TrentinoMese ottobre

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appuntamenti, incontri e attualità trentina

2009 ottobre

euro 2,00 www.trentinomese.it

Università Trento è una città universitaria?

Gustav Kuhn Intervista al direttore d’orchestra

mondomerlot Ad Aldeno dal 23 al 25 ottobre

L’AUTUNNO DELLA CASTAGNA In declino la coltivazione del tipico frutto di ottobre

camilla lunelli A tu per tu nel luminoso appartamento della prima donna ai vertici di Ferrari

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sommario OTTOBRE2009 Diretto da: Paolo Curcu In redazione: Pino Loperfido, Silvia Trentini

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Redazione: Via Ghiaie 15 38122 Trento Tel. 0461/362155 Fax 0461/362170

Panorama

Editrice: Curcu & Genovese Associati S.r.l. Via Ghiaie 15 - 38122 Trento Tel. 0461.362122 Fax 0461.362150

34 Nati con il violino 37 Balasso, Zuzzurro e gaspare 38 Filarmonica di trento 41 Orchestra «Haydn» 42 tatiana festi

Concessionaria Pubblicità: Südtiroler Studio S.r.l. Trento - Via Ghiaie 15 Tel. 0461.934494 Fax 0461.935706 Direzione pubblicità: Rosario Genovese

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Fa’ la cosa giusta

56 Il salumiere maratoneta 57 Antichi sapori della Valle di non 58 La prima è di pirandello

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65 Mondomerlot 66 i 99 posse a Trento 69 Palcoscenico Trentino

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I Suoi dati saranno trattati per dar corso al suo abbonamento; il conferimento dei dati è necessario per perseguire la finalità del trattamento; i Suoi dati saranno trattati con modalità manuali, informatiche e/o telematiche e non saranno diffusi. Lei potrà rivolgersi (anche telefonicamente) al Servizio Privacy presso il titolare del trattamento per esercitare i diritti previsti dall’art. 7 del D.lgs 196/03. Titolare del trattamento dei dati è la CURCU & GENOVESE ASSOCIATI S.r.l., Via Ghiaie, 15 – 38122 Trento - Tel 0461.362122 AVVISO AI LETTORI La scelta degli appuntamenti è a cura della redazione. La redazione non è responsabile di eventuali cambiamenti delle programmazioni annunciate.

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Università: l’esercito dei 15mila

16 Un caffé a casa di... Camilla Lunelli 20 Gustav Kuhn bacchetta tutti 22 Il “nomade” Beppe carletti 24 Le più belle d’italia 26 Arriva la tv digitale 28 L’autunno della castagna 30 Museo civico di rovereto

Grafica: Fabio Monauni

COME ABBONARSI:

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Attualità

Hanno collaborato a questo numero: Luciano Da Canal, Antonia Dalpiaz, Paolo Dalponte, Lara Deflorian, Fiorenzo Degasperi, Fabio De Santi, Alberto Folgheraiter, Massimo Franceschini, Renzo Francescotti, Alessandro Ghezzer, Gianfranco Gramola, Carlo Martinelli, Francesca Negri, Carlo Recla.

Registrazione Tribunale di Trento n. 536 - 4 aprile 1987

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86 20 anni di melinda 89 Rileggo, libreria low cost

90 Progetto vaterlive 92 Festival dei borghi

Rubriche

94 Libri

97 enogastronomia

98 Il mese di dalponte

info@trentinomese.it www.trentinomese.it


trentinoattualitĂ di Pino Loperfido

Università : L’esercito dei 15mila

Hanno collaborato al reportage: Roberto Rampanelli Menotti Giuseppe Folloni Gianni Voltolini Maria Grazia Calliari

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Foto Panato

trentinoattualità

tanti sono, a Trento, le ragazze e i ragazzi che tentano di fabbricarsi un futuro, affacciandosi sui libri. Trento è una città universitaria, ma fino a che punto? Chi sono, dove dormono, cosa mangiano e quanto casino fanno gli studenti che frequentano le nostre facoltà. Tra gli appartamenti del centro e il nuovissimo studentato di S. Bartolameo

dicimila ragazze e ragazzi che tentano di fabbricarsi un futuro, piegandosi sui libri. Trento è una città universitaria, ma fino a che punto? Chi sono, dove dormono, Foto Operauni

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llo studentato di San Bartolameo ci si arriva imboccando una stradina laterale di Viale Verona. All’improvviso, dalla caotica città si viene proiettati in un’ovattata atmosfera vagamente anglosassone, che conserva però i crismi della mitteleuropa. Diciamo che si respira aria da Trentinoshire. Prati curatissimi, strutture moderne ed ecosostenibili, ordine, silenzio e un pullulare di giovanotti e giovanotte che si aggirano sorridenti, con libri e libretti sotto braccio: sono gli universitari. Ma sia chiaro: ci sono anche gli studenti che lo studentato lo snobbano. “Troppo lontano, un casino con quelle lavatrici e cucine in comune.” Così si sistemano in nuclei “familiari“ sovranazionali. Comunque sia, stiamo parlando di un esercito di quin-

Trento, università virtuosa. E i soldi?

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notizia di qualche settimana fa che Consiglio dei ministri ha dato il via libera all’Anvur (l’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario) che ha promosso Trento come università più virtuosa, assegnandole un contributo di sei milioni di Euro. “Peccato che – ci dice Zuelli – contrariamente a quanto è stato scritto un po’ ovunque, quei soldi non sono stati nemmeno stanziati”. Si tratta di una specie di promessa, che tutti noi speriamo venga, presto o tardi, mantenuta. Subito dopo Trento si sono piazzati i Politecnici di Milano e di Torino.

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Se Trento diventa l’ombelico del mondo

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entidue paesi rappresentati da trenta studenti. Accade in un master, partito alla fine di settembre, che tratta di sviluppo locale a tutto tondo, senza tralasciare aspetti economici, politici, giuridici e quant’altro. A guidare studenti iraniani, sudanesi, indiani, polacchi, ecc. sarà il prof. Bruno Dallago, docente alla facolta di Sociologia di via Verdi. Naturalmente verranno esaminate anche le realtà legate ad uno statuto autonomo, come quello trentino, oppure alle condizioni e alla storia delle minoranze presenti sul territorio. Certo, suscita una certa curiosità vedere uno studente del Bangladesh che si inerpica sui pendii attorno a Palù del Fersina. Segno della globalizzazione, forse. O meglio della prova di come certe contaminazioni di studio possano divenire in qualche modo risorsa a beneficio di tutta la comunità. Trascinando Trento e il Trentino sul proscenio del mondo.

Foto Operauni

cosa mangiano e quanto casino fanno gli studenti che frequentano le nostre facoltà? Una buona metà degli universitari proviene da fuori città: i cosiddetti “fuorisede” sono quelli la cui residenza dista più di venti chilometri dal capoluogo. Gli studenti. Animali curiosi

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I quattro ragazzi di via Prepositura. Da sx Bobby (Romania), Julien (Camerun), Fabio (Lecce), Amanti (Albania).

appartamenti che a Trento ospitano gli universitari. Piccole enclave spesso multiculturali, qualche volta piccole repubbliche indipendenti. Della serie, il palazzo dei rus-

che pascolano in una città altrettanto curiosa. Agglomerato urbano e studenti si osservano, si studiano (per l’appunto...) e cercano di trovarsi a metà strada, di intendersi, insomma, per trovare una giusta e democratica armonia. Sono tantissimi, quindi, gli

si, il seminterrato degli africani, il condominio dei marocchini. Stratificazioni etniche e sociali che attraversano e si intrecciano con ciò che rimane della popolazione.

Un “tavolo” per far sentire la propria voce

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l Tavolo delle Associazioni Universitarie Trentine (www.taut.it) è stato costituito su invito dell’Assessorato all’Istruzione e alle Politiche giovanili della Provincia autonoma di Trento. Si pone come istituzione inter-mediatrice tra associazioni, università, studenti e cittadinanza. Nei tre anni di attività si è posto lo scopo di creare una interazione attiva ed efficiente fra le varie associazioni che ne prendono parte, per realizzare in sinergia i progetti comuni. Il primo anno è stato redatto uno statuto e formato un’assemblea dove ogni associazione ha due rappresentanti e dove il comitato direttivo, eletto fra questi, ha come missione l’organizzazione e la difesa degli interessi di tutti i membri del TAUT che riesce, quindi, ad essere un luogo dove poter imparare a collaborare, ideare, gestire progetti ed idee, arricchendo i singoli partecipanti e contribuendo alla loro crescita e formazione personale. Le associazioni che aderiscono sono: A.I.E.S.E.C., Amici del il Faggio, A.S.I Leonardo, A.S.U.T., Athena, C.U.S., E.L.S.A., E.S.N., F.U.C.I., I.S.F., ISLAND, P.O.U.M., Unistudent, Universitando. Obiettivo del TAUT è divenire una figura promotrice di dialogo e di conoscenza, dimostrando di saper così intervenire in diversi ambiti della società, dalla politica al commercio, dalla filosofia all’industria.


trentinoattualità

Ladri di biciclette

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uò sembrare strano, lo sappiamo. Eppure la scoperta che noi di TrentinoMese abbiamo fatto, grazie a questo reportage, ha del clamoroso. A Trento spariscono biciclette. Proprio così. Almeno uno studente su dieci ha avuto una qualche disavventura con la sua bicicletta. C’è chi ne ha “smarrita” una. Chi addirittura due o più. Chi l’avrebbe detto che nella tranquilla città del Nettuno, la malavita si accanisse così sul mezzo più amato dagli studenti? Alla luce di ciò, impensabile servirsi delle bici dell’Opera: se te la fregano, ti tocca fare un mutuo...

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S. BARTOLAMEO: che voglia di rimettersi sui libri! Stefan è uno dei circa ottocento ragazzi di San Bartolameo. È bulgaro, ma ha vissuto negli States (ce lo ripete almeno dieci volte). Il suo italiano è alquanto stentato. È già laureato, sta affrontando una specializzazione. Se

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E la città? Come reagisce alle sollecitazioni della fauna studiante? Una cosa è certa: l’università è un affare per la realtà urbana che la ospita. Non stiamo parlando solo delle ovvie e, tutto sommato, modeste ricadute economiche. Quanto del cambiamento culturale verso cui spinge la presenza di tante

Nel regno incantato di Casez la festa per la regina delle mele.

zione

Residente Fuori sede Pendolare

migliaia di ragazzi provenienti da ogni continente. Un’iniezione di novità, di vitalità, di modernità. La città e i suoi abitanti scoprono nuove strade, nuovi modi di pensare e di stare al mondo. In fondo, non si tratta di nessuna rivoluzione. La vocazione all’interscambio della Trento del Concilio, anello di congiunzione tra il mondo latino e quello germanofono trova una conferma proprio nella sua università.

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Ripartizione degli studenti tra “condizione residenziale” e residenza anagrafica:

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trentinoattualità

Foto Panato

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Spesa mensile per alloggio: AFFITTO CONDOMINIO RISCALDAMENTO ENERGIA ELETTRICA ACQUA, GAS, TELEFONO

no. La barista senza nome racconta che tanti pagano con lunghe pile di spiccioli; il pagamento diventa una sorta di rito. Il bar dello studentato è un bel punto di ritrovo, ad ogni ora del giorno. Anche al mattino, con la tiritera di cappuccini e caffè macchiati. Anche perché la convenzione del gestore (l’Avenance) con l’Opera Universitaria permette dei prezzi politici, che più politici non si può, con menu a due e venti, tre e cinquanta e quattro euro. Quelli che... “noi allo studentato? Ma ti puoi immaginare” Ma non tutti riveriscono all’idea di imbucarsi in una linda cameretta di S. Bartolameo. I cinque ragazzi dell’appartamento di Via Prepositura che abbiamo di

L’opera: oltre la “fortezza” c’è di più Foto Operauni

ne sta seduto al sole come un lucertolone, sul terrazzo davanti al suo appartamento dello studentato. Gli chiediamo come va, se gli piace questo posto, Trento e il Trentino. Lui risponde che sì, è bello, ma non c’è lavoro. E poi non ci sono abbastanza attrezzature sportive. Negli States (e dagli...) c’erano panche, campi da basket e sospensori ad ogni angolo di strada. San Bartolameo è una città nella città. Tutto è pulito e ordinato. Gli studenti si comportano bene, tanto che non è più stato necessario destinare un’abitazione al custode. Stanze belline, da uno o due posti, mobili nuovi, spazi comuni per leggere e cucinare. Magnifico. Dobbiamo proprio confessarlo: viene quasi voglia di rimettersi a studiare. Con quei prezzacci, poi. Duecento euro al mese per una singola; centosessanta per un posto in doppia. Spese pagate. Se ti si fulmina la lampadina non hai che da fare un numero di telefono. Il bar è molto grande. Tavolini, televisione, terrazzino. La barista preferisce che non si scriva il suo nome (nemmeno fossimo la Gestapo). Dice che i ragazzi si comportano abbastanza bene. Quell’abbastanza, però, è pesante e velato di una certa ironia. Ci mancherebbe. C’hanno vent’anni questi qui, non sono mica pensionati che portano a spasso il cagnoli-

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n principio erano gli enti funzionali per il diritto allo studio, una sorta di sindacati degli studenti. Tutto molto perfettibile, per carità. Le discriminazioni non mancavano. In Trentino – luogo in cui ci piace distinguerci in ogni campo – c’è l’Opera Universitaria, altra grande cattedrale sorta sui terreni bonificati da quel geniaccio di Bruno Kessler. Oggi l’Opera, presieduta dall’energico Fulvio Zuelli, tiene sotto la propria ala assistenziale e protettiva qualcosa come il dieci per cento di tutti gli studenti presenti in città. Fornisce informazioni, agevolazioni, indicazioni per vitto e alloggio. Prima c’erano solo gli appartamenti ora c’è anche la grande “fortezza” di S. Bartolameo. Perché fortezza? Perché a tanti studenti ricorda un po’ la Fortezza Bastiano del buzzatiano sottotenente Drogo. Insomma, tutto molto bello, ma è un po’ come stare nel deserto. Il deserto dei Tartari. E poi alla sera, l’ultimo autobus parte attorno alle ventidue. Cosa devono fare gli studenti che vogliono divertirsi? Tornarci a piedi? Zuelli gongola ricordandoci come l’Opera agisca da calmiere per i prezzi degli affitti. È merito dell’Opera se il “nero” è ridotto oramai sotto al dieci per cento. Normale. Gli studenti meritevoli possono presentare la ricevuta fornita dal padrone di casa e ottenere così un congruo rimborso. Ma torniamo a S. Bartolameo. Una bomba a livello umano. “Tenere assieme ragazzi di cinquanta nazionalità diverse può essere eccitante, ma anche estremamente gravoso” dice Zuelli. È una novità per il Trentino. Il concetto americano di “campus” è così lontano dalla nostra accomodante cultura italica. Pertanto lo studentato oltre che un servizio è diventato in sostanza una specie di centro di ricerca sociologica. Un work in progress dell’accoglienza. Gli indiani friggono cipolle alle dieci del mattino, mentre i siciliani o i pugliesi si rianno dalla serata solo a quell’ora e sono in cerca di un caffé forte e scuro: si capisce che occorre un lavoro di mediazione. Innegabile che nel campus sia molto più facile venire incontro alle esigenze dei ragazzi. Tante poi sono le attività culturali promosse dal’Opera. Si va dal concorso musicale “Suoni Universitari” a Sanballa, alla radio Sanbaradio. Ma non finisce qui. Viene offerta la possibilità di lavorare per 150 ore (otto euro all’ora). Il Cial predispone numerosi corsi di italiano per studenti stranieri. E via organizzando...


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Foto Panato

trentinoattualità

fronte, ad esempio. L’ironia della sorte ha voluto che il portone del loro condominio confini proprio con una delle sale di lettura dell’Opera Universitaria. Fabio è di Lecce e studia mediazione linguistica. Dopo un anno di Erasmus in Olanda, è qui a Trento, ma già freme per ripartire. Ci accoglie su un divano posto tra l’asse da stiro e un bilanciere. Questa della forma fisica è proprio una fissa di voi universitari? Ci risponde il simpatico Julien, camerunense che studia economia e fa il P.R. per un noto locale cittadino. “Ci piace tenerci in forma. Purtroppo in Italia non esiste una cultura sportiva”. (Ce ne siamo accorti guardando gli ultimi mondiali di atletica). Suonano alla porta. Arrivano in rapida successione, il rumeno Baltag (“sì, ma chiamami Bobby”) e l’oc-

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chialuto Amanti, prestante ragazzotto di Tirana. Anche loro, come Julien, studiano Economia. Come mai proprio a Trento? Voglio dire, non abbiamo l’offerta mondana e sociale di Milano, ma nemmeno la tranquillità di Yale. E poi imparare la lingua dell’Alighieri pare sia difficilissimo. “Io sono un festaiolo” confessa Julien. “Fossi andato a Milano avrei fatto tutto tranne che studiare. Quando ho deciso di venire in Italia ho usato il metodo della cartina. L’ho guardata e ho scelto Trento, preferendola per un pelo a Trieste.” Amanti, invece, ha un fratello che studia al conservatorio di Bolzano, indi per cui. Bobby ha scelto l’Italia perché conta di tornare da laureato nel suo paese, prezzolato da una delle migliaia di imprenditori che investono in terra rumena. “E

poi avevo un sacco di amici a Trento”. Nell’appartamento vivono anche Josef, aspirante ingegnere del Kenya, e Daniele, un bellunese che si fa vedere solo di tanto in tanto. Animali strani, questi universitari... Giornata tipo: sveglia alle dieci. Anzi, alle sette Giurano e spergiurano di andare d’amore e d’accordo, qui, i nostri quattro studenti, tuttavia appena domandiamo ragguagli sull’ora in cui parte la giornata dello studente a Trento cominciano le scintille. Fabio si alza presto, altri aprono gli occhi al mondo qualche ora dopo. A volte molte ore dopo. Dipende da cosa si fa la sera. Appunto. Cosa fa uno studente a Trento quando finisce di studiare? “Si prende un aperitivo al bar verso le 19. Poi o si va a mangiare una pizza o si rimane a sbevazzare in loco, fino ad un’ora ragionevole. “Se stai a S. Bartolameo sono guai. Ti tocca farti una scarpinata mitica.” E già, a gennaio, poi non dev’essere il massimo del piacere. Ma all’Opera non è ancora venuta l’idea di istituire un bus navetta? Nessuno sa nulla. Non fosse per le mense, a Julien & Company dell’organizzazione di via Zanella

non è che freghi più di tanto. “A parte gli scherzi” dice Amanti. “Al mattino bisogna darsi da fare per trovare un posto in biblioteca. Altrimenti sei fuori.” Quindi, coda per entrarci, non prima di aver consumato una frugale colazione al bar. Studio. Quindi mensa, lasciando i posti rigorosamente occupati, e caffé ancora al bar. (Certo che i baristi cittadini non si possono proprio lamentare...) Nel pomeriggio si torna sui libri fino all’ora dell’aperitivo. Una certa ripetitività affiora nel racconto. D’altra parte su quindicimila, solo un migliaio possono permettersi la macchina. E se voti la serata al “devasto”, al mattino prova tu a fissare qualsiasi oggetto che abbia la forma di un libro... ■ Spese dirette dell’università di Trento: funzionamento Università Opera Universitaria Studenti Personale


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trentinoincontri di Francesca Negri

un caffè a casa di...

camilla lunelli

A TU PER TU NEL LUMINOSO APPArTaMENTO DI CAMILLA LUNELLI, AFFACCIATO SUL CENTRO STORICO DI TRENTO, PER PARLARE DI VINO AL FEMMINILE CON LA PRIMA DONNA AI VERTICI DI FERRARI

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nica donna in un mondo di uomini. Dura? “Macché, sono coccolatissima”. Camilla Lunelli è, in oltre cent’anni di storia dello spumante Ferrari, la prima donna a occupare una posizione di vertice all’interno dell’azienda. Figlia di Mauro, l’enologo “con i baffi” di casa Ferrari, ha cominciato a fare gavetta già dai tempi dell’Università, prima a Parigi con la Banque Paribas, poi a New York con l’Unicef. E sempre all’Università conosce Stefano suo compagno da dieci anni e padre di Lisa, due anni, e Laura, 4 mesi. Conseguita la laurea in Bocconi con 110 e lode, entra in Deloitte Consulting e si occupa di consulenza aziendale di tipo strategico. Due anni dopo, l’Onu la sceglie per in18

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viarla in Niger con l’Undp, il programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo, per la supervisione di un progetto di reinserimento socio-economico degli ex ribelli. Nel 2003 si trasferisce in Uganda per dedicarsi, per conto di un’organizzazione non governativa, a progetti di assistenza umanitaria in favore delle vittime della guerra che da anni colpisce il nord del Paese. Dopo un anno, nel luglio 2004, torna a casa ed entra in Ferrari come responsabile della comunicazione e dei rapporti esterni di tutto il Gruppo Lunelli, che comprende, oltre allo spumante Ferrari, l’acqua minerale Surgiva, i vini Lunelli, la grappa Segnana e le tenute Podernovo in Toscana e Castelbuono in Umbria.


trentinoincontri

Il libro che sta leggendo in questo momento? Delitto e Castigo. Era tanto che non leggevo qualche bel classico ed ho scelto questo di Dostoevskij: è scritto magnificamente ma è abbastanza cupo e un po’ deprimente… Il piatto preferito? Spaghetti allo scoglio. Il film preferito? Non ne ho uno in particolare. Credo che un fil che meriti di essere visto sia Hotel Rwanda, certo, non tutte le sere perché è una pellicola molto forte ma davvero bella, molto realista su un episodio allucinante, il genocidio, della nostra storia recente. Se non avesse fatto quello che ha fatto, cosa avrebbe voluto fare? Avrei continuato a lavorare nel sociale, nella cooperazione e nello sviluppo. La cosa che le fa più paura? Che succeda qualcosa di brutto alle mie bimbe. Il suo sogno ricorrente? Non c’è, i miei sogni sono molto vari.

Prima donna in una posizione di vertice in Ferrari, come mai e come ci si sente? Mi sento benissimo in questo ruolo, sono coccolata da tutti! Sono la prima donna in azienda anche per questioni demografiche, non certo per chiusura mentale. Nonno Bruno ha avuto cinque figli, di cui quattro maschi e una femmina. Di questi, tre – Gino, Franco e mio padre Mauro - sono stati operativi in azienda, mentre zia Carla per tanti anni si è occupata dell’enoteca (oggi Grado 12, in centro storico a Trento, ndr) ma non è mai stata parte attiva in cantina. Giorgio, invece, il padre di Matteo, ha studiato ingegneria a Milano ed ha scelto un’altra strada. Mio cugino Matteo, poi,

“Chissà perché quando sono gli uomini a parlare di vino si sentono obbligati all’onniscienza…”

ha una sorella che fa l’avvocato, mentre la figlia di Carla, Alessandra, studia per diventare commercialista e comunque collabora con Ferrari. Insomma, come donna c’ero solo io pronta per entrare in azienda… Dopo nonno Bruno e Gino, Franco e Mauro, Ferrari è passata nelle mani della nuova generazione: tu, Matteo e Marcello. Non è così usuale riuscire in questo passaggio di testimone. È vero e mio padre ed i miei zii in questo sono stati in gamba. Soprattutto per Gino, che non ha figli, percepire una continuità con noi è un gesto importante. Con il passaggio generazionale di solito si assiste alla manageralizzazione dell’azienda, che, in generale, io vedo in modo 19

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trentinoincontri

TRE CUgiNI AI VERTICI. E UN OUTSIDER

positivo. Non sempre il figlio è in grado di gestire l’azienda del padre e questo non credo vada vissuto assolutamente come un fallimento, ma semplicemente come una vocazione diversa. Matteo, Marcello ed io, invece, abbiamo accolto con entusiasmo di lavorare in azienda. Ne siamo davvero felici. Ah, e poi c’è una novità… Quale? Mio fratello Alessandro. Si è laureato in ingegneria elettronica, ma ha iniziato subito ad occuparsi di marketing ed è entrato in Unilever, lavorando con loro prima a Milano e poi nelle Filippine per due anni, in particolare a Singapore. È tornato quest’estate ed ora sta facendo un tirocinio interno in Ferrari. Siamo in via di definizione, ma tra qualche tempo nella nostra squadra ci sarà anche lui. Tu sei una delle donne più conosciute del mondo del vino, in cui ormai da un po’ di tempo si sono affacciate non poche figure femminili. Il vino in rosa, insomma, è un trend emergente? Sicuramente, e da un po’ di anni ormai. Sul lato offerta ci sono sempre più produttrici donne, sempre più figlie che continuano l’attività dei genitori; sul lato della domanda, i corsi di sommelier si vedono partecipati non solo da molti giovani, ma soprattutto quasi più ragazze che ragazzi. Anche al ristorante non è più cosi scontato che sia solo l’uomo a ordinare il vino, ci sono donne che dicono la loro, magari bevono meno ma meglio. Ecco, si beve meno. Un problema per il settore enologico? La quantità procapite dagli anni Settanta 20

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a oggi si è dimezzata e come produttore ne sono entusiasta: il vino è qualcosa che si sceglie, si gusta, non è più un alimento, ora c’è più ricerca di qualità, di autogratificazione. Bere meno ma molto meglio credo sia un’opportunità per il settore. Torniamo al rapporto tra le donne e gli alcolici. Tu che comunichi il vino pensi che ci sia differenza tra uomo e donna nel parlare di questo prodotto? Sì. Nel mondo del vino e ancor più in quello della grappa, la femminilizzazione

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arcello Lunelli, dopo lunga esperienza al fianco dello zio Mauro (padre di Camilla), è l’enologo numero uno di Ferrari e vicepresidente. Matteo Lunelli, anche lui vicepresidente, sovrintende, insieme all’amministratore delegato Guido Pianaroli, alla gestione del gruppo. Camilla Lunelli è responsabile della comunicazione e dei rapporti esterni. “Ma tutte le decisioni importanti – fa sapere Camilla – le condividiamo con Gino, Franco e Mauro”.


trentinoincontri gli eventi, su scala internazionale. In città, però, stanno tutti aspettando una nuova edizione degli aperitivi in Locanda Margon, il vostro ristorante, che lo scorso giugno si è trasformato in lounge per quattro serate, tutte overbooking. Ci sarà il bis? Vedremo, il successo in effetti è stato fino oltre le aspettative e di questo devo ringraziare anche la Pr&R di Roberta Rizzi, che ha collaborato con noi nell’organizzazione. La città ha risposto in modo eccezionale, dimostrando di non essere poi così tanto sopita come spesso la si definisce. C’è qualcosa che non hai ancora fatto e che ti piacerebbe fare? Tante cose, ma è anche vero che ad oggi, tra soddisfazioni lavorative e familiari, sono in un periodo di particolare quiete. ■

Menùdiottobre:

della produzione ha facilitato l’avvicinamento delle consumatrici, da un lato per il discorso di prodotto (la grappa negli ultimi anni si è ammorbidita ed abbassata di gradazione, anche se noi come Segnana abbiamo scelto di andare controtendenza, non abbiamo voluto abbassare la gradazione perché volevamo dimostrare che la morbidezza, lavorando bene in distilleria, può esserci anche con alte gradazioni). Poi, le donne comunicano più direttamente: la donna che propone il vino si sente meno sotto esame, non ha bisogno di ostentare linguaggi e conoscenza, e la donna consumatrice non ha bisogno di far finta di sapere tutto. Chissà perché, invece, quando sono gli uomini a parlare di vino si sentono obbligati all’onniscienza… A proposito di costumi ed ambienti maschili, a Trento abbiamo imprenditrici, Ilaria Vescovi su tutte, che si

sono messe in gioco pubblicamente. Tu ci hai mai pensato? Ad oggi non è nei miei progetti e comunque sicuramente non lo farei in ambito politico. In Confindustria sono già molto attivi sia Matteo che Marcello e francamente la scelta di far due figli non è senza conseguenze. Mi basta il mio lavoro in azienda. Non ho intenzione di lasciare il mio lavoro, anche se in questo momento non sono in piena attività perché mi sto godendo ancora la maternità. In futuro, comunque, tutto quello che non sarà dedicato al lavoro sarà dedicato alla famiglia, almeno finché le bambine saranno piccole. Chi ti aiuta nella gestione famigliare? Il mio compagno è molto presente, e anche mia madre, che mi dà un aiuto grandissimo, direi fondamentale. Nella sfera delle tue competenze aziendali c’è anche la gestione de-

Carpaccio di cervo, tartar di capriolo, spuma di porcini con crostoni di pane nero *** Tagliolinialmaissmalzatialcasoletconcoscetta di quaglia laccata al miele di lavanda e l’uovo in camicia nei petali di cavolo ***

Stinchettoposteriored’agnellomarinatoecotto a bassa temperatura, l’insalatina di cappuccio bianco allo speck e mezzelune di semolino gratinate *** Strudel di pasta sfoglia con fichi, noci e semi dipapavero,salsavanigliaalsentoredisambuco Prezzodelmenùconiviniesclusi: Euro34,00

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trentinoincontri «Prima di andare a Salisburgo, ce la siamo fatta sotto”. Scherza, Maestro? “No, davvero. E pure Dürnwalder che tentava di dissuadermi. Ma lo sai chi suona a Salisburgo? Continuava a domandarmi. Capisci? A me, salisburghese e direttore d’orchestra»

di Pino Loperfido

gustav Kuhn bacchetta tutti “Cosa fa il direttore d’orchestra? Niente, è ovvio”: solo una delle tante spiazzanti e originali risposte del direttore d’orchestra più “altoatesino” del mondo

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er trovare un aggettivo che lo descriva bisognerebbe convocare i signori Devoto, Oli, Zanichelli e tutta l’Accademia della Crusca e coniare un arguto neologismo. Gustav Kuhn, avvolto nel suo caffettano nero, ha tutto tranne l’aria del serioso e pedante direttore d’orchestra che vive su un altro pianeta. La sua inaspettata simpatia ci travolge non appena accendiamo i microfoni. “Dovesse spiegare ad un bambino il suo mestiere: cosa fa un direttore d’orchestra?” “Niente, è ovvio. Lui sale sul podio, prende la bacchetta e fa così…” Il Maestro mulina le brac22

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cia nell’aria a mimare la sua specialità. Agita una invisibile bacchetta nell’etere e sorride. “Il direttore non fa niente in un senso e fa tutto nell’altro senso”. Straordinaria, dunque la specificità di un mestiere antico e saggio. L’orchestra, in realtà, suona da sola. Ed in particolare in quest’ultimo anno la «Haydn» e i suoi professori hanno imparato ancora di più a farlo. Ad esempio, grazie al ciclo delle sinfonie di Schumann, pezzi in cui l’orchestra deve marciare da sola. Ogni orchestrale è responsabile per sé: per la propria intonazione, per la concentrazione. Tante solitudini che si fanno coralità sinfonica. Grande senso dell’ironia e una certa dose di “cattiveria” sul lavoro, questo austriaco di 64 anni. Ma chiediamoglielo: quanto sono importanti queste caratteristiche in chi fa il suo mestiere? Kuhn se la ride di gusto. “In quarant’anni” dice “nessuno mi ha mai fatto una domanda così!” Racconta divertito la storia di due violiniste attempate che alla richiesta di eseguire un fortissimo hanno risposto con tutt’altro. Se non hai il coraggio di rimproverare quelle due, non puoi fare il direttore. Questa è la cattiveria. Riguardo all’ironia, beh, Kuhn la spiega mettendo su piani ben distinti la musica e la vita. Nel senso che puoi

prenderti sul serio fino ad un certo punto sul tuo lavoro, ma alla fine è con la vita e con le sue sorprese che devi fare i conti. Ma un direttore d’orchestra può essere amico dei suoi orchestrali? Il Maestro scuote il capo, sventolando il suo ciuffo grigio. “No, assolutamente. Per il semplice fatto che il musicista non cerca un amico, ma una guida. Ci può essere simpatia, certo, ma se il direttore non ha il giusto distacco sono guai. Il direttore è come un prete. Tu puoi essere amico di un prete solo fino ad un certo punto.” Kuhn è un direttore solido che sa quello che vuole e come fare per ottenerlo. Non teme ad esempio la presenza di grandi talenti nella scuderia «Haydn». Uno degli aspetti più delicati del suo mestiere è proprio questo: mettere d’accordo e rendere omogenee le diverse anime dell’orchestra. “Ad esempio, noi abbiamo quattro fiati di livello internazionale (Francesco Dainese, Gianni Olivieri, Flavio Baruzzi e Stefano Ricci, ndr.), pertanto è logico per certi versi loro siano visti con occhio diverso”. Kuhn si sente un po’ il consultore dell’ensemble regionale. Tutte le orchestre del mondo hanno come mission quella di far vivere, nel senso vero, la musica sinfonica dei grandi autori. A questa regola non si sottrae la


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Babbo, ma lo sai chi è quella?!

