Anno VI n째62 / Giugno 2009 / Free / www.tribeart.it
La Guida mensile alle arti visive in Sicilia
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Riferimenti Associazione Culturale Maestri d’Arte (Palermo) Galleria d’Arte Artesia (Catania) Galleria d’Arte Zodiaco (Licata, Ag)
Studio Via Passopomo 7 - Santa Venerina (Catania)
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Contatti
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Alfio Sorbello
In foto Cantieri, tecnica mista su tela (2009)
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Un luogo dell’Arte A cura di Paolo Nifosì
inaugurazione: 20 giugno 2009, ore 19
Fondazione Grimaldi, Sala del Granaio Modica (Ragusa)
Organizzazione Galleria Lo Magno artecontemporanea T. +39 0932 763165 . E. info@gallerialomagno.it
Fondazione GRIMALDI
ARTISTI Sonia Alvarez Carmelo Candiano Giuseppe Colombo Piero Guccione Salvatore Paolino Franco Polizzi Franco Sarnari
decima edizione
Caro Pan, Antonino Di Blasi
a cura di Giuseppina Radice
Regina Cafiero
opere di Regina Cafiero, Giuseppe Corradino, Antonino Di Blasi, Giuseppe Livio
Sabato 6 giugno 2009, ore 19.00 Coordinamento e allestimento Giuseppe Vitale
Giuseppe Livio
V ia M il a n o 2 0 C a ta ni a . T e l e f a x 0 9 5 3 7 1 0 1 0 . E - ma i l : i n f o @ s p a z i o v i ta l e i n . i t . Fe r i a l i 16.30- 20.30 Fes t i vi 10.30- 12.30 L u n e d ì c h i us o o a p e r to p e r a p p u n ta me n to . F i n o a l 2 1 g i u g n o 2009 . Ing r e s s o l i be r o
Giuseppe Corradino
TRIBE ART #62 INDEX
EDITORIALE
NEWS / 4 . 5 .
Mentre in tutto il mondo le istituzioni museali e artistiche valutano tagli, licenziamenti e cancellazioni, arriva il tanto atteso appuntamento con “la Biennale”. Sono sempre molto forti le aspettative intorno all’evento veneziano che, riflettendo la deriva sensazionalistica dell’arte, nelle più recenti edizioni ci era parso come un enorme parco giochi “tematico”. Ma come sarà “la Biennale” della crisi? I numeri sembrano essere incoraggianti, con 90 artisti nella mostra principale, 20 artisti nel Padiglione Italia, il record di 77 partecipazioni nazionali e 44 eventi collaterali. Un altro tentativo di risposta alla crisi è la creazione di grandi spazi, come quello che è stato appena inaugurato nel cuore di Bruxelles per rendere il giusto omaggio a René Magritte, maestro del surrealismo. Il museo (250 opere per 2500 metri quadri e 7,5 milioni di euro di budget) durante i lavori di restauro e allestimento è stato coperto con un enorme telone decorativo di 21 metri di altezza e 75 di larghezza raffigurante un’opera del maestro belga. Pur riconoscendo l’assoluta diversità dei progetti, quello che stupisce è che mentre l’obiettivo belga è di avere oltre 700.000 visitatori l’anno, “la Biennale” punta al record dei 320.000 del 2007.
NOTIZIE CORSI CONCORSI LINK
RECENSIONI / 6 . 7 . 8 ALBERTO SUGHI di Angelo Luca Pattavina ELIO RUFFO di Pina Mazzaglia FRANCO MARROCCO. BRACI TRACCE TRAIETTORIE di Donato Faruolo SPAZIO ALL’ARTE. ANGELA VINCI di Andrea Lombardo L’Uomo di/per Pino Reggiani di Riccardo Raimondo GEMINE MUSE 2009 di Giacomo Alessandro Fangano
SPAZI APERTI / 9 . Qui fuori. Ibridazioni esteTiche di Chiara Tinnirello La storia dell’arte e il tiro con l’arco di Giuseppina Radice Pop Scriptum di Giuseppe Veneziano KOOBOOKARCHIVE, CATANIA di Anna Guillot
INTERVISTE / 1 0 . MARCO BONAFè di Martina Colajanni
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SEGNALAZIONI / 1 1 . MOSTRE IN PILLOLE
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RICREAZIONE / 1 2 .1 3 . 1 4 .
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MOSTRE / 1 5 .
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IL CALENDARIO DELLE MOSTRE DI giUGNO
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COLOPHON TRIBE ART #62 GIUGNO 2009 ........................................................... Redazione t. 339.5626111 # 338.8913549 f. 1786019215 w. www.tribeart.it e. redazione@tribeart.it
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Direttori editoriali Vanessa Viscogliosi Giacomo Alessandro Fangano
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Editore e proprietario Tribe Società Cooperativa Via Barbagallo Pittà, 24 95122 Catania www.tribearl.it
Hanno collaborato Martina Colajanni, Donato Faruolo, Anna Guillot, Andrea Lombardo, Pina Mazzaglia, Angelo Luca Pattavina, Giuseppina Radice, Riccardo Raimondo, Chiara Tinnirello, Paolo Valentino
Stampa Litocon S.r.l. - Catania
Direttore responsabile Enzo Baldacchino
TRIBE ART #62 è stato realizzato grazie a Associazione Culturale SPAZIOVITALE in, Cavallotto Librerie, Galleria Lo Magno Arte contemporanea, Giuseppe Livio, Giuseppe Lombardo, Alfio Sorbello.
COVER Laboratorio Saccardi Il paese dei vecchi tecnica mista su tela, cm 60x50 (2009) Courtesy Antonio Colombo Arte Contemporanea
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FA R E M O N D I . L A B I E N N A L E DI VENEZIA 2009 53 a Esposizione Internazionale d’A rte “La Biennale” sarà aperta al pubblico dal 7 giugno al 22 novembre 2009 ai Giardini (50mila mq.), all’Arsenale (38mila mq.) e in vari luoghi di Venezia. Il titolo di questa edizione, diretta da Daniel Birnbaum (dal 2001 Rettore della Staedelschule di Francoforte sul Meno in Germania e del suo spazio espositivo Portikus) è “Fare Mondi // Making Worlds // Bantin Duniyan// Weltenmachen // Construire des Mondes // Fazer Mundos”. “Il titolo stesso della 53a Esposizione – ha dichiarato Birnbaum – esprime il mio desiderio di sottolineare il processo creativo. Un’opera d’arte è una visione del mondo e, se presa seriamente, può essere vista come un modo di fare mondi”. Due Leoni d’oro alla carriera verranno assegnati agli artisti Yoko Ono e John Baldessari, fra le più importanti personalità nell’arte del nostro tempo. Sono circa 90 gli artisti che espongono nella mostra principale, 77 le partecipazioni nazionali con proprie mostre allestite nei padiglioni (numero record per la Biennale Arte) e 44 gli eventi collaterali, proposti da enti e istituzioni internazionali con il patrocinio della Biennale. Al nuovo Padiglione Italia alle “Tese delle Vergini” dell’Arsenale, verrà presentata la mostra “Collaudi. Omaggio a F.T. Marinetti” a cura di Beatrice Buscaroli e Luca Beatrice. Gli artisti invitati a partecipare con opere appositamente realizzate sono: Matteo Basilé, Manfredi Beninati, Valerio Berruti, Bertozzi&Casoni, Nicola Bolla, Sandro Chia, Marco Cingolani, Giacomo Costa, Aron Demetz, Roberto Floreani, Daniele Galliano, Marco Lodola, MASBEDO, Gian Marco Montesano, Davide Nido, Luca Pignatelli, Elisa Sighicelli, Sissi, Nicola Verlato e Silvio Wolf. Il nuovo Padiglione Italia è stato ingrandito inglobando agli spazi dell’ex Padiglione Italiano un secondo edificio passando da 800 mq. a 1.800 mq. di superficie. Nel comunicare l’elenco degli artisti selezionati, i curatori hanno voluto sottolineare alcuni degli elementi alla base della loro scelta: “Il nostro sguardo si è concentrato soprattutto sulla generazione dei quaranta-quarantacinquenni, arricchendolo con alcune proposte più giovani e con maestri che rappresentano punti di riferimento visivo e culturale”. > www.labiennale.org In alto: Luca Pignatelli, Italia-72815, colori acrilici, polvere di piombo, ferro, tela, cm. 300x400, (2009), Courtesy l’artista, Milano [part.]
CONCORSI PREMIO TERNA Il tema di questa edizione del premio è “Energia: Umanità = Futuro: Ambiente. La proporzione per una nuova estetica”; obiettivo principale è il sostegno agli artisti e all’arte contemporanea per contribuire a creare un nuovo rapporto virtuoso tra aziende, mondo dell’arte e istituzioni attraverso l’interconnessione tra cultura ed economia. Per l’edizione 2009 è prevista anche la partecipazione di artisti, italiani e non, che operano stabilmente a New York.
categoria tutte scadenza 10.10.09 info www.premioterna.it info@premioterna.it
Eccentricittá Il concorso “Eccentricittà – lo straordinario metropolitano”, promosso da SEAT - Pagine Gialle è finalizzato alla selezione di foto che potranno essere pubblicate sulla copertina di ognuna delle 35 edizioni del nuovo TuttoCittà® - 2009/2010). Le scadenze sono differenziate per città. All’opera dovrà essere allegata una didascalia esplicativa di 90 battute, che inizi con il nome della città e descriva il momento in cui viene immortalata l’eccentricità.
categoria fotografia scadenza Catania e Palermo 15.09.09 info concorsotuttocitta.it
Comuni-Italiani.it Il concorso, giunto alla II edizione, ha lo scopo di valorizzare il patrimonio storico-artistico-etnoculturale di tutti i comuni italiani, dai più piccoli ai più grandi: si svolge integralmente on line, dove è possibile inserire proprie foto o votare quelle già inserite. La partecipazione è gratuita. Il montepremi è di 20.000 euro.
categoria fotografia scadenza 28.02.2010 info www.comuni-italiani.it
dopo antonello. Il capolavoro nascosto di mandralisca
AL VIA IL CONCORSO / MOSTRA “Olimpia de Gouges - Arte giovane contro la violenza”
Sgarbi cerca talenti per il mondo dell’arte e dello spettacolo
Dal 5 giugno il pubblico potrà ammirare, nelle sale del Museo Mandralisca di Cefalù (ME), San Giovanni Battista uno straordinario dipinto su tavola di Giovanni Antonio Sogliani. Un autentico capolavoro della pittura fiorentina dei primi decenni del cinquecento ritrovato nei depositi e recentemente restaurato. L’esposizione è curata da Vincenzo Abbate, per molti anni Direttore della Galleria Regionale di Palazzo Abatellis e oggi responsabile delle Collezioni del Museo.
L’Associazione Onlus Olimpia De Gouges nata nel 2007 con l’obiettivo di contrastare la violenza di genere (contro le donne e i minori) intende fornire sostegno psicologico e legale alle vittime e promuovere momenti di informazione, formazione, confronto, sensibilizzazione sulle problematiche legate alla violenza, nonché sulle normative e sulle politiche che riguardano i diritti delle vittime. In questa ottica nasce questo concorso / mostra, a cura della prof.ssa Giuseppina Radice e la collaborazione tecnica dell’Associazione Culturale SPAZIOVITALE in e di TRIBE Società Cooperativa. Si chiede ad artisti di età compresa fra i 18 e i 35 anni di esprimere con le proprie opere valori civili, umani e morali nei confronti di un tema che purtroppo sembra caratterizzare la nostra epoca.
Musica, teatro, danza, recitazione, pubblicità, cine-
> www.fondazionemandralisca.it
> concorsoartegiovane@gmail.com
> casting.sgarbi@email.it
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ma, scrittura, pittura e creatività: questi gli ambiti nei quali il critico d’arte sta cercando dei talenti da valorizzare. Le selezioni si terranno a luglio a Salemi (TP), città della quale Vittorio Sgarbi è sindaco, alla presenza di esperti eccellenti. Per partecipare al “casting” è necessario inviare per e-mail il curriculum ed il portfolio artistico entro il 10 giugno 2009.
news notizie corsi concorsi link
TORNA ETNAFEST TRA ARTE, CINEMA MUSICA E SCIENZA
A CATANIA DAL 12 al 21 GIUGNO LA II EDIZIONE DELLA “FESTA DELL’ARTE”
Scopo della VI edizione di Etnafest è la promozione dell’immagine del territorio per attrarre flussi turistici, coagulare nel senso autentico del termine, le forze più attive della società civile, e favorire la coesione delle varie componenti territoriali, attraverso un rinnovato senso dell’appartenenza.
