TrentinoMese luglio 2019

Page 1

appuntamenti, incontri e attualità trentina

ANNO XXVII N. 329

euro 3,00 www.trentinomese.it

LUGLIO 2019

“LA MIA VITA CON LE API” MARIO PASQUALI LANCIA L’ALLARME PER L’AMBIENTE IO, LA LUNA E... IL MUSEO UNA VISITA AL MUSEO CIVICO DI ROVERETO

Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/TN. Contiene i.p. In caso di mancato recapito inviare al CDM di TRENTO per la restituzione al mittente previo pagamento resi.

ROCCOLI, LACCI E VISCHIO AMAVAMO LA POLENTA CON GLI UCCELLETTI... MINIERE DELLA VAL RIDANNA NEL CUORE DELLA MONTAGNA

IL RACCONTO DEL CONTE

I MATRIMONI DEL MESE

Ulrico Spaur è l’ultimo abitante di Castel Valer, gioiello architettonico incastonato nella Valle di Non

EVVIVA LA GINNASTICA LA PASSIONE E L’IMPEGNO DI LORENZO HOLNEIDER AUGURI, ŠEBESTA! 100 ANNI FA NASCEVA IL GRANDE ETNOGRAFO “VIAGGIO COOPERATIVO” WALTER E UN NUOVO MODO DI VIAGGIARE

FORMAGGI TRENTINI UNA STORIA UNICA, CHE INIZIA NEL 1909

CLAUDIO RENSI LA SIMMETRIA DEL MINIMALISMO


Qui, dove vive il benessere Bagni termali in acqua arsenicale-ferruginosa. Centro medico accreditato di cure fisiche, idroterapiche e dietetiche.

Il più grande e qualificato centro di cure naturali in Italia Cucina biologica e biodinamica. Gustosi menù tradizionali, vegetariani, vegani e adatti ad ogni tipo di intolleranza.

Casa Raphael, un luogo dove la parola “salute” significa armonia ed equilibrio, per stimolare in modo naturale le forze vitali e di guarigione che sono dentro ognuno di noi.

A soli 30 minuti da Trento

Nella splendida cornice della verde Valsugana

Visita il nostro sito alla pagina www.casaraphael.com

Regalati un momento magico! Ti aspettiamo nelle meravigliose sale del Palace Hotel di Roncegno Terme! Roncegno Terme (TN) P.zza de Giovanni, 4 | t. 0461 772000


CCIAA del 06 giugno 2019

I D L A S TO S O G A 7 1 L OA N G U I G 2 2 L DA % 0 5 L A % 0 1 ONTI DAL

SC

GARDOLO (TN) – Via Bolzano, 50 t. 0461.961950


CANDRIAI MONTE BONDONE ASSOCIAZIONE INIZIATIVE TURISTICHE

PROGRAMMA LUGLIO 2019

5-6-7 LUGLIO

69^ TRENTO BONDONE

SABATO 13 LUGLIO

PASSEGGIATA ECOLOGICA CON GUANTI E SACCHETTI ALLA RICERCA DEL RIFIUTO PERDUTO Ritrovo al Malgone - ore 14,30 Ore 18,00 Aperitivo presso il Malgone

SABATO 20 LUGLIO

Malgone - ore 20,30 TORNEO DI BURRACO Iscrizioni entro giovedì 18 luglio c/o PINO 334.6147931 Euro 5,00 a testa. Regolamento e modalità sul posto

LUNEDÌ 22 LUGLIO

Malgone - ore 15,00 LABORATORIO DI PITTURA 5 appuntamenti, quota iscrizione 10,00 Euro c/o APT Candriai - Malgone - Tel. 0461.947128

SABATO 27 LUGLIO

Hotel Candriai Alla Posta - ore 14,00 TORNEO DI BRISCOLA A COPPIE Iscrizioni sul posto. Euro 10,00 a coppia

DOMENICA 28 LUGLIO

GITA SOCIALE A.I.T. CANDRIAI Programma allegato in calce Trasferimento in pullman, visita cantina, pranzo, ingresso museo Canova. Massimo 40 persone. Soci e familiari Euro 25,00 - Non soci Euro 35,00 Iscrizioni e pagamento c/o Paolo Curcu entro sabato 13 luglio

CHIESETTA DI CANDRIAI SANTE MESSE

dal 30 giugno - all’1 settembre: Domenica e festivi ore 11.00

SABATO 3 AGOSTO

Malgone - ore 14,30 TORNEO DI BURRACO Iscrizioni entro giovedì 1 agosto c/o PINO 334.6147931 Euro 5,00 a testa. Regolamento e modalità sul posto

DOMENICA 4 AGOSTO

Malgone - dalle ore 14,30 4° MERCATINO DELLO SCAMBIO E DEL RIUSO A disposizione gratuita, su prenotazione e fino ad esaurimento, un tavolo cm. 200x100. Riservato ai privati. Prenotazione tavolo gratuita entro giovedì 1 agosto c/o APT Candriai - Malgone - Tel. 0461.947128

LUNEDÌ 29 LUGLIO

Malgone - ore 15,00 LABORATORIO DI PITTURA

Associazione Iniziative Turistiche Candriai Monte Bondone 38122 Trento – Via Ghiaie, 14 Tel. 0461362122 – paolo@candriai.it - www.candriai.it UFFICIO INFORMAZIONI APT: Ufficio Monte Bondone - Malgone Candriai Tel. +39 0461 947128 / + 39 0461 216000 www.discovermontebondone.it – info@discovermontebondone.it Ufficio Vaneze – Strada di Vaneze, 13 lunedì, sabato e domenica 09.00 - 13.00 e 14.00 - 17.30 Ufficio Malgone – Strada di Candriai, 101 martedì, mercoledì, giovedì e venerdì 09.00 - 13.00 e 14.00 - 17.30

TENNIS

CAMPO IN ERBA SINTETICA 1 ora Euro 10 prenotazioni Hotel Candriai - 0461/947207

BASKET E CALCETTO CAMPO IN SINTETICO Orario diurno - Ingresso libero



trentinocommenti

RING di Pino Loperfido

perfidie

LA FELICITÀ NON ESISTE? FORSE OCCORRE SOLO IMPARARE A RICONOSCERLA

C

ome si misura la felicità? Quali sono i parametri da considerare per una corretta valutazione di questa chimera? E, a proposito, esiste qualcosa che si possa definire felicità? A queste circostanziate domande ha recentemente provato a rispondere lo Stanford Center on Longevity, centro di ricerca della celebre Università californiana, tanto per cominciare assegnando una definizione al concetto di felicità che è dunque stata catalogata come “benessere soggettivamente percepito”. Cosa vuol dire? Beh, non lo sappiamo con esattezza, ma forse riusciamo ad immaginare qualcosa di simile all’assenza di problemi e malattie. Il Centro per la Longevità ha addirittura provato a tracciare una curva della felicità e il risultato è stato sorprendente. Si è scoperto, cioè, che – fatta salva una leggera stabilizzazione nell’intervallo tra i 20 e i 35 anni – fino ai 50 anni un indefinito senso di insoddisfazione porta il livello di benessere percepito sempre più in basso, dopo di che inizia stranamente a risalire, fino a raggiungere e a superare il livello iniziale una volta superati gli 80 anni. Va da sè che questo ribalta in maniera clamorosa alcuni stereotipi legati all’età umana. Ad esempio quello che assegna una negatività tout-court al processo di invecchiamento. Il luogo comune che vuole tutti i giovani belli e felici è vero solo fino ai 18-19 anni.

8

tmluglio

La curva della felicità raggiunge i livelli più bassi tra i 35 e i 50 anni. Sono quelli gli anni in cui un uomo e una donna sono alle prese con le più faticose incombenze famigliari (figli adolescenti, mutuo, ecc.) e con i punti cruciali della carriera lavorativa (routine, vessazioni di superiori magari più giovani, aspettative deluse, ecc.). Superato il mezzo secolo di vita, accade qualcosa che evidentemente amplifica la sensazione di benessere percepito. Una certa stabilità affettiva e finanziaria contribuisce a vivere in modo più sereno i propri giorni. Tanto più che con gli anni si sono mandati a memoria alcune regole basilari che vanno seguite se si vuole essere felici, o quanto meno avvicinarsi ad uno stato mentale simile alla felicità. Ad esempio, il rapporto con i problemi che non vanno censurati, ma nemmeno enfatizzati oltremodo. È dopo i 50 anni che si impara a selezionare. Le emozioni, i rapporti, le attività. Trentenni e quarantenni vivono sovente in una sorta di frullatore esistenziale in cui buttano tutto ciò che capita, convinti che il segreto sia accumulare quante più esperienze, nel minor tempo possibile. Amori, viaggi, vizi: un immenso frullato che alla fine risulta quasi sempre indigesto. Dopo i 50 anni le emozioni cambiano unità di misura: non più dunque intensità e velocità, ma qualità. L’analisi dell’emozione diventa una nuova emozione a sua volta. Questa attività richiede del tempo e il tempo, si sa, più gli anni passano più acquista importanza. Per questo si tende a dedicarne di più a se stessi che agli altri. Con la conseguenza che i rapporti sociali e amicali si diradano, spesso fino a scomparire del tutto. Ci si accorge improvvisamente che con certe persone che si credevano fondamentali per la propria vita esisteva solo un rapporto di circostanza, fatto di banalità e abitudine. È triste, ma è quasi sempre così. Stesso discorso per le attività che diventano poche e selezionate, praticate con un’attenzione inedita. Sul lavoro ci si specializza, mettendo a frutto esperienze e competenze. Galileo aveva ben 68 anni quando pubblicò la sua opera più famosa, il “Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo”. Nel tempo libero, corroborati anche da uno stile di vita più sano, cancellati da tempo alcol e sigarette, si organizzano attività più cadenzate, esercitate con rigore. Capita così di scoprire nuovi piaceri, come camminare in solitaria o ascoltare un nuovo genere musicale oppure – che ne so – meditare. Ecco che allora la curva della felicità si impenna. Una crescita che si rafforza anno dopo anno, si intende scansando malattie e malanni, con il tasso di mortalità teorico che si abbassa sempre più fino a rasentare lo zero attorno agli 80 anni. Come scriveva Marguerita Yourcenar, “Soltanto in autunno si percepisce il vero colore degli alberi”. La felicità esiste, dunque, bisogna solo imparare a riconoscerla. E a perseguirla. Buon lavoro a tutti!


Offerta valida fino al 30/06/2019 su Nuovo Transit VAN E6.2 290 L2H2 EcoBlue 105CV Entry con Radio e clima a € 16.500,00 (IPT, messa su strada e IVA esclusa) a fronte di rottamazione o permuta di un veicolo immatricolato prima del 31/12/2014, grazie al contributo dei Ford Partner. Esempio di Leasing Ford Credit comprensivo del servizio facoltativo Ford Protect 7 anni/105.000Km: prezzo di vendita € 17.217,00 (IPT, messa su strada e IVA esclusa). Primo Canone anticipato € 562,03 (comprensivo di prima quota leasing € 212,03 e spese gestione pratica € 350), 47 quote da € 212,03 (IVA e spese incasso € 4,00 escluse); opzione finale di riscatto ad € 9.752,56. Importo totale del credito di € 18.609,31, comprensivo dei servizi Offerta valida fino al 30/06/2019 su Nuovo Transit VAN E6.2 290 L2H2 EcoBlue 105CV Entry con Radio e clima a € 16.500,00 (IPT, messa su strada e IVA esclusa) a fronte di rottamazione o permuta di un veicolo immatricolato prima del facoltativi Guida Protetta, Assicurazione vita e invalidità. Totale da rimborsare € 20.484,00. Imposta di bollo in misura di legge all’interno della prima quota mensile. TAN 2,99%, TAEG 4,07%. Salvo approvazione FCE Bank plc. Per informazioni 31/12/2014, grazie al contributo dei Ford Partner. Esempio di Leasing Ford Credit comprensivo del servizio facoltativo Ford Protect 7 anni/105.000Km: prezzo di vendita € 17.217,00 (IPT, messa su strada e IVA esclusa). Primo Canone anticipato € sulle condizioni generali del finanziamento fare riferimento alla Brochure Informativa disponibile sul sito www.fordcredit.it. Prezzo raccomandato da Ford Italia S.p.A. I veicoli in foto possono contenere accessori a pagamento. Nuovo Transit Van: 562,03 (comprensivo di prima quota leasing € 212,03 e spese gestione pratica € 350), 47 quote da € 212,03 (IVA e spese incasso € 4,00 escluse); opzione finale di riscatto ad € 9.752,56. Importo totale del credito di € 18.609,31, comprensivo dei servizi consumi da 5,8 a 9,5 litri/100km (ciclo misto); emissioni CO2 da 152 a 250 g/km. facoltativi Guida Protetta, Assicurazione vita e invalidità. Totale da rimborsare € 20.484,00. Imposta di bollo in misura di legge all’interno della prima quota mensile. TAN 2,99%, TAEG 4,07%. Salvo approvazione FCE Bank plc. Per informazioni sulle condizioni generali del finanziamento fare riferimento alla Brochure Informativa disponibile sul sito www.fordcredit.it. Prezzo raccomandato da Ford Italia S.p.A. I veicoli in foto possono contenere accessori a pagamento. Nuovo Transit Van: consumi da 5,8 a 9,5 litri/100km (ciclo misto); emissioni CO2 da 152 a 250 g/km.

NUOVO TR ANSIT. O G GI ANCHE IB RID O. NUOVO TR ANSIT. O G GI ANCHE IB RID O.

Stessa affidabilità di sempre, meno e piùdiattenzione Stessaconsumi affidabilità sempre, per l'ambiente. meno e più attenzione perall'ambiente. Da più diconsumi 50 anni i veicoli commerciali Ford sono fianco di chi lavora. Oggi ancora di più con il Nuovo Transit Hybrid. Una novità assoluta pronta ad affrontare le sfide Da più di 50 anni i veicoli commerciali Ford sono al fianco di chi lavora. Oggi ancora del mondo del lavoro di oggi e di domani. di più con il Nuovo Transit Hybrid. Una novità assoluta pronta ad affrontare le sfide Scopri di più su ford.it del mondo del lavoro di oggi e di domani. Scopri di più su ford.it

DA

€ 16.500 S C L U S A €E16.500

I V A DA I V A

E S C L U S A

E IN PIÙ ANTICIPO ZERO TAIN N PIÙ 2 ,9 9ANTICIPO % TA E G 4ZERO ,07 % E TA N 2 ,9 9 % TA E G 4 , 0 7 %

AUTO ABC www.autoabc.it AUTO ABC www.autoabc.it

VENDITA

via delle ruote sgonfie, VENDITA via delle catalitiche, via delle ruote sgonfie, via delle catalitiche,

12b tel. 06 55 55 555 12b tel. 06 55 55 555 12b tel. 06 55 55 555 12b tel. 06 55 55 555

ASSISTENZA E RICAMBI via delle ruote sgonfie,

12b tel. 06 55 55 555

via delle ruote sgonfie, via delle catalitiche,

12b tel. 06 55 55 555 12b tel. 06 55 55 555

ASSISTENZA E RICAMBI via delle catalitiche, 12b tel. 06 55 55 555


trentinocommenti

RING di Fiorenzo Degasperi

scempi ed esempi GIORNO DOPO GIORNO IL TRENTINO VIENE CIRCONDATO DALLA VIOLENZA VERBALE

F

orse “l’Urlo” (1893-95, diverse versioni) di Edvard Munch non rappresenta la forza solitaria di una voce che fuoriesce prepotente dal fondo dell’anima. Da quella bocca aperta quasi in maniera spasmodica non fuoriesce niente, rimane aperta, perfino il respiro è sospeso. La bocca spalancata è silenziosa, contorta in una smorfia silente. Il nostro sguardo, seguendo le intenzioni dell’artista norvegese, deve subire un lieve slittamento, e al senso della voce si deve sostituire quello dell’udito. L’elemento fondamentale – sebbene sia difficile discriminare un segno/colore rispetto ad un altro – diventano le mani che occludono con forza le orecchie, che vengono tappate e chiuse ermeticamente. Questo gesto trova una corrispondenza nei vecchi e scrostati muri dei cimiteri: alzati non per tener fuori (gli uomini) ma per tenere dentro (le anime). Il personaggio di Munch, semplicemente, non vuol sentire. Questo spostamento di “senso” è confermato dal recente ritrovamento, da parte di alcuni storici del British Museum di Londra, di una litografia in bianco e nero propedeutica all’Urlo, accompagnata da uno scritto che mette in luce il pensiero che soggiace a quest’opera: ho sentito il grande urlo attraverso la natura. L’idea di questo personaggio che forzosamente si chiude al mondo nasce durante una sua passeggiata lungo un fiordo quando, alzando gli occhi verso il cielo, il suo sguardo s’imbatte in un orizzonte che si tinge di rosso mentre una possente onda avanza verso di lui dal mare. “L’Urlo” incarna lo spaesamento, la disperazione, lo sconforto, il sentirsi solo e abbandonato al cospetto della

10

tmluglio

RING grandiosità dei fenomeni naturali. Questa figura flessuosa, ondeggiante e quasi elastica, incontrata sul molo di legno di un gelido fiordo, è l’opposto della figura “Viandante sul mare di nebbia” di Caspar David Friedrich. Quest’ultimo è meditativo, lo sguardo perso nell’infinito delle pieghe del tempo; quello munchiano cade sotto l’egida del qui e ora. Un lungo preambolo figurato per meglio comprendere quello che oggi provo in mezzo a questo bailamme socialepolitico-culturale, a questo continuo e fastidioso cicaleccio, all’urlo disperato che proviene dalla natura e a cui noi siamo, consapevolmente, sordi. Eppure la gente trentina in passato è stata tradizionalmente famosa per il suo silenzio, per il suo approccio alle cose del mondo all’insegna della discrezione, con un atteggiamento attendista – accompagnato da impercettibili battiti di ciglia e storture di bocca – per meglio ponderare e per meglio capire prima di prendere qualsiasi decisione. Era l’atavica esperienza dell’osservare, trasmessa da secoli di vita in montagna tesa a controllare il gregge, la selvaggina, i cambiamenti repentini del tempo e le alterazioni della terra. E dell’anima. Oggi prevalgono l’urlo, le grida, le bestemmie, l’offesa o, peggio ancora, soltanto lo schiamazzo, dimenticando secoli di cultura, affondando memoria, distruggendo i ricordi e uccidendo l’anima trentina con il suo respiro mitteleuropeo. E più urli e più sei preso in considerazione, e più ti circondano e ti esaltano e esultano. Non si aspetta più il ritorno dell’eco per comprendere se una cosa sia giusta, se valga la pena perseguirla o lasciarla cadere nell’oblio. Non si riescono più a percepire i segnali che la natura ci manda, come dardi infuocati, affinché ci si ricreda su certe politiche turistiche giocate allo sbaraglio sulla pelle dell’ambiente. Che la tempesta Vaia sia una maledizione scagliata dai nostri avi affinché l’uomo trentino si ricreda sulla strada che ha intrapreso? Il primo eclatante e visibile avviso? Siamo intrappolati in un’angoscia senza il conforto dei nostri simili, che si distaccano dalla sofferenza altrui nonostante essa sia così visibile. Addio senso di comunità, addio bene collettivo nato e cresciuto nel rispetto delle rispettive differenze. Per fortuna ci sono i Vigili del Fuoco, i Nuvola, i cori, le bande, e decine e decine di volontari che fanno rete, comunione e solidarietà, a tener alto l’antico senso di reciprocità così presente da tempi immemorabili nella cultura trentina. Giorno dopo giorno il Trentino viene circondato dalla violenza verbale, dall’orrore della parola usata come arma e non come mezzo di comunicazione paritario. Il panorama circostante si sta sempre più imbarbarendo (e degradando) – senza offendere i nostri avi sassoni, cimbri, baiuavari, ecc. –, aumentando ulteriormente la sgradevole sensazione di disagio di chi, in questa terra, ci vive e vuole continuare a sognare, a sperare, a mantenere la promessa di fedeltà ai propri avi. Le urla di chi oggi ricopre ruoli di responsabilità – parola ormai desueta – hanno il potere di disgregare l’identità e ci omologano al vociare bieco e becero dei peggiori mercati.


BOND

NE

MO

TE

O

G

N

FEN FEN 28 luglio 2019

GARA DI FIENAGIONE Ore 9:00 VIOTE Diverse squadre con almeno due donne e non più di due falciatori si sfideranno nel tagliare e rastrellare un prato 10m x 10m! Chi saranno i migliori a riproporre l’antica arte della fienagione? Ore 11:30 PREMIAZIONI

ISCRIZIONI ENTRO IL 23 LUGLIO

www.discovertrento.it/fen-fen

MONTE BONDONE 27 e 28 luglio

Foto di Archivio APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi - D. Mosna

...per riscoprire l’antica arte della fienagione


trentinocommenti

RING di Tiziana Tomasini

di Fabio Peterlongo

a mali estremi VACANZE “ALLARGATE”: SI PARTE CON L’AMICO, MA QUELLO DEL FIGLIO!

E

siste quella fascia d’età – sempre catalogabile nell’accezione più ampia di adolescenza – in cui i figli sono troppo giovani per andare in vacanza da soli e nel contempo troppo grandi per seguire il format vacanziero del periodo infantile. E allora che si fa? Mica si possono lasciare a casa! E poi sono loro che insistono per venire, perché in fondo amano quel braccio di mare, quel panorama azzurro intenso, quel dare pallonate nel fresco della pineta, quelle ore a tuffarsi fino allo sfinimento fisico dal vecchio trampolino di cemento. Insomma, vogliono esserci, ma con un amico. “Ma avete tanti amici lì… non bastano?” provo a controbattere. E in tutta replica, argomentando come giovani filosofi del sociale, ti spiegano che quelli del posto ci sono e non ci sono, i turisti conosciuti l’anno precedente magari non tornano; e poi tu, mamma, hai assolutamente bisogno di rilassarti. E il fratello più piccolo? È semplicemente più piccolo e quindi per definizione dei più grandi un rompiscatole. L’equazione a questo punto è semplice: serve qualcuno con cui divertirsi. Ho scoperto che sono in tanti quelli nella mia situazione di genitore con figli adolescenti. L’estate scorsa ricordo di aver scambiato sul molo di accesso al già citato trampolino due parole con un veneto, attorniato da un discreto numero di adolescenti. “Tutti tuoi?” gli avevo chiesto stupita. No, due i figli, il resto amici. Si era organizzato benissimo. Alloggiava in un bungalow con la figlia femmina e le amiche ed aveva piazzato una grande tenda per i maschi con l’hobby della vita notturna. “Libertà vigilata” l’aveva definita. In cambio degli amici, aveva sapientemente contrattato e suddiviso incarichi e lavori obbligatori di routine, pena la fine anticipata della vacanza: due facevano la spesa, due riordinavano il campo, due apparecchiavano e sparecchiavano e – a turni stabiliti a tavolino – tutti ruotavano per allestire la grigliata serale, dall’accensione dei fuochi alla preparazione di carni e pesci. Insomma, per dirla in modo figurato, ha piantato paletti ben definiti, per sopravvivere. Non gli ho chiesto se si stava divertendo e forse ho fatto bene. Non lo voglio sapere. Intanto devo mettere anch’io, nero su bianco, un contrattino con i miei ragazzi al seguito. No alla discoteca fino all’alba tutte le sere, giretto serale per negozi tutti insieme, almeno un tot di ore gentili con il fratello, parolacce in quantità moderata, auricolari obbligatori per il viaggio. E ubbidienza assoluta. Non so se mi divertirò. Non lo voglio sapere. 12

tmluglio

blues di provincia TRENTO A MISURA DI “DUE RUOTE”? C’È ANCORA DA FARE

P

ercorrere le vie di Trento in bicicletta non è una passeggiata. Tra i principali ostacoli ad una serena “sgambata” per le vie cittadine, c’è il traffico di automobili che resta consistente, per l’abitudine di noi trentini di usare l’auto anche per spostarsi di cinquanta metri. Inoltre, la città resta spaccata in due, con la ferrovia che impedisce un passaggio agevole tra la parte ad ovest e il “corpaccione” del centro cittadino. Tunnel e sottopassaggi fanno il possibile per bypassare questa “muraglia” ferrata, ma “tagliare” da est a ovest le principali direttrici (solo alcune: via Fratelli Fontana, via Lampi, cavalcavia San Lorenzo, via Verdi, l’incubo via Perini) richiede di armarsi della pazienza di Giobbe. Gli attraversamenti pedonali troppo spesso non contemplano un passaggio regolamentato per i ciclisti, che inevitabilmente ne abusano, con legittimo “scorno” dei pedoni. A questo si aggiunge il problema delle ciclopedonali, percorsi comuni tra pedoni e ciclisti, che ormai sono la norma in centro storico, ma non solo. Sono all’ordine del giorno discussioni accese tra ciclisti e pedoni, i primi che legittimamente reclamano il diritto di andare un po’ più veloci dei due chilometri orari e di non essere costretti a interrompere costantemente la loro marcia, finendo spesso per scendere dal veicolo per portarlo a mano; i secondi che non vogliono essere oggetto delle scampanellate del ciclista innervosito. Il tutto a discapito della reciproca sicurezza: nel centro di Trento, per girare in bici occorre fare prima numerose sedute di meditazione trascendentale, al fine di non farsi travolgere dal “nervoso”. C’è da dire che i tentativi dell’amministrazione comunale di affrontare questi disagi hanno portato dei risultati: la zona ciclabile “storica” che dal lungo Adige si sviluppa anche attorno alle Albere è piacevole e pratica. (Anche se qualche lampione nella zona a sud del ponte di Ravina non guasterebbe). Inoltre, a differenza di una decina d’anni fa, oggi è perlomeno possibile attraversare la parte pianeggiante della città nella sua quasi interezza senza doversi quasi mai spostare sulla strada “normale”. Di recente sono state inaugurate nuove tratte di pista ciclabile separata e distinta dal tracciato pedonale (via Vittorio Veneto). In una recente dichiarazione rilasciata al quotidiano Trentino, il consigliere comunale Michele Brugnara (Pd) ha dichiarato: «Le piste ciclabili vanno fatte bene, spesso le ciclopedonali rappresentano un rischio. Le biciclette devono stare giù dal marciapiede, “a raso”». Insomma, la consapevolezza c’è e i passi in avanti da fare sono chiari. Ma la città a misura di “due ruote” è un traguardo ancora non conquistato.


1000 BOOSTERJET

Anche

4x 4

DRIVE 4 FUN NUOVA SUZUKI VITARA, È ORA DI DIVERTIRSI.

• NUOVI MOTORI TURBO BOOSTERJET • NUOVO DESIGN • INTERNI RINNOVATI • SISTEMI DI GUIDA SEMI-AUTONOMA • TECNOLOGIA SUZUKI 4X4 ALLGRIP

Tua da

17.900*€ con tutto di serie

Consumo ciclo combinato gamma Vitara in l/100km: da 5,3 a 6,3 (NEDC correlato), da 6,1 a 7,7 (WLTP). Emissioni CO₂ in g/km: da 121 a 143 (NEDC correlato), da 139 a 174 (WLTP). *Prezzo promo chiavi in mano riferito a Nuova Vitara 1.0 Boosterjet 2WD Cool (IPT, PFU e vernice met. 31/07/2019 esclusi) in caso di permuta o rottamazione, presso i concessionari che aderiscono all’iniziativa e per immatricolazioni entro il XX/XX/XXXX.

Seguici sui social e su suzuki.it


trentinocommenti

RING di Stefano Margheri

caninamente QUANDO IL CUCCIOLO FA I BISOGNI IN CASA E VOGLIAMO FARGLI CAMBIARE IDEA

U

na delle priorità manifestate da coloro che decidono di farsi affiancare da un giovane amico riguarda l’insegnargli a rilasciare i propri bisogni all’esterno dell’abitazione. Non di rado, infatti, il problema maggiore consisterà nel ritrovarsi a pulire deiezioni e pipì rilasciate dal cucciolo dentro le mura domestiche, persino più volte al giorno, andando così a creare un certo disagio all’interno della stessa famiglia di adozione. Ebbene, il sistema migliore per evitare che ciò accada sarà osservare due principi fondamentali consistenti nel prevenire e nell’anticipare. In primo luogo, dovremmo chiederci per quale motivo il nostro amico potrà decidere di rilasciare quanto dovuto proprio in casa, a maggior ragione se avremo passato diverse ore all’esterno in attesa del fatidico evento. La risposta si troverà nelle modalità attraverso le quali il nuovo arrivato conoscerà il mondo che lo circonda, posto che l’essere immersi in ambienti fatti di immagini, suoni e odori, porterà il livello di curiosità a tale elevazione da far dimenticare a chi abbiamo accanto di dedicarsi alle necessità fisiologiche. In altre parole, un cucciolo esposto agli stimoli presenti negli contesti urbani e rurali si sentirà talmente coinvolto da non essere in grado, tramite un adeguato comportamento esplorativo, di destinare una parte delle energie al compimento dei bisogni. I suoi livelli di attenzione nei confronti di tutto ciò che è nuovo produrranno un effetto “anticoligernico”, impedendo a sfinteri e vescica di rilassarsi a dovere. Di conseguenza, rientrato nella “zona di comfort” casalinga, egli riuscirà finalmente a trovare un giusto grado di rilassamento, dedicandosi così agli aspetti igienici. Per contrastare una siffatta abitudine, il primo suggerimento sarà quello di creare una corretta “routine” volta ad ottenere l’espletamento degli stessi bisogni in luoghi appropriati. È bene ricordare che un cucciolo di otto-dieci settimane presenterà un livello di resistenza fisiologica che andrà, in condizione di veglia, dai sessanta ai settantacinque minuti; in questo modo, ideale sarà accompagnarlo all’esterno ogni due/tre ore, stando attenti ad intervenire con tempismo ogni qualvolta egli si sarà svegliato dal sonno notturno o dai frequenti riposini giornalieri. Messo il guinzaglio, e giunti in prossimità dell’abitazione, attenderemo per circa due minuti lo svolgimento delle operazioni, evitando di interagire con lui, di incitarlo, 14

tmluglio

RING o di giocare assieme. Al contrario, lasceremo che il naso percepisca le numerose emanazioni presenti sul terreno, essendo questa azione il presupposto per il fare i bisogni. In tale breve lasso di tempo, rimarremo nella medesima zona prescelta, giacché un continuo spostamento rischierà di riattivare le reazioni di studio dell’ambiente. Ulteriore suggerimento riguarderà il non rimanere fermi, quanto piuttosto dedicarsi a brevi passi circolari. Ad avvenuta minzione, o evacuazione, lo loderemo quasi ci trovassimo dinanzi ad un’impresa straordinaria, dispensando in aggiunta un gustoso boccone. Se tale compimento sarà coinciso con il momento della passeggiata, ci dedicheremo ad essa, mentre in caso contrario ritorneremo tra le mura domestiche. In mancanza, invece, di una giusta risposta di rilascio, faremo ritorno a casa evitando di lasciare il piccolo in totale liberà; basterà, piuttosto, sederci sul divano con il mantenimento del guinzaglio, in modo da avere il nostro compagno alquanto vicino; trascorso circa un minuto, ritorneremo all’esterno per una nuova e paziente attesa. Per le leggi della fisiologia, così facendo, gli consentiremo di trasferire l’attenzione esclusivamente sullo svuotamento, senza venire distratto da chissà quali eventi imprevedibili. Per quanto questa procedura possa apparire faticosa, in breve tempo il nostro amico avrà imparato a collegare le necessità evacuative con lo stare all’esterno, escludendo ogni pericolosa deviazione al tema proprio dentro casa. D’altra parte, se si verificasse qualche incidente di percorso, non dovremo cadere nella tentazione di sgridarlo, né tanto meno di punirlo; infatti i vecchi sistemi del muso nella pipì, o del giornale arrotolato, non faranno altro che accrescere ansia e confusione, senza nulla insegnare circa le nostre intenzioni. Alla peggio, potrà accadere che il nuovo arrivato associ il divieto di “sporcare” in casa alla nostra presenza, provvedendo a farlo ugualmente ogni qualvolta capirà di non trovarsi sotto controllo. Di scarsa efficacia saranno, poi, le c.d. “traversine”, ossia quei pannoloni rotolabili sopra i quali potranno essere espletate le azioni di svuotamento; esse saranno, infatti, in breve tempo collegate al pavimento sottostante, andando così il nostro amico a “generalizzare” il comportamento richiesto anche al di fuori dei confini prescelti. Un valido suggerimento sarà anche quello di sottoporre a specifico segnale il fare i bisogni, così da far collegare quest’ultimo compimento ad una parola specifica. Questa modalità di “battezzare” l’esecuzione ci consentirà di richiederne l’effettuazione anche in situazioni di emergenza, come nelle giornate di pioggia o in caso di spostamento in luoghi sconosciuti durante i periodi di vacanza. Egli, udito il “codice”, rilascerà quanto dovuto, certo delle lodi e dei premi che ne seguiranno. Infine, l’impiego di tali tecniche di insegnamento alla “toilette” sarà, altresì, utile nei casi di soggetti adulti rimasti privi di precedenti e corrette abitudini. lamiaellie@gmail.com


ITINERARI FOLK 2019

edizione

ORE 21.30 TRENTO CORTILE CRISPI BONPORTI venerdì 5 luglio

LÚCIA DE CARVALHO (Angola - Francia)

© Julien Intile

lunedì 8 luglio

MARIEL MARTÍNEZ & FABIAN CARBONE TANGO ENSEMBLE (Argentina - Spagna)

venerdì 12 luglio

PATRIZIA LAQUIDARA & CQQCTR (Italia)

lunedì 15 luglio

SUREALISTAS (Argentina - Italia)

lunedì 22 luglio

PUERTO CANDELARIA (Colombia)

venerdì 26 luglio

TOSCA (Italia)

lunedì 29 luglio

QWANQWA (Etiopia - USA)

venerdì 2 agosto

ANA CRISMÁN (Spagna)

lunedì 5 agosto

HEVIA (Spagna) venerdì 9 agosto

LOS PACHAMAMA (Messico)

Biglietti intero euro 5 • ridotto euro 3 (under 15) Prevendite Casse Rurali del Trentino Il giorno del concerto presso il Cortile Crispi Bonporti dalle ore 20.30

ORIZZONTE LATINO

L U G L I O | AG O S TO Centro Santa Chiara

CENTRO SERVIZI C ULTURALI S C A N TA

H I A R A

INFO Centro Servizi Culturali S. Chiara Trento, Via S. Croce 67 pinfo@centrosantachiara.it www.centrosantachiara.it

csc_trentino @CentroSChiara

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

COMUNE DI TRENTO

Ministero per i beni e le attività culturali

leggi sul sito

In caso di pioggia i concerti si svolgeranno al Teatro Auditorium

#itinerarifolk

G

32a

Acquista online primiallaprima.it


RING

trentinocommenti

RING di Silvia Tarter

di Denise Fasanelli

verde ostinato FOTOGRAFIE DELL’ESTATE: SEMPRE PIÙ È URGENZA CLIMATICA

M

entre siamo intenti a goderci il caldo estivo, pensando a tintarella e vacanze, non ci accorgiamo di quanto stia succedendo al nostro pianeta. Un esempio emblematico dell’andamento della stagione è lo scatto fornito dall’istituto meterologico danese a giugno, relativo alla situazione attuale in Groenlandia: l’immagine mostra un gruppo di Husky trainare una slitta di legno su una superficie fusa, un pantano di acqua e ghiaccio che costringe gli animali con le zampe immerse in acqua. Ogni estate parte del ghaccio che forma la gigantesca isola si fonde, ma quest’anno, a causa delle altissime temperature e della frequenza con cui si sono rivelate più alte della media stagionale, si sono già perse 2 miliardi di tonnellate di ghiaccio. E infatti, mentre in Europa, Italia compresa, a maggio si sono registrate temperature da fine inverno, al Polo Nord paradossalmente la temperatura è stata più alta della media, cosa che ha provocato appunto anche l’inusuale abbassamento delle temperature da noi. Altra immagine emblematica di questo inizio stagione è poi quella dell’orso polare che ha raggiunto la città di Noril’sk, nella Siberia settentrionale, in cerca di cibo. Una realtà che si sta verificando sempre più spesso nei remoti centri abitati del Nord della Russia, a causa della crescente modificazione dell’habitat naturale di questi animali, che li vede costretti a spostarsi per sopravvivere. Non sono solo gli animali a diventare vittime dei mutamenti del clima impazzito. In questo momento in India milioni di persone stanno vivendo una gravissima crisi idrica: a Mumbai l’acqua viene razionata da fine maggio; in 35 delle dighe più grandi del paese non ne è rimasta infatti neppure una goccia. Le temperature delle ultime settimane sono state roventi arrivando a sfiorare i 48°, a Dehli, e persino i 50° nel Rajastan, costringendo migliaia di villaggi a dichiarare lo stato d’emergenza e migliaia di persone ad evacuare. Una situazione drammatica, anche per le aggravate condizioni igienico sanitarie dovute all’insorgere di infezioni, contaminazioni e problemi di disidratazione; per non parlare poi dei danni enormi per agricoltura e allevamento. Mi fermo qui, ma si potrebbe continuare a lungo ad elencare le cartoline emblematiche di questo inizio estate. Forse però, tra uno scatto e l’altro di gambe in posa “wurstel” , selfie in bikini e code infinite sulle autostrade anche noi potremmo iniziare a prendere atto di quanto sta accadendo; senza farci prendere da ansia catastrofica naturalmente, ma con una presa di coscienza seria e responsabile, che ci porti a riflettere profondamente sul nostro modo di agire quotidiano e sulle conseguenze delle singole scelte che compiamo. A cominciare, magari, proprio dall’organizzazione delle nostre ambite vacanze...

16

tmluglio

lost in glocal IL BUCATO DELLA BIANCA

L’

unica cosa che si muove sui prati del paesello di montagna dopo il pranzo, quando il sole brucia più che altrove, non concede ombre e le nuvole sembrano andate a fare una pennichella, quando il cielo è azzurro e fermo, la luce accecante e i prati di un verde abbagliante, quando nemmeno si ode il cinguettare degli uccelli: sono i panni stesi della Bianca. L’aria frizzantina li smuove leggermente a disegnare geometrie perfette accanto alla catasta della legna, sul filo tirato tra i due pali perpendicolarmente alla casa ocra con gli scuri verdi. Tovaglie bianche e rosse, strofinacci e grembiuli a righe, lenzuola e asciugamani bianchissimi che spandono un delizioso profumo di sapone di marsiglia tutto intorno, accarezzando le ortensie minuziosamente curate ed ordinate del giardino, mentre l’unico suono udibile è il canto di qualche grillo e, raramente, il rotolare delle gomme di un’automobile che attraversa la vallata in lontananza. L’anziana donna se ne sta all’ombra del ciliegio, anche se non è quello il suo nome, tutti la chiamano Bianca in paese, come la biancheria che da decenni stende nel suo giardino, dietro l’alberghetto, alle dipendenze del quale le donne della sua famiglia si occupano della pulizia delle stanze da un paio di generazioni e che, nel mese di luglio, si popola di famigliole in fuga dalle zone metropolitane. La Bianca, che tutti i villeggianti stupisce con il profumo dei suoi panni, con quel bianco candido come la neve e per la quale l’albergatore ha deciso di non convertirsi alle asciugatrici moderne, è una vera e propria istituzione qui. Seduta sulla sua vecchia sdraio cordonata, gode di quell’unico momento di quiete e del profumo del bucato, si rivede bambina tra le ombre dondolanti di federe e lenzuola, dietro le case in pietra, dove sua madre raccogliendo il bucato da grandi ceste lo disponeva sui fili che attraversavano i suoi giochi nelle ore della canicola. Quando ancora il profumo dell’erba tagliata e le note aspre del letame la facevano contenta di starsene avvolta in quel profumo fresco ad osservare un riflesso dorato sulle lunghe vesti di sua madre, mentre i suoi fratelli riposavano prima della ripresa del lavoro nei campi e lei poteva giocare con le mollette senza che nessuno la pizzicasse dispettosamente. Se ne sta seduta sotto il vecchio ciliegio, più vecchio di lei ma ancora buono a far qualcosa, in una giornata pigra e piacevole, pensando a quante cose potrebbero raccontare i “suoi” panni stesi. Una storia semplice la sua: fatta di stanze da pulire e riassettare, biancheria, fili, sapone di marsiglia e mollette. Fatta di nipoti e bambini, di madri, zie, amori stagionali, estati sempre troppo brevi, addii annunciati e ritorni di amici attesi come una fresca brezza nel bel mezzo delle giornate estive più calde.


G

Promozione valida fino al 31 luglio 2019 Promozione valida fino al 31 luglio 2019


trentinoildialettoinforma di RENZO FRANCESCOTTI

il dialetto in-forma È CREPÀ ‘L’ALVARO, MA NO L’AVARIZIA

D

al latino crepare sono derivati i termini italiani “crepa”, ”crepare” (fendere, spaccare, incrinarsi, morire), ”crepitìo”, “crepitare” ecc. È uno di quei verbi o sostantivi che vengono definiti onomatopeici, vale a dire che col loro suono imitano quello della cosa a cui si riferiscono. Di parole onomatopeiche, nella nostra lingua, che è tra le più musicali del mondo, ce ne sono molte: divertitevi a trovarle e poi magari me ne riferite… Crepa, sostantivo, c’è anche nei nostri dialetti trentini, e come verbo all’imperativo; così come ci sono altri termini con la stessa radice come crepàz, crepapanza, crepacòr, screpenar (rompere), screpezar (crepitare, tuonare). I Crepàzi (crepacci) appaiono nella famosa canzone Sui monti Scarpazi, a rimare con “Scarpazi”, che sono notoriamente monti dove d’inverno si va con enormi scarponi, o si resta a casa se non si hanno. Mai ai nostri vecchi, che allora erano giovani, nella Grande Guerra, gli infilarono per forza gli scarpazi mandandoli a combattere. Morirono in tanti. Anche mio nonno Domenico, detto Minco, che aveva 42 anni e si racconta che facesse eroiche azioni per affrettare la fine della guerra iniziata da qualche settimana ed essere a casa per la vendemmia. Aveva lasciato a casa una moglie di 29 anni, dai capelli biondi e gli occhi azzurri, la più bella di Garniga. Non fu mai ritrovato: crepato e sparito per sempre in un crepàz… Nella Russia della Grande Guerra in troppi sono crepadi en guera, crepadi dala fam, crepadi dale fadighe, crepadi dal fret. Si può anche crepar dal rider, o morire di indigestione perché si è mangiato a crepapanza. Anche se è da stupidi. ”E l’avarizia, sior professor?” “L’avarizia, cosa?”

“L’avarizia, crèpela o nò? Secondo mi, anca se i dis ‘crepi l’avarizia!, no la crepa mai. È crepà l’Alvaro, che i lo ciamava l’Avaro, ma l’avarizia l’è pu viva che mai: la mare dei avari l’è sempre incinta!” “E chi era questo Alvaro, dal nome insolito?” “Un che el cavava la pèl ai pioci, pensando che la podess servir. Un che no l’ha mai pagà ai altri en cafè en tuta la só vita. Un che el cafè no ‘l se lo feva gnanca en ca’ co la moka. Un che el gaveva da che dir con tuti, che i ghe augurava ‘crepa!, i ghe augurava che ghe vegniss en crepón, ma elo no ’l moriva mai…”. ”Ma sua moglie cosa diceva?” “No ‘l s’era mai sposà per no spender”. ”Ma una casa ce l’aveva?” ”Sì. El gaveva anca campi che ’l fiteva, ogni an a zent diversa per via che ‘l finiva col beagar con tuti. La ca’ l’era piena de crepe. Tuti i pensava: crepa! Ogni an la só ca’ la gaveva pu crepe, ma no la crodava mai. Anca lu no ‘l crepava mai…”. “Ma alla fine è morto, come succede a tutti. A quanti anni è morto?” “Savérlo… No è vegnù fora nessun aviso, nessun necrologio. Se credeva che no ‘l gavessa parenti; ma ala fin, per l’eredità, è saltà for nipoti da tute le bande: come i sbovi dale crepe de na vecia ca’ quando che se empizza la luce!” “Alla fine, s’è saputo quanti anni aveva?” “Penso che el fussa sui novanta…”. “E come è morto?” ”I ha dit che en dì, no se sa come, l’ha cognèst pagarghe a un en cafè. E l’è mort dal crepacòr…” renzofrancescotti@libero.it

18

tmluglio


trentinoarte di ROBERTO PANCHERI

taccuino d’arte I TESORI DI CASTEL COREDO La storica dimora apre per la prima volta le sue porte ai visitatori

C

astel Coredo non ha l’aspetto di un castello medioevale: è un austero palazzo signorile, che sonnecchia indisturbato in cima a un colle, nascosto alla vista da un folto bosco. Dell’antico maniero, documentato fin dal 1291, non rimane traccia: il complesso fu rimaneggiato nel XV secolo per volere del principe vescovo Giorgio Hack e affidato di volta in volta a un capitano. Nel 1477 il castello venne occupato dai contadini in rivolta e nel 1611 fu completamente distrutto da un incendio. L’attuale edificio risale al 1726, data che si legge sopra il portale d’ingresso, accompagnata dallo stemma di Sigismondo Nicolò Coreth: a quest’ultimo personaggio, cavaliere del Sacro Romano Impero, si deve la ricostruzione del palazzo nelle forme attuali e il ritorno del feudo nelle mani del suo casato. Il compatto edificio a tre piani è tuttora di proprietà dei conti

Coreth zu Coredo und Starkenberg, che furono elevati al titolo comitale nel 1772 da Maria Teresa d’Austria. Grazie a un accordo stipulato tra la famiglia Coreth e l’APT della Val di Non, dal mese di giugno il castello ha aperto per la prima volta le sue porte ai visitatori, rivelando al pubblico una collezione d’arte di notevole interesse e non poche curiosità legate alla storia del casato. Come vuole la tradizione nobiliare, l’atrio è adorno di trofei di caccia. La prima opera d’arte che s’incontra salendo ai piani superiori è un’antica icona su fondo oro, che riproduce il modello grecocretese della Madre della Consolazione. Gli ambienti del piano nobile si articolano intorno a un grande salone a doppia altezza, sul quale si affaccia un orologio. Il soffitto è sorretto da una rete di spessi costoloni e le pareti sono interamente ricoperte da ritratti databili tra il XVI e il XVIII secolo: raffigurano gli antenati dei

Castel Coredo

Coreth e alcuni loro congiunti appartenenti ad altre nobili famiglie trentine e tirolesi. Si riconoscono inoltre le effigi di vari esponenti della Casa d’Asburgo, tra cui l’imperatore Giuseppe I, l’imperatrice Maria Teresa e suo figlio Giuseppe II da bambino. Dal salone si accede alla sala da pranzo, arredata con un grande tavolo da banchetto e altri mobili ottocenteschi. In un angolo è collocato un busto del conte Giovanni Battista Ceschi, che fu Gran Maestro dell’Ordine di Malta. Da questo ambiente si passa al salotto, alle cui pareti si ammirano dipinti di genere del XVIII secolo. L’antistante studiolo è riscaldato da una bella stufa a olle di Sfruz. Seguono due stanze da letto: nella prima si notano delle nature morte floreali e un ritratto di Beatrice Cenci, copia da Guido Reni; nella seconda sono appesi dipinti ottocenteschi di Giovanni Pock e Bartolomeo Bezzi. Conclude il percorso di visita la biblioteca, un intimo ambiente dotato di camino in pietra, sopra il quale è esposto un diploma recante la firma dell’imperatrice Sissi. In un angolo è visibile anche un vecchio grammofono. Una delle rarità esposte nel castello è uno scritto autografo dell’arciduchessa Maria Antonietta d’Austria, futura regina di Francia: si tratta di una dedica alla contessa Leopoldina Coreth nata Brandis, sua dama di compagnia. Era il 28 marzo 1768 e la Rivoluzione francese ancora lontana.

Il salone delle feste con i ritratti degli antenati 19

tmluglio


A cura ufficio P.R. SETA S.p.a. - Concessionaria di pubblicitĂ

18010203

18010203

18010203 18010203

18010203 18010203 18010203

18010203


Diretto da: Paolo Curcu [ paolo@trentinomese.it ] In redazione: Pino Loperfido, Cristina Pocher [ info@trentinomese.it ] Hanno collaborato a questo numero: Susanna Caldonazzi, Paolo Chiesa, Lara Deflorian, Fabio De Santi, Fiorenzo Degasperi, Denise Fasanelli, Renzo Francescotti, Claudio Marchesoni, Stefano Margheri, Sandra Matuella, Francesca Mazzalai, Roberto Pancheri, Fabio Peterlongo, Silvia Tarter, Nicola Tomasi, Tiziana Tomasini, Daniele Valersi Progetto grafico: Fabio Monauni

[ fabio@curcugenovese.it ]

Redazione: Trentino Mese Via Missioni Africane 17 38121 Trento Tel.  0461.1924988 Editrice: Curcu Genovese S.r.l. Via Missioni Africane 17 38121 Trento Tel.  0461.1924988 Concessionaria Pubblicità: S.E.T.A. Società Editrice Tipografica Atesina S.p.A. Via Sanseverino, 29 - 38122 Trento Tel. 0461.934494 Stampa: Litotipografia Alcione Lavis (TN) Registrazione Tribunale di Trento n. 536 - 21 dicembre 1991

SOMMARIO LUGLIO 2019 Ring

tm tm

6 COMMENTI 16 IL DIALETTO INFORMA 17 TACCUINO D’ARTE

Attualità 20

IL CONTE SPAUR RACCONTA

28

IO,LA LUNA E... IL MUSEO

26 32 36 40 44 48 52 56 58

API: UNA VITA DI DOLCEZZA IL VIAGGIO “COOPERATIVO” ROCCOLI, LACCI E VISCHIO LE MINIERE DELLA VAL RIDANNA LORENZO HOLNEIDER DALLA MONTAGNA ALLA TAVOLA AUGURI SEBESTA SIMMETRIA DEL MINIMALISMO SPECIALE LAGHI DEL TRENTINO

Panorama

66 BOLZANO DANZA 68 MAIA FESTIVAL 69 ARTE AL BUONCONSIGLIO 70 I SUONI DELLE DOLOMITI 71 OMAGGIO AD UN MITO 78 DRODESERA 80 ALA CITTÀ DI VELLUTO

Giorno per giorno COME ABBONARSI:

(un anno, 12 numeri a Euro 36,00) A mezzo BONIFICO BANCARIO CASSA RURALE DI TRENTO IBAN IT74 N083 0401 8040 0000 3378 540 PAYPAL: info@curcugenovese.it specificando “Abbonamento a TrentinoMese” BOLLETTINO POSTALE c/c N. 1040747758 Curcu Genovese TM Via Missioni Africane 17 38121 TRENTO DIRETTAMENTE PRESSO L’UFFICIO ABBONAMENTI Via Missioni Africane 17 Trento Tel. 0461.1924985 ufficioabbonamenti@trentinomese.it

I Suoi dati saranno trattati per dar corso al suo abbonamento; il conferimento dei dati è necessario per perseguire la finalità del trattamento; i Suoi dati saranno trattati con modalità manuali, informatiche e/o telematiche e non saranno diffusi. Lei potrà rivolgersi (anche telefonicamente) al Servizio Privacy presso il titolare del trattamento per esercitare i diritti previsti dall’art. 7 del D.lgs 196/03. Titolare del trattamento dei dati è la CURCU GENOVESE S.r.l., Via Missioni Africane 17 - 38121 Trento Tel 0461.1924988. AVVISO AI LETTORI La scelta degli appuntamenti è a cura della redazione. La redazione non è responsabile di eventuali cambiamenti delle programmazioni annunciate.

82 MOSTRE 86 APPUNTAMENTI DEL MESE

Scoop&news 98 102 103 105 106 109 110

I MATRIMONI DEL MESE MEZZACORONA LANCIA “MUSIVUM” MUSICALLY, LA VOSTRA MUSICA PRIMAVERA DELLA TERZA ETÀ FUMAGALLI ALLA LOCANDA MARGON “OBIETTIVO CASA MIA” ODE PER IL “SOCIALE”

Rubriche

110 LIBRI E LIBRERIE 112 LA RICETTA 113 #TRENTINOMESE CONTEST

info@trentinomese.it www.trentinomese.it 21

tmluglio


trentinoattualità

Ulrico Spaur e Castel Valer

È L’ULTIMO ABITANTE DI CASTEL VALER, GIOIELLO ARCHITETTONICO INCASTONATO NELLA VALLE DI NON. ULRICO SPAUR CI ACCOGLIE NEL MANIERO E CE NE MOSTRA LE NUMEROSE MERAVIGLIE, RACCONTANDOCI LA STORIA DELLA SUA FAMIGLIA E DEI SUOI AVI. GLI CHIEDIAMO ANCHE DEI FANTASMI E LUI CI INVITA A RECARCI IN UNA CERTA STANZA... LA MAGIA DEL PASSATO TRAVOLGE COL SUO FASCINO SENZA TEMPO.

22

tmluglio


trentinoincontri

IL RACCONTO DEL CONTE

di Pino Loperfido

L

o confesso. Quando arrivo nel paese di Tassullo non posso non pensare di essere improvvisamente diventato l’agrimensore K., il protagonista del celebre romanzo “Il castello” di Franz Kafka. In un allegro (e un po’ puzzolente) via vai di trattori, mi infilo in un bar per prendere un caffè e chiedere qualche informazione sul maniero che sovrasta il centro abitato noneso e sul

suo unico abitante, il Conte Spaur, appartenente all’unica linea di discendenza superstite delle 7 originarie dell’antica famiglia tedesca. Gli avventori mi descrivono il luogo con dovizia di particolari, mi indicano la strada d’accesso, quindi provano a capire quale sia il motivo della mia visita mattutina. “Sono un giornalista” confesso. Devo intervistare il Conte. Beh,

è normale, commentano... Oramai non si può più parlare di Valle di Non senza parlare di Castel Valer. Per il Presidente dei castelli medievali europei, questa costruzione è la numero uno, per stato di conservazione, per preziosità e rarità dei beni contenuti e per molti altri aspetti. Vista da lontano, invece, non appare imponente come invece è realmente, pare davvero camuffarsi 23

tmluglio


trentinoincontri

GLI SPAUR E L’ARCHIVIO PROVINCIALE

L’

archivio dei conti Spaur di Castel Valer, dichiarato di notevole interesse storico nel 1964 e acquistato dalla Provincia autonoma di Trento nel 2012, è un importante complesso documentario costituito da 1459 unità archivistiche, fra cui 619 pergamene (la più antica del 1285), 114 registri e un epistolario di circa 7.000 lettere, dal secolo XVI fino al primo Novecento, per un complesso di circa 15 metri lineari di documentazione. Gli Spaur, nominati nel 1464 baroni dell’impero e nel 1658 conti, rappresentano uno dei casati più illustri dell’intero Tirolo storico; signori delle giurisdizioni di Spor, Flavon e Fai-Zambana, furono proprietari di un vasto patrimonio di beni e di diritti. Dalle fila di questa famiglia emersero vescovi (di Trento, Bressanone, Vienna, Salisburgo, Gurk), ecclesiastici di alto rango (canonici dei capitoli di Trento, Bressanone, Salisburgo; badesse di vari conventi), esponenti di spicco dell’amministrazione sia locale sia centrale (consiglieri dell’Imperatore e del Governo di Innsbruck, governatori di Veneto e Lombardia, capitani all’Adige, vicari delle valli di Non e Sole), militari di grado elevato, giudici. Il complesso documentario in questione si riferisce a uno dei rami del casato Spaur, quello residente appunto a Castel Valer, che ebbe origine nella seconda metà del Cinquecento; l’archivio comprende, nella porzione più antica, importanti testimonianze su altre linee familiari, in particolare quella di Sporminore. Si tratta di un fondo particolarmente significativo per la storia dell’ampio territorio sul quale gli Spaur detennero possessi e diritti: dai territori di Tassullo, Flavon, Terres, Sporminore, all’intera valle di Non, alla piana Rotaliana (Mezzocorona, Mezzolombardo, Zambana), all’altopiano della Paganella (Spormaggiore, Molveno, Cavedago), alla città di Trento, alle zone di Termeno e Cortaccia, al Burgraviato e alla val Venosta (Lagundo, Merano, Ciardes, Castel Montechiaro/Lichtenberg), alla città di Bolzano nonché ad altre aree degli attuali Alto Adige, Tirolo austriaco e Baviera.

