TRIBE ART#69 - FEBBRAIO 2010

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Anno VIII n째69 / Febbraio 2010 / Free / www.tribeart.it

La Guida mensile alle arti visive in Sicilia

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TRIBE ART #69 EDITORIALE

INDEX NEWS / 4 . 5 . NOTIZIE CORSI CONCORSI LINK

design grafica fumetti libri cinema musica people

SEGNALAZIONI / 1 4

RECENSIONI / 6 . 7 . 8 .

MOSTRE IN PILLOLE

Politiche culturali in sicilia? a catania così è (se vi pare) di Giacomo Alessandro Fangano

MOSTRE / 1 5 .

Fausto pirandello. forma e materia di Giovanni Scucces

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la collezione finocchiaro del museo civico di castello ursino di Pina Mazzaglia metà della vita. Hä LFTE DES LEBENS di Andrea Lombardo

INTERVISTE / 9 . davide bramante. di Vanessa Viscogliosi

SPAZI APERTI / 1 0 . Qui fuori. Ibridazioni esteTiche di Chiara Tinnirello La storia dell’arte e il tiro con l’arco di Giuseppina Radice Pop Scriptum di Giuseppe Veneziano Going (digital) native. un’ipotesi su avatar di Giuseppe Frazzetto

IL CALENDARIO DELLE MOSTRE DI febbraio 2010

ADV HAI UN EVENTO IN PROGRAMMA? DAGLI SPAZIO SU TRIBE ART! Nato nel 2003, su iniziativa di TRIBE Società Cooperativa, TRIBE ART è il primo mensile a distribuzione gratuita dedicato alle arti visive della Sicilia. Tante le rubriche, da “Spazi Aperti” a “Ricreazione”, il mega contenitore che vi parla di design, musica, fumetti, reciclo e molto altro. E poi recensioni, interviste, segnalazioni e un ricco calendario delle mostre siciliane.

La Sicilia è il più grande e il più sottovalutato contenitore di beni culturali in Italia. In ogni angolo della nostra isola il paesaggio stesso è un’inestimabile opera d’arte e come tale potrebbe essere un volano per l’occupazione e il turismo. Come preservarlo? Con incentivi per la ristrutturazione di strutture esistenti e con una legge che blocchi la proliferazione di nuove edificazioni. Il meccanismo che porta a un’inutile colata di nuovo cemento è abbastanza semplice: i comuni autorizzano nuove costruzioni perché su queste incassano gli “oneri di urbanizzazione” che dovrebbero essere utilizzati esclusivamente per la realizzazione di strade, parcheggi, fognature, illuminazione pubblica, verde pubblico, sistemi di distribuzione dell´acqua, dell´energia, del gas (urbanizzazione primaria) e per scuole e asili, chiese, centri civici, parchi urbani, impianti sportivi e parcheggi pubblici (urbanizzazione secondaria). Nei fatti, questo fiume di denaro va a rimpinguare le casse comunali per finire poi in spesa corrente e stipendi. Alcuni comuni di tutta l’Italia (ma nessuno in Sicilia) hanno costituito l’Associazione dei Comuni Virtuosi che si impegnano nei settori: nuova gestione del territorio, impronta ecologica della macchina comunale, rifiuti, mobilità e nuovi stili di vita. Nel frattempo in provincia di Ragusa, Siracusa e Catania la politica, l’associazionismo e i sindacati si interrogano da anni sull’opportunità o meno di istituire il Parco Nazionale degli Iblei...

TRIBE ART è: 8.000 copie diffuse 1 portale con oltre 30.000 accessi mensili; oltre 8.000 iscritti alla newsletter.

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RICREAZIONE / 1 1 . 1 2 . 1 3 arte e architettura. villa romana del casale: gioiello da tutelare ma da restituire al pubblico di Lucia Russo l’aria del continente. tra il buio e la luce: da palermo in mostra a milano federico lupo e stefano cumia di Paolo Valentino

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TRIBE ART Dà spazio alla creatività e lancia il suo primo contest!

L’obiettivo? 20 t-shirtS d’artista!

COLOPHON TRIBE ART #69 FEBBRAIO 2010 ........................................................... Redazione t. +39 3395626111 # +39 3388913549 f. +39 0952937814 w. www.tribeart.it e. redazione@tribeart.it

Registrazione Tribunale di Catania n°23 del 30/10/03 Editore e proprietario Tribe Società Cooperativa Via Barbagallo Pittà, 24 95122 Catania www.tribearl.it Direttore responsabile Enzo Baldacchino

Direttori editoriali Vanessa Viscogliosi Giacomo Alessandro Fangano

Pubblicità e impaginazione Tribe Società Cooperativa www.tribearl.it Stampa Litocon S.r.l. - Catania

Hanno collaborato Giuseppe Frazzetto, Andrea Lombardo, Santo Mangiameli, Pina Mazzaglia, Giuseppina Radice, Lucia Russo, Giovanni Scucces, Chiara Tinnirello, Paolo Valentino, Giuseppe Veneziano

TRIBE ART #69 è stato realizzato grazie a: Fondazione La Verde - La Malfa, Galleria degli Archi

COVER Carla Bedini, Red Batman tecnica mista su garza, cm 95x110 Courtesy Galleria SIDE A / Catania 2003-2010 TRIBE Società Cooperativa La riproduzione totale e parziale di testi e foto è vietata. Si permettono solo brevi citazioni indicando la fonte.

V U O I R I C E V E R E T R I B E A R T D I R E T TA M E N T E A C A S A ? A B B O N AT I ! R I C H I E S TA D I A B B O N A M E N T O 1. compila in stampatello

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IN SICILIA è EMERGENZa musei. LEGAMBIENTE hA PRESENTATO IL DOSSIER “SALVAILMUSEO”. “Emergenza musei in Sicilia”. è l’allarme lanciato da Legambiente Sicilia che denuncia la cattiva gestione del sistema museale siciliano e il momento difficile che stanno attraversando i beni culturali con sempre meno risorse a disposizione. Il Dipartimento per la tutela e la valorizzazione dei Beni Culturali di Legambiente Sicilia ha da un paio di anni avviato l’attività “Salvailmuseo” all’interno del più ampio progetto Salvalarte Sicilia (nato nel 2002), dedicata ad un’azione duratura e continuativa di monitoraggio, promozione, denuncia e valorizzazione del sistema museale isolano e dei beni culturali in generale. Il frutto di questa attenta attività e le testimonianze dei vari soggetti che vi hanno collaborato a vario titolo, sono stati raccolti e presentati nel “Dossier emergenze e ritardi nel sistema museale siciliano” nel quale vengono messi in evidenza i ritardi, le decine di musei chiusi e in attesa di realizzazione, e le proposte per il rilancio delle pinacoteche e delle gallerie della regione. Il quadro che ne viene fuori è disarmante e pone l’accento sul preoccupante panorama della conservazione artistica dell’Isola. Il risultato è un basso numero di presenze nei musei siciliani: nel 2007 nessun museo ha superato i 70mila visitatori, la maggioranza ne ha registrato meno di 30mila. Mezzo milione di visitatori ha abbandonato i siti archeologici siciliani nel 2008. Una fuga che, tradotta in termini economici, ammonta a perdite che si attestano su un milione e 400mila euro. Le rilevazioni effettuate dall’Assessorato ai Beni Culturali su 57 dei 107 siti a gestione regionale parlano di una diminuzione di presenze che nei principali complessi archeologici di Siracusa, Agrigento e Taormina sfiora cifre ragguardevoli: ben 60mila visitatori in meno. Ma tutti i numeri fotografano cali notevoli di visitatori: il Paolo Orsi di Siracusa ha registrato solo 43mila presenze, di cui appena 18mila con biglietto a pagamento. Le cifre parlano poi di vertiginose discese di presenze nei musei minori. Il Museo archeologico di Lentini nel siracusano con 92 visitatori paganti ha avuto un introito di appena 298 euro. Non va meglio a Marianopoli in provincia di Caltanissetta, dove l’incasso registrato è di 286 euro a fronte di 218 paganti. Il gioco al ribasso sfiora cifre ridicole se ci si trasferisce nelle aree archeologiche di Mineo nel catanese dove si registrano 33 presenze paganti per un totale di 50 euro o all’Antiquarium di Caltanissetta dove sono stati sborsati 63 euro da 34 turisti. “Questo dossier – ha dichiarato Gianfranco Zanna, responsabile Beni Culturali di Legambiente Sicilia, nel giorno in cui sono stati presentati a Palermo i risultati del lavoro di ricerca condotto – è un contributo allo spirito fattivo della nostra nuova iniziativa e rende chiaro uno degli obiettivi che si pone questo nostro nuovo impegno. Inoltre – ha continuato –, vogliamo così rendere praticabile e concreta la nostra proposta di istituire un vero e proprio Osservatorio sul sistema museale siciliano, che ne tenga sotto controllo lo stato di salute e metta a confronto le diverse e variegate realtà presenti nella nostra regione”. Il dossier sarà al centro di sei dibattiti che si svolgeranno tra gennaio e febbraio a Palermo, Siracusa, Enna, Caltanissetta, Castelvetrano e Modica.

Il Ritratto d’uomo di Antonello OSPITE A Messina

TRIBE ART T-SHIRT CONTEST TRIBE ART dà spazio alla creatività e lancia il suo primo contest! L’obiettivo? 20 T-shirts d’artista realizzate con un concorso a tema rivolto a illustratori, grafici, designer e creativi in genere fra i 18 e i 35 anni. Il tema scelto da TRIBE ART per il suo primo T-Shirt Contest è “TRIBE ART”: gli artisti dovranno realizzare il proprio progetto ispirandosi al nostro mensile, all’arte, alla Sicilia. La partecipazione è gratuita. Cosa si vince? Una mostra negli spazi di GATE21 a Catania e uno speciale/catalogo all’interno di TRIBE ART. Il migliore finirà in copertina...

categoria tutte scadenza 18.04.10 info tribeart.it/contest

LUCE NATURALE Il concorso andrà a premiare tre giovani fotografi italiani, stimolando la loro creatività verso il tema della luce naturale, elemento sostanziale della tecnica fotografica e fonte energetica pulita e rinnovabile. Ai tre vincitori saranno sostenute le spese di un mese di residenza artistica a Edimburgo, presso il Centro Fotografico Scozzese STILLS, al termine del quale confezioneranno un report dell’esperienza e durante il quale racconteranno in tempo reale la propria ricerca su un apposito blog con testi e foto che ne permettano la condivisione.

categoria fotografia scadenza 21.03.10 info www.re-event.it

SILENZIO - la luna di traverso

Dal 4 febbraio al 4 maggio i saloni del Museo Regionale di Messina ospiteranno il Ritratto d’uomo (olio su tavola, cm 30x24, 1475 ca.) di Antonello da Messina (Antonio di Giovanni de Antonio, Messina, 1429 o 1430 - Messina, febbraio 1479), che arriva in Sicilia grazie a vicendevoli prestiti tra il museo messinese e la Galleria Borghese di Roma, che si sono temporaneamente scambiati la “Resurrezione di Lazzaro” del Caravaggio e il capolavoro antonelliano. L’esposizione è organizzata con la partecipazione dell’Assessorato alla Politiche Culturali del Comune di Messina.

Il concorso per narratori, fotografi o illustratori ha come tema il silenzio inteso come assenza di suono, ma anche come scelta voluta o imposta. Necessità di meditazione, ma anche stupore per qualcosa di straordinario. Protesta muta, afonia di fronte a qualcosa che non va. L’organizzazione è della rivista letteraria «La Luna di Traverso», edita dalla Casa editrice Monte Università Parma. Il bando è rivolto a giovani autori tra i 18 e i 35 anni residenti, domiciliati, studenti o lavoratori nel territorio nazionale.