La Fondazione Calleri organizza una serie di eventi artistici con lo scopo di offrire un’immagine creativa e positiva della Sicilia, capace di stimolare interesse e coinvolgimento e consentire la promozione degli artisti e del territorio. L’evento si svolgerà principalmente a Catania con una mostra a Palazzo Cutelli e altre nel territorio della città, coinvolgendo spazi pubblici e privati in modo da contribuire alla diffusione e alla conoscenza dell’arte figurativa e di stimolare la domanda pubblica e privata di arte contemporanea. Tra gli eventi previsti le mostre dei seguenti artisti: Antonio Bruno - Dino Cunsolo (Galleria Virgilio Anastasi - Istituto Europeo Promozione Arte Contemporane), Antonio Recca (Galleria Carta Bianca Fine Arts), Federico Baronello (Galleria Gianluca Collica), Franco Politano (Galleria Dietro Le Quinte), Giuseppe Calabrese (Galleria Arte Nuvò).
> www.etnafest.info
www.SEROXCULT.com TERAPIA A BASE DI CULTURA CONTEMPORANEA Appartiene alla classe delle web-zone di automedicazione. È consigliato per curare disturbi lievi e transitori dovuti alla noia, all’apatia e alla carenza di stimoli creativi, attraverso una terapia composta di “cultura contemporanea”, e delle relazioni che si instaurano tra i suoi principi attivi: nuove tendenze di moda, design, arte, fotografia, cibo, libri e performance. > www.seroxcult.com
NO ECOMAFIA TOUR
A P R E A B ruxelles , il M useo R en é M agritte
Parte il 6 giugno da Riccione, durante il Premio Ilaria Alpi, la nuova campagna di Legambiente, per dibattere sulla criminalità ambientale, comprenderne la vera natura, le potenzialità distruttive, i rischi concreti per il nostro futuro. No Ecomafia Tour porterà l’annuale dossier Rapporto Ecomafia a contatto con la gente, dove accadono i fatti di cronaca, dove muore un poco alla volta il nostro Paese e nascono le strategie ecomafiose. Sarà anche l’occasione per diffondere i numeri di telefono per le segnalazioni, chiedendo una maggiore collaborazione dei cittadini, scovare nuove storie di ordinaria follia ambientale da sottoporre all’attenzione delle forze dell’ordine, e inchiodare le Istituzioni alle loro responsabilità e chiedere politiche di maggiore tutela. Il tour arriverà in Sicilia il 25 giugno a Palermo e il 26 a Messina.
Il 2 giugno è stato inaugurato il nuovo spazio che raccoglie i capolavori di uno degli artisti più amati: oli su tela, disegni e sculture ma anche spartiti, foto d’epoca e film nella più grande collezione finora dedicata all’artista. Oltre 200 opere raccontano Magritte in tre piani d’esposizione, organizzati in un ordine cronologico costantemente permeato e interrotto da manifesti pubblicitari, schermi, riferimenti e citazioni che creano una dimensione densa, da indagare più che da leggere in linea temporale.
> www.musee-magritte-museum.be
> www.legambiente.eu
EcoVision Festival 2009 La V edizione del Festival si svolgerà a Palermo, dal 3 al 9 Giugno e a Fortaleza (Brasile) dal 18 al 24 Luglio: 998 film iscritti; 70 paesi partecipanti; 50 registi e produttori durante la settimana della manifestazione; 55 film in concorso; 30 i paesi selezionati; 121 anteprime mondiali, di cui 10 in concorso; 30 anteprime europee, di cui 3 in concorso; 132 anteprime nazionali, di cui 26 in concorso. > www.ecovisionfestival.com
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Festival Internazionale di Musiche e Arti Elettroniche
5a edizione - 26/27 Giugno
Mercati Generali - Catania tel. +39 095571458 www.flussi.net - www.myspace.com/flowerfestival Entro il 21 Giugno, biglietti a prezzo ridotto presso circuito Box Office - 095.7225340 / on-line: www.ctbox.it
Torna il festival di musiche ed arti elettroniche FLOW.ER - Flussi Sotterranei, giunto oramai alla quinta edizione, che si terrà venerdì 26 e sabato 27 giugno nella splendida cornice dei Mercati Generali a Catania. FLOW.ER in collaborazione con l’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi presenterà anche un focus sulle più interessanti produzioni musicali e multimediali olandesi: un viaggio che parta da città all’avanguardia come Amsterdam e passi per Catania, nel cui sottobosco si muovono costantemente nuove energie e progettualità. L’obiettivo è quello di gettare avventurosi ponti tra culture, riuscendo ad offrire una reinterpretazione mai banale. Fondamentale quest’anno l’aspetto istallazione/ performance: sarà curato da Pips:lab, collettivo di giovani artisti olandesi impostosi come una delle migliori novità dell’arte elettronica performativa. Irriverenti, folli, imprevedibili fondano la ragione della loro ricerca negli elementi di contatto con l’esperienza diretta del pubblico. Provenienti da differenti specializzazioni disciplinari, utilizzano il computer come un mixer nel quale far confluire linguaggi performativi e visuali tecnologicamente molto avanzati e sempre conditi da humour, producendo in prima persona ogni singolo elemento che adoperano nei propri live: sviluppano i software, costruiscono le parti
hardware, programmano la musica, scrivono le storie e producono i visual. A Flow.Er 2009 presenteranno il progetto Luma2solator (graffiti luminosi). In programma anche la visione di due film: Provini d’Amore “Viaggio in Sicilia per capire l’Italia” di Danilo Monte&Zucco (26 giugno, ore 22) e Carl Craig and Innerzone Orchestra live in Rome di L. Bazzucchi e M. Vana (27 giugno, ore 22). Nel primo film una troupe di amici parte con due camper per un tour della Sicilia. Il viaggio è il pretesto per organizzare dei casting rivolti agli isolani su parti tratte dai film “Sedotta e abbandonata” e “Divorzio all’italiana” di Pietro Germi, e per affrontare con loro temi scottanti come il sesso, il matrimonio, la verginità o l’omosessualità. Lo scopo è quello di attualizzare l’immagine dell’isola, e tramite essa, comprendere maggiormente se stessi e l’Italia in generale. Interviste inedite e racconti dei protagonisti, raccolte nel backstage del concerto di Carl Craig e della sua Innerzone Orchestra, tenutosi, per la rassegna M.I.T. - Meet In Town - il 12 gennaio del 2007 nella Sala Sinopoli dell’Auditorium - Parco della Musica di Roma e in suggestive location di Roma, si alternano invece a lunghi brani del live, perfetta fusione di generi e stili differenti.
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recensioni gli eventi visti da noi
Al Palazzo Sant’Elia di
ALBERTO SUGHI
Palermo l’antologica dedicata a uno dei maestri della pittura italiana del Novecento.
di Angelo Luca Pattavina
“Quando sei giovane credi di sapere tutto. Quando vai avanti con gli anni ti rendi conto che quella era solo un’illusione. Guardi il tuo quadro per quello che è veramente: nient’altro che un passo nel percorso difficile della conoscenza”. Novanta passi verso la gnosi, novanta opere per omaggiare gli ottant’anni di Alberto Sughi, artista dei nostri giorni, complesso e affascinante, le cui opere sono state esposte in tutte le più importanti rassegne d’Arte Contemporanea e sulla cui validità hanno scritto i maggiori storici dell’arte. Una mostra antologica che, dopo le due più recenti del 2007 allestite nella storica Biblioteca Malatestiana della sua Cesena e al Complesso del Vittoriano di Roma, inaugura a Palazzo Sant’Elia di Palermo un nuovo ciclo di mostre dedicate ai maestri della pittura italiana del Novecento. Dopo i fortunati allestimenti dei capolavori dell’Hermitage e della collettiva di “España”, ancora una volta, nel restaurato Palazzo dei principi Trigona di Sant’Elia nel centro storico del capoluogo siciliano, l’arte contemporanea s’insinua tra le sale del settecento. E lo fa con un’esposizione, curata da Maurizio Calvesi, prodotta e realizzata da RomArtificio (già realizzatori l’anno scorso della mostra
su Caravaggio al Pepoli di Trapani) che vanta l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e un non indifferente insieme di patrocini, supporti e collaborazioni varie e che dopo la tappa palermitana sarà ospitata all’Istituto Italiano di Cultura di Londra. Una scelta che, comprendendo opere di pittura e disegni dal 1958 ad oggi, vuole ripercorrere le tappe salienti della lunga carriera di un artista che ha creduto sempre ad “una pittura libera da ogni codice” ma che ossessivamente sembra ruotare attorno ad una riflessione profonda, inquadrata forse in maniera un po’ approssimativa come “realismo esistenziale”, in cui l’uomo e il suo spirito, con i suoi malesseri e le sue solitudini, sono indagati nel mistero di espressioni, gesti, atmosfere, elementi di quella che Francesco Gallo ha riassunto come metafisica del quotidiano. Un continuum pittorico composto da cicli dove bianchi, neri, grigi e colori si mescolano tra disincanto e presa di coscienza, tra visione esistenziale e critica sociale, silenzi ovattati, inquadrature cinematografiche, atmosfere ra-
malattia”) passando per sguardi che osservano, indagano, spiano (“I giochi nel giardino”), ricordano, commemorano (“La morte del padre”). Luoghi del quotidiano (bar, cinema, tunnel, giardini), oggetti comuni (scarpe, giacche, poltrone) ma soprattutto uomini e donne, anonimi e familiari, tra pubblico e privato, cronaca e storia, realtà e mistero, abbozzati in un racconto che è lasciato sospeso all’immaginazione del suo osservatore. “La pittura è il viaggio del pittore fino a che è nel suo studio sul suo cavalletto. Poi, se avrà energia, viaggerà con gli occhi di chi aggiunge e di chi toglie, di chi vede dei riferimenti a cui l’autore non aveva nemmeno pensato. In quel momento il ‘viaggio’ non è più quello del pittore ma quello di chi guarda”. Seguite la saggezza del maestro. Aprite gli occhi. Aggiungete e togliete. Perdetevi, se necessario. Fate buon viaggio.
refatte e sospensioni oniriche (“io stesso suggerisco di guardare un mio quadro come fossimo al cinema” conferma lo stesso artista, e ne è ulteriore testimonianza l’amicizia e la stima di Federico Fellini). Pennellate che sono come domande (“Andare Dove?”), altre che insinuano (“Teatro d’Italia”) altre ancora che scrutano (“Dentro la
in alto a sinistra> Alberto Sughi, Caffè, olio su tela, cm 70x80 (anni ‘90); Palermo, collezione privata in alto a destra> Alberto Sughi, Come in una pagina, olio su tela, cm 88x97 (1966); Parma, collezione CSAC
ELIO RUFFO Nei secoli scorsi il Manierismo era considerato come una incontrollabile crisi, rispetto ai valori stilistici e alla perfezione raggiunte da Leonardo, Raffaello e Michelangelo; oggigiorno è invece interpretato come plausibile reazione alle stesse regole classiche, alla perfezione, nonché al razionalismo rinascimentale, all’armonia, allo stesso
Al Castello Ursino di Catania 60 opere ripercorrono le tappe salienti della lunga e intensa carriera del pittore ipermanierista.
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equilibrio del comporre. Vario il numero di artisti interpreti di una nuova classicità e vasto il panorama di indagine. Patrocinata dal comune di Catania e voluta da Fabio Fatuzzo, Assessore alla Cultura, l’antologica di Elio Ruffo, al castello Ursino, con le sessanta opere esposte, ci propone la personale interpretazione di un modo, che il Vasari intendeva “novissimo”. In questo esperire, Elio Ruffo organizza le sue tele, fra una dimensione quasi paradossale, e comunque, al tempo stesso, caratterizzata da una notevole e variegata tipologia di forme, e, il tentativo di raggiungere l’anelito dell’Assoluto: principio per sempre pacificante, tanto caro alle tante e diverse culture religiose, a sé stante e in sé stesso motivo dell’esistere. In rapporto alla sua personale esperienza, si svolge la sua produzione figurativa, fra contingente e finitezza di questo mondo, un mondo che l’artista rievoca e perlustra tra le pieghe di un universo, certo complicato ma, se vogliamo, altrettanto retorico da restituirci un aspetto caratterizzato da regole cosiddette “classiche”.
