Trippini Stampe - Catalogo 1-2011

Page 1

SERGIO TRIPPINI Stampe Antiche

stampe antiche, old prints, gravures anciennes, alte stiche


SERGIO TRIPPINI STAMPE ANTICHE

_t fàtÅÑt TÇà|vt XáÑÜxáá|ÉÇx w| TÜàx x VâÄàâÜt

Catalogo 1 – 2011

Via 5 Piante, 24 -21026 Oltrona al Lago – Gavirate (VA) I Tel. + 39 0332 746556 Fax + 39 0332 734253 E@mail: info@trippini.it - www.trippini.it Lo studio può essere contattato: - tramite i numeri telefonici, il sito internet ed alle mostre specializzate di settore

In copertina n° 2

I prezzi sono riscontrabili sul nostro sito internet: www.trippini.it


Affascinanti acquetinte, colorate al guazzo all’epoca, arricchite da una doppia filettatura che conferisce un particolare gusto e profondità all’opera. Entrambe le vedute sono pubblicate dall’editore Giuseppe Tofani di Firenze. Opere di estrema rarità la cui datazione viene fatta risalire ai primi anni del XIX secolo.

1 Livorno (st- 34008) – Porto di Livorno, G. Tofani edit., 1805 ca., acquatinta colorata all’epoca, 320x630 mm con cornice 580x830 mm. Veduta del porto e della città di Livorno presa dal mare. Il primo piano è animato dalla presenza di alcune imbarcazioni. Il titolo “PORTO DI LIVORNO” e la dedicatoria “Alle Loro Maestà Carlo Lodovico Re d’Etruria, / Maria Luisa Regina Reggente / Infante di Spagna &c. &c. &c.” sono posti al centro sotto la stampa. In calce sulla destra “Umilissimo Servo e Suddito / Gius. Tofani D. D. D.”. Bibliografia: P. Frati, Livorno nelle antiche stampe, pag. 159, n°305.

2 Genova (st- 34007) – Porto di Genova, G. Tofani edit., 1805 ca., acquatinta colorata all’epoca, 320x630 mm con cornice 580x830 mm. Veduta della città di Genova presa dal mare. Il primo piano è animato da numerose imbarcazioni battenti bandiera francese. Il titolo “PORTO DI GENOVA” e la dedicatoria “Dedié a Monsieur / Le Colonel du Genie Morlaincourt / Officier de la Legion d’honneur / Directeur des Fortifications de la Toscane”sono posti al centro sotto la stampa. In calce sulla destra “par son très-Humble, et très Obeissant Serviteur / Joseph Tofani de Florence”.


3 Monte Bianco (st- 32809) - VUE DU FAMEUX MONT-BLANC DANS LE HAUT FAUCIGNY EN SAVOIE / Prise au dessus de la Vallée de Sallanche, dans laquelle on decouvre la Ville de ce nom, ainsi que ses Environs et partie du Cours de l’Arve, BACLER D'ALBE (Baron Louis Albert Guillain) Saint Pol 1761- Sèvres 1824, 1790, mm 420x612. Incisione al tratto eseguita su lastra di rame, finemente colorata a mano all’epoca con la tecnica della gouache ed acquarello. Senza dubbio uno dei più importanti panorami della fine del ‘700, con il Monte Bianco ritratto dalle alture di Sallanche. In primo piano, a destra, lo sguardo è catturato da alcuni caratteristici personaggi alpini, poi si perde lungo la valle di Sallanche, di cui si nota il centro abitato ed infine si ferma a contemplare l’austera bellezza del monte. Nella composizione alcuni particolari all’apparenza solo decorativi, celebrano la maestosità del Monte Bianco, in un sottile gioco di contrasto tra il limite dell’essere umano e la maestosa potenza della natura.

4 Monte Bianco (st- 1412) – Vue de la Mer de Glace, J. Du Bois disegnò, Himely incise, 1840 ca., acquatinta colorata d’epoca, 258x493 mm. Straordinaria veduta della Mer de Glace, presa da Montanvert, impreziosita da una bellissima e vivace coloritura d’epoca. In primo piano si presenta in tutta la sua bellezza la Mer de Glace, subito dietro si erge l’aguille Verte e poco più in là l’aguille du Dru. Sulla destra domina incontrastata l’aguille des Charmaux, mentre in lontananza si scorge il Mont Mallet . Tra queste punte si riconosce il famoso Dente del Gigante.

Bibliografia: Monte Bianco Courmayeur e Chamonix nelle antiche stampe. Priuli Noussan n° 33.1 pag. 73

Non menzionata in Monte Bianco Courmayeur e Chamonix nelle antiche stampe. Priuli Noussan


5 Monte Bianco (st- 34053) – Panorama du Mont Blanc depuis la Flégère a Chamonix, Muller disegnò, 1830 ca., litografia, 200x573 mm. Ampia veduta panoramica della catena montuosa del Monte Bianco presa dalla Croix de Flégère. La raffigurazione, con poca attenzione al dato reale, riesce molto bene nel suo intento di presentarci i luoghi di rimarchevole importanza della catena montuosa. Davanti a noi la magnifica Mer de Glace ai cui piedi nasce l’Arveiron, mentre più in alto si vedono tutte le varie punte partendo da l’Aguille Verte e du Dru fino a giungere alla sommità del Monte Bianco. Tra questi estremi si inseriscono e spiccano l’Aiguille des Charmeaux, du Grépon, de Blaitière e l’Aiguille du Midi.

6 Monte Bianco (st- 34052) – Vue du Mont Blanc prise de St. Martin, De la Rive PierreLouis (1753-1817) disegnò, Monty edit., 1805ca., incisione al tratto, 400x613 mm. Importante veduta del Monte Bianco presa da St. Martin, cittadina vicina a Sallanche, animata in primo piano da una giovane pastorella in viaggio verso il villaggio. Sulla sinistra un piccolo ponte, con ogni probabilità il vecchio ponte di St. Martin. Sullo sfondo in tutta la sua maestosità si erge il massiccio del Monte Bianco.

Non menzionata in Monte Bianco Courmayeur e Chamonix nelle antiche stampe. Priuli Noussan

Non menzionata in Monte Bianco Courmayeur e Chamonix nelle antiche stampe. Priuli Noussan


7 Lago Maggiore – Angera (st- 17994) – Veduta di Angera, G. Berettini disegnò, L. Rados incise, incisione al tratto, 1810 ca, 317x443 mm. Si tratta dell’opera a stampa più rappresentativa e rara della città di Angera, compresa in una serie data alle stampe all’inizio del XIX secolo, dall’editore di Milano Gioachino Bettalli. Il primo piano è animato dalla presenza di alcune imbarcazioni e da pescatori intenti a tirar a bordo le reti. La scena è dominata dal castello d’Angera, ai cui piedi si sviluppa l’omonima cittadina. Notevole la qualità dell’incisione al tratto, rifinita all’acquerello all’epoca. La maestria dell’esecuzione, si apprezza nelle trasparenze e nei riflessi delle acque del lago.

8 Lago Maggiore – Arona (st- 6846) – La statua di S. Carlo Borromeo, J. J. Wetzel disegnò dal vero, C. Rordorf incise, 1830 ca., 189x270 mm. In primo piano il Colosso di S. Carlo Borromeo. “De quel côté que l’on arrive, cette figure se présente de très-loin, et en approchant d’Arona sur le lac, on est surpris de voir tout d’un coup sa tête, qui dépasse la cime des arbres les plus élevés.” *. Dal promontorio si gode un’ ampia vista sul lago Maggiore: sulla sinistra le cittadine di Lesa e Belgirate, sulla destra la lingua di terra dove sorge Ranco. Questa stampa è una particolare edizione, in quanto non è pubblicata da Fussli, bensì da Hans Felix Leuthold, il quale acquistò i rami dando luogo a quella che il Lonchamp definisce terzo stato. Edizione non menzionata nella bibliografia di riferimento.

