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IL CASTELLO DI SABBIA

Leggi il racconto. 1

– Costruiamo il nostro castello! – ho proposto tutto contento, perché la marea si era ritirata di parecchio e aveva lasciato una fantastica sabbia bagnata e luccicante. E così io e Biscotto ci siamo accinti all’impresa. Mi sono accorto molto presto che non sarebbe stato così facile come avevo pensato, nonostante la sabbia perfetta e le pale robuste.

– Assomiglia un po’ troppo a un duro lavoro, – ha detto Biscotto ansante, appoggiato alla sua pala. – Che ne dici di fare un bagno di sole, Tim?

– No, ti prego, costruiamo il castello. Guarda, se vuoi riposarti un po’, puoi andare a raccogliere conchiglie e alghe per decorare il castello. Continuerò io a lavorare, – ho proposto nobilmente. Sono andato avanti. E avanti e avanti. Ho riconsiderato la mia visione di un castello più grande di me. Poi ho riconsiderato l’idea di un castello di medie dimensioni. O anche piccolo. Il terrapieno che avevo creato era molto piccolo, perciò mi sono deciso per una miniatura perfetta invece che per una costruzione imponente. Mi sono accoccolato accanto al mio castello e ho cercato di dargli forma. È stato molto più difficile di quanto pensassi. La sabbia mi si infilava sotto le unghie e mi entrava nei calzoncini e mi si attaccava alle ginocchia. Ho tentato di costruire un piccolo ponte levatoio ma non c’è stato niente da fare. Le mie feritoie erano un po’ imprecise. La torre era instabile e continuava a crollare.

– Va bene così, – ha detto Biscotto. – Ecco, faremo un piccolo sentiero di conchiglie per arrivarci, d’accordo?

Ma che sentiero e sentiero! Potremmo fare un fossato e riempirlo con l’acqua di mare.

– Oh, oh, – ha detto Biscotto. – Qualcosa mi dice che questo significa duro lavoro.

Scheda 1

Non avevamo un secchiello, perciò abbiamo dovuto usare vecchi bicchieri di carta. Correvamo al mare a riempirli e poi tornavamo di corsa al castello a rovesciare l’acqua in quello che doveva diventare un fosso. L’acqua spariva in un battibaleno sotto la sabbia. Ho guardato il mio piccolo castello, col suo fossato asciutto e ho sospirato: prendere il sole. riposarsi sotto l’ombrellone.

– Non è poi questo gran castello, eh, Biscotto?

– Lo trovo un castello super super, – ha detto Biscotto. – Davvero. Una creazione fantastica. Praticamente l’ottava Meraviglia del Mondo. Parola, Tim.

– Uauu! Fatecela un po’ vedere, questa creazione fantastica, eh? – ha detto una voce squillante dietro di noi facendoci sobbalzare. Due ragazzi ci si erano avvicinati di soppiatto. Uno aveva all’incirca la nostra età, e aveva un aspetto smunto e patito. Non aveva molto l’aria del duro, ma aveva un sorrisetto sprezzante sulle labbra. Era il tipo di ragazzo da “Trattare con Cautela”. L’altro era molto più grande. E molto, molto più temibile. I capelli erano tagliati così corti da sembrare aculei, o spine pungenti. Se decideva di darti una testata, rischiavi la perforazione. Era il tipo di ragazzo che fa scattare automaticamente l’Allarme Rosso nel cervello. Perfino sulla spiaggia indossava anfibi. Ho guardato il ragazzo. Ho guardato le sue scarpacce. Ho capito che cosa stava per succedere.

2 Leggi le domande e segna la risposta giusta con una X.

1. Chi narra la vicenda?

A. B.

Biscotto. Tim.

C. D.

Un narratore esterno. Dal testo è impossibile saperlo.

2. Biscotto suggerisce a Tim “di fare un bagno di sole” (riga 7), cioè gli propone di...

B. fare un bagno nel mare. fare una nuotata e asciugarsi al sole.

A. C.

D.

Scheda 1

3. Che cosa significa l’espressione “in un battibaleno” (riga 30)?

A. C.

B.

D.

In un attimo. In un paio di minuti. Lentamente. Rumorosamente.

4. Per Tim costruire il castello è stato...

abbastanza facile.

B.

A. C.

D.

più facile di quanto pensasse. difficile, ma sapeva che lo sarebbe stato.

più difficile di quanto avesse immaginato.