Nella sua contemporanea lettura rinascimentale, la composizione è sorretta da ideali modelli e da una euritmia cromatica enfiata, sottolineata da rapporti prospettici e funzionali, che troviamo tra i diversi elementi rappresentati nelle sue tele: vuoi che si tratti di paesaggi, o di nature morte, o dei ritratti tanto cari all’autore. Ciò che in questo contesto osserviamo, più nella sua peculiare specificità, è stato come l’artista sia riuscito a rilevare come propria e personale attitudine, il modo di far convivere il variare di così tante varietà, inusitate e troppe volte messe in dubbio dallo stesso mondo dell’arte. È qui il caso di dire che, di fronte allo spettacolo che ci offre la natura e il suo quotidiano, si diventa quasi impotenti, e incapaci di resistere al fascino, quindi, a volte, anche impossibile a confutarne i contenuti. L’artista indaga, fra Il fascino dell’Assoluto, e la materialità del contingente, ovvero, come riuscire a ricongiungere la vera ed assoluta determinazione del primo, con la fragile ed imperfetta dimensione del secondo. La forma mentis, che per obbligo e appartenenza a determinati stili e culture, ci proietta nella traduzione del rapporto Dio e creato, e, la non facile, e a volte, non spontanea messa in opera, manierizzata da qualche identità, è dunque, se vogliamo, portavoce di curiosità e di altri infiniti modi d’essere. Pina Mazzaglia
< Nella foto Nino Martoglio ritratto da Elio Ruffo
recensioni gli eventi visti da noi
FRANCO MARROCCO. BRACI TRACCE TRAIETTORIE Braci, tracce, traiettorie. Ma anche sale, sabbia, e foreste pietrificate. Nei titoli delle opere di Marrocco la dichiarazione di poetica è chiara: l’area semantica è quello del residuo, del fossile, del segno. Dell’evento naturale che incide la superficie della terra con la deflagranza dell’incendio o con l’anestesia perpetua della fossilizzazione. Del reperto formato lì dove l’immanenza della terra come entità geologica fa i conti con il trascorrere lento e inesorabile di un tempo macroscopico. Sospensioni, riflessioni, battiti d’ali e parole mute. La traccia naturale come segno in cui leggere il messaggio universale della materia si contrappone alla traccia antropica nata dall’esigenza primaria di un uomo (e poi di un artista) di tracciare anch’esso segni che restino a testimoniare l’avvenuto gesto come fenomeno transitorio e circoscritto per eccellenza. Esigenza non ugualmente soddisfatta, però, perché se la permanenza del segno naturale è assicurata da una costanza nello schema comportamentale del sistema materia, non così è per il gesto umano, di per sé nato divergente per essere riconoscibile come tale in mezzo a questa selva eterogenea di tracce diverse. Franco Marrocco, nato a Rocca d’Evandro, provincia di Caserta, e titolare della cattedra di Pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera, espone a Palermo nei locali annessi all’Oratorio di Santa Cita, fino al 27 giugno, le sue produzioni più recenti, il punto apicale di una ricerca non solo compositiva, ma procedurale, organica, raffinatamente studiata negli effetti tanto percettivi quanto intimamente semiotici del colore. Per sfuggire all’annunciata catastrofe della
SPAZIO ALL’ARTE ANGELA VINCI di Andrea Lombardo
consunzione del segno antropico tra i segni naturali, la sua pittura fa di tutto per configurarsi essa stessa come plasmata dall’evento naturale, al di là di ogni pretesa di simbolismo o mimetismo figurativo. Quella che una volta era pittura materica, si è affinata in un gesto sempre più invisibile: una pittura svanita, consumata, levigata, in cui è impossibile rintracciare tanto la mano umana quanto la pittura stessa: come se l’opera fosse stata travolta dal fuoco che tramuta in fuliggine, o levigata dallo scorrere dell’acqua di un fiume o abrasa da una tempesta di sabbia. La superficie impalpabile del quadro diventa talmente astratta nella sua intima costituzione, oltre che nel soggetto, da divenire nel microsopismo della tela un campione dimostrativo di ciò che accade nel macroscopismo dell’infinito. Un sentimento di panismo porta questo campione di materia significante - l’opera - ad avere con la massa di materia indecifrabile dell’universo lo stesso rapporto proporzionale che c’è tra l’inoffensività di un alito di vento e la corrosione che quello stesso alito procura alla roccia nello spazio di un’era geologica. Il rischio, a questo punto, è che l’opera, dopo esser diventata ostia consacrata in cui è possibile racchiudere e significare un corpo sacrificale, si possa all’atto pratico sottoporre alla stessa logistica che il contemporaneo pensiero economico riserverebbe ad un disco di pane azzimo. Così non è difficile che un allestimento diventi uno stoccaggio, che si renda necessario comunicare che “è vietato toccare le opere” e che un vernissage faccia di tutto per dimostrare di essere emancipato dalla presenza del pubblico. Donato Faruolo in alto > Franco Marrocco, Traiettorie, sabbia, tecnica mista su tela, cm 110x260 (2008)
Con la personale di Angela Vinci si è chiusa la rassegna “Spazio all’Arte” curata da Laura Francesca Di Trapani ed organizzata da Bquadro - eventi. Inaugurata il 9 Aprile a Palermo, presso lo spazio Bquadro di Palermo, la rassegna ha dedicato sette mostre personali, una per ogni fine settimana, a sette giovani promesse dell’arte made in Sicily. Angela Vinci è una giovane artista catanese che dedica tanta attenzione, nelle sue tele, alla definizione dei particolari degli occhi, all’individuazione della luce che viene dall’esterno e vi si riflette. Le sue tele sono primi piani dedicati all’intimità dei sentimenti. La sua ricerca si ferma sui particolari del volto per lasciare indefiniti altri contorni del corpo o della scena, così da far perdere le linee figurative del soggetto, un invito, rivolto a chi guarda, per chiedersi cosa manchi. Con i suoi scintillanti ritratti Angela Vinci racconta di donne angelo che tentano di volare anche con piccole ali dietro la schiena, segno di un mondo che vuol provare in ogni modo a risollevarsi, anche se tanta è la fatica e tante le delusioni e gli ostacoli che distraggono la mente da ciò che ha reale importanza. Il mondo muta di continuo e sorprende anche chi lo vede per la prima volta. I bambini, dalle guance rosa, rimangono sbalorditi dinanzi alle gigantesche figure dalla cui bocca escono aerei. I fanciulli di Angela Vinci sono costretti a vivere l’abbandono e la scomparsa, la violenza e il rumore assordante degli elicotteri militari, il cui ronzare nel cielo contrasta con il cigolio allegro delle altalene.
L’Uomo di/per Pino Reggiani Il Museo Emilio Greco di Catania ospita, fino al 16 giugno 2009, una personale di pittura di Pino Reggiani (Forlì, 1937), costituita da dipinti della produzione tra il 1986 e il 2000. “L’Uomo” è il titolo della mostra. Un titolo pregnate, ironico e drammatico allo stesso tempo. Gli oli su tela indagano il rapporto tra l’uomo e l’ambiente, da una prospettiva più intimista, come in “Fuori dal portico” o “Duke”, o, per così dire, più globale, come in “Periferia” o in “Northfield”. Ma le geografie descritte da Reggiani sfociano anche, analogicamente, nella visione di spazi interiori come “Il posto/la memoria” o il più astratto “Natura morta quadrettata”. Il rapporto uomo/natura, quindi, già pretesto per indagare le geografie reali dell’ecumene, con i suoi problemi e le sue contraddizioni, diventa occasione per tracciare geografie interiori più profonde dove Reggiani, deframmentando i suoi “Frammenti”, sperimentando una sua personalissima teoria dei colori e delle prospettive, sposta il discorso su un altro piano, intimamente umano. Ricerca - questa - che lo aveva già portato a indagare, ad esempio in tele anteriori all’86, la psicologia de “L’Angelo caduto” o di “Marilyn e i cani”. La spazialità in tutte le su forme, in tutti i suoi “Fragmenti” è stato un tema sempre caro a Pino Reggiani e appunti nei “Fragmenti” c’è come un tentativo metafisico di spiegare la Teoria della sua poetica spaziale. La natura è già dada, già cubista, già impressionista. Il paesaggio è “squadrato”. Reggiani è alchemico e danza con forme e registri diversi: lembi di colori per i colli, i prati, grandi spazi d’azzurro denso per il cielo, pennellate veloci confuse, apparentemente sensa senso, per i particolari e gli oggetti. Le linee d’orizzonte, gli elementi naturali sfocati, pozze d’acqua, vacche sembrano colare; i cieli sembrano traboccare dalla tela. Gli elementi architettonici, svuotati d’ogni storia e tradizione, sono i segni dell’urbanizzazione contemporanea, ridotti a puri simulacri; si stagliano ieratici, delineati da tratti forti, colori che invadono lo spazio e con esso a volte si confondono, sfumando con i colori “lagunosi” della fitosfera: il moderno screzio tra natura e artificio. In tutto questo l’Uomo è, a volte, in trasparenza, sfocatezza, dissolvenza... confuso tra i colori sulla tela, sembra trasalire a fatica; altre volte appare con colori accesi e forti, scuri e netti. Il tratto si fa grumoso e il suo colore invade lo sfondo, come un’oltraggiosa tracotante apparizione. Tertium non datur. Le figure umane sembrano in decomposizione fisica e spirituale. In entrambi i casi l’Uomo/Fantasma di Reggiani vive un rapporto conflittuale e drammatico col paesaggio, fantôme postcontemporaneo, artefice e vittima del suo stesso progresso. Riccardo Raimondo
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RECENSIONI gli eventi visti da noi
GEMINE MUSE 2009
Tiziana Contino, Emotional Replacement, performance e installazione multimediale. Performer: Simone Micci e Tiziana Contino (Ph Caterina Palermo)
Gemine Muse è un progetto artistico pluridisciplinare che dal 2001 promuove la giovane arte italiana portandola fuori dagli spazi tradizionali e avvicinandola alla gente. In questa sesta edizione, in programma dal 18 aprile al 30 giugno 2009, organizzata con i fondi del Progetto Italia Creativa, a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Gioventù, in collaborazione con l’ANCI - Associazione Nazionale Comuni Italiani e il GAI - Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani, sono coinvolti 150 giovani artisti presentati da 30 curatori in 22 città. In Sicilia sono state coinvolte le città di Catania e Messina. Nella città peloritana le opere di Daniele Battaglia, Rosaria Boemi, Daniela D’Andrea, Lorenzo Cassarà, Cristiana Minasi, Emanuele Musarra e Andrea Trimarci, selezionate dalla curatrice Alessandra Ferlito per il progetto “Backstage - Sottratti al visibile”, sono ospitate dal Teatro Vittorio Emanuele. Nella sua declinazione catanese, il progetto è ospitato all’interno del Palazzo della Cultura (già Monastero di San Placido), e ha una linea tutta al femminile incisa nella storia della location, che partendo nel III sec. d.C. da S. Agata, attraverso le suore del Convento delle Benedettine (1420), arriva ai giorni nostri e alla scelta della curatrice Ambra Stazzone, di scegliere le arti-
ste, Roberta Baldaro, Tiziana Contino e Annamaria Di Giacomo. Il progetto “Stratificazioni - dalla casa di agata al convento delle benedettine” mette in dialogo questi luoghi carichi di storia con la sensibilità di queste tre giovani artiste. Nel video “Alia Super Aliam (non vedo quasi più)”, Annamaria Di Giacomo ritrova la privazione della clausura monacale nelle ciocche di capelli che cadendo coprono interamente lo schermo; le stesse tematiche sono il soggetto dell’installazione/performance di Tiziana Contino, “Riposizionamento emozionale”: se il destino di quelle donne era già deciso mentre erano in una culla, da adulte ciò che rimaneva loro era una privazione, anche tattile, nei confronti del mondo circostante. La speranza per il futuro di quel luogo e della città è al centro del lavoro di Roberta Baldaro, che in una elaborazione grafica del prospetto esterno dal titolo “Sono contenta”, mostra la vita che soffia dentro il palazzo grazie alla sua valorizzazione come centro espositivo. Nel presente del Palazzo c’è però la difficile convivenza dei vari eventi organizzati dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Catania: anche se la data di chiusura era prevista per il 30 giugno, la mostra è stata disallestita all’inizio di maggio per far posto ad altre mostre. Giacomo Alessandro Fangano
SUD KM 0 Il progetto Sud km 0 consiste in un viaggio da Berlino a Catania di due artiste - l’italiana Maria Domenica Rapicavoli da Catania, Sicilia (attualmente vive tra Londra e Catania), selezionata dall’Associazione Erbematte e Janne Schäfer (appartenente al gruppo J&K, vive a Berlino) selezionata dal uqbar. L’inizio del viaggio è previsto per il 4 giugno a Berlino per terminare il 24 giugno a Catania. Le due artiste che non si sono mai incontrate prima condivideranno per una ventina di giorni lo stesso spazio, un furgone attrezzato e lo guideranno lungo i 2.295 km che separano Berlino da Catania, attraversando paesaggi e luoghi diversi, dal Nord Europa in giù fin al Mare Mediterraneo, attraversando le zone industriali della Germania ovest, la Foresta Nera, le Alpi e a seguire tutta la penisola italiana. In qualche maniera le due artiste ripercorreranno le rotte degli immigranti italiani, identificati appunto in Germania con il termine Gastarbeiter ma in direzione opposta verso il Sud. Parte del viaggio è stato organizzato, durante una fase preliminare del progetto, da
Erbematte e uqbar nel rispetto delle idee artistiche e dei desideri delle artiste. Parte centrale del progetto, tuttavia, è rappresentata dalla possibilità per le due artiste di sperimentare, di dar sfogo alla loro curiosità e al loro senso di avventura. L’esperienza del viaggio è resa unica grazie all’interazione e allo scambio tra persone e luoghi. Sud KM 0 rappresenta nello stesso momento un viaggio reale ma anche ideale, un viaggio filtrato dalla sensibilità delle due artiste le quali annoteranno ciò che ritengono importante usando diversi mezzi, dai più tradizionali ai più innovativi: foto, video, blog, interventi alla radio, installazioni, e così via. All’interno del progetto Sud KM 0 verranno coinvolte altre istituzioni che diventeranno partner del progetto, che potranno aiutare le artiste fornendo aiuto logistico, suggerimenti e connessioni. In questa maniera è possibile dividere e condividere le responsabilità grazie alla partecipazione diretta di diverse realtà culturali. All’interno del viaggio sono previste delle tappe in luoghi tipicamente turistici, in località famose per
SUD KM 0 > IL PERCORSO
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la natura, presidi industriali e post-industriali e tutto quello che le artiste viaggiatrici potranno incontrare lungo il loro cammino. Maria Domenica Rapicavoli e Janne Schäfer, fornite di computer e tecnologie audio e video, documenteranno il loro viaggio passo per passo: è stato creato un blog – sudkm0.blogspot.com - all’interno del quale si potranno seguire tutti gli spostamenti, si forniranno audio da inserire all’interno dei palinsesti delle radio che hanno accettato di seguire le due artiste in Italia e in Germania. Se richiesto dagli altri partner culturali, le due artiste potranno presentare brevemente il progetto e le evoluzioni del loro lavoro fino a quel momento svolto. Durante il viaggio le due artiste svilupperanno un nucleo comune attorno al quale poter lavorare e presenteranno I risultati della loro esperienza nel 2010 a Berlino all’interno del progetto di uqbar internazionale dal titolo Transient Spaces – The Tourist Syndrome presso la Neue Gesellschaft für Bildende Kunst all’interno dello spazio Kunstraum Kreuzberg/Bethanien.