Bibliografia: L. Zipoli, Elogio del Lago Maggiore, pag. 303, n° 209.

* - Voyage pittoresque aux Lacs Majeur et de Lugano 1823


9 Lago Maggiore – Stresa (st- 2670) – Stresa, J. J. Wetzel disegnò dal vero, C. Rordorf incise, 1823, acquatinta stampata a colori, 194x278 mm. Veduta della graziosa cittadina di Stresa, raffigurata durante le ultime ore della giornata. La stampa è animata in primo piano dalla presenza di alcuni personaggi ed il punto di presa ci offre un piacevole scorcio di questo tratto di lago. Ben si nota l’Isola Bella, mentre in lontananza di scorge Baveno a cui fanno da sfondo il Montorfano e le montagne piemontesi. “Cet endroit est remarquable par son site pittoresque et la beauté de ses environs; il offre une multitude de charmants points de vue sur l’Isola Bella, qui en est très voisine, et sur la rive opposée du lac.” *. La veduta è inserita nell’opera Voyage pittoresque aux Lacs Majeur et de Lugano pubblicata a Zurigo da Orell, Fussli & C.

10 Lago Maggiore – Intra (st- 6840) – Jntra, J. J. Wetzel disegò dal vero, C. Rordorf incise, 1823, acquatinta stampata a colori, 194x276 mm. La veduta, animata in primo piano da un gruppo di cacciatori, è presa da località Castagnola e ci offre un ampio scorcio della cittadina, che l’autore così descrive :“La petite ville d’Intra attire le regards du voyageur autant par la régularité de sa construction que par son beau site.” *. Nello sfondo i monti Simmolo e Tarione, a destra lo sguardo si perde verso l’alto lago e lungo la sponda orientale, impreziosita dalle cittadine di Luino e Germignaga e da ville di campagna. La veduta è inserita nell’opera Voyage pittoresque aux Lacs Majeur et de Lugano pubblicata a Zurigo da Orell, Fussli & C.

Bibliografia: L. Zipoli, Elogio del Lago Maggiore, pag. 285, n° 109. * - Voyage pittoresque aux Lacs Majeur et de Lugano 1823

Bibliografia: L. Zipoli, Elogio del Lago Maggiore, pag. 293, n° 156 * - Voyage pittoresque aux Lacs Majeur et de Lugano 1823


11 Lago Maggiore – Arona (st- 20350) – Il porto di Arona, G. Barnard disegnò, 1837, litografia su fondo seppia, 189x282 mm. Insolita veduta della cittadina di Arona con l’antico porticciolo. La scena è animata da alcuni personaggi e dal passaggio di una processione. La stampa è inserita nell’opera The continental drawing book…views in Switzerland, the Alps and italian lakes, pubblicata da Ackermann. Bibliografia: Zipoli, Elogio del Lago Maggiore, pag. 274, n° 44. 12 Lago Maggiore – Le Isole Borromee (st- 16226) – Les iles Boromées aux lac majeur, G. Scheuchzer disegnò, R. Bodmer incise, 1840 ca., acquatinta, 160x232 mm. Veduta delle isole Borromee presa dalla strada del Sempione, in primo piano sulla destra un gruppo di donne in caratteristici abiti. Lo scorcio che si gode da questo luogo, permette un’ ampia panoramica del centro lago, mentre lo sguardo si perde in lontananza verso la rocca di Caldè e il Sasso del Ferro. Bibliografia: L. Zipoli, Elogio del Lago Maggiore, pag. 312, n° 269. 13 Lago Maggiore – Isola Bella (st- 33013) – Festeggiamenti all’Isola Bella, P. Biffo disegnò, S. Durello incise, 1677, acquaforte. 202x302 mm. Importante stampa incisa in occasione del matrimonio tra Carlo Borromeo e la contessa Giovanna Odescalchi. Tra i festeggiamenti furono organizzate anche imponenti feste navali, qui raffigurate. In alto al centro, dominano la scena due figure alate che sostengono gli scudi della famiglia Borromeo e della famiglia Odescalchi..In secondo piano veduta prospettica dell’Isola Bella, mentre in primo piano la figura di un cane, simbolo di fedeltà. Bibliografia: L. Zipoli, Elogio del Lago Maggiore, pag. 313, n° 282.


14 Lago Maggiore (st-33988) – Battello a Vapore IL VERBANO SUL Lago Maggiore, 1837, acquatinta, 146x295 mm. Raffigurazione del famoso battello a vapore che solcò le acque del Regno Lombardo Veneto. Così lo descriveva il Medoni: “Egli è capace a contenere più di 400 persone con molta quantità di mercanzia…Scorre nella stagione estiva due volte l’estensione del lago…impiegando sei ore per corsa,…È altresì munito il battello di alcune vele che spiegansi se non a se a vento propizio per accelerarne il corso”. Bibliografia: L. Zipoli, Elogio del Lago Maggiore, pag. 335, n° 433. 15 Lago Maggiore (st- 33989) – Il Verbano, Fratelli Eglin litografarono, 1836, litografia, 600x421 mm. Raffigurazione del battello a vapore di cui, nel 1825 iniziarono i lavori in quel di Locarno, per poi esser varato nel 1826 sotto la direzione del Sig. Church console americano in Francia. In alto, il disegno del profilo del battello, seguito dalla raffigurazione della macchina, prodotta dall’officina di Soho presso Birmingham e diretta dall’Illustre Watt, con sedici rimandi che spiegano i vari pezzi del mezzo. Bibliografia: L. Zipoli, Elogio del Lago Maggiore, pag. 335, n° 432.


16 Lago di Garda – Desenzano (st- 6859) – Desenzano vers l’Jsola Sirmione, J. J. Wetzel disegnò, C. Rordorf incise, 1824, acquatinta stampata a colori, 193x280 mm. Bella veduta della città di Desenzano presa dalla strada di Lonato, animata in primo piano dal passaggio di una carrozza. Tra gli edifici cittadini spicca la torre del castello medievale e come scrive l’autore “…nous apercevons au delà la presqu’ile Sirmione et le grand isthme qui y conduit, la rive opposée avec le village de Laziseet, au lointain, les montagnes qui bordent l’Adige.” *. Sulla destra, tra i due alberi, si apre un piccolo scorcio ove si intravede la cittadina di Rivoltella. La stampa è inserita nell’opera Voyage Pittoresque au Lac de Garda ou Benaco pubblicato a Zurigo da Orell, Fussli & C.

17 Lago di Garda – Malcesine (st- 6865) – Malcesine vers Riva, J: J. Wetzel disegnò, C. Rordorf incise, 1824, acquatinta stampata a colori, 194x273 mm. Bibliografia: “Dans la description générale du lac de Garda nous avons remarqué, que Malsesine était dans une des belles situations de cette superbe nappe d’eau…” *. Sulla destra della stampa, ai piedi del monte Baldo, sorge la cittadina di Malcesine, mentre sulla sponda bresciana in lontananza si scorge Limone. Lo sguardo si perde poi verso l’alto lago, verso Riva e Torbole. La stampa è inserita nell’opera Voyage Pittoresque au Lac de Garda ou Benaco pubblicato a Zurigo da Orell, Fussli & C.

