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OTTOBRE 2017
LÀ DOVE ARANO I CAVALLI SUGLI ASSOLATI PENDII DELLA VAL DI GRESTA...
Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Trento. Contiene i.p. In caso di mancato recapito inviare al CDM di TRENTO per la restituzione al mittente previo pagamento resi.
ANNO XXV N. 308
9 771724 550805
ISSN 1724-5508
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appuntamenti, incontri e attualità trentina
GIOIA LIBARDONI “I SOGNI SON DESIDERI E QUALCHE VOLTA SI REALIZZANO...”
STEFANO ROBOL UN LIUTAIO PER IL FUTURO
Speciallea
Vini del ina Vallagar
UN CAFFÈ A CASA DI... GIORGIO ZANELLA: IL BUON GUSTO COME FILOSOFIA DI VITA VALLARSA SIAMO ANDATI A TROVARE LA NUOVA MISS ITALIA
RICCARDO LICATA RICORDO DELL’ALFABETO PITTORICO DELL’ARTISTA
Miss Alice!
IL GENIO IN TRENTINO WOLFGANG AMADEUS MOZART AD ALA E ROVERETO...
FESTE D’AUTUNNO FIERE ED EVENTI IN TRENTINO E IN ALTO ADIGE
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trentinocommenti
RING di Silvia Tarter
verde ostinato ASSURDITÀ DA SAPIENS IN UN POMERIGGIO DI SHOPPING ESTREMO
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na delle cose che rende straordinari, ed estremamente interessanti, noi esseri umani è la nostra creatività. Con la nostra mente possiamo immaginare, inventare e costruire, una miriade di situazioni, di contesti, di storie e di oggetti concreti. Questa nostra caratteristica ha certamente contribuito a portarci dove siamo ora, a farci evolvere e progredire. Col tempo abbiamo migliorato la nostra condizione iniziale, in primis dal punto di vista del benessere fisico, cosa che ci ha consentito di allungare progressivamente la nostra vita, e poi imparando via via a costruire un sistema sociale ed economico sempre più articolato e complesso. A volte però, immersi nel benessere generale come siamo - mi riferisco ovviamente alla realtà dell’Occidente benestante - forse tendiamo a perdere di vista quali sono le cose che contano davvero, le esigenze basilari, primordiali che stanno alla base della famosa piramide dei bisogni di Maslow, e che a volte, se siamo fortunati, facciamo scivolare tanto in basso da dare per scontate. Mi è capitato di fare questi strani pensieri dopo un giro in centro a Milano qualche sabato fa, in una nota catena che offre abbigliamento, cosmetica e casalinghi non proprio per tutte le tasche. Presa d’assalto da turisti di ogni parte del mondo, specie giapponesi che non mancano mai, tutti entusiasti e febbricitanti in preda alla shopping mania, mi è sembrato di essere un po’ fuori dal mondo. Fuori da quello sicuramente. Tutto quello che ho osservato in quegli infiniti piani pieni di scaffali e manichini colmi di merci e vestiti, infatti, mi è sembrato assurdo, tanto da chiedermi, ma come ci siamo arrivati fino a qui? Nel settore abbigliamento, dovunque voltassi lo sguardo c’erano vestiti pazzeschi, e lo dico proprio perché manco un pazzo li avrebbe potuti indossare, tanto erano improbabili, con fantasie inguardabili e abbinamenti imbarazzanti; i prezzi naturalmente erano altrettanto pazzeschi, spesso e volentieri oltre il migliaio di euro. Mi sono sentita un’aliena, nell’aggirarmi, incredula nella mia ingenuità e incapacità di comprendere, tra vestaglie da 2000 euro, abiti di piume e paillettes, alcuni indossabili solamente da persone con gambe di almeno un metro e mezzo, e poi ancora, tuniche di velluto che qualcuno avrebbe potuto tranquillamente infilarsi per sfilare alle Feste Vigiliane di Trento, (ovviamente altrettanto costose, quanto soffocanti e inutili nel caldo umido 8
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RING della grande città). Anche tra le scarpe e gli accessori mi sono trovata circondata da stranezze: infradito pelose da uomo delle caverne, dove il primordiale bisogno di ripararsi dal freddo è scomparso, sostituito dal mero vezzo estetico; stivali infiniti con altrettanti infiniti intrecci di lacci; boa cosparsi di lustrini; sciarpe e cappelli più costosi di una vacanza al mare... davvero, io non sono riuscita a comprendere il perché di tanta eccitazione della gente. Casomai avrebbero dovuto provare frustrazione, di fronte ai prezzi proibitivi e non sempre giustificabili. Vabbè, lasciamo perdere la moda, con i suoi capricci ed estri, che a chi non la capisce e non la segue può sembrare una signora sconosciuta; la ciliegina sulla torta, e lo stupore più grande, l’ho provato piuttosto salendo all’ultimo piano di quel grande negozio, destinato agli alimentari. Una boutique degli alimentari, ad essere precisi. Tra bottiglie di vino, lattine di patè di fegato d’oca impilate, preziosissime cioccolate e piramidi di dolciumi, mi sono imbattuta in una bottiglietta che ha attirato la mia attenzione. Conteneva aceto balsamico con scaglie d’oro. Ora, da persona onnivora che si nutre anche di insalate, pure quelle condite con l’aceto balsamico, sia più o meno realmente invecchiato, l’aggiunta delle scaglie d’oro mi è sembrata davvero un tantino eccessiva. Ma sarà poi buono alla fine? Vagando ancora tra gli scaffali, un’altra chicca mi ha fatto drizzare i capelli e anche un poco indignare: l’acqua griffata. Una bottiglietta d’acqua minerale in una bottiglia di vetro, dal design minimale ed elegante, firmata da un noto stilista. 75 ml di acqua venduta a più di 5 euro. Ora, va bene tutto, va bene che esistano la moda e il settore del lusso, che danno lavoro a un sacco di gente, portano alto il nome dell’Italia e contribuiscono a far girare l’economia. Ma l’acqua griffata mi sembra davvero un po’ una presa in giro. Pagare tanto un bene essenziale, che tra l’altro andrà gestito con sempre più oculatezza nel futuro prossimo, solamente perché contenuto in una bottiglia di vetro (questo sì, almeno) contrassegnata dallo svolazzo di uno stilista? L’acqua?!? Ah ecco, forse però è questo il messaggio insito che si vuole trasmettere: l’acqua è un bene prezioso, così prezioso che è bene che cominciamo ad abituarci a pagarla cara. Sarà.
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Scopriti intenditore. Basta un attimo per passare da un generico grappino a quello con la maiuscola: l’unico, l’originale, il Grappino firmato Bertagnolli. Basta un sorso per apprezzarlo. E un istante per diventare intenditore. bertagnolli.it
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RING di Tiziana Tomasini
di Pino Loperfido
a mali estremi IL MODERNO ORSO TRENTINO: ALLE VOLTE FA IL BRILLANTE, ALLE VOLTE NEANCHE TI SALUTA…
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n un periodo in cui si fa un gran parlare di orsi – orsi che ci sono, che ci devono-non ci devono essere, che ci sono ancora, che non ci sono più ecc… – colgo lo spunto per riflettere un po’ su quel genere (tipicamente trentino, così vuole la tradizione popolare) di essere umano alquanto ombroso e schivo, tanto da meritarsi l’appellativo del plantigrado che ultimamente, invece, pare essere piuttosto incline agli incontri ravvicinati. Insomma l’uomo – orso esiste ancora, eccome. Soprattutto in alcune situazioni… E chissà a quanti di voi, come a me, è capitato. È capitato cioè di incontrare qualcuno che in un certo contesto si comporta in un determinato modo e poi – in altre circostanze – si ripresenta in vesti e modi completamente differenti. Tanto da spiazzare. Una sorta di abile trasformista, un illusionista delle relazioni sociali, un portatore di maschera. Da sfoderare in ogni occasione. Ma succede solo a Trento o tutto il mondo – come recita l’antico adagio – è paese? Fatto sta che succede spesso. Succede che parli con un collega di lavoro, un comune conoscente, un genitore di compagni di classe dei figli. E ci parli senza secondi fini, ma con buone argomentazioni, per delle buone mezz’ore su argomenti che accomunano, magari anche in una pausa caffè. Magari ti chiedono anche l’indirizzo mail o il numero di telefono per restare in contatto sulle suddette tematiche trattate verbalmente. E poi la reazione inaspettata. Incontri per strada quella stessa persona poco tempo prima affabile e loquace ma in contesto non più di singolo quanto di coppia – ovvero al fianco del compagno o della compagna – e ti saluta a malapena o addirittura ti ignora, facendo finta di non conoscerti. Fossimo nel Medioevo, potrei anche capire. Ma evitare addirittura il saluto mi suona eccessivo. Quante volte sono rimasta col “ciao” sospeso? Un’infinità. Anche da parte di colleghi che a scuola insegnano, oltre alla storia, alla letteratura e a tutte le altre discipline, anche l’educazione alla cittadinanza e le convenzionali norme di convivenza sociale. Di recente mi è successo con un collega giornalista. Incontrato poco tempo prima in un contesto letterario, avevamo discusso sulle tematiche in questione in modo sciolto e amichevole. Incontrato in città con la moglie, distoglieva lo sguardo al momento di salutare. Vabbè. Ma in questi casi che si fa? Si fa finta di niente e si ricomincia il gioco del “se sono solo ok, altrimenti no” oppure ci si ripromette di assumere una linea fredda a prescindere dalla situazione? Mistero. Intanto, arrivederci a tutti. 10
tmottobre
perfidie
DI QUANTO POLIPROPILENE NON HO BISOGNO. FARE COMUNITÀ AL CENTRO RACCOLTA MATERIALI
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e Socrate ci si trovasse a passare si sentirebbe confortato nel suo famoso adagio: “Di quante cose non ho bisogno”. Gli consiglierei di passare di sabato mattina, quando si registra il picco di affluenze settimanali. Stiamo parlando del CRM, acronimo che sta per Centro Raccolta Materiali. Trattasi di quegli ameni non luoghi in cui ci rechiamo quando il nostro poggiolo o la nostra cantina, oppure il giardino, proprio non ce la fanno più a contenere il volume di carta, giornali, involucri, borse, cartoni, bottiglie, imballaggi di ogni genere e poi rami, erba, fiori, olio esausto. Questo per quanto riguarda i rifiuti ordinari. Ci sono poi quelli straordinari, tipo il divano liso, il quadro rotto, il tavolino scheggiato, ecc.. Insomma, per farla breve, non so al vostro, ma al mio CRM il sabato mattina si forma una specie di processione laica: auto educatamente incolonnate che attendono di poter espellere il proprio fetente contenuto. È un’abitudine irrinunciabile. Ed è facile anche che si faccia amicizia tra dannati del riciclo. E ci si confronti. Perché, vedete, è abbastanza chiaro che quello che non serve più a te non è detto che coincida con quello che non serve più a me. Magari il triciclo di tuo figlio che ora ha diciotto anni, potrebbe andar bene per mio nipote che di anni ne ha tre; e quella poltrona mi pare ancora troppo nuova per finire in discarica, che sprecone sei... E poi trovandosi gomito a gomito davanti ai cassoni si scoprono le abitudini alimentari e di vita. Sì, insomma, quasi quasi verrebbe da invocare un po’ di privacy e l’installazione delle barriere apposite, come agli sportelli bancari. Voglio dire: saranno ben affari miei quello che butto, o no?! Siamo un piccolo popolo, insomma, in questi sabato mattina dello scarto. Un popolo che, per dirne una, di fronte alle quantità abnormi di plastica ed altro, si mette a fare pensieri strani. Che se solo nel nostro paesino del pit si raccoglie tutta quella roba, figuriamoci in tutta la provincia. In tutta Italia. Nel mondo. Una cosa che non si può immaginare. Anche perché noi buttiamo buttiamo e poi la volta successiva il cassone lo troviamo miracolosamente vuoto, e non ce lo domandiamo mica dove è andata a finire tutta la porcheria della settimana prima... Dice: ma cos’è colpa nostra se al giorno d’oggi entri al supermercato per comprare due kg di cibarie e ne esci con quattro di imballaggi?! Proprio così, caro il mio saggio ateniese. Qui non è un problema di bisogni, ma di polipropilene. Devi aggiornarla la tua frasetta.
trentinocommenti
RING di Stefano Margheri
caninamente QUANDO NASCE UN BAMBINO IL CANE DEVE ESSERE COINVOLTO PER LA FELICITÀ DI TUTTI
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ui, lei e il cane e, ad un certo punto della vita, la lieta notizia di un nuovo arrivato. Si tratta di una circostanza alquanto frequente, se è vero che le coppie giovani, dopo la piacevole esperienza di diventare compagni di un fedele amico, sentano spesso l’esigenza di “allargare” la famiglia. La domanda che sorge spontanea sarà: come la prenderà il lui a quattro zampe? Ebbene, perché la risposta sia positiva e rassicurante, dovranno essere osservate alcune fondamentali regole, come l’abituazione, il coinvolgimento e la prevenzione. Sotto il primo profilo, una volta avuta la certezza del nascituro che verrà, sarà suggeribile introdurre una serie di rituali il più possibile simili a ciò che davvero accadrà quando il bimbo sarà accolto in casa. Così, potranno essere fatti conoscere al cane i cosiddetti “strumenti” usuali, quali il passeggino, i pannoloni, la culla e tutto ciò che farà parte del nostro mondo nei molti mesi a venire. Questi “strumenti” saranno per il nostro amico “stimoli” di per sé nuovi e neutri e per tale ragione il loro avvicinamento potrà essere associato a conseguenze positive come il rilascio di gustosi bocconi. Sempre in ottica preparatoria, potrà essere utile insegnargli a camminare al guinzaglio mentre guideremo il passeggino imprestato da amici o parenti, in modo che egli possa comprendere che, anche in tale situazione, le regole dello starci accanto senza tirare o strattonare saranno le medesime. Inizieremo così con piccoli giri dell’isolato, per pochi minuti al giorno, fino a rendere il tutto piacevole e normale. Separatamente, potremo anche procurarci un bambolotto del tipo “ciccio bello”, creando una possibile immagine del bimbo che verrà. Lo potrà annusare, senza eccessivi leccamenti, nonché assisterà alla sua vestizione, pulizia e cura come se fossimo già davvero all’opera. Un aspetto che non dovrà essere trascurato sarà, inoltre, la conoscenza del pianto del futuro arrivato e ciò potrà avvenire facendo piangere il bambolotto che avremo in braccio. Ideale, per questo, associare questa nuova vocalizzazione ad ulteriori “premi”, al fine di evitare che tali strane note possano produrre reazioni emozionali di eccitazione o paura. Quando il bambino “simulato” sarà stato conosciuto
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RING a sufficienza, potremo addirittura concatenare passeggino e ospite, posizionando il “ciccio bello” all’interno e proponendo alcune passeggiate come se fossimo già genitori. Lo faremo in silenzio, o con la colonna sonora del pianto, persino chiedendo al cane di sedersi accanto a noi proprio a fronte di tali note. In breve tempo, egli avrà imparato che, in presenza del futuro bimbo, dovrà attivare specifici comportamenti, attendendo la conclusione delle operazioni per poter essere lodato e premiato. Staremo così coinvolgendo il cane in quella che diventerà routine famigliare, evitando di doverlo relegare in spazi di contenimento e solitudine nelle effettive situazioni che si verranno a creare. Se saremo stati costanti e coerenti, quando giungerà il lieto giorno il nostro amico non aspetterà altro di fare, nei modi corretti, la conoscenza del nuovo “membro del branco”, ben sapendo che tutto questo sarà portatore di partecipazione e piacere. Egli, infatti, sarà ormai consapevole e certo, senza che l’improvvisa novità possa recargli disorientamento o disagio. Da quel momento in poi, il coinvolgimento diventerà reale, senza tuttavia dimenticare la terza regola della prevenzione. Non dovrà, infatti, accadere che cane e bimbo si trovino da soli in luoghi separati dai genitori, non potendo noi stessi prevedere tutte le possibili reazioni del fedele amico. Egli, piuttosto, sarà accanto a noi nello svolgimento delle azioni di ogni giorno, tanto in casa che nel corso delle passeggiate. Se la situazione divenisse critica, per pianti eccessivi o troppi visitatori, potremo anche consentirgli di raggiungere la sua cuccia, posizionata in una zona periferica allo scopo di garantire una adeguata quiete. Riferendoci alle esigenze dell’amico a quattro zampe, sarà anche opportuno, per quanto possibile, mantenere un sufficiente livello di attività psico – fisica, compiendo gli esercizi quotidiani, giocando con altri simili e dilettandosi in camminate anche senza la presenza del “fratellino minore”. Eviteremo, così, l’insorgenza di condizioni di noia che, nel tempo, potrebbero produrre l’insorgenza di comportamenti problematici. Infine, quando arriveranno i primi spostamenti a “gattonamento”, il cane potrà assistere sempre sotto il nostro ferreo controllo, nuovamente collegando i movimenti del bimbo a condizioni di soddisfacimento quali i premi, le carezze ed alcuni esercizi divertenti. In quest’ottica, quindi, il nostro amico a quattro zampe non potrà che vedere il nuovo arrivato come il preludio di nuovi piaceri, divenendo a tutti gli effetti il suo primo e strenuo “tutore”. Il gruppo sociale famigliare avrà perseguito lo scopo di risultare, tutti insieme, armonici e coesi, quasi si trattasse di… un branco di lupi! lamiaelle@gmail.com
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RING di Fiorenzo Degasperi
scempi ed esempi QUANDO LA POLITICA SI DIMENTICA DELLA PROPRIA MEMORIA STORICA
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gni luogo, ogni paese, ogni territorio possiede il suo genius loci. Scomparsi gli dèi, dimenticati i santi, rimangono i poeti, gli artisti, i letterati ad assumere su di sé il compito di ricordarci che senza cultura ogni luogo perde la propria anima. E senza anima non esiste memoria, quindi passato, ostacolando il presente e la progettazione del futuro. Gli artisti scivolano irrimediabilmente nel sogno e nell’utopia quando decidono di lasciare in eredità ai propri paesi e città il loro patrimonio artistico fatto di idee, di fantasie, di creatività. Ogni quadro, ogni scultura regalata o acquistata dalla comunità è un frammento di tempo e di spazio, un arricchimento della vita quotidiana, una dimostrazione che il segno e il colore possono diventare strumenti della conoscenza del mondo che ci circonda. Per questo gli illuminati mecenati in tutto il mondo fanno a gara affinché artisti, poeti e letterati lascino le proprie testimonianze in un luogo che, col tempo, diventerà un potenziale centro di interesse culturale, turistico e economico. Sono nate così le grandi fondazioni artistiche, molti musei e gallerie d’arte contemporanea europee e americane. Ma, quando succede nella nostra piccola terra, queste potenzialità cultural-turisticheeconomiche diventano intralci, impedimenti, noie, intoppi per gli ingranaggi politici e per gli stessi politici della comunità che preferiscono giocarsi i soldi in modo diverso che non perseguendo la qualità della cultura. Questo breve incipit per raccontarvi l’ennesima beffa a discapito di artisti che, nel corso degli anni, si sono sentiti in dovere di lasciare alla propria comunità le proprie opere se non anche la propria abitazione, – oppure di vederle acquisite in parte –, con la speranza che venissero esposte – o almeno non finissero per diventare soltanto “arredo d’ufficio” – e che la propria abitazione-studio diventasse una galleria pubblica dove l’arte e la cultura potessero avere un tetto sopra di sé per poter far circuitare opere, idee, desideri. Questo affinché i concittadini avessero di che mostrare ai turisti, ai viandanti e ai letterati-artisti che arrivano l’estate e 14
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RING l’inverno per presentare le loro chicche per poi sparire, che anche un piccolo paese ha saputo offrire grandi personaggi. Veniamo ora ai nomi. Il paese è quello di Fiera di Primiero, gli artisti sono Mario Fincato (San Martino di Castrozza, 1940 – Feltre, 1982) e Silvio Alchini (Fiera di Primiero, 1936 – 2014). Pittore e musicista il primo, grande scultore il secondo. Nel caso di Mario Fincato il Comune di Transacqua aveva acquistato, alla data del 31 dicembre 2013, un corpus di 5 opere ad olio e 37 opere a tecnica mista e china, grazie alla lungimiranza del sindaco di allora. L’intento era quello di acquisire tutta l’opera di Mario Fincato per arrivare, assieme alle Associazioni del territorio, a ricercare gli opportuni strumenti per sensibilizzare e promuovere l’attività artistica, la conoscenza e lo studio di un periodo storico attraverso le opere e la figura dell’artista stesso con progetto esaustivo. Cambio di amministrazione e improvvisamente la memoria storica diventa un impedimento: si blocca l’acquisizione del resto delle opere di questo artista e tutto cade in un vergognoso silenzio. Ciò succede anche con Silvio Alchini, uno dei più importanti scultori lignei del nord Italia negli anni Ottanta e Novanta, con alle spalle decine di mostre in gallerie italiane ed estere, soprattutto americane. Nell’‘84 viene colpito da un ictus ed è costretto su una sedia a rotelle. La Bottega delle Arti, valente associazione culturale e motore della cultura del Primiero, negli anni aveva allestito due grandi mostre, con conseguente catalogo, a Mario Fincato e a Silvio e Giulio Alchini (altro valente disegnatore, architetto, design). Poi soltanto il silenzio. Quando Silvio Alchini muore lascia al comune di Fiera di Primiero la sua casa-galleria con all’interno svariate opere – tra cui i famosi “Torsi” noti in tutta Italia e le “Texture” lignee che racchiudono l’ultimo alito dell’artista –, col vincolo di esporle e di far diventare lo spazio un motore culturale artistico per l’intera valle. Cambiano le giunte, cambiano i politici. Cambiano anche i bilanci comunali ma ciò non spiega assolutamente l’abbandono delle opere, dei sogni e delle speranze di questi artisti che hanno fatto tanto per la loro valle e che si ritrovano, ancor più che dimenticati, semplicemente abbandonati. Eppure questi politici hanno ancora da capire – consigliamo loro di leggere bene il quotidiano Il Sole 24 Ore – che la cultura è un volano economico-turistico di prima qualità. A noi amanti dell’arte, amici e compagni degli artisti scomparsi, rimane l’amaro in bocca nel vedere come la memoria storica, l’Arte con l’A maiuscola, finisca in cantina o dimenticata in un angolo di un ufficio. Probabilmente qualcuno potrebbe sporgere denuncia per inadempienza contrattuale, per non aver rispettato i testamenti di questi artisti con i rispettivi lasciti o gli acquisti effettuati in passato su progettualità ben definite. Come siamo caduti in basso. Speravamo che l’azione dell’artista solandro Paolo Vallorz, che ha portato via i propri quadri dal Mart di Rovereto perché non continuassero a marcire nelle cantine, fosse soltanto un caso isolato. Caro mio Trentino culturale sempre più provinciale, dimentico del proprio passato, ignorante del proprio presente e incapace di progettare il proprio futuro.
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RING di Denise Fasanelli
di Fabio Peterlongo
lost in glocal LA CHIMERA DEI “BRISAROI”
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fungaioli o “brisaroi” sono gli abitanti della zona che, partendo prima delle luci dell’alba, armati di bastone e dell’immancabile cestino di vimini, agghindati a puntino contro l’umidità con scarpe, giacconi e berretti impermeabili, quasi sempre dai colori mimetici, vanno per funghi e ne trovano in abbondanza all’interno dei boschi di faggio, larice, castagno, quercia o abete. I più preparati portano con sè un coltellino ad uncino ed uno spazzolino per pulire le loro “prede” sul posto. Porcini, finferli, prataioli, chiodini, imbutini, vescie o “slofe” in dialetto, funghi “dal sangue” o della carne. E poi passano ai prati con attenzione, tra mirtilli e piccoli abeti, nella speranza di incrociare gli ombrelloni, più famosi come mazze tamburo. I funghi, per fini alimentari o per curiosità, hanno suscitato attrazione e paura da sempre nelle nostre valli, stimolando la fantasia popolare e numerose leggende di gnomi, streghe e folletti, a causa della loro forma singolare e il loro comparire quasi improvvisamente. Ancora oggi, gli appassionati si raccontano segreti e trucchi, più o meno veri e scientifici, si “rubano” soffiate sui posti tenuti nascosti e si dicono qualche bugia, per non sentirsi da meno di altri, riguardante il loro bottino. Fanno un gran parlare del bosco, soprattutto del sottobosco, della sua cura e del tempo, aspettando i temporali improvvisi e il clima perfetto per l’apertura della stagione: “Se si alza il vento rovinerà tutto”. Non di rado, possiamo ascoltarli mentre discutono del terreno: “È ancora troppo asciutto” oppure “È troppo bagnato”. Per alcuni tutto dipende dalla luna che quando cresce fa maturare i funghi sotto terra, quando cala li aiuta a spuntare in poche ore. Per altri, un segnale importante e positivo è la muffa che si forma sulle viti in autunno, mio nonno era uno di questi, anche se non ricordo fosse mai tornato con il cestino vuoto, muffa o non muffa! E gli infiniti consigli che si scambiano sul come cucinarli o conservarli: padellate di finferli, funghi crudi, alla griglia o trifolati, tagliatelle ai funghi, lasagne e risotti, crema di funghi, crespelle o frittate, scaloppine ai funghi, prataioli ripieni, funghi fritti o impanati, funghi sott’olio, al naturale, congelati o essiccati. Questi “brisaroi” sono però tutti accomunati dalla ricerca della stessa chimera, il premio più ghiotto e prestigioso, quello che li riempie di fierezza ancor più di un cestino pieno di diverse specie: “la brisa da un chilo o più”. È quella che vanno cercando e per la quale si sentono in eterna competizione, sportivamente parlando, con i loro “colleghi”. Ed è quella su cui girano le voci più improbabili di amici degli amici che ne hanno raccolte di dimensioni leggendarie sfamando intere vallate. 16
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blues di provincia ALLA FACCIA DELLA MOTIVAZIONE. NUOVI CIARLATANI CRESCONO
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ccasciato nel divano, faccio un pigro zapping notturno. Superato il canale sessanta, si ammirano solo televendite di gioielli e signorine bielorusse vestite solo dei numeri di telefono in sovraimpressione. Incontro una faccia familiare, quella del cartomante intento ad ingannare le signore, di solito disperate per il figlio senza lavoro. Questa visione, sconfortante eppure, in un modo tragico, rassicurante, testimonia come per il nostro paese di anziani gli anni d’oro della tivù privata non siano mai finiti. Il cartomante trattava malissimo le signore al telefono. Confermava le loro paure angosciate scagliando previsioni tenebrose in un inquietante accento molisano: “Non c’è speranza. Le carte mi dicono il peggio. Ha addosso delle energie negative... L’ha già acquistato un cappio? Noi ne vendiamo di eccellenti a 19 euro e 99.“. E così via. Ora, da un lato l’istinto è quello di chiamare seduta stante la Guardia di Finanza o il Cicap. Dall’altra mi trovo a pensare che questo tizio è più onesto di molti “motivatori” che infestano i convegni, le cene aziendali, i palasport, le pagine Facebook. Avrete certamente presente il tipo: mi riferisco all’intrattenitore in maniche corte che viene chiamato presso talune kermesse per snocciolare filosofiette da quattro soldi, colorite da un umorismo piacione ed uno stile comunicativo mutuato da Scientology. Segue lo stesso schema piramidale di quelli che ti vendono le pillolette per dimagrire. Questi “motivatori” cercano di convincerti che tu sei l’essere migliore che sia mai esistito, che se non hai fortuna è perché non hai mai creduto abbastanza in te stesso; nel frattempo ti vendono il dvd ed il libro. Tali sconcertanti rivelazioni meritano d’esser messe per iscritto, perché lui, il motivatore, per primo nella storia, ha avuto queste visioni senza precedenti. Immancabile poi è l’agghiacciante maglietta con stampigliato il motto, l’hashtag, certamente depositato in Siae perché “senti come funziona bene, sia mai che me lo rubino”. Dunque, lode al cartomante che mentre ti truffa almeno ha l’onestà di dirti: “La vita è ingiusta e se ti devo fottere lo faccio senza sorriso. Ti fotto perché sei ignorante e disperato. Se ti attrezzassi con gli strumenti culturali idonei, non ti fotterei”. L’altra sventurata progenie invece, quella del motivatore, ti succhia l’anima con la faccia lieta del venditore di immobili, si insinua nelle tue debolezze, nelle tue ambizioni frustrate, nelle tue vanità, nei tuoi sogni, nei tuoi sensi di colpa. Così facendo, si porta a casa lo stipendio, gira il mondo, si diverte. Noi, nel frattempo, abbiamo una maglietta nuova che non indosseremo mai.
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trentinoildialettoinforma di RENZO FRANCESCOTTI
il dialetto in-forma NÓ I STRÒZZEGA PU LE STRÒZZEGHE
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a stròzzega era una sorta di slitta (ora praticamente scomparsa), che non si usava sulla neve ma, nella buona stagione sui prati e i sentieri in forte discesa per trasportar a valle il fieno, la legna o altro (di qui il verbo strozzegar). Ma era anche lo strascico di un vestito femminile da matrimonio o cerimonia, e un codazzo (un po’ disordinato) di persone e i cortei sgangherati di ragazzi che, da San Nicolò o da Santa Lucia (il 6 il 13 dicembre) facevano un baccano del diavolo trascinando tutto ciò che faceva più rumore, aggiungendovi quello dei bandoni usati come tamburi. “Ah sì, i ho visti anca mi: ma perché i lo feva?” In certi centri abitati, come ad esempio Levico Terme, lo fanno ancora. Spiegare perché è difficile: la spiegazione più semplice è quella che i bambini una volta tanto facevano un baccano scatenato e non venivano richiamati, sgridati o impediti. Insomma si sentivano protagonisti. Stròzzega è anche un cognome: anche quello di mia suocera che veniva da Vervò, paese della Val di Non.
O quello di un mio compagno di scuola, di famiglia sottoproletaria, che aveva na stròzzega de fradèi e che un giorno mi disse: vèime dréo! Ed entrò da un fruttivendolo dicendo: gavé en scart? (“scart”, una parola mai sentita, misteriosa come una parola d’ordine…). Gli diedero un paio di frutti massa mizzi, ovvero fradici. Il mio lo portai a casa orgoglioso (una volta tanto portavo a casa qualcosa che non era costata niente) e spiegai a mia madre come lo avessi avuto. Cosa fece mia madre? Scartò lo scart nel bidone delle immondizie e mi proibì di frequentare el Stròzzega. ”E vàrdete ben dal strozzegarlo chì”, aggiunse mia madre. “Perchè, por diàol. L’è de na familia poreta, i g’ha na stròzzega de fiòi…”. ”I doveva pensarghe prima! Cossa dirésset se mi e to papà te avéssen mess al mondo na desina de fradèi con cui spartir tut? La sarìa magra anca per ti: se viverìa de scarti!” Era vero: ma io in chiesa avevo sentito il parroco predicare che i figli sono la benedizione del Signore, e che si fa peccato a cercare di non averne. E avevo visto donne uscire dal confessionale piangendo. Perché piangono? avevo chiesto a mio padre, che in chiesa da tanti anni non ci andava. “Perché il prete non vuole dare lor l’assoluzione finché cercano di non fare altri figli, dato che le ghe n’ha za na stròzzega…” ”E allora – avevo detto a mia madre – come la mettiamo?”. “Come la mettiamo con chi?“ “Coi preti che predicano che i molto figli sono la benedizione di Dio?” Mia madre era una cattolica osservante, ma aveva certe uscite molto autonome: “I dis cossita perché no i deve tirarli su lori”, mi rispose passando al dialetto, come faceva nei momenti topici. Feci la stessa domanda anche a mio padre, un laico dichiarato, che mi rispose: ”I preti di problemi matrimoniali non dovrebbero parlare mai: dovrebbero prima sperimentarli sulla loro pelle!” Così, ormai da molti anni, basta co le stròzzeghe de fiòi. Ci sono infinti altri problemi ma non quelli da famiglia numerosa. Se volessi aggiornarmi dovrei andare non dai preti (che hanno ormai lascito cadere l’argomento) ma dal mio vicino di casa: si chiama Mohammed… renzofrancescotti@libero.it
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trentinocommenti trentinodadonnaadonna di LOREDANA CONT
ESKIUS-MI, LU’ PARLA INGLESE?
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empo fa un consigliere comunale di una ridente città del basso Trentino, posta all’ombra della quercia (della quale non faccio il nome per questione di privacy) ha espresso dalle pagine di un quotidiano, tutto il suo disappunto per l’uso eccessivo di parole inglesi nel linguaggio corrente, anche da parte delle istituzioni. Si chiedeva perché usare un’altra lingua quando le stesse parole ci sono anche in italiano. Me lo sono chiesta spesso anch’io, e la risposta è: perché adesso è giusto fare così! Perché il linguaggio tecnico è in inglese, e comunque più parole inglesi usiamo, meno difficoltà abbiamo a girare il mondo. Che meraviglia vedere i nostri giovani che non hanno difficoltà a relazionarsi con gente di altre nazionalità! Dai, che un passettino alla volta ce la facciamo! Non ci hanno forse già detto che fra qualche decennio la nostra bella lingua non esisterà più? Ormai certe parole sono entrate nel linguaggio comune e quindi sappiamo cosa sono il ticket, il selfie, la email, il jogging, il bed & breakfast e così via... Altre parole facciamo fatica ad assimilarle, ed il problema è che ogni giorno ne sentiamo di nuove e quindi dobbiamo memorizzarle velocemente! Si sente parlare di Hot Spot (centro di accoglienza), di Green City (città verde), di Smart City (città attiva, intelligente). A Rovereto c’è l’Urban Center, e un cittadino al bar (o al pub?) mi ha detto che quella sera andava all’Urbano Sentèr, e per “Senter” non ho capito se era un cognome (molto diffuso) o una piccola e tortuosa stradicciola.... Io difendo strenuamente l’uso dell’italiano dove è possibile, ma è logico che non sempre lo si può fare. Parlando di computer devo dire che uso il mouse, mica posso dire che uso il topo!
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La scorsa primavera ho fatto uno spettacolo a Bolzano. Il giorno prima mi hanno telefonato gli organizzatori dicendomi che avevo fatto sold out. Mi sono preoccupata: Oh beato signor, cossa averonte fat che no son ancora arivada a Bolzan! E quindi, prendendola alla larga ho detto: guardi che io non ne so niente, l’avrà fatto qualcun altro... Poi ho capito che sold out voleva dire “tutto esaurito”. E non potevano dirlo subito? Io, ammetto che l’inglese lo mastico male (in quanto ai nostri tempi si studiava tedesco e francese), ma nei miei viaggi all’estero mi sono sempre fatta capire, un po’ con le parole, un po’ con la mimica, e con una gestualità fantasiosa e plateale... Solo lo scorso anno, in Australia, devo aver sbagliato qualcosa. Dopo aver assaggiato un dolce particolare chiedevo con quante uova era stato fatto. Non ricordavo la parola uovo, e quindi con le dita facevo inutilmente un cerchietto. Poi mi sono accucciata e ho mimato alla perfezione la gallina che fa l’uovo, facendo anche coccodè. Ma in Australia la gallina, che parla inglese, non fa coccodè, fa cluck cluck. Giuro! Però io da brava attrice ce l’ho messa tutta, fino a quando la signora si è illuminata (oh meno male che la ha capì) mi ha fatto segno con le mani “due” (do ovi? A mi i me pareva de pù) e mi ha dato una confezione di pillole contro la stitichezza! Dovevo prenderne due.... Vogliatevi bene
Loredana
Diretto da: Paolo Curcu [ paolo@trentinomese.it ] In redazione: Pino Loperfido, Cristina Pocher, Gennj Springhetti Hanno collaborato a questo numero: Paolo Chiesa, Loredana Cont, Lara Deflorian, Fabio De Santi, Fiorenzo Degasperi, Denise Fasanelli, Renzo Francescotti, Daniele Magagnin, Stefano Margheri, Francesca Mazzalai, Fabio Peterlongo, Silvia Tarter, Tiziana Tomasini, Daniele Valersi, Giada Vicenzi
SOMMARIO OTTOBRE 2017 Ring
Attualità 22
ALICE RACHELE ARLANCH
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Redazione: Via Ghiaie 15 38122 Trento Tel. 0461/362155 Fax 0461/362170
GIORGIO ZANELLA GIOIA LIBARDONI LÀ DOVE ARANO I CAVALLI... IO, LIUTAIO DEL FUTURO MOZART GENIO TRENTINO RICCARDO LICATA SPECIALE BOLZANO SPECIALE VINO IN VALLAGARINA
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6 COMMENTI 17 IL DIALETTO INFORMA 18 DA DONNA A DONNA
Progetto grafico: Fabio Monauni
Editrice: Curcu & Genovese Associati S.r.l. Via Ghiaie 15 38122 Trento Tel. 0461.362122 Fax 0461.362150
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ORCHESTRA “HAYDN” AUTUNNO A VALLELAGHI SOCIETÀ FILARMONICA TUTTI I COLORI DELLA STAGIONE TEATRO: SI PARTE CON PARAVIDINO ANTICHI SAPORI NONESI IL RITORNO DI POMARIA Y GENERATION FESTIVAL
IL CICLONE “PUCCI” SI ABBATTE SU TRENTO
88 SOLENGHI-LOPEZ: DI NUOVO INSIEME 90 BEPPE GRILLO SHOW
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I MATRIMONI DEL MESE IL MIELE PIÙ BUONO CORRADINI ALLA RADIO 20 ANNI DI “RELIGION TODAY” TANGO IN BONDONE CAPPELLETTI E PELLEGRINI AD ART BASEL IL SUCCESSO DI “MEDITA” 2017
Rubriche
118 LIBRI E LIBRERIE 120 LO SAPEVATE CHE... 121 #TRENTINOMESE CONTEST info@trentinomese.it www.trentinomese.it
trentinoincontri di Tiziana Tomasini. Foto di Fabio Monauni
VI RACCONTO Miss Italia SIAMO STATI A TROVARE ALICE RACHELE ARLANCH, INCORONATA LA PIÙ BELLA D’ITALIA NEL NOTISSIMO CONCORSO NAZIONALE. E DOPO AVERLA IMMORTALATA NEL SUO PICCOLO PARADISO IN VALLARSA, LE ABBIAMO FATTO UN PO’ DI DOMANDE…
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trentinoincontri Alice Rachele con la mamma
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l paese di Arlanch conta al momento 14 anime. Ma evidentemente l’aria è quella giusta. Sì, perché tra i suoi abitanti c’è la vincitrice della recentissima edizione del concorso di bellezza “Miss Italia”, che – fiera delle sue origini – ci ha ospitati e poi condotti per le vie del piccolo borgo in una sorta di visita guidata tra i luoghi della sua vita. In uno splendido pomeriggio autunnale, abbiamo visitato il B&B della famiglia, abbiamo visto la corona e la fascia tricolore e i tanti omaggi di personalità importanti e compaesani, ricevuti dopo la sua emozionante vittoria. Ma abbiamo anche trovato molto interessante la passione familiare per la storia locale, testimoniata dai numerosi libri tematici presenti. Per non parlare dei tanti cimeli di guerra, che ricordano il doloroso momento bellico in queste zone del nostro Trentino. La mamma di Alice Rachele – sempre presente al fianco della figlia – ci fa anche notare la foto del nonno Kaiserjager. Insomma, da queste parti, aria di storia e di bellezza, di turismo e di sogni. Tutti genuini come lei, che non ha perso di vista obiettivi di vita, radici e affetti familiari. E dopo l’intervista, non possiamo che confermare... Cominciamo a presentarti ai lettori con un quadro generale delle tue caratteristiche fisiche e di qualche tratto del carattere… Ho 21 (tra poco meno di un mese 22), sono alta 1.78 cm e ho gli occhi verdi e capelli castani; sono una persona attenta e determinata, permalosa (ma ora, date le circostanze, questo lato di me sta migliorando) e anche un po’ testarda.
Il contesto in cui vivi è davvero particolare: come ti trovi? Ti manca qualcosa? Sono cresciuta come una bambina selvaggia e non mi è mai mancato niente: ho la fortuna di vivere in un luogo pulito e sicuro, sempre a contatto con la natura, la tranquillità e l’aria pulita. Crescendo cambiano i bisogni, non ti basta più correre nei prati, ma hai anche bisogno di essere a contatto con gli amici e le comodità; da questo punto sono un po’ penalizzata, ma i miei genitori sono sempre stati assolutamente disponibili
a portarmi ovunque volessi, proprio per venire incontro a questo problema. Hai 21 anni, hai vinto Miss Italia e studi giurisprudenza: cosa vedi nel tuo futuro? In futuro mi vedo come una donna in carriera sullo stile di Amal Clooney, impegnata nel lavoro per cui ho studiato e al contempo nel mondo artistico, le cui porte spero mi si apriranno grazie a Miss Italia. Se e come, in che modo l’esperienza di Miss Italia ha rivoluzionato la tua vita, in positivo o in negativo?
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trentinoincontri
Miss Italia ha stravolto la mia vita, ma in modo assolutamente positivo. Da quando sono stata incoronata non mi sono mai fermata, sono sempre in giro (ho preso più treni in due settimane che in 21 anni) impegnata con tutte le nuove opportunità che mi si stanno aprendo. Fisicamente sono un po’ stanca, perché le mie ore di sonno sono ridotte, ma sono talmente carica ed entusiasta che affronto la giornata come se avessi riposato 10 ore. Alla fine bisogna fare dei sacrifici per ottenere quello che si vuole e io sono contenta di farli. Spiegaci la storia dei vestiti degli sponsor… Ribkoff è lo sponsor Miss Italia per quanto riguarda il mio abbigliamento istituzionale, nel senso che nelle presenze pubbliche devo sempre indossare abiti di questo marchio (per l’abbigliamento sportivo invece lo sponsor è Freddy). Adesso sto aspettando la collezione invernale…
Quali riconoscimenti importanti hai avuto in Trentino dopo la tua elezione? Ho ricevuto le congratulazioni e i complimenti da molte persone, in particolare Ugo Rossi che mi ha accolta nel suo ufficio, Franco Panizza che mi ha scritto una email veramente toccante – dal momento che si trovava a Roma e non poteva incontrarmi personalmente – e poi l’assessore al turismo Michele Dallapiccola, le associazioni di volontariato quali Vigili del fuoco e Soccorso Sanitario e Unità cinofile. E i tuoi compaesani come ti hanno accolta? Il 19 settembre c’è stata una festa nel mio paese di origine, Arlanch: come penso ormai tutti sappiano ci vivono meno di venti persone, ma quel giorno ce ne saranno state 300 ad accogliermi, tra compaesani e abitanti della Vallarsa. È stato un momento veramente emozionante, non mi aspettavo tutto
quel calore e quella accoglienza, ma è stato il momento che più di tutti mi è piaciuto: tornare a casa e riabbracciare le persone a me care. Ci racconti una tua giornata tipo? Una volta la mia giornata tipo era: sveglia prima delle sette, università fino a pomeriggio o sera, biblioteca e casa; ora invece mi sveglio (sempre prima delle sette) e prendo un treno che mi porta a Milano, Roma, Perugia o chissà, rispondo a interviste e messaggi, faccio shooting o sono ospite a programmi tv o eventi importanti – qualche giorno fa sono stata per la prima volta nella mia vita al Teatro la Scala di Milano! – e infine arrivo in hotel e crollo a letto. Ma sono felice. La tua famiglia come ha reagito? Ti sostiene in questa nuova avventura? La mia famiglia è orgogliosa di me e questa è la cosa più importante: mi hanno sempre sostenuta e soprattutto mi hanno educata in maniera tale da poter Alice Rachele con Patrizia Mirigliani
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trentinoincontri
essere la persona che è piaciuta all’Italia non solo per il suo aspetto estetico (merito loro anche questo però), ma soprattutto per il carattere e la personalità; in tanti mi hanno fatto i complimenti in questo senso e io devo tutto alla mia famiglia. E il fidanzato come la pensa? Il mio ragazzo è contento e fiero anche lui di me. È una situazione nuova, che spaventa un po’ entrambi; ma io e lui ci conosciamo ormai da 9 anni, siamo praticamente cresciuti insieme e abbiamo un legame forte. Lui, insieme alla mia famiglia (di cui fa parte), è la mia ancora di salvezza, il punto fermo della mia vita e in quanto tale non cambierà in futuro, nonostante tutto ciò che potrà succedere. Molte ex miss Italia hanno fatto carriera nel mondo dello spettacolo, come tv e cinema. Davanti a queste proposte, come reagiresti? Cosa ti piacerebbe fare?
