agli spagnoli dell’orchestra in residenza Reino de Aragón dalla città di Munzòn, troviamo anche la cinese Macao Youth Symphony Orchestra (28/7). L’attore Elio Pandolfi assieme al soprano Daniela Mazzucato e al tenore Max René Cosotti saranno i protagonisti del Gran Galà dell’Operetta (30/7) mentre il Coro Renata Tebaldi di Parma parteciperà alla serata conclusiva diretta da Karabtchevsky con la partecipazione del Primo Premio “Zandonai” 2014, il soprano coreano Park Seyuong, e di altre giovani voci premiate all’ultima edizione del prestigioso concorso lirico internazionale (2/8). Avrà occasione di esibirsi nel calendario di Musica Riva Festival anche il contraltista spagnolo Victor Jimenez Diaz, vincitore di un Premio Speciale sempre allo “Zandonai” 2014, per un appuntamento di musica barocca con il quintetto di solisti dell’Orquesta Reino de Aragòn (23/7). Durante il Festival saranno ospiti, in qualità di solisti, anche i docenti

Numerose testimonianze ben conservate delle postazioni della Prima Guerra Mondiale (19141918). I Monzoni sono definiti il museo geologico e mineralogico più interessante d’Europa. Alcuni percorsi: Costabella-Passo delle Selle (facile). Alta Via Bepi Zac (via attrezzata). Alta Via Federspiel (via attrezzata), CostabellaFuchiade (facile).

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trentinopanorama

di Lara Deflorian

DRODESERA

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iunta alla sua 34esima edizione, la kermesse storica di Drodesera sempre più si caratterizza come scenario d’incontro e scambio innovativo di performing art, come imprescindibile punto d’approdo della contemporaneità e come centro propulsore dell’innovazione artistica in ambito nazionale e internazionale. Dal 24 luglio al 2 agosto, nelle fucine della Centrale idroelettrica di Fies, il fe-

DAL 24 LUGLIO AL 2 AGOSTO, NELLE FUCINE DELLA CENTRALE IDROELETTRICA DI FIES, IL FESTIVAL PRESENTERÀ I FRUTTI DI UN INTENSO ANNO DI LAVORO, PROGETTAZIONE E CAMBIAMENTO... stival presenterà i frutti di un intenso anno di lavoro, progettazione e cambiamento in tutta la sua evoluzione: racconterà le biografie, le passioni, la forza di artisti e creativi, provenienti dai più disparati ambiti disciplinari e lo farà attraverso la proposta delle sue “pratiche costruite”, delle sue “Skillbuilding”, il cui stesso termine dà il titolo al Festival di quest’anno. Con oltre 60 artisti e 21 prime nazionali, la nuova edizione di Drodesera

sarà quindi “un luogo in cui costruire e mostrare le nuove capacità personali e collettive per un mondo in cui sembra esserci una sola possibilità e un unico tempo per allenarsi e scattare, danzare e combattere”. Durante i consueti 10 giorni di rappresentazione, oltre a mettere in campo arti performative e visive, comunicazione, grafica, marketing, in cui gli artisti si sperimentano, il Festival lancerà un importante premio per la per-

formance che offrirà, oltre ad un contributo alla produzione delle opere, la possibilità di una residenza creativa. In primis Skillbuilding si strutturerà in una selezione di artisti internazionali divenuti oramai punti di riferimento nell’ambito delle arti sceniche e performative come il nuovo collettivo della coreografa e danzatrice islandese Erna Ómarsdóttir e Valdimar Jóhannsson / Shalala Cie. Nota ai frequentatori di Fies per

CIRCUITO DELLA DANZA DELLA VAL RENDENA

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a qualche anno ormai attivo nella costruzione di circuiti della danza che coinvolgono luoghi inconsueti alle performance tersicoree e che quindi rappresentano anche una nuova opportunità per gli artisti protagonisti, il Centro Servizi Culturali S. Chiara di Trento a partire dalla prossima fine di luglio, propone tre appuntamenti con la danza made in Italy in Val Rendena. Per i turisti ospiti in questa stessa zona montana, tale circuito costituisce un’allettante offerta culturale, ma soprattutto rappresenta una valida alternativa alle consuete rappresentazioni folcloristiche. S’inizierà il 25 luglio al Paladolomiti di Pinzolo che ospiterà la compagnia fiorentina di danza contemporanea Kaos Balletto protagonista de Il Mago di Oz, una storia educativa conosciuta da tutti e che ha fatto crescere generazioni di bambini. Il coreografo Roberto Sartori nel suo allestimento, pur rispettando l’originalità della vicenda scritta da Frank Baum, ha realizzato una creazione che si sviluppa in luoghi e momenti sospesi, arricchita

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dall’utilizzo di proiezioni in videomapping in cui i danzatori interagiscono attraverso forme geometriche e percorsi che regalano particolari effetti visivi. Sempre al Paladolomiti di Pinzolo, l’8 agosto il Balletto del Sud sarà protagonista di un’altra storia, questa volta una tra le più conosciute fiabe romantiche, La Bella Addormentata. L’ultimo appuntamento che chiuderà il circuito si svolgerà al Palacampiglio a Madonna di Campiglio dove, il 15 agosto, la compagnia sanremese Ariston Proballet, sulle “calienti” musiche di Piazzolla, sarà protagonista di Liber&Tango, un’intensa e sensuale “conversazione d’amore”. Ne è artefice il duo composto da Sabrina Ribaldi e Marcello Algeri che, con le loro coreografie, uniscono la danza moderna allo spirito e al linguaggio del tango, al fine di creare atmosfere che parlano al femminile e al suo mondo fatto di debolezze, di grande forza, ma anche del rapporto tra i sessi, a volte tenero e delicato, a volte scherzoso e a volte violento. Per info: numero verde 800 013952 - www.centrosantachiara.it. L.D.


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le sue esibizioni eccentriche e potenti, intrise di horror, con il suo nuovo gruppo presenterà un talk show sulla sua vita e un live musicale all’interno di un vero e proprio club notturno. Dalla Francia il performer Jean-Luc Verna si misurerà nella forma concerto le cui note hanno già incantato gli spettatori di musei e spazi performativi di tutto il mondo. Dalla vicina Svizzera Massimo Furlan/Numéro23Prod muovendosi tra arti visive e performative, racconterà con ironia la vita di Arnold Schwarzenegger, mentre dal Belgio il gruppo Berlin si concentrerà sulla biografia di persone incontrate durante un viaggio intorno al mondo. Il collettivo Barcelona, con base londinese, indagherà, oltre agli elementi biografici, il rapporto tra singolarità e collettività, riflettendo sul significato stesso di “creazione collettiva”. Ad aprire la nuova edizione di Live Works Vol.2 – performance act award, saranno alcuni tra i più importanti nomi nel panorama delle arti contemporanee come l’acclamato coreografo Jérôme Bel, i performer e attivisti politici John Jordan e Isabelle Frémeaux/The laboratory of insurrectionary imagination e l’artista Aníbal López (A-1 53167); mentre a concorrere alla nuova edizione dello stesso premio saranno Cian Donnelly (IE), Corinne Mazzoli (IT), Curt Steckel (USA), David Bernstein (USA-NL), Dennis Vanderbroeck (NL), Feiko Beckers (NL), Jacopo Miliani (IT), Julie Béna (FR) e

Riccardo Giacconi (IT). L’idea di performance che Fies porta avanti contamina ogni settore e ambito lavorativo e per questo, la competizione sarà aperta anche ai professionisti di differenti settori disciplinari: dai new media alla moda, dall’urbanistica all’attivismo politico includendo flash mob e workshop based project. Oltre a un premio per la miglior produzione, una qualificata giuria assegnerà a uno tra i nove progetti finalisti in residenza a Fies dal 9 all’11 luglio, un ulteriore periodo di lavoro. A rappresentare l’Italia saranno, come ormai accade da qualche anno, le compagnie sponsorizzate e cresciute tra le mura di Centrale Fies nell’ambito del progetto Fies Factory come i Pathosformel che hanno annunciato l’abbandono dell’attività teatrale in vista di nuovi territori di ricerca. Ci sarà poi la storica compagnia romana Accademia degli Artefatti, che al festival racconterà le biografie di alcuni artisti ospiti, essi stessi cresciuti nell’incubatore di Fies e pronti a mostrare le loro “skills” appartenenti ad ambiti diversi e proiettate oltre a qualsiasi confine di genere. Stiamo parlando di Marta Cuscunà, Codice Ivan, Teatro Sotterraneo, Anagoor e Francesca Grilli. Il giovane gruppo Dewey Dell trasformerà in danza l’immaginario Manga e Anime giapponese, mentre Mara Cassiani feat. Team Paradiso, OHT Office for a Human Theatre e Benno Steinneger/Codice Ivan, presenteranno i loro ultimi lavori. Una diversa formula avrà inoltre la Temporary Gallery, lo spazio dedicato alle arti visive, da anni cuore pulsante della centrale idroelettrica e matrice del tema annuale del Festival. Infine l’edizione di Skillbuilding presenterà il nuovo progetto Fies Core, finalizzato ad essere un incubatore di imprese di aggregazione e di diffusione legate ai nuovi scenari della cultura. ■

BASELGA DI PINÈ - TRENTO 12 luglio | 23 agosto 2014 Sabato 12 luglio Omaggio a Claudio Abbado L'Altra voce della musica

In viaggio con Claudio Abbado tra Caracas e l'Avana

Azienda per il Turismo Altopiano di Piné e Valle di Cembra

CENTRO CONGRESSI PINE 1000 ORE 21

Domenica 20 luglio Bonporti Jazz Orchestra Dir. Roberto Spadoni Jazz Sebastian Bach

In collaborazione con Trentino IMMAGINI e Conservatorio F.A. Bonporti

25 LUGLIO - 8 AGOSTO

PIANO FESTIVAL Venerdi 25 luglio OLEG MARSHEV pianoforte

Venerdi 1 agosto Bonporti Summer Piano_Lab

Sabato 26 luglio PIETRO DE MARIA pianoforte

Sabato 2 agosto MARIANGELA VACATELLO SOFYA GULYAK duo pianistico

Domenica 27 luglio ALEXANDER MEINEL pianoforte

Martedi 29 luglio RASA BIVEINIENE ARABEL MORAGUEZ duo pianistico

Domenica 3 agosto GIANPAOLO PELOSO violino BRUNO CANINO pianoforte Venerdi 8 agosto Orchestra Haydn Di Bolzano e Trento FRANCESCO ANGELICO direttore RODOLFO LEONE pianoforte BERTOLD STECHER tromba

Bonporti Summer Piano_Lab III ed. 25 – 31 LUGLIO 2014

ARABEL MORAGUEZ Conservatorio Superiore di Vigo Spain OLEG MARSHEV A. Bruckner Privatuniversität Linz Austria RASA BIVEINIENE YAKUTYTE Conservatorio Superiore di Vigo Spain ALEXANDER MEINEL Hochschule “F. Mendelssohn” Leipzig Germany

Martedi 12 agosto I concerti del Sagrato_ CelloTrekking Ore 9.30 Chiesetta di Ricaldo Ore 11.00 Antica Pieve di Baselga Ore 17.00 Chiesetta di Vigo Sabato 16 Agosto Chiesa di San Rocco di Miola ore 21.00 Orchestra Haydn di Bolzano e Trento BENJAMIN BAYL direttore REBECCA BOTTONE soprano

Sabato 23 agosto Santuario di Montagnaga ore 21.00 Theresia Youth Baroque Orchestra CLAUDIO ASTRONIO direttore

Pinè Musica XXIII edizione

Info & biglietti

Apt Pinè Cembra 0461-557028 www.visitpinecembra.it www.distrattamusa.it facebook

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ContraMilonga Ensemble

di Nicola Tomasi Asako Uchimura

FESTIVAL PIÙ PIANO

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resce anno dopo anno il Festival Più Piano e dal Trentino, dove è nato nel 2008, si allarga sul territorio dell’Alto Adige con un calendario di concerti sempre più ricco e variegato. La VII edizione s’inaugura proprio vicino a Bressanone con i fondatori del festival, che il 16 luglio daranno il via nella suggestiva cornice dell’Abbazia di Novacella ad una stagione concertistica che offre sedici appuntamenti e che si concluderà il 12 agosto con un happening artistica. I luoghi del festival annoverano consolidati legami e nuovi sodalizi, contando in Trentino lo storico Palazzo della Magnifica Comunità di Fiemme a Cavalese, lo splendido Salone delle Feste dell’ottocentesco Palace Hotel di Roncegno in Valsugana, il moderno Paladolomiti di Pinzolo in Val Rendena, lo storico Palazzo dei Panni ad Arco nel Basso Sarca e la Sala dei Mille a Baselga di Pinè sull’Altopiano di Pinè; mentre in Alto Adige saremo ospitati tra i vigneti dei Giardini del Sudtirolo, a Caldaro, nella sala Bosendorfer della Musikschule da poco intitolata al liutaio altoatesino Alban, e a Varna nella Sala Augustini dell’Abbazia di Novacella, monastero agosti76

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LA VII EDIZIONE S’INAUGURA CON I FONDATORI DEL FESTIVAL, CHE IL 16 LUGLIO DARANNO IL VIA NELLA SUGGESTIVA CORNICE DELL’ABBAZIA DI NOVACELLA niano del XII secolo. Quanto mai ricca di strumenti e di repertori diversi è l’edizione di quest’anno, che racchiude in sé la classica come il tango, la musica occidentale come quella asiatica e che richiama in regione ventinove artisti internazionali, tra i quali spicca il famoso pianista italiano Bruno Canino, che si esibirà in versione cameristica all’inizio di agosto in un concerto che nasce dalla collaborazione con un altro festival trentino, Pinè Musica. Gli appuntamenti in pro gramma spaziano dal recital pianistico alle formazioni cameristiche del duo e del trio, ospitando strumenti ad arco, strumenti a fiato ed anche la voce. La rassegna, caratterizzata dalla presenza del pianoforte in ogni concerto, propone ogni anno un Paolo Marchegiani e Marco Schiavo

Gianna Queni

concerto speciale dove le tastiere incontrano un’altra arte, che nel 2014 saranno il teatro e la pittura. Il 16 luglio il duo pianistico Monique Ciola e Edoardo Bruni aprirà il Festival Più Piano presso l’Abbazia di Novacella a Varna, vicino

a Bressanone, con un programma che comprende anche l’esaltante trascrizione wagneriana del Tannhauser. Il ContraMilonga Ensemble sarà protagonista di due appassionanti serate di tango a Roncegno (22 luglio) e a Pinzolo (23 luglio), mentre il soprano Gianna Queni, accompagnata dal pianista Claudio Cozzani, interpreta l’opera lirica a Cavalese (24 luglio). Una fantasia romantica per flauto e pianoforte sarà offerta dal duo composto da Giuseppe Nova e Giorgio Costa a Bressanone (25 luglio) e il pianista tedesco Christoph Soldan si esibirà a Caldaro per una serata mozartiana tra musiche e letture epistolari (28 luglio). Roncegno ospiterà il violinista tedesco Michael Stüve e la pianista Asako Uchimura per una serata Italia-Asia (29 luglio), mentre a Pinzolo si esibirà il duo a quattro mani Paolo Marchegiani e Marco Schiavo (30 luglio). Chiude gli appuntamenti del mese di luglio una serata dove il teatro incontra la musica nella storia di due donne dell’Ottocento, Clara Schumann e Fanny Mendelsshon, con l’attrice Silvia Sartorio ed il duo pianistico Nicora-Baroffio (31 luglio). Il programma completo del Festival è presente sul sito dell’associazione che lo organizza: www.sonoramente.it. ■


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MOSTRE, CONCORSI E CONCERTI SULL’ALTOPIANO DELLA VIGOLANA PER UN’ESTATE RICCA DI EMOZIONI poesie vincitrici saranno lette pubblicamente e raccolte in un volumetto. Continuando nella scia artistica ritornano i Suoni della Vigolana: quattro appuntamenti domenicali in cui musica e natura si uniscono: 20 luglio al parco delle Rive a Vigolo Vattaro, 27 luglio al Doss del Bue a Vattaro, 10 agosto alle Fratte a Bosentino e 17 agosto al parco fluviale del torrente Centa a Centa San Nicolò. Dopo il successo degli scorsi anni continua Per il Centro Sotto le Stelle: ogni giovedì

sera di luglio e agosto il centro storico di Vigolo Vattaro prende vita con negozi aperti, animazione e tanta allegria per grandi e piccoli. Giunta alla nona edizione la cena dei Veci Saori Vigolani, domenica 3 agosto, un momento conviviale nel centro di Vigolo Vattaro per riscoprire gli antichi sapori conditi con chiacchiere in compagnia. Per godere appieno della natura ecco Benessere in Movimento: guide alpine, accompagnatori, istruttori di nordic walking, mountain bike

e equitazione sono pronti ad accompagnarvi alla scoperta del territorio e delle sue particolarità. Queste attività all’aria aperta fanno venire appetito: per questo i nostri ristoratori sono lieti di proporvi Sapori d’estate, un menu che coniuga prodotti stagionali del territorio con una cucina semplice e genuina. Potete trovare il programma estivo sul sito www. vigolana.com e non dimenticate di visitare la nostra pagina facebook dove potrete trovare tantissime foto degli eventi. Venite a trovarci nel nostro ufficio a Vattaro, saremo lieti di consigliarvi il modo migliore per godere il nostro altopiano. ■

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’altopiano della Vigolana sta puntando molto sulla cultura: si inizia il 5 luglio con l’inaugurazione della mostra concorso di pittura La Madonnina, giunta alla sua settima edizione. Durante gli orari di apertura della mostra (tutti i giorni dalle 17.00 alle 21.00 e la domenica dalle 10.00 alle 12.00) sono previsti due momenti di spettacolo: mercoledì 9 luglio alle ore 20.30 l’arte in musica e mercoledì 16 luglio alle ore 20.30 l’arte in poesia, momenti pensati per godere appieno ogni espressione artistica in modo non separato ma considerando l’arte come una simbiosi di emozioni. Torna un appuntamento classico dell’estate vigolana, il concorso di poesia Alicante: la premiazione sarà sabato 26 luglio alle ore 20,30 presso l’auditorium di Vigolo Vattaro. Oltre a essere premiate, le

BENESSERE ALL’ARIA APERTA

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di Fabio De Santi

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a Bandabardò torna in azione con un nuovo disco, “L’improbabile” e con un tour che attraverserà la Penisola. Un tour che porterà una delle formazioni più amate del folk rock tricolore anche in Trentino con il concerto di domenica 6 luglio alle Cantine Rotari di Mezzocorona per l’evento finale del festival Solstizio d’Estate organizzato dal Gruppo Arte. A tre anni di distanza da “Scaccianuvole” ritorna la poesia, l’allegria, il ritmo e la passione della live band italiana più apprezzata dal popolo folk rock, la Bandabardò, con un album di inediti, l’undicesimo della formazione fondata da Enrico “Erriquez” Greppi e Alessandro “Finaz” Finazzo nel lontano 1993, e per la prima volta con Warner Music. Anticipato in radio dal 27 maggio da “E allora il cuore”, il primo singolo che vanta la collaborazione

EVENTI ROCK E DINTORNI TANTI GLI EVENTI “ELETTRICI” IN TRENTINO. A PARTIRE DAL CONCERTO DELLA BANDABARDÒ, IL 6 LUGLIO, AL LIVE SET DI “NOMI ON THE ROCK”, OLTRASUONI FESTIVAL E “I MARTEDÌ DELLE BAND” di Alessandra Contini de Il Genio, “L’improbabile” è il nuovo capitolo di questa formazione da sempre fuori dagli schemi. Il disco contiene dodici canzoni, composte tra la fine del 2013 e il gennaio 2014, nate da chiacchiere

da bar, aforismi, aneddoti dove si parla di amore, sessualità, attualità, frivolezze ed anche terremoto con le parole scritte da Francesco Gazzè. I loro concerti sono feste straripanti d’affetto: il pubblico vi partecipa nume-

rosissimo, cantando infaticabile ogni canzone, duettando continuamente con gli artisti sul palco, senza perdersi un solo verso, in uno scambio d’intesa che non smette mai di sorprendere la Banda stessa. L’estate in

SUMMER SESSION 2014 CON I TEMPELHOF

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orna nella sua sede abituale, quella di Piazzale Degasperi a Rovereto , il Festival internazionale di musica elettronica ed arte contemporanea “Summer Session”. Una due giorni di elettronica, giunta alla sua tredicesima edizione quella organizzata dal Cdm di Rovereto nelle giornate del 4 e 5 luglio che ospiterà diversi dj set italiani ed internazionali. Un festival che ha sempre creduto nel cambiamento e ha seguito necessità e visioni anno per anno, adeguandosi ma allo stesso tempo sfidando le possibilità, cercando nei propri limiti e nelle proprie risorse, l’ispirazione per fornire qualcosa di unico, come in una storia ben scritta, capitolo dopo capitolo. Venerdì 4 dunque fra i protagonisti ci sarà Carola Pisaturo, dj romana che è anche produttrice con n suono che rende conto della sua educazione musicale, fatta di techno old-school, funk ed elettronica. Il suo stile affilato, minimale e ruvido, la porta ad essere prodotta da note etichette internazionali. Sul palco anche Antonio Ferrari, in arte Ralf, un disc jockey che ha sempre guardato alla musica house e ha fondato LaTerra recordings, un’etichetta discografica indipendente. La notte di sabato verrà aperta dal Balearic Gabba Sound System seguita dal duo dei Tempelhof, leggasi Luciano Ermondi e Paolo Mazzacani.

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Nel loro sound oltre alle radici rock come hanno più volte raccontato i due anche: “Molto Kraut, Cosmic, Balearic, ci siamo lasciati affascinare dall’ondata dubstep e da tutte le declinazioni più recenti dell’elettronica. Ora credo che la sfida sia far convergere tutto quest’universo di fascinazioni in un unico suono”. Arriva dalla Norvegia invece Prins Thomas con la sua musica delineata come “space disco” con influenze krautrock, psychedeliche and prog.

Tempelhof, al secolo, Luciano Ermondi e Paolo Mazzacani


trentinopanorama Trentino fa rima con i festival e in luglio gli occhi sono puntati su “Nomi on the Rock”, la kermesse ospitata dal borgo lagarino dove, dal 10 al 12 luglio, suoneranno Calibro 35, con il loro “Traditori di tutti”, Little Taver and his crazy alligator, The Last Killers, insieme a Sugar from soul, Billy and the crazy dogs, The Deaf Players e L’Opera di Amanda. Il gruppo più atteso sono proprio i Calibro 35 che suoneranno il 12 con il loro sound ispirato dalle colonne sonore di molti film di genere poliziesco tipici dell’Italia degli anni settanta. Il loro primo album esce nell’ottobre del 2008 dopo una lunga stagione di concerti e registrazioni. Il disco comprende una versione del brano L’appuntamento, originariamente interpretato da Ornella Vanoni, diventato poi uno dei must di questa formazione. I Calibro 35 presenteranno il loro nuovo disco “ Traditori di tutti” che prosegue nella loro strada con un sound che è un corroborante ibrido di funk, musica classica, hard-

rock, progressive, psichedelia, che sembravano esser rimasti sepolti nella polvere degli anni Settanta. Luglio è anche il mese di Oltrasuoni Festival giunto alla sua undicesima edizione ed organizzato dai ragazzi di Sonà il 4 e il 5 a Parco Ciclamino di Pietramurata. Si comincerà già alle 22 di venerdì 4 luglio con i “nostrani” Next Point, seguiti da Johnny Mox, Monsters of universe, Lags, band romana post hardcore nella quale milita il centometrista Andrew Howe. In chiusura lo stoner potente dei Black Rainbow. Sabato invece on stage, dai teutonici Dukes of Hamburg, agli spezzini King Mastino, ai Giuda e agli australiani The New Christs un pezzo di storia del rock anni ’80. A undici anni dal loro ultimo ed unico tour tricolore, ritornano in Italia Rob Younger e soci, leggenda del rock australiano. Per rimanere sull’onda rock torna, per la sua terza edizione, promossa dal Centro Servizi Culturali S. Chiara e dalle Politiche Giovanili del

Bandabardò

Comune di Trento (attraverso il Centro Musica), la rassegna «I Martedì delle Band». Saranno dieci le serate in programma al Giardino S. Chiara, ognuna delle quali porterà sotto i riflettori due gruppi: la Band titolare del concerto e una Opening Band. Si inizia il 1 luglio con

Gazebo e Shining Slope che lasceranno spazio martedì 8 a Poppers e Clara Can’t Escape, il 15 a Leathermask e Prolugue of a new generation, il 22 a Seven deadly folks e The Skatarada, mentre a chiudere il mese, il 29, saranno Matleys e The Zeroids. ■

DOMENICA 27 LUGLIO 2014 PER INFO E PRENOTAZIONI: comitatomostramercato@hotmail.it www.camminagrestana.it

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Mario Brunello

di Nicola Tomasi

SUONI DELLE DOLOMITI Ginevra Di Marco

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ent’anni di musica sulle montagne del Trentino: il festival “I Suoni delle Dolomiti” taglia quest’anno un importante traguardo e festeggia il suo XX compleanno, dopo il brindisi inaugurale, durante il quale non mancherà ovviamente di suonare l’amatissimo Bach, Mario Brunello sarà protagonista di altri significativi appuntamenti, ad iniziare dal trekking sul Monte Pasubio, che apre la sezione di Dolomiti di Pace: nelle giornate dell’1, 2 e 3 luglio (con concerto conclusivo alle ore 14 di giovedì 3, al Rifugio Vincenzo Lancia), il musicista di Castelfranco Veneto percorrerà le trincee, le gallerie e i camminamenti del Pasubio insieme ai componenti del Signum Saxophone Quartet (due sloveni e due tedeschi), suonando musiche scritte durante gli anni della Grande Guerra. Trekking e concerto finale sono inseriti nel programma nazionale delle commemorazioni del Centenario della Prima Guerra Mondiale. Novità de “I Suoni delle Dolomiti” 2014, Arteapedali: dal 17 al 19 luglio, quattro “ciclomusicisti” – Daniele di Bonaventura (bandoneon), Elias Nardi (oud), Carlo La Manna (basso) e Corrado Bungaro (nikelharpa, violino) - pedale80

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LA XX EDIZIONE DEL FESTIVAL CHE PROPORRÀ EVENTI FINO AL 28 AGOSTO. DALLA MUSICA CLASSICA AI CANTAUTORI COME CRISTIANO DE ANDRÉ ranno insieme ai partecipanti compiendo un tour in mountain bike lungo il percorso di 120 km del Dolomiti Brenta Bike. Musica la mattina prima della partenza, durante le soste, all’arrivo e prima di andare a dormire. Concerto finale alle 14 di sabato 19 luglio a Malga Movlina (Terme di Comano), arricchito dalla presenza del trombonista Gianluca Petrella. Per fine luglio, dal 28 al 30, è previsto un altro trekking, questa volta tra i Rifugi del Catinaccio e del Sassolungo (Dolomiti di Fassa). Per l’occasione Paolo Fresu ha concepito 12 nuove composizioni che gettano un ponte ideale tra il Gennargentu e le Dolomiti, fra il sardo e il ladino. Con lui, durante il trekking e il concerto conclusivo di

Cristiano De André

mercoledì 30 luglio (Rifugio Micheluzzi, ore 14) il chitarrista Bebo Ferra e il quartetto d’archi Alborada. A musiche che si nutrono di influenze diverse (tango, musica da camera, improvvisazione e altro ancora) sono

ascrivibili i concerti di Dino Saluzzi (bandoneon), Felix Saluzzi (sax e clarinetto) e Anja Lechner (violoncello) che sabato 12 luglio saluteranno il sorgere del sole (ore 6) a Col Margherita (Val di Fassa); del Quintetto Turchese e del pianista Mark Baldwin Harris, impegnati a favorire un dialogo fra Oriente e Occidente (lunedì 21 luglio, Rifugio Giovanni Segantini, Val Rendena, Presanella). Per il jazz: il rodato duo tromba – fisarmonica Fabrizio Bosso – Luciano Biondini (martedì 8 luglio, San Nicolò, Jonta, Val San Nicolò), la violinista Regina Carter (martedì 15 luglio, Malga Kraun, Piana Rotaliana, Monte di Mezzocorona), il trombettista Dave Douglas con il nuovo progetto Mountainside, tre fiati e batteria (mercoledì 16 luglio, Laghi di Bombasèl, Val di Fiemme). Nutrita la rappresentanza di esponenti della canzone d’autore italiana: Cristiano De André, che proporrà canzoni sue e di Faber (giovedì 10 luglio, Malga Canvere, Val di Fassa); Ginevra di Marco, con repertorio che spazia dalla canzone d’autore a melodie popolari (lunedì 11 agosto, Malga Rosa, Val Rendena).


trentinopanorama

www.catinacciodolomiti.it

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a qua molte opportunità di escursione grazie ai sentieri e percorsi ben segnalati che conducono alla scoperta di tutto il gruppo del Catinaccio. C’è la comoda passeggiata pianeggiante percorribile anche spingendo il passeggino fino alle vie attrezzate e scalate in parete. Vi sono oltre 20 rifugi di cui 6 a pochi passi dall’arrivo degli impianti. In alcuni è possibile pernottare e godere della bellezza ineguagliabile del cielo stellato in alta montagna: un’esperienza che rimarrà impressa nella memoria. Il Ciampedie è particolarmente indicato per la famiglia. All’arrivo della funivia si trova un grande parco giochi con personale esperto e qualificato a cui affidare i bimbi per concedersi al totale relax. Da non perdere i percorsi tematici: • il Sentiero della Foresta, lungo il sentiero 540 Ciampedie-Gardeccia con numerosi punti informativi sulla natura di alta montagna (adatto anche ai passeggini); • il Sentiero delle Leggende, la strada forestale Pian PeceiGardeccia, dove si trovano i

UN VIAGGIO IN MEZZO ALLA NATURA A 2000 METRI DI ALTEZZA NEL CUORE DEL CATINACCIO ROSENGARTEN, UNA BALCONATA PANORAMICA SULLA VAL DI FASSA E SULLE DOLOMITI, RAGGIUNGIBILE CON LA FUNIVIA DA VIGO DI FASSA O CON LE SEGGIOVIE DA PERA DI FASSA

riassunti di sei leggende legate al Catinaccio. Ogni settimana, il Museo Ladino di Fassa organizza escursioni accompagnate per famiglie con bambini (escursione a pagamento. Info 0462.760182, www.istladin.net);

• il Giro del Ciampedie, sentiero attorno all’altopiano del Ciampedie. Una comoda e facile passeggiata di 40 minuti nella frescura del bosco con suggestivi scorci panoramici sulla Val di Fassa.

