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21. Sant’ Alessandro
Restaurata negli anni fra il 1920 e 1930 lascia tuttavia intravedere un’antica struttura romanica. Pare infatti già documentata nel sec. XIV e sorta per la protezione del bestiame.
22. Palazzo Bono e Museo della Civiltà Contadina di Santa Cristina
Il Museo è sorto nel 1992 per volontà del “Gruppo per la Civiltà Agricola Locale” e prese avvio dalla raccolta del dottor Dino Cerutti. È aperto al pubblico la prima domenica di ogni mese. Al suo interno, oltre agli oggetti di uso quotidiano per i contadini del passato, sono ricostruiti ambienti e locali d’antan: cucina, camera da letto, cantina, solaio, una classe di scuola elementare, oltre agli utensili dei mestieri di un tempo.
23. Santa Cristina
La parrocchia fu eretta nel 1831 per decreto del Vescovo Cardinal Morozzo e dedicata alla omonima Santa Cristina di Bolsena, vergine e martire. La Chiesa vera e propria si deve al Vescovo Mons. Carlo Bascapè, che la consacrò il 25 luglio 1605. Negli stessi anni il Bascapè vi insediò una Congregazione dei Santi Gaudenzio e Carlo, istituendo anche una “Scuola di Teologia Morale”. Attualmente è visitabile il Museo della Civiltà Contadina a Palazzo Bono.
24. San Marco
Parrocchia dedicata all’omonimo Santo, eretta nel 1947 per separazione da quella di Borgomanero. Nel 1540 viene edificato nella località chiamata “cassine d’Agogna” un mulino ad acqua e quindi un piccolo oratorio “dove si radunano li vicini massari nei giorni di festa per insegnare la dottrina cristiana ai loro figli”.
25. San Michele alle Verzole
La chiesetta si trova sull’omonimo colle e pare risalga a prima del X secolo. All’interno si trovano due affreschi raffiguranti San Gaudenzio e San Marcello di fattura ottocentesca.
26. San Nicola e la Torre di Baraggiola
È una costruzione a una sola navata, con facciata a capanna e abside semicircolare ornata da grossi archetti in cinque gruppi, uniti a due a due. Datata alla fine del X secolo fu usata dalla fine del XII secolo. Accanto ad esso sorge il campanile-torre, simbolo del medioevo borgomanerese alto una ventina di metri, è formato da grosse pietre ben squadrate. Ha monofore a feritoia e in alto bifore architravate con capitello a stampella. Alla sommità della torre esisteva certamente un posto di osservazione.
27. Santa Croce
Parrocchia dedicata all’esaltazione della Santa Croce, eretta in “Rettoria” nel 1972, quindi il 20 giugno 1986 in parrocchia. L’antico oratorio, edificato nel ‘600, godeva dei proventi dei forni pubblici, con l’obbligo di convertirne il prodotto in messe a suffragio dei defunti; venne sostituito dall’attuale chiesa e consacrata nel 1874. Santa Croce nelle antiche carte è conosciuta come Colonia DD. Plotorum perché appartenente alla famiglia “dei Piotti”.
28. Santo Stefano
Parrocchia eretta nel 1905 e dedicata all’omonimo santo. Al centro della frazione esiste ancora la vecchia chiesa edificata nel 1710, mentre è del 1933 la nuova parrocchiale, ed edificata col concorso manuale e finanziario della popolazione.
popolana.
29. Vergano
La prima notizia dell’esistenza di un castrum a Vergano risale al 1339 ed è riportata dallo storico Azario. La parrocchia fu eretta nel 1584, dedicata a San Francesco d’Assisi e Santa Maria Assunta. Nel 1597 i nobili Gianfrancesco e Giuseppe Tornielli - il cui casato fu legato per millenni a Vergano - edificarono la prima parrocchiale, nella quale trasferirono il loro diritto di patronato dalla antica chiesetta al cimitero. La più recente chiesa parrocchiale è del 1918. La parrocchia comprende anche i Casali Piovino, Fugnano, Canuggioni e Baraggioni. Già Comune autonomo dal 1897 venne aggregato a Borgomanero nel 1928.