> www.regione.sicilia.it/bbccaa

a DARIO SPAMPINATO IL PREMIO CREATE THE FUTURE OF SIBEG Sibeg Srl, imbottigliatore autorizzato dei prodotti a marchio The Coca-Cola Company per la Sicilia, in occasione del cinquantennale ha scelto di bandire un concorso per affidare alla creatività dei giovani artisti siciliani l’onore di “vestire” la bottiglia, icona della nostra epoca. A vestire la bottiglia celebrativa saranno i lavori deI vincitore Dario Spampinato (immagine a sinistra) e di Domenico Fiumefreddo e Luna Cuffari, che si sono inoltre aggiudicati una borsa di studio. è stata creata una short list di altri 22 giovani creativi selezionati. > www.createthefutureofsibeg.it

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CONCORSI E PREMI

categoria tutte scadenza 15.03.10 info lalunaditraverso.it

TRENTO: opera d’arte PER l’ospedale La commissione concede la massima libertà di espressione sia per quanto riguarda le tecniche artistiche, sia per l’uso dei materiali purché questi non siano pericolosi per chi ne venga a contatto, siano utenti o operatori sanitari. Il partecipante deve comunque considerare che l’opera sarà collocata in un complesso ospedaliero e risulta pertanto necessario non prescindere dalle funzioni cui è destinato, né ignorare la condizione fisica e psicologica della persona sofferente. Al vincitore sarà corrisposto un compenso di 134.278,79 euro + Iva.

categoria tutte scadenza 11.03.10 info trentinocultura.net


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NUOVO DOPPIO INCARICO PER VITTORIO SGARBI

MESSINA: IL 13 FEBBRAIO è la NOTTE DELLA CULTURA

A CATANIA UN INTERVENTO DI RESTAURO IN DIRETTA

Il ministro Bondi ha assegnato altri due incarichi al critico d’arte Vittorio Sgarbi, già sindaco dimissionario (ma con riserva) di Salemi (TP), Alto Commissario per la Villa Romana del Casale di Piazza Armerina (EN) e ora candidato a Milano per la carica di sindaco contro Letizia Moratti. In una nota ufficiale il MiBac ha comunicato di aver assegnato a Sgarbi l’incarico di curatore per il Padiglione Italia della Biennale di Venezia del 2011. Contemporaneamente il critico ferrarese sarà anche il commissario per le acquisizioni della fondazione Maxxi (Museo Nazionale delle arti del XXI Secolo) di Roma.

La manifestazione, giunta alla II Edizione, si svolgerà a Messina con l’apertura notturna straordinaria di strutture museali, chiese e siti culturali e di numerose strutture pubbliche del centro cittadino. In collaborazione con il Conservatorio Corelli, la Provincia Regionale di Messina valorizzerà e renderà fruibile il “Salone degli Specchi” e la “Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea” che resteranno aperti al pubblico gratuitamente sino alle due di notte con opere di importanti artisti. In Via dei Mille si svolgerà il Contest di Videoscultura “VisivA”, ideato dalla Fabbrica Creativa Oktopus.

Il Palazzo della Cultura di Catania ospiterà fino alla fine di giugno le fasi di restauro del “Crocifisso Ligneo di San Leonardello” di Giarre, dell’ultimo quarto del XVIII secolo di ignoto scultore di area acese (cm 230 x 130 35, legno di pioppo). I tecnici restauratori operano all’interno di una sala a vetri ricavata nelle immediate vicinanze del cortile del palazzo, quindi negli orari di apertura della struttura (lunedì/sabato 9-13, martedì e giovedì 16-17.30) è possibile vederli all’opera. Il restauro è a cura di Opera Viva di Lina Lizzio e costerà 2.811,06 euro interamente pagate dalla Regione Siciliana.

A New york donna cade su un quadro di Picasso che si taglia

il CATANESE mario bucolo per la presidenza dell’icom

Una donna in visita al Metropolitan Museum of Art di New York ha perso l’equilibrio cadendo rovinosamente su un’opera di Pablo Picasso, “L’attore” (cm 194 x 112, 1904-5). La tela, che a dispetto del titolo per una beffarda coincidenza raffigura un equilibrista, ha subito una lacerazione verticale di 15 centimetri. La direzione del museo riferisce che fortunatamente il taglio non ha danneggiato punti focali dell’opera, che è stata immediatamente portata nella sezione restauri per il delicato intervento di restauro e sarà rimessa a nuovo entro il 27 aprile, quando aprirà un’esposizione dedicata a Picasso. “L’attore” è una delle circa 250 opere dell’artista spagnolo di proprietà del Metropolitan, ed è stata dipinta durante il suo cosiddetto “Periodo Rosa”, poco prima della nascita ufficiale del cubismo.

Il 15 febbraio a Torino si terranno le elezioni per il biennio 20102012 per il rinnovo degli organi dell’ICOM Italia (International Council of Museums) l’organizzazione internazionale dei musei e dei professionisti museali impegnata a preservare, ad assicurare la continuità e a comunicare il valore del patrimonio culturale e naturale mondiale, attuale e futuro, materiale e immateriale (24.000 aderenti presenti nei 5 continenti). I candidati per la presidenza sono il milanese Alberto Garlandini e Mario Bucolo, editore, fotografo, consulente esperto in visibilità, marketing, comunicazione, PR, Social Media, tecnologie multimediali e ricerche di mercato, docente di Etnomedia, Multimedia e Comunicazione in master e corsi privati ed universitari, con alle spalle oltre 26 anni di esperienza nel settore museale e culturale.

SIRACUSA: GLI ARTISTI denunciano “l’ATTACCO ALLA DILIGENZA”

© ph. Salvatore Ferrara

Con questa estemporanea a cielo aperto gli enormi blocchi di cemento armato da anni in costruzione al Foro Emanuele II (banchina del Porto Grande) e ora sequestrati dalla Procura della Repubblica di Siracusa, e che dovevano servire all’ampliamento della vecchia banchina per permettere l’attracco di grandi imbarcazioni, offrono una seconda vista grazie alle immagini stampate su manifesti. Il progetto è nato dall’incontro casuale di persone e luoghi, con l’affissione di 10 fotografie in bianco/nero e 5 a colori e 5 immagini grafiche, il tutto stampato su carta da poster, ciascuno di cm 160x240.

> www.julietart.net SITO DELL’ASSOCIAZIONE E DEL MENSILE JULIET L’Associazione Juliet di Trieste si prefigge di promuovere la conoscenza dell’arte contemporanea, curando l’edizione di cataloghi e libri d’arte, organizzando mostre e conferenze e attuando iniziative che promuovono l’arte in tutte le sue manifestazioni. L’associazione pubblica l’omonima rivista Juliet Art Magazine strettamente dedicata alle espressioni artistiche contemporanee: arte, moda, architettura, design, fotografia, fumetto, ecc. fondata nel 1980 e diretta da Roberto Vidali.

C efal ù , M onreale e SBLOCCATO L’ITER PER LA NASCITA P alermo P E R l ’ U N E S C O DEL PARCO NAZIONALE DEGLI IBLEI Nella prima quindicina di febbraio la Commissione Cultura Il Parco, che saràdella il piùCamera grande dei Deputati visiterà Cefalù, Monreale e Palermo. La visita consentirà di della Sicilia, è stato istituito con procedere sul percorso avviato, sin dagli un anniprovvedimento novanta, per l’inclusione approvato di Cefalù e del suo Duomo nella Lista Propositiva del Ministero dei Beni dal Senato della Repubblica Culturali per l’iscrizione fra i beni patrimoniil dell’umanità 26.12.07 sudell’UNESCO. proposta del Anche Palermo e il Duomo di Monreale, unitamente Duomo di Cefalù, Ministro al dell’Ambiente che chiedono l’inserimento tra i patrimoni dell’umanità. scavalcò l’autonomia della Per ottenere il successo dell’eventuale Regione candidatura italiana è stata Siciliana che impugnò ipotizzata l’attivazione di un Comitato promotore a livello mondiale. il provvedimento. Anche la Corte Costituzionale ha dato ragione allo Stato e ormai l’iter sembra avviato positivamente: saranno coinvolti 9 comuni iblei, 18 aretusei e 5 etnei in 190.000 ettari circa, con un finanziamento iniziale, nel © ph. Santo Mangiameli, Pantalica 2007, di 250.000 euro. Sono contrari alcuni enti locali, invece si sono espressi a favore anche l’artista Piero Guccione e alcuni artisti del Gruppo di Scicli e il critico d’arte Vittorio Sgarbi che hanno recentemente presentato un documentario di Vincenzo Cascone, regista del documentario e direttore esecutivo di Extempora. I sostenitori del Parco sono presti anche su Facebook dove i fan sono quasi arrivati a quota 3.000 su www.facebook.com/parcodegliiblei Entro aprile la Regione dovrà presentare al Ministro Prestigiacomo una proposta condivisa dagli enti locali coinvolti e una prima proposta di perimetrazione e zonizzazione del Parco.

Raoul Bova ha creato una graffiti art school

CARAVAGGIO. SVELATO IL MISTERO DELLA MORTE?

Eurispes, visitatori in calo nei musei con introiti diminuiti del 7,55%.

L’attore romano ha creato una Graffiti Art School con l’intento di promuovere un dialogo sulla diffusione dell’arte e della legalità. Un laboratorio di paesaggio urbano, una scuola di graffiti che nasce con l’intento di attivare occasioni di espressione della creatività di strada. Il progetto è promosso dalla “Fondazione Capitano Ultimo Onlus in favore del Parco della Mistica”, nata con lo scopo di contrastare l’attività della criminalità organizzata con la promozione dell’Arte e della cultura della legalità, nata dal capitano della squadra speciale antimafia dei Carabinieri.

Secondo Silvano Vinceti, presidente del Comitato Nazionale per la Valorizzazione dei Beni Storico Culturali e Ambientali, il corpo del pittore fu portato dopo la sua morte, avvenuta nell’ospedale di Porto Ercole il 18 luglio 1610 e non sulla spiaggia come si è soliti affermare, al cimitero di San Sebastiano e poi di seguito trasportato nell’ossario della cripta presso l’attuale cimitero di Porto Ercole. Il Dipartimento di Antropologia dell’Università di Bologna con sede a Ravenna sta analizzando le ossa prelevate nell’ossario tra cui dovrebbero essere presenti anche quelle di Caravaggio che saranno poi analizzare all’Università di Lecce con il Carbonio 14.

Meno biglietti staccati nei musei, il mecenatismo culturale non decolla, si tagliano le risorse per la tutela dei beni culturali. Un trend negativo rilevato dall’Eurispes nel “Rapporto Italia 2010”. Infatti, secondo il Rapporto tra il 2008 e il 2009 gli introiti da visite ai musei sono diminuiti del 7,55% e il numero di visitatori ha subito una diminuzione del 2,52%. Gli incassi lordi passano da euro 44.498.909,80 nel 2006 a euro 42.083.381,72 nel 2008, con una riduzione anche della quota parte spettante alle Soprintendenze, che dai 6.333.770,76 euro del 2006 si attesta sui 5.876.803,64 euro del 2008. Molto “generose” le Fondazioni Bancarie che hanno erogato per il settore 524,2milioni di euro. Al contrario, nell’articolazione delle risorse assegnate al MiBaC per la Tutela e valorizzazione dei Beni culturali e paesaggistici è stato previsto uno stanziamento pari a 1.358milioni di euro, con una riduzione di 58,9 milioni di euro rispetto al dato del 2009.

UNa SCULTURA DI GIACOMETTi è l’opera più cara del mondo

a SAN VALENTINO innamorati dEll’ARTE.

“L’homme qui marche”, scultura bronzea dell’artista svizzero Alberto Giacometti, ha battuto tutti i record per un’opera d’arte venduta all’asta: l’incanto alla londinese Sotheby’s, ha raccolto oltre 65 milioni di sterline (circa 74,2 milioni di euro), rispetto a un prezzo di partenza stimato fra i 12 e i 18 milioni di sterline. L’opera è alta 183 centimetri ed è ritratto sulle banconote da cento franchi svizzeri. Il record precedente apparteneva a un dipinto di Pablo Picasso, “Il ragazzo con la pipa”, venduto nel 2004 a New York sempre da Sotheby’s per 58,5 milioni di sterline.

San Valentino è la festa degli innamorati e, per celebrare l’evento, il MiBAC regala a tutti gli innamorati due giorni di arte e di cultura. Il 13 e 14 febbraio in tutti i musei, monumenti e siti archeologici statali presentandosi in due si entrerà pagando un solo biglietto. Tante le mostre, gli incontri e le visite guidate, incentrate sul tema dell’Amore, che per l’occasione saranno organizzate in tutta Italia. L’iniziativa a carattere nazionale coinvolge non solo i luoghi d’arte statali ma anche gli Enti locali, le Fondazioni, le Associazioni e le Istituzioni pubbliche e private e tutti coloro che in qualche modo svolgono attività culturali qualificate.