Ci sono poi le escursioni accompagnate (escursioni gratuite, impianti a pagamento, partenza dal Ciampedie): • lunedì, giovedì e sabato, dal 23/06 al 13/09, escursione naturalistica, sapori e sapere, geologia e leggende. Escursione facile, adatta a tutti; • martedì e venerdì, dal 01/07 al 29/08, nordic walking con guida, di due/ ■ tre ore al mattino. INFORMAZIONI: Catinaccio Impianti a Fune Vigo di Fassa Tel. 0462.763242 www.catinacciodolomiti.it

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TUTTI I RINASCIMENTI ECCENTRICI A CASTELLO

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opo l’esplosione mistica e verticistica del gotico, l’arte approda nei porti dove predomina l’uomo e la ragione, il rinascimento. Ma questi due poli

che, per anni, convivono, altro non sono che due facce della stessa medaglia, ovvero il rincorrere, tramite il colore, la forma e i volumi, di due deità: Dio e l’Uomo. Entrambi possessivi, monoteisti, burberi e saccenti. Bisognerà aspettare qualche anno perché l’arte scivoli lentamente verso il calderone dell’inventiva e della creatività carnale e corposa, fuori dagli schemi rigidi e frigidi di un rinascimento prospettico di geometrica memoria. Il manierismo gioca su diversi tavoli: ingloba, fagocita, tramuta e trasforma. Scavalca, si tuffa nel passato, ritorna al presente per strane e contorte vie. Porta con se mitologie e metafore, allegorie e sacralità. Come nelle scatole cinesi ogni segno rimanda a mille mondi, l’universo non è più uno e il religioso laico si confonde con il leggiadro paganesimo. Ogni opera diventa così una tavolozza e un archivio ricco di nozioni misterioso fiche, riallacciantisi agli insegnamenti di un Marsilio Ficino e di un Pico della Mirandola e formanti tutt’uno con quella

FORTE COMUNE 1914/2014

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cent’anni dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale, a Forte Strino si inaugura una doppia personale (19 luglio – 28 settembre), in collaborazione con le gallerie trentine Buonanno Arte Contemporanea e Studio d’Arte Raffaelli, che, unite per la prima volta dopo dieci anni nell’organizzazione della mostra, presentano quest’estate gli artisti Michelangelo Galliani e Andrew Gilbert. L’intento comune è proprio quello di rappresentare il dolore, il senso di precarietà, la memoria e la speranza che sono parte dell’esperienza di guerra, attraverso una visione giovane e tuttavia già matura. Michelangelo Galliani accosta l’armonia del marmo statuario di Carrara alla freddezza del bossolo, emblema della lacerazione e del dolore prodotte dal conflitto. L’artista tende ideologicamente a cristallizzare l’attimo, alludendo ad un’altra peculiarità del tempo: la memoria, che agisce sui corsi e sui ricorsi della storia, sulla ciclicità inesorabile degli eventi. Andrew Gilbert affronta il tema della guerra con un’ironia che mette a nudo l’assurdità di ogni conflitto, oltre a rieinterpretare con una fresca narrazione le modalità di comunicazione propagandistica del passato e l’errata concezione della guerra che ne deriva. In occasione della mostra a Forte Strino, Andrew Gilbert ha realizzato una serie di opere inedite ispirate alla Guerra Bianca, concentrandosi in particolar modo sulla condizione delle giovani leve inviate al Fronte. Mail: info@vermigliovacanze.it - buonannoac@virgilio.it - studioraffaelli@tin.it

particolare e affascinante atmosfera di rinato interesse per il platonismo e l’ermetismo da parte dell’arte tardo rinascimentale.

Non occorre andare molto lontano per gustare questo filone di intraprendenti artisti di corte, veri e propri scrigni di simboli. Basta una passeggiata nelle sale del Castello del Buonconsiglio con gli occhi rivolti all’insù ed ecco apparire i potenti affreschi di Dosso Dossi, forse il più famoso dei fratelli Dossi, estense di nascita, cittadino di svariate corti. Qui, nelle ariose e splendenti sale del Magno Palazzo del Castello clesiano, si dilettò a dipingere assieme al fratello Battista tra il 1531 e il 1532. Che fosse famoso ce lo ricorda lo stesso Ludovico Ariosto che, nel XXXIII canto dell’Orlando Furioso, cita i fratelli Dossi tra i pittori di quai la fama sempre starà fin che si legga e scriva al pari di Leonardo, Mantegna, Bellini, Michelangelo, Raffaello, Sebastiano del Piombo e Tiziano.

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trentinomostre Da queste testimonianze a creare, in loco, una mostra sul successo dei Dossi, il passo è breve e soltanto la fertile mente di Franco Marzatico, poteva, in collaborazione con la Galleria degli Uffizi, di cui è l’idea, allestire si tal percorso – per niente lineare – negli eccentrici rinascimenti:

Rinascimenti eccentrici. Dosso Dossi al Castello del Buonconsiglio, è il titolo della mostra che si inaugurerà il 12 luglio per chiudere i battenti il 2 novembre 2014. La mostra, racconterà lo straordinario percorso artistico di questo eccentrico pittore del tardo Rinascimento italiano. Nella complessa pittura di Dosso, originale, elegante ed allegorica, affiora costantemente l’influenza dei grandi maestri: riecheggia la tavolozza del Giorgione, la complessità del Tiziano, i dettagli paesaggistici del Bellini, ma allo stesso tempo si respira la lezione di Michelangelo e Raffaello. Una trentina di opere, oltre agli affreschi presenti in loco, ci aiutano a ripercorrere le tappe, dalla corte di Alfondo d’Este a Ferrara, passando per Pesaro presso la duchessa Eleonora

d’Urbino fino alla città montana di Trento, al servizio di quel principe vescovo, Bernardo Clesio, assai munifico e prodigo nelle committenze come lo fu nello spegnere nel sangue la protesta dei contadini sfruttati. Tra i capolavori dosseschi ci sarà anche il magnifico dipinto Giove pittore di farfalle, quadro enigmatico quanto la Tempesta del Giorgione. La storia del dipinto, conservato fino a qualche anno fa al Kunsthistorisches Museum di Vienna ed ora custodito nel Castello del Wawel a Cracovia, ha affascinato gli studiosi per la sua straordinaria qualità tecnica-esecutiva e per il messaggio che cela. Opera tra le più significative della maturità del pittore ferrarese il dipinto è un omaggio alla pittura, rappresentata da Giove intento a dipingere sulla tela alcune farfalle mentre Mercurio si rivolge ad una figura femminile chiedendole di fare silenzio per non disturbare la divinità. Ma oltre alle apparenze il quadro nasconde una teoria di misteri rimasti per lo più insoluti perché, come scrisse il musicista Celio Calcagnini nel 1544, i misteri restano sempre misteri fin tanto che non vengono comunicati a orecchi profani.

ALBIANO Mostre SIMPOSIO DI SCULTURA SU PIETRE TRENTINE 2014 Apertura: da lunedì 14 a sabato 19 luglio. 4a edizione del Simposio di Scultura su Pietre Trentine con scultori nazionali e non che si cimenteranno nella realizzazione di opere scultoree con materiali lapidei, tutti provenienti dal Trentino. Info: Comitato Simposio di Scultura su Pietre Trentine simposioscultorapietretrentine@ gmail.com.

ALTOPIANO DI PINÈ Mostre 8^ EDIZIONE TRENTINOIMMAGINI Apertura: da venerdì 18 a giovedì 31 luglio. 8^ edizione del festival trentino di fotografia “TrentinoImmagini”. L’Altopiano di Piné diventa una grande sede espositiva a cielo aperto, con oltre quindici mostre sul tema dei conflitti e ricerche fotografiche molto diverse per stili e contenuti, per riflettere sull’attualità, sugli eventi mondiali, ma anche sui percorsi intimi di ognuno di noi. Il Centro Congressi ospiterà le mostre “Theatre of war” di Marco Longari, “Egypt in Transition” di Luca Sola, “Syria in conflict” di Alessio Romenzi, “Uno alla volta” di Alfredo Covino, “La terra della memoria” di Manuela Meloni, “Ask the Dust” di Giuseppe Chiatenna, “Chioggia nei giorni del disagio” di Mario Vidor. Nell’ex ufficio postale ci sarà la mostra “Letizia Battaglia” di Letizia Battaglia, nel Palazzo Baretta la mostra “Pakistan” di Massimo Berruti e presso il Salone Ida “Sentiero di Pace: 1914-2014” di Massimo Falqui Massidda. In Corso Roma mostra di Massimo Sighel “Rooms”, all’Albergo-Museo Alla Corona di Montagnaga “Fototrekking Obbiettivo Trentino. Guerra”. Nella Sala Pubblica di Miola mostra “India” di Luciano Monti, “Femminicidio di Carla Manicor e “I caduti del nemico” di Claudio Cavazzani. Accanto ai grandi autori, tanti fotografi emergenti nella nuova sezione “Salva con nome”,le cui immagini faranno da cornice ai concerti da camera dei giovani musicisti di Piné Musica. Info: A.p.T. Tel. 0461.557028.

BASELGA DI PINÉ Mostre I LAVORI DELLE MANI E DEL CUORE 5-6 / 12-13 / 19-20 luglio; sabato. Lungolago di Serraia. 5a edizione della mostra di oggetti di artigianato artistico dell’Altopiano di Piné e della Valle di Cembra. Artisti, artigiani e apicoltori locali metteranno in mostra e in vendita i propri lavori fatti a mano. Orario: 9.30-19. Info: A.p.T. Tel. 0461.557028.

Mostre ARCHIVIO DEI SOGNI Apertura: da martedì 15 a domenica 27 luglio. Sala esposizioni in Corso Roma. Mostra delle opere dell’artista Cristina Moggio. Info: Biblioteca Tel. 0461.557951. Mostre LE MOSTRE AL MUSEO Apertura: da venerdì 18 a giovedì 31 luglio. Albergo-Museo Alla Corona di Montagnaga. All’interno dell’evento “TrentinoImmagini” mostra fotografica “Fototrekking Obbiettivo Trentino. Guerra”. Info: A.p.T. Tel. 0461.557028. Mostre ANNA MARTANI Apertura: da martedì 29 luglio a domenica 10 agosto. Sala esposizioni in Corso Roma. Mostra delle opere dell’artista Anna Martani. Info: Biblioteca Tel. 0461.557951.

BORGO VALSUGANA Mostre ANNALISA E PAOLO NARDELLI - MIRAGGI E VIAGGI Apertura: da martedì 17 giugno a domenica 6 luglio. Spazio Klien. Mostra di pittura. Orario: dal martedì al sabato 10-12/16-19 - domenica 10-12. Ingresso libero.

CALDONAZZO Mostre IL CENACOLO DI VILLA STELLA Apertura: da sabato 21 giugno a lunedì 21 luglio. Casa della Cultura Sala Eugenio Prati - Viale Stazione, 8. Mostra con opere di Oddone Tomasi, Giorgio Wenter Marini, Luigi Bonazza, Giulio Cesare Prati, Romualdo Prati, Angelico Dallabrida. Orario: 10-12/16-20. Lunedì chiuso.

CEMBRA Mercati LE STRADE DEI SAPORI DEL TRENTINO Apertura: da sabato 5 a domenica 6 luglio. Viale IV Novembre. In occasione della XXVII Rassegna dei Müller Thurgau, mercatino di prodotti locali con la Strada del Vino, la Strada della Mela e la Strada dei Formaggi. Le casette saranno aperte sabato dalle 17 alle 23 e domenica dalle 10 alle 16. Info: Comitato Mostra Valle di Cembra Tel. 0461.680117, www. mullerthurgau-mostra.it, A.p.T. Tel. 0461.683110. Mostre LEGAMI FRAMMENTI. PROSPETTIVE D’ARTE CEMBRANA Apertura: da venerdì 11 a domenica 27 luglio. Palazzo Maffei. Mostra personale delle opere degli artisti Amos Gottardi, Cristina Zuccoli e Maria Rosa Pedot. Info: Comune di Cembra. Tel. 0461.683018.

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trentinomostre CENTA S. NICOLÒ Mostre MOSTRA DI PITTURA LA MADONNINA Apertura: da domenica 6 a venerdì 18 luglio. Casa Campregher. Info: www.vigolana.com.

DRENA Mostre SPAZIO CONTEMPORANEO Apertura: da sabato 14 giugno a domenica 17 agosto. Castello. “Dimensione verticale” sculture e installazioni di Gabriella Bais, Nicola Cozzio, Florian Grott, Goghi & Goghi, Andrea Benuzzi, Cristina di Cristina, Giovanni Bailoni, Paolo Pisetta, Antonella Zambelli, Claudia Petroni. “Il lato oscuro” Selena Leardini, “Colore assoluto” Claudia Mangeli, “Social” - Istituto d’Arte A. Vittoria di Trento, classe IV b, corso di Arti Figurative con la collaborazione delle docenti Gloria Zeni, Renata Mariotti, Monica Huez. Apertura Castello: 1019 (luglio-agosto) dal martedì alla domenica. Info: www.associazioneandromeda.com.

LEVICO Mostre FORTE PURA SALUBRE ACQUA: MOSTRA SUL TURISMO TERMALE NELL’ARCO ALPINO: LEVICO TRA XIX E XX SECOLO Apertura: fino a domenica 28 settembre 2014. Villa Paradiso. Le fonti di acqua minerale hanno costituito e continuano a rappresentare un’importante risorsa naturale del territorio alpino. Oltre all’imbottigliamento e alla commercializzazione delle acque, numerose località hanno conosciuto una significativa e radicale trasformazione urbanistica, socio-economica e socio-culturale per effetto del costante incremento del flusso turistico attratto dall’efficacia delle cure idroponiche e dalla salubrità dei luoghi. È quanto accaduto anche in Trentino, dove, ad esempio, l’abitato di Levico Terme si è mutato da borgo a vocazione fondamentalmente rurale a vero e proprio centro urbano sul modello di altre famose stazioni termali mitteleuropee quali Bad Gastein, Ischl, Franzensbad, Marienbad. La mostra Forte pura salubre acqua intende illustrare questo passaggio, soffermandosi soprattutto sul periodo compreso fra gli anni settanta dell’Ottocento e lo scoppio della prima guerra mondiale. Orario: Da martedì a venerdì ore 14-19; martedì e giovedì anche ore 10-13; sabato, domenica e festività ore 10-13/14-19. Chiuso il lunedì (escluso il 1° maggio e il 15 agosto 2014). Ingresso libero. Info: Biblioteca comunale di Levico Terme Tel. 0461.710206; levico@ biblio.infotn.it.

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LEVICO TERME Mostre FORTE, PURA, SALUBRE ACQUA Apertura: da martedì 1 aprile a domenica 28 settembre. lla Paradiso nel Parco delle Terme. Mostra sul turismo termale nell’arco alpino. Info: APT Valsugana, ufficio di Levico Terme Tel. 0461.727700.

“UMANEIDE” ALLO SPAZIO EVENT ART

LUSERNA Mostre CIRILLO GROTT E RHEO MARTIN PEDRAZZA. DUE ARTISTI DEGLI ALTIPIANI CIMBRI Apertura: fino al 7 settembre. Centro Documentazione Luserna - Via Trento, 6. Orario: tutti i giorni ore 11.30-12.30 e 17.00-18.00. Info: Centro Documentazione Luserna Tel. 0464.679638; info@lusern.it; www.lusern.it Mostre LA FAUNA DELLE ALPI - IL RITORNO DEI GRANDI PREDATORI Apertura: fino a domenica 2 novembre. Centro Documentazione Luserna - Via Trento, 6. Con la mostra annuale la Fauna delle Alpi - il ritorno dei grandi predatori, curata da Thomas Conci della THC Design & Exhibit , il Centro Documentazione vuole promuovere una maggiore conoscenza dell’ambiente alpino approfondendo, non solo il rapporto tra la natura (paesaggio, ambiente, fauna, flora) e la comunità locale, ma soprattutto il tema dei grandi predatori (lince, orso, lupo, ...) che stanno tornando sulle montagne alpine. La mostra, che occuperà sia il secondo che il terzo piano del museo, sarà allestita attraverso numerose ricostruzioni di ambienti naturali, complete di animali tassidermizzati caratteristici delle Alpi, e di pannelli illustrativi bilingui. Una sala a piano terrà ospiterà una mostra fotografica di animali selvatici degli Altipiani Cimbri di Mirco Dalprà. Una serie di pannelli illustreranno le leggende cimbre relativi al rapporto con gli abitanti delle foreste. Orario: 10-12.30 e 14-18. Info: www.lusern.it. Mostre ALFABETO DELLA GRANDE GUERRA - 26 LETTERE PER NON DIMENTICARE Apertura: fino a domenica 2 novembre. Centro Documentazione Luserna - Via Trento, 6. Mostra curata dall’arch. Roberto Festi, per ricordare e far riflettere sull’immane conflitto mondiale di un secolo fa, che ha comportato la perdita della vita di milioni di soldati di ogni nazione, ma anche di vittime civili. Ventisei bare (tante quante le lettere dell’alfabeto) si trasformano in vetrine che contengono 26 oggetti originali legati al tema della guerra; e ogni bara è dedicata, in ordine al-

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el mese di giugno presso la sede di Spazio Event Art a Pergine si è tenuta la mostra Human, presentata da Silvia Maione e dedicata alla figura umana. Hanno partecipato Anita Annibaldi, Sabrina Broll, Claudio Cavalieri, Marzia Ferrari, Marisa Fontanesi, Assia Franceschini, Claudio Giulianelli, Tiziana Giammetta, Valeria Gubbati, Karla Klaser, Letizia Jellici, Pamela Lazzarini, Bepi Leoni, Mariella Martinelli, Federico Meneghello, Luca Molinari, Paolo Ober, Roberto Piazza, Giulio Prandi, Enrico Tomasi, Claudia Salvadori, Paul Sark, Sandro Scalet, Antonello Serra, Nicoletta Spinelli, Grazia Zuccolotto. Nell’ambito della manifestazione è stata eseguita la performance “umaneide” con Vito Golfrè e Paul Sark ed è stato poi proiettato un video di Assia Franceschini. Attualmente l’associazione sta anche presentando a Marcon, presso Mestre, una collettiva di artisti trentini, e appoggia un’esposizione in sala Maier di Pergine del quartetto Claudio Cavalieri, Paolo Ober, Enrico Tomasi e Michele Rech, presentati da Marco Cruciani. Dal 28 giugno fino al 11 luglio si potrà visitare la terza edizione di Small Art, dove artisti proveniente da varie parti d’Italia espongono opere caratterizzate dal piccolo formato.


trentinoappuntamenti fabetico, ad un soldato (di ventisei nazioni diverse) che ha partecipato al conflitto. Info: www.lusern.it.

PERGINE VALSUGANA Mostre FORME IN FERRO FORGIATE DA PAOLO BELLINI Apertura: da sabato 26 aprile a domenica 2 novembre. Castel Pergine. Più di trenta opere dell’artista lungo un percorso tra le due cinta murarie, nel giardino interno, nella sala d’entrata, nella Cantina Rosa, nella Prigione della Goccia e nella Sala del Trono. Inoltre alcuni dipinti si trovano nella sala da pranzo. Info: Castel Pergine - www.castelpergine.it.

RIVA DEL GARDA Mostre AREONATURA. LO SGUARDO DI TULLIO PERICOLI SUL PAESAGGIO DELL’ALTO GARDA Apertura: da sabato 22 marzo a domenica 2 novembre. MAG Piazza C. Battisti, 3/A. A bordo di un aereo da turismo Tullio Pericoli ha sorvolato, in una mattina di fine novembre 2013, il territorio dell’Alto Garda, con l’intento di cogliere, per la prima volta dal cielo, la forma che il paesaggio gli avrebbe potuto restituire da quel particolare punto di vista. Durante il volo sono state scattate numerose fotografie di quella zona che dalla Valle dei Laghi si estende fino alle rive settentrionali del Garda. Info: www.museoaltogarda.it. Mostre ROSALBA TRENTINI - IL SENSO INFINITO DELLE COSE Apertura: da sabato 21 giugno a mercoledì 9 luglio. Galleria Civica “G. Craffonara” Giardini di Porta Orientale. Mostra di pittura. Orario: tutti i giorni 15.30-18.30, sabato e festivi 10-12/15.30-18.30.

ROVERETO Mostre TAVOLARA E DEPERO - LA MANIFATTURA DELLE CASE D’ARTE Apertura: fino a domenica 14 settembre. Casa d’Arte Futurista Depero - Via Portici, 38. Mostra a cura di Nicoletta Boschiero e Manolo De Giorgi. Orario: martedì/domenica ore 10-18. Luned’ chiuso. Info e prenotazioni: 800.397760 - Tel. 0464.431813; info@mart.trento. it - www.mart.trento.it. Mostre LA METAMORFOSI DELL’IO: COLORE, SEGNO E MATERIA Apertura: da martedì 15 a martedì 29 luglio. Sala Espositiva Roberto Iras Baldessari - Viale Portici, 25. Mostra collettiva di pittura di Thomas Gasperi, Ilaria Carlin e Michele Tomazzolli. Orario: martedì-venerdì ore 17-21; sabato e domenica 1012/17-21; chiuso lunedì. Info: Tel. 0464.434875.

Mostre VERSANTI Apertura: da mercoledì 30 luglio a giovedì 14 agosto. Sala Espositiva Roberto Iras Baldessari - Viale Portici, 25. Mostra di pittura di Tiziana Ciaghi e Claudio Menegazzi. Orario: martedì-venerdì ore 17-21; sabato e domenica 10-12/17-21; chiuso lunedì. Info: Tel. 0464.434875.

SAN MICHELE ALL’ADIGE Mostre PAESAGGI LUNGO LA VIA CLAUDIA AUGUSTA Apertura: da mercoledì 18 giugno a lunedì 7 luglio. Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina. Photos Gianni Bodini. Una mostra fotografica che racconta i tanti volti dell’antica via romana che collegava la laguna veneta alla Baviera. Orario: 9-12.30/14.30-18. Info: www.museosanmichele.it.

TERZOLAS Fiere NATURALMENTE - TUTTA LA NATURA CHE AVETE IN MENTE Apertura: da venerdì 11 luglio 2014 a venerdì 13 luglio 204. un viaggio alla scoperta di profumi, sapori, musica e cultura nel piccolo borgo del Trentino. L’evento, organizzato dal Comune di Terzolas in collaborazione con le associazioni di volontariato e gli attori economici del territorio, sarà dedicato al legno. Info: Comune di Terzolas Tel. 0463.901309. Per programma dettagliato consultare il sito www. naturalmenteterzolas.it.

TIONE DI TRENTO Mostre PINO MELE - IL SALENTINO Apertura: da sabato 28 giugno a mercoledì 9 luglio. Centro Studi Judicaria - Viale Dante, 46. Mostra personale. Orario d’apertura: tutti i giorni ore 10.30-12.15/15.30-19.00. Info: www. judicaria.it; centrostudi@judicaria.it.

TRENTO Mostre ARTE E PERSUASIONE. LA STRATEGIA DELLE IMMAGINI DOPO IL CONCILIO DI TRENTO Apertura: da venerdì 7 marzo a lunedì 29 settembre. Museo Diocesano Tridentino. Mostra interamente dedicata al rapporto tra il concilio di Trento (1545-1563) e le arti figurative. La strategia delle immagini dopo il concilio di Trento, ripercorre due secoli di arte in Trentino e mette a fuoco le principali funzioni assunte dalle immagini sacre, alle quali veniva assegnato il compito di informare, convincere, catturare l’attenzione e commuovere. Una storia sul potere della comunicazione visiva attraverso le opere di grandi artisti del passato. Info: Tel. 0461.234419; www.museodiocesanotridentino.it.

Mostre MOSTRA COLLETTIVA ARTISTI TRENTINI Apertura: da giovedì 15 maggio a domenica 14 settembre. Via Madruzzo n. 33. Artisti in mostra: Orazio Gaigher, Fortunato Depero, Roberto Iras Baldessari, Guido Polo, Ernesto Giuliano Armani, Riccardo Schweizer, Luigi Bonazza, Piero Coelli, Eraldo Fozzer, Bruno Colorio, Umberto Moggioli, Winkler Othmar, Remo Wolf, Camillo Rasmo, Ernesto Piccoli, Metodio Ottolini, Ines Fedrizzi, Regina Disertori, Gianfranco Campestrini, Alcide Davide Campestrini, Ernesto Alcide Campestrini, Elmo Ambrosi, Giuseppe Angelico Dallabrida. Info: info@sbadige.com. Mostre LINGUAGGI PLASTICI DEL XX SECOLO Apertura: da sabato 24 maggio a domenica 21 settembre. Galleria Civica - via Belenzani, 44. Mostra collettiva in cui saranno esposte diverse opere dello scultore Mauro De Carli, a cura di Michelangelo Lupo. Info: www.mart.trento.it. Mostre REFLECTORS: FILLING THE VOID Apertura: da sabato 24 maggio a giovedì 31 luglio. Boccanera Gallery - via Milano 128. Mostra dell’artista Walker Keith Jernigan in residence. Ingresso libero. Orario: da lunedì al sabato 10-19. Chiuso la domenica. Info: Tel. 0461.984206; www.arteboccanera.com. Mostre PHILIP TAAFEE - RANGAVALLI 1989/2014 Apertura: da giovedì 29 maggio a martedì 30 settembre. Studio d’Arte Raffaelli. La mostra raccoglie opere liberamente ispirate alla tradizione indiana. Info: www.studioraffaelli.com; studioraffaelli@tin.it. Mostre BIODIVERSITART - MAURIZIO BOSCHERI Apertura: fino a domenica 7 settembre. MUSE. L’esposizione rappresenta un approccio insolito per conoscere la vita animale e la biodiversità su un orizzonte planetario. Fra le tavole esposte sarà possibile ammirare animali tipici delle foreste del Bhutan, i lemuri del Madagascar, giaguari e uccelli del Paradiso, i colorati turachi africani, il gigantesco cobra reale, e la foresta pluviale primeva di Sinharaja in Sri Lanka, un luogo antichissimo, intatto e ricco di specie endemiche. Ma anche i nostri galli forcelli delle montagne, i martin pescatori, i lupi grigi che stanno tornando a popolare le nostre montagne, nonché un’alba sulle Alpi con cervi maestosi al pascolo sui prati. Orario: martedì-venerdì: 10-18; sabato-domenica: 10-19. Info: www.muse.it. Mostre INFINITO PRESENTE. ELOGIO DELLA RELAZIONE Apertura: da lunedì 23 giugno a lunedì 10 novembre. Museo Diocesano

Tridentino - Palazzo Pretorio - Piazza Duomo, 18. Mostra a cura di Andrea Dall’Asta, Domenica Primerano, Riccarda Turrina. Orari: dal 23 giugno al 30 settembre: lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì: 9.30-12.30/14.3018.00; sabato e domenica: 10.0013.00/14.00-18.00. Dal 1 ottobre al 10 novembre: lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato: 9.30-12.30/14.0017.30; domenica: 10.00-13.00/14.0018.00. Giorni di chiusura: ogni martedì, 26 giugno, 15 agosto, 1 novembre. Info: Tel. 0461.234419;info@museodiocesanotridentino.it; www.museodiocesanotridentino.it. Mostre OPERE DI ALDA FAILONI Apertura: da mercoledì 25 giugno a mercoledì 2 luglio. Sede dell’Associazione Campomarzio, via del Suffragio 24. Opere, disegni, plastici, foto e materiale fornito dagli architetti.. Orario: dal lunedì al venerdì 9-13 e 14.30-17.30. Mostre RINASCIMENTI ECCENTRICI Apertura: da sabato 12 luglio a domenica 2 novembre. Castello del Buonconsiglio. Dosso Dossi al Castello del Buonconsiglio. Orario: chiuso il lunedì, 10.00-18.00. Info: www.buonconsiglio.it.