A me piacerebbe entrare a far parte del mondo della moda: il mio sogno da sempre è diventare testimonial di Armani e sfilare in passerella per questo marchio. A Miss Italia però mi sono messa alla prova in tutto: canto, ballo, recitazione e mi sono divertita da morire, quindi penso che se mi capitasse un’occasione nel mondo dello spettacolo la coglierei al volo; ovviamente però prima dovrei studiare e formarmi. Spiegaci la coincidenza dei tuoi nomi… La coincidenza dei miei nomi nasce dall’indecisione dei miei genitori; quando mia mamma mi stava aspettando non ha voluto sapere quale sarebbe stato il mio sesso, però si sentiva sarei stata maschio. Così i miei genitori avevano scelto il nome Marco. Quando sono nata li ho messi in crisi e non essendo preparati ad avere una femmina hanno dovuto decidere un nome abba-
Alice Rachele con Sonia Leonardi
stanza in fretta: a mia mamma piaceva Rachele, a mio papà Alice e così (non riuscendo a decidere) hanno pensato di darmi due nomi. Ha avuto la meglio mio papà, ma con la promessa che il nome del secondo figlio l’avrebbe scelto mamma e così è stato. Le ragazze trentine vanno forte a
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questo concorso e vincono spesso. Come mai secondo te? Perché le ragazze trentine sono ragazze semplici, ma dalla bellezza particolare. Siamo ragazze pure, “sane”, grazie all’ambiente in cui abbiamo la fortuna di crescere. E poi siamo dinamiche, non ci spaventa nulla e ci impegniamo per quello che desideriamo. Se ti proponessero un reality? Accetteresti? Quale ti affascina di più? Non mi attira come esperienza sinceramente. Piuttosto, sempre restando
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nel contesto del reality, mi piacerebbe intervenire come opinionista (sono abituata a dire sempre la mia). Il tuo sogno nel cassetto è… Il mio sogno nel cassetto è quello di terminare il mio percorso di studi e intraprendere una carriera nell’ambito della tutela delle minoranze; penso che ognuno di noi abbia il potere di cambiare le cose e quindi sia necessario impegnarsi a farlo. Non accetteresti mai di… Non accetterei mai di rinunciare ai miei
valori per andare avanti in questo mondo e nella vita in generale. Non scenderei mai a compromessi, né mi farei mettere i piedi in testa. Mio papà mi ha insegnato ad essere libera, padrona di me stessa e non sottostare a nessuno. Ad una ragazza trentina che vorrebbe partecipare al concorso di Miss Italia consiglieresti di… Partecipare, assolutamente. È un’esperienza che ti permette di crescere e superare i tuoi limiti, avere più sicurezza in te stessa e trovare numerose opportunità anche nel mondo lavorativo. Io all’inizio non volevo partecipare, pensavo non facesse per me, ma già dopo le prime selezioni ho ringraziato Sonia Leonardi per avermi convinta a partecipare. Anzi, per chiunque volesse farlo dico di non esitare a contattare la SoleoShow Modelagency, agenzia esclusivista per il concorso di Miss Italia in Trentino-Alto Adige. Raccontaci, se c’è stato, un aneddoto divertente accaduto alla manifestazione. Un aneddoto divertente che mi viene in mente riguarda la festa per il mio ritorno organizzata al Mart. Dopo la serata mi sono fermata a fare foto con le persone che ne avevano piacere. Ad un certo punto si avvicina un ragazzo che spesso mi aveva contattata per complimentarsi e sostenermi prima della vittoria; indossava una maglietta dell’Inter e mi ha detto che mi portava i saluti ufficiali della squadra, oltre a invitarmi a vedere una partita. È stato divertente, perché ■ io sono milanista.
trentinoincontri di Pino Loperfido e Paolo Curcu
UN CAFFÈ A CASA DI...
GIORGIO ZANELLA: IL BUON GUSTO COME FILOSOFIA DI VITA CONFESSA DI AVER IMPARATO MOLTO DAL SUO PRIMO DATORE DI LAVORO (UN EX-COLONNELLO), MA MOLTO ANCHE DAI PRIMI CLIENTI CHE ERANO LA CRÈME DELLA NOBILTÀ E DELLA BORGHESIA TRENTINE. HA ARREDATO LE PIÙ BELLE CASE DELLA REGIONE E POI HA PENSATO DI ARREDARE LA PROPRIA, RICAVATA NELLE SCUDERIE DEL PALAZZO DELLE ALBERE. IL RACCONTO DI 50 ANNI VISSUTI CON CLASSE
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l bello di una città è questo suo mostrare scorci inaspettati, nella zone più impensabili. Un po’ come l’abitazione di Giorgio Zanella (1939) e di sua moglie Aurora Scantamburlo, ricavata nientemeno che nelle scuderie del Palazzo delle Albere. Un piazzale alberato all’ombra dei condomini e uno stile che
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richiama una via di mezzo tra un casale toscano e una maison provenzale. Zanella è fondatore di una delle botteghe storiche più note di Trento, che nel corso dei decenni ha rifornito le case della borghesia trentina di lampade di design e mobili d’antiquariato. Ha fatto del buon gusto la sua filosofia di vita.
E diciamo che entrando in casa e guardandosi un po’ attorno l’occupazione del padrone di casa si percepisce senza tema d’errore. In ogni angolo spuntano accessori, statue, quadri, tappeti: oggetti che denotano classe e stile unici e stanno a testimoniare una professionalità affinata in oltre cinquant’anni di
trentinoincontri Giorgio Zanella e Aurora Scantamburlo nel salotto di casa
esperienza.Ma facciamo un passo indietro. Il papà Mario (1900-1964) aveva la bottega in Piazza S. Maria, una delle due calzolerie della zona assieme alla Crepaz. Mamma Maria di cognome faceva Degasperi e veniva dalla rupe di Sardagna. In casa Zanella sono sette tra fratelli e sorelle. Giorgio è il quinto. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il giovane Giorgio nella bottega del padre non ci mette piede e dopo aver frequentato le Scuole di avviamento Commerciale compie il suo apprendistato dal Tullio Diprè: negozio di casalinghi, ferramenta, caccia e pesca in Via S. Pietro. Dipré era un ex tenente colonnello rientrato dalla Guerra di Etiopia. Il suo cipiglio militaresco forgia nel carattere Giorgio Zanella anche nei suoi primi passi nel commercio (“Era severissimo. Quando salivo nel suo ufficio pretendeva che salissi due gradini per volta….”). Dopo giornata, anziché andarsene a zonzo con gli amici, Giorgio indossa le vesti dell’artigiano e costruisce lampade, aiutando e poi subentrando ad una coppia di genovesi che le produceva a Trento da diverso tempo. Una passione abbinata ad un talento innato e ad un’abilità tecnica che segnerà l’inizio della sua futura attività in proprio. Certo, siamo alla fine degli anni Cinquanta e il terreno degli affari era fertilissimo in ogni dove. Il 1963 è per Giorgio Zanella l’anno delle grandi novità. Intanto si sposa con
Aurora che viene da Roncegno ed è figlia di un veneziano. E poi in settembre apre la sua attività in Via Esterle. Un piccolo locale senza troppe pretese – il primo negozio di questo tipo in città – che però viene travolto dal successo. Le richieste sono tantissime e lui è da solo assieme ad Aurora. Si lavora di giorno e di notte, la vita di quegli anni è un’unica grande spola tra la bottega e la abitazione in Vicolo del Nuoto. Il vento dirompente degli anni Sessanta spinge i Zanella verso una nuova sede più adatta al grande giro d’affari che si è venuto a formare attorno all’attività. Arriva un nuovo locale in Via Rosmini
dove si rimane per altri tre anni. Ma, ahinoi, una mattina di novembre del 1966 Trento si sveglia sommersa dall’acqua: l’Adige è esondato in più punti. Una delle zone più colpite è quella di Torre Vanga, dove c’era il grande negozio del Pergher, con un meraviglioso portale d’ingresso, che rimane completamente sommerso. Due anni dopo, Giorgio Zanella lo prende senza pensarci due volte. Tutti hanno paura di una nuova alluvione e così la domanda immobiliare in zona è crollata. “L’alluvione viene ogni cento anni, pensai, per cui…” ricorda Zanella. Da dire che col tempo al catalogo delle
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trentinoincontri
PICCOLO MUSEO
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iù che un negozio, è un piccolo museo fatto di mobili di diverse epoche, dal Settecento agli anni Cinquanta del Novecento, il periodo del modernariato. Manufatti in legno di pregiata o pregiatissima fattura si accompagnano a tappeti, quadri d’autore, suppellettili, ornamenti vari. Negli ambienti regna il profumo della cera, solitamente l’ultimo tocco del restauro. Ovunque si volge lo sguardo c’è una testimonianza dell’abilità degli ebanisti, che consente un salto indietro nella storia. Dall’Austria vengono i celebri mobili Biedermayer, risalenti alla prima metà dell’Ottocento, caratteristici per gli intarsi sul legno di noce o ciliegio. Ci sono i pezzi francesi e inglesi dei primi del Novecento, fatti in mogano. Alcuni Luigi XVI delineano l’offerta di alto antiquariato. Sono mobili di fine Settecento, molto prestigiosi. Solitamente cassettoni in noce e acero, ricchi di intarsi. A fianco spiccano i mobili dipinti provenienti dall’Alto Adige, che sembrano piacere molto agli acquirenti locali. Si tratta di cassettiere di fine Settecento-inizio Ottocento, di cirmolo dipinto. Ma oltre a quadri, specchi, vetrine, di cui molti di prezzo accessibile, il patrimonio di Zanella vanta altri pezzi di alto antiquariato...
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L’assegnazione dello status di bottega storica trentina. Da sinistra, Massimo, Martina, la signora Aurora, Giorgio Zanella, l’Assessore Condini e Maddalena.
lampade si sono aggiunti alcuni mobili di qualità, antichi e di antiquariato. E in più ad Olle Valsugana, nei pressi di Borgo, viene aperta una falegnameria per soddisfare anche la clientela che spesso richiede mobili moderni e su misura. Sono gli anni questi in cui l’azienda raggiunge la sua piena maturazione. E per di più differenzia il prodotto per far fronte alle nuove arrembanti concorrenze del settore, fatte di grandi magazzini e di grossi produttori veneti. Oggi come ieri, Giorgio gira instancabile da un cliente all’altro, ascoltando le richieste e soprattutto facendo tesoro dei consigli che spesso, specie i clienti più facoltosi, elargiscono a piena voce
e spassionatamente. “Per me è stata una vera formazione gratuita sulla cultura della casa”, afferma Giorgio “Un periodo splendido anche se lavoravo sempre…”. Qualche nome? “I Conti Ceschi a Terlago, i Pompeati, i Mendini di Via Grazioli, i Manci a Povo, i Nicolini e tanti altri”. La famiglia intanto si allarga. Nascono Massimo (1964), Maddalena (1967) e Martina (1974). Alle soglie del nuovo millennio, Zanella Arredamenti si sposta nella sede attuale, ancora in Via Rosmini, al civico 78, in uno dei palazzi più belli di Trento. “Lo acquistai anche se costava una cifra pazzesca. Fui costretto a vendere una serie di pertinenze e a fare un debito
Il libro che sta leggendo? “I racconti di un Pellegrino Russo”. Un poema russo che è, contemporaneamente, fiaba poetica e trattato spirituale. Il piatto preferito? Senza dubbio quelli della tradizione tipic a trentina. Il film del cuore? Solitamente non guardo film.
L’attuale sede di Via Rosmini 78
ragguardevole. Ma l’occasione non volli lasciarmela sfuggire”. Nel frattempo l’offerta si arricchisce con l’arrivo dei tappeti persiani. Giorgio compie più volte viaggi in Persia in compagnia di un mediatore israeliano, che lavorava a Milano, che gli fa anche da interprete. Un viaggio all’anno nel grande Bazar di Teheran, in compagnia anche del fratello Paolo. Nel 1978, con la rivoluzione si teme che il commercio possa interrompersi per sempre. “Eravamo proprio lì nei giorni più caldi della rivolta khomeinista”. E invece tutto riprende e i trentini – in particolare in Val di Non – in quegli anni mostrano di gradire davvero tanto il prodotto e grazie al passaparola si moltiplicano. Ascoltiamo in religioso silenzio la cronaca di questa entusiasmante storia aziendale, ma segretamente stiamo aspettando il racconto di quando e come i
Zanella sono arrivati nella magione che ci accoglie per questo Caffè a casa di. “C’è tutta una storia attorno al nostro arrivo qui” comincia Giorgio. “Consideri che era una specie di rudere, senza cancelli né protezioni esterne. Siccome avevamo subito alcuni furti, tra i quali anche quello di un autocarro, mi sono messo a cercare un luogo riparato da usare come rimessa, anche per i furgoni. E l’ho trovato”. Oggi c’è un negozio anche a Bolzano (aperto nel 1973), gestito da Paolo e Martina Zanella con Renato. A Trento, ci lavorano Massimo e Maddalena. E Giorgio? “Io vado in giro per mostre e fiere. I miei figli mi dicono che compro un po’ troppo…” Anche se dei preziosi consigli del papà ne hanno pur sempre bisogno e pare – a dire di Giorgio stesso – che ne facciano ancora un ■ largo uso.
Cantante, compositore o gruppo preferito? Amo molto Massimo Ranieri. La cosa che le fa più paura? Non vorrei apparire presuntuoso, ma credo di non aver paura di niente. Il sogno ricorrente? Sogno continuamente di lavorare. O episodi e aneddoti passati riguardanti il lavoro oppure progetti per il futuro... Se non avesse fatto quello che ha fatto, cosa avrebbe voluto fare? Avrei aperto un negozio di ferramenta e casalinghi.
Il portico di Via Roma 33
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BOTTAeRISPOSTA
trentinoincontri
trentinocinema INTERVISTA D’ECCEZIONE A GIOIA LIBARDONI, L’ATTRICE TRENTINA DI LEVICO TERME CHE ATTUALMENTE STA GIRANDO UN FILM IN ALABAMA – UDITE UDITE – NIENTEMENO CHE CON JOHN TRAVOLTA. ED ECCO COSA CI RACCONTA DI SÉ E DELLA SUA VITA SUL SET…
I SOGNI SON DESIDERI. E QUALCHE VOLTA SI REALIZZANO... di Tiziana Tomasini
C
hissà se alla classica domanda “Cosa vuoi fare da grande?” da bambina Gioia avrà risposto l’attrice. Certo è che l’attrice l’ha fatta sul serio, raggiungendo questo traguardo con molta determinazione e caparbietà. Perché nella vita – se ci credi veramente e con tutta l’anima – i sogni si possono anche realizzare e diventare realtà. Del resto le carte sono perfettamente in regola, da tutti i punti di vista: la nostra trentina di Levico Terme è una bella donna, aspetto sicuramente non trascurabile. Alle rilevanti caratteristiche fisiche – alta, magra, occhi verdi e capelli ramati – associa una personalità decisa e curiosa, che indubbiamente l’ha aiutata molto nel delineare la sua brillante carriera. E poi c’è quel qualcosa, quel “quid” che parla di istintivo e predisposizione, che mixato all’impe-
gno ed alla costanza creano l’effetto desiderato. Pur molto occupata sul set Oltreoceano a girare il film “Trading Paint” con la leggenda – come lei stessa lo definisce – John Travolta e la superstar Shania Twain, siamo riusciti a farci raccontare come è nata e come si è concretizzata la sua passione per la recitazione, con qualche piacevole finestra sull’affa-
scinante mondo del cinema. La prima domanda che le abbiamo posto è quindi quella di rito: a che età e in quale contesto è emersa la passione per la recitazione? Gioia racconta che tutto è cominciato con lo slancio, durante gli anni del liceo, verso la letteratura di tutto il mondo; insieme alle prime sperimentazioni in spettacoli
Con Antonio Banderas sul set di “Thriller Black Butterfly” 34
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teatrali locali, scopre così che la sua grande passione è la recitazione. Quando e in che occasione è avvenuto il grande passo? Qualche anno dopo il liceo arriva il momento di spiccare il volo verso Roma, dove frequenta la scuola di recitazione “Duse International” di Francesca De Sapio, una delle più apprezzate insegnanti italiane. Quando ha capito che questo sarebbe stato il suo futuro? Il mestiere dell’attrice comporta una passione e un rinnovamento costante, per cui assicurarsi un futuro non ha il medesimo significato che in altre professioni. Dall’Italia è volata a Hollywood: come è successo? In modo del tutto casuale, quando cioè in Italia ha cominciato a lavorare su set internazionali, che le hanno
trentinocinema Sul set del film Trading Paint assieme a John Travolta e Michael Madsen
aperto la possibilità di ampliare gli orizzonti. Che tipo di esperienza sta vivendo in questo momento che possiamo intuire come “magico”? Gioia dichiara letteralmente di vivere come in un sogno: trovarsi sul set a recitare con una leggenda come John Travolta è una cosa che mai avrebbe pensato nella vita. Recitare in Italia e recitare in America: che differenza c’è? Si tratta di due esperienze differenti, pur facenti parte della stessa attività professionale. E come in tutte le esperienze, emergono punti di forza e punti più critici,
come ad esempio le difficoltà linguistiche legate all’accento italiano, le differenze di linguaggio cinematografico e sicuramente una maggiore disciplina professionale in USA. Degli americani apprezza… L’internazionalizzazione dei progetti, il loro atteggiamento di grande rispetto e la grande fede nel talento. Degli americani non sopporta… Il cibo e la mancanza di stile dell’americano medio. Qual è l’attrice che considera il suo mito? Perché? Gioia non ha dubbi: Julianne Moore ed è felicissima che finalmente abbia vinto il suo primo Oscar. Per lei è un mito perché la sua recitazione è al tempo stesso diretta quanto ricca di emozioni. Cosa ne pensa la sua famiglia di questa carriera? L’ha aiutata o c’erano delle perplessità? I suoi genitori avrebbero voluto per lei un futuro tradizionale e vicino a loro; non è stato semplice realizzare che questo era il suo cammino…
ci hanno messo molti anni ad accettare la sua scelta. Ha mantenuto contatti e amicizie in quel di Trento? Sì, naturalmente con la famiglia ma anche le amicizie, come quella con Lucio Gardin che è anche andato a trovarla a Los Angeles. Cosa le manca concretamente del Trentino? Qualcosa di decisamente molto concreto: le Dolomiti. Sul set come funziona? Gira sempre tutto liscio? Sul set non funziona mai tutto liscio, ogni giorno ci sono problemi da risolvere. Si tratta di un meccanismo molto delicato... L’ultimo film che ha girato
parla di… L’ultimo film lo sta girando ora e parla del rapporto padre-figlio nell’ambiente delle corse automobilistiche, le famose “dirty car racing”, una tradizione degli Stati Uniti. È il suo secondo film negli Usa dopo “Finding Steve McQueen”, dove ha lavorato con il premio Oscar Forest Whitaker e il bellissimo Travis Fimmel, il Ragnar della serie tv “Vikings”. La pellicola è stata girata ad Atlanta, in Georgia e il film uscirà nelle sale di tutto il mondo nel corso del 2018. E per finire… chi è l’attore più sexy del momento? Senza dubbio Chris Pine… E come darle torto?! ■
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trentinoprofessioni di Silvia Tarter
LÀ DOVE ARANO I CAVALLI SUGLI ASSOLATI PENDII DELLA VAL DI GRESTA, CONOSCIUTA DA TUTTI COME L’ORTO BIOLOGICO DEL TRENTINO, CI SONO DUE REALTÀL’AZIENDA AGRICOLA “BELTRAMI ADRIANO” A NOMESINO E “L’ABETE ROSSO” DI LORENZO CAMPEDELLI A RONZO CHIENIS, CHE DA QUALCHE ANNO A QUESTA PARTE HANNO RISCOPERTO L’UTILIZZO DELLA TRAZIONE ANIMALE PER LA LAVORAZIONE STAGIONALE DEI CAMPI, SCEGLIENDO DI USARE IL CAVALLO AL POSTO DEL MOTOCOLTIVATORE. UN RITORNO AL PASSATO? NIENTE AFFATTO...
L’
idea è partita da Adriano Beltrami, 36 anni, titolare dell’omonima azienda agricola. Diplomato perito agrario, da qualche anno ha realizzato il suo sogno dando vita alla sua azienda agricola in Val di Gresta, che conta circa 4 ettari di terreno, frazionati in diversi appezzamenti dislocati tra i 700 m e i 1200 m e coltivati per lo più a ortaggi: patate, carote, cavoli, insalate, cipolle, rape ecc. oltre a un ettaro di vigneto a uva bianca. Prodotti rigorosamente biologici, che vengono venduti al mercato di Campagna Amica, oltre che tramite i Gruppi di acquisto. Dopo aver frequentato alcuni corsi sulla fertilità del terreno, Adriano 36
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ha intrapreso questa scelta che può apparire curiosa ed insolita, mosso dal desiderio di adottare un metodo di coltivazione che fosse meno impattante e più rispettoso del suolo, oltre che coeren-
te con la sua linea di produzione. Così, al terzo anno di attività, dopo alcune ricerche sulla validità del metodo a trazione animale, che in Italia è stata promossa per prima dall’azienda agricola verone-
se di Albano Moscardo negli anni ’90, ha voluto provare. Insieme a lui la moglie, Elisa Bertolini, che dopo 9 anni di lavoro come contabile ha scelto di seguirlo dedicandosi interamente all’azienda, di cui cura anche gli aspetti amministrativi. A cavalcare con loro quest’avventura agricola c’è poi l’amico e collega Lorenzo Campedelli, che gestisce invece l’azienda agricola l’Abete Rosso a Ronzo-Chienis, un centro di allevamento, addestramento e pensione per i cavalli. La passione per questi animali accompagna Lorenzo sin da quando era bambino e l’ha sempre portata avanti negli anni, anche mentre lavorava nel mondo
trentinoprofessioni La raccolta delle carote
del sociale, tanto che oggi è diventata un lavoro a tempo pieno, unita all’attività nei campi che coltiva aiutando lo zio Ignazio. I due amici hanno quindi deciso di unirsi in questo nuovo progetto, per ora uno dei pochi in Trentino, integrando le reciproche competenze e a distanza di tre anni possono dire di esserne davvero soddisfatti. Adesso quindi, i loro attrezzi da lavoro più fidati sono i due prestanti cavalli da traino, Bionda e Sonny, ambedue di razza norica. Questa razza, ci spiegano, di origine altoatesina, è particolarmente adatta per le operazioni di cura dei campi, perché gli animali sono robusti ma non troppo grandi, ideali quindi per passare tra i filari degli ortaggi trainando la sarchiatrice senza danneggiarli. Addestrarli inoltre non è stato particolarmente impegnativo nè difficoltoso, ci dice Lorenzo. Per gli animali naturalmente questi movimenti comportano un certo sforzo fisico, è un vero e proprio lavoro, ma questo va anche a loro vantaggio perché soddisfa la loro necessità di movimento. “I cavalli normalmente dovrebbero percorrere 30 km al giorno” ci spiega infatti Lorenzo, “ma questo quasi mai è possibile. Lavorando la terra in questo modo invece, il cavallo riesce così a muoversi, mantenendosi
più sano. Anche l’usura dello zoccolo (i loro cavalli non sono ferrati), come è noto la parte più delicata per questi animali, è regolare.” E quali sono dunque i compiti svolti da questi cavalli? Innanzitutto l’aratura del campo per prepararlo alla semina; a questa segue la sarchiatura, ovvero la lavorazione in superficie della terra, che consente di eliminare le erbacce e areare il terreno; la strigliatura per sradicare le infestanti; il sovescio, ossia la semina di alcune piante per aumentare la fertilità del terreno e infine la rincalzatura della terra ai piedi di piante come porri e patate. Ovviamente, i cavalli da tiro non possono sostituirsi completamente alle macchine, il trattore infatti, ammettono, serve ancora. Possono però sostituire a pieno un mezzo come il motocoltivatore, poiché sono in grado di eseguire lo stesso lavoro con maggiore velocità. “Rispetto al motocoltivatore, con un cavallo riusciamo a fare due terzi del lavoro in più”, ammettono. E anche se devono essere quasi sempre in coppia per gestire molte operazioni guidando l’animale, il vantaggio è comunque maggiore. Senza contare poi che gli animali non bevono nafta, ma si nutrono semplicemente di quanto producono i campi. Non da ultimo,
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Lorenzo e lo zio Ignazio a sarchiare tra gli ortaggi con la cavalla Bionda.
Elisa e Bionda al lavoro con la sarchiatrice
questo “mezzo agricolo alternativo” è decisamente più sostenibile anche dal punto di vista ambientale. A beneficiare di questo metodo però è soprattutto il terreno lavorato. La pressione esercitata dal peso dell’animale infatti non comporta un compattamento delle zolle tanto intenso quanto avverrebbe altrimenti con l’uso dei macchinari a motore; le piante hanno quindi modo e spazio per radicare in profondità, ci spiega Adriano, e crescere così più floride. Il passaggio tra le file è più delicato e le piante non rischiano quindi di essere danneggiate dagli attrezzi. Anche la sarchiatura con il cavallo è migliore, perché le malerbe infestanti vengono estratte in modo da essere completamente estirpate, e non semplicemente spezzate e così ricrescono più lentamente, aggiunge Elisa. Naturalmente poi, precisa la ragazza, è necessario l’intervento manuale dell’uomo per rifinire il lavoro vicino alla pianta. La terra comunque appare davvero diversa rispetto a prima, la sua consistenza e la sua struttura è cambiata, è tornata ad essere come appariva una volta, ai tempi dei nostri nonni. “In un campo dal terreno particolarmente argilloso, racconta Adriano, negli anni in cui lavoravo coi mezzi meccanici c’erano blocchi di terra duri
ultimi decenni negli Stati Uniti, dopo che per anni la corsa all’agricoltura meccanizzata aveva decimato i cavalli e il loro utilizzo. “Ora invece, spiega Adriano, le stesse multinazionali danno in gestione grandi estensioni di terreni che sono stati rovinati da anni di agricoltura intensiva agli amish, per recuperarne la fertilità. Lo stesso Albano Moscato di cui parlavamo prima, promotore del metodo in Italia e fondatore dell’Associazione Noi e il Cavallo, ha appreso delle tecniche e l’ispirazione per l’ideazione di alcuni attrezzi all’avanguardia dall’osservazione del lavoro degli amish durante un viag-
come sassi. Adesso lo abbiamo ripreso lavorandolo col cavallo, ma nella terra c’è una differenza enorme, è meno compatta.” E anche in termini di resa e qualità del prodotto, anche se è ancora presto per fare dei bilanci, si può confermare la validità di questo metodo che è anche una bella esperienza da raccontare ai clienti. Il ritorno del cavallo nei campi dunque non è affatto una scelta anacronistica o nostalgica, come potrebbe apparire a uno sguardo superficiale, bensì attuale e lungimirante. A livello mondiale, infatti, la potenzialità della trazione animale è stata riscoperta negli
Lorenzo e lo lo zio Ignazio con lo strigliatore, insieme al cavallo Sonny 38
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gio negli Stati Uniti”. Anche in Europa questa pratica è sempre più diffusa, specie in Francia dove si svolgono studi approfonditi e i cavalli sono impiegati anche tra i filari dei vigneti. Di certo, e questo va sottolineato, chi la adotta punta ad una produzione di un certo tipo, non intensiva, mirando ad ottenere un prodotto di qualità, anche se la resa maggiore, per un’azienda biologica come quella di Adriano è stata comunque una conseguenza. “Abbiamo iniziato puntando al benessere del terreno non tanto ad aumentare la produzione e la terra, in un certo modo, ci ha ricom-
trentinoprofessioni pensati” afferma sorridendo. Ma al di là del risultato finale, adottare questa tecnica è stato un cambiamento profondo, che ha modificato completamente anche il loro approccio a questo lavoro e il loro stile di vita, avvicinandoli sempre di più alla terra. “Prima mi facevo giornate intere con la motozappa tanto che quando arrivavo a casa appena qualcuno mi toccava saltavo dal nervoso; racconta Adriano, lavorare con il cavallo è diverso, è uno spettacolo, niente più vibrazioni, parli, ti diverti, è davvero un altro modo di lavorare, che si fa più volentieri e meglio ed è più vicino alla natura. Personalmente mi fa impressione l’agricoltura di pianura, sempre a bordo del trattore, dove il contadino non ha più alcun contatto con la terra. Certo, c’è da dire che lì si lavorano superfici più ampie rispetto a quelle dell’agricoltura di montagna, ma con questo metodo è proprio un’altra cosa. Lavorando a contatto con la terra la vedi, la osservi nei minimi dettagli. Facendo agricoltura biologica poi bisogna
essere molto osservatori, ma se sei sempre seduto su un trattore e entri in campo solo per fare trattamenti perdi il rapporto vero con la terra.” E come l’hanno presa gli altri contadini della valle, specie gli anziani, questa bella novità? Una parte li ha presi in giro e tra questi anche il padre di Adriano, contadino anche lui, che inizialmente gli ha detto: “Ma set stupido?” racconta ridendo Adriano. Poi ha visto come cambiava la terra e si è ricreduto. Un’altra parte di persone invece, incuriosita, li ha osservati in campagna e ha apprezzato gli effettivi vantaggi. “Dipende tutto dalla visione che si ha dell’agricoltura, dice Lorenzo, se è una visione intensiva, che punta a sfruttare al massimo il terreno per avere un reddito, oppure quella di un’agricoltura che ha anche il compito di prendersi cura del territorio, in un’ottica più ampia”. Spesso, i turisti e ciclisti che passano tra i terrazzamenti di Nomesino e Ronzo-Chienis si fermano a fotografarli mentre sono la lavoro con
Bionda e Sonny, per immortalare quest’immagine che sembra uscita da un quadro dell’Ottocento. Un esperimento, insomma, riuscito che ha suscitato e che suscita parecchio interesse. Dopo essersi aggiudicati il terzo posto nella categoria Impegno e attività all’ottava edizione del Premio Euregio in materia di ambiente e sostenibilità, lo scorso dicembre, infatti, ad aprile Lorenzo, Adriano ed Elisa hanno organizzato un corso a Nomesino per riflettere sui vantaggi della trazione animale, a cui hanno aderito diversi agricoltori e allevatori provenienti da tutta Italia. Un momento di confronto e condivisione molto utile, ci raccontano, che conferma come l’attenzione per questo tema si stia diffondendo sempre di più e che potrebbe rappresentare anche una valida opportunità da molti punti di vista. “Questa tecnica di coltivazione potrebbe creare dei posti di lavoro, oltre che un miglior mantenimento del territorio”, aggiunge Adriano. E anche in
questa valle fertile baciata dal sole, dove i terreni da coltivare non mancano, ci sarebbe lo spazio per nuove leve. Le idee e i progetti per il futuro di questi giovani agricoltori sono però ancora tanti. Tra questi, vorrebbero provare a utilizzare anche i muli per trainare gli attrezzi, perché oltre ad essere più piccoli hanno un temperamento più freddo e maggiore resistenza fisica. Da qualche tempo poi hanno introdotto la coltura di varietà antiche di cereali come il farro e vorrebbero proseguire su una linea che punti sempre più verso la tutela e la valorizzazione della biodiversità, per recuperare e conservare le specie locali. Un grande desiderio di Adriano è inoltre quello di riuscire a creare un’azienda a ciclo chiuso, dove riuscire a produrre da sè tutto ciò che serve, dal letame al concime ai prodotti, alle sementi appunto, potendo così dare un’ulteriore garanzia di qualità al cliente finale. E passo passo, con la loro andatura entusiasta ed energica di certo ci riusciranno. ■
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trentinoprofessioni NATO NEL 1963 A ROVERETO, STEFANO ROBOL, DOPO AVER FREQUENTATO LE MEDIE SI ISCRIVE A RAGIONERIA, L’ABBANDONA DOPO SOLI TRE ANNI, CONVINTO DI AVER SBAGLIATO SCELTA. È IL PADRE AD APRIRGLI UNA NUOVA STRADA, PORTANDOLO ALLA FALEGNAMERIA DI MARIO BAROZZI, DOVE INIZIA COME APPRENDISTA ACCORGENDOSI SUBITO DELLA SUA PREDISPOSIZIONE E PASSIONE PER IL LAVORO MANUALE. È STATO UN FALEGNAME SPECIALIZZATO PER 28 ANNI
IO, LIUTAIO DEL FUTURO di Danise Fasanelli
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a sua passione per la liuteria è nata per puro caso, quando la cognata gli chiese una chitarra folk. “In quel periodo, mi si è aperto un mondo” mi racconta sorridendo, “ho letto libri, frequentato laboratori di liutai esperti, corsi specializzati sia nella costruzione delle chitarre sia nell’utilizzo di colle adesive, nel legno di risonanza e nella timbrica. Ho conosciuto molti liutai con i quali sono tuttora in contatto, amici con cui continuo a confrontarmi”. Ha iniziato costruendo un po’ di tutto e facendo qualche riparazione, con il tempo ha preferito specializzarsi ed oggi
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costruisce principalmente chitarre classiche e folk. Il passaggio professionale, da falegname puro a liutaio, è stato graduale: da hobby si è trasformato in lavoro nel 2003 e, ben presto, lo è divenuto a tempo pieno. Nel 2011, ha aperto la sua ditta. “Il pilastro, in cemento armato, della mia attività è mia moglie, da lei ho sempre ricevuto appoggio e aiuto” racconta con il sorriso di chi è pienamente cosciente di essere stato fortunato ma soprattutto capace di trasformare in attività imprenditoriale una passione. Le nozioni e le competenze per fare questo lavoro sono numerosissime, non si
tratta solo di saper lavorare il legno, assemblare, intagliare e decorare, serve tanta esperienza e bisogna possedere nozioni di fisica acustica, disegno tecnico, architettura, verniciatura, elettronica e design. Inoltre più competenze musicali si hanno meglio ci si può relazionare e intendere coi musicisti. “Io però suono solo ed esclusivamente per il mio gatto Jackie” ci tiene a specificare ironicamente, mettendo a nudo la sua timidezza. “In questo lavoro se togli dieci grammi ad un manico il risultato cambia ma come cambia non è sempre dato sapere. Causa ed effetto non sempre sono in rela-
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zione. Ogni strumento è diverso, unico e irripetibile ed è proprio questa la più grande difficoltà e sfida che affrontiamo, nonostante l’esperienza accumulata”. I materiali che si utilizzano sono diversi e per ognuno di loro occorrono accortezze diverse, partendo dai tagli. I tipici sono i palissandri che danno risultati sicuri, come l’acero o il cipresso. Più raro è l’utilizzo di eucalipto e mango, per fare un esempio pratico. I tempi di produzione, mi spiega Robol, per una chitarra “bella”, che produca un buon suono, si aggirano mediamente intorno alle cento ore o più. “Anche se ogni chitarra ha bisogno del suo tempo. Questo è un lavoro in cui occorre pazienza, non si può avere fretta o essere mal disposti, serve il giusto stato d’animo”. E il giusto stato d’animo sembra essere quello di un artista che mette in pratica la propria passione con la manualità e l’esperienza di un artigiano
straordinariamente versatile. I suoi clienti sono principalmente persone comuni, appassionati e musicisti. I personaggi importanti e famosi, non sono poi così fondamentali, anche se ad inizio attività si tende a fare questo tipo di marketing; spesso bisogna corrergli dietro e regalare uno strumento che andrà magari tra le decine che già possiedono e verrà suonato anche poco. “Bisogna che siano loro a venire da te, apprezzare i tuoi strumenti e, non di meno conto, pagarteli. Questo lo dico perchè spesso ci si dimentica di come classificare oggettivamente una chitarra sia estremamente difficile, considerato che ogni musicista ha i suoi gusti personali e una mano diversa. Poi è chiaro che se un grande chitarrista sceglie una tua chitarra, ti senti gratificato. Ma la soddisfazione maggiore me la danno i ragazzi che suonano e magari hanno solo quello strumento, quindi lo trattano con estrema cura”. Alcune chitarre le ha vendute a New York, a Seul, anche se non ne fa un van-
to. Una delle sue creazioni viene utilizzata dal chitarrista greco Yiannis Andronoglou di cui è diventato successivamente anche un amico e con il quale collabora all’interno di manifestazioni specializzate e fiere. Il chitarrista argentino Victor Villadangos, uno dei più celebrati interpreti contemporanei della musica per chitarra classica, figura di prima grandezza del panorama mondiale, apprezza le sue chitarre, tanto che, pur non posssedendone una, quando viene in Italia usa in prestito quelle di Robol. Alla domanda “quale sia la creazione che gli ha dato più soddisfazione”, senza pensarci troppo, mi ha risposto: “È sempre l’ultima. E quella successiva”. Che faccia fa la gente quando dici che fai il liutaio? “L’espressione è sempre di stupore. La metà delle persone mi chiede cosa sia, io lo spiego e solitamente restano molto affascinate. La domanda che mi pongono subito dopo è se io ci viva con questo mestiere, quando rispondo di sì restano Siete curiosi di ammirare la mostra d’arte contemporanea, di gustare i menù di stagione, di scoprire gli eventi di ottobre 2017? TUTTE LE INFORMAZIONI su www.castelpergine.it
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increduli. In realtà, in Italia, il nostro è un settore molto vivace, ci sono molti giovani di ottimo livello che stanno riscoprendo il mestiere. È anche un settore dove ci si conosce tutti e si instaurano amicizie e collaborazioni importanti, lontane dal concetto di concorrenza che è tipica di altri settori”. Qual è la richiesta più strana od eccentrica che ti hanno fatto? “Un giorno, si è presentato un ragazzo alla liuteria con in mano un CD musicale e mi ha detto: “Vorrei una chitarra che suona così”. Ho, ovviamente, rifiutato il lavoro”. Fai ricerca su dimensioni o sonorità diverse dalle attuali? “Seguo con curiosità chi sta sperimentando le cosiddette “chitarre bioniche”, quelle che si direzionano verso una maggiore potenza, attraverso una costruzione diversa, come piani armonici in carbonio o nidi d’ape. Sono favorevole alla ricerca, la reputo necessaria
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in tutti i settori. Personalmente però, l’unica ricerca a cui mi dedico anima e corpo, è quella del “bel suono”, inteso come equilibrio di timbriche, dinamiche e colori musicali. Si tratta della costante ricerca di una chitarra perfetta che forse nemmeno esiste e chissà se sarò mai in grado di costruire. Se ci riuscirò o andrò oltre o in pensione”. Robol, come liutaio ha vinto alcuni premi, fra cui è dovere ricordare la speciale menzione al Premio Artigiano (Settima Edizione), l’iniziativa promossa dall’Assessorato allo Sviluppo Economico e Lavoro della Provincia autonoma di Trento con “Chiquitica” (che significa ‘piccolina’) una chitarra low cost di cui ci racconta la storia. “Tornato dal Burundi, Lorenzo Frizzera, noto musicista ed amico, ha deciso che voleva creare una chitarra a basso costo con cui anche in Africa si potesse imparare a suonare. Uno dei problemi era proprio il costo in quanto le classiche chitarre venivano rubate o vendute, quindi la nostra chitarra non doveva avere alcun valore. Non è stato facile, siamo partiti da uno schizzo di Lorenzo ed insieme abbiamo lavorato due anni a quest’idea. Alla fine è nata Chiquitica: un prodotto di qualità, funzionale ed ecologico, in grado di garantire l’accesso alla cultura musicale a chiunque lo desideri,
con un occhio di riguardo alle zone più povere del pianeta. È un progetto che sta raccogliendo adesioni anche nel nostro paese, cosa che non mi aspettavo e che ci sta regalando grandi soddisfazioni”. Lorenzo Frizzera è anche il fondatore di Up Doo, una scuola di musica in Trentino Alto-Adige, in cui ti ha coinvolto affidandoti un corso di sette giorni molto particolare e strutturato su misura. “L’anno scorso abbiamo creato all’interno del progetto Up Doo, un campus di liuteria, un vero e proprio corso adatto a tutti dove imparare a costruire la propria chitarra partendo da zero, immersi nella natura. Si tratta di circa 42 ore per costruire con le proprie mani una chitarra semplice che poi rimane ai corsisti. Sono venute persone di tutti i tipi, musicisti e non, ragazzi di 17 anni e pensionati. Lo stesso tipo di corso mi è stato proposto poi anche all’Accademia Della Chitarra Di Brescia. Insomma è stato un successo e, per me, un’impagabile soddisfazione. Certo, non si esce liutai da questo corso, servono anni di studio e fatica ma è un buon modo per capire se è una strada percorribile o, più semplicemente, per costruire il proprio strumento arrivando così a conoscerlo in maniera approfondita”. Nonostante una sana timidezza, è facile incontrare Robol ed il suo sorriso nelle fiere specializzate dove tiene mostre e conferenze. Confessa però: “Preferisco stare tra i miei scalpelli, seghetti, carta vetrata, legni e musica nel mio laboratorio, lì tutto è più facile. Tanto che, dopo l’esperienza che si ripete anche quest’anno con Up Doo, ho deciso di mettere a disposizione i materiali, le conoscenze e il mio atelier a Lizzana, in via Cipressi III, per coloro i quali volessero cimentarsi in questa tipologia di corsi”. ■
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PASSARONO DI QUI...
