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Periodico dell’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero

N. 27 - dicembre 2007

C’era una volta la pluralità… Un emendamento alla LP 12/2000 stabilisce che l’Unione non benefici dei contributi provinciali era una volta la pluralità…» così ha esordito, venerdì 14 dicembre scorso, nell’aula del Consiglio Provinciale di Trento il Consigliere provinciale Pino Morandini per illustrare l’emendamento da lui presentato che prevedeva di posticipare al 2010 l’entrata in vigore del primo emendamento a firma dei Consiglieri Lunelli, Barbacovi, Viganò, Malossini, Viola, Carli che mirava a sostituire al comma 5 dell’articolo 6 della Legge Provinciale n. 12 del 2000 “Agli organismi iscritti nel registro la Provincia può concedere contributi annuali” le seguenti parole: «All’organismo che rappresenta il maggior numero di associati e di paesi nei quali gli stessi sono presenti, la Provincia può concedere contributi annuali». Alla fine in aula è stato approvato un terzo emendamento che prevede che «A partire dal 1o settembre 2008 all’organismo che rappresenta il maggior numero di associati e di paesi nei quali gli stessi sono presenti, la Provincia può concedere contributi annuali».

Poste Italiane s.p.a. - Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB Trento Tassa riscossa - Taxe perçue

«C’

non è servita come veicolo per la propaganda politica. Le Famiglie Trentine si sono fatte conoscere dalle autorità svizzere, si sono fatte apprezzare, hanno portato il nome del Trentino, della nostra tradizione e cultura tra gli elvetici e gli altri emigrati, sempre pronti alla solidarietà. L’esistenza di due Associazioni era stata riconosciuta come una ricchezza anche da Fronza, allora presidente dell’altra Associazione che considerava stimolante il confronto e la pluralità. L’autorità provinciale aveva nominato all’interno della Consulta per l’Emigrazione anche un nostro rappresentante per la Svizzera. Risalgono agli anni ’90 le prime richieste di adesione del Sud America da parte di alcuni Circoli Trentini che non si riconoscevano più nell’Associazione Trentini nel Mondo e di altri emigrati che volevano essere espressione diversa dell’emigrazione e fondare nuove associazioni laddove non era presente alcuna realtà associativa organizzata. Nasce così il primo nucleo di Famiglie Trentine

Il dispositivo sintetico, lapidario tradotto vuol dire che a partire dal 1o settembre 2008 la nostra Associazione non potrà più accedere ai contributi previsti dalla Legge Provinciale sull’Emigrazione, per le spese di gestione e per le spese associative. Crediamo sia necessario fare un passo indietro per capire attraverso quali passaggi siamo arrivati a questa decisione. La ricostruzione delle tappe principali non si presenta facile… Ci vengono in mente le voci, i visi, le storie di vita delle persone che questa Associazione l’hanno costruita più che le date ed i fatti. Vogliamo partire da quando, 40 anni fa, alcuni emigrati trentini della Svizzera diedero vita alle prime Famiglie Trentine affiliate alla “genitrice” dell’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero. Affermiamo subito che le prime diramazioni sono nate anche grazie all’impegno di persone legate politicamente ad una fede autonomista. Non vogliamo negarlo, sarebbe rinnegare un pezzo di storia, ma con altrettanta fermezza affermiamo che l’Associazione

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nelle Province di Cordoba e Santa Fe. Da allora il numero di diramazioni è andato crescendo velocemente in altre province dell’Argentina (Chaco e Posadas Misiones), in diversi stati dal Brasile (Santa Catarina e Rio Grande do Sul). Le diramazioni si consolidano e rafforzano, creano rete, si accreditano presso le autorità consolari e Comites, diventano partner stabili delle municipalità, diversi amministratori pubblici sono soci o siedono nel direttivo delle Famiglie Trentine, curano la redazione di giornali, talune associazioni hanno sedi in affitto o proprietà (acquistate grazie alla generosità di soci motivati) nelle quali si organizzano corsi di lingua e cultura italiana, giochi ed intrattenimenti, convegni e mostre. A tal riguardo merita un cenno Colonia Tirolesa (Argentina), dotata di una splendida sede (che viene anche affittata per matrimoni, ricorrenze e feste) con bar, cucina, sala riunioni, salone per feste e manifestazioni, campo da calcio, bocce, servizi. La struttura è aperta a tutta la comunità. Strabiliante