Bibliografia: U. Spini, Il Garda nelle stampe, pag. 36, n° 54. * - Voyage pittoresque aux Lac de Garda ou Benaco 1824

Bibliografia: U.Spini, Il Garda nelle stampe, pag. 36, n° 60. * - Voyage pittoresque aux Lac de Garda ou Benaco 1824


18 Verona prov. (st-33909) - Territorium Veronense, Onofrio Panvinio, 1648, acquaforte e bulino, mm 312x447. L’orientamento della carta, con il nord sulla sinistra, il grande cartiglio e la scala con compasso, creano un effetto scenografico molto particolare. Inserita nell’opera Antiquitatum Veronensium libri VIII di Onofrio Panvinio (Padova 1648), la carta comprende il territorio veronese e parte del trentino. In alto a sinistra nel grande cartiglio, il ritratto del famoso storico veronese Saraina Torello vissuto nel XVI secolo. Sempre nel cartiglio due cornucopie traboccanti frutta, antichi simboli di prosperità e abbondanza, propri di una terra molto fertile. In basso a destra Scala di Miglia Italiani (23 miglia pari a 124 mm). * 19 Lago di Garda (st-33911) - TAVOLA TOPOGRAFICA DELLA RIVIERA DI SALO’ & PARTE MERIDIONALE DELLA RIVIERA DI SALO’, Vincenzo Maria Coronelli edit. & Aurera del., acquaforte e bulino, mm 312x447. La carta, pubblicata da Vincenzo Maria Coronelli nel 1694 su istanza dei deputati di Salò, comparì successivamente nella prima parte del suo Isolario, stampato a Venezia nel 1696 e tre anni dopo nel secondo volume della Repubblica di Venezia in Terraferma. Nell’angolo in alto a destra del primo foglio, il titolo è iscritto in un decorativo drappo sostenuto da un putto alato e dal leone marciano. Nel secondo foglio, invece, è interessante notare come gli attributi che nella tradizione furono utilizzati nella raffigurazione allegorica dei fiumi, siano stati utilizzati nella rappresentazione di un lago, il Benacus. **

Bibliografia: * Associazione Almagià: Apparati decorativi …. nella cartografia italiana dal ‘400 al ‘800 , Conume di Santa Anatolia 2010, tav. 23 pag. 78 **Associazione Almagià: Apparati decorativi …. nella cartografia italiana dal ‘400 al ‘800, Conume di Santa Anatolia 2010, tav. 18 pag. 68 ** Sinistri – Spini, Il Garda nelle stampe, Grafo edizioni, Brescia 1982


20 Lago di Como – Como (va- 45) – Veduta di Como, anonimo, 1840 ca., gouache, 323x481 mm. Ampia e particolareggiata veduta della città di Como presa dalla strada che sale verso il centro lago. In primo piano la scena è animata dalla presenza di due contadinelle. Al di là della vegetazione si vede la città in tutto il suo splendore. Tra i palazzi si erge il Duomo, la cui inconfondibile cupola domina al centro della scena. Prospiciente al lago, il vecchio porto, davanti al quale un battello a vapore solca le acque del Lario.

21 Lago di Como – Menaggio (st- 6826) – Menaggio, J. J. Wetzel disegnò, J. Hurlimann incise, 1822, acquatinta stampata a colori, 194x275 mm. Veduta del paese di Menaggio presa dalla sponda occidentale. Il punto di presa e la luce della tarda giornata, permettono un gioco di contrasto tra l’ombra del primo piano e l’ambiente circostante, dando risalto a Menaggio, che sembra nascere dalla vallata. Alle spalle della cittadina il Sasso Rancio e come scrive l’autore: “Bien plus bas sur notre planche nous retrouvons sur la rive du lac le beau village de Domaso, e tau-dessus brille, couvert de neige, la pointe d’une montagne du pays des Grisons.” *. Bibliografia: Margheritis, Sinistri, Invernizzi, Peverelli Il lago di Como nelle antiche stampe, pag. 156, n°321. * - Voyage pittoresque aux Lac de Come 1822


22 Lago di Como (st- 6828) – Villa Somariva vis à vis Bellaggio, J. J. Wetzel disegnò, C. Rordorf incise, 1822, acquatinta stampata a colori, 194x276 mm. Senza dubbio una delle più belle opere a stampa del Lago di Como. “La villa Somariva, sur la rive occidentale du lac de Côme, est située non loin de l’hôtellerie bien servie de Cadenobbia…Ses jardins et bâtimens son fort beaux…se présente le palais avec ses pavillons sur le premier plan à gauche…” *, a destra ben si scorge la punta di Bellagio sulle cui alture sorge Villa Serbelloni. Sulla riva opposta si vede la cittadina di Varenna sovrastata dal castello di Vezio. Sullo sfondo a destra la vetta della Grigna, mentre in lontananza sulla sinistra il Legnone. La veduta è inserita nell’opera Voyage pittoresque au Lac de Come pubblicata a Zurigo da Orell, Fussli & C.

23 Lago di Como – Menaggio (st- 6831) – Sur la Hauteur de Menaggio vers Lecco, J. J. Wetzel disegnò, Kalin incise, 1822, acquatinta stampata a colori, 196x277 mm. Veduta del centro lago presa dalle alture di Menaggio nelle tarde ore della giornata. Sulla costa orientale del ramo di Lecco, si scorgono i paesi di Olcio e Mandello; e lo sguardo “descend à Lecco, situé également à l’extrémité de ce bras qui port son nom.” *. Al centro il promontorio si protende nelle acque del lago. La veduta è inserita nell’opera Voyage pittoresque au Lac de Come pubblicata a Zurigo da Orell, Fussli & C.

Bibliografia: Margheritis, Sinistri, Invernizzi, Peverelli Il lago di Como nelle antiche stampe, pag. 64, n°127. De Carli, Gilardoni itinerari ottocenteschi dell’antico borgo di Bellagio e dintorni, pag. 240. * - Voyage pittoresque aux Lac de Come 1822

Bibliografia: Margheritis, Sinistri, Invernizzi, Peverelli Il lago di Como nelle antiche stampe, pag. 156, n°322. De Carli, Gilardoni Itinerari ottocenteschi dell’antico borgo di Bellagio e dintorni, pag. 272. * - Voyage pittoresque aux Lac de Come 1822


24 Lago di Como – Torno (st- 34060) – Pliniana am comersee, L. Bleuler disegnò, 1806, incisione al tratto in coloritura coeva, 324x472 mm. Affascinante veduta della Villa Pliniana ritratta nelle prime ore del mattino. La veduta è animata da alcuni pescatori a bordo di due imbarcazioni. Sulla destra fa da sfondo il monte Bisbino. Piccoli restauri. Non menzionata in Il lago di Como nelle antiche stampe.

25 Lago di Como – Centro lago (st- 34122) – Veduta del centro lago (senza titolo), L. Sabatier disegnò e litografò, 1840 ca., litografia, 323x477 mm. Veduta del centro lago dalla fantasiosa costruzione: sicuramente si tratta del promontorio di Bellagio visto da località Cadenabbia, il primo piano è completamente inventato, libera espressione dell’artista, mentre lungo il promontorio sembra di riconoscere Villa Melzi, il piccolo borgo di Loppia e Villa Poldi. Sullo specchio d’acqua si muovono silenziose le caratteristiche imbarcazioni dalla grande vela rettangolare. Non menzionata in Il lago di Como nelle antiche stampe.