VERMIGLIO Mostre MICHELANGELO GALLIANI / ANDREW GILBERT - FORTE COMUNE 1914/2014 Apertura: da sabato 19 luglio a domenica 28 settembre. Forte Strino. A cent’anni dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale, a Forte Strino si inaugura una doppia personale, in collaborazione con le gallerie trentine Buonanno Arte Contemporanea e Studio d’Arte Raffaelli, che presentano quest’estate gli artisti Michelangelo Galliani e Andrew Gilbert. L’intento comune è proprio quello di rappresentare il dolore, il senso di precarietà, la memoria e la speranza che sono parte dell’esperienza di guerra, attraverso una visione giovane e tuttavia già matura. Orario: giugno, luglio, settembre 9.30-12.30/14.30-17.30. Dal 19/07 al 31/08 orario continuato 9.30-18.30. Info: info@vermigliovacanze.it; buonannoac@virgilio.it; studioraffaelli@tin.it; www.vermigliovacanze.it; www.buonannoac. com; www.studioraffaelli.com.

VILLA LAGARINA Mostre MOSTRA PERSONALE DEL PITTORE ALESSANDRO GOIO Apertura: da domenica 8 giugno a domenica 6 luglio. Palazzo Libera. La mostra è corredata da un catalogo con la presentazione di Marco Tomasini e da altri testi critici. Orari: mercoledì, giovedì e venerdì ore 14-18; sabato e domenica ore 10-12.30/14-18. Info: info@alessandrogoio.it; www. alessandrogoio.it.

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trentinoappuntamenti

LA COMICITÀ DI CIRILLI, E I SUONI DELLE DOLOMITI

L’

estate in Trentino ci si trasferisci tutti, zaino in spalla, ad ascoltare la voce dei grandi della musica italiana, o a contemplare incantati una

suggestiva alba in cima alle Dolomiti, mentre uno scrittore di grido legge le proprie liriche. Tutto questo è Suoni

delle Dolomiti, il Festival della

montagna più conosciuto d’Europa. Per gli appassionati di danza, ecco il ritorno attesissimo di Drodesera. Dal 24 luglio al 2 agosto, il festival trentino di danza presenterà al mondo oltre cinquanta artisti.

Festival. Anche quest’anno l’evento ideato da Alessandro Raffaelli e Roland Barbacovi avrà luogo nei primi di luglio in Piazza Fiera a Trento. Come nell’anno scorso il cartellone del “Trento Summer Festival” è stato pensato per accontentare generazioni e gusti molto diversi: protagonisti dell’edizione

GABRIELE CIRILLI

D

iplomatosi presso il Laboratorio di Esercitazioni Sceniche di Roma, diretto da Gigi Proietti, lavora in teatro, cinema e televisione, dove debutta nel programma Seven Show nei panni del maestro d’orchestra Mino di Vita. Diventa popolare grazie alla partecipazione a varie edizioni di Zelig, all’inizio vestendo i panni della borgatara romana Kruska, l’amica di Tatiana, da cui nasce il tormentone Chi è Tatiana?!?..., che dà anche il titolo, oltre che a un libro omonimo e ad uno spettacolo teatrale, al film Chi è Tatiana (2001), regia di Roberto Campili. Il suo primo ruolo da protagonista al cinema è nel film Un bugiardo in paradiso (1998), regia di Enrico Oldoini, con Paolo Villaggio. Lavora anche in alcune fiction tv. Tra il 2006 e il 2007 è impegnato con lo spettacolo teatrale Donna Gabriella ed i suoi figli. Nel 2007 è tra i partecipanti al reality show di Rai Uno, Ballando con le stelle 4. Dal 2009 è nel cast di Un medico in famiglia, dove interpreta il ruolo di Dante Piccione, un giocatore d’azzardo un po’ ingenuo ma giocherellone, che si fidanzerà e successivamente sposerà con Melina. Nel 2010 è stato impegnato con la realizzazione dello spettacolo teatrale Cirque du Cirill, spettacolo a data unica trasmesso in Rai; nel cast anche Noemi.

2014 sono il gruppo Afterhours, la grande cantautrice Fiorella Mannoia e il gruppo Earth Wind & Fire.

Eccoci a Itinerari

Folk.

La 27a edizione si terrà dal 4 luglio al 15 agosto al Giardino del Centro S. Chiara. Si inizia venerdì 4 luglio a Palazzo Thun, dalle 21

il pianoforte nella VI edizione del Festival

Più

Piano, rassegna concertistica che dal 16 luglio al 12 agosto porterà nelle diverse valli della nostra regione ben tredici appuntamenti.

Per i più piccoli, ma non solo, “123...

Storie”:

perchè la narrazione ti cambia la vita. La terza edizione

come tutti i concerti in cartellone, con “La zampogna

della manifestazione si terrà dall’11 al 13 luglio a Cles,

dal barocco alla musica contemporanea” una produzione

in Valle di Non.

esclusiva.

Direttamente dalla prima serata del venerdì di Rai

Giunto alla sua XXIII edizione, tra il 12 luglio e il 23 agosto, Piné

Musica, come tradizione, si presenta

come festival musicale duplicemente orientato: da una parte un nutrito cartellone di quattordici magnifici appuntamenti musicali, dall’altra un laboratorio didattico

Uno, dove dal 2012 stupisce il pubblico con le sue straordinarie imitazioni, che spaziano da Wanda Osiris agli Abba, all’interno del programma di grande successo “Tale&Quale Show”, Gabriele

Cirilli

atterra a Dro per il Festival RidenDro&ScherzanDro.

di perfezionamento pianistico di altissimo livello. Sarà il

Suo il terzo appuntamento della kermesse gardesana,

Cinema, ossia la settima arte, ad incontrare quest’anno

in programma per sabato 19 luglio.

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trentinoappuntamenti 1 MARTEDÌ Escursionismo PASSEGGIATA MUSICALE NELLA NATURA Sagron Mis. Ore 10.30. Anfiteatro naturale. Ore 14.30: ritrovo presso la chiesa di Sagron e inizio passeggiata lungo il Rio Cigala accompagnati dalle guide del Parco Paneveggio Pale di San Martino e dai volontari della Pro Loco di Sagron Mis. Incontro con un “cón a” locale, con dimostrazione dell’arte nell’impagliatura delle sedie e tappa alla T3 (torre di osservazione); Ore 15.30 concerto all’Anfiteatro di Sagron Mis con i PRITIC & PERCUSSIONI. Info: www.primierodolomitifestival.it. Escursionismo I SUONI DELLE DOLOMITI MARIO BRUNELLO, SIGNUM SAXOPHONE QUARTET Monte Pasubio. Seconda tappa del cammino musicale che porterà nel 2018 alla costituzione dell’Orchestra della Pace: Mario Brunello e i componenti del Signum Saxophone Quartet (due sloveni e due tedeschi) percorreranno le trincee e i camminamenti che costeggiano il Monte Pasubio, uno dei teatri della Grande Guerra. Info: Tel. 0464.430363; www. visitrovereto.it; www.isuonidelledolomiti.it. Famiglia SPETTACOLO DI FALCONERIA Baselga di Piné. Ore 17. Stadio del Ghiaccio a Miola. Riccardo il falconiere presenta a grandi e piccini i suoi amici alati in uno spettacolo mozzafiato. Un’occasione unica e imperdibile per vedere da vicino questi predatori delle nostre montagne. Partecipazione gratuita. Info: Ice Rink Piné Tel. 0461.554167. Musica PRIMIERO DOLOMITI FESTIVAL BRASS 2014 Fiera di Primiero. Ore 10.30. Centro zona pedonale. Pritic & Percussioni. Info: www.primierodolomitifestival.it. Musica PRIMIERO DOLOMITI FESTIVAL BRASS 2014 Tonadico. Ore 21. (in caso di maltempo presso la Sala Civica) Davide Ghidoni & Luca Poletti JazzTrio. Info: www.primierodolomitifestival.it. Musica GAZEBO IN CONCERTO Trento. Ore 21. Giardino S. Chiara - Via S. Croce, 67. Nell’ambito della rassegna “I martedì delle band”.Ingresso libero. Info: www. centrosantachiara.it. Teatro ragazzi LE FIABE SIAMO NOI Brione. Ore 20.30. Piazza della Pace. Spettacolo con la Compagnia Lupus in Fabula. Info: Comu-

ne di Rovereto Tel. 0465.452253 - 452256; cultura@comune.rovereto.tn.it; www.comune.rovereto.tn.it.

2 MERCOLEDÌ Cultura NICK DRAKE E JOHN MARTYN Rovereto. Ore 18.30. Largo Vittime delle Foibe. Salotti urbani. La strana amicizia tra il timido Drake e il burbero irlandese, tra brani storici e sei album capolavoro tra il 1970 e il 1973 come Five Leaves Left, Solid Air, Bryter Later, Bless the Weather, Inside out, Pink Moon, la raffinatezza cantautorale e il jazz blues lisergico nei solchi dei due chitarristi e autori, così diversi e così vicini. Info: Comune di Rovereto Tel. 0465.452253 - 452256; cultura@comune.rovereto.tn.it; www.comune.rovereto.tn.it. Cultura VIAGGIO DELL’EMOZIONE: L’EDMENEGARDA Ponte Arche. Ore 16. Stazione Autocorriere di Ponte Arche; ore 16.10: fermata dei pullman stabilimento termale. Un vero e proprio viaggio a ritroso nel tempo guidato da una cantastorie per conoscere l’opera più famosa del Prati, L’Edmenegarda: una storia di amori e intrighi nell’incantevole cornice della zona del Lomaso. Info e prenotazioni: Terme di Comano www.visitacomano.it. Famiglia MEZZOLOMBARDO LUNARE Mezzolombardo. Centro. “Il paese dei balocchi”. Negozi aperti dalle 20.30 alle 23.00. Musica I SUONI DELLE DOLOMITI MARIO BRUNELLO, SIGNUM SAXOPHONE QUARTET Monte Pasubio. Seconda tappa del cammino musicale che porterà nel 2018 alla costituzione dell’Orchestra della Pace: Mario Brunello e i componenti del Signum Saxophone Quartet (due sloveni e due tedeschi) percorreranno le trincee e i camminamenti che costeggiano il Monte Pasubio, uno dei teatri della Grande Guerra. Info: Tel. 0464.430363; www. visitrovereto.it; www.isuonidelledolomiti.it.

Musica E IL FIUME SI TINSE DI ROSSO Rovereto. Ore 20. Pista ciclabile, km. 51,223 (tra il ponte sull’Adige e la Valdiriva). Racconti, poesie e canti di guerra dall’antichità fino ad oggi interpretati dalle letture di Annalisa Morsella e dai canti della tradizione popolare del coro S.Ilario. Il concerto si terrà sul prato in riva all’Adige a fianco della pista ciclabile al km 51,223. Accesso alla rotonda dello stadio Quercia proseguendo verso la carrozzeria De Maio e quindi verso la ciclabile. Si invita il pubblico a raggiungere il luogo dell’evento in bicicletta. Info: Comune di Rovereto Tel. 0465.452253 - 452256; cultura@ comune.rovereto.tn.it; www.comune.rovereto.tn.it. Musica PRIMIERO DOLOMITI FESTIVAL BRASS 2014 Fiera di Primiero. Ore 10.30. Centro zona pedonale. Funkasin Street Band. Info: www.primierodolomitifestival.it. Musica PRIMIERO DOLOMITI FESTIVAL BRASS 2014 San Martino di Castrozza. Ore 17. Centro zona pedonale. Funkasin Street Band. Info: www.primierodolomitifestival.it.

Musica PRIMIERO DOLOMITI FESTIVAL BRASS 2014 San Martino di Castrozza. Ore 21. Sala Congressi. Mascoulisse Quartet. Info: www.primierodolomitifestival.it. Musica CONCERTO DEL CORO SAT Cembra. Ore 20.30. Chiesa di S. Maria. Concerto in chiesa del Coro SAT. Ingresso libero. Info: Comune di Cembra Tel. 0461.683018. Teatro ragazzi A PESCAR MARGHERITE, TRALLALÀ Ponte Arche. Ore 21. Teatro Tenda. Spettacolo per bambini e famiglie a cura delle compagnie teatrali Teatri Soffiati e Finisterrae Teatri. Partecipazione libera. Info e prenotazioni: Terme di Comano www.visitacomano.it. Tradizione PINÉ SOTTO LE STELLE 2014 Baselga di Piné. Ore 21. Corso Roma. Negozi aperti, spettacoli e intrattenimenti per tutti per una serata all’insegna del divertimento. In caso di maltempo i programmi potranno subire variazioni. Info: A.p.T. Tel. 0461.557028.

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trentinoappuntamenti Tradizione 27^ RASSEGNA DEI MÜLLER THURGAU DELL’ARCO ALPINO - XI CONCORSO INTERNAZIONALE Cembra. Nota a livello internazionale, torna la rassegna dei Müller Thurgau, evento dedicato al celebre vino di montagna. Palazzo Maffei sarà il suggestivo contenitore di quest’appuntamento ormai consolidato per tutti gli appassionati di questo giovane vitigno che in breve tempo è diventato l’immagine della Valle di Cembra e dei suoi produttori. Ogni anno più di cento espositori nazionali e internazionali partecipano alla Rassegna e al Concorso Internazionale, giunto all’11a edizione. Info e programma dettagliato: Comitato Mostra Valle di Cembra Tel. 0461.680117, www. mullerthurgau-mostra.it, A.p.T. Tel. 0461.683110.

3 GIOVEDÌ Cultura ANTONIO ALBANESE IO E LA NATURA Rovereto. Ore 20.30. Sala conferenze Mart. Conversazione con Giovanna Zucconi. Antonio Albanese ha sempre riservato attenzione ai temi legati alla salvaguardia dell’ambiente. Nei suoi spettacoli

- da Giù al nord a Psicoparty - ha rivelato attraverso i suoi numerosi personaggi uno sguardo ricco di passione e di sensibilità verso la natura. Info: www.mart.tn.it. Cultura I GIOVEDÌ DELLA BIBLIOTECA: POESIA DIALETTALE Baselga di Piné. Ore 21. Biblioteca. Recital di poesia dialettale, presentato da Elio Fox, con i poeti de Il Cenacolo. Ingresso libero. Info: Biblioteca Tel. 0461.557951. Enogastronomia DOC - DENOMINAZIONE DI ORIGINE CINEMATOGRAFICA Trento. Castello del Buonconsiglio. DOC - Denominazione di Origine Cinematografica è una rassegna che coniuga il grande cinema con il piacere dell’enogastronomia in un itinerario in cinque tappe lungo la Strada del Vino e dei Sapori del Trentino. Aziende vitivinicole, cantine sociali o luoghi di particolare fascino, sono le location che ospiteranno le degustazioni dei grandi vini del territorio trentino in abbinamento agli assaggi delle specialità gastronomiche e la proiezione di nove selezionate opere cinematografiche capaci di accontentare tutti i palati! In collaborazione con l’Ass. “Le Donne del Vino Trentino - Alto Adige “Resistenza

Naturale” di J. Nossiter. Info dettagliate su www.cinemaincantina.it. Musica SERENATA IN TRIO Rovereto. Ore 21. Cortile di Palazzo Alberti. Concerti nei cortili. Il Trio Des Alpes è una formazione rinomata nell’ambito della musica da camera e si fa apprezzare per le sonorità curate ed il gusto raffinato delle sue interpretazioni. Un concerto dal sapore francese per inaugurare la breve stagione di quest’anno con la grande musica classica. Info: Comune di Rovereto Tel. 0465.452253 - 452256; cultura@comune.rovereto.tn.it; www. comune.rovereto.tn.it. Musica PRIMIERO DOLOMITI FESTIVAL BRASS 2014 Fiera di Primiero. Ore 10.30. Centro zona pedonale. Funkasin Street Band. Info: www.primierodolomitifestival.it. Musica PRIMIERO DOLOMITI FESTIVAL BRASS 2014 Mezzano di Primiero. Ore 21. Campo sportivo. Millenium Drum&Bugle Corps. Info: www.primierodolomitifestival.it.

Musica I SUONI DELLE DOLOMITI MARIO BRUNELLO, SIGNUM SAXOPHONE QUARTET Rifugio Lancia. Ore 14. Mario Brunello e il Signum Saxophone Quartet concludono le tre giornate sul Pasubio con un concerto che è occasione per ascoltare musica ma soprattutto per riflettere, guardando al presente e al futuro senza dimenticare il passato. Le musiche eseguite, scritte da compositori che hanno vissuto il dramma del primo conflitto mondiale, provengono dagli archivi del Centro Studi Musica e Grande Guerra di Reggio Emilia. Il trekking e il concerto finale sono inseriti nel programma nazionale delle commemorazioni del Centenario della Prima Guerra Mondiale. Info: Tel. 0464.430363; www.visitrovereto.it; www.isuonidelledolomiti.it. Tradizione 27^ RASSEGNA DEI MÜLLER THURGAU DELL’ARCO ALPINO - XI CONCORSO INTERNAZIONALE Cembra. Nota a livello internazionale, torna la rassegna dei Müller Thurgau, evento dedicato al celebre vino di montagna. Palazzo Maffei sarà il suggestivo contenitore di quest’appuntamento ormai consolidato per tutti gli appassionati

RIVENDITE AUTORIZZATE BIGLIETTI, CONCERTI, SPETTACOLO, SPORT & CULTURA

TRENTO – Via Ghiaie 15 Tel. 0461 362111 – annunci@bazar.it

Orario: lunedì-venerdì 8.30-12.30/14.00-18.00

PINO DANIELE

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LAURA PAUSINI

BOLZANO – Via Bari 15 Tel. 0471 930993 – bazarbz@bazar.it

Orario: lunedì-venerdì 8.30-12.30/14.30-18.30

FRANCESCO RENGA

All’Arena di Verona andrà in scena un concerto-evento, in cui Pino Daniele porterà sul palco la formazione originale del 1980: James Senese (sax), Gigi De Rienzo (basso), Agostino Marangolo (batteria), Ernesto Vitolo (piano e tastiere), Rosario Jermano (percussioni) e Tony Cercola (bongos), con l’aggiunta di 50 elementi dell’orchestra sinfonica “Roma Sinfonietta” diretta dal M° Gianluca Podio.

Per festeggiare il ventennale di carriera, dopo l’uscita di 20 The Greatest Hits (Atlantic Warner Music), Laura ritorna con lo spettacolo che l’ha portata sui palchi più prestigiosi di tutto il mondo, impreziosito dalla presenza sul palcoscenico di ben 40 musicisti e 6 ballerini.

Sul palco Francesco Renga ha una straordinaria presenza, fisica e vocale. Procede spedito attraverso cambi di registro, passaggi vocali complicatissimi ed emozionanti momenti di spettacolo. Dopo i concerti di maggio, in autunno arriva Tempo Reale Tour, prodotto da F&P Group con date in tutta la penisola.

VERONA Arena 1 settembre 2014 ore 21

VERONA Arena 9 settembre 2014 ore 21

TRENTO Teatro Auditorium S. Chiara 24 ottobre 2014 ore 21.00

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CESARE CREMONINI Quattordici concerti da ottobre a novembre in tutta Italia, durante i quali Cesare riproporrà al pubblico molti dei suo maggiori successi dal 1999 ad oggi e i brani del nuovo lavoro “Logico”, il sesto album di inediti in uscita il 6 maggio, anticipato da “Logico #1” attualmente il brano più trasmesso dalle radio italiane.

TRENTO Palatrento 25 novembre 2014 ore 21


trentinoappuntamenti di questo giovane vitigno che in breve tempo è diventato l’immagine della Valle di Cembra e dei suoi produttori. Ogni anno più di cento espositori nazionali e internazionali partecipano alla Rassegna e al Concorso Internazionale, giunto all’11a edizione. Info e programma dettagliato: Comitato Mostra Valle di Cembra Tel. 0461.680117, www.mullerthurgau-mostra.it, A.p.T. Tel. 0461.683110.

4 VENERDÌ Cultura PERGINE SPETTACOLO APERTO: CONFINI CONFLITTI Pergine Valsugana. Artisti internazionali, spettacoli, installazioni, proiezioni fuori circuito, approfondimenti scientifici, laboratori e percorsi di cura del sé. Nove giorni di autentica esplosione artistica. Per programma dettagliato visitate il sito www.perginefestival.it. Info: APT Valsugana, ufficio di Pergine Valsugana - tel. 0461.727760. Cultura INCONTRI SULLA FITOTERAPIA Baselga di Piné. Ore 16-18. Saletta incontri al 1° piano della Farmacia Morelli. Consulenza sanitaria nel campo della medicina tradizionale e dell’erboristeria a cura del dott. Morelli. Partecipazione gratuita. Info: Farmacia Morelli Tel. 0461.557026, A.p.T. Tel. 0461.557028. Cultura I SUONI DELLE DOLOMITI - MICHELE SERRA, BANDA OSIRIS Monte Bondone. Ore 14. Viote, Terrazza delle Stelle. Michele Serra legge pagine dal suo ultimo libro, Gli sdraiati, tragicomico ritratto degli adolescenti (e dei padri) di oggi. I quattro della Banda Osiris lo accompagnano con gli sberleffi musicali di cui sono maestri. Info: www.labuonapianta.it; Apt Trento Monte Bondone e Valle dei Laghi Tel. 0461.216000; www.discovertrento.it. Musica SUMMER SESSION 2014 Rovereto. Ore 20. Piazzale Degasperi. 13a edizione Festival Internazionale di musica elettronica ed arte contemporanea. Info: Comune di Rovereto Tel. 0465.452253 452256; cultura@comune.rovereto. tn.it; www.comune.rovereto.tn.it. Musica PRIMIERO DOLOMITI FESTIVAL BRASS 2014 Fiera di Primiero. Ore 21. Centro zona pedonale. BANDA REI. Info: www.primierodolomitifestival.it. Musica PRIMIERO DOLOMITI FESTIVAL BRASS 2014 Imer. Ore 21. Piazzale dei Piazza. (In caso di maltempo presso le Sieghe). BIMBUMBRASS & BANDA

BIGNARDI DI MONZUNO. Info: www.primierodolomitifestival.it. Musica ITINERARI FOLK - PIERO RICCI, NICO BERNARDI E I SOLISTI E. ZANDONAI Trento. Ore 21. Cortile Palazzo Thun. Piero Ricci, zampogna; Emanuele Nico Berardi, zampogna e strumenti etnici; Giancarlo Guarino, violino; Andrea Ferroni, violino; Luca Martini, viola; Stefano Guarino, violoncello; Massimiliano Rizzoli, contrabbasso. Lo spettacolo, produzione esclusiva della 27ª edizione di Itinerari folk, propone l’incontro di due grandi maestri della zampogna, Piero Ricci ed Emanuele Nico Berardi, con un quintetto d’archi tutto trentino, una costola dell’Ensemble Zandonai guidato da Giancarlo Guarino. L’obiettivo è quello di scoprire le straordinarie potenzialità della zampogna, che nel suo sviluppo organologico è divenuta strumento polifonico di incredibile fascino. Ascolteremo musiche tradizionali legate ai repertori del meridione d’Italia, brani di autori barocchi e, infine, la dimensione contemporanea con brani del compositore argentino Alberto Bustos, oltreché degli stessi Ricci e Berardi. Info: Centro Servizi Culturali S. Chiara www.centrosantachiara.it. Musica ANTICHI ORGANI E STRUMENTI DELLA VALSUGANA Fierozzo (Val dei Mocheni). Ore 21. Chiesa parrocchiale. Concerto d’organo con il Maestro Renzo Bortolot (Conservatorio di Venezia) e la partecipazione del coro “Cantiamo con gioia” di Fierozzo. Nell’ambito della rassegna “Antichi organi e strumenti della Valsugana”. Per info: 347.5887463. Musica OLTRASUONI FESTIVAL Pietramurata. Ore 21. Loc. Cargadori. Festival di musica rock. Ingresso gratuito. Info: www.gardatretino.it. Per i più piccoli NOTTE AL MUSEO - MUSEO DELLA MUSICA. CORO SANT’OSVALDO Roncegno Terme. L’attività è rivolta a ragazzi di età compresa fra 6 anni compiuti e i 16 anni per un numero massimo di 15 partecipanti. L’orario di permanenza al Museo è dalle 20:00 alle 9:00 del giorno successivo. I venerdì avranno tematiche differenti, a rotazione mensile, seguendo l’ordine delle sale del museo (Sala Europa, Africa, Roncegno, Asia-America-Oceania). Per informazioni e iscrizioni: inviare una mail, indicando la data scelta, a accademia@corosanosvaldo.com oppure telefonare al numero 345.8714426 .

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Tradizione 27^ RASSEGNA DEI MÜLLER THURGAU DELL’ARCO ALPINO - XI CONCORSO INTERNAZIONALE Cembra. Nota a livello internazionale, torna la rassegna dei Müller Thurgau, evento dedicato al celebre vino di montagna. Palazzo Maffei sarà il suggestivo contenitore di quest’appuntamento ormai consolidato per tutti gli appassionati di questo giovane vitigno che in breve tempo è diventato l’immagine della Valle di Cembra e dei suoi produttori. Ogni anno più di cento espositori nazionali e internazionali partecipano alla Rassegna e al Concorso Internazionale, giunto all’11a edizione. Info e programma dettagliato: Comitato Mostra Valle di Cembra Tel. 0461.680117, www.mullerthurgau-mostra.it, A.p.T. Tel. 0461.683110.

5 SABATO Cultura PERGINE SPETTACOLO APERTO: CONFINI CONFLITTI Pergine Valsugana. Artisti internazionali, spettacoli, installazioni, proiezioni fuori circuito, approfondimenti scientifici, laboratori e percorsi di cura del sé. Nove giorni di autentica esplosione artistica. Per programma dettagliato visitate il sito www.perginefestival.it. Info: APT Valsugana, ufficio di Pergine Valsugana - tel. 0461.727760. Musica MOZART E SALIERI Rovereto. Ore 21. Giardino dell’Ostello. Spettacolo teatral/musicale. Lo spettacolo, articolato sull’alternanza di recitazione e musica, traccia il profilo di due grandi Maestri attraverso l’interpretazione proposta da A. Puskin nel suo micro dramma “Mozart e Salieri” e la visione storica fornita dalle lettere autografe dei due musicisti. La lettura di altre testimonianze dell’epoca ampliano lo sguardo sulla vivace e significativa vita musicale di Corte nella Vienna di Giuseppe II. La musica, realizzata

da I Cameristi di Rovereto, è tratta da alcune significative composizioni strumentali e vocali dei due celebri compositori. Info: Comune di Rovereto Tel. 0465.452253 - 452256; cultura@comune.rovereto.tn.it; www. comune.rovereto.tn.it. Musica PRIMIERO DOLOMITI FESTIVAL BRASS 2014 Fiera di Primiero. Ore 10.30. Centro zona pedonale. SETTIMINO D’OTTONI DI CASTELFRANCO VENETO. Info: www.primierodolomitifestival.it. Musica PRIMIERO DOLOMITI FESTIVAL BRASS 2014 Transacqua. Ore 21. Auditorium di Primiero. STEVEN MEAD & DOLOMITI WIND ORCHESTRA. Info: www.primierodolomitifestival.it. Musica TRA FRONDE E FIORI Ponte Arche. Ore 21. BoscoArteStenico. Concerto del Coro Polifonico Vincenzo Gianferrari. Partecipazione libera. Info e prenotazioni: Terme di Comano www. visitacomano.it. Musica OLTRASUONI FESTIVAL Pietramurata. Ore 21. Loc. Cargadori. Festival di musica rock. Ingresso gratuito. Info: www.gardatretino.it. Tradizione 27^ RASSEGNA DEI MÜLLER THURGAU DELL’ARCO ALPINO - XI CONCORSO INTERNAZIONALE Cembra. Nota a livello internazionale, torna la rassegna dei Müller Thurgau, evento dedicato al celebre vino di montagna. Palazzo Maffei sarà il suggestivo contenitore di quest’appuntamento ormai consolidato per tutti gli appassionati di questo giovane vitigno che in breve tempo è diventato l’immagine della Valle di Cembra e dei suoi produttori. Ogni anno più di cento espositori nazionali e internaziona-

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trentinoappuntamenti Cultura PERGINE SPETTACOLO APERTO: CONFINI CONFLITTI Pergine Valsugana. Artisti internazionali, spettacoli, installazioni, proiezioni fuori circuito, approfondimenti scientifici, laboratori e percorsi di cura del sé. Nove giorni di autentica esplosione artistica. Per programma dettagliato visitate il sito www.perginefestival.it. Info: APT Valsugana, ufficio di Pergine Valsugana - tel. 0461.727760.

li partecipano alla Rassegna e al Concorso Internazionale, giunto all’11a edizione. Info e programma dettagliato: Comitato Mostra Valle di Cembra Tel. 0461.680117, www. mullerthurgau-mostra.it, A.p.T. Tel. 0461.683110.