LA TORRE OTTAGONALE PIÙ ALTA

C

astel Valer è un castello medievale situato nei pressi del paese di Tassullo in Val di Non, ai piedi delle Dolomiti di Brenta. L’edificio è costituito da due manieri medioevali di origine romana, come testimoniano i diversi ritrovamenti archeologici che si sviluppano attorno alla torre ottagonale di granito, alta 40 metri e considerata la torre più alta del Trentino. Il castello ha quasi 100 stanze, alcune riccamente decorate come la Sala degli Stemmi o le Sale Madruzziane. Le cinte murarie seguono il modello ottagonale della torre principale e racchiudono al loro interno il Castel di sotto, edificio più antico risalente al XIV secolo, e il Castel di sopra, del XVI secolo. All’interno del castello è presente anche una cappella consacrata a San Valerio, all’interno della quale si trova un ciclo di affreschi dei fratelli Baschenis. Dal 1368 il castello è proprietà della famiglia Spaur che lo abita tutt’ora. Dal 2017 è possibile accedere al maniero solamente tramite visita guidata.

24

tmluglio

nel territorio, come una bella donna che fa di tutto per celare il proprio fascino. Il mastio è il più alto del Trentino, l’unico a forma ottagonale dell’intero arco alpino. L’intero complesso architettonico è formato in realtà da due strutture: la più antica, risalente al XIV secolo, denominata “Castel di sotto”, e l’altrettanto antica, ma del XVI secolo, struttura di “Castel di sopra”. Insomma, una vera e propria cittadella fortificata nella quale pare sia facile perdersi: sia con la mente, sia in senso stretto. Eccolo il Conte Ulrico Spaur, imponente, con portamento elegante, agile nonostante il bastone. Mi fa accomodare in una delle ottanta sale presenti, giusto accanto alla gabbia del loquace pappagallo Archie, che continua a ripetere cose imitando la voce del suo titolato padrone. Ci si aspetterebbe che il Conte viva da sempre a Castel Valer, ed invece è nato a Milano nel 1940, dato che suo padre dirigeva le Assicurazioni Pace. Non fa a tempo a nascere che la famiglia è costretta a scappare in Renon, sopra Merano, a casa dei nonni, in seguito alla dichiara-


trentinoincontri zione di guerra del 10 giugno. Il nonno Volmaro era stato un ufficiale austriaco, impegnato in guerra per tutta la durata del primo conflitto mondiale, quando il Castello venne requisito dall’esercito. Finisce la guerra, con l’esito che sappiamo. “Mia nonna scriveva che fino al Brennero tutto andava bene. Ma già a Bolzano si vedevano facce strane”. Sì, insomma, erano arrivati gli italiani. Ciononostante, gli Spaur possono tornare a castello. È tutto a posto, a parte qualche stufa a olle spaccata e parte dell’argenteria sparita. Si capisce che nei ricordi di Ulrico occupa un posto particolare lo zio Pietro, ufficiale degli alpini, caduto in Russia nel 1943. Pare abbia salvato i suoi uomini gettandosi sulle mitraglie russe. La sua camera è rimasta esattamente così come lui la lasciò quel giorno del 1943, quando poggiò il sigaro sul posacenere dicendo “questo lo finisco dopo”. E invece non tornò mai più. Valeva la regola che i primogeniti delle famiglie di alto rango fossero prelati, diplomatici o militari. Il papà del nostro Conte, fratello maggiore di Pietro, non intraprese nessuna di queste tre strade. “Aveva un’indole un po’ ribelle. Voleva guadagnarsi da vivere per conto suo. E voleva andarsene in città”, ricorda Ulrico.

Quindi divenuto manager, conosce a Berlino la tredicenne Elisabetta, figlia della baronessa Welzer, che diverrà sua moglie. Sposa la bellissima fidanzata nel 1938. Lei è identica ad Ingrid Bergman. La bellezza non si è fatta mai desiderare in questa famiglia. Dal canto suo, Ulrico viene messo a studiare dai rigidi francescani. Il Conte Spaur si iscrive a Giurisprudenza, ma capisce subito che non è la sua strada. O meglio, la città felsinea offre troppe distrazioni. Così si sposta a Monaco, presso la locale facoltà di Economia e Commercio. Non arriva alla laurea perché riceve una proposta troppo allettante da un grosso Fondo di Investimento americano che sta cercando nuovi clienti

in Europa. Come andavano gli affari? “Il primo anno abbiamo raddoppiato il fatturato…”. Erano gli anni Cinquanta del Novecento, e al castello c’erano ancora gli anziani nonni. Saltuariamente Ulrico Spaur ci tornava, spesso solo per un saluto. Per le vacanze la famiglia continuava a preferire la residenza del Renon. Il papà abitava a Milano, dove dalle finestre del suo ufficio di Piazza Cavour vide Indro Montanelli cadere sotto i colpi delle Brigate Rosse. Aveva anche un ufficio a Bolzano, città nella quale trascorrerà gli ultimi anni della sua vita all’Hotel Grifone, Piazza Walther, stanza 104. “Noi eravamo a Merano, ma lui lo vedevamo molto raramente. Non

25

tmluglio


trentinoincontri

1565: GLI SPAUR E L’EUCARESTIA

M

erita una menzione la vicenda che coinvolse, a partire dal 1565, i coniugi Giovanni Gaspare Spaur ed Elisabeth von Eck che il cardinale Cristoforo Madruzzo, l’ospite del Concilio di Trento, voleva allontanare dal Principato vescovile di Bressanone, a cui era pure all’epoca preposto, perché richiedevano di continuare ad avvicinarsi all’eucaristia nelle due forme del pane e del vino. Questa pratica legata alla celebrazione della messa era rimasta cara in Tirolo e Oltralpe a laici di diversa estrazione sociale che erano stati influenzati dalle dottrine evangeliche e luterane. Dopo lunghe discussioni e ripetuti rinvii dettati da pressioni politiche, i padri conciliari riuniti a Trento, per tentare di confinare quanto più possibile l’influenza del protestantesimo, decisero di riservare la pratica di assumere il calice con il vino oltre che l’ostia, ovvero il pane come simboli del sangue e del corpo di Cristo nel corso della celebrazione liturgica, ordinariamente al solo sacerdote celebrante.

VISITE GUIDATE ED EVENTI PRIVATI

I

l castello è aperto alle visite guidate e per eventi privati. In estate è aperto tutti i giorni con quattro visite guidate, la biglietteria è situata nell’elegante palazzo Pilati, municipio di Tassullo. Per informazioni Azienda Turismo Val di Non 0463 830133 www.visitcastelvaler.it

26

tmluglio

c’erano buoni rapporti con mia madre”, confessa il Conte. Dopo un primo matrimonio durato un solo giorno e annullato dalla Sacra Rota, il Conte sposa una contessa Kuenburg che gli dà quattro figli: Anna, cardiologa a Monaco, Marie, disegnatrice di gioielli, Leo, che studia Economia e Commercio a Innsbruck, e Lucas, che lavora alla Apple di Monaco. Il 1992 è l’anno in cui il Conte Spaur viene a castello, in concomitanza con la dipartita di suo padre, abbandonando così la sua residenza in Zillertall. Cominciano un serie di importanti lavori di restauro e consolidamento. “Fino ad oggi ho investito non meno di 17 milioni di Euro” confessa il Conte. Perché l’ha fatto? “Come diceva mio padre: Onere e onore”. Venticinque anni di spese e oggi il castello è in vendita. Per una questione molto semplice: non è divisibile in quattro parti, quanti sono i figli del Conte Spaur che, dopo un importante ricovero dell’autunno scorso, a 79 anni si sta interrogando sul futuro.

Alziamo gli occhi dal registratore, adesso, e ci guardiamo attorno. La magnificenza dei secoli di circonda. Non si sa veramente da dove cominciare nel raccontare quanto vediamo. Anzitutto le stanze private, quelle non visitabili dal pubblico, colme di cimeli, quadri, suppellettili che è riduttivo definire solo preziose. Si resta incantati entrando nella cappella di S. Valerio, interamente affrescata nel 1473 dai fratelli Giovanni e Battista Baschenis, i celebri pittori itineranti di origine bergamasca. Sarebbe davvero impossibile raccontare quello che vediamo. Possiamo solo citare i pezzi che ci hanno davvero tramortito. Ad esempio la tabacchiera regalata a Karl Spaur da Pio IX. Oppure la reliquia del lenzuolo con il quale la Veronica asciugò – secondo la tradizione – il volto insanguinato di Gesù. Nel grande salone delle feste troviamo una pendola Bertolli del XVI secolo con gli ingranaggi in legno e un clavicembalo sul quale Mozart suonò nella Chiesa di Ala.


trentinoincontri “Non è sempre stato così ben curato” dice il Conte. “Pensi che qualche decennio fa, in questo salone ci giocavano a tennis…” “A tennis?!” “Sì…” Ed in effetti, abbassando lo sguardo noto in terra ancora le linee che delimitavano il campo di gioco. In assoluto, quello che mi colpisce di più è un cosiddetto “bastone animato” che Spaur sfodera con un colpo di spalla. Pare quasi una spada da samurai. “Questa viene dalla Prima Crociata, anni 1095-1099”. Confesso che adesso comincia a girarmi un po’ la testa. Quasi ogni stanza ha la sua stufa a olle, rigorosamente proveniente da Sfruz, la capitale di questo tipo di manufatti. Siamo ora sulla loggia, che domina l’intera valle. “Un tempo – sospira Ulrico Spaur – i possedimenti della mia famiglia di perdevano a vista d’occhio…”. Ma è ammirando alcuni affreschi di Marcello Fogolino che porgo al Conte “la” domanda: il quesito che uno non può non fare visitando un castello. “Ma qui ci sono i fantasmi?” domando con un filo di voce. Ulrico Spaur mi fissa per qualche instante, sorride infingardo e poi mi dice: “Venga di là…”. Aspetti, aspetti un momento, vorrei ribattere. In che senso venga di là? Scherzavo, io non volevo fare veramente quella domanda. Cosa c’è esattamente di là?! Arriviamo di fronte ad un letto. Qui comincia il racconto. “Una volta ho chiamato un medium svizzero e l’ho portato di fronte a questo letto. Chi dorme qui? Mi chiede. Beh, io, rispondo. A lui vedo che si rizzano i capelli… E dorme bene? Non tanto, confesso. Lui sorride. Vuole sapere perché? Su questo letto è stata avvelenata una ragazza di 19 anni… Si tratta di Verena Spaur, ed è accaduto nel 1670. Vado a controllare in archivio ed era tutto vero…”. Inutile dire che da quel giorno il Conte non ha più dormito in quel letto. Il rumore di un camioncino dei pompieri elettrico mi fa sobbalzare, e per fortuna mi porta lontano da queste storie soprannaturali. Un giocattolo, insomma, che ha una particolarità. È della fine degli anni Quaranta. Molto più vecchia la culla che accolse un bisnonno in fasce, confezionata a Parigi nel 1807. Certo è una gran fortuna poter visitare tutto questo. Una fortuna che dal 2017 è accessibile a chiunque. Una convenzione infatti è stata stipulata tra Spaur e l’Apt della Valle di Non. Sono garantiti diversi giorni di visita dietro pagamento di un modesto biglietto. In cambio

si può usufruire di una navetta e della visita guidata. È strano uscire da Castel Valer, dopo questa ubriacatura di antichità. Il suono dello smartphone ci riporta a fatica nel 2019. Cerchiamo di ricordare quanto visto ripetendo mentalmente l’elenco, per paura di dimenticare la bellezza e

l’incanto. Anzi, ci fermiamo di nuovo nello stesso bar di prima, questa volta per un aperitivo che plachi l’emozione. Guardiamo gli avventori con una certa aria di superiorità, adesso. Al contrario dell’agrimensore K., noi a castello ci siamo arrivati e abbiamo conosciuto il proprietario. Tiè. ■

27

tmluglio


trentinoincontri

CON LE API, UNA VITA DI DOLCEZZE di Fabio Peterlongo

MARIO PASQUALI, 97ENNE APICOLTORE TRENTINO, RACCONTA LA SUA STRAORDINARIA VICENDA BIOGRAFICA, A STRETTO CONTATTO CON I SIMPATICI INSETTI MELLIFORI. ARRIVATO A POSSEDERE 360 ALVEARI IN DIVERSE REGIONI D’ITALIA, LANCIA L’ALLARME SUL DESTINO DELLE API: «A CAUSA DI CAMBIAMENTI CLIMATICI, PESTICIDI E ONDE ELETTROMAGNETICHE, SIAMO A UN PASSO DAL DISASTRO ECOLOGICO»

A

domanda precisa, se quello dell’apicoltura sia più un mondo di punture o di dolcezze, la risposta di Mario Pasquali è netta e senza tentennamenti: «È un mondo di dolcezze. Una volta mi cadde addosso un alveare di tre chili, corrispondente a 30mila api, non mi punsero nemmeno una volta. Mi riconoscevano perché lavoravo senza maschera e senza guanti in modo che sentissero il mio odore. E le api con lo stomaco pieno non possono pungere». Quella di Mario Pasquali è una lunga vita dedicata all’amore per le api, per i “miracolosi” prodotti dell’alveare, per la natura: classe 1922, ha celebrato i 97 anni e ha l’aspetto e la forma fisica e mentale di un uomo di almeno due decenni più giovane. «Merito della pappa reale e dell’apiterapia - ha spiegato - I prodotti dell’alveare rappresentano l’elisir per 28

tmluglio

una vita lunga e sana». Pasquali non nasconde la preoccupazione per il futuro di questo settore, messo a rischio dai cambiamenti climatici, dall’inquinamento atmosferico ed elettromagnetico: «Le api sono a rischio e con loro l’integrità dell’intero ecosistema. Senza api, non vi è impollinazione, con conseguenze imprevedibili e certamente disastrose».

UNA VITA PER LE API L’avventura di Mario Pasquali nel mondo delle api comincia nel 1955, quando al primo figlio, piccolissimo, vengono scoperte tracce di zuccheri nelle urine, tali da far pensare ad un destino fatto di trattamenti a base di insulinici. «In un convento di Finale Ligure dei frati mi consigliarono di provare la pappa reale – spiega Pasquali. Tempo qualche settimana e le tracce di zuccheri nelle urine di mio figlio sparirono». Gli si apre un mondo e decide di mettersi a studiare, leggendo decine di libri e documentandosi con una passione che non l’ha mai abbandonato: «Decido di voler imparare a prendermi cura di un’arnia. A Romeno, mi regalarono un alveare e uno lo acquistai. L’anno successivo i due alveari erano diventati quattro ed in due o tre anni avevo quaranta alvea-


trentinoincontri ri. Sono arrivato ad averne 360, anche in Toscana, Lombardia e Veneto». Fin dal principio, Pasquali esplora questo mondo da semplice appassionato, non avendo mai abbandonato il suo posto di lavoro di funzionario alla Sit (poi Enel) di Trento, fino al pensionamento avvenuto nel 1982. Da quel momento si dedica alle sue api a tempo pieno. L’esperienza di Pasquali gli è valsa nel corso degli anni lo status di massimo esperto del settore e ancora oggi propone il suo contributo nel corso di seminari e conferenze. APITERAPIA, UNA “RICETTA” PER IL BENESSERE? «Le api mi hanno insegnato tutto – sottolinea. In particolare il valore dell’ordine, della pulizia e della disciplina. L’alveare è una specie di “soviet” dove le operaie comandano. Quando muore la regina, viene rapidamente rimpiazzata con una nuova, se le operaie trovano un uovo adatto». È particolarmente curioso lo stratagemma che le api mettono in atto per preservare l’igiene della loro casa: «Coprono l’entrata dell’alveare con uno strato di propoli, che è un antibatterico naturale molto efficace, lo possono prendere anche i bambini», spiega ammirato. Pasquali è un fervente sostenitore delle proprietà “medicinali” dei prodotti dell’alveare («Uno dei pochi ferventi sostenitori», sottolinea), sebbene queste caratteristiche siano controverse e non unanimemente suffragate dalla comunità scientifica e dunque vadano seguite con le dovute attenzioni e senza improvvisarsi medici: «Assumere un bicchiere d’acqua tiepida con del miele di ottima qualità un’ora e mezza prima della colazione aiuta la regolarità intestinale. Il miele apporta al nostro corpo zuccheri direttamente assimilabili che non affaticano l’organismo». Ma il principe dei prodotti dell’alveare, che Pasquali individua come “mirabolante” toccasana e ragione per la sua invidiabile forma fisica e mentale, è la pappa reale: «È il “non plus ultra” dell’alveare, perché rappresenta il nutrimento della regina. Dà tranquillità e ti fa fare i salti mortali». Pasquali elogia anche il “polline”, minuscole palline contenenti milioni di particelle raccolte dalle api di fiore in fiore: «Va sciolto nell’acqua, contiene 22 amminoacidi naturali, un autentico integratore». Vi è poi il propoli, “analgesico”, “antiossidante”, “disinfettante”, “battericida” e “fungicida”: «Con il propoli alcolico mi sono fatto

Museo collezione Bontadi

togliere un dente, è un potente anestetizzante», sottolinea. «INQUINAMENTO, LE API SONO SULL’ORLO DI UN DISASTRO» Si leggono di frequente gli allarmi lanciati dalla comunità scientifica in merito al destino delle api, minacciate dai cambiamenti climatici e dall’inquinamento, con effetti catastrofici sull’integrità dell’ambiente naturale. L’avvenire delle api è minacciato, sostiene Pasquali, in primis dal surriscaldamento globale: «Quando le api sentono che le temperature si sono alzate, per loro è arrivata la primavera ed escono dell’alveare per esplorare. Il cambiamento del ritmo delle stagioni le manda in confusione e le espone a morte certa. L’alveare è un orologio perfetto che si blocca». Anche l’inquinamento atmosferico mette a rischio l’esistenza delle api, spiega Pasquali: «Ciò che è veleno per noi, lo è anche per le api. La minaccia arriva dai pesticidi, i frutti-

coltori si riempiono la bocca della lotta alle malattie, ma non capiscono che c’è il rischio di una tragedia». Ma per Pasquali la minaccia più inquietante e sottovalutata arriva dalle onde elettromagnetiche: «Avevo 80 alveari a Vigolo Vattaro. Misero un’antenna per i cellulari alla distanza di 100 metri, nel giro di pochissimo tempo le api sono scappate tutte». Un disastro, che Pasquali spiega così: «Le api sentono queste onde, soffrono, iniziano a tremare. Pensiamo a quello che succede in Sardegna con le cavallette, vengono fatte fuggire con generatori d’onde potentissimi. Anche gli esseri umani ci vanno di mezzo, solo che non ce ne accorgiamo immediatamente». Insomma, i timori della comunità scientifica sono condivisi da Pasquali, che conferma le più fosche previsioni: «Le api sono responsabili dell’80% dell’impollinazione, la loro scomparsa sarebbe un evento devastante per tutto l’ecosistema». ■

29

tmluglio


trentinoincontri di Denise Fasanelli

IO, LA LUNA E... IL MUSEO UN INTERESSANTE PLANETARIO, DUE FESTIVAL DEL CINEMA E PROGETTI DI ROBOTICA, NONCHÉ LA CAPACITÀ DI VARCARE I CONFINI ISTITUZIONALI DELLE SALE MUSEALI, SONO IL PUNTO DI FORZA DEL VIVACISSIMO MUSEO CIVICO DI ROVERETO. ISTITUZIONE ATTRAVERSO LA QUALE SCOPRIRE I SETTE VOLTI DELLA SCIENZA: ARCHEOLOGIA E ARTE, BOTANICA E ZOOLOGIA, NUMISMATICA, SCIENZE DELLA TERRA E ASTRONOMIA

L

a stagione estiva si preannuncia estremamente ricca di proposte diverse, per tema e per destinazione, di attività fuori dal museo e di impegni orientati in particolar modo ai ragazzi: laboratori di robotica presso il primo Lego Education Centre italiano; lezioni di astronomia al Planetario e visite all’Osservatorio Astronomico del Monte Zugna dove si terrà anche un Science Summer Camp residenziale; attività naturalistiche a SperimentArea e i centri estivi al Bosco della Città; trekking della botanica; visite guidate all’Antica Segheria veneziana di Terragnolo; escursioni alla scoperta del giacimento paleontologico delle Orme dei dinosauri ai Lavini 30

tmluglio

di Marco; gite alla villa romana di Isera e all’area archeologica di Sant’Andrea a Loppio; percorsi ai Giardini Botanici di Brentonico e di Passo Coe a Folgaria. Il Museo lavora inoltre con il Parco del Monte Baldo, la Rete di riserve della Vallagarina, il lago di Cei e, nel mese di giugno, collabora con la PAT ad un convegno internazionale a Brentonico per il percorso di candidatura del Monte Baldo a Bene Patrimonio dell’Umanità. Fondato nel 1851, il Museo Civico di Rovereto, fin dalla sua inaugurazione avvenuta nel 1855 quando la città e l’intero Trentino facevano parte dell’Impero austro-ungarico, è cresciuto in virtù di


trentinoincontri

IL DIRETTORE

VISTO DAI RAGAZZI Quale è stata l’emozione più significativa? “Sbarcare sulla Luna grazie alla realtà virtuale è stato fantastico”. Il pezzo preferito delle collezioni. La tuta del comandante Dave Scott e il satellite Sputnik a grandezza naturale. Il commento più ricorrente. “Ah, davvero? Non lo sapevo!”

R

ivana classe 1969, dopo la laurea in Storia contemporanea all’Università di Bologna nel 1994, Alessandra Cattoi diviene giornalista professionista dal 1996. Prosegue gli studi di dottorato all’estero frequentando l’Institut d’Études Politiques di Parigi. Rientrata in Italia lavora per la University of Pittsburgh Medical Center, maturando una solida esperienza nel campo della comunicazione ed organizzazione di convegni e congressi internazionali in ambito medico e scientifico. Lavora per sette anni al Senato della Repubblica, prima come responsabile della comunicazione alla Commissione Sanità del Senato, poi alla Commissione parlamentare d’inchiesta sul Servizio Sanitario Nazionale. Entra nella Giunta capitolina guidata da Ignazio Marino, di cui ha coordinato il comitato elettorale, come assessora consolidando le sue capacità gestionali e amministrative. Tra le numerose deleghe assegnatele vanno ricordate quelle ai Servizi scolastici, alle Politiche Comunitarie e ai Grandi eventi. Ha curato inoltre numerosi libri e pubblicazioni a carattere scientifico e sanitario: ha collaborato con l’Espresso, il Sole 24 Ore, con le case editrici Einaudi e Zanichelli e con l’Istituto dell’Enciclopedia Italiana Giovanni Treccani. Da novembre 2017 lavora con la Fondazione Museo Civico assumendo il ruolo di direttrice della Rassegna internazionale del Cinema Archeologico di Rovereto e dall’aprile 2018 è alla guida della Fondazione Museo Civico di Rovereto per il prossimo quinquennio.

un fecondo interscambio con la città, la sua gente, il suo territorio. L’iniziativa fu del mecenate Fortunato Zeni sotto la guida di don Paolo Orsi, ed insieme a Luigi Benvenuti, Eleuterio Letteri e Francesco Antonio Marsilli. Tenendo fede alla volontà dei suoi artefici, ancora oggi l’impulso alla promozione della cultura scientifica guida le scelte dell’Istituzione, attenta alla conservazione della memoria e alla valorizzazione delle collezioni storiche, e insieme aperta ai servizi e alle nuove tecnologie che accompagna i visitatori nei prestigiosi ambienti posti nel centro cittadino, ma pure lungo entusiasmanti itinerari esterni alla scoperta del nostro territorio. Il museo ha avuto, dalla sua fondazione, diverse sedi: la prima fu Palazzo Piomarta, poi Palazzo Annona e la terza sede fu Palazzo Sichard-Jacob di Via Calcinari, sede appena ristrutturata, che attualmente ospita un’esposizione su due piani: una dedicata al territorio e una ai personaggi, della storia di Rovereto. Qui, il percorso di visita non è cronologico o per tematica ma “su misura”: dotati di un tablet si potrà scegliere tra i percorsi tematici predisposti (Zandonai, la musica, l’acqua, la seta etc) oppure selezionare il tempo a disposizione per intrattenersi; sono inoltre presenti due vetrine destinate all’esposizione a rotazione di donazioni recenti. Il piano terra invece sarà in libera fruizione, l’obiettivo è che possa diventare un luogo visitato: da una parte ci sarà una sala didattica e dall’altra l’aula dei cento libri, con l’ipotesi di creare un’area ristoro che faccia da supporto ad eventi culturali, magari attraverso convenzioni con le librerie della città, fruibile anche dalle associazioni. Insomma, un luogo frequentato, vivo e vivace.

lazzo Parolari di Rovereto, in Borgo Santa Caterina, si trovano anche il Planetario, la Biblioteca “Giovanni e Ruggero De Cobelli”, la Sala Convegni “Fortunato Zeni” e il Lego Education Innovation Studio; ma si tratta di un Museo che ha puntato moltissimo su di una strategia di musealizzazione diffusa che conduce a diversi siti e sedi sul territorio, una delle più importanti è quella a Palazzi Alberti Poja in Corso Bettini, dove si trova l’OpenLab e sono esposte le sculture più significative dell’artista roveretano Carlo Fait. Uno dei più antichi musei in Italia, le cui collezioni si articolano in sette aree tematiche: archeologia e arte, botanica e zoologia, numismatica, scienze della terra e astronomia. Fin dalla prima sala al piano terra della mostra permanente “Dal dato al pensato” ci si ritrova immersi in un mondo lontano e perduto, tra una notevole quantità di reperti: qui, sono visibili le collezioni petrografiche e paleontologiche con interessanti fossili, tra i quali spiccano i

Nell’attuale sede centrale, il centrale Pa31

tmluglio


trentinoincontri calchi delle orme di dinosauro ritrovate ai Lavini di Marco che stimolano la fantasia di grandi e piccini. La sala degli invertebrati precede quella di botanica che propone un erbario con 35000 campioni e una micoteca, dove la minuzia e la varietà con cui tutto è catalogato e reso fruibile al visitatore lascia intravedere l’enorme mole di lavoro e ricerca che ci sta dietro. La sezione dedicata alla zoologia è sicuramente la più attrattiva per i bambini e si apre con la sala di ornitologia, che presenta una delle più importanti collezioni regionali italiane ed è ricchissima di esemplari di ogni ordine e dimensione disposti in teche luminose, uno accanto all’altro su piedistalli in legno, quasi fossero ancora appoggiati ai rami. Continuando il percorso di visita si giunge tra ossa, crani e scheletri alle sale riservate ai mammiferi e ai mammiferi esotici: orsi, un camoscio albino, cinghiali, istrici, lupi e poi, scimmie, canguri, leoni. Ed ancora insetti, pesci rettili ed anfibi. Ce n’è davvero per tutti i gusti e le età. Qui sono anche conservate alcune bizzarrie

che hanno sempre animato lo spirito del collezionismo e la curiosità dei visitatori, come il vitello bicefalo nato ad Aldeno, la gallina con quattro zampe e la trota con due bocche. Si passa poi alla sezione di Archeologia dove sono presentati reperti locali di epoche diverse, dal periodo neolitico alla civiltà longobarda, con opere e manufatti provenienti in gran parte dall’area trentina e un ricco patrimonio numismatico che brilla sugli scaffali. Un percorso che ci accompagna nell’evoluzione dell’uomo e degli insediamenti in loco, offrendoci la possibilità di vedere molti oggetti di uso comune. Segue la preziosa collezione della Magna Grecia,

donata nel 1935 dall’archeologo Paolo Orsi e quella donata nel 2011 dalla famiglia Portinaro-Untersteiner, composta da trentaquattro vasi antichi, prodotti in Italia centromeridionale tra la fine dell’VIII e il tardo IV secolo a.C. E se parliamo di arte, dobbiamo dire che sono oltre 3500 le opere, tra dipinti, sculture, stampe, disegni, ceramiche e altri manufatti, conservate nei depositi del Museo Civico a Palazzo Parolari e nel caveau del MART. La possibilità di spaziare, sia in luoghi fisici che virtuali, in un’ampia gamma di saperi non si esaurisce con la mostra permanente ma si affianca alla mostra temporanea, che sta registrando una partecipazione straordinaria, dal titolo “LA LUNA. E POI? 50 anni dall’allunaggio”: storia e prospettive dell’esplorazione spaziale, la prima mostra italiana dedicata al cinquantenario dello storico sbarco dell’uomo sulla Luna, nel 1969 che rimarrà aperta fino al 21 luglio 2019. È infatti la sezione astronomica, che a partire dalla fine degli anni Novanta, ha a disposizione in sede un Planetario

NUOVE PROSPETTIVE PER IL MUSEO

A

lla direttrice, Alessandra Cattoi, che per molti anni si è occupata di comunicazione e di divulgazione scientifica, chiediamo quali saranno le prossime azioni sulle quali concentrarsi. Senza dubbio rilanciare il Museo civico sotto tutti gli aspetti, dalla ricerca alla divulgazione, dalla collaborazione con le istituzioni pubbliche ed altri musei, all’incremento di visitatori, facendone un luogo di riferimento non solo cittadino. La prima vera sfida è stata un esperimento che mi sono concessa: la mostra “La luna e poi”, tutt’ora in corso e, se posso permettermi di dire, una mostra che si potrebbe definire “pop”. Il mese di luglio sarà il più intenso con iniziative ed eventi che ci porteranno fino alla data dello sbarco tra il 20 e 21 luglio, anche se io posso già dirmi soddisfatta di come sta andando: moltissimi visitatori e moltissimi bambini, in pochi mesi di mostra abbiamo già superato il livello dei visitatori di tutto l’anno del Museo. Un risultato storico, a sottolineare come proporre mostre alla portata di tutti e delle famiglie, ripaga. In quest’ottica abbiamo scelto l’audioguida di Geronimo Stilton puntando sui ragazzi e, per la prima volta si è svolta, durante le vacanze pasquali, “Una giornata al museo con Geronimo Stilton” con la possibilità di lasciare ragazzini dai 6 agli 11 anni con i nostri operatori. Da un lato ci siamo posti come un servizio alle famiglie e dall’altra abbiamo offerto un’esperienza nuova. La copertura delle iscrizioni è stata raggiunta in un solo giorno. Un altro progetto che abbiamo realizzato è l’Atlante della flora del Trentino. Si tratta di un volume enciclopedico con 1 milione di voci, 1200 pagine, scientificamente impegnativo

32

tmluglio

a cui cercheremo di associare una mostra interattiva verso la fine dell’anno composta di scenari, ambienti, maxi schermi touch e altre cose che non sveliamo. Perchè la botanica non è solo una materia per esperti ma fa parte delle nostre vite quotidiane e della nostra storia. Su quali aspetti è importante intervenire? Si tratta dunque di modernizzare la visita e aprirsi al pubblico, dando respiro al museo in ambito non solo locale ma nazionale e internazionale. Abbiamo trasformato, per farvi capire, una bellissima Rassegna Internazionale del Cinema Archeologico che restava rinchiusa dentro le sale con 60/70 proiezioni in una settimana,


trentinoincontri dotato di una cupola di 6 metri e un Osservatorio per la ricerca e la divulgazione sul Monte Zugna, a 1620 metri. Ad emozionare grandi e piccini anche grazie alla realtà aumentata, proiezioni immersive e filmati d’archivio che mettono al centro la dimensione esperienziale e, in questo caso, ripercorrono le fasi dalla conquista della Luna. All’interno della mostra temporanea, ci sono postazioni di realtà virtuale grazie alle quali si possono sperimentare esperienze come la prima passeggiata spaziale della storia, compiuta nel 1965 dal russo Leonov, o provare la sensazione di essere lanciati verso la Luna sul Saturn V e, ancora, capire cosa significa vivere e lavorare in una casa permanente nello spazio. Sono esperienze esclusive, emozionanti e divertenti che questa mostra offre accanto all’esposizione di un modello in grandezza originale dello SPUTNIK 1, il primo satellite artificiale lanciato in orbita terrestre dai Sovietici il 4 ottobre del 1957, che colse di sorpresa gli Americani e che, di fatto, innescò la corsa alla conquista dello Spazio davanti

al quale si resta con il naso all’insù lasciando all’immaginazione il compito di effettuare un conto alla rovescia. Oppure alle riproduzioni della tuta spaziale di Dave Scott, comandante di Apollo 15, la prima missione sul terreno lunare con un mezzo meccanico; veicolo ricreato secondo i disegni originali della NASA dall’azienda roveretana Marangoni, utilizzato anche per dimostrazioni in movimento. Una mostra in cui si sentono anche scherzare adulti e piccini ma dove i momenti di silenzio sono disegnati sulle bocche aperte dallo stupore di tutti mentre si immaginano abitare tute spaziali e viaggiare lontano, lontanissimo. Un museo insolito, aperto e in movimento che propone da sempre ai visitatori un ricco programma di attività ma non solo: la Fondazione MCR è diventata ente di eccellenza per la robotica educativa a livello nazionale riconosciuta dal M.I.U.R. e, dal 2012 referente per l’Italia della FIRST® LEGO® League (FLL), il concorso mondiale per qualificazioni successive di scienza e robotica per

dove c’erano appassionatissimi di cinema archeologico, in una manifestazione che si è aperta alla città. Abbiamo ridotto i film a quasi la metà ma, a fianco di essi, abbiamo organizzato visite dentro la città, appuntamenti culturali nelle librerie, escursioni sui siti archeologici e il pubblico che viene da fuori ha conosciuto per la prima volta Rovereto. Quest’anno lo faremo ancora di più: più festival che festival del cinema. Sul lungo/medio periodo cosa manca nel museo e come lo immagini? Il museo è stato portato avanti per decenni così per scelta, credo abbia bisogno di cambiare. Abbiamo preso un’altra direzione ed i risultati, come per la mostra sulle esplorazioni spaziali, si vedono. Quale aspetto ti appassiona maggiormente? Dirigere un museo ha un peso gestionale ed amministrativo

ragazzi dai 9 ai 16 anni. Qui si svolgono anche la Rassegna Internazionale del Cinema Archeologico, il Festivalmeteorologia e, dal 2001, la Discovery on film, mostra del film scientifico e tecnologico. Infine, il sito – www.fondazionemcr.it – è uno dei fiori all’occhiello del museo ed offre oggi agli utenti, oltre a servizi in esclusiva, anche straordinarie banche dati online. Ultima nata, la web tv della scienza www.sperimentarea.tv, con documentari, interviste e news. ■

non indifferente, questa è la parte meno divertente, però, quando vedi che le cose funzionano come devono, non è male. La cosa bellissima di lavorare per un museo, rispetto ad altri lavori, è non avere limiti alla creatività, non avere bisogno di grandi risorse. Questo è fortemente motivante ed è fortemente sentito nel gruppo del museo: con poco si riescono a fare delle iniziative di grande qualità, inventandosi un modo per veicolare la cultura. Cosa ti ha sorpreso al tuo arrivo? Devo fare una premessa: in passato, nei ruoli o lavori precedenti, ho sempre avuto intorno persone che mi chiedevano: “Cosa ne pensi? Come lo faresti?”, arrivata qui, sono rimasta meravigliata perchè io facevo queste domande e le persone mi guardavano attonite. Invece è un aspetto indispensabile: i musei sono fatti da un gruppo di persone molto competenti e quasi sempre molto motivate. Adesso vedere che le persone, a qualunque livello, partecipano nel creare questo clima è una delle cose più preziose. Come si “fa” un museo? I musei non hanno una ricetta unica, però ci sono delle caratteristiche che bisogna avere: bisogna essere appassionati di storia, rimanere a bocca aperta davanti ad un reperto, sentire il legame con le radici, con il passato che viene dalle collezioni e dallo studio di quello che in un museo si stratifica. E poi occorre creatività e capacità di cambiare visione. La sfida di tutti i musei, oggi, è quella di rendere partecipi i visitatori: museo che non è più una sede espositiva pura ma diviene centro culturale, dove si vanno a fare diverse cose. Chiaro che poi si perde un po’ l’attenzione al particolare, esiste il rischio di non calarsi nel profondo delle cose, degli oggetti ma è un rischio che bisogna correre.

33

tmluglio


trentinoincontri di Maurizio Panizza

Monte Altissimo in vista del Lago di Garda

LA BELLEZZA DEL “VIAGGIO COOPERATIVO” WALTER GRONES, DA EX-POSTINO – MOLTO CONOSCIUTO IN VALLAGARINA – A PROMOTORE DI UN NUOVO MODO PER VIAGGIARE IN AMICIZIA E CONDIVISIONE

O

cchi sottili e scintillanti, grandi lenti con montatura dorata, barba bianca e ispida, l’immancabile bandana rossa stretta attorno al capo e un sorriso benevolo sempre abbozzato. Questo è Walter Grones, 63 anni di Rovereto con alle spalle una vita da postino, colui che possiamo considerare l’inventore (si fa per dire) di una formula di viaggio originale che non è fuori luogo chiamare con il nome di “viaggio cooperativo”. Di cosa si tratta è presto detto. Prendete un pullmino, aggiungete un innato senso dell’amicizia, mescolate il tutto con l’esperienza già accumulata in tanti viaggi 34

tmluglio

in ogni luogo e a ogni altitudine, infine condite con la generosità di chi vuol condividere con altri amici non solo le spese del viaggio, ma pure le emozioni della conoscenza. Ecco, la formula di Grones è tutto questo, con in più una buona dose di pazienza e di umiltà. Tuttavia, se non si è ancora capito bene di cosa parliamo, è il caso di aggiungere che il nostro protagonista qualche anno fa ha acquistato un pullmino usato, a nove posti. Poteva prendersi una normale utilitaria visto che vive da solo, invece no. L’intenzione, già allora, era quella di mettere in comune i propri viaggi dal momento che il “cammino” e il camminare


trentinoincontri

Baselga di Pinè - Trento Centro Congressi e altre sedi

6 LUGLIO 24 AGOSTO

Concerti

Fenris String Quartet

Dolomiti di Brenta. Sullo sfondo, a destra, si intravede il Campanil Basso

Gruppi da camera del Conservatorio Bonporti Jonas Aumiller

è sempre stata la passione, e pure la professione della sua vita. Si badi bene che mai in questi ragionamenti è entrato qualche genere di motivazione economica perchè qualsiasi spesa di viaggio viene equamente divisa in parti uguali. È più facile, semmai che in nome dell’amicizia, Walter sia più disponibile a rimetterci che a guadagnarci. Questo in fondo è il destino dei generosi e lui, se non lo si è ancora capito, è appunto uno di questi. Le modalità dei suoi viaggi sono semplici quanto informali: per prima cosa lui, o qualche amico, suggerisce una meta che può essere la più diversa: in montagna, al mare o in città. In genere, tuttavia, le scelte si indirizzano al di fuori dagli itinerari turistici più battuti, si aprono a paesi e località lontane dal turismo di massa, oppure guardano semplicemente con occhi diversi territori già conosciuti. Non è mai esclusa neppure la possibilità di viaggi culturali in visita a musei o a città d’arte, anche se spesso, dobbiamo dire, gli itinerari più graditi sono quelli che portano nel cuore delle

montagne trentine. Poi il resto dell’organizzazione viene lasciato all’esperienza al contributo di tutti, mentre per le prenotazioni ci si avvale dei normali contatti fra amici attraverso whatsapp, escluso lui, il Walter, il quale con ostinazione non ha mai voluto passare alla tecnologia degli smartphone. Per quanto riguarda poi le escursioni in montagna è da dire che da molto tempo i “viaggi cooperativi” hanno via via selezionato i partecipanti creando di fatto due gruppi distinti: quello dei “principianti” e quello degli “avanzati” ai quali Walter offre sempre, oltre al trasporto, pure la sua ottima conoscenza in tema di alpinismo e di arrampicata. Quanti siano oggi tutti questi amici che fanno riferimento a lui e ai suoi viaggi, è possibile quantificarli all’incirca in 30-40 unità (curiosamente donne, la maggior parte), i quali aderiscono di volta in volta a seconda del genere di gita in programma. Giusto per fare qualche esempio di viaggi recenti organizzati dal nostro protagonista, ricordiamo quello dello scorso febbraio al carnevale di

I Fiati Solisti della Haydn Fly me to the moon Jazz più Piano BonportiAntiqua Trio Frhuling

Pinè Strings

Workshops&Concerti 19 - 24 agosto

Premio Melini

Concorso Pianstico internazionale sezione Giovani Talenti under 14 4 ottobre

info www.distrattamusa.it

35

tmluglio


trentinoincontri Patagonia (Cile). Un momento di relax con le Torri del Paine all’orizzonte

Viareggio e subito dopo, con un gruppo diverso, a un altro famoso carnevale, quello di Cento in provincia di Ferrara. Tornando invece a ritroso, a ottobre dello scorso anno troviamo nel carnet di Walter & amici l’ascensione a Cima Capi, mentre a settembre un rilassante fine settimana a Caorle dopo che pochi giorni prima c’era stata una trasferta a Rovigo per la mostra “Arte e Magia. Il fascino dell’esoterismo in Europa”. E poi, in estate, escursioni varie in Trentino e in Alto Adige, senza tralasciare in agosto una lunga trasferta di due settimane in Norvegia, sempre in gruppo e con il fido pullmino. Da globtrotter quale è, Walter non si fa mancare neppure viaggi lunghi, come per esempio quello in Patagonia dello scorso anno, oppure uno in Kirghizistan nel maggio di quest’anno. Ovviamente sempre in gruppo e, seppure stavolta senza il pullmino, sempre adottando la formula del “viaggio cooperativo”. “Non è mai nato qualche problema di incompatibilità

fra partecipanti nel corso delle vostre escursioni? – chiediamo. “No, non direi. Il fatto è che alla base di ogni nostra esperienza c’è innanzitutto la volontarietà di chi partecipa e la consapevolezza di essere «uno» fra tanti. Poi ci si conosce e si impara a condividere in amicizia l’esperienza del viaggio. In questo modo - prosegue - se da una parte

nasce confidenza e condivisione, dall’altra si sviluppa un processo, per così dire, di auto-selezione”. “Ah, quindi può accadere che qualcuno venga una volta e poi non venga più?” “È normale, succede per ogni gruppo – risponde Walter. “Ad esempio, tempo addietro, in una escursione in montagna, c’è stato un ragazzo al quale ho fatto

Al Grande Carnevale di Cento (Ferrara) 36

tmluglio

notare che non si abbandonano i rifiuti e quindi l’ho invitato cortesemente a raccoglierli. Quella, purtroppo, è stata l’ultima volta che l’abbiamo visto”. In effetti, come abbiamo compreso, i gruppi dei partecipanti ai viaggi di Walter sono variabili sia nel numero che nella composizione e questo per via degli interessi personali di ognuno e per le eventuali difficoltà del percorso che, ovviamente, fanno la differenza “Ci sono delle regole particolari da rispettare nei vostri “viaggi cooperativi”?” – chiediamo ancora. “Beh, prima di tutto il principio per cui ogni spesa viene suddivisa in parti uguali. Poi, com’è ovvio, sono da rispettare le normali regole di buona educazione, come ad esempio la puntualità alla partenza e l’attenzione agli altri durante le escursioni. Inoltre, come detto, il rispetto della natura e di conseguenza il non lasciare nessuna traccia lungo il percorso: in montagna, né disturbo agli animali, né rifiuti abbandonati. Poi - prosegue Walter - l’armonia vien da sé e se le decisioni sono prese con la regola democratica del dialogo, tutto in genere fila via liscio come l’olio”.


trentinoincontri

Giro dei 5 laghi (Madonna di Campiglio)

“A proposito, avete già in mente qualche prossima uscita?”. “Come gite importanti per il prossimo luglio abbiamo in programma una seconda puntata in Norvegia. Invece, per quanto riguarda viaggi più vicini, qualche uscita è già stata abbozzata. Fra queste, probabilmente uno dei prossimi fine settimana faremo un salto a Chioggia por-

tandoci dietro le biciclette. All’inizio si tratterà di un percorso sulla ciclabile di una decina di chilometri, poi con il traghetto raggiungeremo Chioggia dove ci aspetterà un pranzo a base di ottimo pesce”. È già – ci viene da pensare – Walter ha proprio ragione: sta anche qui, in questi preziosi momenti, il bello dei suoi “viaggi cooperativi”. ■

Cima Capi che dall’alto domina il Lago di Garda Catinaccio - TRENTINO MESE - estate 2019.indd 1

07/06/19 37 16:36

tmluglio


trentinostoria

C’ERA UNA VOLTA IN TRENTINO

di Claudio Marchesoni

Tra Castel Telvana e i ruderi di Castel Alto si intravedono i roccoli visitati e descritti nel 1818 da Georg von Martens (disegno di Johanna Großrubatscher, 1835)

ROCCOLI, LACCI E VISCHIO QUANDO LE MONTAGNE DEL TRENTINO ERANO MOLTO PERICOLOSE PER IL POPOLO DELL’ARIA E I TRENTINI AMAVANO LA POLENTA CON GLI UCCELLETTI. I SISTEMI DI CATTURA ERANO VARI E QUASI TUTTI COLLAUDATI DA DIFFUSE PRATICHE SECOLARI

N

el corso dell’Ottocento, dai primi di settembre fino al giorno dei Santi, i Trentini erano soliti mangiare polenta e oseleti. In questo periodo al mercato di Trento venivano messe in vendita filze di pettirossi, codirossi, cinciallegre, cince more, cinciarelle, fringuelli, tordi, merli, lucherini; il prezzo variava dai 3 ai 6 kreuzer per uccelletto in ragione della grossezza. Stando alle parole lasciateci nel 1830 da Giacomo Gotifredo Ferrari, succedeva lo stesso a Rovereto: “È cosa incredibile il veder giungere que’ paesani al mercato 38

tmluglio

carichi di filze d’uccelletti, e sebben li vendono a basso prezzo, pur dalla quantità che ne pigliano, guadagnano abbastanza, da comprare della farina di grano giallo e nero di Turchìa…”. Il Ferrari ricordava in un’altra pagina del suo lavoro che “…non v’è nobil benestante o bottegajo, che durante quella stagione non abbia giornalmente sulla tavola un piatto d’uccelletti o salvaggiume per arrosto.” In che modo venivano catturati gli uccelletti destinati ai piatti dei Trentini? I sistemi erano vari e quasi tutti collaudati da diffuse pratiche secolari:

Tavola di uccelli (dall’Atlante ornitologico di Ettore Arrigoni degli Oddi, 1902)

si andava dai lacci di crine di cavallo agli archetti di legno flessibile, dalle verghette cosparse di vischio fino ai colpi di fucile e alle reti dei roccoli. Per farsi un’idea della diffusione della pratica dell’uccellagione nel Trentino del XIX secolo basti ricordare che nel 1848 Johann Jakob Staffler affermava che ogni altura nei dintorni di Trento ospitava un roccolo o uno spiazzo per le catture col vischio. Tra tutti, i roccoli erano i sistemi di cattura più redditizi e paesaggisticamente evidenti per la collocazione elevata su varchi di passaggio, di solito ben vi-


trentinostoria

Licenza concessa a Ferdinando Buffa di Telve di cacciare con reti, tese, giuochi e lacci (1816)

sibili dal basso. Per comprendere la loro struttura e il loro funzionamento riportiamo quanto scrisse il giurista e naturalista tedesco Georg von Martens in transito per la Valsugana nel 1818 a proposito di due roccoli funzionanti tra Borgo e Telve: “Sulla strada che conduce al più elevato Castel Alto, del quale si sono conservate solo alcune mura e torri, visitammo due roccoli. Sono formati da un semicerchio di alti cespugli con grandi aperture; all’esterno e tutto attorno sono collocate due reti, una delle quali ha maglie sottili e delicate, l’altra le ha larghe una spanna e fatte di forte spago. Nello spiazzo libero in mezzo si trovano molti richiami, alcuni dei quali svolazzano legati a cordicelle, altri sono dentro gabbie nascoste tra i cespugli, sei o sette sono legati a un trespolo che può essere tirato dalla casetta e attraverso il movimento gli uccelli sono costretti a volare verso l’alto. La casetta è posta a nord, alta sopra il terreno, è piccola e circondata da fitti cespugli e coperta da rami d’abete. Alla finestra sta appostato l’uccellatore che di tanto in tanto scuote il richiamo. Gli uccelli di passo arrivano in parte da soli e in

parte in stormi e si uniscono ai compagni. Non appena se ne sono radunati molti, l’uccellatore lancia sopra di essi una sorta di piccolo ventaglio di vimini intrecciati. Gli uccelli credono di scorgere un rapace e volano verso i cespugli dove s’impigliano nelle reti e vengono raggiunti dall’uccellatore. In questa maniera e attraverso lacci predisposti che occupano spesso tutti i cespugli per miglia, in Tirolo e nel Friuli, dove l’uccellagione rappresenta un grande divertimento e spesso una vera passione, vengono catturati ogni autunno milioni di uccelli, in particolare fringuelli e tordi; una singola persona può arrivare a catturarne da 100 a 200 al giorno.” Quello per gli uccelli destinati a deliziare il palato era un amore antico anche per i Valsuganotti: un contratto d’affitto di un’uccelliera, stipulato nel 1681 tra il proprietario Gaspare Pietro Buffa e Fabian Furlan di Telve, prevedeva che al Buffa dovessero essere consegnati come canone annuale 500 “… uccelli finchi et simili di grandezza, ben pellati, scotati e governati et posti nel pitaro … con la sua salvia finochio e canezo dentrovi…”; al Buffa spettava la fornitura

44 EDIZIONE

28 GIUGNO — 13 LUGLIO 2019

perginefestival.it #perginefestival

39

tmluglio


trentinostoria

IL LIBRO

Q

uesto articolo è tratto dal libro “Cronache dalla Valsugana dell’Ottocento” di Claudio Marchesoni (Curcu Genovese). Attingendo soprattutto alle cronache dei giornali questo libretto lancia sguardi curiosi dentro la Valsugana del XIX secolo. Riporta in vita incontri-scontri con aquile e orsi, stragi di uccelli, donne in marcia su sentieri malagevoli, andirivieni di carrozze, bei paesaggi e abitati trasandati, annegamenti, matrimoni, finte apparizioni di madonne. I grandi temi ottocenteschi (prosciugamento delle paludi, spedizione del generale Medici, alluvione dell’82, crisi economica, ferrovia) sono evocati di sfuggita. Le vicende qui proposte, marginali rispetto alla grande storia, sono state scelte tra le molte perché adatte a restituire atmosfere, luoghi e situazioni ed a recuperare lo spirito del tempo. Pag. 108 - Euro 14,00 www.curcugenovese.it del vaso, dell’aceto necessario per la conservazione e del vischio. Per lungo tempo furono soprattutto le famiglie nobili e benestanti a costruire roccoli e uccellande. Nella seconda metà del Seicento i Trapp, signori di Caldonazzo, disponevano di due oselere sul dosso di San Valentino tra i laghi di Caldonazzo e Levico. In Bassa Valsugana nel XVII secolo i Buffa e i Giovanelli si dotarono di diversi impianti per le catture: agli inizi del Settecento la famiglia Buffa era arrivata a disporre di ben quattro uccellande, sparse nel territorio di Telve e Scurelle, mentre i Giovanelli ne avevano fatta costruire una sopra Castel Telvana nel 1694. A queste si aggiunsero nella seconda metà del Settecento le uccelliere della famiglia Ippoliti e quella di Giuseppe Dordi. Nel caso dei nobili e dei benestanti, alla finalità pratica di procurarsi la materia prima da gustare sulle tavole imbandite, si affiancavano quelle del divertimento e della distinzione sociale: in certi periodi i membri delle 40

tmluglio

famiglie più in vista si dilettavano a praticare di persona l’uccellagione, trascorrendo qualche lieto momento in casini di caccia decorati. Nel paesaggio dell’Alta Valsugana del XIX secolo costituiva un punto di riferimento l’oselera situata all’estremità orientale del colle di Brenta: era considerata una delle più interessanti di tutto il Tirolo di lingua italiana. Già nel 1838 Beda Weber le dedicava alcune righe nelle quali sottolineava con una punta di rammarico come in autunno gli stormi in transito perdessero la libertà e la vita quando vi sostavano. Una seconda uccellanda, di proprietà della famiglia Grillo, si trovava ad Alberé; una terza, sempre nel comune di Tenna, in località Campolongo, apparteneva ai signori Valdagni. All’avvocato perginese Ruggero Grillo, proprietario del Maso Roveri all’Alberé di Tenna, siamo debitori di una serie di preziose notizie sugli uccelli che si potevano osservare e catturare sul colle alla fine dell’Ottocento e agli inizi del Novecen-

Licenza concessa a Ferdinando Buffa di Telve di cacciare con reti, tese, giuochi e lacci (1816)

to. Per mezzo di lettere trasmetteva agli amici ornitologi i risultati degli avvistamenti e delle catture, dando così un importante contributo alla conoscenza dell’avifauna dell’Alta Valsugana e in particolare del Perginese. Da lui veniamo anche a sapere che a nessuna specie veniva risparmiato il rischio di finire in padella. In un giorno nebbioso del settembre 1878 era transitato e si era fermato sopra il colle uno stormo di 200 gru. Un gruppo di 22 era sceso sui larici dei Dossi Alti di Tenna ed Emilio Grillo, fratello di Ruggero, ne aveva uccise due. Provò anche a mangiarle, ma “La carne d’una, perché giovane, era buona, quella dell’altra puzzava da olio di pesce da far nausea.” Dal lato opposto del lago esistevano altre uccellande, strategicamente collocate: nel 1833, transitando per Bosentino durante il viaggio di studio verso le isole linguistiche germanofone degli altipiani tra l’Adige e il Brenta, Johann Andreas

Schmeller era stato condotto dal curato di quel paesello a visitare “la sua uccellanda (roccolo), la prima delle tante che in seguito mi capitò di vedere su queste montagne pericolose per il popolo migrante dell’aria…” Come si sarà notato, nemmeno gli ecclesiastici disdegnavano gli uccelletti e sbirciando oltre le pagine del breviario se li procuravano di persona: nel 1873 i gendarmi scoprirono che un parroco della nostra valle aveva sistemato duecento lacci senza aver pagato la tassa comunale e prima che fosse aperto il periodo delle catture. Quando sopraggiungeva l’autunno iniziava la strage. In base alla normativa tirolese i comuni avrebbero potuto esercitare un controllo sull’attività venatoria applicando e riscuotendo un’apposita tassa, ma spesso lasciavano correre. Si arrivò al punto in cui nel 1873 i gendarmi sequestrarono allo stesso capocomune di Caldonazzo i lacci sistemati in un boschetto di sua proprietà. Fortunatamente nel corso del XIX secolo cominciò a svilupparsi nei paesi anglosassoni e in quelli di lingua tedesca una sensibilità nuova verso il mondo degli uccelli. Comparvero molte associazioni protezionistiche che esortavano a tutelare gli amici alati non solo perché le

Incisione di Jan van der Straet (1523-1605) raffigurante una cattura di uccelli con lacci e reti (da Venationes Ferarum, Avium, Piscium).