26 Lago di Como – Centro Lago (st- 32101) – Lago di Como, F. Citterio (attribuita), 1840 ca., acquatinta, 202x575 mm. Inedita veduta del centro lago presa dai monti sopra Bellagio. Il punto di presa permette un’ ampia panoramica della zona più rinomata del lago di Como. Sulla sinistra il Dosso d’Avedo con Villa Balbianello, mentre lungo la costa Lenno, Tremezzo, Cadenabbia ove spicca con maestosità Villa Carlotta. Sulla destra il Legnone, scendendo verso il lago il Legnoncino e lungo la costa orientale Varenna. Al centro il promontorio che divide i due rami del lago.

28 Lago di Como (st- 34059) – Panorama de Como et du Borgo Vico, Mazzola disegnò, F. Artaria pubblicò, 1855, tiratura del 1870 ca., litografia, 215x532 mm. Ampia veduta del primo bacino del ramo di Como presa dalle alture di Borgo Vico. Sulla destra il centro storico di Como tra le cui abitazioni si erge maestoso il Duomo, spostandosi verso sinistra si vede la vecchia piazza d’armi. In primo piano la Chiesa di San Giorgio, Villa Resta, Villa Battaglia, mentre sull’altra sponda il Borgo di Sant’Agostino a cui fa da sfondo il monte di Brunate. Sulla sinistra si intravede Villa Olmo ed in lontananza Cernobbio ai piedi del Bisbino ed inoltrandosi verso l’alto lago Moltrasio di fronte al quale si vede la bella cittadina di Torno. Bibliografia: Margheritis, Sinistri, Invernizzi, Peverelli Como e Lecco nelle antiche stampe, pag. 146, n°226.

27 Lago di Como (st- 32102) – Lago di Como, F. Citterio incise (attribuita), A. Fusetti impresse (attribuita), 1840 ca., acquatinta, 202x567 mm. Insolita e quanto mai unica veduta del lago. La stampa, il cui intento è quello di mettere in evidenza le località più importanti di questo tratto di lago, ritrae la sponda occidentale da Cernobbio fino ad Urio e quella orientale da Blevio fino alla punta di Torno. Tutt’attorno si stagliano le alte montagne lariane. Il primo piano è animato da numerose imbarcazioni. Non menzionata nelle bibliografie di riferimento.


Antonio Bossi editore Rara serie di acquetinte raffiguranti vedute di località che si affacciano sul lago di Como. Pubblicate attorno al 1825 da Antonio Bossi, negoziante di stampe, con negozio in Piazza del Duomo, nell’Isolato del Rebecchino a Milano.

29 Bellano - (st-32768) - Castellini G. dis. & Rados L. inc., 153x207.

32 Lenno - (st-32759) - Castellini G. dis. & Rados L. inc., 155x209.

30 Como - (st-32751) - Zancon G. inc. & Bosio dis., 154x210.

33 Mandello - (st-32765) - Lose F. dis. & Lose C. inc., 153x209.

31 Corenno - (st-32770) - Lose F. dis. & Lose C. inc., 153x207.

34 Menaggio - (st-32764) - Lose F. dis. & Lose C. inc., 157x213.


35 Lodi (st-10966) - Piazza Maggiore di Lodi /, Bertotti Pietro lit. & Vanni Carlo dis., 1870, litografia, mm 318x582. Bella e grande veduta di Piazza Maggiore in Lodi, ora Piazza della Vittoria, entro doppio filetto e animata da personaggi. Sotto al titolo è mancante la scritta Disegnò Vanni Carlo Convittore del Collegio S. Francesco in Lodi l'anno 1870.

Bibliografia : Lodi ed il lodigiano nelle stampe d’epoca, Lodi 2003, n° 30 pag.26

36 Milano (st- 34169) – Pianta della città di Milano, G. Antonio Sasso edit., 1825 ca., acquaforte, 304x342 mm (la pianta) 50x90 (vedute laterali) 50x80 (vedute lato superiore). Grande ed importante pianta planimetrica della città di Milano contornata da diciotto piccole vedute con i principali scorci cittadini. Sotto al titolo cinquantasette rimandi ai luoghi pubblici organizzati in sei colonne, mentre i rimandi dalla A alla X, organizzati in due colonne si riferiscono alle “Parrocchie e sue Sussidiarie”. Partendo dalla veduta nell’angolo in basso a sinistra e procedendo in senso orario vediamo raffigurate: Porta Ticinese, Porta dell’Arena, Palazzo Reale, Interno dell’Arena, Piazza S. Fedele, Chiesa S. Ambrogio, Piazza del Duomo, il Seminario, Interno del Duomo, Interno Ospedale Maggiore, Interno Palazzo di Brera, Porta Nuova, Chiesa S. Celso, Palazzo del Governo, Colonne di S. Lorenzo, Teatro della Scala, Villa Belgioioso, Porta Romana. Bibliografia: P. Arrigoni, Milano nelle vecchie stampe, vol. II, pag. 118, n°1461.


37 Milano (34170) – Milano, (?), 1870 ca., acquatinta colorata a gouache, mm 205x585. Veduta panoramica, a volo d’uccello, della nuova Piazza del Duomo presa da sud. La cattedrale posta al centro, offre alla vista la facciata ed il lato destro. Dalla parte opposta della piazza, appare il nuovo edificio con la Galleria Vittorio Emanuele II appena costruita (1867). Per la coloritura della stampa, eseguita con la tecnica della gouache, sono stati utilizzati dei colori brillanti, molto in voga in quel periodo. Questo bel panorama è inserito in una cornice dorata della fine dell’800.

38 Val d’Andorno (va-50) – Valle D’Andorno, F. Citterio, 1895, gouache, 230x380 mm. Veduta della Val d’Andorno sopra Biella. Panorama di ampio respiro della vallata, in cui si distinguono chiaramente i vari paesi che si susseguono l’uno accanto all’altro. Fa da cornice alla gouache un passpartout con bordo oro, sul quale sono riportati il titolo ed i rimandi di ogni paese, nonché la firma dell’autore “F.Citterio fece 1895.”


39 40

41 39 Trieste (st- 34099) – Il porto di Trieste, J. J. De la Porte, 1787, acquaforte, 370x660 mm. Rara e virtuosa opera calcografica raffigurante il porto di Trieste. Il primo piano con grandi velieri, è animato dalla presenza di numerosi personaggi intenti nello svolgimento delle svariate mansioni tipiche di un porto: chi contratta, chi carica, chi scarica e chi si occupa della manutenzione delle imbarcazioni. 40 Trieste (st- 33021) – Vue Générale de Trieste, Cassas disegnò, Niquet incise, 1802, acquaforte, 244x452 mm. Veduta generale della città di Trieste presa dalla strada per Vienna. Il punto di presa permette allo sguardo di perdersi lungo le coste dell’Istria. Bibliografia: M. Cammarata, Catalogo delle stampe Triestine dal XVII al XIX secolo, pag. 115, n°423. 41 Trieste (st- 33020) – Vue de la Ville et du Port de Trieste, Cassas disegnò, Desmaisons incise, 1802, acquaforte, 245x405 mm. Decorativa veduta del porto e della città di Trieste, presa dal molo, riccamente animata da personaggi e imbarcazioni. Bibliografia: M. Cammarata, Catalogo delle stampe Triestine dal XVII al XIX secolo, pag. 158, n°608.


Johann Jakob Meyer Serie di acquetinte disegnate dal famoso pittore svizzero Johann Jakob Meyer (Meilen 1787 - 1858 Zurich) ed incise dal famoso incisore Rudolf Bodmer (1805 – 1841), stampate a due colori ed acquarellate a mano all’epoca. Tratte dall'opera "Voyage Pittoresque dans le Canton des Grison en Suisse vers le lac Majeur et le lac de Come " edita Zurigo nel 1827. 42 Valchiavenna - Madesimo (st-34256) - Cascade du Pianazo pres de Campo Dolcino, 186x146. 43 Valchiavenna - Campo Dolcino (st-34257) - Campo Dolcino en venant de Chiavenna, 141x187. 44 Valchiavenna - Chiavenna (st-34258) - Chiavenna, en venant di Mont Splugen, 140x191.

