Concept alberghieri del futuro
MorphHotel e Clipper in the clouds
Il futuro è mobile… Un giovanissimo torinese, Gianluca Sassuolo, Master presso l’Advanced Architecture Institute of Catalonia di Barcelona, ha realizzato il progetto MorpHotel, un nuovo concetto di ospitalità di lusso che ha l’innovativa particolarità di essere fluttuante sull’acqua. Il famoso studio di design londinese Seymourpowell invece ha progettato Clipper in the clouds, la nave da crociera tra le nuvole Federico Belloni 142
Il MorpHotel è un nuovo concetto di ospitalità di lusso fluttuante sull’acqua e in costante movimento, a bassa velocità perché sospinto in modo naturale dalle correnti marine
Grazie alla sua struttura il MorpHotel può adattare la sua forma alle condizioni meteorologiche, del mare in primis, nonché alla morfologia del territorio dove si ferma 143
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on è una novità che l’industria alberghiera è tra quelle che nel corso degli anni si è evoluta di più per adattarsi costantemente alle esigenze di clienti che si dimostrano sempre più sofisticati, costantemente alla ricerca di esperienze nuove e il più possibile personalizzate, contribuendo così a plasmare il concetto stesso di hotel attribuendogli contemporaneamente nuovi significati che si allontanano ogni volta di più dalla concezione originaria. Partendo da quest’innegabile evidenza, e se si fa lo sforzo di ragionare in una logica futura, ma nemmeno tanto lontana, non è difficile immaginare che si è giunti a una sorta di punto di rottura, dove anche il significato fisico della parola hotel, inteso come edificio posizionato in una determinata location, sta lasciando il posto a nuovi concept, e per la precisione a strutture in movimento, non vincolate alle porzioni di terreno sulle quali sorgono, ma in grado di spostarsi da un luogo all’altro, così che non sarà più il cliente ad andare in hotel, ma sarà l’hotel ad andare con il cliente accompagnandolo durante il viaggio e adattandosi alle esperienze che questo vuol vivere, come una sorta di estensione di lui stesso. In questo nuovo panorama i veri protagonisti dell’hotelerie del futuro saranno architetti, ingegneri o designer impegnati a studiare e a sfruttare l’utilizzo degli altri elementi che, insieme alla terra, costituiscono il nostro spazio vitale: acqua e aria, con lo scopo di esplorare nuove e innovative formule di ospitalità. Tra questi innovatori si pone in evidenza un giovanissimo torinese, Gianluca Sassuolo, Master presso l’Advanced Architecture Institute of Catalonia di Barcelona, che insieme al responsabile del Centro, il Professor Willy Muller, specialista in “Self Sufficient Buildings”, ha realizzato il progetto MorpHotel, un nuovo concetto di ospitalità di lusso che ha l’innovativa particolarità di essere fluttuante sull’acqua e in costante movimento per mari e oceani, a bassa velocità perché sospinto in modo naturale dalle correnti marine. E questo grazie allo studio di una sua struttura simmetrica che si sviluppa attorno a una sorta di gigantesca spina dorsale che lo rende capa-
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Concept alberghieri del futuro L’hotel sfrutta l’energia solare e quella cinetica prodotta dal moto ondoso. L’acqua potabile è ricavabile dallo stoccaggio e purificazione di quella piovana e dalla desalinizzazione di quella marina
ce di adattare la sua forma sulla base delle specifiche condizioni meteorologiche, in primis a quelle del mare, nonché alla specifica morfologia del territorio dove si ferma, anche se questo non è necessario, dato che l’assoluta autonomia energetica gli permette di viaggiare costantemente senza una destinazione. Il consumo energetico rappresenta infatti la fondamentale differenza rispetto alle navi da crociera, che per muoversi a una velocità di crociera di 20 nodi necessitano di 470 litri di carburante per ogni chilometro percorso, mentre il MorpHotel sarebbe totalmente autosufficiente da questo punto di vista, dato che è studiato per sfruttare l’energia del sole immagazzinata dai pannelli che lo ricoprono totalmente, così come l’energia cinetica prodotta dal moto ondoso e raccolta da particolari meccanismi posti alle estremità delle due lunghe pinne che si sviluppano rispetto alla parte centrale dandogli le sembianze di un organismo vivente. L’autosufficienza riguarda anche la produzione di acqua potabile, che il progetto prevede si possa ricavare tanto dallo stoccaggio e purificazione dell’acqua piovana, quanto dalla desalinizzazione di quella marina. Le estensioni della struttura, che complessivamente sono lunghe un chilometro e sono mobili, gli possono fare assumere una forma a spirale trasformandolo in un vero e proprio porto fluttuante durante le sue traversate degli oceani, una sorta di baia artificiale dove le imbarcazioni possono attraccare e trovare protezione. Questo è possibile grazie alla struttura a moduli tra loro connessi da meccanismi meccanici simili a quelli utilizzati per la realizzazione delle vie ferroviarie, ma controllate da sofisticati sistemi elettronici, caratteristica grazie alla quale può navigare senza propulsione. Il MorpHotel è ovviamente studiato per poter attraccare durante periodi più o meno lunghi di tempo nelle diverse città che incontrerà durante la sua navigazione, diventandone una temporanea ma altrettanto naturale estensione, attraverso l’utilizzo di una struttura di connessione, che Sassuolo chiama “Plug-in city”, proprio per identificare questa funzione. Questa possibilità aggiungerà valore sia agli abitanti, che potranno sfruttare i suoi servizi (un teatro, un’area commerciale, un giardino, diversi ristoranti e altrettanti centri fitness), co144