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EDITORIALE anche la realtà di Florianopolis (Brasile) dove in pochi anni di intenso e intelligente lavoro la Famiglia Trentina ha affittato una sede a due piani che ospita il Viceconsolato Italiano ed il Centro di Cultura Paranà Santa Catarina. Oltre 1.000 ragazzi ogni anno sono impegnati presso la sede della Famiglia Trentina in corsi di lingua e cultura italiana e trentina. Lì è nato anche il Centro di Formazione Cooperativa “Don Lorenzo Guetti”, grazie al quale è stata costituita una cooperativa che raccoglie, trasforma e commercializza il latte dei contadini delle municipalità di Timbò e Rio dos Cedros. La cooperativa in pochi anni ha registrato un incremento notevole del latte raccolto tanto che il Comune di Timbò ha concesso in uso gratuito alla cooperativa uno stabile più grande a adatto alle nuove esigenze. Nel frattempo, la Quarta Commissione permanente della Provincia Autonoma di Trento, rispettivamente nel marzo 2000 e nell’ottobre 2005, realizza visite di studio tra gli emigrati trentini ed ai progetti finanziati dalla PAT in Argentina e Brasile (nel primo caso) ed in Argentina, FAMIGLIE TRENTINE ALLʼESTERO

PERIODICO DELL’UNIONE DELLE FAMIGLIE TRENTINE ALL’ESTERO O.N.L.U.S.

Direttore Responsabile: Maurizio Cadonna Redazione: Silvana Bertona - Sergio Brentel Gianna Copat - Renzo Huber Oscar Lenzi - Mario Pacher Flavio M. Tarolli Autorizzazione del Tribunale di Trento Registro Stampa n. 999 del 12.05.1998 Sped. in a.p. art. 2 comma 20/C Legge 662/96 - Filiale di Trento

Piazza Silvio Pellico, 12 38100 TRENTO (Italia) Tel. ++39 0461 987365 - Fax ++39 0461 264081 e-mail: info@famiglietrentine.org Stampa: Publistampa Arti Grafiche s.n.c. carta ecologica Gardamatt Art con sistema Fsc Credit Material SA-COC-1534 Inchiostri con solventi a base vegetale

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la nostra Associazione. Grazie alla determinazione del presidente di un nostro sodalizio, Professore universitario si insegna la lingua italiana all’Università Statale dello Stato di Santa Catarina. Grazie all’intraprendenza di alcuni fondatori delle Famiglie Trentine nascono in Brasile nuove esperienze industriali ed economiche che coinvolgono imprenditori trentini ed italiani. La frequenza delle comunicazioni, delle visite, degli interscambi è in costante e progressivo aumento. Alcuni ragazzi partecipano a stage aziendali appositamente studiati in aziende trentine… Insomma le Famiglie esistono e vanno assumendo un ruolo importante nel mondo dell’emigrazione. Qualcuno inizia ad affermare che sarebbe opportuna l’unificazione, che un referente unico per l’emigrazione darebbe un’immagine di unità del Trentino, che un unico interlocutore sarebbe più comprensibile per le autorità locali, che un’unica associazione consentirebbe la razionalizzazione delle spese, che un solo interprete dell’emigrazione trentina favorirebbe la coesione. Con il trascorrere del tempo questa tesi va diffondendosi in seno alla Conferenza dei Consultori, nella Quarta Commissione (quella del 2005), presso l’Assessore all’Emigrazione, che pone l’unificazione tra Trentini nel Mondo e Unione delle Famiglie Trentine all’Estero tra gli obiettivi della legislatura ed il Presidente della Giunta provinciale. La nostra Associazione, convinta di operare su mandato ed in rappresentanza degli emigrati, promuove un sondaggio, presso i nostri sodalizi. Il risultato è plebiscitario (26 su 27 Famiglie Trentine