SUD KM 0 > LE ARTISTE
03.06.09 presentazione del progetto presso uqbar
Calabria c/o Evento Area
Janne Schäfer (1976, Darmstadt) vive
Maria
Berlino
19-20.06.09 arrivo a Riesi c/o Farm Palermo c/o
e lavora a Berlino. Dal 1999 lavora in
Catania) vive e lavora tra Londra e Catania.
04.06.09 inizio del viaggio Wolfsburg Kassel
Succo Acido and Galleria Zelle
collaborazione con l’artista danese Kristine
I suoi sono, principalmente, lavori video e
Frankfurt/Darmstadt Karlsruhe
24.06.09 festa conclusiva presso Erbematte,
Agergaars all’interno del duo J&K. Nei loro
di fotografia nei quali esplora il concetto
11-12.06.09 Zurigo /Basile Monte Veritas
Catania con diretta radio su www.radiozammu.it
lavori, J&K esplorano il potenziale creativo
dell’identità in relazione agli stereotipi.
12-13.06.09 arrivo a Torino c/o Arte Giovane and El
dalle 18.30 alle 24
che crea e sottolinea la realtà.
Barrio Milano Toscana Roma Napoli/Salerno Reggio
(il programma è soggetto a modifiche)
Domenica
Rapicavoli
(1976,
SPAZI APERTI estetiche, opinioni e riflessioni sul contemporaneo
Q U I FU ORI. IB R ID AZ IO N I ESTETICH E #3. Il culto delle copie Walter Benjamin aveva preconizzato il percorso verso la reiterazione tecnica che avrebbe annientato l’unicità dell’opera d’arte. Nella fotografia, capace di mimare l’immagine in copie indefinite e perfettamente indiscernibili, Benjamin scorgeva il tratto distintivo della riproducibilità dell’arte che avrebbe cancellato l’Aura individuata delle opere, la loro stessa presenza incantatrice. Tuttavia il nesso tra riproducibilità e tecnica dell’arte affonda immediatamente nel crinale degli effetti replicabili delle immagini, create ex novo e perciò discoste da prototipi e matrici. Le cose naturali sono esemplarmente uniche e individuate, nascono da modelli originali che riappaiono di volta in volta in nuove fogge. Le opere d’arte sostano invece nella loro differenziazione dall’origine irreperibile, nascono cioè non già dal nulla, bensì dal senso costrutto, dall’immagine. Che si possa copiare un quadro, una scultura, un disegno è solo l’effetto di superficie, la patina ovvia del concetto di riproduzione, giacché nell’essere copia (perciò intrinsecamente riproducibile) risiede l’essenza stessa dell’opera d’arte che nasce senza modello, che sboccia per invenzione di un artefice zoppo e mostruosamente equivoco: un creatore di idoli privo di originali e sprovvisto di matrici.
L’arte, laddove essa smaschera ogni origine, si manifesta nella pura esistenza che produce effetti e prodotti, generando il piacere quasi cultuale della forma che è creazione senza coito e senza corpo, bensì invenzione e contagio della copia che genera un’immagine sensibile. Se è pur vero che nessun artista si accalca ancora nei musei per riprodurre un Caravaggio, se l’Aura benjaminiana che consisteva nell’unicità e nell’individualità dell’Opera non è più un connotato essenziale dell’oggetto d’arte, è altresì manifesto come l’arte, in qualità di tecnica dell’immagine, precipiti, ab origine, nella ripetizione della sua replicabilità. Inventando impronte senza coni, simulacri del reale, effettività artificiali, le arti sono tecniche. L’arte è senza Aura, manifesta una presenza autoreferenziale snodata da qualsivoglia principio teologico o naturale. Dunque l’arte è riproduzione diffusa, copia singolare della religione delle Parti e smascheramento beffardo di ogni Origine. Chiara Tinnirello
Docente di Estetica presso l’Accademia di Belle Arti
La storia dell’A rte e il tiro con l’arco Capitolo 3. Quando sotto un cielo di pioggia all’improvviso la cupa distesa dei prati è percorsa da un raggio di sole1
La libertà è una prerogativa fondamentale per produrre arte. L’artista ha il diritto di esprimersi liberamente e pubblicamente. Egli non deve subire nessun condizionamento che non sia quello della propria coscienza.
Una ignoranza non completa (ma anche una dotta) non fa una piccola sapienza. Ti taglia fuori. L’ignoranza ti rende felice e se ne sei consapevole puoi costruirci sopra. Formule-etichette-certezze, esercizi pedanti di classificazioni logiche ed erudite che vanno accettate per fede o per le quali si pretende un arrendevole consenso: è soltanto questo l’arte? Inutile zavorrabruciare-bruciare-bruciare. Il viaggiatore nei suoi pensieri più profondi ma non ancora definiti, intuisce, dietro quella porta che ancora lo esclude, comunicazioni simboliche di sensi di vita o di morte; colloqui passionali o freddi, razionali o immaginari; semplici momenti di tristezza, di gioia, di speranza. - Potrò comprendere? - si chiede - potrò afferrare almeno un soffio di significato? “Mai siamo noi a pervenire ai pensieri/ sono essi che ci ci raggiungono./ è questa l’ora opportuna al dialogo. Ci predispone rasserenati al comune meditare./Ciò non pone in evidenza l’ambizioso contrasto/ di opinioni né tollera l’arrendevole consenso./Il pensiero rimane irrigidito al vento della cosa./ Da questa comune esperienza può sorgere forse/una comune attività di pensiero. Ciò al fine/che uno, all’improvviso, divenga insospettato maestro”2. Uno squarcio di orizzonte. - L’orizzonte si può vedere soltanto da lontano - pensa - non può esistere come meta ma è. Chi dubiterebbe dell’esistenza di quella meravigliosa seppur apparente linea a forma di arco di circonferenza, lungo la quale il cielo sembra toccare la terra o il mare? Sa che è un’ illusione ma ricorda quando da piccolo, contemplando i suoi orizzonti da montanaro, vette dietro altre vette pensava che - in fondo - si potrebbe raggiungere o almeno varrebbe la pena tentare -. Abbastanza precocemente aveva intuito l’importanza della condizione itinerante del pensare che non è certezza della meta ma partenza. “La via e il pensare sospeso/ il sentiero e la parola autentica/ si incontrano in un cammino. /Va, errore e domanda sopporta lungo il tuo unico andare”3. Sentieri non opere compiute, aveva aggiunto a mano Heidegger pochi giorni prima di morire al suo Erfahrung des Denkens. Percorsi da avviare, quindi, non dati da accumulare né certezze da imporre o contrabbandare. In questo generoso invito alla gradualità, ai piccoli passi, coraggiosi perché ti espongono ma indispensabili per qualsiasi crescita il viaggiatore si rasserena, il suo confronto con l’errore si ridimensiona. “La nebbia del mondo/ non raggiunge la luce dell’essere./Noi sopraggiungiamo troppo tardi per gli dei/ e troppo presto per l’essere. Per questo/l’uomo è poesia già cominciata./L’andare verso una stella, soltanto questo./Pensare è trovarsi limitati ad un solo pensiero/che un giorno si arresta nel cielo del mondo/come una stella”4. I grandi sanno veramente insegnare. Sono vitali, generosi come raggi di sole inaspettati che non trafiggono ma illuminano piccole comprensioni nel farsi della vita: ti invitano, stuzzicano la tua mente, tracciano per te percorsi; ti lasciano il tempo di intuire che ogni vera esperienza di pensiero è tensione, è un andare verso; accettano il confronto con la tua diversità; nutrono di speranza la tua incertezza e ti svelano la tua unicità insegnandoti ad amarla e collocarla nel cielo del mondo; ti fanno comprendere che si può comunicare in autenticità superando la tentazione di una sterile rivendicazione soggettiva e aprendosi al dialogo. Anche con l’opera d’arte. Nuovi semi stanno per arrivare. “I campi sono in attesa/sgorgano le sorgenti/ dimorano i venti, /la benedizione si sofferma pensosa”5. Il falò è necessario. Scegliendo compagni diversi può riprendere il viaggio (Continua...) Giuseppina Radice
“Val di Noto”, Noto (SR) Chiara Tinnirello è coordinatrice delle iniziative editoriali dell’Associazione teoretica e Filosofia contemporanea. è possibile
(1) Questo incipit narrativo rappresenta il titolo di uno dei testi poetici di Heidegger che costituiscono Erfahrung des Denkens (L’esperienza del pensare), Traduzione di A. Rigobello. Città nuova editrice, Roma 2000. . (2) ivi (3) Heidegger, op.cit. (4) ivi 5 ( ) ivi
contattarla all’indirizzo: chiara_tinnirello@hotmail.it
giuseppina.radice@email.it è Docente di Storia dell’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Catania. Svolge attività di Critico d’Arte. Ama l’ascolto. Ha imparato a raccontare storie. Ha imparato a scegliere i suoi compagni di viaggio.
Arte al Cubo Eventi. Si occupa di Estetica, Filosofia
KOOBOOKARCHIVE, CATANIA Archivio-laboratorio d’artista, su e con il libro
Peter Wuethrich, Angeli di Cimiano, 2005
Il libro d’artista vive una stagione vitalissima. Gli è rivolta una rinnovata attenzione, e ciò che è importante è che questo accade, non soltanto in Europa, nel quadro di un più esteso interesse verso l’”oggetto libro”; un interesse riscontrabile negli aspetti della ricerca e della produzione artistica attuale, da cui deriva un nuovo impulso a studi, confronti, mostre, editoria e quant’altro. Anche il collezionismo di settore è particolarmente vigile e attivo, si tratta chiaramente un collezionismo di nicchia, come di nicchia resta l’interesse per altri aspetti del contemporaneo.
Tale è il clima in cui s’inserisce il KoobookArchive, l’archivio-laboratorio privato del libro d’artista nato un paio di anni fa a Catania come conseguenza di un’estesa indagine sulle espressioni trasversali dell’arte contemporanea e del Novecento, praticata sul campo da chi scrive. Avviata da tempo grazie ai contatti e alle collaborazioni con esponenti della neo-avanguardia italiana (Belloli, Bentivoglio, Caruso, Chiari, Fontana, Lora-Totino, Miccini, Mori, Pignotti, Spatola, tutte figure cardine nell’ambito della ricerca verbo-visiva e performativa a iniziare dagli anni ’60), con movimenti, gruppi e riviste principalmente toscani e siciliani (Poesia visiva, Poesia sonora, Fluxus, Ottovolante - circuito di produzione di poesia, La nuova presenza, Intergruppo-Singlossie), tale indagine nell’ambito del libro d’artista - indagine che nello specifico sarebbe più esatto definire “ricerca su e con il libro” -, oltre alle declinazioni riferite all’uso della fotografia e del video o alla dimensione installativa, attualmente riguarda in particolare la ricerca e la sperimentazione in direzione multi, inter-mediale e informatica. Per essere precisi, rivolgendomi agli addetti ai lavori direi che nonostante l’ampio ed eterogeneo corpus del patrimonio dell’archivio (più di 300 esemplari di circa 200 autori, tra libri-oggetto, opere uniche o pezzi numerati di piccole o grandi tirature),1 l’interesse è ormai rivolto a quanto può far seguito ad una mostra come Libro sensibile (sezione della biennale LiberoLibrodArtistaLibero4 in atto alla biblioteca Luigi Poletti di Modena), mostra che prende in esame la produzione di autori che a iniziare dagli anni ’60 hanno operato una connessione diretta e pressoché esclusiva tra fotografia e libro. In altre parole, il concept di una simile mostra - curata da Giorgio Maffei, uno dei maggiori esperti europei del settore
- potrebbe perfettamente coincidere con i presupposti su cui vertono oggi le attività dell’archivio. Come laboratorio, infatti, il KoobookArchive indaga proprio su quanto è stato ed è tuttora prodotto dalla generazione successiva a quella di artisti come Baldessari, Boltanski, Becher, Beuys, Hirst, Horn, Kosuth, Mc Carty, Monk, Penone, Ruscha, Starling, Vaccari, Weiner, ovvero su una ricerca intorno al libro, e su sperimentazioni che riguardano le connessioni tra i nuovi media e quello che ormai chiamerei “più o meno minimo, specifico luogo d’azione spazio-temporale riferito al libro”. Il KoobookArchive persegue la logica di un network che collega realtà analoghe sparse per il mondo. Da ogni progetto promosso e/o in collaborazione sono scaturiti momenti espositivi, studi e convegni.2 Tra le recenti importanti collaborazioni, quella con l’École Régionale des Beaux-Arts de Rouen e con Villa Ockenburgh near Kijkduin, a Den Haag (NL).