30. Il Mercato del Venerdì
L’origine del mercato del venerdì si perde nella notte dei tempi. Si snoda sui quattro principali corsi del centro storico (Cavour, Mazzini, Garibaldi e Roma) più la propaggine di viale don Minzoni, dove sono collocati “gli alimentaristi”. Le prime notizie di questo evento risalgono al 1447. Una particolarità: a Borgomanero il giorno del digiuno religioso non è il venerdì, ma il mercoledì in quanto durante il mercato è possibile nutrirsi con la carne (ma solo per la Città e non le frazioni).
31. La Sagra dell’Uva
Nata come testimonianza della tradizione contadina, soprattutto legata alla viticoltura, la prima vera “Festa dell’Uva” ebbe luogo nel settembre del 1936. Per la Festa due uomini borgomaneresi vestono i panni delle due maschere della città: la Sciòra Togna e la Carulèna, a cui il Sindaco consegna le chiavi della città sino al termine della sagra. La Sciòra Togna è una prosperosa, signorile, matrona del ceto medio con abbondanti misure estetiche, mentre la Carulèna è la sua fedele servitrice, una ciarliera e minuta
32. Il Palio degli Asini
Il primo palio borgomanerese si corse nel 1975, nell’ambito delle manifestazioni della Sagra dell’Uva. Oggi si svolge al parco di Villa Marazza.
33. De.Co.
La Città di Borgomanero ha istituito il Registro De.Co. “Denominazione Comunale” con la finalità di sostenere il patrimonio di tradizioni, cognizioni ed esperienze relative alle attività agro-alimentari e gastronomiche riferite a quei prodotti che, per la loro tipicità locale, sono motivo di particolare interesse pubblico e, come tali, meritevoli di valorizzazione. Il piatto principe della gastronomia borgomanerese è indubbiamente il Tapulone, che la tradizione popolare ricollega alla leggendaria vicenda dei 13 pellegrini della Bassa da cui sarebbe stato fondato il borgo, i quali, di ritorno dall’Isola di San Giulio sul Lago d’Orta e senza più cibo, per vincere la fame, altro non poterono che sacrificare l’asino che conduceva il loro carretto. Ma essendo la sua carne particolarmente dura, dovettero sminuzzarla finemente e farla cuocere a lungo.
34. Brutti ma Buoni
Nel febbraio 2017, nasce per volontà della Pro Loco e di altri pensatori locali, il Re Brutto ma Buono, e la Regina Zabeta, il cui debutto avvenne ufficialmente con una manifestazione in piazza, coronata dai pasticceri cittadini, il Sabato Grasso. La consacrazione avvenne nel corso del Lunzon, il lunedì grasso, giorno in cui i ristoranti organizzano cene a tema, che secondo la tradizione si svolge il lunedì per non disturbare le cerimonie religiose del Mercoledì delle Ceneri. La denominazione “Brutto ma buono”, deriva dal dolce tipico della città, creato, casualmente, con chiara d’uovo e zucchero. La scoperta risale al 1869, quando l’allora pasticcere Viganotti, emigrato dal varesot-
to, approdò a Borgomanero in corso Mazzini, aprendo un negozio di dolci. Durante il lavoro mattutino il Viganotti urtò inavvertitamente uova e zucchero, da cui nacque il dolce che ancora oggi è un vanto dei pasticceri borgomaneresi.
35. Città del Vino
Anche Borgomanero è Città del Vino andando così a rafforzare la missione che intende rendere sempre più forte il rapporto tra vino e territorio. L’unicità e la tipicità della produzione borgomanerese viene ufficializzata venerdì 14 maggio 2021 nella Sala Consigliare di Palazzo Tornielli.
36. Gemellaggi
La Città di Borgomanero è gemellata con Digne les Bains, città francese situata nel dipartimento Alpes de Haute Provence, di cui è capoluogo e con Bad Mergentheim, stazione termale sulla “Strada Romantica”, situata nella Germania meridionale, punto ideale di partenza per visitare le città vicine di Heidelberg, Würzburg, Nuremberg e Stuttgart.