di Francesca Mazzalai
Anonimo, Il concerto di Wolfgang Amadeus Mozart e Thomas Linley presso la famiglia Gavard a Firenze, collezione privata
IL GENIO IN TRENTINO GENIALE, ECLETTICO, MA ANCHE TOTALMENTE PRIVO DI SENSO PRATICO, DISINVOLTO NEL GESTIRE IL DENARO, DEL TUTTO PRIVO DI VALORI MORALI E COSÌ POCO DIPLOMATICO DA RISULTARE STRAFOTTENTE. WOLFGANG AMADEUS MOZART ERA CAPACE DI MANDARE IN BESTIA I SUOI INTERLOCUTORI E POI DI PORTARLI ALL’ESTASI GRAZIE ALLA MAGIA DELLA SUA MUSICA. COMPRESI GLI ABITANTI DI ALA E ROVERETO, CHE LO CONOBBERO QUANDO AMADEUS ERA ANCORA BAMBINO
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l 26 dicembre del 1769 è una giornata speciale per gli abitanti di Rovereto. Quel pomeriggio infatti, all’interno della Chiesa Arcipretale di San Marco, sta per esibirsi un giovanissimo compositore di nome Wolfgang Amadeus Mozart, giunto qualche giorno prima (insieme al padre Leopold) da Salisburgo. L’idea di far suonare Amadeus nella Chiesa è nata solamente la sera prima, subito dopo un’esibizione di Mozart di fronte ai nobili presenti a Palazzo Todeschi, in occasione di una serata musicale. Eppure la notizia sembra essere rimbalzata ad ogni angolo di Rovereto. 44
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Infatti, al suo arrivo davanti alla chiesa di San Marco, Amadeus viene sorpreso e accolto da una folla immensa. Tutti sono curiosi di sentir suonare quel giovane prodigio. La fama che lo precede ha spinto centinaia di persone ad accalcarsi verso il portone d’ingresso e come ricorda Leopold nella lettera scritta alla moglie il 7 gennaio: “… benché solo sei, otto persone sapessero della cosa, abbiamo trovato tutta Rovereto radunata in chiesa e fu necessario farci precedere da alcuni robusti giovani che ci facessero strada attraverso il coro, e da lì abbiamo avuto
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Basilio Armani, Rovereto. Il castello con il torrente Leno, disegno, XIX secolo, collezione privata
da fare un altro mezzo quarto d’ora per raggiungere l’organo perché ognuno voleva stare il più vicino possibile”. Per il giovanissimo Mozart quell’esibizione all’organo sarà l’ennesimo straordinario successo. Nessuna sorpresa per chi lo conosce, tantomeno per suo padre Leopold, che ha ben presente il talento del suo “Wolfer”, come lo chiama lui. E ora che Mozart si è fatto conoscere nel territorio trentino, è tempo di salutare Rovereto e proseguire il viaggio verso l’Italia. Leopold punta a conquistare Milano. Con la “Città della Quercia” non è però un addio. Semplicemente un arrivederci. Rovereto è centro tutt’altro che trascurabile all’interno dell’Impero austro-ungarico cui appartiene. Già dal 1510 l’Austria le ha concesso lo status di città “autonoma”. Una qualifica che smarca Rovereto dalla diocesi di Trento, le riconosce la dipendenza diretta dall’Imperatore e soprattutto le garantisce un’importante autonomia fiscale ed economica. La ricca elite roveretana ama coltivare il proprio gusto e si circonda di grandi artisti in ogni campo della cultura:
dalla musica alla pittura fino alla filosofia. Non sorprende che i Mozart siano così entusiasti del luogo e dei suoi abitanti. All’indomani del trionfale concerto alla chiesa di S. Marco è però tempo di ripartire. Salutate le famiglie che li hanno così amichevolmente accolti, Leopold e Amadeus risalgono in carrozza e si dirigono a Verona, mettendo piede per le prima volta nel territorio della Repubblica di Venezia (“Ora il babbeo tedesco non c’è più, e troviamo il babbeo italiano” ironizza Wolfgang scrivendo alla sorella). A Verona Mozart si esibisce il 5 gennaio all’Accademia filarmonica. Come riporta la Gazzetta di Mantova: “Questa città non può non annunziare il valor portentoso, che in età di non ancor 13 anni, ha nella musica il giovanetto Tedesco sig. Amadeo Wolfgang Mozart. (…) Egli mirabilmente concertò sulle migliori leggi dell’arte. (…) Noi non dubitiamo che nel proseguimento del suo viaggio che ora fa per l’Italia non apporterà uguale stupore dovunque si recherà, massimamente agli esperti e intelligenti.” E così avviene. Dopo Verona è la volta di
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trentinostoria trionfare a Mantova (“Non ho mai visto nulla di più bello in vita mia” - scrive Leopold alla moglie riferendosi al Teatro della Reale Accademia dove Amadeus viene invitato a suonare – “La quantità di gente accorsa, le ovazioni, l’ammirazione degli spettatori, non riuscirò mai a descriverli abbastanza”. Poi i Mozart raggiungono Cremona e finalmente Milano. Ovunque le case dei potenti si aprono al loro passaggio. Per il giovane Mozart è il viaggio della scoperta: nuove idee, nuovi stili e gusti musicali. A quell’epoca l’Italia è un paese diviso in molti piccoli stati che, pur diversi fra loro, subiscono quasi tutti il dominio di Maria Teresa d’Austria (grazie soprattutto a un’avveduta politica di matrimoni dinastici). Governatore di Milano è il conte Karl Joseph Firmian
Lapide commemorativa, Rovereto, Giardino Bridi 46
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Tempietto dell’Armonia, Rovereto, Giardino Bridi
di Mezzocorona, nipote dell’arcivescovo di Salisburgo e strettamente legato per parentela (ma anche per amicizia) a numerose famiglie di Rovereto, fra cui i Lodron. A Firenze regna il Granduca Leopoldo, figlio di Maria Teresa; e sono sempre due figlie della regina, Maria Amelia e Carolina, a essere le consorti rispettivamente del Duca Ferdinando di Parma e del re Ferdinando IV di Napoli. Per Leopold Mozart questo significa giocare sostanzialmente in casa. Amadeus infatti si è esibito parecchie volte alla corte di Vienna, suscitando l’aperta simpatia della sovrana. Con simili agganci è impossibile che Wolfgang non trovi un’adeguata sistemazione. O almeno così pensa Leopold, il quale conta – ora più che mai – sulla protezione del conte Firmian affinché Mozart possa trovare una posizione stabile a Milano. Eppure il tanto desiderato posto fisso alla corte meneghina non arriva. A marzo del 1771 padre e figlio rientrano a Salisburgo per trascorrere qualche mese con la famiglia. Ma già il 13 agosto dello stes-
so anno Leopold si rimette in carrozza insieme al figlio e varca di nuovo il Brennero. Amadeus è atteso a Milano dal conte Firmian per lavorare a un’opera commissionata dall’Imperatrice Maria Teresa in persona. A Mozart è stato affidato il compito di musicare una serenata del Parini, Ascanio in Alba, che verrà suonata in occasione delle nozze di Beatrice d’Este con l’Arciduca Ferdinando, a ottobre di quello stesso anno. Partiti dunque da Salisburgo, Amadeus e suo padre arrivano a Trento la sera del 16 agosto. Si fermano in città a dormire e ripartono il mattino dopo verso Rovereto, dove hanno previsto di fare una visita agli amici conosciuti due anni prima, in occasione del primo viaggio a Milano. Come racconta Leopold stesso in una lettera alla famiglia: “ll giorno 17 alle nove del mattino arrivammo a Rovereto e si calcolava di essere per la notte a Verona dopo una sosta ad Ala, dove si voleva capitare di sorpresa in casa dei fratelli Pizzini proprio all’ora del pranzo. E, difatti, saremmo arrivati ad Ala verso mezzogiorno se non ci fossimo trattenuti troppo a Rovereto dal barone
Pizzini cosicché si potè partire solo alle dieci e mezzo e se durante il viaggio non avessimo trovato tante occasioni di ritardo: dapprima l’incontro inaspettato con il celebre violinista Lolli, poi il cambio dei cavalli e infine i frequenti intoppi per i carri dei contadini che in quelle strade anguste ostacolavano la nostra corsa. Arrivammo perciò solo all’una del pomeriggio dai signori Pizzini ad Ala. Veramente già prima di giungervi avevo deciso di fermarmi qui non osando spingermi fino a Verona, dove all’Ave Maria si chiudono le porte. Per di più faceva molto caldo. Inoltre ad Ala stamane siamo potuti andare in chiesa coi nostri abiti da viaggio con maggior libertà che non a Verona. Ad Ala ci siamo divertiti a far musica, o meglio siamo stati noi a divertire gli altri.” Gli “amici di Ala” cui si riferisce Leopold sono i fratelli Giovanni Battista e Pietro, figli di Gian Domenico Pizzini, i quali mettono a disposizione dei Mozart un edificio fatto costruire dalla nobile famiglia trentina proprio per i numerosi e illustri personaggi che transitano in città. La calda accoglienza ricevuta e le liete ore trascorse a suonare spingeranno i Mozart a fermarsi ad Ala anche al rientro dal loro tour in Italia, l’8 dicembre del 1771. “Oggi alle 4 pomeridiane – scrive Leopold – siamo arrivati qui felicemente da Verona presso i signori Pizzini dove passeremo la notte, per continuare poi domani il nostro viaggio. Domani però dovremo fermarci a Trento per fare alcune commissioni che ci hanno dato a Milano”. Nel frattempo – in quei mesi trascorsi a viaggiare da una corte italiana all’altra – Leopold continua a rincorrere con ostinazione lo stesso obiettivo: un buon posto di lavoro per il suo figliolo. “Dio non può abbandonare
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trentinostoria un onesto tedesco”, continua a ripetersi il padre di Wolfgang per darsi coraggio. Eppure a quanto pare è lui stesso a ostacolare (inconsapevolmente) la realizzazione professionale di Amadeus. Secondo le voci che circolano su di lui, Leopold è troppo poco attento a mascherare le sue mire. È troppo “spregiudicato”. A quanto pare il signor Mozart si è reso colpevole di una riprovevole mancanza di tatto, non rendendosi conto che per l’aristocrazia di fine Settecento la brama di arrivare è additata come un peccato capitale, forse il peggiore di tutti. Così, quando l’Arciduca Ferdinand (appena nominato Governatore di Milano) – quasi convinto ad accogliere stabilmente Mozart alla sua corte – scrive alla madre Maria Teresa per avere la sua opinione, l’Imperatrice risponde con poche ma esaurienti parole: “Mi chiedi un parere sull’assunzione del giovane salisburghese al tuo servizio. Non ne vedo il motivo ritenendo che tu non abbia bisogno di un compositore né di persone inutili. Tuttavia, se questo ti fa piacere, io non ti ostacolerò. Voglio dirti però di non sobbarcarti persone inutili e non dare mai credito a personaggi siffatti. Persone di questa fatta, che girano il mondo come mendicanti, screditerebbero il livello del servizio ove le assumessi”. Inutile specificare che la risposta dell’Arciduca a Leopold sarà negativa. Così come quella di tutte le altre corti cui Herr Mozart andrà a bussare. Per quanto possa sembrare incredibile, pur di fronte all’evidente (e precoce) genialità di Amadeus, la poco lungimirante elite culturale italiana gli chiude le porte in faccia. Alla fine del 1771 i Mozart rientrano a casa, a Salisburgo. Ripartiranno per Milano a fine ottobre del 1772, ma
solo perché a Mozart è stato chiesto di musicare l’opera “Lucio Silla”, da mettere in scena in tempo per la stagione di carnevale. Anche questa volta sarà la famiglia Pizzini a ospitarli ad Ala. Ed è proprio in loro compagnia che il 31 ottobre Wolfgang festeggia il suo onomastico. Mentre al ritorno, il 10 marzo del 1773, Amadeus saluta il Trentino per sempre. A Rovereto e ad Ala, dopo quell’ultimo rapido passaggio, Mozart non torna più. Ma la città non si scorda di lui, e le famiglie con cui ha stretto amicizia nel corso degli anni accolgono con stupore e dolore la notizia della sua morte prematura, nel 1791. Nella fretta, le ossa di Amadeus finiranno in una fossa comune del cimitero di Salisburgo. È Rovereto allora, indignata da un simile affronto, a decidere di costruire per Mozart almeno una tomba simbolica. A farla edificare sarà un caro amico di Amadeus, Giuseppe Antonio Bridi. Nato nella città della Quercia nel 1763, Giuseppe aveva solo sei anni quando Mozart si era esibito alla chiesa di San Marco ed è poco probabile che suo zio Giacomo (che aveva conosciuto i Mozart in quell’occasione) l’avesse portato con sé alla cena offerta a casa Pizzini subito dopo il concerto. Aveva invece incontrato Amadeus diversi anni dopo
Leopold Mozart 48
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Giuseppe Antonio Bridi
e approfondito la conoscenza a Vienna, dove suo padre Giuseppe Bridi, industriale della seta, l’aveva mandato a soli diciott’anni a “far pratica del negozio di cambi” e dove (grazie soprattutto agli abili consigli dello zio Giacomo, imprenditore di successo con ottime conoscenze nella capitale dell’Impero), Giuseppe si era a tal punto guadagnato la fiducia di alcune ricche famiglie viennesi da riuscire ad aprire – con il loro finanziamento – una propria banca. La frequentazione fra Giuseppe Antonio Bridi e i Mozart si tramuta presto in amicizia, e Amadeus scopre che Giuseppe, oltre ad occuparsi di finanza, si diletta anche con la musica. Come molti colti borghesi del Settecento, pur dedicandosi al lavoro, non rinuncia alle sue passioni. Bridi è conosciuto come un ottimo tenore dilettante e nel 1786 Mozart gli affida la parte principale in una rappresentazione privata di una sua opera, l’”Idomeneo”. I due si frequentano e si scrivono. Secondo gli studiosi è proprio a Bridi che Amadeus chiede un aiuto economico in alcuni momenti particolarmente difficili.
Nel frattempo infatti Giuseppe Antonio ha fatto fortuna. A Rovereto ha acquistato un vasto terreno (oggi privato) su cui decide di costruire la sua villa. È in quello stesso parco che – dopo la prematura morte di Mozart, avvenuta il 5 dicembre del 1791 – Bridi farà edificare la tomba simbolica per l’amico. Nel 1825, per celebrare il genio di Mozart vi troverà posto anche il “Tempio dell’Armonia”. Ed è sempre lì che verrà eretta una lapide con l’iscrizione: “Al dominatore delle anime attraverso la forza del pensiero melodico”. Così, come spesso accade, gli onori che Mozart non aveva ricevuto in vita, gli vengono elargiti dopo la morte. Una morte che non è mai stata chiarita e su cui aleggia tuttora il mistero. I curiosi di tutto il mondo si sono appassionati al caso, senza però arrivare a capo di nulla. Tanto che, come ha annunciato qualche anno fa il Washington Post, le possibili cause sembrano essere “ridotte” a 118. Per chi fosse interessato, la sfida è ancora aperta. Ma questa è un’altra ■ storia.
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Amici Artisti
di Renzo Francescotti Con questo profilo di artista (il ventesimo) concludo la serie degli ”Artisti amici” che ci hanno lasciato: dalla prossima volta proseguirò con gli artisti viventi. (r.f.)
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uesta volta non parliamo di un artista trentino, ma di una amico del Trentino, un pittore di fama mondiale, ovvero di Riccardo Licata. Nato a Torino nel 1929, ha trascorso alcuni anni della sua infanzia a Roma. Ha 17 anni quando la sua famiglia si trasferisce a Venezia, la sua città di elezione, nella quale studia all’Accademia, allievo di Bruno Saetti. Assieme a Firenze, Venezia può essere considerata la città più “pittorica” d’Italia e forse del mondo, non solo nel senso di essere la città ricchissima di capolavori e che ha ispirato più dipinti, ma anche per aver dato i natali o “naturalizzato” una serie strepitosa di artisti. Ultimo, appunto, Licata, (scomparso nel 2014) e Maurizio Cattelan. Veneziano come si sente, dotato della manualità dei grandi maestri del passato, totalmente azzerata dai concettuali, non stupisce che tra le cose più belle realizzate da Licata ci siano i mosaici e i vetri. Nella città di San Marco, nei secoli, porto e porta spalancata verso Costantinopoli e l’Oriente, i mosaici di Bisanzio (a loro volta di origine romana) nella luminosità
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ALFABETO PITTORICO TRA LE COSE PIÙ BELLE REALIZZATE NEGLI ANNI DA RICCARDO LICATA CI SONO I MOSAICI E I VETRI, MA LA SUA PRODUZIONE COMPRENDE ANCHE OPERE REALIZZATE CON MATERIALI E TECNICHE PIÙ DIVERSE delle acque e dei cieli, hanno trovato la città ideale dove abitare, dove svilupparsi. Così come i vetri. E Riccardo, che ha assorbito l’incanto del colorismo veneto, la musicalità cromatica, il segno di nervosa eleganza dei grandi mosaicisti veneziani, ne prosegue la strepitosa striscia: suoi grandi mosaici sono in spazi pubblici a Genova, Monza, Reggio Emila; e in Francia a Buorgoin Jailleu, Lilla, Perpignan. A soli 28 anni, nel 1957, Gino Severini lo aveva chiamato come suo assistente a Parigi. Dal 1962 insegna all’Accademia di Belle Arti di Parigi e successivamente alla Scuola Internazionale della Grafica di Venezia. Divenuto un artista di fama internazionale, uno dei pochissimi (purtrop-
po) artisti italiani esportabili nel mondo, oltre che nelle maggiori città italiane, Licata ha presentato esposizioni in tante grandi città del mondo, quali Parigi, Londra,
Bruxelles, Barcellona, Dublino, Stoccolma, Malmöe… Questo straordinario artista è soprattutto noto per la sua affascinate, unica scrittura pittorico-musicale con cui, avendo presente tutta l’evoluzione dei linguaggi da quelli pittografici a quelli ideo grafici e alfabetici, crea per sé e per noi nuovi alfabeti pittorici. Sono alfabeti che reinventano codici che muovono da segni archetipi, con le emozioni e il senso di stupore di chi scopriva nuovi segni, nuovi alfabeti, nuovi modi di comunicare. Col Trentino questo artista aveva molti legami, aveva di-
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ro incont Primo scenza di cono azione e valut ITO GR ATU
CAMBIAR E PESO con alim che piacc enti e por iono ni che sazzio iano
Riccardo Licata riceve la Targa della Pro Cultura da Lilia Slomp Ferrari e da Renzo Francescotti
versi amici, come lo scultore levicense Bruno Lucchi. Vent’anni fa, nel 1997, al Castello di Pergine si aprì una sua grande mostra, in cui esponeva opere realizzate con i materiali e le tecniche più diverse. Recensendola su “Trentino Mese” scrissi che mi erano piaciuti molto i suoi mosaici, i suoi vetri, le sue carte, ma mi avevano meno coinvolto opere realizzate con altri materiali come le resine e i metalli. Qualche settimana dopo, incontrandolo a Levico nel laboratorio di Bruno Lucchi, Licata citò quel mio giudizio. ”La mia è un’opinione”, chiarii. ”Non è un’opinione è un giudizio“, rispose l’artista. Per un attimo pensai che volesse polemizzare: ”E penso che ne terrò conto”, aggiunse sorridendo. Un’uscita che mi lasciò stupefatto per l’umiltà mostrata da un artista così grande, espressa nei riguardi di un critico d’arte non propriamente famoso. Altri artisti, che in confronto a lui non sono nessuno, si sono invece mostrati piccati da certe mie osservazioni critiche. Insomma, un grande artista e un grande uomo. Dal canto mio cercai le occasioni per dimostrargli la mia ammirazione e la mia gratitudine. Nel 1997 lo invitai alle due famose Biennali “Artisti e ambiente alpino”, da me organizzate a “Casartisti”, nell’Alto Garda, dedicando-
gli la copertina del primo catalogo. E lo invitai di nuovo nell’edizione successiva, portata anche a Trento a Palazzo Trentini. Nel 2002 scrissi per lui una poesia poi pubblicata nel libro “Artempatica”, dedicato a 35 miei amici artisti. Gliela mandai per chiedergli se gli piaceva, se la potevo pubblicare. C’erano versi come “scrivi con il pennello come in Cina, / usando segni antichi, nuovi codici, / fabulosi stenogrammi cromatici,/ con la felicità di una bambina/ che ha inventato un linguaggio per parlare/ al gatto, al fiore, al sasso colorato, alla bambola un codice segreto / che le schiude il portale del creato…”. Licata mi telefonò da Parigi per dirmi che la poesia gli era piaciuta molto, che era lieto che venisse pubblicata. Tra l’altro quel libro che è un gioiello tipografico poté essere pubblicato, solo perché i trentacinque artisti ne sottoscrissero ognuno una decina di copie. E lo fece tranquillamente anche il grande Licata. Lo stesso anno, facendo l’unica eccezione, anche se l’artista non era di nascita trentino, assegnammo a lui la Targa della Pro Cultura di cui erano stai insigniti molti dei massimi artisti trentini della seconda metà del Novecento. E Riccardo arrivò a Trento alla Galleria Civica per ricevere il premio. ■
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a cura di Daniele Magagnin
DISPENSA DI FIÈ Dal 1 al 31 ottobre Fiè allo Sciliar Uno spunto per i buongustai e gli amanti della cucina locale: la Dispensa di Fiè allo Sciliar. Dal 1978 i ristoratori della località invitano a partecipare all’Ottobre gastronomico, pronti a sorprendere ancora una volta con la rivisitazione di piatti tradizionali. Piatti originali eppure antichi. EAVY METAL, COME IL RAME CAMBIÒ IL MONDO Fino al 14 gennaio 2018, Museo Archeologico dell’Alto Adige, Bolzano La scoperta del primo metallo – un passo rivoluzionario per l’umanità – risale a oltre 10.000 anni fa. Qualcuno trovò, probabilmente per caso, un pezzo di rame puro e constatò che quel materiale sconosciuto, se battuto a caldo, si lasciava modellare. Una qualche volta si riuscì poi a fondere il minerale di rame a 1000 gradi Celsius e a portarlo alla forma desiderata. Il trionfo di quel metallo pesante che è il rame poteva così cominciare! WORDBOX ARENA LO SPETTACOLO LO DECIDI TU Dal 5 al 22 ottobre (con esclusione dei giorni 9 e 16 ottobre), ore 20.30, domenica ore 16.00 Bolzano: Teatro Comunale Palcoscenico Sala Grande di Aristofane, Miguel de Cervantes, Lorenzo Garozzo, regia Roberto Cavosi con (in o. a.) Andrea Castelli, Fulvio Falzarano, Antonello Fassari, Michele Nani, Mario Sala. Quale sarà la produzione che concluderà la stagione dello Stabile di Bolzano? I Cavalieri di Aristofane che ci riportano alle origini della commedia, 52
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RIPRENDE IL TEATRO NELLA STAGIONE DELLE TRADIZIONALI FESTE D’ATUNNO MANIFESTAZIONI, FIERE ED EVENTI CULTURALI, SPORTIVI E MONDANI IN OTTOBRE IN ALTO ADIGE il Don Chisciotte di Miguel de Cervantes, capolavoro tra i romanzi cavallereschi, o J.T.B, del giovane autore contemporaneo Lorenzo Garozzo? Al pubblico la decisione! Una competizione ispirata agli agoni teatrali dell’antichità che in questo caso mette a confronto epoche, stili e generi differenti: nel corso della stessa serata Wordbox Arena presenterà tre riduzioni di altrettanti testi, interpretati dal vivo da una compagnia di fuoriclasse.
zione della XXV. Regina della Mela di Naz-Sciaves.
LA GRANDE FESTA DEI KASTELRUTHER SPATZEN Dal 6 all’8 ottobre Castelrotto, Altopiano dello Sciliar-Alpe di Siusi Ben tre “partite in casa” per i beniamini locali. I Kastelruther Spatzen, gli “eroi della musica folk”, si esibiranno sul magnifico sfondo delle Dolomiti. Perché anche i brani degli Spatzen non risuonano mai così bene come a casa loro.
INTERNATIONAL MOUNTAIN SUMMIT Dal 9 al 15 ottobre Bressanone I migliori alpinisti e bolderstars del mondo si incontrano al summit unico: l’International Mountain Summit® 2017. Per una settimana intera esso si trasforma in un festival caratterizzato da incontri speciali, scambi d’idee innovative, discussioni e congressi dai temi sensibili e attuali, radunando tutta la scena internazionale legata a questo mondo così affascinante.
GRANDE FESTA DELLA MELA A NAZ-SCIAVES Domenica 8 ottobre Naz Sciaves Il culmine della settimana giubilare è la festa della Mela, domenica 8 ottobre a Naz con la grande sfilata di ringraziamento e l’incorona-
TRADIZIONALI CORSE AL GALOPPO DEI CAVALLI HAFLINGER Domenica 8 ottobre Merano e dintorni Kermesse all’insegna dello sport e della tradizione con le corse dei biondi cavalli Haflinger, esibizione di gruppi folcloristici e musicali, il tutto accompagnato dalla tipica gastronomia locale all’ippodromo di via Palade a Merano
TI RACCONTO DANZANDO Martedì 10 ottobre Bolzano - Teatro Cristallo ore 14-16 Un incontro sul teatro danza in cui, attraverso l’uso del
corpo e delle sue potenzialità espressive, i partecipanti sperimenteranno una forma insolita di narrazione basata sulla musica e sul movimento creativo. Il laboratorio prevede il lavoro del gruppo su una breve storia e successivamente, attraverso esercizi di teatro danza, una sua prima forma di messinscena. GIOVANNI CACCAMO PIANO E VOCE Martedì 10 ottobre Bolzano - Teatro Cristallo - ore 21.00 In attesa del suo prossimo album, che uscirà nella prima metà del 2018, Giovanni Caccamo in questo concerto pianoforte e voce ripercorre tutto il suo viaggio artistico e autorale. Durante la serata il cantautore siciliano eseguirà i brani più belli dei suoi due primi album, “Qui per te” e “Non Siamo Soli”, oltre alle canzoni scritte per Emma Marrone, Malika Ayane, Francesca Michielin, Elodie e tanti altri artisti. Giovanni Caccamo omaggerà il pubblico con qualche cover di autori che hanno ispirato il suo percorso cantautorale, a titolo esemplificativo “La Cura” di Franco Battiato, “La sua figura” di Giuni Russo, “La costruzione di un amore” di Ivano Fossati per Mia
SPECIALE BOLZANO SPECIALE BOLZANO SPECIALE BOLZANO Martini. I CAPELLI DELL’ORCO Mercoledì 11 ottobre Bolzano - Teatro Cristallo ore 16.30 Il Re Silvio è gravemente ammalato. Solo una pozione magica può salvarlo: una pozione fatta con un capello dell’Orco. Re Silvio dispera che qualcuno possa mai andare a prendere il capello. Alla fine trova Truffaldino, che, più per forza che per voglia, parte. Viaggia e viaggia Truffaldino incontra i frati di un convento, un locandiere e un traghettatore che lo aiuteranno nel viaggio e in cambio lo pregheranno di chiedere all’Orco, da parte loro, la risposta alle loro domande. Giunto a casa dell’Orco verrà aiutato anche dalla serva che si scoprirà essere... Avventure senza fine anche per il ritorno al castello, inseguito dall’Orco. OCCHIO PINOCCHIO Mercoledì 11 ottobre Bolzano - Teatro Cristallo ore 10-12 Giovedì 12 ottobre ore 10-12 Pinocchio è il protagonista del celebre romanzo per ragazzi “Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino” scritto da Carlo Collodi nel 1881. Pinocchio è una marionetta di legno con braccia e piedi snodati (in quegli anni il termine popolare burattino aveva più significati), e la sua caratteristica più famosa è che quando dice una bugia il suo naso si allunga! Il laboratorio verrà introdotto da alcune letture tratte dal romanzo, per calarsi nella vita e nella fantastica avventura di questo personaggio. Ogni bambino potrà poi costruire il proprio Pinocchio, utilizzando delle sagome da ritagliare, comporre e vestire con colla e carte da collage. Ogni creazione avrà braccia e gambe snodate, e sarà libera scelta di ogni bambino decidere quante bugie ha detto Pinocchio, scegliendone la lunghezza del naso!
KESCHTNRIGGL FESTA DELLA CASTAGNA A FOIANA-TESIMO 12 ottobre - 5 novembre Foiana-Tesimo Durante queste settimane viene valorizzata l’importanza della castagna nella cultura e nella tradizione locale. Uno spunto perfetto per conoscere più da vicino la cultura rurale della regione. Ristoranti prescelti offrono speciali menu di degustazione a base di castagna e presentano un’interessante combinazione gastronomica di antichi sapori e nuovi abbinamenti. LA BELLA E LA BESTIA Venerdì 13 ottobre Bolzano - Teatro Cristallo, ore 10.30-11.30 C’è un padre che in mezzo a una bufera di neve raccoglie una rosa rossa. C’è un’orribile Bestia incantata che impone un patto: il padre deve portare al castello la figlia più giovane, solo così la Bestia gli risparmierà la vita. C’è Bella,una figlia dolce e gentile, che per amore del padre sceglie di accettare il patto. C’è uno specchio incantato che permette di guardare lontano. C’è ancora una promessa di ritorno che viene infranta. C’è un finale che racconta... ALPEN GRAND PRIX FESTIVAL DI MUSICA FOLCLORISTICO Venerdì 13 ottobre, Kursaal (Kurhaus), Corso Libertà 33, Merano Competizione internazio nale di musica folcloristica spalmata su due giorni. Si esibiscono interpreti noti di diverse nazioni. FESTA DELL’UVA Dal 13 al 15 ottobre Merano Tre giorni di tradizione, musica e gastronomia. Il clou della manifestazione è la domenica, con il grande corteo di carri allegorici e di gruppi folcloristici. Una manifestazione incastonata nel dorato autunno meranese.
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l segreto del successo della Fiera d’Autunno è da sempre la varietà della sua offerta, il perfetto mix tra informazione ed intrattenimento e le tante offerte speciali a prezzi fiera presentate da oltre 600 espositori. In quale altro luogo in regione si ha così tanta scelta per trovare novità, testare prodotti, assaggiare specialità culinarie da tutta Italia, assistere a show e fare acquisti? Soltanto a novembre nei padiglioni di Fiera Bolzano. Arredare con stile, alimentarsi correttamente, avere uno stile di vita sano e curare il proprio corpo, in altre parole Vivere con gusto. È questo il motto della 70 a edizione. Nonostante le numerose primavere che hanno contribuito a consolidarne la lunga tradizione, la manifestazione è sempre riuscita a rinnovarsi nei contenuti. Così dal 9 al 12 novembre il quartiere fieristico si trasformerà un’altra volta, in una grande vetrina dell’economia locale. Il programma ben articolato nella cornice dei vari settori espositivi giustificherà da solo una visita alla Fiera. Nel cuore della Fiera d’Autunno si trova inoltre l’esposizione dal nome VitaPlus, il salone per rimanere attivi nella terza età, che presenta una vasta offerta relativa a nuove tecnologie, al settore dell’abitare, a sport e viaggi, a moda e wellness fino ad arrivare alla consulenza giuridica concreta. Seconda novità è la Fiera del Volontariato, che vuole rappresentare un segnale dell’importanza del volontariato per la nostra società. L’esposizione offre l’opportunità di conoscere in maniera veloce e approfondita la vasta offerta di volontariato nel settore sociale in provincia di Bolzano. Fiera d‘Autunno e Biolife da giovedì 9 a domenica 12 novembre, dalle ore 9.30 alle 18.30 con ingresso libero i primi due giorni, il fine settimana a 5,00 €, online a 3,00 € come anche per ragazzi dai 6 dai 16 anni. www.autunno.fierabolzano.it
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SPECIALE BOLZANO SPECIALE BOLZANO SPECIALE BOLZANO SETTIMANE DELLE CASTAGNE DELLA VALLE ISARCO Dal 14 ottobre al 5 novembre, Valle Isarco Quest’anno la stagione delle castagne culminerà nelle “Settimane delle castagne della Valle Isarco” in programma dal 14 ottobre al 5 novembre 2017. In questo periodo sedici esercizi tra Varna e Barbiano vizieranno i propri ospiti con un’ampia gamma di prelibatezze a base di castagne. “FOCHINA KIEKEMMA” – TRANSUMANZA Domenica 15 ottobre 2017, Acereto, Valli di Tures ed Aurina Le pecore ed il bestiame fanno ritorno dai pascoli alpini, motivo per cui i proprietari contadini e gli animali stessi insieme agli abitanti del paese festeggiano la conclusione della stagione delle malghe. IL MALATO IMMAGINARIO Domenica 15 ottobre Bolzano - Teatro Cristallo ore 16.30 «Il Malato immaginario» è una comédie-ballet scritta nell’ultimo anno di vita del commediografo francese Molière. Il protagonista, Argante, è un borghese benestante la cui vita è permeata dalla fede nelle malattie. Una fede che lo rende dispotico ed egoista e che gli fa considerare nemici tutti coloro che osano dubitare del suo stato. Argante è un uomo sano e malato a metà, adulto ed infantile a metà. Sembra difendere il suo piccolo spazio vitale, non sa rassegnarsi all’idea che la vita sia una realtà mortale che attraversiamo da adulti. Si lascia spesso abbindolare e sedurre da medici ciarlatani che pensano solo al guadagno. Don Argante, come tutti gli ipocondriaci, non vuole vedere la finzione della sua malattia. Guarisce solo quando pensa che la malattia sia la verità. 54
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BURATTINI MESTOLINI Lunedì 16 ottobre Bolzano - Teatro Cristallo ore 10-12 Teatro di Figura è quella particolare arte teatrale che utilizza burattini, marionette, pupazzi, ombre, oggetti, come protagonisti dello spettacolo. Questo caratteristico linguaggio teatrale è molto vicino al gioco simbolico dei bambini, in cui oggetti e personaggi vengono utilizzati per – far finta che – ne nascono quindi situazioni e storie che stimolano fantasia e socializzazione. Bambini, vi siete mai chiesti cosa succede in cucina di notte, mentre in casa tutti dormono? I protagonisti di questo laboratorio saranno proprio gli oggetti da cucina (cucchiai, mestoli e forchettoni di legno), che con l’aiuto di alcuni materiali potranno essere trasformati in originali personaggi. Il laboratorio sarà introdotto e presentato con una “storia nel grembiule” in cui gli oggetti da cucina verranno animati in un breve racconto. HOTEL 2017 Dal 16 al 19 ottobre Fiera Bolzano, ore 9-18 Suddivisa in sei aree tematiche (cucina e tavola, interni e decorazioni, costruire e rinnovare, wellness, management e comunicazione, gastronomia), Hotel - fiera internazionale per hotellerie e ristorazione - è da sempre affiancata da un ricco calendario di appuntamenti, workshop, eventi informativi e formativi con relatori di alto profilo internazionale. Iniziative di spessore che mettono sotto la lente di ingrandimento i principali trend del settore alberghiero e gastronomico, offrendo ai visitatori una panoramica completa e professionale del comparto ho.re.ca. AUTOCHTONA - I VINI AUTOCTONI ITALIANI DI ECCELLENZA Dal 16 al 17 ottobre, Fiera
Bolzano, ore 11.00-18.00 Una vetrina in grado di esaltare le tipicità dei vini provenienti da vitigni unici o rari della ricca tradizione italiana. I vignaioli coltivano e lavorano direttamente le loro uve e seguono di persona l’intero processo produttivo, dalla vite al bicchiere. Questo è un presupposto essenziale per produrre vini bianchi e rossi di altissima qualità. Nel cuore dell’Alto Adige, dove la cultura enologica è tra le più antiche d’Europa, Autochtona accende i riflettori sulle denominazioni più note così come su quelle meno conosciute del grande patrimonio vitivinicolo italiano. SETTIMANA GASTRONOMICA CUCINA CONTADINA Dal 20 al 29 ottobre Terento Settimana gastronomica per scoprire, vivere e assaporareassaggiare le specialità della cucina contadina di Terento, preparate secondo le ricette della nonna quali ad es. la minestra di cavolo cappuccio, le frittelle di grano saraceno con mousse di mele, la minestra di formaggio grigio e ancora i tipici Ziachkräpfn, Kirschtakräpfn, Puffa, Tirschtlan, Schnollsuppe, Ärbassuppe e molto di più! IL VICOLO DEL VINO Sabato 21 ottobre Termeno dalle 14.30 alle 24.00 Quando le giornate dorate dell’autunno invitano, chi ama il vino non può rinunciare a vivere in prima persona il Vicolo del Vino, una giornata di festa a Termeno dedicata al vino. Lungo le strade storiche del paese, si aprono le cantine e i portoni delle case per presentare Gewürztraminer, Lagrein, Pinot nero e altri vini eccellenti della zona, offerti in bicchieri creati per la manifestazione ed accompagnati dai piatti tipici della cucina tirolese. Ovunque, lungo le strade
festosamente decorate musica e allegria con i gruppi folcloristici di Termeno. TEMPO DI TÖRGGELEN Dal 23 ottobre all’11 novembre Castelbello, Val Venosta Dopo il raccolto, quando l’autunno avanza con colori variopinti e il cielo sopra al Monte Sole irradia in modo particolare il suo azzurro limpido, le cantine e le taverne tipiche (Buschenschank) aprono i loro portoni per il tradizionale Törggelen, una delle usanze più conviviali e piacevoli della provincia. Per l’assaggio del vino nuovo con il Törggelen vengono proposte pietanze semplici come speck, “Schlutzkrapfen” (i ravioli a mezzaluna) e insalata, poi lo “Schlachtplatte” (un piatto a base di carne di maiale), crauti e canederli. Si completa il tutto con le caldarroste preparate sul fuoco con un’apposita padella di ferro. Il coronamento della serata avviene con i Bauernkrapfen (ravioli dolci fritti) con ripieno di papavero o marmellata di albicocche o di castagne. TÖRGGELEN ORIGINALE Fino al 10 novembre, ogni venerdì, Altopiano dello Sciliar-Alpe di Siusi Vivere la cultura e i piaceri della tavola: durante questa escursione nel paesaggio colorato potrete godere il tradizionale “Törggelen” e i raggi solari d’autunno. L’escursione guidata sul sentiero dei masi oltrepassa gli antichi masi di Aica e alcune osterie contadine, immergendosi in vigneti, castagneti e frutteti. Avrete la possibilità di conoscere un maso da vicino e scoprire le curiosità sulla viticoltura durante una degustazione di vini. Il successivo pranzo nell’osteria offre l’occasione di degustare varie pietanze autoctone e di fare il pieno di energia per il ritorno al punto di partenza. ■
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FIERA D’AUTUNNO VIVERE CON GUSTO - 70ª EDIZIONE 9 - 12 NOVEMBRE 2017 / BOLZANO Gio-Dom: 9.30-18.30
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LA GRANDE PROSA È “QUI E ORA”, ECCO LA STAGIONE DEL TSB SUI PALCHI DEL COMUNALE DI BOLZANO SI AVVICENDERANNO I PROTAGONISTI DELLA SCENA NAZIONALE, COME FABRIZIO BENTIVOGLIO, LUCREZIA LANTE DELLA ROVERE, ALESSANDRO HABER, MARCO PAOLINI, PATRIZIA MILANI, NERI MARCORÈ, SILVIO ORLANDO, LUCA ZINGARETTI E ANTONIO REZZA, CHIAMATI A CONFRONTARSI CON I TESTI DI ARISTOFANE, FLORIAN ZELLER, FRIEDRICH SCHILLER, MIGUEL DE CERVANTES, UMBERTO ECO E DOMENICO STARNONE, LUIGI PIRANDELLO E FAUSTO PARAVIDINO
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a nuova stagione del Teatro Stabile di Bolzano, prestigiosa istituzione bolzanina diretta da Walter Zambaldi, completa il primo triennio di progettazione culturale richiesto dai nuovi parametri previsti dal Ministero e porta alla celebrazione dei 70 anni. Tre spettacoli in più rispetto all’anno passato. La stagione prosegue la ricognizione dell’ampio spettro dei codici teatrali, modula il registro comico e quello drammatico, il surreale e il grottesco e sperimenta nuovi modelli di fruizione culturale. Dal 5 al 22 ottobre Wordbox Arena – Lo spettacolo lo decidi tu, un progetto innovativo che chiamerà il pubblico a scegliere il testo che concluderà la stagione “La Grande Prosa”. Liberamente ispirato agli agoni teatrali, Wordbox Arena metterà in competizione tre testi, tre autori e tre epoche differenti per la regia di Roberto Cavosi: I Cavalieri di Aristofane, il Don Chisciotte di Miguel de Cervantes e J.T.B del giovane autore Lorenzo Garozzo, interpretati in versione ridotta da una compagnia di fuoriclasse. Saranno gli spettatori a decidere quale spettacolo vorranno vedere in scena in versione completa 56
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Silvio Orlando
a conclusione della stagione. Dal 9 al 12 novembre: Questa sera si recita a soggetto di Luigi Pirandello, interpretato da una compagnia capitanata da Patrizia Milani e Carlo Simoni diretti da Marco Bernardi. Accanto a loro artisti affermati ed emergenti selezionati nell’ambito del progetto Compagnia Regionale 2016. La valorizzazione dei talenti locali attraverso il confronto con artisti di caratura nazionale e internazionale avviene inoltre grazie a Il senso della vita di Emma, un testo nuovo scritto da Fausto Paravidino. Dal 16 novembre al 3 dicembre, in scena otto interpreti della Compagnia Regionale 2017, iniziativa dello Stabile di Bolzano, del Centro Servizi Culturali S. Chiara di Trento e del Coordinamento Teatrale
Trentino. Con questa commedia il progetto della Compagnia Regionale affronterà una ricca tournée nazionale. Dal 7 al 10 dicembre Fabrizio Bentivoglio vestirà i panni del prof. Ardèche, un disincantato docente di materie letterarie protagonista del testo L’ora di ricevimento di Stefano Massini e diretto da Michele Placido. Cosa siamo disposti a sacrificare pur di non sentirci più in trappola? E che cosa perdiamo quando scegliamo di tornare sui nostri passi? Sono i quesiti sollevati da Silvio Orlando in Lacci, di Domenico Starnone, una “tragicommedia del rimatrimonio” cha andrà in scena dal 14 al 17 dicembre. Romanzo poliziesco, cronaca medioevale, allegoria e giallo: bastano poche parole per evocare Il nome della rosa di Umberto Eco, uno dei più importanti romanzi teatrali del Novecento che rivivrà dall’11 al 14 gennaio nella forma di colossal teatrale per la regia di Leo Muscato. Dal 25 al 28 gennaio Marco Paolini ci immergerà nelle cupe atmosfere di un “Blade Runner” ambientato tra Venezia e Belluno per raccontarci Le Avventure di Numero Primo. Il talentuoso Pippo Delbono
irromperà sul palco del Comunale per presentare il “suo” Vangelo dall’1 al 4 febbraio. Dall’1 al 4 marzo Alessandro Haber e Lucrezia Lante della Rovere saranno protagonisti de Il Padre, una pièce arguta scritta da Florian Zeller. Tragedia politica e tragedia amorosa: Intrigo e Amore scritto da Friedrich Schiller a soli 25 anni è un disperato anelito giovanile di libertà e amore che rivivrà tra il 22 e il 25 marzo, regia di Marco Sciaccaluga. Reinventare il Teatro Canzone è un’operazione coraggiosa che poteva riuscire solo a un’interprete attento e sensibile come Neri Marcorè e a Giorgio Gallione, autore e regista di Quello che non ho, un affresco teatral-musicale, in scena dal 5 all’8 aprile, ispirato alle canzoni di Fabrizio De Andrè e alle visioni lucide e beffarde di Pier Paolo Pasolini. Irriverenti e folli, forti e poetici, dal 30 gennaio all’11 febbraio gli spettacoli della rassegna “Altri Percorsi”. Alle stagioni di Bolzano, lo Stabile affianca quelle di Merano, Bressanone, Brunico e Vipiteno. L’attenzione nei confronti delle nuove generazioni si rinnova e si estende grazie alle iniziative “Officina Teatro” e ■ “W il teatro”.
da giovedĂŹ 19 a domenica 22 ottobre “Terre di Cosenzaâ€? , degustazione di prodotti enogastronomici cosentini
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TRA VIGNE E CANTINE
di Giada Vicenzi
VALLAGARINA, TRA VINI, GRAPPE E NATURA I PRIMI GIORNI D’AUTUNNO SONO IL PERIODO IDEALE PER UNA GITA FUORI PORTA IN VALLAGARINA: TRA VIGNETI, DISTILLERIE E CANTINE CENTENARIE, ALLA SCOPERTA DEI TESORI NASCOSTI DI QUESTA TERRA GENEROSA
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ualunque sia la stagione, il Trentino riesce sempre a offrire al visitatore di passaggio e al turista in vacanza paesaggi mozzafiato, cultura e buon cibo. Ma è in autunno, quando la frenesia dell’estate è ormai un ricordo e le giornate ancora tiepide invitano a lunghe passeggiate all’aperto, che questa terra regala il meglio. Le foglie degli alberi si colorano di sfumature dorate e i boschi e le valli somigliano alla tavolozza di un pittore: un tripudio di verdi, arancioni, rossi e gialli. È con questi colori e con una geometria ammaliante di rocce scoscese, boschi secolari e ordinati vigneti che la Vallagarina accoglie il visitatore di ottobre.
