Hard Day's Night Hotel Liverpool (Beatles Hotel)

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ALBERGHI A TEMA

Hard Day’s Night Hotel

L’albergo tributo ai Beatles A Liverpool, loro città natale, i Beatles sono stati celebrati con un albergo loro dedicato, l’Hard Day’s Night Hotel, con 110 camere, ognuna diversa, tutte ispirate all’arte dei leggendari ragazzi inglesi. Ristoranti e sale riunioni completano l’offerta di questa originale struttura ricettiva. L’Hard Day’s Night Hotel è un albergo a tema di particolare efficacia dal punto di vista del Marketing Federico Belloni, belloni@tsmconsulting-barcelona.com L’Hard Day’s Night è ospitato in un imponente palazzo storico in stile classico nel cuore del Cavern Quarter a Liverpool, vera e propria gemma architettonica costruita nel 1884

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Stones e soprattutto i Beatles, che fanno conoscere e amare il Rock and Roll a milioni di persone nel mondo. Quest’ultima band, nata a Liverpool il 6 luglio del 1957 e composta da quattro componenti, è rimasta attiva fino al 1970, seppur con alcuni cambiamenti rispetto alla compagine originaria, segnando un’epoca non solo nella musica, ma anche nel costume, nella moda e nella pop art, tanto che ancora oggi, a distanza di vari decenni dal loro scioglimento ufficiale, conta ancora un enorme seguito. Secondo la celebre rivista Rolling Stone i Beatles rappresentano il gruppo musicale più importante e influente del XX secolo e la rivista Billboard li pone al primo posto nella classifica basata sulla permanenza dei singoli nella Single Chart americana nel periodo dal 1958 al 2008. Proprio il primo febbraio di questo stesso anno arriva per i Magnifici Quattro un’ulteriore importante consacrazione: l’apertura a Liverpool dell’Hard Day’s Night, www.harddaysnighthotel. com, un design hotel a quattro stelle a loro totalmente dedicato.

icuramente gli anni ’60 hanno rappresentato un’epoca cruciale dal punto di vista sociale, periodo di grande fermento e di contestazione durante il quale sono nati molti dei movimenti che hanno introdotto e imposto cambiamenti radicali nella confi gurazione della società, che si sarebbero consolidati nei decenni successivi, diventandone parte sempre più integrante. I messaggi di questo vento di cambiamento erano soprattutto affidati alla musica; in quegli anni muovono i primi passi facendosi ambasciatori di questa transizione artisti come Bob Dylan, che con le sue melodie affrontò temi come la discriminazione razziale o il pericolo per l’apocalisse nucleare, oppure Jimi Hendrix che, durante la celebre esibizione al Festival di Woodstock del 1969, suonò l’inno nazionale americano in modo provocatoriamente distorto in protesta al modello culturale statunitense, ma anche a gruppi come i Rolling 52

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La lobby, che si raggiunge dopo aver percorso un’imponente scalinata, presenta un’atmosfera soffusa e rilassante, pensata per la contemplazione e la socializzazione

Il nome è stato preso in prestito dal titolo dell’omonimo album del 1964, terzo successo dopo “Please Please Me” and “The Beatles”, entrambi del 1963, e realizzato come colonna sonora del fi lm-documentario musicale sui cantanti, diretto dal famoso regista cinematografico statunitense Richard Lester, che racconta un paio di giorni della vita quotidiana dei membri del gruppo. L’Hard Day’s Night è ospitato in un imponente palazzo storico in stile classico nel cuore del quartiere di Cavern Quarter, una vera e propria gemma architettonica, costruito nel 1884 e disegnato dal celebre architetto Thomas C. Clarke, in passato chiamato Central Building e sede di supporto del quartier generale del comando alleato durante la Battaglia dell’Atlantico, la campagna militare della Seconda Guerra Mondiale che si protrasse in assoluto più a lungo. In un passato più prossimo, quando Liverpool aveva un importante ruolo economico grazie al suo porto, che era uno dei più trafficati al mondo, il palazzo ospitava alcuni uffici commerciali dell’amministrazione portuale.