> www.sothebys.com

> www.beniculturali.it

D I V E N T A T R I B E A R T . corner ! Più visibilità, più sconti, più servizi Presto saranno attivati i “TRIBEART.corner”, ovvero spazi ufficiali ai quali i nostri lettori potranno rivolgersi per ritirare la copia gratuita del nostro mensile. VUOI DIVENTARE UN “TRIBEART.corner”? Essere un “TRIBEART.corner” significa infatti: - far parte della rete ufficiale di distribuzione di TRIBE ART; - godere di vantaggi in termini di visibilità; - fornire un servizio gratuito ai propri clienti. Maggiori informazioni t. +39 3395626111 +39 3388913549 w. info@tribeart.it www.tribeart.it

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recensioni gli eventi visti da noi

PoliticHE CULTURALI IN SICILIA? A CATANIA, Cos ì è (se vi pare)

Da quando il sistema elettorale ha permesso ai cittadini di scegliere direttamente i presidenti di regioni e province e i sindaci della propria città, si è fatta strada l’idea che sia possibile un maggiore “controllo” degli elettori sull’operato dei politici e, per traslato, dell’intera “casta” degli amministratori locali. Nei fatti, in Sicilia la stessa classe dirigente ha governato negli ultimi venti anni circa anche nei casi di assenza di apprezzabili risultati politici, economici, sociali e culturali. Per la drastica riduzione di trasferimenti agli enti locali operati dal governo centrale, la Regione è rimasta il solo ente a gestire un’ingente massa di risorse destinate alla cultura. Lo ha fatto di volta in volta con buone intuizioni, ma anche con ricadute nella vecchia logica clientelare e di distribuzione a pioggia. Negli ultimi anni si è assistito a un turnover annuale degli assessori alla cultura che ha portato a scelte frammentarie, spesso basate su annunci a effetto più che a politiche incisive. L’ultimo esempio? Mentre sembrava ormai in dirittura d’arrivo la “riforma Leanza”, con l’apertura al pubblico dei musei non sulla base delle necessità dell’ente, ma su quelle dei fruitori, l’esternalizzazione dei servizi museali e perfino la gestione in concessione di 500 beni culturali, con il suo successore Gaetano Armao si dovrà quasi ripartire da zero. Ma in questi anni è anche mancato il dibattito intellettuale per la latitanza degli uomini di cultura e del mondo universitario che ha mostrato un atteggiamento di indifferenza nei confronti della vicenda culturale isolana: non è solo la politica a disinteressarsi della cultura, è anche la cultura a ignorare la politica. In questi anni la Provincia di Catania ha goduto di una sostanziale

stabilità e ha percorso due strade solo in apparenza divergenti: ha creato un contenitore molto dispendioso, l’Etnafest, al quale ha destinato ingenti risorse, continuando però a sperperare denaro in una serie di rivoli verso piccole e piccolissime iniziative locali e localistiche. Ciò ha portato al progressivo abbandono del Centro fieristico-culturale Le Ciminiere sempre più tristemente desolato e desolante. Appaiono oggi lontanissimi i tempi delle mostre su Casorati, Goya, Guttuso, De Chirico e il Futurismo ospitate dalla Galleria d’Arte Moderna dello stesso polo. Dal governo del capoluogo etneo le attività culturali sono state sospese in un limbo di improvvisazione e apatia, aggravato a causa del dissesto finanziario della città e dall’incapacità di attrarre finanziamenti e sponsorizzazioni. Dai tempi del vulcanico assessore Silvana Grasso, la parola d’ordine di tutte le attività culturali è “costo zero”, che spesso coincide con pratiche tipiche di un dopolavoro: chiamo qualcuno che conosco, gli faccio portare un po’ di quadri e qualche scultura, e magari qualcuno che casualmente ha saputo della mostra la viene a vedere. Pochissime mostre riescono ad avere una comunicazione adeguata e un allestimento degno di questo nome. Complessivamente è il sistema a uscirne sconfitto. Mentre ci si interroga (e lo fa anche la magistratura) sulle cause del dissesto, gli imprenditori non supportano in alcun modo la crescita culturale della città, incluse le aziende che in questi anni hanno moltiplicato i propri fatturati con commesse e appalti pubblici. Ma proprio l’austerity avrebbe dovuto avere come conseguenza un maggiore rigore nella scelta delle linee da seguire. Il perno di tutte le attività è il Palazzo Platamone, ribattezzato Palazzo della Cultura dopo la ristrutturazione, che ospita anche gli uffici dell’assessorato comunale alla cultura. La struttura, il cui restauro con un POR era

finalizzato alla nascita di uno spazio polifunzionale, a poco più di un anno dalla riapertura appare ingolfata da una molteplicità disorganizzata di eventi, che vanno dalle mostre di artisti dilettanti a manifestazioni di buon livello. Ospita opere in permanenza di Dino Cunsolo e di Antonio e Tano Brancato al piano terra e l’improvvisato e autoproclamato Museo d’Arte Contemporanea voluto dalla Fondazione Calleri al primo piano. Questo ha portato a una riduzione degli spazi disponibili per altri progetti espositivi. Nonostante il susseguirsi di convegni, incontri e presentazioni editoriali resta irrisolto il deficit di comunicazione degli eventi. Eppure basterebbero pochi accorgimenti: una bacheca esterna al Palazzo con il calendario aggiornato degli eventi, una mailing list e una più puntuale informazione alla stampa. Ma l’assenza di un comitato scientifico e di un curatore è un vulnus condiviso con le altre due strutture espositive della città, il Castello Ursino e il Museo Emilio Greco, che espone l’assessore Fabio Fatuzzo a forti critiche. A questo deficit pubblico hanno risposto in questi anni molti privati, fondazioni e associazioni che continuano a operare nel settore con progetti individuali e per i quali forse servirebbero un coordinamento e un’attenta regia. Continuiamo ad aspettare una buona politica dei beni culturali? Giacomo Alessandro Fangano

In alto, da sinistra Castello Ursino - Catania. Foto di Giacomo Alessandro Fangano Palazzo della Cultura - Catania. Foto di Giacomo Alessandro Fangano

LASCIARE IL PAESAGGIO LIBERO

CLAUDIO AREZZO DI TRIFILETTI

... perché il paesaggio è fatto di Universo

Domenica 14 Febbraio “Festa di San Valentino” dalle ore 9 alle 22, tredici ore di creatività

LOCATION EVENTS CASA MUSEO SOTTO L’ETNA

CASA MUSEO SOTTO L’ETNA Biscotti artistici dalle ore 9 alle 12 ingresso libero su prenotazione: info@claudioarezzoditrifiletti.com

Viale Leonardo da Vinci, 5 - 95128 Catania - Tel. +39 095432829 STUDIO LEGALE

GITTO & PARTNERS

Viale XX Settembre, 28 - 95129 Catania - Tel. +39 095315455

MUSICA ARTE

Via Vela, 6 - 95100 - Pressi Castello Ursino, Catania - Tel. +39 095341153

PARTNERSHIP

NIEVSKI

Aperetivo No Stop dalle 11 alle 17 via Alessi, 13 - Catania (pressi via Crociferi)

STUDIO LEGALE GITTO & PARTNERS Vernissage “Imprints” Londra e Parigi dalle ore 16. Ingresso libero

MA MUSICA ARTE

Concerto di San Valentino dalle 17 alle 22 Ingresso € 5

finchè c’è passione perché non sognare

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Si esibiranno i pianisti: Alfredo Spitaleri Francesco Mirabella Giuseppe Scaccianoce

Monica Ricceri Alessandro Auditore Dario Grasso Antonio Cannavò

Percorso espositivo con 400 opere di Claudio Arezzo di Trifiletti


recensioni gli eventi visti da noi

fausto pirandello forma e materia

Due sale espositive, oltre sessanta opere in mostra suddivise in sei sezioni tematiche volte a ripercorrere la carriera artistica del pittore Fausto Pirandello, romano di nascita ma di “sangue” siciliano. L’antica Centrale Elettrica di Vittoria (Rg) ospita fino al 10 febbraio “Forma e Materia”, una mostra, organizzata da “Arte Viva” con la direzione di Giada Cantamessa e sotto la curatela di Vittorio Sgarbi, che vuole essere il sunto del percorso tematico dell’artista, dai nudi di donna, riproposti anche nella serie dei “Bagnanti”, alle nature morte, dagli autoritratti e dai ritratti di famiglia, al tema della Crocifissione. Fausto, figlio del Premio Nobel per la letteratura Luigi, sin da giovane ebbe un rapporto conflittuale con il padre. Così, dopo gli studi all’Accademia del Nudo e la frequentazione dell’ambiente artistico romano, nel 1927 decise di partire alla volta di Parigi dove rimase fino al 1931 per poi far ritorno definitivamente a Roma. Nell’ambiente parigino entrò in contatto e assimilò alcuni caratteri del Cubismo, movimento artistico nato proprio in questa città nel primo decennio del Novecento, del Realismo di Jules Pascin e del gruppo di italiani presenti a Parigi, fra cui i metafisici De Chirico e Savinio. Il soggiorno in terra francese accrebbe notevolmente il suo bagaglio artisticoculturale sviluppando una tecnica pittorica del tutto personale, sintetizzabile fondamentalmente in un espressionismo di matrice realista con influenze cubiste e metafisiche. Pirandello ha rifiutato di rappresentare il bello insito nelle cose, siano esse oggetti, paesaggi o figure umane. Egli è un pittore del quotidiano, dell’intimo, del vero, tutte peculiarità riscontrabili nelle sue opere in cui è possibile percepire la personalità e lo stato d’animo dei soggetti ritratti, in cui mostra accozzaglie

di oggetti messi alla rinfusa senza alcun proposito, anzi nel caos, o ancora, scene di vita domestiche e piccoli gesti quotidiani in cui cerca di cogliere ogni piccola sfumatura di umanità; i bagnanti, nudi, ammassati, mostrati in tutta la loro “bruttezza” e “verità”, in controtendenza rispetto ai canoni classici della bellezza, carne volubile e viziosa segnata dai dolori della vita e, per ultimo, le Crocifissioni, con cui affronta il tema della sofferenza e della morte. Un ventaglio di colori decisamente espressionista, con tonalità rossastre, verdi, ocra, bianche, azzurre, una stesura del colore densa, materica, in cui è ben visibile la pennellata, in cui la figura è composta da un turbinio di linee e colori. Il Cubismo, con le sue forme geometriche e le molteplici prospettive, fu congeniale allo stile e alle intenzioni di Pirandello che in questo modo poté evitare lo spezzettamento dei toni dando maggiore armonia alla giustapposizione dei colori. Una sala apposita è stata destinata, inoltre, all’esposizione di scritti in materia di arte intercorsi fra l’artista e il padre. Giovanni Scucces

in alto, da sinistra Fausto Pirandello, Antonio Pirandello (1944 ca.) olio su tavola, cm 55,5x42,5 (particolare) Fausto Pirandello, Tre figure nude (1961), olio su cartone, cm 50,5x71,5 (particolare) A destra Fausto Pirandello, Figura riversa (1953 ca.), olio su cartone, cm 79,5x50,5

L a C ollezione F inocchiaro del M useo C ivico di C astello U rsino Ritornano fruibili al Castello Ursino i tesori del-

no donati alla città di Catania da Giovan Bat-

con le sue composizioni religiose, con il suo

la prestigiosa collezione “Finocchiaro”, ritenuta

tista Finocchiaro, mecenate e cultore d’arte.

senso mistico di pietà e commozione. Il Novelli,

dagli studiosi, insieme alle collezioni “Biscari e

Una raccolta fatta di pensiero e di profonda

si annovera tra i più rappresentativi del perio-

Benedettini”, tra le più influenti e pregiate della

e appassionata vocazione per l’arte, dove si

do. Le sue tele mostrano il potente contenuto

nostra regione. Dopo “Bellezza firmata, Bellezza

configurano inoltre le peculiarità specifiche

emozionale e pietistico, l’intensità drammati-

ignota”, mostra che due anni fa servì innanzi-

cui propendeva il collezionismo ottocentesco

ca dei santi,dei martiri, episodi miracolosi ed

tutto, a ristabilire la giusta visibilità, rendendo

fatto non solo di passione, ma anche dal de-

ascetici, indotti dall’arte figurativa barocca,

finalmente testimonianza ai contenuti e al valore

siderio di investire cospicue somme di denaro.

frutto della reazione alla Riforma protestante.

storico delle opere custodite all’interno del mu-

I temi religiosi, sociali e storici, l’apprezzabile

Anche i temi del classicismo ottocentesco,

seo civico cittadino, la Pinacoteca di Castello

ritrattistica e le raffigurazioni del paesaggio re-

come tradizione in tutta la pittura italiana,

Ursino ritorna fruibile con 52 dipinti, superstiti,

ale - di tipo urbano o agreste - sono affrontati

spaziano da quella di genere, a quella mitolo-

della surrichiamata collezione, metà dei quali

da nomi come Polidoro da Caravaggio, Simone

gica, a quella di tematica sociale, rilevando le

assolutamente inediti. Organizzata dalla So-

de Wobreck, Matthias Stomer, Pietro Novelli,

sofferenze dei più diseredati, e dei bisogni del

printendenza per i Beni Culturali e Ambientali

Giacomo Lo Verde, Mattia Preti, Gaspare Se-

popolo, mettendo in luce gli aspetti di una uma-

di Catania con il sostegno dell’Assessorato Re-

renarlo e Giuseppe Patania. Dal tardo barocco,

nità trepidante in cerca dell’introvabile felicità.

gionale ai Beni Culturali in collaborazione con il

con le sue emozioni tattili e visivi, ricordiamo

Pina Mazzaglia

Comune di Catania, la mostra, visitabile fino al

che anche molti artisti meridionali e isolani,

21 marzo è curata da Luisa Paladino.