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È questo il momento migliore per avventurarsi, in auto o in bicicletta, alla scoperta di paesi tranquilli, castelli, pievi e prodotti tipici di questa vallata. Ottobre è il mese della vite e del vino, come ricorda l’affresco del Ciclo dei Mesi di Torre Aquila a Trento, e come ricorda anche Guccini, quando canta «Non so se tutti hanno capito, ottobre, la tua grande bellezza: nei tini grassi come pance piene, prepari mosto e ebbrezza». Una visita nelle cantine e distillerie della Vallagarina è, quindi, d’obbligo per rendere omaggio al prodotto in assoluto più rappresentativo e caratteristico di questa terra. In Vallagarina, infatti, il vino racconta una storia millena-
ria, fatta di uomini, di lavoro in campagna e in cantina, una storia di managerialità, investimenti e cultura diffusa. Accanto a importanti realtà cooperative, sul territorio
sono presenti tante aziende private, anche di vecchia data. Realtà differenti, ma accomunate dal fatto di lavorare una terra a collaudata vocazione vinicola, capace di
trentinospecialevino Le botti in cui viene affinata la grappa Marzadro
trasferire le peculiarità dei diversi terreni in caratteristiche proprie dei vini; e che per questo hanno capito l’importanza di costruire attorno ai loro prodotti una precisa identità territoriale. Obiettivo che la Cantina Sociale Mori-Colli Zugna ha raggiunto con lo sguardo ben aperto sul futuro e su concetti chiave come sostenibilità, ambiente, risparmio energetico. L’edificio, infatti, è un tutt’uno con il verde circostante, emerge appena dal suolo, grazie alla struttura quasi completamente ipogea. Centomila metri cubi di spazi ne fanno la cantina sotterranea più grande d’Europa e ospitano i macchinari per la produzione del mosto e naturalmente il vino, che riposa a una temperatura costante. Una condizione ideale per la maturazione dei vini tipici di questa zona – Marzemino, Lagrein, Merlot, Pinot Nero,
Pinot Grigio, Müller Thurgau, Traminer, Sauvignon e Chardonnay –, coltivati da circa 700 soci su una superficie vitata che copre oltre 680 ettari sparsi dal fondovalle fino all’altopiano di Brentonico, alle pendici del Monte Baldo, a 700 metri di altitudine. Proprio l’alto numero di soci e di particelle da monitorare (circa 5.000) ha reso necessario mettere a punto una gestione integrata dell’intero processo di produzione, dalla coltivazione fino alle ultime fasi della vinificazione. Così dal 2007 la cantina di Mori si è rivolta con decisione verso le nuove tecnologie, adottando un software webGIS/ geodatabase, che permette di gestire i conferimenti senza creare confusione e garantendo una tracciabilità completa, dalla vigna alla bottiglia. Una cantina che ha puntato con decisione verso la modernità e che non teme nemmeno la
L’enoteca della Cantina Colli Zugna 59
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sperimentazione: mentre lo Chardonnay “Serico” è entrato nella carta vini di papa Francesco, con il vino “Victoriae”, un uvaggio Bronner e Chardonnay biologico fermentato in anfore di terracotta per diversi mesi, la Cantina di Mori ha messo a segno un risultato straordinario sul piano organolettico, che si lega a doppio filo con il territorio, visto che le anfore sono prodotte sempre a Mori, dall’azienda Tava. Una nuova avventura, che si basa sul principio – sostenuto da alcuni esperti - che le botti in acciaio e in legno trasformino il sapore naturale dell’uva, mentre le anfore non interferiscano con la qualità degli acini. Una scelta decisamente innovativa, che si è rivelata un successo. Terminato il “periodo di prova” la cantina ha deciso di lanciare un’in-
tera linea di vini prodotti in anfora, ma non ha smesso di sperimentare: lo scorso anno, infatti, 57 bottiglie e 2 anfore del prezioso bianco Victoriae sono state immerse nel lago Tramonto (in provincia di Ferrara) e lasciate riposare sott’acqua per 9 mesi, per poi essere ripescate e messe all’asta: il ricavato è andato a favore della costruzione di un centro specializzato per malati neurologici. Un’ iniziativa benefica che ha coinvolto tante realtà e che dal punto di vista enologico ha dato modo di ampliare le sperimentazioni con un test di tenuta ed evoluzione sott’acqua del Victoriae dai risultati davvero notevoli. Ovunque ci si volti, in Vallagarina, i vigneti non abbandonano mai lo sguardo, ricoprono il fondovalle e le pendici dei
monti, cedendo mano a mano il posto al bosco ceduo. Terre coltivate da secoli strappandole alla montagna e proteggendole con i tipici terrazzamenti a secco, che segnano il tratto caratteristico del paesaggio lagarino. Sulle colline di Isera, antico borgo che fa parte della rete nazionale delle Città del Vino, dimora un altro grande simbolo della Vallagarina: il Marzemino. Pur non essendo un vitigno autoctono (pare che le prime barbatelle furono portate in Trentino dalle truppe della Serenissima durante la dominazione veneziana del XVI secolo), il Marzemino è certo il vino più tipico della Vallagarina, dove ha trovato l’habitat ideale nel territorio attorno a Rovereto, tra Nomi, Volano ed Isera – grazie alla presenza di un terreno assai adatto
Esterni della Cantina d’Isera 60
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alla sua produzione. Questa, infatti, è divenuta nel tempo la zona per eccellenza della denominazione Marzemino Trentino Doc e il disciplinare prevede che le uve siano coltivate esclusivamente in questo areale. La massima espressione qualitativa viene raggiunta proprio nella zona di Isera, grazie agli scuri terreni basaltici che conferiscono alle uve, e quindi al vino, una struttura e un bouquet eccezionali. Proprio qui nasce il Trentino Doc Superiore Marzemino, che risponde a standard qualitativi ancora più elevati rispetto a quelli del Trentino Doc ed è la punta di diamante della Cantina Sociale di Isera. Cantina dalla tradizione centenaria, ma capace di rinnovarsi con intelligenza, è stata fondata nel 1907 per volontà dei viticoltori della zona: conta oggi 150 soci, che ad ogni vendemmia conferiscono mediamente 20.000 quintali di uve scelte e pregiate, e una superficie di 200 ettari di vigneto, collocato per l’85% sulle colline basaltiche e ben drenate di Isera. Il Marzemino è declinato in diverse tipologie: l’Etichetta Verde, vino bandiera della Cantina di Isera, identifica il vino derivato dalla vendemmia selezionata e dall’accurata vinificazione dei migliori vigneti coltivati su queste colline soleggiate. Proprio in questi giorni è stata messa in commercio l’annata 2015: la conferma di un vino maturo, fragrante e accattivante. Bisognerà aspettare l’inverno per assaggiare Corè, ovvero il cru dell’annata 2015, la selezione di questa vigna che dà un intrigante carattere speziato al Marzemino Superiore di Isera. E se è vero che il Marzemino è oggi uno dei prodotti locali più apprezzati e conosciuti, è altrettanto vero che a fargli compagnia ci sono altri vini pregiati: Müller, Chardonnay, Sauvignon, Cabernet, Metodo classico Trento doc e Moscato Giallo
trentinospecialevino La bottaia di porto per l’affinamento della grappa Marzadro
solo per citare alcuni fra i prodotti di punta di questa cantina centenaria. “Il buon vino nasce in campagna” è una massima a cui la Cantina d’Isera e il suo direttore Massimo Tarter si attengono fermamente. Dalla scelta dei nuovi impianti sino al controllo sistematico dell’intero ciclo vegetativo, tutto è seguito e controllato rigorosamente, al fine di ottenere una produzione viticola di alta qualità, bilanciando sapientemente le nuove tecnologie con le antiche tradizioni. Poco distante da Isera e sempre in Destra Adige, nel comune di Nogaredo, c’è un’altra testimonianza di tradizione e sapienza: la Distilleria Marzadro. Il prodotto finale è diverso, in questo caso parliamo di grappa, ma la materia prima proviene
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sempre dalla vitis vinifera. La distillazione regala, anzi, una nuova ulteriore vita alle vinacce, residuo della lavorazione dell’uva da vino, ancora ricche di sostanze aromatiche, che confluiscono poi nella grappa. Un’arte che in casa Marzadro si porta avanti dal 1949, anno di fondazione dell’azienda per opera di Attilio Marzadro, e che ha raggiunto oggi con i fratelli Stefano, Andrea, Anna e Fabiola livelli di vera eccellenza. Una professionalità e un impegno che si sono evoluti nell’ottica di un’innovazione costante. Nel caso di Marzadro l’innovazione è stata sia di tipo produttivo/ qualitativo che culturale: da prodotto rude e tipicamente maschile, la grappa Marzadro è oggi un prodotto di grande complessità, raffinato e morbido, apprezzato anche
dal palato femminile. Il tutto a partire da vinacce freschissime, appena svinate e ricche di mosto, che arrivano dalle cantine della zona. Se il prodotto emblematico di casa Marzadro è indubbiamente Diciotto Lune, grappa stravecchia di alta qualità prodotta con le migliori vinacce trentine e lasciata affinare per diciotto mesi in botti di legni pregiati, la novità è però rappresentata da Riserva Botte Porto. Edizione speciale delle Diciotto Lune, Riserva Botte Porto nasce da un periodo di invecchiamento aggiuntivo di 18 mesi, in botti utilizzate in precedenza per l’affinamento del vino Porto. Un sperimentazione che ha dato risultati eccezionali dal punto di vista qualitativo: l’ulteriore affinamento evidenzia un contrasto grappa-legno più netto,
mentre il profumo delicato e il sapore pieno, elegante e con retrogusto fruttato, richiamano molto quello del Porto già contenuto in queste botti. Poche decine di metri separano Marzadro da un’altra grande espressione territoriale lagarina, la Cantina Vivallis, che ha raccolto l’eredità della vecchia Società Agricoltori Vallagarina (Sav) e quindi ha le radici ben salde nella tradizione enologica della valle, ma al tempo stesso è proiettata verso il futuro, in accordo con la spiccata vivacità culturale che la contraddistingue. Caratteristiche che oggi Vivallis incarna molto bene, raccogliendo e trasformando le uve provenienti da oltre 900 ettari di vigneti, posti in zone altamente vocate – da Besenello a Chizzola di Ala – fino a 700 metri di altitudine e coltivati
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MARZADRO: ACCANTO ALLA GRAPPA ARRIVA L’OLIO D’OLIVA
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e novità in casa Marzadro non sono finite: dallo scorso anno ai celebri distillati è stata affiancata anche una linea di olio extravergine di oliva Garda Trentino Dop. Una scelta che è in perfetta sinergia con il lavoro portato avanti nella distilleria di Nogaredo e che ha lo scopo di sostenere e promuovere anche fuori dei confini regionali le produzioni tipiche di un territorio dalle molte potenzialità. Obiettivo che si è concretizzato con l’acquisizione dell’azienda agricola Madonna delle Vittorie nel comune di Arco: si tratta della zona di produzione di olio d’oliva in assoluto più settentrionale e questo grazie alla mitezza del clima submediterraneo e al benefico influsso dei tiepidi venti del Garda. Ecco, quindi, che accanto ai preziosi distillati, in casa Marzadro hanno fatto la loro comparsa anche l’Olio extravergine di oliva, l’Olio extravergine di oliva Garda Trentino Dop e l’olio extravergine di oliva Monocultivar Denocciolato Frantoio.
da ben 800 soci. L’obiettivo a cui il direttore Mauro Baldessari e i soci lavorano è ambizioso: produrre vini di qualità, che siano sintesi di tradizione e, attraverso l’uso di tecnologie avanzate, modernità, per continuare ad essere espressione coerente ma dinamica del territorio della Vallagarina. Per questo motivo la Cantina Vivallis, accanto allo sfuso, ha puntato con decisione sui prodotti classici della Vallagarina, quali il Marzemino, nella versione Superiore “dei Ziresi” e “di Isera”, e il Moscato Giallo Castel Beseno, un’altra forte manifestazione del cosiddetto “terroir viticole”, coltivato nell’areale attorno alla collina di Castel Beseno. Per Vivallis il 2017 è un anno di grande progettualità e non solo nella produzione vinicola: la primavera prossima dovrebbero 64
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partire i lavori per la ristrutturazione della cantina, secondo un progetto che prevede un grande spazio per la vendita dei prodotti, una sala polifunzionale capace di ospitare 220 persone e un piano interrato che ospiterà la barricaia e gli spazi di affinamento. La nuova cantina sarà un punto d’incontro legato a doppio filo col territorio e con i soggetti che lo vivono ogni giorno. L’arredamento e l’allestimento saranno, invece, un omaggio alla creatività multiforme di un lagarino d’eccezione: Fortunato Depero. Grazie a una partnership con il Mart e Casa Depero di Rovereto, gli spazi di Vivallis ospiteranno riproduzioni degli studi pubblicitari del geniale futurista roveretano, autore dello storico marchio Sav, e una linea di etichette sarà ispirata alle
UN PREMIO PER IL MIGLIOR VIGNETO DI MARZEMINO: 27-28-29 OTTOBRE
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sera dedica l’ultimo weekend di ottobre al vitigno simbolo della Vallagarina. Tre giorni di appuntamenti dal 27 al 29 ottobre per scoprire le bellezze di questo borgo trentino attraverso un ricco programma di attività. Fulcro dell’iniziativa è il concorso “La vigna eccellente”, che dal 2001 individua il miglior vigneto di Marzemino e il produttore più attento alla sua cura. Si potrà approfondire l’origine del pregiato vitigno con il documentario “Archevitis” e gustarne il sapore schietto e genuino con i wine tasting di sabato e domenica nella splendida cornice di Palazzo De Probizer. Un viaggio sensoriale alla scoperta del vino che prosegue nei ristoranti (Locanda delle Tre Chiavi e Casa del Vino) e nelle cantine di Isera (Cantina sociale di Isera, azienda agricole De Tarczal, Fojaneghe), con eventi speciali e menù dedicati.
sue opere più note. Sempre con il 2018 prenderanno anche forma due anni di intense sperimentazioni spumantistiche, che ruotano attorno a quello che è generalmente conosciuto come il primo spumante del Trentino, o addirittura come “lo champagne di Cesare Battisti”. Creato da Arminio Valentini con le uve della zona, lo “Champagne Valentini di Calliano” era pubblicizzato sulla Strenna dell’Alto Adige del 1899. La delicata manchette indicava anche il nome del distributore trentino dello spumante, un certo Cesare Battisti: che si trattasse del famoso irredentista o solo di un omonimo è tuttora oggetto di discussione. Proprietaria per decenni della Cantina Valentini di Calliano, Vivallis ha deciso di omaggiare questo pioniere
trentino del metodo classico dedicandogli il suo spumante Trento Doc, che porta infatti il nome Valentini di Weinfeld. Ottenuto con uve Chardonnay (85%) e Pinot Nero (15%) raccolte sulle alte colline della Vallagarina e fermentato per oltre 30 mesi, il Valentini di Vivallis è sicuramente una bottiglia da stappare per assaporare non solo il gusto, ma anche la storia (spesso sconosciuta) di un territorio. Questo piccolo tour alla scoperta di un pezzo di Trentino autentico e laborioso, fra campi coltivati, boschi e paesini si conclude qui, anche se la lista delle cantine e aziende agricole della zona sarebbe ancora lungo: se il tempo ve lo permette, fatevi guidare dall’istinto e fermatevi a scoprirle per l’immancabile bicchiere della staffa! ■
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dall’impareggiabile abilità ingegneristica e dalla maestria tecnologica sul fronte della trazione a quattro ruote motrici firmate Maserati.
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ulle sue spalle porta lo spirito del Tridente e il mito ininterrotto di un marchio leggendario: Levante è realizzato con cura artigianale per accarezzare i sensi ad ogni curva, ad ogni tocco; sulla cresta di ogni altura, giù in discesa verso nuove strade, come un vento che sfreccia sulle nostre auto prendono il nome da venti esotici. Le nostre navi sono spinte da essi.
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nobili decorano l’abitacolo, inclusi i pellami più raffinati, legni pregiati, metalli dai riflessi unici e artigianali cuciture a contrasto. I passeggeri che occupano la zona posteriore beneficiano di uno spazioso e confortevole divano in pelle a tre posti, abbattibile asimmetricamente, completo di bracciolo centrale ripiegabile provvisto di due porta-bicchieri. Due connessioni USB sono posizionate al termine del tunnel centrale, sopra alle bocchette di ventilazione posteriori. Entrambi i sedili posteriori laterali sono equipaggiati con attacchi universali ISOFIX per i seggiolini dei bambini, mentre a richiesta è disponibile anche il riscaldamento dei sedili posteriori. Gli amanti dell’aria aperta possono infine godere del tetto panoramico, disponibile a richiesta e dotato di due pannelli a movimentazione elettrica. UN INTIMO PANORAMA MOZZAFIATO Seduto al volante, il guidatore avverte lo squisito equilibrio tra intimità e abitabilità, assieme a una sensazione di massima confidenza e controllo, con tutti i comandi principali immediatamente a portata di mano. Le linee pulite della plancia rivestita in morbida pelle avvolgono gli occupanti in un’atmosfera raffinata, mentre sul tunnel centrale spiccano l’ampio
trentinomesestyle display e i comandi della trasmissione, del climatizzatore e dei sistemi di informazione e intrattenimento. Il quadro strumenti, semplice ma di impatto, richiama quello dell’ammiraglia Maserati, la Quattroporte, con tachimetro e contagiri di grandi dimensioni separati al centro da un display TFT da 7” che mostra le informazioni dinamiche della vettura. Dietro al volante rivestito in pelle, piacevole al tatto e dotato di comandi per interagire con le funzioni multimediali di uso più frequente, si collocano le palette del
automatico bizona adegua automaticamente l’intensità della ventilazione in funzione della temperatura esterna e permette a chi viaggia di impostare gradi di calore diversificati. Dotato di 13 bocchette di ventilazione, il sistema è in grado di raffreddare o riscaldare l’aria con maggiore rapidità e di mantenere con facilità le condizioni climatiche imPrezzo di listino da 59.832 euro (diesel) a 75.063 euro (benzina)
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a stagione sinfonica 2017-18 dell’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento si inaugura nel capoluogo trentino mercoledì 11 ottobre sotto la bacchetta di Arvo Volmer (Auditorium, ore 20.30). Sono in programma “Trisagion” di Arvo Pärt, Sinfonia n. 7 op. 105 di Jean Sibelius, Sinfonia n. 1 op. 68 di Johannes Brahms. Il secondo appuntamento, quello del 18 ottobre, vede in primo piano accanto a Volmer il violoncellista Alexey Stadler, impegnato nelle “Variazioni su un tema rococò” op. 33 di Pëtr Il’ic Cajkovski; completano il programma “Verklärte Nacht” op. 4 di Arnold Schönberg e “Sinfonietta” op. 5/48 di Sergej Prokof’ev. Il maestro Volmer mantiene l’orientamento annunciato nella fase di insediamento quale direttore principale dell’orchestra regionale e, accanto ai capolavori classici, romantici e tardoromantici che della Haydn sono ormai patrimonio consolidato, propone quale personale contributo all’arricchimento del repertorio autori nordici e dell’Europa orientale, che costituiscono un suo prezioso background culturale. Nato nel 1962 a Tallinn, Arvo Volmer ha studiato direzione d’orchestra al Conservatorio Statale Estone della sua città natale, passando successivamente al Conservatorio “Rimskij-Korsakov” di Leningrado, dove si è diplomato nel 1990; si è perfezionato con Helmuth Rilling negli Stati Uniti. Ha debuttato nel 1985 al Teatro d’Opera Nazionale Estone di Tallinn, un’istituzione cui è sempre rimasto legato e di cui dal 2004 è il direttore musicale; ha lavorato anche con l’Orchestra Nazionale Estone, divenendone direttore stabile dal 1993 al 2001. Ha 68
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ORCHESTRA HAYDN LA STAGIONE SINFONICA 2017-18 SI INAUGURA NEL CAPOLUOGO TRENTINO MERCOLEDÌ 11 OTTOBRE SOTTO LA BACCHETTA DI ARVO VOLMER. SECONDO APPUNTAMENTO, IL 18 OTTOBRE, CON IL VIOLONCELLISTA ALEXEY STADLER
Alexey Stadler
diretto orchestre di grande prestigio in numerosi paesi; dal 2014 è direttore stabile dell’Orchestra Haydn. Nato nel 1991 a San Pietroburgo in una famiglia di musicisti, Alexey Stadler ha iniziato a suonare il violoncello a quattro anni, sotto la guida di Alexey Lazko. Allievo del Conservatorio “Nikolaj Rimskij-Korsakov” della sua città, ha seguito corsi con David Geringas, Natalia Gutman, Lynn Harrell, Frans Helmerson, Alexander Rudin e Michael Sanderling; si sta perfezionando con Wolfgang Emanuel Schmidt a Weimar
grazie a una borsa di studio della Fondazione “Oscar und Vera Ritter“ di Amburgo. Premiato in vari concorsi in Francia e in Russia, ha vinto concorsi cameristici in Austria e in Italia in duo con la pianista Karina Sposobina; nell’agosto 2012 ha vinto il “Tonali 12 Grand Prix” di Amburgo. È apparso come solista con la Jenaer Philharmonie, l’Orchestra della Radio Ucraina di Kiev, la Junge Norddeutsche Philharmonie e l’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo. Come camerista Stadler ha suonato per Arvo Volmer
i festival di Heidelberg, del Mecklenburg-Vorpommern e (nel 2012) per la Kronberg Academy, dove ha collaborato con Yuri Bashmet, Gidon Kremer e Christian Tetzlaff. Nel 2008 ha inciso la Sonata di Rachmaninov su un violoncello di A. Jacout già appartenuto allo zar Nicola II, il suo secondo cd è apparso su etichetta Northern Flowers nel 2009. Recentemente ha suonato “Don Quixote” di Richard Strauss con l’Orchestra della Hochschule di Weimar sotto la direzione di Marek Janowski. ■
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gni paziente ha il diritto di ricevere cure odontoiatriche di alta qualità prive di ansia e dolore e ogni medico ha il dovere di garantire le stesse cure con le stesse condizioni di tranquillità. Per soddisfare questi principi è necessario avere una visione olistica del paziente, vale a dire porre l’attenzione anche all’aspetto psicologico e psicofisico. L’ansia del dentista colpisce più del 30% della popolazione e nel 10% dei pazienti sfocia in una vera e propria fobia. Nello studio dentistico Martini già da molti anni curiamo questo aspetto e utilizziamo il protossido d’azoto ma da oggi grazie ai continui aggiornamenti e alla formazione specifica possia-
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raggiungere una completa tranquillità. Non si tratta di un’anestesia generale, ma di una terapia farmacologica personalizzata finalizzata all’eliminazione dell’ansia e dello stress, grazie alla quale, si rimane svegli ma in totale relax e benessere in modo da affrontare nel modo più gradevole qualsiasi intervento. Il dr. Francesco Martini è un odontoiatra Sedazionista, titolo che si ottiene dopo aver seguito il master universitario di secondo livello presso l’università di Padova. Attualmente è l’unico Master nel suo genere riconosciuto
a livello europeo e prepara il clinico a saper gestire l’ansia del paziente a tutti i livelli, dalla iatrosedazione, all’ipnosi, all’ansiolisi con il protossido d’azoto fino alla sedazione sicura con farmaci endovena per mezzo di una flebo. ■
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rchiviata la stagione estiva, già dal mese di settembre è iniziato il cambio degli armadi al Giardino delle Spezie, sia per quanto riguarda gli elementi più appariscenti (la chiusura del servizio in terrazza su tutti), sia per i dettagli meno evidenti ma altrettanto importanti, quali ad esempio gli ingredienti delle nostre proposte stagionali, sia di cucina che di pizzeria. I colori affascinanti dell’autunno stanno quindi rubando la scena anche nella carta del menù dove primi piatti, rigorosamente fatti in casa, e secondi piatti acquistano i profumi e gli aromi tipici della stagione. Tra tutti spiccano le Tagliatelle di Pasta casereccia alla Verza e Salsiccia e la rivisitazione dello Stinco di Maiale, senz’Osso
AUTUNNO A VALLELAGHI A PADERGNONE MENÙ CON PIETANZE PENSATE PER VALORIZZARE LE MIGLIORI MATERIE PRIME REPERIBILI IN QUESTA STAGIONE e cotto a bassa temperatura, solo per citare alcuni esempi. La pizzeria non fa eccezione e accanto alle proposte classiche e alle specialità della casa già apprezzate dai frequentatori, ecco le pizze del mese, con il Calzone vegano a farla da padrone. Perché al Giardino delle Spezie viene data molta importanza anche alle intolleranze alimentari, purtroppo sempre più frequenti, con proposte celiache, vegetariane, senza lattosio… Impossibile non citare poi la
rinnovata gelateria, sia dal punto di vista estetico, con l’installazione delle nuove vetrine, che di listino, con specialità di gelato pensate per accontentare tutti, grandi e piccini. E proprio agli ospiti più piccoli, al Giardino delle Spezie, viene data maggiore attenzione, non solo a tavola, ma in tutti i momenti di permanenza nel locale; se il calendario delle animazioni estive è ormai concluso, a breve sarà disponibile quello tradizionale dell’Avvento, con 4
sabati sera dedicati all’intrattenimento dei piccoli ospiti sul tema del Natale. E se il giardino esterno d’inverno pare assopito, chissà che non stia in realtà preparando qualche novità per la prossima primavera… ■
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ffidarsi ai più recenti trattamenti di cura del corpo e delle unghie, con la certezza di poter contare sempre sulla preparazione di personale esperto e aggiornato. Ma non solo: Easy nails & beauty è anche un punto di riferimento per i professionisti locali del settore, perché è l’unico centro di distribuzione e formazione in regione del marchio Pronails, azienda leader nel settore della ricostruzione delle unghie che vanta prodotti di altissima qualità e punta su saloni che desiderano lavorare con sicurezza e innovazione oltre che moda. L’energia e la curiosità di Teresa e del suo staff sono contagiose: “L’obiettivo che mi pongo col mio lavoro – racconta – è non solo quello di migliorare l’aspetto estetico, ma soprattutto creare un luogo di benessere globale, per trasformare ogni appuntamento in un’occasione di benessere per corpo e mente”. Estetica Easy si rivolge a una clientela di tutte le età, con trattamenti specifici e innovativi in primo luogo nel campo dalla nail care e della ricostruzione delle unghie. E, quindi, manicure, pedicure, smalto semipermanente e nail art, il tutto realizzato con i prodotti a marchio Pronails, famosi per essere particolarmente delicati e ben tollerati.
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che tratta prodotti dermoaffini, la cui efficacia nei trattamenti è comprovata da studi medici”, dice Teresa, che durante i suoi numerosi corsi d’aggiornamento ha ottenuto anche le competenze per i trattamenti di estetica e benessere per persone in terapia. Tutti i trattamenti sono realizzati con cura e attenzione e con prodotti attentamente selezionati; Teresa e le sue collaboratrici studiano personalmente ogni soluzione, anche per chi ha qualche allergia o è intollerante. Formazione, competenza, ma soprattutto
una grande passione rendono lo studio Easy il punto di riferimento in regione per i professionisti dell’estetica e per tutte le persone che abbiano a cuore bellezza e benessere. ■
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aglio, colore, acconciature particolari: i capelli inviano molti messaggi non verbali su di noi, sulla nostra personalità, sul nostro stato d’animo, sul nostro desiderio di seguire le mode oppure di essere anticonvenzionali e fuori dagli schemi. Sono anche indicatori importanti dello stato di salute generale e necessitano di trattamenti e cure mirate. Per preservarne la salute e la bellezza è bene, quindi, affidarne la cura e lo styling a professionisti esperti. Come i parrucchieri di Studio 79 a Mezzolombardo: Dennis Pilzer, alla guida del salone, da oltre vent’anni coniuga perfezione stilistica, ricerca continua e grande creatività. Ingredienti che fanno di Studio 79 il punto di riferimento ideale per chi cerca quel tocco in più. Sempre al passo con le ultime novità e aggiornato sulle più recenti tecniche di taglio e colorazione, Studio 79 realizza tagli originali, messa in piega, colorazione, tinte nelle nuance più attuali, senza ammoniaca e con ingredienti testati per la massima tollerabilità. Veri professionisti di bellezza, Dennis e il suo staff sanno capire alla perfezione
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e spesso soggetti a caduta”. Proprio in questo periodo Studio 79 offre una serie di trattamenti mirati, che utilizzando prodotti naturali e senza parabeni, rinforzano i capelli e ne migliorano il corpo e l’elasticità. Capelli di nuovo forti e belli, pronti per ricevere i tagli e i colori dell’autunno/inverno 2018. Per tutto il mese di ottobre, la consulenza è gratuita: un motivo in più per prenotare un appuntamento allo Studio 79 e fare passaparola con gli amici! ■
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di Daniele Valersi
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a ripresa autunnale della stagione 2017 della Società Filarmonica di Trento vede in primo piano gli estrosi e talentuosi Gomalan Brass (Marco Braito, Marco Pierobon, Nilo Caracristi, Gianluca Scipioni, Stefano Ammannati) insieme al grande pianista Davide Cabassi, che per giovedì 5 ottobre propongono “J. S. Blues” di Giampaolo Casati in prima esecuzione assoluta, cui seguirà un loro arrangiamento per ottoni e pianoforte dei “Quadri di un’esposizione” di Mussorsgky e la “Rapsodia in Blu” di Gershwin (quest’ultima arrangiata da Jean-François Taillard), un programma volto alla valorizzazione del mondo degli ottoni, qui abbinato magistralmente al suono “sinfonico” del pianoforte. Gruppo eclettico ed estremamente dinamico, con avvincente sinergia tra abilità esecutiva e coinvolgimento teatrale il Gomalan Brass si destreggia
DAVIDE CABASSI IL GRANDE PIANISTA PER LA RIPRESA AUTUNNALE DELLA STAGIONE 2017 DELLA SOCIETÀ FILARMONICA DI TRENTO. MA NON SOLO in un repertorio vastissimo, che spazia dal rinascimento al melodramma, fino alla music a contemporanea senza disdegnare incursioni nella musica per film. Nato a Milano nel 1976, top-prize winner al Van Cliburn International Piano Competition 2005, Davide Cabassi è brillante ospite di importanti orchestre europee e americane sin dai suoi tredici anni, quando debuttava con l’Orchestra Sinfonica della RAI di Milano. Appuntamento
con uno dei maggiori interpreti mondiali del repertorio antico e barocco il 16 ottobre: Jordi Savall, in qualità di viola da gamba e direttore del “Concert des Nations” sarà impegnato in una serata monografica. Al profilo eccelso di questa figura di concertista e intellettuale della musica, vero e proprio esploratore di universi sonori carichi di emozioni e bellezze incomparabili, faranno da contrappunto le musiche sempre amate per la loro lu-
FESTIVAL “PIÙ PIANO”: TESTI E MUSICA
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uale appuntamento conclusivo del festival “Più Piano”, il duo formato da Giancarlo Calabria (tromba e fisarmonica) e Simone Pagani (pianoforte) intratterrà il pubblico di Dobbiaco (8 ottobre, Centro Culturale Grand Hotel, ore 18) e di Trento (9 ottobre, Palazzo Calepini, ore 21) con musiche di stili e generi diversi, comprendenti pagine di compositrici. In questa occasione il Festival incontra il premio letterario “Frontiere – Grenzen”, la musica si alternerà pertanto alla lettura di testi che sono risultati vincitori nella storia del concorso, nato nove anni fa. Le voci narranti (Mario Cagol e Stefano Zangrando) rispetterà l’anima bilingue degli scrittori, restituendo le preziose sfumature dell’italiano (a Trento) e del tedesco (a Dobbiaco). Giancarlo Calabria si è diplomato presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano, è risultato vincitore in diversi concorsi nazionali e internazionali. Simone Pagani ha conseguito il diploma presso il Civico Istituto Musicale “G. Donizetti” di Bergamo; è fondatore e direttore artistico dell’associazione “MusicArte”, per la quale realizza da anni rassegne e stagioni concertistiche. Stefano Zangrando Mario Cagol D.V.
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minosità e ricchezza ritmica di Telemann. Giovedì 26 il Cuarteto Quiroga (Aitor Hevia, Cibrán Sierra, Josep Puchades, Helena Poggio) con Javier Perianes al pianoforte eseguirà “Ocho Tientos” op. 35 di Rodolfo Halffter, Quartetto op. 34 ”Oración del Torero”’ di Joaquin Turina, il Quintetto con pianoforte op. 49 di Enrique Granados e il Quintetto con pianoforte op. 44 di Robert Schumann. Fondato a Madrid nel 2004 da quattro dinamici musicisti audaci quanto originali nella lettura delle grandi pagine storiche, e impegnati a diffondere i tesori musicali nati nella loro terra d’origine. Come sempre i concerti si svolgeranno nella Sala della Società Filarmonica, in via Verdi, alle ore 20.45. A lato della stagione concertistica, la Società Filarmonica propone FaRe, rassegna per le scuole che prende il “via” il 6 ottobre (“Scopriamo l’Aida”, ore 9 e 11, con i Gomalan Brass) e prosegue il 25 (Sing, Sing, Swing - con New Project). Ai blocchi di partenza anche “Storie di jazz” (3 ottobre, ore 19, con Dario Ghidoni); la formula è quella dell’ascolto guidato, la parola chiamata a presentare e commentare le registrazioni, gli avvenimenti e i linguaggi. ■
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a stagione dell’arte tersicorea che solitamente inizia sempre in autunno a Trento, da qualche anno è inglobata in un circuito regionale della danza facente capo per intero al Centro Servizi Culturali S. Chiara di Trento. Questa programmazione territoriale sempre più allargata quest’anno si struttura in una stagione che da ottobre arriva fino ad aprile e che, per quanto concerne la danza internazionale, prevede quattro spettacoli a Trento al teatro Sociale e tre spettacoli al teatro Comunale di Bolzano a cui si aggiungono, sempre nel capoluogo altoatesino, altri quattro appuntamenti tutti interpretati da compagnie italiane. S’inizierà quindi il 31 ottobre al teatro Sociale con il ritorno, a distanza di sei anni, dell’artista inglese Wayne McGregor e la sua compagnia che presenterà Autobiography, la sua ultima creazione. Qui, McGregor ha voluto rappresentare la sua vita attraverso la danza, scegliendo di lavorare intorno alla sequenza del suo genoma con l’ausilio di due scienziati. Il secondo appuntamento con la danza, previsto in questo mese, sarà invece a Bolzano al teatro Cristallo, dove il 18 ottobre la compagnia marchigiana E.sperimenti Dance Company sarà protagonista di Hopera, in cui l’hip hop si fonde con l’opera lirica e le più celebri arie del bel canto. La stagione proseguirà nei prossimi mesi a Trento il 28 novembre con la danza flamenca in un grande show messo in scena dai sette fratelli Los Vivancos, mentre il 27 febbraio dall’Olanda sarà protagonista l’ever green, nonché uno dei più grandi coreografi viventi della danza neoclassica e contemporanea, Hans van Manen
TUTTI I COLORI DELLA STAGIONE LA STAGIONE REGIONALE DELLA DANZA INIZIERÀ IL 31 OTTOBRE AL TEATRO SOCIALE CON IL RITORNO, A DISTANZA DI SEI ANNI, DELL’ARTISTA INGLESE WAYNE MCGREGOR E LA SUA COMPAGNIA che presenterà un trittico per festeggiare il suo 85esimo compleanno. Attesissimo è anche il ritorno dell’israeliano residente a Londra Hofesh Shechter, che il 20 marzo presenterà la sua compagnia giovanile con talenti provenienti da tutto il mondo. A rappresentare l’Italia potremo inoltre assistere, sempre a Trento il 20 aprile, all’ultimo lavoro corale firmato dal coreografo siciliano Roberto Zappalà. A Bolzano, invece, al teatro Comunale la stagione della danza inizierà il 22 novembre
con lo Schiaccianoci coreografato da Amedeo Amodio e con le scenografie di Emanuele Luzzati, proposto da Daniele Cipriani Entertainment. Con uno spettacolo premiato e di punta all’ultima Biennale di Siviglia, il 17 gennaio sarà protagonista il flamenco di Patricia Guerrero, mentre l’11 aprile chiuderà la stagione al Comunale la compagnia tutta al maschile del Regno Unito dei BalletBoyz. Sempre a Bolzano la danza made in Italy, organizzata in collaborazione con l’associazione L’Orizzonte, al
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teatro Cristallo, proseguirà il 21 dicembre con la Bella Addormentata nella versione contemporanea di Diego Tortelli interpretata dallo Junior Balletto di Toscana, e a seguire l’1 febbraio la coreografa padovana Laura Pulin incontrerà il tango con la compagnia Tango Brujo in Dolores Hotel. In chiusura il 29 marzo con un mix di circo, danza e teatro i torinesi del Collettivo 320chili presenteranno un lavoro sulla migrazione. Per i diversi circuiti programmati sono previste, per il pubblico, varie forme di abbonamento. Info: numero verde 800 013952 - www. centrosantachiara.it. ■
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arà la prima assoluta di “Il senso della vita di Emma” di Fausto Paravidino ad aprire la nuova stagione della Grande Prosa proposta dal Centro Servizi Culturali S. Chiara. “Il senso della vita di Emma” in cartellone al Teatro Cuminetti di Trento da martedì 31 ottobre a sabato 4 novembre, ore 20.30, domenica 5 novembre 2017, ore 16.00 e da martedì 7 novembre a sabato 11 novembre ore 20.30 ha come protagonisti Fausto Paravidino, Iris Fusetti, Angelica Leo, Jacopo Bicocchi accanto agli attori della Compagnia regionale 2017 per una produzione Teatro Stabile di Bolzano, Centro Servizi Culturali S. Chiara e Coordinamento Teatrale Trentino. Attraverso la fitta rete di relazioni che intercorrono tra due famiglie di amici, lo spettacolo dipinge l’affresco di quattro decenni di vita italiana. Fausto Paravidino, definito dalla critica “il Woody Allen italiano” in ragione di una scrittura fatta di dialoghi fulminanti, ma pervasi da una tragicomica malinconia, percorre l’arco temporale che ci porta dagli anni Sessanta ai giorni nostri per raccontare la storia di una donna scom-
Fausto Paravidino
IL SENSO DELLA VITA DI EMMA SARÀ LA NUOVA OPERA DI FAUSTO PARAVIDINO AD APRIRE LA NUOVA STAGIONE DELLA PROSA PROPOSTA DAL CENTRO SERVIZI CULTURALI S. CHIARA parsa, Emma. Nessuno sa dov’è, non ha più il profilo Facebook né il telefono, ma c’è qualcuno che riceve notizie di lei. Forse è in Kosovo, sta bene, e prima o poi tornerà. “Il senso della vita di Emma” è il secondo step di un progetto avviato lo scorso anno che è frutto della collaborazione delle tre principali istituzioni teatrali regionali: Venti titoli, di cui quindici in cartellone a Trento e cinque a Rovereto, compongono l’offerta di spettacolo teatrale del Centro Servizi Culturali S. Chiara, che propone nella sezione “Grande Prosa” uno sguardo ad ampio spettro sulla produzione dal Novecento ad oggi, per soffermarsi inve-
ce nella rassegna “Altre Tendenze”, distribuita fra Trento e Rovereto, sulle espressioni maggiormente qualificate della prosa contemporanea. Il sipario si alzerà complessivamente per 58 volte, con 41 recite al “Sociale” di Trento; 12 al Teatro “Cuminetti” e 5 all’Auditorium “Melotti” di Rovereto. “Il cartellone Grande Prosa – spiega il direttore del Centro Servizi Culturali S. Chiara, Francesco Nardelli – sarà un viaggio nella letteratura (non solo teatrale) del Novecento che partirà da Luigi Pirandello con una commedia scritta nel 1929 per arrivare al francese Florian Zeller e ad altri drammaturghi contempora-
nei quali Fausto Paravidino e Alessandro Baricco, passando anche attraverso i romanzi di Aldo Palazzeschi e Andrea Camilleri. In scena eccellenti “solisti” come Marco Paolini e Simone Cristicchi; “grandi firme” del teatro e del cinema come Raoul Bova, Chiara Francini, Alessandro Haber, Moni Ovadia, Lucia Poli, Milena Vukotic e Natalino Balasso; registi di primo piano come Piero Maccarinelli, Geppy Gleijeses, Gabriele Vacis, Leo Muscato, Antonio Calenda e lo stesso Marco Bernardi, al quale il Centro ha affidato anche in questa Stagione la consulenza artistica per la stesura del cartellone». ■
Iris Fusetti
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XIII Edizione
fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili
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a rassegna enogastronomica della Val di Non compie vent’anni ed è ben lontana dallo stancare i commensali. Per chi li conosce bene, gli “Antichi Sapori” sono un appuntamento fisso dell’autunno anaune. Per chi invece ancora non li ha sperimentati basti dire che questa apprezzatissima rassegna gastronomica concentra in tre fine settimana il meglio della tradizione culinaria della Val di Non riscoperta, riletta e spesso trasformata con fantasia da sei dei migliori ristoranti della zona. Dal 20 ottobre al 5 novembre 2017 i “magnifici sei” chef della Val di Non rispolvereranno gli antichi manuali di cucina della nonna alla ricerca delle ricette che un tempo erano quotidianità sulle povere tavole della gente di montagna. Alcune di queste ricette sono diventate famose e oggi rappresentano i grandi “classici” della cucina non solo nonesa ma anche trentina in generale: stiamo parlando naturalmente del “Tortel da Patate” come anche dei canederli, la minestra d’orzo, i dolci a base di mela... Altri piatti invece sono stati se non proprio dimenticati, quantomeno messi da parte in attesa di una loro grande
GLI “ANTICHI SAPORI DELLA VALLE DI NON” DAL 20 OTTOBRE AL 5 NOVEMBRE LA VAL DI NON TI ASPETTA PER FESTEGGIARE L’AUTUNNO E LA CUCINA TRENTINA! TORNA LA RASSEGNA GASTRONOMICA DEGLI “ANTICHI SAPORI DELLA VAL DI NON” UN APPUNTAMENTO CLASSICO TRA LE SAGRE ED EVENTI AUTUNNALI DEL TRENTINO rilettura. Di questo si occupano gli “Antichi Sapori della Val di Non” che quest’anno faranno rivivere sulle tavole dei commensali pietanze come la “Coda di Bue”, la “Zuppa di Cipolle nostrane”, la “Polenta de Formenton”, lo “Smorn con pere e mele” solo per fare qualche esempio tra le decine di piatti offerti dalla rassegna. Ogni menù della rassegna “Antichi Sapori” è comprensivo di un vino ad ogni portata e un assaggio delle pregiate
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ome si sa, il raccolto di quest’anno in Val di Non è stato sfortunato, poiché la rigidità delle temperature primaverili ha compromesso il processo di sviluppo dei frutti, ma gli organizzatori non si sono lasciati intimorire e il motto di quest’anno sarà “Meno Mele, più divertimento!”. Nel miglior spirito della valle, l’annata anomala sarà l’occasione per raccontare quanto il lavoro dell’agricoltore sia influenzato dalle condizioni metereologiche. Oltre alle mele grandi protagonisti di Pomaria 2017 saranno tutti i prodotti legati all’enogastronomia della Val di Non. D’altronde Pomaria, con il coinvolgimento di produttori locali di formaggi di alpeggio e i caseifici sociali, di cereali in via di estinzione, mieli, ortaggi, di artigiani conservieri esperti di erbe e piante spontanee del bosco, di distillatori e microproduttori di vino e birra è anche una festa della memoria, memoria di un territorio e delle sue produzioni. Tra le novità più importanti da segnalare i laboratori sulla cucina locale e gli Show Cooking dal vivo. Ospite d’eccezione della due giorni
IL RITORNO DI POMARIA! POMARIA, LA FESTA DEDICATA ALLA RACCOLTA DELLE MELE DELLA VAL DI NON, DOPO ALCUNE EDIZIONI ITINERANTI (OSPITATE DA CLES E LIVO) NEL 2017 TORNA A GRANDE RICHIESTA NELLA SUA STORICA SEDE DI CASEZ IL 14 E 15 OTTOBRE E SI ARRICCHIRÀ DI NUMEROSE NOVITÀ sarà Chef Cristian Bertol direttamente dalla trasmissione di Rai 1 “La prova del cuoco”. Sempre più presenti a “Pomaria” anche numerosi microbirrifici trentini che dall’unione tra le eccellenti acque delle differenti valli, luppoli e cereali, nel giro di pochi anni, si sono distinti nel panorama internazionale. Naturalmente, come di consueto, saranno presenti, i corsi per confezionare, marmellate, succhi di mela composte, frutta secca… Molto spazio sarà
dedicato alle attività per bambini, organizzate con il prezioso apporto di esperti educatori. Un posto speciale sarà
riservato anche a produzioni locali di cereali e di grano saraceno che hanno riscoperto varietà antiche, rare e adatte alla montagna, riattivando antichi molini a pietra, capaci di preservare l’essenza originaria dei materiali macinati. Ancora più ricche a Casez le idee originali del field food, il cibo mangiato in campagna, lontano da casa, trasformato in street food: delizie di gusto, da mangiare spostandosi tra espositori, mostre e attività. ■
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on la consapevolezza che sia necessario e che valga sempre la pena investire sulle arti performative rivolte ad un pubblico giovane e in età scolare, con il conseguente coinvolgimento di educatori, scuole e famiglie, anche quest’anno il CSC S. Chiara di Trento organizza e presenta dall’11 al 14 ottobre la seconda edizione di Y Generation Festival. In collaborazione con il Comune di Trento – Assessorato alle Politiche Sociali, Familiari e Giovanili e Servizio Cultura e Turismo – e con il sostegno e la partecipazione di Assitej Italia, l’organizzazione mondiale finalizzata a promuovere la diffusione del teatro per l’infanzia e la gioventù, il Festival propone una sezione performativa con spettacoli di danza e di teatro-danza, una sezione formativa con
Y GENERATION FESTIVAL LA SECONDA EDIZIONE DELLA KERMESSE DIRETTA DA GIOVANNA PALMIERI È IN PROGRAMMA DALL’11 AL 14 OTTOBRE workshop, con il coinvolgimento delle scuole di danza del territorio, incontri teorici e pratici di avvicinamento ai linguaggi tersicorei rivolti ad allievi e insegnanti e tavoli di lavoro condotti da operatori di settore. Per quanto concerne i temi trattati negli spet-
tacoli proposti, la direttrice artistica Giovanna Palmieri ha sottolineato che “si parlerà di conflitto, relazioni fra coetanei, rapporto con l’ambiente, con poetiche e approcci declinati sapientemente in base all’età del pubblico a cui ci si rivolge.” E così per i piccoli
spettatori delle scuole materne sarà proposta una fiaba danzata di ABC – Allegra Brigata Cinematica (11/10) e il linguaggio di forte impatto visivo della compagnia tedesca Tansfuchs (13/10). Rivolti agli allievi delle scuole elementari interverranno al Festival Maria Ellero / Teatrimperfetti (11/10) con una performance derivante da un percorso di ricerca dell’artista con i bambini di diverse scuole friulane, e il collettivo Sosta Palmizi (12/10), che
JAZZ AL “SANTA CHIARA”: ARRIVANO GLI AZYMUTH
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i apre con il concerto degli Azymuth con dj set after show la nuova stagione del Jazz targata Centro Santa Chiara. L’appuntamento è quello di giovedì 19 ottobre al Teatro Sanbàpolis per l’inizio di un lungo viaggio sonoro alla scoperta delle varie dimensioni della musica jazz. Bisogna risalire alla prima parte degli anni ’70 per arrivare alla nascita, in Brasile, del progetto Azymuth; ma non c’è nessuna necessità di coordinata spazio-temporale per apprezzare, anzi, amare il loro jazz-funk aereo, ispirato, pieno di colori, di eleganza. Una musica il cui fascino è arrivato intatto ai giorni nostri (tanto che gli Azymuth proseguono instancabili la loro attività: ormai quasi trenta album al loro attivo e una continua presenza live in giro per il mondo) e che è stata in grado di sedurre ascoltatori con età e background fra i più svariati (dal pubblico hip hop – il californiano Madlib ha addirittura inciso un intero album con Ivan Conti, uno dei fondatori – a quello più legato alla club culture). Ieri come oggi, degli autentici caposcuola. A partire da quella traccia, “Jazz Carnival”, anno 1979, da noi diventata sigla televisiva di immensa popolarità ai tempi del programma “Mixer”. In un’intervista a Jam Tv Alex Malheiros, bassista degli Azymuth ha raccontato: “Normalmente in Brasile la samba è quasi matematica, dritta. La puoi suonare in quattro, oppure puoi allontanarti dal suo tracciato e suonarla in
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tre, cinque o sette. Questa è la caratteristica degli Azymuth, uscire dallo swing come se stessi aprendo una porta e ti facessi un giro in strada per poi tornare di nuovo indietro, senza mai perdere il tempo. È questo il nostro stile, che noi chiamiamo “Samba Doido”, cioè “samba pazza”. Una musica che mantiene come base il ritmo della samba per diventare poi più elaborata, suonata con strumenti che non sono quelli tradizionali”.