6 DOMENICA Cultura PERGINE SPETTACOLO APERTO: CONFINI CONFLITTI Pergine Valsugana. Artisti internazionali, spettacoli, installazioni, proiezioni fuori circuito, approfondimenti scientifici, laboratori e percorsi di cura del sé. Nove giorni di autentica esplosione artistica. Per programma dettagliato visitate il sito www.perginefestival.it. Info: APT Valsugana, ufficio di Pergine Valsugana - tel. 0461.727760. Cultura 14° ANNIVERSARIO DELLA FELDKAPELLE Fierozzo (Val dei Mocheni). Ore 9. Il centesimo anniversario della Prima Guerra Mondiale organizzato dal Gruppo Alpini di Fierozzo: In ricordo di tutti i soldati caduti nell’adempimento del loro dovere in pace e in guerra. Per info: Tel. 0461.551440. Danza TRADIZIONI LATINOAMERICANE E TRENTINE Bedollo. Ore 16. Lago delle Buse a Brusago. Concerto con il gruppo andino Munay, che incontra la musica alpina. In caso di maltempo il concerto avrà luogo alle 18 al Nuovo Teatro Comunale di Bedollo. Ingresso libero. Info: A.p.T. Tel. 0461.557028. Musica RASSEGNA DI CANTI SPONTANEI Cembra. Ore 15.30-18.30. Piazza S. Rocco. Rassegna di canti spontanei con il gruppo Canto di Tradizione Orale di Serle di Brescia, il coro femminile Le Cantore del Primiero, il Gruppo di Faedo e il Gruppo Tradizioni Cembrane. Info: Co-

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mune di Cembra Tel. 0461.683018, A.p.T. Tel. 0461.683110. Musica BANDABARDÒ IN CONCERTO Mezzocorona. Cantine Rotari. Concerto nell’ambito del festival Solstizio d’estate. Tradizione 27^ RASSEGNA DEI MÜLLER THURGAU DELL’ARCO ALPINO - XI CONCORSO INTERNAZIONALE Cembra. Nota a livello internazionale, torna la rassegna dei Müller Thurgau, evento dedicato al celebre vino di montagna. Palazzo Maffei sarà il suggestivo contenitore di quest’appuntamento ormai consolidato per tutti gli appassionati di questo giovane vitigno che in breve tempo è diventato l’immagine della Valle di Cembra e dei suoi produttori. Ogni anno più di cento espositori nazionali e internazionali partecipano alla Rassegna e al Concorso Internazionale, giunto all’11a edizione. Info e programma dettagliato: Comitato Mostra Valle di Cembra Tel. 0461.680117, www.mullerthurgau-mostra.it, A.p.T. Tel. 0461.683110. Tradizione MERCATINO DELL’USATO E DELL’HOBBYSTICA Castello Tesino. Giardini di Via Dante. Info: APT Valsugana, ufficio di Castello Tesino - Tel. 0461.727730.

7 LUNEDÌ Cultura ELISIR DELLA SALUTE Baselga di Piné. Ore 21. Centro Congressi Piné 1000. Serata con il dott. Luigi Miori sul tema “Dalla ricerca al prodotto finito: viaggio all’interno di un laboratorio cosmetico”. Coordina il dott. Morelli che parlerà delle proprietà medicinali del mirtillo rosso. Ingresso libero. Info: A.p.T. Tel. 0461.557028.

Danza MILLONGA SOCIAL Rovereto. Ore 20.30. Piazza Malfatti. Torna la milonga in piazza per tutti gli “aficionados tangueros” che potranno trascorrere le sere d’estate all’aperto, ballando nelle strade come a Buenos Aires. Info: Comune di Rovereto Tel. 0465.452253 - 452256; cultura@ comune.rovereto.tn.it; www.comune.rovereto.tn.it. Musica ITINERARI FOLK - BREABACH Trento. Ore 21. Giardino S. Chiara. Megan Henderson, violino, voce, step dance; Ewan Robertson, chitarra, voce; Donald Brown, Highland bagpipe, whistles; Calum MacCrimmon, Highland bagpipe, whistles, bouzouki, voce; James Lindsay, contrabbasso. Gli scozzesi “Breabach” sono attualmente una delle band di spicco nel panorama della musica tradizionale di radice celtica. Vincitori nel 2012 degli “Scots Trad Music Award” come migliore folk band dell’anno, sono ritenuti dalla critica «la migliore miscela di nuova e vecchia musica scozzese che oggi si possa ascoltare». Basano il loro sound sul particolare suono delle cornamuse delle Highlands, caratterizzato da ritmi molto ballabili, ma sanno produrre anche atmosfere incantevoli e suoni cristallini nelle ballad gaeliche. Info: Centro Servizi Culturali S. Chiara www. centrosantachiara.it.

8 MARTEDÌ Cultura PERGINE SPETTACOLO APERTO: CONFINI CONFLITTI Pergine Valsugana. Artisti internazionali, spettacoli, installazioni, proiezioni fuori circuito, approfondimenti scientifici, laboratori e percorsi di cura del sé. Nove giorni di autentica esplosione artistica. Per programma dettagliato visitate il sito www.perginefestival.it. Info: APT Valsugana, ufficio di Pergine Valsugana - tel. 0461.727760. Danza HOBO Rovereto. Ore 21.30. Cortesela Bontadi. Eloisa Maera: violino, Massino Giuntoli: harmonium. Una formazione agile, determinata a dare vita a una camera da musica itinerante capace di trasformare spazi e luoghi della più varia specie inun’inconsueta avventura

sonora. La musica di HOBO è caratterizzata da una nutrita varietà di linguaggi di frontiera, con marcate influenze Avant-Rock, carteburiane, zappiane e novecentesche, nella più ampia accezione. Cui si aggiungono audaci incursioni nel repertorio classico (Sonata Kreuzberg...) e popolare (l’irresoluta contesa tra tango e valzer di Tanzer) dal sapore ironico e surreale. Info: Comune di Rovereto Tel. 0465.452253 - 452256; cultura@ comune.rovereto.tn.it; www.comune.rovereto.tn.it. Famiglia SPETTACOLO DI FALCONERIA Baselga di Piné. Ore 17. Stadio del Ghiaccio a Miola. Riccardo il falconiere presenta a grandi e piccini i suoi amici alati in uno spettacolo mozzafiato. Un’occasione unica e imperdibile per vedere da vicino questi predatori delle nostre montagne. Partecipazione gratuita. Info: Ice Rink Piné Tel. 0461.554167. Musica I SUONI DELLE DOLOMITI FABRIZIO BOSSO, LUCIANO BIONDINI Val San Nicolò, Jonta. Ore 14. Un personale taccuino di viaggio, pieno di impressioni e richiami a un’estetica che pesca dal mondo del jazz almeno quanto da quello delle fragranze mediterranee: attorno a questo assunto ruota la collaborazione tra Fabrizio Bosso, trombettista dall’inequivocabile coté jazzistico, e Luciano Biondini, musicista il cui strumento rimanda al folklore più genuino. Info: Tel. 0462.609670; www.fassa.com. Musica CLARA CAN’T ESCAPE IN CONCERTO Trento. Ore 21. Giardino S. Chiara - Via S. Croce, 67. Nell’ambito della rassegna “I martedì delle band”.Ingresso libero. Info: www. centrosantachiara.it. Teatro I MARTEDÌ AL MUSEO COPPIA APERTA QUASI SPALANCATA Fiavè. Ore 21. Cortile del Museo delle Palafitte. Apertura serale del Museo dalle ore 20.00, a seguire, spettacolo teatrale “Coppia Aperta Quasi Spalancata” di Dario Fo e Franca Rame. Con la Filobastia di Preore. Ingresso libero. Info e prenotazioni: Terme di Comano www.visitacomano.it. Teatro ragazzi IL MAGO DI OZ Rovereto. Ore 20.30. Parco S. Giorgio. Spettacolo con la Compagnia Pantarei. Travolta da un ciclone, la piccola Dorothy viene catapultata in un mondo strano e sconosciuto popolato da streghe buone e streghe cattive. Se vuole tornare a casa, deve seguire un sentiero che la condurrà al misterioso regno del grande e terribile Mago di Oz; durante il cammino


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9 MERCOLEDÌ Cultura TODD RUNDGREND, IL MAGO DIETRO LE ROCKSTAR Rovereto. Ore 18.30. Largo Vittime delle Foibe. Parafrasando uno dei suoi capolavori, “a wizard, a true star”, Todd Rundgren, quasi sconosciuto in Italia ma musicista di culto negli Usa, è stato pioniere del garage punk con i Nazz alla fine degi anni ‘60, rocker di successo prima come solista e poi come band leader degli Utopia (partiti come supergruppo progressive e finiti come quartetto dal suono quasi-FM), chitarrista funambolico, ma soprattutto produttore di grandissimo talento, sia con i suoi lavori che per altri grandi nomi, da Meat Loaf a Daryl Hall & John Oates, dagli Xtc ai Grand Funk, da Patti Smith ai New York Dolls... Info: Comune di Rovereto Tel. 0465.452253 - 452256; cultura@ comune.rovereto.tn.it; www.comune.rovereto.tn.it. Cultura PERGINE SPETTACOLO APERTO: CONFINI CONFLITTI Pergine Valsugana. Artisti internazionali, spettacoli, installazioni, proiezioni fuori circuito, approfondimenti scientifici, laboratori e percorsi di cura del sé. Nove giorni di autentica esplosione artistica. Per programma dettagliato visitate il sito www.perginefestival.it. Info: APT Valsugana, ufficio di Pergine Valsugana - tel. 0461.727760. Famiglia MEZZOLOMBARDO LUNARE Mezzolombardo. Centro. “Spot e musica”. Negozi aperti dalle 20.30 alle 23.00. Musica CONCERTO BAROCCO Rovereto. Ore 20.45. Loggia Palazzo Adami - Piazza San Marco, 7. Nella suggestiva cornice dell’antica loggia di Palazzo Adami, sede dell’Accademia di Musica Antica, un quartetto cameristico dalla timbrica varia ed affascinante rievoca le sonorità delle corti principesche del Settecento europeo. Info: Comune di Rovereto Tel. 0465.452253 - 452256; cultura@ comune.rovereto.tn.it; www.comune.rovereto.tn.it.

Per i più piccoli COMPAGNIA CIRCENSE ERRANI Cembra. Ore 21.30. Piazzetta Vicolo Maffei. Spettacolo per bambini con acrobati, clown, biciclette comiche, hula hoop, zucchero filato e pop corn. Ingresso: € 3,00. Info: Comune di Cembra Tel. 0461.683018.

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Tradizione PINÉ SOTTO LE STELLE 2014 Baselga di Piné. Ore 21. Corso Roma. Negozi aperti, spettacoli e intrattenimenti per tutti per una serata all’insegna del divertimento. In caso di maltempo i programmi potranno subire variazioni. Info: A.p.T. Tel. 0461.557028.

10 GIOVEDÌ Cultura PERGINE SPETTACOLO APERTO: CONFINI CONFLITTI Pergine Valsugana. Artisti internazionali, spettacoli, installazioni, proiezioni fuori circuito, approfondimenti scientifici, laboratori e percorsi di cura del sé. Nove giorni di autentica esplosione artistica. Per programma dettagliato visitate il sito www.perginefestival.it. Info: APT Valsugana, ufficio di Pergine Valsugana - tel. 0461.727760. Cultura SANI E IN SALUTE Sant’Orsola Terme. Ore 20.30. Sala Pluriservizi di Mala. Controllare le emozioni con i fiori di Bach. Ingresso libero. Serate culturali a cura della dott.ssa Alessandra Capriani Biologa Nutrizionista Naturopata Iridologa. Info: Alessandra 331.6278206. Enogastronomia DOC - DENOMINAZIONE DI ORIGINE CINEMATOGRAFICA Nogaredo. Distilleria Marzadro. DOC - Denominazione di Origine Cinematografica è una rassegna che coniuga il grande cinema con il piacere dell’enogastronomia in un itinerario in cinque tappe lungo la Strada del Vino e dei Sapori del Trentino. Aziende vitivinicole, cantine sociali o luoghi di particolare fascino, sono le location che ospiteranno le degustazioni dei grandi vini del territorio trentino in abbinamento agli assaggi delle specialità gastronomiche e la proiezione di nove selezionate opere cinematografiche capaci di accontentare tutti i palati!” La cuoca del Presidente” di C. Vincent. Info dettagliate su www. cinemaincantina.it. Famiglia I BURATTINI DI LUCIANO GOTTARDI Ziano di Fiemme. Ore 21. Spettacolo: “I Capelli dell’Orco”. Info: www.burattini.it.

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affronta avventure e avversità, ma incontra anche nuovi amici. Ma qual è il vero potere del Mago di Oz? Dorothy e i suoi strani amici impareranno ad essere solidali gli uni con gli altri? Riusciranno a superare le numerose insidie e scoprire finalmente le proprie qualità nascoste? Info: Comune di Rovereto Tel. 0465.452253 - 452256; cultura@comune.rovereto.tn.it; www.comune.rovereto.tn.it.

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trentinoappuntamenti Musica ALL HALLOWS CATHOLIC SCHOOL Rovereto. Ore 20.30. Cortile Urbano, Via Roma. All Hallows Catholic School è situata nella contea del Surrey, nell’Inghilterra Meridionale. Ha più di 1400 studenti di età tra gli 11 e i 18 anni. Dal settembre 2009 la scuola è stata designata Scuola Specializzata in Musica dal governo del Regno Unito. Negli ultimi anni i gruppi e i cori hanno fatto dei tour in Spagna, Finlandia, Francia e in quattro occasioni in Italia. Il programma prevede musica strumentale e cantata. I ragazzi partecipanti hanno un età che va dagli 11 ai 17 anni. Info: Comune di Rovereto Tel. 0465.452253 - 452256; cultura@comune.rovereto.tn.it; www.comune.rovereto.tn.it. Musica ITINERARI FOLK PIVENELSACCO Trento. Ore 21. Giardino S. Chiara. Il termine “piva” rappresenta la denominazione di una famiglia di cornamuse italiane: strumenti riportati in vita attraverso preziose ricerche tese al recupero dei loro suoni, più dolci rispetto ad altri tipi di cornamusa europea, ma senza dubbio altrettanto suggestivi

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e coinvolgenti. Pivenelsacco sta portando avanti una ricerca delle sonorità antiche dello strumento, attraverso il recupero di antiche melodie dell’Italia settentrionale, dai balli staccati dell’Appennino fino alle danze alpine, mettendo in luce percorsi che dal Cinquecento fanno intrecciare le prassi popolare con quella cortigiana e classica. Info: Centro Servizi Culturali S. Chiara www.centrosantachiara.it. Musica ASHFOLD PREPARATORY SCHOOL DORTON Cembra. Ore 21.30. Piazza S. Rocco. Concerto della Ashfold Preparatory School Dorton di Buckinghamshire in Inghilterra. Il gruppo è composto da circa 50 studenti che presentano un repertorio di canzoni popolari. Info: Comune di Cembra Tel. 0461.683018. Musica IL MAESTRO, MARGHERITA E LA SONATA OP.147 Stenico. Ore 21. Castello. Musica da camera con Lorenzo Bertoldi viola, Marino Nicolini pianoforte. Musiche di M. Glinka, F. Schubert e D. Shostakovic. Ingresso libero. Info e prenotazioni: Terme di Comano www.visitacomano.it.

Musica I SUONI DELLE DOLOMITI CRISTIANO DE ANDRÈ Dolomiti di Fassa. Ore 14. Malga Canvere. A Sanremo, con “Invisibili”, si è aggiudicato sia il Premio della Critica “Mia Martini” sia il Premio “Sergio Bardotti”, per il miglior testo. In contemporanea, con l’aggiunta anche dell’altra canzone sanremese, “Il cielo è vuoto”, è uscita la riedizione di Come in cielo così in guerra, che nel 2013 ha riportato all’attenzione del pubblico un cantautore di spessore. In concerto Cristiano De Andrè canta se stesso ma anche Faber. Info:Tel. 0462.609770; www.fassa.com.

Musica 31° MUSICARIVAFESTIVAL Arco. Ore 21.30. Casinò. Haydn Jeugd Strijkorkest; Jan-Ype Nota, direttore su musiche di A. Dvo ák -

Serenata per orchestra d’archi, op. 22; L. E. Larsson - Concertino per violoncello n. 10, op 44; P. Vasks - Vox Amoris: fantasia per violino e orchestra d’archi; W. A. Mozart Serenata per orchestra d’archi KV 525. Info e programma dettagliato su www.musicarivafestival.com. Musica NOMI ON THE ROCK Nomi. Piazza delle Feste. Info: info@visitrovereto.it .

11 VENERDÌ Cultura INCONTRI SULLA FITOTERAPIA Baselga di Piné. Ore 16-18. Saletta incontri al 1° piano della Farmacia Morelli. Consulenza sanitaria nel campo della medicina tradizionale e dell’erboristeria a cura del dott. Morelli. Partecipazione gratuita. Info: Farmacia Morelli Tel. 0461.557026, A.p.T. Tel. 0461.557028 . Cultura PERGINE SPETTACOLO APERTO: CONFINI CONFLITTI Pergine Valsugana. Artisti internazionali, spettacoli, installazioni, proiezioni fuori circuito, approfondimenti scientifici, laboratori e percorsi di cura del sé. Nove giorni di autentica esplosione artistica. Per


trentinoappuntamenti programma dettagliato visitate il sito www.perginefestival.it. Info: APT Valsugana, ufficio di Pergine Valsugana - tel. 0461.727760. Famiglia I BURATTINI DI LUCIANO GOTTARDI Montagnaga di Piné. Ore 21. Spettacolo: “La fata Morgana”. Info: www.burattini.it. Famiglia 1, 2, 3 STORIE Cles. Quarta edizione per la manifestazione per bambini, ragazzi e le loro famiglie dedicata alla narrazione come strumento educativo ed ai tanti modi in cui si possono raccontare storie. Coniugando divertimento, arte e cultura con salde riflessioni e studi pedagogico-educativi, la manifestazione fa uscire le storie per bambini e ragazzi dalle pagine dei libri per trasformarle in teatro, musica, mostre, laboratori e incontri con autori ed editori. Info: Il programma completo è scaricabile dal sito www.lacoccinella.coop. Famiglia FESTIVAL DEL BENESSERE SOSTENIBILE Levico Terme. Vie del centro. Le idee, i pensieri, le azioni creano il tuo futuro a partire da oggi... il festival del benessere sostenibile ti offre spunti, riflessioni, esperienze affinché tu possa scegliere di vivere in un modo più armonioso, connesso con ciò che ti circonda. Info: APT Valsugana, ufficio di Levico Terme - Tel. 0461.727700. Musica GORAN KUZMINAC WITH STEFANO RAFFAELLI JAZZ QUARTET Rovereto. Ore 21. Cortile Urbano, Via Roma. Goran Kuzminac: voce, Stefano Raffaelli: piano; arrangiaments, Walter Civettini: tromba/flicorno, Flavio Zanon: contrabbasso, Giorgio Zanier: batteria / percussioni. Info: Comune di Rovereto Tel. 0465.452253 - 452256; cultura@ comune.rovereto.tn.it; www.comune.rovereto.tn.it. Musica NOMI ON THE ROCK Nomi. Piazza delle Feste. Info: info@visitrovereto.it . Per i più piccoli NOTTE AL MUSEO - MUSEO DELLA MUSICA. CORO SANT’OSVALDO Roncegno Terme. L’attività è rivolta a ragazzi di età compresa fra 6 anni compiuti e i 16 anni per un numero massimo di 15 partecipanti. L’orario di permanenza al Museo è dalle 20:00 alle 9:00 del giorno successivo. I venerdì avranno tematiche differenti, a rotazione mensile, seguendo l’ordine delle sale del museo (Sala Europa, Africa, Roncegno, Asia-America-Oceania). Per informazioni e iscrizioni: inviare una mail, indicando la data

scelta, a accademia@corosanosvaldo.com oppure telefonare al numero 345.8714426 . Teatro VIGOLANA TEATRO D’ESTATE Vattaro. Teatro. Per maggiori informazioni consultate il sito www. vigolana.com.

12 SABATO Cultura PERGINE SPETTACOLO APERTO: CONFINI CONFLITTI Pergine Valsugana. Artisti internazionali, spettacoli, installazioni, proiezioni fuori circuito, approfondimenti scientifici, laboratori e percorsi di cura del sé. Nove giorni di autentica esplosione artistica. Per programma dettagliato visitate il sito www.perginefestival.it. Info: APT Valsugana, ufficio di Pergine Valsugana - tel. 0461.727760. Famiglia 1, 2, 3 STORIE Cles. Quarta edizione per la manifestazione per bambini, ragazzi e le loro famiglie dedicata alla narrazione come strumento educativo ed ai tanti modi in cui si possono raccontare storie. Coniugando divertimento, arte e cultura con salde riflessioni e studi pedagogico-educativi, la manifestazione fa uscire le storie per bambini e ragazzi dalle pagine dei libri per trasformarle in teatro, musica, mostre, laboratori e incontri con autori ed editori. Info: Il programma completo è scaricabile dal sito www.lacoccinella.coop. Famiglia FESTIVAL DEL BENESSERE SOSTENIBILE Levico Terme. Vie del centro. Le idee, i pensieri, le azioni creano il tuo futuro a partire da oggi... il festival del benessere sostenibile ti offre spunti, riflessioni, esperienze affinché tu possa scegliere di vivere in un modo più armonioso, connesso con ciò che ti circonda. Info: APT Valsugana, ufficio di Levico Terme - Tel. 0461.727700. Musica PINÉ MUSICA: OMAGGIO A CLAUDIO ABBADO Baselga di Piné. Ore 21. Centro Congressi Piné 1000. Concerto “L’altra voce della musica: in viaggio con Claudio Abbado tra Caracas e l’Avana”.Ingresso libero. Info: A.p.T. Tel. 0461.557028. Musica GABER BAND Meano. Ore 21. Giardino di Villa Salvadori-Zanatta. Concerto con il Corpo Bandistico di Vigo Cortesano. Musica I SUONI DELLE DOLOMITI - DINO SALUZZI, FELIX SALUZZI, ANJA LECHNER Val di Fassa, Dolomiti. Ore 6. Col Margherita. l bandoneon di Dino Saluzzi, il sax e il clarinetto

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trentinoappuntamenti SEMINARIO - VACANZA CENTRO KUSHI LING – ARCO DI TRENTO

DAL 22 AL 24 AGOSTO 2014 IMMAGINAZIONE E CREATIVITÀ due vie per porsi in relazione con il mondo tre giornate per contattare e attivare le nostre risorse creative e immaginative *** laboratorio mattutino di biopsicosintesi laboratorio pomeridiano di creatività A due passi dal lago di Garda, il seminario si svolge in un luogo immerso nel silenzio e nella bellezza della natura, che invita al raccoglimento introspettivo e al rinnovamento psicologico. L'atmosfera che circonda il centro è un balsamo per la pratica meditativa; è un'opportunità che viene incontro alle esigenze di raccoglimento e di interiorità.I potenti effetti beneficanti del luogo immerso nella natura, abbinato a proposte per un proficuo lavoro psicosintetico e bioenergetico, porteranno in un cammino interiore di conoscenza di sè. Il lavoro esperienziale di bio-psico-sintesi (integrazione corpo/mente/emozioni) sarà guidato da Antonia Dallapè, counselor professionista psicosintetista e da Clara Pintarelli, psicologa e psicoterapeuta ad indirizzo corporeo. Per prezzi e info sul Centro visitate il sito: www.kushi-ling.com DATA: 22 – 24 agosto 2014 inizio alle ore 10.00 di venerdì 22 agosto e termine alle ore 14.00 di domenica 24 agosto COSTO: il costo di 3 giorni di seminario è di € 160,00

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Antonia Dallape 348 2287154 psicosintesi.trento@gmail.com Clara Pintarelli 333 4709364 clara.pintarelli@fastwebnet.it

di suo fratello Felix si uniscono, al sorgere del sole, al violoncello di Anja Lechner. Pensieri musicali trasmessi da uno strumento all’altro, in un seducente gioco di sonorità sussurrate, accordi malinconici, dissonanze raffinate. Sullo sfondo c’è la varietà ritmica del tango, l’eleganza della musica da camera. In primo piano la scrittura di Saluzzi e il respiro dell’improvvisazione. Info: Tel. 0462.609770; www.fassa.com. Musica NOMI ON THE ROCK Nomi. Piazza delle Feste. Info: info@visitrovereto.it . Tradizione FESTIVAL DEL PANE ITALIANO Castello Tesino. A cura dell’Associazione La Montagna in Città. Via San Rocco e dintorni, tutto il giorno. Info: APT Valsugana, ufficio di Castello Tesino - Tel. 0461.727730.

13 DOMENICA Famiglia 1, 2, 3 STORIE Cles. Quarta edizione per la manifestazione per bambini, ragazzi e

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le loro famiglie dedicata alla narrazione come strumento educativo ed ai tanti modi in cui si possono raccontare storie. Coniugando divertimento, arte e cultura con salde riflessioni e studi pedagogico-educativi, la manifestazione fa uscire le storie per bambini e ragazzi dalle pagine dei libri per trasformarle in teatro, musica, mostre, laboratori e incontri con autori ed editori. Info: Il programma completo è scaricabile dal sito www.lacoccinella.coop. Famiglia FESTIVAL DEL BENESSERE SOSTENIBILE Levico Terme. Vie del centro. Le idee, i pensieri, le azioni creano il tuo futuro a partire da oggi... il festival del benessere sostenibile ti offre spunti, riflessioni, esperienze affinché tu possa scegliere di vivere in un modo più armonioso, connesso con ciò che ti circonda. Info: APT Valsugana, ufficio di Levico Terme - Tel. 0461.727700. Tradizione FESTIVAL DEL PANE ITALIANO Castello Tesino. A cura dell’Associazione La Montagna in Città. Via

San Rocco e dintorni, tutto il giorno. Info: APT Valsugana, ufficio di Castello Tesino - Tel. 0461.727730.

14 LUNEDÌ Danza MILLONGA SOCIAL Rovereto. Ore 20.30. Piazza Malfatti. Milonga in piazza per tutti gli “aficionados tangueros” che potranno trascorrere le sere d’estate all’aperto, ballando nelle strade come a Buenos Aires. Info: Comune di Rovereto Tel. 0465.452253 - 452256; cultura@ comune.rovereto.tn.it; www.comune.rovereto.tn.it. Escursionismo PASSEGGIATA DELL’ERBORISTA Baselga di Piné. Ore 16. Breve escursione con il dott. Morelli per conoscere le piante officinali. Partecipazione gratuita previa iscrizione entro le 12 del giorno dell’iniziativa presso l’A.p.T. Info: A.p.T. Tel. 0461.557028.

15 MARTEDÌ Famiglia SPETTACOLO DI FALCONERIA Baselga di Piné. Ore 17. Stadio del Ghiaccio a Miola. Riccardo il falconiere presenta a grandi e piccini i suoi amici alati in uno spettacolo mozzafiato. Un’occasione unica e imperdibile per vedere da vicino questi predatori delle nostre montagne. Partecipazione gratuita. Info: Ice Rink Piné Tel. 0461.554167. Musica PIZZICATO DANCE Rovereto. Ore 21. Cortile Palazzo Alberti. Un contrabbasso una chitarra e tanta fantasia per scoprire come si possano superare le barriere fra generi musicali e culture, fra stili e periodi, per ricreare con fantasia un mondo di suoni travolgenti e accattivanti. Info: Comune di Rovereto Tel. 0465.452253 - 452256; cultura@ comune.rovereto.tn.it; www.comune.rovereto.tn.it. Musica DA BACH AI BEATLES Faver. Ore 21. Piazza Chiesa. Spettacolo-concerto con Marco Ravasio. Ingresso libero. Info: Comune di Faver Tel. 0461.683029. Musica IL MAESTRO, MARGHERITA E LA SONATA OP. 147 Stenico. Ore 21. Castello. Musica da camera con il pianista Roberto Turrin. Musiche di S. Prokofieff, B. Martinu, F. Busoni, M. Castelnuovo Tedesco. Ingresso libero. Info e prenotazioni: Terme di Comano www.visitacomano.it. Musica I SUONI DELLE DOLOMITI REGINA CARTER Monte di Mezzocorona. Ore 14. Malga Kraun. Bach e Pagani-

ni li ha studiati al conservatorio, il blues e il jazz li ha conosciuti girando per le strade di Detroit, la sua città. Regina Carter traspone sulle corde del suo strumento gli umori e la cultura dell’America nera, le sue radici: nel suo ultimo album, Southern Comfort, mescola la spiritualità del gospel con la drammaticità dei work songs delle miniere di carbone dell’Alabama. Info: 0461.1752525; www.pianarotaliana.it. Musica LEATHERMASK IN CONCERTO Trento. Ore 21. Giardino S. Chiara - Via S. Croce, 67. Nell’ambito della rassegna “I martedì delle band”.Ingresso libero. Info: www. centrosantachiara.it. Teatro ragazzi FAGIOLI Noriglio. Ore 20.30. Parco alla Pozza. Lo spettacolo prende spunto dalla celebre fiaba inglese “Jack e il fagiolo magico” tra continui, improvvisi e spassosi cambi di ruolo, musiche, canti, piccole magie e clownerie. In scena due “orfanelli”, stravaganti vagabondi cantastorie, sempre sospesi tra la ricerca di qualcosa da mettere sotto i denti e la voglia inesauribile di giocare. Info: Comune di Rovereto Tel. 0465.452253 - 452256; cultura@comune.rovereto.tn.it; www. comune.rovereto.tn.it.