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l maestro salisburghese ama la musica moderna, anche il rock, ma non quella commerciale. Ad esempio i Queen o Simon & Garfunkel. Ma c’è un aneddoto molto gustoso che Kuhn ci regala. “Una volta dovevo correre a New York per dirigere, così mi sono portato dietro mio figlio che non vedeva l’ora di passare qualche giorno con suo padre. Saliamo su questo Concorde (era il 1987) e mi siedo accanto ad una signorina che continua a masticare un chewing-gum. Ad un certo punto, mio figlio mi dà di gomito. “Babbo, ma lo sai chi è quella?” mi sussurra. “No” faccio io. “Cavolo, babbo, quella è Madonna!” “Chi?!” “Madonna, la cantante!” fa mio figlio con gli occhi fuori dalle orbite. “Che dici, me lo farà un autografo?” Compassato, io prendo il pezzo di carta e mi rivolgo alla signorina: “Scusi, lei è la signora Madonna?” Mio figlio è diventato rosso come un peperone. Così abbiamo cominciato a conversare, con grande disappunto degli altri passeggeri. “Che lavoro fai?” mi ha chiesto. “Beh, anch’io... mi occupo di musica. Faccio il direttore d’orchestra” ho risposto. “Oooh, io amo la musica classica. Conosco... conosco...” Allora ho pensato fosse gentile aiutarla e le ho suggerito “Beethoven”. Lei si è illuminata. “Già, proprio quello lì”.

«Haydn». Cercando di stare tra presente e futuro, classica e contemporanea, senza distinzioni o tabù di sorta. Attraverso un professionale lavoro di ricerca che, mattone su mattone, garantisce un repertorio credibile e geniale al tempo stesso, all’insegna della curiosità. “Un artista deve essere molto curioso, alla ricerca della verità. Della musica, nel mio caso”. Uomo controverso, Gustav Kuhn. Adorato, ma anche criticato da destra e da sinistra. Sono molte le accuse che da più parti vengono mosse all’indirizzo del Maestro austriaco. Glielo diciamo, e lui sorride sornione. “L’ultima accusa è quella di essere altoatesino… Io sono di Salisburgo, ragazzi…” Quindi ci invita a rimirare la sua aureola (non la vediamo, ma ci fidiamo ciecamente, ndr.) A parte gli scherzi, ci sono settimane in cui l’Orchestra «Haydn» pare essere la più amata dalle malelingue. Ad esempio, c’è chi insiste a sostenere che la compagine sia troppo poco “trentina”. Kuhn si spancia. “Noi siamo più trentini di tutti”. Beh, Maestro, non le sembra di esagerare… “Abbiamo rinnovato l’auditorium S. Chiara, rendendolo una sala decente. Abbiamo preso in gestione il Concorso Pedrotti per direttori d’orchestra. Pensiamo poi al Mart… Io dico che alcuni trentini sono poco kuhniani”. Perché il Festival di Pasqua di Rovereto non ha avuto un seguito? “Bellissima domanda” esulta il Nostro. “Anch’io continuo ancora oggi a domandarmelo, ogni giorno. Tutto funzionava. Scriva pure che quindici istituzioni roveretane ci hanno chiesto di partecipare al Festi-

val di Pasqua. Politicamente, però, non aveva un seguito”. Nuove accuse vertono su una certa ipotetica ripetitività del repertorio haydniano. “Beethoven, Brahms, Bruckner, tre sinfonie di Haydn mai eseguite, Ciaikovskij, la Quinta e Sesta mai eseguite. Dirmi che sono ripetitivo lo trovo assurdo. Non ho mai ripetuto un pezzo”. Altra accusa: troppa musica classica. Gustav Kuhn sventola il vessillo della classicità; si lamenta del fatto che stanno scomparendo i direttori d’orchestra di musica classica. D’altra parte non può non ammettere con un pizzico d’orgoglio di aver scritturato ben otto compositori contemporanei. La musica contemporanea sta all’Orchestra «Haydn» come il fieno sta alla vacca. E il pubblico apprezza. Tanto è vero che più si propone il moderno più il numero di abbonati cresce. Con grande meraviglia di tutti. Pensavano che fosse vero il detto che “se il pubblico non conosce non gode”. Ricerca, didattica, proposta e risposta: il mestiere di musicista nasconde peculiarità impensabili. Con qualche delusione, di tanto in tanto. “Eravamo a Trento – ricorda Kuhn – e in quel periodo proponevo una sorta di collage un po’ scolastico. Quella sera dissi che non l’avrei eseguito, al che una vecchia signora esclamò a gran voce: Grazie a Dio!” Ma come fa l’orchestra a conciliare la sua regionalità con la necessità – perché crediamo lo sia – di stare nel mondo? “Io ancora non sono riuscito a suonare nello stesso momento a Tokyo e a Trento. Quando suoniamo all’estero ci dicono: perché siete sempre fuori? Se stiamo

troppo in regione: ah, ma voi non siete un’orchestra internazionale: Allora: che cazzo vogliono?! Scrivilo questo.” Sull’argomento interviene il presidente, Franz von Walther. “Siamo stati due settimane in Giappone, quattro giorni a Salisburgo e uno a Perugia, in un anno. Non mi sembra un gran viaggiare. E poi chi l’ha detto che l’Orchestra «Haydn» debba monopolizzare tutte le attività musicali della regione. È bene che ci siano altre realtà come lo Zandonai, ad esempio”. Il discorso non fa una grinza. Anzi, tante volte la presenza di una grande orchestra può costituire forse un alibi per “nascondersi” un po’. Kuhn è orgoglioso della “sua” orchestra. Le esperienze all’estero hanno corroborato le preziose mani dei professori di Trento e di Bolzano, arricchendoli di un’esperienza impagabile e ammantando l’intera orchestra di una notorietà insperata fino all’altro ieri. “Certo, c’è voluto coraggio. Prima di andare a Salisburgo, ad esempio, ce la siamo fatta sotto”. Scherza, Maestro? “No, davvero. E pure Luis Dürnwalder che tentava di dissuadermi. Ma lo sai chi suona a Salisburgo? Continuava a domandarmi. Capisci? A me, salisburghese e direttore d’orchestra”. La paura fa davvero brutti ■ scherzi. 23

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di Gianfranco Gramola

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i appendere la tastiera al chiodo non ne vuole sapere Beppe Carletti, leader storico della mitica, inossidabile e perché no, inaffondabile band dei Nomadi. La pensione non fa per lui. Nato a Novi di Modena il 12 agosto del 1946, sotto il segno del Leone, Carletti mi racconta che suona la fisarmonica da quando aveva nove anni e nel 1963, insieme ad Augusto Daolio, ha fondato il gruppo dei Nomadi. Musicista geniale e pignolo, si alterna dalle tastiere e alla fisarmonica. Abita a Novellara con la famiglia, dove molto spesso viene raggiunto dai fan. Lo contatto sul telefonino durante le pause tra un concerto e l’altro del tour che lo vede spaziare per tutta l’Italia, isole comprese. Da buon emiliano è molto socievole, bonaccione e spiritoso. Il Trentino ha portato sempre bene ai Nomadi. Che ricordi ha del periodo in cui suonavate a Levico? A parte che ero molto più giovane e quindi un po’ più spensierato, avevo meno problemi; non era così impegnativo. Adesso c’è più frenesia, meno improvvisazione. È richiesta una certa organizzazione. Chiaramente quello a cui fai riferimento è stato un periodo molto bello, ma bisogna – e dico sempre che bisogna – saper prendere tutti i momenti che la vita ti offre. Anche in questo momento è altrettanto bello, perché se uno ripensa che più di quarant’anni fa eravamo partiti così per gioco, ed adesso lo facciamo per professione e con successo, vuol dire che qualcosa sappiamo trasmettere. A Levico Terme, agli inizi, abbiamo suonato per due mesi di seguito al Lido e nel 24

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intramontabile nomade Beppe Carletti: un musicista che, con i “Nomadi” ci ha regalato canzoni incredibili, animate da impegno civile e denuncia sociale ’65 abbiamo anche registrato il nostro primo disco. Ancora oggi, quando vengo a Levico, provo delle emozioni incredibili, per via dei tanti ricordi che ho lasciato in questa piccola città. In quale zona del Trentino siete più acclamati? Il Trentino è abbastanza vasto, ma non c’è una zona dove siamo più amati. Anche perché la gente si muove, non è più come una volta che abbracciavi solo quelli del luogo, adesso abbracci un po’ tutti, sia quelli che vengono da Bolzano o dell’alto Veronese. Ricordo con molto piacere i vostri concerti in Val di Non…. Sì! Ne abbiamo fatti tanti a Mollaro e a Taio, nella famosa valle delle mele (risata). Anche lassù siamo sempre stati accolti con molto affetto. La gente ci vuole molto bene e questo ci dà tanta energia, ci dà stimoli, ci dà un’iniezione di ottimismo, che noi contraccambiamo con la musica, facendo passare ai nostri amici trentini un paio di ore di serena euforia e spensieratezza. Nella vostra carriera ci so-

no stati degli alti e bassi. Avete mai pensato di buttare tutto all’aria e smettere? Smettere? Questa è la nostra professione e ancora prima la nostra passione, Gianfranco. Certamente un po’ di sconforto ci può essere, tipo quando sono morti Augusto Daolio e Dante Pergreffi (tutti e due nel 1992, ndr.)... Sono cose che ti segnano dentro, ti condizionano la vita, ti induriscono e ti invogliano a smettere. È brutto dirlo, però la vita continua, quindi si va avanti anche ricordando i momenti belli di quelli che non ci sono più. Vieni preso da

sconforto quando vieni colpito da queste vicende umane, però si va avanti e la passione rimane, perché è molto forte e poi suonare è la cosa che ci riesce meglio. Perché, secondo lei, i Nomadi piacciono tanto? Piaciamo tanto per la nostra semplicità e sicuramente per le canzoni che portiamo in giro da quasi mezzo secolo. Questi motivi sicuramente fanno la parte del leone. Tanti concerti, tanta solidarietà e imprese umanitarie. Da chi è nata l’idea di unire la musica alla solidarietà? L’accoppiata musica e solidarietà è nata dopo la scomparsa di Augusto. Da quel momento è partito il tutto, stranamente senza cercarlo e senza volerlo a tutti i costi: in un modo naturale. Ed è molto bello, perché non ci costringe nessuno a farlo, eppure i Nomadi l’hanno fatto,


trentinoincontri religione o meglio chiamiamolo di un movimento di un pacifismo esemplare. M’ha colpito questa sua bellezza dell’anima, dell’interiorità. Penso che il Dalai Lama, oltre che governare spiritualmente il suo popolo, sia veramente un grande e che abbia delle cose da insegnare a tutti. Un ricordo del grande Augusto Daolio? Sai, raccontare un ricordo di Augusto è come sminuirlo, renderlo piccolo. A me piace ricordare tutti i miei 30 anni che ho vissuto con lui. Non siamo mai stati invidiosi, non abbiamo mai litigato ed è stato un sodalizio molto bello, perché siamo cresciuti e diventati adulti insieme, abbiamo scoperto il mondo insieme, abbiamo ottenuto il successo insieme senza mai cercarlo ad ogni costo. Questo è un bel ricordo di Augusto. Per me è stato un grande amico, leale e generoso. So che nel tempo libero amava scrivere poesie e dipingere. Tu nel tempo libero cosa fai? Io nel tempo libero sto con la famiglia (risata). Di tempo libero ne ho poco, perché sono sempre in giro a suonare, quindi quando sono libero da impegni, mi godo la famiglia. Ogni tanto amo andare nel bar di Novellara a giocare a carte con i vecchi amici, quelli di sempre. Augusto amava dipingere e scrivere poesie. È morto giovane (45 anni, ndr.) come età anagrafica, ma con esperienze aveva vissuto più di 70-80 anni, perché il suo tempo era oro. Era una persona molto curiosa, nel senso che voleva apprendere un po’ da tutto quello che lo circondava. In giro, fra i vari complessi, vede gli eredi dei Nomadi? Io dico sempre che gli eredi saltano fuori quando uno non c’è più. I Nomadi ci sono ancora e quindi di eredi non se ne parla proprio (risata). Spero di non vederne ancora per un bel po’ (altra risata). ■

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trentinoattualità

di Francesca Negri

2 delle 40 ragazze più belle d’italia sono gaia nicolodi e claudia oberrauch eliminate al secondo step delle finali di miss italia, il concorso che quest’anno ha fatto fuoco e fiamme. più del solito

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onvinte di aver fatto una bella performance, contente dell’esperienza e delle opportunità che la “vetrina” di Miss Italia ha offerto loro, determinate a proseguire nel mondo dello spettacolo. Questo il bilancio della trentina Gaia Nicolodi e dell’altoatesina Claudia Oberrauch, eliminate nella seconda serata di finali, andate in onda su RaiUno il 12, 13 e 14 settembre. “Il sistema di voto palese della giuria in studio – racconta la Nicolodi – è stato davvero spiacevole per noi ragazze in gara. Per quanto mi riguarda, penso di aver fatto una gran bella gara e già questo mi rende felice”. Lo stesso vale per Claudia Oberrauch, che ora pensa solo a portare avanti, con ancora più convinzione, il suo sogno nel mondo dello spettacolo: “So che è un ambiente dif-


trentinoattualità 1

Miss Italia Channel marica rotondo PRIMA ELIMINATA, POI STAR DI MISS ITALIA CHANNEL E DELLA CANTINA DI MISS ITALIA

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1) Gaia Nicolodi, terza in alto da sx, in un momento della serata dedicata alla moda. 2) Claudia Oberrauch in una giornata di prove. 3) L’entusiasmo delle 60 miss in finale. 4) Prima a sx, una bellissima Claudia Oberrauch. 5) L’”inutile” Paris Hilton. 6) Milly Carlucci (a sx) con Miss Italia 2008 Miriam Leone e la famiglia Mirigliani al completo. 7) La corona di Miss Italia 2009: oltre 3mila diamanti firmati Miluna.

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ficile, ma voglio provare ad andare avanti. Tra poco andrò a Milano”. Anche la Nicolodi non ha nessuna intenzione di mollare: “Mi trasferirò a Roma a breve per frequentare una scuola di musical, che è il mio sogno”. Un concorso che quest’anno, il settantesimo, con Milly Carlucci alla conduzione ha vissuto gioie e dolori. Una prima puntata durata quasi cinque ore e svoltasi con meccanismi non perfettamente compresi dal pubblico a casa, culminata nell’inesistente performance di Paris Hilton e nello sbaglio di assegnazione della fascia di 3

Miss Moda. Ma anche giuria redarguita dalla stessa Patrizia Mirigliani (patrona del concorso), che l’ha tacciata in diretta tv di troppa severità. Chi è stato spettatore, invece, può forse appuntare ai giurati (e agli autori del programma) voti dati, e quindi passaggi ed eliminazioni decise, in una manciata di minuti, troppo pochi per valutare il tanto ricercato talento delle miss in gara. La conduzione della Carlucci, dall’altra parte, non ha tradito le aspettative e anche lo spirito di portare il programma verso la strada dello show da parte del suo 4

rima eliminata alle semifinali nazionali, poi ripescata, per essere una dei tre volti di Miss Italia Channel, la tv via web del concorso, che ha debuttato proprio per la settantesima edizione ed ha avuto oltre 2,5 milioni di ascolti. Marica Rotondo, così, ha vinto ugualmente la sua Miss Italia 2009: Patrizia Mirigliani e la talent scout Gianna Tani sono impazzite per lei, per la sua serietà professionale, la sua disinvoltura davanti alle telecamente e, soprattutto, la sua voce. Marica, infatti, ex assistente di volo e con il sogno nel cassetto di cantante, si è ritagliata uno spazio anche nel vip lounge organizzato da Fausto Borella, la Cantina di Miss Italia, dove ogni sera vip e giornalisti si radunavamo fino a tarda notte. Lì Marica più volte si è esibita, cantando alcuni dei suoi pezzi preferiti, da Mina a Gerardina Trovato. E pare che qualcuno l’abbia già notata, anche se è presto per fare nomi.

pool di autori – sicuramente ispirandosi anche a Ballando con le stelle – ha avuto spunti decisamente interessanti, da portare avanti anche per le prossime edizioni. Poi, Miss Italia è Miss Italia, icona dello star system tanto quanto Sanremo, ed è forse la chance che offre il concorso, di visibilità e contatti, la cosa più importante, che può far mutare la sconfitta di oggi

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nella vittoria di domani. Così ora si ricomincia. Tra qualche settimana l’organizzazio ne sarà già alla caccia della “Prima miss dell’anno”: per partecipare, basta cliccare su www.missitalia.rai.it. ■ 5

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trentinoattualità Foto G. Holzer

Comincia il Trentino e poi l’Alto Adige

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al 15 ottobre sulle televisioni del Trentino va in onda lo spegnimento totale dei canali analogici. Si passa al “digitale terrestre”, una nuova tecnologia che consente Ferdinando Andreatta, di ricevere un sedirigente Rai Way gnale audio e video migliore. È già accaduto, dallo scorso febbraio, per due reti televisive, RAI2 e Rete4. Dal 15 al 27 ottobre il passaggio alla tecnologia digitale e lo spegnimento del sistema analogico riguarderà tutte le emittenti televisive pubbliche e private. Che cosa significa, in concreto? Giriamo la domanda al dott. Ferdinando Andreatta, 58 anni, trentino, già tecnico

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RAI a Bolzano e Trento, oggi dirigente nazionale di RAI Way, la struttura che gestisce tutti gli impianti di trasmissione e diffusione della RAI in Italia: “Intanto significa che a casa si potranno ricevere tutti i programmi televisivi attraverso l’antenna tradizionale. L’unico impegno da parte dell’utente è che dovrà acquistare un decoder, lo strumento tecnico che consentirà di decodificare il segnale digitale”, oppure disporre di un televisore di ultima generazione, vale a dire già predisposto per la ricezione dei programmi digitali. Per tutti, sarà importante nei giorni dello Switch off risintonizzare

Foto G. Holzer

Si spegne la vecchia TV, Dal 15 ottobre il digitale


Foto G. Holzer

il proprio apparecchio TV o il decoder”. Costo del decoder, tra i 25 ed i 100 euro, dipende dalle caratteristiche tecniche e dalla marca. Eccovi il calendario dello “switch off”, dello spegnimento del segnale analogico e dello “switch on”, dell’accensione contestuale del segnale digitale: Giovedì 15 ottobre saranno interessati i ripetitori e pertanto gli utenti della busa di Tione e della Valle del Chiese. Il giorno seguente toccherà alla val Rendena, il 19 ottobre alla Val di Sole; il 20 ottobre alla Val di Fassa, il giorno dopo alla Val di Primiero e al Vanoi; il 22 ottobre sarà la volta della Valsugana, il 23 ottobre della zona del Garda, Val di Ledro e Val di Gresta. Lunedì 26 ottobre toccherà agli utenti televisivi della Vallagarina e il giorno dopo saranno illuminati dai nuovi segnali digitali tutti i televisori della Valle dell’Adige, Val di Cembra, Pinè, Val dei Mocheni, val di Non, Vallarsa. Ovvero tutti coloro che, in vario modo, “dipendono” dal ripetitore principale della Paganella. L’indomani, 28 ottobre analoga operazione prenderà il via in provincia di Bolzano. Per coloro, le persone anziane in particolare, che avranno difficoltà a riprogrammare o collegare il decoder al televisore, è stato predisposto dal Ministero un numero verde (800.961.924). Pure la Provincia autonoma di Trento e la RAI sono pronte ad entrare in azione a supporto di chi si trovasse in difficoltà. Si tratta dei tecnici delle cooperative Cla e Consolida incaricati di prestare assistenza

Foto G. Holzer

trentinoattualità

domiciliare agli anziani. A tale proposito, attenzione alle truffe. La Rai e la Provincia non mandano alcun tecnico in casa se non è stato espressamente richiesto. Pertanto, coloro che si trovassero alla porta qualcuno che intende “sistemare il televisore” devono dire “no grazie”. E chiamare i carabinieri.

Con la copertura digitale della regione sarà assicurata a tutti, dalla RAI, la visione dei tre canali tradizionali. In alcune aree – i capoluoghi e le borgate maggiori – si potranno vedere anche altri canali RAI. L’estensione completa di questi nuovi canali gratuiti avverrà gradualmente nel ■ corso dei prossimi anni.

“ATTENTI A NOI DUE” E “IL RODO-DENTRO” Il palinsesto autunnale di radio2 Rai regionale

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rende il via, venerdì 2 ottobre alle 15.00 su Radio2 Rai il nuovo palinsesto autunnale della radio regionale curata dalla struttura Programmi della sede di Trento. Si comincia alle 15 con un nuovo programma – “Sipario Trentino” – a cura di Alberto Folgheraiter con la collaborazione del coordinamento teatrale. Alle 15.30 va in onda “Attenti a noi due”, una striscia esilarante di 15 minuti affidata ad una coppia semiseria, vale a dire Lucio Gardin e Loredana Cont (foto sopra). Subito dopo seguirà “Il rodo-dentro”, altra clip di 15 minuti affidata all’attore e doppiatore comico Mario Cagol (foto sotto). I due programmi saranno replicati la domenica alle 14 sempre su Radio2 Rai. Le trasmissioni in autonomia regionale del venerdì saranno concluse dal programma, a cura di Giorgio Balducci, “La traversata delle Alpi (in bicicletta)” di e con Alessandro de Bertolini. Il martedì (a partire dal 6 ottobre) andrà in onda, alle 15, “Tre milioni di clik”, un viaggio fra le truffe a cura di Maria Serena Tait; seguirà “Le lenti di Galileo”, un programma di Tiziana Raffaelli e “Recercare a corte”, un ciclo di trasmissioni di Ugo Slomp. Il mercoledì invece prosegue “Kontiki”, contenitore culturale a cura di Maria Serena Tait e Tiziana Raffaelli; a seguire “Scaffale Trentino” programma di libri e pubblicazioni con la collaborazione di Paola Rosà. La conclusione delle trasmissioni del mercoledì con “Pianeta Jazz”, storie di musica e di gruppi musicali della regione, a cura di Daniele Torresan.

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trentinoattualità

In declino la coltivazione del tipico frutto di ottobre di Alberto Folgheraiter

L’autunno della castagna

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on ci sono più le venditrici di caldarroste in via Suffragio e in via S. Marco a Trento. Erano due figure importanti… nell’arredo urbano. Davano il senso dell’autunno incipiente. Non ci sono più nemmeno le venditrici di castagne alla fiera di S. Lucia, il 13 dicembre o alla fiera di S. Giuseppe il 19 marzo a Trento. Un certo mondo contadino è stato archiviato negli anni Ottanta del secolo scorso. Qualche decennio prima, si scambiava ancora un chilo di castagne con un chilo di frumento; uno staio di granoturco (formentàc) contro un quintale di cavoli cappucci che servivano per fare i crauti. Era la produzione di fondovalle che si scambiava con quella di montagna in una economia del baratto che fu praticata per secoli. L’autunno della castagna, quindi. A ottobre si organizzano un po’ in tutta la provincia le “castagnate” e già il fatto che si debba programmare una “festa” vuol dire che la castagna non fa più parte della mensa quotidiana. Il castagno è una pianta molto longeva: supera anche i dieci secoli. Ogni pianta adulta produce fra i 20 e i 30 chili di frutti. Nel 1920, in Italia, 30

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si producevano 5 milioni di quintali, scesi a 388 mila del 1985, risaliti a 784 mila quintali dieci anni fa. Poco prima della seconda guerra mondiale (1938), in Italia fece la sua comparsa il cancro della corteccia che, fra gli anni Cinquanta e Sessanta, portò alla decimazione dei castagneti. Nell’ultimo secolo, in Trentino la superficie si è ridotta da 600 a 230 ettari; la produzione, da 5.600 a 1.300 quintali. Nel 1852 le castagne di Caldonazzo si vendevano perfino a Vienna. Dal 1987 cominciò anche in Trentino un’azione di risanamento che ha portato alla bonifica di alcune zone di “colture tipiche alternative”. Oggi, in provincia di Trento la superficie utile per la coltivazione del castagno è di 638 ettari, più della metà abbandonata ma suscettibile di recupero. La coltivazione intensiva si ha soprattutto a Brentonico, Castione, Drena, Arco e Besagno di Mori. Castagni si coltivano, anche se in misura minore, a Darzo, Albiano, e Sardagna. La produzione trentina è altalenante perché soggetta all’andamento climatico stagionale. Una pianta, che può vivere anche mille anni, comincia a produr-

re dopo 8-15 anni e raggiunge il massimo a cinquant’anni. Nell 1994 è stato fondato il Consorzio tutela del castagno del Trentino. Indicata anche come “il pane dei montanari”, la castagna contiene numerose vitamine (B1, B2, PP, C). Nel Medioevo le castagne si raccomandavano nella cura delle diarree e,

tritate con sale e miele, contro il morso dei cani affetti da rabbia silvestre. Le foglie di castagno (infuso del 3% in acqua) si credono, anche oggi, rimedio efficace nei casi di pertosse (detta anche “tosse canina”). Noci e castagne erano la frutta secca dell’inverno. Le prime si conservavano a


trentinoattualità lungo. Le seconde, per mantenerne la freschezza, erano collocate in damigiane di vetro, nelle càneve, al buio. Quando i ricci erano maturi, si “battevano” con le late, lunghe pertiche di legno flessibile. La raccolta dei ricci avveniva con le möje, pinze ricavate da due ramoscelli, a forcella, di frassino. Quando le castagne avevano fatto “la boìda”, si “sgranavano” battendo i ricci con un martello pure di legno. Due caspe (pugni) di “mòndoli”, di castagne cotte e sbucciate, servivano da merenda a scuola, companatico a cena, e pure per insaporire la minestra d’orzo o il caffelatte della colazione. La fiera di S. Lucia, a Trento, cominciava di solito la mattina del 12 dicembre. Le bancarelle occupavano tutto il centro storico. Un tempo, dalla Val di Cembra e dal Pianetano arrivavano i venditori di oggetti di legno. Le donne di Albiano scendevano in città portando al collo lunghe collane di marroni, infilati in uno spago (“le sfilze de castègne”), che vendevano come prodotto tradizionale. I sacchi di castagne erano allineati sul marciapiede, davanti al municipio, in via Belenzani. E le donne incitavano l’acquisto gridando “Castègne, castègne bòne de Albiàn; prevaléven (approfittatene) chè l’è le pu bòne”. Le castagne di Albiano erano distribuite pure nelle fiere di S. Giuseppe (19 marzo) a Trento e della Lazzera (la domenica di Passione), a Lavis. Per conservarli sino a primavera, i marroni erano essicati e affumicati sotto la cappa del camino. Le castagne servivano anche come “moneta di scambio”. Lo rievocarono i rendenèri, alla fine del secondo millennio quando recuperarono “il furto del sole”. Nel giorno del solstizio d’inverno, quelli di Carisolo andarono a riprendersi il sole in fondo alla valle, a Verdesina, villaggio che non

conosceva le ombre dell’inverno. La settimana prima di Natale del Duemila, gli uomini di Carisolo caricarono su un carro alcune ceste di castagne e s’incamminarono verso il fondovalle, per andare a contrattare l’affitto del sole. Furono accolti dalla fitta sassaiola di chi temeva il “furto del sole”, superarono lo sbarramento, barattarono con le donne di Verdesina castagne e attrezzi agricoli. In cambio del sole. Ottenutolo in prestito, lo caricarono sul carro e ripresero il cammino, a ritroso, verso l’alta valle. La gente dei paesi attraversati fece festa, offrì dolci e vin brulé a questi intrepidi conquistatori del sole i quali, attraversata tutta la Rendena, nel tardo pomeriggio di dicembre arrivarono sulla piazza del paese. E così dal 21 dicembre il sole cominciò a guadagnare ogni giorno qualche minuto di luce finché, un mattino di marzo, l’inverno di Carisolo fu sconfitto dalla primavera. Per restare in Val Rendena, la mattina del primo novembre, Ognissanti, i ragazzi di qui andavano di casa in casa per dare il “Bon dì a voialtri e ‘l chiciöl a mi”. Ricevevano in cambio un panino (chiciöl) o un pugno di castagne cotte. Contestualmente veniva loro raccomandato di dire orazioni per i morti. Anche in Val Lagarina, la sera d’Ognissanti, a cena, la popolazione consumava soltanto castagne. A Castione e a Brentonico erano dette “le fave dei morti”. In Valsugana le castagne erano date a coloro che, la notte tra il 1 e il 2 novembre, stavano sul campanile a battere i bronzi per “saziare” gli spiriti dei morti. E qui, le castagne, ormai secche e compatte come i sassi, si mangiavano anche il 1 maggio come antidoto contro il morso della vipera. Si credeva cioè che avrebbero tenuto lontani i serpenti. ■

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di Fiorenzo Degasperi

Museo Civico di Rovereto Nel Borgo antico di Santa Caterina per un tuffo nella preistoria e nell’affascinante mondo della Magna Grecia

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ihna el Gebel è un’area archeologica dell’antico Egitto che ha offerto una serie di caratteristiche tombe a mastaba dalla particolare struttura. Per visitarle non occorre prendere l’aereo e precipitarsi nelle assolate terre egizie. Basta cliccare sul sito del Museo Civico di Rovereto, “Percorsi guidati”, e ci si immerge in centinaia e centinaia di foto e informazioni su tutto quanto è emerso nella città dell’Antico Regno a cui, in seguito, si è sovrapposta, in età greco-romana, un ulteriore insediamento dal nome di Akoris. Ma il viaggio virtuale può essere effettuato anche nel misterioso e avvincente mondo della botanica, si può sprofondare nella geologia naturalistica del fiume Adige o farsi affascinare dai film di Folco Quilici. Poi ci sono le avvincenti immagini storiche dell’archeologo Paolo Orsi e se tutto questo non bastasse i film di Discovery ci accolgono comodamente a casa.

Come tranquillamente dalla nostra poltrona si possono guardare le decine e decine di video archeologici provenienti da tutta Europa, i quali ci conducono a conoscere popoli misteriosi, terre incontaminate, storie dimenticate. Però due passi a Rovereto, in Borgo S. Caterina 41, a pochi metri dal centro, vale la pena di farli per entrare direttamente nel variegato mondo scientifico del Museo. Qui ci accolgono le varie collezioni permanenti ma anche una ricca biblioteca, un’intensa attività didattica – decine e decine le proposte, dai laboratori di archeologia ai laboratori di geologia e paleontologia e botanica – e un e-shop che si offre come vetrina materiale delle idee partorite nelle varie sezioni e degli innumerevoli collaboratori di cui il museo è composto. Il viaggio sarebbe appagato soltanto dagli scaffali su cui sono depositati i reperti archeologici donati da Paolo Orsi: i vasi a figure nere e figure rosse recuperati du-


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il direttore Franco Finotti

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rante gli scavi effettuati nella Magna Grecia. Oppure dalla mitica presenza del vitello con due teste che fa bella mostra all’entrata, facendoci capire come le strade non sono mai univoche. Quindi qui, a Palazzo Parolari, c’è il cuore pulsante e pensante del museo mentre le braccia e le gambe si dilungano nel web, nel Bosco della Città – pochi chilometri a monte di Rovereto – dove ci accoglie un sorprendente labirinto vegetale di cui i bambini, in visita, vanno pazzi. Poi, tra natura, arche-

ologia e storia, altri luoghi si affacciano sul palcoscenico di un museo che sempre di più lavora nel e per il territorio. E nel territorio troviamo l’osservatorio astronomico di Coni Zugna – comprese le serate estive “gastronomiche” –, la villa romana di Isera, le aule del Maso S. Giuseppe a Terragnolo, vera e propria fucina di innamoramenti e curiosità stimolate, l’isola di Sant’Andrea nel lago di Loppio, la grotta del Colombo a Mori, Castel Corno e le suggestive impronte dei dinosauri al Lavini di Marco, il ricco e

info museo

L’

attività del Museo Civico di rovereto si svolge ad ampio raggio sul territorio e diversi sono i luoghi di attività. Il centro, il cuore pulsante, è sito in Borgo Caterina, n 41, a Rovereto dove troviamo la nuova esposizione permanente dedicata alla zoologia, numismatica, preistoria, romanità, Magna Grecia e la preziosa collezione donata dall’archeologo Paolo Orsi. È aperto dal martedì alla domenica con orario 9-12, 15-18. da metà giugno a metà ottobre apre anche la sera ogni venerdì e domenica dalle 20 alle 22. Entrata euro 3.60 per adulti, 2.50 per i ragazzi, 1.50 per le scolaresche. Info: 0464439055, www.museocivico. rovereto.tn.it. Su prenotazioni vengono effettuate visite guidate alle orme dei dinosauri, Villa Romana ad Isera, Osservatorio astronomico di Monte Zugna, Planetario, Orto botanico a Brentonico, Palazzo Pretorio a Rovereto. Un ricco e-shop permette di effettuare “regali da scienziati”, acquistando prodotti esclusivi che si ispirano alle collezioni del Museo e si ricollegano alle attività scientifiche promosse al suo interno.

ranco Finotti è il vulcanico direttore del Museo Civico di Rovereto. Il suo viso sorridente nasconde il fervido lavorìo della mente, la quale opera contemporaneamente su diversi livelli e disparate dimensioni. A lui le solite domande di rito. Dalla natura all’archeologia, all’astronomia: è importante indagare la scienza a 360° in un periodo in cui i musei si specializzano sempre di più? Il nostro Museo è nato prima dell’Unità d’Italia, nel 1851, e sin dalla sua fondazione è stato lo specchio del territorio, un “luogo” dove la comunità poteva ritrovarsi in tutte le sue sfaccettature. Fortunato Zeni, uno dei fondatori del Museo, era sia un naturalista che un grande appassionato di archeologia, numismatica e storia locale. Da sempre il museo rispecchia le molte anime che caratterizzano la realtà in cui si colloca: non a caso Rovereto e le sue istituzioni si presentano da qualche anno con una proposta congiunta dietro lo slogan Arte, storia, memoria, scienza e natura. Moltissime le offerte del Museo Civico, dalla didattica alle mostre temporanee alle conferenze. Come risponde la città? La città è vicina al suo Museo. Abbiamo oltre 200 abbonati, singoli o famiglie, che vengono aggiornati sulle varie attività dell’istituzione e che possono parteciparvi portando con sé amici o parenti, come se il Museo fosse ‘casa loro’. Anche una ventina di aziende sono abbonate e sostengono la nostra attività, non come sponsor, ma come partner. Pensiamo alla Marangoni, che ha ricostruito il Lunar Rover per l’ultima mostra Back to the Moon, alla Cassa Rurale che abbona al Museo tutte le scuole del comprensorio, al Millennium Center, che con il progetto Mettiamo la cultura al Centro ci ha eletto come partner culturale, solo per citare le ultime iniziative. Dei 14000 studenti che nel 2008-2009 hanno usufruito dei servizi didattici del museo, la grande maggioranza appartiene alle scuole del territorio Il cinema archeologico ha proiettato Rovereto nel mondo e portato il mondo qui in Trentino, almeno per una settimana. Quali sono le prospettive oltre alle pellicole? Le prospettive presenti e future, riguardano il web: già oggi il Museo Civico di Rovereto offre attraverso il proprio sito internet un servizio assolutamente esclusivo, che si aggiunge alle straordinarie fototeche frutto delle convenzioni internazionali con Egitto e Perù. Grazie all’accordo con le case di produzione, centinaia di documentari messi generosamente a disposizione della Rassegna rimangono fruibili e vivi, in un sistema di ‘cinema online’ unico in Europa. Basta un clic per immergersi nelle realtà più interessanti del patrimonio mondiale. E questo servizio è integrato dalla web tv della scienza del Museo, sperimentarea.tv, che proprio da ottobre 2009 lancerà un canale dedicato all’archeologia, in collaborazione con l’editore Giunti della rivista Archeologia Viva.