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Buckets of feeling!
con il made in Italy: al teatro Cuminetti si potrà assistere ad uno storico progetto del Teatro La Ribalta/ Accademia Arte della Diversità (14/10), che vede protagonisti un giovane disilluso e un angelo caduto sulla terra, impegnati in un gioco crudele e poetico coreografato da Julie Anne Stanzak del Wuppertal Tanztheater, la compagnia simbolo del teatro danza fondata da Pina Bausch; al teatro Sociale la MM Contemporary Dance Company (14/10) proporrà Il carnevale degli animali sulle note dell’omonima opera del compositore e pianista francese Camille Saint Saëns, che porta in scena una variopinta sfilata per un viaggio immaginario nel mondo animale. Il Festival propone, inoltre, performance negli spazi urbani di Trento e così in piazza Cesare Battisti (11/10) si esibiranno Maldimar/Marta Finazzi, acrobata che inviterà i passanti ad entrare nel suo magico mondo di corde, nodi e ingranaggi misteriosi, e Lucio Baglivo (11/10), artista spagnolo che mescola la danza e l’acrobazia. Particolare attenzione sarà dedicata alla relazione tra danza e arti visive (pittura, illustrazione, video arte) con la mostra, curata da Giannino Stoppani Cooperativa Culturale, sull’illustrazione nella letteratura per ragazzi e ai suoi legami con il linguaggio della danza (Biblioteca in piazza Dante, dal 2 al 14 ottobre), e l’allestimento di alcune tavole illustrate di Francesco Manenti, danzatore della Compagnia Sosta Palmizi, sul tema dell’essere genitori (Foyer dell’Auditorium S. Chiara, dal 2 al 14 ottobre). E infine, tutti sono invitati a festeggiare la seconda edizione di Y Generation Festival, partecipando allo Swing party, con danze e interventi musicali (Foyer dell’Auditorium S. Chiara, 13/10). Per info: www.yfestival.it ■
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Festa per la mela della Val di Non Degustazioni e laboratori Gusto e teatro: performance teatrali “La mela più... di Pomaria” L’angolo dei bambini e la fattoria degli animali Artigianato e antichi mestieri Mercatino dei prodotti del territorio Mostre d’arte e visite guidate
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utilizza varie forme d’espressione per mostrarci cosa pensano i nostri figli di noi genitori. I ragazzi delle scuole medie saranno invece invitati ad assistere alla versione contemporanea e attuale di Caino e Abele interpretata, attraverso il linguaggio di strada della breack dance, dalla Compagnia Rodisio/TAK Theater Liechtenstein (13/19). Rivolti a tutto il pubblico saranno le due prime nazionali in programma al Teatro Sociale: la performance dell’ensemble francese Arcosm (1210) sul tema del fallimento come spinta al rinnovamento, che vede in scena due danzatori e due musicisti che eseguiranno dal vivo la colonna sonora realizzata dal virtuoso compositore Camille Rocailleux, co-direttore della compagnia; e lo spettacolo co-prodotto da Theater Strahl / De Dansers (13/10) sul mondo emotivo e le relazioni, spesso difficili, tra adolescenti, con la musica suonata dal vivo del gruppo indie-rock La Corneille e la gestualità afferente i linguaggi della contact improvisation, acrobatica e capoeira di quattro danzatori. Dedicati alle famiglie saranno anche i due appuntamenti
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a i contorni di «In...tolleranza zero» lo show che Andrea Pucci presenterà l’8 ottobre all’Oktoberfest nel teatro tenda allestito a Trento Nord per la kermesse “Trento e la Baviera”. Pucci, è considerato uno dei big della comicità italiana ed ha conquistato il pubblico italiano grazie anche alla sua partecipazione a diverse edizioni di Colorado sul piccolo schermo, Pucci chiuderà proprio l’Oktoberfest con lo show «In...tolleranza zero» e per l’occasione verrà accompagnato dalla Zurawski Live Band con il suo repertorio che spazia dal pop al rock fino al blues. Grazie anche alle spiccate doti di intrattenitori di Matteo e Andrea Zurawski, le performance sono sempre attente al coinvolgimento del pubblico. Quello di Pucci nelle due ore di «In...tolleranza zero» è un racconto capace di rendere esilarante la fatica di vivere di chi, arrivato al 50esimo compleanno, si trova a interagire con mode incomprensibili, nuove tecnologie, la scuola della figlia e le dispendiose attività extrascolastiche. E in
IL CICLONE “PUCCI” SI ABBATTE SU TRENTO L’8 OTTOBRE NEL TEATRO TENDA DI TRENTO NORD ALLESTITO PER “TRENTO E LA BAVIERA”. ACCOMPAGNATO DALLA ZURAWSKI LIVE BAND tutto questo deve fare i conti con gli acciacchi del mezzo secolo che porta sulle spalle e che lo costringono ad esami clinici ed esercizi fisici che gli permettano di rimanere vitale in un mondo nel quale sono diventate indispensabili cose che fino a pochi anni fa erano considerate inutili e ridicole. Anche in questo spettacolo, quello che viene considerato come l’attore comico italiano con i ritmi più incalzanti e l’energia a «ciclo continuo», evita la satira politica, preferendo quella di costume. La quotidianità è l’argomento centrale come si evince dalle sue battute: «Non tollero quando vai in aeroporto, al banco del check-in consegni due biglietti e l’impiegata ti fa: “Siete in due??”. E tu rispondi: “No siamo in 38, adesso arriva il pullman”. In questo
show Pucci sfonda le assurde porte che bisogna superare ogni giorno per tornare a casa sani e salvi a colpi di una «intolleranza» dalla comicità energica e devastante. Anche a Trento il comico farà un excursus della sua carriera – dagli esordi nei villaggi turistici ai primi successi in tv – per un viaggio ironico attraverso vizi e problemi del Belpaese che attraversano le nostre vite. Non mancheranno le sue inevitabili esplorazioni del mondo femminile: dalle donne immaginarie dell’adolescenza alle fidanzate reali e surreali. Pucci ci ride su alla sua maniera: “Voi donne siete molto più forti di noi maschi. Noi uomini se abbiamo soltanto 36,5 di febbre ci mettiamo nel letto coperti da un mare di coltri e con la paura di morire. Chiediamo alle nostre
mogli di chiamare il prete per l’estrema unzione, abbiamo brividi per tutto il corpo, ingurgitiamo aspirine una dietro l’altra e alla fine finiamo per sentirci davvero male. Voi donne invece anche con la febbre a 40, alle 7:30 uscite di casa, portate i bambini a scuola, tornate in cucina, fate la lavatrice, stirate, cambiate l’olio nel motore, tornate a prendere i bambini e non vi stancate mai”. Pucci è tornato da poco anche mattatore sul piccolo schermo visto che gli è stata affidata la conduzione del format inglese Big Show su Italia 1: mischiando teatro e televisione, e puntando tutto sua sulla capacità comica ma anche teatrale, proverà non solo ad intrattenere la platea catodica appunto ma anche a calarsi nei panni di conduttore. ■
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di Fabio De Santi
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assimo Lopez e Tull io Sol e nghi tornano insieme sul palco dopo 15 anni, come due vecchi amici che si ritrovano, in uno «show di cui sono interpreti ed autori, accompagnati dalle musiche live della Jazz Company diretta dal maestro Gabriele Comeglio. L’appuntamento con il “Massimo Lopez e Tullio Solenghi Show” è quello del 24 ottobre, alle 21, all’Auditorium S. Chiara di Trento ed è organizzato da Fiabamusic e Imarts in collaborazione con il Centro Servizi Culturali Santa Chiara. Quella proposta da Massimo Lopez e Tullio Solenghi è una scoppiettante carrellata di voci, imitazioni, sketch, performance musicali, improvvisazioni ed interazioni col pubblico. Tra i vari cammei, l’incontro tra Papa Bergoglio e Papa Ratzinger, in un esilarante siparietto di vita domestica, i duetti musicali di Gino Paoli e Ornella Vanoni e quello più recente di Dean Martin e Frank Sinatra, che ha sbancato la puntata natalizia di “Tale e Quale Show”. Accanto ad Anna Marchesini, scomparsa nell’estate del 2016, Massimo Lopez e Tullio Solenghi hanno dato forma ad uno dei più amati e irresistibili trii della comicità italiana. In quasi due ore di spettacolo, Tullio e Massimo, da «vecchie volpi del palcoscenico», si offrono alla platea con l’empatia spassosa ed emozionale del loro inconfondibile «marchio di fabbrica». In un’intervista all’Arena di Verona i due comici hanno raccontato così il loro spettacolo: «Non abbiamo un personaggio fisso. Di solito i comici in Italia si soffermano su un tipo e ci costruiscono una carriera. 90
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DI NUOVO INSIEME MASSIMO LOPEZ E TULLIO SOLENGHI PROPORRANNO IL LORO NUOVO SHOW IL 24 OTTOBRE, ALL’AUDITORIUM S. CHIARA DI TRENTO Noi ogni volta cancelliamo tutto e ricominciamo. E poi, nonostante l’età, andiamo sul palco ancora con voglia. L’euforia per questo mestiere non è diminuita di un grammo». In questo spettacolo non manca il ricordo di Anna Marchesini che solitamente Massimo Lopez e Tullio Solenghi riservano per il finale dello show che si trasforma inevitabilmente in un momento toccante, delicato ed emozionante. Il trio Marchesini, Lopez, Solenghi, esordì nel 1982 su Radio 2 col programma radiofonico Helzapoppin mentre nel 1985, dopo aver inviato una videocassetta a Enzo Trapani, fu scelto per 8 puntate televisive del varietà «Tastomatto», affiancando Pippo Franco alla conduzione. In questo contesto nacquero molti degli sketch che lo hanno reso famoso, in primis le parodistiche interpretazioni
telegiornalistiche e pubblicitarie. Con le 40 puntate di Domenica in nel 1985/1986, il Trio fu premiato come «Rivelazione dell’Anno», mentre i tre comici conquistarono il palco dell’Ariston nell’1986, ‘87 e ‘89 con un crescendo di successo che durerà fino al 1994 quando i tre decidono di far terminare il loro sodalizio. «Continuiamo a divertirci e Anna è sempre con noi – hanno raccontato i due a Sorrisi e Canzoni – La voglia di tornare insieme è stata sempre una costante. Complice di questa reunion è stato Carlo Conti perché in “Tale e quale show” ci siamo trovati bene. Così abbiamo deciso di rimetterci insieme e andare in tournée”. Sui loro cavalli di battaglia hanno invece raccontato: «Nello spettacolo ci sono alcuni marchi di fabbrica: i luoghi comuni funerari intorno alle bare, il coinvolgi-
mento del pubblico, l’incontro esilarante tra Papa Bergoglio e Ratzinger, quest’ultimo intento a cucinare un piatto di strozzapreti per Francesco. Il tutto finisce in un’improvvisazione musicale in cui diventiamo Simon & Garfunkel». Importanti anche le parole con cui hanno parlato della scelta di far terminare l’avventura del trio: “Avevamo scritto di tutto e a un certo punto si era esaurita la vena creativa. Anna rimase incinta della sua bambina e Massimo dava segnali di impazienza nel voler tentare la strada “singola”. Noi avevamo un’idea molto romantica del trio e ogni volta che c’era da realizzare qualcosa insieme urlavamo dalla gioia. Dopo esserci spremuti tanto, c’è stato un momento di stanca. È vero, io scalpitavo e fui proprio io a proporre ai miei colleghi di fermarci per qualche anno per tornare poi con più entusiasmo. Ognuno prese la propria strada, ma ci ricongiungemmo nel 2008 per il revival televisivo “Non esiste più la mezza stagione”. Avevamo in programma di realizzare “L’Odissea” sulla stessa linea de “I promessi sposi” ma ci dissero che non c’era il budget necessario per cui lasciammo perdere”. ■
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arlare di Beppe Grillo senza metterla in politica negli ultimi anni è diventata impresa ardua per il ruolo che il comico genovese ha assunto nell’agone democratico tricolore. Ma la scelta di Grillo di tornare in tour con “Grillo vs Grillo” ci porta a raccontare la sua dimensione di comico e mattatore, uno dei più pungenti in Italia, come saprà dimostrare il 20 ottobre all’Auditorium S. Chiara di Trento. “Grillo vs Grillo” è l’ultimo show di un artista, nato a Genova nel 1948 che scopre il proprio talento nei locali della sua città, ma il vero successo lo trova a Milano quando si esibisce in un provino di fronte ad una commissione RAI (presente anche Pippo Baudo) improvvisando un monologo. Da questa esperienza scaturiscono le sue prime
O L L I R G O L L I GR IL GENOVESE TORNA ALLA SUA DIMENSIONE DI MATTATORE? LO SCOPRIREMO IL 20 OTTOBRE ALL’AUDITORIUM S. CHIARA DI TRENTO partecipazioni a trasmissioni televisive (Secondo Voi 197778 e Luna Park 1979) imponendosi subito con i suoi monologhi di satira di costume e rompendo, con l’improvvisazione, quelli che erano gli schemi “professionali” della televisione. Nel 1979 partecipa alla prima serie di una
fortunata trasmissione che sarà poi ripresa negli anni a seguire: Fantastico. È la volta poi di “Te la do’ io l’America” (1981) e “Te lo do’ io il Brasile” (1984) con la regia di Enzo Trapani, dove Grillo porta le telecamere fuori dagli studi televisivi: una sorta di diario di viaggio di un italiano che
coglie con ironia gli aspetti più divertenti degli usi e costumi di questi paesi. Appare in seguito nelle più importanti trasmissioni nazionali (Fantastico, Domenica In, Festival di Sanremo), concentrando in pochi minuti le sue performance e raggiungendo altissimi indici di ascolto; il suo
JAZZ A PERGINE VALSUGANA: SUL PALCO KENNY GARRETT
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oda autunnale, nel segno di un big del jazz internazionale come Kenny Garrett, per l’edizione 2017 del Valsugana Jazz Tour. Dopo i concerti estivi infatti il grande sassofonista americano sarà protagonista del live in programma venerdì 6 ottobre al Teatro Comunale di Pergine Valsugana con inizio alle 21. Un bel colpo quello dell’Associazione Fare Jazz che ha portato alla quindicesima edizione del Festival Jazz in Valsugana, da cinque anni in sinergia con altre realtà simili del Trentino nel più ampio panorama del “Trentino in Jazz Festival”. La sigla del live di Pergine del Kenny Garrett Quintet è quella di “Do Your Dance” e vedrà Kenny Garrett al fianco di Corcoran Holt, basso acustico, McClenty Hunter or Marcus Baylor, batteria, Vernell Brown, piano acustico e Rudy Bird alle percussioni. Nel corso di una carriera stellare che copre un arco di tempo di più di trenta anni Kenny Garrett è divenuto uno dei principali altosassofonisti della sua generazione e senza ombra di dubbio il più imitato al mondo. Dal suo primo ingaggio professionale con la
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Duke Ellington Orchestra (condotta da Mercer Ellington), collaborando in seguito con musicisti del calibro di Freddie Hubbard, Woody Shaw, Art Blakey & The Jazz Messengers e Miles Davis, Garrett ha sempre apportato, in ognuna delle situazioni musicali menzionate, il suono vigoroso, melodico e inconfondibile del suo sax alto. Nel 2008-2009 suona nel supergruppo di Chick Corea e John McLaughlin “Five Peace Band”, con Christian Mc Bride al basso e Vinnie Colaiuta alla batteria e incide il disco omonimo che si aggiudica il Grammy Award nel 2010. La collaborazione con Corea continua e l’anno successivo esce “Freedom Band” di cui fanno parte Christian McBride e Roy Haynes. Con oltre 200 collaborazioni come sideman con una moltitudine di icone musicali, più di 20 dischi come bandleader, Garrett è in continua crescita come compositore. Con l’album “Seeds From The Underground” (2012), Garrett presenta un quartetto rigorosamente acustico e fortemente propulsivo e un potente ritorno allo straight-ahead che mette in risalto le sue straordinarie doti musicali.
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ultimo monologo al Festival di Sanremo raggiunse i 22 milioni di telespettatori. Il suo modo di fare spettacolo si fa’ sempre più graffiante e corrosivo, dalla satira di costume passa ad affrontare temi più scottanti di carattere sociale e politico, facendo rabbrividire i vari dirigenti della televisione che nonostante il “rischio” continuano ad invitarlo nelle loro trasmissioni. Oltre agli impegni televisivi e agli innumerevoli spettacoli dal vivo, dove esprime al massimo le sue doti di grande comunicatore, si dedica anche al cinema, realizzando con successo i seguenti film: “Cercasi Gesù” (1982) diretto da Luigi Comencini (vince il David di Donatello), “Scemo di Guerra” con la regia di Dino Risi (partecipa al Festival di Cannes) e “Topo Galileo” con la regia di Laudadio (rappresenta l’Italia al Festival di Rio de Janero) con sceneggiatura e soggetto scritti a quattro mani con lo scrittore Stefano Benni. Dopo aver vinto ben sei Telegatti, nel 1990 Grillo “fugge” dalla televisione e cerca scampo in teatro, lasciandosi alle spalle varietà, telegiornali, telequiz,
aste e dibattiti. Lo spettacolo portato in scena è “Buone Notizie”, un vero evento in teatro sia come critica che come presenze di spettatori. Nel 1992 ritorna sul palcoscenico con un Recital i cui contenuti mostrano una nuova evoluzione, si spostano gli obbiettivi della sua satira, ad essere presa di mira non è più la politica, ma l’economia consumista, la propaganda commerciale e i comportamenti irresponsabili verso la persone, la salute e l’ambiente. Nasce una nuova satira: quella economico-ecologica che sarà la sua fortuna negli anni. Il tour del 1995 “Energia e informazione” tocca oltre 60 città italiane raccogliendo nei palasport più di 400.000 spettatori. Lo spettacolo critica la concentrazione di potere nei settori dell’informazione e dell’energia. Nel 1997 va in tour con lo spettacolo “Cervello” seguito negli anni anche da “Apocalisse morbida”, “Time out”, “Va tutto bene” e nel 2005 parte il nuovo tour “Beppegrillo.it”. Nell’ultimo decennio Grillo ha proposto invece gli show “Incantesimi”, “Reset”, “Delirio” e “Te la do io l’Europa”. ■
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A SANZENO IL CIBO SI FA ARTE
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erte volte il saper organizzare esposizioni di qualità, anche in luoghi cosiddetti “periferici”, è dato dal dotarsi di strumenti intellettuali creativi che sappiano
unire funzionalità e economicità con uno sguardo ampio sulla cultura. Così è capitato qui a Sanzeno, nello splendido palazzo di Casa de Gentili, Centro Culturale d’Anaunia, dove i curatori Marcello Nebl, Pietro Weber e Lucia Barison hanno messo attorno ad un tavolo enti pubblici della valle e numerose aziende private del food per allestire una mostra
intrigante su
I sapori dell’arte, esposizione che
ha intrattenuto gli ospiti estivi della valle, i curiosi viaggiatori e gli amanti dell’arte per tutta l’estate (chiude il 15 ottobre).
DANGELOMELODIES LIBRO, TOUR, MOSTRA
P
artirà dalla Galleria Scoglio di Quarto a Milano martedì 24 ottobre, (inaugurazione ore 18.00) l’avventura di Sergio Dangelo e del trentino Lome Lorenzo Menguzzato. Per l’occasione sarà presentato un libro/catalogo di 144 pagine a colori “ DANGELOMELODIES” Nel volume due testi di Gianni Cuzzoni e Maurizio Scudiero e 2 ritratti (asimultanei) di Filippo Soddu dipinti in omaggio ai due amici. Una mostra che è anche un dialogo e una ricerca di condivisioni possibili. Un tour che parte da Scoglio di Quarto e, Sabato 11 novembre a Loppio (Mori) Forme d’Arte, avrà un primo approdo in Trentino dove con modalità sempre diversa, Dangelo e Lome proporranno nuovi allestimenti tra pittura,scultura,libri/oggetto ed hand-made a due mani. Per ulteriori informazioni: info@boscodeipoeti.it
Un avvenimento questo che si affianca ad un percorso enogastronomico sviluppatosi lungo le plurime vie culturali della valle, costellato da cene tematiche, aperitivi musicali e conferenze curate dall’Associazione Strada della Mela e dei Sapori delle Valli di Non e di Sole. Il tema nasce dalla consapevolezza che senza il buon cibo la nostra esistenza sarebbe meno felice. Il risultato è che la cura delle pietanze si è posta al centro dell’attenzione dell’uomo, passando dal fattore primario della soddisfazione alimentare per la sopravvivenza ad oggi, tempo in cui la gastronomia è un vero e proprio fatto culturale: quindi non solo materia della biologia e dell’agraria, ma anche fonte
più antica in esposizione, estremamente precoce, è
di vita assurto a oggetto di culto, a simbolo religioso, a
della seconda metà del Cinquecento, opera di un pittore
tramite con il divino. Infatti per tutte le principali religioni,
anonimo di scuola napoletana che si rivela attento nel
dall’ebraismo all’islam, dal buddismo al cristianesimo,
raffigurare una sorta di angolo di mercato contadino con
alimentarsi è un atto sacro, fino a diventare, talvolta, vera e
il pane su una pesa, le bianchissime uova su un vassoio,
propria gola, primo vizio di una lunga serie di inciampi umani
gli asparagi e la frutta in un cesto, il formaggio appena
sulla via della spiritualità.
visibile nella penombra. Sono altrettanto ricche di dettagli le
L’arte è stata il primo specchio del cibo umano, il territorio in cui
nature morte di un gruppo di maestri divisionisti, da Carlo
si è esplicata la verosimiglianza del cibo trasformata in scena,
Fornana ed Enrico Cavalli ai francesi Théodore Strawinsky
scenografia, comparsa, ecc. fino a diventare un vero e proprio
e Louis Sabatier. La ‘Natura morta con mele’ di Fornara
oggetto di culto nel genere della “natura morta”, sfidando le
è un capolavoro tardo, figlio della piena maturità di un
iperboli della vanitas – quindi della morte – e del disfacimento
artista che è stato assistente di Giovanni Segantini ed a
dell’anima, alter ego spirituale del corpo materiale.
sua volta fra i grandi ispiratori di Umberto Boccioni, come
In questa mostra, dove vengono celebrati il colore e la
testimoniato dalla recente mostra su quest’ultimo ospitata al
bellezza del cibo, numerose sono le nature morte. La
Palazzo Reale di Milano. Altre nature morte in mostra sono
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trentinomostre ALA Mostre IL VIAGGIO DI G. MASTORNA - IL SOGNO DEL FILM DI FEDERICO FELLINI MAI REALIZZATO Apertura: da venerdì 1 settembre a domenica 15 ottobre. Palazzo ex Ginnasio - via Roma, 27. Progetti scenografici e bozzetti dei costumi del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Mostra a cura di Alessandro Romanini e Francesco Frigeri. Info: Comune di Ala Tel. 0464.674068; www.comune. ala.tn.it; cultura@comune.ala.tn.it.
opere estremamente intimiste e meditative di grandi del Novecento italiano, fra i quali Arturo Tosi e Saverio Terruso. Ed è sempre la natura morta il tema di un corpus di opere trentine del Novecento con lavori di alcuni fra i più noti artisti regionali, da Attilio Lasta a Bruno Colorio, da Carlo Bonacina a Luciano Zanoni. Fra gli artisti contemporanei invitati a partecipare a quest’esposizione con una propria opera a tema, la scultrice ceroplasta Paola Nizzoli Desiderato si presenta con un’opera iperrealista non lontana da una natura morta. Dalla seconda metà del Novecento la rappresentazione del cibo si connota di nuove etichette filosofiche, da un lato legandosi ad ambiti e significanti metafisici e surreali (come nelle nature morte in mostra di Giorgio de Chirico, Guido Polo, Salvo e Karin Kneffel), dall’altro divenendo baluardo della critica della società dei consumi in una contestuale visione dissacratoria dell’arte, come nelle opere in mostra di Roy Lichtenstein, Bob Scholten e Daniel Spoerri. Quasi seguendo questo solco, tramite mezzi espressivi a volte diversi come la computer grafica di Tomaso Marcolla o la tecnica mista e collage di Isa Nebl, l’utilizzo improprio del cibo o lo spreco dell’acqua sono temi che in maniera diversa vengono affrontati anche da diversi artisti contemporanei presenti in mostra. Una sezione è dedicata a Riccardo Schweizer, creatore di quell’opera d’arte totale che è il ristorante “da Silvio” a S. Michele. Alcuni artisti, come David Aaron Angeli, Luca Marignoni e Alessia Carli, mostrano un operare che si avvicina alla ritualità sciamanica. Ci sono poi opere di Kengiro Azuma, la digital art di Emoji Art Project, i mosaici di Thomaz Belz, l’espressionismo di Bruno Fantelli, di Piero Gilardi, del trentino Umberto Moggioli e di Pietro Verdini. La mostra volge al termine con i contenitori in ceramica e i piatti disegnati da Pietro Weber e le variopinte arnie in legno decorate da un gruppo di studenti della Facoltà di design e Arti della Libera Università di Bolzano. Info: dal venerdì alla domenica 10.00-12.00 e 15.00-19.00, entrata libera.
ARCO Mostre SEGANTINI E I SUOI CONTEMPORANEI. TEMI E FIGURE DELL’OTTOCENTO Apertura: da sabato 15 luglio a domenica 5 novembre. MAG Arco, Galleria Civica G. Segantini. Mostra a cura di Alessandra Tiddia, Mart. Info: www.museoaltogarda.it.
CANALE DI TENNO Mostre LA CONSISTENZA DELLE COSE Apertura: da domenica 10 settembre a martedì 10 ottobre. Casa degli Artisti “Giacomo Vittone” - Sala dei Volti. Orario: ore 10-12/14-18. Lunedì chiuso. Info: www.lacerchia.it; www.casartisti. it; Tel. 0464.502022.
CANAZEI Mostre MOSTRA PERMANENTE DELLA GRANDE GUERRA AL PASSO PORDOI Apertura: fino a domenica 8 ottobre. Passo Pordoi. Centro CAI. Dalle 10.00 alle 17.30. Mostra fotografica e di cimeli storici “Col di Lana - Monte di sangue” per commemorare i 100 anni dallo scoppio del Primo Conflitto Mondiale. Info: APT Val di Fassa Tel. 344.1413043 - 0462.609600; www.fassa.com.
19, sabato e domenica dalle 9.30 alle 13 e dalle 15 alle 19. Ingresso libero. Info: Tel. 0461.858400, 335.6514145, civezzano@biblio. infotn.it, info@ecoargentario.it.
LEVICO TERME Mostre L’ALBA DELLA GRANDE GUERRA Apertura: fino a martedì 31 ottobre. Forte Colle delle Benne. Mostra Storica realizzata dal centro di documentazione Luserna. Orari: dal martedì alla domenica 10-12.30 e 14-18; Lunedì chiuso. Info: Apt Valsugana Tel. 0461.727700; info@ visitvalsugana.it.
LUSERNA Mostre DINOMITI: RETTILI, FOSSILI E DINOSAURI NELLE DOLOMITI Apertura: fino a domenica 5 novembre. Centro Documentazione Luserna. L’obiettivo principale della mostra è far conoscere, ad un vasto pubblico, reperti di eccezionale importanza, non solo per bellezza, ma soprattutto per significato scientifico e rarità. Attraverso questi fossili, composti in prevalenza da resti scheletrici e impronte, è possibile presentare la storia dell’evoluzione dei rettili nelle Dolomiti dalle prime tracce risalenti al Carbonifero-Permiano, fino alla scomparsa dei dinosauri alla fine del Cretaceo. Una sezione della mostra consente, inoltre, un approfondimento della storia geologica degli Altipiani Cimbri, con l’individuazione dei siti di particolare rilevanza e loro presentazione. Orario: tutti i giorni con orario: 1012.30 e 14-18 (nel mese di agosto con orario 9.30-12.30 e 14-18.30). Info: www.lusern.it.
CIVEZZANO Mostre CIVEZZANO NELLA GRANDE GUERRA. IL FORTE DI CIVEZZANO E L’AEROPORTO AUSTROUNGARICO DEL CIRÉ Apertura: da venerdì 1 settembre a martedì 31 ottobre. Tagliata Superiore di Civezzano - Forte. Mostra fotografica sul Forte di Civezzano, che si trova sulla strada che collega Civezzano a Cognola e posto a controllo delle strade che dalla Valsugana portavano a Trento, e sull’aeroporto del Ciré, uno dei più importanti aeroporti militari austroungarici del fronte meridionale durante la Grande Guerra. Orario: da martedì a venerdì dalle 15 alle
Mostre GRANDE GUERRA E SATIRA - CARTOLINE AUSTROUNGARICHE DALLA COLLEZIONE DI ROLANDO PASQUALINI Apertura: fino a domenica 5 novembre. Centro Documentazione Luserna. mostra, che si compone di 64 cartoline presentate cronologicamente, consente di cogliere, attraverso questo eccezionale e rapido mezzo di comunicazione, i cambiamenti che avvennero nella satira di propaganda in funzione degli eventi bellici e politici che an95
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IL CRISTO DI CORRADO CHIARELLI
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ipinge da oltre 60 anni passando attraverso le più svariate tecniche artistiche dalla figurazione all’astrazione, dall’espressionismo all’astrattismo. È arrivato perfino ad una tecnica del tutto muova, unica ed originale, espressione di uno spirito sensibile e attento, alla ricerca di una forza evocativa nella quale realizzarsi. È stato infatti l’artista della “carta straccia” perché proprio con la carta di vecchi giornali, trattata e impastata, ha sputo realizzare una serie di quadri di grandi dimensioni che hanno suscitato attenzione e curiosità nel pubblico dei suoi ammiratori. Ma Corrado Chiarelli, il baffuto chef del ristorante Cornova di Romeno non si è fermato qui. Eccolo passare al lavoro in ferro realizzando una scultura , con la preziosa collaborazione del fabbro Italo Pellegrini, raffigurante un Cristo in croce ( che vediamo nella suggestiva foto) inserito in un bel capitello, opera del falegname Marino Fattor. L’opera è stata commissionata dal Comune di Romeno e posizionata al bivio d’ingresso di Malgolo, un regalo particolarmente gradito dagli abitanti di questa frazione che possono vantare ora di un angolo davvero suggestivo all’ingresso dell’abitato. (c.r.)
davano via via compiendosi negli anni della Grande Guerra. A cura dell’Associazione Culturale Chiarentana. Orario: tutti i giorni con orario: 10-12.30 e 14-18 (nel mese di agosto con orario 9.30-12.30 e 14-18.30). Info: www.lusern.it.
PERGINE VALSUGANA Mostre ROGER RIGORTH SENSE OF BELONGING Apertura: da sabato 22 aprile a domenica 5 novembre. Castello. Mostre di sculture di Roger Rigorth a cura di Theo Schneider e Verena Neff, coordinatore Riccardo Cordero. Saranno esposte circa 20 opere. Orario: da martedì a domenica dalle 10.00 alle 22.00, lunedì dalle 17.00 alle 22.00. Info: Castel Pergine Tel. 0461.531158; verena@castelpergine.it; www.castelpergine.it.
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RIVA DEL GARDA Mostre NUOVI SGUARDI GARDESANI Apertura: da sabato 1 luglio a domenica 5 novembre. Museo. Saranno esposte le opere di Edoardo Delille, Gabriele Galimberti e Paolo Woods, curate dalla storica della fotografia e photo-editor Giovanna Calvenzi. Info: www.museoaltogarda.it; info@museoaltogarda.it.
ROVERETO Mostre UN’ETERNA BELLEZZA - IL CANONE CLASSICO NELL’ARTE ITALIANA DEL PRIMO NOVECENTO Apertura: da domenica 2 luglio a domenica 5 novembre. Mart. Mostra a cura di Beatrice Avanzi e Daniela Ferrari. Attraverso capolavori assoluti del primo Novecento, Un’eterna bellezza propone un percorso tra le opere dei maestri dell’arte italiana che guardano al passato e al canone classico come fonti di ispirazione. Il percorso espositivo è articolato in sette sezioni: Metafisica del tempo e dello spazio; Evocazione dell’an-
tico; Ritorno alla figura. Il ritratto; Il nudo come modello; Paesaggi; Poesia degli oggetti; Le stagioni della vita. In mostra oltre cento opere di alcuni tra i più significativi protagonisti dell’arte italiana: Carrà, Casorati, de Chirico, de Pisis, Savinio, Severini, Sironi ma anche Bucci, Cagnaccio, Donghi, Dudreville, Funi, Malerba, Marini, Martini, Marussig, Oppi e Wildt. Orario: martedì-domenica 10-18; venerdì 10-21. Lunedì chiuso. Info: www.mart.tn.it. Mostre ZANINI E GARBARI. NEL SEGNO DEL NOVECENTO Apertura: fino a domenica 8 ottobre. Casa D’Arte Futurista Depero, Via dei Portici 38. A cura di Nicoletta Boschiero. A Casa Depero una mostra dedicata alle opere di due artisti trentini che hanno interpretato con grande originalità i linguaggi artistici del primo Novecento. Orario: martedi - domenica ore 10-18. Lunedi chiuso. Info: www.mart.trento.it.
Mostre EMILIO DE PILATI. TRENTINO, GALIZIA, DOLOMITI. IMMAGINI DI UNA GIOVINEZZA Apertura: fino a domenica 8 ottobre. Castello. Museo della Guerra. Mostra fotografica. L’esposizione presenta immagini familiari sul monte di Mezzocorona o nel giardino di casa, le prime escursioni in montagna, ritratti in divisa e con i commilitoni, pranzi e gite con i colleghi universitari a Monaco, momenti di svago e divertimento con gli amici trentini, scatti dalla Galizia e dal fronte italiano. Orario: da martedì a domenica ore 10-18. Info: info@museodellaguerra.it. Mostre FOCUS - LA RIVISTA COME LUOGO DI RICERCA ARTISTICA: IL PORTALE CAPTI Apertura: fino a domenica 28 gennaio 2018. Mart. Una mostra dedicata alle principali riviste sperimentali del secondo Novecento conservate nell’Archivio del ‘900 del Mart, digitalizzate e consultabili sul portale Capti. A corredo delle riviste sono esposti numerosi documenti provenienti dagli archivi personali dei protagonisti
dell’editoria sperimentale del secondo Novecento, come Enrico Baj e Stelio Maria Martini: lettere, componimenti, manoscritti e dattiloscritti preparatori, fotografie e menabò originali, nonché materiali a meta strada tra documento e opera d’arte. Info: www.mart. tn.it/focuscapti. Mostre TUTTI GLI “ISMI” DI ARMANDO TESTA Apertura: fino a domenica 15 ottobre. Mart. Mostra che, nel centenario della nascita, rende omaggio al più grande pubblicitario italiano. L’esposizione si concentra sulle narrazioni, sui riferimenti visivi, sui temi formali, sulla capacità di costruire mondi. A cura di Gianfranco Maraniello con Gemma De Angelis Testa. Info: www.mart.tn.it.
Mostre IL GIRO DEL MONDO IN 80 BLOGGER Apertura: da venerdì 22 settembre a sabato 14 ottobre. Smart Lab, Viale Trento. Mostra fotografica di viaggio raccontata da 80 travel blogger italiani a sostegno della Onlus “Marta4Kids”. L’iniziativa, a sfondo benefico, si inserisce all’interno della tappa trentina di It.a.cà, il Festival del Turismo Responsabile ed è finalizzata a raccogliere fondi per la fibrosi cistica. 80 singolari foto di viaggio formano un itinerario per ammirare le meraviglie del mondo, un viaggio che parte da Rovereto e gira attorno a tutta la terra. La mostra è interattiva, con appunti, biglietti, ricordi: i visitatori potranno partecipare con un loro contributo e diventare parte dell’esposizione stessa. La mostra è ad ingresso libero. Puoi acquistare le fotografie con una donazione alla Onlus “Marta4Kids”. Info: www.visitrovereto.it.
SAN MICHELE ALL’ADIGE Mostre LIBERIO FURLINI CONTRASTI CROMATICI Apertura: da giovedì 28 settembre a lunedì 2 ottobre. Sala Polifunzionale Municipale - Via Francesco Biasi, 1. Mostra personale.
trentinomostre SANZENO Mostre I SAPORI DELL’ARTE Apertura: da sabato 29 luglio a domenica 15 ottobre. Casa de Gentili - Centro Culturale d’Anaunia. Arte a confronto con il colore e la bellezza del cibo, da de Chirico al contemporaneo. Il nucleo centrale della mostra vede pezzi creati appositamente da artisti trentini emergenti e da artisti italiani di fama nazionale ed internazionale invitati a partecipare. Il cibo e la cucina sono i temi primari delle opere proposte, con particolare attenzione alla tradizione culinaria o alle caratteristiche dell’attuale produzione trentina, dalle mele ai piccoli frutti, dai salumi ai formaggi. Aperture: Fino al 17/09 tutti i giorni ore 10-12 e 15-19. Dal 18/09 al 15/10: dal venerdì alla domenica ore 10-12 e 15-19. Entrata libera. Aperture serali durante gli eventi. Per info sugli eventi del gusto: Tel. 0463.421584; info@stradadellamela.it; www.centroculturaledanaunia.it; centro.culturale. danaunia@gmail.com.
TRAMBILENO Mostre SILLABARIO PER UNA GUERRA Apertura: da domenica 1 a domenica 29 ottobre. Forte Pozzacchio. Mostra fotografica di Antonio Cunico. Ingresso a pagamento con visita al forte sabato e domenica ore 10-18. Info: associazione. steva1@libero.it; tonycunico@fastwebnet.it.
TRENTO Fiere MONDO DONNA Apertura: da venerdì 13 a domenica 15 ottobre. Trento Fiere - Via Briamasco, 2. Rassegna dedicata all’ingegno, alla manualità, alla capacità realizzativa e creativa. Ingresso € 5. Info: Trento Fiere Tel. 0461.230264; info@trentofiere. com; www.trentofiere.com. Ore 9.30-18.30. Fiere LA FIERA DEL TRENTINO DEI BAMBINI Apertura: da sabato 28 a domenica 29 ottobre. Trento Fiere - Via di Briamasco, 2. La quinta edizione della Fiera del Trentino dei bambino aspetta tutte le famiglie per far vivere vere esperienze e divertimento per i bambini e far scopri-
re anche ai genitori le realtà e le risorse che offre il nostro splendido territorio. Info: APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi Tel. 0461.216000; www.discovertrento.it; www.iltrentinodeibambini.it/. Dalle ore 9.30 alle 18.30. Mostre I TRENTINI NELLA GUERRA EUROPEA 1914-1920 Apertura: fino a domenica 30 dicembre 2018. Le Gallerie, Piedicastello. Una mostra che racconta il dramma dei trentini nel corso del primo conflitto mondiale. Orario: da martedì a domenica ore 9.0018.00 (lunedì chiuso). Ingresso libero. Info: www.fondazione.museostorico.it. Mostre VIAGGI E INCONTRI DI UN ARTISTA DIMENTICATO - IL RINASCIMENTO DI FRANCESCO VERLA Apertura: da sabato 8 luglio a lunedì 6 novembre. Museo Diocesano Tridentino. Il percorso espositivo presenta gran parte delle opere mobili di Francesco Verla, alcune delle quali restaurate per l’occasione: si tratta di dipinti a tema religioso - soavi pale d’altare e graziosi quadri votivi - e di alcuni pannelli a grottesca, una tipologia ornamentale all’epoca richiestissima e per la quale Verla era molto versato. L’esposizione avrà un’articolazione sul territorio con rimandi ai cicli affrescati da Verla nella chiesa di San Pantaleone a Terlago e sui prospetti esterni di Casa Wetterstetter a Calliano. Orario: lun, mer, giov, ven, sab, dom: 10.00-13.00 / 14.00-18.00 giorni di chiusura: ogni martedì, 15 agosto, 1 novembre. Biglietto € 5 intero (€ 4 residenti), € 3 ridotto. Ingresso gratuito ogni prima domenica del mese. Info: www. museodiocesanotridentino.it; Tel. 0461.234419. Mostre QUI POP QUO - MALINTESI ILLUSTRATI E NEOLOGISMI POP Apertura: fino a sabato 7 ottobre. Impact Hub - Via Sanseverino, 95. Malintesi, metafore e neologismi in una mostra di illustrazione e un workshop per imparare a tradurre un’associazione di pensiero in illustrazione con opere di Andrea Bettega, Martina Lorusso “momusso”, Andrea Rubele. Info: www. hubtrentino.it. Mostre SUL SET Apertura: da venerdì 8 settembre a domenica 10 dicembre. Palazzo delle Albere. Fotoromanzi, genere e moda nell’archivio di Federico Vender.
Mostre TAMARA JANES “SAVE TE POOR IMAGE” Apertura: fino a sabato 28 ottobre. Boccanera Project Room, via Alto Adige 176. L’artista Tamara Janes osserva il nostro comportamento fotografico, i metodi, i criteri e gli algoritmi secondo i quali le immagini vengono disposte e usate in internet, e le utilizza consapevolmente nel suo processo lavorativo. Orario: mer. - sab. dalle 13 alle 19 o su appuntamento. Info: Boccanera Project Room www.arteboccanera.com; Tel. 0461.984206. Mostre FOTOGRAFIA E TURISMO Apertura: fino a sabato 7 ottobre. Palazzo Roccabruna, v. SS. Trinità 24. Nell’ambito della XVIII edizione delle giornate del Turismo Montano 2017, il fotografo Luca Chisté riflette nelle immagini le interazioni che i turisti intrattengono con i territori montani del Trentino. Orario: mar e mer 8.30-12.00 e 14.00-17.00; giov e ven 8.30-12.00 e 14.00-20.00; sab 17.00-20.00. Chiuso: Lunedì, Domenica. Info: APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi Tel. 0461.216000; www. discovertrento.it. Mostre SPACE GIRLS, SPACE WOMAN. LO SPAZIO VISTO DALLE DONNE Apertura: da domenica 24 settembre 2017 a domenica 7 gennaio 2018. Museo Caproni, via Lidorno. A Trento, mostra fotografica su chi sogna il proprio futuro nello spazio e chi oggi contribuisce alla realizzazione dei programmi spaziali. Orario: da martedì a venerdì: 10-13 / 14-18. Sabato e festivi: 10-18. Lunedì chiuso. Info : www. museocaproni.it
Mostre ARCHIMEDE. L’INVENZIONE CHE DIVERTE Apertura: da domenica 1 ottobre 2017 a domenica 7 gennaio 2018. Muse - Museo delle Scienze, corso del Lavoro e della Scienza 3. Tra exhibit interattivi, ricostruzioni di macchinari e video multimediali, il percorso al museo racconta le intuizioni di Archimede, geniale inventore e matematico della classicità, nel campo della tecnologia meccanica - tanto fenomenali da renderlo l’antesignano del genio e dell’inventore - e offre testimonianze della civiltà tecnico-scientifica del III secolo a.C., periodo durante
il quale visse lo scienziato: sullo sfondo, le relazioni tra Siracusa e Alessandria d’Egitto, la città in cui Archimede e numerosi uomini di cultura soggiornarono in quell’epoca. Dopo un excursus storico e un focus sulle principali invenzioni e ricerche, l’esposizione approfondisce anche la seconda rinascita di Archimede, che avviene a partire dal XIII secolo con la progressiva riscoperta dei suoi scritti, e l’influenza esercitata su studiosi e geni rinascimentali del calibro di Leonardo da Vinci e galileo Galilei. Orario: da martedì a venerdì 10-18; sab. e domenica 10-19. Biglietto intero € 10, ridotto € 8. Info: museinfo@muse.it; Tel. 0461270311.