16 MERCOLEDÌ Cultura VIAGGIO DELL’EMOZIONE: L’EDMENEGARDA Ponte Arche. Ore 16. Stazione Autocorriere di Ponte Arche; ore 16.10 fermata dei pullman stabilimento termale. Un vero e proprio viaggio a ritroso nel tempo guidato da una cantastorie per conoscere l’opera più famosa del Prati, L’Edmenegarda: una storia di amori e intrighi nell’incantevole cornice della zona del Lomaso. Info e prenotazioni: Terme di Comano www.visitacomano.it. Famiglia IL MAGO DEL CIOCCOLATO Ponte Arche. Ore 21. Teatro Tenda. Spettacolo di magia per bambini e famiglie. Partecipazione libera. Info e prenotazioni: Terme di Comano www.visitacomano.it. Famiglia RASSEGNA DI CORI Rango. Ore 21. Piazza della Fontana. Concerto del Coro Cima Tosa e del Coro Nuove Voci Giudicariesi. Info e prenotazioni: Terme di Comano www.visitacomano.it. Famiglia MEZZOLOMBARDO LUNARE Mezzolombardo. Centro. “Ballando sotto le stelle”.Negozi aperti dalle 20.30 alle 23.00.


trentinoappuntamenti Musica 7° ELETRONIC OPEN AIR FESTIVAL - DJ SET Rovereto. Ore 19.30. Piazza Erbe. Spettacolo con Two bored guys; Luigi Castelluccio (SA); Kick - Oh; Paolo D. Ingresso libero. Info: Comune di Rovereto Tel. 0465.452253 - 452256; cultura@ comune.rovereto.tn.it; www.comune.rovereto.tn.it. Musica LE BANDE IN PIAZZA Rovereto. Ore 20.45. Piazza S. Marco. Concerto con la banda musicale “Felice e Gregorio Fontana” di Pomarolo. Info: Comune di Rovereto Tel. 0465.452253 - 452256; cultura@comune.rovereto.tn.it; www.comune.rovereto.tn.it. Musica ITINERARI FOLK - MICK O’BRIEN & CAOIMHIN O’RAGHALLAIGH Trento. Ore 21. Cortile Palazzo Thun. Mick O’Brien ci porta nel cuore della più pura tradizione irlandese e in particolare alla scoperta della cornamusa più caratteristica e complessa dell’area celtica, la “uillean pipes”. Insegnante molto apprezzato, solista di fama consolidata, ha collaborato e registrato con grandi nomi come The Dubliners, Frankie Gavin and the RTÉ Concert Orchestra. Il sodalizio con il giovane dublinese Caoimhín Ó Raghallaigh, autore di musiche per film e teatro, aggiunge motivi di grande interesse al concerto. Info: Centro Servizi Culturali S. Chiara www.centrosantachiara.it. Musica DA BACH AI BEATLES Faver. Ore 21. Piazza Chiesa. Spettacolo-concerto con Marco Ravasio. Ingresso libero. Info: Comune di Faver Tel. 0461.683029. Musica I SUONI DELLE DOLOMITI - DAVE DOUGLAS, ANDY CLAUSEN, CHET DOXAS, JIM DOXAS “MOUNTAINSIDE” Val di Fiemme, Lagorai. Ore 14. Laghi di Bombasèl. Le Dolomiti gli hanno ispirato anni fa la suite Mountain Passages e ora lo accolgono nuovamente con un gruppo costituito appositamente che allinea il trombonista Andy Clausen e i due fratelli Chet e Jim Doxas, rispettivamente ai sax e alla batteria. Con il quartetto Mountainside, Dave Douglas mostra il suo lato più “popolare”, mescolando folk e jazz, dichiarando ancora una volta il suo amore per le cime del Trentino. Info: Tel. 0462.241111; www. visitfiemme.it. Tradizione PINÉ SOTTO LE STELLE 2014: A TUTTO SPORT! Baselga di Piné. Ore 21. Corso Roma. Negozi aperti, spettacoli e intrattenimenti per tutti per una serata all’insegna del divertimento. In caso di maltempo i programmi

potranno subire variazioni. Info: A.p.T. Tel. 0461.557028.

17 GIOVEDÌ Enogastronomia DOC - DENOMINAZIONE DI ORIGINE CINEMATOGRAFICA Mezzocorona. Palazzo Martini. DOC - Denominazione di Origine Cinematografica è una rassegna che coniuga il grande cinema con il piacere dell’enogastronomia in un itinerario in cinque tappe lungo la Strada del Vino e dei Sapori del Trentino. Aziende vitivinicole, cantine sociali o luoghi di particolare fascino, sono le location che ospiteranno le degustazioni dei grandi vini del territorio trentino in abbinamento agli assaggi delle specialità gastronomiche e la proiezione di nove selezionate opere cinematografiche capaci di accontentare tutti i palati!” In collaborazione con Az. Agr. de Vescovi-Ulzbach e Dorigati “L’arbitro” di P. Zucca. Info dettagliate su www. cinemaincantina.it. Escursionismo I SUONI DELLE DOLOMITI DANIELE DI BONAVENTURA, CARLO LA MANNA, ELIAS NARDI, CORRADO BUNGARO Dolomiti di Brenta. Ore 14. È la novità della XX edizione de I Suoni delle Dolomiti. Un tour in mountain bike insieme a quattro musicisti che si produrranno in varie performance musicali e teatrali. Concerti alla mattina, prima della partenza, e nel tardo pomeriggio. Durante le soste lungo il percorso, improvvisazioni soliste e narrazioni musicate. Alla sera, prima del sonno dopo le fatiche delle pedalate diurne, il racconto della notte. Info e prenotazioni: Tel. 0463.970046; www.campobase.travel. Folklore RIDENDRO E SCHERZANDRO Dro. Ore 20. Piazza della Repubblica. Preserata con intrattenimento musicale. Ore 21. Inizio dello spettacolo - Gara concorso tra barzellettieri. Ore 22.30. Spettacolo di cabaret con Bianchi e Pulci. Per informazioni dettagliate visitate il sito www.ridendroescherzandro. it; www.gardatrentino.it. Musica 7° ELECTRONIC OPEN AIR FESTIVAL Rovereto. Ore 21. Piazzale Degasperi. Dr Booga; 210 Pure Love; guest: TEPPA BROS (il dj-set de “LO STATO SOCIALE”). I Teppa Bros sono due membri, nonché fondatori, de “Lo Stato Sociale” uno dei gruppi electro indie più importanti del momento. Hanno un blog su “Il Fatto Quotidiano” di loro si è occupata tutta la stampa nazionale, come una delle band giovani più famose in Italia, per qualità di musica e testi. La musica che propongono è varia, non sai mai cosa ti puoi aspettare in un loro

live set. Hanno scelto Rovereto e l’Electronic Open Air Festival per l’unica data estiva. Ingresso libero. Info: Comune di Rovereto Tel. 0465.452253 - 452256; cultura@ comune.rovereto.tn.it; www.comune.rovereto.tn.it. Musica CORO GOSPEL SING THE GLORY Rovereto. Ore 21. Cortile Urbano, Via Roma. Una coinvolgente atmosfera è ciò che si prova ad un concerto del “Sing the Glory’’. Da 20 anni, passo dopo passo, il coro offre un piccolo spaccato della musica gospel e spiritual in una originale cornice fatta di luci, coreografie, voci e strumenti. Info: Comune di Rovereto Tel. 0465.452253 - 452256; cultura@ comune.rovereto.tn.it; www.comune.rovereto.tn.it. Musica CONCERTO Ponte Arche. Ore 21. Teatro Tenda. Concerto del Coro Nuove Voci Giudicariesi. Partecipazione libera. Info e prenotazioni: Terme di Comano www.visitacomano.it.

18 VENERDÌ Cabaret I TONI MARCI Imer. Ore 20.30. Spettacolo di e con il Trio dei “Toni Marci” di Trento. Info: tonimarcitrento@gmail. com; www.itonimarci.it. Cultura INCONTRI SULLA FITOTERAPIA Baselga di Piné. Ore 16-18. Saletta incontri al 1° piano della Farmacia Morelli. Consulenza sanitaria nel campo della medicina tradizionale e dell’erboristeria a cura del dott. Morelli. Partecipazione gratuita. Info: Farmacia Morelli Tel. 0461.557026, A.p.T. Tel. 0461.557028 . Escursionismo I SUONI DELLE DOLOMITI DANIELE DI BONAVENTURA, CARLO LA MANNA, ELIAS NARDI, CORRADO BUNGARO Dolomiti di Brenta. Ore 14. È la novità della XX edizione de I Suoni delle Dolomiti. Un tour in mountain bike insieme a quattro musicisti che si produrranno in varie performance musicali e teatrali. Concerti alla mattina, prima della partenza, e nel tardo pomeriggio. Durante le soste lungo il percorso, improvvisazioni soliste e narrazioni musicate. Alla sera, prima del sonno dopo le fatiche delle pedalate diurne, il racconto della notte. Info e prenotazioni: Tel. 0463.970046; www.campobase.travel. Folklore RIDENDRO E SCHERZANDRO Dro. Ore 20. Piazza della Repubblica. Preserata con intrattenimento musicale. Ore 21. Inizio dello spettacolo - Gara concorso tra barzellettieri. Ore 22.30. Spettacolo di

cabaret con Andrea Pucci. Per informazioni dettagliate visitate il sito www.ridendroescherzandro. it; www.gardatrentino.it. Musica 7° ELECTRONIC OPEN AIR FESTIVAL Rovereto. Ore 21. Piazzale Degasperi. Luigi Castelluccio; Paolo D; guest: LEE JONES (UK). Ingresso libero. Info: Comune di Rovereto Tel. 0465.452253 - 452256; cultura@comune.rovereto.tn.it; www. comune.rovereto.tn.it. Per i più piccoli NOTTE AL MUSEO - MUSEO DELLA MUSICA. CORO SANT’OSVALDO Roncegno Terme. L’attività è rivolta a ragazzi di età compresa fra 6 anni compiuti e i 16 anni per un numero massimo di 15 partecipanti. L’orario di permanenza al Museo è dalle 20:00 alle 9:00 del giorno successivo. I venerdì avranno tematiche differenti, a rotazione mensile, seguendo l’ordine delle sale del museo (Sala Europa, Africa, Roncegno, Asia-America-Oceania). Per informazioni e iscrizioni: inviare una mail, indicando la data scelta, a accademia@corosanosvaldo.com oppure telefonare al numero 345.8714426. Teatro VIGOLANA TEATRO D’ESTATE Centa S. Nicolò. Per maggiori informazioni consultate il sito www. vigolana.com.

19 SABATO Cultura “PAROLE D’AMORE” DAL ‘200 AL 2000 RECITAL DI CESARE BOCCI E DANIELA SCARLATTI Rovereto. Ore 21.15. Cortile Urbano, Via Roma. Lo spettacolo “Parole d’Amore” vuole essere un excursus nella poesia italiana dai suoi albori ai giorni nostri. Attraverso una selezione di liriche e lettere d’amore dei poeti e romanzieri che hanno fatto grande la nostra letteratura, viene man mano evidenziandosi come si sia modificata la lingua ma anche il concetto d’amore, nell’arco dei secoli. Il costante dialogo degli attori con la musica, ci fa scoprire “un’altra poesia”, quella che nasce dalla fusione dei versi con le atmosfere suggerite e delineate dalla voce e dalle note. La musica, quindi, non fa solo da contrappunto alla performance degli attori, ma vi si integra dando corpo ad un unicum che mira ad avvolgere completamente lo spettatore con l’espressione poetica ancora troppo trascurata sulle tavole dei nostri palcoscenici. Info: Comune di Rovereto Tel. 0465.452253 - 452256; cultura@comune.rovereto.tn.it; www.comune.rovereto.tn.it.

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trentinoappuntamenti Famiglia OPENING MAXI OOH! Trento. Ore 16. MUSE. L’evento sarà realizzato, fruibile e apprezzabile - anche se con tempi e modalità differenti - da tutte le tipologie di pubblico: grandi, piccoli, disabili fisici e psichici... Ore 17-17.30, Cristina D’Avena Show, con Dino sul Palco. Le grandi sigle dei catoni animati cantate da Cristina D’Avena. Un ricordo d’infanzia per gli adulti e una testimonianza attuale per i bambini di oggi. Ore 17.45 - 18.15, spettacolo con Lupo Lucio. Grandi orecchie, zampe veloci, coda lunga, cervello fino: Lupo Lucio è un classico lupo solitario assillato da una fame che non trova mai soddisfazione... Ore 18.30, Intervento del coro Piccole Colonne e taglio della torta. Info: www.muse.it. Famiglia BUON COMPLEANNO MUSE Trento. Ore 18.30. MUSE. Dalle 18.30 con il taglio della torta prenderà avvio la festa di compleanno del MUSE. Ore 19-21.30, concerti a cura di complessi locali. Ore 21.20-21.30 Bruno Lucchi. Arte e Scienza: presentazione al pubblico del progetto MUSE en plein air. Ore 21.30-21.35 Scienze story, a cura di Michele Lanzinger. Ore 21.45-23.30 concerto dei Deproducers. Dall’incontro di quattro produttori: Vittorio Cosma, Gianni Maroccolo, Riccardo Sinigallia e Max Casacci nasce un progetto innovativo e coinvolgente, un connubio riuscito tra musica e scienza. Ore 23.30-23.40 video Buon Compleanno MUSE!. Ore 23.40-02.00 DJ e VJ SET. Info: www.muse.it. Folklore RIDENDRO E SCHERZANDRO Dro. Ore 20. Piazza della Repubblica. Preserata con intrattenimento musicale. Ore 21. Inizio dello spettacolo - Gara concorso tra barzellettieri. Ore 22.30. Spettacolo di cabaret con Gabriele Cirilli. Per informazioni dettagliate visitate il sito www.ridendroescherzandro. it; www.gardatrentino.it. Musica 7° ELECTRONIC OPEN AIR FESTIVAL Rovereto. Ore 21. Piazzale Degasperi. Kick - Oh; Two Bored Guys; guest: SASCHA DIVE (DE) COCOON. Ingresso libero. Info: Comune di Rovereto Tel. 0465.452253 - 452256; cultura@comune.rovereto.tn.it; www.comune.rovereto.tn.it. Musica 27^ RASSEGNA DI CANTI DELLA MONTAGNA Bedollo. Ore 20.30. Nuovo Tetro Comunale di Centrale. Tradizionale rassegna di canti di montagna con il Coro Abete Rosso di Bedollo, il Coro Città di Mori e il Coro Sant’Osvaldo di Roncegno. Ingresso libero. Info: Giorgio Andreatta 339.3158023.

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Musica MESQUIA Grumes. Ore 21. Concerto di musica tradizionale occitana e celtica. Info: Sviluppo Turistico Grumes Tel. 0461.688003. Musica I SUONI DELLE DOLOMITI DANIELE DI BONAVENTURA, CARLO LA MANNA, ELIAS NARDI, CORRADO BUNGARO Dolomiti di Brenta. Ore 14. Malga Movlina. Concerto conclusivo del tour in mountain bike di Arteapedali: agli strumenti del quartetto di “ciclomusicisti” (bandoneon, basso, oud, nickelharpa e violino) si aggiunge il trombone di Gianluca Petrella. Il fresco ricordo delle pedalate musicali si mescola con l’ispirazione e la fantasia del momento, tra folk, jazz e riverberi di musica antica. Info: Tel. 0465.702626; www.visitcomano.it. Musica 31° MUSICARIVAFESTIVAL Riva del Garda. Ore 21.30. Cortile della Rocca. Orquesta Reino de Aragón Isaac Karabtchevsky, direttore; Aldo Ciccolini, pianoforte su musiche di C. Saint Saëns - Concerto n° 5, op. 103 (Egyptian) per pianoforte e orchestra; I. Stravinsky - L’oiseau de feu (Suite, 1919); J. Strauss Jr. - Pizzicato Polka. Info e programma dettagliato su www. musicarivafestival.com. Tradizione MELISSA - FESTA DEL MIELE NUOVO Croviana. Nel bosco, in località Mulino e Le Plaze. Due giorni di degustazioni, seminari, approfondimenti, musica dal vivo, laboratori, mercatini dei migliori prodotti delle valli del Noce e stand gastronomici nelle vie del centro.Protagonisti indiscussi saranno il miele e l’affascinante mondo delle api. Tutti potranno cimentarsi direttamente con la smielatura ed avvicinare le api, con visite agli apiari e la guida di esperti. Anche per i bambini molti appuntamenti ed attività: laboratori creativi e cantastorie. E per grandi, oltre a mostre ed esposizioni, musica e spettacolo. Info: www.valdisole.net.

20 DOMENICA Folklore PALIO DELLE CONTRADE Pieve Tesino. Sfida tra vari paesi. Info: APT Valsugana, ufficio di Pergine Valsugana - Tel. 0461.727760. Folklore RIDENDRO E SCHERZANDRO Dro. Ore 20. Piazza della Repubblica. Preserata con intrattenimento musicale. Ore 21. Inizio dello spettacolo - Finale del concorso barzellettieri 2014. Ore 22.30. Spettacolo di cabaret. Per informazioni dettagliate visitate il sito www.ridendroescherzandro.it; www.gardatrentino.it.

Musica ENSEMBLE ORCHESTRAL CONTEMPORAIN Rovereto. Ore 20. Colle di Miravalle, Campana dei Caduti. Concerto con il Direttore Daniel Kawka. In caso di maltempo il concerto si svolgerà all’Auditorium Melotti. Info: Comune di Rovereto Tel. 0465.452253 - 452256; cultura@ comune.rovereto.tn.it; www.comune.rovereto.tn.it. Musica SPETTACOLO ITINERANTE Rovereto. Ore 21. Spazi aperti Mar. Ragazzi Campus Italia Lyons. Spettacolo itinerante di ragazzi sulle tradizioni dei loro paesi di provenienza a cura del Festival Internazionale W.A. Mozart. Info: Comune di Rovereto Tel. 0465.452253 - 452256; cultura@ comune.rovereto.tn.it; www.comune.rovereto.tn.it. Musica PINÉ MUSICA: BONPORTI JAZZ ORCHESTRA Baselga di Piné. Ore 21. Centro Congressi Piné 1000. Concerto della Bonporti Jazz Orchestra diretta da Roberto Spadoni. Info: A.p.T. Tel. 0461.557028. Musica 31° MUSICARIVAFESTIVAL Riva del Garda. Ore 21.30. Piazza III Novembre. Koza Mostra, Fusion tra ska, punk, rock e musica tradizionale greca. Info e programma dettagliato su www.musicarivafestival.com. Musica I SUONI DELLA VIGOLANA Vigolo Vattaro. Tornano ad allietarci gli appuntamenti de “I Suoni della Vigolana”, che riprende il percorso dei ben più famosi Suoni della Dolomiti, esaltando la natura con la musica e viceversa. Info: www.vigolana.com.

21 LUNEDÌ Cultura ELISIR DELLA SALUTE Baselga di Piné. Ore 21. Centro Congressi Piné 1000. Serata con il dott. Maurizio Virdia sul tema “Segni e sintomi dell’attacco cardiaco acuto”.Coordina il dott. Morelli che parlerà delle proprietà medicinali della cardiaca. Ingresso libero. Info: A.p.T. Tel. 0461.557028. Danza MILLONGA SOCIAL Rovereto. Ore 20.30. Piazza Malfatti. Milonga in piazza per tutti gli “aficionados tangueros” che potranno trascorrere le sere d’estate all’aperto, ballando nelle strade come a Buenos Aires. Info: Comune di Rovereto Tel. 0465.452253 - 452256; cultura@ comune.rovereto.tn.it; www.comune.rovereto.tn.it.

Musica ITINERARI FOLK - JEMM MUSIC PROJECT Trento. Ore 21. Giardino S. Chiara. Dal Sudtirolo un ensemble di percussioni del mondo. Jack Alemanno, batteria di legno; Max Castlunger, steel pan, flauti, percussioni; Marco Stagni, contrabbasso; Emanuel Valentin, hang e percussioni. Info: Centro Servizi Culturali S. Chiara www.centrosantachiara.it. Musica I SUONI DELLE DOLOMITI - QUINTETTO TURCHESE, MARK BALDWIN HARRIS Val Rendena. Ore 14. Rifugio Giovanni Segantini. Il turchese era la principale gemma d’Oriente, sacro amuleto del Tibet, la perla dei faraoni egiziani, la pietra celeste dei nativi d’America. E turchese è il colore che unisce musicisti originari di quattro continenti: Corrado Bungaro (viola d’amore), Helmi M’Hadhbi (oud), Angel Ballester (sax e flauto), Luca Degani (bandoneon), John Prahbakar Salins (percussioni), e con loro l’ospite Mark Baldwin Harris (tastiere). Info: Tel. 0465.501007 - 447501; www.campigliodolomiti.it. Musica 31° MUSICARIVAFESTIVAL Riva del Garda. Ore 21.30. Campi di Riva del Garda - Area Archeologica San Martino. Sossio Banda. World Music from Gravina in Puglia. Info e programma dettagliato su www.musicarivafestival.com.

22 MARTEDÌ Famiglia SPETTACOLO DI FALCONERIA Baselga di Piné. Ore 17. Stadio del Ghiaccio a Miola. Riccardo il falconiere presenta a grandi e piccini i suoi amici alati in uno spettacolo mozzafiato. Un’occasione unica e imperdibile per vedere da vicino questi predatori delle nostre montagne. Partecipazione gratuita. Info: Ice Rink Piné Tel. 0461.554167. Musica QUARTETTI VIENNESI Rovereto. Ore 21. Cortile di Palazzo Alberti. Il Quartetto Noûs, formato da quattro giovani musicisti italiani, nasce nel 2011 all’interno del “Conservatorio della Svizzera Italiana” di Lugano e si perfeziona con Maestri di fama internazionale ed ottiene subito apprezzamento e riconoscimenti in Italia e all’estero. Info: Comune di Rovereto Tel. 0465.452253 - 452256; cultura@comune.rovereto.tn.it; www. comune.rovereto.tn.it. Musica I SUONI DELLE DOLOMITI YOUSSOU N’DOUR Primiero. Ore 14. Villa Welsperg. Youssou N’Dour è uno degli ambasciatori della musica e della cultura africana nel mondo. Personalità ca-


trentinoappuntamenti rismatica, affonda le proprie radici nelle danze mbalax e nella lingua wolof, con la quale canta spesso le sue canzoni. Il suo mix di ritmi africani e melodie pop lo ha fatto conoscere presso le platee internazionali e apprezzare da rockstar come Peter Gabriel, Paul Simon e Sting, che con lui hanno voluto collaborare. Info: Tel. 0439.62407; www.sanmartino.com.

qualunque estrazione sociale, etnia e cultura. Info: Comune di Rovereto Tel. 0465.452253 - 452256; cultura@comune.rovereto.tn.it; www.comune.rovereto.tn.it.

23 MERCOLEDÌ Famiglia I TRE PORCELLINI Ponte Arche. Ore 21. Teatro Tenda. Spettacolo per bambini e famiglie a cura della Fondazione Aida. Partecipazione libera. Info e prenotazioni: Terme di Comano www.visitacomano.it. Famiglia MEZZOLOMBARDO LUNARE Mezzolombardo. Centro. “Festival di strada”. Negozi aperti dalle 20.30 alle 23.00.

Musica 31° MUSICARIVAFESTIVAL Riva del Garda. Ore 21.30. Cortile della Rocca. Andrei Ionita, violoncello (vincitore Premio Aram Kachaturyan 2013). Nadia Bortolamedi, clarinetto, Francesco Maria Moncher, pianoforte su musiche di R. Schumann - Fantasiestücke, op. 73, per violoncello e pianoforte; G. Faurè - Élégie, op. 24, per violoncello e pianoforte; C. Saint Saëns - Il Cigno, per violoncello e pianoforte; H. Villa-Lobos - O canto do cysno negro, per violoncello e pianoforte; M. De Falla - Danze, per violoncello e pianoforte; J. Brahms - Trio per clarinetto, violoncello e pianoforte, op. 114. Info e programma dettagliato su www. musicarivafestival.com. Musica TANGO... PIÙ PIANO Roncegno. Ore 21. Palace Hotel . ContraMilonga Ensemble, Fabio Furia, bandoneon; Marcello Melis, pianoforte; Massimo Battarino, contrabbasso su musiche di Piazzolla, Gardel. Musica SEVEN DEADLY FOLKS IN CONCERTO Trento. Ore 21. Giardino S. Chiara - Via S. Croce, 67. Nell’ambito della rassegna “I martedì delle band”.Ingresso libero. Info: www. centrosantachiara.it. Teatro ragazzi PRINCIPESSE? Lizzana. Ore 20.30. Oratorio. Partitura doppia per clown soliste con il Teatro delle Quisquiglie. In una bottiglia di vetro, sepolta metà sotto terra e metà sotto acqua, vivono due principesse di due culture diverse. Come in tutte le fiabe, le due principesse sono sole, isolate dal resto del mondo; non hanno amici con cui giocare, divertirsi, confrontarsi e scontrarsi, come invece è naturale, giusto e necessario che facciano tutti i bambini, di

Musica LE BANDE IN PIAZZA Rovereto. Ore 20.45. Piazza S. Marco. Concerto con la Banda Musicale Folkloristica della Magnifica Comunità di Folgaria. Info: Comune di Rovereto Tel. 0465.452253 - 452256; cultura@ comune.rovereto.tn.it; www.comune.rovereto.tn.it. Musica ITINERARI FOLK - TOC TOC TOC - BONIFACE FOY MILLERET Trento. Ore 21. Cortile Palazzo Thun. Vincent Boniface, un ragazzo aostano cresciuto in una famiglia di musicisti dediti alla tradizione, presenta la musette francese, uno strumento molto diffuso anche nel revival di casa nostra. Accompagnato da due nomi importanti della scena transalpina come Anne-Lise Foy e Stephane Milleret, propone un progetto scoppiettante che unisce virtuosismo strumentale, vocalità e ritmo. Toc Toc Toc disegna un’identità musicale nuova, dove la musica da ballo gioca un ruolo antico, ma si proietta al giorno d’oggi con il gusto dei tanti giovani che in Francia, ma anche in Piemonte, affollano i festival di danza popolare. Info: Centro Servizi Culturali S. Chiara www.centrosantachiara.it. Musica 31° MUSICARIVAFESTIVAL Riva del Garda. Ore 21.30. Cortile della Rocca. Concerto barocco. I solisti dell’Orquesta Reino de Aragón. Victor Jimenez Diaz, contraltista (Premio Musica Riva Festival al Concorso “Zandonai” 2014). Info e programma dettagliato su www. musicarivafestival.com. Musica 31° MUSICARIVAFESTIVAL Drena. Ore 21.30. Lizza del Castello. Gitania Quartet e Swing & Folk gitano. Info e programma dettagliato su www.musicarivafestival.com.

Musica TANGO... PIÙ PIANO Pinzolo. Ore 21. Paladolomiti. ContraMilonga Ensemble; Fabio Furia, bandoneon; Marcello Melis, pianoforte; Massimo Battarino, contrabbasso su musiche di Piazzolla, Gardel. Tradizione PINÉ SOTTO LE STELLE 2014 Baselga di Piné. Ore 21. Corso Roma. Negozi aperti, spettacoli e intrattenimenti per tutti per una serata all’insegna del divertimento. In caso di maltempo i programmi potranno subire variazioni. Info: A.p.T. Tel. 0461.557028.

24 GIOVEDÌ Cabaret I TONI MARCI Borgo Valsugana. Ore 20.30. Spettacolo di e con il Trio dei “Toni Marci” di Trento. Info: tonimarcitrento@gmail.com; www. itonimarci.it. Cultura SERATA DI POESIA Rovereto. Ore 20.30. Sala Conferenze Palazzo della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, Piazza Rosmini. Serata presentata da Giuliana Bonassi. Info: Comune di Rovereto Tel. 0465.452253 - 452256; cultura@ comune.rovereto.tn.it; www.comune.rovereto.tn.it. Cultura DRODESERA Dro. Centrale Idroelettrica di Fies. Performing Art Festival - le ultime produzioni di realtà artistiche emergenti del nuovo teatro italiano. Giunge a 33 anni di attività drodesera FIES e il festival, da sempre una vera e propria fabbrica dell’arte, dà spazio alle ultime produzioni di realtà artistiche emergenti del nuovo teatro italiano. Per programma dettagliato visitate il sito www.centralefies.it. Cultura SANI E IN SALUTE Sant’Orsola Terme. Ore 20.30. Sala Pluriservizi di Mala. Naturopatia: vivere sani ed in equilibrio. Ingresso libero. Serate culturali a cura della dott.ssa Alessandra Capriani Biologa Nutrizionista Naturopata Iridologa. Info: Alessandra 331 6278206. Enogastronomia DOC - DENOMINAZIONE DI ORIGINE CINEMATOGRAFICA Ravina diTrento. Cantina Altemasi. DOC - Denominazione di Origine Cinematografica è una rassegna che coniuga il grande cinema con il piacere dell’enogastronomia in un itinerario in cinque tappe lungo la Strada del Vino e dei Sapori del Trentino. Aziende vitivinicole, cantine sociali o luoghi di particolare fascino, sono le location che ospiteranno le degustazioni dei grandi vini del territorio trentino in abbinamento agli assaggi

delle specialità gastronomiche e la proiezione di nove selezionate opere cinematografiche capaci di accontentare tutti i palati!” “Philomena” di S. Frears. Info dettagliate su www.cinemaincantina.it. Musica CORO NOVO SPIRITU Cembra. Ore 20.30. Piazzetta Vicolo Maffei. Concerto in piazza del Coro Novo Spiritu. Info: Comune di Cembra Tel. 0461.683018. Musica 31° MUSICARIVAFESTIVAL Riva del Garda. Ore 21.30. Piazza III Novembre. .Orquesta Reino de Aragón Riccardo Casero, direttore. Noche Española su musiche di J. J. Colomer - Sorolla’s Ballet Suite; J. Turina - Danzas Fantasticas, op. 22; R. Korsakov - Capricho español, op. 34; M. De Falla - El Sobrero de Tres Picos Suite. Info e programma dettagliato su www. musicarivafestival.com. Musica CANTO... PIÙ PIANO Cavalese. Ore 21. Palazzo Magnifica Comunità. Gianna Queni, soprano; Claudio Cozzani, pianoforte su musiche di Donizetti, Verdi, Puccini.