Anna Guillot Anna Guillot è docente di Decorazione e di Installazioini Multimediali nel Biennio specialistico di Progettazione Artistica per l’Impresa presso l’Accademia di Belle Arti di Catania. E-mail: annaguillot@accademiadicatania.com (1) Tra i nomi di particolare interesse storico, nell’archivio sono presenti tra gli altri Agnetti, Baruchello, Baldessari, Boetti, Blaine, Blake, Belloli, Bentivoglio, Buren, Cage, Caruso, Chiari, Chopin, de Saint Phalle, Fontana, Jones, LeWitt, Lora-Totino, Marcucci, Mari, Merz, Miccini, Munari, Ono, Paik, Phillips, Pignotti, Pistoletto, Sanesi, Spatola, Tilson, Vaccari, Vedova, Xerra. Tra i contemporanei, Boutin, Buvoli, Cattelan, ConiglioViola, Cucchi, De Beir, De Grolée, De Mitri, Durante, Fischli&Weiss, Grisi, Karasik, Lambri, Linke, Lutz&Guggisberg, Lüthi, Mendoza, Opie, Paladino, Pelusio, Pogarsky, Spalletti, Vercruysse, Wüthrich. (2) Importante in questo senso la collaborazione con la 3ª e la 4ª edizione della Biennale del Libro d’Artista LiberoLibrodArtistaLibero (Foligno/Spoleto/Catania/ Modena) e quella con Mikhail Pogarsky e la casa editrice russa Triangular Weel per l’evento multimediale Prospero’s Library (Mosca/Catania/Milano/Londra).
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interviste a tu per tu con i protagonisti dell’arte
MARCO BONAF è Un artista che ha fatto della silenziosa ma vigorosa protesta il perno centrale della sua ricerca artistica, colma di interessanti significati e spunti, volti ad una sempre più consapevole visione della realtà contemporanea. Con l’ausilio di diversi supporti offre un’avanzata propensione verso le più creative soluzioni e modi di concepire l’oggetto d’arte capace di poter essere ora installazione, ora pittura.
Dalla tua biografia apprendo che il tuo esordio avviene nell’ambito del design e solo successivamente si rivolge verso una tua personale ricerca artistica. Questa “deviazione”, se così può essere intesa, è stata dettata da una tua innata preferenza verso le arti visive o credi che questi due ambiti possano tra di loro interagire? Ho sempre creduto che i confini non facciano parte del mondo artistico e credo fortemente che l’ausilio di altri media possa solo dare l’opportunità di creare una maggiore quantità di materiale da cui poter attingere informazioni e l’ispirazione che ne consegue. La tua attività artistica ha inizio nel 2004 come collaboratore di aziende operanti nell’ambito del design e dell’arredamento d’interni, ma solo nel 2007 giungi ad un culmine nel quale prendi parte a svariate collettive, sino ad arrivare alla tua prima mostra personale. Cosa accade dopo questo momento? Devo ammettere che ho sempre tentato di fare dell’arte una divertente passione nella quale potere sperimentare senza mai annoiarmi. Subito dopo gli studi superiori ho lavorato per due anni in uno studio di tatuaggi, attraverso il quale ho potuto perfezionare la mia tecnica per poi approdare ad un corso dove ho imparato a lavorare il vetro e grazie al quale mi sono avvicinato al design con personali creazioni artistiche utilizzando, oltre al vetro, materiali come plexiglas, legno e metalli. Dopo questa esperienza arriva per me il momento di dedicarmi alla progettazione artistica di alcuni locali di Palermo e la successiva realizzazione di essi.
La visione che ho sempre avuto della mia terra, e che probabilmente per alcuni aspetti nutro tutt’ora, ha assunto spesso una connotazione negativa; l’unico elemento che mi ha permesso di fare un passo indietro è stato quella di poter viaggiare e conoscere altri paesi del mondo rendendomi conto successivamente, che più mi allontanavo dalla mia terra natia, più mi riavvicinavo emotivamente ad essa. Questo mi ha fatto comprendere quanto questo meccanismo sia un elemento insito nell’uomo, ma anche necessario, per una reale comprensione ed un successivo apprezzamento di essa. Solo adesso riesco a far tesoro di ciò di cui prima avevo vergogna e posso dire di essere orgoglioso della mia terra, diventata ormai punto di forza del mio lavoro.
Indubbiamente mi sembra di percepire un irriverente ed incisiva tendenza iconoclasta, volta a smascherare anche i più celati meccanismi... Le serie da te citate, realizzate per l’appunto nella mia prima personale newyorkese, sono state pensate per dissuadere dai falsi simboli mediatici e per rappresentare il meccanismo attraverso la quale avviene la distorsione di una notizia. Una mia attenta documentazione su avvenimenti storici mi ha portato ad individuare una data verità che a volte viene celata o distorta per bisogni politici o solo con il fine di creare grandi notizie.
A questo punto mi sembra doveroso chiederti quale sia la tua nuova visione della Sicilia e quali siano, soprattutto, gli elementi da cui prendi ispirazione... In Sicilia c’è tanta storia e tradizione, tutti aspetti che fanno dei siciliani, un popolo unico e per molti aspetti bizzarro. Ho notato che quando i turisti vengono in visita a Palermo, amano fotografare il degrado e la decadenza di certi quartieri popolari e trovo che tutto ciò sia piacevolmente destabilizzante ed illuminante. Ciò che noi giudichiamo irrilevante e a volte ingombrante, rappresenta per il turista un interessante elemento folkloristico.
Quello che più affascina del tuo lavoro è la parte dedicata al reperimento di numerose immagini da cui attingi ispirazione ma anche brillanti modi di dissentire. Da cosa vieni influenzato e da dove prelevi questo importante materiale che poi diventerà presupposto base della tua opera? Il mio lavoro non esclude una ricerca estetica ma allo stesso tempo non è rivolto principalmente a questa, mi interesso molto alla documentazione e la rielaborazione di immagini attraverso la riappropriazione di vecchi reperti storici, cercando in tutti i modi di ridargli vita nuova. Per far ciò parto da fotografie anni ‘50 / ‘70, molto spesso ritagliate da riviste vintage che raffigurano persone o luoghi di quel periodo.
In merito alla tua preferenza di approdare inizialmente ad un circuito internazionale e a tutto ciò che ne ha conseguito, in che modo pensi ti abbia forgiato questa scelta e, soprattutto, che influenze ha avuto sul tuo lavoro? Penso che entrare a far parte di circuiti internazionali sia molto importante per un’artista ma credo anche sia un passaggio secondario, quello che conta è cercare di coltivare le proprie radici nel paese di origine e solo in un secondo momento approdare in altri paesi. Il mio percorso artistico non ha seguito l’ordine che ho appena citato ma il tutto è avvenuto in modo molto casuale; ho incontrato diverse persone che hanno apprezzato sin da subito il mio lavoro, principalmente collezionisti ed amici del settore provenienti dall’Inghilterra, come Lisa Gherard Sharp, giornalista di Vogue UK, i quali si sono proposti di portarlo avanti e farlo conoscere. Dopo l’Inghilterra è stata la volta dell’America, sempre attraverso un manager che ha commercializzato il mio lavoro con molto successo.
Da un testo critico apprendo una delle frasi-chiave capaci di poter riassumere la vera essenza del tuo lavoro, espressa da Salvo Ferlito: “Si tratti di classici dipinti, di vivaci collages o di mini-installazioni, le opere di Marco Bonafè ribadiscono comunque un analogo filo conduttore: ovvero l’incoercibile bisogno di stigmatizzare la frastornante invadenza dei media nel nostro confuso viver quotidiano”. Questo è quello che emerge in opere come “Good Luck”, “Tale”, “Identity “ ed “Italy on the moon”, le quali riescono egregiamente a mettere alla ribalta verità, smascherandole e per l’appunto stigmatizzandole. Ma da cosa è mossa questa militanza contro il sistema mediatico contemporaneo? Tutti i media oggi hanno un ruolo predominante nella società, ne modificano il pensiero proponendo notizie ingannevoli sino a giungere alla creazione di falsi miti; credo fortemente che si debba stare molto attenti e cercare di scoprire cosa è autentico e cosa invece non lo è. La Sicilia e in particolare Palermo, città in cui sei nato, come pensi possano influenzare il tuo attuale percorso artistico e verso quali tematiche credi possano rivolgerlo? Il mio percorso artistico è rivolto sempre verso la contemporaneità, ma non vuole escludere la tanto rifiutata, quanto derisa, storia della Sicilia, che ci si porta “sulle spalle” come un peso di cui liberarsi. Penso che proprio questo “peso”, che non è altro che il nostro bagaglio culturale, possa dare ,nel mio caso, nuovo spunto per lavorare alla creazione di una forte identità artistica. Martina Colajanni
Dopo anni passati ad esporre i tuoi lavori tra New York, Londra e Barcellona, sei tornato a Palermo con un bagaglio di esperienze non indifferente che ti hanno indotto, probabilmente, a ricercare la tua ispirazione proprio nella tua terra natia, dalla quale ti sei allontanato sin dall’inizio del tuo percorso artistico. Una scelta casuale o mossa da un tuo preciso intento o bisogno?
Nella serie “My Com” presentata alla galleria Gelabert di New York nel 2008 ma anche in “Re-Image”, altra serie di forte impatto ideologico e visivo, dimostri di tener fede ad un lavoro incentrato sul disfacimento di quelle che sono le credenze o “dogmi” costruiti ad hoc dai contemporanei mass media.
in alto a sinistra > Marco Bonafè, Tutto quello che ho vomitato l’altra sera, materiali vari (2009) al centro > Marco Bonafè, Untiled, stampa fotografica, (2009)
FIDAPA bipersonale di pittura
Giuseppe Livio & Giuseppe Lombardo introduzione del critico d’arte Elisa Mandarà
Giuseppe Lombardo
domenica 7 giugno 2009, ore 10.30
Arrivano le crociate, acrilico su tela, cm 90x120 (part.)
Via Mongibello 9 Gravina di Catania (CT) giuseppelombardo56@yahoo.it / 095 241787
Giuseppe Livio La scuola oggi, acrilico su tela, cm 90x120
Cantine Privitera Via Nino Martoglio 33, Gravina di Catania (CT) Fino al 28 giugno 2009. Orari > feriali 8.30-13.30/15.30-19.30 festivi 8.30-13.30 Tel./fax 095411965 INGRESSO LIBERO
w w w. g i u s e p p e l i v i o . i t giulivio@hotmail.com
SEGNALAZIONI mostre in pillole
Un luogo dell ’ arte
Sabato 20 giugno alle ore 19 sarà inaugurata nella Sala del Granaio di Modica, la mostra «Un luogo dell’arte» a cura di Paolo Nifosì. La mostra-evento, organizzata dalla Galleria Lo Magno in collaborazione con la Fondazione Grimaldi di Modica, vuol essere un omaggio a un gruppo di artisti, il cosiddetto Gruppo (o Scuola, secondo Vittorio Sgarbi) di Scicli, che ha deciso di fermarsi in terra iblea a raccontare il territorio, divenuto oggi “Un luogo dell’arte”. Questi artisti, ha scritto Nifosì, «hanno deciso di vivere in questa terra, allontanandosi consapevolmente dai centri normalmente deputati alla riflessione critica e al
S H O T I N S I C I LY Shot in Sicily rappresenta una sorta di diario che racconta lo speciale legame che Michael Roberts, nel corso degli anni, ha sviluppato con la Sicilia. Per l’artista si è trattato di un lungo viaggio che gli ha permesso di familiarizzare con la natura complessa e ambigua di questa famosa isola. Shot in Sicily testimonia la sensualità e la bellezza della gioventù, la coesistenza di tradizioni profondamente radicate con la cultura popolare e descrive gli ammaglianti paesaggi e il giornaliero avvicendarsi dei momenti quotidiani. Alla Chiesa del Carmine di Taormina dal 14 giugno al 12 luglio 2009.