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variegato giardino botanico di Brentonico, fino ad approdare all’occupazione temporanea di altri luoghi urbani. Come nel caso del settecentesco neorestaurato Palazzo Alberti – a pochi metri dal Mart, in Corso Bettini – che, a partire dal 2 di ottobre, e fino al 30 giugno 2010, vedrà allestita la mostra dedicata a tre grandi

Un viaggio tra flora, fauna, reperti archeologici, filmati per raccontare la vita del territorio lagarino.

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archeologi roveretani che, a cavallo fra la seconda metà dell’800 e la prima metà del ‘900, hanno fatto la storia grazie alle loro ricerche e scoperte avvenute nella Magna Grecia, a Creta e nelle Isole dell’Egeo: “Orsi, Halbherr, Gerola. L’archeologia italiana nel mediterraneo”. Mostra che vedrà, in contemporanea, l’esposizione dedicata all’artista Carlo Fait (Rovereto, 1877-Torino, 1968). Tutto questo per spiegare la molteplicità di interventi di un Museo “on the road”, sempre in movimento, a cui fa ri-

ferimento uno staff, a partire dal direttore Franco Finotti, che costruisce, giorno dopo giorno, con la scuola, l’associazionismo e gli amanti della natura intesa in senso lato, un vero e proprio quadro d’insieme tra i più avvincenti che la nostra provincia possa offrire sotto il profilo culturale. Non ultima la chicca che ha proiettato il Museo in una dimensione internazionale. Proprio in questi giorni, a partire dal 5 ottobre e fino al 10, il Museo festeggia la 20a Rassegna Internazionale del Cinema Archeologico,

presso l’Auditorium Fausto Melotti in Corso Bettini. Decine e decine di filmati provenienti da tutto il mondo raccontano scoperte, avventure, viaggi, ricostruzioni, civiltà, popoli, riti, arte e architettura delle genti del passato e di quelle del presente che hanno accolto la ricca eredità storica. ■ Nel 1954, nella vicina Aldeno, nacque un vitello a due teste. Per i trentini diventò una vera e propria attrazione portandoli sulle rive del Leno, sede del vecchio Museo e ora qui.



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Nati col violino Si trova in Trentino, il gruppo d’archi giovanile più premiato d’Italia, “Versus” di Rovereto

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l gruppo d’archi “Versus” nasce nel 2002, all’ interno dell’ Associazione Altra Musica di Brentonico sotto la direzione del maestro Zoran Milenkovich. È composto da giovani e giovanissimi studenti di violino e violoncello (dai 5 ai 18 anni), l’età media (poco più di dieci anni) fa di questa formazione un unicum nel panorama musicale giovanile italiano, anche per le notevoli capacità individuali e complessive dimostrate. Più di ottanta i primi premi vinti ai concorsi nazionali

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ed internazionali nelle varie categorie, solisti e musica da camera. Tra gli ultimi successi dei giovani musicisti di “Versus” figurano il Trofeo del 14° Concorso musicale “Flegreo” di Napoli, il primo premio assoluto nella categoria “musica d’insieme” al Concorso Internazionale “Giovani talenti” di San Bartolomeo al Mare in Liguria, il primo premio della sezione violino al Primo Concorso Mondiale per giovani strumentisti tenutosi in agosto a S. Marco di Castellabbate (Salerno). All’attivo il gruppo conta ormai più di trecento esibizioni dei solisti o di gruppo in Italia e all’ Estero (Germania, Francia, Slovenia, Serbia, Bosnia Erzegovina, Danimarca e U.S.A ). Il repertorio spazia dal barocco al moderno, dalla musica da camera a quella orchestrale, dal tradizionale al virtuosismo. Le pianiste accompagnatrici sono Daria De Tommaso e Marvi Zanoni. Il merito di così tanti successi è da attribuire soprattutto agli stessi ragazzi, che affrontano con grande impegno ed entusiasmo le varie attività, ma anche alle

grandi doti del maestro Zoran Milenkovich che, coadiuvato dall’assistente Maria Carla Mihelcic, riesce a trasmettere a tutti i suoi allievi l’amore per la musica e una coesione di gruppo certamente non comuni in ragazzi di così giovane età. I concerti fin qui tenuti hanno riscosso ottimi consensi e un grande successo ■ di pubblico.

Zoran Milenkovich Violinista, compositore, teorico e pedagogo di fama internazionale. Attivo come commissario ai vari concorsi musicali, simposi e seminari di violino, si è esibito anche in numerose occasioni come solista e membro di vari gruppi cameristici e orchestre. È laureato in musica (violino) presso l’Università di Belgrado (1971). Le sue composizioni sono state premiate ai diversi concorsi internazionali e ha tenuto numerosi corsi di violino e seminari sul tema delle problematiche violinistiche in Italia, USA, Germania, Francia, Cina ecc.


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arte il 25 ottobre con un’anteprima dedicata ai bambini la prima stagione del Teatro Valle dei Laghi in località Lusan a Vezzano organizzata da Fondazione Aida Teatro Stabile d’Innovazione con i Comuni di: Terlago, Vezzano, Padergnone, Calavino, Lasino, Cavedine e la collaborazione della Cassa Rurale Valle dei Laghi. Sono in programma più di quaranta appuntamenti culturali che spaziano dalla prosa serale al teatro per ragazzi, dalla musica al cinema d’autore, intervallati dagli spettacoli organizzati dalle associazioni, cori e compagnie della Valle dei Laghi. La stagione, che si rivolge sia al pubblico degli adulti che dei ragazzi, si suddivide nelle rassegne: “Specchi Riflessi” per la prosa, cabaret e musica, “Teatro Giovane” dedicata ai ragazzi e ai genitori, “Teatro Famiglie” e “Teatro Scuola” per i bambini e il mondo della scuola, “Cinema d’Autore” (organizzata con la collaborazione del Cinema Astra di Trento), “Cori Popolari&Opera Lirica” e “Teatro Amatoriale” come omaggio alle numerose realtà territoriali. La rassegna “Specchi Riflessi” aprirà ufficialmente la stagione teatrale il 31 ottobre (ore 20.30) con lo spettacolo “La tosa e lo storione” di Natalino Balasso che, alle 17, incontrerà il pubblico e le Istituzioni nel foyer del teatro per un’inaugurazione ufficiale dello spazio culturale (ingresso libero). Per la stessa rassegna seguiranno gli spettacoli di: Zuzzurro e Gaspare, Rossana Casale Quintet, (nel tradizionale concerto di Natale “Merry Christmas in jazz”), Filarmonica Clown, Banda Osiris e dell’attore trentino Andrea Castelli. Nelle rassegne “Famiglie a

Balasso, zuzzurro e gaspare Parte il 25 ottobre, la prima stagione del Teatro Valle dei Laghi in località Lusan a Vezzano organizzata da Fondazione Aida Teatro Stabile d’Innovazione

teatro”, in programma la domenica pomeriggio (ore 16) e “Teatro Scuola” in orario scolastico, Fondazione Aida presenterà complessivamente diciassette recite tratte dai classici della letteratura e teatro per ragazzi come: “La freccia Azzurra racconto di Natale” di Rodari, “Neve” di Andersen, “Pippi Calzelunghe” di Astrid Lindgren e “I tre porcellini”, oltre che l’allestimento, presso la biblioteca comunale di Vezzano, della mostra “Il mio teatro” in occasione dell’anniversario dei trent’anni dalla scomparsa di Gianni Rodari. Si segnala inoltre la rassegna “Teatro Giovane” per i ragazzi dai quindici anni e i loro genitori, con gli spettacoli: “La lettera. Don Lorenzo Milani a Barbiana”, (di Fondazione Aida), dedicato all’impegno civile del

maestro per un’educazione diffusa, “L’amico ritrovato”, (di Il teatro delle quisquilie), che sarà presentato in occasione della giornata della Memoria, “Dormono tutti sulla collina”, (dell’associazione OZ), concerto dedicato a Fabrizio De Andrè con testi di Fernanda Pivano e “Lauren & Hardy vanno in paradiso” (di Fondazione Aida) tratto dal testo di Paul Auster. Dal 25 novembre inizierà la rassegna “Cinema d’autore” che presenterà alcuni film premiati

alla 66° Mostra del Cinema di Venezia come: “Baarìa”, “Il grande sogno” e “La doppia ora” e, dal 7 novembre si ospiteranno le serate di musica con l’Opera lirica e l’operetta (“Elisir d’Amore” 14 novembre). Ampio spazio sarà inoltre destinato alle realtà e alle compagnie della Valle dei Laghi che, nella seconda parte di stagione da gennaio ad aprile, presenteranno sette spettacoli suddivisi nelle rassegne di “cori popolari” e “teatro amatoriale”. ■

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di Fabio De Santi

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i apre il 16 ottobre con il concerto dalla Nordic Brass la seconda parte della Stagione dei concerti proposti quest’anno dalla Società Filarmonica di Trento. La serata con la Nordic Brass sarà all’insegna di una suite di musiche rinascimentali di compositori come J. Cabanilles, A. Corelli, E. Grieg e J. Corigliano con l’aggiunta di un particolare omaggio a Freddy Mercury nel “A Queen Medley”. Il Nordic Brass Ensemble è il complesso in assoluto più significativo della tradizione per ottoni della Scandinavia. Formato dai migliori componenti delle orchestre locali, che intendono così mantenere vive le antiche pratiche della musica per ottoni dei paesi scandinavi, in grado di affrontare gli stili e le produzioni musicali di tutte le epoche, affidandosi preferibilmente ad arrangiatori e trascrittori di grande sensibilità, primo fra tutti il direttore musicale dell’ensemble stesso Hans Petter Stangnes. Giovedì 22 spazio ai suoni proposti dall’ Xyrion Trio che vede Ida Bieler, violino, Maria Kliegel, violoncello e Nina Tichman, pianoforte. Riconosciuto come una delle formazioni da camera tedesche d’eccellenza, il Trio Xyrion si distingue per l’intensa passionalità, la

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ottobre musicale Franz Liszt Academy, Xyrion trio e Budapest Concert Orchestra per la “ripresa” della filarmonica di Trento ricchezza e finezza delle dinamiche e per la maestria con la quale il repertorio viene illuminato dalle forti personalità dei suoi componenti (la violinista Ida Bieler ha vinto i premi Vittorio Gui a Firenze, il Valentino Bucchi a Roma e il Concert Artists Guild Award a New York, la violoncellista Maria Kliegel il Concorso Rostropovich e Nina Tichman il Busoni, il Casagrande e il Mendelssohn a Berlino). Il repertorio del Trio include tutte le opere di Beethoven, Schubert, Brahms, Martin, fino ai contemporanei V.D. Kirchner e Lera Auerbach. A chiudere il mese di ottobre l’appuntamento di martedì 27 con la Budapest Concert Orchestra con musiche di S. Barber, I. Stravinskij e P. I. Caikovsky. La Budapest

Concert Orchestra appartiene alle storiche orchestre della cultura musicale europea, espressione ancora ottocentesca di quel celebratissimo repertorio ungherese che non ha mancato di influenzare la vita musicale nel mondo. Dopo aver lavorato per anni all’interno della Franz Li-

szt Academy di Budapest, l’Orchestra ha tenuto il suo primo concerto ufficiale nel 1963, giungendo a ricoprire un ruolo più che significativo nell’ambito della vita musicale ungherese. Dopo la Kremerata e i Virtuosi di Praga, in Filarmonica la terza orchestra da camera proposta nella Stagione dell Filarmonica, con un programma particolarmente attraente. Nel concerto per la Filarmonica di Trento l’Orchestra sarà diretta da Aurelio Canonici. ■

Festa della patata a ronzone

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i rinnova per l’ottava edizione, a Ronzone, Val di Non, la oramai collaudata “Festa della Patata e dei sapori d’autunno”, appuntamento promosso e organizzato dal Comune e dalla Pro Loco di Ronzone. Una festa che in crescendo di successo di pubblico vuole salutare l’arrivo dell’autunno e la raccolta del prezioso “Frutto della terra”, il più tipico dei prodotti contadini. Una festa di antichi sapori, di amore per le cose genuine, per riscoprire il gusto della cucina “povera” di campagna. Sabato 3 ottobre, con inizio alle 16, nel centro storico di Ronzone, degutazione di dolci casalinghi, mentre domenica 4, dopo la Santa Messa di ringraziamento, la festa proseguirà con la cucina tipica e i gustosi tortiei di patete, mentre il centro storico verrà movimentato dai vari mercatini, compreso quello delle pulci, con una particolare attenzione ai bambini.




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www.haydn.it

L

a Stagione 2009/10 dell’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento – la cinquantesima dalla sua fondazione – si presenta ancora all’insegna del suo patron: di Joseph Haydn, infatti, nel 2009 ricorre il bicentenario della morte, già ricordato nella precedente stagione con ben nove delle sue Sinfonie, cui ora si aggiungono, tra le poco note, la n. 39, e, tra le classiche Sinfonie “Londinesi”, le n. 92, 100 e 103. Per dare un’idea più completa del panorama compositivo contemporaneo a Haydn, si eseguono anche due Sinfonie del suo erede spirituale Mozart e di colui che per Beethoven, allievo di Haydn, fu il primo compositore della sua epoca, ovvero il fiorentino Luigi Cherubini. Ancora di Haydn sono in programma due Concerti per strumento solista e orchestra: il Secondo Concerto per violoncello e quello per tromba. A sottolineare la perdurante attualità di Haydn e il suo ruolo di padre fondatore della musica sinfonica, sono state commissionate dall’Orchestra regionale, ben otto nuovi lavori ad altrettanti compositori, tutti ispirati a Haydn. L’elenco dei loro nomi si legge come il Gotha della musica contemporanea italiana, con qualche new entry: Alberto Colla, Silvia Colasanti, Michele dall’Ongaro, Matteo D’Amico, Girolamo Deraco, Ivan Fedele, Roberto Molinelli e Giovanni Sollima. La seconda idea portante della stagione 2009/10 è quella della continuazione dei cicli. Dopo l’integrale beethoveniana, presentata con considerevole successo non solo in regione ma anche al Mozarteum di Salisburgo e CD, Gustav Kuhn ha diretto

La “nona” di Mahler Al via il 14 ottobre con la monumentale Nona Sinfonia di Mahler la 50a Stagione Sinfonica il ciclo intero delle Sinfonie di Brahms, le prime quattro di Bruckner e le ultime tre di Čajkovskij. Proseguendo su questa linea, Kuhn affronta nel 2010 Robert Schumann, di cui si festeggia il bicentenario della nascita, dirigendone il ciclo completo delle quattro Sinfonie, mentre la giovane violinista nipponico-tedesca Mirijam Contzen interpreterà il Concerto per violino, rimasto manoscritto per ottant’anni. Quanto ai solisti scritturati, buona parte di essi suonano proprio quei classici del Novecento di non frequente ascolto: dopo i due primi Concerti dedicati a Haydn – con il trombettista bolzanino Marco Pierobon e il violoncellista trentino Stefano Guarino – si susseguono così il Concierto de Aranjuez dello spagnolo Joaquín Rodrigo con il chitarrista José María Gallardo del Rey, il Concerto di Elgar con il violoncellista Enrico Dindo, il Terzo Concerto di Bartók con la pianista Jasminka Stancul, il Concerto di Ligeti con il pianista Alfonso Alberti, il Concerto di Weill con il violinista Markus Placci, Chain II di Lutoslawski con il violinista Christian Altenburger, il Concerto

per due pianoforti e percussioni di Bartók con il bolzanino Andrea Bambace e Sabrina Kang e infine il Concerto di Ginastera con l’arpista pluripremiato Antonio Ostuni. Sul fronte dei direttori, accanto ai graditi ritorni sul podio della Haydn del giovane Karel Mark Chichon e di Christoph Eberle, Arthur Fagen, Evelino Pidò, György Györgivanyi Ráth, Gérard Korsten e Johannes Wildner, si segnala in particolare l’esordio regionale del clavicembalista e direttore romano Rinaldo Alessandrini,

ormai da anni una delle grandi star della scena della musica antica, e il debutto in un concerto d’abbonamento del thailandese Trisdee na Patalung, a cui è affidato il prestigioso appuntamento natalizio con il Messiah di Händel, con cui si perpetua la consuetudine delle esecuzioni delle grandi opere oratoriali nei periodi dei tradizionali appuntamenti religiosi. Dopo la Passione secondo Matteo di Bach, quest’anno tocca quindi al suo coetaneo Händel, di cui si ricorda il duecentocinquantesimo anniversario della morte, con la partecipazione del Coro Haydn, realtà formata dalle migliori sinergie locali. È aperta la campagna abbonamenti presso il Centro Servizi culturali S. Chiara di Trento. ■

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trentinobottegad’artista

di Renzo Francescotti

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ata a Rovereto nel 1978, questa giovane artista vive a Piazzo, frazione di Villa Lagarina ai piedi dello Stivo: un pugno di antiche case contadine ma in vista della città, lambite dall’urbanesimo. A Rovereto si diplomata all’Istituto d’Arte “Depero”; a Milano ha completato l’Accademia Brera avendo come docente in pittura Nicola Salvatore, diplomandosi in grafica pubblicitaria e fotografia. A Trento è stata “adottata” da Giorgia Lucchi, titolare di Arte Boccanera Contemporanea, giovane gallerista che crede nell’arte dei giovani, li scopre, li pilota amorevolmente verso avventure artistiche sempre più impegnative. Diplomata in grafica pubblicitaria e fotografia sono queste due tecniche ad essere al centro della ricerca artistica di Tatiana che ha trovato una sua “location”, una sua dislocazione empatica nel mondo della moda, del costume, delle atmosfere degli anni Cinquanta. Chiedersi (o chiederle) il perché di questa predilezione non ha molto senso: ognuno di noi ha (fortunatamente, salvificamente ) le sue predilezioni che lo aiutano a vivere in un mondo sempre più congestionato, indecifrabile, desertificato. Tatiana predilige gli anni Cinquanta: quelli dei film di Doris Day , dei peccati di Peyton Place, delle ragazze

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il mondo di tatiana Festi ammiccanti, elegantemente truccate e vestite, non ancora eroticamente, volgarmente denudate. Un mondo apparentemente rassicurante che sarà travolto nel decennio seguente, fitto di avvenimenti grandiosamente drammatici. Ma a Tatiana non interessano gli avvenimenti storici, i fatti sociali: le interessano i fatti di costume, i mutamenti del gusto. Lei va a cercare le testimonianze del suo mondo prediletto nei rotocalchi femminili dell’epoca, scovati nelle soffitte o sulle bancarelle: è quello il materiale che liberamente manipola, che fa scattare il suo immaginario. Ma qual’è il suo rapporto, il suo atteggiamento verso un mondo che ci appare - pur nel suo indubitabile fascino, nel suo glamour - un mondo archiviato? Diciamo che è un rapporto di simpatia-ironia. In altre parole questa giovane artista è affascinata da questo mondo e allo stesso tempo ne prende le distanze: lo indaga amorevolmente ma ne capisce tutta l’artificiosità; la enfatizza ironicamente e vi coglie le premesse di questo nostro mondo massmediatico globalizzato, intossicato dalle immagini pubblicitarie. Tatiana Festi ha iniziato il nuovo secolo con una mostra su una serie di lavori dal titolo Starlet, enfatizzando le immagini fotografiche in chiave pop-art, utilizzando i colori accesi del linguaggio pubblicitario. Ha poi proseguito con altre mostre, arricchendosi di altre tecniche. Come nella collet-

Un’artista che cerca le testimonianze del suo mondo prediletto (gli anni ‘50) nei rotocalchi femminili, scovati nelle soffitte o sulle bancarelle

tiva curata da Giorgia Lucchi e Marco Tomasini, dislocata contemporaneamente alla Galleria Boccanera di Trento, al Parco Cra di Villazzano e alla Stazione Intermodale di Pergine Valsugana. Si poteva vedere nella “Boccanera” un’installazione, plastilina e acrilico dal titolo ironico Tettine trentine, mentre su tre porte del treno della Valsugana erano riportate altrettante icone femminili che si separavano e si ricomponevano nell’azione nel meccanismo delle porte mobili. Dovevano rimanerci per il periodo della mostra, piacquero e vi furono lasciate. Infine la mostra Gemina Muse, percorsi di giovani artisti tra storia e arte, svoltasi contemporanea-

mente in 22 città italiane, a Trento nelle gallerie espositive di Piedicastello, curata da Federico Mazzonelli, Tatiana vi ha esposto (in compagnia di tre altri artisti) delle grandi video-istallazioni, ovvero still da video, di notevole tecnica, con le sue immagini femminili enfatizzate, ironizzate, pescando anche nell’immaginario trentino alpino. Tatiana avrà finalmente un’importante personale a Trento, alla “Boccanera” – in cui tra l’altro esporrà grandi pannelli realizzati a pennarelli su carta, con una tecnica quasi da mosaico – dalla seconda settimana di ottobre alla terza settimana di dicembre. Una personale all’insegna ironica dell’amour glamour. ■


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opo gli oltre 11.000 visitatori dello scorso anno, torna dal 23 al 25 ottobre nei padiglioni di Trento Fiere “Fa’ la Cosa Giusta! Trento”, la fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili giunta alla sua quinta edizione. Sotto la guida di Trentino Arcobaleno e Confesercenti del Trentino, saranno oltre 150 gli espositori che durante i tre giorni della manifestazione promuoveranno, attraverso i loro prodotti una economia più attenta alle persone e all’ambiente: dalla verdura biologica ai pannelli solari, dal car-sharing ai conti correnti, dai maglioni in lana di alpaca alle borse in canapa, dai pannolini lavabili al caffè del commercio equo, e molto altro ancora. Ma in fiera non ci saranno solo merci in esposizione, ma anche una serie di eventi e spazi che mirano a diffondere maggiore attenzione nei confronti dei nostri compor-

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Facciamo la cosa giusta tamenti di consumo, fin da piccoli. Così la cooperativa La coccinella curerà anche quest’anno l’animazione dei bambini più piccoli, che già nelle scorse edizioni ha fatto guadagnare alla manifestazione il marchio “Family in Trentino”, mentre lo spazio Meno9+1 di Mammarsupio partirà ancora da prima, con uno spazio per mamme in attesa, neonati e neomamme, con posteggio passeggini, poltrone per l’allattamento, fasciatoio per il cambio, e tanti consigli utili. Ritornano i laboratori pratici “La Fucina delle buone pratiche” che tanti adulti hanno appassionato lo scorso anno (fra i quali quello per imparare a fare il pane, quello

torna dal 23 al 25 ottobre, nei padiglioni di Trento Fiere, la quinta edizione di Fa’ la Cosa Giusta!, fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili

incontri di azione

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ltre alla creazione di spettacoli, da anni Michele Abbondanza e Antonella Bertoni sono dediti alla formazione, soprattutto ora che possono disporre di uno spazio adeguato come il teatro alla Cartiera di Rovereto, sede della loro compagnia nonché luogo deputato ad essere un punto di riferimento per attori e danzatori locali. Nel mese di ottobre riprenderà la Scuola d’Azione, il progetto dedicato alla formazione dell’essere e del divenire scenico. Sono inoltre aperte le iscrizioni a Prime (dai 6 ai 9 anni) e Medie Azioni (dai 9 anni in su), il progetto finalizzato a educare i giovani attraverso il movimento e l’arte dello stare in scena, direttamente su un vero palco. Gratuitamente, a partire da novembre ogni martedì del mese, partiranno anche gli incontri di Non-Azione, secondo la pratica Za Zen - lo studio della stasi, stare seduti immobili in forma - e del Kin Hin - lo studio della mobilità, camminare sul ritmo dell’espiro. A tal proposito Abbondanza raccomanda: “Dovrete essere molto veloci per restare immobili”. Inoltre, in occasione del trentennale dell’Università dell’età libera di Rovereto, la Compagnia coinvolgerà un gruppo di over 65, in un’esperienza laboratoriale che Abbondanza /Bertoni hanno già sperimentato lo scorso anno in provincia di Frosinone. Lara Deflorian


trentinopanorama sull’autoproduzione dei detersivi, quello per capire se si può vivere senza possedere un’auto), e quelli “del Gusto” in collaborazione con Sloow Food, che all’insegna dello slogan “Buono, pulito e giusto” proporranno ai visitatori, su prenotazione, delle degustazioni guidate con il confronto fra vari tipi di vini, formaggi e altri prodotti locali (fra le quali “Il matrimonio perfetto fra la Ciuiga di S.Lorenzo in Banale e il TrentoDoc”, e “Non solo filetto: alla scoperta dei tagli minori del bovino”. Saranno inoltre riproposti i percorsi didattici rivolti agli studenti, con la possibilità di personalizzarli a seconda delle esigenze specifiche delle classi delle scuole medie o superiori che fossero interessati ad una visita. Fra le novità, la più “sfiziosa” sarà nel catalogo della mostra mercato, che conterrà un fumetto realizzato per la fiera da Fulber, il “papà” di Gary e Spike. Per raggiungere ancora meglio le finalità formative e informative che la fiera si propone, è stato infatti affidato al noto dise-

gnatore trentino l’incarico di arricchire il catalogo, che sarà distribuito a tutti i visitatori, con una storia a fumetti che spiegherà con un linguaggio alla portata di tutti alcuni dei temi della fiera. La fiera “Fa’ la Cosa Giusta! Trento” sarà aperta venerdì 23 ottobre dalle 14.30 alle ore 18.30 e sabato 24 e domenica 25 dalle 9 alle 19. Per invitare i visitatori a non venire tutti la domenica, il biglietto d’ingresso è di due euro il venerdì, due euro e cinquanta il sabato e tre euro la domenica. Il biglietto è gratuito per i minorenni. Per le iscrizioni ai laboratori e per la lista completa, è possibile rivolgersi allo sportello “Fa’ la Cosa Giusta!” all’indirizzo di posta elettronica sportello@trentinoarcobaleno.it oppure al numero di telefono 0461.262045. Gli stessi recapiti possono essere usati per dare la propria disponibilità ad ospitare un espositore o a partecipare come volontario all’organizzazione della fiera. Altre informazioni e aggiornamenti sul sito www.trentinoarcobaleno.it. ■

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il salumiere maratoneta

Arturo paoli, due passioni portate avanti in parallelo. E un fan club su facebook... Arturo, Luciano e Corrado (foto Agh)

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Lavis facciamo visita ad Arturo Paoli, salumiere di professione e maratoneta per hobby. A 64 anni ha fatto per la ventesima volta la cento chilometri del Passatore. Fin da giovane ha dimostrato ben presto il suo dinamismo, partendo dalla natìa Campodenno, in Val di Non, all’età di 17 anni e facendo esperienza per alcuni anni in diversi punti vendita del settore alimentare nelle province di Trento, Bolzano e Belluno. A 23 anni decide di mettersi in proprio rilevando un piccolo negozio di alimentari a Lavis, aiutato nella gestione dalla sorella Rosetta e da Pia, la commessa che in precedenza già lavorava nel negozio e che poi diventerà sua moglie. Negli anni si sono susseguite diverse fasi di ampliamento e ristrutturazione, fino al cambio di sede in via Matteotti e, recentemente, l’ampliamento di superficie di vendita da 170 58

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a 240 mq; anche l’organico è aumentato, e con l’arrivo del figlio Corrado a dar manforte sono ben 9 le persone occupate a tempo pieno. Frutta, verdura, salumi, formaggi, gastronomia e un’accurata selezione di prodotti, sostenuti da una buona attività promozionale sono la proposta del negozio di via Matteotti. Il servizio di consegne a domicilio è uno di quelli che la clientela apprezza maggiormente. Fin dall’inizio dell’at-

tività Arturo ha sviluppato la sua passione di produrre salumi ed insaccati e questo interesse lo ha spinto ad ampliare la gamma di prodotti da inserire nell’ampio bancone del punto vendita. Il laboratorio di produzione è sempre attivo e tutti i processi di lavorazione vengono seguiti meticolosamente per garantire la vendita di un prodotto ormai noto in regione per la sua eccellenza: lucanica trentina stagionata di vari tipi, speck,

Un coreografico “fiore” di profumatissimo lardo (foto Agh)

lardo pancettato, coppa, pancetta, salame, carne di manzo e d’equino affumicata, cotechino, puntine, lucanica fresca, salsiccia, sanguinacci (solo nel periodo invernale) e crauti. Una delle particolarità del punto vendita è certamente la cantina di Arturo dove non è raro che qualche cliente venga trattenuto per degustare una fetta di lucanica ed un sorso di buon vino. L’ampia gamma di prodotti di qualità ha spinto anche la proposta di rinfreschi e “buffet a boccone” (pdf 1.7 mb) che vede l’azienda impegnata a preparare piatti, tartine e sfiziosi antipasti per qualsiasi ricorrenza. Arturo Paoli è socio della “Strada del Vino e dei Sapori Colline Avisiane, Faedo e Valle di Cembra”. Un cliente-amico nel dicembre 2008 ha fondato addirittura su Facebook il gruppo “I fan delle luganeghe del Paoli” che conta numerosi iscritti. ■


trentinopanorama

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L

a Val di Non, immenso frutteto nel cuore del Trentino occidentale, invita tutti i buongustai dal 9 al 25 ottobre alla 23a edizione de “Gli Antichi Sapori della Valle di Non”, manifestazione eno-gastronomica (tra le più importanti e di qualità dell’intero Trentino) che permette all’ospite di assaporare e riscoprire sapori e profumi della tradizione culinaria della gente di montagna reinventati dagli chef dei migliori ristoranti e locali tipici della valle. Gli Antichi Sapori della Valle di Non sono una rassegna eno-gastronomica ideata dall’Azienda per il Turismo Val di Non che ogni autunno propone all’ospite un viaggio culinario tra le più amate ricette della tradizione contadina locale. La formula è semplice: selezionare otto tra i più preparati ristoratori della zona e chiedere loro di recuperare e reinventare con fantasia gli antichi piatti d’un tempo, poveri negli ingredienti ma ricchi per gusto

Antichi sapori della Valle di Non otto menù per riscoprire la tradizione contadina di montagna e i suoi profumi e tradizione. Il risultato sono otto menù uno più allettante dell’altro, non solo per varietà ma anche per il prezzo: un pranzo o una cena completa dall’antipasto fino al dolce e al caffè (naturalmente d’orzo come vuole l’usanza contadina) costano all’ospite infatti solamente 32 euro comprensivi di ben quattro varietà di vini TRENTODOC provenienti dalla Cantina Cavit di Trento, partner ufficiale della rassegna, e un assaggio delle pregiate Grappe prodot-

te dalla distilleria Marzadro. “Gli Antichi Sapori della Val di Non”, forti dell’apprezzamento delle passate edizioni, si preparano a sfornare alcuni dei piatti più gustosi della tradizione, accompagnati da ricette nuove e originali create per soddisfare la fantasia e la gola dei commensali. Solo per fare qualche esempio delle prelibatezze che verranno servite nei tipici locali della Valle di Non, ricordiamo i crostoni di segale con le patate rostide

e i tradizionali tortiei (tortelli) di patate per gli antipasti, la Mosa e l’Orzotto allo speck e mele tra le tante proposte dei primi. La lista dei secondi varia tra le prelibatezze della selvaggina come il cervo servito con la polenta e le carni corpose accompagnate dalle gustose verdure, tipico piatto della cucina povera di un tempo. Si conclude in dolcezza con dessert come lo Kaiserschmarren con composta di mele Bella di Bosco o lo strudel di pere Spadona. ■

Tante le novità all’ecofiera di tione

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nche quest’anno, a Tione, i lavori di preparazione dell’Ecofiera di Montagna stanno procedendo a ritmo frenetico. La fiera avrà luogo dal 2 al 4 ottobre e raggiungerà un importante traguardo festeggiando i suoi primi 10 anni. Fin dalla sua prima edizione Ecofiera ha rappresentato la continuità della tradizione mantenendo i retaggi dell’antica fiera agricola zootecnica tionese, senza perdere il suo ruolo di efficace strumento per iniziative commerciali e di immagine. L’ evento ha ormai acquisito una notorietà di enorme rilevanza grazie all’evoluzione che anno dopo anno ha portato ad un continuo aumento delle dimensioni sia fisiche che di qualità della proposta. Numerose le novità per quanto riguarda quest’importante traguardo raggiunto da Ecofiera, tra cui la partecipazione da parte di numerose associazioni sportive della zona sia come presenza, che nell’organizzazione di laboratori ed attività ricreative inerenti al tema della montagna; tra queste: l’Associazione Pescatori Alto Sarca, l’Associazione Accompagnatori di Territorio del Trentino, le Guide Alpine di Pinzolo e altre Associazioni che proporranno attività davvero

entusiasmanti come l’arrampicata sportiva, giri a cavallo per i più piccini e tanto altro ancora. Il tema, sempre inerente il biologico e l’ecologia, ben si presta ad ospitare alcuni settori, suddivisi in padiglioni tematici, quali: l’agricoltura biologica, i prodotti tipici, la bioedilizia, il risparmio energetico, le produzioni biologiche, le attività tradizionali della montagna, lo sviluppo sostenibile e le fonti alternative.