25 VENERDÌ Cultura LE STREGHE DI NOGAREDO Rovereto. Ore 21. Cortile Urbano, Via Roma. Morbosità e potere: un trafico processo del 1600. Dramma teatrale che fa rivivere il processo per stregoneria tenutosi a Nogaredo nel 1647: le accuse, le torture, le esecuzioni capitali, ma anche la morbosità degli inquisitori e le sfrenate fantasie delle donne accusate. Una rappresentazione scenica dal forte impatto emotivo: con gli attori disposti al centro, circondati dal pubblico; i dialoghi vivacissimi, tragicamente vitali, tratti dai verbali degli interrogatori; una triste pagina di storia riproposta ai sentimenti e all’intelletto dello spettatore. Info: Comune di Rovereto Tel. 0465.452253 - 452256; cultura@comune.rovereto.tn.it; www. comune.rovereto.tn.it. Cultura INCONTRI SULLA FITOTERAPIA Baselga di Piné. Ore 16-18. Saletta incontri al 1° piano della Farmacia Morelli. Consulenza sanitaria nel campo della medicina tradizionale e dell’erboristeria a cura del dott. Morelli. Partecipazione gratuita. Info: Farmacia Morelli Tel. 0461.557026, A.p.T. Tel. 0461.557028 . Cultura DRODESERA Dro. Centrale Idroelettrica di Fies. Performing Art Festival - le ultime produzioni di realtà artistiche emergenti del nuovo teatro italiano. Giunge a 33 anni di attività drodesera FIES e il festival, da

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trentinoappuntamenti sempre una vera e propria fabbrica dell’arte, dà spazio alle ultime produzioni di realtà artistiche emergenti del nuovo teatro italiano. Per programma dettagliato visitate il sito www.centralefies.it. Famiglia I BURATTINI DI LUCIANO GOTTARDI Capriana. Ore 20.30. Prà del Manz. Spettacolo: “L’Amore delle Tre Melarance”. Info: www. burattini.it. Folklore FESTE MEDIEVALI Pergine Valsugana. Vie del centro. Rievocazione storica dei tempi del Medioevo a Pergine e dintorni. Info: APT Valsugana - Ufficio di Pergine, Tel. 0461.727760; pergine@ visitvalsugana.it. Musica PINÉ MUSICA: OLEG MARSHEV Baselga di Piné. Ore 21. Centro Congressi Piné 1000. Concerto di Oleg Marshev, pianoforte, che eseguirà musiche di Strass e Mussorsky. Ingresso a pagamento. Info: A.p.T. Tel. 0461.557028. Musica GANG BAND FESTIVAL Baselga di Piné . Ore 18. Vie del centro e spiaggia Alberon. 2^ edizione del festival musicale sul lungolago. Tre giornate all’insegna della musica in cui si esibiranno 25 tra gruppi locali, cori di montagna e bande. Programma: la festa sarà aperta dalle 18 all’01 con concerto del gruppo The Bastard Sons of Dioniso. Info: Rock’N Piné 339.1610495, facebook/ Rock’N Piné. Musica BONPORTI SUMMER PIANO_LAB Altopiano di Piné. 3a edizione del Bonporti Summer Piano_LAB, il Festival Pianistico che trasforma l’Altopiano di Piné in un vero campus di giovani e musica, aperto a musicisti ed appassionati con concerti e lezioni a cadenza quasi giornaliera. Ospiti del Festival, la Hochschule Mendellsshon di Lipsia, il Conservatorio Superiore di musica di Vigo Spagna, il Koninklijk Conservatorium di Bruxelles e il Conservatorio “Bonporti” di Trento, per una settimana all’insegna della musica a 360°. Info: A.p.T. Tel. 0461.557028.

cipanti. L’orario di permanenza al Museo è dalle 20:00 alle 9:00 del giorno successivo. I venerdì avranno tematiche differenti, a rotazione mensile, seguendo l’ordine delle sale del museo (Sala Europa, Africa, Roncegno, Asia-America-Oceania). Per informazioni e iscrizioni: inviare una mail, indicando la data scelta, a accademia@corosanosvaldo.com oppure telefonare al numero 345.8714426. Teatro THEATRUM MUNDI - TRENTO E IL SUO CONCILIO Levico Terme. Ore 21. Teatro Mons. Caproni. Spettacolo di Luisa Pachera con la Compagnia “GAD Città di Trento”. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www. cofas.it. Teatro VIGOLANA TEATRO D’ESTATE Vattaro. Teatro. Per maggiori informazioni consultate il sito www. vigolana.com.

26 SABATO Cabaret I TONI MARCI Comano terme. Ore 20.30. Spettacolo di e con il Trio dei “Toni Marci” di Trento. Nell’ambito della Festa del Grano. Info: tonimarcitrento@gmail.com; www.itonimarci.it. Cultura SPECIALI FAHRENHEIT Trento. Ore 18. Le Gallerie. Il mondo in guerra. L’Europa cent’anni fa. Conduce Marino Sinibaldi. Info: www.sentierodipace.rai.it. Cultura L’ULTIMA ESTATE DELL’EUROPA. IL SUBLIME E L’ORRORE Trento. Ore 22.30. Palazzo Geremia. Spettacolo a cura di Augusto Golin, Giuseppe Cederna. Giuseppe Cederna, narratore, Alberto Capelli, chitarre; Mauro Manzoni, flauti e sassofoni. Presenta Marino Sinibaldi. Info: www.sentierodipace.rai.it.

Musica 31° MUSICARIVAFESTIVAL Riva del Garda. Ore 21.30. Cortile della Rocca. Aldo Ciccolini presenta la sua Masterclass in concerto. Info e programma dettagliato su www.musicarivafestival.com.

Cultura DRODESERA Dro. Centrale Idroelettrica di Fies. Performing Art Festival - le ultime produzioni di realtà artistiche emergenti del nuovo teatro italiano. Giunge a 33 anni di attività drodesera FIES e il festival, da sempre una vera e propria fabbrica dell’arte, dà spazio alle ultime produzioni di realtà artistiche emergenti del nuovo teatro italiano. Per programma dettagliato visitate il sito www.centralefies.it.

Per i più piccoli NOTTE AL MUSEO - MUSEO DELLA MUSICA. CORO SANT’OSVALDO Roncegno Terme. L’attività è rivolta a ragazzi di età compresa fra 6 anni compiuti e i 16 anni per un numero massimo di 15 parte-

Folklore FESTE MEDIEVALI Pergine Valsugana. Vie del centro. Rievocazione storica dei tempi del Medioevo a Pergine e dintorni. Info: APT Valsugana - Ufficio di Pergine, Tel. 0461.727760; pergine@ visitvalsugana.it.

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Musica UN “SENTIERO DI PACE” IN ONDA NEL MONDO Rovereto. Ore 21. Auditorium Melotti. Artisti di caratura internazionale; si esibiscono infattiil raffinato cantautore britannico Piers Faccini e la storica band di Liverpool Echo & The Bunnymen, attiva sin dalla fine degli anni Settanta.Concerti, spettacoli, incontri viaggiano infatti nell’etere fino a raggiungere tutti gli angoli d’Europa grazie alla trasmissione in diretta su Radio2 Rai e Radio3 Rai e alla diffusione a livello europeo attraverso la rete delle emittenti nazionali riunite nell’EBU (European Broadcasting Union). Info e prenotazioni: Tel. 0461.219555; www.sentierodipace.rai.it. Musica PINÉ MUSICA: PIETRO DE MARIA Baselga di Piné. Ore 21. Centro Congressi Piné 1000. Concerto di Pietro De Maria, pianoforte, che eseguirà musiche di Beethoven e Chopin. Ingresso a pagamento. Info: A.p.T. Tel. 0461.557028. Musica GANG BAND FESTIVAL Baselga di Piné . Ore 15. Vie del centro e spiaggia Alberon. 2^ edizione del festival musicale sul lungolago. Tre giornate all’insegna della musica in cui si esibiranno 25 tra gruppi locali, cori di montagna e bande. Programma: apertura del festival dalle 15 all’01. Info: Rock’N Piné 339.1610495, facebook/Rock’N Piné. Musica BONPORTI SUMMER PIANO_LAB Altopiano di Piné. 3a edizione del Bonporti Summer Piano_LAB, il Festival Pianistico che trasforma l’Altopiano di Piné in un vero campus di giovani e musica, aperto a musicisti ed appassionati con concerti e lezioni a cadenza quasi giornaliera. Ospiti del Festival, la Hochschule Mendellsshon di Lipsia, il Conservatorio Superiore di musica di Vigo Spagna, il Koninklijk Conservatorium di Bruxelles e il Conservatorio “Bonporti” di Trento, per una settimana all’insegna della musica a 360°. Info: A.p.T. Tel. 0461.557028. Musica CONCERTO A QUATTRO MANI Trento. Ore 12. Palazzo Geremia. Concerto con Antonio Ballista, pianoforte; Massimo Giuseppe Bianchi, pianoforte; Lorna Windsor, soprano su musiche di Alfredo Casella, George Butterworth, Maurice Ravel, André Caplet, Claude Debussy, Igor Strawinskyij, Ivor Gurney e Frederick Delius. Presenta Michele Dall’Ongaro. Info: www.sentierodipace.rai.it. Musica 31° MUSICARIVAFESTIVAL Riva del Garda. Ore 21.30. Cortile della Rocca. Isaac Karabtche-

vsky presenta la sua Masterclass in concerto. Orquesta Reino de Aragón. Francesco Maria Moncher, pianoforte su musiche di M. Ravel - Concerto per pianoforte e orchestra in Sol Maggiore; P.I. Tchaikovky - Sinfonia n° 4; L. van Beethoven - Egmont Ouverture. Info e programma dettagliato su www.musicarivafestival.com. Teatro TERRA DI NESSUNO Meano. Ore 21. Giardino di Villa Salvadori-Zanatta. Commedia di Eraldo Baldini con T.I.M. - Teatro Instabile Meano.

27 DOMENICA Cultura UN “SENTIERO DI PACE” IN ONDA NEL MONDO Rovereto. Ore 21. Auditorium Melotti. Get Well Soon è il progetto del cantante e musicista tedesco Kostantin Gropper e propone una musica fortemente pittorica e avvolgente mentre Raphael Gualazzi è uno dei talenti più puri del panorama musicale italiano degli ultimi anni amato anche oltre i confini nazionali..Concerti, spettacoli, incontri viaggiano infatti nell’etere fino a raggiungere tutti gli angoli d’Europa grazie alla trasmissione in diretta su Radio2 Rai e Radio3 Rai e alla diffusione a livello europeo attraverso la rete delle emittenti nazionali riunite nell’EBU (European Broadcasting Union). Info e prenotazioni: Tel. 0461.219555; www.sentierodipace.rai.it. Cultura SPECIALI FAHRENHEIT Trento. Ore 18. Le Gallerie. Il mondo in guerra. L’italia cent’anni fa. Conduce Marino Sinibaldi. Info: www.sentierodipace.rai.it. Cultura DRODESERA Dro. Centrale Idroelettrica di Fies. Performing Art Festival - le ultime produzioni di realtà artistiche emergenti del nuovo teatro italiano. Giunge a 33 anni di attività drodesera FIES e il festival, da sempre una vera e propria fabbrica dell’arte, dà spazio alle ultime produzioni di realtà artistiche emergenti del nuovo teatro italiano. Per programma dettagliato visitate il sito www.centralefies.it. Enogastronomia CAMMINATA GRESTANA PASSEGGIATA NELL’ORTO BOTANICO DEL TRENTINO Passo Santa Barbara. Per una giornata tra suggestivi panorami, con momenti culturali e intervalli culinari a base di prodotti locali, ovviamente biologici. Info: www.camminagrestana.it, comitatomostramercato@hotmail. it; 320.1173251, 348.2544960.


trentinoappuntamenti Folklore FESTE MEDIEVALI Pergine Valsugana. Vie del centro. Rievocazione storica dei tempi del Medioevo a Pergine e dintorni. Info: APT Valsugana - Ufficio di Pergine, Tel. 0461.727760; pergine@ visitvalsugana.it. Musica GIROFOLK, MUSICHE DALLA TERRA Grumes. Ore 15. Baita Penna Nera. Concerto con musica tradizionale irlandese e gaelica con il gruppo Dia-Duit. Info: Sviluppo Turistico Grumes Tel. 0461.688003. Musica PINÉ MUSICA: ALEXANDRE MEINEL Baselga di Piné. Ore 21. Centro Congressi Piné 1000. Concerto di Alexandre Meinel, pianoforte, che eseguirà musiche di Beethoven e Strauss. Ingresso a pagamento. Info: A.p.T. Tel. 0461.557028. Musica GANG BAND FESTIVAL Baselga di Piné . Vie del centro e spiaggia Alberon. 2^ edizione del festival musicale sul lungolago. Tre giornate all’insegna della musica in cui si esibiranno 25 tra gruppi locali, cori di montagna e bande. Programma: alle 10.30 S. Messa nella chiesa di Baselga e a seguire sfilata per le vie del centro fino alla spiaggia dell’Alberon, dove la festa continuerà fino a mezzanotte. Info: Rock’N Piné 339.1610495, facebook/Rock’N Piné. Musica BONPORTI SUMMER PIANO_LAB Altopiano di Piné. 3a edizione del Bonporti Summer Piano_LAB, il Festival Pianistico che trasforma l’Altopiano di Piné in un vero campus di giovani e musica, aperto a musicisti ed appassionati con concerti e lezioni a cadenza quasi giornaliera. Ospiti del Festival, la Hochschule Mendellsshon di Lipsia, il Conservatorio Superiore di musica di Vigo Spagna, il Koninklijk Conservatorium di Bruxelles e il Conservatorio “Bonporti” di Trento, per una settimana all’insegna della musica a 360°. Info: A.p.T. Tel. 0461.557028. Musica HISTOIRE DU SOLDAT Trento. Ore 12. Palazzo Geremia. Concerto Ensemble del Sud con Marcello Panni, direttore; Anna Nogara, voce narrante. Musica di Igor Stravinskij. Presenta Michele Dall’Ongaro. Info: www.sentierodipace.rai.it. Musica LE NOTTI CHIARE ERANO TUTTE UN’ALBA Trento. Ore 22.30. Palazzo Geremia. Voci di poeti nella Prima guerra mondiale Elio De Capitani, Licia Maglietta, Fausto Beccalossi, fisarmonica. Conduce Andrea

Cortellessa. Info: www.sentierodipace.rai.it. Musica I SUONI DELLE DOLOMITI - PAOLO FRESU, DANIELE DI BONAVENTURA, PAOLO RUMIZ Altopiano di Folgaria, Lavarone, Luserna. Ore 14. Forte Dosso delle Somme. Uno dei jazzisti italiani più amati in patria e all’estero e uno dei migliori specialisti odierni del bandoneon dialogano sullo sfondo di delicate alchimie, di seducenti melodie che disegnano un’originale mappa geografica. La poesia di suoni che ne scaturisce vuole essere un messaggio di pace nel momento in cui si ricorda l’inizio della Prima Guerra Mondiale. Il concerto, che vede l’intervento del giornalista e scrittore Paolo Rumiz, è inserito nel programma nazionale delle commemorazioni del Centenario della Prima Guerra Mondiale. Info: Tel. 0464.724100; www.folgarialavaroneluserna.it.

Musica 31° MUSICARIVAFESTIVAL Riva del Garda. Ore 21.30. Cortile della Rocca. Gala docenti. Orquesta Reino de Aragón; Marco Boemi, direttore; Paolo Taballione, flauto; Valentino Zucchiatti, fagotto su musiche di S. Mercadante - Concerto per flauto e orchestra; C.M.von Weber - Concerto per fagotto e orchestra, op. 75; R. Schumann - Sinfonia n°4, op. 120. Info e programma dettagliato su www. musicarivafestival.com. Musica I SUONI DELLA VIGOLANA Vattaro. Tornano ad allietarci gli appuntamenti de “I Suoni della Vigolana”, che riprende il percorso dei ben più famosi Suoni della Dolomiti, esaltando la natura con la musica e viceversa. Info: www. vigolana.com.

28 LUNEDÌ Cultura DRODESERA Dro. Centrale Idroelettrica di Fies. Performing Art Festival - le ultime produzioni di realtà artistiche emergenti del nuovo teatro italiano. Giunge a 33 anni di attività drodesera FIES e il festival, da sempre una vera e propria fabbrica dell’arte, dà spazio alle ultime produzioni di realtà artistiche emergenti del nuovo teatro italiano. Per programma dettagliato visitate il sito www.centralefies.it.

Escursionismo I SUONI DELLE DOLOMITI PAOLO FRESU, BEBO FERRA, QUARTETTO ALBORADA Catinaccio e Sassolungo. Rifugi del Catinaccio e del Sassolungo. Un ponte ideale fra il Gennargentu e le Dolomiti. Un incontro fra il sardo e il ladino. Paolo Fresu presenta un ciclo di 12 composizioni originali ispirate alla montagna, ai mesi dell’anno e ad altrettanti stati d’animo e colori. Il musicista di Berchidda, che in Trentino è da tempo di casa, le ha scritte espressamente per la sua tromba, la chitarra di Bebo Ferra e gli archi del quartetto Alborada. Info e prenotazioni: Tel. 0462.609666; www.fassa.com.

Musica BONPORTI SUMMER PIANO_LAB Altopiano di Piné. 3a edizione del Bonporti Summer Piano_LAB, il Festival Pianistico che trasforma l’Altopiano di Piné in un vero campus di giovani e musica, aperto a musicisti ed appassionati con concerti e lezioni a cadenza quasi giornaliera. Ospiti del Festival, la Hochschule Mendellsshon di Lipsia, il Conservatorio Superiore di musica di Vigo Spagna, il Koninklijk Conservatorium di Bruxelles e il Conservatorio “Bonporti” di Trento, per una settimana all’insegna della musica a 360°. Info: A.p.T. Tel. 0461.557028. Musica 31° MUSICARIVAFESTIVAL Riva del Garda. Ore 21.30. Cortile della Rocca. Machao Orchestra. Stanley Dodds, direttore; J. Strauss, Jr. Frühlingsstimmen, op.410; An der schönen blauen Donau, op. 314; Tritsch-Tratsch-Polka, op.214; Unter Donner und Blitz Polka, op. 324; Fledermaus, Ouverture; Zigeunerbaron, Ouverture; Emperor Waltzes; Leichtes Blut, op. 319; J. Strauss, Sr. Radetzky Marsch, op. 228. Info e programma dettagliato su www. musicarivafestival.com.

29 MARTEDÌ Cultura DRODESERA Dro. Centrale Idroelettrica di Fies. Performing Art Festival - le ultime produzioni di realtà artistiche emergenti del nuovo teatro italiano. Giunge a 33 anni di attività drodesera FIES e il festival, da sempre una vera e propria fabbrica dell’arte, dà spazio alle ultime pro-

duzioni di realtà artistiche emergenti del nuovo teatro italiano. Per programma dettagliato visitate il sito www.centralefies.it. Famiglia SPETTACOLO DI FALCONERIA Baselga di Piné. Ore 17. Stadio del Ghiaccio a Miola. Riccardo il falconiere presenta a grandi e piccini i suoi amici alati in uno spettacolo mozzafiato. Un’occasione unica e imperdibile per vedere da vicino questi predatori delle nostre montagne. Partecipazione gratuita. Info: Ice Rink Piné Tel. 0461.554167. Musica NOTTE DI STELLE Rovereto. Ore 21. Cortile Urbano, Via Roma. Il Nuovo Ensemble di Desenzano per la serata proporrà alcune delle più celebri colonne sonore del cinema del Novecento, riarrangiate appositamente da giovani ed affermati compositori contemporanei. Info: Comune di Rovereto Tel. 0465.452253 - 452256; cultura@comune.rovereto.tn.it; www.comune.rovereto.tn.it. Musica I SUONI DELLE DOLOMITI PAOLO FRESU, BEBO FERRA, QUARTETTO ALBORADA Catinaccio e Sassolungo. Rifugi del Catinaccio e del Sassolungo. Un ponte ideale fra il Gennargentu e le Dolomiti. Un incontro fra il sardo e il ladino. Paolo Fresu presenta un ciclo di 12 composizioni originali ispirate alla montagna, ai mesi dell’anno e ad altrettanti stati d’animo e colori. Il musicista di Berchidda, che in Trentino è da tempo di casa, le ha scritte espressamente per la sua tromba, la chitarra di Bebo Ferra e gli archi del quartetto Alborada. Info e prenotazioni: Tel. 0462.609666; www.fassa.com. Musica PINÉ MUSICA: RASA BIVEINIENE E ARABEL MORAGUEZ Baselga di Piné. Ore 21. Centro Congressi Piné 1000. Concerto di Rasa Biveiniene e Arabel Moraguez, duo pianistico, che eseguiranno musiche di Gershwin, Ravel e Bolling. Ingresso a pagamento. Info: A.p.T. Tel. 0461.557028. Musica BONPORTI SUMMER PIANO_LAB Altopiano di Piné. 3a edizione del Bonporti Summer Piano_LAB, il Festival Pianistico che trasforma l’Altopiano di Piné in un vero campus di giovani e musica, aperto a musicisti ed appassionati con concerti e lezioni a cadenza quasi giornaliera. Ospiti del Festival, la Hochschule Mendellsshon di Lipsia, il Conservatorio Superiore di musica di Vigo Spagna, il Koninklijk Conservatorium di Bruxelles e il Conservatorio “Bonporti” di Trento, per una settimana all’in-

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trentinoappuntamenti segna della musica a 360°. Info: A.p.T. Tel. 0461.557028. Musica 31° MUSICARIVAFESTIVAL Riva del Garda. Ore 21.30. Cortile della Rocca. Gala docenti. Orquesta Reino de Aragón; Marco Boemi, direttore; Fabien Thouand, oboe; Calogero Palermo, clarinetto su musiche di W.A. Mozart - Concerto n. 2 per oboe o orchestra, K314; W.A. Mozart - Concerto per clarinetto e orchestra, K622; S. Prokofiev - Romeo e Giulietta; D. Shostakovich Suite per orchestra di Varietà. Info e programma dettagliato su www. musicarivafestival.com. Musica VIOLINO... PIÙ PIANO Roncegno. Ore 21. Palace Hotel. Michael Stüve, violino; Asako Uchimura, pianoforte su musiche di Riemann, Michio, Ranki, Casella, Sgambati, Busoni, Pizzetti, Scarlatti. Musica THE ZEROIDS IN CONCERTO Trento. Ore 21. Giardino S. Chiara - Via S. Croce, 67. Nell’ambito della rassegna “I martedì delle band”.Ingresso libero. Info: www. centrosantachiara.it. Teatro ragazzi I TRE PORCELLINI Marco di Rovereto. Ore 20.30. Piazzale Scuole Elementari. Spettacolo con la Compagnia Pantarei. Cosa può capitare se tre clown scappati da un circo e un vecchio attore di teatro decidono di raccontare la famosa storia dei tre porcellini? Basta cambiare i nasi rossi in musi rosa ed ecco che la fiaba prende forma, con un lupo pronto a pavoneggiarsi e tre porcellini che danno vita ad una serie di gag e situazioni divertenti e surreali. Lo spettacolo, racconta l’immortale storia dei tre porcellini con quella comicità surreale e diretta che solo i clown possono regalare. Info: Comune di Rovereto Tel. 0465.452253 - 452256; cultura@comune.rovereto.tn.it; www. comune.rovereto.tn.it. Teatro ragazzi VIGOLANA TEATRO RAGAZZI Vattaro. Ore 16. Teatro. Per maggiori informazioni consultate il sito www.vigolana.com.

30 MERCOLEDÌ Cultura VIAGGIO DELL’EMOZIONE: L’EDMENEGARDA Ponte Arche. Ore 16. Stazione Autocorriere di Ponte Arche; ore 16.10: fermata dei pullman stabilimento termale. Un vero e proprio viaggio a ritroso nel tempo guidato da una cantastorie per conoscere l’opera più famosa del Prati, L’Edmenegarda: una storia di amori e intrighi nell’incantevole cornice della zona del Lomaso. Info e prenotazioni: Terme di Comano www.visitacomano.it.

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Cultura DRODESERA Dro. Centrale Idroelettrica di Fies. Performing Art Festival - le ultime produzioni di realtà artistiche emergenti del nuovo teatro italiano. Giunge a 33 anni di attività drodesera FIES e il festival, da sempre una vera e propria fabbrica dell’arte, dà spazio alle ultime produzioni di realtà artistiche emergenti del nuovo teatro italiano. Per programma dettagliato visitate il sito www.centralefies.it. Famiglia MEZZOLOMBARDO LUNARE Mezzolombardo. Centro. “On the road a Mezzolombardo”. Negozi aperti dalle 20.30 alle 23.00. Musica LE BANDE IN PIAZZA Rovereto. Ore 20.45. Piazza S. Marco. Concerto con il Corpo Bandistico don G. Pederzini” di Lizzana. Info: Comune di Rovereto Tel. 0465.452253 - 452256; cultura@ comune.rovereto.tn.it; www.comune.rovereto.tn.it. Musica ITINERARI FOLK - ATSE TEWODROS PROJECT Trento. Ore 21. Cortile Palazzo Thun. Il progetto prende il nome da Atse Tewodros, l’Imperatore d’Etiopia che modernizzò il paese rispettandone le tradizioni e ne garantì l’indipendenza nel secolo della colonizzazione. Anima di quest’avventura è Gabriella Ghermandi, scrittrice, narratrice e cantante italo-etiope, che ha voluto far incontrare musicisti etiopi e italiani per proporre i canti dei partigiani etiopi che combattevano il regime fascista. Nel concerto, i moduli e le scale pentatoniche della musica tradizionale etiope si mescolano agli strumenti europei suonati in chiave jazz. Info: Centro Servizi Culturali S. Chiara www.centrosantachiara.it. Musica BONPORTI SUMMER PIANO_ LAB Altopiano di Piné. 3a edizione del Bonporti Summer Piano_LAB, il Festival Pianistico che trasforma l’Altopiano di Piné in un vero campus di giovani e musica, aperto a musicisti ed appassionati con concerti e lezioni a cadenza quasi giornaliera. Ospiti del Festival, la Hochschule Mendellsshon di Lipsia, il Conservatorio Superiore di musica di Vigo Spagna, il Koninklijk Conservatorium di Bruxelles e il Conservatorio “Bonporti” di Trento, per una settimana all’insegna della musica a 360°. Info: A.p.T. Tel. 0461.557028. Musica I SUONI DELLE DOLOMITI PAOLO FRESU, BEBO FERRA, QUARTETTO ALBORADA Dolomiti di Fassa. Ore 14. Rifugio Micheluzzi. Al termine del trekking tra i Rifugi delle Dolomiti

di Fassa, Paolo Fresu, Bebo Ferra e il Quartetto Alborada eseguono le 12 composizioni provate e suonate in una sorta di ricapitolazione delle tre giornate vissute assieme. Brani in solo duo, quartetto, quintetto, con finale corale. Un concerto che è il punto di arrivo del comune camminare e sentire. Info: Tel. 0462.609620; www. fassa.com. Musica 31° MUSICARIVAFESTIVAL Riva del Garda. Ore 21.30. Cortile della Rocca. Gran Gala dell’operetta. Elio Pandolfi, cantattore; Daniela Mazzucato, soprano; Max Renè Cosotti, tenore; Marco Scolastra, pianoforte. Arie da operette di J. Strauss jr., L. Bard, F. Lehar, R. Stolz, R. Benatzky, V. Ranzato, G. Pietri, P. Abraham, E. Kalman, P. M. Costa, J. Offenbach. Info e programma dettagliato su www. musicarivafestival.com. Musica PIANO... PIÙ PIANO Pinzolo. Ore 21. Paladolomiti. Sergio Marchegiani e Marco Schiavo, duo pianistico su musiche di Schubert, Brahms. Teatro ragazzi VIGOLANA TEATRO RAGAZZI Bosentino. Ore 21. Teatro. Per maggiori informazioni consultate il sito www.vigolana.com. Tradizione PINÉ SOTTO LE STELLE 2014 Baselga di Piné. Ore 21. Corso Roma. Negozi aperti, spettacoli e intrattenimenti per tutti per una serata all’insegna del divertimento. In caso di maltempo i programmi potranno subire variazioni. Info: A.p.T. Tel. 0461.557028.