CANTINA CONTEMPORANEA è un progetto site-specific a cura di G. Costanza Meli, pensato come una rassegna d’arti contemporanee che in appuntamenti successivi inviterà gli artisti a confrontarsi con lo spazio della Cantina Vivera di Linguaglossa (Ct) e con paesaggio in cui questa è immersa. Mater Vitae, dell’artista palermitano Fabio Savagnone, il primo evento in programma fino al 7 giugno 2009. Il percorso si apre dunque con una personale, un primo momento di lettura e interpretazione, che si concentra su di uno sguardo unico per approfondire un aspetto specifico e simbolico della natura di questo luogo. Il paesaggio che si offre allo spunto degli artisti è, infatti, molto vario e ricchissimo di prospettive: l’esterno, con le pendici rocciose del vulcano innevato, la lava e i boschi che diradano, verso la cantina, negli estesi vigneti; l’interno con gli ambienti di lavoro, la sede della produzione, la barricaia, i percorsi del vino, i luoghi e i volti delle persone che animano l’azienda.
Quasi monocromaticamente Dal 6 al 13 giugno 2009, la galleria Nuova Officina d’Arte di Catania, presenterà le opere uniche di ventitre artisti in occasione dell’esposizione collettiva “Quasi monocromaticamente”. Ogni pittore è stato invitato ad eseguire un’opera unica (esclusi quindi esemplari da tirature di grafica e opere multiple) sul tema della propria ricerca. In mostra: Natale Addamiano, Sandro Bracchitta, Piero Corpaci, Tommaso Ferroni, Sergio Gioielli, Giuseppe Giorgi, Sebastiano Grasso, Giovanni La Cognata, Salvatore Lanzafame, Chris Minoldi, Salvo Papotto, Sebastiano Parasiliti, Giuseppe Puglisi, Giuseppe Randazzo, Franco Sarnari, Riccardo Sgalambro, Gaetano Signorelli, Marco Tamburro, Nicola Tomasi, Angela Trippa, Rino Valenti, Enrico Zecchini e Piero Zuccaro.
Giovanni Iudice. Visibile...Invisibile
mercato, cogliendo tra i segni dei tempi quel bisogno di ritornare a vivere un rapporto più diretto con la natura, la possibilità di vivere una liturgia del giorno dai ritmi rallentati, in un luogo che cominciava culturalmente da più parti a essere percepito culturalmente denso di stratificazioni storiche, bello nell’equilibrio tra città e natura, bello nelle sue storie urbane e nella sua storia architettonica». Esporranno gli artisti Sonia Alvarez, Carmelo Candiano, Giuseppe Colombo, Piero Guccione, Salvatore Paolino, Franco Polizzi e Franco Sarnari (in foto un particolare della sua opera Ebbrezza).
Joanne Robertson. Scorpion dance Music La galleria Francesco Pantaleone Arte Contemporanea di Palermo ospita la prima personale in Italia dell’artista inglese. «Da un punto di vista visuale, il lavoro di Robertson ha intrapreso negli ultimi anni una via ermetica. Precedentemente, il suo lavoro è stato un divinazione di elementi esterni e dei dintorni. L’artista si tuffava nella confusione della superficie ordinando gli elementi, come modelli di brillantini piramidali. Ora, i suoi quadri e le opere tridimensionali sono legati in gran parte a lei stessa ed al suo corpo. Essi prendono spunto dall’intimità dell’interiore misterioso per rimodellarlo come un tatuaggio sulla pelle della realtà. Dalla vita, della vita, con la vita. Eccolo». (Byron Coley) Continua in galleria fino al 27 giugno Pugilato, personale dell’artista svizzero Marc Bauer, settimo appuntamento di Domani a Palermo, progetto di Laura Barreca e Francesco Pantaleone.
S pace made light In occasione dell’apertura della nuova area commerciale dell’Aeroporto di Palermo Falcone Borsellino, la galleria EXPA di Palermo ospita, fino al 28 giugno 2009, la mostra “SPACE MADE LIGHT”. L’iniziativa presenta il progetto per il Masterplan Commerciale dell’aeroporto di Punta Raisi, assieme ad una raccolta delle principali esperienze progettuali dello studio Traverso-Vighy. I progetti presentati, diversi per tipologia e scala di intervento, vanno dai sistemi di illuminazione come quello progettato per i bar e coffee shop Illy ad interi edifici studiati per massimizzare l’utilizzo della luce naturale, come lo Showroom Spidi a Sarego o il Salvagnini Technical Center a Izumi, Giappone. Attraverso la lettura dei progetti, illustrati in mostra da Salottobuono, emerge un metodo di lavoro che contraddistingue gli architetti per il loro particolare interesse per il costruire “leggero”, basato su sperimentazione, prefabbricazione ed economia di risorse. Le loro architetture sono realizzate assemblando elementi progettati e prodotti singolarmente unendo tecnologie industriali e lavorazioni artigianali, integrazione possibile grazie alla particolare struttura economica del Veneto. Dalla loro collaborazione con maestranze e artigiani locali nasce anche l’occasione per sviluppare nuove soluzioni espressive reinterpretando tecniche costruttive tradizionali. Sono un esempio in questo senso i rivestimenti in larice della Casa del Designer a Vicenza e i mattoni fatti a mano e sospesi ad un intreccio di tondini e distanziatori in acciaio utilizzati per il sistema di facciate interne dell’aeroporto Falcone-Borsellino.
Le opere, provenienti da collezioni private, in mostra al Palazzo Ziino di Palermo, dal 5 al 30 giugno 2009, rappresentano il ciclo antologico che copre quasi quindici anni, a partire dal 1993, periodo dei disegni a matita con soggetti di interni e spiagge al 1997, dove appaiono i primi dipinti degli orti con nudo, la figura umana in interni (olii), che hanno come centralità la donna,le visioni delle spiagge, rocce e bagnanti. Dal 2004 la svolta sui clandestini, rappresentazione di ritratti di migranti che si affacciano dai finestrini delle navi arrugginite, di gruppi ammassati che attendono. Immagini che Iudice elabora dopo l’osservazione dei fenomeni degli sbarchi in Sicilia. Il lavoro più emblematico sui clandestini è “senza titolo”, dove l’artista interpreta la realtà in un frangente di tempo, fuggente, durante il quale due poliziotti soccorrono un clandestino, estratto da una nave in riva ad un porto. La pittura di Iudice si concentra sui realismi e l’osservazione, è un continuo accanimento della realtà, che lo circonda senza alcuna barriera. Lo stesso artista afferma un rapporto diretto con la realtà, fatto senza le convenzionali tendenze, spirito di una contrapposizione alle ideologie dell’omologazione dell’arte, contaminata da culture mediatiche. Giovanni Iudice si esprime con il disegno a matita e la pittura, tecniche antiche e perfezionate nel tempo, che hanno visto impegnati i maestri del passato, in un recupero di normalità rispetto al valore effimero delle mode.
TRAGODIA Nel 2007, con “Tragodìa”, si è affrontato il tema del rapporto fra “Tragico-Sacro-Sacrificio”, ovvero l’origine del sacro, che resta sempre un grande interrogativo nella mente e nel cuore dell’uomo di ogni epoca. Il tema proposto in questa nuova edizione da “L’Arco e la Fonte”, Tragodia - pathos, nomos, logos, vuole porre l’accento sull’importanza, oggi, del conoscere le proprie radici per definire la propria identità in una società attraversata dal fenomeno della globalizzazione. Nel contempo vuole far vivere, o meglio rivivere, quei luoghi che costituiscono un ponte col passato, fatto di cultura, arte e natura che, a Siracusa, trova una delle sue più emblematiche espressioni. L’Arco e la Fonte, condividendo la scelta dell’INDA per la Medea di Euripide in programma quest’anno, nel progetto Tragodia ha voluto affidare a tre curatrici la scelta degli artisti nella rassegna d’arte contemporanea, per una lettura al “femminile” dell’estetica del tragico: Emma Zanella (direttrice della Civica Galleria d’Arte Moderna “G.A.M.” di Gallarate), Ilaria Mariotti (docente di Storia dell’Arte e Fenomenologia delle Arti Contemporanee presso l’Accademia di Belle Arti di Frosinone) e Ornella Fazzina (docente di Storia dell’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Catania). Al Palazzo del Governo e alla Civica Galleria Montevergini fino al 28 giugno 2009. In mostra: Domenico Pievani, Antonio Maria Pecchini, Azelio Corni, Francesco Marelli, Paolo Fichera, Salvatore Lovaglio, Paolo Angelosanto, Beatrice Meoni, Maria Donata Napoli, Mariagrazia Pontorno, Rosario Antoci, Vincenzo Balena, Hilde Margani Escher, Calusca e Jano Sicura.
CARO PAN, Decimo appuntamento del ciclo di mostre “Caro Pan,”, rassegna d’arte organizzata da Giuseppe Vitale dell’Associazione Culturale SPAZIOVITALE in e curata da Giuseppina Radice. In mostra, dal 6 al 26 giugno 2009, le opere di Regina Cafiero, Giuseppe Corradino, Antonino Di Blasi e Giuseppe Livio. Il progetto di “Caro Pan,”, iniziato nel novembre 2006, ha un titolo volutamente incompleto che rimanda alla mostra conclusiva che vedrà l’esposizione delle opere degli oltre 40 artisti partecipanti. Idea della curatrice è innanzitutto una ricognizione di artisti siciliani di qualità che presentano la forma per loro più adeguata ad esprimere la propria visione della vita e dell’arte. tribe art _ 1 1
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l ’ Aria del continente LABORATORIO SACCARDI. Il primo giorno di felicità ’
Si chiamano Marco Barone, Giuseppe Borgia, Vincenzo Profeta e Tothi Folisi e sono i componenti del Laboratorio Saccardi, in esposizione nel continente con una doppia mostra dal titolo “Il primo giorno di felicità” che attraversa il Nord Ovest italiano sulla direttrice Milano-Torino. E mentre a Torino sono ben 150 disegni ad essere esposti, a Milano è possibile gustare l’ironia che sempre nasce da una tragedia, piccola o grande che sia - di alcuni quadri il cui punto di partenza è, come ci viene spiegato nell’introduzione al catalogo, la fine del mondo. O meglio, i ragazzi del Laboratorio Saccardi, a partire dal noto esperimento dell’acceleratore di particelle Lhc al Cern di Ginevra, si sono divertiti a immaginare un mondo “altro”, un inizio diverso, in cui miti e
icone del mondo “nostro” vengono fatte galleggiare in un mare primordiale della confusione. Le possibilità per un nuovo principio sono molteplici, specialmente perché non tutto scompare. Anzi, molto ritorna, seppure sfigurato o “riciclato”. Opera emblematica in questo senso è “Il ritorno di Noè”, in cui l’eroe biblico - che qui ha il volto di Charlton Heston, passato alla storia anche per un celebre Mosé cinematografico - è alle prese con un’arca decisamente bizzarra, dotata di parabolica e con a bordo mucche con occhiali da sole, scimmie in frac e con una bottiglia di champagne in mano, e altri animali fuori dal comune. Nel mare galleggia di tutto: da un pacchetto di Fonzies a un televisore, mentre nel cielo gli ufo rapiscono, con i loro classici raggi laser, una zebra e una sirena. Altra possibilità è il “Niente” dell’omonimo dipinto 40x40 cm, che ritrae un verbo - nel senso di una parola composta dalle lettere “n”, “i”, “e”, “n”, “t”, “e” - che apre le porte della mente sui territori dell’inesplorato e della fede. Più che mai biblico anche in questo caso. Non siamo soli sulla Terra, “Uomo” non è un concetto immutabile o statico e, soprattutto, non siamo soli nell’Universo. E se anche questo nostro mondo dovesse sparire, il resto del creato seppure sconosciuto alla nostra misera conoscenza -continuerebbe a farlo. Ecco allora che molti quadri hanno per protagonisti gli extraterrestri.
Un assaggio lo si era già avuto nel “Ritorno di Noè”, ma li incontriamo nuovamente in “Meeting”, incontro tra il Dio cristiano, rigorosamente iconografico, e un alieno, anch’esso rappresentato nella sua forma più universalmente riconosciuta: testone verde e grandi occhi neri. Per arrivare, infine, al ritratto sacro di “San Kfim3xcr90fr90 Alieno”, in cui l’aureola, appannaggio di Santi e Santini, illumina il testone verde dell’abitante di un lontano pianeta. Tecnicamente, c’è il sapore pop e scherzoso del fumetto, ma anche la ricerca di moduli antichi come il mosaico, o ancora il gusto per il collage divertito e significativo. Dopotutto, dovendo ricreare dal brodo primordiale - ma necessariamente postmoderno - del tutto-imploso, una tecnica più lineare, o semplicemente grafica, male si sarebbe sposata all’idea stessa della mostra. Un primo giorno di felicità che rappresenta, prima di tutto, la libertà stessa di pensare un mondo diverso, contrastante e allo stesso tempo pacifico, proprio perché nato da quelle macere che caratterizzano nel profondo la nostra contemporaneità.