Paraguay ed Uruguay, nel 2005. L’esito delle visite è noto a tutti. Anche su impulso della Quarta Commissione viene discussa ed approvata dal Consiglio Provinciale, nel novembre 2000, la LP 12/2000 che all’art. 6 “Associazioni e concessione di contributi alle stesse” al comma 1 recita «la Provincia riconosce la funzione sociale, culturale, formativa ed assistenziale svolta dagli organismi associativi che, in base ad un ordinamento interno democratico, operano senza fini di lucro a favore degli emigrati trentini e dei loro discendenti, mantenendo vivi i legami con la terra d’origine» ed al comma 2 «Al fine di istituire e consolidare i rapporti tra il Trentino e la gente trentina all’estero, è istituito presso l’ufficio emigrazione della Provincia il registro delle associazione di emigrati trentini all’estero. In detto registro sono iscritti gli organismi associativi di secondo grado aventi sede in provincia di Trento, che dimostrano di aver operato per almeno cinque anni, e costituiti da almeno cinque organismi associativi di primo grado di cui al comma 3». Al comma 5 «agli organismi iscritti nel registro la Provincia può concedere contributi annuali…». Con il passare del tempo aumentano le Famiglie Trentine, si organizzano, si strutturano, i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Attraverso le Famiglie Trentine vengono ampliate scuole, costruito un asilo completamente finanziato con fondi privati, dotati ospedali e centri anziani di attrezzature medico-sanitarie, pagati gli stipendi di maestre e psicologhe per un centro di accoglienza nel Chaco grazie alla generosità di associazioni di volontariato trentine vicine al2

intervistate si dichiarano assolutamente contrarie alla fusione, uno convintamente contraria. Una contrarietà alla fusione che nasce da motivazioni diverse, rispettabili e condivisibili. Ma la pressione all’unificazione aumenta inesorabilmente. I Consiglieri Viola e Carli (membri della Quarta Commissione) presentano un disegno di legge che prevede la costituzione di una fondazione che si occupi di emigrazione; alla fondazione parteciperebbero le due Associazioni di emigrati, Federazione della Cooperazione Trentina, Camera di Commercio, Associazioni di categoria, l’Università di Trento e la Provincia. L’iter del disegno di legge si arena. Per volere dell’Assessore all’Emigrazione viene istituito un tavolo di lavoro per discutere il tema. L’intento è chiaro e dichiarato: arrivare alla fusione delle due Associazioni, entro la fine della legislatura, garantendo la salvaguardia della dignità, della storia della nostra Associazione; viene anche offerta la disponibilità a trovare un nome che rappresenti le due Associazioni, sarà prevista una rappresentanza dell’Unione nel Consiglio del progettato organismo unitario… ma bisogna fare presto, non c’è tempo da perdere, sarebbe bello festeggiare con questo avvenimento il 50° anniversario di fondazione delle Trentini nel Mondo. Qualcuno afferma che la fusione va decisa a Trento e comunicata all’estero. Il Presidente Tarolli, di concerto con il direttivo, elabora una proposta da sottoporre all’attenzione dei compo-


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EDITORIALE nenti del tavolo di lavoro già pubblicata su questo giornale (Famiglie Trentine N. 25), alla quale la Trentini nel Mondo risponde con una proposta che imprime una accelerazione netta e in qualche modo evita un percorso di progressivo avvicinamento… «insomma ci si deve sposare senza un periodo di fidanzamento!». Tarolli insiste affinché si crei armonia tra Famiglie e Circoli (raccomandazione superflua nel 95% dei casi) e di collaborare. Le Famiglie Trentine si attivano per promuovere iniziative condivise dai Circoli Trentini ed invitano i soci a partecipare. Alcune manifestazioni vengono proposte congiuntamente.