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di Antonia Dalpiaz

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i apre con “Il giuoco delle parti” di Luigi Pirandello la stagione di prosa 2009-2010. L’autore siciliano, immancabile presenza nei calendari teatrali, è particolarmente amato e riesce sempre a riempire le sale, coinvolgendo anche gli studenti, da qualche anno fetta importante del pubblico trentino. Il Giuoco delle parti è una commedia in tre atti scritta nel 1918 ed è citata anche in un altro lavoro dell’autore i “Sei personaggi in cerca d’autore”: infatti il gruppo teatrale protagonista di tale dramma sta facendo le prove proprio di questa commedia, tratta dalla novella “Quando si è capito il giuoco” del 1913. È la storia di un triangolo amoroso: il marito, Leone Gala che si atteggia a filosofo, la moglie Silia dal carattere superficiale e capriccioso e l’amante di lei Guido Venanzi,completamente dominato dai due. Il marito lo tollera a patto che vengano rispettate le esigenze della moralità borghese.

Pirandello fa da starter Si apre con Il giuoco delle parti la stagione di prosa 2009-2010. A rappresentarlo in scena dal 22 al 25 ottobre ci sarà Gerry Gleijeses, allievo prediletto di Eduardo De Filippo Silia, che non sopporta più la continua derisione razionale del marito, decide di ucciderlo e trova l’occasione per arrivare al suo scopo, grazie ad un equivoco: viene scambiata da due potenziali clienti per la prostituta Pepita che abita nello stesso palazzo. Silia pretende un duello

come riparazione per il suo onore macchiato. Ma Leone, che si considera marito “pro forma”, lascerà all’innocuo Giudo Venanzi , a suo parere “marito effettivo”, il compito di scendere in campo e combattere. In quest’opera, Pirandello consolida la sua teoria che gli esseri uma-

ni sono isolati in un mondo senza amore e senza via d’uscita. Quella che conta è l’apparenza, il ruolo che uno decide di adottare nella vita, indossando una maschera che gli permetta di sentirsi in sintonia con gli altri nel “giuoco delle parti”. A rappresentarlo in scena dal 22 ottobre a domenica 25 (ore 16) ci sarà l’attore napoletano Gerry Gleijeses, allievo prediletto di Eduardo De Filippo. L’artista ebbe il raro privilegio di avere dal maestro il permesso a soli vent’anni di rappresentare alcune sue opere, curandone sia la regia che le interpretazioni. Accanto a lui, sul palcoscenico dell’Auditorium ci saranno Marianella Bargilli e Leandro Amato. La regia è affidata ad Elisabetta Courir. ■

In val di non, grande festa per la mela

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abato 10 e domenica 11 ottobre in Val di Non, e più precisamente nel piccolo borgo contadino di Casez, torna “Pomaria”, la grande festa della mela e del raccolto. Come ormai tradizione infatti in Val di Non, la valle trentina della mela DOP, il secondo week-end di ottobre è dedicato alle celebrazioni per la festa di fine raccolto, “Pomaria” appunto, ideata in onore di “Pomone” la dea protettrice dei frutteti. Quest’anno la manifestazione raggiunge la sua 5° edizione e si riconferma uno degli appuntamenti più amati dell’autunno trentino. Le iniziative proposte sono davvero tante e diverse. Naturalmente la regina della festa sarà la mela nelle sue mille forme: stand enogastronomici e degustazioni attendono il pubblico che come ogni anno potrà diventare protagonista delle festa partecipando in prima persona, ad esempio, alla raccolta della frutta dall’albero con la proposta “Cogli la Prima Mela” oppure alle speciali lezioni per imparare l’arte della preparazione dello strudel in “Le Mani in Pasta”. Una speciale attenzione, come sempre, sarà riservata ai più piccoli. “Pomaria dei Bambini” infatti riserba per loro mille sorprese: dagli spettacoli dei burattini alla fattoria degli animali, dai giochi di una volta fino alle fiabe e leggende raccontate dai buffi personaggi che animeranno piazze e vie, “L’om dele Storie” ad esempio oppure “Dina la Contadina” e le storie della “Signora Polenta”... 60

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25.09-29.11.2009 trento Palazzo trentini Via Manci, 27 orario 10.00-18.00 domenica chiuso ingresso libero

Storie delle genti trentine

Othmar Winkler

trentinopanorama


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di Fabio De Santi

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romossa dall’Apan, il 9 ottobre alle 18 si inaugura a Trento nella Sala Thun (via Belenzani) la Mostra RenArt 2009. La mostra sarà visitabile fino al 25 ottobre. La terza edizione di RenArt – mostra d’arte promossa dall’Associazione provinciale amici della nefrologia di Trento (Apan) –, conferma, pur in un clima di difficoltà generale, la necessità di una costante integrazione tra iniziative culturali e pratiche di solidarietà sociale, con ciò volendo richiamare, una volta di più, l’attenzione sul ruolo strategico che singole proposte come questa possono giocare in termini di sostegno alle iniziative di volontariato. A questa terza edizione di RenArt partecipano gli artisti Romano Perusini, Maria Paola Grifone, Sabrina Broll, Ivo Fruet, e, nella duplice veste di artista ed organizzatore, Alessandro Goio. Quella del pittore friulano Romano Perusini è una pittura di “ricerca”, dove l’esperienza elaborativa si mescola con quella progettuale, più aderente al mondo dell’architettura, nel cui fare espressivo possiamo anche scoprire le componenti estetiche che, sviluppate da Perusini nel corso del suo incarico disciplinare presso l’Accademia di Brera a Milano con il corso di Storia e teoria delle arti sceniche. Il teatro della memoria è l’atmosfera che caratterizza i quadri della pittrice levicense Sabrina Broll, con studi all’Accademia di belle arti di Verona. Si tratta di un percorso ardito, quello di questa pittrice, per quanto non nuovo (si pensi, solo per fare un paio di nomi, alle “scatole” di Joseph Cornell e alle opere di Concetto Pozzati, con le foto e le buste da riempire), ma sempre di grande fascino, dal momento 62

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mostra RenArt 2009 A trento, Una mostra che propone l’integrazione tra iniziative culturali e pratiche di solidarietà sociale che rielaborare ciò che si è vissuto costituisce un valido supporto per il rafforzamento della nostra identità adulta. Il contributo dell’artista perginese Ivo Fruet si muove sullo studio del segno: un segno marcato, fatto di sovrapposizioni cromatiche, e dove il nero, delimita spazi e contorni, frammenta l’opera, vera e propria incrostazione della coscienza rispetto alla quale l’ar-

tista si cimenta in un percorso accidentato e ricco di ambivalenze. Maria Paola Grifone propone una pittura densa di aspetti trasformativi, dove la sfera dell’esistente, di ciò che l’uomo stesso ha prodotto per la sua vita quotidiana, è solo un pretesto per dirigersi verso un mondo fatto di esperienze contrastanti. Come ferite che vengono plasmate e ricomposte in una sorta di “viaggio”

meditativo con l’ausilio degli oggetti che sono attorno a noi, ma destrutturati dei loro significati ontologici e funzionali. Ciò che qui conta è la visione unitaria della mente. Tale premessa è pressoché scontata quando ci si trova di fronte a un quadro di Alessandro Goio, a quegli acrilici le cui forme disegnano lo spazio così come il colore lo trapassa, sovrapponendosi ad un ordine rigoroso, dove l’equilibrio non è mai precario e la mano dell’artista sembra sottolineare il piacere della scelta meditata in una trama di silenzi perennemente sospesi. ■

Thriller live, ricordando jackson

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’è chi ha detto che con la tragica scomparsa di Michael Jackson il mondo dello spettacolo ha perso una delle sue maggiori star di sempre, se non la maggiore a livello globale. Altri, invece, sostengono che il cantante americano da tempo non aveva più nulla da dire ed era ormai in costante declino. Comunque la si pensi, Michael Jackson resterà un mito per molti e proprio nell’alveo di questo mito si inserisce lo spettacolo “ThrillerLive” , lo show originale dal Lyric Theatre di Londra, proposto il 29 e 30 ottobre al Palasport Bolzano dalla Showtime Agency (inizio ore 20.30). Creato per celebrare la carriera di Michael Jackson, indiscusso e leggendario Re del Pop. Thriller Live è un spettacolo esplosivo di danza e musica che ripercorre il talento di un uomo che ha segnato la musica pop moderna. Un’antologia musicale che inizia dai primi anni con i fratelli nei Jackson Five, passando per il suo album “Off the Wall” fino alla consacrazione definitiva di ‘’Thriller’’. Ideatore e co-produttore è Adrian Grant, per anni socio della popstar e autore di Michael Jackson - The Visual Documentary. Lo spettacolo, concepito e programmato ben prima della scomparsa dell’artista, ha debuttato il 2 gennaio di qust’anno al Lyric Theatre di Londra, dove è tuttora in programmazione.


Cent’anni della Ferrovia Trento-Malé La Trento-Malé appare oggi sorprendentemente attuale nonostante la sua lunga storia, nonostante i momenti difficili che ha attraversato, nonostante i numerosi tentativi di dismissione. La tenacia di molti amministratori, di politici, di ferrovieri, di studenti, di gente comune, ha avuto la meglio e le immagini esposte, gli oggetti, le parole sono l'esito e l'emblema di una battaglia vinta. Di cui andare giustamente fieri.

Trento, settembre 2009 Il presidente di Trentino trasporti Vanni Ceola

Patrocini: Rappresentanza a Milano della Commissione Europea

Sponsor:

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA ELETTRICA dell' UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI PADOVA

www.centenario-trentomale.eu

MOSTRA

Palazzo Roccabruna, Trento Dal 18 settembre all’11 ottobre Palazzo Assessorile, Cles Dal 16 ottobre al 4 novembre Ex stazione tranviaria, Mezzolombardo Dal 20 novembre al 6 dicembre Palazzo Comprensoriale, Malé Dal 22 dicembre al 6 gennaio


1909-2009: la storia, le immagini... Prima della Trento-Malé 1860-1909 La storia della Trento-Malé è fatta di tappe che s'intrecciano con la storia del nostro territorio. Nella mostra sono messi in rilievo gli episodi più significativi della storia della strada ferrata – che travalica tutto il Novecento e si rivela oggi in tutta la sua modernità – attraverso foto d'archivio e testi di approfondimento.

La fine dei lavori e i primi anni di esercizio 1909-1914 limiti di quello che ormai chiamiamo con l'ossimoro di “secolo breve”. È una favola che muove i primi passi quando ancora le automobili sono lontane dall'arrivare e che cresce con lo sviluppo dell'industrializzazione. Indomita, offre il suo sacrificio durante i conflitti mondiali e resiste negli anni della dittatura fascista. Non soccombe alle bombe degli alleati e ai sabotaggi dei nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale, ma si rialza -

Condensare cento anni di vita in un percorso espositivo ancorché fatto di immagini, di parole, di oggetti pregni di vite vissute e di ricordi – è compito arduo. La storia della Ferrovia Trento-Malé inizia nell'Ottocento e finisce abbondantemente dopo l'inizio del Terzo millennio, travalicando con tenacia i

Imparare dalla umile e perseverante - durante il boom economico con il suo puntuale e silenzioso servizio. Riesce ancora, nella modernità, a convincere chi la vuole sostituita al più apparentemente efficiente trasporto su gomma. Vive oggi una nuova stagione di


Cent’anni della Ferrovia Trento-Malé 1909 - 2009

I due conflitti mondiali e il ventennio 1914-1945

Il dopoguerra e il boom economico 1945-1970

Gli anni recenti 1970-2009

prosperità e autorevolezza, candidandosi a modello di collegamento tra luoghi geografici, tra persone, tra passato e futuro. Sempre e comunque al passo con i tempi. Anzi: aldilà dei tempi. La vita della Trento-Malé è anche intrecciata alle vicende umane di grandi personaggi che hanno fatto la storia del nostro territorio: Enrico Conci e Paolo Oss Mazzurana, i politici, da

Trento-Malé

Emanuele Lanzerotti a Giacomo Sutter, i progettisti. Ma la storia della Trento- Malé è intrisa anche della vita delle persone comuni che hanno permesso che resistesse al trascorrere del tempo e che grazie ad essa hanno avuto modo di emanciparsi

nello studio, nel lavoro, nella conoscenza del mondo. La rete ferrata è stata, infatti, un modello di sviluppo formidabile: funzionale all'inizio per collegare la periferia al centro; importante, più recentemente, per rendere turisticamente fruibile la periferia da chi dal centro – almeno per qualche giorno – vuole scappare. L'altro protagonista di questa lunga storia, che ha accolto dentro sé la ferrovia è il paesaggio: lo straordinario scenario antropico e naturalistico delle valli del Noce, ma anche di quello della Valle dell'Adige. Un contesto eccezionale ammirato, osservato, sbirciato dai finestrini della tranvia-ferrovia. All'inizio la percorrenza era contraddistinta da una dolce lentezza, che permetteva ancor più di far parte di questa scenografia: la locomotrice 41/S entrava nei centri storici che attraversava, lambendo le piazze e gli edifici municipali, entrando nel cuore


...gli oggetti, le testimonianze

Cent’anni della Ferrovia Trento-Malé 1909 - 2009

Il viaggio nella storia della Trento-Malé evocato nella mostra è anche un itinerario attraverso gli oggetti che hanno accompagnato il funzionamento della tranvia e, soprattutto, un percorso nella memoria attraverso i ricordi di studenti, viaggiatori e ferrovieri che con la “vaca nonesa” hanno condiviso anni di lavoro, di formazione, di emancipazione.

delle comunità. Con il progresso tecnologico, ma soprattutto con il subitaneo aumento delle automobili sulle strade del Trentino, questo lusso non fu più possibile. Il benessere economico ha così tolto spazio alla fruizione dell'aperto. La società rurale dovette cedere il passo a quella del consumo. La tranvia, diventata nel frattempo ferrovia, ha trovato però un nuovo, inaspettato, modus vivendi: mezzo e luogo nel quale il viaggiatore si rapporta al paesaggio più ampio. Balcone confortevole dal quale riconciliarsi con la natura. Ma c'è una cosa, su tutte, che la storia della Trento-Malé ci insegna: la capacità e la necessità di visioni ampie, coraggiose, tenaci. Quei nostri padri che alla fine dell'Ottocento furono pervasi dall'idea e dal progetto utopico di collegare luoghi tra loro lontani con una rete ferroviaria elettrica, ebbero una coraggiosa lungimiranza. E se oggi possiamo godere di un

servizio di trasporto pubblico siffatto, lo dobbiamo soprattutto alla loro arguta follia, alla loro grinta e perseveranza. È questo il messaggio che questa mostra vuole perseguire: emozionare per far pensare, ricordare per disgelare. Un tuffo nel passato per ripensare il futuro, che oggi più che mai deve essere come lo aveva immaginato Oss Mazzurana: efficiente, moderno, capillare, puntuale nel territorio. Aperto al resto del mondo.


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ondoMerlot si propone quest’anno quale contenitore ideale di una serie di eventi e appuntamenti che, via via negli anni, si sono aggiunti a quella che, all’inizio, era solamente la Mostra dei Merlot d’Italia. La manifestazione, che si terrà ad Aldeno, dal 23 al 25 ottobre, offre al visitatore, oltre al tradizionale self tasting, una nutrita serie di opportunità legate al mondo enoico ma anche alla cultura, all’enogastronomia, alla curiosità e all’intrattenimento. Vogliamo qui ricordare in sintesi i principali avvenimenti che si svolgeranno all’interno della rassegna: oltre cento le etichette di Merlot nazionali in sala tasting con la presenza della nazione ospite –Ungheria- e della selezione “Top Merlot” (dieci fra le più

ad aldeno Mondomerlot La manifestazione, che si terrà ad Aldeno dal 23 al 25 ottobre, offre al visitatore tante opportunità legate al vino. e anche al cibo prestigiose aziende italiane, l’Incontro tecnico su vitigno e vino Merlot, le degustazioni riservate agli operatori di settore, quelle guidate da Sommelier professionisti e coordinate da Trentino Spa e quelle curate da Ais (prestigiosa la verticale su un Merlot fuoriclasse francese guidata dal campione italiano dei Sommelier 2008, Ivano An-

tonini), Aspi, Onav, Confraternita della Vite e del Vino; di grande interesse anche la degustazione guidata da Luciano Rappo su San Leonardo e Villa Gresti vini top della Tenuta del Conte Guerrieri Gonzaga. Da ricordare inoltre il Concorso nazionale Merlot d’Italia, le altre degustazioni (cioccolato, miele ecc.) condotte da esperti nazionali, il

Marisa brun espone a trento

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ur essendo una delle più professionali, delle più originali pittrici trentine Marisa Brun non ha la notorietà che altre artiste meno dotate di lei possono registrare. Ha cercato di ovviarvi Renzo Francescotti scrivendo su di lei una monografia - la terza della collana M.A.T., Monografie Artisti Trentini edite dalla Temi, dopo quella dedicata a Marco Berlanda nel 2005 e a Elena Fia Fozzer, nel 2006. In questa monografia Francescotti ripercorre il quarantennale percorso artistico di questa artista trentina, per la prima volta storicizzandolo: dai primi lavori di slancio liberty, alle terre graffiate di timbro espressionistico degli anni ’70, agli ampi teleri lavati degli anni ’80,alla grandi terre fresate degli anni ’90, all’arte sacra che modernamente intreccia vari linguaggi. La monografia è stata presentata nei mesi scorsi al Grand Hotel Trento davanti a un pubblico particolarmente numeroso e interessato. Ora è la volta di un’ampia mostra, un’ antologica di una settantina di opere, anche di grandi dimensioni, ospitata nelle sale di Torre Mirana, presso il Municipio di Trento. E a presentarla non poteva essere che Renzo Francescotti, che più di tutti ha studiato a fondo l’opera di Marisa Brun. La mostra, aperta sino al 22 ottobre, sarà inaugurata sabato 3 ottobre, alle 10.45. Ha assicurato la sua presenza l’assessore comunale alla Cultura, Lucia Maestri; mentre la violoncellista Donna Magendanz si esibirà con il suo violoncello.

talk show-convegno a tema che in questi anni ha visto protagonisti illustri personalità del mondo enoico nazionale ed internazionale (Vittorio Frescobaldi, Riccardo Cotarella, Giorgio Pinchiorri, Diego Planeta insigniti anche del “Premio alla Carriera” oltre a Pino Khail, Carlo Guerrieri Gonzaga e Casimiro Maule per citare alcuni nomi). A tale proposito la manifestazione aldenese, con questa edizione, intende riaffermare l’importanza e il ruolo della gastronomia in rapporto con il mondo del vino e del Merlot in particolare. La proposta quest’anno è quella di coinvolgere maggiormente, oltre agli appassionati del buon bere, anche quelli del “buon mangiare” con un intervento denominato “In cucina con il Merlot: sette momenti di un gustoso percorso guidato dallo chef stellato Claudio Melis”, uno dei giovani chef più affermati in campo nazionale. Ancora: il mercatino sulla piazza con i prodotti tipici trentini, l’edizione autunnale della apprezzatissima mostra dei ricami, gli scultori del legno e gli artisti del ferro battuto; e poi l’appuntamento nel prestigioso Palazzo Geremia di Trento con la degustazione e la premiazione dei Merlot ■ vincitori del Concorso. 67

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ono tornati in azione dopo sette anni di assenza dalle scene musicali quando ormai nessuno ci sperava più: loro sono i 99 Posse, uno dei gruppi di punta della scena militante italiana. La formazione partenopea sarà in concerto il 4 ottobre al Centro Sociale Bruno di Trento nell’ambito del tour che si è aperto lo scorso 12 settembre proprio dalla loro Napoli. La nuova formazione dei 99 Posse, orfana di Meg che aveva dato la sua impronta alle ultime fatiche del gruppo, vede ora Luca Zulù Persico alla voce, Massimo Jrm Jovine al basso, Marco Messina alle macchine, Sascha Ricci alle tastiere, accompagnati da Claudio “Klarke Kent” Marino alla batteria, Gennaro de Rosa alle percussioni e Pep-

il ritorno dei 99 posse La formazione partenopea sarà in concerto domenica 4 ottobre al Centro Sociale Bruno di Trento pe Siracusa alla chitarra. Il ritorno sulle scene della band avviene dopo ben sette anni di assenza. Dal loro ultimo concerto a Napoli (5 gennaio 2002), molte cose sono cambiate e il ritorno viene marcato da parole decise: ”In questa situazione la voce di una band che si è sempre schierata dalla parte dei più debo-

li e dei meno garantiti vuole tornare a essere un punto di riferimento per tutti quelli che non si stancano di sognare e lottare per un mondo diverso e migliore. Nel frattempo la crisi del mercato discografico ed i modelli proposti dalla TV (musicisti scelti da discutibili format di talent scouting destinati ad un successo usa-

Festa della zucca e dintorni Pergine Valsugana, 10 e 11 ottobre Zucche, zucche e ancora zucche di tutti i tipi: lunghe, strette, rotonde, variopinte, grandi, piccole, lisce o rugose, costolute o bitorzolute. Stiamo parlando di una famiglia – quella delle cucurbitacee – molto allargata, di cui si contano 90 generi e 900 specie. A Pergine Valsugana nel Parco Ai Tre Castagni, molte di queste zucche saranno in mostra sabato 10 e domenica 11 ottobre in occasione della sesta edizione della Festa della Zucca. La manifestazione, che eredita il successo e la formula delle precedenti edizioni, è organizzata dal Servizio Conservazione della Natura e Valorizzazione Ambientale della Provincia Autonoma di Trento. Il programma prevede l’allestimento di bancarelle per l’esposizione e la vendita delle zucche, giochi creativi e laboratori di educazione ambientale rivolti a bambini dove le zucche e i frutti dell’autunno saranno protagonisti. Non mancheranno momenti musicali, una passeggiata alle pendici di Castel Pergine e la visita guidata al maniero medioevale. Spicca nel programma una dimostrazione di intaglio di zucche curata da cuochi esperti nella realizzazione di sculture ottenute con gli ortaggi. Dedicate alla zucca anche le proposte di alcuni ristoranti della valle che dall’8 all’11 ottobre offrono dei menù gastronomici dedicati alla zucca.

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e-getta) hanno reso ancora più difficile per i gruppi che privilegiano tematiche sociali e politiche nella propria produzione musicale, emergere ed arrivare al grande pubblico”. Per questo il ritorno della 99 Posse assume i caratteri di una scommessa, di un azzardo che si auspica proficuo, quello di un gruppo che canterà canzoni scomode senza giri di parole, testando anche i livelli di tolleranza nell’Italia dei nostri giorni, per riprendersi il posto che merita nella scena musicale nazionale. Tornando al passato ricordiamo che i 99 Posse sono nati nel 1991 come diretta espressione del “Centro Sociale Occupato Autogestito” Officina 99. I primi singoli sono “Rafaniello” e “Salario garantito”. Il primo album dei 99 Posse, Curre curre guagliò, datato 1993, fa anche da colonna sonora del film Sud di Gabriele Salvatores, legato all’argomento dei centri sociali, in cui collabora anche un giovanissimo Speaker Cenzou. ■


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arla italiano la tredicesima edizione di Palcoscenico trentino-Premio Mario Roat che prenderà il via sabato 24 ottobre al Teatro Cuminetti, alle 21. La Rassegna provinciale a Concorso di Teatro Amatoriale promossa dalla Co,f,as, vede in scena sei spettacoli concorso più un settimo, fuori concorso, allestito dal Liceo Da Vinci di Trento il 5 dicembre, serata anche di premiazione. Ma esiste una crisi dei testi dialettali? Secondo Gino Tarter, presidente della Co.f.as. il teatro trentino è in buona salute, ma necessita di un confronto serio e puntuale sulla situazione dei testi in vernacolo e sulla propensione di molti gruppi a misurarsi con la drammaturgia in lingua italiana. Un dibattito che appare quanto mai urgente ed importante, per testare una realtà teatrale trentina in evidente cambiamento. Sono sedici le compagnie che hanno chiesto di aderire

TRentino SUL PALCO LA tredicesima edizione di Palcoscenico trentino-Premio Mario Roat prenderà il via sabato 24 ottobre al Teatro “Cuminetti” al concorso di Palcoscenico Trentino e la giuria preposta alla selezione ha riconosciuto in tutte un significativo livello qualitativo. Si parte sabato 24 ottobre con “Rumors” di Neil Simon, intrigante commedia proposta dalla Filodrammatica “Romano Dellagiacoma” di Predazzo. Sabato 31 ottobre è la volta dell’Associazione Culturale Teatrale “Libero Teatro” di Grumes con “La donna volu-

bile” di Goldoni. Sabato 7 novembre la Compagnia Teatrale “Virtus in Arte” di Malè si misura con un altro lavoro di Neil Simon “A piedi nudi nel parco”. Il 14 novembre la Filo di Ora presenta “Il mistero dell’assassino misterioso” di Lillo & Greg. Interessante sottolineare che i tre successivi testi sono stati elaborati drammaturgicamente dalle stesse compagnie, essendo opere letterarie. Si tratta di

“Sindbad il marinaio” di De Luca in scena il 21 novembre con il T.I.M. Teatro Instabile di Meano, di “La luna è tramontata” di Steinbeck che verrà rappresentata il 28 novembre dal gruppo Teatrale di Tuenno e di “Peter Pan”, un musical realizzato dal Liceo Da Vinci a conclusione di rassegna il 5 dicembre. Presidente della giuria sarà Romeo Liccardi, docente dell’Accademia I Filodrammatici di Milano. ■

Goran BregovIC “suona” i balcani Sabato 31 ottobre al palasport di Rovereto

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oran Bregovic torna in Trentino con le sue fanfare , le sue marce balcaniche e la sua briosa orchestra da matrimoni e funerali. L’appuntamento con il musicista di Sarajevo è quello del 31 ottobre al Palasport di Rovereto e si tratta del recupero della data prevista per lo scorso mese di luglio nell’ambito dell’iniziativa “ Io esisto …stop ai bambini soldato “. Quest’iniziativa prende spunto dalla ricorrenza dell’Anno Internazionale indetto dall’ONU in occasione del 20° della “Dichiarazione Universale dei diritti dell’adolescenza e dell’infanzia”. La stessa iniziativa verrà riproposta nella giornata del 31 ottobre con una serie di eventi collaterali che verranno proposti in città nel corso di quella giornata. A chiusura della giornata durante la quale si affronterà questa impegnativa tematica, si terrà al Palasport il concerto di Goran Bregovic insieme ai fidi musicisti della sua Wedding e Funeral Band, che nel corso del mese di luglio toccherà gran parte delle città

italiane. La genialità dell’autodidatta Goran Bregovic (nato a Sarajevo nel 1950) va al di là di questa miscela che coniuga il pop-rock con la musica classica, le litanie bizantine con il folk dei Balcani, le leggende zingare con i campionamenti, la ruvidità dei fiati e degli ottoni delle fanfare di paese con l’estetica patinata dell’Occidente. Fra i brani che non possono (quasi) mai mancare durante i concerti di Goran Bregovic ci sono Polizia molto arrabbiata, Ederlezi Avela, Underground Tango –Ausencia, Coctail Molotov, Money splendido capitolo della colonna sonora di Arizona Dream, Ringe Ringe Raja e i superclassici del compositore In the Death Car, Ederlezi e Mjesecina.

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trentinomostre

mostre Dal garda alla piana rotaliana

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a città di Riva del Garda ricorda, per mezzo del Museo Civico della Rocca, l’artista Aroldo Pignattari. È infatti aperta fino al 1 novembre una mostra

antologica, accompagnata da un raffinato catalogo curato da Fiorenzo Degasperi, la quale racconta il percorso artistico di questo artista nato a Bomporto (Modena) nel 1913 e morto a Riva del Garda nel 1999. Con il titolo “Il gioco delle forme classiche” si narra la storia di questo scultore della terra e del fuoco: Le sue opere oscillano tra la terracotta e il bronzo – seppe infondere nella materia la lezione classica rinascimentale

paolo Dalponte

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aolo Dalponte propone allo Studio d’Arte Andromeda, in via Malpaga 17 a Trento, dal 3 al 17 ottobre,una serie di nuovi lavori, realizzati ad acquarello e china. La manifestazione si colloca all’interno della più ampia rete della “ Giornata del Contemporaneo”; una serie di manifestazioni che si svolgono a livello nazionale, con il coordinamento dall’Associazione A.M.A.C.I. Anche in questa mostra, come in passato, i lavori di Dalponte risentono dell’influsso della cultura surrealista e sono fortemente intrisi di un forte sense of humour. I vari soggetti sono trattati in modo fortemente suggestivo ed accattivante, costruiti con cura ed attenzione attraverso un lungo processo di maturazione e trasformazione semantica. Immagini “forti” dunque, che riescono a liberare- come dice Riccarda Turrina nella presentazione – il coraggio dell’immaginazione.

(Michelangelo e Donatello) con gli insegnamenti del ‘900

Aroldo Pignattari

italiano (Emilio Greco,

metafisica. Così come la sua arte sacra materializza

Francesco Messina,

tutta la sensibilità per i sentimenti di vita e di morte,

Giacomo Manzù). Il

mettendo assieme il mistero della maternità, della

risultato sono opere

nascita, del rinnovamento della carne e dello spirito, con

discrete, attente alla

la Crocefissione, ovvero la morte ma anche il sacrificio

forma e alla plasticità,

e la redenzione, la rinascita. Moltissimi suoi lavori sono

prevalentemente

collocati nel territorio del Basso Sarca – in catalogo è

legate ad una sorta

riportata una piantina con la dislocazione delle opere, un

di intimismo affettivo

ideale proseguimento della mostra – e presenti in collezioni

dove prevalgono le

private e pubbliche.

immagini femminili, di

In mostra saranno esposte una cinquantina di opere,

cui il più noto lavoro

tra sculture, dipinti, disegni e bozzetti, scelte dalla ricca

rimane la Mignon

produzione di Aroldo

collocata in Piazza

Pignattari. Una scelta

che ci permette di capire il lavoro di questo artista che

Garibaldi. C’è, nell’artista, un desiderio di purismo, della

ha interpretato con poliedricità alcuni aspetti della ricerca

ricerca non tanto della velocità e dinamicità di futuristica

artistica italiana nel secondo dopoguerra.

memoria quanto della staticità, dell’immobilità, come

Alla Galleria Argo di Trento si inaugura invece, sabato

se l’artista volesse, assieme alla voce del tempo che

10 ottobre ad ore 18, la personale di Edgar Caracristi,

fugge, ascoltare anche la voce del tempo immortale.

l’artista romantico dai suggestivi lavori creati tra Eros

Un’immobilità da cui traspare, a volte, una certa sensibilità

e Thanatos. Questa volta l’artista si è addentrato nei

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trentinomostre territori dell’incisione offrendoci una ventina di lavori che sono in realtà dei luoghi. Ogni luogo ha un suo statuto, una sua vita. Storie che nascono dalla mente e trovano nella materia il senso della propria esistenza. Dare forma ai pensieri, dare concretezza ai sogni, alle metafore e agli incubi. E’ il lavoro dell’artista. Soltanto che lui lo fa utilizzando antiche modalità, arcaici riti. Il supporto – legno, lastra, ecc. – è un tavolo-mensa-altare su cui si svolgono cerimonie atte a sacralizzare il tempo e lo spazio, a dilatare questi due elementi oltre la dimensione stessa della loro presenza. Il ritmo dell’alzare e dell’abbassare diventa rito e porta con sé la dimenticanza del tempo, una sorta di sospensione del fluire temporale che pervade la fucina/ laboratorio. Incisione dopo incisione, stando attenti alle sbavature, catturati dal vuoto che si apre lentamente nella matrice, invischiati nei nuovi sentieri tracciati sulla materia molle del linoleum o su quella dura della lastra o ancora sul sempre vivo legno. La Galleria Patrizia Buonanno di Mezzolombardo presenta invece un artista vicentino, Roberto

Floreani,

assai noto nella nostra terra. L’esposizione, curata da Giovanna Nicoletti, porta il titolo di “Risvegli” e si inaugura sabato 3 ottobre alle 18.30 (chiude il 18 dicembre). Roberto Floreani è considerato oggi dalla critica e dal pubblico uno degli artisti di riferimento della sua generazione. La sua pittura è caratterizzata da una felice combinazione tra progettualità e originalità realizzative. Da un lato infatti le sue mostre personali restano caratterizzate da un progetto siteRoberto Floreani

specific e dall’altro appare evidente la sofisticata ricerca

materica delle superifici, sempre basata sullo sviluppo del Concentrico, presentato per la prima volta nel 2003, in occasione della sua personale al Museo Revoltella di Trieste. In questa mostra saranno esposte tutte opere inedite, opere considerate come veicolo di un messaggio di natura spirituali. Messaggi spesso subliminali che vanno ad affiancare la nostra vita di ogni giorno. Arricchendola.