trentinostoria loro catture si accompagnavano ad atti di grande crudeltà, ma anche in considerazione dei benefici derivanti all’agricoltura e all’ambiente. Nel Trentino tale sensibilità stentò ad affermarsi, al punto che si levarono delle proteste quando finalmente nel 1899 il governo abolì in tutto il Tirolo l’uccellagione con le reti e con i lacci in modo da tutelare gli uccelli utili alla coltura del suolo; non fu invece vietato l’uso del vischio e del fucile. Anche la cattura col vischio veniva tuttavia considerata dalla gente di area tedesca che frequentava il Trentino nei primi anni del Novecento una pratica barbara, crudele e da abolire. A testimonianza di tale atteggiamento riportiamo le righe scritte nel 1906 da un ospite di Levico, il letterato e segretario del Touring Club Austriaco Franz Goldhann. Durante il soggiorno nella cittadina termale effettuò una passeggiata autunnale fino al vicino colle di San Biagio, imbattendosi in una scena di uccellagione che offriva uno spettacolo di rara crudeltà. Scriveva Goldhann: “Sicuramente più di un centinaio dei nostri cari cantanti piumati era stipato in un paio di dozzine di gabbie. Le scatole di tortura erano posate al

suolo o penzolavano dagli alberi e concedevano così poco spazio che le povere bestiole potevano al massimo compiere un salto; accanto e di sopra, ovunque si guardasse, lucenti panie distendevano nell’aria le loro minacciose dita. Le povere creature cercavano invano di tornare in libertà e pigolavano in continuazione. I loro richiami venivano anche ascoltati perché arrivavano padri, madri, fratelli e sorelle che andavano a posarsi sul vischio proprio come coloro che li avevano preceduti. Era la prima volta che, senza aspettarmelo, mettevo piede in un simile luogo di barbarie.” Le parole sono tratte dalla lettera aperta apparsa nel 1906 sul Bozner Zeitung e ripresa l’anno successivo dal periodico austriaco Heimgarten. Con il suo articolo Goldhann si proponeva di sollecitare l’intervento delle associazioni per la difesa degli animali in modo da fermare la strage di uccelli, destinati ad accompagnare la polenta sulle tavole dei Tirolesi di lingua italiana. Nulla cambiò. Le cose anzi peggiorarono nel 1920 quando il Regno d’Italia riammise la pratica dell’uccellagione con i roccoli nella regione TrentinoAlto Adige. ■ Un venditore di uccelli in gabbia (stampa del XVIII secolo).

texelbahn

o

ia di Meran

lta V diretto all’A ... accesso

Cascata di Parcines

Ad oltre 1.500m di quota nel cuore del parco naturale Gruppo di Tessa accesso diretto all’Alta Via di Merano discesa a Valle passando per la cascata di Parcines escursioni nella Val di Tel alla “Zielalm” ed al Rifugio Cima Fiammante ascensione alla vetta della Cima di Tel (Zielspitze - 3.006 m)

escursione circolare all’Orenknott (2.258 m)

TEXELBAHN · Via Ziel 11 · I-39020 Parcines Tel. +39 0473 968295 · info@texelbahn.com www.texelbahn.com

41

tmluglio


trentinoitinerari

RIDANNA NEL CUORE DELLA MONTAGNA

di Fiorenzo Degasperi

LA MINIERA DI MONTENEVE E LA SUA STORIA. OGGI CI SONO TRENINI CHE PORTANO NEL CUORE DELLA MONTAGNA, CUNICOLI E GALLERIE SCAVATI ANCORA NEL MEDIOEVO, FRANTOI A GANASCE, CHILOMETRI DI ROTAIE PER IL TRAINO CON I CAVALLI, RIPIDI PIANI INCLINATI DI FRENATURA, ENORMI DISCARICHE, SENTIERI DIDATTICI ATTRAVERSO LE AREE MINERARIE, L’INSEDIAMENTO PERMANENTE PIÙ ALTO D’EUROPA

Q

uesto itinerario che ci conduce alla miniera di Monteneve, dal versante della Val Ridanna, è quello rimasto a tutt’oggi nella memoria della gente del posto. Altri inter-

42

tmluglio

secavano la valle, sia in basso che in alto, caduti nel dimenticatoio. Enormi tracce di discarica si trovano tra la Cima di Monte Cavallo, sopra Vipiteno e la Wetterspitze, esattamente sotto le Telfer Weissen/Cime Bianche. Segnano i ripidi versanti settentrionali dove operosi minatori cercavano di soddisfare le esigenze del mercato. Ancor oggi vi si scorgono angusti cunicoli. Nel paese di Masseria ci accoglie un affresco che decora una casa raffigurante una donna gigante, la famosa gigantessa di Maiern. Forse venne affrescata per equilibrare la presenza dei nani minatori delle leggende, ma fatto sta che la donna è vissuta realmente a scavalco dei due secoli ed era alta oltre due metri. Da questa piccola frazione ora idilliaca

transitavano un tempo i lavoratori, i commercianti, gli artigiani, i preti, tutti diretti alla miniera più alta d’Europa, un centro che aveva raggiunto nel massimo della sua attività più di un migliaio di minatori. Sebbene la produzione della miniera di Monteneve si perda nella notte dei tempi, risale al 1237 la prima citazione nota dell’argentum bonum de Sneber-

INFO

Si può mangiare all’interno dell’area museale al ristorante Knappenstube, aperto durante tutta la stagione del Museo. Accesso indipendente dall’ingresso al Museo, www.knappenstube.com.


trentinoitinerari

PERCORSO

ch. Facevano parte dei possedimenti di Mainardo II di Gorizia-Tirolo 1258-1295) e concorsero a renderlo potente permettendogli di portare a compimento l’unificazione del Tirolo. A quel tempo si estraeva, oltre che al rame e all’argento, il piombo, perché era indispensabile per la fusione stessa dell’argento. Il motivo era che l’argento e il rame avevano un punto di fusione troppo uguale. L’utilizzo del piombo serviva a separare i due elementi. Il suo periodo di splendore fu verso il 1500, quando erano attive più di 70 gallerie alla ricerca della galena argentife-

ra. Grazie a questa e alle miniere della vicina Val di Fleres, si arricchirono svariate famiglie di imprenditori minerari di Vipiteno, le cui dimore nel cuore della città tradiscono talvolta questo fulgido passato con la raffigurazione dei martelletti incrociati: i Flamm, gli Jöchl, i Geizkofler, i Tenzl, i Köchl, i famosi mercanti tedeschi Fugger di Augusta. La stessa ricchezza di opere presenti nelle molte chiese della Val Ridanna, di Vipiteno e zone limitrofe, è dovuta al sudore dei minatori e alla loro fede. Una nutrita corporazione di minatori provenienti dalle regioni tedesche della Svevia e del

Da Masseria (m1417), alla testata della Val Ridanna, raggiungibile da Vipiteno, si risale lungamente la Lazzacher Tal (segnavia n 28) fino a superare l’entrata della miniera e la Poschalm, m 2133, posto di ristoro. Poi ripidamente, oltrepassando diverse entrare di miniere attualmente chiuse, con il n 33 all’Egetjoch (m 2693) e, toccando in discesa i laghi Senner Grande e il Trüber See - in realtà di laghi ce ne sono ben sette -, si oltrepassa il ponte sul rio nei pressi del Rifugio Vedretta Piana, immettendoci sul sentiero n 9 e quindi al punto di partenza. Percorso da effettuare soltanto con bel tempo e per camminatori resistenti. Selvaggio e contrastante il paesaggio, tra le bianche rocce dolomitiche delle Moarer Weissen, le nere vette del Hochgewänd e del Botzer, tutte superiori ai tremila metri, i ghiacciai dell’Hangernder e quelli delle Breonie di Ponente. Tempi: 9/10 ore Dislivello: 1300 m circa Württenberg insediatisi in Val Ridanna si fecero promotori e mecenati di molte opere artistiche, sia lignee che pale d’altare, presenti nelle chiese della zona. Di quel periodo sono le splendide case della Città Vecchia e della Città Nuova come la Torre Civica, il Municipio, la Par-

43

tmluglio


trentinoitinerari VARIANTE PER “PIGRI” L’itinerario si può effettuare con il trenino impiegando complessivamente 7 ore: dopo la visita a Ridanna compakt e una pausa per il pranzo a Masseria, si sale con lo shuttle bus alla galleria Poschhaus, a quota 2000 m. Qui il trenino della miniera accompagna i partecipanti nella zona del giacimento. Il primo tratto si snoda attraverso la galleria di scavo degli anni 70, con vari pozzi e piccoli corsi d’acqua, che porta alla galleria “Karl”, risalente all’incirca al 1700 e con alcune strettoie. Debitamente assicurati, si scendono poi i quasi 300 gradini del pozzo inclinato e si ritorna alla galleria Poschhaus, dove affiorano ancora le vene di minerale e dove ci si può mettere alla prova come minatori. Oppure, per i pigri-pigri, effettuare soltanto la visita guidata dell’impianto e della miniera di Ridanna della durata di quasi due ore. rocchiale di S. Maria in Vibitin. Grazie agli interessi dei Fugger si intensificano anche i rapporti tra Augusta e Venezia e con essi gli scambi non solo commerciali ma anche artistici e culturali tra nord e sud. Ed è ancora grazie all’argento della miniera di Monteneve che Jakob Fugger,

44

tmluglio

nel 1519, poté influenzare le elezioni del successore di Massimiliano, concorrendo alla designazione del nipote Carlo V. Dal 1871 iniziò lo sfruttamento della blenda, richiamando centinaia di minatori dalle regioni dell’impero Asburgico, e S. Martino divenne un centro abitato permanentemente con banda musicale, poligono di tiro, scuola e filodrammatica. E, ricordiamocelo, tutto questo a quota 2355 m. Risale proprio a quell’anno la costruzione del più grande impianto di trasporto a cielo aperto su rotaia: da Seemos a Vipiteno, per 27 chilometri. Nel 1967 un incendio divorò le case e i minatori dovettero scendere a Masseria dov’era l’impianto di arricchimento del minerale – realizzato ancora centocinquanta anni fa –, utilizzando poi giornalmente la cabinovia e il trenino. Ancor oggi, chi visita la miniera, lo fa attraversando le gallerie Karl e Poschaus, lunghe

6 km: 2,5 km si effettuano a piedi, 3,5 a bordo del convoglio ferroviario originale della miniera. Nel 1985 la miniera cessò la lavorazione perché non più redditizia. A Masseria è ancora possibile visitare l’impianto di trasporto su rotaia che, per il suo genere, è il più grande del mondo con piani inclinati impressionanti e binari per il traino con i cavalli che collegano il distretto minerario in alta montagna. ■

QUANDO? L’area museale di Monteneve/Ridanna, si trova a Masseria. Aperta fino al 3 novembre, tutti i giorni dalle 9.30 alle 16.30 (ultima guida ore 15.15) tranne il lunedì. Info: 0472 656364 o www.museominiere.it/ ridanna. Si organizzano visite guidate al museo e alla miniera.



trentinoincontri

di Paolo Chiesa

IN UN COSTANTE EQUILIBRIO LORENZO HOLNEIDER È UN RAGAZZO TRENTINO CHE PER PRATICARE LA GINNASTICA ARTISTICA, SUA GRANDE PASSIONE FIN DALL’ETÀ DI CINQUE ANNI, SI È TRASFERITO A PADOVA, DOVE FREQUENTA IL LICEO SCIENTIFICO. LORENZO HA RAGGIUNTO OTTIMI RISULTATI SPORTIVI MA PER LUI IN OGNI GARA LA COSA PIÙ IMPORTANTE È LA CERTEZZA DI FARE IL MASSIMO NEGLI ESERCIZI PER I QUALI SI PREPARA DA ANNI. LA SUA ESPERIENZA LO HA ANCHE PORTATO AD UNA CRESCITA PERSONALE CHE DIMOSTRA QUOTIDIANAMENTE NELLA GESTIONE DELL’APPARTAMENTO CHE DIVIDE CON ALTRI TRE STUDENTI MA SOPRATTUTTO NELLA PROGRAMMAZIONE DEL SUO FUTURO CHE, DOPO L’UNIVERSITÀ, VORREBBE NEL MONDO DELLO SPORT, MAGARI COME ALLENATORE

L

orenzo Holneider è nato a Trento il 7 settembre 2000 ed il suo primo approccio con lo sport è stato da molto piccolo con il nuoto. Poi nel 2005, l’ultimo anno di scuola materna, c’è stata la svolta quando ha frequentato un corso sotto forma di gioco su percorsi di ginnastica 46

tmluglio

artistica tenuto da un’amica di sua mamma. A quel corso aveva partecipato anche il fratello Federico che aveva due anni più di lui. Questo tipo di attività motoria ai due ragazzi è piaciuta molto e così la famiglia li ha iscritti alla Smile Sports Academy di Trento che proponeva un


trentinoincontri Lorenzo ripreso in alcuni momenti della sua giornata tipo a Padova: pranzo con i coinquilini, lavaggio piatti e studio

percorso di attività di gruppo per divertire e far socializzare i bambini con dei giochi motori che servivano a conoscere il proprio corpo e a muoversi nello spazio, spesso con l’aiuto della musica. “Le allenatrici hanno visto che io e Federico eravamo portati”, ricorda Lorenzo “e l’anno successivo ci hanno proposto il corso base dove si facevano esercizi a corpo libero come la ruota o la verticale o come quelli con il trampolino elastico ma dove si iniziava anche a familiarizzare con le Parallele e con il Volteggio e c’era la possibilità di partecipare a competizioni regionali e nazionali per mettere alla prova le proprie capacità”. Nel 2006 a Fai della Paganella Lorenzo ed il fratello Federico hanno anche conosciuto il mitico Jury Chechi, medaglia d’oro negli Anelli alle Olimpiadi del 1996 ad Atlanta e pluricampione mondiale ed europeo nella stessa specialità, che li ha anche allenati in uno stage.

I PRIMI RISULTATI SPORTIVI Ed è sempre nel 2006 che nelle gare della UISP (Unione Italiana Sport Per Tutti) Lorenzo è arrivato terzo a livello provinciale laureandosi però campione nazionale nell’allaround, cioè nella somma dei piazzamenti delle varie specialità artistiche. Poi nel 2009, per crescere nel loro percorso sportivo ed agonistico, i due fratelli sono passati alla Società Sportiva Rovereto Eden Gym. Ma la crescita per i due ragazzi è stata anche nelle autonomie perché per raggiungere la città della Quercia si spostavano da soli con il treno. Dopo un anno Federico ha smesso l’attività mentre Lorenzo ha proseguito partecipando, oltre alle gare pre-agonistiche UISP anche a quelle della FGI (Federazione Ginnastica d’Italia). E nel 2011 ha avuto diversi buoni risultati a livello regionale e un ottimo secondo posto nazionale alla Sbarra. Visto che iniziava ad essere un po’ impegnativo andare su e giù da Rovereto, Lorenzo è poi passato all’associazione Ginnastica Trento iniziando a partecipare alle competizioni agonistiche vere e proprie della FGI alternando gare di specialità a quelle all-around. “Inizialmente i risultati non sono stati buoni”, racconta ora Lorenzo, “ma andava bene comunque perché il nostro obiettivo nelle gare non era quello della vittoria ad ogni costo ma quello di eseguire gli esercizi al meglio come li avevano preparati negli allenamenti e di migliorare i punteggi personali”. L’AGONISMO Nel frattempo, arrivato ai 15 anni, Lorenzo è passato a gareggiare nelle competizioni Junior che, nella ginnastica artistica, dove gli atleti sono 47

tmluglio


trentinoattualità

Dove trovare in un unico luogo i migliori prodotti enogastronomici della Valle di Cembra? A GRUMES di ALTAVALLE c'è il

INFORMAZIONI SUL TERRITORIO DEGUSTAZIONI TEMATICHE EVENTI MUSICALI PASTI VELOCI PRODOTTI A KM 0 TERRAZZA PANORAMICA Green Grill - Info e Sapori SS. 612 Grumes di Altavalle www.greengrill.it info@greengrill.it + 39 346/2799154 Green Grill - Info e Sapori

48

tmluglio

molto precoci, si inizia a praticare l’agonismo vero e proprio negli stessi esercizi che si fanno alle Olimpiadi. Fino al 2017, nelle competizioni della categoria Silver (la Gold per intenderci è quella riservata agli atleti che hanno i punteggi più alti), Lorenzo ha avuto inizialmente buoni risultati a livello regionale ma meno brillanti a livello nazionale. Nel 2017 la musica è cambiata perché Lorenzo, raggiungendo un livello molto buono a livello nazionale ha vinto una medaglia d’oro negli Anelli, un argento alla Sbarra e un bronzo nelle Parallele. “Nell’estate dello stesso anno però”, ricorda Lorenzo, “mi è arrivata la notizia che il mio allenatore non mi avrebbe più preparato. E questo era un problema perché in Trentino la ginnastica artistica era uno sport poco diffuso ed alla mancanza dell’allenatore si aggiungeva il fatto che nella nostra Società in pratica io ero l’unico atleta della mia età”. IL TRASFERIMENTO A PADOVA E quindi, per proseguire al meglio la sua attività sportiva, visto che tra l’altro in provincia di Trento non c’erano strutture adeguate per fare una buona preparazione,

Nel 2006 con Iury Chechi e il fratellino Federico

Lorenzo ha deciso di trasferirsi a Padova nella Società Corpo Libero Gymnastic Team. Una scelta coraggiosa la sua, anche perché la cosa ha provocato anche il cambio di scuola dal Liceo Scientifico Da Vinci di Trento al Liceo Scientifico Curiel della città patavina. “D’altronde l’alternativa era quella di mollare la ginnastica”, racconta Lorenzo, “ma pur con la doppia incognita di cambiare scuola e Società, d’accordo con la mia famiglia ho deciso di fare questo salto che alla fine si è rivelato positivo”. Lorenzo ora vive in un appartamento con tre studenti universitari. “Mi trovo molto bene”, dice, “c’è un buon clima familiare e ci


trentinoincontri

LA GINNASTICA ARTISTICA

N

ella ginnastica artistica ci sono varie specialità. Nel Volteggio il ginnasta corre lungo una corsia, salta su una pedana posizionata davanti all’apposita tavola e dopo aver appoggiato le mani sull’attrezzo esegue il volteggio vero e proprio. Il Corpo Libero prevede una serie di esercizi svolti senza musica e senza l’ausilio di strumenti specifici su un’apposita pedana quadrata di 12 metri per 12. Sul Cavallo con maniglie l’atleta deve tenersi all’attrezzo solo con le mani per vari effettuare esercizi come la sforbiciata e il mulinello. Gli Anelli prevedono un esercizio che dura circa un minuto, durante il quale il ginnasta tiene posizioni e compie passaggi dinamici, terminando con un salto detto uscita. Nella Sbarra il ginnasta esegue l’esercizio senza mai scendere dall’attrezzo e solo nell’uscita si stacca ed atterra sul tappeto. Sulle Parallele Simmetriche e sulle Parallele Asimmetriche l’atleta esegue delle evoluzioni e dei movimenti che permettono di compiere dei salti molto spettacolari. La Trave di equilibrio è un attrezzo su cui l’atleta esegue una serie di salti, elementi acrobatici, giri ed elementi artistici in massimo 70-90 secondi.

organizziamo bene per fare la spesa e cucinare e per stare dietro alle altre attività domestiche”. Ed a livello sportivo? “Dopo la scuola pranzo a casa e quattro giorni in settimana dalle 17 alle 20 vado ad allenamento. Nella Stagione 2017-18 sono stato ancora nel Campionato di specialità Silver ed oltre a vari Titoli

regionali ho vinto 4 medaglie nazionali (Oro alle Parallele ed alla Sbarra, Argento a Corpo libero e Volteggio), oltre ad arrivare quarto agli Anelli”. UN FUTURO NELLO SPORT Nella Stagione 2018-19 Lorenzo è finalmente passato nel Campionato di specialità

Gold dove gareggiano gli atleti più bravi e, dopo due gare regionali ed una interregionale ha ottenuto la qualificazione alla finale nazionale dell’ 1 e 2 giugno 2019 a Fermo nelle Marche. E come è andata Lorenzo? “Direi bene”, dice lui, “perché qualificarsi alle finali nazionali vuol dire essere tra i 24 migliori atleti italiani. Poi, nello specifico, sono arrivato quattordicesimo alla Sbarra ed ottavo al Volteggio dove per una questione di centesimi di punteggio non sono arrivato tra i primi 6 che il giorno dopo si sono giocati la finale”. Lorenzo è molto realista e pratico.

Conosce le sue potenzialità e i suoi limiti: “Sono molto soddisfatto perché è il primo anno che sono nella categoria Gold. Ho la consapevolezza di partecipare alle gare facendo le cose bene come mi ero preparato. In questi anni sono migliorato e il prossimo anno voglio puntare alla finale. Il livello è molto alto ed io cercherò di fare il massimo per puntare a una medaglia”. E in generale il futuro cosa ti riserverà? “A settembre farò il test d’ingresso per l’Università di Scienze Motorie e Sportive a Padova. Mi piacerebbe restare nel mondo dello sport, magari come allenatore”. ■

Chiudiamo per ferieada martedì 16 luglio si martedì 6 agosto compre

Un mondo di golosità... per i vostri momenti più dolci! La Pasticceria Bronzetti, propone una vasta gamma di dolcissime specialità artigianali realizzate con materie prime altamente selezionate per offrirvi solo il meglio dell’arte pasticcera italiana...

UNICO PUNTO VENDITA ARTIGIANALE

LAVIS (TN) - Via Cembra, 1 Tel. 0461.240102 www.pasticceriabronzetti.com

Orario: lun-merc-gio-ven-sab 7.30-12.30/15.00-19.30 Domenica: 7.30-12.30. Chiuso il martedì

49

tmluglio


trentinostoria

PREMIATA DITTA

di Nicola Tomasi

DALLA MONTAGNA... ALLA TAVOLA COMINCIA NEL 1909 QUESTA STORIA TUTTA TRENTINA. POI SI SVILUPPA FINO AD ARRIVARE AL CONSORZIO TRENTINGRANA NEL 1973 E AL GRUPPO FORMAGGI DEL TRENTINO CHE OGGI PORTA SULLE NOSTRE TAVOLE LE PIÙ NOTE ECCELLENZE CASEARIE DEL TERRITORIO, PRODOTTE DAI CASEIFICI SOCIALI. MA DIETRO AD OGNI SINGOLA FORMA DI FORMAGGIO C’È UNA FILIERA COMPLESSA E AVANZATA, CON PRECISI STANDARD DI QUALITÀ E SALUBRITÀ... E PENSARE CHE GIÀ NEL 1897...

Q

uando si pensa ai formaggi di montagna, la mente vola ad immagini suggestive fatte di alpeggi, pascoli, malghe, pazienza, sapori e tradizione. Se in Trentino queste immagini corrispondono al vero, il merito è anche del consorzio Trentingrana CONCAST, che grazie al lavoro dei suoi consociati, porta sulle nostre tavole i prodotti caseari più noti, riconoscibili ed apprezzati del territorio. Trentingrana CONCAST è una cooperativa che riunisce i 17 caseifici sociali della provincia di Trento, che a loro volta associano circa 750 allevatori produttori di latte locali. L’impegno di Trentingrana CONCAST si articola lungo tutta la filiera: partendo dalla raccolta del latte, passa attraverso la produzione e la stagionatura, per arrivare fino alla realizzazione di autentiche specialità del Trentino e alla 50

tmluglio

commercializzazione dei prodotti, certificati e garantiti. Il consumatore conoscerà certamente i prodotti d’eccellenza del Consorzio, che rientrano nel marchio “Gruppo Formaggi del Trentino”: Trentingrana e Puzzone di Moena, che sono formaggi DOP, Vezzena del Trentino, Casolét Val di Sole, Mezzano Trentino, Tosela di Primiero, Fontal di Cavalese, Affogato di Sabbionara. Non sono solo nomi noti al pubblico, ma rappresentano i vertici nella produzione casearia di un intero territorio e sono frutto del lavoro certosino di Trentingrana CONCAST e dei suoi associati. UNA STORIA DI COOPERAZIONE E SOSTENIBILITÀ Trentingrana CONCAST è espressione diretta della storia dell’economia della montagna trentina. Nel 1897 erano circa


trentinostoria

LATTE IN FESTA

T

orna anche nell’estate 2019 “Latte in Festa”, il “festival del buon latte trentino”, giunto alla quarta edizione. Passeggiate, trekking guidati, escursioni, incontri, momenti dedicati ad animazione per i bambini con giochi e laboratori, spettacoli per tutti e, per finire, le immancabili degustazioni golose. Dopo le tappe di giugno che hanno toccato Terme di Comano, Porte di Rendena/Vigo, San Martino di Castrozza e Mezzano, l’estate di Latte in Festa prosegue con nuove date. 6-7 luglio, Altopiano di Vezzena: un appuntamento incentrato sull’omonimo formaggio, il “Vezzena”. 13-14 luglio, Altopiano di Brentonico: con l’opportunità di assaporare i prodotti del Monte Baldo. 20-21 luglio, Località Pradiei in Val di Non: per tutta la durata della manifestazione saranno presenti, con degustazioni e vendita delle loro specialità, i Caseifici e le Malghe della Val di Non. Protagonista indiscusso: il Trentingrana. Si troveranno poi i produttori della Strada della Mela e dei Sapori delle Valli di Non e Sole. 27-28 luglio, Viote, Monte Bondone: con “Fen fen” sarà possibile prender parte ad una gara per riscoprire l’antica arte della fienagione. 28 luglio-4 agosto, Val di Fassa: un’intera settimana per scoprire la tipica produzione casearia, “l’oro bianco” delle Dolomiti. 31 agosto-1 settembre, Val di Fiemme: sabato 31 la festa è in val di Sadole, a 1600 metri; domenica 1 a Predazzo decolla il divertimento con show cooking, laboratori per piccoli casari e mercato contadino. 21-22 settembre, Val di Rabbi: con la celebre ed emozionante “Desmalghiada”, il ritorno delle mandrie dall’alpeggio. 21-22 settembre, Lago di Roncone: tante attività con gli showcooking live, i laboratori sulla produzione del formaggio, e molto altro ancora.

Museo collezione Bontadi

L’originario impianto di Cloz

240 le latterie sociali turnarie trentine (società di fatto) che producevano burro e formaggi magri. Nascono nel 1909 i primi caseifici a gestione cooperativa sparsi sul territorio. Nel 1926, il signor Michele Marchesi di Rumo, (Val di Non) va a prendere moglie in quel di Mirandola, Modena. Quello che sappiamo è che nel paese natale del celebre umanista Pico, Marchesi si dà ad apprendere i rudimenti dell’arte casearia. Tornato in terra trentina, decide di acquistare il latte del caseificio di Cloz e di far produrre un formaggio “nuovo” per la sua terra: il Grana. Tecnica modenese, materia prima trentina. Lavorazione di pianura, latte di montagna. Il risultato dell’accoppiata è evidentemente vincente, perché il prodotto si diffonde rapidamente in tutta la provincia di Trento, conquistando una grande notorietà e un ottimo apprezzamento. Nel 1951 i caseifici si riuniscono nel Consorzio dei Caseifici Sociali e dei Produttori di Latte Trentini, cui si aggiunge nel 1973 il Consorzio Trentingrana, per la promozione e il sostegno della produzione di formaggio grana trentino. Vent’anni dopo, nel 1993, i due consor-

zi si riuniscono per dare forma e vita al consorzio Trentingrana CONCAST, Consorzio dei Caseifici Sociali Trentini, con l’obiettivo di coordinare le politiche di qualità, promuovere le pratiche di regolamentazione e controllo, nonché lo sviluppo dell’aspetto tecnologico, ambientale e gestionale dell’intera filiera dei formaggi trentini. Tra gli obiettivi perseguiti giorno per giorno vi è quello della sostenibilità ambientale, attraverso un impegno quotidiano nella riduzione delle emissioni di anidride carbonica, ad esempio con l’utilizzo di impianti fotovoltaici a fini produttivi. Inoltre, il Consorzio ritiene fondamentale il benessere degli animali allevati e per questo segue in maniera stringente i disciplinari del settore, attuando rigorosi controlli. Anche la tutela del paesaggio è un valore fondante per il Consorzio: la zootecnia è infatti il primo e imprescindibile presidio dell’integrità dell’ambiente alpino, salvaguardato e custodito grazie al lavoro quotidiano degli allevatori. Trentingrana CONCAST pone al centro della propria filosofia aziendale alcuni paradigmi fondanti: lo spirito cooperativo con

51

tmluglio


trentinostoria

DALLA MALGA… ALLA TAVOLA

T

cui salvaguardare l’economia locale, la trasparenza e la tracciabilità lungo tutta la filiera produttiva e la promozione delle eccellenze casearie che la secolare tradizione del Trentino ha lasciato in eredità, pur investendo nella ricerca e nell’innovazione tecnologica. L’ALIMENTAZIONE E IL BENESSERE DELLE BOVINE, PRESIDIO DI QUALITÀ Un’attenta cura dell’alimentazione degli animali è il primo passo necessario per portare in tavola un prodotto caseario di qualità. Il latte da cui derivano i formaggi del Gruppo Formaggi del Trentino ha origine da bovine che si nutrono di foraggi e mangimi rispondenti a specifici requisiti, fissati da Trentingrana CONCAST. Il controllo rigoroso su mangimifici e stalle è imprescindibile e rappresenta uno dei maggiori impegni del Consorzio, come spiega Andrea Goss, responsabile dei servizi tecnici: «Presidiamo l’intera filiera partendo proprio dai mangimifici. Ogni singolo prodotto di cui le vacche si nutrono deve rispettare tutti i requisiti imposti dalle normative e dalle indicazioni di Trentingrana CONCAST. Quest’attività di controllo rappresenta un primo e significativo fronte su cui siamo impegnati». Tra le caratteristiche essenziali che i mangimi devono avere per poter accedere alla filiera è l’assenza di OGM, Organismi Geneticamente Modificati. Per quanto riguarda i foraggi poi, sono vietati gli insilati, ovvero foraggi compattati e sigillati in teloni di plastica che favoriscono la fermentazione. Goss delinea la dimensione di questi controlli: «Ad oggi, sono circa 5700 i prodotti che con procedure meticolose sono stati autorizzati presso i mangimifici a noi accredita52

tmluglio

ra le produzioni del Gruppo Formaggi del Trentino ve ne sono diverse di assoluta specialità, la cui peculiarità sta nei luoghi della loro nascita: sono le malghe alpine, incastonate nel verde sui versanti delle montagne. Qui vengono prodotti i formaggi di malga, con un metodo sapiente che coglie il valore della tradizione e degli antichi sapori. Trentingrana di Malga: Presidio Slow Food, la variante d’alpeggio del Trentingrana regala sensazioni gusto-olfattive complesse, dove le note erbacee dominano, con sensazioni di caramello e una leggera astringenza, nettamente differenti rispetto a quelle dei prodotti in valle. Formae Val di Fiemme di malga: prodotto da latte crudo, al termine della stagionatura si ottiene un formaggio unico, nostrano, che ha accompagnato i Mondiali di sci alpino dedicando il suo packaging a questo evento sportivo. Puzzone di Moena DOP di malga: a pasta semidura e semicotta, il Puzzone di Moena è prodotto con latte d’alpeggio, andando a costituire un formaggio dal sapore aromatico e deciso, inconfondibile al gusto. Le forme che stagionano per più di 120 giorni vantano il Presidio Slow Food. Vezzena del Trentino di Malga: viene prodotto dal Caseificio di Sabbionara, con il latte delle malghe del Monte Baldo, il cosiddetto “Giardino d’Europa” per la particolarità della sua flora. È un ottimo formaggio da tavola e da grattugia, saporito e leggermente piccante. Può arrivare fino a due anni di stagionatura. Primiero Fresco e Stagionato: il formaggio Primiero Fresco ha una stagionatura che va dai 2 agli 8 mesi, mentre lo Stagionato “riposa” per un lasso di tempo che va dagli 8 ai 12 mesi. Si ottengono così formaggi capaci di aromi intensi e decisi, ma mai piccanti. Ad agosto sono poi in arrivo due novità dalle malghe del Trentino: il Val di Sole Dolce di Malga, prodotto dal Caseificio Sociale Presanella, e il Maso delle Dolomiti, prodotto dal Caseificio Sociale di Primiero.

ti”. Oltre all’alimentazione, il Consorzio presta particolare attenzione anche al benessere animale, un’espressione di cui si sente molto parlare e che Trentingrana CONCAST vuole tradurre in realtà, come sottolinea Goss: «Verifichiamo ad esempio che negli allevamenti vi siano le condizioni adatte in termini di aerazione, luminosità e pulizia. Inoltre effettuiamo una serie di test che mirano a verificare la tranquillità di ogni bovina, per sincerarci che sia trattata bene.”. La stessa attenzione viene posta nei confronti dei formaggi prodotti, che si ispirano ai metodi di produzione tradizionali, pur aprendo a innovazioni tecnologiche e gestionali in grado di assicurare gli adeguati standard di qualità e

salubrità. Così spiega Goss: “Seguiamo quotidianamente i casari con figure altamente qualificate; ma i nostri formaggi rimangono quelli della tradizione, 100% naturali: sono fatti solo con latte, caglio e sale. Nessun conservante né altri additivi aggiunti». ANALISI RIGOROSE PER ASSICURARE PRODOTTI DI QUALITÀ In che modo Trentingrana CONCAST è in grado di garantire qualità e salubrità della materia prima e dei prodotti? Per rispondere a questa domanda dobbiamo lasciarci alle spalle per qualche istante l’ambiente alpestre, per entrare in uno totalmente diverso: il laboratorio di analisi del Consorzio. Nicola Cologna, re-


trentinostoria sponsabile del laboratorio Trentingrana CONCAST, spiega le principali aree di intervento della sua divisione: «Il laboratorio è il luogo di entrata e uscita di tutte le informazioni riguardanti le analisi che eroghiamo come servizio ai nostri associati. Il principale gruppo di analisi eseguite riguarda il cosiddetto “pagamento latte-qualità”». Con questa espressione si indica la politica attuata dal Consorzio secondo la quale il pagamento alle aziende agricole è correlato alla capacità di rispettare gli standard igienico-sanitari previsti dalla legge e gli standard di qualità imposti da Trentingrana CONCAST. Cologna entra nel dettaglio: «Paghiamo il latte conferito dagli allevatori in base ai risultati delle analisi, che devono essere in linea alle normative di legge vigenti e con il disciplinare di produzione Trentingrana CONCAST. Almeno due volte al mese tutte le aziende agricole associate devono fornire dei campioni destinati a questo controllo.». Cologna indica i principali parametri da rispettare: «Analizziamo il latte crudo per determinare il contenuto in carica batterica totale e cellule somatiche. Sono due indici sanitari che devono restare al di sotto di determinati livelli, altrimenti si può sospettare la presenza di infezioni o anomalie». Altre analisi svolte presso il laboratorio sui campioni di latte crudo sono la determinazione del contenuto di grasso, proteina, caseina, sostanze inibenti e batteri anticaseari, che sono poi determinanti per la qualità dei prodotti finiti. A ciascuno di questi parametri viene dato un punteggio, che influisce sulla quota di pagamento erogata agli associati. «Spesso è lo stesso allevatore che si rivolge a noi per controllare lo stato di salute della mandria attraverso l’analisi del latte crudo - sottolinea Cologna - conferisce così dei campioni per indagare la presenza di eventuali difformità. Il laboratorio analizza anche prodotti finiti, ossia formaggi e prodotti da banco dei caseifici associati: anche in questi casi effettuiamo tutte le analisi prescritte

dalla legislazione corrente al fine della verifica di conformità del prodotto in vista della commercializzazione». PRODOTTI INTERAMENTE “CERTIFICATI” LUNGO TUTTA LA FILIERA L’esito di questo meticoloso processo di filiera è il raggiungimento di traguardi importanti, che si traducono nelle certificazioni di qualità di cui Trentingrana CONCAST può fregiarsi. Sono numerosi i formaggi targati “Gruppo Formaggi del Trentino” che possono vantare attestati di prestigio, primo tra tutti il marchio “Qualità Trentino”. Ce ne parla Alessandra Bertolini, responsabile garanzia-qualità di Trentingrana CONCAST: «Siamo in possesso da svariati anni di certificazioni di sistema che attestano la nostra capacità di mantenere sotto controllo i processi, secondo un iter preciso, come nel caso dei fornitori che sono qualificati secondo rigorose specifiche; stiamo inoltre adeguando alcuni reparti a ulteriori standard internazionali, a maggior garanzia di rispetto dei requisiti igienico-sanitari, richiesti dalle GDO e dal mercato estero. Il nostro obiettivo è la soddisfazione del cliente, perché porti in tavola un prodotto non solo in regola con le normative, ma con un extra di qualità in più. Vogliamo anticipare le sue richieste». Tra le certificazioni di prodotto c’è la già citata “Qualità Trentino”, delineata da Bertolini: «È il marchio che identifica la provenienza trentina delle materie prime, i metodi di

produzione tradizionali, l’assenza di OGM e altri standard di qualità. È definito da un disciplinare provinciale e identifica numerosi prodotti del Gruppo Formaggi del Trentino, come il Trentingrana, il Puzzone di Moena DOP, il Fontal di Cavalese, la Tosela di Primiero, il Primiero Fresco e Stagionato, il Casolét Val di Sole, l’Affogato di Sabbionara, il Val di Sole Dolce». Un’altra importante certificazione riguarda il siero, prodotto secondario della lavorazione del formaggio, che viene conferito dai caseifici allo stabilimento del Consorzio per essere essiccato e poi commercializzato. Così Bertolini: “Il siero in polvere prodotto da Trentingrana CONCAST è destinato soprattutto all’alimentazione zootecnica e viene esportato in tutto il mondo; per questo, viene certificato secondo gli standard olandesi GMP Plus”. Un’ulteriore indicatore dell’attenzione del Consorzio verso il benessere animale. «L’alimentazione per il bestiame ha oggi una regolamentazione molto più restrittiva che in passato - mette in evidenza Bertolini - e bisogna passare attraverso standard di qualità elevati». Anche il laboratorio del Consorzio ha ricevuto riconoscimenti importanti, sottolinea la responsabile: «Il nostro laboratorio è certificato “Accredia”, ente unico a livello nazionale per gli accreditamenti, secondo la norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025. È stata così riconosciuta la qualità del nostro lavoro in merito alle analisi dei prodotti lattiero-caseari». LA STORIA CONTINUA... Insomma, tantissimi i controlli effettuati per raggiungere standard di qualità altissimi. Ne è passata di acqua sotto i ponti da quel 1909... Anzi latte. E che il giornalismo continui ad occuparsi e a raccontare la storia di queste realtà lavorative è un dovere. La tradizione deve essere un esempio per la contemporaneità e soprattutto per il futuro. ■ 53

tmluglio


trentinoattualità trentinoanniversario

© Archivio fotografico Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina

di Fiorenzo Degasperi

AUGURI, ŠEBESTA! NEL CENTENARIO DELLA NASCITA, RICORDO DI GIUSEPPE ŠEBESTA, FONDATORE DEL MUSEO DEGLI USI E COSTUMI DELLA GENTE TRENTINA DI SAN MICHELE, SCOPRITORE DI UN METODO DI LAVORO CHE DIVENTERÀ ESEMPIO LUNGIMIRANTE DI COME SI FA ETNOGRAFIA

S

iamo alla fine degli anni Quaranta. Per ventidue anni un uomo magro, con i capelli lunghi – per quei tempi –, barbetta a pizzo, giacca che lentamente scivolava verso il basso, si aggirava freneticamente per l’allora misconosciuta Val dei Mocheni, battendola maso per maso, parlando con uomini e donne, giovani e anziani. Parlava in tedesco, annotando e registrando tutto quanto gli abitanti, entrati in confidenza, raccontavano del loro microcosmo fatto di pascoli, boschi, prati in piedi, sassi, torrenti, neve, bestie e innumerevoli personaggi fantastici che vivevano tutt’attorno. Da quel girovagare, apparentemente casuale, sono nati alcuni romanzi: Tre storie di un prete, La Valle dei Gigan54

tmluglio

ti, La teleferica, La coppa etrusca. Ma, soprattutto, nacque un libro che diventerà, fino ad oggi, insuperabile: FiabaLeggenda dell’alta Valle del Fèrsina e carta d’identità delle figure di fantasia, il primo e unico corpus di leggende, il racconto di una realtà mistificata delle genti tedesco-mòchene, un libro-chiave come lo aveva definito allora, 1973, uno dei pochi assessori alla cultura lungimiranti: Guido Lorenzi. Fu proprio lui che delegò a Giuseppe Šebesta, fondatore nel 1948 del Comitato etnografico trentino, la creazione ex novo di un Museo degli usi e costumi della gente trentina, individuando nell’antico edificio del monastero degli agostiniani a San Michele il luogo più adatto. E lui profuse ogni sua energia, rigore e, soprattutto,


trentinoanniversario

Šebesta zattiere sul fiume Piave

un ricco bagaglio intellettuale formatosi sul campo, per istituire uno dei più importanti musei etnografici d’Europa. Un museo ripetutamente copiato nella sua strutturazione museografica da altre istituzioni italiane ed europee e di cui oggi, le nostre istituzioni culturali pubbliche, stupidamente e scioccamente, non valorizzano appieno. Fu lui, con quei occhi indagatori, aperti a 360° sul mondo che si vede e su quello abitato dall’immaginario che le genti narrano da secoli, tramandandosi oralmente leggende, fiabe e favole, a fondare il Museo degli usi e costumi della gente di Romagna a Santarcangelo (1980) di Romagna e il Museo degli Zattieri del Piave a Codissago di Longarone (2004). Oltre alle centinaia e centinaia di articoli redatti per le più svariate riviste europee, raccolti nel 1991 nel poderoso libro Scritti etnografici (Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina, San Michele all’Adige), rimangono delle pietre miliari, sia per metodologia che per capacità di scavare, attraverso gli oggetti, la storia degli uomini, il racconto delle Vie: la Via dei Mulini, la Via del rame, la Via delle malghe e la Via del ferro. Incamminarsi lungo queste strade ha voluto dire aprire l’armadio della quotidianità passata e presente, di quelle molteplici realtà che non si trovano nella storia con la S maiuscola (quella dei vincitori per intenderci o della classe colta) ma nelle ramificazioni estremamente vitali e creative di chi su quelle e in quelle vie ci viveva: il mugnaio, il carrettiere, il fonditore, il

forgiatore, il casaro, ecc. Un metodo di lavoro che diventerà esempio lungimirante di come si fa etnografia: da un reperto materiale a una testimonianza iconografica, a una prima schematizzazione e poi di nuovo ai reperti di campo e a nuove comparazioni iconografiche. La summa di tutto questo si trova in un capolavoro, un piccolo gioiello di sapere e di erudizione: Il lavoro dell’uomo nel ciclo dei Mesi di Torre d’Aquila (1996, Castello del Buonconsiglio, Monumenti e collezioni provinciali). Giuseppe Šebesta riuscì in tutto questo grazie ad un’intellettualità poliedrica, ad un coraggio nel gettarsi in avventure che lo hanno vivificato e, innanzitutto, gli

hanno aperto decine di porte su percorsi culturalmente inediti. L’occuparsi di burattini e del loro mondo fiabesco, costruendoli personalmente, il dedicarsi al cinema – nel 1951 si trasferisce a Roma – realizzando i suoi primi documentari di argomento scientifico e folkloristico che lo porteranno in svariati luoghi dell’Europa orientale, dell’Asia minore e della Scandinavia, l’avventurarsi nella tavolozza per creare opere pittoriche dove esplora il mondo del colore, sono tutte tappe di un onnivoro della cultura degli “altri”. D’altronde non poteva essere altrimenti. Lui, nato nel 1919 da padre boemo e madre trentina – manterrà la cittadinanza cecoslovacca fino alla maggiore età, nel 1940 –, incarna il più puro spirito

55

tmluglio


trentinoanniversario

CITTADINO ITALIANO DAL 1940

G

iuseppe Šebesta nasce a Trento nel 1919 da padre boemo e da madre trentina. La famiglia paterna era originaria del villaggio di Týn nad Vltavou in Cecoslovacchia, dove svolgeva l'attività di produzione di ventilabri meccanici per le granaglie, che poi si insediò a Praga e a Brno[2]. Mantiene la cittadinanza cecoslovacca fino al compimento della maggiore età, diventando cittadino italiano nel 1940. Svolge gli studi liceali nella sua città natale ed in seguito studia chimica presso l'Università degli Studi di Pavia. Durante la Seconda Guerra mondiale insegna chimica prima a Trento e poi a Baselga di Piné; nel corso di questi anni inizia ad appassionarsi alla cinematografia. Finita la guerra si trasferisce a Milano, dove si occupa dell'evoluzione del movimento dell'immagine presso il Centro sperimentale della Ducati. Alla fine degli anni '40 si ritira in Valle dei Mocheni per dedicarsi alla passione per il cinema e vivendo a stretto contatto con gli abitanti del luogo, stabilendo così un primo approccio all'etnografia e iniziando a raccogliere materiale documentaristico. Nel 1951 si trasferisce a Roma per lavorare come regista, realizzando i suoi primi documentari; questo lavoro lo porta a viaggiare e ad approfondire le culture dell'Europa orientale, dell'Asia minore e della Scandinavia. Queste esperienze in ambito etnografico sono il tema anche delle sue prime pubblicazioni. Nel 1964 ritorna definitivamente a Trento, dove fonda il Comitato etnografico trentino. L'opera del comitato si tradusse nel 1968 con la fondazione del Museo degli usi e costumi della gente trentina a San Michele all'Adige, di cui sarà direttore fino al 1984. L'esperienza trentina venne replicata anche in altre regioni italiane: a Santarcangelo di Romagna progetta e fonda il Museo degli usi e costumi della gente di Romagna (inaugurato nel 1980) e a Codissago di Longarone il Museo degli Zattieri del Piave (aperto nel 2004). Negli anni '70 partecipa alla stesura di un libro di metodologia per la ricerca etnografica sul territorio per l'Accademia Olimpica di Vicenza, mentre negli anni '80 collabora alla produzione dell'Atlante linguistico etnografico friulano (ASLEF) di Giovan Battista Pellegrini. Nel 1981 viene insignito dalla Presidenza della Rupubblica della medaglia d'argento ai Benemeriti della scuola, della cultura e dell'arte; è membro dell'Accademia Roveretana degli Agiati, è consigliere di AIMA (Associazione italiana musei agricoli) e fa parte del comitato nazionale dell'International Council of Museums. Muore a Fondo in Val di Non il 9 marzo 2005 all'età di 85 anni. Nel 2012 il comune di Trento gli intitola una strada nel corso della denominazione delle vie del nuovo quartiere de Le Albere.

mitteleuropeo dell’errante, dell’intellettuale che viaggia (o fugge dal contemporaneo) senza fine, per dirla con Joseph Roth. Quante volte la madre lo ha portato in quel piccolo paese della Boemia, Tyn nad Vltavou, facendoli vedere le acque chete della Moldava: attraversare il ponte tra le due sponde era un passare da un “dove” ad un altro “dove”, ricordando quanto aveva scritto Saint-Exupéry riportando una storiella ebraica: vai dunque laggiù? Come sarai lontano! “Lontano da dove?”. Šebesta ha vissuto la storia e la cronaca di una cultura, quella folklorica, che sta tramontando e la trasformazione epocale nella civiltà dei consumi: ha intrecciato, nei suoi scritti, storia, cultura, costume, mondo fantastico (forse più reale di quello definito tale), creatività, innumerevoli saperi pratici (forgiare il ferro, creare un mulino, far muovere un

semplice carro del letame, tagliare un albero, ecc.) tutti costruiti e sperimentati con la propria testa e le proprie mani. Giuseppe Šebesta è un ricercatore innamorato e i suoi studi sono espressi in controluce: vengono suggeriti nelle sfumature, per incisi, afferrati, dissimulati nelle frasi secondarie piuttosto che campeggiare in quelle principali, si affidano al fluire del racconto piuttosto che alla formulazione di false sicurezze. Come gli intellettuali erranti della mitteleuropa dai suoi scritti traspare il tono, la musica del linguaggio secco, asciutto, tenorile. Leggendo e scorrendo le immagini da lui raccolte in noi rimane quel profondo senso di nostalgia per le culture che per secoli si sono annidate dietro l’angolo e che, se non fosse per lui, le avremmo sicuramente lasciate cadere nel dimenticatoio o affrontate con il bisturi freddo e sterile del chirur-

go. Il suo passato era il presente e gli oggetti che ha raccolto ed esposti nel museo di San Michele sono una metafora onnivalente in cui vengono designate le nostalgie regressive e le aspirazioni emancipatorie, chiusure e aperture, progresso e reazione. Inutile e vano elencare i premi, le citazioni, i benemeriti che ha raccolto nel corso della vita, senza dimenticare le lotte, i conflitti, i desideri inespressi verso una classe politica che però, nonostante tutto, ne ha saputo cogliere l’importanza e l’innovazione – come rimpiangiamo tristemente l’Assessore alla Cultura Guido Lorenzi, democristiano doc, che aveva però un’idea di Cultura e di Comunità e sapeva progettare il futuro di cui noi oggi ancora ci riempiamo la bocca – e un establishment culturale molte volte sordo e conformista. Con il passare degli anni ha saputo rinchiudersi nel suo mondo per ripensarlo, isolandosi a Fondo, in Val di Non, dove si è spento il 9 marzo 2005, all’età di 85 anni. ■

Studio, cammino, ricerca... 56

tmluglio


trentinomese

A cura ufficio P.R. SETA S.p.a. - Concessionaria di pubblicità

I

l ristorante Orso Grigio riapre i battenti e si ripresenta alla grande nel panorama trentino della ristorazione, con alcune rilevanti novità. In primis la conduzione della famiglia Santoni, che di ristoranti se ne intende vedi il “Doc” di via Milano e l’”Antico Pozzo” in centro storico, per non parlare del mitico “Don Pedro” di Ponte Arche – e che vede il giovane Adam alla guida di questo raffinato contesto racchiuso nel cuore di Trento. Infatti siamo proprio a pochi passi dalle storiche mura di Piazza Fiera; una piccola oasi in una delle parti più antiche e più affascinanti della città. Insomma una tradizione familiare che opera da decenni nel settore, a garanzia di esperienza, risultati e scelte importanti, mirate a soddisfare sempre e comunque il cliente. E, in secondo luogo, come non parlare dei recentissimi interventi di ristrutturazione del locale, che hanno ripensato gli ambienti sia da un punto di vista logistico e funzionale, sia puramente estetico. Molto apprezzabile la sala riservata alle convention, per pranzi/cene di

RINASCE “ORSO GRIGIO” RIAPRE I BATTENTI “ORSO GRIGIO”, LA RISTORAZIONE DI CLASSE NEL CUORE DI TRENTO. CON TANTE NOVITÀ, TUTTE DA GUSTARE lavoro; ben pensata e studiata la disposizione dei tavoli nell’ampia sala ristorante, arredata con gusto e classe, secondo canoni di stile moderni ed attuali. Ottima la scelta cromatica degli arredi, che valorizza i colori neutri e naturali, richiamando essenzialmente l’elemento legno, base principale delle strutture. E che dire dell’esterno? Niente di più piacevole di un fresco ed ombreggiato giardino, che va ad arricchire ed ampliare la location, per gustare le proposte del ristorante in un clima decisamente estivo quanto rilassante ed accattivante. Ma arriviamo al dunque. Che tipo di specialità possiamo scegliere nella lista delle pietanze? Parola d’ordine dell’”Orso Grigio” è stagionalità; questo significa proporre piatti che seguono il ritmo naturale delle stagioni, con l’utilizzo di prodotti che vanno ad esaltare le tipicità di ogni periodo dell’anno. Fondamentale, neanche a dirlo, l’attenzione alle materie prime utilizzate. E poi la presentazione: i piatti sono ben curati e studiati nei par-

ticolari e nei dettagli da uno chef che vanta grande esperienza nel settore culinario. Importante novità è l’introduzione della pizzeria, che agli impasti tradizionali affianca anche l’integrale, andando così ad arricchire il già invitante menù del ristorante. “Orso Grigio” propone anche una corposa lista vini e birre, orgoglio di Adam e del padre e da loro seguita e curata personalmente. Un’attenzione nella ricerca e nell’individuazione di quelle etichette che compongono la ricca cantina, punto di spicco del ristorante. Ampia anche l’offerta oraria nel piano settimanale: il ristorante è aperto tutti i

giorni, pranzo/cena, sabato e domenica inclusi. Modernità e tradizione, fantasia ed accoglienza, ricerca di stile e cura dei dettagli. Questi i punti di forza di un “Orso Grigio” che si presenta con le sue peculiari sfaccettature, a soddisfare le diverse esigenze di una clientela che sceglie essenzialmente la ricerca del gusto e di tutte le sue sfumature. INFO Ristorante pizzeria “Orso Grigio” Trento, in via degli Orti, 19 Telefono: 0461.984400 www.orso-grigio.it info@orso-grigio.it

57

tmluglio


trentinoarte

Amici Artisti

La via del ritorno, 2016 - cm 45x30

di Renzo Francescotti

Le Tofane, 2013 - cm 30x45

C

laudio Rensi l’ho avuto come alunno al biennio del “Tambosi”, sezione geometri, a Trento alla fine degli anni Sessanta. Una decina di anni dopo ci siamo trovati assieme in Consiglio Comunale a Trento: io come rappresentante del PCI e Claudio della DC. Lui era un giovane assessore, così come un altro mio ex alunno suo compagno di classe, Giorgio Casagranda: avversari dunque, ma con re-

58

tmluglio

SIMMETRIA DEL MINIMALISMO DA SUO PADRE, CLAUDIO RENSI HA EREDITATO LA PASSIONE. RITRAE UN’UMANITÀ DOLENTE, MA ANCHE STRUGGENTI PAESAGGI INVERNALI ciproca, amichevole stima. Ho poi scritto di lui e di suo padre nel mio libro “Le famiglie e i mestieri - 28 storie di famiglia con il mestiere nel sangue“, pubblicato nel 1986 da UCT. Da suo padre Rodolfo, morto a 62 anni nel 1975, Claudio, a 23 anni, ha ereditato lo studio fotografico assieme alla passione per la fotografia; e a sua volta ha passato entrambe al figlio Matteo. (Per inciso: organizzare una mostra supportata da un adeguato catalogo ai Rensi, tre generazioni di fotografi che coprono ottant’anni di storia trentina, sarebbe un evento di grande interesse, per Trento e il Trentino, sarebbe doveroso farla). Fatta questa premessa vediamo di focalizzare la produzione di Claudio Rensi fotografo d’arte. Che ci sia in lui una componente artistica oltreché umana ereditata da suo padre è naturale pensarlo. Ma è tutto da verificare in che misura e in quali forme. Rodolfo Rensi, oltre che un eccezionale reporter che ha documentato avvenimenti fondamentali del Trentino e

Paesaggio triste, 2014 - cm 30x45

della regione, nella guerra e nel dopoguerra è stato, a mio avviso, un fotografo artistico che indagava il “genius loci” trentino. La sua è una poetica semplice quanto intensamente umana: su questo versante la sua foto più emblematica è quella di un carrettiere crollato per il sonno (e per qualche probabile bicchiere in più, ma come fargliene colpa?!), che

riposa all’ombra di un carro vigilato dal suo asino. Un’immagine emblematica, di un’epica popolare. Suo figlio Claudio – che ha ingrandito quella foto sino alle dimensioni di un ampio quadro, collocato per anni nello studio dei Rensi – ha raccolto il testimone realizzando fotografie in bianco e nero di un’umanità dolente. L’ha fatto senza mai cercare


trentinoarte

Fede domestica, 2013 - cm 30x45

l’effetto, puntando all’oppostosul minimalismo. Come nella fotografia che riprende un’anziana seduta sulla cassapanca accanto alla sua fornasèla, la sua cucina economica, che appare tirata a lucido, con alcune pentole anch’esse pulitissime appoggiate sulla piastra, i pezzi di legna bene ordinata in un cesto sotto il fornello, le piastrelle di graniglia anch’esse estremamente pulite. La donna veste un grembiule, tiene le mani intrecciate, ha un’espressione di meditazione e di attesa. Chi o che cosa attende? È un’immagine di una quarantina di anni fa, che doveva allora sembrare “normale” nella sua quotidianità, ma che Claudio sa “leggere” nella purezza della sua essenzialità, della sua emblematicità, della sua spiritualità (che possiamo mettere a confronto con il mega-trash in cui siamo costretti a vivere…) . In altre fotografie, dopo “il bisogno di pulizia” si rivela “il bisogno di simmetria”, fondante in Claudio Rensi. Come nella foto in bianco e nero che ha per protagonista la nebbia: nella fascia in basso i campi innevati, disposti in linee orizzontali parallele;

in quella in alto la verticalità degli alberi che si sciolgono nella nebbia. Una griglia di linee orizzontali e verticali (come in Mondrian) che appare anche in altre foto. Rensi conferma la sua predilezione a organizzare il paesaggio in fasce orizzontali anche in certe immagini a colori (dove si rivela altrettanto bravo che nel bianco e nero). Come nella fotografia in cui in alto possiamo ammirare la fascia azzurra dei monti dolomitici; a metà il bosco in ombra bucato dall’oro dei larici autunnali; in basso la fascia di smeraldo del prato, il candore di una piccola chiesa gotica dal campaniletto con la copertura a cipolla, che spicca sul fondale nero e compatto del bosco. Dove l’autore dimostra di avere un assoluto controllo oltre che delle luci e delle ombre, anche delle cromie. Claudio ha eseguito anche una serie di ottimi ritratti, sia in bianco e nero che a colori. Con la prima tecnica uno dei suoi più riusciti è quello dedicato al pittore “selvaggio” Marco Berlanda, potente come certi personaggi dei romanzi russi dell’Ottocento: a colori ha ritratto i visi di una serie di giovanissime ragazze, con freschezza ed eleganza. E mi piace concludere con la sua foto in bianco e nero, a mio avviso la più sorprendente. La via del ritorno: c’è una strada che avanza con l’osservatore, delimitata da due linee bianche che convergono verso la linea dell’orizzonte. Da un lato e l’altro della strada due tabelle di divieto di sorpasso, come due sentinelle che allertano: in campo lungo lo scoppio di un fascio di fulmini fa deflagrare una luce abbagliante che si oppone al buio del primo piano da cui osserviamo, in cui siamo immersi. Una scena che sarebbe piaciuta a un regista come Fritz Lang, che potrebbe essere letta anche in chiave ■ fortemente simbolica . 59

tmluglio


Lago di Tovel - foto di Andreas Tamanini

trentinomeselaghi

di Giada Vicenzi

UN TUFFO TRA LE ALPI IL TRENTINO È RICCHISSIMO DI LAGHI, VERI SCRIGNI DI FRESCHEZZA INCASTONATI NEL VERDE, CHE ACCOLGONO GLI AMANTI DELLO SPORT E DEL RELAX, MA ANCHE DELLA TINTARELLA E DELLA MOVIDA NOTTURNA

O

Lago di Santa Giustina

60

tmluglio

ra che l’estate è decisamente arrivata e le giornate si fanno sempre più calde e piene di sole, un solo pensiero ci accompagna: fare un tuffo rinfrescante e toglierci di dosso l’afa e la calura. Se il mare è ancora lontano, o se magari è già un ricordo… niente paura! In Trentino ci sono delle alternative che non hanno proprio nulla da invidiare alle più celebri località marine: i laghi. Ben 297 scrigni di freschezza incastonati nel verde, che offrono l’ambiente ideale per giornate infinite all’insegna del relax e dello sport, non solo grazie ad ambienti naturali spettacola-


trentinomeselaghi ri, ma anche per merito delle tantissime attività messe a disposizione dalle aziende di promozione turistica e dalle strutture ricettive presenti sul territorio. L’offerta per lo sport e il relax sui laghi del Trentino è davvero ampia e permette a tutti di scegliere il “proprio” lago preferito, a seconda della distanza e dell’attività che si vuole praticare: nuoto, vela, immersioni, passeggiate o semplicemente riposanti bagni di sole. Senza dimenticare quel pizzico di vita notturna che in estate, complici le vacanze, non può certo mancare. Lo scettro reale spetta senza dubbio al celebre lago di Garda, famoso in tutto il mondo per le spiagge e il vento forte amato da velisti e surfisti. Ma accanto al Garda, il Trentino ospita una miriade di laghi e specchi d’acqua in pianura e in alta quota, uno diverso dall’altro e tutti da scoprire: dal leggendario Tovel ai laghi di Pinè, dal paradisiaco Nambino, fino ai grandi classici di Caldonazzo e Laghi di Garzonè e San Giuliano… una sinte-

Lago di Caldonazzo

si perfetta tra natura incontaminata, qualità dei servizi e varietà dell’offerta turistica. CALDONAZZO SUPERSTAR PER SPORT ACQUATICI E SOSTENIBILITÀ È il più grande lago interamente trentino e da sempre è la meta prediletta di chi ama gli sport acquatici: nuoto, vela, canoa, immersioni, pesca (in possesso di regolare permesso), windsurf e persino

– unico in tutta la regione – sci nautico. Ma anche gli amanti del trekking e gli irriducibili della mountain bike possono trovare percorsi di ogni grado e difficoltà sui sentieri che costeggiano il lago: la fatica della gita viene ripagata da panorami spettacolari e, naturalmente, dalla possibilità di fare un bel tuffo rinfrescante alla fine del percorso. Ce n’è davvero per tutti i gusti, perché il lago di Caldonazzo è una vera palestra natu-

rale a cielo aperto e le sue caratteristiche lo rendono la meta perfetta per tutta la famiglia, in grado di soddisfare le aspettative tanto dei grandi quanto dei piccini. Nei centri nautici presenti lungo le rive è possibile noleggiare tutta l’attrezzatura necessaria ai vari sport d’acqua, comprese canoe, barche, pedalò, tavole da stand-up paddle e anche le nuove “electric boat”, ovvero le barche elettriche:

CENTRO NAUTICO ALLE BARCHE NOLEGGIO

Pedalò•Kayak•Motoscafi•Electric boat•Sup

NEW! INFO

388 82 43 129

CALCERANICA AL LAGO (TN) Lago di Caldonazzo•Trentino

ELECTRIC BOAT

www.noleggioallebarche.it @cnallebarche

61

tmluglio


trentinomeselaghi

Laghi di San Giuliano e Garzonè Foto di Francesca Caresia tratta dal libro "Andar per malghe in Trentino" edito da Curcu Genovese

silenziose e pulite, possono essere prese a noleggio presso il Centro nautico Alle Barche. Ciascuno può, così, scegliere la disciplina più adatta ai propri gusti, mentre chi è alle prime armi o vuole mettersi alla prova con nuove attività può appoggiarsi a una delle scuole, club o associazioni che organizzano corsi di tutte le discipline adatti a ogni età, con l’aiuto di maestri professionisti e preparati.

