SERGIO TRIPPINI Stampe Antiche
TERRA E CIELO p la n is f e r i e ca r te ce l e s t i dal XVI al XIX secolo
TERRA E CIELO planisferi e carte celesti dal XVI al XIX secolo Per informazioni e listino prezzi, inviare le richieste a info@trippini.it
SERGIO TRIPPINI Stampe Antiche Sede: Via 5 Piante, 24 -21026 Oltrona al Lago – Gavirate (VA) I Tel. + 39 0332 746556 Fax + 39 0332 734253 E@mail: info@trippini.it - www.trippini.it Studio centro Italia: Piazza Belvedere, 9 - 05023 Civitella del Lago TR Lo studio può essere contattato: - tramite i numeri telefonici, il sito internet ed alle mostre specializzate di settore
Petrus Apianus (16 April 1495 – 21 April 1552), Nacque a Leisnig in Sassonia, studiò all’università di Lipsia, ed acquistò assai presto buona fama di matematico e astronomo, tanto che gli fu affidata l’esecuzione di un mappamondo per accompagnare l’edizione delle Solini Enarrationes, pubblicate a Vienna nel 1520. Nel 1527 fu nominato professore di matematica all’università di Ingolstadt, dove rimase fino alla sua morte.
Quando ancora il sole girava attorno alla terra… Nel 1540 a Ingolstadt venne pubblicato quello che oggi è considerato il più grande capolavoro nel genere del libro a stampa del cinquecento. Si tratta dell’Astronomicum Caesareum opera dell’astronomo e matematico Petrus Apianus, dedicata a Carlo V Imperatore del Sacro Romano Impero ed a suo fratello Ferdinando I, che mostra i meccanismi di un universo ancora concepito geocentricamente in accordo al sistema aristotelico-tolemaico. In quest’opera dall’indubbia rarità, il Metropolitan Museum of Art stima che ci siano una quarantina di copie al mondo, si susseguono alcuni strumenti scientifici di carta che trovano la loro massima espressione nella serie di complesse volvelle dai delicati e precisi movimenti. In questo catalogo, per la prima volta nel mercato antiquariale, vengono proposte alcune affascinanti volvelle, sofisticati meccanismi per l’interpretazione di un universo che da lì a pochi anni perderà il proprio “centro” basandosi sul nuovo sistema eliocentrico proposto da Copernico nel suo De Rivolutionibus Orbium Coelestium pubblicato a Norimberga nel 1543. Le volelle, in fresca e bellissima coloritura coeva, sono incise su matrice silografica, misurano mm 470x320 il foglio.
Bibliografia: commenti alle volvelle Bibliothèque Nationale de France
1 (st-43114) - Disco mobile che fornisce istruzioni per la determinare la posizione dei pianeti all’interno dello zodiaco.
2 (st-43113) - Disco mobile che fornisce istruzioni per rappresentare senza calcolo il corso della luna prima e dopo Cristo, grazie allo strumento a quattro dischi e due epicicli.
3 (st-43115) - Disco che dispone le regole per predire eclissi di sole e di luna.
4 (st-43116) - Disco illustrante l’eclissi parziale di luna del 15 novembre 1500.
5 (st-431173) - Disco illustrante l’eclissi totale di luna del 15 ottobre 1502.
6 (st-43118) - Disco illustrante l’eclisse totale di luna del 6 ottobre 1530.
7 (st-43119) - Disco mobile che permette di conoscere il ciclo solare, la lettera domenicale, gli anni bisestili.
8 (st-8930) - Ptolemeisch General Tafel begreiffend die Halbe Kugel der Welt, Munster Sebastian, 1540, xilografia, mm 248x340. Carta geografica, colorata, del mondo antico basata sugli scritti di Tolomeo. Incisa su legno preparata per illustrare l’edizione del 1550 della Cosmographia di Sebastian Münster edita a Basilea. Attorniata da nuvole con facce di putti che soffiando simboleggiano i venti iscritti entro piccoli festoni.
9 (st-8933) - Das Erst General inhaltend die beschreibung und den Circkel des gantzen Erderichs und Möres, Munster Sebastian, 1550, xilografia, mm 260x380. Nuova mappa del mondo incisa su legno preparata per illustrare l’edizione del 1550 della Cosmographia di Sebastian Münster. La carta si presenta similare per molti aspetti alle precedenti edizioni, ma in questo caso nell’angolo in basso a sinistra si legge il monogramma (DK) dell’incisore identificato come David Kandel ed i nomi dei venti sono iscritti in piccoli e decorativi festoni. Decorativa coloritura. Bibliografia: Rodney W Shirley, The Mapping of the World Early Printed World Maps 1472 – 1700, n° 92.
10 (st-33814) - Universalis Tabula iuxta Ptolemaeum, Mercatore Gerardo, 1578, incisione in rame, mm 340x480. Incisa su lastra di rame dallo stesso Gerard Mercator, questa è senza dubbio una delle più pregevoli carte tolemaiche reperibili. Fa da cornice alla raffigurazione del mondo, una cornice a volute nella quale si inseriscono le rappresentazioni di dodici venti. Questa carta dalla rara eleganza sarà ristampata per oltre centocinquant’anni.