Albiano Mostre DA GIOTTO A GIOTTO Apertura: da sabato 10 a domenica 18 ottobre. Casa della Cultura nell’ambito del progetto culturale Valle di Cembra “L’universo in una valle” mostra itinerante. Ingresso libero. Organizzano: Comuni della Valle di Cembra con il patrocinio del Comprensorio C5. Informazioni: 339 5803024.

Arco Mercati Mercatino delle pulci Ogni terzo sabato del mese.. Piazzale Segantini. Piccolo antiquariato, usato e collezionismo.. Info: tel. 0464-516161. Mostre MARCOVINICIO. Silenziosa disciplina Apertura: da sabato 22 agosto a domenica 15 novembre. Palazzo dei Panni - Galleria civica G. Segantini. A cura di Giovanna Nicoletti. Marcovinicio è un artista della Valdossola che come Giovanni Segantini - maestro al quale una buona parte della sua pittura ha lungamente guardato - è un camminatore nella montagna e un ricercatore attento della verità. Mostre Profili 3 - Marcovinicio Apertura: da mercoledì 23 settembre a domenica 15 novembre. Palazzo dei Panni. Mostra a cura di Giovanna Nicoletti.

Borgo Valsugana Fiere i gusti della via claudia Apertura: da sabato 17 a domenica 18 ottobre. Centro sportivo Mostra mercato dei sapori e dei territori lungo la via Claudia Augusta. Degustazione gratuita polenta e cervo. Sabato dalle 14 alle 21 e domenica dalle 9 alle 20. Mostre Strumenti musicali Mostra permanente. Sala Galvan, Corso Ausugum, 110. Ore 10/12, mercoledì e venerdì. Info: tel. 0461-706101. Mostre Grande Guerra in Valsugana e sul Lagorai Mostra permanente. Ex Mulino Spagolla, Vicolo Sottochiesa. Ore 10/12-15/18.30 (mercoledì 9.30/12). Info: tel. 0461-757195. Mostre “MITI vietnaMITI: storie dell’altro mondo nel silenzio delle immagini” Apertura: da lunedì 28 settembre a lunedì 12 ottobre. Biblioteca Comunale. Mostra fotografica - accesso libero. La mostra segue l’operato di GTV. Gli scatti in bianco e nero di Justin Mott sui

progetti di GTV uniscono arte e cooperazione riuscendo a cogliere il lato evocativo di questo lavoro. Con l’idea di promuovere un’efficace rete di solidarietà GTV offre inoltre la possibilità di sostenere i progetti grazie alla fotodonazione. Le letture animate per bambini si terranno nelle mattine di sabato 3 e 10 ottobre dalle ore 10:30. Dal lunedì al sabato, 10-12 e 15-19; Martedì anche la sera 20-22. Tel. 0461.986696.

Calliano Mercati Mercatino delle pulci e delle cose antiche Ogni quarto sabato del mese. Piazza Italia e via A. Valentini. Orario 7.30 - 18.

Campo Lomaso mostre Giudicarie ieri Mostra permanente. Chiostro Convento Francescano. Rassegna fotografica. ore 9/12-15/19.. Info: tel. 0465-702626.

Castel Pergine Mostre MIRTA CARROLI Apertura: da sabato 18 aprile a lunedì 9 novembre. “La persistenza del segno”. Mostra a cura di: Franco Batacchi - Verena Neff - Theo Schneider. Da martedì a domenica dalle 10 fino alle 22.00 e lunedì dalle 17.00 alle 22.00. Info: 0461-531158 .

Cavalese Mostre Nell’anno di Hofer. La comunità di Fiemme e la sua storia Apertura: da sabato 25 luglio 2009 a domenica 10 gennaio 2010. La mostra, ideata e curata da Mauro Nequirito e Rodolfo Taiani con la collaborazione di Chiara Felicetti, sarà visitabile a Palazzo Riccabona. Il percorso espositivo proposto intende pertanto offrire elementi di lettura in grado di inserire l’episodio hoferiano nella più vasta storia della valle di Fiemme, della sua Comunità e della sua popolazione in un arco temporale esteso grossomodo fra gli anni settanta del Settecento e il 1810. Orari fino al 30 agosto: dalle 16 alle 19 e dalle 20.30 alle 22.30; dal 1° settembre al 18 dicembre: dalle 16 alle 19; dal 19 dicembre al 10 gennaio: dalle 16 alle 19 e dalle 20.30 alle 22.30. Info: 3358386851.

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trentinomostre Drena mostre Reperti archeologici Mostra permanente. Castel Drena.. Ore 10/18, chiuso il lunedì.. Info: tel. 0461-864400..

Dro Mostre 4 passi nel fiume Apertura: fino a domenica 18 ottobre. Dro accoglie nel suggestivo scenario del “Iac dei Bagatoi” la quarta tappa della mostra itinerante sul passaggio e sull’acqua del fiume Sarca. 10-12. Chiuso il lunedì. Info: tel. 0461-493763.

Luserna Mostre “il cacciatore delle alpi. Apertura: da lunedì 13 aprile a lunedì 2 novembre. Da predatore a gestore”.Via Trento/Stradù 6, Centro Documentazione Luserna. Dalle 10.00 alle12.00 e dalle 14.30 alle 17.30. Info: 0464-789638.

Mezzolombardo Mostre ROBERTO FLOREANI Apertura: da sabato 3 ottobre a venerdì 18 dicembre. La Galleria Buonanno Arte Contemporanea di Mezzolombardo-Trento, presenta la mostra personale di Roberto Floreani “Risvegli” - Inaugurazione: sabato 3 alle 18.30. Orario: da lunedì a venerdì 17-19. Sabato e festivi su appuntamento. Tel.0461/603770.

Moena Mostre Gianmaria Giannetti Apertura: da martedì 29 settembre a lunedì 12 ottobre. Ufofabrik Contemporary Art Gallery - Titolo della mostra: “Io credo che il mondo sia una mia ipotesi impossibile”. Il progetto artistico, in sintesi è composto da una istallazione su parete con molti disegni e altrettante strutture complesse. Orario 10-12.30 - 16-20.

Povo Mostre connessioni naturali Apertura: da giovedì 4 giugno a venerdì 23 ottobre. The Microsoft Research - Piazza Manci 17. Mostra di Giampaolo Osele. Info: tel. 0461-882811.

Riva del Garda Mostre La Pinacoteca si rinnova Apertura: da venerdì 27 marzo a giovedì 31 dicembre. La Rocca: Museo Civico, Pinacoteca. “La Pinacoteca si rinnova. Testimonianze figurative dal territorio tra XV e XIX secolo”.Info: tel. 0464-516161.

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Mostre “sulle antiche sponde” Apertura: da sabato 23 maggio a domenica 1 novembre. Museo Riva del Garda. “Un abitato neolitico della Cultura dei vasi a bocca quadrata in via Brione a Riva del Garda. A cura di Elisabetta Mottes. In collaborazione con la Soprintendenza per i Beni archeologici della Provincia di Trento. Info: 0464-573869. Mostre “Olivi a confronto” Apertura: da venerdì 5 giugno a mercoledì 28 ottobre. Villino Campi. Mostra itinerante e incontri nel paesaggio del Garda. Mostre Capolavori sacri sul garda tra sei e settecento Apertura: da sabato 25 luglio a domenica 1 novembre. Museo Riva del Garda. Mostra acura di Marina Botteri Ottaviani, Sergio Marinelli e Mariolina Olivari. 10-12.30 e 13.30-18. Settembre e Ottobre, lunedì chiuso. Mostre Dal Barocco al Rococò. Capolavori sacri lungo le sponde del Garda Apertura: fino a domenica 1 novembre. Museo della Rocca - mostra a cura di Marina Botteri, Sergio Marinelli e Mariolina Olivari, la più importante mostra dedicata ai capolavori sacri dell’area gardesana dal Barocco al Rococò. Mostre Noemi Berardi Apertura: da sabato 19 settembre a domenica 11 ottobre. Galleria Civica Craffonara - Acquerellando. Mostre Massimiliano Rosa e padre Apertura: da venerdì 25 settembre a domenica 1 novembre. Astoria Park Hotel - Ri-Nati. Mostre Aroldo Pignattari Apertura: da martedì 29 settembre a domenica 1 novembre. La Rocca - Museo Civico, Pinacoteca: Il gioco delle forme classiche. Mostre AltoGarda In’Arte Apertura: da sabato 24 ottobre a giovedì 12 novembre. Galleria Civica Craffonara - Collettiva Amici dell’Arte. Mostre “Olivi a confronto” Apertura: da sabato 31 ottobre a giovedì 31 dicembre. Frantoio Agraria. Mostra itinerante e incontri nel paesaggio del Garda.

Rovereto Mercati Mercato d’altri tempi Mostra permanente. Centro storico. Ogni primo sabato del mese.

Oggetti usati, capi d’abbigliamento, hobbistica, libri, ecc. Ore 9/19. Info: tel. 0464-452201. Mostre Casa Depero Apertura: da sabato 17 gennaio 2009 a venerdì 31 dicembre 2010. Via Portici 38. Casa d’Arte Futurista Depero, il primo e unico museo futurista d’Italia, nato da una originalissima visione di Fortunato Depero negli anni Cinquanta del ‘900. Mostra permanente. Mart/ Dom 10-18. Lunedì chiuso. Info: 800-397760 / 0464-431813. Mostre Immaginare new york Apertura: da sabato 11 luglio a domenica 11 ottobre. Mart. Fotografie dalla collezione del MoMa. Numero verde 800 397 760 tel. +39 0464 438 887. Mostre capolavori della modernità Apertura: da sabato 19 settembre 2009 a domenica 10 gennaio 2010. Mart - Opere della collezione Kunstmuseum Winterthur. Inaugurazione venerdì 18 settembre ore 18. Mart-dom: 10-18; ven: 10-21; lunedì chiuso. Info: 800 397760. Mostre il cane a sei zampe Apertura: da sabato 19 settembre 2009 a domenica 10 gennaio 2010. Casa d’Arte Futurista Depero - Mostra a cura di Eni. Ingresso libero. Inaugurazione venerdì 18 settembre ore 16. Mart-dom: 10-18; lunedì chiuso. Info: 800 397760. Mostre il trentino tra ‘800 e ‘900 Apertura: da sabato 26 settembre a sabato 31 ottobre. Galleria d’Arte Dusatti via Mazzini, 31 - “Artisti a Venezia, il calpestio tra le calli. Catalogo in galleria. Lun-ven: 1619; sabato 10-12 e 16-19. Tel: 0464 436810. Mostre IL CORPO DEL TERRITORIO Apertura: da mercoledì 30 settembre a giovedì 26 novembre. Biblioteca Civica G. Tartarotti, c.so Bettini, 43 - esposizione dell’artista Paola Grott In occasione dell’esposizione della nuova cartografia catastale dei C. C. di Rovereto e Lizzana 1859 2009 a cura del Servizio Catasto della Provincia Autonoma di Trento in collaborazione con il Comune di Rovereto. Orario: ore 9.00-22.00 / domenica ore 9.00-13.00. tel. 0464-452253. Mostre MOSTRA DI PITTURA SU SETA E ACQUERELLI Apertura: da giovedì 1 a domenica 25 ottobre. Biblioteca Civica G. Tartarotti, c.so Bettini, 43 - di Morena Cozzucoli. Orario: ore 9.00-22.00 / domenica ore 9.00-13.00. tel. 0464-452253.

Mostre POESIE IN PITTURA Apertura: da giovedì 1 a domenica 25 ottobre. Biblioteca Civica G. Tartarotti, c.so Bettini, 43 - di mostra di Noemi Berard. Orario: ore 9.00-22.00 / domenica ore 9.00-13.00. tel. 0464-452253. Mostre ORSI, HALBHERR, GEROLA. L’archeologia italiana nel Mediterraneo Apertura: da venerdì 2 ottobre 2009 a mercoledì 30 giugno 2010. Palazzo Alberti, Corso Bettini 43 Inaugurazione mostra temporanea aperta fino al 30 giugno 2010. Orario: 9/12 15/18 da martedì a domenica, chiuso il lunedì.

Roveto Mostre 8 PORTFOLIO 8 Apertura: da mercoledì 30 settembre a giovedì 15 ottobre. Sala comunale Roberto Baldessari, via Portici - mostra fotografica a cura del Circolo Fotografico L’Immagine. 15-19 da martedì a venerdì; 10-12/15-19 sabato e festivi; lunedì chiuso. tel. 0464-452253. Mostre IL CATASTO COME IDENTITÀ DEL TERRITORIO Apertura: da giovedì 1 ottobre a giovedì 26 novembre. Biblioteca Civica G. Tartarotti, c.so Bettini, 43 - Pubblicazione della nuova cartografia catastale dei C.C. di Rovereto e Lizzana 1859 - 2009 a cura del Servizio Catasto della Provincia Autonoma di Trento in collaborazione con il Comune di Rovereto. Orario: ore 9.00-22.00 / domenica ore 9.00-13.00. tel. 0464-452253.

Tenno Mostre Omaggio al futurismo Apertura: fino a giovedì 15 ottobre. Casa degli artisti - Opere degli allievi dell’Istituto d’Arte Depero di Rovereto.

Tione Fiere 10^ EDIZIONE “ECOFIERA DI MONTAGNA” Apertura: da venerdì 2 a domenica 4 ottobre. Agricoltura di montagna - prodotti tipici - bioedilizia - risparmio energetico - produzioni biologiche - Attività tradizionali della montagna - Sviluppo sostenibile - fonti alternative.

Trento Fiere “Fa’ la cosa giusta!” Apertura: da venerdì 23 a domenica 25 ottobre. Padiglioni Trento Fiere, via Briamasco. “Fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili”. Mele, piccoli frutti, ortaggi, piante officinali, ma anche


trentinomostre formaggi, miele, vini, tutti rigorosamente biologici. Ven: 14.3018.30, Sab e dom: 9-19. Info: tel. 0461.261644. Mercati Mercato contadino Tutti i sabati. Piazza Dante. Dal produttore al consumatore. Una vasta gamma di prodotti genuini del territorio trentino: freschi, trasformati e biologici. Ore 7.30/13. Info: tel. 0461-915575. Mercati mercatino dei gaudenti Ogni secondo sabato del mese. Piazza Garzetti. Mercatino che propone oggetti usati, bigiotteria, libri e fumetti, collezionismo, artigianato hobbistico, creazioni artistiche, chincaglieria, curiosità. Informazioni: tel. 800017615. Ore 8-17. Mostre Da Hayez a Boccioni Mostra permanente. “Collezione permanente del XIX secolo”. MartTrento, Palazzo delle Albere. Il MART di Trento presenta la collezione permanente con le opere dell’Ottocento. Orario: dalle ore 10.00 alle ore 18.00, chiuso il lunedì Prezzo: € 5,00 intero, ridotto € 3,00, scolaresche € 1,00 per studente. Informazioni:- Tel. 0461/234860.. Mostre Florenzo Galaverna Mostra permanente. Atelier d’Arte “La Nicchia”, via Manci 67. Mostre Icone russe Ogni secondo venerdì del mese. Cappella ecumenica di via Alfieri 13. Organizza il Gruppo “Amici di Padre Nilo”, costituitosi in ricordo di don Ezio Cadonna, spentosi a Trento nel 1997 dopo un’esistenza al servizio del dialogo ecumenico tra le chiese d’oriente e d’occidente, anche attraverso l’iconografia. Orario: 15-19, ingresso libero. Info: tel. 0461-891320. Mostre Maestri trentini tra ‘800 e ‘900 Apertura: da sabato 25 aprile a domenica 22 novembre. Palazzo delle Albere. Mostra realizzata con le opere delle Raccolte d’arte del XIX secolo del Mart. Il percorso espositivo intende suggerire le principali tappe storiografiche della pittura trentina, dal primo Ottocento sino agli anni venti del Novecento. Martedì - domenica: 10 - 18; Lunedì chiuso. Tel. 0461 - 234860. Mostre Egitto Mai Visto Apertura: da sabato 30 maggio a domenica 8 novembre. Castello del Buonconsiglio. Collezioni inedite dal Museo Egizio di Torino e dal Castello del Buonconsiglio di Trento. A oltre cento anni dalle scoperte, saranno presentate al pubblico per la prima volta due

sorprendenti collezioni dell’antico Egitto. L’esposizione svelerà i segreti della vita quotidiana e dell’Aldilà nell’Antico Egitto. Info: 0461-492840/233770. Mostre Giampaolo Osele Apertura: fino a venerdì 23 ottobre. Microsoft Research - Università di Trento, Povo. “Connessioni Naturali”.Dalle 15 alle 22 - chiuso domenica. Info: tel. 0461-882811. Mostre trentino e oltre Apertura: da lunedì 28 settembre a venerdì 2 ottobre. Palazzo Calepini ingresso via Garibaldi 33 - Quadri ispirati dai racconti di Giorgio Jellici. Ore 9-13 e 15-19. Mostre MARISA BRUN Apertura: da sabato 3 a venerdì 23 ottobre. Torre Mirana, presso il Municipio di Trento - mostra di una delle più originali pittrici trentine presentata da Renzo Francescotti, lo scrittore e critico d’arte che ha studiato a fondo l’opera di Marisa Brun e che le ha poi scritto una monografia. La famosa violoncellista Donna Magendanz si esibirà con il suo violoncello. Inaugurazione 3 ottobre alle 10.45. Dalle 15.30 alle 19. Info: 3293541107. Mostre Paolo Dalponte Apertura: da sabato 3 a sabato 17 ottobre. Studio d’Arte Andromeda, in via Malpaga 17. Una serie di nuovi lavori, realizzati ad acquarello e china. La manifestazione si colloca all’interno della più ampia rete della “ Giornata del Contemporaneo”; una serie di manifestazioni che si svolgono a livello nazionale, con il coordinamento dall’Associazione A.M.A.C.I. Anche in questa mostra, come in passato, i lavori di Dalponte risentono dell’influsso della cultura surrealista e sono fortemente intrisi di un forte sense of humour. Mostre ATTRAZIONE TERRA, TERREMOTI E MAGNETISMO TERRESTRE Apertura: da venerdì 18 settembre 2009 a domenica 10 gennaio 2010. Museo Tridentino di Scienze Naturali - mostra che consentirà a tutti i visitatori di esplorare le forze presenti all’interno della Terra, scoprirne i segreti, capire le cause e gli effetti del campo magnetico terrestre e dei terremoti. L’esposizione interattiva, frutto di un felice incontro tra l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e il Museo Tridentino di Scienze Naturali, indaga un tema di grande attualità in Italia alla luce dei recenti fatti che hanno sconvolto il centro della Penisola, ossia la natura e dei terremoti e del campo magnetico terrestre e la rilevanza, a fini preventivi, del loro

Sala per banchetti e cerimonie Trento c/o Aeroporto “G. Caproni” tel. 0461/944999 continuo monitoraggio e studio. Info: 0461 222918 Mostre Peter Schuyff Apertura: da giovedì 8 ottobre a sabato 5 dicembre. Studio d’arte Raffaelli, Palazzo Wolkenstein via Marchetti 17 - mostra personale dell’olandese Peter Schuyff dal titolo “New works”. Peter Schuyff è nato a Baarn in Olanda nel 1958. Vive e lavora ad Amsterdam. Orario dal martedì al sabato: 10-12.30 e 17-19.30. Tel 0461 982595. Mostre Dentro i paesaggi Apertura: da venerdì 9 a venerdì 16 ottobre. Palazzo della Regione: una collettiva di pittura. Espongono: luisa Bifulco, Agostino Caracciolo, Giovanni Mengon, Ciro Plomitallo, Franco Solito, Giuseppe Tomazzoni. Lun-ven: 10-12 e 16-19. Mostre RenArt 2009 Apertura: da venerdì 9 a domenica 25 ottobre. Sala Thun (via Belenzani) mostra promossa dall’APAN. Inaugurazione 9 ottobre ore 18. A questa terza edizione partecipano gli artisti: Sabrina Broll, Ivo Fruet, Alessandro Goio, Maria Paola Grifone, Romano Perusini. L’iniziativa sancisce uno stretto legame tra alcuni artisti e il mondo del volontariato sociosanitario, con particolare riguardo al settore delle donazioni. Orario: 10-12 e 17-19.

Mostre 1989-2009 / Overview, Celebration, Critique Apertura: da sabato 10 ottobre 2009 a domenica 31 gennaio 2010. Fondazione Galleria Civica (nuovo ingresso: Via Cavour 19), Museo Diocesano Tridentino, Castello del Buonconsiglio; - Mostra a cura di Andrea Viliani. Articolandosi in un programma di diverse mostre e progetti esposti in vari luoghi della città di Trento, la mostra celebra i venti anni di attività espositiva della Galleria Civica d’Arte Contemporanea di Trento, e pone a confronto i programmi e gli sviluppi dell’identità istituzionale della Galleria con la storia dell’arte italiana contemporanea. Info: 0461 985511. Mostre Tatiana Festi Apertura: da sabato 10 ottobre a sabato 12 dicembre. Arte Boccanera, via Milano 128/130. Mostra dal titolo: “Amour Glamour”. Inaugurazione il 10 ottobre alle 19. martedì - sabato 11.00-13.00 / 16.00-19.00. Info: 0461 984206.

Villa Lagarina Mostre “LA RELIGIOSITA’ NELL’ARTE” Apertura: da venerdì 30 ottobre a domenica 15 novembre. Palazzo Libera - inaugurazione mostra a cura dell’associazione Nord Sud Villa Lagarina. Orari di apertura: da martedì a venerdì 14 - 18 sabato e domenica 10-12.30; 14-18, lunedì chiuso. Ore 18.

Sala riunioni - Sala Banchetti TRENTO Via Pomeranos, 2 Loc. Mattarello Tel. 0461/944545 www.adigehotel.it

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tmottobre


trentinoappuntamenti

Al via tutte le principali stagioni dell’anno

O

ttobre è il mese in cui si aprono le grandi stagioni musicali e teatrali. L’arte bussa alle porte di mister Autunno e invita tutti alle

comode poltroncine degli auditorium o delle sale polivalenti. Per la Stagione del Centro Santa Chiara la partenza è all’insegna del più grande tra i drammaturghi italiani: Luigi Pirandello, di cui la compagnia di Geppy Piazza dei Sapori

Gleijeses metterà

Natalino e la risata

N

atalino Balasso (Porto Tolle, 2 dicembre 1960) è un attore, comico e scrittore italiano. Autore e attore di teatro, radio e televisione, ha debuttato in teatro nel 1991, in televisione a fine anni ‘90 e ha scritto alcuni libri di narrativa. Natalino Balasso propone nel 1989 “C’é qualcosa che mi lascia perplesso”, spettacolo di cabaret di stampo monologhistico; seguono altri due monologhi teatrali, “Le uova giganti dell’Isola di Pasqua” e “Il grande popcorn”, rispettivamente nel 1990 e nel 1993. Nel 1996 è la volta del “Tafano Show”, varietà musicale in cui il comico interpreta alcune macchiette, mentre nel 2000, in “Gnorri”, Balasso propone una serie indefinita di spettacoli, uno diverso dall’altro, con canovacci di vari generi. Nel curriculum figurano diverse partecipazioni televisive a Drive In, Facciamo cabaret, Ciro, Zelig. Natalino Balasso e Marco Paolini hanno condotto uno spettacolo con le loro note capacità teatrali e comiche a Giavera del Montello, in Provincia di Treviso, alla festa multietnica e multiculturale “Ritmi e Danze dal Mondo” il giorno 22 giugno 2009.

in scena il celebre “Giuoco

delle

parti”. Primo

concerto anche per l’Orchestra

del Cinema

Archeologico: pellicole che

“Haydn” di Trento

indagano i misteri del tempo e delle più antiche civiltà

e Bolzano che si cimenta

del pianeta. Ci spostiamo, dunque, in Valle di Non per

con l’impegnativa nona

le “celebrazioni” legate alla regina della Valle: la mela.

sinfonia di Gustav

“Pomaria” e gli antichi sapori della Valle di Non

Mahler. È alla sua

animeranno i borghi e i ristoranti della zona. La scena

prima prova, invece, il

underground della musica giovanile si arrichisce della

cartellone del Teatro Valle

presenza di una delle band più impegnate sul fronte

dei Laghi, un ente nato

sociale: i 99

dalla collaborazione tra

Bruno, il palcoscenico ideale per il loro duro messaggio

i tutti i comuni dell’area

di protesta. Tra i numerosi eventi espositivi del mese,

omonima. Il primo evento è previsto proprio ad ottobre,

il giorno 31, con la comicità e l’ironia di Natalino Balasso nello spettacolo “La Tosa e lo Storione”.

Posse, suoneranno al Centro Sociale

MondoMerlot. La manifestazione, che si terrà ad Aldeno, dal 23 al 25 ottobre, offre al visitatore, oltre al tradizionale self tasting, una nutrita serie di opportunità

Riprende anche la Stagione della Società Filarmonica

legate al mondo enoico ma anche alla cultura,

trentina, con alcuni concerti di ottimo spessore. Il meglio

all’enogastronomia, alla curiosità e all’intrattenimento.

dell’enogastronomia delle regioni italiane – cambiando

Torna, infine, sempre dal 23 al 25 ottobre, nei padiglioni

Sapori (piazza Fiera) a Trento, nei primi quattro giorni

Giusta!, fiera del consumo critico e degli stili di

del mese. Per il cinema, a Rovereto, torna la Rassegna

vita sostenibili.

argomento – sarà esposta nella Piazza

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dei

di Trento Fiere, la quinta edizione di Fa’

la Cosa


trentinoappuntamenti 1 giovedì Cinema “Cinema d’autore” Trento e Rovereto. Dopo il lusinghiero successo della prima edizione svoltasi lo scorso anno, la rassegna delle “Giornate della Mostra” prosegue a Trento e a Rovereto grazie all’intervento della Provincia autonoma di Trento. Cultura le fonti documentarie per la storia dell’università di trento (1962-1972) Trento. Dalle 9. Facoltà di Sociologia, via Verdi 26 - Aula Bruno Kessler. Programma: ore 9 Saluti e introduzione; 9.30 Il contesto; 11.30 Le fonti documentarie; 17.30Tavola rotonda. Info: 0461 881121-1209. Cultura I racconti del Garda Arco. Ore 21. Palazzo Panni Giornate europee del Patrimonio proposte dal Consiglio d’Europa. Ingresso gratuito al Museo di Riva del Garda e alla Galleria Civica G. Segantini di Arco. Tel. 0464 583653. Cultura personaggi che hanno dato lustro al trentino Trento. Ore 17. Associazione culturale Antonio Rosmini via Dordi, 8 - “Un cooperatore trentino dalla forte personalità: Emanuele Lanzerotti”.Relatore Andrea Leonardi. Tel: 0461-239994. Cultura Racconti dall’Alto Garda Riva del Garda. Ore 21. La Rocca- Sala Conferenze. Enogastronomia i giovedì dell’enoteca Trento. Ore 18. Palazzo Roccabruna - “LE VITI DEL PASSATO” - Vitigni storici in Trentino. Ingresso libero su prenotazione. Info: 0461/887101.

2 venerdì Cinema UNA CAMPANA PER L’ONU Rovereto. Ore 18. Biblioteca Civica - anteprima del primo episodio del film Fino a quando... un percorso attraverso i fronti della I Guerra Mondiale: Il fronte della Marna di Vittorio Curzel con Gianmario Baldi. Fondazione Opera Campana dei Caduti. tel. 0464-452253. Cultura ORSI, HALBHERR, GEROLA. L’archeologia italiana nel Mediterraneo Rovereto. Ore 18. Palazzo Alberti, Corso Bettini 43 - Inaugurazione mostra temporanea aperta fino al 30 giugno 2010. Orario: 9/12 15/18 da martedì a domenica, chiuso il lunedì.

Cultura Una campana per l’onu Rovereto. Ore 18. Biblioteca Civica U. Tartarotti, Corso Bettini 43 - Anteprima del primo episodio del film “Fino a quando...” un percorso attraverso i fronti della I Guerra Mondiale, I fronti della Marna. L’incontro continua il 3 ottobre alla Campana dei Caduti. Info: tel. 0464-434412. Cultura Una campana per l’onu Rovereto. Dalle 10. Campana dei Caduti, Colle di Miravalle. Ore 10: Presentazione del volume “A novent’anni dalla fine della Grande Guerra e dalla pace in Europa” a cura di Maurizio Gentilini. Ore 11: “Il ruolo dell’Onu nei nuovi scenari mondiali a tutela della pace”. Ore 12: cerimondia di chiusura. Info: tel. 0464-434412. Esposizione 10^ EDIZIONE “ECOFIERA DI MONTAGNA” Tione. Agricoltura di montagna prodotti tipici - bioedilizia - risparmio energetico - produzioni biologiche - Attività tradizionali della montagna - Sviluppo sostenibile fonti alternative. Fino al 4 ottobre. Folklore BlogFest Riva del Garda. BlogFest per fare il punto sulla situazione delle community e dell’informazione online in Italia a Riva del Garda, una delle prime città in Italia ad essere completamente wifizzata, si prepara ad ospitare la seconda BlogFest. Da venerdì 2 a domenica 4 ottobre le blogstar nostrane e gli appassionati di social network e community in genere si riuniranno in occasione del festival italiano dedicato al web 2.0, alla passione per Internet e a tutto ciò che le gravita intorno: un momento d’incontro in cui superare le “barriere” del virtuale e dare volti e voci alle firme delle celebrità della rete. Tel. 02 783807. Folklore Grande festa del S. Rosario Cognola. Alle 14 briscolata al centro anziani; Alle 17.30 Inaugurazione mostra mineralogica e scultura su legno; alle 18 apertura bar e cucina; alle 20 la Grande Tombola in Piazza Argentario. Teatro Odio i Lunedì Trento. Spazio Off, via Venezia spettacolo teatrale dell’Associazione “Il teatro delle Quisquilie” con Maura Pettoruso e Massimo Lazzeri. Info: 347-3180339.