43

46

44

47

45

48

45 Valchiavenna - Lago di Mezzola (st-34259) - Laghetto di Chiavenna, près de Riva, 139x192. 46 Valchiavenna - Spluga (st-34254) - Ancien chemin par la Cardinell, 144x193. 47 Valchiavenna - Spuga (st-34253) - Grande auberge près du col du Mont Splugen, 141x193. 48 Valchiavenna - Spuga (st-34255) - Gallerie à la pente meridionale du Splugen, 140x191.

42


Frédéric Martens Serie di acquetinte disegnate ed incise da Frédéric Martens (1809-1875). Queste stampe sono caratterizzate da un raffinato utilizzo della tecnica dell’acquatinta. La perfetta distribuzione della polvere di bitume sulla lastra, passaggio cruciale nella particolare tecnica utilizzata, permette delle tenui e morbide campiture, che nel gioco dei contrasti conferiscono volume alle vedute. Tra queste spiccano la raffigurazione della cittadina di Cortina d’Ampezzo e quella delle Tre Cime di Lavaredo, che ne sono senza ombra di dubbio le stampe più rappresentative 49 Brunico (st-32823) - Bruneck Kreisstadt im Pusterthal, Martens Frederic sculp., mm 144x196.

49

52

50 Cortina d'Ampezzo (st-32841) - Cortina an der Ampezzaner Strasse, Martens Frederic sculp. & Schweighofer del., mm 141x194. 51 Lago di Garda - Riva (st-32844) - Riva am Lago di Garda, Martens Frederic sculp. &, mm 147x196. 52 Lago di Garda - Torbole (st-32847) - Torbole am Lago di Garda, Martens Frederic sculp., mm 147x196. 53 Lavaredo (st-32853) - Die Drei Zinnen angesehen an der Bruke bei Hollenstein an der Ampezzaner Strasse Pusterthal, Martens Frederic sculp., mm 195x147. 54 Trento (st-32845) - Ansicht von Trient, Martens Frederic sculp. & Schonherr del., mm 142x195. 55 Vipiteno - Alto Adige (st-32822) - Die stadt Sterzing, Martens Frederic sculp., mm 140x196.

50 54

53

51

55


56 Cremona prov. (st-34062) Topografia della diocesi di Cremona Disegnata a penna nell’anno 1840 dal Ragioniere Giuseppe Legnani Riveduta dall’I.R. Amminis.e Gen.e del Censo ...., Giuseppe Legnani dis. e E. Betri inc., acquaforte su lastra di rame, mm 668x808, 1840.La carta è circondata da una semplice cornice ricca di notizie storicostatistiche. In alto lo stemma della città, in basso lo stemma vescovile, ai lati due piccole vedute, a sinistra La cattedrale F.a M.e (mm 75x75) ed a destra la chiesa di S. Agata (mm 75x75). La carta è arricchita in alto dal ritratto del vescovo Bartolomeo Casati cui è dedicata l’opera, al lato destro superiore il Compartimento della Diocesi Totale Popolazione della Diocesi N° 303670. con 26 rimandi. In basso al centro una piccola veduta panoramica della città (mm 95x170), la spiegazione dei segni e tre tipi di scale: Scala di Miglia Cremonesi, Miglia d’Italia e di Miglia di Germania. Il rilievo cartografico che si estende da Caravaggio (prov di Bergamo) a Viadana (prov. di Mantova) è racchiuso entro i fiumi Adda, Po e Oglio, evidenziando in modo particolare i Vicariati. Bibliografia, Cesare Sinistri - Max e Bianca Fink, Cremona Fedelissima, Cremona, 1980.

Cremona nelle antiche stampe,

57 Cremona - Napoli - Mantova (st-34121)Abbildung der besestigten Stad. Cremona ….. – Vorstellung des Gloriosen einsols in Maylandisch Stad Cremona ….. – Vorstellung des ausstands in Neapoli gegen ….. - Abbildung der her zoglichen Residenk Stad Mantua …..,anonimo, acquaforte su lastra di rame, mm 300x377. Quattro incisioni su unico foglio: le prime due raffigurano le mura fortificate di Cremona con i fatti d’armi dell’assedio del 1702, la terza un’insurrezione a Napoli e la quarta una veduta a volo d’uccello della città di Mantova.

Non menzionata in Cremona nelle antiche stampe ed in Mantova nelle stampe.


Antonio Giolfi (Genova 1721 - 1796) Genova – Il pregio di queste acqueforti, datate 1769 e realizzate su invenzione del Giolfi da vari incisori, consiste nella nitidezza formale e nella precisione documentaria con cui sono raffigurati luoghi e scene di vita, offrendoci la prima cospicua testimonianza dell’aspetto della città.

58 (st-14825) - Veduta della Strada Balbi, Giolfi inv. - Torricelli del. & Chiesa e Tessera inc., mm 410x654. 59 (st-14830) - Veduta del Palazzo del Duca D'Oria in Strada Nuova, Giolfi inv.del. & Guid inc., mm 410x655. 60 (st-14831) - Veduta della Piazza Amorosa, Giolfi inv. - Torricelli del. & Chiesa e Tessera inc., mm 415x655. Restauro nell'angolo alto di sinistra


61 Valtellina (st-27119) - Carte et Description Generale de la Valtoline, Tavernier Melchior (1595-1665), 1625, incisione in rame, mm 520x350. Importante carta del territorio Valtellinese. Particolarità della carta è l’errato posizionamento dei punti cardinali. Piega centrale editoriale.

62 Piemonte - Savoia - Liguria (st-34171) - Carte Generalle de la Savoye du Piemont duché di Monferrat Marquisat de Salusses & Pais Circon=vosins avec la Representation au vray des Valle de Suze Pragellas & autres., Tavernier Melchior (1595-1665), 1630, incisione in rame, mm 710x580. Importante e rara carta del Piemonte, edita ed incisa a Parigi nel 1630, da Melchior Tavernier. In alto, entro riquadri, sono raffigurate le valli di Susa, de Pragellase, de Vraine e de Stura. Questa carta fu parzialmente utilizzata per la stesura della parte centrale della Carta Sabaudia Ducatus La Savoie di Hondius nel 1630.

Bibliografia: Cartografia Antica della Rezia Valtellina – Valchiavenna – Grigioni, Oscar Sceffer, Morbegno 2006, pag. 22 n° 22.

Bibliografia: Le grandi Alpi nella cartografia 1482-1885, Laura e Giorgio Aliprandi, Priuli e& Verlucca 2005, vol. I pag. 177 e vol. II pag. 30


63 Pavia (st- 34058) – Ticinum vulgo Pavia, W. Hollar incise, De Wit pubblicò, 1665 ca., acquaforte, 295x440 mm. Veduta planimetrico prospettica della città di Pavia. Si tratta di una rara edizione pubblicata dal De Wit, infatti nell’angolo in basso a destra si legge “F de Wit Excudit / Amstelodami”. In calce alla pianta, centoventicinque rimandi organizzati in dodici colonne.