11 (st-16443) - Die erst General Tafel / die Beschzeibung und den Circsel des gantzen Erdtrichs ..., Munster Sebastian, fine '500, xilografia, mm 310x358. Mappa del mondo moderno, apparsa nell’edizione riveduta del 1588 della Cosmographia di Sebastian Münster, basata sulla raffigurazione del mappamondo di Abraham Ortelius. I passaggi a nord-ovest ed a nord-est sono molto ben raffigurati mentre grande parte è dedicata alla Terra Australia Non dum Cognita. Dal punto di vista cartografico si nota la presenza delle seguenti regioni del nord America: Florida, Nova Francia, Granada e Nova Hispania. Presenta restauro magistralmente eseguito. Molto decorativa, colorata
Bibliografia: Rodney W Shirley, The Mapping of the World Early Printed World Maps 1472 – 1700, n° 139.
Bibliografia: Rodney W Shirley, The Mapping of the World Early Printed World Maps 1472 – 1700, n° 163.
12 (st-29254) - TYPVS ORBIS TERRARVM, Ortelius Abraham (1527-1598) edit., fine '500, incisione in rame, mm 337 x 493. La raffigurazione dell’Ortelio è la riduzione in un unico foglio del grande mappamondo del Mercatore del 1569. Rispetto a questo, le caratteristiche legende, i pannelli di testo e gli elementi decorativi sono stati omessi. L’America meridionale mantiene la forma mercatoriana e un particolare commento di fianco alla Nova Guinea pone il dubbio se faccia parte o meno del continente australe. La lastra fu incisa da Franciscus Hogenbergus ed utilizzata per le prime sedici edizioni del Theatrum.
13 (st-33806) - Nova Totius Terrarum Orbis Geographica ac Hydrographica tabula, Hondius Enricus, 1641, incisione in rame, mm 382x545. Nata dalla collaborazione tra Jan Jansson e Henricus Hondius, questa tavola rappresenta l’esempio per eccellenza della decoratività delle mappe del diciassettesimo secolo. Si notino la raffigurazione dei quattro elementi: fuoco, aria, terra ed acqua; ai quattro angoli i ritratti rispettivamente di Julius Caesar, Claudius Ptolomeus, Jodocus Hondius e Gerard Mercator. Per quanto concerne i dettagli cartografici, si seguirono le orme dello Speed e dei suoi contemporanei, presentando la Califormia come un’isola. Tra le nuove caratteristiche introdotte si segnala la comparsa di un tratto delle coste settentrionali dell’Australia. Secondo stato di quattro.
Bibliografia: Rodney W Shirley, The Mapping of the World Early Printed World Maps 1472 – 1700, n° 122.
Bibliografia: Rodney W Shirley, The Mapping of the World Early Printed World Maps 1472 – 1700, n° 336.
14 (st-33812) - Orbis Terrarum Nova et Accuratissima Tabula, Visscher Nicolao, 1658, incisione in rame, mm 460x551. Questo planisfero può essere considerato il capostipite di una numerosa serie di decorativi mappamondi, che si susseguiranno per il resto del diciassettesimo secolo nel panorama tedesco. Dal punto di vista geografico si basa sul grande mappamondo del Blaeu del 1648, senza l’introduzione di particolari aggiunte. La favolosa decoratività di quest’opera è da attribuire a Nicolaes Berchem, che ha introdotto una serie di scene classiche: la raffigurazione del rapimento di Persefone, Zeus su un carro dorato trainato da una coppia di aquile, Nettuno tra le acque degli oceani e Demetra mentre riceve i frutti della terra. Completano l’opera le proiezioni del polo artico e di quello antartico. L’opera di Nicolaas Vissher apparve per la prima volta nel Novus Atlas di Jansson del 1658, sia nella versione con testo latino che tedesco.
15 (st-8925) - Nova Orbis Tabula, ad usum Serenissimi Burgundiae Ducis, Jaillot H., 1694, incisione in rame, mm 485x607. La classica raffigurazione del mondo in due emisferi è animata dalla presenza di otto figure femminili. Quelle ai quattro angoli sono le rappresentazioni allegoriche dei quattro continenti, mentre quelle centrali sono rappresentazioni allegoriche del potere, della scienza e delle arti. Questa mappa fu preparata da Jaillot per il suo Atlas Royal pubblicato dal de Fer nel 1695 .
Bibliografia: Rodney W Shirley, The Mapping of the World Early Printed World Maps 1472 – 1700, n° 406.
Bibliografia: Rodney W Shirley, The Mapping of the World Early Printed World Maps 1472 – 1700, n° 561.
16 (st-33828) - Tabula Geographico-Hydrographica Motus Oceani, Currentes, Abyssos, Montes Igniuomos In Universo Orbe Indicans, Notat Haec Fig. Abyssos Montes Vulcanios, Kircher Athanasius, 1665, incisione in rame, mm 338x557. Il Gesuita Athanasius Kircher fu uno dei primi raccoglitori di nozioni semi scientifiche circa le caratteristiche fisiche della Terra. Questa carta è di notevole interesse poiché è una delle prime a raffigurare i movimenti delle correnti oceaniche. Inoltre, come si legge nel titolo, offre una rappresentazione della dislocazione degli abyssos e dei montes ignivomos. La tavola si trova inserita nell’opera Mundus Subterraneus.