Non suona come una offesa alla pluralità, alla libertà associativa? Non poteva la politica informarci con qualche giorno di anticipo, piuttosto che sorprendere l’Associazione, (alla quale ha riconosciuto fino a ieri una valenza sociale, culturale, assistenziale) con un emendamento vessatorio? Siamo sicuri che l’emendamento sia dettato da ragioni di razionalizzazione delle risorse? Possibile che gli amministratori all’estero non riescano a comprendere che la nostra Provincia (ricca di Associazioni) opera all’estero con due Associazioni? Può nascere il dubbio che la pluralità e la sana concorren-

Siamo quindi a giovedì 13 dicembre, quando veniamo avvisati che andrà in discussione, all’indomani, l’emendamento presentato da Lunelli, Barbacovi, Viganò, Malossini, Viola e Carli che consentirebbe solo all’organismo più grande l’accesso ai contributi della LP N. 12/2000. Venerdì 14 dicembre scorso viene approvato, come anticipato in apertura, l’emendamento che ci concede finanziamenti fino al 1° settembre 2008. Qualche domanda sorge spontanea. L’emendamento risponde ai principi di democrazia, trasparenza, condivisione delle scelte, valori dei quali il Trentino si dichiara portatore?

za tra Associazioni possa essere vista più come una minaccia che come una opportunità da qualcuno? È legittimo chiedersi se questo modo di agire non allontani l’unità e l’armonia del grande popolo dei trentini all’estero? È possibile pensare che una fusione imposta porti frutti duraturi? Chi dissente ragionevolmente deve essere emarginato, nascosto, zittito? Inutile descrivere i sentimenti che proviamo in questo momento. Concentriamoci invece sulle possibili soluzioni e sulle prospettive in futuro. Ci hanno dato otto mesi di tempo!

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Grande soddisfazione per il viaggio studio nella cooperazione trentina L’esperienza del modello cooperativo trentino esportata in Brasile funziona n tuffo nella cooperazione trentina durato due settimane per Sérgio Luiz Nones, Assessore del Comune di Timbò allo Sviluppo Economico, Raulino Zermiani, perito agrario, Odair Tamanini, perito agrario, Luiz Carlos Zanella, perito agrario, João Andreata de Souza, ingegnere agronomo e tecnico di cooperazione. I partecipanti al viaggio di studio in Trentino sono stati individuati tra i promotori e collaboratori della Coopercedros, cooperativa agricola che raccoglie, trasforma e commercializza il latte dei soci dei comuni di Timbò e Rio dos Cedros

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Nell’ufficio dell’Assessore alla Cooperazione della Provincia di Trento, dott. Franco Panizza

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Con Bruno Spagnolli alla Cantina di Isera

(Santa Catarina - Brasile). Recentemente la Cooperativa ha ottenuto in comodato gratuito dal Comune di Timbò una costruzione da adibire a nuova sede, poiché la vecchia costruzione è oramai insufficiente per le necessità dell’impresa. L’esperienza della Coopercedros appare sufficientemente matura per affiancare una nuova esperienza cooperativa nel settore dei piccoli frutti. L’insieme di caratteristiche ambientali (orografia, altitudine, clima, caratteristiche pedologiche, ricchezza di acqua) decisamente favorevoli, rende i terreni nelle vicinanze di Timbò e Rio dos Cedros ambienti assolutamente adatti alla coltivazione dei piccoli frutti. Nel corso del 2005 e 2006, alcuni coltivatori hanno messo a dimora piante di piccoli frutti (mirtillo, mora, fragola). Naturalmente per il momento si tratta di produzione modeste, sia perché le superfici coltivate a piccoli frutti sono ancora esigue (seppure in costante aumento), sia perché gli impianti non sono ancora in piena produzione. Anche in queste municipalità, come in Trentino, nella maggior parte Famiglie Trentine

mente ai grossisti – l’esigua quantità prodotta, la deperibilità del prodotto agricolo e la vicinanza dei produttori (concentrati nel raggio di 30 km) ci consentono di pensare alla creazione di una cooperativa dedicata alla raccolta, lavorazione, commercializzazione e trasformazione dei piccoli frutti. Quindi abbiamo accolto con piacere la richiesta di organizzare il corso in Trentino che ha seguito due direzioni, sussidiarie e complementari tra loro: la prima teorica – fondamentale e propedeutica – per affrontare impor-

dei casi la coltivazione dei piccoli frutti rappresenta per ora una forma di integrazione del reddito familiare. Considerati questi aspetti abbiamo ritenuto che la cooperazione potesse offrire risposte concrete e più di qualsiasi altra forma di organizzazione si adatti alla situazione locale. I principi della cooperazione bene si inseriscono nel contesto socio-economico e sono già presenti nel DNA delle popolazioni interessate al progetto. La modesta superficie di ciascun agricoltore – che attualmente vende diretta-

