Giovedì 13 Febbraio 2014
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Quanto vale il turismo Halal Nel mercato globale c’è carenza di prodotti tarati sulle esigenze dei viaggiatori musulmani ■ di Federico Belloni www.tsmconsulting.it
Un segmento capace di generare, nel solo 2012, un giro d’affari complessivo di 126,1 miliardi di dollari Usa, pari al 12,3% della ricchezza prodotta dal turismo a livello globale. È la domanda affatto trascurabile dei viaggiatori musulmani, che tuttavia stenta spesso a trovare prodotti adeguati alle proprie necessità. In questo e nel prossimo numero di Job in Tourism, Federico Belloni, titolare della società di consulenza Tsm Consulting, ci racconta così del potenziale di un mercato in forte crescita, nonché delle caratteristiche che una vera offerta ricettiva Halal dovrebbe avere.
H
alal è una parola araba sconosciuta a molti occidentali. Per i musulmani, però, è un termine decisamente importante, in quanto rappresenta uno dei precetti fondamentali della legge coranica: sintetizza infatti tutto quello che è lecito secondo l’Islam, in contrasto con quello che è proibito, ovvero Haram. «Il cittadino islamico deve conformarsi alla legge islamica nella sua vita in famiglia, nella società, in tutte le sue parti. Il credente musulmano non compra perciò un prodotto, né usufruisce di un servizio, senza porsi una domanda: è Halal?», spiega Sharif Lorenzini, presidente per l’Italia della Halal international authority (Hia), ossia dell’unica società riconosciuta dal mondo musulmano per la certificazione dei prodotti e dei servizi destinati ai fedeli. E la richiesta Halal non solo è in continua crescita, ma è anche rivolta a sempre più tipologie di prodotti: oltre agli alimentari, si parla oggi infatti di abbigliamento, dei servizi finanziari e bancari, oltre che degli articoli cosmetici e farmacologici, per un giro d’affari complessivo di 500 miliardi di dollari a livello globale, di cui 54 in Europa, e 5 in Italia. Un discorso, quest’ultimo, da cui naturalmente non sono affatto esclusi i servizi e i prodotti turistici che, per essere acquistati da chi segue la fede musulmana, devono necessariamente essere definiti rispettando rigorosamente i precetti religiosi. Non si sta, peraltro, parlando di bruscolini: nel solo 2012, infatti, i movimenti turistici, di persone di fede musulmana, hanno generato, nel mondo, un fatturato totale di 126,1 miliardi di dollari Usa, pari al 12,3% della ricchezza prodotta dal turismo a livello globale. Lo dicono i dati del rapporto «Global Muslim lifestyle tourism market 2012: landscape & consumer
needs study», realizzato dall’impresa di consulenza livello geografico, provengono prevalentemente dalle statunitense (ma con staff totalmente di religione ricche zone petrolifere mediorientali, soprattutto da musulmana) DinarStandard, in collaborazione con Arabia Saudita, Kuwait, Emirati Arabi Uniti, Qatar, la società Crescent Rating di Singapore, specializzata ma anche da Iran, Indonesia, Turchia e dai paesi del nelle recensioni di prodotti turistici destinati al con- Nord Africa, senza contare quelli che vivono in Eusumatore musulmano: una sorta di ropa, 2 milioni dei quali in Italia. TripAdvisor delle offerte turistiche Chi viene nella nostra penisola, in Halal. particolare, appartiene solitamente Lo studio predice anche che, a due distinte categorie: le famiglie, almeno fino al 2020, la domanda spesso formate da numerosi comturistica generata da questo merponenti (che includono il personale cato crescerà più rapidamente deldi servizio) e interessate ad ambiti la media internazionale: il 4,79% di villeggiatura lussuosi e tranquilall’anno contro il 3,8% globale. li; e i single maschi, maggiormente La stessa ricerca dice poi che, nel attratti da destinazioni che