17 (st-33821) - Mappe-Monde Geo-Hydrographique, ou Description Generale du Globe Terrestre et Aquatique en deux Plans-Hemispheres ..., Iaillot Hubert, 1681, incisione in rame, mm 544x892. Planisfero di grandi dimensioni in cui gli elementi decorativi si riducono a due cherubini che sostengono le armi della Francia, mentre in basso al centro il cartiglio con la dedicatoria è sorretto da due tritoni. La California viene rappresentata come un’isola, mentre la Nuova Zelanda è appena accennata. Questo esemplare rappresenta il terzo stato ad opera dell’incisore Cordier. Inizialmente pubblicata separatamente, la carta dello Jaillot fu inserita nel suo Atlas Nouveau dal 1681.
Bibliografia: Rodney W Shirley, The Mapping of the World Early Printed World Maps 1472 – 1700, n° 436.
Bibliografia: Rodney W Shirley, The Mapping of the World Early Printed World Maps 1472 – 1700, n° 462.
18 (st-8936) - Novus planiglobii Terrestris per utrumque / Polum conspectus, Valck Gerardum, 1695, incisione in rame, mm 410x540. Questa tavola, nonostante riporti l’indicazione che attribuisce l’opera a Gerad Valck, fu originariamente preparata nell’ultimo anno di vita di Joan Blaeu e con ogni probabilità fu acquistata da Valck nel 1694. La particolare proiezione utilizzata nella costruzione della carta lascia supporre che Blaeu intendesse inserire questa insolita mappa nella versione spagnola del suo Atlas Maior, che non fu mai completato. Sotto i due emisferi la raffigurazione di due momenti della vita di Adamo: a destra nel giardino dell’Eden, a sinistra dopo la cacciata dal Paradiso.
19 (st-33807) - Carte Generale du Monde ou description du Monde Terrestre & Aquatique, Mortier Pierre, 1700 ca, incisione in rame, mm 400x470. Suggestiva raffigurazione del mondo ad opera di Pierre Mortier. La carta, al lato superiore, presenta cinque sfere in cui sono rispettivamente raffigurati: il giorno e la notte, la terra emersa, le fasi lunari e i due emisferi orientale ed occidentale. La carta è basata sulla proiezione di Mercatore ed è stata attentamente disegnata ed incisa da Jan van Luchtenburg. La California viene presentata come un’isola, mentre l’Australia, come la Nuova Zelanda, è parzialmente delineata.
Bibliografia: Rodney W Shirley, The Mapping of the World Early Printed World Maps 1472 – 1700, n° 459.
Bibliografia: Rodney W Shirley, The Mapping of the World Early Printed World Maps 1472 – 1700, n° 622.
20 (st-33811) - Werelt Caert, Visscher Nicolaes the Elder dis. & Daniel Stoopendaal inc., 1700 ca, incisione in rame, mm 293x463. Decorativo planisfero con ogni probabilità inserito in una Bibbia tedesca. Agli angoli della carta la raffigurazione è arricchita dalla presenza delle figure allegoriche dei quattro continenti, mentre tra i due emisferi due diagrammi rappresentano rispettivamente il sistema solare eliocentrico-copernicano e quello geocentrico-tolemaico. La California viene rappresentata come un’isola. L’Australia è parzialmente tratteggiata, mentre della Nuova Zelanda si scorge solamente un piccolo accenno. Le coste, sia dell’America settentrionale che dell’Asia orientale, risultano incomplete.
21 (st-8922) - Mappe-Monde Dressée sur les Observations de Mr. de l'Accademie Royale des Sciences et quelques autres et sur les memoires les plus recens, De L'Isle, 1708, incisione in rame, mm 443x582. – Raffigurazione del mondo in due emisferi. Il titolo è iscritto nel cartiglio in alto al centro, animato dalle raffigurazioni allegoriche dei quattro continenti, mentre gli avertissement scorrono in un articolato festone. Nell’emisfero occidentale si nota la mancanza della delineazione del tratto costiero nord occidentale dell’America e un timido accenno alle coste della Nuova Zelanda, mentre nell’emisfero orientale l’Australia si presenta incompleta e congiunta alla Nuova Guinea. Lo stesso Giappone è raffigurato tutt’uno con la Terra di Yedso.
22 (st-8927) - Planiglobii Terrestris cumutroq Hemisphaerio Caelesti Generalis Exhibitio, Homann Johanne Bapt., 1710 ca., incisione in rame, mm 476x536. Decorativa raffigurazione del mondo in due emisferi arricchita da scene allegoriche, dalla raffigurazione dell’eruzione del Monte Etna e da altri fenomeni naturali quali: terrae motus, norwegiani vorticis. Dal punto di vista cartografico, la California non è più raffigurata come un’isola e l’Australia è ancora incompleta, nonostante siano riportati i nomi dei luoghi e gli appunti delle recenti scoperte. Anche il Giappone assume una forma più consona, non più collegato alla Terra di Jedso come in altri planisferi.