Mostre JANA MÜLLER. ON ROUGH DIAMONDS Apertura: da giovedì 5 a martedì 31 ottobre. c/o Paolo Maria Deanesi Gallery - Vicolo Adige, 17-19. Mostra personale. Info: www.paolomariadeanesi.it; gallery@paolomariadeanesi.it. Mostre JACOPO MAZZONELLI - TO BE PLAYED AT MAXIMUM VOLUME Apertura: da sabato 7 ottobre 2017 a domenica 7 gennaio 2018. Galleria Civica. Mostra personale. La musica incontra le arti visive in un’ampia mostra personale dedicata al giovane artista trentino. A cura di Margherita De Pilati e Luigi Fassi. Info: www.mart.tn.it. Mostre ORDINE E BIZZARRIA. IL RINASCIMENTO DI MARCELLO FOGOLINO Apertura: fino a domenica 05 novembre 2017. Dopo le grandi mostre monografiche dedicate ai pittori che affrescarono il maniero ovvero Girolamo Romanino e i fratelli Dosso e Battista Dossi, il Castello del Buonconsiglio rende ora omaggio al terzo artista che contribuì alla decorazione del Magno Palazzo. Orario: ore 10.00-18.00 (chiuso i lunedì non festivi). Info: www.buonconsiglio.it
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trentinoappuntamenti
DALLA SATIRA DI GRILLO ALLA COMICITÀ DI PUCCI
S
arà la prima assoluta di “Il senso della vita di Emma” di Fausto
Paravidino ad aprire la
nuova stagione teatrale della Grande Prosa proposta
dal Centro Servizi Culturali S. Chiara. La ripresa autunnale della stagione 2017 della Società Filarmonica di Trento vede in primo piano gli estrosi e talentuosi Gomalan Brass (Marco Braito, Marco Pierobon, Nilo Caracristi, Gianluca Scipioni, Stefano Ammannati) insieme al grande pianista Davide
Cabassi,
che per giovedì 5 ottobre propongono “J. S. Blues” di Giampaolo Casati in prima esecuzione assoluta. La stagione dell’arte tersicorea, che solitamente inizia sempre in autunno a Trento, da qualche anno è inglobata in un circuito regionale della danza facente capo per intero al Centro Servizi Culturali S. Chiara di Trento. S’inizierà quindi il 31 ottobre al teatro Sociale con il ritorno, a distanza di sei anni, dell’artista inglese Wayne
McGregor e la sua compagnia
FAUSTO PARAVIDINO
C
resciuto in un piccolo centro della provincia di Alessandria, Rocca Grimalda, inizia a lavorare in teatro già dal 1990 preparando il saggio di fine anno al corso di recitazione tenuto presso l’Associazione Culturale La Soffitta di Ovada. Nel 1995 torna a Genova, dove inizia a frequentare la scuola di recitazione del Teatro Stabile, che abbandona l’anno successivo per spostarsi a Roma dove scrive Trinciapollo, la sua prima commedia, di cui nel 1999 firmerà anche la regia teatrale. Nel 1998, con la compagnia Gloriababbi Teatro, mette in scena Gabriele, scritto insieme a Giampiero Rappa, che vince la “3ª Rassegna della Drammaturgia Emergente”. Nel 1998 scrive anche Due fratelli - tragedia da camera in 53 giorni, che vince il premio Pier Vittorio Tondelli nel 1999, e il premio Ubu come migliore novità italiana nel 2001. Sono del 1999 anche le prime apparizioni al cinema in La via degli angeli, diretto da Pupi Avati e in Vuoti a perdere, regia di Massimo Costa. Scrive la sceneggiatura della fiction televisiva Caro domani che sarà diretta da Mariantonia Avati. Nel 2004 il pubblico italiano voterà il suo testo teatrale Natura morta in un fosso come miglior testo permettendogli di vincere il Premio Gassman. Nel 2005 con Iris Fusetti e Carlo Orlando scrive, interpreta e dirige Texas, prodotto da Fandango e presentato al Festival di Venezia (nomination per regista esordiente ai David di Donatello del 2006). Nel 2007 recita nel film di Wilma Labate, Signorina Effe. Nel 2008 interpreta il ruolo di Ranocchia nella serie tv Romanzo criminale - La serie, regia di Stefano Sollima, in onda su SKY Cinema.
che presenterà Autobiography, la sua ultima creazione. Dall’11 al 14 ottobre la seconda edizione di Y
Generation
Festival che propone una
sezione performativa con spettacoli di danza e di teatro-danza, una sezione formativa con workshop incontri teorici e pratici di avvicinamento ai linguaggi tersicorei rivolti ad allievi e insegnanti e tavoli di lavoro condotti da operatori di settore.
tornano insieme sul palco dopo 15 anni, come due vecchi amici che si ritrovano, in uno show di cui sono interpreti ed autori, accompagnati dalle musiche live della Jazz Company diretta dal maestro Gabriele Comeglio. L’appuntamento con il “Massimo Lopez e Tullio Solenghi Show” è per il 24 ottobre, alle 21, all’Auditorium di Trento. Parlare di Beppe Grillo senza metterla in politica negli ultimi anni è diventata impresa ardua per il ruolo che il comico
Ha i contorni di «In...tolleranza zero» lo show che
genovese ha assunto nell’agone democratico tricolore. Ma
nel teatro tenda allestito a Trento Nord per la kermesse
ci porta a raccontare la sua dimensione di comico e
“Trento e la Baviera”.
mattatore, uno dei più pungenti in Italia, come saprà
Andrea Pucci presenterà l’8 ottobre all’Oktoberfest Massimo Lopez e Tullio Solenghi 98
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la scelta di tornare in tour con “Grillo
vs Grillo”
dimostrare il 20 ottobre all’Auditorium S. Chiara di Trento.
trentinoappuntamenti 1 DOMENICA Cultura FORTE POZZACCHIO Trambileno. Forte Pozzacchio. Ore 11. Spettacolo “In grazia di mille casi” a cura di Momo Associazione culturale. Ore 11.45. Inaugurazione mostra fotografica “Sillabario per una guerra” di Antonio Cunico. Ore 15. Visita guidata. Info e prenotazioni: Tel. 345.1267009; info@fortepozzacchio.it. Cultura IT.A.CÀ - FESTIVAL DEL TURISMO RESPONSABILE Trento. IT.A.CÀ, il primo festival in Italia sul turismo responsabile, invita a scoprire luoghi e culture attraverso itinerari a piedi e a pedali, workshop, seminari, laboratori, mostre, concerti, documentari, libri e degustazioni. Un’occasione unica per vivere l’emozione del viaggio in maniera autentica e sostenibile. Per programma dettagliato visitate il sito www.festivalitaca.net. Enogastronomia FESTA DELLA PATATA E DEI SAPORI D’AUTUNNO Ronzone. Anche quest’anno si rinnova l’appuntamento con la tradizionale “Festa della patata e dei sapori d’autunno” per festeggiare l’arrivo della nuova stagione e la raccolta del prezioso “frutto della terra”. Un impegno costante finalizzato a incrementare qualitativamente l’offerta produttiva, culturale e ospitale del paese. Un momento conviviale e di reciproca conoscenza per riscoprire antichi sapori e genuinità della Val di Non. Info: APT Val di Non tel. 0463.830133. Enogastronomia TRENTO E LA BAVIERA 2017 Trento. Via Innsbruck. Gruppi folkloristici e band d’intrattenimento, specialità tipiche gastronomiche, birra Hofbräuhaus Traunstein, cultura e spettacolo faranno da cornice all’Oktoberfest Trentina. Info e dettagli su www.trentoelabaviera.it.
un viaggio di gusto che coinvolge cantine, aziende agricole, ristoranti ed agriturismi. Info: www.tasteoftrentino.it/divinottobre. Famiglia FESTA DEL RADICCHIO DI BIENO Bieno Valsugana. Centro sportivo e Parco fluviale. Un evento dedicato alla cucina locale, ai sapori genuini e gustosi di una tradizione culinaria antichissima. Protagonista d’eccellenza della giornata sarà il radicchio. Dodicesima edizione della tradizionale festa di Bieno con stand enogastronomici, degustazioni di piatti a base di radicchio, mercatino di prodotti locali, giochi ed intrattenimento per bambini, musica e divertimento. Info: Comune di Bieno Tel. 0461.596166. Tradizione LA REGALIA DE LA VENDEMA Altavalle. Centro storico di Faver. Festa per la fine della vendemmia con animazione per grandi e piccoli, cucina tipica, laboratori, giochi e lotteria Organizza: Info: Tel. 0461.683029.
2 LUNEDÌ Enogastronomia TRENTO E LA BAVIERA 2017 Trento. Via Innsbruck. Gruppi folkloristici e band d’intrattenimento, specialità tipiche gastronomiche, birra Hofbräuhaus Traunstein, cultura e spettacolo faranno da cornice all’Oktoberfest Trentina. Info e dettagli su www.trentoelabaviera.it.
3 MARTEDÌ
Enogastronomia ASSAPORARTE 2017 Garniga Terme. Dalle ore 9.30. Un paesaggio di montagna che rievoca saperi e sapori di una volta. Due giornate ricca di laboratori per grandi e piccoli, seminari e conferenze. Info: APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi Tel. 0461.216000; www.discovertrento.it.
Cultura STORIE DI UCCELLI CHE SEGUONO LE ONDE Trento. Ore 16.30. Parco Langer (ex Parco del Salè), Via Palermo. “Storie al Salè” raccontate e interpretate da Giacomo Anderle. Ogni anno, con l’arrivo del freddo, gli uccelli migratori iniziano un viaggio lungo e pericoloso verso il caldo, percorrono strade invisibili, seguendo le rotte di mari e degli oceani. Le loro strade incrociano le strade di altri viaggiatori. L’incontro si concluderà con una merenda in comune, con quello che ognuno porterà e vorrà condividere con gli amici del parco. L’ingresso è libero. Info: www.pituit. it; Tel. 0461.1595982; info@pituit.it.
Enogastronomia DIVIN OTTOBRE Kermesse di eventi e iniziative lungo la Strada del Vino e dei Sapori del Trentino. Ricco calendario di appuntamenti, in programma in tutti i weekend del mese di ottobre in varie località del territorio. Un ‘occasione per scoprire i paesaggi più suggestivi attraverso
Enogastronomia TRENTO E LA BAVIERA 2017 Trento. Via Innsbruck. Gruppi folkloristici e band d’intrattenimento, specialità tipiche gastronomiche, birra Hofbräuhaus Traunstein, cultura e spettacolo faranno da cornice all’Oktoberfest Trentina. Info e dettagli su www.trentoelabaviera.it.
Musica I CONCERTI CASA DI SALUTE RAPHAEL - ACCORDI IN FAMIGLIA Roncegno Terme. Ore 21. Un’orchestra composta da zii, nipoti, padri, madri, fratelli, sorelle...tutti insieme appassionatamente. Info: Palace Hotel Casa Raphael Tel. 0461.772000.
4 MERCOLEDÌ Enogastronomia TRENTO E LA BAVIERA 2017 Trento. Via Innsbruck. Gruppi folkloristici e band d’intrattenimento, specialità tipiche gastronomiche, birra Hofbräuhaus Traunstein, cultura e spettacolo faranno da cornice all’Oktoberfest Trentina. Info e dettagli su www.trentoelabaviera.it. Musica DE PAOLA BIANCHINI DUO Trento. Ore 21.30. Il Circolino piazza Venezia. Il duo composto da Valerio De Paola alla chitarra e Alessandro Bianchini al vibrafono, propone un concerto all’insegna della reinterpretazione del cantautorato italiano in chiave jazzistica. I brani completamente riarrangiati dai due musicisti, sono frutto di un lungo lavoro di studio e di confronto che ha portato alla realizzazione del loro primo disco. Il duo propone un programma molto diversificato che alterna momenti concitati e virtuosismi a brani in cui la ricerca improvvisativa e l’interplay si fondono e si completano. Si passa da rivisitazioni di celebri canzoni italiane fino ad arrangiamenti di brani di Frank Zappa. Ingresso libero. Info: www.trentinojazz.com. Teatro PAROLE OBLIQUE Trento. Ore 20.30. Casa della Sat - Via Manci, 57. Dialogo teatrale proposto da Renzo Fracalossi e dal Club Armonia di Trento. Ingresso libero.
5 GIOVEDÌ Enogastronomia TRENTO E LA BAVIERA 2017 Trento. Via Innsbruck. Gruppi folkloristici e band d’intrattenimento, specialità tipiche gastronomiche, birra Hofbräuhaus Traunstein, cultura e spettacolo faranno da cornice all’Oktoberfest Trentina. Info e dettagli su www.trentoelabaviera.it. Enogastronomia LA PIAZZA DI SAPORI Trento. Piazza Fiera. “La Piazza dei Sapori” è un evento tutto dedicato al mondo del cibo e della nutrizione. Stand gastronomici con prodotti biologici e non, vegani, Trentini e di tutta Italia, proposti anche nell’area ristoro. Ingresso libero alla piazza. Per programma completo consultate il sito www. lepiazzedeisapori.it. Info: Keeptop Fiere S.r.l. Tel. 0464.461919; info@ keeptop.it. Musica A SPASSO CON FRANK Rovereto. Ore 21.30. Loco’s bar, Via Valbusa Grande 7. Melologo underground intorno al grande Frank Zappa da Baltimora. Testo di Giordano Montecchi. Trascrizioni di Marco Dalpane. Con: Emilio Galante, flauto; Marco Dalpane, pianoforte; Giordano Montecchi, voce recitante. Ingresso libero. Info: Tel. 349.7296496; www.trentinojazz.com. Musica GOMALAN BRASS Trento. Ore 20.45. Società Filarmonica. Marco Braito, tromba; Marco Pierobon, tromba; Nilo Caracristi, corno; Gianluca Scipioni, trombone; Stefano Ammannati, tuba su musiche di M. Mussorsgky: Quadri di un’esposizione (arr. Cabassi/Gomalan Brass); G. Gershwin: Rapsodia in Blu (arr. Jean François Taillard); Giampaolo Casati: J. S. Blues (prima esecuzione assoluta). Info: www.filarmonica-trento.it.
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trentinoappuntamenti 6 VENERDÌ Cultura PRESENTAZIONE LIBRO Castello Tesino. Ore 20.45. Biblioteca comunale. Luca Girotto presenterà il suo ultimo libro “Fuoco sull’Ortigara”. Ingresso libero. Info: Biblioteca Tel. 0461.593232. Cultura ALLA SCOPERTA DI TRIDENTUM. LA CITTÀ SOTTERRANEA. Trento. Ore 15.30. Itinerario archeologico nel centro di Trento, dal S.A.S.S. alla Basilica Paleocristiana. Ritrovo ore 15.30 presso il S.A.S.S. Partecipazione previa prenotazione tel. 0461 230171 entro le ore 12 del giorno dell’iniziativa, 4 euro incluso l’ingresso alle aree archeologiche, max 35 persone. Info: Tel. 0461.230171. Enogastronomia TRENTO E LA BAVIERA 2017 Trento. Via Innsbruck. Gruppi folkloristici e band d’intrattenimento, specialità tipiche gastronomiche, birra Hofbräuhaus Traunstein, cultura e spettacolo faranno da cornice all’Oktoberfest Trentina. Info e dettagli su www.trentoelabaviera.it. Enogastronomia LA PIAZZA DI SAPORI Trento. Piazza Fiera. “La Piazza dei Sapori” è un evento tutto de-
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dicato al mondo del cibo e della nutrizione. Stand gastronomici con prodotti biologici e non, vegani, Trentini e di tutta Italia, proposti anche nell’area ristoro. Ingresso libero alla piazza. Per programma completo consultate il sito www. lepiazzedeisapori.it. Info: Keeptop Fiere S.r.l. Tel. 0464.461919; info@ keeptop.it. Musica A SPASSO CON FRANK Borgo Valsugana. Ore 20.30. Biblioteca. Melologo underground intorno al grande Frank Zappa da Baltimora. Testo di Giordano Montecchi. Trascrizioni di Marco Dalpane. Con: Emilio Galante, flauto; Marco Dalpane, pianoforte; Giordano Montecchi, voce recitante. Ingresso libero. Info: Tel. 349.7296496; www.trentinojazz.com. Musica RENATO LUNELLI Trento. Ore 21. Basilica di S. Maria Maggiore. Concerto per coro ed organo in occasione del 50° della sua morte (1895-1967). Coro “In dulci jubilo” dell’Istituto Diocesano di Musica Sacra. Direttore: T. Battisti. Organisti: S. Rattini, A. Dallapé. Musica KENNY GARRETT QUINTET DO YOUR DANCE Pergine Valsugana. Ore 20.45. Teatro Comunale. Concerto con:
Kenny Garrett - Alto and Soprano Saxophones, Corcoran Holt - Acoustic, Samuel Laviso- Drums, Vernell Brown - Acoustic Piano, Rudy Bird - Percussion. Nell’ambito di Valsugana Jazz Tour. Biglietti: 20 € intero (22 € online); 15 € ridotto. Info: www.teatrodipergine.it. Tradizione FESTA AL VOLO Trento. Si tratta di un evento in cui i temi legati al mondo del volontariato e del Terzo settore saranno affrontati in un clima di festa e condivisione. Sono previsti workshop e approfondimenti animati da professionisti ed esperti nel campo. Sarà un’occasione per il Servizio Beni Comuni di informare sulle attività e iniziative di cittadinanza attiva in attuazione del “Regolamento sulla collaborazione tra cittadini ed amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani”. Inoltre, sabato 7 dalle 11.00 alle 12.00 si potrà assistere al seminario “Rigenerare luoghi sensibili: dal riuso temporaneo agli spazi collaborativi” dedicato alla rigenerazione degli spazi come luoghi di comunità, i cui relatori saranno Flaviano Zandonai (Euricse) e Nicoletta Tranquillo e Samanta Musarò (Cooperativa Kilowatt di Bologna). Per programma dettagliato visitate il sito www.volontariatotrentino.it.
7 SABATO Corsi L’INGLESE CON IL METODO MA.BI. Zambana vecchia. Ore 15. c/o Associazione Mana. Un innovativo metodo di apprendimento che prevede un assorbimento molto rapido delle lingue straniere attraverso l’esperienza delle stesse, ovvero entrando mentalmente nel contesto linguistico culturale. Un metodo semplice, intuitivo, che nasce dal desiderio di offrire a tutti la possibilità di imparare una lingua straniera a prescindere dall’età e dalle esperienze scolastiche individuali. Referente: Maurizio Marchi mamarchi@alice.it; cell. 347.4498064. Cultura INVITO A PALAZZO Trento. Arte e storia nelle banche e nelle fondazioni di origine bancaria. Ingresso gratuito. La Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto aderisce all’iniziativa nazionale aprendo al pubblico il palazzo in via Calepina 1 a Trento. Dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 14.00 alle ore 17.00 sarà possibile usufruire delle visite guidate ad opera degli “apprendisti Ciceroni”, in collaborazione con la delegazione di Trento del FAI Fondo Ambiente Italiano. Info: http:// palazzi.abi.it; invitoapalazzo@abi.it.
trentinoappuntamenti Cultura DOLOMITI: PASSIONE E SCOPERTA Passo Costalunga. Ore 13.30. Rifugio A. Fronza alle Coronelle. Incontro con gli alpinisti Heinz Mariacher e Bruno Pederiva. Info: Apt Val di Fassa Tel. 0462.609620; www.fassa.com. Cultura FESTIVAL DEL TURISMO MEDIEVALE Trento. Dalle ore 10. Castello del Buonconsiglio. La più qualificata rassegna nazionale per promuovere progetti turistici che valorizzino testimonianze culturali e patrimoni artistici legati a quest’epoca, ed in particolare il prodotto turistico Medieval Italy. Info: APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi Tel. 0461.216000; www.discovertrento.it. Enogastronomia TRENTO E LA BAVIERA 2017 Trento. Via Innsbruck. Gruppi folkloristici e band d’intrattenimento, specialità tipiche gastronomiche, birra Hofbräuhaus Traunstein, cultura e spettacolo faranno da cornice all’Oktoberfest Trentina. Info e dettagli su www.trentoelabaviera.it. Enogastronomia LA PIAZZA DI SAPORI Trento. Piazza Fiera. “La Piazza dei Sapori” è un evento tutto dedicato al mondo del cibo e della nutrizione. Stand gastronomici con prodotti biologici e non, vegani, Trentini e di tutta Italia, proposti anche nell’area ristoro. Ingresso libero alla piazza. Per programma completo consultate il sito www. lepiazzedeisapori.it. Info: Keeptop Fiere S.r.l. Tel. 0464.461919; info@ keeptop.it. Enogastronomia FESTA D’AUTUNNO Trento. Strade e piazze del centro storico Trento. Si esibiranno in diversi luoghi del centro le band che parteciperanno al concorso musicale “Incontro tra passato e futuro” che ha per oggetto la reinterpretazione di un brano classico da parte di una band. Info: APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi Tel. 0461.216000; www.discovertrento.it. Enogastronomia DIVIN OTTOBRE Kermesse di eventi e iniziative lungo la Strada del Vino e dei Sapori del Trentino. Ricco calendario di appuntamenti, in programma in tutti i weekend del mese di ottobre in varie località del territorio. Un ‘occasione per scoprire i paesaggi più suggestivi attraverso un viaggio di gusto che coinvolge cantine, aziende agricole, ristoranti ed agriturismi. Info: www.tasteoftrentino.it/divinottobre.
Famiglia CACCIA ALL’INDIZIO A CASTEL VALER! Tassullo. Ore 10.30. Castel Valer. Castel Valer, il bellissimo maniero della Val di Non che dal 2017 ha aperto i battenti al pubblico, vi aspetta ogni sabato per una speciale visita guidata dedicata alle famiglie e una divertente caccia all’indizio per tutti i bambini! Per maggiori info: www.visitcastelvaler.it APT Val di Non tel. 0463 830133 info@visitvaldinon.it. Folklore FESTA DELLA ZUCCA Lasino. Madruzzo. Gli avvolti del centro storico per l’occasione sono stati trasformati e impreziosisti da addobbi artigianali e da arnesi del vissuto contadino riportando in vita ricordi del tempo passato. Verranno preparati e distribuiti piatti tipici confezionati a base di zucca (spätzle, sedanini, minestrone d’orzo), con secondi piatti (bollito misto, polenta con salsiccia), dolci tipici (frittelle, torte, mezzelune) a base di zucca. Info: Pro Loco Lasino - Lagolo Tel. 347.7732567.
VINO E CUCINA A CALDARO
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ttimi vini, specialità locali ed una fantastica atmosfera autunnale: tutto questo è Vino e Cucina, la manifestazione che si terrà il 7 ottobre a Caldaro. Mentre la vendemmia giunge al termine, il paese vitivinicolo festeggia ancora una volta il suo vino. Dalle ore 10 alle ore 18 tutti i visitatori hanno la possibilità di degustare ottimi vini in Piazza Principale e di passeggiare tra i vicoli del paese. Numerosi saranno i produttori vinicoli che presenteranno personalmente i loro vini. In abbinamento ai vini verranno proposti anche degli ottimi piatti autunnali. Quest’anno, a deliziare i presenti, ci saranno la casa del vino Punkt, Hotel Jagdhof-Torgglkeller, la Pasticceria Alex, l’Associazione giovane agricoltori di Caldaro e il mercato contadino. Nel corso dell’evento l’intrattenimento sarà a cura di gruppi musicali locali. Una giornata per conoscere e scoprire tutte le ricchezze dell’autunno d’oro. Ulteriori informazioni al sito www.wein.kaltern.com/it o tel. 0471 965410
Musica MUSICA A 360GRADI. IL DJ PUOI FARLO ANCHE TU Baselga di Piné. Ore 22. Birreria Steak Speak Stube sul lago delle Piazze. Intrattenimento musicale con birra o vino, cibo e tanto divertimento. Info e prenotazioni: Tel. 0461.557014, 393.0213348, ghimpen@gmail.com, www. ghimpen.it. Musica XXVII RASSEGNA ANTICHI ORGANI E STRUMENTI DELLA VALSUGANA: ORGANO BONATTI 1708 Civezzano. Ore 20.30. Chiesa di S. Maria Assunta. All’interno della rassegna a cura dell’Ensemble Frescobaldi, concerto di Alberto Guerzoni, organo, e Rossana Antonioli, soprano. Verranno eseguite di Valente, Bach, Cherubini, Valeri, Pergolesi e Bizet. Info: info@ ensemblefrescobaldi.it, www. ensemblefrescobaldi.it. Musica A SPASSO CON FRANK Trento. Ore 17.30. Sala Sosat Via Malpaga, 17. Melologo underground intorno al grande Frank Zappa da Baltimora. Testo di Giordano Montecchi. Trascrizioni di Marco Dalpane. Con: Emilio Galante, flauto; Marco Dalpane, pianoforte; Giordano Montecchi, voce recitante. Ingresso libero. Info: Tel. 349.7296496; www.trentinojazz.com. Musica BASSI MAESTRO + DJ ZETA Rovereto. Ore 21. Smart Lab Centro Giovani, Viale Trento 47/49. Concerto con il rapper Bassi Maestro + DJ Zeta “MIA MAESTA’ TOUR”. Opening act: Ares Adami.
Per i più piccoli VISITA GUIDAGA PER FAMIGLIE Trambileno. Ore 15.30. Forte Pozzacchio. L’attività è pensata per bambini dai 6 ai 10 anni, è richiesta comunque la presenza dei genitori (o adulto responsabile) durante tutta la visita. Numero massimo partecipanti: 25 (adulti e bambini). Consigliata la prenotazione. In caso di maltempo l’attività verrà annullata. Costi: adulto € 7,00 (comprensivo di biglietto di ingresso, visita guidata, 2 figli) dal terzo figlio € 3,00. Info e prenotazioni: Tel. 345.1267009; info@fortepozzacchio.it; associazione.steval@libero.it. Teatro IL MARITO DI MIO FIGLIO Riva del Garda. Ore 20.45. Teatro della Comunità di Valle Alto Garda e Ledro. Spettacolo di Daniele Falleri con la Filodrammatica di Laives. Nell’ambito della 22ª Rassegna di teatro amatoriale “Ottobre a Teatro”.Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it. Teatro NON TI CONOSCO PIÙ Meano. Ore 20.45. Teatro. Spettacolo di Aldo De Benedetti con la
Compagnia “La Kombriccola” di Merano. Nell’ambito di Tam Tam Rassegna Teatrale organizzata dal “T.I.M. - Teatro Instabile Meano”. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it. Tradizione FESTA AL VOLO Trento. Per programma dettagliato visitate il sito www.volontariatotrentino.it. Tradizione OKTOBERFEST MEZZANA Mezzana. Ore 19. Palazzetto dello Sport. La magica atmosfera dell’Oktoberfest in Val di Sole. Musica Oberkrainer, cena con piatti tipici e tirolesi. Potrete rivivere la magica atmosfera dell’Oktoberfest... Piatti tipici bavaresi, tantissima musica folkloristica e divertimento assicurato! Info: www. valdisole.net.
8 DOMENICA Cabaret PUCCI - IN... TOLLERANZA ZERO Trento. Ore 21. Andrea Pucci, uno dei più noti e amati comici italiani, sarà il mattatore della se-
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trentinoappuntamenti rata conclusiva dell’#OktoberfestTrento nel grande Teatro Tenda che verrà allestito a Trento Nord in Via Innsbruck. Per l’occasione la tendostruttura di 2.500 mq si trasformerà in un gran teatro tenda da più di mille posti a sedere in poltrone, per ricreare l’atmosfera unica e magica che solo il teatro sa regalare. Info: trentoelabaviera.it. Cultura ORIGINI E ATTUALITÀ DELLA TOLLERANZA Ossana. Ore 14.30. Sala Jacopo Aconcio. Convegno dedicato alla figura di Jacopo Aconcio, ingegnere, filosofo della scienza e fautore della tolleranza religiosa. Ingresso libero. Info: www.valdisole.net. Cultura FORTE POZZACCHIO Trambileno. Forte Pozzacchio. Ore 14 e 16. Visita guidata con ACR Il Forte (consigliata prenotazione). Info e prenotazioni: Tel. 345.1267009; info@fortepozzacchio.it. Cultura FESTIVAL DEL TURISMO MEDIEVALE Trento. Dalle ore 10. Castello del Buonconsiglio. La più qualificata rassegna nazionale per promuovere progetti turistici che valorizzino testimonianze culturali e patrimoni artistici legati a quest’epoca, ed in particolare il prodotto turistico Medieval Italy. Info: APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi Tel. 0461.216000; www.discovertrento.it. Enogastronomia TRENTO E LA BAVIERA 2017 Trento. Via Innsbruck. Gruppi folkloristici e band d’intrattenimento, specialità tipiche gastronomiche, birra Hofbräuhaus Traunstein, cultura e spettacolo faranno da cornice all’Oktoberfest Trentina. Info e dettagli su www.trentoelabaviera.it. Enogastronomia LA PIAZZA DI SAPORI Trento. Piazza Fiera. “La Piazza dei Sapori” è un evento tutto dedicato al mondo del cibo e della nutrizione. Stand gastronomici con prodotti biologici e non, vegani, Trentini e di tutta Italia, proposti anche nell’area ristoro. Ingresso libero alla piazza. Per programma completo consultate il sito www. lepiazzedeisapori.it. Info: Keeptop Fiere S.r.l. Tel. 0464.461919; info@ keeptop.it. Enogastronomia FESTA D’AUTUNNO Trento. Strade e piazze del centro storico Trento. Giornata dedicata ai bambini e alle famiglie con animazione, musica e giochi. Prevista anche la degustazione del dolce tipico trentino, m. 100 di strudel allestito nel cuore della città. Info: APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi Tel. 0461.216000; www. discovertrento.it.
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Enogastronomia DIVIN OTTOBRE Kermesse di eventi e iniziative lungo la Strada del Vino e dei Sapori del Trentino. Ricco calendario di appuntamenti, in programma in tutti i weekend del mese di ottobre in varie località del territorio. Un ‘occasione per scoprire i paesaggi più suggestivi attraverso un viaggio di gusto che coinvolge cantine, aziende agricole, ristoranti ed agriturismi. Info: www.tasteoftrentino.it/divinottobre. Famiglia F@MU GIORNATA NAZIONALE DELLE FAMIGLIE AL MUSEO. Trento. Piazza Cesare Battisti Spazio Archeologico Sotterraneo. Laboratorio per famiglie per conoscere, attraverso letture e giochi, come si divertivano i bambini in età romana e costruire alcuni giocattoli che rimarranno come ricordo del laboratorio svolto. Partecipazione gratuita su prenotazione entro le ore 13 del giorno dell’iniziativa (Tel. 0461 230171). Indicato per bambini a partire da 5 anni, massimo 35 e minimo 5 partecipanti. Info: S.A.S.S Spazio Archeologico Sotterraneo del Sass www.trentino. cultura.it; Tel. 0461.230171. Folklore FESTA DELLA ZUCCA Lasino. Madruzzo. Gli avvolti del centro storico per l’occasione sono stati trasformati e impreziosisti da addobbi artigianali e da arnesi del vissuto contadino riportando in vita ricordi del tempo passato. Verranno preparati e distribuiti piatti tipici confezionati a base di zucca (spätzle, sedanini, minestrone d’orzo), con secondi piatti (bollito misto, polenta con salsiccia), dolci tipici (frittelle, torte, mezzelune) a base di zucca. Info: Pro Loco Lasino - Lagolo Tel. 347.7732567. Musica CONCERTO DEL CORO ENROSADIRA Campitello di Fassa. Ore 13.30. Rifugio Friedrich August - Col Rodella. Il coro di Moena propone un repertorio classico di canti di montagna, alcuni anche in lingua ladina. Info: Apt Val di Fassa Tel. 0462.609620; www.fassa.com. Teatro IL SOGNO DI JACOPO Ossana. Ore 21. Castel San Michele. Prima nazionale dello spettacolo teatrale dedicato a Jacopo Aconcio, filosofo e ingegnere trentino. Spettacolo con Giuseppe Amato, Alessio Dalla Costa, Annalisa Morsella . Drammaturgia: Alberto Frapporti, Regia: Annalisa Morsella, Consulenza scientifica: Paola Giacomoni, Costumi: Nadezhda Simeonova. Ingresso libero. Info: www.valdisole.net.
Tradizione 11^ ESPOSIZIONE DI CAPRA PEZZATA MÒCHENA E FIERA DEGLI ANIMALI Bedollo. Centro Polifunzionale di Centrale. Fiera degli animali con esposizione delle capre pezzate, punto ristoro, animazione e mercatino di prodotti tipici locali. Programma: dalle 8 raduno dei capi nell’arena e inizio delle valutazioni, che termineranno alle 12. A seguire pranzo con prodotti locali e birra bavarese. Dalle 14 alle 18 voli in elicottero e alle 15.30 premiazione. Verranno premiati i becchi, le capre giovani, le capre adulte senza corna e le capre adulte con corna. Durante tutta la giornata mercato del bestiame, dove i contadini potranno vendere i loro animali, mercatino dei prodotti locali, musica e animazione per tutti. Alla mostra potranno partecipare solo i capi del territorio della Provincia autonoma di Trento. Info: Tel. 349.3911803.
9 LUNEDÌ Musica RACCONTI... PIÙ PIANO Trento. Ore 21. Palazzo Calepini, Sala Fondazione Caritro. Con Giancarlo Calabria, tromba e fisarmonica e Simone Pagani, pianoforte su musiche di Piazzolla, Porrino, Decker, Lanaro, Galliano. Ingresso gratuito. Info e maggiori dettagli su www.piupiano.it.
10 MARTEDÌ Cultura ALLA SCOPERTA DI TRIDENTUM. LA CITTÀ SOTTERRANEA. Trento. Ore 15.30. Itinerario archeologico nel centro di Trento, dal S.A.S.S. alla Basilica Paleocristiana. Ritrovo ore 15.30 presso il S.A.S.S. Partecipazione previa prenotazione tel. 0461 230171 entro le ore 12 del giorno dell’iniziativa, 4 euro incluso l’ingresso alle aree archeologiche, max 35 persone. Info: Tel. 0461.230171. Musica I CONCERTI CASA DI SALUTE RAPHAEL - TRIO CLARINETTO-VIOLONCELLOPIANO RoncegnoTerme. Ore 21. Palace Hotel. Lorenzo Guzzoni: clarinetto; Giuseppe Barutti: violoncello; Olga Karmyzova: pianoforte; Musiche di Edoardo Bruni. Info: Palace Hotel Casa Raphael Tel. 0461.772000.
11 MERCOLEDÌ Danza LA MERAVIGLIA DEI CIGNI Trento. Auditorium S. Chiara. Spettacolo itinerante curato da Teatro per Caso, che accompagnerà il pubblico dall’Auditorium S.Chiara verso Piazza Cesare Battisti durante la giornata di inaugurazione del Festival. A seguire l’inaugurazione
e l’apertura del Festival è prevista una performance a cura della scuola di danza D.Lab di Trento. Spettacolo gratuito. Info: yfestival.it. Danza IMMAGINARIA Trento. Ore 17.30. Ore 17. Piazza Cesare Battisti: “Pillole di danza”, performance a cura della scuola di danza Club La Fourmie di Trento. Ore 17.30. “Immaginaria”. Spettacolo gratuito. Info: yfestival.it. Danza SOLO JUNTOS Trento. Ore 18. Piazza Battisti. Una pista da ballo. Una festa di strada. Una Cumbia (tipica danza popolare colombiana) che suona sul retro. Tre persone si tuffano nel ballo. Coreografo, acrobata, attore, danzatore argentino/spagnolo supportato da Robert Wilson, Lucio Baglivo con Solo Juntos racconta la provocazione del contatto costante tra i tre corpi con un alfabeto che mescola la danza e l’acrobazia, rapendo lo sguardo dello spettatore, trascinato nel sfida di una danza portata spesso al limite.Spettacolo gratuito. Info: yfestival.it. Musica «ORCHESTRA HAYDN» Trento. Ore 20.30. Auditorium. Concerto con Arvo Volmer, direttore; su musiche di Arvo Pärt: Trisagion; Jean Sibelius: Sinfonia n. 7 in do maggiore, op. 105; J. Brahms: Sinfonia n. 1 in do minore, op. 68. Info: www.haydn.it. Musica OSCAR DEL BARBA - OX TRIO Trento. Ore 21.30. Il Circolino, Piazza Venezia. Oscar Del Barba pianoforte, composizione; Giacomo Papetti, contrabbasso; Andrea Ruggeri, batteria e percussioni. Info: www.trentinojazz.com.
12 GIOVEDÌ Corsi CERCHIO SCIAMANICO Zambana vecchia. Ore 20. Presso Associazione “Mana” - Piazza U. Nobile, 1. L’Incontro è aperto a tutti e, avrà una durata di circa 2 ore. Si consiglia un abbigliamento comodo, calzini, materassino e coperta. Per informazioni ed adesione chiamare: Roberta Tel. 347.2312587; fata.roby@virgilio. it; Cristina Tel. 333,2417071; cristina.frizzera@live.it. Danza BOUNCE! Trento. Ore 19. Teatro sociale. Prima nazionale. Bounce! affronta in modo allegro e leggero il fallimento, un’esperienza universale che è anche un inizio inaspettato per un nuovo modo di vivere: l’inizio di un’avventura, piena di imprevisti e di sorprese. In scena due danzatori e due musicisti, che eseguono dal vivo la colonna sonora realizzata dal virtuoso compositore Camille Rocailleux, si muovono in modo concitato e febbrile ... Che
trentinoappuntamenti cosa succede se niente accade come ci aspettavamo? Non resta che provare, sempre e comunque, da soli o con gli altri, a rialzarci per continuare a vivere. Spingere, urlare, arrampicarsi, giocare, ballare, sussurrare, cantare... provare in qualsiasi modo e andare oltre. Una metafora evocativa, in musica e danza, dell’esperienza del cadere e del rialzarsi, del fallimento e della ripresa.Biglietto intero € 12,00, ridotto € 5,00.Info: yfestival.it. Danza RENT A MOVEMENT PERCHÉ MI PRESTI QUESTO GESTO? Trento. Ore 17. Teatro Cuminetti. Una danza collettiva e partecipata, creata dagli abitanti e messa in forma dalla danzatrice che cucirà in un vocabolario comune i singoli movimenti.Biglietto intero € 8,00, ridotto € 5,00. Info yfestival.it. Danza SPRINGE! - PHYSICAL DANCING IN A CONTEMPORARY CONTEXT Trento. Ore 15. Giardino S. Chiara. In seguito al workshop che si terrà dal 9 all’ 11 ottobre 2017 con gli studenti del Liceo Coreutico F.A. Bonporti di Trento, la compagnia italiana NUT propone una performance conclusiva all’aperto. Un momento aperto al pubblico per mettere in pratica il frutto di tre giorni di ricerca, preparazione e lavoro insieme ai ragazzi, focalizzato sul danzare a due. Una ricerca creativa che dà ampio spazio all’espressione personale dei partecipanti. La conclusione riprende come tema principale il legame tra Uomo e Natura, condizione che viene trattata con uno sguardo attuale e visionario nel contempo. Spettacolo gratuito. Info: www. yfestival.it. Musica CANTO DEI SASS’ & LUCIANO BONETTI Rovereto. Ore 21.30. Loco’s bar, Via Valbusa Grande 7. Davide Casali Eschmann Voce, Flauti; Mathis Mayr Violoncello, voce; Dine Doneff aka Kostas Theodorou, contrabasso, percussioni. Ingresso libero. Info Tel. 349.7296496; www. trentinojazz.com.
13 VENERDÌ Cultura HOBO PLAYS ROBERT WYATT Borgo Valsugana. Ore 20.30. Biblioteca. La biografia di Robert Wyatt raccontata dal traduttore italiano Alessandro Achilli con il duo Massimo Giuntoli-Eloisa Manera. Ingresso libero. Info: www. trentinojazz.com. Cultura RELIGION TODAY FILMFESTIVAL Trento. Festival internazionale di cinema, religioni e società. Per
programma dettagliato visitate il sito www.religionfilm.com. Danza THE BASEMENT - DON’T TOUCH ME Trento. Ore 19. Teatro Sociale. Prima nazionale. Quattro danzatori accompagnati da due musicisti del gruppo rock La Corneille si affrontano in palcoscenico come in un ring passando con disinvoltura da un genere coreografico all’altro: contact improvisation, danza acrobatica e capoeira. Intorno a loro mura alte come barricate e porte chiuse. Tentano di scappare dalla prigione che si sono costruiti, all’inizio cercando conforto negli altri attraverso il contatto della danza. Ma ben presto iniziano a scontrarsi, i gesti si fanno concitati e violenti, il ritmo cresce mentre il volume della musica aumenta. Un lavoro di teatrodanza di grande impatto che prende sul serio il mondo emotivo degli adolescenti, parlando per catturare letteralmente il pubblico. Biglietto intero € 12,00, ridotto € 5,00. Info: www. yfestival.it. Enogastronomia POMARIA 2017 Casez. La grande festa della mela e del raccolto della Val di Non torna a Casez per la sua tredicesima edizione! Nel centro storico di Casez... Pomaria, la festa della mela della Val di Non. Info: APT Val di Non tel. 0463.830133 info@visitvaldinon.it; www.pomaria.org. Enogastronomia PROFUMI E SAPORI D’AUTUNNO 2017 Cimone. Un weekend dal sapore tradizionale, quasi di casa, che sa unire offerta gastronomica e divertimento. I piatti proposti durante l’intera manifestazione saranno quelli della tradizione trentina, preparati secondo le ricette delle nostre nonne, così da trasmettere quel sapore di casa che tanto ci piace. Info: Pro Loco Cimone prolococimone@gmail.com; facebook.com/prolococimone; Tel. 348.5218181. Famiglia MONDO DONNA Trento Fiere - Via Briamasco, 2. Rassegna dedicata all’ingegno, alla manualità, alla capacità realizzativa e creativa. Ingresso € 5. Info: Trento Fiere Tel. 0461.230264; info@trentofiere.com; www.trentofiere.com. Ore 9.30-18.30.
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Tradizione FESTA DELLA ZUCCA E Societa’ soggetta di all’attivita’ di edirezione e coordinamento di Gruppo SpaGiotto via Giotto – 39100 Bolzano.Das DasUnternehmen Unternehmen unterFESTA D’AUTUNNO Societa’ soggetta all’attivita’ direzione coordinamento da partedadiparte Gruppo SantiniSantini Spa via 4/a 4/a – 39100 Bolzano. untersteht und der Leitung und Koordination derSantini GruppeAG Santini • CF &02754960215 P.IVA 02754960215 & MwSt.Nr. 500.000i.vi.v v.e.Gesellschaftskapital Gesellschaftskapital stehtcentro der Leitung Koordination der Gruppe • CFAG & P.IVA St.Nr.St.Nr. & MwSt.Nr. Cap.Cap. soc.soc. 500.000 - -v.e. PergineValsugana. Vie del Ufficio Registro imprese: CCIAA BZ,diNumero di iscrizione 02754960215 • Eintragung die Handelskammer Bozen, Eintragungsnummer 02754960215 02754960215 Ufficio Registro imprese: CCIAA BZ, Numero iscrizione 02754960215 • Eintragung in dieinHandelskammer Bozen, Eintragungsnummer storico e Parco 3 Castagni. Si tratta CF & P.IVA 01535160210 St.Nr. & MwSt.Nr. Banca Cassa di Risparmio di Bolzano CF &Cap. P.IVA 01133050219 St.Nr. & MwSt.Nr. Banca Cassa Rurale di Bolzano Ag.3 di una manifestazione, organizzata soc. 100.000 € Ges. Kap. Bank Sparkasse Bozen Cap.Ufficio soc. 500.000 i.v. - v.e.CCIAA Ges. Kap. Raiffeisenkasse 3 Registro €imprese: BZ, Nr. d. iscr. 01535160210 BankIBAN IT 39 T 06045Bozen 11616Ag. 000000021000 dal Servizio Conservazione della Uff. reg. impr. C.C.I.A.A. BZ 01133050219 Eintr. HK BZ IBAN: IT 86 Y 08081 11603 000303000702 Natura e Valorizzazione Ambientale della Provincia Autonoma di Trento in collaborazione con il comune di Pergine Valsugana, prevede l’allestimento di bancarelle
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trentinoappuntamenti per l’esposizione e la vendita delle zucche, laboratori creativi e giochi rivolti ai bambini affinché essi conoscano per esperienza personale i prodotti del territorio ed il loro utilizzo, mostre a tema, gastronomia, momenti musicali e di intrattenimento. Info: www.prolocoperginevalsugana.it; Apt Valsugana uff. di Pergine, Tel. 0461.727760.