sedotti dal nuovo stile, diedero vita a compo-

L’antica raccolta si avvaleva di 123 pezzi,

sizioni vitali, ricche di pathos e di movimento.

che nel 1826, con atto testamentario, furo-

Ne è un esempio il monrealese Pietro Novelli

a destra Autore meridionale Rebecca al pozzo

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recensioni gli eventi visti da noi

Metà della vit à H ä lfte des lebens

Zelle Arte Contemporanea di Palermo, ospita fino al 27 febbraio, le opere di Antonella Anselmo e Wolfgang Pavlik. Si tratta di una doppia personale che vede la luce grazie alla collaborazione con Art United, spazio espositivo attivo da diversi anni a Vienna. I piccoli libri di Antonella Anselmo ci danno la rara possibilità di interagire con l’opera d’arte: possiamo prender in mano questi album di carta ecologica, che raccolgono brani di vita, di ricostruzione del tempo e delle emozioni, dei giorni e delle notti. E come in un rito collettivo tutti i presenti si sentono invitati a scoprire le immagini disegnate e quelle che compongono i collage per provare a intuire i perché di quelle selezioni o il legame con il tempo della composizione, rivelato solo sfogliando l’ultima pagina. Il rito si chiude posando il tesoretto che viene collocato nuovamente accanto agli altri, ma in un nuovo punto del piano su cui era riposto: punto singolo e irripetibile, che viene mosso nello spazio, da mani sempre diverse per trovare sempre nuova collocazione. Le opere di Wolfgang Pavlik a una prima lettura visiva sembrano non dire molto. Lasciano quasi delusi, a confronto della immediatezza del linguaggio della Anselmo, che coinvolge la vista con le immagini, il tatto mentre sfogliamo le pagine e l’udito quando la pagine si separano dalla seguente per appoggiarsi alla precedente, le une sulle altre. Le immagini del video e dei quadri di Wolfgang Pavlik arrivano più lentamente, quando pensi che sia finito, nel momento in cui credi che non ci sia nulla. In quel momento ti accorgi che non potendo vedere oltre il pannello monocromatico, stai giocando e pensando: stai lavorando al servizio dell’autore senza che lui te

lo abbia chiesto direttamente. E sei anche tu parte di quel dialogo da cui ti sentivi escluso. Cosa succede? Chi c’è dietro il pannello? Mi guarda? Mi cerca come io cerco lui? Guardare per scoprire di non poter vedere e restare a immaginare, per dare vita a quei pensieri che si celano al mondo, ma non ai diari personali. Il dialogo tra le opere esposte è un dolce affresco di vita di coppia, in cui da una parte si esalta l’importanza della narrazione del proprio vissuto, delle cose dette o fatte o dall’altro lato si lascia al compagno o alla compagna la possibilità di immaginare, per stuzzicare la curiosità e non lasciare che tutto sia detto o visto e conservare lo spazio del nuovo per alimentare la fiamma del focolare domestico, affinché sia sempre viva la passione per la vita. Andrea Lombardo

In alto Antonella Anselmo, Selfportrait verde (2009) acrilico su tela, cm 24x39 (particolare) A destra Wolfgang Pavlik, Jung boy seated (2002) olio su carta, cm 30x20

Il bello è sostenibile. Coltivalo ogni giorno.

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interviste a tu per tu con i protagonisti dell’arte

DAVIDE BRAMANTE Davide Bramante (Siracusa 1970) divora città con fame bulimica: come un viaggiatore insaziabile spazia da un continente all’altro ingoiando porzioni di cielo, angoli di piazze, facciate di palazzi. Un esercizio visivo, costante e ossessivo, condotto attraverso l’obiettivo della sua macchina fotografica. New York, Pechino, Il Cairo, Madrid, Napoli. Luoghi attraversati da scatti simultanei, spazi urbani eterogenei che rivelano similitudini in un sottile gioco di corrispondenze e geometrie. Linee e colori, vuoti e pieni si incastrano e si sovrappongono celando o spogliando identità urbane. Il fotografo siracusano sceglie di smarrirsi nella vertigine delle sequenze, di immobilizzare frammenti di polis, costruendo la sua visione. Frame su frame. Scatto su scatto. Le metropoli, così scandagliate, masticate, vissute, si susseguono come singoli episodi di un itinerario errante, snocciolate tra le pieghe di un atlante indefinito e personale. La mostra “Roccaforte” riassume complessivamente il lavoro poetico di Bramante attraverso diciotto grandi opere fotografiche e un’installazione di sette lightboxes dai vari formati. Curata da Raffaella Morra e Loredana Troise la personale è allestita, fino al 5 marzo 2010, alla Fondazione Morra di Napoli. Abbiamo chiesto all’artista di illustrarci questo nuovo progetto espositivo.

Loredana Troise, una delle due curatrici

La mia vita si è arricchita con l’arrivo di

mi credere che la crisi economica se non è

della mostra, scrive che “le metropoli del

Mirea che adesso ha 20 mesi, concepita

ancora del tutto terminata di certo è molto

nostro tempo non sono intenzionali ma

a Miami. Assieme a Leandro sono le mie

lontana. Oggi partecipare a fiere come Arte-

spontanee, tratteggiate. Diventa – qual-

opere migliori in tutti i sensi e, se prima

fiera Bologna, Art Basel, Frieze London, Art

cuna – un’intima roccaforte sospesa,

mi muovevo, viaggiavo per l’arte adesso

Basel Miami e Sh Contemporary Shanghai

un’ideale fortezza di riferimento, luogo

viaggio per la conoscenza che desidero tra-

è forse più importante che partecipare a mi-

privilegiato d’accoglienza”.

smettere ai miei figli. Ho cercato sempre di

gliaia di mostre. Giancarlo Politi direbbe…

Parlaci della tua “roccaforte”.

vivere all’altezza dei miei sogni, spesso vi

“si tocca subito il polso della situazione e si

Per me Napoli è roccaforte, ma non solo.

sono riuscito.

va al cuore del sistema dell’arte che conta!”.

anche una mente libera, veloce, chiara,

34a edizione di Arte Fiera Art First. Tu eri

Su cosa stai lavorando ora? Progetti pre-

consapevole dei propri limiti e delle proprie

presente alla fiera internazionale d’arte

senti e futuri.

ricchezze.

contemporanea di Bologna con Poggiali

Sto lavorando alla realizzazione di una mo-

è roccaforte anche un pensiero forte, ma

& Forconi. Che “aria” hai respirato? Che

stra personale a Shanghai in una prestigio-

Nel 2006 avevo già avuto modo di inter-

impressioni hai avuto di questa edizione.

sa galleria cinese. Si inaugurerà il prossi-

vistarti. In quel periodo stavi preparan-

Che dire, più che positiva! La fiera di Bolo-

mo 2 giugno e nel frattempo farò un altro

do una grande personale, “Around the

gna in Italia è da sempre la più desiderata e

“giro” a Pechino e Hong Kong, poi andrò

world” alla Galleria Poggiali & Forconi di

ambita sia dai galleristi sia dagli artisti. Ogni

per la decima volta a New York sia per una

Firenze, curata da Lorand Hegyi. Cosa è

anno migliaia di gallerie provano ad esser

mostra personale negli Hampton sia per

cambiato in questi quattro anni nella tua

ammesse e per quelle duecento che vi rie-

realizzare una nuova serie fotografica che

ricerca e nella tua vita d’artista?

scono è una ricchezza per loro e soprattutto

mostrerò nel 2011 in spazi pubblici in Italia

Le cose non cambiano ma si evolvono, gra-

per gli artisti che rappresentano. In questa

e all’estero.

zie a Dio in maniera più che positiva, ho allar-

edizione ho visto una immensa partecipa-

gato come spesso cerco, i miei orizzonti…

zione del pubblico, questo non può che far-

bio Davide Bramante (1970) è nato a Siracusa dove di recente è tornato a vivere dopo tredici anni trascorsi tra Torino, Roma, Bologna, Milano e New York. Dal 1991 realizza video, installazioni e fotografie. Diplomatosi all’Accademia Albertina (Torino) e all’Accademia Fidia (Cosenza), è stato visiting artist alla Franklin Furnace Foundation (New York) e ha esposto con mostre personali a Napoli, Roma, Pescara, Modica, Firenze, Isernia, Milano, Catania, Palermo, Bologna, Il Cairo, Lisbona e Amsterdam. Tra le fiere d’arte internazionali, ha partecipato a diverse edizioni di Art Basel, Art Cologne, Artissima, MiArt, Artefiera, Art Verona, ARCO, FIAC, Palm Beach 3, Paris Photo e Scope. In Italia è rappresentato da E-M ARTS / Fondazione Morra (Napoli), Studio la Città (Verona), Poggiali & Forconi (Firenze); per progetti speciali Laveronica (Modica). All’estero da Gaia Gallery (Ginevra), Art Lounge (Lisbona), RVS fine arts (Southampton NY) e Fu Xin (Shanghai).

Vanessa Viscogliosi

in alto a sinistra Davide Bramante, Shanghai Celestiale (2007) stampa da pellicola fotografica sotto plexiglass cm 130x180 E-M Arts in basso a sinistra Davide Bramante, Roccaforte Napoli (2009) stampa da pellicola fotografica sotto plexiglass con cornice in ferro cm 150x200 E-M Arts

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SPAZI APERTI estetiche, opinioni e riflessioni sul contemporaneo

Q U I FU ORI. IB R ID AZ IO N I ESTETICH E

La storia dell’A rte e il tiro con l’arco

#10. Il contagio tra arte e critica

#10. Bisogna che l’arciere, pur operando, diventi un immobile centro

La replica mimetica dello spettatore nei confronti dell’opera d’arte è una funzione della ricezione estetica dell’esternalità dell’opera. La mostrazione dell’opera è, infatti, ineludibile; la deissi della nostra rubrica “qui fuori” funge da formula per l’esposizione radicale dell’arte. In questa cornice estetico - visiva, la critica è una forma particolare dell’osservare estetico. Nella critica, nel discernimento della funzione dell’arte capace di tradurne gli sproni e traslitterarli in nuovi significati, risiede la possibilità di comunicare l’operare artistico alla comunità degli spettatori. Ma questa comunicazione non può avvenire unicamente traducendo la visione in giudizio. Il critico prova a intaccare il monolite artistico avvitandolo al perno del concetto. Le difficoltà di traduzione dall’immagine al concetto sono, tuttavia, smisurate. Innanzitutto, il gusto personale del critico si frappone e interferisce con la visione. Il rifiuto estetico come anche l’adulazione incondizionata dell’opera (o, peggio, dell’artista) staziona nella testa del critico anziché nell’opera. Di conseguenza, la critica è spesso deviata dall’autoreferenzialità dell’osservatore e dai suoi schemi concettuali. Un’ipotesi di critica, certo radicale, risiederebbe invece nell’idealtipo di un critico spettatoriale capace di abbracciare il senso dell’opera d’arte oltre l’emozione visiva, ma anche oltre la critica, cioè, al di là dell’attribuzione di un “valore” cogente all’equivocità artistica. Si tratterebbe allora di congegnare un’opera di critica altrettanto potente dell’opera arte. Pasolini in Empirismo eretico ne lascia una traccia: «“Spettatore”. Lo spettatore, per l’autore, non è che un altro autore[…]. Se dunque parliamo di opere di autore, dobbiamo di conseguenza parlare del rapporto tra autore e destinatario come un drammatico rapporto tra singolo e singolo democraticamente pari. Lo spettatore non è colui che non comprende, che si scandalizza, che odia, che ride; lo spettatore è colui che comprende, che simpatizza, che ama, che si appassiona. Tale spettatore è altrettanto scandaloso che l’autore: ambedue infrangono l’ordine della conservazione che chiede o il silenzio o il rapporto in un linguaggio comune e medio». Chiara Tinnirello