Chi, invece, cerca il totale relax immerso nel verde o a rosolarsi al sole, può trovare sulle sponde del lago sia numerosi tratti di spiaggia libera che stabilimenti balneari attrezzati (alcuni accessibili anche ai cani), dove sdraiarsi sul lettino a prendere il sole, mentre i più piccoli si divertono in tutta sicurezza nelle aree gioco a loro dedicate, dentro e fuori dall’acqua. Grazie al clima mite e alle

temperature dell’acqua decisamente gradevoli (da 20 a 24 gradi circa da maggio a settembre), il lago di Caldonazzo si presta a lunghe e ripetute nuotate e ad immersioni subacquee per scoprire i fondali e i pesci che li popolano. Un aspetto non certo secondario, che rende il lago di Caldonazzo così speciale, è la grande attenzione alla sostenibilità ambientale, che anche quest’anno ha permesso di

Sarai accolto dalla famiglia Serafini, che dal 1933 gestisce con amore e professionalità la struttura, per degustare le migliori ricette della cucina tipica trentina o farti coccolare dalle nostre stanze in legno con servizio privato

riconfermare al lago trentino ben 4 Bandiere Blu della FEE – Foundation for Environmental Education, che premia le destinazioni balneari in base a rigorosi canoni ecologici, primo fra tutti la pulizia delle acque. San Cristoforo, la spiaggia di Tenna, il Lido di Caldonazzo e la spiaggia Alle Barche di Calceranica sono le 4 aree del lago che si sono aggiudicate l’importante riconoscimento. È questo mix di opportunità che rende il lago di Caldonazzo sempre più frequentato, soprattutto in estate, non solo dai trentini che vogliono sfuggire alla calura delle città, ma anche da turisti italiani e stranieri, che possono alloggiare in albergo, campeggio, appartamento o bed&breakfast, per una vacanza alla portata di tutti gli stili e di tutte le tasche. Il tramonto è un momento magico: si può restare sulla spiaggia a guardare il cielo tingersi di arancione e poi concludere con un aperitivo e una cena. Oltre al ricco e curatissimo palinsesto culturale, i borghi di Caldonazzo, San Cristofo-

Ci sono diversi modi per arrivare al Rifugio Nambino e, chiaramente, nessuno prevede l’auto… altrimenti verrebbe a mancare uno degli elementi chiave della tua esperienza: la conquista!

Una struttura ricettiva raffinata e confortevole sulle rive del Lago Nambino, nel cuore del Parco Naturale dell’Adamello Brenta. Ti basterà guardarti attorno per renderti conto di essere arrivato in un posto unico al mondo, in una delle perle delle Dolomiti (patrimonio UNESCO), e ben presto capirai che questo scenario ti rimarrà nel cuore e lo porterai sempre con te.

Il Rifugio Nambino è raggiungibile a piedi con una passeggiata di circa 20 minuti, lasciando la propria automobile nel parcheggio che si trova vicino alla Zangola. Per chi proviene da Pinzolo dopo l’uscita della galleria a Madonna di Campiglio, prendere il primo bivio a sinistra. Per chi invece proviene da Passo Carlo Magno, superata la partenza della telecabina Grostè, dopo circa un Km prendere il primo bivio a destra. Il tuo bagaglio sarà trasportato gratuitamente con una teleferica e recapitato direttamente nella tua stanza. Potrai così goderti appieno una delle splendide passeggiate che portano al Rifugio.

Madonna di Campiglio, Località Val Nambino TN | t. 338 1095570 - 0465 441621 | rifugionambino@gmail.com

62

tmluglio


trentinomeselaghi

anni

L’UMORE DELLA TERRA EVENTI ESTATE 2019 A CLES

Lago di Coredo

ro e Calceranica abbondano di locali e ristoranti, club alla moda e gelaterie, che si affacciano sulle rive del lago. TESORI NEL CUORE DELLA VAL DI NON: TOVEL, COREDO E SANTA GIUSTINA Tra scenari selvaggi e antichi castelli, quello della Val di Non è un paesaggio modellato dall’acqua e dominato dall’imponente bacino artificiale di Santa Giustina: un paradiso per gli sport acquatici, ma anche per passeggiate emozionanti nel fresco dei boschi. Il lago di Santa Giustina è un monumento alla forza dell’acqua, che per millenni ha lentamente scavato i pittoreschi canyon del torrente Noce, tanto amati dai canoisti, e che oggi, imbrigliata, produce energia elettrica grazie all’imponente diga, il maggior bacino artificiale del Trentino. Ad apprezzare l’alleanza tra l’opera della natura e l’opera dell’uomo sono i visitatori del lago e specialmente gli sportivi: oltre alle gite in canoa e kayak all’interno delle gole di Santa Giustina, tra passaggi stretti e pareti verticali, il lago è anche una meta adatta agli amanti del relax, soprattutto nella zona sud-ovest, dove è stata allestita un’ampia ed attrezzata

zona verde che permette di godere appieno delle bellezze naturali del luogo. Anche i due piccoli laghi artificiali di Coredo e Tavon, a due passi dal paese, sono la destinazione perfetta per chi è in cerca di pace e tranquillità, cullati dal rumore del vento fra gli alberi e dalle rare parole dei pescatori. Leggendario, perché legato a un’antica leggenda, è il lago di Tovel, che ancora oggi – nonostante il fenomeno sia cessato ormai da molti anni – è ricordato come “il lago rosso”. Fino alla metà degli anni ’60, in estate, un certa alga affiorava in superficie, e lo specchio d’acqua appariva di un rosso acceso. Per spiegare questo fatto straordinario, nacquero misteriose storie e leggende, come quella della regina Tresenga. Oggi il lago di Tovel è uno dei gioielli naturalistici del Parco Naturale Adamello - Brenta. Visitarlo significa godere appieno del contatto con la natura: il centro più vicino, Tuenno, è a 14 km. Per il giro del lago occorre circa un’ora e mezza, ma sono molti i percorsi nei dintorni. GIOIELLO D’ALTA QUOTA: LAGO DI NAMBINO Un altro specchio d’acqua spettacolare è il lago di Nambino, nel cuore del parco naturale Adamello-Brenta, sulle 63

tmluglio


trentinomeselaghi raggiunge dopo una salita di 170 metri di dislivello che viene superata agevolmente con non più di mezz’ora di cammino su sentiero ben battuto e percorribile senza grosso sforzo anche con zaino porta-bimbo. Il caratteristico e confortevole rifugio è sempre aperto e offre anche l’impareggiabile opportunità di pernottare in un ambiente davvero magico.

Lago di Nambino - foto di Andreas Tamanini

cui sponde sorge l’omonimo rifugio. È uno fra i più bei laghetti di montagna del Trentino, che trasmette una profonda sensazione di pace con la sua corona di monti circostanti e l’atmosfera che sa di misteri e antiche leggende, anche se a questo punto si esce ufficialmente dal capi-

tolo della balneazione. Però nei pressi di questo meraviglioso lago alpino si possono fare spettacolari escursioni. Anche per arrivar al lago e al rifugio di Nambino si deve compiere un piccolo tragitto a piedi, facile e adatto a tutti, anche alle famiglie con bambini piccoli. La mèta si

IN TO THE WILD: I LAGHI DI GARZONÈ E SAN GIULIANO Fra mirtilli e rododendri, in una conca glaciale incastonata tra le montagne simbolo del Trentino, si trovano due incantevoli laghi alpini: Garzonè e San Giuliano. Non la meta di tuffi spensierati, ma invece il punto di arrivo di uno dei trekking più affascinanti che si possano fare nella nostra provincia. Il giro tocca prima l’incantevole Lago di Vacarsa e sale poi alla “Bocchetta dell’Acqua Fredda”, il punto più alto, per poi scendere ai laghi e al Rifugio San Giuliano, da dove si rientra chiudendo l›anello. È proprio in questa seconda

Rifugio San

A 1960 mt di quota, immerso nel verde e riflesso nel blu dei suoi due laghetti, il rifugio San Giuliano offre un’oasi di pace a chi vuole ritagliarsi un momento di tranquillità.

parte che l›escursionista viene calato nel fantastico regno dei ghiacci perenni, con ampie vedute sulle cime del Gruppo del Carè Alto e sul massiccio della Presanella. Si tratta di un percorso mediamente impegnativo e gli 800 metri di dislivello che si superano sono ampiamente ripagati dall’ambiente naturale che si percorre. L’itinerario, conosciuto anche con il nome di “Giro delle Malghe”, rientra in un progetto inaugurato dal Comune di Caderzone Terme che vuole valorizzare le tradizioni e le radici culturali di questi luoghi. Difficile descrivere la maestosità dei paesaggi e l’emozione di sentirsi proiettati in un ambiente primordiale, fra boschi secolari, creste impervie e ghiacci perenni: il consiglio è di godersi questo flusso di emozioni magari per più giorni, pernottando al rifugio e assaporando la calorosa accoglienza dei gestori. Da qui, seduti sulle rive dei due azzurri e ridenti specchi d’acqua, circondati da una magnifica pineta e separati tra loro da un sottile lembo di bosco, si gode una vista

Giuliano

Cordialità e ristoro in un paradiso naturale nel Parco Adamello Brenta

Per chi ama le passeggiate in montagna, ma anche per quelli un po’ più pigri, il rifugio è facilmente raggiungibile a piedi lungo un sentiero per lo più pianeggiante. Da Caderzone Terme si può salire in auto fino al parcheggio “Poc dali fafc” (1700m), da lì in 1 ora e 40 minuti, passando da malga Campo e malga San Giuliano si arriva al rifugio (1960m). C’è poi la possibilità di tornare alla macchina facendo un giro ad anello passando dalla Bocchetta dell’acqua fredda (2184m), dal lago Vacarsa e malga Campastril. (2ore e 30 minuti). Situato nel territorio del comune di Caderzone Terme, cuore verde della val Rendena, il rifugio San Giuliano vi aspetta con la sua cucina tipica e la cortese accoglienza di un’atmosfera famigliare.

Il Rifugio offre anche servizio di pernottamento ed è anche punto d’acquisto di permessi d’ospite per la pesca

direzione@rifugiosangiuliano.it 64

tmluglio

CADERZONE TERME (TN) Amadei Antonella tel. 328/3677815 oppure tel. (+39) 368/3458971 - (+39) 0465/804457


trentinomeselaghi

LANTERNA PIZZERIA AND BREW PUB È UN LUOGO DOVE TROVARE PIZZE GOURMET REALIZZATE CON INGREDIENTI SELEZIONATI E STAGIONALI, IL TUTTO ACCOMPAGNATO DA OTTIME BIRRE ARTIGIANALI.

Dal lunedì alla domenica ore 18:00 - 00:00 CHIUSO- AGOSTO IL GIOVEDÌ LUGLIO - SETTEMBRE Montagnaga di Pinè (TN) Via Domenica Targa, 34 329 636 7856 Lago della Serraia

assolutamente spettacolare e a 360 gradi sui giganteschi rilievi della Val Genova, uno tra i luoghi più selvaggi e per questo autentici del Trentino. SPORT E DIVERTIMENTO SULL’ALTOPIANO: I LAGHI DI PINÈ A mille metri di altitudine, su un altipiano circondato da boschi, prati e canneti, si trovano i laghi di Serraia e Piazze, rispettivamente nei comuni di Baselga di Piné e Bedollo. Incastonati tra le cime del Lagorai e a soli venti minuti di auto dal fondovalle, i due laghi sono il luogo preferito da giovani e famiglie per trascorrere una giornata in mezzo alla natura, tra sport ed escursioni in montagna o semplicemente prendendo il sole sdraiati sull’erba delle rive. Da sempre e in tutti i mesi dell’anno i laghi di Piné richiamano un numero sempre più nutrito di visitatori. Merito della pulizia delle acque e delle spiagge, a cui è stata riconfermata anche quest’anno la Bandiera Blu (in particolare alle spiagge del lago delle Piazze e alle spiagge “Alberon” e “Spiaggia” del lago di Serraia), ma merito anche della varietà dell’offerta sportiva e ricreativa: nuotate, immersioni,

passeggiate lungo il perimetro dei laghi a piedi, in bici o a cavallo, e ancora pesca e windsurf… le possibilità di sport e divertimento sono davvero numerose e possono essere alternate con lunghe pause di relax al sole, chiacchierando con gli amici o leggendo un libro. Se vi siete organizzati all’ultimo minuto e cercate una gita da fare in completo relax, il giro dei laghi di Piné è la scelta azzeccata in tutte le stagioni. Si tratta di due ore di passeggiata tranquilla, da fare anche con i bimbi o con il proprio amico a quattro zampe. Il punto di partenza è la parte terminale del lago di Serraia, nei pressi del paese di Baselga. Si percorre la pista ciclo-pedonale lungo la sponda occidentale, poi si attraversa la riserva naturale “Paludi di Sternigo” fino a località Fabbrica e si imbocca la sponda orientale del lago delle Piazze. Per rientrare, basta fare il giro dall’altro lato, utilizzando il percorso pedonale che rimane a fianco della strada. La passeggiata è splendida e nelle giornate limpide i monti disegnano sulla superficie dei laghi colori e riflessi spettacolari tutti da ■ fotografare.

Ogni mercoledì sera Pizzaburger!

65

tmluglio


Dir. sanitario dott. Domenico Alati

NOVITÀ 2019

VI PORTIAMO NOI PRESSO LA NOSTRA SEDE Partenze da: BORGO VALSUGANA con fermate: Levico e Pergine BOLZANO SUD con fermate: Ora, Egna, Salorno

PRENOTA SUBITO LA TUA VISITA SENZA IMPEGNO Mezzolombardo - Via Trento 115/117 - Tel. 0461 60.04.61 Bassano del Grappa, via Papa Giovanni Paolo II, 52 - San Giuseppe di Cassola (VI) - Tel. 0424 38.29.24


trentinomese

www.socialdent.it

L

e ferie tanto desiderate sono alle porte: per godersi il meritato riposo senza pensieri, ricordatevi, però, di prenotare un controllo dal dentista prima di partire. La prevenzione, infatti, non va in vacanza e un sorriso sano è il risultato di tante piccole attenzioni quotidiane. Prendersi cura della propria bocca è ancora più facile, se si può contare su uno studio dentistico preparato, affidabile, all’avanguardia e sempre disponibile. Come Socialdent di Mezzolombardo, che oltre a vantare un team di professionisti specializzati in tutti i campi della cura dentale, dispone di una strumentazione e di una tecnologia tra le più innovative e meno invasive, per trattare con successo ogni tipo di disturbo.

A cura ufficio P.R. SETA S.p.a. - Concessionaria di pubblicità

COMPLETA, ACCURATA E SENZA IMPEGNO: LA PRIMA VISITA Il primo appuntamento è fondamentale: serve a conoscere il paziente, fare un’accurata anamnesi, per poi passare – tramite una visita approfondita, che può comprendere anche una radiografia o una tac – a indicare un piano di trattamen-

IN VACANZA CON IL SORRISO RICORDATEVI DI PRENOTARE UN CONTROLLO DAL DENTISTA PRIMA DI PARTIRE PER LE FERIE. LO STUDIO SOCIALDENT DI MEZZOLOMBARDO, OLTRE AD ESSERE ATTREZZATO PER AFFRONTARE CON SUCCESSO OGNI TIPO DI DISTURBO, OFFRE UNA PRIMA VISITA COMPLETA E SENZA IMPEGNO E PRESTAZIONI AGEVOLATE ATTRAVERSO PARTICOLARI CONVENZIONI ti per risolvere le patologie eventualmente individuate, oppure una serie di appuntamenti per l’igiene orale e la prevenzione, che di norma deve avvenire ogni 6 mesi (ma anche con mag-

giore frequenza, a seconda delle specifiche necessità). Qualunque sia il disturbo o la necessità, lo studio Socialdent è attrezzato per affrontarlo con successo. La prima visita è completa e senza impegno e permette di valutare assieme i vari tipi di intervento con un preventivo certo e affidabile. ANCORA PIÙ VANTAGGI CON LE CONVENZIONI Socialdent opera in rapporto continuo con le sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil, l’Arma dei Carabinieri, il patronato Acli e l’Associazione dei Mutilati e invalidi civili e aderisce a UniSalute e alla rete Sigma Dental, offrendo tutta una serie di prestazioni age-

volate, con sconti rispetto al listino base su molti tipi di intervento (ad esempio impianti, estrazioni dentarie, eccetera). “Social” di nome e di fatto, lo studio di Mezzolombardo opera anche in collaborazione con cooperative sociali ed è attrezzato per accogliere e trattare pazienti in carrozzina in totale sicurezza e con la consueta professionalità che tutti pazienti – vecchi e nuovi – apprezzano e conoscono. ■

SOCIALDENT Mezzolombardo (TN) Loc. La Rupe via Trento, 115-117 Tel: 0461.600461

Dir. sanitario dott. Domenico Alati

67

tmluglio


trentinopanorama

di Lara Deflorian

D

al 12 al 26 luglio si svolgerà la 35esima edizione di BolzanoDanza, che preannuncia interessanti novità e graditi ritorni. La sezione Outdoor, che si terrà naturalmente al di fuori degli spazi performativi convenzionali, quest’anno sarà curata dal conosciuto e apprezzato coreografo e danzatore Rachid Ouramdane. Insieme a Emanuele Masi, il direttore artistico del Festival, ha puntato sulle molteplici contaminazioni della danza e sulla sua capacità inclusiva. “Abbiamo scelto la figura del viandante romantico - ha spiegato Masi a proposito del filo conduttore di questa nuova edizione - gli spettacoli presentati percorrono in direzioni diverse i possibili sentieri di un Wanderer che, come nel mito letterario, compie un viaggio in primo luogo alla ricerca di se stesso. Un percorso in territori sconosciuti ma affascinanti.” Dopo anni di assenza dalla Francia tornerà a BolzanoDanza Angelin Preljocaj con la sua compagnia per presentare Winterreise (12 luglio), la coreografia allestita per il corpo di ballo della Scala di Milano sul ciclo di lieder di F. Schubert, suonati e cantati dal vivo, che proietterà il pubblico verso un poetico e struggente viaggio interiore. Il secondo ritorno è quello di Olivier Dubois il quale con la sua compagnia, quattro danzatori e quattro danzatrici, metterà in scena Tropismes (15 luglio), un inno alla vita su musica live e terza tappa del suo progetto sulla Divina Commedia. Dubois si metterà inoltre a nudo nel suo assolo cult My body of coming forth by day (16 luglio), in cui dialogherà ironicamente con il pubblico. Oltre che come guest curator Rachid 68

tmluglio

“I VIANDANTI” DI BOLZANO DANZA DAL 12 AL 26 LUGLIO SI SVOLGERÀ LA 35ESIMA EDIZIONE CHE PREANNUNCIA INTERESSANTI NOVITÀ E GRADITI RITORNI... Ouramdane, codirettore del CCN2 – Centre Chorégraphique National de Grenoble, arriverà nel capoluogo atesino per presentare Franchir la nuit (19 luglio), una coproduzione di Bolzano Danza, sempre con musica dal vivo, in esclusiva nazionale. Con bambini scelti e coinvolti sul territorio e cinque danzatori della sua compagnia, Ouramdane sul palcoscenico ricoperto d’acqua, attraverso la sua poetica affronterà il tema della migrazione e dell’esilio. Sarà inoltre interprete dell’energico e bizzarro assolo Skull*Cult (15 luglio), creato insieme a Christian Rizzo. Altra co-produzione del Festival e altro ritorno a Bolzano vedrà protagonista la com-

pagnia di Virgilio Sieni, accompagnata dall’orchestra Haydn, nella prima assoluta di Metamorphosis (22 luglio) in cui Sieni cita Ovidio e i filosofi francesi Deleuze e Guattari per “narrare forme mutate in corpi nuovi” e rivedere la trasformazione “come processo del desiderio”. Quest’anno la compagnia associata del Festival, particolarmente gradita dal pubblico, Gauthier Dance di Stoccarda sarà protagonista di due programmi (24 luglio): il nuovissimo Deuces, due duetti creati appositamente per la compagnia, e Powerhouse, un programma imperdibile di coreografie di artisti noti come Cayetano Soto, Helena Waldmann, Marco Goecke, Eric Gauthier e Ohad Naharin. A chiudere il Festival quest’anno sarà la CNDC Angers diretto da Robert Swinston, ex danzatore di Cunningham e suo assistente alla coreografia dal 1992. A Bolzano, per ricordare i cento anni dalla nascita del maestro della post-modern dance Merce Cunningham, ancora una volta con la musica eseguita dal vivo, saranno riproposti i celebri BIPED, un lavoro multimediale geniale, e Beach Birds, un omaggio astratto alla natura e agli uc-

celli, su musica di John Cage, compagno d’arte e di vita di Cunningham (26 luglio). A rappresentare le ultime generazioni in una sezione tutta al femminile a Bolzano Danza arriveranno Silvia Gribaudi (17 luglio), Camilla Monga (18 luglio), Annamaria Ajmone (23 e 25 luglio), l’altoatesina Sabrina Fraternali (26 luglio), Luna Cenere (22 luglio), Latifa Laâbissi con Renate Lorenz e Pauline Boudry (18 e 25 luglio). Di grande suggestione, per la sezione Outdoor, saranno inoltre i due spettacoli del nuovo circo: Ophelia di Yoann Bourgeois (19 e 20 luglio), dove l’annegamento di uno dei personaggi femminili più celebri usciti dalla fantasia di William Shakespeare si traduce in una sfida all’apnea in una grande vasca, e Floe di Jean-Baptiste André (12 e 13 luglio), una simbolica scalata su sdrucciolevoli icebergmontagne. Infine non potevano mancare per i più piccini la Notte a teatro, preceduta dallo spettacolo di Nicola Galli, Premio Danza&Danza 2018 come “coreografo emergente” (20 luglio), e per i più curiosi la Secret Performance, l’evento a sorpresa tutto da scoprire anche nella sua location (20 luglio). Info 0471.053800. ■


trentinomese

www.viticoltoriinavio.it

L

A cura ufficio P.R. SETA S.p.a. - Concessionaria di pubblicità

a storia e l’identità di un luogo si esprimono non solo attraverso le testimonianze storiche, il paesaggio, le usanze degli abitanti, ma anche attraverso i suoi prodotti caratteristici, sia quelli spontanei, sia quelli derivanti dalle attività umane di agricoltura e di allevamento. Ecco perché molto spesso dentro a un bicchiere o dentro a un piatto c’è molto più di una bevanda o di un alimento: c’è il sapore di un territorio, o meglio, di un terroir, per dirla con un termine francese che esprime quel connubio inscindibile fra il prodotto, il luogo geografico e l’aspetto umano – inteso come storia, cultura, tradizione –. Un concetto che per la cantina sociale Viticoltori in Avio è diventato una vera missione, che la vede impegnata da anni in un progetto di recupero e valorizzazione di una particolare varietà di uva autoctona, che rappresenta la bandiera enoica di questo territorio di confine, che dal castello di Avio arriva fino al forte di Rivoli Veronese: l’Enantio. AMBASCIATORE DELLA TERRA DEI FORTI “Hoc est vitis silvestris, quod vocatur Oenanthium”: così Plinio il Vecchio nel I secolo d.C. descriveva le viti selvatiche che da queste parti erano anche conosciute come “la brusca”. Un vitigno che fino agli anni Ottanta rappresentava circa il 15% della viticoltura trentina e oggi solo lo 0,5%, l’Enantio è coltivato in una cinquantina di ettari concentrati proprio qui, nella Terra dei Forti. La cantina Viticoltori in Avio è uno dei principali protagonisti di questa rinascita

UNA CANTINA, UN TERRITORIO, UNA COMUNITÀ LA CANTINA SOCIALE VITICOLTORI IN AVIO È IMPEGNATA DA ANNI IN UN PROGETTO DI RECUPERO DELLA PRINCIPALE UVA AUTOCTONA LOCALE, L’ENANTIO, CHE ASSIEME AGLI ALTRI PRODOTTI DEL TERRITORIO È DIVENTATO L’AMBASCIATORE DELLA TERRA DEI FORTI enantina, in un progetto che coinvolge tutta la comunità aviense: la storia, il sapore e la tradizione dell’Enantio da queste parti si trova dappertutto e in tutte le manifestazioni l’Enantio assieme ai formaggi del Caseificio di Sabbionara è l’ambasciatore più rappresentativo del territorio. Anche la nuova apertura del ristorante “Al Castello” all’interno del maniero si sposa perfettamente con gli ambasciatori enogastronomici del territorio aviense, per cui nel menu proposto si trovano sia i vini della cantina Viticoltori in Avio, sia i formaggi del Caseificio di Sabbionara, assieme ai salumi degli allevamenti di Va-

lerio Campostrini. Ma le novità non sono finite, perché il progetto del ristorante “Al Castello” è quello aprirsi ad altri prodotti “made in Avio”. UN NUOVO ITINERARIO TURISTICO Uno dei prossimi progetti della cantina di Avio ce lo racconta il direttore Matteo Mattei: “Per il prossimo autunno stiamo predisponendo

un itinerario turistico che partirà dalla cantina, attraverserà Avio e Sabbionara per arrivare al Castello, dove oltre ad assaggiare vini, salumi e formaggi locali si potrà visitare gli interni del maniero. Un progetto semplice, ma ambizioso, che punta ad unire ancora di più le forze del territorio, come già si fa durante le manifestazioni locali, come Uva e dintorni, che negli anni è diventato un evento di punta attorno a cui tutta la comunità si raccoglie”. ■ Per informazioni: www.viticoltoriinavio.it www.caseificiosabbionara.it


trentinopanorama

di Fabio De Santi

A

lvaro Soler , Il Volo, Giorgio Moroder e i Wanda: sono questi i quattro protagonisti della prima edizione del Maia Music Festival, che si terrà a luglio 2019 al Ippodromo di Merano. Un evento che si candida ad essere, anche in prospettiva futura, una delle principali manifestazioni dell’estate in Trentino Alto Adige, quella organizzata dalla Showtime Agency di Roland Barbacovi. Ad aprire il Festival l’11 luglio sarà Alvaro Soler, un musicista che ha raggiunto il successo internazionale, nel 2015, grazie al singolo "El mismo Sol", brano pop ritmato e fresco che entra di prepotenza nelle classifiche di vendita italiane, raggiungendone subito la vetta. La canzone è per ben 5 volte disco di platino: un successo straripante. Il 2016 è l'anno di "Eterno agosto", album d'esordio di Álvaro Soler che per il mercato italiano, viene pensato in un'edizione speciale contenente i duetti con Emma e Max Gazzé, che si alternano all'artista spagnolo rispettivamente in "Libre" e "Sonrio (la vitacom'è)". Ma è con "Sofia" che Álvaro raggiunge e supera il successo del primo singolo. La canzone diventa in breve un tormentone, grazie al mix perfetto fra musica tradizionale spagnola e pop moderno. Álvaro viene invitato a partecipare a X-Factor Italia in qualità di giudice. E mostrando grande umanità e simpatia, si conquista la stima del pubblico nostrano. Nel 2108 esce "La cintura" brano infarcito di atmosfere latine, che fa subito presa, diventando uno dei più trasmessi dell'estate italiana. Due volte disco di platino, il brano anticipa l'uscita del 70

tmluglio

MAIA MUSIC FESTIVAL AD APRIRE IL FESTIVAL MERANESE, L’11 LUGLIO, SARÀ ALVARO SOLER, CHE HA RAGGIUNTO IL SUCCESSO INTERNAZIONALE GRAZIE A "EL MISMO SOL" secondo album dell'artista: "Mar de colores", il cui tour omonimo arriva anche a Merano. Dopo il live degli austriaci Wanda, del 12 luglio, il 13 tocca ad una leggenda della musica elettronica come Giorgio Moroder. Il leggendario producer altoatesino è per la prima volta in tour live in Europa con la sua band e non solo come dj. Acclamato da molti come il “padrino della disco music”, se non addirittura il fondatore della dance elettronica, a 78anni, premio Oscar e pluripremiato ai Grammy Awards, Moroder è impegnato in un tour che toccherà più di 20 città europee. La sigla è quella di “The

Il Volo

I Wanda

Celebration of the 80’s" e vedrà il cantautore, produttore e dj esibire i momenti salienti della sua prolifica carriera in uno spettacolare show al fianco della sua band. Moroder ha avuto un’influenza importante nell’industria musicale per oltre 55 anni, a partire dal 1963. Fu il primo a mettere la musica dance su un battito percussivo ripetiti-

vo e ad abbandonare le leggi dell’armonia inserendo il sintetizzatore al centro del progetto musicale. I primi grandi riconoscimenti sono arrivati negli anni 70 con la musica e le produzioni per Donna Summer (“I Feel Love”, “On the Radio” e “Love to Love You Baby”, “Hot Stuff” tra gli altri), riconoscimenti che hanno poi portato ad altre grandi collaborazioni con Cher (“Bad Love”), Blondie (“Call Me”), David Bowie (“Cat People”), DebbieHarry (“Rush Rush”) e Freddie Mercury (”Love Kills“) . A chiudere il Maia Music Festival, il 14, saranno le voci de Il Volo ovvero di Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble. Un trio che ha esordito nel 2009 come i partecipanti al talent show di Rai 1 “Ti lascio una canzone”, dove vengono notati da Michele Torpedine, il manager che ha costruito le carriere di Andrea Bocelli, Zucchero, Giorgia e Biagio Antonacci, e che decide di intraprendere per loro e con loro un percorso artistico internazionale, contando sulle loro straordinarie doti vocali sia singolarmente che come ■ trio.


trentinopanorama

www.buonconsiglio.it

Al Castello del Buonconsiglio la mostra che racconta la storia dei tessuti sacri attraverso quadri e preziosi velluti e ricami tra Quattro e Cinquecento.

A cura ufficio P.R. SETA S.p.a. - Concessionaria di pubblicità

P

iviali in luminoso velluto, pianete scintillanti di oro e d’ argento, rare dalmatiche con ricami in fili di seta variopinta, preziose stoffe fiorentine e veneziane dai molteplici ornati, oltre ad alcuni importanti dipinti sacri di Altobello Melone, Michele Giambono, Francesco Torbido, Rocco Marconi, e i due magnifici dipinti del misterioso Maestro di Hoogstraeten, raccontano l’affascinante storia dei preziosi manufatti tessili eseguiti tra la seconda metà del XV secolo e primi decenni del XVI secolo in Italia e nell’Europa del Nord. Si tratta di capolavori in velluto con ricchi ricami in seta e oro prodotti presso centri che all’epoca assicuravano un assoluto grado di perfezione tecnica e formale, come Firenze, Venezia e Milano. Tra questi vi è il preziosissimo parato di papa Niccolò

FILI D’ORO E DIPINTI DI SETA VELLUTI E RICAMI TRA GOTICO E RINASCIMENTO V del Museo del Bargello di Firenze, commissionato nel 1450 dalla città di Siena e donato al pontefice in occasione della canonizzazione di San Bernardino, ma anche il cappuccio di piviale del Castello Sforzesco di Milano, appositamente restaurato per l’occasione e decorato con un ricamo per il cui disegno preparatorio è stato fatto il nome del grande Botticelli. Dopo oltre cinque secoli, affiorano capolavori inediti che testimoniano influssi derivanti da diverse tradizioni tessili, approfondite grazie agli specialisti che collaborano all’iniziativa, comprendendo anche esempi che denunciano la circolazione di manufatti importati da grandi centri di produzione transalpini tramite gli intensi scambi commerciali tra la penisola italiana

e i fiorenti mercati delle Fiandre e della zona del Reno e il desiderio di sfarzo dei più facoltosi committenti. La mostra Fili d’oro e dipinti di seta. Velluti e ricami tra Gotico e Rinascimento è la prima iniziativa che approfondisce questa particolare categoria di lussuosi tessuti ricamati ancora presenti nelle aree dell’intero arco alpino, a suo tempo creati sia per la committenza religiosa che laica ma sopravvissuta fino ad oggi grazie alla lungimirante attività di conservazione della Chiesa e alla passione di molti collezionisti. Grazie a queste testimonianze artistiche viene valorizzata una produzione di opere che, pressoché sconosciuta ai più, si rivela preziosa per comprendere l’altissimo livello raggiunto dalle botteghe di tessitori e ricamatori italiani al “tramonto del Medioevo” anche grazie all’introduzione di innovative soluzioni imprenditoriali. Nelle più belle sale del Castello del Buonconsiglio viene pertanto esposta una quarantina di paramenti

sacri, oltre a una selezione di dipinti su tavola che ne illustrano funzioni e fogge, in parte presenti nelle collezioni del museo e in parte ottenute in prestito da parrocchie, da Musei diocesani e da istituzioni prestigiose come il Castello Sforzesco di Milano, la Galleria degli Uffizi, il Museo Correr e Palazzo Mocenigo di Venezia, i Civici Musei di Padova, il Museo Nazionale del Bargello di Firenze, l’Accademia Carrara di Bergamo, il Museo di Palazzo Madama di Torino, il Museo del Tessuto di Prato, la Pinacoteca Ala Ponzone di Cremona, Castelvecchio di Verona ed altri ancora. ■

INAUGURAZIONE: venerdì 12 luglio, ore 18.00 TRENTO Castello del Buonconsiglio, via Bernardo Clesio, 5 13 luglio – 3 novembre 2019

71

tmluglio


trentinopanorama

di Fabio De Santi

E

ntra nel vivo, in questo mese di luglio, la venticinquesima edizione del Festival I Suoni delle Dolomiti a partire dal concerto del 7 al Rifugio Rosetta Giovanni Pedrotti, Pale di San Martino con I Corni della Scala. Era il 2008 quando nacque il primo embrione di questo progetto e da allora questi undici musicisti diretti da Angelo Sormani si dedicano a far conoscere la bellezza timbrica e la versatilità di questo strumento al grande pubblico con una intensa attività concertistica – in parte in favore di associazioni umanitarie ed enti no profit – e un repertorio che va dalla classica alla musica popolare passando per ritmi sudamericani e colonne sonore per film. Spazio al folk il 14 a Malga Canvere, Gruppo Viezzena - Bocche in Val di Fiemme con il duo formato da Alasdair Fraser e Natalie Haas. Tra musica classica e tradizione folk, magiche sintonie e danze senza tempo Fraser e Hass sono l'esempio di come due straordinarie avventure artistiche trovino

72

tmluglio

I SUONI DELLE DOLOMITI VENTICINQUESIMA EDIZIONE DEL FESTIVAL, A PARTIRE DAL CONCERTO DEL 7 LUGLIO AL RIFUGIO ROSETTA GIOVANNI PEDROTTI, PALE DI SAN MARTINO... una nuova pienezza grazie all'incontro. Si torna alla musica classica il 20 luglio in Val di Fassa alle 6 del mattino con L’Alba delle Dolomiti che si terrà nello scenario di Col Margherita, Passo San Pellegrino, Gruppo Lusia – Bocche. L’evento “E intanto si suona” da un’idea di Mario Brunello e Alessandro Baricco con una composizione inedita di Giovanni Sollima. Protagonisti saranno Neri Marcorè, Marco

Rizzi, Regis Bringolf, Danilo Rossi, Mario Brunello, Florian Berner, Gabriele Ragghianti, Ivano Battiston e il Signum Saxophone Quartet con musiche di Nouri Iskandar, Arisha Samsamina e il testo di Eleonora Sottili e Emiliano Poddi per la Scuola Holden. “E intanto si suona” è racconto corale e orchestrale, è viaggio nella memoria e sguardo attento sul nostro presente. Al centro la musica, la guerra, la pace, il

silenzio, le piccole e grandi forme di resistenza contro la barbarie. E ancora la sconfitta e la rinascita. Un viaggio nel Secolo breve dall'inizio del Novecento fino ai giorni nostri attraverso le parole che il soldato Alessandro Silvestri ha affidato ai suoi diari. La musica è stata per lui ancora di salvezza nella bestialità della guerra e qui diventa occasione per seguire vicende personali, per muoversi tra parole e suoni e per tornare, o meglio andare, là dove la parola guerra non è un semplice ricordo ma è ancora drammatica realtà. Là dove la musica si confonde ancora con il rumore assordante di spari ed esplosioni. A rendere possibile tutto questo un incredibile gruppo di famosi musicisti e attori e musiche straordinarie come quella di Giovanni Sollima dal titolo “Diaspora” espressamente composta per questo progetto. Sarà Malga Flavona sul Gruppo di Brenta in Val di Non ad ospitare il Septura Brass, un progetto ambizioso che mira a ridefinire la musica da camera con trascrizioni, arrangiamenti e nuove commistioni per i loro strumenti. ■


trentinopanorama

di Daniele Valersi

P

rende il “via” in questo mese il festival “Omaggio all’arte pianistica di Arturo Benedetti Michelangeli”, che si svolge in Val di Rabbi e in altri luoghi del Trentino particolarmente cari al Maestro; è questa l’ottava edizione della rassegna, che si distingue nettamente per il prestigio degli artisti ospitati e per l’alta qualità dei programmi proposti. Anche quest’anno si avrà l’opportunità di assistere a un recital di Grigory Sokolov; gli fanno degna compagnia in cartellone François-Joël Thiollier, il Coro della Sat, Chloe JiYeong Mun, Tomoki Sakata, il duo Ugo Orlandi e Luisella Conter (mandolino e chitarra), Vitaly Pisarenko, oltre ad alcuni giovani pianisti allievi del conservatorio “Bonporti” e a tre giovanissimi talenti di scuola russa, di età compresa tra gli otto e i quindici anni: Aleksandra Dovgan, Varvara Kutuzova, Elisey Mysin. Il concerto inaugurale (Sabato 6 Luglio, Cogolo di Pejo, Sala Congressi del Parco Nazionale, ore 21) è affidato al pianista Tomoki Sakata, nato a Nagoya (Giappone) nel 1993, finalista del concorso “Van Cliburn” di Fort Worth nel 2013, recensito in modo lusinghiero dalla stampa statunitense. Sakata ha iniziato le lezioni di piano all'età di 5 anni, a 6 anni ha iniziato a improvvisare e a comporre; ha studiato privatamente con Paul Badura-Skoda dall'età di 16 anni. Nel 2011 è stato ammesso come studente più giovane all'Accademia pianistica internazionale del Lago di Como; attualmente sta studiando con Arie Vardi alla Hochschule für Musik, Theater und Medien di Hannover. È del 2015 il suo cd (per la “Triton”) contenente brani di Liszt, Scriabin, Debussy, Cho-

OMAGGIO AD UN MITO L'OMAGGIO ALL’ARTE PIANISTICA DI ARTURO BENEDETTI MICHELANGELI SI SVOLGE IN VAL DI RABBI E IN ALTRI LUOGHI DEL TRENTINO CARI AL CELEBRE MAESTRO pin e Rachmaninov; nel 2016 ha vinto il primo premio e sei premi speciali al Concorso Internazionale “Franz Liszt” di Budapest con un voto unanime. A Pejo Sakata propone pagine di Ludwig van Beethoven (Sonata n. 23 op. 57 “Appassionata”), Sergej Rachmaninov (“Moments musicaux” op. 16), Franz Liszt (Sonata in Si minore S 178) e Verdi Liszt (Rigoletto: Paraphrase de concert S 434). Per il Trentino Arturo Benedetti Michelangeli aveva una speciale predilezione, al punto di scegliere come residenza e luogo privilegiato per la sua attività didattica la Val di Rabbi, dove ospitava gli allievi, provenienti da ogni parte del mondo, nella sua casa che all’occasione si trasformava in albergo. Con il Coro della Sat il Maestro intrattenne un rapporto davvero speciale, dedicandogli ben diciannove armonizzazioni di canti popolari della montagna, parte del repertorio storico della prestigiosa formazione. Il Coro della Sat, diretto da Mauro Pedrotti, è protagonista del secondo appuntamento (7 luglio, Pieve di Bono-Prezzo, Chiesa di Santa Giustina a

Creto, ore 17.30); accanto ad armonizzazioni di Andrea Mascagni, Luigi Pigarelli, Renato Dionisi, Antonio Pedrotti sono in programma otto brani armonizzati da ABM: Serafin (Val Rendena), Che fai bèla pastora, Vien moretina (Vallagarina), La figlia di Ulalia (Val di Sole), La pastora e il lupo (Piemonte), Era nato poveretto (Lombardia), La mia bèla la mi aspèta (Valcamonica), Entorno al foch (Trentino). Il Coro della Sat si è costituito ufficialmente a Trento il 25 maggio 1926, quando Nino Peterlongo, allora presidente della Sezione Operaia Società Alpinisti Tridentini, convinse i cantori riuniti attorno ai fratelli Pedrotti a debuttare in pubblico nella Sala Grande del Castello del Buonconsiglio. Il Coro si è esibito in oltre mille concerti in Italia, Europa, America e Asia. Primo piano riservato a tre giovani pianisti allievi del Conservatorio “Bonporti” di Trento nel recital di martedì 30 luglio al Teatro di Dimaro (ore 21), che guarda all’opera di Liszt quale filo conduttore. Virginia Benini si esibisce nella Sonata Hob. XVI:49 di Franz Joseph Haydn e nella

“Grande Étude de Paganini” n. 6 S 141 di Franz Liszt; a Luis Carlo Bertini l’interpretazione della Ballata n. 1 op. 23 di Fryderyk Chopin e della “Chapelle de Guillaume Tell” S 160 (n. 1 da “Années de pèlerinage” - Première Année) di Franz Liszt, mentre Iosef Mastroianni è impegnato nella “Morte di Isotta” S 447 di Wagner – Liszt e nella Fantasia op. 49 di Fryderyk Chopin. ■

Paul Badura-Skoda

73

tmluglio


trentinopanorama

di Fabio De Santi

C’

è anche una vera e propria star della televisione come Kiefer Sutherland, figlio del grande Donald, figlio d’arte di un fuoriclasse del cinema come Donald, fra i protagonisti della terza edizione del Blue Lakes Festival. Kiefer Sutherland, che ha conquistato il pubblico di tutto il mondo nelle vesti di Jack Bauer, protagonista del telefilm 24, nel 2001, è diventato uno dei volti più amati del piccolo schermo e nel 2009 è stato l'attore televisivo più pagato del mondo suonerà al Lago delle Piazze di Pinè. Il suo sarà l’atto finale di una kermesse organizzata dalle Apt della Valsugana , Apt Altopiano di Pinè e Cembra insieme alla Cassa Rurale Alta Valsugana che vuole portare avanti la formula di successo delle scorse estati ma vuole anche guardare ad una serie di novità.“ Il Blue Lakes Festival spiega il direttore artistico Pino Putignani – propone una serie di novità strategiche. Le location del festival vanno oltre la specifica riva dei laghi,

BLUE LAKES FESTIVAL

Kiefer Sutherland con Helen Fischer

PETRA MAGONI E FERRUCCIO SPINETTI, E POI EDO FERRAGAMO, E KIEFER SUTHERLAND CON LA SUA BAND. GRANDI PROPOSTE PER I LAGHI TRENTINI senza trascurare il fatto che, tutti gli eventi, si svolgono in territori fortemente influenzati dalla presenza dei laghi ma da quest’anno iniziamo un’importante apertura verso collaborazioni territoriali ed extraterritoriali che ottimizzano, innanzitutto, i costi e permettono una veicolazione della comunicazione più efficace”. In questa direzione di sinergie vanno i concerti dei Symphoniacs, dello scorso giugno al Forte delle Benne, e di Tovel (aka Matteo Franceschini) che il 28 luglio sarà al Forte Belvedere, negli eventi gemellati con Sentinelle di Pietra. Guarda invece al Veneto l’appuntamento con il cantante inglese Tony Hadley, già vocalist dei leggendari Spandau Ballet, band di culto degli anni ’80, che si lega, il 24 a Cittadella (Padova) con la manifestazione Città della Musica Estate. Il 12 luglio al Castello di Pergine, alle 19.30, è prevista una serata di beneficienza in favore della Fondazione Castello di Pergine,

Edo Ferragamo

con la partecipazione di Edo Ferragamo, discendente della nota famiglia legata al marchio dell’alta moda, che sta trovando fortuna come musicista negli Stati Uniti. Ferragamo, nome d’arte Edo, è stato chiamato ad aprire anche il prossimo tour di Anastacia. Grande appassionato di musica e del suono della chitarra, ha voluto sin da ragazzo seguire un percorso molto lontano dal mondo in cui ha sempre vissuto, la moda. Il primo evento in riva al lago sarà quello del 27 luglio, alla Spiaggia Riviera di Calceranica al Lago, alle 21, con il duo formato da Petra Magoni e Ferruccio Spinetti. I due musicisti da anni si muovo sotto la sigla del progetto “Musica Nuda” e in oltre quindici anni di intensa attività concertistica in tutto il mondo, hanno collezionato riconoscimenti prestigiosi vantando nel proprio palmarès la “Targa Tenco 2006” nella categoria interpreti, il premio per “Miglior Tour” al Mei di Faenza e il “Les quatre clés de Télérama” in Francia. A chiudere il Blue Lakes Festival, il 30 luglio, al Lago delle Piazze di Pinè alle 21, come evidenziato il concerto di Kie-

fer Sutherland, questa volta nelle vesti di cantante e musicista che con la sua band proporrà un repertorio di rock west coast style. Sutherland ha sempre avuto una grande passione per la musica tanto da aprire alcuni anni fa un suo studio di registrazione e un’etichetta discografica. Nel 2016 la scelta di incidere il suo primo album “Down In A Hole” con una tracklist di canzoni rock, con forti vena■ ture country.