23 (st-33817) - Mappe-Monde ou Carte Generale de la Terre, Dauphin, 1717, incisione in rame, mm 226x338. Raffigurazione del mondo in due emisferi. L’emisfero occidentale presenta la California come un’isola, quello orientale l’Austalia collegata alla Nuova Guinea, mentre della Nuova Zelanda si scorge un timido accenno. La mappa è attorniata da nove medaglioni raffiguranti il ritratto di famosi esploratori, tra i quali Magellano, Vespucci, Marco Polo, Dampier, Schouten, La Salle e Tachard.
24 (st-8926) - Planiglobium Terrestre Minus in hanc formam reductam à Iohanne Bapt. Hom anno Geogr: Excudente Christoph Weigelio Noribergoe, Homann Johanne Bapt. & Christop Weigelio, 1720 ca, incisione in rame, mm 280x354. Tavola ricca di particolari decorativi, il cui titolo è iscritto in un grande festone sorretto dalle raffigurazioni allegoriche del giorno e della notte. Al centro, rispettivamente in alto ed in basso, la raffigurazione del polo artico ed antartico. Dal punto di vista geografico la California è sempre raffigurata come isola a sé stante, il Giappone è proposto in una forma del tutto anomala e l’Australia risulta parzialmente delineata.
25 (st-8924) - Diversi Globi terr-Aquei Statione variante et Visu intercedente per Coluros Tropicorum per Ambos Polos Et particul Sphaesae Zenit in planum delineati Orthographici Prospectus...., Seutter Mattheus, 1730, incisione in rame, mm 500x593. La raffigurazione dei due emisferi è arricchita dalla presentazione di proiezioni polari ed altri elementi astronomici. Tra le particolarità della carta si notino la California raffigurata ancora come isola ed il Giappone che assume una forma del tutto particolare poiché presentato tutt’uno con la Terra di Yedso, che solitamente si trova posizionata nell’estremo nord-est asiatico. La Nova Hollandia e la Zeelandia Nova sono raffigurate limitatamente alle zone costiere. La decoratività della carta è arricchita dai visi dei venti che attorniano i due emisferi.
26 (st-33808) - Planisphaerium Terrestre cum utroque Coelesti Hemisphaeri, sive diversa orbis terraqui, Zurneri A. F., 1730, incisione in rame, mm 505x580. Rara opera del cartografo Adam Zürner, che, nonostante possa vantare una modesta produzione cartografica, resta abbastanza sconosciuto. I due emisferi risultano cartograficamente aggiornati e presentano le rotte di alcuni esploratori tra i quali Magellano, Dampier, Tasman, Gaetani e Chaumont. Oltre ai due emisferi celesti centrali, attorno alla raffigurazione del mondo si trovano ventisei tra diagrammi astronomici ed emisferi nelle diverse proiezioni. Si nota anche la raffigurazione di fenomeni naturali quali terremoto, vortici e tempeste, commentati nel testo sottostante. Controfondato su vecchio supporto cartaceo. Bibliografia: Rodney W Shirley, The Mapping of the World Early Printed World Maps 1472 – 1700, n° 639.
27 (st-8919) - Mappamondo o sia Descrizione Generale del Globo Terrestre ed Aquatico, Giampicoli Giuliano inc. & G. Battista Piazzetta del., 1740, incisione in rame, mm 298x360. Questo lavoro rappresenta uno dei più interessanti e decorativi planisferi della metà del ‘700. Cartograficamente basato sul Mappa Monde di De l’Isle del 1700, raggiunge massimi livelli decorativi nelle raffigurazioni allegoriche dei quattro continenti, nati dall’invenzione di Giovanni Battista Piazzetta e dall’egregia impresa incisoria di Giuliano Giampiccoli. Completano l‘elevato livello decorativo della composizione un’affascinante sfera armillare (in alto al centro) ed il titolo è iscritto in un cartiglio a volute (in basso al centro). Nell’emisfero occidentale si nota l’incompletezza della costa nord occidentale dell’America ed un semplice accenno della Nuova Zelanda, mentre per l’emisfero orientale la raffigurazione dell’Australia risulta incompleta ed ancora attaccata alla Nuova Guinea. Rara ed elegante carta di scuola italiana. Piccoli restauri.
28 (st-8918) - Mappe- Monde dressée sur les Nouvelles découvertes dont les dernie/res ont été faites en 1741, Beaurain, 1741, incisione in rame, mm 246x340. Elaborata raffigurazione del mondo nei due emisferi, arricchita da numerosi particolari. In alto al centro due figure alate cantano la gloria della Francia e due diagrammi raffigurano rispettivamente le fasi lunari ed il sistema solare. Agli angoli superiori si notano le raffigurazioni di alcune divinità mitologiche, mentre lungo il lato inferiore le raffigurazioni allegoriche dei quattro continenti fanno da contorno all’animato e decorativo cartiglio.