64 Pavia (st- 4714 ) – Principato di Pavia, L. Corte disegnò, I. Bergomensis incise, 1654, acquaforte, 425x675 mm. Carta del territorio di Pavia fatta intagliare da Ottavio Ballada, famoso storico e letterato pavese. La carta rappresenta il territorio pavese e con piccole piante planimetrico prospettiche, le città di Pavia e di Vercelli, Novara, e Vigevano. Nell’angolo in basso a sinistra entro una decorativa cornice a volute, la dedicatoria, sormontata dallo stemma della città: “ Agl’Ill.mi Sigri Abbati e Decurioni Della Regia Città di Pavia. I confini del Territorio Pavese furono dai re Goti chiamati Contea, e dall’Imp Massimil.o Principato destinato ..… Pavia li 13 Agosto 1654 Ottavio Ballada”.

Bibliografia: Sinistri, Belloni, Pavia nelle sue antiche stampe, pag. 71, n°67.

Bibliografia: Sinistri, Belloni, Pavia nelle sue antiche stampe, pag. 54, n°45


65 Venezia (st-34049) – Venetien, Dumonts Jean (1660-1726) descr. & J. Lansvet (?) inc., 1699, acquaforte su lastra di rame, mm 306x473. Bellissima veduta, a volo d’uccello, molto decorativa, della città di Venezia. Inserita nella rara opera "Reyzen van den heer Du Mont door de grootste gedeeltens van Europa en Asia" edita ad Utrecht da Anthony Schouten nel 1699. Edizione olandese del Dumonts che descrive i suoi viaggi attraverso alcune parti dell'Europa e Asia, commentando le città, i costumi, gli abitanti e la geografia. La pianta è una riduzione precisa di quella di Vincenzo Coronelli inserita nel Corso Geografico Universale del 1693. Pieghe editoriali. Bibliografia: variante sconosciuta al Moretto in Venetia, le immagini della Repubblica, n. 118 pag 252

66 Gallipoli (st-33910) - Fedelissima Citta di Gallipoli, Giovanni Battista Crispo, (Gallipoli 1550 – 1595) dis. Natale Bonifacio ? (Sebenico 1538 – 1592) inc. & Nicolas van Aelst (Bruxelles, 1526 circa – dopo il 1613) edit. 1591, acquaforte e bulino, mm 390x528. Bellissima veduta planimetrica prospettica della città di Gallipoli, che ne evidenzia le imponenti fortificazioni e parte del territorio della Terra d’Otranto. In alto a sinistra le armi del re di Spagna, lo scudo del Regno di Portogallo unito alla Spagna dal 1580 al 1668: tale tipologia di rappresentazione durò fino al 1700 quando con Filippo V iniziò il periodo Borbonico nel Regno di Napoli. In alto a destra le armi di Gallipoli. In basso a destra, entro grande e decorativo cartiglio, sovrastato dallo stemma dei Leon e attorniato da 8 cornucopie, simboli di antichità, prosperità e abbondanza propri di una città molto ricca, la dedica di Giovambattista Crispo, su 18 righe, al Signor Flaminio Caracciolo. In basso a sinistra legenda attorniata da ricca cornice con 25 rimandi. La decorazione della carta è completata con l’inserimento di barche, galeoni, rosa dei venti, delfini e mostri marini caratteristica delle carte delle città di mare. Bibliografia: De Angelis (1973); Ganado (1994); Associazione Almagià: Apparati decorativi …. nella cartografia italiana dal ‘400 al ‘800, Conume di Santa Anatolia 2010, tav. 18 pag. 68


67 Macerata (st-8888) - “Macerata Helvia Ricina”, Ioseph Mattheius incise, 1661, acquaforte e bulino, 400x500 mm. Bellissima planimetria con resa prospettica della città arricchita dallo stemma urbano, dalla dedicatoria e da 70 rimandi, inseriti in sontuose cornici che donano all’intera composizione un fascino particolare. La carta è inserita nell’opera “La reggia picena ouero De’ presidi della Marca: historia universale degli accidenti di tempo in tempo della prouinci non meno che de’ varj suoi reggimenti si come de’ re, pretori o proconsoli (...) & altri giudici di Macerata di Pompeo Compagnoni patritio maceratese (...) In Macerata nella stamperia degli Heredi di Agostino Grisei e Gioseppe Piccini, 1661. “ Raro esemplare, in quanto la maggior parte delle copie da allegare ai volumi dell’opera, finirono distrutte in un incendio divampato nella stamperia.

Bibliografia: Associazione Almagià: Apparati decorativi …. nella cartografia italiana dal ‘400 al ‘800 , Comune di Santa Anatolia 2010, tav. 19 pag. 70

68 Spoleto (st-6896) – Spoletum Umbriae caput, Ph. Thomassinus incise, 1613, acquaforte e bulino, 403x534 mm. Veduta planimetrico prospettica della città di Spoleto. Nell’angolo in alto a destra e in quello in alto a sinistra le armi della città. Entro decorativo cartiglio a volute, sormontato dallo stemma della famiglia Orsini, la dedica all’Ill.mo et Ecc.moS.r Pron. Col.mo Il S.r Paolo Giordano Orsino, che di seguito riportiamo per esteso: “Ill.mo et Ecc.moS.r Pron. Col.mo / Il S.r Paolo Giordano Orsino. / Volendo io mandare in stampa la pnte pianta di Spoleto mia patria designata / da Gio: mio ftto mentre era paggio del Ser.mo Gran Duca di Toscana mio S.r ho voluto / mandarla sotto la protettione di V. Ecc.a parendomi cosi convenirsi, et alla devotione che / ha sempre havuto questa Città verso l’Ecc.ma casa sua, et all’antica servitù, et oblighi / che ci hanno havuto tutti i miei, et io in particolare con l’Ecc.mo S.r D. Verg.o suo Padre / Supplico per tanto V. Ecc.a a gradire questo picciol segno della devotione, e ser: / vitù mia con quel animo grande che è prorpio di lei alla quale facendo humil.a / riverenza prego dal S.r Dio ogni felicità. di Spoleto il p.o di Decembre 1613. / Humiliss.o et devotiss.o S.re / Francesco Parentij”. Nell’angolo in basso a sinistra entro decorativa cornice, ottantotto rimandi più la firma dell’incisore. La stampa è impreziosita da una bella cornice seicentesca.


Muller Rudolf & Horner Friedrich Presentiamo un’ importante e rara serie di scorci d’Italia, inserita nell’opera “Souvenirs de l’Italie, dediés à Sa Majesté la Reine Marie Isabelle de Bourbon, Infante d’Espagne, Mère de S. M. Ferdinand Second Roi du Royaume des Deux Siciles”. Le tavole, la cui pubblicazione iniziò nel 1833, sono un pratico esempio dell’attenzione al dato reale, tipica della scuola tedesca. Gli autori sono Muller Rudolf e Horner Friedrich e le stampe sono state prodotte dalla Litografia Reale di Napoli.

69 Castellammare (st-32909) - Castellamare, 205x305. 70 Firenze (st-32892) - Vue prisedans les Cascines a Florence, 225x320.

69 Castellammare

71 Lago di Como

70 Firenze

72 Lucca

71 Lago di Como - Como (st-32904) - Como (Lombardie), 194x289. 72 Lucca - Mozzano (32893) - Site près Borgo à Mozzano (Duchè de Lucques) 73 Messina (st-32913) - Messine, 237x342. 74 Roma (st-32894) - Rome (Fontaine Pauline), 252x356. 75 Salerno (st-32911) - Salerne, 237x325. 76 Sorrento (st-32910) - Sorrento, 202x300. 77 Terni (st-32906) - Cascade de Terni, 410x350. 78 Terracina (st-32905) - Terracine, 253x215.