E in aria… L’aria è invece l’elemento scelto per l’altrettanto futuristico concept alberghiero sviluppato dal famoso studio di design londinese Seymourpowell, che si sostanzia nella realizzazione di una struttura simile a una mongolfiera gigante, una vera e propria “Aircruise”, grazie alla quale vuole raggiungere non solo l’ambizioso obiettivo di stravolgere il concetto di ospitalità, ma anche ridefinire quello di viaggio, permettendo agli ospiti di vivere eccezionali esperienze all’insegna della quiete, del relax e del lusso. L’hotel è infatti studiato per trasportare un numero limitato di passeggeri, così da permettere a ognuno di usufruire di ampi spazi suddivisi in zone living (bar e lounge) e dedicate alla ristorazione, oltre naturalmente alle stanze, che in linea con questo principio sono vere e proprie soluzioni abitative di diverse dimensioni e di diverso livello di prestigio e di comfort, in ogni caso sempre molto elevato. Al grande attico sono affiancati due appartamenti duplex e cinque più piccoli, da ognuno dei quali si può godere di un’incredibile vista: da qui il nome del progetto “Clipper in the clouds”, che in italiano suona più o meno come “nave tra le nuvole”. L’alimentazione è, come nel caso del MorpHotel, assolutamente pulita: l’energia necessaria per la gestione delle aree inter-
Il Clipper in the clouds è simile a una mongolfiera gigante ed è stato concepito per consentire agli ospiti di vivere eccezionali esperienze all’insegna della quiete, del relax e del lusso 145
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sì come agli ospiti in navigazione, ai quali le città apriranno le loro porte, eliminando così la tradizionale separazione tra turisti (tourists) e cittadini (citizens), che lascerebbero spazio alla nascita di una figura ibrida, il “tourizen”. La porta d’accesso all’hotel è la vertebra principale, dove si trovano la reception e gli uffici amministrativi, area che serve anche da punto di connessione e di passaggio tra i diversi settori, mentre le camere sono posizionate ai due estremi, e concepite come capsule attaccate alle spine dell’organismo, classificate sulla base del diverso livello di comfort. Alcune hanno una struttura prevalentemente in vetro e sono posizionate in corrispondenza al livello dell’acqua, mentre quelle più lussuose sono progettate per funzionare come vere e proprie imbarcazioni indipendenti; possono infatti staccarsi dalla struttura principale e navigare liberamente entro una distanza massima fissa, stabilita per garantire l’assoluta sicurezza.
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L’alimentazione è, come per il MorpHotel, assolutamente pulita: l’energia è prodotta dai pannelli solari ad altissimo rendimento con cui è tappezzata buona parte dell’involucro esterno
ne e dell’elettronica è prodotta dai pannelli solari ad altissimo rendimento dei quali è tappezzata buona parte dell’involucro esterno, mentre l’energia propulsiva è generata combinando quella solare con quella prodotta dall’idrogeno compresso, che rendono la navigazione assolutamente silenziosa. L’acqua che si produce dal cambiamento di stato fisico che interessa il vapore acqueo prodotto ad alta quota viene immagazzinata e filtrata per essere usata negli usi quotidiani dagli ospiti e dai membri dell’equipaggio che sono complessivamente 20, tra addetti alla navigazione, ingegneri di volo e staff che si occupa della gestione delle diverse mansioni relative alla struttura ricettiva, per garantire agli ospiti tutte le attenzioni necessarie a offrire loro un’esperienza lussuosa. Nick Talbot, direttore desiger di Saymourpowell, spiega: “La struttura della nave, lunga complessivamente 265 metri, richiede un immenso volume di gas per portarla dal livello del mare alla quota di crociera; è per questo che gli ingegneri della Samsung Construction and Trading (C&T), colosso coreano che ha accettato la sfida della sua realizzazione, hanno deciso di utilizzare l’idrogeno, il gas più leggero al mondo, stimandone l’utilizzo di quasi 3.500.000 metri cubi”. La velocità di crociera è di circa 100-150 km/h, che permette di coprire la distanza tra Londra e New York in 37 ore, mentre per esempio quella tra Los Angeles e Shanghai è di 90 ore, tempo adeguato a rispettare il concetto per il quale il progetto è stato pensato: concedere alle persone la possibilità di riscoprire un’esperienza di viaggio all’insegna della riflessione, molto più importante rispetto al fatto di essere semplicemente trasportati velocemente da una destinazione all’altra e, come commenta Seung Min Kim, direttore design di Samsung C&T: “questo è un progetto da sogno, che ci aiuta a tracciare la strada verso un futuro ormai molto prossimo, fatto di edifici sostenibili in movimento in grado di combinare il concetto di trasporto con una soluzione alberghiera di gran prestigio, così da raggiungere l’obiettivo di garantire agli ospiti che se lo possono permettere un elevato livello di raffinatezza, un’esperienza allo stesso tempo innovativa e lussuosa”. ■
Le stanze sono vere e proprie soluzioni abitative di diverse dimensioni e di diverso livello di prestigio e di comfort, in ogni caso sempre molto elevato
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