29 (st-33816) - Mappe-Monde qui Comprend les Nouvelles découvertes faites jusqua ce jour, Rouge, 1748, incisione in rame, mm 223x229. Piccolo e suggestivo planisfero, con raffigurazione allegorica ai quattro angoli dei quattro continenti. In alto al centro un semplice cartiglio delineato da due rami di quercia intrecciati riporta il titolo della carta, mentre in basso al centro, sempre entro semplice cartiglio, l’autore coglie l’occasione per descrivere alcune scoperte riportate nella raffigurazione geografica. L’Australia viene raffigurata ancora collegata alla Nuova Guinea, la Terra di Van Diemen segue la raffigurazione del diciottesimo secolo ed infine la Nuova Zelanda è solamente accennata.
30 (st-33810) - Orbis Vetus in utraque continente juxta mentem Sansonianam distinctus, nec non observationibus astonimicis redactus, accurante Robert de Vaugondy, Geography Regis ordinario...., Vaugondy Robert De, 1752, incisione in rame, mm 470x710. Decorativa raffigurazione del mondo antico a cura di Robert Vaugondy. Tra gli emisferi due cartigli: quello superiore, in cui è iscritto il titolo, è arricchito da due putti e dalla raffigurazione allegorica del tempo; mentre quello inferiore riporta delle notizie relative alla carta.
31 (st-8921) - MappeMonde Contenant Les Parties onnues du globe Terrestre, De l'Isle, 1752, incisione in rame, mm 732x1050. Affascinante raffigurazione del mondo nei due emisferi in due fogli. Due putti alati sostengono rispettivamente i festoni relativi all’emisfero occidentale e a quello orientale. Il titolo è iscritto in un ricco e decorativo cartiglio animato da due figure alate ai lati delle armi della casa reale francese. In basso le sfere celesti con raffigurazione dell’emisfero boreale e australe, mentre il cartiglio in cui sono indicati gli avertissement è completato dalla raffigurazione di una sfera armillare e due diagrammi rappresentanti l’antico e il nuovo sistema del mondo.
32 (st-8934) - Mappemonde / dressée suivant les nouvelles relatios et assuijettie / aux observations astronomiques, Robert, 1766, incisione in rame, mm 463x733. Raffigurazione del mondo nei due emisferi. Il titolo è riportato in alto al centro contornato da figure allegoriche, mentre l’indicazione editoriale è riportata in un decorativo cartiglio in basso al centro. Sulla carta si riscontrano i tragitti compiuti da alcuni esploratori
33 (st-33815) - Mappe-Monde Carte Universelle dela Terre, Nolin J.B., 1782, incisione in rame, mm 482x650. Suggestiva raffigurazione dei due emisferi ad opera di Nolin. Ai quattro angoli le raffigurazioni allegoriche dei quattro continenti, ognuno corredato da un decorativo cartiglio. In alto al centro il sontuoso cartiglio ove è iscritto il titolo. Ai lati dieci diagrammi trattano rispettivamente del Sole, della Luna, delle rispettive eclissi e dei vari sistemi astronomici. Dal punto di vista cartografico, si noti una grande baia nel nord-ovest dell’America, mentre l’Australia e la Nuova Zelanda risultano parzialmente incomplete.
34 (st-33829) - Scientia Terrarum et Coelorum: or, the Heavens and Earth Astronomically and Geographically Delineated and Display'd. Containing the Most Curious & Useful Particulars in the Solar, Starry, & Mundane Systems, Faithfully Enumerated, Dunn Samuel, 1772, incisione in rame, mm 1040x1220. Prima edizione dell’affasciante raffigurazione del mondo in due emisferi di Samuel Dunn. Planisfero murale ricco di particolari e abbondante testo descrittivo. La composizione è arricchita da numerosi diagrammi. Partendo dal primo in alto a destra The Solar System, The Northern Hemisphere, The Southern Hemisphere, Astronomical Latitude & Longitude Analemna, The Analemna, The Vicissitude of Seasons, Selenography or Map of the Moon, A Chart of the World Mercator Projection, An Universal Scale.
35 (st-8920) - Mappe-Monde GéoHydrographique, ou Description Générale du Globe Terrestre et Aquatique en Deux Pans-Hémisheres, où sont exactement remarquées en génèral Toutes les Parties de la Terre et de l'Eau. Suivant les relations les plus nouvelles, Iaillot Huber, 1782, incisione in rame, mm 454x647. Raffigurazione del mondo in due emisferi. Il titolo, in alto al centro entro semplice filetto, si estende per tutta la lunghezza della mappa. In alto tra i due emisferi, la decorativa dedicatoria al Re con due figure alate che sostengono le armi della casa reale. In basso, sempre al centro, entro un decorativo cartiglio sostenuto da due tritoni, l’indicazione per l’interpretazione delle rotte dei celebri capitani: Cook, Clarke, Gove e Furneaux.
36 (st-8935) - Nouvelle Mappemonde, Santini Francesco, 1784, incisione in rame, mm 460x635. Particolare ed assai decorativa raffigurazione del mondo in due emisferi entro semplice cornice. La composizione si basa su una particolare proiezione che presenta rispettivamente Hemisphere Maritime in cui l’Australia è parzialmente delineata e sempre collegata alla Nuova Guinea, mentre la Nuova Zelanda risulta solo accennata e l’ Hemisphere Terrestre in cui Europa, Asia, Africa, America settentrionale e buona parte di quella meridionale appaiono tutte insieme. Arricchiscono la composizione, sulla sinistra, la tipica vegetazione marina e sulla destra i frutti della terra.