5. Com’è il castello costruito da Tim e Biscotto? Leggi le caratteristiche e segna Sì o No.

Metti una crocetta per ogni riga.

a. È di medie dimensioni.

b. Ha una torre instabile.

c. Ha delle feritoie molto precise.

d. Ha un fossato asciutto.

e. Ha un fossato costruito con due vecchi secchielli.

6. Che cosa pensa Tim del castello che hanno costruito?

A. C.

B.

È molto soddisfatto. Non è soddisfatto perché lo avrebbe voluto più preciso.

È deluso perché voleva che fosse più piccolo.

D.

Pensa che sia una creazione fantastica.

7. Per Biscotto il castello è...

A. C.

B.

molto bello. troppo grande. troppo piccolo. brutto. D.

8. Come sostituiresti l’espressione “di soppiatto” (riga 37)?

A. C.

B.

D.

Facendo rumore. Senza farsi accorgere. Senza nascondersi. Strisciando i piedi.

9. Che cosa puoi capire dalla frase “Era il tipo di ragazzo che fa scattare automaticamente l’Allarme Rosso nel cervello” (righe 42-43)?

A. C.

B. Che il ragazzo era molto intelligente e furbo.

Che il ragazzo era pericoloso e bisognava stargli alla larga.

Che il ragazzo aveva l’aria da duro, ma in realtà era buono.

Che il ragazzo appariva subito simpatico. D.

10. Nell’ultima parte è scritto “Perfino sulla spiaggia indossava anfibi. Ho guardato il ragazzo. Ho guardato le sue scarpacce. Ho capito che cosa stava per succedere” (righe 43-44). Secondo te, che cos’è successo alla fine?

B. I quattro ragazzi sono diventati amici.

A. C.

D.

I due ragazzi hanno distrutto il castello di Tim e Biscotto.

I due ragazzi hanno costruito un altro castello vicino a quello di Tim e Biscotto.

Tim e Biscotto si sono comportati da prepotenti con i due ragazzi.

Scheda 2

Un tempo gli alberi ricoprivano tutta l’Europa. Con lo sfruttamento industriale delle risorse boschive, avvenuto in questi ultimi secoli, una buona parte del nostro territorio sia collinare sia montano è stato privato del manto vegetale che prima lo ricopriva e lo proteggeva. Il suolo, spogliato della copertura vegetale e non più trattenuto dall’intreccio delle radici, è preda dei fenomeni di erosione da parte delle acque piovane. Si è calcolato che solo il fiume Po trasporta ogni anno e scarica nell’Adriatico quasi 400 milioni di quintali di terreno fertile.

Quando le piogge si fanno più intense, spesso si verificano spaventose alluvioni, con le acque che invadono campagne e paesi, causando danni immensi e anche vittime umane.

Per questo gli alberi non devono essere considerati soltanto una fonte di materiale e di energia. Devono diventare una componente essenziale dell’ambiente. L’albero è amico dell’uomo: impariamo a conoscerlo.

La betulla

È uno degli alberi più facilmente riconoscibili, anche quando non ha le foglie, per la sua corteccia bianco lucente. La betulla può raggiungere i 20 metri di altezza e si trova frequentemente nei nostri boschi fino alla quota di 1500 metri. Ha una chioma estremamente leggera, rami sottili e penduli, foglie verde tenero che stormiscono al minimo soffio di vento. I fiori, e più tardi i semi, sono riuniti in infiorescenze il cui aspetto ricorda un grosso bruco. La corteccia della betulla è impermeabile all’acqua e gli indiani del Nord America la usavano per costruire le loro canoe e rivestire le loro capanne. Si racconta che i rami delle betulle servissero per fabbricare le scope volanti delle streghe. Per il suo carattere magico e l’estrema luminosità della fiamma ottenuta bruciando il suo legno, la betulla era usata per i fuochi rituali nelle regioni del Nord Europa.

Scheda 2

Il castagno

Il castagno è uno degli alberi più tipici del paesaggio alpino ed è la pianta più amata dalle popolazioni montane per l’importanza che i suoi prodotti hanno rappresentato per la loro vita. Può raggiungere grandi dimensioni ed è piuttosto longevo, potendo superare il mezzo millennio di vita. Il tronco del castagno ha la corteccia grigio scuro, liscia quando la pianta è giovane, molto rugosa quando invecchia. Le foglie sono grandi e lucenti, a forma di lancia, seghettate lungo il margine. Fiorisce piuttosto tardi. Il frutto è formato da un involucro esterno rivestito di aculei, detto riccio, nel cui interno sono racchiuse due o tre lucenti castagne.