Ferruccio Spinetti e Petra Magoni 74

tmluglio


trentinopanorama

di Fabio De Santi

S

ono due fra i più amati cantautori italiani, leggasi Daniele Silvestri e Raphael Gualazzi, i protagonisti della prima edizione del festival “Il Castello Cantato” organizzato da Sideout e Fiabamusic in collaborazione con Garda Trentino, Cassa Rurale Alto Garda e Pat. C’è anche quella di giovedì 18 luglio, nella suggestiva cornice del Prato della Lizza del Castello di Arco infatti fra le tappe del tour estivo di Raphael Gualazzi. Il cantautore di Urbino ritorna in Trentino con il suo “Piano Solo Tour” per un concerto che sarà un viaggio attraverso le sue composizioni più note, nel quale sarà accompagnato solamente dal suo pianoforte. Anche se il suo ultimo disco è “Love Life Peace” uscito ormai tre anni fa, Gualazzi non ha certo perso la voglia di proporsi nella dimensione live sia in solo che con la sua band. Ad oggi la sua produzione è fatta di quattro album, centinaia di concerti in Europa e Stati Uniti e soprattutto dell’affetto di molti che apprezzano le sue doti di pianista e anche di cantautore dall’anima jazz. La set list dei suoi spettacoli “In solitudine” spazia dai brani dell’ultimo cd fino ai grandi successi contenuti negli album precedenti: “Love Outside the Window", “Reality and Fantasy" e "Happy Mistake". Fra questi non mancheranno di certo “La fine del mondo”, “Follia d’amore”, “L’estate di John Wayne”, “Don't Stop” accanto a “A Three Second Breath”, “Zuccherino dolce”, “Buena fortuna”, realizzata con Malika Ayane” e “Lotta Things”. Fra le curiosità legate al percorso musicale di Gualazzi la collaborazione con il bizzarro duo eletto pop dei The Bloody Beetroots, con i quali si

SILVESTRI & GUALAZZI ON STAGE IL CANTAUTORE DI URBINO RITORNA CON IL SUO “PIANO SOLO TOUR”. SILVESTRI INVECE SUONERÀ IL 20 LUGLIO NEL PRATO DELLA LIZZA AL CASTELLO DI ARCO piazza al secondo posto al Festival di Sanremo nel 2014 con “Liberi o no”. Daniele Silvestri invece suonerà con la sua band sabato 20 luglio nel Prato della Lizza con la data trentina che anticiperà il tour nei palazzetti italiani previsto per il prossimo autunno. Daniele Silvestri ha lanciato il cd dopo aver partecipato, insieme al rapper Rancore, al Festival di Sanremo con il brano “Argentovivo” portandosi a casa il Premio della Critica, il Premio della Stampa Radio-Tv-Web e quello per il Miglior Testo. “La terra sotto i piedi" arriva a tre anni di distanza da “Acrobati”: “Con il mio disco precedente - ha raccontato Silvestri avevo voglia di guardare le cose un po' più da lontano, ora non la penso diversamente ma avevo voglia di avvicinarmi. In realtà sono concetti complementari, in un momento in cui abbiamo sempre più bisogno di concretezza, di certezze, in cui siamo alla ricerca di qualcosa che ti faccia capire cos'è giusto e cosa sbaglia-

to. È un disco che racconta la difficoltà di trovare un equilibrio". è il nono album in studio di Silvestri e nei mesi scorsi alcuni dei 14 brani che lo compongono, tra speranza del cambiamento, identità ritrovata, critica sui social, mondo adolescenziale, riflessioni sull'amore, sono stati anticipati dalla pubblicazione di ‘45 giri tematici per genere e cifra stilistica: il "Vol.1: Dance Pack", il "Vol.2: Rap Pack" e il "Vol.3: Love Pack". Su questa strategia di lancio l’artista capitolino ha spiegato: “È stato un esperimento, ma non so se possa essere

Raphael Gualazzi

considerata una strategia da far seguire anche ad altri. Più che altro sentivo la necessità di raccontare meglio quello che c'è dentro al disco. La pubblicazione, in qualche modo, mette un punto finale al progetto. Ormai credo che un album debba essere considerato una raccolta". ■

75

tmluglio


trentinopanorama

di Fabio De Santi

S

i r i p ro p o ne an c he quest’anno, con la sua terza edizione, nel segno di nomi come quelli di Alberto Fortis, Enrico Nigiotti, Simone Cristicchi, Riccardo Sinigallia, Marina Rei, Paolo Benvegnù, il Nano e Alberto Bianco il festival “Lagorai d’InCanto”. Una rassegna musicale in acustico che si sta facendo strada con una proposta di qualità nell’estate trentina e punta alla valorizzazione e promozione del territorio a ridosso della catena del Lagorai e del Gruppo di Cima D’Asta. Nata tre anni fa con un obiettivo chiaro, ma anche ambizioso: raccontare l’amore di una vasta comunità per il territorio di cui si sente custode e, allo stesso tempo, insegnarlo ad un gruppo ancora più ampio e

LAGORAI D’INCANTO LAGORAI D’INCANTO PER TRE MESI DA FINE GIUGNO A SABATO 31 AGOSTO, ATTRAVERSO SETTE CONCERTI, LA MUSICA DI DIVERSI CANTAUTORI SCORRE TRA LE MONTAGNE variegato di persone. Per tre mesi da fine giugno a sabato 31 agosto, attraverso sette concerti, tutti ad ingresso libero, la musica di diversi cantautori caratterizzerà un calendario di appuntamenti, che si è aperto con il con-

certo in chiave unplugged del cantautore romano Luca Barbarossa a Malga Cambroncoi, fra l’Altopiano di Pinè e la Valle dei Mocheni. Il 21 luglio, alle 15, spazio al vocalist livornese Enrico Nigiotti che si esibirà sul

Monte Lefre, nel Comune di Castel Ivano. Nigiotti ha tre album alle spalle, l’ultimo “Cenerentola e altre storie”, uscito quest’anno dopo la sua partecipazione al Festival di Sanremo, dove ha conquistato – con il brano

CONTRADA LARGA CON TULLIO SOLENGHI E PEPPE VESSICCHIO

C

i sono anche il noto direttore d’orchestra Peppe Vessicchio e l’attore Tullio Solenghi fra i protagonisti della rassegna “Contrada Larga” organizzata dal Comune di Trento. Una serie di appuntamenti, divisi fra musica e cinema, ospitati nel cortile delle Scuole Crispi Bonporti per vivere Trento nelle serate estive. Otto i concerti, tutti con inizio alle 21, che puntano su nomi conosciuti e giovani talenti, certezze locali e musicisti internazionali. “Contrada Larga” si aprirà il 2 luglio con Peppe Vessicchio e I solisti del Sesto armonico: il famoso musicista dirige l’ensemble nato da una sua idea e da lui definito “un libero movimento musicale”. L’esibizione sarà impreziosita dalla presenza sul palco di Simona Gandola, sand artist che seguirà il racconto musicale, ispirato al libro di Vessicchio. La musica fa crescere i pomodori, con la sabbia sulla sua tavolozza

76

tmluglio

luminosa. Il 9 luglio spazio all’Orchestra Senzaspine nata da un’associazione che raccoglie oltre 450 musicisti under 35, nata nel 2013 con la missione di riconsegnare la musica classica all’amore del grande pubblico e di offrire ai giovani Antiquo” orchestrali concrete opportunità professionali e la“Modo possibilità di confrontarsi con il repertorio sinfonico più impegnativo e affascinante. Giocano in casa, il 16 luglio, i giovani talenti del Conservatorio cittadino F.A. Bonporti, con un inconsueto repertorio di musica pop internazionale. Si alterneranno sul palco gli studenti del triennio accademico, affiancati dagli allievi del biennio compositivo che proporranno composizioni originali ed inedite. Cantante, attrice e scrittrice italiana di origine somala, Saba Anglana, live il 23, propone un concerto che trasforma lo spettatore in compagno di viaggio e lo conduce in dialogo con i mondi, le diverse latitudini, i territori geografici e gli spazi emotivi che l’identità fluida dell’artista tocca attraverso le canzoni dei suoi quattro album. A chiudere il mese di luglio, il 31, Tullio Solenghi e il Trio d'archi di Firenze: lo spettacolo offre una vera e propria immersione nel mondo di Mozart, grazie all’accostamento di alcune sue lettere, recitate dall’inconfondibile voce di Tullio Solenghi, e del suo ultimo capolavoro cameristico, il divertimento per trio d’archi KV563. Nove le pellicole che segnano la decima edizione di “Cinema in cortile” del giovedì (dal 4 -7)con “Green Book” (inizio alle 21.30).


trentinopanorama Alberto Fortis FAI DELLA PAGANELLA - TRENTINO

SHERPA

VERTICAL CORSA IN MONTAGNA NON COMPETITIVA da Fai della Paganella (950 m slm) a Croce di Fai (1465 m slm)

6 luglio 2019

“Nonno Hollywood” – il Premio Lunezia per la forza del suo testo. Domenica 28 luglio le note saranno quelle del cantautore milanese Alberto Fortis atteso, alle 11, a Malga Casabolenga di Telve di Sopra. Fortis proporrà un viaggio fra i brani più noti del suo lungo percorso di musicista iniziato più di quarant’anni fa e celebrato nel 2018 con la pubblicazione del cd “4Fortys” segnato da una tracklist che contiene oltre ai classici anche tre canzoni inedite. In questo doppio album c’è la rivisitazione e la reinvenzione del primo disco, affidata a una performance Piano&Voce Live in Studio che fa rivivere i momenti compositivi dei brani, le scintille di ispirazione che hanno dato inizio alla sua car-

Enrico Nigiotti

riera. In aggiunta ci sono due bonus tracks, “Settembre” e “Wish I knew”, un brano cantato in inglese composto con Steve Piccolo, con un testo davvero toccante. Ci sono anche 3 canzoni inedite, 3 hits totalmente rivisitate e riprodotte, intrigante sfida, a dimostrazione che 3 belle donne amano e hanno l’esigenza di vestirsi con abiti di oggi, anche per dimostrare che il tempo non intacca la loro anima, anzi può sorprenderla. Un progetto che parte dal passato, dallo splendido bildungsroman che è il primo album, che ha lanciato la carriera di Fortis, un artista libero, nato nel pop, che ama il soul, l’R&b e lo sweet rap, ha probabilmente cantato il primo pop gospel in Italia con “Settembre” e il primo pseudo rap in “Plastic Mexico”, ma ben piantato nel presente rivisitandolo con un approccio nuovo che racconta l’oggi e indica la strada per il futuro con i nuovi brani inediti e la potenza dei brani live: “Non siamo nati – racconta Alberto Fortis – per stupire, siamo nati per essere Noi stessi nel modo più autentico possibile. E in questo lavoro è questo ciò che sono: il mio principio, il mio cammino e soprattutto la mia attualità, quella così difficile da farsi riconoscere, in particolare da chi non si apre a comprendere che la Bellezza è nel Nuovo che ha radici coerenti con il primo seme. ■

3.680 m 515mD+

+PESI +AIUTI

Corsa in salita a scopo benefico con uno zaino carico di viveri pari al 10% del tuo peso se sei uomo all’8% se sei donna. Tu porti 5 kg di viveri (scatolame, riso, pasta) da donare liberamente. Il resto del peso spettante lo aggiungiamo noi. Tutti i viveri aggiuntivi sono offerti da MONTURA

ISCRIZIONI

su www.faivacanze.it/sherpa oppure possibilità di iscriversi il giorno della gara se non raggiunto il numero limite di 300 partecipanti.

Sabato 6 luglio con partenza alle 17.30 da Fai della Paganella 2° Sherpa Vertical

L’iniziativa vuole cogliere la passione tanti appassionati di corsa ma anche di semplici frequentatori della montagna accomunati però dalla stessa voglia di donare.

41°

CORSA IN MONTAGNA NON COMPETITIVA

CIAMINADA

DE FAI CIAMINADA GOLOSA

DI

EO TO REQU ORN ILEPR D’IMOOINNALT AE DIOTA OSPITBA SKM PIO EON RN TOETTH IL OCA LLA (TN) IM AL ANEER A IL PR CH DELLA PAGQU OT O 2019 TA GN CAETLEFAI AL GIU LUSK IN SABATO 29 a alla BA cip ER rte O AMFa (T PaRI iN)IZ GIde LL FU NE GAa PAad A in am ro 19 CiLL st FAI DE 20 ne UGDANO 29i aGIca nti taKET TOva caD'ABAS ZZA SABAe LuPIMT co4AnCAM e! 1.450 vi IZ ELTETORerRNEO MO Mnc da IL PRI IO prem UGiPER OTA

RIF

passeggiata di circa 4 km con colazione non cronometrata

CIAMINADA CLASSICA

percorso storico della Ciamniada di 8 km non competitivo con premiazione

A QU 3X3 IN ALT LOMITI

DELLE DO

ET DA BASK 4 CAMPI D'ALTEZZA MT

.COM

DOMENICA 11 AGOSTO ISCRIZIONI A 1.450

PER IL PR

TALTITUDE

ASKE EOMITIB DOLO

W. RN WW O TO IM

TA 3X3 IN AL

QUOTA

LOMIT DELLE DO

I

UDE.COM

www.faivacanze.it/ciaminada KETALTIT OMITIBAS WWW.DOL presso il PUNTO INFO a Fai della Paganellla oppure il giorno della gara

NEW 2019: MINI TRAIL riservato ai bambini dai 6 ai 12 anni

percorso di 4 km non competitivo con premiazione La festa continua con la “Festa del Fungo” cucina tipica aperta dalle ore 11.00 alle 15.00 menu a base di polenta, funghi e spezzatino di cervo, panini e patatine PREMIAZIONE ALLE 14.00 pomeriggio con angolo dei dolci e musica

AGENZIA DI MEZZOLOMBARDO ASSI-ROTAL Srl Agenti: Christian Cianciulli, Daniele Dalfovo, Michele Dalfovo Comunica idee

www.gruppoitas.it

Via De Gasperi, 38 - 38017 Mezzolombardo (TN) Centralino: 0461 613111 - Fax 0461 613130 Ufficio Sinistri: 0461 613112 - Fax 0461 613140 agenzia.mezzolombardo@gruppoitas.it

Sede secondaria: Mezzocorona Uffici: Andalo, Denno, Taio

77

tmluglio


trentinopanorama

di Fabio De Santi

T

orna l’appuntamento con il Valsugana Jazz Festival, arrivato alla sua 17a edizione e grazie all’impegno dell’Associazione Fare Jazz si è imposto fra le principali kermesse dell’estate trentina. Un’edizione che per il “Valsugana Jazz Tour” è densa di significati, per un festival che ha cambiato forma e formula più volte negli anni, ma senza mai perdere energia mantenendo sempre la propria essenza. C’è un filo conduttore che lega le varie edizioni e che vede consolidarsi il festival in due momenti principali. Nei mesi estivi il Valsugana Jazz Tour cerca di promuovere giovani talenti e nuovi nomi del panorama jazzistico con concerti organizzati nelle piazze in tutta la Valsugana, trovando poi una conclusione di spessore in autunno, in teatro, con un concerto di importanti artisti internazionali. Ad aprire la

FESTIVAL

VALSUGANA JAZZ AD APRIRE LA KERMESSE IL CONCERTO IN UNA LOCATION SUGGESTIVA ED UNICA, COME QUELLA DEL FORTE DI TENNA, SABATO 13 LUGLIO, CON IL TRIO DELLA JAZZ SINGER DAMIANA DELLANTONIO kermesse il concerto in una location suggestiva ed unica, come quella del Forte di Tenna, sabato 13 luglio, con il trio della jazz singer Damiana Dellantonio. Il suo progetto unisce le esperienze musicali maturate nel corso degli anni: su un impianto di impronta jazzistica costruisce sonorità

elettroniche, neosoul, hip hop. Nella sua musica, Dami si ispira ad Anita O'Day e Wynton Kelly, passando per Stevie Wonder, Robert Glasper, Mac Miller, Serena Brancale, Ainè. Mercoledì 17 luglio ci sarà una latin jam session aperta e condotta da FaRe Jazz con i suoi musici-

sti nel giardino del Ristorante Pizzeria Valcanover. Il festival poi procederà verso la sua seconda tappa scendendo per la Valsugana fino a Grigno, dove venerdì 19 luglio è previsto il concerto della FareJazz Big Band, diretta da Stefano Colpi, che presenterà un progetto di latin jazz, in cui voce

AL “MASETTO“ LA CULTURA LA FA DA PADRONA

T

orna anche in questa estate 2019 l’appuntamento con la serie di eventi proposti dal “Masetto” sempre nel segno del dialogo profondo tra esseri umani ed elementi naturali. Una stagione culturale dedicata al bosco e alla conservazione del paesaggio di Terragnolo e della sua valle colpita, come altre zone del Trentino, l’ottobre scorso dalla terribile tempesta Vaia. Diversi in luglio gli eventi proposti

78

tmluglio

presso Il Masetto, in località Maso San Giuseppe, frazione Geroli 33 nella Valle di Terragnolo. Sabato 6, alle 19, Paolo Ciampi racconterà “L’ambasciatore delle foresta” in un incontro realizzato in collaborazione con Libreria due punti e Arkadia edizioni. Venerdì 12, alle 21, spazio al concerto con Cesare Malfatti (nella foto), una delle anime dei La Crus, che presenterà il suo ultimo disco “La storia è adesso” con l’introduzione affidata allo storico Maurizio Cau. Malfatti ha dedicato questo progetto alla storia dei suoi avi che s’intreccia con quella della Rovereto del secolo scorso fra le due Guerre. Sabato 13, alle 18, incontro con lo scrittore Edgardo Franzosini, domenica 14, alle 17, la scrittrice Giusi Marchetta, racconterà il suo libro “Tutte le ragazze avanti” in un dialogo con Micol Cossali. Ancora musica, sabato 20, alle 21, con il concerto della Piccola Orchestra Felix Lalù mentre venerdì 26 alle 21 sul palco del Masetto saliranno i Social Fusion Collective Magic Sound. Protagonista sabato 27, alle 18, sarà lo scrittore Matteo Melchiorre che presenterà il suo libro “Storie di alberi e della loro terra” in un dialogo con il sociologo Christian Arnoldi. Per tutti i dettagli www.ilmasetto.com. F.D.S.


trentinopanorama Direttore della Big Band di Cagliari) il quale ha, con grande impegno e passione, trascritto e talvolta riadattato la gran parte dei brani in repertorio. Alla fine di luglio, sabato 27, si tornerà quindi all’altro capo della Valsugana, in un ideale congiunzione della Valsugana, con il concerto a Pergine nella cornice di piazza Municipio della giovane cantante afroamericana Jasmine Ashley Terrell, vocalist e cantautrice soul già nel roster 2018 del famoso talent The Voice of Italy. Jasmine porta sul palco il suo progetto, accompagnae percussioni sudamericane ta da dei musicisti di talento, la faranno da padrone. Il latin che vantano collaborazioni con artisti internazionali. Injazz è il contributo che i mufatti, sul palco avrà al suo sicisti latino-americani hanfianco al pianoforte Dario Dal no dato alla musica jazz. Nel “Progetto Latino” l’orchestra Molin, pianista e tastierista molto richiesto, Ugo Ruggieripropone alcuni dei più famoro alla batteria e Riccardo Di si e rappresentativi brani della musica latina (Besame MuVinci al basso. Lo spettacolo sarà emozionante e non mancho, Mambo Jumbo, Mambo cherà l'energia che contradNumber Five, Manteca, Perdistingue quest'artista che fidia) inserendo nelle esecusaprà coinvolgere il pubblico zioni quello che è l’aspetto cain un viaggio attraverso le ratterizzante di ogni orchestra calde sonorità della musica jazz e cioè l’improvvisazione. Afroamericana. Sabato 3 I brani nella loro parte scritta verranno eseguiti attenendoagosto sulla scalinata della piazza della chiesa di Levico si il più fedelmente possibile, Venerdì 17 maggio Terme il festival presenterà alle versioni originali delle ceore 20.30 – Teatro di Olledella sua l’ultimo concerto leberrime orchestre di Perez Franco Gioppi, Ritratto un paese Prado, Tito Puente e della parte estiva per di l’edizione regina del salsa Celia Cruz, 2019, con il concerto della maggio bigband Funky Beat, diretta tutto questo grazie alSabato lavoro 18 (ritrovo all’ingresso paese – via Molinari) Sabato 6 luglio alle ore 18 da Demetriodel Bonvecchio, del Maestro Nicola Piras (già un repertorio chealla spazia ore 14.30con – visita guidate dal 9 luglio al 3 agosto ampliamente storia della Fucina Tognolli e a nella Casa Andriollo martedì - venerdì 10-12 | 16-19 musica jazz. La “Funky Beat Piccolo aperitivo sabato 10-12 è una formazione atti- mostra ore 17.30Band” – inaugurazione della va daal ormai vent’anni già con Mostra Olle femminile Presso Spazio Klien il nome “The Big Band OrcheBorgo Valsugana (Tn) piazza Degasperi stra”. Il repertorio spazia dal Casa Andriollo blues allo swing, dal14.00 funky – al 19.00 Attraverso una cinquantina di acquerelli Sabato 18 maggio: rock, dal jazz alla disco-music. il ricco patrimonio di castelli del Trentino Domenica 19 maggio: 14.30 – 18.30 viene riletto con una una sensibilità L’organico è quello standard d’artista che trasforma pietre e rocche delle big band composto da in colori ed emozioni. cinque sax, cinque trombe, quattroEntrata tromboni, sezione gratuita DOMENICA E LUNEDÌ CHIUSO ritmica (chitarra, basso, tastiere, batteria) e vocalist. Da Biblioteca comunale di Borgo Informazioni: Valsugana qualche anno, si è voluto dare Tel. 0461 754052 – borgo.valsugana@bi Informazioni: Biblioteca Comunale di Borgo Valsugana un’impronta orientata anche Biblioteca Comunale di Borgo Valsugana Tel. 0461 754052 verso il funky/rock piuttosto Tel. 0461 754052 che solamente verso lo stanborgo.valsugana@biblio.infotn.it borgo.valsugana@biblio.infotn.it dard jazz. ■

“Palazzi Aperti Castelli interiori I Municipi del Trentino Libere visioni del Trentino per i beni culturali” acquerelli di Stefania Riccadonna

Anno 2019

Olle Valsugana: una storia nascosta

Inaugurazione

COMUNE DI BORGO VALSUGANA

info:

blio.infotn.it

79

tmluglio


trentinopanorama

di Lara Deflorian

A

seguire le due anteprime di giugno e la mostra collettiva Performativity, primo capitolo di una trilogia sui rapporti fra la Performance Art e l’oggetto artistico, Centrale Fies spalanca le sue porte ed entrerà pienamente nel vivo con gli appuntamenti della trentanovesima edizione di Drodesera, che si svolgerà, sempre con la direzione artistica di Barbara Boninsegna, dal 19 al 27 luglio. Centrale Fies quest’anno compie 20 anni di attività, perseguendo e alimentando la propria natura di realtà multiforme, rinnegando le forme codificate e identificandosi nel titolo di Ipernatural: oltre i confini del reale, si trovano nuove nature,

DRODESERA CENTRALE FIES QUEST’ANNO COMPIE 20 ANNI DI ATTIVITÀ, PERSEGUENDO E ALIMENTANDO LA PROPRIA NATURA DI REALTÀ MULTIFORME... un nuovo movimento dello sguardo e un contesto culturale e politico dell’immaginario. Per il settimo anno ritroveremo Live Works vol.7 (19-

20-21 luglio), la piattaforma di ricerca e di produzione dedicata all’approfondimento transdisciplinare della performance, dove anche quest’anno il pubblico po-

trà assistere alle opere live di nove artisti internazionali selezionati. Il Festival prosegue poi con quattro giorni dedicati alle Performing Arts contem-

ITINERARI FOLK: IL CLOU CON PATRIZIA LAQUIDARA

S

i proietta verso un “orizzonte latino” la 32^ edizione di Itinerari Folk, rassegna dedicata alla musica acustica, etnica e contemporanea inserita all’interno della programmazione estiva del Centro Servizi Culturali S.Chiara e curata da Mauro Odorizzi. Dieci i concerti nei mesi di luglio e agosto nel Cortile Crispi Bonporti, alle 21.30. Decisamente varia la proposta di generi e stili musicali: dalla cumbia colombiana dei Puerto Candelaria, al tango argentino di Mariel Martínez e Fabián Carbone, passando per i ritmi brasiliani e lusitani di Lúcia de Carvalho, l’energia della musica messicana dei Los Pachamama, le straordinarie voci delle italiane Tosca e Patrizia Laquidara, la cornamusa elettrica di Hevia, e molto altro ancora. La rasse-

80

tmluglio

gna prenderà il via venerdì 5 luglio con Lucia De Carvalho (Angola-Francia), artista di origini angolane, infanzia portoghese e adolescenza francese. Una storia meticcia dove convivono le radici africane, la passione per la musica brasiliana e portoghese, ma anche l’incontro con sonorità moderne come il reggae, il funk e il pop. Il suo recente progetto, “Kuzola”, comprende un album che vede la partecipazione di trenta musicisti e un film documentario che ci racconta una sorta di pellegrinaggio alla riscoperta delle proprie radici. Il secondo appuntamento di lunedì 8 luglio avrà come protagonista il tango, meravigliosamente espresso da Mariel Martínez e Fabián Carbone (Argentina – Spagna), che riproporranno il repertorio del grande Ani-

bal “Pichuco” Troilo, protagonista dell’epoca d’oro del tango argentino. Un viaggio attraverso le varie epoche e i diversi stili del tango. Venerdì 12 luglio toccherà alla voce di Patrizia Laquidara & Cqqctr: siciliana di nascita e veneta d’adozione, Patrizia Laquidara è una tra le figure più inafferrabili, talentuose e poliedriche della nuova musica d’autore. Cantautrice, scrittrice e occasionalmente attrice, presenterà il suo ultimo lavoro discografico «C’è qui qualcosa che ti riguarda». Il viaggio musicale proseguirà lunedì 15 luglio con i Surealistas, formazione italo-argentina che incarna perfettamente quell’orizzonte latino a cui si ispira questa edizione di Itinerari Folk. Toccherà ad un altro gruppo animare la serata di lunedì

22 luglio. Considerati la più innovativa, controversa e audace proposta musicale colombiana degli ultimi decenni, i Puerto Candelaria sono un’esplosione di suoni che attraversa i confini, va oltre gli schemi e traccia un percorso veramente originale all’interno della scena musicale latino-americana.


trentinopanorama poranee (dal 24 al 27 luglio): spettacoli, performance e il programma musicale dell’Alma’s Club, la Film Session sul gesto performativo e gli incontri all’interno del format Talkin’About con filosofi, critici, fashion curator e designer che a partire dalle suggestioni di Ipernatural amplieranno i campi d’azione del festival in forme e saperi diversi. A Drodesera ritroveremo Alessandro Sciarroni, a cui quest’anno La Biennale Danza di Venezia ha assegnato il Leone d’Oro, con una creazione sulla natura del riso e ciò che ci porta a ridere. Per la prima volta in Italia arriverà l’artista sudcoreano Jaha Koo, con il racconto delle sensazioni legate al suo paese d’origine attraverso tre cuoci riso elettriche. Troveremo poi Riccardo Giacconi con la sua ricerca su Simone Pianetti e Andrea Morbio con Silvia Costa e la loro

Per il sesto appuntamento, venerdì 26 luglio, il cortile Crispi-Bonporti ospiterà la straordinaria voce di Tosca, cantante romana che, dopo aver vinto Sanremo, ha rivolto negli ultimi anni uno specifico interesse alle musiche popolari del mondo. Il progetto “Appunti musicali da mondo” è un racconto poetico e vibrante, che passa dal fado a un canto sciamano, fino ad approdare alla musica d’autore nostrana, con uno speciale omaggio a Gabriella Ferri. A chiudere il mese di luglio, lunedì 29, toccherà al gruppo etiope/ americano Qwanqwa una novità della scena world music, presente nei maggiori festival internazionali e band di culto nei locali di Addis Abeba.

messa-in-scena di un nuovo radiodramma/performance prodotto da RAI Radio 3. Anne Lise Le Gac e Arthur Chambry torneranno a Drodesera per presentare un approfondimento della loro ricerca su che cos’è una traiettoria e su come sarebbero i luoghi se le persone non viaggiassero. Altra presenza sicuramente interessante sarà quella di Marco D’Agostin, che porterà in scena la grazia del gesto sportivo che diventa danza, nel suo atto d’amore per la campionessa di sci di fondo Stefania Belmondo e la sua impresa passata. Ivana Müller, con uno spazio creato da un paesaggio sonoro e una pianta, farà vagare quattro persone che perdono gradualmente la destinazione finale, o l’idea che ne avevano. Oltre a Raquel André che indaga il concetto d’intimità e a Gisèlle Vienne con il suo rave-party, il CollettivO CineticO presenterà lo studio del suo prossimo lavoro: il processo di qualcosa che sta per divenire. A catturare la componente effimera della danza attraverso la cristallizzazione della plasticità del corpo ci penserà Michele Rizzo. E ancora la coreografa, performer e regista Chiara Bersani, nuovamente sarà protagonista a Drodesera per rivendicare una figura mitologica di cui s’ignorano le origini e le ragioni ma di cui ci si è sempre impossessati, per via delle sue sembianze, per una riflessione sul corpo politico. Invece Michikazu Matsune, attraverso la lettura di alcune emozionanti lettere d’addio, interpreterà e cercherà il senso dello stesso “addio”. Infine alla Centrale Fies arriva Little Fun Palace, la roulotte di OHT, con un live-set, momenti di riflessione e una libreria pop-up. Info: www. centralefies.it/ipernatural. ■ 81

tmluglio


Foto di RONDÒ Veneziano

trentinopanorama

INCANTO DI MUSICA E DI VELLUTO L’EMOZIONE DI PASSEGGIARE NELLA STORIA, CON IL NASO ALL’INSÙ PER RISCOPRIRE IL FASCINO DI ANTICHI PALAZZI, SALE AFFRESCATE, LOGGE ARMONIOSE, SPLENDIDI GIARDINI ALL’ITALIANA E SILENZIOSI CORTILI… ALA SVELA I SUOI TESORI

U

voli affreschi, lo sguardo si volge ammirato a osservare un loggiato, la facciata di una casa signorile, l’androne di un palazzo settecentesco. E, come per incanto, ci si trova trasportati in una atmosfera d’altri tempi… L’incanto dei secoli passati Foto dell’archivio del Comune di Ala

na passeggiata per le vie del centro storico è il modo migliore per conoscere la città di Ala. Mentre i passi riecheggiano sull’acciottolato che ricopre le vie e le piazze in un susseguirsi di portali imponenti, stradine tortuose e incante-

82

tmluglio

rivive in ogni scorcio di Ala, dove ancora oggi si respirano i fasti e la ricchezza di un’eredità storica di grande valore: quella dei velluti. Nel Settecento, infatti, la città fu centro propulsore fra i più vivaci della pregiata industria della seta, costruì relazioni prestigiose con i centri economici e culturali più attivi d’Europa, ospitò personaggi del calibro di Maria Teresa d’Austria, Napoleone, Mozart e Goethe, costruì palazzi che erano emblemi di cultura oltre che di ricchezza. Questa era Ala nella sua epoca d’oro: un incanto e una memoria che

rivive oggi con “Città di Velluto”, la manifestazione che da 22 edizioni ripropone per un intero weekend i fasti barocchi: i palazzi si aprono ai visitatori, le corti e le piazze si animano di spettacoli, le strade si popolano di figuranti in costume d’epoca che accompagnano i visitatori in un autentico viaggio nel tempo. BAROCCHEGGIANDO AD ALA DAL 12 AL 14 LUGLIO “Baroccheggiando. Meraviglia e divertimento tra musica e teatro” è il titolo dell’edizione 2019 di “Città di Velluto”.


trentinopanorama Lago di Caldonazzo

NON SOLO VELLUTI: UN’ESTATE A SUON DI MUSICA

La nuova direzione artistica reinterpreta l’immaginario barocco attraverso le arti performative, la musica e il teatro, in un gioco di rimandi fra tradizione e contemporaneo. La mostra fotografica della designer olandese Suzanne Jongmans, che segna il leit motiv della manifestazione, presenta immagini ispirate alla ritrattistica barocca con l’utilizzo di materiali d’uso moderni. A coronamento degli eventi la preziosa città invita il visitatore a immergersi in un divertente passato, ricco di appunta-

menti curati dalle intraprendenti associazioni della città, tra cortili, giardini, piazze e palazzi in un’atmosfera che meraviglierà, con animazioni, scenografie, laboratori e giochi per bambini, in un centro storico affollato da figuranti in abito barocco. Protagoniste del gusto saranno le locande allestite negli accoglienti cortili, con prelibate proposte eno-gastronomiche del territorio. Informazioni complete sul programma dei tre giorni si possono trovare sul sito www.cittadivelluto.it ■

UN TERRITORIO DA ESPLORARE E ASSAGGIARE Non solo storia e cultura: Ala e il suo territorio offrono anche imperdibili occasioni di incontro con un ambiente naturale e agricolo tutto da scoprire… e assaporare. Che si arrivi da nord o da sud, uno dei primi aspetti che colpisce l’occhio è la distesa quasi infinita di vigneti, che dal fondovalle si arrampicano sulle falde dei monti. Siamo, infatti, nella patria di grandi vini bianchi, come il Pinot grigio e lo Chardonnay, ma anche di rossi di carattere, come il Marzemino e gli autoctoni lagarini, Casetta ed Enantio. Li si può assaggiare fermandosi in una delle tante cantine locali di Ala e delle frazioni. Coronata dalle guglie delle Piccole Dolomiti, in fondo alla val di Ronchi, Ala offre anche l’occasione per escursioni nella natura più autentica: sul gruppo del Carega, oppure tra le malghe e i declivi della Lessinia, un dolce altipiano con prati a perdita d’occhio, boschi di faggi secolari e animali che pascolano tranquilli. A pochi minuti d’auto, un vero paradiso di pace.

Ricci/Skenè Lab - Publistampa Arti grafiche 6.2019

Fino al 31 agosto 2019 l’estate di Ala propone per il terzo anno un intenso programma di workshop musicali con docenti di respiro internazionale e allievi in arrivo dall’Italia e dall’estero. Ogni appuntamento di “Ala, città di musica” si concluderà con un concerto aperto al pubblico in chiese, piazze, cortili e palazzi del centro storico barocco più bello del Trentino. Inoltre, in occasione di Città di Velluto e ogni prima domenica del mese è possibile visitare il Museo del Pianoforte Antico con concerto su strumenti d’epoca. A chiudere la triade che compone l’articolato progetto di turismo culturale promosso dal Comune di Ala c’è anche “Natale nei Palazzi Barocchi” (nei weekend dal 23/11 al 22/12), un mercatino esclusivo con tessuti, sete dipinte a mano e originali decorazioni.

Suzanne Jongmans / Mind over Matter - De Berg / Galerie Wilms Hedendaagse Kunst

12 • 13 • 14 LUGLIO 2019 | ALA (TN)

CITTÀ DI VELLUTO Baroccheggiando. Meraviglia e divertimento tra musica e teatro

COMUNE DI ALA

AZIENDA PER IL TURISMO ROVERETO E VALLAGARINA

REGIONE AUTONOMA TRENTINO ALTO ADIGE

BIM DELL’ADIGE

ASSESSORATO ALLA CULTURA DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO ASSOCIAZIONE PER IL COORDINAMENTO TEATRALE TRENTINO

COMUNITÀ DELLA VALLAGARINA

PARCO NATURALE LOCALE MONTE BALDO

www.cittadivelluto.it

83

tmluglio


trentinomostre

LA MAGIA DELLA CARTA CHE ”SI FA” MARMO

U

na mostra un po’ particolare, anzi, intrigante. Di quelle che ti aprono la mente, ti fanno viaggiare tra occidente ed oriente, facendoti scoprire che, molte

delle nostre origini iconografiche e materiali, stanno proprio lì, oltre oceano, nelle mitiche e fantastiche terre orientali. Già il titolo è di quelli che fanno volare alta la fantasia: Colori

fluttuanti. Colori che ondeggiano in balìa delle onde,

talvolta lasciati al loro destino, esenti da ogni progettazione e premeditazione. Colori soggetti a continue oscillazioni e variazioni. In poche parole colori che non riescono a stare fermi ma trovano nel loro movimento la necessità stessa del loro esistere.

Il sottotitolo dell’esposizione è La

carta marmorizzata tra Oriente e Occidente: organizzata dalla Soprintendenza per i Beni

PALAZZO ALIPRANDINI: ”MATERIA PRIMA”

I

l 22 giugno è stata inaugurata la mostra MATERIA PRIMA, dialogo di pittura, scultura, istallazioni, fotografia che sarà ospitata a Palazzo Aliprandini Laifenthurn, nel centro di Livo, cuore della Val di Non, tra le Dolomiti del Brenta e le Maddalene. La mostra, la cui curatela e direzione artistica è affidata a Michela Becchis, è promossa dalla locale Ass. Culturale “Il Quadrifoglio”, dalla Galleria Curva Pura di Roma con la collaborazione di Boccanera Gallery di Trento. L’esposizione è un primo esperimento di collaborazione extraregionale volto a promuovere la conoscenza, la partecipazione e la circolazione di nuove ricerche visive contemporanee ed a creare un modello di comunicazione tra il paese ospitante ed il sistema degli enti locali per la promozione dell’evento, e tra questo sistema e le gallerie protagoniste per ampliare, nel tempo, le opportunità di scambio in ambito artistico e culturale. Saranno infatti in mostra dieci artisti, sette dei quali (Arianna Bonamore, Piotr Hanzelewicz, Pasquale Nero Galante, Claudio Orlandi, Ugo Piccioni, Rosario Vicidomini, Medina Zabo) presentati da Curva Pura e tre (Cristian Avram, Veronica de Giovanelli, Federico Seppi) presentati da Boccanera Gallery.

Culturali della PAT di Trento, curata da Lorenzo Pontalti, è

La manifattura della carta marmorizzata è antichissima,

stata allestita nella già di per sé splendida e suggestiva sala

nasce in Giappone nel XII secolo e nel corso del

dei Fiori al Castello di Stenico. Bisogna salire fin lassù, al

Cinquecento conquista e affascina l’intera Europa.

cospetto delle propaggini del gruppo del Brenta e in vista

Attraverso una ricca selezione di carte marmorizzate, alcuni

delle candide acque lattiginose che scendono precipitose

video, oltre ad antichi libri e oggetti rilegati o rivestiti con

a valle, per entrare, in punta di piedi, in questo mondo un

carta marmorizzata, sarà possibile ripercorrere la storia di

po’ peculiare, che ci richiama inevitabilmente le passioni

questa tecnica proveniente dall’Oriente e diffusasi in Turchia

morbose di Jean Des Esseintes, aristocratico trentenne,

e poi in Europa, riconoscerne e apprezzarne le diverse

emblema del decadentismo, così ben narrate da Joris Karl Huysmans ne “A Rebous”.

caratteristiche e i suoi molteplici utilizzi, dall’uso decorativo al suo impiego nella dimensione meditativa e nella previsione del futuro. Ogni denominazione e ogni passaggio sono stati caratterizzati dal paese nel quale transitavano: Suminagashi (inchiostro fluttuante in Giappone), Ebru (nuvola in Turchia) e Carta marmorizzata in Europa (marbled paper, paper marbré) dall’evidente somiglianza con le venature del marmo. Suminagashi, inchiostro fluttuante, è il termine con cui in Giappone si indica l’arte della marmorizzatura della carta, documentata già nel XII secolo ma di cui si hanno notizie anche in epoca precedente in Cina. La tecnica deriva dall’arte calligrafica di cui impiega gli

84

tmluglio


trentinomostre stessi strumenti, la pietra d’ardesia (suzuri), il bastoncino d’inchiostro (sumi), il pennello (hude) e la carta di riso (kami). Si svolge secondo una ritualità che non prevede solo perizia tecnica, ma favorisce una dimensione meditativa, introdotta dalla fase di preparazione dell’inchiostro sfregando il bastoncino di sumi e alcune gocce d’acqua sulla pietra d’ardesia. Con la punta dei pennelli, alternando inchiostro e fiele di bue, l’artista punge la superficie dell’acqua creando cerchi concentrici che fluttuano e si muovono, assumono forme, casuali e imprevedibili, che vengono poi fermate sulla carta, appena appoggiata. Lungo la via della seta la carta marmorizzata giunge in Turchia, dove assume il nome di ebru, dal termine persiano abri che significa “nuvola”. A differenza dell’originale suminagashi, la tecnica turca, sfruttando una maggiore densità del bagno di supporto e quindi un maggior controllo del movimento del colore sull’acqua, consente di elaborare motivi decorativi ispirati a forme animali e floreali, generalmente uccelli e tulipani, simbolo del paese turco, fino addirittura a comporre paesaggi e ritratti. L’unicità delle opere realizzate ha indotto anche in Turchia, così come in Giappone, l’uso della marmorizzazione per autenticare documenti ufficiali. Sempre in Turchia sono attestati i primi esempi di utilizzo della carta decorata nel campo della legatoria, come carte di guardia anteposte al testo. Tra Quattro e Cinquecento Istanbul diviene uno dei centri di trasmissione dell’arte della marmorizzazione. Sono molti gli artisti, ma anche gli scienziati e i letterati, che acquisiscono le raffinate tecniche della decorazione della carta. Attraverso il commercio di merci provenienti dall’Oriente la tecnica della marmorizzazione, nel modo turco, approda in Europa nel corso del Cinquecento. Qui, gli esiti pittorici prevalentemente a imitazione delle venature del marmo le assegnano il termine di carta marmorizzata. In Europa le caratteristiche spirituali e divinatorie sbiadiscono e la carta marmorizzata viene impiegata quasi solo a fini pratici e ornamentali: principalmente, tra Sei e Settecento, nel campo della legatoria per impreziosire le coperte dei volumi e sostituire con una soluzione più economica l’impiego del cuoio, ma anche, in epoca barocca, per rivestire e decorare oggetti. La mostra chiude il 29 settembre. Info: www.buonconsiglio.it.

ARCO Mostre NUOVI OSPITI IN GALLERIA Apertura: fino a domenica 15 settembre. Galleria Civica G. Segantini, Via Segantini 9, Arco (Tn). Le opere di Segantini della Cassa Rurale Alto Garda ospiti d’eccellenza negli spazi dedicati all’artista arcense. Accanto alle sale con gli originali di Segantini e le postazioni interattive, rimane visitabile il percorso espositivo Segantini e i suoi contemporane i. Temi e figure dell’Ottocento, di cui sarà disponibile a partire dal 5 aprile il relativo catalogo. Apertura: ore 10.00-18.00 (lunedì chiuso). Informazioni: http://www.museoaltogarda.it. Mostre ALBRECHT DÜRER E IL CASTELLO DI ARCO Apertura: da mercoledì 26 giugno a domenica 28 luglio. Castello di Arco / Spazio Slosseraria. Albrecht Dürer torna al castello di Arco, dove è allestita, nell’ambito dell’ordinario percorso di visita, la mostra «AD 2019: Albrecht Dürer e il castello di Arco», aperta al pubblico tutti i giorni a partire dalle ore 10 con ultimo ingresso alle ore 18 (fino alle 19 per completare la visita). www.facebook.com/comune.arco.tn.it.

BORGO VALSUGANA Mostre L’URLO DI VAIA Apertura: fino a mercoledì 2 ottobre. Malga Costa. Opera sonora creata dagli artisti Vera Bonaventura e Roberto Mainardi di Officinadidue. È la testimonianza della forza della tempesta che ha sradicato in 5 ore 14 milioni di alberi tra il 28 e 29 ottobre 2018: riviverla in uno spazio comune e protetto consente di condividere un trauma e poterlo comunicare, esternare trasformandolo in memoria collettiva. www.artesella.it.

BRENTONICO Mostre IL VIAGGIO DI MONTE BALDO Apertura: da sabato 22 giugno 2019 a domenica 31 maggio 2020. Palazzo Eccheli Baisi. Esposizione a cura di Rodolfo Taiani e Anna Vittoria Ottaviani. Ingresso gratuito. Per informazioni su aperture e orari www.museostorico.it, www.comune.brentonico.tn.it, 0464 395059.

CADINE Mostre FORTE CADINE - BUS DE VELA Apertura: fino a sabato 30 novembre. Il Forte Cadine-Bus de Vela, recentemente insignito del Marchio per il patrimonio euro-

peo, sarà aperto al pubblico da aprile a novembre. Dal 20 aprile al 3 novembre aperto tutti i giorni (ore 10.00-18.00) tranne il lunedì. Informazioni: http://fondazione. museostorico.it.

CALDES Mostre COLLEZIONE CAVALLINI SGARBI Apertura: fino a domenica 3 novembre. Castel Caldes. Esposizione, «80 capolavori, da Niccolò dell’Arca a Francesco Hayez, rivelano la storia di una infinita e appassionante caccia amorosa.» Apertura da martedì a domenica ore 10.00 - 18.00 / Tutti i Venerdì di luglio e agosto ore 10.00 - 22.00 / La biglietteria chiude un’ora prima (ultimo ingresso). www.buonconsiglio.it .

CANDRIAI Mostre LACRIME DI RESINA (C) | FORESTE FERITE IN TRENTINO Apertura: da mercoledì 26 giugno a domenica 1 settembre. Presso il Malgone di Candriai, Strada di Candriai 101, Candriai, Monte Bondone. MOSTRA FOTOGRAFICA E POETICA DI ALBERTO PATTINI. 55 scatti fotografici che raccontano la desolazione provocata in Trentino dalla tempesta Vaia nella notte del 29 ottobre 2018 e le emozioni struggenti suscitate da questo evento. Info: APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi, tel. 0461 216055-216000..

CASTELLO TESINO Mostre LUCI ED OMBRE DEL LEGNO - SIMPOSIO DI SCULTURA 2019 Apertura: da martedì 23 a domenica 28 luglio. 18^ EDIZIONE | ALTOPIANO DEL TESINO, BIENO E STRIGNO. Diversi scultori provenienti dall’Italia, dall’Europa e dall’Asia. Vie dei paesi di Castello, Pieve e Cinte Tesino, Bieno e Strigno. Dalle ore 9 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 19. Per maggiori informazioni: www.luciedombredellegno.it, APT Valsugana ufficio di Castello Tesino tel. 0461 727730 .

CLES Mostre OBIETTIVO LUNA Apertura: da sabato 6 luglio a sabato 3 agosto. Palazzo Dal Lago, Piazza Municipio. Mostra, apertura lun: 14.30 - 18.00, mar - sab: 10.00 - 12.00 / 14.30 - 18.00. Inaugurazione sabato 6 luglio. PRO LOCO DI CLES - UFFICIO TURISTICO, 0463 421376, info@prolococles. it - prolococles.it.

85

tmluglio


trentinomostre Mostre URSUS - STORIE DI UOMINI E DI ORSI Apertura: da domenica 7 luglio a domenica 3 novembre. CLES (TN) - PALAZZO ASSESSORILE. Inaugurazione 06 luglio, ore 18.00. Ingresso libero. PRO LOCO DI CLES - UFFICIO TURISTICO, 0463 421376, info@prolococles.it - prolococles.it.

LEVICO TERME Mostre LA LOGISTICA IN VALSUGANA Apertura: fino a domenica 13 ottobre. Forte delle Benne. Mostra storico-documentaria frutto di un lavoro d’archivio alla scoperta della preparazione logistica operata dall’Austria-ungheria nei decenni che precedettero la grande guerra. Orario: da martedì a domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 14 alle 18. E’ possibile visitare l’esposizione con normale pagamento dell’entrata al Forte. Informazioni: www. visitvalsugana.it. Mostre GRAINES (SEMI) Apertura: fino a giovedì 31 ottobre. Anfiteatro naturale, Parco delle Terme. Lo spunto per la mostra fotografica è dato dall’omonimo libro pubblicato da 5 Continents Editions nel 2016. Il volume raccoglie 200 fotografie di semi realizzate da Paul Starosta, biologo e fotografo di fama internazionale. Info n. 0461.706824 (Parco di Levico) o n. 0461.496123 (segreteria), parco.levico@provincia.tn.it . Mostre FORTE PURA SALUBRE ACQUA Apertura: fino a giovedì 31 ottobre. Villa Paradiso, Parco delle Terme. Esposizione In collaborazione con la Fondazione Museo storico del Trentino e la Biblioteca comunale di Levico Terme. Info n. 0461.706824 (Parco di Levico) o n. 0461.496123 (segreteria), parco. levico@provincia.tn.it. Mostre “IERI E OGGI” Apertura: da sabato 20 a domenica 21 luglio. Gruppo Fotoamatori di Pergine “Ieri e oggi”. La mostra fotografica ci fa scoprire, attraverso un percorso di immagini d’epoca e di scatti odierni, come sia cambiato il nostro territorio dalla prima guerra mondiale a oggi. Per maggiori informazioni: Apt Valsugana Tel. 0461 727700 info@visitvalsugana.it

LIVO Mostre MATERIA PRIMA Apertura: da domenica 23 giugno a domenica 21 luglio. Palazzo Aliprandini Laifenthurn, Livo, Val Di Non. Esposizione artisti vari Arianna Bonamore, Piotr Hanzelewicz,

86

tmluglio

Pasquale Nero Galante, Claudio Orlandi, Ugo Piccioni, Rosario Vicidomini, Medina Zabo presentati da Curva Pura e tre (Cristian Avram, Veronica de Giovanelli, Federico Seppi) presentati da Boccanera Gallery. www.arteboccanera.com.

LUSERNA Mostre FRATELLO LUPO Apertura: fino a domenica 3 novembre. Museo Centro Documentazione Luserna. L’alleanza uomo/ cane per la vita. La mostra è stata pensata con una particolare attenzione ai bambini e ai ragazzi, per sensibilizzarli su questa tematica e orientarli a un corretto e rispettoso rapporto con il mondo animale. Informazioni: 0464 789638, info@ lusern.it, www.lusern.it. Mostre 1919. IL RITORNO DEI PROFUGHI Apertura: fino a domenica 3 novembre. Centro documentazione Luserna. La mostra è dedicata al ricordo dei profughi trentini, in particolare dei profughi di Luserna, che proprio un secolo fa, al principio del 1919, fecero ritorno nei paesi dai quali erano stati allontanati anni prima a causa del conflitto tra Austria e Italia. Attraverso suggestive immagini d’archivio, diverse delle quali inedite, si racconta così un capitolo importante, per quanto doloroso, della storia locale trentina. 0464 789638, info@lusern.it, www.lusern.it.

NAGO Mostre ARS FOEMINA: DENSITÀ DEI SEGNI, PROFONDITÀ DEI SENSI Apertura: da venerdì 12 aprile a mercoledì 31 luglio. Forte Superiore, Nago (Tn). Inaugurazione venerdì 12 aprile alle ore 19.30. Esposizione delle opere di 11 artiste: Gabriella Bais, Ines Fedrizzi, Elena Fia Fozzel, Rosanna Job, Francesca Lorenzi, Claudia Mageli, Laura Marcolini, Daria Santoni, Virginia Sartori, Rosanna Zen, Annamaria Rossi Zen. A cura di Paola Cassinelli.Informazioni: www. associazioneandromeda.com . Mostre ARS FOEMINA: DENSITÀ DEI SEGNI, PROFONDITÀ DEI SENSI Apertura: fino a mercoledì 31 luglio. Forte Superiore, Nago (Tn) . Pittura, Scultura, Fotografia, Body Art, Performance. Esposizione delle opere di 11 artiste: Annamaria Rossi Zen, Claudia Mangeli, Daria Santoni, Elena Fia Fozzer, Francesca Lorenzi, Gabriella Bais, Ines Fedrizzi, Laura Marcolini Rosanna Job, Rosanna Zen, Virginia Sartori. A cura di Paola Cassinelli. Informazioni: www.associazioneandromeda.com.

PERGINE Mostre E-VENTO DI GIULIANO ORSINGHER Apertura: fino a lunedì 4 novembre. Castel Pergine, Via al Castello 10. Mostra delle opere di Giuliano Orsingher a cura di Cristina Pagliaro. Informazioni: www.fondazionecastelpergine.eu, www. castelpergine.it. Mostre ACROPOLI TRENTO / WONDER Apertura: da venerdì 28 giugno a sabato 13 luglio. Centro storico. Un progetto di Associazione Acropoli Trento (Davide Bertoluzza, Simone Caliari, Marco Canale, Federico Casagrande, Elisa Celli, Alice De Martini, Sara Di Valerio, Matteo Omilli, Erica Poli, Marabel Rossi, Giacomo Sarti). Informazioni: www.perginefestival.it.

PERGINE VALSUGANA Mostre ACROPOLI TRENTO / WONDER Apertura: da venerdì 28 giugno a sabato 13 luglio. Centro Storico. Un progetto di Associazione Acropoli Trento (Davide Bertoluzza, Simone Caliari, Marco Canale, Federico Casagrande, Elisa Celli, Alice De Martini, Sara Di Valerio, Matteo Omilli, Erica Poli, Marabel Rossi, Giacomo Sarti). Informazioni: http://www.perginefestival.it. Mostre ANTONE ISRAEL / AUSENCIA Apertura: da martedì 2 a mercoledì 17 luglio. Galleria Contempo, via Maier 48A. Esposizione a cura di Dora Bulart. Informazioni: http:// www.perginefestival.it. Mostre PAG 2019. DIALOGHI URBANI Apertura: da giovedì 4 a domenica 7 luglio. Centro storico, Pergine Valsugana (Tn). Pergine Arte Giovane 2019. Iniziativa dell’Assessorato della Cultura Comune di Pergine / A cura di Dora Bulart / In collaborazione con Pergine Spettacolo Aperto. Informazioni: www.perginefestival.it

PREDAZZO Mostre 10 LIBRI PER RACCONTARE LE DOLOMITI Apertura: da sabato 22 giugno 2019 a venerdì 10 gennaio 2020. Museo Geologico delle Dolomiti, Piazza SS. Filippo e Giacomo 1. Una mostra in dieci tappe racconta la cronaca di una scoperta: quella del territorio dolomitico. In collaborazione con la Biblioteca Comunale di Predazzo. Fino al 10 gennaio 2020. tel. 0462.500366 (in orario di ufficio) / museo.predazzo@muse.it.

Mostre IL MONDO MISTERIOSO DELLE GROTTE NELLE DOLOMITI Apertura: da sabato 22 giugno 2019 a venerdì 31 gennaio 2020. Museo Geologico delle Dolomiti, Piazza SS. Filippo e Giacomo 1. Un suggestivo allestimento presenta gli studi sulle principali grotte nelle Dolomiti e racconta delle creature mitiche che le abitano. In collaborazione con il Museum Ladin Ursus ladinicus di San Cassiano. Prenotazione obbligatoria t. 0462 500366 - museo.predazzo@muse.it.

RIVA DEL GARDA Mostre LA FORMA DELLO SPORT Apertura: fino a domenica 3 novembre. Museo Riva del Garda, piazza Cesare Battisti 3/a, Riva del Garda (Tn). Architetture e imprese sportive a Riva del Garda nella prima metà del Novecento. A cura di Chiara Del Senno, Daniela Pera. Una nuova mostra dedicata alle architetture e attività sportive che hanno caratterizzato la costruzione dell’identità della città di Riva del Garda fin dall’inizio del secolo scorso accoglierà i visitatori del MAG durante la stagione 2019 del Museo Alto Garda. Il progetto espositivo incrocia trasversalmente due dei principali fondi delle collezioni del MAG: quello dedicato all’architetto Giancarlo Maroni e quello dello scultore rivano Silvio Zaniboni, entrambi molto attivi tra gli anni Venti e Trenta del Novecento. Informazioni complete: www. museoaltogarda.it. Mostre LA FERITA DELLA BELLEZZA. ALBERTO BURRI E IL GRANDE CRETTO DI GIBELLINA Apertura: da sabato 22 giugno a domenica 3 novembre. Museo Riva del Garda, piazza Cesare Battisti 3/a. Al MAG di Riva del Garda, una rilettura del percorso dell’artista a partire dall’opera di Land Art più grande al mondo. Mostra a cura di Massimo Recalcati. In collaborazione con Mart Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto. www. museoaltogarda.it. PIETRO GHIZZARDI Apertura: da sabato 1 giugno a mercoledì 24 luglio. Riva del Garda. GALLERIA CIVICA “CRAFFONARA”. Mostra personale. Importante esponente della pittura naif, Pietro Ghizzardi è stato un pittore che ha avuto un forte legame con la città di Riva del Garda grazie all’attività espositiva di Arrigo Colorio. La mostra vuole essere un omaggio del Centro Culturale La Firma al gallerista rivano nel decimo anniversario della scomparsa. Inaugurazione 1 giugno h. 18.00. Informazioni: Gruppo Amici dell’Arte, Tel: 0464 573917.


trentinomostre ROVERETO Mostre LA LUNA. E POI? Apertura: fino a domenica 21 luglio 2019. Palazzo Parolari, Borgo S. Caterina. 50 anni dall’allunaggio: storia e prospettive dell’esplorazione spaziale. A cura di Fondazione MCR in collaborazione con Eclipse Events con il patrocinio dell’Agenzia Spaziale Italiana con la partnership di SSERVI e NASA. Informazioni ed orari di visita in: www.fondazionemcr.it. Mostre PASSIONE. 12 PROGETTI PER L’ARTE ITALIANA Apertura: fino a domenica 8 settembre. Mart - Corso Bettini, 43. Mostra A cura di Daniela Ferrari e Denis Isaia, in collaborazione con Fondazione VAF. Per un intero semestre, la mostra occuperà entrambe le gallerie dedicate alle esposizioni temporanee, al primo e al secondo piano. www. mart.trento.it. Mostre COME UN FILM. IL CINEMA POST FUTURISTA DEGLI ANNI ‘30 Apertura: fino a domenica 20 ottobre. Casa D’Arte Futurista Depero, Via dei Portici 38. Mostra a cura di Nicoletta Boschiero e Federico Zanoner. Informazioni: www.mart. tn.it/comeunfilm.

TENNO Mostre VIANDANTI DELLE ALPI Apertura: da sabato 22 giugno a domenica 15 settembre. Casa degli Artisti, Canale di Tenno. Un viaggio tra le carte geografiche delle Grandi Alpi attraverso la preziosa collezione di Laura e Giorgio Aliprandi. Informazioni: Casa degli Artisti, 0464502022, www.casartisti.it.

TERRAGNOLO Mostre NEL MIO GIARDINO IL MONDO 11 giovedì. IL MASETTO, Località Maso San Giuseppe, Frazione Geroli 33. Mostra di illustrazione con illustrazioni originali di Irene Penazzi. In collaborazione con Terre di Mezzo. Informazioni: www.ilmasetto. com, scrivi@ilmasetto.com. Ore 18. Mostre NATURA IN TUTTI I SENSI Apertura: da giovedì 1 agosto a domenica 1 settembre. IL MASETTO, Località Maso San Giuseppe, Frazione Geroli 33. Mostra di illustrazione. Un progetto di Palazzo delle Esposizioni Roma e Topipittori in collaborazione con Comunità di Valle della Vallagarina, Comune di Terragnolo. Presso la Segheria Veneziana (Frazione Sega). Informazioni: www.ilmasetto.com, scrivi@ilmasetto.com. Ore 18.

TORBOLE SUL GARDA Mostre ARMATE IN MINIATURA Apertura: da sabato 20 aprile a mercoledì 30 ottobre. Ex Colonia Pavese. Collezioni del Museo della Guerra di Rovereto. Orario di apertura: Martedì-Domenica | ore 16-22. La mostra, ospitata negli spazi dell’ex colonia Pavese a Torbole sul Garda, racconta i diversi impieghi dei modelli nel settore militare, attraverso oggetti e documenti provenienti dalle collezioni del Museo della Guerra di Rovereto, con importanti prestiti da parte di associazioni e privati. In primo piano il rilievo culturale del modellare, che esce dal contesto tecnico ed entra in quello del gioco e del tempo libero. Informazioni: www.museodellaguerra.it.