31 GIOVEDÌ Cultura DRODESERA Dro. Centrale Idroelettrica di Fies. Performing Art Festival - le ultime produzioni di realtà artistiche emergenti del nuovo teatro italiano. Giunge a 33 anni di attività drodesera FIES e il festival, da sempre una vera e propria fabbrica dell’arte, dà spazio alle ultime produzioni di realtà artistiche emergenti del nuovo teatro italiano. Per programma dettagliato visitate il sito www.centralefies.it. Enogastronomia DOC - DENOMINAZIONE DI ORIGINE CINEMATOGRAFICA Gardolo di Mezzo. Az. Agricola Moser. DOC - Denominazione di Origine Cinematografica è una rassegna che coniuga il grande cinema con il piacere dell’enogastronomia in un itinerario in cinque tappe lungo la Strada del Vino e dei Sapori del Trentino. Aziende vitivinicole, cantine sociali o luoghi di particolare fascino, sono le location che ospiteranno le degustazioni dei grandi vini del territorio trentino in abbinamento agli assag-

gi delle specialità gastronomiche e la proiezione di nove selezionate opere cinematografiche capaci di accontentare tutti i palati!” “Gloria” di S. Lelio. Info dettagliate su www.cinemaincantina.it. Musica ORCHESTRA HAYDN DI BOLZANO E TRENTO Rovereto. Ore 21. Piazza Malfatti. Concerto con il direttore Francesco Lanzillotta su musiche di G. Rossini La gazza ladra, sinfonia; Pëtr Il’i ajkovskij Il lago dei cigni, suite op. 20; Pëtr Il’i ajkovskij Lo schiaccianoci, suite op. 71a. Info: Comune di Rovereto Tel. 0465.452253 - 452256; cultura@ comune.rovereto.tn.it; www.comune.rovereto.tn.it. Musica CORO PICCOLE COLONNE Cembra. Ore 20.30. Piazza S. Rocco. Concerto in piazza del Coro Piccole Colonne. Info: Comune di Cembra Tel. 0461.683018. Musica BONPORTI SUMMER PIANO_LAB Altopiano di Piné. 3a edizione del Bonporti Summer Piano_LAB, il Festival Pianistico che trasforma l’Altopiano di Piné in un vero campus di giovani e musica, aperto a musicisti ed appassionati con concerti e lezioni a cadenza quasi giornaliera. Ospiti del Festival, la Hochschule Mendellsshon di Lipsia, il Conservatorio Superiore di musica di Vigo Spagna, il Koninklijk Conservatorium di Bruxelles e il Conservatorio “Bonporti” di Trento, per una settimana all’insegna della musica a 360°. Info: A.p.T. Tel. 0461.557028. Musica 31° MUSICARIVAFESTIVAL Riva del Garda. Ore 21.30. Cortile della Rocca. Orquesta Reino de Aragón. Isaac Karabtchevsky, direttore; Natalia Gutman, violoncello su musiche di Dvorak - Sinfonia n°9, op. 95 dal Nuovo Mondo; Dvorak - Concerto per violoncello e orchestra, op. 104. Info e programma dettagliato su www. musicarivafestival.com. Musica TEATRO.. PIÙ PIANO Cavalese. Ore 21. Palazzo Magnifica Comunità. Chiara Nicora e Ferdinando Baroffio, pianoforte a 4 mani, Silvia Sartorio, attrice su musiche di Clara Schumann e Fanny Mendelssohn.

1 VENERDÌ Cultura DRODESERA Dro. Centrale Idroelettrica di Fies. Performing Art Festival - le ultime produzioni di realtà artistiche emergenti del nuovo teatro italiano. Giunge a 33 anni di attività drodesera FIES e il festival, da sempre una vera e propria fabbrica dell’arte, dà spazio alle ultime produzioni di realtà artistiche emer-


trentinoappuntamenti genti del nuovo teatro italiano. Per programma dettagliato visitate il sito www.centralefies.it. Musica TUTTA MIA LA CITTÀ - 1974... 2014 - QUARTANT’ANNI PORTATI BENE Rovereto. Ore 19-23.30. Cortile Urbano, Via Roma. Anima mia dei Cugini di Campagna, Bella senz’anima di Cocciante, Knockin’ on Heavens’s Door di Bob Dylan, Angie dei Rolling Stones e Prisencolinensinainciusol di Celentano, canzoni che continuano ad essere suonate, cantate ed apprezzate dai nostalgici degli anni ‘70 ma anche dai giovani. Tanta musica ma anche mostre, cucina, curiosità ed altre sorprese per rivivere, per chi li ha “percorsi” e per raccontare, a chi non li ha “frequentati”, i mitici anni ‘70. Info: Comune di Rovereto Tel. 0465.452253 - 452256; cultura@ comune.rovereto.tn.it; www.comune.rovereto.tn.it. Musica PINÉ MUSICA: BONPORTI SUMMER PIANO_LAB Baselga di Piné. Ore 21. Centro Congressi Piné 1000. All’interno di Piné Musica concerto pianistico. Ingresso libero. Direzione artistica di Antonella Costa. Info: A.p.T. Tel. 0461.557028. Musica 31° MUSICARIVAFESTIVAL Riva del Garda. Ore 21.30. Cortile della Rocca. Arte Nell’arte, nella Notte dei Musei. Mietta Sighele presenta la sua Masterclass in concerto. Info e programma dettagliato su www.musicarivafestival.com.

Per i più piccoli NOTTE AL MUSEO - MUSEO DELLA MUSICA. CORO SANT’OSVALDO Roncegno Terme. L’attività è rivolta a ragazzi di età compresa fra 6 anni compiuti e i 16 anni per un numero massimo di 15 partecipanti. L’orario di permanenza al Museo è dalle 20:00 alle 9:00 del giorno successivo. I venerdì avranno tematiche differenti, a rotazione mensile, seguendo l’ordine delle sale del museo (Sala Europa, Africa, Roncegno, Asia-America-Oceania). Per informazioni e iscrizioni: inviare una mail, indicando la data scelta, a accademia@corosanosvaldo.com oppure telefonare al numero 345.8714426. Teatro VIGOLANA TEATRO D’ESTATE Bosentino. Teatro. Per maggiori informazioni consultate il sito www.vigolana.com.

2 SABATO Cultura DRODESERA Dro. Centrale Idroelettrica di Fies. Performing Art Festival - le ultime produzioni di realtà artistiche emergenti del nuovo teatro italiano. Giunge a 33 anni di attività drodesera FIES e il festival, da sempre una vera e propria fabbrica dell’arte, dà spazio alle ultime produzioni di realtà artistiche emergenti del nuovo teatro italiano. Per programma dettagliato visitate il sito www.centralefies.it.

Musica TUTTA MIA LA CITTÀ - 1974... 2014 - QUARTANT’ANNI PORTATI BENE Rovereto. Ore 19-23.30. Cortile Urbano, Via Roma. Info: Comune di Rovereto Tel. 0465.452253 - 452256; cultura@comune.rovereto.tn.it; www.comune.rovereto.tn.it. Musica PINÉ MUSICA: MARIANGELA VACCATELLO E SOFYA GULYAK Baselga di Piné. Ore 21. Centro Congressi Piné 1000. All’interno di Piné Musica concerto di Mariangela Vacatello e Sofya Gulyak, duo pianistico, che eseguiranno musiche di Beethoven e Chopin. Ingresso a pagamento. Info: A.p.T. Tel. 0461.557028. Musica 31° MUSICARIVAFESTIVAL Riva del Garda. Ore 21.30. Piazza III Novembre. Orquesta Reino de Aragón. Isaac Karabtchevsky, direttore; Park Seyoung, soprano (Primo Premio e Premio Musica Riva Festival al Concorso “Zandonai” 2014); Shin Je Bang, mezzosoprano (Premio Musica Riva Festival al Concorso “Zandonai” 2014); Oh Youngmin, tenore (Premio Musica Riva Festival al Concorso “Zandonai” 2014); Coro Renata Tebaldi Sebastiano Rolli, maestro del coro. Ouverture da opere di Rossini e Verdi, arie e cori da opere di Verdi e Puccini. Info e programma dettagliato su www. musicarivafestival.com.

Teatro ragazzi VIGOLANA TEATRO RAGAZZI Centa S. Nicolò. Ore 17. Teatro. Per maggiori informazioni consultate il sito www.vigolana.com.

3 DOMENICA Musica TUTTA MIA LA CITTÀ - 1974... 2014 - QUARTANT’ANNI PORTATI BENE Rovereto. Ore 19-23.30. Cortile Urbano, Via Roma. Info: Comune di Rovereto Tel. 0465.452253 - 452256; cultura@comune.rovereto.tn.it; www.comune.rovereto.tn.it. Musica LA DIVINA COMMEDIA Campo Lomaso. Ore 17.30. Chiostro del convento francescano. Recita di canti della Divina Commedia con Tony Sartori. Partecipazione libera. Info e prenotazioni: Terme di Comano www.visitacomano.it. Musica PINÉ MUSICA: GIANPAOLO PELOSO E BRUNO CANINO Baselga di Piné. Ore 21. Centro Congressi Piné 1000. All’interno di Piné Musica concerto di Gianpaolo Peloso, violino, e Bruno Canino, pianoforte, che eseguiranno musiche di Mozart, Debussy, Ravel e Strauss. Ingresso a pagamento. Info: A.p.T. Tel. 0461.557028.

4 LUNEDÌ Musica CONCERTO Rovereto. Ore 20.45. Piazza San Marco. Musica Cittadini Riccardo Zandonai. Info: Comune di Rove-

Alberto Folgheraiter

I VILLAGGI DAI CAMINI SPENTI CONTINUA IL VIAGGIO NELLA PERIFERIA DEL TRENTINO DEL TERZO MILLENNIO

CURCU & GENOVESE

o volume, m ri p l e d o s s e c c u Dopo il grande s di Alberto Folgheraiter io continua il viagg rzo millenio te l e d o n ti n e Tr l e nella periferia d

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trentinoappuntamenti reto Tel. 0465.452253 - 452256; cultura@comune.rovereto.tn.it; www.comune.rovereto.tn.it. Musica ITINERARI FOLK - TITLÀ Trento. Ore 21. Giardino S. Chiara. I Titlà hanno ritrovato le proprie radici musicali alpine-sudtirolesi dopo le esperienze passate con la musica celtica e la musica yiddish. Nel loro Cd “Paschtaschutta” rielaborano antichi brani tradizionali, allargando lo sguardo alle musiche delle regioni dell’’arco alpino di lingua italiana. Vi troviamo ballate delle valli bergamasche, canzoni operaie, canti in lingua ladina della Val Badia, polche tedesche o friulane, monfrine bresciane e gighe irlandesi. Gli arrangiamenti rivelano un inconsueto coraggio di contaminare, tratto caratteristico di un gruppo vivace dallo spirito anticonvenzionale. Info: Centro Servizi Culturali S. Chiara www. centrosantachiara.it. Musica I SUONI DELLE DOLOMITI - MARIO BRUNELLO, ISABELLE FAUST, DANUSHA WASKIEWICZ Dolomiti di Brenta. Ore 14. Rifugio Tosa Pedrotti. Dopo il trekking del 2012 sul Cevedale, Mario Brunello e Isabelle Faust sono di nuovo insieme per condividere un’altra appassionante avventura musicale. Questa volta c’è con loro la violista tedesca Danusha Waskiewicz, alla sua prima esperienza concertistica sulle Dolomiti. Il trio si cimenta in una affascinante impresa: l’esecuzione delle celebri Variazioni Goldberg di Johann Sebastian Bach. Info: Tel. 0461.585836 - 586924; www.visitdolomitipaganella.it.

5 MARTEDÌ Musica TEDDY PILCHARDS IN CONCERTO Trento. Ore 21. Giardino S. Chiara - Via S. Croce, 67. Nell’ambito della rassegna “I martedì delle band”.Ingresso libero. Info: www. centrosantachiara.it. Teatro ragazzi VIGOLANA TEATRO RAGAZZI Vigolo Vattaro. Ore 21. Teatro. Per maggiori informazioni consultate il sito www.vigolana.com.

6 MERCOLEDÌ Musica CONCERTO IN ONORE DI MARIA AUSILIATRICE Rovereto. Ore 20.45. Chiesa di S. Marco. Concerto con Ensemble Vocale Barocco dell’Accademia di Musica Antica. Direttore Romano Vettori su musiche di C. Monteverdi, A. Melani, A. Scarlatti, D. Pasqui. Info: Comune di Rovereto Tel. 0465.452253 - 452256; cultu-

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ra@comune.rovereto.tn.it; www. comune.rovereto.tn.it. Musica ITINERARI FOLK - ORCHESTRA POPOLARE DELLE DOLOMITI Trento. Ore 21. Cortile Palazzo Thun. A due anni dal suo esordio ad Itinerari folk, ritorna l’Orchestra popolare delle Dolomiti, un ensemble composto da musicisti trentini, bellunesi, veneti e sudtirolesi che hanno scommesso sull’importanza di far rivivere una memoria musicale appartenente ai territori dolomitici, riemersa attraverso il ritrovamento di manoscritti del primo Novecento. Il repertorio comprende ballate alpine, brani d’autore tradizionale e danze caratteristiche provenienti dai diversi territori. Al progetto orchestrale partecipano circa venticinque musicisti, appartenenti a gruppi attivi nell’ambito della musica tradizionale, ma anche di formazione classica. Info: Centro Servizi Culturali S. Chiara www. centrosantachiara.it. Musica ITINERARI FOLK - CRISTINA PATO Trento. Ore 21. Cortile Palazzo Thun. Cristina Pato ha tracciato nuove, storiche strade per la cornamusa galiziana. E’ stata la prima suonatrice di gaita a pubblicare un album come solista e ha collaborato con artisti della world music, del jazz, classici e sperimentali di tutto il mondo. Il suo stile unico e potente, pieno di passione ed energia è stato elogiato dalla BBC che l’ha definita «la diva della cornamusa galiziana». Cristina Pato unisce influenze della musica latino americana, del jazz, del pop e della musica contemporanea e utilizza la sua maestria e le sue abilità virtuosistiche per presentare la sua personale visione musicale. Info: Centro Servizi Culturali S. Chiara www.centrosantachiara.it. Musica I SUONI DELLE DOLOMITI - RIVIÈRE NOIRE CON LA PARTECIPAZIONE DI KASSÉ MADY DIABATÉ Monte Vignola. Ore 14. Rivière Noire è la storia dell’incontro fra il cantante brasiliano Orlando Morais, il chitarrista della Guadalupa Pascal Dnae e il bassista e produttore francese Jean Lamoot. Con loro un ospite davvero speciale: Kassé Mady Diabaté, una delle più grandi voci del Mali e di tutta l’Africa Occidentale. Rivière Noire getta un ponte tra le sponde dell’Africa e del Brasile, tra rock e canti griot, tra chitarre elettriche e tamburi africani. Info: Tel. 0464.395149; www.visitrovereto.it.

7 GIOVEDÌ Cultura SANI E IN SALUTE Sant’Orsola Terme. Ore 20.30. Sala Pluriservizi di Mala. Controllare le emozioni con i fiori di Bach. Ingresso libero. Serate culturali a cura della dott.ssa Alessandra Capriani Biologa Nutrizionista Naturopata Iridologa. Info: Alessandra 331.6278206. Famiglia PIE’ ZOPPI, MAN DI FATA... LE MERAVIGLIE DI VULCANO Fiavè. Ore 15.30. Museo Palafitte. Spettacolo per bambini e famiglie a cura di Emit Flesti. Partecipazione gratuita. Prenotazione obbligatoria: tel: 0465/735019 - max 46 partecipanti. Info: Terme di Comano www.visitacomano.it. Famiglia ST’ART. ITINERARI ARTISTICI NEI BORGHI: PRATI INCONTRA SHAKESPEARE Fiavè. Ore 21. Piazza San Zeno. Spettacolo teatrale dedicato al Sogno di una Notte di Mezza Estate e a... Giovanni Prati. Info: Terme di Comano www.visitacomano.it. Musica I SUONI DELLE DOLOMITI RED4QUARTET Dolomiti di Fassa. Ore 14. Rifugio Contrin. Marléne Prodigo (violino), Lavinia Morfelli (violino), Sara Gentile (violoncello) e Anita Mazzantini (contrabbasso) suonano nell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Tra una prova e l’altra, tra un concerto e l’altro hanno deciso di intraprendere insieme un nuovo percorso musicale, spaziando dal repertorio antico al moderno, da trascrizioni a brani scritti espressamente per il loro particolare organico. Info: Tel. 0462.609620; www.fassa.com. Teatro IL VOLPONE OVVERO L’AVARO Rovereto. Ore 21. Ostello della Gioventù. Spettacolo presentato da Kalambur teatro e Experia liberamento tratto dall’Avaro di Goldoni. Info: Comune di Rovereto Tel. 0465.452253 - 452256; cultura@comune.rovereto. tn.it; www.comune.rovereto.tn.it.

8 VENERDÌ Famiglia I BURATTINI DI LUCIANO GOTTARDI Montagnaga di Piné. Ore 21. Spettacolo: “Il Bandito Polenta”. Info: www.burattini.it. Musica MUSICA NEL CENTRO STORICO Rovereto. Ore 21. Cortesela Bontadi - Vicolo del Messaggero. Le triosonate per fiati nel barocco italiano, tedesco e francese. Concerto del Gruppo strumentale R. Dionisi su musiche di Loeillet, Vivaldi,Telemann, Galuppi, Platti, Haendel. Info: Comu-

ne di Rovereto Tel. 0465.452253 452256; cultura@comune.rovereto. tn.it; www.comune.rovereto.tn.it. Musica IL MAESTRO, MARGHERITA E LA SONATA OP.147 Stenico. Ore 21. Castello. Musica da camera con il soprano Raffaella Angeletti , Marino Nicolini pianoforte. Musiche di C. Schumann, G. Tailleferre, F. Schubert, P. I.Ciajkoswy, R. Strauss, A. Berg. Ingresso libero. Info: Terme di Comano www.visitacomano.it. Musica I SUONI DELLE DOLOMITI HABIB KOITÈ & BAMADA Valle del Chiese. Ore 14. Forte Corno. È uno dei più noti cantanti e musicisti del Mali. Discendente dei griots Khassonké, Habib Koité è cresciuto insieme a 17 tra fratelli e sorelle e ha ereditato la passione per la musica dal nonno paterno, che suonava il kamele n’goni, strumento a corde associato ai cacciatori della regione Wassolou. Le sue radici sono dunque ben piantate nella tradizione, rivitalizzata a contatto con gli umori della modernità. Info: Tel. 0465.901217; www.visitchiese.it. Musica PINÉ MUSICA: ORCHESTRA HAYDN DI TRENTO E BOLZANO Baselga di Piné. Ore 21. Centro Congressi Piné 1000. Concerto dell’Orchestra Haydn di Trento e Bolzano diretta da Francesco Angelico con Rodolfo Leone, pianoforte e Bertold Stecher, tromba. Ingresso a pagamento. Direzione artistica Antonella Costa. Info: A.p.T. Tel. 0461.557028. Per i più piccoli NOTTE AL MUSEO - MUSEO DELLA MUSICA. CORO SANT’OSVALDO RoncegnoTerme. L’attività è rivolta a ragazzi di età compresa fra 6 anni compiuti e i 16 anni per un numero massimo di 15 partecipanti. L’orario di permanenza al Museo è dalle 20:00 alle 9:00 del giorno successivo. I venerdì avranno tematiche differenti, a rotazione mensile, seguendo l’ordine delle sale del museo (Sala Europa, Africa, Roncegno, Asia-America-Oceania). Per informazioni e iscrizioni: inviare una mail, indicando la data scelta, a accademia@corosanosvaldo.com oppure telefonare al numero 345.8714426. Teatro ANIMALI DA FAVOLA Palù del Fersina,Val dei Mocheni. Ore 15. Animali da favola all’Acqua Fredda: la cicala e la formica, la volpe e la tartaruga. Spettacolo teatrale a cura di Emit Flesti e visita guidata a cura dei Servizi educativi dell’Ufficio Beni archeologici. Partecipazione gratuita. Info: 0461.492150; www. valledeimocheni.it.


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Provincia autonoma di Trento

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trentinomatrimoni PER I NOSTRI LETTORI, LE NOZZE DI MARTINA E CLAUDIO SULLA RUBRICA DEDICATA AI FIORI D’ARANCIO

IL MATRIMONIO DEL MESE

Lei Nome: Martina Anni: 24 Nata a: Trento Residente a: Fraveggio di Vezzano Occupazione: Studentessa Parrucchiere: Salone Mytho - Trento Estetista: Salone Mytho - Trento Vestito: Marta Sala - Mezzocorona Scarpe: Pittarello - Trento

Lui Nome: Claudio Anni: 36 Nato a: Trento Residente a: Cavedine Occupazione: Elettricista Vestito: Sorelle Ramonda - Trento Scarpe: Pedrotti Calzature - Trento Barbiere: Salone Max - Arco 104

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trentinomatrimoni Servizio fotografico a cura di: Roberta Pisoni www.robertapisoni.it

Matrimonio: Religioso Data: 7 giugno 2014 Luogo: Fraveggio di Vezzano Anelli: Gioielleria Balestra - Arsiè Invitati: 100 Ricevimento: Astoria Park Hotel - Riva del Garda Fiori e Bouquet: Fioreria Frizzera - Vezzano Bomboniere: Fai da te Video: Emilio Santinelli - Riva del Garda Intrattenimenti per gli invitati: Leonardo Lever Viaggio: Giro d’Italia Durata: 17 giorni Vivranno a: Cavedine (Tn)

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IL BOOK FESTIVAL È SEMPRE PIÙ BLU SPUMEGGIANTE QUARTA EDIZIONE A CALDONAZZO: TANTI OSPITI, MUSICA E DUE GRANDI PROTAGONISTI: DARIO FO E... IL PUBBLICO

Paolo Ghezzi e Benedetta Tobagi

Andrea Vitali e Carlo Martinelli

Roberto Piumini incanta i suoi piccoli fan

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l filo conduttore di questa quarta edizione (“Un luogo in cui sentirsi liberi”) scorre costante e ritorna in tutti i luoghi del festival, esaltando la volontà dell’uomo ad uscire dalle strette maglie delle convenzioni per dedicarsi ad un arricchimento ed a un accrescimento così importante come la lettura. Accattivanti le commistioni di stili diversi ascoltate all’inaugurazione ufficiale e messe in scena dal Coro La Tor, Ruinscream, Stefania Scartezzini: una riuscita alternanza di canti di guerra, brani rock e letture. Nella prima giornata scorrono poi testi che spaziano dai fatti di cronaca della storia contemporanea – “Una stella incoronata di buio”, di Benedetta Tobagi – ai ragionamenti sulla scrittura fino alle riflessioni su “I misteri del quotidiano”. In serata, per gli amanti dei classici interpretati dai giovani, il sempreverde “I fratelli Karamazov”, bella e moderna rilettura. Ma l’adrenalina sale prepotente al Palazzetto, quando l’istrionico Dario Fo percorre in nero il tragitto verso il palco - facendosi largo tra il pubblico numerosissimo – e presenta il suo

Lo striscione degli Ultras Perzen per Stefano Cucchi 106

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Incontenibile, irresistibile e senza tempo: Dario Fo

spettacolo ricco di momenti di amara riflessione sulla realtà politica italiana come di appassionanti monologhi ed esilaranti inserti umoristici. Mentre il silenzio della serata è rischiarato da qualche fulmine, il premio Nobel si appassiona e fa appassionare. L’attualità dura delle cronache apre la giornata di sabato con un duplice appuntamento: le storie di Stefano Cucchi e di Chico Forti, sospese tra inchieste, indagini e ragionevoli dubbi. Immancabili e sempre più articolate e mirate le finestre narrative, teatrali e di gioco pensate per i più piccoli: da “Cuore di pezza” a “La valigia delle storie”, dalle “Storie dell’orizzonte” di Roberto Piumini a “Il prato racconta”. Ma come non notare anche adulti molto coinvolti ed entusiasti nell’ammirare i tratti magici di Gek Tessaro ed i famosissimi Geronimo e Tea Stilton… in carne e ciccia!


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www.curcuegenovese.it Si parla anche di montagna e di alpinismo: tra centenari e ricorrenze, un’occasione per esplorare la storia delle prime scalate dolomitiche, attrezzata di aneddoti e divertenti finestre storiche. Non può mancare anche in questa sede la tematica dell’anno, riguardante la Grande Guerra, con la lettura storica delle discusse motivazioni tratte dal testo di Gian Enrico Rusconi (“1914: Attacco ad Occidente”). All’ora dell’aperitivo e dintorni, con toni spassosi e scanzonati, le celeberrime “Quattro sberle benedette” di Andrea Vitali. Una scrittura solida, immediata e legata alle concrete ambientazioni; un’espressione che rispecchia in toto la naturale e comunicativa acutezza dell’autore, sempre ironico ed autoironico. Lascia attoniti l’evento quasi paradossale de “Lo stato bisca”, inquietante indagine relativa alle torbide dinamiche del gioco d’azzardo. E come non emozionarsi nel duplice appuntamento – teatrale e argomentativo - con Simone Cristicchi e il suo magazzino 18, nel quale riemergono da un passato non troppo lontano le soffocate testimonianze dell’esodo giuliano – dalmata. Tanti libri sotto il braccio, pronti da autografare, per l’incontro con Gianrico Carofiglio. Temi di vita, situazioni, esperienze raccontate dalla suadente voce dell’autore. Le tragedie del Volga di Francescotti, l’intimo “Calendario dell’avvento” dell’Arslan offrono spunti di grande riflessione sui sentimenti raccontati dalle grandi storie. Il gran finale verte su “Il cielo è sempre più blu”, apprezzato spettacolo del Gruppo Artegiovane. Per i ringraziamenti finali servono davvero poche parole. L’invito a far salire sul palco l’anima della manifestazione – ovvero il corposo gruppo delle Balene di Montagna – riesce a trasmettere quanto importante sia la dinamica del riconoscersi in un ideale, in un ben delineato obiettivo: promuovere la cultura rendendola accessibile, proponibile e riconoscibile in tutte e da tutte le angolazioni. Sotto i riflettori di un unico grande concetto, la voglia di libertà. (Tiziana Tomasini) Roberta Bruzzone, Red Ronnie e una misteriosa Charlie’s Angel

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A PROPOSITO DI DONNE: LA MEDICINA DI GENERE INTERESSANTI INCONTRI PROPOSTI DAL SOROPTIMIST CLUB DI TRENTO

Adele Sittoni, Patrizia Fedrizzi (presidente club), Serenella Panaro, Sara Zogno

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l Soroptimist club di Trento, seguendo le linee guida della Presidente Nazionale, prof.ssa Anna Maria Isastia, ha iniziato a percorrere un cammino “di genere”, teso a informare la cittadinanza su tutto ciò che riguarda il mondo delle donne, mondo non visto in contrapposizione con quello maschile, ma semplicemente diverso e complementare. Pertanto, dopo aver parlato di Donne, Carriere, Soffitti di cristallo e Leadership con Mara Bertagnolli, Magistrato del Tar, e con Serenella Panaro, esperta di jobcoaching, referente del Servizio Placement della nostra Università, si è interessato di medicina di genere ospitando a Trento Giovannella Baggio, docente di Medicina di genere all’Università di Padova, Direttore U.O.C. dell’Azienda Ospedaliera e Presidente del Centro Studi Nazionale su salute e medicina di genere, e Cristina Greggio, Vice Presidente della Commissione P.O. della Regione Veneto, oltre che Soroptimista trevigiana, componente del Comitato Consulte e P.O. del Soroptimist d’Italia. Per quanto riguarda la professione medica, va detto che oggi si va femminilizzando, dal momento che il numero delle laureate in Medicina supera quello dei laureati; inoltre uno studio canadese ha dimostrato recentemente che i medici di famiglia donne sono più rigorosi dei colleghi maschi nel prescrivere farmaci ai pazienti e più attente nel seguire l’evoluzione delle patologie. È anche vero, però, come afferma uno studio condotto all’Università del Michigan e pubblicato sugli Annal of Internal Medicine, che le donne che si occupano di ricerca medica sono penalizzate, nella loro carriera professionale, perché dedicano più tempo ai figli e ai lavori di casa. Ciò che molte donne non sanno è che quando assumono

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Marilena Guerra, Patrizia Fedrizzi, Cristina Greggio, Giovannella Baggio

una pillola per il mal di testa o un qualsiasi altro farmaco, ingeriscono elementi testati sui maschi che, biologicamente, sono di sicuro diversi. Esiste dunque, anche in questo campo, una discriminazione di genere che può avere effetti dirompenti sulla salute delle donne: un esempio convincente possono essere i diuretici che, assunti da donne, provocano effetti collaterali quattro volte più consistenti che negli uomini, a partire dalla nausea, fino a situazioni di confusione mentale. E quando una donna va al pronto soccorso accusando sintomi che potrebbero far pensare all’infarto, spesso viene presa in considerazione in ritardo perché comunemente si ritiene che l’infarto sia una patologia maschile. Queste non sono chiacchiere, ma osservazioni riportate da una importante rivista scientifica, il “New England Journal of Medicin”. Ecco perché bisogna pensare alla medicina di genere, non per le malattie legate al sesso, ma per quelle patologie di cui più spesso soffrono le donne, come la depressione o l’artrosi, ad esempio. Ma ciò che la prof. Baggio ha chiarito è che la Medicina di Genere non è una “quota rosa”, ma una nuova dimensione della Medicina che studia l’influenza del sesso – accezione biologica – e del genere – accezione sociologica – sulla Fisiologia, sulla Fisiopatologia e sulla Patologia umana. In sostanza, la Medicina si applica ai generi, differenziando le terapie. Se le malattie cardiovascolari sono state studiate prevalentemente sul sesso maschile, ci si attende – dal sesso femminile – gli stessi sintomi e le stesse reazioni… ma i due sessi sono diversi! Altro esempio significativo riguarda l’osteoporosi, considerata e studiata quasi esclusivamente sul sesso femminile. Ma molti uomini ne soffrono e avrebbero bisogno di cure adeguate! Nell’era della conoscenza del genoma, la Medicina di Genere rappresenta una grave lacuna del sapere scientifico, dunque ci troviamo di fronte a una nuova emergenza. A un pubblico numeroso e attentissimo, la prof. Baggio ha parlato servendosi di slides efficaci e di esempi concreti, per poi concludere con l’auspicio che tante energie non vadano disperse e che si crei una consistente rete fra le numerose forze già scese in campo o pronte a scendere. Come ormai accade da qualche mese, in ogni incontro una sedia vuota, coperta da un drappo rosso, è ben in vista, a ricordare tutte le donne che quel posto non lo occuperanno mai più, perché sono state uccise da un uomo che diceva di amarle. È il “Postooccupato” che troviamo in Biblioteca, al Pronto Soccorso dell’ospedale cittadino, al Consiglio delle Donne, a Palazzo Trentini, presso il Rettorato della nostra Università, in tanti luoghi dove il Soroptimist lo ha allestito… e tanti altri seguiranno. Luciana Grillo