14 SABATO Cultura HOBO PLAYS ROBERT WYATT Trento. Ore 17.30. Sala Sosat - Via Malpaga, 17. La biografia di Robert Wyatt raccontata dal traduttore italiano Alessandro Achilli con il duo Massimo Giuntoli-Eloisa Manera. Ingresso libero. Info: www.trentinojazz.com. Cultura SIMPOSIO TOP WINE 2950 Canazei, Passo Pordoi. Dalle ore 10 alle ore 17. Nell’affascinante cornice del Pordoi il simposio, tra le manifestazioni enogastronomiche a quota più elevata in Italia, promuove non solo l’eccellenza del vino trentino e altoatesino, quest’anno accompagnato da alcuni prodotti d’eccellenza veneti e francesi, ma anche alcuni pregiati alimenti della terra fassana. Info e maggiori dettagli su www. valdifassalift.it; Tel. 0462.608811; info@valdifassalift.it.
Cultura RELIGION TODAY FILMFESTIVAL Trento. Festival internazionale di cinema, religioni e società. Per programma dettagliato visitate il sito www.religionfilm.com. Danza IL CARNEVALE DEGLI ANIMALI Trento. Ore 17. Teatro Sociale. Lo spettacolo vuole essere un omaggio all’opera più famosa del compositore e pianista francese Camille Saint Saëns (1832 - 1921) Le Carneval des Animaux, una serie di quattordici piccoli pezzi dedicati al mondo animale. La brevità e semplicità, oltre al richiamo all’immaginario infantile attraverso il mondo animale, rendono la composizione perfetta per uno spettacolo di danza pensato per un pubblico molto giovane. BIglietto intero € 12,00, ridotto € 5,00. Info: www.yfestival.it. Danza ALI Trento. Ore 15. Teatro Cuminetti. Ispirato all’originale del 1993, piccolo capolavoro premiato con il premio ETIstregagatto, Ali non racconta una ma due storie: quella di un uomo e quella di un angelo. Biglietto intero € 8,00, ridotto € 5,00. Info: www.yfestival.it.
Enogastronomia UN DOLCE BORGO Borgo Valsugana. Lungo le vie del paese e nel centro storico. Una festa tutta dedicata ai dolci, con corsi di cucina, gara di decorazione torte per bambini e ragazzi. Info: Apt Valsugana e Lagorai Tel. 0461.727740; borgovalsugana@ visitvalsugana.it. Enogastronomia POMARIA 2017 Casez. La grande festa della mela e del raccolto della Val di Non torna a Casez per la sua tredicesima edizione! Nel centro storico di Casez... Pomaria, la festa della mela della Val di Non. Info: APT Val di Non tel. 0463.830133 info@visitvaldinon.it; www.pomaria.org. Enogastronomia CANEVE APERTE Cembra. Partendo dalla Chiesa di Santa Maria Maggiore inizia dopo le 16.00 la cena itinerante dall’aperitivo al dolce nel centro storico di Cembra alla scoperta delle tradizionali Caneve, dove in ogni avvolto ad accogliervi troverete i Cembrani D.O.C. per una degustazione guidata di vino, spumante, birra artigianale e grappa accompagnata da prodotti tipici del territorio come carne salada, tortèi de patate, luganeghe, speck, ca-
nederli trentini, strauben e molto altro. Info: www.cembranidoc.it. Enogastronomia PROFUMI E SAPORI D’AUTUNNO 2017 Cimone. Un weekend dal sapore tradizionale, quasi di casa, che sa unire offerta gastronomica e divertimento. I piatti proposti durante l’intera manifestazione saranno quelli della tradizione trentina, preparati secondo le ricette delle nostre nonne, così da trasmettere quel sapore di casa che tanto ci piace. Info: Pro Loco Cimone prolococimone@gmail.com; facebook.com/ prolococimone; Tel. 348.5218181. Enogastronomia DIVIN OTTOBRE Kermesse di eventi e iniziative lungo la Strada del Vino e dei Sapori del Trentino. Ricco calendario di appuntamenti, in programma in tutti i weekend del mese di ottobre in varie località del territorio. Un ‘occasione per scoprire i paesaggi più suggestivi attraverso un viaggio di gusto che coinvolge cantine, aziende agricole, ristoranti ed agriturismi. Info: www.tasteoftrentino.it/divinottobre. Famiglia CACCIA ALL’INDIZIO A CASTEL VALER! Tassullo. Ore 10.30. Castel Valer. Castel Valer, il bellissimo manie-
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RUSSIAN STARS - LO SCHIACCIANOCI
Dopo «Liga Rock Park» dello scorso settembre e la pubblicazione del nuovo disco “Made in Italy» a novembre, ha preso il via con un sold out al Pal’Art Hotel di Acireale (CT) l’atteso tour «Made in Italy - Palasport 2017» di Luciano Ligabue. Il rocker di Correggio sarà protagonista in tutta Italia con oltre 50 date per presentare il suo undicesimo disco e riproporre i grandi successi della sua carriera.
Beppe Grillo, il più popolare comico italiano, nasce a Genova nel 1948. Scopre il proprio talento nei locali della sua citta’, ma il vero successo lo trova a Milano quando si esibisce in un provino di fronte ad una commissione RAI (presente anche Pippo Baudo) improvvisando un monologo. Da questa esperienza scaturiscono le sue prime partecipazioni a trasmissioni televisive (Secondo Voi 1977-78 e Luna Park 1979) imponendosi subito con i suoi monologhi di satira di costume e rompendo, con l’improvvisazione, quelli che erano gli schemi «professionali» della televisione.
Caparezza torna live con un nuovo tour nei palazzetti
Per la prima volta in Italia, arrivano i Russian Stars: alcune stelle della danza classica russa si aggiungono all’organico del Moscow State Classical Ballet: Olga Pavlova, Alexey Konkin, Sergei Skvortsov, Olga Doronina, Sergei Fedorkov. Artisti eclettici, formati in patria e scelti accuratamente dalla maestra, etoilè e produttrice Liudmila Titova, che sarà la loro capofila e impreziosirà il cast con le sue performance.
BOLZANO Palaonda 7 ottobre 2017 ore 21
TRENTO Auditorium S. Chiara 20 ottobre 2017 ore 21
PADOVA Kioene Arena (ex PalaFabris) 2 dicembre 2017 ore 21.30
TRENTO Teatro Auditorium Santa Chiara 4 gennaio 2018 ore 21
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trentinoappuntamenti ro della Val di Non che dal 2017 ha aperto i battenti al pubblico, vi aspetta ogni sabato per una speciale visita guidata dedicata alle famiglie e una divertente caccia all’indizio per tutti i bambini! Per maggiori info: www.visitcastelvaler.it APT Val di Non tel. 0463 830133 info@visitvaldinon.it. Laboratorio UN ORTO È UN LUOGO DI COMUNITÀ: PROGETTIAMO RELAZIONI Trento. Dalle ore 9 alle 17.30. Comune di Trento - Via Belenzani, 19. Un laboratorio dove i partecipanti potranno mettere insieme tutte le loro competenze ed esperienze per simulare la progettazione di un orto: come osservare il territorio che circonda lo spazio dell’orto, scoprire le risorse nella propria comunità, scegliere come gestire le aiuole e le tecniche di coltivazione ma anche venire a patti con risorse limitate o altri problemi. Info: www.comune.trento.it. Musica MUSICA A 360GRADI. IL DJ PUOI FARLO ANCHE TU Baselga di Piné. Ore 22. Birreria Steak Speak Stube sul lago delle Piazze. Intrattenimento musicale con birra o vino, cibo e tanto divertimento. Info e prenotazioni: Tel. 0461.557014, 393.0213348, ghimpen@gmail.com, www. ghimpen.it. Teatro LA SALUTE L’È TUT Riva del Garda. Ore 20.45. Teatro della Comunità di Valle Alto Garda e Ledro. Spettacolo di Gabriele Bernardi con l’Associazione Teatrale “Dolomiti” di S. Lorenzo in Banale. Nell’ambito della 22ª Rassegna di teatro amatoriale “Ottobre a Teatro”. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it. Teatro COSSÌ NO’L VAL Sarche. Ore 21. Teatro parrocchiale. Spettacolo di Luciano Lunghi con la Filodrammatica “Toblino” di Sarche. Nell’ambito della 25ª rassegna teatrale “Amici del Teatro”. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it. Teatro LA SEDIA Zambana. Ore 20.45. Teatro comunale. Spettacolo di e con Mario Cagol. Nell’ambito di “Terre Cabaret”,serata di comicità organizzata dalla Filo “Teatro a Zambana” e la Filo “S. Rocco” di Nave S. Rocco. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it. Tradizione FESTA DELLA ZUCCA E FESTA D’AUTUNNO PergineValsugana. Vie del centro storico e Parco 3 Castagni. Si tratta di una manifestazione, organizzata dal Servizio Conservazione della Natura e Valorizzazione Ambien-
tale della Provincia Autonoma di Trento in collaborazione con il comune di Pergine Valsugana, prevede l’allestimento di bancarelle per l’esposizione e la vendita delle zucche, laboratori creativi e giochi rivolti ai bambini affinché essi conoscano per esperienza personale i prodotti del territorio ed il loro utilizzo, mostre a tema, gastronomia, momenti musicali e di intrattenimento. Info: www.prolocoperginevalsugana.it; Apt Valsugana uff. di Pergine, Tel. 0461.727760. Tradizione MONDO DONNA Trento. Ore 9.30-18.30. Trento Fiere - Via Briamasco, 2. Rassegna dedicata all’ingegno, alla manualità, alla capacità realizzativa e creativa. Ingresso € 5. Info: Trento Fiere Tel. 0461.230264; info@trentofiere.com; www.trentofiere.com.
15 DOMENICA Cultura RELIGION TODAY FILMFESTIVAL Trento. Festival internazionale di cinema, religioni e società. Per programma dettagliato visitate il sito www.religionfilm.com. Enogastronomia UN DOLCE BORGO Borgo Valsugana. Lungo le vie del paese e nel centro storico. Una festa tutta dedicata ai dolci, con corsi di cucina, gara di decorazione torte per bambini e ragazzi. Info: Apt Valsugana e Lagorai Tel. 0461.727740; borgovalsugana@ visitvalsugana.it. Enogastronomia POMARIA 2017 Casez. La grande festa della mela e del raccolto della Val di Non torna a Casez per la sua tredicesima edizione! Nel centro storico di Casez... Pomaria, la festa della mela della Val di Non. Info: APT Val di Non tel. 0463.830133 info@visitvaldinon.it; www.pomaria.org. Enogastronomia PROFUMI E SAPORI D’AUTUNNO 2017 Cimone. Un weekend dal sapore tradizionale, quasi di casa, che sa unire offerta gastronomica e divertimento. I piatti proposti durante l’intera manifestazione saranno quelli della tradizione trentina, preparati secondo le ricette delle nostre nonne, così da trasmettere quel sapore di casa che tanto ci piace. Info: Pro Loco Cimone prolococimone@gmail.com; facebook.com/prolococimone; Tel. 348.5218181. Enogastronomia DIVIN OTTOBRE Kermesse di eventi e iniziative lungo la Strada del Vino e dei Sapori del Trentino. Ricco calendario di appuntamenti, in programma in tutti i weekend del mese di ottobre in varie località del territorio. Un ‘occasione per scoprire i pa-
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trentinoappuntamenti esaggi più suggestivi attraverso un viaggio di gusto che coinvolge cantine, aziende agricole, ristoranti ed agriturismi. Info: www.tasteoftrentino.it/divinottobre. Famiglia FESTA DELLA MELA E DEI SAPORI D’AUTUNNO Caldonazzo. Vie del centro storico. Info: www.visitvalsugana.it. Tradizione FESTA DELLA ZUCCA E FESTA D’AUTUNNO PergineValsugana. Vie del centro storico e Parco 3 Castagni. Si tratta di una manifestazione, organizzata dal Servizio Conservazione della Natura e Valorizzazione Ambientale della Provincia Autonoma di Trento in collaborazione con il comune di Pergine Valsugana, prevede l’allestimento di bancarelle per l’esposizione e la vendita delle zucche, laboratori creativi e giochi rivolti ai bambini affinché essi conoscano per esperienza personale i prodotti del territorio ed il loro utilizzo, mostre a tema, gastronomia, momenti musicali e di intrattenimento. Info: www.prolocoperginevalsugana.it; Apt Valsugana uff. di Pergine, Tel. 0461.727760. Tradizione MONDO DONNA Trento. Ore 9.30-18.30. Trento Fiere - Via Briamasco, 2. Rassegna dedicata all’ingegno, alla manualità, alla capacità realizzativa e creativa. Ingresso € 5. Info: Trento Fiere Tel. 0461.230264; info@trentofiere.com; www.trentofiere.com.
16 LUNEDÌ Cultura RELIGION TODAY FILMFESTIVAL Trento. Festival internazionale di cinema, religioni e società. Per programma dettagliato visitate il sito www.religionfilm.com. Musica JORDI SAVALL Trento. Ore 20.45. Società Filarmonica. Jordi Savall, viola da gamba e direzione su musiche di G. Ph. Telemann: Le Concert Spirituel - Quadri n. 12: Sesto quartetto parigino - Suite in Re magg. - Concerto in la min. - Tafelmusik, Ouverture e Suite in mi min. Info: www.filarmonica-trento.it.
17 MARTEDÌ Cultura RELIGION TODAY FILMFESTIVAL Trento. Festival internazionale di cinema, religioni e società. Per programma dettagliato visitate il sito www.religionfilm.com.
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Musica I CONCERTI CASA DI SALUTE RAPHAEL - DUO ARPARMONICA RoncegnoTerme. Ore 21. Palace Hotel. Santo Albertini: armonica a bocca; Silvia Cagol: arpa su musiche di Tournier, Massenet, Schostakowitsch, Debussy, Almada... Info: Palace Hotel Casa Raphael Tel. 0461.772000.
18 MERCOLEDÌ Cultura LA NATURA DELL’ESPERIENZA Trento. Ore 18. Hortus Artieri, vicolo dei Birri 7. Attraverso immagini, artisti e collezionisti saranno discussi alcuni argomenti legati alla rappresentazione della realtà quotidiana, al significato di fare arte e al mercato dell’arte contemporanea. Info: 20 € (soci), 30 € (non soci) per tutti e quattro gli incontri. Info: www.hortusartieri. com; Tel. 0461.1594140; hortusartieri.it@gmail.com. Cultura RELIGION TODAY FILMFESTIVAL Trento. Festival internazionale di cinema, religioni e società. Per programma dettagliato visitate il sito www.religionfilm.com. Musica DOUBLE CUT Trento. Ore 21.30. Il Circolino - Piazza Venezia. Tino Tracanna, sax soprano, tenore e baritono; Massimiliano Milesi, sax tenore e soprano; Giulio Corini, contrabbasso; Filippo Sala, percussioni. Ingresso libero. Info: www.trentinojazz.com. Musica «ORCHESTRA HAYDN» Trento. Ore 20.30. Auditorium. Concerto con: Arvo Volmer, direttore; Alexey Stadler, violoncello; Orchestra Haydn su musiche di Arnold Schönberg: Verklärte Nacht, op. 4; Pëtr il’ic ajkovskij: Variazioni su un tema rococò, per violoncello e orchestra, op. 33; Sergej Prokof’ev: Sinfonietta, op. 5/48. Info: www.haydn.it.
19 GIOVEDÌ Cultura RELIGION TODAY FILMFESTIVAL Trento. Festival internazionale di cinema, religioni e società. Per programma dettagliato visitate il sito www.religionfilm.com. Enogastronomia TERRE DI COSENZA Trento. Dalle ore 17 alle 22. Palazzo Roccabruna, v. SS. Trinità 24. Specialità enogastronomiche calabresi a Palazzo Roccabruna per un gemellaggio concepito con l’obiettivo di promuovere il territorio a partire dalle sue eccellenze enogastronomiche. Un percorso
alternativo di vini e sapori che attraversa l’Italia da Nord a Sud per raccontare prospettive, gusti, tradizioni e luoghi lontani. Info: APT Trento, Monte Bondone, Valle dei laghi Tel. 0461.216000; www.discovertrento.it. Musica ALBERTO TURRA FILMWORKS Rovereto. Ore 21.30. Loco’s bar, Via Valbusa Grande 7. Alberto Turra chitarra.Ingresso libero. Info: Tel. 349.7296496; www.trentinojazz.com. Teatro MORTE DEL PRINCIPE VESCOVO Levico Terme. Ore 20. Hotel Imperial. Cena con delitto. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@ cofas.it; www.cofas.it.
20 VENERDÌ Cultura RELIGION TODAY FILMFESTIVAL Trento. Festival internazionale di cinema, religioni e società. Per programma dettagliato visitate il sito www.religionfilm.com. Enogastronomia ANTICHI SAPORI DELLA VAL DI NON Val di Non. Il Sapore di un tempo torna in alcuni dei più caratteristici locali della Val di Non, speciali menù dal 20 ottobre al 5 novembre 2017. Sei tra i più quotati chef della valle trentina stupiranno i commensali proponendo antichi piatti della tradizione culinaria locale riletti grazie alla loro fantasia e abilità. Per maggiori info: APT Val di Non tel. 0463.830133. Visita il sito ufficiale www.antichisaporivaldinon.com. Enogastronomia TERRE DI COSENZA Trento. Dalle ore 17 alle 22. Palazzo Roccabruna, v. SS. Trinità 24. Specialità enogastronomiche calabresi a Palazzo Roccabruna per un gemellaggio concepito con l’obiettivo di promuovere il territorio a partire dalle sue eccellenze enogastronomiche. Un percorso alternativo di vini e sapori che attraversa l’Italia da Nord a Sud per raccontare prospettive, gusti, tradizioni e luoghi lontani. Info: APT Trento, Monte Bondone, Valle dei laghi Tel. 0461.216000; www.discovertrento.it. Musica UN’ANIMA DIVISA IN TRIO Borgo Valsugana. Ore 20.30. Biblioteca. Concerto con: Giovanni Venosta, pianoforte / Giulio Visibelli, fiati; Alberto Turra, chitarra e percussione. Ingresso libero. Info: www.trentinojazz.com.
Recital BEPPE GRILLO: “FAKE” Trento. Ore 21. Auditorium S. Chiara Trento. Prevendita biglietti presso la redazione di Trentinomese - Via Ghiaie, 15 - 38121 Trento. Tradizione FA’ LA COSA GIUSTA 2017 Trento. Dalle ore 14.30 alle 18.30. Trento Fiere. Mostra mercato che ogni anno porta nelle strutture di Trento Fiere più di 200 tra agricoltori biologici, associazioni, cooperative sociali e tanti altri ancora. Ingresso adulti € 3, minorenni € 1. Info: Trento Fiere Tel. 0461.230264; www.trentofiere. com; www.trentinoarcobaleno.it.
21 SABATO Cultura RELIGION TODAY FILMFESTIVAL Trento. Festival internazionale di cinema, religioni e società. Per programma dettagliato visitate il sito www.religionfilm.com. Enogastronomia FORMAI DAL MONT Tassullo. Castel Valer. Torna a Tassullo, quest’anno per la prima volta presso Castel Valer, la 10^ edizione del concorso dei formaggi di malga della Val di Non, Val di Sole e Altopiano della Paganella nata dall’idea di far conoscere ai giovani “mestieri e arti” dei nostri nonni. Info: Pro Loco Tassullo Tel. 339 2496495; info@prolocotassullo.it. Enogastronomia TERRE DI COSENZA Trento. Dalle ore 11 alle 22. Palazzo Roccabruna, v. SS. Trinità 24. Specialità enogastronomiche calabresi a Palazzo Roccabruna per un gemellaggio concepito con l’obiettivo di promuovere il territorio a partire dalle sue eccellenze enogastronomiche. Un percorso alternativo di vini e sapori che attraversa l’Italia da Nord a Sud per raccontare prospettive, gusti, tradizioni e luoghi lontani. Info: APT Trento, Monte Bondone, Valle dei laghi Tel. 0461.216000; www.discovertrento.it. Enogastronomia DIVIN OTTOBRE Kermesse di eventi e iniziative lungo la Strada del Vino e dei Sapori del Trentino. Ricco calendario di appuntamenti, in programma in tutti i weekend del mese di ottobre in varie località del territorio. Un ‘occasione per scoprire i paesaggi più suggestivi attraverso un viaggio di gusto che coinvolge cantine, aziende agricole, ristoranti ed agriturismi. Info: www.tasteoftrentino.it/divinottobre. Famiglia CACCIA ALL’INDIZIO A CASTEL VALER! Tassullo. Ore 10.30. Castel Valer. Castel Valer, il bellissimo manie-
trentinoappuntamenti ro della Val di Non che dal 2017 ha aperto i battenti al pubblico, vi aspetta ogni sabato per una speciale visita guidata dedicata alle famiglie e una divertente caccia all’indizio per tutti i bambini! Per maggiori info: www.visitcastelvaler.it APT Val di Non tel. 0463 830133 info@visitvaldinon.it. Musica MUSICA A 360GRADI. IL DJ PUOI FARLO ANCHE TU Baselga di Piné. Ore 22. Birreria Steak Speak Stube sul lago delle Piazze. Intrattenimento musicale con birra o vino, cibo e tanto divertimento. Info e prenotazioni: Tel. 0461.557014, 393.0213348, ghimpen@gmail.com, www. ghimpen.it. Musica UN’ANIMA DIVISA IN TRIO Trento. Ore 17.30. Sala Sosat, Via Malpaga 17. Concerto con: Giovanni Venosta, pianoforte / Giulio Visibelli, fiati; Alberto Turra, chitarra e percussione. Ingresso libero. Info: www.trentinojazz.com. Teatro LA PARTIETA Riva del Garda. Ore 20.45. Teatro della Comunità di Valle Alto Garda e Ledro. Spettacolo tratto da “Zogando a tresette” di Emilio Baldanello - adattam. di Roberto Puliero con la Compagnia “La Barcaccia” di Verona. Nell’ambito della 22ª Rassegna di teatro amatoriale “Ottobre a Teatro”. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it. Tradizione FA’ LA COSA GIUSTA 2017 Trento. Dalle ore 9 alle 19. Trento Fiere. Mostra mercato che ogni anno porta nelle strutture di Trento Fiere più di 200 tra agricoltori biologici, associazioni, cooperative sociali e tanti altri ancora. Ingresso adulti € 3, minorenni € 1. Info: Trento Fiere Tel. 0461.230264; www. trentofiere.com; www.trentinoarcobaleno.it.
22 DOMENICA Cultura RELIGION TODAY FILMFESTIVAL Trento. Festival internazionale di cinema, religioni e società. Per programma dettagliato visitate il sito www.religionfilm.com. Enogastronomia FORMAI DAL MONT Tassullo. Castel Valer. Torna a Tassullo, quest’anno per la prima volta presso Castel Valer, la 10^ edizione del concorso dei formaggi di malga della Val di Non, Val di Sole e Altopiano della Paganella nata dall’idea di far conoscere ai giovani “mestieri e arti” dei nostri nonni. Info: Pro Loco Tassullo Tel. 339 2496495; info@prolocotassullo.it.
Enogastronomia TERRE DI COSENZA Trento. Dalle ore 11 alle 22. Palazzo Roccabruna, v. SS. Trinità 24. Specialità enogastronomiche calabresi a Palazzo Roccabruna per un gemellaggio concepito con l’obiettivo di promuovere il territorio a partire dalle sue eccellenze enogastronomiche. Un percorso alternativo di vini e sapori che attraversa l’Italia da Nord a Sud per raccontare prospettive, gusti, tradizioni e luoghi lontani. Info: APT Trento, Monte Bondone, Valle dei laghi Tel. 0461.216000; www.discovertrento.it. Enogastronomia DIVIN OTTOBRE Kermesse di eventi e iniziative lungo la Strada del Vino e dei Sapori del Trentino. Ricco calendario di appuntamenti, in programma in tutti i weekend del mese di ottobre in varie località del territorio. Un ‘occasione per scoprire i paesaggi più suggestivi attraverso un viaggio di gusto che coinvolge cantine, aziende agricole, ristoranti ed agriturismi. Info: www.tasteoftrentino.it/divinottobre. Escursionismo ANIMALI E COLORI DEL BOSCO IN AUTUNNO Cogolo di Pejo. Ore 8. Escursione di intera giornata nella magia dei suoni e dei colori dell’autunno nel Parco Nazionale dello Stelvio. Prenotazioni entro le ore 17.00 del giorno precedente presso: Punto Informativo Parco a Cogolo - Tel. 0463.909773; cvpeiostelvio@provincia.tn.it; Ufficio Parco Nazionale dello Stelvio a Cogolo Tel. 0463 909770; parcostelvio@provincia.tn.it. Musica ENSEMBLE CONTRABAJANDO Caldonazzo. Ore 20.30. Magnifica Corte Trapp a Caldonazzo. Ensemble Contrabajando - Hommage a Astor Piazolla. Info: caldonazzo@visitvalsugana.it; Tel. 0461.727752. Tradizione FA’ LA COSA GIUSTA 2017 Trento. Dalle ore 9 alle 19. Trento Fiere. Mostra mercato che ogni anno porta nelle strutture di Trento Fiere più di 200 tra agricoltori biologici, associazioni, cooperative sociali e tanti altri ancora. Ingresso adulti € 3, minorenni € 1. Info: Trento Fiere Tel. 0461.230264; www.trentofiere. com; www.trentinoarcobaleno.it.
23 LUNEDÌ Cultura CONFERENZA Levico Terme. Ore 17.30. Teatro M. Caproni. Conferenza: “Scenari socio economici globali e le nuove politiche mondiali - Trump, Cina, Brexit. Verso un nuovo (dis) ordine mondiale?” con Arrigo Sadun. Nell’ambito di “Incontri in Valsugana”.
KALTERN POP FESTIVAL
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a terza edizione del Kaltern Pop Festival 2017 si svolgerà dal 26 al 28 ottobre nella pittoresca cornice di Caldaro. In programma un ampio spettro di musica contemporanea internazionale con interpreti solisti, cori e band che si esibiranno in varie location. Tra queste il Museo Provinciale del vino, la sede del centro culturale cattolico, la chiesa dei Francescani, la chiesa Parrocchiale, residenza Windegg e altre. Dopo il successo dell’edizione 2016, il Kaltern Pop festival torna anche quest’anno ad entusiasmare pubblico e media. Ajimal, Birthh, Cantus Domus, Hope, Tom Schilling e tanti altri emozioneranno il pubblico in un’atmosfera unica. Sighard Rainer, presidente dell’Associazione Turistica di Caldaro al lago non ha dubbi: “Anche quest’anno ascolteremo musica internazionale di altissimo livello nel suggestivo contesto del nostro villaggio vitivinicolo. Il paesaggio, la buona cucina e la musica sono gli ingredienti perfetti per una vacanza “culturale” d’autunno in Alto Adige!” Ulteriori informazioni e vendita biglietti al sito www.kaltern. com/it o tel. 0471 965436
24 MARTEDÌ Musica I CONCERTI CASA DI SALUTE RAPHAEL - A SCUOLA DI CLARINETTO Roncegno Terme. Ore 21. Palace Hotel. A scuola di Clarinetto. Concerto Saggio degli allievi del M° Alessandro Terrin su musiche di Mozart, Wranitzky, Hoffmeister, Drushetzky. Info: Palace Hotel Casa Raphael Tel. 0461.772000. Teatro MASSIMO LOPEZ&TULLIO SOLENGHI SHOW Trento. Ore 21. Auditorium Santa Chiara. Massimo Lopez e Tullio Solenghi tornano insieme sul palco dopo 15 anni, come due vecchi amici che si ritrovano, in una Mostra di cui sono interpreti e autori accompagnati dalle musiche della Jazz Company diretta dal maestro Gabriele Comeglio. Info: www.centrosantachiara.it Prevendita biglietti presso la redazione di Trentinomese - Via Ghiaie, 15 - 38121 Trento.
25 MERCOLEDÌ Cultura AUTENTICITÀ, UNICITÀ E ORIGINALITÀ SONO I SOLI VALORI DELL’OPERA D’ARTE? Trento. Ore 18. Hortus Artieri, vicolo dei Birri 7. Attraverso immagini, artisti e collezionisti saranno discussi alcuni argomenti legati alla rappresentazione della realtà quotidiana, al significato di fare arte e al mercato dell’arte contemporanea. Info: 20 € (soci), 30 € (non soci) per tutti e quattro gli incontri. Info: www.hortusartieri.
com; Tel. 0461.1594140; hortusartieri.it@gmail.com. Musica CONNECTED Trento. Ore 21.30. Il Circolino, Piazza Venezia. Stefano Giordani, chitarra; Juan Manuel Moretti, basso; Matteo Giordani, batteria e percussioni. Ingresso libero. Info: www.trentinojazz.com.
26 GIOVEDÌ Enogastronomia I BORDOLESI DEL TRENTINO Trento. Dalle ore 17 alle 22. Palazzo Roccabruna, via SS. Trinità 24. Palazzo Roccabruna rende omaggio alla tradizione dei bordolesi del Trentino, nati negli anni ‘60, con un evento che prevede la possibilità di degustare nelle sale dell’Enoteca un’ampia rappresentanza della tipologia. Info: APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi Tel. 0461.216000; www. discovertrento.it. Musica SOUND FILM SHOT Rovereto. Ore 21.30. Loco’s bar, Via Valbusa Grande 7. A glimpse on surrealism con: Marco Papa, chitarra; Tobia Bondesan, sax tenore e soprano. Ingresso libero. Info: Tel. 349.7296496; www.trentinojazz.com. Musica CUARTETO QUIROGA Trento. Ore 20.45. Società Filarmonica. J. Perianes, pianoforte. Aitor Hevia, violino; Cibrán Sierra, violino; Josep Puchades, viola; Helena Poggio,: violoncello su musiche di J. Turina: Quartetto op. 34 ‘’Oración del Torero’’ - E. Granados: Quintetto con pianoforte op. 49 in sol min. - R. Schumann:
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trentinoappuntamenti Quintetto con pianoforte op. 44 in Mi bem magg. Info: www.filarmonica-trento.it.
27 VENERDÌ Cultura LA VIGNA ECCELLENTE Isera. Vino, ed è subito Isera! Premio al miglior vigneto di Marzemino, wine tasting, spettacoli, laboratori, menù, enotour e molto altro alla scoperta di Isera, Città del Vino. Info dettagliate su www. visitrovereto.it; www.comune. isera.tn.it Enogastronomia I BORDOLESI DEL TRENTINO Trento. Dalle ore 17 alle 22. Palazzo Roccabruna, via SS. Trinità 24. Palazzo Roccabruna rende omaggio alla tradizione dei bordolesi del Trentino, nati negli anni ‘60, con un evento che prevede la possibilità di degustare nelle sale dell’Enoteca un’ampia rappresentanza della tipologia. Info: APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi Tel. 0461.216000; www.discovertrento.it. Teatro MORTE DEL PRINCIPE VESCOVO Torbole. Ore 20. Villa Linfano. Cena con delitto. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it. Teatro HO PERSO LA MIA NUVOLA Trento. Ore 17.30. Teatro San Marco, Via San Bernardino, 6. Lo spazio scenico è al centro di un grande cerchio di sedie sulle quali sono seduti gli spettatori, che sono anche un po’ attori, perché devono aiutare la Signorina Sinforosa a capire che fine ha fatto la sua nuvola. Quindi chi pensa di andare a teatro, sedersi, guardare e non fare altro... si sbaglia di grosso! Età consigliata: dai 3 ai 9 anni. Biglietto € 6, (€ 5 ridotto). Info: www.teatrosanmarco.it; Tel. 0461.233522; promozione@teatrosanmarco.it. Teatro DOVE VA LA VITA Meano. Ore 20.45. Teatro di Meano, Via delle Sugarine 22. Spettacolo di Michèle Guigon, traduzione dal francese di Saverio Soldani, regia Saverio Soldani, con Mariella Speranza, produzione La Compagnia Italiana di Prosa di Genova. Info: www.teatrodimeano.it.
28 SABATO Cultura LA VIGNA ECCELLENTE Isera. Vino, ed è subito Isera! Premio al miglior vigneto di Marzemino, wine tasting, spettacoli, laboratori, menù, enotour e molto altro alla scoperta di Isera, Città del Vino. Info dettagliate su www. visitrovereto.it; www.comune. isera.tn.it
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Enogastronomia 38^ FESTA DELLA CASTAGNA Roncegno Terme. Vie del centro. Il mercatino della castagna con prodotti e artigianato locale, degustazioni, assaggi,... Musica e tanto divertimento. E inoltre per i più piccoli: animazione con trampolieri, truccabimbi, magia, zucchero filato e palloncini, laboratori, passeggiate con i pony, animali della fattoria,... E molto altro ancora...! Info: Comune di Roncegno Terme: Tel. 0461.764061; APT Valsugana ufficio di Levico Terme Tel. 0461.727700. Enogastronomia I BORDOLESI DEL TRENTINO Trento. Dalle ore 17 alle 22. Palazzo Roccabruna, via SS. Trinità 24. Palazzo Roccabruna rende omaggio alla tradizione dei bordolesi del Trentino, nati negli anni ‘60, con un evento che prevede la possibilità di degustare nelle sale dell’Enoteca un’ampia rappresentanza della tipologia. Info: APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi Tel. 0461.216000; www. discovertrento.it. Enogastronomia DIVIN OTTOBRE Kermesse di eventi e iniziative lungo la Strada del Vino e dei Sapori del Trentino. Ricco calendario di appuntamenti, in programma in tutti i weekend del mese di ottobre in varie località del territorio. Un ‘occasione per scoprire i paesaggi più suggestivi attraverso un viaggio di gusto che coinvolge cantine, aziende agricole, ristoranti ed agriturismi. Info: www.tasteoftrentino.it/divinottobre. Famiglia CACCIA ALL’INDIZIO A CASTEL VALER! Tassullo. Ore 10.30. Castel Valer. Castel Valer, il bellissimo maniero della Val di Non che dal 2017 ha aperto i battenti al pubblico, vi aspetta ogni sabato per una speciale visita guidata dedicata alle famiglie e una divertente caccia all’indizio per tutti i bambini! Per maggiori info: www.visitcastelvaler.it APT Val di Non tel. 0463 830133 info@visitvaldinon.it. Famiglia LA FIERA DEL TRENTINO DEI BAMBINI Trento . Dalle ore 9.30 alle 18.30. Trento Fiere - Via di Briamasco, 2. La quinta edizione della Fiera del Trentino dei bambino aspetta tutte le famiglie per far vivere vere esperienze e divertimento per i bambini e far scoprire anche ai genitori le realtà e le risorse che offre il nostro splendido territorio. Info: APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi Tel. 0461.216000; www.discovertrento.it; www.iltrentinodeibambini.it/.
Musica MUSICA A 360GRADI. IL DJ PUOI FARLO ANCHE TU Baselga di Piné. Ore 22. Birreria Steak Speak Stube sul lago delle Piazze. Intrattenimento musicale con birra o vino, cibo e tanto divertimento. Info e prenotazioni: Tel. 0461.557014, 393.0213348, ghimpen@gmail.com, www. ghimpen.it. Musica CONCORSO CORALE INTERNAZIONALE “CITTÀ DI RIVA DEL GARDA” Riva del Garda. Direzione Artistica: prof. Giovanni Acciai. Info: Tel. 0464.755639; info@concorsocorale.it; www.concorsocorale.it. Teatro CHE BEL MISTER FAR EL GIARDINIER Riva del Garda. Ore 20.45. Teatro della Comunità di Valle Alto Garda e Ledro. Spettacolo di Stefano Palmucci con la Filodrammatica “R.A.L.” di Rallo. Nell’ambito della 22ª Rassegna di teatro amatoriale “Ottobre a Teatro”. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it. Teatro NO SE POL Sarche. Ore 21. Teatro parrocchiale. Spettacolo di Giovanni Battista Turra con la Compagnia Teatrale “El Feral” di Primiero. Nell’ambito della 25ª rassegna teatrale “Amici del Teatro”. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it. Teatro CERCASI ULISSE DISPERATAMENTE Zambana. Ore 20.45. Teatro comunale. Spettacolo di e con Maura Pettoruso. Nell’ambito di “Terre Cabaret”, serata di comicità organizzata dalla Filo “Teatro a Zambana” e la Filo “S. Rocco” di Nave S. Rocco. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it. Teatro MONTAGNE RUSSE Civezzano. Ore 20.45. Teatro “Luigi Pirandello”. Spettacolo di Eric Assous Associazione “Eccentrici di Dadarò” Caronno Pertusella (VA). Nell’ambito della Rassegna “Bruno Palaoro”. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it. Teatro BOLLE IN CUCINA Civezzano. Ore 20.45. Teatro “Luigi Pirandello”. Spettacolo di e con l’Associazione “Eccentrici di Dadarò” di Caronno Pertusella (VA). Nell’ambito della Rassegna “Il Grillo parlante”. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it.
Teatro L’HOTEL DEL LIBERO SCAMBIO Brentonico. Ore 20.30. Teatro Comunale. Spettacolo di George Feydeau con la Compagnia “Gustavo Modena” di Mori. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it. Teatro HO PERSO LA MIA NUVOLA Trento. Ore 10.30, ore 15.30, ore 17.30. Teatro San Marco, Via San Bernardino, 6. Lo spazio scenico è al centro di un grande cerchio di sedie sulle quali sono seduti gli spettatori, che sono anche un po’ attori, perché devono aiutare la Signorina Sinforosa a capire che fine ha fatto la sua nuvola. Quindi chi pensa di andare a teatro, sedersi, guardare e non fare altro... si sbaglia di grosso! Età consigliata: dai 3 ai 9 anni. Biglietto € 6, (€ 5 ridotto). Info: www.teatrosanmarco.it; Tel. 0461.233522; promozione@ teatrosanmarco.it.
29 DOMENICA Cultura LA VIGNA ECCELLENTE Isera. Vino, ed è subito Isera! Premio al miglior vigneto di Marzemino, wine tasting, spettacoli, laboratori, menù, enotour e molto altro alla scoperta di Isera, Città del Vino. Info dettagliate su www. visitrovereto.it; www.comune. isera.tn.it Cultura FORTE POZZACCHIO Trambileno. Forte Pozzacchio. Ore 14 e 16. Visita guidata con ACR Il Forte (consigliata prenotazione). Spettacolo di chiusura stagione 2017 con castagne e vin brulè offerti dall’associazione Steval. Info e prenotazioni: Tel. 345.1267009; info@fortepozzacchio.it. Enogastronomia 38^ FESTA DELLA CASTAGNA Roncegno Terme. Vie del centro. Il mercatino della castagna con prodotti e artigianato locale, degustazioni, assaggi,... Musica, sfilate, spettacoli e tanto divertimento. E inoltre per i più piccoli: animazione con trampolieri, truccabimbi, magia, zucchero filato e palloncini, laboratori, passeggiate con i pony, animali della fattoria,... E molto altro ancora...! Info: Comune di Roncegno Terme: Tel. 0461.764061; APT Valsugana ufficio di Levico Terme Tel. 0461.727700. Enogastronomia DIVIN OTTOBRE Kermesse di eventi e iniziative lungo la Strada del Vino e dei Sapori del Trentino. Ricco calendario di appuntamenti, in programma in tutti i weekend del mese di ottobre in varie località del territorio. Un ‘occasione per scoprire i paesaggi più suggestivi attraverso un viaggio di gusto che coinvolge
trentinoappuntamenti cantine, aziende agricole, ristoranti ed agriturismi. Info: www.tasteoftrentino.it/divinottobre. Famiglia LA FIERA DEL TRENTINO DEI BAMBINI Trento . Dalle ore 9.30 alle 18.30. Trento Fiere - Via di Briamasco, 2. La quinta edizione della Fiera del Trentino dei bambino aspetta tutte le famiglie per far vivere vere esperienze e divertimento per i bambini e far scoprire anche ai genitori le realtà e le risorse che offre il nostro splendido territorio. Info: APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi Tel. 0461.216000; www.discovertrento.it; www.iltrentinodeibambini.it/. Musica EVENTI AL CASTELLO L’ORA CHE NON C’È (DALLE 2 ... ALLE 2) Pergine Valsugana. Ore 02.00. Castello. Una notte magica a castello. Vi aspettiamo a Castel Pergine per vivere un’ora magica tra musica, parole e performance in collaborazione con AriaTeatro Compagnia Teatrale. Ingresso € 10,00. Info: Castel Pergine Tel. 0461.531158. Musica CONCORSO CORALE INTERNAZIONALE “CITTÀ DI RIVA DEL GARDA” Riva del Garda. Direzione Artistica: prof. Giovanni Acciai. Info: Tel. 0464.755639; info@concorsocorale.it; www.concorsocorale.it. Teatro HO PERSO LA MIA NUVOLA Trento. Ore 10.30, ore 15.30, ore 17.30. Teatro San Marco, Via San Bernardino, 6. Lo spazio scenico è al centro di un grande cerchio di sedie sulle quali sono seduti gli spettatori, che sono anche un po’ attori, perché devono aiutare la Signorina Sinforosa a capire che fine ha fatto la sua nuvola. Quindi chi pensa di andare a teatro, sedersi, guardare e non fare altro... si sbaglia di grosso! Età consigliata: dai 3 ai 9 anni. Biglietto € 6, (€ 5 ridotto). Info: www.teatrosanmarco.it; Tel. 0461.233522; promozione@ teatrosanmarco.it.
30 LUNEDÌ Musica CONCORSO CORALE INTERNAZIONALE “CITTÀ DI RIVA DEL GARDA” Riva del Garda. Direzione Artistica: prof. Giovanni Acciai. Info: Tel. 0464.755639; info@concorsocorale.it; www.concorsocorale.it.
31 MARTEDÌ Danza AUTOBIOGRAPHY DI W. MCGREGOR Trento. Ore 20.30. Teatro Sociale. Autobiography, uno dei lavori più
attesi della prossima stagione, e sicuramente il più personale che il coreografo inglese Wayne McGregor abbia mai creato, approda a Trento in prima nazionale a ridosso del debutto mondiale al Sadler’s Wells di Londra. Dieci danzatori della McGregor Company affrontano l’audace sfida di trasmettere con il movimento il genoma del loro mentore. Info: www.centrosantachiara.it. Famiglia XIV GIORNATA NAZIONALE DEL TREKKING URBANO Trento. La giornata naz. del trekking urbano giunge alla XIVª ed. e Trento propone un itinerario ad hoc, un viaggio attraverso luoghi avvolti da leggende e misteri. Partenza alle ore 10.00 dall’ufficio Info di APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi in P.zza Dante 24. Costo € 5, ingressi ai monumenti inclusi. Info: APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi Tel. 0461.216000; info@discovertrento.it; www.discovertrento.it. Musica I CONCERTI CASA DI SALUTE RAPHAEL - “CHI CANTA, I MALI SPAVENTA” RoncegnoTerme. Ore 21. Palace Hotel. “Chi canta, i mali spaventa”. Con Maria Vittoria Jedlovsky: voce e chitarra; Marek Jason Isleib: mimo-danza. Favole, parabole e canzoni per grandi e piccini... Info: Palace Hotel Casa Raphael Tel. 0461.772000. Teatro IL SENSO DELLA VITA DI EMMA Trento. Ore 20.30. Teatro Cuminetti. Spettacolo di Fausto Paravidino con Fausto Paravidino, Iris Fusetti, Angelica Leo, Jacopo Bicocchi e con gli attori della Compagnia regionale 2017. Info: www. centrosantachiara.it.
GLI APPUNTAMENTI DI NOVEMBRE 1 MERCOLEDÌ Teatro IL SENSO DELLA VITA DI EMMA Trento. Ore 20.30. Teatro Cuminetti. Spettacolo di Fausto Paravidino con Fausto Paravidino, Iris Fusetti, Angelica Leo, Jacopo Bicocchi e con gli attori della Compagnia regionale 2017. Info: www. centrosantachiara.it.