37 (st-33819) - Mappemonde de a l'usage de l'istru.on Par Guillame De L'Isle et Philippe Buache, De L'Isle Guillame, 1790, incisione in rame, mm 455x682. Raffigurazione del mondo in due emisferi. Il titolo è iscritto in un decorativo festone che si estende per tutta la lunghezza della carta. La raffigurazione dell’Australia e della Nuova Zelanda è completa ed il Giappone viene rappresentato più o meno realisticamente. In basso al centro un cartiglio riporta alcuni avvertimenti, informandoci che in quest’opera sono riportate le scoperte dei tre viaggi del capitano Cook oltre a quelle dei più celebri viaggiatori degli ultimi trent’anni.
38 (st-33818) - Mappe Monde ou Carte Génerale du Globe Terrestre, Vaugondy Robert - C.F. Delamarche, 1804, incisione in rame, mm 986x1140. Mappamondo di grandi dimensioni in quattro fogli. Il titolo è riportato in un decorativo cartiglio attorniato da diversi elementi naturalistici riconducenti ai quattro continenti. Nell’angolo in basso a sinistra, in semplice cartiglio, sono riportate alcune note.
39 (st-43063) - Haemisphaerium Stellatum Boreale cum subjecto Hemisphaerio Terrestri, Cellarius Andreas, 1660, mm 430x505, incisione in rame finemente colorata a mano. Bella e decorativa tavola inserita nell’Harmonia Macrocosmica seu Atlas Universalis et Novus di Andreas Cellarius edita ad Amsterdam. La composizione mostra le costellazioni dell’emisfero boreale. Al di sotto della rappresentazione delle costellazioni si intravedono il continente europeo, asiatico, africano ed una piccola porzione dell’America settentrionale. Senza ombra di dubbio una delle più affascinanti carte celesti mai prodotte. La stampa fu incisa da Jan Janssonius nel 1660 durante il periodo di massimo splendore della produzione di carte geografiche dell’era tedesca.
40 (st-43064) - Hemisphaerium Stellatum Australe Aequali sphaerarum proportione, Cellarius Andreas, 1660, mm 430x505, incisione in rame finemente colorata a mano. Bella e decorativa rappresentazione inserita nell’Harmonia Macrocosmica seu Atlas Universalis et Novus di Andreas Cellarius edita ad Amsterdam. La composizione mostra le costellazioni dell’emisfero australe. Al di sotto della rappresentazione delle costellazioni si intravede il continente americano con la raffigurzione della California come isola e al polo antartico un’enorme massa terrestre indicata come Terra Australis Incognita. Senza ombra di dubbio, insieme alla precedente, una delle più affascinanti carte celesti mai prodotte.
41 (st-43053) - Theoria Trium Superiorum Planetarum, Cellarius Andreas, 1660, mm 430x505, incisione in rame finemente colorata a mano all’epoca. Bella e decorativa tavola inserita nell’Harmonia Macrocosmica seu Atlas Universalis et Novus di Andreas Cellarius edita ad Amsterdam. L’incisione presenta il movimento dei pianeti Marte, Giove e Saturno. La composizione schematica è arricchita dalla presenza di putti alati, alcuni dei quali sostengono i drappi in cui è iscritto il titolo della carta.
42 (st-43058) - Theoria Veneris et Mercurii, Cellarius Andreas, 1660, mm 430x505, incisione in rame finemente colorata a mano all’epoca. Bella e decorativa tavola inserita nell’Harmonia Macrocosmica seu Atlas Universalis et Novus di Andreas Cellarius edita ad Amsterdam. L’incisione presenta il movimento dei pianeti Venere e Mercurio. La composizione è arricchita da due piccoli diagrammi, rispettivamente Theoria Veneris e Schema Theoriae Mercurii, ed animata dalla presenza di putti alati, alcuni dei quali sostengono i drappi in cui è iscritto il titolo della carta.
43 (st-20025) - Planisphaerium Ptolemaicum, sive Machina Orbium Mundi, ex Hypothesi Ptolemaica in Planodisotipia, Cellarii Andreae - Schenk-Valk, 1708, mm 430x505, incisione in rame finemente colorata a mano. Tavola inserita nell’Harmonia Macrocosmica seu Atlas Universalis et Novus edita ad Amsterdam nel 1708 da Petrum Schenk & Gerardum Valk. L’incisione rappresenta planarmente la visione del sistema Tolemaico basato sul geocentrismo. La schematicità delle orbite dei pianeti, che ruotano attorno alla Terra, è resa altamente decorativa dalla raffigurazione allegorica degli stessi.