3 sabato Cultura Alla scoperta di Tridentum. La città sotterranea Trento. Ritrovo alle 16 persso il S.A.S.S. Itinerario archeologico nel centro di Trento, dal S.A.S.S. a Porta Veronensis e alla Basilica Paleocristiana. L’iniziativa è a cura dei Servizi Educativi della Soprintendenza per i Beni librari e archeologici della Provincia autonoma di Trento e del Museo Diocesano Tridentino. Partecipazione € 4 prenotazione obbligatoria entro le ore 12 del giorno dell’iniziativa tel. 0461.230171. Cultura MARISA BRUN Trento. Ore 10.45. Torre Mirana, presso il Municipio di Trento - mostra di una delle più originali pittrici trentine presentata da Renzo Francescotti, lo scrittore e critico d’arte che più di tutti ha studiato a fondo l’opera di Marisa Brun e che le ha poi scritto una monografia. La famosa violoncellista Donna Magendanz si esibirà con il suo violoncello. Cultura UNA CAMPANA PER L’ONU Rovereto. Dalle 10. Biblioteca Civica - Campana dei Caduti Colle di Miravalle. Ore 10 presentazione del libro “A novant’anni dalla fine della Grande guerra e dalla pace in Europa” a cura di Maurizio Gentilini; ore 11 “Il ruolo dell’ ONU nei nuovi scenari mondiali a tutela della pace” con Luca Rigoni e Alberto Robol; ore 12 Cerimonia di chiusura con esibizione del Minicoro di Rovereto diretto da Gianpaolo Daicampi e cento rintocchi di Maria Dolens, Fondazione Opera Campana dei Caduti. tel. 0464-452253. Cultura ROBERTO FLOREANI Mezzolombardo. Ore 18.30. La Galleria Buonanno Arte Contemporanea di Mezzolombardo-Trento, presenta la mostra personale di Roberto Floreani “Risvegli” Orario mostra: da lunedì a venerdì 17-19. Sabato e festivi su appuntamento. Tel.0461/603770. Esposizione 10^ EDIZIONE “ECOFIERA DI MONTAGNA” Tione. Agricoltura di montagna prodotti tipici - bioedilizia - risparmio energetico - produzioni biologiche - Attività tradizionali della montagna - Sviluppo sostenibile fonti alternative. Fino al 4 ottobre. Folklore BlogFest Riva del Garda. BlogFest per fare il punto sulla situazione delle community e dell’informazione online in Italia a Riva del Garda, una delle prime città in Italia ad essere comple-

tamente wifizzata, si prepara ad ospitare la seconda BlogFest. Da venerdì 2 a domenica 4 ottobre le blogstar nostrane e gli appassionati di social network e community in genere si riuniranno in occasione del festival italiano dedicato al web 2.0, alla passione per Internet e a tutto ciò che le gravita intorno: un momento d’incontro in cui superare le “barriere” del virtuale e dare volti e voci alle firme delle celebrità della rete. Tel. 02 783807. Folklore Grande festa del S. Rosario Cognola. Alle 9: Partenza di paizza Argentario del trenino verso Casa Serena, Villa Consolati e soste con rinfresco. Alle 15 spettacolo varietà e giochi per bambini. Alle 18.45 Aperutra cucina, alle 21 spettacolo con orchestra e ballo. Musica OUTING ART, OUTING MUSIC Arco. Orario: 10-18. Casa Collini - «Outing art, outing music» consiste in una proiezione video della registrazione di «Clownerie», il cd musicale del quintetto del percussionista e compositore Tony Ru-sconi, accompagnata da una quarantina di dipinti-copertina realizzate dall’artista Al-da Failoni. L’installazione è opera di Tony Rusconi - affiancato nel quintetto da Francesco Marini sax e clarinetto, Luca Bonvini trombone e tromba, Gianni Lenoci piano ed elettronica, Gianfranco Tedeschi contrabbasso - e di Alda Failoni. Il video «Clownerie» è realizzato con la regia di Aurelio Laino. tel. 0464 583608. Opera lirica CONCERTO LIRICO PER LETIZIA Rovereto. Ore 20.30. Sala Filarmonica - a sostegno del progetto India Aiutiamoli a sentire con Serena Gamberoni soprano, Paola Gardina mezzosoprano, Leonardo Caimi tenore, Luciano Miotto baritono, Mirco Palazzi basso e Diego Crovetti al pianoforte Associazione Amici sen. Giovanni Spagnolli. tel. 0464-452253. Teatro CELULARI DELA MALORA Riva del Garda. Ore 20.45. Teatro Comprensoriale Alto Garda e Ledro - “messaggi a luci rosse” di Gloria Gabrielli, Filodrammatica “Nino Berti” di Rovereto. 14° Rassegna “Ottobre a Teatro ‘09” organizzata dal Circolo Culturale “G. Zanelli”.Info: tel. 0461-237352. Teatro Odio i Lunedì Trento. Spazio Off, via Venezia spettacolo teatrale dell’Associazione “Il teatro delle Quisquilie” con Maura Pettoruso e Massimo Lazzeri. Info: 347-3180339.

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trentinoappuntamenti 4 domenica Cabaret “Punto.Cabaret” Trento. Ore 21.30. Ventuno.Uno, via Ventuno 1 - Punto.Cabaret: “Gli Gnomiz”. Stagione autunnale che ospiterà e vedrà esibirsi comici e cabarettisti emergenti, provenienti da fuori regione. Il locale propone a partire da metà settembre, ogni domenica sera per 13 appuntamenti, serate di cabaret dal vivo all’insegna delle risate e del divertimento. Info: 0461/529053. Esposizione 10^ EDIZIONE “ECOFIERA DI MONTAGNA” Tione. Agricoltura di montagna prodotti tipici - bioedilizia - risparmio energetico - produzioni biologiche - Attività tradizionali della montagna - Sviluppo sostenibile - fonti alternative. Folklore giornata senz’auto Val di Fiemme. Dalle 10. Varie località - alle 10 chiusura della statale 48 da Cavalese a Predazzo; dalle 10 alle 11 inizio dell’animazione in tutti i paesi; dalle 11 alle 12 spostamento e proseguimento della festa da Castello, Carano, Daiano e Varena verso Cavalese spostamento e proseguimento della festa da Predazzo e Panchià verso Cavalese; dalle 12 inizio della festa a Tesero; dalle 12 alle 14 spostamento e proseguimento della festa da tutti i paesi verso Tesero; alle 16 inizio navette per i ritorni; alle 17 riapertura della statale. Tel. 0462 352024 .

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Folklore BlogFest Riva del Garda. BlogFest per fare il punto sulla situazione delle community e dell’informazione online in Italia a Riva del Garda, una delle prime città in Italia ad essere completamente wifizzata, si prepara ad ospitare la seconda BlogFest. Da venerdì 2 a domenica 4 ottobre le blogstar nostrane e gli appassionati di social network e community in genere si riuniranno in occasione del festival italiano dedicato al web 2.0, alla passione per Internet e a tutto ciò che le gravita intorno: un momento d’incontro in cui superare le “barriere” del virtuale e dare volti e voci alle firme delle celebrità della rete. Tel. 02 783807. Folklore Grande festa del S. Rosario Cognola. Alle 9: Partenza di paizza Argentario del trenino verso Casa Serena, Villa Consolati e soste con rinfresco. Alle 10.30 Santa Messa sotto il tendone; alle 12.30 pranzo comunitario. Alle 15.30 continua il giro con il trenino, all’arrivo merenda. Alle 15 concerto A.N.A. Re di Castello; alle 17 gara con la Morra. 18.30 apertura cucina. Alle 22 chiusura festa. Folklore festa del radicchio Bieno Valsugana. Ore 21. Serata danzante con MAX e fast food classico o al radicchio.

Musica 99 posse Trento. Centro Sociale Bruno, via della Dogana 1 - 99 Posse uno dei gruppi di punta della scena militante italiana. Inizio concerto alle 22, apertura centro alle 20. Musica OUTING ART, OUTING MUSIC Arco. Orario: 10-18. Casa Collini - «Outing art, outing music» consiste in una proiezione video della registrazione di «Clownerie», il cd musicale del quintetto del percussionista e compositore Tony Ru-sconi, accompagnata da una quarantina di dipinti-copertina realizzate dall’artista Al-da Failoni. L’installazione è opera di Tony Rusconi - affiancato nel quintetto da Francesco Marini sax e clarinetto, Luca Bonvini trombone e tromba, Gianni Lenoci piano ed elettronica, Gianfranco Tedeschi contrabbasso - e di Alda Failoni. Il video «Clownerie» è realizzato con la regia di Aurelio Laino. tel. 0464 583608. Teatro Odio i Lunedì Trento. Spazio Off, via Venezia spettacolo teatrale dell’Associazione “Il teatro delle Quisquilie” con Maura Pettoruso e Massimo Lazzeri. Info: 347-3180339.

5 lunedì Cinema 20^ RASSEGNA DEL CINEMA ARCHEOLOGICO Rovereto. Ore 9.30-12.00/15.0019.00/20.45-23.30. Auditorium Fausto Melotti - 9° Concorso Premio Paolo Orsi: ARCHEOLO-

GIA DELLE CIVILTÀ MEDITERRANEE. Fino al 10 ottobre. tel. 0464-452253. Cultura GRUPPO DI LETTURA Rovereto. Ore 20.15. Biblioteca civica - il gruppo, aperto a tutti, si incontra per commentare il romanzo “Il vagabondo delle stelle” di Jack London. Associazione Il Furore dei Libri . tel. 0464-452253. Cultura personaggi che hanno dato lustro al trentino Trento. Ore 17. Associazione culturale Antonio Rosmini via Dordi, 8 - “Mons. Guido de Gentili: la lotta non la cerco, ma non la temo”. Relatore Paolo Piccoli. Tel: 0461-239994. Folklore festa del radicchio Bieno Valsugana. Dalle 10. Mercatino dei prodotti, lezioni di arrampicata, danze tradizonali con il gruppo Fayri Ring, cucina, laboratorio per bambini a partire dalle 14 e alle 17 taglio della torta con crema dolce di radicchio. Musica OUTING ART, OUTING MUSIC Arco. Orario: 10-18. Casa Collini - «Outing art, outing music» consiste in una proiezione video della registrazione di «Clownerie», il cd musicale del quintetto del percussionista e compositore Tony Ru-sconi, accompagnata da una quarantina di dipinti-copertina realizzate dall’artista Al-da Failoni. L’installazione è opera di Tony Rusconi - affiancato nel quintetto da Francesco Marini sax e clarinetto,


trentinoappuntamenti Luca Bonvini trombone e tromba, Gianni Lenoci piano ed elettronica, Gianfranco Tedeschi contrabbasso - e di Alda Failoni. Il video «Clownerie» è realizzato con la regia di Aurelio Laino. tel. 0464 583608.

6 martedì Cinema 20^ RASSEGNA DEL CINEMA ARCHEOLOGICO Rovereto. Ore 9.30-12.00/15.0019.00/20.45-23.30. Auditorium Fausto Melotti - 9° Concorso Premio Paolo Orsi: ARCHEOLOGIA DELLE CIVILTÀ MEDITERRANEE. Fino al 10 ottobre. tel. 0464-452253. Musica OUTING ART, OUTING MUSIC Arco. Orario: 10-18. Casa Collini - «Outing art, outing music» consiste in una proiezione video della registrazione di «Clownerie», il cd musicale del quintetto del percussionista e compositore Tony Ru-sconi, accompagnata da una quarantina di dipinti-copertina realizzate dall’artista Al-da Failoni. L’installazione è opera di Tony Rusconi - affiancato nel quintetto da Francesco Marini sax e clarinetto, Luca Bonvini trombone e tromba, Gianni Lenoci piano ed elettronica, Gianfranco Tedeschi contrabbasso - e di Alda Failoni. Il video «Clownerie» è realizzato con la regia di Aurelio Laino. tel. 0464 583608. Opera lirica AUTUNNO OPERISTICO Rovereto. Ore 20.30. Sala Filarmonica - Concerto in memoria di Eustachio Garofalo. Musiche di Donizetti, Verdi, Rossini, Haendel, Puccini. Associazione Amici dell’Opera Eustachio Garofalo Rovereto. tel. 0464-452253.

7 mercoledì Cinema 20^ RASSEGNA DEL CINEMA ARCHEOLOGICO Rovereto. Ore 9.30-12.00/15.0019.00/20.45-23.30. Auditorium

Fausto Melotti - 9° Concorso Premio Paolo Orsi: ARCHEOLOGIA DELLE CIVILTÀ MEDITERRANEE. Fino al 10 ottobre. tel. 0464-452253. Musica OUTING ART, OUTING MUSIC Arco. Orario: 10-18. Casa Collini - «Outing art, outing music» consiste in una proiezione video della registrazione di «Clownerie», il cd musicale del quintetto del percussionista e compositore Tony Ru-sconi, accompagnata da una quarantina di dipinti-copertina realizzate dall’artista Al-da Failoni. L’installazione è opera di Tony Rusconi - affiancato nel quintetto da Francesco Marini sax e clarinetto, Luca Bonvini trombone e tromba, Gianni Lenoci piano ed elettronica, Gianfranco Tedeschi contrabbasso - e di Alda Failoni. Il video «Clownerie» è realizzato con la regia di Aurelio Laino. tel. 0464 583608.

8 giovedì Cinema 20^ RASSEGNA DEL CINEMA ARCHEOLOGICO Rovereto. Ore 9.30-12.00/15.0019.00/20.45-23.30. Auditorium Fausto Melotti - 9° Concorso Premio Paolo Orsi: ARCHEOLOGIA DELLE CIVILTÀ MEDITERRANEE. Fino al 10 ottobre. tel. 0464-452253. Cinema The Millionaire Arco. Ore 20.45. Auditorium Palazzo dei Panni- film di D. Boyle, Cineforum La Palma. Cultura Peter Schuyff Trento. Ore 18.30. Studio d’arte Raffaelli, Palazzo Wolkenstein via Marchetti 17 - inaugurazione della mostra personale dell’olandese Peter Schuyff dal titolo “New works”. Peter Schuyff è nato a Baarn in Olanda nel 1958. Vive e lavora ad Amsterdam. Tel 0461 982595.

Cultura E STANNO TUTTI BENE Rovereto. Ore 20.30. Sala video via Cavour,13 angolo via Flaim prospettive educative per trasformare i conflitti familiari in risorse per la crescita personale. Conferenza con Arianna Montagni ANPEC - Associazione nazionale pedagogisti clinici sez. Trento e Ufficio Progetto Giovani. tel. 0464-452253. Cultura Presentazione libro Segonzano. Ore 20.30. Teatro comunale - L’Universo in una mano, presentazione del libro “L’universo in una mano: storia dei globi nel mondo occidentale” a cura del professore Aldo Caterino. Ingresso libero. Organizza: Comuni della Valle di Cembra con il patrocinio del Comprensorio C5. Informazioni: Comune di Segonzano 0461 686103. Cultura personaggi che hanno dato lustro al trentino Trento. Ore 17. Associazione culturale Antonio Rosmini via Dordi, 8 - “Remo Wolf: maestro di xilografia”. Relatrice Elisabetta Doniselli. Tel: 0461-239994. Enogastronomia i giovedì dell’enoteca Trento. Ore 18. Palazzo Roccabruna - “DALLA PIANA ROTALIANA UN NOBILE PRODOTTO” - Teroldego rotaliano a tutto tondo. Ingresso libero su prenotazione. Info: 0461/887101. Teatro Odio i Lunedì Trento. Teatro San Marco - spettacolo teatrale dell’Associazione “Il teatro delle Quisquilie” con Maura Pettoruso e Massimo Lazzeri. Info: 347-3180339.

9 venerdì Cinema 20^ RASSEGNA DEL CINEMA ARCHEOLOGICO Rovereto. Ore 9.30-12.00/15.0019.00/20.45-23.30. Auditorium Fausto Melotti - 9° Concorso Premio Paolo Orsi: ARCHEOLOGIA DELLE CIVILTÀ MEDITERRANEE. Fino al 10 ottobre. tel. 0464-452253. Cinema Presentazione libro Arco. Ore 20.30. Auditorium Palazzo dei Panni- “Il cibo degli dei” di Christian Franceschini. Cultura Dentro i paesaggi Trento. Ore 18. Palazzo della Regione: una collettiva di pittura. Espongono: luisa Bifulco, Agostino Caracciolo, Giovanni Mengon, Ciro Plomitallo, Franco Solito, Giuseppe Tomazzoni. Orario mostra Lun-ven: 10-12 e 16-19.

Cultura RenArt 2009 Trento. Ore 18. Sala Thun (via Belenzani) mostra promossa dall’APAN. La mostra sarà visitabile fino al 25 ottobre con orario 10 - 12 e 17 - 19. A questa terza edizione partecipano gli artisti: Sabrina Broll, Ivo Fruet, Alessandro Goio, Maria Paola Grifone, Romano Perusini. L’iniziativa sancisce uno stretto legame tra alcuni artisti e il mondo del volontariato socio-sanitario, con particolare riguardo al settore delle donazioni. Cultura 1989-2009 / Overview, Celebration, Critique Trento. Fondazione Galleria Civica (nuovo ingresso: Via Cavour 19), Museo Diocesano Tridentino, Castello del Buonconsiglio; - Inaugurazione della mostra a cura di Andrea Viliani. Articolandosi in un programma di diverse mostre e progetti esposti in vari luoghi della città di Trento, la mostra celebra i venti anni di attività espositiva della Galleria Civica d’Arte Contemporanea di Trento, aperta nell’autunno del 1989, e pone a confronto, tra rivisitazione storica e sguardo progettuale, i programmi e gli sviluppi dell’identità istituzionale della Galleria con la storia dell’arte italiana contemporanea. Info: 0461 985511. Teatro Odio i Lunedì Trento. Teatro San Marco - spettacolo teatrale dell’Associazione “Il teatro delle Quisquilie” con Maura Pettoruso e Massimo Lazzeri. Info: 347-3180339.

10 sabato Cinema 20^ RASSEGNA DEL CINEMA ARCHEOLOGICO Rovereto. Ore 9.30-12.00/15.0019.00/20.45-23.30. Auditorium Fausto Melotti - 9° Concorso Premio Paolo Orsi: ARCHEOLOGIA DELLE CIVILTÀ MEDITERRANEE. tel. 0464-452253. Cultura Yoga e alimentazione Arco. Dalle 9 alle 13. Villa Althamer - Seminario con Christian Franceschini. Workshop. Cultura Tatiana Festi Trento. Ore 19. Arte Boccanera, via Milano 128/130. Mostra dal titolo: “Amour Glamour”. La mostra si chiude il 12 dicembre. Info: 0461 984206. Enogastronomia il sabato con il produttore Trento. Ore 18. Palazzo Roccabruna - “I MARONI DEL TRENTINO” - Ass. tutela marroni di Castione. Un appuntamento con le cantine trentine che presentano la loro sto-

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trentinoappuntamenti ria e i loro vini. Ingresso libero su prenotazione. Info: 0461/887101. Enogastronomia sapori d’autunno all’enoteca Trento. Dalle 17 alle 21. Palazzo Roccabruna - “Le castagne del Trentino”. Degustazione di prodotti trentini di stagione. Info: 0461/887101.

Scopri i migliori vini del Trentino ogni giovedì e sabato dalle 17.00 alle 21.00

CALENDARIO DEGLI APPUNTAMENTI

I GIOVEDÌ DELL’ ENOTECA Ogni giovedi alle 18.00 un incontro dedicato ai vini trentini. Ingresso libero su prenotazione.

Giovedì 1 ottobre “LE VITI DEL PASSATO” – Vitigni storici in Trentino

Giovedì 8 ottobre “DALLA PIANA ROTALIANA UN NOBILE PRODOTTO” – Teroldego rotaliano a tutto tondo

Giovedì 15 ottobre “ECCELLENZE IN BIANCO” – Uvaggi bianchi del Trentino

Giovedì 22 ottobre “IL MERLOT IN TRENTINO”

Giovedì 29 ottobre “ROSSO DI SERA” – Dolci nettari a confronto

IL SABATO CON IL PRODUTTORE Ogni sabato alle 18.00 un appuntamento con le cantine trentine che presentano la loro storia e i loro vini. Ingresso libero su prenotazione.

Sabato 10 ottobre “I MARONI DEL TRENTINO” – Ass. tutela marroni di Castione

Sabato 17 ottobre “UN VIGNETO FIORITO TRA I MASI DI COLLINA” – Azienda: Molino dei Lessi (Lavis –TN)

Sabato 24 ottobre “DECLINAZIONI DI NOSIOLA” – Azienda: Cantina di Toblino (Sarche –TN)

Sabato 31 ottobre “PREERI... 5000 ANNI FA ALL’OMBRA DEL MONTE BALDO” Azienda: Maso Roveri (Avio – TN)

Folklore FESTA DELLA ZUCCA Pergine Valsugana. Parco Ai Tre Castagni - Il programma prevede l’allestimento di bancarelle per l’esposizione e la vendita delle zucche, giochi creativi e laboratori di educazione ambientale rivolti a bambini. Non mancheranno momenti musicali, una passeggiata alle pendici di Castel Pergine e la visita guidata al maniero medioevale. Una dimostrazione di intaglio di zucche curata da cuochi esperti nella realizzazione di sculture ottenute con gli ortaggi. Farà da contorno alla manifestazione anche un colorato “mercatino dei contadini” e non mancheranno gli spazi dedicati all’artigianato e agli antichi mestieri con la lavorazione della lana, della terracotta, del ferro e del legno. I più piccoli potranno cavalcare nel parco in sella ai pony. Nel corso dei due giorni sarà allestito un angolo riservato alla gastronomia in cui verranno proposti originali degustazioni a base di dolci cucurbitacee. Dedicate alla zucca anche le proposte di alcuni ristoranti della valle che dall’8 all’11 ottobre offrono dei menù gastronomici dedicati alla zucca. Tel. 0461 706101. Folklore POMARIA, LA FESTA PER LA RACCOLTA DELL’ORO DELLA VAL DI NON Casez. Il 10 e l’11 ottobre 2009, mele in festa per la quinta edizione di Pomaria: nel borgo rinascimentale di Casez, degustazioni di presidi Slow Food, lezioni di strudel, laboratori artigianali per grandi e bambini. Tel. 02.48022325.

EVENTI “SAPORI D’AUTUNNO ALL’ENOTECA” Degustazione di prodotti trentini di stagione 10-11 ottobre: dalle 17.00 alle 21.00 – Le castagne del Trentino 17-18 ottobre: dalle 17.00 alle 21.00 – Canederli 24-25 ottobre: dalle 17.00 alle 21.00 – La carne salada dell’Alto Garda 7-8 novembre: dalle 17.00 alle 21.00 – Le patate del Trentino “LE MATINÉE DELL’ENOTECA” Testi poetici e musica all’Enoteca con la compagnia teatrale Arditodesìo. Ingresso libero. 11, 18, 25 ottobre e 8 novembre: dalle 11.00 alle 11.45 Per scoprire le altre iniziative dell’Enoteca: www.enotecadeltrentino.it Palazzo Roccabruna: Via SS. Trinità, 24 - 38100 Trento Per prenotazioni: telefono 0461/887101

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Musica Concerto Villa Lagarina. Ore 21. Chiesa di S.M.Assunta - Concerto per organo. Musica MUSICA DALLE PIRAMIDI Segonzano. Ore 20.30. Palestra 17° edizione della “Rassegna Cori di Montagna” con musica e canti corali. Ingresso libero. Organizza: Coro Piramidi di Segonzano. Informazioni: A.p.T. 0461 683110 . Teatro ARLECCHINO MEDICO DEI MATTI Riva del Garda. Ore 20.45. Teatro Comprensoriale Alto Garda e Ledro - di Jean Baptiste Poquelin detto Molière. Compagnia “Glosa Teatro” di Monticello Conte Otto (VI). 14° Rassegna “Ottobre a Teatro ‘09” organizzata dal Circolo Culturale “G. Zanelli”. Info: tel. 0461-237352. Teatro Odio i Lunedì Trento. Teatro San Marco - spettacolo teatrale dell’Associazione “Il teatro delle Quisquilie” con Maura Pettoruso e Massimo Lazzeri. Info: 347-3180339.

11 domenica Cabaret “Punto.Cabaret” Trento. Ore 21.30. Ventuno.Uno, via Ventuno 1 - Punto.Cabaret: “Francesco Damiano”. Stagione autunnale che ospiterà e vedrà esibirsi comici e cabarettisti emergenti, provenienti da fuori regione. Il locale propone a partire da metà settembre, ogni domenica sera per 13 appuntamenti, serate di cabaret dal vivo all’insegna delle risate e del divertimento. Info: 0461/529053. Enogastronomia sapori d’autunno all’enoteca Trento. Dalle 17 alle 21. Palazzo Roccabruna - “Le castagne del


trentinoappuntamenti Trentino”. Degustazione di prodotti trentini di stagione. Info: 0461/887101. Enogastronomia sapori d’autunno all’enoteca Trento. Dalle 11. Palazzo Roccabruna - Testi poetici e musica all’Enoteca con la compagnia teatrale Arditodesìo. Ingresso libero. Info: 0461/887101. Escursionismo Giornata nazionale trekking urbano Ravina. “Appuntamenti di trekking urbano”. Tematica: “Il gusto del trekking: pasti itineranti tra arte e sapore”.Trento aderisce per il quinto anno all’iniziativa e propone un itinerario inedito nell’area sud ovest della città interessando l’abitato di Ravina con soste nei luoghi di produzione più tipica del nostro territorio e nei siti di interesse culturale e naturalistico. Informazioni e prenotazioni: 0461/216000. Folklore FESTA DELLA ZUCCA Pergine Valsugana. Parco Ai Tre Castagni - Il programma prevede l’allestimento di bancarelle per l’esposizione e la vendita delle zucche, giochi creativi e laboratori di educazione ambientale rivolti a bambini. Non mancheranno momenti musicali, una passeggiata alle pendici di Castel Pergine e la visita guidata al maniero medioevale. Dedicate alla zucca anche le proposte di alcuni ristoranti della valle che dall’8 all’11 ottobre offrono dei menù gastronomici dedicati alla zucca. Tel. 0461 706101. Musica festival internazionale musicantica Trento. Ore 21. Badia di San Lorenzo - ENSEMBLE DSG Dir. Roberto Gini. Maestro del coro: Michele Vannelli, «PER CONCERTAR A PIÙ CHORI», Claudio Monteverdi e la policoralità. Teatro Odio i Lunedì Trento. Teatro San Marco - spettacolo teatrale dell’Associazione “Il teatro delle Quisquilie” con Maura Pettoruso e Massimo Lazzeri. Info: 347-3180339.

13 martedì Cultura AUTUNNO OPERISTICO Rovereto. Ore 20.30. Sala Filarmonica - Modest Petrovi Musorgskij - Boris Godunov. conferenza con Carlo Todeschi. Associazione Amici dell’Opera Eustachio Garofalo Rovereto. tel. 0464-452253.

14 mercoledì Musica «Orchestra Haydn» Trento. Ore 20.30. Auditorium Santa Chiara - Gustav Kuhn diret-

tore. Gustav Mahler Sinfonia n. 9 in re maggiore. Numero Verde: 800-086890.

15 giovedì Cinema Solo un padre Arco. Ore 20.45. Auditorium Palazzo dei Panni - Solo un padre - L. Lucini. Cineforum La Palma.

GABBANA Bottega d'arte

Cultura personaggi che hanno dato lustro al trentino Trento. Ore 17. Associazione culturale Antonio Rosmini via Dordi, 8 - “Antonio Piscel cofondatore del socialismo trentino”. Relatore Gianna Faustini. Tel: 0461-239994. Enogastronomia i giovedì dell’enoteca Trento. Ore 18. Palazzo Roccabruna - “ECCELLENZE IN BIANCO” - Uvaggi bianchi del Trentino. Info: 0461/887101.

16 venerdì Cultura Tutti nello stesso piatto Trento. Torna dal 16 ottobre al 20 novembre con la seconda edizione il festival internazionale su cibo, biodiversita. Quest’anno e proposto un concorso di cinema e altri prodotti video su questi temi. Con “Tutti nello stesso piatto” Mandacarù vuole far luce su questo legame, offrendo all’attenzione del pubblico film e documentari che raccontano il funzionamento delle filiere, del commercio equo,ma anche quello dell’industria agroalimentare, della pescicoltura e le loro ripercussioni sull’ambiente e la società. Telefono: 0461 982216.

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Cultura PAOLO ORSI, PADRE DELL’ARCHEOLOGIA DEL TRENTINO Rovereto. Ore 18. Sala conferenze Museo Civico - Paolo Orsi padre della paletnologia trentina, conferenza con Umberto Tecchiati. Museo Civico di Rovereto. tel. 0464-452253. Musica STAGIONE DEI CONCERTI Rovereto. Ore 20.45. Sala Filarmonica - Sergej Krylov violino, Giuseppe Andaloro pianoforte. Musiche di J.S. Bach, Beethove, Debussy, De Falla, de Sarasate. Associazione Filarmonica di Rovereto. tel. 0464-452253. Musica DI-VIN OTTOBRE Varie località. Ore 20.30. Altopiano di Piné - Valle di Cembra - Dinvin ottobre è un percorso enogastronomico attraverso cantine, distillerie, ristoranti e botteghe tipiche per scoprire i sapori autunnali in gustosi piatti locali abbinati a vini pregiati, ma è anche un viaggio attraverso il territorio:

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trentinoappuntamenti dalle sponde del fiume Adige, alle rive del torrente Avisio fino agli specchi lacustri del pinetano. Organizza: Strada del Vino e dei Sapori Colline Avisiane, Faedo, Valle di Cembra. Strada del Vino 0461 680117. Musica concerto Nordic Brass Trento. Ore 20.45. Filarmonica di Trento - Autori vari: Suite di musiche rinascimentali, J. Cabanilles: Battalia, A. Corelli: Concerto Grosso, E. Grieg: Suite da “Holberg Suite”, H. Eisler: Suite, M. Cont: Nordic (Prima esecuzione su commissione della Filarmonica di Trento), J. Agnas: Dedicata al Nordic Brass Ensemble (Prima esecuzione), J. Corigliano: Anthiphon, F. Mercury / B. May/J. Deacon / R. Taylor: A Queen Medley. Tel: 0461-985244.

17 sabato Cultura Alla scoperta di Tridentum. La città sotterranea Trento. Ritrovo alle 16 persso il S.A.S.S. Itinerario archeologico nel centro di Trento, dal S.A.S.S. a Porta Veronensis e alla Basilica Paleocristiana. L’iniziativa è a cura dei Servizi Educativi della Soprintendenza per i Beni librari e archeologici della Provincia autonoma di Trento e del Museo Diocesano Tridentino. Partecipazione € 4 prenotazione obbligatoria entro le ore 12 del giorno dell’iniziativa tel. 0461.230171. Cultura Tutti nello stesso piatto Trento. Torna dal 16 ottobre al 20 novembre con la seconda edizione il festival internazionale su cibo, biodiversita. Quest’anno e proposto un concorso di cinema e altri prodotti video su questi temi. Con “Tutti nello stesso piatto” Mandacarù vuole far luce su questo legame, offrendo all’attenzione del pubblico film e documentari che raccontano il funzionamento delle filiere, del commercio equo,ma anche quello dell’industria agroalimentare, della pescicoltura e le loro ripercussioni sull’ambiente e la società. Telefono: 0461 982216. Enogastronomia TOP Wine Canazei. L’Associazione dei Vignaioli del Trentino organizza l’undicesima edizione del TOP Wine, ai 2950 metri del rifugio Maria al Sass Pordoi. La manifestazione avrà quest’anno un motivo di interesse in più legato alla recente nomina UNESCO. Lassù sulla terrazza che domina le splendide vette della Marmolada, del Sella, del Sassolungo, del Boè degusteremo e brinderemo alle Dolomiti, con i nostri migliori vini a questo conferimento”.Tel 0461/911957.

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Enogastronomia il sabato con il produttore Trento. Ore 18. Palazzo Roccabruna - “UN VIGNETO FIORITO TRA I MASI DI COLLINA” - Azienda: Molino dei Lessi (Lavis -TN). Un appuntamento con le cantine trentine che presentano la loro storia e i loro vini. Ingresso libero su prenotazione. Info: 0461/887101. Enogastronomia sapori d’autunno all’enoteca Trento. Dalle 17 alle 21. Palazzo Roccabruna - “Canederli”. Degustazione di prodotti trentini di stagione. Info: 0461/887101. Enogastronomia sapori d’autunno all’enoteca Trento. Dalle 17 alle 21. Palazzo Roccabruna - “Canederli”. Degustazione di prodotti trentini di stagione. Info: 0461/887101. Enogastronomia 11° simposio top wine Sass Pordoi. Rifugio Maria, La terrazza delle Dolomiti - degustazioni di vini e prodotti trentini. Biglietto € 18. Info: 0462 608811. Esposizione i gusti della via claudia Borgo Valsugana. Dalle 14 alle 21. Centro sportivo - Mostra mercato dei sapori e dei territori lungo la via Claudia Augusta. Degustazione gratuita polenta e cervo. Musica DI-VIN OTTOBRE Varie località. Ore 20.30. Altopiano di Piné - Valle di Cembra - Dinvin ottobre è un percorso enogastronomico attraverso cantine, distillerie, ristoranti e botteghe tipiche per scoprire i sapori autunnali in gustosi piatti locali abbinati a vini pregiati, ma è anche un viaggio attraverso il territorio: dalle sponde del fiume Adige, alle rive del torrente Avisio fino agli specchi lacustri del pinetano. Organizza: Strada del Vino e dei Sapori Colline Avisiane, Faedo, Valle di Cembra. Strada del Vino 0461 680117. Musica Pippo Pollina e l’orchestra di Zurigo all’ Auditorium San Giuseppe Riva del Garda. Ore 21. Prevendite primi alla prima: posto unico 18 euro. Teatro LA NUORA Riva del Garda. Ore 20.45. Teatro Comprensoriale Alto Garda e Ledro - di Nino Scaglia. Filodrammatica “Tra ‘na roba e l’altra” di Cavrasto. 14° Rassegna “Ottobre a Teatro ‘09” organizzata dal Circolo Culturale “G. Zanelli”. Info: tel. 0461-237352.

Teatro DON CHECO Rovereto. Ore 20.45. Teatro di S. Maria - 17^ RASSEGNA TEATRO AMATORIALE UGO COELLI; commedia di Attilio Rovinelli con la Compagnia Teatrale El Tambarelo Bellombra. Filodrammatica Nino Berti e Circoscrizione Rovereto Sud. tel. 0464-452253.

18 domenica Cabaret “Punto.Cabaret” Trento. Ore 21.30. Ventuno.Uno, via Ventuno 1 - Punto.Cabaret: “I Miracolati”.Stagione autunnale che ospiterà e vedrà esibirsi comici e cabarettisti emergenti, provenienti da fuori regione. Il locale propone a partire da metà settembre, ogni domenica sera per 13 appuntamenti, serate di cabaret dal vivo all’insegna delle risate e del divertimento. Info: 0461/529053. Cultura Tutti nello stesso piatto Trento. Torna dal 16 ottobre al 20 novembre con la seconda edizione il festival internazionale su cibo, biodiversita. Quest’anno e proposto un concorso di cinema e altri prodotti video su questi temi. Con “Tutti nello stesso piatto” Mandacarù vuole far luce su questo legame, offrendo all’attenzione del pubblico film e documentari che raccontano il funzionamento delle filiere, del commercio equo,ma anche quello dell’industria agroalimentare, della pescicoltura e le loro ripercussioni sull’ambiente e la società. Telefono: 0461 982216. Enogastronomia sapori d’autunno all’enoteca Trento. Dalle 17 alle 21. Palazzo Roccabruna - “Canederli”. Degustazione di prodotti trentini di stagione. Info: 0461/887101. Enogastronomia sapori d’autunno all’enoteca Trento. Dalle 11. Palazzo Roccabruna - Testi poetici e musica all’Enoteca con la compagnia teatrale Arditodesìo. Ingresso libero. Info: 0461/887101. Esposizione i gusti della via claudia Borgo Valsugana. Dalle 09 alle 20. Centro sportivo - Mostra mercato dei sapori e dei territori lungo la via Claudia Augusta. Degustazione gratuita polenta e cervo. Musica DI-VIN OTTOBRE Varie località. Ore 20.30. Altopiano di Piné - Valle di Cembra - Dinvin ottobre è un percorso enogastronomico attraverso cantine, distillerie, ristoranti e botteghe tipiche per scoprire i sapori autunnali in gustosi piatti locali abbinati a vini pregiati, ma è anche

un viaggio attraverso il territorio: dalle sponde del fiume Adige, alle rive del torrente Avisio fino agli specchi lacustri del pinetano. Organizza: Strada del Vino e dei Sapori Colline Avisiane, Faedo, Valle di Cembra. Strada del Vino 0461 680117.