offrono 2020, i viaggiatori internazionali dinamiche sociali vivaci. La magmusulmani arriveranno a spendere gior parte dei viaggiatori musulmal’astronomica cifra di 192 miliardi ni arriva poi in Italia per motivi di di euro, pari al 14% della ricchezpiacere e svago, mentre sono meno za complessivamente generata dal frequenti le visite a parenti e amici Federico Belloni turismo nel mondo. «La domanda e i viaggi d’affari. Generalmente il di viaggi da parte dei musulmani», turista musulmano cerca inoltre un spiega il managing director di DinarStandard, Rafi- clima più mite rispetto a quello del paese d’origine uddin Shikoh, «può essere considerata, senza alcu- ed è per questo motivo che viaggia soprattutto nei na paura di sbagliarsi, come il più grande segmento mesi estivi. di mercato non ancora soddisfatto dall’industria tuFino a oggi, in ogni caso, le località più gettonate ristica globale». dai flussi turistici musulmani si trovano in Egitto, Ma chi sono veramente i turisti musulmani? Li chia- Turchia, Malesia, Qatar ed Emirati Arabi Uniti. La mano Global urban muslims e si caratterizzano per cosiddetta Primavera araba ha tuttavia ridisegnato, un livello di educazione decisamente molto elevato almeno in parte, le rotte di questi viaggiatori, che (spesso sono in possesso di un master universitario hanno cominciato a spostare la loro attenzione anche o di un dottorato di ricerca), così come molto elevato verso altri paesi. Australia e Nuova Zelanda, tra gli è il loro patrimonio; amano viaggiare e attraversare altri, hanno così provato a cogliere al volo l’occasione, i continenti e sono alla ricerca di beni e servizi co- sviluppando una strategia promozionale ad hoc: negli erenti con i loro bisogni di credenti aeroporti di entrambi i paesi sono state, per esempio, musulmani. Necessità sintetizzate da create delle sale preghiera dedicate, mentre l’offerta Ever Cebi, originario dell’Azerbaijan balneare viene pubblicizzata come «ideale per passare ma naturalizzato nel Regno Unito, che in relax il periodo del Ramadhan». Il New Zeland ha fondato l’agenzia Crescent Tours, Tourism Board, in particolare, mira ad aumentare del specializzata nella soddisfazione di 13%, entro il 2020, la spesa turistica di questo segquesto specifico segmento di merca- mento di mercato, che attualmente vanta budget da to: l’idea gli è venuta dopo aver avuto 7 mila dollari Usa per persona, per una permanenza molte difficoltà nella ricerca di desti- media di più di tre settimane. Cifre già di per sé molto nazioni e strutture ricettive adeguate succulente, ma che lo diventano ancora di più se si a delle vacanze insieme alla propria moglie, perché, considera che le famiglie sono molto numerose e che come afferma lui stesso, «è ancora oggi difficile per spesso viaggiano con personale di servizio al seguito. i musulmani trovare una valida soluzione di vacanza In Europa, è in particolare la Spagna che sta puntando senza scendere a compromessi con la propria cul- con decisione sulla domanda musulmana, tramite sotura». prattutto lo snellimento delle procedure per il rilascio Quando viaggiano, i turisti musulmani, racconta dei visti e l’intensificazione delle rotte aeree, operate quindi Cebi, tendono a farlo prevalentemente con da Emirates e Qatar Airways, tra Dubai, il Qatar e le le loro famiglie (il 53%), con gli amici (il 23%) o in città di Barcellona e Madrid. Chissà allora che anche coppia (il 19%), e spendono mediamente molto di più l’Italia possa beneficiare della ventilata nuova alleanrispetto ad altri tipi di segmenti di domanda, anche za tra Alitalia ed Etihad, per incrementare il proprio perché decisamente maggiore è la loro permanenza appeal nei confronti di questo segmento dall’elevato media nella destinazione che decidono di visitare. A potenziale.