TRENTO Mostre SALVATORE CAPOSSELA Apertura: fino a martedì 31 dicembre. Centro Commerciale Bren Center di Trento, all’interno del Caffè Zurigo. Studio/atelier all’imbocco di Via S. Bernardino n. 30/1 a Trento. Per informazioni telefonare al numero 347 2413964 o salvatorecapossela@live.com. Mostre FILI D’ORO E DIPINTI DI SETA. VELLUTI E RICAMI TRA GOTICO E RINASCIMENTO Trento, dal 13 luglio al 3 novembre, Castello del Buonconsiglio. La mostra racconta la storia dei tessuti sacri attraverso quadri e preziosi velluti e ricami tra Quattro e Cinquecento. Inaugurazione: venerdì 12 luglio, ore 18.00. Informazioni 0461.233770, e-mail: info@buonconsiglio.it Mostre THE FATE OF EMPIRES Apertura: da giovedì 4 aprile a mercoledì 31 luglio. Studio d’Arte Raffaelli, Via Livio Marchetti, 17 Studio d’arte Raffaelli Trento. Arrivano con la primavera trentina gli artisti Andrew Gilbert, Umar Rashid (Frohawk Two Feathers) e Jarmila Mitríková & Dávid Demjanovi - che lavorano in coppia - in “The Fate of Empires”,iconica mostra nelle due gallerie Studio d’Arte Raffaelli e Cellar Contemporary che affronta con libera nterpretazione i temi del colonialismo, del costume militare e del folklore. Informazioni: tel. 0461 982595, info@studioraffaelli.com. Mostre FABIO BUCCIARELLI: IMMAGINI DELLE GUERRE ATTUALI Apertura: fino a domenica 29 settembre. Le Gallerie Piedicastello. Mostra fotografica di Fabio Bucciarelli. Iran, Birmania, Sud Sudan Libia e Siria: 70 fotografie suddivise in 5 reportages, un excursus sui conflitti che hanno attanagliato il mondo

durante gli ultimi anni. Da martedì a domenica, ore 9.00-18.00, ingresso libero. Informazioni: http:// fondazione.museostorico.it.

presentanza. La mostra presenta parte di quella ricerca fotografica contemporanea che indaga fenomeni e mutamenti socioeconomici.

Mostre LA VOCE DELLE DOLOMITI Apertura: da venerdì 19 aprile a domenica 1 settembre. Palazzo delle Albere. Mostra fotografica di Alessandro Gruzza. Informazioni sul sito http://trentofestival.it; Tel. 0461.986120; info@trentofestival.it.

Mostre IL CUORE DIVINO DI GESÙ, LA DEVOZIONE POPOLARE E LA STORIA DEL TRENTINO Apertura: fino a mercoledì 31 luglio. Palazzo Trentini, Via Manci. Esposizione di Rosanna Cavallini. La mostra sarà arricchita da un catalogo, aperto da Rosanna Cavallini e forte di una dissertazione a carattere storico di Lorenzo Baratter e di un approfondimento sulla devozione del S.C. in Trentino, firmata da Fiorenzo Degasperi. Mostra organizzata dalla Presidenza del Consiglio Provinciale di Trento. Informazioni: 0461 213111.

Mostre INTRECCI DI SETA Apertura: fino a lunedì 1 luglio. MUSEO DIOCESANO TRIDENTINO. Esposizione LA MANIFATTURA VIESI DI CLES a cura di Domizio Cattoi, Domenica Digilio, Domenica Primerano. Informazioni: tel. 0461 234419 info@museodiocesanotridentino.it Mostre “LE FACCE DELLA LUNA” DI ALESSANDRO BURELLI Apertura: da lunedì 20 maggio a venerdì 5 luglio. Impact Hub, Via Sanseverino 95. Dal 20 maggio al 5 luglio, 5 manifesti rappresentanti una personale visione della luna e creati durante la quattro giorni di Nuvolette dagli artisti di Becoming X Art + Sound Collective saranno esposti negli spazi di Via Sanseverino 95 a Trento. Aperto dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 18. L’entrata è libera. Informazioni: trento.impacthub.net. Mostre SIGNORA FOTOGRAF(I)A Apertura: fino a sabato 27 luglio. Palazzo Roccabruna. Esposizione donne fotografe e fotografate: una mostra in cinque città dell’Euregio. Contatti 0461 887101, info@palazzoroccabruna.it. Mostre CAVE CANEM Apertura: fino a sabato 7 settembre. Boccanera Gallery, via Alto Adige, 176. Mostra dedicata alla figura del cane. La mostra raccoglie, infatti, le opere di trentasei artisti, che provengono dalla collezione privata Lucchi Boccanera, e di alcuni collezionisti e di alcune gallerie o di alcuni artisti ai quali è stato chiesto di un lavoro che raffiguri il proprio amato animale domestico come una estensione del proprio se’, pronto a dialogare con le altre rappresentazioni e con la sorpresa del visitatore accolto in questa speciale “Esposizione Internazionale Canina”.0461 984206 / 340 5747013, info@arteboccanera.com. Mostre EVERYDAY LIFE Apertura: da giovedì 30 maggio a domenica 1 settembre. Galleria Civica Trento, Via Belenzani 44. A cura di Gabriele Lorenzoni e Carlo Sala / In collaborazione con Festival dell’Economia 2019. Everyday Life accoglie e declina il tema dell’edizione 2019 del Festival dell’Economia: globalizzazione, nazionalismo e rap-

Mostre COSMO CARTOONS Apertura: da sabato 20 luglio a lunedì 30 settembre. Museo delle Scienze, Corso del Lavoro e della Scienza 3. L’esplorazione dell’Universo tra scienza e cultura pop. Mostra originale che racconta l’esplorazione spaziale e l’allunaggio, con rimandi all’arte e in particolar modo al fumetto. Info: tel. +39 0461 270311, www.muse.it.

VAL DI SELLA Mostre ARTE SELLA - PERCORSI ESPOSITIVI Apertura: fino a martedì 31 dicembre. L’Area di Malga Costa è visitabile dalle ore 10 alle ore 17. Ingresso all’area di Malga Costa: 8 euro / Il giardino di Villa Strobele ed il Percorso ArteNatura non sono visitabili / Nonostante la riapertura dell’Area di Malga Costa, il lavoro di ricostruzione di Arte Sella è ancora lungo ed impegnativo, in particolare per quanto riguarda il giardino di Villa Strobele e il Percorso ArteNatura. È possibile aiutare concretamente la ricostruzione di Arte Sella effettuando una donazione con bonifico bancario c/c bancario intestato ad Ass. S.di Arte Sella IBAN IT36W0810234401000041050846 Sito web: www.artesella.it.

VIGO DI TON Mostre À LA MODE FRANÇAISE. STILE, MODELLI E MODISTE PER LE CONTESSE THUN Apertura: da sabato 15 giugno a domenica 27 ottobre. Castel Thun. Introdotta dal rosso cinabro di un elegante abito da pomeriggio, la mostra, realizzata in collaborazione con l’Archivio provinciale della Soprintendenza per i beni culturali della Provincia Autonoma di Trento, si concentra su quel particolare settore della biblioteca Thun dedicato alle riviste di moda illustrate del XIX secolo. www.buonconsiglio.it.

87

tmluglio


trentinoappuntamenti 1 LUNEDÌ

UNA CALDA ESTATE CON MUSICA, SOLE E MONTAGNA

C’

è anche una vera e propria star della televisione come Kiefer

Sutherland, figlio del

grande Donald, figlio d’arte di un fuoriclasse del

cinema come Donald, fra i protagonisti della terza edizione del Blue Lakes Festival, ma anche Petra Magoni e Ferruccio Spinetti.

Per Itinerari

Folk, dieci i concerti nei mesi di

luglio e agosto nel Cortile Crispi Bonporti, alle 21.30. Decisamente varia la proposta di generi e stili musicali: dalla cumbia colombiana dei Puerto Candelaria, al tango argentino di Mariel Martínez e Fabián Carbone, passando per i ritmi di Lúcia

de Carvalho, l’energia della

musica messicana dei Los Pachamama, le straordinarie voci delle italiane Tosca e Patrizia Laquidara, Hevia, e molto altro ancora. Centrale Fies spalanca le sue porte ed entrerà pienamente nel vivo con gli appuntamenti della trentanovesima edizione di Drodesera, che si svolgerà, sempre con la

direzione artistica di Barbara Boninsegna, dal 19 al 27 luglio. Si ripropone anche quest’anno, con la sua terza edizione, nel segno di nomi come quelli di Alberto Fortis, Enrico Nigiotti, Simone Cristicchi, Riccardo Sinigallia, Marina Rei, Paolo Benvegnù, il Nano e Alberto

Bianco il festival Lagorai d’InCanto. Una rassegna musicale in acustico che si sta facendo strada con una proposta di qualità nell’estate trentina e punta alla valorizzazione e promozione del territorio a ridosso della catena del Lagorai e del Gruppo di Cima D’Asta. 88

tmluglio

Lúcia de Carvalho

Cultura LE FRONTIERE DELLA PSICOANALISI “LA NOIA” Lavarone. Centro congressi. Le cose umane per loro natura sono composite, ambivalenti, e la noia non fa eccezione. Può essere intesa come una sensazione spiacevole di vuoto, di insoddisfazione, di fastidio, di mancanza di attività, di tempo che non passa mai. In questa edizione del Convegno abbiamo invitato persone da mondi culturali e scientifici diversi - psicoanalisti, sociologi, etologi, attori, scrittori - per dirci la loro e confrontarsi con il pubblico su questo complesso sentimento e le sue tante sfumature. Informazioni: Azienda per il turismo Folgaria Lavarone Luserna 0464 724144, www.alpecimbra. it, info@alpecimbra.it. Musica PFM CANTA DE ANDRÈ ANNIVERSARY Trento. Ore 21. Teatro Auditorium, Via S. Croce. I concerti del 15 e 16 aprile sono stati annullati a causa della febbre che ha colpito il cantante Franz Di Cioccio. Gli organizzatori hanno già stabilito le due date del recupero fissate per le serate di domenica 30 giugno e lunedì 1 luglio. I biglietti acquistati rimangono validi per le nuove date (i biglietti del 15 aprile per la data del 30 giugno, quelli del 16 aprile per la data del 1 luglio) senza necessità di sostituzione.

2 MARTEDÌ Cultura ELECTRO-ROOTS Rovereto. Ore 18.30. Slargo Via Valbusa Grande. Rassegna Salotti Ubrani. Un viaggio alle origini della musica elettronica, dai pionieri Silver Apples, Tangerine Dream e Kraftwerk alla electrodisco di Moroder. Dalle avanguardie dei Throbbing Gristle al suono sintetico ma “morbido” di Orb, Orbital, Sabres of Paradise e Autechre, agli anni 90, fino alle soglie del terzo millennio. Info: http://rovereto.impacthub.net. Musica DENIS LOMBARDI: RECITAL PIANISTICO Roncegno. Ore 21. Salone delle Feste, Casa Raphael / Palace Hotel, P.zza de Giovanni 4. Concerto con Denis Lombardi, pianoforte. Musiche di Mozart, Chopin, Liszt, Brahms, Lombardi. Ingresso gratuito con offerta libera. Informazioni: www.arsmodi.it/casaraphael-2019. Musica THOMAS SINIGAGLIA: WARM-UP, FLUTE & ACCORDION Rovereto. Ore 21. Piazza Loreto. Concerto inserito in “Rove-

reto Estate 2019”. Con: Thomas Sinigaglia, fisarmonica / Stefano Benini flauti, flauto nasale e didgeridoo, special guest / Enrico Terragnoli, basso acustico. Info CDM n. 0464.422655 / info@ cdmrovereto.it . Musica GIOVANI PROMESSE Ala. Ore 21. Palazzo Pizzini. Evento all’interno della rassegna Ala Città di Musica. Concerto finale del workshop di pianoforte con il M° Roberto Paruzzo. Scopri tutto il programma: www.visitrovereto.it. Musica PEPPE VESSICCHIO E I SOLISTI DEL SESTO ARMONICO Trento. Ore 21. Cortile interno scuole Crispi-Bonporti. Concerto all’interno della manifestazione Contrada larga. Info: ufficio.cultura-turismo@comune.trento.it. Teatro GROPPI D’AMORE NELLA SCURAGLIA Pergine. Ore 21. Castel Pergine, Via al Castello 10. Spettacolo Di Tiziano Scarpa. Produzione Carichi Sospesi. Monologo scritto in un idioma inventato da Tiziano Scarpa ma nostro, plasmato attingendo ai dialetti centro-meridionali, vibra come un diapason al quale bisogna accordarsi per riuscire ad entrare in contatto con la nostra parte più primitiva, più autentica, emotiva.Informazioni: www.fondazionecastelpergine.eu / www. castelpergine.it.

3 MERCOLEDÌ Cultura APERITIVI AL CASTELLO Rovereto. Ore 18. A Rovereto i mercoledì sera saranno infatti allietati da speciali aperitivi in uno scenario insolito. Visita il Castello in compagnia di un esperto storico, scopri le sbalorditive collezioni del Museo Storico Italiano della Guerra e, infine, gusta i prodotti tipici della valle godendoti un panorama mozzafiato da una splendida terrazza con vista! La prenotazione è obbligatoria al numero 0464 488041 o scrivendo didattica@ museodellaguerra.it . Cultura IMERCOLEDÌ Imer. Ore 21. Centro Paese. Presentazione libro, lettura e illustrazioni di Marika Corre. Con Liliana Palumbo e Greta Boato. www. sanmartino.com. Cultura SESSO, GENERE E CERVELLO... TUTTI DIVERSI, TUTTI UGUALI Rovereto. Ore 21. Giardino Palazzo Fedrigotti. Conferenza, relatore Yuri Bozzi. Informazioni Tel. 0464 452253 - 452256 turismo@comune.rovereto.tn.it; www.comune. rovereto.tn.it.


trentinoappuntamenti Cultura DRINK ‘N’ THINK. L’APERITIVO CHE ISPIRA Trento. Ore 18. MUSE, Corso del lavoro e della scienza. Un frizzante aperitivo nel giardino del MUSE con proiezione di video che aprono la mente, tra scienza e musica. www.muse.it. Musica FARE JAZZ BIG BAND PROGETTO LATINO Pergine. ore 21.15. Piazza Fruet. Concerto all’interno dell’evento Pergine Festival. In caso di pioggia il concerto si terrà presso l’Ex Rimessa Carrozze. In Progetto Latino, FaRe Jazz Big Band ripropone alcuni dei più famosi brani della musica latina uniti all’aspetto più caratterizzante delle orchestre jazz: l’improvvisazione. Informazioni: www.perginefestival.it. Teatro EFFETTO LARSEN: AFTER/ DOPO Pergine. Ore 19. Palazzo Gentili/ Crivelli, via Maier 1. GLi spettacoli saranno alle ore 19.00 / 20.00 / 21.00 / 22.00. Capacità ridotta: massimo 15 persone per performance. Informazioni: www.perginefestival.it.

4 GIOVEDÌ Cultura ALLA SCOPERTA DEI TESORI DI BORGO VALSUGANA Borgo Valsugana. Ore 17. Passeggiata con Accompagnatore di Media Montagna alla scoperta del centro storico di Borgo Valsugana, con il suo Ponte Veneziano, il Museo della Grande Guerra, l’oratorio San Rocco e la Sala De Gasperi. Informazioni: Apt Valsugana 0461727700, +390461727799. Cultura QUALE SARÀ L’AUTONOMIA DI DOMANI? Borgo Valsugana. Ore 20.30. Palazzo Ceschi - Piazzetta Ceschi, 1. “Trentino 2020. Pensare il presente, immaginare il futuro”. Uno

spunto di riflessione tra privilegio e valore. Relatore: GIUSEPPE FERRANDI: dottore di ricerca in Scienze Storiche, direttore della Fondazione Museo Storico del Trentino. MARCO ODORIZZI: direttore della Fondazione Trentina Alcide De Gasperi. Info trentino2060@gmail.com. Enogastronomia 32^ RASSEGNA DEI MÜLLER THURGAU DELL’ARCO ALPINO - XVI CONCORSO INTERNAZIONALE Cembra Lisignago. Evento internazionale dedicato al celebre vino di montagna, con più di cento espositori nazionali e internazionali, con degustazioni, spettacoli e convegni sul mondo del vino. Info: Tel. 0461.680117, www. mullerthurgau-mostra.it, A.p.T. Tel. 0461.683110. Musica THE LOST BOYS Canazei. Ore 12. Rifugio Fredarola, Belvedere. Concerto Bluesrock con: Poncio Belleri, chitarra / Ottavio Barbieri, tastiere / Nicola Zanardelli, basso / Paolo Zanaglio, batteria. Info c/o APT Val di Fassa, Canazei (Tn), tel. 0462.609500, info@fassa.com / In caso di maltempo il concerto si terrà all’interno del Rifugio Fredarola . Musica CANDIDE Rovereto. Ore 21. Cortile Palazzo Grillo. Voltaire e il migliore dei mondi possibili. Interludi per arpa classe prof. Francesca Tirale. Informazioni Tel. 0464 452253 - 452256 turismo@comune.rovereto.tn.it www.comune.rovereto.tn.it. Musica IL RITORNO DI WOLFGANG Ala. Ore 21. Palazzo Pizzini. Evento all’interno della rassegna Ala Città di Musica. Concerto de I Virtuosi Italiani con Alessandro Taverna al pianoforte e musiche di W. A. Mozart. Scopri tutto il programma: www.visitrovereto.it.

Teatro EFFETTO LARSEN: AFTER/ DOPO Pergine. Ore 19. Palazzo Gentili/ Crivelli, via Maier 1. GLi spettacoli saranno alle ore 19.00 / 20.00 / 21.00 / 22.00. Capacità ridotta: massimo 15 persone per performance. Informazioni: www.perginefestival.it. Teatro AZKONA & TOLOZA: TIERRAS DEL SUR Pergine. Ore 21. Teatro Comunale, P.zza Garibaldi 5/g. Spettacolo all’interno di Pergine Festival. Informazioni: www.perginefestival.it. Teatro DIVINI NOT(-T)E Arco. Ore 21. Castello di Arco. Spettacolo di e con Associazione Musica-Teatro “2GiGa” di Rovereto. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it.

5 VENERDÌ Cultura L’ORTO LETTERARIO Meano. Ore 18. Biblioteca di Meano. Incontro con l’autore Patrick Trentini che presenta il suo libro “A volte corro piano” accompagnato

da degustazione di prodotti dell’orto con Ivana Saltori. Per i dettagli e altre iniziative: www.ortoinvilla. com; Tel. 320.3281114. Cultura TERRAZZA DELLE STELLE Monte Bondone. Presso la Terrazza dOSSERVAZIONI NOTTURNE OGNI VENERDÌ SERAelle stelle alle Viote del Monte Bondone. OSSERVAZIONI NOTTURNE OGNI VENERDÌ SERA. Informazioni 0461 270311, www.muse.it. Cultura ROVERETO VINTAGE FESTIVAL Rovereto. Centro storico. Per un weekend Rovereto si tinge di atmosfere vintage. A luglio strade, vicoli, piazze e palazzi si animano di tutte le forme d’arte legate al mondo Vintage: musica, balli swing, mostre tematiche, abiti e oggettistica, autovetture retrò e spettacoli circensi. www.visitrovereto.it. Enogastronomia 32^ RASSEGNA DEI MÜLLER THURGAU DELL’ARCO ALPINO - XVI CONCORSO INTERNAZIONALE Cembra Lisignago. Evento internazionale dedicato al celebre

89

tmluglio


trentinoappuntamenti vino di montagna, con più di cento espositori nazionali e internazionali, con degustazioni, spettacoli e convegni sul mondo del vino. Info: Tel. 0461.680117, www. mullerthurgau-mostra.it, A.p.T. Tel. 0461.683110. Musica ALTRE FREQUENZE / ALEKS BONELLI + BRAZZO Pergine. Ore 19. Piazza Fruet. Evento all’interno di Pergine Festival. Ore 19.30 | Aperitivo LIS - Lingua dei segni italiana / ore 20:10 | Interventi musicali con il batterista Aleks Bonelli e il rapper Brazzo. In caso di pioggia l’aperitivo LIS sarà spostato in Sala Maier. In collaborazione con ENS - Ente Nazionale Sordi. Informazioni: www.perginefestival.it. Musica CURLY FROG & THE BLUES BRINGERS Pergine Valsugana. ore 21.15. Piazza Fruet. Concerto Rock, rap, blues, jazz. In caso di pioggia l’evento sarà cancellato. Informazioni: http://www.perginefestival.it. Musica RADIO ZASTAVA Mori. Ore 21.30. Cantina Mori Colli Zugna. Concerto con: Nico Rinaldi, sax alto / Gabriele Cancelli, tromba e voce / Leo Virgili, trombone e voce / David Cej, fisarmonica / Predrag Pijunovi , tamburo tapan / Stefano Bragagnolo, percussioni / Marco Kappel, flicorno helikon / Walter Grison, sax tenore e baritono. Visita guidata con concerto itinerante / Ingresso € 10 / Info e prenotazioni n. 0464.680000, segreteria@operaprima.org, www. trentinojazz.com. Musica ROBERTO TAUFIC SOLO Levico Terme. Ore 21. Installazione sequoia, Parco delle Terme. Concerto con Roberto Taufic, chitarra. In caso di maltempo il concerto si tiene nella rimessa del parco / Info n. 0461.706824 (Parco di Levico) o n. 0461.496123 (segreteria), parco.levico@provincia.tn.it . Musica POOR WORKS Caldonazzo. ore 21.15. Piazza Municipio. XXI° Edizione incontri musica di mezza estate 2019. Nicola Toniolli (voce), Daniel Nardon (chitarra, voce), Daniel Calovi (chitarra, voce), Mauro Tomedi (basso voce), Patrick Calovi (tastiere, voce), Christian Nicolini (batteria, voce). Per info: APT Valsugana Caldonazzo 0461 727752. Musica LEDRO LAND ART FESTIVAL 2019 Pur (TN). Malga Cita. Torna anche quest’anno musica dal vivo nel luogo più suggestivo della Valle di Ledro: Ledro Land Art! www. vallediledro.com.

90

tmluglio

Musica I SUONI DEL TEMPO NELLA VALLE DEI LAGHI Calavino. Ore 21. Chiesa parrocchiale. Sesta edizione, concerto con Paolo Bonomi (organo) e Andrea Agostini (flauto). Ingresso libero. Associazione culturale Madruzzo.500 con la collaborazione dell’Associazione musicale Valle dei Laghi. info: madruzzo.500@ libero.it. Musica LÚCIA DE CARVALHO Trento. Ore 21.30. Cortile CrispiBonporti. Concerto per Itinerari Folk 2019. Info: Centro Servizi Culturali S: Chiara info@centrosantachiara.it; n. verde 800.013952. Per i più piccoli TEATRO PER BAMBINI Bezzeca. Ore 17. Biblioteca, Via Cesare Battisti. Letture animate, spettacoli, magia, animali, burattini e fantasia! Spettacoli per bambini a cura della Biblioteca Valle di Ledro, in collaborazione con il Coordinamento Teatrate Trentino e il Comune di Ledro. Ingresso libero / Durata: 1 ora / Min. 3 anni / Info Biblioteca Bezzecca n. 0464.592790, ledro@biblio.infotn.it. Per i più piccoli IL BANDITO POLENTA Pergine Valsugana. Ore 21. Parco del campo luglio di pattinaggio, Canezza. I burattini di Luciano Gottardi. In caso di pioggia baracca dei pattinatori. www.teatrodipergine.it. Teatro DANTE ANTONELLI / GRUPPO W.O.W.: ATTO DI ADORAZIONE. PergineValsugana. Ore 20.45. Ex rimessa carrozze, Vicolo dei Campi 6. Regia e drammaturgia Dante Antonelli / Con Claudio Larena, Giovanni Onorato, Arianna Pozzoli, Pietro Turanomusica. Informazioni: http://www.perginefestival.it. Teatro “DONDE VIENE LA NOTTE... E LE STELLE?” Noriglio. Ore 21. Monteghello. Spettacolo di e con Associazione Musica-Teatro “2GiGa” di Rovereto. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it.

6 SABATO Cultura INAUGURAZIONE NUOVO MUSEO DELLE PALAFITTE DEL LAGO DI LEDRO Ledro. ore 18.00. Gran festa di inaugurazione. Tutte le info su: www.palafitteledro.it. Cultura ROVERETO VINTAGE FESTIVAL Rovereto. Centro storico. Per un weekend Rovereto si tinge di atmosfere vintage. A luglio strade, vicoli, piazze e palazzi si anima-

no di tutte le forme d’arte legate al mondo Vintage: musica, balli swing, mostre tematiche, abiti e oggettistica, autovetture retrò e spettacoli circensi. www.visitrovereto.it. Cultura UNO SCRITTORE AL MASETTO Terragnolo. Ore 19. IL MASETTO, Località Maso San Giuseppe, Frazione Geroli 33. Paolo Ciampi racconta L’ambasciatore delle foreste. In collaborazione conLibreria due punti e Arkadia edizioni. Informazioni: www.ilmasetto.com, scrivi@ ilmasetto.com. Enogastronomia 32^ RASSEGNA DEI MÜLLER THURGAU DELL’ARCO ALPINO - XVI CONCORSO INTERNAZIONALE Cembra Lisignago. Evento internazionale dedicato al celebre vino di montagna, con più di cento espositori nazionali e internazionali, con degustazioni, spettacoli e convegni sul mondo del vino. Info: Tel. 0461.680117, www. mullerthurgau-mostra.it, A.p.T. Tel. 0461.683110. Famiglia VISITA GUIDATA ALLA GROTTA DEL CALGERON Grigno Valsugana. Ritrovo presso la stazione Fs di Grigno alle ore 08:45 di ogni sabato. Si percorre un sentiero nel bosco con un dislivello di circa 200 metri e dopo 30 minuti si raggiunge l’ingresso. Dopo pochi metri a bordo di un canotto si supera un laghetto e si prosegue a piedi per circa 400 m. Durata della visita: circa 3 ore complessive. Costo 15,00€ a persona. Per visite fino a sei persone € 90,00. Il materiale tecnico (canotto e casco) viene fornito dall’organizzazione. Per informazioni e prenotazioni telefonare a Mirco 327.9184910. Musica CRISTIANO DE ANDRÈ Castellano. Ore 21.00. Parco delle Leggende. Il progetto “Stif Sound” è un’innovativa iniziativa creata dal comitato Castelfolk che offrirà per tutta l’estate 2019 a tutti gli appassionati di musica una serie di eventi-concerto di diverso genere musicale e con una line-up di artisti di fama nazionale ed internazionale. Informazioni: Associazione Castelfolk Castellano info@ castelfolk.it, www.castelfolk.it/. Musica HI FI GLOOM Pergine. Ore 21.15. Piazza Fruet. Concerto all’interno dell’evento Pergine Festival. Musica elettronica, alternativa. In caso di pioggia l’evento sarà cancellato. Informazioni: www.perginefestival.it.

Musica GIOVANI PROMESSE Ala. Ore 21. Palazzo Pizzini. Evento all’interno della rassegna Ala Città di Musica. Concerto finale del workshop di pianoforte con il M° Alessandro Taverna. Scopri tutto il programma: www.visitrovereto.it. Musica LEDRO LAND ART FESTIVAL 2019 Pur (TN). Malga Cita. Torna anche quest’anno musica dal vivo nel luogo più suggestivo della Valle di Ledro: Ledro Land Art! www. vallediledro.com. Musica FENRIS QUARTET Antica Pieve di Baselga. Ore 21. Centro Congressi. Concerto d’apertura. Pierre Alvarez, Camille Labroue vl, Loïc Abdelfettah vla Florian Laforge cello. Musiche di: Schubert -Grieg. In collaborazione con AEMC international chamber music competition. Info: www.distrattamusa.it, info@ distrattamusa.it. Musica XXIX RASSEGNA ANTICHI ORGANI E STRUMENTI DELLA VALSUGANA: ORGANO BONATTI Civezzano. Ore 21. Chiesa di S. Maria Assunta. All’interno della rassegna a cura dell’Ensemble Frescobaldi, concerto di Ubaldo Rosso, flauto, Silvano Frontalini, organo, e Elena Zecca, voce recitante testi di S. Agostino. Info: info@ensemblefrescobaldi.it, www. ensemblefrescobaldi.it. Teatro ELIO GERMANO E TEHO TEARDO: VIAGGIO AL TERMINE DELLA NOTTE Pergine. Ore 20.45. Teatro Comunale, P.zza Garibaldi 5/g. Spettacolo all’interno di Pergine Festival. Informazioni: www.perginefestival.it. Teatro “VINO A TEATRO SOTTO LE STELLE” Negrar. Ore 21. Presso Massaro Vini. Spettacolo di e con Associazione Musica-Teatro “2GiGa” di Rovereto. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it. Teatro “UN, DUE, TRE, SHAKESPEARE” Meano. Ore 21. Villa Salvadori Zanatta. Spettacolo di e con la Compagnia Teatrale “Ronzinante” di Merate (LC). Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it.


trentinoappuntamenti 7 DOMENICA Cultura INAUGURAZIONE NUOVO MUSEO DELLE PALAFITTE DEL LAGO DI LEDRO Ledro. ore 10.00. Gran festa di inaugurazione. Tutte le info su: www.palafitteledro.it. Cultura ROVERETO VINTAGE FESTIVAL Rovereto. Centro storico. Per un weekend Rovereto si tinge di atmosfere vintage. A luglio strade, vicoli, piazze e palazzi si animano di tutte le forme d’arte legate al mondo Vintage: musica, balli swing, mostre tematiche, abiti e oggettistica, autovetture retrò e spettacoli circensi. www.visitrovereto.it. Enogastronomia 32^ RASSEGNA DEI MÜLLER THURGAU DELL’ARCO ALPINO - XVI CONCORSO INTERNAZIONALE Cembra Lisignago. Evento internazionale dedicato al celebre vino di montagna, con più di cento espositori nazionali e internazionali, con degustazioni, spettacoli e convegni sul mondo del vino. Info: Tel. 0461.680117, www. mullerthurgau-mostra.it, A.p.T. Tel. 0461.683110. Musica I CORNI DELLA SCALA San Martino di Castrozza. Ore 12. Pale di San Martino / Rifugio Giovanni Pedrotti (Tn). Ingresso gratuito. Il concerto si svolge a 10 minuti di cammino dal rifugio. In caso di maltempo: ore 11.30, Sala Congressi, Sass Maor. I biglietti per l’accesso in sala sono in distribuzione, fino ad esaurimento posti, dalle ore 9.30. Informazioni: www.isuonidelledolomiti.it. Musica ALE SOUL DJ Pergine. Ore 19. Piazza Fruet. Concerto all’interno dell’evento Pergine Festival. Musica beat, grunge, rhythm&blues. In caso di pioggia l’evento sarà cancellato. Informazioni: www.perginefestival.it. Musica RASSEGNA ORGANISTICA DI FIEMME 2019 Cavalese. Ore 19. Chiesa si Santa Maria Assunta. XXIII edizione della prestigiosa rassegna che incanta la Val di Fiemme. Concerto d’organo. Organista: Stanislav Surin. www.comunecavalese.it. Musica INVITO ALLA DANZA Ala. Ore 21. Palazzo Pizzini. Evento all’interno della rassegna Ala Città di Musica. concerto con Giuseppe Albanese al pianoforte e musiche di C. M. von Weber, L. Delibes, P.Caijkovskij, I. Stravinskij, C. Debussy, M. Ravel.

Scopri tutto il programma: www. visitrovereto.it. Musica LEDRO LAND ART FESTIVAL 2019 Pur (TN). Malga Cita. Torna anche quest’anno musica dal vivo nel luogo più suggestivo della Valle di Ledro: Ledro Land Art! www. vallediledro.com. Musica FESTIVAL DELLA FISARMONICA DELLE VALLI DELL’AVISIO Altavalle. Ore 20.30. Piazza della Chiesa a Faver. Concerto del fisarmonicista genovese Gianluca Campi. In caso di maltempo l’evento avrà luogo nella palestra di Faver. Info: 339 5803024, verarossi83@hotmail.com. Teatro GIOVANNI ORTOLEVA: OH, LITTLE MAN Pergine. Ore 20.45. Ex rimessa carrozze, Vicolo dei Campi 6. Spettacolo all’interno di Pergine Festival, vincitore call SUPERNOVA. Informazioni: www.perginefestival.it. Tradizione 69A TRENTO BONDONE INTERNATIONAL HILL CLIMB CUP Trento. La più vecchia e lunga gara automobilistica in salita con partenza da Trento e arrivo a Vason, in cima al Monte Bondone festeggia quest’anno la 69^ edizione. Una competizione lungo un emozionante percorso di tortuosi e spettacolari tornanti che fa esultare ogni anno migliaia di spettatori. Info: Scuderia Trentina Tel. 0461.420266; info@scuderiatrentina.it; www.scuderiatrentina.it.

8 LUNEDÌ Musica MARIEL MARTÍNEZ & FABIAN CARBONE Trento. Ore 21.30. Cortile CrispiBonporti. Concerto per Itinerari Folk 2019. Info: Centro Servizi Culturali S: Chiara info@centrosantachiara.it; n. verde 800.013952.

9 MARTEDÌ Cultura 1978-1979, GLI ANNI DEL RIFLUSSO Rovereto. Ore 18.30. Slargo Via Valbusa Grande. Rassegna Salotti Ubrani. Come si è passati nell’arco di pochi mesi dall’impegno al disimpegno, dalla musica complessa e intellettuale alla gloria della disco music, dai cineasti d’essai a “La febbre del sabato sera”, dagli Indiani metropolitani a John Travolta. Info: http://rovereto.impacthub.net.

Musica CORNO E PIANOFORTE Roncegno. Ore 21. Salone delle Feste, Casa Raphael / Palace Hotel, P.zza de Giovanni 4. Concerto con: Johannes Baldo, corno / Roberto Satta, pianoforte. Musiche di Mozart e Rossini. Informazioni: www.arsmodi.it/casaraphael-2019. Musica ENSEMBLE FRESCOBALDI Pergine. Ore 21. Castel Pergine, Via al Castello 10. Spettacolo musicale, omaggio a Shakespeare in parole e musica. Con: Mario Caldonazzi tromba / Augusto Righi tromba / Michele Fait corno / Fabio Mattivi trombone / Felix Pfeifer tuba / Simone Cappello percussioni / Alfonso Masi voce recitante.Informazioni: www.fondazionecastelpergine.eu / www. castelpergine.it. Musica ORCHESTRA SENZASPINE Trento. Ore 21. Cortile interno scuole Crispi-Bonporti. Concerto all’interno della manifestazione Contrada larga. Info: ufficio.cultura-turismo@comune.trento.it.

10 MERCOLEDÌ Cabaret IMERCOLEDÌ Imer. Ore 21. Centro Paese. Tiraturi: sofà-solà, Clown acrobatico, spettacolo teatrale per bambini e famiglie; con Valentino Bettega e Giulia Pivetta Stefani. www.sanmartino.com. Cultura APERITIVO D’AUTORE Cavalese. Ore 17.30. Biblioteca comunale. Presentazione del libro “Donne di spade” di Cinzia Tani, edizioni Mondadori seguita da aperitivo. Ingresso gratuito. Bellissime, anticonformiste, spregiudicate, le donne di spade di questo nuovo avvincente romanzo di Cinzia Tani - secondo volume di una trilogia dedicata agli Asburgo conquistano la scena muovendosi tra le maglie di un secolo, il Cinquecento, che sembra consacrato unicamente alla glorificazione di cavalieri, principi e sovrani. Tel. 0462.237544.

to. Informazioni: www.perginefestival.it. Teatro YAO LIAO: BY MUSHROOMS Pergine. Ore 19. Itinerante. Partenza da Sala Maier. Spettacoli alle ore 19.00 / 20.30. Progetto vincitore BANDO OPEN /// CREAZIONE [URBANA] CONTEMPORANEA 2019 - ospitalità. Informazioni: www.perginefestival.it. Tradizione FALCONIERE AL CIAMP DELE STRIE Bellamonte. ore 09.45. Vieni a scoprire insieme ai nostri esperti falconieri ed ai loro collaboratori volanti, l’antica arte della falconeria e l’affacinante mondo dei rapaci, un’esperienza unica da vivere insieme a tutta la famiglia. Ritrovo ore 9.45 presso stazione a monte cabinovia Bellamonte 3.0 - Loc. Morea Attività GRATUITA - Per informazioni 346 3639538.

11 GIOVEDÌ Cabaret MAGIC NIGHT Riva del Garda. Ore 20.30. Centro storico. Il festival degli artisti di strada, per una serata all’insegna di divertimento, musica e shopping! In ogni angolo del centro storico: musica dal vivo, maghi, giocolieri, circensi, magia con artisti di fama internazionale e animazione per i più piccoli. Tel: 345 7353211. Cabaret CABARET GALATTICO Siror. Ore 21. Centro Civico. Slide Show per celebrare lo sbarco sulla luna. Di e con Lucio Gardin. www.sanmartino.com. Cultura ALLA SCOPERTA DEI TESORI DI BORGO VALSUGANA Borgo Valsugana. Ore 17. Passeggiata con Accompagnatore di Media Montagna alla scoperta del centro storico di Borgo Valsugana, con il suo Ponte Veneziano, il Museo della Grande Guerra, l’oratorio San Rocco e la Sala De Gasperi. Informazioni: Apt Valsugana 0461727700, +390461727799.

Cultura DRINK ‘N’ THINK. L’APERITIVO CHE ISPIRA Trento. Ore 18. MUSE, Corso del lavoro e della scienza. Un frizzante aperitivo nel giardino del MUSE con proiezione di video che aprono la mente, tra scienza e musica. www.muse.it.

Cultura LO SVILUPPO CHE CREA INSICUREZZA Castel Ivano. Ore 20.30. Come cambia la nostra società. Trentino 2020. Pensare il presente, immaginare il futuro. Relatore: ERNESTO GALLI DELLA LOGGIA: professore emerito di Storia Contemporanea alla Normale di Pisa, editorialista del Corriere della Sera. Info trentino2060@gmail.com .

Musica NOIRÊVE Pergine. Ore 21.15. Piazza Fruet. Concerto all’interno dell’evento Pergine Festival. World music, dreamp-pop, folktronica. In caso di pioggia l’evento sarà cancella-

Cultura I GIARDINI DEL TÈ DI DAZHANGSHAN Levico Terme. Ore 11.00. Installazione sequoia, Parco delle Terme. Patrizia Boschiero, curatrice dell’opera, dialoga con Luigi Lati-

91

tmluglio


trentinoappuntamenti ni, presidente della giuria del Premio. Segue la proiezione del film documentario “I giardini del tè di Dazhangshan”, presso la serra del parco. Regia di Davide Gambino, in collaborazione con Gabriele Gismondi. Info 0461.496123 (segreteria), parco.levico@provincia.tn.it. Cultura TRENTO POETRY SLAM Pergine Valsugana. ore 21.15. Piazza Fruet. In caso di pioggia l’evento si terrà in Sala Maier. Il Poetry Slam è una sfida fra poeti: tre minuti di tempo per salire sul palco armati solo di testo, corpo e voce. www.perginefestival.it. Cultura STORIE DI DONNE E DI LIBRERIE Arco. Parco Nelson Mandela. Incontro con Saveria Chemotti illustrazione dell’attività svolta alla Libreria delle Donne-Padova.Presentazione di Stefania Santoni. Informazioni: www.associazioneandromeda.com . Musica UKULELE LOVERS Pozza di Fassa. Ore 12. Buffaure. Concerto Swing, pop, blues, gospel. Info c/o APT Val di Fassa, Canazei (Tn), tel. 0462.609500, info@fassa.com / In caso di maltempo il concerto si terrà presso il Padiglione Manifestazioni di Pozza di Fassa alle ore 14.30. Teatro YAO LIAO: BY MUSHROOMS Pergine. Ore 19. Itinerante. Partenza da Sala Maier. Spettacoli alle ore 19.00 / 20.30. Progetto vincitore BANDO OPEN /// CREAZIONE [URBANA] CONTEMPORANEA 2019 - ospitalità. Informazioni: www.perginefestival.it. Teatro DYNAMIS: AMOUR Pergine. Ore 20.45. Teatro Don Bosco, Via Regensburger 90. Spettacolo all’interno di Pergine Festival. Informazioni: www.perginefestival.it.

12 VENERDÌ Cultura TERRAZZA DELLE STELLE Monte Bondone. Presso la Terrazza dOSSERVAZIONI NOTTURNE OGNI VENERDÌ SERAelle stelle alle Viote del Monte Bondone. OSSERVAZIONI NOTTURNE OGNI VENERDÌ SERA. Informazioni 0461 270311, www.muse.it. Famiglia DRAGON FESTIVAL PINÉ 2019 Baselga di Piné. Spiaggia dell’Alberon sul lago di Serraia - fine settimana per praticare sport e divertirsi con l’imperdibile appuntamento della 23^ edizione della Dragonsprint di domenica 14. Info: 348 8009767..

92

tmluglio

Folklore ALA CITTÀ DI VELLUTO Ala. Cento storico. Ti troverai immerso nel secolo più bello, il Settecento, tra cortili animati, spettacoli a cielo aperto, artisti di strada, laboratori per bambini, buon cibo e ottimo vino nelle tradizionali locande del paese. www. cittadivelluto.it.

Musica CESARE MALFATTI Terragnolo. Ore 21. IL MASETTO, Località Maso San Giuseppe, Frazione Geroli 33. Cesare Malfatti presenta il suo ultimo disco. La storia è adesso. Introduce lo storico Maurizio Cau Informazioni: www.ilmasetto.com, scrivi@ ilmasetto.com.

Musica EFFETTO CINEMA Storo. ore 05.00. Sagrato Chiesa di San Lorenzo. Musica da film flauto, violino, violoncello, arpa, pianoforte/voce. Proposta all’interno dell’evento “Girovagando in Musica. Itinerari turistici e musicali in Trentino, 28ª edizione”. Info: gruppocaronte@libero.it , tel. 348 2257382.

Per i più piccoli TEATRO PER BAMBINI Bezzeca. Ore 17. Biblioteca, Via Cesare Battisti. Letture animate, spettacoli, magia, animali, burattini e fantasia! Spettacoli per bambini a cura della Biblioteca Valle di Ledro, in collaborazione con il Coordinamento Teatrate Trentino e il Comune di Ledro. Ingresso libero / Durata: 1 ora / Min. 3 anni / Info Biblioteca Bezzecca n. 0464.592790, ledro@biblio.infotn.it.

Musica REBEL ROOTZ Pergine Valsugana. ore 21.15. Piazza Fruet. Raggae, rocksteady, new roots. In caso di pioggia il concerto sarà annullato. Informazioni: http://www.perginefestival.it. Musica STEEL WHEELS Pergine Valsugana. Ore 19. Piazza Fruet. Funk, afrobeat, soukous, kwaito, zouk. Steel Wheels è un collettivo di djs/selectors formatosi nel 2016. Riunisce in un unico gruppo collezionisti di vinili con riferimenti musicali differenti, ognuno intento ogni giorno a scovare pezzi da condividere e suonare alle serate. Informazioni: http://www. perginefestival.it. Musica TRIO AZUL Levico Terme. Ore 21. Anfiteatro naturale, Parco delle Terme. Concerto con: Attilio Zanchi, contrabbasso / Fausto Beccalossi, fisarmonica / Oscar Del Barba, pianoforte. In caso di maltempo il concerto si tiene nella rimessa del parco / Info n. 0461.706824 (Parco di Levico) o n. 0461.496123 (segreteria), parco.levico@provincia.tn.it . Musica TRENTINO GIROFOLK Fiera di Primiero. Ore 21. Palazzo delle Miniere. Serata musicale con Grop Traditional Furlan. In collaborazione con FECCRIT, Circolo Culturale Castel Pietra e Pro Loco Sagron Mis. Ingresso libero. www. sanmartino.com. Musica EDO FERRAGAMO Pergine Valsugana. Ore 21. Castello di Pergine. Serata di beneficienza in favore della Fondazione Castello di Pergine, con la straordinaria partecipazione di Edo Ferragamo. Con un contributo di 40 euro alla fondazione sarà possibile accedere alla cena e all’evento. Ingresso gratuito / info line APT Valsugana, tel. 0461.727700 / APT Cembra, tel. 0461.557028 .

Teatro YAO LIAO: BY MUSHROOMS Pergine. Ore 19. Itinerante. Partenza da Sala Maier. Spettacoli alle ore 19.00 / 20.30. Progetto vincitore BANDO OPEN /// CREAZIONE [URBANA] CONTEMPORANEA 2019 - ospitalità. Informazioni: www.perginefestival.it. Teatro BABILONIA TEATRI: CALCINCULO Pergine Valsugana. Ore 20.30. Teatro Comunale, P.zza Garibaldi 5/g. Di e con Enrico Castellani e Valeria Raimondi / Produzione Babilonia Teatri, La Piccionaia centro di produzione teatrale. Calcinculo è uno spettacolo ironico e tagliente di illusioni che si sgretolano. Informazioni: http://www.perginefestival.it. Teatro GIULIANA MUSSO: LA SCIMMIA. ANTEPRIMA Pergine Valsugana. Ore 20.45. Teatro Don Bosco, Via Regensburger 90. Testo originale di Giuliana Musso / Liberamente ispirato al racconto Una Relazione per un’Accademia di Franz Kafka. Informazioni: http://www.perginefestival.it. Teatro SIAMO TUTTI SULLA STESSA ARCA Pergine Valsugana. Ore 21. Teatro, Zivignago. Compagnia dei Somari. Spettacolo di e con Andreapietro Anselmi e Klaus Saccardo. www.teatrodipergine.it.

13 SABATO Cultura OLTRE LA LUNA Bedollo. Quattro serate per festeggiare i 50 anni dall’allunaggio in collaborazione con: l’ing.Bruno Strim e gli Astrofili di Caldonazzo. Informazioni e dettagli di ogni evento: www.calicantus.it.

Cultura PER CASO L’AMORE Castello Tesino. Ore 21. Palazzo Gallo. Presentazione del libro “Per caso l’amore” di Mariarosa Bucchiellaro e Gabriela Bressan. Accompagnamento musicale con chitarra del maestro Albergo Grollo. Interverranno le autrici, Giuseppe Patti e Cristina Andreatta. Info: Biblioteca comunale, tel. 0461 593232. Cultura UNO SCRITTORE AL MASETTO Terragnolo. Ore 18. IL MASETTO, Località Maso San Giuseppe, Frazione Geroli 33. Vite di uno scrittore. Incontro con Edgardo Franzosini. Informazioni: www.ilmasetto. com, scrivi@ilmasetto.com. Cultura INCONTRO CON L’AUTORE: GABRIELE BIANCARDI Cles. Ore 17.30. Giardino Casa Juffmann. Diverse storie che s’intrecciano tra loro, fra la Calabria, il Brasile, la Francia e gli Stati Uniti ne “Il respiro dei ricordi”, il secondo libro di Gabriele Biancardi, una delle voci più amate di Radio Dolomiti. PRO LOCO DI CLES - UFFICIO TURISTICO, 0463 421376, info@prolococles.it - prolococles.it. Famiglia VISITA GUIDATA ALLA GROTTA DEL CALGERON Grigno Valsugana. Ritrovo presso la stazione Fs di Grigno alle ore 08:45 di ogni sabato. Si percorre un sentiero nel bosco con un dislivello di circa 200 metri e dopo 30 minuti si raggiunge l’ingresso. Dopo pochi metri a bordo di un canotto si supera un laghetto e si prosegue a piedi per circa 400 m. Durata della visita: circa 3 ore complessive. Costo 15,00€ a persona. Per visite fino a sei persone € 90,00. Il materiale tecnico (canotto e casco) viene fornito dall’organizzazione. Per informazioni e prenotazioni telefonare a Mirco 327.9184910. Famiglia DRAGON FESTIVAL PINÉ 2019 Baselga di Piné. Spiaggia dell’Alberon sul lago di Serraia - fine settimana per praticare sport e divertirsi con l’imperdibile appuntamento della 23^ edizione della Dragonsprint di domenica 14. Info: 348 8009767.. Folklore ALA CITTÀ DI VELLUTO Ala. Cento storico. Ti troverai immerso nel secolo più bello, il Settecento, tra cortili animati, spettacoli a cielo aperto, artisti di strada, laboratori per bambini, buon cibo e ottimo vino nelle tradizionali locande del paese. www. cittadivelluto.it.


trentinoappuntamenti Musica VALSUGANA JAZZ TOUR Tenna. Ore 21. Forte di Tenna. In concerto: Damiana Dellantonio, Riccardo Dellantonio, Franceso Inverno. www.farejazz.it, www. valsuganajazztour.it. Musica GRUPPI DA CAMERA DEL CONSERVATORIO F.A. BONPORTI Piné. Ore 21. Sala Pinè Mondiale. Musiche di Brahms. Info: www. distrattamusa.it, info@distrattamusa.it. Per i più piccoli LA STORIA DEL LUPO LULÙ Pergine Valsugana. Ore 21. Teatro, Viarago. Compagnia dei Somari. Spettacolo di e con Andreapietro Anselmi e Klaus Saccardo. www.teatrodipergine.it. Teatro YAO LIAO: BY MUSHROOMS Pergine. Ore 19. Itinerante. Partenza da Sala Maier. Spettacoli alle ore 19.00 / 20.30. Progetto vincitore BANDO OPEN /// CREAZIONE [URBANA] CONTEMPORANEA 2019 - ospitalità. Informazioni: www.perginefestival.it.

14 DOMENICA Cultura HENRIQUE OLIVEIRA Val di Sella. ore 15.00. Malga Costa. INAUGURAZIONE DELL’OPERA E INCONTRO CON L’ARTISTA. Henrique Oliveira, artista brasiliano che vive e lavora a San Paolo, realizzerà per Arte Sella un’opera in cui la separazione tra natura ed artificio sarà così labile da innescare al contempo reazioni di meraviglia e volontà di indagine. Info: Arte Sella tel. 0461 751251 -artesella@yahoo.it. Cultura UNO SCRITTORE AL MASETTO Terragnolo. Ore 17. IL MASETTO, Località Maso San Giuseppe, Frazione Geroli 33. Giusi Marchetta presenta Tutte le ragazze avanti. L’autrice dialoga con Micol Cossali in collaborazione con Add Editore. Informazioni: www.ilmasetto. com, scrivi@ilmasetto.com. Famiglia DRAGON FESTIVAL PINÉ 2019 Baselga di Piné. Spiaggia dell’Alberon sul lago di Serraia - fine settimana per praticare sport e divertirsi con l’imperdibile appuntamento della 23^ edizione della Dragonsprint di domenica 14. Info: 348 8009767.. Folklore ALA CITTÀ DI VELLUTO Ala. Cento storico. Ti troverai immerso nel secolo più bello, il Settecento, tra cortili animati, spettacoli a cielo aperto, artisti di strada, laboratori per bambini,

buon cibo e ottimo vino nelle tradizionali locande del paese. www. cittadivelluto.it. Musica ALASDAIR FRASER E NATALIE HAAS Val di Fiemme. Ore 12. Gruppo Viezzena - Bocche / Malga Canvere (Tn). Concerto, tra musica classica e tradizione folk irlandese, magiche sintonie a danze senza tempo. Ingresso gratuito / In caso di maltempo: ore 17.30, Palafiemme, Cavalese. I biglietti per l’accesso in sala sono in distribuzione, fino ad esaurimento posti, dalle ore 15.30. Informazioni: www.isuonidelledolomiti.it. Musica MARTINA IORI E FELIX ROSSI QUINTET WITH SPECIAL GUEST RITA PAYÉS Moena. Ore 12. Teatro Navalge. Concerto con: Martina Iori (Ladinia) voce, chitarra, ukulele / Matteo Cuzzolin, sax tenore / Matteo Rossetto, chitarra elettrica / Marco Stagni, contrabbasso / Enrico Tommasini, batteria. Concerto con: Felix Rossy, tromba / Tomeu Garcias, trombone / Ben Tiberio, basso / Andreu Pitarch, batteria / Davis Whitfield, piano / with special guest Rita Payés (Catalunya), voce, trombone. Info c/o APT Val di Fassa, Canazei (Tn), tel. 0462.609500, info@fassa.com . Musica CONCERTO DEL GROP FOLCLOR FRIULAN Castel Tesino. Ore 21. Cinema Teatro S. Giorgio. Concerto del Grop Folclor Friulan dal Friuli Venezia Giulia. Per info: Biblioteca Castello Tesino tel. 0461 593232, A.P.T. Valsugana uff. di Castello Tesino tel. 0461 727730. Teatro BENEDETTA ACQUA Pergine Valsugana. Ore 19.30. Centrale idroelettrica del Rio Nero, ore 19.30, che porterà attraverso una passeggiata verso le Roste dove avrà luogo, alle ore 21.00 l’evento Benedetta acqua, una narrazione a cura di Chiara Benedetti accompagnata da canti tradizionali eseguiti da Renato Morelli, Giulia Prete ed Elida Bellon. Informazioni: info@teatrodipergine.it t. 0461 534321 .

15 LUNEDÌ

La soluzione per i Vostri rifiuti di cantiere!

Die Lösung für Ihre Baustellenabfälle!