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ACQUARELLISTI TRENTINI IN MOSTRA TUTTO IL TRENTINO MINUTO PER MINUTO

A RONZONE CON UNA COLLETTIVA DI OPERE, FINO AL 25 LUGLIO

IL PALINSESTO RADIOFONICO DELLA RAI DI TRENTO, CON FLAVIO PEDROTTI

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a programmazione radiofonica a diffusione regionale su Radio2 della Struttura Programmi della Sede RAI di Trento, che prende il via dal 01 luglio 2014 e si protrarrà fino alla fine di settembre, prevede: Il martedì pomeriggio, alle 15, “Tesi di laurea. La movida delle idee”. Il programma, a cura di Stefano Uccia, è dedicato al mondo dell’università trentina. In ogni puntata un neo laureato racconterà la propria tesi e le difficoltà incontrate con lo scopo di dare agli ascoltatori un quadro completo delle diverse facoltà presenti sul territorio. Alle 15.15 va in onda “Collana musicisti trentini”. Il programma, curato da Ugo Slomp, tratteggia alcune delle figure più significative di musicisti trentini che operano o hanno operato nel campo della musica colta. Il mercoledì, alle 15, “Il peso della truffa, quando a dimagrire è il portafoglio”: sceneggiato radiofonico, curato da Flavio Pedrotti, che si occupa delle truffe legate all’alimentazione con particolare riferimento alle diete. Alle 15.15 si propone “Alla ricerca dei frutti perduti”. In ogni trasmissione Pedrotti, esplora il pianeta dei prodotti del territorio mettendo in risalto le specialità talvolta dimenticate o a rischio estinzione. Segue per il ciclo “Scrittori della nostra terra”, la replica di “Tredici racconti”. Si tratta di 13 racconti scritti da Alessandro Tamburini e letti da Mario Cagol. Alle 15.45 ”Jazz e rock in Trentino. Il meglio della stagione musicale 2013/2014”, curato da Daniele Torresan. L’attività musicale trentina dei generi “leggeri” viene raccontata attraverso le storie dei gruppi e dei singoli artisti: i compositori, gli interpreti e gli esecutori. È un viaggio, di trenta minuti, nella preparazione della produzione musicale: le prove, i contatti, gli ambienti musicali frequentati. Il venerdì pomeriggio, a cura di Giorgio Balducci “Vite in musica: la storia di Riccardo Zandonai, musicista trentino”, programma dal carattere divulgativo e con spunti narrativi che presenta al pubblico trentino un ritratto di Riccardo Zandonai. Alle 15.30 va in onda “La

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opo un lungo letargo invernale e primaverile, aprono i Musei di Ronzone, con proposte destinate a rinnovare il successo riportato lo scorso anno, quando sono stati contati quasi duemila ingressi. Inaugureranno la stagione estiva gli “acquarellisti trentini” che arrivano a Ronzone con una collettiva di opere, in esposizione fino al 25 luglio, che trattano in buona parte le tematiche del paesaggio con alcune “finestre” aperte sulla Valle di Non (nella foto, l’antica chiesetta di S. Antonio a Ronzone, vista da Vilma de Nadai, vice presidente del gruppo trentino). A far da cornice alla collettiva degli acquarellisti da segnalare due interessanti mostre della ricca collezione di Luciana Recla: “La storia d’Italia raccontata dalle figurine Liebig e Lavazza” e la terza edizione “Quell’anno avvenne...”, ovvero tutti i principali avvenimenti politici, storici, artistici e sportivi avvenuti in passato, negli anni che terminavano con la cifra 4. Infine, una novità assoluta, alquanto originale, come la mostra sui presepi allestita entro il 20 luglio.

grande guerra: 100 anni dopo”. In occasione del centenario dello scoppio della Prima Guerra mondiale si propone una trasmissione che racconta il conflitto e le persone che lo vissero e promuove le iniziative intraprese dal Consiglio Regionale. La domenica pomeriggio con inizio alle 14 a cura di Giorgio Balducci, replica di “Attenti a noi due”, programma comico-satirico scritto e interpretato da Lucio Gardin e Loredana Cont. I “due”, in particolare, propongono gags e “siparietti” di tipica espressione trentina. Domenica 20 luglio, lo spazio sarà occupato dalla diretta dal Monte Bondone sulla “Leggendaria Charly Gaul”. Dalla zona di arrivo della gran fondo ciclistica dedicata alla mitica impresa del lussemburghese Charly Gaul, compiuta sul Monte Bondone nel 1956, testimonianze e impressioni di atleti, protagonisti ed organizzatori della manifestazione giunta alla nona edizione. 109

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WALTER ZAMBALDI SUCCEDE A BERNARDI GIUSEPPINA E IL “PULLMAN DELLA FELICITÀ”

ALLA DIREZIONE DEL TEATRO STABILE DI BOLZANO

ALL’INTRONAZIONE DI GIGLIOLA CINQUETTI COME “CASTELLANA”

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nche quest’anno il “pullman della felicità” è arrivato a Soave per l’annuale ritrovo della confraternita “Imperial Castellania Suavia”: la nuova castellana eletta è stata la famosa Gigliola Cinquetti, vincitrice del Festival di Sanremo nel 1967 con la canzone “Non ho l’età”. Per l’occasione il prefetto di Verona, Perla Stancari, già castellana, ha voluto precisare che è molto bello essere circondati da persone vere. Infine Giuseppina si è cimentata nel ruolo di Cicerone con una scolaresca di Bergamo, durante una visita al Museo della Guerra di Rovereto e alla città di Trento. Le professoresse e i ragazzi, dopo aver visto gli scavi romani, hanno ascoltato piacevolmente alcune notizie storiche, e pendevano dalle labbra di Giuseppina che raccontava in modo stuzzichevolmente interessante aneddoti sul Palazzo del Diavolo e sull’aquila di pietra posta sulla fontana di Piazza Duomo.

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alter Zambaldi, 39 anni, bolzanino, sarà il successore di Marco Bernardi alla direzione del Teatro Stabile di Bolzano a partire dal 18 giugno 2015. Lo ha nominato, all’unanimità, il Consiglio di Amministrazione del Teatro Stabile presieduto da Giovanni Salghetti Drioli. Lo Stabile ha promosso una selezione pubblica alla quale hanno risposto 71 candidati di ogni parte d’Italia. Il Consiglio di Amministrazione ha nominato una Commissione composta da Marco Bernardi, Leonardo Cantelli, Claudia Cannella e Carlo Corazzola, con il compito di verificare quali fossero i candidati in possesso di tutti i requisiti richiesti dal bando. Alla fine dell’accurato percorso di selezione la Commissione e il Consiglio di Amministrazione hanno individuato in Walter Zambaldi una figura manageriale qualificata, capace di coniugare conoscenza e passione teatrale con competenze amministrative, oltre all’ottima conoscenza delle realtà culturali e teatrali del Trentino Alto Adige. Zambaldi è nato a Bolzano nel 1975, si è formato al Teatro Stabile come assistente di Marco Bernardi dal 1997 al 2003; dal 2005 è direttore de “La Corte Ospitale”, centro di produzione, formazione, ricerca per il teatro con sede a Rubiera in provincia di Reggio Emilia, rilanciandolo dal punto di vista artistico e mettendolo in sicurezza in termini di gestione economica. In questi anni ha ideato e realizzato per “La Corte Ospitale”, programmando anche il Teatro Herberia di Rubiera, un progetto residenziale per compagnie teatrali che è diventato un modello artistico e produttivo apprezzato in Italia e all’estero, avviando collaborazioni con artisti come Massimo Castri, Pippo Delbono, Moni Ovadia, Danio Manfredini, Claudio Longhi, Fausto Paravidino, Corrado d’Elia, Giuseppe Battiston, Isabella Ragonese, Serena Sinigaglia, David Riondino e molti altri. Ha inoltre dato vita a “Forever Young?”, un progetto di sostegno alla produzione di giovani compagnie italiane. Dal 2010 è produttore degli spettacoli di Paolo Rossi.


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A RIVA DEL GARDA LA CONFERENZA SUL 3D SUCCESSO DELLA MOSTRA SUL RIPARO GABAN PROMOSSA DAL GRUPPO CULTURA DEL COMITATO PER LE ATTIVITÀ RICREATIVE E CULTURALI DI MARTIGNANO

PER LA PRIMA VOLTA IN ITALIA

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i è svolta il 23 giugno scorso la conferenza della Commissione V dell’ISPRS (International Society for Photogrammetry and Remote Sensing), ospitata per la prima volta in Italia, a Riva del Garda. Sono arrivati tutti gli oltre 250 ricercatori ed esperti di modellazione in tre dimensioni che per tre giorni discuteranno delle tecniche più innovative di fotogrammetria, metrologia, mobile mapping, computer vision, image processing e utilizzo degli UAV, gli Unmanned Autonomous vehicles. La mattina si è aperta con l’intervento del responsabile dell’Unità di ricerca 3DOM Fabio Remondino, che ha organizzato l’evento. A seguire, la prima sessione plenaria con i primi due invited speaker: Andrea Fusiello del Dipartimento Electrical Engeeniring dell’Università di Udine e di Florent Lafarge, del Titane research group dell’INRIA, Sophia Antipolis (France). La giornata è proseguita con conferenze parallele a cui gli esperti potranno partecipare a seconda del campo specifico di interesse. Presenti al simposio anche cinque aziende che presentano le strumentazioni e i software che permettono di raccogliere, registrare, misurare, analizzare e rappresentare i dati per la modellazione in digitale della Terra, dell’ambiente e degli oggetti.

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a mostra sul Riparo Gaban, un tesoro preistorico da valorizzare, promossa dal Gruppo cultura del Comitato per le Attività Ricreative e Culturali di Martignano ha avuto un significativo successo. La scelta di mettere in piazza dei Canopi otto pannelli durante la Sagra di Primavera ha permesso a tante persone di conoscere un tesoro ignorato dai più, anche dagli abitanti della Circoscrizione dell’Argentario. Il sito preistorico, che si trova in una valletta riparata dai venti in località Piazzina di Martignano scendendo dalla strada sotto il cimitero, pur essendo stato scoperto più di quarant’anni fa, è oggi quasi sconosciuto nonostante i ritrovamenti messi alla luce, tra cui tre significative figure femminili, siano di importanza mondiale. Attualmente il sito è purtroppo chiuso e scopo della mostra era anche quello di sollecitarne la messa in sicurezza e la riapertura. E’ ben vero che i preziosi reperti preistorici rinvenuti nel Riparo primitivo sono in esposizione al MUSE, ma la visita sul luogo consente di contestualizzare questa antica civiltà sorta alle pendici del Calisio più di settemila anni fa. Scopo non secondario della mostra è stato anche quello di mettere insieme gli Enti e le persone che hanno interesse alla valorizzazione del sito: dall’Università di Trento con la professoressa Anna Luisa Pedrotti e la dottoressa Irene Moltrer che hanno curato i testi, alla Sovrintendenza della Provincia che ha la proprietà del luogo, al Muse che ha concesso l’autorizzazione per le foto dei reperti, realizzate da Luciano Imperadori, all’Ecomuseo sul cui territorio insiste il Riparo, alla Circoscrizione dell’Argentario che

ha già votato un apposito ordine del giorno per la sua riapertura, alla Scuola Comenius che vorrebbe riportare i ragazzi sul luogo preistorico, alla Cassa Rurale sempre sensibile alle iniziative anche culturali della zona, alle Cantine Maso Martis e Vinicola Bolognani (produttrice del vino Gaban) che con lungimiranza hanno intuito anche i risvolti turistico culturali dell’iniziativa. 111

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IL LIBRO DEL MESE

ARCADIA, GRANDE FESTA POPOLARE PREMIATA L’ATTENZIONE AL TERRITORIO E ALLA FAMIGLIA, GRANDE FESTA CON LE BANDE E LA RISCOPERTA DI CASTEL CALDES

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rcadia conferma la propria vocazione a grande festa popolare della Val di Sole, ideale e sontuoso momento inaugurale della stagione turistica estiva. Ricco il programma centrato su musica e sapori, con attenzione ai prodotti del territorio e ad un turismo a misura di famiglia, con la riscoperta di alcune sale del restaurato Castel Caldes. Proprio nel corso della visita al castello, il presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi, ha fissato da qui a un mese l’apertura ufficiale al pubblico dello storico maniero. I numeri di Arcadia hanno ricalcato quelli dello scorso anno, con un elevato indice di gradimento nei confronti dell’offerta messa in campo da Comune di Caldes e APT Val di Sole, nei campi della musica, dell’enogastronomia, della cultura e di intrattenimento con i laboratori del gusto, didattici e creativi. Nel corso della giornata, scandita dai concerti delle bande provenienti da tutta Italia, protagoniste alle Contre del “concertone” finale e della sfilata nelle vie del borgo antico, al centro è stata la famiglia, con la stessa Arcadia scelta come “Progetto Strategico” del Distretto Famiglia Val di Sole, la cui coordinatrice è la Comunità di Valle. L’evento ha visto la consegna del marchio “Family in Trentino” ai comuni di Terzolas e Vermiglio; ad Arcadia 2014 la certificazione “Family in Trentino” in quanto evento strategico previsto dal Piano di Lavoro del Distretto Famiglia Val di Sole; infine, sono stati presentati i cinque nuovi aderenti al Distretto famiglia: Cooperativa Sociale GSH (Gruppo sensibilizzazione Handicap) ONLUS di Cles; Il Tempo delle Mele Agritur di Caldes; Maso Molin Ristorante di Caldes; Pancafè Bar Panetteria di Monclassico, Cooperativa Sociale Progetto 92 - Centro La Rais di Monclassico. 112

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IL NUOVO LIBRO DI CORRADO CESCHINELLI RACCONTA COME “IMPARARE A VIVERE”, COMPIENDO UN PERCORSO STRAORDINARIO, COME STRAORDINARIA È LA VITA.

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uomo ha bisogno di riconoscere la sua natura e il suo senso di appartenenza, rendersi conto delle sue potenzialità, acquisire conoscenza sui fenomeni e sui processi che lo riguardano, fare esperienze di amore e di solidarietà, adottare uno stile di vita conforme alla sua costituzione. La realtà invece è che sappiamo poco di noi, per non dire niente. Non sappiamo, e quindi non consideriamo come funzioniamo, che origini hanno le nostre emozioni e i nostri pensieri, perché ci ammaliamo, perché siamo così tristi e infelici, perché le nostre relazioni non funzionano o perché di tanta disperazione e violenza. Una civiltà che non contempla l’uomo in virtù della sua costituzione e dei suoi bisogni non può certo interrogarsi sulle cause profonde di tanto malessere e di tanta conflittualità. E così le cose procedono con la stessa casualità di come si sono sviluppate nella storia, mantenendo un ordine e una percezione che, di fatto, è più un disordine e un’alienazione che qualcosa di funzionale alla vita e alla crescita personale. Una civiltà, quindi, che si riproduce avvitandosi sempre più su se stessa, proprio perché sono negati i più elementari principi di sviluppo e di affermazione. È sotto gli occhi di tutti, ma non abbiamo più occhi per vedere e così la nostra attenzione è rivolta a curare, legiferare, condannare, dominare, nel tentativo di rendere sopportabile e governabile un’esistenza tormentata dalla miopia stessa della gente, dal plagio delle ideologie e delle religioni, dall’inadeguatezza di abitudini e comportamenti,


trentinolibreria Autori Vari Valle di Cembra Il territorio, la gente, il vino Valentina Trentini, Editore I testi sono a cura di Sergio Ferrari, il coordinamento editoriale è di Stefano Elena, il progetto grafico e l’impaginazione hanno il marchio Artimedia, le fotografie provengono da diverse fonti pubbliche e private. Il volume è stato realizzato con il contributo della Provincia di Trento, del Bim Adige Avisio, di Trentino Sviluppo e della Comunità Valle di Cembra in collaborazione con Consorzio vini del Trentino. Pur mantenendo fede all’intento celebrativo, il libro si discosta da una presentazione oleografica della Valle di Cembra, proponendo solo immagini funzionali del paesaggio, ma anche e soprattutto della gente e di personaggi autorevoli locali e di fuori regione, che hanno contribuito a far progredire la vitivinicoltura cembrana e a far crescere la notorietà e l’utilità della Rassegna dei vini Müller Thurgau.

Giusi Barbieri Musicalfabeto Edizioni del Faro

Pino Loperfido - Giordano Pacenza La guerra bambina Curcu & Genovese

Il libro presenta in modo graduale la lettura musicale con il do mobile, secondo il metodo Kodály. Il processo di apprendimento si sviluppa attraverso tredici filastrocche e ottantadue canzoni di cui sono fornite anche basi registrate di accompagnamento. La guida è strutturata in due parti. La prima parte presenta la metodologia didattica ed è ricca di esempi e suggerimenti operativi: le nozioni musicali di base sono raggruppate in una appendice, la proposta di programmazione triennale è strutturata in trentadue lezioni per anno, le tabelle di programmazione e l’indice analitico permettono di individuare velocemente gli esempi pratici dei contenuti. La seconda parte contiene l’analisi guidata dei singoli brani del corso, con partitura relativa alla base registrata, consigli pratici per l’insegnamento e proposte di esercizi di approfondimento.

La cattura di Cesare Battisti il 10 luglio 1916; Andreas Hofer che passa per Ala il 2 febbraio 1810 e poi davanti al plotone di esecuzione di Mantova il 20 febbraio seguente; Benito Mussolini giornalista, inviato a Susà di Pergine il 10 giugno 1909; Ancora Mussolini e Alcide Degasperi durante un contraddittorio in un bar di Merano, domenica 7 marzo 1909. E ancora, il bombardamento di Trento del 13 maggio 1944, il discusso eccidio di Malga Zonta del 12 agosto 1944. Ma c’è spazio anche per il commovente ritorno di un padre dalla guerra, all’indomani del passaggio del Trentino Alto Adige al Regno d’Italia. La Storia con la esse maiuscola irrompe furiosa nelle piccole storie della gente comune e, in particolare, in quelle dei bambini. Questa l’idea del progetto. Filtrare quanto avvenuto nel “secolo crudele” appena trascorso attraverso gli innocenti occhi di un bambino o di una ragazzina adolescente.

dall’ipocrisia di principi e valori che mortificano e allontanano l’uomo dalla sua natura e dalla sua realizzazione. Ciò che apprendiamo attraverso l’esperienza e l’ambiente è qualcosa di fortemente offensivo, ma essendo l’unica esperienza che facciamo la consideriamo normalità. Il primo passaggio che ci può liberare da questo equivoco è rendersene conto, perché solo in questo modo possiamo essere disponibili e attivi per un cambiamento che ci riallinei con la nostra “centralità biologica”. Solo dopo nasce l’idea di “imparare a vivere”, compiendo un percorso per scoprire quel potenziale straordinario, come straordinaria è la vita, se riusciamo a sviluppare le sue caratteristiche congenite sul piano fisico, mentale e spirituale. Risorse e forze a noi sconosciute perché non vissute e sperimentate, fonti di sofferenza e disarmonia proprio perché inespresse e inascoltate. Questo ci racconta la saggezza nei secoli, questo ci documentano le nuove scienze e le nuove ricerche, questo ho visto e vivo in prima persona, questo percepisco e condivido con le persone che incontro nelle loro impasse esistenziali. Quando ho cominciato questa collaborazione con il giornale “Trentino” non pensavo affatto al progetto del libro. Ero animato dal proposito divulgativo, senza avere bene in testa cosa avrei scritto di settimana in settimana. La cosa mi piaceva perché le sfide mi hanno sempre stimolato e perché avrei avuto uno spazio, una vetrina, per proporre delle informazioni e delle considerazioni, che ritengo importanti per favorire quel passaggio e quel processo al

quale alludevo sopra. Pur essendo consapevole che, per quanto scriva con buone intenzioni, la capacità di cogliere e interpretare del lettore è fortemente condizionata dal suo stato di consapevolezza, ho anche sempre pensato che è meglio parlarne piuttosto che no! Inoltre, (particolare importante) le cose che scrivo servono anche a me, nelle mie relazioni, laddove la presenza, il contesto, la comunicazione, la capacità empatica, hanno tutto un altro effetto, e “lo scritto”, adeguato al contenuto dell’incontro, viene a rinforzare poi l’effetto riflessivo ed evolutivo. Come a dire che le cose che scrivo diventano “nutrimento per l’anima”, veri e propri stimoli di ragionamento intorno alle varie difficoltà e problematicità del vivere; “spunti di riflessione”, che si sono arricchiti di volta in volta grazie alla varietà di situazioni, stimoli e aggiornamenti, anche scientifici, che segnano il mio stesso percorso e che, nel mio “lavoro”, contribuiscono alla crescita, alla libertà, all’autonomia e al benessere non solo mio. (C.C.)

Corrado Ceschinelli

Cambiamente

Spunti di riflessione per imparare il mestiere di vivere Curcu & Genovese (Euro 19,00)

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trentinoscoop&news trentinolosapevateche?

Volti nella Storia

la frase

Per saperne di più:

“Più puri saranno i colori che getteremo sulla tela, meglio condurremo il nostro dipinto verso la luce, l’aria e la verità.”

GALLERIA CIVICA G. SEGANTINI PALAZZO DEI PANNI Via Giovanni Segantini 9 - 38062 Arco Tel. 0464.583653 galleriacivica@comune.arco.tn.it www.galleriacivica-arco.it

GIOVANNI SEGANTINI (1859-1899) ESPOSIZIONE UNIVERSALE

ETÀ

Nasce ad Arco nel 1859. Muore a soli 41 anni sullo Schafberg, il monte che domina Pontresina, il 28 settembre del 1899, colto, mentre sta dipingendo, da un letale attacco di peritonite.

Formula un ambizioso progetto, la realizzazione del padiglione dell’Engadina per l’Esposizione Universale di Parigi del 1900: una costruzione rotonda del diametro di 70 metri le cui pareti avrebbero dovuto ospitare una gigantesca raffigurazione pittorica del panorama engadinese, lunga 220 metri; nonostante il suo profondo impegno nell’opera, tuttavia, la stessa viene ridotta per i costi troppo elevati.

SVIZZERA

Nel 1886 lascia l’Italia per trasferirsi a Savognin, nel cantone Grigioni; nel corso dell’evoluzione artistica prende ad avvicinarsi al movimento divisionista, prima con semplici sperimentazioni e col tempo in maniera sempre più netta e totale.

SEGANTINI MUSEUM

SARCA

Arco ricorda il luogo dove sorgeva la sua casa natale; a pochi metri di distanza un’epigrafe testimonia un episodio del 1862, quando il futuro artista venne salvato dalle acque di un canale del Sarca dove era caduto.

VITTORE GRUBICY

Con il celebre critico d’arte milanese instaura un rapporto di lavoro e di amicizia che durerà per lungo tempo. Nel 1883 Segantini si vincola in modo definitivo al suo sostegno sottoscrivendo un apposito contratto.

Ospitato a St. Moritz, è a tutt’oggi la più grande raccolta di opere del pittore italiano. Venne creato per dare una degna collocazione al grandioso Trittico delle Alpi, al quale poi vennero aggiunte altre opere e molti disegni preparatori; progettato dall’architetto Nicholaus Hartmann (1880–1956), fu inaugurato nel 1908.

MEZZOGIORNO

COMPAGNA

Nel 1880 conosce Luigia Bugatti, detta Bice, la donna che ne sarà compagna per tutta la vita.

FOTOGRAFIA

“Mezzogiorno sulle alpi (Meriggio sull’alpe. Giornata di vento)” fu realizzato con tecnica ad olio su tela nel 1891. Misura 77,5 x 71,5 cm. ed è custodito in Svizzera (proprietà privata).

Nel 1873 viene affidato al fratellastro Napoleone, che ha bisogno di un garzone per il suo laboratorio fotografico a Borgo Valsugana.

hanno detto di lui «Di fronte ai suoi quadri si ha la doppia sensazione di contemplare una pietra dura e il vuoto. Segantini stesso ne era cosciente, desiderava talmente dividere colore da colore e luce da luce da svelare i minimi intervalli vuoti esistenti tra loro. Lì, nell’erba e lungo i profili delle montagne, c’era, forte di un’energia senza nome, un limpido nulla? Forse questo è il motivo per cui le sue scene colossali sono strazianti: il loro splendore incastonato si sente sul punto di svanire.» (Marco Di Capua, Panorama, n.° 2369, 5 ottobre 2011).

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trentinoristorante

Il ristorante

IN OGNI NUMERO trentinomese VI PROPONE UN RISTORANTE PROVATO PER VOI Il ristorante presentato in questa rubrica è una libera scelta redazionale. Il nostro giudizio anche se critico, è espresso in “cuori” perchè, comunque, il difficile lavoro del ristoratore merita rispetto.

Segnalazioni e commenti: info@trentinomese.it

AGRITURISMO BAITE DI PRÁ RIFUGIO DEL GUSTO E DELLA SEMPLICITÀ L’agriturismo Baite di Prá è un’oasi di tranquillità a due passi da Spiazzo, in Val Rendena. Uno scampolo di bosco dove non sentirete suonare nemmeno un telefonino perché lí le linee non prendono. Ristrutturato una decina di anni fa oggi questo agriturismo bucolico è passato di mano a due cugini albergatori di Madonna di Campiglio, Marco Masè e Cristina Masè, che hanno inaugurato il nuovo corso i primi di maggio. Tra le novità, un allevamento di lumache, un orto biologico e una distesa di mirtilli da cogliere per tutta l’estate. A tavola, sette giorni su sette fino a settembre, si troverà un menu fisso che segue le stagioni e ciò che offre la terra: si va da antipasti di ottimi salumi artigianali accompagnati da un delizioso sformato di formaggio a una gustosissima zuppa di ceci; dai classicissimi speatzle a un delicato arrosto di vitello con purè di patate dei campi coltivati dell’agriturismo. Grande attenzione sul pane e sui dolci, dove

TE EDIZRI ZA ONE

si può scegliere tra tre proposte (io ho optato per un semifreddo al torroncino e miele, delizioso). La cucina è schietta e curata, rispettosa delle tradizioni, e servita in un ambiente accogliente con un servizio sorridente e cortese. In cantina, una selezione di produttori trentini fatta dall’esperienza e dalla passione di Marco, sommelier, che nella zona salotto ha predisposto anche un interessante angolo delle grappe e dei wisky, magari da abbinare a un buon sigaro. Si spendono 30 euro vini esclusi e il consiglio è quello di trovare la scusa buona per fermarsi a dormire in una delle romantiche camere a due passi dai mirtilli e dal fiume, arredate con un caldo stile shabby mountain.

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trentinoscoop&news trentinolavignetta

Il Mondo di Kako / Dizionario della crisi

R COME “REVISIONE

DELLA SPESA”

“Revisione della spesa” è la traduzione italiana di spending review, uno strumento politico contabile introdotto per primo dal Regno Unito per eliminare sprechi e inefficienze dalla spesa pubblica. Sotto la spinta dei partner europei, anche l’Italia si è decisa ad adottare la spending review. La sforbiciata ai capitoli di spesa consentirà circa 5 miliardi e mezzo di risparmio quest’anno, 16 il prossimo anno e, addirittura, 34 nel 2016. Tutto bene, allora? Neanche per sogno: a dispetto della spending review, il debito pubblico italiano continua a salire vertiginosamente, fino a sfondare il tetto record di duemila miliardi. Per il Governo è un autentico rompicapo, ma per i cittadini è peggio: l’incubo di dover pagare nuove tasse.

FLORA GRAIFF

C

artoonist e giornalista pubblicista, vive fra Merano e Trento. Dopo aver studiato restauro a Firenze e xilografia con Remo Wolf, crea Kako, impertinente bimbo protagonista di una strip seriale lanciata dalle riviste “Linus” e “Snoopy”e poi approdata nel web. Due iBooks di Kako da un anno stazionano nella top ten della

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classifica dei comics che si possono scaricare gratis su iTunes. Artista eclettica, ha al suo attivo anche radiodrammi scritti per la Rai e pastelli eseguiti per plaquettes di poesie inedite di Alda Merini, Ezra Pound, Salvatore Quasimodo e Marina Cvetaeva. Le sue ultime sfide professionali comprendono favole illustrate e biglietti d’auguri con protagonista Kako.


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