Non solo se ne era invaghito ma aveva compreso che ella sarebbe diventata il suo talismano. La piccola Marilyn che danza gli indica la strada, apre la porta grande-pesante-tarlatainaccessibile che lo aveva fatto sentire non adeguato ed escluso dal mondo che pulsava al suo interno. è lei che gli consente di iniziare finalmente il suo viaggio dentro di sé per riappropriarsi di tutte le sue emozioni risvegliando i suoi pensieri da quel torpore congelante cui erano stati costretti. Così quando la porta svela un mondo fatto di domande più che di risposte 1 egli ha ormai compreso che può percorrerlo procedendo in più direzioni, discutendo con se stesso e interrogandosi; ogni opera è una forma compiuta che lui può scomporre e ricomporre seguendo il filo delle sue ragioni e dei suoi umori, cercando di ricostruire che cosa il suo autore realmente volesse significare e/o indagandola come rivestimento di un senso diverso. Il senso dell’arte o, forse meglio, i sensi nell’arte. Le opere – si dice – in fondo sono come le persone: segreti assoluti e per Leibniz ineffabili. Chi/cosa sono veramente? Pensano veramente quello che dicono/mostrano? Sa – e non se ne meraviglia – che in questo confronto non si avrà una risposta/verità definitiva né si potrebbe d’altronde pretendere una intesa immediata o oggettiva: solo una crescente approssimazione. Ricordi scolastico-geometrici gli riportano alla memoria il corteggiamento infinito (asintotico) della curva che sfiora la retta senza mai poter coincidere con essa. Nella sua libertà riconquistata ripercorre lo spazio di tempo nel quale ha pensato-sentito-sofferto-detto-scritto e che ora rivive come esperienza diversa: spazio vero inquieto; spazio mentale effimero; più o meno coerente e armonico, chiaro, gradevole e respirabile a volte pesante e irrespirabile ma suo, e nuovamente luogo. Un accumulo di pensieri riemerge e galleggia: respira di nuovo aria di sentimenti e di idee. Per la dottrina zen la conoscenza tecnica non basta ma va superata così che l’appreso diventi un’arte inappresa: il tiro con l’arco è la lotta dell’arciere con se stesso. Ricorda e accoglie senza riserve l’ invito esplicito ed autorevole di Matisse: – Non si tratta che di canalizzare lo spirito dello spettatore in modo che egli si appoggi sul quadro ma possa pensare a tutt’altra cosa che all’oggetto particolare che noi abbiamo voluto dipingere –. Noi non guardiamo mai una cosa soltanto – pensa – ciò che guardiamo è sempre il rapporto tra noi e le cose. Guardare è un atto di scelta, è un agire: la nostra visione è mobile e costantemente attiva. Ogni interprete o, in senso più generico ogni lettore dell’arte e della cultura ha una sua storia personale, ambito inespresso di ricordi e di attese che dormono nel corpo

Chiara Tinnirello è dottoranda in Scienze politiche, storiche e filosofico-simboliche presso l’università degli studi di Messina. Ha svolto attività di insegnamento e coordinato iniziative editoriali. Si occupa di estetica, filosofia politica e filosofia contemporea. è possibile contattarla all’indirizzo: chiara_tinnirello@hotmail.it giuseppina.radice@email.it è docente di Storia dell’Arte presso l’ABA di Catania. Svolge attività di critico d’arte. Ama l’ascolto. Ha imparato a raccontare storie. Ha imparato a scegliere i suoi compagni di viaggio. È abbastanza alienata. Si esercita quotidianamente nella jonglerie con tutto ciò che la vita le offre. Sta imparando a volare. Ogni tanto si perde. Abita e ama un’isola. Vive luoghi e non luoghi. Ha imparato a gestire i suoi spazi e i suoi tempi. Giuseppe Frazzetto, critico d’arte, insegna Storia dell’arte contemporanea e varie discipline connesse allo studio dei nuovi media. Da alcuni anni si dedica a ricerche su tematiche di frontiera relative al “terzo stato dell’arte”, ai social network, ai videogiochi. Stayintouch: giuseppefrazzetto@e-mmaginale.com

L’archivio delle rubriche di Spazi Aperti è disponibile sul portale www.tribenet.it

e nell’anima, e con questa guarda il mondo (e l’arte) da una propria irriducibile angolazione. Ma in questo guardare non deve mancare il ri/guardo. Scopre la produttività del fra/intendere, si ri-conosce e ritrova nella sua memoria anche il suo nome – Napise di Ceragiup – di giovane viaggiatore-osservatore-pensatore-esploratore inesperto e ingenuo ma – a quel tempo – ancora esente, potenzialmente, da qualunque limite. Ri-crea la sua prospettiva interna e spazializza – ricreandola – la sua mente: – io mi libero da oggi e per sempre dall’immobilità umana , io sono in continuo movimento, io mi avvicino e mi allontano dagli oggetti striscio sotto di essi, vi monto sopra, io mi muovo fianco a fianco col muso di un cavallo in corsa, io irrompo a piena velocità , nella folla, io corro davanti ai soldati in corsa, io mi lascio cadere sul dorso, io mi levo in volo con gli aeroplani, precipito e risalgo in volo con corpi che precipitano e risalgono. 2 Per la sapienza popolare siciliana la sintesi è chiarificatrice: spara a ccu visti e ‘nsetta a ccu non visti. E così l’arciere colpì se stesso. (Fine) Giuseppina Radice 1 2

Pontormo, Storie di Giuseppe: Giuseppe in Egitto (particolare). Vertov, L’occhio della rivoluzione: scritti dal 1922 al 1942, Mazzotta Ed. Milano 1975

Tante provocazioni nell’arte hanno lo scopo di mettere in discussione i preconcetti. Ecco perché non si deve mai parlare di inutile provocazione. Inutile è, piuttosto, l’opera che non provoca niente.

Going (digital) native. Un’ipotesi su Avatar* Non è un segreto: Avatar è stupefacente, e allo stesso tempo la favola che racconta è scipita. Moltissimi spettatori sono rimasti così delusi da non rendersi nemmeno conto della sofisticata tramatura di immagini che venivano proposte sullo schermo, in 3D o no; in particolare, sono rimasti perfino disgustati gli spettatori non avvezzi a fantascienza e fantasy. Qui, beninteso, si percepisce una difficoltà non trascurabile: come mai tante persone “aliene” (è il caso di dirlo) rispetto a quei generi narrativi si sono assoggettate al fastidio di vedere il film? Per la pubblicità invadente e pervasiva? Per lo hype planetario? Certo. Tuttavia, si sa, la pubblicità ha una soglia di effetto, e oltre tutto raggiunge solo in termini più o meno selettivi il suo target. Lo hype non basta, da solo, a spiegare il fenomeno Avatar. Inoltre non ha funzionato l’antidoto allo hype, cioè il passaparola negativo. Come spiegarlo? Supponendo che in questo caso lo hype abbia oltrepassato a sua volta una soglia critica? Oppure ipotizzando che Avatar, pur se deludente, abbia in sé qualcosa di significativo? Dirò qualcosa su questa ipotesi. Per sviluppare l’argomento dovrò mettere in dubbio qualche argomento di solito presente nella montagna di carta e byte contenente analisi, riflessioni & chiacchiere sul film. È un film “ecologista”? Panteista? Può darsi. Anzi: no. No, a meno di non intendere la “ecologia” tematizzata in un modo specifico, come dirò tra qualche istante. Avatar è stato facilmente inserito in un filone di certo non trascurabile: si tratta del genere going native, di cui possono ricordarsi

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esempi di gran successo, come Un uomo chiamato cavallo e, ovviamente, Balla coi lupi. La logica di tale genere è semplice: un “civilizzato”, costretto a convivere con una popolazione “selvaggia”, a poco a poco si rende conto che i suoi “valori” sono relativi e perfino falsi, e di conseguenza destruttura la propria appartenenza convertendosi alle abitudini di quella popolazione che finisce con l’apparirgli come la portatrice della vera “civiltà”. Non c’è dubbio che lo svolgimento narrativo di Avatar sia perfettamente inserito in queste movenze; tanto inserito da apparire del tutto prevedibile. Ma qui si presenta un interrogativo: quale sarebbe la modalità d’esistenza alternativa metaforizzata dall’adesione al “pensiero selvaggio” di questi nativi alieni? Per quanto ne so, i moltissimi interpreti non si sono posti la domanda, o hanno dato una risposta ambientalista e/o vagamente new age. La vita alternativa a cui il marine si converte coinciderebbe con vecchie parole d’ordine hippy, o qualcosa del genere. Ma appunto, vecchie parole d’ordine. A quale idea anticonsumistica ed ecologista diffusa e “forte” farebbe riferimento, il film, di questi tempi? Del resto, dati i tempi, sembra assolutamente da escludere che il sottotesto metaforico del film possa essere letto come un invito ad un loving the aliens (come cantava Bowie). Consideriamo allora qualche dettaglio rilevante, sebbene forse non adeguatamente sottolineato. Intanto: cos’è l’avatar di cui fa uso il marine? Quell’essere ha una strana caratteristica. Se l’umano che lo controlla “torna in sé”, staccando il col-

legamento, l’avatar si accascia. In altri termini, tra l’umano e il suo avatar c’è un dislivello gerarchico incolmabile. Non c’è fusione, come nel caso del rapporto fra i cacciatori e le loro cavalcature volanti o come a quanto sembra avviene (una sequenza autocensurata pare lo esibisca) durante i congiungimenti sessuali. Non c’è fusione, c’è controllo. Come mai? Cioè, che creatura è, in effetti, l’avatar? Un corpo senza cervello? Può darsi. Ma quanto ci dice il sottotesto è altro. Ce lo dice con un’evidenza occultante da Lettera Rubata: l’avatar è davvero un avatar, ovvero è il perfetto analogo del personaggio di un videogioco. (Io definisco usualmente “toon” l’avatar, o character, o char, che si guida in un videogioco; ma qui sto al gioco, e lo chiamo appunto avatar). Così come accade all’avatar di un videogioco, l’avatar alieno senza cervello e/o senz’anima non “esiste” se non quando siamo collegati a lui. Che l’avatar sia un avatar è confermato dalle reazioni del marine, del tutto simili, nel bene e nel male, a quelle d’un appassionato di videogiochi on line e/o di social network. Apparirà chiara, a questo punto, una possibile spiegazione unitaria delle due o tre domande che ci siamo poste. In sintesi, dirò che l’avatar del film, così come qualunque avatar d’un qualunque gioco, è l’interfaccia mentale e pratica con il cosiddetto “ambiente di gioco” (o “mondo di gioco”, addirittura); di più, quell’avatar somiglia anche a interfacce più sfuggenti, ad esempio agli account su Facebook o su LinkedIn. In ogni caso si tratta di interfacce che pongono il Singolo in un’interazione (spesso

futile e persino fuorviante, certo; ma pur sempre un’interazione) con un’intera rete di relazioni. Rete di reti, anzi: relazioni con altri singoli, con oggetti, con notizie emozioni infotainment e chi più ne ha più ne dica, relazioni a cui non ci può sottrarre, ma che già formano il nostro mondo. Il pianeta degli alieni è del tutto connesso, e i “nativi” sanno come sopravvivere in quell’ambiente, connettendosi a loro volta. Da questo punto di vista la metafora di Avatar appare fin troppo chiara, e però a molti invisibile. La vicenda del marine è un going native. Ma di quali nativi si tratta, in effetti? Nativi digitali? Il marine è un “migrante digitale”? Il pianeta connesso, affascinante e ostile è il nostro? Giudicate voi. Tuttavia, chissà quanti spettatori hanno riconosciuto nella vicenda del marine che diventa blu il paradigma del proprio dedicarsi (anche) ad un’esistenza e-mmaginale. E tuttavia, se tanti alieni alla fantascienza si sono sentiti irresistibilmente attratti da questa storia in apparenza così sciocca, è forse perché oscuramente hanno avvertito che il pianeta alieno di cui si parla non è solo una favola prevedibile, ma assomiglia al Pianeta Proibito di un’altra epoca? Quel Pianeta Proibito materializzava gli spettri della cattiva coscienza consumistica e oggettuale; questo pianeta visualizza l’affascinante e pericoloso che avvolge il nostro “inconscio tecnologico”? Giuseppe Frazzetto * il testo è leggibile anche sulla rivista on line www.e-mmaginale.com


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ARTE e ARCHITETTURA Villa Romana del Casale: gioiello da tutelare ma DA reSTITUIRE al pubblico

La luce può divenire un nemico del-

tra gli specialisti del settore a se-

legno e finiture in rame e riprodu-

sulla base delle dichiarazioni rese

la bellezza. Almeno quando ne corrode

guito del piano di intervento con-

cendo i volumi delle stanze. “Opaca,

(e riportate) lo scorso 22 gennaio

la brillantezza e lo stesso connet-

servativo e di restauro definito nel

coibente e a taglio termico; deve evi-

da Vittorio Sgarbi - alto commissario

tivo. è questo il caso della Villa

2003, dopo le indagini sul generale

tare luce e calore”. Così dovrà esse-

della Villa Romana del Casale.