NUOVA APERTURA ANCHE A MERANO

SERVIZI AMBIENTALI UMWELTDIENSTE Rottamazione veicoli

NEUERÖFFNUNG AUCH IN MERAN

Fahrzeugverschrottung

SERVIZI AMBIENTALI UMWELTDIENSTE

Smaltimento rifiuti Müllentsorgung Valorizzazione Wertstoffsammlung e recupero rifiuti und 4/A Wertstofftrennung F.lli Santini Srl/GmbH a socio unico, Via Giotto Giottostrasse, Bolzano 39100 Bozen, Italy Numero verde 800-726-116 Grüne Nummer, T +39 0471 195195 • F +39 0471 201792 Consulenza ambientale Umweltberatung www.fllisantini.it • info@fllisantini.it Corsi Sicurezza Kurse für Sicherheit Santini Servizi Srl/GmbH a socio und unico, Via Giotto 4/A Giottostrasse, Bolzano 39100 Bozen, Italy e Ambiente Umwelt

Rottamazione veicoli

Fahrzeugverschrottung

Numero verde 800-726-116 Grüne Nummer, T +39 0471 195195 • F +39 0471 201792 www.santiniservizi.it • info@santiniservizi.it

Smaltimento rifiuti Müllentsorgung Gruppo Santini Spa, Giottostr. 4/a 39100 Bozen Tel. +39 0471 195195 • Fax. +39 0471 201792 Valorizzazione • info@grupposantini.com Wertstoffsammlung www.grupposantini.com Reseco Srl/GmbH, Via Giotto 4/A Giottostrasse, Bolzano 39100 Bozen, Italy eNumero recupero rifiuti und Wertstofftrennung verde 800-726-116 Grüne Nummer, T +39 0471 661200 • F +39 0471 674931 www.resecorecycling.it • info@resecorecycling.it Consulenza ambientale Umweltberatung Gestione Ambiente Srl/GmbH a socio unico, Via Giotto 4/A Giottostrasse, Bolzano 39100 Bozen, Italy Corsi Sicurezza Kurse für Sicherheit Numero verde 800-726-116 Grüne Nummer, T +39 0471 195195 • F +39 0471 201792 www.grupposantini.com • consulting@grupposantini.com e Ambiente und Umwelt Eco Eduction Srl/GmbH a socio unico, Via Giotto 4/A Giottostrasse, Bolzano 39100 Bozen, Italy

verde 800-726-116 Grüne Nummer, T 4/a +39 0471 195195 • F +39 0471 201792 GruppoNumero Santini Spa, Giottostr. 39100 Bozen www.grupposantini.com • info@ecoeducation.it Tel. +39 0471 195195 • Fax. +39 0471 201792 www.grupposantini.com • info@grupposantini.com

NUOVO CENTRO ROTTAMAZIONE VEICOLI

NEUES VERSCHROTTUNGSZENTRUM FÜR FAHRZEUGE

ESEGUIAMO I SEGUENTI SERVIZI: Rottamazione Veicoli Emissione pratica PRA con cancellazione veicolo Ritiro del mezzo presso il cliente WIR BIETEN FOLGENDE DIENSTE AN: Verschrottung des Fahrzeuges Abmeldung beim Kraftfahrzeugamt Abholung des Fahrzeuges direkt beim Kunden

Numeroverde-GrüneNummer

Cultura I POETI NON VANNO SULLA LUNA Cles. Ore 21. Parco di Fatima. LetSocieta’ soggetta di all’attivita’ di edirezione e coordinamento di Gruppo SpaGiotto via Giotto – 39100 Bolzano.Das DasUnternehmen Unternehmen untersoggetta all’attivita’ direzione coordinamento da partedadiparte Gruppo SantiniSantini Spa via 4/a 4/a – 39100 Bolzano. unterture e musiche itinerantiSocieta’ al chiaro steht und der Leitung und Koordination derSantini GruppeAG Santini • CF &02754960215 P.IVA 02754960215 & MwSt.Nr. 500.000i.vi.v v.e.Gesellschaftskapital Gesellschaftskapital steht der Leitung Koordination der Gruppe • CFAG & P.IVA St.Nr.St.Nr. & MwSt.Nr. Cap.Cap. soc.soc. 500.000 - -v.e. Ufficio Registro imprese: CCIAA BZ,diNumero di iscrizione 02754960215 • Eintragung die Handelskammer Bozen, Eintragungsnummer 02754960215 02754960215 Ufficio Registro imprese: CCIAA BZ, Numero iscrizione 02754960215 • Eintragung in dieinHandelskammer Bozen, Eintragungsnummer di luna con Alessandro Barbaglia. PRO LOCO DI CLES - UFFICIO CF & P.IVA 01535160210 St.Nr. & MwSt.Nr. Banca Cassa di Risparmio di Bolzano CF &Cap. P.IVA 01133050219 St.Nr. & MwSt.Nr. Banca Cassa Rurale di Bolzano Ag.3 soc. 100.000 € Ges. Kap. Bank Sparkasse Bozen TURISTICO, 0463 421376, info@ Cap.Ufficio soc. 500.000 i.v. - v.e.CCIAA Ges. Kap. Raiffeisenkasse 3 Registro €imprese: BZ, Nr. d. iscr. 01535160210 BankIBAN IT 39 T 06045Bozen 11616Ag. 000000021000 Uff. reg. impr. C.C.I.A.A. BZ 01133050219 Eintr. HK BZ IBAN: IT 86 Y 08081 11603 000303000702 prolococles.it - prolococles.it.

800 726 116

Musica SUREALISTAS Trento. Ore 21.30. Cortile CrispiBonporti. Concerto per Itinerari

Per un’offerta personalizzata: Für ein persönliches Angebot:

0471 195195

Societa’ soggetta all’attivita’ di direzione e coordinamento da parte di Gruppo Santini Spa via Giotto 4/a – 39100 Bolzano. Das Unternehmen untersteht der Leitung und Koordination der Gruppe Santini AG • CF & P.IVA 02754960215 St.Nr. & MwSt.Nr. Cap. soc. 500.000 i.v - v.e. Gesellschaftskapital

93

tmluglio

Societa’ soggetta all’attivita’ direzione e BZ, coordinamento da parte di Gruppo•Santini Spainvia 4/a – 39100 Bolzano. Das Unternehmen unterUfficio Registro di imprese: CCIAA Numero di iscrizione 02754960215 Eintragung dieGiotto Handelskammer Bozen, Eintragungsnummer 02754960215 steht der Leitung und Koordination der Gruppe Santini AG • CF & P.IVA 02754960215 St.Nr. & MwSt.Nr. Cap. soc. 500.000 i.v - v.e. Gesellschaftskapital Ufficio Registro imprese: CCIAA BZ, Numero diCFiscrizione 02754960215 • Eintragung in die Handelskammer Bozen, Eintragungsnummer 02754960215 & P.IVA 01713030219 St.Nr. & MwSt.Nr. Banca Cassa Rurale di Bolzano


trentinoappuntamenti Folk 2019. Info: Centro Servizi Culturali S: Chiara info@centrosantachiara.it; n. verde 800.013952.

16 MARTEDÌ Cabaret PER VIA BUSKERS FESTIVAL PieveTesino. L’arte di strada sbarca nell’Altopiano del Tesino e Bieno! Mercatini, laboratori, concerti e oltre 10 grandi spettacoli: la magia del circo contemporaneo vi aspetta per conquistare grandi e bambini. Per maggiori informazioni: Museo Per Via Tel. 0461 594726 oppure 366 6341678 info@museopervia.it - www.museopervia.it . Cultura INCONTRO CON L’AUTORE Cavareno. Ore 21. Piazza. Rassegna letteraria-culturale del Comune di Cavareno. Incontro con Daniele Zovi. Per informazioni: Proloco Cavareno, 0463 831115 proloco.cavareno@virgilio.it , APT Val di Non 0463-830133 info@visitvaldinon.it. Musica FEDERICO PAOLINELLI: RECITAL PIANISTICO Roncegno. Ore 21. Salone delle Feste, Casa Raphael / Palace Hotel, P.zza de Giovanni 4. Ingresso gratuito con offerta libera. Concerto con Federico Paolinelli, pianoforte. Musiche di Debussy, Scriabin, Paolinelli. Informazioni: www. arsmodi.it/casa-raphael-2019. Musica BIG DADDY WILSON Malé. Ore 21. Piazza Regina Elena. Concerto con: Big Daddy Wilson, voce / Cesare Nolli, chitarra / Vincenzo Messina, tastiere / Paolo Legramandi, basso / Nicolò Ivano Taccori, batteria. Ingresso gratuito / In caso di pioggia: Teatro Comunale di Malé. Informazioni: www. trentinojazz.com. Musica BONPORTI POP Trento. Ore 21. Cortile interno scuole Crispi-Bonporti. Concerto all’interno della manifestazione Contrada larga. Info: ufficio.cultura-turismo@comune.trento.it. Teatro BIANCA COME I FINOCCHI IN INSALATA Pergine Valsugana. Ore 21. Castel Pergine, Via al Castello 10. Spettacolo scritto e diretto da Silvia Marchetti / Con Andrea Ramosi / Produzione Compagnia del Calzino. Intero € 12, ridotto generico e Amici dei teatri € 10,00, ridotto sottoscrittori Fondazione CastelPergine Onlus € 8,00 / Info e prenotazioni n. 0461.531158, cultura@ fondazionecastelpergine.eu, info@ castelpergine.it. 94

tmluglio

17 MERCOLEDÌ Cabaret PER VIA BUSKERS FESTIVAL PieveTesino. L’arte di strada sbarca nell’Altopiano del Tesino e Bieno! Mercatini, laboratori, concerti e oltre 10 grandi spettacoli: la magia del circo contemporaneo vi aspetta per conquistare grandi e bambini. Per maggiori informazioni: Museo Per Via Tel. 0461 594726 oppure 366 6341678 info@museopervia.it - www.museopervia.it . Cultura DRINK ‘N’ THINK. L’APERITIVO CHE ISPIRA Trento. Ore 18. MUSE, Corso del lavoro e della scienza. Un frizzante aperitivo nel giardino del MUSE con proiezione di video che aprono la mente, tra scienza e musica. www.muse.it. Musica SERATA IN JAZZ Cles. Ore 21. Piazza Municipio. JEMM Music Project. Iniziativa organizzata nell’ambito di Musica e letteratura in Val di Non 2019. PRO LOCO DI CLES - UFFICIO TURISTICO, 0463 421376, info@prolococles.it - prolococles.it. Per i più piccoli “PRESTIGE” Siror. Ore 20.45. Centro Civico. Spettacolo per bambini di Manuele Pascal. www.sanmartino.com. Tradizione FALCONIERE AL CIAMP DELE STRIE Bellamonte. ore 09.45. Vieni a scoprire insieme ai nostri esperti falconieri ed ai loro collaboratori volanti, l’antica arte della falconeria e l’affacinante mondo dei rapaci, un’esperienza unica da vivere insieme a tutta la famiglia. Ritrovo ore 9.45 presso stazione a monte cabinovia Bellamonte 3.0 - Loc. Morea Attività GRATUITA - Per informazioni 346 3639538.

18 GIOVEDÌ RITA BOTTO JAZZ QUARTET Denno. Ore 21. Cortile di Palazzo Parisi. Concerto con: Rita Botto, voce / Carlo Cattano, sax e flauto / Giuseppe Finocchiaro, pianoforte / Giovanni Arena, contrabbasso. Ingresso gratuito / In caso di pioggia: Teatro Auditorium di Denno . www.trentinojazz.com. Cabaret PER VIA BUSKERS FESTIVAL PieveTesino. L’arte di strada sbarca nell’Altopiano del Tesino e Bieno! Mercatini, laboratori, concerti e oltre 10 grandi spettacoli: la magia del circo contemporaneo vi aspetta per conquistare grandi e bambini. Per maggiori informazioni: Museo Per Via Tel. 0461 594726 oppure 366 6341678 info@museopervia.it - www.museopervia.it .

Cultura ALLA SCOPERTA DEI TESORI DI BORGO VALSUGANA Borgo Valsugana. Ore 17. Passeggiata con Accompagnatore di Media Montagna alla scoperta del centro storico di Borgo Valsugana, con il suo Ponte Veneziano, il Museo della Grande Guerra, l’oratorio San Rocco e la Sala De Gasperi. Informazioni: Apt Valsugana 0461727700, +390461727799. Cultura FRIDA KAHLO PampeagoTesero. Ore 12. Teatro del Latemar, nei pressi dello Chalet Caserina. La vita della pittrice messicana, la storia di una donna incredibile raccontata in ogni forma d’arte: il monologo dell’attrice Roberta Kerschbaumer, la voce e la chitarra di Angelo Giordano, il ballo di Otilia Kraciunel. In caso di maltempo recupero presso la taverna dello Sporthotel Pampeago alle ore 14.30. Per maggiori informazioni: tel. 0462/813265 mail info@latemar.it. Cultura “IMMAGINI PER NON DIMENTICARE” San Martino di Castrozza. Ore 21. Casa della Montagna. Conferenza con l’esperto dott. Erwin Filippi Gilli “Immagini per non dimenticare - Primiero e la Tempesta Vaia del 29-30 ottobre 2018”. Ingresso libero. www.sanmartino.com. Cultura IL TRENTINO DEL 2060 I FUTURI POSSIBILI DEL NOSTRO TERRITORIO Scurelle. Ore 20.30. Sala Polivalente VVF. Trentino 2020. Pensare il presente, immaginare il futuro. Relatore: ROCCO SCOLOZZI: dottore di ricerca in Ingegneria Ambientale e docente all’Università di Trento. Info trentino2060@ gmail.com. Musica SUAN ROCK 2019 Ziano di Fiemme. Ziano ha il rock nel sangue. E ce l’ha da oltre vent’anni, da quando gli amici che fondarono il complesso musicale “Atrio” salirono sul primo piccolo palcoscenico di Ziano esibendosi davanti a tutto il paese. Tre giorni intensi con gran finale: fuochi d’artificio ed esibizione proprio degli Atrio. Informazioni e programma: www.visitfiemme.it. Musica RAPHAEL GUALAZZI Arco. Ore 21. Castello di Arco. Concerto di Raphael Gualazzi per il festival “Il Castello Cantato” nell’incantevole cornice del Prato della Lizza del Castello di Arco. Prevendite in www.primiallaprima.it .

Musica MARCO FURIO FORIERI E VENICE SKA-J Moena. Ore 12. Chalet Valbona, Lusia. Concerto Reggae-skaswing con: Marco Furio Forieri, voce, sax / Edoardo Brunello, sax alto e tenore / Marcello Faggionato, tromba / Frank Martino, chitarra / Mauro Zulian, tastiere/ Daniele Vianello, basso / Alan Liberale, batteria. Info c/o APT Val di Fassa, Canazei (Tn), tel. 0462.609500, info@ fassa.com / In caso di maltempo il concerto si terrà all’interno dello Chalet Valbona.

19 VENERDÌ Cabaret PER VIA BUSKERS FESTIVAL PieveTesino. L’arte di strada sbarca nell’Altopiano del Tesino e Bieno! Mercatini, laboratori, concerti e oltre 10 grandi spettacoli: la magia del circo contemporaneo vi aspetta per conquistare grandi e bambini. Per maggiori informazioni: Museo Per Via Tel. 0461 594726 oppure 366 6341678 info@museopervia.it - www.museopervia.it . Cultura OLTRE LA LUNA Levico Terme. Forte delle Benne. Quattro serate per festeggiare i 50 anni dall’allunaggio in collaborazione con: l’ing.Bruno Strim e gli Astrofili di Caldonazzo. Informazioni e dettagli di ogni evento: www.calicantus.it. Cultura TERRAZZA DELLE STELLE Monte Bondone. Presso la Terrazza dOSSERVAZIONI NOTTURNE OGNI VENERDÌ SERAelle stelle alle Viote del Monte Bondone. OSSERVAZIONI NOTTURNE OGNI VENERDÌ SERA. Informazioni 0461 270311, www.muse.it. Famiglia L’AMOR CORTESE Caldes. Ore 14. Gruppi di rievocazione storica, menestrelli, giocolieri e giullari animeranno le strade del paese con una suggestiva realizzazione di un mercato medievale, di botteghe artigiane e taverne. Evento all’interno della rassegna DICASTELINCASTELLO. Info: Centro Servizi Culturali S: Chiara info@centrosantachiara. it; n. verde 800.013952. Musica SUAN ROCK 2019 Ziano di Fiemme. Ziano ha il rock nel sangue. E ce l’ha da oltre vent’anni, da quando gli amici che fondarono il complesso musicale “Atrio” salirono sul primo piccolo palcoscenico di Ziano esibendosi davanti a tutto il paese. Tre giorni intensi con gran finale: fuochi d’artificio ed esibizione proprio degli Atrio. Informazioni e programma: www.visitfiemme.it.


trentinoappuntamenti Musica TRIO BOBO: FASO-MENCONIMEYER Rovereto. Ore 21. Piazza Malfatti. Concerto inserito in “Summer Session - City Edition”. Con: Faso, basso / Alessio Menconi, chitarra / Christian Meyer, batteria. Info CDM n. 0464.422655 / info@ cdmrovereto.it. Musica TRIO AMMENTOS Nanno. Ore 21. Piazza di San Biagio. Concerto con: Peo Alfonsi, chitarra / Fausto Beccalossi, fisarmonica / Salvatore Maiore, contrabbasso. Ingresso gratuito / In caso di pioggia: Sala ex bar di Piazza San Biagio. www.trentinojazz.com. Musica VALSUGANA JAZZ TOUR Grigno. Ore 21. Piazzale delle Scuole. In concerto: FaRe Jazz Big Band | Latin Project featuring Antonello Monni. In caso di pioggia, l’evento si svolgerà sotto il tendone adiacente. www.farejazz.it, www.valsuganajazztour.it. Musica CONCERTO “CASTELLI IN MUSICA” Cles. Ore 21. Piazza Municipio. Palazzo Assessorile. Ensemble “Girolamo Frescobaldi” propone musiche tratte dal repertorio del periodo tra il 1400 e il 1700 e letture a tema. PRO LOCO DI CLES - UFFICIO TURISTICO, 0463 421376, info@prolococles.it - prolococles.it. Per i più piccoli TEATRO PER BAMBINI Bezzeca. Ore 17. Biblioteca, Via Cesare Battisti. Letture animate, spettacoli, magia, animali, burattini e fantasia! Spettacoli per bambini a cura della Biblioteca Valle di Ledro, in collaborazione con il Coordinamento Teatrate Trentino e il Comune di Ledro. Ingresso libero / Durata: 1 ora / Min. 3 anni / Info Biblioteca Bezzecca n. 0464.592790, ledro@biblio.infotn.it.

20 SABATO Cabaret PER VIA BUSKERS FESTIVAL PieveTesino. L’arte di strada sbarca nell’Altopiano del Tesino e Bieno! Mercatini, laboratori, concerti e oltre 10 grandi spettacoli: la magia del circo contemporaneo vi aspetta per conquistare grandi e bambini. Per maggiori informazioni: Museo Per Via Tel. 0461 594726 oppure 366 6341678 info@museopervia.it - www.museopervia.it . Cultura LA LUNA NEL POZZO. 50 ANNI DALL’ALLUNAGGIO Pergine. ore 17.00. Castel Pergine, Via al Castello 10. A cinquant’anni da quel 20 luglio 1969 che consegnò alla storia l’epocale impresa della missione “Apollo

11”, un convegno di studi dedicato all’anniversario e agli scenari futuri dell’esplorazione aerospaziale, con esponenti dell’osservazione astronomica e degli studi astrofisici. Alle 21.00 segue concerto musicale. Informazioni: www.fondazionecastelpergine.eu / www. castelpergine.it. Cultura LO SBARCO SULLA LUNA Trento. MUSE - Museo delle Scienze, Corso del Lavoro e della Scienza 3. Evento di festeggiamento del 50° anniversario dello sbarco sulla Luna, con inaugurazione della mostra a tema, attività, musica e tanto altro. Info su programma e orario dell’evento www.muse.it. Cultura L’APOLLO 11 - 50 ANNI DALL’ALLUNAGGIO Cles. Ore 21. Sala Borghesi Bertolla. Conferenza. PRO LOCO DI CLES - UFFICIO TURISTICO, 0463 421376, info@prolococles.it - prolococles.it. Famiglia VISITA GUIDATA ALLA GROTTA DEL CALGERON Grigno Valsugana. Ritrovo presso la stazione Fs di Grigno alle ore 08:45 di ogni sabato. Si percorre un sentiero nel bosco con un dislivello di circa 200 metri e dopo 30 minuti si raggiunge l’ingresso. Dopo pochi metri a bordo di un canotto si supera un laghetto e si prosegue a piedi per circa 400 m. Durata della visita: circa 3 ore complessive. Costo 15,00€ a persona. Per visite fino a sei persone € 90,00. Il materiale tecnico (canotto e casco) viene fornito dall’organizzazione. Per informazioni e prenotazioni telefonare a Mirco 327.9184910. Famiglia L’AMOR CORTESE Caldes. Ore 17. Gruppi di rievocazione storica, menestrelli, giocolieri e giullari animeranno le strade del paese con una suggestiva realizzazione di un mercato medievale, di botteghe artigiane e taverne. Evento all’interno della rassegna DICASTELINCASTELLO. Info: Centro Servizi Culturali S: Chiara info@centrosantachiara. it; n. verde 800.013952. Musica SUAN ROCK 2019 Ziano di Fiemme. Ziano ha il rock nel sangue. E ce l’ha da oltre vent’anni, da quando gli amici che fondarono il complesso musicale “Atrio” salirono sul primo piccolo palcoscenico di Ziano esibendosi davanti a tutto il paese. Tre giorni intensi con gran finale: fuochi d’artificio ed esibizione proprio degli Atrio. Informazioni e programma: www.visitfiemme.it.

Musica L’ALBA DELLE DOLOMITI Val di Fassa. ore 06.00. Gruppo Lusia - Bocche / Col Margherita (Tn). Concerto con: Neri Marcorè, Marco Rizzi, Regis Bringolf, Danilo Rossi, Mario Brunello, Florian Berner, Gabriele Regghianti, Ivano Battiston, Signum Saxophone Quertet. Progetto Speciale: un viaggio lungo un secolo: la musica si confronta con la guerra, l’umanità con le barbarie. Informazioni: www.isuonidelledolomiti.it. Musica DANIELE SILVESTRI Arco. Ore 21. Castello di Arco. Concerto di Daniele Silvestri per il festival “Il Castello Cantato” nell’incantevole cornice del Prato della Lizza del Castello di Arco. Biglietti disponibili sui circuiti Primiallaprima e TicketOne. Musica COLLISIONS Rovereto. Ore 21. Piazza Malfatti. Concerto inserito in “Summer Session - City Edition”. Con: Alessandro Baris, batteria / Leonello Tarabella contact less live electronics. Informazioni: info CDM n. 0464.422655 / info@cdmrovereto.it. Musica L’ALBA DELLE DOLOMITI Val di Fassa. ore 06.00. Gruppo Lusia - Bocche / Col Margherita (Tn). Concerto con: Neri Marcorè, Marco Rizzi, Regis Bringolf, Danilo Rossi, Mario Brunello, Florian Berner, Gabriele Regghianti, Ivano Battiston, Signum Saxophone Quertet. Progetto Speciale: un viaggio lungo un secolo: la musica si confronta con la guerra, l’umanità con le barbarie. Ingresso gratuito / In caso di maltempo: ore 17.30 ,Teatro Navalge, Moena / I biglietti per l’accesso in sala sono in distribuzione, fino ad esaurimento posti, dalle ore 15.30. Informazioni: www.isuonidelledolomiti.it. Musica LA MUSICA DI NICOLA SEGATTA Valle del Vanoi. Ore 17. Caoria Osteria alla Siega-Ponte Stel. Concerto di Nicola Segatta, violoncellista, compositore e liutaio. Dalle sfumature del legno a quelle di una melodia. L’’antica arte di plasmare le emozioni attraverso la musica. www.sanmartino.com. Musica LA PICCOLA ORCHESTRA FELIX LALÙ Terragnolo. Ore 21. IL MASETTO, Località Maso San Giuseppe, Frazione Geroli 33. Concerto. Informazioni: www.ilmasetto.com, scrivi@ilmasetto.com. Teatro LA MANDRAGOLA Castel Tesino. Ore 21. Teatro S. Giorgio. RAPPRESENTAZIONE

TEATRALE. Info: Biblioteca di Castello Tesino, tel. 0461 593232.

21 DOMENICA Cabaret SETTIMANA DELLA CLOWNERIE Predazzo. Nei prati e nei boschi di Gardoné, raggiungibili da Predazzo con la telecabina PredazzoGardonè, si animeranno laboratori di equilibrismo, giocoleria e costruzione di attrezzi da circo. Sarà una settimana di entusiasmo, magia, colore. Informazioni e programma dettagliato: www.visitfiemme.it. Cabaret PER VIA BUSKERS FESTIVAL PieveTesino. L’arte di strada sbarca nell’Altopiano del Tesino e Bieno! Mercatini, laboratori, concerti e oltre 10 grandi spettacoli: la magia del circo contemporaneo vi aspetta per conquistare grandi e bambini. Per maggiori informazioni: Museo Per Via Tel. 0461 594726 oppure 366 6341678 info@museopervia.it - www.museopervia.it . Cultura GUARDA CHE LUNA Valdaone. ore 05.00. Malga Nudole. 20 luglio 1969- 2019 50anni dall’allunaggio. Conversazione con astrofisico, musiche a tema violino,violoncello, arpa e pianoforte. Proposta all’interno dell’evento “Girovagando in Musica. Itinerari turistici e musicali in Trentino, 28ª edizione”. Info: gruppocaronte@libero.it , tel. 348 2257382. Danza COLLETTIVO CINETICO Val di Sella. Ore 19. Malga Costa. Performance di danza contemporanea tra le opere di Arte Sella. Coreografie: Francesca Pennini e Sharon Fridman con Collettivo Cinetico. Prenotazione obbligatoria chiamando il numero 0461.751251 dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 12 ed il giorno dell’evento. Ingresso € 15,00. Informazioni: http://www. artesella.it. Musica BETTY VITTORI Vigo di Fassa. Ore 12. Ciampedie. Concerto Soul con: Betty Vittori, voce / Felice Cosmo, tastiere / Federica Zanotti, batteria. Info c/o APT Val di Fassa, Canazei (Tn), tel. 0462.609500, info@fassa.com / In caso di maltempo il concerto si terrà presso la sala consigliare del comune di Vigo di Fassa alle ore 14.30. Musica ENRICO NIGIOTTI Castel Ivano. ore 15.00. Monte Lefre. Concerto all’interno della Rassegna Lagorai d’Incanto. (In caso di pioggia il concerto si terrà alla Palestra Scuole Medie di Strigno nel Comune di Castel Ivano alle ore 17). APT VALSUGANA | Tel.: 0461 727700, info@lagoraidincanto.it.

95

tmluglio


trentinoappuntamenti Musica TRENTINO GIROFOLK Sagron Mis. Ore 17.30. Biolago. Serata musicale con Miramarco Ensemble. In collaborazione con FECCRIT, Circolo Culturale Castel Pietra e Pro Loco Sagron Mis. Ingresso libero. www.sanmartino.com. Musica MOONLIGHT Piné. Ore 21. Sala Pinè Mondiale. JONAS AUMILLER pianoforte Vincitore Premio Melini 2016. Musiche di Liszt - Schumann - Chopin. Info: www.distrattamusa.it, info@ distrattamusa.it.

22 LUNEDÌ Cabaret SETTIMANA DELLA CLOWNERIE Predazzo. Nei prati e nei boschi di Gardoné, raggiungibili da Predazzo con la telecabina PredazzoGardonè, si animeranno laboratori di equilibrismo, giocoleria e costruzione di attrezzi da circo. Sarà una settimana di entusiasmo, magia, colore. Informazioni e programma dettagliato: www.visitfiemme.it. Cultura IL PRIMO UOMO SULLA LUNA Castel Tesino. Ore 21. Palazzo Gallo. Conferenza a cura dell’Unione Astrofili Tesino e Valsugana con il prof. Giancarlo Favero, nel 50° anniversario della missione “Apollo 11”. Ingresso libero. Info APT Valsugana ufficio di Castello Tesino tel.0461 727730. Musica SONATA ISLAND THIRD STREAM Cles. Ore 21. Piazzetta Cesare Battisti. Concerto con: Emilio Galante, flauto / Alessandro Bianchini, vibrafono / Davide Tedesco, contrabbasso / Thomas Samonati, batteria. Ingresso gratuito / In caso di pioggia: Sala B.Bertolla. www. trentinojazz.com. Musica PUERTO CANDELARIA Trento. Ore 21.30. Cortile CrispiBonporti. Concerto per Itinerari Folk 2019. Info: Centro Servizi Culturali S: Chiara info@centrosantachiara.it; n. verde 800.013952.

23 MARTEDÌ Cabaret SETTIMANA DELLA CLOWNERIE Predazzo. Nei prati e nei boschi di Gardoné, raggiungibili da Predazzo con la telecabina PredazzoGardonè, si animeranno laboratori di equilibrismo, giocoleria e costruzione di attrezzi da circo. Sarà una settimana di entusiasmo, magia, colore. Informazioni e programma dettagliato: www.visitfiemme.it.

96

tmluglio

Musica MATTEO SCOVAZZO: RECITAL CHITARRISTICO Roncegno. Ore 21. Salone delle Feste, Casa Raphael / Palace Hotel, P.zza de Giovanni 4. Concerto con Matteo Scovazzo, chitarra. Musiche di Bach, Villa Lobos, Lauro, Falu. Ingresso gratuito con offerta libera. Informazioni: www. arsmodi.it/casa-raphael-2019. Musica TRIO CORRENTE: TEM QUE SER AZUL Malé. Ore 21. Piazza Regina Elena. Concerto con: Fabio Torres, pianoforte / Paulo Paulelli, contrabbasso / Edu Ribeiro, batteria. Ingresso gratuito / In caso di pioggia: Teatro Comunale. www. trentinojazz.com. Musica 31^ RASSEGNA DI MUSICHE Tonadico. ore 21.00. Palazzo Scopoli. Concerto del Quartetto d’Archi EOS. www.sanmartino.com. Musica CALICI DI NOTE Pergine Valsugana. Ore 21. Castel Pergine. Un’esperienza sensoriale tra musica e vino, in collaborazione con Associazione culturale Amici della lirica “Giacomo Puccini” Pergine e Proposta Vini. Informazioni: www.fondazionecastelpergine.eu / www.castelpergine.it. Musica SABA ANGLANA Trento. Ore 21. Cortile interno scuole Crispi-Bonporti. Concerto all’interno della manifestazione Contrada larga. Info: ufficio.cultura-turismo@comune.trento.it.

24 MERCOLEDÌ Cabaret SETTIMANA DELLA CLOWNERIE Predazzo. Nei prati e nei boschi di Gardoné, raggiungibili da Predazzo con la telecabina PredazzoGardonè, si animeranno laboratori di equilibrismo, giocoleria e costruzione di attrezzi da circo. Sarà una settimana di entusiasmo, magia, colore. Informazioni e programma dettagliato: www.visitfiemme.it. Cultura APERITIVO D’AUTORE Cavalese. Ore 17.30. Biblioteca comunale. Presentazione del libro “Negro: lettera ad una madre” di Christian Kuate, ed Librati, con la partecipazione di Gerardo Acerenza. Segue aperitivo, ingresso gratuito. Tel. 0462.237544, www. comunecavalese.it. Cultura DRINK ‘N’ THINK. L’APERITIVO CHE ISPIRA Trento. Ore 18. MUSE, Corso del lavoro e della scienza. Un frizzante aperitivo nel giardino del MUSE con proiezione di video che apro-

no la mente, tra scienza e musica. www.muse.it. Cultura INCONTRO CON L’AUTORE Cavareno. Ore 21. Piazza. Rassegna letteraria-culturale del Comune di Cavareno. Incontro con Davide Mosca. Per informazioni: Proloco Cavareno, 0463 831115 proloco.cavareno@virgilio.it , APT Val di Non 0463-830133 info@visitvaldinon.it. Musica FLOWER POWER Vermiglio. Ore 11. Forte di Zaccaria. 50 anni da Woodstock, brani di Hendrix,Santana,Creedence Clearwater,Janis Joplin ed altri violino,violoncello,arpa,pianoforte/ voce. Proposta all’interno dell’evento “Girovagando in Musica. Itinerari turistici e musicali in Trentino, 28ª edizione”. Info: gruppocaronte@libero.it , tel. 348 2257382. Musica ELINA DUNI & ROB LUFT: SONGS OF LOVE AND EXILE San Romedio. Ore 21. Santuario. Concerto con: Elina Duni, voce / Rob Luft, chitarra. Ingresso gratuito / In caso di pioggia: Casa De Gentili www.trentinojazz.com. Musica CANTACLES Cles. Ore 21. Piazza Municipio. Ritorna l’immancabile appuntamento con il concorso musicale dell’estate! 15a edizione. Ospite d’eccezione della serata Nick Casciaro. PRO LOCO DI CLES - UFFICIO TURISTICO, 0463 421376, info@prolococles.it - prolococles.it. Teatro IL GRIDO DELLE DONNE NELLA GRANDE GUERRA Castello Tesino. Ore 21. Chiesa della Torricella. Recital di Luigi Sardi. Voce narrante: Antonia Dalpiaz. Accompagnamento musicale: Piergiorgio Lunelli. Biblioteca tel. 046 593232, Apt Valsugana uff. di Castello tel. 0461 727730. Tradizione FALCONIERE AL CIAMP DELE STRIE Bellamonte. ore 09.45. Vieni a scoprire insieme ai nostri esperti falconieri ed ai loro collaboratori volanti, l’antica arte della falconeria e l’affacinante mondo dei rapaci, un’esperienza unica da vivere insieme a tutta la famiglia. Ritrovo ore 9.45 presso stazione a monte cabinovia Bellamonte 3.0 - Loc. Morea Attività GRATUITA - Per informazioni 346 3639538.

25 GIOVEDÌ Cabaret SETTIMANA DELLA CLOWNERIE Predazzo. Nei prati e nei boschi di Gardoné, raggiungibili da Predazzo con la telecabina PredazzoGardonè, si animeranno laboratori di equilibrismo, giocoleria e costru-

zione di attrezzi da circo. Sarà una settimana di entusiasmo, magia, colore. Informazioni e programma dettagliato: www.visitfiemme.it. Cultura ALLA SCOPERTA DEI TESORI DI BORGO VALSUGANA Borgo Valsugana. Ore 17. Passeggiata con Accompagnatore di Media Montagna alla scoperta del centro storico di Borgo Valsugana, con il suo Ponte Veneziano, il Museo della Grande Guerra, l’oratorio San Rocco e la Sala De Gasperi. Informazioni: Apt Valsugana 0461727700, +390461727799. Cultura LA LUNA NELLA LETTERATURA Cles. Ore 20.30. Biblioteca di Cles. Viaggio letterario per celebrare i 50 anni dal primo allunaggio. PRO LOCO DI CLES - UFFICIO TURISTICO, 0463 421376, info@prolococles.it - prolococles.it. Musica FRENCH FLUTE FAVOURITES Levico Terme. Ore 18. Installazione sequoia, Parco delle Terme. Concerto con: Marco Rainelli, flute e Ester Snider, piano. In caso di maltempo il concerto si tiene nella rimessa del parco / Info n. 0461.706824 (Parco di Levico) o n. 0461.496123 (segreteria), parco.levico@provincia.tn.it . Musica DIMONIC Alba di Canazei. Ore 12. Ciampac. Concerto Dimonic (Ladinia) con: Judith Geissler / Lucia Kastlunger, voce / Moritz Grübel, sax alto / Florian Donaubauer, tastiere / Chris Kilgenstein, chitarra / Johannes Göller, basso / Matthias Bäuerlein, batteria. Info c/o APT Val di Fassa, Canazei (Tn), tel. 0462.609500, info@fassa.com / In caso di maltempo il concerto si terrà all’interno del Rifugio Crepa Neigra . Musica CLAUDIO JR DE ROSA QUARTET Segno. Ore 21. Piazza Padre Eusebio Chini. Concerto con: Claudio Jr De Rosa, sax / Xavi Torres Vincente, pianoforte / Mauro Cottone, contrabbasso / Augustas Baronas, batteria. Ingresso gratuito / In caso di pioggia: Centro Ricreativo Pra Del Lac, Tres. www.trentinojazz.com.

26 VENERDÌ Cabaret SETTIMANA DELLA CLOWNERIE Predazzo. Nei prati e nei boschi di Gardoné, raggiungibili da Predazzo con la telecabina PredazzoGardonè, si animeranno laboratori di equilibrismo, giocoleria e costruzione di attrezzi da circo. Sarà una settimana di entusiasmo, magia,


trentinoappuntamenti colore. Informazioni e programma dettagliato: www.visitfiemme.it. Cultura L’ORTO LETTERARIO Meano. Ore 18. Biblioteca di Meano. Incontro con l’autrice Lucia Coppola che presenta il suo libro “La scala pietra”,accompagnato da degustazione di prodotti dell’orto con Ivana Saltori. Per i dettagli e altre iniziative: www.ortoinvilla. com; Tel. 320.3281114. Cultura ELISABETTA RASY San Martino di Castrozza. Ore 18. Sala Congressi. Per la rassegna DolomitIncontri, Il salotto culturale più in quota delle Dolomiti! Presentazione del libro “Le disobbedienti. Storie di sei donne che hanno cambiato l’’arte” (Mondadori), sa Artemisia Gentileschi a Frida Kahlo, ritratti di artiste ribelli. www.sanmartino.com. Cultura TERRAZZA DELLE STELLE Monte Bondone. Presso la Terrazza dOSSERVAZIONI NOTTURNE OGNI VENERDÌ SERAelle stelle alle Viote del Monte Bondone. OSSERVAZIONI NOTTURNE OGNI VENERDÌ SERA. Informazioni 0461 270311, www.muse.it. Cultura REALTÀ E PERCEZIONE COME LE ILLUSIONI CONDIZIONANO LE NOSTRE SCELTE Borgo Valsugana. Ore 20.30. Spazi esterni Biblioteca - Via XXIV Maggio, 7 . Trentino 2020. Pensare il presente, immaginare il futuro. Relatore: NANDO PAGNONCELLI: presidente di Ipsos Italia. Collabora con il Corriere della Sera, è sondaggista per DiMartedì su La7. MARIANNA BAGGIO: ricercatrice in Economia Comportamentale all’Università di Trento. Info trentino2060@gmail.com . Enogastronomia CASTELLI DIVINI Comano Terme. Aperitivi al tramonto nei castelli del Trentino. Dame e cavalieri per una sera grazie agli aperitivi di Castelli diVini, rassegna curata dalla Strada del Vino e dei Sapori del Trentino. Ad ogni appuntamento, all’imbrunire, si respirerà una romantica atmosfera di altri tempi, protetti da antiche mura custodi di secoli di storia. Per info: Strada del Vino e dei Sapori del Trentino, tel. 0461-921863, info@stradavinotrentino.com . Musica BANDA FOLK DI CASTELLO TESINO CastelTesino. Ore 21. Piazza Trento. In caso di maltempo presso la palestra comunale. Info: Apt Valsugana uff. di Castello Tesino tel. 0461 727730.

Musica VALSUGANA JAZZ TOUR Pergine Valsugana. Ore 21. Piazza del Municipio. In concerto: Jasmine Ashley Terrell | Dario Dal Molin - Ugo Ruggiero - Riccardo Da Vinci. www.farejazz.it, www. valsuganajazztour.it. Musica TOSCA Trento. Ore 21.30. Cortile CrispiBonporti. Concerto per Itinerari Folk 2019. Info: Centro Servizi Culturali S: Chiara info@centrosantachiara.it; n. verde 800.013952. Musica SOCIAL FUSION COLLECTIVE MAGIC SOUND Terragnolo. Ore 21. IL MASETTO, Località Maso San Giuseppe, Frazione Geroli 33. Concerto Con Daniele Valle, Tiziano Campagna, Fabrizio Mattuzzi. Informazioni: www.ilmasetto.com, scrivi@ilmasetto.com. Per i più piccoli TEATRO PER BAMBINI Bezzeca. Ore 17. Biblioteca, Via Cesare Battisti. Letture animate, spettacoli, magia, animali, burattini e fantasia! Spettacoli per bambini a cura della Biblioteca Valle di Ledro, in collaborazione con il Coordinamento Teatrate Trentino e il Comune di Ledro. Ingresso libero / Durata: 1 ora / Min. 3 anni / Info Biblioteca Bezzecca n. 0464.592790, ledro@biblio.infotn.it. Per i più piccoli I CAPELLI DELL’ORCO Roncogno. Ore 21. Canonica. I burattini di Luciano Gottardi. www. teatrodipergine.it.

27 SABATO Cultura RESPIRART DAY PampeagoTesero. ore 09.30. Rifugio Monte Agnello. Festa itinerante nel parco più alto del mondo rivelerà anche le installazioni create dal gruppo di artisti trentini TerraE e dagli studenti delle accademie d’arte di Cracovia e di Venezia. Il RespirArt Day 2019 ripercorrerà i dieci anni del riconoscimento che hanno portato le Dolomiti a far parte del Patrimonio Mondiale UNESCO. Per l’occasione si aprirà un focus sul Gruppo del Latemar che si affaccia sul parco artistico. www.visitfiemme.it. Cultura UNO SCRITTORE AL MASETTO Terragnolo. Ore 18. IL MASETTO, Località Maso San Giuseppe, Frazione Geroli 33. Storie di alberi e della loro terra di Matteo Melchiorre. L’autore dialoga con il sociologo Christian Arnoldi. Informazioni: www.ilmasetto.com, scrivi@ilmasetto.com.

Cultura RISVEGLIO CULTURALE Cles. Ore 09.30. Giardino Casa Juffmann. Il sabato mattina il giardino di casa Juffman si trasforma in un caffè culturale a cielo aperto. “Un violino letterario”...musica e letture deliziati da una colazione energizzante. Ingresso libero. PRO LOCO DI CLES - UFFICIO TURISTICO, 0463 421376, info@prolococles.it - prolococles.it. Famiglia VISITA GUIDATA ALLA GROTTA DEL CALGERON Grigno Valsugana. Ritrovo presso la stazione Fs di Grigno alle ore 08:45 di ogni sabato. Si percorre un sentiero nel bosco con un dislivello di circa 200 metri e dopo 30 minuti si raggiunge l’ingresso. Dopo pochi metri a bordo di un canotto si supera un laghetto e si prosegue a piedi per circa 400 m. Durata della visita: circa 3 ore complessive. Costo 15,00€ a persona. Per visite fino a sei persone € 90,00. Il materiale tecnico (canotto e casco) viene fornito dall’organizzazione. Per informazioni e prenotazioni telefonare a Mirco 327.9184910. Famiglia ALBE IN MALGA Monte Bondone. ore 05.00. Ritrovo al Malgone di Candriai. Quando l’alpeggio prende vita... Una giornata che inizia prima dell’alba, per sperimentare in prima persona le attività che scandiscono il tempo in malga. Evento su prenotazione info@discovertrento.it. Famiglia UNA GIORNATA A CORTE Ton. Ore 14. CastelThun. La splendida dimora castellana della Valle di Non potrà essere pienamente vissuta grazie ad una proposta che uscirà dalle sale del palazzo baronale e andrà ad occupare gli splendidi giardini. Evento all’interno della rassegna DICASTELINCASTELLO. Info: Centro Servizi Culturali S: Chiara info@centrosantachiara.it; n. verde 800.013952. Musica PETRA MAGONI & FERRUCCIO SPINETTI Calceranica al lago. Ore 21. Spiaggia Riviera. In caso di pioggia, Palazzetto dello Sport di Caldonazzo. Per ogni appassionato di musica, dei veri e propri miti. Voce e contrabbasso, in una dimensione minimale ma straordinariamente efficace.. Ingresso gratuito / info line APT Valsugana, tel. 0461.727700 / APT Cembra, tel. 0461.557028. Musica CASTELLI IN MUSICA 2019 Segonzano. Ore 21. Castello. All’interno della rassegna musicale nei castelli, concerto dell’Ensemble Girolamo Frescobaldi, ottoni e percussioni, accompagnato dalla voce narrante di Alfonso Masi.

Info: 0461 858516, info@ensemblefrescobaldi.it. Teatro I TRE MOSCHETTIERI Nogarè di Pergine. Ore 21. Piazzetta. Spettacolo di Mirko Corradini, con Irene Buosi e Andrea Visibelli. In caso di pioggia Casa Sociale. www.teatrodipergine.it. Teatro “FILARMONICANDO ALLA FONTANA” Lases. Ore 21. Spettacolo di e con Associazione Musica-Teatro “2GiGa” di Rovereto. Info: Co.F.As. Tel. 0461.237352; info@cofas.it; www.cofas.it. Tradizione LATTE IN FESTA - FEN FEN Monte Bonndone. Viote, Monte Bondone. A pochi minuti dalla città di Trento con tanti eventi e laboratori per bambini e famiglie! Protagonisti saranno il mondo dell’agricoltura di montagna e i prodotti lattiero-caseari locali che potrai degustare o acquistare. Azienda per il Turismo Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi, 0461 216000, info@discovertrento.it.

28 DOMENICA Famiglia UNA GIORNATA A CORTE Ton. Ore 10. Castel Thun. La splendida dimora castellana della Valle di Non potrà essere pienamente vissuta grazie ad una proposta che uscirà dalle sale del palazzo baronale e andrà ad occupare gli splendidi giardini. Evento all’interno della rassegna DICASTELINCASTELLO. Info: Centro Servizi Culturali S: Chiara info@centrosantachiara.it; n. verde 800.013952. Musica SEPTURA BRASS Val di Non. Ore 12. Gruppo di Brenta / Malga Flavona (Tn). La musica sempre nuova di un magico settetto d’ottoni. Ingresso gratuito / In caso di maltempo: ore 21.00, Auditorium Polo Scolastico, Cles / I biglietti per l’accesso in sala sono distribuiti, fino ad esaurimento posti, dalle ore 19.00. Informazioni: https://septura.org, www.isuonidelledolomiti.it. Musica ELSA MARTIN TRIO Passo San Pellegrino. Ore 12. Baita Paradiso. Concerto con: Elsa Martin (Friuli), voce / Alessandro Turchet, contrabbasso / Andrea Ruggeri, batteria. Info c/o APT Val di Fassa, Canazei (Tn), tel. 0462.609500, info@fassa.com / In caso di maltempo il concerto si terrà presso l’Hotel Arnika al Passo San Pellegrino alle ore 14.30. Musica ALBERTO FORTIS Telve di Sopra. ore 11.00. Malga Casabolenga. Concerto all’interno della Rassegna Lagorai d’Incanto. In caso di pioggia, Palestra di Telve

97

tmluglio


trentinoappuntamenti di Sopra alle ore 17. APT VALSUGANA | Tel.: 0461 727700, info@ lagoraidincanto.it. Musica TRENTINO GIROFOLK Sagron Mis. Ore 17.30. Biolago. Serata musicale con Zephyros Enemble. In collaborazione con FECCRIT, Circolo Culturale Castel Pietra e Pro Loco Sagron Mis. Ingresso libero. www.sanmartino.com. Musica TOVEL (AKA MATTEO FRANCESCHINI) Lavarone. Ore 21. Forte Belvedere. In caso di pioggia, Centro Congressi Lavarone. Concerto del giovanissimo compositore di origine trentina (oggi residente in Francia) e vincitore del Leone D’Argento alla Biennale di Venezia. Ingresso gratuito / info line APT Valsugana, tel. 0461.727700 / APT Cembra, tel. 0461.557028 . Musica I FIATI DELL’ORCHESTRA HAYDN Piné. Ore 11. Antica Pieve di Baselga. I FIATI DELL’ORCHESTRA HAYDN. Musiche di: Haydn -Mozart -Verdi. Info: infopine@visitpinecembra.it, www.visitpinecembra.it Musica GAUDEAMUS. CANTI SACRI E PROFANI Terragnolo. Ore 18. IL MASETTO, Località Maso San Giuseppe, Frazione Geroli 33. Concerto. Informazioni: www.ilmasetto.com, scrivi@ilmasetto.com. Per i più piccoli FANTASIE DI MARIONETTE Susà di Pergine. Ore 21. Scuola elementare. Regia Giovanni Paternoster / costruzione e animazione Michela Cannoletta. www. teatrodipergine.it. Tradizione LATTE IN FESTA - FEN FEN Monte Bonndone. Viote, Monte Bondone. A pochi minuti dalla città

di Trento con tanti eventi e laboratori per bambini e famiglie! Protagonisti saranno il mondo dell’agricoltura di montagna e i prodotti lattiero-caseari locali che potrai degustare o acquistare. Azienda per il Turismo Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi, 0461 216000, info@discovertrento.it.

29 LUNEDÌ Musica DUO ZAZA Comano Terme. Ore 21. Grand Hotel Terme. Concerto jazz con: Emilia Zamuner, voce / Zack Alderman, fisarmonica. Ingresso libero. Informazioni: www.arsmodi.it/ght-2019/. Musica QWANQWA Trento. Ore 21.30. Cortile CrispiBonporti. Concerto per Itinerari Folk 2019. Info: Centro Servizi Culturali S: Chiara info@centrosantachiara.it; n. verde 800.013952. Per i più piccoli PENTOLINA, PENTOLETTA, PENTOLACCIA Panchià. Ore 21. Cortile scuole. Spettacolo “I burattini di Luciano Gottardi”. Informazioni: www. burattini.it.

/ Simone Ceppetelli, violoncello / Miljan Minic, clarinetto. In collaborazione con il Conservatorio “Nicolini” di Piacenza e Casa Raphael. Informazioni: www.arsmodi.it/piupiano-2019. Musica KIEFER SUTHERLAND Balselga di PInè. Ore 21. Spiaggia Libera, Lago delle Piazzè. In caso di pioggia, Palaghiaccio di Pinè. Concerto, repertorio di rock west coast. Ingresso gratuito / info line APT Valsugana, tel. 0461.727700 / APT Cembra, tel. 0461.557028 . Teatro ENDURANCE Pergine Valsugana. Ore 21. Castel Pergine, Via al Castello 10. Spettacolo con Sabrina Fraternali e Dario Spadon / Musiche originali Marcello Fera / Elaborazione video Ilaria Scarpae Luca Telleschi / Testo e regia Dario Spadon / Produzione Cooperativa Teatrale Prometeo. Info e prenotazioni n. 0461.531158, cultura@fondazionecastelpergine. eu, info@castelpergine.it .

31 MERCOLEDÌ

Cultura INCONTRO CON L’AUTORE Cavareno. Ore 21. Piazza. Rassegna letteraria-culturale del Comune di Cavareno. Due scrittori a confronto: ANTONELLA BELLUTTI e ALESSANDRO DE BERTOLINI. Per informazioni: Proloco Cavareno, 0463 831115 proloco.cavareno@virgilio.it , APT Val di Non 0463-830133 info@visitvaldinon.it

Cultura APERITIVO D’AUTORE Cavalese. Ore 17.30. Biblioteca comunale. Presentazione del libro “Montanari si diventa. Storia di un popolo libero, i trentini” di Ezio Amistadi, ed. Ea publishing. Segue aperitivo, ingresso gratuita. Chi sono, da dove vengono, quale lingua parlano, come si è formato l’odierno “tipo trentino”. Segue aperitivo, ingresso gratuito. Tel. 0462.237544, www.comunecavalese.it.

Musica CLARINETTO E VIOLONCELLO... PIÙ PIANO Roncegno. Ore 21. Salone delle Feste, Casa Raphael / Palace Hotel, P.zza de Giovanni 4. Concerto con: Volha Karmyzava, pianoforte

Cultura LEGGERE D’ESTATE Tesero. Ore 21. BIBLIOTECA COMUNALE DI TESERO. Best seller, novità e altre proposte di narrativa a cura di Antonia Dalpiaz. www.comune.tesero.tn.it, 0462.814806.

30 MARTEDÌ

Cultura FRANCESCO GUBERT San Martino di Castrozza. Ore 18. Sala Congressi. Per la rassegna DolomitIncontri, Il salotto culturale più in quota delle Dolomiti! Presentazione del libro “Novanta giorni. “Diario di una stagione in alpeggio” , un racconto forte, sincero, con una prospettiva diversa sulla vita dei pascoli di alta quota. www.sanmartino.com. Cultura DRINK ‘N’ THINK. L’APERITIVO CHE ISPIRA Trento. Ore 18. MUSE, Corso del lavoro e della scienza. Un frizzante aperitivo nel giardino del MUSE con proiezione di video che aprono la mente, tra scienza e musica. www.muse.it. Musica DUO ZAZA Pinzolo. Ore 21. Paladolomiti, Piazza S. Giacomo. Concerto jazz con: Emilia Zamuner, voce / Zack Alderman, fisarmonica. Ingresso libero. Informazioni: www.arsmodi.it/giudijazz-2019/. Musica TULLIO SOLENGHI E IL TRIO D’ARCHI DI FIRENZE Trento. Ore 21. Cortile interno scuole Crispi-Bonporti. Concerto all’interno della manifestazione Contrada larga. Info: ufficio.cultura-turismo@comune.trento.it. Musica CANTACLES Cles. Ore 21. Piazza Municipio. Ritorna l’immancabile appuntamento con il concorso musicale dell’estate! 15a edizione. Ospite d’eccezione direttamente dal mondo jazzistico: Gisella Ferrarin e il suo Quartetto. PRO LOCO DI CLES - UFFICIO TURISTICO, 0463 421376, info@prolococles. it - prolococles.it.

Maurizio Panizza

Contributi storici sulla Grande Guerra di Jeschkeit Volker

Diario familiare Dalle memorie di Luigi Sartori, storie di famiglia, di comunità, di amicizia e di guerra. VALSUGANA, SUD TIROLO, AUSTRIA 1883-1918

98

tmluglio

CURCU GENOVESE

Euro 18.00 www.curcugenovese.it


trentinoappuntamenti Tradizione FALCONIERE AL CIAMP DELE STRIE Bellamonte. ore 09.45. Vieni a scoprire insieme ai nostri esperti falconieri ed ai loro collaboratori volanti, l’antica arte della falconeria e l’affacinante mondo dei rapaci, un’esperienza unica da vivere insieme a tutta la famiglia. Ritrovo ore 9.45 presso stazione a monte cabinovia Bellamonte 3.0 - Loc. Morea Attività GRATUITA - Per informazioni 346 3639538.

GLI APPUNTAMENTI DI AGOSTO 1 GIOVEDÌ Cultura ALLA SCOPERTA DEI TESORI DI BORGO VALSUGANA Borgo Valsugana. Ore 17. Passeggiata con Accompagnatore di Media Montagna alla scoperta del centro storico di Borgo Valsugana, con il suo Ponte Veneziano, il Museo della Grande Guerra, l’oratorio San Rocco e la Sala De Gasperi. Informazioni: Apt Valsugana 0461727700, +390461727799. Musica CLARINETTO E VIOLONCELLO... PIÙ PIANO Cavalese. Ore 21. Magnifica Comunità. Concerto con: Volha Karmyzava, pianoforte / Simone Ceppetelli, violoncello / Miljan Minic, clarinetto. In collaborazione con: Conservatorio “Nicolini” di Piacenza, Comune di Cavalese, Magnifica Comunità Fiemme. Informazioni: www.arsmodi.it/piupiano-2019. Musica OPEN FRONTIERS PROJECT Levico Terme. Ore 21. Anfiteatro naturale, Parco delle Terme. Concerto con: John Helliwell, sassofoni / Raimondo Meli Lupi, chitarra / Max De Aloe, armonica cromatica / Gianmarco Scaglia, contrabbasso / Paul Wertico, batteria. In caso di maltempo il concerto si tiene nella rimessa del parco / Info n. 0461.706824 (Parco di Levico) o n. 0461.496123 (segreteria), parco.levico@provincia.tn.it . Musica TITTI CASTRINI & IL SUO QUINTETTO Pozza di Fassa. Ore 12. Buffaure. Concerto Gipsy swing con: Titti Castrini, fisarmonica, voce / Daniele Richiedei, violino / Martino De Franceschi, contrabbasso / Davide Veronese, tromba, voce / Cesare Valbusa, percussioni. Info c/o APT Val di Fassa, Canazei (Tn), tel. 0462.609500, info@fassa. com / In caso di maltempo il concerto si terrà presso il padiglione manifestazioni di Pozza di Fassa alle ore 14.30 .

2 VENERDÌ EMANUELE DELUCCHI E TATIANA LARIANOVA Locca di Concei. Ore 21. Centro culturale. Concerto del duo. Informazioni: www.vallediledro.com. Cultura TERRAZZA DELLE STELLE Monte Bondone. Presso la Terrazza dOSSERVAZIONI NOTTURNE OGNI VENERDÌ SERAelle stelle alle Viote del Monte Bondone. OSSERVAZIONI NOTTURNE OGNI VENERDÌ SERA. Informazioni 0461 270311, www.muse.it. Musica SUBSONICA ore 21.00. Parco delle Leggende - Castellano. Il progetto “Stif Sound” è un’innovativa iniziativa creata dal comitato Castelfolk che offrirà per tutta l’estate 2019 a tutti gli appassionati di musica una serie di eventi-concerto di diverso genere musicale e con una line-up di artisti di fama nazionale ed internazionale. Informazioni: Associazione Castelfolk Castellano info@ castelfolk.it, www.castelfolk.it/. Musica ANA CRISMÁN Trento. Ore 21.30. Cortile CrispiBonporti. Concerto per Itinerari Folk 2019. Info: Centro Servizi Culturali S: Chiara info@centrosantachiara.it; n. verde 800.013952. Per i più piccoli TEATRO PER BAMBINI Bezzeca. Ore 17. Biblioteca, Via Cesare Battisti. Letture animate, spettacoli, magia, animali, burattini e fantasia! Spettacoli per bambini a cura della Biblioteca Valle di Ledro, in collaborazione con il Coordinamento Teatrate Trentino e il Comune di Ledro. Ingresso libero / Durata: 1 ora / Min. 3 anni / Info Biblioteca Bezzecca n. 0464.592790, ledro@biblio.infotn.it. Teatro BOSCO DA REMI Pergine Valsugana. Ore 19.30. Canezza. Visita guidata al Museo degli attrezzi agricoli di Canezza e poi una passeggiata verso le Roste dove alle ore 21.00 verrà messa in scena Bosco da remi di e con Paola Brolati e con le musiche dal vivo di Andrea Da Cortà e Sandro Del Duca. Informazioni: info@teatrodipergine.it t. 0461 534321.