Paolo Valentino
in alto a sinistra > Laboratorio Saccardi, Il ritorno di Noè, tecnica mista su tela, cm 200x300 (2009)
le sedi
in alto a destra > Laboratorio Saccardi, I mitici Greci, tecnica mista su tela, cm 200x250 (2009)
Antonio Colombo Arte Contemporanea (Via Solferino 44, Milano) t/f 02.29060171 - info@colomboarte.com da martedì a sabato, dalle 15.00 alle 19.00 Velan Centro d’arte Contemporanea (Via Modena 52, Torino) t/f 011.280406 - info@velancenter.com da martedì a venerdì, dalle 16.00 alle 19.00
SICILY BLACK Se ogni isola è un archetipo, abitato da Calibani e Arieli comandati da bacchette di Prospero, le sembianze di tale archetipo sono relative rispetto all’importanza dei suoi tratti distintivi: mito, approdi e partenze, tana o trappola, favole d’identità, maschile e femminile, forze della natura. Sono proprio questi i titoli scelti per organizzare trama e ordito del volume. Pensieri, parole, opere e omissioni in esso raccolti formano inevitabilmente un reticolo fitto. Da ogni nodo si diramano fili che conducono ad altri nodi e ad altri fili e l’occhio del lettore è sollecitato in più direzioni. La parola, si sa, non è mai innocente, l’immagine neppure.
A cura di Antonino Di Giovanni, Giacomo corso sicilia 91, tel. 095 310414 viale jonio 32, tel. 095 539067 • catania www.cavallotto.it
Alessandro Fangano e Rosaria Sardo Casa Editrice A&B Bonanno Editore Pagine 256 / 64 a colori Anno 2009
Testi di Alberto Giovanni Biuso, Sebastiano Burgaretta, Ottavio Cappellani, Giovanni Caviezel, Gian Mauro Costa, Alessandro De Filippo, Antonino Di Giovanni, Giacomo Alessandro Fangano, Antonio Ferrero, Anita Tania Giuga, Silvana Grasso, Biagio Guerrera, Monika Lustig, Sebastiano Mangiameli, Santo Piazzese, Francesco Pira, Antonio Presti, Arianna Rotondo, Rosaria Sardo, Gaetano Savatteri, Elvira Seminara, Domenico Seminerio, Chiara Tinnirello, Giuseppe Traina, Domenico Trischitta. Immagini di Nicola Bolla, Davide Bramante, Canecapovolto, Francesco Di Giovanni, Rocco Dubbini, Zoltan Fazekas, Claudia Gambadoro, Nunzia Giammona, Francesco Insinga, Filippo Leonardi, Loredana Longo, Federico Lupo, Santo Mangiameli, Carmelo Nicosia.
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idee & curiosit à dal web Solitudine, isolamento, perdita, scomparsa. Questi i temi ricorrenti dei lavori di Simon Schubert (Colonia, 1976), giovane artista tedesco, ora in mostra alla galleria Upstairs Berlin di Berlino con la personale In Apnoesie, visitabile fino al 27 giugno 2009. Dalle pieghe di fogli e grandi pannelli di carta emergono nivei interni ed esterni domestici: Schubert, attraverso una complessa e
Dall’illustratore e graphic designer brasiliano Carlo Giovani (1977) arriva questo simpatico packaging creato per la conservazione del tè. Il giovane creativo è solito lavorare con mezzi e tecniche diverse: dai video realizzati in stopmotion alle illustrazioni realizzate a mano e in grafica 3d. Con la Chinese Tea Box si è confrontato col package e ha realizzato un prodotto utile e ludico nello stesso tempo. Vanessa Viscogliosi
paziente operazione tecnica, costruisce solitari paesaggi architettonici che oltrepassano la bidimensionalità del foglio. In un gioco di prospettive, fughe, luci e ombre, scritture di carta celano e, nel contempo rivelano, maestose e disabitate case, lunghi corridoi, scale a chiocciola. Vanessa Viscogliosi < Collegamenti www.simonschubert.de
< Collegamenti carlogiovani.com
arte dixit Quando tutto è arte niente è arte. Bruno Munari
Se nascondere l’antiestetica presa elettrica è proprio impossibile ecco allora che gli stickers Power Plant della designer tedesca Julia Wolf ci vengono in soccorso: cavi, tralicci, nuvole e uccelli andranno a comporre una semplice ma efficace decorazione che vi farà dimenticare quei fili di troppo... Vanessa Viscogliosi Collegamenti > www.juliawolf.info
artist ’ s studio
ALFIO SORBELLO
sorbelloa@tiscali.it
Invia le foto del tuo studio a redazione@tribeart.it
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ECODESIGN 1. come ti riciclo il cartone
2. come ti riciclo la corda
3. come ti riciclo la pelle
Per il recente G8 dell’Ambiente hanno allestito una sala stampa in carta riciclata nel Castello Maniace di Siracusa: circa 400 giornalisti accreditati hanno utilizzato tavoli, sedie e librerie realizzate con 800 chili di carta riciclata (equivalente al riciclo di 4.000 quotidiani) all’insegna dell’ecodesign. Parliamo di Kubedesign, società della provincia di Ancona, la cui filosofia aziendale è molto chiara: rispetto dell’ambiente, innovazione delle forme e un unico materiale, il cartone ondulato. Ne nasce una linea di prodotti eco-friendly trasportabili, personalizzabili e adattabili a diversi contesti d’uso.
The flax project è uno studio sul recupero delle tecniche di realizzazione delle corde in uso nell’Olanda del 16esimo secolo presentato allo scorso Salone del Mobile dalla giovane designer olandese Christien Meindertsma (Utrecht, 1980) per Thomas Eyck, uscita dalle scuderie della Design Academy di Eindhven. Un’attenzione alla tradizione che ha dato poi luogo a una serie di affascinanti lampade in corda elettrificata che sorprendono per l’incredibile semplicità.
Regenesi idea, produce e commercializza oggetti di design innovativi - di elevato standing qualitativo - realizzati con materiali di riciclo post-consumo. L’idea è quella di promuovere una “bellezza sostenibile”, rappresentando così un vero e proprio stile di vita. La linea o-Re-gami della designer Matali Crasset propone oggetti non solo decorativi, ma anche funzionali, che si ispirano alla leggerezza degli origami. Tutti i prodotti sono realizzati esclusivamente con pelle rigenerata senza utilizzo di colle e sono quindi riciclati e riciclabili al 100%.
> www.kubedesign.biz
> www.christienmeindertsma.com
> www.regenesi.com
RANDOM > VINCENZO TODARO (ERICE, 1978)
“Autodidatta, sono appassionato d’arteinmoderna, grafica “Da sempre appassionato di fotografia tutte le sue formedigitale, e stili, videoarte, architettonico. da circa 5design anni cerco di approfondire le varie tecniche, studiando tecniche cheauso perfotografici i miei lavori sono il disegno a carboncino, eLeapplicandole studi di semplici panorami, magari nonil fotoritocco digitale sempre banali, finoe la a fotografia. foto tematiche, composizioni, nudo, macro mio lavoro è intriso dellafotomontaggi prospettiva con la qualeNessuno affronto la vita: eOgni still-life, e ultimamente digitali. studio una visione legato disillusa e cinica che mi porta a concentrarmi particolare all’arte e all’espressione in genere, masugli soloaspetti tanta negativi delle Questo mio modo di osservare la realtà non vuole curiosità versocose. la sperimentazione”. però essere un disincanto fine a sé stesso, ma piuttosto un punto di vista alternativo al buonismo diffuso e alla falsità di fondo costitutivi della nostra società. Il mio percorso creativo si snoda attraverso la rappresentazione di stati d’animo tormentati, ma mai definitivi”.
“Il mio lavoro analizza la varia e mutevole realtà contemporanea e il paesaggio antropizzato intorno a me, con una pittura volutamente semplificata, dall’apparenza fotografica ma al contempo grezza, dove pennellate, colature e schizzi di colore acquisiscono un proprio valore autonomo al di là del soggetto”. Spazi abbandonati, sospesi nel tempo, lasciati al loro lento degrado, dove pieno e vuoto, luce ed oscurità, vita e morte acquistano lo stesso valore evocativo e suggestivo al tempo stesso. O spazi di passaggio (come la serie “Bajo Valencia”), non-luoghi dove l’individuo perde la propria identità per scomparire, divenire mero transito momentaneo, anonimo flusso energetico, in attesa di tornare a vivere una volta giunto a destinazione”.
RANDOM è la rubrica curata da TRIBENET.IT, versione telematica di TRIBE ART.
Gli artisti proposti in questo sezione vengono selezionati fra quelli iscritti alla TribeCommunity, lo spazio gratuito che TRIBENET.IT mette a disposizione degli artisti e degli operatori del settore. Se ancora non sei iscritto collegati al nostro portale: www.tribenet.it. Potrai inserire le tue opere, testi critici, eventi, video.u w w.tribenet.it
< www.tribenet.it/utenti/enzotodaro/
IMPASTATO, UN GIULLARE CONTRO LA MAFIA Dalle testimonianze inedite degli amici e del fratello Giovanni, due giovani autori siciliani - Marco Rizzo e Lelio Bonaccorso -, ricostruiscono la figura di Peppino Impastato, simbolo della lotta contro la mafia e di coraggioso impegno civile. Giuseppe “Peppino” Impastato nasce a Cinisi, in provincia di Palermo, il 5 gennaio 1948. A soli trent’anni, nella notte tra l’8 e il 9 maggio 1978, viene assassinato con una carica di tritolo lungo la ferrovia Palermo-Trapani per aver denunciato speculazioni e affari di mafia, in primo luogo quelli legati al boss siciliano Gaetano Badalamenti. La sua storia - dalla militanza politica giovanile all’esperienza di controinformazione condotta dai microfoni di Radio Aut - è stata raccontata nel film I cento passi di Marco Tullio Giordana. Alla mafia, Peppino si è ribellato con le armi che i boss odiano di più: l’ironia e lo sfottò. dalla prefazione di Lirio Abbate, autore de I Complici con Peter Gomez (Fazi, 2007) Peppino è un personaggio ancora scomodo: si prova disperatamente a istituzionalizzarlo, ma ci si accorge che la sua figura e la sua carica eversiva rischiano di spalancare orizzonti pericolosi per l’ipocrisia del perbenismo borghese e il conformismo generalizzato. Salvo Vitale, braccio destro di Peppino Collegamenti www.beccogiallo.it
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CALENDARIO le mostre di Giugno
AGRIGENTO FUTURISMO Fabbriche Chiaramontane - Via S. Francesco 1 fino al 21 giugno 2009 mar > dom 10-13/16.30-21 092227729 Akrai Gea - Akragas. Gunther Stilling Museo Archeologico - Contrada San Nicola fino al 13 dicembre 2009 mar > sab 9-19.30 / lun e festivi 9-13.30 0922401565
CALTANISSETTA Exibita. Donatella Amico Galleria di Palazzo del Carmine - C.so Umberto, 134 fino al 19 giugno 2009 lun > sab 17-20 093474291
CATANIA double face’s. valeria castorina Zero69 - P.zza Giuseppe Garibaldi, 28 (Acireale) fino al 25 giugno 2009 gio > mar 19-02 095601496 ARTISTA SENZA TEMPO. pippo failla Ex monastero dei Benedettini - Piazza Dante 32 dal 5 al 24 giugno 2009 opening: venerdì 5 giugno, ore 18 lun > ven 9.30-13 / 15.30-18.30 / sab 9.30/13 L’immagine scomposta. MariellA Protasi Barrique club - via Antonino di Sangiulano, 242 fino all’11 giugno 2009 tutti i giorni 16.30-02.30 CARO PAN 10, Regina Cafiero, Giuseppe Corradino, Antonino Di Blasi, Giuseppe Livio SPAZIOVITALE in - Via Milano 20 dal 6 al 21 giugno 2009 mar > sab 16.30-20.30; dom 10.30-12.30 095371010 QUASI MONOCROMATICAMENTE Nuova Officina d’Arte - Via Firenze, 137/139 dal 6 al 13 giugno 2009 lun > sab 9-13/16-20 0952861606 GIUSEPPE LIVIO. GIUSEPPE LOMBARDO Cantine Privitera - Via N. Martoglio, 33 (Gravina di Catania) dal 7 al 28 giugno 2009 lun > sab 8.30-13.30/15.30-19.30 dom festivi 8.30-13.30 095411965 ELIO RUFFO Castello Ursino - P.zza Federico di Svevia fino al 15 giugno 2009 lun > sab 9-13/15-19 095345830 PINO REGGIANI. L’uomo Museo Emilio Greco - P.zza S. Francesco, 3 fino al 16 giugno 2009 lun - mer - ven - sab - dom 9-13 mar - gio 9/13-15.30/17.30 RICERCA VISIVA Accademia Federiciana - Via Borgo, 12 fino al 16 giugno 2009 lun > sab 17.30-20 095438531 MECCANISMI SOTTERRANEI Individual - Via Simeto, 18 fino al 4 luglio 2009 ven > sab 10-19.30; giov 10-22 0957465105
due /12. RICCARDO BAdalà / paolo nicolosi Zero69 - P.zza Giuseppe Garibaldi, 28 (Acireale) fino al 6 luglio 2009 gio > mar 19-02 095601496 Visibilità. Valentina arena / edoardo basile Cartura - Via Passo di Aci, 9 dal 12 al 18 giugno 2009 opening: venerdì 12 giugno, ore 19 mar > sab 18-20 3201866179 LA FESTA DELL’ARTE Varie sedi dal 12 al 21 giugno 2009 Tra le ombre e i silenzi. ALESSANDRO MONTI Parco dell’Arte - Galleria Amaracrista Via Pietro Nicolosi 29 (San Giovanni la Punta) dal 13 giugno al 4 luglio 2009 opening: sabato 13 giugno, ore 18.30 lun > sab 17.30-19.30 0957178155 Flow.er festival Mercati Generali - C.da Jungetto, SS 417 km. 69 26-27 giugno 2009 opening: sabato 26 giugno, ore 22 sab > dom 22-04 € 13 (1 sera) / € 24 (2 sere) su circuito www.ctbox.it 095571458 sui libri d’artista Spazio Libro d’Artista - Palazzo Manganelli Piazza Manganelli, 16 dal 20 giugno al 18 luglio 2009 opening: sabato 20 giugno, ore 19.30 mar > gio 16-19 095321038 MOSTRA DI FINE ANNO ACCADEMICO Accademia Abadir - Via Leopardi, 8 Sant’Agata li Battiati (CT) fino al 30 giugno lun > sab 9.30-13/16.30-20.30 0957252310 frank denota / marco verrelli LIBRA Arte Contemporanea - Via Leopardi, 138 dal 20 giugno al 18 luglio 2009 opening: sabato 20 giugno, ore 19.30 mar > dom 18-21.30 095373783 NO CRASH Galleria Art’è - Piazza Porta Gusmana, 10 (Acireale) dal 21 al 26 giugno 2009 opening: domenica 21 giugno, ore 19 lun > sab 9.30-13/16.30-20.30 095604917 un’italia fa Cavallotto Librerie - Corso Sicilia 91 fino al 20 giugno 2009 lun > sab 9-13/16-20 095310414 Ikyarte #3. Patrizio Arabito, Francesco Bartolotti, Massimo Di Mauro, Alessio Grillo, Anna Marcantonio, Daniela Quattrocchi, Enzo Tomasello, Lee Yi Ching Spazio Ikya - Via Messina 251 fino al 20 giugno 2009 mar > sab 9-19 3471279980 Pietro Donzelli. Verso Sud Galleria Credito Siciliano - Piazza Duomo 12 (Acireale) fino al 28 giugno 2009 mar > dom 10-12/17-20 0957113517
Lo spazio espositivo delle Librerie Cavalotto (Corso Sicilia, 91 - Catania) ospita fino al 20 giugno 2009 la mostra “Un’Italia fa”, con fotografie dei principali avvenimenti di cronaca, politica e cultura dalla fine dell’Ottocento ai primi anni del Duemila. Le immagini sono tratte dalla “Storia fotografica d’Italia”, una grande opera editoriale in cinque volumi pubblicata dalle edizioni Intra Moenia.