Romana del Casale di Piazza Armerina

degrado constatato e lamentato anche

re la nuova copertura, secondo quanto

Ma il restauro della Villa del Casale

(Enna), dal 1997 sotto l’ala protet-

dai visitatori nell’ultimo decennio.

espresso dallo stesso Guido Meli du-

riguarda anche il proprio contesto:

trice dell’Unesco, che l’ha dichiara-

Gravi, per le indagini, le condizioni

rante la conferenza “Restaurare, che

sorveglianza, servizi, museo in loco

ta patrimonio dell’umanità. Un tito-

della struttura a causa di un sistema

peccato!”, tenuta lo scorso 22 genna-

per i reperti. La parola e l’input

lo che da solo sancisce la rilevanza

non adeguato alla conservazione.

io presso la sede dell’Ordine degli

passano ora ai visitatori, che po-

storico-artistica del complesso mo-

Da qui, la querelle si è spostata sul

Architetti PPC di Catania, promotore

tranno accedere alla Villa mentre i

numentale rinvenuto negli scavi av-

delicato terreno delle scelte archi-

dell’incontro in seno ad una serie di

lavori

viati dal 1929 in località Casale,

tettoniche e museografiche. Tra chi

iniziative per stimolare il dibattito

copertura e posa della nuova procede-

mobilitando per la sua tutela.

voleva

anche

della categoria, che sul tema del-

ranno a sezioni. Lucia Russo

Al

estendere

il

restauro

centro di un grande insediamento ul-

alle

intervenire

la Villa ha avuto seguito lo scorso

timato nel

IV secolo DC, la Villa è

pur mantenendo quanto realizzato in

29 gennaio ad Enna, nell’ambito del

uno dei più lussuosi esempi residen-

ferro e plexigas negli anni ‘60 da

seminario dal titolo “Per Franco Mi-

ziali

del grande latifondo senatorio

Marco Minissi, grande nome della mu-

nissi e il Restauro Archeologico In

in Sicilia, particolarmente degno di

seografia, e chi proponeva altre so-

Sicilia”, organizzato dall’Università

nota per ricchezza, varietà e qualità

luzioni. Ha avuto la meglio (non senza

degli Studi di Enna KORE.

dei mosaici che decorano quasi ogni

critiche ed opposizioni) l’architetto

Gli interventi sulla Villa si auspi-

stanza dei

4.100 mq. di superficie,

Guido Meli, direttore del Centro di

ca siano ultimati nei prossimi mesi.

ritenuti i più belli del mondo tra

Restauro della Regione Siciliana, il

L’accesso

quanti ancora in situ.

cui progetto, completato il consoli-

tenuto nei fine settimana e festivi

Giusto la protezione dei decori pavi-

damento dei mosaici ridotti a pezzi,

fino a tutto marzo per divenire gior-

mentali della Villa ha costituito il

prevede

di demolire le preesistenti

naliero dal prossimo aprile. Lo af-

punto nevralgico del dibattito nato

pareti e coperture, ricostruendole in

ferma il sito ufficiale della Villa,

coperture,

Stefano Cumia, Fill in the gap, olio su tela, 90x110 (2010)

l ’ Aria del continente

Tra il buio e la luce: da Palermo in mostra a Milano Federico Lupo e Stefano Cumia di Paolo Valentino

quindi

C’è il buio, c’è l’agguato, c’è la morte nella piccola mostra che Federico Lupo propone a Milano, promossa dall’associazione culturale Arsprima di Lecco, presso una filiale della Banca Nazionale del Lavoro a pochi passi dalla Pinacoteca di Brera. Il palermitano classe 1984, prendendo a prestito il suo stesso cognome, sceglie proprio un lupo – il lupo “cattivo” delle fiabe, il trasformista, quello che divora le età della vita – tra i personaggi dell’installazione intitolata “La prima neve”: un lupo in scultura (nella foto al centro) che, con le fauci spalancate, aspetta di annientare le sue vittime di sempre: un cervo, ritratto con il sapore tutto retrò dei quadri di caccia adatti ai camini dei grandi saloni; un bambino con il volto semiliquefatto, l’infanzia che scolora, che si perde; e un anziano uomo, simbolo malinconico dell’arrivo della propria ora. Tutte figure, queste, inserite in piccoli dipinti a olio su carta su sfondo completamento nero. Sempre agli anziani – come in una sorta di piccolo cimitero macabro – è dedicata la parte posta al centro dell’installa-

dei

visitatori

sarà

di

smontaggio

della

vecchia

man-

zione: tre quadri a olio di piccole dimensioni. E allo stesso modo sono sempre le vittime le protagoniste della terza e ultima sezione de “La prima neve”, tra cui un topo colpito dalla luce di un riflettore, come preso in trappola e un bambino rinchiuso in una teca di vetro (la trappola che ritorna), con la guancia rigata da una goccia di sangue rosso.

Ben diverse – sicuramente più luminose – sono le atmosfere della pittura di Stefano Cumia, anche lui palermitano, anche lui giovanissimo – classe 1980 –, in mostra allo Studio d’arte Cannaviello di Milano. Una mostra molto singolare questa “Lateralus”, in tandem con la cagliaritana – e quindi comunque

isolana – Silvia Idili: una mostra che vuole indagare i percorsi del cosiddetto “pensiero laterale”, l’approccio, cioè, indiretto alla risoluzione dei problemi. Per Cumia il “lateralus” è il mondo dell’infanzia, dei frammenti e dei rottami che sono alla base della costruzione di un mondo diverso, fatto di colori psichedelici, acquosi e di personaggi evanescenti quanto concreti. Dai ragazzi che fumano le loro sigarette in un’atmosfera post Sessantotto, ponendo in prima linea i propri sentimenti – l’odio, l’amore – ai bambini che vagheggiano case altre – sugli alberi? case giocattolo? scivoli e altalene? –, non certo le costruzioni, simmetriche e regolari, del mondo contemporaneo in cui si ritrovano a vivere. Ma ecco che il pensiero laterale emerge anche nella capacità di “aprire” il quadro a inserti stranianti, fatti di colori acidi e forme geometriche, simil-pubblicitarie, che irrompono nella rappresentazione figurativa con la forza di uno shock. La luce, qui, colpisce proprio come un’intuizione, al di fuori – ed ecco il “lateralus” – del pensiero logico.

tribe art _ 1 1


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R A N D O M > L I D I A T R O P E A ( C ATA N I A , 1 9 7 4 )

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ECODESIGN 1. come ti riciclo il “rifiuto” elettronico

2. come ti riciclo il rotolo della carta igienica

3. come ti riciclo il tappo di sughero

Vi siete mai chiesti dove finiscono i rifiuti elettronici? Molti componenti

L’operazione del giapponese Yuken Teruya (Okinawa, 1973) va oltre la

In Italia circolano ogni anno oltre 5.000 tonnellate di sughero pari a un

dei computer, degli elettrodomestici e delle vecchie Tv finiscono in Afri-

semplice idea del riciclo. Le installazioni di Corner Forest o Rain Forest

miliardo di tappi immessi al consumo. Riciclarli è quindi un dovere. Ca-

ca, Vietnam, India o Cina, gettati in enormi discariche a cielo aperto che

sono poetici paesaggi dal sapore zen e politicamente impegnati. L’arti-

ratteristiche indiscusse del sughero riciclato sono la flessibilità e la resi-

avvelenano, non solo l’ambiente, ma anche i bambini a causa dell’alta

sta sintetizza sia il miracolo dell’esistenza e il suo ripetersi incessante,

stenza. Per questo motivo è entrato a pieno titolo nel mondo dell’arte e

concentrazione di mercurio, cadmio, piombo.

sia la propria posizione contro lo sfruttamento delle risorse naturali e

del design, come testimoniano alcuni progetti, dalla Cork Chair di Jasper

Solo un esempio: smaltire correttamente un vecchio monitor CRT in Ger-

il consumismo. La materia plasmata ritorna inevitabilmente alla sua

Morrison alle sperimentazioni del designer americano Daniel Michalik.

mania costa circa € 3,50, spedirlo in Ghana appena € 1,50. Inutile dire

origine: Teruya riconsegna così alla natura ciò che le è stato tolto.

Oltre al classico riciclo è possibile creare, con un po’ di impegno, personali oggetti di arredamento, come la poltrona che vi proponiamo nella foto. Non

quale soluzione venga preferita... Ecco allora l’idea non solo ecologia ma socialmente utile: trasformare l’e-waste in accessori e monili vari.

www.yukenteruyastudio.com

sappiamo chi l’ha prodotta ma il risultato finale è davvero interessante.

artist ’ s studio > F A B I O s A L A F I A ( G ra M michele , ct , 1 9 7 9 )

Vuoi partecipare? Ecco quello che devi fare: #1 STEP > visita gli ARTIST’S STUDIO su www.tribenet.it #2 STEP > invia le foto del TUO studio a redazione@tribeart.it

1 2 _ tribe art


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idee & curiosit à dal web Tutto ha inizio nel 2004 nella fredda Svezia. Un gruppo di amici legati dalla passione per le T-shirt, la comunicazione e l’illustrazione decidono di mixare questi ingredienti in un progetto che da lì a poco si sarebbe diffuso in oltre 50 paesi. Nasce così T-post, il primo “magazine indossabile”. La loro filosofia è molto chiara: legare alla creatività una riflessione sui fatti più o meno importanti del mondo istigando, parallelamente, alla conoscenza e al dibattito. Il tutto con un meccanismo molto semplice: sul fronte della maglietta l’illustrazione, sul retro

la notizia. Ogni numero della rivista - pubblicato ogni 6 settimane e venduto esclusivamente tramite abbonamento - viene affidato a un designer diverso. Il primo numero del 2010 (nella foto a sinitra) è stato affigato a Marc Stromberg, 23 anni di Strömberg. Volete conoscere l’argomento? Andate sul sito o abbonatevi. Vi aspetta anche un divertente gioco... Vanessa Viscogliosi

< Collegamenti www.t-post.se

A ndrea D usio C aravaggio W hite A lbum

arte & L I B R I # 1 Maledetto. Trasgressivo. Folgorato dalla luce di

della sua epoca e ne dà una nuova lettura:

solo sulla realtà, l’autore mette a nudo la

Dio. A quattrocento anni dalla sua morte, cosa c’è

variano

attribuzioni,

verità dei suoi dipinti rivelandone l’essenza

ancora da dire su Caravaggio? Il mito si è mangiato

vengono proposti nuovi confronti con altre

scevra da sovrastrutture ideologiche e getta

l’artista. E lo stereotipo del genio tenebroso e

opere e nuovi contesti di lettura. Tra indagine

una luce inedita sulla figura del grande

violento ha offuscato il senso della sua opera.

sul campo e lettura critica. Tra Milano,

pittore

Caravaggio.

White

il

mutano

le

lombardo,

scardinando

certezze

e

dibattito,

Roma, Genova, Napoli, Malta, la Sicilia: un

luoghi comuni e consegnandoci il ritratto di

reportage che ci riconsegna un uomo di oggi,

un uomo che acquista così una dimensione nuova,

una rivoluzione, che ha cambiato per sempre la

raccontando per la prima volta, davvero, come

risultando

maniera di dipingere e il sistema dell’arte.

pensa e lavora un pittore. Come Caravaggio

tondo e non più soltanto il genio dannato e

Andrea

elimina tutto il superfluo per concentrarsi

violento dell’iconografia istituzionalizzata.

rimette

riapre

date,

ripartendo da zero, riscrivendo la storia di

Dusio

Album

le

Caravaggio

all’interno

finalmente

una

figura

a

tutto

#1 Autore Andrea Dusio Editore Cooper Pagine 236 Anno 2009 Costo € 25,00

arte dixit Quello che vorrei dipingere è la luce del sole sulla parete di una casa. Edward Hopper

arte & L I B R I # 2 F erretti . L’ arte della S cenografia Dopo l’Oscar che Dante Ferretti conquista per la seconda volta con Sweeney Todd di Tim Burton, Electa pubblica l’edizione aggiornata e ampliata del volume uscito nel 2004, Ferretti. L’arte della scenografia. Il libro comprende infatti i più recenti lavori come The Black Dalia di Brian De Palma con Scarlett Johansson a l’attesissimo Shutter Island, l’ultimo film di Martin Scorsese con Leopardo Di Caprio, nelle sale cinematografiche a febbraio 2010, di cui questo libro anticipa alcune immagini. I bozzetti, gli appunti di lavoro, gli scritti inediti, le immagini dei grandi film ai quali ha collaborato raccolti in un’unica opera, impreziosita dalla prefazione di Martin Scorsese, oltre che dalla lunga conversazione con Gabriele Lucci e dalle fotografie inedite di Gianni Berengo Gardin. Emerge il ritratto di un grande artista che ha materializzato i sogni e le visioni di autori come Pasolini, Fellini, Gilliam, Annaud, Minghella, Zeffirelli e Scorsese.

#2 Autore Gabriele Lucci Editore Electa Pagine 384 Anno 2009 Costo € 69,00

T-SHIRT CONTEST disegna la maglietta di tribe art! + TRIBE ART Dà spazio alla creatività e lancia il suo primo contest! L’obiettivo? 20 t-shirt d’artista! Cos’è un Contest? ll T-Shirt Contest è un concorso a tema rivolto a illustratori, grafici, designer e creativi in genere. I lavori prodotti dai partecipanti vengono pubblicati sul sito dell’evento e sottoposti ai commenti degli utenti. Il lavoro qualitativamente migliore vince il premio messo in palio. Il tema scelto da TRIBE ART per il suo pri-

+ mo T-Shirt Contest è “TRIBE ART”: gli artisti dovranno realizzare il proprio progetto ispirandosi al nostro mensile, all’arte, alla Sicilia.