3 SABATO Famiglia VISITA GUIDATA ALLA GROTTA DEL CALGERON Grigno Valsugana. Ritrovo presso la stazione Fs di Grigno alle ore 08:45 di ogni sabato. Si percorre un sentiero nel bosco con un dislivello di circa 200 metri e dopo 30 minuti si raggiunge l’ingresso. Dopo pochi metri a bordo di un canotto si supera un laghetto e si prosegue a piedi per circa 400 m. Durata della visita: circa 3 ore complessive.

Costo 15,00€ a persona. Per visite fino a sei persone € 90,00. Il materiale tecnico (canotto e casco) viene fornito dall’organizzazione. Per informazioni e prenotazioni telefonare a Mirco 327.9184910. Musica ONDA D’URTO Malé. Ore 21. Piazz Regina Elena. Musicisti di rottura Brani di : The Clash, Sex Pistols, Nirvana, AC/DC, The Doors e altri violino, violoncello, arpa, pianoforte/voce. Proposta all’interno dell’evento “Girovagando in Musica. Itinerari turistici e musicali in Trentino, 28ª edizione”. Info: gruppocaronte@libero.it , tel. 348 2257382. Musica LE DIMORE DEL QUARTETTO: QUARTETTO NOÛS Val Sella. ore 15 e ore 18. Malga Costa. Ospite speciali di Arte Sella, il Quartetto Noûs: formatosi nel 2011, si è affermato in poco tempo come una delle realtà musicali più interessanti della sua generazione. Le sue coinvolgenti interpretazioni sono frutto di un percorso formativo nel quale la tradizione italiana si fonde con le più importanti scuole europee. Prenotazione obbligatoria chiamando il numero 0461.751251 dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 12 ed il giorno dell’evento. Ingresso € 15,00. Informazioni: http://www.artesella.it. Musica JAZZ... PIÙ PIANO Baselga di Piné. Ore 21. Auditorium. Concerto con: Edoardo Bruni, pianoforte / Fabrizio Crivellari, flauto / Peter Lanziner, basso. Musiche di Bolling, Bollani, Bruni, Brubeck, Jobim, Gardel, Piazzolla. In collaborazione con Piné Musica. Ingresso gratuito. Informazioni: www.arsmodi.it/piu-piano-2019. Musica MARINA REI E PAOLO BENVEGNÙ Roncegno Terme. ore 11.00. Cinque Valli di Sopra. Concerto all’interno della Rassegna Lagorai d’Incanto. In caso di pioggia Casa Raphael a RoncegnoTerme alle ore 17. APT VALSUGANA | Tel.: 0461 727700, info@lagoraidincanto.it. Musica FLYING TO THE MOON Piné. Ore 21. Sala Pinè Mondiale. JAZZ...PIÙ PIANO. Edoardo Bruni pf Fabrizio Crivellari fl Peter Lanziner percussioni su musiche di Bolling, Bollani, Bruni, Brubeck, Jobim, Gardel, Piazzolla. In collaborazione con il Festival Più Piano. Info: infopine@visitpinecembra.it, www.visitpinecembra.it

Per i più piccoli JACK E IL FAGIOLINO MAGICO Pergine Valsugana. Ore 17.30. Teatro di Ischia. Di Mirko Corradini, con Irene Buosi e Andrea Deanesi. www.teatrodipergine.it.

4 DOMENICA Musica ONDA D’URTO Sella Giudicarie. Ore 05.00. Malga D’Arnò. Musicisti di rottura. Brani di : The Clash, Sex Pistols, Nirvana, AC/DC, The Doors e altri violino, violoncello, arpa, pianoforte/voce. Proposta all’interno dell’evento “Girovagando in Musica. Itinerari turistici e musicali in Trentino, 28ª edizione”. Info: gruppocaronte@libero.it , tel. 348 2257382. Musica VILDE FRANG E NICOLAS ALTSTAEDT Val di Fiemme. Ore 12. Gruppo del Lagorai / Laghi di Bombasèl (Tn). Concerto. Violino e violoncello: quando il talento vola in alto. Due stelle del firmamento musicale contemporaneo, una violinista e un violoncellista entrambi premiati giovanissimi con il prestigioso Credit Suisse Young Artist Award. Ingresso gratuito / In caso di maltempo: ore 17.30, Palafiemme, Cavalese / I biglietti per l’accesso in sala sono in distribuzione, fino ad esaurimento posti, dalle ore 15.30. Informazioni: www.isuonidelledolomiti.it. Musica BANDANERA AFROBEAT Col Rodella. Ore 12. Rifugio Friedrich August. Concerto World music con: Mafal Diaw, percussioni / Stefano Ottogalli, chitarra / Alvise Seggi, basso / Moulaye Niang, batteria. Info c/o APT Val di Fassa, Canazei (Tn), tel. 0462.609500, info@ fassa.com / In caso di maltempo il concerto si terrà all’interno del rifugio Friedrich August .

5 LUNEDÌ Musica ZADENO TRIO Comano Terme. Ore 21. Grand Hotel Terme. Concerto jazz del Zadeno Trio con: Claudio Jr De Rosa, sax / Alessio Bruno, contrabbasso / Jacopo Zanette, batteria. Informazioni: www.arsmodi.it/giudijazz-2019. Musica HEVIA Trento. Ore 21.30. Cortile CrispiBonporti. Concerto per Itinerari Folk 2019. Info: Centro Servizi Culturali S: Chiara info@centrosantachiara.it; n. verde 800.013952.

99

tmluglio


trentinomatrimoni SOLO PER I NOSTRI LETTORI, IL REPORTAGE DI NOZZE DI CHIARA CON LUCA E DI NICOLE CON LUCA

I MATRIMONI DEL MESE Lei Nome: Chiara Età: 24 Nata a: Trento Vestito: Dalle mani della suocera... Scarpe: Due Leoni - Trento Parrucchiere: Vanity Club - Mezzolombardo Truccatore: Bellessere - Mezzolombardo Testimoni: Elisa e Pietro Occupazione: Infermiera

Lui Nome: Luca Età: 25 Nato a: Bolzano Vestito: Bermax - Trento Scarpe: Bermax - Trento Testimoni: Luca e Daniel Occupazione: Cantiniere

100

tmluglio


trentinomatrimoni Matrimonio: Data: Luogo: Numero invitati: Banchetto: Catering: Fiori e bouquet: Anelli: Torta: Damigelle: Animazione: Lista di nozze: Viaggio di nozze:

Religioso 5 maggio 2019 Zambana Vecchia 110 Corte Trapp - Caldonazzo Da Pino - S. Michele a/A Lucin Food & Flower - Andalo Gioielleria Obrelli - Lavis Pasticceria Bronzetti - Lavis Elisa, Alessia e Vittoria Dj Boba Tait Casalinghi - Mezzolombardo Sudafrica e Mauritius, 15 giorni

Servizio fotografico: Roberta Pisoni www.robertapisoni.it

101

tmluglio


trentinomatrimoni Matrimonio: Data: Luogo celebrazione: Invitati: Banchetto: Anelli: Torta: Allestimenti Floreali: Video: Bomboniere: Damigelle: Animazione: Viaggio di nozze: Durata: Andreanno a vivere:

102

tmluglio

Religioso 18 maggio 2019 Vigo di Fassa 140 Hotel Suite Design Ciarnadoi Gioielleria Obletter Pasticceria Bologna - Mori Flor Art Silvio Maestrelli Andrea Rizzi Aurora e Victoria Alpenboys e Cajones America e Polinesia 3 settimane Pozza di Fassa

Servizio fotografico: Trintinaglia Wedding Photo www.trintinaglia.com


trentinomatrimoni

Lei

Lui

Nome: Nicole Anni: 26 Nata a: Bolzano Residente a: Pozza di Fassa Vestito: Atelier Rosaria Zippo - Bolzano Scarpe: Atelier Rosaria Zippo - Bolzano Parrucchiere: Fascino Coiffeur Truccatrice: Estetica Katia Testimoni: Mirka e Valentina Occupazione: Igienista dentale

Nome: Luca Anni: 25 Nato a: Cavalese Residente a: Vigo di Fassa Vestito: Baratto - Lavis Scarpe: Buratti Barbiere: Salone Roberto Testimoni: Simone e Mauro Occupazione: Imprenditore

103

tmluglio


trentinoscoop&news

MEZZACORONA LANCIA “MUSIVUM” UN PROGETTO PER VALORIZZARE LE ECCELLENZE ENOLOGICHE DEL TERRITORIO TRENTINO

È

stato lanciato presso la Cittadella del Vino il progetto “Musivum”, traduzione latina di mosaico, un percorso di valorizzazione territoriale delle eccellenze enologiche trentine del Gruppo Mezzacorona. Due i vini proposti come prime “chicche” della collezione “Musivum”, due vini bianchi, nel solco della più spiccata vocazione trentina: il Müller Thurgau Trentino Doc Superiore 2017 ‘Cembra’ e il Pinot Grigio Trentino Doc Superiore 2016 firmato con la sottozona “Vicinia”, entrambi autentiche gemme di qualità sopraffina. Avviato con la vendemmia 2015, il progetto “Musivum” ha visto coinvolti viticoltori e vigneti distribuiti in tutte le aree viticole del Trentino: Piana Rotaliana, Colline di Faedo, Sorni e Pressano, Val di Cembra, Trento, Vallagarina, Ala. L’obiettivo, come hanno voluto puntualizzare il Presidente del Gruppo Mezzacorona Luca Rigotti insieme con il Direttore generale Francesco Giovannini, quello di esaltare proprio in questo “mosaico di vigneti” la ricchezza del territorio trentino, dei frammenti straordinari che per posizione, terreno, gestione, possono essere considerati come delle vere e proprie “pietre preziose” incastonate nel tessuto viticolo gestito dai viticoltori Mezzacorona. Nello stesso tempo, promuovere costantemente il valore della sostenibilità e della Certificazione ministeriale SQNPI come garanzia di salubrità e affidabilità della produzione a vantaggio dei consumatori. In particolare, sono state impostate una raccolta ed una gestione differenziata dal resto della produzione del Gruppo Mezzacorona, dedicando particolare attenzione all’epoca di raccolta e alle tecniche di vinificazione. Da questa cura certosina, sono nati vini caratterizzati da una qualità all’altezza della migliore tradizione Mezzacorona, ma con il valore aggiunto dell’unicità e originalità del prodotto, grazie ad un sempre più stretto legame con i vigneti di origine delle uve tra i più vocati in assoluto. Il Progetto “Musivum” prevede la valorizzazione di 5 varietà in Trentino: oltre al Müller Thurgau e al Pinot Grigio, è previsto nei prossimi anni il lancio di un Gewürztraminer, di 104

tmluglio

un Marzemino e naturalmente del principe dei vini trentini, il Teroldego Rotaliano; nel bouquet è stato anche inserito lo Chardonnay Alto Adige Doc della Kellerei Salurn, cantina associata al Gruppo Mezzacorona, che sarà presentato nel prossimo autunno. Si tratta di un totale di circa 15 ettari selezionati ricercando il migliore vigneto per caratteristiche specifiche in modo da ottenere unicità e tipicità. Gli enologi del Gruppo Mezzacorona decidono ogni anno se e quale partita merita di essere messa in bottiglia per esaltare al massimo l’identità più propria di ogni singola varietà. Come noto, il Müller Thurgau è una varietà frutto di un incrocio fra Riesling Renano e Madeleine Royale (e non come si pensava fino a poco tempo fa con il Sylvaner verde), creata dal dott. Hermann Müller, direttore della scuola di Wädenswill in Svizzera a fine ‘800, uva che ha trovato in Trentino ed in particolare proprio nella suggestiva Valle di Cembra, il suo habitat ideale. Per il Müller Thurgau “Musivum”, sono stati scelti solo i migliori vigneti nelle zone sopra i 550 - 650 metri di altitudine, che presentano una vegetazione rigogliosa con grappoli ricchi e acini forti, dai quali nascono vini molto profumati e di spiccata acidità. Caratteristici sono i terrazzamenti a vigneto sostenuti da muri a secco sui versanti formati da rocce porfiriche, che sono divenuti famosi in tutto il mondo e che hanno visto definire la viticoltura cembrana come “eroica”. Le uve Müller Thurgau “Musivum” provengono da due diverse zone della Valle caratterizzate da esposizione e altitudine ottimali. Per quanto riguarda invece il Pinot Grigio “Musivum” denominato “Vicinia”, va specificato che questa sottozona si trova nel comune di Mezzocorona, che da sempre è area di coltivazione prestigiosa e classicamente vocata per questa varietà (nota anche con l’appellativo di “Rülander”) come testimoniano vari documenti storici.


trentinoscoop&news

UNA SFILATA DI ACCONCIATURE MUSICALLY. LA VOSTRA MUSICA, LE VOSTRE IDEE

NELLESALE DEI MUSEI DI RONZONE

COSA PROPONE LA RAI PER LUGLIO

L

a programmazione radiofonica, a diffusione regionale sulle frequenze di Radio1, della Struttura di Programmi della Sede RAI di Trento, che prende il via dal 2 luglio e si protrarrà fino alla fine di settembre, prevede il martedì, alle 12.25: “La natura: la nostra casa più preziosa”. Il programma si occupa dell’emergenza e del ripristino ambientale dopo il passaggio della tempesta “Vaia” dell’ottobre dello scorso anno. Segue, alle 12.40: “Racconti dal Trentino”. Le 13 puntate ci portano a conoscere storie di vita ordinaria che nel corso della narrazione diventano momenti di singolari esperienze umane. Alle 13.20 va in onda: “Benvenuti al parco. Alla scoperta delle aree protette del Trentino”. Il programma rappresenta il quadro

ed i contesti del sistema delle Aree Protette in Trentino. Il martedì (inizio ad ore 13.40) si conclude con: “Dame da mént: dimmi come parli, comprensione delle reciprocità”. Il mercoledì si apre, alle 12.25, con: “Quando il dito mostra la luna, l’idiota guarda il dito: dalla radio alla luna”. Tredici puntate per raccontare ed ascoltare una luna fantastica. Alle 12.45 si propone: “VivinTrentino”. Tredici puntate dedicate alle tematiche di pubblico interesse relative alla realtà provinciale. Alle 13.20: “Saperi e mestieri. Viaggio nella formazione delle professioni di ieri, di oggi e di domani.” Viaggio alla scoperta dei Mestieri e dei Saperi del Trentino spaziando su argomenti vari, dalla geografia della nostra provincia all’economia digitale, dalla meccatronica alle professioni sanitarie. A seguire: “Audite, audite. Racconti e canti dalle Dolomiti”. Ultima puntata della serie dedicata alle leggende, canti e cultura Ladina. Dal 10 luglio: “Costruire il futuro…con la conoscenza”. Sintesi radiofonica di alcune lezioni/conferenze facenti parte

U

no degli appuntamenti più originali ed interessanti delle proposte dei Musei di Ronzone è senza dubbio una raccolta di modelli di acconciature nel tempo. Si tratta di un itinerario nel passato raccontato dai “capelli”, stili e tecniche di acconciature che spaziano in epoche diverse, e che rivelano lo status sociale a partire dall’antica Grecia fino ad arrivare agli anni settanta. Questa raccolta è frutto della passione per un mestiere che oltre ad essere realizzato con le mani, è fortemente spinto dal cuore. Marisa Malagodi, parrucchiera emiliana nel corso della propria attività lavorativa si è dedicata consultando testi storici a come si è evoluto il modo di acconciarsi i capelli nei secoli, scoprendo così che ogni periodo storico offriva creazioni che distinguevano i vari ceti sociali cercando comunque la bellezza. La raccolta in atto, nei Musei di Ronzone propone acconciature dal tempo degli Assiri fino agli anni settanta ed è stata concessa gentilmente dall’Istituto Professionale “Sandro Pertini” di Trento nella persona del dirigente Matteo Dalla Torre, alla cui scuola l’autrice ha regalato l’intera collezione dopo un viaggio itinerante sia in Italia che all’estero in occasione di importanti mostre internazionali (c.r.)

di “Costruire il futuro”, evento formativo per studenti. Dal 31 luglio, sempre il mercoledì, lo spazio sarà occupato da: “Caleidoscopio culturale: racconti ed esperienze di immigrazione femminile in Trentino”. Nove puntate per scoprire nuove culture, attraverso gli occhi delle donne del mondo che vivono in Regione. Il venerdì, alle 12.25, si propone: “Coltivare la lettura: racconti surreali di vita quotidiana”, racconti dell’agronomo-scrittore trentino Giacomo Sartori. Alle 12.40: “Trentino a pedali. Itinerari, consigli e opportunità per scoprire la Regione in sella”. Alle 13.20: “Il Sommario … al mare”; spazio dedicato alla comicità dove ospiti surreali, guidati da Mario Cagol, seduti sulla sdraio sotto l’ombrellone intratterranno gli ascoltatori durante l’estate. Il venerdì si chiude (inizio ad ore 13.45) con: “Enrosadira: i colori delle Dolomiti” programma che si occupa di cultura, sport, sci ed ambiente alpino. Infine lo spazio domenicale, su RADIODUE con inizio ad ore 14.00, è occupato da: “Musically. La vostra musica, le vostre idee”. Racconto dedicato alla musica e a quanto questa sia parte della vita dei tredici ospiti del programma. 105

tmluglio


trentinoscoop&news

CERMISKYLINE, LA FERRATA DEI LAGHI PARTY IN ALLEGRIA, VENTAGLI INCLUSI... SEMPRE ORIGINALE LA NOSTRA AMICA GIUSEPPINA

Q

uesta volta Giuseppina si è tuffata in una solidale iniziativa dedicando un pomeriggio a scopo prettamente benefico. Consapevole che le sue frequenze che la seguono ovunque, sono persone garbate, attive e di parola, ha organizzato un incontro benefico a favore della "Casa della Giovane", in via prepositura 58, presentando il libro della sua storia d'amore (libro che sembra un regista svizzero intenda farne un film) il cuiintero ricavato della vendita ha devoluto in beneficenza all'ente sopracitato. È stato un momento magico nel vedere la sala colma di tanti amici e Giuseppina non è riuscita a trattenere la commozioneanche nel leggere la felicità negli occhi della Presidente Rigon Anna Pia e della direttrice Giovanna Uez. Fare del bene è sublime, inorgoglisce e rende felici. Un gruppo di donne ha chiesto a Giuseppina, dove trova le forze e la voglia di continuare in avvenimenti di ogni genere; lei sorridendo ha risposto che la sua forza è dovuta all'ottimismo, alla caparbietà, alla voglia di vivere rimepiendo le persone di gioia, amore e amicizia.

106

tmluglio

IN VALLE DI FIEMME, L’ORIZZONTE È DISEGNATO CONTRO IL CIELO

A

ll’Alpe Cermis, in Valle di Fiemme, c’è ora la nuova CermiSkyline, la ferrata dei 3 laghi: emozionante, spettacolare, attraversa selvaggi e inaspettati panorami sopra i 2.000 m. È perfetta per iniziare a prendere confidenza con l’arrampicata sportiva ma è anche rivolta agli esperti visti alcuni passaggi più tecnici. Una volta raggiunta la cima Paion del Cermis con gli impianti di risalita a 2.230 m, troviamo subito un pannello informativo con tutte le informazioni riguardo la ferrata ed il percorso da seguire per portarci al punto di partenza della stessa. Si cammina per 40 minuti fino ai Laghi di Bombasel (2.268 m) e poi si arriva alla Forcella del Macaco (2.278 m), dove c’è l’attacco della Via Ferrata e le indicazioni per la Bombasel Vertigo: qui la ferrata CermiSkyline, superando le balze verticali della cresta nord-est, sale verso la vetta, la massiccia mole del Castel di Bombasel, a 2.535 m.. Raggiunta la croce di vetta la discesa si effettua a senso unico lungo la Bombasel Highway, il percorso attrezzato sulla cresta nord-ovest fino alla Standing Stone, quindi si torna al punto di partenza chiudendo l’anello.

E che dire di “Bombasel Vertigo”? Come suggerisce il nome, offre ad escursionisti preparati ed esperti alcune varianti più difficili (facoltative, si staccano e si ricongiungono con la principale via di salita) dove, sempre in tutta sicurezza, si potranno superare passaggi magicamente sospesi sul cielo del Lagorai. E’ importante essere prudenti per entrambi i percorsi ed occorre indossare il casco, l’imbrago e il kit da ferrata. Nello zaino non devono mancare giacca a vento, acqua e uno spuntino per ricaricare l’energia. Fino al 16 settembre 2019 tutti i giorni l’orario è 9-13 e 14-17.30.


trentinoscoop&news

IL TURISMO OPEN AIR PIACE AI TEDESCHI LA PRIMAVERA DELLA “TERZA ETÀ“ CINQUE GIORNI ALLA SCOPERTA DEL NON-OVVIO PER L’UNIVERSITÀ

Foto di gruppo ad Avila

A

lcuni iscritti all’Università della terza età e del tempo disponibile di Trento ed altri provenienti dall’Università dell’età libera di Rovereto anche quest’anno sono partiti, divisi in due gruppi, alla volta della Spagna in aprile e del Lazio in maggio/giugno. Si è trattato di cinque giorni alla scoperta del non-ovvio, visitando ad esempio il Museo Reina Sofia di Madrid – ed entrando dunque in contatto diretto con Dalì e Picasso –, l’antica stazione di Atocha diventata una stupefacente serra tropicale, la splendida Toledo di El Greco, ma anche le chiese cattoliche, la sinagoga e la moschea che comprovano la libertà religiosa di cui gode questa piccola e multietnica città, Avila – città dalle mura maestose, terra di Santa Teresa – e Segovia, dominata dal gigantesco e assai ben conservato acquedotto romano. Naturalmente, non sono state trascurate le tappe più note, il Prado e il Palazzo Reale, l’Escorial e le tapas gustate in un simpatico locale tipico. Abbiamo passeggiato nei quartieri vecchi di queste città, guardato qualche bella vetrina, fatto anche degli acquisti, sempre accompagnati dal calore ospitale degli spagnoli, dalla musicalità della loro lingua e da un cielo intenso e azzurro. Il Lazio si è rivelato per quasi tutti i viaggiatori una fonte di sorprese, dall’incantevole Civita di Bagnoregio, sospesa quasi nel vuoto, protetta dal suo san Bonaventura, allo stupefacente Parco dei Mostri di Bomarzo dove creature mitologiche ci hanno fatto ricordare storie lontane, come le fatiche di

T

re giorni di full immersion nella natura della Valsugana, circondati dalla bellezza dei suoi laghi: è questo il programma di viaggio del direttore di Adac Freizeit Mobil, la più importante rivista della Germania per gli amanti del turismo all’aria aperta, con oltre 1 milione di copie di tiratura. Una tre giorni di turismo all’aria aperta con base sulle rive del lago di Caldonazzo, per apprezzare al meglio ciò che il territorio ha da offrire e far sapere ai lettori tedeschi che qui in Valsugana vale la pena trascorrere le vacanze. Natura e passeggiate, pedalate lungo la ciclabile della Valsugana e degustazione di prodotti tipici: questo il programma della preziosa e gradita visita della quale è stata protagonista Apt Valsugana Lagorai nel suo ruolo di promotore della destinazione. Il direttore ha scelto di campeggiare lungo il lago di Caldonazzo, occasione che ha sfruttato anche per testare un nuovo modello di mini van che andrà a recensire assieme alla destinazione Valsugana nella sua prestigiosa rivista. L’articolo di quattro pagine uscirà sul numero di settembre e sarà un ottimo lancio del turismo open Air in Trentino per la prossima stagione. Nelle scorse settimane, grazie alle vacanze di Pentecoste, i campeggi sui laghi si sono inoltre rivelati più attivi ed affollati che mai, ulteriore nota che mette in evidenza quanto sia gradito il nostro territorio agli ospiti germanici. Ercole…ma dove abbiamo trovato una lapide che ricorda il “nostro” cardinale Cristoforo Madruzzo, a cui il papa Pio IV aveva concesso in signoria assoluta il possesso di Soriano, Gallese e Bassano nel 1560. La visita a Soriano del Cimino è stata davvero importante: lì il palazzo Madruzzo (oggi Chigi-Albano) e la ricca fontana di Papaqua, ereditati da Fortunato Madruzzo, ci hanno inorgogliti e, in qualche modo, ci hanno fatto sentire “a casa”. Poi è stata la volta di Viterbo, che conserva un’impronta medioevale affascinante. Infine, Roma, la Roma un po’ segreta, quella delle insulae ritrovate sotto le chiese di San Clemente e San Lorenzo in Lucina, dello splendido roseto comunale sull’Aventino, delle chiese dei Santi Quattro e dei Santi Giovanni e Paolo, di Santa Maria in Cosmedyn e di S. Ignazio di Loyola, di Sant’Agostino che ospita un magnifico dipinto di Caravaggio, della bocca della verità e della Porta dell’aldilà di Piazza Vittorio… Abbiamo visto tanto altro, abbiamo gustato un’ottima cena a Trastevere, siamo partiti alla volta di Trento pensando già ai viaggi del prossimo anno! Luciana Grillo 107

tmluglio


trentinoscoop&news

FESTEGGIATI I PRIMI 90 ANNI DELLA BAUER FUMAGALLI NUOVO CHEF DELLA LOCANDA MARGON

LA FAMOSA AZIENDA TRENTINA DI BRODI E INSAPORITORI Roberto Busato e Giovanna Flor

IL PROFESSIONISTA MILANESE ALLA CORTE DELLA FAMIGLIA LUNELLI

L

ocanda Margon, il ristorante del Gruppo Lunelli immerso tra i vigneti alle porte di Trento, darà il benvenuto il 17 luglio a Edoardo Fumagalli, giovane e promettente chef che raccoglierà il testimone da Alfio Ghezzi, anche nel ruolo di Executive Chef delle Cantine Ferrari. Classe 1989, lombardo, Edoardo Fumagalli ha un importante curriculum internazionale che, partendo dal Marchesino di Milano, spazia in grandi cucine come quella del Taillevent di Parigi e del Daniel a New York, per poi approdare come Chef alla Locanda del Notaio di Pellio Intelvi, località montana in provincia di Como. La sua dedizione e un approccio alla cucina basata su tre punti fermi – ingredienti, tecnica e libertà di esecuzione – gli permettono di conquistare, a soli 26 anni, la prima stella Michelin, nonché di essere dichiarato “miglior chef emergente d’Italia” 2017 alla San Pellegrino Young Chef. La grande conoscenza della materia prima, delle migliori tecniche di lavorazione e la creatività che emergono dai suoi piatti permetteranno a Fumagalli di proporre a Locanda Margon una cucina pulita e dalla “semplice complessità”, come lui stesso ama definirla. Lo chef sta inoltre avviando un percorso di ricerca sui prodotti trentini e sugli abbinamenti con le bollicine, in linea con il ruolo di Locanda Margon quale laboratorio per la creazione di ricette innovative da accompagnare ai Ferrari Trentodoc. I suoi piatti saranno proposti agli ospiti dal team di sala guidato da Aleksandar Valentinov Nikolaev, il giovane maître che da 9 anni cura con cortesia e professionalità il servizio alla Locanda.

Edoardo Fumagalli e Matteo Lunelli 108

tmluglio

N

ello stabilimento della Bauer agli Spini di Gardolo sono statifesteggiati i 90 anni di fondazione di questa azienda trentina di brodi e insaporitori. Erano presenti giornalisti di testate di riviste specializzate come, tra le altre, di ”Cucina Italiana”, “Cucina Moderna”, “Giallo Zafferano” e “Sale e Pepe”, giunti da varie città d’Italia. Roberto Busato, direttore della Confindustria trentina, ha consegnato una targa a Giovanna Flor, amministratrice unica della Bauer S.p.A.. È seguita la visita guidata al nuovo stabilimento di questa industria alimentare trentina con la direttrice Flor e il tecnico Tait che hanno fornito tutte informazioni e le spiegazioni necessarie, rispondendo anche alle numerose domande dei rappresentanti delle testate giornalistiche. C’è quindi stato l’intervento di Renzo Francescotti, scrittore e giornalista, che nel lontano 1983, nel suo libro “Il mestiere dei padri” ha scritto la storia della Bauer, ricostruendola assieme a Carlo Alberto Bauer, che purtroppo scomparve qualche mese dopo, a soli 54 anni. Era il 1929 – ha raccontato Francescotti – quando i due fratelli Riccardo e Edoardo Bauer fondarono un’azienda per l’importazione dei dadi di pollo prodotti dalla Ditta di Berlino Fraz Küssner. L’anno seguente scoppiò la grande crisi mondiale economica e non fu più possibile continuare le importazioni. Fu così che Edoardo andò a Berlino a imparare le fabbricazioni dei dadi di pollo, che dal 1933 poterono essere prodotti a Trento, nella sede di Via Torre d’Augusto con le operaie del rione di San Martino che spiumavano i polli e li scarnificavano a mano. I dadi erano di qualità superiore perché ottenuti da galline padovane ruspanti, cotte in un forno sottovuoto che conservava tutto il sapore e con miscele di spezie dal gusto italiano. Oltre ai dadi la Bauer produceva, unica in Italia, il brodo granulato. L’azienda rimase attiva anche durante la guerra Mondiale. Nel dopoguerra a Edoardo succedette progressivamente il figlio Carlo Aberto, che creò tutta una serie di insaporitori ispirati alla tradizione trentina.


trentinoscoop&news

“TUTTE LE STRADE PORTANO A ROMA” STAVOLTA HANNO VINTO I RAGAZZI PER BENE RIPRISTINATI I PANNELLI ARTISTICI LUNGO IL FIUME L’ADIGE, DISTRUTTI UN ANNO FA DA IGNOTI VANDALI. È STATA DETERMINANTE LA DONAZIONE DI UN CITTADINO

S

enso civico, generosità e lavoro: questa è la ricetta che ha portato gli studenti di Enaip, Artigianelli e Tambosi a ripristinare i pannelli artistici collocati ai bordi della ciclabile lungo l’Adige a Trento, all’altezza del quartiere Le Albere, a un anno di distanza dal vergognoso gesto perpetrato da ignoti vandali, che li avevano completamente distrutti. Ciò è stato possibile anche grazie al contributo economico di un cittadino, Eugenio Mantovan, già sindaco di Arco, residente a Trento, che ha deciso di riaccendere la fiducia nei ragazzi, mostrando come il loro lavoro abbia avuto un reale impatto. Prima però, l’antefatto: nel corso dello scorso anno scolastico, alcune decine di giovani studenti erano stati coinvolti nella realizzazione di una serie di pannelli di carattere artistico e culturale, nei quali si raccontavano le “storie del fiume”, attraverso stralci tratti dalla letteratura e contributi artistici (alcuni anche originali, donati da artisti locali), oltre ad approfondimenti naturalistici e storici. I contenuti eranostati curati dagli studenti dell’indirizzo turistico del Tambosi, la parte grafica era stata elaborata dagli studenti degli Artigianelli, mentre la realizzazione “concreta” dei pannelli in materiali plastici era stata portata avanti dagli studenti dell’Enaip. Una sinergia tra scuole molto diverse che aveva dato come esito uno splendido lavoro che aveva arricchito la passeggiata lungo l’Adige di un ulteriore elemento di interesse. Poi, a circa un mese dall’installazione dei pannelli, il fattaccio: nel corso di una notte di giugno 2018, ignoti vandali rimasti non identificati hanno completamente distrutto il frutto di quelle fatiche, di cui non restava

DISTILLERIA BERTAGNOLLI APPRODA A VINÒFORUM

D

istilleria Bertagnolli si prepara a conquistare Roma e Vinòforum – Lo Spazio del Gusto 2019, il grande parco divertimenti a tema enogastronomico che per dieci giorni, da venerdì 14 a domenica 23 giugno, farà della Capitale il luogo di incontro di appassionati e addetti ai lavori, promuovendo, senza sosta e in tutte le loro forme, le eccellenze alimentari della Penisola e non solo. A ospitare la sedicesima edizione dell’evento una location d’eccezione, creata all’interno del Parco Tor di Quinto, a solo pochi passi da Ponte Milvio. Tra i banchi d’assaggio saranno presenti all’incirca 500 produttori di vino e distillati provenienti dall’Italia e dal Mondo, con un totale di oltre 2.500 etichette disponibili in degustazione. Insieme a vino, liquori e grappe, a ricoprire un ruolo di primo piano sarà ovviamente il cibo, grazie soprattutto alla presenza di circa 70 tra grandi chef e maestri pizzaioli. Non solo vino e cibo ma anche… Grappa e Distillati Bertagnolli sono stati sotto i riflettori dal 14 al 18 giugno scorsi, presso lo stand di Agenzia Maggini (5-8). più niente. Di fronte a questo gesto così vigliacco, i ragazzi si erano lasciati sprofondare nella disillusione e nello sconforto. Ha detto la professoressa Marchesini del Tambosi: «Erano amareggiati, si domandavano perché doversi impegnare per realizzare qualcosa di bello quando i propri sforzi vengono ripagati in questo modo bieco. In adolescenza, purtroppo è facile farsi vincere da questo cinismo». Poi però, l’impegno di Mantovan ha riaperto uno spiraglio: grazie al suo contributo economico ed al rinnovato impegno degli istituti e degli studenti, il lavoro è stato ricominciato da capo e portato a termine rinnovato. Ora i pannelli sono di nuovo ben visibili lungo la passeggiata che costeggia l’Adige a beneficio di tutti i cittadini. Mantovan ha spiegato il motivo del suo gesto: «Amo passeggiare lungo il fiume immerso nei miei pensieri. Quei pannelli mi avevano colpito, perché approfondivano tanti temi ed erano davvero interessanti. Scoprire che erano stati distrutti mi aveva riempito di sconforto. Ma poi ho deciso di trasformare questa vicenda in un’occasione per ripartire e per ridare fiducia a questi ragazzi. Mi sono sentito come un anticorpo del sistema immunitario della città». Fabio Peterlongo 109

tmluglio


trentinoscoop&news

IL VIAGGIO DI MONTE BALDO ALPE DI PAMPEAGO TANTI SENTIERI TEMATICI E ATTIVITÀ PER IMPARARE LA NATURA E CAPIRE L’IMPORTANZA DI RISPETTARLA

APERTA IL 22 GIUGNO UNA NUOVA MOSTRA A BRENTONICO

È

stata inaugurata sabato 22 giugno alle 18, nelle sale di Palazzo Eccheli-Baisi di Brentonico, l’esposizione “Il viaggio di Monte Baldo”, realizzata dalla Fondazione Museo storico del Trentino e dal Comune di Brentonico-Assessorato alla cultura e istruzione. La mostra, curata da Rodolfo Taiani e Anna Vittoria Ottaviani, mette in luce le specificità e le peculiarità storico-naturalistiche e storico-culturali che, nel corso dei secoli, hanno fatto sì che il Monte Baldo si inserisse al centro di una fitta rete di relazioni scientifiche di respiro europeo. L'esposizione sarà visitabile fino al 31 maggio 2020. Il viaggio di Monte Baldo è il titolo di un opuscolo com22 06 parso nel 1566 a 19 firma dello speziale veronese Francesco Calzolari (15221609). Nel testo IL vIaggIo dI Monte BaLdo viene proposto il compendio delle 31 tante escursioni condotte sul 0massiccio del Monte Bal5 do. Si tratta di una dettagliata2elencazione di numerose 0 specie floristiche e di una delle primissime guide botaniche di questo territorio esposta con criteri scientifici. Riprenderne il titolo anche per una mostra è un modo per presentare quelle specificità e quelle peculiarità, sia storico-naturalistiche sia storico-culturali, che hanno contribuito nei secoli a collocare il Monte Baldo al centro di una fitta rete di relazioni scientifiche estesa all’intera Europa. Il massiccio del Monte Baldo fotografato da Ovest (lago di Garda) durante gli anni della prima guerra mondiale Vicenza, Museo del Risorgimento e della Resistenza

MoStRa Palazzo eccheli Baisi Brentonico

A cura di Rodolfo Taiani e Anna Vittoria Ottaviani

ingresso gratuito

per informazioni su aperture e orari

A cura ufficio P.R. SETA S.p.a. - Concessionaria di pubblicità

I

l parco d’arte più alto al mondo, che sa emozionare con la sua semplicità e libertà di interpretazione. Pampeago accoglie l’estate con la sua solita Natura: non è stata risparmiata dal ciclone Vaia di fine ottobre, ma la solerzia dell’uomo ha permesso di ripristinare gran parte di quei sentieri e percorsi tematici colpiti dalla furia degli elementi. LATEMARIUM Nel 2014, per celebrare la ricchezza del Latemar, è nato Latemarium: 8 percorsi avventura che si sviluppano a cavallo fra Trentino e Alto Adige che con semplicità danno valore a ciò che il Latemar e la sua natura offrono: panorami unici, storia e scienza, resi a misura di famiglia affinché bambini e adulti possano arricchirsi insieme senza nemmeno rendersene conto. PARCO D’ARTE RESPIRART È il più alto al mondo, adagiandosi ai piedi del Monte Agnello, al cospetto del Latemar cui le sue opere sono ispirate, tra 2000 e 2200mt di quota. La filosofia del percorso artistico è quella ben nota della land art, che vuole la Natura e i suoi agenti atmosferici come artefici del mutamento di un’opera che l’artista le dona. Un’emozione semplice, una libertà unica che il contesto ispira, che lascia il senso della mutevolezza della natura e della vita, un invito a rilassarsi e comprendere il “qui ed ora”. Tante sono poi le attività che si legano in un filo il più logico possibile ai contenuti. L’Om Selvadech e i suoi Cuccioli ci vogliono insegnare quanto sia importante rispettare la Natura, quanto bello poter intrecciare la fiducia con le persone per un mondo migliore. Ogni martedì e venerdì di luglio e agosto, questi racconti spettacolari a valenza pedagogica animano i percorsi di Pampeago. 110

tmluglio

www.museostorico.it www.comune.brentonico.tn.it T 0464 395059 Biblioteca comunale di Brentonico

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

Ma non è tutto: fattorie didattiche, laboratori di cucina e scientifici. Tanti rifugi buoni e belli, impianti di risalita all’avanguardia, eventi, sempre troppe cose da raccontare. Maggiori informazioni Tel. 0462 81 32 65 www.latemar.it | www.latemarium.com info@latemar.it


trentinoscoop&news

IL LICEO SCHOLL PER UN GIORNO A KEMPTEN “OBIETTIVO CASA MIA” LAVIS: BUON SUCCESSO PER LA SECONDA EDIZIONE DELL'INIZIATIVA

L

o scorso 19 giugno, l'auditorium comunale di Lavis si è letteralmente riempito di giovani. Più di 350 ragazzi e ragazze hanno seguito con attenzione gli interventi degli esperti di settore sul tema dell'acquisto e ristrutturazione prima casa, dando poi vita ad un vivace dibattito nel finale. La principale chiave del successo è stata sicuramente il tema trattato cioè "la prima casa", che nonostante tutto rimane uno dei principi fondamentali su cui gli italiani, anche i più giovani, ripongono interesse. Come commenta Carlo Girardi, presidente associazione giovani soci crt (che è intervenuto anche in qualità di ingegnere, trattando gli aspetti tecnici legati all'edilizia e all'urbanistica) "noi giovani italiani veniamo spesso definiti come bamboccioni, restii a lasciare la casa dei genitori. Questa è la dimostrazione dell'esatto contrario. Crediamo molto nei giovani e questa sera abbiamo voluto fornire loro una serie di consigli utili a realizzare questo importante passo in maniera più oculata e consapevole, sottolineando cosa realmente considerare quando si sta per comprare quella che sarà la propria abitazione per i prossimi 20 o 30 anni. Conosco Alberto Buratti (presidente club giovani soci C.r. Lavis, Mezzocorona, Valle di Cembra, ndr) da qualche anno ma questa è la prima volta che collaboriamo fianco a fianco. L'ottimo risultato è il frutto della stima reciproca e dell'ottimo gioco di squadra tra i ragazzi delle due associazioni. Ci siamo trovati bene e stiamo già pensando a qualche altra iniziativa insieme." La serata è stata appunto organizzata dalle associazioni giovani soci delle Casse Rurali di Trento e di Lavis Mezzcorona e Valle di Cembra, ed è stata centrata in tutto e per tutto sui giovani. La

14 GIOVANI ATTRICI OSPITI DELLA CITTADINA BAVARESE

U

n gemellaggio tra città si mantiene vivo anche con la partecipazione attiva agli eventi più sentiti delle rispettive tradizioni e da questo punto di vista senza dubbio il gemellaggio di Trento con la tedesca Kempten, sottoscritto 32 anni fa, viene adeguatamente onorato. Anche nel 2019 infatti il Comune di Trento, in collaborazione con l'Associazione Provinciale per i Minori, il Centro di aggregazione giovanile L'Area ed il Liceo linguistico “Scholl” ha aderito per il quarto anno consecutivo alla manifestazione "FantasT:K", la rassegna teatrale aperta a giovani di tutte le età e giunta alla sua nona edizione. 14 studentesse delle classi 2. e 3. del liceo linguistico Scholl di Trento il 5 giugno hanno preso parte alla rassegna, mettendo in scena in lingua tedesca lo spettacolo "theateRevolution" con la regia di Piero Carotta e l'accompagnamento musicale di Marco Tabilio: un collage di classici della drammaturgia tedesca di Lessing, Gerhart e Brecht in cui ci si interroga sul significato del teatro per i giovani d'oggi. Sotto la guida delle insegnanti Angelamaria Goio e Anna Goio hanno recitato: Martina D'Aloia, Chiara Trentini, Arianna Ruaben, Giulia Di Carlo, Giulia Obrist, Aurora Boschele, Serena Iobstraibizer, Cristina Tasin, Alice Albertini, Gurmandeep Kaur, Sara Bianchi Muschio, Mariagrazia Guida, Diana Peterlini, Jessica Caridad Rossi.

conduzione è stata affidata a Alessandro Navarini e Diana Falavigna rappresentanti under 23 delle due associazioni, che hanno magistralmente moderato gli interventi tecnici affidati ai giovani professionisti under 35 il notaio Luigi Rivieccio e l'ing. Carlo Girardi. Hanno poi completato gli interventi Federico Pellegrini (Crt) e Nicola Magotti (cr Lavis Mezzocorona Valle di Cembra) oltre che due rappresentanti di Centrale casa e Coop casa. Si è puntato anche sul coinvolgimento delle realtà cooperative e territoriali. L'evento è stato sostenuto e patrocinato dal comune di Lavis, rappresentato dall'assessore e vicesindaco Luca Paolazzi ed è stato sostenuto dall'associazione giovani cooperatori e dai giovani di Lavision. La serata è proseguita poi con un bel momento di convivialità all'esterno dell'Auditorium dove i partecipanti hanno potuto degustare prodotti agricoli di alcune aziende agricole gestite da giovani del territorio. 111

tmluglio


trentinolibreria

IL LIBRO DEL MESE

ODE AI DUECENTO ANNI DEL TEATRO SOCIALE UN LETTORE CI HA INVIATO UNA SUA RIFLESSIONE POETICA

N

el giorno del compleanno siamo soliti porgere gli auguri ai festeggiati, offrire loro regali, scrivere parole dolci sui bigliettini. Spesso sono persone, talvolta sono rappresentati da un luogo che costituisce la somma di emozioni, di sensazioni condivise, di sentimenti avvertiti nell’intimo. Il Teatro Sociale di Trento compie 200 anni, ma non presenta una ruga, un segno di cedimento fisico, una discesa morale. Questo posto dove veniamo abbracciati dagli attori che recitano la loro parte, che ci trasportano con le loro performance su di una soffice nuvoletta che conduce ai sogni. Sembra che sia tutto di materia tangibile, dal palco alla platea, di materiale sensibile, dalle quinte ai loggioni. Ma non è così. Sembra tutto finto, ma nulla è falso. Gli attori, le maestranze, gli spettatori, sono cuori pulsanti che, ognuno nel proprio ruolo, vogliono trasmettere e ricevere attimi di carezze, istanti di sogno, momenti di collegamento con le profonde percezioni dell’anima. Grazie per i sorrisi che susciti in noi, per le riflessioni alle quale ci sottoponi, perché riesci a farci comprendere che talvolta quello che chiamiamo tragedia, si può definire una buffa commedia. Mentre spegni le candeline dal palcoscenico della tua esperienza, accendi in sala le nostre speranze, illumini i nostri desideri, nutri le singole motivazioni. Allora auguri, caro vecchio teatro, simbolo di ossigeno per lo spirito, metafora della nostra essenza, allegoria della nostra esistenza. Grazie per averci insegnato che sul grande palcoscenico della vita, abbiamo un gobbo che suggerisce le battute. Si chiama istinto: c’è chi lo consulta e chi va a braccio. Mentre l’attore più bravo è quello che interpreta sé stesso. Luigi Manuppelli 112

tmluglio

NEL ROMANZO SCRITTO DA GUIDO ALFONSO TOMMASINI UN DOTTO PROFESSORE DAI CURIOSI INTERESSI E UN POLIZIOTTO INDAGANO SU UN ACCADIMENTO MISTERIOSO...

N

ella tranquilla città di Bolzano, un giorno all’improvviso, spariscono due donne: una madre con la sua bella e giovane figlia, giunte da Mantova nel capoluogo bolzanino per ragioni decisamente curiose. Un accadimento misterioso, apparentemente inspiegabile che darà il là ad una serie di inquietanti eventi. Le tracce sono poche, in un crescendo di situazioni losche ed inquietanti – omicidi, inseguimenti, incidenti – a cui il sovrintendente Gino Barrani dovrà dare una correlazione e trovare un senso. Per farlo si avvale dell’aiuto del Kultural, un dotto professore dai curiosi interessi in cui il poliziotto si imbatte casualmente. Oltre ad appassionarsi di filosofia, il letterato si intende anche di cinema horror, voyerismo e pratiche sessuali sadomaso. Coinvolgendo un paio di amici fidati, l’uomo si impegnerà a svolgere delle ricerche parallelamente all’attività della polizia, con un approccio diverso, seguendo piste inusuali e meno ortodosse, ispirate dalla sua conoscenza di rituali sessuali violenti e morbosi. Il percorso però non è esente da rischi, nemmeno per i più coraggiosi ed accorti.


trentinolibreria Maddalena Bertolini - Silvia Nave Sulle punte Publistampa

Lorenzo Cuffini Mario Borzaga. Dirsi tutto, darsi tutto Effatà Editrice

Paolo Morando Prima di Piazza Fontana Laterza

Lo sguardo sul mondo, sulla natura, sulle montagne ha continuato a mutare nel corso dei secoli. Tutto ormai si è visto, detto, scritto, dipinto e fotografato. In questo senso l’acquerellista Silvia Nava e la poeta Maddalena Bertolini si inseriscono nel solco di una lunga tradizione. Tuttavia, il posto che occupano in questa tradizione è per certi versi speciale. Speciale è in primo luogo il loro approccio al tema della montagna, lo sguardo che, pur essendo essenzialmente simile per entrambe, risulta comunque diverso nella sua espressione. Quando Silvia e Maddalena osservano le montagne per rapportarsi ad esse, sanno bene a chi, con chi e di che cosa stanno parlando. Sono delle vere conoscitrici; Silvia e Maddalena le abitano, le attraversano, le arrampicano, le vivono, percependole come il loro habitat, il loro ambiente vitale e anche come parte di se stesse; “camminando su di loro sulle punte dei piedi”, come Maddalena scrive in una delle sue poesie...

Mario è un beato on the road. Lascia casa, famiglia, amici, lingua, cultura, terra, radici per la missione lontana: sceglie di «andare». Sempre, dovunque e comunque. Incessantemente, con ogni mezzo a disposizione. Fino alle strade, ai sentieri e alle boscaglie del Laos. Anche il suo martirio si consuma on the road. Vengono in mente i versi di Pavese: Traversare una strada per scappare di casa / lo fa solo un ragazzo, ma quest’uomo che / gira tutto il giorno le strade, non è più un ragazzo / e non scappa di casa. No, Mario non scappa. Semmai, corre incontro. Questo è il suo fascino, questa la sua sfida. Siamo sinceri: parole come santità o martirio, In questoriferite libro/ a noi, ci fanno intervista, in cui paura. Ci viene per la prima volta difficilebiografici collegarle ricordi allaintrecciano felicità. Mario si con invece, pur avendo piena ee lucida coscienza riflessioni sull’esistenza sul presente didel cosa mocomportano, scrive con naturalezza nei suoi quaderni: «Questo è il diario di un uomo felice». Come è stato possibile? Scopriamolo insieme.

Milano, 25 aprile 1969: due ordigni scoppiano alla Fiera campionaria e all'Ufficio cambi della Banca Nazionale delle Comunicazioni della Stazione centrale, provocando una ventina di feriti. È il primo atto della campagna di attentati che pochi mesi dopo porterà a Piazza Fontana. L'Ufficio politico della questura, fin dalle prime ore, punta verso gli anarchici. A condurre le indagini sono il commissario Luigi Calabresi e i suoi uomini, gli stessi che si troveranno nel suo ufficio la notte della morte di Giuseppe Pinelli, nome che nell'inchiesta spunterà di continuo, come quello di Pietro Valpreda, che già qui si profila come futuro capro espiatorio. Nel giro di pochi giorni vengono arrestati tre giovani (e altrettanti nelle settimane successive) e una coppia di noti anarchici milanesi, amici dell'editore Giangiacomo Feltrinelli, che pure verrà rinviato a giudizio assieme alla moglie.

Comincia così... PROLOGO: TRE MESI PRIMA Il posto si trovava proprio all’inizio della periferia incolta della città, dove le case si facevano rare. Il prato si stava riempiendo di fiori primaverili e faceva da cornice ad una pianificazione urbana dall’aspetto incompleto. L’aria era frizzante ed umida. Un bar anonimo dentro una casa di cemento grigiastro accanto ad un negozio sexy – shop molto attrezzato trasmetteva una nota di scialbo colore locale, ma in realtà era l’avanguardia di un’urbanizzazione che prometteva un’ampia espansione. A guardarlo meglio, quel negozio aveva il sapore bruciante della trasgressione. Nella vetrina, fra falli artificiali, fruste, catene e bambole a grandezza naturale spiccava un poster con un disegno dalle nudità indefinite. Non c’era nessuno in giro, solo qualche macchina parcheggiata. I tre uomini e la donna stavano al bar seduti al tavolino in fondo con l’aria da cospiratori. Si erano conosciuti da tempo dentro il vicino negozio, accomunati dai medesimi gusti sessuali perfezionati e selettivi fino all’eccesso. Parlavano a bassa voce ed il barista sembrava non accorgersi della loro presenza. Achille nella vita civile faceva il macellaio. Era sui trentacinque anni, ben strutturato nel suo fisico imponente, irrobustito portando in giro carcasse d’animali. Dimostrava meno della sua età e aveva gli occhi scuri, i lineamenti marcati quasi da

sembrare intimidatori ed una gran chioma di capelli neri. Accanto a lui era seduto Bruno, proprietario di alcuni negozi di articoli sportivi e di un’armeria ben fornita. Era anche lui grande e grosso, un individuo sulla quarantina il cui fisico faceva trasparire affermazione e prosperità. I capelli biondi prematuramente ingrigiti erano tagliati accuratamente, così come le sopracciglia leggermente più scure, sopra il volto color rosa pallido. Il terzo, seduto di fronte, sembrava di un’età indefinibile, ma di anni ne aveva trentatre. Un individuo magro, distinto, dagli occhi azzurri e dai capelli piuttosto corti con taglio militaresco. Si chiamava Franco e si occupava genericamente d’abbigliamento. Aveva un negozio dell’usato all’ingrosso, ma faceva anche servizi per noleggio costumi comprese forniture per carnevale. La donna si chiamava Katalina ma si faceva chiamare semplicemente Katie, una bionda quasi cinquantenne. Non era bellissima, ma dava l’impressione di una che ambiva ad esserlo. Alta, elegante, dai capelli tagliati corti ed il fisico atletico temprato dalle pratiche sportive, aveva iniziato la sua carriera lavorando per alcune multinazionali nel campo della moda e...

Guido Alfonso Tommasini

Haird Boiled Bozen

Curcu Genovese (pag. 370 - Euro 18,00)

113

tmluglio


trentinocucina

LA TARTARA DI CAPRIOLO con capperi e acciughe

in libreria o sul sito www.curcugenovese.it

Ingredienti per 4 persone Per la tartara gr 600 polpa magrissima di capriolo priva di cartilagini Per decorare 8 grissini sottili 4 pomodori Pachino

Per il condimento al cucchiaio gr 30 brunoise di scalogno gr 5 aglio dolce fine gr 3 prezzemolo riccio tritato gr 30 capperi di Pantelleria tritati gr 30 cetrioli sottaceto tritati gr 20 senape antica gr 20 acciughe all’olio diliscate gr 10 paprica dolce o peperoncino 1 tuorlo d’uovo fresco e certificato brandy, angostura, sale e pepe di macinino

Procedimento Pulire accuratamente la polpa di capriolo, togliere eventuali tracce di cartilagini o filamenti. Tritare al coltello finemente. Formare una quenelle abbastanza grossa e comporre un carretto usando i grissini come barre ed i pomodorini divisi a metà, come ruote. Procedimento per il condimento Sminuzzare tutto separatamente a piccola brunoise ed alloggiare in cucchiai appositi. Presentazione Presentare il tartar a forma di carretto guarnito dai cucchiai di spezie e condimenti. Decorare con mazzetto di erbette. Servizio davanti all’ospite In un contenitore di porcellana miscelare la carne magra al tuorlo d’uovo fresco aggiungendo, a richiesta dell’ospite, le varie spezie. Completare con brandy, succo di limone, angostura sale e pepe di macinino. Accompagnare con tostini di pane caldi e riccioli di burro.

114

tmluglio


# trentinomese

#TRENTINOMESE CONTEST: RIFLESSI INCANTATI SUL LAGO DI TOVEL OGNI MESE, LE TRE FOTOGRAFIE PIÙ VOTATE VERRANNO PUBBLICATE QUI. PARTECIPA ANCHE TU AL CHALLENGE DEL NOSTRO MAGAZINE!

@ale.rivolta Al secondo posto: Val di Funes

@francyxplanet

@szilvia_veghelyi

Al primo posto: Lago di Tovel

Al terzo posto: Alpe di Siusi, Val Gardena

IL REGOLAMENTO DEL NOSTRO CONCORSO

S

eguire la pagina @trentinomese su Instagram; la foto vincitrice sarà pubblicata sulla nostra rivista cartacea il mese seguente alla pubblicazione online; per decretare la foto vincitrice si terrà conto dei “mi piace” ricevuti, dal primo del mese al venti del mese (per esigenze di stampa); solo le foto che saranno selezionate da noi e

pubblicate sulla nostra pagina Instagram @trentinomese potranno partecipare al concorso; per esser selezionati vi ricordiamo di utilizzare il nostro hashtag; ricordatevi di segnalare il luogo o localizzare la foto, saranno valide solamente le foto scattate in Trentino Alto Adige. Grazie a tutti anticipatamente!

115

tmluglio


ABBÒNATI A TRENTINOMESE 12 NUMERI A 24 € ANZICHÉ 36 €

! A T O N E T E D PREN ! E D E S A V O U N TRENTO via Missioni

Africane, 17

✓ Per riceverlo sempre e puntualmente a casa o, se è più comodo, ricevere i buoni per ritirarlo direttamente presso la tua rivendita di fiducia; ✓ Per avere diritto ad uno sconto del 15% sui libri Curcu Genovese acquistati presso i nostri uffici in via Missioni Africane a Trento; ✓ Per avere in regalo uno dei due splendidi volumi di Alberto Folgheraiter, da ritirare presso la nostra sede.

Per abbonarti puoi: 1) Recarti a Trento in via Missioni Africane, 17 (8.30-12.30) 2) Telefonare allo 0461.1924985 oppure al 0461.1924987 3) Inviare una mail a ufficioabbonamenti@trentinomese.it 4) Visitare il sito www.trentinomese.it

appuntamenti, incontri e attualità trentina


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.