44 (st-20026) - Scenographia Systematis Mundani Ptolemaici, Cellarii Andreae Schenk-Valk, 1708, mm 430x505, incisione in rame finemente colorata a mano all’epoca. Tavola inserita nell’Harmonia Macrocosmica seu Atlas Universalis et Novus edita ad Amsterdam nel 1708 da Petrum Schenk & Gerardum Valk. Raffigurazione scenografica della concezione del sistema solare secondo Tolomeo. La composizione è animata dalla presenza di alcuni putti alati e da personaggi intenti ad indagare rispettivamente un globo celeste ed uno terrestre
45 (st-20029) - Scenographia Systematis Copernicani, Cellarii Andreae - SchenkValk, 1708, mm 430x505, incisione in rame finemente colorata a mano all’epoca. Questa bella e decorativa tavola è inserita nell’Harmonia Macrocosmica seu Atlas Universalis et Novus edita ad Amsterdam nel 1708 da Petrum Schenk & Gerardum Valk. Raffigurazione scenografica del sistema solare nella concezione eliocentrica di Copernico. L’incisione mostra chiaramente le varie fasi della rotazione della Terra attorno al Sole.
46 (st-20031) - Scenographia Compagis Mundanae Brahea, Cellarii Andreae Schenk-Valk, 1708, mm 430x505, incisione in rame finemente colorata a mano all’epoca. Questa bella e decorativa tavola è inserita nell’Harmonia Macrocosmica seu Atlas Universalis et Novus edita ad Amsterdam nel 1708 da Petrum Schenk & Gerardum Valk. Raffigurazione scenografica della concezione del mondo secondo Brahe. La composizione, oltre che dalla presenza di numerosi putti alati, è arricchita, agli angoli inferiori della carta, dalla raffigurazione allegorica delle arti e delle scienze.
47 (st-20034) - Corporum Coelestium Magnitudines, Cellarii Andreae - Schenk-Valk, 1708, mm 430x505, incisione in rame finemente colorata a mano. Tavola inserita nell’Harmonia Macrocosmica seu Atlas Universalis et Novus edita ad Amsterdam nel 1708 da Petrum Schenk & Gerardum Valk. L’incisione presenta le dimensioni dei corpi celesti. In alcune tavole, per quanto riguarda la sfera terrestre, è possibile trovare una raffigurazione manoscritta dei continenti. La schematicità della composizione è animata dalla presenza di alcuni putti alati.
48 (st-20036) - Haemisphaeria Sphaerarum rectae & obliquae, utriusque motus, & Longitudines, tam Coelestes quam Terrestres, ac Stellarum assectiones monstrantia, Cellarii Andreae - Schenk-Valk, 1708, mm 430x505, incisione in rame finemente colorata a mano. Tavola inserita nell’Harmonia Macrocosmica seu Atlas Universalis et Novus edita ad Amsterdam nel 1708 da Petrum Schenk & Gerardum Valk. Nell’incisione gli emisferi espongono sia i moti celesti che quelli terrestri e le longitudini di entrambe le sfere, la sfera in posizione verticale (il sistema di coordinate equatoriali) e la sfera obliqua (il sistema di coordinate eclittiche), insieme con le influenze delle stelle.
49 (st-20038) - Hypothesis Ptolemaica, sive Communis Planetarum motus per Eccentricos & Epicyclos monstratus, Cellarii Andreae - Schenk-Valk, 1708, mm 430x505, incisione in rame finemente colorata a mano. Tavola inserita nell’Harmonia Macrocosmica seu Atlas Universalis et Novus edita ad Amsterdam nel 1708 da Petrum Schenk & Gerardum Valk. L’incisione rappresenta l’ipotesi tolemaica che dimostra i moti planetari in orbite eccentriche ed epicicliche.
50 (st-20039) - Typus Aspectuum, Oppositionum, Conjunctionum &c. in Planetis, Cellarii Andreae - Schenk-Valk, 1708, mm 430x505, incisione in rame finemente colorata a mano. Tavola inserita nell’Harmonia Macrocosmica seu Atlas Universalis et Novus edita ad Amsterdam nel 1708 da Petrum Schenk & Gerardum Valk. Schematica raffigurazione degli aspetti astrologici inerenti l’opposizione e congiunzione tra i vari pianeti. Al centro la raffigurazione in particolare proiezione dell’emisfero settentrionale.
51 (st-20040) - Theoria Solis per eccentricum sine epicyclo, Cellarii Andreae Schenk-Valk, 1708, mm 430x505, incisione in rame finemente colorata a mano all’epoca. Tavola inserita nell’Harmonia Macrocosmica seu Atlas Universalis et Novus edita ad Amsterdam nel 1708 da Petrum Schenk & Gerardum Valk. Schematica raffigurazione del Sole in un’orbita eccentrica senza epicicli. Completano la composizione due piccoli diagrammi agli angoli inferiori della carta. Il gioco di alcuni putti alati conferisce particolare decoratività all’incisione.
52 (st-20041) - Solis circa Orbem Terrarum Spiralis revolutio, Cellarii Andreae Schenk-Valk, 1708, mm 430x505, incisione in rame finemente colorata a mano all’epoca. Questa bella e decorativa tavola è inserita nell’Harmonia Macrocosmica seu Atlas Universalis et Novus edita ad Amsterdam nel 1708 da Petrum Schenk & Gerardum Valk. Scenografica raffigurazione dell’apparente rivoluzione del Sole attorno alla Terra. Nella raffigurazione della Terra si scorgono l’Europa, l’Asia, l’Africa e una sproporzionata deliniazione dell’Australia.