UN DESIGN HOTEL PER CELEBRARE UN MITO La location scelta non è per nulla casuale, ma al contrario è stata cercata appositamente per consacrare il mito dei Beatles, inserendo l’albergo nel loro contesto spazio-temporale. Infatti, a poche centinaia di metri sorge il Cavern Club, famoso Club di musica Rock and Roll aperto nel 1957, dove l’impresario musicale Brian Epstein vide per la prima volta una performance dei Beatles il 9 novembre 1961, diventando poi loro manager e guida verso il successo. La lobby, che si raggiunge dopo aver percorso un’imponente scalinata sovrastata dalle statue dei componenti

Tra le numerose fotografie in bianco e nero della band, nella lobby si fa notare un originale Yellow Submarine Jukebox, uno dei cento disseminati per il mondo

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L’Hard Days Night Hotel è noto anche per il suo ristorante, The Blake, l’ultimo tra quelli di Liverpool entrati nella famosa Good Food Guide 2010

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della band posizionate sui quattro angoli della facciata, come a voler invitare i passanti a conoscere il loro mito, si caratterizza per un’atmosfera soffusa e rilassante, pensata per la contemplazione e la socializzazione all’interno della quale, tra le numerose fotografie in bianco e nero della band realizzate dal fotografo di Fleet Street Bill Zygmant, riconosciuto come “fotografo dei Beatles”, si fa notare uno splendente e colorato Yellow Submarine Jukebox, uno dei cento originali disseminati per il mondo e valutato diverse di migliaia di sterline.

CAMERE E SUITE ELEGANTI E UNICHE Le 110 stanze sono state disegnate una a una in modo armoniosamente coerente, anche se in senso antitetico con lo stile del fabbricato, ed elegantemente arredate con opere d’arte ispirate ai Beatles, appositamente commissionate per adornare le pareti, mentre nelle tv a schermo piatto sono proiettati filmati con le più importanti performance del gruppo, oltre a spezzoni delle interviste inedite e ai momenti più emblematici della loro carriera artistica. Tra le stanze spiccano due suite, una dedicata a Paul McCartney e l’altra a John Lennon, i due indiscussi protagonisti; in quest’ultima è presente uno splendido pianoforte bianco, uguale a quello che amava usare l’artista per comporre la colonna sonora delle sue canzoni. Nelle stanze, oltre che negli altri ambienti, sono presenti anche numerosi lavori artistici di Shannon, rinomata a livello mondiale come la più grande artista dei Beatles. L’Hard Day’s Night Hotel è anche conosciuto per il suo ristorante, The Blake, l’ultimo tra quelli di Liverpool entrati nella famosa Good Camere e suite, tutte diverse ed elegantemente arredate, contengono opere d’arte ispirate ai Beatles, appositamente commissionate per adornare le pareti

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ALBERGHI A TEMA Tra le stanze spiccano le due suite dedicate a Paul McCartney e a John Lennon; in quest’ultima è presente uno splendido pianoforte bianco, uguale a quello che amava usare l’artista

Food Guide 2010, e chiamato così in omaggio di Sir Peter Blake, uno degli artisti pop più celebrati durante la fine degli anni ’50 e autore della celebre copertina dell’album Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band, uscito nel 1967. Un altro ambiente che caratterizza l’hotel è il Bar Four, cocktail bar dal marcato carattere stilistico, all’insegna dello stile chic e alla moda, vera e propria opera d’arte dell’artista Paul Ygaurtua, che ha frequentato il prestigioso Liverpool Art College con John Lennon e la sua prima moglie Cynthia Powell, che insieme al The Lounge & Bar e al Live Lounge, dove si esibiscono alcuni dei più importanti artisti della città, assicurano l’intrattenimento degli ospiti e degli abitanti. In albergo è presente anche il “Muro della fama”, dove il compito di consacrare i Beatles è affidato ai più grandi artisti a livello mondiale, che per lo scopo si sono fatti fotografare in scene della loro vita di tutti i giorni tenendo in mano il loro album preferito, tra cui figurano Elton John, Bryan Ferry e Tom Jones. Insomma, ci sono tanti posti da ricordare... e poi c’è l’Hard Day’s Night Hotel di Liverpool. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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