19 lunedì Cultura Tutti nello stesso piatto Trento. Torna dal 16 ottobre al 20 novembre con la seconda edizione il festival internazionale su cibo, biodiversita. Quest’anno e proposto un concorso di cinema e altri prodotti video su questi temi. Con “Tutti nello stesso piatto” Mandacarù vuole far luce su questo legame, offrendo all’attenzione del pubblico film e documentari che raccontano il funzionamento delle filiere, del commercio equo,ma anche quello dell’industria agroalimentare, della pescicoltura e le loro ripercussioni sull’ambiente e la società. Telefono: 0461 982216. Opera lirica AUTUNNO OPERISTICO Rovereto. Ore 20.30. Sala Filarmonica - Concerto Antonio Grott & Company. Associazione Amici dell’Opera Eustachio Garofalo Rovereto. tel. 0464-452253.

20 martedì Cultura Tutti nello stesso piatto Trento. Torna dal 16 ottobre al 20 novembre con la seconda edizione il festival internazionale su cibo, biodiversita. Quest’anno e proposto un concorso di cinema e altri prodotti video su questi temi. Con “Tutti nello stesso piatto” Mandacarù vuole far luce su questo legame, offrendo all’attenzione del pubblico film e documentari che raccontano il funzionamento delle filiere, del commercio equo,ma anche quello dell’industria agroalimentare, della pescicoltura e le loro ripercussioni sull’ambiente e la società. Telefono: 0461 982216.

21 mercoledì Cultura Tutti nello stesso piatto Trento. Torna dal 16 ottobre al 20 novembre con la seconda edizione il festival internazionale su cibo, biodiversita. Quest’anno e proposto un concorso di cinema e altri prodotti video su questi temi. Con “Tutti nello stesso piatto” Mandacarù vuole far luce su questo legame, offrendo all’attenzione del pubblico film e documentari che raccontano il funzionamento delle filiere, del commercio equo,ma anche quello dell’industria agroalimentare, della pescicoltura e le


trentinoappuntamenti loro ripercussioni sull’ambiente e la società. Telefono: 0461 982216. Musica «Orchestra Haydn» Trento. Ore 20.30. Auditorium Santa Chiara - Evelino Pidò direttore, Marco Pierobon Tromba. Numero Verde: 800-086890. Per i più piccoli “Storie a merenda” Arco. Ore 17. Biblioteca Bruno Emmert - con Claudia Berti. Letture per Bambini.

22 giovedì Cinema Gran Torino Arco. Ore 20.45. Auditorium Palazzo dei Panni - Film di C. Eastwood. Cineforum La Palma. Cultura Tutti nello stesso piatto Trento. Torna dal 16 ottobre al 20 novembre con la seconda edizione il festival internazionale su cibo, biodiversita. Quest’anno e proposto un concorso di cinema e altri prodotti video su questi temi. Con “Tutti nello stesso piatto” Mandacarù vuole far luce su questo legame, offrendo all’attenzione del pubblico film e documentari che raccontano il funzionamento delle filiere, del commercio equo,ma anche quello dell’industria agroalimentare, della pescicoltura e le loro ripercussioni sull’ambiente e la società. Telefono: 0461 982216. Cultura APERITIVI NEUROSCIENTIFICI Rovereto. Ore 18. Caffetteria Le Arti - Mart C.so Bettini n. 43 - Un passo diverso: processi di ricostruzione futura del nostro presente. Come le frontiere della tecnologia influenzano la formazione delle memorie collettive. Incontro con Massimo Poesio e Nicla Panciera, CIMeC e Fondazione Cassa di Risparmio Trento e Rovereto. tel. 0464-452253.

Teatro Il giuoco delle parti Trento. Ore 20.30. Teatro Auditorium - Stagione di Prosa. Spettacolo di Luigi Pirandello. Info: tel. 0461-213811.

23 venerdì Cultura Tutti nello stesso piatto Trento. Torna dal 16 ottobre al 20 novembre con la seconda edizione il festival internazionale su cibo, biodiversita. Quest’anno e proposto un concorso di cinema e altri prodotti video su questi temi. Con “Tutti nello stesso piatto” Mandacarù vuole far luce su questo legame, offrendo all’attenzione del pubblico film e documentari che raccontano il funzionamento delle filiere, del commercio equo,ma anche quello dell’industria agroalimentare, della pescicoltura e le loro ripercussioni sull’ambiente e la società. Telefono: 0461 982216. Cultura PAOLO ORSI, PADRE DELL’ARCHEOLOGIA DEL TRENTINO Rovereto. Ore 18. Sala conferenze Museo Civico - Paolo Orsi e la ricerca archeologica nel periodo roveretano. Conferenza con Barbara Maurina, Museo Civico di Rovereto. tel. 0464-452253. Cultura La Santa fabbrica del Vittoriale nei carteggi d’Annunzio Arco. Ore 18. Biblioteca civica Sala Riunioni, Attilio Mazza.

Enogastronomia i giovedì dell’enoteca Trento. Ore 18. Palazzo Roccabruna - “IL MERLOT IN TRENTINO”. Info: 0461/887101.

Musica DI-VIN OTTOBRE Varie località. Ore 20.30. Altopiano di Piné - Valle di Cembra - Dinvin ottobre è un percorso enogastronomico attraverso cantine, distillerie, ristoranti e botteghe tipiche per scoprire i sapori autunnali in gustosi piatti locali abbinati a vini pregiati, ma è anche un viaggio attraverso il territorio: dalle sponde del fiume Adige, alle rive del torrente Avisio fino agli specchi lacustri del pinetano. Organizza: Strada del Vino e dei Sapori Colline Avisiane, Faedo, Valle di Cembra. Strada del Vino 0461 680117.

Musica Xyrion Trio Trento. Ore 20.45. Filarmonica di Trento - V. D. Kirchner: Trio, A. Dvorak: Trio op. 21 in Si bem. magg., L. v. Beethoven: Trio op. 97 in Si bem. magg.. Tel: 0461-985244.

Teatro Il giuoco delle parti Trento. Ore 20.30. Teatro Auditorium - Stagione di Prosa. Spettacolo di Luigi Pirandello. Info: tel. 0461-213811.

Cultura personaggi che hanno dato lustro al trentino Trento. Ore 17. Associazione culturale Antonio Rosmini via Dordi, 8 - “Don Giulio Delugan: 50 anni di cattolicesimo trentino”. Relatore Severino Vareschi. Tel: 0461239994.

LA VALLE DALLE BUONE TENTAZIONI

2009

www.visitvaldinon.it

Anticphoiri sa Val di Non

Gli

23

esima

edizione

della

9 - 25 ottobre

Manifestazione enogastronomica alla riscoperta dei piatti tipici della tradizione culinaria anaune. In ambienti caratteristici i migliori chef della Val di Non propongono le antiche ricette della buona cucina locale servendosi di ingredienti semplici e genuini. I piatti della tradizione come la mosa o i tortiei da patate serviti con la mortandela e il vin groppello, la mela DOP in mille forme golose e invitanti e un’attenta selezione dei migliori vini trentini. Otto menù d’autore da scoprire e assaporare.

Hotel/ristoranti aderenti all’iniziativa: Hotel Ristorante Alpino

Brez - Tel. 0463 874396 - www.alpinobrez.it

Hotel Ristorante Rosa

Cavareno - Tel. 0463 850080 - www.hrosa.it

Hotel Ristorante Sport

Coredo - Tel. 0463 536108 - www.hotelsportcoredo.com

Ristorante Alla Pineta Hotels

Tavon di Coredo - Tel. 0463 536866 - www.pinetahotels.it

Hotel Ristorante Villanuova

Romeno - Tel. 0463 875113 - www.villanuova.com

Hotel Ristorante Margherita

Rumo - Tel. 0463 530531 - www.hotelmargheritarumo.it

Ristorante Rifugio Sores

Tres-Predaia - Tel. 0463 463500 - www.hotelrifugiosores.it

Hotel Ristorante Le Ciaspole Tret di Fondo - Tel. 0463 880117

Per informazioni: Azienda per il Turismo Val di Non Via Roma, 21 - 38013 FONDO (TN) Tel. 0463 830133 - Fax 0463 830161 - info@visitvaldinon.it

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trentinoappuntamenti 24 sabato Cabaret SERATA CON GEPPI CUCCIARI Rovereto. Ore 20.30. Auditorium Fausto Melotti - Progetto Pari opportunità. Comune di Rovereto con PAT, Comprensorio Vallagarina. tel. 0464-452253. Cultura Tutti nello stesso piatto Trento. Torna dal 16 ottobre al 20 novembre con la seconda edizione il festival internazionale su cibo, biodiversita. Quest’anno e proposto un concorso di cinema e altri prodotti video su questi temi. Con “Tutti nello stesso piatto” Mandacarù vuole far luce su questo legame, offrendo all’attenzione del pubblico film e documentari che raccontano il funzionamento delle filiere, del commercio equo,ma anche quello dell’industria agroalimentare, della pescicoltura e le loro ripercussioni sull’ambiente e la società. Telefono: 0461 982216. Enogastronomia il sabato con il produttore Trento. Ore 18. Palazzo Roccabruna - “DECLINAZIONI DI NOSIOLA” - Azienda: Cantina di Toblino (Sarche -TN). Un appuntamento con le cantine trentine che presentano la loro storia e i loro vini. Ingresso libero su prenotazione. Info: 0461/887101.

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Enogastronomia sapori d’autunno all’enoteca Trento. Dalle 17 alle 21. Palazzo Roccabruna - “La carne salada dell’Alto Garda”. Degustazione di prodotti trentini di stagione. Info: 0461/887101. Folklore festa della castagna Altopiano di Brentonico. Come ogni autunno l’abitato di Castione e l’altopiano di Brentonico si arricchisce grazie ai frutti dei propri boschi secolare: i marroni. Risale ai tempi antichi la vocazione a questa peculiare produzione dalla quale ha preso il nome lo stesso abitato di Castione. Frutti della terra necessari al sostentamento umano sin dal Medioevo, le castagne apparivano spesso nelle carte di fondazione di villaggi e colonie. Info: tel. 0464-430363. Gastronomia FESTA DELLA CASTAGNA Roncegno. vie del centro. Una ghiotta occasione per degustare, oltre alle caldarroste, un vasto assortimento di dolci a base di castagne accompagnati da fumante vin brulè. Nel corso del fine settimana la Festa, che vede tutto il paese coinvolto nella valorizzazione della produzione locale, offre la riscoperta di antiche tradizioni, con stand e bancarelle di caldarroste e prodotti tipici, assaggi enogastronomici, animazione per bambini, musica e balli tradizionali, gruppi folkloristici, e caratteristici cori di montagna. Info: tel. 0461-706101.

Musica DI-VIN OTTOBRE Varie località. Ore 20.30. Altopiano di Piné - Valle di Cembra - Dinvin ottobre è un percorso enogastronomico attraverso cantine, distillerie, ristoranti e botteghe tipiche per scoprire i sapori autunnali in gustosi piatti locali abbinati a vini pregiati, ma è anche un viaggio attraverso il territorio: dalle sponde del fiume Adige, alle rive del torrente Avisio fino agli specchi lacustri del pinetano. Organizza: Strada del Vino e dei Sapori Colline Avisiane, Faedo, Valle di Cembra. Strada del Vino 0461 680117. Musica Filigran - Concerto del Gruppo Calicanto Riva del Garda. Ore 20.30. Auditorium del Conservatorio. Teatro PER MI....SE RIDE ANCA DOPO Riva del Garda. Ore 20.45. Teatro Comprensoriale Alto Garda e Ledro - di Luciano Zendron. Filodrammatica “Arca di Noè” di Mattarello. 14° Rassegna “Ottobre a Teatro ‘09” organizzata dal Circolo Culturale “G. Zanelli”. Info: tel. 0461-237352. Teatro RUMORS Trento. Ore 21. Teatro “B. Cuminetti” - S. Chiara di Trento - di N. Simon - Filo “Romano Dellagiacoma” di Predazzo. Info: tel. 0461-237352.

Teatro Viagio di sol andata Rovereto. Ore 20.45. Teatro di S. Maria - 17^ RASSEGNA TEATRO AMATORIALE UGO COELLI. Commedia di Dino Caresia con la Filo di S. Martino di Fornace.Filodrammatica Nino Berti e Circoscrizione Rovereto Sud. tel. 0464-452253. Teatro Il giuoco delle parti Trento. Ore 20.30. Teatro Auditorium - Stagione di Prosa. Spettacolo di Luigi Pirandello. Info: tel. 0461-213811.

25 domenica Cabaret “Punto.Cabaret” Trento. Ore 21.30. Ventuno.Uno, via Ventuno 1 - Punto.Cabaret: Fritto misto di cabarettisti. Stagione autunnale che ospiterà e vedrà esibirsi comici e cabarettisti emergenti, provenienti da fuori regione. Il locale propone a partire da metà settembre, ogni domenica sera per 13 appuntamenti, serate di cabaret dal vivo all’insegna delle risate e del divertimento. Info: 0461/529053. Cultura Tutti nello stesso piatto Trento. Torna dal 16 ottobre al 20 novembre con la seconda edizione il festival internazionale su cibo, biodiversita. Quest’anno e proposto un concorso di cinema e altri prodotti video su questi temi. Con “Tutti nello stesso piatto” Mandacarù vuole far luce su questo le-


trentinoappuntamenti game, offrendo all’attenzione del pubblico film e documentari che raccontano il funzionamento delle filiere, del commercio equo,ma anche quello dell’industria agroalimentare, della pescicoltura e le loro ripercussioni sull’ambiente e la società. Telefono: 0461 982216. Enogastronomia sapori d’autunno all’enoteca Trento. Dalle 17 alle 21. Palazzo Roccabruna - “La carne salada dell’Alto Garda”. Degustazione di prodotti trentini di stagione. Info: 0461/887101. Enogastronomia sapori d’autunno all’enoteca Trento. Dalle 11. Palazzo Roccabruna - Testi poetici e musica all’Enoteca con la compagnia teatrale Arditodesìo. Ingresso libero. Info: 0461/887101. Folklore festa della castagna Altopiano di Brentonico. Come ogni autunno l’abitato di Castione e l’altopiano di Brentonico si arricchisce grazie ai frutti dei propri boschi secolare: i marroni. Risale ai tempi antichi la vocazione a questa peculiare produzione dalla quale ha preso il nome lo stesso abitato di Castione. Frutti della terra necessari al sostentamento umano sin dal Medioevo, le castagne apparivano spesso nelle carte di fondazione di villaggi e colonie. Info: tel. 0464-430363. Gastronomia FESTA DELLA CASTAGNA Roncegno. vie del centro. Una ghiotta occasione per degustare, oltre alle caldarroste, un vasto assortimento di dolci a base di castagne accompagnati da fumante vin brulè. Nel corso del fine settimana la Festa, che vede tutto il paese coinvolto nella valorizzazione della produzione locale, offre la riscoperta di antiche tradizioni, con stand e bancarelle di caldarroste e prodotti tipici, assaggi enogastro-

nomici, animazione per bambini, musica e balli tradizionali, gruppi folkloristici, e caratteristici cori di montagna. Info: tel. 0461-706101.

loro ripercussioni sull’ambiente e la società. Telefono: 0461 982216.

Musica MATINÉES IN CASA MOZART Rovereto. Ore 11. Casa Mozart - Alberto Nosè pianoforte; musiche di Mozart, Chopin, Liszt. Associazione Mozart Italia. tel. 0464-452253.

Cultura Tutti nello stesso piatto Trento. Torna dal 16 ottobre al 20 novembre con la seconda edizione il festival internazionale su cibo, biodiversita. Quest’anno e proposto un concorso di cinema e altri prodotti video su questi temi. Con “Tutti nello stesso piatto” Mandacarù vuole far luce su questo legame, offrendo all’attenzione del pubblico film e documentari che raccontano il funzionamento delle filiere, del commercio equo,ma anche quello dell’industria agroalimentare, della pescicoltura e le loro ripercussioni sull’ambiente e la società. Telefono: 0461 982216.

Musica DI-VIN OTTOBRE Varie località. Ore 20.30. Altopiano di Piné - Valle di Cembra - Dinvin ottobre è un percorso enogastronomico attraverso cantine, distillerie, ristoranti e botteghe tipiche per scoprire i sapori autunnali in gustosi piatti locali abbinati a vini pregiati, ma è anche un viaggio attraverso il territorio: dalle sponde del fiume Adige, alle rive del torrente Avisio fino agli specchi lacustri del pinetano. Organizza: Strada del Vino e dei Sapori Colline Avisiane, Faedo, Valle di Cembra. Strada del Vino 0461 680117. Teatro Il giuoco delle parti Trento. Ore 20.30. Teatro Auditorium - Stagione di Prosa. Spettacolo di Luigi Pirandello. Info: tel. 0461-213811.

26 lunedì Cultura Tutti nello stesso piatto Trento. Torna dal 16 ottobre al 20 novembre con la seconda edizione il festival internazionale su cibo, biodiversita. Quest’anno e proposto un concorso di cinema e altri prodotti video su questi temi. Con “Tutti nello stesso piatto” Mandacarù vuole far luce su questo legame, offrendo all’attenzione del pubblico film e documentari che raccontano il funzionamento delle filiere, del commercio equo,ma anche quello dell’industria agroalimentare, della pescicoltura e le

27 martedì

Cultura AUTUNNO OPERISTICO Rovereto. Ore 20.30. Sala Filarmonica - Pëtr Il’i ajkovskij - Evgeny Onegin conferenza con Carlo Todeschi. Associazione Amici dell’Opera Eustachio Garofalo Rovereto. tel. 0464-452253. Musica Budapest Concert Orchestra Trento. Ore 20.45. Sala Filarmonica - S. Barber: Adagio per archi op. 11,I. Stravinski: Apollon Musagete, A. Pärt: Summa per archi, P. I. Caikovski: Serenata per archi. Tel: 0461-985244.

28 mercoledì Cultura Incontri di archeologia Trento. Ore 17.30. S.A.S.S. - Comunicare l’archeologia. Relatore prof. Daniele Manacorda, Dipartimento di Studi Storico-Artistici, Archeologici e sulla Conservazione, Università degli Studi Roma Tre.

Cultura Tutti nello stesso piatto Trento. Torna dal 16 ottobre al 20 novembre con la seconda edizione il festival internazionale su cibo, biodiversita. Quest’anno e proposto un concorso di cinema e altri prodotti video su questi temi. Con “Tutti nello stesso piatto” Mandacarù vuole far luce su questo legame, offrendo all’attenzione del pubblico film e documentari che raccontano il funzionamento delle filiere, del commercio equo,ma anche quello dell’industria agroalimentare, della pescicoltura e le loro ripercussioni sull’ambiente e la società. Telefono: 0461 982216. Cultura VIAGGI SENZA VALIGIA IN GIRO PER IL MONDO Rovereto. Alle 15 e alle 20. Sala Filarmonica - con Giorgio Ceriani. Università Età Libera Comune di Rovereto. tel. 0464-452253.

29 giovedì Cinema Il seme della discordia Arco. Ore 20.45. Auditorium Palazzo dei Panni - P. Corsicato. Cineforum La Palma. Cultura Tutti nello stesso piatto Trento. Torna dal 16 ottobre al 20 novembre con la seconda edizione il festival internazionale su cibo, biodiversita. Quest’anno e proposto un concorso di cinema e altri prodotti video su questi temi. Con “Tutti nello stesso piatto” Mandacarù vuole far luce su questo legame, offrendo all’attenzione del pubblico film e documentari che raccontano il funzionamento delle filiere, del commercio equo,ma anche quello dell’industria agroalimentare, della pescicoltura e le loro ripercussioni sull’ambiente e la società. Telefono: 0461 982216.

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trentinoappuntamenti

30 venerdì Cultura Tutti nello stesso piatto Trento. Torna dal 16 ottobre al 20 novembre con la seconda edizione il festival internazionale su cibo, biodiversita. Quest’anno e proposto un concorso di cinema e altri prodotti video su questi temi. Con “Tutti nello stesso piatto” Mandacarù vuole far luce su questo legame, offrendo all’attenzione del pubblico film e documentari che raccontano il funzionamento delle filiere, del commercio equo,ma anche quello dell’industria agroalimentare, della pescicoltura e le loro ripercussioni sull’ambiente e la società. Telefono: 0461 982216. Cultura “LA RELIGIOSITA’ NELL’ARTE” Villa Lagarina. Ore 18. Palazzo Libera - inaugurazione mostra a cura dell’associazione Nord Sud Villa Lagarina. Durata mostra dal 30.10.2009 al 15.11.2009. Orari di apertura: da martedì a venerdì 14 - 18 sabato e domenica 10-12.30; 14-18, lunedì chiuso. Cultura PAOLO ORSI, PADRE DELL’ARCHEOLOGIA DEL TRENTINO Rovereto. Ore 18. Sala conferenze Museo Civico - Paolo Orsi e Rovereto: un rapporto mai interrotto, conferenza con Fabrizio Rasera. Museo Civico di Rovereto. tel. 0464-452253. Cultura LE POESIE DI NIVES Rovereto. Ore 18. Biblioteca civica - di e con Nives Fedrigotti e con Vinicio Cescatti e Fabrizio Zeni. tel. 0464-452253. Cultura CAFFÈ DIBATTITO Rovereto. Ore 20. Bar Teatro c.so Bettini - con Thierry Bonfanti. Università Età Libera Comune di Rovereto. tel. 0464-452253. Cultura LA RELIGIOSITÀ NELL ARTE Villalagarina. Ore 18. Palazzo Libera - Espongono: M. Franca Grisolia, Nietta Lisi, Giovanni Mengon. Orario mostra: martven:14-18, sabato-domenica: 1012 e 14-18.

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Musica festival internazionale musicantica Trento. Ore 21. Badia di San Lorenzo - GRUPPO STRUMENTALE CORELLI di Borgo Valsugana, violino concertatore Andrea Ferroni, CORO VOCI BIANCHE ˝GARDA TRENTINO˝, direttore Enrico Miaroma, INEDITI DI LAURENCE FEININGER.

31 sabato Cultura Tutti nello stesso piatto Trento. Torna dal 16 ottobre al 20 novembre con la seconda edizione il festival internazionale su cibo, biodiversita. Quest’anno e proposto un concorso di cinema e altri prodotti video su questi temi. Con “Tutti nello stesso piatto” Mandacarù vuole far luce su questo legame, offrendo all’attenzione del pubblico film e documentari che raccontano il funzionamento delle filiere, del commercio equo,ma anche quello dell’industria agroalimentare, della pescicoltura e le loro ripercussioni sull’ambiente e la società. Telefono: 0461 982216. Cultura Pomeriggi d’Opera Rovereto. Ore 18. Sala Filarmonica - Giacomo Puccini: amore e passioni intorno a Tosca, introduce Vivien Hewittcon Ombretta Macchi soprano, Fulvio Oberto tenore, Silvia Gasperini pianoforte. Civica Scuola Musicale R. Zandonai, Associazione Amici dell’Opera E. Garofalo di Rovereto e Centro Servizi Santa Chiara di Trento ingresso libero. tel. 0464-452253.

Enogastronomia il sabato con il produttore Trento. Ore 18. Palazzo Roccabruna - “PREERI... 5000 ANNI FA ALL’OMBRA DEL MONTE BALDO”. Azienda: Maso Roveri (Avio - TN). Un appuntamento con le cantine trentine che presentano la loro storia e i loro vini. Ingresso libero su prenotazione. Info: 0461/887101. Escursionismo Notte di Ognissanti: La Tridentum Sotterranea Trento. “Appuntamenti di trekking urbano”. In notturna. Sotto le strade e le piazze medioevali di Trento sopravvive ancora la Tridentum romana. Dell’antica città murata i siti archeologici oggi visitabili hanno restituito parti di mura e una porta d’accesso, la Porta Veronensis, una torre, tratti di strade lastricate e marciapiedi, fossati e resti dell’impianto fognario, una domus con i suoi decori, alcune case e botteghe artigiane, tra cui una vetreria. Il trekking propone la scoperta di Tridentum attraverso un suggestivo itinerario nel centro storico cittadino. Informazioni e prenotazioni: 0461/216000. Escursionismo APPUNTAMENTI DI TREKKING URBANO Trento. Ore 18, 19 e 20. Alla scoperta dei tesori nascosti. Notte di Ognissanti: La Tridentum Sotterranea. Il trekking propone la scoperta di Tridentum attraverso un suggestivo itinerario notturno nel centro storico cittadino con soste enogastronomiche, approfondimenti storico-culturali e momenti di intrattenimento. Informazioni e prenotazioni: Azienda per il Turismo Trento, Monte Bondone,

Valle dei Laghi, via Manci 2, 38100 Trento, tel. 0461.216000 - fax 0461.216060, www.apt.trento.it e-mail: informazioni@apt.trento.it. Musica GORAN BREGOVIC Rovereto. Palazzetto dello Sport. tel. 0464-452253. Teatro DO OMENI, TRE HOSTESS E ‘NA SERVA Riva del Garda. Ore 20.45. Teatro Comprensoriale - Gruppo Insieme di Bolzano. Teatro LA DONNA VOLUBILE Trento. Ore 21. Teatro “B. Cuminetti” - S. Chiara di Trento - di C. Goldoni. Associazione CulturaleTeatrale “Libero Teatro” di Grumes. Info: tel. 0461-237352. Teatro La tosa e lo storione Lusan di Vezzano. Ore 20.30. Inaugurazione Teatro Valle dei Laghi - monologo tragicomico scritto e interpretato da NATALINO BALASSO. Scenografia di Italo Grassi. Teatro ROBE TURCHE Rovereto. Ore 20.45. Teatro di S. Maria - 17^ RASSEGNA TEATRO AMATORIALE UGO COELLI. Commedia di Samy Fayad adattata in dialetto trentino da Roberto Claudiani con la Filodrammatica di Civezzano. Filodrammatica Nino Berti e Circoscrizione Rovereto Sud. tel. 0464-452253.

Le meccaniche dell’infelicità Pino Tour 2009 Loperfido novembre 2009 05 VILLA LAGARINA 06 Rovereto 07 lavis 07 levico terme 14 Arco 15 Spiazzo Rendena 20 Calliano 26 Telve 27 Cles

Palazzo Libera, ore 20.30 Blulibri, ore 17.30. Libreria Pulce d’acqua, ore 11 Libreria Edison, ore 17.30 Libreria Cazzaniga, ore 17.30 Punto lettura, ore 15.30 Sala Comunale, ore 20.30 Biblioteca, ore 20.30 Sala Ex-Filanda, ore 20.30

dicembre 2009 02 Cavalese Biblioteca, ore 20.30 04 Vigolo Vattaro Biblioteca, ore 20.30 09 Caldonazzo Sala S. Sisto, ore 20.30 11 Trento CS Bruno, ore 21 16 Primiero Biblioteca, ore 20.30 19 Borgo Valsugana Tilt, ore 18.

www.pinoloperfido.it

Enogastronomia i giovedì dell’enoteca Trento. Ore 18. Palazzo Roccabruna - “ROSSO DI SERA” - Dolci nettari a confronto. Info: 0461/887101.



trentinoscoop&news

“Corpi estranei” alle officine monzani Le celebrazioni per i Vent’anni di Melinda Grande festa in Val di Non per il Consorzio Dell’unica mela dop italiana. Mannheimer, Onder e teocoli tra gli ospiti d’onore

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l sole della Val di Non e oltre 4.000 persone hanno festeggiato il 5 settembre, a Clès i 20 anni di fondazione del Consorzio Melinda, produttore della mela più famosa d’Italia, prima e unica mela a denominazione d’origine protetta (dop) e coltivata dalle 5.200 famiglie di frutticoltori della Val di Non riuniti in Consorzio dal 1989. Le celebrazioni hanno previsto una Mostra fotografica sulla coltivazione di mele in Val di Non e la storia del Consorzio, un incontro pubblico con la partecipazione di Renato Mannheimer (Presidente ISPO) che ha presentato un’indagine su La qualità e le scelte dei consumatori in tempo di crisi, il giornalista Luciano Onder che ha fatto il punto relativo alle ultime novità in campo medico e scientifico su Ruolo della mela nella corretta alimentazione e per la prevenzione della salute, e la partecipazione di personalità istituzionali locali tra le quali Gianfranco Zanon (Presidente del Comprensorio Val di Non) e Tiziano Mellarini (Assessore all’agricoltura, foreste, turismo e promozione della provincia di Trento). Conclusione in serata con il nuovo spettacolo One Man Show di Teo Teocoli, “dal derby al nuovo”. Nato nel 1989 per certificare l’origine e la produzione delle mele, il Consorzio Melinda è composto dalle 16 cooperative produttrici di mele operanti nelle Valli di Non e di Sole e raggruppa come soci circa 5.200 produttori ortofrutticoli (il 98% di quelli presenti sul Teo Teocoli territorio), su un territorio 88

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Il 25 e 26 settembre a trento

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orpi estranei”, entità aliene all’interno di una struttura industriale-artigiana tramite le quali i macchinari, le luci e persino gli odori mutano la loro identità. La percezione da parte dei visitatori viene confusa, sconvolta, profondamente sollecitata a cercare una connotazione estetica in un contesto solitamente votato ad altre attività. È stato questo il filo conduttore della terza edizione dell’evento d’arte contemporanea “ALL LEVELS”, Augusto Monzani, Elena Negriolli Ugel frutto della e Germano Wolf dedizione dei due ideatori nonché organizzatori Germano Wolf ed Elena Negriolli Ugel e organizzato grazie alla disponibilità di Augusto Monzani nel concedere gli spazi della sua azienda. “ALL LEVELS 3 – corpi estranei” ha presentato quest’anno installazioni site-specific e lavori fotografici e video del duo gwenornothing, formato da Germano Wolf ed Elena Negriolli Ugel. Cambia quindi la formula che aveva caratterizzato le prime due edizioni, che avevano ospitato le opere di alcuni artisti emergenti trentini. che si estende su un totale di 6.500 ettari, per produrre ogni anno un miliardo di mele, tutte identificate con l’inconfondibile bollino blu di Melinda. I festeggiamenti non hanno fatto dimenticare la solidarietà e, attraverso diverse iniziative che coinvolgeranno il Consorzio, le 5.200 famiglie di Renato soci e i commercianti Mannheimer (circa 1.350 tra i migliori dettaglianti di ortofrutta operanti su tutto il territorio nazionale) è stato avviata una raccolta di fondi da destinare alla ricostruzione del mercato rionale de L’Aquila andato distrutto nel corso del terremoto della primavera scorsa.




trentinoscoop&news

racchette nonese per beneficenza Rileggo, la prima libreria low cost Un’idea di Francesco Lorenzi e Cristina pucher

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ileggo nasce da una forte passione per la cultura, in particolare dall’amore per la lettura e per la musica. Francesco Lorenzi e Cristina Pucher raccontano che dalle trasferte a Milano e dai viaggi nelle città europee tornavano sempre con valige piene di libri usati poiché nelle grandi città, soprattutto a Londra, la cultura del libro usato è molto vivace. Per questo hanno pensato che sarebbe bello avere un punto vendita di libri e di dischi usati in stile second hand anche a Trento e lo hanno realizzato. Dalla sua porta in stile british ideata e realizzata dal geometra Giovanni Lorenzi, padre di Francesco, Rileggo offre un accogliente salottino per sfogliare un libro in tranquillità, ascoltare un disco o leggere il giornale sorseggiando una tazza di caffè o tè, grazie alla collaborazione instaurata con uno dei bar del quartiere. Rileggo vuole essere inoltre un punto d’incontro culturale per la città, infatti, la libreria dà la possibilità a scrittori, poeti e artisti emergenti di presentarsi e farsi conoscere. Rileggo è e resterà una passione, come affermano i due librai. Entrambi, infatti, hanno i propri lavori e per questo la libreria rimarrà aperta due sere in settimana: giovedì e venerdì dalle 18 alle 22.30 e il sabato tutto il giorno. Proprio in questo momento non troppo felice dal punto di vista economico Rileggo offre ai lettori e agli appassionati di musica l’opportunità di soddisfare i propri gusti ad un prezzo ragionevole grazie al fascino dell’usato. Ogni libro, ogni brano musicale possiede un’anima, l’anima di chi lo ha scritto o composto e l’anima di coloro che l’hanno letto e ascoltato, di chi ha vissuto e di chi ha sognato grazie a esso. Ogni volta che un libro cambia proprietario, ogni volta che un nuovo sguardo ne sfiora le pagine, il suo spirito acquista forza. I libri sono in vendita al 50% del prezzo di copertina e i cd e i vinili a prezzi accessibili a tutti. Una buona parte del catalogo è online su aNobii al link: http:// www.anobii.com/rileggo/ books Francesco Lorenzi e Cristina Pucher

Un centinaio gli atleti che hanno gareggiato per l’unicef

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n centinaio i tennisti che nelle varie gare sono stati protagonisti della nona edizione del meeting per l’Unicef organizzato dall’Us Ronzone Sportinsiene, con la collaborazione della Val di Non Sport Gestion e la disponibilità della famiglia Battocletti del Bar Giulia. Seguito con attenzione ed esperienza dalla giudice Lia Alessi, il torneo si è svolto sui campi della tennishalle di Cavareno ed ha decretato risultati di tutto rilievo, come il successo nel singolare femminile della valligiana Valentina Covi di Seio, davanti alla brava e giovanissima bolzanina Elena Bucci (foto). Nel singolare maschile “amatori”, successo per il padovano Jacopo Clementi davanti a Robert Dalla Schiava di Cremona, mentre nella categoria “agonisti”, vittoria quasi scontata per il milanese Aldo Croci, che ha battuto in finale Franco Zanin di Cles. Racchette nonese anche nel doppio maschile con Stefano Genetti e Marco Battocletti e nel doppio misto con Giorgio Borzaga e Valentina Covi. Il meeting rientrava nel progetto di sensibilizzazione sul triste fenomeno dei bambini soldato, promosso dall’Unicef.