76 Sorrento

73 Messina 74 Roma

75 Salerno

78 Terracina

77 Terni


Capri Presentiamo due grandi acquetinte dell’Isola di Capri disegnate ed incise da Christian Friedrich Muller agli inizi dell’ottocento. La prima è una grande ed ampia veduta dell’antico nucleo della cittadina di Capri, animata in primo piano dal passaggio di pastori e da un gruppo di musicisti. Tra di essi un uomo e una donna improvvisano dei passi di tarantella. Questo, più che momento di vita quotidiana, sembra essere un espediente pittorico utilizzato dall’artista per contestualizzare la veduta. La seconda invece raffigura le rovine di un antico faro dell’isola, con dei pastori in primo piano. Queste stampe forniscono dei meravigliosi scorci di come l’isola si presentava ai viaggiatori del Grand Tour e sono custodi di importanti valori paesaggistico culturali.

79 (st- 34165) – Vue du Village de Caprée, Ch. Muller, 1810 ca., acquatinta, mm 350x495. 80 (st- 34166) – Vue des Ruines d’un Fanal, Ch. Muller, 1810 ca., acquatinta, mm 353x490.


81

82

La Reggia di Caserta di Luigi Vanvitelli Serie di vedute, incise all’acquaforte su lastra di rame, tratte dalla famosa opera di Luigi Vanvitelli (Napoli 1700 - Caserta 1773) “Dichiarazione dei disegni del Reale Palazzo di Caserta, dedicata Alle Sacre Reali Maestà di Carlo Re delle Due Sicilie e di Maria Amalia di Sassonia Regina.” Napoli, nella Regia Stamperia, 1756. 81 (34135) - Panorama della Regia di Caserta (senza titolo), Vanvitelli inv.e del. & C. Nolli inc., mm 560x827

84

82 (34136) - Panorama della Regia di Caserta (senza titolo), Vanvitelli inv.e del. & C. Nolli inc., mm 556x828. 83 (34123) – Pianta dei giardini della Regia di Caserta (senza titolo), Vanvitelli inv.e del. & C. Nolli inc., mm 835x557. 84 (34129) - Facciata del Reale Palazzo verso il giardino, Vanvitelli inv.e del. & Rocco Pozzi inc., mm 560x838. 85 (34127 ) - Facciata Principale del Reale Palazzo di Caserta, Vanvitelli inv.e del. & C. Nolli inc,. mm 567x842.

83

85


Carl Johan Billmark Nacque a Stoccolma nel 1804 e morì a Parigi nel 1870. Dapprima fu allievo dell’incisore Forsell e successivamente studiò insieme a Deroy, dopo essersi trasferito a Parigi. Fu membro dell’Accademia di Stoccolma e nel museo della città, sono oggi conservati numerosi disegni e schizzi del Nostro. Di seguito presentiamo una serie di tavole italiane, mm 190x280, inserite nell’opera “Pittoresk Resetour fran Stockholm till Neapel,” stampata a Stoccolma e a Parigi nel 1852, che illustra il viaggio dalla Svezia all’Italia, attraverso la Danimarca, l’Olanda la Francia, la Svizzera, il Tirolo e la Savoia. Si tratta di litografie su fondo seppia, la maggior parte stampate a Parigi presso Lemercier.

86 Amalfi

87 Atrani

86 Amalfi (st-8867) - Amalfi. Golfe de Salerne, 87 Atrani (SA) (st-8868) - Atrani, 88 Cascata delle Marmore (st-8846) - Cascade de Terni. (Italie), 89 Cetara (st-8869) - Cetara. Golfe de Salerne, 90 Formia (st-8858) - Mola di Gaeta / (Royame de Naples), 91 Lago di Garda (st-8835) - Lac de Garda. Vue prise a Teno,

89 Cetara

92 Napoli (st-8860) - Mergellina. Naples, 93 Napoli (st-8861) - Santa Lucia a Naples, 94 Narni (st-8845) - Pont d'Auguste a Narni. (Italie), 95 Pisa (st-8843) - S. Maria della Spina. (a Pise), 96 Roma (8850) - Rome: Vue prise du Mont Palatin 97 Spoleto (st-8844) - Spolette, 98 Vietri (st-8870) - Vietri. Golfe de Salerne, 99 Vietri (st-8871) - Vietri. Golfe de Salerne, 88 Terni 90 Formia


91 Lago di Garda

94 Narni

97 Spoleto

92 Napoli

95 Pisa

98 Vietri

93 Napoli

96 Roma

99 Vietri


Luigi Ricciarelli - Roma

Serie di acqueforti di mm 250x320, incise su lastra di rame e tratte dalla rara opera in 24 tavole “Vedute delle porte e mura di Roma, disegnate ed incise all'acquaforte dall'architetto Luigi Ricciarelli" pubblicata a Roma nel 1832

100 (st-34018) - Porta Settimiana. 101 (st-34019) - Porta Gianicolense ora S. Pancrazio. 102 (st-34025) Porta di Alessandro VI al recinto Leonino 103 (st-34026) - Porta Salaria,.

100 Porta Settimiana

102 Porta di Alessandro VI

101 Porta Gianicolense ora

103 Porta Salaria

104 (st-34028) Porta Prenestina Labricana ora Maggiore 105 (st-34029) - Porta Flaminia ora del Popolo. 106 (st-34030) - Porta Tiburtina ora S. Lorenzo. 107 (st-34031) - Porta Capena oggi S. Sebastiano. 108 (st-34033) - Porta Ostiense ora S. Paolo. 109 (st-34035) - Porta Capuana ora S. Giovanni.


104 Porta Prenestina

106 Porta Tiburtina

108 Porta Ostiense

105 Porta Flaminia

107 Porta Capena

109 Porta Capuana


Giovanni da Moncalieri (?)

111 Italia (st-19891) - Italia XXIII Provincias, 214x322.

Serie di carte geografiche incise su lastra di rame inserite nell’opera “Chorographica Descriptio Provinciarũ & Conventum omniũ Ordinis Minorũ S. P. Francisci Capucinorũ secundũ verã illorũ distantiã…constitutione. Torino 1649. Si tratta di carte normalmente citate come “del Montecalerio,” in realtà questi, fu solo un Ministro Generale dell’Ordine, per volontà del quale alcuni monaci disegnarono, incisero e pubblicarono le carte del volume, rappresentando tutte le provincie cappuccine esistenti in Europa. Ad alcune carte è abbinato un foglio riccamente illustrato, in cui si riassume il numero degli arcivescovati, dei conventi, dei sacerdoti etc.

112 Abruzzo (st-19903) - Provincia Aprutii Cum confinijs, 218x317. In allegato tavola della legenda, entro ricco cartiglio.

110 Europa (st-19890) - Universalis 46 Provinciarum ordinis Minimorun Capucinorum Universam Europa Delineatio, 480x670.

110

113 Basilicata (st-19907) - Provincia Basilicatae seu Lucaniae Cum confinijs, 214x318. In allegato tavola della legenda entro ricco cartiglio. 114 Calabria (st-19909) - Provincia Rhegii Cum confinjis, 220x317. In allegato tavola della legenda, entro ricco cartiglio. 115 Calabria - Cosenza (st-19908) - Provincia Cosentina Cum confinjis, 218x317. In allegato tavola della legenda, entro ricco cartiglio.

111

116 Lazio - Umbria (st-19901) - Provincia Romana Cum confinjis, 220x315. In allegato tavola della legenda, entro ricco cartiglio. 117 Liguria - Piemonte (st-19893) - Provincia Genuensis Cum confinijs, 217x320. In allegato tavola della legenda, entro ricco cartiglio. 118 Lombardia (st-19894) - Provincia Mediolanensis cum confinijs, 217x315. In allegato tavola della legenda, entro ricco cartiglio. 119 Piemonte (st-19892) - Provincia Pedemontana cum confinijs, 231x324. In allegato tavola della legenda, entro ricco cartiglio. 120 Puglia (st-19906) - Provincia Hydruntina Cum confinijs, 218x317. In allegato tavola della legenda, entro ricco cartiglio. .