Come partecipare?

La partecipazione è gratuita e aperta agli artisti dai 18 ai 35 anni, senza distinzioni di sesso o altra qualificazione. Ogni concorrente può partecipare con un massimo di due proposte. È consentita la partecipazione di gruppo. Dal 18 gennaio 2010 al 18 aprile 2010, tutti gli artisti potranno inviare i propri elaborati all’indirizzo contest@tribeart.it. Tra tutti i candidati che aderiranno al bando

verranno selezionati 20 artisti (i finalisti).

Cosa si vince?

Le opere create dai 20 artisti selezionati parteciperanno a un evento espositivo negli spazi di GATE21 a Catania. Per l’occasione sarà realizzato uno speciale/catalogo all’interno di TRIBE ART. I visitatori e gli utenti del web potranno votare il lavoro migliore tra i 20 in mostra. Il più votato sarà utilizzato per la copertina di TRIBE ART di Luglio/Agosto 2010.

informazioni www.tribeart.it/contest

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segnalazioni mostre in pillole

Claudio Arezzo di Trifiletti. LASCIARE IL PAESAGGIO LIBERO

Catania * 14 febbraio 2010 ore 9 > Casa Museo Sotto l’Etna (Viale Da Vinci 5) ore 11 > Nievski (Via Alessi 13) ore 16 > Gitto & Partners (Viale XX Settembre 28) ore 17 > Ma (Via Vela 8/9)

R i - compensati

Un’arte che va oltre le regole, dove la

ticamente modificati - i luoghi-scenario

perché la discoteca “Ma” diventerà tempio

creatività abbraccia la ragione nei suoi

dell’iniziativa. Alle 9.00 puntuali a “Casa

della musica classica: sette pianisti, allievi

più profondi significati; dove la logica

Museo sotto l’Etna” (ingresso libero su

del Maestro Giovanni Cultrera, suoneran-

si frantuma in frammenti di emozioni

prenotazione) per gustare i biscotti artisti-

no brani di Mozart, Musorgskij, Chopin,

quando i colori si riflettono nella realtà.

ci impastati dall’artista, che aprirà le porte

Liszt. E non solo.

è questa la strada che ha sempre percorso

della sua incredibile casa, dimora privata e

La singolare e inedita iniziativa nasce

Claudio Arezzo di Trifiletti: parlare con le

museo allo stesso tempo, dimensione in-

dall’inarrestabile urgenza creativa del suo

mani, guardare con il cuore, sentire con

tima ma condivisa, vita vissuta e costante

autore ma anche dalla straordinaria siner-

lo sguardo in una commistione dei sensi.

ricerca spirituale, luogo di fede, chiarifica-

gia delle aziende coinvolte nell’organizza-

È proprio in questo cammino che l’artista

trice e consolatoria.

zione dell’evento, fortemente convinte nella

ha deciso d’installare un sogno da condi-

Dalle 11 al Nievski, storico pub in cima

valorizzazione del bello e dell’arte e orgo-

videre con la città, attraverso una storia

alla storica scalinata Alessi, nel cuore del

gliose di prendere parte a un progetto che

che viene raccontata dai tantissimi partner

centro storico etneo, tra i murales dell’ar-

arricchisce la vita culturale della comunità.

che hanno voluto unirsi per patrocinare

tista, un aperitivo “no stop” farà da sfondo

Le opere di Claudio Arezzo di Trifiletti in-

un evento unico, per lavorare insieme con

all’esibizione di cantastorie.

ducono a lavorare sull’immaginazione, a

un solo obiettivo: “Lasciare il paesaggio

Alle 16.00, invece, lo studio legale “Git-

perdersi tra forme e colori, a trovare il co-

libero”. È con questi presupposti che il 14

to & Partners” permetterà ai visitatori di

raggio di sentire, divincolandosi dalle mor-

febbraio, il giorno di San Valentino, sarà

entrare nel mondo degli “Imprints”, le co-

se del ragionamento a ogni costo. La sua

festa tutto il giorno. Catania si accenderà

loratissime tele nate dall’energia di chi le

arte lascia che la bellezza si prenda i suoi

di arte e alcuni dei suoi ritrovi più noti di-

ha calpestate in giro per il mondo: veri e

tempi, che sono quelli della riflessione,

venteranno veri e propri spazi emozionali

propri esperimenti pittorici, corporei e me-

della ricerca interiore. Non ci sono barriere

in cui colori, musica e parole si contami-

tafisici allo stesso tempo.

e le sue forme espressive riempiono spa-

neranno per celebrare l’amore e la vita.

«Un corpo in movimento contiene vita»:

zio e tempo senza risolverli. L’occasione è

Dalle 9 alle 22 l’artista Claudio Arezzo di

con queste parole Claudio Arezzo di Tri-

grande. Quella di vivere un giorno magico,

Trifiletti inviterà tutti a intraprendere un

filetti spiega come le impronte lasciate dai

in cui la definizione di sé passa attraverso

viaggio espositivo attraverso le sue prime

passanti ne raccontano il peso vibrante,

il sentire. Quella di una città che affianca al

400 opere, un percorso che si arricchirà,

leggero o trattenuto. Diventano testimo-

grigio della sua pietra lavica il mondo co-

tappa dopo tappa, di altre forme espres-

nianza di vita. E infine, dalle 17 alle 22,

lorato di un suo artista. Contrasto visivo.

sive e che vedrà trasformati - anzi gene-

time out per il pop, la dance o la techno,

Armonia spirituale.

CAMERA CON SGUARDO

ANNEXIA

Dal 20 febbraio al 15 marzo 2010 la Galleria degli Archi di Comiso

La mostra fotografica al Palazzo Sant’Elia di Palermo, promossa dalla

Annexia non è il titolo di un evento ma il nome di un nuovo spazio a

(RG) ospiterà la personale di Salvo Catania Zingali (Tripoli, 1967), dal

Provincia regionale di Palermo, organizzata da Civita Sicilia da un pro-

Catania votato alla musica, all’arte e alla buona cucina.

titolo “Ri-compensato”, a cura di Andrea Guastella e Salvatore Schem-

getto di Incontri internazionali d’Arte e curata da Achille Bonito Oliva, è

Due gli eventi legati alle arti visive nel mese di febbraio: dal 5 al 19

bari. “Dalla strada” scrive Guastella in catalogo “sono tratte le figure

una collettiva ricchissima che conta 29 autori e 98 opere.

febbraio la collettiva “Martyrium Sanguinis” - con foto, proiezioni, dia-

che popolano i suoi quadri, ed è ancora dalla strada che egli recupera

Un lungo viaggio per immagini, dagli anni ’50 ad oggi, un excursus di

positive e quadri dei giovani artisti Elisa Abela, Vincenzo Drago, Mo-

gli scarti che fungono da base al suo lavoro: Salvo si serve infatti per

luoghi, facce, epoche, illuminazioni, pensieri e solitudini che, nella sua

nica Saso, Federica Italiano e Floriana Grasso - e la personale “Carte

dipingere di materiali di risulta, per lo più assi di grezzo compensa-

complessità e totalità, declina lo stile della fotografia italiana e delinea

pittoriche“ di Gabriella Martines, dal 20 al 27 febbraio.

to, da cui l’ironico titolo della mostra, che assembla incollandole l’una

una virtuosa comunione tra fotografia e arte riconosciuta a livello inter-

all’altra in modo da non celare le giunture. Suo interesse primario non

nazionale. In mostra opere di: Claudio Abate, Olivo Barbieri, Gabriele

è tanto ostentare la povertà del legno quanto il supporto nodoso, che

Basilico, Gianni Berengo Gardin, Antonio Biasucci, Lisetta Carmi, Elisa-

non è mai coperto da strati di colore ma è colore esso stesso. [...] Nei

betta Catalano, Mario Cresci, Luciano D’Alessandro, Franco Fontana,

cerchi e nelle venature delle tavole di Salvo, come all’interno dei suoi

Francesco Jodice, Mimmo Jodice, Raffaella Mariniello, Paolo Mussat

libri che non si possono sfogliare, tutto è scritto: gli arrivi e le partenze,

Sartor, Ferdinando Scianna, Paul Thorel, Aniello Barone, Luca Cam-

La galleria palermitana Francesco Pantaleone ospita, dal 12 febbraio

le gioie e i dolori, le nascite e le morti. Il resto, le figure ritmate dal

pigotto, Federico Garolla, Mario Giacomelli, Luigi Ghirri, Ugo Mulas,

al 31 marzo 2010, la seconda personale di Adalberto Abbate (Palermo

suo grafismo materico, non sono veri dipinti. Sono le ombre dei vivi di

Lia Pasqualino, Beatrice Pediconi, Dino Pedriali, Paolo Pellegrin, Ma-

1975). Il tema della “rivolta“ sarà indagato attraverso dodici opere, tra

passaggio, dei nostri corpi che si allungano sui suoi folli battistrada”.

rialba Russo, Paola Salerno, Oliviero Toscani. Fino al 21 marzo 2010.

foto installazioni, manifesti e sculture.

fondazione

la verde-la malfa

Informazioni e prenotazioni Via Pietro Nicolosi 29 San Giovanni La Punta (CT) tel. +39 0957178155 mob. +39 3385078352 orari 16.30-19.30 (visite su appuntamento)

1 4 _ tribe art

Di grande prestigio è la collezione d’abiti d’epoca oggi proprietà della Fondazione. Molti di questi abiti, realizzati da sartorie milanesi e romane intorno la metà dell’Ottocento, erano dimenticati in antichi bauli di famiglia. Altrettanto importante è la collezione di quadri e sculture della Fondazione che in quest’ultimo periodo si è arricchita con la donazione di opere di artisti italiani quali: Salvatore Provino, Turi Sottile, Antonino G. Perricone, Sebastiano Carta, Antonella Affronti, Gilda Gubiotti, Franco Spena,

Giuseppa D’Agostino, Luciana Anelli, Aurelio Caruso, Tanina Cuccia, Paolo Malfanti, Gianni Maria Tessari, Enzo Sciavolino, Franco Nocera, Angelo Denaro, Giuseppe Tuccio, Alessandro Monti, Maria Pia Lo Verso, Totò Vitrano, Giusto Sucato, Nino Parlagreco che hanno con grande generosità donato la loro opera e certamente altre donazioni arriveranno nel corso del tempo, man mano che la Fondazione si affermerà come promotrice di eventi culturali nell’ambito nazionale e internazionale. Elena La

www.elenalaverde.it

.

ADALBERTO ABBATE. RIVOLTA

Verde, nella sua qualità di presidente della Fondazione, ama ricordare che tra le finalità della Fondazione vi sono: “la promozione e la realizzazione di iniziative di studio e ricerca nell’area delle arti visive, letterarie, dello spettacolo e quant’altro possa consentire la tutela del patrimonio artistico del territorio anche attraverso l’acquisizione di opere d’arte”. Nel corso di questo primo anno di vita della Fondazione sono stati realizzati concerti, mostre d’arte contemporanea, performance, presentazione di libri ed altro.

ilparcodellarte@elenalaverde.it

LULLABY Artista schiva, timida, ma allo stesso tempo tenace ed eccentrica. Carla Bedini, pittrice e finalista al Premio Cairo 2003, è protagonista del nuovo evento espositivo di SIDE A. Dal 13 febbraio al 14 marzo saranno infatti in mostra negli spazi della galleria catanese venti opere dell’artista emiliana. Il stuo stile è romantico, quasi trasparente. Le figure evanescenti di fanciulle dallo sguardo penetrante, inserite in un contesto magico e misterioso, affascinano lo spettatore attirandolo in un viaggio in un mondo surreale e senza tempo. In occasione della mostra “No cake“ Luca Beatrice scrive “La pittura di Carla Bedini è sostanzialmente fatta di suspence fiabesca, di trasparenze narrative e formali. [...] Il suo è un lavoro che si situa perfettamente tra il detto e non detto e il dipinto e non dipinto”.