53 (st-20042) - Theoria Lunae, eius motum per eccentricum et epicyclum demonstrans, Cellarii Andreae - Schenk-Valk, 1708, mm 430x505, incisione in rame finemente colorata a mano all’epoca. Tavola inserita nell’Harmonia Macrocosmica seu Atlas Universalis et Novus edita ad Amsterdam nel 1708 da Petrum Schenk & Gerardum Valk. Schematica raffigurazione del movimento della Luna in un’orbita eccentrica con epicicli. La composizone è completata da due piccoli diagrammi agli angoli inferiori; il gioco dei putti alati conferisce particolare decoratività alla carta.
54 (st-20044) - Theoria Trium Superiorum Planetarum, Cellarii Andreae - SchenkValk, 1708, mm 430x505, incisione in rame finemente colorata a mano all’epoca. Bella e decorativa tavola inserita nell’Harmonia Macrocosmica seu Atlas Universalis et Novus edita ad Amsterdam nel 1708 da Petrum Schenk & Gerardum Valk. L’incisione presenta il movimento dei pianeti Marte, Giove e Saturno. La composizione schematica è arricchita dalla presenza di putti alati, alcuni dei quali sostengono i drappi in cui è iscritto il titolo della carta.
55 (st-20049) - Hemisphaerii Borealis Coeli & Terrae Sphaerica Scenographia, Cellarii Andreae - Schenk-Valk, 1708, mm 430x505, incisione in rame finemente colorata a mano. Tavola inserita nell’opera Harmonia Macrocosmica seu Atlas Universalis et Novus... edita ad Amsterdam nel 1708, su disegni di Andrea Cellarius, da Petrum Schenk & Gerardum Valk. Scenografica raffigurazione dell’emisfero settentrionale sia celeste che terrestre. Composizione dall’elevato contenuto decorativo.
56 (st-20052) - Hemisphaerii Australis Coeli & Terrae Scenographia, Cellarii Andreae - Schenk-Valk, 1708, mm 430x505, incisione in rame finemente colorata a mano. Tavola inserita nell’opera Harmonia Macrocosmica seu Atlas Universalis et Novus... edita ad Amsterdam nel 1708, su disegni di Andrea Cellarius, da Petrum Schenk & Gerardum Valk. Scenografica raffigurazione dell’emisfero meridionale sia celeste che terrestre. Composizione dall’elevato contenuto decorativo.
57 (st-20043) - Typus Selenographicus, Lunae Phases & Aspectus varios adumbrans, Cellarii Andreae - Schenk-Valk, 1708, mm 430x505, incisione in rame finemente colorata a mano. Tavola inserita nell’opera Harmonia Macrocosmica seu Atlas Universalis et Novus... edita ad Amsterdam nel 1708, su disegni di Andrea Cellarius, da Petrum Schenk & Gerardum Valk. L’incisione presenta le varie fasi lunari. La Terra si trova al centro della composizione, mentre tutt’attorno si sviluppano la fase crescente e quella descrescente del suo satellite. Arricchiscono la decoratività della composizione la presenza di alcuni putti alati che sostengono i drappi in cui è iscritto il titolo.
58 (st-8929) - Planisphaerium Coeleste, Funk David, 1708, mm 485x565, incisione in rame finemente colorata a mano. Tavola celeste raffigurante i due emisferi celesti boreale ed australe. La composizione è completata da sei piccoli diagrammi, tra i quali quelli centrali rappresentano una schematica raffigurazione del sistema solare rispettivamente secondo l’ipotesi tolemaica (in alto) e quella copernicana (in basso).
59 (st-8937) - Planisphaerium Coeleste, Schenck Petri, 1710 ca, mm 488x568, incisione in rame in coloritura coeva. Tavola celeste raffigurante i due emisferi boreale ed australe. La composizione è completata da sei piccoli diagrammi, quelli centrali rappresentano una schematica raffigurazione del sistema solare, rispettivamente secondo l’ipotesi tolemaica (in alto) e quella copernicana (in basso).
60 (st-8928) - Systema Solare et Planetarium / ex hypothesi Copernicana secundium elegantissimas Illustrissimi quondam Hugenij deductiones novissime collectum & exhibitum, Homann Johanne Bapt., 1742, mm 490x575, incisione in rame. Questo diagramma planetario mostra il sistema solare e le costellazioni dello zodiaco nel contesto dell’eclissi solare del 12 maggio 1706 in tutta Europa e nell’Asia settentrionale. La rappresentazione si basa sulle Cosmotheoros di Christiaan Huygens. Nel centro, i percorsi planetari dalla Terra e dai pianeti interni da Giove e Saturno sono mostrati in uno sprazzo di sole, il tutto all’interno di un anello concentrico di rappresentazioni barocche dei dodici segni dello zodiaco. La traiettoria dei pianeti, un diagramma schematico della formazione dell’eclissi, il Sole, Urania (dea dell’Astronomia) e i cherubini che guardano le stelle sono fra le immagini scientifiche e decorative che si trovano ai quattro angoli dell’incisione.
SERGIO TRIPPINI Stampe Antiche www.trippini.it