Sara Bellini e i partecipanti al corso al punto vendita Sant’Orsola

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tanti temi quali la storia della cooperazione, la dichiarazione d’identità cooperativa, i valori e i principi cooperativi, i principi giuridici e disciplina normativa dell’impresa cooperativa, il concetto di mutualità, i diritti ed i doveri del socio dell’impresa cooperativa, gli organi sociali e di gestione. Le lezioni si sono tenute presso la Federazione della Cooperazione Trentina ed i nostri ospiti hanno incontrato ottimi relatori. La Federazione ha aperto le porte anche per consentire la conoscenza diretta della struttura ed il funzionamento. A completamento della fase formativa e generale, nella seconda fase sono state realizzate visite ad alcune realtà cooperative sparse sul territorio e facenti riferimento ai vari comparti. Molto interessante l’incontro con i vertici della Cooperativa Sociale Progetto 92 che ha permesso di conoscere le origini storiche delle cooperative sociali e le ragioni della notevole diffusione su tutto il territorio provinciale e nazionale. Secondo Joao Andreata le coo-


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Campo catalogo a Vigolo Vattaro

perative sociali sono molto poco conosciute in Brasile, pur riconoscendo che i servizi dalle stesse offerti potrebbero essere utili anche in Brasile. La visita al paese di Isera ha messo in risalto quanto il tessuto economico sociale e la storia del Trentino siano permeati dalla cooperazione. Proprio nel 2007, il paese di Isera ha festeggiato il centenario di fondazione della locale Cassa Rurale, Cantina e Famiglia Cooperativa. Isera, meno di 2.500 abitanti, a pochi chilometri da Rovereto, continua a mantenere l’identità di paese anche attraverso la propria banca, il proprio negozio, la cantina sociale. Un secolo di storia! Difficile scindere la storia del paese dalla storia delle cooperative di Isera, tanto sono compenetrate! Grande accoglienza ed attenzione è stata riservata agli “studenti” d’oltreoceano. Tutt’altra realtà quella della Cantina Rotari di Mezzocorona, scelta per le moderne installazioni, tecnologia, immagine e marketing. Una cooperativa per dimensioni è paragonabile ad una realtà

sola, quindi i magazzini e sale lavorazione per apprezzare la parte più specifica legata al conferimento della frutta da parte dei soci, le operazioni di campionatura, la lavorazione, il confezionamento, la conservazione in celle frigo, la spedizione e vendita del prodotto. Particolare attenzione è stata dedicata al vivaio e campo catalogo di Vigolo Vattaro, dove vengono selezionate nuove varietà, sempre più rispondenti alle richieste del mercato. Assolutamente stimolante il confronto con un tecnico della cooperativa e produttore di fragole, lampone e mirtillo. La Cooperativa si trova

industriale importante, che garantisce al socio una adeguata liquidazione della materia prima, un prezzo vantaggioso del prodotto finito al consumatore insieme ad alti standard qualitativi. Alla parte più tecnica sono state riservate due intense giornate. La visita alla Cooperativa di piccoli frutti Sant’Orsola ha permesso di conoscere nel dettaglio tutte le operazioni necessarie al buon funzionamento della cooperativa, partendo dagli adempimenti burocratici, amministrativi, fiscali, cui l’impresa cooperativa è chiamata. Gli ospiti hanno visitato gli uffici amministrativi, commerciali e tecnici della Sant’Or-

ad affrontare importanti sfide che possono essere affrontate solo partendo con un prodotto di eccellente qualità. La visita sul territorio si è conclusa con la COPAG (cooperativa del Lomaso che raccoglie e commercializza patate e mele) ed il Caseificio di Fiavé, che raccoglie ormai quasi tutto il latte trentino. Progetti come questo presentano una notevole valenza e siamo certi di aver centrato gli obiettivi che ci eravamo posti: studio del comparto della realtà cooperativa locale e brasiliana, internazionalizzazione delle cooperative trentine, avvio di relazioni tra istituzioni che perseguano le stesse finalità cooperative in Trentino e Brasile, nascita di nuove forme di internazionalizzazione della cooperazione, avvio progetti agricoli di rilevanza sociale con finalità economiche, offrire opportunità ai giovani attraverso un lavoro di educazione all’associazionismo e cooperazione, favorire lo scambio di esperienze e prodotti tra le cooperative trentine e brasiliane. Un grazie sincero va all’Assessorato alla Cooperazione della Provincia di Trento ed a tutte le cooperative che hanno accolto con calore e professionalità i “giovani cooperatori d’oltreoceano”.