Nel sIlenzio di un sole. SEBASTIANO GRASSO Galleria Art’è - Piazza Porta Gusmana, 10 (Acireale) dal 27 giugno al 28 luglio 2009 opening: sabato 27 giugno, ore 19 lun > sab 9.30-13/16.30-20.30 095604917 COSTANTI DEL CLASSICO NELL’ARTE DEL XX E XXI SECOLO Palazzo Valle - Via Vittorio Emanuele II fino al 29 giugno 2009 mar / giov / dom 11-13.30/16-19 mer / ven / sab 11-13.30/16-22.30 intero € 7,00; ridotto € 5,00 0957152118
SPACE MADE LIGHT. Traverso-Vighy EXPA - Via alloro 97 fino al 28 giugno 2009 ven > dom 18-23 0916170319
Pugilato. Marc Bauer Galleria Francesco Pantaleone - Piazzetta Garraffello 25 fino al 27 giugno 2009 gio 16-20 o su appuntamento 3398464500
SINERGIE Biotos - Via XII Gennaio, 2 fino al 9 giugno 2009 mar > sab 10-12/17-19 091323805
Scorpion dance Music. Joanne Robertson Galleria Francesco Pantaleone - Piazzetta Garraffello 25 fino al 27 giugno 2009 gio 16-20 o su appuntamento 3398464500
Messaggi dal mare Biblioteca Nino Muccioli - Via V. La Mantia 72 fino al 10 giugno 2009
LUX. STORIE DI LUCE Millenium Arredi - Corso Butera, 181 (Bagheria) fino al 2 agosto 2009 mar > sab 9-13/ 16.30-20 091900717
ENZO SALANITRO San Max Hotel - Via Etnea 329 fino al 30 giugno 2009 lun > dom 9-20 095443092
A modo mio Bahlarà - Piazza Dei Tedeschi 14 dall’11 giugno al 5 luglio 2009 opening: giovedì 11 giugno, ore 21 gio > sab 19.30-03 3495741311
MARELLA FERRERA. oltre l’abito... il pensiero MF Museum&Fashion - Via Museo Biscari 16 fino al 3 settembre 2009 mar > dom 10-19 336868851 (gruppi)
Why not laugh. Piero Steinle Centro d’Arte Piana dei Colli - Via Faraone 2 dall’11 giugno al 5 luglio 2009 opening: giovedì 11 giugno, ore 21 mar giov dom 16-22 0916790853
le fatiche di ercole... Museo Civico al Carcere Borbonico - Via Roma 10 (Caltagirone) fino al 27 settembre 2009 093331590
Sognami Prendimi Comprami Spazio Cannatella - via Papireto 10 dal 12 al 30 giugno 2009 opening: venerdì 12 giugno, ore 19 mar giov dom 16-22 3334135995
MESSINA Backstage. Sottratti al visibile Teatro Vittorio Emanuele - Via Pozzoleone fino al 30 giugno 2009 0905722111 Visioni MeTa-ChImIcHe. SANTINO ARESCO Al Padrino - Via Sotto Porta Mola, 4 (Castelmola) fino al 19 giugno 2009 tutti i giorni > 19-23 3492331521 Pensieri come lame d’acciaio. Elio Scarciglia Sala Comunale - Piazza M. Sciacca (Patti) fino al 20 giugno 2009 opening: sabato 13 giugno, ore 20 mar > dom 9-13/18.30-21 3201532619
Il Sacro su legno e su vetro. Giovanni Caronia Universitas - C.so Tukory, 140 fino al 12 giugno 2009 lun > sab 9-13/16-19f 0916529368 Analise me. FABRIZIO E FEDERICO COLLOVÀ Galleria Lanterna Magica - Via Goethe 43 fino al 12 giugno 2009 mar > sab 9.30-13/16.30-19.30 lun 16:30-19:30 091584193 LE PAGINE DI URANIA Palazzo dei Normanni - Piazza Indipendenza fino al 14 giugno 2009 lun > sab 8.30-12/14-17 dom - fest 8.30/12.30
Frammenti dal sottosuolo Parco Sociale di Forte Petrazza (Camaro - ME) fino al 30 giugno 2009 lun > ven 9-18; sab 10-13 090325236
ARMANDO SPARACINO Palazzo dei Normanni - Piazza Indipendenza fino al 21 giugno 2009 lun > sab 8.30-12/14-17 dom - fest 8.30/12.30
PALERMO
Il labirinto delle identità. Ziganoi Kursaal Kalhesa - Foro Umberto I, n. 21 dal 17 giugno al 30 giugno 2009 opening: mercoledì 17 giugno, ore 19 mar > dom 12-24 0916162282
Dopo Antonello. Il capolavoro nascosto di Mandralisca Museo Mandralisca - Via Mandralisca 13 (Cefalù) dal 4 giugno al 13 dicembre 2009 opening: giovedì 4 giugno, ore 18 tutti i giorni 9–19 intero € 5,00 0921421547 Visibile... Invisibile. Giovanni Iudice Palazzo Ziino - Via Dante 53 fino al 30 giugno 2009 mar > ven 9.30-18.30; dom 9.30-13 0917407619 I COLORI DEL SOLE. ROSITA DE SIMONE Libreria del mare - via della Cala 50 fino all’11 giugno 2009 lun > sab 9-13/16-19.30 0916116829 Le Ore. Josephine Bonì Ex noviziato dei Crociferi - Via Torremuzza 20 fino al 18 giugno 2009 lun > ven 10-13/17-20 NOVECENTO2000 Galleria Caffè Guerbois - Via Valdemone 35 b/c fino al 20 giugno 2009 lun > sab 17-19.30 091305004 Fantastico concreto. Gianni Maria Tessari Galleria Studio 71 - Via Vincenzo Fuxa 9 fino al 30 giugno 2009 lun > sab 17-20 0916372862
KRM Drago Arte - Via Consolare, 177 (Bagheria) fino al 17 giugno mer > lun 17-20 091932812 Centopercento Vintage d’Autore. NINNI ARCURI Studio Atelier Linea Casa - Via I. La Lumia 5 fino 20 giugno 2009 lun > ven 16-20 Antonio Micciché. Full months Tiqù - Via E. Albanese 24 fino al 24 giugno 2009 mar > dom 18-24 0917829361 BRACI TRACCE TRAIETTORIE. FRANCO MARROCCO Oratorio di Santa Cita - via Valverde, 1 fino al 27 giugno 2009 opening: sabato 13 giugno, ore 18.00 lun > sab 10-13/16-18 091307255 Semplicemente tra i colori. ROSSELLA BUSCEMI Universitas - C.so Tukory, 140 dal 13 al 26 giugno 2009 opening: sabato 13 giugno, ore 18.00 lun > sab 9-13/16-19f 0916529368
Alberto Sughi. Dove va l’uomo Palazzo S. Elia - Via Maqueda 81 fino al 2 agosto 2009 mar > dom 10-19 intero € 7,00; ridotto € 5,00 0916169799 L’avventura sotto il mare. Palazzo Comunale - Via Petriera (Ustica) fino al 31 agosto 2009 0916172615
RAGUSA Milizie. Guglielmo Manenti Galleria Koinè - Via F. M. Penna 40 (Scicli) fino al 20 giugno 2009 mar > dom 17.30-20.30 0932843812 Lo Spazio dell’arte. Guardando il volto di Artemide Galleria degli Archi - Via E. Calogero 22 (Comiso) fino al 27 giugno 2009 mar > dom 17-21 0932968025 Altrisuoni - Adele 03-08 Centro Culturale Correnti - Via Aleardi, 20 (Scicli) fino al 30 giugno 2009 mar > dom 17-22 3920372550 POZZALLO. BIOGAFIA DI UNA CIttà di mare Spazio “Meno Assenza” (Pozzallo) dal 13 giugno al 31 agosto 2009 opening: giovedì 13 giugno 2009, ore 19 lun > sab 9-13/16-22; dom 19-22 Appunti. Rosso. Ilde Barone Palazzo Grimaldi - C.so Umberto I 106 (Modica) dal 13 giugno al 4 luglio 2009 opening: sabato 13 giugno 2009, ore 21 lun > sab 9.30-12.30/16-20 0932752212 UN LUOGO DELL’ARTE Sala del Granaio Via Clemente Grimaldi 101 (Modica) dal 20 giugno al 20 luglio 2009 opening: sabato 20 giugno 2009, ore 19 0932763165
SIRACUSA IN INFINITE CHIARITà. Salvatore Accolla Galleria Roma - via Maestranza 110 fino al 9 giugno 2009 mar > dom 17.30-20.30 0931746931 Alla ricerca di un titolo Ex Convento del Ritiro - Via V. Mirabella 27 fino al 15 giugno 2009 feriali >18-20.30 festivi/dom > 10-12.30/18-20.30 0931413282 TRAGODIA fino al 28 giugno 2009 - Palazzo del Governo - Via Roma, 32 lun > dom 9-13/16-20 - Galleria Montevergini - Via S. Lucia alla Badia lun > ven 9-13/16-20; sab > dom 9-13/17-21 3474935914
TRAPANI LA CLASSE MORTA. LE MUMMIE DI CESARE INZERILLO Castello - Piazza Alicia (Salemi) fino al 20 giugno 2009 lun > venerdì 9-13/15-18 092499136
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Puoi avere informazioni sui nostri progetti e sulle nostre iniziative visitando il sito www.unicef.it oppure venendo presso il nostro Punto d’incontro più vicino.
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