37. Cooperazione Decentrata
Da più di dieci anni il Comune di Borgomanero è protagonista della Cooperazione decentrata in Benin, con attenzione a donne e bambine vittime di tratta e violenza.
RISTORANTE PIZZERIA I GHIOTTONI via Rosmini, 3/5/7 Tel. 0322.1983644 TRATTORIA DEI COMMERCIANTI Via Cornice, 35/37 Tel. 0322.841392 TRATTORIA DEL CICLISTA Via Rosmini, 34 Tel. 0322.81649 L’ALTERNATIVO RISTORANTE PIZZERIA Via Novara, 136 Tel. 371.4315386 L’ANGOLO Piazza XXV Aprile, 1 Tel. 340.5615955 ASAHI Corso Mazzini, 57/a Tel. 0322.81087 HOSTARIA ORCO BACCO Via F. Piana, 90 Tel. 0322.845526 OSTARIA RABELOT Via dei Mille, 27 Tel. 0322.093590 OSTERIA MEA CULPA Via Gramsci, 3/b Tel. 0322.846441 GU.STA.RE OLTRE CUCINA via Gramsci, 20/b Tel. 345.9778016 BAR TRATTORIA TIRO A SEGNO Via Matteotti, 23 Tel. 0322.281806 99 RISTO PIZZA Via Matteotti, 99 Tel. 0322.835887 LA PIADINERIA Via S. Cristinetta, 119 Tel. 0322.283086 MC DONALD’S Via S. Cristinetta, 119 Tel. 0322.598467 TRATTORIA PIZZERIA MEDA Via Novara, 320 Tel. 0322.81782 L’OCA SUL PALO Corso Mazzini, 11 Tel. 0322.81977
BENVENUTI AL SUD Viale Kennedy, 6 Tel. 329.0922168 BAR RISTORANTE LA PIAZZETTA Via L. Da Vinci, 1 Tel. 0322.804262 RISTORANTE PIZZERIA IL PICCANTINO Via S. Cristinetta, 119 Tel. 0322.097889 SUSHI GREEN Corso Sempione, 31 Tel. 0322.801742 MOY SUSHI ASIAN RESTAURANT Viale Kennedy, 7 Tel. 0322.845094 I FAN FUSION RESTAURANT Via Gozzano, 37 Tel. 0322.835258 RISTORANTE PINOCCHIO Via Matteotti, 147 Tel. 0322.82273 RISTORANTE DA PANIGA BAR Via Maggiora, 86 Tel. 0322.82259 DURTY NELLY’S Via Rosmini, 9/a Tel. 338.5974799 COLOR POKE Via Novara, 50 Tel. 0322.341280
Enoteche
VALSESIA VINI Via F. Piana, 84/88 Tel. 0322.81681 ENOTECA CALDI Via Maggiate, 2 Tel. 0322.81414
Gastronomie
ALIMENTARI IL VEGÈ Corso Roma, 6 Tel. 0322.81829 IL CLAUD Corso Garibaldi, 50 Tel. 0322.341283 PASTA FRESCA DEL BORRELLO Corso Mazzini, 34 Tel. 0322.82587
RETROGUSTO Via U. Foscolo, 7 Tel. 0322.831566 LA TANA DEL LUPO Viale Kennedy, 2 Tel. 366.7404443
Pasticcerie
PASTICCERIA GIGLIO BIANCO Corso Roma, 93 Tel. 0322.81639 PASTICCERIA GIORIA Viale Don Minzoni, 21 Tel. 0322.81900 PASTICCERIA SAVOINI Via B. Maioni, 82 Tel. 0322.81855 PASTICCERIA AGABIO Corso Garibaldi, 42 Tel. 0322.81433 PASTICCERIA DUELLA Via Maggiora, 31 Tel. 0322.82582
Gelaterie
GELATERIA SAN GOTTARDO Corso Roma, 116 Tel. 0322.82263 GELATERIA IL PISTACCHIO Corso Roma, 17 Tel. 0322.846650 GELATERIA DEL PONTE Corso Sempione, 9 Tel. 0322.81990 GELATERIA PECCATI DI GOLA Viale Kennedy Tel. 339.1787675 GELATERIA MAINELLI Piazza Martiri della Libertà, 13 Tel. 346.5767111
Borgomanero UN BORGO DA SCOPRIRE
Città di Borgomanero
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INFO:
Cittadina moderna, ma dalla spiccata identità storica e culturale, Borgomanero si presenta come sintesi equilibrata della varietà di paesaggi e degli orientamenti economici della zona, luogo di incontro tra le realtà locali più chiuse e l’influenza dei maggiori centri oltre-ticinesi. Lo stesso impianto urbanistico, costruito sul modello tardo medioevale della crux viarum, sembra rappresentarne l’equilibrata ricettività; fu proprio il fatto di essere naturale crocevia delle strade che conducevano da Novara alla Riviera d’Orta e al Sempione, e da Torino e dalla Valsesia al Lago Maggiore, il motivo principale della costruzione del borgo, destinato a divenire punto di riferimento per il commercio. Borgomanero si estende per 32,36 kmq (l’altitudine media è di 308 metri sul livello del mare) sulle rive del torrente Agogna; 30 km a nord di Novara della cui provincia fa parte. Nel 2023 ha superato la soglia dei 21.000 abitanti.
1. Madonna in Piazza
La posa della statua raffigurante l’Immacolata, risale al 1721 per iniziativa del marchese Gabriele d’Este. Borgomanero faceva allora parte del Ducato di Milano e con tutto il territorio novarese era prossimo a passare sotto i Savoia, cosa che avvenne nel 1738. La statua venne sottoposta a restauri conservativi, nel 1980, nel 2010 e nel 2021.
2. La Collegiata
L’attuale Parrocchiale dedicata a San Bartolomeo venne eretta sin dai primi anni del secolo XIII e a cavallo dei secoli successivi vi furono apportati notevoli ampliamenti, sino a quello del 1680 con la costruzione del voltone sovrastante l’attuale via Piana e la sopraelevazione del presbiterio. In quegli stessi anni venne costruito il Teatro o Trionfo dell’Immacolata, poi chiamato dal volgo lobietto, per ospitare gli amministratori del Contado di Novara nel giuramento di fedeltà pubblica. Notevoli gli affreschi e le tele che conserva, realizzati da insigni artisti fra il ‘300 e il ‘600. Entrando in Chiesa non
possiamo non ammirare l’altare maggiore barocco firmato da Antonio Pini nel 1667 e le tele attribuite al Morazzone raffiguranti San Carlo e San Rocco.
3. Palazzo Tornielli
L’edificio che risale al XVIII secolo, è dal 1900, la sede del Municipio di Borgomanero. Appartenne alla famiglia dei conti Tornielli, casata che ebbe un ruolo importante nella storia borgomanerese e novarese a partire dal 1200, momento nel quale eressero il castello di Vergano. Vincenzo Tornielli, vissuto a cavallo tra i secoli XIX e XX fu l’ultimo sindaco della Città.
4. Palazzo Comunale
Sino al 1900 ospitò la sede del Comune di Borgomanero. Dopo il trasferimento della sede amministrativa a Palazzo Tornielli in corso Cavour, la struttura divenne sede della Pretura e, sino a dicembre 2014, accolse gli uffici INPS. Da maggio 2021 è la sede della Scuola Universitaria per Mediatori Linguistici, dedicata a Salvo D’Acquisto.
5. San Giovanni
La posa della prima pietra di questo edificio avvenne il 24 giugno 1635, giorno della festività di San Giovanni. La chiesa, nata con il contributo dei fedeli della “Porta di Sotto” (abitato a sud della Città) voleva esorcizzare le tragiche conseguenze della peste. La costruzione del campanile avvenne nel 1665 e la chiesa venne ampliata nel 1683. Nell’oratorio si conserva la statua del Cristo Morto che viene trasportata dai fedeli, per le vie di Borgomanero, durante il Venerdì Santo e rievoca i momenti della Passione di Nostro Signore.