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Opera di m. boAto

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VAterlive? SARà UN SUCCESSO CULTURALE Carla de Carli e ivo fruet parlano dell’idea di maurizio menestrina

FOTO GASPERINI

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ontinua l’avventura del “Vaterlive Project” di Maurizio Menestrina, ovvero realizzare opere d’arte reinventando una nuova vita per water e bidet dimessi a scopo benefico, ma soprattutto ecologico. Si tratta di una provocazione, d’accordo, ma quella di Menestrina è finalizzata a una reazione, ovvero convincere l’opinione pubblica che l’ambiente va tutelato anche partendo dall’oggetto più usato eppure meno considerato di questo mondo: il water. Il progetto è rivolto a sensibilizzare rispetto al problema dei tumori, alla loro prevenzione e cura. per questo è stato coinvolta la “Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori” regionale, nella persona del presidente Mario Cristofolini. Tra gli artisti coinvolti ci sono nomi noti come Matteo Boato, Thomas Belz, Pierluigi Negriolli e molti altri. Ognuno interpreterà a suo modo l’oggetto “incriminato”. Le opere verranno messe all’asta, durante una manifestazione pubblica nel 2010. Info: 340.8640271. Questo mese, per le tre domande, gli artisti Ivo Fruet e Carla De Carli. Come è stato coinvolto nel progetto “Vaterlive”? FRUET: Ci conosciamo da tempo col Maurizio. Sin dai tempi della scuola d’arte, io insegnante e lui studente. Conoscevo il suo lavoro. È nato subito un certo feeling. DE CARLI: Ho conosciuto Menestrina tramite un amico. Ci siamo incontrati e mi ha parlato con passione di questo simpatico e utile progetto. Convincendomi. Fattivamente, cosa ha messo o metterà in campo per la “causa” di Menestrina? F: Ho la mia opera qui davanti, in questo momento. Colori acrilici assicurati da un fissante. Non è la mia prima volta. Ho già dipinto cessi negli anni Sessanta a Roma. D: Ne ho già preparati due di water. Due acrilici che rappresentano un fiore e una distesa marina. Devo confessare che mi sono divertita un mondo. A quali risultati “Vaterlive” potrà portare e quale tipo di riscontro incontrerà presso il grande pubblico? F: Maurizio renderebbe interessante qualsiasi cosa... A parte gli scherzi, l’idea è veramente meritevole. Da ciò

L’abruzzo “visita” trento e il trentino Delegazione ricevuta dal sindaco Andreatta

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ono una trentina le persone provenienti dall’Abruzzo colpito dal terremoto che sono stati ospiti in Trentino. Il gruppo – accolto dalla Cooperativa SPES nella casa per ferie a Sanzeno in Val di Non – ha ringraziato il Sindaco Alessandro Andreatta per tutta una serie di interventi promossi

dal Tavolo trentino per l’Abruzzo a cui aderisce anche il Comune di Trento. Tra questi gli abruzzesi hanno ricordato una nuova scuola, la prima chiesa riaperta dopo il terremoto, l’iniziativa “Una biblioteca per l’Abruzzo”, ma più in generale il grande impegno quotidiano e l’umanità di tutti i volontari trentini nei loro paesi. “Avevamo tutta una serie di risorse, dai Vigili del fuoco volontari - sempre in prima fila quando c’è da aiutare - ad un servizio biblioteche con ottime professionalità. Era doveroso da parte nostra metterle a vostra disposizione in questo momento di grande difficoltà” ha detto il Sindaco alla delegazione proveniente da L’Aquila. che gettiamo in terra, la terra ci restituisce sempre qualcosa. Un fiore, ad esempio. Vaterlive è un’idea dissacrante, ma costruttiva. Spero serva a smuovere la gente. Sarà un suc-cesso culturale... D: Un progetto utile ad indagare la creatività perché il water è un oggetto tutto sommato difficile da interpretare. Sono scettica sulla sensibilità ecologica delle persone, ma spero che Vaterlive scuota un po’ le coscienze.

Vuoi collaborare al progetto? telefona al 340.8640271 o invia una mail a info@trentinomese.it

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Risto3 Società Cooperativa Via del Commercio, 57 TRENTO Tel. 0461.825275 www.risto3.it info@risto3.it

Qualità nella ristorazione

Risto Party Via del Commercio, 22 TRENTO Tel. 0461.402028 party@risto3.it


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Arriva il pane “automatico” Grande successo per il festival dei borghi A rango anche Niccolò Fabi

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esta, riflessione, solidarietà: Rango e San Lorenzo in Banale chiudono il loro straordinario Festival dei borghi più belli d’Italia con un grande successo organizzativo e di immagine, sancito dalle migliaia di visitatori accorsi nella giornata di domenica tra le vie e le piazze del borgo di Rango. E sul palco allestito sulla fontana di Rango i sindaci Attilio Caldera e Gianfranco Rigotti, insieme alla presidente dell’Apt Terme di Comano-Dolomiti di Brenta Rosanna Parisi hanno passato le consegne al borgo di San Ginesio (Mc) che ospiterà il prossimo anno il festival. Con la consapevolezza di un grande lavoro svoltosi nel migliore dei modi grazie alla collaborazione instauratasi tra istituzioni, volontariato, professionisti coinvolti nell’organizzazione dell’evento. Una degna e festosa conclusione, con gli stand di oltre sessanta borghi e il divertimento per famiglie tra vie e piazze, per un festival che ha saputo offrire importanti momenti di riflessione nella giornata di sabato: a Castel Stenico numerosi interventi di spessore hanno descritto lo stato della tutela dei borghi sul fronte antisismico, dando l’idea di beni storico-artistici preziosi e fragilissimi: la metà dei borghi più belli d’Italia è nella categoria di sismicità più alta, un numero ben oltre le media nazionale relativamente alla totalità dei comuni italiani. Un plauso e un abbraccio morale è arrivato quindi alla Protezione civile trentina e a quanto sta facendo in Abruzzo, con la consegna nei giorni scorsi delle prime sessanta case in legno a Onna e San Demetrio. Dal punto 94

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In via S. Pio X a Trento. Un’idea dei fratelli Dalprà

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a aperto il 12 settembre in via san Pio X al civico 99 il primo negozio automatico della città. Questa proposta innovativa è firmata dal Panificio Fratelli Dalprà, storica azienda di panificazione di lunga tradizione a Trento, che ha deciso di andare “oltre” con una proposta inedita, che guarda al futuro. L’idea coraggiosa, in un territorio piuttosto restio alle innovazioni, vuole rispondere a una sempre maggior esigenza di flessibilità e libertà di acquisto del cittadino: senza passare dalle code del supermercato per pochi articoli da comperare, risulta senz’altro più pratico e veloce acquistare alcuni prodotti nel piccolo negozio di fiducia, a cui ora si aggiunge la possibilità di servirsi autonomamente, con risparmio di tempo e denaro, senza trascurare la qualità, da sempre punto di forza del Panificio Fratelli Dalprà. Il pane non può mancare, considerata la genesi di questo punto vendita, che va ad affiancare quelli tradizionali distribuiti sul territorio cittadino, ma ci saranno anche tutti i prodotti da forno di questa azienda di panificazione (grissini, dolci, ecc.), ma anche bibite, caffetteria e tutti i prodotti freschi che si possono comperare in un panificio. Oltre il pane, dunque, recita il sottotitolo del nuovo logo del Panificio Fratelli Dalprà, che ci sta davvero provando ad andare oltre e ad aprire nuove prospettive per un acquisto diverso, rapido, economico, di eccellente qualità con una vasta gamma di prodotti selezionati… oltre il pane.

di vista tecnico, è stata illustrata la normativa antisismica, ricordando che prima della messa in sicurezza degli edifici singoli viene quella dei contesti. Per quanto riguarda le testimonianze delle aree terremotate, particolarmente interessante quella di Venzone, in Friuli, ricostruita dopo i sismi del 1976 “dove era e come era”. Infine, la piazza di Rango si è magicamente vestita di emozioni con il concerto di Niccolò Fabi, capace di richiamare circa 2000 persone, entusiaste e letteralmente conquistate dalla poesia del cantautore romano. Che non si è risparmiato, offrendo brani nuovi e vecchi dialogando col pubblico e ammettendo di non avere “mai suonato su una fontana”, il luogo dove era allestito il suggestivo palco. In chiusura, Fabi ha “diretto” il coro dei piccoli delle “Nuove voci giudicariesi” pronti a cantare “Insieme”, la canzone di solidarietà con l’Abruzzo incisa da un gruppo di artisti italiani tra cui lo stesso Fabi.


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nomi che cambiano in Rai e alla “mach” Giuseppina si diverte e rende tutti più felici Alla trattoria “A la Coà” e all’hotel alexander di molveno

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a cena alla trattoria “a la Coà” in quel di Ospedaletto, è stata resa magica dalla proprietaria, Valentina Azzolini, trentina doc, già modella della stilista Anna Gaddo. Valentina ha messo a centro tavola tante orchidee rosa, per rendere il tutto en pendant con gli invitati - per l’occasione, tutti in rosa. Altrettanto piacevole è stato l’incontro all’hotel Alexander di Molveno, gestito con ottimo savoir faire da Alessandro Bonetti e da Mirella. Nell’occasione Giuseppina ha detto: ”Rendere felici le persone mi gratifica e mi sembra di essere più utile”. La stessa frase detta al festival di Venezia da Nicholas Cage...

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Bleggi raggiunge la pensione, salamini succede a gius

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opo Marco Zeni e Maurizio Struffi, un altro volto “noto” della Televisione regionale ha lasciato la RAI. Augusto Bleggi, inviato speciale della redazione di via Perini ha raggiunto l’età della pensione (65 anni il 13 settembre) e ha salutato i colleghi con i quali ha condiviso scrivania (e stipendio) per quasi trent’anni. Dopo aver cominciato a collaborare con

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1) Con Massimo Rigo, Maurizio Corneliani, e famiglia. 2) Valentina Azzolini, con l’orchidea, Monica e Claudio di Mantova, Giuseppina e Claudio. 3)Alessandro Bonetti con il nipotino Samuel. 4) festa in Rosa con una coppia neosposi di Verona. 5) Tutti in rosa in Cadillac. Con Giuseppina, Aldo Pellegrini, Evi Medici, Ottavia e due amiche.

l’Adige (1970) mentre era responsabile del mensile del comune “Trento Notizie”, è passato all’Ufficio Stampa dell’associazione degli Industriali della provincia di Trento. Nel 1977 ha contribuito alla nascita di TVA, la prima emittente televisiva privata del Trentino. È approdato alla RAI nel 1980. Per un periodo ha seguito l’atletica leggera e altro sport per le testate nazionali della RAI. La passione degli ultimi anni è stata la pallavolo con la squadra di casa, l’Itas Diatec, che ha accompagnato e commentato, in ogni impegno, fino alla conquista dei titoli di campione d’Italia e d’Europa. È Francesco Salamini, 70 anni, il nuovo presidente della Fondazione Mach, già Istituto Agrario di San Michele all’Adige. È stato nominato dalla Giunta provinciale, con propria delibera, secondo quanto previsto dalla legge istitutiva della Fondazione. Di Salamini è nota l’attività accademica e di ricerca in Italia e all’estero, fra l’altro come responsabile del dipartimento di colture vegetali del Max-Planck Istitut di Colonia.

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iL libro del mese Alessandra Sartori vince ad ancona Allo “Story slam”, con un racconto intitolato “l’orso”

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oveva scrivere un racconto di 3600 caratteri, partendo da un oggetto, una frase e dal tema “mutazioni”. Alla fine ha sbaragliato il campo. La giovane scrittrice trentina, Alessandra Sartori ha vinto, questa settimana, la quinta edizione dello story slam di Ancona. Lo ha fatto con un racconto intitolato “l’Orso”: la storia molto kafkiana di una donna e di un plantigrado annidatosi nel suo organismo. Un concorso letterario fuori dai canoni classici, quello di Ancona. La parola slam, nel gergo americano, designa un impatto, una sberla; deriva dall’espressione “to slam a door”, letteralmente “sbattere una porta”. Questo termine è stato associato ad un genere di poesia orale (sonora e vocale) per il suo potere di catturare lo spettatore e “schiaffeggiarlo” con le parole, con le immagini, al fine di scuoterlo, di emozionarlo. Alessandra, che ha pubblicato tre libri per ragazzi con l’editore trentino Curcu & Genovese, confessa di scrivere semplicemente perché, pur nella fatica, la diverte. Una sfida all’ultimo racconto, quella di Ancona. Alla fine Alessandra è stata premiata nientemeno che da Antonio Moresco, il più visionario degli scrittori italiani contemporanei. “La scrittura è una grande forma di libertà ed è un peccato che troppe volte la gente guardi ad essa come ad una sorta di lavoro mancato” dice la Sartori. Per non parlare della scuola, che anziché invogliare agisce da vero e proprio deterrente nei confronti della passione per lo scrivere. Meno male che ci siamo laureati da un bel pezzo, allora. 96

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Trento 2050 circa: l’infelicità ha le sue meccaniche. Un romanzo che ispeziona il peggiore dei nostri futuri possibili

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arack Hussein Obama è ancora un presidente, novantenne; il minareto della moschea di Trento spicca alto, tra le case e i capannoni di una periferia illividita; l’inceneritore lo si nota, eccome; ed è ovunque il logo di ReziaCom, l’azienda istituzione che con la sua presenza permea ogni settore della vita pubblica (e privata) del Trentino. Per non dire della severa Milizia che assicura l’ordine in una terra di suo già ordinata. Fatti due conti, siamo nel 2050, anno più, anno meno. Colà Pino Loperfido colloca il suo nuovo romanzo, atteso dopo i fuochi d’artificio di “Teroldego”, impietoso spaccato dell’universo giovanile trentino che suscitò non poco rumore. Chissà se basterà l’aver collocato in un futuro prossimo la trama – serrata – del nuovo romanzo, ad evitare qualche nuova, ulteriore polemica. “Le meccaniche dell’infelicità” è un lavoro ambizioso, che ha richiesto una dedizione non episodica e che ci consegna uno scrittore ormai maturo, capace di una sfida stilistica coraggiosa, e vinta. Qualcuno potrebbe parlare di “romanzo difficile”. Perché, sembra facile la vita scombiccherata che ci portiamo spesso appresso, anche nelle ridenti valli alpine? Allora, ci si tuffi con convinzione nella trama che Loperfido ha tessuto. Perché dietro le sue storie che si intrecciano e inseguono, sorrette da una scrittura sempre più solida e sicura – sorprendentemente altra, capace di scandagli psicologici e dolorose incursioni nelle pieghe dell’animo e delle pulsioni umane, rispetto ai toni volutamente giovanilisti e gergali del precedente “Teroldego” -, ci sono appunto i temi eterni della (fragile) condizione umana. Felicità ed infelicità, il desiderio; il senso del tempo che passa; la morte e il sesso, (assieme, come no?), la nostalgia e la memoria. E c’è il Trentino che verrà – meglio, che l’autore intravvede possibile, alla sua maniera -, nelle fitte pagine di questo romanzo assai poco accomodante. C’è Giacomo Andreatti, il protagonista. Medico da tempo lontano da Trento e che a Trento torna per il funerale del


trentinolibreria Maurizio Gentilini Fedeli a Dio e all’uomo Museo storico in Trento onlus

Iginio Rogger Storia della Chiesa di Trento Il Margine

Ida Boni Quel freddissimo inverno Egon

La pubblicazione del carteggio tra Alcide De Gasperi e don Giulio Delugan – composto dalle 61 lettere scritte dai due personaggi tra il 1928 ed il 1954 – rappresenta un nuovo e significativo contributo, che ci consente di ricostruire alcuni momenti di particolare interesse nella biografia di De Gasperi. Giulio Delugan (18911974) fu una figura di particolare rilievo nella storia del cattolicesimo trentino del Novecento, non solo sul piano religioso, ma anche organizzativo, giornalistico, politico e sociale. Molto apprezzato dal vescovo Celestino Endrici, fu segretario del Comitato diocesano per l’Azione cattolica, assistente dei circoli giovanili maschili e dell’Associazione degli universitari cattolici trentini, che gli consentì, tra l’altro, di allacciare un rapporto di amicizia con Giovanni Battista Montini. Nel 1926, a seguito della crisi col regime fascista, fu don Delugan a sostituire De Gasperi alla direzione de Il Nuovo Trentino, divenendo nel 1929 direttore del periodico Vita trentina.

Questo libro è il magistrale affresco delle vicende secolari della Chiesa trentina scritto dal più importante storico trentino vivente, monsignor Iginio Rogger, grande studioso del Concilio di Trento, e protagonista delle ricerche storiche che portarono all’abolizione del culto del piccolo Simonino, la cui morte, alla fine del ‘400 era stata falsamente attribuita agli ebrei. Un libro divulgativo, rivolto al grande pubblico, agli studenti e a tutti coloro che sono interessati alle vicende ecclesiali e civili di una terra che è stata crocevia di storia europea. Iginio Rogger (1919) è sacerdote, storico, teologo. Dopo gli studi alla Gregoriana e al Germanicum, ha insegnato Storia della Chiesa e Liturgia. Nel 1975 ha fondato l’Istituto di scienze religiose di Trento e dal 1950 dirige il Museo Diocesano. Moltissime le sue pubblicazioni scientifiche: sui primi secoli della Chiesa in Trentino, sull’epoca medievale, sul Concilio di Trento, sul caso del Simonino. Nel 2006 l’Università di Trento gli ha conferito la laurea honoris causa in Giurisprudenza.

La valle di Ledro, il lago dalle acque cangianti circondato da montagne e boschi che arrivano sino a sfiorarne le rive, una vecchia casa da tutti molto amata e più tardi oggetto di contestazioni, ripetuti litigi, dolorose separazioni. E insieme a tutto questo il trascorrere delle stagioni, in particolare dell’inverno: un gelido, lunghissimo quasi interminabile inverno che è quello tra il 1944 e il 1945, nel corso dell’ultimo anno della Seconda guerra mondiale che coincide al tempo stesso con un primo affacciarsi di identità da parte di Vera, poco più che una bambina. Quando la famiglia, ancora integra e unita, riparata quasi al completo in quella casa, che da sempre era stata considerata la casa delle vacanze, per sfuggire agli ultimi durissimi mesi di guerra, approda davanti al lastrone compatto di ghiaccio costituito dal lago, in una vallata e in un villaggio semisommersi dalla neve. Una realtà unicamente fatta di mamme e bambini, dei fatti di ogni giorno, dei lontani echi della guerra che si fanno sempre più insistenti e prossimi ma anche di giochi e di nuove paure legate all’avventura del crescere.

padre. Non un padre qualsiasi, visto che Franco Andreatti era stato il presidente – ed anche assessore – della Provincia di Trento. E se il figlio medico se ne era andato con non pochi conti in sospeso verso una realtà che gli stava stretta, era invece rimasto il fratello di Giacomo, Giorgio, anch’egli in politica, anch’egli candidato a sedere sulla poltrona. Loperfido snoda il suo racconto in una manciata di giorni – tutti segnati da una pioggia continua e sporca che fa tanto Blade Runner, nella Trento del 2050 -, prima e dopo il funerale di quello che era stato uno degli uomini più potenti (il più potente?) della sua terra. E accende la miccia di una storia dove i nobili ideali di una autonomia comunque apportatrice di ricchezza (ed ordine, assicurato anche dai manganelli della Milizia) si intrecciano con vicende non del tutto pulite. Basti dire che c’è di mezzo anche la morte misteriosa di Vigilio Endrizzi, un uomo d’affari che con i figli del presidente Andreatti aveva diviso non solo gli affari, appunto, ma anche la passione per una donna, Elisa, forse l’altra grande protagonista del romanzo Essì, anche l’amore e l’erotismo entrano - senza invaderle - in queste pagine, tra l’imponente cerimonia funebre (con corollario di ipocrisia ben sparsa) e il girovagare di Giacomo che in quei pochi giorni – di ritorno in una terra che ancora ama e che però sente lontana e distante -, è chiamato ad

un viaggio a ritroso nel tempo, faccia a faccia con mille diverse pulsioni. Nella terra dove ReziaCom sembra onnipresente, non è peraltro solo il potere della politica ad uscire acciaccato dal racconto di Loperfido. Ecco Giuliana, giovane ed ambiziosa cronista di un quotidiano locale, che approfitta del funerale e di un innocente abbraccio tra Giacomo e la mai dimenticata Elisa, per imbastire un articolo scandalistico, beccandosi l’epiteto di “quella troia” dal candidato presidente, che peraltro si scoprirà poi in combutta con la medesima, quanto a scambi di notizie e di favori. Eppure, lo si ripeta. Questo romanzo è appunto un viaggio attorno alle meccaniche dell’infelicità – e ai mille stratagemmi messi in atto per cercare di sfuggirne - e in questo Trento non è che parte del tutto, nella prosa di Loperfido. Quindi, pagine tutt’altro che provinciali. Per essere chiari e per dare al topino impazzito della copertina, prigioniero della ruota che gira, quel che gli spetta. La possibilità di interrompere quel triste giro senza fine. (C.M.) Pino Loperfido

Le meccaniche dell’infelicità

Curcu & Genovese (Euro 15, pagine 416)

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Degustare il vino a tremila metri vent’anni dopo, Riapre la “civica” Una mostra inaugurale e retrospettiva, alla fondazione

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l 10 ottobre la Fondazione Galleria Civica – Centro di Ricerca sulla Contemporaneità di Trento aprirà ufficialmente al pubblico il suo programma di attività con una mostra dal titolo 1989-2009 / Overview, Celebration, Critique, a cura di Andrea Viliani. Articolandosi in un programma di diverse mostre e progetti esposti in vari luoghi della città di Trento, la mostra celebra i venti anni di attività espositiva della Galleria Civica d’Arte Contemporanea di Trento, aperta nell’autunno del 1989, e pone a confronto, tra rivisitazione storica e sguardo progettuale, i programmi e gli sviluppi dell’identità istituzionale della Galleria con la storia dell’arte italiana contemporanea. Il percorso espositivo di Civica 1989 2009. Celebration, Institution, Critique è strutturato in tre sezioni, dedicate ad artisti già presentati presso la Galleria Civica attraverso un vasto spettro di attività ed interventi che, appunto, la mostra rintraccia e riattiva mostre personali e collettive, progetti didattici, editoriali, per il web, conferenze, seminari, performance, materiale d’archivio o corrispondenze: una grande retrospettiva storica, una serie di progetti diffusi sul territorio cittadino che hanno per protagonista le due generazioni “di mezzo”, quelle che hanno accompagnato di fatto le attività della Galleria, dal 1989 al 2009, e infine una serie di mostre-statement personali dedicate ad artisti emergenti, di cui quella a Trento costituisce la prima mostra organizzata da un’istituzione pubblica italiana. La mostra si propone al tempo stesso come celebrazione e riflessione critica, come retrospettiva e prospettiva, in cui le categorie storiografiche e le ricerche artistiche, così come le generazioni, si confrontano in modo inedito tra loro: muovendosi in modo fluido fra progetti

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Simposio Top Wine 2950, sulla vetta del Sass Pordoi

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imposio Top Wine 2950, questo il nome dell’evento enogastronomico da ricordare per l’autunno. Sabato 17 ottobre 2009 al Rifugio Maria, sulla vetta del Sass Pordoi, si svolgerà l’undicesima edizione della manifestazione nata dalla collaborazione fra la Società Incremento Turistico Canazei, i Sommeliers di Fassa e Fiemme e l’Associazione Vignaioli del Trentino. È l’appuntamento enogastronomico probabilmente più alto al mondo e, grazie alla sua collocazione sulla vetta del Sass Pordoi, il Top Wine 2950 è riuscito ad unire l’arte naturale delle Dolomiti, oggi patrimonio dell’umanità, con l’arte e la cultura dei prodotti dei Vignaioli del Trentino. La manifestazione si propone come opportunità di accrescimento della cultura enologica di ognuno, offrendo la possibilità di un confronto diretto con oltre 20 produttori in una cornice naturale fra le più suggestive al mondo. Il Rifugio Maria è raggiungibile in 4 minuti con la funivia dal Passo Pordoi e dall’arrivo della funivia si accede direttamente alla terrazza panoramica del rifugio. La partecipazione al Simposio Top Wine 2950 ha un costo di 18,00 euro e comprende il biglietto a/r in funivia, la degustazione ed il bicchiere personalizzato della manifestazione. Non è richiesta la prenotazione.

differenti, delineando nel suo complesso un laboratorio metodologico in corso, la mostra si sforza di delineare, all’interno del sistema artistico italiano, le caratteristiche di quello spazio di riflessione ed esposizione che la Fondazione mira a diventare, unendo le caratteristiche del museo e quelle più agili e mobili del centro di ricerca, uno spazio in grado di rivolgersi al passato, in questo caso alle origini dell’arte italiana contemporanea, esplorata da vari punti di vista (estetico, sociale, politico, economico, istituzionale, più genericamente “di sistema”), e insieme di agire in tempo reale sugli scenari culturali e sociali della contemporaneità. Al contempo la mostra intende radicare l’azione della Fondazione nel contesto in cui opera, la città di Trento, in cui propone un’azione culturale diffusa e interdisciplinare in stretto contatto con le più importanti istituzioni culturali della città.


trentinoenogastronomia

ristoranti

in ogni numero trentinomese vi propone due ristoranti provati per voi I ristoranti presentati in questa rubrica sono una libera scelta redazionale. Il nostro giudizio anche se critico, è espresso in “cuori” perchè, comunque, il difficile lavoro del ristoratore merita rispetto.

Segnalazioni e commenti: redazione@trentinomese.it

ANTICA SACRESTIA DA PUB A RISTORANTE Fino a qualche mese fa era uno dei pub del centro storico di Trento, gay friendly, e gestito da uno dei volti noti della città, Giorgio, meglio conosciuto come Giorgione (anche ex negozio d’abbigliamento 37). Ad aprile, però, ha scelto di lasciare e dedicarsi a un altro progetto, cioè il bar di Wilma Tommasi, sotto i portici di piazza Duomo. Così, la sua Sacrestia è stata trasformata dai nuovi gestori – di origine emiliana - in ristorante. Fa sempre bene un posto nuovo in città. E qui alla nuova Sacrestia vi consiglio di andarci se avete voglia di una buona tartare di carne oppure un filetto. Per questo genere di piatti merita. Per il resto, la proposta è abbastanza risicata e non vi nascondo che si rischia di non trovare niente in menu che vi ispiri. Nella degustazione fatta con degli amici, comunque, le capesante gratinate erano gustose, la carne salada con rucola, grana e mela nella norma (un 6 se dovessi dare un voto dall’1 al 10), benissimo la “Nostra tartare di manzo” e il filetto di manzo su pietra lavica, da non bissare, invece, il semifreddo alla crema. E un giallo: i tagliolini fatti in casa, ai funghi porcini e tartufo. Sugo non brillante a parte, a me e anche ai miei amici sembravano trenette, e non fatte in casa. I giorni seguenti, confrontandomi con altre persone che in quel periodo erano state lì a mangiare ed avevano preso lo stesso piatto, ho avuto modo di capire che anche loro avevano avuto gli stessi miei dubbi sia sul gusto che sul confezionamento casalingo delle tagliatelle-trenette, troppo regolari e troppo poco ruvide per sembrare home made. Ma potremmo sbagliarci. Prezzo per un pasto completo, 69 euro, tutto incluso. Anche qui, un po’ altini. Scorrendo il menu posso segnalarvi che tra gli antipasti c’è la composizione di pesce spada affumicato e tonno, il prosciutto e melone e il tortel de patate, ma solo su ordinazione. Tra i primi, cappelletti fatti in casa in brodo o panna e prosciutto, tortelli di zucca fatti in casa, gramigna al ragù di salsiccia modenese, strangolapreti alla trentina. Tra i secondi, lumache alla bourguignonne, orata aromatizzata al forno, formaggio alla griglia con polenta e funghi, Dulcis in fundo i dolci, tre semifreddi e un soufflè al cioccolato. C’è sicuramente spazio per migliorare, ma qualche spunto interessante si trova anche adesso. ANTICA SACRESTIA trento via Marchetti, 13 Tel: +39(0461)985754 www.ristoranteanticasacrestia.it Chiuso la domenica

cibo ♥ ♥ ♥ ♥ ♥ ambiente ♥ ♥ ♥ ♥ ♥ prezzo ♥ ♥ ♥ ♥ ♥

TRATTORIA AI TRE GAROFANI MENU CON SORPRESA Non so da che parte iniziare. Soprattutto, sto cercando le parole più diplomatiche possibili per non sembrare quella che assolutamente non sono, cioè una cronista gastronomica odiosa e “malmostosa”, come qualcuno mi ha definita per qualche altro mio racconto in questa pagina. Per quanto mi riguarda, vorrei sempre raccontare di cene fantastiche, piatti poetici, servizi accurati e sorridenti, esperienze da consigliarvi e non da rifuggire, ma purtroppo non sempre è così. E allora, come faccio sempre, vi racconterò della mia cena Ai Tre Garofani di Trento così come la racconterei a uno qualsiasi dei miei amici. Martedì sera di settembre, locale pienissimo. “Buon segno”, penso. Accanto al mio tavolo ce ne sono ben due che dialogano con uno dei patron e si capisce che sono degli habituè. Altro buon segno. Ordino i miei piatti e poi sfoglio la lista dei vini. Nel frattempo ricevo un aperitivo: delle bollicine che non mi vengono spiegate né mostrata l’etichetta della bottiglia, per cui posso supporre che fosse Prosecco, ma forse mi sbaglio. Di sicuro ne ho fatto un sorso e il resto l’ho lasciato. Non mi piaceva. Nel tentativo di scegliere il mio vino incappo in un errore tipico del correttore di Word: Maso Toresela era diventato Maso Tortesela. Sorrido e ordino un Maso Bergamini. Poi inizia ad arrivare in tavola quello che ho ordinato, anticipato da un saluto della cucina composto da una crema di zucca niente male. Il sandwich di formaggio di alpeggio con insalata all’aceto balsamico invecchiato vent’anni altro non è che un mezzo toast con un po’ di formaggio, e, sorpresa, in mezzo c’è anche un’alice, non segnalata nella descrizione del piatto. Dalla cucina si giustificano che in effetti non c’è scritto in menu, ma che la mettono sempre, l’alice. Peccato che non sia un ingrediente apprezzato da tutti e che quindi il galateo di ogni chef prevederebbe di farlo sapere ai propri commensali. Poi arriva il nido di polenta con fonduta di formaggi di malga e porcini, ma al loro posto mi ritrovo dei finferli. Buoni, ma non sono proprio la stessa cosa e anche qui, nel menu non ve n’era menzione, tanto meno dalla cucina si sono premurati di avvisare prima di portarmi il piatto. Le tagliatelle ai funghi porcini (forse congelati, ma non ve lo assicuro) e tartufo nero (non male) erano condite anche con un ragù di capriolo, dei bocconcini di carne talmente duri da risultare immangiabili. Stessa storia per il petto d’anatra con melata di Rododendro, cotto sicuramente troppo. Sconsolato, il carinissimo cameriere mi propone di provare almeno il dolce, un tortino di cioccolato con semifreddo ai fichi: bene il tortino (anche qui, ho il sospetto che fosse di quelli che molti chef acquistano già pronti per essere messi in forno), mentre il semifreddo in bocca dava la sensazione di avere delle scaglie di ghiaccio. Prezzo? 98 euro, acqua, vino, caffè inclusi. Anche se di antipasti ne ho presi due e il vino costava 25 euro (non è che gli altri costassero molto meno), mi sembra davvero esagerato. TRATTORIA AI TRE GAROFANI trento via Mazzini, 33 Tel: +39(0461)237543 Chiuso la domenica

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OTTOBRE: Cadono le foglie


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