Incontro con Walter Kaswalder, Sindaco di Vigolo Vattaro, paese natale di Santa Paolina Visintainer

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TRENTO

La generosità del Coro Genzianella arriva fino nel Chaco Iniziativa di solidarietà per gli anziani dimenticati

Da sinistra: il Presidente del Coro Genzianella Stefano Zanoni Lazzeri, la Vice presidente dell’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero Rina Bonvecchio, la signora Serena Ceccon, Presidente dell’Associazione Oratorio Parrocchia S. Antonio di Trento con i suoi collaboratori

lla Casa per anziani “San Cayetano di Colonia Ringhiera”, nel lontano e povero Chaco Argentino, hanno pensato questo Natale il Coro Genzianella e gli Amici della Parrocchia S. Antonio. L’ospizio “San Cayetano” è la prima struttura per l’accoglienza degli anziani abbandonati e soli della Provincia del Chaco e fu creata nel 1958. Dalla data di fondazione fino al 1976 venne finanziato da fondi della Provincia del Chaco; Dal 1976 al 2000 la gestione dell’ospizio passò nelle mani delle Suore della Carità del Quebec, che si sono amorevolmente occupate non solo dell’ospizio, ma anche dell’intero paese, spendendosi sul fronte dell’educazione, dell’inserimento lavorativo, della cate-

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voluto offrire il Concerto di Natale, tenutosi venerdì 22 dicembre 2007, nella Chiesa S. Antonio di Padova a Trento. Durante il Concerto di solidarietà sono stati raccolti più di 1.000 euro, preziosi per dotare la Casa di riposo di Colonia Ringhiera di alcuni ventilatori, necessari a migliorare le condizioni degli ospiti durante le torride giornate nella pampa argentina, dove la temperatura supera i 40°C. L’iniziativa è nata in collaborazione con l’Associazione Unione delle Famiglie Trentine all’Estero e l’Associazione Oratorio Parrocchia S. Antonio di Trento, su proposta della Presidente della Famiglia Trentina di Resistencia Margarita Bussolon. Alla fine del Concerto, la Vice presidente dell’Unio-

chesi per adulti e ragazzi. Dopo una breve parentesi, con una gestione guidata dalla Suore Missionarie Carmelitane, attualmente l’ospizio è diretto da una Associazione Nueva Evangelizazion che si prende cura di 68 ospiti, la maggioranza dei quali abbandonata dai parenti e senza mezzi di sostentamento. Nonostante i contributi pubblici, la struttura è carente di molte cose necessarie… Il Presidente dell’Associazione, Chaquena Alejandro Lazovich, afferma «È molto triste ritrovarti vecchio e scoprire che a nessuno interessa prendersi cura di te!». A questi anziani, a questa struttura il Coro Genzianella di Roncogno, diretto dal giovanissimo maestro Andrea Fuoli e presieduto da Stefano Lazzeri Zanoni, ha 6

ne delle Famiglie Trentine all’Estero Rina Bonvecchio ha voluto ringraziare per l’ospitalità che ci ha saputo offrire don Vittorio, parroco della Chiesa S. Antonio, i volontari del servizio civile Alessia e Davide, la Signora Irma Strada e la Presidente dell’Associazione Oratorio S. Antonio Serena Ceccon, che con i suoi ottimi collaboratori ha accolto con molto entusiasmo quest’iniziativa. Un ringraziamento particolare da parte delle organizzatrici e dal Parroco don Vittorio è stato rivolto al Coro Genzianella che con molta generosità è sempre disponibile ad aiutare chi è meno fortunato di noi. Ecco il senso del Natale! Giancarlo Filoso


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VITA IN FAMIGLIA

Vita in famiglia Notizie, testimonianze e brevi pensieri da oltre oceano

La Famiglia Trentina di Resistencia, unitamente alla Unione delle Famiglie Trentine all’Estero, dà il benvenuto a Vittoria Belen Ojeda, figlia di Rosalia e Moralio e nipotina della Presidente del sodalizio chaqueno, Margherita Bussolon.