6. Collegio Rosmini
Le Scuole rosminiane sono presenti nel contesto cittadino fin dal 1845 e il Collegio Femminile Antonio Rosmini risale al 1857. Al suo interno vi è la pregevole chiesa della Madonna delle Grazie.
7. San Gottardo
Le prime notizie sulla chiesa di San Gottardo, sede della Confraternita della Beata Vergine del Carmine, risalgono al XV secolo, quando sul posto esisteva una cappella votiva; il campanile venne aggiunto invece nel 1889. L’area della chiesa venne anche utilizzata, in un tempo limitato, come area cimiteriale. Al suo interno si trova una riproduzione della grotta di Lourdes, una delle prime in Italia.
8. Società Operaia
Fondata nel 1861, la Società Operaia di Mutuo Soccorso, si trasferì nella nuova sede di corso Roma 136, nei primi anni del secolo scorso. Attualmente l’edificio ospita la Fondazione Centro Studi per le Società Operaie di Mutuo Soccorso della Regione Piemonte, la Casa del Dialetto dedicata a Giovanni Colombo e il Museo della Fotografia.
9. Ponte del Torrione
Fu realizzato nel XVI secolo in pietra e già documentato negli Statuti di Novara nell’area sull’Agogna dell’antichissimo guado di Piora, in direzione della Pieve di Cureggio. Attraversato il Ponte ci si imbatteva nel prà dal Bujòn (il prato del boia) dove venivano eseguite le condanne a morte.
10. Villa Zanetta
Risale al 1883 la costruzione della futura Villa Zanetta edificata per conto della famiglia Zappelloni di Gattico. L’edificio è costituito da tre corpi di fabbrica che racchiudono una corte: la villa padronale con accesso dal Corso Sempione, l’ala sud che si affaccia sul parco e il rustico in fondo alla corte. In cima alla torre ottagonale delle scale c’è un’altana che consente la vista panoramica. La villa fu costruita in stile chalet con tetti molto inclinati ed elementi architettonici e decorativi in legno.
11. Ponte Araldo
Citato in una pergamena del 1204 è nominato negli Statuti della Città di Novara come uno dei tre ponti del borgo.
12. Santa Caterina
Anche questo oratorio, che sorge in prossimità del Ponte Araldo, sull’Agogna, era presente nel borgo dal sec. XII, poi riedificato ed ampliato nella prima metà del 1500, ricostruito dopo la peste del 1630-31 ed infine nel 1680 assunse l’attuale struttura, col portichetto esterno fatto edificare dall’illustre famiglia Ramellini.
13. Palazzo d’Este
Sino a metà del Cinquecento, era denominato “Castello di Borgomanero”, in quanto chiudeva le mura a nord del borgo. Era di proprietà della famiglia Trivulzio, grandi feudatari della Lombardia.
14. Pietra Scritta
È una delle testimonianze del passato della Città di Borgomanero: in essa è contenuto il documento che assegna al Vescovo di Nardi, le rendite dei prati nei pressi di San Leonardo.