2 Leggi le domande e segna la risposta giusta con una X.

1. Qual è stata la conseguenza dello sfruttamento industriale delle risorse boschive?

B. La nascita di nuovi alberi su colline e montagne del nostro territorio.

A. C.

D.

La diminuzione di alberi che ricoprivano colline e montagne del nostro territorio.

La scoperta di nuove specie di alberi.

Il cambiamento della funzione dei piccoli alberi, ma non di quelli grandi.

Scheda 2

2. Quale termine, presente nel testo, è usato come sinonimo della parola “manto” (riga 3)?

A. C.

B.

Albero. Copertura. Territorio. Suolo. D.

3. Quali sono le conseguenze della diminuzione degli alberi nel nostro territorio? Individuale e segnale con una X.

a. I terreni franano.

b. La terra fertile è trasportata dai fiumi nel mare.

c. Il suolo diventa più fertile e resistente.

d. Non ci sono più le radici che trattengono i terreni.

e. Le piogge provocano danni immensi e vittime umane.

f. Il suolo è protetto dai fenomeni di erosione.

4. Che cosa significa la parola “penduli” (riga 22)?

A. C.

B.

Penzolanti. Appuntiti. Leggeri. Spessi. D.

5. Nella frase “foglie verde tenero che stormiscono al minimo soffio di vento” (righe 22-23), come potresti sostituire il verbo?

A. C.

B. Si muovono producendo un fruscio.

Si staccano dai rami.

Vibrano silenziosamente. Volano. D.

Scheda 2

6. Per che cosa era usata la betulla?

Metti una crocetta per ogni riga.

a. Per costruire le canoe degli indiani.

b. Per realizzare gli archi degli indiani.

c. Per rivestire le capanne degli indiani.

d. Per sfamare le popolazioni montane con i suoi frutti.

e. Per fabbricare le scope volanti delle streghe.

f. Per accendere i fuochi rituali nel Nord Europa.

7. L’espressione “piuttosto longevo” (riga 38) si può sostituire con...

A. C.

D.

B. vive pochi anni. è molto alto. vive a lungo. fiorisce tardi.

8. Se un castagno ha la corteccia liscia vuol dire che la pianta è...

A. C.

B. giovane. molto vecchia. malata. trattata dall’uomo con prodotti specifici.

Scheda 3

1 Quale dei seguenti gruppi contiene solo aggettivi qualificativi?

A. C.

Soleggiato, cattivo, roseo, mai.

B. Vecchio, amico, divertente, troppo. Saggio, un, madre, dolce.

D. Grazioso, lento, naturale, distratto.

2 In quale gruppo ci sono solo nomi derivati?

A. C.

B. Pelliccia, giornalaio, testata, colletto.

Mareggiata, sguardo, postino, occhiali.

Torrone, campanile, pastificio, cavalleria.

D.

Dentiera, lampione, lampadario, latteria.

3 Metti in ordine alfabetico le seguenti parole: numera da 1 a 8.

tasca mano prete bocca scarpa maniglia sirena tovaglia

4 Per ogni parola sottolineata, scrivi la forma che si trova sul dizionario. Segui l’esempio. sul dizionario:

Es: Il telefono squillò per un paio di minuti. squillare a. I capelli di Giada sono bellissimi. b. Il compito è stato corretto dall’insegnante. c. In treno Paolo leggeva il giornale. d. Ho disegnato sul quadernone che mi hai regalato. e. Le sue risposte sono sempre inopportune.

Scheda 4

1 Indica con una X quale frase contiene un predicato nominale.

A. C.

Quella è una buona idea.

B. Il ragno tesse la sua tela.

Sonia ha ascoltato musica tutta la mattina.

D. Marco lancia la palla nella rete.

2 In quale gruppo è presente una parola scritta in modo errato?

A. C.

B. Scientifico - castagna - smania - effigie - giocoliere

Condominio - allievo - arcuato - riconoscere - scherma

Rincuorare - interrogazione - coscienza - biscia

D. Rabbia - ragiognere - cuoio - glicine - compagnia

3 In ogni frase classifica il verbo evidenziato: metti una X nella casella giusta.

Gerundio

Participio Infinito a. Mangiare troppo fa male. b. Sbagliando si impara. c. Uscito da scuola, andò a casa.

4 Indica con una X la frase esatta.

A. C.

B. Se vedi Maria gli saluti? Lo dico a te.

A te ti piacciono gli spaghetti con il pomodoro?

D. Chi ti ha chiamato a te?

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