CALENDARIO le mostre di febbraio

AGRIGENTO in corso Gunther Stilling. Akrai Gea - Akragas Museo Archeologico - Contrada San Nicola fino al 28 febbraio 2010 mar > sab 9-19.30; lun e festivi 9-13.30 0922401565 ROSSELLA LEONE. A VOLO D’UCCELLO Fabbriche Chiaramontane - Piazza San Francesco 1 fino al 14 marzo 2010 mar > dom 10-13/16.30-20.30 092227729 FAUSTO PIRANDELLO. RITORNO ALLA MARINA Ex Chiesa Vecchia - Salita Chiesa (Porto Empedocle) fino al 6 aprile 2010 lun > sab 16-20; dom 9-13

La collezione Finocchiaro del Museo Civico di Castello Ursino Castello Ursino - Piazza Federico Di Svevia fino al 21 marzo 2010 lun > sab 9-13/15-19; dom 8.30-13.30 095345830

+++++++++++++++++++++++++++++++++++++

SUD EST OVEST Galleria Credito Siciliano - Piazza Duomo 12 (Acireale) fino al 28 marzo 2010 mar > dom 10-12/17-20 095600208

FRANCESCO BALSAMO. IL TEMPO PLURALE DELLE FIGURE Nuvole Incontri d’Arte - Via Matteo Bonello 21 fino al 5 febbraio 2010 mer > ven 17-20 091323718

in programma DOMENICO DAVID. A BASSO VOLTAGGIO Palazzo della Cultura - Via Museo Biscari 11 dal 3 al 15 febbraio 2010 opening: 3 febbraio, ore 18.30 lun > sab 9-13; mar e gio 9-13/16-17-30 0957428035

in corso

PAOLO BARATELLA. Zona. Enigmi del sublime Galleria d’Arte Orizzonti - Viale Ionio 61 dal 4 febbraio al 10 marzo 2010 opening: 4 febbraio, ore 19 lun 17-20; mar > sab 10-13/17-20; dom 10-13/17-20 0957221869

PUNTI DI VISTA GATE21 - Via Oliveto Scammacca 21c fino al 6 febbraio 2010 lun > sab 16-19 3664496883

MARTYRIUM SANGUINIS Arci Annezia - Viale Africa 31G dal 5 al 19 febbraio 2010 opening: 5 febbraio, ore 20.30 lun > dom 20.30-00.00

Wunderkammer Ex Manifattura Tabacchi - Piazza San Cristoforo 18 fino al 9 febbraio 2010 mar > dom 9-13 0957472304

DOMENICO DAVID. A BASSO VOLTAGGIO Galleria Carta Bianca fine arts - Viale Vittorio Veneto 5/a-5/b dal 5 febbraio al 10 marzo 2010 opening: 5 febbraio, ore 19 mar 16.30-19.30; mer > ven 10-13/16.30-19.30; sab 10-13 095433075

+++++++++++++++++++++++++++++++++++++

CATANIA

Virgilio Bardossi. Acqua alta a Venezia Galleria Fiaf Le Gru - Corso Vittorio Emanuele 214 (Valverde) fino al 13 febbraio 2010 ven e lun 20-21.30 REBA. estroverso con tendenze maniacali I volti contemporanei di Sant’Agata Palazzo Tezzano - Piazza Stesicoro 29 fino al 13 febbraio 2010 mar > dom 18-21 3480327084 TINO TOMASELLI Aga Hotel - Viale Ruggero di Lauria 29 fino al 14 febbraio 2010 3478588764 TACCUINI DEL MEDITERRANEO Castello Ursino - Piazza Federico di Svevia fino 14 febbraio 2010 lun > sab 9-13/15-19; dom 8.30-13.30 095345830 IL martirio di S. Agata Biblioteche riunite Civica e a. Ursino Recupero - Via Biblioteca 13 fino al 16 febbraio 2010 lun > ven 9-13; sab 9-11 095316883 STILI INTERCORRENTI Accademia Federiciana - Via Borgo 12 fino al 19 febbraio 2010 lun > sab 17.30-20 095438531 Pre-visioni Palazzo Valle - Via Vittorio Emanuele 122 fino al 28 febbraio 2010 mar > dom 10-13.30/16-19.30; sab 10-13.30/16-21.30 intero € 8,00; ridotto € 5,00 0957152228 Auschwitz. Lo spirito del luogo Centro Culturale Le Ciminiere - Viale Africa fino al 28 febbraio 2010 lun > ven 9-13/15-18; sab > dom 9-13 FABRIZIO VILLA. SE QUESTI SONO UOMINI Museo Fornace Hoffman - Via Stazione Isolamento (Caltagirone) fino al 28 febbraio 2010 3343358978 Santa Lucia. Collezione di Lucerne di Mario Iudici dal VI sec.a.C. al ‘900 Museo della Ceramica - (Caltagirone) fino al 7 marzo 2010 lun > dom 9-18 093358423 BURRI E FONTANA. MATERIA E SPAZIO Palazzo Valle - Via Vittorio Emanuele 122 fino al 14 marzo 2010 mar > dom 10-13.30/16-19.30; sab 10-13.30/16-21.30 intero € 8,00; ridotto € 5,00 0957152228 PULCHERRIMA RES. PREZIOSI ORNAMENTI DEL PASSATO Chiesa San Francesco Borgia - Via Crociferi 17 fino al 15 marzo 2010 mar > dom 9-13/15-18 intero: 4,00

CARLA BEDINI. LULLABY Galleria SIDE A - Via Riso 72/b dal 13 febbraio al 14 marzo 2010 opening: 13 febbraio, ore 19 mar > sab 10-13/17-20; lun 17-20 095382592 Gabriella Martines. carte pittoriche Arci Annezia - Viale Africa 31G dal 20 al 27 febbraio 2010 opening: 20 febbraio, ore 20 lun > dom 20.30-00.00 PUGLISI / ZUCCARO. Parentesi da una collezione opere dal 1992 al 1998 Galleria Art’è - Piazza Porta Gusmana 10/11 (Acireale) dal 27 febbraio al 20 marzo 2010 opening: 27 febbraio, ore 19 lun > sab 10-13/16.30-20.30 095604917

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ENNA in corso ALFIO PAPPALARDO. L’INFINITO Istituto Regionale d’Arte “Luigi e Mariano Cascio” - Via Vittorio Emanuele 101 fino al 24 febbraio 2010 093524996 La Madonna delle Vittorie a Piazza Armerina dal Gran Conte Ruggero al Settecento Museo Diocesano - Chiesa Maria SS. di Piazza Vecchia (Piazza Armerina) fino al 27 febbraio 2010 09355076365 Il ritorno delle dee. Gli acroliti Museo Archeologico - Largo Torres Truppia (Aidone) fino al 30 aprile 2010 lun > dom 10-13/17-21 intero € 3,00 093587307

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MESSINA in corso

PALERMO in corso

PALERMO-BABILONIA-PALERMO Palazzo Ziino - Via Goethe 43 fino al 7 febbraio 2010 mar > dom 9-19 0917407619

PALERMO.PRESENZE Galleria Caffè Guerbois - Via Valdemone 35bc dal 27 febbraio al 27 marzo 2010 opening: 27 febbraio, ore 18.30 lun 17-20; mar > sab 10.30-13/17-20

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RAGUSA in corso

ROSARIA DI DIO. I gioielli del tempo Libreria Universitas - Corso Tukory 140 fino al 12 febbraio 2010 lun > sab 9-13/16-19 0916529368

Fausto Pirandello. Forma e Materia Museo Civico - Piazza Enriquez (Vittoria) fino al 10 febbraio 2010 0932864038

NINO PEDONE Chiesa di San Giorgio dei Genovesi - Largo Leone XIII fino al 14 febbraio 2010 lun > dom 10-12/16-18

Subliminale Libreria Associazione Le Ali - Via Nino Bixio 64 (Vittoria) fino 14 febbraio 2010 0932969620

CONFINI Lanterna Magica - Via Goethe 43 fino al 25 febbraio 2010 mar > sab 9.30-13/16.30-19.30; lun 16.30-19.30 091584193

CALUSCA SELECTION Galleria degli Archi - Via Calogero 22 (Comiso) fino al 15 febbraio 2010 mar > dom 16-21 0932968025 - 3334819773

ANTONELLA ANSELMO / WOLFGANG PAVLIK. METà DELLA VITA - HALFTE DES LEBENS Zelle Arte Contemporanea - Via Matteo Bonello 19 fino al 27 febbraio 2010 mar > dom 17-20 3393691961

ADELITA HUSNI BEY. DEADMOUTH La Veronica - Via Grimaldi 55 (Modica) fino al 21 marzo 2010 mar > dom 15-22.30 e su appuntamento 0932948803

ESSENTIAL EXPERIENCES Riso - Corso Vittorio Emanuele 365 fino al 28 febbraio 2010 mar > dom 10-20; gio > ven 10-22 intero: € 5,00; ridotto: € 3,00 091320532 ESSENTIAL EXPERIENCES Galleria Regionale “Palazzo Abatellis“ - Via Alloro 4 fino al 28 febbraio 2010 mar > dom 10-19 0916230011 1989 Goethe-Institut Palermo - Via Paolo Gili 4 fino al 28 febbraio 2010 mar > gio 16.30-19; mer 10-12/16.30-18.30 0916528680 Camera con sguardo. Fotografi italiani Palazzo S. Elia - Via Maqueda 81 fino al 21 marzo 2010 mar > dom 9-13/16-19.30 0918887767 Effetto Stalker #3 Galleria dell’Arco - Via Siracusa 9 fino al 28 marzo 2010 mer > dom 16-20 0916261234 Josephine Bonì. I dipinti di Josephine San Paolo Palace Hotel - Via Messina Marine 91 fino al 31 marzo 2010 lun > dom 9-13/15-23 0916211112 Iarumasami. The beauty of the scrawl Teatro Pippo Spicuzza - Via Don Orione 5 fino al 10 aprile 2010 mar > dom 10-12.30/16-19 0916377810

in programma GIANFRANCO SPATOLA. TAISHO/CONTRASTO Libreria Feltrinelli - Via Camillo Benso Conte Di Cavour 133 dal 1 al 28 febbraio 2010 opening: 1 febbraio, ore 18 lun 12-20.30; mar > ven 9.30-20.30; sab 9.30-21; dom 10-13.30/16-20.30 091307784

FANGO NEL CUORE Fondazione Mazzullo - Vico De Spuches 1 (Taormina) fino al 13 febbraio 2010 mar > dom 9.30-12.30/16-19 0942620129

SWEET SHEETS 3 Zelle Arte Contemporanea - Via Matteo Bonello 19 dal 5 febbraio al 14 marzo 2010 opening: 5 febbraio, ore 19 mar > dom 17-20 3393691961

LE FORME DEL SACRO Museo Regionale Cocchiara - Via Libertà 184 (Mistretta) fino al 28 febbraio 2010 mar > ven 9-13/ 16-18; sab > dom 9-13 0921381696

ADALBERTO ABBATE. RIVOLTA Galleria Francesco Pantaleone - Piazzetta Garraffello 25 dal 12 febbraio al 31 marzo 2010 opening: 12 febbraio, ore 19 gio > 16-20 o su appuntamento 091332482

Miracula in Vitro Museo Archeologico Regionale Eoliano Brea - Via Castello (Lipari) fino al 18 aprile 2010 lun > sab 9-13.30/15-19; dom 9-13.30 0909880174

TURI SOTTILE E I POETI. QUANDO LE PAROLE DANZANO SULLA CARTA Galleria Studio 71 - Via Vincenzo Fuxa 9 dal 20 febbraio al 13 marzo 2010 opening: 20 febbraio, ore 18 lun > sab 17-20 0916372862

in programma Salvo Catania Zingali. Ri-compensati Galleria degli Archi - Via Calogero 22 (Comiso) dal 20 febbraio al 15 marzo 2010 opening: 20 febbraio, ore 19 mar > dom 16.30-20.30 0932968025 - 3334819773

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SIRACUSA in corso L’ARIETE AL CASTEL MANIACE Castello Maniace - Via Maniace fino al 16 febbraio 2010 mar > dom 17.30-20

in programma Marcello Trommino. facce da galleria Galleria Roma - Via Maestranza 110 dal 6 al 16 febbraio 2010 opening: 6 febbraio, ore 18.30 mar > dom 17.30-20.30 0931746931 LUCIA o DELL’ACQUA Monastero del Ritiro - Via Mirabella 31 dal 12 febbraio al 14 marzo 2010 opening: 12 febbraio, ore 18.30 mar > sab 17-20; dom 9-13/17-21

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TRAPANI in corso Amedeo Modigliani. La linea del cuore. Disegni e Dipinti 1910-1917 Museo Civico - Via Francesco D’Aguirre (Salemi) fino al 15 febbraio 2010 0924991216 LA SALERNIANA A GIBELLINA Fondazione Orestiadi - Baglio Di Stefano (Gibellina) fino al 28 febbraio 2010 mar > dom 9-13/15-18 092467844 Take the Space Palazzo della Vicaria - Via San Francesco D’Assisi fino al 20 marzo 2010 18-20.30 0923806813 DESIGN ZINGARO 2009 Riserva naturale dello Zingaro (San Vito Lo Capo) fino al 31 maggio 2010 www.unipa.it/designzingaro

m’illumino di meno, m’illumino d’Altro L’Altro ArteContemporanea - Via Torremuzza 6 dal 12 al 26 febbraio 2010 opening: 12 febbraio, ore 18 lun > sab 17-20

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