112

113

114

115

116

117

118

119

120


Charles-Louis Panckoucke editore 26 décembre 1780 - 11 juillet 1844

Di seguito presentiamo alcune tavole, incise all’aquaforte su lastra di rame, inserite nella monumentale opera Description de l’Egypte, II° edizione dal 1820-29 voluta da Luigi XVIII, importante risultato culturale dell’occupazione francese in Egitto per il periodo che va dal 1798 al 1801. Bonaparte decise di invadere queste terre per controllare le vie commerciali verso l’india ed assestare in questo modo un duro colpo all’economia britannica. Durante questa operazione, il Nostro favorì l’attività di numerosi artisti, ingegneri, matematici e naturalisti per registrare e catalogare con estrema precisione le costruzioni e i monumenti egiziani nonché la flora e la fauna. Il risultato di questo immane sforzo, che per la pubblicazione coinvolse quasi duemila tra artisti e tecnici oltre a quattrocento incisori, fu l’opera “Description de l’Egypte, ou recueil des observations et des recherches qui ont été faites en Egypte pendant l’expédition de l’armée française”, che offre una globale visione scientifica dell’antico e moderno Egitto, nonché la sua storia naturale. La Description ebbe grande influenza sul movimento orientalista pittorico dell’ottocento e diede un contributo fondamentale alla diffusione dell’Egittologia. Numerosi edifici rappresentati in queste tavole sono stati completamente distrutti nel tempo.

121 Egitto (st-33746) - Carte topographique De l'Égypte et de plusieurs parties des pays limitrophes; levée pendant l'expédition de l'armée française, ...... assujettie aux observations des astronomes , construite par M. Jacotin Colonel au corps royal des ingénieurs - Géographes militaires. Foglio imperiale, cartonato con titoli impressi in oro e dorso in pelle. Atlante completo contenente una carta murale in 3 fogli, telata e più volte ripiegata dell’Egitto, una carta della spiegazione dei segni, una carta di assemblaggio e 47 carte particolareggiate del Nilo e della costa del Mediterraneo. Alcuni leggeri segni di foxing su alcune carte. 122 Tebe (st-33227) - Thèbes. Memnonium - Détails de la statue colossalle de Memnon, mm 700x520 il foglio. 123 Egitto (st-33511) - Collection d'antiques - Fragmens de bas-reliefs - Amulettes en forme de scarabée et autres - Lampes et vase - Masque et tete en bois - Tunique, mm 700x520 il foglio.

126 Cairo (st-33546) - Environs du Kaire - Vue de la prise d'eau du canal du Kaire, et de la la fete qu'on célèbre annuellement a l'ouverture de la digue, mm 340x558. 127 Cairo (st-33552) - Environs du Kaire - Vue du port et de la grande mosquée de Boulaq, mm 370x538. 128 Cairo (st-33556) - Le Kaire - Vue extèrieure de la mosquée de Touloun, mm 571x371. 129 Cairo (st-33564) - Le Kaire - Vue perspective intérieure de la mosquée de Soultàm Hasan, mm 575x425. 130 Cairo (st-33565) - Le Kaire - Vue perspective extérieure d4e la mosquèe de Soultàn Hasan, mm 569x415. 131 Cairo (st-33568) - Le Kaire - Vue de la place Ezbekyeh; cote du sud, mm 380x714. 132 Cairo (st-33570) - Le Kaire - Vue de la place Ezbekyeh; cote du l'ouest, mm 380x772. 133 Cairo (st-33596) - Le Kaire: (La Citadelle) - Vue intérieure de la porte appellée Bab El Gebel, mm 402x458. 134 Cairo (st-33597) - Le Kaire: (La Citadelle) - Vue intérieure d'une mosquèe, commue sous le nom de Divan de Joseph, mm 403x474. 135 Memphis (st-33440) - Memphis et environs - Vues des Pyramides de Saqqàrah et des environs, mm 510x368. 136 Memphis (st-33447) - Pyramides de Menphis - Vue de l'entrée de la grande pyramide, prise au soleil levant, mm 300x482. 137 Memphis (st-33448) - Pyramides de Menphis - Vue de la seconde pyramide, prise du coté du levant, mm 412x545. 138 Memphis (st-33449) - Pyramides de Menphis - Vue du Sphinx de la grande Pyramide, prise du sud-est, mm 355x472.

124 Egitto (st-33527) - Collection d'antiques - Toiles peintes - Masque en bois - Objets en terre cuite - diverses figures et amulettes en forme de scarabées - ...., mm 700x520 il foglio.

139 Tebe (st-33212) - Thèbes. Medynet-Abou - Détails d'un pilier caryatide et d'une colonne di péristyle du palais, mm 380x534.

125 Alessandria d’Egitto (st-33615) - Alexandrie - Vue du port neuf prise en mar du coté du nord - Vue du port vieux prise en rade du coté du sud-ouest, mm 534x867.

140 Tebe (st-33229) - Thèbes. Memnonium - Vue générale du tombeau d'Osymandyas, prise du sud-ouest, mm 437x810.


141 Tebe (st-33230) - Thèbes. Memnonium - Vue du péristyle du tombeau et des débris de la statue colossale d'Osymandyas, prise de l'ouest, mm 420x756. 142 Tebe (st-33231) - Thèbes. Memnonium - Vue du tombeau d'Osymandyas et d'une partie de la chaine libyque, prise du nord-est, mm 420x756. 143 Tebe Karnak (st-33315) - Thèbes. Karnak - Vue des ruines de la salle hypostyle et des appartamens de granit du palais, mm 418x753. 144 Tebe Karnak (st-33317) - Thèbes. Karnak - Vue d'un colosse placé à l'éntrée de la salle hypostyle du palais, mm 519x393. 145 Tebe Karnak (st-33326) - Thèbes. Karnak - Vue et détails de l'un des sphinx placés à l'entrèe principale du palais. ...., mm 700x520 il foglio. 146 Tebe Karnak (st-33327) - Thèbes. Karnak - Détails des piliers caryatides du temple dépendant du palais. ...., mm 922x587 batt. rame. 147 Tebe Karnak (st-33338) - Thèbes. Karnak - Vue perspective du palais prise de l'intérieur de la cour du cote de l'ouest, mm 560x992 batt. rame. 148 Tebe Karnak (st-33340) - Thèbes. Karnak - Vue générale des propylées et des ruines du palais prise du nord-est, mm 535x840 batt. rame. 149 Tebe Karnak (st-33342) - Thèbes. Karnak - Vue de deux colosses situés au devant de l'un des pylones des propylées: Fragmens de colosses trouvés dans l'enceinte du sud., mm 700x520 il foglio. 150 Tebe Karnak (st-33348) - Thèbes. Karnak - Elévation perspective de la porte du sud., mm 966x748 batt. rame. 151 Tebe Luxor (st-33299) - Thèbes. Louqsor - Vue générale pèrise d'une ile en face de3s ruines du palais, mm 387x750. 152 Tebe Luxor (st-33300) - Thèbes. Louqsor - Vue de l'entrée du palais, mm 436x749. 153 Tebe Luxor (st-33310) - Thèbes. Louqsor - Détails des colosses oriental et occidental placés près de la porte du palais, mm 700x520 il foglio.

121


126

127

131

132


130

134

129

128

133


138

123

136

137

124


151

152

153

144 143


147

146

149

145


125

135


141

122

140

139


142

150

148



Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.