Vittoria Belen è nata il 26 ottobre scorso ed ha riempito di gioia e di felicità tutta la sua famiglia. Anche da parte di nonna Rina, zia Gianna di Trento e zii Rosemarie e Juvencio Campestrini del Brasile felicitazioni vivissime e i migliori auguri di una lunga vita serena e gioiosa! Benvenuta Maria Eduarda! Il 20 agosto scorso la Famiglia Trentina di Sananduva ha festeggiato la nascita della bellissima Maria Eduarda, nipotina dei nostri carissimi soci e collaboratori Joao Vianna e Elda Rossi. Felicitazioni vivissime ai genitori Nilso Madele e Lorien Rossi Vianna. Dall’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero un affettuoso bacione alla piccola!

Importante riconoscimento a Elisabetta Deavi All’inizio dell’Ottocento, per iniziativa di alcuni educatori con spirito caritatevole, furono aperte in alcune città italiane scuole ideate per l’istruzione dei sordomuti. A don Antonio Provolo, nato a Verona nel 1801, il merito della diffusione e della riqualificazione di queste scuole speciali. L’esperienza italiana venne poi esportata all’estero grazie anche all’intraprendenza ed all’amore di alcune missionarie che istituirono scuole per sordomuti anche in Sudamerica (Argentina, Paraguay, Bolivia, Colombia) e nelle Filippine. L’Istituto Antonio Provolo di Asuncion ha rafforzato il legame con l’Italia, volendo nominare Madrina d’Onore del Festival della danza per la Pace, Elisabetta Deavi. Il 20 ottobre scorso, con una emozionante cerimo-

nia di investitura, è stato consegnato un diploma per sottolineare l’amicizia e l’affetto di Elisabetta verso persone con handicap uditivo. Il diploma afferma che, grazie all’amicizia della nostra trentina, l’Istituto A. Provolo ha rafforzato e qualificato il percorso di formazione e di inserimento degli alunni. La Deavi ha quindi assistito alla manifestazione, durante la quale gli alunni si esibivano, tra coreografie da loro ideate e realizzate, in spettacoli di danza argentina, danze antiche, danze popolari e lo spettacolo “Omaggio alla pace”.

Luz Pacher, che piacere incontrarla in Trentino! Purtroppo si è fermata pochi giorni, ma per l’Unione è stato un grande piacere poterla conoscere meglio e dividere con Luz e Marcela (la figlia maggiore) qualche giorno. La 7

Presidente della Famiglia Trentina di Santa Clara (Paraguay) ha avuto l’onore di essere accolta amichevolmente dal Sindaco di Trento Alberto Pacher, con il quale esiste quasi certamente un legame di parentela. Il Sindaco ha scherzato affettuosamente con le ospiti paraguaye, mentre scorrevano sullo schermo del PC di palazzo Geremia le immagini dei Pacher del Paraguay e mentre si scambiavano omaggi e ricordi. Il primo cittadino ha promesso che programmerà una visita in Sudamerica che preveda anche una tappa in Paraguay. Luz e Marcela sono state accolte anche al Municipio di Roncegno, paese dal quale sono partiti gli avi della Famiglia Pacher che in Paraguay conta circa 300 discendenti. Il Sindaco Vincenzo Sglavo ha gentilmente accompagnato le ospiti per le vie del paese natale di Giovanni Battista Pacher, partito nel 1898, e forse allora proprietario di Villa Pacher. Grande l’emozione di Marcela e Luz sulla soglia di quella che probabilmente era la casa degli avi!