15. San Leonardo
È la chiesa più antica della Città e certamente la prima Parrocchiale e monumento più insigne, esistente già nella prima metà del sec. XII. La sua importanza è rilevabile dalla denominazione che da essa ebbe l’abitato del borgo, citato nella carta di Romagnano del 1198 come Burgus Sancti Leonardi, preesistente al Burgus Maynerius. Fu costruita sulle terre dei marchesi di Pombia, sul varco dell’Agogna, fra il 1125 e il 1150, forse come primitivo ospizio di viandanti della Via Francisca e poi trasformato in luogo di culto e dedicata a San Leonardo. Nei secoli subì molte trasformazioni, fino a raggiungere l’aspetto attuale. Ora è visitabile al sabato a cura di un gruppo di volontari. La chiesa in stile romanico a capanna venne affrescata nel XIII, da autore ignoto formatosi nella bottega del Maestro di Angera (abside e campate), nel XV sec. dal Maestro di Borgomanero (Madonna col Bambino, Trinità, Madonna del latte, Madonna con Santi Pietro e Paolo, Natività). L’ultimo affresco, in ordine di tempo, è del XVI secolo di ignoto pittore novarese e rappresenta la Madonna dei Sette Dolori. Gli originali affreschi del XIII sec. raffigurano il Cristo Pantocratore coi simboli degli Evangelisti, i dodici Apostoli, i mesi dell’anno nell’abside; nella prima campata sinistra vi è una serie di sante; nella seconda campata destra una bellissima Ultima Cena con scene che illustrano il tradimento di Giuda, soldati, santi e sante. Sono ancora visibili alcuni frammenti del Martirio di San Bartolomeo nella seconda campata sinistra.
16. Monumento ai Caduti
L’opera, a firma dello scultore Eduardo Tantardini, è costituita da un basamento su cui si eleva un obelisco al quale è addossata una scultura in bronzo raffigurante un uomo che si libera dalle catene. Sul lato opposto è invece presente un bassorilievo in bronzo raffigurante scene di lavoro agricolo. Secondo una diceria popolare, si racconta che il Tandardini, per realizzare la figura umana secondo i canoni dell’epoca, prese a modello un nerboruto contadino di Santa Cristina, Michele Valloggia. Costui venne poi ricompensato con cinque nichelini. Da qui il nome popolare con il quale è conosciuta la statua: l’Niclin.
COMUNE DI BORGOMANERO
17. Villa Marazza
Immersa nel verde di un secolare parco si trova la settecentesca struttura di Villa Marazza, lascito testamentario dell’Avvocato Achille Marazza (1894-1967), che la destinò ad ospitare la Biblioteca e la relativa Fondazione. La Villa ospita attualmente, nel salone d’onore e nei cortili anteriore e posteriore, numerose manifestazioni. Degne di nota la cappella interna realizzata con marmo rosa di Candoglia e le varie sale. La Fondazione Marazza si articola in tre settori: la Biblioteca pubblica con le sezioni ragazzi, adulti, storia locale, libri rari e biblioteche storiche, la “Casa della Cultura” e la “Fondazione Culturale Centro Studi e Ricerche”.
18. Santissima Trinità
L’oratorio venne costruito da Giuseppe Majone, nel 1587, quale parte integrante del venerando Hospitale per gli infermi, voluto col fratello Francesco, entrambi munifici benefattori. Consacrato il 7 luglio 1590, si arricchì del campanile nel 1613 e quindi fu oggetto di ristrutturazioni nel 1680 e nel 1770.
19. San Giuseppe
Corso Cavour, 16 - 28021 - Borgomanero (NO) Tel. +39 0322.837711 urp@comune.borgomanero.no.it / cultura@comune.borgomanero.no.it www.comune.borgomanero.no.it
ATL TERRE DELL’ALTO PIEMONTE - SEDE DI NOVARA Piazza Martiri della Libertà, 3 (interno Castello) - 28100 Novara Tel. +39 0321.394059 - info@turismonovara.it - www.turismonovara.it @atlnovara
La costruzione dell’oratorio viene fatta risalire alla fine del XII secolo. Successivamente, nel XV secolo venne edificata la nuova chiesa che, nel Seicento, venne ampliata con una seconda navata in seguito alla scoperta dei “miracoli” dovuti alla devozione verso l’affresco raffigurante la Madonna del Latte del 1484.
20. Caristo
L’oratorio venne costruito attorno ai primi decenni del XII secolo e dedicato a Santa Maria. Molte sono state le visite dei vescovi novaresi che raccomandavano interventi e ampliamenti. All’interno sono conservati pregevoli affreschi. Nei pressi della Torre di Caristo si trova il Sas del Girvò, una stele la cui origine risalirebbe all’epoca celtica.
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Testi: Daniele Godio Foto: Daniele Godio e Mauro Borzini Progetto In Viaggio nel Novarese