2 GIOVEDÌ Musica CINEMA FUTURISTA Rovereto. Ore 21.30. Cinema Futurista: Emilio Galante, flauto/ Tiziano Popoli, tastiere. Omaggio al Futurismo con Marinetti Song Book di Tiziano Popoli (presentato per la prima volta nel 2016 al MART), e due corti di Corrado
D’Errico, “Stramilano” e “Ritmi di Stazione”. Ingresso libero. Info tel. 349.7296496; www.trentinojazz.com. Teatro IL SENSO DELLA VITA DI EMMA Trento. Ore 20.30. Teatro Cuminetti. Spettacolo di Fausto Paravidino con Fausto Paravidino, Iris Fusetti, Angelica Leo, Jacopo Bicocchi e con gli attori della Compagnia regionale 2017. Info: www. centrosantachiara.it.
3 VENERDÌ Teatro IL SENSO DELLA VITA DI EMMA Trento. Ore 20.30. Teatro Cuminetti. Spettacolo di Fausto Paravidino con Fausto Paravidino, Iris Fusetti, Angelica Leo, Jacopo Bicocchi e con gli attori della Compagnia regionale 2017. Info: www. centrosantachiara.it.
4 SABATO Teatro IL SENSO DELLA VITA DI EMMA Trento. Ore 20.30. Teatro Cuminetti. Spettacolo di Fausto Paravidino con Fausto Paravidino, Iris Fusetti, Angelica Leo, Jacopo Bicocchi e con gli attori della Compagnia regionale 2017. Info: www. centrosantachiara.it. Teatro ragazzi LA MIA ILIADE Meano. Ore 20. Teatro di Meano, Via delle Sugarine 22. Spettacolo di e con Luciano Gottardi. Produzione I Burattini. Presente in letteratura fin dal Quattrocento, soprattutto come burlone scanzonato, il personaggio di Till Eulenspiegel è stato elevato a eroe nazionale fiammingo e proprio in questa veste fu reso popolarissimo nell’Ottocento dal romanzo di Charles Coster, che ne colloca le avventure sullo sfondo delle lotte per l’indipendenza fiamminga al tempo di Filippo II. Età consigliata dai 4 anni. Info: www.teatrodimeano.it.
5 DOMENICA Musica SCUOLA D’ASCOLTO DELLA MUSICA ORGANISTICA 2017 Trento. Ore 16.30. Chiesa parrocchiale di Cristo Re. Incontri con l’organo e la sua musica allo strumento Ciresa-Zeni. Programma a sorpresa dedicato a giovani e famiglie con visita all’organo. Ingresso libero e gratuito. Teatro IL SENSO DELLA VITA DI EMMA Trento. Ore 16. Teatro Cuminetti. Spettacolo di Fausto Paravidino con Fausto Paravidino, Iris Fusetti, Angelica Leo, Jacopo Bicocchi e
con gli attori della Compagnia regionale 2017. Info: www.centrosantachiara.it.
7 MARTEDÌ Cultura CONFERENZA Borgo Valsugana. Ore 17.30. Teatro polo scolastico A. Degasperi. Conferenza: “L’innovazione non tecnologica: dalla fabbrica automatizzata alla fabbrica lenta. Il rapporto tra cultura e industria” con Giovanni Bonotto. Nell’ambito di “Incontri in Valsugana”. Musica I CONCERTI CASA DI SALUTE RAPHAEL - DUO VIOLINOFISARMONICA RoncegnoTerme. Ore 21. Palace Hotel. Marco Martinello: violino; Omar Francescato: fisarmonica su musiche di Tartini, Piazzolla, Francescato... Info: Palace Hotel Casa Raphael Tel. 0461.772000. Teatro IL SENSO DELLA VITA DI EMMA Trento. Ore 20.30. Teatro Cuminetti. Spettacolo di Fausto Paravidino con Fausto Paravidino, Iris Fusetti, Angelica Leo, Jacopo Bicocchi e con gli attori della Compagnia regionale 2017. Info: www. centrosantachiara.it.
8 MERCOLEDÌ Teatro IL SENSO DELLA VITA DI EMMA Trento. Ore 20.30. Teatro Cuminetti. Spettacolo di Fausto Paravidino con Fausto Paravidino, Iris Fusetti, Angelica Leo, Jacopo Bicocchi e con gli attori della Compagnia regionale 2017. Info: www. centrosantachiara.it.
9 GIOVEDÌ Musica LUCA PISARONI Trento. Ore 20.45. Società Filarmonica. Luca Pisaroni, baritono e Christian Koch, pianoforte su musiche di V. Bellini Da Sei ariette: Vanne, o rosa fortunata, Belle Nice, che d’amore; Almen se non poss’io; Per pieta, bell’idol mio; G. Rossini: Il rimprovero, L’ultimo ricordo, La speranza, La lontananza; F. P. Tosti: La serenata; Ideale; Sogno; Vorrei morire; L’Ultima Canzone; G. Gershwin: They All Laughed; Embraceable You; Just Another Rhumba; C. Porter: In The Still Of The Night, I Get A Kick Out Of You So In Love, Begin the Beguine; R. Rodgers & O. Hammerstein: I have dreamed Some enchanted evening - This nearly was mine Info: www.filarmonica-trento.it.
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trentinomatrimoni SOLO PER I NOSTRI LETTORI, QUESTO MESE LE NOZZE DI ILARIA CON MANUEL E LARA CON MANUEL
I MATRIMONI DEL MESE Lei Nome: Ilaria Età: 30 Nata: Trento Residente: Zambana Vestito: Marianna Michelon - Trento Scarpe: Carlin - Pergine Parrucchiere: Tagliati per il successo Mezzolombardo Truccatore: Al Sole - Fai d. Paganella Occupazione: Psicoterapeuta
Lui Nome: Manuel Età: 35 Nato: Trento Residente: Cadine Barbiere: X-Mode - Trento Occupazione: Impiegato 110
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trentinomatrimoni Matrimonio: Religioso Data e Luogo: 17 giugno 2017, Chiesa di Zambana Vecchia Invitati: 122 Ricevimento: Maso Speron d’Oro - Marco Catering: De Eccher - Cles Torta: Pasticceria Bronzetti - Lavis Fiori e Bouquet: Fioreria Primavera - Mezzolombardo Anelli: Mastro7 - Mattarello Bomboniere, ecc.: In.spira - Zeni Lorenzo Intrattenimenti: Dj Lino - Nave S. Rocco Lista di nozze: Agenzia Blu Vacanze - Trento Viaggio di nozze: Indonesia, 21 giorni Vivranno a: Cadine
Servizio fotografico: Lucio Tonina www.fototonina.com
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trentinomatrimoni Matrimonio: Data: Luogo: Ricevimento: Invitati: Anelli: Fiori e bouquet: Torta: Bomboniere: Video: Intrattenimenti: Lista di nozze: Viaggio di nozze: Vivranno a:
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Religioso 8 luglio 2017 Chiesa S. Modesto - Aldeno Grand Hotel Imperial - Levico Terme 150 Mastro7 - Mattarello Centrofiore - Romagnano Pasticceria Bertelli - Trento Laboratorio Sociale Soc. Coop. Silvio Maestrelli Videography Dj Emi 2.0 e Photo Booth Trintinaglia Agenzia “La Palma� - Arco Fiordi Norvegesi, 11 giorni Arco
Servizio fotografico: Trintinaglia Wedding Photo www.trintinaglia.com
trentinomatrimoni
Lei
Lui
Nome: Lara Anni: 30 Nato a: Trento Residente a: Aldeno Vestito: Marta Sala - Mezzocorona Scarpe: Pittarello - Trento Parrucchiere: Salone Le Follie - Trento Truccatore: Centro Estetico Phoenix Occupazione: Impiegata
Nome: Manuel Anni: 32 Nato a: Riva del Garda Residente a: Arco Vestito: Fashion Gallery - Trento Scarpe: Calzature Due Leoni - Trento Barbiere: Salone Lisa - Arco Occupazione: Ingegnere
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L’ABETE ROSSO DI FIEMME PRODUCE MIELE PREGIATO
CONCERTO PER OBOE E PIANOFORTE SUL MONTE BONDONE
GIUSEPPE MARCH, APICOLTORE DELLA PASTICCERIA E CIOCCOLATERIA “FIOR DI BOSCO” DI PREDAZZO, VINCE UN PREMIO NAZIONALE CON IL SUO MIELE DI MELATA DAL SAPORE MALTATO
I
l diploma del premio “Grandi Mieli d’Italia - Tre gocce d’oro” troneggia fra gli scaffali della pasticceria e cioccolateria di Predazzo “Fior di Bosco”, nota anche per i suoi mieli e le sue confetture di marmellata. Al più importante concorso nazionale di mieli, a Castel San Pietro Terme, lo scorso 17 settembre erano presenti 840 campioni provenienti da tutta Italia. Ma il titolare, Giuseppe
March, non ne fa un vanto personale: è al settimo cielo perché le analisi organolettiche, eseguite per valutare il suo miele, aggiungono un tassello importante alla sua ricerca sui mieli di melata iniziata 7 anni fa. La sua passione esplode 25 anni fa, quando si è iscritto all’Albo degli assaggiatore di mieli. “A quei tempi – precisa March – non si sarebbe mai pensato di arrivare a distinguere una melata di abete rosso da una melata di abete bianco. L’Italia è veramente unica per le varietà che presenta, sia di millefiori, sia di uniflorali (allora se ne riconoscevano 20, oggi se ne contano almeno una decina in più)”. Tredici anni fa, partecipando allo stesso concorso nazionale, March aveva ricevuto un premio con il miele millefiori “Fior di Bosco” che produce a Bellamonte. Quest’anno ha ritirato il premio per quel gustoso miele di melata di abete rosso 114
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i è svolto nella splendida cornice del Monte Bondone e dell’omonimo hotel di Vaneze il concerto a conclusione della masterclass di oboe tenuta dal Maestro Diego Dini Ciacci, musicista e docente riconosciuto a livello internazionale. Dal 28 agosto al 1 settembre sono affluiti sul Monte Bondone numerosi partecipanti da tutta Italia che, venerdì 1 settembre, a conclusione di un’esperienza altamente formativa, hanno tenuto un concerto gratuito promosso dall’Associazione Legamidarte, con il sostegno della Pro Loco Monte Bondone. I giovani musicisti, accompagnati al pianoforte dalla pianista giapponese Asako Uchimura, hanno eseguito le più famose musiche per oboe e pianoforte del repertorio classico: da Mozart a Pasculli e Poulenc, passando per Shumann, Ponchielli e Strauss. La masterclass del Maestro Dini Ciacci ha richiamato sul Bondone talentuosi musicisti e numerosi appassionati, che hanno reso il concerto finale davvero unico e partecipato. Antonella Beozzo
che hanno prodotto le sue api, volando di ago in ago nei boschi di Molina di Fiemme e Stramentizzo. Il tanto famoso e pregiato abete rosso della Val di Fiemme, che permette di creare casse armoniche di strumenti musicali a corde, mobili pregiati e pavimenti biocompatibili, ora si mette in luce nel campo agroalimentare, per aver favorito la produzione di un pregiato miele di melata. Giuseppe March è impegnato nella ricerca sul miele di melata di abete rosso, meno conosciuta di quella di abete bianco, con un gruppo di assaggiatori e apicoltori trentini e bellunesi. La melata è una sostanza zuccherina che si forma sugli alberi, principalmente conifere come l’abete rosso, il pino, ma anche su alberi come tiglio, quercia e acero. Il miele di melata, dal sapore meno dolce rispetto al miele ricavato dal nettare dei fiori, è più adatto all’alimentazione di coloro che vogliono ridurre gli zuccheri. Infatti, il suo indice glicemico è più basso rispetto ad altri tipi di miele.
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BOCCE: MARATONA DELLE DONNE “GENTE LIBERA” VA IN ONDA ALLA RADIO
AL BOCCIODROMO “CONCA VERDE“ DI AMBLAR IN VAL DI NON
IL ROMANZO DEL TRENTINO ROBERTO CORRADINI LETTO DA MARIO CAGOL
L
a programmazione radiofonica a diffusione regionale su Radio1 della Sede RAI di Trento prende il via dal 3 ottobre e prevede: il martedì, alle 12.25, “C’è qualcuno? Storie quotidiane di neuroni”. Il programma radiofonico si propone di divulgare le ricerche sulle neuroscienze, coniugandole ai problemi più comuni dei radioascoltatori, o semplicemente per capire i meccanismi e le dinamiche più curiose del nostro cervello. Segue, alle 12.45, “Fulmini di melodia. Letteratura e musica disegnano una nuova geografia culturale del Trentino”. La trasmissione racconta attraverso un taglio creativo il cartellone musicale della Stagione Sinfonica trentina. Le musiche accostate ai testi “immaginifici” dello scrittore Alessandro Fochetti Ansuini, ideati sul tema della puntata, danno vita ad un format sperimentale. Alle 13.20, “Tutti in forma”. Le tredici puntate ci portano a scoprire le novità che circolano per tenersi in forma e perché no, anche divertirsi. Il martedì si conclude con “Gente Libera”: adattamento radiofonico dal romanzo omonimo dell’autore trentino Roberto Corradini (Curcu & Genovese) con letture affidata a Mario Cagol. Tre generazioni della famiglia trentina “Libera”, inserita in un periodo storico che va dal 1850 al 1950, all’interno di eventi straordinari che hanno interessato non solo il Trentino ma anche l’Italia, l’Europa e gran parte del mondo. Il mercoledì si apre, alle 12.25, con “A piedi nudi sul palco”. Prosegue l’appuntamento con il calendario 2017 degli spettacoli provinciali-regionali e gli incontri con autori, artisti e protagonisti dello spettacolo in genere. Alle 12.45 si propone “Ombre dal passato: sulle tracce di tiranni, briganti e malfattori”, sceneggiato radiofonico che narra le vicende di una nota scrittrice milanese che viene in Trentino per scavare nella vita di tenebrosi personaggi del passato. Alle 13.20 “Pianeta trentino della musica rock”. La vita musicale trentina dei generi “leggeri” è raccontata con le storie dei
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ontinua sulle corsie del bocciodromo “Conca Verde“ di Amblar la tradizionale maratona che l’US Ronzone Sportinsieme organizza da ben 37 anni per abbinare felicemente lo sport alla solidarietà concreta. Una manifestazione unica nel suo genere che da tre edizioni si propone di intervenire a favore di Casa Sebastiano realizzata a Coredo per ospitare i bambini autistici. Tre edizioni che hanno consentito di donare alla Fondazione Trentina per l’autismo una cifra importante, ben 12mila euro, per la sala multifunzionale interattiva per i piccoli ospiti della struttura. Una maratona ormai collaudata che raduna nella suggestiva oasi del Conca Verde di Amblar appassionati di bocce da ogni parte della regione ma anche ospiti che soggiornano nei vari centri della valle. Quest’anno, il lungo torneo che prevede ben 14 appuntamenti, registra il netto miglioramento tecnico ed agonistico della nutrita pattuglia “nonesa” in grado di contrastare quella che era la netta supremazia di “quelli venuti da fuori”. Successi e piazzamenti “confortano” i valligiani in questa ennesima edizione che registra anche la costante presenza in corsia della rappresentanza femminile capace, in qualche frequente occasione, di dare del filo da torcere agli avversari maschili. (c.r.) gruppi musicali e dei singoli artisti: i compositori, gli interpreti e gli esecutori. Il venerdì, alle 12.25, si propone: “Come cavalieri antichi: el General barbon”. Andreas Hofer. La sua appartenenza al Trentino e il legame con questa terra è tutt’altro che marginale e piace poterlo ricordare a 250 anni dalla nascita con un programma radiofonico che cercherà di illustrarne l’animo e il contesto storico in cui è vissuto. Alle 12.40 “Trentino classica. Un viaggio attraverso la voce, il suono, l’arte dei protagonisti attuali della musica classica in Trentino”. Alle 13.20 “Il sommario”: spazio dedicato alla comicità dove ospiti surreali, guidati da Mario Cagol, propongono idee innovative. Il venerdì si chiude (inizio ad ore 13.45) con “Enrosadira: i colori delle dolomiti” programma che si occupa di cultura, sport, ed ambiente alpino. 115
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TULLIA FONTANA A CARZANO 20° RELIGION TODAY FILMFESTIVAL VENT’ANNI CHE HANNO CAMBIATO IL MONDO. IN SCENA IN TRENTINO TRA IL 13 E IL 22 OTTOBRE
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11 settembre, le dimissioni di un papa, le religioni sui social network, le novità di papa Francesco, le sfide del dialogo e le contraddizioni della violenza, i movimenti dei popoli e la crescente pluralità religiosa. Sono solo alcuni dei fenomeni e degli eventi che hanno segnato gli ultimi vent’anni e rivoluzionato il rapporto tra religioni e società, nel contesto della post-secolarizzazione e del ritorno del sacro. Fatti e processi che hanno trovato espressione nel cinema, esso pure oggetto di epocali trasformazioni. Il ventesimo “compleanno” di Religion Today, in scena in Trentino tra il 13 e il 22 ottobre, sarà l’occasione per rileggere la complessità del nostro presente, raccogliendo l’eredità di ieri e gettando uno sguardo verso il domani. Un’edizione che riassume vent’anni. Venti anni in cui la piccola storia di Religion Today, nato a Trento come primo festival di cinema delle religioni espressamente votato a promuovere il dialogo tra le fedi, ha seguito il passo della grande Storia, registrando i traumi, le inquietudini e gli slanci di una società in profondo mutamento. Vent’anni che hanno cambiato il mondo sarà dunque il titolo della ventesima edizione di Religion Today, che torna a Trento e in Trentino – con anteprime e appendici anche fuori provincia – tra il 13 e il 22 ottobre prossimi. Per raccontare del ritorno della religione nella sfera pubblica, di popoli in movimento, di nuovi schermi e di nuovi strumenti a servizio anche delle religioni. Il programma del Festival dà ampio spazio al cinema – con la proposta mai così varia dei 41 film in concorso,
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ell’ambito delle manifestazioni legate al cosiddetto ”Sogno di Carzano”, a cento anni di distanza da questo avvenimento della Grande Guerra non poteva mancare la pittrice Tullia Fontana. A Carzano “Lula” ovvero, Tullia, ci abita e, negli anni, ha dipinto tante volte questo paese. Ed ecco la mostra presentata da Renzo Francescotti , “Carzano - Paesaggi e fiori”, in collaborazione col Gruppo Donne di Carzano, nella sala Consiliare di questo piccolo paese vicino a Borgo Valsugana, lì dove passava la linea del fronte. Era presente, tra gli altri, Piera Degan, presidente del comitato Diciotto Settembre che ha organizzato le manifestazioni sul “Sogno di Carzano”. Francescotti, amico di lunga data di “Lula” che ha presento innumerevoli volte e che su di lei ha scritto una sintetica monografia, ha tratteggiato brevemente il suo itinerario artistico. Ha parlato della grande professionalità, della eccezionale bravura di questa artista, diplomata a pieni voti con Santomaso all’Accademia di Venezia, sottolineando il carattere tutto italiano della sua pittura, nella cui produzione filtrano le eredità rinascimentali, barocche, Liberty e del realismo magico. Carnali e barocchi sono i suoi fiori, prediligendo le forme rotondeggianti (girasoli, ortensie, peonie…). E l’archetipo del cerchio ritorna continuamente nelle immense lune che raddoppiano nel cielo. Mentre nei paesaggi di Carzano, (particolarmente belli i notturni) libera la sua magia. Nelle ultimissime opere intreccia i paesaggi ai fiori, in un messaggio che vuole essere di pace fra tante guerre passate e presenti.
tutti commentati in sala, e una selezione dei migliori film di questo ventennio – ma non solo: due saranno gli spettacoli dal vivo e numerosi i momenti di approfondimento per un’edizione che moltiplica i contatti e le presenze internazionali, con una conferenza dei direttori di festival di cinema spirituale e una tavola rotonda che mette in rete il Trentino e la Catalogna. Il programma completo sarà presentato in conferenza stampa il prossimo 4 ottobre. Il 20° compleanno di Religion Today è anche l’occasione per ripercorrere, assieme ai fondatori e ai protagonisti delle prime edizioni, l’evoluzione di un festival che da sempre si interroga su come il religioso possa diventare oggetto di espressione (ma anche di industria e di intrattenimento) attraverso lo specifico di un medium contemporaneo qual è quello cinematografico. www.religiontoday.it
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“ROBA DEL COMUN”, UN SUCCESSO A GARNIGA GRANDE SUCCESSO PER IL CONCERTO DI TANGO A VASÓN, IN BONDONE
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artedì 5 settembre il Trío Maldonado, attualmente in tournée in Europa, ha fatto tappa in Trentino per uno speciale concerto con vista sulle Dolomiti di Brenta. La Pro Loco Monte Bondone, in sinergia con l’Associazione Socialtango di Trento, ha infatti organizzato un concerto unico nella splendida cornice della piazzetta antistante la chiesetta alpina di Vasón. Questo evento culturale ha permesso di far conoscere al pubblico, accorso numeroso sul Bondone, la cultura tangueira, grazie alla bravura dei musicisti del Trío e dei ballerini. Il Trío, nato nel 2012 e composto da Federico Siksnys alla fisarmonica, Mariano Gil alla chitarra e Juan Fracchi al contrabbasso, ha proposto vari brani tratti dal proprio repertorio, che hanno spaziato tra tanghi, milonghe e tanghi vals. Sulle note del famoso trio hanno danzato le coppie di ballerini dell’Associazione Socialtango, ricreando così un’atmosfera tipicamente argentina. Grazie a questo originale appuntamento musicale ad alta quota (1650 m), l’Associazione Socialtango, presieduta da Lisa Avanzi, e la Pro Loco, presieduta da Sergio Costa e fondata nel 2015, hanno potuto presentare, al variegato e numeroso pubblico, il fascino del tango: una danza popolare che nasce dall’incredibile fusione di elementi culturali diversi e lontani, che trovarono nell’Argentina di fine Ottocento il loro luogo d’incontro e massima espansione. Proprio per questo mix di culture che lo caratterizza, il tango è stato inserito nel 2009 nella lista UNESCO dei patrimoni orali e immateriali dell’umanità, al fine di salvaguardarlo e tramandarlo alle generazioni future. Con questo concerto, la Pro Loco Monte Bondone, nella persona di Stefania Cerato, consigliere della Pro Loco, che si è spesa per l’organizzazione e la logistica, e l’Associazione Socialtango hanno potuto contribuire alla diffusione e alla trasmissione di questo ballo, che è poesia, interpretazione musicale ed espressione corporea. Antonella Beozzo
ono passati ben quarant’anni da quando la commedia di Renzo Francescotti “Roba del Comun” fu rappresentata a Garniga. Ora è stata rimessa in scena con altrettanto successo della prima volta. ”Roba del Comun” è la prima commedia “politica” scritta in dialetto trentino: parlando del malgoverno e della corruzione in un piccolo paese del Trentino, in anticipo di decenni sugli scandali che poi scoppiarono e si moltiplicarono, per dieci anni rimase nel cassetto. Poi fu finalmente messa in scena e, rappresentata da decine di filodrammatiche, è diventata un piccolo classico. La rappresentazione organizzata dalla Pro Loco guidata da Ivano Coser è stata applaudita da un pubblico di oltre duecento persone e dedicata al rimpianto Orlando Dalla Piazza, che fu il protagonista della commedia e poi divenne regista della filodrammatica. Aulo Baldo ha recitato la parte del sindaco intrallazzatore; Bruna Ferrari ha fatto la parte della moglie; Monica Zanlucchi ha interpretato la giovane figlia; Elisa Ninz la sua amica pettegola e invidiosa; vicesindaco Gigliola Zanotelli; Michele Baldo, Luca Coser e Mauro Coser i tre assessori; ubriacone ed ex camicia-nera, Carlo Coser. Ma il più applaudito di tutti, nella parte del nonno paralitico nostalgico di Francesco Giuseppe, è stato Giuliano Marchelli. Ottimo il lavoro alla regia di Cinzia Bonomo. Al termine della messa in scena Renzo Francescotti è stato chiamato sul palco e ha spiegato come la commedia fosse nata, ricordando anche l’amico Orlando Dalla Piazza.
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L’ARTE TRENTINA DIVENTA EUROPEA: TRE ARTISTI NELL’EMPIREO DEL CONTEMPORANEO
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asilea, nel mese di giugno, ha messo in scena la consueta carrellata artistica. Annualmente Art Basel ci narra gli accadimenti dell’arte contemporanea aprendo una finestra sul quotidiano. Da qualche anno il palcoscenico è occupato da un’arte che s’incurva su se stessa, come una parabola che ha compiuto la sua traiettoria: installazioni, fotografia, video art, video sound, mixed media, audio loop, film projections digital... La rivoluzione digitale ha mutato il volto della Distanza, la dea pallida che ci attrae senza mai soddisfarci. Lontano e vicino sono un clic sulla barra delle applicazioni, l’immagine che si chiude e la prossima che sboccia, umile fiore di cristalli liquidi. Fortunatamente per l’Europa si aggira – e non è soltanto un fantasma – il multiforme serpente della pittura, della pittura fatta di tele, pennelli, olio, acrilico, odori, sapori, grandezze e muti silenzi di mondi infiniti. Le porte regali si aprono ancora sulla mefistofelica presenza dell’astrattismo che perdura, a partire dalle avanguardie novecentiste, transitando per le utopie degli anni Cinquanta, Sessanta, Settanta e A sx Mauro Cappelletti, Ottanta, e lo troveremo a dx Gianni Pellegrini sulla nostra strada ancora finché ci sarà spazio per sognare una visualità e un mondo diversi. Recentemente si è svolta, su due sedi (nello splendido scenario di Villa Contarini di Piazzola sul Brenta e nella prestigiosa Rocca di Umbertide, Perugia), una grande mostra dal titolo “Pittura Analitica. Origine e continuità”. Il sottotitolo potrebbe essere: “la pittura analitica vive una seconda giovinezza” dopo quella degli anni Settanta. Curata da Giorgio Ferrarin, Giorgio Bonomi, Alberto Rigoni e Michele Beraldo, cultori di quell’arte legata al rigore scientifico, all’analisi e alla ricostruzione visiva di un mondo “altro”, vede la presenza oltre che di decine di artisti che hanno fatto la storia dell’arte in Europa, anche di tre artisti regionali che da anni perseguono questa
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Rolando Tessadri
linea con coraggio e fiducia in un’arte che può anche essere creativa, ricca di sensazioni e con una coscienza esistenziale che s’insinua nelle fenditure cromatiche. Nonostante i pittori escludano dal proprio lavoro qualsiasi figurazione, significato, espressione, narrazione, simbolo, ideologia, passione, sentimento, elaborando le opere impegnandosi ad affrontare e approfondire la natura fisica del supporto (tela e telaio, tavola, metalli, plastica, carta, stoffa), le peculiarità dei materiali (colori e additivi, collage e solidi applicati) e il segno; il risultato finale sfugge sempre alle pragmatiche attenzione dell’artista. Negli interstizi di questa pittura analitica nasce, vive e prolifica anche un soggettivismo autonomo che ha il coraggio di arrampicarsi per inedite vie, lasciando dietro di sé il silenzio matematico e l’azzeramento geometrico. I trentini Mauro Cappelletti, Gianni Pellegrini e il sudtirolese d’adozione ma d’origine trentina Rolando Tessadri espongono assieme a Gastini, Olivieri, Battaglia, Verna, Patelli, Pinelli, Griffa, Sonia Costantini, Zappettini, ecc. Come dire l’empireo dell’arte astratta italiana ed europea. E il corposo catalogo che accompagna la mostra (240 pagine, Silvana Editoriale) con testi di Ennio Pouchard, arricchisce ulteriormente la presenza dei nostri artisti, ponendoli al centro di una riflessione concettuale ed estetica che difficilmente oggi si ritrova nell’arte contemporanea. Le loro opere, cariche di una magia del colore che nessuna pratica digitale potrà nemmeno sfiorare, racchiudono segni e gestualità carichi di ombre e luci, consapevoli che l’origine del cielo è il fuoco, l’origine dell’aria è lo spirito e l’origine della terra è l’acqua. Loro ricercano, come novelli alchimisti, il punto d’equilibrio tra lo spirito e la materia, tra l’io fabulatorio e il rigore dell’oggetto pittorico che si presenta come dato in sé. L’arte con l’A maiuscola palpita ancora negli studi, odorosi e insidiati dal chiaro scuro, degli artisti. E per i tre trentini è una bella tappa – diciamo pure uno splendido successo che premia anni di lavoro – sul cammino verso la trasformazione dell’io in una macchia di colore.
trentinoscoop&news FOTORACCONTO 2017
SUCCESSO PER LA SESTA EDIZIONE DI “MEDITA” UN EVENTO CHE ANCHE PER QUEST’ANNO SI CONFERMA TRA I PIÙ IMPORTANTI DEL SETTORE
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i è conclusa con grande successo la sesta edizione di Medita, la Mostra dell’Editoria Trentina che si è svolta in Piazza Fiera a Trento. Quattordici case editrici presenti, decine di presentazioni di novità editoriali, la significativa mostra presentata dallo Studio d’Arte Andromeda e intitolata “Culture” e molti altri appuntamenti culturali hanno attirato migliaia di appassionati nei tre giorni dell’evento, dal 22 al 24 settembre, in piazza Fiera a Trento. Numeri che confermano la riuscita dell’iniziativa voluta dall’Associazione Editori Trentini e sostenuta dalla Provincia autonoma di Trento, dal Comune di Trento e da altri sostenitori privati. Migliaia i libri venduti. Un bilancio dunque estremamente positivo che ha confermato ancora una volta quanto grande sia l’interesse e l’amore dei trentini per il libro. Non per niente siamo la regione italiana in testa alle classifiche per persone di 6 anni e più che, anche nel 2016, hanno letto almeno un libro nel tempo libero. 119
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trentinolibreria
IL LIBRO DEL MESE
I “VILLAGGI” DI ALBERTO FOLGHERAITER SEGNALATI AL PREMIO GAMBRINUS NUOVA IMPORTANTE AFFERMAZIONE PER IL VOLUME DI CURCU & GENOVESE
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a Giuria del Premio GAMBRINUS “GIUSEPPE MAZZOTTI” composta da Dario Benetti, Loredana Capuis, Mirella Tenderini, Francesco Vallerani, Alessandra Viola, Franco Viola e Italo Zandonella Callegher all’unanimità, ha segnalato nella Sezione MONTAGNA: Cultura e civiltà, il volume: “I VILLAGGI DAI RAMI DI ROVO. Viaggio nel trentino del terzo millennio” di Alberto Folgheraiter e Gianni Zotta (Edizioni Curcu & Genovese), con la seguente motivazione: “Questo libro si può facilmente collocare all’interno di una crescente sensibilità nei confronti di ciò che si potrebbe definire come ricerca dei luoghi. Lo spaesamento della globalizzazione, con tutto l’inquietante accavallarsi di innovazioni tecnologiche e socio-economiche ci spinge sempre più verso il recupero di realtà territoriali marginali. Qui si legge il linguaggio (con il supporto di eloquenti immagini) della speranza: è una splendida occasione per consultare una vasta serie di geografie ritrovate. La struttura e l’approccio metodologico del testo è dunque replicabile in molti altri contesti montani afflitti dalle problematiche dell’abbandono”. La cerimonia di consegna del Premio avrà luogo Sabato 18 novembre alle ore 16.30 presso il Parco Gambrinus di San Polo di Piave (TV).
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UN LIBRO PER RISCOPRIRE CIÒ CHE ABBIAMO SOTTO GLI OCCHI TUTTI I GIORNI E CHE, VUOI PER LA FRETTA, VUOI PER L’ORMAI DIFFUSA ABITUDINE DI PRENDERE TUTTO COSÌ COM’È SENZA CHIEDERSI COM’ERA, NON VIENE PIÙ APPREZZATO NEL GIUSTO MODO...
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a montagna ha sempre esercitato su di me un fascino ipnotico. Un ipnotismo che però non mi ha spinto subito, vuoi la poca disponibilità di chi mi stava vicino, ad accompagnare i miei passi su sentieri e rocce. Ma sono bastate alcune brevi, quanto sfiancanti, escursioni con mio nonno per accendere in me il sacro fuoco dell’escursionista. Poi ho scoperto la bicicletta che poteva portare in molto meno tempo le mie ossa su e giù per i sentieri e le strade di montagna, permettendomi così di ottimizzare il poco tempo che avevo a disposizione nel lavoro che mi ero scelto. Si sa la vita e gli anni passano e modellano le nostre menti e, soprattutto, i nostri corpi con i fregi o le cicatrici del tempo e dell’esperienza. Lasciata, anche se non del tutto, la bicicletta mi sono dedicato più che altro all’escursionismo, cambiando spesso meta per esplorare quanto più possibile la bellezza delle montagne, ai miei occhi vere e proprie scale verso il paradiso, che riempivano questo nostro Trentino di panorami
trentinolibreria Giuseppe Calliari Ferruccio Busoni Trascrivere in musica l’infinito Il Margine “La musica è come un bambino che ha imparato a camminare, ma deve ancora essere guidato”. Sono parole di Ferruccio Busoni (1866-1924), musicista e musicologo, empolese di nascita, triestino per discendenza materna e tedesco di adozione, natura di confine tra due mondi geografici – Italia e Germania – e due mondi culturali – classicismo e avanguardia – nonché straordinario interprete di una “giovane classicità”. Se Schönberg, il grande teorico della dodecafonia e della musica atonale, con cui Busoni intrattenne un significativo carteggio, sosteneva che “l’arte è l’invocazione angosciosa di coloro che vivono in sé il destino dell’umanità”, Busoni replicava che “gli avvenimenti esteriori si svolgono dinanzi ai nostri occhi, quelli interiori sono percepiti dal nostro orecchio” e che proprio in questo “consentire” la percezione profonda del mondo interiore consiste la funzione della musica. Nel suo libro, Calliari ripercorre con competenza il percorso umano, estetico e musicale di Busoni.
Mauro Berti, Serena Valorzi, Michele Facci Cyberbullismo Guida completa per genitori, ragazzi e insegnanti Reverdito Cyberbullismo, una parola sempre più utilizzata che rappresenta però un fenomeno in realtà poco conosciuto e delineato, confuso con il bullismo o con altre situazioni più o meno pericolose. Il CYBER testo presenta BULLISMO in modo chiaro cos’è e cosa non è il cyberbullismo, le differenze con il bullismo, le implicazioni psicologiche e legali, i suggerimenti per la prevenzione questo libro/intervista, cui per la eInl’intervento. Un testo di in riferimento prima volta ricordi biografici intrecciano sul panorama nazionale per lasi sua con riflessionie sull’esistenza e sul completezza per il facile linguaggio con presente mo Ideale per genitori, cui è statodel scritto. educatori e insegnanti, che cercano risposte concrete in merito a come poter agire azioni educative efficaci e consapevoli. M a u r o B e r t i , S e r e n a V a l o r z i , M i c h e l e Fa c c i
Guida completa per genitori, ragazzi e insegnanti
Aggiornato con la nuova Legge sul Cyberbullismo L. 71/2017
PSICOLOGIA D I V U L G AT I VA
naturali meravigliosi. Spesso purtroppo li ho visti sfregiati da orrende ferite architettoniche, frutto di calcoli esclusivamente economici e fantasie fuori luogo in contesti in cui la natura doveva fondersi e non contrapporsi al lavoro dell’uomo. Per questioni di tempo molto spesso le passeggiate mi portavano a cercare itinerari vicino casa ed è in questo momento che ho incontrato le pubblicazioni di Aldo Gorfer. Fra la fine degli anni ’80 e la metà degli anni ’90 del secolo scorso, quest’insigne uomo di cultura, amante della montagna, della storia e delle altre materie ad essa correlate si premurò di scoprire, o meglio, riscoprire alcuni itinerari che furono messi in funzione ed in fruizione del pubblico dall’Azienda Forestale di Trento e Sopramonte, che gestisce tutto il parco boschivo del Comune di Trento. Gli itinerari furono raccolti in 18 volumetti, ora purtroppo non più ristampati, ma ancora rintracciabili in biblioteca, corredati da cartine, foto e descrizioni particolareggiate per quel che riguarda gli aspetti storici, botanici e geologici del territorio limitrofo a Trento. Sono itinerari che vanno dall’ora di cammino fino a 5-6 ore e toccano più o meno la totalità del territorio del Comune. Alcuni sono stati recentemente riscoperti e proposti da Comune e A.P.T. nelle giornate del Trekking Urbano, annuale appuntamento in cui in molte città d’Italia propongono itinerari escursionistici facili ed adatti a tutti che coinvolgono la conoscenza dei territori limitrofi alle città, unita poi a degustazioni di prodotti tipici che del
Francesca Gozzi. Illustrazioni di Antonia Battaglia Quando le favole ti danzano in testa Valentina Trentini, Editore Quando le favole ti danzano in testa, la cosa migliore è danzare con loro. Ogni racconto di fantasia è un “portare fuori” qualcosa che appartiene al nostro intimo e che nella penombra dei simboli si presenta ad un pubblico, affinché la storia avvincente catturi l’attenzione e insegni qualcosa. Ma la favola non è tutta qui: la favola è il suo stesso autore, è ciò che di sé l’autore racconta spesso senza averne consapevolezza. Francesca, l’autrice del libro, è la giraffa (im)perfetta, è il ballerino sull’oceano, è l’orsetto lavatore di nome Arturo, è il gattino di nome Burro. Allora chi è il miglior narratore se non il bambino stesso che gioca e ride e si diverte raccontando di sé e regalandosi agli altri? Il libro è dedicato a tutti i bambini che, con gioia, diventeranno grandi. E a tutti i grandi che si permettono di tornare bambini.
territorio sono il frutto. Partecipando alle prime edizioni di questa manifestazione ed unendo ciò che avevo letto con quello che avevo scoperto sul territorio mi è venuta l’idea di mettere il tutto per iscritto in un libro di escursioni di vario genere e difficoltà con un unico denominatore comune: la vicinanza dei percorsi alla città-capoluogo e il raggiungimento dei luoghi di partenza, per quanto possibile, con i mezzi pubblici. Ce n’era bisogno? La riscoperta di ciò che abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni e che, vuoi per la fretta, vuoi per l’ormai diffusa abitudine di prendere tutto così com’è senza chiedersi com’era, non viene più apprezzato nel giusto modo. In questa nostra epoca nevrotica e tendente alla velocità fine a sé stessa o a meri scopi economici, l’arte del camminare lento, del leggere i segni del passato sul territorio, del dedicare del tempo al puro piacere di stancarsi senza fini di lucro sembra non essere più apprezzata, specie dalle giovani generazioni...
Menestrina Enrico
Trento in 50 passi 50 escursioni a piedi nei dintorni di Trento
Curcu & Genovese (Euro 19,00)
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trentinoscoop&news trentinolosapevate La frase “Stavo assorto col pensiero nel folgorio di quell’epoca, quando, fui sorpreso dal suono dell’Ave Maria. Il mio cuore si trovò subito travolto in un tumulto di armi e canti claustrali”.
Volti nella Storia Per saperne di più:
Don Antonio Rossaro, di Valentino Chiocchetti, Accademia roveretana degli Agiati, 1962 Don Antonio Rossaro, di Pietro Pedrotti, in: Studi trentini di scienze storiche. - Trento. - A. 31 (1952), fasc. 1 ; p. 110-112 Web: www.televignole.it/trentini-famosi-ma-non-troppo-33
ANTONIO ROSSARO (1883-1952) ETÀ Antonio Rossaro, figlio di Giuseppe e Giovannina Marini, nacque a Rovereto l’8 giugno 1883.
LA VOCAZIONE Ebbe un precoce vocazione al sacerdozio, tanto che dopo aver frequentato le scuole elementari entrò nel collegio dei padri Giuseppini a Torino e in seguito studiò teologia presso il Seminario di Rovigo, dove fu consacrato sacerdote il 1 aprile 1911.
INSEGNANTE Convinto irredentista, nazionalista ed anti-austriaco, dopo aver preso i voti non poté tornare nella terra d’origine, allora dominata dall’Impero asburgico, ma si dedicò all’insegnamento a Rovigo, nel Collegio dell’Angelo custode e presso il liceo.
L’IMPEGNO IN GUERRA Quando scoppiò la prima guerra mondiale si impegnò a favore dell’intervento dell’Italia e durante il conflitto si operò in aiuto dei profughi trentini del Polesine.
GIORNALISTA IRREDENTISTA Per i suoi scritti irredentisti, pubblicati su giornali come l’Avvenire d’Italia e Il Corriere del Polesine nel 1916 venne in-
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criminato per alto tradimento dal regime austriaco e fu emesso un mandato per la confisca dei beni a Rovereto, oltre che un mandato di arresto l’anno dopo. Nel 1917 infatti fondò e diresse la testata Alba Trentina, attiva fino al 1926, propagando le sue idee irredentiste.
do tra i suoi scaffali oltre 50.000 opere, anche grazie alle donazioni di famiglie nobili e illustri. Riuscì anche ad ottenere il deposito di importanti archivi, come l’Archivio della Giurisdizione dei conti Lodron e i lasciti del senatore Paolo Orsi.
MONUMENTO BATTISTI Fu tra gli artefici del monumento a Battisti a Rovigo, eretto nel 1917, a opera di Virgilio Milani.
Nello stesso anno, il 1921, fu inoltre tra i fondatori del Museo storico italiano della guerra, insieme ad Antonio Piscel, Giuseppe Chini e Giovanni Malfer.
MARIA DOLENS
IL DIZIONARIO
Antonio Rossaro è noto, tra le sue tante iniziative, soprattutto per l’ideazione della celebre Campana dei Caduti di Rovereto, Maria Dolens, creata dalla fusione dei cannoni delle 19 nazioni coinvolte nel conflitto e battezzata con le acque dei fiumi su cui si erano svolte le battaglie più violente. L’idea gli venne mentre si trovava a Milano, il 5 maggio ’21, sotto l’Arco della Pace. Dopo anni di ostacoli e difficoltà il suo sogno venne realizzato, nel 1925, su progetto dello scultore Stefano Zuech. Da allora la campana suona ogni sera in ricordo dei caduti, per diffondere un messaggio di pace.
BIBLIOTECA ROVERETO Dopo un periodo trascorso come insegnante a Milano, Rossaro tornò nella sua città natale dove nel 1921 ottenne la direzione della Biblioteca Civica. Durante la sua direzione, che durò ben 30 anni, si impegnò fortemente ad arricchire il patrimonio della biblioteca, accoglien-
IL MUSEO STORICO
Negli ultimi anni iniziò la compilazione de Il Dizionario degli uomini illustri del Trentino, un enorme lavoro di ricerca che rimase però incompiuto.
ALTRE OPERE Infaticabile cultore delle memorie della patria, scrisse un’innumerevole mole di testi, articoli storici, versi; oltre 400 opere edite e inedite tra cui figura persino una Guida di Rovereto e dintorni (1937).
LA FINE Don Antonio Rossaro morì a Rovereto, dopo aver subito due difficoltose operazioni, il 4 gennaio 1952.
IL COMITATO Dopo la sua morte, nel 1965 nacque il Comitato Riconoscenza a Don Rossaro, mentre nel 1968 il Presidente della Repubblica approvò lo Statuto della Fondazione Opera Campana dei Caduti.
Hanno detto di lui: “Rovereto, martire nelle sue case devastate e nella sua gente per ogni dispersa, ha saputo mirabilmente realizzare fra le mura del suo storico Castello, quel prestigioso binomio Museo-Campana che tale poté essere sopra tutto per la tenace volontà e la geniale intuizione di un suo illustre figlio, il prete – patriota Don Antonio Rossaro” il Comitato Riconoscenza a Don Rossaro
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#TRENTINOMESE CONTEST: VAL DI FASSA E ALTA BADIA OGNI MESE, LE TRE FOTOGRAFIE PIÙ VOTATE VERRANNO PUBBLICATE QUI. PARTECIPA ANCHE TU AL CHALLENGE DEL NOSTRO MAGAZINE
@andreastamanini Al secondo posto: Gruppo del Cir, Alta Badia, Val Gardena.
@erririga
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Al primo posto: Torri del Vajolet, Val di Fassa.
Al terzo posto: Corvara, Alta Badia.
IL REGOLAMENTO DEL NOSTRO CONCORSO
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eguire la pagina @trentinomese su Instagram; la foto vincitrice sarà pubblicata sulla nostra rivista cartacea il mese seguente alla pubblicazione online; per decretare la foto vincitrice si terrà conto dei “mi piace” ricevuti, dal primo del mese al venti del mese (per esigenze di stampa); solo le foto che saranno selezionate da noi e
pubblicate sulla nostra pagina Instagram @trentinomese potranno partecipare al concorso; per esser selezionati vi ricordiamo di utilizzare il nostro hashtag; ricordatevi di segnalare il luogo o localizzare la foto, saranno valide solamente le foto scattate in Trentino Alto Adige. Grazie a tutti anticipatamente!
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