Quando il tricolore sventola anche all’estero Pubblichiamo con piacere la foto della formazione di calcio italiana del Paraguay insieme all’Ambasciatore Italiano in Paraguay Benedetto Amari, Elisabetta Deavi e Luz Pacher, Presidente della Famiglia Trentina di Santa Clara. Alcuni giocatori sono di origine trentina ed insieme ai Famiglie Trentine


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VITA IN FAMIGLIA amico Augusto Giacomelli. Sempre sorridente, cordiale, pronto alla battuta ed allo scherzo, grande organizzatore e amico di Callisto, ha sempre contribuito alla riuscita delle nostre feste e manifestazioni. Alle esequie, celebrate il 19 novembre scorso, hanno preso parte i rappresentanti del nostro sodalizio, al cui dolore partecipa anche l’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero. I ragazzi della fila in basso sono tutti di origine trentina

discendenti di altre regioni italiane “difendono sul campo” il tricolore. Auguri… per un futuro ricco di vittorie sporti-

ve, ma soprattutto divertimento, affiatamento di squadra e difesa di quei Valori che stanno alla base dello sport.

Ci ha lasciato La Famiglia Trentina dell’Oberland Zurighese ha perso il valido sostenitore e fidato

Ci stringiamo al dolore della Famiglia Trentina di Oberland Zurighese per la perdita della sociaAmabile Odorizzi.Anche la sede madre di Trento porge ai familiari della congiunta le più sentite condoglianze.

PARAGUAY

Celebrazioni per la “VII SEMANA DE LA LENGUA ITALIANA EN EL MUNDO” al 22 al 28 ottobre si è celebrata la “VII semana de la lengua italiana en el mundo”. Ad Asuncion la Ambasciata d’Italia, con l’appoggio dell’Ambasciata della Svizzera e la collaborazione della Società “Dante Alighieri”, l’Associazione dei Campani, l’Associazione degli EmilianoRomagnoli, l’Associazione dei Lucani, l’Associazione dei Piemontesi e discendenti, i trentini aderenti all’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero, l’Associazione Veneti, l’Associazione Liguri, l’Unione Siciliana, la Federazione Italiana Cuochi, la Camera di Commercio Italo-Paraguaya con il supporto della Union Latina e della Società Italiana di Mutuo Soccorso e la Società Femminile di Beneficenza Margherita di Savoia ha proposto un programma veramente entusiasmante e ricco. Il tema di questa edizione, “La Lingua Italiana ed il Mare”, ha emozionato tutti! Molte le letture di brani in poesia ed in prosa che testimoniano il fascino che il mare ha sempre esercitato sulla nostra gente. Riuscita la

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presentazione di “Ferie d’agosto” di Paolo Virzì, un film tutto italiano, nel quale il mare offre lo sfondo per uno spaccato della realtà italiana. Ma i convenuti hanno anche voluto parlare delle prospettive della lingua italiana, del futuro del nostro idioma. I Veneti hanno toccato anche i temi sviluppati nell’intervento di saluto inviato dal Presidente Flavio Maria Tarolli all’Ambasciatore d’Italia, dott. Giovanni Marocco, del quale accenniamo un passaggio: «…Specie se guardiamo al passato, il mare ha rappresentato una strada alla diffusione della cultura. Numerose sono le testimonianze ancora oggi sotto i nostri occhi delle contaminazioni culturali dei secoli scorsi nelle terre che si affacciano sul Mediterraneo: reperti archeologici, storici, costumi e tradizioni, modelli architettonici e contaminazioni linguistiche. Il mare, la nave, la distanza riportano la nostra mente alla scoperta e conquiste di nuove terre, alle grandi imprese di navigazione condotte da molti italia-

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ni sulle quali si sono scritti molti libri di storia. Ma il mare, la nave e la distanza ci portano a pensare anche all’emigrazione, spesso silenziosa, sofferta, talvolta vincente. Oggi le nostre comunità italiane all’estero, discendenti di coloro che i mari li hanno solcati, rappresentano comunque un baluardo ed una espressione autentica della cultura italiana nel mondo e la nostra Associazione rinnoverà l’impegno per l’insegnamento della lingua italiana presso le nostre comunità trentine…». Gli appuntamenti si sono conclusi con la presentazione della Federazione Italiana Cuochi e con la dimostrazione pratica di ricette ispirate al mare.

Elisabetta Deavi con le rappresentanti di altre Associazioni regionali italiane


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